R&D 12 12 2019

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FREEPRESS n. 842

12-18 DICEMBRE 2019

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

TUTTO NATALE Il calendario degli eventi in provincia tra shopping e solidarietà, le spese dei principali Comuni e il pallavolista che non vuole giocare il 25 dicembre

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460


2 / VOCI

RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

PERIODICO DI INFORMAZIONE MULTICULTURALE

Testi Matteo Cavezzali

a cura di Associazione Onnivoro in collaborazione con il Comune di Ravenna

Storia di un’amicizia: Samir e Davide, l’uno guida per l’altro L’immigrato: «Quando sono arrivato lui è stato la mia mappa, ora che è malato io sono la sua» Ciao, mi chiamo Samir. Gli dico. Usciamo a fare due passi. Arriviamo fino alla stazione, poi facciamo i viali. Cos’è quella? Mi chiede. La stazione. Ah, bene. Mi risponde. È pronta la cena? Aggiunge. È presto per la cena, Davide. Ci sono tante macchine oggi. Hai visto quante macchine? Cosa ci fanno tutte questa macchine qui? È solo gente che va al lavoro, o a fare la spesa. È sempre così. Torniamo a casa. È pronta la cena? Chiede. È ancora presto. Davide è stata la prima persona che ho conosciuto a Ravenna. Siamo diventati buoni amici. Abbiamo la stessa età: 75 anni. Due bravi vecchietti. Davide non mi riconosce più. Non riconosce più i suoi figli. Non riconosce più sua moglie. Ogni mattina Davide rinasce, come se non fosse mai esistito niente prima. Da tre anni ha l’Alzheimer. È una malattia tremenda, ne avevo sentito parlare, ma finché non ti capita la sventura di conoscere una persona che ce l’ha non puoi capire che inferno sia. Camminavamo spesso assieme io e Davide. Era un grande camminatore. Lo è ancora in realtà, il

corpo non è affatto debilitato dalla malattia, però è pericoloso perché non riconosce i luoghi, le strade. Si perde. Una volta lo ha riportato a casa la polizia che lo ha trovato in stato confusionale che si aggirava per via Cilla. Come ci era arrivato fin là? Quel giorno ci siamo presi tutti molta paura. Da quella volta esce solo se accompagnato da uno di noi, a volte suo figlio, a volte sua moglie, spesso ci vado io. Mi piace uscire con lui, mi è sempre piaciuto, ma ora mi si spezza ogni volta il cuore. Parlare con lui è come scrivere sulla sabbia, le onde cancellano tutto. C’è solo una cosa che è rimasta nella sua memoria: la musica. Quando si siede davanti al pianoforte suona il jazz, i brani che aveva imparato da ragazzo… Autumn leaves, My funny Valentine, Fly me to the moon e le canta: “Na, na, na, na”. Ricorda le melodie, ma non le parole. Che grande mistero è la vita. Quando sono arrivato a Ravenna e non parlavo ancora italiano lui è stato il primo italiano con cui ho fatto amicizia. Per me la lingua italiana era ancora una melodia senza parole, proprio come quelle canzoni. Mi ha aiutato a orientarmi per la città. Non trovavo mai i posti che stavo cercando. La stazione, il centro per l’impiego, il Conad per fare la spesa. “Dritto”, ho imparato a dire, mi confondevo sempre con “dormito” e ogni volta scoppiavamo a ridere. Lui è stato la mia mappa di Ravenna, e ora io sono la sua. Ora è lui lo straniero che ogni mattina arriva in città come se non ci fosse mai stato prima e io gliela mostro, con le stesse parole che lui aveva usato per me. Lo porto alla tomba di Dante, davanti al liceo dove studiava da ragazzo, davanti agli uffici delle Assicurazioni Generali dove lavorava, nella panchina dei giardini Speyer dove ci siamo incontrati la prima volta. Dicono che mostrare i luoghi legati ai ricordi possa aiutare i malati di Alzheimer. Lo spero. Non so se conta, ma almeno sembra più sereno, e alla fine, è questa l’unica cosa che conta. Non avere paura. Quando il mondo attorno a te è irriconoscibile si ha una paura tremenda. Non so se assomigli o meno alla paura che avevo io quando sono arrivato. Non posso saperlo. Ero terrorizzato. Non capivo le cose che mi dicevano, non capivo perché certe cose andassero fatte in un modo anziché nel modo in cui ero abituato a farle io. Mi sentivo in una bolla e Davide mi ha aiutato ad uscirne. Luisa, la moglie di Davide, mi ringrazia ogni volta che passo a prenderlo per le nostre passeggiate, ma io sto solo restituendo quello che ho avuto, sono io a essere in debito con lui.

Samir e Davide

Ciao, mi chiamo Samir. Gli dico. Usciamo a fare due passi. Cos’è quella? Mi chiede. La stazione. Ma guarda, la stazione, qui? Sì Davide, è sempre stata qui. Chi è tutta questa gente in macchina? Cosa fanno? Niente di particolare, vanno a lavoro, tornano a casa. Tutto normale. Torniamo a casa. È pronta la cena? È ancora presto Davide, è ancora presto.


PUNTI DI VISTA / 3 12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

IL COMMENTO

SCATTO MATTO

L’OSSERVATORIO

Sport, religione e pubblico: triangolo complicato

Che bello, i candidati alle elezioni regionali

di Andrea Alberizia

di Moldenke

Succede che un pallavolista di 32 anni che gioca per il Ravenna nel massimo campionato italiano decide di scrivere una lettera aperta al Papa, tramite il quotidiano cattolico Avvenire, per chiedergli se può fare qualcosa perché lui non vuole giocare a Trento il 25 dicembre come prevede il calendario. La giornata è in programma per Santo Stefano e i ravennati sono di scena in trasferta ma la squadra locale ha chiesto e ottenuto l’anticipo di 24 ore a causa dell’indisponibilità dell’impianto (ne parliamo a pagina 18). L’uscita pubblica di Davide Saitta ha acceso il dibattito. Tra le reazioni suscitate c’è chi taglia corto dicendo che lo sportivo è semplicemente chiamato a fare il suo dovere di atleta professionista che fa quello di lavoro: giocare sotto rete. E come capita per tanti altri lavori, ogni tanto a qualcuno tocca il turno nei festivi. Se di lavoro fai lo sportivo, poi, lavorare nei festivi è di fatto la prassi: i campionati si giocano abitualmente di domenica che è la giornata in cui più gente è libera da impegni lavorativi e ha quindi più tempo libero per andare al palazzetto o allo stadio, garantendo pubblico allo spettacolo, quindi incassi, quindi anche lo stipendio degli atleti lavoratori (le partite che vedete in altri giorni della settimana non sono altro che un compromesso con le esigenze televisive per avere più pubblico sul divano e in sintesi altri incassi). Il paradosso è che se questo ragionamento – riassumibile con “può capitare di lavorare nei festivi qualunque cosa tu faccia” – si applicasse a tutti i lavori allora ci sarebbero meno persone con la domenica o il Natale liberi per assistere alle partite. Ma la lettera di Saitta finisce per toccare indirettamente un altro tema che forse è ancora più intrigante ai fini del dibattito. In questo caso l’appello arriva da un italiano che si definisce cristiano ed è un fervente credente cattolico. E se un atleta di un altro credo avesse scritto alla massima autorità della sua religione per chiedere la stessa cosa? Ad esempio, dal 23 aprile al 23 maggio ci sarà il ramadan: se un musulmano chiedesse di sospendere le competizioni nel periodo? E allora forse la soluzione sta nella libera scelta di ognuno. Sei credente e vuoi santificare le festività della tua religione? Lo specifichi nelle trattative per l’ingaggio. Io, cristiano, non gioco a Natale e Pasqua. Io, musulmano, non gioco durante il ramadan. Io, vattelapesca, non gioco nei giorni dispari. Chiamatela obiezione di coscienza, se vi pare. Le squadre faranno le loro valutazioni.

Finalmente entra nel vivo la campagna elettorale con i candidati ravennati alle elezioni regionali. A esaltarmi in particolare è il Movimento 5 Stelle, che è stato costretto a presentarsi dai suoi stessi, pochi, iscritti, senza neppure il coraggio di falsificare l’esito della votazione on line. Vi rendente conto: un partito che chiede ai suoi presunti elettori se presentarsi alle elezioni oppure no, che non è il caso, al momento, visto che siamo diventati lo zimbello di tutti? Ma il Movimento alla fine ci sarà, e proprio mentre sto scrivendo queste righe sta scegliendo i propri candidati, sempre sulla privatissima piattaforma. Quando avrete questo giornale in mano probabilmente saprete già i nomi dei candidati, ma sappiate che tra i papabili c’è anche la stessa che si presentò alle elezioni provinciali nel 2011 con una lista civica. Per fortuna che il ricambio, nei 5 Stelle, è quasi obbligato per altri fattori, tipo che il tuo candidato a sindaco (sempre nel 2011 a Ravenna) finisce con l’odiarti e oggi si presenta, ebbene sì, nella lista a supporto del Presidente della Regione uscente dei Pidioti, come vengono chiamati in gergo dai grullini, come vengono o meglio venivano chiamati a loro volta dai pidioti, e così via all’infinito. Nel frattempo circola un bellissimo video in cui l’assessore uscente ravennate si allaccia le scarpe e si mette la cravatta in casa sua, per farci vedere che in fondo è come noi e che lo dobbiamo votare, che non si sa mai che si ritrovi senza lavoro, mentre l’altro candidato del Pd di Ravenna spera che possa bastare essere andato così tante volte a trovare i lavoratori dell’offshore e l’altra consigliera uscente di Faenza la butta sulla simpatia, costruendo sui social una pagina di satira buona in cui parla di lei in terza persona specificando però che non è lei a gestirla. C’è poi anche una quarta candidata che nessuno conosce. Grande attesa invece per il centrodestra, dove spicca al momento l’unico vero berlusconiano italiano, vero idolo di tutti noi, che sarei felice di vedere eletto, ipotesi comunque fortunatamente impossibile.

APERITIVI

PICCOLA RISTORAZIONE

Questa macrofotografia insettivora ci è stata inviata da una lettrice (supponiamo vegana) accompagnata da una nota: «Stamattina mentre stavo scrostando l’auto dal ghiaccio mi sono accorta di questa meravigliosa creatura incredibilmente sopravvissuta al gelo aggrappata ad una ruota. Non sono partita prima di averla scostata per paura di schiacciarla». Bel gesto. Vista la stagione chissà se riuscirà a sopravvivere al Natale [foto di Giuseppina G., Ravenna]. Cari lettori aspettiamo anche i vostri “scatti matti”. Inviateli in redazione!

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVIII - n. 842 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Vincenzo Benini, Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Redazione: tel. 0544 271068 Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

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4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

ELEZIONI REGIONALI/1

Ancarani (Forza Italia): «Mi rivolgo al non voto e a chi cerca un partito liberale non sovranista» Il capogruppo comunale, volto storico degli azzurri, si candida in un momento particolarmente critico per il suo partito: «Credo che Borgonzoni sia la candidata migliore. Abbiamo bisogno di liberarci dal Pd e dai suoi metodi»

Alberto Ancarani, avvocato, classe 1982, è ormai il volto storico di Forza Italia a Ravenna, un volto che sarà messo a disposizione del partito anche nella tornata del 26 gennaio con la sua candidatura a capolista per la Provincia di Ravenna. Il tutto in un frangente a dir poco difficile del partito, alleato a due forze in grande esplosione come la Lega e Fratelli d'Italia. Ancarani, è andato a sentire Salvini a Ravenna? «Io non faccio parte della Lega, vado a eventi di quel partito solo quando c'è la mia candidata alla Presidenza, Lucia Borgonzoni. In quel caso c'era solo Salvini». Ma le piace lo stile di Salvini che sta appunto personalizzando molto la campagna elettorale su di sé, anche nella comunicazione? «Ogni metodo che porti a battere la sinistra, se è utile, a me piace». Ma in fondo, perché i cittadini dell'Emilia-Romagna dovrebbero aver voglia di cambiare una Regione che è nelle prime posizioni di tutti gli in-

dicatori economici e relativi alla qualità dei servizi erogati? «Il punto è che queste classifiche sono ottime nonostante il Pd, non grazie a chi governa la regione. Abbiamo bisogno di avere più libertà, di liberarci dal Pd e dai suoi modi di governare, dai dirigenti della sanità al controllo che hanno sulle associazioni di categoria. Gli indici non sono neces-

sariamente un vanto di chi governa, ci si può chiedere invece perché non siano più alti, se non ci sia invece qualcuno che frena la crescita. La prospettiva va ribaltata». Ma quindi di chi è il merito? Dobbiamo pensare che gli emiliano-romagnoli in quanto tali siano migliori di altri? «Noi abbiamo una serie di re-

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quisiti di partenza che con un’ulteriore immissione di energia ci potrebbero far mettere la freccia di sorpasso in maniera ancora più intensa. In generale, il ricambio nella classe dirigente, il fatto di togliere certezze a chi è abituato ad avere il potere è un'operazione salutare sempre». Tra le critiche che vi vengono fatte c'è però proprio quella della Borgonzoni, considerata candidata debole, senza esperienza. Lei come la pensa? «Non solo la ritengo la candidata giusta, ma mi chiedo anche: quali esperienze aveva Bonaccini cinque anni fa quando fu eletto? Aveva fatto l'assessore comunale e il consigliere regionale. Borgonzoni è senatrice ed è stata anche sottosegretario di Stato. In cosa questa esperienza può valere meno di quella di Bonaccini di cinque anni fa?». Dicono che non conosca la Regione... «La Borgonzoni non avendo fatto la presidente della Regione negli ultimi 5 anni e non essendo consigliera uscente probabilmente conosce meno dettagli di qualcuno che negli ultimi dieci anni se n'è occupato. Del resto, aveva altri incarichi. Tutto qui». Il momento è difficile per Forza Italia. Le fanno paura le liste civiche e in particolare le nuove forze che andranno nella Lista Bonaccini, tra cui renziani e calendiani? «Non mi preoccupano Italia Viva, Italia in Comune o quella realtà lì. Noi siamo una forza di centrodestra liberale non sovranista e ci candidiamo a governare con i sovranisti. Mi pare un punto di equilibrio che funziona, come dimostrano le alleanze sui territori. Puntiamo a un elettorato più attento, che non si accontenta di annunci e programmi del “tutto e subito” che tagliano un po’ con l’accetta i problemi. Il nostro è un approccio più riflessivo, che non vuole risposte semplici a problemi complessi. Oggi abbiamo alcune difficoltà, dovute a uno “sbiadimento” del marchio e la mia scelta di metterci la faccia è un messaggio per dire che vogliamo ridare tono a quei colori, ci stiamo lavorando». Sembra di capire che quindi temete soprattutto gli alleati nelle urne... «Io cerco voti nel non voto, chi ha lasciato Forza Italia per la Lega o Fratelli d’Italia è evidente che si pone in una prospettiva

con connotati meno liberali e più sovranisti». Dato il meccanismo elettorale, per lei l'elezione sarà difficile. E le preferenze, si sa, sono legate indissolubilmente al successo innanzitutto della lista. Cosa la spinge dunque in questa avventura? «Innanzitutto voglio dare il mio contributo alla vittoria del centrodestra e anche al mio partito. Il fatto che i dirigenti storici ci mettano la faccia proprio in questo momento mi sembra un segnale importante, stiamo lavorando per ridare lustro al marchio...». Crede davvero nella vittoria? «Ci sono motivi per essere molto ottimisti». Cosa ne pensa delle sardine? «Non credo alla sponteità dei capi delle sardine, ma a quella della povera gente che è andata in piazza. Va però anche detto che in piazza c’è andata gente che comunque sarebbe andata a votare per Bonaccini o per una lista in appoggio o comunque a sinistra». Però alla compagna di Berlusconi, Francesca Pascale, piacciono... «La compagna di Berlusconi non è una dirigente di Forza Italia. Personalmente non sono d’accordo con lei, del resto non sono nemmeno sovranista, ma ritengo ugualmente ci siano le condizioni per allearsi». E la Nutella? La mangia nonostante le nocciole turche? Sembra ormai questo un tema scottante... «A me piace moltissimo spalmata sulla piadina romagnola. Aldilà della provocazione, riconosco che la campagna elettorale è molto spostata su temi molti nazionali e dovrebbe invece essere anche su temi del quotidiano amministrativo. Cosa ne pensiamo dell’Ausl della Romagna? Del sistema della raccolta dei rifiuti? Se ne sta parlando poco e in parte me ne dispiaccio. Ma è anche vero che questi sono temi forse per addetti ai lavori». Quanto può favorirvi il fatto di aver incentrato parte della campagna su temi nazionali e in particolare sul futuro del governo nazionale? «Personalmente sarei felicissimo di vincere in Emilia-Romagna e contemporaneamente mandare a casa il governo giallorosso. A patto naturalmente che poi non ne torni uno gialloverde...». Federica Angelini


POLITICA / 5 12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

ELEZIONI REGIONALI/2

Gardin (Lega): «Se vinciamo noi meno tasse, sanità più efficiente e vera autonomia» La segretaria provinciale nella rosa dei possibili candidati per il Carroccio alla tornata del 26 gennaio Ma i nomi non sono ancora stati resi noti: «Aspettiamo la decisione di Salvini»

Protagonista indiscussa di questa campagna elettorale è la Lega di Salvini che esprime la candidata Lucia Borgonzoni, l'unica a potersela giocare con il presidente in carica e ricandidato Stefano Bonaccini del Pd (e sostenuto da una coalizione del centrosinistra). Salvini stesso sta battendo la regione palmo a palmo, era a Ravenna lo scorso 5 dicembre a inaugurare la nuova sede del partito in pieno centro. Samantha Gardin è la segretaria provinciale da 5 anni e l'abbiamo sentita in attesa dell'ufficializzazione dei candidati del Carroccio per la circoscrizione di Ravenna. Gardin, quando avremo i nomi dei quattro candidati? «Abbiamo proposto una rosa di nomi. Jacopo Morrone (segretario Lega Romagna, ndr) ha scelto le persone più meritevoli per l'attività fatta in provincia. Ora aspettiamo la decisione finale di Salvini». Lei è in questa rosa? «Io ho dato la mia disponibilità, sono anni del resto che lavoro sulla provincia». E Andrea Liverani, il consigliere uscente? Che peraltro sembra aver già iniziato la sua campagna... «Liverani sta soprattutto raccontando la sua esperienza sul locale degli ultimi cinque anni, come è stato chiesto di fare a tutti noi (prossimo appuntamento a Lugo il 15 dicembre alla Vineria Rossini, alle 17.30, ndr)». Eppure resta la sensazione che voi della Lega parliate soprattutto di governo a Roma e Bonaccini invece di Emilia-Romagna. Ma qual è la vostra idea di regione per il futuro? «In realtà abbiamo un programma articolato, che ho contribuito anche io a stilare, incentrato proprio sulla risoluzione di problemi locali, dal dissesto idrogeologico alla riapertura delle liste per le visite mediche in sanità che Bonaccini ha chiuso per fare tornare i risultati. Chi va a prenotare adesso sa bene che spesso è costretto a rivolgersi al privato». Vuole quindi dire che se vincesse la Lega non avremmo ancora più privato in sanità, come in Lombardia? «Per la sanità abbiamo le strutture, dobbiamo formare e assumere medici e infermieri, per riaprire le liste e ridare vitalità agli ospedali. E bisogna aumentare i posti letto». Ma la formazione dei medici non è tema da governo nazionale? Inoltre, tutto questo significherebbe aumentare la spesa. Dove sono le risorse? E come spiega comunque che oggi la Regione sia quella che accoglie più pazienti dal resto d'Italia? «Io non ho detto che non abbiamo medici bravi, ma che non sono abbastanza. Ho parlato con molti di loro che mi hanno spiegato come ci siano diverse situazioni di disorganizzazione su cui si può intervenire. E la Regione le risorse le ha, bisogna vedere come vengono spese. Sulla formazione, la sanità è una materia concorrente tra Stato e Regioni: il tema del numero di medici va posto con più convinzione». A proposito di rapporto Stato-Regioni, almeno una cosa vi sarà piaciuta di Bonaccini: la richiesta d'autonomia che non a caso non piace alla sinistra... «Il problema con la proposta di Bonaccini è che ci porta all'autonomia senza valutarne i costi, senza aver calcolato quanto rimarrà sul territorio perché non ha chiesto il residuo fiscale a differenza di Veneto e Lombardia. Non esiste un piano finanziario, e potrebbe essere pericoloso. Alle nostre richieste sui costi dell'operazione non ha mai risposto. Ha voluto inseguire Lombardia e Veneto, ma in modo pericoloso». Quindi se doveste vincere voi, chiederete un'autonomia maggiore anche dal punto di vista fiscale? «Esatto. L'autonomia serve, soprattutto per snellire l'incredibile burocrazia che si sovrappone tra i vari enti».

ne, snellezza, riduzione della tassazione sennò non andiamo avanti». Soddisfatta dell'evento con Salvini per l'inaugurazione della sede a Ravenna? Le sardine in Darsena vi hanno un po' rovinato la festa? «Molto soddisfatta, anche se purtroppo l'accesso da piazza dell'Aquila è stato chiuso per la presenza di contestatori tra centi sociali e sardine...». Ma no, le sardine erano in Darsena, ed erano tante. C'è chi dice che Salvini stia cercando di evitarle... Samantha Gardin e «Non ha senso andare allo scontro. Noi facLucia Borgonzoni ciamo la nostra campagna sui temi, loro non vanno oltre la protesta. Non mi interessano proprio». Conferma la presenza di Salvini il 5 gennaio a Faenza? Anche Bonaccini promette una regione più "sem«Non sono ancora in grado di confermare nulla, la sua plice"... agenda è pienissima e può cambiare». «E perché non l'ha fatto fino ad adesso? La situazione anA Faenza a maggio ci saranno anche le amministrazi è andata peggiorando, lo posso testimoniare anche da tive. Cinque anni fa avete sfiorato l'impresa al ballotcommercialista». taggio. Come ci arrivate nel 2020? Sul fronte tasse, avete promesso una riduzione... «Stavolta ce la portiamo a casa. I ragazzi sul territorio «Sì, Irpef regionale subito e Irap. Può sembrare poco ma è hanno fatto un ottimo lavoro e c’è una bella sezione. Finite uno sgravio alle aziende di un miliardo e mezzo». le Regionali, si partirà con Faenza». Spostandoci sull'aspetto più politico, cosa si aspetDomanda d'obbligo dopo che il suo segretario nata dalla coalizione? Sembra che Fratelli d'Italia sia in zionale l'ha fatta diventare una questione internaforte crescita, vi preoccupa? zionale: ma lei mangia Nutella? «Ci sarà qualche travaso di voti, ma fondamentalmente «(Ride) Non amo i dolci, non ne mangio più da tempo». abbiamo un elettorato diverso. Il nostro va dall’operaio alFederica Angelini l’industriale, all’imprenditore che chiede più semplificazio-

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6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

ELEZIONI REGIONALI/3

Comunisti, europeisti, sovranisti, antivaccinisti: la raccolta firme di chi ci prova per la prima volta Per le liste che non hanno già rappresentanti in consiglio regionale servono almeno 500 persone in provincia pronte a sottoscrivere simbolo e candidati. Tra chi ha già superato il numero richiesto ci sono Pap e Movimento 3V di Federica Angelini

Chi non ha già un gruppo consiliare insediato o un consigliere, per presentarsi alle elezioni regionali del 26 gennaio deve riuscire a raccogliere le firme in almeno cinque province. Il numero, rispetto al passato, è stato dimezzato e oggi per il territorio ravennate sono richieste 500 firme valide. Sono diversi i simboli impegnati in questa operazione con la scadenza ultima comune del 24 dicembre. Tra questi c’è l’unica falce e martello che comparirà sulla scheda, il Partito Comunista (Pc) di Marco Rizzo. A Ravenna la federazione si sta strutturando e la raccolta quindi non è cosa semplice ma al mercato non mancano i banchetti, ci spiega Canzio Visentin, capolista nella circoscrizione ravennate nonché rappresentante legale e tesoriere del partito a livello nazionale. Un partito comunista, dunque, che si distingue dalle altre forze radicali di sinistra per «l’assoluta e totale negazione di qualsiasi mediazione con il Pd, responsabile di un massacro nei confronti dei diritti dei lavoratori, anche pubblici». Precariato, sistema dei subappalti, sanità tra i temi formi di questo partito che alle ultime Europee in provincia di Ravenna riuscì a ottenere l’1,3 percento. A prescindere dalle elezioni, la raccolta firme, spiega ancora Visentin «è un momento per noi irrinunciabile per radicare il partito sul territorio». Oltre a lui, i candidati ravennati sono Tito Gambi (dalla giovanile dl partito) e Arianna Ballotta. Sempre a sinistra, se L’Altra Emilia Romagna (supportata da Pci e Prc e sempre alternativi al Pd) non ha bisogno di raccogliere firme in quanto già presente in consiglio regionale, Potere al Popolo (Pap) ha già raggiunto l’obiettivo su Ravenna. «Siamo a 640 firme e abbiamo deciso di fermarci» racconta Gabriele Abrotini che sarà capolista (gli altri candidati sono Andrea Casadio, Roberto Gentilini e Lo-

renza Milesi), e che, all’obiezione del voto utile e del rischio di favorire la destra con la propria presenza spiega: «Noi in realtà vogliamo proprio andare a cercare l’elettorato operaio che è passato alla Lega, che ha perso rappresentanza a sinistra. Chi vota noi non voterebbe Pd per nessuna ragione al mondo». Pd e Lega dunque sono la stessa cosa? «No, ma non sono nemmeno troppo differenti nelle politiche di precarizzazione del lavoro e di liberismo economico». Un’altra lista che ha già superato le 600 firme e ha chiuso la raccolta è quella civica del Movimento 3V Vaccini Vogliamo Verità, che chiede l’abolizione dell’obbligo vaccinale . Un segnale importante, da tutto il territorio. «Abbiamo fatto le raccolte in modo capillare nei comuni e qualche banchetto a Faenza, ma l’adesione è stata piuttosto uniforme. Abbiamo riscontrato un interesse diffuso» ci spiega la faentina Elena Fabbri, capolista a Ravenna (gli altri candidati sono Fabio Servidei, Ugo D’Alberto e Maria Luisa Biolcati Rinaldi). Il Movimento 3 V si autodefinisce un «partito di popolo costituito da cittadini con spirito civico». Chi invece è ancora impegnato è un altro simbolo alla prima contesa da queste parti, il Fsi, Fronte Sovranista Italiano che corre anch’esso da solo. «Siamo un partito – ci raccontano – nato nel 2016, dopo un’intensa attività divulgativa e formativa. Ci stiamo presentando alle elezioni re-

I banchetti per la raccolta firme di Potere al Popolo e, nella pagina a fianco, Fsi

gionali e intendiamo partecipare alle prossime politiche». L’obiettivo dichiarato è quello di «realizzare il programma economico previsto dalla nostra Costituzione e oggi vietato dall'adesione all'Unione Europea». E parlano di «natura antidemocratica» e «irriformabilità» della Ue. È possibile sottoscrivere per la presentazione della lista recandosi in orario d’ufficio in qualsiasi sede dei Comuni della provincia di Ravenna, incluse le sedi del decentramento, o a un banchetto. Capolista è Alessandro Bucci, Eva Germani, Matteo Rossini e Barbara Monti. Per un partito antieuropeista, ce ne sono altri che hanno invece l’europeismo nel Dna, che stanno raccogliendo firme


POLITICA / 7 12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

AGENDA ELETTORALE/1 Nel centrosinistra si presenta la lista +Europa, Psi e Pri

AGENDA ELETTORALE/2 Elly Schlein e Vasco Errani con Coraggiosa per Bonaccini

AGENDA ELETTORALE/3 Appuntamenti con i candidati Pd Gianni Bessi e Andrea Corsini

Venerdì 13 dicembre alle 11 si presenta la lista che mette insieme +Europa, Psi e Pri, in supporto a Stefano Bonaccini, per le regionali del 26 gennaio. Appuntamento al Salone dei Mosaici (via XI Febbraio) per conoscere anche i quattro candidati che sono: Eleonora Tazzari, Stefano Ravaglia, Gabriele Armuzzi e Laura Beltrami.

Domenica 15 dicembre alle 10 al Grand Hotel Mattei appuntamento con la lista di sinistra che sostiene Bonaccini “Coraggiosa” appoggiata anche da Sinistra Italiana, Sinistra per Ravenna e Mdp. Un incontro per discutere dei temi che riguardano la regione insieme a studenti, lavoratori, associazioni di volontariato. Saranno presenti Elly Schlein e Vasco Errani.

Gianni Bessi, consigliere uscente e candidato Pd, il 16 dicembre alle 18 sarà alla proiezione del documentario su Zaccagnini in piazza Arcivescovado 2 e il 18 dicembre alle 17.30 al Circolo Cà Bosco con gli agricoltori. L’assessore regionale e candidato consigliere Andrea Corsini incontra gli elettori al Darsenale, a Ravenna, per un brindisi il 15 dicembre alle 17.30.

e che, a differenze delle liste precedenti, sono in coalizione con il Pd e quindi non devono affrontare l’ostacolo del 3 percento alle elezioni. Volt, che già aveva tentato l’impresa alle europee, sta concludendo la raccolta firme «Speriamo

di superare la soglia il 14 dicembre, quando avremo un banchetto dalle 10 alle 12 in piazza Einaudi. Molte ne abbiamo raccolte anche sabato 7 dicembre alla manifestazione per Bonaccini. All’inizio ci chiedevano tutti “chi siete”, ma le persone sono attirate dal nome e dal simbolo» ci dice Erbin Berisha. Ma che ci fa un partito transnazionale a un’elezione amministrativa? «Volt ha l’obiettivo di presentarsi a tutti i livelli, per questo eravamo a Novi Ligure e ci presentiamo alle Regionali. Le elezioni di Faenza? Stiamo valutando, sarebbe interessante». I candidati sono Emanuela Serri, Francesco Vuocolo e Luca Conficconi. Europeista fin dal nome è la lista +Europa che, sulla scia anche dell’esperienza alle Europee, si presenta questa volta con dentro due simboli storici che potrebbero fare la differenza, almeno da queste parti, il Psi e soprattutto il Pri. A coordinare la lista è Nevio Salimbeni che non sarà però candidato e che annuncia anche la nascita di un comitato di +Europa in provincia di Ravenna dopo le elezioni. «È un’operazione che vuole mettere insieme forze dalla forte identità europeista, laica liberale, una lista liberal-democratica sul modello europeo». L’accordo con Bonaccini è arrivato tardi anche perché non sarebbe stato accettabile per +Europa alcun accordo con i «populisti grillini». E Calenda? «Siamo su posizioni vicine, ma hanno fatto la scelta di non presentare il simbolo. In futuro chissà, l’obiettivo di +Europa è anche quello di contenitore, perché se quest’area che esiste e oggi è tanto frammentata non trova un collante rischia di non contare poi a sufficienza». Intanto, di sicuro a Ravenna la lista conta anche sui numeri importanti dei repubblicani e sull’attrattività del simbolo dell’edera (vedi box sopra). Sempre nella coalizione di Bonaccini correranno, un po’ a sorpresa, anche i Verdi grazie a un accordo stretto di re-

cente. Come le altre liste alleate, potranno sicuramente contare sull’aiuto del partito principale, ma le firme vanno raccolte. Il capolista per la circoscrizione di Ravenna, che sta seguendo anche questo passaggio, è un volto noto sia del mondo ambientalista sia del mondo legato alla pedagogia più innovativa e sperimentale: Roberto Papetti, autore di libri per ragazzi, per trent’anni a capo del centro La Lucertola, educatore ambientale. «Ho accettato di metterci la faccia perché sono convinto che stiamo vivendo la seconda ondata ecologica in Italia e voglio solo aiutare i movimenti ecologisti, ho solo una ragione leale». Papetti peraltro non nasconde i malumori nel mondo ambientalista dopo le ultime vicende del territorio (valle della Canna in primis), ma resto convinto che sia bene provarci. Con lui sono candidati Linda Maggiori, Dino Tartagni e Fernanda Useri. Naturalmente le firme sono da raccogliere anche per le liste dei due presidenti, ma per loro problemi davvero non ce ne possono essere, potendo appunto contare sul sostegno dei colleghi di coalizione forse più che tutte le altre. Possono invece presentarsi senza raccogliere firme le altre liste che parteciperanno alla corsa: il Movimento 5Stelle, nella coalizione del centrosinistra il Pd e Coraggiosa, nel centrodestra Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia. In tutto ci saranno infatti sedici liste per otto candidati alla presidenza.

Nella sinistra non alleata al Pd, oltre a Pap e L’Altra Emilia-Romagna è pronto a presentarsi anche il Pc di Rizzo


8 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

ELEZIONI REGIONALI/5 ELEZIONI REGIONALI/4 A Ravenna migliaia di sardine e centinaia per Salvini. Ora tutti a Faenza il 5 gennaio? Alla fine, nella sfida in salsa ravennate sardine-Salvini del 5 dicembre, hanno vinto i pesciolini. Quanti fossero esattamente, data l’infelice ubicazione senza piazza, difficile dirlo, forse effettivamente 7mila come è stato detto da loro stessi, forse un po’ meno. Di certo meno erano i supporter del Capitano che ha scelto Ravenna per lanciare il tormentone che ha monopolizzato il dibattito nazionale per qualche giorno: le nocciole turche nella Nutella. (Per chi fosse interessato su www.ravennaedintorni.it i report di entrambi gli eventi nel dettaglio). Ora il prossimo appuntamento annunciato, sia per Salvini e di conseguenza per le sardine, è il 5 gennaio alla Nott de biso’ di Faenza. Salvo sorprese, ovviamente. Ultimamente pare che il leader della Lega preferisca muoversi con preavvisi molto più brevi del solito.

L’ex grillino Vandini si candida nella lista Bonaccini L’ex consigliere oggi con Pizzarotti: «Centrosinistra più competente»

Dalle voci di corridoio all’ufficialità. Pietro Vandini sarà candidato nella lista Bonaccini alle Regionali, in quota Italia in Comune, il movimento fondato dall’ex grillino Federico Pizzarotti, di cui Vandini è referente locale e sarà l’unico dei quattro candidati della provincia di Ravenna.Classe 1979, ex consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Vandini è stato il primo, e finora unico, a candidarsi a sindaco a Ravenna (nel 2011) con il movimento di Beppe Grillo, da cui poi si è allontanato in aperta polemica al termine del mandato. Con un’esperienza politica di dieci anni alle spalle, per lavoro si occupa di sicurezza sul lavoro, salute e ambiente e segue, per il gruppo Gvm, oltre 6000 lavoratori su questi temi. Vandini, lei ha iniziato a far politica proprio con le Regionali, sostenendo allora Giovanni Favia contro il candidato del Pd dieci anni fa. E oggi è in una lista a sostegno del candidato del Pd… cosa è successo? «Ho iniziato il mio percorso in politica nel Movimento perché ero convinto che fosse necessario superare la tradizionale divisione in due blocchi contrapposti, ma poi nel Movimento sappiamo bene cosa è successo e oggi quindi mi sono convinto che non sia possibile creare un’alternativa politica dal nulla ai classici partiti tradizionali, il Movimento dieci anni ebbe un’occasione secondo me irripetibile. Quindi oggi per fare politica e portare avanti le istanze in cui credi devi individuare le realtà esistenti dove ci sono gli spazi per farlo». Ed è per questo che ha scelto di schierarsi con il centrosinistra? «Non per ragioni ideologiche che non mi appartengono, ma per una questione di competenza. Credo che ci sia una differenza abissale tra la serietà della proposta del centrosinistra e quella del centrodestra, che peraltro non ho ancora capito che idea di regione abbia, non vedo al momento veri contenuti». Dentro la lista del Presidente ci saranno anche candidati renziani e di altre provenienze politiche, l’elezioni di un consigliere sarà difficile se non impossibile. Quindi sarà soprattutto una conta interna? Scrivere il suo nome di fatto sarà, soprattutto, un modo per votare il progetto di Pizzarotti… «È vero, non sto pensando all’elezione, sto pensando di dare un contributo al progetto di Federico in cui credo. E certo, sarà anche una conta, sarà un po’ un modo per capire quanto pesano le forze in gioco. Scegliere di darmi la preferenza sarà anche un segnale al Pd stesso, ma anche a tutti i partiti nati da scissioni del Pd, visto che io rappresento una figura più civica». (fe. an.)


ECONOMIA / 9 12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

IMPRESE

Dati Cna: le tasse pesano fino al 61 percento dei bilanci L’associazione di categoria analizza le differenze sui tributi nei vari comuni: a Faenza un’azienda lavora per lo Stato fino al 21 luglio, a Cervia fino al 12 agosto

Un alleggerimento della pressione fiscale che pesa per il 59,1 percento dei ricavi delle imprese, un fisco trasparente e semplice che non scoraggi l’iniziativa d’impresa e riduca le complicanze dovute alla differenza di tassazione che varia da comune a comune. Da queste richieste parte l’analisi della Cna sui diciotto comuni ravennati. Per ognuno di loro è stato stimato il peso complessivo delle tasse e il “tax free day”, vale a dire il giorno in cui le aziende si “liberano” del peso fiscale e cominciano a lavorare per guadagnare. Faenza , Ravenna, Lugo e Cervia: questi i territori presenti nell’analisi della Cna nazionale, presentata del responsabile Politiche Fiscali Claudio Carpentieri. Faenza è la città più virtuosa: al 14esimo posto nazionale le tasse pesano per il 55,7 per cento e la “liberazione” è fissata al 21 luglio 2019. Segue Ravenna (58,6 per cento, tax free day al primo agosto, 55esima posizione). Al 59esimo posto troviamo Lugo (59,2 per cento, tax free day il 3 agosto) e, infine, Cervia dove il peso delle tasse arriva al 61,6 per cento e in cui i commercianti lavorano fino al 12 agosto per pagarla. «È evidente – sottolinea la Cna – la differenza nella tassazione locale, non solo nei Comuni di quest’area: basti pensare che tra il primo e l’ultimo in classifica ci sono 62 giorni di distanza». Tutto ciò «mette in evidenza l’esigenza di una tassazione più equa e di una semplificazione generale. Servono interventi di riduzione dell’Irpe, la riduzione e la completa deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali, una più omogenea attribuzione dei valori catastali, l’agevolazione dei passaggi generazionali delle imprese individuali e, infine un uso intelligente della fatturazione elettronica per sgravare le imprese degli oneri dei controlli». Invitato alla presentazione dello studio, il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ha affermato che nel 2020 non ci saranno incrementi nell’imposizione fiscale perché la disponibilità di risorse e le campagne di fundraising messe in campo sono sufficienti a sostenere il piano degli investimenti e a confermare la qualità dei servizi. Per il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, è importante proseguire con la politica di sobrietà iniziata da qualche anno, che ha permesso di ridurre il debito del Comune aumentando la qualità dei servizi offerti. Il sindaco di Lugo Davide Ranalli ha spiegato come l’impianto fiscale di un Comune non può essere incoerente con quello dei comuni vicini, soprattutto nel caso delle Unioni di Comuni: ogni azione va ponderata in una visione di insieme. Infine, il vicesindaco di Cervia, Gabriele Armuzzi, ha sottolineato l’importanza del confronto con le associazioni e le parti sociali in genere.

SINDACATI

La città manfreda è al 14esimo posto nella classifica nazionale

Nel capoluogo il tax free day arriva l’1 agosto, 55esima in Italia

SAMA NUOVO SEGRETARIO PROVINCIALE DELLA UIL Carlo Sama è il nuovo segretario generale della Uil in provincia di Ravenna e subentra a Riberto Neri. Il passaggio di consegne è avvenuto nel corso del consiglio territoriale che si è svolto il 5 dicembre, all’hotel Cube, alla presenza del segretario generale dell’Emilia-Romagna Giuliano Zignani e del segretario generale aggiunto nazionale Pierpaolo Bombardieri. Sama, già segretario confederale con delega all’organizzazione, eletto all’unanimità, ha iniziato la propria attività sindacale nel contesto del settore del commercio, turismo e servizi acquisendo in seguito competenze e conoscenze organizzative rilevanti per la struttura della Uil di Ravenna che con oltre 28.000 iscritti è fortemente radicata nel territorio. «Sono onorato e orgoglioso – ha detto il neoeletto Sama – del nuovo incarico. Oggi sempre di più sono necessarie politiche di coesione di tutti i settori del mondo del lavoro che costituiscono il vero valore aggiunto di un sindacato confederale come la Uil che da tempo orienta la propria visione al miglioramento generale delle condizioni di lavoro, alla equità fiscale e agli aspetti sociali».

RIFIUTI Nel forese raccolta differenziata dal 46 all’82 percento in sei mesi La raccolta differenziata dei rifiuti nel forese del comune di Ravenna è passata dal 46 percento all’82 in sei mesi. È l’effetto della riorganizzazione del sistema porta a porta partita a maggio e dopo un semestre arrivata pressoché a regime. Grazie anche ai dati molto positivi ottenuti nelle frazioni del forese, la raccolta differenziata media sul territorio ravennate su base annua è aumentata dal 55,36 al 59,12 percento, puntando a superare la soglia del 60 percento entro fine anno. Sono dati forniti da Hera che fa sapere anche la programmazione futura: il nuovo sistema di raccolta entro il 2021 sarà esteso progressivamente a tutto il territorio del comune, quindi anche in città nel capoluogo. Le utenze coinvolte dalla modifica dei servizi di raccolta nelle frazioni del forese sono state 14.282, di cui oltre 1.100 non domestiche (203 delle quali nelle zone artigianali, dove è stato introdotto il porta a porta integrale per tutti i tipi di rifiuto). A queste vanno aggiunte altre 6.800 famiglie e 520 attività delle aree rurali del forese coinvolte nella limitazione dei conferimenti dei rifiuti indifferenziati e promozione del compostaggio domestico.

CONTI PUBBLICI

LUGO, PREVISIONE 2020: 6 MLN DI INVESTIMENTI Dal 2014 il debito del Comune sceso da 1.360 a 891 euro per abitante Attenzione alla riqualificazione del centro e alla viabilità, senza dimenticare la scuola, l’ambiente, lo sport e la cultura. Sono gli obiettivi del bilancio di previsione 2020-2022 del Comune di Lugo. Il bilancio è stato presentato in conferenza stampa martedì 3 dicembre nel Salone Estense della Rocca. Il Comune di Lugo prevede di sostenere 6.077.898 euro di investimenti nel 2020, tra risorse riferite a investimenti del 2020 e riguardanti investimenti di competenza degli anni precedenti ma che si finiranno nel 2020. Gli investimenti riguarderanno la manutenzione straordinaria di immobili comunali, interventi per la sicurezza sismica di edifici pubblici e storici e scuole, manutenzione delle strade e del verde e realizzazione dei nuovi bacini di laminazione. Tra i punti previsti dal Documento unico di programmazione c’è la riqualificazione del centro storico e del patrimonio cittadino. Proseguiranno i restauri della Rocca Estense, Villa Malerbi, Museo Baracca, Casa Rossini e Teatro Rossini. Inoltre, sono in programma la progettazione degli interventi di adeguamento sismico del campanile del complesso di San Domenico e al centro sociale “Il Tondo”, il completamento dei lavori di rifacimento di piazza Savonarola e la manutenzione straordinaria degli impianti di riscaldamento e centrali termiche, compreso quella di Voltana. In programma anche interventi per la messa in sicurezza della copertura dell’ala nord di Palazzo Rossi e l’ampliamento degli impianti di videosorveglianza. Si prevedono inoltre 500mila euro di investimento per Acer, che saranno usati per la manutenzione dell’edilizia popolare. Attenzione anche all’edilizia scolastica con investimenti per la scuola di San Potito, l’elementare di San Bernardino e la materna Capucci. In programma anche la ristrutturazione della palestra della scuola media “Francesco Baracca”, l’adeguamento sismico della palestra della scuola media “Silvestro Gherardi” e la realizzazione degli impianti di prevenzione incendi nel plesso scolastico di Voltana. Particolare cura sarà dedicata alla manutenzione del sistema di viabilità. In programma la manutenzione delle strade e della segnaletica, oltre alla realizzazione dei percorsi casa/scuola per una rete di piste ciclabili e percorsi promiscui che colleghi le scuole del territorio. Sono previste, inoltre, la conclusione del fosso a Lugo Sud e la realizzazione dei bacini di laminazione a Lugo Sud e a Lugo Nord. Il Comune di Lugo non dimentica la cultura con la tutela e la valorizzazione dei suoi beni e delle attività connesse. Proseguirà il progetto di restauro e digitalizzazione dei fondi archivistici “Balilla Pratella” e “Francesco Baracca”, in collaborazione con l’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione EmiliaRomagna (Ibacn). È prevista entro la fine del 2020 la riapertura del Teatro Rossini, interessato da interventi antisismici e di restauro. Per quanto riguarda le azioni di promozione urbana, oltre alla collaborazione con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per la valorizzazione del territorio, sarà portato avanti il rapporto con il consorzio AnimaLugo e con le associazioni economiche e di volontariato, per la realizzazione di molti eventi di qualità. Per quanto riguarda il debito del Comune, dal 2014 è stato ridotto del 30 percento, passando da 1.360 euro per abitante del 2014 a 890,91 euro del 2019. Non sono inoltre previsti incrementi di imposte e tasse.


10 / ECONOMIA / COOPERAZIONE RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

RISTORAZIONE

Il fatturato di Gemos supera i 50 milioni, nel 2020 avrà 1.300 lavoratori L’azienda di Faenza nell’anno che si chiude si è fusa per incorporazione con la bolognese Avendo Il 2019 porta nel bilancio di Gemos oltre 50 milioni di fatturato e 1.122 lavoratori, di cui 700 soci. Sono i numeri di fine anno che caratterizzano il lavoro della cooperativa di ristorazione con sede a Faenza ma operativa in diverse regioni d’Italia e anche all’estero con la società Gemos Balkans. «Questi dodici mesi sono stati caratterizzati da diversi progetti – afferma il direttore Marco Placci –, uno su tutti la fusione per incorporazione con Avendo, società di ristorazione del bolognese, che diventerà operativa a gennaio 2020. Un’operazione che ci vedrà impegnati in un processo di riorganizzazione interna importante in modo da poter essere più efficienti nel gestire una nuova realtà con quasi 70 milioni di euro di fatturato e oltre 1.300 lavoratori». Oltre al progetto Avendo la cooperativa si è impegnata nel corso dell’anno nell’acquisizione di nuove commesse: «Abbiamo vinto due gare d’appalto importanti – continua Placci –. Una riguarda la ristorazione scolastica del comune di San Lazzaro di Savena, il cui servizio è già operativo, e l’altra il bando indetto da Intercet-Er per la refezione in alcuni ospedali del ferrarese, che si concretizzerà a inizio 2020». Ma Gemos non è solo numeri «Quest’anno abbiamo confermato le Tre stelle nel Rating di Legalità – racconta la presidente Mirella Paglierani (nella foto) –, il massimo riconoscimento possibile in materia di legalità e trasparenza, ottenuto importanti certificazioni che riguar-

dano il basso impatto ambientale dei nostri centri cottura e la piena conformità della politica energetica, e infine il 30 ottobre scorso, con il nostro percorso di prevenzione dedicato alle lavoratrici, abbiamo vinto il premio il premio Ged, Gender equality and diversity, assegnato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Premio Innovatori Responsabili». Il progetto dedicato alle donne lavoratrici e che riguarda la prevenzione del tumore al seno e della violenza di genere rientra nel progetto di welfare aziendale “BenEssere Gemos - Le persone al centro”.

AGRICOLTURA

REPORT CAB: COLTIVAZIONI BIO IN CRESCITA, DAL 10,5 PERCENTO AL 17,8 IN DUE ANNI Resoconto annuale: impianti di produzione di energia verde a biogas e fotovoltaico producono 40mila megawatt La scelta di continuare sulla strada della conversione ecologica, attraverso l'aumento delle produzioni biologiche, la produzione di energia verde, le rinaturalizzazioni, l'impegno per il lavoro e la democrazia, un nuovo marchio: le Cooperative agricole braccianti di Ravenna hanno confermato in occasione della presentazione del loro report annuale – il 4 dicembre alla sala Nullo Baldini di Legacoop Romagna – di essere una realtà importante per il settore agricolo. Un elemento che è stato sottolineato dal presidente di Legacoop Romagna, Mario Mazzotti, nel suo intervento: «Nel 2018 si è consolidata l’esperienza originale delle Cooperative braccianti che, considerate nel loro insieme, rappresentano la più grande azienda agricola italiana». I numeri esposti da Aldo Zoppo di Federcoop Romagna aiutano a comprendere la qualità dell’impegno delle Cab per salvaguardare l’ambiente: la superficie agricola utilizzata per le coltivazioni biologiche è pari al 17,8 per cento del totale (e comunque la restante parte è coltivata con il metodo della produzione integrata), vengono prodotti 6,8 milioni di latte bio all’anno, mentre gli impianti di produzione di energia verde a biogas e il fotovoltaico garantiscono 40mila megawatt di energia all’anno. Inoltre sono 769 gli ettari dedicati alle rinaturalizzazioni con boschi, boschetti, siepi e stagni. All’iniziativa ha partecipato anche l’assessora regionale all’Agricoltura Simona Caselli che, dopo avere espresso l’apprezzamento per il lavoro delle Cooperative braccianti, ha annunciato l’impegno della Regione perché l’Ue riconosca questa tipologia di aziende agricole. Nelle conclusioni, Mazzotti ha ricordato che «prosegue il lavoro di innovazione e di nuovi investimenti delle Cab, tra i quali si segnala la crescita in percentuale delle coltivazione biologiche, passate dal 10,5 percento del 2017 al 17,8 del 2019, ma anche l’introduzione dell’agricoltura di precisione e l’avvio di importanti percorsi formativi per i soci e i lavoratori».

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ECONOMIA / COOPERAZIONE / 11 12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

IMPEGNO CIVILE

AMBIENTE

Il diario di Rudy Gatta impegnato in un viaggio di volontariato nelle terre tolte alle mafie: «Un’emozione grande» Il vicepresidente di Federcoop Romagna tra il giardino dove fu tenuto in ostaggio Giuseppe Di Matteo e il regno di Messina Denaro

COOP ALLEANZA REGALA MILLE ALBERI AL PARCO NATURALE DI CERVIA DOPO LA TROMBA D’ARIA DI LUGLIO Nell’ambito delle attività di recupero delle pineta di Cervia e Milano Marittima devastata dalla tromba marina il 10 luglio scorso, Coop Alleanza 3.0 ha manifestato la disponibilità di mettere a dimora gratuitamente mille piantine di alberi e di garantirne attecchimento e manutenzione per due anni. L’area individuata dall’amministrazione comunale è quella del Parco Naturale. Coop Alleanza 3.0 ha affidato la gestione di iniziative ambientali ad “AzzeroCO2” una Energy Service Company esperta in temi ambientali e progetti di forestazione, che ha proposto lo sviluppo di tale iniziativa nell’ambito delle attività della campagna di sensibilizzazione “Mosaico verde”.

INNOVAZIONE La transizione digitale: workshop formativo promosso da Confcooperative Ravenna-Rimini «La transizione digitale. Gli strumenti per affrontarla» è il titolo del workshop che si svolgerà martedì 17 dicembre dalle 9.30 alle 12 nella sede di Confcooperative a Ravenna (via di Roma, 108). L’incontro sarà incentrato in modo particolare sull’utilizzo degli strumenti digitali per la gestione e l’analisi dei dati. Nei prossimi mesi, altri appuntamenti dedicati a tutti quegli strumenti di open innovation utili per modificare il proprio modo di lavorare, riunirsi, affrontare le questioni centrali del proprio lavoro e della propria impresa.

Alla fine di ottobre Rudy Gatta, che è vicepresidente Federcoop Romagna e consigliere comunale Pd, ha preso parte in Sicilia all’iniziativa “Estate Liberi”, il campo di impegno, formazione e volontariato promosso e coordinato dall’associazione Libera sulle terre e nei beni che lo Stato ha sottratto alla criminalità organizzata. Dopo quell’esperienza ha messo nero su bianco alcune riflessioni che riceviamo e volentieri pubblichiamo. «Sono passate alcune settimane dal mio ritorno dalla Sicilia ma l’emozione per le cose che ho ascoltato e visto è ancora grande. A San Giuseppe Jato abbiamo visitato la bella cantina Centopassi e incontrato Valentina Fiore, amministratore delegato del Consorzio Libera Terra Mediterraneo che ci ha raccontato in modo appassionato la nascita di Libera Terra e la sua evoluzione dal 2001 ad oggi. Poi siamo ripartiti per Portella della Ginestra per ascoltate il racconto della strage dell’1 maggio 1947 dalle parole dell’ultimo reduce, Serafino, di 89 anni. Siamo ripartiti e passati dal giardino della memoria, dove fu tenuto in ostaggio e poi ucciso il piccolo Giuseppe di Matteo. Ho letto la deposizione di Vincenzo sull’omicidio e non ho parlato per mezza giornata: ma davvero ci sono persone che sono arrivate a fare cose così? Quella sera tra mille pensieri abbiamo dormito a San Giuseppe Jato in un’altra casa confiscata e abbiamo avuto modo di ascoltare le parole di Vincenzo Agostino, padre di uno dei poliziotti che indagava sul fallito attentato dell'Addaura, dove si trovava la villa di Giovanni Falcone, che fu assassinato insieme alla moglie Ida Castelluccio a Villagrazia di Carini. E poi il passaggio da Capaci davanti al monumento della strage che fa stringere la gola. È stata un’esperienza vissuta d’un fiato. Si vive concretamente nei beni confiscati, nelle case che furono dei mafiosi. Si dorme a Castelvetrano, paese di Matteo Messina Denaro, capo indiscusso della mafia trapanese e considerato tra i latitanti più ricercati e pericolosi del mondo. Mi hanno attraversato molte emozioni: passato, presente e futuro, un fuori e dentro continuo di sensazioni, vecchie paure hanno lasciato spazio a nuove energie. Lo confermo, la speranza è contagiosa. Un ringraziamento particolare a Coop Reno che ha voluto questa attività per celebrare in modo concreto l’essere diventata socia sovventore di “Rita Atria” cooperativa associata a Libera».

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14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

CONTI PUBBLICI

Il Natale? In provincia ci costa 700mila euro Gli investimenti dei Comuni tra eventi e luminarie Dai 350mila euro di Cervia fino al presepe “fatto in casa” di Russi L’Amministrazione di Ravenna punta a incrementare ulteriormente le presenze turistiche

Il presepe in municipio a Russi, allestito dagli stessi membri della giunta

Superano complessivamente i 700mila euro i fondi pubblici investiti dai Comuni della provincia di Ravenna per le feste natalizie, tra luminarie e sostegni per iniziative di intrattenimento di varia natura. A farla da padrone è come prevedibile il Comune di Cervia che investe circa 350mila euro sulle festività, un trend che va avanti da diversi anni e che ha permesso alla Città del Sale – come sottolineano dallo staff del sindaco Massimo Medri, a cui abbiamo chiesto i dettagli – di passare da prati-

camente zero fino a 55 alberghi aperti a Natale, «per un importante ritorno per la nostra città». Sono circa 20mila i pernottamenti registrati in dicembre a Cervia negli ultimi anni (il doppio rispetto al numero dei turisti effettivamente registrati nelle strutture ricettive), che nel 2018 hanno subìto però un brusco calo (di quasi il 10 percento rispetto all’anno prima). Da qui forse anche la decisione di cambiare il format, abbandonando “la rotonda di ghiaccio pià grande d'Europa” a favore invece di

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una sorta di festival di luminarie a dimensione di famiglia, il “MiMa in Wonderland”. Sono nettamente in crescita invece le presenze turistiche di dicembre del comune capoluogo, Ravenna, dove tradizionalmente il periodo di Natale è sempre stato vissuto sotto tono. La nuova Amministrazione, insediatasi nel 2016, ha invece deciso di cambiare rotta, investendo anche quest'anno oltre 200mila euro, di cui 50mila per luminarie, animazione, allestimenti e pista di pattinaggio, 90mila per “Ravenna in luce”, il festival di videomapping che prosegue da qualche anno (vedi pagina a fianco), e circa 70mila per la rassegna di concerti in piazza (e a teatro) “Christmas Soul”, a ridosso di Capodanno. Un investimento che, stando ai numeri Istat, pare aver fatto crescere le presenze, con il mese di dicembre del 2018 che si è chiuso con quasi 5mila turisti in più rispetto ai 14mila registrati nello stesso mese del 2016. L'anno scorso sono stati quasi 45mila i pernottamenti registrati (in crescita di circa il 7 percento), che avvicinano il mese di dicembre a quelli di marzo, ottobre e novembre (che qui gode dell'effetto maratona), lasciando gennaio e febbraio ultimi come numero di turisti per il capoluogo. Nel resto della provincia i numeri non sono ovviamente paragonabili, se non lontanamente quelli di Faenza, che punta comunque ai 10mila pernottamenti in dicembre (l'anno scorso furono poco più di 9mila, in calo) e che investe indirettamente sulle animazioni natalizie, contribuendo alle attività del Consorzio Faenza C'Entro con una quota annuale di circa 100mila euro, di cui quasi la metà va per gli eventi natalizi, dalla pista di pattinaggio alla giostra e alle luminarie. Sono investimenti più che altro messi in campo per il “benessere” dei residenti quelli degli altri comuni della provincia, a partire da Russi, dove da quest'anno è presente una pista di pattinaggio sul ghiaccio, costata al Comune 8.500 euro più Iva, a cui si devono aggiungere i 13mila euro circa per luminarie e iniziative varie, a cui hanno contribuito (con 5mila euro) però anche i commercianti del consorzio locale. Curiosità: a Russi il presepe in piazza è stato fatto in casa, disegnato dall'architetto del Comune e allestito per un intero fine settimana da componenti della giunta e consiglieri comunali. Sono sullo stesso livello, infine, gli investimenti degli altri due tra i sei Comuni più grandi della provincia, 22mila euro per Lugo e 24.500 per Bagnacavallo (che ha circa la metà dei residenti), tra luminarie, eventi e allestimenti. Luca Manservisi


PRIMO PIANO / 15 12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

NATALE A RAVENNA Parcheggi gratuiti dalle 16. E i bus il 23 e il 24 dicembre

Sui muri del museo parte la rassegna di videomapping

Durante le festività natalizie a Ravenna è stata prevista dall’Amministrazione comunale, come di consueto, la gratuità dei parcheggi negli stalli blu del centro urbano a partire dalle 16, a eccezione del parcheggio di piazza Baracca, gratuito dalle 18.30. La gratuità è in vigore dal 9 dicembre e lo sarà fino a sabato 4 gennaio (nelle giornate festive i parcheggi sono invece gratuiti tutto il giorno). È stata inoltre prevista la gratuità del servizio di trasporto pubblico locale nelle giornate di lunedì 23 e martedì 24 dicembre.

Tra le iniziative clou, in attesa di “Christmas Soul” Nella nostra panoramica di questa settimana sui principali eventi natalizi della provincia, partiamo dal capoluogo, dove l’atmosfera delle feste si respira già dal 30 novembre, quando è stato acceso l’abete di piazza del Popolo e tagliato il nastro al piccolo villaggio di capanni in stile marinaro con prodotti gastronomici e idee regalo. Mentre ancor prima è stata aperta la pista di pattinaggio sul ghiaccio di 600 metri quadrati, che resterà aperta tutti i giorni in piazza Kennedy fino al 13 gennaio (dal 21 dicembre sempre fino a mezzanotte). Tra gli eventi clou, torna Ravenna In Luce, un percorso di videomapping che vedrà al centro “Visioni di Eterno - Il Dono dell'Imperatrice”, un progetto di N.E.O. Visual Project per la valorizUno scatto dallo spettacolo zazione dei siti Unesco che vedrà anche quest'anno protagonisti la di videomapping del 2018 basilica di San Vitale e il battistero degli Ariani (regia e progetto sulla basilica di San Vitale, sono in entrambi i casi a cura di Andrea Bernabini). Le due inauche verrà riproposto gurazioni sono in programma in concomitanza giovedì 19 dicema partire dal 19 dicembre bre alle 17 e gli spettacoli saranno poi visibili da venerdì 20 a lunedì 6 gennaio, tutti i giorni dalle 17 alle 22 (al battistero dalle 18). La novità di quest’anno verrà inaugurata il giorno prima, mercoledì 18 dicembre alle 17 (restando poi visibile fino al 12 gennaio, sempre dalle 17 alle 22): si tratta del progetto speciale “Light a Dream” al Mar, il Museo d’Arte di Ravenna, in via di Roma. Sulla sua facciata, in concomitanza con la mostra Lego Riccardo Zangelmi. Forever Young, verrà proiettato un racconto “visto attraverso l'immaginario di un bambino che gioca, sogna e vede materializzarsi le proprie fantasie in realtà”. Un progetto realizzato nell’ambito dell’inaugurazione della nuova sede del Laboratorio Aperto di Ravenna al Mar; concept e regia a cura di Samuele Huynh Hong Son (di Antica Proietteria). Per quanto riguarda le iniziative, in piazza San Francesco spettacoli e laboratori per bambini al villaggio Advs, esibizioni di ginnaste alla domenica mattina in piazza del Popolo e appuntamenti per bambini ai giardini Speyer. Aspettando, per la gioia dei bambini, una tre giorni con il circo di Clown Billo dal 24 al 26 dicembre e, dal 28 dicembre, la rassegna di concerti gospel organizzata in collaborazione con Spiagge Soul in piazza del Popolo (con tanto di matinée il 1 gennaio all’Alighieri).

LA CURIOSITÀ/1 Un Brucomela al nuovo Famila di via Aquileia

LA CURIOSITÀ/2 “Regala i biglietti del Museo Classis”

Iniziativa senza dubbio originale, quella del nuovo Famila di via Aquileia, terzo punto vendita della catena di supermercati in città, inaugurato lo scorso 4 dicembre. È stata installata infatti una giostra Brucomela che resterà nell’area verde adiacente al punto vendita per tutto il periodo natalizio.

Il museo Classis, che ha appena festeggiato il primo anno di vita, propone come idee regalo con pacchetti speciali i propri biglietti d’ingresso, da acquistare fino al 6 gennaio al Museo o alla Domus dei Tappeti di Pietra. Da utilizzare fino al 31 marzo.


16 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

NATALE A FAENZA

In centro ecco il regalo di Caviro, cooperativa da un milione di fatturato al giorno L’azienda ha riportato la casetta di Babbo Natale in piazza e aperto un temporary shop. Intervista al presidente «Il Tavernello? Ci sono tanti pregiudizi, ma sorrido pensando ai 5 milioni di italiani che lo consumano abitualmente...»

Una carta fedeltà per gli acquisti nei negozi del centro A Faenza quest’anno non c’è l’albero di Natale in piazza. Una scelta ecologica, ha spiegato il sindaco, e non solo: al suo posto un’installazione luminosa che abbraccia completamente la piazza fino a culminare in vetta alla Torre dell’Orologio (nella foto). Tra le attrazioni: la casetta degli Elfi di Babbo Natale vicino alla fontana (per le letterine dei bambini), la pista di pattinaggio in piazza Nenni e la giostra in piazza della Libertà. Aperture speciali dei negozi nelle domeniche del 15 e 22 dicembre, quando in piazza del Popolo si terrà anche il mercato straordinario. Oltre alla collaborazione con Caviro (vedi articolo principale), che prevede sconti e omaggi a fronte di un acquisto minimo di 20 euro, nei negozi del Consorzio Ravenna C’Entro è in vigore anche l’iniziativa della carta fedeltà: a ogni acquisto il cliente accumulerà un credito che potrà essere utilizzato come sconto sugli acquisti successivi.

Il Natale, a Faenza, quest’anno è targato Caviro. Il gruppo cooperativo ha partecipato infatti alla sponsorizzazione per le luminarie, ha contribuito a riportare in piazza “La casetta degli Elfi di Babbo Natale” (aperta nei pomeriggi dei fine settimana di dicembre, vedi box) e ha inaugurato, novità di quest’anno, la “Temporary Caviroteca” in via Torricelli, un negozio del centro storico aperto soltanto in occasione di queste festività natalizie (chiuderà il 28 dicembre). Confermata anche quest’anno, inoltre, la promozione che permette a chi fa acquisti per almeno 20 euro nei negozi convenzionati con il Consorzio Faenza C’Entro, di richiedere una cartolina valida per sconti e omaggi alla Caviroteca di via Convertite. Ne abbiamo parlato con Carlo Dalmonte, presidente di quella che è la cooperativa vitivinicola più rappresentativa del territorio italiano, con 29 cantine sociali associate in rappresentanza di quasi 13mila viticoltori sparsi in sette regioni, in grado di fatturare praticamente un milione di euro al giorno (l’ultimo fatturato messo a bilancio, il più alto di sempre, si assesta a quota 330), nata oltre cinquant’anni fa a Faenza, dove mantiene la sede con oltre 200 dipendenti (sui 550 complessivi) e dove, tramite la società Caviro Extra, punta in particolare sulla “chimica verde” e ha da pochi mesi inaugurato il primo impianto di biometano da filiera agroindustriale in Italia. Ma dove non si produce il vino. Quello si fa a flusso continuo in particolare nella sede di Forlì. «Confezioniamo e vendiamo – ci racconta Dalmonte, presidente da sette anni – 1,9 milioni di ettolitri di vino all’anno, che sarebbero oltre 200 milioni di bottiglie, anche se oggi c’è più fantasia nelle confezioni, andando dal box da 5 litri fino alle bottiglie praticamente monodose. Passando, in una sorta di produzione piramidale, da eccellenze come l’Amarone o il Brunello di Montalcino, fino al vino che chiamiamo “daily”, per chi vuole berlo tutti i giorni, garantito, genuino e con un ottimo rapporto qualità prezzo». In una parola, Tavernello, «il marchio italiano più conosciuto al mondo», una geniale invenzione di 35 anni fa, che continua a fare le fortune di Caviro. «Abbiamo appena superato 3 milioni e mezzo di visualizzazioni con il nostro video sui finti sommelier che non riescono a riconoscere il Tavernello nel corso di una degustazione al buio – sorride il presidente –: non abbiamo preso in giro nessuno, abbiamo solo voluto dire che nel vino, come in altri contesti, si consumano pregiudizi. Ovviamente si è scatenato di tutto sui social, ma siamo ben vaccinati sulle critiche sul “vino in cartone”. Io non faccio altro che sorridere, perché vedo i numeri di Tavernello, che continua ad avere 5 milioni di consumatori abituali in Italia, nonostante il consumo di vino in Italia continui a calare. E sarà sempre peggio, tra patente a punti, campagne di sensibilizzazione, diete. Credo invece che bisognerebbe evitare la demonizzazione e in questi casi me la cavo sempre con una battuta: nei Paesi dove si beve più vino, si vive di più...». L’obiettivo quindi, è quello di portare il vino anche in quei paesi dove “si vive di meno” e si sta invece iniziando a consumarlo di più ma dove al momento spesso si beve un prodotto di scarsa qualità. «Noi oggi esportiamo il 27, 28 percento del nostro vino. Troppo poco. Anche se si considera che in Italia quasi la metà del vino prodotto viene esportato. Ecco perché ci stiamo attrezzando per andare sempre più verso l’estero, con progetti importanti come il nostro messo in campo in occasione dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci e che proseguirà anche nei prossimi anni, con cui vogliamo esportare l’italianità». Si tratta di una collezione di vini con il marchio Leonardo, che omaggiano anche il passaggio in Romagna del genio del Rinascimento. Il temporary shop aperto in centro a Faenza per le feste natalizie è per esempio tutto dedicato proprio al progetto Leonardo. «Abbiamo deciso di investire sul Natale a Faenza non certo per un ritorno economico, anche se stiamo ottenendo un ottimo riscontro in particolare per le cartoline promozionali in collaborazione con i commercianti – continua il presidente –, ma perché per noi è un modo per partecipare nel senso pieno del termine al nostro territorio, senza entrare in conflitto con i negozi del centro, per far conoscere alla gente quello che stiamo facendo, per farci conoscere sempre di più dai nostri concittadini e dai nostri soci». Già, i soci: come fa a continuare a fare la cooperativa, un colosso da un milione di fatturato al giorno?«Non è facile, perché ti confronti con aziende in mano alla finanza, ma lo devi continuare a fare. È già scritto negli statuti, ma i manager che vengono in Caviro devono sapere che qui bisogna coniugare gli investimenti necessari con il bene dei tuoi soci. Devi sempre ricordarti che esisti per quello, non per i dividendi, che in Caviro praticamente sono il prezzo del vino. Guai a perdere l’anima. Questo abbiamo presentato il nostro primo bilancio di sostenibilità, in cui dimostriamo che il modello cooperativo può unire l’obiettivo della sostenibilità sociale ed economica a quello dell’impatto ambientale; diventare, come Caviro, un modello autentico e completo di economia circolare». Luca Manservisi

Il colosso faentino produce oltre 200 milioni di bottiglie all’anno


PRIMO PIANO / 17 12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

NATALE A CERVIA

Tornano gli elfi sugli skate e la parata itinerante E un trenino collega la Città del Sale con Milano Marittima È stato inaugurato da Paolo Cevoli lo scorso 7 dicembre il nuovo format natalizio di Milano Marittima: abbandonato il villaggio di ghiaccio degli anni scorsi, la celebre località di villeggiatura ha puntato su eleganti addobbi e strutture luminose monumentali (foto), con una pista del ghiaccio (molto) più ridotta e la conferma del mercatino gourmet e del presepe artistico degli studenti dell’Accademia di Brera. Sempre il 7 dicembre è stato inaugurato anche il villaggio natalizio in centro a Cervia (con cui Milano Marittima sarà collegata da un trenino nel weekend del 14 e 15 dicembre e tutti i pomeriggi dal 20 dicembre al 6 gennaio), confermato in gran parte rispetto agli anni scorsi ma con la novità dell’animazione intensificata in viale Roma. Tra gli eventi da segnalare sabato 14 dicembre (ore 16.15) in piazza Garibaldi Stefano Papia si esibisce nel suo spettacolo “Credevopeggio” con numeri di giocoleria, clowneria e comicità. Lo stesso giorno in viale Roma (alle 15 e alle 16.45) fra gli artisti itineranti “El Bechin”, clown “dalle storie macabre ma esilaranti”, e i Brass to House (due sassofonisti e un batterista in giro in apecar). Domenica 15 dicembre parte da piazza Garibaldi alle 14.30 la sesta edizione della Christmas Skate Run, una maratona di skater a tema natalizio; a seguire, dalle 16, parata natalizia itinerante. Sempre il 15 dicembre da segnalare (oltre agli artisti su viale Roma) anche il Concerto di Natale di solidarietà, alla chiesa Stella Maris di Milano Marittima (dalle 16). Infine, le mostre: al Magazzino del Sale Torre ha inaugurato sabato 7 dicembre e proseguirà fino al 28 dicembre l’esposizione di oggetti legate alle feste, mentre la Cna porta in vetrina l’artigianato artistico; alla Sala del Rubicone, invece, prosegue fino al 19 dicembre la mostra che indaga sull’arte liberty italiana, incentrata sull’artigianato del ferro battuto.

NATALE A LUGO Continuano i mercatini in centro E la Rocca diventa un percorso interattivo

NATALE NEI CASTELLI Concerto a Bagnara, fiaccolata a Brisighella

Sono partiti i festeggiamenti per il Natale anche nei comuni della Bassa Romagna lughese. A Lugo in particolare nelle giornate del 14 e 21 dicembre tornano sotto le logge del Pavaglione i mercatini Dona della Pro Loco con idee per i regali. Tante possibilità di shopping anche con la Fiera di Natale in programma il 15 e il 22 dicembre nel centro storico. Sabato 21 e domenica 22 dicembre, invece, la Rocca di Lugo si trasforma ancora nel “Castello Incantato di Babbo Natale”. Per due giorni accoglierà dalle 10 alle 19 i visitatori con un percorso interattivo tra fiabe e Natale (partecipazione su prenotazione, solo online sul sito feshioneventi.it).

Un cartellone di eventi anche tra castelli, fortezze e rocche dell'Emilia-Romagna. In provincia di Ravenna il 15 dicembre alla Rocca sforzesca di Bagnara (ore 15.30) concerto al pianoforte e racconto della fiaba “La Magia dello Schiaccianoci”, cui seguirà per i bambini un laboratorio. Stesso giorno a Brisighella “Luce di Natale”: il borgo sarà animato da un mercatino, momenti musicali e attività per bambini. Dalle 16.30 partirà la Fiaccolata dei Babbi Natale.

LA NOVITÀ

A CONSELICE UN ALBERO FATTO ALL’UNCINETTO. ANCHE CONTRO I TUMORI È stato inaugurato domenica 8 dicembre nel piazzale antistante la chiesa di Voltana un albero di Natale ricoperto di formelle all'uncinetto. A realizzare le centinaia di quadri necessari a ricoprire un telaio di ferro alto più di sei metri sono state oltre trenta volontarie (Club delle Cucitrici), tra cui anche una signora di 93 anni. L’albero sarà utilizzato anche per raccogliere fondi da devolvere alla Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori). L’idea è una novità per la provincia di Ravenna ma si sta diffondendo in tutta Italia dopo che è stata messa in pratica lo scorso anno a Trivento, un piccolo comune molisano che, postando l'evento su Facebook, ha ottenuto grande notorietà.


18 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

LA LETTERA

Il pallavolista che scrive al Papa: «A Natale non voglio giocare, ma svegliarmi a casa con mia figlia» Davide Saitta contro l’anticipo di campionato a Trento il 25 dicembre: «Insieme alla Pasqua è il giorno su cui ruota la mia vita, in quanto cristiano» Un pallavolista della Consar Porto Robur Costa ha scritto al Papa per chiedergli che intervenga e faccia spostare la partita TrentoRavenna in programma il 25 dicembre e valida per il campionato maggiore di volley. La lettera del 32enne Davide Saitta, al secondo campionato a Ravenna, è stata pubblicata da Avvenire, testata cattolica. L’idea di rivolgersi a Bergoglio è nata dalla battuta che si è sentito rivolgere quando ha chiesto lo spostamento della data ai dirigenti della Lega di volley e della squadra trentina: “Solo se chiama il Papa”. E così ha fatto il palleggiatore originario di Catania. Trento e Ravenna saranno le uniche squadre impegnate il giorno di Natale. La giornata da calendario sarebbe infatti in programma il 26 dicembre ma il palazzetto di Trento non è disponibile e la società di casa ha ottenuto l’anticipo al 25. Saitta vorrebbe giocare il 24: «La mattina del 25 – scrive – desidero, Santo Padre, svegliarmi con mia figlia Noemi di 8 mesi, fare le lodi e la processione in tutte le stanze della casa per deporre il Bambino Gesù nel bellissimo Presepe che sua madre con tanto amore ha preparato con le sue mani. E poi desidero mangiare con loro e fare festa tutto il giorno , proprio come fanno tutti per rendere il Natale un giorno felice per mia figlia. Perché il Natale, così come la Pasqua, sono i giorni su cui ruota la mia intera esistenza in quanto uomo e cristiano».

«Ma era solo una festa per il solstizio d’inverno»

Dalla parte di Saitta si sono poi schierati il presidente del Porto Robur Costa, il vescovo e anche il direttore dell’ufficio nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei, che si è poi detto sicuro che il Papa risponderà al pallavolista.

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Altro che la nascita di Gesù, Natale è nato come antica celebrazione del solstizio d’inverno. Lo scrivono Eraldo Baldini (qui in veste di antropologo) e Giuseppe Bellosi nel saggio Tenebroso Natale. Il lato oscuro della Grande Festa (Laterza, 2015). Un libro che racconta il folklore di un Paese, l’Italia, imbevuto di cultura pagana. Più volte interpellato sul tema, Baldini nelle interviste ha spiegato che il Natale «era anticamente la celebrazione del solstizio d’inverno». Una celebrazione di dodici giorni, ritenuta momento di passaggio dell’anno, che «rappresentavano un “tempo magico”, un “tempo fuori del tempo” che, in quanto tale prevedeva, secondo la religiosità e la cultura arcaiche e popolari, la possibilità del ritorno dei defunti, dell’apertura della porta che dà sull’aldilà, e quindi l’ingresso e la circolazione nella dimensione terrena dei defunti e di entità “inferiche”. Poi questa data fu cristianizzata, ponendovi – citiamo un’intervista a Baldini pubblicata sul blog Scribacchini per passione –, laddove c’era la festa per la nascita del nuovo sole, quella della nascita di Cristo, che in realtà non nacque il 25 dicembre». «La più antica e duratura tradizione natalizia italiana, prima che si diffondessero massicciamente l’albero di Natale e poi il presepe – ricorda ancora il celebre scrittore ravennate –, era quella di accendere un ceppo nel camino: un ceppo grande, che doveva ardere per più giorni possibili, riscaldando e illuminando la casa come rito di accoglienza per gli antenati; doveva inoltre simboleggiare l’estinzione del tempo vecchio e, col calore e la luce, richiamare il calore e la luce del nuovo sole che sarebbe cresciuto dopo il solstizio. Tutte le prerogative della festa si assommavano dunque nel ceppo, che ne diventava quasi una personificazione e assumeva in alcune zone anche il ruolo di “portatore di doni” poi passato a Gesù Bambino e successivamente a Babbo Natale».

NATALE SOLIDALE/1 I prodotti tipici delle aziende terremotate In questo Natale scatta un nuovo “gemellaggio agricolo solidale” tra Campagna Amica e le aziende terremotate delle Marche che domenica 15 dicembre (dalle 9 alle 13) saranno ospitate con i loro prodotti tipici d’eccellenza al Mercato Contadino Coperto di via Canalazzo 59, a Ravenna. I produttori delle aziende provenienti da Macerata, zona fortemente colpita dal sisma dell’ottobre 2016, saranno presenti per raccontare ai consumatori come si stanno risollevando e soprattutto per illustrare i metodi tradizionali di coltivazione e allevamento.

I cuori di cioccolata di Telethon Domenica 15, sabato 21 e domenica 22 dicembre sarà possibile ricevere anche in quasi una ventina di punti in provincia di Ravenna il Cuore di cioccolato di Fondazione Telethon per supportare la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. Prodotto da Caffarel, è un omaggio distribuito in tutte le province dai volontari come ringraziamento per una donazione minima di 12 euro. Sarà possibile richiedere anche la confezione regalo da nove cuoricini, a 5 euro. A Ravenna città, i punti Telethon sono in piazza Garibaldi, in piazza Kennedy, al sagrato dell’ex chiesa San Domenico di piazza Costa e all’ospedale; a Faenza in via Torricelli; a Lugo al Pavaglione e al centro Globo; a Cervia in piazza Garibaldi.

NATALE SOLIDALE/2 Una Fiat del 1962 all’asta per i progetti del Gruppo Disabilità Si è aperta il 9 dicembre per chiudersi il 20 l’asta di beneficenza per aiutare il Gruppo Disabilità Faenza, organizzata dalla casa d’aste IT Auction e Moreno, noto gruppo attivo in ambito automobilistico. Oggetto della vendita sul sito industrialdiscount.it una Fiat 1100 del 1962 bianca con tettuccio e interni colore azzurro. Il ricavato sarà interamente devoluto a favore del Gruppo Disabilità Faenza, costituitosi un anno fa (il 15 dicembre 2018) dall’unione di cinque diverse associazioni del territorio: A Mani Libere, Anmic, Genitori Ragazzi Down, Autismo Faenza e Anffas. Il ricavato dell’asta verrà utilizzato per finanziare due progetti del Gruppo Disabilità Faenza: La Bottega della Loggetta, un negozio che vende prodotti equo solidali e biologici a km 0 e che vede protagonisti attivi alcuni giovani con disabilità intellettiva, e La Chiocciola, un progetto di sostegno economico alle famiglie per bimbi e ragazzi con autismo che seguono percorsi psico-educativi scientificamente validati. Entrambi i progetti sono in buona parte finanziati dalle famiglie per cui l’obiettivo è garantire questi percorsi senza sostegni familiari permanenti né aggiuntivi.


PRIMO PIANO / 19 12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

NATALE SOLIDALE/3

In via della Lirica tra artisti di strada e musica dal vivo La prima festa del quartiere di Ravenna il 15 dicembre, con finalità benefiche

NATALE SOLIDALE/4

NATALE SOLIDALE/5

Il panettone premiato da Iginio Massari della coop sociale di Tebano

Un concerto contro il parkinson

Torna anche quest’anno il panettone artigianale e solidale di Botteghe e Mestieri, la cooperativa sociale di Tebano che si occupa dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiane nel suo laboratorio di pasta fresca. Prodotto dalla prestigiosa pasticceria artigianale la Casa del Dolce - Bertolini & Figli di San Bonifacio, in provincia di Verona, è stato eletto il miglior panettone tradizionale dell’anno, premiato al Panettone Day 2019 dal celebre pasticcere Iginio Massari. Il ricavato della vendita quest’anno viene devoluto a tre opere sociali del territorio romagnolo: oltre alla stessa cooperativa sociale Botteghe e Mestieri, saranno sostenute anche l’associazione La Mongolfiera Onlus di Imola e la coop sociale Cuore 21 di Riccione. È possibile acquistare il panettone su www.bottegadelmonastero.it oppure nella Bottega di Casa Novella, in via Bologna 102, Cuffiano (Riolo Terme) e nel negozio Atelier a 21 mani, in via Cilea 10 a Riccione.

Domenica 15 dicembre alle 18.30 a Palazzo Rasponi dalle Teste, in Piazza Kennedy a Ravenna, andrà in scena il concerto di musica classica 3° Memorial Olga Rondoni, organizzato da Ravenna Parkinson, associazione molto attiva nel territorio che presenterà brevemente la sua organizzazione nata per sostenere le persone con morbo di Parkinson e parkinsonismi anomali e le loro famiglie. Sul palco il sodalizio emiliano “Le corde amoniche” composto da Carla They (arpa), Marina Mammarella (violino), Agide Bandini (contrabbasso) e William Tedeschi (armonica), con musiche di Bach, Brahms, Saint-Saens.

Il panettone del calcio giallorosso in vendita per aiutare il piccolo Giovanni Sono in vendita i panettoni con il marchio del Ravenna Fc il cui ricavato verrà interamente devoluto in beneficenza a favore del piccolo Giovanni, un bimbo veneto di tre anni con una malattia molto rara: l’emimelia tibiale, una malformazione che consiste nella parziale o totale assenza della tibia. Per potere vivere una vita normale ha dovuto affrontare un costosissimo intervento negli Stati Uniti e tutt’ora deve quotidianamente continuare delle terapie al costo di 300 dollari l’ora. Quando Fillippo Lora, centrocampista giallorosso, ha raccontato questa vicenda, di cui si sono occupati anche i giornali nazionali nei mesi scorsi, la società si è prontamente attivata per lanciare l’iniziativa. Immediato il riscontro da parte di Pineta, sponsor del Ravenna Fc, che ha contribuito fornendo la materia prima, i panettoni. Al resto ha pensato la solidarietà dei giocatori giallorossi che hanno personalmente studiato e confezionato il packaging. I panettoni saranno disponibili allo stadio in occasione della gara casalinga del 22 dicembre e presso Ristorante Hotel Classensis, Timida, Ristorante il Molinetto, Supporter Store, Ristorante Cristallo, Sporty e Ca di Claudio. Al prezzo di 5 euro.

DOMENICA 15 DICEMBRE in via della Lirica

FESTA DI NATALE! Il Natale è soprattutto la festa dei bambini e nel nostro negozio abbiamo organizzato una festa dedicata a loro, con le attività che ci piace fare insieme ai nostri figli. Leggere storie di Natale, decorare addobbi, ascoltare musica e bere una tisana calda.

Musica a San Rocco per le opere di don Ugo Sabato 14 dicembre alle 19 alla Chiesa di San Rocco di Ravenna sarà eseguito il Concerto “È Natale ancora” da parte del Coro della “Casa della carità” di Lugo, diretto dal maestro Matteo Unich, organizzato dal Lions Dante Alighieri, presidente Mariella Focaccia. In programma musiche tradizionali e natalizie. Ingresso a offerta libera a favore delle opere sociali gestite dal parroco don Ugo Salvatori.

A RAVENNA DAL 2007

D I N OT TE

«Un quartiere vivo, pieno di attività fiorenti, che vogliono fare un regalo alla città e ai tanti ravennati che le frequentano ogni giorno». A parlare sono gli organizzatori della prima festa di via della Lirica, a cui parteciperanno tutte le 25 attività della zona, divenuta in questi ultimi anni una delle più dinamiche di Ravenna, tra bar, ristoranti, negozi, botteghe artigiane, banche, assicurazioni. L’appuntamento è per domenica 15 dicembre, dalle 11 alle 16, per una festa, dicono sempre gli organizzatori, che mostrerà ancor di più il lato umano delle attività coinvolte. A partire dalle finalità benefiche, con una parte degli incassi che saranno devoluti allo Ior e all’associazione onlus La Ruota Magica. In programma musica dal vivo, spettacoli itineranti di artisti di strada, pensati per i più piccoli (come quello del celebre Clown Billo) ma non solo, letture, laboratori e naturalmente l’arrivo di Babbo Natale, con tanto di slitta, a cui i più piccoli potranno consegnare anche le loro letterine. E poi ancora street food, palloncini, caramelle, accanto a sorprese da scoprire direttamente il 15 dicembre tra le varie attività coinvolte.

DALLE 7 ALLE 3

In via della Lirica arriverà anche Babbo Natale, con carrozza...

Abbiamo unito questi piaceri in una giornata da condividere con tutti coloro che verranno a trovarci per trascorrere del tempo insieme.

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SOCIETÀ / 21 12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

L’EVENTO

La cultura digitale arriva al Mar con Laboratorio Aperto Nel pomeriggio del 18 dicembre anche il VR Movie Festival

Il 18 dicembre inaugura il Laboratorio Aperto di Ravenna al Mar, Museo d'Arte di Ravenna (nella foto), in via di Roma 13, uno spazio che promuove la cultura digitale e l’innovazione della città, favorendo la collaborazione tra cittadini, professionisti, industrie culturali e creative, imprese e start up, in un ambiente attrezzato con tecnologie all’avanguardia per lo sviluppo delle competenze digitali. La giornata inaugurale parte alle 9.30 con la presentazione del Laboratorio Aperto e i saluti istituzionali e prosegue nel pomeriggio con la scoperta dell’universo virtuale nel cinema del VR Movie Festival. Un pomeriggio dedicato a esplorare mondi reali o immaginari, per riflettere sui temi di attualità e immergersi nello storytelling a 360° attraverso brevi opere cinematografiche in realtà virtuale. Alle 17 ci sarà l’inaugurazione del videomapping Light a Dream (fino al 12 gennaio): un racconto visionario e fantastico visto attraverso l'immaginario di un bambino. Art direction: Antica Proietteria - Samuele Huynh Hong Son 3D & Motion graphics: Michele Canova Omar Eisa - Samuele Huynh Hong Son Sound designer Gabriel Maccieri. Lo spazio che si inaugura al Mar fa parte di una Rete regionale di dieci Laboratori aperti, cofinanziata dai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna – Por Fesr 2014-2020.

L’APPUNTAMENTO A Libridine una performance sulle bevande nell’opera lirica Nuovo appuntamento, sabato 14 dicembre alle 18, con le «Giornate da Libridine», la rassegna della Cooperativa sociale San Vitale che si tiene nella libreria Libridine in viale Baracca 91 a Ravenna. L’evento in programma si intitola «Beviamone un bicchiere»: durante l’iniziativa, Gabriella Ceccaroni e Riccardo Zoffoli presenteranno «Opera de Poche, una performance sulle bevande nell’opera lirica». Dopo un’introduzione di Riccardo Rondoni su La Traviata e i simboli in essa contenuti, il duo proporrà un percorso nell’opera lirica attraverso il filo conduttore delle bevande, utilizzando i canali della visione dell’opera e del mimo, inscenandone le trame ed interpretandone i ruoli. Sarà l’occasione anche per brindare in vista dell’approssimarsi della fine dell’anno. Dopo la performance, sarà offerto un piccolo aperitivo.

L’INCONTRO I pericoli delle rete in una “Social family” “È giusto controllare lo smartphone o il tablet dei propri figli? Esistono delle regole valide per tutti o variano a seconda del nucleo familiare? Come evitare i pericoli della rete?”. Sono domande quotidiane in molte famiglie, alle quali si cercherà di dare risposte ragionate, grazie alla conduzione di un esperto. Venerdì 13 dicembre, al Centro Culturale Venturini di Massa Lombarda (viale Zaganelli 2), dalle 17.30 alle 19.30 con l’incontro “Social Family”. Durante l’evento il relatore dell’incontro darà indicazioni pratiche, al di là degli allarmismi anche molto recenti in merito, sull’uso consapevole dei dispositivi digitali e dei social network, e risponderà alle richieste e sollecitazioni dei genitori presenti. L’evento è aperto a tutti ed è a ingresso libero.

LA RASSEGNA

AL VIA IL PICCOLO FESTIVAL ALLA CASA DELLE DONNE Un ciclo di incontri dedicati alle grandi scrittrici della storia La Casa delle donne di Ravenna inaugura sabato 14 dicembre alle 17.30 in via Maggiore 120 il piccolo festival di letteratura “Le scrittrici abitano qui”, alla seconda edizione, con il carteggio tra Virginia Woolf e Vita Sackville -West Scrivi sempre a mezzanotte. Lettere d’amore e desiderio (Donzellii, 2019). Le ospiti di questo primo incontro, che inaugura un calendario che prosegue fino a primavera e che annovera tra le relatrici a gennaio Sandra Petrignani, a febbraio Evelina Santangelo e Valeria Parrella, a marzo Marina Mander, ad aprile una nuova ‘Eroide’, sono Sara De Simone e Viola Lo Moro. De Simone, che ha appena conseguito il dottorato in Letterature comparate alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ha tradotto in Scrivi sempre a Mezzanotte le lettere di Vita, condividendo il lavoro con Nadia Fusini, che si é occupata della voce di Virginia. Viola Lo Moro, invece, é tra le fondatrici della libreria romana Tuba Bazar e organizzatrice di Inquiete, festival di scrittrici a Roma, che quest’anno ha dedicato gli incontri di esordio e fine proprio agli amori rivoluzionario e letterari tra donne.

Virginia Woolf


22 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

STORIA/1

Dal gioco della Escape Room ai convegni universitari: la caduta del Muro di Berlino Storici, politoligi ed ex dirigenti politici a confronto

STORIA/2 La Fondazione Museo del Risorgimento organizza i “Dialoghi su Aurelio Saffi” La Fondazione Museo del Risorgimento di Ravenna ha organizzato per la mattinata di sabato 14 dicembre alle 10 a Palazzo Rasponi delle Teste, un convegno dal titolo “Dialoghi su Aurelio Saffi”. In occasione dei 200 anni dalla nascita di uno dei protagonisti del Risorgimento italiano anche la città di Ravenna dedicherà al Forlivese un momento di studio, approfondimento e riflessione. Il convegno sarà aperto dal Presidente della Fondazione, Eugenio Fusignani, e avrà la partecipazione di eminenti figure di studiosi. Accanto a Michele Finelli, Presidente nazionale dell’Associazione Mazziniana Italiana, ci sarà il professor Fabio Bertini, docente di storia contemporanea presso l’Università di Firenze, e l’avvocato ravennate Gustavo Raffi. Chiude il convegno un intervento di Giovanni Fanti su alcune lettere inedite di Aurelio Saffi. Il convegno si concluderà con un concerto su temi risorgimentali del coro Calamosca Mariani diretto dal Maestro Carlo Argelli.

STORIA/3 Il precariato lavorativo nell’Italia repubblicana

Nell’ambito della rassegna 1989+30, organizzata grazie ai progetti “EuRoPe attraverso il muro” e “Il mondo intorno” promossi dal Comune e sostenuti dalla Regione in collaborazione con il dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna, proseguono gli appuntamenti: dal 12 al 14 dicembre alla biblioteca Holden sarà attiva la Escape4change Berlino Muri, Europa, Identità. Si tratta di un’esperienza ludico-educativa costruita sul muro di Berlino, in modalità escape room (una modalità di gioco di ruolo in cui le persone vengono chiuse in una stanza con altri partecipanti e devono usare gli oggetti trovati in loco per risolvere dei problemi, trovare indizi e riuscire a scappare). È necessaria la prenotazione. Proseguono anche i dibattiti e le conferenze: fino al 14 dicembre con storici della politica e delle relazioni internazionali, geografi ed economisti, politologi ed ex dirigenti politici. A seguire i lavori sarà la squadra di volontari “Narratori d’Europa” che crea contenuti e spunti per i canali Instagram #Europe_Insight, Facebook @EuRoPe Percorsi sull’Europa in Romagna e la web radio Sonora. Per informazioni: Unità operativa Politiche Europee 0544 482545, upe@comune.ravenna.it.

Prosegue alla Biblioteca di Storia Contemporanea “A. Oriani” la rassegna “InContemporanea. La storia si fa in biblioteca”, ciclo di presentazioni di volumi riguardanti temi, momenti, simboli e figure chiave della storia contemporanea Lunedì 16 dicembre, alle 17, si presenta il volume di Eloisa Betti Precari e precarie. Una storia dell’Italia repubblicana (Carocci 2019). Il libro ricostruisce per la prima volta la storia della precarietà del lavoro nell’Italia repubblicana. Dibattiti e azioni politico-legislative sono esaminati parallelamente all’evolversi della percezione e delle lotte di precari e precarie che, dalla posizione di marginalità degli anni Cinquanta, sono oggi al centro di una rinnovata riflessione e mobilitazione sul lavoro. L’autrice ne discuterà con Alberto Malfitano (Università di Bologna-Dipartimento di Beni Culturali Ravenna) e Omar Salani Favaro (Società Italiana di Storia del lavoro).

STORIA/4

L’ANTICIPAZIONE

LA PRIMA GUERRA MONDIALE SECONDO MARCELLO FOIS Per la rassegna “Riscrivere la storia”, il 14 dicembre alle 11 alla Biblioteca Classense si parlerà della Prima guerra mondiale attraverso la letteratura. Sarà ospite Marcello Fois autore di Pietro e Paolo (Einaudi), a dialogo con lo storico Alessando Luparini e Matteo Cavezzali.

PARTECIPAZIONE C’è tempo fino al 17 dicembre per diventare “curatori” del festival Polis

LA PRESENTAZIONE DEL RAVENNA FESTIVAL CON PAOLO RUMIZ Sabato 14 dicembre alle 11, al Palazzo dei Congressi di Ravenna in Largo Firenze 1 si tiene la tradizionale presentazione del programma della prossima edizione del Ravenna Festival, la XXXI e la prima dopo che Cristina Mazzavillani Muti, poche settimana fa, ha annunciato che lascerà la presidenza della Manifestazione che ha fondato e che guida dalla prima edizione. Ospite d’onore dell’incontro ancora una volta ispirato da un verso dantesco:“Dolce color d’oriental zaffiro” (Purgatorio, 113), sarà lo scrittore e giornalista Paolo Rumiz, grande narratore di viaggio.

L’edizione 2020 di Polis, il festival del teatro e della partecipazione di Ravenna (che si svolgerà dal 14 al 24 maggio), con la direzione artistica della compagnia ErosAntEros, è entrato nella rete nazionale L’Italia dei Visionari, promossa da Kilowatt Festival di Sansepolcro, e lancia un nuovo progetto partecipativo con il quale i cittadini di Ravenna potranno scegliere uno degli spettacoli in programma al festival a maggio e diventare anche loro curatori di Polis. Iscrizione gratuita entro il 17 dicembre 2019 mandando una mail a organizzazione@erosanteros.org. Mercoledì 18 dicembre (ore 18-20, CittAttiva – via Giosuè Carducci 14, Ravenna), si svolgerà il primo incontro operativo a cui ne seguiranno altri periodici tra dicembre e aprile per visionare i video degli spettacoli.



24 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

INTERVISTA

Innocenti, gol e nostalgia per il bomber 45enne: «I social e i media hanno tolto l’anima al calcio» Dopo trecento reti in ottocento partite tra Eccellenza e C, l’attaccante originario di Anita continua a timbrare in serie D con l’Alfonsine. Tre stagioni nel Ravenna con il ritorno tra i professionisti: «Che orgoglio la fascia al braccio» di Vincenzo Benini

Con quasi trecento reti realizzate tra Serie C, D ed Eccellenza, distribuite in circa ottocento partite, Riccardo Innocenti può essere considerato uno dei giocatori più prolifici della provincia di Ravenna. Non si è però fermato qui, perché all’età di 45 anni continua a segnare per l’Alfonsine, che partecipa al campionato di Serie D, vestendo i panni di una sorta di “highlander” del pallone. Quando da giovanissimo lasciò il vivaio del Ravenna per tuffarsi nel mondo dei grandi per giocare nell’Argentana, in Eccellenza, era il lontano 1992: in quella stagione, per fare un esempio, i giallorossi di Guidolin avrebbero centrato la prima storica promozione in Serie B, mentre in A spopolava gente come Zenga, Baggio, Van Basten e Batistuta. Il “vizietto” il bomber di Anita, il piccolo paese dove è cresciuto, non l’ha quindi perso, timbrando due volte il cartellino nelle ultime settimane, contro le lombarde Ciliverghe e Fanfulla. «Gli acciacchi si sentono – inizia Innocenti – ma riesco comunque a dare il mio contributo. Anche se a questa età bisogna saper gestire le energie, la voglia di divertirsi in campo è ancora tanta». Oltre alla passione per il calcio, c’è qualche altro motivo che la spinge a giocare ancora? «La famiglia. Nell’Alfonsine c’è anche mio fratello Federico e inoltre riesco stare vicino ai miei cari, considerato che da sei anni vivo a Urbino. È stato come chiudere un cerchio. In questo periodo ho macinato tantissimi chilometri in automobile e mi considero una sorta di pendolare del pallone. Un paio di volte a settimana mi fermo a dormire nella mia vecchia casa. L’aspetto più duro è convivere con la stanchezza per i viaggi». Come mai vive a Urbino? «Perché, dopo più di vent’anni in giro per l’Italia, ho deciso di stabilirmi in maniera permanente nella città di mia moglie, con i nostri figli Niccolò e Rebecca. Da Urbino gestisco alcuni appartamenti in Salento, comprati quando

Ieri e oggi: a sinistra Riccardo Innocenti ai tempi delle giovanili nel Ravenna, a destra con la maglia dell’Alfonsine

giocavo in Puglia, la mia seconda terra. Al mare però vado sempre a Casalborsetti, nel bagno dell’amico Tabanelli (Andrea, centrocampista del Lecce, ndr)». Come va l’Alfonsine? «Il budget della società è molto basso e quindi cerchiamo di onorare la categoria in maniera dignitosa. Navighiamo nella zone basse della classifica, ma siamo comunque fuori dalle ultime due posizioni che portano alla retrocessione». Qual è il vostro obiettivo? «La salvezza, anche se sarà difficile conquistarla senza passare dai playout. A parte me, Fede e Giacomoni, formiamo una squadra giovane, con ragazzi con potenzialità e ambizioni. È soprattutto la loro voglia di emergere che deve fare la differenza». Si ricorda il suo primo gol in carriera? «Ero di sicuro al Massa Lombarda, in Eccellenza, ma non ricordo la squadra avversaria. Ho invece nella memoria il primo in D: giocavo

a Russi e segnai al Santarcangelo. Erano altri tempi, adesso alcuni miei compagni hanno 17-18 anni. Potrebbero essere miei figli». Come è cambiato il calcio dall’inizio degli anni Novanta a oggi? «Più che il calcio in sé, è cambiato quello che c’è attorno. Lo spogliatoio, infatti, è sempre quello, come lo stare in campo. Il problema è più a livello sociale, perché la gente, in particolare i giovani, preferiscono guardare un match in televisione piuttosto che dal vivo, preferendo la Serie A alla squadra della propria città o del proprio paese. I social e i media hanno tolto l’anima al calcio. Mi chiedo che cosa ci sia di più bello che stare all’aria aperta ad assistere a una partita, anche se di Prima o Seconda Categoria. Lo sa quali sono i più bei ricordi da bambino? Quando facevo il raccattapalle alle gare del Ravenna». Il calcio quindi è malato? «Un certo tipo sicuramente sì. Basti pensare quanto sono calate le società dilettantistiche

rispetto al passato. Faccio un esempio: ad Anita una volta c’era una prima squadra, un piccolo settore giovanile e una formazione amatoriale. Ora nulla, a parte un campo da calcio lasciato, vuoto, al proprio destino: questo succede nel mio paese come in tantissime altre località della Romagna e dell’Italia. Non è possibile andare avanti solo grazie ai volontari». Tornando al Ravenna, come è stata la sua esperienza in giallorosso? «Ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile, per tornarci a fine carriera, quando ormai non ci speravo più, dopo tante volte che eravamo stati vicinissimi ma poi non si era fatto nulla. Sono state tre stagioni bellissime, sempre caratterizzate da gioie finali. La promozione in D, la successiva salvezza e infine il ritorno in C, in quel giorno a Russi che mi resterà sempre nel cuore. Sono orgoglioso di aver dato il mio contributo e di aver indossato la fascia». Altre soddisfazioni? «Gli anni nel Sud dell’Italia sono stati molto belli. Ho vinto tanti campionati. Non sarebbe giusto scegliere, perché da Gallipoli fino a Marcianise, passando per Vasto, Taranto e Barletta, sono stato sempre benissimo». E rimpianti? «Di sicuro non rimpiango di aver rifiutato alcune proposte in Serie B, per motivi contrattuali. Piuttosto mi dispiace non essere arrivato a quota cento reti in C, fermandomi a 97». Nella prossima stagione la vedremo ancora in campo? «È già da qualche anno che mi ripropongo di smettere, ma poi per un motivo o un altro decido sempre di continuare, soprattutto perché il mio fisico me lo permette. A giugno, però, penso che sarà la volta buona di far basta». E quindi cosa farà da “grande”? «Ho preso il patentino Uefa B e mi piacerebbe allenare i bambini. I settori giovanili per me rappresentano ancora la parte più sana di questo sport e sarebbe bello aiutare a far crescere chi inizia a dare i primi calci a un pallone».

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CULTURA / 25 12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

ALIGHIERI

MASINI/1

Un connubio tra sport e teatro nel nome di Federico Buffa e del suo “rigore che non c’era” In occasione dello spettacolo, un incontro del giornalista con le società sportive ravennati. E sconti per gli abbonati

Si apre con lo spettacolo Il rigore che non c’era di Federico Buffa “Teatro e Sport”, la collaborazione tra Ravenna Teatro e G.S. Porto Robur Costa, Conad Olimpia Teodora, OraSì Basket Ravenna e Ravenna Football Club. Grazie a questo sodalizio, gli abbonati ai rispettivi campionati e i tesserati delle varie società sportive avranno diritto alla tariffa ridotta sugli abbonamenti e sui biglietti per gli spettacoli de “La stagione dei teatri”, mentre gli abbonati della Stagione potranno godere di riduzioni per gli appuntamenti dei vari campionati. Inoltre, la collaborazione porterà anche a un incontro (lunedì 16 dicembre alle 18) tra i responsabili sportivi delle società e Federico Buffa (in dialogo con Gianfelice Facchetti, attore, drammaturgo e regista teatrale) in occasione del suo spettacolo Il rigore che non c’era in scena sabato 14 e lunedì 16 dicembre alle 21, domenica 15 alle 15.30 con Marco Caronna, Jvonne Giò, Alessandro Nidi e la regia di Marco Caronna. Si tratta dell’ultimo lavoro di Buffa ed è una riflessione sul destino: a un certo punto di una qualsiasi partita, un qualunque arbitro decide di fischiare un rigore, giusto o sbagliato, vero o falso. In quel momento, quello in cui la sorte ci mette davanti a un bivio, con una porta rossa o una porta nera da aprire per proseguire il cammino, cambia la vita di tutti. Ed è così che comincia il viaggio di Buffa, interrogandosi sul destino che avrebbe potuto essere diverso, tra esistenze e sliding doors. Il “Rigore” si snoda con una caratteristica nuova per lo storyteller: non si tratta solo di storie a sfondo sportivo. Racconta di persone che hanno scelto, prima che l’arbitro fischiasse: di Garrincha e il Loco Housemann che svendono la loro vita scintillante a una bottiglia, di Mandela che decide di resistere 27 anni in carcere, di Billie Holiday che canta “Strange fruits” negli stati del sud, di Lebron James o di Colin Kaepernick che cantano della stessa cosa sui rispettivi campi da gioco.

ARTURO CIRILLO NE LA SCUOLA DELLE MOGLI Per la stagione del contemporaneo, Arturo Cirillo sarà protagonista sul palcoscenico del Teatro Masini di Faenza, nella doppia veste di interprete e regista di La scuola delle mogli, commedia di Molière, qui tradotta da Cesare Garboli, in scena mercoledì 18 dicembre alle ore 21.

MASINI/2 La stagione di danza si apre con il classico La bella addormentata La nuova Stagione dedicata alla Danza del Teatro Masini di Faenza, realizzata in collaborazione con Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, sarà inaugurata lunedì 16 dicembre alle 21 da La Bella Addormentata, indiscusso capolavoro internazionale del balletto classico con le intramontabili musiche di Čajkovskij e le coreografie di Marius Petipa per il Russian Classican Ballet.

Federico Buffa (Milano, 28 luglio 1959) è un giornalista, e telecronista sportivo italiano. Oltre alla sua attività di telecronista di basket e commentatore sportivo, Buffa ha condotto alcune trasmissioni antologiche sempre a tema sportivo, nelle quali ha dimostrato - secondo Aldo Grasso - di “essere narratore straordinario, capace di fare vera cultura, cioè di stabilire collegamenti, creare connessioni, aprire digressioni” in possesso di uno stile avvolgente ed evocativo. Lo spettacolo, per la replica di lunedì 16 dicembre, è inserito nel progetto In viaggio verso il teatro, con cui Ravenna Teatro offre ai residenti delle circoscrizioni Nord e Sud del Comune di Ravenna e, su richiesta, ai residenti del Comune di Alfonsine, l’opportunità di recarsi a teatro usufruendo di un servizio navetta.

CASA DEL TEATRO La compagnia Brasiliana Caravan Maschera Teatro con due spettacoli per grandi e piccoli La Casa del Teatro di Faenza ospita le uniche date in Romagna della compagnia brasiliana Caravan Maschera Teatro, con due appuntamenti: sabato 14 dicembre alle 21 con lo spettacolo di teatro d'immagine Vidas Secas, e domenica pomeriggio alle 16 con una proposta per ragazzi di teatro di burattini Tiringuito, Luisa e la morte.

WALTER CHIARI Al via la stagione di stand up comedies con Ruggero de I timidi Parte domenica 15 dicembre alle 21, insieme a Ruggero de I Timidi e allo spettacolo Stand Up & Songs, la nuovissima rassegna “Stand Up” proposta dal Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia.

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26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

LIBRI/1

La Ravenna di Pietro Barberini e Osiride Guerrini fra natura, storia e cultura Un saggio sull’evoluzione del territorio raccoglie le tante ricerche del compianto studioso

La si potrebbe definire la summa della ricerca pluridecennale del compianto studioso Pietro Barberini che aveva concluso il suo lavoro di indagine sui rapporti millenari fra natura e territorio, paesaggio e storia di Ravenna ma, scomparso nell’agosto 2018, non ha potuto vederne la pubblicazione. Un lascito culturale postumo quindi, questo Ravenna. Un paesaggio che attraversa la storia (SBC edizioni, 22 euro), scritto assieme alla studiosa Osiride Guerrini, che con lui aveva percorso altre ricognignizioni fra geografia, archeologia, toponomastica, antica e moderna, alla scoperta dell’evoluzione anfibia degli orizzonti ravennati. Ricerche e analisi che Barberini non aveva svolto solo in archivi fra mappe e documenti ma che amava riscontrare anche “sul campo”, grazie a lunghi viaggi in bicicletta e passeggiate in provincia e in Romagna. Peraltro questo vagare curioso costituiva anche la competenza e la passione del Barberini divulgatore e guida per escursioni storiche e monumentali. Il volume di oltre 200 pagine, ricco di immagini, fra cui anche disegni e foto originali, è uno studio di sintesi di un percorso attorno alla città e alle sue memorie che lega aspetti e problemi di un ambiente mutevole, in rapida trasformazione, fatto di spiagge basse e sabbiose, di valli e pinete, di fiumi che spagliano e colmano bassure e lasciano segni nell’area urbana, nell’area portuale e sul litorale, creando nuovi assetti sociali.

LIBRI/2

LIBRI/3

MARINO PASCOLI, RICOGNIZIONE SU UN DELITTO POLITICO IRRISOLTO

VIAGGIO POETICO DIALETTALE FRA GLI ANTICHI RIONI CITTADINI

Un breve saggio di Carnoli e Albertano ripercorre l’oscura vicenda del 1948

A spasso per Ravenna con Marcello Minghetti assieme a cento foto d’epoca

Chi ha assassinato Marino Pascoli e per quale movente? Pascoli muore a 24 anni sulla strada di casa, da Mezzano ad Ammonite, la domenica del 4 gennaio 1948, colpito a morte da due sicari che non saranno mai identificati. Questa drammatica vicenda del dopoguerra ravennate ha lasciato anche dopo oltre 70 anni una inquietudine che ha spinto a rileggere questa storia particolare con più attenzione, sia per rintracciare in essa le relazioni con i processi storici più generali, sia per sottrarre all’oblio la straordinaria testimonianza di questo giovane intellettuale repubblicano combattente, che con la stessa imprudenza e coraggio dell’esperienza partigiana, continuò poi nell’immediato dopoguerra la lotta per la verità e contro le ingiustizie. Il libro redatto a 4 mani da Saturno Carnoli e Cesare Albertano indaga la vicenda di Marino Pascoli per rintracciare le verità più profonde senza cedere ad alcuna retorica celebrativa, evidenziando le specificità politiche, ideologiche e sociali della Ravenna della prima metà del Novecento, ricostruendo l’intricato e conflittuale contesto delle relazioni fra le forze politiche locali, dalla Resistenza al nazifascismo, fino alle elezioni del 1948. Il volume – stampato e promosso a cura dell’associazione anarchica “Aurora Libertaria” – comprende una importante appendice d’archivio: testimonianze autografe, documenti ufficiali e ufficiosi delle indagini e dei partiti dell’epoca, una rassegna stampa dell’epoca e carte inedite della famiglia Pascoli.

Ecco un libro per tutti gi appassionati di dialetto romagnolo e storia della civiltà urbana ravennate, A vaion par Ravena - A spasso per Ravenna di Marcello Minghetti (edizioni del Girasole, 18 euro). Minghetti (1926-2017), indimenticato Direttore Didattico del Mordani, è considerato tra i maggiori poeti contemporanei in dialetto romagnolo. L'amore per la difesa e la diffusione del dialetto romagnolo già l'aveva portato a scrivere per i tipi del Girasole di Ravenna diversi libri di poesia in vernacolo: La bibia in rumagnòl (2012), Olimpo - I signùr e al madòn d'na völta (2013), Cal dò canaj d'Romolo e Remo (2014), Parole moribonde (2016). Questa raccolta di versi in dialetto che esce postuma è una vera e propria guida agli antichi rioni della città con un centinaio di foto d'epoca in gran parte inedite e selezionate dal giovanissimo Luca Succi, titolare della pagina facebook “C’era una volta Ravenna”. Anche avvalendosi dei precedenti studi di Don Mario Mazzotti e della sua amicizia profonda con lui, Marcello Minghetti ci conduce per mano tra le vie cittadine alle quali dedica una quarantina di sonetti in dialetto (con traduzione in lingua italiana) dedicati ai luoghi più significativi dei nove antichi rioni di Ravenna. In questo modo Minghetti fonda un nuovo genere letterario: la poesia toponomastica. Un genere letterario che si libra tra la storia e l'ironia mirando sia a istruire che a divertire il lettore. Arricchiscono l'opera i testi di Gianandrea Baroncini, Sauro Mattarelli, Massimo De Simone e Alvaro Ancisi.

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CULTURA / 27 12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

LIBRI/4

Negli scatti di Luigi Tazzari l’inossidabile ballo popolare romagnolo Ăˆ uscito “...E vai col liscioâ€?, libro del fotografo ravennate che è stato in sagre, balere e feste

Ăˆ a firma del fotografo Luigi Tazzari, fresca di stampa, la strenna di immagini intitolata ...E vai col liscio, dedicata a uno degli aspetti antropologici e culturali fra i piĂš interessanti della tradizione locale. Dopo l’ultimo volume sulle colonie balneari, Tazzari ha ripercorso la regione in lungo e in largo fra locali e balere, feste e sagre, per cogliere l’essenza e l’attualitĂ di questa forma di divertimento inossidabile. Il libro fotografico (200 pagine, edizioni LGN, 35 euro) è introdotto da un testo del musicologo Franco Dell'Amore, un vero e proprio esperto delle origini e della storia della musica e del ballo popolare romagnolo: ÂŤLa fotografia di Luigi Tazzari riguarda l’oggi, apparentemente sotto gli occhi di tutti – scrive Dell’Amore –. La sua monografia qui pubblicata segue Addio colonia del 2018, dedicata a 240 edifici di talassoterapia abbandonati sulla Costa Romagnola. Si potrebbe pensare che anche in quest’ultimo lavoro si guardi ai relitti, all’archeologia industriale. Invece, il liscio di Tazzari non è nostalgico, è progressivo, avanza imperterrito nel magma musicale odierno, liquido e senza forma perchĂŠ volutamente inquinatoÂť.

LIBRI/5

LA RASSEGNA Nada e Zamboni Al Salone estense di Lugo

L’APPUNTAMENTO Al Moog le “Geografie di Comisso� con De Cilia a Magnani

La minirassegna “Il suono delle paroleâ€? comincia giovedĂŹ 12 dicembre, alle 20.30, al Salone Estense della Rocca di Lugo con Nada che presenterĂ Materiale domestico (Ed. Atlantide 2019): un libro che è una biografia scritta al contrario, partendo dalla fine e arrivando agli esordi e che descrive la sensibilitĂ , il coraggio e l’intelligenza di questa grande artista. MartedĂŹ 17 dicembre invece, sempre alle 20.30 al Salone Estense, sarĂ il turno di Massimo Zamboni. Importante figura della musica italiana e storico fondatore dei Cccp e dei Csi, Zamboni con la sua musica e la sua scrittura ha saputo raccontare e parlare a intere generazioni. Zamboni racconterĂ la sua esperienza berlinese, maturata nei suoi primi anni di carriera, presentando la prefazione, scritta da lui, del libro Oltre il muro di Berlino di Sascha Lange e Dennis Burmeister (Ed. Goodfellas). GiĂ precedentemente Zamboni aveva trattato del suo passato tedesco con il libro Nessuna voce dentro. Entrambi gli incontri saranno condotti e moderati da Luigi Bertaccini. L’ingresso è libero.

Ultimo appuntamento, prima della pausa natalizia, per “I Sabati del Moogâ€?, la rassegna culturale curata da Ivano Mazzani. Sabato 14 dicembre, sempre alle 18, lo scrittore Nicola De Cilia giunge in vicolo Padenna 5 a Ravenna, per presentare il libro Geografie di Comisso. Cronaca di un viaggio letterario (editore Ronzani 2019). Dialoga con lui l'attore del Teatro delle Albe Roberto Magnani. Al centro dell'incontro lo scrittore e giornalista nato a Treviso il 3 ottobre 1895. Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale e all’impresa di Fiume, Comisso lavorò come libraio a Milano e commerciante d’arte a Parigi, per poi dedicarsi alla scrittura. Viaggiò molto come inviato speciale, raccogliendo in volume le sue esperienze italiane, parigine, nell’estremo oriente e in vari paesi europei. Si spense a Treviso il 21 gennaio 1969.

IN LIBRERIA Nicoletta Ciani alla Moby Dick di Faenza Domenica 15 dicembre alle 17.30 alla Libreria Moby Dick di Faenza (via XX Settembre, 3/b) Nicoletta Ciani presenta il suo primo romanzo L'avvocato Piero Stabile (ed. Albatros). Affermato professionista, Piero Stabile vive un'esistenza apparentemente serena, ma nasconde un disagio sopito nell'adolescenza. L'autrice guida il lettore in un percorso introspettivo che porterĂ il protagonista a riconsiderare la propria vita e, infine, a fare pace con il proprio nome. Nicoletta Ciani, insegnante ed ex-libraia, da anni conduce incontri culturali e tiene conferenze sulla biblioterapia e sul legame tra letteratura e medicina. Dialoga con l'autrice la professoressa Anna Cristoferi.

va nuoo ne gesti

SI CONCLUDE CON IL TERZO VOLUME LA MONUMENTALE ENCICLOPEDIA ENOGASTRONOMICA DI GRAZIANO POZZETTO Si conclude con il terzo volume la monumentale Enciclopedia enogastronomica della Romagna redatta dallo studioso e gourmet Graziano Pozzetto dopo decenni di capillari ricerche e saggi monografici su temi e prodotti tipici del territorio. Anche in questa opera (come le due precedenti autonoma e in sĂŠ conclusa), Pozzetto convoca sulla scena contadini e gastronomi di antica sapienza, narratori e poeti, cucinieri e saggisti (in particolare nella sesta parte, in una appendice letteraria), per renderci la civiltĂ delle province romagnole, con i loro colori e i loro eccessi, cosĂŹ ben rappresentandoli, per non dire d'altro, nelle cascate di numerose ricette o nella pagine memorabili dei grandi padri della cultura romagnola. In questo terzo libro passano i prodotti tipici dop e igp e quelli identitari. I mangiari e i vini della memoria e le specialitĂ paesane. Il tutto accompagnato dalle curiose storie della Romagna dei buongustai. Graziano Pozzetto presenta la sua opera domenica 15 dicembre, alle 17.30, alla Bottega Bertaccini di Faenza.

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28 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

L’EVENTO

Il concerto di Natale a Faenza è un viaggio nella musica degli anni Trenta e Sessanta Un progetto di Patrizia Laquidara, accompagnata dalle formazioni della scuola Sarti e Daniele Santimone Torna il Concerto di Natale (fuori abbonamento) della stagione Erf&TeatroMasiniMusica, con un appuntamento (a offerta libera) in programma per sabato 14 dicembre alle 21, al teatro Masini. Da un’idea della cantante Patrizia Laquidara, con regia di Mirko Artuso e della stessa Laquidara, con arrangiamenti di Alfonso Santimone, andrà in scena “C’eravamo Tanto Amati”, uno spettacolo multimediale sul repertorio della cultura e della musica anni ’30 e ’60. Alla riscoperta di gemme quali “Come pioveva”, Smile, Eclipse, tra Napoli, Pigalle, gli studi EIAR, Baires e Broadway, in un omaggio di Patrizia Laquidara, cantante e compositrice siciliana. A Faenza verrà rievocata l’atmosfera di quella generazione interamente ipnotizzata dai passi sinuosi di Ginger e Fred, dal trombone e dallo swing di Glenn Miller, dalla tormentata voce di Billy Holiday fino alla sofferta femminilità di Edith Piaf. Ad accompagnare la performance sarà la Sarti Big Band, nata nell’autunno del 1997, composta da allievi e insegnanti della scuola di musica “Giuseppe Sarti” di Faenza, che si è già esibita in festival, rassegne ed eventi musicali, collaborando con musicisti come Steve Grossman, Kenny Wheleer, Gary Bartz, Paolo Fresu, Gianluigi Trovesi. La band è riuscita a farsi un nome come un laboratorio permanente per musicisti attenti sia ai linguaggi dell’improvvisazione che alla musica contemporanea e dei nostri giorni. L’esibizione di Natale potrà inoltre beneficiare della qualità dell’ensemble di archi “Giuseppe Sarti”, formazione nata anch’esse all’interno dell’omonima scuola. Per l’occasione i musicisti saranno diretti da Daniele Santimone, che vanta un’esperienza invidiabile all’interno degli ambienti jazz.

Da dicembre ampliamo i nostri spazi e ospitiamo eventi e presentazioni di libri

CLASSICA/1

ACCADEMIA BIZANTINA DÀ IL VIA ALLA NUOVA STAGIONE DI BAGNACAVALLO TRA “SACRO E PROFANO” Il 19 dicembre al Goldoni con Delphine Galou La novità è l’aperitivo con il musicologo Al via giovedì 19 dicembre al teatro Goldoni di Bagnacavallo la rassegna “Libera la Musica”. Il concerto di apertura è affidato ai padroni di casa di Accademia Bizantina, diretta da Ottavio Dantone, e al contralto Delphine Galou, con un concerto dal titolo “Sacro e Profano”, dedicato alla musica di Alessandro Scarlatti e Antonio Vivaldi, pilastri centrali della storia della musica del ‘700, sia in ambito della musica strumentale che sacra. Sono in programma alcune arie dalle serenate di Scarlatti, lo Stabat Mater RV621 di Vivaldi, considerato un capolavoro fondamentale del genere sacro, e i due concerti RV 541 e RV 582. Concerto alle 21. Dalle 20 al Chiribilli aperitivo sul tema dello spettacolo col musicologo Bernardo Ticci.

CLASSICA/2

IL SESTETTO “IN LIEBE” CHIUDE I CONCERTI DELLA DOMENICA Dalla passione per la musica di Brahms nasce “In Liebe”, sestetto di giovani cantanti e pianiste provenienti da diverse parti d’Italia, uniti dal desiderio di scoprire e approfondire un repertorio poco affrontato nelle sale da concerti e dall’organico del tutto insolito: il quartetto vocale e pianoforte a quattro mani. Al sestetto – domenica 15 dicembre alle 10.30 alla sala Corelli del Teatro Alighieri di Ravenna – spetterà il compito di chiudere la rassegna dei Concerti della Domenica dell’associazione Angelo Mariani. Il gruppo, formato dal soprano Stela Dicusară, dal mezzo soprano Valentina Vanini, dal tenore Alessandro Vannucci, dal baritono Lorenzo Bonomi e dalle pianiste Francesca Cesaretti e Ilaria Torresan, proporrà nell’occasione ravennate i Liebeslieder Walzer op. 52 e il Neue Liebeslieder Walzer op. 65 di Brahms e la trascrizione per pianoforte a quattro mani effettuata da Brahms dei 20 Ländler di Schubert.

NON SOLO CLASSICA /1 Arturo Stàlteri presenta il suo nuovo progetto Al Mama’s anche ethno jazz e l’omaggio a Gaber-Jannacci Al Mama’s di Ravenna venerdì 13 dicembre omaggio a Gaber e Jannacci con il concerto del duo composto da Gianluigi Tartaull (voce e chitarra) e Luca Bombardi (pianoforte). Il giorno dopo ethno-jazz con i GB Project con anche il sassofonista ravennate Alessandro Scala che propone brani originali con atmosfere multietniche dove il colore delle melodie viene supportato dall’improvvisazione tipica del jazz. Domenica 15 dicembre invece musica classica e contemporanea con il celebre pianista e compositore Arturo Stàlteri, che presenta il nuovo progetto “Trilogy”. L’album, che comprende brani per pianoforte, flauto e violoncello, presenta alcune nuove composizioni del pianista romano, accanto a omaggi ad artisti come Toni Esposito, Domenico Scarlatti e Keith Emerson. Accanto a Stàlteri sarà sul palco la flautista Federica Torbidoni, già presente nel disco.


CULTURA / 29

PRONTO INTERVENTO E INTERVENTI D’EMERGENZA:

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12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

PREVENTIVI GRATUITI

NON SOLO CLASSICA/2

HIP HOP

CONCERTI ROCK

Al Socjale rivivono i classici Disney

Geoff Farina al Bronson Cafè

A Piangipane un viaggio nella fantasia con l’Ensemble Tempo Primo

VenerdĂŹ 13 dicembre (inizio ore 22) serata senza dubbio originale al teatro Socjale di Piangipane con il concerto dell’Ensemble Tempo Primo (nato in seno all’orchestra ravennate La Corelli), un viaggio nella fantasia al suono dei grandi classici dell’animazione Disney, con le voci di Cecilia Ottaviani, Daniela Peroni e Luca Balbi. Arrangiamenti e direzione del maestro Nicola Nieddu, che ha saputo realizzare un interessante adattamento musicale delle celebri melodie, capace di fondere piĂš stili in un mix tra classico e moderno. Da “La Bella e la Bestiaâ€? a “Il re leoneâ€?, da “Herculesâ€? a “La Sirenettaâ€?, fino ai piĂš recenti capolavori Pixar, lo spettacolo regalerĂ ricordi ed emozioni grazie anche alla voce narrante di Teresa Maria Federici che introdurrĂ le canzoni che hanno fatto la storia del cinema di animazione appassionando intere generazioni. Ingresso ore 21, concerto ore 22.

CONCERTI BLUES & DINTORNI Due concerti al Mariani: dal jazz fusion internazionale ai bresciani Superdownhome Due serate di musica dal vivo all’osteria Passatelli del Mariani di Ravenna. GiovedĂŹ 12 dicembre sarĂ una serata all’insegna della musica internazionale con la presentazione dell’album “Globetrotterâ€? del chitarrista Luca di Luzio accompagnato dal batterista pluripremiato ai Grammy Awards Rodney Holmes, dal bassista Linley Marthe (nella foto), dal sassofonista Alessandro Fariselli e dal tastierista Alessandro Altarocca, nomi noti del panorama jazz fusion internazionale. Il giorno dopo, venerdĂŹ 13, serata blues con i bresciani Superdownhome, in grado di miscelare anche influenze punk, folk e tratti hard rock, armati solo di voce, cigar box, diddley bow e tamburi. Concerti dalle 21.30, con cena alla carta. Prenotazioni al numero 0544 215206.

DJ FASTCUT AL CISIM, SHORTY E MARSIGLIA AL BRONSON Doppia serata all’insegna del rap italiano, organizzata dai tipi del Cisim. Al centro culturale di Lido Adriano venerdÏ 13 dicembre appuntamento con il producer romano Dj Fastcut che presenta il suo nuovo album, con una serie di ospiti che lo stanno accompagnando in questo tour. Il giorno dopo, sabato 14, ma al Bronson di Madonna dell’Albero, ecco il live del collettivo torinese Funk Shui Project e di Davide Shorty (insieme nella foto) che presenteranno il nuovo album e daranno vita anche a un nuovo progetto insieme allo storico rapper siciliano Johnny Marsiglia. Tra groove, hip hop e funk.

SPERIMENTAZIONE Dal funk-kraut al quartetto d’archi al Clandestino di Faenza Due concerti per far viaggiare la mente al Clandestino di Faenza. GiovedĂŹ 12 dicembre l’appuntamento è con il collettivo svizzero L’Eclair, “puro funk-kraut-exo-soulbrutal-groove turcoâ€?, si legge nella cartella stampa. Il 19 dicembre invece ecco Molossos, quartetto d'archi dedito alla sperimentazione con voce ed effetti, con alcuni nomi tra i piĂš interessanti emergenti del panorama jazzistico e avantgarde nazionale quali Dimitri Sillato, Valeria Sturba, Giuseppe Franchellucci e Stefano Senni. Concerti dalle 22, a ingresso gratuito.

GiovedĂŹ 12 dicembre (ore 21) al Bronson Cafè di Madonna dell’Albero torna Geoff Farina, con la sua chitarra acustica, tra nuove composizioni e revisioni stilistiche della tradizione folk blues americana. Dagli studi di songwriting al Berklee alla passione per la tecnologia del suono, dagli esordi dream-pop con i Secret Stars allo slowcore/jazzcore con i Karate, dal country/blues dei Glorytellers ai suoi album solisti, fino alla miriade di progetti paralleli, Farina è un nome di culto della scena americana.

Jemma Freeman al circolo Abajur VenerdĂŹ 13 dicembre dalle 21.30 concerto del power trio Jemma Freeman and The Cosmic Something, che sta presentando l'album di debutto “Oh Really, What’s That Then?â€?. Si tratta di un trio guidato dalla cantante e chitarrista Jemma Freeman, moderna icona psych-glam-rock inglese.

Hofame al circolo Kinotto Domenica 15 dicembre (ore 20) al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti (Mezzano), concerto di Hofame, progetto del cantautore lombardo Cristiano Alberici, tra pop e art-rock.

Al bagno Finisterre un brunch con Gloria Turrini e “King Friscoâ€? Continua al bagno Finisterre di Marina di Ravenna la nuova rassegna dedicata al blues, con tanto di brunch, il sbato all’ora di pranzo. Il 14 dicembre dalle 13 protagonista sarĂ la voce potente della cantante Gloria Turrini che si unisce alle note blues della chitarra di Francesco “King Friskoâ€? Plazzi. La rassegna proseguirĂ poi il 21 dicembre con il Piolanti Blues Duo. Brunch dalle 11, live dalle 13.

Al bagno Oasi un’altra domenica “americanaâ€? con Shawn Jones Domenica 15 dicembre altro appuntamento di caratura internazionale al bagno Oasi di Marina di Ravenna con i concerti all’ora del brunch (da mezzogiorno in avanti) organizzati in collaborazione con Spiagge Soul. L’appuntamento sarĂ con l'americano Shawn Jones, esperto cantautore, chitarrista e cantante, fedele alla forma delle sue influenze: rock, rhythm & blues, jazz & country.

Orari: dal LunedĂŹ al GiovedĂŹ 5:30 - 19 / VenerdĂŹ 5:30 - 20:00 Sabato 5:30 - 13:30 / Domenica chiuso

Panettoni vegani il cui ricavato andrĂ in beneficenza per Oipa

Panettoni d’autore Cova fatti con lievito madre e ingredienti selezionati con un incarto dedicato a Leonardo


30 / CULTURA

gio. 12: ore 21.00

RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

ven. 13: ore 18.30 - 21,00 • sab. 14: ore 18.45 - 21.00 dom. 15: ore 17.00 - 21.00 • lun. 16 - mar. 17: ore 18.30

Via Ponte Marino 19 • www.cinemamarianiravenna.com •

ARTE/1

Cinema Mariani - Ravenna

ARTE/2

La Madonna del Patrocinio di Albrecht Dürer torna a Bagnacavallo

A PALAZZO RASPONI, LIBRI MAI VISTI E LA BIBLIOTECA DI RABELAIS

Inaugurazione sabato 14 dicembre alle 17 a San Girolamo

Sabato 14 dicembre alle 15.30 a palazzo Rasponi dalle Teste, in piazza Kennedy, sono in programma la premiazione e l’inaugurazione della XXII mostra dei “capo d'opera” di “Libri mai mai visti”, il concorso per libri manufatti mai editi né esposti in pubblico, che ha avuto la sua prima edizione nel 1995, a Russi e l’inaugurazione della mostra “La biblioteca immaginaria di Rabelais. “Libri mai mai visti” ha allietato negli anni un gran pubblico, con centinaia di opere e assegnato premi a concorrenti di tutto il mondo. Le opere che si potranno vedere a palazzo Rasponi stupiranno, perché creativi famosi e maestri artigiani del libro hanno risposto all'invito, rivolto loro da Vaca (Vari Cervelli Associati), di trovare l'ispirazione e la pazienza di plasmare un nuovo libro mai visto. Far partecipare il pubblico alla gioia dell’atto creativo maneggiando i manufatti, odorandoli e, anche, ascoltandoli è la linfa di questa mostra-concorso dedicata all’immaginario collettivo, senza distinzione di censo, sesso, religione, nazionalità. La seconda mostra nasce invece da un’idea di Gianni Zauli e Paolo Della Bella, a partire dalla quale son stati interpellati vari autori selezionati oculatamente dalla rosa di coloro che hanno partecipato all’iniziativa “Libri mai mai visti” distinguendosi per qualità e capacità artistiche. Artisti che son stati invitati a ricostruire l’immaginaria biblioteca di Rabelais, non per creare dei falsi, bensì per costruire neo-libri (mai mai visti) dando libera interpretazione dei titoli stessi. Rabelais frequentò, durante i suoi studi all’Università di Parigi, la biblioteca di Saint Victor, importante centro di studi religiosi, ricca di libri di teologia, di scolastica, di giurisprudenza, di polemica religiosa e si ispirò alla stessa per redigere un catalogo burlesco dove si fa beffa di quella scienza scolastica e teologica. Un buon numero dei titoli da lui elencati sono puramente scherzosi e immaginari, altri si riferiscono ad autori e opere realmente esistenti. Questo repertorio è descritto nel capitolo VII del Libro secondo di Gargantua et Pantagruel (1532). Le due mostre saranno visitabili fino al 19 gennaio, nei giorni feriali dalle 15 alle 18; sabato e domenica dalle 11 alle 18 (chiuso il lunedì, il 25 dicembre e l’1).

Sabato 14 dicembre alle 17, alla chiesa di San Girolamo, di fronte al Museo Civico di Bagnacavallo, si svolgerà la presentazione ufficiale del ritorno della Madonna del Patrocinio di Albrecht Dürer. Interverranno il sindaco Eleonora Proni, l’assessore alla Cultura Monica Poletti, il direttore del museo e curatore dell’evento Diego Galizzi e la storica dell’arte Raffaella Zama. La presentazione si concluderà con un omaggio musicale alla Madonna del Patrocinio a cura di EmiliaRomagna Concerti. Al termine della presentazione sarà possibile ammirare il dipinto, collocato nella sala didattica al piano terra del Museo Civico. L’accesso sarà limitato a trenta persone per volta, per garantire la necessaria sicurezza dell’opera. Al piano superiore sarà inoltre visitabile la mostra di incisioni “Albrecht Dürer. Il privilegio dell’inquietudine”. In occasione dell’evento, il museo resterà eccezionalmente aperto fino alle 22. A distanza di cinquant’anni dalla sua partenza da Bagnacavallo, la Madonna del Patrocinio di Albrecht Dürer, capolavoro che il grande maestro di Norimberga dipinse attorno al 1495, torna così nella stessa sede in cui si trovava custodita fino al 1969, ovvero l’ex monastero delle suore Clarisse Cappuccine di Bagnacavallo, oggi museo civico. Il ritorno temporaneo del dipinto è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, luogo di conservazione della tavola.

Albrecht Dürer, Madonna del Patrocinio, 1495 ca, olio su tavola

La Madonna del Patrocinio di Dürer potrà essere ammirata al Museo Civico fino al 2 febbraio nei seguenti orari: martedì e mercoledì 15-18; giovedì 10-12 e 15-18; da venerdì a domenica 10-12 e 15-19. Chiusura il lunedì e i post-festivi. Ingresso libero. Il Museo Civico delle Cappuccine è in via Vittorio Veneto 1/a, la chiesa di San Girolamo si trova in via Garzoni.

Menù di Natale* Sformatino di porcini con fonduta di pecorino e pomodori confit Passatelli in brodo con ristretto di cappone Cappelletti al ragù

Menù di Capodanno* Ristorante Pizzeria via Berlinguer 4 Ravenna Tel. 0544 455263 Ristorante Bar Pizzeria Oltremare

www.ristoranteoltremare.it

Doppia esposizione a cura di Vaca di manufatti artistici anche ispirati al Gargantua

Prosecco di benvenuto Carpaccio di pesce spada con pesto di pistacchi e zenzero caramellato Flan di gamberi e asparagi con vellutata di crostacei

* Possibilità di menu alla carta

llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop

Arrosto di vitello al sangiovese con verdure gratinate e patate al forno Tortino di panettone* con mascarpone e scaglie di cioccolato

€ 30 bevande escluse Strozzapreti vongole calamari e zucchine con spinaci fritti Gran fritto oltremare con spiedino di gambero grigliato Mousse al cioccolato bianco

€ 40 bevande escluse

Sabato 14, ore 16:30 ...un pomeriggio al Planetario

Giuliano Deserti A spasso tra i pianeti del sistema solare (attività adatta a bambini a partire da 8 anni)

Martedì 17, ore 21:00

UniVersi Paralleli Livia Santini, Oriano Spazzoli Un'astronave di ricordi tra le stelle di Natale

Venerdì 27, ore 17:00

Mille stelle per A.I.L.

(attività adatta a bambini a partire da 4 anni) Ingresso Offerta libera. Il ricavato verrà devoluto ad A.I.L.-Ravenna

Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura

Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia BIBLIOTECA TEMATICA! Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 20.30-22.30 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata


RASSEGNA “4DAYS CULT MOVIE�

RASS.“CARTOON KIDS�

RASS.“IL CINEMA RITROVATO�

gio.12: 18.30

lun. 16 mar. 17: 21.15 • mer. 18:18.30

sab. 14: ore 17 dom. 15: ore 15

CULTURA / 31

mer. 18: ore 21

12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

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AL MUSEO/1 Bartolini e Maggiani per “Grotoni e malocchiâ€? al Carlo Zauli “Grotoni e malocchiâ€? è il progetto di Massimo Bartolini a Faenza: un omaggio scultoreo a Carlo Zauli e alla sua terra, presentato proprio dentro lo studio privato dell’artista faentino. Accompagnato da un testo scritto per lui da Maurizio Maggiani, l’installazione Grotoni e malocchi, interamente realizzata a Faenza con la collaborazione di Manifatture Sottossaso, verrĂ presentata in febbraio nella personale di Massimo Bartolini alla Frith Street Gallery di Londra. L’esperienza è riassunta nella piccola pubblicazione che verrĂ presentata sempre nella stessa serata, in presenza dell’artista e dello scrittore, giovedĂŹ 19 dicembre alle 19.

CARTOLINE DA RAVENNA Mittente Giovanni Gardini

Visti da vicino

AL MUSEO/2 Senaldi, Pivi e Torcellini dialogano su Duchamp e Chuck Close al Mar Marco Senaldi, Leonardo Pivi e Daniele Torcellini dialogano su “Duchamp, La scienza dell’arte e Chuck Close. Mosaicsâ€? venerdĂŹ 13 dicembre alle 18, nella Sala Martini del Mar di Ravenna. L’incontro, ospitato nell’ambito della mostra “Chuck Close. Mosaicsâ€?, sarĂ un’occasione di dialogo e confronto a piĂš voci dove i temi dell’ultimo libro di Marco Senaldi, Duchamp. La scienza dell’arte, pubblicato recentemente da Meltemi Editore, saranno il filo conduttore di una conversazione sull’arte e sui processi visivi e cognitivi che l’arte mette in atto.

IN GALLERIA/1 I disegni di Erzsebet Palasti e le foto di Paolo Forconi alla galleria Faro Arte di Marina di Ravenna Sabato 14 dicembre alle 17 nella Galleria FaroArte di Marina di Ravenna (p.le Marinai d’Italia, 20) sarĂ inaugurata la mostra “Punti d’incontroâ€? con opere della pittrice ungherese Erzsebet Palasti e del fotografo ravennate Paolo Forconi. Trasferitasi a Roma alla fine degli anni ’90 per completare gli studi accademici, Erzsebet Palasti, a partire dal 2000, ha esposto i propri lavori in varie personali in Italia e all’estero riscuotendo unanimi consensi. Disegna mappe di mondi dove scopriamo un alfabeto di pagine di un diario di viaggio. Una pittura colta che ci fa decifrare una geografia dove si può ridisegnare il proprio segreto itinerario. Il lavoro fotografico di Paolo Forconi nasce dalla ricerca di luoghi e situazioni capaci di ispirarlo: generalmente paesaggi, senza però escludere i ritratti e la street. Aperture ogni sabato e domenica dalle 15 alle 18 (fino al 6 gennaio) oppure su appuntamento tel. 366 4958376.

Dal 10 agosto 1957 al 30 ottobre 1958 al Museo Nazionale di Ravenna fu ospitata una mostra a dir poco unica: furono esposte le scene cristologiche della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, quelle originali, s’intende! L’occasione era data dal fatto che doveva essere completamente rinnovata la copertura della Basilica ed essendo questi preziosi mosaici appena sotto il cassettonato, anche per un discorso di tutela, si pensò di rimuoverli dalle pareti. CosĂŹ facendo durante il tempo di chiusura della chiesa sarebbe stata data l’opportunitĂ ÂŤnon solo di rendere visibile durante tale periodo parte della decorazione dei celebri mosaici del VI secolo, ma altresĂŹ di mostrare da vicino - cosa veramente eccezionale e, con ogni verosimiglianza, irrepetibile quasi come altrettanti quadri in una Galleria, i pannelli che nella Basilica eretta dal Re Teodorico si trovavano ad un’altezza di circa dodici metri dal suoloÂť. La mostra, curata da Giuseppe Bovini, fu possibile ÂŤsoprattutto perchĂŠ in occasione del consolidamento delle superfici musive - resosi necessario in seguito ai danni causati dai bombardamenti aerei subiti da Ravenna nel 1944 - i pannelli con le scene cristologiche, dopo lo ÂŤstrappoÂť eseguito dal Gruppo Mosaicisti Ravennati, non furono rimessi di nuovo con una colata di calce direttamente a contatto dei muri della Basilica, bensĂŹ quasi tutti - ad eccezione cioè di quattro della parete sinistra - su lastre di cemento e quindi fissati al posto primitivo mediante delle grappeÂť.

IN GALLERIA/2 La “QuotidianitĂ â€? di Lupez in mostra alla Bottega Bertaccini

IN GALLERIA/3 Alle Pescherie di Lugo inaugura la mostra sulla collezione di Giovanni Corelli Grappadelli

“QuotidianitĂ â€? è il titolo della mostra personale di Lupez in programma alla vetrina di Bottega Matteotti a Bagnacavallo fino al 6 gennaio. Lupez, amante della natura in tutte le sue sfaccettature, presenta delle fini incisioni utilizzando l’antica tecnica dell’acquaforte rivisitata in chiave moderna. Nelle sue opere rappresenta il paradigma della vita moderna, nella sua precarietĂ .

Inaugura sabato 14 dicembre alle 17 la nuova esposizione ospitata dalle Pescherie della Rocca di Lugo. La mostra è dedicata a una prestigiosa collezione d’arte del ‘900, quella di Giovanni Corelli Grappadelli. La mostra, a cura di Beatrice Buscaroli, resterĂ aperta fino al 12 gennaio e sarĂ vistabile il giovedĂŹ e il venerdĂŹ dalle 16 alle 18 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.

18 - 19 - 20 DICEMBRE

il magico Gospel di Natale!

Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it

TO BE CHOIR, l’ensemble ravennate diretto da Valentina Cortesi, torna come ogni anno per coinvolgervi nelle “traditional songâ€?, nei brani soul e spirituals dando vita a una magica atmosfera natalizia. Le tante voci di To Be Choir saranno accompagnate da una grande band di musicisti e vari ospiti. Impossibile mancare! Cena con menĂš alla carta - Concerto ore 21.30 PRENOTAZIONI: +39 0544 215206 info@mariani-ravenna.it

TO BE CHOIR


32 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

LIBRI DA BABELE

Woody Allen, Baumbach e il nostro candidato al Golden Globe

Il temperamento e l’orecchio temperante

Hull e la cecità vera, non simbolica

di Francesco Della Torre

di Enrico Gramigna

di Matteo Cavezzali *

Visibili: cosa vedere al cinema senza bisogno del permesso La settimana scorsa siamo stati esaurienti, ma forse non abbiamo citato l’ultimo film di Woody Allen. Lo citiamo adesso: al cinema c’è l’ultimo film di Woody Allen, che non si butta mai via. E vogliamo viziarvi anche dicendovi il titolo: Un giorno di pioggia a New York. Invisibili: cosa emerge dal cinema casalingo e dalla rete Uscite cinematografiche importanti per Netflix: Storia di un matrimonio è l’ultimo film di Noah Baumbach, regista abituato a comparire in questa rubrica per le sue chicche invisibili come Frances Ha, Giovani si diventa o il più noto Il calamaro e la balena. Quest’ultimo film, molto amato al Festival di Venezia, ha le sembianze del grande classico, e soprattutto ha incassato sei candidature ai Golden Globe tra cui quella di miglior film. Guardiamolo e parliamone prossimamente. Il traditore (di Marco Bellocchio, 2019) Il nostro candidato (mancato) ai Golden Globe e (ancora in corsa) per gli Oscar, è un film fiume del veterano Bellocchio sulla figura di Tommaso Buscetta, colui che a tutti gli effetti si può definire il primo pentito di mafia. La storia attraversa gli anni ’80 e inizia con una festa che celebra la fragile e apparente tregua tra cosche palermitane e corleonesi, queste ultime poi vero e proprio bersaglio del pentito che indica nel capo Riina il vero responsabile di quella che definisce una degenerazione di Cosa Nostra, che passa da “protettore dei poveri” a vero e proprio cartello criminale. Il film ha la seconda figura centrale in Giovanni Falcone, e questo ci fa capire come Bellocchio voglia affrontare di petto uno degli eventi più tragici della nostra storia recente, come la strage di Capaci. Il regista, che non abbandona il suo essere onirico e visionario, ci racconta la visione di un personaggio, traditore per alcuni, prezioso collaboratore per altri. Ci racconta di tanti uomini di mafia finiti forse giustamente nel dimenticatoio, come Pippo Calò. Ci racconta di morti, stragi, vendette e guerre proprio come un ipotetico Padrino parte quarta che non ha mai visto la luce. Ci racconta, nei processi, di uno zoo, dove questi uomini non fanno nulla per essere distinti da bestie feroci e rabbiose. Bellocchio ci riporta indietro con decisione e ci porta all’interno di un’Italia che sembra assistere da inerme comparsa a una terribile festa di morte organizzata da sedicenti persone di potere; e lo fa senza quasi mai mostrare la politica, come se fosse accanto a noi a assistere altrettanto inerme. Grandissimo Favino nel ruolo del protagonista, e ottimo il cast, per l’ennesima efficace ricostruzione di una storia di cui andare poco fieri. Disponibile in streaming e in dvd.

C’è una parola che in musica, dopo secoli, è ritornata in auge: temperamento. Dopo anni di oblio, la riscoperta di prassi esecutive passate ha permesso il recupero di questo concetto con il quale si sono confrontati musicisti e scienziati da Pitagora ai giorni nostri. Il significato di questa parola non è, però, esprimibile se non con un panegirico che dipani il più possibile il mistero da essa celato tanto che la definizione data dall’autorevole vocabolario Treccani centra solo in parte il punto. Il temperamento, certo, è «la sistematica accordatura degli strumenti a suono determinato», tuttavia in seguito viene descritto ciò che oggi è considerato il temperamento equabile, ossia il sistema di rapporti che regola l’accordatura del pianoforte e degli altri strumenti ad accordatura fissa. In primis fu Pitagora che, grazie al suo monocordo riuscì a scoprire i rapporti tra le frequenze: notò, così, che dividendo la corda in due parti uguali si otteneva l’intervallo di ottava e proseguendo nella divisione trovò anche la quinta (2/3) e la quarta (3/4). Si pensò, a questo punto, che si potesse accordare tutto in base a questi rapporti naturali, tuttavia si erano fatti i conti senza l’oste poiché sovrapponendo una serie di 7 ottave a una di 12 quinte (in modo che la nota di partenza e di arrivo di entrambe siano “la medesima”) non si ottiene la stessa frequenza, ma c’è una discrepanza detta comma. È evidente anche senza l'ausilio dell’analisi matematica, grazie alla quale si giunge a una comprensione totale dell’argomento, che sorga più di un problema quando si comincia ad accordare uno strumento che per sua natura non può mutare in corso d’opera l’intonazione, come nel caso del pianoforte o del clavicembalo. Nacquero così molti temperamenti che permisero di risolvere, parzialmente, il problema di questa coperta corta. La questione dell’accordatura era un nervo scoperto per tutti i musicisti: aggiustando da una parte si distruggeva dall’altra. Per citare alcuni tra i più noti temperamenti si ricorderanno quelli concepiti da Kellner, Young, Vallotti-Tartini, e il mesotonico. Il moderno temperamento equabile, imperante nelle sale da concerto, in realtà è figlio di un compromesso totale grazie al quale nessuna nota è realmente intonata, ma tutte le note sono leggermente stonate. Che l’orecchio del pubblico moderno sia diventato più temperante?

La cecità è un soggetto da sempre molto presente nella letteratura, spesso caricata da una forte valenza simbolica. Tiresia era colui che non poteva vedere e per questo vedeva più degli altri. Nell’Edipo re, nell’Agamennone di Sofocle, ma anche nell’Odissea di Omero (secondo la leggenda egli stesso cieco) fino alle Metamorfosi di Ovidio. In Cecità di Saramago diventa elemento distopico per descrivere una società in cui non riusciamo più a “vedere” l’altro. Ma cosa significa essere ciechi nella realtà? Quando la cecità non è un simbolo, ma una limitazione che impone un cambio di prospettiva sul mondo. Gabriele D’Annunzio raccontò la sua momentanea cecit in Notturno, Luis Borges parlò della sua graduale perdita della vista nelle poesie di Elogio dell’ombra. È uscito in questi giorni un libro che racconta invece in maniera molto intensa cosa sia la cecità vera, quella senza allusioni poetiche o metaforiche. Come ci si sente a svegliarsi un giorno e non vedere più? Lo narra in maniera autobiografica John M. Hull – scrittore australiano e docente di teologia - in Il dono oscuro (Adelphi, traduzione di Francesco Pacifico). Da questo memoir scopriamo ad esempio quanto possano essere colorati e vividi i sogni di un cieco, ma anche la quotidiana lotta contro il giudizio degli altri. Abbiamo l’idea che il mondo passi principalmente attraverso lo sguardo, mentre Hull ci racconta di quanto gli altri sensi possano essere un’apertura anche maggiore. Così una buona giornata diventa quella in cui si sente il calore del sole sulla pelle, o il fresco di una brezza primaverile. Hull diventò cieco a causa di una malattia. Racconta che nei primi anni dopo aver perso la divideva mentalmente le persone che per lui avevano un volto da quelle senza volto. «Le conoscevo davvero le persone di cui non avevo mai visto il volto?» si chiedeva. Cercava di immaginare come i visi di chi aveva conosciuto stessero mutando nel tempo. Poi anno dopo anno le persone senza volto aumentarono sempre di più. Stava dimenticando le facce di chi conosceva, come se «si depositasse della polvere sulle loro fotografia, finché i volti sparivano definitivamente». Alla fine il mondo era popolato solo da persone senza volto. Rimanevano solo voci. E l’autore confessa di non ricordare più nemmeno il suo volto. Quanto questo incide sulla sua psiche, perdere il volto è anche perdere una parte della propria identità. In chiusura c’è una nota della moglie e dei figli, scritta dopo che l’autore era morto. Uno dei figli dice «ringrazio papà di averci fatto vedere il mondo da un’altra prospettiva, e per aver avuto il coraggio di farlo». * Direttore di Scrittura Festival

“Saggistica” (Ravenna) di Adriano Zanni

FIORI MUSICALI

FULMINI E SAETTE

VISIBILI E INVISIBILI


JUNIOR / 33 12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

TEATRO

Lo spettacolo Valentina Vuole in scena a Cervia e Faenza La pièce ha vinto il premio Eyes Wide Open 2019

IN BIBLIOTECA Letture natalizie alla Carlo Venturini di Massa Lombarda Nuova lettura natalizia nella biblioteca di Massa Lombarda “Carlo Venturini”. Sabato 14 dicembre alle 10.30 Susanna ed Elisabetta presentano Bastoncino di Julia Donaldson e Axel Scheffler (Emme edizioni) e, a seguire, si terrà laboratorio creativo con materiale di riciclo dal titolo “Un Bastoncino sull’albero”. Infine, sabato 21 dicembre, sempre alle 10.30, lettura con Susanna ed Elisabetta di Nonno Natale di Michael Morpurgo (Jaka Book edizioni). A seguire laboratorio creativo con materiale di riciclo e merenda.

A Casa Vignuzzi L’ingombrante regalo di Natale A Casa Vignuzzi, in via San Mama 175 a Ravenna, il 19 dicembre alle 16.30 lettura de L’ingombrante regalo di Natale di B. Villiot (Ed. Zoolibri). Cosa fareste se qualcuno un giorno vi dicesse che Babbo Natale non esiste? Rupert ad esempio non ci sta e fa le sue ricerche. Così scopre che… Con materiali poveri e di recupero verrano realizzati artistici addobbi da appendere all’albero.

LABORATORIO Moaico a tema natalizio al Museo Tamo di Ravenna Con l’arrivo del periodo natalizio, il Museo Tamo in via Rondinelli a Ravenna propone una nuova rassegna di appuntamenti dedicati ai bambini, per aspettare il Natale insieme. In particolare sabato 14 dicembre alle 16 verrà realizzato un originale biglietto di auguri “Tanti Auguri di Buon Natale”. Sabato 21 dicembre alle 16, realizzazione di una formella a mosaico a tema natalizio “Mosaico sotto l’albero”. Tariffa: 6 euro a bambino - genitori gratuito. Prenotazione obbligatoria al numero 0544 213371 (int 1).

Dopo lo spostamento dell’appuntamento con il Teatro delle Briciole e Gianni e il gigante (che andrà in scena sabato 18 gennaio alle 21), è pronta a partire, sabato 14 dicembre alle 21, la rassegna Favole che ogni anno il Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia programma nei sabato sera antecedenti il Natale. Protagonista del palcoscenico sarà la giovane formazione Progetto g.g. con lo spettacolo Valentina Vuole, interpretato da Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti. La pièce ha vinto il Premio Eyes Wide Open 2019 per la “migliore drammaturgia”. Lo spettacolo è prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri e sarà in scena anche al teatro Masini di Faenza domenica 15 dicembre alle 16.

FIDO IN AFF

IDO

BILLO Billo è una cagnolino di taglia piccola col manto marrone rossiccio, circa sette anni (nato nel 2012); in canile, dove è ospite, ha sempre dimostrato un carattere tranquillo e socievole. Per conoscerlo meglio e decidere di volerlo nella vostra vita contattate il Canile di Ravenna tel. 0544 453095

ADOTTAM ICI ANGELINA Angelina è una bella mammina di nove mesi e Letizia è la sua piccola di appena due mesi e mezzo. Entrambi molto dolci e affettuose, aspettano una bella adozione… se possibile di coppia! Naturalmente saranno prese in considerazione anche adozioni in due famiglie. Per conoscerle e adottarle chiamate cell. 347 8572670

ANIMAZIONE Magia, bolle di sapone con il teatro Lunatico e lettere animate con “Tra le nuvole” Domenica 15 dicembre, nell’ambito delle animazioni organizzate da “Il villaggio globale” in vista delle festa, ai giardini Speyer alle 15 appuntamento com Stravagarte (alle 15) con “Magia, bolle di sapone, illusionismo” a cura di Teatro Lunatico. Alle 16 laboratori creativi e lettere animate con l’associazione Tra le Nuvole.

FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 12 AL 15 DICEMBRE DELL’AQUILA piazza XX Settembre 1 tel. 0544 30173; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; SAN ZACCARIA via Dismano 587/a (San Zaccaria) - tel. 0544 554006. DAL 16 AL 22 DICEMBRE DEL CANDIANO via Trieste 1 tel. 0544 422590; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; MATTEUCCI via Reale 470 (Mezzano) tel. 0544 521513; PIFERI via dei Navigatori 37 (Punta Marina) - tel. 0544 437448.

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36 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

MONDOVINO

LO STAPPATO

Godersi le feste a tavola con vini in abbinamento tutti romagnoli

A cura di Fabio Magnani

Dall’antipasto al dessert, la gamma di prodotti del territorio non teme accostamenti: si va dalle bollicine di Famoso al Trebbiano, dal Sangiovese all’Albana secca o passita di Fabio Magnanii

Dicembre è un mese di festa e con il Natale alle porte anche chi cucina col microonde ed è astemio si trasforma in un cuoco provetto e sommelier qualificato. Sarà il miracolo del Natale. Che siate professionisti o appassionati dei fornelli sempre un problema dovrete risolvere sia a Natale sia a Capodanno: l’abbinamento. Un buon vino renderà il pranzo indimenticabile anche sei i piatti erano modesti. Un’ottima ricetta, infatti, sposata con un pessimo vino vi lascerà l’impressione di aver mangiato male. Dedichiamo questo “Mondo Vino” ai vini romagnoli nelle tavole in festa giacché sempre più persone mi scrivono dei loro piatti festaioli e del desiderio di usare solo vini romagnoli. Per i soliti scettici diciamo che sì, è possibile utilizzare solo vini romagnoli a tavola anche in situazioni particolari come quelle delle festività ottenendo ottimi risultati. Cerchiamo di sfatare, però, l’idea che in un pranzo, per essere buono, ci debbano essere solo vini toscani o meglio, tutti tranne quelli romagnoli. Sarà per via dell’abitudine a dare per scontato il nostro territorio o perché spesso si beve poco bene perché si punta al risparmio ma è luogo comune di molti, romagnoli soprattutto, pensare che il vino romagnolo non sia adatto alle festività. Smettiamo di pensare che i “nostri” vini siano solo adatti alla “baracca” tra amici o per sballarsi con poca spesa. Si tratta solo di scegliere le giuste etichette e tipologie tra le produzioni meritevoli invece che seguire mode e inutili pruriti alcolici. Mi rifaccio a una breve sintesi di alcune mail che ricevo con i piatti da voi indicati per suggerire qualche abbinamento con vini della Romagna. Il primo cruccio degli appassionati sono le bolle. Invece che i soliti Franciacorta, osate con il Famoso, Albana e Trebbiano in versione spumante; il “Bolé” – Romagna Doc spumante – o alcune versioni in rosa di Sangiovese. Certo, in questo caso gli abbinamenti devono essere un po’ rustici e che vadano al di là delle solite ostriche. Sardoncini scotta dito, alici

ABBINAMENTI CONSIGLIATI Per l’aperitivo usate bolle romagnole a base di Trebbiano, Albana o Famoso. Poca spesa e tanta resa con pescato, crostacei e molluschi. Versione rosate con base Sangiovese o Centesimino per stuzzicheria a base di carne o salumi pregiati. No mortadella. Trebbiano per fritti di pesce o alla griglia. Famoso nella versione ferma per crudità di pesce, molluschi o crostacei. Albana secca per salumi, formaggi media stagionatura. Primi piatti base carne bianca, pesce alla griglia, carni bianche. Sangiovese base e Superiore per piatti di carne rossa e bianca anche alla griglia. Paste al forno e primi con condimenti di media intensità. Sangiovese Riserva per cacciagione, arrosti, stufati e carni ovine. Centesimino per carni crude profumate con erbe aromatiche. Albana passita, per dolci anche a base cioccolato e la versione amabile, invece, per dolci con base creme, panettoni e crostate.

Albana secca Leggiadro, morbida e sapida nel finale Versiamo nel calice una “Docg Albana secco Leggiadro” 2018 dell’azienda “Ballardini” di Brisighella. Giallo dorato alla vista con naso caratteristico, di media intensità e persistenza. Pesca e albicocca matura. Un sottile minerale con sentori freschi di erbe aromatiche e con sfumature di frutta secca. Al palato è secco e di medio slancio. Morbida e sapida sul finale. Da abbinare a dei formaggi di media stagionatura o delle carni bianche. fritte o acciughe sotto sale sono valide scelte per un aperitivo romagnolo seguite da vini del territorio. Se amate i salumi, alla faccia del solito binomio pesce e Champagne, potete divertirvi con versioni rosate non solo di Sangiovese ma anche di Burson, ovvero Negretto Longanesi, perfetti per prosciutti crudi, coppe e pancette romagnole e se il colesterolo non vi fa paura anche porchetta. Se proprio amate le ostriche ad ogni costo, invece delle solite francesi puntate almeno su ostriche italiane e abbinate dell’Albana secca metodo classico o amabile. In quest’ultimo caso, non sarà come il Sauternes – famoso vino dolce francese spesso preferito agli Champagne nell’accostamento con le ostriche –, ma di sicuro territoriale. Altro classico sono i passatelli al formaggio di fossa cui molti rinunciano perché hanno in mano il vino sbagliato da accostare. Usate il Centesimino. Profumato al punto giusto, tannino fine e delicato appena sapido qual tanto che basta per accompagnare i vostri passatelli. Brodo di cappone e “sciadur”? Vuol dire che volete tirare voi la sfoglia per i cappelletti. Complimenti oramai anche le “azdore” di ultima data hanno rinunciato al mattarello in nome delle comodità della “pasta fresca” sotto casa. Comunque sia per i cappelletti in brodo, Albana è la parola d’ordine nella versione secca se, invece, amate i ragù di carne versate nei calici del buon Sangiovese. Magari delle zone di Cesena, più beverini, facili e fruttati. A proposito se il brodo ha gli “occhi” perché grasso, non dimenticate di sporcarlo con il vino rosso direttamente nel piatto. Per le carni, invece, Sangiovese nelle versioni “Superiore” o “Riserva” ed eventuali Cabernet o Merlot delle zone romagnole più cosmopolite: Imola e Rimini.

AGRITURISMO

MASSARI

Ristorante agrituristico con degustazione dei piatti tipici tradizionali Cerimonie e banchetti - Cene aziendali - Fattoria didattica

MENÙ DI CAPODANNO 2019 Aperitivo di benvenuto alla ciliegia Antipasto romagnolo della tradizione contadina con sformato di verdure e pan brioches Goccia d’oro fatta a mano con prosciutto cotto e funghi, Strigoli verdi alla salsiccia e patate Garganelli al ragù di lepre Arrosto di maiale al marsala Spiedo di tacchino e salsiccia, Cotechino e lenticchie Patate rustiche profumate all’aglio e rosmarino, Melanzane gratinate Uva pari e dispari Torta augurale di Buon Anno alla crema chantilly con pera e nocciole Brindisi di mezzanotte - Vini d.o.c. in bottiglia, acqua e caffè € 55,00 cad. Spettacolo musicale con CARRY ON Caparra del 50% alla prenotazione - Bambini sconto 50% DALLE 18 ALLE 20 CENA CON MENU ALLA CARTA 1 GENNAIO CHIUSO

CONSELICE (RA) - via Coronella, 110 - Tel. 0545.980013 - Fax 0545.980035 agriturismomassari@virgilio.it www.agriturismomassari.it agriturismomassari


GUSTO / 37 12-18 dicembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

Il 14 dicembre al circolo Strocchi le degustazioni di “Cantine in città” Sull’onda del successo delle passate edizioni, torna la manifestazione “Cantine in città”. L’appuntamento – che ha riscosso un grande successo sia tra il pubblico che tra gli addetti ai lavori – si svolgerà sabato 14 dicembre nella sede del Circolo Strocchi di Ravenna in via Maggiore 71. La manifestazione si aprirà alle 16 per proseguire fino alle 21 e propone la degustazione di 80 etichette di 15 diverse cantine. Il biglietto di ingresso è di 20 euro, con sconto per chi lo acquisterà in prevendita. Nella mattinata di sabato 14 dicembre – nella sede del circolo in via Chiesa 4 a Ravenna – sarà possibile comprare il biglietto a 16 euro. L’acquisto del biglietto dà diritto a un calice, una tasca porta calice e un buono di 5 euro che potrà essere utilizzato presso gli stand per l’acquisto delle bottiglie di vino. Oltre a conoscere i vini delle cantine proposte, “Cantine in città” offre la possibilità di mangiare i buonissimi cappelletti del Circolo. Sono previsti tre turni: alle 18,45 – 19,30 – 20,15 ed è necessaria la prenotazione durante il pomeriggio. Info tel. 338 3913254

COSE BUONE DI CASA A cura di Angela Schiavina

Tre menù per le feste Per queste feste natalizie non vi darò ricette nuove ma ho cercato in quelle vecchie pubblicate negli anni scorsi e vi propongo 3 menù per la vigilia di Natale. Il primo si compone di una preparazione di pesce, la zuppa di Afrodite (6 marzo 2018) poi le arance meringate ( 4 febbraio 2018). Il secondo, gnudi di ricotta e spinaci (22 gennaio 2019), baccalà alla messinese (26 novembre 2019) e come dolce l’Île flottante (30 settembre 2018). Il terzo è vegetariano. Risotto con cime di cavolfiore (18 novembre 2018), sformatini con carciofi (16 maggio 2013), pavlova con frutti di bosco (12 marzo 2018). Per tutti i menù potete preparare come inizio il pan brioche con spinaci (28 ottobre 2019). Buon lavoro e buona vigilia. Per recuperare le ricette si veda l’archivio della mia rubrica su www.ravennaeditorni.it (sezione blog e rubriche/Cose buone di casa)

GASTRONOMIA E SOLIDARIETÀ

Nutrire Ravenna 2019: un primo bilancio per potere proseguire Gli esiti e le prospettive del progetto che ha coinvolto Comune a Associazioni Un mese e mezzo di convegni, eventi di formazione, scambio di informazioni e collaborazioni con altre esperienze di Mense e Cucine Popolari in giro per l’Italia, hanno prodotto un primo, ma fondamentale risultato: l’impegno, cioè, che le organizzazioni di volontariato e della cittadinanza attiva che hanno dato vita al progetto “Ecologia di Comunità” e le associazioni datoriali e di categoria coinvolte non sono sole! A fianco a loro, sin dall’inizio del progetto, si è schierata l’Amministrazione Comunale che, tramite l’assessora Valentina Morigi, sulla base dell’ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio comunale sulle “Filiere professionali e di volontariato per mense sociali e per una moderna gastronomia al servizio di un welfare di comunità”, primo firmatario il consigliere comunale Lorenzo Margotti, conferma in particolare il suo impegno a sostenere la realizzazione di una Cucina Popolare a Ravenna. «Sono qui a testimoniare – ha affermato, infatti l’assessora Morigi, concludendo il convegno dello scorso 23 novembre – l’impegno del nostro Comune di Ravenna a sostenere, spero molto prossima, l’avvio di una sperimentazione di Cucina Popolare a Ravenna». Un’assunzione d’impegno che va ad aggiungersi al sostegno di idee, logistico e finanziario già messo in atto sin dall’avvio del progetto “Ecologia di Comunità” e nella realizzazione della rassegna “Nutrire Ravenna 2019”. La rassegna di eventi di ottobre e novembre, fortemente voluta dall’Amministrazione, è riuscita a coinvolgere nelle varie iniziative, centinaia di persone che si sono messe al servizio di un’idea: trasformare la lotta allo spreco alimentare (oltre 15 miliardi l’anno) in un’opportunità di sviluppo e il trasferimento del diritto al cibo da questione di coscienza a principio di eguaglianza. Il “Principio di uguaglianza”, infatti, ha guidato passo passo tutte le iniziative realizzate durante questi quasi due mesi di iniziative, dallo studio e l’approfondimento delle ricadute concrete contro lo spreco legate all’applicazione della Legge Gadda nel primo convegno del 12 ottobre a cui ha partecipato l’estensora del testo, alle proposte concrete insite nella realizzazione della rete “BitGood” realizzata dalla Confesercenti di Ravenna. E, ancora, è stato il principio di Uguaglianza che chiama la «Repubblica – (tutti noi, dunque) – a rimuovere tutte le cause che

impediscono il pieno sviluppo della persona umana» a ispirare la ricerca, realizzata dal professor Massimo D’Angelillo e i suoi per conto di Ecologia di Comunità, sulla “Povertà e povertà alimentare a Ravenna” posta a base del confronto, realizzato nel convegno del 23 novembre: “Indovina chi viene a pranzo?”. Un incontro con chi, in giro per l’Italia, ha già realizzato iniziative concrete di lotta alla povertà costruendo luoghi dove cada lo stigma della condanna alla povertà. Dove alla bruttura di luoghi separati in cui i “poveri” mangiano tra loro quel che c’è, cucinato, talvolta, anche approssimativamente, si sostituiscono “bei posti”, Mense Popolari – aperte a tutti, in giro per la città – dove chi non può si siede e mangia gratis vicino ad un’altra persona che se può permetterselo paga un prezzo onesto. Dalla tradizione del “caffè sospeso”, nata a Napoli durante la seconda guerra mondiale e proseguita da allora quasi ininterrottamente fino ad oggi, ha preso forma, poi, l’iniziativa del “pranzo sospeso” che, con l’iniziativa del “Pranzo per due”, pensato e realizzato grazie alla collaborazione di CheftoChef Emilia-Romagna Cuochi, Slow Food Ravenna e l’osteria i “Passatelli”, ha segnato l’avvio della sperimentazione di una nuova forma di solidarietà in cui, luoghi “normali”, dove la ristorazione è una professione, si aprono a chi forse non vi entra da molto tempo, grazie alla generosità di persone che pagano pasti che non consumano. La sperimentazione, stando almeno al numero dei partecipanti (oltre 50 persone) al “pranzo sospeso”, paganti e non, sembra essere stata un successo. Si tratta ora, di allargare la “rete” degli imprenditori “disponibili” e, soprattutto, fare in modo che l’opera di sensibilizzazione avviata, così come sarà in grado di vincere la lotta contro lo spreco alimentare, sia in grado di alimentare il “fondo” da costituire a tale scopo e, nello stesso tempo di passare dalla sperimentazione al lavoro concreto per la realizzazione degli obiettivi fissati. Un lavoro che continuerà nei prossimi mesi, il progetto Ecologia di Comunità è stato rifinanziato anche per il prossimo anno, con la certezza in più che il fronte della lotta per la dignità delle persone è ampio e articolato e a Ravenna, tutti insieme ce la possiamo fare. Alessandro Bongarzone


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RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

SERVIZI AMBIENTALI

LOCAZIONI

Contributo per gli affitti: dal 7 gennaio sarà possibile presentare domanda L’assegnazione del sostegno finanziario avverrà scorrendo la graduatoria, fino ad esaurimento dei fondi disponibili che ammontano a 443mila euro Dal prossimo 7 gennaio al 28 febbraio sarà possibile presentare domanda di contributo per il pagamento dei canoni di locazione nel mercato privato. Questi i principali requisiti per l’accesso ai contributi, che saranno meglio dettagliati nel relativo avviso pubblico, online dal 7 gennaio: si deve risiedere nell’alloggio oggetto del contratto di locazione o dell’assegnazione; il valore Isee del nucleo famigliare deve essere compreso tra 3.000 e 17.154 euro (per la fascia Isee sotto i 3.000 euro sono previsti interventi di presa in carico da concordare con il Servizio sociale associato); il canone mensile di affitto non deve essere superiore ai 700 euro. I singoli contributi saranno pari alla somma dovuta per due mensilità di affitto, fino a un massimo di 1.400 euro. L’assegnazione avverrà scorrendo la graduatoria (redatta sulla base dell’incidenza del canone sul valore Isee), fino ad esaurimento dei fondi disponibili assegnati dalla Regione Emilia-Romagna al distretto socio sanitario di Ravenna (Ravenna, Cervia e Russi) che ammontano a 442.903,69 euro. Si precisano di seguito le principali cause di esclusione dal contributo: essere beneficiari del reddito o della pensione di cittadinanza; avere avuto nel medesimo anno la concessione di un contributo del Fondo per l’emergenza abitativa o del Fondo per la morosità incolpevole; essere assegnatari di un alloggio di edilizia residenziale pubblica; avere la titolarità di una quota superiore al 50 per cento di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione sul medesimo alloggio

ubicato in ambito nazionale e adeguato alle esigenze del nucleo famigliare; essere destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare allo 0544482355 (Servizio sociale associato dei comuni di Ravenna, Cervia e Russi) o allo 0544210136 (Acer).

SERVIZI POSTALI L’ufficio Poste di Porto Corsini a rischio chiusura? LpRa chiede lumi al sindaco Lista per Ravenna – con il consigliere territoriale Massimo Fico – chiede al sindaco garanzie sul mantenimento, da parte di Poste Italiane, dell’ufficio postale di Porto Corsini. In una nota si chiede che lo sportello (che serve i lidi nord insieme a quello di Casal Borsetti) resti operativo. «Per motivi non noti – scrive la lista civica – , potrebbe essere a rischio di chiusura l’ufficio di Porto Corsini, non certo per scarsa clientela, essendo invece più che affollato, anche troppo». Lista per Ravenna chiede al sindaco «se abbia ricevuto comunicazioni da parte di Poste Italiane, o comunque se sia al corrente di una prospettata chiusura o ristrutturazione del servizio sportelli al pubblico dell’ufficio di Porto Corsini in viale Po; ed inoltre se intenda opporsi a tale eventuale decisione.

RIAPERTA L’ISOLA ECOLOGICA INTERRATA DI PIAZZA COSTA Hera ha recentemente riaperto l’isola ecologica interrata di Piazza Costa. Una soluzione originale e a minore impatto visivo che ha sostituito in pieno centro i cassonetti al servizio del “salotto buono” della città. La sospensione dell’utilizzo dell’isola risale al 2015 con la delimitazione del cantiere per il rifacimento del Mercato Coperto ora giunto a conclusione. L’isola ecologica interrata di Piazza Costa è esattamente uguale a quella di Piazza Garibaldi e contiene contenitori dedicati alla raccolta di organico, plastica, carta/cartone, vetro e riifuto residuo (Indifferenziato). Il funzionamento è semplice: si possono gettare in qualsiasi momento del giorno i propri rifiuti (correttamente differenziati e gli imballaggi di carta e plastica opportunamente ridotti di volume) inserendoli nelle bocche di carico apribili sia attraverso un pulsante elettrico, sia manualmente mediante maniglia.

S.CO.R.

RAVENNA SERVIZI Marina Romea (RA) viale degli Ippocastani 102 tel. 0544.446910 - ravennaservizi@libero.it www.ravennaservizi.it

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RAVENNA&DINTORNI 12-18 dicembre 2019

LAVORI PUBBLICI Centomila euro per un percorso pedonale tra la Basilica di Classe e il Museo Classis

IDEA CASA

Un progetto da centomila euro per creare un percorso pedonale di collegamento lungo via Classense, tra il Museo di Classe e la Basilica di Sant’Apollinare. Il progetto preliminare prevede la creazione di un percorso pedonale protetto con il rifacimento di marciapiedi di larghezza adeguata, garantendo il miglioramento e la messa in sicurezza dei pedoni. Il percorso, di circa 200 metri, ha la necessità di attraversare la linea ferroviaria RavennaRimini. Per quanto riguarda via Romea Vecchia – che è oggetto di un intervento per la realizzazione di un tratto di pista ciclabile – si completerà il percorso pedonale protetto da via del Pretorio per mettere in collegamento, adeguandole, le fermate dei bus esistenti. In questo caso il percorso sarà di circa 120 metri. Al momento le due strade dove sarà realizzato l’intervento presentano fasce sterrate in pessimo stato di illuminazione. Via Classense sarà regolarizzata con la creazione di due corsie e, in corrispondenza dell’incrocio con via Zuccherificio, sarà realizzata un’isola spartitraffico. Quando il progetto sarà esecutivo, tra la consegna dei lavori, la realizzazione e il collaudo ci vorranno circa 9 mesi per il completamento dell’intervento.

Manutenzione alle strade usate durante la chiusura della Ravegnana: 1,3 mlioni di euro per 7 chilometri Le vie comunali Trova e Viazza, nel territorio di Ravenna, sono state quelle più usate come viabilità alternativa anche dal traffico pesante durante i dieci mesi di chiusura della statale 67 Ravegnana e ora la giunta De Pascale ha approvato il progetto preliminare per interventi di manutenzione straordinaria pari a 1,3 milioni di euro per la riqualificazione di 7 km in totale. L’inizio dei lavori è previsto entro il primo semestre del 2020. Per quanto riguarda la via Trova, lunga 3.700 metri e larga 4,6 metri, che collega la strada provinciale 3 via Gambellara con la provinciale 27 via Cella, si interverrà con il risanamento della pavimentazione stradale, che si presenta ammalorata in diversi punti pur senza particolari avvallamenti e cedimenti strutturali, confermando il buono stato di conservazione della fondazione. L’intervento sarà completato dal rifacimento della segnaletica orizzontale e la sostituzione della segnaletica verticale ammalorata. La via Viazza, lunga 3.400 metri con larghezza variabile da 5,6 a 7 metri, si sviluppa dalla provinciale 27 via Cella fino alla via Chiesa, ed è fiancheggiata a sinistra dallo scolo consorziale Fosso Ghiaia e a destra dallo scolo consorziale Viazza di Saiano Inferiore. Il primo tratto di 2.350 metri risulta maggiormente dissestato mentre il secondo tratto di circa 1.050 metri si presenta con una pavimentazione usurata ma non avallata. Sono stati previsti pertanto interventi diversificati che tengono conto dello stato dei due tratti e che a compimento dei lavori vedranno il rifacimento della segnaletica orizzontale e la sostituzione della segnaletica verticale ammalorata.

Ravenna, via IV Novembre n. 4B tel. 0544.36337/36372 www.ideacasaravenna.com

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Lontano dal traffico, si vende grazioso bilocale con finiture di pregio e terrazzi vivibili. Garage. Classe energetica “D”. € 125.000,00

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In zona tranquilla e silenziosa, APPARTAMENTO in scala da sole due unità, molto luminoso, del 2005, composto da soggiornopranzo, zona cucina, bagno, 2 letto, balcone, posto auto coperto. Impianti a norma, clima con pompa di calore, scuroni in legno. Piccola palazzina di 4 unità, valido anche come investimento. Classe energetica "E" - Ep. 191 kwh/mq/anno. Rif. 0548 € 122.000,00

Composta da 2 appartamenti uno al 1° ed uno al 2° piano, ognuno con ingr., sogg., cucina abit., bagno e 2 letto, + altro appartam. di foresteria al P.T. ben rifinito, ampia zona giorno con caminetto, bagno e 1 letto + garage grande. Imp. autonomi ed in parte a norma. Il P.T. è di recente ristrutturazione, i due sopra in parte sono stati ristrutturati, uno ha gli infissi nuovi in pvc. Corte scoperta su 3 lati. Cl. energ. "G" Ep. 250. Ideale anche come investimento x affitti. Rif. 0541 Vendita in blocco € 390.000,00

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PIANGIPANE Comodo appartamento in palazzina recente, ottimamente tenuto; ampio soggiorno 30mq e cucina abit. separata entrambi affacciati su grande terrazzo coperto di 26 mq., disimp., 2 bagni con finestra (uno con balcone), 2 letto (matrim. con bagno in camera + media), garage al P.T. + posto auto privato interno. Ben rifinito e ben tenuto, zona silenziosa, predisposizione clima, ascensore, veramente una occasione a 10/15 minuti da Ravenna. Cl. energ."E" Ep. 144

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VENDITA - LUGO CITTÀ Casa completamente indipendente costituita da 2 unità abitative così composte: piano terra: ingresso indipendente, taverna, cucina abit., camera da letto matrim., cantina, bagno, lavanderia, garage; piano primo: ingresso indipendente, cucina abitabile, soggiorno, 2 letto, bagno, terrazzo, giardino ampio. Classe energ. "F" Rif. 660 - € 215.000,00

ZONA BOSCO BARONIO A pochi passi dal centro, in zona comoda e servita, si propone in vendita appartamento posto al primo piano rialzato di piccolo contesto. Soggiorno, cucina abitabile, camera matrimoniale, camera singola, bagno finestrato, ripostiglio, balcone e garage al piano terra. Risc. aut., condizionatore e infissi con doppio vetro. Certificazione energetica in corso. € 160.000,00 trattabili Rif. 4457/R

ZONA VICOLI In zona residenziale verde e tranquilla, vendesi appartamento in contesto di sole otto unità abitative. L'immobile posto al primo piano con ascensore si compone di ingresso, soggiorno con terrazza, cucina abitabile, disimpegno, due camere da letto matrimoniali, camera da letto singola, ripostiglio, due bagni finestrati e balcone. Al piano terra garage e posto auto. Classe energetica “G” Ep: 317,44 € 235.000,00 Rif. 4456/R

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