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INTRO / 3 12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

7 La figuraccia delle crociere: AAA cercasi responsabile di Andrea Alberizia

Non serve stabilire quali siano le cause e di chi siano le responsabilità per poter dire senza timori di smentita che siamo di fronte a una colossale figuraccia: difficile trovare altra definizione se in piena stagione estiva due armatori hanno cancellato i nove attracchi a Porto Corsini di due navi da crociera perché il fondale del terminal è insabbiato. Per la precisione bisognerebbe dire che gli armatori hanno rifiutato il piano B proposto dall'Autorità portuale e cioè lo sbarco al piazzale del terminal traghetti, in piena zona industriale tra rimorchi e camionisti: ci sarebbe stato da stupirsi del contrario visto che si parla di turisti in bermuda e canotta, esattamente circa 19mila persone.

Però delle figuracce qualcuno dovrebbe rispondere. Fa parte delle regole del gioco per chi ha incarichi di responsabilità e compensi che coprono anche questi rischi. Perché su una cosa bisognerà essere tutti d'accordo: questa storia doveva essere evitata e non esistono congiunture astrali che possano renderla giustificabile o sminuirne la gravità.

Gli indizi su dove individuare qualche responsabilità non sono così nascosti. Il governo dei due enti locali coinvolti, Ap e Comune, è cambiato due anni fa e il presidente del primo è stato scelto in piena sintonia con l'amministrazione del secondo. E due anni sono un bel lasso di tempo. Poi fa un effetto un po’ straniante sentire il vicesindaco Eugenio Fusignani (titolare della delega Porto in giunta) che accusa le passate gestioni degli ultimi dieci anni e in quel periodo la sua poltrona e la sua delega le ha avute il collega di partito di cui è segretario.

E se una volta che è emerso il pasticcio (a metà giugno) è bastato meno di un mese perché Ap approntasse una gara d'urgenza per mettere una pezza (fine lavori attesa per agosto), allora forse in due anni c'è stato tempo per monitorare l'insabbiamento e intervenire quell'attimo prima che la capitaneria fermasse tutto per ragioni di sicurezza.

L’intervento di emergenza sarà solo una misura tampone: andrebbero dragati 250mila mc, ne verranno scavati un decimo perché è la quantita che si può riversare a mare. Se le casse di colmata sono piene e si possono fare solo interventi provvisori, non è una ragione in più per tamponare in anticipo? Soprattutto se le crociere sono considerate un business su cui puntare e si vogliono aumentare gli arrivi.

Il paradosso è che nel tentativo di smarcarsi dalle proprie responsabilità, il vicesindaco ha pure puntato il dito contro la stampa e le forze politiche di opposizione: la loro colpa è quella di non remare a favore della promozione della città ma anzi di creare polemiche dannose.

Forse è vero il contrario: non è che la figuraccia e la mancata presa di responsabilità sono anche colpa di una stampa e una opposizione fin troppo generose con il potere locale? E se proprio si vuole parlare di danni magari è il caso di chiedersi quanto pesa essere andati all’estero a vendere il prodotto Ravenna alle compagnie di crociera e poi farsi trovare con un terminal insabbiato.

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ECONOMIA PONTE MOBILE, OTTO ANNI DI SOFFERENZE

COPERTINA TEMPO DI BILANCI: I CONTI PUBBLICI DEGLI ENTI LOCALI

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SOCIETÀ LA MUSICA DI BOB MARLEY E IL CORO DEI RIFUGIATI

SPORT LA PALLANUOTO PUNTA SUI GIOVANI E CONSERVA LA C

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SPETTACOLO TORNA L’AREA DELLE BALLE DI PAGLIA: IL PROGRAMMA

MUSICA RAVENNA FESTIVAL TRA MUTI E BOLLANI

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34

MUSICA AL VIA LA RASSEGNA SPIAGGE SOUL SUI LIDI RAVENNATI

MONDO VINO I VINI ROMAGNOLI PER I BRINDISI DELL’ESTATE

da pagina

37 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI

RD &

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVII - n. 777

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica).

Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini.

Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

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4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

LETTORI

FULMINI E SAETTE “Con ogni mezzo” (Ravenna) di Adriano Zanni

La redazione risponde

COSA C’ENTRA UN PARTY IN UN BOSCO PROTETTO? Cosa c'entra un “open air party” con le aree di riequilibrio ecologico?

Ce lo chiediamo dopo l'evento organizzato la sera di sabato 7 luglio al “Bosco di Fusignano” dall'Unione dei Comuni della Bassa Romagna per “passare una serata in compagnia a contatto con la natura”. Già l'assembramento di auto all'ingresso sembrava confermare l'adagio secondo cui tutti vogliono tornare alla natura, ma nessuno vuole andarci a piedi; un cordone luminoso lungo buona parte del bosco portava poi alla radura in cui era stato organizzato l'evento, con musica che si propagava ben oltre il bosco, bar e luci colorate fino a tarda ora. Un evento che non capiamo cosa c'entri con un'area protetta come il Bosco e come si possa pensare di valorizzarla e tutelarla con interventi di questo tipo. Il “Bosco di Fusignano” fa infatti parte dell'area di riequilibrio ecologico “Canale dei Mulini di Lugo e Fusignano”, [...] aree di particolare interesse e valore, proprio per la loro collocazione ai margini dei centri abitati e che richiedono quindi particolare cura e forme di tutela e valorizzazione. Aree che vanno fatte conoscere, ma in cui bisognerebbe entrare “in punta di piedi”. [...] Avremmo quindi capito se fosse stata organizzata un'attività di scoperta delle specie arboree o un'iniziativa per raccontare la storia dell'antico “Bosco del Marchese”...

Yuri Rambelli, Legambiente

Gentile Yuri, l’evento a cui fa riferimento rientra nel calendario della prima edizione di Terrena, il festival di land art con cui l’Unione intende promuovere il rapporto tra arte e natura, tra installazioni artistiche e spazi verdi abitualmente non

fruibili. Il bosco di Fusignano di cui parla è uno di quei luoghi di cui spesso solo gli addetti ai lavori e gli appassionati conoscono l’esistenza. Allora forse se una volta all’anno quei luoghi diventano spazi aperti al grande pubblico potrebbe essere un’occasione per

avvicinare i cittadini alla natura, agli spazi ignoti appena dietro l’angolo? È certamente condivisibile la critica che rivole alla mobilità: tutte quelle auto posteggiate più vicine possibile in effetti stridono un po’ con la voglia di verde, di natura, di green, di isolato. Si

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può però ipotizzare che essendo la prima edizione vada fatta una valutazione a posteriori da parte degli organizzatori e sicuramente tutto può essere migliorabile. Però intanto magari chissà, qualcuno dopo la festa avrà voglia di tornarci anche “in punta di piedi”...

PUNTI DI VISTA / 5 12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

Vietato vendere bevande alcoliche. Ancora? di Moldenke

Alla fine hanno vinto loro. Quelli che per combattere il degrado vietano l’alcol, semplicemente, creando zone della città dove puoi prenderti una multa se ti beccano a bere una birra seduto su una panchina (o anche in piedi, si fa per dire). Una volta c’era una parte della sinistra che si indignava per i sindaci sceriffi che emanavano ordinanze antialcol. Il povero Fabrizio Matteucci, va detto, si è beccato del leghista, è stato più volte attaccato (si fa per dire) o in qualche modo sbeffeggiato sui giornali (almeno dal sottoscritto, lo ammetto) per aver vietato ai suoi concittadini di bere una birra ai giardini Speyer (tra le altre cose).

Il nuovo sindaco, il più giovane e all’apparenza più di sinistra, Michele de Pascale, ha portato avanti da mesi un’ordinanza del tutto simile, ma in questo caso nell’indifferenza generale. Perché oggi sembra l’unica soluzione, sembra tutto normale. E oggi, non essendo più probabilmente possibile rinviare quell’ordinanza, ne emana altre due. Citiamo testalmente il comunicato inviato alla stampa: «La prima prevede il divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche dalle 20 alle 7 da parte di quattro esercizi commerciali di vicinato (nei pressi dei giardini Speyer). La seconda prevede che l’esercizio Khan Alimentari, in via Tommaso Gulli 122, possa restare aperto solo tra le 8 e le 20».

“Misure forti”, si limitano a commentare i giornali, previste naturalmente dal decreto di un ministro del Pd (Minniti), e che fanno felici tutti, residenti, Piddini e rompicoglioni dell’opposizione. Ormai sembra solo puro buon senso limitare la libertà (personale o di attività commerciali) di fronte a casi di degrado. Sembra giusto e normale vietare di vendere un prodotto legale (l’alcol) o vietare a qualcuno di consumare quello stesso prodotto legale. Ancor più giusto e normale se a essere presi di mira sono negozi gestiti da extracomunitari o se in questo modo si evita di vedere stranieri urbiachi nei giardini sotto casa. Paure legittime, quelle dei residenti, non voglio insultare nessuno. Però posso continuare a dire – che sia Matteucci o che sia De Pascale – che mi fa piuttosto schifo? Tanto sono rimasto l’unico, probabilmente, e non credo che sia un grosso problema per nessuno...

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6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

SINISTRA IN CRISI

L’OPPOSIZIONE

Il Pd ravennate chiede di accelerare i tempi del congresso E in città arriva Zingaretti

«SITUAZIONE A RISCHIO NEI REPARTI DI OSTETRICIA» L’allarme rilanciato dai consiglieri Tardi (Cambierà) e Ancarani (Forza Italia)

La federazione provinciale: «Abbiamo volontari dai valori solidi, ma la pazienza è quasi al termine». Il presidente del Lazio a Porto Fuori il 13 luglio Da Ravenna ci provano, con quali esiti al momento è difficile dirlo, ma ci provano. Il Pd locale, forte anche del fatto che Ravenna sia stata scelta come luogo per la festa dell’Unità nazionale tra agosto e settembre, tenta di far sentire la propria voce nell’impasse in cui si trova il partito a livello nazionale. I delegati locali sono infatti arrivati all’assemblea del 7 luglio con un documento, firmato dal segretario provinciale Alessandro Barattoni, in cui si leggeva: «Riteniamo che un congresso vero, in cui ridiscutere linee politiche e gruppo dirigente, non possa essere rimandato». L’auspicio era quello dell’anno corrente «certamente molto prima delle prossime elezioni europee e amministrative», obiettivo questo a quanto pare al momento non pienamente raggiunto, visto che la data del congresso non è stata fissata se non con un generico “prima delle Europee”. Il documento ravennate, votato all’unanimità, diceva anche: «Mettiamo a disposizione come tutti i volontari, che hanno valori solidi e radici profonde ma una pazienza che rischia di essere quasi al termine, un’occasione unica come la Festa Nazionale dell’Unità. Un evento che ci aspettiamo come un punto di ripartenza e avvio di una stagione nuova e non come momento di un regolamento di conti o analisi della sconfitta».

Se questo accadrà o meno, non è dato sapere. Di certo intanto qui ci si sta muovendo anche senza data del congresso fissata e per venerdì 13 luglio alle 18.30 a Porto Fuori l’appuntamento è proprio con il primo nome che è uscito allo scoperto in vista dell’importante appuntamento: Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e quasi certamente candidato alle prossime primarie del Pd. Un nome su cui potrebbe convergere buona parte del partito ravennate, anche tra le fila di chi aveva sostenuto il ticket Renzi-Martina

Nicola Zingaretti

all’ultimo giro. Tra questi il sindaco Michele de Pascale che, non a caso, sarà proprio sul palco con lui, per un’intervista della nostra giornalista Federica Angelini. Incontro politico, a Porto Fuori, anche domenica 15 alle 20.30, questa volta con i segretari comunale e provinciale del partito. Al di là dei dibattiti la festa prosegue poi con gli stand gastronimici e lo spettacolo tutte le sere, in attesa appunto del grande appuntamento nazionale di fine agosto.

A Palazzo Merlato, la consigliera di Cambierà Samantha Tardi e il consigliere Alberto Ancarani di Forza Italia tornano a occuparsi di sanità portando all’attenzione del sindaco Michele de Pascale un’altra situazione critica denunciata da chi opera in prima linea. «Questa volta – scrivono – è il turno della Struttura Complessa Aziendale di Ostetricia e Ginecologia della provincia di Ravenna a lanciare un grido di allarme ed a presentare una denuncia dal forte impatto. Come si evince da una delle due missive, inviate tra gli altri al Sindaco De Pascale, il personale medico addetto ai reparti nei due presidi di Lugo e di Faenza scrive chiaramente di non sentirsi sicuro proprio nella delicata fase finale delle gestazioni, a causa della elevata diminuzione dei parti in quei presìdi, mentre il reparto di Ravenna è oberato dal numero dei parti che in numero crescente vi vengono inviati da Faenza e Lugo». E i consiglieri vanno all’attacco: «La situazione sembra il risultato di inappropriate decisioni di politica sanitaria: si è favorito il lento declino dei punti nascita di Lugo e Faenza volto a far scendere sotto i 500 parti i due nosocomi, al fine di perdere il requisito che la legge prevede affinché un punto nascita possa rimanere aperto». Il tutto con l’effetto, scrivono i due politici di «sovraccaricare inopinatamente i ritmi di lavoro dei professionisti di Ravenna, non solo da un punto di vista meramente clinico, ma a causa altresì delle richieste di sostegno formativo nei confronti dei colleghi di Lugo e Faenza, aumentando quindi di non poco il livello di stress fisico e mentale di tutto il comparto medico in questione». Ed è questo, aggiungono che «può spiegare in gran parte perché non si riesca a reperire medici per Ravenna-FaenzaLugo: lavorare in tali condizioni è come giocare alla roulette e non è concepibile dover confidare quotidianamente nella dea bendata».

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12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

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INFRASTRUTTURE

Il ponte mobile, otto anni di sofferenze E ora è lecito criticare i suoi difetti Una sentenza respinge la richiesta danni da 1,8 milioni di euro avanzata da Cmc a un consigliere comunale: che aveva messo in luce i problemi: non fu diffamazione. E dalle relazioni emergono i vizi dell’opera

Ha solo otto anni di vita ma sono già parecchi i travagli vissuti dal ponte mobile sul canale Candiano a Ravenna.

Cominciati in realtà già prima dell’inaugurazione del 2 luglio 2010: i quasi 12 milioni di euro serviti per costruirlo (denaro pubblico uscito dalle casse dell’Autorità portuale) furono il doppio di quanto era stato preventivato alla vigilia dei lavori. Non proprio il modo migliore per presentarsi. Poi è capitato che non si sia aperto quando doveva farlo (senza distinzione tra chi aveva di fronte: dal mitico Moro di Venezia alla processione per la celebrazione della Madonna Greca), è capitato che sia stato messo ko dal rosicchiare dei topi, è capitato che abbia subito una manutenzione di un anno e mezzo e poi abbia fatto ancora cilecca. Ora però dal tribunale esce una sentenza che consente di dire che il ponte è stato costruito con dei difetti. La scoperta dell’acqua calda, dirà qualcuno. Bastava leggere le cronache locali, dirà qualcun altro. In realtà non è proprio così scontato che si potessero affermare pubblicamente i difetti dell’opera. Perché chi l’ha fatto, il consigliere comunale Alvaro Ancisi, negli ultimi tre anni è stato impegnato in tribunale per difendersi da una causa civile con una richiesta danni di 1,8 milioni di euro dalla Cmc per presunta diffamazione a livello mondiale visto che il comunicato stampa del decano dell’opposizione venne ripreso dalle testate online (compresa la nostra) e quindi potenzialmente leggibile in ogni angolo del globo con una connessione al web. La Cooperativa muratori cementisti era nel raggruppamento di imprese che vinse l’appalto di Ap nel 2006 per progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori ed era anche nella controparte dei contratti da 350mila euro totali per gestione e manutenzione nel periodo dall’inaugurazione a fine 2012. La sentenza arrivata a fine 2017, di cui lo stesso Ancisi ha dato notizia solo nelle scorse settimane una volta scaduti i termini per il

ricorso, ha bocciato il ricorso del colosso delle costruzioni.

Quella di Ancisi fu legittima critica proveniente da un esponente politico nell’esercizio delle sue funzioni senza intenti offensivi o intenzionalmente lesivi dell’immagine. C’è un passaggio piuttosto esplicito della sentenza del giudice Alessandra Medi che vale la pena essere riportare integralmente per avere le idee chiare: “La presenza e la gravità degli evidenziati difetti di funzionamento portano a escludere il carattere diffamatorio delle dichiarazioni contenenti il riferimento a gravi e clamorosi vizi dell’opera e al fatto che la stessa fosse stata malamente realizzata”.

A difesa dei propri interessi, Ancisi e Cmc hanno messo

LA VISITA

VICESINDACO E ASSESSORE A TCR: «IMPORTANTE INVESTIRE» Nel pomeriggio del 2 luglio il vicesindaco Eugenio Fusignani con delega al Porto e l’assessore alle Partecipate Massimo Cameliani hanno visitato il Terminal Container Ravenna di cui sono azionisti Contship e Sapir (a sua volta partecipata dal Comune tramite Ravenna Holding). A riceverli il presidente Giannantonio Mingozzi, Milena Fico direttore generale e Alessandro Battolini, responsabile commerciale con i quali gli amministratori comunali hanno fatto il punto sulle attività del terminal e sulle prospettive legate in particolare ai recenti investimenti operati da Tcr nella dotazione di gru e mezzi per le operazioni di imbarco e sbarco.

Mingozzi, Fico e Battolini hanno sottolineato «l’accresciuta connettività intermodale del terminal, i collegamenti ferroviari con Dinazzano e Melzo e l’opportunità da Melzo di collegamenti rapidi verso i Paesi oltralpe». Fusignani, Cameliani e i dirigenti di Tcr hanno sottolineato l’importanza che assumono gli interventi previsti nel settore della logistica e delle infrastrutture di collegamento stradale e ferroviario capaci di aiutare la crescita del porto.

sul tavolo dossier che hanno svelato vicende del ponte finora ignote all’opinione pubblica. Una relazione commissionata da Ap a proposito di certe saldature dice che «presentano una mancanza di penetrazione al vertice quantificabile in 10-12 mm». Insomma quel ponte è nato con dei difetti. Qualcuno poi ha provato a metterci una pezza: sotto il profilo della sicurezza lo scenario dovrebbe essere risolto ma difficile poter dire che il ponte mobile di Ravenna mostri particolare agilità di movimento. E se un consigliere comunale ricorda chi ha costruito il manufatto e chi l’ha gestito, non sta diffamando qualcuno. Così dice il tribunale.

Andrea Alberizia

8 / ECONOMIA / PORTO RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

PORTO CORSINI Il vicesindaco: «Colpa delle passate gestioni»

Terminal insabbiato, lavori urgenti ma già persi 19mila crocieristi

Il vicesindaco con delega al Porto, Eugenio Fusignani, garantisce l’appoggio del Comune e ne approfitta per attaccare le gestioni precedenti di Ap: «La situazione di oggi è frutto delle scelte che non sono state fatte nei dieci anni precedenti all’insediamento di Rossi». Poi una considerazione sui turisti del mare: «Prima si polemizzava sul fatto che non si fermavano in centro, ora la loro assenza è una tragedia. Tutto è buono per polemizzare ma così si fa male alla città».

Limiti al pescaggio delle navi, due armatori hanno cancellato nove toccate rifiutando la soluzione alternativa in area industriale. Ora Ap pronta a spostare 25mila mc di fanghi di Alessandro Montanari

Nove delle 47 toccate previste per il 2017 al terminal crociere di Porto Corsini sono state o saranno cancellate. Si tratta di approdi che due navi – la Vision of the Seas e la Mein Schiff 2 – hanno deciso di annullare. L’insabbiamento dei fondali al terminal ha portato, il 13 giugno scorso, la Capitaneria a vietare l’arrivo di navi sopra i 7,6 metri in un molo (quello più a nord) e di 7,9 metri nell’altro: l’Autorità portuale ha predisposto un attracco temporaneo al terminal traghetti nella zona industriale del canale ma gli armatori hanno preferito rinunciare. «Un’antipatica situazione» – l’ha definita con aplomb il presidente di Ap Daniele Rossi – che ora rischia di far saltare il banco anche per il 2019. Soprattutto in quell’ottica ci si muoverà: difficilmente le due navi torneranno sui loro passi per il 2018 ma l’obiettivo è far sì che le compagnie confermino la loro presenza in città per il prossimo anno.

Non che nel breve termine si stia fermi. Autorità portuale con un appalto lampo ha commissionato lavori per 150mila euro che porteranno il terminal ad essere «pienamente operativo già ad agosto». Si tratta però di un intervento tampone, il presidente non lo nasconde: «Quanto durerà dipenderà dal meteo, in ogni caso nel giro di due o tre mesi sarà da rifare». Di cosa si tratta? Non di un dragaggio ma di uno spostamento di 25mila metri cubi di sabbia a ridosso della diga di Porto Corsini che farà in modo di risolvere almeno per un po’ il problema. Per la soluzione definitiva, invece, sarebbero da dragare 250mila metri cubi. Un’altra storia, per la quale servono casse di colmata pienamente operative e al momento assenti. Si ritorna al vecchio problema. Rimanendo ai 25mila metri cubi, si tratta di un intervento che Rossi si dice «disponibile a ripetere se necessario» ma che non potrà essere reiterato troppo a lungo perché i

costi non sono certo bassi. Fatto questo intervento gli armatori delle due navi cambieranno idea? Autorità portuale non si fa illusioni. «Si tratta di un mercato che ha bisogno di programmazione, è molto difficile che accada».

Il presidente ci tiene a dire che il problema non ha preso alla sprovvista l’ente. «Abbiamo subito offerto una soluzione alternativa: la banchina T&C che prima della costruzione del terminal ospitava proprio le navi da crociera». Le due compagnie però, hanno detto no. Del resto T&C oggi è un terminal industriale dal quale partono i traghetti carichi di camion e diretti in Sicilia e Grecia. Insomma: il problema

per ora è rappresentato da quelle nove toccate che, insieme, portavano circa 19mila croceristi.

Si diceva della soluzione definitiva che non può che essere collegata al progetto complessivo di approfondimento dei fondali del porto. «Solo allora con le crociere non ci saranno più problemi». L’escavo a 12,5 metri – che comprende anche i lavori davanti a Porto Corsini – è legato alla disponibilità delle casse di colmata. Rossi fa il punto della situazione per quanto riguarda il progetto dell’hub portuale: si sta lavorando al bando di gara in modo da partire con i lavori entro fine anno.

Parallelamente, nei prossimi mesi partirà l’iter per lo svuotamento delle casse di colmata. Si partirà da quella più grande: la Nadep, da circa un milione di metri cubi.

Secondo le previsioni di Ap serviranno almeno sette/otto mesi, se non un anno, per completare questo percorso.

Nella cassa di colmata Nadep saranno portati i sedimenti del terminal crocieristico. Come fare coincidere i tempi con la prossima stagione turistica? «I tecnici sono al lavoro» dice Rossi. La sintesi di quanto si vuol fare è questa: quella cassa di colmata è divisa in una serie di “sottocasse”. Nella prima che si svuota si porterebbero i 250mila metri cubi scavati da Porto Corsini, che a questo punto diventano prioritari, per rendere il terminal libero in tempo per la prossima stagione. Come si intuisce, il fatto che la prossima stagione il terminal sia operativo appieno non è scontato – si devono infilare una serie di previsioni – ma non è nemmeno impossibile.

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ECONOMIA / PORTO / 9 12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

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DATI

TRAFFICO MERCI, NEI PRIMI CINQUE MESI IN LINEA CON LO SCORSO ANNO Una diminuzione dello 0,38 percento L’export dei container pieni invece è in picchiata Il traffico merci sul porto di Ravenna nel 2018 continua a essere in leggera flessione ma sostanzialmente in linea con quello dello scorso anno. Il totale delle tonnellate movimentate nei primi cinque mesi dell’anno secondo gli ultimi dati diffusi dall’Autorità di Sistema Portuale è pari a 10,69 milioni. Si tratta dello 0,38 percento in meno se si confrontano questi numeri a quelli dello stesso periodo del 2017.

Peggiore l’andamento del traffico container dove soffre in particolare l’export: -9,06 percento in un anno sui contenitori pieni imbarcati, solo in parte compensati da un import cresciuto sempre sul capitolo dei pieni - del 3,93 percento. Fanno statistica anche i container vuoti, movimentati a scopi logistici, che segnano una diminuzione del 14,19 per cento sugli sbarchi e un aumento del 26,43 per cento sugli imbarchi. In totale il traffico container è in diminuzione del 3,27 percento rispetto allo scorso anno. Anche al netto dei vuoti la flessione è simile: -3,29 percento. A soffrire è anche il traffico dei trailer/rotabili che è in calo rispetto al 2017 del 2,2 percento. Come accaduto spesso nelle statistiche degli ultimi mesi, sono proprio questi due traffici in sofferenza a mandare “in rosso” il movimento totale delle merci del porto ravennate.

L’andamento del traffico di merci secche, vero core business dello scalo romagnolo, è infatti positivo: +1,19 percento. Analizzandolo, si scopre che è negativo l’andamento delle derrate alimentari (22,98 percento, flessione pari a 198mila tonnellate circa) e anche i concimi (-9,51 percento, pari a 69.230 tonnellate). Va segnalato anche la minora movimentazione di minerali e cascami metallurgici (-41,36 percento) che è però un business secondario dal punto di vista delle statistiche: appena 25.918 le tonnellate imbarcate e sbarcate nel 2018. Importante invece la buona ripresa dei prodotti agricoli: +34,04 percento con 212mila tonnellate in più e anche dei prodotti metallurgici, in crescita del 5,11 percento per un totale di 2,730 milioni di tonnellate sbarcate e imbarcate sulle banchine ravennati. Leggera flessione per i materiali da costruzione (-1,69 percento). Da segnalare, infine, la buona crescita dei prodotti chimici nel capitolo delle rinfuse liquide (+3,92 percento) e delle derrate alimentari liquide che crescono del 23,48 percento. (al.mo.)

UNIVERSITÀ

Diritto marittimo, trasporti, logistica e sistemi portuali: una laurea e un master Nuova offerta formativa al campus ravennate nell’ambito del corso in Giurista d’impresa e delle amministrazioni pubbliche Dal prossimo anno accademico 2018/19 il campus di Ravenna dell’Università di Bologna ospiterà il nuovo indirizzo “Trasporti, logistica e sistemi portuali” del corso di laurea triennale in Giurista d’impresa e delle amministrazioni pubbliche e il master “Diritto marittimo, portuale e della logistica”. I nuovi percorsi formativi fanno capo al dipartimento di Scienze giuridiche con la collaborazione della Fondazione Flaminia In particolare l’indirizzo in Trasporti, logistica e sistemi portuali offrirà una preparazione giuridica focalizzata a creare un giurista destinato ad operare sia nel settore privato che nel settore pubblico nell’ambito portuale dei trasporti e della logistica, con insegnamenti specifici di approfondimento.

Il nuovo master di primo livello completerà l’offerta formativa. Il percorso post laurea della durata di un anno si caratterizzerà per una forte strutturazione didattica centrata sull’approfondimento degli istituti giuridici di riferimento, nonché sull’introduzione ed il confronto delle varie esperienze di settore, attraverso lo studio di casi concreti, la partecipazione a seminari, lo svolgimento di stage o project work.

Il progetto formativo coinvolgerà le imprese ravennati del settore, sia per gli stage dedicati agli studenti, ma anche per la possibilità di avvalersi di esperti delle aziende nell’insegnamento attraverso case history ed esperienze professionali sul campo.

LA NAVE

LA LADY AZIZA VERSO ALESSANDRIA D’EGITTO Dopo quasi quattro anni dal tragico incidente che a dicembre 2014 causò il naufragio del mercantile turco Gokbel con la morte di sei marittimi, il 9 luglio scorso la nave Lady Aziza (sopravvissuta all’incidente) ha lasciato la darsena di Ravenna dove era ormeggiata sotto sequestro conservativo. Il mercantile è stato venduto all’asta per 650mila euro lo scorso gennaio: ad aggiudicarsela un armatore inglese. La nave ora si chiama Yahya Junior, verrà rimorchiata fino al porto di Alessandria d’Egitto per la manutenzione.

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12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

INTERVISTA

Ravenna Holding: ai soci 8 milioni di dividendi e 15 milioni da mutui e vendita di azioni Hera Carlo Pezzi confermato presidente e amministratore delegato della società che gestisce i pacchetti azionari (e non solo) del Comune di Ravenna e di altri quattro soci che hanno chiesto risorse extra per investimenti di Federica Angelini

Per comodità viene spesso definita la “cassaforte del Comune”, anche se in realtà Ravenna Holding è qualcosa di decisamente più complesso: è la società che detiene le partecipazioni azionarie del Comune di Ravenna ed è partecipata a sua volta dai Comuni di Cervia, Faenza, Russi e dalla Provincia (vedi box). In questo periodo viene approvato il bilancio dell’anno scorso che è ancora una volta positivo e prevede la distribuzione di dividendi ai soci. Non solo, il 2018 è anche l’anno del rinnovo del cda e del suo presidente, nonché amministratore delegato, indicato dal sindaco di Ravenna. Per Carlo Pezzi inizia quindi il terzo mandato consecutivo alla guida della società dopo la nomina nel 2012 quando sindaco era Fabrizio Matteucci. Lo incontriamo nel suo ufficio in Darsena per fare il punto sullo stato di salute della società e avere qualche dettaglio sull’operazione di riduzione di capitale annunciata. I numeri del consuntivo 2017 parlano di un risultato di esercizio di quasi 10 milioni di euro, 1,3 milioni in più di quanto messo a budget e tutte le società nell’ultimo triennio hanno chiuso i bilanci in utile. Visti i risultati molto positivi il cda ha previsto di confermare anche nel 2018 circa 8,2 milioni di euro di dividendi. E, appunto, di ridurre il capitale di 15 milioni di euro per distribuire ai soci risorse utili a investimenti.

Presidente, cominciamo da qui. Come sarà effettuata questa riduzione di capitale? Tre anni anni fa ci fu la vendita di un pacchetto di azioni Hera e l’ottenimento di un mutuo...

«Esatto e anche questa volta lo schema sarà simile. Questo appunto perché non siamo una semplice cassaforte in cui mettere e togliere azioni o denaro, ma una società complessa che può quindi effettuare operazioni ottenendo il maggior beneficio possibile».

L’altra volta si era alla vigilia delle elezioni a Ravenna, questa volta negli altri comuni soci...

«In realtà anche Ravenna, che riceverà circa 10 dei 15 milioni, ha bisogno di fare investimenti, così come tre anni fa. Quindi è stata una decisione che ha visto tutti d’accordo, anche forse perché c’è già un precedente, che ha dato ottimi risultati».

Ma venderete altre azioni Hera?

«Sì, l’intenzione è vendere circa 5 milioni di azioni tra il 2018 e il 2019 e abbiamo calcolato un introito complessivo prudenziale intorno ai 12,5/13 milioni di euro. Inoltre accenderemo un mutuo per altri 10 milioni di euro, per coprire i 15 decisi dai soci, e per finanziare nuovi investimenti per circa 7 milioni».

In questo modo quante azioni Hera libere dal patto di sindacato rimarranno in seno alla Holding?

«Il patto di sindacato (in cui i comuni di fatto si impegnano a non scendere sotto una certa quota, ndr) è appena stato sottoscritto per i prossimi tre anni e come Ravenna Holding oggi sfioriamo i 69 milioni di azioni bloccate, avendo assorbito anche 600mila azioni del comune di Cervia. In tutto oggi ne abbiamo circa 79 milioni, quindi una volta che ne avremo vendute 5 milioni, ne resteranno comunque circa altrettante libere».

Che cos’è Ravenna Holding Ravenna Holding è una società nata nel 2005 come “cassaforte” del Comune di Ravenna per gestire i pacchetti dell’Amministrazione di azioni di società pubbliche e misto pubbliche-private, come Sapir. Nel tempo sono entrati altri soci, conferendo parte delle loro partecipazioni.

Oggi la società è così partecipata: il Comune di Ravenna ne ha il 77,08%, il Comune di Cervia il 10,08%, la Provincia di Ravenna il 7,01%, il Comune di Faenza il 5,17 % e il Comune di Russi lo 0,66 %.

I dividendi ogni anno così come i proventi delle azioni di riduzione di capitale vengono ovviamente suddivisi tra i soci in proporzione alla loro percentuale.

I numeri del 2017 della società

Cosa possiede Ravenna Holding

Il bilancio 2017 di Ravenna Holding è stato approvato dal Consiglio comunale di Ravenna il 27 giugno con 17 voti favorevoli (maggioranza) e 7 contrari (tutte le opposizioni) e 1 astenuto del gruppo misto. I numeri della società vedono un capitale sociale pari a 431.852.338 euro, l’esito positivo dell’esercizio 2017 è pari a 9.975.080 e il conto economico è superiore al budget preventivato di oltre 1,3 milioni di euro.

Oggi Ravenna Holding ha quattro società controllate che sono dette anche “figlie” e sono: Aser (al 100%), Ravenna Entrate (100%), Ravenna Farmacie Srl (92,47%), Azimut (59,80%). Partecipa inoltre a società come Romagna Acque (con il 29,13%) e Start (con il 24,46% che sono completamente pubbliche e a società misto pubblico-private come Sapir, di cui ha il 28,93%) e ha il 5,32% di Hera, la multiutily pubblico-privata quotata in borsa.

Nel frattempo, a Imola, hanno vinto i 5 Stelle. Imola e Ravenna Holding sono sempre state le due realtà che hanno cercato in tutti i modi di far sì che Hera restasse il più possibile in mano pubblica.

Ma a questo punto, se anche Imola si dovesse sfilare, cosa succederebbe qui?

«Come dicevo, il patto di sindacato è appena stato confermato per tre anni perché scadeva il 30 giugno e in una società quotata in borsa non si possono avere ritardi. Diciamo che ora vedremo come la nuova amministrazione valuterà di procedere, rispetto anche ad alcune dichiarazioni in campagna elettorale. Fuori dall’Emilia-Romagna ci sono stati in questi anni cambi di amministrazioni importanti senza scossoni, perché all’azienda è stata sempre riconosciuta solidità e capacità di erogare servizi di qualità, oltre ai dividendi. Ma se si dovessero “sfilare” azionisti pubblici importanti, anche

in Romagna si dovrà valutare cosa fare».

A quanti dividendi rinuncerà Ravenna Holding dopo la prossima vendita? Tre anni fa si disse che ci sarebbero stati 700mila euro in meno l’anno...

«Sì, in questo caso saranno circa 500mila a regime. Per questo, come nell’altro caso, abbiamo deciso di mettere in atto un mix di azioni che vede affiancarsi anche un nuovo finanziamento, proprio per non rinunciare a troppi dividendi, e beneficiare dei favorevoli tassi di interesse che può ottenere un soggetto della solidità e affidabilità di Ravenna Holding».

Due di questi dieci milioni andranno appunto ai soci, cosa farà la Holding degli altri?

«Investimenti anche per valorizzazioni immobiliari. Tra questi in particolare un’operazione a Faenza, dove un edificio in corso di acquisizione da Faventia Sales, affittato al Comu-

ne di Faenza per alcuni suoi uffici, assicura una rendita immediata, e la valorizzazione di un patrimonio pubblico».

E a Ravenna?

«Sulla base delle indicazioni del Comune potremmo intervenire a Marina di Ravenna, con lavori di ristrutturazione della sede del centro civico in piazzale Marinai (che da tempo è stata inviduata come possibile sede anche della caserma dei Carabinieri della località, ndr)».

Quindi la Holding lavora per dare dividendi ai soci e anche per operazioni di valorizzazione a vantaggio dei soci stessi che oggi sono spesso unanimi nelle decisioni e, guarda caso, tutti dello stesso partito. La preoccupa la possibilità, di certo non remota di questi tempi, che alcune delle amministrazioni cambino colore?

«Posso dare solo una risposta tecnica a questa domanda: la Holding ha costruito nel tempo, con gli ingressi successivi di vari enti, meccanismi di governance che favoriscono e beneficiano ovviamente di un consenso unanime tra gli azionisti, ma che possono funzionare anche con maggioranze qualificate».

Dalle opposizioni politiche, intanto, non mancano mai critiche. Ma lei insiste che la società è un esempio lontano da qualsiasi storytelling sugli sprechi e che anzi si è lavorato per “efficientare” e “razionalizzare”. Ci fa qualche esempio?

«Parliamo di elementi di efficienza ed economie tracciabili. Cosi come avviene anche nei gruppi societari privati, una parte consistente di efficenza e sinergie si produce con percorsi operativi e industriali che garantiscano economie di scala e di scopo. La centralizzazione progressiva sulla Holding, che era iniziata anche prima, ma dal 2012 si è molto rafforzata, ha portato a coordinare da parte della capogruppo molte funzioni, utilizzando tutti dipendenti già nel perimetro di società pubbliche. Queste persone oggi fanno in maniera più efficace un lavoro che consente di impiegare complessivamente meno risorse, permettendoci di ridurre anche costi esterni per prestazioni di servizi. E anche quando dobbiamo acquistare servizi, il fatto di poter compare in modo coordinato consente di ottenere risparmi. Così siamo arrivati a un risparmio medio annuo sulla struttura – oggettivo – di almeno 400mila euro, che arriva a 600mila euro se valutiamo il bilancio della holding in una logica di gruppo, compresi i relativi benefici fiscali. Il gruppo oggi ha 290 dipendenti e tre sole figure dirigenziali, di cui una in Ravenna Farmacie.

Nessun’altra società “figlia” ha profili dirigenziali, ma solo figure operative. Negli anni, per esempio, sono andati in pensione due figure apicali in Farmacie e in Azimut che non sono state sostiuite. Sto facendo un calcolo non teorico, ma sulla base di quanto si spendeva prima e oggi non si spende più. E questi vantaggi si traducono in un risultato di bilancio positivo».

Resta il tema della redditività, altro tasto dolente a sentire le opposizioni.

«Anche qui, il Roe, l’indice di redditività uti-

PRIMO PIANO / 13 12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

RETRIBUZIONI Per Pezzi un compenso annuo di 75mila euro lordi A Ravenna Farmacie arriva Baldassarri a titolo gratuito Insieme a Carlo Pezzi, riconfermato alla guida di Ravenna Holding, il sindaco ha confermato Isotta Farina e Stefano Ravaglia nel cda (per un compenso annuo intorno ai 9mila euro). Pezzi l’anno scorso ha percepito una retribuzione lorda di 74mila euro di cui 41.500 di compenso fisso e la restante parte come indennità di risultato. Per Ravenna Farmacie, a titolo gratuito, svolgerà il ruolo di presidente Bruna Baldassarri, ex dirigente della sanità regionale ora in pensione. Con lei, per un rimborso annuo di circa 6mila euro Maria Cristina Bulgarelli, Antonio Foschini, Tiziano Francolini ed Elia Menghi. Compensi e membri dei cda sono sul sito di Ravenna Holding.

Ravenna Holding è socia di Sapir, società che opera nell’ambito portuale. Tra i soci pubblici anche Regione e Camera e di Commercio

lizzato anche dall’ex commissario alla spending review Cottarelli è positivo, attorno al 3% nonostante l’ingente valore patrimoniale delle reti idriche che ovviamente non hanno redditività o quasi».

Cottarelli però, venendo a Ravenna invitato dalla lista civica La Pigna, si era detto stupito che esistesse addirittura una società pubblica che si occupa di servizi funebri come Aser…

«Aser ha tariffe praticamente bloccate da diversi anni, gestisce funerali per indigenti che altrimenti sarebbero a carico della collettività, destina parte del fatturato a interventi di carattere sociale, fornisce un servizio particolarmente delicato con profili di grande serietà. Ogni cittadino è libero di

scegliere a chi rivolgersi, non ci sono fattori di distorsione del mercato nell’avere una compagine societaria pubblica. La scelta delle amministrazioni di mantenere questa partecipazione non è stata contestata».

Tutte le società sono in equilibrio, ma quali sono le società che hanno avuto performance sopra le previsioni?

«Tra chi ha avuto ottimi risultati ci sono sicuramente Start e Sapir».

A che punto siamo con la società portuale?

Sarà spacchettata in due, una con i beni immobiliari e l’altra dedita ai servizi?

«Come noto sono stati fatti passaggi formali dai soci; il cda ha approvato in modo unanime un piano industriale che delinea una strategia di valorizzazione degli asset

«La riduzione di capitale sarà fatta con un mix, sullo schema del 2015»

patrimoniali con due grandi fari: non disperdere o impoverire il valore patrimoniale e mantenerne la capacità di produrre risultati economici significativi. Si tratta di un passaggio fondamentale in una società dalla compagine come noto molto articolata e complessa e con un ruolo tuttora fondamentale per lo sviluppo del porto di Ravenna. Per ora si è avviata la separazione contabile, e sono stati fatti passi avanti su alcuni asset patrimoniali con problemi specifici e iter amministrativi in corso».

Sulla voce che Sapir potrebbe comprare una parte di Setramar può dirci qualcosa (vedi articolo in basso)?

«No comment».

Anche Azimut nel 2017 è andata oltre le aspettative. È stato davvero un affare far entrare i privati al 40 percento? Ora il Comune potrebbe avere maggiori dividendi, come qualcuno diceva a sinistra...

«Azimut garantisce circa 500mila euro l’anno in media di dividendi di cui 300 mila vengono alla Holding, anche se nel 2017 condizioni particolarmente favorevoli ma difficilmente replicabili, hanno portato a dividendi migliori.

Credo rappresenti un esempio in cui l’azien-

da ha beneficiato sia degli aspetti positivi del privato, che va ricordato ha fatto un investimento importante di quasi tre milioni, sia del pubblico, comprese le efficenze operative di entrambi».

Al contrario l’anno scorso si è deciso di riportare completamente in house Ravenna Entrate, facendo felice, appunto, almeno una parte della sinistra.

Perché?

«Dal punto di vista operativo, la scelta è stata fatta per il tipo di servizio erogato da Ravenna Entrate, ossia la riscossione dei tributi. Mentre Azimut si occupa di settori regolati da contratti di servizio non soggetti a particolari scossoni, dalle condizioni tracciate in modo chiaro, per il settore di Ravenna Entrate si succedono continuamente cambiamenti legislativi che in una società mista è più complicato gestire, perché devi avere una continuità di base senza poter rivedere agevolmente i rapporti economici. Ma non per questo, naturalmente, Ravenna Entrate non deve essere efficiente dal punto di vista operativo e in pieno equilibrio finanziario e produrre, se possibile e moderatamente, anche utili».

«La Holding avrà 7 milioni per investimenti di tipo immobiliare»

PORTO

SAPIR APPROVA IL BILANCIO: UTILE 4,46 MLN UN’OFFERTA PER L’ACQUISTO DI SETRAMAR La società a partecipazione pubblica interessata al terminal della famiglia Poggiali. Polemiche politiche L’assemblea dei soci di Sapir, il terminalista a partecipazione pubblica del porto di Ravenna, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2017 che si chiude con un utile d’esercizio di 4,46 milioni di euro. Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 presenta un valore della produzione di 63,4 milioni e il patrimonio netto del gruppo passa da 119,45 milioni a 120,2.

Nella compagine societaria la fetta di quote più grande (28,93 percento) è in mano a Ravenna Holding. Gli altri principali soci sono il Gruppo Cassa di Risparmio (14,52), la finanziaria della Compagnia portuale (13,4), la Camera di Commercio (11,07), la Regione Emilia-Romagna (10,46), il gruppo Ottolenghi con Pir (8,58), Eni (7,79).

Secondo indiscrezioni di stampa, non smentite dai diretti interessati, il terminalista ha presentato un’offerta da 45-50 milioni di euro per l’acquisto del terminal Setramar dalla famiglia Poggiali. L’offerta riguarderebbe il piazzale di oltre venti ettari e due km di banchina, confinanti ora con il Tcr già controllato da Sapir. Le difficoltà economiche di Setramar sono cosa nota nell’ambiente ma secondo quanto trapela al momento la dimensione dell’offerta non viene ritenuta sufficiente per avviare una trattativa. All’interno di Sapir l’operazione non convince a pieno tutti i soci.

Alberto Ancarani di Forza Italia in una nota inviata alla stampa contesta l’operazione e ricorda la candidatura di Giovanni Poggiali di Setramar («notoriamente di centrodestra», aveva commentato, pur senza fare nomi, poco prima su Facebook) nella lista civica Ixc, a sostegno del candidato di centrosinistra Michele de Pascale, poi come noto eletto sindaco. Anche Veronica Verlicchi, consigliera comunale de La Pigna, è contraria all’ipotesi dell’accordo.

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14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

PALAZZO MERLATO

Risorse extra per cultura, istruzione turismo e minori in affidamento L’assestamento di bilancio del Comune di Ravenna prevede anche 110mila euro in più per l’Accademia di Belle Arti in vista del rinnovo della convenzione con Bologna

Alla fine, rispetto a quanto preventivato per il 2018, andranno 200mila euro in più per il trasporto pubblico locale, a copertura dei mancati contributi della Regione, 217mila euro in più alle attività culturali, 180mila euro extra per eventi legati al turismo, 200mila euro per i servizi sociali, 110mila euro all’Accademia di belle arti, 70mila euro per il diritto allo studio. Sono queste le cifre principali dell’assestamento di bilancio appena approvato dal consiglio comunale di Ravenna che ha votato una delibera dell’assessora Valentina Morigi.

Nello specifico, alla voce cultura va specificato che 70 mila euro in più saranno destinati alla biblioteca Classense per acquisti di strumenti multimediali e i kit di lettura e 100 mila per la mostra “War is over”? che verrà allestita in autunno e per cui si sperava in fase di redazione del bilancio di trovare sponsor privati che però al momento non si sono palesati. Sono stati inoltre aggiunti 21mila euro per coprire in toto le convenzioni culturali da poco stipulate e 10 mila euro invece le compartecipazioni culturali.

Per quanto riguarda il turismo, l’assessora ha precisato come come in fase previsionale non fosse stata calcolata la spesa realmente effettuata dopo l’assestamento nel 2017 e con queste risorse extra la cifra finale del 2018 non supererà comunque quella dell’anno precedente.

Risorse extra in assestamento di bilancio 2018 La delibera è stata votata a Palazzo Merlato il 4 luglio. Hanno votato a favore 19 consiglieri (maggioranza); 10 i contrari (tutta l’opposizione).

Cultura Trasp. pubblico locale Servizi sociali Al Mar di Ravenna andranno fondi extra per la grande mostra prevista in autunno: “War is over”

Sui servizi sociali, invece, i maggior costi sono dovuti a un fenomeno in aumento: il numero di minori per cui viene previsto un affidamento fuori dal nucleo familiare da parte del tribunale.

I 70mila euro in più dei servizi educativi saranno invece impegnati in particolare nel sostegno scolastico che non è più previsto soltanto per le scuole elementari e medie ma anche, in alcuni casi particolari, per gli studenti nelle scuole superiori. Sempre alla voce istruzione, ma in questo caso si parla di alta

Turismo Istruzione formazione, arrivano 110mila euro in più per l’Accademia di Belle Arti in vista della conferma della convenzione con l’Accademia di Bologna in scadenza quest’anno, mentre si punta come noto alla statizzazione della scuola di via delle Industrie.

L’assessora al Bilancio Valentina Morigi ha evidenziato due punti fondamentali presentati dall’assestamento: l’aver dato corso ad alcune previsioni non inserite durante l’approvazione del bilancio a fine 2017 e l’aver consentito solidità alla spesa in conto ca-

217MILA 200MILA 200MILA 180MILA 70MILA

pitale rispetto alle previsioni annunciate, che presentavano un grado di realizzazione incerto, mentre invece tutta la predetta spesa potrà essere finanziata grazie alle risorse straordinarie derivanti dal gettito delle piattaforme Eni. Per quanto riguarda i budget rimpinguati, l’assessora ha in particolare sottolineato come come le spese maggiori abbiano riguardato i settori di investimento strategico dell’amministrazione legati al welfare, al turismo, alla cultura e all’istruzione.

PRIMO PIANO / 15 12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

BENI IMMOBILI

VALORIZZAZIONE PER BUNKER, DENTI DI DRAGO E PORTA ADRIANA Accordo tra Stato e Comune anche in ottica turistica Accordo tra il Comune e lo Stato per quanto riguarda i beni demaniali e la loro valorizzazione. Il protocollo di intesa riguarda l’ex colonia Onfa di Punta Marina Terme, tre bunker e i denti di drago (sempre a Punta). Di proprietà del Comune invece Palazzo Grossi a Castiglione e Porta Adriano, in centro storico. Il protocollo d’intesa, triennale e rinnovabile, è stato sottoscritto tra Agenzia del demanio e Amministrazione comunale e si inserisce nel più ampio ambito di un’intesa già siglata il 30 maggio dello scorso anno tra i due soggetti e la Provincia di Ravenna, per la promozione di un programma di valorizzazione di immobili pubblici siti sul territorio di Ravenna e non più utili per fini istituzionali; il tutto inserito nel solco di un nuovo filone di attività avviato dall’Agenzia del Demanio, definito “Progetti a Rete”, per la rigenerazione e riuso del patrimonio pubblico di proprietà dello stato e di altri enti. In particolare, l’ “Ex Colonia” potrebbe essere poter essere valorizzata a fini turistico ricettivi e culturali; mentre i “Bunker” e i “Denti di drago” saranno inseriti in percorsi tematici così come “Porta Adriana” e “Palazzo Grossi”. Si partirà prima con l’iter di valorizzazione dei beni statali a Punta Marina.

I “Denti di drago” a Punta Marina, sbarramenti anticarro risalenti alla seconda guerra mondiale

LAVORI PUBBLICI

LA NOVITÀ

Dalla darsena alla Rocca: i fondi statali già stanziati L’assessore: «Continueremo a partecipare ai bandi e dialogare con il governo»

A proposito di bilanci pubblici, è al momento prematuro capire se e come il nuovo governo interverrà sui trasferimenti a comuni ed enti locali. E dall’Amministrazione si dicono tranquilli rispetto agli stanziamenti più importanti attesi in città per progetti specifici. Per quanto infatti riguarda i lavori pubblici, come ci spiega l’assessore Roberto Fagnani, i primi fondi, già stanziati, che dovrebbero arrivare sono i 12 milioni del “Bando delle periferie” che riguarda in particolare la Darsena e che include gli otto milioni per il rifacimento delle fogne. «Abbiamo già approvato i progetti definitivi - ci conferma Fagnani - ed entro l’8 agosto dovremo aver realizzato i progetti esecutivi».

Per il 2019 sono poi previsti i 5 milioni impegnati dall’ex ministro alla cultura Dario Franceschini per la Rocca Brancaleone. Su quel versante il Comune ha speso tra il 2016 e 2017 i primi 500mila euro per le mura e ha invece stralciato l’ulteriore milione preventivato dopo l’annuncio del governo passato. «Non sappiamo quando verranno erogati, ma sono stati stanziati per i grandi progetti 2019 e, intanto, come Comune abbiamo aumentato il fondo per le progettazioni di 400mila euro proprio per lavorare sull’intervento sulla Rocca».

Capitolo a parte è invece quello che riguarda il nuovo Palazzetto dello sport, per cui il Comune ha partecipato a un bando di cui ancora è ignoto l’esito per 2milioni di euro.

Una cifra modesta rispetto alla spesa complessiva di 15 milioni di euro prevista e che quindi, anche qualora non dovessero arrivare contributi dallo Stato, potrebbe essere comunque coperta, anche perché il progetto vede la partecipazione della Regione e la disponibilità della Camera di Commercio.

Confermati i lavori Anas e gli impegni delle Ferrovie: sta procedendo in particolare il progetto per il sottopassaggio

PREVISTI 2MILIONI EXTRA DI MULTE DAGLI AUTOVELOX Nel 2018, in totale nelle casse di Palazzo Merlato entreranno quattro milioni in più rispetto allo scorso anno da violazioni al codice della strada. È quanto si legge nel bilancio previsionale. Il maggior gettito è “derivante dalla prossima attivazione di postazioni fisse e mobili di rilevamento elettronico delle frazioni”, è scritto nella nota integrativa del documento contabile. Almeno due milioni di euro, secondo lo schema di bilancio, è dovuto all’uso di autovelox e telelaser. In effetti nei primi mesi dell’anno sono entrati in funzione nuovi autovelox fissi sul territorio comunale tra, i più recenti (e contestati) quello in località Mirabilandia. A Punta Marina il dispositivo è stato presto vandalizzato, come si vede nella foto. Dal 2 luglio sono in funzione anche quelli di Castiglione e Coccolia. Da segnalare anche la cifra di 239.680 euro per la violazione della sosta in zona demaniale. Tradotto: le multe a chi parcheggia negli stradelli in divieto di sosta. (al. mo.)

via Canale Molinetto in città. «Abbiamo ricevuto un primo progetto da Rfi rispetto al quale abbiamo fatte le prime osservazioni e ora è appena arrivato il secondo che ne tiene conto». Tempi ancora molto incerti, invece, per i 5 milioni vinti dalla Provincia per il polo scolastico di Ponte Nuovo grazie a un bando che attinge a fondi Inps.

«Noi continueremo a partecipare a bandi così come abbiamo sempre fatto - dice Fagnani - speriamo naturalmente di avere un buon dialogo con questo governo nuovo e spero di poter incontrare presto il ministro Toninelli». (fe. an.)

16 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

TASSE

Quei milioni di euro incassati dai turisti

LA POLEMICA

Nel contratto di governo è prevista l’abolizione della tassa di soggiorno. L’assessore: «Sarebbe un grave errore»

Nel bilancio del Comune di Ravenna sono previsti 2 milioni di euro di introiti nel 2018 grazie all'imposta di soggiorno, tassa introdotta nel 2013 e che grava (da 0,5 a 4 euro al giorno a seconda della struttura ricettiva) sui turisti che alloggiano sul territorio comunale. Turisti che sono in crescita (il 2017 è stato l'anno del record degli arrivi nel comune, che ha chiuso con quasi 2,8 milioni di pernottamenti) e quindi l’importo va aggiornato al rialzo rispetto al milione e 800mila euro iscritto a consuntivo nel bilancio 2017. Si tratta di risorse che il Comune poi investe nelle cosiddette “spese di rilevanza turistica”, anche se oltre la metà vanno tra interventi di manutenzione nei lidi (645mila euro nel bilancio 2018) e sostegno alle attività di promozione di istituzioni culturali (400mila euro destinati a Ravenna Manifestazioni, Ravennantica, Mar e Ravenna per Dante). Solo circa un quarto dell’introito complessivo finisce in promozione turistica (in varie forme) mentre i restanti 432mila euro servono per finanziare eventi di intrattenimento e animazione (la stessa Notte Rosa di cui si parla nel box di questa pagina, la Notte d'oro, la Notte del Liscio, Ravenna Bella di Sera, eventi di Natale e Capodanno e festival come Beaches Brew, Spiagge Soul o Moondogs). Sarebbe quest’ultima voce di spesa quella che, se tagliata, avrebbe quindi più riflessi sui cittadini nel caso che davvero la tassa di soggiorno venisse abolita, come prevede il contratto di Governo firma-

to da Lega e Movimento 5 Stelle. «Ancora non sappiamo nulla – commenta l'assessore Giacomo Costantini – ma toglierla sarebbe un grave errore, anche perché, archiviate le polemiche, la tassa di soggiorno è un modo per far partecipare al dibattito sugli investimenti direttamente gli operatori, che ogni anno ci forniscono indicazioni su come preferirebbero intervenire.

Piuttosto sarebbe bene a livello nazionale cercare di delineare linee guida che ne migliorino l'applicazione, che allineino la tassa sui territori in modo che non ci siano troppe differenza da un territorio all'altro».

In provincia di Ravenna, per esempio, per alcuni anni è stata pagata solo dai turisti delle strutture del capoluogo mentre da quest’anno è stata introdotta anche nei comuni del Faentino (Brisighella, Castel Bolognese, Casola Valsenio, Faenza, Riolo Terme, Solarolo) e dal luglio del 2017 in quello di Cervia.

«Per noi ha un’importanza strategica – è il commento del vicesindaco di Faenza Massimo Isola – perché con i 120mila euro stimati di introiti (è stato calcolato circa 1 euro a pernottamento, ndr) siamo già intervenuti con due bandi, uno da 40mila euro per eventi di animazione in centro e uno, appena pubblicato, da 80mila euro che ci consente di investire nella promocommercializzazione, mettendo in palio la gestione anche degli uffici turistici, al momento in mano invece alla pro loco».

Ma è a Cervia, con 3,5 milioni di pernotta-

“GAY PRIDE” CON SOLDI PUBBLICI? «BISOGNA RINGRAZIARE CHI INVESTE...»

«Un gay pride finanziato con soldi pubblici», avevano tuonato Lega Nord e associazioni cattoliche. L’obiettivo era il Marina Love Parade, la festa (finanziata anche dal Comune con 15mila euro della tassa di soggiorno, di cui si parla nell’articolo principale) che per il secondo anno consecutivo ha caratterizzato la Notte Rosa di Marina di Ravenna, con animazione a cura dello staff di Muccassassina, una delle serate gay più note in Italia. Una scelta che non è piaciuta neppure alla pro loco che si è lamentata pubblicamente per non aver messo in campo il venerdì un evento in grado di attirare più persone. «Trovo una cosa spiacevole – commenta l’assessore al Turismo del Comune Giacomo Costantini – che chi dovrebbe avere a cuore la promozione della località intervenga per criticare imprese che investono (l'iniziativa è organizzata da Marina Flower, associazione che riunisce imprenditori del paese e della spiaggia di Marina, ndr). Bisognerebbe invece saper dire grazie. E magari dare consigli in separata sede. Credo sia stato uno spettacolo educato e divertente, con molte famiglie presenti. Non tanta gente come il sabato (per il concerto dei Soul System, ndr) ma in generale il venerdì Marina era più “scarica” e senza Muccassassina la piazza sarebbe rimasta praticamente vuota. È stato un modo per declinare con leggerezza il tema dell’amore che da sempre caratterizza la Notte Rosa». (lu. ma.)

menti registrati nel 2017, che la tassa di soggiorno ha il peso maggiore. Nel 2018 la giunta ha deciso di applicare l’imposta dall’1 aprile al 30 settembre, prevedendo a bilancio una maggior entrata tributaria stimata in 2.750.000 euro. «Tale entrata – si leggeva in un comunicato di presentazione del bilancio di fine anno – per finalità specifiche, è stata dedicata alla copertura dei costi per la realizzazione di alcune delle opere pubbliche di valenza turistica delle località della costa che rientrano nel piano degli investimenti della

città (per 2.250 milioni di euro), alle strategie di promozione e commercializzazione turistica della città e grandi eventi (per 250mila euro), ai servizi per il miglioramento dei servizi di mobilità interna fra Cervia e Milano Marittima e ai parcheggi, al servizio del sistema turistico (per 400mila euro) e alle azioni di contrasto all’abusivismo per una maggiore sicurezza e qualificazione dei centri commerciali naturali di Milano Marittima e Cervia (per 100mila euro)».

Luca Manservisi

LE AZIENDE INFORMANO

CONFCOOPERATIVE RAVENNA

Credito cooperativo: pronti ad attuare la Riforma Confcooperative, FederCasse e i tre Gruppi Bancari Cooperativi disponibili al dialogo con il Parlamento. Secondo Ricci: «Se il percorso di Riforma del Sistema bancario si interrompesse, il danno per tutte le BCC, per i soci e per i risparmiatori sarebbe notevole» Confcooperative, Federcasse, Iccrea Banca, Cassa Centrale Banca, Cassa Centrale Raiffeisen Banca nell’interesse delle BCC, Casse Rurali, Raiffeisenkassen chiedono che il Governo e il Parlamento confermino la linea salvaguardata e valorizzata dalla Riforma che tutela l’identità mutualistica, il ruolo e la capacità competitiva delle BCC, Casse Rurali e Raiffeisenkassen affinché queste possano continuare a essere anche per il futuro protagoniste nel concorrere alla costruzione del bene comune.

Sono le dichiarazioni contenute nel comunicato stampa congiunto diffuso a livello nazionale dai principali gruppi bancari cooperativi protagonisti della Riforma. «Siamo pronti e auspichiamo – continua la nota stampa – un confronto costruttivo con il Governo e il Parlamento Italiano finalizzato a condividere tutti questi obiettivi. Allo stesso tempo ci auguriamo che il Governo possa contribuire - nei confronti del Parlamento Europeo e della Commissione UE - a riequilibrare una produzione normativa e regolamentare in favore di una legislazione realmente proporzionale e adeguata rispetto a banche che hanno dimensioni, complessità e finalità imprenditoriali differenti. È interesse di tutti, e

in particolare delle banche affiliate, dei soci, delle imprese e delle comunità territoriali, che la Riforma parta nei tempi attualmente previsti dalla normativa, con l’avvio dei Gruppi Bancari Cooperativi programmato al più tardi per il 1° gennaio 2019».

Anche a livello locale, la nostra BCC (La BCC ravennate, forlivese e imolese) auspica un proseguimento del percorso di Riforma: «Il programma di attuazione della riforma del sistema delle BCC è in dirittura di arrivo: Iccrea Banca, di cui la nostra BCC è socia fin dalla costituzione, ha presentato alla BCE l’istanza di costituzione del Gruppo e si attende il provvedimento di autorizzazione entro la fine di agosto 2018» dichiara Secondo Ricci, presidente LA BCC ravennate, forlivese e imolese (nella foto).

«Le BCC virtuose conserveranno la loro autonomia e il loro ruolo sul territorio, nelle relazioni con i Soci e con i clienti: la gestione del credito alle imprese e alle famiglie e l’erogazione di tutti i servizi rimarranno quindi in capo alle singole BCC».

«Essere parte della Capogruppo potrà portare solo benefici in termini di disponibilità di prodotti di Gruppo e maggiore efficacia

commerciale – continua il presidente –. Se il percorso di realizzazione della Riforma del sistema bancario cooperativo si interrompesse, il danno per tutte le BCC, per i Soci e per i risparmiatori sarebbe notevole».

«La nostra BCC rimarrebbe una delle prime in Italia e non avrebbe difficoltà a confermare i propri coefficienti patrimoniali e la propria solidità. Verrebbero però meno tutte le possibilità di contenimento dei costi e di realizzazione di sinergie di gruppo che auspichiamo da tempo.

Invitiamo, quindi, tutti i soggetti in campo a tenere conto dei nostri valori e della nostra missione e rimaniamo disponibili a valutare eventuali proposte migliorative e non penalizzanti rispetto ad un percorso già avviato e ampiamente condiviso, che sta per essere realizzato».

A cura di Confcooperative Ravenna

PRIMO PIANO / 17 12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

RISORSE PUBBLICHE

Provincia, bilancio con deroga salvo grazie agli autovelox Da poco approvato, stima un incasso di circa 4,9 milioni di euro dalle multe di Alessandro Montanari

Per chiudere il pareggio in bilancio la Provincia deve agire in deroga… al Codice della strada. Codice in cui è scritto nero su bianco che quanto incassato dalle sanzioni agli automobilisti debba essere in parte destinato per il 12,5 per cento all’ammodernamento della segnaletica e per un altro 25 per cento alle attività di controllo. Disposizione a cui la Provincia non può attenersi e per la quale utilizza una deroga prevista da un decreto legge del 2017 in cui, viste le condizioni degli enti provinciali, all’articolo 18 si prevedono una serie di normative specifiche per non metterli troppo in difficoltà. Così il bilancio previsionale, da poco approvato, iscrive entrate da sanzioni amministrative per 4,9 milioni di euro. A questo punto serve un termine di paragone: nel 2006, quando la Provincia era ancora lontana dalle riforme che ne hanno stravolto le funzioni e soprattutto i conti, questa voce valeva 492mila euro. Nel 2010 ci si fermava a 450mila euro. I valori sono in realtà rimasti si quest’ordine di grandezza fino al 2014. Dal 2015 la Provincia ha cominciato la “politica degli autovelox”, partendo da quelli sulla San Vitale (installati nel luglio di quell’anno). Quell’anno le sanzioni a bilancio sono salite fino a 1,3 milioni di euro, diventati nel 2016 3,775 milioni. Insomma, il valore delle multe si è decuplicato negli ultimi quattro anni. Dei 4,9 milioni di euro stimati, circa il 31 per cento è però da mettere tra i crediti di dubbia esigibilità perché - vuoi per ricorsi, vuoi per mancati pagamenti - non sempre si incassa il preteso. Del resto la relazione della Provincia non fa molto per smentire chi dice che gli autovelox sono un metodo per fare cassa. Continuano ad esserci «notevoli criticità finanziarie», scrivono i contabili di piazza dei Caduti, e nel 2017 «si sono attese le misure necessarie a ripristinare le condizioni di normale operatività di questi enti» ma «le risorse asse-

I giardini del palazzo della Provincia in piazza dei Caduti

Stilato un piano triennale Fondi dallo stato per strade ed edilizia scolastica

gnate non sono comunque sufficienti». Va qui ricordato che le Province si trovano in una condizione difficile per via delle riforme che avrebbero dovuto portare alla loro abolizione ma che poi si sono bloccate dopo la bocciatura del referendum di riforma costituzionale, il 4 dicembre 2016. Secondo l’Upi - l’Unione delle Province italiane - servirebbero 280 milioni di euro per ripristinare il normale funzionamento di questi enti. Va ricordato che gli incassi dell’Imposta provinciale di trascrizione (circa 12 milioni di euro) dal 2017 non vengono più incassati ma girati allo Stato. Ci sono però alcuni aspetti positivi sul fronte ravennate: ad esempio, dopo anni di mancata programmazione pluriennale, la Provincia torna ad approvare un bilancio triennale. Segno che riguardo ai conti interni qualcosa è migliorato. Inoltre è stata ripristinata la facoltà di procedere ad assunzioni che però al momento configge con la scarsità delle risorse correnti realmente disponibili. Per quanto riguarda gli investimenti, si attingerà al fondo di 1,620 miliardi messo a disposizione dallo Stato per l’infrastruttura viaria. A Ravenna arriveranno 1,2 milioni di euro nell’anno in corso - che saranno usati per un piano straordinario di manutenzione della rete viaria - e tre milioni per ogni esercizio dal 2019 al 2023. Tra gli interventi previsti nel 2018 la realizzazione di diverse rotonde (a Pilastrino San Francesco sulla Provinciale 19, ad Alfonsine sulla Raspone, a Godo di Russi sulla san Vitale, a Sant’Agata sul Santerno sulla Bastia) e il via ai lavori per l’interconnessione tra l’A14 Dir e la San Vitale a Bagnacavallo che dovrebbe essere completato nel prossimo anno. Ci sono poi diversi interventi di miglioramento agli edifici scolastici, alcuni già in corso. Il più costoso (1,67 milioni) è il terzo stralcio per l’accorpamento in un’unica sede dell’Istituto professionale Olivetti-Callegari di via Umago.

18 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

IL PROGETTO

Un coro di rifugiati per diffondere il messaggio di Bob Marley Jack Manzoni apre lo Spiagge Soul Festival al Peter Pan di Marina di Ravenna con il suo progetto che include richiedenti asilo della Bassa Romagna e di Ravenna di Federica Angelini

Aprirà lo Spiagge Soul Festival, sabato 14 luglio alle 18 al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna, con un messaggio che di questi tempi supera ampiamente i confini dello spettacolo e diventa sociale, se non politico.

Giacomo, in arte Jack, Manzoni è un musicista lughese che all’attività della sua band Jack Guitar Manzoni da un paio di anni affianca un progetto piuttosto originale che coinvolge ospiti delle strutture di accoglienza per richiedenti asilo. Tutto è cominciato, ci racconta, un paio di anni fa quasi per caso: «Fui chiamato a fare un concerto in una delle strutture a Lugo, e ho portato il mio repertorio, che è soprattuto quello raggae e in particolare tratto da Bob Marley. C’erano ragazzi siriani, ma anche molti africani, erano arrivati attraverso la Libia. E mentre suonavo, hanno cominciato a cantare ed è stata una bella festa. Tra loro non si conoscevano perché erano arrivati da poco, è stato un modo per conoscerci». Da allora, grazie al contributo e alla collaborazione del Cefal nella Bassa Romagna e della cooperativa Camelot a Ravenna (le realtà che hanno vinto i rispettivi bandi per la gestione dell’accoglienza), sono partiti due progetti paralleli nel territorio.

Una volta alla settimana, Jack riunisce chi vuole partecipare: «A Lugo ci troviamo a casa mia, a Ravenna invece al Quake, facciamo le prove e poi magari gli offro una pizza e parliamo un po’, stiamo insieme. Credo che a loro faccia bene soprattutto dal punto di vista psicologico. Sono ragazzi che hanno una gran voglia di riscatto, di dimostrare quanto valgono, ma che si trovano a vivere in questi centri, senza soldi, in attesa di sapere se otterranno o meno il permesso ed è normale che ogni tanto siano un po’ giù di morale».

In tutto, sono una trentina le persone coinvolte, in una situazione in costante movimento perché può capitare che alcuni siano trasferiti ma soprattutto perché tutti loro stanno aspettando l’esame della commissione che deciderà del loro destino. Peraltro alla commissione possono mostrare anche l’attestato di partecipazione al progetto musicale, a dimostrare un impegno e una volontà di integrarsi e partecipare attivamente alla vita sociale. «Però c’è un gruppetto – dice Manzoni – con cui ci troviamo da tempo, sono quelli che naturalmente ci credono di più.

Anche se naturalmente quando ci chiamano a fare concerti, non tutti possono esserci sempre, comunque riusciamo sempre a essere in un bel gruppetto, è un bel momento». A tenerli uniti c’è anche il fatto che suonano Bob Marley: «In Africa è molto più di un musicista, è un riferimento culturale e spirituale, lo conoscono tutti, si può dire che lo studino a scuola…» E così quello che si ascolta in un concerto di Jack Manzoni e il coro dei rifugiati è appunto un repertorio del grande musicista giamaicano dove le parti in

Sopra un gruppo di ragazzi del coro, sotto Jack Manzoni

Il musicista lughese da due anni incontra settimanalmente i «ragazzi» per le prove

“La spiaggia ama il libro” al via con Ricciardi e Lojacono Inizia con un autore amatissimo la 26° edizione di “Cervia, la spiaggia ama il libro”, storica rassegna di incontri tra narrativa, giornalismo e attualità. Si comincia infatti con lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni (nella foto) martedì 17 luglio (alle 21.30 V.le Ravenna – Milano Marittima), il giallista amato dal grande pubblico per le avventure del commissario Ricciardi e dell‘Ispettore Lojacono. Per l’occasione presenta il suo libro appena uscito Il Purgatorio dell‘angelo. Confessioni per il commissario Ricciardi (Einaudi). Pomeriggio con due giovani autrici mercoledì 18 luglio: alle 17 la cervese Chiara Albertini presenta Nel cuore di una donna (Streetlib), a seguire alle 18 la penna del Il Fatto Quotidiano Silvia Truzzi con il romanzo Fai piano quando torni (Longanesi). Entrambi gli incontri si svolgeranno presso il Bagno Balmor n. 156 - Lungomare G. Deledda, Cervia. Giovedì 19 luglio (ore 21.30 V.le Ravenna – Milano Marittima) la scrittrice e voce radiofonica di RTL 102.5 Valeria Benatti racconta il suo toccante libro finalista al Premio Selezione Bancarella 2017 Gocce di Veleno (Giunti). L’incontro, incentrato sulla violenza di genere, è organizzato in collaborazione con Linea Rosa Ravenna e l’Assessorato alle pari opportunità del Comune di Cervia.

Filosofia: Umberto Curi sotto le stesse

«Hanno una gran voglia di riscatto e di dimostrare quanto valgono, suonare insieme li aiuta anche psicologicamente» genere interpretate dalla tre coriste della sua band sono state riadattate per voci maschili e sono appunto interpretate dai «ragazzi», come li chiama Manzoni. Non solo, ci saranno anche interventi rap con testi originali elaborati durante le ore di prove. E anche qualche inserto di danza. Uno spettacolo che appunto sarà al Peter sabato 14, dove è già stato lo scorso anno, e a Forlì il giorno prima mentre lo scorso anno si sono esibiti anche davanti al pubblico del Festival delle culture di Ravenna.

Ma in questo periodo di odio social e non solo e razzismo dilagante, quello che sta facendo il musicista lughese potrebbe non pia-

AGENDA LIBRI

cere a tutti. «Sì, lo so, parlo spesso con loro e discutiamo di queste questioni. Io non voglio spingermi a dare giudizi, penso solo che questo fenomeno, l’immigrazione, stia accadendo adesso perché c’erano tutti i presupposti per cui dovesse accadere, è un nodo che viene al pettine. Quello che possiamo fare noi come italiani e europei è cercare di risolvere questa cosa nella maniera più pacifica possibile, dando la possibilità a queste persone di migliorare la loro condizione di miseria, che per secoli ha fatto comodo a tanti di noi.

Ognuno è libero di credere nei suoi metodi e principi. Noi, in fondo, facciamo solo musica e crediamo nel messaggio Bob Marely, in un mondo che metta insieme tutti, da dovunque vengano, pacificamente. È quello che deve succedere e che succederà, il movimento e l’esodo di persone che stanno peggio di te c’è sempre stato, non sarà Salvini o qualcun altro a fermarli».

Torna a Cervia “Filosofia sotto le stelle”. L’evento, giunto alla quattordicesima edizione, parte con il tema di “Utopia vs distopia” e un’anteprima d’eccezione. “Agenda filosofica”, l’associazione che ha vinto il bando per l’ideazione e gestione del programma, ha deciso infatti di esordire con Umberto Curi, indagatore della “doppiezza” e del “non potere essere soltanto uno”.

Curi ha dato alle stampe alcuni celebri trattati filosofici come Endiadi, La porta stretta e Miti d’amore, analizzando – fra l’altro – il rapporto fra padre e figlio.

Nel piazzale dei Salinari, alle 21.30, parlerà il 13 luglio di “Un luogo in cui essere felici”. “Filosofia sotto le stelle” tornerà poi dal 28 al 31 luglio.

Cavezzali e il suo Icarus a Marina Romea Secondo appuntamento per la rassegna di incontri e concerti, “Un mare di solidarietà” a Marina Romea. Mercoledì 18 luglio alle 21, protagonista sarà Matteo Cavezzali con il suo volume fresco di stampa per Minimum Fax dal titolo Icarus. Ascesa e caduta di Raul Gardini. Conduce Livia Santini a cui si deve l’organizzazione dell’intera rassegna. L’incontro si tiene all’Hotel La Tavernetta, viale dei Lecci 11.

La fotografa Dragoni al bagno Perla di Punta Prosegue la rassegna letteraria al bagno Perla di viale Colombo 34, a Punta Marina. Il 18 luglio sarà la volta di Troppo sole per Antonioni, edito da Danilo Montanari con immagini della fotografa ravennate Alessandra Dragoni.

Da oltre sessant’anni viviamo con te

SOCIETÀ / 19 12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

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LA NOVITÀ LO SPETTACOLO Brum chiude dalle “sette alle nove”

“Approdi”: teatro, musica e picnic per famiglie al Cisim di Lido Adriano

La rassegna di teatro seguita dal picnic sul prato del teatro Rasi “Dalle sette alle nove” si conclude venerdì 13 luglio, naturalmente alle 19, con lo spettacolo di teatro Brum della Drammatico Vegetale adatto a un pubblico anche di piccolissimi.

Per la serata inaugurale il concerto del musicita Egle Sommecal. Sei appuntamenti pensati per residenti e villeggianti con compagnie del territorio

Nasce “Approdi”, un progetto estivo di teatro e musica al Cisim di Lido Adriano con una direzione artistica condivisa tra Associazione Culturale Il lato oscuro della costa e Ravenna Teatro con sei appuntamenti che comprendono teatro ragazzi (dai 3 ai 12 anni) concerti e il debutto della non-scuola estiva. L’idea per questa apertura estiva del Cisim (di solito la programmazione era solo invernale) è innanzitutto quella di coinvolgere, grazie all’aiuto di esercenti e imprenditori, i turisti delle località marittime a cui viene proposta una diversa offerta culturale per villeggianti e residenti. Lido Adriano, come noto, durante il periodo estivo è una delle località più popolose della provincia di Ravenna, vi sono infatti numerosi villeggianti, in particolare famiglie, a breve e lungo termine che scelgono la località come luogo di ferie.

Non mancheranno momenti conviviali come i picnic sul prato: al termine di ogni spettacolo, il pubblico è infatti invitato a portare con sé un cestino per cenare in giardino dove ci saranno anche giochi per i più piccoli, messi a disposizione da “Il sogno del bambino” di Ravenna. Le compagnie teatrali coinvolte saranno tutte di Ravenna, la scelta della direzione artistica è quella di promuovere il lavoro di queste in un panorama più ampio che prevede sia un pubblico locale sia turisti.

Egle Sommecal in concerto al Cisim giovedì 12 luglio per l’apertura di “Approdi”

Si comincia giovedì 12 luglio con un doppio appuntamento. Alle 19.30 sarà di scena un giovanissimo gruppo ravennate con un monologo di Iacopo Gardelli e Elia Tazzari, L'ultimo primitivo - Vita orfica di Dino Campana in due atti interpretato da Lorenzo Carpinelli. La data è il 1914 e Dino Campana stampa a Marradi il suo primo e ultimo libro, i Canti Orfici. Quattro anni più tardi, viene internato nel manicomio di Castel Pulci.

Deriso e frainteso, dimenticato e idolatrato,

Campana sfugge ad ogni classificazione, avvolto nelle nebbie del mito; in questo spettacolo lo spettro dell’ultimo primitivo si racconta, mescolando lettere, poesie e prose originali. Adatto a un pubblico dai 12 anni.

A seguire, dopo il pic nic sul prato, alle 21.15 il concerto in acustico di Egle Sommacal. Conosciuto ai più come il chitarrista dei Massimo Volume, uno dei gruppi più rappresentativi e osannati dell’underground musicale italiano degli ultimi

vent’anni. Durante il crepuscolo, Sommacal si esibirà con un live interamente strumentale e suonato con la sola chitarra acustica.

Martedì 17 luglio, sarà invece la volta della compagnia Drammatico Vegetale con uno spettacolo adatto ai bimbi dai 2 ai 5 anni Brum, mentre lunedì 23 luglio protagonista sarà Sganapino apprendista contadino (dai 3 anni in su) dei Burattini di Massiliamo Venturi, il 26 luglio sarà la volta del Teatro del Drago per un altro spettacolo di burattini La mirabolante istoria di Fagiolino (dai 3 anni in su) mentre martedì 31 luglio ci sarà il debutto dello spettacolo allestito durante il laboratorio estivo della non-scuola, con guide Lorenzo Carpinelli e Matteo Gatta. Giovedì 2 agosto, chiude il bellissimo Thioro, un cappuccetto rosso senegalese (dai 4 anni in su) del Teatro delle Albe - Accademia Perduta/Romagna Teatri - Ker Théatre Mandiaye N’Diaye seguito da “Takkusan Senegal" cena senegalese (necessaria la prenotazione). Biglietti in vendita il giorno stesso, un’ora prima d’inizio rappresentazione.

Posti limitati, è consigliata la prenotazione. Ingresso unico 3 euro comprensivo di tessera Entes 2017/18. Promozione famiglia: 2 adulti e 2 bambini a 10 euro. Info: cisim.lidoadriano@gmail.com, telefono: 389 6697082. Ravenna Teatro: tel. 0544 242365, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17.

VENERDÌ 20 LUGLIO Al palco ore 21 - Dal 1965 “i mitici”

KRIPTONIANI

musica revival anni '60 e '70

SABATO 21 LUGLIO ore 18.30 - in collaborazione con l’associazione CLAMA Ravenna SFILATA CANINA “SON CANE, SON BELLO, SON FOTOMODELLO“ Info ed iscrizioni al n. 349 6123736 L’associazione Cuore e Territorio presso il suo stand organizza dalle ore 19,30 alle 23 servizio di prevenzione gratuita aperta a tutti per la fibrillazione atriale con la presenza di un medico ed un infermiere

Al palco ore 21

20, 21 e 22 LUGLIO 2018 Tutte le sere dalle ore 19.30 APERTURA STAND GASTRONOMICO PORCHETTA, FAGIOLI, E TANTO ALTRO DALLA CUCINA TRADIZIONALE ROMAGNOLA

LOTTERIA! INGRESSO OFFERTA LIBERA Info al 333 1514585 comitato cittadino roncalceci la manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo

Emozioni in musica con

SONIA DAVIS TRIO

DOMENICA 22 LUGLIO ore 18.30

SERATA A SEI ZAMPE VIENI COL TUO AMICO PELOSO, IMPARA NUOVI GIOCHI DA FARE INSIEME

MOBILITY TRICKS AGILITY SHOW in collaborazione con L’oasi di Pluto - Centro Cinofilo e Piccole impronte negozio per animali Santerno info ed iscrizioni per partecipare: Seby 339 7442399

Al palco ore 21 “Notte di note” con

MARIA GRAZIA PASI E GIGI BONDIOLI Dalla trasmissione Vado a Liscio - Folk, melodico, anni 60 ed evergreen internazionali

20 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

SPETTACOLO

Tutta la poesia del Cirque Bidon La celebre carovana tra Cotignola, Alfonsine, Fusignano, Castel Bolognese e Conselice Si appresta ad arrivare anche in provincia di Ravenna la carovana del celebre Cirque Bidon: un circo di arte e poesia, testimone di una scelta di vita vera, controcorrente, lenta e profonda. Il circo ha raggiunto l’Italia a inizio giugno e da Pennabilli, a bordo delle carovane della compagnia trainate da cavalli, ha attraversato la provincia di Rimini e Forlì Cesena al ritmo di 25/30 km al giorno. Testimone di una scelta di vita controcorrente, vissuta con libertà, passione, fatica e solidarietà, la compagnia guidata da François Rauline (detto François Bidon) porterà in scena, o meglio “in pista”, il nuovo spettacolo Entrez dans la danse!, un viaggio in cui il teatro si mescola alla danza, al circo, e la comicità alla poesia.

La tournée – prodotta da ATER-Ass. Teatrale Emilia Romagna, Tutti Matti per Colorno e Teatro Necessario – farà tappa al parco Pertini di Cotignola dal 13 al 18 luglio, in piazza della Resistenza ad Alfonsine dal 20 al 22 luglio, al parco delle Scuole di Fusignano dal 24 al 27 luglio al Prato della Filippina di Castel Bolognese dal 29 luglio al 2 agosto, nell’area verde Scuole di Conselice dal 4 all’8 agosto.

Biglietti a 15 euro (ridotto 10 per bambini da 4 a 13 anni), spettacoli dalle 21.30. Per ogni replica è disponibile la prevendita (su Vivaticket.it), mentre una parte dei biglietti viene venduta direttamente in biglietteria il giorno stesso dello spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio. Posti a sedere sulla gradinata e a terra su tappeti (si consiglia di portare un cuscino da casa per stare più comodi).

COMICITA’

MUSICA

BENEFICENZA

Al Planetario concerto e la poesia del cosmo

SI CORRE CONTRO IL MAL DI TESTA A MARINA ROMEA

Nelle serate di giovedì 12 e giovedì 19 luglio, il Planetario di Ravenna – in viale Santi Baldini 4, all’interno dei Giardini Pubblici – ospita l’evento “Augusto Re sotto le stelle”: uno show inedito in cui il cantautore ravennate Augusto Re (nome d’arte di Giuliano Romini) proporrà dal vivo i suoi brani vecchi e nuovi, mix di pop-rock all’insegna della tradizione della musica leggera italiana. Il collaboratore Franco Costantini, poeta e dicitore, lo accompagnerà costruendo un suggestivo parallelismo dantesco: la parte iniziale della serata sarà infatti una “interpretazione poetica del cosmo” in cui la declamazione di Costantini si alternerà alle spiegazioni scientifiche di Marco Garoni, astronomo dell’Arar di Ravenna. In concerto invece Re sarà accompagnato al piano dal jazzista lombardo Fabrizio Trullu.

In piazza San Francesco torna “Romagna Viva” Nell’ambito di “Ravenna Bella di Sera” si inserisce la rassegna “Romagna Viva” organizzata da Capit Ravenna. Il programma di questa decima edizione ospita, come di consueto, serate dedicate alla musica, alla poesia ed al folclore della terra di Romagna, in piazza San Francesco con inizio alle 1.15 ad ingresso libero. Si parte martedì 17 luglio con “Fricandoremi”, serata di musica e teatro con i fratelli Gianni e Paolo Parmiani e l’orchestra DoReMi: quaranta musicisti diretti dal maestro Alessandro Guidi.

COMEDY CENTRAL IN PIAZZA Dopo l’appuntamento dell’anno scorso a Marina di Ravenna, torna “Comedy Central Tour”, questa volta nel cuore del capoluogo bizantino, in piazza del Popolo, venerdì 13 e sabato 14 luglio (dalle 21). Si tratta del tour dei comici di Comedy Central, il canale d’intrattenimento di Viacom Italia presente in esclusiva su Sky al canale 128, dove andranno in onda anche le due serate ravennati, rispettivamente lunedì 30 luglio e lunedì 6 agosto alle 21.

Durante le serate saliranno sul palco 5 comici che avranno a disposizione circa quindici minuti a testa: venerdì sera si alterneranno Gianluca Impastato, Dario Cassini, Baz (nella foto), Pino e gli anticorpi e Omar Fantini, mentre sabato sera sarà la volta di Gianluca Impastato, Dado, Pietro Sparacino, Maria Pia Timo e Dario Cassini.

A condurre quest’anno il duo composto da Stefano Corti e Alessandro Onnis, mentre la Dj Aniram animerà le serate con la musica.

Anche in questa edizione, poi, il tour strizzerà l’occhio ai social, con la presenza di Enzuccio, che in ogni tappa produrrà materiali dal backstage e contenuti per il web.

In programma anche un dibattito sulle cefalee “tra sport e alimentazione” Torna il 13 e 14 luglio «scatta in testa», la corsa benefica di 8 km organizzata grazie alla partnership tra AIC-onlus (Associazione Italiana per la Lotta contro le Cefalee) e Ravenna Runners Club.

La “prima tappa” è in programma venerdì 13 luglio alle 20.30 al Romea Beach di Marina Romea con “Talk & Charity Dinner”, una cena dibattito con neurologi, medici, giornalisti, campioni sportivi sul tema “mal di testa, sport e alimentazione”.

Sabato mattina invece a partire dalle 10 sarà possibile effettuare consulti gratuiti con neurologi specialisti.

Per i runner invece l’appuntamento è per sabato 14 luglio, alle 18.30 sempre al Romea Beach. Parte degli incassi, sia della cena/dibattito che della quota d’iscrizione alla corsa, saranno devoluti ad AIC Onlus con l’obiettivo anche di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul problema della cefalea, patologia che solo in Italia colpisce 26 milioni di persone, e fino al 18% dei bambini, compressi tra carenza di sonno, alimentazione impropria e tecnostress. «I mal di testa veramente incurabili sono una minima parte – spiega Piero Barbanti, presidente dell'Aic e direttore dell'Unità per la cura e la ricerca su cefalee e dolore dell’IRCCS San Raffaele Pisana – mentre la stragrande maggioranza dei pazienti può cambiare in meglio la propria vita con nuovi farmaci e con strategie innovative. "Scatta in Testa" è l'occasione per insegnare al paziente a riabilitare la propria cefalea rallentando un cervello spesso troppo veloce in un corpo lento, sfruttando i benefici neurologici dello sport».

Oblazione minima per la partecipazione alla corsa 10 euro (a tutti gli iscritti una t-shirt tecnica Joma) da pagare tramite bonifico bancario oppure al ritrovo, fino a 30 minuti prima della partenza.

Per partecipare il venerdì sera alla cena è possibile prenotare scrivendo a comunicazione@scattaintesta.it (contributo a partire da 35 euro).

TEMPO LIBERO A Lugo il Pavaglione ospita per cinque giorni la festa internazionale della birra Torna a Lugo il Pavaglione Beer Fest, la festa internazionale della birra, giunta alla seconda edizione. Dal 12 al 16 luglio il quadriportico del centro di Lugo diventa il punto di incontro tra la cucina del territorio e i sapori e le birre artigianali delle città gemellate con Lugo – Kulmbach (Germania), considerata la capitale della birra bavarese, Wexford (Irlanda), Nervesa della Battaglia – alle quali si aggiunge anche il Belgio. In programma anche eventi musicali come il contest in cui le band rock della Romagna (ma non solo) si esibiranno davanti ad una giuria che dovrà poi decretare la vincitrice.

Le degustazioni e i film di Cinema Divino anche al Palazzo San Giacomo di Russi La rassegna Cinema Divino ritorna a Russi, a Palazzo San Giacomo, dove, oltre alla degustazione dei grandi vini della Tenuta Uccellina nello stand gastronomico curato della trattoria Da Luciano e le proiezioni delle pellicole cinematografiche (alle 21.30 “L’insulto” di Ziad Doueiri), sarà possibile visitare il Palazzo accompagnati dalle guide della Pro Loco. La rassegna prosegue poi il 15 luglio al Prato dell’Osservanza di Brisighella (con “Io c’è”), il 16 luglio al parco delle Ginestre di Oriolo, a Faenza (“Come un gatto in tangenziale”) e il 17 alla Ca’ del Pino di Ravenna (con “Victoria e Abdul”).

SOCIETÀ / 21 12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

ARCHEOLOGIA/1

NUOVO MUSEO, DONZELLINI (CONFINDUSTRIA): «CLASSE SARÀ UN POLO CULTURALE EUROPEO» La fiducia degli operatori del settore in vista dell’apertura di Classis. Attesa una ricaduta annua di circa 2 mln di euro L’apertura del nuovo museo archeologico di Classe, fissata per il prossimo 1 dicembre, potrebbe generare una ricaduta per consumi di servizi turistici e culturali sul territorio (hotel, musei, guide, trasporti, ristorazione, prodotti locali) variabile tra 1,9 e 2,4 milioni di euro all’anno dovuta ai 60mila visitatori attesi (90mila in caso di eventi temporanei). È la stima elaborata dagli esperti dello studio Cles sull’impatto economico e sociale del nuovo museo Classis (nella foto un rendering) promosso dalla fondazione Ravennantica.

Secondo le previsioni il museo impiegherà fino a 13 nuovi addetti con funzioni di accoglienza, informazione e sorveglianza, per un costo di gestione annuale di circa 540mila euro l’anno, a fronte di un flusso di ricavi diretti (legati a biglietti e servizi:

guide, audioguide, didattica, bookshop) che lo studio Cles quantifica prudenzialmente in 215mila euro l’anno. Un conto finale in perdita di circa 300mila euro l’anno se si circoscrive il ragionamento al solo museo. Ma confrontando questi costi di gestione e l’investimento iniziale di 22 milioni (di cui 7 provenienti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e i restanti da enti pubblici, 3 dal Comune, 8 dallo Stato, 3 dall’Europa e 700mila dalla Regione) con il già citato impatto potenziale sull’economia locale «siamo di fronte a un progetto che nel complesso – si legge nel comunicato stampa –, presenta ampi margini di sostenibilità economica».

Ravennantica considera che in 15 anni, «un orizzonte temporale relativamente limitato per un progetto di questa natura», il valore attuale netto economico del progetto (misura sintetica adottata per valutare la capacità di un progetto di generare benefici economici e, quindi, di risultare sostenibile/desiderabile per la collettività) sarebbe pari ad almeno 17 milioni di euro (quasi 25 nello scenario più ottimistico).

La conferenza stampa di presentazione dello studio è stata l’occasione per i rappresentanti degli operatori del settore di esprimere le proprie riflessioni sul progetto. Mauro Mambelli (presidente Confcommercio Ravenna): «Riponiamo grande fiducia nella capacità di Ravennantica. Il nostro obiettivo deve essere quello di attrarre un visitatore che non si ferma solo qualche ora in città, ma stimolarlo a trascorrere almeno due giorni». Gilles Donzellini: (componente gruppo Cultura e Sviluppo Confindustria nazionale): «Grazie a questa apertura tanto attesa, Classe diventerà a tutti gli effetti un polo culturale di rilevanza Europea. Non mi resta che complimentarmi con la fondazione Ravenna Antica e con l’amministrazione per quanto fatto». Filippo Donati (presidente Asshotel Emilia-Romagna): «L'apertura di Classis è una grande opportunità per prolungare il tempo medio di visita dei turisti a Ravenna. Esorteremo i nostri associati a tenere ben presente la data dell’1 dicembre in modo da avviare i necessari percorsi di promocommercializzazione».

DIVERTIMENTO

Mirabilandia in sella: nel 2019 Ducati World Partito il cantiere da 25 milioni di euro per 35mila mq dedicati al brand: montagne russe come in motocicletta

L’attrazione principale sarà una montagna russa di nuova generazione, un roller coaster che farà vivere a chi lo proverà l’emozione di guidare una motocicletta con accelerazioni e e frenate: a Mirabilandia è partito il cantiere di Ducati World, l’area tematica dedicata al brand bolognese che aprirà il prossimo aprile.

Si tratta di un investimento da circa 25-28 milioni di euro, il più importante realizzato nei 26 anni di storia del parco divertimenti sulla statale Adriatica, che occuperà circa 35mila metri quadrati, un terzo dell’intera superficie alla Standiana.

Non ci saranno solo le montagne russe in versione motocicletta ma anche simulatori, giostre per i più piccoli, uno showroom con i modelli che hanno fatto la storia di Ducati, negozi con accessori ufficiali e punti ristoro a tema. L’obiettivo dichiarato dalla direzione del parco (1,5 milioni di visitatori nel 2017) è quello di intercettare il pubblico degli appassionati dei motori in una terra dove il rombo è da sempre nel dna dei suoi residenti. Ma ovviamente l’ambizione è quella di attirare l’interesse del pubblico straniero con un marchio noto fuori dai confini italiani grazie soprattutto alle prestazioni dei suoi piloti più noti.

E infatti alla cerimonia per la posa della prima pietra (sul sito www.ravennaedintorni.it una fotogallery dedicata) erano presenti, oltre al management del parco, i celebri piloti Ducati Andrea Dovizioso e Marco Melandri (nella foto), oltre all’amministratore delegato Claudio

Domenicali. Il centauro ravennate Melandri non nasconde di essere stato un frequentatore del parco: ai giornalisti presenti alla cerimonia di inaugurazione del cantiere ha ricordato che aveva 9 anni quando il parco aprì. Non solo: «Ricordo diverse feste di compleanno fatte qua e studiate per promuovere le moto su cui correvo. Sono curioso di provare il nuovo roller coaster, magari sfidando Dovizioso».

Residenza per anziani nuova e confortevole dotata di ampio giardino, ascensore e diversi spazi comuni, anche per brevi permanenze.

ARCHEOLOGIA/2 All’Antico Porto tra Teodora, gli “antichi a tavola” e il Ravenna Festival Proseguono gli eventi estivi all’Antico Porto di Classe: giovedì 12 luglio dopo la visita guidata delle 19 alle 21 l’appuntamento è con la scrittrice Mariangela Galatea Vaglio in un conversazione su Teodora e “La ballerina che conquistò un impero” (dalle 19 burger di mare e degustazioni a cura del food truck del ristorante L’Acciuga). Venerdì 13 “A tavola con gli antichi”: dalle 19 visita guidata e a seguire “Garum, spezie, vino e grano verso Roma e i suoi porti”, conversazione e degustazione di pietanze dell’antica Roma a cura di Claudio Cavallotti. Sabato 14 alle 19 conversazione con Maurizio Bettini, classicista dell’università di Siena, e l’attrice Elena Bucci sul tema “Alle porte dei sogni” (nell’ambito del Ravenna Festival) mentre domenica e lunedì proseguono le visite guidate e poi il 17 e il 18 luglio tornano i concerti (vedi pagina 31).

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22 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

INTERVISTA

Ravenna Pallanuoto, la versione “fatta in casa” funziona: salvezza e nuove leve in crescita I giallorossi hanno rinunciato ai giocatori più esperti puntando sul vivaio (in rosa 9 su 13 Under 20) e hanno conservato la serie C. Il presidente Bagnari: «Mi piacerebbe creare una scuola per allenatori» di Vincenzo Benini

Si è chiusa a giugno con due belle vittorie, una larga in casa contro i veneti dell’Aquaria e l’altra in trasferta nella piscina dei bolognesi della Persicetana, la positiva stagione del Ravenna Pallanuoto nel torneo di Serie C. I giallorossi sono stati protagonisti di un cammino che li ha visti stazionare sempre a metà classifica, raggiungendo senza affanni il traguardo fissato a inizio campionato rappresentato da una tranquilla salvezza. Accantonata infatti l’ambizione di salire di categoria, in quella B già toccata qualche anno fa dai bizantini, l’obiettivo dei dirigenti adesso è quello di valorizzare al massimo i giovani cresciuti nel vivaio.

Una filosofia che soddisfa il presidente Cesare Bagnari, autentico “faro” della pallanuoto ravennate, in virtù del suo passato di giocatore, allenatore e direttore sportivo dello storico club nato nel lontano 1982 con il nome di Gs Fornace Zarattini. «Quando fu fondata la società – comincia a raccontare – la squadra disputava le partite nell’allora piscina che sorgeva alle porte di Ravenna, poi smantellata alla fine degli anni Ottanta. A quel punto ci siamo trasferiti alla Comunale, cambiando tre volte denominazione: prima Ravenna Pallanuoto, poi Nuotatori Ravennati, per tornare un paio di anni fa a Ravenna Pallanuoto».

Come mai la decisione di tornare al passato?

«Perché siamo entrati a far parte della Polisportiva Compagnia dell’Albero, a cui ci siamo affiliati nel 2016 in quanto mossi dagli stessi obiettivi. Sia per noi, sia per i suoi dirigenti, il motivo principale della nostra attività è quello di permettere ai giovani di fare sport fin da piccoli, offrendo loro le migliori strutture e i migliori insegnamenti possibili».

Come è andata la stagione appena conclusa?

«Di sicuro meglio delle aspettative. Siamo partiti un po’ a fari spenti, puntando solo sui giocatori del nostro vivaio e

Il coach della prima squadra, Fabrizio Pirazzini, a bordo vasca durante una gara interna di campionato alla piscina comunale Gambi

quindi rinunciando al gruppo di elementi esperti provenienti da Bologna che l’anno scorso ci aveva consentito di disputare un buon campionato. Gli Under 20 che fanno parte della rosa erano ben nove su tredici e questa scelta alla lunga ha pagato».

Terminando al settimo posto con un notevole vantaggio rispetto alla penultima della classe…

«Abbiamo chiuso con 29 punti, vincendo tutte le partite

che erano alla nostra portata a parte la trasferta di Carpi, e fatto qualcosa in più in qualche occasione, come il pareggio strappato sul campo della prima in classifica, la Reggiana, poi promossa in B. In definitiva è stata una stagione positiva, anche perché i ragazzi hanno acquisito una preziosa esperienza in un torneo difficile come la C».

Un gruppo che si è tolto altre soddisfazioni. Giusto?

SPORT / 23 12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

Un’azione di gioco in acqua. Nella foto a destra la squadra Under 20 che è arrivata seconda a livello regionale e alla fase nazionale ha affrontato i migliori team giovanil di serie A: il presidente Cesare Bagnari è il quinto da sinistra in piedi

«Sì, perché a livello regionale la nostra Under 20 è arrivata seconda, disputando anche la fase finale nazionale, dove si è potuta confrontare con le formazioni dei migliori settori giovanili delle società di Serie A».

E le altre giovanili?

«In particolare per l’Under 13 di Gennari e Mazzotti è stata una stagione eccezionale: ha raggiunto la finale regionale, dove è stata piegata solo da una realtà molto importante come la President Bologna».

Quali sono le prospettive per il futuro?

«Visti i risultati soddisfacenti stiamo valutando come compiere un ulteriore passo in avanti a livello di settore giovanile. Purtroppo paghiamo in modo negativo l’isolamento geografico, con la maggior parte dei giovani che in età di Università si trasferisce in altre città. In più non sta crescendo una nuova generazione di alle-

Anno di fondazione La posizione finale come Gs Fornace Zarattini nella classifica di Serie C

1982

natori, che siamo obbligati a prendere da fuori, con i conseguenti alti costi. Mi piacerebbe creare una sorta di scuola di “veri” tecnici ravennati, magari diretti da un coordinatore, per dare continuità al nostro impegno».

E la prima squadra?

«Le nostre intenzioni sono quelle di ripartire dal tecnico Fabrizio Pirazzini e dal gruppo di quest’anno, che ha già dimostrato di valere la C. Stiamo valutando anche se è il caso di inserire qualche elemento esperto che possa fare da chioccia. A quel punto, però, mi piacerebbe stare nella parte alta della classifica».

Quanto è difficile oggi gestire una società di pallanuoto a Ravenna? «È complicato in quanto si tratta di uno sport di nicchia, che non richiama un grande seguito di pubblico.

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I tesserati della società a partire dall’Under 11

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A parte qualche sostenitore storico, non abbiamo grandi sponsor e riusciamo a mantenerci grazie alle quote dei ragazzi del vivaio. Nella nostra città, inoltre, non c’è una grande tradizione, ma nonostante questo la base si sta allargando. Abbiamo superato infatti quota cento tesserati, distribuiti dai più piccolini dell’Acquagol, che sono Under 11, fino alla prima squadra».

Quando riprende l’attività agonistica?

«I più giovani, in particolare i ragazzi dell’Under 13 e dell’Under 15, continueranno ad allenarsi anche in estate, mentre a settembre a Casal Borsetti è in programma un camp organizzato da un autentico mostro sacro della pallanuoto come Roberto Calcaterra. L’attività della prima squadra ricomincerà invece a ottobre, subito dopo la riapertura della piscina, in vista del campionato che inizierà a gennaio 2019».

24 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

L’ostica Ifigenia horror di Lanthimos, un classico di Hitchcock e il solito giro per arene

Nel cielo d’oro di Sant’Apollinare

di Francesco Della Torre mittente Giovanni Gardini

Il sacrificio del cervo sacro (di Yorgos Lanthimos, 2018) Come in 2001 Odissea nello spazio è un minuto di buio con Schubert in sottofondo a dare inizio al film, che poi zooma subito su un’operazione a cuore aperto eseguita dal protagonista del film, cardiologo stimato con una Fotogramma da bellissima “Il sacrificio del moglie (la cervo sacro” N i c o l e Kidman di Eyes Wide Shut vent'anni dopo) e due altrettanto splendidi figli, il secondo dei quali non può non rimandare al bimbo Danny di Shining. Il regista greco nel raccontare in chiave moderna il mito di Ifigenia ricorre al sommo Kubrick, citandolo continuamente e cercando di realizzare il film seguendo filologicamente la sua poetica registica. Questa rilettura vede il chirurgo che stringe amicizia con un adolescente cupo e inquietante che si rivelerà presto una bomba a orologeria per la famiglia felice. Con ritmo lentissimo, dialoghi talmente scarni da risultare a volte insulsi, Il sacrificio è un film ostico come tutta la filmografia del regista, affascinante (miglior sceneggiatura a Cannes), disturbante e inquietante, anche perché parliamo di un film dell'orrore a tutti gli effetti. Travestendo il film da prodotto di 40 anni fa, Lanthimos spiazza pubblico e critica con una creatura molto diversa da ciò che guardiamo abitualmente (ma non dal suo cinema, che guarda anche e soprattutto in passato a Michael Haneke), di difficilissima fruizione ma dal fascino indiscusso. Per me è un “grandissimo sì” ma state attenti perché i confini della noia, del disgusto e del disturbo sono labilissimi. In sala.

I classici di R&D: Nodo alla gola (di Alfred Hitchcock, 1946) Rope (Corda, titolo originale) non è uno dei film più famosi del Maestro (non solo del brivido, ma proprio di cinema) ma decisamente uno dei capolavori assoluti, soprattutto per come viene messa in scena una “normale” vicenda gialla che vede due ragazzi (gay, ma ai tempi si evitava di complicarsi la vita) nascondere un cadavere in una cassapanca durante una festa. Hitchcock decide di girare tutto come un unico pianosequenza (girare senza nessuno stacco di macchina da presa, approfondite in rete perché il discorso merita) senza mai perdere di vista i suoi protagonisti. Poichè ogni bobina di pellicola durava dieci minuti di riprese, si vedono nel film zoomate in nero (abiti, soprattutto) per permettere il cambio senza perdere l'effetto. 80 minuti di applausi, per il più magistrale dei brividi messi in scena nella storia del cinema. Facilmente reperibile.

Arene, settimana dal 12 all'18 luglio.

Ci piace segnalare la presenza di registi che accompagnano le proiezioni dei loro film, per questo innanzitutto accoglieremo volentieri Andrea Magnani venerdì 13 a presentare il suo Easy – Un viaggio facile facile alla Rocca di Ravenna. Per chi si perdesse il film, replica il 12 a Bagnacavallo e per Cinema Divino al Prato dell'Osservanza domenica 15 con la cantina Tremonti. Nell'ambito della stessa rassegna, appuntamento il 17 a Casa Spadoni nella sede di Ca' del Pino sulla Romea per Victoria e Abdul di Stephen Frears, che accompagnerà una degustazione di cantine “miste”. La chicca di Bagnacavallo è Tito e gli alieni (il 14), film rivelazione del mese scorso e poco visto da noi. Tris d'assi per Arena Borghesi di Faenza: il 15 Chiamami col tuo nome in lingua originale con sottotitoli italiani (il 15 e il 16 in italiano a Bagnacavallo), il 16 col classico gratuito Ninotchka di Lubitsch (capolavoro oro oro) e il 17 con Ammore e malavita, film rivelazione dei Manetti Bros.

Nell’abside paradisiaca della Basilica di Sant’Apollinare in Classe risplende nella potenza delle immagini - in una narrazione tanto simbolica quanto evocativa - il brano evangelico della Trasfigurazione, un’opera di un’originalità assoluta. Il Cristo trasfigurato è simboleggiato dalla croce splendente di gemme al centro della quale è il suo volto, solenne, incorniciato da luminose perle. I tre apostoli testimoni della gloria del Signore sono presenti nel simbolo di tre agnelli: Pietro alla destra del Cristo/Croce, Giacomo e Giovanni alla sinistra. Mosè ed Elia, sintesi della legge e delle profezie, appaiono a mezzo busto tra nubi gloriose. A completare la visione del mosaico classense è la Mano/Voce del Padre che compare alla sommità del catino absidale come gesto di benedizione. La croce gemmata, al centro di un cielo stellato nel quale brillano novantanove stelle, è accompagnata da preziose iscrizioni greche e latine, sintesi della fede in Cristo Salvatore. Ai piedi della croce è Sant’Apollinare, primo vescovo di Ravenna. Il Santo è rappresentato nella classica posa dell’orante con le braccia alzate e le palme delle mani rivolte al cielo, in un atteggiamento di totale fiducia in Dio. Veste una preziosa casula, sulle spalle porta il pallio, segno dell’amorevolezza del pastore verso il suo gregge, il capo è cinto da un nimbo racchiuso da perle. Accanto a lui è convocata la chiesa ravennate, il suo gregge, simbolicamente evocato da dodici agnelli.

FILETTO (RA) Via Roncalceci 127 Tel. 0544 568546 Dal lunedì al venerdì 8.30-12.30 / 15.00-19.00 Sabato mattina 8.30-12.30 Pomeriggio Chiuso

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CULTURA / RUBRICHE / 25 12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

NdL (Nota del Lettore)

L’ultimo Mucchio Selvaggio e quella copertina di Rolling Stone

Ipnotico Giampaolo Simi con il ritorno di Corbo (ma non è un sequel)

di Luca Manservisi

di Federica Angelini

Chiedo scusa se a questo giro parlerò piĂš che altro di me, o meglio, di noi. Ma non credo sia colpa mia se in Italia le riviste musicali oggi vendono in media 3mila copie al mese in tutta la Penisola. E sicuramente non è colpa mia – visto che continuavo a comprarlo, insieme tra l’altro ad altre riviste che spesso non riesco neppure a leggere – se purtroppo il piĂš longevo giornale musicale italiano ha chiuso da un giorno all’altro senza neppure darne preavviso sull’ultimo numero, tuttora in edicola. Ăˆ Il Mucchio Selvaggio, rivista fondata nel 1977 e che – come hanno generalmente scritto un po’ tutti i commentatori in questi giorni – ha perlomeno tentato di promuovere anche in Italia una sorta di controcultura, formando musicalmente (e non solo) generazioni di appassionati, riuscendo sempre a sopravvivere a piĂš o meno radicali cambi di linea editoriale, di formato, di strategie e a clamorosi scazzi interni. Fino all’ingiunzione di pagamento del tribunale a favore della vecchia direzione che ha portato quella nuova ad annunciare nei giorni scorsi la chiusura definitiva, dopo anni di polemiche riguardanti in particolare un utilizzo, diciamo cosĂŹ, non proprio specchiato dei contributi pubblici di cui ha goduto per anni il Mucchio (alcune centinaia di migliaia di euro l’anno). Resta il fatto che oggi il Mucchio non esiste piĂš ed è un momento triste per la musica in Italia e per la carta stampata in generale, in un settore comunque molto piĂš conservatore di quello che sembra, dove le riviste sono ancora costrette a fare copertine e mega approfondimenti su artisti o gruppi storici perchĂŠ il “nuovoâ€? anche nel mondo del rock non è visto di buon occhio. Fatto sta che il Mucchio (nel quale tra l’altro – curosità – collaborava da qualche tempo in maniera fissa con una rubrica anche il ravennate Chris Angiolini, patron di Bronson Produzioni)

ia r g n a s e a l l e Ă pa t n o l a vo(su prenotazione)

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stava pian piano risorgendo (da una sorta di azzeramento della redazione) in maniera piĂš che dignitosa (con una nota di merito per la grafica) contribuendo a lanciare ottime firme, oltretutto a maggioranza femminile (cosa rara nei magazine rock), tra cui oggi l’ottima Elena Raugei o, in precedenza, la scrittrice Claudia Durastanti. Ognuno di noi ha i suoi ricordi legati al Mucchio. Per me, innanzitutto, era un rito settimanale di cui ho molta nostalgia (ho iniziato a leggerlo in quel bizzarro periodo in cui aveva scelto di abbandonare il format mensile), erano gli editoriali (in varie forme) di Max Stefani, gli articoli di giornalisti che poi ho continuato a seguire come Carlo Bordone (memorabile un suo scritto sui Pavement) o Eddy CilĂŹa o di altri che seguo mio malgrado (Andrea Scanzi, che all'epoca si firmava “Ruiâ€? e parlava di calcio con un tocco Il primo numero poetico). Ma il Mucchio per del Mucchio molti è stato anche molto di piĂš di un giornale musicale, grazie alla scelta di aprire sempre di piĂš alla politica, alla societĂ (con tanto di ribellione della “baseâ€?) in maniera a volte quasi patetica, va detto, ma, in una parola, sempre con un suo stile irriverente. E non era poco. Anche alla luce di questi ricordi, fa sorridere vedere oggi il dibattito sulla copertina arcobaleno contro Salvini del Rolling Stone (che in quattro anni pare sia passato a un terzo delle 34mila copie vendute del primo numero italiano, tra l’altro). Operazione quasi patetica se si pensa a chi l’ha orchestrata (leggendo anche i retroscena su quello che è, dall’interno, Rolling Stone), tragicomica se si pensa all’esito finale e al modo in cui sarebbero stati coinvolti, anche inconsapevolmente, i (pochissimi) firmatari dell’appello anti-Salvini.

Ma comunque una scelta di schierarsi non banale, che in realtà apprezzo. Sarà che mi ricorda il Mucchio degli anni d’oro...

O L O C A SPETTATRICI DANZ NTRE DEL rVuppEo Nefertari

del G

Marina di Ravenna - Viale delle Nazioni 80 - Tel. 0544 531156

Ipnotico. L’ultimo romanzo di Giampaolo Simi, Come una famiglia, ancora una volta per la sempre ottima Sellerio, ha un procedere che cattura il lettore senza quasi che questi se ne renda conto e lo porta con sÊ in un viaggio che si fa sempre piÚ profondo, cupo e spaventoso ma da cui, da soli, diventa impossibile uscire prima di aver chiuso l’ultima pagina.

Quell’inizio divertente, a tratti esilarante, di sicuro rassicurante, da commedia di grana fina, tutto sommato innocua, è a dir poco ingannevole.

Ritroviamo Dario Corbo alle prese con l’ex moglie, il figlio diciottenne promessa del calcio, la magnifica Versilia, il suo nuovo lavoro. GiĂ , perchĂŠ l’ex nerista d’assalto è ora diventato capo ufficio stampa della fondazione Thomas Beckfort e lavora per Nora, ossia la protagonista del precedente (magnifico) romanzo di Simi che però non è necessario aver letto per apprezzare appieno questo (ma certo, una volta letto questo sarĂ forse piĂš difficile apprezzare appieno il precedente). In effetti non è un semplice sequel o almeno non cosĂŹ come siamo abituati a pensare la serialitĂ nei gialli. Certo, siamo di nuovo dentro la testa di Dario Corbo e lo seguiamo in quello che è di fatto un lavoro d’indagine, ma quasi senza accorgercene. Narratore onniscente, Corbo ci strega con quel “tuâ€? che rivolge fin dal primo rigo al figlio Luca per raccontargli a posteriori una vicenda conclusa, in piĂš di un passaggio si ferma a farci (o meglio fargli) notare il bivio, il punto di svolta, il gra-

nello nell’ingranaggio di cui lui solo però conosce l’esito. In breve tempo, il lettore si trova dentro un gorgo che diventa un’ossessione. E si trova a mettere insieme i pezzi di una terribile verità da ricostruire in una situazione di emergenza, spaventosa ma non cosÏ lontana dal possibile, dove, e qui sta l’altra grandezza di Simi, per tutto il tempo ci muoviamo attorno alla linea che separa il giusto dallo sbagliato, ciò che si deve da ciò che si può fare, l’idea di limite, insomma. Come un Jo Nesbo piÚ asciutto, elegante e credibile, misurato e quindi convincente, ci troviamo piÚ volte a dover ridisegnare il finale, ricostruire lo scenario, aggiustare il tiro e rivedere situazioni, trama, personaggi. E ci troviamo, noi con Dario Corbo, non immuni da colpe e responsabilità . Qui non ci sono temibili per quanto improbabili serial killer maniacali affetti da qualche strano morbo, ma c’è l’opportunismo, la meschinità , la violenza quotidiana che si annida in tanti ambienti, compreso quello del calcio. C’è un pezzo dell’Italia, e non solo dell’Italia, profondamente maschilista e violenta. Ci sono anche corruzione, fragilità giovanili, vite interrotte, ambizioni, razzismo. A dare un po’ di speranza soprattutto due personaggi che ritroviamo come li avevamo lasciati, due donne forti e volitive, che fuori dalle righe dell’ipocrisia e dell’apparenza lasciano intravedere spiragli di autentica umanità .

26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

FOTOGRAFIA Due scatti in mostra a Cervia: a sinistra di Mirco Villa, a destra di Peter Menzel

PITTURA

A MARINA DI RAVENNA UN VIAGGIO NEL ‘900 AMERICANO Per celebrare il centenario della fine della Grande Guerra

Tutta “l’arte del cibo” a Cervia Il tradizionale evento espositivo di Cna ai Magazzini del Sale è dedicato al cibo Con scatti di autori affermati a livello internazionali e fotografi locali Una mostra fotografica con autori affermati a livello internazionale, come l’americano Peter Menzel, e fotografi locali per mettere in risalto il patrimonio della cucina in questo 2018, decretato Anno Nazionale del Cibo Italiano. Si tratta di “CibARSi. L’arte del cibo. Dal territorio alla tavola”, evento espositivo proposto come ogni anno dalla Cna di Ravenna – in collaborazione con il Comune – ai Magazzini del Sale di Cervia. L’inaugurazione è in programma venerdì 13 luglio alle 19, poi la mostra (curato dal lughese Marco Villa) sarà aperta dal 14 luglio al 26 agosto tutti i giorni dalle 20 alle 24.

«Si vuole proporre al visitatore – si legge nella cartella stampa – un percorso che narra l’intera storia di ciò che mangiamo. A partire dal paesaggio naturale o coltivato che ospita e fa crescere le materie prime, nelle fotografie di Mirco Villa e Gian Luca Liverani, attraversando la trasformazione artigianale e industriale raccontata da Jessica Morelli e Giancarlo Polacchini, per giungere al valore dei piatti che arricchiscono la nostra tavola, rappresentato dalle immagini di Antonio Barrella, e finire con il proget-

to di Peter Menzel che suggerisce una riflessione sull’aspetto sociale dell’alimentazione». Menzel, fotografo americano di fama internazionale i cui lavori sono stati esposti nei principali musei americani ed europei e pubblicati sulle più autorevoli testate mondiali, presenta i prodotti alimentari che alcune famiglie nei diversi Paesi del mondo consumano nell’arco di una settimana.

Grazie alla partecipazione di FIOF (Fondo Internazionale per la Fotografia) saranno esposte immagini di Aleandro Battistini, Nunzia Borrelli, Davide Cerati, Ruggiero Di Benedetto, Antonello Di Gennaro, Enrico Giudicianni, Carlo Giunta e Diego Pizi.

FEP (Federation of European Photographers) parteciperà attraverso fotografi qualificati a livello europeo con le qualifiche EP (European Photographer), QEP (Qualified European Photographer) e Master QEP (Master Qualified European Photographer): Luk Collet (EP, Belgio), Zdenèk Lhotàk (QEP, Repubblica Ceca), Joris Luyten (QEP, Belgio), Piroska Mihalka (QEP, Belgio), Kakha Pkhakadze (EP, Georgia) e Igor Sakharov (MQEP, Russia).

Sabato 14 luglio alle 18 alla Galleria FaroArte di Marina di Ravenna verrà inaugurate la mostra collettiva Over the Rainbow - Unconventional depARTures from American shores. L’esposizione, a cura di Chiara Fuschini, propone le opere dei cinque artisti americani Doreen McCarthy, Gerrit Göllner, Nikki Johnson, Mark Brown e Doris Bittar, provenienti da vari stati di East e West Coast, e del ricercatore e professore della California University di San Diego Pasquale Verdicchio. Un viaggio, il loro, attraverso le grandi correnti artistiche che hanno caratterizzato il panorama americano del secolo scorso, con riferimenti in particolare alla Pop Art e all’arte concettuale. Over the Rainbow si inserisce nel programma di Farewell to Ravenna, serie di iniziative promosse per celebrare il centenario della fine della prima guerra mondiale (1918-2018), ricordando i militari statunitensi che furono presenti sul nostro territorio. Infatti presso l’allora Porto Corsini (in gran parte coincidente con l’odierna Marina di Ravenna) fu installata un’importante base aereonavale dell’aviazione degli Stati Uniti, che vi rimase fino alla fine del 1918.

Promosso dall’associazione “1918: Americani a Porto Corsini” e da Capit Ravenna, la mostra potrà essere visitata nei giorni di mercoledì, venerdì e sabato dalle 21 alle 23 fino al 28 luglio a ingresso libero.

CULTURA / 27 12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

SPETTACOLO

Arte, circo, cinema, teatro: dieci anni di “balle di paglia” Dal 18 al 24 luglio torna il teatro naturale a Cotignola con oltre cinquanta appuntamenti. Il 14 la raccolta all’alba

TERRENA La rassegna di land art tra stampa in 3D, Mazapègul e notte verde Ispirato proprio all’esperienza delle balle di paglia, prosegue il festival di land art Terrena che coinvolge tutti i comuni della Bassa Romagna. In particolare, tecnologia e sostenibilità sono le protagoniste dell’open day dell’azienda Wasp di Massa Lombarda dal titolo Shamballa. La città ideale stampata in 3d, in programma il 13 luglio dalle 10 alle 17, con ingresso gratuito, presso il Wasp technology park, in via Castelletto 104 a Massa Lombarda. Si tratta di un vero e proprio laboratorio a cielo aperto di stampa 3D in cui si mostreranno le diverse applicazioni della tecnologia additiva per mezzo di materiali naturali e a basso impatto ambientale. Da giovedì 12 luglio, invece, la rassegna artistica arriva al parco pubblico di Villanova di Bagnacavallo con “Culture parallele. La Ca de Mazapègul”. L’artista spagnolo Joan Farré propone per il parco un’installazione a intreccio realizzata in salice e canna, materiali naturali ed ecosostenibili tipici del fiume Lamone. L’opera sarà una struttura-gioco destinata ai bambini per stimolare la loro creatività ed esplorazione. La sua forma richiamerà il berretto del Mazapègul, il folletto domestico della trazione romagnola. Gli appuntamenti di Terrena coinvolgono anche l’Ecomuseo delle erbe palustri, dove venerdì 13 luglio dalle 18 si svolgerà la Notte verde, una serata dedicata alle famiglie, con giochi, laboratori, animazione.

LA RECENSIONE

UNA BALLATA BLUES PER RACCONTARE COME È CAMBIATA UNA TERRA Compie dieci anni il più grande teatro di paglia d’Italia, quello che ogni anno grazie all’associazione Primola, prende vita là “dove il fiume Senio incontra il Canale Emiliano Romagnolo”. Da mercoledì 18 a martedì 24 luglio, torna dunque a vivere un grande museo della terra di oltre cento ettari di campagna, due chilometri di corsi d’acqua e oltre cinquanta eventi culturali, artistici e conviviali.

Il tema scelto per l’edizione è “La nostra terra che parla”, mentre il filo conduttore di questo enorme palcoscenico sarà il Canale del mulino, un antico fossato realizzato nel 1200 per portare l'acqua del Senio al mulino di Cotignola. Prima di arrivare all’Arena, il calendario è però ricco di appuntamenti sul filo della paglia.

Innanzitutto con gli spettacoli che il Cirque Bidon terrà a Cotignola dal 13 al 18 luglio (vedi p. 20).

Venerdì 13 luglio alle 19.30, in via Roma ci sarà un racconto teatrale in bicicletta del Teatro Due Mondi, realizzato con Primola e il contributo di Riccardo Ciavolella, autore del romanzo Non è mica la fine del mondo: un antropologo, un combattente, sfollati e rifugiati, un manoscritto salvato dalle macerie, un romanzo, la guerra, la gente di Cotignola ieri e oggi, i colori della solidarietà. Posti limitati (prenotazione dalle 16 alle 20 al numero 333 4183149. Chi non può portare una bici, può chiederla in prestito ai cotignolesi). Alle 21, nella Golena dei morti felici, sulle prime balle inaugura invece la piazza verde del cinema con pagliaio, con la proiezione di Visages, Villages di JR e Agnès Varda, l'unica donna della Nouvelle Vague e premio Oscar alla carriera. Un giovane fotografo e una regista ottantottenne decidono di fare un viaggio attraverso la campagna e i paesaggi francesi, dove incontrano personaggi incredibili. La proiezione è organizzata in collaborazione con Cineteca di Bologna e Cinecircolo Fuoriquadro di Bagnacavallo. Ingresso libero.

Sabato 14 luglio ci sarà invece la tradizionale raccolta delle balle all’alba, per costruire l’Arena.

Alle 5.45 ritrovo nel podere della famiglia Emiliani.

Prima del lavoro, la musica del pianoforte sul grano di Raffaello Bellavista e la marimba di Michele Soglia, che suoneranno melodie di Johann Sebastian Bach, Franz Schubert, Emmanuel Séjourné, Eric Ewazen, Astor Piazzolla, Ivan Trevino. Al termine, convivio all’ombra delle acacie dell’Arena. Le auto devono essere lasciate nel parcheggio del campo sportivo di via Cenacchio, il podere si incontra pro-

seguendo a piedi per alcune centinaia di metri.

Mercoledì 18 luglio alle 19.30 apre invece ufficialmente l’Arena: il primo appuntamento sarà una parata di volti e maschere di cartapesta, con partenza dalla piazza di Cotignola. Alle 20 al Ridotto balle incontro con François Bidon dell’ominimo circo che racconterà la sua esperienza artistica davvero unica. Alle 20.30 ritrovo presso il bar delle acacie per una camminata condotta da Antonio Catalano fino al Museo dei sentimenti di Pasquale e Giovanna, a Casa Ercolani. Alle 22 sul palco dell’Arena il concerto dell’orchestra Musica Spiccia diretta da Giulia Cavicchioni, musicista e insegnante di violino, anima dell'associazione “Baule dei suoni” di Como. Alle 21.30 a Casa Ercolani la narrazione teatrale di e con Elena Bucci Di terra e d'oro ovvero la materia dei sogni; Elena Bucci dà vita a una lettura in musica dedicata a persone e personaggi della sua terra e della sua memoria. Con Dimitri Sillato alle tastiere e al violino, cura e drammaturgia del suono di Raffaele Bassetti. Posti limitati, prenotazione al 333 4183149.

Giovedì 19 luglio alle 19.30 replica del racconto teatrale in bicicletta del 13 luglio. Alle 20 al Ridotto balle incontro con l’autore Jean Talon e il suo romanzo Incontri coi selvaggi (edizione Quodlibet, 2016). Alle 20.30 nella Golena dei poeti, per grandi e piccoli, andrà in scena Thioro, un cappuccetto rosso senegalese. Un intreccio tra tradizione europea e africana che porta lo spettatore alla scoperta della savana e all’incontro con Buky la iena. Con Fallou Diop, Adama Gueye, Simone Marzocchi. Organizzazione di Moussa N'Diaye, regia di Alessandro Argnani. Posti limitati, prenotazione al 333 4183149 (dalle 16 alle 20). Alle 21.30 a Casa Ercolani il debutto de I fatti di e con Luigi Dadina e Francesco Giampaoli, per una Produzione Ravenna Teatro/Teatro delle Albe, in collaborazione con Brutture moderne. Posti limitati, prenotazione al 333 4183149 (dalle 16 alle 20). Alle 22 brezza notturna, non un concerto, piuttosto una decompressione musicale, con strumenti elettro meccanici autocostruiti di e con Matteo Scaioli, David Kovacs e Adriano Ragni. Alle 23 alla Golena dei poeti una quasi sonorizzazione di uno spazio inquieto curata dai Fulkanelli.

Per il programma delle giornate dal 20 luglio in avanti vi diamo invece appuntamento al prossimi numero di R&D con nomi, tra gli altri, come quelli di Tonino Carotone e Ascanio Celestini oppure al sito www.ravennaedintorni.it.

Lo spettacolo I fatti di Dadina e Giampaoli sarà anche a Cotignola il 19 luglio

Prendi un narratore di talento ed esperienza come Luigi Dadina delle Albe, con il suo repertorio di storie vecchie e nuove, e prendi un musicista capace anche di mettere la musica al servizio delle parole come Francesco Giampaoli, ed ecco che avrai un piccolo gioiello.

Questo è I fatti, presentato in anteprima al teatro Rasi e ora al debutto all’Arena delle Balle di Paglia (il 19 luglio): i due artisti attorno a un semplice tavolino accolgono gli spettatori, desiderosi di ascoltare storie, come in un trebbo di una volta. Qui però il racconto prende a tratti la forma quasi di una ballata, con quel blues che l’accompagna dall’inizio alla fine. I fatti narrati sono quelli che mescolano storie personali con la grande storia del Novecento, con i 100 milioni di morti della seconda guerra mondiale. Storie che inseriscono questo angolo di mondo, da Imola alle valli, in un quadro più ampio durante un passaggio epocale muovendosi dentro e fuori quella fabbrica costruita su mille pali. Dalle risate per le incredibili gesta di un collega di lavoro alle lacrime per i morti della Mecnavi (con un commovente rimando a Il volo, lo spettacolo scritto e interpretato anche dallo stesso Dadina proprio sulla tragedia dell’Elisabetta Montanari), lo spettatore viene accompagnato in un percorso che tocca il sentimento quanto l’intelletto. È uno spettacolo che restituisce un pezzo di Romagna, un pezzo di Ravenna, soprattutto, che ne racconta con i linguaggi della musica, della poesia e del teatro le trasformazioni che l’hanno attraversata. Uno spettacolo essenziale, dove oltre ai due artisti non vi è nulla in scena, non un’immagine, non un movimento o quasi: i due incantano il pubblico che si trova a riscoprire il piacere dell’ascoltare, senza fretta, con curiosità, ciò che è stato e non sarà più. E se c’è un pubblico a cui consigliare questo spettacolo in modo particolare è forse quello dei più giovani. Se poi prende vita in quell’incanto che sono le Balle di paglia, davvero si può immaginare un’esperienza da non perdersi per nessuno. (fe. an.)

28 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

RAVENNA FESTIVAL

Muti e il Macbeth, quasi 50 anni dopo, al Pala De André Il 15 luglio con l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino L’opera lirica è forse l’espressione più importante della cultura musicale degli ultimi due secoli e vero titano di quest’arte è Giuseppe Verdi. Il Cigno di Busseto è stato il compositore che più di ogni altro ha incarnato gli ideali del Risorgimento, unendo l’Italia intera con le sue arie. Decima in ordine cronologico di composizione, Macbeth è uno degli ultimi prodotti dei celebri anni di galera, chiamati così proprio dal compositore emiliano in virtù del fatto che si sottopose incessantemente al lavoro, firmando contratti prima di concludere le opere precedenti: in questa opera appare chiaro il lavoro che poi caratterizzerà anche il proseguimento della sua attività operistica, ossia l’interesse per tutte le varie componenti della creazione, dal soggetto alla musica fino ai testi da musicare per i quali, pur non occupandosi direttamente della versificazione, riserverà numerose attenzioni proprio perché fortemente occupato a ricercare strenuamente l’intimo rapporto tra parola e musica.

Macbeth è la prima opera verdiana ricavata da un soggetto shakespeariano e questo filo che collega l’italiano al Bardo non stupisce perché proprio la capacità di definizione psicologica dei personaggi caratteristica dello scrittore inglese è anche una delle migliori frecce che Verdi può portare al suo arco. La complessità dei personaggi della tragedia incentrata sulla brama di potere è un richiamo forte per il desiderio verdiano di approfondimento psicologico in relazione al mondo sonoro interiore del personaggio: nasce così una delle opere più emblematiche del cambiamento di Giuseppe Verdi, da operista a uomo di teatro, come lui stesso si definiva. Il Palazzo Maurò De André sarà, il 15 luglio, il palcoscenico dove, in forma di concerto, si addenserà ancora una volta la tragedia. Importanti saranno i protagonisti della vicenda: Luca Salsi, nei panni di Macbeth, e Vittoria Yeo,

Il Maestro anche a teatro Il Maestro Muti (con l’orchestra Cherubini) omaggia il violinista statunitense Ruggiero Ricci, scomparso nel 2012, a cento anni dalla nascita. L’appuntamento è al teatro Alighieri, il 18 luglio (ore 21), con anche uno degli allievi di Ricci, Wilfried Hedenborg, che per l’occasione imbraccerà un violino costruito in memoria del maestro per suonare il Concerto n.4 di Paganini. In programma anche l’Ouverture dall’opera Il viaggio a Reims di Gioacchino Rossini e la Sinfonia n.7 op.92 di Ludwig van Beethoven.

già applauditissima Lady Macbeth nel 2016 proprio a Ravenna, Francesco Meli, che debuttò proprio con quest’opera nel 2002 nel ruolo di Macduff, e Riccardo Zanellato, basso tra i più affermati, interpreterà Banco. La guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino, diretto da Lorenzo Fratini, sarà affidata al Maestro Riccardo Muti che, nel 1974, già direttore della compagine toscana, debuttò con questo importante titolo verdiano. Questo concerto ha quindi anche l'intento simbolico di festeggiare, a quasi cinquant'anni dal sodalizio del Maestro con il Maggio Musicale Fiorentino – portato avanti fra 1968 e il 1980 – l'avvio di una straordinaria carriera magistrale, che lo ha portato ad essere fra i più stimati ed acclamati direttori d'orchestra del mondo. Da segnalare che proprio la partitura del Macbeth verdiano sarà anche tema di studio della quarta edizione della Muti Italian Opera Academy, dedicata alla formazione di giovani aspiranti alla direzione d'orchestra, in programma a Ravenna fra la fine di luglio e i primi di agosto.

Enrico Gramigna

AGENDA RAVENNA FESTIVAL “Tre fedi un solo Dio” a San Vitale Voci soliste e intrecci polifonici, accompagnati da percussioni e da strumenti a corde, si alternano a canti della tradizione mistica sufi islamica, della chiesa maronita d’Oriente, della tradizione ebraica sefardita e di quella cristiana in “Tre fedi un solo Dio”.

Giovedì 12 luglio dalle 21.30 alla basilica di San Vitale.

Alla Classense gli archi del Simply Quartet Venerdì 13 luglio alle 21.30 al Chiostro della biblioteca Classense concerto di musica da camera del quartetto d’archi viennese Simply Quartet, primo premio al concorso internazionale Haydn.

In programma brani dello stesso Haydn, Bartòk e Schubert.

L’ANTICIPAZIONE

IL 19 LUGLIO AL PALA DE ANDRÉ ARRIVA DAVID BYRNE Sant'Alberto (RA) via Naviglio Zanelli 6 Tel. 0544 528214

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Alfonsine (RA) via Reale 21 Tel. 0544 83022

Tra gli appuntamenti più attesi del Ravenna Festival il concerto (verso il tutto esaurito) di giovedì 19 luglio (dalle 21) al Pala De André. Sul palco David Byrne con la sua band nell’ambito del tour di presentazione del nuovo album del leggendario fondatore dei Talking Heads, American Utopia.

CULTURA / 29 12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

SUDAMERICA/1

SUDAMERICA/2

EMILIA ROMAGNA FESTIVAL PORTA UN PO’ DI BRASILE ANCHE AD ALFONSINE Primo appuntamento in provincia il 18 luglio ad Alfonsine con il Cuartet di Roberto Porroni

La musica brasiliana secondo Bollani Il celebre pianista il 13 luglio al Pala De André presenta il suo disco Que Bom Dopo la parentesi partenopea di Napoli Trip, Stefano Bollani torna a uno dei suoi più grandi amori: il Brasile. E lo fa, ovviamente, alla sua maniera, fuori da ogni schema e cliché, sia su disco che in concerto.

Fresco di stampa è Que Bom, album che, inaugurando la nuova etichetta discografica (Alobar) fondata dallo stesso pianista, rinverdisce appunto il legame, già di per sé saldo, con il composito mondo della musica brasiliana. Ma a differenza di Carioca, disco del 2007 in cui Bollani rileggeva brani di autori più o meno storici dello choro e del samba (da Nelson Cavaquinho a Chico Buarque, da Monica Salmaso a Ze’ Renato), nel nuovo album ci sono pezzi quasi tutti suoi: «Quelli di Que Bom sono brani che ho scritto un po’ ovunque nel mondo, ma che guardano a quel sincretismo, al suono avvolgente delle percussioni brasiliane, a quella vitalità ed energia uniche. Avevo molta voglia di farmi circondare dalle percussioni perché il pianoforte fa parte della loro stessa tribù. Sono da sempre innamorato della musica brasiliana, che utilizza l’armonia del jazz sposandola con ritmi di origine africana», racconta lo stesso musicista milanese di nascita ma toscano di adozione.

Que Bom è stato registrato in trasferta, in quel di Rio De Janeiro, nel dicembre 2017, insieme a Jorge Helder al contrabbasso, Jurim Moreira alla batteria, Armando Marçal e Thiago de Serrinha alle percussioni (i primi tre erano già coinvolti in Carioca), gli stessi musicisti con i quali Bollani si esibirà venerdì 13 luglio al Palazzo Mauro de André di Ravenna.

Nell’album sono anche presenti diversi ospiti di riguardo. In primis Caetano Veloso – «la voce più straordinaria ed emozionante che ci sia» secondo Bollani – che interpreta in italiano ben due brani, uno suo dal titolo “Michelangelo Antonioni” e un inedito di Bollani “La nebbia a Napoli”. Un altro grande ospite, João Bosco – «energia pura che mi incanta sin da quando ero ragazzino» – canta la sua “Nação”.

E poi ci sono, ad arricchire le trame sonore del disco, Hamilton de Holanda al mandolino (o meglio al bandolim), vecchia conoscenza di Bollani con cui ha inciso più di un progetto, e Jaques Morelenbaum al violoncello, un nuovo importante amico che invece collabora con Stefano per la prima volta.

Per Que Bom Bollani ha fatto ricorso a tutta la sua maestria pianistica, alla sua intelligenza, al suo estro, anche nei titoli dei brani, tipo “Uomini e polli” e “Ho perduto il mio pappagallino”.

E se in Napoli Trip faceva capolino anche un pizzico di elettronica, qui è tutto squisitamente acustico, con le percussioni che creano un tappeto ritmico e coloristico ricco ma mai prevaricante.

Questo back to Brasil non ha certo nulla di revivalistico e men che meno il sapore di “minestra riscaldata”: rappresenta semmai una nuova tappa nel processo di conoscenza di un universo musicale dalle mille sfaccettature quale è appunto quello del Brasile.

E, peraltro, Bollani non è proprio uno cui piace ripetersi. Troppo vasta è, infatti, la sua sfera di interessi: dalla canzone italiana (con in cima alle preferenze l’amatissimo Carosone) a Frank Zappa, dal prog rock dei King Crimson a infinite altre influenze musicali (classica compresa), letterarie e cinematografiche.

E poi, anzi sopra ogni cosa, non va mai dimenticato, c’è il jazz, solida base da cui parte ogni sua escursione, c’è l’improvvisazione, veicolo ideale per far decollare la fantasia in ogni direzione.

Roberto Valentino

FESTIVAL Ute Lemper in “trasferta” a Forlì Nuova “trasferta” a Forlì del Ravenna Festival che il 16 luglio porta al teatro Diego Fabbri l’America di Hollywood e Broadway, con l’inconfondibile voce di Ute Lemper. La celebre artista tedesca la canta nei versi di Dylan, Porter, Waits, Bukowski in Glamour and Rage in America.

Prima tappa anche in provincia di Ravenna per la 18esima edizione del festival itinerante ERF - Emilia Romagna Festival. Si tratta del primo appuntamento del programma nel programma, monografico, tutto fondato sulla musica brasiliana. Piatto forte sarà il leggendario musicista Egberto Gismonti, vero nume artistico e inventore di uno stile innovativo. Da sempre sostenitore dell’universalità della musica, ha demolito i confini tra musica colta e musica leggera, nel corso della carriera è passato dal samba al choro, fino al frevo, al baião, e al forró, sempre alla ricerca dell’ideale anima brasiliana. Si comincia il 18 luglio ad Alfonsine (alle 21 al giardino della biblioteca comunale) insieme al Porroni Cuartet, con Brasil: la musica brasiliana del ‘900, un concerto incentrato, oltre che sullo stesso Gismonti, sui nomi fondamentali della musica brasiliana più colta, come Jobim. Il Porroni Cuartet è nato di recente, ma i suoi componenti sono musicisti con una lunga carriera: Roberto Porroni alla chitarra, Adalberto Ferrari al clarinetto e al sax, Marija Drincic al violoncello e Marco Ricci al contrabbasso.

30 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

FOLK

JAZZ/1

Gli americani Rouse e Gelb lungo le “Strade Blu”

CLASSICA Il coro di Pittsburgh a San Francesco

I due noti cantautori in concerto a Bagnacavallo e al Mic di Faenza

L’ARTE DEL SAX ALLA ROCCA DI RUSSI Prosegue il 19 luglio a Russi il SaxArts Festival, rassegna internazionale di sassofono. L’appuntamento è nel giardino della Rocca con gli American Funky Pants del sassofonista americano Russ Peterson (foto).

Dalle 21 a ingresso gratuito, tra funk e jazz.

JAZZ/2

A Lido di Classe omaggio a Rossini

Raimondi alla San Damiano Howe Gelb

Entra nel vivo la rassegna itinerante di folk-rock “Strade Blu” con due nomi importanti della scena cantautorale internazionale.

Martedì 17 luglio l’appuntamento è a Bagnacavallo, al chiostro dell’Antico Convento (ore 21) con una delle tre date italiane dell’americano – ma ormai di stanza in Spagna – Josh Rouse. Presenterà il suo dodicesimo disco in studio, uscito lo scorso aprile, dal titolo “Love in the modern age”. Rispetto ai primi anni dedicati maggiormente al folk-rock acustico, in quest’ultimo disco Rouse presenta una sorta di musica pop d’autore, solo apparentemente più leggera.

Il giorno dopo, mercoledì 18, torna quello che probabilmente per gli organizzatori di Strade Blu è diventato ormai un amico, più che un ospite di caratura internazionale qual è. Si tratta di Howe Gelb, 62enne cantautore americano che resterà nella storia per aver fondato ed essere il leader dei Giant Sand, ma che porta avanti da tempo una carriera solista fuori da ogni schema, tra folk, rock e atmosfere latine, improvvisazioni tra pianoforte e chitarre e una voce inconfondibile. L’appuntamento con Gelb è al Mic, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, dalle 21.30 (ingresso 3 euro).

Strade Blu tornerà poi ancora a Faenza il 21 luglio a San Bernardino con la cantautrice emiliana Eloisa Atti.

Nell’ambito di “Mosaici di note” a cura della Cappella Musicale di San Francesco, doppio appuntamento giovedì 12 luglio con il coro americano Pittsburgh Concert Chorale, diretto da Susan Medley, alle ore 19.30 nella Basilica di San Francesco di Ravenna; alle 21.15 nella Chiesa dell'Assunta a Marina Romea si terrà invece il “Concerto Sacro”, primo evento dei “Concerti del Mare”, la tradizionale rassegna di musica nelle località balneari della costa ravennate. Il 13 luglio, sempre per i Concerti del Mare, sarà la volta del duo Peterson-D'Antonio; i due chitarristi si esibiranno alle 21.15 a Lido di Dante nella piazza antistante la chiesa di San Benedetto. Sia il Pittsburgh Concert Chorale che il duo Peterson-D'Antonio sono formazioni internazionali, a Ravenna per la prima volta. Ingresso Libero.

Continuano gli spettacoli del mercoledì nei giardini del Chiostro della Fraternità San Damiano di Ravenna. Il 18 luglio (ore 21) il chitarrista ravennate Raimondo Raimondi presenta il suo album “Isole” con ospite Ivete de Souza, una delle più autorevoli interpreti di musica brasiliana.

Proseguono i concerti di musica da camera nella Chiesa di Lido di Classe: venerdì 13 luglio dalle 21 è in programma un omaggio a Gioacchino Rossini.

A Bagnara Gioacchinoo!! tra teatro e lirica

Le dive del cinema a Brisighella Il 13 luglio alle 21 in piazza Carducci, a Brisighella Il 13 luglio Nicoletta Fabbri Quartet. omaggio alle dive del cinema, musica e immagini

RADIO IN SPIAGGIA Massimo Bubola a “Melody in 3D” Prosegue al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna la rassegna di interviste e mini-live sulla spiaggia a cura di Radio Melody. Mercoledì 18 si parte con la programmazione alle 20 mentre dalle 22 protagonista sarà il cantautore veneto Massimo Bubola, noto anche al grande pubblico per la sua collaborazione con De André.

Nell’ambito della rassegna “Muse” mercoledì 18 luglio nella corte della Rocca di Bagnara andrà in scena dalle 21.15 l’anteprima assoluta di “Gioachinoo!!”. Nell'anno rossiniano, una serata di teatro e musica lirica ripercorre le tappe della carriera e della vita di uno dei più grandi musicisti italiani, di radici lughesi. Lo spettacolo vedrà sul palco Edoardo Siravo (nei panni di Gioachino Rossini) e il mezzosoprano Daniela Pini; i testi sono di Paolo Parmiani.

LUGLIO E AGOSTO AL PLANETARIO Lunedì 16, ore 10:30

Lunedì 30, ore 10:30

Lunedì 20, ore 10:30

Giuliano Deserti:

Marco Garoni

La bottega dello scienziato

Martedì 28, ore 21:00 Massimo Berretti

Il sistema solare e i nostri pianeti

In gita sulla Luna

(attività adatta a bambini a partire da 7 anni)

Oriano Spazzoli

(attività adatta a bambini dai 6 anni)

Martedì 17, ore 21:00

Martedì 31, ore 21:00

Energia dal vento: costruiamo un sollevatore eolico

Speciale Opposizione di Marte

Agostino Galegati

(attività adatta a bambini dai 6 anni)

Suggestioni di una notte stellata

Martedì 21, ore 21:00

AGOSTO

Osservazione pubblica

Paolo Ridolfi: Robot alla scoperta di Marte

Martedì 24, ore 21:00 Speciale Opposizione di Marte

ello! b è o l e il ci oprilo sc oi! con n

Paolo Alfieri:

Lunedì 6, ore 10:30

La grande opposizione di Marte Da Schiaparelli alle ultime missioni

Il cielo per i più piccoli

Marco Garoni

(ingresso libero - Cielo permettendo)

Lunedì 27, ore 10:30 La bottega dello scienziato

(attività adatta a bambini dai 4 anni)

Amalia Persico

Osservazione dell'Eclissi Totale di Luna

Martedì 7, ore 21:00

Molo Gurdiano sud - Marina di Ravenna (ingresso libero - cielo permettendo)

Oriano Spazzoli

Paesaggi spaziali: esploriamo il sistema solare

Gli anelli di Saturno

(attività adatta a bambini dai 6 anni)

Venerdì 27, ore 21:00

Stelle e costellazioni del cielo australe

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale Santi Baldini 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata

CULTURA / 31 12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

BLACK

Zac Harmon

INDIE-ROCK All’Hana-Bi il figlio di Willie Nelson, dalla band di Neil Young Dopo il live del 14 luglio con gli emiliani Gazebo Penguins e i riminesi Marrano, martedì 17 luglio al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna concerto di Particle Kid, progetto fuori dagli schemi di Micah Nelson (figlio di Willie Nelson e membro dei Promise Of The Real, backing band di Neil Young) tra folk, funk, rock e pop. Dalle 21.30.

METAL I milanesi Destrage a Pinarella La band metal milanese Destrage, molto nota nel circuito, sarà in concerto il 14 luglio al Rock Planet di Pinarella. In apertura i veneti Slander.

Spiagge Soul riparte all’insegna (anche) del blues Tra gli ospiti più attesi dei primi giorni del festival diffuso sui lidi ravennati Little George Sueref, Zac Harmon e Chris Cain Decima edizione per Spiagge Soul, festival diffuso (a ingresso gratuito) sui lidi ravennati organizzato dall’Associazione Blues Eye e in programma dal 14 luglio al 1° agosto con musicisti provenienti da ogni parte del mondo e un’attenzione particolare alle tradizioni musicali della città di New Orleans e alle radici afroamericane della black music.

Il festival apre il 14 luglio (alle 18 al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna) all’insegna della solidarietà col reggae di Jack e il Coro dei rifugiati (vedi intervista a pagina 18) e poi con un omaggio ai grandi classici della musica dell’anima con la Soul & Blues Connection assieme alla voce possente di Deviana P. (alle 22 al bagno Oasi di Marina). La domenica (15 luglio) è invece da vivere tra R&B, soul, funk, jazz, pop e gospel con gli americani South Carolina Soul Fire (dalle 22 al Ruvido di

Punta Marina) e l’armonicista inglese Little George Sueref (al bagno Kuta di Punta Marina dalle 18; alla stessa ora anche gli italiani Poor Boys al Tarifa di Porto Corsini) che anticipano il concerto di un grande bluesman statunitense, Zac Harmon (il 16 luglio dalle 22 ancora al Ruvido) e una due giorni che a Porto Corsini vede esibirsi gli italiani The Indians (17 luglio dalle 22 al Tarifa) e il grande Chris Cain, uno dei più acclamati chitarristi blues del mondo, che condivide il palco con la Luca Giordano Band (18 luglio dalle 22 ancora al bagno Tarifa). L’americana Soul Brass Band guidata da Derrick Freeman fa invece il suo esordio ufficiale a Spiagge Soul il 19 luglio, dalle 22, al bagno Peter Pan. Il resto del programma sul prossimo numero del giornale. Info anche su www.ravennaedintorni.it.

CANTAUTORI

IL TOUR DI FABRIZIO MORO PARTE DA CERVIA Parte da Cervia, venerdì 13 luglio in piazza Garibaldi, il tour estivo di Fabrizio Moro, cantautore romano reduce dalla vittoria all’ultimo Festival di Sanremo in coppia con Ermal Meta. Biglietti da 34 euro.

AGENDA CONCERTI Al Finisterre si recuperano i Doormen Venerdì 13 luglio dalle 21.30 viene recuperato al bagno Finisterre di Marina il concerto dei ravennati The Doormen (brit-rock/post-punk), già rinviato in due occasioni per il maltempo.

Al Polka da Sara Zaccarelli ai Cacao Sabato 14 luglio dalle 18.30 al bagno Polka di Marina Romea concerto nu-soul della band della cantante emiliana Sara Zaccarelli. Il 17 poi, alle 21.30, spazio a sonorità più indie-rock con i ravennati Cacao (anche il giorno dopo all’Antico Porto di Classe).

I Voodoo Bros al bagno Caesar Sabato 14 luglio al bagno Caesar di Lido Adriano concerto “roots blues” dei sicliani Voodoo Bros. Dalle 17.

Slavi Bravissime Persone al Quevida Domenica 15 luglio dalle 18 al bagno Quevida di Porto Corsini concerto dei romagnoli Slavi Bravissime Persone, personale rivisitazione della musica balcanica.

Giacomo Toni all’Antico Porto di Classe Nell’ambito della rassegna di eventi all’Antico Porto di Classe, da segnalare il concerto della cover band dei Pink Floyd di martedì 17 luglio (ore 19) e, il giorno dopo, il doppio live proposto dal Moog Bar: si parte dalle 20.15 con il post-rock strumentale dei ravennati Cacao per poi passare al cantautore forlivese Giacomo Toni con band. Toni sarà anche venerdì 13 luglio al bagno Cerviamare di Cervia.

roccacinema

32 / CINEMA

gio. 12

RAVENNA&DINTORNI 12-18/7/2018

DUNKIRK di Christopher Nolan

• Cinemacity • Ravenna

ven. 13

sab. 14

segnala questa settimana: dom. 15

lun. 16

mar. 17

mer. 18

EASY - UN VIAGGIO TRE MANIFESTI L'ORA COME UN GATTO THE POST LORO 1 PIÙ' BUIA FACILE FACILE A EBBING, di Paolo IN TANGENZIALE di Steven di Andrea Magnani MISSOURI di Joe Sorrentino Spielberg di Riccardo Milani Presente in sala

www.roccabrancaleonecinema.com

Wright

di Martin McDonagh

apertura ore 20.45, inizio proiezione 21.30 biglietti: interi € 6 - ridotti € 5

Rocca Cinema Ravenna

Muse - Drone World Tour

di Tom Kirk e Jan Willem Schram gio. e ven.: p.u. 21

Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani

Prendimi!

di Jeff Tomsic fer., sab. e dom.: p.u. 21

di Joe Wright mer.: p.u. 21.30

Dunkirk

di Christopher Nolan gio.: p.u. 21.30

Super Troopers

Una luna chiamata Europa di Kornél Mundruczó sab., dom. e fer.: p.u. 21.15

Loro 1

Jurassic World Il regno distrutto

Ravenna

di Jay Chandrasekhar fer., sab. e dom: p.u. 20.45

di Steven Spielberg lun.: p.u. 21.30 di Paolo Sorrentino mar.: p.u. 21.30

• Rocca Cinema •

di Andrew Fleming fer., sab. e dom: p.u. 21

The post

di Jeff Wadlow fer. (escluso mer.), sab. e dom.: p.u. 21.10

di J.A. Bayona fer., sab. e dom.: p.u. 20.50

A modern family

Easy Un viaggio facile facile

di Andrea Magnani ven.: p.u. 21.30 (ospite il regista, serata in collaborazione con Amata Brancaleone per la rassegna FICE “Accadde domani”)

Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani sab.: p.u. 21.30

Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh

L’ora più buia

• Cinedream • Faenza

La prima notte del giudizio (v.m. 14)

di Gerard McMurray fer.: 20.30-22.45; sab.: 18-20.30-22.45; dom.: 15.30-18-20.30-22.45

Prendimi!

12 Soldiers

di David Gordon Green fer.: 20.15-22.45; sab.: 20.15-22.45; dom.: 17.45-20.15-22.45

Doraemon - La grande avventura in Antartide

di Marc Forster fer.: 20-22.40; sab.: 17.50-20.20-22.40; dom.: 15.40-17.50-20.20-22.45

di Gerard McMurray fer., sab. e dom.: 20.35-21.20

Modern family

Chiudi gli occhi

di Marc Forster fer., sab. e dom.: p.u. 21

di Andrew Fleming fer.: 20.30; sab.: 20.30; dom.: 15.40-20.30

Luis e gli alieni

Giochi di potere

dom.: p.u. 21.30

di Christoph Lauenstein e Wolfgang Lauenstein fer.: 20.30; sab.: 17.50-20.30; dom.: 15.40-17.50-20.30

• Arena Jolly • Russi

di Phillip Noyce fer.: 22.45; sab.: 18.10-22.45; dom.: 18.10-22.45

• Cinema sotto i tre colli • Brisighella

Solo: a Star Wars story di Ron Howard ven. e sabato: p.u. 21.30

Io c’è

di Alessandro Aronadio

di Alice Rohrwacher lun. e mar.: p.u. 21.30

• Arena del Sole • Lido di Classe The Post

di Steve Spielberg gio.: p.u. 21.30

Jurassic World Il regno distrutto di J. A. Bayona

Obbligo e verità

di Jeff Wadlow fer.: 22.40; sab.: 18.10-22.40; dom.: 18.10-22.40

Inside Out

di Pete Docter sab.: 17.50; dom.: 15.30

di Susanna Nicchiarelli gio.: p.u. 21.30

Chiudi gli occhi

La prima notte del giudizio (v.m. 14)

Luis e gli alieni

Stronger - Io sono più forte

di Nicolai Fuglsig fer.: 20.10-22.45; sab.: 17.35-20.1022.45; dom.: 15.50-17.35-20.10-22.45

di Phillip Noyce fer., sab. e dom.: p.u. 21.05

di J.A. Bayona fer.: 20.10-22.45; sab.: 17.35-20.10-22.45; dom.: 15.30-17.35-20.10-22.45

• Arena Borghesi •

12 Soldiers

Giochi di potere

Jurassic World Il regno distrutto

di Jeff Tomsic fer.: 20.30-22.45; sab.: 20.30-22.45; dom.: 15.50-18.10-20.30-22.45

di Takahashi Atsushi solo.: p.u. 20.30

di Nicolai Fuglsig fer., sab. e dom.: p.u. 20.55

di Christoph Lauenstein e Wolfgang Lauenstein fer., sab. e dom.: p.u. 20.25

LUGLIO

Lazzaro Felice

Obbligo o verità

fer., sab. e dom: p.u. 21

DA GIOVEDÌ 12 A MERCOLEDÌ 18

Faenza

Nico 1988

Gatta Cenerentola

di Dario Sansone ven.: p.u. 21.30

La ruota delle meraviglie di Woody Allen sab.: p.u. 21.30

Chiamami col tuo nome

dom.: p.u. 21.30

• Arena delle Cappuccine • Bagnacavallo

Easy - Un viaggio facile facile

di Andrea Magnani (incontro col regista) gio.: p.u. 21.30

Corpo e anima

di Luca Guadagnino dom.: p.u. 21.30

di Ildikò Enyedi ven.: p.u. 21.30

Ninotchka

Tito e gli alieni

ven.: p.u. 21.30

Il filo nascosto

di Paul Thomas Anderson sab.: p.u. 21.30

Wonder

di Stephen Chbosky dom.: p.u. 21.30

• Arena Mare • Milano Marittima

di Ernst Lubitsch lun.: p.u. 21.30 (ingresso gratuito)

di Paola Randi sab.: p.u. 21.30

Ammore e malavita

Chiamami col tuo nome (v.m. 14)

di Antonio e Marco Manetti mar.: p.u. 21.30

di Luca Guadagnino dom. e lun.: p.u. 21.30

di Paolo Sorrentino ven.: p.u. 21.30

Hitler contro Picasso

La forma dell’acqua

Metti la nonna in freezer

di Caludio Poli mer.: p.u. 21.30

di Guillermo Del Toro mar. e mer.: p.u. 21.30

Solo: a Star Wars story di Ron Howard gio.: p.u. 21.30

Loro 1

di G. Fontanae G. Stasi sab.: p.u. 21.30

INFOPROM

CENTRO ESTETICO SOLIDEA

Cromosense, il nuovo massaggio che riduce lo stress Medicina cinese, cromoterapia e riflessologia plantare sono alla base dei nuovi trattamenti proposti da Solidea Cinque tipologie di massaggio per rilassarsi e raggiungere l’equilibrio attraverso i benefici dei colori Si chiama Cromosense la novità proposta dal Centro estetico Solidea di Ravenna a partire da questa settimana.

Sempre al passo con le nuove tendenze, Solidea vanta infatti un personale altamente qualificato grazie a continui corsi di aggiornamento su tutto ciò che consente di regalare benessere alle persone.

«Per questo nuovo trattamento – racconta Chiara Bandini –, abbiamo riservato un’apposita cabina, in cui lavorare con tranquillità e nella giusta atmosfera, frutto di un recente restyling dei locali. Cromosense offre un ventaglio di cinque diverse tipologie di massaggio, in grado di generare equilibrio. Il trattamento, infatti, prende spunto da alcuni degli elementi di tre discipline quali medicina cinese di base, cromoterapia e riflessologia plantare».

Chi lo vorrà sperimentare, se ne innamorerà immediatamente, in quanto agisce su tre diversi livelli allo stesso tempo: quello emozionale, quello strutturale e quello biochimico-energetico. L’effetto immediato che chiunque può subito percepire è la riduzione dello stress che spesso “mina” la quotidianità, presi come si è sempre dai tanti

impegni lavorativi e familiari. «Cromosense dura circa un’ora – aggiunge Chiara –. Faccio scegliere al cliente fra cinque diversi colori, arancione, rosa, turchese, verde o viola, quello che più preferisce in quel momento. Una volta scelta la tonalità, che ha un preciso significato, inizio il massaggio ad essa corrispondente. Seduto sulla comoda poltrona, prende il via un bel gioco con l’acqua, in cui vengono sciolte delle perle colorate che sembrano diamanti, a base di arnica che sfiamma e di aloe con effetto lenitivo, nutriente e cicatrizzante».

Ci si rilassa quindi, tornando un po’ bambini… Una volta provato il primo massaggio Cromosense, è possibile proseguire con un ciclo da cinque, in modo da provare i benefici di tutti i colori.

Il Centro estetico Solidea è aperto dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì).

Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 e www.centroesteticosolidea.it

NOVITÀ!

Acqua Carpatica nasce dalle profondità dei monti Carpazi, una terra antica dove il tempo sembra essersi fermato, lasciando solo la bellezza incontaminata della natura e della storia. E' l'ultima foresta selvaggia d'Europa senza l'agricoltura o l'attività industriale nelle aree circostanti, è come andare indietro nel tempo, prima che i prodotti chimici, fertilizzanti e altri contaminanti esistessero.

Con Acqua Carpatica, purezza e gusto vanno di pari passo. Milioni di anni di attività vulcanica hanno filtrato le impurità alla fonte, dotando l'acqua di un sapore ineguagliabile.

Acqua Carpatica è una presenza di rilievo su ogni tavola. I disegni unici delle bottiglie sono accompagnati dal gusto unico.

Acqua Carpatica ha un basso contenuto di sodio ed i minerali sono perfettamente equilibrati.

Imbottigliata alla fonte, in vetro o in plastica, Aqua Carpatica ha un gusto rinfrescante, morbido e puro, frutto del perfetto equilibrio tra calcio e magnesio.

34 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

MONDO VINO

Quella Romagna da bere anche sotto l’ombrellone Va sfatato che nella terra del Sangiovese, e con la “corposa” gastronomia locale, non siano disponibili vini “estivi”. Ecco allora Albana, Rambela, Trebbiano... di Fabio Magnani

LO STAPPATO Forlì Bianco Valpiani, fra complessità e stile di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Assaggiamo un’etichetta da abbinare a cibi diversi che potete portare anche in spiaggia per sorseggiarlo leggendo un romanzo di “Manuel Vázquez Montalbán” visto che di vino molto gastronomico si tratta. È prodotto dall’azienda di Castrocaro “Marta Valpiani” il “Forlì Bianco” 2017 ottenuto da uve Albana. Una versione “estrema” che nel campo dei vini “no limits” si colloca molto bene per correttezza e pulizia di esecuzione. Ricordi di frutta matura solleticati da fragranze ossidative. Note di cereali di grano e orzo, fiori gialli ed essiccati con note dolci di miele e fiori di acacia e un appunto di buccia di arancia. Un tocco tropicale in profondità di mango e sottile frutta disidratata.

Sfumature di erbe aromatiche, foglie di alloro, timo e un tocco di rose e cipria sul finale. Al palato freschezza, una carezza tannica, intensità, persistenza e sale. Un vino che nel calice va “ascoltato” a più riprese. Il punto di svolta di un’azienda che ha trovato una propria collocazione e stile e che non può far altro che migliorare. Ideale con piatti di carne bianca e, perché no, anche con le ostriche crude.

Per questo “Mondo Vino”, prendo spunto da alcune discussioni – venate da pregiudizi in cui ogni tanto sono coinvolto. Molti romagnoli sono ancora convinti che nella loro terra non ci siano vini adatti da bere in estate perché sarebbe difficile trovare alcolici refrigeri estivi nella patria del Sangiovese soprattutto, insistono alcuni, se si vogliono fare abbinamenti con la stessa cucina tipica romagnola. Meglio bere vini di altre regioni, concludono i più, dove i vini bianchi “freschi” e le bolle abbondano. Tante volte ho evidenziato in queste pagine la diversità della produzione romagnola e le conseguenti possibilità di bere vini diversi oltre lo stesso Sangiovese. In poche parole, in Romagna potete bere rossi imponenti e vini bianchi freschi e leggeri. E perfino le bolle!

A questo punto, però, ripartiamo dai fondamentali. Esistono in Romagna vini che in estate dissetano e rinfrescano e possono essere abbinati a cibi di solito destinati a vini rossi? Certo che è possibile. La Romagna è la patria dei vini tendenzialmente tannici e acidi. Proprio quelle caratteristiche che qualcuno lamenta in inverno quando mi scrive che in questa terra non ci sono sufficienti “morbide avvolgenze” a confortare il palato infreddolito.

Ad esempio, un Sangiovese in Romagna si trova anche in versione rosata da abbinare a una grigliata di carne. L’odiato, per alcuni, tannino e la stridente, per altri, freschezza acida sono di sicuro aiuto per pulire il palato e, se non basta, si può tranquillamente bere una versione rosata frizzante o spumante. In Romagna abbiamo anche queste possibilità, perché, appunto, è un’area vinicola dove

trovare vini per soddisfare tutte le esigenze della tavola e del gusto personale. È bene ricordare che i vitivinicoltori locali negli ultimi dieci anni, hanno migliorato di molto la qualità produttiva. Se prima erano poche le cantine che si distinguevano, oggi, invece, la qualità è un denominatore comune dove, le differenze sono date dal fraseggio delle sfumature delle zone vinicole e dalle abilità messe in atto cantina.

In passato, quando si assaggiava un vino romagnolo, si trattava di distinguere prima di tutto il buono dal cattivo, oggi distinguiamo caratteristiche territoriali e tecniche di vinificazione. Pensate solo all’Albana, vino che potremmo definire il “rosso romagnolo vestito di bianco” per via della sua dinamica freschezza acida e per il sottile tannino. Un vino che trovate perfino in versione spumante metodo classico – un’ottima versione quella della “Fattoria Monticino rosso” di Imola – da accompagnare a piatti che hanno caratteristiche di untuosità e grassezza. Va provata con un salume, con un formaggio di media stagionatura o con il tipico cappelletto, ma anche con una carne bianca o con la pasta al forno. Si tratta di un vino in grado di portare in equili-

GUSTO / 35 12-18 luglio 2018 RAVENNA&DINTORNI

Dall’Albana al Centesimino: gustare freschi con il piatto più adatto Albana: versioni leggere poco alcoliche e acide con piatti di pescato e aperitivi sempre base pesce. Si riconoscete al di là del grado alcolico dal colore paglierino tenue. Le versioni mediamente alcoliche per primi piatti e formaggi freschi. La versioni più elaborate, alcoliche si esprimono con l’intensità del colore. Perfette per piatti di carne bianca. La versione spumante meglio con piatti di salumi, crostacei, primi piatti.

Rambela spumante: per salumi leggeri e formaggi freschi.

Rambela ferma: formaggi freschi, crudità di pesce e piatti di pescato al vapore e bolliti.

Trebbiano fermo: insalate estive, uova, tonno.

Trebbiano frizzante: salumi e fritti misti.

Burson versione rosata e spumante: carni bianche, crostacei e salumi.

Centesimino versione spumante rosato: salumi, crostacei, zuppe di pesce, risotti di mare e condimenti con carne leggera.

Centesimino versione rosso fermo: servito appena fresco, 13 gradi circa, per carni bianche.

Sangiovese rosso fermo vinificato solo in acciaio: bevuto appena fresco, 13 gradi circa, per piatti di pasta al forno e carni alla griglia.

Sangiovese versione rosato: carni alla griglia, salumi, crostacei e pescato.

brio l’esigenza estiva di dissetarsi con quella di sposarsi bene col cibo. Peraltro l’Albana di Romagna si trova in molteplici versioni capaci di soddisfare le più singolari esigenze.

Ultimamente, si parla tanto di Bursôn, vino strutturato difficile da gestire in piena estate ma se amate questo vino, c’è anche la versione rosata e spumante. Ho assaggiato da poco quello della “Tenuta Uccellina” di Russi che ne ha fatto una ottima versione, da accostare perfino con delicati piatti di pesce.

Se si preferisce un vino aromatico, c’è un’alternativa in Romagna al “banale” prosecco: è la Rambela, ideale come aperitivo. Diverse cantine la producono, c’è solo l’imbarazzo della scelta, fra cui una versione “ferma” altrettanto buona di quella “effervescente”. I vini frizzanti in Romagna non mancano tanto meno i bianchi. Un vino bianco poco impegnativo adeguato alla calura estiva è il Trebbiano. Un tempo bistrattato oggi si trova con la qualità che esalta la sua freschezza acida: semplice, pulito, poco alcolico, si coniuga benissimo a piatti di pesce e ricche insalate.

Azienda Agricola

Longanesi Daniele “Bursôn”

NOTIZIE GOLOSE A Pinarella di Cervia arriva nel fine settimana il Truck’n’food street festival Dal 12 al 15 luglio il Truck’n’food street festival arriva a Pinarella di Cervia, in viale Tritone 58. Quattro serate all’insegna del cibo da strada di qualità, con birra, musica, djset e feste a tema, organizzato da Sgp Eventi con il patrocino del Comune di Cervia e il supporto di Radio Bruno come media partner.

Tanti foodtruck da tutta Italia proporranno specialità preparate al momento tra tradizione e rivisitazione in chiave street: burger di bufalo e chianina, arrosticini, olive all’ascolana, puccia pontina, cucina greca e americana, sapori dalla Puglia e dalla Sicilia, crepes, fritto misto e fish &chips, menù vegani, pizza e calzoni fritti, e molto altro. Una varietà di ricette che incontra tutte le esigenze, utilizzando ingredienti genuini e scelti con cura e con un occhio di riguardo nella presentazione dei piatti proposti. L’appuntamento a Pinarella sarà arricchito da numerosi eventi che si snoderanno dal giovedì alla domenica, con una attenzione particolare alla musica e alla fascia giovanile: giovedì sera si comincerà infatti con il Dj set di Andrea Mazzali, nome d’Arte “Mazzz” direttamente dalla Benny Benassi crew; dj Mazzz ha all’attivo importanti collaborazioni e remix celebri e animerà la prima serata del Truck’n’food. Venerdì sarà la volta di “Radio Bruno balla”, musica e animazione con Radio Bruno e infine sabato 14 luglio il festival si colorerà di atmosfere floreali e pareo di ogni tipo, con l’Hawaiian party, una festa in cui tutti saranno invitati ad indossare pareo, collane di fiori e abiti a tema. La domenica si chiuderà con l’esibizione live della cantante folk-rock e artista di strada Fulvia.

Il Truck’n’food di Pinarella è aperto al pubblico dal giovedì al sabato dalle 18 alle 24 e domenica dalle 12 alle 24, con ingresso libero a tutti gli eventi.

COSE BUONE DI CASA Il trionfo degli gnocchi con le vongole veraci di Angela Schiavina

Qeusta settimana gnocchi! Da gustare con un buon sugo di vongole veraci. Ecco come metterli in tavola.

Ingredienti e preparazione degli gnocchi: 1,2 kg. di patate, 300 gr. circa di farina 00, 1 uovo, sale.

Lavare le patate con una paglietta fine. Cuocerle a vapore e poi passarle nello schiacciapatate. Aggiungere la farina e l’uovo ed il sale, impastare e fare dei filoncini, poi dei gnocchetti, passarli nel rigagnocchi o nel retro della grattugia. Adagiarli su un vassoio e tenerli al fresco coperti con un tovagliolo.

Ingredienti e preparazione del condimento: 1 kg. di von-

gole veraci, un cucchiao di scalogno tritato finemente, due cucchiai di olio evo, un cucchiaio di prezzemolo tritato, un bicchiere di vino bianco secco, la scorza di mezzo limone bio grattugiata.

Pulire e lavare molto bene le vongole. In una padella imbiondire lo scalogno con l’olio. Aggiungere le vongole e coprire con un coperchio. Cuocere a fuoco vivace, ogni tanto mescolare, irrorare con il bicchiere di vino e lasciar evaporare. Spegnere il fuoco. Togliere metà delle vongole e sgusciarle. Filtrare il liquido di cottura.

Cuocere in abbondante acqua salata gli gnocchi, aggiungendo il liquido di cottura delle vongole. Metterli nella padella dove avete cotto il pesce con le vongole sgusciate e un po’ di acqua di cottura, mescolare velocemente, aggiungere le vongole con il guscio e il prezzemolo. Trasferire su un piatto di portata, aggiungere un cucchiaio di olio evo e la scorza del limone grattugiata.

RAMBËLA’ AFFINAMENTO Acciaio DENOMINAZIONE Vino Spumante GRADAZIONE ALCOLICA Vol 12% TIPOLOGIA Frizzante, Secco VITIGNO Famoso 100% COLORE Giallo paglierino

Produzione e vendita vino BAGNACAVALLO (Ra) Via Boncellino, 114 tel. e fax 0544 60289 cell. 339 3046703 dlonganesi@email.it www.longanesiburson.com

PROFUMO Sentori di frutti bianchi come mela, pera e pesca a pasta bianca si rincorrono con quelli floreali di rosa e biancospino GUSTO La pienezza del frutto è ben equilibrata con una nota sapida che dona freschezza; il finale leggermente amarognolo rende desiderabile la beva

VINO E CIBO

AMPIA SCELTA DI VINI DEL TERRITORIO VINO SFUSO DI QUALITÀ SANGIOVESE SUPERIORE • CABERNET IGT • MARZEMINO • PINOT BIANCO • TOCAI SANGIOVESE • PINOT NERO • PINOT GRIGIO • RABOSO IGT • FRIZZANTE (GLERA)

Selezione di GRAPPE e BIRRE ARTIGIANALI GASTRONOMIA ITALIANA, SALUMI, MOZZARELLA DI BUFALA OLIO EVO DALLA SICILIA, DOLCERIE TIPICHE Via Anastagi, 4 • RAVENNA • Tel. 371 3844240 Parcheggio di Porta Serrata

36 / JUNIOR RAVENNA&DINTORNI 12-18 luglio 2018

TEATRO

GIOVANI TALENTI

Burattini e grandi classici gli spettacoli per le famiglie Ai giardini Speyer di Ravenna anche laboratorio e picnic. Appuntamenti a Marina, Casalborsetti, Fornace Zarattini, Faenza e Brisighella

L’ACCADEMIA DEL MUSICAL E “LA FINE DEL MONDO” Tanti applausi, entusiamo e anche un po’ di commozione per il saggio finale dell’Accademia del Musical di Ravenna, che ha debuttato al Teatro Sojale di Piangipane a conclusione dell’anno accademico 2017-18. Una trentina di giovani e giovanissimi talenti (dai 6 ai 18 anni) sono stati i protagonisti con uno spettacolo – “La fine del mondo” di quasi 2 ore ispirato all’Oliver Twist di Dickens ma decisamente rivisitato in chiave attuale. Con tante canzoni e momenti di danza ma soprattutto un’intensa “denuncia” contro lo sfruttamento dei più piccoli e il lavoro minorile, tratta da testi di Roberto Saviano e fatti di cronaca dall’Italia e dal mondo. Una messa in scena che ha mostrato tutto l’impegno e la sensibilità artistica degli allievi della scuola animata da Laura Ruocco e da un’affiatata squadra di docenti.

La rassegna “Burattini&Figure” che coinvolge tutta la Romagna, firmata Teatro del Drago/ Famiglia d’arte Monticelli, sbarca a Ravenna in due luoghi importanti della città: i Giardini Speyer e l’Antico Porto di Classe (il 23 luglio e il 6 agosto) con un programma pieno di sorprese e collaborazioni. In particolare il primo appuntamento ravennate sarà ai Giardini Speyer (Viale Farini, viale della stazione) il 17 luglio (il secondo sarà invece il 31 luglio) con inizio alle 21.30 ed a ingresso libero. I protagonisti saranno I Burattini della Famiglia Monticelli. L’appuntamento sarà preceduto alle 19 da un laboratorio di manualità creativa di gioco e costruzione a cura dell’Ass. Lucertola Ludens e alle 20 da un pic-nic conviviale sull’erba, in cui ognuno è invitato a por-

tare qualcosa da mangiare da condividere insieme.

Nuovi appuntamenti anche per “Burattini alla Riscossa” che approdano all’Arena Estiva di Valtorto a Fornace Zarattini nei giovedì sera di luglio. Si comincia giovedì 12 luglio alle 21.15 con Ortoteatro di Pordenone, che per la prima volta a Ravenna presenterà lo spettacolo Le peripezie di Arlecchino nato affamato, mentre giovedì 19 luglio, alle 21.15 Massimiliano Venturi presenta il suo Sganapino cosacco ma non troppo. Venerdì 13 si prosegue invece a Casalborsetti con il Leo Magic Show di Teatro Lunatico e sabato 14 a San Zaccaria con i Burattini di Massimiliano Venturi, impegnati in Arlecchino e Sganapino in Cuccagna. Lunedì 16 la rassegna approda nel centro cittadino, in Piazza Unità

d'Italia, con lo spettacolo StravagArte, a cura di Teatro Lunatico.Martedì 17 luglio al Finisterre spazio invece I burattini di Mattia Zecchi. L'ingresso è gratuito.

Per chi ama lo spettacolo d’attore e figure, nuovo appuntamento, venerdì 13 luglio alle ore 21.15, con la rassegna di Teatro Ragazzi all’arena di via Spada, per il cartellone “Brisighella Sogno d’Estate”. La compagnia Teatro delle Briciole presenterà la pièce Gretel e Hänsel, nata da un’idea di Emanuela Dall’aglio che, oltre ad esserne interprete, firma la regia insieme a Mirto Baliani. Ingresso gratuito. Inoltre, questa volta a Faenza, in piazza della Molinella, il 16 luglio sarà in scena uno spettacolo tratto dal repertorio classico della tradizione inglese, andrà in scena I tre porcellini nell’originale e divertente allestimento della compagnia Tanti Cosi Progetti (alle 21.15).

(Biglietto 4 euro).

FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 12 AL 14 LUGLIO DEL CANDIANO via Trieste 1 tel. 0544 422590; MATTEUCCI via Reale 470 (Mezzano) tel. 0544 521513; PIFERI viale dei Navigatori 37 (Punta Marina) - tel. 0544 437448.

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12-18 luglio RAVENNA&DINTORNI

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Finanziaria 2018

Nessuna proroga per l’acquisto della casa verde Molti lettori ci chiedono che fine abbia fatto la detrazione Iva del 50% sull'acquisto di immobili in classe A o B, che è stata introdotta con la Legge di Stabilità 2016 e poi prorogata nel 2017 con il decreto Milleproroghe.

Brutte notizie per l'agevolazione in vigore lo scorso anno. Nella legge di Stabilità 2018 infatti non è avvenuta nessuna proroga dell'agevolazione Iva sull'acquisto di una casa "verde". Ad usufruire dell'agevolazione, sono però gli acquirenti di un immobile che hanno stipulato il rogito entro il 31 dicembre 2017. L'agevolazione consiste in una detrazione Irpef pari al 50% dell'Iva pagata al momento dell'acquisto dell'unità immobiliare, e va ripartita in 10 quote annuali. La detrazione può essere operata fino a concorrenza dell'IRPEF lorda.

Per usufruire della detrazione è importante: che l'immobile sia destinato ad uso residenziale (senza alcuna differenza se si tratti di prima o seconda casa e che con un'estensione anche alle pertinenze); sia di classe energetica A o B, sia ceduta da un'impresa costruttrice, o di ripristino/ristrutturatrice. La detrazione spetta anche se l'immobile è costruito da più di cinque anni, purché l'impresa abbia manifestato l'opzione per la

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BORGO S.BIAGIO – SPLENDIDO ATTICO molto signorile di ampia metratura, su 2 livelli, con finiture di pregio, in perfetto stato d’uso: ingresso, salone (mq. 40) con affaccio sulla spaziosa terrazza (mq. 148), cucina abitabile (mq. 21), 3 camere da letto, 2 bagni, ripostiglio. Mansarda rifinita e abitabile con bagno privato. Garage e posto auto coperto. Risc. aut., allarme e aria condizion. Impianti a norma di legge.

SAN ROCCO XX In casa di sole 2 unità, appartamento con XX ingresso indipendente di recente ristrutturazione completamente arredato, posto al piano terra e composto da zona giorno con angolo € XXXX cottura, reparto notte, bagno e cantina. Riscaldamento autonomo, no spese di condominio. Attualmente locato.

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Cl. energ. “C” Ep 84,86.

Rif. 556/a Trattative riservate

Classe "F"

€ 165.000

Classe “F” Ep 173,60

RIF. A3 € 87.000

Studio Immobiliare

Mondo Casa tel. 0544 219628

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ZONA RANDI/OSPEDALE

A pochi minuti dal centro, in zona servita, appartamento bilocale in contesto di recente costruzione, 1° piano con ascensore e con affaccio sul verde, luminoso, ben curato ed arredato, composto da soggiorno, ang. cottura, disimp. con armadio a muro, camera da letto matrim., bagno finestrato e 2 balconi. Posto auto e ampia cantina. Risc. aut. e condizionatore.

Classe energ. “D” - Ep: 113,30

Rif. 4257

€ 120.000

SANT’ALBERTO

Bellissima villa indip. nuova, rifiniture alto livello, sogg., cucina abit., 3 bagni con finestra, cantina, garage doppio riscaldato ed attrezzato (event. tavernetta); 2 camere matrim. + 2 doppie, camera hobby, guardaroba, ripost. in sottotetto, giardino privato con irrigazione automatica, porte in legno massello, inferiate di sicurezza, allarme, tetto in legno ventilato.

Cl. En. “B” EPtot. 59,30 KWh/m²/a

Rif: R-047 € 280.000

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RAVENNA 3 LETTO - AD.ZE VIA ROMEA Luminoso appartamento completamente ristrutturato posto al 1° piano con ascensore composto da ingresso su ampia sala con cucinotto, 3 camere da letto (2 matrimoniali + 1 singola), 2 bagni, garage. Ampio terrazzo.

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BORGO FAINA, VIA DISMANO XX A pochi chilometri dalla città, nuovo comXX plesso residenziale in fase di costruzione, composto da villette e appartamenti con struttura in legno, metodo X_LAM con giardini di proprietà. Un progetto moderno, innovativo ed ecosostenibile, realiz€ XXXX zato in classe energetica A4. Spazi personalizzabili all’interno A partire da € 190.000

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Rif. RA 563D € 190.000

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Regione Emilia Romagna

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