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PUNTI DI VISTA / 3 11-17 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI

IL COMMENTO

TUTTO D’UN TRATTO

L’OSSERVATORIO

di Gianluca Costantini

Chi è senza “esse romagnola” scagli la prima pietra

Dai preti ai nudisti

di Andrea Alberizia

di Moldenke

Uno come Andrea Sasdelli da Alfonsine, in arte Giuseppe Giacobazzi, ci ha costruito sopra una carriera intera da comico sulle tv nazionali. Qualcun altro a Rimini l’ha fatta diventare un brand con cui battezzare un ristorante. La “esse romagnola”, quel modo unico che abbiamo a queste latitudini di pronunciare la diciassettesima lettera dell’alfabeto, non manca di popolarità. Più o meno calcata, ma di sicuro un marchio di fabbrica delle terre del Passatore. Che diventasse argomento da campagna elettorale però no, non era ancora successo. A colmare la lacuna ci hanno pensato a Lugo. A portare tutto nel dibattito tra gli schieramenti in corsa per la Rocca ci ha pensato Davide Solaroli, candidato del centrodestra. Con un comunicato ufficiale si è detto amareggiato dal comportamento di alcuni esponenti del Pd della giunta uscente: l'assessore Fabrizio Casamento e il sindaco Davide Ranalli, quest’ultimo in corsa per il bis, hanno sbeffeggiato su Facebook qualche rappresentante della lista “La Buona politica” che sostiene Solaroli scrivendo “pesi”, “sippi”, “fasisti” e “antifasisti” al posto di “pesci”, “scippi”, “fascisti” e “antifascisti”. Non si tratta di errori di battitura, era proprio tutto voluto e rimarcato dalle virgolette. E gli sfottò sulla pronuncia della “esse” sarebbero già avvenuti in passato anche nell’aula del consiglio comunale. Di primo acchito a leggere le lamentele di Solaroli viene da pensare al bimbo in lacrime che all’asilo chiama la dada perché l’amichetto l’ha preso in giro. In effetti sorprende la pochezza della lamentela per chi finora, tutto sommato, aveva già provato a fare una campagna con contenuti mettendo sul tavolo già qualche proposta per il turismo. Poi l’effetto “asilo Mariuccia” si completa se ci si ferma a riflettere sul principio di tutto: ci sono amministratori in carica che usano i social per perculare l’avversario politico sui difetti di pronuncia. Insomma, Churchill levati. Ma forse è solo che Ranalli ha qualche problemino con il Facebook. A settembre pubblicò un post sul suo profilo che tutti interpretarono come la volontà di farsi da parte, dopo aver già ricevuto l’investitura dal partito. Il post scomparve dopo pochi minuti alimentando ancora di più le teorie della resa ranalliana. Il giorno dopo, la spiegazione: l’intenzione era quella di dire “Vi ho trollati tutti, ci siete cascati”, la sensazione fu “come fosse Antani con scappellamento a destra”. A questo punto prima del 26 maggio da Ranalli ci aspettiamo un bel corso di dizione offerto a tutti i candidati delle liste. Perché chi è senza “esse” scagli la prima pietra.

Varie ed eventuali da Ravenna e dintorni. - Finalmente un vero concerto di merda per la Notte d’oro (anche se è solo di primavera, vale comunque). Ma volevo ricordare a tutti che l’importante è portare gente in piazza e dire a tutti i ravennati che se la tirano perché loro capiscono di musica e schifano giustamente i Dear Jack (il 27 aprile con il tal Pierdavide Carone), di andarci poi ai concerti veri, anche se non sono gratis e in piazza. - A Ravenna nell’indifferenza generale si è svolto un convegno su un tema interessantissimo: “Perché molti preti non si vestono più da preti?”, un momento per sottolineare l’importanza della talare sacerdotale, “segno di fedeltà a Cristo e di rinuncia al mondo”. - Nel frattempo nel museo arcivescovile non è più vietato fare foto. I più felici sono i guardiani, costretti fino a poche settimane fa a bloccare letteralmente i turisti con lo smartphone in mano. Ora finalmente potranno di nuovo non fare un cazzo come tutti gli altri.

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVIII - n. 810 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

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- E nel frattempo (bis) i preti sono sempre di meno, tanto che pare che quelli rimasti si trovino a pregare per chiedere al Signore di aiutarli con le nuove vocazioni. A pesare, probabilmente, tutti questi regolamenti della minchia sui bambini, che non si può neppure più rimanere soli con loro in parrocchia. - E a proposito di bambini: provate a chiedere ai vostri figli se preferiscono il “passato di verdura e legumi con farro e pesce al vapore” che era in menù l’altro giorno nelle scuole ravennati o i cracker con una scatoletta di tonno che i leghisti in Veneto danno ai figli dei morosi. Occhio che poi le famiglie iniziano a non pagare più la retta. - Il festival naturista se ne va da Lido di Dante in polemica con l’Amministrazione comunale. E chi si faceva le seghe in pineta ha già annunciato che si trasferirà nei corridoi di Palazzo Merlato...


4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 11-17 aprile 2019

AMMINISTRATIVE/1

A Bagnacavallo il centrodestra lancia Luca Zannoni Trentacinque anni, impiegato, da tempo impegnato con la Lega nella Bassa Romagna

AMMINISTRATIVE/2 In coalizione con Medri anche Progetto Cervia

VERSO LE EUROPEE Con Calenda capolista si apre a Faenza la campagna Pd Venerdì 12 aprile alle 20.45, nel complesso Ex Salesiani in via San Giovanni Bosco a Faenza, si svolgerà un incontro con Carlo Calenda, capolista del Pd Siamo Europei nella circoscrizione Nord Est alle elezioni europee. Calenda interverrà insieme a Elisabetta Gualmini; modera la consigliera regionale Manuela Rontini. «Con questo evento – ha detto il segretario provinciale PD Alessandro Barattoni – diamo avvio alla campagna elettorale per le elezioni europee. Una nuova sfida che sarà un’opportunità per scegliere tra chi sa solo trasmettere odio e chi vuole creare benessere e lavoro e individuare nella sostenibilità un nuovo modello di sviluppo».

AMMINISTRATIVE/3 A Lugo una lista comunista candida Valeria Ricci Mentre Ranalli incassa anche l’appoggio dei Verdi

A Bagnacavallo, il candidato sindaco di centrodestra è Luca Zannoni. Sfiderà il sindaco uscente Eleonora Proni e il candidato di È Sinistra, la lista che candida invece Paolo Vigilanti. Impiegato, 35enne, Zannoni (nella foto al centro) da anni è attivo nella Lega in Bassa Romagna. Miglioramento della viabilità, rivitalizzazione del centro storico e interventi a favore della sicurezza alcuni dei punti principali alla base del programma elettorale. Uno dei suoi primi interventi da candidato ha riguardato il rinvio del sottopasso di via Bagnoli e la necessità di «dare ai giovani i centri di aggregazione necessari per potere vivere a pieno il loro comune. Ad oggi la città manca di eventi e attività che possano permettere ai bagnacavallesi di vivere in maniera continuativa le vie del centro storico e la piazza principale». La sua candidatura è stata presentata dal segretario della Lega Romagna e sottosegretario Jacopo Morrone e dalla segretaria provinciale della Lega Samantha Gardin.

Mentre si attende il nome del candidato di centrodestra, a Cervia il candidato Medri presenta l’ampia coalizione a suo sostegno che include oltre al Pd Cervia Domani, che da quest’anno si presenterà con il P.R.I e Cervia Ti Amo, guidata da Ernico Mazzolani. Ma la novità sicuramente più politicamente rilevante è l’appoggio che è arrivato di recente anche da Progetto Cervia, lista che cinque anni fa candidò Michele Fiumi in contrapposizioni al Pd. Medri ha anche inaugurato il Comitato Elettorale “Medri Ascolta” in Corso Giuseppe Mazzini n.19.

Sarà l’ex assessora al Welfare Valeria Ricci, lughese classe 1983, la candidata a sindaco della lista “Per la Sinistra” di Lugo. Ricci si dimise da assessora della giunta di centrosinistra di Davide Ranalli in polemica per la questione dell’ampliamento dei pozzi di estrazione gas a Bagnacavallo e San Potito. La lista “Per la Sinistra” nasce su iniziativa del Partito Comunista Italiano e di Rifondazione Comunista, che si batte ovviamente contro «la destra leghista» ma che si presenta anche in opposizione al Pd, che – si legge in una nota inviata alla stampa – «ha assunto un linguaggio sempre più di destra nelle soluzioni alla crisi economica». La Ricci dovrà vedersela con Davide Solaroli del centrodestra unito, Mauro Marchiani del Movimento 5 Stelle e il sindaco uscende Davide Ranalli che in questi giorni ha presentato la coalizione a suo sostegno, composta dalla lista “Insieme per Lugo”, Il “Partito Democratico” e “Sinistra per Lugo” (in quest’ultima formazione ci sono i simpatizzanti di Mdp). Ranalli ha inoltre incassato anche il sostegno dei Verdi, negli anni piuttosto polemici con la giunta Ranalli.


ECONOMIA / 5 11-17 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI

OFFSHORE

Eni sospende 400 milioni di investimenti

AGROALIMENTARE

OPEN DAY E CONVEGNI PER SCOPRIRE MARE E PORTO Anche un aperitivo in Darsena Pop con Flaminia sulla “crescita blu”

Metà della previsione per il 2019 nel distretto Sono stati formalmente sospesi tra i 350 e i 400 milioni di euro di investimenti da parte di Eni sugli 800 previsti quest’anno per Ravenna e il distretto centrosettentrionale nell’ambito del piano del Cane a sei zampe da oltre due miliardi per il periodo 2017-2020. Mille nuove potenziali assunzioni sono così svanite. Il 2 aprile nella sede di Eni di San Donato Milanese è stato fatto il punto sugli investimenti alla presenza anche del sindaco di Ravenna Michele de Pascale. Eni ha confermato comunque l’impegno su Ravenna, «che mantiene un ruolo centrale nello sviluppo delle attività» della multinazionale, il cui piano degli investimenti è però «in fase di aggiornamento». A tenere banco è stato naturalmente il cosiddetto “blocca trivelle”, l’emendamento al decreto legge “Semplificazioni” che prevede l’aumento dei canoni annuali di coltivazione e stoccaggio degli idrocarburi in mare e uno stop di 18 mesi alle ricerche in mare. L’incontro milanese si è concluso con la preoccupazione dell'amministrazione ravennate in attesa ora di un incontro al Mise e l'ennesima richiesta di non bloccare le attività a mare. Nel frattempo si attende che Eni prosegua negli interventi previsti per aumentare la produttività negli stabilimenti attivi.

INIZIATIVE

UNIGRÀ COMPRA OLFOOD, SOCIETÀ DA 40 MILIONI Unigrà, gruppo agroindustriale internazionale con sede a Conselice, leader nel settore della trasformazione e commercializzazione di oli e grassi vegetali, annuncia l’acquisizione del 100 percento di Olfood, secondo player del mercato. Fondata nel 2008 a Orzinuovi, oggi Olfood realizza un fatturato di 40 milioni di euro, di cui il 10 percento all’estero.

RIOLO TERME Tre giorni con “Agriolo”, fiera dell’agricoltura tra esposizioni di mezzi e mostre di bestiame Riolo Terme dal 12 al 14 aprile ospita “Agriolo”, la fiera rivolta a tutti gli operatori del settore, agli organi che operano nell’ambito dell’agricoltura e agli interessati in generale. Un programma fitto di appuntamenti, manifestazioni, attività ludiche e di approfondimento, ma anche spettacoli, gastronomia e musica. Come nelle scorse edizioni, le esposizioni di nuovi macchinari e tecnologie per l'agricoltura, si alternano a momenti di puro spettacol. Una tipicità di questa fiera è la mostra del bestiame, con le razze bovine e suine autoctone e le varie espressioni dell'allevamento avicunicolo, ovino ed equino praticato nel territorio riolese. Ampio spazio è poi riservato ai mercati dei produttori locali. Tutto si svolgerà per le vie del paese e nel parco Pertini.

Tre giornate per conoscere il Candiano e l’industria del porto. A Ravenna dall’11 al 13 aprile è in programma la seconda edizione della “Giornata del mare”. Il programma coinvolge le principali realtà portuali. Si comincia giovedì 11. Alle 10 open day nella sede dell’Autorità portuale. Dalle 9.30 alle 12 open day dei Servizi tecnico nautici quindi ormeggiatori, piloti e rimorchiatori. Alle 10 al terminal Docks Cereali evento dedicato alla logistica dei cereali. Dalle 17 conferenza su Ravenna e il mare alla Casa Matha. Venerdì 12 alle 18.30 in Darsena PupUp (nella foto) si terrà un aperitivo per parlare di economia circolare e crescita blu. L’incontro è rivolto alla cittadinanza e coinvolge esperti del settore e Comune di Ravenna. Sarà presente Francesco Matteucci, Innovation manager del Centro per l’Innovazione di Fondazione Flaminia, e Gianni Gregorio, dirigente del Servizio Tutela Ambientale e Territorio del Comune di Ravenna. L’evento gratuito è organizzato dal Centro per l’Innovazione di Fondazione Flaminia. Sabato 13 gli open day al vecchio Mercato del pesce di Marina di Ravenna con i ricercatori del Cestha (Centro sperimentale per la tutela degli habitat) e alla Lega Navale.


6 / ECONOMIA / COOPERAZIONE RAVENNA&DINTORNI 11-17 aprile 2019

COOP SOCIALI/1

COOP SOCIALI/2

Soddisfazione e preoccupazione per il nuovo contratto di lavoro Aumento salariale di 80 euro al mese: il vicepresidente di Confcooperative di Ravenna e Rimini prevede «più costi per i nostri interlocutori»

«Era da tanto tempo che lo aspettavamo e lo accogliamo con soddisfazione ma anche un po’ di preoccupazione». È questo il commento di Antonio Buzzi (nella foto), vicepresidente di Confcooperative Ravenna-Rimini e presidente del Consorzio Solco Ravenna, dopo il rinnovo del contratto nazionale della cooperazione sociale. Il nuovo accordo è stato siglato nei giorni scorsi a Roma dai rappresentanti di Confcooperative Federsolidarietà, Legacoopsociali e Agci Solidarietà con le parti sindacali e prevede diverse novità per i lavoratori del comparto che nelle province di Ravenna e Rimini conta 172 cooperative (77 a Ravenna e 95 a Rimini), 7.500 lavoratori (4.300 a Ravenna e 3.200 a Rimini) e un fatturato complessivo che sfiora i 390 milioni di euro (219 milioni a Ravenna e 170 milioni a Rimini). Il documento approvato prevede, tra le altre cose, un aumento salariale (80 euro al mese, pari al 5,95 percento prendendo a riferimento il livello C1), maggiori tutele per i lavoratori e nuove figure professionali: «Il riconoscimento normativo di figure come l’assistente familiare o la babysitter rappresentano una vittoria per la cooperazione sociale continua Buzzi - in quanto è da tempo che ci battiamo per una loro regolamentazione normativa. Questa decisione ci permetterà di avere a disposizione uno strumento ulteriore per rispondere ai bisogni delle famiglie e per garantire più qualità certificata in questo settore». Buzzi aggiunge che il rinnovo avrà come risvolto un aumento dei costi delle prestazioni e dei servizi forniti ai principali interlocutori: le amministrazioni pubbliche e le famiglie. «Quindi se da un lato siamo contenti di poter adeguare i redditi dei nostri soci, dall’altro è urgente far riconoscere le ragioni di questi aumenti presso i nostri committenti pubblici e privati, un aumento certamente oneroso, ma comun-

que necessario. Il rinnovo contrattuale è l’occasione per ribadire con forza la necessità della sua applicazione. Le organizzazione sindacali che lo hanno firmato con noi sono le stesse che vorrebbero impedire alle cooperative sociali di inserimento lavorativo di poter utilizzare il loro Ccnl quando lavorano in altri settori, quali l’ambiente. Così facendo si dimentica che per queste imprese l’obiettivo non sono i servizi in sé, ma l’inserimento lavorativo di persone con disabilità e svantaggio, mettendo a rischio l’esistenza stessa di una impresa sociale che l’Europa ci invidia e tenta di imitare. Un’impresa sociale talmente innovativa che ancora i sindacati di categoria faticano a comprendere».

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IN PROVINCIA 77 IMPRESE CON 4.300 ADDETTI Una realtà eterogenea che produce 219 milioni di fatturato all’anno Gestiscono nidi e servizi per l’infanzia, operano nell’assistenza alla persona, nell’inclusione sociale e lavorativa dei disabili, nell’integrazione dei cittadini di origine straniera e degli emarginati. Sono le 77 cooperative sociali presenti in provincia di Ravenna, una realtà eterogenea che conta 4.300 addetti e 219 milioni di fatturato. A tracciarne l’identikit, il Rapporto 2018 (dati 2017) realizzato da Regione in collaborazione con Unioncamere e illustrato l’8 marzo, a Bologna nell’aula magna di viale Aldo Moro. In totale in regione le coop sociali sono 915: 43mila addetti, 930mila utenti e un fatturato superiore ai due miliardi di euro. Il settore dove le cooperative che hanno sede in EmiliaRomagna sono maggiormente impegnate è quello dei servizi destinati alle persone anziane, soprattutto non autosufficienti. Per quanto riguarda i servizi per la prima infanzia, sono 81 i nidi gestiti da cooperative sociali e 16 mila i bambini da 0 a 3 anniiscritti; 65 le scuole d’infanzia (fascia 3-6 anni), frequentate da 15 mila bambini. Del mondo della cooperazione sociale fanno parte anche le 243 cooperative di tipo B (cioè quelle che offrono servizi socio-sanitari ed educativi finalizzati all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, o che assumono disabili), che possono contare su oltre cinquemila persone con disabilità psichica o fisica. Le 915 cooperative sociali dell’Emilia-Romagna sono così distribuite sulle altre otto province: 169 a Bologna, che impiegano quasi 10 mila addetti e hanno un fatturato complessivo di oltre 493 milioni di euro; 115 a Modena (6 mila addetti e 250 milioni di fatturato); 112 a Parma (5.300 addetti e 274 milioni fatturato); 111 a ForlìCesena (5.200 addetti e 343 milioni di di fatturato); 107 a Reggio Emilia (5.500 addetti e 333 milioni di fatturato); 95 a Rimini (3.200 addetti e 170 milioni di fatturato); 66 a Ferrara (2.600 addetti e 102 milioni di euro di fatturato). Sono infine 63 le cooperative sociali che operano a Piacenza (1.600 addetti).


ECONOMIA / COOPERAZIONE / 7 11-17 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI

LEGACOOP

WELFARE

CINEMA

MONTI ANCORA PRESIDENTE REGIONALE

BORSE DI STUDIO AI SOCI DI GEMOS

COOP INVITA TUTTI A LUGO PER INCONTRARE “DAFNE”

Giovanni Monti è stato confermato presidente di Legacoop Emilia-Romagna. Il ravennate dal 2013 è ai vertici dell’associazione regionale. Monti si è detto «molto grato per aver valutato positivamente il lavoro svolto» che è stato «collegiale e che ha visto protagonisti settori, territori e cooperative».

Sono stati premiati il 30 marzo i 27 studenti di superiori e università, figli dei lavoratori soci della Gemos, che per il buon rendimento scolastico nell'anno 2017/2018 si sono aggiudicati le borse di studio erogate dalla cooperativa di ristorazione. L’iniziativa si inserisce nel welfare aziendale.

Carolina Raspanti è la trentenne con sindrome di Down protagonista di “Dafne”, il film di Federico Bondi che ha vinto il Fipresci (il premio dei critici internazionali) all’ultimo Festival di Berlino e che sarà proiettato venerdì 12 aprile (dalle 21) al cinema San Rocco di Lugo. In sala saranno presenti il regista e la stessa Carolina, che lavora all’ipercoop di Lugo. L’ingresso è offerto a tutti da Coop Alleanza 3.0.

MOBILITÀ Con Villaggio Globale arrivano 4 colonnine per gonfiare la bici in centro

FINANZA Il Credito cooperativo ravennate forlivese e imolese tra le quattro Bcc della regione nel gruppo Iccrea

Si sgonfiano le ruote della bici e non sei vicino a casa? Da maggio chi usa quotidianamente la bicicletta in città a Ravenna potrà contare su quattro colonnine per il gonfiaggio degli pneumatici. La Banca di Credito Cooperativo ravennate forlivese e imolese (Bcc) attraverso l’associazione Villaggio Globale, una cooperativa sociale attiva da anni nel territorio con importanti progetti educativi, ha infatti donato alla città quattro pompe. Il Comune farà la sua parte provvedendo all’installazione delle attrezzature e a garantendone il funzionamento e la manutenzione: via Di Roma/piazzale G.B. Rossi (zona Mura di Porta Serrata); zona via De Gasperi; via Romolo Ricci/via Castel San Pietro (zona Borgo San Rocco); via Maggiore/via Don Minzoni (zona Porta Adriana). Inaugurazione a maggio.

La Banca Centrale Europea ha dato il via libera alla costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, la Banca d’Italia ha perfezionato l’iscrizione all’albo dei Gruppi Bancari. Debutta il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, una realtà che si colloca al terzo posto per numero di sportelli ed al quarto per attivi. In Emilia-Romagna le Bcc aderenti sono 4, per un totale di 246 sportelli in 121 comuni, tra cui la Banca di credito cooperativo ravennate forlivese e imolese. «Con l’avvio del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea – ha commentato Leonardo Rubattu, Direttore Generale di Iccrea Banca – si afferma un modello di ‘fare banca’ innovativo ed originale: il più grande gruppo di banche locali diffuse capillarmente sul territorio, che coniugano la loro vocazione localistica con la forza e la solidità di un grande Gruppo bancario nazionale. Ringrazio le Autorità di Vigilanza, sia europea che italiana, per l’approccio costruttivo ed estremamente professionale».

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10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 11-17 aprile 2019

LA RICERCA

“Gig economy”: una ricerca tra locale e globale A Ravenna si vedono i primi rider per le piattaforme online, ancora sconosciuti ai sindacati tradizionali: «Complicato arrivare a queste persone»

Una foto dal sito di Just Eat dove si può fare domanda per diventare riders

La gig economy sta entrando nelle nostre vite in punta di piedi, quasi inosservata. Come tutti i fenomeni proteiformi, è difficile da catturare. Cambia connotati radicalmente, a seconda del suo campo d'applicazione. Una volta è un fattorino Deliveroo che ti porta un hamburger a casa in bicicletta. Un'altra, è una babysitter contattata attraverso un'applicazione. O ancora, un tuttofare TaskRabbit che ti aggiusta il lavandino, o un copywriter freelance ingaggiato da un'azienda privata su Fiverr. Vediamo tutti questi fenomeni, che in Italia stanno muovendo i primi passi, ma non li colleghiamo a una radice comune. Non ci accorgiamo che si tratta di una trasformazione enorme, che sta avvenendo qui ed ora, destinata a cambiare radicalmente il mercato del lavoro nei prossimi anni. Internet è la base di questa trasformazione, guidata dai software delle “piattaforme”: aziende spesso formate da poche decine di persone che non producono niente ma che riescono, grazie alla loro enorme potenza di calcolo, a incrociare domanda e offerta, a livello planetario. Tutto qui: un'applicazione sul telefono che ci fa trovare esattamente quello che stiamo cercando. Paghiamo meno per un servizio a domicilio, la piattaforma incassa una percentuale ridicola e il fornitore del servizio ci guadagna qualcosa. Che problema c'è? Free (?) Rider Sono loro i più visibili, i rider che sfrecciano sulle biciclette o i motorini: pettorine e cassoni colorati, ci consegnano piatti caldi direttamente a casa. Basta fare un giro nelle grandi città per realizzare che si tratta di una marea montante. A Parigi, nel Marais, sembrano i corridori di una tappa del Tour. Proprio dal comparto del food delivery è stato lanciato l'allarme. Le accuse: gli stipendi sono da fame; le piattaforme impongono il cottimo per massimizzare il profitto; non ci sono adeguate tutele lavorative; la sicurezza sul lavoro è minima. L'inglese Deliveroo, arrivata a Ravenna alla fine di febbraio, paga i suoi rider 4 euro a consegna; il massimale dell'assicurazione privata che offre ai suoi lavoratori è 50mila euro. Il tutto, a fronte di un fatturato che nel 2017 ha raggiungo i 277 milioni di sterline. La catalana Glovo paga 2 euro netti i fattorini; il massimale dell'assicurazione è 20mila euro. Fatturato sconosciuto. Il discorso è ancor più radicale per Just Eat (che nel 2018 ha registrato un fatturato di 779 milioni di sterline, anch’essa attiva anche a Ravenna) e Uber Eats, co-

stola del più celebre servizio di taxi privati Uber (che valeva, nel 2018, 11 miliardi di dollari): queste piattaforme non assumono direttamente i loro fattorini, ma si appoggiano a società interinali o ai singoli ristoranti. Le piattaforme rispondono alle accuse dicendo che hanno creato nuovi posti di lavoro, regolamentando professioni che prima erano in nero; e che i rider sono contenti della flessibilità offerta, perché sono loro stessi a decidere se e quando lavorare. Ma è davvero così? Strani “imprenditori” Nella retorica aziendale della piattaforme, il fattorino diventa l'imprenditore di se stesso. I contratti, quasi tutti di lavoro autonomo occasionale, lo dimostrano. Ma si tratta di imprenditori strani che, se fanno i rider come unico lavoro, guadagnano mediamente 570 euro al mese, pedalando circa 40 ore alla settimana. Senza ferie, senza malattia, senza alcun rapporto diretto con la piattaforma. Lavoratori autonomi che guadagnano quanto gli immigrati impiegati nella filiera dei pomodori in Calabria. Autonomi che lavorano con un'uniforme, facendo pubblicità al marchio; autonomi che, se rifiutano una consegna, rischiano di scendere velocemente nel ranking interno d'affidabilità stilato da un algoritmo inaccessibile. Così, uno strumento che sembrerebbe incentivare la meritocrazia, finisce per diventare una molla allo sfruttamento e alla spietata competizione tra i lavoratori. I numeri dell'Inps Ma di quante persone stiamo parlando? In Italia la stima più accurata del fenomeno rimane l'indagine realizzata dalla Fondazione Debenedetti in collaborazione con l'Inps nel luglio 2018. I sondaggi indicano un intervallo possibile che va dai 590mila ai 750mila impiegati gig. Di questi, 175mila lo svolgono come unico lavoro. Pochi, si potrebbe ribattere. Ancora per poco. Un dato interessante emerso dall'indagine mostra che l'81% degli intervistati si è avvicinato ad un lavoro gig tra la fine del 2017 e l'inizio 2018. Se questo tasso di crescita dovesse continuare (e nulla sembra smentirlo), tra pochi anni i numeri potrebbero essere molto più alti. Ma chi sono questi lavoratori? Sono persone istruite (il 30% di loro ha avuto un'istruzione terziaria e superiore, contro il 20% in media della popolazione italiana) che provengono da famiglie “con evidenti maggiori difficoltà economiche”. Solo studenti che arrotondano, dun-

LA COMMITTENZA

«AUSPICO CHE DA QUESTO LAVORO INIZI UN DIBATTITO PUBBLICO» L’assessora Morigi: «Dietro un aspetto “smart” spesso si nasconde una bolla senza diritti» Iacopo Gardelli, che firma queste pagine e le interviste di pagina 12, è, oltreché nostro collaboratore per le pagine culturali, anche un autore teatrale che firma uno spettacolo proprio dedicato al tema della gig economy (vedi pagina 13). Per questo gli abbiamo chiesto, per questo numero del settimanale, di riassumere e contestualizzare anche nel nostro territorio un fenomeno mondiale che sta penetrando anche in provincia e che è difficile da fotografare, quantificare, comprendere nelle implicazioni. Gardelli, insieme a Lorenzo Carpinelli, ha studiato per mesi il fenomeno grazie a un fondo regionale per la legalità che da Ravenna è passato attraverso l’assessorato alle politiche giovanili di Valentina Morigi, che abbiamo contattato per chiedere ragione di questo “investimento”, pari a 5mila euro per la ricerca cui si sommano altri 5mila per i laboratori che hanno portato allo spettacolo teatrale. «Come assessorato alle Politiche giovanili ci muoviamo in diverse reti con altri enti locali per occuparci di creatività, ma anche di vulnerabilità giovanile che possono riguardare l’occupabilità, la mobilità verso l’estero, nuove forme di lavoro. Ci è capitato di ragionare su questo tema con il collega di Bologna, che stava lavorando alla Carta sui rider (vedi box pagina 12). Mi è sembrato un punto di partenza ambizioso e interessante su un fenomeno che dietro una facciata “smart” e “cool” nasconde bolle in cui i diritti sono sospesi e che quindi intreccia il tema della legalità, per cui erano destinati i fondi regionali, perché per noi la diffusione di una cultura della legalità passa dalla diffusione di diritti. E l’abbiamo fatto anche attraverso il linguaggio teatrale, perché quanto era emerso dal primo step del progetto, la ricerca, ci sembrava molto interessante, di grande valore e quindi da condividere con più linguaggi». Ma quindi, anche a Ravenna si potrebbe ragionare su una Carta che stabilisca norme per i rider, per esempio, sul modello di quella di Bologna? «Io auspico che questo sia un punto di partenza per cominciare a ragionare di questi temi che riguardano e riguarderanno in futuro tutte le città universitarie e di medie dimensioni come la nostra. Immagino un confronto con i sindacati e le associazioni datoriali. In questo comune si è arrivato a stilare un protocollo sugli appalti pubblici dopo un percorso condiviso. Sulla gig economy so che siamo indietro, ma questo potrebbe essere un primo passo per aprire un dibattito pubblico». (fe. an.) que? Tutt'altro: l'incidenza d'età più elevata è quella dei lavoratori poveri fra i 30 e i 40 anni. Tout se tient: la gig economy ha proliferato sotto l'ombra lunga della crisi del 2008. La punta dell'iceberg Ma il dato più interessante dell'indagine Debenedetti riguarda il tipo dei lavori svolti. È emerso che solo il 12% del totale lavora in bicicletta o in motorino; il 7% in auto o in furgone. E gli altri? Il 70% dichiara che l'unica cosa che mette in “condivisione” è la propria forza lavoro. Insomma, i rider sono soltanto la punta dell'iceberg della gig economy. Sotto il livello del mare si estende un immenso esercito di lavoratori, impiegati nelle mansioni più diverse, che si rivolgono alle piattaforme per arrotondare un salario sempre più magro. Una sacca di nuovi poveri disposti a rinunciare a tutele, diritti e tempo libero per mantenere una qualità di vita dignitosa. Farsi vedere Marco Marrone, ricercatore e sociologo, è tra i fondatori di Riders Union Bologna, primo esperimento di sindacalismo informale dal basso finalizzato a rendere visi-


PRIMO PIANO / 11 11-17 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI

Dal “Playbour” al “Crowd working” piccolo glossiario della Gig Economy

Foodracers, startup tutta italiana Il primo servizio di “Food delivery” tramite un’app è arrivato a Ravenna nel maggio del 2017 con Foodracers, una start up completamente italiana cresciuta nel nord est e che si sta estendendo. Nel 2018 è infatti arrivata anche a Faenza.

bili i fattorini del capoluogo. Da questa esperienza è nata la Carta di Bologna, esperimento di collaborazione fra amministrazione e sindacati unico in Europa (vedi box a pagina 12). «Il sindacato è arrivato tardi», spiega Marrone. «La Cgil non ha colto l'importanza di questa vicenda. Fin dall'inizio la prima cosa che ci chiedeva era di tesserarci. Non si è capito il potenziale fortemente simbolico della vicenda dei rider, il fatto che attorno a loro si è identificato il mondo del nuovo precariato». Importanza colta invece da Luigi di Maio che, all'inizio del suo mandato nazionale, ha sfruttato questa occasione per presentare il Movimento 5 Stelle come principale protettore dei precari digitali italiani contro lo strapotere delle piattaforme. Sono andato in via Matteucci per avere una replica dalla Cgil e tastare il terreno. Che si stia muovendo qualcosa anche a Ravenna, col recente l'arrivo di Deliveroo e Just Eat? La grande disaffezione: i sindacati a Ravenna «Se è andata davvero così, chiedere il tesseramento è stato un errore. Io non sono capace di chiedere ai lavoratori che vengono da me di tesserarsi», ribatte Ada Assirelli, responsabile della sezione ravennate del Nidil, il sindacato dei lavoratori atipici. Ma, tessera o no, la Cgil si è accorta dell'esistenza dei rider? «All'interno della Cgil c'è una grande discussione su questo tema. Un rider, durante l'assemblea nazionale dello scorso gennaio, ha dichiarato di non aver bisogno del sindacato, che il suo lavoro gli andava benissimo così, autonomo e svincolato. Il problema è complesso perché comprende casistiche estremamente diverse fra lo-

ro», spiega Assirelli. «Io, a Ravenna, non ne ho ancora visto uno», continua. «Mi piacerebbe parlare con loro, ma non vengono. Io non posso andarli a cercare uno per uno, a mezzanotte, di fronte ai ristoranti. Evidentemente sono loro a non voler parlare con me». Per quale motivo? «C'è diffidenza, c'è una grande disaffezione al sindacato, soprattutto tra i giovani. Spesso si rivolgono a noi troppo tardi, quando hanno già preso delle botte nei denti. Non conoscono i loro diritti, le loro tutele. Si è presa una brutta abitudine, in generale: ci si fa andare bene tutto. C'è molto fatalismo sui diritti del lavoro, c'è rassegnazione». Un analfabetismo di ritorno, quello sui diritti del lavoro, molto inquietante, come documentato dall'indagine Debenedetti: solo il 33% dei rider ha consapevolezza della propria tipologia contrattuale. Ma cosa ha fatto il sindacato per sensibilizzare i giovani su questo tema? «Sicuramente anche il sindacato ha avuto le sue mancanze», continua Assirelli. «C'è stato poco dialogo fra le varie categorie. Ma noi le leggi non le abbiamo mai fatte. E contro il Jobs Act c'eravamo solo noi in piazza, la prima volta». Chiedo a Yuri Guidi, responsabile provinciale della Filt (Federazione Italiana Lavoratori Trasporti) Cgil, se il sindacato è a conoscenza di incidenti sul lavoro nel ravennate. La risposta, per fortuna, è negativa: «Il numero dei fattorini è ancora troppo esiguo», spiega. «Per questo è complicato arrivare a parlare con queste persone. Per far partire qualsiasi tipo di denuncia c'è bisogno dell'iniziativa di un lavoratore. E noi, qui, non ce li abbiamo». Ma il quadro è destinato a mutare in fretta. Iacopo Gardelli

Dietro al lessico confuso e apparentemente innocuo dell'economia digitale si nascondo in realtà precisi modi di produzione. Le definizioni non hanno confini netti, ma si collocano in un continuum di possibilità. All’origine del fenomeno, all'incirca verso la fine degli anni Zero, gli esperti cominciarono a parlare di sharing economy, ovvero di “economia della condivisione”. Ma come qualsiasi altro modo di produzione, anche questo può essere messo a valore seguendo una precisa idea capitalista: per esempio, mettendo a profitto l'accesso a quel determinato bene o servizio, o facendo incontrare, con l'aiuto del Web, la domanda e l'offerta. Nasce così il platform capitalism, il capitalismo delle piattaforme, che non possiedono alcun mezzo di produzione ma solo i brevetti dei software digitali. Le piattaforme non producono niente, non hanno alcun tipo di responsabilità giuridica: fanno emergere un’economia mettendo a rete gli utenti, facendo pagare una commissione sul singolo lavoro svolto. Se moltiplicano gli utenti della rete si moltiplicheranno i profitti. Così l'utopia della sharing economy si è tramutata nella distopia della gig economy, l'“economia dei lavoretti” (da gig, “concerto”, “lavoretto”), quando una singola piattaforma multinazionale fa profitti milionari basandosi su un sistematico sfruttamento del lavoro autonomo degli individui ed eludendo molto spesso i controlli fiscali. Perché chi ha bisogno di arrotondare un salario sempre più risicato dalla flessibilità e dalla crisi è portato ad accettare anche condizioni contrattuali svantaggiose e a rinunciare a una parte delle tutele. Questa condizione di sfruttamento è spesso mascherata dalle stesse piattaforme attraverso l'uso di un preciso linguaggio. Non si parla mai di lavoro, ma si definisce il concetto di playbour, neologismo che tinge la mancanza di tutele adeguate, connotanti il lavoro classicamente inteso (labour), col colore innocuo del gioco (play). Il fenomeno tuttavia non riguarda solo fattorini, porta-pizze e facchini, ma si è già esteso al lavoro intellettuale, attraverso il cosiddetto crowd working, il “lavoro nella folla”. Un professionista mette a disposizione il suo capitale cognitivo sulla piattaforma, che attraverso un algoritmo abbina l'offerta alla domanda planetaria. La disintermediazione è qui completa. Non si lavora più all'interno di un chiaro quadro di riferimento normativo: da una parte c'è la grande agorà del Web, dall'altra una massa di individui atomizzati, disposta a ribassare il costo del proprio lavoro per accaparrarsi più commesse possibili.


12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 11-17 aprile 2019

LA TESTIMONIANZA/1

«Mi piace questo lavoro, chiedo solo una paga oraria decente» Rider a Bologna, una ravennate racconta la sua esperienza di studente-lavoratrice: «Non viene stabilito un metodo preciso, con colloquio» di Iacopo Gardelli

Martina (nome di fantasia) ha 27 anni, è rider per Just Eat e Deliveroo, studentessa di Chimica, attivista di Rider Union Bologna. Frequenta la magistrale di chimica e viene da Ravenna (vedi pagina 10). Come si inizia a lavorare? «Si fa una richiesta online. Inserisci i tuoi dati, poi firmi un contratto digitale. Senza alcun tipo di colloquio. Una cosa sbagliata: in molti, me compresa, iniziamo a lavorare senza sapere assolutamente nulla del lavoro che faremo. Si sa solo la paga, per questo si viene attirati. L'unica cosa che ti segnalano è l'uso di casco, freni e luci». L'uso di questi strumenti è a discrezione del rider? «Sì. Quasi tutti i rider che conosco girano senza. Non viene stabilito un metodo di lavoro preciso, con colloquio. Tu consegni e basta. Ad esempio, anche il tipo di contratto che hanno creato a Deliveroo, Dynamic Fee: non sai esattamente quale sarà la paga precisa per la consegna». In che senso? «Il valore della consegna adesso dipende dai chilometri percorsi: ti viene comunicato il pagamento direttamente dall'algoritmo, senza un quadro chiaro di riferimento. Non solo: con Deliveroo non hai mai la conoscenza delle consegne esatte che potrai fare. Quando ti logghi potresti anche aspettare ore prima che ti arrivi un ordine. Per questo mi piacerebbe avere una paga oraria fissa». Quando si lavora si è sempre da soli? «Sì, i ragazzi sono completamente isolati. Le piattaforme puntano su quello: sul non creare gruppo, in modo che ognuno si senta da solo. Se hai dei problemi rimangono tuoi; l'unica cosa che puoi fare è mandare una mail a Deliveroo. Ma si tratta di un'azienda internazionale, non hai idea di come rintracciare chi ti risponde». Quanto riesce a guadagnare? «All'inizio del lavoro, nelle 3 o 4 ore del turno serale, riuscivo a mettere assieme 30 euro. Adesso ci siamo accorti che lentamente sta diminuendo il costo delle consegne, e di conseguenza anche la paga. Adesso arrivo a 20-30 euro». Ha mai avuto un incidente? «No, per fortuna. Ma se avverrà sarà un bel problema. Le piattaforme hanno stipulato un'assicurazione privata, ma il singolo rider, non potendo parlare con un responsabile diretto, non conosce esattamente le implicazioni burocratiche di questa assicurazione. Spesso non si sa esattamente quanto e come ti copra». Ci sono differenze di trattamento fra uomini e donne? «No. Siamo pagati esattamente uguali. Da quando lavoro non ho mai visto differenze di trattamento, né da parti dei ristoranti, né dei clienti, né dell'azienda». Lavorano anche stranieri? «Molti migranti fanno questo lavoro, soprattutto per Uber Eats. È difficile trovare un lavoro per gli italiani, figuriamoci per gli stranieri. Inoltre, la modalità dei colloqui e di assun-

zione è più facile per questi lavori». Perché non lascia questo lavoro? «Mi piace molto andare in bicicletta. Per me è un lavoro comodo, per gli orari. Lavorando alla sera riesco a guadagnare e a studiare. Chiedo solo un contratto con una paga oraria decente, il minimo sindacale: 7 euro. In modo da non essere costretta a correre». Ha collaborato con altre piattaforme? «Due anni fa, appena arrivata a Bologna, Just Eat aveva comprato PizzaBo. Eravamo in pochissimi, 10 o 15 fattorini. Un gruppo solidale e compatto. Avevamo un contratto di lavoro occasionale, però avevamo biciclette aziendali, ci pagavano le spese, a venivamo pagati all'ora». Condizioni migliori rispetto a quelle di Deliveroo? «Sì. Il contratto però non aveva nessun tipo di tutela per malattia o assicurazione. Quindi hanno deciso di cambiarlo e di farci Co.Co.Co., a tutele crescenti. Ma facendo così hanno diminuito di molto la paga e ci hanno tolto le biciclette aziendali. Per questo mi ero organizzata con gli altri fattorini e abbiamo avuto un confronto con i responsabili. Ma da un anno e mezzo il contratto è rimasto lo stesso». Quindi conosce i responsabili di Just Eat? «Sì. Con Just Eat è diverso: hai i numeri dei responsabili, sai a chi rivolgerti. Abbiamo visto queste persone l'anno scorso, qui a Bologna, per un confronto». E invece con Deliveroo? «Allucinante. Non c'è alcun tipo di dialogo o di contatto. Sono passata a Deliveroo per avere un paga migliore, ma mi sono resa conto che la condizione del lavoro è molto peggiore. È come una coperta: da un lato hai più tutele, ma la paga è bassissima. Dall'altro ti incentivano a lavorare ammaliandoti con una paga a consegna molto alta, ma senza avere nessunissima tutela».

La Carta di Bologna, una misura di “soft law” che è un unicum in Europa La cosiddetta Carta di Bologna rappresenta un unicum nel panorama giuridico europeo. Emanata dall'amministrazione bolognese nel maggio del 2018, la “Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano”, questo il nome per esteso, ha raccolto le firme del sindaco Virginio Merola, dell'assessore al Lavoro Marco Lombardo, di Riders Union Bologna, dei segretari Cgil, Cisl e Uil e dei vertici di Meal srl, azienda italiana che raggruppa le piattaforme Sgnam e MyMenu. La Carta vincola chi la sottoscrive a titolo volontario ed è valida a livello comunale. Questo atto di “soft law” stabilisce standard minimi di tutela per i lavori digitali di ogni settore. Si va dal diritto all'informazione del contratto lavorativo (luogo, modalità e periodicità del pagamento devono essere indicati chiaramente dalle piattaforme), al diritto a un compenso orario equo e dignitoso, per contrastare il cottimo; dal diritto a non svolgere il proprio lavoro senza penalizzazione in caso di condizioni meteorologiche negative, al diritto all'assicurazione sul lavoro; dalla libertà di organizzazione sindacale, alla tutela dei dati personali dei lavoratori raccolti dalle piattaforme. Questo risultato, raggiunto dopo mesi di trattative, non è stato sottoscritto dalle grandi piattaforme estere, come Deliveroo, Glovo, Just Eat e Uber Eats, che controllano di fatto la maggior porzione del comparto del food delivery in Italia.

LA TESTIMONIANZA/2

«MI SENTO AUTONOMO AL 100% E NON MI LAMENTO DEI SOLDI» Tra liceo e consegne serali, l’esperienza di uno dei pochi rider attivi a Ravenna A diciotto anni, Angelo (nome di fantasia) studia alle superiori e fa il rider a Ravenna per Deliveroo. Gli abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa della sua esperienza. Quando e perché ha cominciato a fare questo lavoro? «Cercavo un lavoretto per il pomeriggio, per non stare a casa senza far niente e per mettere da parte qualcosa. Su un sito di annunci ho visto che Deliveroo cercava dei rider a Ravenna. Ho guardato alcuni video su Youtube per vedere come funzionava, quindi mi sono iscritto». Che tipo di qualifiche chiedevano? «Nulla, solo i dati anagrafici. Se vuoi lavorare con la bicicletta bisogna scannerizzare il documento; ti chiedono la cittadinanza italiana o il permesso di soggiorno. Poi ti inviano il contratto da firmare online, chiarissimo. L'ho firmato, e dopo dieci giorni arriva dall'Inghilterra il cassone, la giacca e il casco – non di grandissima qualità. Tutto molto veloce e rapido». Che tipo di contratto ha firmato? «È una prestazione autonoma occasionale». Quali sono i ristoranti di Ravenna che lavorano con Deliveroo? «Ce ne sono molti: pizzerie, ristoranti cinesi, sushi. La maggior parte di questi ristoranti pagano direttamente i loro fattorini. L'unica azienda che si affida a Deliveroo è McDonald's». Si sente un lavoratore autonomo o dipendente? «Io mi sento al 100% autonomo. Scelgo io gli orari e per quello che mi riguarda non c'è nessuna subordinazione. Posso non lavorare per una settimana o posso prenotarmi in tutte le sessioni». Come viene pagato? «A consegna. Se mi sono prenotato nella sessione dalle 21 alle 22 e sono disponibile, il sistema può inviarmi un ordine che sono libero di accettare o meno. Se lo accetto, mi dice dove andare». C'è un limite di tempo da rispettare? «Non c'è un vero e proprio cronometro, ma ovviamente se ci metto un’ora è molto probabile che non mi affidino altri ordini successivamente. Io ci ho sempre messo massimo mezz'ora, per qualunque parte di Ravenna. Vado molto spedito». Qual è la paga minima a consegna? «Deliveroo dichiara da contratto una paga minima di 4,15 euro. Non mi è mai successo: è sempre stato più di 5 euro, per me. Alcuni ordini rendono di più perché la distanza da percorrere è maggiore, ma non si possono calcolare le entrate sui chilometri percorsi». Cosa pensa delle retribuzioni? «Non mi posso lamentare delle paghe. Alcuni giorni fai 20 euro, altri giorni 70, sempre tassati al 20%. Capisco però i problemi di una persona che vuole campare di questo: non è possibile. Questo è un guadagno aggiuntivo, come fare il barista alla sera o fare la maschera a teatro». Conosce altri rider a Ravenna? «Ci sono sicuramente altri rider, più anziani di me, ma non li conosco personalmente». Può fare una stima delle ore lavorate alla settimana? «Difficile dirlo. Io sono disponibile tutti i giorni. Ci sono giornate in cui ho fatto solo due ordini. Dipende dal sistema, che di solito predilige chi lavora in macchina». Ha mai avuto contatti con qualcuno della piattaforma? «No». Ha mai avuto incidenti? «No, ma bisogna stare molto attenti sulla strada e conoscere le regole, che non è scontato». Continuerà a lavorare con Deliveroo? «Sì, ma quest'estate preferirei lavorare al mare o a Mirabilandia, dove ho una paga all'ora assicurata. Con Deliveroo non guadagno così tanto». (ia. ga.)


POLITICA PRIMO PIANO //137 28 marzo-3 11-17 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI

LO SPETTACOLO A sinistra foto di gruppo degli attori in scena. Nella foto a destra: Iacopo Gardelli (a sinistra) e Lorenzo Carpinelli (a destra). Foto di Vladimiro De Felice

ÂŤVite da niente vuole essere un avvertimento, un modo di “pedinare la realtĂ â€?Âť In scena all’AlmagiĂ a ingresso libero e aperto alla cittadinanza il lavoro scritto da Iacopo Gardelli e diretto da Lorenzo Carpinelli che racconta tre storie di lavoratori della gig economy ÂŤVuole essere una sorta di avvertimento, perchĂŠ il teatro non serve solo a fotografare l’esistente, ma anche a “pedinare la realtĂ â€?Âť cosĂŹ Iacopo Gardelli e Lorenzo Carpinelli, rispettivamente autore e regista, spiegano le ragioni profonde dello spettacolo teatrale che debutterĂ mercoledĂŹ 17 aprile (replica 18 aprile) dedicato ai temi della cosiddetta “gig economyâ€? (vedi pagina 10). Il titolo è di per sĂŠ piuttosto eloquente Vite da niente. Cronache dell’economia digitale. Li incontriamo durante le prove all’AlmagiĂ , dove andrĂ in scena, a Ravenna, una cittĂ di provincia in cui il fenomeno è per la veritĂ ancora piuttosto marginale e non certo percepito come un’emergenza. ÂŤVero, ma appunto il teatro serve anche a prospettare scenari futuriÂť ribadiscono. E cosĂŹ, di fronte all’opportunitĂ di sviluppare una ricerca per uno spettacolo teatrale incentrato sulla legalitĂ , i due giovani autori hanno scelto questo tema che insiste in particolare sulla tutela dei lavoratori e su come le nuove tecnologie possano trovare varchi che, dietro la narrazione della sharing economy, arricchiscono pochi mentre per qualcuno si trasformano nell’unico modo per guadagnarsi da vivere. ÂŤL’idea – dice Gardelli – è nata durante un viaggio a Parigi, quando nel Marais mi accorsi che si faticava a passare per le bici dei rider. Certo, qui il fenomeno è ancora ridotto, per quanto ne sappiamo. Ma è in espansione e non riguarda solo i rider, che sono i piĂš visibili. Ci sono piattaforme per ogni tipo di servizio, dall’imbiancatura di casa alla consulenza legale, dalle pulizie al progetto di un architettoÂť. Per alcuni si tratta di fatto di una concreta possibilitĂ di guadagno in un panorama economico che non offre alternative. ÂŤVero, ma per sempre piĂš persone rischia di diventare l’unico e il principale lavoro soprattutto in questa situazione di crisi. Ăˆ un tema che riguarda in particolare la nostra generazioneÂť. Ed ecco che allora a portare in scena questi temi saranno appunto tredici ragazzi under 30 (insieme a due musicisti) che hanno risposto a una “chiamata pubblicaâ€? lo scorso novembre. ÂŤĂˆ stato un percorso molto intenso con incontri e approfondimenti sul tema e molto partecipato perchĂŠ è chiaro che il tema è molto sentito da chi appartiene a quella fascia d’etĂ Âť racconta Carpinelli che ci spiega anche come per arrivare al testo teatrale si è dovuto lavorare per sottrazione, data l’ampiezza e la natura multiforme del fenomeno. ÂŤSiamo cosĂŹ arrivati a tre personaggi molto ben delineati che portano in scena tre storie che nascono da fatti realmente accaduti: un rider, un’autista incinta (donna) e un affittuario uomoÂť. Si tratta di una scelta poetica che, attraverso il forte impianto narrativo di uno spettacolo teatrale, mira a sventare il rischio di didascalismo insito in un simile progetto. Con lo sguardo rivolto ai grandi maestri del neorealismo. Non a caso Gardelli cita da Umberto D. la frase di Cesare Zavattini “certe cose avvengono perchĂŠ non si sa la grammaticaâ€?. Nella scelta infatti di trattare temi cosĂŹ nuovi e ancora piuttosto sconosciuti ai linguaggi dell’arte c’è anche la consapevolezza che, dice Gardelli ÂŤSiamo di fronte a un analfabetismo sul diritto del lavoro, tanti giovani non sanno, e tanti nemmeno vogliono sapere, che diritti spetterebbero loro, che indennitĂ , che garanzie. Le lotte dei decenni passate sono state completamente dimenticateÂť. Dunque possiamo parlare di teatro politico? ÂŤPolitico nel senso che riguarda la cittĂ , tutte le cittĂ . E forse politico nel senso che la politica l’ha sempre ignorato. Certo, ha un taglio critico e tra la grande piattaforma multinazionale e il lavoratore senza tutele, so da che parte stare. E credo che anche la politica e in particolare certe forze dovrebbero porsi il problema: Renzi tra lavoratori e Sylicon Valley ha sempre preferito la seconda, per esempioÂť. Federica Angelini

Chi è sul palcoscenico, dove e quando Vite da niente. Cronache dell'economia digitale è uno spettacolo di Iacopo Gardelli, per la regia di Lorenzo Carpinelli, con Omar Belhaj, Flaminia Pasquini Ferretti, Damiano Gaudenzi, Chiara Grassetti, Linda Gori, Alberto Lugaresi, Sofia Marchi, Francesco Parma, Tommaso Yomas Rossi, Diana Scirri, Marco Saccomandi, Elena Sagripanti, Serena Spadavecchia. Musiche di Giacomo D'Attorre e Francesco Lima, illustrazioni di Michele Papetti, grafiche e video di Nicola Varesco, aiuto regĂŹa Vladimiro De Felice. In scena il 17 e 18 aprile all’AlmagiĂ alle 21.


INSIEME PER LE NEO IMPRESE

LE AZIENDE INFORMANO

Le tre CNA della Romagna stanziano un fondo di 350.000 euro a sostegno dei nuovi imprenditori. Un investimento per e sul territorio La campagna di CNA Nuove Imprese 2019 è rivolta a neo imprese in fase di costituzione/avviamento, a nuove imprese non associate nate da non più di 12 mesi, compresi i liberi professionisti e i lavoratori atipici. Mette in sinergia le CNA di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini stanziando un fondo di 350.000 euro a sostegno delle neo attività: un investimento per e sul territorio «La crisi iniziata nel 2008 – afferma il presidente della CNA di Ravenna, Pierpaolo Burioli – ha mutato in modo significativo anche il mondo delle neo imprese. La loro vita media si è dimezzata rispetto a dieci anni prima e anche le forme giuridiche con cui i nuovi imprenditori affrontano il mercato sono diverse, mentre il Governo ha dato il via a nuovi regimi per incentivare il “fare impresa”. A domande straordinarie occorrono risposte straordinarie, per questo le tre CNA della Romagna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, hanno deciso di unire le forze in un progetto comune rivolto alle neo imprese sostenendole attraverso un fondo di 350.000 euro». «Ogni anno – sottolinea il direttore della CNA, Massimo Mazzavillani – nascono centinaia di nuove attività, e gli ostacoli che sin da subito sono chiamate ad affrontare sono molteplici: ingranaggi burocratici tutt'altro che agevoli, informazioni frammentarie e contrastanti, finanziamenti scarsi e difficilmente raggiungibili e, soprattutto, un mercato da scoprire con cui confrontarsi. Le CNA della Romagna che oggi rappresentano complessivamente 28.000 imprenditrici e imprenditori, uniscono le forze per seguire passo passo il nuovo imprenditore nei passaggi cruciali e importanti della creazione di impresa: dall’assistenza nell’individuare i modelli di business alla formazione manageriale, dall’affiancamento nelle fasi burocratiche all’ottenimento di finanziamenti a tassi particolarmente agevolati». Sono state 5.943 le imprese che hanno avviato una attività in Romagna nel 2018, di queste 1.993 sono artigiane. In provincia di Ravenna, sempre nel 2018, hanno avviato l’attività circa 2.000 imprese e, di queste, 718 sono artigiane. Ma questi numeri non bastano, occorre incoraggiare maggiormente le nuove idee imprenditoriali, andarle a cercare dove nascono, incentivarle e sostenerle.

IL PROGETTO NEL DETTAGLIO Strumenti per rafforzare le neo imprese, networking e un osservatorio permanente Il progetto unisce le CNA di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini su tre punti decisivi per sorreggere e interpretare lo sforzo imprenditoriale di queste aziende: ѵ Strumenti reali per rafforzare le aziende appena aperte: le CNA Romagnole mettono a disposizione un kit del valore di 1.200 euro che prevede per chi apre l’azienda con i servizi in una delle tre Associazioni di potere usufruire di: • “zero interessi”, contributo per operazioni di finanziamenti bancari erogati, finalizzati ad investimenti comprese una parte delle spese di avvio d’impresa; • consulenza di settore su normative, incentivi, opportunità; • un kit digitale che consiste nell’attivazione di PEC, firma digitale smart card, procedura di fatturazione elettronica gratuite per un anno; • pacchetto Privacy con erogazione gratuita di check up per l’analisi della situazione aziendale, modello informativa fornitori personalizzato e modello informativa/consenso clienti personalizzato; ѵ Networking con le altre imprese, occasione di contatto e confronto con neo imprenditori e con imprese già consolidate, per fare network e creare nuove opportunità. Accesso gratuito alle piattaforme promozionali del Sistema CNA. Incontri/focus nelle tre province, aperti a tutti i nuovi imprenditori della Romagna a partecipazione gratuita. ѵ Un Osservatorio permanente sulle neo imprese che elabori i dati delle tre province romagnole funzionali a cogliere i bisogni delle imprese e adeguare costantemente l’assistenza su obblighi normativi, sostegno allo sviluppo e tutoraggio aziendale. L’Osservatorio lavorerà i dati con rilevazioni omogenee e coerenti e report periodici a disposizione delle strutture dedicate.


SALUTE e BENESSERE

SPECIALE / I 11-17 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI

PERSONALE SANITARIO

Tanti assunti, giovani e stabili nelle Asl e ospedali della regione Nel 2018 gli impiegati a tempo indeterminato sono stati 4223. La Romagna in testa con 976 assunzioni. Notevole anche la quota di turnover (oltre il 120%) Tanti nuovi assunti, più giovani, e con contratti a tempo indeterminato, con un ritmo di turnover da record, mediamente del 120% e con punte superiori al 150% per gli infermieri. È il ritratto recente del personale impiegato nel Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna, in un quadro in evoluzione largamente positivo. Complessivamente nei primi 3 mesi del 2019 si sono registrate 1.236 assunzioni (882 nel comparto e 354 nella dirigenza), con una media di 400 al mese; le stabilizzazioni, in prosecuzione degli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali, sono 303 (94 nel comparto e 209 nella dirigenza). E anche l’età media dei medici si abbassa: nel 2009, quelli con meno di 44 anni erano il 30%, a fine 2018 sfiorano il 40%. Un dato che

AUTISMO Nel 2019 due milioni di euro in più dalla Regione per la cura dei piccoli L’Amministrazione Regionale ha messo a disposizione nel 2019 due milioni di euro in più per la cura dei bambini autistici più piccoli (fino ai 6 anni) che si sommano al milione e mezzo di euro con i quali finanzia annualmente il “Programma regionale integrato per l’assistenza alle persone con disturbo dello spettro autistico. Queste risorse aggiuntive sarnno suddivise tra le Ausl di tutto il territorio sulla base della distribuzione della popolazione residente fra i 0 e i 6 anni. 495 mila euro sono destinati all’Ausl Romagna, che conta 64.410 bambini residenti sotto i sei anni d’età. Nel 2018 sono stati 3.769 i minori (fino ai 18 anni) affetti da autismo in carico alle strutture territoriali di Neuropsichiatria infantile in Emilia Romagna.

consolida una tendenza che ha visto il 2018 chiudersi con 4.223 assunti a tempo indeterminato, di cui 1.746 stabilizzazioni, per un triennio, dal 2016, con 9.106 assunti, compresi 3.204 usciti dal precariato. In totale, alla fine di marzo si contano 10.342 fra medici, infermieri, ostetriche, tecnici e operatori assunti a tempo indeterminato, di cui 3.507 stabilizzati, nelle aziende sanitarie da Piacenza alla Romagna Gli investimenti della Regione (oltre 24 milioni di euro le risorse stanziate) per il continuo reperimento delle migliori professionalità e il rafforzamento degli organici hanno portato anche a un altro risultato significativo sul versante anagrafico: se nel 2009, infatti, il personale medico con meno di 44 anni rappresentava il 30% della forza lavoro, a fine 2018 sfiora il 40%. Da inizio legislatura ad oggi, poi, il numero complessivo dei dirigenti medici in servizio nelle strutture dell’Emilia-Romagna è aumentato a livello assoluto di oltre 450 unità, mentre – sulla base dei dati attuali – l’opzione “quota 100” ha coinvolto meno di 40 dirigenti e poco meno di 200 persone nel comparto, mantenendo pertanto costante e fisiologico il flusso dei pensionamenti. Peraltro la copertura del turnover colloca l’Emilia-Romagna ai vertici in Italia: 120% nel biennio 2017-2018, con punte del 150% per gli infermieri e del 130% per i dirigenti sanitari.Assunzioni e stabilizzazioni che, insieme al Piano straordinario per l’abbattimento delle liste d’attesa, hanno permesso di raggiungere un altro risultato: in Emilia-Romagna, infatti, visite ed esami sono garantiti per oltre il 98% dei casi nei tempi previsti dalla normativa nazionale: rispettivamente entro 30 e 60 giorni). Infine, va sottolineato che l’Ausl territoriale della Romagna spicca nel 2018 su tutte le altre Aziende Sanitarie e Ospedaliere della regione con l’assunzione di 976 persone, tra comparto (619) e dirigenza (357) e una quota di turn over che tocca il 137%.

CONVEGNO MEDICO A Ravenna si incontrano specialisti dermatologi per fare il punto sulle terapie contro la psoriasi L'Unità Operativa di Dermatologia di Ravenna ha promosso sabato 13 aprile, dalle ore 9, a Palazzo Rasponi dalle Teste (piazza Kennedy) il congresso dal titolo "La psoriasi: attualità e prospettive future. II edizione. Lo stato dell’arte”. A presiedere l’assise medico-scientifica il dottor Antonio Ascari Raccagni (direttore di Dermatologia Ravenna) la dottoressa Michela Tabanelli (dirigente medico di Dermatologia Ravenna e il dottor Davide Melandri (coordinatore Dermatologie Ausl Romagna). La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce una larga fetta della popolazione generale. La migliore comprensione dei meccanismi patogenetici alla base della psoriasi ha portato allo sviluppo di farmaci sempre più tecnologici e precisi, capaci di colpire in maniera sempre più selettiva le molecole coinvolte nella malattia. Oggi il dermatologo ha quindi a disposizione un ampio armamentario terapeutico, che permette una personalizzazione del trattamento in base alle caratteristiche del paziente. Tra queste ultime, patologie concomitanti quali epatiti virali B, C e tubercolosi, e condizioni quali gravidanza, maternità, paternità ed età pediatrica, giocano un ruolo importante nell'indirizzo della scelta terapeutica. Nel congresso, con l’intervento di diversi specialisti delle Ausl e ospedali della regione, sarà analizzato lo stato dell'arte relativo alla terapia della psoriasi, con particolare attenzione alle caratteristiche e alle condizioni particolari dei pazienti.


II / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 11-17 aprile 2019

SALUTE e BENESSERE

FARMACOLOGIA

Nel laboratorio galenico dove nascono i rimedi fitoterapici L’esperienza di Livia Carlini, tirocinante alla Farmacia comunale 8 di Ravenna Intorno alla fitoterapia, negli ultimi anni, si è risvegliato un forte interesse. Branca della medicina allopatica, la fitoterapia utilizza piante e suoi derivati come sistema terapeutico. L’impiego della fitoterapia è giustificato da una serie di considerazioni fondate sull’uso millenario delle piante, uso oggi rivisto alla luce di nuove tecniche e impostazioni metodologiche. Partendo da queste considerazioni, la ravennate Livia Carlini ha elaborato la sua tesi di laurea in Farmacia all’Università di Bologna (campus di Rimini). La tesi, dal titolo “I fitoterapici della Linea Galenica nel consiglio del farmacista”, è frutto di un tirocinio pratico-professionale svolto alla Farmacia Comunale n. 8 di Ravenna. Livia Carlini, la sua tesi parte da un’indagine Istat del 2013, da cui cosa emergeva? «La cura con medicine alternative, anche in l’Italia, ha avuto negli ultimi anni un incremento e nel 2013 la percentuale di italiani che , nel periodo 2011-2013, ha utilizzato prodotti fitoterapici è mediamente l’1,9%. Vi è, però, una notevole differenza fra le diverse aree del Paese: il centro-nord decisamente superiore alla media nazionale e il sud, molto al di sotto. L’Emilia Romagna è al quarto posto, insieme al Veneto. Il cliente-tipo che si avvicina alla fitoterapia, secondo l’indagine Istat, è: donna, con un grado di istruzione superiore (diploma o laurea), e un’età compresa tra 35 e 54 anni». Com’è nata l’idea di svolgere il suo tirocinio per tesi alla Farmacia Comunale 8 di Ravenna? «Il professore di farmacologia, Andrea Tarozzi, al quale mi sono rivolta per la tesi, mi ha consigliato di rivolgermi alla Farmacia Comunale n. 8 della mia città dove viene allestita una linea di salutistici, la Linea Galenica. Nel laboratorio, gestito da un team di farmaciste (le dottoresse Conti, Cavina e Giorgini), ho avuto la possibilità di approfondire la tecnica, la farmacologia e la legislazione applicati alla galenica, oltre ad essere coinvolta nell’allestimento dei prodotti salutistici. La Linea Galenica è prodotta e venduta nella Farmacia Comunale 8 da circa tre anni e, come evidenzia la mia tesi, è particolarmente apprezzata dalla clientela. Così ho focalizzato l’argomento di tesi su un’indagine che fornisse informazioni su come meglio orienta-

re e valorizzare la fitoterapia galenica, attraverso l’analisi delle risposte ad un questionario somministrato agli acquirenti dei prodotti della Linea Galenica». Cosa ha scoperto sul campione di persone che hanno comprato prodotti fitoterapici? «Sono stati confermati quasi in toto i risultati dell’indagine Istat; anche nel mio campione la prevalenza della clientela è formata da donne (75%), per lo più laureati e diplomati (44 %) ma l’età degli acquirenti è più distribuita nelle varie fasce di età. Sotto il profilo dell’occupazione, la maggior parte dei clienti è “lavoratore dipendente” (51%)». Come si sono espressi gli intervistati relativamente a possibili effetti collaterali? «Nessuno ha evidenziato effetti collaterali». E sull’efficacia percepita? «I prodotti della linea Galenica sono stati percepiti dal campione di clienti in esame come più / ugualmente efficaci rispetto ad altri farmaci/integratori assunti per lo stesso disturbo. In generale l’efficacia del singolo prodotto è stata giudicata, nella maggior parte dei casi, positivamente». Quanto conta la consulenza del farmacista? «Il ruolo del farmacista è di fondamentale importanza per consigliare e controllare l’uso dei prodotti fitoterapici e per svolgere un’azione di farmacovigilanza e il consiglio del farmacista è risultato determinante nella scelta del prodotto per l’82% degli intervistati». Quali sono i prodotti più richiesti? «Tra i 23 prodotti presi in considerazione, i primi cinque fitoterapici sono: Grindelia composto “sciroppo”, riso rosso capsule (ad oggi allestito solo su prescrizione medica; sostituito nella Linea Galenica da altri prodotti: Mela Annurca e Berberis), Propoli composto spray, Pilosella composto gocce e Centella composto crema». Che ricordo conserverà di questa esperienza e cosa la aspetta in futuro? «Ho trascorso quasi un anno nel laboratorio della Farmacia Comunale 8; per me è stato un periodo molto bello, in cui sono cresciuta professionalmente e umanamente grazie al contatto

La neolaureata in farmacia Livia Carlini con il suo tutor, il dottor Gabriele Taglioni, direttore della Farmacia Comunale 8 di Ravenna

con farmacisti qualificati e persone che mi hanno supportato in questo percorso formativo. Fra questi un ringraziamento speciale alle farmaciste del laboratorio, al direttore della Farmacia comunale, il dottor Gabriele Taglioni, mio correlatore e tutor. Dopo questa esperienza, spero in futuro di poter svolgere questa professione e, per questo, ora sto studiando per l’esame di Stato» Roberta Bezzi

SOLIDARIETÀ Una Margherita per la ricerca oncologica Prosegue fino al 25 aprile l’iniziativa benefica “Margherita per Airc”. promossa dall'Associazione Italiana Centri Giardinaggio a sostegno della ricerca sul cancro di Airc. Al centro della campagna di solidarietà l’acquisto di una pianta di margherita, fiore della purezza per eccellenza e prodotto made in Italy al 100%. Sono più di 70 i centri giardinaggio associati Aicg in Italia dove si possono acquistare le margherite al prezzo di 4.50 euro di cui 1.50 euro sarà devoluto ad Airc per sostenere una nuova borsa di studio. Lo scorso anno sono stati venduti 27mila esemplari per una raccolta pari a 30mila euro che hanno consentito di finanziare la parte conclusiva di un’indagine dell’Istituo Europeo di Oncologia dedicata ai meccanismi biologici di base della leucemia. Info: www.aicg.it

INFOPROM

CENTRO ESTETICO SOLIDEA

Primavera tempo di prendersi cura del proprio corpo Al Centro estetico Solidea puoi provare i massaggi specifici studiati per ogni tipo di imperfezione. Novità 2019, il trattamento “Modella il tuo corpo con la natura” e il bagno turco per potenziare impacchi e fanghi La primavera è il momento giusto per prendersi cura del proprio corpo, non solo per scrollarsi di dosso il torpore dell’inverno ma anche per rimettesti in forma in vista della calda stagione estiva. Senza contare che durante i classici cambi di stagione, una “coccola” in più può rivelarsi ristoratrice. Al Centro estetico Solidea di Ravenna, in via Porto Coriandro 7/C di fronte alla Rocca Brancaleone, è possibile sperimentare diversi trattamenti per il corpo, a un prezzo scontato per chi sceglie un pacchetto. «Al riguardo offriamo una consulenza gratuita – spiega Nicole Marchetti

–, in modo da poter ascoltare le esigenze della cliente e consigliare il giusto trattamento in base all’inestetismo da risolvere. In genere, per avere dei risultati apprezzabili, consigliamo un minimo di quattro massaggi e fino a un massimo di dieci, da intervallare con l’utilizzo a casa di prodotti specifici. Sul fronte dei trattamenti per il corpo, ce n’è davvero per tutti i gusti, a partire dai tradizionali detossinanti, drenanti, anticellulite, modellanti, tonificanti ed elasticizzanti. Tutte da provare sono poi le novità, quali il “Modella il tuo corpo con la natura – Pure Powder System” che prevede l’utilizzo di polveri pure a base di curcuma, centella, garcinia, mescolate con oli particolari. Ovviamente il trattamento è sempre mirato al tipo di imperfezione da correggere. Per chi preferisce l’utilizzo di altri prodotti, quali sieri, scrub e creme varie, ci sono anche i trattamenti “Alpha Complexe”, altrettanto validi». In questo periodo così come anche nei mesi caldi, l’ideale sono i bendaggi drenanti per regalare al proprio corpo una sensazione di maggiore leggerezza, così come i fanghi praticati in particolare alle gambe e alla pancia. I trattamenti possono essere abbinati anche alla pressoterapia che favorisce il linfodrenaggio dei liquidi. Tutta da sperimentare è infine la novità del bagno turco, perfetto per potenziare alcuni trattamenti come impacchi e fanghi. Solidea è aperto dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì). Info e prenotazioni: 0544 456554 e www.centroesteticosolidea.it


SALUTE e BENESSERE CELIACHIA

DA LUGLIO LA SPESA SENZA GLUTINE SI PAGA CON TESSERA SANITARIA A partire dal primo luglio in EmiliaRomagna per i circa 18mila cittadini (di cui oltre mille ravennati) affetti da celiachia sarà più semplice fare la spesa: da quella data, infatti, la Regione (la spesa a carico del Servizio sanitario regionale nel 2018 è stata di 19,7 milioni di euro) renderà operativo il nuovo percorso di approvvigionamento dei prodotti privi di glutine a carico del Servizio sanitario regionale, sostituendo l’attuale modalità di erogazione dei buoni cartacei con un corrispondente valore mensile (dai 56 ai 124 euro, a seconda del sesso e dell’età) in formato elettronico. Per rifornirsi di questi alimenti, dunque, basterà andare in qualsiasi farmacia o negozio convenzionato sul territorio portando con sé la tessera sanitaria – Cns (Carta nazionale dei servizi) e il codice Pin celiachia: si potrà spendere il credito mensile in misura graduale, in base alle proprie esigenze. La novità verrà presto annunciata con una lettera inviata dalle singole Ausl ai propri assistiti affetti da celiachia. Se il cittadino ha già attivato – o attiverà – il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), la nuova modalità di gestione del credito mensile per l’approvvigionamento dei prodotti senza glutine risulterà molto facilitata: potrà, infatti, visualizzare il credito disponibile aggiornato all’ultima transazione compiuta, vedere in tempo reale lo storico delle spese effettuate, ricevere e visualizzare il codice Pin celiachia senza dover attendere la comunicazione da parte dall’Azienda sanitaria e, all’occorrenza, crearne uno nuovo.

SPECIALE / III 11-17 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI

INFOPROM

QUINTESSENCE PARRUCCHIERI

Aiutare le persone a valorizzarsi con un’alta tecnica e prodotti naturali, ecosostenibili, di assoluta qualità Nel salone di via Berlinguer 80, a Ravenna, Elena Miccoli ha sposato la filosofia e i principi etici di sostenibilità del noto marchio Davines per realizzare i desideri ed esaltare la bellezza di ogni cliente del prodotto, visto che utilizziamo solo risorse energetiche rinnovabili, ingredienti pregiati e naturali, sempre adottando il giusto rigore scientifico, al fine di garantire la massima sicurezza per i nostri consumatori. Dall’altro, un’etica fondata sull’incoraggiare chi ci circonda a prendersi cura di se stessi, dell’ambiente in cui vivono e lavorano, e delle cose che amano». Il personale di Quintessence Parrucchieri segue costantemente una formazione di altissimo livello, non solo dal punto di vista tecnico e professionale, ma anche sul versante dell’approccio alla clientela per essere al passo con i grandi cambiamenti di questi ultimi anni. «L’accoglienza è per noi un aspetto molto importante – aggiunge Elena –. Chi entra nel nostro salone, usufruisce di tutta una serie di comfort quali puntualità del servizio, ambiente luminoso, bello, comodo e mai affollato, cordialità del personale attenzione e disponibilità all’ascolto, un buon caffè o tisana rilassante. Dato che svolgiamo il nostro lavoro per passione, non seguiamo un copione ma ricerchiamo la massima personalizzazione per realizzare i desideri di cambiamento della nostra clientela. Ogni volta è come dipingere un nuovo quadro con l’obiettivo di esaltare la bellezza e la storia di ogni singola persona, Tutto parte dal fondamentale linguaggio degli occhi…». Non a caso Quintessence Parrucchieri è riuscita a crearsi nel tempo una clientela fidelizzata ma selezionata. Anche con i propri collaboratori, Elena sta portando avanti un percorso di crescita professionale e personale allo stesso tempo, tant’è che ormai lo staff è autonomo e in grado di occuparsi anche di trucco e style per la sposa e per ogni cerimonia. Un sogno nel cassetto? «Completare il percorso della bellezza e del benessere con l’apertura di un centro estetico. Ci sono buone speranze che si realizzi», conclude Elena Miccoli.

Aiutare le persone a tirar fuori e valorizzare l’originale “bellezza”, esteriore e interiore, che è frutto del proprio modo di essere e dei propri desideri, grazie a uno staff specializzato e ad alta tecnica, che lavora con prodotti sostenibili, naturali e di assoluta qualità. Questa è la filosofia su cui ha investito Elena Miccoli, con alle spalle circa trent’anni di esperienza nel settore, che ha la creatività nel dna, avendo ereditato dalla nonna parrucchiera la passione per una professione che porta avanti come una missione. Dieci anni fa ha aperto il suo salone, Quintessence Parrucchieri in via Berlinguer 80 a Ravenna, che gestisce insieme a Enis e ad altri validi collaboratori, “sposando” i principi del noto marchio italiano Davines che rispecchia in pieno il suo modo di pensare e lavorare. «Questa azienda ha esattamente tutto ciò che cercavamo e offre un bel supporto – racconta Elena –. Sostenibilità, biodiversità e prodotto sono i tre pilastri del gruppo di cui facciamo parte. Da un lato c’è la bontà

Quintessence Parrucchieri di Elena ed Enis via Berlinguer 80 - Ravenna tel. 0544 275202 Pagina FB Quintessence Parrucchieri

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SALUTE e BENESSERE

IV / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 11-17 aprile 2019

ALIMENTAZIONE NATURALE

UTILIZZO E RICETTE

L’inconfondibile aroma e le proprietà salutari del finocchio selvatico Ingrediente della tradizione culinaria italiana, racchiude notevoli virtù benefiche Il Finocchio Selvatico (Foeniculum vulgare Miller), conosciuto anche come finocchietto, è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Umbelliferae, è originaria delle regioni mediterranee ed è molto diffusa nelle zone costiere italiane. Sono svariate le ricette della tradizione italiana che lo vedono come ingrediente indispensabile e solo per citarne alcune, come non pensare al coniglio in porchetta umbro o alla pasta con le sarde siciliane o ancora a tutta la cucina sarda. E il suo sapore inconfondibile non lo ritroviamo solo nelle foglie ma anche nelle radici e nei suoi semi. Insomma, è un vero dono della natura! Il suo grande valore però non va ricercato solo nelle caratteristiche gustative e olfattive che dona ai nostri piatti ma anche nelle numerose proprietà fitoterapiche che porta con se: - proprietà carminative: il finocchietto selvatico ha la capacità di assorbire ed eliminare i gas dovuti a malassorbimento del cibo, combinazioni alimentari sbagliate con conseguente formazione di meteorismo; - proprietà antispasmodiche: aiuta ad alleviare fastidiose colichette digestive dei bimbi ed è indicato per chi soffre di dolori epigastrici; - proprietà diuretiche: coadiuva a sgonfiare l’organismo e facilita la diuresi; - proprietà detossinanti: per potenziarne l’effetto detossinante, il finocchietto selvatico può essere miscelato ad altri rimedi erboristici come tarassaco, cardo mariano, carciofo. Così facendo si migliora il suo sapore e si aumenta il suo effetto drenante e purificante; - proprietà galattogene: i semi di finocchietto selvatico favoriscono la montata lattea per le neomamme e indirettamente i suoi benefici arrivano al bimbo, preservandolo dalle tipiche coliche dei neonati. Nello specifico, utilizzare il finocchietto selvatico in infuso apporta numerosi benefici all’organismo, soprattutto per coloro che lamentano disturbi più o meno gravi al tratto gastro-intestinale: chi soffre di dolori epigastrici, mal di sto-

Le proprietà anticancerogene

Uno studio scientifico del gruppo di ricerca di Careggi, effettuato presso il centro di Medicina Integrativa e presentato a Berlino nel 2012, ha dimostrato le proprietà anticancerogene del Finocchio Selvatico. I direttori della ricerca F. Firenzuoli e A. Vannacci (ricercatore presso il Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Firenze) hanno spiegato che i benefici sarebbero dovuti alla presenza di polifenoli, tra i quali l’EGCG (epigallocatechinagallato), la ben nota molecola antiossidante presente anche nel té verde, capace di inibire l’attivazione tossica dell’estragolo (molecola nociva presente anche nel basilico) e di favorire l’apoptosi (auto-distruzione di cellule malate) riducendo l’attività metastasica.

Edulcorante di sapori

Il finocchietto selvatico in passato veniva largamente utilizzato per edulcorare alcuni sapori di vini e insaccati di scarsa qualità; da qui nasce il termine “infinocchiare” con l’accezione di inganno.

Pesto di Finocchietto Selvatico

maco con spasmi, gastrite con bruciori può trovare beneficio da una buona tazza di infuso di finocchietto selvatico, da assaporare dopo i pasti o durante la giornata per predisporre lo stomaco al pasto successivo. In caso di irregolarità intestinali, gonfiori, stipsi, diarrea, meteorismo o spasmi, invece, favorisce la peristalsi intestinale, assorbe gli eccessi di gas, disinfiamma il colon, seda contrazioni e dolori. Infine per eventuale catarro delle vie respiratorie superiori, svolge un’azione espettorante e secretolitica, aiuta a fluidificare il muco ed eliminarlo. L’infuso caldo preso alla sera migliora la respirazione e predispone a un sonno ristoratore. Ma nonostante le molteplici virtù non mancano alcune controidicazioni: è consigliabile non utilizzare per lunghi periodi preparati a base di finocchio per la sua componente estrogenica dovuta all’anetolo. Chi utilizza forme di contraccezione orale inoltre deve porre particolare attenzione, poiché i componenti potrebbero diminuirne l’efficacia, per competizione sui recettori degli estrogeni. Giorgia Lagosti

Ingredienti per 4 persone: 250 grammi di finocchietto selvatico ripulito delle parti più legnose, 100 grammi di mandorle pelate, 50 grammi di pecorino, 2 spicchi di aglio (anche solo uno se grande), sale marino integrale, olio extravergine di oliva Preparazione: In una pentola capiente far bollire dell’acqua poi unire il finocchietto e lasciarlo andare per un paio di minuti. Scolarlo e freddarlo molto velocemente in acqua e ghiaccio. Nel frattempo, nel bicchiere del frullatore, cominciare a ridurre il briciole le mandorle, l’aglio e il pecorino. Dopo poco aggiungere anche il finocchietto, l’olio e il sale. Continuare a frullare per qualche secondo: le foglie non devono assolutamente scaldarsi. Una volta pronto, il pesto potrà essere conservato in frigo per qualche giorno o in freezer per un paio di mesi. Nota: di questo pesto esistono molteplici varianti che sostituiscono mandorle con pinoli o nocciole tostate, o aggiungono qualche acciuga sotto sale.

INFOPROM

SANITARIA ORTOPEDIA

Una schiena dritta e in salute Una schiena curva o ingobbita provoca dolori che possono peggiorare con il passare del tempo. Come non ricordare quando a scuola la maestra o a casa i genitori raccomandano a bambini e ragazzini: «Stai dritto!». Un saggio consiglio… Per questo, è molto importante sforzarsi di mantenere la schiena in posizione eretta, in modo da ridurre la gravità del problema da anziani. Il primo passo consiste nell’imparare a conoscere una buona postura. Per migliorare la propria postura, basta semplicemente sapere cosa si deve osservare in se stessi. Come si sa, le spalle devono essere all’indietro, l’addome contratto e il petto in fuori. Può essere d’aiuto mettersi di profilo davanti a uno specchio e controllare se si riesce a formare una linea retta che va dal lobo dell’orecchio fino al centro della caviglia attraversando la spalla, l’anca e il ginocchio. Per quanto riguarda testa e collo, bisogna verificare che la testa sia ben dritta, verso l’alto sopra le spalle. Molte persone tendono a portare la testa in avanti. Se si vede che le orecchie sono allineate con la parte anteriore del torace, si deve spostare la testa indietro. C’è

poi da allineare correttamente spalle, braccia e mani. Le braccia e le mani devono cadere ai lati del corpo. In questo modo le spalle assumono una buona postura. Se si nota che le braccia tendono a rimanere verso la parte anteriore del torace, occorre portare indietro le spalle. Per quanto concerne infine i fianchi, è bene trovare un giusto equilibrio tra una posizione arretrata e avanzata del bacino. Per chi avesse bisogno di un “aiutino”, la Sanitaria Ortopedia di Elena Tazzari propone il “Raddrizzaspalle” che permette di raggiungere una corretta posizione, migliorando notevolmente il portamento e la figura. Ritrovare la naturale postura sarà più facile anche grazie alla pratica regolazione dei tiranti. Il raddrizzaspalle, infatti, si modella sul corpo senza fastidiosi sfregamenti. Efficace e discreto, è disponibile dalla taglia small fino alla xlarge a seconda della circonferenza del torace. Info: Sanitaria Ortopedia, via Matteotti 22 Bagnacavallo tel. 0545 60641 - FB Sanitaria Ortopedia - www.sanitariaortopediatazzari.com

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SOCIETÀ / 15 11-17 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI

TEMPO LIBERO

I circoli Arci in festa: quattro giorni di eventi

STORIA

ARCHEOLOGIA

I MOSAICI ROMANI RITROVATI A FAENZA IN MOSTRA A PALAZZO MAZZOLANI Esposizione permanente, “visibile ma non visitabile”

Dai concerti ai giochi, dagli spettacoli agli incontri Angelo Ferracuti

I WU MING E LA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE Sabato 13 aprile si terrà il secondo appuntamento di “Riscrivere la Storia”. Alle 11 al chiostro dell’emeroteca (alla biblioteca Classense in caso di pioggia) di Ravenna si parlerà della rivoluzione d’ottobre e di come la rivolta russa voluta da artisti e intellettuali finì con il farli uccidere. Se ne discuterà assieme ai componenti del collettivo di scrittori Wu Ming, autori di Proletkult (Einaudi), in dialogo con Matteo Cavezzali.

“Infestarci” è un progetto di Arci Ravenna che ha lo scopo, attraverso un percorso itinerante nei circoli virtuosi della provincia, di porSTREET ART tare agli occhi dei cittadini la fitta rete di circoUna visita guidata tra i muri dipinti di Cotignola li Arci e le loro diverse iniziative, tra arte, cultura, intrattenimento, servizi, volontariato, diOltre venti muri dipinti, la campavulgazione e accoglienza. Il programma di Ingna, il fiume, la Linea gotica, l’isola festarci verrà presentato giovedì 11 aprile alle dell’Albaràz, l’Arena delle balle di 17.30 alla Rocca Brancaleone di Ravenna (dopaglia, il Canale del mulino: sabato ve seguirà anche la performance artistica di 13 aprile alle 14 a Cotignola ci sarà Abra Degli Esposti). Alle 21 dello stesso giorno una nuova visita guidata al "museo a cielo aperto" che racconta il paeil primo evento in programma al Brainstorm di se. Il ritrovo è al parcheggio del Fusignano, con i concerti di musica rock con campo sportivo di via Cenacchio. band locali: Cacao, Horseloverfat e Aldi L’escursione è di circa 5,5 km, per dallo Spazio. una durata complessiva di tre ore. Per partecipare è necessario Venerdì 12 aprile si parte alle 18 al Dock 61 prenotare chiamando il 349 3523188 entro venerdì 12 aprile. di Ravenna (zona Darsena) con lo scrittore e giornalista Angelo Ferracuti che presenta “Selva Oscura”, reportage di fotografia e letteratura sullo stato della Foresta amazzonica. Alle 21.30 si passa al teatro Socjale di Piangipane con Roberto Magnani in “Odisea”, lettuCINEMA ra selvatica di Tonino Guerra a cura del Teatro Tornano i film (gratis) delle Albe. A seguire, sempre al Socjale consui giovani e per i giovani certo (folk-noir) dei Roma Amor, che presentano il nuovo album. Prosegue a RavenSabato 13 aprile si parte alle 18 al cinema na la rassegna cineArci Gulliver con la presentazione di Cuma matografica “Youth Project, progetto di street art a sostegno delin the world” che l’America latina, con proiezione del documenparte da film sui tario ” Los garrobos del Lempa” con Ericailcagiovani “per arrivane e Bastardilla. Alle 21.30 al Mama’s di Rare ai giovani”. venna il “poeta parlante” Roberto MercadiGiovedì 11 aprile ni con “Noi siamo il suolo, noi siamo la terra”, alle 21 al circolo Abajur va in scena il un monologo in apparenza visionario, ma bamini festival Tout Court: cortomesato su dati rigorosamente scientifici per riflettraggi francofoni, proiettati in lingua tere sul legame strettissimo fra ecologia ed ecofrancese con sottotitoli italiani. nomia, su cosa sia un ecosistema, su come ecoLunedì 15 aprile sempre alle 21 apsistemi apparentemente lontani interagiscano puntamento al Cinema Jolly con Il professore cambia scuola di Olivier fra loro. Domenica 14 aprile l’ultima giornata Ayache-Vidal (Francia 2017): un prodella rassegna parte alle 10.30 al Circolo fessore di lettere al prestigioso liceo Quintet di Ravenna con l’associazione LucerHenri IV di Parigi un giorno, senza votola Ludens che propone giochi, spettacoli e lerlo, viene trasferito in un liceo della formazione per i più piccoli (bambini dai 3 ai banlieue. Ingresso gratuito. 10 anni), a seguire spettacolo di burattini. Dalle 15, sempre al Quintet, tornei di giochi da tavolo e sfide per tutte le età. Alle 21.30 ultimo appuntamento al Kinotto di Borgo Masotti (Mezzano) dove è in programma il concerto dei ARTE Savana Funk. Sculture in cartapesta a Cervia Durante la rassegna la tessera Arci ha un costo di 10 Il 13 aprile alle 17.30 ai Magazzini del Sale di Cervia euro. Ingresso a pagamento inaugura la mostra del forlivese Giorgio Bedei, una (5 euro) solo al Socjale e al quarantina di sculture in cartapesta. Fino al 22 aprile. Mama’s.

Giovedì 11 aprile alle 18 verrà inaugurata a Faenza “Archeologia nella corte di Palazzo Mazzolani”, progetto promosso dal Rotary Club Faenza per rendere visibili in modo permanente i mosaici romani ritrovati in città. Poco meno di due anni fa, l’atrio di Palazzo Mazzolani, storico edificio del primo Settecento faentino, era stato oggetto di un importante intervento di riqualificazione che aveva reso visibili al suo interno una selezione di reperti archeologici faentini. Ora il Rotary Club Faenza ha promosso la realizzazione di una nuova esposizione di mosaici romani, in un ambiente visibile ma non visitabile. L’esposizione storico-cronologica dei mosaici romani, curata dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, restituisce il quadro di una città non solo ricca ed elegante ma soprattutto all'avanguardia per qualità, tecnica e cultura. Sono esposti alcuni dei più importanti pavimenti di età romana (dal I al VI secolo d.C.) rinvenuti nel corso di scavi archeologici a Faenza, un dolio (contenitore in genere interrato che serviva alla conservazione delle granaglie) e un gruppo di anfore usate per il trasporto e la conservazione di olio, vino e salse. Al termin dell’inaugurazione verrà servito un buffet. Palazzo Mazzolani è in corso Mazzini 93.


16 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 11-17 aprile 2019

WELFARE Il nuovo sportello per la non autosufficienza Da alcuni giorni è attivo lo “Sportello sociale per la non autosufficienza”, un servizio rivolto ai cittadini non autosufficienti e alle loro famiglie. Lo sportello è presente nei comuni di Ravenna, Cervia e Russi ed è gestito in collaborazione con la Cooperativa Libra di Ravenna. A Ravenna riunisce i precedenti sportelli Sap (Servizio aiuto alla persona) e Badami per rispondere, con un unico servizio, in modo più completo e integrato sulle attività di sostegno alla cittadinanza attiva, alle famiglie e ai loro diritti. Ora in un unico sportello è possibile ricevere informazioni e consulenza per la mobilità e l'accompagnamento nel territorio, il rilascio della carta bianca, l'albo dei volontari per le attività di supporto alle persone non autosufficienti, corsi di formazione per assistenti familiari, elenchi di assistenti familiari per l'assistenza agli anziani e ai disabili. Lo sportello è a Ravenna a Palazzo Rasponi (via Massimo D'Azeglio 2 - 2° piano; orari: dal lunedì al venerdì 9-13, giovedì 14-17 tel. 0544 482789 – 485317 cell 3409651751), a Cervia in via Roma 33 (c/o CerviaInforma, orari: giovedì 10-13 tel 0544 979342) e a Russi in via Cavour 21 (c/o Centro Culturale Polivalente orari: venerdì 10-13 tel 0544 587644). Per tutti le sedi è attiva un’unica email: nonautosufficienza@comune.ra.it.

AMBIENTE

Convegno e mostra sui cambiamenti climatici “Ravenna, città per le persone” è il titolo del convegno durante il quale sarà inaugurata, venerdì 12 aprile a partire dalle 14 a palazzo Rasponi dalle Teste, la mostra “Città per le persone”. L’obiettivo è illustrare le conseguenze che i cambiamenti climatici possono generare nell’ambiente urbano e suggerire le possibili soluzioni, attingendo dalle migliori pratiche selezionate principalmente in ambito europeo. La mostra riporta anche gli esiti delle sperimentazioni condotte nell’ambito del percorso formativo e dei laboratori progettuali di REBUS (REnovation of public Buildings and Urban Spaces), un percorso formativo e un laboratorio progettuale sulla rigenerazione urbana per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, condotto con il metodo del gioco simulazione. Una intera sezione della mostra è dedicata all’illustrazione dei progetti di rigenerazione urbana elaborati per il caso studio del laboratorio di Ravenna. La mostra sarà aperta fino al 22 aprile, dalle 15 alle 18 nei giorni feriali, dalle 11 alle 18 in quelli festivi, dalle 11 alle 20 in occasione della manifestazione “Ravenna in fiore” che si svolgerà in piazza Kennedy il 20 e il 21 aprile.

ASTRONOMIA

IL SEMINARIO

LA FRATERNITÀ: QUALI TRACCE NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA Ne parla anche il filosofo Umberto Curi OSSERVANDO LA LUNA IN PIAZZA... Sabato 13 aprile dalle 20 gli astrofili del planetario saranno in piazza Kennedy, a Ravenna, per un’osservazione della luna al telescopio, aperta a tutti (tempo permettendo). La mattina dopo al planetario (dalle 10.30 a ingresso libero) l’appuntamento è invece con un’osservazione del sole.

SCIENZA A Faenza porte aperte nei musei e focus sui computer quantistici Mostre, conferenze, laboratori e incontri a Faenza per la diciannovesima edizione della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica, promossa a livello nazionale dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca allo scopo di incentivare i giovani ad avvicinarsi alle materie scientifiche. Gli eventi proseguono fino a giugno (info: www.palestradellascienza.it). Da segnalare sabato 13 aprile (dalle 16 alle 19) e domenica 14 (dalle 10 alle 13) il weekend di visita alla Casa Museo Bendandi, osservatorio geofisico comunale e domenica 14 aprile, dalle 15, l’iniziativa “100 strade per giocare” al museo civico di scienze naturali Malmerendi. Dal lunedì al giovedì nei mesi di aprile e maggio ecco inoltre “Porte aperte all’innovazione”, una passeggiata tra le startup faentine, all’incubatore d’impresa Torricelli. Sono anche aperte le mostre “Senio e Lamone: arterie di vita” al centro culturale Guaducci di Zattaglia (Brisighella) e “Adottiamo Castel Raniero bene comune”, che inaugurerà sabato 13 aprile alle 16.30. Tra le conferenze in programma, venerdì 12 aprile alle 21 “Computer quantistici: realtà di un prossimo futuro o pura fantascienza?” con Fabio Ortolani dell’università di Bologna; sabato 13 alle 10 “Lo zaino di Mendeleev: viaggio nella Tavola periodica accompagnati da un chimico” con Mauro Lombardi.

In una società che l'ultimo rapporto Censis descrive incattivita e caratterizzata da "sovranismo psichico", il seminario “Sulle tracce della fraternità nella società contemporanea”, che si svolgerà il 12 aprile alle 17.30 alla sala Nullo Baldini (via Guaccimanni n. 10 di Ravenna), proporrà una riflessione sulle fondamenta dello stare insieme. Dopo l'introduzione del dirigente scolastico del liceo scientifico Gianluca Dradi, il filosofo Umberto Curi cercherà di chiarire il significato del concetto di fraternità nel pensiero filosofico, soprattutto in rapporto ai temi della responsabilità e del rapporto con l’altro. La giurista Silvia Bagni affronterà invece il tema di come la nascita del costituzionalismo sia legata alla rivendicazione rivoluzionaria dell’essenza dell’essere umano: la ricerca della felicità della Dichiarazione d’indipendenza statunitense e la fraternità del trittico francese. Attraverso una ricerca di questi sentimenti nelle Costituzioni moderne, si evidenzierà che la costruzione di una società inclusiva e cosmopolita passa anche attraverso la loro riscoperta e concreta applicazione in ambito giuridico.

BENESSERE

LA CORSA DELLA CICOGNA, TRA SPORT E NATURA Venerdì 12 aprile torna alla Campaza di Fosso Ghiaia la “Corsa della cicogna e dei cicognini”, giunta alla sesta edizione, tra sport, natura e benessere. Dalle 16 nel piazzale del ristorante animazione con Radio Bruno e spazio bimbi con gonfiabili (dalle 17.30 la corsa per i più piccoli attorno al lago). Alle 19 la partenza ufficiale della corsa con possibilità di scegliere diversi percorsi; un quarto d’ora più tardi partirà la camminata di Nordic Walking. Dalle 17.30 in avanti nella terrazza sul lago della Campaza performance di ginnastica e lezioni a porte aperte. Alla sera menù a tema studiati appositamente al ristorante.

Domenica 21 aprile menù di Pasqua Menù di carne Aperitivo della casa Affettati nostrani, bignè farcito e uova mimosa Lasagna ai quattro formaggi Costolette di agnello e spiedino di manzo ai ferri con patate arrosto Gelato alla crema con fragole

EURO 32,00 a persona (vino, acqua, caffè, servizio e coperto inclusi)

Menù di pesce Aperitivo della casa Tiramisù ai gamberi, polipo con patate e flan di zucchine Lasagna di mare Trancio di spada con pomodorini e olive Assaggio di fritto Gelato alla crema con fragole

EURO 36,00 a persona (vino, acqua, caffè, servizio e coperto inclusi)

Madonna dell'Albero (Ra) via Henri Matisse - Tel. 0544 271381 Cell. 347 3703598 APERTO ANCHE A PRANZO chiuso il lunedì


PRONTO INTERVENTO E INTERVENTI D’EMERGENZA:

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Lido Adriano - via T. Zancanaro 74 - tel./fax 0544 493950 PREVENTIVI GRATUITI

SPORT / 17 11-17 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI

CICLISMO

La nuova vita di Gianni Bugno: ora vola tra Marina e le piattaforme Il campione del mondo nel 1991 e 1992 ha chiuso la carriera sui pedali vent’anni fa e ha preso il brevetto da pilota di elicotteri: il 55enne lavora per Eni tra mare e terra ferma di Vincenzo Benini

Vive a Marina di Ravenna, a intervalli di una settimana sì e una no, con il compito di trasportare i lavoratori delle piattaforme del mare Adriatico, tra Ravenna e Ancona. Una volta appesa al gancio la bicicletta, Gianni Bugno ha coronato uno dei suoi sogni, quello di diventare pilota di elicottero, totalizzando in quasi vent’anni più di 5mila ore di volo. Il tutto dando un taglio con un passato glorioso, al punto di regalare ai suoi amici e conoscenti, una volta terminata l’attività agonistica nel ’98, le maglie, le medaglie e i trofei conquistati in una carriera da fuoriclasse. Da qualche anno, per l’esattezza dal 2012, l’ex doppio iridato (primo a Stoccarda nel ’91 e a Benidorm nel ’92) e vincitore del Giro d’Italia (nel ’90) è infatti di stanza in via del Marchesato, dove lavora per l’Eni («Ma non fatemi domande su cosa penso sul “caos trivelle”, però…») e dove trascorre una vita molto tranquilla tutta dedicata al lavoro. «Casa mia è sempre a Monza – inizia – ma anche qui mi trovo bene. Faccio turni lunghi sette giorni, per cui appena posso vado dalla mia famiglia, facendo la spola tra Romagna e Brianza». Dove abita a Marina di Ravenna? «In un appartamento a Marinara. C’è un po’ di gente nei weekend, mentre durante la settimana, se non è estate, è il deserto. Si tratta del posto ideale per uno come me, che non ha tempo libero e che pensa solo al lavoro. Esco giusto per fare la spesa, ogni tanto faccio un giro nei dintorni. Diciamo che non partecipo molto alla vita del paese…». Quando è nato il desiderio di diventare pilota di elicottero? «Fin da quando ero piccolo, ma poi c’è stato il ciclismo, che se da una parte mi ha dato enormi soddisfazioni, dall’altra mi ha lasciato pochissimo tempo per dedicarmi agli studi. Una volta terminata l’attività agonistica, ho preso la licenza di volo e ho iniziato a fare i concorsi per trovare un lavoro». Un lavoro che sembra una vera e pro-

L’ex campione di ciclismo Gianni Bugno ora è il pilota dell’elicottero Eni che trasporta i lavoratori tra la base di Marina di Ravenna e le piattaforme di estrazione gas nel mare Adriatico

WEEKEND SPORTIVO Orasì e Ravenna Fc inseguono il pass per i playoff nel basket e nel calcio Dopo la Consar, tocca alla Conad mettere la parola fine alla sua stagione, con la disputa dell’ultima partita della Pool Promozione di A2 femminile di volley. Sfumato il sogno playoff a causa di tre sconfitte di fila, le ravennati domenica 14 aprile, alle 17, terminano il loro campionato con la trasferta a Soverato. Reduce dalla sconfitta con la corazzata Treviso, gioca ancora in casa l’OraSì, che nella penultima giornata della regular season di A2 basket affronta al Pala De André (ore 18) il fanalino di coda Bakery Piacenza (dieci ko consecutivi per gli emiliani) con l’obiettivo di approdare ai playoff. La stessa meta è a un passo anche per il Ravenna Fc, che nella 35esima giornata del campionato di Serie C di calcio sfida in terra veneta (ore 20.30) la Virtus Vecomp con l’intenzione di vincere sia per i tre punti che darebbero la matematica certezza dei playoff.

GIOVEDÌ 11 APRILE

TRIBUTE BAND NEGRAMARO Una serata dedicata alle canzoni che hanno portato al successo i Negramaro con la Tribute Band Casa 69. Musica e buon cibo per una serata tutta da cantare.

Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it

Cena con menù alla carta Inizio spettacolo ore 21.30

PRENOTAZIONI: +39 0544 215206 - info@mariani-ravenna.it

Giro 1990: maglia rosa dall’inizio alla fine Nato a Brugg, in Svizzera, il 14 febbraio 1964, ma da sempre residente a Monza, Gianni Bugno diventa professionista nel settembre 1985 quando viene ingaggiato dall’Atala-Ofmega. Nel 1988 si trasferisce nella squadra di Algeri e Stanga, la Chateau d’Ax prima e la Gatorade poi, restandovi per sei anni e vincendo praticamente tutto. Nel ’90 vince la classifica generale del Giro d’Italia indossando la maglia rosa dalla prima all’ultima tappa. Nel ’91 si laurea campione del Mondo a Stoccarda, nel ’92 concede il bis a Benidorm. Si ritira dall’attività agonistica nell’autunno del ’98. Sposato, due figli: il maggiore, Alessio (1990), è calciatore e milita nella Pro Sesto in D.

pria passione… più della bicicletta? «Adesso salgo davvero poco in sella. Mi dispiace, ma purtroppo ho poco tempo libero. Anche l’attività di elicotterista, però, mi permette di stare in forma». Ha vinto un Giro d’Italia ed è arrivato secondo al Tour de France. C’è un successo a cui è legato in particolare? «A dir la verità no, perché ogni vittoria è stata importante per me e ha un posto nel mio cuore». Diventando un mito dello sport… «Ma io non mi sento affatto un mito. Ho fatto solo un’attività sportiva ad alto livello, togliendomi tante soddisfazioni che hanno ripagato me e chi ha creduto in me». Cosa ha imparato dall’esperienza da ciclista? «Tante cose, ma prima di tutto mi ha insegnato a lottare per raggiungere a tutti i costi un obiettivo». Le capita ogni tanto di incontrare vecchi compagni di avventure? «A Ravenna ogni tanto vedo Roberto Conti e Gianpaolo Grisandi, con cui sono rimasto in ottimi rapporti. Sento spesso anche Davide Cassani, sta lavorando bene». Cosa pensa del ciclismo di oggi? «Continuo a seguirlo e ad amarlo. È cambiato nei mezzi e nella tecnologia, ma l’aspetto più importante resta sempre la testa. Senza quella, non si va da nessuna parte».


18 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 11-17 aprile 2019

OPERA

Un atto unico tra Italia e Albania per “Il naufragio” In scena all’Alighieri, basato sul libretto di Alessandro Leogrande

Viaggio attraverso gli strati profondi dell’umano e del disumano con l’ultimo appuntamento della Stagione d’Opera dell’Alighieri di quest’anno, che cala il pubblico nel cuore del dramma: in scena giovedì 18 aprile, alle 20.30, ci sarà infatti Katër i Radës. Il naufragio un’opera contemporanea che ha per soggetto una delle numerose tragedie del Mediterraneo, quella di una motovedetta albanese affondata davanti alle coste italiane nel 1997. Alessandro Leogrande ne ha scritto il libretto per la Biennale Musica 2014 riprendendo la propria inchiesta sullo speronamento della Katër i Radës da parte di una corvetta della Marina Militare Italiana per impedire lo sbarco dei disperati “invasori”. Si tratta di una coproduzione fra Biennale e Cantieri Teatrali Koreja con le musiche del compositore albanese Admir Shkurtaj e la regia di Salvatore Tramacere. Opera da camera in albanese e italiano, Katër i Radës combina la regia lineare di Tramacere a un tessuto strumentale di canti polifonici, Michelangelo Campanale e Stefania Miscuglio curano rispettivamente scenografia e costumi: la scena non è che una zattera e il viaggio perde i connotati di cronaca per assumere quelli del mito; mito da cui sono però assenti gli dei e l’uomo è abbandonato a se stesso e ai propri simili. Precederà lo spettacolo, alle 18 in Sala Corelli, l’incontro a ingresso libero dal titolo “Alessandro Leogrande. Un intellettuale concreto” curato da Goffredo Fofi con la partecipazione di Marco Martinelli del Teatro delle Albe, del regista Tramacere e di Angelo Nicastro, direttore artistico della stagione d’opera e danza dell’Alighieri.

PROSA/1

IL DON CHISCIOTTE DI ALESSIO BONI ALL’ALIGHIERI Il grande classico di Cervantes dal 12 al 14 aprile a Ravenna Alessio Boni, Serra Yilmaz e Marcello Prayer sono interpreti e registi dello spettacolo in scena all’Alighieri dal 12 al 14 aprile: Don Chisciotte di Miguel de Cervantes Saavedra nell’adattamento di Francesco Niccolini. Nel ruolo dell’ingegnoso hidalgo innamorato dei libri e diventato cavaliere errante per amore di un ideale arriva dunque per La stagione dei teatri Alessio Boni (volto noto e amatissimo del grande e del piccolo schermo), accanto all’attrice turca Serra Yilmaz, musa di Ferzan Özpetek, che presta volto e voce al fido scudiero Sancho Panza, giovane contadino simbolo di purezza di cuore la cui saggezza di matrice popolare contrasta con la “lucida follia” di Don Chisciotte. La pièce – un lavoro di squadra, visto che Aldorasi, Prayer, Boni e Niccolini da anni scrivono e dirigono testi teatrali – narra le strabilianti avventure di un eroe fuori dal tempo, «Chi è pazzo? Chi è normale? – si chiede Alessio Boni – Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici. La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani».

DANZA

KAFKA SULLA SPIAGGIA A LUGO Giovedì 18 aprile alle 20.30 si chiude la stagione di danza del Rossini di Lugo con la compagnia Dacru e il loro Kafka sulla spiaggia, liberamente tratto dall’omonima opera di Murakami Haruki per la coreografie e ricerca musicale di Marisa Ragazzo, Omid Ighani. Contaminazione tra hip hop theatre, danza contemporanea, house, jazz rock e breaking, Kafka sulla spiaggia è la trasposizione danzata dell’omonima opera letteraria di Murakami Haruki, del geniale viaggio visionario e incantato dove si susseguono personaggi e rivelazioni senza mai giungere al cuore più profondo della storia, che resta segreto e inattingibile.

PROSA/2 Al Rossini La Cena delle belve chiude la stagione La stagione di prosa del Rossini di Lugo si chiude con lo spettacolo, in scena dal 12 al 14 aprile, La cena delle belve di Vahè Katcha, per l’elaborazione drammaturgica di Julien Sibre, nella versione italiana di Vincenzo Cerami. In scena ci sono Marianella Bargilli, Francesco Bonomo, Maurizio Donadoni, Ralph Palka, Gianluca Ramazzotti, Ruben Rigillo, Emanuele Salce, Silvia Siravo mentre la regia associata è di Julien Sibre e Virginia Acqua. Il genio di Vahé Katcha, scrittore e giornalista francese di origini armene autore della commedia dalla quale è stata tratta questa pièce dolceamara ambientata nel 1943, dipinge senza compiacimento la natura umana nei suoi più reconditi meandri, pennellandola con graffiante ironia. Momenti di alta tensione si alternano a risate e divertimento, lo humor nero e l’assurdità di alcune situazioni si susseguono senza soluzione di continuità fino all’inaspettato finale. Le repas des fauves è una pièce che in Francia, nell’adattamento e con la regia di Julien Sibre, aveva ottenuto un incredibile consenso di pubblico e di critica meritando tre premi Molière nel 2011 (migliore spettacolo privato, migliore adattamento e migliore messa in scena). Sabato 13 aprile alle 18 al Teatro Rossini, per la rassegna Gli Incontri del Rossini la compagnia incontrerà il pubblico lughese.

IL RACCONTO

AL RASI L’ULTIMO APPUNTAMENTO CON “STORIE DI RAVENNA” Ultimo appuntamento il 15 aprile alle 18 con “Storie di Ravenna, Racconti, visioni, cronache dalla fondazione a oggi”, a cura di Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini. Al teatro Rasi questa volta si parlerà di “1946. La Repubblica” con, oltre ai tre curatori della rassegna, anche Laura Orlandini (Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Ravenna e Provincia) e Andrea Baravelli (Università di Ferrara). Si tratta del racconto di un anno fondamentale della storia d’Italia, il 1946. Anche quest’ultimo appuntamento della rassegna sarà seguito da un momento conviviale enogastronomico, che per questa sesta data è curato dallo chef Pierpaolo Spadoni dell’Osteria del Pancotto di Gambellara. Ingresso: 3 euro, buffet 7 euro.


PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

CULTURA / 19 11-17 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI

RAVENNA Piazza Paul Harris, 8

LA VERNICE

ARTISTIPEDIA di Martina Babini - @igers_ravenna

Apre al Mar la mostra dedicata a Oliviero Toscani

Arianna, appassionata di moda, sempre con un tocco di rosa

Cento scatti del fotografo in esposizione fino al 30 giugno, da quelli fatti per il mondo della moda alla serie “Razza umana”

Inaugura alle 18 del 13 aprile e sarà aperta dal giorno dopo fino al 30 Giugno la mostra “Oliviero Toscani: Più di 50 anni di magnifici fallimenti” al Mar Museo d'Arte della città. L’esposizione, a cura di Nicolas Ballario, conta tra i pezzi in mostra il famoso Bacio tra prete e suora del 1991, i Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996, No-Anorexia del 2007 e molti altri. Non manca la serie Razza Umana, uno studio socio-politico, culturale e antropologico per il quale Toscani ha allestito set fotografici in decine di città nel mondo per indagare la morfologia degli esseri umani, per vedere come siamo fatti, che faccia abbiamo, capire le differenze, “prendere impronte somatiche e catturare i volti dell’umanità”, come dice lui stesso. Sono esposti anche i lavori realizzati per il mondo della moda, che il grande fotografo ha contribuito a cambiare radicalmente: dalle celebri fotografie di Donna Jordan fino a quelle di Monica Bellucci, oltre ai ritratti di Mick Jagger, Lou Reed, Carmelo Bene, Federico Fellini e alcuni tra i più importanti protagonisti della cultura mondiale dagli anni ‘70 in poi. Ingresso: mostre e collezioni del Mar: intero 6 euro. Dal martedì al sabato: 9-18, domenica dalle 11 alle 19. Giorni di Chiusura: Lunedì

Questa settimana vi presentiamo Arianna Cavina, una giovane ragazza di Faenza che da anni sta coltivando la sua passione per la moda, e nonostante le diverse difficoltà che si possono riscontrare in questo ambiente, non si è fatta scoraggiare. Così, ispirata da alcune icone del mondo dei social, ha iniziato a curare minuziosamente la propria pagina Instagram. La posa giusta, con l’outfit giusto, nel posto giusto. Foto pensate e studiate attentamente, in cui non manca mai un tocco di rosa, il suo elemento distintivo. Nel 2015 ha aperto un vero e proprio Blog, in cui, tuttora, condivide con i propri followers consigli di moda, per rimanere sempre aggiornati sulle ultime tendenze. Su Instagram la potete trovare con il nickname @cavinaarianna.

INCONTRI D’ARTE Dialoghi sul contemporaneo con Accademia e Mar

ARCHEOLOGIA Visite guidate a Classe tra museo, basilica e antico porto

L’Accademia di Belle Arti di Ravenna e il Mar d’Arte della città di Ravenna presentano “Dialoghi sul contemporaneo”, una serie d’incontri sempre alle ore 17, Sala Martini del Mar, con artisti, curatori e studiosi che si interrogheranno su vari temi inerenti all’arte e alla creatività. Nel dettaglio i prossimi incontri prevedono l’ 11 aprile Stefano Righetti, docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna interverrà su “Arte, spazio, natura”, il 16 aprile sarà la volta di Leonardo Regano, storico dell’arte, museologo e curatore che opera tra Bologna e Verona, su “La ricerca del sacro nell’arte dei giovani artisti” e il 18 aprile l’artista Flavio Favelli su “Il bello inverso”.

A partire da aprile la Fondazione RavennAntica promuove un fitto calendario di visite guidate per scoprire il Parco Archeologico di Classe, costituito dal nuovo Museo Classis Ravenna, dalla Basilica di Sant’Apollinare in Classe e dall’Antico Porto di Classe. Le visite guidate saranno svolte da giovani laureati in Conservazione dei Beni Culturali della Fondazione e dalle guide turistiche abilitate del territorio. Per informazioni e prenotazioni: 0544 473717 - 527308 - 478100.

C.A.B. TER.RA. Soc. Coop. Agr. Cooperativa Agricola Braccianti Territorio Ravennate Soc. Coop. Agr.

C.A.B. TER.RA. è la prima cooperativa agricola nata in provincia di Ravenna; fondata il 17 ottobre 1888 da Nullo Baldini, oggi è proprietaria di vaste superfici, coltivate con tecniche moderne e condotte con efficienti forme di organizzazione del lavoro. La coltivazione agricola - con un occhio di riguardo per il settore biologico, in forte espansione - è la principale attività della cooperativa, che svolge anche lavori per conto terzi, vendita di mele e allevamento di bovini, alcuni di razza Romagnola da carne, con marchio Q.C. (Qualità Controllata) e I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). VIA PIANGIPANE 262 - RAVENNA - TEL. 0544 418802 - FAX 0544 414219 CABTERRA@CABTERRA.IT


20 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 11-17 aprile 2019

ROCK/1

In arrivo Nada e il nuovo “live” di Gene Gnocchi

MUSICA CLASSICA/1

ROCK/2

I CONCERTI DI PASQUA DELL’ORCHESTRA “EUROPEA” CON IL MAESTRO OLMI Tra i protagonisti per la prima volta anche musicisti dalla Corea del Nord

Al Bronson il comico e il tour della storica cantante JOSEPH PARSONS E DAMN TRUTH AL BOCA Tornano i concerti di caratura internazionale al Boca Barranca di Marina Romea. Venerdì 12 aprile sul palco l’appuntamento è con il cantautore americano (ma ormai di stanza in Germania) Joseph Parsons, con band (tra folk e rock); il giorno dopo l’appuntamento è con l’alt-rock dei canadesi The Damn Truth (nella foto). Concerti dalle 23.

ROCK/3 Serata psichedelica al Moog

Giovedì 11 aprile al Bronson Cafè (locale adiacente il club vero e proprio di Madonna dell’Albero) dalle 21 concerto a ingresso gratuito dei californiani Sugar Candy Mountain con il loro misto di pop psichedelico e Tropicalia, “come se Brian Wilson si fosse calato un acido su una spiaggia brasiliana e avesse deciso di registrare un album con Os Mutantes e i Flaming Lips”. Gli appuntamenti al Bronson tornano invece venerdì 12 aprile con Gene Gnocchi: il celebre comico non ha mai nascosto la sua passione per il rock e torna a Ravenna con il suo nuovo show musicale, con tanto di band che lo accompagnerà dal vivo. I concerti più tradizionali riprendono al Bronson il giorno dopo, sabato 13, con una delle figure storiche della scena musicale italiana, Nada, che presenta il suo nuovo album di inediti con “full band”. Il disco s’intitola È un momento difficile, tesoro e vede il ritorno alla produzione di John Parish (già produttore di PJ Harvey, Eels, Giant Sand, Afterhours e altri) dopo lo splendido lavoro fatto insieme nell’album Tutto l’amore che mi manca pubblicato nel 2004.

ROCK/4

Continuano i concerti al Moog di Ravenna. Giovedì 11 l’appuntamento è con la cantautrice di origini torinesi Ginevra; il 18 invece sul palco del club Tau & the Drones of praise, collettivo con base a Berlino fondato dal dublinese Shaun Mulrooney (Dead Skeletons) che si muove tra krautrock e folk psichedelico. Dalle 21.30.

I torinesi Indianizer a Lugo Prosegue “Ingranaggi festival”, con mostre e concerti nelle aziende della Bassa Romagna. Venerdì 12 aprile a Lugo, al Centro Energia Edilizia di via Piratello 76 si esibiranno gli Indianizer, band torinese che si muove tra Animal Collective, ritmiche tropicali e il kraut-rock dei Can. Dalle 19.

I romani Holiday Inn a Faenza Sabato 13 aprile dalle 23 al Clandestino di Faenza concerto degli Holiday Inn, duo dell’underground romano che si muove tra indole punk e proto-elettronica, sulle orme dei leggendari Suicide.

THE DOORMEN ALL’ABAJUR Venerdì 12 aprile al circolo Abajur di Ravenna è in programma dalle 21.30 il “release party” del nuovo album dei ravennati The Doormen. Si tratta di Plastic Breakfast, quarto lavoro del gruppo che si muove sempre tra rock dalle influenze “british”, post-punk e new wave, uscito l’8 aprile per MiaCameretta Records. Su www.ravennaedintorni.it la nostra intervista alla band.

Il Concerto di Pasqua che ogni anno la cooperativa Emilia Romagna Concerti organizza nella basiliche ravennati raddoppia, con due appuntamenti il 17 e il 18 aprile a Sant’Apollinare in Classe. Le due serate, programmate in partnership con Radio 3, vedranno come protagonista la Young Musicians European Orchestra, sotto la direzione di Paolo Olmi, attesa poi da impegni internazionali in Cina, Russia e Egitto. Il programma prevede il 17 aprile il famosissimo Requiem di Mozart con il Muenchener - Bach Chor, una delle compagini corali più famose al mondo, e il 18 aprile, Giovedì Santo, una pagina raramente eseguita come La Passione secondo San Marco di Lorenzo Perosi, un prete-compositore amico di Puccini e Leoncavallo che è stato per decenni direttore del Coro della Cappella Sistina. Sarà eseguita dai 100 coristi della Corale Quadriclavio di Bologna e della Corale Vittore Veneziani di Ferrara, coordinate dall’associazione regionale dei Cori, la Aerco.I testi del Vangelo secondo San Marco saranno letti da Gianluigi Tartaull. Saranno giovani anche i due quartetti vocali impegnati: Arianna Vendittelli, Victoria Yarovaya, Manuel Amati e Gabriele Sagona nel Requiem di Mozart, Leon Kim (nella foto), Beomseok Choi, Manuel Amati e Stefano Rinaldi-Miliani per la Passione di Perosi. In occasione del concerto di giovedì 18 aprile è in programma una visita guidata speciale al museo Classis con navetta gratuita dalla stazione alle 18 (info e prenotazioni 0544 473678 int.2). Da segnalare infine che della Young Musicians European Orchestra faranno parte anche alcuni giovani musicisti provenienti dal Conservatorio di Pyongyang, capitale della Corea del Nord, un Paese per molti versi sconosciuto e che proprio con i concerti di Ravenna partecipa per la prima volta a un progetto internazionale occidentale. In occasione dei concerti sarà disponibile un servizio di bus navetta gratuito per la Basilica di Classe con partenza dalla stazione ferroviaria alle 20 e alle 20.15 con ritorno al termine. I biglietti, con prezzi che variano da 5 a 40 euro, sono disponibili presso la biglietteria del Teatro Alighieri, online su www.teatroalighieri.org oppure la sera del concerto, alla basilica, a partire dalle 20.

MUSICA SPERIMENTALE Al Cisim di Lido Adriano il Brunch Festival con i francesi Sister Iodine

MUSICA CLASSICA/2 Alla basilica di San Francesco lo Stabat Mater di Rossini

Torna al Cisim di Lido Adriano il Brunch Festival, rassegna di musica sperimentale in programma domenica 14 aprile, dalle 15 alle 19. Sul palco i francesi Sister Iodine con il loro noise-rock portato all’estremo, e gli Interlingua, duo lombardo formato dal compositore e ricercatore della dinamica dell’ascolto Francesco Venturi e dal sound artist Francesco Fonassi, tra canti arcaici, sintesi modulare, riverberi e percussioni processate in analogico. A completare il pomeriggio tre nomi romangoli: Mondoriviera, sorta di colonna sonora per videogame, e i ravennati Eth.no.phonia e Franck Viderot (dj creativo).

Martedì 16 aprile alle 21 nella Basilica di San Francesco a Ravenna verrà eseguito lo “Stabat Mater” di Gioacchino Rossini. Protagonista l’Orchestra della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco con Paola Cigna (soprano), Daniela Pini (mezzosoprano), Fabiano Naldini (tenore), Decio Biavati (basso). Si tratta anche di una collaborazione tra tre cori del territorio, diretti dal Maestro Antonio Ammaccapane: Ludus Vocalis, S. Francesco e Coro Città di Faenza.


CULTURA / 21 11-17 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI

RASI/1 AGENDA LIBRI

RASI/2 Proseguono i Parlamenti d’aprile sul rapporto tra cinema e teatro

Torna la festa della rivista Doppiozero

Da Omero al rock, viaggio tra canzone e letteratura

Proseguono al teatro Rasi gli incontri de “I parlamenti di aprile” ideati da Marco Martinelli e Ermanna Montanari con la collaborazione di Rosalba Ruggeri e quest’anno incentrati sul rapporto tra cinema e teatro. Giovedì 11 aprile, penultima giornata, sempre a partire dalle 16, Jacopo Quadri, Giacomo D’Alelio e Leonardo Mello presenteranno uno degli ultimi volumi della casa editrice Ubu, Tiezzi secondo Quadri, a cura di Leonardo Mello. Ci sarà inoltre Natalie Cristiani, montatrice del film di Marco Martinelli Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi (con la supervisione di Jacopo Quadri). Alle 19 ci sarà la proiezione di Lorello e Brunello di Jacopo Quadri. Il 12 aprile invece il tema delle connessioni tra cinema e teatro si sposta su un luogo importante della nostra regione, la Cineteca di Bologna con la testimonianza di Gian Luca Farinelli e la presenza di studiosi e operatori culturali come Martina Biondi, Franco Calandrini, Maria Martinelli, fino al regista Silvio Soldini che alle 19 presenta il suo ultimo lavoro documentario, Treno di parole. Viaggio nella poesia di Raffaello Baldini.

Tra gli ospiti della rivista Gualtieri e Scianna

Venerdì 12 aprile alle 18, alla Classense per gli incontri del Centro Relazioni Culturali saranno ospiti Maurizio Stefanini e Marco Zoppas con il volume Da Omero al rock. Quando la letteratura incontra la canzone (edito da Il Palindromo), un viaggio attraverso la storia della letteratura e della musica.

Valli e Aloe ospiti alla libreria Liberamente Due incontri alla libreria Liberamente a Ravenna: il 12 aprile alle 18.30 Cristiano Sormani Valli presenta La Bambina insieme a Laura Gambi; il 13 alle 18 Francesco Aloe presenta Aspetta l'inverno con Stefano Bon.

Al Caffé letterario di Lugo si parla di Ezra Pound e animali nel Medioevo L’INCONTRO La rassegna dei sabati al Moog si chiude con una conversazione sulla scena teatrale

Venerdì 12 aprile, alle 21 all’Hotel Ala d’Oro, lo scrittore e poeta Alessandro Rivali presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo ultimo libro Ho cercato di scrivere Paradiso (Mondadori), su Ezra Pound. Stessa ora e stesso luogo il 15 aprile per Chiara Frugoni e il suo Uomini e animali nel medioevo (Il Mulino).

Ultimo appuntamento con i Sabati del Moog. La rassegna curata da Ivano Mazzani giunge sabato 13 aprile, stavolta alle 18.30, all'incontro di chiusura. E sono quattro grandi protagonisti gli ospiti per il gran finale della rassegna: nel locale di vicolo Padenna 5 i curatori e critici teatrali Rodolfo Sacchettini ed Enzo G. Bargiacchi si trovano a dialogare con Franco Masotti (direttore artistico di Ravenna Festival) e Fabrizio Varesco (regista e filmaker). Al centro della loro conversazione il volume Cento storie sul filo della Memoria - Il ”Nuovo Teatro” in Italia negli anni '70 (Titivillus Edizioni, 2017) a cura di Sacchettini e Bargiacchi.

Ogni due anni la rivista on line Doppiozero organizza la sua festa, “Gli irregolari” per diventare luogo fisico e reale: vedersi, parlarsi, capire insieme. E ancora una volta Doppiozero sarà assieme al Teatro delle Albe, al Teatro Rasi di Ravenna: sabato 13 aprile appuntamento dalle 10 alle 18 con pensatori, artisti, poeti e teatranti. Saranno ospiti Mariangela Gualtieri, Giulia Niccolai, Filippo Ceccarelli, Giuliano Scabia, Michael Jakob e Ferdinando Scianna. Inoltre, in occasione de “Gli irregolari” domenica 14 aprile Claudio Franzoni, studioso delle immagini, farà infatti da cicerone, conducendo ospiti e pubblico per la città. Doppiozero è la più importante rivista digitale culturale italiana, un collettivo di lavoro diretto da Marco Belpoliti (nella foto) con sede a Milano. Grazie a una redazione di dieci persone e circa 900 collaboratori volontari, da otto anni pubblica ogni giorno tre articoli dedicati alla cultura (cinema, teatro, letteratura, filosofia, arte, società, editoria) consultabili gratuitamente sul suo sito (www.doppiozero.com), il che permette di avere un archivio di oltre 6.000 articoli, molti dei quali dei veri e propri profili tematici o dedicati a singoli autori contemporanei.

RIDOTTO GOLDONI

Fabio Mongardi e Paolo Casadio rivivono il passato a Solarolo Venerdì 12 aprile alle 21 all’oratorio dell’Annunziata di Solarolo si terrà un incontro con i narratori Fabio Mongardi e Paolo Casadio.

Poesia per il teatro con Nevio Spadoni

LECTIO DI OSSOLA E IL ROMANZO DI CAVINA

Il 17 aprile, al teatro Rasi di Ravenna, alle 19 si tiene l’incontro “Poesia per il teatro di Nevio Spadoni”. Un omaggio al poeta ravennate intorno alle sue opere che spaziano tra poesia e teatro, tra tradizione e racconto, a cavallo della sua lingua madre, il dialetto romagnolo. Interverranno anche Giuseppe Bellosi, Manuel Cohen, Gianni Parmiani, Gianfranco Gori, Marco Martinelli, Ermanna Montanari e Roberto Magnani.

Nell’ambito delle celebrazioni per la restituzione del Ridotto del Teatro Goldoni alla città di Bagnacavallo, il 13 aprile alle 21 si terrà una Lectio Magistralis di Carlo Ossola (nella foto) sulla figura del bagnacavallese Tommaso Garzoni con letture degli attori Mariolina Coppola e Maurizio Casali. Il 16 aprile, invece, sempre alle 21, lo scrittore romagnolo Cristiano Cavina presenterà il suo ultimo romanzo, Ottanta rose mezz’ora, edito da Marcos y Marcos.

Cotignola not found sulla liberazione del paese Il 17 aprile alle 21 a casa Varoli a Cotignola sarà presentato il libro di Martina Minto Cotignola Not Found, sul paese assediato per 145 giorni durante la seconda guerra mondiale. Alla serata parteciperà anche la musicista Eloisa Atti.

llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop Venerdì 12, ore 21

er mille agli Dona il tuo 5 p TO Sabato 13, ore 20 I VOLONTA80R39IA0; D I T N E La Luna in piazza 0225 e indica il n. 92 sviluppo Osservazione della Luna al telescopio lo Piazza J.F. Kennedy (Ingr. libero - Cielo permettendo) contribuirai al ociazione ss della nostra A Ravenna Domenica 14, ore 10:30 a za n e Osservazione del Sole (ingr. libero - Cielo permettendo) e della Sci Martedì 16, ore 21 Osservazione al telescopio della volta stellata

OPEN DAY CRE 2019

(ingresso libero - Cielo Permettendo)

Simona Righini Radioastronomia: dalla Luna ai confini del cosmo

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Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 20.30-22.30 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata

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22 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 11-17 aprile 2019

LIBRI DA BABELE

Una serie tv originale, lunga neanche quattro ore

L’ultimo concerto (avanguardista) del Rossini, sperando riapra presto

Le perle horror di Shirley Jackson

di Francesco Della Torre

di Enrico Gramigna

di Matteo Cavezzali *

Russian Doll (Serie Tv, 8 episodi, 2019) Nadia Volvokov si “risveglia” nel bagno della casa di un’amica, durante la sua festa di compleanno. Sembra piuttosto stordita e ne ha tutti i motivi perché nel giro di poche ore muore continuamente e ritorna appunto nel bagno iniziale. All’inizio Nadia dà la colpa a qualche droga, ma presto si capisce che l’intreccio è decisamente più complesso, facendoci facilmente intuire il perché del titolo. Se il “capostipite” del genere è sicuramente il mitico Ricomincio da capo con Bill Murray, sono due i titoli recenti da accostare a questa nuova serie: il sottovalutato horror Auguri per la tua morte (che da poco ha avuto un sequel in sala), dove appunto la protagonista moriva continuamente perchè doveva cercare un assassino, e la serie Maniac in cui grazie a una speciale sostanza, le persone vengono indotte con il sogno ad analizzare, interiorizzare e accettare certi eventi delle loro vite. In 8 episodi da 25 minuti ciascuno (sperando che sia finita qui), la trama passa da scanzonata commedia newyorkese a una sorta di Lost metropolitano, con tanto di moltiplicazione di realtà e personaggi. Russian Doll, infatti, abbandona presto i panni della commedia divertente per trasformarsi in un labirintico torrente di emozioni e auto psicanalisi, nel quale solo una vera consapevolezza di quanto sta accadendo può portare all’uscita. Natasha Lyonne è l’ideatrice, scrittrice e protagonista della serie, un volto che buca lo schermo per esserne mattatore 25 minuti su 25, con la sua travolgente fisicità e il perfetto immedesimarsi in Nadia; tutto il resto del cast non delude e tiene assai bene testa alla dirompente protagonista. La colonna sonora non solo è splendida, ma (spoiler) ha la meravigliosa idea di chiudere la serie con quel totale capolavoro che è “Alone Again Or” dei Love (provare per credere), lasciando un profumo delizioso nei titoli di coda che seguono un finale molto bello sia a livello di scrittura sia a livello cinematografico, in quanto sfrutta le caratteristiche dello split screen in maniera eccellente e forse inedita. Fino a qualche anno fa questa serie sarebbe stato un film da due ore, ma ormai conosciamo lo stato delle cose: Russian Doll è un’opera originale pur su basi cinematograficamente già viste, perché riesce a portare in tutte le case di ogni possibile spettatore temi piuttosto pesanti trattati con spirito e tecniche narrative molto lontane dagli stessi temi. Opera che forse si dimenticherà in fretta, ma le sue neanche 4 ore complessive riveleranno sorprese e sottotrame inaspettate, come nelle migliori… matrioske! Su Netflix.

Il teatro è il faro della cultura di una città e ciò che in esso si rappresenta è specchio della società che gli vive intorno. Interessante e rimarchevole è dunque la scelta di chiudere la stagione concertistica del teatro Rossini di Lugo con un concerto avanguardista e visionario. Il 5 aprile scorso protagonisti assoluti sono stati i 14 musicisti della Wunderkammer Orchestra che hanno portato sul palco lughese una miscellanea di musiche trascritte per una manciata di esecutori. La serata è stata aperta dalla celebre Ouverture “Die Hebriden” op.26 di Felix Mendelssohn-Bartholdy: il magnifico capolavoro del compositore tedesco nell’orchestrazione di Matteo Angeloni accusa una decisa mancanza di massa sonora e i tanti passaggi all’unisono o all’ottava degli archi, oltre comportare un rischio tecnico elevatissimo, assottigliano ulteriormente la densità sonora lasciando i fiati orfani di uno spessore necessario sul quale spiccare. I Kinderszenen – sei poemetti sinfonici per ensemble di Paolo Marzocchi – sono, invece, ottimi dal punto di vista paideutico, loro seme, ma l’origine infantile non giustifica la somministrazione al pubblico di queste composizioni dal linguaggio autoriferito e che trova giustificazione solo all’interno di se stesso. La seconda parte del concerto ha visto protagonista la trascrizione di Carlo Tenan, direttore del complesso orchestrale, delle 18 Deutsche Tänze op.33 di Franz Schubert. Le interessanti scelte timbriche effettuate dal direttore hanno gettato una luce differente sulla composizione pianistica di Schubert, rendendo evidentissimo il piede coreutico e avvicinando le danze del compositore viennese alle sonorità della famiglia Strauss. Anche il Concerto n.1 in do maggiore op.15 di Ludwig van Beethoven eseguito dal bravo Vincenzo Maltempo acquisisce, nell’orchestrazione di Paolo Marzocchi, una leggerezza adatta alla formazione orchestrale senza indietreggiare sull’intensità testuale. Le cadenze, composte da Lorenzo Pagliei, prese come brani a sé stante denotano grande perizia nell’uso del tempo e della capacità di condensare nella stasi larghi brani di tema, tuttavia la giustapposizione con il capolavoro beethoveniano lascia quantomeno perplessi. Il teatro Rossini chiude, dunque, per lavori. La necessità che riapra al più presto è già evidente poiché quando i luoghi della cultura si spengono, stessa sorte seguono le menti.

La scrittura dell’orrore ha compiuto i passi decisivi grazie ad alcune autrici che hanno saputo rinnovarla. La capostipite fu sicuramente la Mary Shelley che nella prima metà dell’Ottocento diede alla luce il capolavoro allucinante di Frankenstein. Shirley Jackson è invece l’autrice americana che Stephen King ha indicato più volte come sua “maestra”. Oggi è conosciuta soprattutto per la storia di fantasmi L’incubo di Hill House del 1959, (oggi trasposto da Netflix in una serie tv dal titolo The Haunting, con un esito non molto convincente). Ma forse il vero talento della Jackson era per i racconti. Brevi, taglienti, mozzafiato. Adelphi ha pubblicato nel 2007 La lotteria e ora La ragazza scomparsa, tradotto dalla bravissima Simona Vinci (maestra italiana del genere). La ragazza scomparsa è un libricino tascabile di 78 pagine che racchiude tre piccole perle narrative: “La ragazza scomparsa”, “Viaggio con signora” e “Incubo”. Shirley Jackson soffriva di forti disturbi psichici che la portarono a morire a soli 48 anni a causa probabilmente di un errato dosaggio di psicofarmaci. Morì nel sonno, per un attacco di cuore. In vita era famosa, ma non per i suoi racconti, bensì per gli articoli sull’economia domestica che uscivano in riviste femminili. La sua narrativa era considerata troppo eccentrica e stravagante, non si adattava a una ragazza dell’america degli anni Cinquanta. Nel libro Paranoia (Adelphi 2018) che raccoglie alcuni suoi testi inediti, ritrovati dal figlio negli anni Novanta, dentro una scatola, la Jackson scriveva: «Sono stanca di scrivere graziose storielle autobiografiche in cui mi fingo una linda casalinga con un grembiule a fiori, che rimescola appetitose cibarie sulla stufa a legna». Nei racconti della Jackson ogni cosa è diversa da come appare. Il racconto che dà il titolo a questa piccola raccolta è ambientato in un campeggio femminile dove improvvisamente la giovane Martha scompare. Nessuno ha idea di dove possa essere finita, eppure alla polizia pare che il campeggio viva nella normalità e che le ragazze non siano affatto scioccate dall’accaduto, nemmeno i parenti giunti fin lì da New York paiono realmente interessati a quanto accaduto. Ciò che fa orrore è il perbenismo della società, in cui ognuno recita la sua parte, ma alla fine è interessato solo a sé stesso.

“L’arrampicata” (Ravenna) di Adriano Zanni

FIORI MUSICALI

FULMINI E SAETTE

VISIBILI E INVISIBILI


“2DAYS CULT MOVIE”

DA GIOVEDÌ 11 A MERCOLEDÌ 17

(2018) di B. Holderman

APRILE

• Cinemacity • Ravenna

Il museo del Prado La corte delle meraviglie di Valeria Parisi da lun. a mer.: 17.40-20.20

La llorona Le lacrime del male (v.m. 14) di Michael Chaves mer.: 17.50-20.20-22.45

Yao

di Philippe Godeau gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale francese con sottotitoli in italiano)

Hellboy

di Neil Marshall fer.: 17.40-20.15-21.10-22.55; sab. e dom.: 15.20-17.40-18.25-20.1521.10-22.55

Wonder Park

di David Feiss fer.: 17.45-18.10-20.15-22.20; sab. e dom.: 14.50-15.35-16.05-17.4518.10-20.15-22.20

Tutto liscio

di Igor Maltagliati fer.: p.u. 18; sab. e dom.: p.u. 19.20

After

di Jenny Gage fer.: 18-20.25-21.35-22.50; sab. e dom.: 15.25-17-1820.25-21.35-22.50

Shazam!

di David F. Sandberg fer.: 17.45-20.40-22.45; sab. e dom.: 14.50-17.45-20.40-22.45

Noi (v.m. 14)

di Jordan Peele gio. e ven.: 17.40-20.15-22.55; sab. e dom.: 15-17.40-20.15-22.55; da lun. a mer.: p.u. 22.55

Dolceroma

di Fabio Resinaro fer., sab. e dom.: p.u. 22.40

Book Club Tutto può succedere

di Bill Holderman fer.: 17.45-20.15; sab. e dom.: 15.10-17.45-20.15

TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

0544 37148

(2018) di M. Heller

gio. 11: ore 21.00 in lingua originale con sottotitoli in italiano

(2018) di S. Lelio

ven. 12: ore 21.00 sab. 13: ore 19.15 - 21.15 dom. 14: ore 16.45 - 19.00 - 21.15 lun. 15 - mar. 16: ore 18.30 mer. 17: ore 21.00

lun. 15 - mar. 16: ore 21.15 gio. 18: ore 18.30 in lingua origin. sottot. italiano Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro • www.cinemamarianiravenna.com •

Una giusta causa

di Mimi Leder fer., sab. e dom.: p.u. 20.15

Dumbo

di Tim Burton fer. (escluso mer.): 17.40-18.30-20.1521.15-22.50; sab. e dom.: 15-16-17.4018.30-20.15-21.15-22.50; mer.: 17.40-20.15-21.15-22.50

Bentornato Presidente!

di Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi fer.: p.u. 17.50; sab. e dom.: p.u. 15.10

A un metro da te

di Justin Baldoni gio. e mer.: p.u. 17.40; ven., lun. e mar.: 17.40-20.20; sab. e dom.: 15-17.40-20.20

Il professore e il pazzo

di Farhad Safinia fer. (escluso gio. e mer.), sab. e dom.: p.u. 22.55

• Cinema Mariani • Ravenna

Copia originale

di Marielle Heller gio.: p.u. 18.30 (proiezione in lingua originale)

Book Club Tutto può succedere

di Bill Holderman gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale)

Cafarnao Caos e miracoli

di Nadine Labaki ven., mer. e gio. 18/4: p.u. 21; sab.: 19.15-21.15; dom.: 16.45-19-21.15; lun. e mar.: p.u. 18.30

Dragon Trainer Il mondo nascosto di Dean DeBlois sab.: p.u. 17

Da Teletorre 19 è tutto!

di Vito Palmieri sab.: p.u. 18.45 (per la rassegna “DOCinTOUR 2019”)

Gloria Bell

di Sebastián Lelio lun. e mar.: p.u. 21.15; gio. 18/4: p.u. 18.30

• Cinema Jolly • Ravenna

Il viaggio di Yao

di Philippe Godeau gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21

Il professore cambia scuola di Olivier Ayache-Vidal lun.: p.u. 21 (ingresso libero)

Book Club Tutto può succedere

di Bill Holderman gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.20; sab. e dom.: 15.30-18-20.20

Shazam!

di David F. Sandberg fer. (escluso ven.): 20.10-22.45; ven.: 17.35-20.10-22.45; sab. e dom.: 15-17.35-20.10-22.45

A un metro da te

di Michael Chaves mer.: 20.30-22.40

Hellboy

di Neil Marshall fer. (escluso ven.): 20.10-22.45; ven.: 17.45-20.10-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.10-22.45

Wonder Park

di David Feiss gio.: p.u. 20; ven.: 17.45-20; sab. e dom.: 15.45-17.45-20

Tutto liscio

di Igor Maltagliati fer., sab. e dom.: p.u. 20.30

After

di Jenny Gage fer. (escluso ven.): 20.30-22.45; ven.: 17.50-20.30-22.45; sab. e dom.: 15.30-17.50-20.30-22.45

Noi (v.m. 14)

di Jordan Peele fer., sab. e dom.: p.u. 22.45

di Justin Baldoni fer. (escluso ven.): 20.20-22.45; ven., sab. e dom.: 17.40-20.20-22.45; mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)

Captain Marvel

di Anna Boden, Ryan Fleck ven.: p.u. 17.40; sab. e dom.: p.u. 15

Escape Room

di Adam Robitel fer. (escluso lun.), sab. e dom.: p.u. 22.45

Black Panther di Ryan Coogler lun.: p.u. 21

• Cinema Italia • Faenza After

di Jenny Gage gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21

The Lego Movie 2

di Mike Mitchell, Trisha Gum sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

Il primo re

di Matteo Rovere lun.: p.u. 21.15

• Cinema di Palazzo Vecchio • Bagnacavallo C’è tempo

• Cinema Sarti •

di Walter Veltroni ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

Ornette: made in America

Il museo del Prado

di Shirley Clarke gio.: p.u. 20.45 (dalle 19.45 free jazz)

di Valeria Parisi mar. e mer.: p.u. 21.15

Cafarnao - Caos e miracoli

• Cinema Jolly •

Faenza

di Nadine Labaki

Russi

Domani è un altro giorno di Simone Spada dom.: p.u. 21

• Cinema Gulliver • Alfonsine

Bentornato Presidente!

Il museo del Prado La corte delle meraviglie La llorona Le lacrime del male (v.m. 14)

Cinema Mariani - Ravenna

di Tim Burton fer. (escluso ven. e mer.): 20.25-22.45; ven.: 17.50-20.25-22.45; sab. e dom.: 15.20-16-17.50-20.25-22.45 di Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi gio.: p.u. 21.50; ven., sab. e dom.: 18.10-21.50

di Valeria Parisi da lun. a mer.: p.u. 21

11-17/4/2019 RAVENNA&DINTORNI

Dumbo

• Cinedream • Faenza

CINEMA / 23

(2018 ) di Nadine Labaki

gio. 11: ore 18.30 in lingua orig. sott. ital.

Bentornato Presidente!

di Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

• Cinema Moderno • Fusignano

Non sposate le mie figlie 2 fer. (escluso gio.): p.u. 21; sab.: 18.30-21; dom.: 16-18.30-21

di Philippe de Chauveron sab. e dom.: p.u. 21

• Cinema Europa •

• Cinema Moderno •

Border - Creature di confine (v.m. 14)

Copia originale

Faenza

di Ali Abbasi gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale inglese con sottotitoli in italiano)

Oro verde C’era una volta in Colombia

di Cristina Gallego, Ciro Guerra ven., sab., dom., mer.: p.u. 21; gio. 18/4: p.u. 21 (proiezione in lingua originale spagnola con sottotitoli in italiano)

• Cinema San Rocco • Lugo

Dafne

di Federico Bondi ven.: p.u. 21 (ingresso gratuito, in sala il regista e la protagonista Carolina Raspanti); sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21; mer.: p.u. 21

Castel Bolognese di Marielle Heller gio.: p.u. 21

Il professore e il pazzo di Farhad Safinia sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

Gloria Bell

di Sebastián Lelio mer.: p.u. 21

• Cinema Sarti • Cervia

Momenti di trascurabile felicità di Daniele Luchetti sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21

Tutto liscio

di Igor Maltagliati ven.: p.u. 20.45


24 / JUNIOR RAVENNA&DINTORNI 11-17 aprile 2019

IN BIBLIOTECA AL MERCATO Agri-laboratori e merenda con i contadini di Campagna Amica

Letture ad alta voce, laboratori, incontri e lampi di genio Fitto calendario tra città e forese E a Casa Vignuzzi arriva Andrea Valente

LABORATORI

Domenica 14 aprile al Mercato Coperto Contadino di Ravenna (in piazza dei Carabinieri, aperto dalle 9 alle 13), “agrilaboratori” per bimbi (dai 3 anni in su). A partire dalle 10.30 verranno realizzati l’uovo pasqualino e il pulcino con materiali di recupero. Spazio poi agli agri-burattini e alla visita guidata al mercato. Per finire, merenda con la colomba Giorgione.

IN ROCCA A Bagnara laboratori di argilla “preistorica” Domenica 14 aprile continuano i laboratori nella Rocca Sforzesca di Bagnara di Romagna. Dalle 15.30 grandi e bambini potranno nuovamente partecipare a “La terra tra le mani”, il laboratorio con creazione di manufatti in argilla dedicati ad alcuni aspetti della Preistoria e Protostoria: la Dea Madre, la produzione di vasellame e i graffiti. In questo secondo appuntamento il laboratorio è dedicato a “La terra e l’acqua”.

Un weekend ricco di appuntamenti nelle biblioteche del Ravennate. A Casa Vignuzzi, in via San Mama a Ravenna, sabato 13 aprile alle 15.30 si terrà l’evento “Lampi di genio e fortunati eventi”, una narrazione astronomico-astronautica con lo scrittore e illustratore Andrea Valente. L’incontro è rivolto ai ragazzi del secondo ciclo della scuola primaria e delle medie. È necessaria la prenotazione a vignuzzi@classense.ra.it. Alla Olindo Guerrini, a Sant’Alberto, sabato 13, primo appuntamento alle 10.30 con “Io leggo a te, tu leggi a me”, letture per bambine bambini e famiglie a cura dei volontari e delle volontarie Nati per Leggere che saranno anche, alla stessa ora e lo stesso giorno, alla biblioteca Celso Ominici di Castiglione di Ravenna. Sempre sabato e sempre alle 10.30 a Piangipane ci saranno invece i laboratori artistici a cura a cura di associazione Fatabutega. Alla Manara Valgimigli di via Cella 488, a Santo Stefano, invece, appuntamento alle 16.30 con le letture animate e laboratorio artistico dai 3 anni (prenotazione a biblio.valgimigli @classense.ra.it). A Massa Lombarda, infine, sono in arrivo gli “Spettacoli a merenda”, con tre appuntamenti al centro Venturini di viale Zaganelli 2 nei sabati 13, 20 e 27 aprile. Gli incontri, tutti alle 10, sono rivolti a bambini da 4 a 9 anni.

FIDO IN AFF

IDO

JACK Tanto abbondante di taglia, quanto straripante di bontà: ecco Jack, una pasta di cane, che ha la sfortuna di essere di taglia grande, non più giovane (nato nel 2009) e pure col manto nero! Agli adottanti di Jack spetteranno anche i benefit previsti dal progetto Clama “Adotta un nonno”. Jack è abituato alla convivenza con cani femmina ed è sterilizzato. Si trova attualmente presso il canile di Ravenna. Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: cell. 349 6123736

ADOTTAM ICI MIRTILLA Un dolce musetto, l’espressione furba e tranquilla, Mirtilla ha appena 7 mesi. Un carattere d’oro, salvata da una situazione critica, adora le coccole e stare al calduccio. Per conoscerla e adottarla, chiamate: cell. 339 8952135

Spettacoli e storie illustrate nella Casa delle Marionette Due eventi dove le nuove generazioni condurranno le attività al Museo La Casa delle Marionette di Ravenna, in vicolo Padenna, pensate per i più piccoli. Il 13 aprile alle 17, “Burattini a fumetto”, visita guidata e laboratorio per costruire una storia illustrata di teatro di burattini (dai 6 anni). Il 14 aprile alle 11 va in scena La rivolta dei malvagi, spettacolo di burattini in collaborazione con la Ganga Production (dai 4 anni). Info e prenotazioni: 392 6664211.

Avventura in cielo e in terra all’Isola di Nim Domenica 14 ultimo appuntamento, alle 10 (per bimbi dai 18 mesi ai 2 anni) e alle 11 (per bimbi dai 3 ai 6 anni), della rassegna “Arte e musica in gioco”, in programma il laboratorio “Avventure in cielo e in terra!”, realizzato da Immaginante all’Isola di Nim a Faenza in via Silvio Pellico 3. Prenotazione obbligatoria al numero 334 2804710.

NELLA NATURA Al via la stagione del Parco naturale di Cervia con una giornata di visite e attività gratuite Una giornata gratuita al Parco naturale di Cervia, sabato 13 aprile, per dare il via alla stagione 2019. Dalle 14 l’ingresso alla zona “Vecchia fattoria” sarà gratuito per tutti e anche le attività proposte di seguito. Dalle 14.30 alle 15.15 visita guidata al parco, la pineta e gli animali; dalle 15.30 alle 16.30 visita tematica ai polli e nell’area “Vecchia Fattoria” a cinghiali, piccoli mammiferi e animali della fattoria, dedicata alla cura degli stessi, abitudini e alimentazione, con la presenza del veterinario Dall’Osso; dalle 17 alle 18 visita guidata nell’area “Vecchia Fattoria” a bufali ed equini, dedicata alla cura dei grandi animali. Dalle 15 per i più piccoli “I tablet della natura”: creatività e manualità con sale marino di Cervia e i prodotti della Natura a cura di Ambra Sama dell’associazione La Grande Quercia. Inoltre, dalle 15 alle 18 sarà attivo il maneggio dei cavalli per i più piccoli. Prenotazione per le visite guidate gratuite: 0544 995671 parconaturale@atlantide.net

FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DALL’11 AL 13 APRILE SAN BIAGIO via Maggiore 6 tel. 0544 212684; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; SAVARNA via Savarna 243 (Savarna) tel. 0544 533631; CAMERINI via Petrosa 381 (San Pietro in Campiano) - tel. 0544 576143. DAL 14 AL 20 APRILE DRADI via Anastagi 5 tel. 0544 35449; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; COMUNALE 9 viale Petrarca 381 (Lido Adriano) - tel. 0544 495434; BALZELLI via della Repubblica 1 (Santerno) - tel. 0544 417197.

+ APERTURA TUTTI I GIORNI DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8 COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 tel. 0544 402514. + Per info www.farmacieravenna.com

Con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Ravenna

RIOLO TERME 12-13-14 APRILE 2019 Da un’idea di Giorgio Visani

12 FIERA DELL’AGRICOLTURA


GUSTO / 25 11-17 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI

LOCALI

COSE BUONE DI CASA A cura di Angela Schiavina

Cappellacci di semola rimacinata con farcia di spigola e carciofi

FESTA IN DARSENA PER L’APERTURA DEL PRIMO BREW PUB DI RAVENNA Il primo brew pub – così come viene definito un locale dove viene servita birra prodotta direttamente in loco – di Ravenna aprirà sabato 13 aprile. Si tratta del Darsenale – lungo la banchina del canale Candiano, in darsena di città –, luogo di produzione e vendita della Birra Bizantina. L’apertura ufficiale verrà festeggiata dalle 18.30 e verrà offerta a tutti i partecipanti una “apericena” con buffet e assaggi di pizza alla pala, tra le proposte fisse del nuovo locale. Non mancherà la musica, dalle 19.30 fino a mezzanotte, con dj Rone.

CINEMA A Faenza un documentario sulla cucina popolare italiana

AGENDA Alla ricerca delle erbe spontanee a Russi (con merenda Da Luciano)

Mercoledì 17 aprile alle 21 al Ridotto del Teatro Masini di Faenza sarà proiettato il film I villani, un documentario di Daniele De Michele in cui quattro “villani” parlano di agricoltura, pesca, allevamento, formaggi e cucina familiare. Quattro personaggi insieme ai quali verificare se la cucina italiana sia ancora un patrimonio vivo, se il passaggio di informazioni tra generazioni esiste ancora, se la cucina italiana così come l’abbiamo ereditata si salverà o scomparirà. Ingresso gratuito.

ChefToChef propone tre appuntamenti nei mesi di aprile e maggio a Russi. Venerdì 12 e sabato 13 aprile l’esperta di erbe Luciana Mazzotti farà da guida lungo il fiume Montone a raccogliere le erbe spontanee dei fossi. La partenza è in programma alle 14 con punto d’incontro al Ristorante Da Luciano, che preparerà nel pomeriggio anche una merenda (prenotazione obbligatoria a emontesi@racine.ra.it o 349 2399025).

Ecco una ricetta tratta dal libro di Cinzia Bolognesi Piani, insegnante di cucina Aici dell’Argentario, in “Cucina ieri e oggi”, edito da Innocenti. Personalmente li ho gustati a Montecatini durante il convegno dell’associazione delle maestre di cucina. Buonissimi. Ingredienti: per la pasta 300 gr. di semola rimacinata, 3 uova, 2 cucchiai di acqua tiepida, 2 cucchiai di foglioline di nepitella tritate. Per la farcia: 150 gr. di polpa di spigola freschissima, 2 carciofi morelli maremmani, scorza di 1/2 arancia grattugiata, un tuorlo, sale e pepe, uno scalogno tritato. Per condire: burro e foglioline di salvia. Preparazione: setacciare sul tagliere la farina mescolandola con il trito di nepitella, fare un cratere e sgusciare al centro le uova. Cominciare ad impastare aggiungendo l’acqua tiepida. Lavorare l’impasto a piene mani con movimenti decisi e forti. Quando l’impasto sarà elastico e sodo avvolgerlo in un panno o nella pellicola e lasciarlo riposare per 30 minuti. Nel frattempo puliamo i carciofi fino alle foglie tenere e tagliamoli a fettine sottili, lasciandoli in acqua acidulata con succo di limone. Poi cuociamoli in un tegame dove avremo rosolato lo scalogno tritato con l’olio. I carciofi quando li scoliamo dall’acqua dobbiamo asciugarli. Quando saranno cotti (circa 15 minuti) saliamoli e poi li triteremo e li metteremo in una ciotola con la polpa della spigola tritata, il tuorlo e la scorza dell’arancia tritata. Aggiustiamo di sale e pepe. Riprendiamo la pasta e tiriamo con il matterello una sfoglia sottile. Con un coppapasta di 6 cm. di diametro tagliamo tanti dischi e al centro mettiamo una pallina di farcia. Chiuderemo a mezzaluna poi formiamo i cappellacci unendo i due lembi. Mano mano che li prepariamo li metteremo su un vassoio con un po’ di farina. Cuociamo in abbondante acqua salata, scoliamoli e saltiamoli in padella con burro fuso e foglioline di salvia.

LO STAPPATO A cura di Fabio Magnani

A cena con due mentalisti al Salone dei Mosaici

Un vino friulano da tartare

Venerdì 12 aprile alle 20.30 “Cibo per la mente” al Salone dei Mosaici di Ravenna. Protagonisti in esperimenti con il pubblico i due mentalisti Valerio Malaspina e Luca Fortibuoni. Prenotazioni: 366 9366252 o www.salonedeimosaici.it.

Il “Cabernet Sauvignon” 2017 della friulana “Tiare” che ho nel calice si discosta un po’ dalla tipologia così come siamo abituati a trovare. Il naso, infatti, è leggiadro e concentra sensazioni di frutta nera e rossa matura molto raffinati. Un tocco di erbaceo e sottili note di fori. Il palato setoso, elegante non pesante e ridondante quasi essenziale. Per una tartare di carne battuta col coltello.


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RAVENNA&DINTORNI 11 aprile 17 aprile 2019

SERVIZI ENERGIA E AMBIENTE

Piano industriale Hera: previsti 163 mln di euro di investimenti nel ravennate Le risorse fino al 2022 saranno ripartite fra ambiente (81milioni), servizio idrico (58,6 milioni per reti, fognature, depurazione) e nel settore del gas (24,8 milioni) Ecosistema, circolarità e tecnologia sono le priorità strategiche del Piano industriale al 2022 di Hera, presentato recentemente dal presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano e dall’Ad Stefano Venier ai sindaci dei comuni ravennati serviti. Un piano che, con circa 3,1 miliardi di investimenti complessivi, in aumento di circa 250 milioni rispetto al precedente documento strategico, conferma un forte impegno della multiutility a investire sui territori di riferimento per fornire servizi sempre più innovativi e di qualità, in continuità con un ininterrotto percorso di crescita lungo 16 anni. Dalla nascita il Gruppo Hera ha investito circa 350 milioni nella sola area di Ravenna. Qui, gli investimenti diretti nel quadriennio 2019/2022, sommati a quelli effettuati nel 2018, saranno pari a oltre 163 milioni, di cui 38 milioni pianificati per l’anno in corso. La quota sarà così ripartita: 81 milioni in campo ambientale, 58,6 milioni nel servizio idrico (reti, fognature, depurazione) e 24,8 milioni nel settore gas. Fra i principali progetti del piano poliennale l’lluminazionepubblica a Cervia e Lugo (per un valore di 12,5 milioni di euro) Il contratto con il Comune di Cervia per la gestione e riqualificazione energetica della pubblica illuminazione prevede la sostituzione di 11.860 punti luce con sistemi led di ultima generazione che consentiranno un risparmio di energia del 73% pari a oltre 4 milioni di KWh e la mancata emissione in atmosfera di 1.672 tonnellate di CO2. Hera Luce, inoltre, ha presentato l’offerta per la gestione dell’illuminazione pubblica a Lugo, un progetto che prevede la sostituzione a led di quasi 8 mila apparecchi illuminanti (strade, arredo urbano, semafori) che consentirà un risparmio di 2 milioni di KWh all’anno, pari al 52%

AGENZIA DELLE ENTRATE Come orientarsi online sui bonus per la casa Nell'ambito di “Entrate in Internet” (a cura dell’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e con il Comune di Ravenna), iniziativa dedicata ad incontri pubblici di alfabetizzazione informatica e fiscale con l’obiettivo di favorire l’inclusione, la conoscenza e l’utilizzo dei servizi online dell’Agenzia delle Entrate da parte dei cittadini di tutte le età, mercoledì 17 aprile alle 17.30 alla Sala “Buzzi” in via Berlinguer 11 a Ravenna, si tiene un incontro sul tema delle agevolazioni fiscali relative alla casa 2019. I funzionari della sede di Ravenna della Agenzia delle Entrare illustreranno le ultime novità normative in tema di ristrutturazioni edilizie, risparmio energetico, bonus mobili, sisma bonus e risponderanno alle domande dei presenti.

VERDE URBANO Piantumazione comunitaria in via Patuelli

rispetto ai consumi attuali. Sempre a Cervia è in programma l’adeguamento tecnologico del depuratore (2,2 milioni di euro) che riguarda nuove la riduzione dei fanghi da smaltire, il rinnovo dei pretrattamenti e un controllore di processo sulla sezione biologica per ottimizzare il trattamento. Infine, con 26,8 milioni di euro sarà effettuato il “revamping” dell’impianto F3 di via Baiona a Ravenna, progettato per il trattamento di scarti di tipo pericoloso e non pericoloso provenienti dai processi produttivi, per adeguarlo alle migliori tecnologie attualmente disponibili e incrementare la produzione di energia elettrica che aumenterà del 20%.

Straordinaria iniziativa di piantumazione comunitaria di alberi da frutto dietro le case popolari di via Patuelli, che ha visto partecipare una cinquantina di persone di ogni genere ed età. Sono 150 le piante che complessivamente sono state messe a dimora nel fine settimana del 6 e 7 aprile. L’idea è nata spontaneamente da tre giovani studentesse e resa possibile dalla donazione delle piante, esuberi della produzione, da parte di Geoplant vivai, dal coordinamento di Ortisti di Strada – Resilienza Silenziosa e dall’ospitalità e collaborazione del Csa Spartaco. La necessità ora è quella di garantire la sopravvivenza del frutteto per il periodo estivo, permettendo alle piante il superamento del primo anno di vita in pieno campo per poi divenire autonome successivamente. Ecco allora l’appello agli abitanti del quartiere San Giuseppe nella collaborazione alla manutenzione e cura dello spazio. Il prossimo appuntamento per dar l’acqua alle piante è per sabato 13 aprile alle ore 17 al Csa Spartaco.

AGENZIA RUBBOLI Ravenna, Circ. San Gaetanino n. 88 tel. 0544 455222 www.immobiliarerubboli.com Agenzia Immobiliare Rubboli

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SANTERNO (RA) Vendesi appartamento posto al primo piano, con giardino privato e garage. Composto da sala, cucina, 2 camere da letto e bagno. Riscaldamento autonomo. Da ristrutturare. Libero subito. Rif. RA3407 € 85.000

SAN BIAGIO A ridosso del Centro Storico, vendesi appartamento al piano terzo, ottimamente rifinito. Composto da soggiorno, cucina abitabile con ripostiglio, camera matrimoniale, 2 camere singole, 2 bagni, balcone. Risc. aut. e aria condizionata. Rif. RA3438 € 188.000


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RAVENNA&DINTORNI 11 aprile 17 aprile 2019

PICCOLI PROPRIETARI IMMOBILIARI

IDEA CASA

La cedolare secca al 10% sugli affitti può essere applicata in quasi tutti i comuni della Provincia Con l’introduzione della cedolare secca per le trattenute fiscali sulle locazioni, il dubbio più frequente del proprietario dell’immobile da affittare è quello di capire che tipo di tassazione scegliere, se ordinaria o, appunto, la cedolare secca al 10 percento. «Purtroppo ci siamo accorti che molto spesso si sceglie con troppa facilità un regime fiscale piuttosto che un altro, trascurando le possibili conseguenze – spiega il responsabile di Asppi Ravenna Davide Canali –. È ormai diffusa la convinzione che la cedolare secca sia sempre la più conveniente, soprattutto nei contratti a canone concordato. Questa imposizione fiscale al 10% è allettante perché il confronto con l’aliquota minima Irpef del 23% non ha paragoni. Spesso però non vengono analizzate tutte le conseguenze delle scelte di regime fiscale da adottare. Per esempio occorre considerare che un coniuge o un figlio – titolari di contratto di locazione – optando per la cedolare secca potrebbero perdere il requisito di familiare a carico. Il risultato è che spesso si perdono vantaggi fiscali magari più consistenti, come poter detrarre spese mediche importanti, costi rilevanti per lavori di ristrutturazione o altro ancora». Quindi la prima scelta da effettuare prima di affittare il proprio immobile è se stipulare un contratto libero o un contratto a canone concordato... «Certo, peraltro va valutato che un contratto libero, il cosiddetto 4+4, non sempre è conveniente – puntualizza Canali – anche se permette di stipulare un canone più alto. Quindi vale la pena fare due conti con gli esperti consulenti di Asppi in base alle possibilità offerte dai nuovi accordi depositati nel 2018 che hanno adottato una fascia maggiore del canone. A volte per non sprecare soldi in tasse potrebbe essere utile cambiare tipo di contratto. Inoltre, chi ha in essere un contratto libero in una cittadina non ad alta densità abitativa, potrebbe comunque accedere al regime di cedolare secca al 10%. Nella la maggior parte dei comuni della provincia di Ravenna infatti è stato dichiarato lo stato di emergenza per eventi calamitosi e quindi si può ottenere in eccezione la cedolare secca anche se formalmente non sussiste l’alta densità abitativa. Per questo, fra eccezioni e convenienze, in ogni caso vale la pena far controllare la propria posizione per capire quale sia il regime fiscale più idoneo su cui puntare L’ufficio Asppi grazie ad esperti aggiornati in materia possono verificare le singole posizioni e opportunità su appuntamento (tel. 0544 470102; mail: info@asppi.ra.it). in collaborazione con Asppi Ravenna - viale Galilei 81/83 tel. 0544 470102 - info@asppi.ra.it - www.asppi.ra.it

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SAN BARTOLO

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Ravenna, via Santucci 36 (zona Nullo Baldini) tel. e fax 0544.219628 www.gecosravenna.it

RAVENNA SAN ROCCO Vendesi bellissima casa, ristrutturata ottimamente disposta su 2 livelli e composta da soggiorno, cucina, 2 bagni (uno di servizio) al piano terra. 2 camere da letto matrimoniali, ciascuno con il bagno privato. Possibilità di ulteriore spazio nel sottotetto. Giardino angolare e posto auto. Rif. RA3435 Info in agenzia

In zona riservata e tranquilla vendesi in contesto di recente costruzione, appartamento al piano terra con ingresso indipendente. Cortile d'ingresso pergolato, soggiorno con cucinotto separato finestrato, disimpegno, camera matrimoniale, camera singola e bagno finestrato. Giardino e casetta in legno. Nessuna spesa condominiale. Inferriate e zanzariere. Classe energetica "D - Ep:142,60 € 145.000,00 Rif. 3985/R

MADONNA DELL'ALBERO In contesto verde e residenziale vendesi villetta abbinata luminosa e recentemente ristrutturata. L'immobile dagli spazi generosi e dallo stile signorile si compone di soggiorno con camino, cucina abitabile, tre camere da letto, doppi servizi e due balconi. Garage, cantina, ampia loggia attrezzata s giardino privato. Aria condizionata e impianto fotovoltaico istallato. Certificazione energetica in corso € 290.000,00 Rif. 4342/R

PUNTA MARINA

Classe energ. D Ep: 90,39

Luminoso appartamento posto al secondo piano quattro, in buono stato d'uso. Soggiorno, angolo cottura, una camera da letto matrimoniale, un bagno finestrato e due ampi balconi. Giardino condominiale e posto auto. Classe energetica G - Ep: 250,28 € 85.000,00 Rif. 3894/R

Rif. 4368/R € 155.000

ZONA GALLERY tel. 0544 502072

tel. 0544 36372

FUSIGNANO

Appartamento in palazzina di recente costruzione, p. terra con giardino in uso esclusivo: ampio soggiorno con zona cucina, ripost., bagno, letto matrim. Luminoso e in zona molto tranquilla. Posto auto. Risc. aut. Libero. Cl. energ. “D” ep. 112

€ 76.000

SANT’ANTONIO (RA) In zona residenziale a due passi dalla città, in piccolo contesto recente, si vede porzione di casa al 1° ed ultimo piano. Ingresso indip., giardino esclusivo, terrazzo abit., ingresso, ampia sala, cucina abitabile, due letto, bagno e ampia mansarda al piano superiore. Ottimo stato d’uso. Cl. energ. in lavoraz.

€ 170.000

Villetta abbinata ai lati con giardino esclusivo e posto auto interno. Loggia d'ingresso su ampio soggiorno con zona pranzo, cucina abitabile, tre camere da letto, terrazzo angolare, tre bagni e mansarda. Al piano seminterrato garage, cantina, ripostiglio e taverna con caminetto. Classe energetica G € 265.000,00 Rif. 4364/R

SAN BIAGIO Luminoso ed ampio appartamento al quarto ed ultimo piano servito da ascensore. L'immobile, da rimodernare, si compone di soggiorno, cucina abitabile, camera matrimoniale, camera doppia, camera singola, ripostiglio/lavanderia, doppi servizi e terrazzo abitabile nella zona giorno. Garage di 50 mq. con allacci acqua e saracinesca elettrica. Classe energetica "G - Ep:190,75 € 220.000,00 Rif. 4356/R

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