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Settimanale di informazione FREEPRESS
Giovedì 12 febbraio 2015 n.616
RAVENNA&DINTORNI
www.ravennaedintorni.it
LA CONTA
Una foto scattata nei pressi del petrolchimico di Ravenna nei giorni dell’alluvione da Adriano Zanni
OLTRE 30 MILIONI DI DANNI PER L’ALLUVIONE. GLI INTERVENTI PER LA SICUREZZA
CAPITALE CULTURA
a pagina 4
Ecco Ravenna 2015 Vale 1,2 milioni Ma le Fondazioni bancarie tagliano il 30 percento dei fondi per le arti
RAVENNA FESTIVAL Piazza Paul Harris, 21 - Ravenna Tel. 0544 590701 www.projectservicesnc.com
a pagina 16
Da Vecchioni a Piovani nell’anno dedicato a Dante
CAOS A SCUOLA
da pagina 10
a pagina 5
La supplente sospesa e quella al cellulare POLITICA
a pagina 8
Tra famiglia naturale e flash-mob per i diritti gay ECONOMIA
a pagina 14
Progettone porto: la rivolta degli industriali MUSICA
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Dalla classica all’omaggio a Mina: i concerti
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ORDINE ARCHITETTI RAVENNA
ciclo di conferenze 2015 Otto incontri/confronti fra protagonisti esperti ed emergenti della progettazione contemporanea ore 22 Architetti esperti Alessandro Bucci Faenza
Tomas Ghisellini Ferrara
Iotti / Pavarani Reggio Emilia
M2R
ore 20 Apertura, registrazione crediti formativi e introduzione relatori ore 23.15 Saluto conviviale Giovedì 19 FEBBRAIO
Albergo Cappello RAVENNA Giovedì 19 MARZO
Oggetti d’Autore FORLÌ Giovedì 23 APRILE
Edilpiù LUGO Giovedì 21 MAGGIO Sala Conferenze
Reggio Emilia
Autorità Portuale
Andrea Oliva
Giovedì 18 GIUGNO Azienda vitivinicola
Reggio Emilia
Antonio Ravalli Ferrara
Alessandra Chemollo Marghera (VE)
Marco Mulazzani Ferrara
RAVENNA
Poderi dal Nespoli NESPOLI (FC) Giovedì 17 SETTEMBRE
Magazzini del Sale CERVIA Giovedì 15 OTTOBRE Galleria Comunale
Palazzo del Capitano CESENA Giovedì 19 NOVEMBRE
Albergo Cappello RAVENNA
ore 20.45 Architetti emergenti Laprimastanza Montiano (FC)
Stefano Piraccini Cesena
Brenso Bologna
Tappi / Barbieri Cesena
Miro architetti Bologna
Pulelli / Valbonesi Cesena
Ecrù Parma
Sperandio / Pozzi Santarcangelo (RN)
Comitato scientifico Gianluca Bonini, Stefania Bertozzi, Giovanni Mecozzi, Filippo Pambianco Organizzazione, promozione, documentazione Reclam edizioni e comunicazione srl – Casa Premium rivista dell’abitare
OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 12/2 2015
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L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
Nuovi tagli al bilancio: per cosa voteremo?
di Gianluca Costantini
Il difficile mondo dei gruppi Facebook
di Federica Angelini
di Moldenke
Il momento giusto per un’alluvione, ovviamente, non è mai. Ma non è retorica dire che questa è arrivata in un momento già di per sé piuttosto complicato per il territorio dal punto di vista economico. Si parla di tagli dal Governo al bilancio comunale dell’ordine di 10 milioni di euro. 10 milioni di euro sono inoltre quelli che la Provincia deve versare a Roma dalle sue casse, sempre quest’anno. Nemmeno si potrà far conto sui contributi delle Fondazioni bancarie, che essendosi viste aumentare esponenzialmente la tassazione, hanno già annunciato di dover tagliare (ancora) sul territorio. E come non bastasse ora sembra addirittura in forse l’opera che doveva portare decine di milioni di euro sul territorio, il grande Progettone del porto, per uno scontro tra Autorità Portuale, proprietari dei terreni, Industriali, un conflitto sopra le teste di cittadini in cui non è semplice districarsi. Un barlume può forse arrivare dalla Capitale italiana della cultura che pare varrà più del previsto, ma si parla di una cifra che potrà, bene che vada, compensare i tagli delle Fondazioni sul fronte della cultura. Che la situazione fosse seria già prima dell’alluvione lo dimostrava la decisione del Comune, senza precedenti da queste parti, di vendere azioni libere di Hera per finanziare un po’ di investimenti, inclusa la manutenzione delle strade. Venti milioni in tutto che appaiono più che mai urgenti, anche se per la nuova emergenza ambientale non vogliamo dubitare che arriveranno comunque fondi regionali e statali. Come si spera possano arrivare quelli necessari a infrastrutturare il territorio per limitare i danni di altri eventi metereologici straordinari, ma non certo irripetibili. Ora, si può pensare ciò che si vuole ovviamente dell’attuale e delle passate amministrazioni locali, ma è difficile negare, che sarebbe bello, e forse adesso come non mai, poter contare su un po’ di libertà di manovra economica senza dover aspettare diktat dall’alto spesso uguali per tutta l’Italia (e senza essere leghisti). Sarebbe bello che imprese e cittadini trovassero interlocutori diretti messi nelle condizioni oggettive di dare risposte. Interlocutori chiamati poi a scegliere, a far contento qualcuno e scontento qualcun altro. Perché decidere come si spendono i soldi sul territorio fa parte di quella cosa chiamata politica. Il trend sembra invece confermare che sempre più soldi dai territori finiscono allo Stato. E noi qui, quindi, per cosa andremo davvero a votare? Chissà, forse per il Progettone.
Voglio qui parlare di un male dei nostri giorni, uno dei veri problemi della nostra generazione, un dramma che sta colpendo anche la provincia di Ravenna. Si parla di vite spezzate, di persone che non sanno più quale sia la realtà e quale la finzione. Che alla mattina fanno colazione con un cappuccino virtuale. Sto parlando della malattia dei gruppi Facebook, detta anche, fatevi-una-vita. Si tratta di queste comunità che nascono sul social network e si impossessano di anima e corpo dei fondatori, i cosiddetti “amministratori”, che così realizzano il sogno che avevano sin da bambini di diventare qualcuno. Finalmente ce l’hanno fatta a creare un gruppo Facebook. Ma il potere, si sa, logora proprio chi ce l’ha. E allora litigi, espulsioni, post strappalacrime in cui si parla fin troppo seriamente di sentimenti, cercando di fornire utili insegnamenti di vita ai propri seguaci, che in realtà non sanno neppure di cosa si stia parlando. Tutto nacque con “Sei di Ravenna se...”, gruppo che aveva l’ambizione di rappresentare davvero tutta la città e gli amministratori si sentivano, a seconda, sindaci, sceriffi, re. Poi come da copione gli amministratori iniziano a incazzarsi tra loro e formano nuovi gruppi, We are, Agora, e varie versioni 2.0 degli stessi gruppi di prima in una spirale senza fine. L’unica certezza è che ci sono insulti, minacce di querele, gente che non ci dorme la notte, che sta male, che banna il prossimo, che parla ai suoi amici virtuali come se a qualcuno di questi importasse davvero qualcosa del suo cazzo di gruppo. Intanto i Gruppi, proprio per il fatto che ogni amministratore ne vuole uno tutto per sé, aumentano. Ce ne sono per tutti i gusti, c’è il Centro Storico dove si possono trovare anche post razzisti, c’è quello dedicato al mondo del mangiare e bere. Ma neppure questo riesce a tenere botta e ne nasce un altro dei dissidenti che vogliono solo divertirsi, come se invece nell’altro si facesse fatica. Altri ancora si dimettono. Capite, ci si dimette dal ruolo di amministratori. Un mondo difficile, quello degli amministratori dei gruppi Facebook. Non sto scherzando. Se sei amministratore ti tocca leggere tutti i giorni i commenti di tutti i membri del gruppo. E vi ricordo che stiamo parlando spesso di sub-umani che scrivono le più grosse stronzate mai lette. E tu devi leggerle tutte e decidere chi bannare. E se a questo ci aggiungete il fatto che spesso gli amministratori di gruppi Facebook hanno anche una chat Whatsapp con i colleghi o ancor peggio con i genitori della scuola dei figli, il tutto inizia a diventare insostenibile. Il mio consiglio è solo uno e lo scrivo come lo scriverei su Facebook: cagatevi in mano, datevi uno schiaffo e smettete di fare i coglioni.
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XIV nr. 616 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, Imola
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SOCIETÀ
CULTURA
In arrivo un milione di euro dallo Stato e un nuovo logo per la Ravenna capitale Un milione e duecentomila euro. Eccolo il tesoretto che con ogni probabilità porterà in dote il titolo di Capitale italiana della cultura del 2015 a Ravenna e a ognuna delle altre quattro città (Cagliari, Lecce, Perugia e Siena) designate dal Governo. Si tratta, come noto, delle cinque finaliste sconfitte da Matera nella corsa al 2019, quella per il più prestigioso titolo di Capitale europea della cultura (in cui Ravenna si è piazzata seconda a pari merito con Siena). Non un contentino, come ci tenne a precisare fin da subito il ministro Dario Franceschini, ma un riconoscimento per il lavoro svolto dalle città finaliste e i progetti presentati all’interno dei cosiddetti dossier di candidatura valutati dalla giuria internazionale. Per questo motivo il Governo approvò il 12 dicembre il decreto in cui assegnava il titolo e con esso un contributo finanziario di un milione di euro da dividersi equamente tra le cinque città. Che non l’avevano però presa bene, chiedendo al Governo uno sforzo maggiore. Ne sono seguite settimane se non di trattative, almeno di incontri, fino alla firma in questi giorni di un decreto interministeriale che, all'interno del piano “Destinazione Italia”, impegna le somme residue dell’ultimo settennato di pianificazione europea (20072013), garantendo un contributo specifico di un milione di euro per ognuna delle cinque città, che ora dovrebbero avere così a disposizione complessivamente 1,2 milioni di fondi statali per sfruttare al meglio almeno questi dieci mesi che restano del 2015. Il piano operativo è di fatto già partito con la nascita di un nuovo logo che andrà a sostituire quello che i ravennati avevano ormai imparato a riconoscere del 2019, in questo caso uguale per tutte e cinque le città, al fine di promuovere il marchio Capitale italiana 2015. «Proprio per come è stato concepito questo titolo – è il commento di Alberto Cassani, ex coordinatore di Ravenna 2019 che seguirà anche il progetto Ravenna2015 dall’interno del suo ruolo nello staff del sindaco Matteucci –, noi non lo intendiamo come puro e semplice riconoscimento, ma piuttosto come una tappa all’interno di un percorso, che è quello che è stato avviato con la candidatura al 2019 e che ci dovrà portare, almeno come orizzonte, al 2021 (anno delle celebrazioni dantesche per i 700 anni della morte del Sommo Poeta, ndr). Il 2015 dovrà così rappresentare una fase mediana in un percorso finalizzato alla crescita della città sulla base della costruzione e della valorizzazione del nesso tra cultura, società ed economia, una triangolazione fondamentale che è stata alla base anche della costruzione della nostra candidatura europea». Senza più lo staff con cui aveva costruito Ravenna2019, Cassani si è adoperato in queste settimane in prima persona a tessere le relazioni con le altre città Capitali italiane per definire accor-
Alberto Cassani poco prima della partenza per Roma per l’esame finale della sfida a Capitale europea della cultura, vinta come noto da Matera. A destra invece il logo della capitale italiana della cultura, uguale per tutte e cinque le città designate
«Promuoveremo gli eventi già in essere, ne faremo alcuni nuovi e investiremo su museo di Classe, palazzo Rasponi e un edificio da riusare in Darsena» di di promozione congiunta e, «in collaborazione con gli uffici comunali e in connessione con l’assessorato alla Cultura» sta lavorando «per riallacciare i fili di una rete che coinvolga, in primis,
tutto il mondo culturale cittadino». Lo scopo, ci dice, è quello di mettere in campo tre ordini di azioni. Il primo è quello legato alla valorizzazione e promozione, attraverso il marchio della
Cic, di quanto già programmato dalle varie realtà culturali, anche cercando di consolidarne alcune ritenute strategiche (ad esempio, insieme alle tante iniziative dantesche nel 750° della nascita, si sta adoperando per garantire lo svolgimento di una edizione particolarmente significativa del festival biennale Ravenna Mosaico). In secondo luogo, compatibilmente coi tempi ristrettissimi, «solleciteremo – continua – l'organizzazione di alcune azioni specifiche costruite ad hoc per il 2015, magari partendo dai progetti del dossier 2019». Parte del budget – se verrà confermata l'entità del finanziamento statale, a cui si cercheranno di aggiungere magari fondi regionali o risorse provenienti da importanti sponsor – potrebbe poi essere utilizzata per interventi infrastrutturali: «in particolare ci si potrebbe concentrare sul Museo di Classe, per arrivare a breve a completarne l'allestimento; su Palazzo Rasponi, con l’acquisto di attrezzature necessario per un suo pieno utilizzo (al momento non è in grado, per esempio, di ospitare una grande mostra d’arte, ndr) e su un intervento di riuso di un edificio in Darsena tra quelli che avevamo anche già indicato nel nostro dossier come possibili contenitori culturali». In definitiva, l’obiettivo di Cassani è «in questa fase di difficoltà in cui il sistema culturale dovrà fare fronte anche ai tagli delle fondazioni bancarie (vedi altro articolo di questa pagina, ndr), che la Capitale italiana della cultura si metta al servizio della città, secondo un ottica per cui la cultura possa essere punto nevralgico anche della vita sociale ed economica». Luca Manservisi
NUMERI
Ma le fondazioni bancarie chiudono i rubinetti Per il 2015 si profilano tagli del 30 percento alla cultura: circa un milione di euro in meno La Legge di stabilità varata dal Governo Renzi per il 2015 comporta per le fondazioni di origine bancaria un forte incremento della tassazione sui dividendi, con una norma che decorre retroattivamente dal 1 gennaio 2014. Una zavorra che indirettamente peserà soprattutto sul mondo culturale ravennate, maggior beneficiario delle erogazioni delle due fondazioni bancarie operanti sul territorio. La nuova legge – ci spiega il presidente Lanfranco Gualtieri – comporterà per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna maggiori oneri fiscali per circa 1,7 milioni di euro per il 2014 e altrettanti per il 2015, «ben 3,4 milioni di euro di nuove tasse a nostro carico: il totale delle erogazioni per il 2015 sarà quindi inevitabilmente fortemente condizionato. La nostra Fondazione in questa fase difficile garantirà comunque risorse inalterate per gli interventi di emergenza sociale e soprattutto per le categorie più svantaggiate». In soldoni, a rimetterci sarà in particolare il comparto della cultura, non con tagli lineari, assicurano dalla Fondazione, ma in percentuale. Una percentuale che – stando ai bene informati, ma senza conferme ufficiali dalla Cassa che non vuole parlare ancora di cifre per il 2015 – si aggira attorno al 30 percento rispetto all’anno precedente. È quindi presumibile pensare a un taglio in valori assoluti di quasi 900mila euro rispetto ai 2,9 milioni circa erogati per la cultura a Ravenna nel 2014 (e, più o meno, nel 2013), cifra già drasticamente ridotta rispetto al 2012 (3,6 milioni) mentre nel 2011 si veleggiava addirittura sopra i 4 milioni. «Riteniamo però importante sottolineare con soddisfazione come l’avvenuta apertura del cantiere di Palazzo Guiccioli (dove verranno realizzate attività commerciali e i musei su Lord Byron e Risorgimento, ndr), di proprietà della stessa Fondazione – conclude Gualtieri –, con interventi che muoveranno risorse per oltre 10 milioni di euro, consentirà a imprese del nostro territorio di operare in un momento di forte difficoltà per l’edilizia, garantendo un circuito economico e sociale virtuoso». Per quanto riguarda l’altra fondazione bancaria che eroga risorse sul territorio, quella del Monte di Bologna e Ravenna, già da anni, a causa anche della crisi della banca di riferimento, l’Unicredit, aveva ridimensionato il proprio impegno nel campo delle erogazioni. Basti pensare che nel 2009 la fondazione erogava risorse per oltre 20 milioni di euro, che l’anno scorso si sono ridotti a poco più di 6. Per il 2015 era stato annunciato in dicembre (anche con lettere a beneficiari e stakeholder) un
L’ASSESSORE «IL COMUNE NON POTRÀ COPRIRE I TAGLI DELLE FONDAZIONI» «Faremo il possibile per non diminiuire la spesa per la cultura anche a fronte dei tagli, di certo per il momento posso dire che non potremo aumentarla per coprire quanto verrà a mancare dalle Fondazioni nel 2015» l’assessore comunale alla cultura Ouidad Bakkali ha una sola certezza: soldi in più dal Comune non potranno arrivarne. E dunque si dovrà fare con meno. Nel corso del 2014 per attività dirette del Comune sono arrivati 450mila euro dalla Fondazione della Cassa (tra i beneficiari Classense, Mar, Crc, Settembre dantesco) e 250mila da quella del Monte (che sono andati, per esempio, anche a Bella di sera). L’obiettivo dunque per il 2015 è quello di confermare la spesa corrente per le convenzioni, le stagioni teatrali e gli eventi dello scorso anno quando fu pari a circa 4milioni e 500mila euro.
ulteriore taglio del 25 percento, che la Fondazione ha però deciso in questi ultimi giorni di contenere, attingendo da un fondo creato in passato appositamente per i momenti più critici. Il taglio rispetto al 2014 resterà così al di sotto del 15 percento, con le erogazioni che si attesteranno attorno ai 5,3 milioni di euro. Di questi saranno destinati alla cultura 2,1 milioni, di cui come da prassi solo un quarto (meno di 600mila euro) per il territorio di Ravenna. Rispetto all’anno scorso la cultura ravennate perderà in questo modo dalla Fondazione bolognese neanche centomila euro e complessivamente (tenendo conto della Fondazione Cassa) circa un milione di euro di risorse. La stessa cifra che, casualmente, proprio pochi giorni fa il Governo ha deciso di assegnare a Ravenna nell’ambito della designazione a Capitale italiana della cultura 2015. Fa impressione invece il paragone solo con quattro anni fa: nel 2011 le due Fondazioni erogavano alla cultura ravennate circa 5 milioni, oggi si è passati circa alla metà. (lu.ma.)
In distribuzione il numero di
IL NUOVO MENSILE DI CULTURA E SPETTACOLO per la Romagna e Dintorni
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SOCIETÀ
FEBBRAIO
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SCUOLE
AMBIENTE
Insulti razzisti in classe: la maestra è stata sospesa E il caso arriva in procura
I daini salvati dalla... giustizia Stop alla caccia, ma la questione è ancora aperta. In Provincia ora riflettono
A
La supplente accusata di LLE MEDIE aver insultato (anche con frasi P ROF AL CELLULARE, GLI STUDENTI SI LAMENTANO razziste) e strattonato alcuni LEI SI ARRABBIA: «DOVETE ANDARE A MORIRE...» bambini di una scuola elementare di Ravenna è stata sospesa Nei giorni in cui è stata sospesa la supplente delle eledall'insegnamento. Il provvementari di cui parliamo qui a fianco, sulla stampa giunge dimento disciplinare – frutto di un altro caso di una supplente che si sarebbe comportata un'indagine portata avanti in maniera non certo consona con i suoi alunni. Si tratta di dalla stessa scuola dell'istituto un’insegnante delle medie che durante l’ora di educaziocomprensivo San Biagio in colne fisica sarebbe stata tutto il tempo, o quasi, a controllalaborazione con l'Ufficio scolare il cellulare. I ragazzi dopo un po’ non sentendosi consistico provinciale – le è stato derati sarebbero andati a cambiarsi, lamentandosi anche a notificato all’inizio della settivoce alta. La supplente, in tutta risposta, avrebbe iniziato mana e al momento di andare a trattarli a male parole, arrivando a dire con gli studenti: in stampa sappiamo che la «Dovete andare a morire». Dopo la segnalazione dei genidonna non sta insegnando. tori, la supplente ha negato tutto alla preside. Dall'Ufficio scolastico, l'ex Il fatto è stato riportato dal Corriere Romagna. provvidettorato, non ci è stata però volutamente specificata l'entità della sospensione. Trattandosi di una supplente rischierebbe al massimo dieci giorni di pausa dall'insegnamento. I fatti risalgono allo scorso 16 gennaio, quando anche un'altra maestra confermò di aver trovato i bambini della classe della supplente in lacrime e sofferenti. La donna si giustificò dicendo alla collega di averli definiti solo cretini, dando poi giustificazioni all'apparenza farneticanti. Anche con noi, che l'abbiamo intervistata (l’articolo su www.ravennaedintorni.it), la supplente al centro del caso ha detto di aver definito i bambini cretini, ma durante una chiacchierata a tratti surreale ci ha rivelato di aver parlato con i suoi alunni, tra le altre cose, anche delle famiglie del sud che vengono al nord e andrebbero al bar o al ristorante senza, secondo lei, poterselo permettere. Intanto alcuni dei genitori hanno consegnato in procura un Foto di Adriano esposto in cui si parla di offese pesanti ma anche di strattoni nei Zanni confronti dei bambini a opera della supplente che rischierebbe così anche qualcosa di più della sospensione (oltre agli eventuali risvolti penali conseguenti all'eventuale indagine della procura) nel caso l'Ufficio scolastico provinciale decidesse di riaprire l'indagine.
Pochi giorni dopo la ribalta nazionale – con l’inviata delle Iene di Italia Uno che nella puntata andata in onda giovedì 5 febbraio aveva addirittura fatto scappare da un’uscita secondaria l’allora vicepresidente della Provincia Gianni Bessi, apostrofato come «codardo» anche da una dipendente ignara delle telecamere accese – il Consiglio di Stato sospende la discussa delibera della Provincia di Ravenna che permetteva di sparare ai daini nei pressi della pineta di Classe. Una sospensione in attesa di entrare nel merito all’udienza fissata per il 5 marzo, quando però sarà già scaduto il termine (il 28 febbraio) di apertura della caccia in deroga. Il Consiglio di Stato ha così di fatto al momento ribaltato la sentenza del Tar che poche settimane prima aveva invece dato ragione alla Provincia condannando anche gli animalisti a pagare le spese legali. Tutto parte, come ormai noto, dalla presenza massiccia dei daini nella zona della pineta di Classe, all’altezza in particolare di Fosso Ghiaia. Animali che provocherebbero incidenti lungo l’Adriatica e gravi danni all’agricoltura (con richieste di rimborso pari a circa mezzo milione di euro, secondo la Provincia). Dopo aver tentato di limitarne i danni con delle recinzioni (che le Iene hanno però mostrato essere molto circoscritte), la Provincia ha deciso l’abbattimento di 63 animali sugli oltre duecente censiti, dando via alla caccia a fine 2014. Sono seguiti momenti di tensione in pineta, con animalisti giunti da ogni parte d’Italia per rendere la vita dura ai cacciatori, con tanto di accuse reciproche di minacce e violenze (e la testa di un daino ritrovata sul cofano di un’auto di un animalista). Tanto che in questi due mesi circa sarebbero stati abbattuti solo sei daini. Ora, in attesa della sentenza definitiva del 5 marzo del Consiglio di Stato, in Provincia si interrogano su quale possano essere le alternative alla caccia, con il presidente Claudio Casadio che continua a non vederne, ventilando l’ipotesi che siano direttamente pubblici ufficiali scelti dall’ente di piazza Caduti a completare il lavoro. Mentre per acconsentire la cattura e la cessione a Eleonora Schonwald, l’animalista che si è offerta di ospitare i daini nella sua tenuta, secondo Casadio servirebbe un decreto governativo ad hoc.
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SOCIETÀ
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L’INIZIATIVA
Tra spettacolo e riflessione per non morire d’azzardo Come anticipato nello scorso numero di R&D, fino al 14 febbraio Ravenna diventerà un laboratorio per ragionare intorno al fenomeno del gioco d’azzardo, alle sue implicazioni e ai suoi costi in termini soprattutto sociali. Lo spunto arriva da un lavoro teatrale delle Albe, da un documentario del regista ravennate Fabrizio Varesco, dal lavoro che da anni il Gruppo dello Zuccherificio volontariamente conduce sul territorio su questo tema , dal Comune stesso che se ne occupa in quanto tema ormai di salute pubblica. Tutti sguardi diversi che si intrecciano e si uniscono per raccontare un fenomeno che riguarda sempre più persone parlando linguaggi differenti. La quattro giorni (iniziata l’11 febbraio con un programma di eventi all’interno del carcere) si intitola “Per non morire di gioco d’azzardo” e si articola da giovedì 12 febbraio con i seguenti appuntamenti: alle 11 al Palazzo del Cinema e dei Congressi proiezione di Game Over, documentario di Fabrizio Varesco, alle 15 a Vulkano (San Bartolo) in scena il Teatro delle Albe con Il giocatore mentre alle 21 si torna al Palazzo del Cinema e dei Congressi in Largo Firenze per la proiezione dei documentari presentati in sala dai registi Rifiutati dalla sorte e dagli uomini di Vieri Brini e Emanuele Policante e All in di Annalisa Bertasi e Chiara Pracucci. Venerdì 13 febbraio, Alle 11 al teatro Rasi ci sarà la conferenza-spettacolo A carte scoperte del
Gruppo dello Zuccherificio, alle 15 a Vulkano nuova replica de Il giocatore del teatro delle Albe e alle 18 si torna al Rasi con una tavola rotonda con Giacomo Costantini rappresentante di Confesercenti, Barbara Gnisci psicologa, Vittorio Foschini responsabile Sert Ravenna, Giovanni Paglia deputato Sel, Gianni Savron psicologo mentre alle 21, sempre al Rasi sarà proiettato il documentario Game over. Sabato 14 febbraio la giornata è al teatro Rasi dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18 con il convegno coordinato da Riccardo Bonacina direttore del settimanale no-profit Vita in cui interverranno Graziano Bellio (past president Alea), David Beronio (regista e direttore di Teatro Akropolis), Mauro Croce (sociologo e fondatore Alea), Dario De Toffoli (fondatore di StudioGiochi e blogger de Il fatto quotidiano), Marco Dotti (scrittore, giornalista e docente dell’Università di Pavia), Maurizio Fiasco (sociologo e consulente della Consulta nazionale delle Fondazioni Antiusura), Massimo Manzoli, fondatore del Gruppo dello Zuccherificio, Marco Martinelli, regista e drammaturgo del Teatro delle Albe, Clemente Tafuri (scrittore, regista e direttore di Teatro Akropolis), Aldo Terrin (professore emerito Istituto di Liturgia Pastorale di Padova), Fabrizio Varesco (documentarista) e l’Associazione Giocatori Anonimi. La quattro giorni si concluderà a Vulkano alle 20 con l’ultima replica de Il giocatore.
Alessandro Argnani in una scena de Il giocatore
Incontri,
proiezioni, repliche sui rischi del gioco IL COMMENTO
Narrazione teatrale per spettatori e cittadini Su Il giocatore del Teatro delle Albe, in scena a Vulkano Pulito, rigoroso, diretto, profondo. Lo spettacolo del teatro delle Albe Il giocatore di Marco Martinelli è un monologo perfetto che porta in scena un personaggio delle nostre terre che diventa un universale. Non c’è giudizio morale, ma una discesa nell’abisso che comincia con le corse dei cavalli e si trasforma in qualcosa di irreversibile nell’alienazione delle macchinette. Non c’è nemmeno pietisimo verso un uomo che mente, inganna, deruba i propri genitori incapace di uscire da quella discesa agli inferi di cui è in qualche modo, a tratti confusamente, consapevole ma non pentito. C’è la solitudine di un uomo evidenziata dall’efficace gioco di specchi e riflessi sulla scena, una scena spoglia che vede appunto un solo, bravissimo Alessandro Argnani muoversi tra pochi colori scuri dove l’unico squarcio è rappresentanto da un simbolico verde. Uno spettacolo che pone domande, mette in luce contraddizioni, costringe a riflettere coinvolgendo chi lo guarda e denuncia una realtà senza mai cedere alla tentazione dell’invettiva, senza mai diventare “a tesi”, restando dentro una narrazione che funziona dall’inizio alla fine (certo, non sorprende in alcun punto perché la vicenda è segnata e necessariamente ineluttabile), capace di tramutare un’esperienza individuale in un momento collettivo da cui scaturisce consapevolezza e da cui si esce con uno sguardo più lucido su un tema di cui rischia di sfuggire la portata sociale e politica a chi ha la fortuna di non averci a che fare direttamente in alcun modo. Il tutto peraltro nella cornice di Vulkano, a San Bartolo, che dopo il successo di Amore e Anarchia (altro spettacolo delle Albe con Luigi Dadina e Michela Marangoni) si conferma come un nuovo luogo prezioso per il teatro cittadino. La vicinanza, il limitato numero di posti contribuiscono in modo non banale a creare un’intimità forte tra attori e spettatori di cui lo spettacolo beneficia sicuramente. Da non perdere, insomma, né da spettatori, né da cittadini. (fe. an.)
Sindaco di Ravenna 2016
SOCIETÀ
Il candidato del Mama’s. Più che primarie
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Per iscrizioni: www.mamasclub.it
AMBIENTE/1
DONNE
Città a lume di candela per “M’illumino di meno” Il 13 febbraio torna anche a Ravenna, l’iniziativa nazionale “M'illumino di meno” per sensibilizzare sul tema del risparmio energetico. In città anche quest’anno a organizzare un programma di eventi che coinvolgono anche Comune e associazioni di categoria è la cooperativa Kirecò che ha scelto per l’edizione 2015 il suggestivo titolo di “Ravenna Unplugged”. Tra le iniziative diffuse dalle 18 alle 19.30 Piazza del Popolo sarà vestita di nuova luce con la tecnologia a led e animata da laboratori per i più piccoli e attività di informazione sulle tematiche energetiche, mentre in sala consigliare ci sarà “M'illumino Meglio”: serie di miniconferenze e confronti tra cittadini e tecnici per parlare di risparmio energetico ed illuminazione. Grazie all'adesione di decine di esercizi e negozi del centro (e non solo) l'intera città sarà percorsa da iniziative “a luci spente”: letture, laboratori per bambini, aperitivi, cene, degustazioni all'insegna del risparmio energetico. I dettagli aggiornati istante per istante sul sito kireco.eu. Iniziative anche negli altri comuni della provincia che come ogni anno aderiscono all’iniziativa lanciata dalla nostra trasmissione radiofonica della Rai Caterpillar.
RAVENNA &DINTORNI 12/2 2015
STORIA
La famiglia nel ‘900 One Billion Rising secondo Paul Ginsborg in piazza (e non solo) Docente per molti anni a Cambridge e ora insegnate di Storia dell’Europa contemporanea all’Università il 14 febbraio di Firenza, Paul Ginsborg sarà a Ravenna per una due Anche a Ravenna torna l’appuntamento One Billion Rising, l’iniziativa mondiale lanciata da Eve Ensler per attirare l'attenzione della popolazione sul problema della violenza contro le donne Gli appuntamenti in città sabato 14 febbraio sono in piazza del mercato alle 10, in piazza del popolo per il grande flash mob che coinvolge anche studenti e ragazzi delle scuole come quelli della Montanari, per ballare sulle note di Break the chain, e alle 17.30 al centro commerciale Esp.
AMBIENTE/2 LABORATORI DI ECOLOGIA DOMESTICA PER LE FAMIGLIE È al via il ciclo di incontri e laboratori “Economia domestica: alla ricerca di un nuovo benessere” realizzato dall’associazione Kirekò con il Comune, assessorato alla parità di genere. I primi incontri avranno luogo nelle sedi del Consiglio Territoriali: il 17 febbraio a Mezzano; il 25 S.Pietro in Vincoli e il 27 a Lido Adriano (in sede da definire); ne seguiranno altri due a carattere teorico pratico in ciascuna località. Saranno trattati i temi dell'ecologia domestica, del budget familiare, della riduzione di spreco alimentare, di pulizia domestica, di accoglienza e convivialità. Vi sarà occasione di approfondire la coltivazione degli ortaggi anche in ambito domestico.
giorni sul tema del suo ultimo lavoro edito da Einaudi, Famiglia Novecento. Vita Familiare, rivoluzione e dittature 1900-1950. Venerdì 13 febbraio, nel pomeriggio, alla Sala Muratori della Biblioteca Classense, si svolgerà infatti un convegno a più voci partendo proprio dalla ricerca di Ginsborg che sviluppa una indagine comparata che delinea – nei primi cinquanta anni del secolo scorso - un grande affresco delle trasformazioni e dei conflitti che attraversano le famiglie in Russia, Turchia, Italia, Spagna, Germania, Unione Sovietica. Un affresco che parla di ceti sociali, di immaginario, di cultura, di legislazioni e di singole biografie di donne e uomini, rivoluzionari, intellettuali, artisti, dittatori. In dialogo con Ginsborg partecipano al convegno /seminario Ayşe Saraçgil, Dipartimento di Lingue dell’Università di Firenze, Amalia Signorelli, Università La Sapienza di Roma e Luigi Tomassini, storico contemporaneista nel Corso di Laurea in beni culturali, Università di Bologna, campus di Ravenna. Il giorno seguente, sabato 14 febbraio, ci sarà poi un seminario di approfondimento fra relatori e partecipanti al convegno, nella Sala Spadolini della Biblioteca Oriani. Il Convegno/Seminario è promosso dal Comune di Ravenna, dalla Associazione Femminile Maschile Plurale, da Libertà e Giustizia, circolo di Ravenna, dalla Biblioteca Classense e dalla Fondazione Casa di Oriani.
AMBIENTE/3 LEZIONI
SU COME COLTIVARE L’ORTO PER TUTTI
Proseguono fino al 4 marzo, tutti i mercoledì alle 16, gli appuntament con il docente Moreno Raggi su come coltivare un orto. L’incontro del 18 febbraio ( “La scelta delle varietà, autoctone, ibridi e Ogm. Semine e trapianti”) si svolge in via Aquileia 13; quello del 25 febbraio (“Difesa integrata e biologica. Diserbo”) e del 4 marzo(“Gli ortaggi e le piante aromatiche”) al centro sociale Le Rose (via Sant’Alberto 73). Nell’area orti comunali di via Chiavica Romea sono ancora disponibili lotti di 64 metri quadri di terreno da assegnare.Info: 0544 482323.
ciclo di conferenze 2015
ORDINE ARCHITETTI RAVENNA
Alessandro Bucci Faenza
GIOVEDÌ 19 FEBBRAIO Albergo Cappello RAVENNA Via 4 Novembre 41
Otto incontri/confronti fra protagonisti esperti ed emergenti della progettazione contemporanea ore 20
Apertura, registrazione crediti formativi e introduzione relatori
ore 23.15
Saluto conviviale
Laprimastanza Montiano (FC)
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POLITICA
IL DIBATTITO
CRONACHE ROMANE
La famiglia naturale che divide
Complimenti per la bella figura
A Palazzo Merlato approda un odg. Le associazioni gay: «Respingetelo» È in arrivo anche in consiglio comunale a Ravenna un ordine del giorno destinato a far discutere per il tema trattato: la famiglia naturale. A Faenza poco prima di Natale un odg simile che ne chiedeva, tra le altre cose, la tutela presentato dal centrodestra e approvato anche da metà del Pd fece scoppiare il putiferio in casa democratica spingendo addirittura il sindaco in carica Giovanni Malpezzi a rimettere a disposizione del partito la sua candidatura per il secondo mandato, candidatura poi invece confermata all’unanimità dal partito. Ora, un odg sullo stesso tema a firma del consigliere di LpRa Sirio Stampa e del consigliere Ncd Nereo Foschini approda anche a Palazzo Merlato dove non è dato al momento sapere quanti voti incasserà oltre a quelli appunto di LpRa e Ncd (quattro in tutto) e fors e Forza Italia (altri tre). Nell’odg si ribadisce come il matrimonio tra uomo e donna dia origine all’unica famiglia in grado di crescere i figli e di come «la famiglia naturale rappresenti un dato pregiuridico e prepolitico», nel documento si chiede al consiglio di esprimere il proprio dissenso, tra le altre cose, a modificare le norme in materia di matrimonio e anche a «comprimere i diritti dei genitori all’educazione dei propri figli» (con un riferimento esplicito alla possibilità di scegliere la scuola tenendo conto di come vi viene insegnata l’educazione sessuale). Posto che in materia sono già note le posizioni della sinistra, cosa farà il Pd a Ravenna? Facile immaginare che voterà (contro) in modo piuttosto compatto, a differenza di quanto accadde a Faenza, un po’ per evitare lo psicodr amma che seguì a quell’episodio, ma anche in ragione del fatto che il sindaco di Ravenna è notoriamente a favore della battaglia per i diritti alle coppie omosessuali (a differenza di quello di Faenza) per quanto non si sia reso disponibile a trascrivere i matrimoni contratti all’estero come Ignazio Marino a Roma. In ogni caso, il problema potrebbe in realtà solo porsi il 19 febbraio, anche se l’odg è calendarizzato per il 12, quando però si dovrà parlare anche di alluvione. Nel frattempo, tuttavia, a Ravenna si sono già attivate una serie di associazioni (Fmp, Liberedonnne, Arci, Arcigay Frida Byron, Circolo Dock 61, Comitato in difesa della Costituzione, Libertà e Giustizia Circolo di Ravenna, Uaar, Udi e gruppi di lavoro della Casa delle Donne) che pubblicamente chiedono al Consiglio Co munale di respingere l'ordine del giorno. «Nell'ordine del giorno – scrivono – la “Famiglia Naturale” viene intesa esclusivamente come quella basata sul matrimonio fra uomo e donna,
L’immagi ne che sarà sollevata nel flash mob di San Valentino
Flash mob in piazza
per i diritti delle coppie omosessuali per S.Valentino con il chiaro intento di mantenere nella discriminazione le tante famiglie non ancora riconosciute dalla legge e dalle istituzioni. Come tanti altri anche per noi la famiglia è quella basata sull'amore e sul rispetto». E il 14 Febbraio, il giorno di San Valentino, invitano a prendere parte a un’iniziativa nazionale che coinvolge 26 piazze, da Palermo a Trieste, poche coinvolge anche Ravenna: un flash mob in cui si chiedono stesse tutele e diritti per tutte le coppie. L’evento seguirà quello delle 11.15 contro la violenza alle donne intitolato One Billion Rising (vedi pagina 6). (fe. an.)
IL VOTO
Poc Darsena: dicono sì Pd, Pri e Idv Approvato il piano: Sel, Fds e M5S astenuti; FI, Ncd, Lpra, Lega Nord contrari Nella seduta di giovedì 5 febbaio il consiglio comunale di Ravenna ha ufficilamente concluso la discussione sul Piano operativo comunale (Poc) Darsena di città, avviata il 29 gennaio, votando le 171 controdeduzioni alle osservazioni e approvando lo strumento urbanistico con i voti favorevoli di Pd, Pri e Idv; quelli contrari di Lista per Ravenna, Ncd, Lega Nord, Forza Italia; l’astensione di Federazione della sinistra, Sel e Movimento 5 Stelle. Un piano atteso da anni e adottato dal Consiglio
di Andrea Casadio
comunale nel 2013 che recepisce anche parte del lavoro di progettazione partecipata “La Darsena che vorrei” e che prevede un quartiere sull’acqua teoricamente in grado di “autosostenersi” tramite oneri di urbanizzazione ordinari e non, la realizzazione di un quartiere “smart”, il riulizzo temporaneo di spazi al momento vuoti, incentivi per mantenere l’archeologica culturale. Su www.ravennaedintorni.it le dichiarazioni di voto e i dettagli del piano operativo.
Beh, complimenti. Per la seconda volta in poco tempo un amministratore ravennate è comparso sui media nazionali e per la seconda volta non è che proprio ci abbia fatto una bella figura. Qualche settimana fa, un titubante Fabrizio Matteucci aveva cercato di giustificare al giornalista di Report la nomina di Danilo Manfredi nel Cda di Hera: «Beh, in effetti il curriculum è un po’ scarno…» La scorsa settimana, è stato il turno dell’ex Vicepresidente della Provincia Gianni Bessi, nel frattempo promosso al Consiglio Regionale. L’inviata delle Iene voleva porgli qualche domanda sulla faccenda dei daini da accoppare nella pineta di Classe, e lui: a) prima è sgattaiolato dal retro, suscitando i commenti ironici di una sua segretaria: «Ma anche lui che codardo è? Ma parla con la stampa, ormai sei stato eletto!. Dimmi tu se si può uscire da retro...», un chiaro sintomo di quanto il Bessi sia stimato nel palazzo della Provincia; b) poi a sera, ha affrontato il microfono spavaldo, riuscendo però a pronunciare una serie di «comunque, però, non so… ». Senta, lei sa che ci sono le Iene, è un programma stravisto, avrà un bel risalto, ed è una vicenda che segue da tempo: beh, allora studi, si prepari, si faccia fare un bignamino da un segretario sulla cacciagione e la biologia del daino. Invece, niente. Farfuglia qualcosa tipo: «La decisione è stata presa all’unanimità» (tradotto, mica è mia la colpa), poi: «Adesso l’intervista è finita», e non dà una risposta che una. Se voleva zittirla, la giornalista, poteva difendere la sua scelta, motivandola. Invece niente. Io non entro nel merito della questione, potete avere anche preso la decisione giusta, sui daini, ma chiaritela, per bacco! Invece no, non spiegate un accidente, come se non fosse affar vostro, come se l’opinione del pubblico non vi interessasse. Tanto, a voi vi eleggono, (e vi promuovono) lo stesso. Vabbè, i daini non saranno una questione di interesse nazionale, ma la competenza e la preparazione si vedono anche da queste questioni. Al che la domanda sorge spontanea: ma come li scelgono, i dirigenti del partitone? E ho una spiegazione. Una volta il partitone Pci aveva una identità: tutti erano comunisti, c’era una ideologia, c’era una linea, e chi meglio la seguiva e la esponeva faceva carriera, dentro al partitone. Tutti, nel partitone, difendevano l’eguaglianza e la giustizia sociale, tutti lottavano per i diritti civili, tutti erano con i lavoratori e contro i padroni. Adesso, nel partitone Pd, c’è uno (Renzi) che vuole togliere i diritti ai lavoratori e più libero mercato, un altro (tipo Fassina) che vuole meno libero mercato e più diritti ai lavoratori, uno che bisogna adottare le misure di austerity dell’Unione Europea, un altro che le misure della Unione Europea sono la causa della crisi, uno che bisogna dare i diritti civili ai gay, l’altro che niente diritti perché i gay sono malati (lo dice Adinolfi, già deputato Pd), uno che togliamo il falso in bilancio, l’altro che mettiamo il falso in bilancio. Non c’è una linea, una politica condivisa, sulla base della quale scegliere le persone. No, c’è solo un coacervo di interessi e di gruppi di potere, e chi pesa di più conta di più. Prendete il Pd di Ravenna: c’è un po’ di LegaCoop, un pizzico di qualche Fondazione bancaria, uno scampolo di Cmc, una spolverata di Porto, un bagnino in rappresentanza della Lega dei Bagnini, e qualche edile. Cioè, io da piccolo non mancavo a un Primo Maggio, a uno sciopero, a un’assemblea, a un 25 aprile. Ho letto Marx e persino Tronti. Bessi all’epoca era un esperto di beccaccino e una grande mezzala nel giuoco del pallone. Io non rappresento nessuno. Lui, per ragioni ereditarie, le cooperative bianche. Indovinate chi farà più strada, nel partitone? Il bello, è che tutto questo funziona. Adesso, che non ha una linea politica ma rappresenta tanti interessi, il Partitone è più forte che mai. È proprio strano, in un paese di gente disinteressata come l’Italia.
MANIFESTAZIONE ALTRA EMILIA ROMAGNA, CGIL E FIOM A PER TSIPRAS: PULLMAN DA RAVENNA
ROMA
L’Altra Emilia Romagna/L’Altra Europa con Tsipras della Provincia di Ravenna aderisce alla manifestazione nazionale di Roma di sabato 14 febbraio (inizio corteo alle ore 14.00 da Piazza Indipendenza) di solidarietà al neo-premier greco Alexis Tsipras e alle sue politiche anti-austerity in contrasto con le politiche europee della Merkel e, insieme a Cgil e Fiom, organizza la trasferta in pullman con partenza da Ravenna alle 7 dal parcheggio del Cinemacity e nelle principali città. Per prenotazioni e info è possibile contattare Nicola Fabrizio, portavoce del comitato di Ravenna (tel 3466130580).
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SALUTE PRIMO PIANO
L’ALLUVIONE/LA CRONACA
Mareggiate, pioggia, alta marea Così la costa è diventata palude L’origine di tutto, spiegano gli esperti, è stata l’alta marea: due metri oltre il livello medio. Così alta da rendere impossibile lo scarico dei fiumi in mare. Starebbe qui la causa delle alluvioni che hanno colpito il Ravennate tra il 5 e 6 febbraio, giornate in cui sono caduti 140-150 millimetri di pioggia, numeri notevoli ma non straordinari. I fiumi non scaricavano e in alcuni punti dell’entroterra hanno tracimato, il mare è salito ed è entrato nelle strade e nelle case di diversi paesi sulla costa fino a Milano Marittima e Ceriva. La situazione più drammatica del Ravennate, raccontata anche dalle foto di queste pagine, è stata a Lido di Savio dove il sindaco ha firmato un’ordinanza di evacuazione per un centinaio di persone ed è stato necessario l’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco con i gommoni a partire dalla notte tra giovedì e venerdì per soccorrere famiglie bloccate in case con oltre un metro d’acqua al piano terra. Altre trecento persone sono state evacuate a scopo precauzionale a Fosso Ghiaia dove il torrente Bevano ha tracimato ma senza creare danni particolari. In generale tutta la costa si trova a fare i conti con i postumi lasciati da una mareggiata di proporzioni mai misurate: onde al largo supe-
Vigili del fuoco impegnati dalla notte tra il 5 e il 6 febbraio per soccorrere le famiglie bloccate dagli allagamenti. Ingenti i danni sulla costa con il mare che ha divorato la spiaggia in più punti
IL GIALLO LAVORI AL MURETTO TRA SPIAGGIA E CASE A LIDO DI SAVIO I RESIDENTI: «PERCHÉ UN TRATTO NON ERA STATO RIFATTO?» Nel tentativo di capire se qualcosa avesse dovuto funzionare meglio a Lido di Savio per evitare la trasformazione nottetempo in una Venezia improvvisata, l’attenzione dei residenti si è concentrata sui lavori per il rifacimento di un muretto che separa l’abitato dalla spiaggia per una lunghezza complessiva di circa settecento metri. I lavori in corso avrebbero lasciato sguarnito un tratto di trenta metri. Davvero questo potrebbe essere l’origine di tutto? O forse poteva essere almeno un paliativo? Il sindaco Fabrizio Matteucci ha assicurato di voler avviare le verifiche del caso per accertare i contorni della vicenda.
riori ai quattro metri e raffiche di vento a terra da 80-100 km orari. Il mare ha divorato la spiaggia sgretolando la duna realizzata nel periodo invernale a protezione del litorale spingendosi fino agli stabilimenti, in alcuni casi
danneggiati in maniera catastrofica, e oltre. Diversi pini sono stati abbattuti e le pinete fortemente danneggiate. Anche il Canale Candiano è salito oltre le banchine finendo per allagare l’area del petrolchimico rendendo necessa-
rio l’interruzione della produzione. Nell’entroterra invece gli allagamenti peggiori sono avvenuti a Lugo con l’acqua alta nei quartiere di Madonna delle Stuoie e via Paurosa. Altri problemi legati alla rottura degli argini di due ca-
nali ma in quei casi l’acqua ha inondato solo campi agricoli. Salendo infine verso la fascia collinare faentina la pioggia ha lasciato spazio alla neve: disagi per la circolazione e qualche problema per movimenti franosi.
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IL NUOVO MENSILE DI CULTURA E SPETTACOLO per la Romagna e Dintorni
PRIMO PIANO
FEBBRAIO
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L’ALLUVIONE/LA TESTIMONIANZA
LA VITTIMA CADE
MENTRE PULISCE IL POZZETTO NEL PODERE: COLTIVATORE TROVATO MORTO
Facendo manutenzione a un pozzetto profondo almeno un paio di metri, probabilmente intasato dalle piogge abbondanti, è caduto ed è stato trovato dal fratello ore dopo, quando era già morto. Il maltempo dei giorni scorsi ha causato, anche se in maniera indiretta, una vittima: si tratta del 70enne Francesco Marini, agricoltore di Lugo. L’uomo è morto il pomeriggio del 6 febbraio in un capanno per il ricovero degli attrezzi nel suo podere a La Viola, frazione di Lugo. La zona non rientra tra quelle colpite dagli allagamenti ma è probabile che Marini stesse liberando il tombino da melma che ostruiva il defluire dell’acqua. Potrebbe essere scivolato accidentalmente non riuscendo più a uscire oppure colto da un malore fatale. Lascia la moglie e due figli: è stata la donna a chiamare il cognato perché il marito non rientrava. Sulla vicenda indagano i carabinieri e la Medicina del lavoro.
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In fuga tra le auto sommerse: «Perché non ci sono una sirena di allarme e avvisi via sms?» Pubblichiamo la testimonianza di un residente a Lido di Savio che si è svegliato al mattino del 6 febbraio ritrovandosi in un paese allagato. Antonio Moro ha pubblicato il suo racconto dei fatti sul sito www.leganerd.it dove è possibile leggerlo in forma integrale. A Lido di Savio per i soccorsi alle abitazioni i sommozzatori dei pompieri hanno dovuto utilizzare i gommoni. In totale nella località circa cento persone evacuate. Sopra: il fango rimasto sulle strade invase dalla mareggiata
Venerdì 6 febbraio 2015, ore 7 di mattina. La mia ragazza urla in camera da letto: “È pieno d’acqua fuori”. Io non capisco. “Le auto sono sotto l’acqua!”. Mi sveglio e guardo giù dal balcone. Ho il mare sotto casa, il vento tira fortissimo e le onde si infrangono sulle pareti del mio condominio. […] Abitiamo a Lido di Savio, a un paio di centinaia di metri dal mare, e tutto il paese è sotto un metro d’acqua. Noi fortunatamente siamo al primo piano: al piano terra ci sono solo negozi chiusi e siamo gli unici che abitano il condominio anche di inverno. Siamo soli, bloccati al primo piano, senza corrente elettrica. Mi attacco al cellulare: la linea c’è. Chiamo subito il 115, ma è occupato. Chiamo il 113, occupato. Il 112… occupato. […] Alla fine mi rispondono i carabinieri: li avviso della situazione, mi dicono che sono al primo piano e che quindi non sono in pericolo, mi dicono di liberare la linea. Ha senso in effetti. […] La prima forma di vita è un elicottero dei pompieri che sorvola la zona. La mia ragazza saluta e rientra in casa per dirmelo. Una briciola di speranza inutile. A mezzogiorno cerchiamo di tornare ad una finta normalità e ci cuciniamo un pasto frugale. […] Stiamo mangiando quando sentiamo un urlo che viene da sotto casa: il padre della mia ragazza è venuto con un amico pescatore a “salvarci”. Indossiamo le tute da pescatore (quelle che ti arrivano alle ascelle) e camminiamo fino a fuori il paese, tra macerie, alberi divelti, cassonetti e automobili sommerse. Scie di carburante e detriti galleggiano attorno a noi in uno scenario da apocalisse. Arriviamo fuori dall’acqua alta, ai confini cittadini. Le forze dell’ordine stanno bloccando il traffico e i pompieri stanno scaricando un gommone. Sono le 13. Quello che per me è inconcepibile è l’assenza di un qualunque sistema di prevenzione e allarme in tutta questa storia. […] Non riesco a non pensare che se ci avessero svegliato durante la notte avremmo potuto salvare tanto prima che l’acqua salisse fino ad allagare tutto il paese. Non ce l’ho certo con i volontari o con i vigili del fuoco. Ce l’ho, e tanto, con i responsabili e con chi dovrebbe organizzare la prevenzione e non solo i “soccorsi” a fatto avvenuto. Come è possibile che non ci sia ancora una sirena cittadina nelle località di mare che suoni in caso di emergenza? Ci avrebbe svegliato e avremmo potuto salvare tanto, le auto, le cose più importanti al piano terra… e invece niente. […] Come è possibile che non ci sia ancora nel 2015 un sistema di avviso via rete cellulare? […] Negli Stati Uniti sono stato svegliato ben due volte nel cuore della notte da una sirena cittadina a San Francisco. Sul mio smartphone hanno poi cominciato a comparire messaggi di allerta speciali. Non era in corso un terremoto. Era una semplice esercitazione.[…] Mi segnalano che a Vicenza, dopo l’ultima alluvione, hanno fatto esattamente quello che propongo in questo articolo: allarmi sonori, sensori, esercitazioni e avvisi via rete cellulare. Sarebbe ora di farlo in tutto il Paese.
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DOPO ALLUVIONE/1
DOPO ALLUVIONE/2
Maltempo, 30 milioni di danni Prima stima sul comune di Ravenna. Se ne contano 6 per gli stabilimenti «Se sommiamo i danni subiti dal pubblico e dai privati siamo a 24 milioni di euro. Ma sicuramente alla fine del censimento saranno superiori ai 30 milioni». Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, riassume le segnalazioni giunte entro l’11 febbraio agli uffici comunali con le stime danni per il maltempo del 5 e 6 febbraio. «Abbiamo stimato in 8,4 milioni la somma necessaria complessivamente per ripristinare le opere pubbliche danneggiate dalla pioggia e dalle mareggiate. Di questa somma: un milione per interventi di somma urgenza, 3,5 milioni per lavori urgenti e 3,8 per gli altri interventi. Per quanto riguarda i danni subiti dalle imprese che ci sono stati segnalati dalle associazioni, parliamo di circa 15,3 milioni euro (6 conteggiati per gli stabilimenti balneari, ndr)». Da questa prima ricognizione restano fuori le imprese agricole che hanno un altro canale di finanziamento diretto con la Provincia, competente in materia agricola. Vanno poi conteggiate circa 120 segnalazioni di danni subiti dalle abitazioni che non sono ancora state quantificate. Il Comune aveva fissato fissato alla mattina dell’11 febbraio una scadenza non tassativa perché imprese, associazioni e privati cittadini comunicassero i danni subiti nel tentativo di ridurre al minimo i tempi burocratici: a questo punto mentre sul campo sono già partiti i primi cantieri per il ripristino – a cominciare dal ripascimento sulla costa – sarà la Provincia a fare da col-
E
CARIRA
La Cassa di Risparmio di Ravenna ha deliberato un plafond di dieci milioni di euro per finanziamenti ai danneggiati dal maltempo: «I finanziamenti agevolati – si legge nella nota diffusa dall'ufficio stampa Carira – potranno essere erogati per singolo beneficiario fino ad un massimo di 100mila euro attraverso apertura di credito in conto corrente, finanziamenti chirografari della durata massima di 48 mesi, con comode rate mensili o trimestrali, zero diritti di istruttoria e sempre con tassi particolarmente vantaggiosi, oltre a finanziamenti ipotecari della durata massima di 144 mesi, sempre con rate mensili o trimestrali e zero diritti di istruttoria». Da UniCredit un plafond da 50 milioni di euro a sostegno delle famiglie e delle imprese danneggiate dal maltempo: speciali linee di finanziamento per prestiti a condizioni agevolate a tasso fisso e procedure di erogazione semplificate visto il carattere di urgenza. Inoltre la moratoria di dodici mesi sulle rate di mutuo in essere che i clienti potranno richiedere presentando una semplice autocertificazione.
gato da Enrico Liverani, assessore comunale alla Protezione civile e Lavori pubblici, in coro con Matteucci: «Negli anni passati lo stato d'emergenza per calamità naturale è stato riconosciuto solo per opere pubbliche. D'accordo con il presidente della Regione Emilia Romagna abbiamo deciso di provare a percorrere questa strada anche per i danni subiti dai privati ma è una soluzione inedita che può assumere solo il Governo».
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Ecco come si presenta uno degli stabilimenti balneari sulla spiaggia ravennate dopo la furia della mareggiata del 5-6 febbraio
SENZA ASSICURAZIONE
Nessuno dei circa cento stabilimenti balneari sui nove lidi ravennati danneggiati dal maltempo (in totale una stima di 6 milioni di euro) aveva una copertura assicurativa: «Non esistono polizze che coprono contro allagamenti marini – spiega Maurizio Rustignoli, presidente della coop che riunisce i bagnini –. Ne esistono per danni da vento o per allagamenti in caso di guasti alle tubature. Forse è il caso di valutare nuove forme di tutela assicurativa».
IN AIUTO AGLI ALLUVIONATI
La Regione per il momento ha già annunciato che saranno stanziati 5 milioni di euro per le prime emergenze su tutto il territorio emilianoromagnolo: «Cercheremo di dirottare la nostra quota sulle opere pubbliche di somma urgenza», dice Liverani. Che fissa l’obiettivo: «Pronti per il via della stagione turistica a Pasqua. I primi interventi sono per liberare le strade dal fango, ripulire le fognature, ripristinare l’illuminazione pubblica, rimuovere gli alberi caduti». Mettendo in campo tutte le risorse disponibili: «La necessità di rispettare l’equilibrio di bilancio resta ma ora il recupero è la priorità». «Stiamo studiando un fondo per offrire sconti sulla Tasi a chi ha subito i danni più gravi». Così il sindaco di Cervia, Luca Coffari. Anche il Comune di Ravenna sta valutando se possibile percorrere una strada simile.
DOPO ALLUVIONE/3 BAGNINI
UNICREDIT
lettore raccogliendo tutte le segnalazioni dai singoli Comuni per poi inviarle alla Regione che a sua volta avvierà l'iter per la richiesta dello stato d'emergenza per la calamità naturale. Quella dell'11 febbraio, ci tiene a sottolineare il primo cittadino, non è una data tagliola: «I cittadini potranno continuare ad inviare le loro segnalazioni all’indirizzo email assllpp@comune.ra.it». Chiunque segnali danni tenga a mente un aspetto non secondario spie-
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L’ESPERTO/1
L’ESPERTO/2
«Rete idrica di un secolo fa»
Il geologo: «Servivano limiti all’edilizia sulla riva del mare dove c’è anche subsidenza»
Dal Consorzio Bonifica: «Servono fondi per le casse di espansione» La lista della spesa è da 30 milioni di euro. Tanto ci vorrebbe per realizzare i diversi interventi (principalmente bacini di espansione già individuati sulla carta) per mettere in completa sicurezza da rischi idrogeologici l’area occidentale della provincia di Ravenna, quella coperta dal Consorzio Bonifica della Romagna occidentale di cui Elvio Cangini è direttore tecnico: «L’elenco delle necessità è noto da tempo ad ogni livello amministrativo perché dopo ogni calamità in qualunque parte d’Italia viene chiesto l’aggiornamento a tutti i territori. È successo dopo la Liguria e dopo Parma. Poi non ci sono le risorse...». E l’elenco resta un libro dei sogni. A finanziare le opere dovrebbe essere lo Stato centrale: «Le quote versate dai privati ai Consorzi servono per la manutenzione e pulizia ma le opere spettano principalmente allo Stato». Così è successo a Lugo quando è stata realizzata la cassa di espansione Brignani: un milione di euro in totale di cui 200mila dal Comune e il resto dallo Stato attraverso la Regione. Un’opera completata 3-4 anni fa, seppure in versione ridotta rispetto alle reali esigenze, che ha dimostrato proprio in questi giorni la sua utilità: «Servirebbe da sette ettari secondo i nostri calcoli idraulici ma è stata fatta da tre perché quelle erano le risorse disponibili. È grazie a questa se nella zona di via Paurosa a Lugo non ci siamo ritrovati con oltre un metro di acqua. Gli allagamenti ci sono stati, ma in misura inferiore». L’altro quartiere a finire sott’acqua è stato Madonna delle Stuoie: ci sarebbe una cassa espansione da 5-6 ettari progettata ma non ci sono risorse. Di certo ora bisognerà stanziare circa 275mila euro per le riparazioni urgenti delle uniche due rotture di argini: «Il Fosso Vecchio a valle di Bagnacavallo all’altezza di Villa Prati e il canale Arginello verso la foce del Canal Vela nella zona di Alfonsine. Da ognuno sono fuorisciti circa quattro milioni di metri cubi di acqua che ora andranno rimessi nella rete normale». Sulla causa della rottura degli argini Cangini non ha dubbi: «Le tane di animali come nutrie e volpi. Nella sezione dell’argine si vedono benissimo le cavità scavate nella terra che poi si riempiono di acqua per infiltrazione e fanno cedere». La lotta contro gli insediamenti di certi animali per la sicurezza idrogeologica è difficile: «Alcuni sono protetti dalla legge e certe zone sono lasciate alla natura. Questo permette di avere ambiente altrimenti inesistenti, ma questi sono i rischi». Ma ci sono anche le opere che hanno funzionato in maniera ottimale svolgendo la propria funzione: «Dieci anni fa ad Alfonsine è stata fatta una cassa di espansione dopo la disastrosa alluvione del 1996. In questi giorni l’abbiamo vista piena completamente e significa che ha salvato la zona del paese a ovest del fiume». I bacini di laminazione per le piene dei corsi d’acqua sono, per il tecnico, l’unica soluzione nella pianura dell’entroterra dove «non è pensabile mettere mano alla rete di fiumi e canali per allargarne la sezione dovendo fare i conti con strade e vincoli e con l’antropizzazione del territorio». La progettazione della rete attuale risale alla prima metà del ‘900 e da allora la cementificazione ha cambiato molte cose. Un confronto rende l’idea: «Un terreno agricolo conferisce un apporto di acqua alla rete dei canali pari a 5-6 litri al secondo per ogni ettaro. Per un terreno urbanizzato si sale di circa trenta volte». Andrea Alberizia
L’ESPERTO/3
«Servono 15 milioni per il Montone» Il dirigente del servizio Bacino: «Il Senio tra le priorità in Regione» Poteva andare peggio, molto peggio, se non si fossero fatti interventi sulla rete idrica. E questo dimostra che bisogna continuare a farne. Ne è convinto il dirigente del servizio tecnico di Bacino Romagna per la Regione, il ravennate Claudio Miccoli (assessore ai Lavori pubblici per il Comune di Ravenna negli anni Novanta), che sottolinea come i danni provocati da questa alluvione siano stati molto più contenuti rispetto a quello che successe nell’ottobre 1996, ma che insiste sulla necessità di guardare al futuro perché, dice, nel territorio non mancano situazioni di vero pericolo. «Istituzioni e mass media – ci spiega – non vogliono parlare del rischio, mentre sarebbe bene non temere di impaurire la gente, dicendo la verità, per far capire quanto è necessario investire in sicurezza e quanto conviene, soprattutto in un bacino subsidente con molte zone al di sotto del livello del mare». Una convenienza anche economica, insiste. «Basti dire che per il Bevano, dopo il disastro del 96, abbiamo speso 5,5 milioni di euro per il rifacimento e l’adeguamento dell’arginatura dal Dismano all’Adriatica e questo ha evitato rotture nei giorni scorsi e possibili danni enormi». Tra i fiumi critici nel ravennate c’è, da sempre e storicamente, il Montone con un punto di particolare fragilità alla Chiusa di San Marco. «Interveniamo dal 1985 ma stiamo procedendo per stralci, perché mancano i finanziamenti, in tutto non avremo speso più di 10 milioni di euro in trent’anni. Con altri 15 o 20 potremmo mettere in sicurezza del tutto il fiume. Le arginature non permettono di stare tranquilli per la conformazione». C’è poi il tema dell’urbanistica: solo da pochi anni nel dare i permessi di costruzione si tiene conto di una fascia di rispetto per i fiumi. Il problema è quanto mai concreto nella bassa lughese, da Fusignano ad Alfonsine fino a Cotignola e in generale, spiega sempre Miccoli, in tutte le zone vicino a fiumi pensili, dove cioè gli argini sono più alti della zona circostante «e in caso di rottura si rischia il dramma vero, si rischia di non contare i morti». Per aumentare esponenzialmente i danni e il rischio sarebbe bastato che un evento meteorologico come questo si fosse verficato in aprile: «Il fatto che da metà bacino in su abbia nevicato significa che in pianura è arrivato il 50 percento di quanto sarebbe potuto arrivare se avesse piovuto dappertutto». Non a caso l’intervento sul Senio, con la realizzazione delle relative casse di espansione, è considerato in Regione il secondo intervento più urgente da realizzare, dopo il nodo di Modena. Miccoli stima in una cifra intorno ai 100 milioni per mettere in sicurezza tutta la Romagna, fondi che non possono essere reperiti in un bilancio regionale e che devono quindi necessariamente arrivare dalla fiscalità generale gestita dallo Stato. Nello sblocca Italia c’è un’ipotesi di 30-35 milioni l’anno per dieci anni per l’intera regione. A fine aprile ci sarà la certezza, entro l’anno potrebbero essere poi appaltati i lavori. E la costa? Il mare? «Si sono avute onde sopra i quattro metri, ma sarebbe potuto andare anche peggio perché la marea sarebbe potuta essere anche più alta. In questi casi, per impedire l’ingresso nell’abitato non c’è altra scelta che opere di protezione e contenimento e scogliere emerse in acqua». La subsidenza? «Un fatto da cui non si può tornare indietro. Si può solo cercare di contenere il fenomeno». Federica Angelini
«Sulla costa paghiamo le scelte poco felici degli anni passati. Nella pianificazione urbanistica ci si poteva limitare: l’albergo sulla spiaggia è bellissimo ma si sa che prima o poi il mare arriva». La riflessione è di chi studia la Terra e le sue trasformazioni per mestiere, il geologo Rodolfo Baroncioni, membro del consiglio dell’ordine regionale della categoria. La mareggiata del 6 febbraio, per quanto di una portata eccezionale testimoniata dagli annali, ha dovuto mangiare poca spiaggia per trovare i primi edifici di certe località costiere come Lido Adriano o Lido di Savio, uno dei punti più battuti: edifici figli del boom edilizio degli anni Sessanta (Lido Adriano ha festeggiato i 50 anni della sua nascità nel 2014). «Bisogna essere onesti e riconoscere che oggi vediamo il lato peggiore di quella espansione edilizia ma a quel tempo è stata una fonte di benessere con il traino del turismo che per i territori di costa è una risorsa fondamentale». L’economia era in espansione e il mattone dettava legge: «Si è costruito ovunque al punto che ora diventa difficile correggere le scelte pianificate in anni passati». Ma ora c’è da fare i conti con un mondo del tutto diverso: «Prima di tutto ci sono i cambiamenti climatici e poi i cambiamenti nella conformazione del territorio». Le misurazioni attestano l’abbassamento del suolo a velocità variabili ma concrete: «La subsidenza non è un’opinione, è un fatto. Sulle cause si possono fare molte ipotesi che vanno prese con cautela ma resta il fatto che la terra si abbassa e il mare ha più facilità a entrare nei paesi di costa. Si può ralle ntare ma non arrestare, se non altro perché essendo una costa giovane il terreno si compata anche sotto il suo stesso peso e si abbassa». A cambiare non è solo il clima ma anche le tecniche dell’uomo nelle sue attività: «Nei campi coltivati stanno sparendo i fossi perché si utilizzano i tubi drenanti sotto terra, ma questo riduce la capacità di raccolta delle acque e si creano problemi». E allora che s i fa? Si attende il prossimo allagamento? «Dare autorizzazioni per costruire case ovunque poi rappresenta un problema. Ormai su questo fronte non c’è più spazio da edificare in certe località e si è risolto il problema così. Nella pianificazione futura almeno è pensabile, e a dire il vero dovrebbe esserlo già da qualche anno, imporre regole nuove e diverse in modo che quando si fanno modifiche alle strutture si debba aggiornare tutto cercando di essere pronti a fronteggiare i problemi». E poi metterci una pezza sapendo che si tratta a volte solo di tamponi: «Il ripascimento è utile a protezione della costa ma si sa che ogni anno va rifatto e costa risorse». (and.a.)
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ECONOMIA
PORTO
Volano gli stracci sul Progettone Il presidente di Confindustria si dimette dal comitato portuale: «Operazione immobiliare incomprensibile e sbagliata». E il numero uno di Ap ricorda il conflitto di interessi in Sapir Stiamo parlando di un fiume di soldi pubblici: 220 milioni di euro, spiccioli compresi. Che cadranno su Ravenna se la faraonica opera di approfondimento dei fondali del Canale Candiano si farà. Una botta di ossigeno che da queste parti non si vede da anni. E quando sul piatto ci sono così tanti soldi gli appetiti crescono e con loro gli attriti, in un Risiko di alleanze e scontri. Per avere un ordine di grandezza si può dire che il raddoppio del centro commerciale Esp sarà un investimento da 50 milioni, il bilancio comunale ne prevede 37 nel piano di investimenti 2015, il ponte mobile nel 2010 ne costò 11, la trasformazione di piazza Kennedy in zona pedonale ne costerà poco più di uno. Sul Progettone – accrescitivo coniato dal presidente dell'Autorità portuale, Galliano Di Marco, conquistando la sete di sintesi dei titoli di giornale – si sta consumando un aspro scontro tra gli Industriali e Ap, ormai in aperta rottura. La dichiarazione di guerra ha avuto le sembianze di una lettera aperta firmata il 9 febbraio da Guido Ottolenghi – presidente di Confindustria Romagna nonché presidente della Petrolifera Italo Rumena (Pir) e consigliere di amminsitrazione di Sapir – per annunciare le dimissioni dal comitato portuale dove siede in rappresentanza della categoria dei terminalisti. A precedere le dimissioni, con critiche pesanti all'indirizzo di Di Marco, una sorta di ultimatum inviato due giorni prima a cui era seguita la piccata replica di Ap. Di Marco arrivò in via Antico Squero nel 2012 al primo mandato quadriennale con una missione dichiarata: scavare, scavare, scavare. Perché se non si scava, dice, il porto canale continuerà a inghiottire detriti fin quando avranno pescaggio navi sempre più piccole tagliando lo scalo San Vitale fuori da certe rotte. Sulla necessità di approfondire non c'è nessuno che sia contrario tra gli operatori (ma troverete più di un ambien-
Guido Ottolenghi, presidente Confindustria Romagna
Galliano Di Marco, presidente Autorità portuale di Ravenna
talista pronto a sostenere che si tratti di un'opera del tutto inutile e da ripetere tra qualche anno perché per sua stessa conformazione il porto canale si insabbia). Ma è sul come che si sta consumando l'ultima violenta battaglia tra poteri forti. Soprattutto su cosa fare dei circa 4,6 milioni di metri cubi di fango che le draghe tireranno
su da sotto le acque scure in vari tratti degli otto km di asta del Candiano. L'intenzione di Ap è quella di scaricarne due milioni sul fondo del mare al largo in due aree indicate appositamente per questi scopi. Il resto spargerlo su 224 ettari di terreni da espropriare a 43 soggetti privati. E qui si innesca lo scontro. Parole dure da Ottolenghi: «Desta angoscia il disinvolto ed esteso uso dell’esproprio, che è uno strumento estremo nella tutela dell’interesse pubblico, poiché esso sopprime un diritto fondamentale, quello della proprietà privata». Ma soprattutto critiche all'indirizzo del progetto di piattaforma logistica che Ap intende realizzare su una parte delle aree da espropriare tra Candiano e Porto Fuori. Ottolenghi piazza la stoccata: «Un progetto immobiliare di costruzione di una delle più vaste piattaforme logistiche d’Italia, su ben 220 ettari di terreni non collegati tra loro e in corso di esproprio, definendola una priorità pubblica non attuabile dai privati poiché non economica. Che una ingente e crescente somma di denaro dei cittadini debba essere indirizzata a fare 220 ettari di capannoni, tra l’altro a discapito dello sviluppo portuale, ci appare incomprensibile e sbagliato». Per un motivo chiaro: «La proprietà pubblica di beni economici genera alterazioni nella concorrenza, inefficiente allocazione delle risorse e altre distorsioni». Un comunicato diffuso il 7 aprile. Arrivando in un contesto in cui, i bene informati raccontano, Di Marco aveva già i nervi a fior di pelle per una parziale fuga di notizie sulle pagine de Il Resto del Carlino a seguito dell’ultima riunione del comitato portuale. Da questo organismo collegiale si è dimesso Ottolenghi: «Ho sostenuto in tutte le sedi quanto sia vitale per il nostro
porto e per tutto il territorio di Ravenna l’escavo e lo sosterro sempre. Ma il progetto di escavo è ancora soltanto un progetto, sempre più immobiliare e sempre meno marittimo. Non sono capace di partecipare in ossequioso silenzio né di subire non condivisibili accuse di conflitto di interesse e non penso di poter votare scelte che non capisco e che impegnano ingenti somme dei cittadini». Un attacco che l’indomani è stato sottoscritto anche dal direttore di Confindustria Ravenna, Antonio Chimenti, per confermare che tutta l’associazione appoggia il leader. Nel ruolo del pompiere che prova a spegnere le polemiche si è calato il vicesindaco Giannantonio Mingozzi parlando anche a nome del primo cittadino per chiedere che Ottolenghi ritiri le dimissioni e continui a dare il suo apporto al dibattito. Di Marco incassa il sostegno indiretto anche dall’Unione regionale costruttori edili, dal comitato unitario dell’autotrasporto e dall’Alleanza delle Cooperative Italiane di Ravenna. Quest’ultimo, coordinamento che unisce Confcooperative Ravenna, Legacoop Romagna e Agci Ravenna-Ferrara, scrive: «L'approfondimento del Candiano, l'adeguamento delle banchine e una soluzione definitiva per lo smaltimento dei fanghi da dragaggio, sono fondamentali per la crescita del porto di Ravenna con riflessi pesantissimi sull'economia ravennate e sulle 10mila famiglie che vivono dell'attività portuale». Ma Ap come replica alle critiche? Il manager al vertice di via Antico Squero assicura che non esiste alcuna alterazione della concorrenza: «L’Autorità portuale mette gli operatori in condizione di operare, realizzando le infrastrutture della piattaforma logistica e, successivamente, facendo gare concorrenziali per avere aree attrezzate. Gare, non una situazione monopolistica come quella odierna». Poi la frecciata al veleno: «Se Ottolenghi, quando parla di alterazione della concorrenza, si riferisce alla Sapir, di cui il suo gruppo è azionista, non posso che essere d’accordo: gli enti pubblici dovrebbero uscire da Sapir e renderla una società che sta sul mercato». La replica si concentra anche sul tema degli espropri: «All’angoscia del dottor Ottolenghi per gli espropri possiamo solo rispondere che essi sono una necessità di qualunque opera pubblica importante come il Progettone». Sul tavolo c'è la questione non secondaria delle casse di colmata al momento esistenti e piene: «La piattaforma logistica – spiega Di Marco con riferimento al progetto preliminare redatto da Sapir Engineering – doveva essere realizzata dai privati e questo comprendeva lo svuotamento delle casse di colmata. Peraltro, il progetto non aveva tenuto conto del fatto che le autorizzazioni alle casse di colmata erano scadute. L’Autorità Portuale di Ravenna disse al Cipe, e l’ho personalmente spiegato anche al procuratore capo di Ravenna, che il Progettone le avrebbe svuotate, sanando così una situazione de facto di discarica abusiva, con la quale il sottoscritto non ha nulla a che vedere (autorizzazioni rilasciate sotto la presidenza Parrello, ndr). Lo svuotamento del 100 percento doveva essere realizzato dai privati e a fine 2014 le casse sarebbero dovuto essere vuote. Al momento sono ancora piene. Nel passaggio dal preliminare a definitivo è emerso il problema (anche penale) dell’area di Logistica 3 e l’Autorità portuale di Ravenna, nonostante non sia coinvolta in nessuna vicenda penale, ha deciso di intervenire, a termini di legge, come soggetto attuatore della piattaforma logistica, provvedendo lei a fare l’infrastrutturazione pubblica e lanciando dei Ppp (Progetti Pubblico/Privato) per la parte dei capannoni». Andrea Alberizia
Il vicesindaco Mingozzi nei panni del pompiere «Ottolenghi ripensaci»
Sul piatto 220 milioni di euro pubblici per scavare i fondali
LETTORI detti e contraddetti
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a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
Pubblico qui di seguito l’ennesima puntata della vicenda dell’ex villaggio Anic, dove il fumettista di fama internazionale Davide Reviati si è a lungo battuto (anche a suon di vignette pubblicate su R&D) per salvare oltre cento alberi dall’abbattimento. Questa è la lettera dell’assessore Guido Guerrieri, che nelle scorse settimane era stato al gioco replicando a sua volta a Reviati con una vignetta, che aveva scatenato una lunga e interessante missiva di Davide che potete trovare sul nostro sito internet. Questa è la replica a quelle, che personalmente ritengo possa per un po’ porre fine alla diatriba, almeno su queste pagine, consapevole che ognuno resterà sulle proprie posizioni.
CARO REVIATI, PER NOI
IL VERDE È UN BENE PUBBLICO Caro Reviati, ho appena ultimato di rispondere al Question Time portato dal Movimento 5 Stelle in consiglio comunale riguardante le tue denunce, ritengo comunque di inviarti questa breve nota con alcune precisazioni sulla tua lettera. Inevitabile farlo attraverso Ravenna&Dintorni che è divenuto l’anomalo contenitore di questo nostro confronto a distanza, sarà anche questo un segno dei “tempi grami che ahime viviamo”. Ma alcune precisazioni sono doverose. Per il Comune di Ravenna il Verde Privato è un Bene Pubblico, e non sono chiacchiere, lo testimonia un Regolamento del Verde che già nella sua prima stesura del 2004 è imperniato su questo concetto, tanto è che anche gli interventi in aree private sono soggette ad Autorizzazioni, Sanzioni Amministrative ed è previsto il riconoscimento del valore ornamentale dell’Alberatura, e tu sai benissimo che il primo piano di abbattimento del quartiere S.Giuseppe (per 179 piante di varie essenze) fu dal Comune fermato e venne richiesto un approfondimento riguardante uno studio più approfondito sia sullo stato delle alberature, che
La torre Hamon di @urbini60 Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio postata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata dall’utente @urbini60 nell’area portuale di Ravenna: protagonista una delle due celebri torri Hamon.
una progettazione complessiva del verde del quartiere affidata a persone del mestiere. Credo questa si dimostri un’azione contingente di tutela dell’interesse pubblico, e non “privato”. Il piano prevede l’abbattimento di 107 alberi, ma ti ricordo che 74 sono Cipressi Argentati (pianta originaria del Nord America) malati, in pessime condizioni e di riconosciuto scarso valore ambientale; ovviamente dispiace per i 33 pini (sui 202 presenti, ne rimarranno 169) che non è stato possibile salvare, ma esiste per ciascuno apposita documentazione fotografica; ci sono anche 2 pini abbattuti al di fuori del
progetto complessivo, ma nell’ambito del rifacimento di opere infrastrutturali, danneggiate dai pini stessi e la cui stabilità sarebbe stata fortemente pregiudicata dal necessario taglio delle radici; negli anni precedenti a partire dal 2009 erano stati abbattuti complessivamente 10 alberi. Punto. Poi a richiesta sono pronto a estrarre la documentazione di ogni singolo intervento a esaminarla insieme. Lasciami precisare che nel mio misero schizzo, abbozzato davanti a una giornalista del Carlino, a dire “io” davanti a un albero pericolante e non ancora abbattuto, non sono solo i resi-
denti del quartiere ma anche gli esperti che hanno redatto il progetto, gli Uffici del Comune (che non hanno fatto sconti a nessuno), i Consiglieri tutti della prima Circoscrizione, compreso anche un ex forestale, che all’unanimità si sono espressi a favore del progetto; non è un problema di mero numero, e non mi riconosco nell’espressione “cosa potevamo fare” (abbiamo già respinto richieste di altri Enti e Consigli Territoriali), ma di opportunità e correttezza dell’intervento; e confermo che il progetto, corredato delle valutazioni e della documentazione fotografica sugli abbattimenti, che anche tu dovresti aver visionato, è a disposizione di chiunque lo voglia consultare. Ecco, comprendo la tua difficoltà ad avere tempo, ma nell’ottica della prevenzione e del risultato, una tua nota sul progetto portata in sede di valutazione dello stesso, sarebbe stata forse più efficace delle note di oggi alla stampa. Ma mi sto già dilungando troppo, e rinnovo la mia disponibilità come in passato ad incontrarci, avanzo un ipotesi. Vediamoci insieme con la redazione di Ravenna & Dintorni e svisceriamo con calma tutta la questione, magari alla presenza di un esperto terzo superpartes scelto dalla redazione magari di Legambiente oppure un altro Dott. Forestale... Perché se in questa vicenda c’è qualcuno che ha agito nell’ombra e senza trasparenza, non è certo stato il Comune di Ravenna. Con rinnovata stima e ammirazione per la tua arte. Guido Guerrieri, assessore all’Ambiente Comune di Ravenna
CHE VERGOGNA QUELLA MAESTRA CHE INSEGNA ANCORA... Ho letto con interesse su Ravenna & Dintorni la notizia dei presunti insulti razzisti e strattoni da parte di una maestra ai danni dei bambini della sua classe delle elementari. E ho anche letto che questa signora, supplente, sta continuando a insegnare nonostante pare abbia giustificato i suoi insulti con discorsi oltretutto farneticanti. È una
vergogna. Magari non è colpevole, ma sicuramente le istituzioni competenti avrebbero dovuto per precauzione sospenderla dall’insegnamento e verificare di persona, con l’aiuto di test o perizie psichiatriche, se questa donna è ancora in grado di insegnare, a non so quanti anni dalla laurea (immagino). Fare l’insegnante non è un lavoro come un altro. E non tutti possono farlo. Le istituzioni non possono permettere che ci siano persone anche solo potenzialmente pericolose, anche solo potenzialmente “maleducate”, nelle classi dei nostri figli e nipoti. Firmato, una nonna di Ravenna Per dovere di cronaca informa la signora che la supplente, come scriviamo a pagina 5, è stata sospesa. Anche se il concetto alla base della sua lettera non cambia, tra pochi giorni infatti tornerà a insegnare...
GRAZIE AL VICESINDACO
PER IL MEETING INTERNAZIONALE Tutta la Round Table 11 Ravenna ed il Comitato Nazionale di Round Table Italia ringrazia per la totale collaborazione e disponibilità il Vice Sindaco di Ravenna Gianantonio Mingozzi nella qualità di Assessore all’Università, prima e durante l’evento internazionale CTM (Central Tabler Meeting) svoltosi dal 21 al 25 gennaio 2015 a Ravenna ed organizzato appunto dai ragazzi della Round Table 11 Ravenna. Grazie a supporto e disponibilità di tutto il Suo staff – ivi compresa l'insostituibile Maria Gagliani - stiamo ricevendo complimenti ufficiali da tutti i Comitati Nazionali Europei che hanno partecipato al Meeting. Le 12 nazioni ed i loro relativi rappresentanti Round Table intervenuti durante l’evento ed accolti dal Vice Sindaco in Comune nella Sala Consigliare, sono state Austria, Belgio, Inghilterra ed Irlanda, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Italia, S. Marino, Lussemburgo, Paesi Bassi, Romania, Svezia. Per Round Table 11 Ravenna il vicepresidente Andrea Zaccaria
14 Febbraio, San Valentino CENA MENÙ DI MARE Aperitivo della passione: Cocktail al passion fruit e tartina con spada affumicato Spiedino di salmone su crema di patate e porri Cuori rossi con carciofi e rana pescatrice Scaloppa di spigola ai frutti di mare e pomodorini Contorni di stagione Mousse al cioccolato fondente e salsa di fragole Acqua e calice di Ribolla Gialla Il Collio
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TEATRO
CULTURA
ANTEPRIMA
AGENDA TEATRALE
Quell'amor di Dante che muove l’edizione 2015 del Ravenna Festival
Sarà il celebre Paolo Hendel a chiudere giovedì 12 febbraio alle 21 la stagione comica del teatro comunale di Cervia. L’attore toscano presenta al pubblico lo spettacolo Come truffare il prossimo e vivere felici, in cui vestirà i panni di Carcarlo Pravettoni.
«L’amor che move il sole e l’altre stelle», il verso che chiude la Commedia dantesca apre d'altra parte e segna il tema del ricco e denso programma del Ravenna Festival 2015 nella sua ventiseisima edizione. L'occasione è il 750° anniversario della nascita dell'Alighieri che prelude, lungo un percorso settennale, alle celebrazioni nel 2021 del VII Centenario della morte del poeta esule a Ravenna. E il tema apre a collaborazioni e coproduzioni del festival con le città dantesche: da quella natale di Firenze, a Verona e poi al festival dei Due Mondi di Spoleto, con cui la manifestazione ravennate ha aperto un fecondo rapporto di scambio destinato a svilupparsi nei prossimi anni. Il cartellone, dal 22 maggio al 27 luglio, offre qualcosa come una cinquantina di eventi, come sempre all’insegna della pluralità delle creazioni artistiche: fra concerti di musica antica, classica, contemporanea e d’autore, allestimenti multimediali, musical e danza contemporanea, letture e messe in scena teatrali, fra Ravenna, Russi (Palazzo San Giacomo), Comacchio fino a Brisighella (Parco della Vena dei Gessi). Intorno al Somma Poeta e alla sua Commedia si giocano l’opera originale scritta per il Festival dal premio Oscar Nicola Piovani (Vita Nuova) con l’attore Elio Germano e anche L’amor che muove il sole e altre stelle, video-opera commissionata al compositore Adriano Guarnieri per la regia di Cristina Mazzavillani Muti. E poi l’esecuzione della Dante Symphonie di Franz Liszt e il recital Ravenna canta il suo Dante con gli attori Ivano Marescotti e Franco Costantini. A questi eventi si aggiungono molteplici concerti dedicati da una parte all’attualità della poesia dantesca e dall’altra alla musica sacra e profana al tempo di Dante. Vari e trasversali gli spettacoli “fuori tema”: dal Rocky Horror Show di Richard O’Brien a The Car Man di Matthew Bourne (prima italiana) da Saga, opera equestre di Giovanni Lindo Ferretti al Roberto Vecchioni accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Cherubini, dalle coreografie punk rock di Michael Clark a quelle sperimentali di Emio Greco alle afroamericane del Dance Theatre of Harlem. Per la grande musica sinfonica torna sul palco del Festival il direttore Zubin Metha alla guida dell’orchestra del Maggio Fiorentino e non mancheranno altre formazioni internazionali come i Filarmonci di Monaco diretti da Semyon Bychov, ma da non perdere è anche l’inedito Vivaldi Recomposed di Max Richter, mentre di grande impatto pop sono i 60 anni di sigle televisive, eseguite dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Oppure in ambito cameristico sono una vera occasione per intenditori l’esecuzione
COMICO: PAOLO HENDEL A CERVIA
Una scena dal musical “The Car Man” di Matthew Bourne. In basso, il Maestro Ricaardo Muti
CONTEMPORANEO: IL GIULLARE PER JELINEK Il festival itinerante Focus Jelinek, dedicato alla grande autrice Elfride Jelinek, Premio Nobel per la letteratura 2004, arriva a Faenza, al Ridotto del teatro Masini, con lo spettacolo Le amanti, adattamento teatrale dell’omonimo romanzo della scrittrice austriaca. La pièce, presentata dalla compagnia Teatrino Giullare, va in scena giovedì 12 febbraio alle 21.
MONOLOGO: IL GIRO D’ITALIA DI MARESCOTTI Sabato 14 febbraio alle 21 al teatro comunale di Conselice andrà in scena un omaggio al mondo del ciclismo, il monologo di Ivano Marescotti ispirato dall’arrivo del giro d’Italia a Lugo dell’anno scorso. Bestiale... quel giro d’Italia! si basa su un testo di Maurizio Garuti e vedrà l’accompagnamento musicale dal vivo di Daniele Furlati.
OPERETTA: LA VEDOVA ALLEGRA ALL’ALIGHIERI
opere originali IIndicartellone Piovani e Guarnieri, concerti e letture sul Poeta. Ma anche musical, teatro, danza contemporanea e il Falstaff diretto da Muti
integrale dell’opera pianistica di Pierre Boulez e l’integrale dei quartetti per archi di Béla Bartòk. Infine, per il teatro d’autore debutta al festival Il Volo del Teatro delle Albe, drammaturgia dedicata al mondo del lavoro, con le voci narranti di Luigi Dadina e Tahar Lamri. Info sul sito www.ravennafestival.org. Ulteriori approfondimenti su queste pagine nell’inserto speciale di 8 pagine che sarà pubblicato il 26 marzo.
FORMAZIONE NASCE A RAVENNA LA NUOVA ACCADEMIA DELL’OPERA ITALIANA Il Ravenna Festival di quest’anno si chiuderà con il Falstaff di Verdi diretto da Riccardo Muti, unico appuntamento italiano nel 2015 del Maestro con l’opera. La produzione coinciderà con un altro evento unico di rilevanza internazionale, la nascita della Riccardo Muti Italian Opera Academy, promossa dalla RM Music. Il corso di Ravenna sarà incentrato sulla formazione di giovani direttori d’orchestra e maestri collaboratori selezionati da tutto il mondo, con particolare indirizzo all’allestimento di un’opera italiana, che per l’appunto sarà il Falstaff verdiano. I frutti del corso, con i giovani protagonisti dell’Accademia, saranno presentati al pubblico dallo stesso Muti.
Sabato 14 alle 21 all’Alighieri di Ravenna, nell’ambito della stagione di operetta della Capit, la compagnia Fantasia in Re di Teatro Musica Novecento (Reggio Emilia) porterà in scena La vedova allegra di Franz Léhar.
CABARETTISTI SI SFIDANO. CON GENE GNOCCHI Lunedi 16 febbraio alle 21 il teatro Masini di Faenza, ospita la serata finale della 12esima edizione di Faenza Cabaret “Alberto Sordi”. Si tratta di un concorso nazionale riservato a giovani cabarettisti emergenti. La giuria, presieduta dal co-direttore artistico del Masini, Ruggero Sintoni, decreterà il vincitore, mentre il pubblico potrà esprimere un giudizio tramite sms. Ospite della serata l’amatissimo Gene Gnocchi.
PROSA: IL FU MATTIA PASCAL A FAENZA Con l’adattamento del romanzo Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, per mano dell’interprete e regista Tato Russo, prosegue la prosa al Masini di Faenza. La pièce andrà in scena mercoledì 18, giovedì 19 e venerdì 20 febbraio alle ore 21.
MUSICA
CULTURA CLASSICA/1
CLASSICA/2
AL MOOG LA PSICHEDELIA DEGLI AMERICANI PAPERHEAD Lunedì 16 febbraio (ore21.30) al Moog di vicolo Padenna, in centro a Ravenna, The Paperhead in concerto. Si tratta di quattro giovanissimi americani di Nashville che suonano rock psichedelico con influenze che vanno dai Pink Floyd ai Beatles.
Gli americani Spain al Bronson Martedì 17 febbraio al Bronson di Madonna dell’Albero concerto degli Spain, storica band slowcore americana, tra folk, blues e aromi jazz (nella foto il bassista e compositore Josh Haden). Sabato 14 invece serata brit-pop con i live dei romagnoli Prysm e Suez.
CANZONE ITALIANA
IL FOLKSINGER SEAN DA WASHINGTON AL
MCARDLE FARGO
Mercoledì 18 febbraio, alle 21, Sean McArdle in concerto al Fargo di via Girolamo Rossi, in centro a Ravenna. Il folksinger, originario della West Coast e di stanza a Washington Dc, presenta il suo ultimo album Kiss and Ride.
IL RARE DUO
IN TANGO E SUONI MEDITERRANEI AL
Il tributo a Mina dei Viale Mazzini al Socjale Al Socjale di Piangipane venerdì 13 febbraio tributo a Mina con i Viale Mazzini che ne ripercorrono la carriera insieme alla cantante (quasi una sosia, vedi foto) Cinzia Bellini. Sul palco anche due attori. E video.
Con i Kelemen ecco il Bartòk che ha vinto il concorso Borciani Programma classico ma esecutori nuovi e dallo stile moderno al teatro Rossini di Lugo – giovedì 19 febbraio alle 20.30 – col Quartetto Kelemen, vincitore dell’ultima edizione del concorso internazionale “Paolo Borciani” di Reggio Emilia. Fondato a Budapest nel 2009, il Kelemen – in cui spiccano visivamente al centro le gemelle Katalin e Dora Kokas (viola e violoncello), mentre siedono uno di fronte all’altro i violinisti Barnabás Kelemen e Gábor Homoki – dopo Haydn e Mendelssohn riproporrà il difficilissimo Quartetto n. 5 in si bemolle maggiore di Bartók, con cui nel maggio scorso ha sbalordito e conquistato la giuria del “Borciani” in cui sedeva la grande Martha Argerich.
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CONCERTI
ROCK E DINTORNI
Il Quartetto d’archi del Teatro San Carlo tra Puccini e Ravel Lunedì 16 febbraio arriva al teatro Alighieri di Ravenna, ospite della stagione dell’associazione Angelo Mariani, il Quartetto d’archi del Teatro di San Carlo, una delle migliori formazioni da camera italiane attive a livello internazionale. Il quartetto è nato di recente dalla volontà delle quattro prime parti del lirico napoletano – i violini Cecilia Laca e Luigi Buonomo, la viola Antonio Bossone e il violoncello Luca Signorini – di approfondire il loro legame musicale anche in forma cameristica, dopo aver consolidato le loro affinità musicali all'interno dell'orchestra. Terminata la tournée all’estero, che ha toccato le città di Hong Kong, San Francisco, Parigi, Amburgo e San Paolo del Brasile, il quartetto si è esibito in diversi teatri e sale da concerto italiani e ha inoltre partecipato a numerosi festival come il Festival "Mozart" di Rovereto, il Giffoni Film Festival di Valle Piana, il Festival "Jeux d'Art" di Tivoli, oltre che il Ravello Festival, dove il Quartetto è ospite regolare. A Ravenna il gruppo eseguirà di Giacomo Puccini l’elegia per archi Crisantemi, il Quartetto per archi di Giuseppe Verdi, il Langsamer Satz (Movimento lento) fur Streichquartett di Anton Webern, e il Quartetto in Fa di Maurice Ravel.
RAVENNA &DINTORNI 12/2 2015
SPERIMENTALE
MAMA’S
Venerdì 13 febbraio alle 21.30 al Mama’s Club di via San Mama, a Ravenna, il RaRe Duo (il mezzosoprano Valentina Vanini e il pianista Marco Santià) porterà gli spettatori in un viaggio tra café chantant e teatro cabaret, passando per le sonorità del tango. Il giorno dopo, sabato 14, al Mama’s, “Profumi mediterranei”, concerto del terzetto Svagami (il soprano Valentina Rambelli, il baritono Gaspare Fazio e il pianista Mirko Maltoni) per un intreccio di voci e pianoforte e un viaggio musicale tra Sicilia, Vesuvio, Spagna e Grecia.
AL GHINEA TATIANA TARSIA E LA WORLD DEI SUPERMARKET
L’elettronica (con cappuccio) di Mai Mai Mai Il 14 febbraio al Clandestino di Faenza concerto solo di batteria ed elettronica di Mai Mai Mai, progetto di Toni Cutrone (incappucciato).
Tra i prossimi appuntamenti al Ghinea di Marina di Ravenna da segnalare giovedì 12 febbraio il progetto "Tatiana Tarsia 3" dove la Tarsia (nota al grande pubblico per la sua apparizione al programma televisivo The Voice) compie un viaggio attorno al soul e la black music. Ad accompagnarla Francesco Plazzi alla chitarra e Antonio Tuccino al basso. Venerdì 13 invece spazio a quella che loro stessi definiscono calypso-world music romagnola, con i Supermarket. Giovedì 19 il rockabilly dei Lucky Strikes.
Venerdì 13 febbraio l’Osteria del Tempo Perso aderisce a “M’illumino di meno”, giornata del risparmio energetico Portatevi una candela perché avremo pochissima luce in sala! Scoprite il nuovo menù di febbraio
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Aperto tutte le sere (sabato, domenica e festivi anche a pranzo)
CULTURA
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LIBRI • RUBRICHE
RASSEGNA/1
CONTRO CINEMA
Vitali: scrittore di provincia da milioni di copie
Il segreto d’Italia: basta vedere il trailer per trovare il cliché di Albert Bucci *
La settimana prossima arriverà anche a Ravenna un film destinato alle polemiche: Il Segreto D’Italia, di Antonello Bellucco, prodotto e interpretato da Romina Power, che tratta dei fatti accaduti a Codevigo nel maggio-giugno 1945. Polemiche tutte sulla interpretazione storica di quegli eventi, in cui il regista enfatizza la sua volontà di raccontare una vicenda storica “sconosciuta” e in particolare il presunto ruolo della 28ma Brigata Garibaldi. Per analizzare un film può essere sufficiente analizzare un trailer, soprattutto in questo caso, poiché Bellucco è stato per anni regista di spot pubblicitari; dunque conosce bene i meccanismi di elaborazione della propaganda commerciale e sa come costruire un trailer che sia perfetta sintesi dell'intero film. Riferiamoci allora al trailer. L'inizio. La vita del paese prima che arrivino i partigiani: la guerra è finita, in un idilliaco paese-Mulino-Bianco, con fotografia da soap anni ’80, una tranquilla comunità dove tutti gli abitanti sono felici e garbati, che fossero fascisti o no. Voglia di vivere, buoni sentimenti e stucchevoli immagini di contadina felicità. L'associazione emotiva subliminale indotta è “che bello quel paese, sono tutti gentili e buoni”. Siamo nell'immaginario delle leggendarie famiglie televisive.
IN SALA
AL MARIANI IL 19 ANCHE STELLA La proiezione del film Il segreto d’Italia sull’eccidio di Codevigo è in programma a Ravenna al cinema Mariani di via Ponte Marino, giovedì 19 febbraio, alle 20.30 e alle 22.15. La serata avrà inizio con la presentazione del nuovo libro di Gianfranco Stella I grandi killer della Liberazione. Sarà presente l’autore.
L'invasione-occupazione. L'arrivo dei partigiani è costruito come l'invasione di un malvagio Straniero, in un rallenty stile gang alla Arancia Meccanica, in cui i partigiani hanno stralunati occhi iniettati di sangue e goffe mimiche di cattiveria, in un crescendo musicale che scimmiotta le valchirie wagneriane, secondo un esplicito mix di convenzioni narrative che vanno dagli occupanti demoniaci, alla calata dei barbari, al sadico imperatore romano che abbassa il pollice, fino alla classica ultraviolenza squadrista. L'associazione emotiva e subliminale indotta è evidente: rappresentare i partigiani secondo i più scontati, banali ed esasperati riferimenti al terrore e alla violenza.
Da un punto di vista cinematografico, il film sembra dunque scritto secondo triti e mediocri clichè tra il polpettone tv e il brutto film di guerra; clichèes comunque strutturati con maestria in un preciso e intenzionale messaggio “emotivo” che determina chi sono i “buoni” e chi i “cattivi” della storia narrata. Messaggio emotivo che, a parer mio, è assolutamente non neutrale. * direttore artistico Ravenna Nightmare Film Fest
I suoi libri hanno venduto alcuni milioni di copie, una cifra da far invidia a qualunque scrittore, eppure non si vede mai Andrea Vitali in televisione a strillare a qualche talk show o a sgomitare per qualche premio letterario (pur essendo stato finalista sia allo Strega che al Campiello), perché Vitali – che sarà ospite della rassegna “Il tempo ritrovato”, mercoledì 18 febbraio alle 18.30, al Caffè Letterario di Ravenna – è uno scrittore che pensa solo ai suoi lettori. Quasi cinquanta libri al suo attivo, eppure ha deciso di non trasferirsi a Roma o a Milano per vivere da vicino il mondo editoriale, ma ha scelto di rimanere a Bellano, paesino di 3mila anime sulla sponda orientale del lago di Como che per lui “è il luogo migliore del mondo”. Vitali al Caffé Letterario parlerà del suo ultimo romanzo Biglietto, signorina (Garzanti), anch’esso ambientato in un piccolo paese sul lago di Como, dove dopo la guerra c’è una frizzante aria di novità politiche, in cui arriva la bella e conturbante Marta a sconvolgere gli equilibri. L’incontro di mercoledì sarà anche l’occasione di anticipare qualcosa del nuovo romanzo La ruga del cretino (Garzanti) scritto assieme al criminologo Massimo Picozzi, su un assassino misterioso di fine Ottocento alle prese con il criminologo e alienista Cesare Lombroso.
POESIA “PASCOLI&PASCOLI” CON MANZONI E SIMONINI Giovedì 19 febbraio alle 18, alla Sala D’Attorre di Casa Melandri a Ravenna (via Ponte Marino, 2), RavennaPoesia organizza l’incontro dal titolo “Pascoli & Pascoli”. Con Gian Ruggero Manzoni e Ivan Simonini. Letture di Renzo Morselli, con Maria Giovanna Maioli.
Andrea Vitali
RASSEGNA/2
Nicola Lagioia, il caso letterario ospite a Lugo con la sua Ferocia Venerdì 13 febbraio, alle 21, nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro di Lugo, lo scrittore pugliese Nicola Lagioia presenta La ferocia il suo ultimo roNicola Lagioia manzo edito da Einaudi che è divenuto un vero e proprio caso letterario dopo l’ampio gradimento della critica e la ristampa a una sola settimana dalla pubblicazione. Classe 1973, barese, Lagioia, è autore anche di Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (minimum fax, 2001); Occidente per principianti (Einaudi, 2004); Riportando tutto a casa (Einaudi, 2009) ed è acuto osservatore delle scena culturale italiana. La serata sarà introdotta dal curatore di Caffè Letterario Marco Sangiorgi.
Domenica 15 Febbraio Il Tarlantan della Moscovia
Ultimo giorno di Ca rneva le a l Ma ria ni Per l'occa sione un oma ggio di Vita ldent
CULTURA INCONTRI LETTERARI
RAVENNA &DINTORNI 12/2 2015
ARTE • LIBRI
a cura di Maria Giovanna Maioli Sabato mattina 7 febbraio, al Teatro Alighieri, un pubblico numeroso e attento ha seguito la presentazione del Ravenna Festival 2015. L’amor che move il sole e l’altre stelle è il folgorante titolo, nel 750° anno dalla nascita del Poeta. Al centro della scena Cristina Muti con il sindaco Fabrizio Matteucci, Antonio De Rosa, Franco Masotti e Angelo Nicastro. Sono poi arrivati altri autorevoli ospiti, e infine, in piena forma e brillantissimo, Riccardo Muti. Per la scelta della poesia, mi rivolgo a uno dei nostri maggiori poeti.
Il seguito di Lovers di Giulia Bersani
Gianluca Morozzi
Riprendono le presentazione della libreria Liberamente di viale Alberti a Ravenna con un nome amatissimo dal pubblico ravennate (e non solo), quello del bolognese Gianluca Morozzi. Lo scrittore presenterà il 13 febbraio alle 18.30 il suo nuovo libro, L’amore ai tempi del telefono fisso, edito dall’editore ravennate Fernandel, terzo volume dedicato alla narrativa breve. Con l’ironia ben nota a chi lo conosce, Morozzi, classe 1971, ripercorre le epiche fatiche degli adolescenti degli anni Ottanta alle prese con il telefono fisso, soprattutto quando si trattava di amore: «Il suono degli scatti della rotella che girava componendo il numero era la colonna sonora dell’angoscia, della confusione mentale, della secchezza delle fauci». Partendo da quella drammatica prima fase del corteggiamento, si susseguono le tappe della sua evoluzione negli anni: dai tempi degli sms ai tempi dei blog e di linguasvelta.splinder.it, dall'amore ai tempi di Facebook e dell’iPhone a quello del prossimo futuro. Autore prolifico e autoironico, Morozzi, in libreria dal 2001, per Fernandel ha già pubblicato diversi titoli tra cui il più recente Niente fiori per gli scrittori (2013), che si affiancano a quelli usciti per Guanda, l’ultimo è Radiomorte nel 2014 e, quelli che l’hanno fatto conoscere al grande pubblico, Blackout (2004) e L’era del porco (2005).
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LA BUSTINA DI MELPOMENE
FOTOGRAFIA
L’amore e il telefono: Gianluca Morozzi ospite a Liberamente
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INNO DEGLI EMIGRATI ITALIANI A DANTE
Sabato 14 febbraio alle 18 inaugura alla presenza dell’artista a MyCamera in via Pasolini a Ravenna la mostra fotografica di Giulia Bersani, classe 1992, che nel febbraio 2014 aveva pubblicato in edizione limitata il libro Lovers, raccolta di fotografie in bianco e nero inedite sul tema dell’ intimità e della dipendenza nella coppia, esaurito in breve tempo. A MyCamera mostra il seguito del progetto, realizzato questa volta a colori e ancora una volta preferendo l'uso della pellicola al digitale (nella foto, un particolare di uno scatto).
INCONTRI L’EPICO CHE GUEVARA E IL DILEMMA CAMPANA AL TRIBECA Sabato 14 febbraio, alle 18, al Tribeca di via Trieste a Ravenna, per la rassegna “Librando”, Franco Costantini presenta il suo nuovo poema epico, dopo il successo di Totteide. Questa volta l’eroe cantato dal poeta ravennate è Ernesto Che Guevara. Martedì 17 febbraio, sempre alle 18, l’appuntamento è dedicato al poeta di Marradi Dino Campana, in un incontro dal titolo “Poeta geniale o truffatore poetico?”, domanda cui risponderanno “poetando” Iacopo Gardelli ed Elia Tazzari con letture di Roberto Magnani attore del Teatro delle Albe.
A CASA MELANDRI SI PARLA D’AMORE E DI PALAZZO RASPONI Martedì 17 febbraio si terrà lo speciale martedì Romagna per gi incontri di Casa Melandri del Crc che, per l’occasione, si svolgerà a Palazzo Rasponi dalle Teste alle 18 in piazza Kennedy, poiché sarà proprio il Palazzo oggetto dell’incontro che vede ospite l'architetto Pier Luigi Cervellati per un intervento sul recente restauro. Venerdì 13, invece, sempre alle 18, il tema dell’incontro in via Ponte Marino sarà dedicato al tema dell’amore con la psicanalista Beatrice Balsamo, autrice del libro Amore. Sussurro di una brezza leggera..., scritto in sinergia con Anna Maria Cànopi, badessa dell'Abbazia Benedettina “Mater Ecclesiae”.
CONVERSAZIONE CON LA DIRETTRICE DEL PALAZZO DEI DIAMANTI Nello Studio di Danilo Montanari Editore, in via Zirardini a Ravenna, giovedì 12 febbraio alle 18.30 si tiene una conversazione con Maria Luisa Pacelli, direttrice arte moderna e contemporanea del Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
- Bis di carpacci Filetto di vitello al sale grosso di Cervia, olio e germogli Branzino all’acqua delle Saline, capperi e caffè Gnocchi di ricotta al formaggio di fossa Raviolo di branzino bottarga e limone
DI
GIOVANNI PASCOLI
Esule a cui ciascuno fu crudele; tu cui da sé la dolce patria scisse e spinse in mare legno senza vele... Ma tu scendesti a interrogare Ulisse il molto errante, il molto pazïente, e ci dicesti ciò ch’egli ti disse: — Uomini, non credete all’occidente: ciò ch’è a voi sera è prima aurora altrui. Seguite me nel mondo senza gente: dire, anche morti, gioverà: Vi fui! — Profeta, e tu, lungo l’Oceano insonne dicevi ad uno insonne sulle porte schiuse e vietate: — Non ci son colonne! Le pose a segno Ercole eroe, che in sorte ebbe l’eterna Gioventù ribelle. Le pose il forte: passa oltre il più forte. Va! Salpa! Issa le vele! Cerca stelle più nuove, ignoti mari e vie sul rombo di venti ignoti, e le tre caravelle ad altre terre adduci ormai, Colombo. — O timonier d’Italia eterno, Dante! Sei tu che volgi dove vuoi la prora sul nostro lungo solco spumeggiante! Con lui tu fosti: governavi allora Santa Maria, quando sul limitare del nuovo Mondo, ella attendea l’aurora. Prima dell’alba, sul purpureo mare quasi una grigia nuvola apparì... “Terra!” gridò la Pinta, ed echeggiare parve una voce alta infinita: — Sì! (da Poesie, Mondadori, Milano 1968))
Rollè di stinco di maiale al miele e timo Gamberoni al sale di Cervia Cuore dolce di squacquerone e fichi caramellati con sciroppo di noce moscata Un calice di Franciacorta, acqua, caffè
€ 30 a persona
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CULTURA
RUBRICHE FULMINI E SAETTE di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
NDL - NOTA DEL LETTORE
McEwan: un libro sui nostri dilemmi di Federica Angelini
Il mare vince
– Ravenna
VISIBILI E INVISIBILI
Il furbo ma emozionante Whiplash e il delicato The Spectacular Now di Francesco Della Torre
Whiplash (di Damien Chazelle, 2014) Andrew è uno studente di batteria jazz al conservatorio più prestigioso di New York e viene preso sotto l'istruttore più severo e prestigioso: un uomo i cui modi senza scrupoli faranno scoppiare un vero e proprio conflitto maestro/allievo. La trama è semplice, la prima parte dallo svolgimento piuttosto lineare, con un po' di aura di Attimo Fuggente e con il bravissimo J.K. Simmons nel ruolo dello spietato istruttore che tanto ricorda il sergente Hartman di Full Metal Jacket. Andrew è interpretato da Miles Teller, che si è formato con ottime commedie teen da noi ovviamente sconosciute, e che qui tiene perfettamente il passo a Simmons e con la sua ottima prestazione stampa di fatto il suo nome nella mente dei cinefili. Dopo una prima complessivamente stereotipata, quindi, il film decolla, viene quindi fuori la grinta del regista, la sua smisurata passione per il jazz (requisito non indispensabile che all'appassionato fa crescere il film di un paio di punti) e la sua forma di espressione per rappresentare un conflitto tra persone. Una regia che non è mai dalla parte del pubblico, con la macchina da presa che di fatto fa parte della jazz band come fosse uno strumento, che indugia nei primi piani non solo di volti ma anche di mani e strumenti, che con le poche parole che esprime dà colpi di scena alla trama, e quando non ha bisogno di parole si fa capire benissimo. Il quasi debuttante Damien Chazelle è un appassionato di musica, in quanto ha già diretto un film sul jazz da noi inedito e ha scritto la sceneggiatura del thriller Il ricatto, tutto ambientato in un palcoscenico musicale. Un film ben confezionato, un po’ furbo ma molto emozionante e
di sicuro impatto. Candidato a molti Oscar, dei quali sicuro è per il non protagonista Simmons, Whiplash sembra l'alternativa più credibile a Boyhood per la corsa all'ambita statuetta. The Spectacular Now (di James Ponsoldt, 2013) La trama non è nulla, una storia d'amore e un romanzo di formazione per il giovane protagonista. Ma nel cinema spesso più della storia è importante il racconto, il come viene narrato. Ci troviamo di fronte a un ritratto delicato, sincero, divertente e mai troppo drammatico dell'età della maturità superiore (negli Stati Uniti) e delle sue scelte; ci troviamo di fronte alla provincia americana da cui i giovani fanno a gara per fuggire verso la città; ci troviamo di fronte a famiglie inesistenti (la scena dell'incontro col padre è l'apice della drammaticità del film) e a seri problemi di alcolismo. Un filone di film americani totalmente ignorato dalla distribuzione italiana (a parte rari casi come Noi siamo infinito, 500 giorni insieme o Juno, non certo campioni d'incasso), che toglie alle nuove generazioni la possibilità di confrontarsi con modelli ben più credibili della televisione di oggi, occasione che invece tutte le precedenti generazioni hanno avuto. Il regista è qui alla sua terza prova (il secondo, Smashed, prossimamente qui) e il cast ha lanciato le nuove star del cinema americano che da noi sono tuttora carneadi: Miles Teller (vedi sopra) e Shailene Woodley sono protagonisti meravigliosi, mentre tra i comprimari spiccano tre donne straordinarie quali Mary Elizabeth Winstead, Brie Larson e Jennifer Jason Leigh. Sottotitoli italiani disponibili.
Non c’è bisogno di amare alla follia Ian McEwan per dire che questo The Children Act (in italiano La ballata di Adam Henry tradotto da Susanna Basso per Einaudi) è innanzitutto un romanzo meraviglioso. Poi si potrebbe aggiungere che è un libro necessario. La meraviglia sta nella creazione di un personaggio, la protagonista, di cui ci viene raccontata la vita professionale e quella privata, una sessantenne costretta a guardarsi indietro rispetto alla propria vita, a certe scelte fatte e altre non fatte (come quella di avere o non avere figli), al matrimonio, allo status, della sua reazione di fronte a un evento traumatico come la crisi del matrimonio, l’aspettativa di vita alle soglie dell’anzianità. Tutto raccontato da un punto di vista interno profondo ma che resta a rispettosa distanza, dove i pensieri si forgiano anche con le azioni e i gesti a cui aggrapparsi perché a volte salvare le apparenze significa salvare un pezzo di noi stessi. Al racconto del privato, si affianca quello del ruolo pubblico di giudice minorile. Chiamata a decidere dentro le famiglie, Fiona si trova di fronte a dilemmi etici che ci interrogano, di soluzioni mai scontate, in cui siamo costretti a riflettere sui dogmi di una società laica e democratica. Adam Henry è un ragazzino quasi diciottenne che, cresciuto in una comunità di Testimoni di Geova, è pronto a fare il martire e sfidare la morte pur di non accettare una trasfusione di sangue. Fiona lo incontra, i due si parlano e alla fine Fiona prenderà la sua decisione che avrà conseguenze non prevedibili. Ma al di là della singola vicenda (centrale ma non unica nel lavoro della giudice, peraltro), quello che emerge dal libro è un’Inghilterra fatta di adulti fragilissimi incapaci di prendersi cura da soli dei più piccoli, di una società classista dove la differenza di censo non permette una reale uguaglianza, una società imperfetta dove è tuttavia necessario aggrapparsi a valori e principi che, se guardati sotto una certa prospettiva, appaiono meno solidi e considivisibili di come siamo abituati a pensarli e che però restano tutto ciò che abbiamo. Ecco. In un certo senso, McEwan tocca temi molto simili a quelli dell’algido, ironico, stilisticamente raffinato Houellebecq. In fondo Soumission e The Chlidren Act mettono entrambi in discussione noi stessi, i nostri sistemi valoriali, le scelte dell’occidente democratico fino a toccare il tema del senso dell’esistenza senza un dio a cui appellarsi. Ma se Houellebecq ha scelto di scrivere un romanzo di fantapolitica con un personaggio che a fatica si distingue dai precedenti, McEwan, da bravo erede del romanzo inglese, ha colto l’occasione per dar vita a My Lady, Fiona Maye, una voce femminile che sarà difficile scordare tanto in fretta.
Cervia (RA) Via G. di Vittorio, 5 tel: 0544 977144 orari: dal mart. al sab. 9:30/12:30 e 15.30/19:00 (ORARIO INVERNALE) domenica 16/19.30
Ravenna (zona Pala De Andrè) Via Medulino, 3 tel: 0544 455666 orari: dal mar. al sab.10/12:30 e 15/19 dom. e lun. chiuso
Ravenna (zona Ponte Nuovo) Via Dismano, 118 A tel: 0544 470268 orari: dal mar. al sab.10/12:30 e 15/19 dom. e lun. chiuso
RAVENNA &DINTORNI 12/2 2015
21 Programmazione dei film in sala
CINEMACITY Ravenna
dom.: 17-21.15
Big Hero 6
Cinquanta sfumature di grigio
di Don Hall, Chris Williams sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
di Sam Taylor-Johnson gio. e ven.: 15.45-16.15-17.30-18.10-18.4520.15-20.45-21.30-22.50; sab.: 15-15.35-16.15-17-17.30-18.10-18.4520.20-20.45-21.30-22.50-23.15; dom.: 15-15.35-17-17.30-18.10-18.45-20.2020.45-21.30-22.50; lun., mar. e mer.: 17.30-17.50-18.10-18.4520.20-20.45-21.30-22.50
The Imitation Game di Morten Tyldum lun.: p.u. 21.15
DA GIOVEDÌ 12 A MERCOLEDÌ 18 FEBBRAIO
Shaun - Vita da pecora Il film
Nell'ambito della giornata del Risparmio Energetico
Selma - La strada per la libertà
Questa settimana
"M'illumino di meno - Ravenna Unplugged"
di Mark Burton, Richard Starzack
CINEMA SARTI Faenza
di Ava DuVernay ven., lun. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21.15
Turner di Mike Leigh
Venerdì 13 febbraio
Premio miglior attore a Timothy Spall a Cannes
dalle 18 alle 19.30
Aperitivo a lume di candela al Mariani Lifestyle
giovedì 12 - venerdì 13 - sabato 14 21.15 domenica 15 17.00 - 21.15 lunedì 16 - mercoledì 18 21.15 Telefona e prenota il tuo posto in sala
ore 19.30 proiezione del documentario
No impact man di L. Gabbert, J. Schein
Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it
fer., sab. e dom.: 20.10-22.55
Italiano medio
di Marcello Macchia fer., sab. e dom.: p.u. 22.45
CINEMA MARIANI Ravenna Turner
di Mike Leigh gio., ven., sab., lun. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-21.15 gio. e ven.: 16-18; sab. e dom.: 15-17.40; lun., mar. e mer.: p.u. 17.40
Selma - La strada per la libertà di Ava DuVernay gio. e ven.: 18-20.15-22.50; sab., dom., lun., mar. e mer.: 17.40-20.15-22.50
Romeo&Juliet
di Carlo Carlei gio. e ven.: 16.30-20.20-22.50; sab. e dom.: 15.10-17.45-20.20-22.50; lun., mar. e mer.: 17.45-20.20-22.50
Taken 3 - L’ora della verità di Olivier Megaton gio. e ven.: 16-18.20-20.35-22.50; sab. e dom.: 15-17.40-20.35-22.50; lun., mar. e mer.: 17.40-20.35-22.50
Big Hero 6
di Don Hall, Chris Williams sab.: p.u. 17.30; dom.: p.u. 15
No impact man
Le mani sulla città
di Francesco Rosi mar.: p.u. 21.15 (edizione restaurata a cura della Cineteca di Bologna)
PALAZZO DEL CINEMA E DEI CONGRESSI Ravenna Sils Maria
di Olivier Assayas sab.: p.u. 21
CINEMA JOLLY Ravenna
di Lana Wachowski, Andy Wachowski Proiezione in 2D gio. e ven.: 16.40-20.15-22.50; sab. e dom.: 15-17.35-20.15-22.50; lun., mar. e mer.: 17.35-20.15-22.50
Timbuktu
di Abderrahmane Sissako gio., ven. e lun.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21
Birdman
Non c’è 2 senza te
di Massimo Cappelli gio. e ven.: 16-18.05-20.40; sab. e dom.: 15-17.45-20.40; lun., mar. e mer.: 17.45-20.40
Mune - Il guardiano della luna
di Alexandre Heboyan, Benoit Philippon gio. e ven.: p.u. 18.15; sab. e dom.: 15-18.45
Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron gio. e ven.: 16-20.35-22.45; sab. e dom.: 15.10-20.35-22.45; lun., mar. e mer.: 20.35-22.45
Notte al museo 3 Il segreto del Faraone
Biagio
di Pasquale Scimeca mar.: p.u. 21
Unbroken
Gemma Bovery
di Anne Fontaine gio. e ven.: 18.20-21.10; sab. e dom.: 16.10-18.20-21.10; mar. e mer.: p.u. 21.10
Turner
di Mike Leigh gio. e ven.: 18.10-21.15; sab. e dom.: 17.30-21.15; mar. e mer.: p.u. 21.15
Unbroken
di Angelina Jolie gio. e ven.: 18.20-21.30; sab. e dom.: 16-18.45-21.30; mar. e mer.: p.u. 21.30
Il nome del figlio
di Francesca Archibugi gio. e ven.: 18.20-21.10; sab. e dom.: 16.10-18.20-21.10; mar. e mer.: p.u. 21.10
La teoria del tutto
di James Marsh gio. e ven.: 18.40-21.15; sab. e dom.: 16.10-18.40-21.15; mar. e mer.: p.u. 21.15
American Sniper di Clint Eastwood gio. e ven.: p.u. 18.20; sab. e dom.: p.u. 16
The Imitation Game
CINEMA ASTORIA Ravenna
di Morten Tyldum gio. e ven.: p.u. 21.20; sab.: p.u. 18.30; dom.: 18.30-21.20
dal Royal Opera House di Londra sab.: p.u. 21
CINEDREAM Faenza
Romeo e Giulietta
La Traviata à Paris
di Giuseppe Patroni Griffi (l’opera in tre atti di Giuseppe Verdi, cantata in italiano e presentata da Andrea Andermann) mar.: p.u. 19
Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders mer.: p.u. 21
Selma - La strada per la libertà di Ava DuVernay gio. e ven.: 18.40-21.20; sab. e dom.: 16-18.40-21.20; mar. e mer.: p.u. 21.20
di Shawn Levy gio. e ven.: 16-18.10-20.40-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.40-22.45; lun., mar. e mer.: 17.45-20.40-22.45 di Angelina Jolie
Birdman
di Alejandro González Iñárritu gio. e ven.: 18.30-21.15; sab. e dom.: 16-18.30-21.15; mar. e mer.: p.u. 21.15
di Laura Gabbert, Justin Schein ven.: p.u. 19.30
Jupiter - Il destino dell’universo
di Alejandro González Iñárritu gio. e ven.: 16.35-20.15-22.45; sab. e dom.: 15-17.40-20.15-22.45; lun., mar. e mer.: 17.40-20.15-22.45
mar. e mer.: p.u. 21.10
Whiplash
di Damien Chazelle gio. e ven.: 18.30-21.10; sab. e dom.: 16.10-18.30-21.10;
Le mani sulla città di Francesco Rosi gio. : p.u. 21.15 (edizione restaurata a cura della Cineteca di Bologna)
Cinema Mariani - Ravenna
di Olivier Megaton fer.: 20.30-22.45; sab. e dom.: 15.30-17.50-20.30-22.45
Jupiter - Il destino dell’universo di Lana Wachowski, Andy Wachowski Proiezione in 2D fer.: p.u. 22.40; sab. e dom.: 15.10-22.45
Birdman
di Alejandro González Iñárritu gio., ven., sab., dom., lun. e mer.: p.u. 20.20
Mune - Il guardiano della luna
di Alexandre Heboyan, Benoit Philippon sab. e dom.: 15-16.50
Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron fer.: 20.45-22.45; sab. e dom.: 16-18-20.45-22.45
CINEMA EUROPA Faenza
Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale sottotitolata in italiano); ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21
CINEMA SAN ROCCO Lugo Exodus - Dei e Re di Ridley Scott ven., sab. e mar.: p.u. 21; dom.: 16-18.30-21
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano Big Eyes
di Tim Burton sab. e dom.: p.u. 21
Unbroken
di Angelina Jolie fer. (escluso mar.): p.u. 22.40; sab. e dom.: 17.40-22.40
CINEMA PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo Non dico altro
Italiano medio
di Nicole Holofcener ven., sab. e dom.: p.u. 21.15
di Marcello Macchia fer.: p.u. 20; sab. e dom.: 18.40-20
Notte al museo 3 Il segreto del Faraone di Shawn Levy fer. (escluso mar.): p.u. 20.35; sab. e dom.: 15.30-17.45-20.35
The theory of everything di James Marsh mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)
CINEMA GULLIVER Alfonsine Pride
di Matthew Warchus gio.: p.u. 21
La teoria del tutto di James Marsh ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
CINEMA MODERNO Castel Bolognese
CINEMA ITALIA Faenza
Scusate se esisto!
Birdman
di Alejandro González Iñárritu
di Riccardo Milani gio.: p.u. 21
American Sniper
Cinquanta sfumature di grigio
di Clint Eastwood sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
di Sam Taylor-Johnson gio. e ven.: 20.15-20.25-21.45-22.45-22.50; sab.: 15.15-15.25-17.45-17.55-18.20-20.1520.25-21.45-22.45-22.50; dom.: 15.15-15.25-17.45-17.55-18.20-20.1520.25-21.45-22.45; lun., mar. e mer.: 20.15-20.25-21.45-22.45
SALA SARTI Cervia
Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone ven.: p.u. 21
Selma - La strada per la libertà di Ava DuVernay fer.: 20.15-22.45; sab. e dom.: 15.50-20.15-22.45
La teoria del tutto di James Marsh sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
La Traviata à Paris
di Giuseppe Patroni Griffi (l’opera in tre atti di Giuseppe Verdi, cantata in italiano e presentata da Andrea Andermann) mar.: p.u. 19.15
Taken 3 - L’ora della verità
Timbuktu di Abderrahmane Sissako mar. : p.u. 21.15
CINEMA JOLLY Russi Still Alice
gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15;
di Richard Glatzer, Wash Westmoreland sab. e dom.: p.u. 21
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Palazzo del Cinema e dei Congressi Ravenna, largo Firenze, www.ravennascreen.it Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052
Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358
Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema di Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863
Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999 Cinema Moderno Castel Bolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651
RAVENNA &DINTORNI 12/2 2015
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JUNIOR
CARNEVALE/1
CARNEVALE/3 LE “FAVOLE” ALLA ROCCA DI RIOLO: VISITA ANIMATA IN COSTUME
All’Almagià arriva Bruno lo zozzo E poi il gran ballo in maschera Sabato 14 febbraio torna all’Almagià di Ravenna la festa per famiglie e il ballo in maschera di Carnevale, nell’ambito della stagione delle Arti della Marionetta. Il pomeriggio inizia alle 15.30 con una serie di attività e laboratori rivolti ai bambini a tema “carnevalesco”. A seguire alle 16.30 la compagnia Gran Teatrino di Pulcinella (Bari) rappresenterà lo spettacolo di teatro di figura con burattini e pupazzi Bruno lo zozzo, personaggio di Simone Frasca, illustratore che da anni svolge un’intensa attività nel campo della grafica, dell’illustrazione e dell’editoria per bambini. Nella trasposizione teatrale la regia ha voluto giocare con l’idea della trasformazione, nel passaggio dallo sporco al pulito in quanto crescita interiore. E Bruno maturerà grazie al suo amico invisibile Giovanni, un maialino. Un gioco di specchi che teatralmente è stato tradotto attraverso l’animazione di muppets, i giochi delle ombre, le suggestioni di oggetti casalinghi. In scena Anna Chiara Castellano Visaggi e Valentina Vecchio, per la regia di Francesco Tammacco. Al termine dello spettacolo, una piccola merenda accompagnerà il pubblico nella seconda parte della festa che vedrà protagonista i presenti che saranno coinvolti in balli, danze, giochi, sotto lo sguardo vigile di una giuria prescelta che decreterà la maschera più bella. Biglietti: adulti 7 euro, bambini 6. Laboratori e costumi riciclati. Giovedì 12 e martedì 17 febbraio il Museo La Casa delle Marionette (vicolo Padenna, Ravenna) sarà aperto al pubblico con due laboratori sul Carnevale (ore 17, su prenotazione al 392 6664211, costo 5 euro) rivolti ai bambini a partire dai 4 anni, condotti da Silvia Rastelli e Sabina Morgagni. Un altro progetto riguarda le famiglie che desiderano dare il loro vecchio costume di Carnevale, o noleggiarne uno nuovo a 5 euro, e che potranno portarlo o sceglierlo direttamente al Museo, previa telefonata sempre al 392 6664211.
Domenica 15 febbraio alle 15 alla Rocca di Riolo Terme in occasione del Carnevale “Le favole entrano nella storia della Rocca di Riolo”, una visita guidata animata in costume per grandi e piccini. Quota di partecipazione: 5 euro.
TORNA LA FESTA A PONTE NUOVO: PARATA IN STRADA E AL VILLAGGIO DEL FANCIULLO
CARNEVALE/2 AL VALTORTO PARTY E MASCHERE A CURA DI TANTI COSI PROGETTI Martedì 17 febbraio festa di carnevale al Valtorto di Fornace Zarattini nell’ambito della rassegna Teatro Elettrico. L’appuntamento per i bambini e per le loro famiglie è a partire dalle 17 per una festa particolare, con l’animazione della rinomata compagnia teatrale Tanti Cosi Progetti, che in preparazione ha svolto laboratori di costruzione delle maschere, anche in cera (nella foto). IL PICCOLO GIORNALISTA Sopra un disegno di Francesco Freddi, 5 anni, sullo spettacolo Grande Circo Nave Argo del 1 febbraio. Sotto quello di Giorgia Zucco, 9 anni, sul Raperonzola andato in scena invece il 7 febbraio sempre all’Almagià.
CARNEVALE/4
Dopo Ravenna, i carri sfilano a Marina Dopo la tradizionale sfilata per il centro di Ravenna (nella foto), i carri allegorici del Carnevale arrivano a Marina di Ravenna. L’appuntamento è per domenica 15 febbraio alle 14.30 in viale delle Nazioni, con un circuito che attraverserà tutto il paese. Il ricavato della sfilata di Ravenna sarà devoluto alla comunità di Lido Adriano duramente colpita dall’alluvione dei giorni scorsi.
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Gobbi
Dopo molti anni di interruzione, riprendono i festeggiamenti del carnevale anche a Ponte Nuovo, alle porte di Ravenna. Ne sono promotori il comitato cittadino, l'associazione Genitori Arci, la parrocchia S. Severo e il Villaggio del Fanciullo. L'obiettivo della festa è mettere insieme l’intero quartiere in una festa collettiva sul tema dell'amore. L’appuntamento è per sabato 14 febbraio (in caso di maltempo l’iniziativa verrà spostata a sabato 21 febbraio) con ritrovo al centro sportivo di via Ancona, da dove partirà una parata in maschera fino al Villaggio del Fanciullo, con tappa alla parrocchia San Severo. La parata sarà animata da spettacoli e giochi vari promossi dalla compagnia teatrale S. Severo, i ragazzi di Arciscuola e il gruppo musicale della parrocchia. Sono invitati tutti cittadini, del quartiere e non.
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GUSTO SAN VALENTINO PRELIBATO AMOR ET LUXURIA, ESPERIENZE SENSORIALI ALLA ROCCA DI RIOLO CON CATERINA SFORZA Sabato 14 febbraio tutti gli innamorati potranno festeggiare un San Valentino da ricordare alla Rocca sforzesca di Riolo Terme con la serata “Amor et Luxuria”, organizzata in collaborazione con il Torrino Wine Bar, all’interno del castello. La romantica serata a lume di candela, resa ancora più magica dall’atmosfera suggestiva delle sale della Rocca, inizierà su richiesta, alle ore 20, con la visita al castello, guidata da Caterina Sforza in persona, per proseguire alle 21 con un percorso del gusto dall’aperitivo al dolce, un crescendo di esperienze sensoriali con piatti accompagnati dalle ricette d’amore narrate dalla stessa Caterina. Costa della serata a coppia 65 euro, con menù completo, escluso i vini. Chi volesse partecipare alla visita guidata delle ore 20, il costo è 5 euro a persona. Info e prenotazione (obbligatoria) tel. 339 7251195 torrino@atlantide.net - roccadiriolo@atlantide.net 340 1842194 - 0546 71025.
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Family Day
Torta Santiago, dalla Galizia la dolce delizia dei pellegrini
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menù di carne € 10 menù di pesce € 13
di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Questa settimana vi propongo una torta molto semplice e molto buona che ho gustato recentemente. Si chiama Torta Santiago perché è un dolce di origine spagnola, precisamente della Galizia, e originariamente veniva offerta ai pellegrini che percorrevano il cammino verso il santuario di San Giacomo a Santiago de Compostela. Ingredienti: 180 gr. di zucchero semolato, 200 gr. di farina di mandorle, quattro uova, un pizzico di cannella, zucchero a velo per spolverare quando la torta è pronta. Preparazione: lavorare i tuorli d'uovo con lo zucchero fino a quando il composto diventa spumoso. Montare a neve soda gli albumi. Aggiungere al composto dei rossi d’uovo un pizzico di cannella abbondante e amalgamarlo con delicatezza gli albumi montati. Versare in una teglia che avrete imburrato e cosparso con la farina di mandorle. Versate l’impasto nella tortiera e cuocete in forno già caldo puntato sui 170 - 180 gradi, per un'ora circa. Quando è pronta togliere la torta dal forno e lasciarla raffreddare, poi cospargerla con lo zucchero a velo. Avrete notato che questa torta non contiene farina di frumento, e quindi la possono mangiare anche le persone che soffrono di problemi di intolleranza al glutine.
Via Matisse Madonna dell'Albero (Ra) tel.0544 271381 cell. 347 3703598
La condotta di Ravenna invita soci e appassionati, domenica 15 febbraio alle 12.30, alla sala Happy Bar di Marina di Ravenna (viale dei Mille), a partecipare a un appuntamento nel quale si vuole rendere omaggio a uno dei principi della tradizione culinaria italiana. Dalla carne a tutto quello che serve per accompagnare e proporre un bollito degno di questo nome (salse, mostarda, vino, pane) sono stati scelti prodotti di altissima qualità che nel loro settore rappresentano una vera e propria eccellenza. Saranno serviti i tagli classici del bollito: scaramella, punta di petto, cappello del prete, noce, tenerone, culatta, testina, coda, lingua – tutti da Bovina Piemontese del consorzio La Granda (presidio Slow Food); cappone allevato alla maniera tradizionale dal contadino; cotechino fatto dal norcino Pierangelo Orselli. Ad accompagnare la carne tipiche salse come il bagnetto verde e rosso, originale piemontese, mostarda di mandarini di Le Tamerici (Mantova), la stessa scelta dalla Confraternita del Bollito, salsa di cren, sempre di Le Tamerici, giardiniera sottaceto e olive schiacciatelle, patate lessate con prezzemolo. Il pane, cotto a legna, sarà quello del forno Conti di Borgo San Lorenzo. Per dessert gelato alla crema “Meno18” (presidio Slow Food) mantecato con aceto balsamico dell'acetaia di Italo Pedroni di Rubbiara di Nonantola (Modena). Vini in abbinamento: Barbera d'Alba 2013 senza solfiti di Castello di Neive; Lambrusco di Sorbara Vigna del Cristo di Cavicchioli - San Prospero (Modena), che ha ottenuto tre bicchieri nella guida Gambero Rosso. Costo del pranzo 35 euro per i soci, 40 per i non soci e accompagnatori. Info e prenotazioni tel. 347 9564551 - slowfoodravenna@gmail.com.
2 FORNI A LEGNA PER LE PIZZE!!!!
OSTERIA RUSTICA TABERNA
BOARIA
Amici innamorati, sabato 14 febbraio 2015 festeggiate con noi San Valentino in una delle sale più suggestive della Romagna. La nostra cucina rustica, l'ottimo Sangiovese e il dolce preparato appositamente dal nostro cuoco per l'occasione, vi faranno innamorare ancora di più...
AL PRANZO DOMENICALE CON SUA MAESTÀ IL BOLLITO APPUNTAMENTO IL 15 FEBBRAIO A MARINA DI RAVENNA
Serata “rosè” per gli innamorati, sabato 14 febbraio, all’Enoteca Regionale Emilia Romagna, che ha deciso di brindare per la festa di San Valentino, organizzando un appuntamento esclusivo. Dalle 14.30 alle 18, nella magica atmosfera delle antiche mura della Rocca Sforzesca di Dozza, il wine bar resterà aperto per tutte le coppie che vorranno sentirsi “sommelier per un giorno” regalandosi l’opportunità di scoprire i vini rosè del territorio. Sempre all’enoteca di Dozza imolese, domenica 15 febbraio, dalle 14.30 alle 18.30, il banco d’assaggio “istituzionale” presenterà a tutti gli appassionati del buon vino il Burson, una produzione autoctona, ancora poco conosciuta, legata alla pianura ravennate – in particolare al territorio di Bagnacavallo – ottenuta dall’uva Longanesi. Assistiti dalla presenza di un sommelier sarà possibile degustare tre diversi Burson provenienti da differenti aziende. Il tutto abbinato all’assaggio di eccellenze gastronomiche regionali, dal Parmigiano Reggiano alla Mortadella di Bologna. Costo della degustazione 8 euro.
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CANTO DEL MARE
NOTIZIE SLOW
SERATA ROSÉ PER GLI INNAMORATI ALL’ENOTECA REGIONALE DI DOZZA
RAVENNA &DINTORNI 12/2 2015
Inoltre un’afrodisiaca entrée offerta ai presenti Via Mentana 33 Ravenna tel. 0544 215258 cell. 345 4016131 www.tabernaboaria.com
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In cucina Monia e il nuovo staff
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RAVENNA &DINTORNI 12/2 2015
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MONDOVINO
di Fabio Magnani Giornalista, selezionatore vini con collaborazioni nazionali e internazionali. Consulente di importatori, piattaforme commerciali, ristorazione e aziende vinicole
BRINDISI A SAN VALENTINO
ESPERIENZA
Se è lei che ama il buon bere In occasione della festa degli innamorati il ribaltamento dei ruoli in campo alcolico
Attrezzi e metodi per aprire e servire la pregiata bottiglia
Cosa faranno le donne per San Valentino? Aspetteranno il regalino? Eh già perché di solito è scontato che in occasione di questa festa siano sempre gli uomini a farsi avanti. Una festa tutta dedicata al pubblico femminile mentre i maschietti si scervellano sul da farsi. Forse però non dovrebbe essere così. Amiche lettrici, un po’ di sano orgoglio femminile. Non pensate che sia arrivato il momento di prendere l’iniziativa e dimostrare al vostro prescelto quanto siete innamorate? Fate qualcosa per lui che non sia il solito “pensiero”. Stupite l’amato con un “regalo alcolico”. Vi prego, fatelo, così usciamo dalla noia di questa festa fatta di occhietti sdolcinati a forma di cuore e sorrisi smielati. Non vi sto incitando a una sana ubriacatura tra le mura di casa (lungi da me), ma un modo per cambiare le cose bisogna trovarlo. E i cambiamenti arrivano sempre dal gentil sesso che per natura è un fermento d’idee che alla fine rimescolano sempre le emozioni degli uomini. Prendete la festa per il verso giusto e meravigliate chi vi ama con una bottiglia di vino. Regalare un buon vino vi mostrerà sotto una nuova luce. Noi uomini amiamo vedere una donna che se ne intende e che sa scegliere cosa bere. Lo troviamo eccitante... di solito siamo noi gli intenditori. E per l’occasione serve l’eccellenza: non siate taccagne, scegliete quello che trovate solo nei negozi specializzati: le enoteche.
Eccovi qua, tra le mura di casa: la tavola imbandita con eleganza e il vostro compagno che vi guarda stupito. C’è l’avete fatta, avete scelto la bottiglia giusta e comincia a guardarvi con aria ammirata ed eccitata allo stesso tempo. Siete belle e agguerrite pronte a far breccia ma… è ora di aprire la bottiglia. Consideratela la “prova del nove”, avete gli occhi di lui addosso per verificare di cosa siete capace. Allora fate una piccola incisione sotto allo “scalino” del collo della bottiglia e incidete la capsula, toglietela e controllate che il tappo sia pulito. Se così non è, passate con uno straccetto e togliete eventuali residui. Usate sempre dei buoni cavatappi. Sul mercato potrete trovare ottimi apribottiglie per un controllo perfetto di ogni manovra che andrete a fare. Evitate i cavatappi che hanno solo il verme senza appoggio e qualsiasi tipo di “forcella medievale”. Si chiama “verme” la protuberanza attorcigliata che affonderete nel sughero. Attenzione, a non trapassare il tappo stesso. Complichereste le cose giacché vi trovereste le briciole di sughero navigare nel vino. Quando estraete, cercate di mantenere cavatappi e tappo in verticale. Non piegate troppo il tappo in avanti, si spezzerebbe immediatamente. Se vi è stato suggerito un rosso importante, aprite le bottiglie un’ora prima, non è necessario utilizzare un “decanter”, peraltro ingombrante. Imparate a coccolare il vino nel giusto calice e sentirlo crescere attraverso le sue sfumature man mano che il tempo passa. E dite la stessa cosa al vostro lui, gli darete il colpo di grazia, non avrà più dubbi e cadrà ai vostri piedi. Se vi accorgete una volta estratto il sughero che ci sono residui polverosi eliminate una piccola frazione di vino con un movimento a modo di frusta, per far fuoriuscire una piccola quantità di vino. Se siete state brave a stappare non ne avrete bisogno. Se proprio non ve la sentite, nelle migliori enoteche della città, potrete trovare qualche buon vino californiano. Gli americani sigillano le bottiglie col tappo a vite. Il solito senso pratico d’oltre oceano.
Se non siete una vera esperta, è proprio qui che serve andare perché è sempre qui che troverete una guida in grado di aiutarvi. Allora cominciamo questo percorso che vi aiuterà a guadagnare qualche punto in più nei confronti del vostro partner. Come districarsi nella scelta che vede vini per ogni cibo e occasione? Prima di tutto doniamo un’emozione. Lasciamo stare per una volta i soloni dell’abbinamento, i fanatici dello spo-
salizio cibo/vino e andiamo diretto al cuore della nostra conquista. Scegliete cose particolari, fatevi consigliare. Date un senso di particolarità alla scelta che farete in modo da trasmettere esperienza: vitigni autoctoni, bollicine preziose rigorosamente italiane, seducenti rossi, affascinanti bianchi, delicate vendemmie tardive o appassionanti passiti. Create un percorso per il vostro amante e lasciate che giochi con i pro-
fumi del vino da voi scelto e soprattutto lasciate che ogni sorso sappia di voi. Bello così, vero? Abbozzate in tavola cibo leggero, ricordate che prima ancora che la cena è importante il dopo cena. Per questo vi dico fregatevene degli abbinamenti da manuale. Usate cibi ricchi di gustosa tradizione e innanzitutto a marchio garantito che non significa regalare un etto di mortadella solo perché è “quella” di Bologna. Andate nella vostra gastronomia di fiducia alla ricerca di eccitazioni culinarie, vi si aprirà un mondo. E ricordate che un dono gastronomico potete modellarlo sulla raffinatezza e cultura di chi lo riceverà. A ciò che regalerete potete aggiungere due righe su pergamena con la storia del prodotto stesso, in modo da dare più importanza alla vostra scelta, o indicarne le caratteristiche sensoriali. Andate in giro per mercati e gastronomie, assaggiate, se potete visitate direttamente le aziende incuriositevi sulla provenienza e informatevi con chi sta dall’altra parte del banco. Fate domande e se vedete che non c’è preparazione cambiate, rivolgetevi altrove. Vuol dire che “dietro” c’è poca passione. Il vostro amore vi ricorderà per il particolare aroma della delicatessen che ha ricevuto in dono da voi, o per il vino seducente che ha bevuto. E tutte le volte che gusterà cibo prelibato o berrà vino eccellente, vi penserà ad ogni boccone e ad ogni sorso. Mica male se ci pensate bene.
Ristorante Cristallo
Piazza Saffi, 13 - Punta Marina Terme (RA) Per info e prenotazioni: Tel. 0544 437228 www.ristorantecristallo.com
Info & Prenotazioni
Il buon pesce dal 1955
0544 200211
Venerdì 13 Febbraio il Fellini Scalinocinque propone un
Live a Lume di Candela I profumi del mare anche d’inverno Al buon pesce dell’Adriatico, abbiniamo una vasta scelta di vini selezionati dalla nostra cantina.
con la cantante Veronica Ricci e il chitarrista Mirko Guerra che ci trasporteranno con la loro Musica Soul a Pop Melodico
Drink di qualità e Tapas saranno all'ordine
Aperto a pranzo e a cena, possibilità di avere alcuni piatti anche da asporto
Chiusura invernale il mercoledì
Fellini Scalinocinque
In più potrete prenotare il vostro posto nel Pullman diretto verso il Pineta!
RAVENNA &DINTORNI 12/2 2015
MONDOVINO
25 CENA INTIMA
DECANTAZIONI
Tavola elegante, piatto unico e in alto i calici
14 FEBBRAIO, UNA FESTA NON SOLO ITALIANA
Accuratezza, qualità e semplicità fanno bene agli innamorati ma senza esagerare nel bere Bene, la prova bottiglia è stata superata. Avete stappato la pregiata bottiglia con fare magistrale e lui si è definitivamente convinto che scherzate davvero poco. Adesso tutto sta nella raffinatezza della cena preparata nell’intimità domestica. Il successo di una cena non risiede solo nel menù, ma anche nella preparazione della tavola che accoglierà pietanze di qualità. Occorre armarsi di un po' fantasia e accuratezza per creare un’atmosfera confortevole e suggestiva: serve un originale centro tavola, in cui domina assoluto il rosso, uno o più pacchetti regalo, candele, boccioli di rosa o fiori disposti in tavola assieme a qualche dolcezza. Per il menù pensate a qualcosa di semplice, magari un piatto unico non troppo pesante come un risotto allo zafferano molto facile da fare, oppure dei freschi gamberi cotti al vapore conditi con un filo di olio evo, un pizzico di sale e una presa di zenzero assieme al peperoncino tagliato a piccole lamelle. Se la vostra “preda” ha il senso dell’umorismo, cimentatevi con gli “Straccetti di manzo Kamasutra”. Una piccola provocazione che gli farà alzare un po’ la pressione. Procuratevi 700 gr. di manzo, farina, due cucchiai di burro, due cucchiai pasta di curry, un cucchiaino di pomodoro concentrato, 200 ml. di crema da cucina, 100 ml. di yogurt greco, un piccolo porro e prezzemolo per decorare. Tagliate la carne a forma di sottili bastoncini. Provvedete ad infarinarli leggermente e rosolateli in padella con il burro lentamente magari con poco trito di foglie di porro giusto quel tanto che basta per rallegrare il piatto col suo appassionante aroma. Quando i filetti sono diventati belli dorati, aggiungete lentamente tutti gli altri ingredienti, avendo cura di amalgamarli bene e cuocete ancora per qualche minuto fino a quando la salsa sarà addensata. Servite subito e godetevi la serata innaffiata da un buon vino. Nel caso degli straccetti state su un rosso non troppo impegnativo. Un buon “Rosso di Montalcino” sarà sufficiente per godervi il piatto senza esagerare col bere perché, ricordate, che il troppo alcol è nemico dell’uomo...
ABBINAMENTI PER UN TÊTE À TÊTE INCANTEVOLE
LO STAPPATO
Vino di visciole Scantafavola, perfetto e piacevole per corroborare gli amanti Per la festa di San Valentino, assaggiamo il “Vino di visciole Scantafavola” 2011 dell’azienda marchigiana “Lucesole”. Il naso è pulito, terso, di ottima definizione. Netta la sensazione di visciole, pesca e piccola frutta rossa. Graffite e catrame, porfido, con sfumature di acqua di mare e alghe. Piacevole la nota liquorosa che si divide tra ciliegia e cioccolato. Richiami di mallo di noce, foglie di eucalipto, china e angostura. Il palato è appena abboccato in fase di entrata ma mantiene una tendenza secca. Finale amarognolo, con sentori di ciliegia e chiusura su note di corteccia ed erbe aromatiche. Piacevolissimo. Non è il solito vino di visciole, zuccheroso e noioso. Questo è quello da veri intenditori, perfetto per un dolce al cioccolato, per un aperitivo alternativo se servito freddissimo o per corroborare una lunga notte con chi si ama.
Scegliete i vini da abbinare alla vostra cena in modo molto semplice. Una “bolla” come primo vino per preparare la serata. Lo Champagne di solito è tra i vini più gettonati in questi casi ma non dimenticate che vini come Franciacorta, spumante Alta Langa, Trento doc e Oltrepò non hanno nulla da invidiare allo spumante d’oltralpe. Un bianco fermo per antipasti di pesce, molluschi o crudità di vario genere. In questi casi con un Verdicchio di Jesi Classico Superiore andrete dritte all’obiettivo. Meglio se del millesimo 2012, bevuto ora quest’ annata di Verdicchio è morbida e sensuale ma va bene anche il 2013, solo un po’ scalpitante e con meno dettagli. Se avete ostriche proponete un piccolo gioco (non quello che state pensando...). Stupite il vostro innamorato con un abbinamento inconsueto. Invece che bollicine, con le ostriche, bevete un buon passito o una vendemmia tardiva da servire freddissima. Rimarrete interdette da ciò che proverete. Per i piatti di carne, non esagerate: sempre vini rossi leggeri, profumati e non troppo alcolici. Massimo 13,5 gradi da bere con moderazione. Evitate per l’occasione vini da 16 gradi alcolici e oltre come particolari rossi o sherry spagnoli. Mantenete il vostro compagno lucido e concentrato… su di voi.
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anche a buffet tutti i giorni a pranzo Piazza Einaudi 1 1° piano - Ravenna
Il 14 febbraio è vicino e gli innamorati sono in fermento ma forse non tutti sanno che San Valentino è il patrono di Terni, protettore degli amanti di tutto il mondo, infatti, questa festa è importante in molti parti del pianeta. Perfino in Cina. San Valentino in questo periodo è ricordato da tutte le coppie che chiedono “miracoli d’amore”. Se qualcuno pensa che questa sia una festa prettamente italiana si sbaglia. Dal Giappone all’America, dall’Australia al Messico il 14 febbraio si festeggiano gli innamorati.
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SALUTE
INFANZIA
IOR
Quando apprendere è un problema
110mila km percorsi per accompagnare i pazienti alle visite
Dsa: il bilancio del progetto “A scuola di parole” che ha coinvolto oltre 1600 bambini Sono stati presentati i risultati del progetto “A scuola di parole” avviato tre anni fa con interventi di prevenzione e sostegno ad alunni con disturbi specifici di apprendimento – Dsa- e comportamentali in alcune scuole primarie del territorio comunale, finanziato principalmente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, e con il contributo della Banca Popolare e del Rotary. Le attività sono state svolte da un gruppo di lavoro composto dal Servizio comunale Progetti e Qualificazione pedagogica, Ausl (Neuropsichiatria Infantile), dirigenti e docenti degli istituti scolastici Darsena, Guido Novello, Randi e dalle Associazioni “Dalla parte dei minori”, "Mosaico" e “Strategicamente insieme”. Quest'ultima, ha operato direttamente con psicologhe e logopediste nelle classi, in collaborazione con il personale docente e per la formazione degli insegnanti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Nel lavoro di questi tre anni sono stati coinvolti, con interventi vari, complessivamente 955 bambini delle classi prime e 674 delle classi seconde degli istituti scolastici citati; ne sono stati individuati 166 con disturbi diversi legati all'apprendimento. Questi bambini sono stati seguiti con interventi educativi e didattici mirati che hanno determinato in molti casi miglioramenti e su-
166 i bambini con disturbi di apprendi mento aiutati dal progetto “A scuola di parole”
peramento delle difficoltà di apprendimento e di letto-scrittura, mentre per un gruppo di essi si è individuato il percorso di presa in carico da parte della Ausl, per affrontare le diverse difficoltà legate a dislessia, disgrafia e discalculia e, con la scuola, modalità didattiche adeguate ai loro bisogni. «La sfida che abbiamo ora davanti – ha affermato l’assessore comunale
all’infanzia Ouidad Bakkali – è dare continuità a questo progetto che ha già delle buone basi. Occorrono nuovi finanziamenti attraverso i quali formare opportunamente le insegnanti affinché siano in grado di riconoscere negli alunni l’insorgere di disturbi per poi dare il via a interventi mirati». La prospettiva, richiamata da tutti i soggetti presenti, è quella di conti-
nuare il progetto attraverso una formazione più estesa delle insegnanti della scuola dell'infanzia e della primaria,un approfondimento formativo per le insegnanti già coinvolte affinché possano divenire referenti per colleghe e colleghi,l'estensione di interventi alla scuola secondaria di primo grado, nonché il rafforzamento della rete di collaborazione fra diverse istituzioni e competenze.
Sono stati resi noti i numeri relativi al 2014 del Servizio di accompagnamento gratuito dell’Istituto Oncologico Romagnolo a Cervia, rivolto ai pazienti che hanno difficoltà a raggiungere i propri luoghi di cura, attivo già da diversi anni: sette volontari hanno accompagnato gratuitamente i pazienti oncologici in 564 visite percorrendo con due autovetture destinate al servizio 42.258 km. In totale in Romagna sono stati 49 i Volontari dello Ior che, ogni giorno hanno reso possibile questo servizio fondamentale e totalmente gratuito e in dodici mesi hanno accompagnato i pazienti in 2.249 visite percorrendo quasi 110mila km. Sono in totale otto, invece, le autovetture Ior dedicate al servizio, che, in media ogni giorno, accompagnano sei persone. «L’Istituto – spiegano dallo Ior – crede in questo servizio gratuito, viste le grandi difficoltà che molto spesso incontrano i pazienti (soprattutto i più anziani) e i loro famigliari a recarsi nelle strutture di cura. Per questo è importante, ogni giorno di più, il sostegno dei cittadini romagnoli, che in questi anni non è mai mancato». Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale dello Ior: «ringrazio a nome di tutto l’Istituto Oncologico Romagnolo i Volont ari di Cervia Gianfrancesco, Stefano, Antonio, Umbertino, Eugenio, Primo, Domelio e tutti i loro colleghi delle altre Sedi Ior per il loro impegno quotidiano, indispensabile per rendere possibile questo servizio».
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In distribuzione il numero di
SALUTE • BENESSERE
FEBBRAIO
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IL RIFUGIO DELLE ARTISTE
LA VISAGISTA RISPONDE
IL FARMACISTA RISPONDE
Trucco semipermanente per labbra da diva
Papaya fermentata: elisir di lunga vita
a cura di Rita Pelloni
a cura di Fabio Francesconi
Le labbra rappresentano uno dei punti di forza del viso, ma – rispetto ad altre parti – hanno più bisogno di cura e colore. Molte volte sono imperfette o screpolate o invecchiate. Mentre sarebbe bello averle sempre luminose, vivide e in forma. Il trucco permanente o semipermanente dei contorni e dell’interno labbra è una soluzione a qualsiasi esigenza di trucco naturale e correttivo. Eseguire un trucco permanente consiste nel “tatuare” il contorno e il riempimento delle labbra con un intervento che richiede due o più sedute di circa 1-2 ore ciascuna. Nel caso di labbra dalla forma irregolare o troppo strette, questo tipo di correzione permanente è un toccasana davvero rivoluzionario, perché permette di risolvere definitivamente il problema. Il viso riacquista una simmetria e una scioltezza muscolare dovuta anche a una migliore percezione di se stesse. Il trucco permanente delle labbra, tuttavia, è anche uno “sfizio” che molte donne vogliono realizzare per avere delle labbra sempre belle e sensuali, senza doversene continuamente preoccupare. Sarà sicuramente lo specialista a suggerire che colore e che forma dare alle labbra. Con un buon intervento di colorazione permanente, non si ottiene lo stesso effetto della chirurgia estetica, ma un bel colore che dura nel tempo senza sbavature. Il colore è molto variabile e tiene conto dei gusti e del tono della propria pelle. La tendenza attuale e per i rosa rosa molto chiari e naturali fino al trucco “nude” che è quasi del tutto uguale al colore delle proprie labbra. Un buon lavoro di pigmentazione dura in genere dai 2 ai 3 anni. Questa durata dipende sia dall’invecchiamento cellulare che è molto personale, sia da altri trattamenti che si eseguono nella stessa zona delle labbra. I costi si aggirano intorno ai 400-800 euro complessivi per le due sedute. In casi specifici, quali interventi correttivi o laddove sia stato già eseguito un altro trucco precedente da coprire, i costi possono essere anche più elevati.
La papaya fermentata è un integratore naturale che ha molte proprietà importanti. È in grado di svolgere un’azione antiossidante, ritardando l’invecchiamento cellulare. Protegge dalle malattie degenerative e cardiovascolari, aiuta la digestione e rafforza il sistema immunitario. La sua azione antiossidante è dovuta agli enzimi che essa contiene e che sono in grado di esercitare un effetto di ringiovanimento. Spesso accade che con l’alimentazione moderna non disponiamo dell’adeguata quantità di enzimi, a causa della cottura e della conservazione di cibi. Ecco perché la papaya fermentata appare fondamentale come integrazione del nostro regime alimentare. La papaya fermentata riesce a proteggere dal rischio di incorrere nelle malattie cardiovascolari e degenerative. Tutto ciò è dovuto all’azione dei flavonoidi, che riescono a regolare la permeabilità dei vasi sanguigni e favoriscono la circolazione del sangue. Hanno inoltre la capacità di inibire la sintesi di alcuni enzimi, che sono implicati nella formazione dei tumori. Il prodotto è ricco anche di vari sali minerali, come il potassio, il magnesio e il calcio, che sono importanti per le ossa e infatti riescono a prevenire l’osteoporosi. Da non dimenticare la vitamina E, che riesce a rendere la pelle più elastica. Secondo Montagnier, la papaya fermentata è assimilabile in quantità e qualità migliore a differenza dell’integratore sotto forma di pillole o del frutto naturale, la cui assunzione sarebbe poco efficace dal punto di vista delle sue proprietà benefiche. La papaya produce effetti drenanti, antitrombotici, anti-infezioni intestinali, antimicrobiche, antiaggreganti, antidispepsia, antidolorifici e antiinfiammatori.
Per informazioni e appuntamenti: Rita Pelloni Permanent Make-up Professional, cell. 366 1586727 e-mail: info@trucco-semi-permanente.it www.trucco-semi-permanente.it
Il dott. Fabio Francesconi, farmacista, e il suo staff vi aspettano a FARMACHL via Rotta 65/A, Ravenna tel. 0544 452005, cell. 346 2347362 Facebook: Farmachl Ravenna Compra online www.farmachlravenna.com
Il Rifugio delle Artiste nasce dalla volontà di Giulia e Alice di essere un punto di riferimento per chiunque voglia esprimere la propria creatività. «Da tre anni – ci raccontano le due titolari – abbiamo deciso di lasciare i nostri posti fissi per la passione per la creazione che ci ha unite. Da noi si possono trovare idee regalo, consigli e una originale produzione di partecipazioni e decorazioni personalizzate secondo i desideri dei nostri clienti, il tutto interamente creato a mano, per rendere unico il giorno più bello della propria vita. Proponiamo inoltre corsi per imparare a realizzare autonomamente le proprie idee». Al Rifugio delle Artiste in una lezione di due ore, ad esempio, si può imparare a realizzare da soli la propria bomboniera, le partecipazioni, il tableau, i cake topper (personalizzati con la propria acconciatura, il vestito ecc.) e tutto quello che è indispensabile per un matrimonio indimenticabile. «La partecipazione è l’oggetto più rappresentativo, in cui più si esprime la propria personalità. Si possono creare in tante dimensioni, colori e forme diversi (cartolina, busta, cuore, centrino, pergamena ecc.). Dopo un colloquio iniziale, gratuito, proponiamo varie prove per poter scegliere insieme il carattere da usare, il colore e la decorazione, dopo di che viene realizzata la prima prova per vedere la propria idea concretizzarsi». I prossimi corsi del Rifugio delle Artiste si terranno: venerdì 13 febbraio, corso di orecchini in pasta sintetica Fimo (dalle 15.30 alle 17, costo 15 euro); sabato 14 febbraio, decorazione di vasetti con la Gomma Crepla (dalle 10 alle 12, costo 15 euro); sabato 14 febbraio, realizzazione di orecchini con perle Miyuki e superduo (dalle 15.30 alle 17.30, costo 18 euro). Il Rifugio delle Artiste via Newton 74, Ravenna - tel. 0544 1884077 cell. 328 5335933 (Alice) - 349 0876127 (Giulia) orario 9.30 - 12.30 / 15 - 19 (chiuso la domenica) - Facebook - il rifugio delle artiste www.ilrifugiodelleartiste.com - info@ilrifugiodelleartiste.com
ARIETE
BILANCIA
Mercurio e Sole in trigono ce la mettono tutta per rendervi più collaborativi, e voi rinunciate a quella maschera da cupo-mannaro che di tanto in tanto indossate. Ci guadagna anche il partner, che nel fine settimana e a san Valentino potrebbe finalmente ottenere le vostre attenzioni suine.
TORO
SCORPIONE
La Luna è opposta, ma Venere e Marte vi sostengono. Potete sfruttare le occasioni di lavoro che dovessero presentarsi. A patto di moderare le parole per collaborare e ascoltare le proposte di chi normalmente non prendereste in considerazione. L’amore is a big sfighed. Migliorerà.
Da venerdì le giornate più delicate. A farne le spese saranno i rapporti, piacevoli come piranha in un acquario di pesciolini rossi. Non puntualizzate ogni cosa aggredendo a morsi chiunque vi chieda soldi o sostegno emotivo. Valorizzate lo charme, specie a San Valentino ricco di promesse suine.
GEMELLI
SAGITTARIO
Sono giornate in cui tutto quanto in famiglia vi sembrerà una forma di espiazione o una sfacchinata. Non rompete e producete. Il lavoro promette con un po’ di fortuna ottime affermazioni. Anche il sex a dire il vero promette un po’ di felicità, ma non a San Valentino, un po’ attapirato.
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CANCRO
LEONE
La stanchezza potrebbe deprimere il suino inside you. Anche se il partner c’è e vi ama, non potete pretendere di essere sempre in cima ai suoi pensieri. Viaggi, occasioni e un po’ di sport saranno i vostri ambiti di realizzazione nel fine settimana, ma non trascurate le scadenze di lavoro.
VERGINE
Calo dell’umore venerdì e voi rischiate di chiudere la settimana con il botto, e non nel senso di fuochi d’artificio. Fate attenzione a non urtare la sensibilità di familiari o di chi è costretto a collaborare con voi. Anche l’amore potrebbe andare meglio, se solo vi limitaste a fornicare!
INFOPROM
Vuoi rendere unico e originale il tuo giorno più bello?
Il vostro spirito di iniziativa è pari alla vostra autostima. Se ne accorgerà chi vi graviterà intorno giovedì e venerdì, quando gli impegni di lavoro o l’organizzazione domestica potrebbero trasformare i vostri zebedei in un tira-unghie per gatti. Ma il San Valentino sarà di coccole.
Molti di voi si saranno impegnati fino allo stremo per guastarsi il San Valentino, quindi, concedetevi un fine settimana a ritmi eco-sostenibili, se non altro per non spezzettare gli ormoni al partner. Di fronte ad eventuali rogne di lavoro o a dissesti finanziari, keep calm e contate fino a 10.
RAVENNA &DINTORNI 12/2 2015
Preparati al freddo e rinforza il tuo organismo con l’ALOE VERA antiossidante e ricca di vitamine! ECCEZIONALE PROMOZIONE
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A San Valentino regala
Marte e Venere vi guardano storto, ma la Luna nel segno da venerdì agevola p.r. e lavoro. Così la gente vi nota e vi chiede l’amicizia sui social network. Anche la fornicazione si fa intensa, al punto che potreste avere due borse sotto gli occhi, a patto di non irritare il partner con inutili discussioni.
CAPRICORNO
Umore decisamente migliore. Specie nel lavoro e nei rapporti familiari, dove spesso non avrete bisogno della camicia di forza per contenere l’emotività di chi vi circonda. Approfittate del fine settimana per distrarvi, possibilmente con disimpegni amorosi, ma selezionando gli ormoni.
ACQUARIO
Mercurio e Giove diversamente amici causano rogne nel lavoro e nei rapporti. Fate attenzione a gente che ha più terga che testa: potrebbe farvi perdere la pazienza, già scarsina con le persone normodotate. Anche gli ormoni saranno transilvani, poco in sintonia con la festa degli innamorati.
PESCI
Da venerdì gli zebedei saranno in orbita opposta. Il rapporto col partner sarà una supposta, mentre i rapporti con i colleghi saranno come un catetere infilato nella vescica. La complicità di Marte e Venere nel segno però vi protegge, aumentando il vostro personale prodotto suino lordo.
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Attenzione nella scelta del fiscalista!
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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 2 all’8 febbraio 2015 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna
Legenda IQA Buona
Accettabile
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna
CORSI PROSEGUONO LE LEZIONI DI FITNESS A SAVARNA E CLASSE Uisp Ravenna continua la stagione corsistica dedicata al benessere e al fitness. Savarna – Prosegue il Cardio Toning presso il pallone pressostatico in via Dell’ Artiglio, mercoledi dalle 20.30 alle 21.30. Il corso è dedicato a tutti coloro che vogliano ritrovare la forma fisica divertendosi a ritmo di musica. Un’ora di attività aerobica e tonificazione con l’ausilio di piccoli attrezzi adatti a lavorare efficacemente su gambe, interno-esterno coscia, braccia, addominali e glutei. Classe – Il Comitato Cittadino di Classe,in collaborazione con Uisp, prosegue la stagione sportiva con lezioni serali dedicate al benessere e al fitness. Pilates due volte alla settimana: lunedì e giovedì dalle 19 alle 20. Aerobica quattro giorni alla settimana: lunedi 20-21; martedi e giovedi 20-21; mercoledi 19.30-20.30. Yoga due volte alla settimana: martedi e giovedi 21-22.
SULLA NEVE TREKKING CON CIASPOLE A CORNO ALLE SCALE Aperte le iscrizioni al week-end all’insegna del trekking sulla neve presso Corno alle Scale. Sabato 21 e domenica 22 febbraio 2015 la compagine Uisp farà tappa nell’Appennino bolognese per un fine settimana dedicato all’escursionismo con le ciaspole. Quota di adesione 93,00 euro, tutto compreso. Per info, Uisp Ravenna.
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ASPPI Notizie
+ APERTURA DIURNA 8.30-19.30
CHIVAS
RAVENNA &DINTORNI 12/2 2015
Recentemente, a causa del decesso del proprio consulente fiscale, un associato ha richiesto la verifica della propria posizione fiscale agli uffici ASPPICAF. Per l’utente, la scoperta che da anni le proprie dichiarazioni dei redditi e quelle dei familiari, non venivano trasmesse all’Agenzia delle Entrate, è stata scioccante. Una situazione che relega il contribuente ed i propri familiari in una situazione problematica e soggetta sanzioni. In questi casi la sanzione va dal 120% al 240% delle imposte dovute, che può aumentare fino al doppio in caso di contribuenti obbligati a tenere le scritture contabili. Se non sono dovute imposte è prevista, invece, una sanzione fissa che va da 258 a mille e 32 euro. Asppi consiglia quindi: - Di rivolgersi sempre a Centri Fiscali autorizzati che hanno la responsabilità oggettiva della trasmissione delle Dichiarazioni. - Qualora ci si rivolgesse, per la propria denuncia dei redditi, a centri non autorizzati (amici o fiscalisti improvvisati) si consiglia di effettuare personalmente il versamento delle imposte e di richiedere sempre la ricevuta dell’avvenuta trasmissione della dichiarazione dei redditi. ASPPI-CAF è un Centro fiscale autorizzato e quindi responsabile di eventuali mancanze o errori.
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LA PRESENTAZIONE
Monica Lanfranco 18° Trofeo Pinna d’Oro, 26 medaglie per la Blu Atlantis Avis alla Casa delle Donne Domenica 8 febbraio nella piscina comunale G. Gambi di Ravenna si è svolta la 18° edizione del trofeo Pinna d’Oro Avis valido per l’assegnazione del 32° Memorial Ugo Tabanelli e del 18° Memorial Gianni Gambi Prize. Quasi 600 atleti in rappresentanza di 14 società sportive. L’evento è stato organizzato da Asd Blu Atlantis Avis, neo affiliata Uisp Ravenna, in collaborazione con la Banca Popolare di Ravenna, Avis Ravenna e il servizio di ristorazione offerto da Pizzeria Alchimia. La squadra di casa si è presentata con 27 atleti e 5 staffette, conquistando 26 medaglie di cui 8 ori, 8 argenti e 10 bronzi. La sezione mattutina, riservata alle categorie promozionali, ha visto assegnare il 32° Memorial Tabanelli alla Snp Padova mentre la Blu Atlantis si è piazzata al terzo posto. Nella categoria esordienti: 2 ori per Alberani Giulia (2007) nei mt. 50 e 100 pinne cat. B1; 1 argento per Casadio Virginia (2006) nei 50 pinne cat. B2; 1 argento per Fonti Denise (2004) nei 100 pinne cat. A2, 1 bronzo per De Cesare Noemi (2004) nei 100 pinne cat. A2 e un argento per la staffetta 4x100 (Alberani - Casadio - Alberani - Fonti). Nella sezione pomeridiana riservata alle categorie agonistiche Martina Guerrini (1° cat.) ha conquistato 4 ori: mt. 50 pinne, 100 Pinne, 50 NP, 200 NP ed 1 argento nei 100 NP; Marco Baravelli (1° cat.) ha conquistato 1 argento nei 100 NP ed un bronzo nei 50; Stefania Dogana si aggiudica l’argento nei 100 velosub assoluti. Otto i bronzi conquistati: Bandini Noemi (1° cat.) nei 200 NP; Bazzi Camilla (3°cat.) nei 50 apnea; Belala Bent Nabi (cat. Jun.) nei 200 NP, Casadio Marina (cat. Sen.) nei 100 pinne; Castiglia Lavinia (3°cat.) nei 100 NP; Crivellari Giorgia (cat. Sen.) nei 100 NP; Vistoli Nicholas (2°cat.) nei 200 NP. 1 oro, 2 argenti ed 1 bronzo infine per le staffette 4x100 NP 1° cat. F (BenmezianePiva-Fonti-Baga); 4x100 NP 3° cat. F (GuerriniBandini-Castiglia-Bazzi); 4x100 NP cat. ASS F (Crivellari-Dogana-Belala-Casadio) e 4x100 NP 1° cat. M (Baravelli-Lalaj-Rampino-Zama). Nella classifica a squadre la Blu Atlantis si è piazzata seconda, mentre si è aggiudicata il 18° Trofeo Pinna d’Oro Avis per il 5° anno consecutivo la Record Team Bologna.
Lunedì 16 febbraio 2015 alle 20.30 presso la Casa delle Donne di via Maggiore 120 a Ravenna l’autrice Monica Lanfranco presenta il suo ultimo libro Uomini che Odiano Amano le Donne edito da Marea. L’evento è promosso da Teodora Volley e dal Comitato Uisp di Ravenna in collaborazione con la Casa delle Donne. La serata sarà inaugurata con l’introduzione di Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa. Dal libro della Lanfranco verrà prodotta la piece teatrale Manutenzioni: Uomini a Nudo. L’opera è in programma il prossimo 2 marzo al Teatro Almagià, portata in scena, per l’occasione, da attori non professionisti scelti all’interno delle associazioni sportive ravennati. Manutenzioni: Uomini a Nudo è dunque l’adattamento teatrale del libro in collaborazione con Ivano Malcotti e Laura Giudetti. Teodora Volley e Uisp Ravenna hanno intercettato l’importanza e la risonanza di questo argomento proponendo ad una delegazione sportiva maschile di vestire i panni di attore per una sera. Saranno presenti i maggiori rappresentanti dello sport della città: calcio, pallavolo, basket, baseball, vela, rugby, pallanuoto, dodgeball, parkour, con la partecipazione dell’assessore allo Sport. La presentazione del libro è gratuita aperta al pubblico, mentre la prima teatrale del 2 marzo sarà a offerta libera e il ricavato devoluto a Linea Rosa.
SETTIMANALE
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 12 febbraio 2015
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