Rd 13 03 14 by Reclam Edizioni e Comunicazione

RAVENNA&DINTORNI

www.ravennaedintorni.it

Settimanale FREEPRESS

Giovedì 13 marzo 2014 n.573

ALL’INTERNO GLI ANNUNCI IMMOBILIARI da pagina 27

LOTTA ANIMALE

Fotografia di Adriano Zanni

DALL’ATTIVISTA CHE RISCHIA LA VITA PER DIFENDERE I CANI AI CASI DI MALTRATTAMENTO

SOCIETÀ

a pagina 7

Se la penale obbliga il bar a tenersi le slot Piazza Paul Harris, 21 - Ravenna Tel. 0544 590701 www.projectservicesnc.com

ECONOMIA

a pagina 12

Storie di imprese schiacciate dalle banche TEATRO

a pagina 14

“Incisioni” al Rasi: intervista a Manfredini

Disdire prima della scadenza costa caro E il Comune fa spegnere a mezzanotte

ARTE

FOLKLORE

La ragazza di Vermeer? Mostra da evitare

alle pagine 10 e 11

Streghe, draghi, folletti C’è una Romagna cupa

MONDOVINO

da pagina 8

GUSTO Rubriche e appuntamenti per il buon mangiare e il buon bere a pagina 21

a pagina 16

alle pagine 22 e 23

La millenaria storia del passito

SALUTE Le nuove rubriche con i consigli degli esperti per un benessere a 360° gradi alle pagine 24-25

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OPINIONI

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

Oltre le tasse, c’è di più?

di Gianluca Costantini

Quando l’unico stato è quello d’ebbrezza

di Federica Angelini

di Moldenke

Sembra diventata una gara a chi, all’improvviso, vuole abbassare le tasse. Certo, quei mille euro in più all’anno a chi ne guadagna meno di 25mila lordi senza alzare la tassazione, annunciati da Matteo Renzi mercoledì 12 rischia di far passare in secondo piano gli sforzi enormi che il Comune sta affrontando per presentare la previsione di bilancio 2014 giovedì 13 marzo in consiglio comunale. Sforzi volti appunto anche ad abbassare le tasse, ovvero l’addizionale Irpef. Per la verità si tratta di roba di pochi euro all’anno per la gran parte dei ravennati. Qui la cosiddetta copertura è chiarissima: aumento dell’imposta per i redditi più alti più una quota presa dal bilancio stesso, 400mila euro che andranno quindi a garantire quel calo delle imposte a dire il vero più simbolico che altro. E qui qualcuno magari potrebbe anche chiedersi se non sarebbe sensato usare piuttosto quei soldi in progetti sociali o culturali extra, visto che tanto il taglio delle tasse, quello vero, arriverà da Roma. Certo, si può sempre dire, come dicono i sindacati (qui la concertazione va ancora piuttosto di moda, chissà per quanto ancora), che calare le tasse, qualsiasi tassa, anche se di poco o pochissimo, in questo momento è comunque cosa buona e giusta, visto peraltro che sta per arrivare la sorpresa Tasi (in pratica una nuova Imu di cui ancora non sono definite le modalità di applicazione e detrazione) e che questa misura, a differenza di quella di Renzi, riguarderà tutti, ma proprio tutti quelli che pagano l’Irpef. Anche pensionati e liberi professionisti, insomma. A guadagnare di più, come sempre, saranno quelli che otterranno uno sconto in virtù di una dichiarazione dei redditi non proprio veritiera e che già per questo li avvantaggia illegittimamente. Secondo i dati del ministero infatti nel 2011 oltre la metà dei ravennati dichiarava meno di 26mila euro annui, dati un po’ difficili da combinare, così a occhio, con il parco auto che gira in città, ma tant’é. La misura del bilancio comunale che davvero, più che lo sconticino sull’addizionale Irpef, potrebbe portare benefici tangibili al territorio è però un’altra e non sta al Comune deciderla: lo sblocco del patto di stabilità che potrebbe far spendere 50milioni di euro che già ci sono. A questo punto la speranza per Palazzo Merlato è che lo sblocco, promesso da Renzi, sia rapido e non riguardi una sola scuola per Comune da rimettere a nuovo. Anche perché va riconosciuto che qui auto blu da vendere non ce ne sono da un pezzo, i dirigenti sono stati dimezzati da tempo e non abbiamo nemmeno un senato da abolire...

Don Giovanni Desio è il prete finito con il suo Suv nel canale completamente ubriaco dopo una cena tra amici e che sui giornali si lamentava per aver perso così il sogno di una vita, la sua automobile da decine di migliaia di euro. Lui è conduttore radiofonico, critico cinematografico, musicale, dirige un giornale e scrive poesie. Mi sta simpatico. Ce ne fossero di preti così. E poi c’è anche su Facebook, con l’account Giovanni John Desio, e tra parentesi c’è scritto Christopher. Posta diverse cose, su Facebook, e si firma ogni tanto “Zio”. Adesso ci informa che è rinato dopo una vacanza all’isola del Giglio, in cui per fortuna pare si sia ripreso del tutto dal trauma dell’incidente, ringrazia tutti e dice di voler perdonare pure i giornalisti cattivi. Ma andando indietro nel tempo, alcune spie pagate da chi gli vuole male, mi hanno inviato le prove di alcuni post ancora più divertenti. Il 4 febbraio, sei giorni prima dell’incidente, condivideva infatti sulla bacheca di un ragazzino dall’apparenza (molto) minorenne una foto con un omino con una bandiera su cui campeggia una bottiglia di vino e sotto la scritta “L’unico stato del quale mi sento veramente cittadino è lo stato d’ebbrezza”. Foto, questa, del gruppo Rum & Pera, che probabilmente quindi don Desio segue con attenzione. Lui posta insomma questa roba sulla pagina di un minorenne commentando: “Yuuuu”. E firmandosi sempre Zio. Il 21 febbraio, invece, dieci giorni dopo l’incidente, posta una foto con una scritta “A chi non molla mai”, commentando, di suo pugno, “Io tengo duro, cazzo!” e firmandosi ancora Zio. Il giorno dopo non riesce a stare fermo e pubblica la foto, molto divertente (sui cd di Gigi D’Alessio da buttare nel bidone), di un altro gruppo che evidentemente segue con attenzione, che si chiama “Gli amici della sbornia” e che si vanta di postare “I migliori link alcolici su Facebook”. Qui i casi sono due, o davvero è il prete più avanti della storia, il prete ubriaco che piace ai giovani e lo fa per riportare i giovani in parrocchia; oppure semplicemente questo suo profilo è un falso e presto si rivolgerà alla polizia postale per far valere le sue ragioni. Nel mentre, non ditelo a nessuno e chiedetegli l’amicizia, che sono belle anche le sue foto del profilo.

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XI

nr. 573

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Andrea Casadio, Matteo Cavezzali, Fabrizio Cilindro, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini, Flavio Montelli. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

POLITICA

AMMINISTRATIVE

CRONACHE ROMANE

Lo scacchiere di Forza Italia

Certo, l’uomo ha fegato: ma dove li trova tutti ‘sti soldi?

Ecco come il centrodestra e i berlusconiani si preparano al voto di maggio Alle prossime amministrative l’obiettivo è uno ed è sempre quello, le strategie, invece, possono cambiare di comune in comune. Mentre è ormai completo lo scacchiere dei candidati sindaci del Pd per le prossime elezioni, ancora si sta definendo la compagine del centrodestra e per quella che dovrebbe affermarsi come la maggiore forza dello schieramento, la nuova Forza Italia. Ci facciamo spiegare alcuni passaggi dall’ex coordinatore provinciale Alberto Ancarani che in questa fase, in attesa di nomine sul territorio da Silvio Berlusconi, sta affiancando nel lavoro preparatorio alla tornata elettorale Gianguido Bazzoni, consigliere regionale. Cervia: (quasi) tutti uniti nel sogno di un ballottaggio A Cervia come noto già da qualche settimana, il centrodestra è riuscito a far tornare Paolo Savelli sui propri passi dopo che il giovane avvocato, al momento della scissione del Pdl, aveva consegnato la dimissioni dal partito di cui era vicecoordinatore e dal consiglio comunale dove era stato il più votato. Oggi a sostenerlo ci sono insieme Forza Italia, Ncd, Pri e Udc. Si smarca la Lega Nord che invece si dice più interessata eventualmente al progetto totalmente “civico” di Progetto Cervia che candida Michele Fiumi (il quale però ha già detto no, grazie, all’ipotesi di una coalizione). «Secondo noi la Lega in questo caso sbaglia, anche perché Fiumi non è certo più “civico” di Savelli stesso». Peraltro a Cervia la lista dei candidati è assai fitta poiché annovera anche il comunista Antonio Antonelli, oltre al grillino Alessandro Marconi e al candidato Pd Luca Coffari che si presenta in coalizione con Sel e un’altra lista civica, Cervia Domani. Forza Italia e il centrodestra sarebbe disposta a eventuali alleanze in caso di ballottaggio? Al momento non è dato sapere, di certo c’è che Savelli punta a essere, comunque vada, almeno il secondo perché, Ancarani ne è convinto, Fiumi e Progetto Cervia valgono meno in termini di voti di quanto credono. Lugo: con la Lega Nord, sperando in Verlicchi A Lugo la situazione non è più semplice che a Cervia, anzi. Qui il Pd candida il giovane Luca Ranalli in coalizione per ora con Sel. Dovrà vedersela con un candidato grillino, una lista civica guidata dallo scrittore Gian Ruggero Manzoni, il comunista assessore provinciale Secondo Valgimigli, il verde Gabriele Serantoni e soprattutto, quelli che molti danno come la minaccia più concreta in termini di consensi: Silvano Verlicchi della lista civica “Per la buona politica”. Qui Forza Italia, intenzionata comunque a presentare il proprio simbolo, sarà certamente alleata con la Lega Nord e potrebbe optare per una candidatura femminile tra la rosa delle consigliere comunali senza escludere eventualmente l’opzione di trovare l’accordo con Verlicchi in un eventuale ballottaggio.

di Andrea Casadio

Mercoledì sera. Sono alla Conferenza stampa da Palazzo Chigi. Sta parlando Matteo Renzi. Parla e parla e parla, illustra il suo Piano per la Soluzione Del Tutto. Con una certa grinta, concreta e mercantile. «Dal primo maggio daremo 1000 euro netti all’anno a chi guadagna meno di 1500 euro al mese», dice, e proietta una “slide” – la chiama così – con un carrello della spesa carico di banane, kiwi e cavolini di Bruxelles su sfondo verdino che sembra il depliant degli sconti della Coop. «E poi energia scontata del 10 per cento alle piccole medie imprese, calo del dieci per cento dell’Irap, aumento dal 20 al 26 per cento delle tasse sulle rendite finanziarie… Non si è mai visto un piano di riforme così ampio, se fallisco metto fine alla mia carriera politica». E poi mi aspetto che dica: «E ci metto anche un set di pirofile, anzi, signora, voglio esagerare, anche il set di coltelli…» Poi faccio una botta di conti, e mi dico: ma dove li trova tutti ‘sti soldi? Certo che l’uomo ha fegato, perché se dal primo maggio 80 euro netti non finiscono nella busta paga dei lavoratori, politicamente è finito, o quantomeno abbastanza morto.

Bagnacavallo: la bicicletta Qui il candidato potrebbe essere un leghista e la lista unica tra Fi e Lega Nord senza farsi troppe illusioni sul fatto che Eleonora Proni, del Pd, possa essere davvero battibile. Bagnacavallo è sicuramente considerato il tre dei comuni sopra i 15mila abitanti, e quindi con l’eventuale ballottaggio, meno contendibile al Pd. Russi: il più conteso dei piccoli «A Russi confluiremo convintamente con i nostri candidati in Libera Russi perché credo che qui davvero ci possa essere la possibilità di ribaltare le cose con un risultato storico». Nella cittadina fariniana per il Pd si ricandida il sindaco uscente Sergio Retini mentre la sinistra, qui unita da Sel a Prc a Pdci, candida il giovane Nicola Fabrizio. Sant’Agata sul Santerno: un successo da confermare Fu il primo comune dieci anni fa a essere conquistato dal centrodestra (a cui poi si aggiunse la piccola Bagnara, che però ha votato lo scorso anno) e l’intenzione è quella di ripetere il miracolo, questa volta con il candidato Enea Emiliani, attuale assessore. «In generale – chiosa Ancarani – il nostro obiettivo è quello di rovesciare le maggioranze che hanno governato appoggiando candidati credibili, magari fuorisciti dal Pd, che presentino istanze civiche care ai cittadini e sono diverse le situazioni in cui questo potrebbe verificarsi». Federica Angelini

Ma povero Renzi, va capito. Doveva riprendersi dallo spavento che gli hanno fatto prendere il giorno prima i suoi nemici giurati. Ma chi? Quelli del Pd. Alla Camera si votava la riforma elettorale. All’ora di pranzo si vota l’emendamento Gitti, che introdurrebbe la doppia preferenza (un uomo e una donna). La doppia preferenza non è prevista nell’accordo tra Renzi e Berlusconi: votarla, significherebbe mandare l’Italicum sul binario morto e fare saltare il patto tra Renzi e il Cavaliere. La Bindi, nemica giurata di Renzi si alza: «Faccio mettere a verbale che voterò questo emedamento». Tra i banchi Pd si mormora. Prende la parola il capogruppo Speranza: «Non possiamo bloccare questo treno che sta partendo». Si accende il tabellone coi risultati: le preferenze non passano, ma 101 franchi tiratori del Pd votano a favore. (Ancora 101!) Renzi, imbufalito coi suoi, attacca: «In questi giorni non si è discusso di donne». (Vero, confermo, a molti deputati Pd delle quote rosa non frega un fico secco). «Si è cercata un’operazione politica per dire che io non controllavo il Pd. Usando il voto segreto qualcuno ha tentato la rivincita sulle primarie, qualcuno ha cercato di farmi fuori. E non è passato. Ha perso. La legge elettorale va. Ed è solo il primo passo. Noi stiamo cambiando il Paese. Volevano dimostrare – dice a Repubblica – che sì, mi avevano lasciato il partito. Che sì mi avevano lasciato la presidenza del consiglio, ma che i numeri ce li avevano loro. Che loro potevano ancora essere determinanti. E invece no, i numeri li abbiamo noi». Renzi ricostruisce così le “fazioni” interne: «Alla fine ci hanno messo la faccia i giovani come Speranza. E i trabocchetti sono finiti. Dall’altra parte c’era un’altra generazione, c’era la Bindi e c’erano i lettiani» e c’era Bersani, che la mattina aveva detto: «Renzi fa un po’ di movida nel paese». Beh, sempre meglio del suo catatonico torpore di balera. Ma Renzi sta correndo ai ripari, anche dentro al Pd. Martedì prossimo al Tempio di Adriano a Roma Renzi presenterà il nuovo opus letterario di Massimo D’Alema Non solo euro, presente l’autore. Sì, Renzi ha fatto pace con D’Alema, ora sono amiconi e alleati. Allora quelli del Pd possono dormire tranquilli. Ma Renzi ha altre gatte da pelare. Vedrete.

AGENDA ANNIVERSARIO MECNAVI IN PIAZZA E AD ALFONSINE CON FERRACUTI

CLUB BILDEBERG: NE PARLA IL GIORNALISTA DOMENICO MORO

ATTORI LICEALI PORTANO IN SCENA IL DOSSIER SULLE MAFIE IN REGIONE

Il 13 marzo, per il il 27° anniversario della strage della Mecnavi, i caduti saranno ricordati in una cerimonia alle 9 in piazza del Popolo, a cui intervengono il sindaco di Ravenna, il sindaco di Bertinoro e il segretario generale Cgil Ravenna Costantino Ricci a nome delle tre confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. Alle 9.45 nella sala D’Attorre di via Ponte Marino 2 si svolgerà il convegno “La cultura della sicurezza inizia dalla scuola”, promosso da Cgil, Cisl, Uil, Comune, Provincia e Ausl nell’ambito dei progetti “Piani per la salute provincia di Ravenna”. La sera ad Alfonsine sarà ospite alle 20.30 a Palazzo Marini (Via Roma 10) Angelo Ferracuti, autore de Il costo della vita.

Sabato 15 marzo alle 15.30, l'Associazione Culturale della Sinistra di Alternativa ravennate organizza, alla sala D'Attorre di Casa Melandri (in via Ponte Marino 2) a Ravenna, un incontro in cui il giornalista e studioso Domenico Moro presenterà il proprio libro Club Bilderberg. Gli uomini che comandano il mondo edito da Aliberti che ricostruisce l’intreccio tra vicende politiche italiane ed economia internazionale. All'interno dell'iniziativa verranno raccolte le firme per la presentazione alle prossime elezioni europee della lista “l'altra Europa con Tsipras”.

Lo spettacolo teatrale “Silenzio stampa – noi che la mafia non la sentiamo neanche di striscio” arriva a Ravenna. Lunedì 17 marzo alle 21 debutta infatti “in casa” al teatro Rasi dopo la performance di Napoli dello scorso gennaio. Undici attori del Liceo Classico di Ravenna, diretti da Lorenzo Carpinelli, mettono in scena un testo originale basato sul dossier Le mafie in Emilia Romagna della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna, realizzato in collaborazione con Gaetano Alessi e al quale il Gruppo dello Zuccherificio ha contribuito. Il costo del biglietto è di 5 euro e di 3 euro per gli studenti.

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SOCIETÀ

DA PAGINA 27

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

RAVENNA 2019

CINEMA/1

Torna la piazza delle idee dal basso per la capitale della cultura

Riapre l’Astoria con sette sale e la ristorazione in arrivo

A un anno di distanza torna Agorà, il laboratorio di idee creato da Ravenna2019, in cui i cittadini sono invitati a proporre e programmare iniziative nel percorso di candidatura a Capitale europea della cultura. L'appuntamento è per sabato 15 e domenica 16 marzo. «È il luogo dell'intelligenza diffusa e collettiva di Ravenna e della Romagna – spiega Alberto Cassani, coordinatore della candidatura – e quest'anno ai partecipanti non si chiedono solo idee, ma anche capacità organizzativa: saranno infatti assegnati dei fondi per realizzare progetti che potrebbero essere messi in agenda nel giorno in cui la Giuria internazionale verrà a Ravenna per verificare direttamente il nostro lavoro preparatorio, prima dell'ultima audizione a Roma». Altra novità di “Agorà 3.0” è che gli incontri si terranno nella residenza municipale, «scelta significativamente – spiega in una nota lo staff di Ravenna2019 – quale sede in cui si amministra la cosa pubblica, così come nell'agorà (“piazza”) gli antichi Greci esercitavano la democrazia». I lavori, con metodi e scopi diversi nei due giorni, inizieranno sabato alle 15, quando Nadia Carboni, project manager di Ravenna2019, farà il punto della situazione; poi gli interventi dei cittadini in modalità barcamp (iscrizioni: info2019@ravenna2019.eu) e i gruppi di lavoro. La domenica (ore 10-17) sarà invece tutta dedicata all'ideazione e progettazione collettiva delle “Prove Tecniche dei Cittadini”. Anche l'edizione 2014 dello spazio ideativo partecipativo è progettata e condotta dalla coop sociale “Villaggio Globale”. Sarà allestito inoltre uno spazio per bimbi dai 5 anni in su, gestito dai volontari di V!RA, per consentire anche a chi ha figli di seguire Agorà 3.0.

L’INIZIATIVA SONDAGGIO

RA2019

Per misurare il polso dei ravennati su Ravenna 2019 verranno ascoltati cinquecento cittadini con più di 16 anni con un sondaggio telefonico che partirà dal 10 marzo. È un'indagine voluta dal Comune di Ravenna per capire quale impatto la candidatura sta avendo sulla cittadinanza. Chi non dovesse ricevere la telefonata ma volesse comunque partecipare potrà farlo accedendo ai siti internet di Agenda digitale (www.agendadigitaleravenna.it), del Comune (www.comune.ra.it), di Ravenna 2019 (www.ravenna2019.eu).

CINEMA/2

La mia classe, proiezione con il regista al Mariani Il cinema Mariani di Ravenna, che ha da poco riaperto i battenti, organizza martedì 18 marzo alle 21.15 la proiezione del film La mia classe, con, tra gli altri, Valerio Mastrandea, vedrò ospite in sala il regista Daniele Gaglianone. Un film che tocca uno dei temi più attuali, racconta infatti di un attore che impersona un maestro che dà lezioni a una classe di stranieri che mettono in scena se stessi. Sono extracomunitari che vogliono imparare l´italiano, per avere il permesso di soggiorno, per integrarsi, per vivere in Italia. Gaglianone conta all’attivo, tra i tanti progetti, anche la collaborazione con Gianni Amelio alla sceneggiatura di Così ridevano. Tra i premi ricevuti anche l’Aiace nel 2004 per Nemmeno il destino. Il regista sarà anche a Faenza, al cinema Italia lunedì 17 marzo alle 21.15.

Cinema d’essai, rassegne, opera, concerti: dopo una chiusura di oltre un anno e mezzo per lavori, il cinema Astoria di Ravenna riapre giovedì 13 marzo con sette grandi schermi, le ultime due sale saranno attivate nei prossimi mesi. Il primo appuntamento è con la proiezione dell’opera il Nabucco diretto dal maestro Riccardo Muti, prologo di altre iniziative in collaborazione con il RavennaFestival per portare nella multisala balletti e spettacoli. In programma nei prossimi mesi anche una rassegna e retrospettiva ideata dallo scrittore ravennate Dedi Baroncelli, che accompagnerà gli spettatori in viaggi nella storia del cinema e dei suoi protagonisti, e una rassegna di documentari sulla cooperazione della casa produttrice CinemaRicerca di Ostia. Torneranno inoltre i concerti live, con i Floyd Machine che si esibiscono il 22 marzo. Novità annunciata al multiplex sarà poi la presenza di un punto ristorazione, attivo dai prossimi mesi, «che offrirà – garantiscono i gestori, gli stessi del Cinemacity – servizi di qualità con prodotti selezionati, dall'aperitivo prima della proiezione del film a finger food e “menù à la carte” per tutte le esigenze». Infine, la multisala ospiterà nei corridoi mostre ed esposizioni. Si parte con la collezione di cartoline d'autore dello scenografo teatrale, pittore ed illustratore di libri di fiabe Ivan Jakovlevič Bilibin (Regione di San Pietroburgo, 1876 – Leningrado, 1942).

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

SOCIETÀ

RETROSCENA Prima di ospitare qualcuno in canonica chiedete l’autorizzazione alla curia, liberatevi di eventuali auto di lusso, obbedite sempre al vostro vescovo, attenti a usare Facebook, parlate poco con la stampa, limitate le manifestazioni di affetto con estranei in pubblico. Trapelano dagli ambienti ecclesiastici ravennati le indicazioni fornite dal vescovo Lorenzo Ghizzoni ai preti della diocesi di Ravenna-Cervia nell’incontro avvenuto il 6 marzo in occasione del ritiro di quaresima. Negli ultimi mesi alcuni casi spinosi hanno imbarazzato la Chiesa e l’alto prelato, rispondendo alle richieste di chiarimenti da parte di alcuni parroci, ha provato a serrare i ranghi per ricompattare le truppe di fronte ai fedeli e all’opinione pubblica. Ma qualche parroco è uscito dalla sala con più di una perplessità sulla linea di condotta imboccata da Ghizzoni. A tenere banco nell’assemblea sono stati soprattutto tre casi. Quello di Punta Marina: don Alessio Baggetto si è allontanato a dicembre a conclusione di una travagliata relazione con molti lati oscuri intrattenuta con una 25enne ospitata per circa cinque mesi. Quello di Casalborsetti: la sera del 10 febbraio don Giovanni Desio è finito nel canale guidando un suv Bmw da 35mila euro con un tasso alcolemico oltre tre volte il limite consentito di 0,5 dopo una cena con amici. Quello di San Romualdo: una raccolta firme con 344 sottoscrittori su 430 abitanti maggiorenni chiede l’allontamento di don Casimiro Kosciuk perché avrebbe trascurato la cura della comunità e delle sue attività. Dei tre parroci l’unico presente era Kosciuk. Desio infatti è rientrato a Ravenna solamente

Scandali in curia, il vescovo fa scudo ma dai preti vuole sobrietà e castità

Lorenzo Ghizzoni è nato a Cognento (Reggio Emilia) nel 1955. È vescovo a Ravenna da novembre 2012

Monsignor Ghizzoni

invita i parroci a cedere auto di lusso, chiedere il permesso per accogliere ospiti in canonica e ridurre le manifestazioni di affetto

pochi giorni fa dopo un periodo trascorso all’isola del Giglio per riprendersi dalla traumatica serata che si sarebbe potuta concludere più tragicamente se non fosse stato per l’intervento di tre cittadini che l’hanno estratto dal veicolo poco prima che affondasse in acqua. Baggetto invece, per stessa ammissione del vicario della diocesi don Alberto Graziani, dopo un consulto con il vescovo ha

scelto di prendersi una pausa di riflessione barricandosi in una casa di gesuiti per compiere esercizi spirituali lontano dai gossip che ancora serpeggiano a Punta. Ecco allora le indicazioni affidate al clero bizantino prendendo spunto proprio dai tre scandali. I preti che vorranno ospitare persone in canonica dovranno chiedere l’autorizzazione al vescovo e attendere la licen-

za da quest’ultimo. Vietato accogliere estranei – esclusi infatti i parenti e le perpetue – senza aver informato le alte sfere della curia. Regola di fatto da sempre valida ma il recente episodio di Punta Marina ha portato monsignor Ghizzoni, vescovo di Ravenna-Cervia da poco più di un anno, a ribadire con forza la necessità di un’applicazione più severa. Per i casi di durata limitata e di particolare urgenza dettata da eventuali situazioni di emergenza si potrà sorvolare sull’autorizzazione. Per le presenze continuative le cose dovranno seguire la prassi. Del resto per il diritto canonico la vicenda di don Baggetto si inserisce nella cornice di una violazione dell’obbligo di castità: per la legge della Chiesa infatti la condivisione dello stesso tetto tra un parroco e una donna è sufficiente per avere la presunzione della violazione. Poi l’invito rivolto a tutti i preti presenti è stato quello di spogliarsi di eventuali auto costose in loro possesso: del resto, prima di Ghizzoni, era stato il Papa in prima persona a esprimere pubblicamente il proprio disagio nel vedere preti a bordo di vetture di ultimo modello («Era un Bmw X1 mica un 5.100 – ci aveva risposto a tal proposito don Desio –. Viaggio molto e non posso muovermi con una Panda, non sarebbe sicura»). Infine seguire fedelmente l’obbligo di obbedienza previsto nei confronti del vescovo: secondo quanto trapelato, si sarebbero verificati casi in cui i parroci avrebbero rifiutato il trasferimento proposto da Ghizzoni. Infine l’argomento più controverso: contenere le manifestazioni di affetto come baci e abbracci in pubblico. Andrea Alberizia

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SOCIETÀ

DA PAGINA 27

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L’ORDINANZA

IL MEDICO

A mezzanotte si spengono le slot

«Nel 2013 ricoverate sette persone per ludopatia»

Il Comune di Ravenna limita gli orari per le macchinette e chiede tasse più elevate sul gioco L

Sale giochi aperte dalle 9 all’1 di notte ma slot A STORIA machine (all'interno delle stesse sale o in altri esercizi pubblici) potranno essere attive solo dalle 10 a mezzanotte, tutti i giorni, festivi compresi. Pena, una sanzione che va da un minimo di 75 a un massimo di 500 euro. Come più volte annunciato, il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha firmato l’11 marzo una nuova ordinanza nel tentativo di arginare l’espansione del gioco d'azzardo. «Questa è la prima delle azioni che il Comune di Ravenna mette in campo per limitare i danni – commenta il primo cittadino –. Vogliamo prevedere nel nuovo regolamento urbanistico edilizio (Rue) delle aree dove non si potranno aprire sale per il gioco d’azzardo. E stiamo verificando la praticabilità di due giuste proposte avanzate dall’associazione “Gruppo dello Zuccherificio”: limitare la pubblicità e vietare l’utilizzo del wifi pubblico per giocare online. Sono allo studio le Quando Concetta Quattrocchi, tipossibilità che il Comune ha in relazione alla fitolare del bar tabacchi New Bridge scalità locale: in termini di imposizione di tasse sulla Romea Sud a Ponte Nuovo, insulle sale da gioco e di riduzione delle tasse ai stallò il sistema di scommesse sportive pubblici esercizi che, occupando con tavoli spazi e ippiche Sisal Matchpoint nel suo loesterni al locale, rinunciano alle slot machine. cale non avrebbe mai immaginato di Vogliamo prevedere un riconoscimento simbolico entrare in una bega economica così a quei gestori che fanno a meno delle slot». grande. Guerra alle lobby: «In Italia le persone a riLa legge Bersani del 2007 aveva reschio ludopatia sono 800mila, migliaia a Ravenso sconveniente, per i proprietari di na – continua Matteucci –. La politica e le istitubar e tabaccherie, mantenere i classici zioni non possono rimanere con le mani in mano, Totogol e Totocalcio. Così nell’aprile io cerco di fare quello che posso nell’ambito di del 2012 Concetta installa il nuovo siuna legislazione molstema. Con una clausola: nel bar doto carente, ispirata da veva ospitare obbligatoriamente anGESTORI lobby potentissime e che due slot machine. Ma di slot ne trasversali, radicate aveva già otto: «Non ne volevo altre LE IMPRESE STUDIANO nel mondo politico, ma ho dovute accettarle altrimenti IL RICORSO negli apparati dello non avrei avuto il sistema scommesStato ed in campo edise», ci dice. I gestori di sale slot nel comutoriale. Si calcola che Un anno dopo l'incasso settimanane di Ravenna non hanno gli italiani nel 2013 le dalle scommesse non arrivava ai preso bene la nuova ordinanabbiano speso 100 parametri richiesti da Sisal. I duemila za. Vogliono essere consideramiliardi di euro in gioeuro settimanali che mancavano per ti imprenditori a tutti gli effetchi d’azzardo. Una raggiungere il guadagno ottimale – la ti con investimenti da ammorsomma che vale il 15 cifra effettivamente incassata Quattizzare e dipendenti da stipenper cento del bilancio trocchi preferisce non rivelarla – diare. Senza contare che dello Stato. E mentre avrebbe dovuto giocarli a sua spese la basterà uscire dal territorio comunale per trovare tante negli ultimi dieci anni titolare. Che quindi decide di farsi ritipiccole Las Vegas aperte vencrescevano le tasse rare tutto, comprese le macchinette tiquattro ore al giorno. Per per tutti, per il gioco che non voleva dal principio. Ma le questo alcuni sono già al lavod’azzardo la percenslot rimangono. I mesi passano e firo per studiare un ricorso. tuale del prelievo finalmente, a novembre 2013, anche scale è precipitata dal le macchinette vengono ritirate. 30 al 10 per cento. RiSembra dunque tutto risolto ma a portare la tassazione sul gioco d’azzardo al 30 per inizio 2014 un'amara sorpresa giuncento, a regime vale 20 miliardi di euro per lo Stage alla titolare del New Bridge. Per la to». Matteucci poi ricorda la promessa di Graziarinuncia alle slot prima della naturale no Delrio, oggi sottosegretario alla presidenza del scadenza del contratto occorre pagare Consiglio: «Aprire un tavolo di discussione sul una penale di 12mila euro. Penale di gioco d’azzardo per arrivare a un nuovo regime cui Quattrocchi dice di non aver mai fiscale destinando i proventi di questa maggiore saputo nulla. Sisal sostiene ve ne fosse tassazione ai Comuni. Io ho fiducia in Delrio». Vachiara notizia nel contratto recapitale la pena ricordare che questa nuova tassa al tole per raccomandata con ricevuta di momento pare l’unica via d’uscita perché Palazritorno. «Contratto che sì, mi è arrivazo Merlato possa evitare di far pagare la mini Imu to per posta – conferma Quattrocchi ai ravennati, con scadenza già slittata al 15 giu–, ma che non ho mai rispedito indiegno. tro, men che meno firmato». La titola-

Nel 2013 sono state sette le persone per cui i medici del Sert (servizio per le tossicodipendenze) hanno richiesto il ricovero per gravi dipendenze del gioco d’azzardo. In media l’anno scorso sono arrivate due richieste di aiuto a settimana. Gianni Greco, responsabile del Sert a Ravenna, ha illustrato la situazione del fenomeno: «Dalla fine del 2013 a tutt’oggi – ha affermato – stiamo riscontrando che il 30, 40 per cento delle persone che si rivolgono a noi oltre a essere vittime di gioco compulsivo sono dipendenti anche da sostanze stupefacenti e da alcol». La media giornaliera di tempo dedicato a questo vizio è di 3 ore; l’età varia da un minimo di 23 anni a un massimo di 74. In molti casi – ha spiegato Greco – avviene che questi abusi comportino variazioni dell’umore che possono determinare fenomeni di autolesionismo tali da dover allontanare il soggetto dal contesto familiare fino al ricovero. Greco ha poi parlato del progetto Pluto della Regione che prevede riabilitazioni residenziali in un’apposita struttura a Reggio Emilia, e di come la dipendenza dal gioco sopravviva alla dipendenza da altre sostanze «perché il gioco socializza e chi lo pratica percepisce la fortuna come dettata dallo strumento meccanico».A Ravenna le sale da gioco sono 68, mentre quasi tutti i bar sono dotati di slot machine. Gli altri esercizi commerciali (negozi, tabaccherie, attività artigianali) che sono dotati di macchinette sono circa cento.

La barista e la penale misteriosa

Sisal chiede 12mila euro per la disdetta anticipata dei giochi re si chiede quindi dove sia questa sua presunta firma cui si aggrappa Sisal. Di questi 12mila euro, 4.350 sono già stati prelevati direttamente dal suo conto corrente bancario e la titolare l’ha saputo a cose fatte dal borderò, la contabilità che lega il gestore del bar ospitante il sistema scommesse al centro operativo Sisal. Del denaro rimanente, la signora ci tiene a sottolineare che non ha più saputo nulla. La titolare ha già fatto ricorso al sindacato dei totoricevitori a Roma, da cui attende risposta. Fingendoci per proprietari di una tabaccheria interessati al sistema scommesse, abbiamo contattato la società. Un'operatrice del call center dedicato ai gestori di bar e tabaccherie ci ha garantito – dopo non poche insistenze e dopo averci ripetuto più volte che a tutte le nostre domande avrebbe risposto un addetto solo in seguito alla compilazione di un modulo online di richiesta del sistema scommesse – che «no, le possiamo assicurare che le slot non sono obbligatorie, ci mancherebbe». Fabrizio Cilindro

Le sale da gioco a Ravenna. Oltre un centinaio i locali pubblici con videopoker

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RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

PRIMO PIANO

LA BATTAGLIA

IL DOTTORE

Cani ancora alla catena: «E il mio sciopero della fame non si ferma»

«Sono preoccupato: se sopravvive, avrà danni irreversibili»

Ma con tutti i problemi che ci sono è proprio necessario rischiare di morire per i cani alla catena? È un po’ l’obiezione dell’uomo della strada, quella che si legge anche tra i commenti sul web. «Ecco, bravo, se puoi inizia l’articolo proprio con questa cosa, che ora te la spiego: se ci si dovesse occupare dei problemi solo per ordine gerarchico, tutti dovremmo essere ancora impegnati solo a risolvere quello della schiavitù nel mondo. E invece ognuno ha la propria sensibilità e combatte le battaglie che ritiene giuste. Una società che inizia col tollerare le catene ai cani, magari un domani non si scandalizzerebbe nel leggere di anziani legati ai propri letti negli ospizi. Garantire i diritti agli animali, porta benefici a tutta la collettività». Incontriamo Davide Battistini nel suo ufficio nella sede di Hera, dove continua a lavorare («tanto non faccio fatica fisica, disegno le reti del gas al computer…») nonostante da un mese e mezzo non stia mangiando niente. Il secondo sciopero della fame dell’animalista ravennate che si batte contro l’uso della catena nella custodia dei cani. Il primo, durato più di 40 giorni circa un A LETTERA anno fa, aveva ottenuto il risultato sperato, sull’onda di una petizione firmata da LE ASSOCIAZIONI: «LA REGIONE LASCIA oltre 13mila persone: l’Emilia-Romagna MORIRE DAVIDE BATTISTINI è stata infatti la prima regione a vietare le PRONTI A UN DIGIUNO COLLETTIVO» catene per legge. Lo ha fatto con la n.3 del marzo del 2013, che andava a inteAlla luce dello sciopero di Davide Battistini, undici associazioni animaliste hanno inviato una grare le norme del 2005 a tutela del lettera alla Regione (accusandola testualmente “benessere animale”. Entrata in vigore di lasciar morire di fame l’attivista) in cui minacsei mesi dopo, oggi – accusano gli aniciano di intraprendere uno sciopero della fame malisti – non è ancora di fatto applicata. collettivo ad oltranza se la Regione non col«Dai nostri sopralluoghi – dice merà quel vuoto legislativo che non rende pieBattistini, che parla sempre al plurale per namente applicabile la legge approvata un sottolineare come la sua non sia una batanno fa che vieta di custodire i cani alla catena. taglia solitaria – non ci sono i controlli e i Le associazioni chiedono anche di interrompecani sono ancora custoditi alla catena». re lo sciopero a Battistini, che però dalla sua A mancare, in particolare, è il regolapagina di Facebook ha già risposto negativamento attuativo della legge che doveva mente, invitando le stesse a chiudere la “trattaessere approvato entro il 31 dicembre, tiva” con i politici della Regione entro pochi prevedendo per esempio nel dettaglio i giorni. requisiti minimi e tecnici dei recinti da utilizzare in alternativa. Ecco quindi una nuova petizione, che al 12 marzo era stata firmata da quasi seimila persone, in cui si chiede «che la legge regionale 3/2013 sia applicata subito, i cani liberati dalle catene e custoditi in recinti degni di un paese evoluto e civile», fissando condizioni e dimensioni minime (9 metri quadrati), oltre che dettagli burocratici e su alimentazione e abbeveraggio. «Nessuna richiesta impossibile, ma solo questioni di minimo buon senso che si possono applicare da un giorno all’altro». Battistini sciopera dallo scorso 20 gennaio. Per i primi 40 giorni si è alimentato solo con tisane non zuccherate e sali minerali («non come quelle pagliacciate di Pannella, con tanto di cappuccini, ma uno sciopero della fame vero...»), dal 41esimo invece beve solo acqua. «L’altro giorno quasi non riuscivo a spingere il carrello della spesa con il cibo per i miei animali (Battistini ha 7 cani e 8 gatti, ndr), sono stanco, quando parlo molto mi devo stendere e sento dolore all’intestino, ho i crampi al costato e a volte ai glutei, mi rendo conto di essere più lento mentalmente». Ma Battistini, di persona, appare tranquillissimo, come se la morte non lo spaventasse. «So che potrebbero essere le mie ultime settimane di vita, so che potrei riportare danni irreparabili, ma so anche che sto facendo la cosa giusta, quindi spero che la smettano di telefonarmi in lacrime per farmi smettere. Mi hanno chiamato anche i carabinieri, per chiedermi di interrompere lo sciopero, perché stavano ricevendo delle telefonate. Ho speso la mia vita lottando per i diritti degli animali e non ho intenzione di fermarmi, anche se poi, chissà, quando vedrò la morte in faccia magari mi spaventerò». Al momento, però, solo Vasco Errani in persona pare possa salvare Battistini. «Non chiedo che domani mattina la legge venga approvata. Chiedo solo impegni precisi e cronologicamente determinati, controfirmati dal governatore Vasco Errani. Solo a queste condizioni fermerò lo sciopero». Luca Manservisi

«Davide sta rischiando moltissimo, sono molto preoccupato, ho cercato di convincerlo in tutti i modi ma non vuole ascoltarmi». A parlare è Roberto Parollo, cardiologo dell’ospedale di Ravenna che sta seguendo da vicino lo sciopero della fame di Davide Battistini, certificandone le condizioni di salute. «I suoi esami sono fortemente alterati, ho chiesto di fare controlli a cadenza settimanale, ma è evidente che senza uno sbocco terapeutico, non posso fare altro che documentare la situazione». Che è grave, par di capire. «Con esami del genere si può vivere, anzi sopravvivere, ancora un po’, non saprei dare termini. Di certo c’è che sta rischiando. Ed è difficile evitare danni irreversibili anche se dovesse sopravvivere. Ha perso circa quindici chili (Battistini pesa ora una sessantina di chili, ndr), ma non è importante il peso. A preoccupare sono le alterazioni del metabolismo, le difese immunitarie ridotte, la grossa sofferenza renale». Il dottore esclude quindi che lo sciopero della fame possa essere fittizio. «Lui sicuramente non si sta alimentando, esami alla mano. Ha un colesterlo totale pari a 100, per esempio, che non lascia dubbi».

«Bevo solo acqua

per far applicare una legge che altrimenti resterebbe carta straccia Voglio un impegno di Vasco Errani

LA POLITICA

Vasco Errani non parla, l’assessore assicura: «A breve il regolamento». Ravenna si muove Nonostante sia stato chiamato direttamente in causa e da più parti sollecitato Vasco Errani non rilascia dichiarazioni sul caso di Davide Battistini, l’animalista ravennate che dice di sospendere lo sciopero della fame intrapreso il 20 gennaio solo a fronte di un impegno scritto del presidente della Regione (vedi articolo principale). Tutto quello che ci viene detto dal suo portavoce è che una legge esiste già, che l’Emilia-Romagna è stata la prima regione a vietare le catene ai cani e che verrà approvato anche il regolamento attuativo che finora rende meno efficace la legge stessa. A intervenire ufficialmente è stato invece l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti, che spiega come sia necessario «un ulteriore approfondimento del testo» del regolamento in questione, viste le divergenze che ha provocato la prima stesura presentata in commissione. Con l’obiettivo, scrive, di «arrivare in tempi brevi alla sua adozione». Intanto la politica si muove anche a Ravenna, con il capogruppo in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle, Pietro Vandini, che annuncia di voler convocare la commissione Ambiente e tutela degli animali del Comune, di cui è presidente. Commissione che, secondo invece l’assessore ai Diritti degli animali, Giovanna Piaia, «potrebbe valutare, in attesa che la Regione indichi le modalità di applicazione delle norme restrittive per chi tiene cani alla catena, azioni di sollecito che il consiglio comunale può agire in merito alla questione», cercando allo stesso tempo di far interrompere lo sciopero dell’attivista. Anche altri consiglieri hanno sollecitato una discussione in merito: Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna ha presentato una interpellanza mentre Sarah Ricci di Sel ha annunciato di aver firmato la petizione di Battistini, chiedendo alla Regione di intervenire al più presto. (lu. ma.)

5.815

Sono le firme della petizione partita on line “per liberare i cani dalle catene” (dato aggiornato alle 20 del 12 marzo) Per firmare e per tutte le altre informazioni www.scatenarediritti.eu

Cerchi casa? I

PRIMO PIANO

DA PAGINA 27

9 INCONTRO

CONTROLLI

Dai maiali in cortile al gallo molesto Ai vigili quasi una segnalazione al giorno sugli animali. Una multa per la legge sui cani alla catena In questi primi due mesi del 2014 sono arrivate quattro segnalazioni al comando della polizia municipale di Ravenna per cani custoditi alla catena ed è stata elevata una multa. La nuova legge regionale (che è ora al centro della petizione e della protesta dell’animalista Davide Battistini, vedi pagina accanto), infatti, lo vieta ed è già applicabile dallo scorso ottobre, anche se la mancanza del regolamento attuativo mette in difficoltà gli stessi agenti che dovrebbero farla rispettare. La Regione, infatti, non ha ancora definito nel dettaglio l’alternativa alla catena, ossia le dimensioni e i requisiti minimi dei recinti per cani. Così capita spesso che i proprietari, piuttosto che liberarsi delle catene, decidano di liberarsi del cane, rivelano dalla Municipale. Dati alla mano, dall’1 gennaio del 2013 a oggi sono state 25 le segnalazioni alla Municipale per questo metodo di custodia. Sono più numerose invece quelle per cani lasciati liberi in area pubblica o portati a spasso senza guinzaglio (ben 90 in poco più di un anno, con anche una cinquantina di sanzioni di un centinaio di euro), mentre in 68 casi i vicini hanno telefonato al comando per lamentarsi del cane del vicino che abbaiava troppo. In questi casi la municipale non può far altro che verificare le condizioni in cui vive il cane e consigliare a chi si lamenta di fare una denuncia per disturbo della quiete pubblica. E ancora, quasi cento segnalazioni riguardano problemi legati alla detenzione del cane. «Insieme al

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BASSA ROMAGNA «RACCOGLI

LA CACCA DI

FIDO»

Se il cane del vicino ti disturba non va avvelenato ma se il tuo cane fa la cacca al parco devi raccoglierla. A farla breve sono questi i messaggi che i nove Comuni dell’Unione della Bassa Romagna cercheranno di trasmettere ai cittadini con una campagna di sensibilizzazione (manifesti e locandine) attiva fino al 7 aprile.

veterinario con cui ci rechiamo sul posto – ci dicono dalla Municipale – riscontriamo anche problemi psicologici in animali costretti a restare chiusi in uno spazio piccolo per tutta la giornata. Oppure difficoltà motorie in altri custoditi in zone col pavimento troppo liscio, magari fatto piastrellare apposta per il troppo amore...». Diciotto segnalazioni riguardano la mancata raccolta delle feci dal suolo pubblico, per cui sono state elevate anche due multe. «Ma sanzionare diventa difficile, a meno che non si operi in borghese. Purtroppo però questo è un fenomeno per nulla in calo e dovuto solo alla maleducazione della gente».

Undici anche le segnalazioni per cani in spiaggia, quattro per aver ricevuto un morso. Ma non sono solo i cani al centro delle lamentele dei cittadini: spesso vengono incentivate dai cittadini vere e proprie colonie feline, con vicini che si lamentano per l’eccessiva presenza di gatti (14 segnalazioni, sempre dall’1 gennaio 2013 ad oggi), mentre sono undici le telefonate al comando dei vigili per i troppi piccioni e per denunciare persone che li nutrivano. Per questo motivo sono state elevate 16 multe dai vigili urbani, essendo espressamente vietato dal regolamento comunale. «Le persone multate naturalmente se ne lamenta-

no – ci raccontano dalla polizia municipale – ma c’è da dire che, oltre che essere vietato, lasciare pane o altri alimenti in terra porta ospiti ancor meno indesiderati come i ratti. Capitò qualche tempo fa ai giardini Speyer, dove spesso le scolaresche si fermavano a fare merenda, lasciando resti di alimenti in terra...». Ci sono poi alcune curiosità come la segnalazione di animali da cortile in centro abitato («Ne sono ammessi in numero limitato, ma non devono dare fastidio, e in questo senso siamo stati costretti a cacciare un gallo che aveva l’abitudine di cantare verso le 3 di notte...») o quella di maiali tibetani in

COSA FA L’UNIONE EUROPEA PER TUTELARE LE BESTIE? “Nel rispetto degli animali: caccia, bracconaggio, randagismo, trasporto, zoo. Le norme di tutela dell’Unione europea” è il titolo della conferenza in programma venerdì 14 marzo alle 21 al Grand Hotel Mattei (via Mattei 25). La serata è organizzata dall’europarlamentare Andrea Zanoni (Pd) che esaminerà quali sono gli interventi e le tutele dell’Unione europea rispetto a caccia, trasporto di animali vivi, randagismo, zoo, bracconaggio. A fine serata sarà dato spazio alle domande e agli interventi dal pubblico sui temi in discussione con Zanoni.

un cortile in zona Ponte Nuovo. «Ma non erano animali domestici, il padrone, semplicemente, se li mangiava. Una sorta di allevamento senza permessi...». Segnalata anche una pecora in città, tre cavalli mal tenuti, un allevamento di visoni (quello al centro anche di un blitz animalista di San Marco), la detenzione in numero eccessivo di pappagalli o conigli. Per quanto riguarda i reati previsti nel codice penale, la Municipale ha presentato quattro denunce contro ignoti (sempre nel periodo considerato) per uccisione di animali e due per maltrattamento. Luca Manservisi

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STORIA

FOLKLORE «Da cosa nasce un mostro? Spesso dalla necessità di spiegare fenomeni naturali altrimenti inspiegabili, a cui la scienza nel corso dei secoli ha poi cercato di dare giustificazioni talvolta fin più fantasiose di quelle popolari». Eraldo Baldini, narratore e antropologo nel suo ultimo volume Tenebrosa Romagna (Il ponte vecchio) racconta di origini di creature misteriose che affondando davvero nell’origine più remota. «Sappiamo che l’Europa, nella preistoria, è stata colonizzata da ondate migratorie successive di genti provenienti dall’est Europa. Chi abitava prima queste terre? Forse, anzi, quasi sicuramente, creature discese dalle scimmie più piccole di statura che potrebbero essersi spaventate di fronte a questi invasori così alti e magari nascoste, per esempio nelle grotte…» Ecco allora una spiegazione plausibile della ragione per cui le grotte e il sottosuolo da tempo immemore rappresentano un luogo del mistero e della paura, così come lo è il bosco, topos nelle fiabe, che nella storia dell’uomo, con lo sviluppo dell’agricoltura e la stanzialità della popolazioni da habitat naturale diventa minaccia. E a questa epoca remota potrebbe risalire anche l’uso di “toccare ferro” di fronte a eventi che ci spaventano, quando il ferro era l’arma che, insieme alla narrazione e al racconto e all’arte, distingueva l’uomo dagli altri esseri viventi e lo rendeva più forte. Terremoti, siccità, alluvioni tutto può trovare una spiegazione nel sovrannaturale compresi eventi «di cui a tutt’oggi la scienza non è in grado di dare risposte» aggiunge Baldini. «Penso alle cronache che nel 1425 riportano di due draghi, uno rosso e uno verde, avvistati nel cielo di Lugo, a San Potito, e dopo pochi giorni avvistati anche in Emilia. Creature

Quei mostri che raccontano chi siamo Fantasmi, folletti, streghe, draghi: l’immaginario collettivo della Romagna raccontato da Eraldo Baldini descritte come metalliche con lunghe corna o antenne». Roba da far pensare agli Ufo. Più spiegabili le presenze delle streghe, donne che conoscevano effettivamente gli usi e gli impieghi di intrugli ed erbe e cercavano di sopravvivere in un mondo di stenti che non era certo tenero con le donne magari sole perché vedove. Non che qui ci siano mai stati veri e propri roghi come invece si sono visti al nord, la caccia

L’immagine di copertina scelta per il volume appena uscito per Il ponte vecchio di Cesena Tenebrosa Romagna - mentalità, misteri e immaginario collettivo nei secoli della paura e della “maraviglia” Tra i volumi di antropologia culturale legati all’immaginario fantastico pubblicati di recente dal ravennate Eraldo Baldini ci sono anche Halloween, pubblicato da Einaudi, e Tenebroso Natale, pubblicato da Laterza. Entrambi scritti a quattro mani con Giuseppe Bellosi.

Nel tempo si sono

CURIOSITÀ

stratificate credenze, paure, fedi e culture

IL MEZZOGIORNO, L’ORA DELLA PAURA

Non erano solo creature della notte, misteriosi spiriti o fenomeni celesti come le stelle comete a turbare la vita dei contandini (e per la verità non solo dei contadini). Per esempio l’usanza rimasta fino a pochi decenni fa di “urlare” a mezzogiorno dai campi pare avesse un valore apotropaico. Il mezzogiorno infatti era considerato un momento inquietante della giornata, l’ora di passaggio in cui le ombre si accorciano e quasi scompaiono. E chi è senza ombra? Se la mezzanotte, difficile da definire, diventerà un momento di “pericolo” molto più avanti nella storia, il mezzogiorno ha per secoli rappresentato il momento di passaggio, un po’ come un solstizio quotidiano.

qui non è mai stata spietata. «La cultura cattolica – spiega Baldini – in generale ha sempre cercato di integrare e adattare gli elementi del paganesimo per facilitarne l’assimilazione, più di quanto abbia fatto per esempio il cristianesimo dei paesi riformati, meno tolleranti». E così il cattolicesimo qui si è in qualche modo integrato in una cultura che discendeva a sua volta da una stratificazione plurisecolare se si considera che qui prima dei romani sono vissute popolazioni celtiche e poi quelle cosidette umbre che non sono scomparse con l’arrivo dei Romani, che come noto non attuavano quando potevano una poltiica di conquista militare. E dopo i Romani sono arrivati i Goti che di questa città

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Nel cuore della bellissima Romagna esiste un piccolo rifugio per chiunque voglia gustare la cucina tipica di questa magica terra

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STORIA

DA PAGINA 27

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

LA DENUNCIA hanno fatto una capitale. Abbiamo dunque una coesistenza di credo religiosi diversi che si è perpretrata nei secoli. Spesso, per esempio, i demoni erano le divinità in cui credeva il popolo nemico. Numerose per esempio le leggende su Teodorico, proprio da attribuire a questa pratica. Non solo, in questo volume di Baldini scopriamo anche come a Ravenna e solo a Ravenna si fosse diffusa la leggenda delle cosiddette “cacce selvagge” pratica diffusa nel nord Europa ma praticamente sconosciuta a queste latitudine e anch’essa legata alla presenza di Teodorico. Da questa potrebbe prendere spunto, per esmepio, la novella di Boccaccio di Nastagio degli Onesti come scrive Vernon Lee ne I fantasmi di Ravenna. Peccato davvero che, come si diceva, in realtà siano stati pochissimi gli scrittori soprattutto nostrani che si siano dilettati con questi argomenti mettendoli nero su bianco con le eccezioni appunto dello stesso Baldini e di Vernon Lee in visita a Ravenna. Neanche a dirlo, appunto, una scrittrice inglese. Federica Angelini

«La ricerca antropologica? Lasciata a chi se la può permettere»

APPUNTAMENTI I

PROSSIMI INCONTRI CON L’AUTORE

Eraldo Baldini è in questi giorni impegnato in un tour di presentazione del volume, dopo le librerie.coop e Liberamente, ecco alcune date nel ravennate: lunedì 17 marzo alle 21 sarà al Mama’s di via San Mama, giovedì 20 marzo alla sala Comunale di San Pietro in Vincoli, in via Pistocchi 41/A alle 20.45 con letture e musica, venerdì 21 marzo, sempre alle 20.45 l’autore sarà invece a Faenza, alla Bottega Bertaccini, di corso G. Garibaldi 4.

AMBULATORIO DENTISTICO ERCOLANI

Il rischio è quello di perdere, nel giro di pochi decenni, un patrimonio di credenze e tradizioni e identità costruito nell’arco dei secoli, attraverso innumerevoli stratificazioni culturali. A porre un argine rispetto a questo rischio, oggi, ci può essere solo un lavoro di documentazione e testimonianza. O almeno ne è convinto Eraldo Baldini, autore di un lavoro fatto nell’arco di oltre trent’anni passati a spulciare documenti originali, testimonianze, memoir per ricostruire una mappa delle leggende, delle paure, del sovrannaturale nella storia della Romagna. Baldini è, come noto, un narratore di fama nazionale e, da prima, un antropologo che studia il folklore e le tradizioni contadine nostrane. I suoi libri rappresentano vere e proprio pietre miliari per chiunque voglia sapere o riscoprire di usi, costumi e tradizioni locali. In particolare questo ultimo volume, Tenebrosa Romagna, che riprende, integra e completa un lavoro uscito nell’88 (pre-internet) va a scandagliare le paure con cui fino a pochi decenni fa convivevano quotidianamente le popolazioni rurali. Mostri, draghi, folletti, streghe, fate, fantasmi un mondo fantastico che spesso associamo più al nord Europa che alle nostre terre, forse anche perché là la letteratura prima, il cinema dopo, ne hanno attinto a piene mani (con l’unica o quasi eccezione di Eraldo Baldini medesimo, appunto). «Sì, questo è vero – riconosce lo scrittore – qui questo patrimonio culturale si è tramandato di generazione in generazione attraverso il trebbo, la tradizione orale, fino all’arrivo della televisione. Ed è convissuto insieme alla lingua in cui veniva trasmesso, il dialetto che ai primi

degli anni Sessanta le famiglie romagnole hanno deciso di abbandonare nel comunicare con i propri figli». Ma se questa è stata una scelta, più o meno consapevole delle conseguenze, capire come porvi rimedio non è certo semplice. Baldini è stato tra coloro che hanno protestato per esempio per l’abolizione, a dicembre, della legge regionale sulla tutela dei dialetti e della tradizioni. «Sì, ma non certo perché penso che per legge si possa reintrodurre l’uso del dialetto nelle famiglie. Si trattava di una legge che riguardava in generale la tutela di un patrimonio culturale che rischia di scomparire completamente perché la ricerca non viene in alcun modo finanziata. La speranza è che adesso la legge non venga solo ripristinata, ma soprattutto preveda effettivamente fondi per renderla effettiva». Già, perché come tanto, troppo lavoro intellettuale di questo Paese, nemmeno questo tipo di ricerca al momento è finanziata. «Non solo dalla pubblicazione di questo libro non ho guadaganto un euro – dice Baldini – ma ho dovuto ovviamente sostenere spese per gli spostamenti, le fotocopie, il reperimento di materiali. Tempo fa pubblicai un volume sui Riti del nascere in Romagna, a cui avrei voluto far seguire i Riti del matrimonio e Riti di morte, cioè un ciclo sui riti della vita. Ho tutto il materiale pronto e ho la voglia di farlo, credo anche di aver dimostrato che ho i titoli. Ma non c’è nessuno disposto a finanziare un simile progetto. In questo modo si rischia di perdere un patrimonio o di lasciare la ricerca a chi può farla nel proprio tempo libero. Si tratta di una scelta politica che in altri Paesi non verrebbe mai compiuta». Insomma, una selezione basata fondamentalmente sul censo più che sui meriti effettivi. (fe. an.)

Lo studioso Baldini:

«rischiamo di perdere un patrimonio secolare»

INFORMAZIONE MEDICA

I denti sono come gli strumenti di un’orchestra, vanno accordati nelle funzioni e tenuti in armonia fra loro Recentemente vi ho parlato delle nuove frontiere che si sono aperte per la professione del dentista, con lo studio analitico dello stato e della dinamica della bocca e delle arcate dentarie. Cioè la disciplina della gnatologia, che verifica la correttezza dell'occlusione dentale (o malocclusione, nel caso di una disfunzione). Significa che l'odontoiatria può e deve andare oltre la ristretta competenza della cura di un dente per uno sguardo più complessivo sulla salute di un paziente. È ormai assodato che certe anomalie posturali possono ingenerare malesseri e patologie che vanno oltre i problemi strettamente orali. Questa nuova prospettiva ha una stretta connessione operativa con la tipologia e la qualità degli interventi odontoiatrici necessari o consigliabili su di una persona che magari si rivolge al dentista solo per una estrazione, una scheggiatura, la riparazione di una vecchia otturazione, fino alla necessità di un “ponte” o di un impianto. Ora, negli studi più attrezzati professionalmente, sono già presenti gli strumenti utili per questa ricognizione, dalle pedane stabilometriche alll'elettromiografia. Ma siamo ancora agli esordi rispetto al tempo in cui queste diagnosi potranno essere uno screening di accesso a tutti e i conseguenti interventi potranno diventare economicamente alla portata della maggioranza dei cittadini. Che fare allora? L'importante è sapere dov'è il problema da affrontare per ripristinare un certo equilibrio perduto. In attesa di nuove tecnologie e costi più abbordabili si può salvare la situazione del deterioramento dell’occlusione con un bite (apparecchio che si può portare in bocca durante le ore notturne), che se è ben calibrato aiuta soprattutto a riequilibrare la muscolatura della mandibola, prima di arrivare a disfunzioni talmente gravi da rendere necessari interventi complessi e costosi o perfino una protesi. Va sempre ricordato che l’aspettativa di vita si è allungata di molto (di ben 25 anni negli ultimi 60 anni) ma

i denti di madre natura sono sempre gli stessi! La medicina e l’odontoiatria non possono fare miracoli, e dobbiamo renderci conto che l’avanzare dell’età indebolisce e rende sempre più fragile il complesso equilibrio del sistema dentario. Inoltre, va prestata molta attenzione alla moderna implantologia: il mito, spesso speculativo, che certi impianti odontoiatrici possano sostituire la natura, può rivelare brutte sorprese, come la perimplantite. Una seria infezione ossea che rischia di creare gravi problemi di salute a molti cittadini che ad un certo punto della vita hanno immaginato di potere contare, per di più velocemente, su di una nuova bocca splendente! Non basta fare un bel dente o un’intera dentatura fine a se stessa. La bocca è in fondo come un'orchestra, dove i denti sono strumenti accordati, intonati, ognuno con il proprio ruolo. Quello che un buon dentista deve sempre ricercare è una possibile armonia fra di loro. Per fare in modo di intervenire con cautela, e per necessità, in questa “armonia naturale” non solo serve alta professionalità e coscienza da parte del dentista, ma è fondamentale promuovere una linea di comportamento fra le persone di tutte le età per il mantenimento della loro salute e benessere con una buona e continuativa igiene orale. Ma questa è altra storia che vi racconterò nel prossimo articolo… Dottor Carlo Ercolani

Ambulatorio Dentistico Ercolani - Studio specializzato in Odontoiatria Ercolani Dr. Carlo, Dr. Roberto, Dott.sa Paola via Teodorico 15 - Ravenna - tel. 0544 451580 - www.dentistiercolani.com

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

ECONOMIA SINDACATI

STORIE DA IMPRENDITORI/1

«La banca ci ha quasi impiccato» Tra usura e derivati a sua insaputa: un’azienda rivuole mezzo milione di euro finanziamento a un’altra banca, qualche anno dopo, che ce lo ha negato proprio per il nostro alto livello di rischio». Gli avvocati, nella lettera, chiedono quindi la nullità dei contratti derivati per il mancato rispetto da parte della banca degli «obblighi informativi di diligenza e trasparenza nelle operazioni finanziarie». «Per i derivati ci facevano pagare 6-7mila euro ogni tre mesi di tasso Irs (l’Interest Rate TORIE DA IMPRENDITORI/2 Swap, ndr) che noi non sapeva«SEPARATO, CON FIGLIO DISABILE, SONO COSTRETTO mo cosa fosse, A CHIUDERE IL NEGOZIO DALLE BANCHE...» ma solo che era legato al nostro Ha una sua attività da più di vent’anni, nel centro di un paese in provincia nuovo mutuo di Ravenna. Lo siamo andati a trovare un venerdì mattina. Lui è un rinego ziato. imprenditore di nemmeno cinquant’anni, ma ormai sfinito. «Tra qualche Quando ce ne mese chiuderò il mio negozio, anche per colpa delle banche». Già, persiamo accorti e ché l’uomo racconta di aver trovato nel mondo bancario un ostacolo, più ne abbiamo parche un aiuto. «Ho la fortuna di avere una casa di mia proprietà che sono lato con la disposto a vendere: ho chiesto alle banche di continuare a farmi credito banca, loro e accompagnarmi nella vendita della casa. Lo so che non ho i numeri in quasi si sono mano, che la mia attività ha poco futuro, ma stiamo parlando di uno scoscusati e il diretperto di 10/15mila euro, ma niente. Mi hanno detto che sono sempre tore ci ha assistato un ottimo cliente, ma che non possono esporsi». E così l’imprendicurato candidatore chiuderà a breve. Una vicenda non solo professionale, ma anche con mente che ci pesanti ripercussioni sul piano personale. «Sono ormai un paio d’anni che avrebbe esonemando curriculum, sono disposto e anche in grado di fare qualsiasi lavorato dal pagare i ro manuale, ma forse spaventa la mia età». Una situazione difficile che si restanti centosomma a una recente separazione e alle difficoltà di un figlio disabile al mila euro. Poi 75 percento, che in questi anni ha potuto lavorare ma per cui ora non ci però c’è stata sono più prospettive. «Non ci sono più lavori protetti, dai Centri per l’imuna fusione di piego non ci arrivano mai risposte. La banca sa bene la mia situazione banche, il diretfamigliare, ma ha preferito farmi chiudere...». (lu.ma.) tore è cambiato e ci siamo accorti osservando il nostro conto che quei centomila euro invece ce li avevano fatti pagare lo stesso, senza neppure il coraggio di farci firmare la rata, come da prassi, forse per la vergogna». Ma dalle perizie della società di consulenza cui si è rivolto lo studio di avvocati dell’azienda, le anomalie nel rapporto con la banca non si fermerebbero ai derivati. Gli avvocati nella loro lettera denunciano infatti tassi saliti oltre la soglia di usura per quanto riguarda il mutuo, interessi debitori capitalizzati illegalemente ogni tre mesi, commissioni di massimo scoperto e altre spese ingiustificate, interessi anatocistici. In tutto, come detto, una Dal 1951 i prodotti Deco accompagnano la vita delle famiglie italiane. Prodotti richiesta danni per oltre 500mila alimentari e per la cura della casa, ricchi di qualità e valore, concepiti con euro. «Per fortuna siamo un’atecnologia all’avanguardia, capaci di superare rigidi controlli qualitativi e zienda sana e siamo riusciti a resisoddisfare i più severi standard internazionali. Crediamo nella sostenibilità dei stere, ma questa cosa ha rischiato nostri processi produttivi e dei nostri prodotti, e consideriamo il Lavoro come un di impiccarci. Senza considerare capitale da trasmettere alle generazioni future. che non siamo riusciti a ottenere Per questo i prodotti Deco sono una garanzia per i clienti, per i consumatori e per altri finanziamenti per espanderci l’ambiente. ulteriormente in uno stabile per cui abbiamo già tutte le autorizzazioni. E a impedire a un’azienda sana di ampliare la propria attività, con risvolti positivi per l’economia, è stato di fatto il comportamento di una banca, inutile negarlo». Luca Manservisi

Sono una famiglia che porta avanti la propria impresa da oltre vent’anni, con due negozi in una località in provincia di Ravenna e una mezza dozzina di dipendenti. Abbiamo incontrato marito e moglie, soci dell’azienda, che preferiscono restare anonimi fino alla conclusione della vicenda. E in mano abbiamo una lettera dei loro avvocati in cui chiedono alla banca qualcosa come la restituzione di mezzo milione di euro. Tutto è partito dall’apertura di un mutuo di due milioni di euro, grazie al quale l’azienda ha potuto espandere la propria attività. Nel corso degli anni, per tentare di abbassare la rata di 12mila euro al mese, i soci hanno contrattato con la banca un allungamento del mutuo e chiesto di poter passare a un tasso fisso in un periodo in cui quello variabile continuava a salire. Richieste, apparentemente, tutte accolte dalla banca. «Ci hanno fatto firmare un nuovo contratto, parlandoci di tasso fisso, senza aggiungere altri dettagli». In realtà, la banca ha fatto firmare loro contratti derivati (i prodotti finanziari ad alto rischio di cui tanto si è parlato in questi anni di crisi e speculazioni) per oltre un milione e mezzo di euro come sorta di compensazione. Senza comunicarlo ai clienti. «Lo abbiamo scoperto quando abbiamo chiesto un

Da oltre sessant’anni viviamo con te

TANTE CONFERME ALLA CGIL RICCI ANCORA SEGRETARIO Il quinto congresso provinciale della Cgil si è chiuso con l’elezione di Costantino Ricci (nella foto) a segretario generale della Camera del lavoro. Il direttivo provinciale ha confermato Ricci – che è segretario dal luglio del 2012 quando sostituì Marcello Santarelli, dimissionario per motivi di salute – alla guida della Cgil con il 77 percento dei voti a favore. Pochi giorni prima si è svolto anche il congresso della Fiom-Cgil con Milco Cassani che é stato confermato segretario provinciale della categoria dei metalmeccanici. Eletto per la prima volta nel 2010 ha gestito i primi quattro anni di mandato nella fase degli accordi separati con le altre organizzazioni sindacali e nel pieno della crisi economica. Infine, anche i comitati direttivi della Flai e della Fp Cgil hanno confermato i rispettivi segretari generali provinciali. La categoria dell’agroindustria (Flai Cgil) continuerà ad essere guidata da Raffaele Vicidomini, mentre la categoria del pubblico impiego (Fp Cgil) avrà come segretaria Marinella Melandri.

LO STUDIO TASSO DI DISOCCUPAZIONE AL 9,9 PERCENTO IN PROVINCIA Nel corso del congresso provinciale della Cgil è stato presentato uno studio realizzato da Guido Caselli dell’Ufficio studi e ricerche Union Camere Emilia Romagna. La relazione mostra il perdurante stato di difficoltà del tessuto produttivo provinciale che dal 2008 al 2013 ha perso ben 4.692 addetti. Il tasso di disoccupazione è passato dal 6,9% del 2012 al 9,9% del 2013. Caselli ha anche sottolineato che rispetto al 2012, nel 2013 gli addetti sono calati di 1.803 unità. I settori che risentono meno della crisi appaiono essere quelli legati agli alimentari e ai servizi alla persona. Numeri negativi persistono invece nel manifatturiero e costruzioni. Dall’indagine risulta che le aziende con le migliori performance sono quelle che esportano; in provincia sono poco più di un migliaio. Le prime tre imprese esportatrici realizzano il 34% dell’export provinciale, mentre le prime 10 esportatrici realizzano il 50% dell’export provinciale.

LA POLEMICA CONFESERCENTI CONTRO PROVINCIA PER “GENERA IMPRESE” La Provincia usa i soldi delle imprese per fare concorrenza alle stesse imprese invece di agevolare gli operatori: così Confesercenti e Anama, il sindacato delle agenzie di mediazione, criticano aspramente il nuovo servizio Genera Imprese lanciato dai centri per l’impiego per facilitare la compravendita di attività imprenditoriali – di cui abbiamo parlato nello scorso numero del nostro giornale – chiedendo che il servizio venga sospeso e rivisto.

LETTORI detti e contraddetti

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

a cura di Fausto Piazza

detti e contraddetti

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

Ospitiamo tra le lettere la nota di solidarietà firmata dal gruppo consiliare di Forza Italia per il vicesindaco Giannantonio Mingozzi che ha recentemente deciso di querelare un tecnico del mondo edile per diffamazione: da un paio di mesi l’uomo starebbe raccontando a diverse persone di aver pagato una tangente all’amministratore del Pri perché questi agevolasse una pratica. I legali che assistono Mingozzi mantengono il massimo riserba sui dettagli della vicenda.

ricordare che proprio in Rete al momento il nostro giornale ha una pagina Facebook “Ravenna&Dintorni News” e un profilo Twitter @RavennaDintorni.

#INSTAGRAM

SOSTA SELVAGGIA IN VIA BOVINI Nella sottostrada di via Bovini vengono quotidianamente calpestate le principali regole del codice della strada: oltre alla fila di auto regolarmente parcheggiate sul lato destro dello stradello, molti mezzi vengono fatti sostare lungo il lato sinistro dimezzando la larghezza della corsia e creando forte pericolo a pedoni e mezzi che vi transitano […]. I residenti della zona avrebbero più volte inviato segnalazioni alla polizia municipale, senza che questi abbiano portato alcun miglioramento alla situazione attuale. Per eliminare definitivamente il fenomeno, si invita l’amministrazione a procedere con l’installazione di panettoni o dissuasori in cemento lungo il lato coinvolto dalla sosta selvaggia. Stefano Donati, consigliere territoriale Lpr, Ravenna

SOLIDARIETÀ AL VICESINDACO FAREMO OPPOSIZIONE SU IDEE Il gruppo consiliare Forza Italia del Comune di Ravenna esprime massima solidarietà al vicesindaco Mingozzi che, al di là delle posizioni politiche che ci vedono contrapposti, consideriamo persona onesta. Quanto gli sta capitando in questi giorni non deve in alcun modo essere usato politicamente contro di lui. Come gruppo di opposizione continueremo a combatterlo per le idee ma desideriamo respingere ogni strumentalizzazione. Alberto Ancarani, Maurizio Bucci, Francesco Baldini, Ravenna

GRAZIE PER AVER SCELTO LA MIA FOTO DA INSTAGRAM Gentile direttore, vorrei ringraziare la redazione del giornale

La primavera vista da @livingravenna Pubblichiamo qui una serie di scatti sul nostro territorio, postati sul celebre social network fotografico con il tag #igersravenna. Questa è un’immagine da Marina di Ravenna: la primavera è alle porte e @livingravenna la racconta così.

per avere scelto di pubblicare una mia foto del campanile di San Francesco. Sono l'autrice della foto “San Francesco visto da @cri_gue” pubblicata sul numero del 6 marzo. È stata una piacevolissima sorpresa, grazie. Cristina Guernieri, Ravenna

Gentile Cristina, da qualche tempo abbiamo deciso di dedicare uno spazio settimanale in questa pagina per una foto attinente a Ravenna pubblicata sull’ormai celebre social network incentrato sulle fotografie. Colgo l’occasione per

BENE I BUS PRIVATI SUL LUNGOMARE Ci complimentiamo con la scelta di massima che ha intrapreso l'amministrazione comunale intenzionata a non reiterare l'ordinanza che vietava nel corso del-

l'estate, l'ingresso agli autobus privati nel lungomare di Marina di Ravenna […]. Il clima a Marina è cambiato, le esigenze sono cambiate e la necessità di un trasporto di massa tra il lido e la città, anche nelle ore notturne del weekend, è fondamentale. Dal 2011 abbiamo organizzato un servizio a nostre spese di trasporto in determinate serate per permettere agli universitari, soprattutto i fuori sede, di raggiungere i luoghi di divertimento in tutta sicurezza. Ci auspichiamo che venga non solo eliminata tale ordinanza, ma che anche Start Romagna riesca ad approntare un servizio pubblico che possa essere davvero usufruibile dai più, visto che ad oggi, era necessario utilizzare un mezzo privato, qualora si volesse tornare a casa tardi, nelle notti di venerdi e di sabato. Asur e Kartoffel, associazioni universitarie, Ravenna

METTERE IN SICUREZZA IL MARINABAY Chiedo al prefetto di Ravenna, di attivarsi affinchè tutti gli enti interessati, procedano immediatamente alla messa in sicurezza igienica e ambientale dell'area demaniale dove sorge il Marinabay. Credo sia passato tempo a sufficienza e le istituzioni debbano dare una risposta definitiva alle richieste dei cittadini. Luca Rosetti, Punta Marina

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RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

TEATRO

CULTURA

RICERCA

OPERA

Manfredini: spettacolo-concerto e il teatro come continua scoperta Danio Manfredini è un attore-autore dalla lunga storia, sarà a Ravenna con lo spettacolo-concerto Incisioni al teatro Rasi venerdì 14 marzo alle 21. Abbiamo parlato con lui di teatro, musica e cinema. Quest anno le è stato assegnato il premio Ubu alla carriera, un riconoscimento molto ambito… «Sono felice, ma i premi non cambiano l’esistenza. È il quarto Ubu che vinco, ma questo è un momento molto difficile per il teatro e un premio non è niente, è solo un segno. Io continuo a fare teatro perché amo farlo, il teatro è una scoperta continua che ancora mi stupisce». In che senso i premi non cambiano l’esistenza? «Non è che per questo premio riesco a girare di più con gli spettacoli o ad alzare i cachet. I volti della televisione e del cinema si fanno pagare molto di più anche se non hanno vinto nessun premio teatro. Chi fa solo teatro è meno riconosciuto di chi fa “anche” teatro». È stato definito «il maestro invisibile del teatro italiano», si ritrova in questa descrizione? «Sì, non mi dispiace. Amo rimanere nell’ombra. Non mi piace lo show-business e la smania di finire con la foto in prima pagina o di essere riconosciuti per strada. Mi piace fare questo lavoro, essere riuscito a insegnare e continuare a studiare per ogni creazione. Anche ieri per esempio abbiamo fatto tarda notte per provare il concerto che faremo a Ravenna. È la creazione e il rapporto col pubblico che mi tiene qui. Poi c’è anche l’altra faccia, quella del mercato teatrale, degli incontri obbligati per costruire un percorso. Una cosa che bisogna fare certo, ma la vita è nella creazione». Nei suoi spettacoli da sempre hanno una grande importanza la pittura e la musica. «Nel teatro orientale la visione e la musica sono legate indissolubilmente al teatro. Se si vede il teatro Kabuki o il tea-

Il «maestro invisibile» vincitore di quattro premi Ubu al teatro Rasi con “Incisioni”

Il capolavoro buffo di Cimarosa all’Alighieri La Stagione d’opera dell’Alighieri si conclude con Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, capolavoro del genere buffo in scena sabato 15 (alle 20.30) e domenica 16 (alle 15.30) marzo. In un allestimento - in buca l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta da Julian Kovatchev – frutto della coproduzione con il Teatro del Giglio di Lucca, in collaborazione con il Comunale di Ferrara, il Sociale di Rovigo e il Mario Del Monaco di Treviso, affidato a Italo Nunziata per la regia, Pasquale Grossi per scene e costumi e Patrick Latronica come light designer. Il cast vocale è composto da Salvatore Salvaggio, nei panni del Signor Geronimo, Lavinia Bini in quelli di Carolina, mentre Matteo Falcier è Paolino, inoltre da Giulia Semenzato, che interpreta Lisetta e da Loriana Castellano, Fidalma, entrambe chiamate a partecipare all’allestimento in quanto vincitrici del XLII Concorso Internazionale “Toti dal Monte”. Infine, il Conte Robinson è Omar Montanari.

tro No la visione scenica è tridimensionale, sono immagini pittoriche legate all’uso di maschere e costumi. Noi in occidente ridiamo questo equilibrio armonico di colori con l’uso della spazialità e delle scenografia. Anche l’aspetto musicale è molto presente in oriente in inseme gli attori in scena ci sono sempre anche musicisti. Per me la musica è una spinta invisibile che sorregge il visibile. Con Massimo Neri e Cristina Pavarotti abbiamo scelto le canzoni per Incisioni affinchè consentissero una partitura della musica legata alla scena, senza sacrificare alcune suggestioni visive». Come avete scelto le canzoni da inserire nello spettacolo? «La suggestione che ha dato vita a Incisioni è nata proprio da Neri e Pavarotti che mi hanno proposto di cantare. Inizialmente ho detto di no, poi

ho cambiato idea. Da ragazzo avevo suonato e cantato per strada, ma poi avevo cambiato direzione. Mi hanno fatto ascoltare tantissimi pezzi e abbiamo scelto le canzoni che seguissero una linea, quella di una storia d’amore destinata a finire con un addio». Dopo una lunga carriera come la sua, ha rimpianti? Si è pentito di aver rifiutato importanti offerte cinematografiche? «No, mi va bene così. Nessun pentimento. Ho deciso di tenere duro senza cedere alle possibilità che mi proponevano, che consideravo lontane da me. Ho rifiutato di fare cinema perché erano progetti che non mi convincevano. Se fossero stati film pensati come opere d’arte avrei accettato, ma oggi il cinema italiano raramente è pensato come un’opera d’arte». Matteo Cavezzali

RAVENNA FESTIVAL APRE LA PREVENDITA PER OLTRE 40

SPETTACOLI

Dal13 marzo alle 10 si apre la prevendita dei biglietti per gli spettacoli di Ravenna Festival 2014, che festeggia 25 anni. La prevendita riguarda “cuore” del Festival, intitolato “1914: l’anno che ha cambiato il mondo” che, dal 5 giugno al 11 luglio, proporrà un programma di 44 spettacoli il cui filone conduttore sarà Il tema della Grande Guerra. Biglietteria e info: via Mariani 2, 0544 249244, www.ravennafestival.org, filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna e alcuni uffici Iat.

COMICO SHAKESPEARE? TUTTO IN

NOVANTA MINUTI, AL

MASINI

Il Teatro Masini di Faenza chiude il sipario sulla stagione comica con Tutto Shakespeare in 90 minuti, uno spettacolo con tutte le trentasette opere di Shakespeare in versione concentrata. Protagonisti Alessandro Benvenuti (che ha curato anche l’adattamento e la regia) e Nino Formicola. Sipario lunedì 17 marzo alle ore 21.

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

MUSICA

CULTURA CLASSICA/1

ELETTRONICA

RAP

Al Club Adriatico il berlinese Kupfer, tra house e techno

Clementino a Pinarella

Sabato 15 marzo torna la serata dedicata alla musica elettronica di Club Adriatico, all'Almagià di Ravenna (Darsena di città). E Club Adriatico porta per l’occasione per la prima volta in Italia il berlinese Florian Kupfer, uno dei nuovi nomi di punta dell'elettronica internazionale già segnalato dalla principali riviste di settore come un incredibile talento. Florian Kupfer, producer e dj residente a Berlino è infatti autore di una delle uscite che nel 2013 hanno consacrato la L.I.E.S. di New York come una delle label più influenti degli ultimi anni. Come producer esprime un suono grezzo, che si muove abilmente tra house e techno, nei suoi set il suo approccio sperimentale lo porta ad ampliare i confini della sua ricerca verso sonorità black e il recupero di fascinosi beat africani. Aprirà la serata (dalle 23) il live di Oobe, progetto tra ambient e noise/techno del producer torinese Yari Malaspina uscito nel 2013 con il suo album d'esordio er la label d'oltre manica Opal Tapes. Ingresso a 7 euro prima di mezzanotte (10 dopo).

Il rap torna al Rock Planet di Pinarella di Cervia, che sabato 15 marzo (ore 23.30) ospita il concerto di Clementino. Tra i rapper più famosi d’Italia, Clementino ha pubblicato l’anno scorso il suo album “Mea Culpa”, finito nella top 5 della classifica di vendita del nostro Paese subito dopo la sua uscita.

L’arpa come un’orchestra All’Alighieri il francese Xavier De Maistre Martedì 18 marzo uno dei più attesi appuntamenti della stagione “Ravenna Musica”, curata dall’associazione Angelo Mariani porterà sul palcoscenico del teatro Alighieri di Ravenna alle 20.30 Xavier De Maistre, arpista francese tra i migliori al mondo, tra i pochissimi musicisti uomini a essersi dedicati a questo strumento, nell’immaginario collettivo legato alla figura femminile. Xavier De Maistre, che come fiore all’occhiello vanta un contratto in esclusiva con la Sony Music, si dedica all’esecuzione di opere di autori contemporanei appositamente per lui composte e propone spesso nei suoi concerti arrangiamenti di brani solitamente suonati da un'intera LASSICA/2 orchestra. IL TALENTO UCRAINO DEL PIANOFORTE Accattivante il BARYSHEVSKYI AL ROSSINI DI LUGO programma del concerto, che Il 25enne pianista ucraino Antonii Baryshevskyi sarà il sarà aperto dalla protagonista della stagionce concertistica del teatro Sonata in do magRossini di Lugo venerdì 14 marzo (ore 20.30). Vincitore giore di Mozart e di quattordici concorsi nazionali e quasi altrettanti proseguirà internazionali, è considerato dalla critica un gigante coniugando la della tastiera, paragonato da alcuni critici americani a raffinatezza della Sofronitskij e Horowitz per l’originalità pianistica e la musica d’oltralfantasia. In programma brani di Franz Joseph Haydn, pe con il colore Olivier Messiaen, Alexander Scriabin, Fryderyk Chopin della musica spae Robert Schumann. gnola, con brani Baryshevskyi ha pubblicato il suo primo cd nel 2010 di Pescetti, per l’etichetta Naxos con musiche di Scarlatti, Ravel, Tarrega, Parish Debussy, Rachmaninov, Stravinsky, Mateos. Alvars, Granads, Fauré e Caplet.

ROCK E DINTORNI/1

Chitarre, Piers Faccini e poi... Transmissions Al Bronson il cantautore inglese, aspettando il festival con Deerhoof e Mouse on Mars

JAZZ Dalla sperimentazione alla tromba di Fabrizio Bosso: Crossroads a Massa Lombarda Doppio appuntamento nell’ambito del festival Crossroads alla sala del Carmine di Massa Lombarda, venerdì 14 e sabato 15 marzo (ore 21). Si tratta di “Massa Sonora”, vetrina per quella fucina di sperimentazione jazzistica che è il collettivo El Gallo Rojo. Venerdì 14 marzo si parte coi Luminal di Dimitri Sillato, pianista di formazione classica convertitosi al jazz e alla libera improvvisazione; la performance in solo del chitarrista Simone Massaron; e il quintetto Rollerball, che attraversa gli spazi dell’avanguardia, del jazz, del rock e del pop, travalicando ogni frontiera musicale. Sabato 15 marzo l’appuntamento è invece con il collettivo El Gallo Rojo, una formazione allargata di musicisti in grado di esplorare tutte le combinazioni possibili, dal solo alla piena orchestra. Con il concerto di mercoledì 19 marzo, infine, la quindicesima edizione del festival itinerante Crossroads, passerà per la quarta e ultima volta a Massa Lombarda: sempre alla sala del Carmine (inizio ore 21) suonerà il quartetto del sassofonista Alessandro Scala, con Nico Menci al pianoforte, Paolo Ghetti al contrabbasso e Stefano Paolini alla batteria. La formazione allargherà in questa occasione il proprio organico, ospitando l'eccezionale tromba di Fabrizio Bosso.

ROCK E DINTORNI/2 DAL CANADA AL MOOG Continuano i concerti al Moog Slow Bar di vicolo Padenna, in centro a Ravenna. Lunedì 17 marzo dalle 21 saranno protagoniste due band canadesi: i Cosmetics e i Mode Moderne, tra postpunk e minimal-wave.

CIRCOLI AL SOCJALE SERATA

SOUL CON

CERCHIER

Venerdì 14 marzo dalle ore 21 al Teatro Socjale di Piangipane serata dedicata a grandi classici del soul e dell’r&b con il concerto della vocalist toscana Gianna Cerchier e il suo settetto (con tanto di tre fiati).

AL MAMA’S

TRA

PASSATORE E FOLK-ROCK

Venerdì 14 marzo alle 21.30, al Mama’s club di via San Mama a Ravenna si parla del mito del Passatore con l’autore di un libro sul tema, Roberto Casalini. Ci saranno anche le canzoni del Passatore con Graziella Pagani e Gianluigi Tartaull. Sabato 15 marzo, spazio invece nel club alla musica con un concerto di rock folk dal Balcani al Brasile dei Bublitschki Band.

Tutto pronto per la settima edizione di Transmissions, festival che Bronson Produzioni dedica alla musica contemporanea (dall’elettronica all’avanguardia e all’improvvisazione) giunto alla settima edizione. Che sarà anche la più varia di sempre, grazie ai curatori, che sono gli americani A Hawk And A Hacksaw, duo del New Mexico da sempre affascinato dal folk e da sonorità gitane ed est-europee, le cui influenze sono finite anche nella scelta degli artisti. Il festival (preceduto da un’eposizione di opere del disegnatore Gianluca Costantini che verrà inaugurata mercoledì 19 marzo al Fargo di via Girolamo Rossi, in centro a Gli americani The Ravenna) partirà giovedì 20 marzo al Blue Angel Lounge, Bronson di Madonna dell’Albero con al Bronson un cast davvero d’eccezione: dalla sabato 15 marzo musica da camera dell’indiano d’America Raven Chacon al noise sperimentale dei nostri OvO, fino ai due big della serata che sono gli svedesi Fire! del sassofonista Mats Gustafsson (dal free jazz alla psichedelia) e gli americani Deerhoof, attivi ormai da vent’anni tra pop surreale e gusto per l’improvvisazione. Tra i protagonisti delle altre due serate di venerdì 21 (all’Almagià) e sabato 22 (di nuovo al Bronson) anche un’istituzione della musica elettronica mondiale come i tedeschi Mouse On Mars (sul prossimo numero il programma e la presentazione completi, info: www.bronsonproduzioni.com). In attesa di Transmissions, il Bronson ospita sabato 15 marzo gli americani The Blue Angel Lounge con il loro rock psichedelico molto dark. A fare gli onori di casa (dalle 21.30) gli Schonwald della bassista e cantante ravennate Alessandra Gismondi. Il giorno seguente, domenica 16 (sempre dalle 21.30), appuntamento con uno dei migliori cantautori europei, il 42enne inglese (ma ormai di stanza in Francia) Piers Faccini che presenterà il suo quinto album, in cui omaggia la tradizione dei cantautori americani, da Leonard Cohen a Bob Dylan, fino Bonnie "Prince" Billy. Info: 333 2097141.

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

CULTURA

ARTE

BOLOGNA Sappiamo che la tentazione di andare a Bologna a vedere la “ragazza” – ormai per antonomasia è così che si definisce il dipinto di Vermeer – è grande, ma vorremmo incrinare il desiderio invitandovi a sostare e riflettere. Per desistere basterebbe forse leggersi gli strali lanciati da Philippe Daverio, Tomaso Montanari e Renato Barilli o valutare la freddezza con cui l’assessore alla Cultura di Bologna Alberto Ronchi ha accolto l’iniziativa, ma magari c'è anche qualche motivo in più. Mettiamo in fila 10 ragioni pescando dal già detto, ma anche aggiungendo qualche retroscena inedito: 1. Forse non sapevate che il costo della mostra si aggira sui 4 milioni di euro e che anche contando su 200.000 spettatori complessivi a una media di 15 euro (fra ridotti, visite guidate, etc.) risulterà comunque un ammanco di 1 milione di euro: cifra che in un contesto come quello italiano del momento è tutto dire, soprattutto se pensiamo in quale situazione versa la cultura e il patrimonio nazionale, per non dire quello bolognese. 2. Forse non eravate a conoscenza che esiste una loan-fee ovvero la tassa che si versa al museo straniero per la concessione delle opere, in questo caso il Mauritshuis dell'Aja, divenuto privato dal 1995. Per questa esposizione, già passata per New York, Tokio, Atlanta e San Francisco, è stata pagata da Bologna la quota più alta di ogni tempo. Gli olandesi - mi dicono se la ridono ancora oggi per il milione e 700mila euro acchiappati, pensando alla smania italiana quando c'è da dimostrare la propria grandeur. 3. Fabio Roversi Monaco, presidente di Genius Bononiae, ente organizzatore della mostra e responsabile di alcuni monumenti bolognesi, ha fortemente voluto questa mostra impegnando tutte le risorse possibili. Purtroppo la coperta è sempre la solita: se la tiri su, ti si scoprono i piedi. Chissà se i musicisti della blasonata Orchestra di Mozart diretta da Abbado, voluta e sostenuta a Bologna fino ad ora proprio da Roversi Monaco, andranno a vedersi la “ragazza” che li ha lasciati del tutto disoccupati. Che la musica valga bene una perla? 4. La “ragazza” versus Bologna: nel sito di Genius Bononiae si invitano i visitatori ad allargare il giro ad altre mete comprese nel proprio tour fra cui Santa Maria della Vita, in pieno centro storico, dove è conservato un gioiello del '400, il Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell'Arca. Attualmente è visibile solo attraverso i ponteggi (vedi foto) impiantati ancora dal terremoto del 2012, che sostengono assi di legno non fissate. Vermeer stesso forse non avrebbe apprezzato. 5. La mostra della Golden Age olandese cade nell'età di piombo di Bologna, quando le istituzioni museali cittadine vivono uno dei periodi di massima crisi e la carta di intervento apprestata da più di un anno non è stata nemmeno discussa in Comune. Le opere della GAM sono invisibili nei depositi, il Museo nazionale – a cui il Ministero ha concesso ben zero euro nel 2012 per i restauri e le manutenzioni – è fuori dai giri del turismo, i musei universitari di Palazzo Poggi -

Dieci buoni motivi per evitare la “ragazza” Anche Vermeer ve ne sarebbe grato: il dipinto in mostra è come una cartolina nel deserto

voluti dallo stesso Roversi Monaco quando era rettore – sono del tutto dimenticati. Forse i Raffaello, Carracci, Guercino e i Reni qui contenuti – giusto per citare i nomi più conosciuti – non possiedono il giusto appeal? Aggiungendo una perla, lo acquisterebbero? O basterebbe un film? 6. Sono 37 i dipinti provenienti dal

museo olandese allestiti nelle sale di palazzo Fava in modo da coprire letteralmente gli affreschi dei Carracci che ne decorano le sale dalla fine del '500. Il che appare come una metafora incarnata di questa iniziativa: dimenticare il patrimonio nazionale per ospitare un’operazione di proficuo marketing. Ma proficuo per chi?

7. Molto si è detto di Marco Goldin, curatore di questa mostra, o meglio, visual manager di una serie di iniziative che sono passate da Brescia, Verona, Vicenza, Torino, Treviso, San Marino e Rimini. Come le cavallette, lui e Linea d'Ombra – l'agenzia che ha messo in piedi – si spostano da città in città per due-quattro anni, setacciando tutte le risorse finanziarie disponibili per le loro mostre. Finiti i soldini, si spostano. E i territori che lasciano, tornano più poveri di prima. 8. Agli intelletti più raffinati risulta chiaro la linea interpretativa delle mostre del visual manager. Ops! ...

meglio dire l'assenza di una linea interpretativa. Bastano i titoli delle mostre passate e la ricetta è chiara: prendete un titolo che preveda “Da ... a ...”. Metteteci due nomi di richiamo, ma non usate Monet perchè Goldin l'ha già impiegato in 9 mostre, né Impressionismo (4 volte), né Van Gogh (4 volte) o Courbet (3 volte). Su Vermeer potreste avere una opzione perchè è solo la seconda volta. Il problema è reperire i soldi per trasportare le opere da un museo straniero a casa vostra e stabilire un’ottima campagna pubblicitaria. Non so voi, ma questo Goldin lo sa fare benissimo. 9. Marketing über alles. Perdonate l’esterofilia e il bisticcio anglo-tedesco, ma la “ragazza” è la prova che Andy Warhol era un genio: aveva già capito infatti che il denaro avrebbe sopraffatto tutto, compreso l’arte, che la realtà o le persone sarebbero diventate pure icone e che la potenza mediatica avrebbe divorato qualsiasi ombra di senso. Privata del contesto del propro museo (nato in una casa, in una precisa collezione), tolta dal proprio paese (dove esistono colori e luci inimmaginabili in Italia), inserita in un contesto espositivo che non ricostruisce né la storia dell'arte, né i debiti e i crediti dell’opera, la “ragazza” oggi è l’equivalente di una cartolina in un deserto. Usate allora google-immagini e andate in campagna. 10. Da ultimo, una raccomandazione riservata agli amanti delle arti di qualsiasi campo e alle persone per cui la cultura ha ancora un senso: ricordate che andare a vedere la “ragazza” significa sdoganare in Italia la tipologia di queste mostre-mostruose e far retrocedere quelle che nascono dal lavoro serio, da fatica e impegno. Se vi prende la smania, pensate alle condizioni di Pompei o della Domus Aurea, fatevi un biglietto ferroviario per Firenze o andate a visitare tutti i monumenti dimenticati della vostra città. Vermeer vi ringrazierebbe e noi con lui. Serena Simoni

LIBRI

CULTURA LA NOVITÀ

CASA MELANDRI

La domenica al caffé philo per riscoprire l’utilità della filosofia per l’individuo e la comunità

Spigolando ad arte su Corrado Ricci, San Giuseppe e Arturo Martini in città dopo aver guardato stelle e galassie

Imparare a vivere meglio grazie alla filosofia. Sull’onda dei “Cafè philo” parigini nasce a Ravenna un luogo dove apprendere, discutere e mettere in pratica gli insegnamenti dei maestri che hanno gettato le basi del pensiero filosofico occidentale. Il Circolo Arci Docks61 (via Magazzini posteriori, 61) sarà la sede in cui ogni domenica per circa un mese si potranno sperimentare gratuitamente le “pratiche filosofiche” con l’aiuto di figure esperte e titolate dall’Associazione Italiana di consulenza filosofica (Aicofi). Si comincia il 16 marzo con il “Dialogo Socratico su “Cos’è la solidarietà?” a cura di N. Poli ed E. Martini, il 23 marzo si parlerà di “Philosophy for Community a cura di A. Fecchio ed O. Iermano”, il 30 marzo un altro dialogo socratico su “Cos’è il destino?” a cura di E. Martini e A. Pasquali, il 6 aprile la “Philosophy for Community” sarà a cura di C. Galassi ed O. Iermano, mentre il 13 aprile il titolo dell’incontro è “Giochi sulla fiducia ed esercizi spirituali” a cura di N. Poli ed E. Martini. (Info e iscrizioni al Dock61 e al numero 3204843381; Costo per i materiali dell'intero laboratorio 5 euro). «Le pratiche filosofiche, individuali e di gruppo – ha spiegato Nicoletta Poli tra le ideatrici e realizzatrici del progetto – hanno lo scopo di riaffermare il valore della filosofia come attività pratica, utile alla comunità, e non come astratta dottrina. Costituiscono un momento di riflessione e confronto proprio del filosofare, che si nutre da sempre del dialogo attivo con l’altro, finalizzato ad arricchire e trasformare il proprio modo di pensare, esplorando inediti, inaspettati punti di vista. Dialogare insieme significa, quindi, fermarsi a riflettere per fare chiarezza, ascoltare noi stessi e l'altro, conoscersi meglio. Ciò sempre con spirito di ricerca, per dare senso e nuovi significati alla nostra vita, nonché per porsi interrogativi esistenziali comuni a tutta l’umanità». «Questa rassegna non è un semplice ciclo conversazioni filosofiche – ha dichiarato l’assessora comunale Giovanna Piaia – ma è una proposta tutta nuova per utilizzare in forma proattiva le potenziali risorse del pensiero filosofico. Filosofia come atteggiamento che interroga, cerca punti di vista nuovi rispetto allo sguardo immobile che accetta le risposte omologate dai media e diffuse come pensiero collettivo».

Martedì 18 marzo alle 18, a Casa Melandri a Ravenna si terrà l’incontro per la presentazione dle volume Spigolando ad arte, Ricerche di storia dell’arte nel territorio ravennate, pubblicato da Fernandel e curato da Serena Simoni e nato da una rubrica pubblicata per alcuni anni sulle pagine di questo settimanale. Il libro si è aggiudicato il Guidarello 2013. Intervengono la stessa Serena Simoni e due tra gli autori, Simonetta Nicolini, Filippo Treré, per parlare del culto di San Giuseppe a Ravenna; Corrado Ricci e l'arte dei bambini in Romagna e Arturo Martini a Ravenna. Prensenta la direttrice del Mar Maria Grazia Marini. Venerdì 14 marzo alle 18, invece, la sala ospiterà la presentazione del libro di Claudio Balella Dalle stelle alle galassie con Franco Gabici, Flavio Fusi Pecci.

a cura di Maria Giovanna Maioli Venerdì 7 marzo ho assistito, come sempre da un accogliente palco dell'Alighieri, alla seconda rappresentazione de Oscura immensità, la pièce trascritta per il teatro dallo stesso Massimo Carlotto autore del romanzo bestseller L'oscura immensità della morte. Anche se la qualità della scrittura l'ho sentita un po' lontana dal genere che prediligo, ho trovato pregevolissima l'interpretazione che ne hanno dato Giulio Scarpati e Claudio Casadio, guidati dalla scorrevole regia di Alessandro Gassman. E ora il testo naturalmente mortifero, ma adeguato a questa Bustina:

SETTIMANA CONTRO IL RAZZISMO: LA SCRITTRICE ADEN Un dettaglio del celeberrimo “La scuola di Atene” secondo Raffaello

INCONTRA GLI STUDENTI DELLE SCUOLE

ADDIO MONDO

Nell'ambito della settimana di azione contro il razzismo a Ravenna Casa delle culture e Comune, in collaborazione la rete antirazzista organizzano alcuni appuntamenti tra cui venerdì 14 marzo quello, alle 19.30 alla sala Buzzi (ex sala Forum) in viale Berlinguer 11 con un buffet e alle 20.30 la presentazione del libro Fra-intendimenti della scrittrice Kaha Mohamed Aden, che il giorno dopo incontrerà gli studenti delle scuole, con musiche di Francky Wode estratte dal disco "Diario Di-Verso". Giovedì 13 invece alle 18.30 si svolge il “Tertuliaperitivo” al caffè Nazionale in Piazza del Popolo con Gianluigi Tartaull, musicista della Bandeandré accompagnato dai musicisti Roberto Zabberoni e Amedeo Annecchiarico. Segue «Assaggi letterari. Andrea Lorenzini e Alessandro Bonaccorsi presentano Nóstoi – Ritorni».

MARESCOTTI PORTA

IN SCENA I FRATELLI

HERMAN HESSE

Giace il mondo in frantumi, lo amammo molto un tempo, adesso anche il morire non ci fa più spavento. Il mondo non va disprezzato, screziato e selvaggio egli è, malie antichissime spirano ancora attorno a sé.

CERVI Vogliamo separarci grati dal suo gran giuoco; ci dette gioia e pena ci dette molto amore.

Al teatro comunale di Conselice, sabato 15 marzo alle 21 va in scena lo spettacolo scritto, diretto e intepretato da Ivano Marescotti I sette fratelli Cervi tratto dal libro I miei sette figli di Alcine Cervi per una produzione “Parole e immagini della Resistenza”, un progetto dell’Istituto per i beni culturali della Regione. Lo spettacolo chiuderà la stagione teatrale di Conselice, la cui direzione artistica è affidata allo stesso Marescotti.

Addio mondo, rifatti bello e smagliante, noi siamo della tua gioia e della pena sazi.

UN MERCOLEDÌ TRA LUOGHI, SIMBOLI E ROMANZI FANTASY VIRALI

(1944) Mercoledì 19 marzo, al bar Tribeca di Ravena, alle 18 si terrà l’incontro con Domenico Luciani sul volume Il luogo e il sacro, Contributi all'indagine sul linguaggio simbolico dei luoghi che raccoglie contributi di Carmen Añón, Franco Arminio, Franco Cardini, Guido Dotti, Alphonse Dupront, Le Corbusier, Domenico Luciani, José Miguel Puerta Vílchez, Olivier Ricomini, Flora Samuel, Angelico Surchamp, Massimo Venturi Ferriolo, Luigi Zanzi. Sempre mercoledì ma alle 18.30 al caffé Letterario di via Diaz, sempre a Ravenna, ci sarà invece i giovani autori del fantasy virale Mordraud presentato al festival di Lucca Comix.

ORARI: DAL MARTEDÌ AL SABATO 9:30/12:30 - 16:00/19:30 DOMENICA 16:00/19.30

(da Poesie, a cura di Mario Specchio, Guanda, Milano 1979) Hermann Hesse, nato nel 1877 a Calw nel Württemberg, morì a Montagnola in Svizzera nel 1962. Nel 1946 gli fu conferito il premio Nobel.

lo! l e b è il cielo con noi! o scopril Venerdì 14 marzo, ore 21

Fanta-Scienza, Avventure nel tempo e nello spazio

Sara Ciet e Paolo Alfieri:

Martedì 18 marzo, ore 21

Impatti letali: Deep Impact, Armageddon

Massimo Berretti:

(in collaborazione con il Circolo del cinema "Sogni" - sala conferenze, Ingresso libero)

L'equinozio di primavera

Domenica 16 marzo

Martedì 25 marzo, ore 21

GIORNATA NAZIONALE DEI PLANETARI

Via G. di Vittorio, 5 tel: 0544 977144

LA BUSTINA DI MELPOMENE

AGENDA

VIENI nel posto giusto

Cervia (RA)

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

Dalle ore 10.30 alle 19 osservazioni al telescopio, laboratori didattici, conferenze e molto altro ancora INGRESSO LIBERO

Agostino Galegati:

L'Astronomia dell'antico Egitto

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 sito: www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Si consiglia la prenotazione

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

RUBRICHE

CULTURA

FULMINI E SAETTE

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

Gli Afterhours e quel disco ancora universale di Luca Manservisi

Rimetti a noi...

Lido di Dante

VISIBILI E INVISIBILI

Un film affascinante e non riuscito, difettoso ma che si ama di Francesco Della Torre

Allacciate le cinture (Ferzan Ozpetek, 2014) Il trailer è accattivante, anche se dopo il ridondante e pessimo promo di 12 anni schiavo, qualsiasi minuto di proiezione appare come un capolavoro. Tra i due, non c'è paragone, almeno nella presentazione: sostenuto dalle note della splendida A mano a mano di Riccardo Cocciante, qui magnificamente interpretata da Rino Gaetano (ultima sua incisione), assistiamo con un ralenti e una visione all'indietro a una vicenda sentimentale fortunatamente non così chiara da rovinare alcunché della trama. Scopriamo, vedendo il film, che la storia d'amore tra i due protagonisti ha due ambientazioni temporali: la giovinezza del 2000 che si contrappone all'età di mezzo e ai suoi serissimi problemi (prima di coppia ma poi soprattutto di salute) del 2013. Tredici anni, stacca Ozpetek, per presentarci un film a due facce: leggero e divertente nella prima parte, fortemente drammatico nella seconda. La pellicola mostra tutte le caratteristiche della filmografia del regista italo/turco, con i suoi pregi e i suoi difetti, qui entrambi mostrati in modo forte e chiaro. Il film è scostante, alterna momenti intensi ad altri di banalità quotidiana, e soprattutto nella prima parte risulta decisamente scontato. La parte drammatica, pur non presentando nulla di nuovo, riesce ad essere invece complessivamente equilibrata, non

preme l'acceleratore sulle lacrime, anzi spesso presenta piccoli stacchi di comicità che rilassano lo spettatore da una visione durissima. Un lavoro irregolare nei suoi attori: matura la Smutniak, eccellente come sempre Filippo Scicchitano (Scialla!), ancora acerbo l'ex tronista Francesco Arca, che però dà la fisicità giusta a un personaggio che il regista ha costruito, dimenticando in realtà di curarne la psicologia. Un film affascinante e non riuscito, che piace tantissimo al pubblico femminile, che inevitabilmente fa ridere e commuovere; qualità incredibili, se ci pensate, pregi non da poco. Ozpetek sa suonare perfettamente le corde dei sentimenti umani, e arriva dove spesso le sue creature non riescono. I personaggi minori sono quasi tutte caricature, e tutte donne, dalle sorelle (madre e zia), alla compagna di ospedale, alla titolare del bar del 2000 fino ad arrivare alla (ex) migliore amica della protagonista: curiosa la scelta del regista, in questa direzione. Piuttosto banale, invece, la sua visione della società, rappresentata in maniera nervosa e manicheista, soprattutto nella prima parte quando viene introdotto il personaggio di Arca. Tirando le somme, si esce dal cinema, pieni di critiche ma con gli occhi lucidi e ancora sorrisi sulle labbra, si esce con una scena finale che al pari del piano sequenza iniziale, è tra le cose migliori del film, e con la voce del povero Gaetano che ricompatta magnificamente un film slegato, impreciso, difettoso, ma che in fondo si fa amare. Se sono maggiori i pregi o i difetti, spetta solo a voi deciderlo, affidandovi il piacevole compito della visione del film.

Sono stato un fan degli Afterhours, di quelli che cantavano le canzoni a memoria, in auto, sotto la doccia. Chiedevo “Strategie” ai bis, perché voleva dire essere un vero esperto, che poi la facevano acustica e Manuel cantava “il vero che muore, succhiandomi il cazzo”. Quelle cose lì. Poi si cresce, si ascolta un mucchio di altra roba e ti perdi il momento esatto in cui gli Afterhours passano da essere un gruppo figo a uno da sfigati, almeno per i tuoi amici che vanno ai concerti di Fennesz come te. E finisce che vai all’Iper (meglio se a Savignano) per comprare il loro nuovo disco e cerchi di non farti vedere. Ma, in fondo, che si fottano tutti. Gli Afterhours, riascoltati oggi con un minimo di obiettività, senza esserne più davvero un fan, restano uno dei pochi esempi di gruppo rock italiano coerente e coraggioso, oltretutto anche dopo vent’anni di carriera (e Manuel Agnelli un vero artista, oltre che uno spocchioso figlio di buona donna, il che me lo rende addirittura più simpatico). L’impressione è però quella che i loro dischi, in qualche modo, non chiudano. Abbiano dei difetti dovuti al tentativo in alcuni casi di essere troppo Afterhours e in altri di non volerlo essere più per nulla. E Afterhours, gli Afterhours (ok, scusate, la smetto) lo sono diventati grazie a un album, questo sì, senza difetti. Un album, già, ci sono arrivato. Hai paura del buio?, quello di cui in questi giorni parlano tutti (si fa sempre per dire), anche quelli che ora scrivono, su Facebook, che massì non è neanche il loro disco migliore. Ma piantatela. Poche storie, Hai paura del buio? resta un album incredibile, ascoltato 17 anni dopo. La versione italiana di Nevermind, scriveva qualcuno, ma che in realtà è molto più vario. Pieno di creatività, di rabbia, di influenze esibite e altre nascoste, il miglior disco italiano degli ultimi vent’anni, pare sia stato votato da qualcuno, e mi sembra evidente. Ok, ecco, sentire questo disco attaccare non con la famosa bestemmia (“porco cristo” eccetera eccetera), ma con la voce di Bennato che canta “sì, lo so, siete un po’ sconcertati”, sì, mi sconcerta. Anzi, diciamo pure che sto per spegnere. Invece resisto e mi convinco anche che chi lo ha massacrato, il nuovo disco, secondo me era un pochino in malafede. Pur restando un progetto fondamentalmente inutile, avere affidato le 19 (più un bonus e una doppia versione di “Male di Miele”) canzoni del disco ad altrettanti artisti diversissimi tra loro, senza affidarsi ai soliti affini, beh, è solo la conferma della sua portata universale. Oltretutto incredibilmente i Negramaro non la distruggono neanche, “Rapace”, diciamo la verità. Fa incredibilmente peggio Mark Lanegan, che quando canta “Ti entravo dentro al fondo lo sai” con l’accento inglese mi ha fatto perdere un paio d’anni di vita. Non ce la faccio a mandare giù neppure le urla di Pelù – anche se devo ammettere che la sua versione di “Male di miele” non è neppure male, così come quella di Greg DulliAfghan Whigs, seppur molto diversa – mentre Finardi con coraggio fa sua, stravolgendola, una cosa punk e se ne esce quasi con classe. Poi ci sono diverse cose così, che non lasciano segni particolari, ma anche le eleganti Rachele Bastrenghi (dei Baustelle, brava) e Cristina Donà (con Robert Wyatt, quel Robert Wyatt), due strumentali (o quasi) di gran classe firmati nientemeno che da Damo Suzuki dei Can (dei Can!) e John Parish, una Simbiosi che rinasce davvero con Gabrielli dei Calibro 35 e Vasco “Luci” Brondi e poi ci sono i Bachi da Pietra, la cosa migliore del disco, l’unica davvero con la stessa urgenza dell’originale. In definitiva un disco che fila via bene, ma che non credo riascolterò mai più. Che almeno sia servito per farlo scoprire ai fan dei Negramaro.

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RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

19 CINEMACITY Ravenna

CINEMA SARTI Faenza

Programmazione dei film in sala

Need for speed

Allacciate le cinture

di Scott Waugh fer.: 17.35-20.15-22.55; sab. e dom.: 16.10-20.15-22.55

di Ferzan Ozpetek

47 Ronin di Carl Rinsch Proiezione in 3D fer. e dom.: p.u. 17.40; sab.: p.u. 17.55 Proiezione in 2D fer.: 20.25-22.55; sab.: 15.25-20.25-22.55; dom.: 15-20.25-22.55

DA GIOVEDÌ 13 A MERCOLEDÌ 19 MARZO

Cerchi casa?

Supercondriaco Ridere fa bene alla salute di Dany Boon

DA PAGINA 27 gio., ven., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18-20.30-22.30; dom.: 16-18.15-21.15

gio., ven. e mer.: 17.50-20.30-22.50; sab. e dom.: 15.40-18.10-20.30-22.50; mar.: p.u. 17.50

sab.: 20.30-22.30; dom.: 16.45-18.45-21.15; lun.: 18-21.15

di Rob Minkoff fer.: p.u. 20.30; sab. e dom.: 15-16.50-18.40-20.30

CINEMA EUROPA Faenza

Alta via dei parchi Viaggio a piedi in Emilia-Romagna

The Lego Movie

300 - L’alba di un impero

di Phil Lord, Christopher Miller sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

di Noam Murro Proiezione in 2D fer.: 20.30-22.40; sab. e dom.: 15.40-17.45-20.30-22.40

di Pawel Pawlikowski gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 18-19.30-21

di Serena Tommasini lun.: p.u. 22.40

La grande illusion

La mia classe di Daniele Gaglianone

di Reinhard Klooss, Holger Tappe Proiezione in 2D sab. e dom.: p.u. 16

Detachment - Il distacco

Allacciate le cinture

fer.: 17.45-20.20-22.45; sab. e dom.: 15.40-18-20.20-22.45

di Tony Kaye mar.: p.u. 21

Maldamore

CINEMA ASTORIA Ravenna

di Ferzan Ozpetek gio., ven., mar. e mer.: 20.35-22.45; sab. e dom.: 18-20.35-22.45

Lei di Spike Jonze fer.: 17.40-20.10-22.50; sab.: 16.20-20.10-22.50; dom.: 15-17.40-20.10-22.50

Mr. Peabody & Sherman di Rob Minkoff fer.: 17.45-20.20-22.40; sab. e dom.: 15.30-17.45-20.20-22.40

300 - l’alba di un impero di Noam Murro Proiezione in 2D fer.: 17.40-20.25-22.45; sab. e dom.: 15.40-18-20.25-22.45

Tarzan di Reinhard Klooss, Holger Tappe Proiezione in 2D fer., sab. e dom.: p.u. 17.50

Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek fer.: 17.50-20.25-22.50; sab. e dom.: 15.30-18-20.25-22.50

La Bella e la Bestia

Una donna per amica

di Bernard Rose ven., mar. e mer.: p.u. 20.40; sab.: 20.20-22.55; dom.: 15.30-18.05-20.40

di Giovanni Veronesi fer., sab. e dom.: p.u. 22.40

di Roberto Faenza gio.: p.u. 21

di Gianni Amelio gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.35; sab.: 20.35-22.45; dom.: 15.45-18.10-20.35

Saving Mr. Banks di John Lee Hancock

The Lego Movie

mar.: 18-21.15 (presente in sala il regista alle 21.15)

12 anni schiavo

CINEMA JOLLY Ravenna

di Steve McQueen gio., ven., sab. e lun.: p.u. 22.40; dom.: 15.15-22.40

di Ryan Coogler gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.40; sab.: 20.40-22.45; dom.: 15.45-18-20.40

di Pawel Pawlikowski gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21

di Alfonso Cuarón Proiezione in 3D lun.: p.u. 21

Un ragionevole dubbio

CINEDREAM Faenza

Prossima fermata Fruitvale Station

di Peter Howitt gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.25; sab.: 20.25-22.50; dom.: 15.30-18-20.25

Una donna per amica

di George Clooney gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.35; sab.: 20.20-22.50; dom.: 15.30-18.05-20.35

di Carlo Verdone

Anita B.

di Phil Lord, Christopher Miller Proiezione in 2D sab. e dom.: 15.50-18

Felice chi è diverso

di Giovanni Veronesi fer.: 20.25-22.40; sab. e dom.: 15.35-20.25-22.40

Sotto una buona stella

di Paolo Virzì sab. e dom.: p.u. 21

Il violinista del diavolo

Monuments Men

di Phil Lord, Christopher Miller Proiezione in 2D fer..: p.u. 17.50; sab. e dom.: 15.30-17.50

Il capitale umano

CINEMA GULLIVER Alfonsine

Una donna per amica

The Lego Movie

CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano

di Christophe Gans gio., ven. e lun.: p.u. 20.30; sab. e dom.: 15.35-20.30

di Giovanni Veronesi gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.45; sab.: 20.45-22.50; dom.: 15.35-18.10-20.45

di Steve McQueen fer., sab. e dom.: 20.10-22.55

di Sydney Sibilia ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21

(diretto da Riccardo Muti) gio.: p.u. 20.45 (anteprima mondiale)

di Christophe Gans fer.: 17.40-20.25-22.55; dom.: 15.30-17.55-20.25-22.55

12 anni schiavo

La Bella e la Bestia

Nabucco

CINEMA S. ROCCO Lugo

Smetto quando voglio

Tarzan

di Jean Renoir lun.: 17.40-20.15 (versione originale con sottotitoli in italiano)

di Angelo Longoni fer.: 17.50-20.25-22.50; sab. e dom.: 15.35-17.50-20.25-22.50

Ida

La mossa del pinguino di Claudio Amendola gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.30; sab.: 20.30-22.45; dom.: 15.35-18-20.30

CINEMA MARIANI Ravenna

Ida

Need for speed di Scott Waugh fer.: 20.20-22.45; sab. e dom.: 15.30-17.55-20.20-22.45

47 Ronin di Carl Rinsch Proiezione in 2D fer.: 20.20-22.45; sab. e dom.: 15.25-17.50-20.20-22.45

Supercondriaco Ridere fa bene alla salute

Gravity

Nebraska di Alexander Payne mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)

ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

La bella addormentata

A spasso con i dinosauri

(in diretta da Londra il balletto della National Opera House mer.: p.u. 20.15

di Barry Cook, Neil Nightingale sab. e dom.: p.u. 16

CINEMA ITALIA Faenza

Still life

Lei

di Dany Boon fer.: 20.25-22.40; sab. e dom.: 18-20.25-22.45

di Spike Jonze gio., ven. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 20.15-22.30; dom.: 16.45-19-21.15; mar.: p.u. 21.15 (film in lingua originale)

Maldamore

Piovono polpette 2

di Angelo Longoni fer., sab. e dom.: p.u. 22.45

di Cody Cameron, Kris Pearn sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

Lei

Allacciate le cinture

di Spike Jonze fer.: p.u. 20.15; sab. e dom.: 17.45-20.15

di Ferzan Ozpetek gio., ven., mar. e mer.: 18-20.30-22.30;

Mr. Peabody & Sherman

La mia classe di Daniele Gaglianone lun.: p.u. 21.15 (presente in sala il regista)

CINEMA MODERNO Castel Bolognese di Uberto Pasolini gio.: p.u. 21

La gente che sta bene di Francesco Patierno sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

SALA SARTI Cervia

Monsieur Lazhar di Philippe Falardeau ven.: p.u. 20.45 (ingresso gratuito)

Belle & Sebastien di Nicolas Vanier sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Corso Ravenna, via di Roma 51, www.ravennascreen.it Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052

Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335

Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999

Cinema Moderno Castel Bolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

JUNIOR

SCUOLA

SCIENZA

Torna, l’Albero in festa anche per la pineta bruciata

Una giornata al planetario per grandi e piccini

Torna l’iniziativa "Ambiente 2014" organizzata dal Comune e che prevede, tra le iniziative, anche il Mese dell’Albero in Festa lungo tutto il mese di marzo e che da ventisette anni sta portando migliaia di bambini e bambine delle scuole materne ed elementari del territorio comunale a conoscere le pinete e altre zone naturali, con la tradizionale piantumazione di nuovi alberi e i laboratori all’aperto. Quest’anno i bambini coinvolti saranno seimila. Per questa edizione sono previste sette giornate dedicate alla piantumazione di nuovi alberi sia nelle zone naturali che in alcune aree urbane, in particolare nell’area verde situata fra viale Alberti e viale Galilei. Particolarmente significativa la giornata del 20 marzo, quando un gruppo di 600 alunni metterà a dimora altrettante piantine nella pineta Ramazzotti, contribuendo così alla sua rinascita. Tra gli altri appuntamenti c’è anche il “Catalogo Divesalberi”, “Aule verdi in Pineta” (3/8/10 aprile), laboratori didattici in cui le classi vengono invitate a vivere il parco come aula e come laboratorio d'ambiente, il “Concorso Disegno l'ambiente”, le “Giornate ecologiche” per condividere e ottimizzare le attività di pulizia del sottobosco, il “Laboratorio didattico sul tartufo” e il “Laboratorio bene comune”, nel quale alcune classi della scuola primaria di Porto Corsini sono accompagnate alla scoperta del paesaggio naturale situato ai margini e nei pressi fiume Lamone.

Domenica 16 marzo si rinnova l’appuntamento con la Giornata Nazionale dei Planetari, giunta ormai alla 24° edizione. Anche a Ravenna quindi per tutta la giornata sarà organizzato, nella struttura dei Giardini pubblici, un ricco programma di attività per adulti e soprattutto bambini. Dalle 10.30 alle 19 conferenze gratuite in cupola, osservazione del Sole, laboratori e molto altro ancora. Per l'occasione verrà anche inaugurata una mostra di fotografie astronomiche di Cristina Cellini e Fiorenzo Mazzotti. Un’occasione dunque per scoprire la magia della volta celeste.

Un’immagine da una precedente edizione di questa iniziativa che coinvolge migliaia di bimbi tra scuole materne e primarie del Comune di Ravenna

50%

Riapre la casa delle farfalle con i primi laboratori Sabato 15 marzo riapre la stagione Casa delle Farfalle & Co. di Milano Marittima, con la sua serra tropicale dove è possibile passeggiare circondati da tantissime farfalle stravaganti dai mille colori e gli insetti di tutti i continenti. Già a partire da sabato stesso, ripartiranno inoltre i primi laboratori gratuiti per i bambini. Tutte le attività sono coordinate da operatori di Atlantide. La struttura sarà aperta fino al 2 novembre nei seguenti orari: marzo, ottobre, novembre: da martedì a domenica 9.30-12.30 e 14.30-17.00; aprile, maggio, settembre: da martedì a domenica 9.3012.30 e 14.30-18; giugno, luglio, agosto: tutti i giorni 9.30-12.30 e 14.30-19. Info: 0544 99567.

SOLIDARIETÀ

TEATRO

MERCATINO DELLA CRI PER I BIMBI DI MENO DI UN ANNO

LUGO: AL ROSSINI IL CANTAFAVOLE

In Piazza San Francesco a Ravenna dal 14 al 16 marzo, dalle 10 alle 18 si svolgerà il mercatino dell’usato organizzato dal gruppo delle Volontarie di Croce Rossa dell'area 2 del Comitato provinciale della Croce. In vendita capi di abbigliamento e oggettistica il cui ricavato sarà utilizzato per poter poi acquistare latte in polvere, pannolini e altri prodotti per i sessanta bambini di meno di un anno di famiglie in difficoltà di cui il Comitato si occupa e si prende cura. Lo slogan per questa iniziativa che è “Acquistando, aiuti un bambino!”

Domenica 16 marzo alle 16 al Rossini del Lugo, Kosmicomico Teatro presenta lo spettacolo Il cantafavole di e con Valentino Dragano consigliato ai bambini dai 5 agli 8 anni. Uno spettacolo che è il frutto di una lunga ricerca sul lavoro e la tradizione dei cantastorie antichi, ri-proposti in chiave moderna per il pubblico dell’infanzia. Luminarie circensi, teli dipinti dalla pittrice Alessia Bussini e un cantastorie che suona, recita, canta le fiabe della tradizione, con l’aiuto di chitarre, sax, flauti, organetto e molto altro ancora. Storie note e meno note, pescate qua e là tra le varie tradizioni orali.

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COSE BUONE DI CASA

Com’è gustosa la zuppa di cannellini con pane secco di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

Ecco l'ultima robusta ricetta che vi propongo prima di abbandonare l'inverno e dedicarci alla primavera. Si tratta di una zuppa di fagioli e verdure, insaporita con salsa e carne di maiale, una ricetta di memoria “antica” che serviva per consumare il pane raffermo. Ingredienti e preparazione: 500 gr. di fagioli cannellini, che avremo lasciato in ammollo per una notte, e poi cucineremo in acqua salata con verdure ed erbe aromatiche: carote, sedano, cipolla, salvia, prezzemolo e alloro (che toglieremo a cottura ultimata). Poi serve del pane secco comune tagliato a fettine sottili, un battuto di rosmarino e aglio tritati finemente, olio extra vergine di olive, una salsa con dadini di pancetta ben abbrustolita, cipolla e un poco di pomodoro. Composizione della zuppa: in una ciotola fare uno strato di pane, poi mettere i fagioli, un po' di battuto di rosmarino e aglio e continuare fino al termine degli ingredienti, bagnare poi con l'acqua di cottura dei fagioli, irrorare con olio extra vergine d'olive. Servire la salsa calda a parte che ognuno può aggiungerla a piacere nella sua porzione.

NOTIZIE GOLOSE GENUINO MANGIARINO VEGANO ALL’ARTEMISIA DI GODO Giovedì 13 marzo all'agriturismo Artemisia di Godo (via Traversa 16), l’associazione culturale “Genuino Mangiarino” proporrà, dalle ore 19 nello spazio serra, un buffet di cucina naturale vegana facendo particolare attenzione a non utilizzare prodotti contenenti glutine. Grazie alla titolare di Artemisia si utilizzeranno prodotti della sua dispensa, dalle conserve alla frutta sciroppata, dalle erbe aromatiche fino a essenze e fiori. L’appuntamento sarà sonorizzato dal musicista cesenate Enrico Malatesta. Info: www.artemisiabio.it

RITRATTI DI DONNE E CUOCHE FERRARESI Incontro domenica 16 marzo, alle 11, alla Feltrinelli di Ravenna con Giuliana Berengan, ferrarese, classicista e storica antica, che ha dato alle stampe un volume sulla ricca tradizione culinaria di Ferrara interpretati come capitoli di un romanzo al femminile. Non un semplice libro di cucina ma una galleria di ritratti di donne che attraversano il '900, fra pubblico e privato, della città estense.

LAMBRUSCO E BOSCO ELICEO ALL’ENOTECA DI DOZZA Proseguono i banchi d’assaggio all’ Enoteca Regionale Emilia Romagna nella Rocca di Dozza. Domenica 16 marzo, dalle 14.30 alle 18.30, l’appuntamento avrà un doppio protagonista: il Lambrusco e i vini del Bosco Eliceo. La degustazione sarà accompagnata dall’assaggio di Parmigiano Reggiano e Mortadella di Bologna. Il costo di tre assaggi di vino e uno di stuzzicheria è di 6 euro. Info tel. 0542 367700.

RAVENNA &DINTORNI 11/3 2014

MASTER OF FOOD Alla scoperta della carne buona, pulita ...e giusta

Le condotte Slow Food di Godo e di FaenzaBrisighella organizzano un Master of Food introduttivo in tre lezioni ad aprile, dedicato alla carne. Il corso intende portare il consumatore a riflettere sul tema della produzione di carni “buone, pulite e giuste” conconsigli teorici e pratici, per acquistare e consumare tagli proveniente da allevamenti più sostenibili per gli animali, per l'ambiente e naturalmente anche per se stessi. Ecco i temi delle tre lezioni che si terrano rispettivamente martedì 2 e i mercoledì 9 e 16 aprile: I pilastri della carne; Gli altri Pilastri di qualità della carne i suoi Valori Nutrizionali e il potenziale dei tagli meno pregiati (Quinto Quarto); Le Carni alternative, la Conservazione, il confezionamento e l’impatto ambientale. Le lezioni, guidate da Giancarlo Russo (docente Master of Food e Università Scienze Gastronomiche), si terranno sempre dalle 21 alle 23 a Palazzo Boschi di Cotignola (via Ragusi 4). La quota di partecipazione è di 80 euro (70 euro per i soci con meno di 30 anni). La quota comprende il materiale didattico e la dispensa del corso. Per info e iscrizioni (entro il 26 marzo), tel. 347 4524084 - slowfoodgodo@gmail.com.

cose buone di casa

BRINDISI E VISIONI CINEMA DIVINO CON “LEI” ALL’ITALIA DI FAENZA Cinemadivino torna a far tappa Faenza e giovedì 13 marzo sarà per la prima volta al Cinema Italia (via Pier Maria Cavina 3) con la degustazione dei vini del Podere La Berta (a partire dalle 19.30) e la proiezione di Lei (ore 21.15) di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Amy Adams, in uscita proprio in questa giornata nelle sale italiane e fresco vincitore del premio Oscar 2014 come miglior sceneggiatura originale. Come da tradizione di Cinemadivino, alla degustazione dei vini sarà possibile anche abbinare alcune proposte gastronomiche.

in libreria a €15,00 www.reclam.ra.it

Continuano i

FAMILY DAY tutte le domeniche a pranzo

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RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

MONDOVINO

Oggi i vini passiti sono considerati vini da abbinare al dolce oppure vini poco interessanti ai fini della tavola, fatta eccezione per le etichette più blasonate, con qualità riconosciute all’unanimità, ma destinate a chi può permettersi di spendere certe cifre. Per il grande pubblico, forse, spendere più di trenta euro per una bottiglina da 375 ml di vino non vale la pena. Eppure i vini passiti non rappresentano solo la bontà del dolce liquido zuccherino, ma anche la particolare storia spesso raccontata e vergata dagli storici di epoche lontane che hanno tramandato ogni particolare di questi vini, che erano i vini dei nobili e dell’alto clero. Ritrovamenti testimoniano che 5000 anni prima di cristo, in Iran, si beveva vino dolce destinato a regnanti e dignitari che, oltre che godere di tale nettare, utilizzavano il passito come “moneta”, una preziosa merce di scambio inferiore solo all’oro. Diversi storici fanno notare come le radici della parola “vino” siano comuni a molti gruppi linguistici e come sia sottointesa la dolcezza del vino stesso. Nella lingua sumera, i segni che rappresentano l’ideogramma significano “vite essiccata” o “uva passa” e per giunta a bacca rossa. Ulteriore dimostrazione che il “vero vino” degli antichi fosse solo dolce? Anche in passato esistevano precise tecniche per l’ottenimento di vino dolce ma se pensate che consistesse nell’aggiungere miele o polveri di spezie vi sbagliate. La storia ci riporta ben altro. Il miele non era usato per ottenere il vino dolce ma per conservarlo durante i trasporti e le spezie oltre che per lo stesso scopo anche per variarne il gusto. I vini passiti, infatti, erano oggetto di preciso studio. Le uve erano fatte appassire su

di Fabio Magnani Giornalista, selezionatore vini con collaborazioni nazionali e internazionali. Consulente di importatori, piattaforme commerciali, ristorazione e aziende vinicole

PASSITO

Un protagonista storico sulle tavole nobili Da millenni le uve sono lavorate per ottenere quel prezioso vino dolce che valeva quasi come l’oro DOVE E COME DAL FRASCATI ALLA MALVASIA FINO AL NASCO DI CAGLIARI OTTIMO ANCHE PER L’APERITIVO Ogni zona nella nostra penisola ha un suo passito famoso. Pensate al Frascati Cannellino del Lazio, al Greco Bianco calabrese, alla Lacrima di Morro D’Alba nelle Marche, alla Malvasia delle Lipari o al Nasco di Cagliari. Senza calcolare la grande famiglia dei moscati che da Nord a Sud danno origine a vini finissimi di grande fascino e non dimentichiamo, inoltre, i passiti da uve rosse come il Moscato di Scanzo, il Montefalco Sagrantino o il Refrontolo passito. L’elenco potrebbe essere ancora lungo e si tratta di vini che fanno parte del nostro patrimonio enologico non a caso il più invidiato da altri paesi viticoli. Non fate l’errore di bere passiti solo abbinati al dolce. Molti sono perfetti per aperitivo se ben freddi. Provate a immaginare un vino dolce da uve stramature e il suo equilibrio tra dolce e acido che vi permetterebbe anche abbinamenti con molluschi e crostacei. E che dire dei formaggi. Gorgonzola, stagionati ed erborinati di varie caratteristiche sono l’idilliaco incontro col passito.

IN ROMAGNA/1 L’ALBANA,

DALLE GRONDAIE ALL’INNOVAZIONE CON LA FAMIGLIA FERRUCCI

In Romagna alla fine degli anni ’60, c’era un produttore che cercava di produrre albana passita secondo la tradizione romagnola: grappoli appesi sotto le grondaie per ottenere poche bottiglie da tenere come reliquie. Alla tradizione, però, questo produttore conosciuto poi come innovatore di tante cose che “sapevano di vino” decise di portare qualche innovazione. Poneva i grappoli di albana in graticci posti nei carri in modo da sfruttare il sole in ogni sua angolazione. I carri durante il giorno “seguivano la luce” del sole e di notte erano messe al riparo. Il produttore, purtroppo scomparso, era Stefano Ferrucci ma oggi le figlie portano avanti l’azienda con grande forza aggiungendo, a onor del padre, altra innovazione al passato.

stuoie e sulle pietre, circa come si fa oggi in certe zone della nostra penisola ancora legate a certe tradizioni, oppure si concentrava il mosto a fuoco diretto e, una volta ottenuto la concentrazione voluta, si faceva fermentare in aggiunta a mosti di vini più freschi e con basse gradazioni. La differenza nei “tagli”, come li chiameremo oggi, dipendevano dal gusto e dal mercato cui il vino era destinato. Tanti erano i vini pregiati preparati secondo questa ricetta. Gli egizi facevano il vino shedeh dolce e alcolico e i greci, maestri all’epoca in questa tipologia non erano certo da meno. In Grecia e nelle sue isole era un tripudio di vini dolci

e di sperimentazioni tecniche per migliorare la qualità della produzione. Le uve erano selezionate per tipologie e per i migliori vini dolci non si mescolavano mai uve di diversa famiglia. Così uve neutre non erano mai mischiate a uve aromatiche per garantire profumi e aromi. Nell’isola di Lesbo le uve erano appassite al sole per giorni e il sesto messe in una soluzione di mosto caldo e acqua di mare e poi torchiate secondo particolari attenzioni.Tanti i sistemi adoperati, tra quelli ancora praticati a Pantelleria per lo Zibibbo c’è lasciare le uve, prima essiccate al sole, immerse in pregiato vino fino a che gli zuccheri passino al vino stesso.

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

MONDOVINO

23 LESSICO

DIFFUSIONE

Tra il “vin santo” di ognissanti Il successo? Grazie e il pregiato Vino Santo trentino alla piccola glaciazione Dire “Vin” o “Vino” anche se alla fine ad accomunare tutto è sempre “un Santo” fa una differenza enorme. Se per “Vino Santo” s’intende quello trentino, il “Vin Santo”, invece, è solo toscano e nasce nell’areale del Chianti e Montepulciano. Nei secoli si sono usate terminologie diverse, di origine per lo più popolare, per definire le sue caratteristiche. Nel ‘400, nelle osterie più importanti si poteva udire parlare di “vino natalino” o di “vino forzato” perché difatti “forzato” è nei caratelli dove fermentava a chiusura ermetica, prima interrato poi nei solai all’uso odierno. Era sempre il vino vinificato durante la festività di Ognissanti o imbottigliato durante la settimana santa quindi difficilmente avrebbe potuto chiamarsi in modo diverso. Tra le credenze popolari quella di essere un taumaturgico per gli ammalati di peste e di essere un vino puro chiamato per questo “pretto” a Firenze per dare un senso di divino e, vista l’epoca, di vino non diluito con l’acqua. Qualcuno potrebbe imbattersi in una bottiglia di “Vin Santo Occhio di Pernice”. Tranquilli non si tratta di una deriva ornitologica ma solo d’indicazione di uvaggio. In questo caso alle uve che di solito compongono il tradizionale “Vin Santo” viene aggiunto un 50% di sangiovese che così si unisce al trebbiano e alla malvasia di solito i soli protagonisti, appunto, di questo vino. Per quanto riguarda il “Vino Santo” trentino, siamo di fronte a una “chicca” enologica. Poche bottiglie da un vitigno come la nosiola, autoctono trentino, la cui vendemmia è anticipata, al contrario di quanto si pensi, e i grappoli portati nei fruttati per concentrare la parte zuccherina dell’uva grazie anche alla Botrytis cinerea, fungo parassita che abbassa l’acidità, conferisce rotondità e profumi. Il risultato è un vino da non perdere.

IN ROMAGNA/2 CENTESIMINO, VARIETÀ ROSSO RUBINO Anche la Romagna ha il suo passito rosso. È il Centesimino varietà del faentino. Ce lo racconta Marisa Fontana, enologa, tra i primi a studiare il vitigno «...visivamente si presenta di un bel colore rosso rubino con riflessi violacei. All’olfatto sono stati individuati numerosi descrittori floreali: linalolo, fiori d’arancio, rosa, viola, e di spezie come vaniglia, anice, liquirizia, e fruttati, come bacche rosse, mora, lampone, cassis, fragola, ciliegia. Al gusto, il vino evidenzia una buona struttura e un buon equilibrio, tanto che l’acidità e l’astringenza non sono percepite come caratteri aggressivi. Mantiene un’elevata persistenza gusto/olfattiva».

LO STAPPATO

Malvasia di Ferrucci, seducente da bere a piccoli sorsi E andiamo ad assaggiare una Malvasia da uve stramature prodotta solo in certe annate dall’azienda Ferrucci. L’anima gentile del vino si nota fin dai primi istanti. Agli odori di resine e zenzero unisce ricordi di canditi, frutta passita dall’accento tropicale e spezie. La bocca piena, voluminosa seduce per equilibrio e perfezione d’espressione. Dal delizioso finale di litchi e rose. Da abbinare a…nulla. Bevetelo così, a piccoli sorsi e perdetevi nei vostri pensieri.

ri lie ura a n ior verd g ivi e Arrfrutta di

Tutto comincia attorno al XVI secolo. In quell’epoca l’Europa era preda della “piccola glaciazione” e le genti si spostavano, per sopravvivere, in zone meno ostili. Nello stesso periodo, oltre al freddo, i popoli erano colpiti da piaghe come la peste che unita ai cambiamenti climatici portarono a un depopolamento di certe zone del pianeta. Le campagne senza vita, quindi, non potevano produrre vino costringendo nobili e clero a rivolgersi ai grandi commercianti per i loro approvvigionamenti. Fu così che la repubblica di Venezia aprì i suoi commerci anche al vino, specializzandosi nel ricercare le migliori produzioni vinicole d’oriente. Grazie alle repubbliche marinare di Genova e Venezia il mondo antico comincia a sorseggiare sempre più i vini dolci per appassimento, apprezzandone pure le differenze. Tant’è che col tempo, il termine “vino greco” arrivò a equivalere a “vino dolce” e solo dopo, come vedremo, a “Vino Santo”. Nelle campagne rimaste quei pochi contadini al soldo dei tenutari cominciano a lavorare per produrre anch’essi questi vini. Il mercato era fiorente e chi non poteva permettersi i “grandi passiti” d’Oriente ripiegava sui “piccoli passiti di campagna” prodotti come meglio si poteva. Nel frattempo, c’era chi tentava di impadronirsi delle tecniche utilizzate in Grecia attraverso i racconti dei mercanti, cosa che ritornò utile verso la metà del 1600 quando la stessa Grecia diventò colonia turca. Le importazioni precipitarono e i piccoli dignitari delle campagne si arricchirono con la produzione di passiti. Secondo vari autori è in questo periodo che nasce il termine “Vino Santo” uno dei vini più amati e imitati nell’epoca di mezzo. Così chiamato, vuoi per gli usi liturgici o perché la pigiatura delle uve coincideva con la settimana santa, sta di fatto che “Vin santo” o “Vino Santo” è il termine con cui ancora oggi anche l’ultimo degli astemi sa, per certo, che di vino dolce si tratta. Così, se possiamo affermare con assoluta certezza che il primo “Vino Santo” della storia è stato il passito prodotto nell’isola di Santorini, l’ultimo è stato appunto quello che ancora oggi così chiamiamo e soprattutto beviamo.

Giovedì 20 marzo ore 20.30

D e g u s t a z i o n e d e i Vi n i

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RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

SALUTE

OSPEDALE UMBERTO I

LA TESTIMONIANZA

Timori per senologia a Lugo

L’associazione Donne Protette: «Ecco cosa c’era di speciale Magalotti lascia l’Ausl di Ravenna. Cortesi e Casadio: «Lo sostituiremo» in quel reparto di vera eccellenza»

Non si placano le polemiche dopo l’annuncio e la decisione di uno dei medici più stimati dell’Ausl ravennate, ossia il chirurgo Cesare Magalotti primario del reparto di senologia a Lugo. E se il sindaco Luca Cortesi continua a rassicurare i concittadini preoccupati di un depauperamento del nosocomio Umberto I, il presidente della Conferenza sanitaria territoriale di Ravenna, Claudio Casadio, attraverso un comunicato stampa e riguardo il tema Senologia di Lugo, si è affrettato a garantire la sostituzione di Cesare Magalotti. «Avevo chiesto un’unità semplice che non mi è mai stata concessa – ha spiegato intanto Magalotti – e non ho avuto altre scelta se non quella di andarmene. Un peccato perché la squadra che avevo costruito era di grande livello e il numero delle pazienti si era via via ingigantito. Lugo era diventato un polo di interesse nazionale». «Forse si sarebbe dovuta individuare qualche strategia più incisiva – puntualizza, tra gli altri, l’Udc provinciale – per evitare le sue dimissioni nel tentativo di valorizzare questa importante risorsa per la sanità locale. Magalotti aveva portato a un salto di qualità. La salute è un bene di tutti e va salvaguardata. Carradori mi è sembrata una persona molto attenta alle problematiche, Des Dorides, a mio

giudizio, resta più sul vago e focalizza meno il problema sulle esigenze e sul depotenziamento di ospedali come Lugo, Ravenna e Faenza, solo per fare un esempio». Ma ad intervenire sono stati in molti, tra cui i Verdi/Ecologisti della Bassa Romagna che da tempo accusano la politica di trascurare l’ospedale lughese e associazioni, come di cui pubblichiamo la lettera integrale.

Il reparto è considerato

un fiore all’occhiello dell’Ausl ravennate. E c’è chi teme che non si intenda più investire su Lugo

Riceviamo e pubblichiamo dall’Associazione Donne Protette Onlus: «Presso l’Ospedale di Lugo, la Senologia è nata così. È partita da un bisogno concreto in continua crescita, perchè tante sono le donne che oggi hanno bisogno di cure per il tumore alla mammella. Tutti sanno che Papà Geppetto costruì un bambino di legno e la Fata Turchina lo trasformò in un bambino in carne ed ossa; non tutti sanno però che la stessa cosa accade più o meno nelle organizzazioni complesse. [...] Ha trovato un pool di medici particolarmente in gamba che hanno fatto sistema; è migliorata in poco tempo arricchendosi di figure professionali motivate e scelte organizzative azzeccate e lungimiranti. Così, semplicemente. Il tam tam delle donne ha fatto il resto. [...] È stato così che Pinocchio è diventato un bambino vero e la Senologia di Lugo è diventata di fatto punto di riferimento di donne provenienti da tutta Italia fino a raggiungere 500 interventi all'anno, in poco tempo. Ma cosa cercano queste donne che non trovavano altrove, in strutture magari più grandi e più vicino a casa? In che cosa consiste la qualità aggiunta della Senologia di Lugo? Occorrerà spiegarlo visto che neanche le più alte cariche sanitarie del territorio l'hanno ancora capito. Provate a chiudere gli occhi e ad immaginare, in questo istante esatto, di non essere più voi stesse, vi vedete dall'esterno mentre vi stanno comunicando la diagnosi di tumore al seno e percepite con estrema lucidità, mentre vi centellinano i dettagli, che il corso della vostra vita è stato deviato per sempre, vincolato, se vi è andata bene, a cure mediche più o meno devastanti per la vostra identità femminile. [...] Ed eccovi quindi in un piccolo studio medico affollato (è subito chiaro che qui di soldi non se ne sprecano) e mentre ancora vi chiedete se avete fatto la scelta giusta, il vostro problema viene inquadrato con poche semplici parole e discusso in dettagli che non siete certi di voler sapere; percepite di non essere in balìa di un protocollo medico ma di qualcuno che sta facendo un programma di guarigione in esclusiva per voi, per fare in modo che la vostra vita di sempre non aspetti troppo, addirittura i vostri hobby non devono aspettare perchè anche loro sono parte di voi. In quell'esatto istante riprendete possesso dei vostri sensi e siete già nel processo di guarigione. Ogni tappa successiva è rispettata, persone esperte sanno cosa dirvi, cosa vi aspetta e cosa invece non vi tedierà, non esistono paure considerate sciocche, a tutto viene dato peso e risposta, perchè di questo sono fatte le persone, di paura e di coraggio insieme. Non siete da compatire, non siete statistica, siete la normalità e l'eccezione insieme, siete il paziente. Noi lughesi avevamo questo, l'eccellenza in questo settore medico, l'avevamo già qui sotto i nostri occhi, qui semplicemente a nostra disposizione ma occorre sottolineare avevamo. [...] Come frequentemente accade in Italia però, difficilmente si riconoscono le eccellenze. Ci dicono che il Dott. Cesare Magalotti ha deciso in autonomia di andarsene; chiunque lo ha conosciuto in questi anni sa bene che è una frase di circostanza. Nessuno ci svelerà che cosa veramente lo ha costretto ad andarsene dall'Ospedale di Lugo. In altri Paesi europei, dimostri di essere bravo in un campo e te lo riconoscono con i fatti.

PROFUMERIE SABBIONI-ETHOS

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Belli e curati: è finita l’era del macho trasandato In profumeria l’uomo acquista, si informa e si prende cura della propria bellezza La cura di sé è un piacere, il desiderio di benessere una necessità. E mai come negli ultimi anni la profumeria è diventato un luogo molto frequentato e amato anche dagli uomini che riscoprono qui il gusto e il piacere di coccolarsi e prendersi cura della propria bellezza. Sono finiti i tempi in cui il profumo per eccellenza era solo il dopobarba. Ora l’uomo vuole indossare il fascino, è più attento ai dettagli e vuole sedurre con un jus tutto suo. Come Armani Eau de Nuit, un profumo notturno, nero, decisamente maschile. Un vero concentrato di stile che culmina con noce moscata e note di iris che lasciano poi spazio a quelle calde di ambra e fava tonka. Oppure come Gucci Made to Measure, una fragranza “sartoriale” pensata solo per lui e che accarezza la sua pelle con bergamotto, fiori d’arancio e lavanda e che sboccia in un cuore speziato. Entrambe le fragranze sono tra i dieci profumi maschili finalisti del 25° Premio Internazionale Accademia del Profumo. Ma è nei trattamenti cosmetici che il sesso forte ha fatto un vero e proprio outing ed entra in profumeria in maniera disinvolta, esprime richieste e manifesta esigenze. Già, perché ora avere un viso curato va oltre il semplice gesto della rasatura e richiede l’utilizzo

di prodotti specifici. La pelle maschile, infatti, pur avendo la stessa composizione di quella femminile, si differenzia in molti aspetti: è più spessa, più soda, con un maggior numero di ghiandole sebacee, ha un ph inferiore (quindi un livello di acidità superiore) ed è meno soggetta alla formazione di rughe. Nel beauty di lui, quindi, non dovrebbero mai mancare: un detergente delicato per purificare la pelle mattina e sera, una schiuma (o un gel) da barba, un dopobarba (meglio se per pelli sensibili), una crema da stendere al mattino, una rigenerante da applicare alla sera e un contorno occhi. È tutta al maschile la linea Age Fitness Advanced di Biotherm: l’idratante da giorno è antiossidante e anti-età grazie ad un complesso di micro-alghe, il contorno occhi aiuta a proteggere la parte più delicata e

vulnerabile del viso, mentre la crema da notte è un vero e proprio trattamento globale anti-età. Fino al 30/6 acquistando un prodotto delle linee maschili di trattamento Biotherm subito in omaggio una schiuma da barba da 200 ml.. Collistar lancia invece il Siero Antirughe Effetto Filler che grazie a microsfere di acido ialuronico riempie le rughe dall’interno e con il mix di vitamine ripara i danni cutanei, mentre Shiseido propone Skin Empowering Cream un trattamento rinforzante anti-età che dona immediatamente un aspetto, sano, vitale e una pelle più morbida. In arrivo anche la linea completamente rinnovata di Clinique for men che va dal gel da barba all’aloe vera, al sapone di pulizia al trattamento idratante anti-età. E se proprio proprio lui non dovesse pensarci, beh, alla fine le mogli servono anche a questo… Valentina Bartolini

ASSISTENZA DOMICILIARE OSPEDALIERA BADANTI AD ORE E 24 ORE RAVENNA - Via Ravegnana 79 Tel. 327.5308774 - 327.5308775

APPUNTAMENTI CONFRONTO SULLA SESSUALITÀ DI BAMBINI E ADOLESCENTI ALLA CASA DELLE DONNE L’associazione Liberedonne (gruppo di lavoro su salute, qualità della vita, felicità) promuove un incontro dedicato a “Parliamo di sesso. Specialiste a confronto con madri e padri”. L’appuntamento è per giovedì 13 marzo, alle ore 20,30 alla Casa delle Donne di Ravenna, in via Maggiore 120. Si tratta di una conversazione intorno alla sessualità di bambine/i e adolescenti in collaborazione con il sito web Romagnamamma.it e Ausl di Ravenna. Parteciperanno all’incontro: Ilaria Frascarelli (psicologa e psicoterapeuta della famiglia), Donatella Valmori (sessuologa e consulente di coppia), Simona Venturi (psicologa e psicoterapeuta presso il Consultorio Giovani di Ravenna) e Donatella Rebecchi (ostetrica presso il Consultorio Giovani). Per ragioni organizzative è consigliabile la prenotazione al numero 3391674037 (Consolata Coppa) o via mail a: info@romagnamamma.it. Chi partecipa è invitato ad anticipare domande, riflessioni, dubbi o preoccupazioni nel testo della prenotazione o sulla pagina face-book di Romagnamamma in modo da aiutare le relatrici a preparare il dibattito.

INCONTRI A RUSSI SUI TEMI DELLA DEPRESSIONE E DEGLI INCIDENTI DOMESTICI

Proseguono nel mese di marzo a Russi le “Conversazioni sulla Salute”, incontri a tema che affrontano le questioni sanitarie di maggior rilievo: gestione di urgenze sanitarie nei bambini, patologie della mente e prevenzione degli incidenti domestici. Il secondo appuntamento si terrà venerdì 14 marzo (ore 20.45) alla Sala Convegni del Centro Culturale di via Cavour 2, con il dott. Giuseppe Fucci del Dipartimento di Salute Mentaleche parlerà di “La malattia depressiva, modalità di riconoscimento e trattamento”. Mercoledì 19 marzo (ore 20.45), invece, al Centro Civico di Godo (via Piave 12/a) si parlerà invece di “Gli incidenti domestici sono sempre in agguato: come prevenirli” con il dott. Giuliano Silvi del Dipartimento di Salute Pubblica.

SALUTE • BENESSERE

www.adiura.com info@adiura.com

IL FARMACISTA RISPONDE

L’ESTETISTA RISPONDE

Il sole e gli effetti dei raggi ultravioletti

La lampada Preparare la pelle al sole

a cura di Laura Babini

a cura di Chiara Bandini

Indispensabile per la vita e per la mineralizzazione ossea, ma anche per la sintesi di vitamina D e il buon umore, il sole può però essere molto pericoloso se “consumato” in grandi quantità, soprattutto per il rischio cancro alla pelle. Per evitare azioni deleterie e approfittare delle virtù del sole, la ricerca ha investito molto sulle conoscenze dei raggi UVB e UVA. Dopo la “faticosa” stagione invernale, la pelle del viso necessita di essere confortata. In primavera si passa più tempo all’aria aperta, per esempio concedendosi piacevoli camminate, e l’uso di un ampio spettro solare è fondamentale, anche se non potrà mai riparare al 100% dall’eccesso di raggi ultravioletti. Per una migliore protezione epidermica è consigliabile inserire sostanze antiossidanti nella dieta quotidiana: per esempio, il tè verde, che è una ricca fonte di polifenoli antiossidanti e anti-infiammatori, il cardo mariano, potente flavonoide in grado di combattere la formazione di radicali liberi e aumentare i sistemi di difesa naturali della pelle, oppure il resveratrolo, fenolo molto efficace che sopprime la produzione di perossido di idrogeno e la lipoperossidasi che ha la capacità di inibire la formazione di affezioni maligne, fra cui il temuto alla pelle. Ogni persona ha poi un proprio approccio verso l’abbronzatura e una propensione diversa a sviluppare colpi di sole. Ciò deriva da fattori ereditari, quali il colore della pelle o dei capelli, il cosiddetto fototipo. Soprattutto per i fototipi 1, 2 e 3 è consigliabile iniziare sin da ora ad assumere integratori alimentari utili a diminuire i possibili danni causati dal sole nei mesi estivi, ad aumentare la produzione di melanina e di conseguenza ad avere la possibilità di abbronzarsi di più e meglio. Poi chiaramente, occorre esporsi quotidianamente e per tutto l’anno solo dopo aver applicato il più adatto specchio solare protettivo. Il dott. Fabio Francesconi, farmacista, e il suo staff vi aspettano a FARMACHL via Rotta 65/A, Ravenna tel. 0544 452005, cell. 346 2347362

La primavera è ormai alle porte e il sole risplende in questo anticipo di bella stagione. È quindi arrivato il momento di preparare la pelle ai raggi solari, soprattutto per chi ha la fortuna di concedersi un viaggio al caldo come anticipo delle vacanze estive. Fare qualche seduta di lampada può servire per non esporsi con la pelle troppo bianca, evitando così fastidiose scottature. L’importante è stare attenti e utilizzare la giusta protezione, in particolare nelle zone del corpo o del viso in cui sono presenti nei o macchie. Prima di entrare nella cabina con il lettino solare, la cliente viene consigliata sul fattore di protezione più adeguato in base al fototipo di pelle. Poi si decide la durata dell’esposizione e l’eventuale ciclo di sedute, in base ai risultati che si desidera ottenere. Farsi la lampada può essere anche un metodo efficace per mantenere l’abbronzatura al rientro dalle vacanze: anche una seduta ogni dieci giorni, può essere sufficiente per evitare di perdere in fretta il bel colorito acquisito. Al Centro estetico Solidea è possibile acquistare pacchetti di sedute da tre, sei e dodici, avendo uno sconto nel primo, e qualche omaggio nel secondo e nel terzo. Rita Fabbri e il suo staff vi aspettano al Centro estetico Solidea via Porto Coriandro 7c - Ravenna apertura dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), il venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì). Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 www.centroesteticosolidea.it

ARIETE

BILANCIA

Dopo alcune giornate piatte come bradipi a primavera, il clima si rasserena. Lavoro ed economia spuntano come prezzemolo, regalandovi un umore più effervescente dell’aspirina. Ma fate tesoro dell’appoggio di Mercurio per non dare più importanza di quel che meritano a certe rogne familiari.

Sfruttare una faccia di natiche per ottenere ciò che si vuole è una saggia strategia di marketing. Quindi fatelo, ma occhio a chi vi blandisce per ottenere favori che non è in grado di ricambiare. L’ormone intanto scongela le stalattiti che avete nel cuore e potrebbero entrare anche dei soldi.

SCORPIONE

TORO

In amore evitate di fare troppo i precisini e lasciate che gli ormoni facciano il resto per cuccare indiscriminatamente. Anche nel lavoro, settore in cui rischiate riconoscimenti plurimi e l’ok dei capi per avviare nuove iniziative. Ma evitate inutili competizioni con i colleghi invidiosi.

La giornata migliore domenica, anche per iniziare un nuovo lavoro, se lo state cercando. Mercurio vi rema contro ancora per qualche giorno. Fino ad allora evitate di sfoderare l’appeal della varana zitella: mediate e prendete tempo. L’amore se c’è è litigarello: lasciate stare i dettagli.

GEMELLI Settimana di intuizioni brillanti e nervi distesi neanche foste una bustina di Tè Infré, buono nella testa e buono nel cuore. Per via di Venere la fortuna sta nelle piccole cose, purché durevoli e concrete. Lo stesso vale per le situazioni sentimental-fornicatorie. Attenzione ai nuovi incontri.

CANCRO La giornata peggiore domenica, soprattutto se vi troverete in compagnia di persone che possono permettersi di spendere più di voi. Non peggiorate la situazione sfoggiando un umore cimiteriale con partner e familiari o Giove nel segno non basterà ad arrotondare gli spigoli del vostro carattere.

LEONE Vi attende un’altra settimana di calma chiatta, ma la colpa è anche un po’ vostra che preferirete la compagnia di voi stessi a quella di familiari e amici. Nel lavoro darete il massimo solo se il capo sarà partito per i Caraibi. In caso contrario, avete due opzioni: darvi malati o non fiatare.

VERGINE Siete uno dei segni con più chance di successo di questa settimana. Vedete di non rovinare tutto domenica quando, con la Luna nel segno, sarete colti dall’insano desiderio di spifferare qualcosa che avete tenuto nascosto. In fondo, se lo avete fatto fino ad ora, avrete avuto i vostri motivi o no?

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

NUOVA GESTIONE

Con tante specialità di pesce ! ma lo spiedo è a legna come da tradizione! Via Bassano del Grappa, 30 - RAVENNA

Tel. 0544 400917 - 338 9066125 spiedomaniaditeodemasrl@hotmail.it

SAGITTARIO Il lavoro offre consolidamenti e prestigio. Anche se in certi giorni soffrirete ancora di rigonfiamenti alle vostre parti molli. Avete però la giusta obiettività per rimediare e centrare gli obiettivi. Cambiamenti possibili in amore, nel senso che potreste affidarvi alla clandestinità degli ormoni.

CAPRICORNO Con Marte dispettoso ed un cielo tutto sommato passabile, se nel lavoro sarete più creativi, nei rapporti potreste avere voglia di svecchiare. Occhio a non incrociarvi col partner che le corna non vi basteranno ad ammortizzare i colpi. Siate più disponibili ad ascoltare anche il suo ego suino.

ACQUARIO Per piacere piacete e su questo potete scommettere mutande e reggiseno. Non solo in senso fornicatorio, ma anche socio-professionale, dove si profilano inserimenti utili. Dovrete però fare i conti con individui dal quoziente intellettivo di una nutria per evitare spiacevoli contundenze.

PESCI La mente vigila su ogni opportunità, specie di lavoro, settore che in questo periodo offre grandi soddisfazioni e di grana, inteso come euro e non formaggio, che pure ha un suo valore di mercato. Ma conservate un po’ di energie anche per l’amore e fugate ogni dubbio al vostro partner.

RAVENNA &DINTORNI 13/3 2014

INFOCITTÀ

FIDO IN AFFIDO

FARMACIE

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+ APERTURA DIURNA 8.30-19.30

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Quando l’amministratore di condominio può agire in giudizio senza rivolgersi ad un avvocato?

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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 3 al 9 marzo 2014 Stazione

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Sgrassature e pulizie di fondo

E GIARDINAGGIO Manutenzione giardini privati e pubblici Potature di alto fusto con macchinari specifici

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A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

GINNASTICA ANCORA SUCCESSI PER LE RAGAZZE DELLA RHYTHMIC Lungo week end, quello dell’8 e 9 marzo per le ginnaste della Rhythmic Ravenna impegnate a Cervia nella prima prova del Campionato Regionale Uisp. Medaglie e piazzamenti di prestigio per tutta la squadra. Le piccolissime Sara Gardini, Caterina Ravaioli e Giulia Gonnella impegnate nella 1a Categoria Esordienti aprono le gare e sfiorano il podio qualificandosi rispettivamente 4a , 6a e 23a. Poi scende in pedana Marta Siboni, alla sua primissima esperienza, conquistando un lodevole 6° posto nella 2a categoria esordienti. Nella gara a squadre, categoria allieve specialità coppia 1 cerchio 1 fune, Karen Foschi e Vanessa Liuzzo conquistano l’argento. Eleonora Pollaci (1a categoria allieve), Annagiulia Firmiani e Matilde Ravaioli (1a categoria junior) si sono classificate invece sesta, diciannovesima e venticinquesima. Nello stesso fine settimana Giulia Mandich (allieva 2a fascia) e Margherita Ferri (junior 1a fascia) a Padova, nel campionato interregionale di categoria Fgi, competizione di altissimo livello, si sono ben comportate classificandosi 21a e 15a.

AGENDA CORSI PILATES ALLE SCUOLE ELEMENTARI DI CLASSE Nella palestra della Scuola Elementare di Classe, la Uisp in collaborazione con il Comitato Cittadino organizza corsi di Pilates, per acquisire consapevolezza del respiro e dell’allineamento della colonna vertebrale. Lezioni il lunedì e giovedì dalle 19 alle 20. Info ai recapiti della Uisp Ravenna

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

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Legenda IQA Buona

Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in EmiliaRomagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

Molti amministratori sarebbero in grado di agire in giudizio personalmente per tutelare le ragioni del condominio e non solo quando l’amministratore è anche avvocato. L’articolo 82 c.p.c. così recita: “Davanti al giudice di pace le parti possono stare in giudizio personalmente nelle cause il cui valore non eccede 1.100euro. Negli altri casi, le parti non possono stare in giudizio se non col ministero o con l'assistenza di un difensore. Il giudice di pace tuttavia, in considerazione della natura ed entità della causa, con decreto emesso anche su istanza verbale della parte, può autorizzarla a stare in giudizio di persona. Salvi i casi in cui la legge dispone altrimenti, davanti al tribunale e alla corte d'appello le parti debbono stare in giudizio col ministero di un procuratore legalmente esercente; e davanti alla Corte di cassazione col ministero di un avvocato iscritto nell'apposito albo”. Quindi se il condominio deve recuperare un credito di 900 euro, l’amministratore può chiedere un decreto ingiuntivo senza doversi far assistere da un avvocato. Oppure in un altro caso il condominio potrebbe far causa ad un condomino in merito all’uso delle cose comuni. Trattandosi di causa di valore indeterminabile è necessario farsi assistere da un avvocato, oppure avere la dispensa giudiziale prevista dall’art. 82, secondo comma, c.p.c.. Ad ogni buon conto è bene ricordare che l’amministratore, che non sia anche avvocato, se agisce personalmente in giudizio nel caso di condanna della controparte non ha diritto al riconoscimento delle competenze legali ma solamente al rimborso delle spese effettivamente sostenute come marche da bollo, indennità di viaggio eccetera.

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TENNIS AMATORI

CICLISMO

Conselice e Solarolo sul podio dei campionati d’inverno

Quadrifoglio ravennate al via domenica 16 marzo

Disputate sabato 8 marzo le due finali del Campionato Invernale di tennis Uisp, categoria Amatori, presso il Circolo di Piangipane. Il titolo di campione è andato al Tennis Club Conselice (nella foto) che si è imposto su Fusignano “Suzanne Lenglen” per 2-1, mentre si è aggiudicata la finale “Pallina Sgonfia”, con il risultato di 2-1, la formazione di Solarolo su “Ina’Evers” di Voltana. Incontri equilibrati giocati con grande correttezza e spirito sportivo in perfetto stile Uisp. Nella categoria “Amatori” rispettati i pronostici: la formazione di Conselice, dopo aver condotto la fase a gironi in testa alla classifica, non ha tradito le aspettative ed ha chiuso l’incontro sul secondo singolare 6-1 6-3, mentre Fusignano è riuscita a strappare solo un set nel doppio. Sofferta e combattuta, invece, la finale “Pallina Sgonfia” in cui la squadra di Solarolo è riuscita ad imporsi. Incontro in equilibrio sull’1-1 dopo il primo singolare vinto da Ina’Evers per 9-2 al tie-break e il doppio conquistato da Solarolo con il risultato di 2-0. Purtroppo, un problema personale, ha condizionato l’ultima partita vinta a tavolino da Solarolo, non disputata di comune accordo tra le parti. Si è conclusa, così, la seconda edizione del Campionato Amatori a squadre iniziato nell’ottobre 2013 che ha visto la partecipazione di sedici formazioni appartenenti ai territori di Ravenna, Lugo, Faenza e Imola. Dai Comitati Uisp un sentito ringraziamento a tutti gli atleti e dirigenti che si sono impegnati per rendere agevole e divertente l’organizzazione della manifestazione.

Domenica 16 marzo partenza ufficiale del Quadrifoglio Ravennate, il circuito ciclo-turistico organizzato da Uisp Ravenna, in collaborazione con le associazioni affiliate. Si tratta di una grande manifestazione sportiva composta da quattro tappe con percorsi differenti distinti in Medio Fondo e Gran Fondo aperto a tutte le Asd affiliate e a tutti gli Enti della Consulta. La prima prova del circuito ciclistico, sarà gestita dall’Associazione Sambi Team che fa capo al celebre negozio di biciclette ravennate. Si tratta di una Medio Fondo di 75 km con partenza dislocata sia a Ponte Nuovo, in via Ancona, presso il campo sportivo, che nel piazzale Porta d’Oro di Bertinoro. Ritrovo e partenza per tutti i partecipanti dalle ore 7 alle 10 diretti verso le colline forlivesi: Polenta, Monte Cucco, Teodorano. Ogni partecipante, dopo l’iscrizione, sarà munito di cartellino a punti che andrà vidimato ad ogni postazione di controllo. La raccolta dei punti servirà per la classifica finale di squadra. Conclusione della tappa presso il campo sportivo di Ponte Nuovo. Al termine della manifestazione, dalle ore 12.45, premiazione delle prime 25 società con trofeo, ceramiche, generi alimentari e una bicicletta alla prima formazione classificata. Prossimo appuntamento il primo di giugno con la Medio Fondo di Osteria. Sul sito www.uisp.it/ravenna il regolamento completo.

SETTIMANALE

inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 13 marzo 2014

i Sedici

AGENZIA IMMOBILIARE

Il ruolo dell’Architettura contemporanea

Comune di Ravenna

Ciclo di conferenze organizzate e promosse dal Gruppo Ravimm - Le Cantine di Palazzo Rava, in collaborazione con la rivista dell’abitare TrovaCasa Premium (edizioni Reclam), con il patrocinio del Comune di Ravenna e Ravenna 2019 Coordinatore Emilio Rambelli

Giovedì 20 marzo 2014 - Apertura mostra ore 20, conferenza ore 21 Le Cantine di Palazzo Rava, Ravenna - via di Roma 117

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Gabriele Montanari - Unione Comuni Bassa Romagna che parlerà di “Dialettica fra Norme e Progetti” ESPONE I PROPRI PROGETTI

Studio Angeli e Brucoli - Faenza Info: Ilaria Siboni - siboni.ilaria@gmail.com - Cell. 338 1584910

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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 13 marzo 2014

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