RAVENNA&DINTORNI Giovedì 11 dicembre 2014 n.609
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Shopping, presepi e musica: ecco il Natale
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POLITICA
MUSICA
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Casadio interpreta Carlotto
Dal Ravennate il soccorso per la Bcc in crisi a Cesena
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Mafia Capitale, la Romagna si smarca
In centro parcheggi gratis e bus navette E si pattina sul ghiaccio a pagina 14
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GIO 0,08 PIA OM€AG COPrezzo
ASSICOOP ROMAGNA FUTURA
LE AZIENDE INFORMANO
Una festa per celebrare i 50 anni di attività Venerdì 12 dicembre al Palace Hotel di Milano Marittima l’evento che festeggia l’agenzia, tra le più importanti UnipolSai Assicurazioni d’Italia. Nel 2014 incassi per 129 milioni di euro (+ 7,5% rispetto al 2013)
Ravenna, 11 dicembre 2014 - Da mezzo secolo è il volto di Unipol in Romagna: compie 50 anni Assicoop Romagna Futura, una delle più importanti agenzie UnipolSai Assicurazioni in Italia, attiva nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. L’anniversario sarà celebrato venerdì 12 dicembre al Palace Hotel di Milano Marittima, con un evento a cui prenderanno parte i quasi 270 addetti della struttura, il presidente Lorenzo Cottignoli, il vicepresidente Franco Giuliani, l’amministratore delegato Giorgio Chiarini e il presidente di Unipol Gruppo Pierluigi Stefanini. Interverranno anche il Sindaco di Cervia Luca Coffari, il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti e il presidente di Legacoop Nazionale Mauro Lusetti. Nell’occasione verrà donata ad Ausl Romagna un’autoambulanza attrezzata del valore di circa 90mila euro. La storia di Assicoop Romagna Futura inizia negli anni Sessanta con la nascita di Unipol e delle prime agenzie generali nei capoluoghi romagnoli. È del dicembre 1962 il decreto con cui l’allora ministro autorizza la Compagnia Assicuratrice Unipol Spa a operare. Nel gennaio successivo la sede della compagnia viene trasferita da Torino a Bologna e il 25 marzo 1963 viene nominato il primo consiglio d’amministrazione: l’Unipol come compagnia del movimento cooperativo era nata. Il periodo ‘63-‘67 è il periodo pionieristico, quello dell’avvio, dell’intraprendenza e dello spirito d’iniziativa, anche individuale, con risultati dalla forte accelerazione. Alla fine del ‘63, l’agenzia di Forli detiene un portafoglio di 20milioni di lire (poco più di 10mila euro). È in questi primi anni che vengono gettate le fondamenta delle “Coop Assicurazioni”, le attuali Assicoop. La costituita agenzia Unipol a Forlì in seguito prenderà il nome “Casa della Cooperazione”; nel ‘66 a Ravenna, nella forma di società cooperativa, nasce “Coop Assicurazione Ravennate”; in questi anni viene costituita anche l’agenzia a Rimini. Le cooperative incominciano a svincolarsi dai contratti con le altre compagnie e firmano le polizze con la “loro compagnia” e piano piano le polizze Unipol si diffondono anche fuori dal movimento cooperativo, interessando gli operai, gli artigiani, commercianti e le
loro organizzazioni e associazioni di rappresentanza. Nel ‘70, nella graduatoria delle Compagnie italiane, Unipol è già al 26° posto. Dopo di allora arriva la ristrutturazione-alleanza con i soci tedeschi della Volksfuersorge (la compagnia del sindacato tedesco), l’espansione su tutto il territorio nazionale, la costante scalata verso i primi posti nella graduatoria delle compagnie d’assicurazione, l’allargamento della base sociale dalla Cooperazione ai sindacati italiani: CGIL, CISL e UIL e alle associazioni del lavoro autonomo: CNA, CIA (allora CIC), Confesercenti. Una base sociale che istituzionalizza Unipol come la compagnia di assicurazione del mondo del lavoro. Gli anni ‘80 sono cruciali per Unipol, che ininterrottamente si sviluppa, diversifica le attività intraprendendo il campo finanziario e il settore parabancario: da compagnia dell’auto evolve a compagnia orientata alla qualità e allo sviluppo. Unipol, con un gap positivo medio annuo del 2,5%, rispetto al settore, nel 1990 acquisisce il 3,5% della quota di mercato, con 608milioni di euro di raccolta premi, dagli 80 milioni del 1981 (+7,6% medio annuo nel periodo). La compagnia si pone ulteriori obiettivi: la creazione di servizi sempre più concorrenziali per arricchire i prodotti che offre all’assicurato, al socio degli enti aderenti, prospettando loro, anche, forme di credito individuale per la famiglia e per la piccola impresa artigiana e commerciale. E le Assicoop diversificano la propria rete vendita, specializzandola. Entrano i primi “promotori finanziari”, acquisiti da reti specialistiche ma anche formati e convertiti da produttore “generico” a specialista della raccolta del risparmio e della tutela della persona. Lunedi 28 luglio ‘86 Unipol debutta al listino della Borsa di Milano con le azioni privilegiate (le azioni ordinarie saranno quotate in Borsa nel ‘90). L’ultimo decennio del secolo scorso vede il sistema Unipol impegnato a riequilibrare la congiuntura degli andamenti tecnici e a consolidare la propria attività industriale. Coop Assicurazione Ravennate e Unipol costituiscono una nuova società: Assicoop Ravenna Spa. Unipol nell’anno 2000 – quando ha una quota di mercato del 4%, con una raccolta premi di poco più di 500milioni di euro –, acquisi-
sce: Aurora, Navale, Meie e BNL Vita e con le compagnie specialistiche: Unisalute, qualificata nell’assistenza sanitaria, e Linear, rivolta alla vendita telefonica di polizze auto, diventa il quarto gruppo assicurativo italiano. Nel 2003, con l’acquisizione di Winterthur Italia, viene realizzata la seconda fusione, dopo quella fra Meie e Aurora del 2001, e viene costituita Aurora Assicurazioni. Unipol diventa il terzo gruppo assicurativo italiano. Il principale laboratorio di questo processo di qualificazione della rete agenziale sono le Assicoop, impegnate nelle due direttrici strategiche della Compagnia: ampliamento e consolidamento del business assicurativo espansione di quello bancario ed integrazione con l'attività assicurativa. L’anno 2008 è caratterizzato dalla crisi finanziaria globale, i cui effetti, sull’insieme dell’economia, hanno condizionato gli anni successivi, sino alla crisi delle economie nazionali. La risposta di Unipol a questo scenario è stata quella di protezione e garanzia di solidità per i clienti, rimborsando l’intero capitale a chi aveva polizze index linked con sottostanti titoli Lheman. Le Assicop, anche in questa contingenza, confermando il forte legame con la propria clientela e con il territorio, contribuiscono a rasserenare e a tranquillizzare il clima è soprattutto a far condividere l’alto valore etico della scelta di Unipol. Il 2011 è l’anno di avvio e di realizzazione dei progetti d’integrazione fra alcune delle Assicoop emiliano romagnole. ll 2 gennaio 2012 inizia a operare Assicoop Romagna Futura. Le Assicoop hanno rappresentato e rappresentano un significativo ed emblematico strumento di collegamento, col proprio territorio, con le aziende cooperative, con le organizzazioni e associazioni del mondo del lavoro dipendente, autonomo e della cooperazione. Oggi, dopo la fusione fra le due Assicoop provinciali avvenuta nel 2012, Assicoop Romagna Futura ha quasi 88mila clienti, con un portafoglio premi di 78 milioni di euro nel comparto danni e uno stock premi vita di 204 milioni. Gran parte dei clienti, più del 70%, beneficiano di convenzioni vantaggiose con le organizzazioni di riferimento del mondo cooperativo, sindacale, dell'artigianato, del commercio e dell’agricoltura, tuttora presenti nella compagine azionaria di riferimento. Il preconsuntivo 2014 parla di una raccolta premi totale di 129 milioni di euro (+7,5% rispetto al 2013). La rete Assicoop Romagna Futura è composta da 55 sportelli: 12 agenzie generali, 2 agenzie corporate, 1 agenzia speciale, 11 punti vendita in gestione diretta e 29 subagenzie. «Quello delle Assicoop – spiega il presidente, Lorenzo Cottignoli – è un modello del tutto particolare nel panorama italiano, che fa del rapporto diretto con il territorio di riferimento il proprio punto di forza. Ancora oggi, a cinquant’anni dall’inizio della nostra storia, ci sentiamo parte integrante e attiva di questa comunità e orgogliosi delle nostre radici». (nelle foto, da sinistra, il presidente Lorenzo Cottignoli, il vicepresidente Franco Giuliani e l’amministratore delegato Giorgio Chiarini)
OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 11/12 2014
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L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
Ancora rossi e neri? Eppure con la mafia...
di Gianluca Costantini
Amianto, bombe, buchi? Macché, lo scandalo è...
di Andrea Alberizia
di Moldenke
Da destra non vedevano l’ora di avere un pulpito alla festa di sinistra per dire che tra i partigiani c’è stato qualcuno un po’ troppo partigiano. Da sinistra non vedevano l’ora di potersi indignare agitando il ditino se qualcuno alla loro festa non pronuncia l’espressione “partigiani magnifici eroi senza macchia” alla media di due volte ogni otto minuti di intervento dal pulpito. E così dopo settanta (dicansi settanta) anni siamo ancora qui a bisticciare attorno alla Liberazione, a dividerci anacronisticamente tra fascisti e comunisti, a cercare chi era il più cattivo o il meno buono. Tutto in scena il 4 dicembre in municipio a Ravenna all’anniversario del giorno in cui Alleati e partigiani misero piede in città togliendola ai nazifascisti. Settanta anni dopo un nuovo evento storico, per così dire: per la prima volta alla cerimonia si dà parola a qualcuno che non ha il pedigree del compagno. E già qui, senza bisogno di essere pignoli, ce ne sarebbe da dire. Ché hai voglia a smenarla con la citazione di Bulow che «si sono battuti per chi c'era, per chi non c'era e per chi era contro» se poi per settanta anni non hai dato parola a chi, pur dichiarandosi antifascista, non sposava ciecamente l’ortodossia. Dicono si chiamerebbe democrazia. Dettagli. Di cui puoi anche fregartene, ci mancherebbe, ma non stupirti se qualcuno a un certo punto si prende lo sfizio di fartelo notare. Lo ha fatto – anche fiutando l’opportunità di scatenare la gazzarra – il capogruppo di Forza Italia alla seduta straordinaria del consiglio comunale con una cravatta di un azzurro berlusconiano che più berlusconiano di così non si poteva (eh no, mica si fa così: Ancarani, l’ha vista la presidente del consiglio con quel rosso Resistenza?). Dice: tra i partigiani ci fu qualcuno che non fu un santo. La sala inorridisce. E giù fischi. Con alcuni tra cui due assessore (Sel e Fds) che lasciano l’aula. Ma è la storiografia a riportare vicende da cui il santino del partigiano ne esce ridimensionato. Preso un gruppo di persone senza troppa formazione, dopo un ventennio infame, c’è da stupirsi se a qualcuno poi sia scappata la mano? Se non altro sarebbe banale statistica: sarà mai possibile che quelli siano stati tutti immacolati? Furono importanti per salvare l’Italia? Certo, nessuno lo nega. E Ancarani non l’ha dimenticato. Ma alla festa per la Liberazione non puoi ricordare i loro errori. E così siamo ancora qui a tracciare la riga che divide rossi da neri. Ma mentre a Ravenna ci si dilettava nello stucchevole esercizio, a Roma con beffardo tempismo saltava fuori che neri e rossi sanno anche andare d’accordo. Sì, quando c’era da fare affari con la mafia.
Tanto per dire, praticamente a Ravenna si è scoperto un po’ di anni fa che i valori di un cancerogeno come la diossina nel latte di due donne incinte e di alcuni polli erano ampiamente oltre la norma. Si dovevano fare approfondimenti, analisi, eccetera, ma la realtà è che nessuno si è davvero scandalizzato e tutto è finito sotto silenzio. Tanto per dire, a Ravenna hanno spostato una bomba dal fondo del canale senza avvertire nessuno. Il tribunale se ne è occupato, certo, ma l’opinione pubblica è rimasta piuttosto indifferente. Tanto per dire, a Ravenna si è da poco scoperto che sarebbe stata pratica diffusa quella di seppellire amianto nelle nostre zone naturali, ma il sindaco ha tranquillizzato tutti, “nessun rischio per la salute pubblica” e in fondo chissenefrega. Tanto per dire, a Ravenna è esplosa una centrale di gas metano, proprio poco prima di scrivere queste righe, ma vedrete che tra qualche giorno se ne saranno dimenticati tutti, non è mica facile star lì a chiedere i dettagli. Tanto per dire, al porto e al petrolchimico di Ravenna ci sono nuvole strane che escono dalle ciminiere, capita spesso che operai restino intossicati, ma in fondo è il lavoro, no, mica si potrà fare troppo casino, che poi è peggio. Come quando muore qualcuno in banchina, magari con un contratto diverso e meno tutelato rispetto ad altri che fanno lo stesso lavoro a pochi metri da lui, magari in subappalto di un subappalto. Comunicato di rito dei sindacati, qualche urla dei più incazzati, ma in generale a tutti gli altri che gliene frega. Tanto per dire, a Ravenna si è scoperto un buco di quasi 10 milioni di euro nei conti dell’ex Consorzio dei Servizi Sociali senza poi trovare praticamente colpevoli, tutto è proseguito come prima, o quasi. Che belli che sono i servizi a Ravenna, non fate polemiche, voi. Per una cosa, però, almeno per una cazzo di cosa, pare che finalmente anche qui si riesca a scendere in strada a fare una rivoluzione. Finalmente in migliaia si stanno scandalizzando sul serio, arrivano le tv nazionali, una gran figata. Ci volevano i daini, signori. La gente non vuole che vengano uccisi 67 daini dalla pineta di Classe e chissà perché invece quelli ammazzati a pochi chilometri da qui del tutto regolarmente magari dagli stessi cacciatori non fanno alcun effetto. Nemmeno i cinquecento caprioli uccisi nel Ravennate in un anno, come almeno ho letto su questo giornale. No, sono quei poveri daini, i bambi, che non devono morire. I bambi per dio! Hanno gli occhi umani! Lasciateli vivere! Ma vaffanculo, va.
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XI
nr. 609
Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, Imola
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SOCIETÀ L’ALBERGATORE
VERSO LE FESTE
Con l’albero ecosostenibile è già Natale E per 4 ore al giorno parcheggi gratuiti Con l’accensione dell’albero di Natale in piazza del Popolo di lunedì 8 dicembre il clima natalizio ha definitivamente pervaso anche la città di Ravenna. L’abete quest’anno proviene da Santa Sofia, uno dei comuni del territorio del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, ed era destinato all’abbattimento. Le spese di trasporto sono state sostenute da Romagna Acque Società delle Fonti. L’albero è illuminato da diciottomila lucine a led: dell’allestimento delle luci si è fatta carico Enel, rinnovando ancora una volta, dopo l’esperienza dell’anno scorso, il suo sostegno al Comune di Ravenna. «Ci fa molto piacere – commenta l’assessore alle Attività produttive Massimo Cameliani – che l’albero che quest’anno abbellisce piazza del Popolo durante le festività natalizie provenga da un territorio a noi vicino. In questo modo non solo abbiamo compiuto una scelta che valorizza le bellezze della nostra regione ma anche adottato un comportamento ambientalmente sostenibile, riducendo i tempi di trasporto e quindi l’inquinamento. Anche dal punto di vista dei costi energetici confermiamo una scelta ecosostenibile. L’albero infatti, come l’anno scorso, sarà illuminato da lucine a led che consumeranno un decimo rispetto a quelle utilizzate fino a due anni fa». RASPORTO PUBBLICO Con l’accensione dell’albero è tornata a Ravenna BUS PER IL CENTRO STORICO anche l’iniziativa voluta in OGNI DIECI MINUTI particoalre dai commercianti del centro storico: nel Nelle giornate del 14 e 21 dicembre, periodo natalizio, fino al 5 gli autobus della Linea 1 partono gennaio (e già dal 9 dicemogni 10 minuti dai parcheggi gratuiti bre) dalle 16 alle 20 tutti i del Pala De Andrè e del Cinema City parcheggi blu della città per il centro storico. Dal Pala De saranno gratuiti (il 6 lo Andrè corse dalle 9.05 alle 19.55. Dal saranno tutto il giorno, Cinema City corse dalle 9 alle 19.40. essendo festivo).
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«BASTA SCIARPE E BERRETTE, PERCHÉ NON UN VERO MERCATINO NATALIZIO?» L’albergatore ravennate e presidente nazionale di Assohotel, Filippo Donati, commentando sulla pagina Facebook di Ravenna&Dintorni ha aperto una riflessione sul mercatino che nel periodo natalizio ormai stabilmente occupa piazza del Popolo. «Credo si potrebbe migliorare la merceologia, mi sembra che la fantasia non si sia sprecata – scrive Donati – vendono ripetitivamente ninnoli, sciarpe e berrette di lana e mandorle dolci tostate... Credo che un "mercatino di Natale", senza per forza voler essere al livello di altri mercatini storici, tipo Bolzano e altri, potrebbe aspirare ad essere qualche cosa in più: perchè allora non utilizzare di anno in anno questi capannotti per ospitare marche più o meno famose, aziende dall'economia solidale, oppure come veri e propri "temporary store". Penso anche alle creazioni degli studenti dell'Istituto d'arte per il mosaico che potrebbero con il ricavato sostenere la propria scuola [...] Perchè non aumentare i capannotti e fare un vero e proprio mercatino del Natale facendo esporre anche a negozianti dei quartieri limitrofi al centro, a chi si sente motivato e vuole condividere il periodo natalizio? Una sorta di piccolo villaggio del piccolo regalo e del pensiero da fare ai più grandi e ai più piccini». Una riflessione che ha stimolato diversi commentatori a richiedere un vero e proprio mercatino di Natale, con vendite a tema, anche a Ravenna.
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SOCIETĂ€
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IN PROVINCIA
Uno scatto della nuova edizione del presepe di sabbia di Marina di Ravenna, che quest’anno mette in mostra anche i mosaici degli allievi del liceo scientifico
Dalle piste del ghiaccio alla corsa in maschera passando per le bancarelle Eventi e iniziative in tutta la provincia in attesa del Natale. A Faenza l’attrazione numero uno è la pista del ghiaccio in piazza Nenni, che resterĂ in funzione fino al 30 gennaio e fino a tarda sera (dalle 15 alle 19 e dalle 20.30 alle 24 nei feriali; dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 24 nei festivi). Faenza festeggia il Natale poi con il trenino e la carrozza che circoleranno per il centro storico e confermando l’iniziativa dei “Giardini di Nataleâ€? con giardinieri e vivaisti che decoreranno l’intero centro storico per tutto il periodo delle festivitĂ . Mentre a Bagnacavallo la curiosità è rappresentata dal giardino d’inverno – con il cuore del paese che sarĂ arricchito da venti alberelli di Natale, ciascuno decorato da una diversa associazione – a Lugo il fulcro è ancora il Pavaglione con i suoi mercatini. Il 13 dicembre sarĂ allestito il pozzo di Santa Lucia, con caramelle a tutti i bambini e raffigurazioni di santi e figure legate al Natale in Europa che si ritroveranno sotto il caratteristico e storico loggiato del Pavaglione che il giorno dopo ospiterĂ invece una fiera mercato a tema. Infine, ritroviamo la pista del ghiaccio anche in centro a Cervia, accando ai giardini di Natale allestiti dai maestri giardinieri la baita di Babbo Natale, il villaggio della solidarietĂ , mostre, mercatini e le scuole con i loro prodotti. Non sarĂ da meno il centro di Milano Marittima che per la prima volta ospiterĂ un piccolo villaggio per i piccini con luci, animazione e dolci. In tutto il centro illuminato a festa con luci d'artista, anche il presepe artistico realizzato dagli studenti dell'accademia di Brera e la casetta del vin brulè, mentre la sosta sarĂ gratuita per lo shopping. Il 14 dicembre è poi in programma la “Run for Christmasâ€? a Pinarella: una corsa non competitiva alla quale si partecipa travestiti da Babbo Natale, da Elfo, da Renna o da Befana. Da metĂ dicembre fino al 10 gennaio verranno infine proiettate immagini e luci su due luoghi simbolo come il Magazzino del sale e il grattacielo di Milano Marittima.
RAVENNA &DINTORNI 11/12 2014
ARTE
In sabbia, napoletano, animato: il tour tra i presepi del Ravennate
CONCERTI A RAVENNA DA PAOLO OLMI ALLA CAPPELLA MUSICALE DELLA BASILICA DI SAN FRANCESCO A Ravenna giovedĂŹ 11 dicembre alle 18.30 alla basilica di Santa Maria in Porto il Concerto di Natale con la Youg Musicians European Orchestra diretta dal maestro Paolo Olmi, a cura di Emilia Romagna Concerti. VenerdĂŹ 12 dicembre alle 21 alla Chiesa di San Rocco di via Castel San Pietro, concerto di Natale vocale e strumentale con i Cantori di San Vitale diretti dal maestro e pianista Antonio Amoroso. Domenica 14 alle 18.30 alla Basilica di San Francesco Concerto di Natale con il Coro e Orchestra della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco di Ravenna, musiche di Vivaldi e Charpentier.
GOSPEL A MILANO MARITTIMA Sabato 13 dicembre alle 21 alla chiesa Stella Maris di Milano Marittima il concerto gospel di Natale con il coro Voices Of Joy
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Fiore all’occhiello sarĂ ancora quello di sabbia nella spiagga libera di Marina di Ravenna (vicino alla diga foranea sud, aperto dal 13 dicembre, tutti i giorni fino al 25 gennaio) ma come al solito sono tanti i presepi che è possibile visitare, una trentina solo nel territorio del comune di Ravenna. In centro storico, a Ravenna, da segnalare quello tradizionale popolare della basilica di San Francesco; quello scenografico stile ‘700 napoletano di San Giovanni Battista (via Girolamo Rossi, inaugurazione sabato 13 dicembre alle 17.30); quello del Duomo realizzato dai giovani dell’oratorio; quello di conchiglie dell’istituto Ghiselli; quello napoletano della Banca Nazionale del Lavoro (vetrine su via Diaz, dal 12 dicembre); quello all’aperto (consigliata la visione notturna) nel piazzale del battistero Neoniano; quello in vetrina al Private Banking di piazza del Popolo; quello storico orientale di Santa Maria Maggiore (in via Galla Placidia, dal 20 dicembre); quello stile ‘700 siciliano di Sant’Agata Maggiore (via Mazzini, dal 20 dicembre); quello storico orientale di Santa Maria in Porto in via di Roma (dal 24 dicembre) e quello in carta da pacco di San Giovanni Evangelista (dal 25 dicembre). Fuori dal centro di Ravenna segnaliamo tra gli altri la mostra di 50 presepi al museo etnografico SgurĂŹ di Savarna; quello artigianale stile palestinese con statue a grandezza naturale della chiesa di S. Adalberto di Sant’Alberto; quello in stile orientale con animazioni, giochi d’acqua, luci e musica alla chiesa del SS. Crocifisso di via del Cimitero a Ravenna; quello in stile montano, prospettico e animato da luci e giochi d’acqua della chiesa di S. Giuseppe di Marina di Ravenna; quello animato e dialogato in un tronco d’albero rotante alla Chiesa di Santo Stefano e quello animato e dialogato con movimenti, voci, luci, giochi d’acqua della chiesa di Carraie (dal 14 dicembre).
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RAVENNA &DINTORNI 11/12 2014
SOCIETĂ€
6 PALAZZO RASPONI
AMBIENTE
“Appunti per la cittĂ futuraâ€? Ra2019 presenta il Piano B
ÂŤAmianto in pialassa? Nessun rischioÂť
In una fase iniziale era stato battezzato “Piano Bâ€? ma ora il nome ufficiale è “Appunti per la cittĂ del futuroâ€?: il 17 dicembre alle 17 a Palazzo Rasponi (piazza Kennedy) sarĂ presentato pubblicamente il documento – elaborato dallo stesso staff che ha condotto la candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura 2019 – che sarĂ l’ereditĂ di quanto fatto in sette anni di percorso e una sorta di assaggio di quello che avrebbero potuto essere i prossimi sette in casa di vittoria (poi andata invece a Matera). ÂŤGli anni di impegno condiviso da migliaia di persone – dicono da Ra2019 – lasciano un'ereditĂ importante che deve essere valorizzata. Il documento rilancia gli aspetti salienti, sul piano metodologico, tematico e progettuale, dell'esperienza di candidatura, individuando alcune possibili linee strategiche e azioni per lo sviluppo futuro della cittĂ . Presenteremo questo documento per poi lasciarlo a disposizione della cittĂ e, in primo luogo, dell'amministrazione comunaleÂť.
PIANO FREDDO RIAPRE IL DORMITORIO. RACCOLTA FONDI Dal 9 dicembre (per 121 giorni) è riaperta la struttura di via Torre, a Ravenna, come dormitorio nell'ambito del cosiddetto Piano freddo predisposto dal Comune. Accolti solo uomini senza casa, venti al massimo. Torna la raccolta fondi per offrire posti letto a persone in difficoltĂ e anche per rispondere a emergenze nei restanti mesi dell’anno e per contribuire a sperimentazioni di housing sociale con attenzione alle donne, sole o con figlie e figli e a famiglie che rischiano collocazioni abitative separate. I versamenti, fiscalmente detraibili, vanno intestati a: Associazione Arci, via G. Rasponi 5, 48121 Ravenna, CF 92023160390 IBAN : IT80 W 08542 13103 036000228900. Causale: DONAZIONE LIBERALE PROGETTO “DONA DOMUSâ€?. Informazioni amministrative: 0544 219721.
Rassicurazioni dal sindaco sull’ipotesi interramento: Pericoloso solo se all’aria Se anche dovesse essere confermato un sotterramento illegale di amianto in un’area oggi del petrolchimico di Ravenna ma un tempo aquitrinosa, ipotesi su cui la magistratura ha aperto un fascicolo di indagine per disastro ambientale (dopo le rivelazioni di alcuni testimoni nell’ambito del processo in corso per le morti da amianto tra i lavoratori del petrolchimico), non vi sarebbero rischi per la salute pubblica. La rassicurazione arriva dal sindaco, Fabrizio Matteucci, che il 2 dicembre ha convocato in municipio un incontro con tecnici e dirigenti di Comune, Arpa e Ausl per verificare le implicazioni che tale eventuale interramento potrebbe comportare per l’ambiente e per la salute pubblica: I competenti organi presenti alla riunione – si legge nel comunicato diffuso da Palazzo Merlato – hanno ribadito che la pericolosità dell’amianto è legata fondamentalmente alla inalazione delle particelle che possono formarsi se l’amianto è esposto all’aria; nel caso riportato e ancora soggetto ad accertamento l’amianto sembra essere incluso soprattutto in materiali cementizi e collocato e sedimentato sotto terra, pertanto senza rischi contingenti per la salute pubblica. Come aveva già avuto modo di specificare il procuratore capo Alessandro Mancini, con cui il sindaco si è confrontato, l’area potenzialmente interessata può non corrispondere alla pialassa Baiona che oggi conosciamo, ma a zone all’epoca acquitrinose ed oggi costituite da terreni asciutti, limitrofe agli impianti industriali, di proprietà privata. Il sopralluogo dei magistrati infatti, per circoscrivere l’area, si è svolto all’interno del perimetro Enichem e consiste in alcuni ettari di superficie su cui insiste piÚ di uno stabilimento. Il Comune – conclude il primo cittadino – per quanto di sua competenza, darà la piÚ ampia collaborazione agli organi inquirenti secondo quanto possa risultare utile.
INFERNO A SANT’ANTONIO
Fiamme di oltre 30 metri alla centrale del gas L’alba del 10 dicembre a Ravenna è stata segnata da un boato udito da molti: a rischiarare l’orizzonte le fiamme (nella foto) di oltre 30 metri dell’incendio scoppiato alla centrale Snam di smistamento gas a Sant’Antonio. Nessun ferito (evacuate per precauzione una ventina di persone poi rientrate nelle case), danni a capannoni agricoli. L’origine pare un guasto alle caldaie che riscaldano le tubature. Si indaga.
CONVEGNO SICUREZZA SUL LAVORO IN
MEMORIA DI
ROZZI
Il 12 dicembre dalle 9 la sala Corelli del teatro Alighieri ospita il convegno “La sicurezza nei luoghi di lavoroâ€?, promosso da UniversitĂ , Fondazione Flaminia e Comune in memoria di Raffaele Rozzi, il chimico industriale ravennate morto a Bilbao nel 2007 per salvare due colleghi in un incidente sul lavoro. Al termine la premiazione delle scuole superiori partecipanti al concorso collegato.
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POLITICA
L’INCHIESTA ROMANA/1
Parla il ravennate Monti, presidente dell’Alleanza regionale
La foto simbolo della fine della Terza Repubblica: ministro Poletti, mai avuto un sospetto? di Andrea Casadio
Giovanni Monti
L’INCHIESTA ROMANA/2 BESSI (CICLAT): «NESSUN RAPPORTO CON BUZZI» Tra le cooperative associate del consorzio Formula Ambiente di Cesena c’è la 29 Giugno di Salvatore Buzzi, coinvolta nell’inchiesta Mafia Capitale, e la Ciclat Trasporti di Ravenna riconducibile a Gianfranco Bessi, ex presidente della Camera di Commercio e padre di Gianni, neoeletto in Regione: «Mai avuto rapporti con Buzzi – spiega a Il Resto del Carlino –. Essere in un consorzio non significa conoscere gli altri associati».
CONVEGNO LE FORZE POLITICHE RAVENNATI ALLA
7
CRONACHE ROMANE
«Mafia Capitale, danno alle coop» L'inchiesta sulla presunta cupola mafiosa che intrecciava affari con la politica di Roma e coinvolge importanti cooperative della capitale è «grave danno alla cooperazione, devono rispondere in sede civile alla giustizia». E ancora: «Chiediamo collaborazione alla magistratura e alle istituzioni di abbandonare le gare al massimo ribasso», affermano il presidente di Alleanza delle Cooperative Italiane (Aci) dell'Emilia Romagna, il ravennate Giovanni Monti, e i co-presidenti Francesco Milza e Massimo Mota. «Quanto è emerso - proseguono - è gravissimo, una bruttissima pagina per l'Italia colpita nella sua Capitale e un serissimo danno alla reputazione della cooperazione: chi ne porta la responsabilità dovrà risponderne, anche in sede civile. Occorre inoltre che chi ha responsabilità istituzionali abbandoni la pratica delle gare al massimo ribasso per ricorrere alla offerta economica più vantaggiosa e all'accreditamento, come già si fa - grazie al nostro impegno e alla sensibilità dei decisori - in Emilia Romagna per quanto riguarda i servizi alla persona: è una strada da imboccare per evitare che corruzione e malaffare prevalgano su chi si comporta correttamente». I tre dirigenti si dicono inoltre particolarmente soddisfatti per l'iniziativa presa ieri dalla Direzione regionale del Lavoro di effettuare controlli a tappeto «per snidare le false cooperative che operano in Emilia Romagna: è una iniziativa che chiedevamo da tempo e che sosteniamo con forza».
RAVENNA &DINTORNI 11/12 2014
VIGILIA DELLA
GRANDE GUERRA
Il 13 dicembre, dalle 15 alle 18 alla sala Spadolini della biblioteca Oriani di Ravenna, la giornata di studi “La vigilia d’una travolgente bufera. Le forze politiche ravennati allo scoppio della Grande Guerra”, prima iniziativa di una serie dedicata al centenario della Grande Guerra. Alla bufera che, in effetti, avrebbe travolto l’Italia e il mondo intero le forze politiche italiane, specie a sinistra, si presentarono divise fra sostenitori a vario titolo della discesa in guerra e difensori della pace. La provincia di Ravenna costituisce un esempio emblematico di questo scontro.
Ci sono foto che diventano un simbolo del tempo. La foto della bimba vietnamita che scappa nuda, in lacrime, sotto una pioggia di bombe al napalm, è il simbolo della guerra del Vietnam. Aldo Moro prigioniero delle Br, con la camicia stazzonata sotto la stella a cinque punte, è il simbolo dei nostri anni di piombo. La foto col Ministro Giuliano Poletti ritratto a tavola in mezzo a tutta quella bella gente, alla cena organizzata da Salvatore Buzzi – il dominus della Cooperativa 29 giugno, l’amichetto di Massimo Carminati detto Er Guercio, boss dei boss di Mafia Capitale –, è il simbolo della fine della Terza Repubblica, ammesso ce ne sia mai stata una, diversa dalla Seconda. L’ultima volta il Ministro Poletti l’avevo visto alla Leopolda, la festa glamour di Matteo Renzi. Poletti mi aveva colpito perché mi era parso un compaesano pacioso e grassottello, scarpe grosse e cervello fino. Aveva parlato più o meno così: “Ragassi, qvi non c’è mica più tempo da perdere. Guardate che vi aviso. Adesso il partito della scinistra è tutto nelle mani di Rensi. Rensi l’è come il majale, non si butta via gnente. Doviam farcela, i tempi son duri, vè, che stiam quasi per angare, ma ce la doviam fare. Se ce la faciam la sudisfazione sarà grandessuma e noi poteremo dire come dice il poveta: A s' avesum d'anghé, ma as divertessum”. Aveva proprio finito così. Allora, io le chiedo, Ministro Poletti: lei che è così pieno di buon senso, non s’è mai accorto di nulla? All’epoca lei era il Presidente di Legacoop. In quella foto, di fronte a lei siede Buzzi, il capo della 29 Giugno, un moloch che fatturava 60 milioni all’anno. Sì, certo, lei mi dirà: era stato condannato per avere ucciso con 34 pugnalate il socio che l’aiutava a smerciare assegni falsi, poi s’era laureato in carcere, aveva ottenuto la grazia, infine aveva aperto la 29 giugno: chi poteva sospettare? Già, ma aveva vinto 174 gare d’appalto a Roma negli ultimi anni, praticamente tutti. Aveva aumentato il fatturato da 600mila a 6 milioni di euro. Mai un sospettino, Poletti? Di fronte a lei siede anche il camerata Gianni Alemanno, ex Nar, sindaco di Roma già chiacchierato per l’inchiesta Parentopoli, che aveva fatto assumere duemila amichetti nelle municipalizzate, parenti, amici degli amici, ed ex (?) picchiatori fascisti. Mai un sospettino, Poletti? Di fianco a lei siede l'ex capo dell'Ama Franco Panzironi (arrestato con Buzzi), implicato in Parentopoli. Dietro di lei, bello cicciottello in maglia azzurra dell’Italia, siede Luciano Casamonica, che sì, lavorava alla 29 giugno, ma tutti a Roma sanno che è il capo del clan Casamonica, una simpatica congrega di ex giostrai rom che controlla spaccio, usura e racket nella zona sud di Roma. Mai un sospettino, Poletti? In quella foto c'è il dimissionario assessore alla Casa Daniele Ozzimo (al tempo consigliere Pd e pure lui indagato), c'è il portavoce dell'ex sindaco Sveva Belviso e c'è Umberto Marroni, parlamentare Pd (Buzzi in un'intercettazione dichiara che proverà a lanciarlo alle primarie democratiche per il sindaco di Roma). Mai un sospettino, Poletti? Magari non doveva sapere proprio tutto di ognuna delle coop che lei controllava, ma un’occhiatina ai 60 milioni della 29 giugno, dai… E sapete cosa festeggiavano a quella cena? Nel bilancio di Roma non c'erano i soldi per le coop sociali. Insieme Marroni e Alemanno si inventarono un trucco contabile. Dice Umberto Croppi, ex assessore di Alemanno: “Hanno fatto sì che i 30 milioni circa di finanziamento alle cooperative fossero anticipati dalle banche con la formula del pro soluto, con cui il Comune si fa garante e poi rifonde il debito”. Ah, vi servivano i soldi, poverini. Cioè, io non m’aspetto molto dalla destra. Ma dalla sinistra, almeno un sospettino, ogni tanto, sì. Dai, provateci.
RAVENNA &DINTORNI 11/12 2014
8
PRIMO PIANO
TENDENZA
INTERVISTA/1
2014: l’anno in cui Ravenna riscoprì il piacere del libro
«Troppi libri, serve qualità»
Sabato 13 dicembre la Biblioteca Classense celebrerà il terzo centenario dell’antica libreria camaldolese con, alle 15.30 in Sala Muratori, un incontro di studio e a seguire, alle 18, nella libreria, un concerto, in collaborazione con la Fondazione Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, a cura delle Cameriste Ambrosiane & friends. La biblioteca sarà aperta anche domenica 14 dicembre per un reading di Gianfranco Tondini.
Fra le tante cose che potremo dire in futuro dell’ambito culturale cittadino ravennate rispetto a questo 2014, che ha coinciso con il rush finale per la candidatura, si può forse annoverare anche un fiorire di iniziative legate al libro. Rassegne che si susseguono in città ma anche a Faenza, Lugo e in altri centri della provincia, scrittori locali e nazionali (ultimo il noto Nicola Lagioia che dopo la visita al Caffé letterario ha poi tessuto le lodi della Romagna e della Ravenna teatrale su Internazionale) presentano i propri libri, festival come GialloNero si confermano, altri come ScrittuRa nascono, sguardi obliqui al libro come oggetto come quello di Faherenheit si consolidano, gli editori ormai storici resistono (ne abbiamo intervistati due, Longo specializzato in saggistica e Fernandel per la narrativa, ma non si possono non citare almeno Danilo Montanari e le Edizioni del Girasole), le librerie indipendenti, che intervistammo qualche mese fa (R&D 578, 17 aprile), così come le catene cercano di inventarsi ogni giorno attività e idee, dalle presentazioni al libro sospeso, per fidelizzare i clienti e promuovere la lettura. Così come fa il sistema biblioteche. Non a caso la nostra provincia è stata scelta per il progetto In-vitro di promozione alla lettura e da qualche mese ogni nuovo ravennate riceve in omaggio un “kit di lettura”. Accanto a queste iniziative, poi, non è trascurabile l’importanza del nostro territorio sul piano della produzione. Nomi come Cavina, Stamboulis e Costantini, Eugenio Baroncelli (che abbiamo intervistato sul numero del 20 novembre) continuano a pubblicare per case editrici nazionali affinando la propria voce, distinta e distinguibile, nei diversi generi. E se Eraldo Baldini fa ancora attendere il suo pubblico per un nuovo romanzo (ma intanto pubblica un nuovo saggio), nuove voci narrative si affacciano sul panorama nazionale come il faentino Claudio Panzavolta (L’ultima estate al bagno Delfino, Isbn) e la lughese Silvia Golfera. Solo per restare alla narrativa, senza pensare a teatro o poesia, per esempio, e senza contare i tanti successi locali di esordienti più o meno promettenti. Nel raccogliere le notizie sui libri a km0 di una delle città di Dante da mettere sotto l’albero ci siamo accorti di una ricchezza che ci è sembrato giusto valorizzare in questa e nelle prossime pagine. Un racconto parziale, perché il quadro è variegato e in mutamento. Certo l’editoria e l’intero settore stanno attraversando una profonda crisi, ma da queste parti, almeno, si può dire che si stanno cercando antidoti e vie di uscita.
L’editore Longo: «Vendiamo su tutti i canali. Anche su Amazon ma non mi piace» Attivo dal 1965 Angeolo Longo Editore è un marchio storico per testi destinati a universitari e studiosi venduti in tutto il mondo, e molto conosciuta a livello locale per i libri dedicati alla cultura romagnola. Alfio Longo è oggi alla guida della casa editrice. Come è cambiato il modo di fare gli editori da quando ha iniziato a lavorare? «Il lavoro dell’editore è naturalmente cambiato, ci sono tecnologie che cinquant’anni fa non ci saremmo nemmeno immaginati, basti pensare che per fare una fotocopia usavamo un doppio foglio di carta copiativa. Ciò che non è cambiato è che se uno vuole fare questo lavoro deve avere una politica editoriale. Scegliere un campo e cercare la qualità. La non qualità per cercare facili vendite ha ucciso molte case editrici. Oggi c’è una sovrapproduzione di libri non necessari. Dall’altro lato, davanti a una valanga di proposte poco serie, i lettori si sono allontanati dai libri. Negli ultimi tre anni i bilanci sono in discesa. E i lettori vogliono spendere meno. Senza contare che il 51 percento degli italiani non legge libri». E voi come state affrontando
Alfio Longo
questo momento di difficoltà del mercato? «Noi abbiamo sempre puntato, oltre che sui libri romagnoli, su titoli internazionali per specialisti di settore. Abbiamo risentito conseguenze negative dal fatto che le biblioteche, che erano un nostro grande cliente, hanno diminuito molto gli acquisti. Le vendite verso Usa sono molto calate perchè la politica delle biblioteche è cambiata. La biblioteca di Harvard, che acquistava tutto il nostro catalogo e teneva quasi tutta la produzione mondiale, oggi non lo fa più. Questo non avviene solo per la crisi, ma perchè c’è un problema di spazio: non sanno letteralmente più dove mettere i libri. Per questo molti titoli li acquistano solo in digitale». E come sono cambiate le vendite, vendono gli stessi tipi di libri? «Bisogna distinguere. Per il pubblico locale dei libri romagnoli si va per anni. Di volta in volta vendono gli autori sulla cresta dell’onda, e sono vendite che vanno ad alti e bassi. Nella produzione “normale” invece continuiamo a pubblicare libri di una certa qualità specialistica che continuano ad avere un’ottima accoglienza».
Qual è stato il vostro best seller quest’anno? «Un albo specialistico di questioni dantesche, un tomo molto voluminoso che è quasi andato esaurito». I vostri libri vendono più in librerie tradizionali o online? «Noi vendiamo su tutti i canali. Sia librerie classiche, soprattutto su ordinazione, sia online soprattutto dal nostro sito, già da molti anni. Vendendo libri dall’Alaska alla Nuova Zelnada è chiaro che l’online è fondamentale. Siamo anche su Amazon, ma non mi piace. Ha una posizione dominante nel mercato online che impone politiche e sconti non sempre condivisibili a cui o sottostai o ti sbattono fuori». In via Diaz avete anche la Libreria Dante, nota ai più infatti come Longo, che rapporto c’è tra casa editrice e libreria? «In parte sono unite, ma in buona parte non lo sono. La libreria tiene i nostri libri, ma ovviamente tratta molti editori. In libreria però non si possono tenere tutti i libri e anche lì si fanno delle scelte che danno una linea e creano un proprio pubblico». Matteo Cavezzali
INTERVISTA/2
Fernandel: «Librerie addio. Ma il ruolo dell’editore resta fondamentale» Fernandel è un editore noto in Italia per la qualità della sua narrativa. Molti autori importanti come Gianluca Morozzi, Paolo Nori, sono passati da qui. La sua sede è a Ravenna. Giorgio Pozzi è il volto di Fernandel. Quando lo abbiamo intervistato Gian Arturo Ferrari disse che questo è il momento per i piccoli editori... «È vero che fare l’editore è un lavoro artigianale più che industriale. Anche perché manca la possibilità di sviluppare una vera impresa, si parla di numeri piccoli». Qual è oggi il ruolo dell’editore? «L’editore è ancora un intermediario tra chi scrive e Giorgio Pozzi chi legge, come il libraio, con la differenza che il libraio vende quello che è stato scelto prima di lui. Credo che l’editore abbia un ruolo ancora fondamentale. I sistemi digitali hanno reso possibile saltare dei passaggi e reso facile l’autopubblicazione. Ma questi libri avranno mai un lettore? L’auto-produzione è senza filtro e quindi senza garanzia di qualità. Detto questo, capisco che con quello che pubblicano certi editori però questo concetto possa risultare un po’ strano...». Quale è stato il best seller di Fernandel nel 2014? «Il salto della Rana di Paola Rondini uscito ad ottobre. È una autrice di Città di Castello che per Fanucci aveva già pubblicato due noir. Per me non ha pubblicato un noir, ma visto che era un nome già conosciuto questo ha premiato». Come è cambiata la distribuzione? «Il sistema di distribuzione è farraginoso, era già così quando iniziai. Una volta c’erano più magazzini oggi ce n’è solo uno grande vicino a Pavia. Tutti i corrieri si approvvigionano lì. Hanno diminuito i costi di produzione ma è un meccanismo un po’ elefantiaco, con poca efficienza». Quanto conta oggi il libraio per un piccolo editore? «Purtroppo pochissimo. È un mestiere in via di estinzione. Si vede da tanti esempi, uno dei quali è il cambiamento dei fatturati dei piccoli edito-
ri. Quindici anni fa, la prima libreria per vendite Fernandel era la Feltrinelli di piazza Ravegnana a Bologna. Da un anno all’altro sostanzialmente hanno smesso di tenere libri Fernandel, se non ordinati direttamente al banco. In quel periodo sono arrivati Amazon e altri siti. Oggi Amazon è la libreria da cui passa la maggior parte delle mie vendite, la seconda Ibs, la terza Casalini Libri di Firenze. La prima libreria vera è Longo di via Diaz, solo perché sono di Ravenna. Dieci anni fa Longo non compariva nemmeno nelle prime dieci». La vendita online premia la qualità dei piccoli editori? «No, per niente. È il meccanismo che si è creato a dare la possibilità solo a librerie online di vendere i piccoli editori, ma intanto i piccoli editori sono scomparsi dal 90% delle librerie italiane. Per questo dico “per fortuna c’è Amazon!”». Fernandel è stato tra i primi editori a vendere e-book già nel 2011, quel settore inizia a dare i suoi frutti? «È un fatturato marginale, in Italia siamo sotto al 5 percento del complessivo, ma è in crescita. Se lo Stato si decidesse ad abbassare l’Iva e renderla pari con i libri cartacei forse aiuterebbe». Ma in un momento così sconfortante invece come è la qualità dei libri? Resiste? «Purtroppo è un’altra nota sconfortante. Il ragionamento è stato “Siamo in crisi, la gente fa fatica a leggere libri complessi, diamogli libri facili”. Così il mercato è stato saturato da libri mediocri, che però non vendono nemmeno quelli. Allora si fanno libri ancora più facili per un pubblico che forse si sta instupidendo. Una volta si bollava la cattiva editoria come “Editoria da supermercato”. Oggi l’editoria è un supermercato». Insomma: nessuna speranza? Nessuna luce in fondo al tunnel? «La speranza è cercare mercati per i libri alternativi alla libreria. Trovare altri luoghi dove si può parlare di libri. Portiamo i libri nelle piazze e nelle strade». (ma. ca.)
RAVENNA &DINTORNI 11/12 2014
PRIMO PIANO
10 NOVITÀ IN LIBRERIA
INCONTRO/1
La pizza dello scrittore: tra ricette e racconto Consigli pratici e storie epiche e ironiche nel nuovo libro di Cavina Il libro è destinato a diventare un cult, se non altro per le pagine che descrivono il profilo psicologico del cliente in pizzeria sulla base dell’ordinazione. Ma in realtà dentro c’è anche molto altro. La pizza per autodidatti è l’ultima fatica del casolano Cristiano Cavina, pizzaiolo e scrittore già noto al pubblico letterario per i suoi libri in cui narra tra l’epico, ironico e il nostalgico le storie di Tolintesac, paesino delle colline ravennati trasfigurato ma non troppo dallo scrittore. In passato, sempre per Marcos Y Marcos, abbiamo letto l’infanzia dei protagonisti che sempre sono una versione appunto romanzata della vita stessa dello scrittore, la sua carriera di giovane calciatore in Una stagione per esordienti, la maturità e la paternità ne I frutti dimenticati (il più intimo e profondo, quello che più di altri tocca corde dolorose), la scuola superiore in Inutile Tentare di Imprigionare i Sogni. Quando gli abbiamo chiesto se si riconosce nella definizione di “autofiction” che tanto viene utilizzata oggi per descrivere appunto la narrativa di spunto autobiografico che però autobiografica non è, lui con la semplicità consueta risponde: «Non lo so, scrivo così da prima di aver mai sentito questo termine. Per me scrivere è anche un atto di amore verso le cose, le persone che mi hanno dato tanto. E questo mestiere, quello di pizzaiolo, per me è stato importante. Ci sono stati momenti in cui non l’ho amato, oggi invece apprezzo il fatto di saper fare bene una cosa. E credo che un lavoro così manuale mi abbia aiutato a restare con i piedi per terra in questi anni». Anni in cui Cavina lavorava nella pizzeria dello zio e intanto diventava scrittore di fama nazionale, finalista al premio Strega, intervistato da tutte le maggiori testate nazionali (la prima volta, peraltro, proprio in pizzeria). Una doppia vita incredibile ai più (nel senso che non ci credono) ma vera. Leggere quest’ultimo recentissimo libro, appunto, per credere, un libro dove Cavina mette insieme questi due aspetti: la competenza sull’argomento, davvero ci sono ricette, suggerimenti, utili accorgimenti per realizzare la pizza in casa, ma dentro c’è anche il Cavina scrittore capace di tirar fuori da un’ordinazione per la pizza un ritratto indimenticabile, un personaggio di Casola da incorniciare, uno spaccato divertente e anche commovente di un’umanità ricchissima fatta di gesti, commenti, fatti passati da tramandare («Io sono declinato al passato – è solito dire – l’unica mia proiezione verso il futuro è mio figlio»). Ingredienti genuini, si potrebbe dire, come le erbe dimenticate che condiscono anche le pizze a Casola. Ma attenzione, anche in questo caso, un po’ controcorrente di questi tempi, Cavina non ha un atteggiamento intransigente per il km 0 o da cultore del lievito madre («Certo so farlo, in pizzeria ce l’abbiamo, ma io preferisco il lievito di birra per l’impasto») e riesce a ironizzare anche sull’atteggiamento di certi provetti autodidatti. Insomma, dalla fiction alla pizza, meglio non prendersi troppo seriamente, meglio l’ironia e la leggerezza, che si parli di cibo o di letteratura. (fe. an.) Cristiano Cavina, La pizza per autodidatti, Marcos y Marcos, pp 286, 12 euro.
Cristiano Cavina in una foto scattata durante la prima edizione di ScrittuRa Festival a Ravenna, diretto da Matteo Cavezzali, dove insieme a Eraldo Baldini e Giulio Morozzi ha tenuto una lezione di scrittura creativa. Il festival è stata una delle novità più importanti in tema di libri del 2014 e ha visto la partecipazione tra gli altri di Luis Sepulveda. Per maggio 2015 si attende la seconda edizione. Sotto, la copertina del libro di Antonio Distefano, vera rivelazione editoriale del 2014.
IL LIBRO MULTIMEDIALE DI MARCO MARTINELLI Con Siamo asini o pedanti? (Cue Press) cominciano a delinearsi in modo compiuto i tratti di un nuovo genere letterario: il libro multimediale. Scritto nel 1989 da Marco Martinelli del Teatro delle Albe il testo di carta è ora diventato un e-book interattivo con immagini e video, che riconduce alla stagione “africana” del Teatro delle Albe come una sorta di manifesto artistico. Il libro sarà presentato martedì 16 dicembre alle 18.30 al Caffè Letterario di Ravenna da Marco Martinelli con l'editore Mattia Visani e Matteo Cavezzali.
INCONTRO/2
Nashy al Teatro Elettrico, in attesa dell’esordio in Mondadori Tra i casi letterari non solo cittadini dell’anno c’è sicuramente quello di Antonio Distefano, noto anche con il nome d’arte Nashy, che dopo pochi mesi dall’autoproduzione di un ebook e di un libro è divenuto una sorta di star anche televisiva (per quanto dica di preferire i social, per via dei tempi meno sincopati) che ora è stato messo sotto contratto, come si suol dire, da una major dell’editoria come Mondadori che pubblicherà e distribuirà il suo libro. Un bel salto, soprattutto rapidissomo. «Credevo mi sarei trovato male – racconta di quest’esperienza – che mi avrebbero imposto di modificare delle cose e che ne avrebbero volute scrivere altre loro, invece mi hanno dato grande libertà. Mi hanno aiutato a ristrutturarlo. Ho due editor, mi hanno fatto delle domande a penna scritte accanto ad alcuni passaggi del libro. Io ho scritto parti per aggiungere dettagli e rispondere a quelle domande in modo da rendere il testo più fluido. È venuto veramente benissimo. Credo che potrebbe vendere tanto». Antonio Distefano sarà ospite del Teatro Elettrico venerdì 12 dicembre alle 21.45 al Valtorto di via Faentina, a Fornace Zarattini (Ravenna). Una serata in cui promette di fare «la lezione-spettacolo che faccio nelle classi, è un test per provare come funziona su un pubblico diverso dal solito. Parlerò della mia vita, dell’immigrazione e narrerò le storie di due personaggi che mi hanno cambiato la vita. Si chiamano entrambi Mohamed. Uno cambiò i permessi di soggiorno in Francia, l’altro ha dato vita alla Primavera Araba».
PRIMO PIANO
RAVENNA &DINTORNI 11/12 2014
11 FUMETTO
ROMANZO STORICO
Pertini tra le nuvole, con Paz e molti altri
Quella Ravenna intrisa di politica dei primi del ‘900: Evangelisti vol. II
La nuova graphic novel di Costantini e Stamboulis sulla vita del Presidente socialista di Federica Angelini
Terzo, dopo Gramsci e Berlinguer, arriva Pertini, ancora una volta a firma della coppia ravennate Gianluca Costantini (ai disegni) ed Elettra Stamboulis (alla sceneggiatura) per Beccogiallo. Un Pertini tra le nuvole che racconta a Paz, ossia il fumettista Andrea Pazienza, la propria vita ricostruendo così un pezzo di storia del movimento socialista italiano, del fascismo, della resistenza, della Costituente, della prima Repubblica. Pertini ne esce come una figura limpida, con quei tratti che lo hanno tanto fatto amare: la schiettezza di modi, la coerenza tra gesti e parole, l’onestà intellettuale. Una graphic novel della realtà realizzata dai due organizzatori del festival Komikazen, dedicato appunto al fumetto di realtà, ma che stilisticamente prende in prestito e personalizza i grandi personaggi del fumetto novecentesco, da Maus a Braccio di Ferro, da Mafalda ad Asterix, oltre appunto al Virgilio della storia, quel Paz con cui Pertini sulle nuvole scherza, un po’ burbero, e a cui narra appunto una buona metà del Novecento politico italiano con rigore e ironia. Un gioco, quello delle citazioni, che tiene lontano qualsiasi rischio di biografia patinata e di retorica, che rende il racconto, sfalsato anche graficamente, tra cielo e terra vivace, narrativamente articolato, appassionante. Se Arrivederci Berlinguer era una narrazione in cui l’autrice, Stamboulis, si metteva in gioco in prima persona come lente per leggere quella vicenda da una prospettiva anche generazionale, questo Pertini vede i due autori autoritratti nell’epilogo finale, in una citazione questa volta di Moebius, in un bunker assediato dal
pantheon dei personaggi chiamati in causa per raccontare questa storia. Ma leggendo il libro, c’è da scommettere che non possano che essere felici di aver contribuito alla realizzazione dell’opera. Elettra Stamboulis, Gianluca Costantini, Pertini fra le nuvole, Beccogiallo, 144 pp. 16 euro.
Valerio Evangelisti è bolognese, ma se c’è uno scrittore a cui si potrebbe dare già ora la cittadinanza onoraria ravennate è lui e questo per il merito non trascurabile di aver fatto di Ravenna l’ambientazione, e anzi molto più di un’ambientazione, di un’imponente trilogia storica di cui è appena uscito in libreria il secondo volume: Il Sol dell’Avvenire: chi ha il ferro ha il pane. Se il primo tomo, uscito nel 2013, raccontava la nascita del movimento socialista proprio qui a Ravenna a fine Ottocento, la nascita delle prime cooperative e la bonifica dell’Agro romano seguendo la storia di un bracciante avventizio come Attilio Verardi, qui la vicenda riprende dalla storia della figlia, Eleuteria Verardi, e di una serie di parenti, cugini e nipoti a inizio 1900. Dalla Molinella di Massarenti a Lugo, da Ducenta a Ravenna, da Rimini a Bologna fino alla fuga a Zurigo, seguendo avventure e sventure di donne e uomini per raccontare un’intera classe sociale, l’humus di una terra dove la politica era pane quotidiano, le divisioni di una sinistra frammentata in mille sigle e soprattutto dilaniata tra il pragmatismo di conquiste possibili “qui e ora” e il sogno della rivoluzione mentre nascono le leghe e sindacati organizzati. Rispetto al primo volume, un po’ si attenua la miseria e progrediscono esperimenti come le scuole serali, gli asili dove crescere quei figli che le famiglie non erano in grado di sfamare. Ci troviamo a vedere la resistenza alla ferocia dei padroni che perseguono il profitto e che sono pronti a stroncare scioperi (quando gli scioperi andavano avanti a oltranza, per settimane) e manifestazioni con ogni mezzo. Ancora una volta Evangelisti sceglie di narrarci quel mondo da un punto di vista leggermente defilato, scegliendo personaggi solo simpatizzanti o tangenzialmente coinvolti dal punto di vista ideologico in quelle lotte, ma piuttosto preoccupati di trovare attraverso il lavoro e gli affetti un propio posto nel mondo. Un mondo di una grande umanità, di solidarietà e compassione, senza preti o religione, dove rispetto alla mezzadria si cercava l’emancipazione anche delle donne e si riteneva l’uguaglianza un valore. Nulla che possa far tornare nostalgie, tuttavia, nessuna concessione alla retorica dei bei tempi andati. Il crudo realisimo con cui Evangelisti ci racconta e descrive le case, le vie della città, la fame, le paure di quelle persone rende anche questo secondo volume un libro duro, per certi versi come un pugno nello stomaco che ci costringe a mille domande sul nostro oggi, su dove siamo, come ci siamo arrivati e a quale prezzo. (fe. an.) Valerio Evangelisti, Il sole dell’avvenire, vol. II, 536 pp. 18 euro.
CONFCOOPERATIVE RAVENNA
LE AZIENDE INFORMANO
A Natale, con un libro sostieni le biblioteche del territorio Grande successo per il mercatino straordinario di libri usati promosso dalla cooperativa di Cultura Popolare alla biblioteca Zucchini di Faenza. Ogni giorno nuovi libri Il mercatino straordinario di libri usati allestito dalla cooperativa di Cultura Popolare a Faenza è stato accolto con entusiasmo dagli amanti della lettura che, sin dalle prime ore di attività, hanno affollato la biblioteca Zucchini di via Castellani: «Siamo molto contenti della calorosa accoglienza che ha raccolto questa nostra nuova iniziativa – commenta Chiara Laghi, presidente di Cultura Popolare –. Solo nella giornata dell’8 dicembre sono stati venduti oltre 100 volumi e, anche nei giorni feriali, l’affluenza continua ad essere molto alta». L’iniziativa, che continuerà per tutto il periodo natalizio (tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30), è nata con lo scopo di finanziare le attività delle biblioteche del territorio e prevede la messa in vendita straordinaria di libri usati a prezzi simbolici (il costo dei libri è compreso tra 1 e 5 euro): «È un progetto studiato per garantire ai libri una seconda
vita – sottolinea Chiara Laghi –: e permettere alle biblioteche del territorio, non solamente alla Zucchini, di continuare la loro attività. I libri a disposizione sono davvero tantissimi e la selezione viene rinnovata quotidianamente per consentire a chiunque di trovare ciò che cerca». Tra gli scaffali del mercatino si possono infatti trovare libri di tutti i generi con un’attenzione particolare a narrativa e saggistica. «Le biblioteche sono qualcosa di vivo, sono dinamiche e in continuo movimento, non solamente per le migliaia di parole racchiuse al loro interno, ma proprio perché si rinnovano, aggiornando il patrimonio. Questa vita si può respirare anche alla Biblioteca Zucchini e fare un giro al mercatino può essere proprio un modo per toccare con mano questa realtà». Un modo per permettere a tutti di conoscere il patrimonio della
biblioteca e contribuire, con l’acquisto di un libro, al sostentamento di tutte le biblioteche del territorio. «Questo mercatino straordinario sarà inoltre una buona occasione per riscoprire i suggestivi locali della biblioteca Zucchini e per conoscere le tante attività di Cultura Popolare» conclude Laghi. Il mercatino nella biblioteca Zucchini (via Castellani, 25 Faenza) è aperto tutti i giorni (tranne il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio) dalle 9.30 alle 19.30 con orario continuato. A cura di Confcooperative Ravenna
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PRIMO PIANO
12 AGENDA A DI
CASA MELANDRI, POESIA NATALE E SAPORI DI UNA VOLTA
Alla sala D'Attorre di via Ponte Marino, 2 a Ravenna, proseguono gli appuntamenti con i libri del venerdì. Il 12 dicembre, alle 18, si terrà una conversazione sui sapori del passato con il noto studioso ed esperto di storia dell’alimentazione Massimo Montanari che presenterà il suo ultimo volume dal significativo I racconti della tavola edito dalla casa editrice bolognese Il Mulino. Giovedì 18 dicembre alle ore 18 alla Sala D'Attorre di Casa Melandri, "Natale è una fiammata", dalle voci di Nevio Spadoni e Francesca Serra. Alla chitarra Gabriele Mingarini. A cura di RavennaPoesia.
A LIBRANDO SI PARLA DI DEMENZA DIGITALE E DON ANDREA GALLO
CORSO DI SCRITTURA DI SECONDO LIVELLO CON MOROZZI ALLA FELTRINELLI
FRANCESCA MAZZONI OSPITE ALLA LIBRERIA LIBERAMENTE
Per la rassegna “Librando” al Tribeca Lounge Cafè di via Trieste 90 a Ravenna, come sempre doppio appuntamento settimanale. Sabato 13 dicembre alle 18 l’ospite sarà Marcello Landi, artista e dirigente scolastico del Liceo Artistico, in un incontro dal titolo “Ravenna capitale? Nuovo rinascimento o demenza digitale”, riflessioni su Michel Serres (autore di Non è un mondo per vecchi) e Manfred Spitzer e il suo Demenza digitale. Xxxxx Martedì 16, invece, sempre alle 18 dialogheranno sull'esperienza del “prete da marciapiede” don Andrea Gallo padre Claudio Ciccillo, Guido D’Altri e Pippo Tadolini.
Prende il via a gennaio, alla libreria Feltrinelli, un nuovo laboratorio di scrittura con lo scrittore Gianluca Morozzi rivolto a chi ha frequentato il laboratorio di primo livello, ma anche a chi ritiene di padroneggiare già gli strumenti fondamentali della scrittura. Per essere ammessi direttamente a questo laboratorio, pur non avendo frequentato il primo livello, bisognerà sottoporre al docente un racconto della lunghezza massima di dieci cartelle, a tema libero entro il 7 gennaio inviandolo a info@canto31.it. I racconti prodotti durante il corso faranno parte di una raccolta pubblicata da Fernandel. Il corso ha un costo di 250 euro.
Il suo libro, Una mente insolente, è stato un piccolo caso editoriale di fine anno, in città, e l’appuntamento per scoprire di più del libro e dell’autrice, l’attrice Francesca Mazzoni, è giovedì 11 dicembre alle 18.30 alla libreria Liberamente di viale Alberti a Ravenna. Prima di questa raccolta di racconti edita per Il ponte vecchio, l'autrice ha pubblicato un racconto con Einaudi-Stile Libero all’interno dell’antologia "Quello che ho da dirvi" (1998) e ha partecipato alla stesura a più mani del libro "La città dei fossili", edito da Fernandel (2009). È autrice di diverse drammaturgie teatrali.
ANTROPOLOGIA
FOLKLORE
L’identità e la storia della Romagna nel cibo Il nuovo saggio di Eraldo Baldini in veste di studioso di Federica Angelini
Il cibo nella storia della Romagna, tra nutrimento, simbolo, rito, elemento centrale della vita quotidiana ma anche del calendario legato ai grandi eventi familiari e a quello ciclico della vita dei campi del succedersi delle stagioni. Lo racconta con la solita perizia e capacità narrativa Eraldo Baldini, scrittore ravennate di fama, noto forse ai più in Italia per i suoi romanzi e racconti e il suo “gotico rurale”, che torna in questo fine 2014 ancora una volta in libreria nelle vesti di studioso e antropologo con un volume che amplia e arricchisce la ricerca pubblicata una decina di anni fa per Pendragon e ormai da tempo esaurita. Ecco quindi ora per Il ponte Vecchio di Cesena (come era accaduto con Tenebrosa Romagna) I riti della tavola in Romagna, un saggio dove Baldini raccoglie testimonianze e documenti per un nuovo viaggio nell’identità rurale di questa terra: dalle carestie alla malnutrizione fino alla celebrazione dell’abbondanza di cibo come elemento cruciale nella vita sociale. Perché oltre al cibo che mancava o che veniva portato in tavola, Baldini ci spiega i significati ancestrali di gesti e ritualità nella preparazione di alimenti come il pane, il vino, il formaggio e scopriamo per esempio come forni e pagnotte fossero sempre segnate con una croce, come il vino fosse faccenda da uomini laddove il formaggio era pertinenza femminile. Capiamo perché ancora oggi, per esempio, a capodanno mangiare uva sia considerato di buon auspicio e perché c’è chi ancora oggi non usa il coltello per tagliare il pane. E ancora, scopriamo per esempio come il focolare sia il cuore della casa ben oltre i significati che la maggior parte di noi è solita attribuirgli. In una dimora “imago mundi” la canna che porta al cielo, da cui scendono essere magici come la befana, è appunto un tramite con l’esterno, ma è anche il luogo dove si cucina e dove la natura del cibo viene trasformata attraverso la cultura. Scopriamo aneddoti, come le famiglie che la domenica mattina accumulavano gusci d’uova e ossa di pollo da sfoggiare, secondo i vicini maligni, per far credere a un’abbondanza di cibo e a un sontuoso pasto domenicale che invece tale non era. Un’altra immersione che Baldini propone al lettore con un linguaggio semplice ma puntuale, con una ricerca rigorosa ma non pedante, in un passato di cui ancora oggi è possibile, nonostante tutto, scorgere qualche cenno, un passato dove si mescolavano miseria, superstizione, religione e antichi riti ma dove, anche, si ritrovava il senso di comunità e identità. Eraldo Baldini, I riti della tavola in Romagna, Il ponte Vecchio, pp. 214, 15 euro.
Gli animali di Libero Ercolani rivisitati e aggiornati
Sopra Eraldo Baldini al festival Scrittura, a maggio, a Ravenna, dove ha tenuto una lezione. Sotto la copertina del nuovo libro. Per sentire Eraldo Baldini raccontare la genesi e i contenuti di questo libro due sono i prossimi appuntamenti: martedì 16 dicembre alle 21 nella nuova Biblioteca Comunale di Russi e giovedì 18 dicembre, alle 17.30, alla Casa Matha di Ravenna.
Curato da Andrea Mengozzi e Roberto Papetti, è tornato di recente in libreria il libro dello studioso di folklore locale Libero Ercolani dal titolo Gli animali nella superstizione e nel folkore di Romagna per Longo Editore. Un libro che esce a cinquant’anni dalla prima edizione riattualizzato e reso fruibile ai ragazzi di oggi dai curatori, in particolare grazie alla collaborazione con gli insegnanti di arte della scuola media Don Minzoni e con i ragazzi della scuola, di tante provenienze e bagagli culturali, che hanno riletto alcune pagine e realizzato nuove illustrazioni a corredo dell’opera come quella qui riprodotta.
STORIA DELL’ARTE
Serena Simoni svela i segreti della colonna dei Francesi La studiosa e docente di storia dell’arte Serena Simoni ha dato alle stampe un volume che indaga le sorti e i significati di un monumento ravennate mai approfonditamente e studiato e dalle sorti alterne, tornato alla ribalta nel 2012 con il cinquecentenario della celeberrima Battaglia di Ravenna. Dopo tre anni di studi e ricerche, Simoni, specializzatasi negli anni soprattutto sul ‘500 in ambito romagnolo, ha dato alle stampe per Longo un volume dedicato alla cosiddetta “colonna dei Francesi”, monumento eretto dal vescovo Pietro Donato Cesi sulle rive del Ronco, vicino a Ravenna che ha sofferto una sorte oscillante fra memoria e oblio. La sua fama alterna momenti di interesse come all’inizio dell’Ottocento – quando l’immaginario europeo collegò il monumento al mito del giovane eroe Gaston de Foix – ad altri di totale abbandono. Solo in epoca recente, dai restauri condotti nei primi anni Settanta del Novecento fino alle recenti celebrazioni del quinto centenario della battaglia, la stele si è imposta di nuovo all’attenzione e alla cura della comunità. Nonostante ciò, erano ancora poche le notizie che la riguardano. Per esempio non è mai stato studiato il significato delle epigrafi e delle decorazioni simboliche che ne ornano i lati, così come mancava l’analisi dei rapporti col contesto storico-artistico italiano. Da queste incertezze è nato il libro, frutto di una ricerca condotta nell’arco di tre anni su materiali in gran parte inediti. Serena Simoni vinse il Premio Guidarello 2013 per un volume che raccoglieva una serie di scritti originariamente pubblicati per una rubrica su Ravenna&Dintorni.
PRIMO PIANO
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I nuovi locali dedicati alla Holden e che saranno aperti anche domenica 14 dicembre dove è prevista la visione di un film. A casa Vignuzzi, in via Ravegnana, invece alle 16.30, sempre domenica 14 ci sarà una lettura dei lettori volontari per i bimbi fino a 6 anni.
Holden: una nuova sezione in Classense vietata a maggiorenni e bambini Tra le novità del 2014, in particolare per la fascia d’età tra i 12 e 18 anni c’è stata l’apertura alla biblioteca Classense di Ravenna di un’area dedicata specificamente a questa fascia di età. Si tratta della sezione Holden, che è in realtà uno spazio multimediale in cui i ragazzi possono trascorrere il proprio tempo non solo leggendo o prendendo in prestito libri, ma anche giocando, guardando un film (c’è una saletta che è possibile prenotare se si è in un gruppetto). Al momento questa novità viene presentata nelle scuole medie della città dalle bibliotecarie impegnate nei progetti di promozione alla lettura. La nuova area è aperta da appena un mese e, come casa Vignuzzi e tutta la Classense, sarà aperta anche domenica 14 dicembre con, alle 16, proiezione di film a sorpresa e un libro in omaggio a chi effettuerà un prestito. Tra i servizi offerti dalle biblioteche e dunque anche dalla sezione Holden la possibilità di prendere in prestito anche e-book, audiolibri e scaricare film, consultare giornali e dizionari.
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Giallo a scuola, per crescere e capirsi
Il ragazzo invisibile, libro e film a sei mani con il ravennate Fabbri
Il libro per ragazzi della lughese Silvia Golfera pubblicato da Einaudi Titolo (C’è posto per tutti) e copertina (vedi foto) potrebbero indurre a pensare a un libro un po’ di buoni sentimenti, che qualche leghista potrebbe sospettare addirittura buonista. E invece il romanzo della lughese Silvia Golfera, insegnante e da qualche mese assessore comunale, è una bella storia corale ambientata in una classe di una scuola media pubblica dell’hinterland milanese dove si incontrano mondi diversi e dove il tema del cliché e del razzismo è affrontato senza melassa. La trama da vero e proprio giallo (è stato commesso un furto, si è alla ricerca del colpevole) e la struttura con diversi voci narranti assicuramo un ritmo sostenuto. La maestria dell’autrice sta appunto nel permetterci di vedere i vari personaggi da dentro e da fuori, di ricostruire la storia mettendo insieme i vari elementi che hanno a che fare tutti con la vita scolastica, ma anche familiare dei ragazzi. E se costoro, i ragazzi, sono difficilmente incasellabili, più stereotipati (del resto sono raccontati dagli occhi dei figli) escono forse i genitori, anch’essi tuttavia non privi di una loro credibilità e profondità prospettica. Il finale, come ogni giallo classico, servirà a ristabilire l’ordine turbato dal crimine iniziale che rappresenterà anche, nel caso specifico, un momento di crescita e consapevolezza di tutti i personaggi. (fe. an.) Silvia Golfera, C’è posto per tutti, Einaudi ragazzi, 2014, Xxxxx dagli 11
Xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx anni, illustrazioni di Jacopo Carmignani, pp. 168, 11 euro.
C’è anche la penna di un ravennate nel nuovo film di Salvatores, quella dello scrittore e sceneggiatore Alessando Fabbri, ormai da anni residente a Roma, e che nel 2010 uscì per Bompiani con L’ultimo re della spiaggia, ambientato a Marina di Ravenna. Il film Il ragazzo invisibile è in uscita il 18 dicembre mentre già da novembre è in libreria, pubblicato per Salani, l’omonimo libro scritto, così come la scenenggiatura, insieme a Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo. La storia racconta le vicende di un adolescente scontento e infelice, incapace di attirare l’attenzione della ragazza, di farsi capire dalla madre, di trovare una sua dimensione a scuola. La sua passione: i fumetti di supereroi. Finché un giorno scopre di aver un superpotere e ha inizio la sua avventura. Al cinema il cast vedrà, tra gli attori, Ludovico Girardello e nomi noti come Fabrizio Bentivoglio e Valeria Golino.
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ECONOMIA
Le settimane a cavallo del passaggio tra 2014 e 2015 saranno con buona probabilità il periodo decisivo per stabilire se dovrà essere il Credito Cooperativo Ravennate Imolese (Ccri) a salvare Banca Romagna Cooperativa (Brc), l’istituto di Cesena con una zavorra di 450 milioni di euro di crediti deteriorati che mettono a rischio la sua sopravvivenza. Un’operazione che andrebbe a incidere pesantemente sulla struttura del Ccri e quindi oggetto di una delicata analisi da mesi. Il commissariamento di Brc, in corso da quasi due anni, non è bastato per rimetterla in sesto, nonostante la politica estrema di riduzione dei costi (i sindacati sono arrivati a proporre un taglio degli stipendi dei bancari attorno al 25 percento, misura che i commissari hanno ritenuto non ancora sufficiente per garantire il proseguimento dell’attività). Il suo destino ora oscilla fra due estremi: la messa in liquidazione (con la perdita del capitale sociale sottoscritto da circa ottomila soci) o l’assorbimento in un'altra Bcc della zona. Da diverse parti si guarda alla prima ipotesi come quella più logica sotto un profilo di realismo imprenditoriale. Ma sul piatto della bilancia ci sono le sorti di circa duecento dipendenti. Ed ecco che il piano B diventa quasi una necessità. E in questo secondo caso a entrare in gioco è il Credito Cooperativo Ravenna Imolese. Per una semplice ragione: sarebbe l’unica con una sana e robusta costituzione in grado di reggere l’urto. Tra gli uffici del Ccri si guarda alla cosa con un duplice sentimento: è sì un attestato di buona salute ma al tempo stesso si farebbe volentieri a meno di dover togliere le castagne dal fuoco, in un territorio estraneo a quello di influenza dell’istituto, anche se nel pieno dello spirito cooperativo. L’ipotesi che porterebbe la banca di Faenza ad
FINANZA/1
Banca salva banca Per la Brc commissariata c’è il soccorso Ravennate
Il Credito Cooperativo è l’unica Bcc in grado
di evitare la liquidazione della cesenate con 185 dipendenti e 450 milioni di crediti deteriorati. Ma Faenza vuole garanzie. Ipotesi bad bank
assorbire Brc è sul tavolo da qualche tempo, da quando Bankitalia e Federazione regionale delle banche di credito cooperativo hanno spinto per un trasferimento in blocco e non per uno spezzatino fra varie banche. Inizialmente infatti si era ipotizzato un piano di smembramento dei 22 sportelli Brc tra diverse Bcc nella provincia di Forlì-Cesena, soluzione che avrebbe inciso in maniera minore sui conti delle diverse banche coinvolte. A luglio 2013 come cessione di ramo d’azienda Ccri ha acquisito da Brc le filiali di Castiglione di Ravenna e Savio. E sarebbe di certo
allettata dall’idea di potersi espandere nella zona costiera, poco distante da quella ravennate dove è già presente. Tutta la trattativa avviene in assoluto riserbo. Dagli uffici della sede faentina di Ccri in piazza della Libertà dicono che al momento è prematuro fare ipotesi o valutazioni di quello che potrà venire. Ma secondo quanto si vocifera negli ambienti finanziari romagnoli esiste già una bozza di piano. Per prima cosa la creazione di una cosiddetta bad bank (dall’inglese banca cattiva), società costituita per ricevere i crediti ano-
mali di Brc da sanare nei limiti del possibile ricorrendo anche al fondo apposito che le Bcc alimentano a livello nazionale. Poi la chiusura di quattro-cinque sportelli di Brc in virtù di una recente norma di Bankitalia che impone la chiusura delle filiali che non sono in utile. A quel punto le filiali rimanenti passerebbe a Ccri che potrebbe assorbire parte dei dipendenti (difficilmente più della metà di quelli attualmente sotto contratto) avviando da zero l’attività nell’area forlivesecesenate. Andrea Alberizia
FINANZA/2
FINANZA/3
BANCA POPOLARE DI RAVENNA SI FONDE IN BPER
BANCA GENERALI APRE UNA SEDE
Dal 24 novembre è operativa la fusione per incorporazione di Banca Popolare di Ravenna in Banca popolare dell’Emilia Romagna (Bper). A seguito di questa riorganizzazione è nata la direzione territoriale Romagna (con sede a Ravenna, direttore Massimo Versari) composta da 83 filiali più dieci sportelli leggeri. Con le fusioni di Banca Popolare di Ravenna, Banca della Campania e Banca Popolare del Mezzogiorno, Bper completa un percorso che ha ridisegnato la struttura distributiva dell’istituto, articolandola in nove direzioni territoriali sulla penisola.
Banca Generali apre una sede a Lugo, in via Amendola. «La Bassa Romagna per noi è una zona molto importante - ha precisato Massimiliano Ruggiero (responsabile di Emilia Romagna, Toscana e Umbria) - in quanto nell’area vi sono capacità lavorative di rilievo, tuttora sane, imprese e aziende che denotano una forte personalità. Come gruppo abbiamo voluto esserci e, per poter lavorare in sinergia con il territorio abbiamo scelto persone che lo conoscono bene e che sono del posto».
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ECONOMIA
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PORTO
ESTRAZIONI
Ap contro Venezia «La Legge di Stabilità non è un bancomat»
Offshore, laurea più vicina ma se ne va una piattaforma
«Si ritiene inaccettabile che un qualunque progetto infrastrutturale italiano, di qualunque tipo e di qualunque territorio, riceva fondi dalla Legge di Stabilità, come se quest’ultima fosse una sorta di bancomat a disposizione degli amici». La frecciata di Galliano Di Marco, presidente dell’Autorità portuale di Ravenna, è indirizzata verso nord, precisamente su Venezia dopo che negli ultimi giorni si è riacceso il dibattito sulla piattaforma d’altura che l’Ap di Venezia ha allo studio da circa tre anni. Secondo il massimo dirigente dell’authority ravennate la domanda da farsi è «se valga o meno la pena investire per fare una struttura con venti metri di fondale in mezzo al mare, avendo già in Alto Adriatico venti metri di fondale naturale a Trieste. La posizione dell’Autorità Portuale di Ravenna, che ragiona davvero in un’ottica di sistema, è sempre stata che il porto di Trieste debba essere l’hub in Adriatico per le grandi navi portacontainer. Opinione condivisa, nel corso di meeting tecnici, da Msc, Maersk e Contship».
Mentre il mondo universitario fa un altro passo per arrivare a istituire una laurea magistrale in offshore in città, nelle acque antistanti Ravenna dal 2015 non sarà più operativa la piattaforma di perforazione Perro Negro 8 della Saipem, attiva dal 2010 ma non più utilizzata dal committente Eni. Dal 9 al 20 marzo prossimo a Ravenna avrà luogo la prima winter school dedicata al tema dell’offshore organizzata dal dipartimento di ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali (Dicam). «La scuola aperta a studenti ma anche a professionisti del settore – si legge nel comunicato diffuso da Fondazione Flaminia, ente che promuove l’istruzione universitaria e la ricerca in Romagna – sarà il primo passo nel percorso promosso dal Dicam per portare a Ravenna una vera e propria laurea magistrale in offshore. Il progetto vedrà una tappa intermedia che prevede l’introduzione di un curriculum accademico specifico». La scuola è stata presentata questa mattina in municipio: «Il settore dell’offshore è uno dei più significativi e strategici per l’economia del territorio e l’università è disponibile a farsi interprete delle esigenze del tessuto produttivo su questo fronte», ha commentato il vicesindaco Giannantonio Mingozzi. È di ieri invece l’allarme lanciato dalla Cgil per le sorti dei lavoratori impiegati sulla Perro Negro: «Arrivata nella acque ravennati nel 2010 impiega circa 120 lavoratori, di cui il 30 percento italiani. Il personale italiano si avvicenda in turni di 15 giorni di lavoro e 15 di riposo. Viene supportato logisticamente dalla base Saipem a terra, nell'area portuale, che impiega circa 25 dipendenti tra tecnici e impiegati. Non si conoscono le sorti dell'impianto che momentaneamente verrà parcheggiato in attesa di nuove direttive dalla direzione aziendale milanese». Il 2015 di Eni non prevede interventi e quindi non è stato rinnovato il contratto scaduto a novembre. Negli ultimi anni l'attività degli impianti di perforazione nel distretto ravennate è principalmente concentrata in operazioni di manutenzione dei pozzi già esistenti: «Le attuali normative - spiega Alessandro Mongiusti della Filctem Cgil - limitano l'esplorazione e la ricerca di nuovi giacimenti e con la partenza del Perro Negro 8 si raggiunge il minimo storico di impian-
FORMAZIONE «IL LICEO ORIANI MIGLIOR SCIENTIFICO TRA RAVENNA, FAENZA, LUGO E FORLÌ» SABATO 13 L’OPEN DAY L’Oriani è il miglior liceo scientifico dei quattro compresi tra Ravenna, Faenza, Lugo e Forlì. La valutazione è espressa dalla fondazione Giovanni Agnelli che ha realizzato una piattaforma (www.eduscopio.it) a disposizione degli studenti di terza media. La classifica è sulla base di un punteggio che tiene conto dei risultati conseguiti dagli studenti universitari, immatricolati nel triennio dal 2010 al 2012, provenienti dalle scuole superiori prese in esame. Sabato 13 dicembre open day nella sede di via Battisti, alle 16 prima presentazione per il liceo scientifico e di scienze applicate, alle 17, seconda presentazione per il liceo sportivo.
La piattaforma Perro Negro (EniSaipem) nelle acque ravennati
ti operanti simultaneamente a Ravenna. È un campanello di allarme che mette a rischio la continuità della presenza attuale. I dati produttivi degli ultimi anni indicano un declino progressivo della produzione del distretto ravennate e le scelte strategiche di Eni potrebbero avere un effetto domino negativo sulle varie società legate al mondo oil e gas ravennate. Il ridimensionamento si ripercuoterebbe anche su altre diverse attività del territorio». Rimangono quindi due i jack up (piattaforme galleggianti, ndr) operanti nell'offshore ravennate. Oltre al Perro Negro 8 di Saipem, sono attualmente presenti gli impianti americani Atwood Beacon e Key Manhattan. Un altro impianto è l'Adriatic 1 della Nabors Drilling International, un fast move di più piccole dimensioni, installato direttamente a bordo delle piattaforme.
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ECONOMIA
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LAVORO
Jobs Act: sciopero generale di Cgil e Uil In provincia, corteo a Lugo I sindacati
Cgil e Uil hanno proclamato uno sciopero generale nazionale per venerdì 12 dicembre. Sono previste diverse manifestazioni, a livello territoriale, in tutta Italia guidate dal messaggio «Così non va - Abbiamo proposte concrete per cambiare l'Italia». In provincia di Ravenna, Cgil e Uil daranno vita a una manifestazione con corteo a Lugo, dove dalle 10 di venerdì 12 dicembre, è previsto un concentramento nel parcheggio di via Lumagni. Il corteo si snoderà lungo le vie di Lugo fino ad arrivare in piazza Baracca, dove sono previsti interventi di alcuni delegati sindacali, di Tiziana Bocchi della segreteria nazionale della Uil e di Vincenzo Colla, segretario generale della Cgil Emilia Romagna. Per raggiungere la manifesta-
PREMIAZIONE
organizzano bus dalla provincia per il 12 dicembre zione sono stati predisposti pullman in partenza da Longastrino, Savarna, Porto Corsini, Marina di Ravenna, Fruges, Voltana, Ammonite, Lavezzola, San Pietro in Trento, San Pietro in Vincoli, Ravenna, Cervia, Casola Valsenio, Brisighella e Faenza (è possibile prenotarsi nelle sedi sindacali del territorio oppure sul sito www.cgilra.it). «Scendiamo in piazza - spiegano
i sindacati - per una riforma realmente universale degli ammortizzatori sociali, per cancellare le iniquità contenute nella legge Fornero sulle pensioni, per contrastare realmente il lavoro debole e precario, per tutelare i lavoratori licenziati ingiustamente e senza un vero motivo, per una politica che tagli le tasse a lavoratori e pensionati e produca vero contrasto all’evasione, per aprire rapidamente la contrattazione nei settori pubblici, per la risoluzione delle molte crisi industriali anche con il rifinanziamento e la generalizzazione dei contratti di solidarietà, per una misura di contrasto alle povertà, per investire realmente in vere politiche attive per il lavoro, per la lotta alla corruzione, all’evasione, agli sprechi, agli appalti al massimo ribasso e all’economia illegale. Scioperiamo per difendere il ruolo della contrattazione come strumento essenziale per la tutela delle condizioni normative e salariali dei lavoratori e per un piano straordinario che metta in sicurezza il territorio dal rischio ambientale».
CONFARTIGIANATO
Artigiani, il fatturato piange In calo in un’azienda su due. Autofinanziamento per una su tre
Inserimento disabili, ecco le aziende più attive Le società Coccinella e Eco Recuperi e la coop sociale San Vitale sono i vincitori di “Il giusto più del dovuto”, concorso tra le imprese della provincia che si sono distinte nell’assunzione di disabili. Imprese che hanno assunto più persone disabili di quelle previste dalla legge: Coccinella (Ravenna), Perris (Ravenna), Tl Tecnologica (Lugo). Per le buone prassi di inserimento, graduatorie distinte tra imprese e coop sociali. Il primo podio è composto da Eco Recuperi (Solarolo, nella foto la targa consegnata dal prefetto Fulvio Della Rocca il 3 dicembre al teatro Alighieri di Ravenna), Liverani (Lugo), Sicis (Lugo). Il secondo invece da San Vitale (Ravenna), Ceff Bandini (Faenza), La Traccia (Conselice).
PARCHI DIVERTIMENTO NEL 2014 MIRABILANDIA BATTE CRISI E MALTEMPO IL GIRO D’AFFARI CRESCE DEL 4 PERCENTO E ARRIVA A 45 MILIONI. IN UN ANNO 1,6 MLN DI VISITATORI Il bilancio della stagione 2014 per Mirabilandia si chiude con 1,61 milioni di visitatori e un giro d’affari che supera i 45 milioni di euro (aumenti del 6 percento e 4,1 percento rispetto al 2013). Le vendite online rappresentano ormai il canale più importante in termini di visitatori: nel 2014 i biglietti digitali hanno superato quelli venduti agli ingressi. Mirabilandia, si legge nella nota diffusa dall'ufficio stampa, è il parco di divertimenti più grande d’Italia per estensione, con una superficie complessiva di 850mila mq, di cui 400mila occupati dal parco tematico e 100mila dal parco acquatico Mira Beach. Fa parte dei 70 parchi del gruppo Parques Reunidos.
Meno di nove dipendenti con nuove assunzioni nel corso dell’anno, fatturato in calo incassato a 60 giorni, imposte sugli immobili raddoppiate. È la fotografia dell’impresa nelle aree artigianali del comune di Ravenna scattata da Confartigianato andando a sondare per il terzo anno consecutivo le sue associate operative soprattutto tra Bassette e Fornace Zarattini. Il 53 percento delle imprese intervistate ha un massimo di 9 addetti (il 21 percento da 10 a 19 addetti e il 26 oltre i 19 addetti). Nel 2014 rispetto al 2013 il 45,4 percento delle imprese intervistate, dichiara una diminuzione di fatturato che conferma, anche se con un leggero miglioramento nei confronti dell’anno passato il dato negativo. Le previsioni per il 2015: il 27,7 percento prevede un’altra diminuzione del fatturato, il 22,3 percento delle imprese invece presume un andamento analogo a quello 2013 e il 27,7 percento immagina di migliorare le proprie performance di quest’anno e oltre un quinto degli intervistati non riesce a fare previsioni. Sul tema del personale dipendente nel 2014 il 33,8 percento delle imprese dichiara di aver avuto personale che si è dimesso o è stato licenziato, oltre il 27,8 percento ha dichiarato di aver utilizzato gli ammortizzatori sociali e un 38,9 percento ha fatto delle assunzioni, un dato quest’ultimo positivo che controbilancia positivamente il dato del personale dimes-
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so o licenziato. Per il 2015 si registra un aumento della possibile richiesta dell’utilizzo della cassa integrazione (38,9 percento delle imprese è interessato). Il tema dei tempi di pagamento, la quasi totalità delle imprese utilizza come modalità di pagamento quella a 60 e 90 giorni che interessa rispettivamente il 70 percento e il 15 percento del fatturato. Il 30 percento del fatturato delle imprese ha purtroppo modalità di pagamento superiore a 120 giorni. Il 65 percento degli intervistati ha registrato nel 2014 un aumento dei ritardi di pagamento che mediamente oscilla al 30 percento della tempistica definita contrattualmente. Sul piano degli investimenti si evidenzia che negli ultimi tre anni il 78 percento delle imprese abbia fatto investimenti utilizzando per il 51 percento il credito ordinario o le leggi d’incentivo, il 21 percento tramite i Consorzi Fidi o Leasing e quasi un terzo tramite autofinanziamento. In tema di imposte e tasse comunali l’indagine ha preso i dati contenuti nel Libro Bianco che Confartigianato ha presentato nel mese di settembre di quest’anno. Una attività collocata nelle aree artigianali del Comune di Ravenna che utilizza un immobile di duemila metri quadrati, accatastato in categoria D7 e con una rendita catastale di 6mila euro nel quadriennio 2011-2014 ha avuto aumenti di oltre il 35 percento per lo smaltimenti di rifiuti e del 96,97 percento per le imposte sugli immobili.
I giorni di attesa con cui incassa il 30 percento delle imprese
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
L’arte di creare un sorriso
IMPLANTOLOGIA
DENTALE: Denti fissi in poche ore! Il mondo odontoiatrico ha subìto oggi un’evoluzione straordinaria. Questa branca della medicina, dopo essere stata in letargo per molto tempo rispetto agli altri campi medici, negli ultimi anni si è svegliata e sviluppata in maniera sorprendente, diventando un settore tra i più evoluti. I progressi della tecnologia, la superiore conoscenza scientifica e la maggiore esperienza clinica, hanno consentito alla nostra equipe medica di poter fornire ai pazienti la possibilità, là dove necessario, di inserire impianti completi di denti, in pochissime ore. Il professore Guerrino Caso e i suoi assistenti, presso la nostra struttura, applicano da anni e con successo protocolli innovativi sui nostri pazienti. L’utilizzo di un sistema avanzato di diagnosi e soluzione, ha consentito ai nostri medici di elaborare, nello specifico, un protocollo di facile applicazione che prevede il carico protesico immediato, per quanto riguarda la mancanza di uno o più denti, fino ai casi estremi di edentulia totale. Inoltre si tratta di una tecnica che permette un abbattimento dei costi fino al 50% rispetto a metodi più tradizionali.
MEDICINA ESTETICA I fili di sospensione Il più innovativo sistema di ringiovanimento senza chirurgia. Il filo di sospensione è un filo riassorbibile che consente di praticare un sollevamento per tessuti cadenti. La procedura è veloce, sicura e facile da eseguire. Non richiede alcuna incisione nella pelle poiché i fili, attraverso un sottile ago spinale, vengono inseriti nel tessuto sottocutaneo con anestesia locale. Questi fili sono dotati di piccole spine bidirezionali convergenti, che, una volta inserite sotto la pelle, si aprono creando una struttura di supporto che raccoglie i tessuti molli del viso. Gli effetti positivi dei fili di sospensione appaiono subito dopo l’operazione: potrete vedere e apprezzare il riposizionamento ed il recupero della plasticità del viso (effetto tridimensionale). I risultati migliorano nei successivi mesi (da un minimo di 2 a un massimo di 12), e in seguito l’effetto lifting sarà di lunga durata. Un aumento di acido ialuronico, collagene ed elastina è visibile grazie alla fibrosi indotta dalla forma particolare e specifica dei fili spinati.
W W W. L I A S M I L L E R . I T
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LETTORI detti e contraddetti
a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
CONTATORI PIOMBATI ALLE CASE MA L’ERRORE ERA DI HERA Siamo in tempi di crisi, ma sembra che a pagare siano sempre e comunque le solite vacche buone da mungere e i cattivi pagatori continuino per oscuri motivi a farla franca, oppure ad ad avere maggiori tutela di altri. Un condominio modello, a cui è capitata la sfortuna di incappare in errori di fatturazione Hera (reiteratisi per oltre un anno di addebiti e accrediti sbagliati) si è visto staccare il gas come il peggiore dei morosi. È successo a Marina di Ravenna, in un mio condominio, dove però sono riuscita, grazie allo sforzo titanico congiunto del presidente Anap, Paolo Caprasecca e dell'avvocato Enrico Crocetti Bernardi di Ravenna, a riallacciare la fornitura gas in tempo di record, entro 24 ore dal distacco [...]. Il fatto increscioso per me e per la serietà dell'utente che amministro, sempre in regola con i pagamenti con tutti i fornitori, da oltre 50 anni, ha spiazzato tutti: me in primis e poi i condomini [...]. Motivo del fatto: un disguido di fatturazione da parte di Hera che ha comportato un danno economico di cassa per il condominio per diversi mesi, in quanto il consumo del gas uso cucina (dell'incidenza di qualche centinaio di euro all'anno) è stato fatturato tanto quanto il consumo di un secondo impianto di riscaldamento di diverse decine di migliaia di euro. Accortami dell'errore, ho preso contatti con gli uffici Hera, ma tra accrediti e storni, nuovamente Hera si è sbagliata nel riaccreditare le cifre e la cosa è continuata per mesi. Adesso un energy manager espressamente dedicato, farà il controllo dei conteggi di tutte le bollette [...]. Al fine di ottenere un chiarimento definitivo, a fronte di circa 22mila euro di crediti vantati da Hera, avevo richiesto 15 giorni per un controllo da parte di un revisore e poi avrei provveduto al pagamento, versando intanto un acconto. La trattativa era
alla base di un buono e corretto rapporto con il cliente. Deploro la chiusura dello Sportello Condominio qui a Ravenna, che dava a noi amministratori in questi casi, la possibilità di risolvere problemi con precisione e buon senso, con un paio di operatori espressamente dedicati. [...] Non non avendo mai avuto problemi del genere in 20 anni di carriera con nessun fornitore, tranne che con Hera, non intendo lasciare la cosa senza conseguenze, poiché, paradossalmente, anche la mia immagine professionale ha subito un danno, solo per aver usato la diligenza del buon padre di famiglia nel tutelare gli interessi del condominio. Oltre al danno quindi la beffa. Daniela Zeba, Ravenna
RAVENNA DIVENTI
L’autunno dietro la rete di @mattede13 Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio pubblicata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #instaravenna. Questa è scattata da @mattede13 a Ravenna.
in corso da alcuni giorni, quando inaspettatamente e contrariamente ai tempi stabiliti dalle parti, gli operai Hera, l’1 dicembre, hanno piombato i contatori lasciando gli utenti al freddo. Un fulmine a ciel sereno. Considerato il gas un bene primario e considerata tutta la vicenda, francamente il comportamento di Hera non si spiega visto che il condominio, che ha da sempre onorato i propri impegni, non è mai stato un cattivo pagatore. Gli sforzi compiuti dal Presidente ANAP e dal legale del condominio, hanno fatto sì che però si sia addivenuti ad una momentanea risoluzione che porterà in tempi
brevissimi alla risoluzione definitiva con il pagamento del dovuto, ma con chiarezza e trasparenza, in un clima collaborativo e costruttivo. [...] Pur comprendendo le esigenze di bilancio e di incasso, un'azienda come Hera, considerato che la questione è stata generata da suoi reiterati errori di fatturazione, piuttosto che accanirsi con una miopia ingiustificata contro il condominio, avrebbe dovuto avere un po' più di buon senso (gli si erano chiesti 15 giorni) ma oramai la logica del profitto unita all'accentramento della dirigenza dell'azienda, ha fatto perdere quel contatto umano e personale che sarebbe
UNA LIVE MUSIC CITY Se fossi un musicista professionista, sarei arrabbiatissimo. Ho altri cespiti, per fortuna, e posso dedicarmi alla musica con spirito libero e per puro divertimento. Ma ciò non toglie che una voce, pur nell'indifferenza pressoché totale, possa levarsi nel deserto e nel grigiore di una provincia che, in quanto tale, tenta spesso degli exploit risibili come l'avventura di Ravenna Capitale. Amo e odio la mia città come tutti, ma sottostare a certi balzelli mi fa piangere il cuore, giacché ogni città che si definisca amante della cultura dovrebbe favorire la musica dal vivo, di qualsiasi genere e di qualsiasi colore, e non osteggiarla come accade ahimé in quasi ogni parte d'Italia. Mi riferisco tra le altre cose agli esosi balzelli della Siae, che da tempo rintuzzano ogni tentativo di creare eventi che diano un giusto compenso e una giusta soddisfazione ai musicisti e a chi permette loro di esprimersi. La Siae è un'idra dotata non di nove, bensì di mille teste, che agisce di fatto in un regime monopolistico: in altri Paesi vi sono più enti riguardo ai diritti d'autore, in libera concorrenza tra loro. Avvezzi siamo, noi italiani, a questo genere di cose. Chiariamo bene
un dettaglio importante: sulla carta difendere i diritti d'autore è sacrosanto, ma il problema è l'applicazione delle tariffe, oggettivamente troppo alte e discriminanti [...]. Quella della Siae a rigor di logica non è una tassa, cioè non si riscuote per conto dello Stato. Questi balzelli per poter far musica dal vivo sono assurdi e hanno spesso, tra le nefande conseguenze, quella di eliminarla del tutto dalle programmazioni dei locali, i quali spesso invece vorrebbero e potrebbero organizzare degli spettacoli coi fiocchi. Si sa che la maggior parte di noi non attira masse da stadio e che a volte non si arriva neppure a coprire il costo della benzina necessario a raggiungere il luogo dell'esibizione: spesso si suona a prezzi ingiusti pur di tentare di rallegrare la serata a noi e ai nostri 25 lettori, ops... volevo dire 25 avventori. Un'altra questione riguarda il profitto dei gestori dei locali: se ti chiedono di portare gente, te ne devi andare subito. Non sta ai musicisti portare gli avventori. È sotto gli occhi di tutti che nel Ravennate (e non solo) suonano quasi sempre gli stessi, perché ai gestori interessa l'incasso e l'incasso in genere con i soliti noti è assicurato. Alcuni sono bravi, altri meno, ma sono sempre gli stessi: il nesso con ciò che ho detto prima sta nel fatto che i balzelli della Siae cristallizzano ancor più questa situazione, poiché son mosche bianche i gestori o gli imprenditori che rischiano puntando su nuovi artisti; in genere chi lo fa ama la musica e se talvolta ci perde (anche e soprattutto per gli alti costi Siae) non se ne lamenta troppo. Per i più l'unico motivo è il profittto e si deve pur capirli. Mi rivolgo a chi ha un certo potere nelle istituzioni e negli enti locali e auspico che la Provincia si adoperi affinché sia possibile sbloccare questa situazione, per favorire gli artisti o almeno per non osteggiarli; si abbassino quei balzelli agli esercenti, giacché la musica dal vivo rimane sempre uno dei modi più piacevoli per trascorrere la serata. Ravenna, capitale o meno, dia l'esempio e diventi una live music city. Paolo Petitto, Ravenna
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a buffet
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FOTOGRAFIA
CULTURA IN MOSTRA/1
IN MOSTRA/3
La passione per la musica in 22 primi piani di artisti
MyCamera: l’essenza della comunicazione negli scatti di Martin
Volto noto agli appassionati di musica più o meno alternativa della zona, Massimo Serena Monghini ha alle spalle qualcosa come circa 1.200 concerti – ci dice al telefono dopo una veloce stima – a cui va da spettatore ormai dal lontano 1989. Oggi 42enne con figli e un’attività da portare avanti (è il titolare della rinomata Osteria del Tempo Perso, in centro a Ravenna), porta avanti ancora la sua passione, che da qualche anno unisce anche a quella per la fotografia. E con la sua Canon ha iniziato a raccogliere istantanee dai concerti. In passato ne aveva già esposte alcune al Fargo, ora si appresta a inaugurare una vera e propria mostra ai piani superiori del Moog Slow Bar di vicolo Padenna, in centro a Ravenna. «Nel frattempo la qualità è migliorata credo in maniera evidente – ci dice al telefono –, sono un autodidatta, ho iniziato a fotografare sei anni fa, chiedendo anche consigli ai professionisti e pian piano sono cresciuto cercando di approfondire la tecnica». Al Moog saranno esposti 22 primi piani di artisti e musicisti scelti da Serena Monghini «per quello che riescono a comunicare: non per forza stanno suonando o cantando, spesso sono ripresi nei momenti di pausa e l’obiettivo è N MOSTRA/2 quello di proporre una mostra non banale». IL BAGNO HANA-BI DI FRANCESCA SARA CAULI L’esposizione – dal titolo “Musica in primo Ha inaugurato mercoledì 10 dicembre al piano – verrà inauguraFargo di via Girolamo Rossi, in centro a Ravenna, la mostra “In a bar over the sea” ta giovedì 11 dicembre di Francesca Sara Cauli, fotografa sarda alle 18 e resterà visibile che si occupa in particolare di reportage fino al 6 gennaio. di musica dal vivo per alcune riviste nazioSi tratta di foto in nali del settore. Dal 2013 è anche la fotobianco e nero che grafa ufficiale del Beaches Brew Festival ritraggono, tra gli altri, che si svolge ogni estate all'Hana-Bi di artisti del calibro di marina di Ravenna. E in mostra al Fargo ci Nick Cave (dal concerto sono proprio foto scattate all’Hana-Bi, il bagno di Marina succurdi Lucca), Arto Lindsay sale del Bronson in cui è possibile ascoltare gratis in spiaggia (a Faenza) o l’ex leader concerti di band di rock alternativo di caratura internazionale. dei Czars John Grant (a Bologna). (lu.ma.)
Inaugura alla presenza dell’artista venerdì 12 alle 18.30, la nuova mostra fotografica della galleria MyCamera di via Pasolini, a Ravenna. Si tratta di “Double Bind” della 34enne fotografa veneta (ma che vive e lavora a Milano) Allegra Martin, «che ripensa la pratica fotografica – spiega il curatore – per avvicinarsi all’essenza della comunicazione». La mostra resterà visibile fino al 25 gennaio. Per informazioni: mycamera@alessandradragoni.it.
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IL PROGETTO
“Saluti da Ravenna”: nuove cartoline d’autore
Il cantautore Hugo Race in una foto di Massimo Serena Monghini. A destra due delle nuove cartoline del progetto “Saluti da Ravenna”
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BAGNACAVALLO SCATTI DALL’AMERICA LATINA “Trasudamerica” è la mostra fotografica del 38enne bagnacavallese Marco Luongo che sarà inaugurata sabato 13 dicembre alle 17 a palazzo Vecchio, in piazza della Libertà a Bagnacavallo. Gli scatti in esposizione raccontano il grande continente latino-americano tra Cile, Bolivia e Perù visti dagli occhi di un semplice viaggiatore, soffermandosi non solo sulle grandi panoramiche, ma anche su scene di vita quotidiana. La mostra rimarrà esposta fino a martedì 6 gennaio: i venerdì e sabato di dicembre dalle 21; domenica 14, 21 e 28 dicembre dalle 17 alle 21.30. Info: 340 1051700.
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Nuova puntata del progetto “Saluti da Ravenna” a cura dell’Osservatorio Fotografico. L’appuntamento è per il 18 dicembre con la presentazione di una nuova tiratura di cartoline d’autore in edizione limitata, realizzate dai fotografi Cesare Fabbri, Guido Guidi e Gerry Johansson. In occasione della presentazione sarà possibile spedire direttamentele “Cartoline da Ravenna” e anche le cartoline delle passate edizioni, realizzate da Jonathan Frantini, Luca di Giorgio, Roberta Galassini, Moira Ricci e Theo Volpatti. L’evento è realizzato in collaborazione con Ravenna Teatro.
Uno degli scopi del nostro lavoro è rendere il più indipendenti possibile le persone anziane. È una condizione basilare perché gli anziani siano anche psicologicamente indotti a “non lasciarsi andare” e, anzi, a dedicare il proprio tempo agli interessi della vita quotidiana: mobilità, comunicazione con altri, attività proposte della casa, svago. Inoltre, anche la posizione strategica della casa aiuta a non sentirsi isolati, ad uscire e ritrovarsi nel centro storico di Ravenna, in contatto continuo con i turisti che si recano alla tomba di Dante, e vicino a mercatini, bar, negozi. Garantiamo la più totale riservatezza. Telefonate per un appuntamento, attraverso il quale, esponendo i vostri problemi, potremo realizzare un progetto personalizzato: 0544.438873 - 0544.455788 - 0544.37016
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CULTURA
MUSICA
CLASSICA
MUSICAL
LEGGERA
IL CANTO DI NATALE DI DICKENS PER BENEFICENZA
Da Mozart a Mahler con l’Open Ensemble al ridotto dell’Alighieri Il prossimo appuntamento dei Concerti della Domenica curati dall’associazione musicale Angelo Mariani propone domenica 14 dicembre alla sala Corelli del teatro Alighieri alle 11 un quartetto di tre archi e pianoforte, l’Open Ensemble. Lo compongono la violinista Renata Sfriso, il violista Riccardi Masi, il violoncellista Giovanni Bacchelli e il pianista Daniele Fredianelli. I quattro musicisti provengono da esperienze solistiche e cameristiche diverse e hanno collaborato con alcune delle principali orchestre italiane. L’Open Ensemble deve il suo nome al desiderio di offrire al pubblico programmi “aperti” a pagine della grande letteratura, trascrizione di brani originali, accanto a pagine poco conosciute. Il programma ravennate prevede in apertura il Quartetto K. 478 n. 1 di Mozart, terminato nel 1785 e rivoluzionario rispetto ai quartetti precedenti, in quanto propone una relazione assai più dialettica fra pianoforte e archi, seguito da Quartettsatz, l’unico quartetto composto per questo organico da Gustav Mahler, e dal Quartetto op. 47 di Schumann, scritto nel 1842, anno di intensa creatività per il compositore tedesco. Al termine sarà servito un aperitivo.
Una delle più famose e commoventi storie di Natale rivisitata in chiave moderna arriva sui palchi teatrali ravennati. Ispirato dal canto di Natale “A Christmas Carol” di Charles Dickens il musical vedrà esibirsi sul palco il coro GenGenGè, la The Jameson Band, il corpo di ballo Wait for Sound e il gruppo teatrale Officina degli Attori. Il primo spettacolo è in programma domenica 14 dicembre alle 21 al teatro comunale di Russi (via Cavour n. 10). Il ricavato sarà devoluto all’associazione Linea Rosa, che accoglie le donne vittime di violenza. L’appuntamento successivo sarà martedì 23 dicembre sempre alle ore 21 al Rasi di Ravenna con il ricavato che andrà in beneficenza all’associazione “Il Mosaico”, che consegnerà i fondi alla T.I.N. (Terapia Intensiva Neonatale) dell’Ospedale di Ravenna. Info e prenotazioni: 0544 591323 - 333 5604711.
Dai palchi con Jovanotti al Mariani
COMMEDIA MUSICALE
Dopo il pienone dell’Urban Pub Cabaret (vedi foto), tornano gli spettacoli al Mariani Life style di via Ponte Marino, in centro a Ravenna. Giovedì 11 dicembre è in programma il concerto in stile country-rock dei ravennati Knolls 97. Venerdì 12 invece jam session del “Trio Gliceridi” con musicisti che hanno suonato con Mario Biondi e Jovanotti. Sul palco Morena Molinari (voce), Luca Florian (percussioni), Ricky Burattini (tastiera) e Giacomo Uncini (tromba).
“SE IL TEMPO FOSSE UN GAMBERO” ALL’ALIGHIERI Sabato 13 dicembre (ore 21) al teatro Alighieri di Ravenna nell’ambito della rassegna Teatro Musica (operetta, musical e commedia musicale) della Capit va in scena la commedia musicale “Se il tempo fosse un gambero” con musiche di Armando Trovajoli (direttore Orio Conti, Maestri collaboratori Annalisa Gardella e Jenny Ballarini; regia di Alessandro Braga).
PIANGIPANE
MAMA’S CLUB
A tutto swing al teatro Socjale Il Parma Brass Septet in un viaggio nella canzone americana e non solo
Dall’omaggio al vino al soul di Gloria Turrini Al Mamas’ Club di Ravenna venerdì 12 dicembre serata dedicata al vino tra parole, degustazioni e musica con Eliseo Dalla Vecchia e Gianluigi Tartaull che interpreteranno canzoni e poesie e Livia Santini che terrà le fila del discorso. Sabato 13 invece concerto tra soul e blues con il trio Turrini-Guidi-Veronesi (nella foto la cantante Gloria Turrini).
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Al teatro Socjale di Piangipane, venerdì 12 dicembre dalle 21 sarà di scena lo swing con il Parma Brass Septet in un concerto denominato “Songs & Melodies”. Spaziando tra i maggiori autori di tutti i tempi, questo storico gruppo di ottoni propone un viaggio musicale tra le canzoni americane (e non solo) entrate a far parte del patrimonio culturale universale (da Duke Ellington a George Gershwin), per terminare con un tributo al mito di Frank Sinatra. Ritmo e ironia si fondono in questo spettacolo, che si avvale di nuovi arrangiamenti e dell’inserimento di batteria e voce (grazie, rispettivamente, alla presenza di Paolo Murena e Fabrizio Berta). I tradizionali cappelletti del Socjale all’intervallo. Info e prenotazioni: 335 372020.
Frank Sinatra sarà omaggiato al Socjale dal Brass Septet
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CULTURA
MUSICA
ROCK ITALIANO/1
ROCK ITALIANO/2
Il ritorno dei Marlene Kuntz
Cristina Donà apre il festival dei “Passatelli”
La band piemontese a Ravenna per il tour che celebra il ventennale di “Catartica” Arriva anche al Bronson di Madonna dell’Albero (venerdì 12 dicembre, dalle 21.30, biglietti a 15 euro) il tour “Catartica 994/014” con cui i Marlene Kuntz celebrano il ventennale di uno dei dischi di culto del rock indipendente italiano. I tre fondatori della band piemontese – Cristiano Godano, Luca Bergia e Riccardo Tesio – eseguiranno dal vivo tutto Catartica, l’album che che nel 1994 sparigliò le carte della scena, riuscendo a unire chitarre noise a evocativi testi in italiano. Considerati spesso la risposta italiana ai Sonic Youth, i Marlene Kuntz sono ricordati dai fan della prima ora anche per “Il Vile” (1996) e “Ho Ucciso Paranoia” (1999), prima del loro approdo graduale verso un rock cantautorale più vicino alla tradizione italiana d’autore. In “Che cosa vedi” (2000) si fanno conoscere dal grande pubblico grazie al duetto con Skin (Skunk Anansie). In “Senza Peso” (Virgin, 2003) assumono un respiro internazionale con le collaborazioni di Rob Ellis (batterista di PJ Harvey, produttore di Placebo, Marianne Faithfull, Anna Calvi, Scott Walker) e Warren Ellis, storico violinista di Dirty Three e Nick Cave. Seguiranno altri due dischi distribuiti da Virgin, “Bianco Sporco” (2005), con al basso Gianni Maroccolo (CSI/CCCP/PGR) e “Uno” (2007) in cui ospitano Paolo Conte al pianoforte nel brano “Musa”. Con gli ultimi due lavori usciti per Columbia/SONY, “Ricoveri virtuali e sexy solitudini” e “Nella tua luce” arrivano in formazione Luca “Lagash” Saporiti (già bassista dei La Crus) e il polistrumentista Davide Arneodo. Ultimo capitolo della ventennale carriera della band di Godano, Tesio e Bergia è l’Ep “Pansonica”, che contiene noti outtake del periodo “Catartica” finalmente registrati e distribuiti su disco. Il mini-album verrà presentato dal vivo in questo tour che fa tappa anche a Ravenna.
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Torna il festival natalizio “Passatelli in Bronson”: dal 18 al 21 dicembre un evento unico che vedrà sul palco alcuni tra i gruppi più importanti del panorama musicale indipendente italiano, ma anche internazionale (grazie quest’anno alla presenza di Bombino). Si parte giovedì 18 dicembre al Bronson di Madonna dell’Albero con il concerto di Cristina Donà che dalla metà degli anni ’90 è una delle voci più originali della scena musicale italiana, di cui è stata indiscussa protagonista accanto a gruppi come i La Crus, gli Almamegretta, gli Afterhours o i Marlene Kuntz. Ad aprire la serata, alle 21.30, Massaroni Pianoforti, al secolo Gianluca Massaroni, classe 1976, viene da Voghera e si definisce AENZA “cantautonomo”. Ha collaborato e registrato SYNTH-WAVE OSCURA al fianco di Cesare CON I TEDESCHI KELUAR Malfatti dei La Crus. Sul prossimo numeAl Clandestino di Faenza giovedì 11 dicembre concerto dei Keluar, ro del nostro giornale, duo tedesco che propone un’oin distribuzione proprio scura synth-wave di matrice dal 18 dicembre, il anni’80, in bilico tra episodi ballaresto del programma bili e momenti maggiormente dettagliato del festival. sperimentali. Sabato 13 l’appunPrima dei concerti tamento è invece con il dj ravencena (con anche passanate Matteo Pit. telli) al piano superiore del Bronson.
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PINARELLA FOLK ROCK MEDIOEVALE CON I DIABULA RASA
AGENDA AL BRONSON ANCHE GLI AMERICANI LOVE INKS Sabato 13 dicembre al Bronson di Madonna dell’Albero concerto dei Love Inks. Si tratta dell’unica data italiana del terzetto popwave di Austin (Texas). Ad aprire la serata Tante Anna. Ingresso gratuito entro le 23.
Nella foto (di Simone Cargnoni), il leader dei Marlene Kuntz Cristiano Godano alle prese con un’intervista televisiva durante il tour di “Catartica” che finora ha riscosso un grandissimo successo tra i fan della prima ora della band, con spesso migliaia di persone sotto il palco. Venerdì 12 dicembre i Marlene saranno al Bronson
Serata quantomeno originale al Rock Planet di Pinarella di Cervia con i paladini del folk-rock medioevale italiano, i Diabula Rasa (nella foto). In apertura il folk metal dei marchigiani Haegen e del Folk Metal Jacket.
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ore 17: Il Cielo delle vacanze ore 20, Osservazione della volta stellata
I Venerdì dell'A.R.A.R., Sala Conferenze del Planetario, INGRESSO LIBERO
La biblioteca di Babele: recensioni di libri di astronomia e scienza
Martedì 16 dicembre, ore 21.00
Paolo Morini:
La stella dei Magi?
Martedì 23 dicembre, ore 21.00
SEMPRE DALLA TUA PARTE!!! Ravenna - Via B. Nigrisoli 13 (Zona Ospedale) Tel.0544.1885994-349.7183375
Massimo Berretti: Il cielo invernale
I Giardini di Natale:
(Ingresso Libero - attività adatta a bambini a partire dai 6 anni)
Martedì 30 dicembre, ore 21.00 Oriano Spazzoli:
Cieli d'America: l'importanza del cielo e della scienza nella storia del nuovo mondo
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Si consiglia la prenotazione
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CULTURA
TEATRO
PROSA/2
PROSA/1
«Il teatro per me? Sorpresa e magia» Parla l’attore Claudio Casadio in scena con il nuovo spettacolo scritto da Carlotto Dopo Oscura immensità, Il mondo non mi deve nulla è la nuova pièce teatrale di Massimo Carlotto, prodotta da Teatro e Società, Accademia Perduta/Romagna Teatri e CSS Teatro stabile di innovazione FVG, interpretata da Pamela Villoresi e Claudio Casadio, con la regia di Francesco Zecca. Dopo l’anteprima a Bagnacavallo e la prima nazionale a Rimini (dove del resto la storia è ambientata) la tournée, che toccherà poi tutta Italia, approda intanto al Masini di Faenza dal 12 al 14 dicembre alle 21. Si tratta di una riflessione sul senso che diamo alle nostre vite, sul peso del caso e della nemesi, sulla libertà di scelta delle nostre coscienze. Ne abbiamo parlato con l’attore protagonista ravennate Claudio Casadio sullo spettacolo e anche sul suo futuro. La prima impressione dopo la lettura del testo? «Mi sono visto subito dentro. Ho capito che Massimo aveva scritto pensando a me. Il linguaggio e il carattere del personaggio mi sono molto vicini come l’ambientazione che è appunto Rimini. C’è il nostro carattere romagnolo fatto di durezza e autoironia. Portare nei teatri di prosa di tutta Italia questo elemento di romagnolità vero, mi piace molto perché lontano dallo stereotipo di certa comicità. Ho anche una sorta di orgoglio a interpretarlo, non è per campanilismo, ma credo che rappresenti il carattere, lo stile e il sapore che abbiamo noi romagnoli in un modo che non era mai stato portato in scena». Come reagisce il pubblico a testi contemporanei così crudi come quelli di Carlotto? «In maniera straordinaria! Oggi al pubblico piace il teatro contemporaneo che parla delle cose che accadono oggi. Parliamo della crisi, delle donne in maniera che arriva diretta agli spettatori. C’è voglia di novità e di un contemporaneo fatto in maniera comprensibile che possa essere goduto». Come è passare da ruoli teneri per l’infanzia a quelli di ladro e galeotto? «Porto dietro il mio bagaglio di esperienza e lo faccio crescere. Sono a mio agio sul palco e sviluppo il ruolo da recitare. Quando ero Pollicino parlavo in romagnolo, questo me lo sto portando dietro. Un attore deve crescere. È bello parlare a tutti, negli spettacoli per adulti utilizzo una recitazione ironica e sottile che piace, ma che è la stessa che piaceva ai bambini! L’importante è non perdere il filo comune che collega tutti i miei personaggio e che sintetizzo con queste tre parole: emozione, sorpresa e magia. Quello che per me è il teatro».
LA TRAMA L’INCONTRO
DI
ADELMO
E
LISE
La trama di Il mondo non mi dieve nulla, che è anche un romanzo di Massimo Carlotto da poco uscito per e/o, vede Adelmo (Claudio Casadio), un ladro stanco e sfortunato, notare una finestra aperta sulla facciata di una palazzina ricca e discreta. La tentazione è irresistibile e conduce l’uomo a trovarsi faccia a faccia con Lise (Pamela Villoresi), la stravagante padrona di casa, una croupier tedesca in pensione. Nessuno dei due corrisponde al ruolo che dovrebbe ricoprire e, in una spirale di equivoci, eccessi e ironia, si sviluppa un rapporto strano, bizzarro ma complesso e intenso sul piano dei sentimenti. Adelmo cerca di arginare la precarietà che lo sta allontanando da un’esistenza normale; Lise, invece, è convinta di non avere più crediti da riscuotere dal mondo intero e sogna che Rimini si stacchi dalla terra e vada alla deriva per l’eternità.
Com’è condividere il palco con Pamela Villoresi attrice che ha lavorato da Bellocchio fino a Sorrentino? «Sono molto contento che abbia accettato di lavorare con noi a questo spettacolo. Pamela è una grande attrice. L’idea di lavorare con lei in scena mi emoziona. Ha un modo di lavorare intelligente e generoso. Non vedo l’ora di iniziare le repliche». L’uomo che verrà di Giorgio
Diritti ebbe un grande successo. C’é ancora il cinema nel futuro Claudio Casadio? «Io sono un attore di teatro. Alla mia età sento che sul palco mi diverto e mi realizzo, voglio fare teatro per i prossimi venti anni. Fare cinema si concilia difficilmente con le tournée teatrali. Mi sono capitati progetti belli che sono stati spostati e a cui ho dovuto rinunciare perché ero in scena. Al momento sono nell’aria progetti bellissimi con registi
che amo molto, vediamo se vengono a terra». Con quale che regista? «Nuovamente con Giorgio Diritti. Ho iniziato a fare cinema in età avanzata, non voglio farmi notare in quel mondo accettando molti ruoli. Credo che un attore al cinema si consumi. Sono cose che avrei fatto da giovane se mi fossero interessate. Voglio fare pochi film, solo quelli a cui davvero tengo». Matteo Cavezzali
L’ENRICO IV DI BRANCIAROLI BAGNACAVALLO
A
Franco Branciaroli, dopo i recenti successi ottenuti con Servo di scena, Il Teatrante e Don Chisciotte, continua la sua indagine sui grandi personaggi del teatro portando sulla scena l’Enrico IV, dramma in 3 atti di Luigi Pirandello, scritto nel 1921. Lo spettacolo, diretto dallo stesso attore ed interpretato con Melania Giglio, Giorgio Lanza, Antonio Zanoletti, Tommaso Cardarelli, Valentina Violo, Daniele Griggio, Sebastiano Bottari, Andrea Carabelli, Pierpaolo D’Alessandro, Mattia Sartoni, andrà in scena al Goldoni di Bagnacavallo venerdì 12 dicembre alle 21
IL VENTO DEL NORD CON CITRAN E CASELLI Per la stagione di prosa del Comunale di Cervia prosegue martedì 16 e mercoledì 17 dicembre alle 21 con Le ho mai raccontato del vento del nord, tratto dall’omonimo libro di Daniel Glattauer, venduto in milioni di copie in tutto il mondo e descritto cone “uno dei più coinvolgenti dialoghi d’amore della letteratura contemporanea”. Questa versione teatrale, prodotta dal Teatro Stabile di Verona e diretta da Paolo Valerio, vede protagonisti Chiara Caselli e Roberto Citran. I due protagonisti incontreranno il pubblico mercoledì 17 dicembre alle ore 18.30 al Ridotto di Cervia. Ingresso gratuito.
COMICO A CONSELICE, VITO VA DALLA PSICANALISTA
Vito e Claudia Penoni sono i protagonisti di una nuova divertente commedia, Ogni martedì alle 18 che andrà in scena al teatro comunale di Conselice venerdì 12 dicembre alle 21. Nel nuovo spettacolo scritto da Francesco Freyrie e Andrea Zalone, Vito veste i panni del Sig. Bonetti, uno speciale paziente che ogni martedì alle ore 18 si reca nello studio della Dott.ssa Galeotti, un’affermata psicoterapeuta con grandi capacità di ascolto e attenzione per i propri pazienti, interpretata da Claudia Penoni. Daniele Sala dirige i due comici, attori di lunga esperienza in questa nuova, “folle, comica e favolosa seduta psicoanalitica.
ALL’ALIGHIERI DI RAVENNA “FORBICI & FOLLIA” All’Alighieri di Ravenna giovedì 11 dicembre alle 21 va in scena “Forbici & follia”, spettacolo di Paul Portner adattato e diretto da Marco Rampoldi. Protagonista della pièce, un ensemble di attori formato da Roberto Ciufoli, Milena Miconi, Max Pisu, Nino Formicola e Nini Salerno.
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CULTURA
TEATRO
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CONTEMPORANEO/1
CONTEMPORANEO/2
La violenza dell’amore che muore
Città di Ebla inaugura la stagione del Ridotto a Faenza
Al Rasi la versione italiana del testo di Pascal Rambert premiato in Francia Dopo aver diretto la versione francese, Pascal Rambert allestisce in Italia Cloture de l'amour, il testo con cui ha vinto in Francia il Premio della Critica 2012, il Palmares du Theatre nell’aprile del 2013 e il Grand Prix de la Literature dramatique 2012. Lo spettacolo – Fine di un amore in italiano – è inserito nella stagione di teatro contemporaneo “Ravenna viso-in-aria” e andrà in scena martedì 16 e mercoledì 17 dicembre alle 21 al teatro Rasi di via di Roma, in centro a Ravenna. Si tratta di una produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione (traduzione Bruna Filippi) che vede in scena Anna Della Rosa e Luca Lazzareschi. In una grande stanza bianca, una donna e un uomo si parlano attraverso due lunghi monologhi – che non arriveranno mai a farsi dialogo – interrogandosi sulle ragioni della fine della loro storia d’amore. Il flusso ininterrotto di parole, le domande-risposte che si scatenano e la respirazione bloccata creano una sorta di maratona tra paura e liberazione: è proprio lì, in quel momento doloroso, che Pascal Rambert porta gli spettatori, senza temere di disturbare, di creare dubbio, nei meandri di una storia che porta inesorabilmente alla rottura. Due sguardi, due parole, due corpi e due silenzi per raccontare la violenza di un amore che muore, cercando di far emergere il più possibile l’universalità di questa circostanza, come afferma lo stesso regista e autore: «Il mio lavoro è ispirato da elementi della realtà perché sono un grande ‘ascoltatore’». Il libro. Sempre nell’ambito della rassegna viso-inaria, venerdì 12 dicembre alle 17.30 al Rasi verrà presentato il libro “Federico Fellini. Romance” di JeanPaul Manganaro (edizioni il Saggiatore). Partecipano l'autore e Gioia Costa, studiosa e traduttrice. L’incontro sarà un’occasione per conoscere un protagonista della cultura francese contemporanea, essendo Manganaro il più importante traduttore del teatro italiano in Francia, da Pirandello fino ai drammaturghi italiani viventi come Antonio Tarantino, Spiro Scimone e Marco Martinelli. Il “Federico Fellini” di Jean-Paul Manganaro è un percorso denso e lirico nella filmografia del maestro, che ne mette in luce tutte le ossessioni e i temi ricorrenti.
Anna Della rosa e Luca Lazzareschi in scena in “Fine di un amore” Sotto lo spettacolo del collettivo Città di Ebla
AGENDA
CONTEMPORANEO/3
ULTIMI GIORNI PER LA SUU DELLE ALBE
Le Belle Bandiere alle prese con Cechov
Ultime replice, da venerdì 12 a domenica 14 dicembre, al teatro Rasi di Ravenna, per “Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi”, il nuovo spettacolo di Marco Martinelli del Teatro delle Albe con in scena Ermanna Montanari.
Martedì 16 dicembre alle 20.30 al teatro Rossini di Lugo la compagnia Le belle bandiere di Russi (in collaborazione con il Centro Teatrale Bresciano) porta in scena “Svenimenti”, un vaudeville dagli atti unici, dalle lettere e dai racconti di Anton Cechov. Sul palco Elena Bucci (che cura anche la regia), Gaetano Colella e Marco Sgrosso (che insieme alla Bucci è autore dell’eleborazione drammaturgica). Lo spettacolo parte da una fantasia in trio incentrata su alcuni dei formidabili atti unici composti da Cechov: testi veloci, delicati e spiritosi, lievi e rivoluzionari. «Nuvole di puro teatro – si legge nella cartella stampa –, ritmo ed esilaranti invenzioni che illuminano la solitudine malinconica dei suoi antieroi, le ridicole debolezze di noi tutti, la misteriosa tessitura dei rapporti, le utopie, la trasformazione veloce di un mondo che ci assomiglia, oggi come allora».
IL “GIALLO” DEI FANNY & ALEXANDER Proseguono le repliche di Giallo, lo spettacolo sull’educazione dei ravennati Fanny & Alexander all’Ardis Hall di via Bondi (zona Bassette) a Ravenna. L’appuntamento è per l’11 dicembre alle 21, il 12 e il 13 dicembre alle 19 e il14 alle 16.30. Info e prenotazioni: 320 2226732.
CENA DI CAPODANNO
nuova gestione di Rudy Lupini
Tel. +39 0544 71156 Cell. 335 218700 Via Madonna della Neve, 15 Cervia (RA) www.damadellesaline.com info@damadellesaline.it La Dama delle Saline
Prosegue il cartellone del Ridotto del teatro Masini di Faenza dedicato alla nuova scena contemporanea, che nella stagione 2014/15 vedrà susseguirsi importanti nomi della scena teatrale emiliano-romagnola sino ad arrivare all’ultima produzione della Compagnia Berardi Casolari diretta da César Brie. A inaugurare la stagione mercoledì 17 dicembre alle ore 21 sarà lo spettacolo Suite Michelangelo del collettivo artistico Città di Ebla, commissionato e co-prodotto dalla Sagra Musicale Malatestiana di Rimini in cui ha debuttato nel settembre 2013. Il progetto scenico riguarda la messa in scena dell’ultima opera del grande compositore russo Dimitri Sostakovic, Suite on Verses of Michelangelo Buonarroti for bass and piano op. 145, e si inserisce in un percorso, intrapreso dalla Sagra Musicale Malatestiana, che tenta di avvicinare le grandi esperienze della musica classica con le capacità visionarie di alcuni artisti del teatro di ricerca italiano.
Crema Andalusa one Barchetta di spuma di squacquer fri con mostarda di cipolla rossa e pia paté di petto d’oca Crostino di pane casereccio con tartufo Uovo in raviolo con burro fuso e Risotto Acquerello alla Parmgana izionale con crema di aceto balsamico trad Filetto alla Wellington in salsa suprema con lenticchie grano Saraceno Basato di Manzo con polenta di Tortino di Panettone Acqua e vino della casa, caffè
MENU € 45
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CULTURA
SPETTACOLO • ARTE
CINEMA
Il giorno più corto: proiezioni e incontri Dalla mattina alla sera il 13 dicembre è dedicato al cortometraggio Il “Giorno + Corto” arriva a Ravenna. Il 13 dicembre, in occasione della giornata in cui il sole tramonta prima nel corso dell'anno, StartCinema e il circolo Sogni Antonio Ricci presentano un'intera giornata di proiezioni dedicate al cortometraggio. L'iniziativa prenderà il via sabato mattina, dalle 9 alle 10,30, al liceo artistico Nervi-Severini di Ravenna dove la sceneggiatrice spagnola Paula Fabra (nella foto) spiegherà la genesi dei cortometraggi e illustrerà la realtà della Ecam, scuola di cinema di Madrid che ogni anno sforna corti che fanno incetta di premi in tutti i principali festival internazionali (una selezione dei quali verrà proiettata). La giornata proseguirà, dalle 10.30 alle 12.00, nella sala Spadolini della biblioteca Oriani di via Corrado Ricci 26, a Ravenna, dove sarà proposta una rassegna di cortometraggi selezionati dal CortoImolaFestival 2014. Le proiezioni riprenderanno dalle 15.30 alle 17 al museo Tamo, di via Rondinelli, dove si proietteranno i corti di animazione che hanno preso parte all'ultima edizione del Festival Imaginaria. A Marina di Ravenna, dalle 15 all'Auditorium di
piazzale dei Marinai d'Italia 19, l’appuntamento è con i corti selezionati al CortoImolaFestival 2014. Dalle 16 si torna a Ravenna, al Tribeca Lounge Café di via Trieste 90, e dalle 17.30 al Planetario, viale Santi Baldini 4, con i corti in concorso a Imola. Al Caffè Letterario, dalle 17.30 alle 19, in via Diaz 26, è prevista la proiezione dei migliori lavori del Kimera International Film Festival 2014. La serata si concluderà con un doppio appuntamento. A Ravenna, dalle 21 al circolo Aurora di via Ghibuzza tornerà la sceneggiatrice Paula Fabra, che presenterà una sezione di corti provenienti dalla Spagna. In contemporanea, alle 21 al Cisim di Lido Adriano, alcuni corti partecipanti al CortoImolaFestival.
LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di Maria Giovanna Maioli
Sabato 13 dicembre alle 17 al museo “La Casa delle Marionette” (vicolo Padenna 4A) arriveranno, ciò che avviene del resto già da alcuni anni, i piccoli lettori della Pentola d’Oro (c’è il timido, c’è il più disinvolto…) per esibirsi nella lettura di testi poetici sul tema del Natale e dell’inverno. Lo “show” è sempre a cura di RavennaPoesia e del Teatro del Drago. Ecco la poesia scelta per la nostra Bustina:
IL PELLEROSSA NEL PRESEPE DI
GIANNI RODARI
Il pellerossa con le piume in testa e con l’ascia di guerra in pugno stretta, come è finito tra le statuine del presepe, pastori e pecorine, e l’asinello, e i maghi sul cammello, e le stelle ben disposte, e la vecchina delle caldarroste? Non è il tuo posto, via, Toro Seduto: torna presto di dove sei venuto. Ma l’indiano non sente. O fa l’indiano. Ce lo lasciamo, dite, fa lo stesso? O darà noia agli angeli di gesso? Forse è venuto fin qua, ha fatto tanto viaggio, perché ha sentito il messaggio: pace agli uomini di buona volontà. (da Filastrocche in cielo e in terra, Einaudi, Torino 1960) Gianni Rodari è nato a Omegna, Novara nel 1920 ed è morto a Roma nel 1980.
COMMEDIA “VADO PER VEDOVE” DI FAUSTO POLLIO ALLO ZODIACO Al teatro Zodiaco di via Mattei sabato 13 dicembre alle 21 e domenica 14 alle 16 andrà in scena lo spettacolo teatrale “Vado per Vedove” della compagnia Il Passaggio. Si tratta di una commedia in tre atti di Giuseppe Marotta e Belisario Randone con regia e adattamento teatrale di Fausto Pollio.
INCONTRO L’ARTISTA GIOVANNI PINI TRA LIBRO E STUDIO Venerdì 12 dicembre alle 18 al ridotto del teatro Masini di Faenza verrà presentato il libro Giovanni Pini, Collages a cura di Anna Biagetti e Filippo Nostri. All’incontro saranno presenti l’artista Giovanni Pini, i curatori Anna Biagetti e Filippo Nostri, Ennio Nonni (architetto e urbanista, dirigente del Settore Territorio) e Massimo Isola (assessore alla Cultura del Comune di Faenza). Il libro è un racconto, per frammenti, della poetica dei collages di Giovanni Pini (1929), pittore, insegnante di lettere antiche e primo traduttore in Italia delle Stromati di Clemente Alessandrino. Nei giorni successivi a questo appuntamento, Giovanni Pini aprirà le porte del suo studio per chiunque desideri vedere, toccare e approfondire quello che il libro suggerisce. Lo studio si trova a Solarolo, in via Felisio 55, e sarà aperto dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.
ESIBIZIONE MICROFONO LIBERO: TUTTI POSSONO ESPRIMERSI Venerdì 19 dicembre dalle 21.30 al centro sociale Spartaco di Ravenna torna “Open Your Mind: Open Your Mic!”. Microfono aperto per tutti con 10 minuti per ogni esibizione in cui si potrà esprimere liberamente la propria arte o pensieri. Iscrizioni: openyourmic@virgilio.it o su Facebook.
RUBRICHE
CULTURA
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TUTTA UN’ALTRA MUSICA
FULMINI E SAETTE di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
I quindici album da non perdere del 2014 di Luca Manservisi
La terra dei sogni a buon mercato
Lido Adriano
VISIBILI E INVISIBILI
Sragionata e pregiudiziale: la guida ai film di Natale di Francesco Della Torre La natura umana è difficile da capire, e in momenti come il Natale diventa addirittura impossibile. Andare al cinema è bellissimo: in estate per recuperare i film preferiti nelle arene (o per godersi l'aria condizionata), nelle mezze stagioni perché escono i film più interessanti, nei primi mesi dell'anno per ripararsi dal freddo e gustarsi i futuri premi Oscar. Solo nel periodo natalizio andare al cinema fa schifo, perché troviamo orde di persone rumorose, bambini urlanti, signore che scambiano la sala per un salone della chiacchiera, signori pronti alla battuta per fare colpo su queste signore, adolescenti attaccati ai loro inseparabili e migliori amici cellulari. Gente attratta al cinema in virtù di un'offerta di film deprimente, tra commedie idiote, commedie innocue, cartoni inutili e compagnia bella. Chi vi scrive, dovendo, anzi volendo redigere una guida a questi film, disprezzandoli ed evitandoli come la peste, si sente in dovere di premettere che questa non potrà mai essere frutto della ragione, mentre sarà caratterizzata solo da fastidiosi e antipatici pregiudizi, giudicando e invitando o meno a vedere film che non ha visto e che difficilmente vedrà. Magic in The Moonlight é il nuovo film di Woody Allen, che in questa parte crepuscolare della sua carriera ha trovato un buon equilibrio realizzando commedie gradevoli ma tutto sommato innocue. Questo, nonostante le entusiastiche accoglienze che si leggono sul manifesto del film, sembra ancor
più innocuo degli altri, ma pur sempre tra i meno peggio dell'offerta natalizia. Sempre restando sul lato commedia, si segnalano due uscite abbastanza sostenute dai media, dal dubbio appeal, se non fosse che “guardando nelle altre sale” si rischia di trovare solo di peggio; i film in questione sono l'argentino Storie pazzesche (e Pedro Almodovar é solo quello che ha cacciato i soldi, non c'entra nella realizzazione dell'opera) e l'inglese, storia vera, Pride che parla del curioso appoggio che il movimento gay diede ai minatori in era Thatcher. Un appoggio inizialmente non così gradito. Inglesi che mischiano sociale e commedia… sai la novità… almeno qui c'è il grande Bill Nighy protagonista che, per coloro che non si esaltano nel leggere il suo nome, basta ricordarlo in Love Actually e I Love Radio Rock: un mito. Mommy di Xavier Dolan pare essere la bomba del periodo: l'enfant prodige (25 anni) canadese é già al suo quarto film e ha già fatto incetta di premi, compresa una menzione del festival di Cannes per questa storia di donne che vede al centro una vedova e la sua vicina. Sicuramente non leggero, ma il cinefilo é servito. E a proposito di cinefili, non arriverà a Natale, ma questa settimana torna nelle sale Tempi Moderni di Chaplin, restaurato. E a proposito di animazioni non banali, questo weekend torna in sala l'ultimo (in tutti i sensi) capolavoro di Miyazaki: Si alza il vento non è, come Ponyo o Totoro, un cartone per ragazzi, ma un'opera matura, crepuscolare (ma non allegra come quelle di Woody), complessa e straordinaria per un pubblico che, dopo aver visto questo film, può pensare di fare altro per le feste. To be continued...
PRANZO DI NATALE
PER PRENOTAZIONI: RISTORANTE PIZZERIA CANTO DEL MARE MADONNA DELL'ALBERO - RA - VIA MATISSE TEL. 0544 271381 - CELL: 347 3703598
• Aperitivo di benvenuto Antipasto • Entree “Canto del Mare” Primi piatti • Bis di cappelletti al ragù e garganelli alla cardinale • Passatelli in brodo di cappone Secondi piatti • Faraona ai porcini con polenta • Tagliata di bisonte alla romagnola Contorno • Purea di lenticchie Dessert • Zuppa inglese della tradizione e ciambella romagnola con spumante Un simpatico omaggio a tutti i commensali A PERSONA
€28
PRANZO DI S.STEFANO Antipasto • Misto mare del marinaio Primi piatti • Pasta e fagioli del nostromo • Risotto alla pescatora Secondi piatti e contorno • Rana pescatrice al coriandolo con funghi porcini • Spiedone misto ai ferri • Insalata croccante Dessert • Mascarpone al cucchiaio con gocce di cioccolato Bevande • Vino in bottiglia, acqua, caffè e limoncello A PERSONA
€25
Siamo arrivati al momento in cui dovrei scrivere la mia personalissima classifica di fine anno e sinceramente non vedevo l'ora, inutile negarlo. Le posizioni, a parte qualche snodo fondamentale, sono ovviamente variabili, ma rendono il tutto più divertente. Partiamo così dal 15esimo posto con un disco rap (d'altronde due tra gli album più belli degli ultimi anni sono quelli di Kendrick Lamar e Kanye West, fatevene una ragione), il secondo episodio del progetto Run The Jewels (dietro cui si celano due grossi – come si dice tra rapper – come El-P e Killer Mike). Salendo la classifica, il nuovo viaggio apocalittico nel rock più nero degli Swans di Michael Gira di To be kind (l’effetto sorpresa del precedente album, quasi gemello, gioca però a suo sfavore) e i soliti Shellac di Steve Albini (sempre uguali a se stessi, geometrici, potenti, ma in gran forma). Restando in ambito chitarristico, i Cloud Nothings di Here and Nowhere Else hanno qualcosa da dire e potrebbe pure reggere il paragone con i giovani Husker Du (qualcuno lo ha scritto davvero), mentre si cambia genere all’undicesimo posto con il pop intimista di un Perfume Genius vicino al disco della carriera con questo Too bright. Apre la top ten Divide and exit degli inglesi Sleaford Mods che colpisce per la sua semplicità e allo stesso tempo originalità nel coniugare attitudine punk, ritmiche quasi rap, tastiere, linee di basso sintetiche e drum machine. Ecco poi il chiacchierato Lp1 di FKA Twigs che è la risposta alternativa, scura, inquieta e ancor più sensuale a Beyoncé (si fa per intenderci) e all’ottava posizione l'unico disco di elettronica strumentale del lotto (che non è il nuovo di quel genio di Aphex Twin, forse a causa delle aspettative troppo alte) che poteva essere anche il nuovo Ben Frost e invece è il debutto di Arca, Xen, tra techno, classica contemporanea, sperimentazione, hip hop e ditemi voi cos’altro. Arriviamo poi al Damon Albarn post-Blur di Everyday robots che è semplicemente una commovente raccolta di canzoni su battiti digitali minimali e campionamenti discreti. Sesto posto per la pompatissima St. Vincent che diventa con il suo disco omonimo la regina del pop-rock di qualità. Quinta posizione per il disco più sorprendente dell'anno, quello meticcio tra sonorità del mediterraneo e indie-rock dei misteriorosi C'mon Tigre, subito dietro alla purezza della voce di Neneh Cherry e del suo Blank project prodotto da Four Tet. Sul gradino più basso del podio una di quelle collaborazioni bramate dai radical-chic più radical del mondo, tra il gruppo drone metal intellettuale e il cantautore sperimentale per eccellenza: poteva venire fuori un inutile mattoncino e invece sembrano essere nati per suonare insieme, Scott Walker e i Sunn O))), per un disco, Soused, da cui si esce provati, certo, ma con la pelle d’oca. Medaglia d’argento per il nuovo Ariel Pink, forse il suo album più maturo e completo che non piacerà ai radical di cui sopra perché un omaggio anche alla musica un po’ cafona: in realtà una raccolta incredibile piena di citazioni da ogni dove e soprattutto grandi pezzi. Il mio disco dell'anno, invece, purtroppo per voi è il depressissimo Benji dei Sun Kil Moon, apice della carriera matura di un cantautore scostante ma dal grande talento come Mark Kozelek, qui ai livelli dei migliori Red House Painters per ispirazione.
CENONE DI CAPODANNO
• Aperitivo di benvenuto Antipasti freddi • Seppia bianca alla nostromo • Gamberi argentini alla scogliera • Ostrica gratinata al tartufo • Alici nostrane marinate • Ventaglio di mare al pepe verde Antipasto caldo • Filetti di triglia alla livornese Primi piatti • Lasagne alla marinara • Ravioli di pesce alle cappe sante Sorbetto Secondi piatti • Spigola di Orbetello sfilettata con verdure, pomini in salsa rosè • Spiedini di mazzancolle ai ferri con cestino di lenticchie Dessert • Composè di crema pasticcera e uva di buon auspicio Bevande • Vino in bottiglia, acqua, caffè • Per il brindisi verrà offerta una bottiglia di prosecco
La serata sarà allietata con musica al vivo
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26 CINEMACITY Ravenna
Terra di Maria
Programmazione dei film in sala
di Juan Manuel Cotelo gio.: p.u. 21
Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
SALA DEL CARMINE Massa Lombarda
di Peter Jackson Proiezione in 3D mer.: 18-21 Proiezione in 2D mer.: 18.20-21.30
Smetto quando voglio di Sydney Sibilia mer.: p.u. 21
DA GIOVEDÌ 11 A MERCOLEDÌ 17 DICEMBRE
Il ricco, il povero e il maggiordomo di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti gio. e ven.: 16-17.30-18.15-20.1520.35-22.35-22.50; sab. e dom.: 15.15-16-17.30-18.1520.15-20.35-22.35-22.50; lun., mar. e mer.: 18-18.1520.15-20.35-22.35-22.50
Dal 17/11 al 17/12
di Neri Parenti gio. e ven.: 16-16.20-18.10-18.3020.20-20.40-22.35-22.50; sab. e dom.: 15.30-16.20-18.10-18.3020.20-20.40-22.35-22.50; lun., mar. e mer.: 18.10-18.3020.20-20.40-22.35-22.50
Magic in the Moonlight di Woody Allen gio. e ven.: 16.10-18.20-20.35-22.50; sab. e dom.: 15.30-17.55-20.35-22.50; lun., mar. e mer.: 18.20-20.35-22.50
Un amico molto speciale di Alexandre Coffre gio. e ven.: 16.05-18.20-20.30-22.40; sab. e dom.: 15.40-18.10-20.30-22.40; lun., mar. e mer.: 18.10-20.30-22.40
Scemo & più Scemo 2 di Bobby Farrelly, Peter Farrelly gio. e ven.: 15.55-18.15-20.15-20.35-22.55; sab. e dom.: 15.15-15.55-18.1520.15-20.35-22.55; lun. e mar.: 18.15-20.15-20.35-22.55; mer.: 18.15-20.35-22.55
I pinguini di Madagascar di Simon J. Smith, Eric Darnell gio. e ven.: 16.10-16.30-18.20-20.25-22.35; sab. e dom.: 15.15-16.10-17.30-18.2020.25-22.35; lun. e mar.: 18-18.20-20.25-22.35; mer.: 18.20-20.25-22.35
Ogni maledetto Natale di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo gio. e ven.: 16-18.10-20.30-22.45; sab. e dom.: 15.50-18.10-20.30-22.45; lun., mar. e mer.: 18.10-20.30-22.45
Hunger Games Il canto della rivolta Parte I di Francis Lawrence fer., sab. e dom.: 20.15-22.50
Scusate se esisto! di Riccardo Milani gio. e ven.: 15.55-17.40-18.1020.25-22.35-22.50; sab. e dom.: 15.15-17.40-18.1020.25-22.35-22.50; lun. e mar.: 17.55-18.10-20.25-22.35-22.50; mer.: 18.10-20.25-22.50
CINEMA MARIANI Ravenna
Ingresso al cinema
Miglior Film dell'Anno al British Independent Film Awards Vincitore della Queer Palm al Festival di Cannes 2014
Telefona e prenota il tuo posto in sala
gio 11 18.30 - 21.15 ven 12 18.15 - 20.30 - 22.30 sab 13 20.30 - 22.30 dom 14 16.45 - 18.45 - 21.15 lun 15 - mar 16 - mer 17 21.15
5 euro
Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it
Scusate se esisto! di Riccardo Milani ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
Cinema Mariani - Ravenna
Doraemon - Il film gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21
di Peter Jackson Proiezione in 2D mer.: 20-21-22.45
CINEMA ASTORIA Ravenna
Il ricco, il povero e il maggiordomo
di Peter Jackson Proiezione in 2D mer.: p.u. 21.15
di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti gio., ven., mar. e mer.: 20.30-22-22.40; sab. e dom.: 15.40-17.50-18.30-20.30-22-22.40; lun.: 20.30-22.40
Storie pazzesche
Ma tu di che segno 6?
di Damián Szifron gio., mar. e mer.: p.u. 21.20; ven. e sab.: 18.40-21.20; dom.: 16-18.40-21.20
di Neri Parenti fer.: 20.30-22.35; sab.: 15.30-16-18.10-20.30-21.40-22.35; dom.: 15.30-16-18.10-20.30-22.35-22.45
Neve
Cristiada
di Stefano Incerti gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.25; dom.: 16-21.25
di Dean Wright fer. e dom.: p.u. 21; sab.: p.u. 17.30
Trash
Magic in the Moonlight
di Stephen Daldry gio., mar. e mer.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 18.45-21.10; dom.: 16.15-18.45-21.10
di Woody Allen fer.: 20.30-22.40; sab. e dom.: 15.40-17.50-20.30-22.40; mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)
Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
Magic in the Moonlight
Un amico molto speciale
di Woody Allen gio., mar. e mer.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 18.40-21.10; dom.: 16.30-18.40-21.10
di Alexandre Coffre sab.: 15.30-20; dom.: 15-16.40
Mommy di Xavier Dolan gio., mar. e mer.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 18.15-21.10; dom.: 17.30-21.10
Due giorni, una notte di Jean-Pierre e Luc Dardenne gio., mar. e mer.: p.u. 21.20; ven. e sab.: 18.20-21.20; dom.: 16.10-18.20-21.20
Scemo & più Scemo 2 di Bobby Farrelly, Peter Farrelly fer.: 20.25-22.40; sab. e dom.: 15.40-18-20.25-22.40
I pinguini di Madagascar di Simon J. Smith, Eric Darnell fer. (escluso lun.): p.u. 20.10; sab. e dom.: 15.50-17.50-20.10
Interstellar
Hunger Games Il canto della rivolta Parte I
di Christopher Nolan gio., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 18-21.15; dom.: 17.45-21.15
di Francis Lawrence fer. (escluso mer.): 20.15-22.45; sab.: 17.45-20.15-22.45; dom.: 17.45-20.15
Il giovane favoloso
Scusate se esisto!
di Mario Martone ven., sab. e dom.: p.u. 18.30
di Riccardo Milani gio. e ven.: 20.40-22.40; sab. e dom.: 17.50-20.40-22.40
Pride
Si alza il vento di Hayao Miyazaki gio.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 18.40-21.15; dom.: 16-18.40-21.15
Il mio amico Nanuk
Le rose blu
Un fantasma per amico
Alice nel Paese delle Meraviglie
di Alain Gsponer sab.: p.u. 17.30; dom.: p.u. 15
(dal Teatro Royal Opera House di Londra) mar.: p.u. 20.15
CINEMA JOLLY Ravenna
CINEDREAM Faenza
di David Dobkin
di Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado gio.: p.u. 21
Pride di Matthew Warchus
di Matthew Warchus gio., lun., mar. e mer.: 18.30-21.15; ven.: 18.15-20.30-22.30; sab.: 20.30-22.30; dom.: 16.45-18.45-21.15
The Judge
Il sale della terra
In esclusiva per il comune di Ravenna
dal lunedì al giovedì
Ma tu di che segno 6?
CINEMA GULLIVER Alfonsine
Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
di Takashi Yamazachi, Ryûichi Yagi dom.: p.u. 16
Faenza
Magic in the Moonlight di Woody Allen gio., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.40-22.30; dom.: 17-18.45-21.15
CINEMA MODERNO Castel Bolognese Il sale della terra
Boxtrolls - Le scatole magiche di Anthony Stacchi, Graham Annable sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
Boyhood di Richard Linklater lun.: p.u. 21.15
di Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado gio.: p.u. 21
Confusi e felici di Massimiliano Bruno sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
SALA SARTI Cervia
CINEMA SARTI Faenza
Due giorni, una notte
di Charlie Chaplin gio.: p.u. 21.15
di Jean-Pierre e Luc Dardenne sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
Tempi moderni
Storie pazzesche di Damián Szifron ven.: 20.30-22.30; sab.: 18.30-20.30-22.30; dom.: 16-18.15-21.15; lun., mar. e mer.: p.u. 21.15
CINEMA EUROPA Faenza
La nostra terra di Giulio Manfredonia mar.: p.u. 21
CINEMA JOLLY Russi Torneranno i prati
Il sale della terra
di Wim Wenders, J. Ribeiro Salgado gio.: p.u. 21 (film in lingua originale sottotitolata in italiano)
di Ermanno Olmi sab. e dom.: p.u. 21
Pongo - Il cane milionario
Trash
di Tom Fernández dom.: p.u. 16
di Stephen Daldry ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano
CINEMA SAN ROCCO Lugo Il sale della terra
di Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21
di Brando Quilici, Roger Spottiswoode sab. e dom.: p.u. 15.50
Andiamo a quel paese di Salvatore Ficarra e Valentino Picone dom.: p.u. 21
Tartarughe Ninja di Jonathan Liebesman dom.: p.u. 15.30
di Bruno Casadio
di Emanuela Piovano, Anna Gasca, Tiziana Pellerano mar.: p.u. 20.45
UFF. E SEDE LEGALE
Il grande Lebowski di Joel Coen lun.: 20.10-22.40
CINEMA ITALIA
Via Cella, 173 - Madonna dell’Albero (RA) Tel. e Fax 0544.497563 - Cell. 339.8299089
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410
Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Arena Borghesi Faenza, viale Stradone, tel. 0546 663568 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358
Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Cinema Moderno Castel Bolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194
JUNIOR
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TEATRO
LABORATORI
Dal Gatto con gli stivali a Cuore
Mosaico a Tamo Presepi portatili al museo Nazionale
Spettacoli in tutta la provincia: a Ravenna Trecce rosse in vicolo Padenna
In occasione del Natale appuntamenti per bambini anche nei musei del centro storico di Ravenna. Sabato 13 dicembre alle 16 al Tamo di via Rondinelli laboratorio di mosaico natalizio per bimbi da 5 a 11 anni (prenotazione obbligatoria allo 0544 213371). Domenica 14 (ore 16) invece l’appuntamento è al museo nazionale di via San Vitale con “Dalla Natività al Presepe”, laboratorio creativo per bambini (dai 7 anni) per realizzare un piccolo presepe portatile. Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria via email entro venerdì 12 a sbapmuseonazionale@beniculturali.it.
Due foto da “Il gatto con gli stivali” (a sinistra) e “Trecce rosse”
La rassegna “A Teatro con mamma e papà” del teatro comunale di Cervia prosegue sabato 13 dicembre alle 21, con il classico Il gatto con gli stivali proposto dalla compagnia Cà Luogo d’Arte. La pièce è scritta da Marina Allegri e diretta da Maurizio Bercini. In questo spettacolo alle teste di legno nella baracca classica, che raccontano fedelmente la favola di Perrault, si accosta una figura di attore umano (biglietti a 5 euro, prevendite e prenotazioni da venerdì 12, info: 0544 975166). Ultimo appuntamento con la rassegna per famiglie invece al teatro Goldoni di Bagnacavallo: domenica 14 dicembre alle 17 la compagnia Giallo Mare Minimal Teatro presenterà lo spettacolo “Di-segno In-segno”, ideato da Vania Pucci che ne è anche interprete con Adriana Zamboni. Una lavagna luminosa aiuta l'attrice: sullo schermo/fondale si formano linee, segni, disegni, immagini, tutte realizzate in contemporanea da una disegnatrice, che sono di aiuto alla spiegazione/racconto, qualche volta la precedono, qualche volta la rendono poetica. Così l'attrice interagisce in maniera ludica con le immagini bidimensionali proiettate, manipolate a livello narrativo (biglietti 5 euro, in vendita dalle 16 del giorno stesso, info: 0545 64330). A Ravenna nuovo appuntamento domenica 14 dicembre con la mini-rassegna di teatro organizzata dal Teatro del Drago. Alle 16 la piccola piazzetta del museo La Casa delle Marionette (in vicolo Padenna) ospiterà lo spettacolo/narrazione con Roberta Colombo “Trecce Rosse”. In scena Roberta Colombo e Andrea Monticelli. Adatto a bambini a partire dai tre anni. Consigliata la prenotazione al 392 6664211. Infine, sempre domenica 14 dicembre alle 16 alla Casa del Teatro di via Oberdan 7/a, a Faenza, il Teatro Due Mondi presenta “Cuore”, tratto dall'omonimo romanzo di Edmondo De Amicis. Attori in carne e ossa e bambole di pezza interagiscono con gli spettatori dando vita a scene ora divertenti ora poetiche. Prenotazioni entro venerdì allo 0546 622999.
POESIA ALLA CASA
DELLE
MARIONETTE
TORNANO I MINI LETTORI DELLA
PENTOLA D’ORO
Come ogni Natale tornano i piccoli lettori della Pentola d’Oro che si esibiranno nella lettura di poesie legate alle festività natalizie e all’inverno. Sabato 13 dicembre alle 17 al museo La Casa delle Marionette (vicolo Padenna 4A, in centro). A cura di RavennaPoesia e Teatro del Drago.
SPETTACOLO I
BURATTINI DEL
TEATRO
DEL
DRAGO
LA DOMENICA SERA AL RISTORANTE DEL
MARIANI
All’osteria Passatelli del Mariani Lifestyle di via Ponte Marino, a Ravenna, tornano gli spettacoli di burattini di Mauro e Andrea Monticelli del Teatro del Drago. Domenica 14 dicembre l’appuntamento è con “Fagiolino e lo scaletto”, dalle 18.30, due atti da 30 minuti. È possibile cenare alla carta nel corso dello spettacolo.
LETTURE LE
MERAVIGLIE DEL CIRCO ALLA LIBRERIA
LIBERAMENTE
Tornano alla libreria Liberamente di viale Alberti le letture gratuite per bambini e genitori in collaborazione con Nati Per Leggere. Sabato 13 dicembre alle 17 "Venghino venghino, ad ammirare le meraviglie del circo!”.
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MONDOVINO
È Natale. E come ogni anno, puntuale come la morte e le tasse, aumenta il consumo di bollicine. Questo è il periodo dove perfino chi le ha ripudiate durante l’anno le beve, salvo poi rinnegarle finite le feste. Si può essere più stolti di così? Come mai non hai mai bevuto un vino spumante per tutto l’anno e ti riduci solo ora a ingollare quantità industriali di vino “gassificato” da poco prezzo? Non ti senti un po’ fesso consumatore che fai pure l’esperto sulla finezza delle bollicine? Ma lasciamo stare vane polemiche , anche se sarebbe una riflessione da fare. Questo è il periodo dove si beve e si mangia peggio se non si fa un po’ di attenzione. Pacchi di Natale con la solita bottiglia fatta di “acqua e zucchero” insieme al pezzo di pane raffermo chiamato panettone, bar che spacciano frizzantini per grandi spumanti – ho visto anche questo – gente che compra spumante solo perché c’è scritto “champagne” senza rendersi conto della fregatura e molto altro che preferisco evitare perché è Natale e bisogna essere per forza più buoni. Altra sciocchezza delle festività. Meglio, quindi, spendere qualche riga su uno dei prodotti della nostra enologia più invidiati e contraffatti al mondo. Uno di quei vini che se l’Italia fosse Francia nessuno si permetterebbe di contraffarlo e tutti lo berrebbero durante l’anno. Il Natale, infatti, è uno dei periodi dove si consuma di più vino Moscato spumante. Quello che per molti è un “semplice vinellino” dolce in realtà è una delle varietà d’uva più antiche e coltivate nel mondo, che dall’Asia minore si diffuse, grazie ai marinai greci e fenici, in tutto il bacino mediterraneo. Era chiamata dai romani uva apicia o apiana, per la forte dolcezza che richiamava numerose le api. In Italia esistono numerose varietà, anche se un posto di rilievo spetta al moscato di Canelli, in Piemonte,
di Fabio Magnani Giornalista, selezionatore vini con collaborazioni nazionali e internazionali. Consulente di importatori, piattaforme commerciali, ristorazione e aziende vinicole
BRINDISI
Quella dolce delizia del Moscato D’origine piemontese, sia vivace che spumante, è tanto nobile quanto contraffatto CANTINA DOMESTICA COME GESTIRE I VINI SPUMANTI: DALLA TEMPERATURA DI SERVIZIO AI BICCHIERI, ALLA CONSERVAZIONE Vediamo come gestire i vini spumanti tra le mura di casa in modo da avere un prodotto sempre fresco e pronto da bere per gli ospiti improvvisi. Innanzi tutto la temperatura ideale per apprezzare al meglio i vini spumanti è di 7/8 gradi circa. Diventa utile, a questo punto, procurarsi un secchiello per il ghiaccio e, qualora non fosse possibile, le cosiddette “copertine” o “gonne” raffreddate prima nel “freezer” e poi avvolte attorno alla bottiglia. Sono davvero utili, vi permettono di mantenere la bottiglia fresca o di raffreddarla abbastanza velocemente senza troppi stress per il vino. Che lo spumante sia secco o dolce va comunque servito in due momenti. Il primo quando la schiuma arriva al bordo del bicchiere e il secondo subito dopo per riempire il calice. Il rabbocco va fatto quando il calice è mezzo pieno per mantenere sempre la giusta temperature nel calice del vostro ospite. Per essere chiari non dovete mai permettere che il vino spumante si scaldi troppo. Una volta le bollicine erano servite in un calice detto “flute” a forma conica allungata. Questa forma permette il movimento dell’anidride carbonica verso l’alto dando vita al perlage oggetto di valutazione dei vari degustatori. Il mio suggerimento è di abbandonare questo genere di bicchieri e di usare dei calici a tulipano sul modello del Franciacorta . In questo modo avrete la possibilità di godere delle fragranze del vino e di avere una visione corretta anche delle bollicine. Una volta per i moscati dolci spumanti si usavano le coppe aperte perché c’era una teoria oggi abbandonata e che nulla porta. Anche in questo caso affidatevi al bicchiere di cui sopra. Se all’apertura, vi trovate di fronte ad un tappo un po’ ostico, usate le apposite pinze che ne facilitano l’uscita, delle volte basta uno straccetto che aiuta ad avere maggiore presa. Se volete conservare gli spumanti appena aperti, usate degli speciali tappi che aiutano il mantenimento del vino per qualche giorno. Non usate il cucchiaino posto all’apice della bottiglia perché non serve a nulla, si tratta di una leggenda metropolitana.
base del famoso Asti spumante. Comunque sia il moscato piemontese deve molto della sua fama a un appassionato gioielliere viticoltore, Giovan Battista Croce, che alla fine del’500 iniziò a dedicare il proprio tempo libero alla produzione del moscato, riuscendo a creare un vino vivace, stabilmente dolce. La vera esplosione del Moscato D’Asti si ebbe nella seconda
Il Moscato d’Asti “vivace”, non va confuso, (anche se ricavato dalle stesse uve) con il Moscato Spumante. Sopra la vendemmia in Piemonte.
metà dell’800, dopo che Carlo Gancia applicò a questo vino le tecniche francesi di spumantizzazione, creando appunto, la versione spumante dell’Asti che oggi si fregia della denominazione di origine garantita. Dall’opera iniziale di un gioielliere oggi ci troviamo di fronte ad una produzione di milioni di bottiglie commercializzate in tutto il mondo e che interessa cinquantadue comuni nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo con un’estensione di vigneti pari a una superficie di circa quattordicimila campi da calcio. Se per un attimo vi fermate a pensare alla passione, all’incessante lavoro di certi vignaioli, agli scoraggiamenti del continuo tentare, alla tenacia di andare avanti e alla gioia nel vedere i risultati ottenuti, pensate ancora che questo sia un semplice “vinellino dolce”? Al consumatore più sprovveduto che si crede furbo perché beve Moscato spumante da poco ricordo che quello autentico è di una bontà unica ed è una tipologia di vino la cui finezza si basa su un’infinità di piccoli equilibri che ne determinano il dettaglio al naso e al palato. La bontà di un Moscato, soprattutto se parliamo di Asti, non la trovate in una bottiglia che costa due euro ma in una che vale almeno cinque volte tanto.
Via Romea Sud 1 48124 Ravenna
Tel. +39 0544 240113 Mob. + 39 339 2811609 lapescheriaravennacentro@gmail.com APERTO DA MARTEDÌ A DOMENICA PRANZO E CENA
Pranzo di Natale Flan di patate con fonduta al tartufo e prosciutto croccante Passatelli in brodo di cappone Cappelletti al ragù Arrosto di tacchinella in crosta di parmigiano con funghi porcini Soufflè di panettone con frutti di bosco Acqua vino e coperto
30 a persona
Possibilità di menù alla carta
Oltremare Ristorante Pizzeria Ravenna, via Berlinguer 4 - Tel. 0544 455263
Pranzo di Natale con gran buffet di aperitivo LA TRADIZIONE DI TERRA Terrina di petto d'anatra su vellutata di porcini e tartufo bianco - Cappelletti all'uso di romagna in ristretto di cappone Carrello dei bolliti serviti con salse e verdure al vapore - Panettone artigianale della pasticceria “Piccolo Forno” con salsa allo zabaione Vini in abbinamento
LA TRADIZIONE DI MARE Calamaretti al vapore con dadolata di verdure croccanti Tortelli di cernia e ortiche con ragù di scampi - Capitone alla brace Ombrina arrostita su spinacine croccanti e crema di patate al rosmarino - Panettone artigianale della pasticceria “Piccolo Forno” con salsa allo zabaione vini in abbinamento
euro 35,00
euro 40,00
Prenotazione obbligatoria entro il 23/12/14
Non c'è menù alla carta (possibilità di fare 1/2 menù)
RAVENNA &DINTORNI 11/12 2014
MONDOVINO
29 DECANTAZIONI
FISICA DELLE BOLLICINE
Le alchimie del “metodo classico”: dalla pigiatura soffice alla “presa di spuma”, fino alla “sboccatura” e ai “tagli” Il fascino delle bollicine comincia già in cantina. È un’arte, quella della spumantizzazione, che fa di un vino fermo, un liquido odoroso che brilla di luce propria con minuscole sfere che danzano fittissime nel bicchiere. Come avviene tutto questo? Vediamo le bollicine per eccellenza, quelle che si creano con il sistema denominato metodo classico o per dirla alla francese, champenoise. Le uve raccolte, per ciò che riguarda gli spumanti italiani, generalmente sono Pinot Nero, Pinot Bianco e Chardonnay. I grappoli sono raccolti a mano, posti in piccole cassette e portate in cantina per essere pressati dolcemente. Alcune aziende differenziano le fasi di pigiatura: una prima, soffice, che da origine a un mosto migliore; la successiva è utilizzata per prodotti di diversa qualità. Ottenuto il mosto, avviene la cosiddetta chiarifica, momento in cui avviene la separazione delle sostanze solide dal mosto stesso. A questo punto ci troviamo di fronte ad un vino fermo posto in bottiglia con l’aggiunta di una soluzione – liqueur de tirage – composta da lieviti e
Pupitries per le bottiglie di spumante
LO STAPPATO
Moscato d’Asti Muray di Marino, dolce e dalla freschezza scalpitante Assaggiamo un piacevole moscato nella versione frizzante e prodotto dall’azienda “Beppe Marino”. Il “Moscato d’Asti Muray” 2013 ha un naso intenso e persistente. Odori di muschio, rose bianche, tè verde, foglie di alloro, cedro e foglie di limone. La bocca è saporita e ha carbonica cremosa. Dolce e dalla freschezza scalpitante. Bocca davvero equilibrata anche in fase di chiusura con amarognolo piacevolissimo. Ottimo vino, da sperimentare molto freddo come aperitivo con qualche mollusco o crostaceo oppure per i più tradizionalisti con piccola pasticceria secca.
una serie di catalizzatori utili per avviare una seconda fermentazione direttamente in bottiglia. Il tappo utilizzato in questa fase è un comune tappo a corona, quello delle bibite per intenderci. Ora comincia una nuova fermentazione che prende il nome di presa di spuma che trasformerà un vino fermo in spumante. Le bottiglie, poste inizialmente in posizione orizzontale, subiranno una serie di operazioni periodiche tra le quali lo sbancamento che può durare dai 12 ai 36 mesi. Le bottiglie, di solito accatastate secondo un certo modello di cantina, sono di tanto in tanto sbattute con forza e riposte in cataste. Quest’operazione viene eseguita in modo meccanico con i giropallet e serve per mantenere in sospensione i lieviti nel liquido. Negli ultimi mesi di questa fase, occorre porre le bottiglie in punta. Ancora oggi c’è chi usa le pupitres, due tavole a forma di “V”rovesciata, ma i più usano sistemi meccanici. Comunque sia in questo stadio le bottiglie periodicamente sono ruotate di un quarto di giro in modo da permettere che i depositi formatisi all’interno scivolino lentamente verso il tappo. Successivamente si passa alla sboccatura (degorgement), il momento in cui l’estremità della bottiglia, dalla parte del tappo, è congelata in un’apposita soluzione e stappata in modo da eliminare la parte congelata con tutti i depositi. Ciò determina la pulizia definitiva dello spumante che andremo a bere ma anche una piccola perdita del vino stesso che sarà sostituita con una soluzione detta liqueur de expedition che contiene in percentuali variabili zuccheri, vino accuratamente selezionato e, a volte, tracce di distillato. La liqueur rappresenta per ogni azienda una sorta di segreto da conservare gelosamente perché caratterizzante la propria etichetta. Molte aziende eseguono dei tagli – cuvée – nel senso che utilizzano vino proveniente da zone di produzione e annate diverse e lo assemblano in percentuali segretissime necessarie per dare allo spumante quell’originale gusto aromatico che identifica una marca. Allora quando ci troviamo davanti ad una bottiglia dove l’anno di vendemmia è chiaramente indicato, siamo di fronte ad un millesimato: lo spumante di questo genere è prodotto con il vino proveniente da una singola annata.
Il buon pesce dal 1955
ASTI SPUMANTE QUALI ABBINAMENTI IN TAVOLA? L’aroma muschiato, la piacevole, la naturale amabilità e la moderata alcolicità fanno dell'Asti spumante un vino dalle particolarità irripetibili. Il suo aroma intenso è ricco di sensazioni che ricordano i fiori di acacia, il glicine, il miele, le spezie, i fiori di sambuco e il bergamotto. Le sue bollicine trasmettono al palato delicatezza e cremosità con sfumature di salvia, basilico e frutta dolce. Il moscato si presta ad abbinamenti di vario genere, dal classico panettone (artigianale è meglio), ai dolci fino a raggiungere il brindisi del nuovo anno. I moscati quando sono davvero buoni, sono da sperimentare con gli abbinamenti più azzardati, che superano il vecchio sposalizio che vedeva l’Asti rigorosamente con preparazioni dolciarie. Interessante provare un passito di moscato con i molluschi, specialmente se si tratta di ostriche, oppure, nel caso di uno spumante dolce, direttamente con i crostacei. E che dire di un petto di pollo lavorato con erbe fini, glassa ed uva passa? In Piemonte gli azzardi di questo tipo si fanno da secoli, come amano dire certi produttori di moscato che lo trovano piacevole anche per l’aperitivo, soprattutto quando il moscato ha una tendenza agrumata ed è servito ben freddo
DUE RICETTE DELLA TRADIZIONE PIEMONTESE Se si preferisce rimanere sul classico degli abbinamenti ecco due ricette della tradizione dolciaria piemontese. Per la stiacciata al rosmarino procuratevi 500 gr. di pasta di pane, 300 gr. di uva rosata, 150 gr. di zucchero di canna, 20 gr. di lievito di birra, 100 gr. di gherigli di noce, sale, olio e un rametto di rosmarino. Si prepara mettendo in padella quattro cucchiai d’olio con il rosmarino tritato. Lontano dal fuoco unite zucchero, noci tritate, un cucchiaino di sale e mescolate. Incorporate alla pasta di pane appena lievitata il composto alle noci e poi i chicchi di uva. Fate riposare per un’ora. Dividete la pasta in tre cordoni che annoderete tra loro come una treccia e cuocete in forno a 170° per 45 minuti. Se invece volete preparare il dessert con panna all’astigiana, procuratevi 5 tuorli e 5 cucchiai di zucchero assieme a 700 ml. di panna fresca, 150 gr. di canditi misti tagliati a dadini e 10 gr. di gelatina in fogli. Mettete a bagno la gelatina in acqua fredda per dieci minuti. Montate i tuorli d’uovo assieme allo zucchero fino a renderli chiari e spumosi. Unite la gelatina, i canditi e la panna montata. Versate in uno stampo e lasciate riposare in frigorifero e, dopo due ore, servite.
Menù di Natale
€ 40
ANTIPASTI: Antipasto freddo secondo pescato, Dadolata di totani su letto di polenta PRIMI: Risotto al sugo bianco di pesce, Lasagnetta di mare Sorbetto SECONDI: Grigliata mista con fritto - DOLCE: Dessert al Mascarpone Caffè e digestivi
Venerdì 12 Dicembre CENA DEGUSTAZIONE con 3 metodi Classici marchigiani dell‘Azienda Vinicola Gioacchino Garofoli Mazzancolle in salsa allo Zafferano con tortino di riso e verdure croccanti
Filetto di San Pietro alle erbette su Rostì di patate
In abbinamento Delis Cremant 2011(Verdicchio)
In abbinamento Brut Riserva 2010 (Verdicchio)
Paccheri con sugo di Ricciola
Torta caprese con salsa al sedano
In abbinamento Brut Rosè Riserva 2011(Montepulciano)
- - È gradita la prenotazione - -
Piazza Saffi, 13 - Punta Marina Terme (RA) - Tel. 0544 437228
www.ristorantecristallo.com Chiusura invernale il mercoledì Aperto a pranzo e a cena, possibilità di avere alcuni piatti anche da asporto.
Menù di San Silvestro
€ 50
nde bevaculse es
nde bevaculse s e
ANTIPASTI: Baccalà mantecato con chips di patate rosse Cestino di pasta fillo con radicchio e bruciatini di seppia Guazzetto di pescatrice con crostone alle erbe aromatiche PRIMI: Raviolo alla rapa rossa con ripieno di triglia e fonduta di formaggi, Maltagliati seppia e fagioli Sorbetto SECONDI: Orata al cartoccio con verdure miste, Frittura dell’Adriatico DOLCE: Semifreddo al torroncino con salsa al cioccolato bianco Caffè e digestivi Serata musicale in compagnia di Anna Romano
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TENDENZA BIO Venerdì sera
APERICENA vegetariano dalle 18.00 alle 21.00
Un au gurio ca ldo ed avvolgente come il nostro iato succ o di mela spez
Chiuso dal 25 al 28 dicembre e dal 1° al 6 gennaio
L’INGREDIENTE
Tutte le proprietà del seitan Un alimento proteico ideale per chi vuole ridurre i cibi di origine animale LA RICETTA SEITAN ALLA MEDITERRANEA Ingredienti per due persone mezzo panetto di seitan fatto in casa (la metà di quello che si ottiene con 1 chilogrammo di farina) 1 grossa cipolla rossa (o due piccoline); 12 olive nere; 1 cucchiaio di capperi; mezzo cucchiaio di origano; 6 pomodori secchi olio extravergine di oliva, sale integrale marino, pepe (vino bianco se serve) Preparazione In una padella con un goccio d'olio far saltare il seitan tagliato a dadini insieme alla cipolla fatta a spicchi, alle olive tagliate a rondelle, ai pomodorini secchi fatti a pezzettini e ai capperi. Se il composto risulta troppo asciutto, sfumare con un goccio di vino bianco. Alla fine condire con l’origano e con un filo di olio a crudo.
Ci rivediamo il 7 gennaio a pranzo
Via Mura San Vitale, 11, Ravenna Tel. 0544 188 0354 Aperto dalle 10.00 alle 19.30 - Domenica chiuso
La Reverie
I prodotti in vendita in questo negozio sono adatti sia ai celiaci sia a chi soffra di gluten sensitivity o di intolleranze di qualsiasi tipo, e sono perfettamente indicati anche a chi voglia assaggiare qualche sapore diverso. Via Zampeschi, 18 (traversa di via Cilla) RAVENNA Tel. 0544 1672619 - Cell. 347 0501737 alimentisalutisticilostragatto@gmail.com
alimenti salutistici lo Stragatto
Il seitan è un alimento altamente proteico, ideale per i vegetariani, i vegnai o per chi desidera almeno ridurre i cibi di origine animale, ricchi di colesterolo e grassi. Viene ricavato dal glutine del frumento tenero: questo contiene quattro proteine di cui due idrosolubili e due liposolubili. Ed è proprio da queste ultime, la gliadina e la gluteina che, in acqua e per azione meccanica, si forma il glutine, una sostanza lipoproteina elastica. La massa che si ottiene, liberata successivamente degli amidi e delle proteine idrosolubili e debitamente cotta e insaporita, dà origine al seitan. Sue caratteristiche principali sono un elevato apporto proteico (18%) e pochissimi grassi (1.5%). Va detto però che la composizione in aminoacidi è “povera” poiché il glutine è una proteina sbilanciata: contiene una scarsa quantità dell’aminoacido lisina. Le calorie sono intorno alle 120 Kcal per 100 grammi di prodotto, simili quindi a quelle della carne, senza però i grassi saturi e il colesterolo di quest’ultima. In cucina il seitan è prodotto molto duttile può essere tagliato a fette per la cottura alla piastra, per essere impanato e fritto, cotto al forno con le patate, tritato per farne ragù, fatto a dadi per lo spezzatino, ridotto a straccetti per essere saltati con le verdure so sotto vuoto. (gio. la.)
IL PRODOTTO
Da Ceccolini, per un dolce Natale senza conservanti (e anche vegan) Senza conservanti, senza coloranti, senza aromi aggiunti per festeggiare dolcemente il Natale in modo naturale. Ecco i panettoni e i pandori sfornati da Giancarlo Ceccolini in via D’Azeglio a Ravenna, un nome storico a Ravenna per la produzione di alimenti e prodotti da forno che utilizzano materie prime biologiche e integrali. Il tipico panettone nasce grazie a farina non raffinata un lievito madre particolarmente curato e 2 impasti che devono "crescere" per circa 24 ore che comprendono burro biologico, rosso di uova freschissime, uvetta sultanina e scorza candita di arancio, ovviamente senza additivi. Al di là della forma del dolce la preparazione è la stessa anche per l'impasto del pandoro che però è più ricco di burro, comprende anche gli albumi delle uova e viene lavorato per renderlo più soffice dopo la cottura. Ceccolini ha ideato anche un dolce di Natale Vegan, dall'aspetto simile al panettone, adatto anche per chi ha particolari intolleranze alimentari. L’impasto non contiene né burro, né uova, si utilizza farina di farro, margarina vegetale non idrogenata e come dolcificante il malto. Viste le sue caratteristiche è meglio consumarlo fresco entro il periodo delle feste. Panettone e pandoro bio invece si conservano – assicura Ceccolini – proprio grazie all'utilizzo di lievito madre fino a tre mesi.
NATURALMENTE
CARNE Carni presidio “Slow Food” sane e genuine. Gli animali sono dell’Azienda Agricola Zavoli e vengono allevati come si faceva una volta. Oltre alla qualità delle carni anche gli altri prodotti sono di qualità certificata, presidio slow food, igp e d.o.p. Insomma, hamburger, pizze, pasta e contorni buoni fuori e dentro.
Le nostre salse sono biologiche certificate e gluten free
www.naturalmenteburger.com - piazza Duomo 8, Ravenna - tel. 0544.215691 - info@naturalmenteburger.com
TENDENZA BIO
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OLTRE MILLE PRODOTTI ECO, BIO E NATURALI
IL LOCALE/1
Articoli per bambini, per le mamme e... per i nostri amici a 4 zampe!
Hamburger al naturale con ingredienti Km0, certificati e biologici Fare dell’hamburger un alimento naturale non solo è possibile, ma è giĂ da tempo realtĂ a Ravenna, nel locale, molto amato da ravennati e non, chiamato Naturalmente burger. Ma cosa signfica esattamente alimento naturale? La titolare, Cristina Casadei ci spiega la sua idea: ÂŤscegliere cibi naturali vuole dire evitare i prodotti industriali o artificiali, seguire i cicli di crescita e scegliere i prodotti che hanno subito meno lavorazioni dalla raccolta. Un prodotto naturale deve essere il piĂš possibile come si presenta in naturaÂť. Nel caso della carne l’attenzione va ovviamente rivolta alla scelta della azienda di allevamento. Ecco perchĂŠ, spiega Casadei ÂŤLa scelta di Naturalmente burger è stata l’azienda agricola Zavoli delle prime colline dell’entroterra romagnola che alleva i suoi animali al pascolo, come si faceva una volta. E anche i cereali utilizzati per alimentare gli animali sono coltivati direttamente dall’azienda. La maturitĂ dell'animale è nel pieno ripetto dei tempi e dei clicli di vita evitando una crescita intensiva. Ma l’attenzione, nel ristorante, si estende anche a tutto ciò che sta intorno all’hamburger: ÂŤIl ketchup, la maionese e la senape che offriamo ai clienti sono prodotti biologici certificati e gluten free – continua Casadei – e le bibite gassate sono bio, senza coloranti o aromi artificiali e con l'aggiunta di anidride caronica di origine naturaleÂť. E per aumentare la digeribilitĂ di pizza e pane viene utilizzato il lievito madre. Insomma, dimenticate l’hamburger “fast foodâ€?, qui tutti i prodotti sono di presidio slow food, igp e d.o.p., tenendo a mente che scegliere prodotti sani e naturali migliora il rapporto con il cibo e permette di ritrovare una migliore sensibilitĂ alla digeribilitĂ dei prodotti, sviluppando il palato a riconosce i cibi buoni dentro e fuori.
Pannolini lavabili e accessori, Fasce porta bebè MeiTai e marsupi ergonomici ...E MOLTO ALTRO ANCORA
IL LOCALE/2
Vino e prodotti a km 0 nella Taberna che diventa bottega Da qualche mese, in un edificio del 1300 in centro a Ravenna in via Mentana, ha aperto La Taberna Boaria, un locale a Ravenna dedicato alla cultura del rustico e dei prodotti tipici del territorio che fa della scelta biologica dei prodotti uno dei punti di forza. Pane e pizze sono impastate con farine integrali e le confetture realizzate in Taberna. La cura del prodotti si vede anche nella scelta del km 0: il 90 percento dei vini della carta sono regionali e gli antipasti sono composti con salumi e formaggi del territorio. La Taberna è inoltre l’unico punto vendita in città in cui è possibile acquistare il vino sfuso biologico del Podere La Berta di Brisighella, da bere a tavola oppure da asporto e a breve il locale diventerà una vera e propria bottega dove sarà possibile acquistare questi prodotti artigianali.
UNIVERSO ECOLOGICO
Se anche bambole (e accessori) sono bio Educare i propri figli a mangiare sano e apprezzare la qualità dei prodotti è un percorso che parte da piccolissimi e non riguarda solo i prodotti alimentari. A Campiano ormai da sette anni è attivo Universo Ecologico, un progetto che vende online giocattoli bio ed ecologici per neonati e bambini. Dall’abbigliamento, alle bambole, dalle creme idratanti ai fasciatoi, dai pannolini lavabili ai set per la pappa: tutti i prodotti sono certificati e biologici oltre ad essere biodegradabili. Ad esempio, la bambola Keptin Jr è realizzata in cotone biologico e con tessuti al 100% naturali con l’imbottitura in pura lana ed è in grado di assorbire molto rapidamente gli odori consentendo ai piccoli di riconoscere gli odori familiari, come quello di casa e quello della mamma. La maggior parte delle bambole sono realizzate senza coloranti e senza parti metalliche, progettate con tessuti resistenti, cuciture rinforzate e privi di piccole parti. Per quanto riguarda gli accessori, invece, per i neonati e i dentini che crescono si può provare Ringley un originale massaggia-gengive canadese naturale, che associa due strumenti efficienti per la dentizione: legno di acero non trattato e spugna di cotone al 100% biologico senza coloranti o prodotti chimici con un design che permette una facile presa.
Bar caffetteria Panetteria - Focacceria
Ristorante Bio certificato Cucina vegana e vegetariana
Panettoni di nostra produzione tradizionali e vegan a lievitazione naturale Via D’Azeglio 3/C - Ravenna Tel. 0544 217700 Aperto tutti i giorni 6.30-19.30 - Domenica chiuso Consulta il menÚ del giorno su www.giancarloceccolini.it
COLORA DI VERDE LA TUA VITA di RACHELE BONALDO
Via V. Bachelet 14 48125 Campiano (RA) info@universoecologico.it
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Per i lettori di Ravenna&Dintorni SCONTO DEL 10% Esclusi i kit pannolini su tutti i prodotti presenti nello shop giĂ scontati sul sito
DA FAR VENIRE L’ACQUOLINA IN BOCCA cibi profumati e nutrienti per l’asporto e in loco
• gastronomia vegetale pronta • tofu e seitan prodotti dalla nostra cucina • per i nostri piatti adoperiamo soltanto prodotti di origine biologica via Galilei 75, Ravenna Prenotazioni: 328 9244895 Ravegan Gastronomia Dal martedÏ al sabato dalle 10,30 alle 20 Chiuso domenica e lunedÏ
IO POSSO ENTRARE
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GUSTO
32 RISTORANTE
di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Ravenna, Via Maggiore 7 www.ristorantefricando.it Tel 0544 212176 - cell 338 3759167 7 giorni su 7, dalle 7 alle 24
NEW
La pizza diventata tradizione Togliti la voglia!
Siamo arrivati a pochi giorni dal Natale 2014. Ecco due ricette facili e veloci per la vigilia a tavola, tutte e due a base di pesce. Insalata di valeriana con trota salmonata: servono una trota salmonata, cotta a vapore poi pulita con le mani e fatta a pezzetti, un’arancia pelata a vivo, due fette di ananas fresco tagliato a dadini, un finocchio tagliato sottilissimo, tre ravanelli tagliati a specchietti, insalata valeriana, olio, sale e succo di un mandarino per condire. Nel piatto mettere la valeriana, le fettine di finocchio, i dadini di ananas, poi i pezzetti di trota salmonata, infine gli spicchi di arancia e le fettine di ravanelli. Condire con una vinaigrette di olio, sale, pepe e succo di mandarino. Filetti di alici marinate con agrumi: acquistare delle alici fresche lici, pulirle, lavarle e asciugarle poi metterle a marinare in succo di limone e di arancia per almeno 48 ore. Aggiungere erbe aromatiche a piacere. In un piatto mettere i filetti di alici dopo averli scolati dalla marinata, contornateli con una insalata di cavolo cappuccio tagliato sottilissimo (volendo con l’affettatrice) e condirla con limone, olio e semi di finocchi, sale e pepe bianco. Servire con pane integrale abbrustolito e burro al ginepro.
DEGUSTAZIONE ALLA TABERNA BOARIA DI RAVENNA UNA SERATA DEDICATA ALL’ECCELLENTE SANGIOVESE DI CONDÈ
vi aspettiamo numerosi e vi facciamo i nostri più sinceri auguri di
Buone Feste! Via Canale Molinetto 57/A, Prenota allo Ravenna Chiuso il lunedì 0544.67379 RISTORANTE VECCHIA
RAVENNA
Ristorante tipico romagnolo specialità Via Pasolini 41, Ravenna tel. 0544 215135 cell. 339 3774225 www.vecchiaravenna.com
Allo Chalet dei Giardini cena natalizia e lotteria a favore di Linea Rosa
Insalatine con trota e alici, buone e facili per la vigilia di Natale
come da tradizione venerdì, sabato e domenica
PIZZERIA ALFIO
CONVIVIO BENEFICO
COSE BUONE DI CASA
FRICANDÒ Pasta in brodo e bolliti
minestre fatte in casa
Giovedì 18 dicembre, alla Taberna Boaria id Ravenna (via Mentana), è in programma una serata dedicata al Sangiovese della Tenuta Condè, una delle cantine eccellenti della Romagna. Situata sui colli di Predappio l'azienda produce un vino di pregio che nasce da vitigni cresciuti nel suolo argilloso, ricco di tufo fossilifero e calcareo. Il Sangiovese Condé è realizzato con un rigoroso disciplinare interno, oltre la qualità richiesta dal Doc di Romagna. All’evento parteciperà l’enologo della cantina che guiderà la degustazione. Si parte con il Sangiovese Superiore abbinato a formaggi artigianali e salumi di pregio. A seguire, un calice del Sangiovese in purezza Riserva 2008 (barricato in botte di rovere d’Allier con ulteriore affinamento in bottiglia di tre anni), abbinato ai ravioli al fossa di Sogliano su crema di formaggi e tartufo bianco fresco. Per finire, biscotteria artigianale con le grappe e i liquori della cantina Condè. Solo su prenotazione al costo di 25 euro. Info tel. 345 4016131 e 0544 215258.
Chiuso la domenica
Lo Chalet dei Giardini Pubblici di Ravenna e il Podere Schiaviana, in collaborazione con Angela Schiavina e Rossella Mengozzi e lo chef Andrea Minghetti ai fornelli, promuovono venerdì 12 dicembre (inizio ore 20) una cena di Natale a scopo benefico. Al convivio delle feste si affianca infatti una lotteria a cura di Patrizia Boscherini (in palio riedizioni di Ceramiche di Faenza) il cui ricavato sarà devoluto all’associazione a difesa delle donne Linea Rosa. Il lauto menù prevede diversi assaggi: biscotti di parmigiano e mandorle; insalata di cappone, cedro, uvetta e soncino; mousse di caprino con pere caramellate in agrodolce; terrina di fegatini con pistacchi e pane al cacao; tartufi di formaggio con granella di nocciole; cestini di brisè con mousse di mortadella e lime candito; caponatina di verdure; cappelletto fritto; consommè di cappone con pasta imperiale; petto di faraona con castagne e prugne secche; purea di patate all'olio; sformatino di spinaci; bônet; panettone con salsa al mascarpone e al cioccolato. In abbinamento i vini di Arnaldo Caprai. Quota di partecipazione 45 euro, bevande incluse. Per info e prenotazioni tel. 0544 63201.
UN VINO UN PIATTO DA ALEX & PAUL DUE FRANCESI E “CINQUE AUTOCTONI” Serata all’insegna di uno spumante e un bianco francesi e di un corposo rosso italiano, per le classiche degustazioni a tre assaggi del bar à vin Alex & Paul di Ravenna (via De Gasperi). Ecco la proposta di venerdì 12 dicembre: spuma di parmigiano e carpaccio di manzo con tortino di barbabietola rossa abbinato a Brut Cremant De Loire Chateau Pier Bisé (Loira- Francia); cannelloni di carciofi e ricotta di capra con salsa di vaniglia abbinato a Grand Ardeche Chardonnay 2012 Bordeaux (Maison Louis Latour - Francia); arista farcita di salsiccia con crema di porro e involtino di verza abbinato a Edizione 2012 Cinque Autoctoni (Farnese - Italia). I primi due assaggi a 10 euro; tutti e tre in forma ridotta a 29 euro.
MENU DI NATALE Bruschetta salsiccia e squacquerone, insalatina di cappone all'aceto balsamico, pinzone al crudo di parma Tortellini in brodo di cappone - Taglioni ai funghi, noci e porri Spiedo ai ferri e melanzane gratin, patate aromatizzate al forno Latte brulè e tronchetto di Natale Acqua, vino in caraffa e caffè
Euro 34,00 cad. Sconto bimbi da 3-8 anni 50% (fino a 3 anni gratis)
Agriturismo
Massari
CONSELICE (RA) via Coronella, 110 Tel. 0545.980013 Fax 0545 980035 agriturismomassari@virgilio.it
www.agriturismomassari.it
Centro Commerciale “La Fontana” Ravenna, via Brunelli 26 primo piano tel. 0544.453232
MENU DI CAPODANNO Antipasto fantasia Lasagnetta al radicchio rosso, scamorza e pancetta affumicata Garganelli alla boscaiola - Gnocchi al sugo di cinghiale Involtino in salsa di carciofi e pomodori gratin Coniglio speziato con patate fritte - Cotechino e lenticchie della fortuna Torta noci e cioccolato - Semifreddo al caffè - Uva pari e dispari Vini d.o.c. in bottiglia, acqua e caffè, brindisi al nuovo anno
Euro 50,00 cad. (caparra 50% alla prenotazione, bambini sconto del 50%) Intrattenimento musicale con DANTE E KATTY SHOW
Merry Christmas
MENÙ DI NATALE 2014 Terrina di pomodoro con salsa parmigiana Carpaccio di carne salada Cappelletti in brodo di cappone Tortelli di ricotta e spinaci con porcini e scaglie di pecorino Tagliata di manzo pachino e balsamico con patate croccanti Tronchetto natalizio Acqua, vino in bottiglia, caffè
€ 28,00
SALUTE
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IL FARMACISTA RISPONDE
IL MEDICO RISPONDE
L’ESTETISTA RISPONDE
Arriva il freddo, corriamo ai ripari da raffreddori, influenza e mal di gola
Nuove frontiere per la chirurgia protesica articolare
La paraffina per mani e piedi perfetti
a cura di Fabio Francesconi
a cura di Giuliano Musacchi
a cura di Valentina Nannini
Con l’arrivo dei mesi più freddi, è opportuno ricorrere a tutti gli stratagemmi possibili pur di evitare mal di gola, raffreddore e gli altri tipici malanni di stagione. L’alimentazione ricopre un ruolo molto importante che non va sottovalutato. Occorre anzitutto evitare di assumere alcolici e super alcolici, per evitare il rischio di una eccessiva dispersione di calore potenzialmente seguita da episodi di ipotermia. Meglio privilegiare pasti caldi come minestre e brodi vegetali, solitamente composti di alimenti ricchi di vitamine. Tisane, tè e altre bevande calde come il latte col miele possono essere un toccasana per riportare la temperatura corporea a livelli più “desiderabili”, oltre a rappresentare un utile aiuto contro principi di raffreddamento e mal di gola. Per quanto riguarda il riscaldamento in casa, è bene seguire i consigli del ministero della Sanità che raccomanda una temperatura compresa tra i 19 e i 22 gradi. Alcuni sintomi delle malattie da raffreddamento possono essere superati abbastanza rapidamente con i rimedi naturali, in particolare con gli oligoelementi ed estratti vegetali. Fra gli oligoelementi più importanti, vi sono: il rame, efficace nelle manifestazioni infettive e infiammatorie acute, molti utile in caso di mal di gola; l’oro, antinfettivo e antinfiammatorio, da scegliere in caso di stanchezza; il manganese, particolarmente consigliato nelle recidive, a chi è soggetto a infezioni delle vie respiratorie con troppa frequenza o tende a trascinarsele per molto tempo, stentando a guarire; lo zinco, che stimola l’attività del sistema immunitario, promuovendo la produzione dei globuli bianchi. Fra gli estratti vegetali rivestono notevole importanza: l’acerola, in quanto la vitamina c in essa contenuta gioca un ruolo fondamentale nella salute del sistema immunitario; l’echinacea, particolarmente consigliata nelle recidive di infezioni delle vie respiratorie o per chi tende a trascinarsele per molto tempo, stentando a guarire; l’uncaria, utile per le infezioni virali come raffreddore, influenza e diminuzione delle difese immunitarie. Da FARMACHL è possibile essere consigliati sul rimedio più adatto alle proprie esigenze. Tanti auguri di Buone Feste da tutto il nostro staff!
La Chirurgia protesica articolare alla Clinica San Francesco è praticata utilizzando tecnologie validate per ottenere risultati sempre migliori in termini di efficienza della articolazione, meno dolore durante la riabilitazione e più durata dell’impianto. Per fare un esempio, nella Chirurgia protesica del ginocchio si ottengono risultati ottimi da parte dei chirurghi ortopedici che effettuano l’intervento a “mano libera”: si applica la protesi dopo avere effettuato una preparazione articolare del ginocchio con i nuovi strumentari che le aziende produttrici di protesi offrono. Da alcuni anni, alla Clinica San Francesco di Ravenna, l’Unità Operativa di Ortopedia gestita dal dott. Musacchi, effettua tali interventi con una tecnica innovativa: il Sistema Visionaire. Innanzitutto, si procede all’esecuzione di una RMN che viene studiata da ingegneri presso un centro specializzato negli USA e dal Chirurgo Ortopedico (dott. Musacchi) per ottenere delle “mascherine di taglio” personalizzate. In questo modo, l’intervento non sarà più a mano libera, ma supportato sia da queste mascherine di taglio, sia dall’esperienza del chirurgo, riducendo al minimo gli errori ed effettuando la protesi a seconda della caratteristica del paziente. I risultati ottenuti da questa metodica sono il miglioramento dell’articolarità e una ripresa più veloce, poiché la nuova articolazione ricostruita sarà più aderente alle caratteristiche anatomiche del paziente e, in particolar modo, dello scorrimento della femoro rotulea. Naturalmente, potranno beneficiare di tali aggiornamenti sulle vie di accesso e sulle nuove tecnologie anche le altre articolazioni : anca, spalla, piede, ecc.
Con i trattamenti alla paraffina mani e piedi diventano morbidi e lisci, perfetti. La paraffina è una ceramide naturale che ha la capacità di trattenere il calore e di disperderlo lentamente attraverso l’evaporazione dell’acqua che è contenuta in esso. Un prodotto che idrata l’epidermide e lascia la pelle vellutata e levigata. Al centro estetico Solidea è possibile sottoporsi a questo trattamento, ricorrendo anche ad alcuni cicli se necessario in base alle proprie esigenze. Il procedimento è molto semplice, in quanto basta immergere le mani o i piedi in una vaschetta che contiene paraffina liquida e calda. Dopo una posa di circa un quarto d’ora, la paraffina si sfila come fosse un guanto e la pelle resta molto idratata. Il trattamento è l’ideale nei mesi invernali, soprattutto per prevenire le ragadi. Notevoli anche i benefici per chi soffre di artrite e artrosi e per chi è soggetto a dolori reumatici, grazie alla piacevole sensazione di calore su tutta la superficie delle mani o dei piedi che aiuta a sentirsi rilassati e tranquilli. La paraffina è dunque una preziosa alleata per la bellezza di mani e piedi. Leviga l’epidermide, allevia gli arrossamenti, rende più semplici manicure e pedicure e idrata a fondo, diminuendo gli ispessimenti e gli indurimenti, ammorbidendo le cuticole e rendendo le unghie lucide e forti. Grazie al calore e al vapore, allarga inoltre i pori e rende la pelle più ricettiva, facendo sì che i prodotti applicati successivamente agiscano più in profondità e con maggiore efficacia. Sin dalla prima seduta l’epidermide appare sana, liscia, rosea e ringiovanita, priva di imperfezioni, con un colore uniforme e vellutata al tatto.
Il dott. Fabio Francesconi, farmacista, e il suo staff vi aspettano a FARMACHL via Rotta 65/A, Ravenna tel. 0544 452005, cell. 346 2347362 Facebook: Farmachl Ravenna Compra online www.farmachlravenna.com
Il dott. Giuliano Musacchi, specialista in Ortopedia, Traumatologia e Chirurgia della mano, riceve ed opera alla Clinica San Francesco di Ravenna per informazioni e appuntamenti tel. 0544 458311
ARIETE
BILANCIA
Con Mercurio splendido e Marte che vi sostiene non sarà difficile conciliare le piccole grane di lavoro con le iatture familiari. Per fortuna non dovrete faticare altrettanto per dedicarvi ad una sana e inconsapevole attività fornicatoria. Attenzione ai fetenti travestiti da renne di Babbo Natale.
L’approssimarsi delle feste e i mille impegni da assolvere vi richiedono maggiore organizzazione e controllo dell’emotività. Non reagite come suocere se non volete far venire il mal d’auto a chi avrà la sfortuna di scontrarsi con voi. Andrà meglio nel fine settimana, da dedicare allo shopping.
TORO
SCORPIONE
Moderate il garbo da chow chow con il Parkinson se qualche figlio di meretrice o i suggerimenti della suocera nell’allestimento degli addobbi natalizi in casa, dovessero intralciare il vostro modo di lavorare. Domenica qualche frizione di troppo potrebbe attenuare la vostra vis suina. Attenzione.
Proprio giovedì sarà la giornata più sfiancante: la vostra fitta agenda di impegni, congiunta alla soavità del rottweiler con le unghie incarnite potrebbe incorrere nelle timide rimostranze di colleghi e partner. Anche l’amore è sul genere melma piatta, tanto vale domenica dedicarsi allo shopping.
GEMELLI
SAGITTARIO
Concentrate tra giovedì e venerdì gli impegni più urgenti, se non volete che certa gente ve le faccia girare come le lame rotanti del Minipimer. Domenica fate più attività fisica col partner, se c’è, o da soli se proprio non vi piace nessuno. Vi aiuterà a smaltire stress ed i chili di troppo prima di Natale.
Intrattenimento Mercatini di Natale Arriva Babbo Natale Gastronomia Cori Natalizi
CANCRO Se già dovete occuparvi del bilancio di fine anno, evitate di strafare nello shopping prenatalizio. Come al solito nel lavoro dovrete farvi due glutei come due tetragoni e rosicchiare le bolas di colleghi e collaboratori. Meglio rimandare alla prossima settimana eventuali litigi col partner.
LEONE Grazie ai trigoni di Mercurio e Sole lasciate ad altri il podio nella classifica degli scassa-zebedei senza ritorno. Non resta che sgonfiare quel pallone gonfiato del vostro ego per sembrare più gentili, soprattutto ora che si avvicina il Natale. Domenica spensierata in compagnia degli amici.
VERGINE Anche se Mercurio è ancora opposto, non dovrebbe farvi prolassare gli zebedei. Avete il giusto nazi-self-control per risolvere molte situazioni ed il sex non è più motivo di isterie ed ischemie. Forse perché non c’è, ma riuscirete lo stesso a stare bene col partner, suo malgrado in stand by.
Rita Fabbri e il suo staff vi aspettano al Centro estetico Solidea via Porto Coriandro 7c - Ravenna apertura dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), il venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì) Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 www.centroesteticosolidea.it
NATALE A MARRADI
7 e 14 Dicembre 2014
Mercurio e sole nel segno, Marte in sestile e Giove in trigono. Con un cielo così non avete scuse per non sentirvi fighi, anche se giovedì e venerdì dovrete sgambare come cani per portare a termine tutti gli impegni. Ottimo anche l’amore, nel senso che se anche siete cessi riuscite a fornicare lo stesso.
CAPRICORNO Con Venere appena entrata nel segno, riuscirete a mettere energia e passione in ogni cosa che fate, neanche foste il coniglietto della Duracell. Non è il momento degli sfigo-pessimismi. Agite anche se vi dovrete fare un sedere a forma di capanno, ma approfittate del fine settimana per riposare.
ACQUARIO Il vostro ego proteiforme troverà pane per i suoi denti. Tra gli impegni di lavoro e i preparativi delle feste, non sfilettate con l’accetta chi vi manda il sangue al cervello. Bene creatività e faccia di glutei in fatto di intraprendenza suina, ma dedicate la domenica al riposo, che ne avete bisogno.
PESCI Insieme all’umore cresce anche l’energia psicofisica per sbrigare tutti i vostri impegni. In vista delle solite cene pre-festive con amici e colleghi, fate però un po’ di training autogeno per non rischiare figuracce per troppa sicurezza. Ma il fascino non è da sfigati e si fornica un bel po’.
IDEE REGALO Natale 2014
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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dall’1 al 7 dicembre 2014 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna
Legenda IQA Buona
Accettabile
Mediocre
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Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it
GINNASTICA
In crescita le iscrizioni ai corsi per gli over 65, lezioni in 12 palestre In crescita continua l’affluenza ai corsi di ginnastica Over 65. Avviata in ottobre 2014, si è registrato un incremento di iscritti nei primi tre mesi di attività dedicata alla terza età promossa dal Comune di Ravenna e organizzata dagli enti di promozione sportiva del territorio. Uisp Ravenna è uno dei tre enti che si occupa della gestione tecnica e didattica di 12 palestre distribuite nel territorio del centro città. Sono cinque gli uffici decentrati che collaborano a stretto contatto con il Comitato: via Maggiore, via Aquileia, via Berlinguer, San Pietro in Vincoli e l’ufficio del Mare. Questi luoghi rappresentano i riferimenti istituzionali per la gestione del progetto e i siti addetti alla raccolta delle iscrizioni degli utenti. Attualmente sono 28 i corsi Uisp-Endas a disposizione per ogni singolo cittadino che abbia superato la soglia dei 65 anni. Questo significa un’offerta diversificata di orari, giorni e luoghi. Anche la qualità del percorso è conforme alla richiesta delle caratteristiche del bando comunale. Uisp Ravenna dispone di 12 laureati in Scienze Motorie che programmano e progettano contenuti didattici con il sostegno dello staff di via Rasponi 5. La caratteristica vincente del progetto, che terminerà in maggio 2015, consiste in due requisiti: accessibilità economica, con quote agevoli ed eventuali possibilità di rateizzare, e corsi sempre aperti fruibili in qualsiasi momento. Per le iscrizioni rivolgersi all’ufficio decentrato di appartenenza. Per il calendario dei corsi consultare il sito www.uisp.it/ravenna
CROSS TERZA PROVA DEL CAMPIONATO PROVINCIALE
Sabato 13 dicembre il campo sportivo di Ponte Nuovo si prepara alla 3° prova valida per la classifica del 22° Campionato provinciale di Cross Uisp. La Polisportiva Ponte Nuovo, affiliata al Comitato di Ravenna, organizza una manifestazione podistica aperta a tutte le categorie: giovanili, juniores e seniores. Il via alle ore 15 nel percorso segnalato e completamente sterrato attorno all’anello del Centro sportivo di via Ancona 43. Gara accessibile a tutti gli atleti Uisp della provincia con partecipazione estesa anche ad atleti fuori provincia in possesso di regolare tessera e certificato medico adeguato. Quattro i percorsi a punteggio in base alle categorie. Si parte dai 700 metri per le classi giovanili fino ai 3000 e 5000 metri rispettivamente per le categorie femminili e maschili. Iscrizioni sul posto fino a 5 minuti prima della gara. I risultati saranno consultabili sul sito del Comitato di Ravenna www.uisp.it/ravenna
L’Ufficio Fiscale Asppi sta terminando l’invio dei modelli per il pagamento. Invitiamo le persone che ancora non sono in possesso del relativo modello a contattarci. Con quest’ultimo adempimento (ma in realtà resta il pagamento della TARI entro il 31/12), siamo giunti alla fine degli adempimenti fiscali di questo travagliato 2014. Ripercorriamone le tappe fiscali: Il 2014 è iniziato all’insegna dell’incertezza con l’introduzione della Mini Imu e le polemiche: “si paga o non si paga”. Poi l’introduzione della IUC (Imposta Unica Comunale) composta da TASI-IMU e TARI. La Tasi che per Asppi è stata la reintroduzione dell’Imu sulla prima casa, con alcuni comuni dei nostri territori che hanno scelto le aliquote massime, fino al 3,3 per mille. Dal 1 ottobre l’introduzione delle nuove modalità di pagamento degli F24 con la “pretesa” di alcuni istituti di credito di continuare col pagamento cartaceo anche per gli importi superiori ai mille euro. Tutto questo ha “ingolfato” i caf per i pagamen- Associazione sindacale proprietari ti in modalità telematica. Sotto- piccoli immobiliari lineiamo che l’ufficio fiscale V.le Galilei 81/83 Asppi ha deciso di effettuare Ravenna tel. 0544 470102 questo servizio gratuitamente ai fax 0544 470075 propri Associati e Associati-Caf. info@asppi.ra.it Incertezze che sono diventate www.asppi.ra.it “quasi normali”, ma che creano Faenza Via Cavour, 25 0546 25807 disagi ai contribuenti che cono- tel. faenza@asppi.ra.it scono solo all’ultimo momento Lugo Via Manfredi, 41 cosa, come e quanto pagare. tel. 0545 33356 Asppi ha operato per evitare il lugo@asppi.ra.it più possibile disagi ai contri- SERVIZI AI SOCI buenti, cercando di organizzarsi - Gestione contratti di locazione al meglio, nonostante i tempi - Assistenza legale stretti a disposizione. Ci scusiamo con coloro che, no- - Consulenza condominiale tecnica nostante tutto, hanno avuto diffi- -- Consulenza Consulenza fiscale coltà. Stiamo lavorando per il - Affitti e vendite da 2015, anche con investimenti privato a privato importanti, per migliorare tutti i - Successioni Dal 1980 a Ravenna nostri servizi.
CICLOTURISMO
Asd Osteria si aggiudica il terzo posto al Campionato regionale Il 2014 sarà un anno da ricordare per la Lega Ciclismo Uisp Ravenna. In diversi momenti si sono celebrati trionfi e vittorie del movimento ciclistico ravennate ma la ciliegina sulla torta è stata la medaglia di bronzo conquistata dall’associazione sportiva di Osteria (nella foto sotto) nel Campionato regionale di cicloturismo. Pur essendo quella di Osteria una compagine non particolarmente numerosa, la partecipazione compatta di tutto il gruppo in 3 delle 8 prove in programma, ha consentito alla società ravennate di aggiudicarsi un importante terzo posto in classifica generale. Grande soddisfazione data dal fatto che Osteria è preceduta e seguita da squadroni numericamente molto più grandi quali Avis Faenza, Bitone, Tozzona, Polisportiva Aurora e Avis Forli. La forza di questo gruppo è stata quella di riuscire ad avere un numero elevato di atleti ad ogni singola prova in cui ha presenziato. Questo ha permesso di rispettare quella regola “non scritta” di mutuo scambio di partecipazioni per cui il Campionato Regionale è stato creato. Altro passo importante della Lega ravennate, dal punto di vista organizzativo, è stata l’uscita di un calendario cicloturistico stilato insieme ai Comitati di Imola, Faenza e Bassa Romagna. L’istituzione di un calendario comune ha consentito di limitare le sovrapposizioni di eventi su tutto il territorio e ha portato un incremento di iscritti in quasi tutti i raduni. Naturalmente la Lega Ciclismo di Ravenna proseguirà le sue attività anche nel 2015. Attualmente è in fase di definizione il calendario generale dei ciclo raduni in collaborazione con i Comitati della Romagna. A breve uscirà il programma del “Quadrifoglio Ravennate”, manifestazione che raccoglie quattro percorsi ciclo-turistici organizzati dalle società sportive affiliate a Ravenna. Da ricordare, per il prossimo giugno 2015, Ravenna sarà sede della quarta tappa del Circuito romagnolo di cicloturismo organizzando la “Gran Fondo Città di Ravenna”.
SETTIMANALE
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 11 dicembre 2014
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