RAVENNA&DINTORNI
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Un augurio a tutti gli innamorati
Foto di Adriano Zanni
Settimanale di informazione FREEPRESS
GiovedĂŹ 11 febbraio 2016 n.662
APERTO TUTTI I GIORNI - CHIUSO IL MARTEDĂŒ
NEL NIDO GLI ASILI PER I BIMBI DA ZERO A TRE ANNI: NUMERI, RETTE E LE NUOVE CONVENZIONI CON I PRIVATI
Fino al 29 febbraio grande svendita totale per rinnovo locale su abbigliamento, scarpe ed accessori
E su tutto il reparto snowboard
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SOCIETĂ€ a pagina 4
MUSICA
Il mercato contadino dice addio alla Darsena
Gino Paoli in concerto al Socjale
Gli agricoltori lamentano il disinteresse del Comune e chiedono di traslocare
POLITICA
a pagina 9
La lista di centro nata per appoggiare il Pd
da pagina 6
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TEATRO
a pagina 18
La Veronika di Latella all’Alighieri LIBRI
a pagina 19
Baldini torna con Bambine: la recensione MONDOVINO
ALL’INTERNO GLI ANNUNCI IMMOBILIARI
da pagina 24
Tutti i segreti del Marsala
da pagina 29
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ISSN 2498-9460
RAVENNA &DINTORNI 11/2 2016
OPINIONI
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L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
Candidato sindaco, l’ideale perduto
di Gianluca Costantini
Matteucci? Un genio del male, altroché
di Fausto Piazza
di Moldenke
Su questo spazio, a inizio anno avevo scritto che le elezioni amministrative sarebbero state il tormentone dei prossimi mesi e qualcuno mi ha preso in parola. Un vecchio amico mi ha sfidato sollecitandomi a individuare – visto il mio “osservatorio privilegiato” – chi fra partiti, liste civiche e di supporto, in lizza tuttora, aveva composto il profilo del candidato a sindaco di Ravenna in 10 punti ideali che elenco di seguito. 1. Faccia nuova: non deve appartenere al vecchio regime dei partiti. 2. Attenzione e capacità d'ascolto delle diverse aree politiche, culturali, sociali e generazionali. 3. Autonomia di giudizio: indipendenza da condizionamenti e capacità decisionali. 4. Successo e prova di sé in ambiti professionali. 5. Capacità di lavorare in equipe e di delegare. 6. Verità di linguaggio e capacità di comunicazione. 7. Conoscenza dei meccanismi giuridico/istituzionali. 8. Competenze nella gestione strategica dei servizi (marketing pubblico, sistemi informativi, controllo di gestione, risorse umane). 9. Capacità di formazione squadra di governo di qualità. 10. Capacità di rapportarsi col mondo internazionale. Beh, gli ho confessato che dalle mie fonti non mi risultava alcunché... E in effetti il vecchio amico mi ha poi svelato che il decalogo ideale era in una “capsula del tempo” risalente al 1993! A quell’epoca si tenne la prima, inedita, chiamata alle urne per l’elezione diretta del sindaco. L’identikit era stato formulato da un gruppo di cittadini impegnati politicamente, trasversale e minoritario, autoproclamato “Tocca a noi”, ed è citato dallo storico Alessandro Luparini, direttore della Fondazione Casa Oriani, nella sua pubblicazione “Con la passione di un semplice cittadino”. Le elezioni, dopo un ballottaggio, furono vinte da Pier Paolo D’Attorre, candidato dell’allora Pds, la cui personalità si rispecchiava in tanta parte attorno a quel profilo ideale. Purtroppo, una malattia se lo portò via presto, senza consentirgli di dimostrare a fondo, e a vantaggio della città e degli elettori, le sue doti di intellettuale, uomo politico e amministratore. Questa rivisitazione storica – che avevo rimosso pur avendola vissuta – mi ha notevolmente impressionato. A oltre 20 anni da quelle vicende è evidente come le prospettive della politica e del sistema di governo locale, dal punto di vista etico e culturale, si siano via via ristrette, oserei dire immiserite, se pensiamo a quanto ci ha riservato il passato prossimo della nostra città e l’attuale scenario della competizione elettorale.
Prima ci ha detto che recinterà un parcheggio pubblico all’ingresso del centro storico, per combattere il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, che poi parcheggiatori non sono, come ha detto anche da poco in una sentenza un giudice. Gli stessi a cui, tra l’altro, aveva dato (relativamente pochi) mesi prima una scopa in mano chiedendogli di rendersi utili per la comunità, intanto che c’erano. Poi, dopo aver fatto togliere dei giochi per bambini in un parco pubblico contro il degrado (a quanto pare ai giardini Speyer, dove in realtà alcuni anni fa aveva detto di volerci costruire un chiosco con bibite analcoliche, ma lasciamo perdere), ha pure annunciato che toglierà tutte le panchine da un viale alberato di Ravenna, vicino alla stazione, perché ci stanno troppi sbandati. Qualche panchina, nella zona, l’aveva già tolta un anno e mezzo fa, tanto per la cronaca. E non dimentichiamoci di come il Comune di Ravenna, non si sa bene come, ne abbia perfino tolta un’altra in via Mazzini, per evitare che si fermasse a dormirci sopra un pericolosissimo senzatetto. Meno panchine per tutti, insomma, è il nuovo slogan di questa amministrazione. Inutile dire – come stanno dicendo tutte le persone dotate di un minimo di buon senso in città (tranne i suoi alleati che lo pensano ma non lo possono dire o non lo dicono per convenienze politiche, come al solito) – che si tratta di un qualcosa di aberrante, di provvedimenti da sindaco leghista superato dagli eventi, di combattere i poveri e non la povertà, di togliere beni comuni ai cittadini, di spostare solo il problema, di una trovata populista, eccetera, eccetera, eccetera. D’accordo, non ci vuole molto a sputtanare Matteucci in questo periodo, ma tanto lui se ne frega altamente e continua a perseguire il suo vero scopo, all’insaputa di tutti. Lo fa apposta. Sì, avete capito bene. Sta cercando semplicemente di finire il suo mandato decennale nel peggiore dei modi, facendo e dicendo la prima cazzata che gli viene in mente, così da far fare la miglior figura possibile al suo successore designato, Michele De Pascale. In questo modo De Pascale potrà continuare pian pianino a prendere le distanze, a dire che non farà come lui, dando l’idea, senza esagerare, che ora si volta pagina, che il Pd non è Matteucci, finendo per convincere a votarlo anche chi non ne può più di questo sindaco leghista. Inutile che ridete, questo è un genio del male, bisogna ammetterlo.
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
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concerto
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SOCIETÀ
Desolazione al mercato contadino: il pomeriggio del 9 febbraio erano solo sei i banchi degli agricoltori in testa al Candiano. Un anno fa erano ventidue. Per la piazzola si pagano circa 150 euro all’anno
RIQUALIFICAZIONE FLOP
I contadini sono stanchi: «Il mercato in darsena è un fallimento» Gli ambulanti, senza clienti, se ne andranno in marzo e criticano il Comune, che ora vuole trasferirli ai giardini Speyer Le verdure e la frutta di stagione a chilometro zero stanno lì, nelle cassette di plastica sui banchi, ma nessuno passa a fare spesa. L’incasso di Christian a fine giornata è di 35 euro fatti con nove clienti. Va peggio a Maria Luisa: «10 euro, ma ci sono stati anche giorni in cui sono tornata a casa con 3 euro in tasca». L’antivigilia di Natale del 2014 alla testa del Candiano in darsena di città con Christian e Maria Luisa c’erano altri venti venditori per l’inaugurazione del mercato contadino, l’8 febbraio scorso erano sei in tutto: «Nei giorni migliori arriviamo a essere una decina – dicono in coro i superstiti –. Allo stato attuale l’esperienza risulta fallimentare, continuare così non ha più senso». L’appuntamento settimanale, ogni martedì pomeriggio, doveva essere la mossa del Comune per dare vitalità al quartiere sull’acqua e invece si sta rivelando una mazzata per le aziende agricole selezionate con un bando pubblico: «Per presentarsi qui con la merce in vendita è stato necessario rivedere l’organizzazione delle nostre attività anche con degli investimenti. E se poi non si vende non c’è ritorno. Dal prossimo 18 marzo – si legge in una lettera inviata all’assessore Massimo Cameliani (Attività produttive) – intendiamo interrompere l’esperienza sul canale e vorremmo spostarci nell’area di sosta a ridosso dell’incrocio tra via Rotta, via
Cavalcoli e via Severini». Dagli incontri svolti finora l’amministrazione non sembra intenzionata ad accogliere la proposta e offre invece la zona dei giardini Speyer: i produttori si dicono disponibili a provare l’ipotesi solo a patto che sia già autorizzata l’altra area dove andare appena ci si dovesse accorgere di scarsi risultati del piano in viale Farini. Il progetto è nato sulla scia del grande successo dell’analoga esperienza consolidata in piazza della Resistenza dal 2010: lunedì e giovedì trenta venditori ambulanti (solo alcuni di quelli che vanno anche in darsena) fanno buoni affari. «Tutto è nato con le miglior intenzioni per volontà del Comune che contava molto su questo mercato come attrazione per riqualificare le banchine. La cosa è da apprezzare e abbiamo aderito». Si è capito ben presto che gli spazi dietro la stazione sono altra cosa dall’area in città: «Non siamo in una zona residenziale in cui magari la gente esce di casa per comprare i nostri prodotti ma nemmeno in una zona di passaggio di lavoratori che potrebbero fermarsi a fare acquisti. I nostri clienti sono persone che vengono apposta qui e l’accessibilità è difficile». Niente clienti vuol dire niente business. «Va riconosciuto che abbiamo una tassa di stazionamento molto agevolata, 150-160 euro all’anno. Ma se ci sono settimane in cui l’incasso arriva a tre euro, bisogna
stare attenti a fare i conti…». Nonostante questo ben presto i primi hanno gettato la spugna valutando più proficuo non presentarsi: come vogliono le leggi del mercato, se l’offerta cala altrettanto fa la domanda innescando un circolo vizioso che ormai strozza «gli ultimi romantici», come si definiscono con un sorriso quelli che incontriamo con il sottofondo incessante del traffico continuo. Per contrastare gli ostacoli che impedivano il decollo del mercato ci sarebbe voluto un volano, quello che secondo i venditori avrebbe dovuto fare il Comune: «È mancata qualunque promozione. Basterebbe almeno una cartellonistica con due stendardi per informare le auto in transito su via Darsena invece nemmeno quella. Chi ci vede qua?». Per non buttarsi giù c’è chi prova a prenderla sul ridere: «In piazza del Popolo è caduto un lampione e c’è chi dice sia stata anche colpa di uno stendardo, almeno qua non abbiamo corso rischi inutili». Qualche iniziativa promozionale c’è stata – come il mercato serale durante le feste più frequentate in darsena durante l’estate – ma non è stato sufficiente: «La gente a spasso di sera non si compra cinque chili di verdura andando in giro con le borse ma noi eravamo qua per farci conoscere. Non può essere tutto lì». Andrea Alberizia
ONE BILLION RISING
CITTÀ EUROPEA DELLO SPORT
DARWIN DAY
A SAN VALENTINO FLASH MOB IN STRADA PER DIRE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE
ECCO IL LOGO DI RAVENNA2016 IN PROGRAMMA ANCHE EVENTI CULTURALI
IL 12
Anche quest'anno la Casa delle donne e Linea Rosa a Ravenna aderiscono all’iniziativa One Billion Rising giunta alla quarta edizione: negli ultimi tre anni il 14 febbraio donne e uomini di tutto in diverse parti del mondo si sono dati appuntamento in piazza per letture e danze come forma di protesta e sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. L’edizione 2016 si differenzia dalle precedenti mirando a responsabilizzare le diverse realtà che aderiscono all'iniziativa facendo emergere le proposte locali e valorizzando la molteplicità delle componenti che animano questo appuntamento. Alle 17 partenza da piazza del Popolo per un percorso itinerante con quattro flash mob (al Bar Nazionale in piazza, alla gelateria degli Esarchi in via IV Novembre, alla gelateria Milk in via Cavour e alle 18.30 al centro commerciale Esp.
L'amministrazione comunale di Ravenna ha presentato il logo ufficiale che accompagnerà nel corso di questo 2016 la campagna di comunicazione e di informazione a sostegno del titolo di Città europea dello sport. L’autore è Lorenzo Bongiovanni della terza C del liceo artistico. È in programma il progetto Terzo tempo, un lungo cartellone di eventi che va a intrecciare cultura e sport lungo tutto il 2016. Maggiori informazioni sul sito internet www.comune.ra.it.
In occasione del Darwin Day, una giornata di iniziative promosse dal 2003 in particolare dall’Unione atei agnostici razionalisti in onore di Charles Darwin in occasione dell'anniversario della sua nascita (12 febbraio), a Ravenna al circolo Mama’s di via San Mama è in programma per le 21.30 di quel giorno “Come un corallo, pensieri di e su Darwin” del poeta Roberto Mercadini. Si tratta di uno spettacolo ludico che gli organizzatori descrivono così: «Un Darwin diverso, più vivo: che è sbalordito davanti alla foresta tropicale e agli infiniti silenzi della Patagonia; che ammira i corpi tatuati dei tahitiani e assiste sgomento ad un funerale maori; che vuole a tutti i costi imparare ad accendere il fuoco al modo degli aborigeni; che assaggia carne di puma ed erbe». Biglietto di ingresso 8 euro, entrata riservata ai soci con tessera Arci.
FEBBRAIO AL MAMA’S CLUB LO SPETTACOLO LUDICO DI MERCADINI
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ALL’INTERNO GLI ANNUNCI IMMOBILIARI da pagina 29
ENTI PUBBLICI E le Province? Inserite nella legge di modifica costituzionale che sarà sottoposta al voto del referendum a ottobre in cui si cancella definitivamente l’ente dal dettato costituzionale con scenari futuri tutti da prefigurare, intanto le province continuano a esistere, anche se sono ormai ridotte soprattutto a una fonte da cui il governo attinge risorse. Dopo i 15 milioni mandati a Roma nel 2015, nel 2016 piazza Caduti dovrà versare un obolo di addirittura 25 milioni di euro, sempre provenienti in gran parte dalle tasse pagate dai ravennati sulle Rc Auto (le province infatti non ricevono fondi dal governo). Intanto qui si resta a fare conti sempre più risicati e mentre si riorganizzano processi e metodi, visto che il personale si è intanto dimezzato. Fatto salvo qualche trasferimento a Comuni e Tribunale, 113 dipendenti della Provincia, tra cui tre dirigenti, dall’1 gennaio sono diventati dipendenti della Regione o di sue agenzie come ArpaE a tutti gli effetti (salvo alcuni aspetti contrattuali per un periodo transitorio del 2016). Sono le persone che si occupavano (e si occupano) di ambiente, agricoltura e protezione civile, formazione professionale, cultura, sociale. Funzioni che almeno in parte la Regione aveva delegato alle Province e che ora si è vista costretta a riprendersi in carico, tornando indietro di fatto di qualche decennio: le persone lavorano negli uffici di prima, di proprietà della Provincia, ma per la Regione (e ancora non è chiaro ad esempio chi pagherà le utenze). Il paradosso è che una volta a regime il sistema, questi lavoratori dovrebbero costare alle casse pubbliche più di quanto non costassero quando erano dipendenti della Provincia. Stato e Regioni insieme si occuperanno inoltre di pagare
Provincia: metà dipendenti in Regione Nessun esubero tra i lavoratori, ma restano forti preoccupazione per i conti e per i servizi Tra le questioni più discusse c’è stato il destino della polizia provinciale che al momento resterà tale e non sarà assorbita da altri corpi (si era parlato della Forestale, a sua volta assorbita dai carabinieri) e svolgerà funzioni sia per la stessa Provincia (controlli stradali, autovelox, eccetera) sia per la Regione per quanto riguarda gli ambiti in particolare dell’ambiente e dell’attività venatoria. Resta da capire cosa sarà in futuro, visto che nemmeno in questo caso sono ammesse nuove assunzioni
gli stipendi a sessantaquattro persone che lavorano nei centri per l’impiego e che saranno “comandati” alla nascitura nuova agenzia del lavoro, ma che restano al momento in Provincia. Risparmi dunque in vista per le casse di piazza Caduti? Non proprio, poiché per tutti questi lavoratori era già intervenuta la Regione a coprire i costi degli stipendi nel 2015. Qualche fondo extra per il 2016 dovrebbe arrivare dalle funzioni che per esempio la polizia provinciale svolgerà per conto della Regione, ancora da quantificare. La polizia provinciale infatti sarà tra quei settori che resterà alla Provincia, ma non lavorerà solo per l’ente. E proprio qui potrebbero nascere i primi intoppi di riorganizzazione del sistema che se prima vedeva coinvolto un solo soggetto ora ne può vedere anche due
o tre, per esempio Provincia, Regione, ArpaE. Nel complesso tuttavia non ci saranno esuberi. E in toto alla Provincia resteranno meno di 200 dipendenti (erano 480 all'inizio del mandato nel 2011) tra cantonieri, addetti a edilizia scolastica e manutenzione stradale, trasporti servizi generali, informatica e polizia, per quanto si tratti di servizi sempre più in sofferenza. «Lo sono per due ragioni – ci spiega l’assessore al Personale Paolo Valenti, che ci ha fatto il quadro generale della situazione – perché in alcuni casi siamo ormai senza personale sufficiente, visto che non si può per legge sostituire nemmeno in minima parte il personale che va in pensione e per ragioni di risorse. Non escludo nemmeno che possano esserci ritardi nel rilascio per esempio di permessi o altra documen-
25milioni
Gli euro che la Provincia è tenuta a versare alle casse del Governo nel 2016. Nel 2015 erano stati 15 milioni. E nel 2017 saranno addirittura 35
tazione».Alcune attività svolte dalla Provincia, inoltre, rischiano semplicemente di sparire, con un danno al territorio. «Penso per esempio a tutti quei bandi europei vinti dalla Provincia per progetti che hanno portato risorse – dice ancora Valenti – e che oggi, semplicemente, non abbiamo più il personale per seguirli e mi chiedo chi abbia competenze e forze per farlo in futuro». Inoltre se alcuni servizi continueranno ad essere erogati (come gli impianti sportivi e il Servizio Bibliotecario) perché finiranno anche sul libro spese di altri, come Regione e i Comuni, sul fronte risorse i tagli si sono già visti negli anni passati, da quelli del sociale alla cultura e soprattutto quelli delle manutenzioni delle strade e degli edifici scolastici e per nuovi investimenti, soldi che sono “spariti” e non compensati da altri. Sono tutti andati, come si diceva, a Roma, così come andranno i 25 milioni del 2016 che nessuno però ora è in grado di dire esattamente come questo potrà accadere senza mettere a rischio le spese per le funzioni fondamentali dell’ente visto che dei 35 milioni circa di entrate una decina dovrebbero servire solo a pagare mutui. «Già per lo scorso anno – dice Valenti – ci fu bisogno di una legge ad hoc che ci permise, per esempio, di posticipare il pagamento di mutui e di utilizzare risorse precedentemente vincolate che venivano destinate, in via del tutto eccezzionale, alla spesa per i servizi erogati». Federica Angelini
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ASILI NIDO RAVENNA/2
ASILI NIDO RAVENNA/1
I numeri: calano più i bimbi delle domande e resta la lista di attesa
Dal Comune la novità dei voucher e oltre mezzo milione ai privati Ecco le nuove convenzioni L’assessore: «Le imprese
Sono 1.453 i posti bimbo per la fascia compresa da tre mesi di età a 3 anni nel comune di Ravenna, di cui 829 negli asili nido pubblici (comunali) e 401 nei nidi privati (i restanti duecento posti privati sono rappresentati dalle sezioni primavera delle scuole cattoliche Fism e dai servizi domiciliari, escluse però entrambe dalle convenzioni di cui parliamo nell’articolo qui a fianco). I posti pubblici rappresentano così il 57 percento del totale di quelli potenzialmente disponibili (percentuale che arriva fino a 65 se si considerano le convenzioni con i privati, grazie alle quali i genitori pagano rette identiche a quelle comunali) e l’insieme dell’offerta permette di raggiungere una percentuale di copertura, rispetto alla domanda potenziale, di oltre il 41 percento, lievemente in calo rispetto all’anno precedente ma ben superiore al 33 percento richiesto dalla Commissione Europea (considerando solo i posti pubblici e convenzionati la percentuale per il comune scende al 28). Il dato è frutto anche della diminuzione della popolazione con i bambini fino a 3 anni che quest’anno nel territorio del comune di Ravenna sono circa 800 in meno rispetto solo a cinque anni fa (3.500 circa contro 4.300). Non calano però in questa proporzione le domande presentate dalle famiglie: per l’anno in corso ne erano state presentate 521 rispetto alle 656 dell’anno precedente, numero però che si alza se si tiene conto anche di quelle fuori termine (217). Complessivamente quindi le domande per l’anno scolastico 2015-2016 sono state 738 (contro le 867 di cinque anni fa quando c’erano però appunto potenzialmente 800 bambini in più). Resta fisiologica la lista d’attesa, con ancora a oggi 116 bambini senza un posto pubblico (o convenzionato). Detto che un bambino costa al Comune 950 euro al mese considerando tutte le spese di gestione, i dati a consuntivo del 2014-2015 parlano di una spesa complessiva in questo ultimo anno per il comparto 0-3 anni di 8.205.000 euro, di cui circa 4,5 milioni per la gestione diretta dei nidi e circa 2,8 milioni appaltati a privati per gestire in maniera esternalizzata nidi sempre comunali (la cifra restante comprende invece le convenzioni con i privati – di cui parliamo in questa pagina – e spese varie). Infine, per quanto riguarda l’importo delle rette incassate da nidi comunali, esternalizzati o aziendali, negli ultimi tre anni si resta sopra il milione e mezzo all’anno: 1.623.296 nel 2016, 1.597.447 nel 2014 e 1.561.194 nel 2015. Il tasso di morosità delle famiglie è contenuto e in qualche modo fisiologico – spiegano dal Comune – attestandosi attorno al 3 percento del totale. Le rette vanno da un minimo di zero (con l’esenzione) a un massimo di 495 euro al mese, con il dato medio che si assesta sui 197 euro. Utilizzando fasce di reddito (Isee) per scattare una fotografia degli utenti dei nidi comunali (o convenzionati), la maggior parte delle famiglie si posizione tra i 12.500 e i 21mila euro (27,7 percento) mentre una famiglia su tre resta sotto i 12.500 euro (gli esonerati sono il 7 percento) e resta comunque un 18 percento di utenti con reddito superiore ai 35mila euro (o in alternativa che non presenta la certificazione e quindi con retta massima). «Nonostante le difficoltà di questi anni – commenta l’assessore all’Istruzione del Comune, Ouidad Bakkali – abbiamo mantenuto la promessa di non tagliare sui servizi per i più piccoli, cercando anzi di seguire la domanda, molto varia, mantenendo anche la qualità elevata, come testimonia anche un recente sondaggio dei genitori che danno un ottimo 8,5 su 10 di voto ai nostri nidi». (lu.ma.)
di Luca Manservisi
Un nuovo sistema di convenzionamento con tutti i soggetti interessati, in modo da rendere stabile per i prossimi anni nel territorio del comune di Ravenna la presenza di asili privati – a fianco della tradizionale offerta di posti comunali – per i bambini da 3 mesi a 3 anni, i cosiddetti nidi, ormai divenuti servizi fondamentali per molte famiglie. Un’esperienza, quella dei nidi privati, partita a Ravenna una decina di anni fa e che ha visto con il tempo aumentare le strutture ma anche – complice la crisi – alcune imprese chiudere. È sicuramente complicato, infatti, resistere sul mercato per un nido privato senza alcun contributo del pubblico. E l’Amministrazione infatti, a fronte della permanenza di liste d'attesa (al momento sono 116 per esempio i bambini senza un posto comunale), con il tempo (lo prevede una legge regionale del 2000) ha stipulato convenzioni o protocolli con soggetti privati in grado di ospitare bambini con lo stesso (se non addirittura più elevato) standard qualitativo delle strutture pubbliche, tanto da essere appunto utilizzati per le graduatorie allo stesso modo dei nidi comunali. Una prassi che va avanti da un decennio in maniera disarticolata – tra corrispettivi e contributi variabili, versati a seconda dei casi differentemente dal Comune ai privati – e che ora l’Amministrazione ha deciso di riordinare con un vero e proprio piano triennale le cui linee guida approdano per la discussione in consiglio comunale (per la scontata approvazione) giovedì 11 febbraio. La prima notizia è che, come promesso, non sono previsti tagli, passando anzi l’investimento del Comune per i nidi privati (al netto delle entrate per le rette incassate direttamente fino ad oggi, come non accadrà invece più) dai 540mila euro circa del 2015 (ultimo anno solare in cui è stato utilizzato ininterrottamente il vecchio sistema, che resterà in vigore invece solo fino a questa estate) ai 560mila euro previsti per il 2017. E l’investimento complessivo dell’Amministrazione aumenterà sensibilmente (fino ad arrivare a 680mila euro) con l’emissione per la prima volta di voucher comunali per andare incontro alle esigenze delle famiglie che non usufruiranno del servizio pubblico (per scelta o per esclusione) coprendo in parte la retta per il nido privato (a Ravenna di quasi 600 euro in media al mese). Si tratta di una sorta di pezza che il Comune ha deciso di mettere a fronte della fine dell’esperienza (a giugno 2015) degli analoghi voucher regionali a
siano più flessibili su orari e sabati mattina»
I NUMERI • 271 sono i bambini che frequentano i nidi privati tra centro e forese, di cui 168 in convenzione con il Comune
• 401 sono i posti autorizzati nei nidi privati presenti nel comune di Ravenna, senza contare Fism e servizi domiciliari cui la Regione ha deciso di rinunciare, preferendo utilizzare le risorse europee, fino a quel momento indirizzate all’infanzia, per politiche occupazionali. A dire il vero i voucher regionali non erano neppure molto utilizzati dagli utenti (nell’ultimo anno scolastico in cui sono stati pubblicati, il 2014-205, ne erano stati concessi una trentina sui cento disponibili) anche per alcuni vincoli piuttosto limitanti, come quello che restringeva la partecipazione al bando solo a famiglie con entrambi i genitori occupati. Quelli comunali saranno invece più accessibili, assicura l’assessore all’Istruzione di Ravenna, Ouidad Bakkali, prevedendo per i primi mesi del prossimo anno scolastico (settembre-dicembre) un plafond di 50mila euro che crescerà nel 2017 arrivando a regime attorno ai 120mila euro annui. L’intenzione in questo modo è quella di distrubuire 50-60 voucher (praticamente per un bambino su due, considerato il fatto che quest’anno sono 103 quelli iscritti nei nidi privati, non convenzionati) dal-
l’importo medio di circa 200 euro. Potranno farne richiesta le famiglie con un Isee compreso tra 7.500 e 35mila euro e i rimborsi varieranno di conseguenza tra i 50 e i 300 euro mensili. L'altro fulcro della convenzione è quella – come detto – di adeguare e uniformare le convenzioni in una logica di semplificazione – si legge nella delibera – e «di parità ed equità di trattamento rispetto ai diversi gestori». A risultare penalizzati, con tagli anche consistenti, sono i privati che avevano ottenuto le prime convenzioni otto, nove o anche dieci anni fa, quando c’erano maggiori risorse, più bambini e anche meno concorrenza. Il Comune mira quindi a redistribuire i posti convenzionati – che resteranno circa 170 in totale – tra le strutture private presenti (a oggi una quindicina, ma potrebbero aumentare di qualche unità), autorizzate secondo le norme di legge e che risponderanno alla chiamata pubblica dei prossimi mesi. Saranno quindi redistribuite anche le risorse, in modo omogeneo, con un corrispettivo che il Comune verserà ai privati di 580 euro al mese (cifra rivista al rialzo e che riconosce per la prima volta al gestore anche i costi della ristorazione) per bambino convenzionato. In questo modo tutti i privati saranno trattati allo stesso modo e l’unica eccezione (con convenzione studiata appositamente) sarà rappresentata dall’esperienza del nido interaziendale l’Hera dei Bimbi che si trova in un immobile di proprietà comunale e per cui il Comune dovrà – anche se solo probabilmente pro forma, visto che pare improbabile che Hera possa abbandonare il progetto – pubblicare un avviso pubblico per affidarne la gestione. Infine, con questo nuovo piano di convenzioni il Comune si pone anche l'obiettivo di realizzare un sistema – citiamo ancora la deli-
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ALL’INTERNO GLI ANNUNCI IMMOBILIARI da pagina 29
LA CURIOSITÀ E FORZA ITALIA STAVOLTA VOTA COL PD: «PER I NIDI FA POLITICHE DI DESTRA...» Forza Italia, tramite il capogruppo a Palazzo Merlato Alberto Ancarani, voterà a favore del nuovo piano delle convenzioni con i nidi privati del Comune di Ravenna che sta predisponendo l’amministrazione targata Pd. «Trattandosi al momento di linee guida – commenta Ancarani – la nostra opinione è positiva perché si va nella direzione di quel tipo di joint venture pubblico-privato tanto cara alle amministrazioni di centrodestra». «Purtroppo – aggiunge Ancarani – l'introduzione dei voucher da parte dell'amministrazione non è sufficiente a coprire il fabbisogno al 100 percento in quanto a venir meno sono i voucher regionali (vedi articolo principale, ndr) che dimostra come la Regione governata da Bonaccini su questo fronte faccia scelte incomprensibili e sbagliate. Auspicando che il dirigente, alla luce delle linee guida che verranno approvate, emetta un bando soddisfacente, il nostro voto sarà favorevole».
bera – «dove l'offerta di posti privati convenzionati sia chiara e omogenea per le famiglie», che potranno così scegliere nell'ambito del bando annuale di iscrizione (solitamente pubblicato tra marzo e aprile e che quest’anno metterà in rilievo appunto anche la novità dei voucher) fra nidi comunali e una pluralità di servizi privati a cui accedere alle stesse condizioni economiche. L’assessore Bakkali commenta con orgoglio il nuovo piano e sembra quasi rispondere alle accuse di Alberto Ancarani di Forza Italia
(vedi box qui sopra): «Il nostro sistema pubblico-privato ha sempre avuto e continuerà ad avere sempre una forte governance pubblica – dice Bakkali –, con standard qualitativi alti (a tal fine esiste anche un organismo di controllo comunale che effettua almeno due sopralluoghi nei nidi privati durante il ciclo di convenzionamento, per evitare anche – dicono dal Comune – la pratica del baby parking camuffato, ndr) in un territorio dove storicamente le famiglie hanno pretese alte». Il passo successivo che l’assessore dice di voler compiere con questo
nuovo piano è vedere il privato «integrarsi nel vero senso della parola al pubblico, costruendo insieme un sistema più flessibile per rispondere alle necessità delle famiglie che sono diverse rispetto al passato. Il privato, per restare sul mercato – conclude Bakkali – deve cercare anche di coprire quello che non riesce a fare il pubblico: penso agli orari (i nidi comunali solitamente restano aperti dalle 7.30 alle 17, ndr), ai sabati mattina, magari ad alcuni festivi... Dovranno cercare di essere, in definitiva, sempre più flessibili».
ASILI NIDO FAENZA
Un milione a testa per comunali e privati. E nessuno resta fuori A Faenza il 31 percento dei bambini residenti sotto i 3 anni usufruisce dei posti nido comunali o in convenzione (a Ravenna la percentuale è del 28, a Cervia del 24). Si tratta di 134 bambini presenti attualmente nei nidi comunali (che hanno una capienza di 138) e di altri 192 (su 198 disponibili) in nidi convenzionati con il pubblico (oltre ad altri 33 nelle frazioni, tra Granarolo e Pieve Cesato). Qui la particolarità sta nel fatto che il Comune spende le proprie risorse (2 milioni complessivamente per la fascia 0-3 anni) allo stesso modo equamente per la gestione dei nidi comunali (1 milione) e per ottenere posti convenzionati in strutture private (un altro milione, appunto). La lista d’attesa non esiste, tutte le richieste vengono di fatto accolte entro l’anno scolastico.
ASILI NIDO CERVIA
Per gli stagionali ecco la scuola estiva E più concorrenza con i buoni nido Cervia, con la sua particolare vocazione turistica e molti residenti con un lavoro stagionale o notturno, rappresenta un caso particolare nell’intera provincia anche per quanto riguarda gli asili nido. Per questo motivo infatti qui esiste da anni un nido comunale estivo, mentre si sono diffusi più che altrove servizi maggiormente flessibili (in primo luogo per gli orari) come quelli domiciliari con ben 35 posti disponibili in questo settore contro i 58 totali in strutture comunali tradizionali, i 52 privati e i 35 della sezione primavera delle scuole cattoliche Orsoline; posti tutti praticamente occupati. La percentuale di copertura dei posti pubblici rispetto alla domanda potenziale (in calo, basti pensare che ora nascono meno di 200 bambini all’anno mentre 5 anni fa erano più di 250) è del 24 percento (a Ravenna è del 28, a Faenza del 31) e il Comune spende circa 700mila euro all’anno a fronte di introiti per tariffe da 150mila euro. Qui non ci sono convenzioni con i privati, ma l’Amministrazione emette “buoni nido” per fare in modo che anche nei nidi privati si possa pagare la tariffa comunale, andando a coprire la differenza. Nell’anno scolastico in corso sono stati emessi 23 buoni nido per una spesa preventivata di 53mila euro. «In questo modo – ci spiegano dal Comune – diamo modo a tutti di poter scegliere quale nido frequentare: così riusciamo a risparmiare e allo stesso tempo a mantenere alta la qualità dei servizi, anche privati, favorendo la concorrenza. E noi stessi ci mettiamo sul mercato, essendo indifferente per noi che gli utenti scelgano i posti pubblici o privati». La lista di attesa a Cervia è praticamente assente (sono state esaudite anche le domande fuori termine), con solo alcuni bambini rimasti fuori tra i lattanti.
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PRIMO PIANO
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ASILI NIDI: IL CASO
Quelle maestre uguali ma dal contratto diverso Dipendenti pubbliche e di coop sociali fanno lo stesso lavoro ma in busta paga vedono 300 euro di differenza al mese e c’è chi non prende lo stipendio in estate. Cgil: «Colpa degli appalti. Ma almeno ora tutte possono pranzare...» Nei 15 asili nido comunali presenti tra Ravenna e forese (a cui va aggiunta la sezione primavera della scuola dell’infanzia di Porto Corsini e lo spazio bimbi del Polo Lama Sud di Ravenna) lavorano quasi 120 educatrici, ma non si tratta solo, come si potrebbe pensare, di dipendenti comunali. Sono infatti 72 quelle assunte direttamente dal Comune tramite graduatorie, mentre 45 sono le maestre assunte (insieme a 19 assistenti – le cosiddette “dade”) da soggetti privati (in particolare cooperative sociali) che hanno in gestione alcuni nidi comunali, quelli esternalizzati (vedi pagina 6). E altre 30 dade e 10 educatori di supporto dipendenti di cooperative (aggiudicatarie di vari appalti) lavorano a fianco delle 72 dipendenti pubbliche di cui sopra nei nidi gestiti direttamente dal Comune. Una differenza (quella tra educatrici) che non resta solo sulla carta, tra datori di lavoro, ma anche e soprattutto nel tipo di contratto, e quindi di compenso, tra persone che, di fatto, stanno compiendo la stessa mansione nelle stesse condizioni. La busta paga di un insegnante dipendente di una cooperativa sociale, per esempio, vede di base un lordo mensile a fronte di 38 ore lavorate pari a 1.426 euro; un insegnante comunale, per lo stesso monte ore, si ritrova in busta paga un
importo maggiore: 1.763 euro. E la differenza aumenta, a seconda dei casi, quando si va a calcolare l’importo netto. Oltretutto, se un dipendente comunale, nei mesi estivi, a fronte della sospensione dell’attività del nido, può restare a casa, in ferie, naturalmente pagato, è invece piuttosto diffuso tra i dipendenti di cooperative restare ugualmente a casa,
ma senza ricevere lo stipendio per due mesi. Oppure essere costretto a rinunciare alle ferie per poi essere reindirizzato in altre mansioni. Storture contrattuali di fronte alle quali anche i sindacati non possono fare altro che allargare le braccia. «Guardi, vorrei evitare di dire cose che portano a facili affermazioni – spiega per esempio Loretta Moroni della Funzione Pubblica della Cgil –,
in fondo il personale del Comune si ritrova comunque con un contratto fermo da 9 anni a questa parte. Ma per quel che ci riguarda, ovviamente – prosegue la sindacalista – dovrebbe esserci una pari condizione per tutti i lavoratori e a questo scopo lavoriamo. Ci sarebbero però molte cose su cui tenere alta l’attenzione, a partire dagli appalti, che tutte le volte vengono ribassati con
conseguenze naturalmente anche sul trattamento del personale, costretto anche a maggiore flessibilità. E resta il fatto che noi oggi abbiamo un sistema dove molto spesso il contratto della cooperazione sociale diventa una condizione di sfogo, per la riduzione di costi dei servizi che vengono erogati comunque dal pubblico». Moroni sottolinea come stia diventando sempre più complicato – ragionando attorno a un tavolo con imprese che stanno concorrendo a un appalto per portare lavoro ai loro soci o dipendenti – il ruolo del sindacato che lotta per un’espansione dei diritti. Ma allo stesso tempo ricorda comunque come nella cooperazione sociale a Ravenna ci sia «una contrattazione avanzata». «Siamo una delle poche province di questa regione – spiega la responsabile della Fp Cgil di Ravenn – che è riuscita a rinnovare costantemente il contratto integrativo, E abbiamo per esempio cercato di affermare il diritto al pasto anche per il personale di cooperativa, riuscendo a ottenere che chi si siede al tavolo con i bambini possa mangiare con loro. Fino all’anno scorso a Ravenna poteva farlo solo il personale pubblico. Mi rendo conto che questa è una politica dei piccoli passi, ma sul principio ci siamo, restiamo fermi». (lu.ma.)
POLITICA
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AMMINISTRATIVE/1
AMMINISTRATIVE/2
Una lista civica di centro per il Pd L’assessore dem Valenti con l’industriale Poggiali tra i promotori di Insieme per Cambiare
Spadoni (Udc): «Non vedo proposte di grande novità»
Una lista che guarda al centro e a quegli elettori che alle scorse politiche hanno scelto Monti o Ncd, alleati oggi al Pd a Roma, e a chi non vota più, con una forte connotazione locale e in grado di lavorare in rete con liste analoghe sul territorio romagnolo. Eccolo in estrema sintesi il cuore della lista civica “Insieme per cambiare” che sta nascendo per sostenere il candidato Michele De Pascale. Così infatti ce la anticipa uno dei promotori, l’assessore provinciale del Pd Paolo Valenti. «Il primo punto per noi sarà proprio il tema territoriale, perché ci avviamo a una fase di cambiamento dove le dimensioni contano, da qui l’importanza di ragionare e agire in termini di area vasta Romagna per non restare schiacciati. Basta guardare come già oggi le città metropolitane godono di benefici e opportunità che sono negati ad altri territori». Valenti sa bene di cosa parla, essendo assessore al personale in Provincia proprio in questi anni di dismissione e riorganizzazione, secondo un modello per cui non ha mai nascosto perplessità (vedi pagina 5). E prosegue: «Proprio su questi temi ci siamo incontrati e scambiati idee con Giovanni Poggiali (imprenditore portuale e non solo, già in Confindustria, di simpatie politiche in passato più vicine alla destra, come da lui stesso dichiarato a www.ravennadintorni.it, ndr) e altre persone con cui ora si sta lavorando per una lista che oltre al tema Romagna avrà come fari educazione, cultura, sport e sicurezza». Ad accomunare gli aderenti anche una vicinanza alla fede cattolica? «Di certo non sarà la lista dei cattolici, che saranno presenti in varie liste come sempre. E la provenienza dal mondo cattolico non è un requisito, ma è vero che in molti ci riconosciamo nella linea della dottrina sociale della chiesa e che per noi sono punti saldi i principi di solidarietà e sussidiarietà. Sì, diciamo che in una geografia del centro credo possiamo essere interessanti per un elettorato moderato e cattolico-liberale che potrebbe trovarsi senza riferimenti sul piano locale». E sul piano locale Valenti vuole restare anche alla domanda se, per esempio, sul ddl Cirinnà sulle Unioni civili proprio in questi giorni in discussione in Parlamento, gli aderenti di Insieme per cambiare sono contrari alla stepchild adoption come lo è il ministro Alfano, per intendersi. «Siamo una lista locale e non credo spetti a noi confrontarsi su questioni come queste, a differenza di quanto compete invece a un sindaco del Pd che è giusto intervenga su temi nazionali e anche internazionali». E a proposito di Partito democratico, un dubbio pare legittimo. Paolo Valenti è non solo iscritto ma anche segretario comunale di Russi, nessuna incompatibilità? «No, nessuna, perché sto dando una mano e mettendo anche la mia esperienza al servizio di un nuovo progetto che nasce autonomo, ma in coalizione con il Pd ». Quella che si prospetta per “Insieme per cambiare” (che par di capire si ponga l’obiettivo minimo di eleggere un consigliere) è quin-
È rimasto uno dei consiglieri provinciali più attivi anche in questi ultimi mesi di vita dell’ente ed è stato in prima linea nella vita politica cittadina degli ultimi vent’anni e forse più. Eppure Gianfranco Spadoni, che ancora appartiene al gruppo Udc in piazza Caduti e che è stato in consiglio comunale a Palazzo Merlato nelle file di Lista per Ravenna, potrebbe decidere di non ricandidarsi per il 2016 anche perché, ci dice, «guardando il panorama complessivo, al di là delle singole persone, proposte programmatiche di grande novità non ne vedo su questo territorio. E non ho più quell’entusiasmo che avevo tempo addietro per quanto ancora io senta in me una passione civile molto forte e senta il desiderio di continuare a essere da tramite tra cittadino e Amministrazione». Uomo del dialogo per eccellenza, sempre all’opposizione ma mai del “no” a priori, profondamente cattolico, dice oggi di trovarsi spaesato e senza più punti di riferimento a livello nazionale. E su quello locale? Come vede l’alleanza di LpRa con una forza dai toni decisamente più netti come la Lega Nord? «Sono al di fuori, ma mi è stato riferito che è stato effettivamente condiviso un percorso e sono stati trovati punti programmatici interessanti. Ritengo preziosa e importante la mia esperienza fatta in LpRa e credo che quello potrebbe forse essere comunque la mia collocazione, anche per una questione di coerenza rispetto a ciò che ho fatto in tutti questi anni». Spadoni lascia infatti intendere che offerte ne siano arrivate da più parti e in particolare sulla lista “Insieme per cambiare” di impronta cattolica a sostegno del Pd, che si rivolge di fatto a un elettorato di un’area politica molto vicina alla sua, ci dice: «Conosco alcune delle persone e sono ottime persone, in alcuni casi veri e propri amici, ma mi pare un progetto nato allo scopo di sostenere De Pascale e al momento non vedo motivazioni sufficientemente forti per assumere posizioni diverse da quelle del passato, sempre antitetiche a quelle del Pd». (fe. an.)
In alto un momento dell’inaugurazione del comitato elettorale di Michele De Pascale. A sinistra: Paolo Valenti.
«Puntiamo a un elettorato
moderato e cattolico-liberale, rifacendoci alla dottrina sociale della chiesa
»
di una campagna che sarà attenta a un’area di moderati tra città e forese, con l’implicita speranza forse che anche per molti elettori di Lista per Ravenna l’alleanza con la Lega Nord possa risultare indigesta. E alla luce del fatto, come accaduto a Imola e Faenza, che la forza alleata al Pd a sinistra sarà comunque più debole di quanto era stata in passato, visto che la lista a sinistra della coalizione raccoglierà solo una parte di quella che è Sel (peraltro in via di scioglimento). Dunque, uno spazio politico nuovo per “Insieme per cambiare” utile secondo i promotori a De Pascale in termini di voti, ma anche di temi e di dibattito. Nel Pd (e non solo nel Pd) infatti secondo Valenti è di fatto scomparso il confronto fondamentale su quello che resta il cuore programmatico della nuova lista: i territori e la loro riorganizzazione. «Questa attenzione non c’è, abbiamo archiviato il Titolo V senza discuterne, la riforma che è in atto delle province non è quella che auspicavo e non sarà ottimale nei risultati, ma di tutto questo dentro il Pd che è partito nazionale e regionale si fatica a parlare. Ecco perché credo che qui ci sia lo spazio per un’esperienza civica che appunto possa avere riferimenti anche a Faenza, Dida Cesenatico, Rimini, Imola e in altre città della Romagna». Federica Angelini
Gianfranco Spadoni
TACCUINO DE PASCALE (CANDIDATO PD) SU TURISMO E RIFIUTI
IL PARTITO PENSIONATI PRONTO A CORRERE ANCHE NEL 2016
VIA DI ROMA: INAUGURA LA SEDE DI SUTTER E RAVENNA IN COMUNE
FERRERO NUOVO PORTAVOCE DI FDI LA PIGNA DA SOLA AL VOTO
Lunedì 15 febbraio alle 20.30, al Comitato elettorale di Michele de Pascale, candidato sindaco di Pd e alleati, in via San Mama 73 si terrà una serata dedicata al turismo. Interverranno Andrea Corsini, assessore al Turismo e Commercio dell'Emilia-Romagna, seguiranno video interviste di Fabio Sacco (Destination Manager) e Guido Vianello (Responsabile Marketing & Pr di Innsbruck Tourismus) e seguirà un’intervista al candidato condotta da Carmelo Domini del Corriere di Romagna. Giovedì 11 febbraio invece, stessa ora e stesso luogo per parlare di rifiuti anche con l’europarlamente Simona Bonafé e la consigliera regionale Manuela Rontini.
Il Partito Pensionati a Ravenna annuncia l’intenzione di partecipare anche alle elezioni comunali del 2016, dopo aver partecipato sia nel 2006 (alleato a Fabrizio Matteucci) sia nel 2011 (alleato ad Ancisi) senza mai superare la soglia necessaria a eleggere un consigliere, si fermò rispettivamente a 528 e a 629 voti. Al coordinatore locale Paolo Randi è data dunque «la possibilità di una candidatura ma anche di dialogare ampiamente con tutte le altre forze politiche presenti sul territorio Ravennate, considerando maggiormente chi potrà rispondere in modo chiaro e immediato alle questioni che porremo».
Sarà in via di Roma 174, in centro e vicino a una delle zone più discusse della città per ragioni di degrado e sicurezza, la sede del comitato elettorale di Raffaella Sutter candidata sindaca di Ravenna in Comune, la formazione di sinistra alternativa al Pd che raccoglie partiti, associazioni singoli in un nuova forma di partecipazione politica. L’appuntamento per l’inaugurazione è alle 11 di sabato 13 febbraio e sono previsti interventi della candidata e di Massimo Manzoli, portavoce dell’assemblea. La cittadinanza è naturalmente invitata a partecipare.
Dopo la turbolenta uscita di Luciano Fosci, il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Tommaso Foti ha nominato il ravennate Alberto Ferrero (già capogruppo di An in prima circoscrizione e aderente a Fli nel 2011) a portavoce comunale del partito in vista delle elezioni. Sciolta dunque l’alleanza con la lista civica La Pigna che nel frattempo ha annunciato alcune candidature (tra cui due giovani donne) e ha soprattutto rinunciato a eventuali alleanze con altri partiti per correre da sola in alternativa dunque al Pd, ma anche al resto del centrodestra (vedi servizio www.ravennaedintorni.it).
DA GIOVEDÌ 11
A MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO 2016
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POLITICA
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CANDIDATI IN MILLE BATTUTE
Si tratta di un fenomeno complesso, con una molteciplità di concause e anche di effetti, con cui qualsiasi amministrazione sarà costretta a misurarsi. Parliamo del depauperamento delle rete di piccoli commercianti che riguarda tutto il territorio comunale e non perdona nemmeno il centro storico. E se tra le cause ci può essere la crisi, lo sviluppo delle grandi aree commerciali, l’aumento delle vendite on line, tra gli effetti oltre a quello di un inevitabile calo di posti di lavoro (che difficilmente si può pensare siano tutti recuperati dalla grande distribuzione), c’è soprattutto quello di un impoverimento del tessuto sociale, perché i negozi soprattutto nei paesi, ma anche nelle periferie e nei quartieri, sono anche luoghi di socializzazione e scambio e incontro, ma anche di un calo di attrattiva generalizzata sia per i lidi, sia per il centro storico. Non a caso tutti i candidati sindaco per ora in corsa, ma siamo pronti a scommettere che sarà nel programma anche del candidato di centrodestra, promettono sgravi, incentivi, aiuti di qualche genere. Le associazioni di categoria da tempo lamentano numeri preoccupanti e lanciano l’allarme e non a caso da tempo chiedono che non siano intanto autorizzati nuovi centri commerciali, come invece è accaduto. Nei prossimi anni, infatti, vedremo in pratica raddoppiare l’estensione del centro commerciale Esp ed è stato da poche settimane autorizzato anche un nuovo insediamento di un’area commerciale nella zona dove già sorge il parco Teodora, vicino alla Darsena. E sono in tanti a chiedersi se la rete di negozi cittadina, già provata, riuscirà a reggere anche a questo. Ecco allora la nostra domanda: il Comune deve intervenire per il piccolo commercio? E se sì, che cosa può fare? Ecco le risposte, con più di un’analogia.
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Crescono gli ipermercati, cosa fare per i piccoli negozi? Come incentivare le attività di commercio di prossimità e autonomi
La vetrina di una bottega artigiana, tra sartoria e bigiotteria, in corte Cavour a Ravenna
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Quarto appuntamento con la rubrica che abbiamo inaugurato in vista delle amministrative 2016, quando i ravennati saranno chiamati a scegliere il sindaco che succederà a Fabrizio Matteucci. Ogni settimana chiediamo a chi si è finora candidato a diventare Primo cittadino la disponibilità a rispondere a una domanda che riguarda le sorti della città in un breve spazio uguale per tutti. Un esercizio di sintesi e un tentativo di mettere a confronto idee e progetti concreti per la città (per i lettori che vogliano proporre domande: redazione@ravennaedintorni.it). Continuiamo così con le voci delle quattro persone di cui a oggi è nota la disponibilità alla candidatura supportata da liste, partiti o gruppi di persone, in attesa che il quadro si completi. In particolare appare ancora non definitiva la situazione nel Movimento 5 Stelle dove due sono le liste che hanno chiesto la certificazione allo staff centrale. Abbiamo chiesto a entrambe di partecipare, ma solo una di queste, quella emersa dal meetup ravennate e che ha indicato Michela Guerra come la propria candidata ha accettato di rispondere a patto che fosse appunto precisato come non possa essere ufficialmente considerata la candidata del Movimento 5 Stelle a Ravenna, mentre la lista che ha come portavoce Francesca Santarella ha preferito attendere decisioni definitive. Tra le voci che non vediamo l’ora di aggiungere c’è naturalmente quella del candidato di Lista per Ravenna e Lega Nord la cui ufficializzazione, ha detto Ancisi, dovrebbe avvenire tra qualche settimana.
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POLITICA
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DE PASCALE
GUERRA
«TRE FRONTI SU CUI LAVORARE: SGRAVI FORESE, INVESTIMENTI NEI LIDI E UN CALENDARIO DI EVENTI (ANCHE A NATALE) IN CENTRO STORICO»
«STOP A CENTRI COMMERCIALI, INCENTIVI, PROMOZIONE E CALENDARI COORDINATI»
Sul tema piccolo commercio lavoreremo su tre fronti. Nel forese le piccole attività commerciali sono linfa per l’aggregazione e la buona qualità della vita, dunque pensiamo ad azioni che incentivino e incoraggino il piccolo commercio, non solo come fenomeno economico, ma anche come beneficio per salvaguardare vivacità dei centri urbani del forese e per evitarne l’isolamento. In questo senso pensiamo all’eventualità di programmare sgravi fiscali che sostengano i gestori delle attività. Nei lidi dobbiamo investire risorse ed energie sui nostri lidi per rinforzarne l’eccellenza balneare e sostenere gli imprenditori in modo tale che possano conseguire durante l’alta stagione fatturati importanti e la marginalità necessaria per mantenere un’apertura annuale delle attività. Per quanto riguarda il centro storico, lavoreremo su tre obiettivi: il primo è portare più persone, intensificheremo il calendario di eventi ed iniziative dedicate al centro storico, in particolare nei mesi più deboli come novembre, gennaio e febbraio. Sia dal punto di vista commerciale che turistico riteniamo fondamentale valorizzare il periodo delle festività natalizie con un’intensa programmazione di eventi e lavorando fin da subito ad un progetto specifico che colleghi cultura e shopping nella città d’arte durante il Natale. Favorire l’aggregazione tra gli operatori in coordinamento con le Associazioni di categoria, mettendo al centro gli imprenditori, lavoreremo per fare in modo che la rete di attività del centro storico sia organizzata e comunicata come un’unica destinazione commerciale. Infine, il terzo capitolo è l’accessibilità offline e online: lavoreremo affinché la percezione di accessibilità del centro storico e delle attività commerciali sia migliorata, con l’obiettivo di implementarne la frequentazione sia fisica che digitale».
«Mentre l’Amministrazione Pd mette in campo un nuovo scellerato progetto di consumo del territorio a favore della grande distribuzione, i negozi del centro, le botteghe artigiane, i già esistenti complessi commerciali (come le Bassette, il Podium o il Gallery ) soffrono e chiudono a un ritmo visibile agli occhi. Percorrere a piedi le vie del centro è diventata un’agonia. Negozi chiusi, serrande abbassate, botteghe con cartelli che indicano chiusure per ferie in date ormai passate da mesi. Cosa fare? Da un lato lo stop a nuovi centri commerciali e dall’altro il rilancio delle piccole attività commerciali e artigiane attraverso la creazione di “centri commerciali naturali”, ovvero una rete di piccole e medie attività coordinate e promosse come un’unica grande attività. L’amministrazione deve essere partecipe all’azione di promozione di questi centri commerciali naturali, da un punto di vista fiscale come ad esempio ragionando su addizionali Imu ridotte per le attività sotto i 150 mq o locazioni agevolate degli immobili comunali per attività di giovani fino a 30 anni, piuttosto che la possibilità di ampliamento delle concessioni di suolo pubblico. L’amministrazione deve aiutare con le leve in suo possesso, le realtà che valorizzano i mestieri legati alla storia e alle nostre tradizioni, creando magari tipicità diverse nei vari quartieri. L’utilizzo dei negozi momentaneamente sfitti a fini espositivi sarebbe un’opportunità di ampliamento degli spazi a disposizione delle tante forme d’arte presenti sul nostro territorio, il confronto con i privati in tal senso potrebbe portare benefici sia a loro che alla città. Infine, grande importanza agli eventi calendarizzati e organizzati con il coinvolgimento delle attività commerciali, evitando sovrapposizioni assurde in determinati periodi dell’anno, e il vuoto totale in altri».
Michele De Pascale, 31 anni, segretario provinciale del Pd, candidato di una coalizione che comprende Pd, Pri e liste civiche in via di formazione
SUTTER «NAVETTE ELETTRICHE PER SERVIRE IL CENTRO, SGRAVI FISCALI PER AGEVOLARE LA DIVERSIFICAZIONE DELL’OFFERTA E CONTRASTARE ABUSIVISMI» «Il raddoppio Esp e l’insediamento di nuovi parchi commerciali, anche in Darsena, pregiudicano il piccolo commercio, in città, nel centro storico e nel forese. Ma non sono l’unica causa. Per il centro storico cause sono: i parcheggi, gli affitti elevati e i tributi, lo spostamento di servizi che popolavano il centro (come anagrafe, avvocati, assicurazioni…). Il commercio in città può essere anche un volano turistico, ma il centro non può essere un museo con soli servizi di ristorazione e va trattato come un “centro commerciale naturale”, con un’efficace cabina di regia con le associazioni di commercianti e artigiani. Principali incentivi sono: favorire anche insediamenti di servizi pubblici, accesso con navette elettriche da parcheggi scambiatori, riduzione dei tributi comunali, canoni agevolati e sconti Imu ai proprietari, incentivi a fondo perduto non solo per start up, ma per attività commerciali di prossimità e diversificazioni merceologiche, contrasto all’abusivismo. Differenti in parte le cause, simili gli incentivi in periferia e nel forese dove il commercio è anche un servizio sociale. Oltre alle risorse regionali e nazionali già in uso per start up, imprese giovanili e femminili, commercializzazione turistica, è necessario che il Comune defiscalizzi e investa altre risorse per incentivi anche con un progetto efficace per utilizzo delle risorse europee del POR FESR 2014-2020».
RAVENNA &DINTORNI 11/2 2016
BUCCI Raffaella Sutter, 60 anni, sociologa, ex dirigente comunale, candidata sindaca di Ravenna in Comune, nuovo soggetto politico che si colloca a sinistra del Pd
«BASTA CON IL PREDOMINIO DI COOP: SCONTI TARI E FINO A 5MILA EURO A FONDO PERDUTO PER I NEGOZI DI PROSSIMITÀ E LE BOTTEGHE ARTIGIANE» «Il commercio risente delle scellerate decisioni effettuate dal Pd, a partire da 25 anni fa, quando fu consentito l’apertura di un unico Iper a marchio Coop a ridosso della città. Questo si univa ai supermercati Coop già presenti (via Aquileia, via Faentina e Gallery), a cui si sono aggiunti in seguito quelli di viale Europa e di via di Roma. Presto ci sarà anche quello del Mercato Coperto, mentre l’Ipercoop Esp verrà raddoppiato. Questa situazione di posizione predominante nel commercio comporta il fatto che la Coop a Ravenna propone prezzi più alti anche del 25% rispetto alle zone limitrofe e non, dove invece subisce una concorrenza forte. Tutto ciò a danno dei cittadini. Noi proponiamo incentivi per il commercio di vicinato, ma anche per le piccole botteghe artigiane al fine di consentire sia nuove aperture (contributi a fondo perduto fino a 5mila euro per investimenti e sicurezza nel luogo di lavoro), sia agevolazioni fiscali per quelle esistenti. In particolare pensiamo a una riduzione della Tari per il commercio di vicinato e le botteghe artigiane fino a 250 mq, fino a un massimo del 40%, e una riduzione dell’Imu per i proprietari che consentano canoni calmierati rispetto a quelli di mercato. Le risorse economiche proverranno dall’innalzamento della Tari per supermercati e banche, dalla vendita di tutte le società comunali che svolgono attività commerciali e dalla forte riduzione dei costi del Comune, sia di personale sia di consulenze non necessarie».
Michela Guerra, 43 anni, avvocato, è stata votata dal meetup di Ravenna come candidata sindaca ed è portavoce del programma lì elaborato. È in attesa di certificazione ufficiale da parte dello staff del Movimento 5 Stelle.
Maurizio Bucci, 53 anni, imprenditore, consigliere comunale del gruppo misto (dopo essere uscito da Forza Italia) è il candidato della lista civica da lui fondata La Pigna e di Fratelli d’Italia
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ECONOMIA
EDILIZIA
Iter: altri tre mesi di cassa Licenziamenti posticipati e assunzioni per 20 dei 162 lavoratori licenziati Licenziamento posticipato di tre mesi grazie alla cassintegrazione straordinaria e il soccorso di una cooperativa della galassia Legacoop che assumerà gradualmente non più di una ventina di operai nei prossimi tre anni. È questo il nuovo scenario futuro per 115 dei 162 lavoratori dell’Iter di Lugo, storica realtà della cooperazione in edilizia alle prese con un concordato richiesto per far fronte alla crisi che va avanti da anni. L’accordo è stato raggiunto quest’oggi, 5 febbraio, nella sede della Regione Emilia Romagna dove si è riunito il tavolo di crisi alla presenza dell’assessore regionale Palma Costi, dei dirigenti e tecnici della Legacoop Romagna e Ravenna, della direzione, dei tecnici e del liquidatore della cooperativa Iter, della Provincia di Ravenna, del Comune di Lugo, della Cgil e della Fillea regionale, della Fillea di Ravenna, della Rsu aziendale. Dopo gli ultimi pensionamenti, sono rimasti 162 i lavoratori in forza a Iter (115 in provincia di Ravenna, gli altri fuori regione) per i quali il licenziamento era fissato al 18 febbraio. I tre mesi di Cigs porteranno questa data al 18 maggio per i 115 ravennati. Intanto Legacoop ha presentato il proprio progetto industriale che coinvolge Coopolis: l’azienda di Ravenna si occupava finora di consulenza in edilizia e avvierà un ramo operativo nel settore delle facility e delle manutenzioni immobiliari, sia pubbliche che private, che nell’arco di un triennio dovrebbe assorbire da una decina ad una ventina di lavoratori dell’Iter. La Fillea-Cgil di Ravenna considera positivo il progetto di Legacoop, «in particolare perché finalmente si costituisce nel settore delle costruzioni un soggetto che assume lavoratori dopo anni in cui il nostro territorio ha visto solo licenziamenti, chiusure e ristrutturazioni». I numeri però sono evidenti di come la situazione sia ancora lontana da una soluzione: «Il nostro impegno e i prossimi passi – si legge nel comunicato del sindacato – saranno proprio nella verifica dell’attuazione del piano e nella ricollocazione del personale senza escludere che, se gli impegni non dovessero essere rispettati, riprenderemo le iniziative di mobilitazione». La Cgil sottolinea, infine, come le ultime modifiche normative sugli ammortizzatori sociali previste dal Jobs Act abbiano fortemente limitato l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, e in particolare della cassa integrazione straordinaria, anche in presenza di soluzioni positive che permettano la rioccupazione dei lavoratori. La Fillea chiede pertanto a tutte le forze politiche e alle istituzioni di correggere le storture dell'attuale normativa.
INCONTRO IL LIBRO DELL’INDUSTRIALE OTTOLENGHI PRESENTATO DAL BANCHIERE PATUELLI Venerdì 12 febbraio alle 11.30 alla Casa Melandri di Ravenna (via Ponte Marino 2), Antonio Patuelli, Presidente del Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna e Presidente dell’Abi, interverrà, insieme all’autore, alla presentazione del volume di Guido Ottolenghi Abbiate fede nella Romagna”, Valori e riflessioni di un confindustriale di provincia, Longo Editore. All’evento, interverrà anche il Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci.
FORMAZIONE OPEN DAY ALLA SCUOLA PER ASPIRANTI ARTIGIANI
PESCARINI
Venerdì 12 febbraio dalle 14.30 il centro A. Pescarini Scuola Arti e Mestieri di via Manlio Monti 32 a Ravenna apre le porte per una giornata dedicata agli studenti e alle loro famiglie, che potranno conoscere le attività di formazione che vi si svolgono. La Scuola Pescarini offre percorsi biennali di qualifica per ragazzi dai 15 ai 18 anni che desiderano svilupparecompetenze tecniche professionali per l’industria e l’artigianato. Attualmente sono attivi tre profili, dedicati all’ Operatore impianti elettrici e solari fotovoltaici, Operatore impianti termo idraulici, Operatore meccatronico dell’autoriparazione.
CONVEGNO IL DRAGAGGIO DEL PORTO: SE NE PARLA A MARINA DI RAVENNA CON LPRA Venerdì 12 febbraio alle 20.30 all’auditorium di Marina di Ravenna, nel piazzale Marinai d’Italia, 19, si svolgerà il convegno promosso da Lista per Ravenna: «Tecnologie per un dragaggio sostenibile al porto di Ravenna». Il convegno sarà moderato da Pasquale Minichini e introdotto da Daniele Vistoli, direttore della cava Manzona Vecchia. Interveranno: Davide Benedetti (della Decomar Limpidho); Giuliano Gabbani (del Dipartimento di scienze della terra), Fabio Roggiolani (del Gruppo Informale per la Geotermia e l’ Ambiente). Ha assicurato la sua presenza il presidente dell’Autorità Portuale Galliano Di Marco.
LETTORI detti e contraddetti
RAVENNA &DINTORNI 11/2 2016
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a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
L’EDERA FA ANCHE MEA CULPA MA L’ESTREMA SINISTRA MAI Egregio Direttore, sono un lettore abituale del suo giornale, non manco mai di leggere Moldenke che a volte mi mette di buon umore e a volte mi fa pensare. Nel numero del 28/1 ironizza sulla dichiarazione della direzione del P.R.I. di voler “cambiare passo nell’azione amministrativa”. L’ironia è sempre ben accetta ma siamo sicuri che non cela qualcos’altro? Magari a Moldenke brucia un po’ il c. perché ad ammeterlo pubblicamente è il P.R.I., che pur si trova in questo caso a criticare anche se stesso, visto che fa parte della maggioranza, a differenza dei partiti di estrema sinistra “che vigliac se una vuolta ia mai dett mea culpa”. Un po’ di bruciaculo sta bene anche a Moldenke ogni tanto. Un vecchio repubblicano di origini Mazziniane Caro vecchio repubblicano, come lei si firma, rispondo per conto di Moldenke che ogni settimana ospitiamo nella pagina delle opinioni con una rubrica – vale la pena ricordarlo – di satira. Per l’eventuale bruciaculo mi auguro per lui che si tratti un dolore passeggero. Se la riflessione che ci ha indirizzato vuol lasciar intendere che Moldenke sia di estrema sinistra allora mi sento di dirle che in tanti anni nell’Osservatorio un po’ bislacco di Moldenke c’è finito chiunque. Così come accaduto nella stessa rubrica del numero da lei citato: la stoccata verso “gli uomini e le donne sinistra ravennate” mi pare piuttosto velenosa...
ampio parcheggio. La vicinanza poi con la zona pedonale del quartiere e alle principali strutture ricettive sono un ulteriore valore aggiunto e potrebbe finalmente rappresentare un primo passo per la riqualificazione della spiaggia di Ravenna e un volano per lo sviluppo della zona di marina che da troppo tempo non vede importanti interventi di sviluppo. Spero che il Comune prenda in considerazione questa possibilità per risolvere al più presto questa situazione di degrado e mostrare alla cittadinanza una vera volontà di recupero urbano. Marco Beneventi
Giumè e tempesta di @filippogoni Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio postata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata dall’utente @filippogoni e ritrae il noto ristorante sull’acqua a Casalborsetti.
AL POSTO DEL MARINABAY METTIAMO UN BEACH STADIUM Spettabile redazione, vi avevo già scritto qualche tempo fa una personale idea per il recupero del bagno Marinabay. Il percorso intrapreso si è bloccato così si ripropone a mio parere una grande occasione per la città che potrebbe finalmente dotarsi di un vero beach stadium fisso. Se il Comune acquisisse l’area dello stabilimento balneare, al posto
della zona ombrelloni si potrebbe realizzare un grande beach stadium che, con importanti eventi e manifestazioni, sarebbe in grado di attirare in città numerosi sportivi, turisti e accompagnatori. L’area del bar e ristorante si potrebbe utilizzare come tale anche in questa situazione, la terrazza sarebbe un fantastico solarium e non dimentichiamo che l’area retrostante è una delle poche lungo la spiaggia dotata di
Gentile Marco, immagino che lei abbia ancora ben chiaro in mente l’immagine del beach stadium installato nel 2011 in occasione dei mondiali di beach soccer e sull’onda di quel ricordo proponga la realizzazione di un impianto fisso. Idea suggestiva, ne convengo. Ma cinque anni fa Marina ospitò un evento di caratura mondiale mentre ora per rendere remunerativa una struttura di quel tipo servirebbe una progettazione di eventi massiccia. Di certo l’immagine attuale del Marinabay non è affatto affascinante: sarà abbandonato per il 2016 perché il bando andrà rifatto da capo. Una pezzo su quel tratto di arenile andrà messa, auguriamo che avvenga nel modo più lungimirante e rapido possibile.
Piangipane via del sagittario 12
PADRE PIO E PADRE LEOPOLDO CHE DISPIACERE... Padre Leopoldo [...] mai avrebbe pensato e desiderato essere posto, come accade in questi giorni, dinanzi allo sguardo e alla venerazione di innumerevoli persone. [...] Con dispiacere ho notato che tutta l'informazione radiotelevisiva, purtroppo, ha centrato tutta l’attenzione solo su padre Pio. Non penso proprio che Dio, e papa Francesco per Sua volontà, classifichino santi di serie A, B, C... [...] Che la Santa Sede abbia preferenze per padre Pio? Non direi proprio nel momento stesso in cui il Papa ha voluto valorizzare la misericordia professata nella confessione da entrambi i padri cappuccini. Allora perché i media si comportano differentemente? Forse parlare di padre Pio porta più audience alle tv? Forse l’audience portano conseguente pubblicità e cassa alle televisioni? E mi chiedo ancora… in quanti avrebbero guardato una trasmissione interamente dedicata allo sconosciuto padre Leopoldo Mandic di Castelnuovo? La risposta che mi do è chiara. Caro padre Leopoldo, ti chiamo ancora così perché vivevo in quella via dei Cappuccini a ridosso del tuo convento quando mia nonna, anche lei sotto l'egida di Francesco Giuseppe, come lo eri tu al tuo tempo, ti aveva sempre nel cuore e io venivo a conoscerti. La tua umiltà è stata portata agli altari anche se non era ciò che volevi. La tua ombra è data da una Luce che certo non è e mai sarà, quella di un riflettore che illumina solo ciò che l'uomo ha scelto di illuminare. [...] Antonello Belluco
Aperto dal lunedì al sabato orario continuato dalle 7:30 alle 19:30 La domenica aperto dalle 8:00 alle 12:30
DA GIOVEDÌ 11 A MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO
RAVENNA &DINTORNI 11/2 2016
CULTURA
MUSICA
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CLASSICA/1
JAZZ/1
All’Alighieri l’orchestra Leonore e il pianista Federico Colli
Gino Paoli con Danilo Rea al Socjale di Piangipane per una serata piano e voce
Dopo l’avvio sotto il segno di Rossini, prosegue con due nuovi appuntamenti il cartellone dell’Angelo Mariani “Ravenna Musica”. Sabato 13 febbraio ad allinearsi sul palcoscenico del Teatro Alighieri (ore 20.30) saranno i cinquanta elementi dell’Orchestra Leonore. Nata nel 2014 su iniziativa della Fondazione Pistoiese Promusica, si compone di musicisti di altissimo livello, provenienti da ogni parte d’Europa, che hanno maturato esperienze nelle più prestigiose orchestre europee quali la Festival Lucerne, i Berliner Philharmoniker, la Mahler Chamber. Sul podio il loro direttore musicale Daniele Giorgi, apprezzato direttore d’orchestra che ha collaborato con le più importanti compagine italiane. Il programma della serata prevede in apertura Scherzo dalla Sinfonia n. 2 op. 11 di Norbert Burgmuller, compositore tedesco morto giovanissimo molto stimato da Schumann il quale si occupò dell’orchestrazione del brano stesso. Seguiranno due delle più celebri pagine di Schumann, il Concerto per violoncello e orchestra op. 129 con la parte di solista affidata al talentuoso violoncellista Alban Gerhardt, e in chiusura la Sinfonia n. 2. Giovedì 18 febbraio (sempre teatro Alighieri ore 20.30) sarà di scena il primo solista della stagione. Al pianoforte prenderà posto un autentico fuoriclasse della tastiera: Federico Colli, considerato tra i nuovi astri del pianismo internazionale.
Venerdì 12 febbraio torna al teatro Socjale di Piangipane uno dei più noti cantautori italiani, Gino Paoli, per una serata dal titolo “Due come noi che...”, nuovo progetto che lo vede sul palco insieme all’altrettanto celebre pianista jazz Danilo Rea. Una serata a base di voce e pianoforte tra jazz e canzone d’autore. Come da tradizione, nel corso della serata anche i cappelletti del Socjale. Il Teatro apre alle 21; il concerto inizia alle 22. Ingresso riservato ai soci Arci. Info e prenotazioni: 335 372020.
CLASSICA/2 GIOVANI
PER
MIKROKOSMOS
Prosegue la rassegna della domenica mattina (ore 11) alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna, a cura della scuola di musica Mikrokosmos. In collaborazione con l’Accademia Pianistica di Imola, il 14 febbraio saliranno sul palco tre giovani promesse, allieve del corso di musica da camera tenuto da Nazzareno Carusi: Angioletta Iannucci Cecchi al violino, Clara Sette al violoncello e Marianna Tongiorgi al pianoforte. In programma il trio op.1 n.3 di Beethoven e il trio op.49 di Mendelssohn.
GLI
ALLIEVI DEL
VERDI
AL TEATRO
RASI
Nell’ambito della rassegna “Verdi in Musica”, concerti (al teatro Rasi alle 20.45) degli allievi dell’istituto superiore di studi musicali Giuseppe Verdi, venerdì 12 musiche di Telemann, Saint-Saëns, Dvořák, Enesco, Burgmüller e Vivaldi, suonate da Marco Spada e Arianna Albonetti (oboe), Giacomo Strocchi e Paolo Pasciucco (flauto), Anna Brunelli (clarinetto), Michele Zaccarini (fagotto), Mirko Maltoni, Maria Quaranta e Veronica Ricci (pianoforte). Lunedì 15 brani di Mozart, Chaminade, Rimsky Korsakov, Weber, Perlman e Beethoven da parte di Francesco Belli, Gioele Melandri e Justyna Pajak (violino), Alice Degli Esposti (flauto), Laura Rigotti (clarinetto), Alex Rossi (fagotto), Mirko Maltoni, Matteo Farnè, Stilyana Nikolova e Maria Quaranta (pianoforte).
JAZZ/2
A Faenza e Fusignano “Fiato al Brasile” Arriva alla quinta edizione “Fiato al Brasile”, il festival che da cinque anni riempie Faenza di musica e musicisti brasiliani. Giovedì 11 febbraio l’Osteria della Sghisa di Faenza ospiterà il concerto “De Bahia a Minas” alle 21. Venerdì 12 un doppio appuntamento: alle 18 al Ridotto del Masini di Faenza verranno raccontati i progetti che la Fondazione Teatro Pedro II e ALMA stanno portando avanti in Brasile, avvicinando bambini e giovani provenienti da situazioni svantaggiate alla musica; si prosegue alle 21 all’Auditorium di Fusignano con la presentazione del nuovo cd “Brasil pra mim” del Grupo Candombe con la partecipazione di Silvio Zalambani e Gabriele Mirabassi. Sabato 13 e domenica 14 gli appuntamenti sono alla Pinacoteca e alla Biblioteca Comunale di Faenza dove rispettivamente alle 18 e alle 11 i concerti avranno come protagonisti gli Ensemble di archi e flauti composti da allievi e docenti della scuola Sarti e di ALMA. Confermato anche il tradizionale concerto della domenica pomeriggio al Mic di Faenza. Appuntamento quindi alle 18 con il coro Sarti-Alma sotto la direzione di Cristina Emboaba, la Big Band della Sarti e l’orchestra ALMA dirette da José Gustavo de Camargo e il Grupo Candombe con Silvio Zalambani e Gabriele Mirabassi.
A due passi dal Teatro Alighieri
A sinistra Federico Colli, che suonerà giovedì 18 all’Alighieri A destra Gino Paoli, protagonista al Socjale venerdì 12
JAZZ/3 AL SAX PUB
DI
LUGO TEO CIAVARELLA
E
CHECCO CONIGLIO
Venerdì 12 febbraio alle 22 al Sax Pub di Lugo un quatetto jazz di qualità con lo storico trombonista Checco Coniglio insieme a Francesco Angiuli, virtuoso di contrabbasso apprezzato dai migliori solisti italiani. Completano la formazione due antichi amici del jazz club lughese: Lele Barbieri alla batteria e Teo Ciavarella al piano. In programma classici della tradizione e brani originali.
AL MARIANI BEATLES
E
POLICE RIVISITATI IN
ACUSTICO
Venerdì 12 febbraio alle 21 nell’ambito della rassegna jazz del Mariani di Ravenna concerto del trio acustico The Dream of Butterfly. La voce di Jole Maddalena, la chitarra di Sally Cangiano e il basso acustico di Riccardo Damiani ripercorrono la storia del pop e del rock con canzoni immortali di Beatles, Police, Stevie Wonder, U2, Earth Wind & Fire, con rivisitazioni jazz mood.
ALLO ZINGARÒ IL QUARTETTO DEL PIANISTA PONCHIROLI Mercoledì 17 febbraio allo Zingarò di Faenza Marco Ponchiroli e il suo The New House Quartet: il pianista sarà accompagnato da Alberto Vianello ai sassofoni, da Daniele Vianello al contrabbasso e Igor Checchini alla batteria. Il loro repertorio si basa su composizioni originali senza trascurare omaggi ai grandi del jazz e agli standard.
MENÙ DI SAN VALENTINO ANTIPASTO Insalatina di cavolo rosso, mele, verza, melograno e semi di papavero PRIMI Cuori alla rapa rossa ripieni di broccoli con crema di scalogno e scaglie di mandorla Risotto ai frutti rossi
CUCINA BIOLOGICA
SECONDI Tofu con salsa agrodolce oppure Brasato di seitan con cuore di polenta
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€ 30 p.p. a pranzo e a cena
DOLCE DELLA CONDIVISIONE Cuore alle noci e curcuma con profumo di arancia e cannella
Acqua e caffè compreso / Bevande escluse
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CULTURA
MUSICA
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AGENDA IL POP PSICHEDELICO DEGLI INDIANIZERI E I DISEGNI DI FARABEGOLI AL FARGO
AL MAMA’S LA BANDEANDRÉ E LA STORIA DI UN IMPIEGATO
IL METAL DEMENZIALE DEGLI ATROCI
VISCUSO DAL VIVO AL PROMETEO
Il progetto psych-pop, che loro definiscono psychtropical-beat - ideato da Riccardo Salvini dei torinesi Foxhound – arriva nella piazzetta di via Girolamo Rossi, in centro a Ravenna, per un inedito set acustico. Venerdì 12 febbraio gli Indianizer saranno infatti dalle 18.30 in concerto al Fargo, a ingresso gratuito. L'album d'esordio “Neon Hawaii” è uscito a fine ottobre. A seguire dj-set del chitarrista Luca Malatesta dei ravennati The Doormen. Mercoledì 16 alle 18.30 al Fargo è invece in programma l’inaugurazione della mostra di disegni (uno nella foto qui a fianco) di Francesco Farabegoli, anche collaboratore (in versione da bloggergiornalista) del nostro mensile R&D Cult.
Sabato 13 febbraio alle 21.30 al Mama’s di Ravenna concerto della Bandeandré, il collettivo ravennate con Gianluigi Tartaull e Nazzarena Galassi alla voce, che da anni omaggia il repertorio di Fabrizio De André. La serata si intitola “Non ci sono poteri buoni” e sarà un tributo in particolare all’album “Storia di un impiegato”, forse il più esplicitamente politico nell’intera produzione di De André. Una riflessione sul presente – si legge nella cartella stampa – «che ci insegna quanto il vero potere non risieda nelle bombe e nei fucili, ma in ben altre ed occulte sedi».
Sabato 13 febbraio tornano al Rock Planet di Pinarella di Cervia gli Atroci per uno show come sempre fuori dagli schemi. Gli Atroci sono infatti una storica formazione metallara, che molto sa ridere di se stessa e molto sa far divertire il suo pubblico, unendo al metal una buona dose di demenzialità.
Sabato 13 febbraio alle 22 al circolo Prometo di Faenza concerto di Viscuso. Attore, autore, cantante, Gianluca Viscuso è nato a Catania nel 1983 ma è ormai ravennate d’adozione. Qui (e oltre) si è fatto conoscere con la sua band La Vis. Ora presenta il suo nuovo album solista.
AVANGUARDIA
ROCK
Anche due sassofoniste tra le stelle
Ecco la superband con membri di King Crimson e Porcupine Tree
Al Planetario nuovo appuntamento di “Paradoxes” con Rasmussen-Genta Uniscono i fiati e le idee le due sassofoniste Mette Rasmussen e Virginia Genta, insieme in duo per la prima volta per un set speciale, completamente acustico, al planetario di Ravenna nell’ambito della rassegna Paradoxes. L’appuntamento è per domenica 14 febbraio, dalle 22. Mette Rasmussen, danese di nascita ma residente a Trondheim, in Norvegia, si è fatta strada negli ultimi anni nella scena free jazz grazie alla sua padronanza delle “extended techniques” e a importanti collaborazioni con artisti quali Alan Silva, Chris Corsano, Axel Dorner, John Edwards e Craig Taborn. È stata definita dal magazine statunitense Downbeat come la “young scandinavian saxophone sensation”. Di Virginia Genta parla invece addirittura Henry Rollins (che presenta spesso brani di Jooklo Duo nel suo programma radio) definendola “monster saxophone player”. Sassofonista/multistrumentista residente nel Delta del Po ma costantemente in movimento tra Italia, Europa, Usa e Canada, porta avanti dal 2004 numerosi progetti (Jooklo Duo, Neokarma Jooklo Experience, Sinergia Elettronica, Maitres Fous) insieme al partner David Vanzan, insieme al quale si trova coinvolta anche in un vortice di brillanti collaborazioni, da Thurston Moore a Bill Nace, Chris Corsano, Hartmut Geerken, Sabu Toyozumi, Makoto Kawabata. Paradoxes è invece una rassegna di live performance musicali per planetario e presenta ad ogni appuntamento l'incontro con un nuovo artista
A sinistra la sassofonista Mette Rasmussen; a destra gli O.R.k. dal vivo
ospite. Lo spazio del planetario si trasforma in un auditorium dalla forma circolare dove il pubblico assiste al sorgere e al tramontare di rumorosi astri e alla manifestazione di fenomeni celesti inconsueti. All’interno del planetario, il movimento delle costellazioni, dei pianeti e dei diversi fenomeni astronomici prende forma dalla musica, dialogando con il paesaggio sonoro e con gli effetti visivi realizzati da Orthographe e Lorenzo Senni. Info e prenotazioni alla mail info@orthographe.it.
Presentazione ciclo di conferenze 2016
Sabato 13 febbraio al Bronson di Madonna dell’Albero appuntamento di caratura internazionale con il concerto degli O.R.k., la superband in salsa prog che unisce visioni psichedeliche e rigore math-rock nata da un’idea di Pat Mastelotto dei King Crimson (batteria), Carmelo Pipitone dei Marta sui Tubi (chitarra), Colin Edwin dei Porcupine Tree (basso) e Lef di Obake e Berserk! (voce, tastiere). L’inedito quartetto fa tappa anche a Ravenna nel tour europeo di presentazione di “Inflamed Rides”, disco uscito recentemente per Cargo Records. In apertura i Void Of Sleep, band prog-metal ravennate che presenta il secondo album, uscto lo scorso ottobre.
ORDINE ARCHITETTI RAVENNA
venerdì 19 febbraio ore 18
Sala Conferenze Albergo Cappello via IV Novembre, 41 Ravenna
Presentazione della rassegna Tavola rotonda fra progettisti e tecnici dell’amministrazione locale su concorsi e lavori pubblici Anticipazione del volume di Paolo Bolzani “Ravenna Disegnata” Saluto conviviale
Otto incontri/confronti fra protagonisti esperti ed emergenti della progettazione contemporanea con tavola rotonda
RAVENNA &DINTORNI 11/2 2016
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MUSICA TEATRO
CULTURA
PROSA/1
PROSA/2
Con Veronika, Latella rilegge Fassbinder
Quella (strana) Dopo Sanremo coppia gay Virginia Raffaele Dapporto e Solenghi all’Alighieri
L’antologia di Aterballetto in scena a Russi
Massimo Dapporto e Tullio Solenghi, per la prima volta in scena insieme in una inedita coppia gay. Saranno rispettivamente Charlie e Harry, barbieri della periferia londinese che vivono assieme da una trentina d'anni, con tutte le dinamiche di due coniugi provati da una vita fatta ormai di continui litigi, di futili battibecchi, di sofferenze inferte volontariamente: entrambi sapendo però di non poter piÚ fare a meno l'uno dell'altro. Al Rossini di Lugo va in scena Quei due (Staircase) di Charles Dyer per la regia di Roberto Valerio con i due noti attori dal 12 al 14 febbraio.
MartedÏ 16 al Teatro Comunale di Russi va in scena il Cahier de la Danse di Aterballetto, una sorta di gran galà con estratti dai balletti Don Q, Lost Shadows, l’Eco dell’Acqua, #Hybrid. Le musiche in repertorio sono di F. Schubert, A. Pärt, Romare e musiche spagnole del XVIII secolo, mentre le coreografie di questa antologia di Giuseppe Spota, Cristina Rizzo, Eugenio Scigliano, e Philippe Kratz, Jiri Kylian. Nella foto un’immagine del celebre Don Chisciotte.
Arriva al teatro Alighieri di Ravenna il nuovo spettacolo di Antonio Latella: prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione, Ti regalo la mia morte, Veronika in scena il 16 e 17 febbraio per la stagione di prosa. Lo spettacolo è tratto dal film Veronika Voss del grande cineasta tedesco Rainer Werner Fassbinder. Partendo infatti dall’ultima tra le protagoniste del suo cinema, Veronika Voss, diva del Terzo Reich sul viale del tramonto, Latella dedica a Fassbinder e al variegato mondo delle sue figure femminili un omaggio imponente e visionario.Monica Piseddu, premio Ubu 2015 come Miglior attrice, incarna la fuga dalla razionalità della diva sul viale del tramonto e vittima della morfina, circondata da ricordi e personaggi che diventano apparizioni in bianco e nero.
COMICO
DANZA
Reduce dal palco di Sanremo, dove è in scena dal 9 al 13 febbraio, il 15 febbraio per la stagione di comico arriva sul palco dell’Alighieri di Ravenna Virginia Raffaele nel suo primo one woman show teatrale Performance. In scena le sue maschere piÚ popolari: Ornella Vanoni, Belen Rodriguez, il Ministro Boschi, la criminologa Bruzzone e tante altre ancora. Donne molto diverse tra loro, che tra arte, spettacolo, potere e politica sintetizzano alcune delle ossessioni ricorrenti della società contemporanea: la vanità , la scaltrezza, la voglia di affermazione, la scarsa coscienza di sÊ.
AGENDA A CERVIA, PAOLA MINACCIONI LA RAGAZZA CON LA VALIGIA
CONSELICE, TORNA COMEDIANS
Ăˆ
MA Ăˆ TUTTO AL FEMMINILE
CONTEMPORANEO: ATARAX AL RASI IL DON GIOVANNI A FAENZA
LIBRANDO: INCONTRO CON EROSANTEROS E
La ragazza con la valigia, in scena al Teatro Comunale di Cervia venerdÏ 12 febbraio alle 21 per la rassegna Comico, è lo spettacolo in cui Paola Minaccioni, attrice e autrice, rilegge la vita contemporanea con uno sguardo comico ed ironico. Tutti i suoi personaggi sono vittime e carnefici del tempo in cui viviamo. L’attrice ripropone i suoi personaggi comici nati in teatro e resi noti dalla televisione, dalla radio e dal cinema (La signora Wanda, Cosa38kisskiss, Katinka la rumena, La sociologa, La donna che ama troppo). Paola Minaccioni dà voce a tutti i personaggi nel tentativo di scattare un’istantanea della situazione femminile.
Restare fedeli ai propri ideali o tradire gli insegnamenti ricevuti per ottenere successo? Questo il dilemma che anima “Comediansâ€?, riflessione seria in chiave comica che parte dal mondo dello spettacolo per diventare metafora della vita.Scritto dal drammaturgo britannico Trevor Griffiths e messo in scena dal Teatro dell’Elfo nel 1985, nella storica edizione diretta da Gabriele Salvatores, il testo viene rappresentato in una versione assolutamente inedita, tutta al femminile, in scena a Conselice sabato 13 febbraio alle 21. Sul palco Margherita Antonelli, Alessandra Faiella, Rita Pelusio, Claudia Penoni, giĂ insieme per “Stasera non escortâ€?.
Per le stagioni di teatro di ricerca e contemporaneo doppio appuntamento: a Ravenna l’11 febbraio seconda serata per Operazione Atarax di Teatro Onnivoro per la prima volta sul palco del Rasi. Al Ridotto del Masini di Faenza, invece, mercoledĂŹ 17 febbraio alle 21 va in scena Don Giovanni di W.A. Mozart, proposto dalla compagnia I Sacchi di Sabbia, un’originale “traduzioneâ€? dal suono al gesto dell’opera di W.A. Mozart, la pièce è un progetto di Giovanni Guerrieri, Giulia Solano e Giulia Gallo che ne sono anche interpreti insieme a Arianna Benvenuti, Lisa Carpitelli, Matteo Pizzanelli e Federico Polacci.
MartedĂŹ 16 febbraio alle 17.30 la rassegna letteraria Librando al Tribeca CafĂŠ di Ravenna ospita un incontro dal sapore tutto teatrale. Ospite sarĂ infatti la compagnia ErosAntEros con Agata Tomsic e Davide Sacco per un incontro dal titolo “Di come le luccioleâ€?, come il loro piĂš recente lavoro teatrale. Sabato 13 febbraio invece, l’incontro del sabato è dedicato a un importante scrittore bolognese: Gianluca Morozzi che prsenterĂ il romanzo dalla struttura di thriller Anche il fuoco ha paura di me dialoga con lo scrittore l’editore Giorgio Pozzi (Fernandel).
lo! il cielo è bel noi! scoprilo con MartedÏ 16 febbraio, ore 21 Amalia Persico:
Armonie Celesti. Quando astronomia e suono si incontrano nell'universo
MartedĂŹ 23 febbraio, ore 21 Mauro Graziani:
Anno bisesto, anno funesto? CuriositĂ sul nostro calendario.
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Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 LunedĂŹ-VenerdĂŹ 8.00-12.30, MartedĂŹ e VenerdĂŹ 21-23 www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Ingresso intero â‚Ź 5, ridotto â‚Ź 2 - Prenotazione consigliata
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LIBRI
CULTURA LA RECENSIONE Torna in libreria Bambine: ecco perché va letto o riletto più di vent’anni dopo Bisogna ringraziare l’editore Fernandel per aver riportato in libreria un romanzo vecchio di oltre vent’anni che il tempo sembra, se possibile, aver addirittura migliorato. Si tratta di Bambine di Eraldo Baldini, un romanzo breve ma che dentro riesce a contenere più storie, più romanzi. C’è la voce narrante del protagonista, un uomo di 35 anni che sta affrontando un difficile momento di passaggio personale, dopo un divorzio, dopo la morte del suo migliore amico, prigioniero di una solitudine che cerca di combattere dedicandosi alla figlia dell’amico scomparso, Chiara, e di annegare in troppa birra nelle notti di Marina di Ravenna. Giornalista, si trova suo malgrado a lavorare su un caso di cronaca terribile che sconvolge la quiete della provincia ravennate: un serial killer che sceglie come obiettivo, appunto, bambine tra gli otto e gli unidici anni. E qui davvero non si può dire di più della trama se non che è sviluppata magistralmente, senza sbavature di compiacimento nella contemplazione né del male né dell’orrore (male spesso comune ai romanzi di questo genere) e che funziona e convince. Una delle prime storie di serial killer pubblicate in Italia, probabilmente, che proprio per l’asciuttezza e l’essenzialità del racconto non subisce effetti di usura del tempo. Infine, c’è l’ambientazione tra il centro di Ravenna e Marina, tra la spiaggia e le pinete, un occhio di profondo conoscitore qual è quello di Baldini, e di un conoscitore legato visceralmente a questa terra, che ne mette in rilievo la ricchezza, la varietà, i tesori mento noti, che ci permette di osservare la città sotto più angolazioni e riscoprirla meravigliosa. E che, a vent’anni di distanza, rappresenta anche una fotografia piuttosto impietosa (se paragonata all’oggi) di quello che era Marina con il baretto, l’Hemingway là dove oggi sorge la desolata e desolante Marinara. Federica Angelini
L’INCONTRO
RAVENNA &DINTORNI 11/2 2016
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LA BUSTINA DI MELPOMENE
I VIAGGIATORI A RAVENNA SE NE PARLA AL MUSEO NAZIONALE Sabato 13 febbraio alle 17.30 al Museo Nazionale di Ravenna si terrà la presentazione del volume Il richiamo di Ravenna a cura di Eraldo Baldini e Dante Bolognesi. Il volume, edito da Longo, raccoglie testimonianze di viaggiatori che tra il 1800 e il 1960 sono passati o hanno soggiornato a Ravenna lasciando traccia del loro viaggio, raccontandone quindi bellezze e fragilità e dando conto anche della trasformazione che il territorio subì a partire dalla metà dell’Ottocento con le bonifiche e la ferrovia.
a cura di Maria Giovanna Maioli
Giovedì 18 febbraio alle ore 18, RavennaPoesia sarà nella Sala D’Attorre di Casa Melandri per Pi greco come poesia, pomeriggio di poesia e scienza con Riccardo Belloni, professore di scienze e poeta, Franco Gabici, scienziato, letterato e giornalista e Sandra Costantini nel ruolo di lettrice. Per l’occasione abbiamo scelto
PASSO DEL CARNAIO
LA NOVITÀ
DI
TORNA IN LIBRERIA ANCHE I RITI DEL NASCERE Non solo narrativa, Eraldo Baldini sta tornando in libreria anche con i suoi tomi di antropologia su usi e tradizioni antiche delle terre e in particolare delle campagne romagnole. In particolare, da pochi giorni l’editore cesenate Il ponte vecchio ha ripubblicato I riti del nascere, un volume che racconta, con la solita precisione per quanto riguarda la documentazione delle fonti, tutti i riti legati appunto al nascere (dal concepimento alla condizione di puerpera attraverso la gravidanza, il parto, l’allattamento). Un pezzo di storia, di cultura, di costume, di identità fortissima che si lega alla ciclicità della vita, che punta i fari su aspetti meno noti della vita quotidiana del passato anche perché relegati alla sfera del femminile.
IL TEMPO RITROVATO
RICCARDO BELLONI
passeggiando fra i ricordi di un antico mare e i crinali sinuosi dei dolci Appennini odo un indistinto crepitio come un tremore di foglie cadute ed ecco due antenne spuntare da un bozzolo saggiando l’aria due ali ancora umide come fogli accartocciati con righe rosse e nere e macchie blu oltremare pronte ad aprirsi nell’azzurro o a chiudersi sul calice di un fiore ecco altre crisalidi fra i massi e le conchiglie fossili in ieratica attesa allora cambio direzione per non distruggere l’opera immensa e la meraviglia della metamorfosi (inedito)
COMMEMORAZIONI UNA PIAZZA (E UN INCONTRO) DEDICATA ELSA MORANTE
A
Grazia Verasani a Palazzo Rasponi Mercoledì 17 febbraio alle 18.30, dopo il tutto esaurito fatto con Corrado Augias, torna la rassegna “Il tempo ritrovato”, curata da Matteo Cavezzali a Palazzo Rasponi, in centro a Ravenna, con una raffinata scrittrice e cantautrice: la bolognese Grazia Verasani, autrice di gialli con il personaggio seriale Giorgia Cantini.
P R E S T O
I N
Comune di Ravenna e Centro Relazioni Culturali rendono omaggio a Elsa Morante (1912 – 1985), scrittrice, saggista, poetessa e traduttrice, con un doppio appuntamento venerdì 12 febbraio. Alle 15 la piazza fra via Einstein e via Fiume Montone Abbandonato, a Borgo Montone, assumerà ufficialmente il nome di piazza Elsa Morante. Alle 18 alla sala D’Attorre di via Ponte Marino Marco Bardini presenta il suo volume Elsa Morante e il cinema.
L I B R E R I A
Ravenna Disegnata di Paolo Bolzani La nuova guida di Ravenna al tratto Le meraviglie di Ravenna come non si erano mai viste. In 45 eleganti disegni architettonici, le facciate e i particolari dei monumenti e degli edifici storici della millenaria città d'arte. Completano l’edizione bilingue italiano e inglese cenni storici e 11 percorsi turistici urbani.
IN ANTEPRIMA
venerdì 19 febbraio ore 18 Albergo Cappello - Ravenna
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CULTURA
RUBRICHE FULMINI E SAETTE di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
LETTI PER VOI
Perché rileggere i classici del giallo di Nevio Galeati *
Alle porte del cosmo - Marina di Ravenna VISIBILI E INVISIBILI
Il caso Spotlight, film bello e coraggioso. Che vuol dare un esempio di Francesco Della Torre
Il caso Spotlight (di Thomas McCarthy, 2015) Estate 2001: al “Boston Globe”, il quotidiano più diffuso del New England, arriva un nuovo e giovane direttore, deciso a rilanciare il giornalismo d'inchiesta. Affida così alla squadra investigativa chiamata “Spotlight” un caso di trent'anni prima, legato ad abusi sessuali da parte di un sacerdote, rimasto impunito. La linea editoriale è quella di scoprire se esiste una cosiddetta “regia dall'alto” che occulta le violenze del clero bostoniano (e non), e nel caso denunciarla. La storia (vera) ci dice che si arriverà a scoprire uno scandalo mondiale, che ha visto ogni genere e grado di prelato coinvolti in abuso di minori. Film d'inchiesta che ha come modello dichiarato il magnifico Tutti gli uomini del Presidente (caso Watergate, per i più smemorati), e che affida a dialoghi e cast le spalle di oltre due ore di narrazione. Già, perché il parco attori, notevole, si comporta davvero bene: assistiamo a un Michael Keaton definitivamente rinato, a una splendida Rachel McAdams, a un ritrovato Leiv Schreiber e ai mattatori Mark Ruffalo e Stanley Tucci. Film non solo d'attori, la regia di McCarthy (ricordate quant'era bello il suo L'ospite inatteso?) è classica ed educata, nel senso che non inventa inutili virtuosismi o alterazioni dell'immagine. Non è poco. Se vogliamo trovare un difetto citiamo la musica, anonima, e il fatto che bisogna stare molto attenti per la quantità di persone, personaggi e situazioni, nonché per le strategie che adottano i vari protagonisti per arrivare alla verità, che ha fruttato alla squadra Spotlight il premio Pulitzer per il servizio pubblico nel 2003. Film importante e necessario, che mette in luce una delle
vicende più gravi della nostra era, che non ha mai ricevuto l'attenzione e soprattutto la repressione che merita. Un film bello e coraggioso che vuole dare un esempio soprattutto al pavido giornalismo nostrano, di una nazione coinvolta come e più degli altri stati in questa continua e terribile serie di crimini costantemente occultati. La speranza del film è la stessa degli Spotlight: diffondere e sensibilizzare una questione che abita ovunque, Ravenna compresa... come la cronaca recente ci ha detto. Lost in 2015: cosa ci siamo persi la scorsa stagione? Operazione U.N.C.L.E. (di Guy Ritchie, 2015) Il britannico Guy Ritchie, oltre a essere stato il marito di Madonna, è un regista piuttosto in gamba che dal filone gangster ha tirato fuori tre perle chiamate Lock & Stock, The Snatch e RocknRolla. E qui, nel caso vi mancasse qualcosa e vi piacessero le tarantiniate che virano sul divertimento, avete tutto febbraio assicurato. Dopo un paio di flop, ora Ritchie è l'affermato regista dei film di Sherlock Holmes. Con Uncle il regista omaggia il filone spionaggio dove gli inglesi, con Mr. Bond, hanno il timone del comando. Il film è però il remake dell'omonima serie televisiva degli anni '60, parla di guerra fredda, e Ritchie la attualizza solo con la regia; le atmosfere sono sempre le stesse. Le differenze sono d'epoca, perché la guerra fredda non c'è più da un pezzo e nel 2015 tutto ciò che viene mostrato ha l'inevitabile sapore vintage. Il film fila dritto molto bene, gran ritmo e buon intrattenimento, meglio in casa che al cinema, in quanto, a differenza della sua prima trilogia, davvero non si assiste a nulla di nuovo. Popcorn consigliati.
La classifica dei libri più venduti da Ibs negli ultimi 15 giorni vede al secondo posto La scala di ferro di Simenon, seguito da Cinque indagini romane per Rocco Schiavone di Antonio Manzini, e da Noli me tangere di Andrea Camilleri. Al sesto posto si trova La moglie perfetta di Roberto Costantini. Quattro noir-gialli-thriller nei primi sei titoli (per la cronaca: al primo posto c’è Il nome di Dio è Misericordia di Papa Francesco). Come dire: la passione per il delitto non accenna a diminuire. E, al di là delle mode passeggere, le case editrici osano proporre manciate di esordienti, con attenzione per i narratori italiani. Le classifiche parlano, anche di classici, a partire appunto da Simenon, non solo come papà di Maigret. A questo proposito va dato merito al “Corriere della sera” che da tre settimane sta mandando in edicola le ristampe di alcuni fra i titoli dell’età dell’oro del giallo anglosassone. È una preziosa collaborazione con Marco Polillo e le sue collane, in particolare con “I bassotti”. Il piano editoriale prevede venti titoli di autori che stanno a metà fra i “padri fondatori”, come Poe e Conan Doyle; e colossi come Agatha Christie. Scrittori vissuti a cavallo fra l’Otto e il Novecento che hanno “strutturato” e portato nell’età contemporanea un rapporto antico come il mondo, quello fra il mistero e l’uomo in grado di risolverlo. Si è partiti con L’enigma dell’alfiere di Van Dine e il suo nobile Philo Vance: un romanzo impeccabile. Sono seguiti La signora scompare di E. L. White, portato sullo schermo da Hitchcock; e L’uomo nella cuccetta numero 10, capolavoro di M. R. Reinhart. Seguirà Assassinio nella brughiera di J.S. Fletcher, con un’ambientazione che somiglia a quella in cui ululano i cani (apparentemente) demoniaci de Il mastino dei Baskerville. In più di un’occasione non si tratta di semplici indagini, ma di segnali di un’evoluzione del giallo verso il noir o il romanzo psicologico. Cambiano poi i caratteri dei protagonisti e fra gli investigatori arrivano anziane signore, dandy geniali, criminologi e giornalisti. I poliziotti “di mestiere” tardano a entrare in scena, se non come comprimari un po’ tonti. È una vecchia storia: le “forze dell’ordine”, nel mondo anglosassone, sono ancora vissute come antagonisti del popolo, come i gendarmi del Re, quelli che riscuotono le tasse a suon di manganellate. Gli autori scelgono dunque di far fare loro pessime figure, in una sorta di vendetta della letteratura sulla realtà. L’ultimo titolo della serie del “Corrierone” sarà Il mistero del villaggio di J. Ferguson, con il suo criminologo Francis McNab. Una serie tutta da (ri)leggere. * direttore del festival GialloLuna NeroNotte
Cervia (RA)
Via G. di Vittorio, 5 - tel: 0544 977144 orari: da mar. a sab. 9:30/12:30 e 15:30/19 domenica 15:30/19
Ravenna
(zona Pala De Andrè) Via Medulino, 3 - tel: 0544 455666 orari: dal mar. al sab.10/12:30 e 15/19 domenica e lunedì chiuso
Ravenna
(zona Ponte Nuovo) Via Dismano, 118 A - tel: 0544 470268 orari: dal mar. al sab.10/12:30 e 15/19 domenica e lunedì chiuso
RAVENNA &DINTORNI 11/2 2016
21 CINEMACITY Ravenna
Belle & Sebastien L’avventura continua
Programmazione dei film in sala
di Christian Duguay dom.: p.u. 15.30
Zoolander 2 di Ben Stiller
CINEMA GULLIVER Alfonsine
Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco Van Dormael
DA GIOVEDÌ 11 A MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO
THEl’ottavo HATEFUL EIGHT film di Quentin Tarantino vincitore del Golden Globe miglior colonna sonora e candidato a 3 Premi Oscar
KREUZWEG Le stazioni della fede
gio 11: 21.15 • ven 12: 18.15-21.15 • sab 13: 21.15 dom 14: 17.15 - 21.15 • lun 15 - mer 17: 21.15
mar 16: 21.15
Telefona e prenota il tuo posto in sala
V i a Po n t e M a r i n o, 1 9 • R av e n n a C e n t r o • Te l . 0 5 4 4 2 1 6 0 7 7
fer.: 17.45-18.20-20.15-20.40-22.35-22.55; sab. e dom.: 15.25-16-17.45-18.20-20.1520.40-22.35-22.55
ven.: 18.15-21.15; dom.: 17.15-21.15
Il piccolo principe di Mark Osborne sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese fer.: 17.45-18.15-20.20-20.45-22.35-22.55; sab. e dom.: 15.25-16.05-17.45-18.15-20.2020.45-22.35-22.55
Kreuzweg Le stazioni della fede
di J.C. Chandor gio., ven. e lun.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21
Il sentiero della felicità di Lisa Leeman e Paola Florio mar. e mer.: p.u. 21
Single ma non troppo
di Dietrich Brüggemann mar.: p.u. 21.15
CINEMA ITALIA Faenza
di Christian Ditter fer.: 17.50-20.20-22.45; sab. e dom.: 15.30-17.50-20.20-22.45
CINEMA ASTORIA Ravenna
di Atom Egoyan gio., ven. e sab: p.u. 21.15; dom.: 17-18.45-21.15
Perfetti sconosciuti
di Trevor Wall fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15.30-17.45
di Paolo Genovese fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18.40-21.10; dom.: 15.45-18.40-21.10
The Hateful Height (v.m. 14)
L’ultima parola La vera storia di Dalton Trumbo
Il viaggio di Norm
Remember
The Hateful Height (v.m. 14)
Nosferatu il vampiro
CINEMA SARTI Faenza
The Hateful Height (v.m. 14) di Quentin Tarantino gio., ven., lun. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18-21.15; dom.: 16-21.15
Les amours imaginaires di Xavier Dolan
di Ericson Core fer. (escluso mar.): p.u. 22.45; sab. e dom.: 18.15-22.45
Revenant Redivivo di Alejandro González Iñárritu fer.: p.u. 20.30; sab. e dom.: 17.30-20.30
Il viaggio di Norm di Trevor Wall sab. e dom.: 15-16.40
di Steven Spielberg mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)
L’abbiamo fatta grossa
L’abbiamo fatta grossa
di Carlo Verdone fer.: 18-20.10-20.30-22.35-22.55; sab. e dom.: 15.30-1820.10-20.30-22.35-22.55
di Carlo Verdone fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab.: 18-21.15; dom.: 15.40-18.45-21.15
The end of the Tour Un viaggio con David Foster Wallace
Joy
Revenant - Redivivo di Alejandro González Iñárritu fer., sab. e dom.: p.u. 22.55
Quo vado? di Gennaro Nunziante fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15.30-17.45
CINEMA EUROPA Faenza
di Alejandro González Iñárritu fer. (escluso lun.), sab. e dom.: p.u. 21.10
CINEMA MARIANI Ravenna The Hateful Height (v.m. 14)
di Quentin Tarantino gio., sab., lun. e mer.: p.u. 21.15;
La corrispondenza di Giuseppe Tornatore sab.: p.u. 18.15; dom.: 15.30-18.15
CINEMA JOLLY Ravenna
1981: indagine a New York
sab.: p.u. 17.15; dom.: p.u. 15.30
di James Ponsoldt gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21
Revenant Redivivo mar.: p.u. 21
CINEDREAM Faenza Zoolander 2
di Ben Stiller fer.: 20.20-20.45-22.40; sab. e dom.: 15.40-16.55-1820.20-20.45-22.40
di Mark Osborne
Piccoli brividi
di Yoshihiro Osugi fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 15.20
di David O. Russell fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18.15-21.10; dom.: 15.30-18.15-21.10
Assolo
di Rob Letterman Proiezione in 2D sab. e dom.: p.u. 15
Bridge of Spies
Joy
di Mark Osborne sab. e dom.: p.u. 16
Il piccolo principe
di Avi Lewis lun.: p.u. 21.15
Remember
di David O. Russell fer., sab. e dom.: 20.15-22.50
di Alejandro González Iñárritu ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
Il piccolo principe
di Quentin Tarantino fer.: 21-22.30; sab. e dom.: 15-17.45-21-22.30
di Atom Egoyan fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab.: 18-21.15; dom.: 15.45-18-21.15
Doraemon - Il film Nobita e gli eroi dello spazio
Revenant Redivivo
Point Break
di James Ponsoldt fer. (escluso lun.): p.u. 21; sab.: 18.10-21; dom.: 15.40-18.10-21
di Quentin Tarantino fer. (escluso lun.): p.u. 21.05; sab.: 18-21.05; dom.: 15.30-18-21.05
di Christian Ditter fer.: 20.20-22.50; sab. e dom.: 15.30-18.15-20.20-22.50
gio.: p.u. 21
di Laura Morante gio.: p.u. 21
PPZ Pride and Prejudice and Zombies
Point Break
Single ma non troppo
di Carlo Verdone fer.: 20.30-22.45; sab. e dom.: 15.15-18.20-20.30-22.45
di Friedrich Wilhelm Murnau mar. e mer.: p.u. 21.15
di Ericson Core fer.: 17.50-20.30; sab. e dom.: 15.15-17.50-20.30
di Paolo Genovese fer.: 20.25-20.55-22.45; sab. e dom.: 15.30-16.15-17.40-18.55-20.2520.55-22.45
sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
The end of the Tour Un viaggio con David Foster Wallace
The Hateful Height (v.m. 14)
Perfetti sconosciuti
CINEMA MODERNO Castelbolognese
di J Blakeson fer.: 17.50-20.30; sab. e dom.: 15.20-20.30
di Burr Steers fer.: p.u. 22.55; sab. e dom.: 17.50-22.55
Cinema Mariani - Ravenna
www.cinemamarianiravenna.com
L’abbiamo fatta grossa
This changes everything
La quinta onda
di Dietrich Brüggemann
di Mark Osborne
Il piccolo principe
di Jay Roach fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18.20-21.10; dom.: 15.40-18.20-21.10
di Quentin Tarantino fer.: 17.45-20.10-21.05; sab. e dom.: 15.30-17.30-19-20.50-22.30
Rassegna “I percorsi della fede, al cinema”
La corrispondenza di Giuseppe Tornatore sab.: p.u. 21; dom.: 17.45-21
CINEMA SAN ROCCO Lugo
L’ultima spiaggia Pola fra la strage di Vergarolla e l’esodo
The Hateful Height (v.m. 14)
di Alessandro Quadretti mar.: p.u. 21
di Quentin Tarantino ven., sab. e mar.: p.u. 21 dom.: 17-20.30
SALA SARTI Cervia
La corrispondenza di Giuseppe Tornatore sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
Il viaggio di Arlo di Peter Sohn dom.: p.u. 14.15
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano Revenant - Redivivo
di Alejandro González Iñárritu sab. e dom.: p.u. 21
CINEMA DI PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo Io sono Mateusz
di Maciej Pieprzyca ven., sab. e dom.: p.u. 21.15
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410
Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà, tel. 320 8381863 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5
RAVENNA &DINTORNI 11/2 2016
JUNIOR
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TEATRO
BIBLIOTECA
Dai classici all’attualità Tre spettacoli in scena
Coder Dojo: programmatori in erba alla Holden
La rassegna dedicata alle Favole del teatro Masini di Faenza, si concluderà domenica 14 febbraio alle 16 con Jack e il fagiolo magico, una delle più recenti creazioni di Accademia Perduta/Romagna Teatri, Centro di produzione teatrale e compagnia leader del teatro per ragazzi italiano. Jack e il fagiolo magico è uno spettacolo di Marcello Chiarenza con la regia di Claudio Casadio e interpretata da Mariolina Coppola e Maurizio Casali. Lo spettacolo, con in scena due attori che impersonano i ruoli del narratore, del protagonista e dei vari personaggi della vicenda, è ambientato in una vecchia soffitta in cui, di volta in volta, vengono ritrovati oggetti-chiave, elementi che richiamano alla memoria l’antica e celebre fiaba popolare inglese narrata. E si va su una rilettura in chiave contemporanea di un grande classico anche al teatro Comunale di Russi dove sempre domenica 14 febbraio alle 16.30 la compagnia faentina Il teatro dei due mondi porta Le nuove avvenutre dei musicanti di Brema, spettacolo incentrato sul tema dell’inclusione e dell’accoglienza in Europa. E alla Casa del Teatro di Faenza, invece, in via Oberdan domenica alle 16 torna l'appuntamento per i più piccoli acon lo spettacolo di teatro di figura Il sale della Terra (nella foto) della compagnia Teatro Telaio di Brescia. Lo spettacolo è liberamente ispirato all’esperienza di Padre Antonio Polo a Salinas de Guaranda ed è adatto ai bambini dai tre anni in su e incentrato sui temi del rispetto della natura, dell’ambiente e delle vita in armonia. Lo spettacolo nasce infatti dall’incontro con l’esperienza di Salinas de Guaranda, un esempio di economia solidale sviluppatasi in Ecuador grazie al salesiano P. Antonio Polo.
Sabato 13 febbraio nuovo appuntamento del Coder Dojo Ravenna negli spazi Holden della biblioteca Classense, in via Baccarini a Ravenna. I CoderDojo sono laboratori e club di programmazione gratuiti e aperti ai giovani. Ai Dojo bambini, bambine, ragazzi e ragazze imparano a scrivere programmi e videogiochi, creare siti web, applicazioni e molto altro. I Dojo hanno l’obiettivo di rendere facile, attivo, sociale e divertente l’uso del computer. Sono eventi gratuiti organizzati e gestiti da volontari della città. Info su www.coderdojoravenna.it.
LETTURE
La regina Carciofona alla libreria Liberamente Giovedì 11 febbraio alle 17 alla libreria Liberamente a Ravenna, in viale Alberti, letture animate e coreografie in collaborazione con l'associazione Fantateatro: si parlerà di corretta alimentazione con "La regina carciofona". La favola racconta di due regni floridi e rigogliosi governati da una regina meravigliosa e amante delle verdure, La Regina Carciofona, e da re Limoncino, un piccolo re dagli occhi belli, appassionato di frutta. Una sciocca e inutile guerra a suon di frutta e verdura. Riuscirà l’intelligenza e la tolleranza a far scoppiare la pace ed a insegnare al mondo i segreti di una sana alimentazione e del vivere felici?
IL PROGETTO
Una “app” sulle partigiane È stata realizzata da studenti del liceo classico Dante Alighieri Un momento della recente presentazione pubblica, con le protagoniste
È scaricabile la app “La presenza delle donne nell’antifascismo e nella lotta di liberazione in EmiliaRomagna” realizzata dagli studenti del liceo classico Dante Alighieri (quelli che l’anno scorso hanno frequentato la quinta BS del liceo economico sociale) su idea dell’Anpi regionale e con il contributo della Regione. Da questo link si possono consultare i materiali della app: http://www.donneresistenza.it/Ravenna.htm.
GUSTO DEGUSTAZIONE
COSE BUONE DI CASA
Sui colli faentini alla riscoperta dei vitigni autoctoni
Quel legume dimenticato Ecco la zuppa di cicerchie
Raccontare il proprio territorio attraverso un bicchiere di vino, scoprendo i vitigni tipici e la loro evoluzione nel tempo: è questa la proposta della cantina La Sabbiona, che per i mesi di febbraio e marzo invita amanti del vino e semplici curiosi a “Un salto nel passato”, degustazioni gratuite aperte al pubblico sui colli di Faenza nella sede di via di Oriolo 10. Ogni sabato, dalle 14 alle 18.30, la famiglia Altini, che ha puntato sulla riscoperta dei vitigni autoctoni Famoso e Centesimino, accanto ai più conosciuti Albana e Sangiovese, presenterà ai visitatori tre diverse annate di uno stesso vino, spiegandone le caratteristiche principali, i cambiamenti nel corso del tempo e proponendo un piccolo spuntino come accompagnamento. Il 13 febbraio in scena il Romagna Sangiovese Doc Superiore “Rosso della Torre”, mentre il Centesimino affinato in barrique “Rifugio” (20 febbraio) e il Ravenna Igt Syrah “Delirio” (27) completeranno il programma di febbraio. Sabato 5 marzo nel bicchiere sarà protagonista la Romagna Albana Docg “Alba della Torre”, mentre il 12 marzo i riflettori si accenderanno su un altro vino bianco, il Ravenna Igt Famoso “Vip”. Aspettando la Pasqua, gli ultimi due sabati di marzo saranno dedicati ai vini passiti della cantina faentina, il rosso Laura (Centesimino) e il bianco Giulia (Albana). Per informazioni: 0546-642142 oppure info@lasabbiona.it.
di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Un interessante articolo apparso sul Corriere della Sera del 5 febbraio, dedicato ai legumi, mi richiama alla memoria una buonissima e facile ricetta per la zuppa di cicerchie. Un legume antico, di forma irregolare, si consuma solo secco. Le zone di coltivazione sono le regioni del centro Italia. Ricca di proteine ed amidi, vitamina B1, B2 e PP, calcio, fosforo, fibre alimentari, la cicerchia viene consigliata in oligoterapia nutrizionale, nei disturbi della memoria, nell’affaticamento celebrale, consigliata a studenti ed anziani. Molto adatta ai vegetariani che tendono a sentirsi deboli ed astenici. Preparazione: è molto importante l'ammollo dove vanno lasciate per almeno 12/16 ore cambiando l'acqua almeno due volte e mettendo nell'acqua un po’ di sale o bicarbonato. Cuocerle poi in acqua salata per circa 40 minuti. Non utilizzare l'acqua di ammollo. Dopo la cottura passarle in un tegame dove avrete rosolato un battuto di carote, sedano,c ipolla, porro con un po’ di olio extra vergine, aggiungere dei cubetti di patate e brodo vegetale. Quando le patate sono pronte, tostare fette di pane casereccio sfregato con uno spicchio d'aglio per accompagnare la zuppa. Servire ben calda e versarvi un filo di olio crudo. Se volete potete cospargere con pecorino grattugiato.
L’OSTERIA
L’ENOTECA
VERSO ORIENTE
LO SCRITTORE MAZZESI E ROCK FRANCESE AL CIRCOLO AURORA
DA BALDOVINO LE BOLLICINE SPOSANO LA PORCHETTA
IL SUSHI DELLO CHEF ROSSI A NATURALMENTE BURGER
La rassegna letteraria del Nuovo Circolo Aurora, osteria in via Ghibuzza a Ravenna, prosegue l’11 febbraio alle 21 con il ravennate Stefano Mazzesi: nel 2012 ha pubblicato “Bianco come la notte” nella collana, diretta da Eraldo Baldini, I Narratori di Foschi Editore e nel 2015 è uscito per Nero Press Edizioni "Rosso e nero", un noir ambientato negli anni Cinquanta nel borgo San Rocco di Ravenna. Sarà intervistato dalla giornalista Vania Rivalta. La sera successiva invece musica live con il rock psichedelico dei Blondi’s Salvation, band francese originaria di Nantes e presto impegnata in un tour americano.
“Miseria e nobiltà” è il titolo della serata di degustazione in calendario all’enoteca Baldovino (via Tombesi dall’Ova a Ravenna) il 17 febbraio: si tratta di cena o apertivo a base di porchetta di maiale abbinata alle più nobili bollicine d’Oltralpe. Gli organizzatori lo definiscono «un matrimonio contrastante tra povertà e ricchezza ma altrettanto equilibrato e interessante». L’appuntamento rientra nella rassegna “Degustazioni di quartiere” che andranno avanti fino ad aprile animando alcuni mercoledì del locale. Per maggior informazioni sulle date già programmate e prenotazioni 339-5322602 oppure www.baldovinoravenna.it.
Il ristorante Naturalmente Burger di Ravenna (piazza Duomo) organizza una serata dedicata alla cucina giapponese per il 18 febbraio con lo chef Claudio Rossi di Forlì che è stato ospite al padiglione del Giappone all’Expo. Sarà Rossi a cucinare pesce fresco per la serata ribattezzata “Sabakaita”, espressione romagnola che suona vagamente giapponese: menu a base di tamagoyaki, sushi pressato, huramaki con alghe, wakamehuramaki salmone e cetrioli, nigiri di salmone, nigiri di tonno rosso, futomaki doppia alga in crosta di tempura, Tiger roll, huramaki tartare croccante, anguilla kubayaki, zuppa di miso.
GASTRONOMIA
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All’Antica Bottega di Felice la tradizione del Trentino E San Valentino è vintage All’Antica Bottega di Felice a Ravenna, vero e proprio regno dell’enogastronomia in via Ponte Marino nella scenografica cornice del centro storico di Ravenna, continua il ciclo di serate dedicate alla riscoperta dei menu popolari italiani con i piatti di una volta. L’11 febbraio in tavola la tradizione del Trentino. Cena popolare Trentino Menu completo a 15 euro (incluso mezzo litro d’acqua e caffè) Torta di patate e speck Spatzle di rape rosse con funghi e formaggi Strudel di mele E mentre San Valentino si avvicina, la Bottega di Felice per la festa degli innamorati ha pensato a una cena tutta vintage.
Cena San Valentino Menu completo a 25 euro (bevande escluse) Cocktail di gamberi Risotto alle fragole e champagne Filetto di maiale al pepe verde con cavolfiori in salsa Mornay Tartufo al cioccolato affogato al caffe Facebook: Antica Bottega di Felice www.anticabottegadifelice.com 0544-240170, via Ponte Marino 23/25, Ravenna
14 Febbraio, San Valentino Sangria di benvenuto Insalata di mare alla mediterranea Paella catalana con pesce, molluschi e crostacei Crema al forno con frutti di bosco Seguiteci al nostro indirizzo FB per le nostre serate a tema, degustazioni e tanto altro!
RAVENNA - Via dell'Idorovora, 50 - Tel. 0544.438483
www.locandaristoranteacquamarina.it - info@locandaacquamarina.it FB: Acquamarina Ravenna Tripadvisor: Acquamarina Locanda & Ristorante
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MONDOVINO
di Fabio Magnani Giornalista, selezionatore vini con collaborazioni nazionali e internazionali. Consulente di importatori, piattaforme commerciali, ristorazione e aziende vinicole
L’ETICHETTA
LA STORIA/1
DICITURE, CLASSIFICAZIONI, SIGLE
Così nacque il vino Marsala Tra Sicilia e Inghilterra: come andò veramente la storia di John Woodhouse Se c’è un vino vanto della nostra enologia di cui si è persa memoria nel consumatore è il Marsala. Strepitoso vino utile ai più diversi abbinamenti. Mi rendo conto, però, che questa tipologia di vino non è per il consumatore occasionale, quello d’assalto per intenderci, quello che cerca i vini morbidi, fruttati o che ricerca chissà cosa vittima delle proprie masturbazioni mentali cui spesso, chi s’interessa di vino, mostra. Molti di voi conosceranno la storia di John Woodhouse capitano d’avventura della marina inglese che sbarcato in Sicilia trova questo vino “bello e fatto” che piacque subito agli inglesi. Da lì in poi la diffusione a livello mondiale del vino Marsala. Questa è la storiella che di solito si racconta, in realtà, i fatti, andarono in modo diverso. John Woodhouse era un commerciante inglese, e già questo cambia di molto la visione delle cose, che verso la seconda metà del settecento sbarcò in Sicilia perché interessato alla “barrilla” un prodotto che si otteneva dalla combustione di alghe e salicornia e che serviva per produrre la soda a sua volta utilizzata per creare vetro e sapone. Il nostro John nemmeno era a conoscenza che i siciliani già da tempo bevevano questo vino parente del “mamertino” citato da Plinio e del “Nepente” amato da greci e fenici. E non voglio nemmeno citare il pittore Paolo Rubens che durante un viaggio in Italia nel 1600 già faceva cenno a quel particolare vino siciliano del quale si riempì la dispensa di casa e lo preferì perfino agli alcolici vini spagnoli dell’epoca. Ma il nostro commerciante inglese era un forte bevitore o, come diremmo oggi, un attento degustatore, che ben conosceva il gusto dei suoi connazionali e quando in un’osteria del porto di Trapani si imbatté in un bicchiere di vino ne intuì le potenzialità commerciali perché molto gli ricordava i forti vini di Madera e i vigorosi vini iberici al cui gusto gli inglesi erano già avvezzi. Decise di fare un esperimento e di imbarcare insieme alla “barrilla” pochi fusti di questo vino per fare una prova di mercato. Il timore di John, però, era che il mese di viaggio necessario perché la nave raggiungesse l’Inghilterra rovinasse il vino. Per questo decise all’ultimo momento di aggiungere una parte di alcol per preservare il vino stesso. A questo punto molti sono quelli che scrivono che aggiunse il 2% anche se l’inglese si limitò a colmare gli spazi vuoti nelle botti con qualche frazione di alcool. Forse ne aggiunse molto di più perché all’epoca era uso farlo e abbondare. Dubito anche, per le vinificazioni dell’epoca che un 2% fosse sufficiente per preservare un’intera botte. È un dubbio che personalmente mi pongo. Comunque sia, la
cosa certa è che in quel momento nasce una versione liquorosa di quel “misterioso” vino siciliano. Dal momento che Woodhouse era un ottimo commerciante non disse che il vino era, appunto, siciliano e gli inglesi nel berlo lo scambiarono per un famoso vino portoghese. Fortuna volle che i fedeli della regina lo apprezzarono subito diventandone golosi. A quel punto John Woodhouse aveva un altro problema: preservare il suo business e consolidarlo con una produzione che solo lui poteva mettere in atto a scapito di un’eventuale e futura concorrenza. Per questo naviga immediatamente verso Malaga per carpire i segreti della produzione dei vini fortificati. Perché il fortunato commerciante decise di mantenere i
Il Marsala come certi sherry presenta profumi legati al mondo delle “grandi ossidazioni” e va da sé che le ossidazioni del vino marsala sono una ricchezza che fa parte del corredo aromatico di questo prodotto che nasce in Sicilia nella zona circoscritta all’intera provincia di Trapani, dove la città di Marsala dà, appunto, il nome al vino stesso. Sintetizziamo le diverse diciture che potremmo trovare in un’etichetta di Marsala. Fine: un anno d’invecchiamento. Superiore: due anni d’invecchiamento. Superiore Riserva: quattro anni d’invecchiamento. I Vergini che storicamente nascono dall’idea inglese del vino liquoroso su modello spagnolo, nascono dall'alcolizzazione delle basi vinose fino ai 19 gradi alcolici e affinamento in legno per 5 o 10 anni almeno. Per questo in etichette leggerete: Marsala vergine o Soleras: invecchiato almeno cinque anni. Marsala Soleras Riserva o stravecchio: invecchiamento di almeno dieci anni. A questi si aggiunge un’altra classificazione: Oro: ottenuto da uve a bacca bianca. Ambra: da uve a bacca bianca ma con aggiunta di mosto cotto. Rubino: da uve a bacca nera con eventuale aggiunta massima del 30% di uve a bacca bianca.
suoi affari in Sicilia? Il vino costava poco perché ai contadini dell’isola erano interessati per lo più alla produzione di olio di oliva e non al vino. Di conseguenza Woodhouse si trovò di fronte a una materia prima di poco costo, che doveva solo migliorare e di cui avrebbe avuto il monopolio. Era in grado così di battere i colleghi che importavano altri due grandi vini che hanno fatto la storia alcolica dell’Inghilterra: il “porto” e lo “sherry” nome inglese dello “Jerez” spagnolo. Gli anni successivi l’intraprendente britannico si dedicò alla produzione di Marsala con l’aiuto di una donna di Madera cui era legato sentimentalmente e che proveniva da una famiglia di vinificatori. Il sigillo al successo del Marsala venne posto con la firma del contratto siglato con la marina britannica che sostituì definitivamente l’approvvigionamento di Rhum e Madera a vantaggio del solo Marsala. Era il 1800 e John Woodhouse aveva, così, consolidato definitivamente il suo percorso commerciale diffondendo il Marsala in tutta Europa e diventando tra gli uomini più ricchi del momento. Chiamatelo scemo.
Sigle storiche: I.P: indica Italia Particolare. S.O.M: Superior Old Marsala G.D: Garibaldi Dolce. L.P: London Particular. L’indicazione “secco”, indica un vino con meno di 40 grammi/litro; “semisecco” tra i 40 ed i 100 grammi/litro e “dolce” se si supera i 100. Vitigni utilizzati: Marsala oro e ambra: Grillo, Catarratto, Inzolia, Damaschino. Marsala rubino: Pignatello, Nero D’Avola, Nerello Mascalese
Ristorante • pizzeria • pub • disco • showchef • cabaret • musica dal vivo
San Valentino menù alla carta
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Maison Barcelona
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LA LAVORAZIONE
LA STORIA/2
Dal “soleras� ai Conciati, tutti i metodi del vino dal Porto di Allah
Se tra i due inglesi arriva Vincenzo Florio
Che il marsala si faccia in Sicilia oramai lo sanno tutti, che prenda il nome dalla omonima cittadina cui nome deriva dall’arabo “MarsĂ Allahâ€? - Porto di Allah - è per lo piĂš chiaro forse non tutti sanno, invece, che siamo di fronte a un vino fortificato che nulla ha da temere se paragonato ai grandi fortificati vini spagnoli. Per i meno avvezzi, fortificare un vino significa aggiungere una parte di alcool, acquavite di vino, che oltre ad aumentare il grado alcolico, ne preserva la bontĂ , identifica e sottolinea determinate caratteristiche ed evita rifermentazioni degli eventuali zuccheri presenti. Una volta creata la base vinosa il Marsala per essere chiamato tale prende strade diverse di produzione. Molti i travasi fatti all’aria volutamente per creare le grandi ossidazioni tipiche del vino. Escludendo le tipologie piĂš semplici di Marsala, quelle destinate alla grande distribuzione o ai circuiti delle preparazioni dolciarie, avremo i “Verginiâ€? e i “Conciatiâ€?. Nei primi si aggiunge l’alcool nei secondi il “mosto cottoâ€? utile per caratterizzare aromi e colore del vino. Per certi Marsala dolci si utilizza il “sifoneâ€? ottenuto da mosto d'uva tardiva, aggiunto di alcool, che dona dolcezza e particolari profumi "terziari". Il metodo “solerasâ€?, invece, consiste nell’aggiungere vino dell’annata nuova a quelle precedenti. Le “bottaieâ€? sono poste a forma di piramide. Nelle botticelle piĂš in alto è contenuto vino giovane mentre, in quelle sottostanti, quello delle annate precedenti. Semplificando succede quanto segue. La base è rappresentata da botti che contengono vino piĂš vecchio che una volta spillato è imbottigliato. La parte imbottigliata è sostituita con il vino delle botti subito sopra e cosĂŹ via fino ad arrivare all’apice. Immaginate una specie d’operazione a caduta dove 1/3 di vino spillato è sostituito nella stessa misura dalle annate precedenti. Il sistema fu quello importato da “Inghamâ€? e lo imparò dagli spagnoli. Ogni azienda, inoltre, organizza i “legniâ€? di ogni bottaia in modo da creare un gioco di sfumature a ogni passaggio. Il risultato finale è un Marsala di estrema finezza e complessitĂ . Il “mondo Marsalaâ€? non è facile da comprendere subito. I passaggi e le sfumature del processo di vinificazione sono tanti e diversi. Le persone che di Marsala s’intendono, si contano sulla punta di una mano se escludiamo chi lo produce. In realtĂ il Marsala è un vino difficilissimo, se davvero lo si vuole capire nella sua totalitĂ . Non disperate, assaggiarlo vi aiuterĂ a capirlo e a stimolare la vostra curiositĂ per approfondire l’argomento.
LO STAPPATO
Il “Marsala Vergine Terre Arseâ€? tra sentori speziati e ricordi di rose Assaggiamo un vino della famosa “Florioâ€? e stappiamo il “Marsala Vergine Terre Arseâ€? 2001. Il naso è veramente pulito, nitido e ricco di complessitĂ . Alle tipiche fragranze ossidative si uniscono odori di tostato, di mandorle amare, confetture e frutta disidratata. Fiori essiccati tra ricordi di rose e biancospino. I sentori speziati variano dallo zenzero essiccato alla curcuma, dalle resine alla vaniglia fino a note piĂš individuali di cacao, cioccolato bianco, caffè e tabacco. Sfumature di torba, humus, miele e crema bruciata. Note di affumicato e qualcosa di marino e macchia mediterranea sul finale. La bocca secca, il tatto morbido e avvolgente. Sottile vibrazione acida. Da abbinare a degli scampi, tonno, salmone affumicati e formaggi a pasta dura.
SUPERSTORE VIA GALILEI
Se grazie a Woodhouse il Marsala si è diffuso in Europa è per merito di Benjamin Ingham che lo stesso vino si diffonde in tutto il mondo. Benjamin era conosciuto per essere in grado di sfruttare le idee degli altri portando, però, migliorie. Era un commerciante tessile che vedendo il successo del Marsala in Inghilterra decise di tentare secondo una strategia improntata alla qualitĂ . Si preoccupava della formazione dei suoi agricoltori lasciando loro precise istruzioni sulla gestione dei vigneti e della cantina, fornendo veri e propri decaloghi da seguire con attenzione. Prese a stagionare i legni a fare le doghe e a costruire direttamente nel proprio baglio le botti per mano di artigiani che lavoravano solo per lui garantendo la qualitĂ di ogni singolo contenitore. Organizzò, perfino, un distillatore per produrre la propria acquavite, il distillato che sarebbe servito per fortificare il Marsala. Cosa ancora piĂš importante, fu l’uomo che importò il metodo “solerasâ€? dalla Spagna e che diffuse questo vino in tutto il mondo. Se Ingham era astuto, nulla era confronto a Vincenzo Florio. Originario della Calabria, approda in Sicilia e decide mettersi in mezzo agli affari dei due inglesi che gestivano di fatto il mercato del Marsala e costruĂŹ la propria azienda in un piccolo appezzamento di terreno proprio tra gli stabilimenti di Woodhouse e Ingham. Florio, era un uomo d’affari in grado di guadagnare da qualsiasi cosa. I suoi mercati erano diversi, costruĂŹ una fonderia, un’attivitĂ di pesca dei tonni, una fabbrica di ceramiche fino ad arrivare a creare una flotta di battelli. Un genio degli affari che per prima cosa manda a lavorare nelle aziende di Woodhouse e Ingham uomini fidati che carpiscono i segreti dei vari processi di lavorazione. In breve tempo con la forza della sua flotta Florio divenne leader di mercato costringendo lo stesso Ingham a cedergli l’azienda. Florio, a quel punto, abbattĂŠ i muri dei confini delle due aziende per farne una ancora piĂš grande. Oggi, quest’azienda tanto è punto di riferimento che dire Florio è sinonimo di Marsala. Inutile dire che Florio negli anni ha portato migliorie alla produzione del Marsala.
AZIENDE INFORMANO
All’enoteca Conad, la qualità nel bicchiere fra i buoni vini di Friuli, Veneto eTrentino Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia. Se non fosse che tutta l’Italia è un'estesa, meravigliosa terra da vini lunga 2000 chilometri, dal Piemonte alla Sicilia, queste regioni si potrebbero definire "il" triangolo d'oro dell'enologia nazionale. Refosco e Teroldego, Amarone e Friulano, Ribolla e Mßller Thurgau, Silvaner e Sauvignon, Merlot e Cabernet, Bardolino e Ripasso, Pinot grigio e Chardonnay (e chi piÚ ne ha piÚ ne beva), sono solo alcuni dei vitigni e dei vini d'eccellenza di quella vasta area del Nord Est che da secoli, sapientemente e con delizia, produce vini eccellenti, oggi famosi in tutto il mondo. Negli ordinati scaffali dell'Enoteca Conad nel supermercato di via Galilei a Ravenna, suddivisi per tipologia (rossi, bianchi, spumanti, passiti‌) che si propone di offrire varietà e qualità dei buon bere italiano, questi vini tipici hanno uno spazio di rilievo. Esponiamo un po' tutto il repertorio della produzione vinicola regionale italiana – spiega Paolo De Lorenzi, titolare del superstore Conad Galilei – ma non c'è dubbio che le etichette del Nord Est del Paese abbiano quella varietà e quel carattere di nobile bontà ricercata da molti consumatori attenti ai vini di qualità . A fronte di una attenta ricerca fra le bottiglie in esposizione nell'enoteca Conad spiccano diverse etichette, frutto di lavorazioni in purezza o uvaggi, fra uve rosse e bianche di pregio: gli Amaroni di Latuja e Bolla, e i Soave di Bertani per il Veneto, i poderosi Calabrone e Vespa di Bastianich e le proposte, fra tradizione e innovazione, delle canti-
ne Lis Neris, Ermacora, Luisa (con le selezioni Ferretti), di Borgo dal Morars, La Tunella, tutte legate alle produzioni dei colli orientali friulani, compresi i nettari, sempre in zona, del piÚ rinomato Livio Felluga. Fra Trentino e Alto Adige ecco i Gevßrztraminer, Mßller Thurgau, Chardonnay e Pinot dell'Abbazia di Novacella, di Santa Maddalena di Bolzano e Costalta. Tutti vini da gustare per la buona tavola e l'aperitivo che conforta e alcuni, talmente buoni, da stappare (o regalare) nelle occasioni conviviali importanti. Il nostro obiettivo è ampliare l'offerta di prodotti ottimali per i nume-
rosi clienti che si stanno affacciando sempre piÚ numerosi, con curiosità e passione, al buon bere – commenta De Lorenzi, esperto ed anche lui appassionato di enologia –. Non solo vogliamo sfatare il pregiudizio che in un supermercato si possano acquistare per lo piÚ prodotti ordinari o banali, ma proporre nel campo dei vini il miglior rapporto qualità prezzo, anche rispetto a etichette di eccellenza. Ce lo consente il contatto diretto che abbiamo costruito con i vitivinicoltori e le cantine. In diversi casi si tratta di piccoli o medi produttori, magari poco noti, ma capaci di creare grandi vini che noi possiamo testare e selezionare, e poi offrire ai nostri clienti a costi particolarmente convenienti. A proposito di vini del Veneto, Friuli e Trentino, sarebbe un peccato trascurare la grande tradizione degli spumanti‌ Ma questa è un'altra prerogativa di quelle terre, che fa storia a se e che racconteremo nella prossima puntata, curiosando fra gli scaffali della variegata e attraente Enoteca del Conad superstore di via Galilei a Ravenna.
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ECONOMIA SALUTE
LUTTO
VOLONTARIATO
Addio a Cesare Forlini, oculista di fama mondiale
Avis: nel 2015 sono cresciuti i giovani donatori di sangue
Lutto nel mondo della sanità ravennate. È morto infatti, dopo lunga malattia, martedì 9 febbraio Cesare Forlini, 66 anni, oculista ravennate d'adozione (è nato in provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche), chirurgo di fama mondiale. Questo il ricordo del sindaco Fabrizio Matteucci. «Cesare Forlini è stato un professionista di rango internazionale e una gran bella persona. Aveva una passione e una competenza eccezionali che amava trasmettere ai giovani. In questi anni ho avuto il privilegio di apprezzare la sua professionalità e la sua umanità. Mi teneva aggiornato sulle tecniche terapeutiche ed operatorie, gli piaceva coinvolgermi nel saluto ai giovani che da tutto il mondo venivano a Ravenna per i suoi corsi di specializzazione. Ogni tanto ci incontravano a cena a casa sua ed era bellissima la passione con cui mi raccontava del suo lavoro. Era poi molto curioso e attento nel farsi raccontare i problemi e i cambiamenti della nostra città. Desidero esprimere alla sua famiglia le mie più sentite condoglianze e desidero dire che per me è un grande onore essergli stato amico».
Avis rende noti i dati sulla donazione del sangue nel 2015 e registra un segno più. in particolare sul fronte dei nuovi donatori, sono stati 995 nel 2015, in netto aumento rispetto al 2014 (quando erano stati poco più di 600). La maggior parte di loro appartiene alla fascia di età più giovane (18-25 anni), dato che conferma il processo di ringiovanimento del popolo dei donatori e, contestualmente, i risultati della campagna di promozione dell’Associazione nelle scuole della provincia, dove vengono incontrati gli studenti ed effettuate verifiche di idoneità per avvicinarli alla donazione. Tra le sezioni, Faenza è quella con il maggior numero di nuovi donatori (255), seguita da vicino da Ravenna (227). Complessivamente nell’anno da poco concluso le donazioni in provincia non hanno subito cali significativi: in tutto sono state quasi 20mila, per un totale di oltre 10mila donatori, con un aumento dell’indice medio di donazione (numero di donazioni per donatore) che ora raggiunge l’1,84 (1,77 nel 2014). Questo nonostante la riorganizzazione del servizio di raccolta nel territorio provinciale che si è completata nel 2015, portando alla razionalizzazione dei centri trasfusionali della Bassa Romagna, parallelamente all’acquisizione, ad agosto, della gestione diretta del centro prelievi di Lugo. Per quanto riguarda la tipologia di donatore, gli uomini restano nettamente in maggioranza (70% circa). Per entrambi i sessi, la fascia d’età più attiva è quella tra i 46 ed i 55 anni: quasi 3mila donatori (il 4,8% della popolazione) che contribuiscono in totale al 42% delle donazioni, seguita da quella tra i 36 ed i 45 (37%). A conferma della progressiva diffusione dell’abitudine alla donazione tra i giovani, il fatto che (escludendo i più attivi 50enni) è proprio tra i 18-24enni che si registra una maggiore percentuale di donatori rispetto alla popolazione di riferimento (ossia coloro che hanno i requisiti per donare). Quasi la metà dei donatori (47%) ha gruppo sanguigno 0. I donatori esteri sono 589, per la maggior parte provenienti da Romania, Marocco ed Albania. Tra le sezioni, è Faenza quella che fa registrare il numero più alto di donazioni (4.506 da 2.555 donatori, con un indice di donazione pari a 1,76), più della stessa Ravenna (4.482 donazioni da 1.995 donatori, con un indice di donazione pari però a 2,25, il più alto della provincia), di Lugo e di Cervia. Con il +10,8% Castel Bolognese fa registrare l’aumento più sensibile di donazioni rispetto al 2014, seguita da Cervia e Riolo Terme; ma sono in positivo anche Alfonsine, Brisighella, Casola Valsenio, Cotignola, Faenza, Lavezzola, Russi e Sant’Agata sul Santerno. Per info su Avis Provinciale Ravenna: www.avis.it/ravenna oppure tel. 0544/421180 (dal lunedì al venerdì 8-13; sabato 8-12) - Facebook: Avis Provinciale Ravenna facebook.com/avisravenna.
Due chiacchiere con la
WEDDING PLANNER Chi è Rosanna Palazzetti? Sono Event Planner & Event Coordinator. Gestisco la Rossart che svolge attività di consulenza ed organizzazione eventi. Insieme a mio marito gestisco Villa Rosa, una splendida villa in campagna a Ravenna, che affitto per matrimoni ed altri eventi in generale come comunioni, compleanni, feste e ricorrenze private o aziendali.
Ciao! Sono Rosanna. Mi piacerebbe fare due chiacchiere con voi sull’evento per eccellenza: il matrimonio! Ogni mese tratterò un argomento diverso. Oggi vorrei parlarvi di come fare la proposta di matrimonio. Le possibilità sono davvero tante, dalle più classiche alle più bizzarre. Bisogna tenere bene a mente, però, che la proposta di matrimonio deve rispettare il tipo di storia che si sta vivendo ed il carattere di entrambi; non tutti vogliono i gesti plateali, lo smoking o le rose rosse; non tutte le donne sognano di strozzarsi bevendo o mangiando un anello costosissimo nascosto in un bicchiere o in un tortino al cioccolato... L’importante è che sia una cosa che emozioni davvero il vostro partner perché questo lo convincerà a passare il resto della sua vita con voi. Passando al dunque: quale migliore occasione di San Valentino per fare la vostra proposta? Ecco a voi qualche idea che spero vi possa ispirare.
È classico lo so, ma molte donne amano ricevere fiori e gli uomini non le accontentano spesso in questo: riempitele la casa con una quantità enorme del suo fiore preferito, con tantissimi bigliettini su cui scrivere romantiche frasi d’amore, ed infine arriverete voi con l’ultimo fiore e l’ultimo bigliettino, il più importante, su cui avrete scritto: «Vuoi sposarmi?». Ovviamente non dimenticate l’anello. La musica è un altro ottimo alleato di un pretendente: se sapete suonare qualche strumento potrete comporre voi stessi una canzone, oppure un consiglio: mettetele la cuffia e mimate la vostra canzone preferita mentre lei ascolterà l’originale e alla fine in ginocchio le chiederete di sposarla mostrandole l’anello. “Io ci sarò” dei Neri per Caso è perfetta! Perchè non sorprenderla per il suo compleanno con un regalo scherzoso che la lasci interdetta, tipo un tappetino da bagno ad esempio? Prevedete un fazzoletto perché si commuoverà sicuramente dalla gioia quando le farete la vostra proposta e vedrà il
L’INAUGURAZIONE NUOVO CENTRO MEDICO A LUGO CON 35 PROFESSIONISTI A Lugo apre Officina 25 Medical centre, un nuovo centro medico con trenta medici e cinque fisioterapisti in via Acquacalda 25/3, inaugura sabato 13 febbraio, alle 16 con un’apertura straordinaria al pubblico dei suoi 400 metri quadrati di spaziocon 5 ambulatori, 5 box fisioterapici, una palestra riabilitativa, il centro ecografico e di diagnostica strumentale e il punto prelievi per analisi ematochimiche. Titolare di Officina 25 Medical centre è Massimo Ortasi, già titolare del Centro medico polifunzionale di Fusignano e presidente della cooperativa Sanità Amica che ha poco meno di 2.500 soci nel territorio lughese.
vostro “vero regalo”. Potreste proporvi anche con un video delle immagini più belle della vostra vita insieme, accompagnate da un messaggio finale in cui le chiedete di sposarvi; alla fine di una cavalcata in riva al mare; se avete figli fargli indossare una maglietta con scritto “Papà ti vuole sposare”; potreste impostare il suo screensaver con una scritta speciale o inviarle un biglietto virtuale con l’immagine di un favoloso anel-
lo di fidanzamento; con una cenetta romantica a lume di candela affittando una location in esclusiva solo per voi due, magari arrivando in limousine sotto casa sua; chiederle la mano durante un viaggio in un posto mozzafiato o durante un tramonto in spiaggia ed il “sì” è assicurato! In ogni caso seguite il vostro cuore e siate spontanei: emozionatevi ed emozionerete! Viva l’Amore!
Rosanna Palazzetti cell. 392.7404974 info@rossart.it • www.rossart.it FB: rossartevents
via Argini 6 - Camerlona (RA) info@villarosaravenna.it www.villarosaravenna.it FB: villarosaravenna
ASTRI
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ARIETE
Con Mercurio e Venere dissonanti, i rosicchiatori di balls non mancano, ma riuscite a portare avanti ogni incombenza. Se potete dedicate il fine settimana di S. Valentino per ritrovare quel romanticismo che serve ad inventarvi momenti speciali da condividere con il partner o per trovarne un altro.
TORO
Per fortuna che Mercurio e Venere sono splendidi, perché Marte opposto non favorisce la vostra pazienza con colleghi e familiari simili ad un’incudine sul piloro. Andrà meglio nel fine settimana, sempre che riusciate a non litigare col partner sul programma delle cose da fare per S. Valentino.
GEMELLI
Giove dissonante non vi aiuta ad azzeccare decisioni e soluzioni, e la testa di tanto in tanto sbrocca. Controllatevi. Anche quando casa e familiari vi immergeranno volentieri gli zebedei nell’olio delle patatine fritte. L’amore però rinfranca e a S. Valentino il sudombelico si colora di rosso passione.
CANCRO
Giove e Marte esaltano il vostro senso pratico e sul lavoro riuscite a farvi valere anche a rischio di derattizzare chi vi ostacola. Altrettanto delicato il fronte sentimentale, dove certe incomprensioni potrebbero costringervi a rinunciare ad una serata di fornicazione per chiarirvi col partner.
BILANCIA
FARMACHL
INFOPROM
Saturno vi aiuta a mantenervi lucidi, ma venerdì cercate di non caricarvi di troppi impegni e non legate con doppio filo spinato chiunque osasse muovervi la più piccola critica, partner compreso. Dedicatevi solo a quei progetti che possono far emergere le vostre doti più creative, anche in amore.
SCORPIONE
Venerdì e sabato le giornate più delicate sul piano relazionale: tutta colpa della vostra parentela con la famiglia delle zanzare zika, che potrebbe indurvi a fare tabula rasa di tutto quanto vi manteca gli zebedei. Partner compreso. Se qualcosa non va nel rapporto, sarebbe meglio parlarne con calma.
Febbraio, i consigli degli esperti per salute, bellezza e benessere A febbraio FARMACHL pensa alla tua salute, alla tua bellezza e al benessere, con tante offerte sui prodotti più indicati per affrontare al meglio la stagione e gli stress a cui è sottoposto il nostro organismo. Gli Omega 3 ad esempio sono un ottimo aiuto per il trattamento di diversi disturbi patologici, tra cui il colesterolo alto, in offerta questo mese il flacone da 60 capsule con uno sconto di oltre il 20%. Il centro estetico di FARMACHL propone due pacchetti speciali per fare un regalo sicuramente gradito dalle signore: il pacchetto Relax totale con una seduta di pressoterapia e un trattamento viso ossigenante a soli 39 euro oppure il pacchetto Fatti bella con una seduta di pressoterapia e una manicure con smalto classico a soli 33 euro. Bellezza ma anche salute, con tanti prodotti indicati per combattere i problemi influenzali legati all’inverno e prevenire malesseri, gli esperti farmacisti di FARMACHL sapranno consigliarvi nel modo migliore, in via Rotta 65/A a Ravenna.
SAGITTARIO
Qualche dubbio c’è e vi fa venire gli zebedei a cinque punte. Perché determina fatiche ed equivoci in casa e al lavoro. Serve massima chiarezza, anche da parte vostra, per raggiungere ogni obiettivo. Evitate quindi chi ha il cervello che si potrebbe incartare con un semplicissimo coriandolo.
CAPRICORNO
Periodo intenso e generoso soprattutto in fatto di soldi e lavoro che producono soddisfazioni e riconoscimenti. Meno bene sul piano delle relazioni che vi procurano stitichezze e gas intestinali. Se proprio non volete cambiare partner e frequentazioni, concedetevi almeno una pausa.
LEONE
ACQUARIO
VERGINE
PESCI
Proponetevi e promuovetevi. Perché è facile che troviate lavoro, che lo stabilizziate, o che vi inseriate negli ambienti giusti. Ma selezionate, senza che il taglio di ciò che è inutile si accompagni a quello degli zebedei altrui. Soprattutto nel fine settimana, foriero di imprevisti e contrattempi.
Settimana col botto. Perché le stelle promettono creatività e giusti inserimenti sia nel lavoro che in società. È vero che Marte dissonante vi chiede di farvi due glutei come due materassi memory, ma ce la farete. Intanto l’amore vi avviluppa e la disinvoltura è il vostro fiore al sudombelico.
La vostra quotidianità è sempre febbrile, ma foriera di affermazioni e rivincite vostro malgrado. Solo che avete la pazienza del rottweiler mannaro. Anche con il partner, che se trascurato o, peggio, se bersagliato dalle vostre critiche, a S. Valentino potrebbe decidere di mandarvi affanglutei.
lo puoi sfogliare anche sul web ...
L’economia per molti voi è in fase “poi si vedrà”. E ciò, sommato al fatto che sul lavoro siete attorniati da fallo-cefali, vi manda un tantinello in ansia. State calmi e concentratevi su un problema alla volta, tipo come spennellare di rosa suino il sudombelico per il S. Valentino che si approssima.
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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dall’1 al 7 febbraio 2016 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna
Legenda IQA Buona
Accettabile
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna
CALCIO A 11
Arci Amorino S. Lucia, Bizzuno e San Potito in testa ai tre gironi del Campionato romagnolo Pol. Arci Amorino S. Lucia, AC Bizzuno e San Potito sono le formazioni in testa ai tre gironi del Campionato romagnolo di Calcio a 11 Uisp. I Comitati di Ravenna, Lugo e Faenza-Imola continuano la stretta collaborazione, iniziata tre anni fa, unendo le forze nell’organizzazione del Campionato di Calcio più partecipato della Romagna. Trentuno formazioni iscritte provenienti da diversi Comuni del Ravennate e Imolese, sotto l’egida della Uisp una delle poche realtà amatoriali nel territorio. Attualmente le squadre iscritte stanno disputando la seconda fase, cioè il girone di ritorno, che terminerà in aprile, al quale seguirà la formula play off con le migliori 4 formazioni di ogni girone. Le finali, previste nel mese di maggio, stabiliranno le formazioni che meritano promozioni nelle categorie maggiori e la squadra vincitrice della stagione 2015-2016. Nei tre gironi, oltre ai vertici occupati dalle formazioni lughesi, anche squadre provenienti dal vivaio di Uisp Ravenna. Nel girone 2, al terzo posto una delle storiche formazioni di Ravenna l’AZ Football, a soli 5 punti dalla prima in classifica l’Ac Bizzuno con 30 punti, mentre al 5° posto con 16 punti l’AC Mezzano che sta confermando le qualità messe in evidenza negli anni
passati. Il girone 3 è composto, in prevalenza, da società sportive del Ravennate e qualche formazione di Lugo. Oltre al S. Potito in testa con 38 punti, al secondo posto si trova il Cral E. Mattei con 29 punti seguito da Gs Bruno Rossi con 28, Rapid San Bartolo 27 e Asd Punta Marina Terme con 26 punti. Seguono in classifica Pol. Camerlona, Asd Savarna e Us Amatori Villanova con 17 punti e distaccata di 5 Asd Bizantina. Chiudono il girone 3 Rajax con 3 punti e AC Lamone ancora a secco di vittorie. Unica compagine di Ravenna presente nel girone 2 si tratta della formazione Audace di S. Pietro in Trento con 6 punti in 10° posizione. Risultati e classifiche ogni mercoledì pubblicate nel Bollettino Ufficiale Uisp presente nel sito www.uisp.it/ravenna.
Prende avvio sabato 13 febbraio dalle 9.30 alle 12.30 al centro sociale autogestito San Rocco Bosco Baronio di via Meucci 23 il progetto “Stare di casa nella città: donne con disabilità”, un nuovo percorso di partecipazione ideato e proposto dalla Casa delle donne e dal Comune di Ravenna. All’incontro intervengono le assessore Giovanna Piaia e Valentina Morigi, le architette Gisella Bassanini e Piera Nobili. Il progetto ha principalmente lo scopo di riflettere e individuare gli elementi caratterizzanti, per criticità e risorse, il rapporto tra donne con disabilità e città reale; e come esso può influenzare le scelte politiche, quali il bilancio di genere, la pianificazione urbanistica e gli interventi sulle strutture urbane. In particolare la ricerca verterà sul muoversi e sulla sicurezza urbana. Con l’obiettivo finale di raccogliere quante più interpretazioni, usi, desideri possibili per individuare i criteri guida di una città accessibile, usabile, comunicativa e sicura, in una parola includente. Il percorso di partecipazione, oltre all’incontro pubblico di presentazione, si svilupperà in quattro importanti momenti partecipativi: quattro focus group con donne disabili finalizzati alla conoscenza, riflessione ed elaborazione degli ambiti tematici specifici del progetto; circa cinquanta interviste a donne con disabilità; tre world cafè in cui vengono restituiti gli esiti delle fasi precedenti e si avviano gruppi di lavoro che dovranno confrontarsi e individuare le priorità condivise; un incontro pubblico finale, previsto nel mese di settembre, dove saranno presentati alla città i risultati dell’intero percorso partecipativo. È stata attivata una pagina facebook del progetto (donne con disabilità ravenna) che può essere consultata per informazioni e aggiornamenti.
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NUOTO SINCRONIZZATO
La Swimfit conquista due bronzi alle regionali Domenica 7 febbraio presso la piscina Comunale di Ferrara si è disputata la 3° tappa del Trofeo regionale di Nuoto Sincronizzato aperto a tutte le associazioni affiliate Uisp. Presenti alla rassegna regionale le atlete del Comitato di Ravenna iscritte alla società Swimfit di Cervia. La tappa ferrarese rappresenta la seconda gara stagionale per le sincronette cervesi dopo l’appuntamento di Carpi lo scorso 23 gennaio. La Swimfit si presenta in vasca con due formazioni giovanili che hanno ben figurato meritandosi due medaglie di bronzo. La Squadra Esordienti A composta da Anna Miserocchi, Emma Malucelli, Camilla Gibini, Alice Marzolla, Chiara Mini, Daniela Klymenko, Sara Bardi e Carlotta Grana, ha conquistato il terzo gradino del podio confrontandosi con altre sei formazioni. La Squadra Junior, composta da Eleonora Ghirardi, Ester Lazzari, Rosamaria Vardè, Sofia Rossi, Mariavittoria Vianello, Elena Cavina, Virginia Solfrini, Lucia Mercuriali e Giulia Marocchi, è riuscita a conquistare la medaglia di bronzo in un contesto difficile essendo alla prima esperienza nella categoria. Due medaglie importanti che si aggiungono ad un collezione già ricca di risultati positivi che potrebbero aumentare nei prossimi appuntamenti della stagione, il 20 marzo a Lugo e il 3 aprile a Cervia con Trofeo Swimfit, organizzato dalla squadra di casa.
inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 11 febbraio 2016
settimanale
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Il Canone libero è ancora conveniente? Coloro che hanno sottoscritto un canone libero, dovrebbero chiedersi se, attualmente è la scelta più conveniente. In Asppi crediamo che valga la pena fare una valutazione in base alle nuove normative fiscali in tema di cedolare secca dei contratti concordati. Il rischio di gettare anche somme consistenti in tasse è molto probabile! Spesso è possibile risparmiare cambiando semplicemente il tipo di contratto. Anche se il contratto libero è fatto in un comune escluso dalla lista dei comuni ad alta densità abitativa, quindi senza agevolazioni fiscali, va verificato se con l’abbattimento del 25% dell’Imu su contratti concordati (deciso dall’ultima legge di stabilità), non convenga, cambiare contratto. Probabilmente nessuno ha mai consigliato di diminuire l’importo del canone, ma a volte questa manovra può essere conveniente. Infatti in alcuni casi diminuendo il reddito imponibile si possono ottenere benefici ben più alti della riduzione fatta. (ad esempio un familiare potrebbe risultare nuovamente a carico, si potrebbe cadere in una fascia di aliquota minore e avere maggiori detrazioni o altro) oppure si potrebbe rientrare nella fascia di canone del contratto concordato con risparmi elevatissimi di tasse. Asppi ha una lunga esperienza in fatto di contratti di locazione e di fiscalità sulla casa. Non aspettate! Una consulenza per gli associati è gratuita e per i mesi di febbraio e marzo lo è anche per tutti i cittadini. Telefona al n. 0544470102 e chiedi un appuntamento per una consulenza gratuita.
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 11 febbraio 2016
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedĂŹ 11 febbraio 2016
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INFORMAZIONE PROMOZIONALE
ODONTOIATRIA RICOSTRUTTIVA ED ESTETICA Curare i denti danneggiati dovrebbe essere una priorità per ogni individuo. Oggi in odontoiatria esiste una vasta gamma di materiali le cui caratteristiche permettono di ottenere risultati eccellenti. Anche se il compito principale del dentista è la salute del dente, in nessun modo si deve trascurare l'estetica. Un sorriso bello, luminoso e sano dona la sicurezza e la confidenza necessaria per le sfide del lavoro e della vita quotidiana.
Sono un sostituto estetico nella zona dei denti frontali e sono utilizzate nel caso di denti distanziati, colorati, fratturati o leggermente irregolari. Dopo un minimo intervento sulla struttura del dente, le faccette sono poste sulla superficie anteriore dei denti e correggono permanentemente il colore e la forma dei denti. Con questa tecnica si realizzano denti bianchi bellissimi e un sorriso esteticamente impeccabile.
È un trattamento cosmetico che permette di schiarire i denti. Ci sono varie cause che possono portare a cambiare il colore del dente: da modifiche genetiche e degenerative, preparati vitaminici e minerali, antibiotici, consumo di cibi e bevande colorate e l'invecchiamento. Prima di procedere allo sbiancamento, il paziente si deve sottoporre ad una seduta di igiene orale. Nella nostra Clinica usiamo Opalescent gel con 40% di Perossido di Carbamide: il suo effetto si rafforza se attivato con il laser. I risultati sono visibili entro le 24 ore e possono durare fino a 3 anni.
È la rimozione chirurgica dei tessuti molli (gengive), intorno ai denti. Un bel sorriso e un arco dentale grazioso, si possono avere solo se i denti sono belli e sani, e sono accompagnati da una gengiva sana. Con la gengivoplastica si può eliminare ogni asimmetria gengivale permanentemente.