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INTRO / 3 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

6 L’opera d’arte stretta fra tutela e marketing di Fausto Piazza

Recentemente è stata inaugurata al Mar la sistemazione della sala incentrata sul monumento funebre di Guidarello Guidarello, uno dei pezzi forti se non “il” più importante e noto della collezione del museo ravennate. Un'iniziativa encomiabile sul piano del rilancio del patrimonio artistico locale a cui punta il Comune e un lavoro pregevole di ideazione e cura del nuovo allestimento portato avanti dalla competente conservatrice del museo Alberta Fabbri. Fin qui non ci piove. Se non che la scultura del guerriero morente – attribuita all’artista Tullio Lombardo ma di cui resta in dubbio l'autenticità rinascimentale – ha ottenuto fama internazionale come simbolo patetico dell'amore che ne ha moltiplicato le copie in giro per il mondo e pare abbia sedotto milioni di donne in cerca di un legame sentimentale. Sottoposto a innumerevoli baci beneauguranti dall'Ottocento al Dopoguerra, nel 2004 il Guidarello è stato “ripulito” e ora, ricollocato, è – giustamente – intoccabile, in un contesto di assoluta tutela dell'opera d'arte. Ma il mito dell'icona resta e probabilmente travalica il valore intrinseco della scultura che a dire bene non spicca fra le altre migliaia di capolavori sparsi nei musei delle centinaia di città d'arte italiane.

Ebbene, proprio in questi mesi un gruppo di imprenditori guidati da Maurizio Bucci ha immaginato – col marchio “Baciarello”, tanto discutibile quanto perfettibile – di utilizzare il mito del Guidarello in chiave di promozione turistica con l’obiettivo di portare a Ravenna turisti nel segno dell’amore, con tanto di riproduzione in 3D della statua (in questo caso “toccabile”) e itinerari cittadini fra personaggi amorevoli della letteratura legati a Ravenna nei secoli. Basti pensare alle struggenti e intriganti storie di Francesca Da Polenta (Dante) e Nastagio degli Onesti (Boccaccio) per arrivare alla liaison di Byron e della contessina Guiccioli, passando per le madonne perfide ammaliatrici raccontate da Jan Potocki nel suo Manoscritto trovato a Saragozza.

Altro che Verona, invasa dai turisti che rendono omaggio agli immaginari Romeo e Giulietta! L’idea di tale marketing turistico, appena nata, a quanto pare è già soffocata fra indifferenza, contrarietà e forse anche timore, da parte delle istituzioni, che tutto ciò avrebbe fatto ombra o profanato il Guidarello originale del Mar, quando invece la logica suppone che ne avrebbe guadagnato in visite. Certo bisogna evitare banalizzazioni, kitsch e volgarizzazioni ma è ormai più di un secolo che viviamo nell’epoca della riproducibilità tecnica dell’arte, come ci ha insegnato Walter Benjam, e che anche il turismo di massa se ben gestito può generare risorse per la tutela e la conservazione del patrimonio artistico; che in vari casi ha perso la sua aura ma non la sua forza di icona culturale, sociale e di costume. Forse basterebbe – nel rispetto dei ruoli – un po’ di temperanza, collaborazione, mediazione e condivisione degli obiettivi, visto che si tratta di beni comuni.

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POLITICA L’ANIMA GRILLINA MOLLA IL GRUPPO DI CAMBIERÀ

ECONOMIA PER MUNGERE LE MUCCHE CI PENSA UN ROBOT

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COPERTINA ECCO CHI TUTELA I CONSUMATORI SUL MERCATO

MEDICINA CONVEGNO: PSORIASI TRA MITI DA SFATARE E NUOVI FARMACI

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SPORT PUGILATO: SERVIDEI RACCONTA I SUOI 30 ANNI SUL RING

FOTOGRAFIA AL MAR INAUGURA LA MOSTRA DI ALEX MAJOLI

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38

TEATRO LIGOTTI IN SCENA, INTERVISTA AL TRADUTTORE

GUSTO SUA MAESTÀ IL PORCO: TRITTICO GOURMET

da pagina

RD &

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVII - n. 764

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

VENERDÌ 11 APRILE

THE HANGOVER BAND in Concerto

Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it

43 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI

The Hangover Band torna sul palco dell’Osteria insieme alla performer ARTISIA STARLIGHT. Uno spettacolo divertente, ironico ed elegante.

Cena con menù alla carta.

Inizio spettacolo ore 21.30 PRENOTAZIONI: +39 0544 215206 info@mariani-ravenna.it

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica).

Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini.

Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

DALLA REDAZIONE

FULMINI E SAETTE “Da molto tempo” (Mandriole) di Adriano Zanni

CONDOGLIANZE A PAOLO BOLZANI L’editore Reclam e la redazione di Ravenna&Dintorni esprimono le proprie condoglianze a Paolo Bolzani, architetto e a lungo collaboratore della rivista Casa Premium edita da Reclam, per la perdita del padre Giampaolo, anch’egli architetto e anche studioso e autore di opere sul tema, firmate insieme al figlio e dedicate a eccellenze del patrimonio storico artistico e architettonico della nostra città.

MOLDENKE FA SATIRA, NON INFORMAZIONE Nei giorni scorsi, sono stato contatto in redazione dal consigliere comunale a Palazzo Merlato Gianfilippo Nicola Rolando della Lega Nord, che era finito nel mirino del nostro Moldenke nella rubrica satirica pubblicata sul numero 762 del nostro settimanale del 29 marzo e poi andata on line sul nostro sito www.ravennaedintorni.it.

Il nostro perfido autore si era chiesto se per caso non fosse Rolando il protagonista di un curioso episodio riportato dalle cronache locali che titolavano così: “Resiste ai carabinieri: «Attenti, chiamo Salvini»”. Il titolo è vero, il fatto pure ed è accaduto a Castel Bolognese, ma no, Rolando non c’entra nulla con tutto ciò: lo spunto satirico nasceva dalla stima che è noto il consigliere abbia verso il leader nazionale della Lega Nord.

Nient’altro. Del resto la rubrica, come accade spesso, era formulata

sotto forma di quiz al lettore con un “vero o falso?”, quiz in effetti forse sempre più difficile in epoca di fake news e post verità. Ma dubbi invece sul taglio con cui vada letto Moldenke non ce ne devono essere. In questi quasi dieci anni di “Osservatorio” ci siamo trovati a ribadirlo più volte: si tratta di una rubrica di satira politica

e dei costumi che vuole far sorridere, riflettere, interrogare, sdrammatizzare e che come tale va presa, chiunque sia il bersaglio. A Rolando possiamo assicurare che se fosse stato protagonista di quelle vicende ne avremmo dato notizia nelle pagine di cronaca con ben altro risalto.

Il direttore Fausto Piazza

LA POSTA DEL CUORE Dal bike sharing alla ricerca di una dimensione di sicurezza di Enrico Ravaglia *

Caro Dottore, nella settimana scorsa R&D ha fatto un servizio sulle biciclette in condivisione. Adesso si tratta della bicicletta, ma è l’ultimo anello di una lunga serie. In città più grandi, le bici ma anche l'uso delle auto condivise sono una realtà consolidata. Oggi ci sono gli spazi di coworking, non serve più un ufficio personale. Tutto è a noleggio. Negli Usa da tempo la cultura della casa di proprietà è venuta meno. Non pensavo di essere un conservatore, ma le confesso che inizio a sospettare di essere un nostalgico. M.M.

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Stavo per iniziare la mia risposta con la citazione di Z. Bauaman, sui suoi discorsi rispetto alla società liquida, caratteristica della postmodernità, ma lascio subito perdere. Foglio nuovo. Il mio pensiero porta a un’immagine che mi appartiene.

Un’immagine della mia infanzia. Oggi ho poco più di quarant'anni. Quando ero piccolo, con i miei andavo a trovare i parenti in campagna e trovavamo la porta aperta, letteralmente. Nella serratura per tutto il giorno c'era la chiave. Veniva tolta la sera, ma di giorno si poteva entrare. Era comoda per la famiglia che andava e tornava dai campi, e compatibile per chi arrivava, che fosse un parente, un vicino di casa. Si entrava e si “dava la voce”, un modo dialettale per dire che ci si annunciava. Le famiglie avevano un soprannome. A volte veniva anche mutuato dalla località nella quale vivevano. La modernità, la postmodernità, i fenomeni connessi come lo “sharing” sono un’opportunità ma dobbiamo stare attenti perché possono sviluppare un effetto paradosso. Attenzione che la condivisione non diventi un'espressione marcatamente individualista. La casa che ho citato all’inizio dava un senso di indentità e sicurezza. Certe aree politiche hanno costruito il loro consenso sulla promessa di restituire senso di sicurezza ai cittadini, e sono state premiate alle elezioni. Questo fa capire quanto questo concetto sia importante per le gente e, aggiungo io, non va inteso solo come il “pericolo del diverso, dell' immigrato” ma ha che fare con una dimensione molto più personale ed intima. Oggi si chiede alla persona di costruire una dimensione di sicurezza, o di consolidarla, perché la si costruisce da piccoli con le relazioni primarie. Quindi la direzione va verso a una sorta di “sicurezza autonoma”, che è quasi un ossimoro, dato il contorno che non ci aiuta. Tutto è di tutti, dalla casa, all’auto, fino alla bicicletta, e allo stesso tempo tutto è di nessuno. Sarà un servizio, sarà moderno, ma oggi non possiamo neanche più dire, uscendo dai bar, che quasi non esistono più, perlomeno intesi come qualche decennio fa, "in d oia mes la mi bicicleta? (dove ho messo la mia bicicletta?"). * Psicoterapeuta Psicoanalitico - postadelcuore@ravennaedintorni.it

PUNTI DI VISTA / 5 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

Per caso, a Campiano, non vi serve un’antica nave romana? di Moldenke

Molto divertente la storia dell’elmo di Negau, sul serio. In pratica, facendola breve, a San Pietro in Campiano c’è un piccolo centro dove i bambini delle scuole fanno laboratori e che a qualcuno, soprattutto per cavalcare la polemica, piace pure chiamare “museo”, senza neppure aggiungere “didattico” subito dopo. Da decenni in questo “museo”, che non è naturalmente visitato da turisti – non so se avete presente quanto sia difficile per un turista arrivare anche solo al mausoleo di Teodorico, figuriamoci a San Pietro in Campiano – è esposto un elmo di Negau, di epoca forse etrusca, ritrovato in un campo poco distante negli anni settanta. Quasi commovente questa cosa che un’intera comunità sia così legata a un reperto archeologico, davvero. Però, suvvia, siamo seri. Se sta per aprire un museo costato 22 milioni di euro a Classe, un museo archeologico che deve raccontare la storia del territorio, un museo che nasce praticamente senza reperti di valore da mostrare, sorgono spontanee due riflessioni. La prima è che cazzo ce ne facciamo di un museo del genere. Ma poi, una volta che uno se ne fa una ragione (sono circa vent'anni che se ne parla e che vanno avanti i lavori, c’è stato tutto il tempo), l’auspicio dovrebbe essere quello che tutti gli enti coinvolti facciano per una volta squadra per cercare di renderlo perlomeno il più sensato possibile. E se c’è un reperto di valore in un museo didattico visitato solo da bambini che ha senso esporre invece in un nuovo museo da 22 milioni dove si vuole raccontare la storia di tutto il territorio ravennate, beh, per fortuna che (come al solito dopo anni) per una volta la Soprintendenza ha deciso di collaborare, e far trasferire quell'elmo nel nuovo museo, per il bene di quell'elmo stesso, che verrà valorizzato insieme ad altri reperti (si spera) di valore e visto sicuramente da più persone. A Campiano, magari, fatene fare un altro dai bambini, da esporre come ricordo. Sembra semplice buon senso, ma c'è stato addirittura un sitin di protesta al momento del trasferimento, si sono arrabbiati genitori, comitati ed abbiamo scoperto che a San Pietro in Campiano tutti gli adulti residenti sono insegnanti, stando a una lettera inviata ai giornali.

Nel frattempo, nell'indifferenza generale, da 11 anni il relitto di una nave romana ritrovato a Ravenna giace abbandonato in un magazzino di Comacchio. Doveva finire proprio in quel nuovo museo di cui sopra, ma pare non sia stato possibile. A Campiano, a questo punto, la volete, una nave romana da mettere nel cortile?

6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

PALAZZO MERLATO

Cambierà perde l’anima grillina, due su tre vanno nel gruppo misto In consiglio comunale resta solo Samantha Tardi per la lista civica nata nel 2016 Panizza: «Mi è stato chiesto di dimettermi, perché sostengo il Movimento 5 Stelle»

«Recenti confronti sui programmi futuri all’interno di Cambierà, hanno evidenziato una divergenza di opinioni e intenti, che non ci permettono più di portare avanti quei principi e quelle idee ispirate al M5S, per le quali siamo stati votati e sediamo in consiglio comunale».

I due consiglieri comunali di Cambierà Marco Maiolini ed Emanuele Panizza, dopo giorni di dibattiti a dir poco accesi sul web, annunciano la decisione di formare il gruppo misto a Palazzo Merlato. Come noto, la lista civica era nata da un gruppo di grillini che si erano visti rifiutare il simbolo del Movimento 5 Stelle per le amministrative del 2016 (dove ottenne tre seggi in consiglio comunale). Allora non tutti scelsero di aderire alla nuova realtà, come è il caso dell’attivista storico Fabrizio Martelli, mentre altri dichiararono di volersi avvicinare proprio perché il progetto politico, pur ispirandosi ai principi 5Stelle, non sottostava alle dinamiche del movimento di Grillo. Maiolini e Panizza erano candidati nella lista a cui fu rifiutato il simbolo e si candidarono anche in Cambierà. Ma ora, dopo anche il voto del 4 marzo, il loro intento è proprio quello di tornare in prima linea per il Movimento. Anche perché nel frattempo dentro Cambierà le posizioni si sono molto divaricate. Samantha Tardi, la terza esponente in municipio, per esempio ha criticato esplicitamente la scelta di non permettere a militanti ravennati della prima ora come Pietro Vandini e Fabrizio Martelli di partecipare alle parlamentarie online senza peraltro fornire spiegazioni ufficiali.

Ma l’idea di grillini che lasciano il gruppo in cui sono stati eletti senza abbandonare il consiglio comunale non è in contraddizione proprio con uno dei cardini dei 5Stelle che ha addirittura impegnato i propri neoparlamentari a firmare un contratto con una penale in caso di “cambio di casacca”? Lo abbiamo chiesto all’ultimo arrivato, Panizza, entrato a gennaio dopo le dimissioni della candidata sindaco Michela Guerra: «Sono assolutamente d’accordo sulla posizione del M5S sul cambio di casacca. Ma Maiolini ed io non abbiamo cambiato casacca.

Siamo entrambi di ideologia pentastellata. Il programma era praticamente lo stesso e da opposizione è identico. In campagna elettorale ci siamo presentati come la lista M5S non certificata. Avendo la Tardi preso le distanze dal Movimento, per rispetto dei nostri elettori abbiamo dovuto chiarire la nostra posizione.

Non siamo stati certamente noi a cambiare idea o ideali. Diverso sarebbe stato se fossimo usciti da Cambierà per appoggiare qualsiasi altro partito o lista civica con ideologie o programmi diversi. Tengo a precisare che noi ci metteremo a disposizione di tutti gli attivisti locali al fine che una lista venga certificata dal M5S alle prossime amministrative del 2021».

E però dentro Cambierà c’era appunto un’anima anche civica molto forte... non potevate convivere? «È assolutamente vero, anche se personalmente credo siano una parte minori-

taria. In ogni caso la lista nacque in simbiosi.

Una parte di pentastellati e una parte di “apolitici”. Io fin da subito ho chiarito la mia posizione. Mi sarei presentato per portare in consiglio comunale un’opposizione con gli ideali dei 5 Stelle e avrei lavorato per il futuro. Durante la recente campagna elettorale per le parlamentarie, ho sostenuto il M5S. La parte civica di Cambierà mi ha chiesto di prendere una posizione e definire le mie intenzioni future e, se confermata la mia fede 5 Stelle, dimettermi. Non ero obbligato a farlo, ma ho ritenuto che fosse la cosa migliore per me, loro e nel pieno rispetto dei miei elettori». Forse anche per questo sono arrivate parole di ringraziamento dalla parte che resta di Cambierà: «Esprimiamo un sincero ringraziamento ai consiglieri comunali uscenti Maiolini e Panizza per il lavoro svolto finora. Un plauso al loro gesto di estrema coerenza e correttezza nei confronti degli elettori, dimostrato con queste dimissioni da Cambierà. Essendosi infatti resi conto di non essere più in linea con i principi e con lo spirito prettamente civico che ha contraddistinto il gruppo fin dalla sua genesi, hanno preferito fare un passo indietro e convogliare nel gruppo Misto. Di contro Cambierà resta, col suo esponente di punta – la consigliera Samantha Tardi – ancorata e compatta a quei valori e, soprattutto, a quel programma per il quale è stata votata».

Dunque aumentano i soggetti di opposizione e c’è chi, come Maiolini e Panizza, guarda già all’orizzonte per la verità lontanissimo del 2021. Il tutto mentre il Movimento in città conta tre meetup che pare non vadano propriamente d’accordo e siano a tutt’oggi animati proprio da coloro che nel 2016 presentarono una seconda lista creando un’impasse che di fatto portò lo staff centrale del Movimento a non concedere a nessuno il simbolo.

Insomma, sul fronte grillino perdura il caos peraltro mentre a Roma il leader nazionale apre ai tanto vituperati (da queste parti almeno) Pd. (fe. an.)

Da sinistra: Emanuele Panizza, Marco Maiolini, Samantha Tardi

LA QUERELLE L’elmo di Negau verso Classe tra proteste e polemiche L’elmo di Negau è stato prelevato dal Museo del Territorio di San Pietro in Campiano destinazione Museo di Classe provocando la reazione non solo di insegnanti e semplici residenti della località, ma anche della politica cittadina. La lettera di rassicurazioni sui destini del Centro didattico dell’assessora Elsa Signorino non è bastata a placare gli animi e ora ci sono petizioni per il rientro dell’elmo e anche ordini del giorno depositati sul tema in cui si chiede, per esempio, che non vengano prelevati altri pezzi. Tra gli odg depositati ci sono già quelli di Ravenna in Comune e, pare, anche uno del Pd che non chiede il ritorno dell’elmo, ma rassicurazioni sul Centro (che però appunto, in realtà sono già arrivate dalla Signorino). Sul piede di guerra sempre la lista La Pigna Il prelievo dell’elmo in una foto che ha approfittato scattata da Verlicchi della Pigna dello spunto per tornare all’attacco dei costi e dei tempi (e di utilità) dell’intero progetto del Museo di Classe, costato a loro dire al metro quadro più dell’Hermitage.

LA SENTENZA

FORZA NUOVA: ASSOLTI TUTTI I CONTROMANIFESTANTI Andarono in piazza a contestare le famiglie arcobaleno

I due pentastellati pensano a una lista del M5S per il 2021

Tutti assolti con formula piena i militanti di Forza Nuova che parteciparono alla “contromanifestazione” dell’11 ottobre 2015 a favore dei diritti per le coppie omosessuali. I simpatizzanti di estrema destra allora sfoderarono uno striscione che recitava “La natura ce l’ha insegnato: un bimbo da 2 gay non è mai nato” senza avere alcuna autorizzazione. Non ci furono scontri e soprattutto non ci furono reazioni violente da parte dei manifestanti “arcobaleno” che però chiesero ai contromanifestanti di allontanarsi. Li divise un cordone di polizia. Quell’irruzione in piazza del Popolo a Ravenna fu definita “inaccettabile” dall’allora sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci. che disse allora: «a mio giudizio vanno attentamente valutate ed eventualmente perseguite possibili azioni illegali compiute domenica, nel cuore della nostra città, contro una libera manifestazione di cittadine e cittadini». Giovedì 5 aprile 2018, rendono noto proprio da Forza Nuova con comprensibile soddisfazione, il tribunale di Ravenna ha emesso la sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste avendo in breve tempo i forzanovisti abbandonato la piazza.

POLITICA / 7 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’INTERVISTA

Paglia (Sinistra Italiana): «Il futuro di Leu? Va aperta una discussione vera» L’ex parlamentare e dirigente nazionale: «Interessante a livello locale la possibilità che il Movimento 5 Stelle si apra ad allleanze» Parlamentare uscente di Sinistra Italiana, candidato con Leu alla Camera, Giovanni Paglia ha sfiorato, ma mancato la rielezione. In questi giorni la Federazione locale del suo partito ha diffuso un articolato documento in cui, par di capire, si dia men che scontato che Leu possa continuare a esistere sui territori. E, dopo la batosta elettorale, il futuro della formazione che da Ravenna ha mandato in Senato Vasco Errani non è chiarissimo.

Intanto, cosa fa lei adesso, dopo aver mancato per un soffio la rielezione?

«In Sinistra Italiana ero in segretaria nazionale e sono il tesoriere nazionale, un incarico gravoso a prescindere dall’essere o meno parlamentare. Mi sono dato qualche mese di tempo per chiudere alcune partite aperte, di certo non più di un anno poi tornerò al mio lavoro (Paglia è bancario, ndr)».

In Leu aveva incarichi ufficiali?

«No, perché nessuno ne aveva, eccetto Grasso naturalmente. Non trattandosi di un partito, gli unici ad avercelo erano i segretari dei partiti e naturalmente Piero Grasso».

E che ne sarà di Leu adesso? Dopo questa nettissima sconfitta?

«Non sono i risultati elettorali a determinare o meno il proseguimento di un’esperienza, ma è l’esistenza di un progetto politico. E quello andrà verificato in una discussione pubblica, sui territori, non certo in una stanza tra quattro persone. Per noi di Sinistra Italiana ci sono alcuni punti fermi e fatti acquisiti: essere alternativi al Pd e consapevoli che non c'è alcun centrosinistra da rifondare in Italia e che in Europa dobbiamo far parte del gruppo della Sinistra Europea e non certo del Partito Socialista Europeo, che per noi anzi fa parte del problema».

Eppure in campagna elettorale ci sono stati altri esponenti di Leu, più vicini a Mdp, che hanno più volte ribadito che lo scopo era rifondare il centrosinistra, li abbiamo sentiti anche a livello locale.

Tutto piuttosto contraddittorio...

«La verità è che non abbiamo avuto tempo prima del voto di fare questo dibattito. Ci siamo mossi su due linee molto nette prima delle elezioni: unire le forze di sinistra e farlo su un’alternativa al Pd. Ora invece c’è tutto il tempo per capire se ha senso andare avanti e come».

Per esempio alle amministrative cosa accadrà? Nel 2019 si vota in tanti comuni dalle nostre parti e oggi siete in una situazione complicata come Leu, con pezzi all'opposizione e pezzi in maggioranza.

«Come Sinistra Italiana vogliamo confermare un’impostazione: a Ravenna abbiamo partecipato a Ravenna in Comune con grande soddisfazione, a Russi abbiamo collaborato a La sinistra per Russi e siamo molto contenti di averlo fatto, lo stesso si può dire di Bella Alfonsine o dell'Altra Faenza. Tra l'altro in tutte queste esperienze credo abbiamo preso più voti che come Liberi e Uguali. Per quanto riguarda chi oggi è in maggioranza (per esempio Mdp a Ravenna e Faenza, ndr), capisco che chi ha preso un impegno con gli elettori all'interno di una compagine voglia rispettarlo fino in fondo.

Il tema è da porre sulle prossime realtà al voto e lì per noi la scelta è tracciata».

E alle Regionali, dove peraltro siete in maggioranza al momento?

«Si tratta di una situazione con luci e ombre, noi siamo in maggioranza ma non in giunta.

Abbiamo votato contro a provvedimenti come la legge urbanistica o il riordino ospedaliero, ma dobbiamo riconoscere che sono state fatte

«Per noi è chiaro che c’è bisogno di radicalità e non di un nuovo centrosinistra»

CONSIGLIO COMUNALE Ravenna in Comune vota la delibera sul gioco d’azzardo: «Da domani si apre fase importante» Ravenna In Comune, la lista di sinistra in consiglio comunale, si dice soddisfatta per una delibera che riguarda la regolamentazione del gioco d’azzardo, tema caldo su cui da tempo insiste. «Dai prossimi giorni – scrive il consigliere d’opposizione Massimo Manzoli – il Comune dovrà inviare comunicazione a tutti gli esercizi che rientrano nella distanza di 500 metri dai luoghi sensibili ed essi avranno sei mesi per chiudere o spostare le attività. Dalla discussione nell’ultima commissione è emersa la volontà di ampliare i luoghi sensibili (rispetto ai previsto dalla legge regionale) introducendo teatri e cinema come luoghi sensibili (erano già stati aggiunti i monumenti unesco). Per noi di Ravenna In Comune è un’ottima cosa ma abbiamo sottolineato il forte rischio di esporsi ad un ricorso al tar da parte dei proprietari di quelle strutture. Da domani si apre una fase importante in cui andrà monitorato l’andamento e l’applicazione. In molti Comuni sono nate polemiche da parte degli esercenti dopo l’applicazione della mappatura e crediamo che i prossimi mesi vadano gestiti dalla Giunta con enorme attenzione e responsabilità con il fermo obiettivo di arrivare, anno dopo anno, a ridurre quei numeri di fatturato sopra citati, partendo dal presupposto che l’economia dell’azzardo così come si è sviluppata negli ultimi 20 anni deve considerarsi morta. Con questo obiettivo continueremo a fare proposte sulla tematica, dalla riduzione orari alla riduzione delle pubblicità. E sul monitoraggio dei risultati continueremo a lavorare nei prossimi mesi».

cose positive, come il reddito di inclusione e solidarietà sulla base di una nostra proposta di legge. Sarà una discussione da fare, la federazione ravennate è molto scettica anche io lo sono, del resto non avrei fatto quell'accordo nemmeno quattro anni fa».

Nel Pd però è un momento di grandi sommovimenti, potrebbero portare a cambiamenti nel vostro approccio al tema delle alleanze? In altri termini, ora che non c'è più Renzi, guardate con interesse a quello che sta accadendo nei dem?

«Non contano gli uomini, Renzi in un certo senso ha interpretato meglio quella che è la base elettorale del Pd, un voto moderato che si riconosce nel sistema, mentre io credo che tre milioni di voti persi dal Pd e confluiti in gran parte nei 5 Stelle dimostrino che c'è bisogno di una grande radicalità nella proposta».

Ma, appunto, sono andati nei 5 Stelle.

Si alleerebbe con loro?

«Io spero che l'ammorbidimento sul tema alleanza da parte dei 5stelle che vediamo a Roma possa riflettersi anche sui territori. Allora, diventerebbe interessante, si aprirebbe una dialettica un po' più varia. Le alleanze in politica servono, fanno male quando sono obbligate. Un sistema bloccato tra centrodestra e centrosinistra non è utile a nessuno».

Federica Angelini

10 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

BANCHE

LA CASSA DI RISPARMIO DIVENTA SOLO LA CASSA Cambia nome l’istituto di credito: bilancio 2017 con 17 milioni di utile Si è svolta al teatro comunale di Russi il 7 aprile l’assemblea degli azionisti della Cassa di Risparmio di Ravenna presieduta da Antonio Patuelli (nella foto). In sede straordinaria l’assemblea ha modificato la ragione sociale della canca che da ora in poi sarà “La Cassa di Ravenna”, cancellando la dizione “di risparmio”. Quindi, in sede ordinaria, l’assemblea della Cassa ha approvato all’unanimità il bilancio 2017 presentato dal direttore generale, Nicola Sbrizzi, e dal cda che ha chiuso con un utile netto di 16 milioni e 903 mila euro (+0,16 percento nei confronti del 2016) che sarebbero stati 20 milioni 361 mila euro se non vi fossero stati i contributi e gli altri oneri riguardanti i salvataggi di banche concorrenti disposti dalle competenti autorità. La Cassa evidenzia una raccolta diretta da clientela di 3.247 milioni di euro (+2,53 percento), una globale di 8.395 milioni di euro (+4,80 percento), impieghi per 3.368 milioni di euro (+ 10,48 percento); i mutui sono cresciuti del 7,24 percento; le sofferenze nette sono risultate il 3,34 percento del totale degli impieghi netti. Il numero dei conti correnti è aumentato del 5,51 percento.

L’assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo per il ventiquattresimo anno consecutivo: 0,40 euro lordi per azione.

MULTIUTILITY

Energia e rete idrica: Hera investe 27 milioni La previsione per il 2018 per il territorio ravennate contenuta nel piano industriale 2017-2021 presentato dall’azienda ai sindaci

Gli investimenti pianificati da Hera per il territorio ravennate nel 2018 ammontano a 27,4 milioni di euro (in totale il piano industriale 2017-2021 ne prevede circa 120 milioni, 16,7 già sostenuti nel 2017).

Il piano industriale al 2021 è stato presentato il 9 aprile dal presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano e dall’amministratore delegato Stefano Venier ai sindaci dei diciotto comuni ravennati. Si prevede un utile per azione in crescita nel quinquennio di circa il 5 percento medio annuo fino al 2021: il dividendo raggiungerà i 9,5 centesimi per azione già a partire dalla competenza 2017 per salire a 10 centesimi nel 2018 e 2019 e arrivare fino ai 10,5 centesimi degli anni 2020 e 2021 (aumento del 17 percento rispetto all’ultimo pagamento del dividendo).

Alcuni degli interventi più rilevanti nell’area ravennate per l’anno in corso riguardano il settore idrico. Tra questi, si ricorda in particolare l’adeguamento del depuratore di Lido di Classe che sarà realizzato con un investimento di 4,8 milioni di euro. L’intervento è finalizzato a migliorare ulteriormente la capacità dell’impianto per far fronte all’incremento delle quantità dei reflui nel periodo estivo. L’opera mira inoltre a rendere ancora più efficiente la struttura sul piano dei consumi energetici, con un intervento diretto su alcune sezioni dell’impianto, sui pretrattamenti e i comparti ossidativi.

Nel settore energia, invece, l’investimento di un milione di euro consentirà la ristrutturazione del turboespansore di Ravenna. L’intervento prevede la revisione meccanica dell’impianto e il rifacimento del sistema di automazione e controllo. Sarà inoltre eseguita la ristrutturazione completa della cabina elettrica dell'impianto (fabbricato e impianti) e sarà realizzata una connessione elettrica diretta tra il si-

stema che produce energia e il sistema che la consuma. Tra i benefici attesi, l’aumento delle ore di funzionamento della macchina con conseguente incremento della produzione di energia elettrica.

«L’impegno del gruppo Hera – si legge in un comunicato della multiutility – ha determinato solo nel 2017 una produzione di valore di 155 milioni per gli stakeholder ravennati, 35,5 precento in più dal 2006, tra fornitori locali, pubblica amministrazione, azionisti e lavoratori, che sono circa 620 nel ravennate. Più del 60 percento di queste ricadute economiche, per un ammontare di 95 milioni, è stato destinato all’indotto garantendo in questo modo circa 700 occupati».

SINDACATI

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I sindacati di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil comunicano l’avvio della mobilitazione per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore della distribuzione cooperativa. La campagna informativa in provincia partirà con l’attivo unitario delle Rsu sindacali previsto per la mattinata del prossimo 13 aprile e si articolerà in una serie di iniziative che prevedono: volantinaggi davanti a tutti i ventuno punti vendita presenti a Ravenna, Lugo, Faenza, Cervia, nel forese ravennate e nei comuni della Bassa Romagna e della Romagna faentina; volantinaggi nei mercati settimanali ed in centro città; assemblee in tutti i luoghi di lavoro.

«Il contratto è scaduto da oltre quattro anni e non si intravede nonostante gli scioperi svolti negli ultimi anni, l’ultimo il 22 dicembre scorso, possibilità di rinnovo. Dal mese di marzo è stata avviata una campagna di comunicazione nazionale su media e social a supporto del rinnovo ed è prevista una campagna informativa verso soci e consumatori per mettere in evidenza il tentativo delle associazioni cooperative di ridurre le condizioni normative e salariali delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Nella provincia di Ravenna il contratto nazionale è in specifico applicato alle lavoratrici e ai lavoratori di Coop Alleanza 3.0 e a tutte le aziende che fanno parte del gruppo, per un totale di circa un migliaio di addetti».

ECONOMIA / 11 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

TURISMO/1

Oltre 2,2 milioni per la promozione della Romagna

Anche i matrimoni (nella foto uno celebrato alla Loggetta Lombardesca) sono tra gli eventi da promuovere in chiave turistica, nel progetto finanziato dalla Regione del consorzio Ravenna Incoming

Ecco i progetti ravennati finanziati dalla Regione: al primo posto Batani Tre milioni di euro per 75 progetti in grado di generare investimenti per circa 12 milioni di euro. È stata approvata dalla giunta della Regione Emilia-Romagna la graduatoria delle imprese che beneficeranno dei contributi del piano di cofinanziamento per la promo-commercializzazione turistica (quali, a esempio, spese per promoter, per la partecipazione a fiere, borse, workshop e altri eventi a scopo promocommerciale). I destinatari dei finanziamenti sono imprese che partecipano ai Programmi di attività 2018 delle Destinazioni turistiche recentemente istituite dalla nuova legge regionale. «Valorizzare le Destinazioni di area vasta e i prodotti di eccellenza significa rafforzare i territori – afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini –. È la prima volta dalla loro istituzione che agiamo sulle Destinazioni turistiche per le azioni di promozione dei migliori prodotti della nostra regione. L’obiettivo è di rafforzare il rapporto di collaborazione tra pubblico e privato e sviluppare politiche di marketing territoriale che consentono di agire sul territorio a tutto tondo».

I progetti della Destinazione turistica Romagna, che interessano le province di Ferrara, Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena, riceveranno la maggior parte del finanziamento, per un ammontare di circa 2 milioni 270 mila euro.

L’unico soggetto della città di Ravenna a ricevere il contributo è Ravenna Incoming, consorzio formato da operatori privati che si occupa della promo-commercializzazione di proposte di soggiorno: riceverà il 25 percento dei circa 90mila euro richiesti per il progetto “Alla scoperta di Ravenna con matrimoni, musica e Dante Alighieri”. L’altro soggetto a ricevere il finanziamento che opera nel comune di Ravenna è la società delle Terme di Punta Marina che incasserà anche in questo caso il 25 percento di un progetto

proposto (“Le terme del benessere e delle opportunità leisure”) da circa 165mila euro.

Restando in provincia di Ravenna otterrà il 35 percento dei 168mila euro previsti dal proprio progetto di promocommercializzazione la società If, l’azienda privata che si occupa della promozione del turismo nei territori di Imola e Faenza, mentre le Terme di Riolo si dovranno accontentare del 15,75 percento a fronte di una richiesta di oltre 150mila euro. I restanti sette progetti premiati in provincia di Ravenna arrivano dal territorio comunale di Cervia. Due sono legate al marchio Sportur, a cui arriveranno finanziamenti regionali per oltre 90mila euro a fronte di due progetti da complessivi 400mila euro. Ci sono poi le Terme di Cervia (che riceveranno il 25 percento dei 190mila richiesti per il progetto “Destinazione sale”), l’agenzia viaggi cervese Ias Tourist (che ottiene il 25 percento per un progetto da oltre 150mila euro sulla riscoperta del “piccolo e sorprendente”), Cervia Bike (anche in questo caso è stato concesso il 25 percento a fronte di un investimento in promo-commercializzazione da oltre 140mila euro) e Sport Travel srl (che riceverà 50mila euro per un progetto legato a eventi sportivi). Infine, il primo classificato tra tutti i 75 progetti approvati dalla Regione, l’unico ad aver ottenuto il punteggio di 100 punti, quello intitolato “Feeling Romagna” di Batani Select Travel, società legata alla celebre famiglia di albergatori con sede a Milano Marittima: otterrà circa 70mila euro sui 200mila di investimento previsti.

TURISMO/2

QUATTRO PROVINCE UNITE IN UN’UNICA DESTINAZIONE «ORA I COLLEGAMENTI...»

“Romagna. Lo dici e sorridi”, è lo slogan che introduce il video sulla Destinazione Turistica Romagna proiettato in apertura dell’incontro svoltosi a Palazzo Rasponi, a Ravenna, per presentare le prime azioni poste in essere dal nuovo soggetto previsto dalla legge regionale sull’ordinamento turistico. Si tratta di un ente pubblico nato con l’obiettivo di sviluppare iniziative di promozione e valorizzazione dei territori e sostenere azioni promocommerciali realizzate dagli operatori privati, assumendo di fatto le funzioni esercitate in passato dalle Province e dalle quattro Unioni di prodotto, ora abrogate.

Destinazione Turistica Romagna è formata dai territori di quattro province (Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini) che nel 2017 hanno totalizzato circa 31 milioni di presenze turistiche e 6,9 milioni di arrivi all’anno. Da questo dato è partita l’analisi del presidente della destinazione e sindaco di Rimini Andrea Gnassi che ha svolto un puntuale esame del posizionamento della Romagna nel mondo.

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, ha invece evidenziato anche l’importanza dei trasporti. «Oggi la mobilità e il trasporto delle persone dentro la destinazione e verso la destinazione – sono state le sue dichiarazioni –, e in particolare le connessioni con Bologna e con le linee di alta velocità che portano a Milano, Firenze, Roma e Venezia, sono l’elemento centrale per il successo di questa destinazione turistica. Dunque ora l’impegno di tutti, oltre che continuare a investire in promozione, deve essere quello di migliorare le connessioni dei trasporti».

NOMINE Donati confermato presidente Assohotel E/R L’albergatore ravennate Filippo Donati (anche presidente nazionale) è stato riconfermato presidente di Assohotel EmiliaRomagna.

12 / ECONOMIA / COOPERAZIONE RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

EVENTI NOMINE/1 Una faentina presidente regionale di Confcooperative Cultura e Turismo

Tra volontariato, scuola, sport e amministrazioni virtuose: il Festival della comunità educante Prosegue fino al 15 aprile a Faenza la rassegna della Kaleidos Tra gli ospiti anche il celebre scrittore Carlo Lucarelli I mondi del volontariato sociale e ambientale, del terzo settore e della cooperazione sociale, della scuola e dello sport non competitivo, delle amministrazioni locali virtuose, dell'educazione interculturale e alla sostenibilità si incontrano a Faenza in un’ampia e articolata rassegna di incontri ed eventi coordinati dalla cooperativa Kaleidos.

Si tratta del Festival della Comunità Educante, in corso fino al 15 aprile.

In programma un menù molto ricco, con laboratori didattici e ludici, spettacoli teatrali e musicali, incontri e seminari di studio, discipline della relazione mente-corpo, letture e scritture creative.

Il filo conduttore di questa seconda edizione è “relazione è responsabilità”, dove i temi dell’accoglienza e dell'intercultura si intrecceranno a quelli dell'ambiente e della sostenibilità, offrendo la possibilità a tutti i partecipanti di raccontarsi e interagire.

Per quanto riguarda il programma, giovedì 12 aprile si parte con le esperienze amministrative a confronto dell’associazione Comuni Virtuosi, dalle 18 alla sala Bigari del Comune di Faenza mentre dalle 21 al teatro dei Cappuccini spettacolo di teatro d’improvvisazione per bambini, ragazzi e famiglie.

Venerdì 13 aprile pomeriggio di laboratori, tra musica, danza e scrittura, quest’ultimo con Stefano Bordiglioni; sabato 14 invece, tra le altre cose, una tavola rotonda sulla filosofia applicata ai bambini nella sede del rione rosso e lo spettacolo di teatro dedicato a Don Milani, alle 20.30 alla parrocchia del Paradiso.

Infine, domenica 15 aprile alle 15 a Faventia Sales incontro con il noto scrittore e autore televisivo Carlo Lucarelli e chiusura dalle 18.30 alla sala Fellini con uno spettacolo di teatro e musica di Roberto Kirtan Romagnoli.

Programma completo e ulteriori informazioni sul sito internet www.festivalcomunitaeducante.it.

Uno degli incontri di formazione della passata edizione

ANNIVERSARI

QUELLA PRIMA COOP L’8 aprile del 1883 un gruppo di 32 soci si riunì per fondare l’Associazione Generale degli Operai Braccianti del Comune di Ravenna, la prima cooperativa di questo territorio.

Tra essi c'era Nullo Baldini, uno dei padri della cooperazione italiana.

In occasione del 135esimo anniversario una delegazione di Legacoop Romagna si è recata di fronte all’edificio di via Scuole Pubbliche 58 dove una targa ricorda l’evento.

Faentina, 40 anni, Chiara Laghi è la nuova presidente di Confcooperative-Cultura Turismo Sport Emilia Romagna, nuova denominazione della Federazione regionale di settore. Alla guida della cooperativa Cultura Popolare – specializzata in promozione e progettazione culturale, gestione di biblioteche e servizi culturali –, Chiara Laghi è anche l’ideatrice del Cultura Impresa Festival, manifestazione nazionale itinerante che promuove il ruolo dell’impresa nello sviluppo territoriale su base culturale.

L’elezione è avvenuta a Bologna il 10 aprile nel corso dell’Assemblea della Federazione, che conta 169 cooperative - attive nei settori comunicazione e informazione, spettacolo, servizi culturali e turistici, scuola, sport, turismo -, oltre 12.000 soci, 1.500 occupati e sviluppa un fatturato di 98 milioni di euro.

NOMINE/2 Confermati i vertici di Compagnia e Cooperativa Portuale Sono state archiviate nel segno della massima partecipazione (le affluenze hanno superato l’80 percento della compagine sociale) e anche della continuità le assemblee per il rinnovo delle cariche della Compagnia Portuale e della Cooperativa Portuale. Per la Compagnia Portuale sono stati infatti confermati Luca Grilli, Antonio Hormaechea e Francesco Benini nei ruoli rispettivamente di presidente, vicepresidente e consigliere, i cui mandati sono stati confermati per la quarta volta consecutiva. Nella cooperativa sono stati eletti invece Nicola Savoia presidente, Ivan Lombini vice, Luca Giunchi consigliere delegato e Luca Grilli direttore, già tutti con ruoli di primaria importanza all’interno della società.

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ECONOMIA / COOPERAZIONE / 13 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

INNOVAZIONE

IN REGIONE

UNA COMMISSIONE SPECIALE CONTRO LE COOPERATIVE SPURIE Il vicepresidente è il ravennate Bessi: «Al lavoro per un progetto di legge»

E in fattoria ora è il “robot” a mungere le mucche L’investimento di Agrisfera alla Fattoria Guiccioli di Mandriole Il 13 aprile (dalle 9.30) inaugurerà la “stalla robot” di Agrisfera presso la Fattoria Guiccioli di Mandriole. Si tratta di un investimento di ampliamento e innovazione per l’operazione di mungitura, passando da una tradizionale sala di mungitura alla robotica. Lo scopo – scrivono dalla più grande cooperativa agricola ravennate – è la continua ricerca e il miglioramento del benessere e della salute dell’animale; infatti l’operazione di mungitura «non sarà più obbligata dall’uomo, ma verrà effettuata in maniera più naturale e assecondando le esigenze dell’animale, in quanto sarà l’animale stesso a decidere quante volte e quando farsi mungere nell’arco delle 24 ore». Tutto questo comporterà per l’azienda un aumento della produzione litri/capo giornaliera e un minor costo sulla gestione della mandria.

«Attualmente, nel comparto agricolo/zootecnico, si sente pronunciare molto spesso la parola innovazione – dichiara il direttore di Agrisfera Giovanni Giambi –: se ne parla molto,

ma in realtà se ne fa ancora poca, nonostante tante aziende e startup di applicazioni digitali offrano oramai agli operatori soluzioni sempre più precise e sofisticate. Gli scenari attorno a noi stanno cambiando molto velocemente, per questo Agrisfera crede che una delle principali risposte a questo cambiamento possa essere l’innovazione – intesa come raccolta ed elaborazione dati, agricoltura di precisione, monitoraggio satellitare delle colture – unita a un cambio generazionale, ottenuto con l’inserimento di giovani nell’organico aziendale e con un cambio della visione imprenditoriale da parte dei vari attori della filiera agroalimentare». Agrisfera con quest’ultimo investimento in 3 nuove stalle, con robot di mungitura, intende così proseguire il percorso intrapreso nel 2008 quando iniziò lo sviluppo dell’agricoltura di precisione per la conduzione dei propri terreni e proseguito nel 2012, quando acquistò il programma per la gestione della mandria, Dairy Comp, per il comparto zootecnico.

C.A.B. TER.RA. Soc. Coop. Agr. Cooperativa Agricola Braccianti Territorio Ravennate Soc. Coop. Agr.

C.A.B. TER.RA. è la prima cooperativa agricola nata in provincia di Ravenna; fondata il 17 ottobre 1888 da Nullo Baldini, oggi è proprietaria di vaste superfici, coltivate con tecniche moderne e condotte con efficienti forme di organizzazione del lavoro. La coltivazione agricola - con un occhio di riguardo per il settore biologico, in forte espansione - è la principale attività della cooperativa, che svolge anche lavori per conto terzi, vendita di mele e allevamento di bovini, alcuni di razza Romagnola da carne, con marchio Q.C. (Qualità Controllata) e I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta).

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È Luca Sabattini (Partito Democratico) il presidente della Commissione speciale di ricerca e di studio sulle cooperative cosiddette spurie o fittizie insediatasi il 2 aprile in Regione. Lo affiancheranno nella messa a punto del programma e nella conduzione dei lavori due vicepresidenti: il ravennate Gianni Bessi (Pd, nella foto), indicato dalla maggioranza, e Giulia Gibertoni (Movimento 5 Stelle), voluta dalle opposizioni. In merito al programma della Commissione, ampio spazio – ha assicurato il presidente – sarà accordato ad audizioni e incontri con stakeholders ed esperti del mondo del lavoro, della cooperazione, dell’impresa, del sindacato e dell’università. Inoltre – ha ribadito il neopresidente – il focus sulle finte cooperative sarà trasversale rispetto ai vari settori produttivi. Il Movimento 5 Stelle ha criticato la scelta del Pd di non concedere la presidenza della Commissione ai 5 stelle, dato che ne erano i proponenti e in considerazione del profilo specialistico della stessa.

Questa scelta, però – hanno assicurato i pentastellati – non precluderà una collaborazione fattiva per approfondire il fenomeno della falsa cooperazione e arrivare a proposte legislative che abbiano portata non solo regionale ma anche nazionale. Dal Partito Democratico è venuto un invito a mantenere un approccio alla ricerca e allo studio del fenomeno delle cooperative finte senza scadere nell’accusa generalizzata al mondo della cooperazione, «i cui vertici sono attualmente impegnati in uno sforzo per individuare e perseguire le irregolarità che si annidano anche fra i propri associati».

L’obiettivo principale – ha ricordato in una nota Bessi – è quello di «realizzare un progetto di legge per impedire lo sviluppo e l’attività di queste false cooperative».

14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

DALLA REGIONE

IN RETE

Nasce il comitato per difendere i consumatori e gli utenti

RINNOVATO IL PORTALE CONSUMATORI “SOCIAL” Presenti anche su Facebook, Twittter e Youtube

Quindici associazioni iscritte al registro regionale che potranno esprimere pareri, realizzare indagini sul carovita e far promozione per un consumo consapevole

A un anno dall’approvazione della nuova legge regionale sulla tutela dei consumatori, nasce il nuovo Comitato regionale dei consumatori e degli utenti, di cui fanno parte i rappresentanti di 15 associazioni iscritte al Registro regionale.

«Con l’istituzione e l’avvio del Comitato, a cui parteciperanno tutte le associazioni riconosciute dalla Regione Emilia-Romagna – ha spiegato l’assessore competente, il ravennate Andrea Corsini – si struttura ancora più concretamente la preziosa funzione e attività di tutela verso i cittadini consumatori su cui abbiamo investito da inizio mandato. Il Comitato avrà un ruolo fondamentale nella definizione e nel controllo delle iniziative e delle azioni destinate ai consumatori, con attenzione particolare alla tutela delle fasce di popolazione più deboli». Nominato con decreto del presidente della Giunta regionale, il Comitato rimarrà in carica per la durata della legislatura. È presieduto dall’assessore regionale al Turismo e Commercio e ne fanno parte le associazioni regolarmente iscritte nel Registro regionale, ognuna con un membro effettivo e un supplente. Il Comitato ha una funzione consultiva ed esprime pareri alla Giunta sugli atti amministrativi collegati alla tutela dei consumatori e degli utenti, su proposte di legge e regolamenti che riguardano i loro diritti e interessi, sul piano di attività e sui criteri di erogazione dei contributi. Inoltre, ha funzioni propositive per la salute e sicurezza dei consumatori, anche attraverso la segnalazione di particolari questioni agli organismi di vigilanza per i controlli; cura la realizzazione di studi, ricerche e iniziative sui problemi del consumo, oltre a indagini su prezzi, tariffe e tributi applicati sul territorio regionale. Infine incentiva il ricorso a stru-

menti di soluzione conciliativa e stragiudiziale delle controversie. La partecipazione alle sedute del Comitato non comporta l’erogazione di alcun compenso. Una norma transitoria prevede che oggi possano essere iscritti sole le associazioni che rappresentino come numero di iscritti almeno lo 0,2 percento su base regionale, mentre in futuro i criteri si faranno più stringenti esigendo lo 0,5 su base regionale e lo 0,2 almeno su cinque province.

Sopra da sinistra: il ravennate Andrea Corsini, assessore regionale al Commercio e il lughese Mirco Bagnari, consigliere regionale Pd, relatore della legge

Insieme alla costituzione del Comitato per difendere i diritti dei consumatori, la Regione Emilia-Romagna ha anche provveduto a rinnovare nella grafica e nei contenuti il portale Consumatori sul proprio sito. Regione e associazioni dei consumatori, mettono a disposizione dei navigatori notizie e approfondimenti sempre aggiornati per sviluppare i temi di educazione al consumo, lotta agli sprechi, tutela della salute, difesa del potere di acquisto, economia solidale. Ampio spazio anche alla promozione e valorizzazione dei centri storici, ai servizi per chi viaggia per promuovere un turismo responsabile, accessibile, sostenibile e aperto alle nuove modalità di vacanza.

E per rendere sempre più chiare e dirette le informazioni su diritti, norme e opportunità vengono promossi video e interviste ai protagonisti del settore. Pubblicati anche dati e analisi forniti dall’Osservatorio regionale del Commercio e dall’Osservatorio del turismo di Unioncamere che restituiscono un quadro completo dell’Emilia-Romagna. Il portale è realizzato dall’Assessorato al turismo e al commercio, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico, ed è presente anche sui social: Facebook (@rerconsumatori), Twitter (@ERConsumatori) e Youtube (Consumatori Emilia-Romagna).

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Un anno fa la nuova norma per contributi e collaborazioni Relatore fu il consigliere lughese Mirco Bagnari (Pd)

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Oltre all’istituzione del Comitato, la legge regionale per la tutela dei consumatori (4/2017) conferma il Registro regionale, la cui iscrizione è condizione necessaria per accedere ai contributi, e ridefinisce i criteri per il riconoscimento delle associazioni.

Queste ultime non devono svolgere attività di promozione o pubblicità commerciale o avere interessi con imprese di produzione o di distribuzione e devono inoltre comprovare e documentare una continuità di funzionamento e attività specifiche da almeno tre anni, oltre ad avere un adeguato numero di iscritti e tenere libri contabili dai quali risultino entrate e spese. Particolare attenzione viene data all’informazione dei consumatori. Tra le varie iniziative è prevista la possibilità da parte della Regione di concedere contributi ai Comuni per la creazione di uffici di informazione e assistenza per i consumatori ed utenti, anche in collaborazione con le associazioni iscritte al registro regionale. Sono previste collaborazioni con Università, istituti di ricerca, esperti per realizzare studi e ricerche, così come la promozione di attività rivolte ai ragazzi delle scuole su temi che riguardano la tutela del consumatore. Contro il carovita e in difesa del potere di acquisto delle famiglie, specialmente a minore reddito e soggette a rischio di emarginazione, sono previste intese e protocolli tra le associazioni dei consumatori e quelle imprenditoriali. Relatore di maggioranza delle legge regionale è stato il consigliere lughese Mico Bagnari che ribadisce: «La legge regionale approvata l’anno scorso riconosce il fondamentale ruolo economico e sociale dei cittadini come consumatori ed utenti di beni e servizi. Credo che un ruolo importante del Comitato possa essere esercitato grazie all’art. 6 della legge che abbiamo voluto inserire e che riguarda la qualità dei servizi pubblici. Inoltre sempre secondo la legge, l'assemblea legislativa, su proposta della Giunta, sentito il Comitato, approva il Piano di attività biennale, aggiornabile annualmente, nel quale vengono definite le risorse da destinare alla promozione e tutela dei diritti dei consumatori, i criteri per la scelta dei progetti e dei programmi di attività da incentivare e le priorità d’intervento».

PRIMO PIANO / 15 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’INTERVISTA

Federconsumatori: «La nuova legge è importante. Noi nelle scuole per educare al consumo consapevole»

Marcello Santarelli, responsabile regionale di Federconsumatori, ravennate

Marcello Santarelli, ex segretario Cgil Ravenna, ora presidente dell’associazione, siede nel neonato organismo di tutela di Federica Angelini

Tra chi siede, a rappresentare i consumatori, nel nuovo comitato regionale c’è il ravennate Marcello Santarelli, responsabile regionale di Federconsumatori, incarico cui è approdato dopo aver ricoperto per qualche anno il ruolo di segretario provinciale della Cgil di Ravenna.

La sua associazione, 15.500 iscritti (la più numerosa in regione) e 100 sportelli sul territorio, è stata tra i promotori della nuova legge varata nel 2017. Ed è sicuramente tra quelle che continuerà a corrispondere a criteri sempre più stringenti richiesti alle associazioni in futuro per continuare a farne parte (vedi pag. 14).

Perché serviva la nuova legge?

«Perché quella in vigore risaliva al 1992 ed era stata superata da quella nazionale, a riprova che un tempo la nostra regione era davvero un luogo di innovazione. C’era dunque bisogno di un nuovo strumento, che prevedesse anche il comitato appena costituito».

Questo comitato per cosa sarà particolarmente importante dal vostro punto di vista?

«Beh, innanzitutto perché finalmente esiste un luogo in cui incontrarsi per discutere che riconosce un ruolo e una dignità alle associazioni di consumatori e utenti. E poi perché la legge prevede l’obbligo di consultarlo quando si fanno leggi che riguardano i servizi ai cittadini e deve chiedere un parere rispetto a contratti che riguardano i servizi».

Il vostro parere non sarà però vincolan-

te, c’è il rischio che sia solo un’operazione di facciata?

«Effettivamente il nostro parere non sarà vincolante e se e quanto sarà davvero efficace avremo modo di verificarlo nei prossimi mesi».

Quali sono oggi gli ambiti in cui viene richiesto più spesso il vostro intervento?

«Sicuramente quelli che riguardano l’energia in senso lato, gas, luce e e acqua, la telefonia e il settore bancario».

Chi assistete e come vi muovete quando un cittadino si rivolge a voi?

«Ascoltiamo il caso e offriamo un primo parere, gratuito. Poi al consumatore o all’utente che vuole essere rappresentato da noi chiediamo di associarsi, la quota annua è di 40 euro con convenzioni che riducono il costo per gli iscritti Cgil».

Come vi finanziate?

«Con le quote associative, in primis. E poi con finanziamenti pubblici che però non vengono erogati per il semplice fatto che esistiamo ma a fronte di progetti ben precisi che elaboriamo e presentiamo su vari fronti, per esempio lavoriamo molto sul piano della formazione e informazione dei consumatori, con moltissimi interventi nelle scuole».

Gli studenti e i bambini sono già consumatori?

«Certo, e cerchiamo di educarli a un consumo consapevole, quindi facciamo laboratori didattici dedicati al cibo, risparmio energetico e

uso corretto di internet e dei social. Si tratta di un dispositivo molto efficace perché poi i bambini trasmettono in casa quanto appreso a scuola e quindi l’effetto è moltiplicato».

Invece al consumatore che si sente truffato, cosa consigliate di fare?

«Privilegiamo sempre la via extragiudiziale perché è più efficace, più rapida e meno costosa. Per questo cerchiamo sempre di risolvere le questioni, che nella stragrande maggioranza dei casi riguardano poche centinaia di euro, ossia una cifra importante per una famiglia, ma spesso inferiori ai costi per una causa legale, e ci presentiamo negli organi di conciliazione che sono previsti per legge. Ce ne sono diversi, in base al settore. Oppure andiamo direttamente al confronto con l’azienda».

E che risultati ottenete?

«Abbiamo una percentuale attorno al 70/80 percento dei casi che risolviamo positivamente. Per il restante trenta offriamo naturalmente assistenza legale, collaboriamo con avvocati ed esperti convenzionati, ma per l’utente i costi aumentano, per questo andare davanti al giudice per noi resta l’extrema ratio».

Mai intentata una class action?

Le associazioni nel comitato Oltre a Federconsumatori, siedono nel nuovo comitato regionale Casa del consumatore, Lega consumatori, Cittadinanzattiva, Codici; Udicon; Mdc-Movimento difesa del cittadino; Acu – Associazione consumatori utenti; Confconsumatori; Unc – Unione nazionale consumatori del Comitato regionale; Adoc; Adiconsum; Codacons; Assoutenti; Arco consumatori.

«No, in Italia è un’operazione difficilissima per i vincoli molti stretti imposti dalla legge.

Per questo chiediamo da tempo una revisione della normativa».

Il boicottaggio è uno strumento in mano a un’associazione dei consumatori?

«Il boicottaggio vero e proprio non lo abbiamo mai praticato, ma non è un’ipotesi da non considerare. Mi piace pensarlo in positivo: ogni volta che magari da consumatore scelgo un prodotto invece di un altro perché tengo conto che nella filiera di lavorazione non c’è stato sfruttamento dei lavoratori, in fondo, cosa sto facendo?».

Dal difendere i diritti dei lavoratori a quelli dei consumatori, non rischia di esserci appunto una contraddizione?

«Proprio per questo trovo invece questo ruolo così interessante. Perché credo che la sfida di questo tempo sia ricomporre questo conflitto che è vero, c’è stato e c’è ancora, tra lavoratore e consumatore. Tra l’esternalizzazione che fa perdere posti di lavoro al territorio ma rende un bene meno costoso, per esempio. Per questo trovo particolarmente interessante e stimolante questa esperienza».

16 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

IN TRIBUNALE

L’avvocato che spaventò la Rai: «Ma la class action va migliorata» Nel 2013 il ricorso di Maestri al Tar per 123 ravennati che avevano problemi di ricezione: «A quel tempo le azioni di classe erano in una fase pionieristica, abbiamo perso ma sono stati fissati dei paletti» L’avvocato Andrea Maestri, ex deputato di Possibile

di Andrea Alberizia

«Le azioni di classe potrebbero essere strumenti di vera democrazia giuridica ma per come sono regolate in Italia risultano armi spuntate, andrebbe rivista la normativa di riferimento». L’avvocato Andrea Maestri conosce bene in prima persona l’istituto di quella che, con terminologia inglese, viene chiamata anche class action: nel 2013 rappresentò 123 ravennati in una causa contro la Rai per i problemi di ricezione televisiva nel momento del passaggio dall’analogico al digitale terrestre.

Il Tar del Lazio respinse le richieste affermando in buona sostanza che vista l’esigua percentuale di chi aveva problemi di visione dei canali della tv di Stato, doveva trattarsi di un errore di posizionamento delle antenne private sui tetti: «Ma per dare questa valutazione il giudice si basò su quello che affermava la Rai senza disporre una perizia tecnica come avevamo richiesto». Circostanza che lasciò più di una perplessità. Ma dopo la sconfitta in primo grado si decise di non presentare appello perché erano diminuito il numero degli intenzionati a continuare nella battaglia, anche se la suddivisione delle spese avrebbe restituito un conto di qualche decina di euro a testa.

Quel caso però fece giurisprudenza: «A quei tempi le azioni di classe erano ancora in una situazione pionieristica. E alcune prese di posizione del Tar per il nostro caso, a partire dall’ammissibilità del nostro ricorso contrariamente a quanto sosteneva la Rai con il pool dei suoi avvocati, hanno fissato dei paletti poi divenuti consolidati».

Le azioni di classe possono essere promosse sia contro pubbliche amministrazione che contro privati, partendo dal requisito necessario che il diritto leso sia lo stesso per tutti gli aderenti. Se la parte chiamata in causa è pubblica o privata sono previste alcune differenza nella procedura ma

«Il principio di soccombenza scarica tutte le spese legali sulla parte sconfitta, questo spaventa molti che preferiscono non avviare cause» sostanzialmente lo schema è lo stesso. Maestri resta convinto del potere di queste iniziative perché da considerare come le uniche opportunità per il consumatore di fronte a certi danni: «Il principio di fondo è che l’unione di più soggetti deboli fa la forza. Un soggetto singolo non potrebbe mai affrontare una battaglia in cui per il consolidato principio di soccombenza poi in caso di sconfitta si vede accollare le spese legali della controparte. Spartendo fra tutti invece è sostenibile». Per questo secondo l’ex deputato di Possibile andrebbero apportate delle modifiche che rendano più accessibile la class action: «La sensazione è che all’epoca il legislatore abbia strizzato l’occhio al consumatore dando l’illusione di aver irrobustito le possibilità di difesa. Ma nei fatti le

cose sono diverse. Prima di tutto andrebbe avvicinato il cittadino alla sede della causa: oggi i riferimenti sono il Tar di Roma o i Tar dei capoluoghi regionali. Per un consumatore ravennate vuol dire che c’è una certa distanza con le spese di trasferta. Anche se in certi casi un tribunale distante dalla piazza a cui si fa riferimento può essere anche meglio...».

C’è poi la questione spese: «Va semplificata la procedura e dovrebbe essere qualcosa di tendenzialmente gratuito: le questioni vanno trattate con rigore per scoraggiare il proliferare di cause inutili dovute alla gratuità ma il rischio di dover pagare spese ingenti oggi è un grande limite all’esercizio della giustizia. Almeno bisognerebbe iniziare a pensare di calcolare le spese sul reddito del singolo».

ASSOCIAZIONE CODICI CON IL PATROCINIO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA E DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

RIOLO TERME FIERA DELL’AGRICOLTURA

13-14-15 APRILE DA UN’IDEA DI GIORGIO VISANI

2018

IL CONSULENTE BENELLI: «IL CASO DEL DOPPIO CONTRATTO DI TELEFONIA TRA MAMMA E FIGLIO» Tra le associazioni che compongono il comitato regionale delle associazioni a tutela dei consumatori (vedi pagina 14) c’è anche Codici che a Ravenna è rappresentata da Carlo Benelli. Le sue consulenze hanno condito la rubrica “Consumatori consapevoli” che abbiamo ospitato con cadenza quindicinale su queste pagine. A Benelli chiediamo un caso emblematico seguito di recente.

Una vera odissea quella vissuta da una consumatrice per un cambio di telefonia: «Una nostra associata ha accettato una offerta promozionale di cambio operatore telefonico con la promessa di una spesa inferiore. È stata convinta a intestare il contratto al figlio su un conto corrente a lui riferito, con la promessa di rimetterlo a lei il mese successivo. Questo non è mai avvenuto ed inoltre il nuovo operatore ha avviato solo il servizio Adsl, supportato da un nuovo numero telefonico, senza che fosse annullato il precedente servizio voce.

Così la nostra associata si è trovata con l’onere del vecchio operatore per la linea “voce” e del nuovo per la linea Adsl.

Inoltre la prima bolletta è stata caricata di circa 250 euro per il passaggio a nuovo operatore in contrasto con la Legge Bersani 40/2007. La nostra associazione ha inviato, con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, disdetta della linea Adsl ancora intestata al figlio dell’associata, per mantenere un’unica linea telefonica e a richiedere la restituzione della cifra indebitamente versata per il passaggio a nuovo operatore. Altrimenti procederemo con querela per appropriazione indebita del gestore telefonico».

PRIMO PIANO / 17 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

CODACONS/1

«Molte cause contro le banche per i titoli spazzatura. Per le buche in strada non c’è risarcimento sicuro» Il legale Crocetti Bernardi è il referente dell’associazione consumatori in provincia: «Per una causa possono servire anche 5-7 anni» «Il settore in cui storicamente ci sono state più cause per i legali che seguono problematiche dei consumatori è quello bancario, più per mancato rispetto delle condizioni contrattuali che per fenomeni di usura». L’avvocato Enrico Crocetti Bernardi è il referente provinciale a Ravenna per Codacons e da una decina di anni si occupa della materia. Molti i casi passati sulla sua scrivania: «La crisi economica ha aumentato queste situazioni. Le più consistenti furono i famosi titoli spazzatura con i bond della Cirio e della Parmalat. Sono stati casi controversi».

A scoraggiare il consumatore spesso sono i tempi: «Oggi le cose sono migliorate ma chi avvia una causa deve mettere in conto che ci possono volere due-tre anni per il primo grado e altri tre-quattro per il secondo. Anche per questo molte cause si aprono e poi si trova un accordo in corso d’opera: fino al momento della sentenza è sempre possibile. Oltretututto con il tempo si sta consolidando una certa giurisprudenza che fornisce un quadro di riferimento in cui è più facile muoversi».

Altro fronte che toglie il sonno al consumatore è quello dei servizi: telefonia, gas, luce, televisione, internet. «I casi di bollette pazze non mancano mai». Un fronte molto ravennate è invece quello delle buche nell’asfalto e dei conseguenti danni per chi ci finisce dentro: «Intanto non pensiamo che gomma rotta per buca significhi risarcimento sicuro. L’eventuale ri-

CODACONS/2 In crescita le famiglie che cambiano gestore del gas ma l’incubo si chiama maxi-conguaglio Aumentano in Emilia Romagna le richieste di aiuto da parte dei consumatori per problemi legati alle forniture di luce e gas. Lo afferma il Codacons: «Secondo gli ultimi dati forniti dall’Autorità per l’energia gli utenti dell’Emilia-Romagna hanno subito in un anno interruzioni delle forniture elettriche per una durata totale di 30 minuti». Sul fronte del gas si registra in regione una crescente tendenza delle famiglie a cambiare gestore, con un tasso di “switching” che per gli utenti domestici raggiunge quota 5,2% (contro una media nazionale del 6,1%): «Spesso però il cambio di fornitore alimenta problemi con bollette e letture dei contatori, dando vita ai cosiddetti maxi-conguagli che rappresentano un incubo per i consumatori, oltre che una spesa non affrontabile da molti nuclei in difficoltà».

Caso datagate Facebook: class action per chi ha scaricato l’app di Cambridge Analytica Il Codacons ha deciso di lanciare negli Usa una class action contro Facebook in favore dei cittadini i cui dati sensibili siano stati utilizzati in violazione delle norme vigenti. L’associazione lancia un appello agli iscritti al social network dell’Emilia Romagna: tutti coloro che hanno scaricato l’applicazione “thisisyourdigitallife” (che raccoglieva i dati degli utenti poi utilizzati da Cambridge Analytica) possono partecipare alla class action seguendo le indicazioni pubblicate sul sito www.codacons.it.

Assicurazioni auto: una giungla di clausole dove calano gli incidenti ma salgono le tariffe

chiesta danni va rivolta all’ente proprietario della strada che poi deciderà se rivalersi su chi fa la manutenzione. La condizione necessaria è dimostrare l’incuria quindi difficilmente si potrà vincere una causa se si finisce in una buca appena formatasi. Se invece risulta esistente da tempo le cose cambiano». (and.a.)

I bond della Parmalat come quelli della Cirio o i titoli di Stato dell’Argentina sono fra i principali motivi di cause intentate da consumatori contro le banche che li hanno commercializzati

Dopo anni di flessione tornano a crescere le tariffe Rc auto praticate in regione, «nonostante la minore incidentalità registrata sulle strade». Lo denuncia il Codacons che diffonde un rapporto elaborato dall’associazione sulla base dei dati Ivass e Istat.

Assicurare un’auto in Emilia-Romagna a marzo costava mediamente 422,4 euro all’anno (contro una media nazionale di 420 euro) con una crescita delle tariffe del 2,3 percento rispetto al trimestre precedente. A livello provinciale Bologna è la città dove l’Rc auto costa di più (465,5 euro), seguita da Rimini (452,8 euro), Ravenna (439,0 euro). «Il comparto assicurativo rimane uno dei settori più delicati per i consumatori, sia perché incide in modo evidente sui bilanci delle famiglie, sia perché è assai difficile districarsi tra tariffe, offerte, condizioni».

18 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

CISL-ADICONSUM

IL RISTORANTE COSTRETTO A CANCELLARE LA SERATA 8 MARZO PER COLPA DEL TELEFONO L’avvocato Nannini gestisce circa 50 fascicoli al mese: «Meglio tentare la conciliazione che fare causa» Regola numero uno: «In causa mai». Alessandra Nannini, professione avvocato, è la responsabile di Adiconsum Ravenna che aderisce a Cisl.

Nonostante la toga, la scelta di andare in aula per le questioni di telefonia o per le bollette è sempre sconsigliata. «Ci muoviamo in altre direzioni.

Per i telefoni la strada principale è quella della conciliazione davanti al Corecom». Si tratta degli organi funzionali, istituiti su base regionale, dell'Agenzia per le Comunicazioni: qui trovano risoluzione buona parte dei contenziosi tra utenti e aziende telefoniche. I consumatori sono vittime «dell'assalto della concorrenza», spiega Nannini che conferma – come i suoi colleghi – un aumento delle persone che si rivolgono alle associazioni dei consumatori. «Siamo davvero molto impegnati, cerchiamo di fare un'opera di sensibilizzazione tra i cittadini. Grazie ai sindacati e anche ad alcune uscite sui media, le persone sono più consapevoli dei propri diritti». Dopo il tesseramento, si passa all'assistenza dell'utente. Negli ultimi anni, spiega la responsabile Adiconsum, si sono moltiplicati anche le richieste da parte degli imprenditori: «Nella nostra zona purtroppo stanno aumentando i disservizi alla rete telefonica su tutto il territorio». Sono stati oggetto di cronaca, infatti, le utenze che a Solarolo sono andate in tilt dopo un acquazzone. «Casi simili stanno capitando un po' in tutta la provincia», precisa l'avvocato. Cosa fa quindi un'impresa che si trova senza telefono per giorni? Una delle strade è appunto quella di rivolgersi alle associazioni di consumatori: «Il caso più recente che ci è capitato è quello di un ristorante che prima dell'8 marzo si è trovato senza linea, quindi con l'impossibilità di gestire le prenotazioni. Il risultato è stato quello di dover annullare la serata della Festa della Donna, perdendo i relativi incassi». In questa situazione, anche se la strada non è semplice, si può chiedere un risarcimento economico. Meglio però passare dagli organismi di conciliazione che dalle aule di tribunale: «Solo per problemi con grossi acquisti – mobili, automobili – conviene percorrere quella strada». Il rischio è di trovarsi nel ginepraio della giustizia civile e spendere, nonostante la presenza di un avvocato convenzionato, più di quanto spetta di risarcimento. Adiconsum gestisce una cinquantina di pratiche al mese e da qualche tempo ha un ufficio distaccato a Lugo, nel palazzo in cui si trova il giudice di pace. (al.mo.)

COLDIRETTI Dal 5 aprile la sede di produzione nelle etichette «Ci vuole anche la provenienza degli ingredienti» Dal 5 aprile è obbligatorio indicare nell'etichetta degli alimenti la sede e l'indirizzo dello stabilimento di produzione o di confezionamento (sanzioni, in caso di inadempimento, che vanno da duemila euro a 15mila). «Insieme allo stabilimento di lavorazione, però - sostiene Coldiretti Ravenna - va al più presto prevista l’indicazione obbligatoria in etichetta per tutti gli alimenti anche dell’origine degli ingredienti, che è di gran lunga considerato l’elemento determinate per le scelte di acquisto dal 96 percento dei consumatori».

Una battaglia per la trasparenza condotta dalla Coldiretti che ha portato molti risultati anche se oltre 1/4 della spesa degli italiani è ancora anonima con l’etichetta che non indica la provenienza degli alimenti, dai salumi ai succhi di frutta fino alla carne di coniglio.

CGIL-FEDERCONSUMATORI

La banca vende il debito all’agenzia di recupero e i contenziosi aumentano Fuschini spiega il nuovo fronte della tutela dei risparmiatori: «Con le trattative si ottengono sconti»

Tra le principali associazioni di tutela dei consumatori ce ne sono tre che aderiscono ai tre sindacati principali: Federconsumatori a Cgil, Adiconsum a Cisl e Adoc a Uil. Per tutte sono aumentati i casi da seguire con gli anni della crisi. I contratti di telefonia, fissa o mobile, restano per tutti la casistica più consistente tra quelle trattate

«La nostra provincia per fortuna non è stata toccata da crisi bancarie, per cui almeno da questo punto di vista per ora con i piccoli risparmiatori non ci sono stati problemi».

Per vedere il bicchiere mezzo pieno, Vincenzo Fuschini – responsabile provinciale di Federconsumatori, associazione che aderisce alla Cgil – parte da questo dato. Come i suoi colleghi, Fuschini vede nella telefonia il grande iceberg contro cui si scontrano i cittadini: «Circa la metà delle quattrocento pratiche annue che gestiamo riguardano le consulenze per questo settore». Il resto è costituito dai contenziosi relativi i consumi domestici. C'è però una nicchia non indifferente di casi che tocca invece le persone che hanno grossi problemi di soldi. In altre parole: debiti. «Avevamo riposto grande fiducia nella nascita della composizione della crisi da sovra-indebitamento».

Si tratta della possibilità data a chi ha molti conti in sospeso di trovare un accordo con i creditori, con il tribunale a fare da mediatore. Nella pratica, però, questa possibilità «si è rivelata un flop». Il problema, spiega Fuschini, è che «si chiedono garanzie a fronte del piano di rientro. Ma è abbastanza chiaro che

se una persona arriva a quel punto è perché di garanzie può offrirne poche». Il cane che si morde la coda, classico della burocrazia italiana, che porta gli strumenti legislativi a non funzionare come dovrebbero. Più che le strade dei tribunali le banche preferiscono percorrere quelle che portano alla vendita del debito difficilmente eseguibile ad agenzie di riscossione: «Queste comprano il debito al 20-30 percento del loro valore, poi vanno dal debitore e, se anche ne ottengono il 40 percento, è tanto di guadagnato». Federconsumatori è soprattutto con loro che tratta: «Spesso riusciamo a far ottenere degli sconti considerevoli, trattando direttamente con queste agenzie di recupero. La trattativa privata è piuttosto efficace. Va ricordato che nella gran parte dei casi si tratta di soggetti a cui è stato pignorato tutto il pignorabile...». Sono invece in diminuzione le persone in sofferenza con i mutui sull'abitazione: «Fino a due anni fa erano in molti, ora sono calati. In alcuni casi perché la casa è stata pignorata e venduta all'asta, oppure è stato trovato un acquirente senza procedere con il pignoramento. Al momento però le sofferenze per i mutui sembrano in calo».

Alessandro Montanari

La metà delle pratiche trattate riguarda questioni di telefonia

PRIMO PIANO / 19 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

UIL-ADOC

BOLLETTA PAZZA: SEIMILA EURO DI GAS MA IL CONTO ERA DI 230, OTTO MESI PER LA SOLUZIONE Camanzi da trent’anni assiste i consumatori: «Fila davanti alla porta» «Da quanto sono all’Adoc? I conti sono presto fatti: l’associazione dei consumatori nacque nel 1988, ad aprile. A novembre aprimmo la sede a Ravenna. Quindi nel 2018 sono trent’anni tondi».

Enzo Romeo Camanzi ha vissuto la sua seconda vita da sindacalista al servizio dei consumatori nell’associazione che aderisce alla Uil, dopo la prima in cui era dipendente Enichem.

Un'esperienza di lungo corso in cui gli sono passati tra le mani casi di tutti i tipi: «Ci sarebbe da fare un romanzo...». Negli ultimi anni però la situazione si è aggravata «Quando siamo nati c’erano poche pratiche, poi le liberalizzazioni hanno cambiato tutto. Il mercato è diventato una giungla in cui il consumatore da solo non può difendersi. Le aziende cercano di rubarsi i clienti con molti stratagemmi». Camanzi cita diversi casi, alcune anche in famiglia: «Una persona si è presentata da mia sorella come il funzionario di una grossa azienda del territorio e ha chiesto di vedere le bollette. Lei, visto la testa che le faccio, si è rifiutata. Lui, sempre molto gentile, non si è arreso: ha chiesto di firmare un foglio per certificare la sua presenza.

Quando lei ha detto ancora no, lui se ne è andato, dicendole che la farà chiamare da un superiore».

Telefonata che nel pomeriggio è puntualmente arrivata senza sortire effetto alcuno.

Chi non ha un fratello esperto come Camanzi, però, cade nella trappola più facilmente.

«Gestiamo dalle 700 alle 800 pratiche all’anno dice il funzionario - e fuori dall’ufficio c’è letteralmente la fila. In gran parte dei casi si tratta di telefonia e bollette del gas. Siamo appena venuti a capo del caso di un signore cervese che, dopo quattro passaggi di gestore, si è visto arrivare un conto di seimila euro per il riscaldamento». Come accadano questi disguidi è anche difficile capirlo: in questo caso l’ultima azienda a cui si era affidato e a cui era tornato dopo due anni di vari passaggi, gli aveva conteggiato le bollette dell’intero biennio. Un errore a cui è stato difficile venire a capo: «Ce l’abbiamo fatta dopo 7/8 mesi. Alla fine ha pagato 230 euro».

I passaggi da una società all’altra sembrano in genere molto pericolosi. Ma non solo: «Qualche anno fa ad Alfonsine capitò il caso di due fratelli che avevano tre contatori. Due per le abitazioni e uno per la loro officina che si trovava nel cortile.

Ad uno dei due arrivò una bolletta da diecimila euro: gli era stato addebitato anche il conto del fratello, che non aveva mai pagato e aveva fatto il furbo. In quel caso c’è stato poco da fare». (al.mo.)

L’associazione: «Il mercato è una giungla, le aziende si rubano clienti in tutti i modi»

IN REGIONE Problemi alle linee fisse di Granarolo e Pieve Cesato, la consigliera Rontini (Pd) chiede alla giunta di intervenire con Tim È Manuela Rontini del Partito democratico a chiedere, con un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, la riattivazione della telefonia fissa a Pieve Cesato e Granarolo, nel comune ravennate di Faenza. Da gennaio, si legge nell’atto ispettivo, “in alcune frazioni faentine, in particolare a Pieve Cesato e Granarolo, ma non solo, si verificano pesanti disagi causati da frequenti interruzioni delle linee telefoniche, che hanno impedito l’utilizzo di internet e della linea fissa”. I problemi, spiega la consigliera, “persistono nonostante le proteste e le sollecitazioni a intervenire nei confronti di Tim da parte degli utenti della zona e degli amministratori locali”. In alcune zone, prosegue, “i disagi si sono perfino aggravati, con il paradosso che gli utenti recentemente hanno ricevuto la bolletta telefonica del mese di gennaio, per un servizio di cui di fatto non hanno nemmeno goduto”. Rontini chiede quindi all’esecutivo regionale “di intervenire, presso Telecom, per risolvere il problema, garantendo un pubblico servizio fondamentale per le comunità locali”. La consigliera regionale è intervenuta dopo le numerose sollecitazioni di cittadini e imprenditori alle prese con le difficoltà dovute all’isolamento.

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20 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

LA LETTERA

Gli architetti contro il sindaco: «Che tristezza far progettare il palasport ai tecnici comunali E il concorso per gli stradelli è stato un flop» Ventuno professionisti firmano una nota contro le scelte della giunta De Pascale: «Ci ritiene incapaci? I giovani progettisti sono spesso inesistenti per le Amministrazioni» Riceviamo e pubblichiamo una riflessione firmata da 21 architetti e progettisti sul tema sollevato dal nostro giornale a fine febbraio, legato ai più importanti progetti architettonici portati avanti a Ravenna dalla giunta del sindaco Michele de Pascale. Progetti che da mesi stanno facendo discutere gli addetti ai lavori e in particolare architetti e ingegneri del territorio. Da una parte c’è una certa insofferenza per la scelta di sindaco e giunta di affidare internamente a tecnici comunali la progettazione di opere complesse e milionarie, come per esempio il nuovo palazzetto dello sport (da oltre 15 milioni di euro) o la nuova scuola di Lido Adriano (da 3,5 milioni). Dall’altra l’esito del concorso internazionale di riqualificazione degli stradelli retrodunali dei lidi ravennati (già contestato dagli ordini professionali dopo la pubblicazione, vedi box) del valore stimato di circa 10 milioni di euro, per cui sono arrivate in tutto quattro proposte. Ecco l’intervento integrale dei professionisti.

Un rendering del nuovo palasport, che sorgerà nella stessa area del Pala De André (sullo sfondo)

Abbiamo letto con interesse l’intervista rilasciata dal sindaco Michele De Pascale a Ravenna&Dintorni (sul numero 757, ndr), in merito al nuovo palazzetto dello sport e al concorso per gli stradelli retrodunali. Soddisfatto dell’esito del concorso, il sindaco dichiara che l’amministrazione «non voleva un altro libro dei sogni, una serie di proposte magari anche suggestive ma poi di fatto irrealizzabili». Da progettisti, riteniamo queste affermazioni quantomeno equivocabili, perché lasciano intendere l’incapacità della nostra categoria professionale di coniugare la complessità di un’opera alla sua concretezza realizzativa.

Troviamo qui le ragioni del perché la nostra professione sia vissuta dalla società come qualcosa di superfluo, dove fattori tecnici quali funzionalità e sostenibilità sono divenuti gli unici indici per qualificare un’opera. La funzionalità in una buona architettura è semplicemente un importantissimo requisito di base, come lo è la sostenibilità sia economica che ambientale, che deve sempre essere presente. Poi ci sono molti altri aspetti (estetici, emotivi, paesaggistici, eccetera) più difficili da valutare, che fanno altrettanto parte della risposta che un edificio deve dare alla città, e che trasformano l’edilizia in architettura e un edificio in un’ope-

www.arteparquethouse.it - info@arteparquethouse.it Ravenna Showroom e stabilimento: Via dei Mestieri, 3 - Godo di Russi - T. 0544 419707 Bologna Showroom: Via Donato Creti 55/D - T. 349 8687381

E l’Ordine al momento preferisce non replicare In ottobre, ancor prima di conoscere l’esito del concorso internazionale per la riqualificazione degli stradelli retrodunali, gli ordini degli ingegneri e degli architetti della provincia avevano inviato una lettera formale al sindaco Michele de Pascale in cui contestavano le «procedure di progettazione» scelte dal Comune di Ravenna in particolare per gli stessi stradelli e il nuovo palazzetto. Scelte difese dal sindaco che in una nostra intervista ha sottolineato come l’ufficio tecnico del Comune sia all’altezza del compito facendo intendere come il palazzetto debba essere soprattutto funzionale, prima ancora che bello, e come l’obiettivo del concorso per gli stradelli fosse quello di far pervenire progetti concreti e già ben definiti, e non suggestioni.

Abbiamo chiesto ora, al presidente dell’ordine degli architetti, Luca Frontali, una replica, ma ha preferito non rilasciarci dichiarazioni, riservandosi di farlo magari in futuro. Hanno voluto invece dire la loro i 21 professionisti firmatari del testo che pubblichiamo in questa pagina.

ra. Oggi, invece, abbiamo bisogno di ridurre la qualità solo a fattori puramente tecnici, quantificabili facilmente senza sforzi di natura culturale. Ma, per assurdo, sarebbe come ridurre la letteratura a semplice contrattualistica.

Ci chiediamo perciò se la soddisfazione che De Pascale esprime verso il concorso e il palasport sia una semplice affermazione politica o se creda davvero che queste siano le strade migliori che una città possa seguire per crescere e guardare al futuro. Al contrario di quanto dichiara De Pascale, noi riteniamo assolutamente sbagliato affidare il progetto del Palasport, opera da 15 milioni di euro che segnerà lo skyline di Ravenna, direttamente ai tecnici comunali senza passare attraverso un concorso di architettura. Allo stesso tempo, tuttavia, riteniamo fallimentare l’esito del concorso sugli stradelli appena conclusosi in quanto, nonostante un montepremi di oltre 100.000 euro, si sono presentati solo quattro gruppi partecipanti. Al di là della massima stima verso il collega ravennate risultato vincitore (Antonio Stignani dello studio Paisà, ndr), la scarsissima partecipazione è la riprova che le perplessità al bando, già evidenziate dagli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri (vedi box in alto, ndr), erano fondate. Un bando anacronistico, economicamente e progettualmente inaffrontabile per la stragrande maggioranza degli studi di architettura di oggi.

Il concorso rimane a oggi l’unico strumento possibile per pianificare, in maniera seria, completa e trasparente porzioni così importanti di città. Ma il bando deve essere redatto seguendo le nuove modalità attuative oggi in uso: due fasi progettuali, con una prima fase per selezionare le idee migliori snella, semplice ed aperta a tutti, e una seconda fase a selezione con rimborso spese garantito, che approfondisca quelle idee in un progetto a scala più dettagliata.

Siamo d’accordo con De Pascale sul fondamentale ruolo degli uffici tecnici dei lavori pubblici. Il loro coinvolgimento però, quando si tratta di opere di architettura, non deve essere di tipo progettuale, come avvenuto per il Palasport, ma di gestione strategica, controllo e supervisione, dalla stesura del bando fino all’esecuzione dell’opera. Ruolo che diviene ancor più importante se il progetto selezionato in un concorso risultasse essere di un giovane architetto, naturalmente privo di esperienza ma pieno di risorse intellettuali.

I giovani progettisti sono spesso inesistenti per le amministrazioni, le quali hanno delegato gran parte delle nuove opere e del recupero del patrimonio pubblico ai tecnici comunali i quali, comunque, ricevono un compenso aggiuntivo per l’incarico progettuale conferitogli.

Ci chiediamo se non occorra invece riempire quel solco che si è formato tra pubblico e privato, tra chi amministra e chi vive la città. L’autoreferenzialità non aiuta il rapporto tra le parti, dobbiamo recuperare complicità tra pubblico e privato, tra amministrazione e professionisti del settore come lo sono Architetti e Ingegneri, che da sempre sono al fianco degli amministratori, e non contro, per dare un volto e una prospettiva di sviluppo al nostro territorio.

La promozione dell’architettura come una delle principali guide per uno sviluppo e un recupero delle città diventerà un tema sempre più determinante nei prossimi anni. È proprio nella pubblica amministrazione quindi che noi progettisti dovremmo trovare il principale alleato, consapevoli che architettura non è solo funzionalità, non è solo sostenibilità, ma è quell’equilibrio complicato e necessario tra forze eterogenee.

Ma è soprattutto «il grande libro dell’umanità» (V. Hugo).

Firmato dai progettisti (in ordine alfabetico): Francesca Ancarani, Nadia Angeli, Gianluca Bonini, Matteo Brucoli, Fausto Bruno, Stefania Bulzoni, Lorenzo Buffatti, Francesca Burdisso, Angelo Ciccolo, Samantha Cicognani, Marcello Cova, Licia Garavina, Andrea Guardigli, Giovanni Mecozzi, Lorenzo Melandri, Carmen Minafra, Serena Nostini, Marco Saiani, Lorenzo Sarti, Ottavia Sarti, Marina Suprani

SOCIETÀ / 21 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

LA RASSEGNA/1 INCONTRI Doppio appuntamento al Dock 61 tra antimafia e nativi americani

All’Oriani la narrativa fa rivivere la storia

Aperitivo di Ravenna in Comune giovedì 12 marzo, alle 19 al circolo arci Dock 61 (via Magazzini Posteriori) di Ravenna per presentare il libro Insieme a Felicia, il coraggio nella voce delle donne, con l’autrice Gabriella Ebano e con Massimo Manzoli, consigliere comunale. Il 19 aprile, invece, alle 20.45, Giorgio Stamboulis dialogherà con Massimiliano Galanti sul suo libro La questione indiana. Da Colombo al terzo millennio.

Quattro incontri con autori, coinvolti anche gli studenti Quattro incontri per riscoprire la storia contemporanea con la rassegna “Riscrivere la storia”: narratori che rileggono il ‘900 per raccontarlo al tempo presente. I dialoghi pubblici si svolgeranno nella Biblioteca di storia contemporanea “A. Oriani” di Ravenna. Il percorso vede la collaborazione tra ScrittuRa festival, Fondazione Casa Oriani e l’assessorato all’Istruzione del Comune di Ravenna in quattro appuntamenti aperti al pubblico e quattro riservati agli studenti delle scuole superiori. Il programma è curato da Matteo Cavezzali e Alessandro Luparini, direttore dell’Oriani, che coordineranno gli incontri con gli autori.

Il programma inizia sabato 14 aprile alle 11 con un incontro sulla Rivoluzione d’ottobre, ospite lo scrittore Davide Orecchio, autore di Mio padre la rivoluzione (Minimumfax), una raccolta di racconti, ritratti, biografie impossibili e reportage di viaggio attorno alla storia e al mito della Rivoluzione russa, dai protagonisti dell’ottobre 1917 (Lenin, Stalin e Trockij) a personaggi minori.

Lunedì 16 aprile alle 18 si parlerà di Caporetto con Paolo Malaguti autore di Prima dell’alba (Neri Pozza), un romanzo che, attraverso le indagini sulla misteriosa morte di Andrea Graziani, il «generale fucilatore» distintosi per la feroce brutalità verso i sottoposti, fa luce su una delle pagine più oscure della storia italiana.

Mercoledì 18 aprile alle 18 la scrittrice Helena Janeczek parlerà della guerra civile di Spagna attraverso le pagine de La ragazza con la Leica (Guanda), candidato al Premio Strega 2018 e incentrato sulla vita di Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia a soli 26 anni, durante la guerra civile di Spagna. Accanto a lei il suo compagno Robert Capa, che diventerà icona della fotografia di guerra.

Gerda Taro, la fotografa a cui è dedicato l’incontro sulla guerra in Spagna con Helena Janeczek, il 18 aprile alle 18czek

L’ultimo incontro sarà sabato 5 maggio alle 11. Si parlerà del caso Moro con Antonio Ferrari, giornalista del “Corriere della Sera” e autore del libro best seller Il segreto (Chiarelettere). Il romanzo-verità sull’Italia dei giorni del rapimento Moro, per anni tenuto nascosto.

Hanno già aderito al progetto il Liceo Classico Dante Alighieri, Liceo Artistico Nervi Severini, Liceo Scientifico A.Oriani e ITE G. Ginanni.

Tutti gli incontri sono aperti al pubblico e gratuiti.

LA RASSEGNA/2

LIBRI, INCONTRI, MONOLOGHI AL MUSEO DEL SENIO Domenica 15 in scena Mercadini, che sarà anche al Mama’s Tre giorni di appuntamenti al Museo della Battaglia del Senio di Alfonsine sotto il titolo “Sentiero di pace” per riflettere sul Novecento e l’attualità. Giovedì 12 aprile alle 20.30 ci sarà la presentazione del volume Ravenna Fascista di Alessandro Luparini edito da Il Ponte Vecchio, corredato da foto d’epoca di Ulderico David. Con l’autore ci sarà Giuseppe Masetti dell’Istituto Storico per la Resistenza.

Venerdì 13 invece andrà in scena lo spettacolo Oltre il fiume, scritto nel 2014 da Luca Balbi (de I Calzini Spaiati) liberamente tratto da "Napoleone" di Eugenio Sideri e da "Anni indimenticabili" di Lino Bondi.

Sabato 14 aprile, l’appuntamento è per il pomeriggio, dalle 15.30 per parlare di “Piscologia della Resistenza oggi” a cura del professor Adriano Zamperini. Seguira l’intervento di Carmelo Albanese su “Fasismo, tra storia e attualità”. Coordina Giorgio Stamboulis, modera Giuseppe Maestri.

Domenica, spazio invece allo spettacolo e al tema dell’immigrazione e della convivenza con il monologo Odissee anonime di Roberto Mercadini (nella foto), alle 21, che sarà in scena con lo stesso testo anche venerdì 13 al Mama’s club di Ravenna.

Tornando al Museo del Senio, ancora un incontro il 16 per una serata dedicata a Nadia Venturini a cura di Gian Luca Melandri, alle 20.30. Mercoledì 18, sarà poi la volta di una proiezione: Partizani di Eric Gobetti a cui seguirà un incontro con l’autore e altri ospiti.

INFOPROM

PROFUMERIE SABBIONI - ETHOS PROFUMERIE

Rimettersi in forma per l’estate con Collistar Lo specialista dell’anticellulite Collistar è la marca amica di tutte le donne e degli uomini che, con l’arrivo della Primavera, vogliono rimettersi in forma e curare il proprio corpo. 3 sono le strepitose novità che ci aspettano per la stagione 2018: Gel - Fango Drenante Anticellulite con Slim-Drone® Technology uso quotidiano senza risciacquo; Attivi Puri® Concentrato Antismagliature Elastina+Acido Ialuronico+Collagene speciale gravidanza-diete dimagranti pubertà; Talasso-Scrub Tonificante sali esfolianti rigeneranti con oli essenziali ed estratto di ginepro.

Il Gel - Fango Drenante Anticellulite con Slim-Drone® Technology è un’innovazione spettacolare. Una specialità che non somiglia a nessun’altra. Un fango bianco amazzonico assolutamente unico, anche nella texture, che non ha bisogno di risciacquo e nasce come trattamento quotidiano. Nessun disagio o tempi di posa prolungati, basta un leggero massaggio per farlo assorbire. L’avveniristico sistema di veicolazione SlimDrone® Technology deve il proprio nome al fatto che, come un drone, viene direzionato per agire solo là dove serve e senza dispersione, per garantire la massima efficacia.

Se il vostro problema sono le smagliature allora il vostro prodotto è Attivi Puri® Concentrato Antismagliature. Rosa o bianche? Non importa, bisogna sempre intervenire sulla matrice dermica danneggiata. Il problema: le smagliature, alterazioni atrofiche della pelle che si manifestano sotto forma di strisce su glutei, cosce, fianchi, addome e seno. Un inestetismo molto diffuso, che riguarda il 90% delle donne ma è trasversale e coinvolge anche l’universo maschile, soprattutto durante la pubertà, quando il fisico è sottoposto a trasformazioni e crescite repentine. Attivi Puri® Concentrato Antismagliature è un esclusivo concentrato che abbina le molecole cardine dell’elasticità e della compattezza cutanea: Elastina, Acido Ialuronico e Collagene. Per ottimizzare l’efficacia del trattamento, i tre Attivi Puri® sono inseriti in una matrice supernutriente ed elasticizzante a base di Olio di Mandorle dolci, Burro di Karitè e Cera di Jojoba per una doppia azione: preventiva e riparatrice. Il prodotto salvaguarda le fibre elastiche e aiuta a riparare quelle danneggiate, se usato con regolarità e costanza. Ricompatta e rinforza i tessuti cutanei contrastando la formazione di sma-

gliature, favorisce la riduzione e attenua l’ antiestetica colorazione delle smagliature già esistenti.

Una specialità che parla al cuore e ai sensi, dove Collistar svela un’altra parte di sé, la sua capacità di entrare in sintonia con la parte più emozionale che c’è dentro ognuno di noi. È l’ultimo nato nella famiglia dei Talasso-Scrub, Talasso-Scrub Tonificante sali esfolianti rigeneranti con oli essenziali ed estratto di ginepro. Se talassoterapia e aromaterapia nella cosmesi hanno un riferimento, quel riferimento è Collistar, creatrice del primo Talasso-Scrub e, ad oggi, leader assoluta del segmento grazie all’inimitabilità della formula. E se l’italianità è un grande valore, è Collistar a diffonderlo con il suo progetto Ti Amo Italia, che celebra le ricchezze naturali della nostra terra, di cui anche il nuovo trattamento fa parte.

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In occasione di questo straordinario lancio, per il 2018 Collistar ha pensato a un’attività promozionale senza precedenti. Dentro ogni Cofanetto Anticellulite, in regalo i due più grandi successi del Mercato: Trattamento-Patch Rimodellante Pancia E Fianchi Azione Urto E Trattamento-Patch Rimodellante Rassodante Zone Critiche.

22 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

ANIMALI & NATURA

ANIMALI

Una serata sui cani con buffet vegano

Continuano gli eventi di Primavera Marittima a Cervia, il 14 aprile con un torneo di calcetto dei bar di tutto il territorio comunale che si sfidano su uno speciale campo temporaneo al centro di Piazza Garibaldi. A fare da cornice spazi dedicati al gusto ed esibizioni artistiche. In serata concerti e dj-set. Il giorno dopo, invece, eventi ed esibizione in stile country. E sempre domenica 15 a Cervia è in programma la pedalata “Sciame di biciclette”, 16 chilometri adatti a tutti, con ritrovo alle 9 in piazza Garibaldi.

Al parco Kirecò di via Don Carlo Sala, a Ravenna, una serata dedicata ai cani con cena vegan a buffet (al costo di 25 euro, bevande escluse, con parte del ricavato che andrà all’associazione Clama) a cui seguirà un incontro sul tema “Anestesia operatoria e terapia del dolore”, sempre per quanto riguarda gli amici a quattro zampe. Interverranno le veterinarie Serena Petroncini e Michela Mellini mentre l’educatrice Simona Giberti risponderà alle domande con consigli pratici per una serena convivenza con il proprio cane.

Prenotazione obbligatoria al 333 6117894.

In bicicletta tra i fenicotteri a Sant’Alberto Domenica 15 aprile tour guidato in bicicletta (con partenza e ritrovo, alle 10, al museo Natura di Sant’Alberto) attraverso le Valli Meridionali di Comacchio alla scoperta della natura del Delta del Po. I partecipanti saranno forniti di bicicletta e binocolo individuale. Il percorso prevede il passaggio sul caratteristico traghetto del fiume Reno. Possibilità di prenotare un cestino per chi, al rientro, volesse fermarsi a fare un pic nic presso il giardino del museo. Costo a partecipante: 10 euro (con cestino 16). Info e prenotazione (obbligatoria): 0544 528710, natura@atlantide.net e 333 6117894.

VISITE GUIDATE Alla scoperta dei luoghi danteschi Al via calendario di visite guidate per conoscere i principali luoghi danteschi di Ravenna. Sabato 14 aprile il tema è “Libertà va cercando” con punto d’incontro alle 11 all’ingresso degli Antichi Chiostri Francescani (quota di partecipazione 5 euro). Prenotazione obbligatoria al 348 5122597.

CERVIA/1 Performance country, pedalata e torneo di calcetto in piazza

IL CANILE DI RAVENNA RIAPRE IL 16 APRILE Il canile municipale di Ravenna – chiuso da metà marzo per per ragioni sanitarie a seguito dell’introduzione di quattro cuccioli di provenienza ignota e probabilmente già infetti da parvovirosi – riaprirà parzialmente al pubblico lunedì 16 aprile. «A oggi – informano dal Comune di Ravenna – nessuno dei cani ospitati presenta sintomi riconducibili a nuovi casi o ricadute dell’infezione, ed è terminato il trattamento di disinfezione delle aree coinvolte». Ora si attendono i risultati di un secondo campionamento dell’Ausl, prima del definitivo via libera. Nel frattempo da giovedì 12 aprile è previsto anche l’inizio dei lavori di miglioramento della struttura già programmati. Si tratterà quindi di una riapertura parziale per garantire, oltre alla normalizzazione sanitaria, anche la sicurezza del cantiere che si concentrerà nella prima fase sulla zona cuccioli per poi spostarsi all’esterno.

Cittadini e volontari potranno comunque svolgere visite ed attività nelle cosiddette “stecche” che ospitano i cani da adottare.

SPORT & BENESSERE Alla Campaza la Corsa della cicogna. E non solo Giovedì 12 aprile si svolge la “Giornata dello sport e del benessere, Corsa della Cicogna”, organizzata dal gruppo La Campaza nel villaggio dell’omonimo ristorante a Fosso Ghiaia. In programma una corsa podistica, camminate, escursioni in bici, iniziative per bambini e dimostrazioni sportive. Info: 0544 560294 e www.lacampaza.com.

CERVIA/2

SI ZAPPA E SI SEMINA PER PRODURRE ORTAGGI IN CONDIVISIONE Al condominio solidale “per una città commestibile” È in programma sabato 14 aprile, alle 17.30 al condominio solidale Pantera Rosa in viale Abruzzi 55, a Cervia, la prima tappa dell’Incredible Day, a conclusione dei workshop del progetto “INCRedible: una città commestibile”.

Il motto dell’iniziativa è “Per una città incredibilmente commestibile, dove coltivare relazioni producendo insieme cibo”. E infatti durante l’iniziativa, che durerà fino alle 20 circa, è prevista una merenda, durante la quale sarà possibile scambiare riflessioni e idee, ma soprattutto si zapperà, si seminerà, si innaffierà, si produrranno ortaggi, frutta ed erbe aromatiche in comune. L’invito è esteso a tutti.

SOCIETÀ / 23 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

MODA

ANTIMAFIA

CONFERENZE

UN WEEKEND ALL’INSEGNA DEL VINTAGE

Quando l’amore è molesto: ne parlano gli psicoanalisti

A Lugo oltre 250 espositori in centro A Ravenna torna il Garage Sale Torna il vintage market a Lugo con oltre 250 espositori in due giorni nel centro storico sabato 14 e domenica 15 aprile. Dalle 9 alle 19 entrambi i giorni tanto vintage, modernariato e oggetti d’epoca in mostra. Tra gli eventi collaterali più attesi, le “mani nel sacco” di Angelo Vintage Palace, con la possibilità di riempire il più possibile entro dieci minuti shopper a scelta da 15, 25 e 35 euro (turni ogni mezz’ora, dalle 10.30 alle 19).

E nello stesso weekend, domenica 15 dalle 10.30 alle 19.30 torna il mercatino del Garage Sale, sia all’interno che all’esterno dell’Almagià: a Ravenna l'ex deposito dello zolfo si trasforma in temporary shop tra shopping, musica, mostre e vintage (con punti ristoro).

AMARCORD

L’AUTISTA DI FALCONE SOPRAVVISSUTO ALLA STRAGE Venerdì 13 aprile alle 20.30 alla sala comunale di Cervia sarà presentato il libro “Stato di abbandono. Il racconto di Giuseppe Costanza: uomo di fiducia di Giovanni Falcone” (Minerva Edizioni, 2017) di Riccardo Tessarini. All’incontro parteciperanno l’autore e lo stesso Costanza, autista personale di Giovanni Falcone, sopravvissuto alla strage di Capaci.

DA TUTTA ITALIA IN GRAZIELLA Torna il 14 aprile prossimo a Lugo (ritro al Maracanà di Madonna delle Stuoie) Orgoglio Pieghevole, la manifestazione che rende omaggio alla Grazielle e più in generale alla vecchia bicicletta pieghevole. La pedalata della mattina prevede l’arrivo a Campotto, punto mediano del tragitto per poi proseguire per San Patrizio e relativo rientro a Lugo per complessivi 64 chilometri che stanno a ricordare l’anno di nascita della bicicletta pieghevole: il 1964.

I partecipanti arriveranno da quasi tutte le regioni d’Italia e non solo, quasi tutti agghindati in modo particolare.

NATURA Ad Alfonsine a seminare il labirinto di mais Anche quest’estate prenderà vita ad Alfonsine il labirinto di mais all’azienda Carlo Galassi. Per tutte le persone che vogliono partecipare attivamente alla creazione, l’occasione è per domenica 15 aprile, quando verrà seminato il mais che sarà utilizzato per “disegnare” il labirinto. A tutti gli intervenuti, dalle 10 al calar del sole, verranno consegnati dei semi di mais che verranno seminati accompagnati dallo stesso Carlo Galassi. L’apertura è prevista in giugno.

Sabato 14 aprile dalle 10.30 al Circolo Ravennate e dei Forestieri di Ravenna è in programma una conferenza sul tema “L’amore molesto”: un momento di riflessione e dibattito, con psichiatri e psicoanalisti, sull'intersezione, nelle relazioni affettive, tra l'amore e passione da una parte e l'odio e distruttività dall'altra. Amore molesto nelle varie forme e declinazioni, da quelle sui bambini, sulle donne fino ai femminicidi.

Organizza l'Associazione il Rocchetto di Ravenna.

Dubbi nella lettura della Bibbia? C’è il vescovo Affronta il tema della morte e della speranza l’ultimo appuntamento de “I Venerdì della Bibbia”, in programma il 13 aprile nella sala di Ravegnana Radio, piazza Arcivescovado 11, a Ravenna. L’iniziativa promossa dal Settore Apostolato Biblico (Sab) della diocesi si rivolge a chiunque abbia dubbi sulle Scritture con l’obiettivo di creare, come si legge nel volantino, “un luogo per dialogare liberamente, incontrare esperti, testimoni e altre persone in ricerca” per affrontare i dubbi che si possono incontrare nella lettura della Bibbia. Venerdì 13 aprile, a dialogare con i partecipanti, sarà l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni.

Al Planetario una serata sulla costruzioni delle astronavi Martedì 17 aprile dalle 21 al planetario di Ravenna (che domenica 15 dalle 10 alle 12.30 organizza anche un’osservazione pubblica del sole) è in programma la conferenza di Enrico Valli sul tema “La fabbrica delle astronavi: come vengono costruiti e testati i veicoli spaziali”

SHOPPING

«All’Esp il 30% di visitatori in più» E domenica arriva Robozao L’androide di “Ballando con le stelle” al centro commerciale che è stato appena premiato per architettura e sostenibilità Il centro commerciale Esp di Ravenna è stato premiato con il “Cncc Design Award” per la categoria “Refurbishment” nel corso del convegno milanese dal titolo “Deep Renovation”. Obiettivo del riconoscimento: premiare, fra gli associati al Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (Cncc) le nuove realizzazioni e ristrutturazioni che si sono contraddistinte per il valore architettonico, tecnico e della sostenibilità. Nello specifico la giuria ha analizzato criteri quali architettura, tecnica (relativa agli impianti meccanici, elettrici, di trasporto, illuminotecnici, sonori) e sostenibilità economica, energetica e sociale.

Due i capisaldi del progetto riconosciuti dalla giuria del premio. Si legge in una nota che a convincere è stato in particolare «il linguaggio architettonico utilizzato e l’attenzione alla sostenibilità».

Secondo la nota inviata dalla proprietà, Igd, a dieci mesi dall’apertura, il nuovo Esp «ha visto crescere il numero dei propri visitatori di oltre il 30% e registrato ottime performance in termini di efficienza energetica».

E nel frattempo continuano gli eventi: domenica 15 aprile dalle 17 direttamente dalla celebre trasmissione “Ballando con le stelle” di Rai 1 arriva all’Esp l'androide artificiale Robozao. Alto 3 metri, capace di cantare, ballare e presentare, Robozao è stato pensato e costruito appositamente per partecipare a show, spettacoli musicali e fiere.

AGRITURISMO

MASSARI

Ristorante agrituristico con degustazione dei piatti tipici tradizionali Cerimonie e banchetti - Cene aziendali - Fattoria didattica

LA SCUOLA STA FINENDO! ORGANIZZA LA TUA FESTA O LA TUA CENA DI FINE ANNO DA NOI! Cucina genuina e tradizionale a base di ingredienti freschi e di produzione propria con menù personalizzati Sale ampie e veranda con differenti tipologie di capienza Parco giochi attrezzato e grande parco alberato per vivere all’aperto ore indimenticabili Nel cuore di un oasi immersa nella natura, l’agriturismo Massari è il luogo ideale per tutti CONSELICE (RA) - via Coronella, 110 - Tel. 0545.980013 - Fax 0545.980035 agriturismomassari@virgilio.it www.agriturismomassari.it agriturismomassari

24 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

SALUTE/1 La patologia di cui parlò anche Dante, nella sala dedicata al Sommo

«La psoriasi? Non è affatto la malattia dei sani. A Ravenna un punto d’eccellenza per la cura»

Il convegno di cui parliamo in questa pagina si svolgerà il 14 aprile (dalle 9.30) in sala Dantesca e si aprirà non a caso con una citazione proprio dall’Inferno dove il Sommo colloca i falsari punendoli con una patologia cutanea che ricorda il prurito di cui soffrono gli psoriasici che interpreterà durante la mattinata Giovanni Tonelli. Tra i relatori, oltre a Antonio Ascari Raccagni e Michela Tabanelli che presiedono il congresso, ci sono i professori Giampiero Girolomoni e Federico Bardazzi. Nella seconda parte saranno messe a confronto le esperienze delle varie unità operative dell’Ausl Romagna.

Il 14 aprile un convegno in Classense sulle nuove terapie organizzato dall’Unità Operativa di Dermatologia dell’Ausl di Federica Angelini

Malattia della pelle antica e diffusa, che si manifesta con chiazze e desquamazioni più o meno estese e pruriginose, la psoriasi si porta dietro un bagaglio di pregiudizi che solo di recente la scienza sta smontando ed è oggetto di continue ricerche da parte delle case farmaceutiche per mettere a punto molecole in grado di combattere le forme più severe. Di tutto questo si parlerà a Ravenna in un convegno, il 14 aprile, organizzato dalla Dermatologia di Ravenna e che coinvolge l’intera Ausl Romagna, con il patrocinio anche del Comune di Ravenna, dell’Ordine dei Medici e della Fondazione Natalino Corazza per la cura dei pazienti psoriasici, nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense di Ravenna. Presidenti del congresso sono Antonio Ascari Raccagni, direttore facente funzioni di Dermatologia, e Michela Tabanelli, medico che si occupa nello specifico della somministrazione dei farmaci di nuova generazione per la psoriasi, i cosiddetti “biologici”, a Ravenna. Ma perché un convegno proprio su questo tema? Una parte della risposta è nell’introduzione al programma della giornata: si stima che in provincia le persone affette da questo disturbo siano 11mila e di queste un 10 percento soffre di forme moderate-severe mentre un 30 percento può avere associata un’artropatia psoriasica. «Quando ero all’università io – racconta Raccagni – era considerata una malattia benigna, si pensava anzi che i malati di psoriasi potessero avere

un’aspettativa di vita più lunga. Oggi sappiamo che non è affatto così, la psoriasi non è “la malattia dei sani” ma è spesso correlata ad altre patologie importanti, per esempio aggrava la condizione dei diabetici. Per questo è importante garantire cure a tutti, le richieste sono sempre più numerose anche perché oggi, per fortuna, si curano anche persone che in passato invece la trascuravano». Le cure “tradizionali” sono quelle topiche che però nei casi moderati e severi non funzionano. A quel punto i pazienti che nel nostro territorio si possono rivolgere a Lugo, Faenza e Ravenna vengono sottoposti a tre tipologie di terapie tradizionali sistemiche: fototerapia, metotrexate e ciclosporina (questi ultimi due farmaci alternati per evitare i pesanti effetti collaterali, 400 circa i pazienti in provincia). Qualora tuttavia questi metodi non abbiano esiti, si passa appunto ai cosiddetti farmaci biologici. Un centinaio le persone in provincia che ne fanno uso, prescritti dalla dottoressa Tabanelli anche perché, dice Raccagni «è giusto che se ne occupino i medici più giovani».

«Qui – ci spiega Tabanelli– li utilizziamo tutti, compresi quelli cosiddetti biosimilari (in pratica sono farmaci che utilizzano molecole di cui è scaduto il brevetto, ndr) che hanno costi molto inferiori, perché esiste anche un tema di farmacoeconomia, ma naturalmente, qualora non si ottengano i risultati sperati, possiamo ricorrere alla gamma degli altri biologici, su

Il dottor Antonio Ascari Raccagni e la dottoressa Michela Tabanelli

cui la ricerca è continua». Poter risparmiare consente di poter curare più persone: il pubblico oggi infatti garantisce gratuitamente le terapie, che possono costare da qualche centinaio a migliaia di euro al mese. Non a caso, dunque, l’uso dei più economici biosimilari è al momento oggetto di studio a livello internazionale, tanto che l’esperienza e i dati raccolti a Ravenna sono stati citati in uno studio del British Journal of Derrmatology,tra le testate più importanti sul tema. E così se ancora sono incerte le cause scatenanti di questa malattia cronica che colpisce uomini e donne di qualsiasi età, che può aggravare altre patologie, che può portare il paziente all’isolamento sociale e a sviluppare disturbi di matrice psicolo-

gica, si hanno nuove possibilità di cura che, scopo del convegno, è necessario far conoscere anche a medici curanti e sul territorio. «L’idea che vorremmo lanciare – dice ancora Tabanelli – è quella di una rete integrata e paritaria dentro l’Ausl Romagna per creare un approccio condiviso del paziente psoriasico». Ma è Raccagni, nel ruolo di direttore, che rivela anche un altro scopo, di questo convegno: «Vogliamo anche far capire che nel reparto di dermatologia di Ravenna, ottimizzando le poche risorse (i medici, per esempio, sono solo 7, ndr) lavoriamo per il bene dei pazienti e facciamo un lavoro importante, con molti punti di forza, anche se non sempre sembra che tutti in città ne siano consapevoli».

INFORMAZIONE SANITARIA

FARMACIE COMUNALI

Quel fastidioso gonfiore all’addome chiamato meteorismo Come rimediare al malesse nei consigli della dottoressa Marina Porisini della Comunale n. 2 Il meteorismo è un fenomeno piuttosto comune. Può capitare in alcuni momenti della giornata, soprattutto dopo pranzo, di avvertire una certa tensione dovuta alla presenza di gas nell’addome. In questi casi i medici preferiscono parlare di meteorismo, cioè di eccesso di gas intestinale che causa spasmo e distensione dell’addome. Il gonfiore può variare durante la giornata ed è molto sensibile al tipo e alla quantità di alimenti assunti con la dieta. A parlarne è la dottoressa Marina Porisini della Farmacia comunale N. 2 di Ravenna.

Cosa si intende con il termine meteorismo?

«Si tratta un disturbo gastro-intestinale causato da un’eccessiva produzione e/o accumulo di gas nello stomaco o nell’intestino.

Solitamente di origine benigna, può essere molto fastidioso poiché induce una sensazione di tensione che provoca dolori di pancia, crampi, eruttazioni, flatulenza e spesso diarrea o stipsi».

La presenza di un certo quantitativo di gas nel tratto gastro-enterico è però normale…

«Sì, è un fenomeno fisiologico dovuto al fatto che una parte di questi gas viene introdotta dalla bocca (aerofagia), in concomitanza con l’ingestione di cibi e bevande. E una parte deriva dall’attività fermentativa dei batteri della flora intestinale».

Quando può verificarsi un’accentuazione della normale aerofagia?

«In presenza di stati ansiosi, di patologie gastro-esofagee e delle vie

biliari, ma anche di condizioni di aumentata produzione salivare, come nel caso di protesi dentarie inadeguate, fumo di sigaretta, effetto di alcuni farmaci. Altra cause sono poi correlate a cattive abitudini alimentari, all’ingestione frettolosa di cibi e bevande e all’assunzione di grandi quantità di bevande gassate».

Quali sono i cibi che più di altri possono provocare meteorismo?

«Quelli contenenti carboidrati non completamente digeribili, come quelli presenti nei legumi e in alcuni cereali, ortaggi e frutti.

Contribuiscono al meteorismo anche le intolleranze verso alcune sostanze alimentari, quali lattosio e glutine, e gli squilibri della popolazione microbica locale (seguito a patologie intestinali o all’assunzione di antibiotici), le alterazioni della motilità dell’alvo (affezioni coliche, sindrome del colon irritabile)».

Come si può contrastare efficacemente questa problematica?

«Il primo tentativo è quello di regolarizzare la dieta eliminando o riducendo i cibi che stimolano la produzione dei gas, come fagioli, lenticchie, ceci, piselli, cavoli, verze. Una buona abitudine è quella di masticare bene e lentamente. Anche la frutta andrebbe consumata lontana dai pasti, dal momento che favorisce la fermentazione. Da evitare i grassi, i fritti, i formaggi fermentati o piccanti, le cipolle e le melanzane. Condurre una vita tranquilla, ma non sedentaria, evitando lo stress che può causare ripetute deglutizioni d’aria».

Quali rimedi è possibile utilizzare?

«Quando gli accorgimenti dietetici non sono sufficienti, si possono assumere prodotti a base di carbone vegetale che si comporta come una spugna per le sue proprietà adsorbenti. Può essere usato da solo o associato al dimeticone o al simeticone che invece agiscono disperdendo le bolle di gas, favorendone l’espulsione. Gli amenti della fitoterapia, invece, possono trovare sollievo con prodotti a base di finocchio, anice, cumino, melissa e camomilla».

Il meteorismo può nascondere patologie più serie?

«Sì, per esempio l’appendicite, la celiachia, l’intolleranza al lattosio.

Quindi, se diventa “cronica“, dovrebbe allarmare e indurre a rivolgersi al medico per accertamenti». a cura di Roberta Bezzi

SOCIETÀ / 25 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

LA DENUNCIA

Cgil e Uil: «Troppe carenze di personale in ospedale» I sindacati all’attacco: «Il rischio è avere un servizio sempre più carente»

IL CONVEGNO NAZIONALE L’associazione italiana Parkinson all’hotel Cube di Cervia L'associazione Italiana Parkinsoniani organizza il 40° convegno nazionale sulla malattia di Parkinson che si terrà presso il Centro Congressi Club Hotel Dante a Cervia il giorno 14 aprile. Saranno affrontati argomenti relativi a una nuova tecnica a ultrasuoni per i pazienti per disordini del movimento promossa dai tre centri Parkinson più importanti della Lombardia; nuovi farmaci a disposizione del paziente; le ricerche scientifiche sponsorizzate dalla Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson; ed infine, una discussione su miti, leggende e fake news sulle terapie. Per informazioni e prenotazioni (obbligatorie): 02-66713111 - Fax 02-6705283 Email: aip@fondazioneparkinson.com

LA CONVERSAZIONE Una serata sulle intolleranze alimentari Giovedì 19 aprile alle 20.30, al Museo della Vita Contadina di San Pancrazio (via XVII Novembre 2/a) si tiene un nuovo appuntamento delle conversazioni della salute: “Intolleranze alimentari: Ma cosa sono? Ne parliamo con l’esperto”. I relatori saranno Omero Triossi, direttore della Gastroenterologia di Ravenna-Faenza-Lugo.

Nuovi allarmi sulla carenza di personale sanitario arrivano dai sindacati, in particolare Uil e Cgil. «La pronta disponibilità sta diventando la regola per il personale sanitario negli ospedali ravennati» dice Uil Fpl in una nota, chiedendo all’Ausl di far fronte alle carenze che portano a prevedere turni di pronta disponibilità «laddove con costanza e spesso anche più volte nel corso della notte gli operatori vengono chiamati per attivare una sala operatoria o garantire un esame diagnostico». Eppure il turno di pronta disponibilità, previsto dal contratto, dovrebbe servire soltanto per fare fronte a situazioni di urgenza ed emergenza.

«Considerato che il lavoro prestato in pronta disponibilità è a tutti gli effetti lavoro straordinario il quale, come appare ovvio oltre che chiaramente sancito dal contratto di lavoro, non può essere utilizzato come fattore ordinario», la Uil Fpl «ritiene ormai non più rinviabile la predisposizione di equipe in guardia attiva là dove “ordinariamente” la reperibilità si traduce con costanza in richiamo in servizio, come accade in alcune sale operatorie o nei servizi di radiologia dell’Ospedale di Faenza e di Lugo» Il sindacato ricorda che c’era stato «un impegno da parte della Direzione Aziendale nell’assumere personale al fine di sostituire la reperibilità con un turno strutturato, così come accade in altri ospedali, anche di modeste dimensioni dell’Ausl della Romagna, la Uil Fpl al momento deve osservare come gli impegni ancora non si siano tradotti concretamente. A dare man forte ai colleghi di via Le Courbusier arriva la Fb Cgil che parla anche di «ritardi nel pagamento degli straordinari, richiamo dalle ferie e doppi turni», criticità che derivano dalla «madre di tutti i problemi» ovvero la carenza di personale. Stabilizzazioni e mobilità a poco servono – dice il sindacato – «se la Direzione Generale non investe nelle figure professionali di assistenza». Secondo il sindacato «già oggi, alle porte dell’estate, i pronto soccorso e i reparti di Medicina sono i contesti della nostra provincia in cui le criticità sono più acute, per le mancate coperture dei posti vacanti. In alcune di queste realtà mancano contemporaneamente fino a sei operatori, rendendo di fatto ingestibile la situazione». L’inserimento di nuovo personale «avviene con lentezza, con contratti a tempo determinato e il risultato combinato di queste azioni impatta pesantemente sulla qualità dell’assistenza».

Si determina – attacca il sindacato – «un meccanismo perverso perché gli operatori dei vari reparti, appena hanno terminato il percorso di affiancamento e formazione dei nuovi assunti, li vedono uscire per il termine del contratto.

Nel migliore dei casi si riparte con altro personale da formare, nei casi più sfortunati, invece, si può anche rimanere senza sostituzioni per lunghi periodi».Un problema che non riguarda solo i lavoratori, naturalmente, perché «il rischio è avere un sistema sanitario sempre più carente e in difficoltà nel fornire risposte ai bisogni dei cittadini».

LA TERAPIA Pet therapy nella Residenza per anziani Grazie a un’offerta di un privato cittadino, la Casa Residenza Anziani Tarlazzi-Zarabbini di Cotignola sta preparando un’attività sociale di pet therapy, basata sull’interazione tra uomo e animale. Si occuperà del progetto la ditta King Dog di Sant’Agata sul Santerno. Sono in programma due cicli, uno per aprile-maggio e uno per ottobre novembre; ogni sessione conterà 10 appuntamenti settimanali a cui parteciperanno fino a quattro cani addestrati a questo tipo di attività.

LA NOVITÀ

NUOVI AMBULATORI DI CHIRUGIA E PER LE FERITE DIFFICILI E l’opera Santa Teresa del Bambin Gesù arriva a Cesena con la clinica dentale L’Opera di Santa Teresa del Bambin Gesù è anche un polo sanitario in continua crescita e in di recente ha presentato alla stampa e alla cittadinanza alcune novità. A partire dall’inizio di aprile è stato infatti autorizzato dalla Ausl dell’Area Vasta Romagna un ambulatorio chirurgico con sala operatoria di tipo A: al suo interno potranno essere eseguiti interventi chirurgici polispecialistici in anestesia locale o tronculare che non richiedono per legge la presenza o ausilio in loco di un anestesista, cioè tutti gli interventi che una volta eseguiti non richiedono osservazione o ricovero, per cui il paziente può essere inviato a domicilio. Nell’ambulatorio chirurgico opereranno tutti gli specialisti che avendone i requisiti lo richiederanno: in particolare gli interventi eseguibili riguardano chirurgica generale, vascolare, plastica, dermatologia, urologia, ortopedia. Già da qualche mese, è poi possibile accedere a un ambulatorio in cui è presente un percorso diagnostico e terapeutico dedicato alle persone con ferite difficili, ossia quelle ferite acute o croniche che non tendono a guarigione spontanea entro un tempo di 4/6 settimane. Infine, è stato stretto un rapporto di collaborazione con la Clinica Dentale Santa Teresa, struttura nel campo ell’odontoiatria che che dopo aver aparto al centro commerciale La Filanda di Faenza, è presente ora anche a Cesena.

L’AVANGUARDIA

Al Maria Cecilia Hospital la tecnica giapponese Ozaki per intervenire sul pericardio Il dottor Alberto Albertini: «La ricostruzione su misura avviene utilizzando il tessuto prelevato dal paziente stesso senza rischiare reazioni del sistema immunitario» Sostituire o ricreare la valvola aortica malata senza applicare protesi artificiali e senza pericolo di rigetto è che si può ottenere grazie all’innovativa valvola sartoriale creata con la tecnica Ozaki ritagliando “su misura” il pericardio.

Sviluppata dal cardiochirurgo giapponese Shigeyuki Ozaki, la tecnica è recentemente approdata in Europa e in Italia.

Fra i centri di Alta Specialità che adoperano la tecnica, anche il Maria Cecilia Hospital di Cotignola, ospedale di alta specialità, accreditato con il sistema sanitario nazionale, di Gvm Care & Research, dispone di una delle più importanti Unità Operativa di Chirurgia Cardio-Toraco-Vascolare coordinata da Alberto Albertini. La tecnica Ozaki è una metodica operatoria indicata per i casi di bicuspidia aortica, ovvero quando la valvola presenta solo due cuspidi invece che tre; una malformazione abbastanza comune, diagnosticata a circa il 3 percento della popolazione, che non implica necessariamente un difetto di funzionamento dell’apparato ma può comportare un deterioramento più

rapido della valvola malformata rispetto a quella naturale.

Nei giovani, anche in età pediatrica, sono frequenti i casi in cui la valvola aortica è fortemente compromessa dalla malformazione e determina l’insorgenza di patologie associate a un’insufficiente tenuta dei lembi. La tecnica ricostruttiva Ozaki evita anche il ricorso post operatorio a terapie anticoagulanti a vita. L’intervento, della durata di 3 ore in anestesia generale, richiede un approccio mininvasivo.

«Sostituire o riparare una valvola tramite tecnica Ozaki comporta vantaggi innegabili commenta il Dottor Albertini- viene evitata la terapia anticoagulante a vita; vi è una maggiore garanzia di durata nel tempo se paragonata alle protesi biologiche (a distanza di 10/12 anni i riscontri effettuati rimangono positivi). Infine, trattandosi di tessuto del paziente, pertanto non estraneo all’organismo, la sostituzione o ricostruzione valvolare non corre il rischio di indurre eventuali reazioni del sistema immunitario».

26 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

PUGILATO

Servidei tira pugni da trent’anni: «Oggi sul ring è tutto più soft» Il ravennate ha toccato l’apice della carriera nel 2007 con il titolo europeo pesi piuma, ora allena nella sua società Ravenna Boxe con il padre e la compagna: «Nel 2019 possiamo arrivare a cento tesserati» di Vincenzo Benini

Passato, presente e futuro, con la boxe al centro della propria vita. Alberto Servidei, nato a Massa Lombarda ma da sempre residente a Ravenna, è senza dubbio il massimo rappresentante del pugilato bizantino dagli anni Novanta in poi. Ieri atleta pluri-medagliato: in bacheca titoli italiano, intercontinentale ed europeo nella categoria pesi piuma a testimonianza di una carriera ricca di soddisfazioni. Oggi allenatore affermato, coinvolto in una società da lui stesso fondata che sta riscuotendo successi e ottimi risultati: primo tra tutti l’aver fatto tornare in tanti giovani l’amore per la cosiddetta noble art. «La Ravenna Boxe è nata nel 2010, nel corso degli ultimi anni della mia carriera.

Una volta terminata l’attività sul ring ho preso il patentino da tecnico e mi sono dedicato anima e corpo a questa nuova avventura».

Un’esperienza “in famiglia”, giusto?

«Sì, perché il presidente della società è mio padre Nerio, mentre in palestra ad allenare c’è anche Mara La Neve, la mia compagna».

Dove svolgete la vostra attività?

«Siamo al PalaCosta da quando avevamo due atleti in tutto. Per me questa struttura rappresenta la casa della boxe a Ravenna ed è un motivo di orgoglio lavorare qui. In tutto questo periodo l’amministrazione comunale ci ha dato una mano, mostrandosi molto disponibile».

Quanti sono i ragazzi tesserati adesso?

«Quest’anno abbiamo raggiunto quota ottanta, tra cui una ventina di agonisti. Nel 2017

erano circa settanta, ma nel prossimo anno vogliamo arrivare a cento. È un traguardo che si può tagliare».

Questo significa che il pugilato a Ravenna ha buone prospettive?

«Sì, lavoriamo molto anche fuori dalla nostra palestra, ampliando il progetto andando nelle scuole elementari. Abbiamo un settore dedicato ai bambini fino a undici anni e nel 2019 ci sono ottime possibilità di aumentare il numero di iscritti».

Altri progetti futuri?

«Vogliamo organizzare nei prossimi mesi una grande manifestazione giovanile al Pala-

«Rimpianti nella mia carriera?

Forse se fossi andato all’estero nei primi anni da professionista...

Ma sono orgoglioso di quello che ho fatto»

Costa. È possibile che l’evento venga esteso anche ai pugili professionisti, ma per il momento non dico altro… E poi c’è l’intenzione di far crescere in modo ulteriore la società, facendola diventare sempre più un punto di riferimento a livello nazionale».

A livello di risultati, come sta andando?

«La Ravenna Boxe è la prima società in provincia e la decima in regione. L’anno scorso abbiamo vinto due titoli regionali, uno con Cristian Cicala, nella categoria élite, che si è anche piazzato terzo ai campionati italiani universitari. In più alcuni dei nostri giovani fanno parte della selezione dell’Emilia-Romagna».

Come è cambiato negli anni il modo di fare pugilato a Ravenna?

«I tempi sono diversi e attorno a questo sport girano molto meno soldi rispetto al passato. Le palestre oggi però sono piene, ma mentre una volta si andava sul ring per fare agonismo, oggi l’approccio è più soft, amatoriale, dove il contatto fisico è limitato al massimo. Tutto ciò ha favorito soprattutto l’interesse da parte delle ragazze, che vedono nel pugilato uno sport utile sia per l’auto-difesa, sia per migliorare il proprio fisico. Non dimentichiamo che comunque si tratta di una disciplina olimpica, con un certo appeal, e quindi capita che qualche giovane voglia provare anche a “combattere”».

Lei si rivede in questi ragazzi?

«Il pugilato fa parte della mia vita, fin da quando ho iniziato a dodici anni nell’Edera Ra-

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SPORT / 27 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

Forgiato da Gordini nell’Edera Da prof 34 incontri, un solo ko Nato a Massa Lombarda il 23 giugno 1975, Alberto Servidei è cresciuto e vive a Ravenna, dove a dodici anni comincia a praticare la boxe nella storica Edera, allenato da Meo Gordini. 57 chilogrammi, categoria pesi piuma, da dilettante disputa 112 incontri, diventando campione italiano nel ’97. Entrato nel giro della nazionale, nel ’98 partecipa agli Europei di Minsk, perdendo ai quarti di finale.

Passa al professionismo nel ’99 e nel 2002 conquista per la prima volta il tricolore, titolo che mantiene fino al 2006. Nel 2004 si aggiudica la cintura Intercontinentale, difendendola con profitto per i successivi due anni. Il 25 maggio del 2007 conquista il titolo europeo di categoria al Pala De André, battendo l’ucraino Voronin, mentre nel 2009 è di nuovo campione Intercontinentale, regolando ai punti il venezuelano Hisava (sempre nel palazzetto ravennate). Nel 2010 torna a vestire il tricolore al Palasport di Cesena e l’anno successivo termina la carriera agonistica con la sconfitta, l’unica della carriera (in tutto 34 match, di cui 31 vinti e due pareggiati), nel campionato mondiale, a Sydney contro l’australiano Dib. Nel frattempo fonda la società sportiva dilettantistica Ravenna Boxe, con sede al PalaCosta, che gestisce assieme al padre Nerio Servidei e alla compagna Mara La Neve, ex campionessa iridata di kick boxe.

venna, allenato da Meo Gordini. Da lì è cominciata la mia carriera da dilettante, con 112 incontri e un titolo italiano vinto nel ’97 che mi ha cambiato la vita».

Cosa successe dopo?

«Quella vittoria ha rappresentato il mio trampolino di lancio e da quel momento sono cresciuto tantissimo, iniziando a far parte della nazionale, cosa che mi ha aperto tante porte».

E poi ha compiuto il grande passo nei professionisti, giusto?

«Sì, ma l’Edera nel frattempo si era sfasciata e mi sono dovuto appoggiare alla Conti Cavini

Boxe di Grosseto, sempre però allenandomi a Ravenna per conto mio. Ho vinto il titolo italiano, quello intercontinentale e infine l’europeo: quest’ultimo successo ha rappresentato la più grande gioia della mia carriera. Vincere in casa, al Pala De André, contro un avversario fortissimo come l’ucraino Voronin, è stata la mia consacrazione».

Qualche rimpianto?

«Forse avrei potuto osare qualcosa di più nei primi anni da prof, andando all’estero, per raggiungere l’apice prima dei trent’anni. Comunque, in definitiva, sono contento e orgoglioso di quello che ho fatto in carriera».

LE PARTITE DEL WEEKEND

FINITA LA STAGIONE DELLA PALLAVOLO ORA ENTRA NEL VIVO IL BASEBALL Il Ravenna Calcio alla sfida playoff col Renate L’Orasì punta al prezioso quinto posto Terminate le avventure di Bunge e Conad nei rispettivi campionati di pallavolo, i riflettori vengono puntati sui tornei nazionali di calcio, basket e baseball. Questi i principali impegni delle formazioni della provincia di Ravenna nel prossimo weekend.

CALCIO Per nulla Il Godo Baseball gioca in casa ridimensionato dalla anche la seconda giornata sconfitta casalinga con la Reggiana, il Ravenna domenica 15 aprile (ore 14.30) è di scena in terra lombarda dove affronta il Renate nella 35esima e quartultima giornata del campionato di serie C. Tranquilli per i nove punti di vantaggio sulla zona playout, i giallorossi undicesimi possono pensare alla sfida con i brianzoli (che in classifica sono avanti solo di due lunghezze) come uno scontro diretto per accedere ai playoff.

BASKET Rotto il ghiaccio in trasferta, con la vittoria di Mantova che ha interrotto un digiuno che durava da più di tre mesi, l’OraSì ha rinforzato il suo piazzamento in zona playoff e guarda con ottimismo alla sfida di domenica 15 aprile al Pala De André (ore 18) contro il pericolante Bergamo. Con un successo nel penultimo turno della regular season la formazione di Martino blinderebbe la partecipazione alla fase degli spareggi promozione, e proseguirebbe la caccia a una quinta piazza molto preziosa. Passando alla serie B sabato 14 aprile i lughesi dell’Orva giocano in anticipo a Pisogne (ore 21), nel bresciano, contro l’Iseo Serrature Costa Volpino, mentre domenica 15 aprile (ore 18) i faentini della Rekico, forti della matematica qualificazione ai playoff, se la vedono in terra brianzola con l’Aurora Desio.

BASEBALL Reduce dalla doppia sconfitta al debutto, per mano dei siciliani del Paternò, il Baseball Godo anche nella seconda giornata di serie A2 gioca in casa: sabato 14 (gara1 ore 15.30, gara2 ore 20.30) i modenesi della Comcor Engineering. (vi.be.)

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28 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

L’inutile Stranger Things 2 e quella commedia nera gradevole, ma non abbastanza cattiva

Un Cappuccino per Sant’Apollinare

di Francesco Della Torre

mittente Giovanni Gardini

come deve, è leggero, non sempre scontato, ha un Metti la nonna in freezer (di Giancarlo Fontana bel ritmo e cento minuti passano senza alcun proe Giuseppe Stasi, 2018) blema. Se non lo trovate più in sala, tenetelo in Una giovane e bella restauratrice riesce a fare il freezer per la stagione estiva. suo lavoro solo grazie ai soldi della pensione della nonna che vive con lei. Quando la nonna muore, Stranger Things Stagione 2 il titolo ci dice di più, anzi ci dice proprio tutto. Se La seconda stagione di Stranger Things costituisce non che si imbatterà in un finanziere scrupolosisuno degli esempi più efficaci per dimostrarvi il mio simo che si innamorerà di lei. Giancarlo Fontana scarso amore per le serie tv. Se una serie non funzioe Giuseppe Stasi vengono da Matera, sono amici da sempre e quasi na, viene cancellata debuttanti visto che il senza scrupoli, mentre loro primo film, Amore se ha successo viene oggi, non credo proriproposta all'infinito. prio che lo ricordiate, In entrambi i casi la ma si può sempre serie si prende gioco recuperare. Tornando dello spettatore, ma il alla nonna, i due giocaso di reiterazione è vani registi realizzano certamente il peggiore, una godibile commeperché spesso rovina la dia nera partendo da memoria di quanto di un'idea un po’ scontabuono costruito. ta ma che dà sempre L'esempio lampante lo spunti realizzativi diede qualche anno fa c o m p l e s s iva m e n t e Lost, con un’ultima staben svolti e rispettati. gione improponibile.

Una scena da Metti la nonna in freezer Fabio De Luigi si ritaPer questo, a parte il glia perfettamente il sempre-sia-lodato Black Mirror, che è costruito su episodi autoconclusivi, preruolo del maresciallo incorruttibile ma maldestro, diligo mini serie con una conclusione, e che in caso di mentre la splendida Miriam Leone dimostra notestagioni successive, si cambia completamente vicenvole confidenza in un ruolo diverso dalla donna da (Fargo, True Detective). Oppure in extrema ratio vamp che le ha dato notorietà televisiva; compleguardo commedie che non hanno uno sviluppo nartano il cast le divertentissime amiche della protarativo particolare e che si possono interrompere in gonista, Lucia Ocone e Marina Rocco (di quest'ulqualsiasi momento, come ho fatto dopo 4 stagioni di tima recuperate un film di una decina d'anni fa, Scrubs. Dopo questa inutile predica posso solo dire Valzer, fatelo per voi) e soprattutto due vecchie che Stranger Things 2 non è che rovini la meraviglioconoscenze del cinema di genere come Barbara sa sorpresa del predecessore, ma lo allunga inutilBouchet e l'attore teatrale Eros Pagni, entrambi mente, pur rimanendo fedele nella storia e nel contideliziosi. Il limite c’è, ed è dettato dal fatto che nuo temporale. Il problema è che manca l'effetto sornell'Italia di oggi non si riesce mai a essere cattivi presa e il tutto procede senza grossi intoppi ma anche fino in fondo: se da un parte al film manca il cinisenza particolari emozioni. Non è brutto, ma il gioco smo dei fratelli Coen, dall'altra non c'è il coraggio è bello quando dura poco. Ed è già in cantiere la terza di osare che caratterizzava le opere dei vari stagione. Io mi fermo qui. PS: per queste ragioni non Argento e Bava. Tutto sommato questo film resta ho mai visto neanche un minuto de Il trono di spade. una gradita sorpresa, è divertente e tutto funziona

Il bellissimo busto raffigurante Sant’Apollinare conservato al Museo d’arte della Città di Ravenna ornava in origine l’appartamento nobile del palazzo arcivescovile. Quest’opera era stata commissionata dall’arcivescovo Antonio Codronchi e unanimemente attribuita, anche dalla critica recente, al grande scultore Bertel Thorvaldsen. Unica voce fuori dal coro, già alla fine dell’800, era David Farabulini, studioso della figura del protovescovo ravennate, che attribuiva quest’opera a Pietro Tenerani, allievo dello scultore danese: «E ciò abbiam voluto avvertire, perché al sommo scultore italiano la debita lode ritorni». È in realtà lo stesso Tenerani, in una lettera al Farabulini, a dichiarare di come il busto commissionato al Thorvaldsen fu dallo stesso maestro affidato a lui, suo allievo e collaboratore: «Chiarissimo sig. Canonico Farabulini (…). Riguardo alle notizie che desidera, le dirò che nel 1822, se non erro, fu dall’Arcivescovo Codronchi commesso il busto di S. Apollinare al Thorwaldsen, dal quale poi fu a me affidato, cosicchè io mi occupai intieramente del modello non solamente, ma anche negli ultimi ritocchi del marmo.

Così veramente andò la cosa. (…). Roma, 26 maggio 1868. Devotiss.

Servitore P. Tenerani». Il Tenerani, come ebbe modo di raccontare al Farabulini, trasse ispirazione per il volto del Protovescovo dalle «sembianze di un ottimo vecchio Cappuccino di Roma che era uomo di maestoso e venerabile aspetto, e degno di rappresentare un santo».

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CULTURA / RUBRICHE / 29 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

FIORI MUSICALI

LETTI PER VOI

Alle origini della cultura musicale europea: l’arte delle muse tra poesia e teatro in Grecia

Due antologie a dimostrare che l’horror italiano è tra i migliori

di Enrico Gramigna

di Nevio Galeati*

La cultura musicale europea è ricordata per la grande importanza storica e sociale che ha avuto nel corso degli ultimi cinque secoli. Essa, però, non è che il prodotto di un lungo processo evolutivo nato almeno da quattro millenni. Prima pietra miliare di questo viaggio è certamente la μουσική τέχνη (musixé tecne), l’arte delle Muse, nata nell’antica Grecia, vera culla della civiltà occidentale. All’epoca, infatti, l’arte dei suoni era considerata un unicum insieme con la poesia: è emblematico che gli aedi fossero erranti cantori di poemi epici, tra i quali il più famoso è certamente Omero.

Questa dualità era espressa a diversi livelli nella musica, per esempio, nei gruppi di strumenti, quelli a fiato e quelli a corda: i primi avevano come rappresentante illustre l’ αὐλός (aulòs), storicamente tradotto con flauto ma oggi giustamente riconosciuto come strumento affine all’oboe, dotato di ancia doppia; i secondi, invece, erano riconducibili alla famiglia delle lire a giogo tra le quali spiccavano la lira, la cetra e l’antica φόρμιγξ (phorminx) celebrata nell’Ode Pitica I di Pindaro. In questa dualità si rivede anche la separazione tra apollineo e dionisiaco: proprio al dio dell’ebbrezza erano sacri gli strumenti a fiato ma, per evitare le necessarie contorsioni del viso nella produzione del suono, come accompagnamaento alla poesia si prediligevano le cetre tanto che il più noto cantore di tutta la mitologia risponde al nome di Orfeo il cui strumento sarebbe stato posto tra gli astri da Zeus stesso.

Oltre alla questione organologica, è importante il rapporto che gli strumenti intessevano col canto.

L’armonia non era intesa secondo la definizione attuale ma è certo che gli strumenti suonassero le stesse note cantate dall’aedo seguendo il principio dell’omofonia: non vi era, quindi, sovrappo-

sizione di suoni diversi, probabilmente anche a causa di difficoltà intonatorie insite negli strumenti stessi.

Vi è, infine, una parte della musica greca che non solo è stata trascurata dalla storia, ma quasi dimenticata: la musica nel teatro. La tragedia, la Il teatro greco di Delfi

più alta forma di teatro greco, aveva parti cantate importantissime, si pensi per esempio alla funzione del χόρος (coros) nelle opere dei più grandi scrittori greci: proprio la parola coro è giunta direttamente in italiano senza sostanziali cambi di significato così come ὀρχήστρα (orchestra), parola che designava un luogo fisico del teatro e che grazie a una metonimia indica oggi un gruppo di strumentisti.

Già da queste piccole note è evidente quanto l’eredità della musica greca pesi sulla concezione moderna del mondo sonoro ed è quindi giusto tentare di sciogliere i veli che il tempo ha posto sulla conoscenza dell’arte delle Muse.

Provo a essere apodittico: gli autori italiani che scrivono horror sono fra i migliori d’Europa (almeno). Eppure gli editori non li tengono in grande considerazione.

Quindi qualcosa non funziona, nonostante il gotico europeo, che ha preparato il moderno horror, abbia trovato la propria linfa in ambientazioni e atmosfere della nostra terra.

Per fortuna esistono gli editori indipendenti, che rischiano in proprio e propongono veri e propri piccoli gioielli, raccogliendo i sogni (incubi?) di curatori attenti e precisi. È il caso di due antologie in distribuzione da pochi mesi, con una selezione di firme di tutto rispetto. La prima, realizzata da Franco Pezzini, si intitola Dark Italy – Best Italian Horror (Acheron Book). Nove fra i migliori autori italiani di “paura” raccontano il lato oscuro della nazione, facendo ricordare come anche un… pallone da calcio finito sul tetto di un capannone possa creare terrore. È il caso del racconto di Cristiana Astori, giallista e sceneggiatrice di Dylan Dog. Con lei si incrociano maestri del calibro di Danilo Arona, Gianfranco Nerozzi, Claudio Vergnani; e scrittori/sceneggiatori come Mauro Boselli, Maurizio Cometto, Davide Mana, Gigi Brigante Musolino, Samuel Marolla.

È un piacere sentire i brividi che, leggendo, percorrono la schiena. Unica obiezione (sono noioso, lo so): il titolo in inglese, su una copertina affascinante e raggelante, davvero non ci sta.

Impeccabile, poi, l’antologia I signori della notte.

Storie di vampiri italiani curata da Luca Raimondi per Morellini Editore, con una prefazione scoppiettante di Andrea G. Pinketts. Quattordici racconti che declinano la figura del Signore della Notte per eccellenza; tornano alcune firme del volume precedente, a dimostrazione di come la loro vena narrativa sia fertile (Arona e Cometto); da segnalare due scrittrici: Silvana La Spina e Lea Valti, che dimostrano come si possano seguire, con originalità, le orme della grande Alda Teodorani. E si conferma autore “nero come l’inchiostro”, Nicola Lombardi, che riesce a essere claustrofobico anche… sulle Dolomiti. Lo stesso curatore conferma un precetto spesso dimenticato: la paura arriva anche sotto il sole e la stessa Ortigia, cuore della Siracusa antica, può ospitare vampiri.

Una rassicurazione: in queste pagine gli eredi di Dracula succhiano davvero il sangue e l’anima, non vanno di (orribili) surrogati. *direttore GialloLuna NeroNotte

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30/ CULTURA RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

FOTOGRAFIA/1

“Andante”, la mostra di Alex Majoli inaugura al Mar

CERAMICA Ssak story: gli uomini-scimmia di Monika Grycko al Mag

Un percorso lunga la carriera del grande fotoreporter ravennate

Venerdì 13 aprile alle 18.30 inaugura Ssak Story, l'ultima personale di Monika Grycko, curata da Chiara Fuschini, al Magazzeno Art Gallery di Ravenna (via Magazzini Posteriori 37). L'artista di Varsavia, faentina d'adozione, presenterà una serie di sculture in ceramica e tecnica mista, alcune delle quali prodotte appositamente per questa mostra, che andranno ad indagare i temi della natura umana e delle sue ambiguità. Fuschini nel testo critico scrive: «Monika ci porta a considerare l’uomo-scimmia che è in noi. Nella psicologia è un prepotente dominatore, un essere mostruoso in cui nessuno vorrebbe riconoscersi ma col quale tutti temono di avere qualcosa in comune».

La mostra resterà aperta fino al 13 maggio. Orari: dal mercoledì al venerdì dalle 16 alle 19.30; il sabato anche dalle 10 alle 13.

Inaugura sabato 14 aprile alle 18 la mostra “Andante” del grande fotografo ravennate Alex Majoli, che torna nella città natale dopo una carriera davvero mondiale nella prestigiosissima agenzia americana Magnum Photos.

Fino al 17 giugno al Mar di Ravenna sarà visitabile la sua mostra in cui le foto esposte indagano la condizione umana e gli elementi più oscuri della società; argomenti da sempre al centro delle ricerche di Majoli che in questa occasione riscrive una nuova sceneggiatura con un percorso temporale dal 1985 fino al 2018, creata appositamente per l’evento del Mar. Un viaggio che si conclude con un'esplorazione della teatralità presente nella vita quotidiana, in cui si confondono i confini tra realtà e finzione.

La carriera di Majoli inizia precoce nello studio di Casadio e Malanca, ma solo dopo aver fotografato la chiusura del famigerato manicomio sull'isola di Leros, in Grecia, trova eco nella sua forma autoriale, da cui la sua prima monografia intitolata "Leros”.

L’iniziale interesse di Majoli per le teorie di Franco

bar - pasticceria

Basaglia, pioniere del moderno concetto di salute mentale e noto per aver abolito gli ospedali psichiatrici in Italia, lo porta a viaggiare in Brasile, dove le teorie basagliane vengono adottate con entusiasmo.

Nel corso di vent’anni anni Majoli ha fotografato il Paese sudamericano collezionando una serie d’immagini della complessa società brasiliana unite in un progetto tutt’ora in corso chiamato “Tudo bom”.

A cavallo tra gli anni ’90 e 2000 Majoli ha lavorato prevalentemente per l’editoria internazionale. Nel rappresentare attraverso le immagini le dinamiche teatrali della vita, in cui le azioni umane sembrano prendere ispirazione dallo spettacolo, Majoli si pone come fotografo provocatore accentuando la drammaticità della routine quotidiana con l’uso di luci artificiali. Le sue immagini diventano scene in cui le persone, attraverso la loro “vita/performance”, si esprimono in quello che poi diventa un non dichiarato set cinematografico o un palcoscenico teatrale.

Fino al 17 giugno, orari: 9 -18 dal martedì al sabato, domenica 11-19, lunedì chiuso. Ingresso a 6 euro.

FOTOGRAFIA/2 Camera Work: istantanee da luoghi abbandonati, dopo una catastrofe È in corso a Ravenna una mostra fotografica per la rassegna Camera Work con l'artista genovese Pio De Rose, classificato al secondo posto nella public call per giovani fotografi dal tema “Quaderni di viaggio”. Con un lavoro composto da una trentina di scatti in bianco e nero, Pio De Rose si presenta con la personale a Palazzo Rasponi 2, in via D’Azeglio fino a domenica 22 aprile (dal giovedì alla domenica dalle 15 alle 19, sabato e domenica anche dalle 10 alle 13). L'artista ha voluto documentare in un lavoro fotogiornalistico alcuni luoghi abbandonati dopo il danno della calamità naturale.

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CULTURA / 31 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

LA RASSEGNA

LO SCRITTORE

LA PRIMAVERA DEL CAFFÉ LETTERARIO A LUGO RICOMINCIA DA MARCO PAOLINI

Per il ciclo “Incontro con l'Autore” al Museo Nazionale di Ravenna, venerdì 13 aprile alle 17.30 si tiene la presentazione del romanzo Stirpe selvaggia (edito da Einaudi), tra i più apprezzati di Eraldo Baldini. Un romanzo corale che ripercorre la storia della prima metà del Novecento e che racconta della tentazione alla fuga e alla solitudine. Ne parleranno con l’autore Nevio Galeati, giornalista, ed Emanuela Fiori, direttrice del Museo Nazionale di Ravenna. Durante l’incontro ci saranno anche letture di brani a cura del Teatro delle Albe.

Di Eraldo Baldini è peraltro da poco tornato in libreria il suo (notevole) ecothriller Melma, che in un futuro distopico immagina il mondo dopo un evento catastrofico di un petrochilmico.

Appuntamento all’Ala d’oro con l’attore e Gianfranco Bettin. Il 13 aprile ospite Brizzi Continuano gli incontri del Caffè Letterario di Lugo, da venerdì 13 aprile e fino al 23 giugno con iniziative tra storia, narrativa, musica e arte. Il primo appuntamento sarà il 13 alle 21 nella sala del Consorzio di bonifica , in via Manfredi 32. In questa occasione Giovanni Brizzi presenterà il suo libro Ribelli contro Roma. Gli schiavi, Spartaco, l'altra Italia (Il Mulino, 2017). Il 15 aprile alle 21 nella sala conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, il noto attore Marco Paolini e il saggista e scrittore Gianfranco Bettin presenteranno il loro libro uscito per Einaudi nella collana Stile Libero Le avventure di Numero Primo, un romanzo per riflettere sull’intelligenza artificiale, la tecnologia e come questa può modificare le nostre vite. A introdurre la serata sarà Paolo Galletti. Ingresso libero.

Gli ospiti successivi sono Helena Janeczek (20 aprile), Silvia Ronchey (27 aprile), Paolo Pombeni (11 maggio), Filippo La Porta (16 maggio), Aldo Tollini (21 maggio), Giovanni Bietti (4 giugno), Valeria Roncuzzi e Piero Deggiovanni (13 giugno).

ARTE Le immagini rubate di Albano Morandi alla NiArt Gallery Inaugura sabato 14 aprile alle 17 la mostra “Immagini rubate a memoria” di Albano Morandi alla niArt Gallery di via Anastagi, 4a/6, a Ravenna. La mostra è a cura di Ilaria Bignotti e resterà aperta fino al 5 maggio, il martedì e il mercoledì dalle 11 alle 12.30, giovedì e venerdì 17-19 e sabato 11-12,30 e 17-19. Altri giorni e orari su appuntamento al 338 2791174 o via mail a artgallery@alice.it

BALDINI AL MUSEO NAZIONALE CON STIRPE SELVAGGIA

AGENDA LIBRI & DINTORNI Graphic novel e cinema inglese ai giovedì del Grinder Coffee Lab Proseguono gli incontri del giovedì del Grinder Coffee Lab di via di Roma a Ravenna curati da Ivano Mazzani. Alle 18 del 12 febbraio l’ospite è il noto autore di graphic novel Davide Reviati, mentre il 19 protagonista sarà il film-maker Filippo Perri che parlerà della rappresentazione della classe operaia nei film del Free Cinema inglese.

Armanda Capucci e la sua “bambina” alla Trisi Venerdì 13 aprile alle 17.30 nella sala Codazzi della biblioteca comunale “Fabrizio Trisi” di Lugo ci sarà la presentazione del libro “Una babéna e la gvëra” della bibliotecaria Armanda Capucci.

Doppio incontro alla Liberamente con Cetta e Ceragioli Sabato 14 aprile alle 18 alla libreria Liberamente, in viale Alberti a Ravenna, si terrà una doppia presentazione con Enrico Cetta e il suo L'ombra crudele del passato ed Elide Ceragioli che presenta la serie di gialli de "La squadra". L'incontro sarà moderato da Giuseppe Cuminatto. Entrambi i volumi sono pubblicati da Sensoinverso edizioni.

Questa casa non è un hashtag: incontro sul web e i social alla Sala D’Attorre Venerdì 13 aprile alla Sala D’Attorre di Via Ponte Marino a Ravenna, per il ciclo organizzato dal Centro Relazioni Culturali alle 18 si tiene un incontro sul web con Alessandro Curioni, autore del volume, edito da Mimesis, Questa casa non è un hashtag!.

32/ CULTURA RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

PROSA

Un Otello per affrontare le paure contemporanee di ciò che è “fuori da sé” Il Teatro dell’Elfo in scena dal 13 al 15 aprile all’Alighieri Va in scena al teatro Alighieri di Ravenna da venerdì 13 a domenica 15 aprile l’Otello del Teatro dell’Elfo. Per questo Shakespeare Elio De Capitani ha voluto accanto a sé l'ensemble dell'Elfo ma anche dare spazio a giovani promesse come Emilia Scarpati Fanetti, nel ruolo di Desdemona, e Angelo Di Genio, in quello di Cassio.

«Mettere in scena Otello oggi – spiega il regista e protagonista – è un modo per fare i conti con la singolare attrazione che la vicenda del Moro esercita in tutti noi, come un congegno misterioso messo lì per “inescare” una risposta emotiva sui presupposti ideologici e i fantasmi dell’inconscio collettivo con cui una società costruisce i propri parametri proiettando “fuori di sé”, sullo straniero, tutto ciò che ha di inconfessabile: moralismo puritano, voyerismo sessuale e sessuofobia, per dare fondamento e giustificazione alla propria xenofobia, alla misoginia e alle tante forme d’intolleranza sociale e privata di cui si compone». Iago qui è un manipolatore, un “untore ideologico”, ma in questo Otello nessuno sembra immune dal suo contagio e da quello di tutti i pregiudizi che condizionano le società di ieri e di oggi.

Una lettura tutta contemporanea che si fonda sulla nuova traduzione di Ferdinando Bruni, sensibile alla bellezza dell’endecasillabo, ma libera da ogni inclinazione letteraria e tanto attenta all’alternanza di lingua alta e bassa da avvicinarsi alla viva fluidità del parlato. È sulla dicotomia di chiari e scuri, di luci e ombre che le scene di Carlo Sala moltiplicano attraverso le grate, gli ori e le trasparenze di grandi sipari. Contributo musicale di Silvia Colasanti.

La rilettura di De Capitani si fonda sulla nuova traduzione di Ferdinando Bruni

MONOLOGO Tra ironia e amarezza, lo spettacolo Arianna ha perso il filo al Binario Venerdì 13 aprile alle 21 Barbara Bovoli sarà di scena al teatro Binario di Cotignola con lo spettacolo di cui è autrice e interprete: Arianna ha perso il filo. Un’ironica riflessione sulla vita, le relazioni e gli affanni di tutti noi, occupati a rincorrere il capo che darà senso e sicura felicità, nell’aggrovigliato gomitolo della vita. Arianna è una psicologa che lavora da casa tramite chat di sostegno. Un giorno riceve una strana telefonata da un anonimo. Un testo per la prima metà travolgentemente comico, ma con un finale amaro. Un doppio binario che corre da un lato sul mito, dall’altro su riflessioni attuali prendendo di mira con dissacrante ironia la follia della vita moderna con i suoi ritmi, le sue promesse, i suoi schemi. Tutto vacilla e non perdere il filo diventa impresa da supereroi.

CULTURA / 33 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’INTERVISTA

La voce italiana dell’autore di culto Ligotti: «Il suo horror psicologico e senza cliché»

SUL PALCO

Luca Fusari ha tradotto i racconti di Teatro grottesco da cui è tratto lo spettacolo in scena a Ravenna di Federica Angelini

Traduttore dall’inglese di una molteplicità di autori per numerose case editrici, Luca Fusari è stato anche il traduttore, per Il Saggiatore, del testo di Thomas Ligotti Teatro grottesco a cui è ispirato lo spettacolo degli Orthographe in scena al Rasi dal 16 al 21 aprile (vedi fotonotizia). Autore di culto, personalità schiva, i suoi testi sono stati più volte premiati ed è arrivato al grande pubblico per essere stato uno degli autori di riferimento degli sceneggiatori della fortunata serie tv True Detective. Abbiamo chiesto di parlarcene a Fusari, che ci tiene a precisare di non «essere un critico letterario», ma di certo, come traduttore è un lettore a dir poco “speciale”.

Perché questo libro è considerato un capolavoro, secondo te?

«Io l'ho trovato unico, perché racconta cose inaspettate, riesce a portarti in mondi e in ambienti che mai avresti immaginato, senza sfruttare o riproporre i cliché dell’horror. È soprattutto un autore dalle grandissimi atmosfere, dove riesce a immergerti completamente. Un altro elemento che lo distingue molto è che scrive racconti, e riesce quindi a rendere tutto questo sulla media e breve distanza».

Eppure, anche se non ne usa i cliché, è “classificato” come letteratura horror...

«Sì, ma è un horror metafisico: l'orrore è soprattutto psicologico, è l’orrore dell'anima, dell’interiorità, un’atmosfera, come dicevo, in cui ci si trova completamente immersi».

Qual è stato il primo problema che ti sei posto quando hai iniziato il lavoro di traduzione?

«Innanzitutto, la lingua che usa, che è molto piana, con un lessico molto medio e a volte vuole essere addirittura un po’ obsoleta. Non solo, utilizza moltissimo le ripetizioni, un tic sicuramente più accettata in inglese ma che ho ritenuto dovesse passare anche nell’italiano, mi sembrava essenziale per rendere quel ritmo lento e a volte faticoso che lo caratterizza. La difficoltà principale è stata proprio quella di evitare di semplificare e snellire per renderlo più leggibile». È una scelta che hai fatto per un autore così complesso o che caratterizza il tuo lavoro in generale? Traduci autori molto diversi, per pubblici diversi, come interpreti il tuo ruolo? Credi di doverlo rendere evidente?

«Tutt’altro, se il libro che traduco piace voglio che il merito sia dato tutto all’autore, al suo stile. Il mio compito è renderlo al meglio. Certo, è giusto che anche il lettore sappia che il libro non nasce in italiano, Ma il mio sforzo è quello di non fare scelte invasive, di attenermi anche a scelte che un autore italiano non farebbe».

La scelta del titolo in Italiano di Teatro grottesco?

«In realtà era lo stesso dell'originale, con la differenza che in originale aveva un impatto diverso perché era appunto in un’altra lingua. Si è anche valutato per un titolo in inglese, per mantnere questo effetto, ma poi è rimasto così».

Lo spettacolo degli Orthographe lo hai visto? Come ti è sembrato?

«Mi è piaciuto molto, l’ho trovato molto azzeccato, credo che abbiano restituito quelle atmosfere di cui ti parlavo nella messa in scena minimale con dettagli molto azzeccati e mi è molto piaciuta anche l'intepretazione che rende bene il ritmo».

Ligotti è un personaggio schivo e quasi leggendario per la sua lontananza dai riflettori. Lo hai contattato durante la traduzione?

«In realtà no, è una cosa che mi capita di fare ma non in quel caso. Mi sono confrontato molto con la redazione del Saggiatore. Più tardi, però, mi fu chiesta un’intervista e dovetti fare tutta la trafila attraverso l’agente e l’editore italiano. Va detto però che in realtà, una volta raggiunto, è sempre molto disponibile nelle risposte, ama molto spiegare perché scrive».

Un’ultima domanda più generale al traduttore: siamo in un’epoca di grande cambiamenti nel mondo editoriale italiano. Secondo te, stiamo traducendo le cose giuste?

«Sono solo un traduttore e l’argomento è davvero vasto e complesso. Posso però sicuramente dire che ci sono soprattutto tante medie e piccole case editrici che fanno proposte interessanti e scelte coraggiose. In generale i libri sono tantissimi, quello che mancano sono i lettori».

STANZE DEGLI ORTHOGRAPHE, ISPIRATO A LIGOTTI, AL RASI DAL 16 AL 21 APRILE Sulla scena di Stanze viene letto un racconto tratto da The bells will sound forever di Thomas Ligotti; immagini mentali si sedimentano lentamente seguendo lo sviluppo degli eventi narrati, luci ipnotiche e suoni astratti catturano lo sguardo e l’attenzione. Questo progetto nasce dalla lettura della raccolta di racconti Teatro grottesco di Ligotti, di cui parliamo nell’intervista qui a fianco con il traduttore: Alessandro Panzavolta, regista di Orthographe, compagnia ravennate che intreccia arti visive, performance e teatro, racconta di averlo conosciuto tramite la serie tv True Detective, la cui prima stagione è ispirata al mondo e ai testi dell’autore. In scena Massimiliano Rassu e Sonja B. Berg, ambientazione sonora di Attila Faravelli, musiche originali e field recording: Enrico Malatesta, Giovanni Lami, Attila Faravelli. Lo spettacolo sarà in scena dal 16 al 21 aprile alle 21 al teatro Rasi. Il 20 aprile l’orario è alle 19, mentre alle 21 sarà in scena Illusioni di Ivan Vyrypaev per la compagnia Big Action Money e alle 22.30, nella sala Mandiaye N’Diaye del teatro Rasi si terrà l’incontro con i protagonisti di entrambi gli spettacoli di Rossella Menna, critica teatrale di Doppiozero, studiosa e curatrice di arti performative. È consigliata la prenotazione ai numeri 333 7605760 e 0544 36239 da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18 per lo spettacolo Stanze, posti limitati.

DANZA

ROMEO E GIULIETTA A PASSO DI TANGO Venerdì 13 aprile alle 20.30 la compagnia di Naturalis Labor porta in scena lo spettacolo Romeo y Julieta Tango, per dodici danzatori, su musiche di tango, con coreografie e regia di Luciano Padovani. Una produzione importante e di grande appeal. Una scommessa per il coreografo Luciano Padovani che nel corso di questi anni ha firmato numerose creazioni di tango e danza segnando spesso il sold out in vari teatri italiani. Romeo y Julieta Tango porta in scena il dramma shakespeariano e lo racconta attraverso il linguaggio della danza e del tango. Con la musica dal vivo per Cuarteto Tipico Tango Spleen, in scena danzatori e tangueros argentini.

34 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

CLASSICA/1

La violoncellista Miriam Prandi e il sassofonista Marco Albonetti

CLASSICA/2 Mikrokosmi con Baldini e Quartetto Fauves Domenica 15 aprile alle 11 alla sala Corelli del teatro Alighieri prosegue la rassegna di concerti della scuola di musica Mikrokosmos di Ravenna. L’appuntamento è con il duo triestino formato dal violinista di fama internazionale Emmanuele Baldini (foto) e dal pianista Luca Delle Donne.

La stagione prosegue martedì 17 aprile alle 21, sempre nella sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna con il Quartetto Fauves. In programma brani di Mozart, Borodin e Schubert.

Letture e concerto, dall’Inferno di Dante

All’Alighieri le orchestre Mitteleuropa e di Mantova

Quarto appuntamento della rassegna “Incanto Dante” domenica 15 aprile alle 19.30 alla Basilica di San Francesco di Ravenna. Consuelo Battiston e Andrea Argentieri saranno i lettori del X, XI e XII canto dell'Inferno di Dante. La parte musicale è a cura della Cappella Musicale.

JAZZ Teo Ciavarella al Sax Pub di Lugo con le cantanti Faraone e Leanza

A dirigere rispettivamente Marco Guidarini e Andrea Dindo Atteso anche il sassofonista Marco Albonetti Doppio appuntamento al teatro Alighieri per la stagione “Ravenna Musica” curata dall’associazione Angelo Mariani. Ospiti due formazioni orchestrali con caratteristiche diverse l’una dall’altra, ma con in comune la regolare presenza sulla scena internazionale.

Si comincia lunedì 16 aprile con la Mitteleuropa Orchestra guidata dal proprio direttore musicale, Marco Guidarini, tra i più noti conductor della sua generazione. Definita “il biglietto da visita della Regione Friuli Venezia Giulia nel mondo”, la Mitteleuropa Orchestra discende da esperienze orchestrali pluridecennali e attualmente si avvale di 47 componenti stabili. Estremamente versatile, si presenta dalla dimensione dell’ensemble d’archi alla formazione sinfonica, proponendo un ampio repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo. A Ravenna dopo l’Ouverture de Il Flauto Magico di Mozart, eseguirà il Concerto n. 2 per violoncello e orchestra di Haydn con la partecipazione nella parte di solista della giovane violoncellista Miriam Prandi, vincitrice nel 2014 del Primo Premio assoluto, unico assegnato nell'ambito delle quattro categorie per archi, al Rahn Musikpreis di Zurigo. Conclude la serata la celeberrima Sinfonia n. 5 di Beethoven.

Giovedì 19 aprile si allineeranno sul palco i quaranta componenti l’Orchestra da Camera di Mantova. Nata nel 1981, la formazione si è imposta subito all’attenzione generale per brillantezza tecnica, assidua ricerca della qualità sonora, sensibilità ai problemi stilistici, qualità che le fanno conquistare nel 1997 il prestigioso Premio “Franco Abbiati” della critica italiana. Il concerto sarà una sorta di viaggio musicale attraverso le sonorità francesi del ‘900 e i ritmi sud-americani, grazie alla partecipazione del sassofonista Marco Albonetti tra i più acclamati solisti internazionali, con un’intensa attività concertista e didattica in tutto il mondo. Sul podio Andrea Dindo, allievo di Renzo Bonizzato, a sua volta allievo di Arturo Benedetti Michelangeli. Dindo ha perfezionato gli studi pianistici con Aldo Ciccolini e Andrzej Jasinski presso il Mozarteum di Salisburgo e ha debuttato in veste di direttore d’orchestra presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Inizio concerti ore 20.30.

Info: 0544 39837, www.angelomariani.org; biglietti da 5 a 30 euro.

Venerdì 13 aprile al sax pub di Lugo il pianista pugliese (ma bolognese d’adozione) Teo Ciavarella accompagnerà due voci femminili: Giorgia Faraone e Agata Leanza.

POPOLARE Al Mama’s le atmosfere sudamericane del quartetto di Carlos Forero Sabato 14 aprile dalle 21.30 al Mama’s concerto del quartetto di Carlos Forero, interprete autentico della musica sudamericana.

Originario di Bogotà, ha suonato per anni nei locali, nelle strade e sugli autobus di mezza America Latina. Una serata all’insegna della musica per ballare come la cumbia, il vallenato, son e huayno delle Ande ma anche riflessi di Africa, jazz e folklore argentino.

FUNK Aspettando “Spiagge Soul” al Marlin i Savana Funk con Nicola Peruch Venerdì 13 aprile dalle 21.30 al bagno Marlin di Punta Marina prosegue la rassegna di avvicinamento al festival Spiagge Soul con il concerto dei Savana Funk, trio emiliano composto da Aldo Betto, Blake Franchetto e Youssef Ait Bouazza. Si tratta di un viaggio sonoro in equilibrio tra funk, suggestioni africane, richiami anglosassoni e blues. Ospite della serata il pianista ravennate Nicola Peruch (collaboratore anche di Zucchero e Cesare Cremonini).

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CULTURA / 35 12-18 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

PUNK

INDIE-ROCK

CONCERTI ROCK Tra garage e beat all’Abajur Venerdì 13 aprile dalle 21.30 al circolo Abajur di Ravenna concerto dalle sonorità beat e garage-blues dei romagnoli The Last Cavemen.

I Cacao al bagno Peter Pan Sabato 14 aprile dalle 17.30 al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna concerto dei Cacao, inclassificabile duo bassochitarra ravennate composto da Diego Pasini e Matteo Pozzi, tra math-rock e kraut, suoni afrobrasiliani e ambient.

Dall’Ucraina a... Madonna Sabato 14 aprile dalle 21 al Bronson Cafè di Madonna dell’Albero concerto di Jerry Springle, cantante/scrittrice ucraina che si accompagna con l’ukulele. Particolarmente nota nel suo Paese, dove ha partecipato al talent The Voice.

Don DiLego al Boca Barranca Sabato 14 aprile dalle 23 al Boca Barranca di Marina Romea concerto dell’americano Don DiLego, amico e collaboratore di Jesse Malin, musicista country-rock che predilige scenari urban-folk, ispirato da musicisti come Beck, Eels, Bob Dylan e Johnny Cash.

Blues-rock al bagno Polka Domenica 15 aprile dalle 16.30 al bagno Polka di Marina Romea concerto di Laino & Broken Seeds, progetto a metà strada tra il blues rurale e il roots rock del bolognese Andrea Laino, voce e chitarra resofonica.

I Punkreas suonano “Inequilibrio” sul palco di Pinarella La storica band milanese presenta il nuovo Ep al Rock Planet Fa tappa (unica in Romagna) sabato 14 aprile al Rock Planet di Pinarella di Cervia il nuovo tour dei Punkreas.

La storica punk band milanese sta promuovendo l’ultimo disco uscito a fine marzo, l’Ep Inequilibrio, primo capitolo di un dittico il sui seguito verrà presentato al pubblico entro la fine dell'anno. Inequilibrio ha visto la band di Parabiago collaborare con Oliviero Riva, già frontman dei Fire e co-fondatore e leader degli Shandon, coinvolto nelle session in veste di coproduttore artistico.

“VOODOO”

AL BRONSON PSICHEDELIA ITALIANA E POST-PUNK CON GLI AMERICANI PROTOMARTYR Sabato 14 aprile al Bronson di Madonna dell’Albero arrivano i Mamuthones, pionieri della psichedelia occulta italiana tornato con una veste nuova otto anni dopo l’ultimo album, oggi di casa presso la britannica Rocket Recordings.

Fondatore e mente della band è Alessio Gastaldello, ex Jennifer Gentle.

Al Bronson poi mercoledì 18 aprile è in programma uno dei concerti più attesi della stagione, quello degli americani Protomartyr (foto), una delle migliori band post-punk in circolazione, finite con il loro Relatives In Descent, nei primi posti delle classifiche delle migliori pubblicazioni dell’anno scorso su molte riviste specializzate di tutto il mondo.

MOMBU E BLIND BUTCHER AL CLANDESTINO Giovedì 12 aprile dalle 22 al Clandestino di Faenza concerto dei Mombu, energico e feroce duo formato da Luca T. Mai, baritonista dei celeberrimi Zu, e Antonio Zitarelli, già batterista di Neo, Surgical Beat Bros e molti altri. Definiscono la loro musica afrogrind/voodoom.

Sabato 14 aprile invece al Clandestino motorik ed elettronica psichedelica di casa Voodoo Rhythm Records con i Blind Butcher (foto), duo di culto di Lucerna.

L’ANTEPRIMA I Ponzio Pilates presentano il nuovo album al Cisim Sabato 14 aprile al Cisim di Lido Adriano concerto dei Ponzio Pilates, bandcollettivo riminese che si muove tra rock psichedelico e ritmi sudamericani per una miscela che loro stessi definiscono “narcosamba esplosiva”. Dopo la pubblicazione nel 2016 del loro Ep d’esordio, al Cisim presenteranno il loro primo vero e proprio album, Sukate, realizzato anche grazie a una campagna di crowdfunding che ha permesso di raccogliere oltre 2.500 euro.

Rassegna ”2Days Cult Movie”

36 / CINEMA

(2018) di Daniele Luchetti

RAVENNA&DINTORNI 12-18/4/2018

(2012) di Jacques-Regis du Cray - documentario gio. 12: 20.30

• Cinemacity • Ravenna

Distant Sky Nick Cave & The Bad Seeds Live in Copenhagen di David Barnard gio.: p.u. 21

Maria By Callas

di Tom Volf lun., mar. e mer.: p.u. 21

Akira

di Katsuhiro Ôtomo mer.: 20.15-22.55

Il viaggio delle ragazze

di Malcolm D. Lee fer. (escluso gio.), sab. e dom.: 20.20-22.55 Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano: gio. p.u. 21

Rampage Furia animale

di Brad Peyton gio. e mer.: 17.50-20.20-22.45; da ven. a mar.: 17.50-20.20-21.10-22.45

The Happy Prince

di Rupert Everett fer., sab. e dom.: 17.45-20.30-22.50

The Silent Man

di Peter Landesman fer., sab. e dom.: 17.45-20.25-22.45

Sherlock Gnomes

di John Stevenson da gio. a dom.: 18.05-20.40; da lun. a mer.: p.u. 18.05

Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 37148 Quanto basta

di Francesco Falaschi fer., sab. e dom.: p.u. 17.50

Tonya

di Craig Gillespie fer., sab. e dom.: p.u. 20.20

Contromano

di Antonio Albanese fer., sab. e dom.: p.u. 22.55

Ready Player One

di Steven Spielberg da gio. a dom.: 17.45-20-22.45; da lun. a mer.: 17.45-20

Il sole a mezzanotte Midnight Sun

di Scott Speer fer., sab. e dom.: 17.45-22.55

Peter Rabbit

di Will Gluck fer., sab. e dom.: p.u. 18

• Cinema Mariani • Ravenna

Monsignor Lefebvre Un vescovo nella tempesta di Jacques-Regis du Cray gio.: p.u. 21

Io sono Tempesta

Io sono Tempesta

I segreti di Wind River

Jumanji Benvenuti nella giungla

di Taylor Sheridan fer., sab. e dom.: 17.50-20.25-22.50

Nella tana dei lupi

di Christian Gudegast fer., sab. e dom.: 17.45-20.20-22.55

A Quiet Place Un posto tranquillo (v.m. 14)

di John Krasinski fer., sab. e dom.: 20.30-22.40

Succede

di Francesca Mazzoleni fer., sab. e dom.: p.u. 18

lun. 16 - mar. 17: 21.00

TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

di Daniele Luchetti ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 19-21; dom.: 17-19-21

di Daniele Luchetti fer., sab. e dom.: 17.50-20.20-22.40

(2017) di Paul Thomas Anderson

ven. 13: 21.00 sab. 14: 19.00 - 21.00 dom. 15: 17 - 19 - 21 mer. 18: 21.00

di Kim Ki-Duk gio.: p.u. 21; sab.: p.u. 18.30; dom.: 16-21

Il giovane Karl Marx di Raoul Peck ven. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: p.u. 18.30

• Cinedream • Faenza

Dunkirk

di Christopher Nolan lun.: p.u. 21 (per la rassegna degli Oscar)

Maria By Callas di Tom Volf lun. e mar.: p.u. 21

Akira

di Katsuhiro Ôtomo mer.: p.u. 21

Rampage Furia animale

di Brad Peyton Proiezione in Dolby Atmos gio. e ven.: 17.50-20.20-22.45; sab. e dom.: 15.20-17.5020.20-22.45; lun., mar. e mer.: 20.20-22.45

The Happy Prince

di Rupert Everett gio. e ven.: 18-20.30-22.40; sab. e dom.: 15.50-18-20.30-22.40; lun., mar. e mer.: 20.30-22.40

The Silent Man

di Jake Kasdan sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “Cartoon Kids”)

di Peter Landesman fer.: 20.20-22.40; sab. e dom.: 17.40-20.20-22.40

Il filo nascosto

Sherlock Gnomes

di Paul Thomas Anderson lun. e mar.: p.u. 21 (per la rassegna “2Days Cult Movie”)

di John Stevenson gio. e ven.: 17.45-19.50; sab. e dom.: 15.30-17.30-19.50; lun. e mar.: p.u. 19.50

• Cinema Jolly •

Io sono Tempesta

Ravenna

Il prigioniero coreano

di Daniele Luchetti gio. e ven.: 17.50-20.25-22.40; sab. e dom.: 15.40-17.50-20.25-22.40; lun., mar. e mer.: 20.25-22.40

Cinema Mariani - Ravenna

www.cinemamarianiravenna.com

I segreti di Wind River

di Taylor Sheridan fer. (escluso mar.): 20.30-22.45; sab. e dom.: 17.50-20.30-22.45 Proiezione in lingua originale, per la rassegna “English Movie”: mar. p.u. 21

• Cinema Sarti • Faenza

The Silent Man

di Peter Landesman

DA GIOVEDÌ 12 A MERCOLEDÌ 18 APRILE The Silent Man

di Peter Landesman ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21

• Cinema Moderno • Fusignano

C’est la vie Prendila come viene

di Eric Toledano, Olivier Nakache sab. e dom.: p.u. 21

Nella tana dei lupi

di Christian Gudegast gio. e ven.: 17.50-20.15-22.40; sab. e dom.: 15.20-17.5020.15-22.40; mar. e mer.: 20.15-22.40

• Cinema Gulliver • Alfonsine Tonya

di Craig Gillespie ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

A Quiet Place Un posto tranquillo (v.m. 14)

di John Krasinski gio., ven., sab., dom. e mer.: 20.45-22.45

• Cinema Moderno •

Succede

Chiamami col tuo nome

Castel Bolognese di Luca Guadagnino gio.: p.u. 21

di Francesca Mazzoleni gio. e ven.: p.u. 18; sab. e dom.: p.u. 15.50

Ready Player One

Maria Maddalena

di Steven Spielberg gio. e ven.: 18-21.30; sab. e dom.: 15.15-18-21.30; lun. e mar.: p.u. 21.30

gio. e ven.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18-21.15

Peter Rabbit

di Tom Volf lun. e mar.: p.u. 21.15

di Will Gluck gio. e ven.: p.u. 18; sab. e dom.: p.u. 15.30

Maria By Callas The Place

• Cinema Italia •

di Paolo Genovese mer.: p.u. 21 (Cineforum Torricelli)

Io sono Tempesta

• Cinema Europa •

Faenza

di Daniele Luchetti gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 16.45-18.45-21.15

È arrivato il broncio di Andres Couturier sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “La Casa di Pinocchio”)

Il filo nascosto

di Paul Thomas Anderson lun.: p.u. 21.15 (per la rassegna “Lunedì Cult Movie”)

Faenza

Charley Thompson

di Andrew Haigh gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale)

La casa sul mare

di Robert Guédiguian ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21

• Cinema San Rocco • Lugo

di Garth Davis sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

• Cinema Sarti • Cervia

Contromano

di Antonio Albanese sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21

• Cinema Jolly • Russi

Metti la nonna in freezer di Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi sab. e dom.: p.u. 21

• Cinema Palazzo Vecchio • Bagnacavallo

Van Gogh Tra il grano e il cielo

di Giovanni Piscaglia ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

JUNIOR / 37 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’AGENDA

BIBLIOTECA/1 Laboratori tra teatro, diritti e bullismo alla Holden

LABORATORI E LETTURE PER I PIÙ PICCOLI Attività in libreria, biblioteca e non solo per bimbi a partire dai 3 anni Numerosi gli appuntamenti per i più piccoli nelle biblioteche del territorio: alla Manara Valgimigli di via Cella 488, a Santo Stefano, sabato 14 aprile alle 16.30 si svolge “Il suona canta storie” , laboratorio a cura di Giorgio Minardi con letture musicali e a seguire costruzione di un giocattolo sonoro con materiali di riuso.

Per bambine e bambini da 3 anni. La partecipazione è gratuita (prenotazione 0544563662). Stesso appuntamento anche a Casa Vignuzzi, in via San Mama alle 17 del 19 aprile (Prenotazione 0544482819 vignuzzi@classense.ra.it). Alla biblioteca Ada Ottolenghi in piazzale Marina d'Italia, a Marina di Ravenna sabato 14 aprile alle 10.30, letture in rima e filastrocche a cura delle lettrici volontarie Nati per Leggere per bambini da 3 anni e famiglie. Non è richiesta prenotazione. Nati per leggere sarà anche al Garage Sale in Darsena il 15 aprile alle 11, mentre alle 16 ci sarà “Sculture da viaggio”, omaggio a Bruno Munari, un laboratorio d'artista per bambini dai 5 anni in su a cura di Margherita Tedaldi e Mascia Lucci (partecipazione gratuita prenotazione obbligatoria a margheritatedaldi@hotmail.it).

Mentre il 18 aprile alle 17 l’appuntamento con le letture è alla libreria Liberamente di viale Alberti.

FIDO IN AFF

IDO

CICCIO Ciccio è un bellissimo cagnolino di taglia contenuta, incrocio bassotto, di appena due anni. Un po’ timido, si lascia conquistare dalle coccole. Bravissimo in casa, tende invece a seguire il suo naso quando è all’aperto per scampagnate non autorizzate... Per lui cerchiamo una famiglia che lo ospiti in casa e lo porti fuori al guinzaglio. Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: cell. 338 6215272

ADOTTAM ICI SAMUELE Il gattino Samuele è dolcissimo e coccolone, ha appena sei mesi e cerca casa. Tutti i suoi fratellini sono stati adottati, chiamate per accogliere in famiglia questo gattino bello e buono! Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: cell. 333 2070079

Due appuntamenti tra teatro e diritti umani alla Biblioteca Holden, dentro la Classense di Ravenna. Giovedì 12 aprile dalle 15 alle 17.30 si svolge il laboratorio dal titolo “Educare ai diritti umani. I burattini raccontano una storia” riservato a ragazzi da 11 anni, a cura di Roberta Colombo - Teatro del Drago. Sarà realizzata una scena di un possibile “spettacolo di burattini” basato su una favola a loro familiare in cui vi sia un diritto umano violato. Giovedì 19 aprile dalle 14.30 alle 17, “Educare ai diritti umani. La mia vita non è uno show” è invece il laboratorio di di Elena Casadei (sempre in collaborazione con Teatro del Drago) in cui i ragazzi e le ragazze saranno coinvolti in attività di gioco e riflessione su vari tipi di bullismo e in particolare sulla loro vita “social” posizionandosi con il corpo in uno spazio del “si” o del “no” .

BIBLIOTECA/2 Il coraggio di Orlando, partigiano nel libro del figlio Stefano Sante Cavina La seconda edizione della rassegna “Raccontami. Incontri letterari, o quasi” promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Castel Bolognese e organizzata dalla Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane”, è al suo ultimo appuntamento. In occasione del 73° Anniversario della Liberazione, sabato 14 aprile, alle 11, nella sala lettura della Biblioteca comunale, Stefano Sante Cavina, dopo aver incontrato i ragazzi delle medie, propone alla cittadinanza il proprio libro intitolato Orlando. Storia di un romagnolo partigiano in Piemonte (Edizioni Moderna, 2017); un omaggio di Stefano al coraggio del padre Orlando, ma anche al coraggio di tutti quei «ragazzi e ragazze che si donarono in silenzio per la nostra libertà».

BIBLIOTECA/3 La Classense dona duecento volume alle scuole d’infanzia e ai nidi Il Comune di Ravenna, in collaborazione con il personale della biblioteca Classense, ha acquistato circa duecento libri per bambini da donare ai nidi e ad alcune scuole dell’infanzia comunali nell’ambito dell’iniziativa di promozione alla lettura “Nati per leggere”, programma nazionale di promozione della lettura rivolto alle famiglie con bambini in età prescolare. I volumi destinati ad arricchire le biblioteche scolastiche sono stati consegnati lunedì 9 aprile alla sala Muratori della Classense dall’assessora alla Pubblica istruzione e infanzia Ouidad Bakkali, da Nicoletta Bacco, bibliotecaria Classense referente locale di “Nati per leggere” e dalla dirigente del servizio nidi e scuole dell’infanzia Laura Rossi a una rappresentanza di insegnanti e genitori di ciascun servizio.

«Duecento nuovi libri andranno ad arricchire asili nido e scuole dell’infanzia di Ravenna nella speranza che questo incontro precoce con la lettura possa ispirare i bimbi e le bimbe a diventare voraci lettori e lettrici da adulti, coltivando sin dall’infanzia la fantasia e la creatività che servono per crescere» ha dichiarato Bakkali.

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38 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

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Nero, rosa, bianco: maiali di tutti i colori La Mora Romagnola a confronto con i suini autoctoni italiani nei piatti di chef “stellati” di Franco Chiarini*

LO STAPPATO Barolo di Conterno, succoso e invitante di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Questa settimana stappiamo il “Barolo Panerole” 2011 di “Franco Conterno” proveniente dal “Cru Panerole”, situato nella zona di Novello. Con trenta mesi di affinamento in botte di rovere si presenta al naso con aroma di funghi e sottobosco.

Poi si apre su sentori di frutta matura e sottospirito. I profumi sempre più definiti. Note di erbe aromatiche, humus, china e rabarbaro. Spezie con accento affumicato, foglie di tabacco e un tratto tropicale nel frutto. Fiori essiccati di rose, viole e una nota ematica. Il palato fine, il tannino appena ruvido e piacevolissimo. Freschezza acida e sapidità a rendere lungo il finale.

Al palato è succoso, dissetante, invitante. A parte gli abbinamenti con carni rosse lo suggerisco anche per chi ama l’aperitivo con il vino rosso.

Il compianto e sempre rimpianto Emilio Antonellini (agronomo e zootecnico, gourmet e accademico della cucina italiana, ndr) terminava le sue prolusioni sulla Mora Romagnola, razza da lui restituita alla grande gastronomia insieme al suo amico e socio Leonardo Spadoni, con una immagine che raffigurava le cinque grandi razze di suino nero italiane.

E poichè in Emilia-Romagna, oltre alla Mora Romagnola, è stato “inscritto all'albo” anche il Nero di Parma, si è ben pensato come CheftoChef insieme al “Gran Suino Italiano” di cui è presidente Guido Zama, autorevole direttore anche di Confagricoltura della regione, di dedicare ad Emilio un trittico sui suini neri italiani in Romagna, da replicare, se possibile, in altre aree della nostra regione da sempre leader della qualità suinicola in Italia.

Infatti se con la Regione si punta a rafforzare la leadership dell'arte suinicola nazionale – e noi di CheftoChef a promuoverla degnamente nelle migliore tavole e nelle forme e abbinamenti i più intriganti – riteniamo comunque che la pari dignità fra maiali “neri, rosa e bianchi” sia il punto di partenza e di arrivo di tutte le razze esistenti.

E di quelle a venire se l'alleanza fra allevatori, scienziati e cuochi vorrà conservare il passato ma con uno sguardo alla genetica del futuro. E perchè no ad una nuova razza che “incroci“ il meglio del passato?

Per ora, salvate biologicamente le razze autoctone, cerchiamo di salvarle in tavola dando loro la giusta collocazione che ne rispetti il valore.

Un valore che il professore Davide Cassi (docente di Fisica

della Materia al Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche dell'Universitàdi Parma, ndr) è impegnato a dimostrare con adeguate analisi sensoriali che dimostrino una loro per quanto possibile oggettiva qualità.

Poi starà agli chef valorizzare ulteriormente in mille modi quello che di questa specie è una caratteristica fondamentale: “non si butta via niente”.

Non male in un tempo di lotta agli sprechi al punto che l'antico e il moderno si sposano perfettamente.

E così si comincia sabato mattina del 14 aprile a Casa Spadoni a Faenza con una kermesse che vede a confronto le sei razze di maiali “neri“ italiani con un convegno scientifico e una degustazione a pranzo imperdibile, guidata dal trio di chef “stellati” Marco Cavallucci, Pier Luigi Di Diego e Massimiliano Poggi. E per finire si tenterà di costituire una modalità associativa (un consorzio?) che per la prima volta potrebbe unire le più diverse realtà che allevano dalle nostre parti la Mora Romagnola.

Il weekend proseguirà (sabato e domenica 14 e 15) in piazza a Russi in versione “pop“ con otto food- truck e altrettanti produttori e chef di alto livello che presenteranno le più diverse versioni di grandi piatti ma alla portata di tutti. E ancora una volta attorno ad un tradizionale “bel e cot” che quest'anno Officine Gastronomiche Spadoni presenterà i versione Mora Romagnola, sotto la guida esperta dello chef Daniele Baruzzi di Insolito Ristorante, già partner come CheftoChef di Russi “città della gastronomia”.

A seguire, dopo una pausa dovuta, a Ravenna si inaugurerà dal 25 al 27 maggio la manifestazione “Di Porta in Por-

Trittico imperdibile in Provincia di Ravenna in un mix di scienza, festamercato e accoglienza turistica

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GUSTO / 39 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

A Russi il fine settimana dedicato alla Festamercato dei salumi cotti Sabato 14 aprile dalle ore 12 e domenica 15 aprile dalle ore 10, si tiene in centro storico a Russi la quinta edizione della Festamercato dei Salumi Cotti che vedrà lo show cooking di 5 chef “stellati” – Daniele Baruzzi, Marco Cavallucci, Silverio Cineri, Matteo Salbaroli, Alberto Lambertini – dedicato a piatti originali con le carni di pregiate razze suine italiane. La festa è animata da 8 food truck di qualità, le proposte gastronomiche di produttori e artigiani (fra cui il bel e cot dei macellai di Russi), la degustazione di vini da antichi vitigni della bassa Romagna e di una selezione di birra artigianale, laboratori per bambini e musica dal vivo con la banda cittadina e il gruppo musicale The Old Red Bicycles. Nell’ambito della Festamercato fino al 30 aprile quattro ristoranti russiani: Insolito, il Sociale e della Caccia, Da Luciano e La Cucoma proporranno al pubblico menù degustazione a base carne o pesce accompagnati da erbe selvatiche di pregio. A proposito di erbe, sabato 21 alle ore 14, è in programma una passeggiata sul fiume Montone alla ricerca di erbe spontanee con l’esperta Luciana Mazzotti e merenda presso Ristorante Luciano a Ponte Vico (prenotazione obbligatoria costo 10 euro).

Per info e prenotazioni: Emma Montesi, tel. 349 2399025 - www.cheftochef.eu - festamercato@cheftochef.eu

ta” dove il tema dell'accoglienza turistica sarà al centro di eventi in tutte le porte storiche delle mura ravennati in onore, per questa prima edizione, delle razze autoctone dei maiali italiani.

E al centro dell’evento saranno protagonisti con le loro creazioni clulinarie i sei chef di Ravenna Food – coordinati da Matteo Salbaroli de L'Acciuga – affiancati da altre realtà della ristorazione locale, per rappresentare “il meglio“ della nostra gastronomia della tradizione e... del futuro. Un progetto, quello di “Ravenna food“ che continuerà a valorizzare i nostri prodotti identitari a iniziare da quel “selvatico di pregio“ delle nostre valli e pinete che è ad un tempo rispetto delle biodiversità, valorizzazione del gusto e dimensione salutistica. *socio fondatore CheftoChef Emiliaromagnacuochi e coordinatore Ravenna Food

NOTIZIE GUSTOSE Fiera dell’Agricoltura a Riolo Terme fra mostre, animazioni e stand gastronomico romagnolo È in calendario a Riolo Terme, dal 13 al 15 aprile la tradizionale Fiera dell’Agricoltura. con esposizione di esposizioni di macchine, attrezzature agricole e bestiame, sfiltate di auto e moto d’epoca, laboratori didattici, giochi, spettacoli, musica, balli. Al parco Pertini è allestito lo stand gastronomico (aperto dalle ore 19; sabato e domeica anche a pranzo) con specialità romagnole.

Alla Luna di Pane di Ravenna degustazione all’insegna delle freschezze di primavera Alla Luna di Pane di Ravenna, in (via Mazzini 47a) è in programma, venerdì 13 aprile alle 19, una degustazione per festeggiare l’arrivo della primavera. Nel menù a base di primizie: trota salata agli asparagi e speck, insalata di farro con erbe spontanee di primavera, fave fresche con pecorino e salame. Il tutto in abbinamento con un Romagna Pagadebit Doc. Alla fine una dolce sorpresa. dolce sorpresa. Costo 20 euro. Prenotazione consigliata al tel. 0544 32655.

COSE BUONE DI CASA Fragrante risotto verde con le primizie dell’orto di Angela Schiavina

Questa settimana vi propongo un risotto verde, ideale da preparare con le primizie dell'orto Ingredienti per 6 persone: 500 gr. di piselli già sgusciati, 200 gr. di punte di asparagi, 150 gr. di fave già sgusciate e private della buccia, tre cipollotti freschi, due zucchine, un cucchiaio di basilico e prezzemolo tritati, 500 gr. di riso arborio, un litro di brodo vegetale, sale, pepe, due cucchiai

di Parmigiano reggiano grattugiato, due cucchiai di olio evo, una noce di burro.

Preparazione: in un tegame mettete l’olio, il burro e i cipollotti tritati e fate appassire senza colorare, se è necessario aggiungete un cucchiaio di acqua calda e un pizzico di sale. Poi aggiungete i piselli, le punte di asparagi tagliate a metà e le zucchine tagliate a piccoli cubetti. Mescolate, salate e aggiungete un mestolino di brodo bollente. Dopo una decina di minuti versate il riso, fatelo tostare e poi versate il brodo bollente e avanzate con la cottura mescolando di tanto in tanto. A pochi minuti dal termine aggiungete le fave, il cucchiaio di erbe aromatiche e il parmigiano.

Mescolate bene e spegnete il fuoco, mettete il coperchio e aspettate 60 secondi.

Poi disponete i piatti di portata e servite ben caldo.

40 / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 12-18 aprile 2018

COMACCHIO

VIVERE LA NATURA

Fiera del birdwatching e turismo ambientale Appuntamento dal 28 aprile al 1° maggio con cento espositori, visite guidate ai siti del parco del Delta del Po, incontri e mostre Dal 28 aprile al 1° maggio, Comacchio ospita nel Villaggio espositivo dell’Argine Fattibello – all’interno del Parco del Delta del Po – la Fiera Internazionale del Birdwatching e del Turismo Naturalistico Giunta alla IX edizione con un successo di pubblico che ha registrato oltre 30mila visitatori, la fiera è ormai un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti della fotografia naturalistica, dell’osservazione dell’avifauna, del turismo lento e in natura, la sostenibilità e la biodiversità, con oltre 100 espositori, incontri, eventi, mostre a tema.

I padiglioni si snodano lungo un percorso dedicato a quattro segmenti della Biodiversità e del Turismo Sostenibile nelle aree naturalistiche: Ottica e Fotografia, Turismo Slow, Ambiente e Natura, Spazio Uomo e Natura.

L’area espositiva, ad alto livello professionale, è rivolta ai settori dell’ottica, fotografia, strumentazioni ed equipaggiamenti di supporto per praticare birdwatching e fotografia naturalistica, biodiversità, slow tourism, editoria specializzata, abbigliamento sportivo, didattica ed educazione ambientale, tour operator e destinazioni naturalistiche, parchi e riserve italiani e stranieri, enti ed associazioni, Comuni, Province e Regioni.

Fra gli eventi collaterali si segnalano escursioni a piedi, in barca, in bicicletta, a cavallo, nei siti più suggestivi del Parco del Delta del Po, laboratori didattici per famiglie con bambini, degustazioni, mostre di fotografia, convegni, raduni sportivi e molto altro ancora.

Info tel. 0533 57693-4; info@delta duemila .net; www.deltaduemila.net

FOTOGRAFIA NATURALISTICA Dagli scatti sui micro predatori al festival internazionale Asferico Nell’ambito della fiera del birdwatching e del turismo naturalistico di Comacchio sono innumerevoli le occasioni di accostarsi all’immaginario fotografico sul tema , a partire dalla mostra, allestita per tutta la durata della manifestazione: “Predatori del microcosmo. La lotta per la sopravvivenza di insetti, ragni, rettili e anfibi” con gli scatti di Emanuele Biggi e Francesco Tomasinelli, a cura di Daniele Marson Editore. Numerosi anche gli appuntamenti visivi del fotofestival Asferico 2018 (XII International Nature Photography Competition), importante concorso di fotografia naturalistica, giunto alla sua 12° edizione. Tutti i giorni incontri e proiezioni in multivisione di immagini e documentazioni fotografiche su temi geografici, ambientali e naturalistici di autori provenienti dall'Italia e dall'Europa

C’È UNA CASA TUTTA SCAVOLINI CHE TI ASPETTA Dal 5 aprile al 2 maggio un mese di premi e meravigliose sorprese con pagamenti rateali a tasso zero per chi ci sceglierà per un acquisto e il 5 maggio la festa del nostro terzo compleanno ad Alfonsine con aperitivo e torta presso il negozio di Alfonsine con consegna degli omaggi assegnati!

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COMACCHIO / 41 12-18 aprile 2018 RAVENNA&DINTORNI

Festa gustosa dei pesci marinati Dal 21 al 25 aprile in centro storico a Comacchio si celebra l’antica tradizione locale della marinatura del pesce: alici, anguille arrostite, acciughe e acquadelle fritte.

In programma mercatini, degustazioni, visite guidate, musica, laboratori didattici e animazioni varie

COMACCHIO

ESCURSIONI

VIAGGIO POETICO

“Granelli di sale”, narrazione teatrale intorno alle saline Un itinerario nel paesaggio scenografico delle valli che ha ispirato tanti film italiani e racconti letterari Si intitola “Granelli di sale” la narrazione teatrale itinerante in programma il 21 aprile, con partenza alle ore 15 al cancello d’ingresso della Salina, raggiungibile dalla Strada Romea dopo la rotatoria del Lido degli Estensi ( via delle Saline). Il percorso animato che si snoda all’interno delle Saline di Comacchio, ha l’intento di valorizzare l’aspetto poetico del paesaggio, con i suoi ruderi, testimonianza di vite e storie passate, con le sue linee di terra che corrono sospese sull’acqua, con i suoi variopinti uccelli. Il Delta del Po è stato negli anni scenario e stimolo immaginativo di numerosi film italiani, che hanno trovato nei suoi orizzonti estremi, fluttuanti fra terra, acqua e aria, al confine fra il tangibile e l’effimero, la loro ispirazione poetica. I paesaggi del Delta sono perfette scenografie naturali di narrazioni poetiche. Le saline di Comacchio, non solo fanno parte di questo paesaggio, ma hanno un ele-

mento in più fonte di ispirazione: il sale.

Un personaggio, uscito dalle atmosfere di un film felliniano, arriva su una vecchia bicicletta portando una cesta di bianche lenzuola, che stenderà aiutata da due forconi e un filo, in alcuni luoghi prestabiliti lungo il percorso di visita delle saline. Come in un povero circo di piazza, dopo accenni di onirici numeri circensi, narrerà ad ogni tappa, storie racchiuse in granelli di sale. Le storie raccontate spazieranno dalla mitologia biblica, alle fiabe della tradizione popolare italiana, raccolte da Calvino ad Andersen, ed avranno come filo conduttore l’elemento del sale.

Prenotazione obbligatoria entro il 19 aprile.

Si consiglia di portare una borraccia con acqua, cappello, prodotti antizanzare (i servizi igienici sono disponibili solo al termine del percorso).

Info: tel, 0533 725391- cea@cadf.it

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LA BICICLETTATA DELLA LIBERAZIONE E PERCORSI IN ECO4X4 PER 60 KM FUORISTRADA Il 25 aprile, Festa della Liberazione è organizzata dall’Ampi comacchiese la biciclettata “Ciclodelta della Libertà”, passeggiata ciclo-turistica nelle Valli di Comacchio con partenza dal Parco della Resistenza alle ore 9. Info tel. 0533 313058.

Dal 28 al 1° maggio sono in programma – solo su prenotazione – con partenza alle ore 8 escursioni per fotografi naturalisti e paesaggisti a bordo di fuoristrada Eco 4×4, un modo unico ed esclusivo per addentrarsi negli scenari ponte tra terra e acqua nel Parco del Delta del Po. Percorrenza totale circa 60 km di cui 55 km su 4×4 (perimetrale Valli di Comacchio) e 5 km in bike (Saline di Comacchio).

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5 VANTAGGI DELL’AFFITTO ANNUALE:

BORGO SAN ROCCO In posizione centrale, tranquilla e ben servita, si vende casa abbinata ad un lato con ampio giardino indipendente così composta: piano terra ampi servizi e bagno; al piano rialzato ampia sala, cucina abitabile e bagno; al piano superiore 3 letto, 2 bagni e balconi.

Sottotetto uso ripostiglio. Garage.

XX XX

Si mantiene la proprietà dell'immobile a tutti gli effetti.

Non rimane la casa vuota, con il rischio che possa deteriorarsi con il tempo €eXXXX perdere valore.

L'immobile si converte in un bene che offre una redditività mese dopo mese.

Permette coprire le spese dell'immobile.

In caso in cui si abbia l'ipoteca, l'affitto ne copre una parte o la totalità del costo.

Classe energ. “D” KWh/mq./anno 128,93

Classe energ. in lavorazione

Rif. D9516

€ 320.000

€ 350.000

tel. 0544 219628 ZONA SAN BIAGIO XXX XXX In zona tranquilla e residenziale e si propone Rif. in vendita XX appartamen€ 000.000,00 to posto al terzo piano con ascensore, libero subito. Soggiorno con cucina in nicchia, camera da letto matrimoniale, camera da letto singola, disimpegno, un bagno finestrato e un balcone. Garage.

Certif. energetica E Ep:146.64

Rif. 4140 € 126.000,00

Studio Immobiliare

Mondo Casa tel. 0544 495525 - 335 7713645

tel. 0544 421396 - 335 377894

RAVENNA ZONA DARSENA Appartamento panoramico piano alto, completamente ristrutturato, mq 140, con doppio ingresso, ampio salone, cucina abitabile, 3 camere da letto, doppi servizi e cantina

ZONA TEODORICO Bell’appartamento in contesto di recente costruzione posto al 2° piano e servito da ascensore con ingresso su ampio e luminoso soggiorno, cucina separata in loggia, grande balcone abitabile, disimpegno notte armadiabile, bagno finestrato con doccia, cameretta/studio, camera matrimoniale, garage al p. seminterrato.

Aria condizionata, impianti a norma, infissi in pvc doppio vetro, risc. autonomo.

€ 168.000

€ 159.000

Cl. En. “D” Ep.tot. 109,02 (kwh/mq/anno)

tel. 0544 446655 - 3394722017 PORTO CORSINI Si vende appartamento posto al primo piano rialzato ed ultimo, con lastrico solare al piano superiore e composto da: soggiorno con zona cottura separata, due camere da letto, bagno, due balconi, due posti auto in area privata di cui uno coperto, completamente arredato, termo autonomo, condizionatore.

Cl. En. “G” EPgl,nren=434,38 KWh/m²/a

Rif: R-112 € 130.000 Tratt.

tel. 0544 0544 XXXXXX 458942 tel.

FORNACE ZARATTINI XX Bell'appartamento 3° ed ultimo piano in conXX testo recente. Ingresso su ampio soggiorno con ang. cott. in nicchia; letto matrim., cameretta/studio, 2 bagni finestrati e terrazzo. Al p. sottotetto (altezza max 2.10) ampio vano con travi a vista ideale per 3° letto o studio e € XXXX Al ripostiglio. p. interrato garage. Ottime finiture.

Impianti autonomi. Aria condizionata, allarme, zanzariere a tutte le finestre.

Classe E/132,10

Rif. RA 905 S

Agenzia Immobiliare

GESTICASA

ROMAGNA tel. 0544 271653 CLASSE Splendida villetta angolare cielo terra con ampio giardino, recente costruzione, sviluppo su 2 piani oltre a mansarda. PT: soggiorno, cucina con affaccio su giardino, bagno; PP: 2 letto, bagno, balcone; mansarda terzo letto. Garage Classif. energ. in corso.

€ 260.000

€ 180.000

tel. 0544 501515

tel. 0544 502072

tel. 0544 . 3332910567 tel.66796 0544 XXXXXX

A POCHI KM DA RAVENNA (7 KM) Casetta singola con giardino sui quattro lati, da ammodernare, tutta al piano terra, in una bella zona tranquilla e residenziale, costruz. anni '50 con alcune migliorie e modifiche negli anni. Attualmente è composta da ingresso-cucina con camino, soggiorno, disimpegno, camera da letto matrimoniale, bagno e garage. Impianto elettrico a norma. Ideale per single o coppia.

SAN BIAGIO - ZONA VIALE CILLA Comodo appartamento al PIANO TERRA indipendente, COME NUOVO, in zona molto tranquilla e vicino ai servizi, con CORTE e GIARDINO privato di oltre 100 mq., molto appartatato. Si compone di soggiorno-pranzo con bellissima zona cucina in muratura, bagno, ampio disimpegno con armadiatura, 2 letto e garage. Ampio giardino con barbeque. Risc. aut., clima, allarme. Consegna a breve.

SAN ROCCO XX In casa di sole 2 unità, appartamento con XX ingresso indip. di recente ristrutturazione completamente arredato, al piano terra: zona giorno con ang. cottura, reparto notte, bagno e cantina. Risc. aut., no spese di condominio. Attualmente locato. € XXXX

Classe ”G”

€ 85.000 tratt.

Classe “F”, EP 173,60

Rif. A15

Cl. energ. "E" ep. 126 kw/mq./anno

Rif. 0469 € 192.000

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€ 87.000