Giovedì 13 ottobre 2016 n.694 RAVENNA&DINTORNI
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DAL CONSULENTE PER IL PUBBLICO AL BUSINESS PRIVATO, TRA COLOSSI E STARTUP: LA RAVENNA DIGITALE ECONOMIA CUCINA TOSCO-ROMAGNOLA, VEGANA, VEGETARIANA, BIO A due passi dal Teatro Alighieri
Venerdì 14 ottobre alle ore 20.00
CENA COL DELITTO Piazza Einaudi 1, 1° piano Ravenna dietro Piazza del Popolo Palazzo dell’Orologio
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a pagina 14
Eni resta e rilancia Pronti 600 milioni I vertici del Cane a sei zampe incontrano il sindaco: sì a investimenti offshore
SOCIETÀ
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La villa del delitto Ballestri nelle foto dei turisti curiosi
SOCIETÀ
da pagina 10
a pagina 5
Alla scoperta della Ravenna nascosta con il Fai INDIZI LIRICA
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La trilogia d’autunno del Ravenna Festival MUSICA
a pagina 17
Tornano i live al Bronson e al Rock Planet MONDOVINO
a pagina 22
Il riscatto del Barbaresco sul Barolo
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Crostino Misto Bis di paste insanguinate del delitto Risotto ai funghi avvelenati Penna furiosa Spiedino di tofu alla paprika Patate al forno Muffin ai frutti insanguinati Caffè avvelenato e acqua fino alla morte Altre bevande escluse Menù di carne su prenotazione
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ISSN 2498-9495
OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 13/10 2016
3
L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
Mosaico, tanti pezzi da ricomporre
di Gianluca Costantini
La triste verità del consiglio comunale
di Fausto Piazza
di Moldenke
Fra le tante (buone) intenzioni di riformare l’ossidato e frastagliato sistema culturale ravennate, il sindaco De Pascale – per cui si è attribuito anche una delega al riordino delle principali istituzioni – ne ha svelata una particolarmente ficcante, nella lunga intervista pubblicata a proposito sul nostro giornale di qualche settimana fa. Si tratta di rilanciare e potenziare qualitativamente la Biennale del Mosaico Contemporaneo, – manifestazione meritevole di rievocare una nobile eredità culturale ravennate ma oggettivamente “sotto tono” –, collegandola più strettamente agli indirizzi futuri del Museo d’Arte di Ravenna. L’idea mi sembra interessante perché da una parte mette mano e prova a riportare in luce uno dei simboli identitari (non fosse altro per la sua storia secolare) della città che per varie ragioni si è sensibilmente appannato. Mentre dall’altra tenta di riorientare gli orizzonti culturali del Mar dopo l’uscita di scena di un autorevole direttore artistico come Claudio Spadoni che per un lungo periodo ha ideato mostre d’arte tanto dotte e raffinate quanto “compresse” da budget limitati, in una lotta impari sul piano del marketing e del consenso di pubblico con istituzioni limitrofe come i Musei San Domenico di Forlì e il Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Provo a interpretare: se con quelle risorse non si poteva competere adeguatamente sul versante delle grandi mostre si potrebbe invece costituire nel tempo un polo museale inedito e di portata internazionale sulle espressioni creative più attuali del mosaico. Roba di nicchia? Può darsi, ma potrebbe essere una nicchia di primordine, mentre gli addentellati e le integrazioni possibili non mancano: ci sono a Ravenna artisti e restauratori, maestri e scuole, botteghe artigiane e industrie di design, studiosi, archivi e centri di documentazione. Ed esiste già un avviato museo, con allestimenti multimediali, come Tamo, dedicato proprio alla diacronica “avventura del mosaico”. Peraltro, si tratta di un’istituzione ben nota all’attuale assessore alla cultura Elsa Signorino (verrebbe da dire che è una sua “creatura”) la cui esperienza potrebbe esssere messa a frutto su questo campo. E se l’elenco sopra di protagonisti, inclinazioni e declinazioni, evidenzia una vocazione ravennate all’arte del mosaico più unica che rara, non sono da sottovalutare i limiti di questo panorama, vittima di un omen nomem non proprio benevolo. Tessere sparse che non riescono ad assemblarsi in un disegno unico, in una identità forte, compatta, armoniosa. Se quello di questa nuova giunta sul mosaico è un disegno in divenire ci vorrà pazienza e tenacia per ricomporlo.
Mi dicono che ho ricevuto una dedica nientemeno che in consiglio comunale, su una nostalgica Smemoranda. Ne approfitto per ricambiare e per rendere omaggio a veri e propri eroi del nostro tempo, sconosciuti ai più: i consiglieri comunali. A Ravenna, in particolare, funziona così. Ci sono una serie di consiglieri che devono essere il più possibile presenti per votare a favore di provvedimenti decisi altrove senza mai essere stati neanche interpellati e che non possono permettersi di pensarla diversamente, costretti pure a dire che la cittadinanza onoraria a Mussolini è cosa buona e giusta. Tra di loro, persone simpaticamente fancazziste senza alcun tipo di ambizione politica, perché tanto hanno già un lavoro vero grazie al partito, aspiranti politici trombati, aspiranti a poltrone che contano che aspettano il loro turno senza rompere i coglioni perché così si fa, aspiranti ad andare a fare un lavoro vero grazie al partito, replicanti apparentemente umani programmati solo per votare sì che cambiano aspetto di volta in volta a ogni seduta senza che nessuno se ne sia mai accorto. Vicino a loro, dalla stessa parte, siedono consiglieri simpatici di altri partitini che cercano tutti i giorni di autoconvincersi che servono a qualcosa, per poi tornare a casa e urlarsi allo specchio che non contano un cazzo. Dall’altra parte, invece, c’è stato storicamente, e c’è tuttora, un po’ di tutto: analfabeti funzionali, persone catapultate in un consiglio comunale tra lo sbigottimento generale, Alvari Ancisi, controfigure di politici veri in film drammatici che hanno finito con l’autoconvincersi, simpatici fancazzisti che se lo possono permettere anche se per motivi diversi da quelli di cui sopra, persone perbene che cercano di capire quello che votano senza aver ancora capito invece che non sono tornati a scuola e che il loro contributo non sarà mai preso realmente in considerazione da quelli che contano tranne che per contentini qua e là di scarsa importanza. Dimenticavo di dire che nessuno, qua dentro, viene praticamente pagato (si parla di gettoni di presenza ridicoli) tranne la presidente (sempre la stessa della scorsa legislatura), che lo è invece in maniera spropositata. Il consiglio comunale, insomma, è un divertente teatrino, che si può guardare anche in streaming, dove non succede mai nulla di rilevante per la città. Se questa è democrazia, si tratta di un concetto altamente sopravvalutato. Non so quando e come sia successo, lo so, è dura da accettare, ma qualcosa deve essere andato per forza storto. Almeno a Ravenna.
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GIOVEDÌ 13 OTTOBRE Foyer del TEATRO BONCI piazza Guidazzi, 8 CESENA
Alberto Giorgio Cassani
Francesco Di Gregorio
Ravenna
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ore 20 Apertura, registrazione crediti formativi ore 20.40 Francesco Di Gregorio ore 21.20 Alberto Giorgio Cassani ore 22.15 Tavola Rotonda ore 23 Brindisi e saluti c/o
ciclo di conferenze 2016 Info Reclam tel. 0544 408312 - redazione@trovacasa.ra.it - www.reclam.ra.it
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SOCIETÀ
RAVENNA &DINTORNI 13/10 2016
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DIRITTI UMANI/1
DIRITTI UMANI/2
“Human rights nights”, sette film (in un giorno) al festival dell’università
Anche Prodi ai confronti sullo “straniero” La rassegna al via con lo storico Franco Cardini e il filosofo Umberto Curi
DIRITTI UMANI/3 PASSEGGIATA NOTTURNA IN CENTRO A RAVENNA (ANCHE) PER LAMPEDUSA
“La terra degli uomini rossi” di Mario Bechis
Il festival di cinema, arte e musica dei diritti umani, “Human Rights Nights”, torna a Ravenna. L’appuntamento – promosso dal Campus di Ravenna con il patrocinio del Master in Diritti umani, Migrazioni, Sviluppo e il supporto di Fondazione Flaminia – è per giovedì 13 ottobre dalle 10 fino a sera al Palazzo dei Congressi e prevede la proiezione di sette film sul tema dei diritti umani in diversi formati: lungometraggi e corti, documentari e fiction. La giornata – che prevede anche dibattiti, momenti di confronto e presentazioni – si conclude con la proiezione alle 21 del film La Terra degli Uomini Rossi di Mario Bechis.
Venerdì 14 ottobre si svolgerà la camminata solidale serale “Stay Human, keep running!” organizzata da Fondazione Bella Ciao in collaborazione con il comitato Uisp di Ravenna, in occasione della IV edizione de La Notte Rossa. L’iniziativa ha uno scopo benefico a sostegno di due progetti che si occupano di accoglienza e integrazione e si svolgerà in contemporanea in nove città. L'utile della manifestazione sarà interamente devoluto alla Fondazione Migrantes di Lampedusa (per un progetto di supporto a quanti vivono e operano sul fronte del primo impatto con i migranti) e alla Caritas Diocesana di Bologna. Per partecipare alla camminata solidale occorre iscriversi online sul sito www.stayhumanrun.it versando una quota di iscrizione di 10 euro oppure direttamente sul luogo di partenza il 14 ottobre. Tutti i partecipanti riceveranno un “kit di adesione” contenente la maglietta della manifestazione, un bracciale luminescente e un buono per uno snack che verrà consegnato all'arrivo. Un euro di ciascuna iscrizione sarà devoluto alla Protezione Civile a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto di questa estate. La partenza è in programma da piazza del Popolo (ritrovo ore 21.30) per un percorso che si dipanerà lungo tre chilometri in centro con arrivo sempre in piazza.
DIRITTI UMANI/4 INDIGENI
HAWAIANI E CILENI A
RAVENNA
PER UN CONVEGNO
FOTOGRAFIA/1 ANNI DI SGUARDI” DI
RELIGIONI VALDESI E MUSULMANI INSIEME PER UN GIORNO TRA DONNE E DIRITTI
DIRITTI UMANI/5
Il 13 e 14 ottobre Ravenna ospita le iniziative organizzate dal Comitato 11 ottobre 1492: l'obiettivo è di portare all'attenzione dell'opinione pubblica le lotte contemporanee dei popoli indigeni del mondo. Ci saranno rappresentati indigeni dalle isole Hawai’i e dal Wallmapu in Cile. Venerdì 14 ottobre alle 9 al Palazzo dei Congressi si svolgerà il convegno "Il diritto dei popoli indigeni all’autodeterminazione" con docenti universitari, studiosi ed esperti. Il 13 ottobre alle 17 in municipio presentazione pubblica degli ospiti.
“40
Al via la seconda edizione dei “Confronti d’autunno” organizzati con ospiti d’eccezione dall’associazione Romagna-Camaldoli sul tema “Lo straniero e le frontiere”. Lunedì 17 ottobre l’appuntamento è con uno dei più noti storici italiani, il fiorentino Franco Cardini – professore emerito dell'Istituto Italiano di Scienze Umane alla Scuola Normale Superiore di Pisa, che da cinquant’anni si occupa di crociate, pellegrinaggi, rapporti tra Europa cristiana e Islam, anche trascorrendo lunghi periodi di studio e insegnamento all'estero – e uno dei principali filosofi italiani, il veronese Umberto Curi per una serata (dalle 20.45 alla sala consiliare di Faenza, in piazza del Popolo) sul tema “Lo straniero, le frontiere e l’Europa. Uno sguardo alla storia”. La giornata pertirà però già alle 10 con lo stesso Curi che al cinema Europa di Faenza presenterà il film sul tema dell’immigrazione clandestina “Welcome”, di Philippe Lioret, a cui seguirà un dibattito. La rassegna proseguirà ogni lunedì fino al 7 novembre e vedrà tra i protagonisti anche l’ex Presidente del Consiglio e della Commissione Europea Romano Prodi, il 31 ottobre alla biblioteca Classense di Ravenna.
MARINA GUERRA
IN ESPOSIZIONE A
LUGO
È stata inaugurata a Lugo “Sentire il tempo. 40 anni di sguardi al femminile in Romagna”, mostra fotografica dedicata alla carriera di Marina Guerra, autrice di scatti che ritraggono la comunità lughese, e più in generale la Bassa Romagna. Fino al 30 ottobre in diverse sedi della città (sezione principale alle Pescherie).
FOTOGRAFIA/2
DOCUMENTARI LA
STORIA DI
ADA COLAU
Alla sala estense della Rocca di Lugo prosegue la rassegna “Mondovisioni”. Martedì 18 ottobre alle 21 verrà proiettato “Alcaldessa”, documentario di Pau Faus sul percorso di Ada Colau, sindaca di Barcellona.
Casa delle Donne e Amnesty: «Mai più spose bambine» Venerdì 14 ottobre alle 20.30 nella sede della Casa delle donne in via Maggiore 120, a Ravenna, Paolo Pobbiati, vicepresidente del Comitato Direttivo di Amnesty Italia, e la giornalista ravennate Chiara Bissi discuteranno dei matrimoni precoci e forzati a cui sono costrette milioni di spose bambine nel mondo. Sarà un modo per presentare la campagna “Mai più spose bambine” di Amnesty International che da anni si batte perché i governi e le istituzioni internazionali si attivino concretamente per l'eliminazione del problema. Il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa) calcola che ad oggi ci siano ancora 13,5 milioni di bambine e ragazze sotto i 18 anni costrette a sposarsi con uomini molto più vecchi di loro.
In occasione della Giornata del dialogo islamico-cristiano la chiesa valdese e l’associazione di donne islamiche Life organizzano una giornata aperta al pubblico, domenica 16 ottobre, alla sala polivalente di viale Gramsci 27, a Ravenna. Alle 11 è in programma un momento di culto evangelico; alle 13 la lettura del Corano, prima del “pranzo comunitario”. Nel pomeriggio un dibattito sul tema “Donne e diritti. Per fede ancora in cammino” con la partecipazione di Thomas Casadei dell’università di Modena, la pastora Giuseppina Bagnato della chiesa valdese di Rimini, dell’imam Mustafa Soufi e di Marisa Iannucci.
UN INCONTRO ALLA SALA SU RICCHEZZA E POVERTÀ
BUZZI
In occasione della giornata mondiale Fao dell’Alimentazione, il Centro di cultura e di studi islamici della Romagna e la sezione ravennate del Movimento dei focolari organizzano venerdì 14 ottobreun incontro pubblico dal titolo “Ricchezza e povertà nelle tradizioni religiose”. Interverranno l’imam, dal Veneto, Kamal Layachi, il direttore della Caritas Diocesana di Ravenna e Cervia don Alain Gonzales, il direttore del progetto di inclusione sociale del Comune di Bologna Dino Cocchianella e un rappresentante dell’ufficio di Islamic Relief-Italia. Appuntamento alla sala Buzzi di via Berlinguer, a Ravenna, dalle 20.30.
ECONOMIA SOLIDALE Una mostra su Tiziano Terzani Sabato 15 ottobre alle 17 al Palazzo Rasponi dalle Teste di Ravenna inaugura la mostra fotografica itinerante sul giornalista, scrittore e giramondo Tiziano Terzani, “Il Filo che non vedo”. All’inaugurazione saranno presenti i fotografi Andrea e Alfredo Lando che hanno scattato le foto esposte e la moglie di Tiziano Terzani. La mostra sarà allestita fino al 6 novembre.
L’aperitivo creativo di Villaggio Globale, tra laboratori e sfilate Sabato 15 ottobre a partire dalle 18 in via Venezia 26, a Ravenna, ci sarà il primo “Apericrea” di Officine Creative, il coworking della cooperativa sociale Villaggio Globale nato per i piccoli artigiani creativi e per l’inclusione socio-lavorativa. Si potrà semplicemente fare un aperitivo con i prodotti del commercio equo solidale e dell’economia solidale italiana (birre, bibite, taralli pugliesi, olive di Cerignola…) oppure partecipare liberamente a laboratori e presentazioni.
Alle 18 dimostrazione di serigrafia a cura di Seriusografia e un laboratorio per i più piccoli di artigianato creativo; alle 18.30 Persone in Movimento presenta le sue attività di inserimento sociale, con i suoi operatori che da anni lavorano in progetti rivolti alle persone che fuggono da situazioni di guerra, discriminazione e povertà, provando a sostenerli verso l’autonomia; alle 19 la sfilata di Sartoria Creativa ed Emotiva, con accompagnamento musicale dal vivo.
SOCIETÀ
RAVENNA &DINTORNI 13/10 2016
5 TEMPO LIBERO
La Notte d’oro 2017 il 7 ottobre con un’anteprima con artisti locali Nonostante le previsioni negative, non è stata disturbata più di tanto dalla pioggia la Notte d’oro di sabato 8, archiviata con un buon successo di pubblico (nella foto uno scorcio della piazza durante il concerto di Nada). E, nel ringraziare gli operatori, il Comune ha già annunciato la data della prossima edizione: sabato 7 ottobre 2017, con tanto di anteprima al venerdì dedicata agli artisti locali.
CULTURA
A Ravenna nasce la stagione dei teatri Cartellone unico per Rasi e Alighieri. Abbonamenti fino al 5 novembre Tredici titoli, quaranta repliche e svariate iniziative collaterali: così si presenta il cartellone che per la prima volta unisce le programmazioni dei due teatri ravennati, Alighieri e Rasi, in quella che è stata ribattezzata come “La stagione dei teatri”, presentata nella mattinata dell’8 ottobre all’Alighieri. «Non si tratta di una rottura improvvisa della tradizionale separazione tra prosa e contemporaneo – si legge nel comunicato diffuso da Ravenna Teatro che cura le stagioni di Alighieri e Rasi –. Da anni propugnamo l’idea di un teatro libero da generi e distinzioni, un teatro affrancato dalle categoriche rigidità ottocentesche». La stagione prevede due formule di abbonamento (in vendita fino al 5 novembre): una a otto titoli che si rifà a quella tradizionale della prosa, con sei titoli fissi e due a scelta, e un’altra da sei titoli che ne conta tre fissi e tre a scelta. Il cartellone parte con la prima volta a Ravenna della China National Peking Opera Company in Faust (Alighieri, 17-20 novembre), per proseguire con Lus, concerto-spettacolo dei padroni di casa del Teatro delle Albe (Alighieri, 1-4 dicembre) che sostituisce Maryam, previsto al Rasi dal 9 al 21 dicembre, rispettando i turni di abbonamento. La verve comica di Emilio Solfrizzi farà poi da propulsore a Il borghese gentiluomo (Alighieri, 16-
19 gennaio), una delle opere della maturità di Molière, seguirà Mad in Europe (Rasi, 20 gennaio) di Angela Demattè, vincitore del Premio Scenario 2015, Ivanov (Alighieri, 28 e 29 gennaio) della Fondazione Teatro Due, Teatro Stabile di Genova; il rodato sodalizio Spiro Scimone/Francesco Sframeli propone poi Amore (Rasi, 1 febbraio), mentre Franco Branciaroli (insieme a Valentina Violo) sarà grande interprete e regista di un originale Macbeth di Shakespeare (Alighieri, 9-12 febbraio). Realtà radicatissima sul territorio romagnolo, Accademia Perduta (con Società per Attori) porta all’Alighieri (21 e 22 febbraio) Mar del plata, di Claudio Fava e con Claudio Casadio; ancora Shakespeare con il Preamleto del Teatro di Roma (Alighieri, 7 e 8 marzo), Stefano Accorsi e Marco Baliani riprendono in mano Ludovico Ariosto e ne sviscerano nuovamente la forza teatrale in Giocando con Orlando (Alighieri, 9-12 marzo); il Teatro dell’Elfo, che per la prima volta si cimenta con Bertolt Brecht in Mr Puntila e il suo servo Matti (Alighieri, 23-26 marzo); si torna al teatro Rasi (il 12 aprile) per Abramo di Ermanno Bencivenga; la chiusura de La stagione dei teatri è affidata a Roberto Latini e Fortebraccio Teatro con il pluripremiato I giganti della montagna di Luigi Pirandello (26 e 27 aprile).
PATRIMONIO E AMBIENTE
Parte dal Molino Lovatelli la giornata del Fai alla scoperta delle vie d’acqua Giunge alla sua quinta edizione la manifestazione nazionale organizzata dai Gruppi Giovani del Fai – Fondo Ambiente Italiano. Domenica 16 ottobre più di 3.500 volontari del Fai in 150 città di tutta Italia accompagneranno i visitatori alla scoperta di oltre 600 luoghi solitamente chiusi al pubblico attraverso itinerari tematici ed eventi speciali che offrono una originale chiave di lettura delle città. A Ravenna la delegazione Fai e il Gruppo Fai Giovani hanno deciso di focalizzare l’attenzione sulle vie d’acqua e sui percorsi che legano la città e gli insediamenti storici a questo prezioso elemento naturale. Il percorso – che ogni visitatore è libero di seguire o meno e con visite guidate o in autonomia – avrà come base di partenza il Mulino Lovatelli, vera e propria perla nascosta di Ravenna, testimone di un passato non così lontano in cui l’acqua, in quello che oggi è il centro cittadino, aveva un ruolo fondamentale nella vita anche produttiva delle persone. I luoghi indicati nella cartina che accompagnerà i visitatori della FaiMarathon saranno visitabili dalle 10 alle 16.30, a eccezione della Biblioteca Classense, visitabile dalle 11.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 16.30, e della Casa Matha, aperta dalle 12 alle 13 e dalle 16 alle 19.30. Gli itinerari guidati, della durata di circa due ore e mezza, partiranno dal Mulino Lovatelli alle 10.30 e alle 14.30. I percorsi individuali, ad orario libero, partiranno comunque dal Mulino Lovatelli, dove ai partecipanti verrà consegnato un biglietto valido per accedere a tutti i beni aperti. Presso il Mulino Lovatelli è allestita una mostra storico-documentaria di introduzione all’itinerario, realizzata con il contributo dell’Università di Bologna e del Foto Cine Club Portuali Ravenna. Alle 17 alla Casa Matha, Mauro Mazzotti introdurrà immagini e parole sul tema “I ravennati e le loro acque: il Molino Lovatelli e il Borgo San Rocco”. Contributo minimo di partecipazione 5 euro, associati 3 euro, minori a ingresso gratuito. Possibilità di iscrizioni agevolate durante tutta la giornata. In caso di pioggia l’evento avrà comunque luogo.
MONTAGNA REINHOLD MESSNER
A
FAENZA
PER UNA VIDEO CONFERENZA AL
MASINI
Edizione speciale per i 50 anni della Festa della Montagna Uoei a Faenza. Per 15 giorni alla Galleria Comunale d’Arte sarà allestita la mostra retrospettiva fotografica “Immagini ed emozioni d’autore” che verrà inaugurata il 14 ottobre alle 18 da Reinhold Messner, prima di ripercorrere alle 20.45 al teatro Masini la sua esperienza umana con la video conferenza “La vita secondo me”. Alpinista, esploratore e scrittore, primo al mondo a salire su tutti gli 8.000 metri, Messner, personaggio di rilevanza mondiale, oggi gestisce un complesso di sei musei, il Messner Mountain Museum. La rassegna proseguirà alla sala “Zanelli” centro fieristico, dal 26 al 28 ottobre.
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SOCIETÀ
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OMICIDIO BALLESTRI/1
OMIDICIO BALLESTRI/2
Quel macabro turismo alla villa
Tre impronte di Cagnoni nel sangue trovato nella casa
C’è sempre qualcuno fuori dall’abitazione dove Giulia è stata uccisa a bastonate di Matteo Cavezzali
C’è sempre qualcuno, davanti quel cancello verde di via Genocchi dove l’edera che lo ricopre da anni da un mese si è mescolata a fiori bianchi e bigliettini. “Immobile sottoposto a sequestro penale” dice un cartello attaccato col nastro adesivo all’ingresso della villa circondata da un nastro rosso e bianco della “polizia di stato”. C’è anche un grande cartello con una scritta contro il femminicidio. In lontananza si sentono le voci dei bambini che si rincorrono nei giardini pubblici. C’è sempre qualcuno che guarda oltre quel cancello, che spia il silenzio di una casa deserta in cui si è consumato il delitto di una donna, il dramma di una famiglia, di tre bambini rimasti soli e la vergogna di un’intera città. Qui Giulia Ballestri è stata uccisa a bastonate e gli inquirenti sono convinti che il colpevole sia il marito, ora in stato di arresto. Questa piccola moltitudine di curiosi è sempre lì a fissare il vuoto oltre il cancello. Camminano lungo la recinzione, muovono la testa a destra e a sinistra per vedere meglio. Scattano foto ricordo. Ma cosa devono vedere? Glielo domando. Mi avvicino a una signora, avrà circa sessanta anni, l’aria di essere una donna una
come tante. «Cerca qualcosa, signora?» le chiedo. «No, no». Mi risponde un po’ intimidita dalla domanda e si allontana a sguardo basso. Due ragazzi parlano tra loro a pochi centimetri dal cancello, sporgendosi con la testa quasi al di là dei sigilli. Uno indica qualcosa, l’altra ridacchia. «Cercate qualcosa?» insisto anche con loro. «Diamo un’occhiata, questa è la casa dell’omicidio, sa». Mi informano. «E cosa cercate?». «Diamo
Una residente
in zona: «Hanno suonato più volte per chiedermi dove fosse via Genocchi»
un’occhiata, l’ho vista l’altro giorno in televisione e non ero ancora passato a vedere». Mi fa il ragazzo. «A vedere cosa?». «La casa» insiste, parlandone come se fosse il set di un film. Io insisto: «Se sua madre fosse stata uccisa sarebbe contento che qualcuno andasse a curiosare e fare foto dove è successo?», «Cosa c’entra. – risponde il ragazzo – Tanto era in televisione! L’hanno vista tutti». I due finiscono il loro tour con calma, per non lasciarsi sfuggire nessun dettaglio mentre altre due donne, presumibilmente madre e figlia, si allontanano per non rispondere alle domande. Giovanna M. vive in una strada poco lontano dal luogo del delitto e racconta «una signora ha suonato il mio campanello e mi ha chiesto dove fosse via Padre Genocchi, era scesa da un’auto dove guidava un’altra persona. Io lì per lì non ho pensato a quale fosse il motivo e le ho indicato la strada. Solo dopo ho capito che volevano andare a visitare la casa del delitto. Nei giorni seguenti altre tre volte hanno suonato per chiedere indicazioni, gente di fuori Ravenna che veniva appositamente per fare questo “turismo macabro”. Io ho iniziato a dire che la strada l’hanno chiusa e non si può più andare, spero che trovino un modo migliore di trascorrere la domenica».
Potrebbe essere stata trovata la prova regina nell’indagine per l’omicidio di Giulia Ballestri, uccisa il 16 settembre a bastonate nella villa disabitata di famiglia in via Genocchi e per cui si trova in carcere il marito, il noto dermatologo Matteo Cagnoni che si professa innocente e la cui difesa ha chiesto la scarcerazione. La procura avrebbe infatti in mano tre impronte digitali del medico trovate su altrettante macchie di sangue nella villa del delitto, isolate dagli uomini della Scientifica e ritenute di alta qualità, corrispondenti a quelle del dermatologo secondo un numero di requisiti anche maggiore di quello previsto dalla legge. Una prova che confermerebbe quindi la presenza di Cagnoni nella villa al momento o dopo il delitto, circostanza negata finora dall'accusato. Per completare il quadro resta la formalità di far analizzare il sangue su cui sono state trovate le impronte per avere la conferma che si tratti di quello di Giulia Ballestri. Il dermatologo si è sempre professato innocente, ha parlato a lungo nel primo interrogatorio del 21 settembre durato 4 ore, mentre ha scelto di non rispondere nel secondo interrogatorio, il 6 ottobre ed è tornato a parlare durante l'udienza per la richiesta scarcerazione ribadendo di essere fuggito al momento dell'arrivo delle forze dell'ordine nella sua villa di Firenze perché «preso dal panico». I giudici hanno dieci giorni per decidere.
POLITICA REFERENDUM
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AGENDA REFERENDUM PER IL SÌ APERITIVO
Confronto al Corso tra il sì e il no con due senatori Dopo il primo confronto all’americana tra i candidati sindaci, lo scorso aprile, l’Azione Cattolica, in collaborazione con il M.a.s.c.i. (comunità La Traccia) e con l’Ufficio di Pastorale sociale e del Lavoro della diocesi di Ravenna, ne organizza un altro dedicato questa volta al referendum sulla riforma costituzionale (legge 88 del 2015) del prossimo 4 dicembre. L’appuntamento è per venerdì 14 ottobre alle 20.45 all’ex cinema Corso di via di Roma, a Ravenna. “Forse che sì, forse che no” è il titolo dell’iniziativa che vedrà coinvolti tre rappresentanti delle ragioni del sì, e altri tre delle ragioni del no. Tra loro, i due referenti dei comitati locali del sì e del no, rispettivamente Nevio Salimbeni (già assessore al Turismo di Cervia e funzionario di Cna) e Maria Paola Patuelli (docente di Storia e Filosofia ed ex assessore alla Cultura); i due costituzionalisti Roberto Bin (professore di Diritto all’Università di Ferrara) e Ugo Rescigno (che ha insegnato Economia a Perugia a La Sapienza) e due senatori della Repubblica, entrambi del Partito democratico, Stefano Collina e Massimo Mucchetti. La serata sarà condotta dalla giornalista Daniela Verlicchi, direttore di Risveglio Duemila: tempi uguali per le risposte tra gli schieramenti del sì e del no, con possibilità di due repliche nell’arco della serata. «Perché lo facciamo? Perché credo che per intervenire sulla società, oggi i cattolici non possono stare chiusi in chiesa, ma devono uscire – spiega Andrea Bondi, tra gli organizzatori dell’evento –. Siamo persone che vedono la politica come un servizio alla città. E questo dibattito vuole essere proprio una occasione per confrontarsi, discutere e riflettere su temi che riguardano la collettività». A polemizzare sulla scelta dei partecipanti il Popolo della Famiglia (forza cattolica schierata per il no) locale che contesta la scelta di due politici del Pd, esponenti che tuttavia sono entrambi senatori e che garantiscono quindi l’equilibrio delle forze schierate.
RAVENNA &DINTORNI 13/10 2016
AL
MAGAZZINO
DEL SALE DI
CERVIA
CON
GUZZETTA
Venerdì 14 ottobre alle 18 nella sala Rubicone del Magazzino del Sale si tiene un “Aperitivo Costituzionale” con Giovanni Guzzetta, giurista e costituzionalista di fama nazionale, professore ordinario presso l'Università Tor Vergata di Roma. Sarà un'occasione per approfondire la conoscenza della riforma costituzionale su cui si voterà il 4 dicembre e in particolare per ascoltare le ragioni del sì. Durante l'evento, organizzato dal comitato “Cervia vota sì”, sarà offerto un aperitivo a tutti i partecipanti e sarà presentato il libro del professor Guzzetta Italia si cambia.
UNA
SERATA CON
GIANLUCA DRADI
SULLA RIFORMA
Mercoledì 19 ottobre dalle 20.30 al circolo del Pd Casadei Monti di Ravenna (via San Mama 75) si terrà un incontro sulla proposta di riforma costituzionale su cui i cittadini italiani sono chiamati a votare il 4 dicembre con l’avvocato Gianluca Dradi, tra i firmatari del Manifesto per il sì.
Sopra Stefano Collina, sotto Massimo Mucchetti
AGENDA REFERENDUM PER IL NO COLAZIONE
CON IL DEPUTATO
PAGLIA
AL
DOCK 61
Dopo l’iniziativa con Massimo D’Alema all’Almagià di lunedì 10 ottobre che ha richiamato circa duecento persone, il circolo Dock 61 prosegue con attività dedicate al referendum del 4 dicembre. Domenica 16 ottobre alle 10 il deputato ravennate di Sinistra Italiana Giovanni Paglia sarà al circolo, in Darsena, per una “Colazione per la Costituzione”, incontro informale in cui parlare della proposta di riforma e delle ragioni per cui votare no al referendum.
L’INIZIATIVA RIOLO: CORSIA PRIVILEGIATA PER GLI SCRUTATORI DISOCCUPATI
LA SALA TARIFFA SPECIALE PER INCONTRI ELETTORALI A CASA MELANDRI In occasione della campagna sul referendum popolare confermativo sulla riforma costituzionale del 4 dicembre, l'Amministrazione comunale di Ravenna ha deciso di favorire la fruizione della sala D'Attorre di casa Melandri per iniziative pubbliche a cura dei diversi soggetti promotori. Pertanto, il canone per l'affitto della sala per gli incontri che si svolgeranno entro il 2 dicembre sarà decurtato del 50 per cento, pari a 107 euro.
In previsione del referendum del 4 dicembre, il Comune di Riolo Terme rende noto che tra coloro che sono regolarmente iscritti all’albo comunale degli scrutatori saranno prioritariamente scelti i disoccupati, gli studenti, gli esodati, i cassintegrati e i lavoratori in mobilità, grazie a una sorta di corsia preferenziale riservata a chi si trova oggi senza un lavoro. I nominavi che la commissione comunale dovrà indicare per questa tornata elettorale sono 21. Tra questi verranno riservati 10 posti in modalità prioritaria scelti tra le domande arrivate. Le persone interessate possono rivolgersi all'Ufficio elettorale del Comune entro e non oltre sabato 5 novembre alle 12.30. Info al numero: 0546 77418.
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PRIMO PIANO
RAVENNA FUTURA/1
Il consulente smart che deve portare il Comune nel mondo digitale: «Addio burocrati»
Ex vicesindaco di Venezia, esperto di smart city, social network
e web marketing: a Michele Vianello un incarico da 20mila euro per digitalizzare la pubblica amministrazione: «Serve un nuovo sito internet. L’obiettivo di tutto è facilitare le cose al cittadino»
È in missione per conto del digitale. Michele Vianello ha ricevuto dal Comune di Ravenna due incarichi di consulenza esterna (20mila euro la spesa totale per le casse pubbliche) per la digitalizzazione dell’attività pubblica, in particolare nei rapporti con il cittadino. Vianello è esperto di smart city, agenda digitale, social network e web marketing. Conosce bene la macchina pubblica: in passato è stato per dieci anni vicesindaco di Venezia, la città dove è nato e dove vive. Ha scritto diversi libri sul tema e si occupa di formazione anche nel settore privato. Di cosa si sta occupando con il Comune? «Il quadro di riferimento è la digitalizzazione della pubblica amministrazione italiana. Non si tratta di comprare software o hardware, perché forse le Pa ne hanno anche troppi, ma bisogna lavorare per analizzare i processi di interazione con i cittadini, digitalizzarli il più possibile, renderli trasparenti, più efficienti. È un lavoro che faccio con molte amministrazioni da tempo». Quanto erano smart gli uffici del governo locale? «Non collaboro da molto, per ora posso dire di aver trovato punte di eccellenza in alcuni settori e altri dove invece bisogna proprio lavorare per rispettare gli obblighi legislativi. La legge mette il cittadino al centro di tutto garantendogli libero accesso agli atti pubblici. Questi sono i principi, poi c’è la pratica». Qual è la città smart? «Non è quella dove c’è il wifi nel lampione in strada ma quella dove le persone utilizzano le tecnologie come strumento». Come uscirà la pubblica ammininistrazione ravennate dalla cura Vianello? «Il biennio 2016-17 va considerato un periodo di transizione in cui mettere le basi per i prossimi dieci anni. Una delle cose da fare è sicuramente un nuovo portale internet perché quello attuale appartiene a un’altra generazione: il cittadino deve avere la possibilità di un accesso migliore a ciò che è pubblico e, per come la vedo io, deve trovare gli spazi per interagire con il Comune che non sono i social network anche se la presenza è indispensabile. Il nuovo sito deve essere un luogo dove il sindaco parla con i cittadini: nella mia idea ci devono essere i contatti per Whatsapp e per Skype». C’è qualche esempio di riferimento? «Whitehouse.gov». Abbiamo già visto in altri settori che l’innovazione ha ucciso alcuni ruoli professionali e ne ha creati di nuovi. Succede anche nella pubblica amministrazione? «Di sicuro i ruoli burocratici più tradizionali sono a rischio: dobbiamo digitalizzare il lavoro stupido, l’assistenza compilazione moduli. Questa parte deve essere interamente online. Faccio un paragone con Amazon: non vado a uno sportello per compilare l’ordine e allo stesso modo devono esserci sempre più procedure che riguardano la pubblica amministrazione in cui il cittadino può fare tutto dal suo computer. La digitalizzazione deve togliere burocrazia per esaltare la professionalità dei lavoratori. Avremo invece bisogno di nuove figure che assistano i cittadini nella fase di transizione: abbiamo bisogno di aumentare la cultura digitale, serve un front office che spieghi il metodo digitale all’utente». Indispensabile la presenza sui social per la Pa? Il numero di follower o fan ha un significato? «La prima lezione che cerco di trasmettere è che non mi frega niente di quei numeri; conta la qualità. Una pubblica amministrazione non è Madonna o Bruce Springsteen che hanno milioni di follower e solo pochi following, la Pa sui social deve prima di tutto ascoltare. In questo Obama è un maestro perché ha molta interazione con i cittadini, in prima persona o tramite il suo staff. Perché quando sbarchi sui social poi devi rispondere sempre, a patto ovviamente che le domande arrivino rispettando le regole che vanno fissate. La mia pagina Fb è casa mia, entri e ti pulisci le scarpe e parli educatamente. Altrimenti ti butto fuori. Regole di ingaggio chiare e fissate a priori». Presenza necessaria in tutti i social? «Twitter e Facebook di sicuro, ma ognuno utilizzato in un modo specifico. Twitter ad esempio si è ormai affermato come grande strumento per le attività di protezione civile, Facebook invece è quello del dialogo anche se ammetto di odiarlo con tutto me stesso perché è un luogo in cui succede anche di dare sfogo alle peggiori pulsioni umane. Anche Instagram secondo me può essere uno strumento importante per il pubblico». La recente Notte d’Oro ha visto il primo hackaton a Ravenna. Che cosa portano queste iniziative? «Per legge le pubbliche amministrazioni devono mettere i loro dati a disposizione, i cosiddetti open data. Allora l’intuizione è questa: mettiamo sul tavolo i dati del turismo per ottenere cose che servono all’economia della città. Il concetto di open data ha senso se ne viene un beneficio per l’economia della città. In questo caso sono state sviluppate delle app utili per il turismo. Un giorno si potrebbe andare a prendere quei progetti per realizzarli o svilupparli». L’hackaton rientra tra le iniziative a sostegno di innovazione e startup come possono essere ad esempio gli spazi di coworking sostenuti dal Comune. È giusto che il pubblico sostenga l’iniziativa privata di questi settori? «Giusto e corretto. Per legge il pubblico oggi deve sviluppare la cultura digitale, è una novità legislativa. Perché se non c’è cultura digitale poi il pubblico può mettere in piedi tutti gli strumenti migliori ma resteranno inutilizzati. Insomma è la solita legge del mercato: bisogna lavorare sia sull’offerta che sulla domanda. Il pubblico deve migliorare la sua offerta di servizi e al tempo stesso deve insegnare ai cittadini a fare domanda di quei servizi». Andrea Alberizia
«I punti di riferimento
sono il sito della Casa Bianca e la capacità di interagire online che ha Obama
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INFRASTRUTTURE
CORSI
L’assessore: «La banda larga copre tutto il comune»
LEZIONI
Dalla scorso aprile tutto il territorio comunale di Ravenna è coperto da connessioni internet a banda larga o ultra larga. All’appello mancavano alcune zone del forese dove la concentrazione di utenti era troppo bassa per attirare gli investimenti dei privati e così ci ha messo una pezza il pubblico: sei mesi fa sono stati inaugurati i quattro ponti radio alti 25 metri (Mezzano, Fosso Ghiaia, Roncalceci, San Zaccaria) che forniscono connessione wifi nel raggio di dieci chilometri. Un investimento di 800mila euro in totale (600 da fondi europei tramite la Regione e 200 da fondazioni bancarie tramite il Comune). A fornire il servizio di connessione sono poi due provider che hanno vinto un bando pubblico, Spadhausen e Cesena Net: «Dalle informazioni che abbiamo da loro il servizio sta andando bene – dice l’assessore comunale Massimo Cameliani con delega a Ravenna Digtale –. A breve avremo dei dati sui contratti e sulla qualità del servizio». Ora l’attenzione di Palazzo Merlato sul fronte delle infrastrutture digitali si concentrerà su alcuni interventi al servizio di aree artigianali del forese con due distinti interventi finanziati sempre dalla Regione con risorse europee per fornire la fibra ottica. Tempi di intervento 2018-20. Infine il wifi in città avrà un potenziamento: il fornitore del servizio ora è la società Acantho (gruppo Hera) che dovrà migliorare la potenzia del segnale in centro e installare ex novo nell’area del mercato ambulante in zona stadio, «sarà sempre aperto con accesso libero, per richiesta esplicità del Comune».
GRATUITE DI INTERNET, POSTA ELETTRONICA E USO DEL PC PER OVER 60
Dal 17 ottobre riprendoono i corsi di alfabetizzazione informatica per over 60 promossi dal Comune di Ravenna: gratuiti, aperti a tutti, rivolti a principianti assoluti o quasi nell’uso del personal computer. I contenuti didattici proposti vanno dalle nozioni più semplici, come accendere e spegnere la macchina, fino al saper cercare informazioni in Internet, all’utilizzo della rete per usufruire dei servizi online, alla posta elettronica. I corsi si svolgono a ciclo continuo, da ottobre a giugno, e sono resi possibili dall’impegno di 24 tutor, volontari e volontarie appositamente formati dall’amministrazione comunale. Iscrizioni sempre aperte dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12.30 a questi recapiti: , ai seguenti recapiti: via Berlinguer 11 (0544-482815/16), via Aquileia 13 (0544-482323), a Marina di Ravenna in piazzale Marinai d’Italia (0544-531891), a Castiglione di Ravenna in via Vittorio Veneto 21 (0544-950563), a San Pietro in Vincoli in via Pistocchi 41/a (0544551022).
«Il pubblico deve
migliorare l’offerta di servizi online ma deve anche sostenere iniziative private
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RAVENNA &DINTORNI 13/10 2016
PRIMO PIANO
11 In cinque attorno a un tavolo hanno smanettato per ventiquattro ore di seguito su cinque computer portatili programmando da zero un’applicazione per telefonini che si propone come collettore di guide per i turisti. E taaac, è arrivata la vittoria del concorso. Taaac è proprio il nome scelto da cinque 21enni per il team con cui hanno partecipato al primo hackaton di Ravenna svolto a Palazzo Rasponi in occasione della Notte d’Oro. Sono tutti al terzo anno di ingegneria informatica al Politecnico di Milano ed è lì che si sono conosciuti: Giovani Filaferro di Grado, Alberto Floris di Cagliari, Renato Legler di Bergamo, Benedetto Nespoli di Milano e Luca Falaschini di Ravenna. Con il ravennate abbiamo fatto una chiacchierata. Cominciamo dal nome: Taaac? «Viviamo a Milano ma nessuno di noi è di Milano e una delle cose che ci ha sempre fatto più ridire dei milanesi è quell’espressione che usano spesso». Alle 9 dell’8 ottobre vi siete seduti davanti agli schermi e…? «Il giorno prima c’era stato un incontro con gli organizzatori in cui avevamo avuto tutte le informazioni e le regole: progettare un’app dedicata al turismo, consegna del progetto entro le 9 della domenica, almeno un componente del team sempre presente nella stanza assegnata a noi e nient’altro». Equipaggiamento tecnico? «Ognuno con il suo computer». Sapendo già qual era il tema siete arrivati con del lavoro fatto? «Non era il senso della prova, sarebbe stato scorretto». Il turismo è un tema a cui si era mai interessato qualcuno di voi? «No, ma per uno sviluppatore di programmi è stimolante confrontarsi con temi nuovi». Come sono state le 24 ore? «Due di noi avevano già partecipato a un hackaton e sapevano cos’era ma per gli altri tre, tra cui io, è stata una novità: una bella prova, anche faticosa,
RAVENNA FUTURA/2
In 24 ore è nata un’applicazione per le guide turistiche Cinque studenti di ingegneria del Politecnico hanno vinto la maratona per realizzare un progetto a servizio del turismo a Ravenna: «È stata una bella sfida» IL PREMIO LA
GIURIA:
«UNA
STRATEGIA DI BUSINESS CREDIBILE»
Lo scopo di CiceroRa è accompagnare il turista o visitatore durante la sua permanenza in città tramite la voce o la presenza di un esperto: un collettore di guide turistiche ed esperti di arte, storia e cultura. Il progetto prevede di dare la massima priorità innanzitutto alla competenza e alla serietà di chi fornisce il servizio di accompagnamento turistico. È in questa ottica che il progetto prevede di interfacciarsi con alcune associazioni e cooperative del territorio che si occupano di turismo come garanzia di qualità e professionalità e allo stesso modo un’opportunità per questi soggetti di aprire un canale diretto con il pubblico dei turisti indipendenti che normalmente non si interfacciano con agenzie di viaggio. Questo il giudizio della giuria: «La soluzione risponde in modo completo ai criteri previsti, in particolare: si fonda su una piattaforma di turismo esperienziale, includendo tutti i servizi, consentendo di pianificare lo svolgimento del viaggio interfacciandosi con gli open data e di prenotare. Meritevole di nota la possibilità di utilizzare i bitcoins e modelli di certificazione sulla qualità dei dati. Infine il gruppo di lavoro ha preso in considerazione gli aspetti giuridici e di accessibilità rendendo credibile la soluzione proposta anche dal punto di vista della strategia di business». Al team Taaac un premio di 5.000 euro.
ma un’esperienza positiva. Lavorare con una scadenza da rispettare è una bella sfida che nel mondo del lavoro sappiamo già sarà la normalità». Mangiare e dormire? «Colazione, pranzo, cena e spuntini vari sono stati forniti dagli organizzatori. Per riposarci un po’ avevamo pensato di portare dei sacchi a pelo ma li abbiamo dimenticati a casa e quindi ci siamo appoggiati agli zaini. Non è che abbiamo dormito molto: qualcuno si è fatto un paio d’ore e qualcuno è andato avanti a mini sonnellini».
Momenti difficili? «Lavorare in squadra vuol dire dividersi i compiti ma ognuno ha le sue idee e in certi momenti bisogna poi confrontarsi e uscirne con una decisione». La vittoria come è arrivata? «Domenica mattina ogni team ha fatto la presentazione del progetto. Noi avevamo realizzato un prototipo funzionante sul telefonino: l’abbiamo collegato al maxischermo e abbiamo mostrato come funzionava». I postumi della maratona si sono fatti sentire?
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Quindi andare all’estero non fa paura? «In questo momento lo sappiamo tutti che prima o poi potrebbe arrivareo il momento di lasciare l’Italia. All’estero ci sono proposte migliori economicamente, ma ultimamente in Italia le richieste di ingegneri informatici sono superiori ai nuovi laureati quindi è un campo in cui si può scegliere. Ma se a me capitasse l’occasione di andare all’estero andrei, so che sarebbe un’esperienza utile». (and.a.)
«Gli altri quattro erano ospiti da me a Ravenna, dopo pranzo siamo crollati tutti sul divano poi siamo tornati a Milano in treno e alle 9 di sera ero già a letto…» E adesso che ne sarà di CiceroRa? «Ci penseremo…». Da grandi cosa volete fare? «A me piace molto l’ambito della sicurezza informatica. L’anno prossimo dovrò scegliere la magistrale e deciderò. Altri del gruppo so che puntano già a un lavoro in America».
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12 RAVENNA FUTURA/3
Aggiungi un (social) posto a tavola Il progetto per un’app che trova commensali a chi non vuole cenare da solo I pasti al ristorante come momento di socializzazione tra sconosciuti con interessi comuni, disposti a sedersi alla stessa tavola per fare nuove conoscenze o semplicemente mangiare in compagnia. È la filosofia che sta dietro a Social Table, il progetto che due freelance ravennati stanno cercando di trasformare in business creando un’applicazione per smartphone. Il 35enne Maurizio Melandri e il 34enne Lorenzo De Donato stanno lavorando allo sviluppo seduti a una scrivania dentro Colabora, lo spazio coworking sostenuto dal Comune in darsena: «Detta in soldoni è molto semplice: immaginiamo uno strumento con cui le persone possano incontrarsi in locali pubblici e conoscersi nella vita reale, per non mangiare da soli o per condividere il momento della tavola. Ci sarà chi fissa luogo e orario della sua disponibilità e chi cercherà tavoli disponibili di suo interesse». Le possibilità sono svariate: «Può essere una versione particolare del dating o un pranzo di lavoro tra manager in trasferta». L’idea è nata da tempo, poi un anno fa Maurizio e Lorenzo l’hanno presentata al bando per l’assegnazione degli spazi di Colabora e ora stanno raffinando l’idea: «L’apporto di Colabora si sta rivelando prezioso: non è un incubatore come altri in cui vengono messi a disposizione dei capitali ma possiamo contare sul supporto di esperti». Come produrrà introiti? «Al momento siamo orientati verso una formula premium: l’app si scarica gratuitamente in modo da avere una massa critica importante poi pagando l’utente può accedere a servizi in più come ad esempio sapere quanta affinità c’è tra i profili degli utenti. E ci sarà spazio per i ristoranti che potranno promuovere le loro offerte e magari avere un tavolo social sempre aperto a chi vuole sedersi prenotando un posto tramite l’app». Fra quanto le idee si tradurranno in incassi? «In queste settimane stiamo proprio cercando di definire quale modello di business possa essere più adatto per noi: l’ambizione non ci manca ma non siamo degli illusi, ce la stiamo giocando al meglio ma sappiamo che tutto può finire senza decollare, il tasso di mortalità delle startup è elevato». (and.a.)
SATISPAY IN
SUBITO.IT UN
QUATTROMILA PAGANO CON IL TELEFONINO
Il telefonino per pagare il caffè al bar o per lo scambio di denaro con gli amici. È lo scenario delineato da Satispay: la startup fondata da tre giovani imprenditori di Cuneo ha creato un omonimo sistema di pagamento indipendente dai circuiti tradizionali delle carte di debito/credito tramite un’applicazione per smartphone che va collegata al proprio conto corrente bancario. Ad oggi, secondo i dati della stessa Satispay, sono più di quattromila gli utenti privati in provincia di Ravenna: l’utente medio ha un’età tra 25 e 40 anni e in media sette transazioni al mese di cui la metà in attività commerciali con una spesa media di 15-17 euro. Con l'aiuto di Confesercenti e Confcommercio sono oltre 250 le attività in provincia convenzionate: ristoranti, bar, gelaterie, ma anche negozi di abbigliamento, ottici, farmacie (tra cui tutte le Farmacie Comunali), profumerie, tabaccherie, liberi professionisti e altri. La roccaforte ravennate è Faenza dove la penetrazione dell’app è stata trainata dalle iniziative della Bcc legata al gruppo bancario Iccrea che è tra gli investitori.
MILIONE DI ANNUNCI IN NOVE MESI
Le nuove tecnologie cambiano anche gli scambi commerciali tra privati. Nel settore del compro-vendo è Subito.it ad essersi affermato come realtà nota e utilizzata: da gennaio a settembre 2016 gli utenti di Ravenna hanno inserito oltre 1,2 milioni di nuovi annunci sul sito. Queste le cinque categorie con più annunci: auto (183mila), arredamento e casalinghi (125mila), accessori auto (100mila), appartamenti (74mila), abbigliamento (66mila). Da inizio anno i ravennati hanno fatto quasi 900mila ricerche: le dieci parole più ricercate sono appartamento (21mila), auto, cucina, affitto, casa, armadio, bicicletta, divano, Punta Marina, Iphone (6mila). Dai dati forniti dall’ufficio stampa di Subito.it emergono anche gli orari in cui i ravennati consultano di più il sito: principalmente prima di pranzo e dopo cena.
JUST EAT IN 27
CICERO OGNI
RISTORANTI ORDINI CON UN CLICK E ARRIVA A CASA
Si digita l’indirizzo di casa sul telefonino e l’applicazione mostra l'elenco di ristoranti e pizzerie affiliate in zona: si consulta il menu, eventualmente le recensioni lasciate da altri clienti, e si fa l’ordine online con consegna a domicilio. Just Eat è presente in Italia con oltre 4.800 ristoranti di cui 27 sul territorio di Ravenna dove il servizio è arrivato a giugno del 2015: dopo i primi sei mesi – secondo i dati forniti da Daniele Contini, country manager per l’Italia – ha registrato una crescita del 61,5 percento. Dopo la pizza che rimane al primo posto, la cucina più ordinata dai ravennati su Just Eat è quella indiana con oltre il 15 percento delle preferenze, seguito dalla scelta cinese (7 percento). Nel 70 percento dei casi l’ordinazione viene tramite smartphone. Uno dei primi locali ravennati che si è affiliato all’azienda fondata in Danimarca nel 2000 è stato il noto Naif.
MESE IN TREMILA PAGANO IL PARCHEGGIO ONLINE
Da gennaio del 2014 il parcheggio nelle strisce blu di Ravenna e Cervia si può pagare con il telefonino usando l’app My Cicero. Oggi ogni mese nella città di Ravenna sono tremila le persone che la utilizzano, secondo i dati forniti dalla società sviluppatrice che ha sede a Senigallia: «I numeri del servizio raddoppiano di anno in anno, tasso di crescita che ci aspettiamo in aumento anche grazie all’attivazione di nuovi servizi. Con My Cicero infatti è possibile pagare non soltanto la sosta ma anche biglietti e abbonamenti della Start Romagna, come i biglietti di Trenitalia».
RAVENNA FUTURA/4
Quanti carati vale il vostro immobile? Moglie e marito hanno mappato la città e creato un indice di qualità della vita E se un giorno il valore delle case sul mercato immobiliare fosse dettato dall’indice Qirate? Oggi è una parola sconosciuta, domani chissà: è quello che si augurano i ravennati Angela Corbari e Leonardo Dal Zovo, moglie e marito di 41 e 37 anni, che hanno elaborato un prototipo di mappatura del territorio in grado di assegnare un valore in carati (Qirate in arabo) a ogni singolo indirizzo incrociando una serie di parametri. Angela racconta così il loro progetto: «Valuta la qualità della vita prendendo informazioni da varie fonti, la principale è il sistema satellitare di Copernicus combinato con sensori in grado di misurare la qualità dell’aria, lo stato della vegetazione. Poi integriamo con gli open data di stazioni a terra, di Arpa, di sensori sui rumori. Ma la valutazione finale in Qirate non si basa solo sul criterio della vicinanza». La progettista assicura che i dati di partenza sono tutti ufficiali e frutto di misurazioni scientifiche. Manco a dirlo, il termine di paragone viene dall’America: «A San Francisco esiste qualcosa di simile che valuta però solo la distanza dai servizi, è diventato uno standard e avere un punteggio massimo può alzare del 30 percento il valore di un immobile». Angela e Leonardo con la loro Studiomapp sono tra gli assegnatari degli spazi nel coworking Cresco del Comune di Ravenna in via Sant’Agata. Il prototipo elaborato riguarda solo la loro città ed è consultabile al sito www.qirate.com: «Abbiamo dei contatti con una esperta di pianificazione territoriale perché vogliamo raffinare l’algoritmo per trattare l’area intorno all’indirizzo scelto come un ecosistema valutato scientificamente». Le possibili applicazioni, secondo Angela, sono numerose: non solo l’ipotesi di uno standard per il mercato immobiliare «ma anche un utilità per il turista che deve prenotare un alloggio e può vedere la qualità della zona in cui ha trovato sistemazione». E magari anche uno strumento a servizio della pubblica amministrazione «che potrebbe interessarsi alle zone con Qirate più basso per capire cosa lo abbassa». Anche se i creatori lo immaginano come una griglia per trovare la propria sistemazione migliore: «Ogni persona ha i suoi bisogni, qualcuno preferisce la vicinanza alle vie di comunicazione, qualcuno alle scuole, qualcuno al verde. Impostando le proprie richieste il sistema potrà restituire le soluzioni migliori». A metà 2017 dovrebbe essere concluso il lavoro. (and.a.)
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RAVENNA FUTURA/5
«Il futuro per l’economia Ict del territorio? Fare rete»
Nevio Salimbeni, responsabile del settore Information Communication Technology per Cna A parte qualche eccezione, molto del mondo lavorativo che ruota intorno al cosiddetto settore Ict (Information Communication Technology) è “catalogabile” come artigianato digitale. Non a caso Cna è tra i sindacati di impresa che ne associa di più: 265 imprese (tra cui molte sono quelle individuali) oltre a più di un centinaio di cosiddette “partite Iva”, ossia liberi professionisti. Un mondo in continuo mutamento dove gli osservatori raccontano di aziende che faticano a crescere e restare sul mercato, dove non sono mancate vere e proprie “polverizzazioni”. Il responsabile per Cna è Nevio Salimbeni che ci spiega: «È un settore che ha vissuto una fase di crisi e ora però sta vedendo segnali positivi: fa numeri economicamente interessanti, ma è difficile da descrivere con esattezza perché è in continuo mutamento. Ciò a cui abbiamo assistito in questi anni è una continua rimodulazione delle aziende, scioglimenti, riduzioni, tanti che si sono messi in proprio per ridurre i costi. Si tratta di un settore dove fondamentali sono le competenze del singolo e le specializzazioni, ma dove purtroppo il mercato, almeno qui, è ancora vittima dell’idea che l’informatica si possa anche gestire con un “fai da te”, magari con l’aiuto dell’amico e del cugino. Per questo come Cna abbiamo lavorato molto sull’alfabetizzazione informatica delle
APPUNTAMENTO E LE GGD TORNANO A NOVEMBRE
CON UN INCONTRO SUL SELF PUBLISHING
È attivo a Ravenna da oltre un anno il gruppo delle Geek Girls Dinner fondato da Sara Baraccani, graphic designer e social media manager, Valentina Crociani, giornalista, Marianna Panebarco, imprenditrice nel settore media, Silvia Versari, copywriter: quattro ragazze che hanno poi deciso di creare occasioni di confronto dedicate a donne curiose e con la voglia di scambiare le proprie conoscenze proprio nei temi che hanno a che fare con l’Information Technology. Il prossimo appuntamento è in programma per il 18 novembre con Anna Busa, una fisica prestata al marketing, sul tema del self-publishing (ossia l’autopubblicazione) per i ricordi personali, il libro di ricette o il romanzo nel cassetto. Luogo da definire, info: ggddravenna@gmail.com.
imprese non del settore per cui tuttavia la digitalizzazione è fondamentale. Per le imprese del settore stiamo lavorando e incentivando il più possibile l’idea di rete, proprio per sopperire alla mancanza di grandi aziende strutturate, e troppo costose. Oggi diverse competenze devono unirsi in una rete per offrire al mercato un servizio completo e complesso di cui c’è bisogno». E che, però, par di capire, deve rimanere a costi molto bassi e quindi non permette lo sviluppo di aziende di dimensioni maggiori. «Purtroppo i margini sono sempre più ridotti, per questo la rete di imprese è uno strumento valido; non possiamo limitarci a dire alle aziende che devono crescere, ci vuole una cultura d’impresa più aperta e dinamica dove la collaborazione sia di casa. Senza contare che anche in questo settore scontiamo la provincia, e che non siamo riusciti a trattenere qui tanti talenti, perché manca il tessuto in cui crescere». Aiuti dalle istituzioni? «In quasi tutti i bandi c’è anche una voce che parla di digitalizzazione, ma al momento non ce ne sono aperti di specifici. Eppure ne servirebbero, per incentivare le reti anche tra piccole aziende, e anche per grandi infrastrutture più aggiornate e veloci per la trasmissione dati perché scontiamo un grave ritardo come Paese: spesso le aziende devono sostenere questi importanti costi in proprio per poter competere globalmente». E a livello locale, una smart city cosa dovrebbe fare per le aziende dell’Ict del territorio? «Intanto sarebbe bene capire cosa si intende esattamente per smart city, una riflessione che vada oltre i semafori sincronizzati e si occupi delle connessioni sociali di una comunità. Intanto, di concreto ma non trascurabile, ci potrebbe essere un coordinamento maggiore dei progetti di continuità scuola-lavoro e di formazione per le startup perché queste aziende Ict sono tra le più consapevoli del valore della formazione». (fe. an.)
RAVENNA FUTURA/6
Primo semestre positivo per il bilancio di Itway Se c’è un’eccellenza che Ravenna può sicuramente vantare nel settore Ict (Information Communication Technology) è la società Itway, società quotata in borsa e a capo del Gruppo leader nella progettazione, produzione e distribuzione a valore aggiunto di soluzioni e tecnologie per l’e-business guidata da Andrea Farina. A fine settembre il cda ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno scorso con segni positivi importanti. I ricavi consolidati sono pari a circa 41 milioni di Euro, in aumento dell’1,4% rispetto ai 40,4 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2015, un risultato operativo lordo (Ebitda) pari a oltre 1 milione di euro contro gli 845 mila dell’anno prima, un risultato opoperativo (Ebit) assestato a 816mila rispetto ai 638mila dell’esercizio precedente, risultato ante imposte da attività ricorrenti pari ad un valore negativo di 115 mila Euro, in miglioramento rispetto ai -281 mila Euro registrati nello stesso periodo del 2015, e un risultato netto negativo per 648 mila Euro che include 390 mila Euro di oneri non ricorrenti contro il risultato negativo di 440 mila Euro registrato nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente che includeva 126 mila Euro di oneri non ricorrenti. «In questo quadro macroeconomico e di mercato in sia pur timido miglioramento – commentano dall’azienda – l’aver mantenuto o incrementato quote di mercato nei bui anni passati, potrebbe ora giocare a favore del Gruppo, soprattutto sui mercati internazionali».
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ECONOMIA
L’INCONTRO
I vertici Eni a Ravenna: «Nuovi investimenti e garanzie per piattaforme e polo chimico» Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ha ricevuto in municipio i vertici dell'Eni, l'amministratore delegato Claudio Descalzi e la presidente Emma Marcegaglia. Un incontro tenuto segreto fino all’ultimo, di oggettiva rilevanza, definito dal Primo cittadino «molto positivo» e anche dall'alto valore simbolico, per partire con un'altro piede nel rapporto tra Comune e azienda, dopo alcuni anni difficili, ha detto De Pascale. Al centro della riunione (della durata di circa un’ora) naturalmente la questione del petrolchimico di Ravenna, con i vertici di Eni che hanno rassicurato il sindaco sul futuro della Versalis, società del gruppo con sede in città al centro delle cronache nazionali nei mesi scorsi per la trattativa di vendita a un fondo americano che aveva messo in agitazione lavoratori e sindacati del comparto. Trattativa come noto saltata, senza però tranquillizzare del tutto gli addetti ai lavori. «Ci hanno comunicato e confermato invece il cambio di strategia da parte di Eni per quanto riguarda la chimica, tornata alla diretta dipendenza dell'azienda, che esclude qualsiasi ipotesi di disinvestimento nel settore», rivela soddisfatto De Pascale sottolineando il lavoro di sindacati e comunità (nonché il suo impegno diretto) per un risultato «impensabile solo fino a sei mesi fa». E se il mercato degli elastomeri – caratterizzante il polo ravennate – dovesse riprendersi, in futuro sono annunciati nuovi investimenti. Senza contare il fatto che Eni avrebbe dato disponibilità al sindaco a verificare la possibilità di iniziare nuove attività a Ravenna, linee di produzione non presenti in città, chiedendo al Comune di studiare insieme alcune progettualità. Per quanto riguarda il comparto dell'offshore, in crisi nonostante il risultato favorevole del referendum della scorsa primavera, nel 2017 l'attività nelle piattaforme ravennati riprenderà, con Eni che – assicura De Pascale – ha smentito le voci di azzeramento della produzione per il prossimo anno, annunciando invece investimenti immediati di 30-40 milioni. E prevedendo di poter partire con altre attività di estrazione oltre le 12 miglia (in modo da poter arrivare complessivamente a investire 600 milioni di euro) una volta completati i procedimenti ministeriali «sui quali noi abbiamo preso l'impegno di fare un'azione molto forte sul Governo per sbloccare le autorizzazioni mancanti», ha aggiunto De Pascale. Il sindaco ha anche dichiarato di aver portato di fronte ai vertici nazionali di Eni la proposta – annunciata in campagna elettorale e formalizzata nella scorsa legislatura anche in un ordine del giorno approvato in consiglio comunale – di
N
chiudere anticipatamente le trivellazioni alla piattaforma Angela Angelina, la più vicina alla costa (a soli 2 chilometri dalle spiagge di Lido di Dante) e considerata principale causa di subsidenza dell'area. Da parte di Eni è arrivata una disponibilità a discuterne, sempre nell'ambito dell'ottica dei nuovi investimenti più al largo di cui sopra. «Sarebbe un gesto di attenzione verso il nostro territorio – sottolinea De Pascale – non certo dovuto, visto che la concessione scade nel 2027...». Per ultimo è stato toccato anche il tema delle bonifiche delle aree dismesse di proprietà di Eni, all'ex Sarom e non solo. «Ma di questo discuteremo nelle prossime settimane con Syndial (la società di Eni che
Il sindaco De Pascale in municipio tra l’Ad di Eni Descalzi e la presidente Marcegaglia
si occupa di patrimonio e risanamento ambientale, ndr), a cui Descalzi ha dato mandato di incontrarci per accelerare fortemente il processo di valorizzazione di quelle aree e della loro bonifica, che per il Comune è una priorità assoluta, per restituire alla città terreni che potranno essere poi utilizzati in maniera diversa a seconda anche delle norme urbanistiche che stiamo mettendo a punto». Un incontro importante, ha concluso il sindaco, che confermerebbe – dice De Pascale – «come per Eni, in Italia, dopo Milano ci sia Ravenna...». Luca Manservisi
el 2017 ripartirà l’attività offshore: in ballo 600 milioni Attesa un’accelerazione anche per le bonifiche
L’ANNIVERSARIO
IL CONVEGNO
Snoopy Casa festeggia i 40 anni A Faenza un convegno e l’inaugurazione di alloggi di edilizia sociale
Asppi: «Ci aspettiamo che la nuova giunta faccia qualcosa per il tema casa»
Si svolgeranno a Faenza, in occasione del taglio del nastro di un nuovo intervento di edilizia residenziale sociale, le celebrazioni dei 40 anni di attività della cooperativa Snoopy Casa di Ravenna. L’evento, in programma nella mattinata di sabato 15 ottobre, si aprirà con un incontro dedicato a soci e istituzioni organizzato all’interno della sala Rirò Gemos in via Della Punta 21. «Nel corso del convegno – racconta il presidente Giovanni Dallara – si parlerà della nostra storia ma anche dei processi di cambiamento intervenuti nel campo edilizio e immobiliare, delle prospettive del settore e dell’edilizia sociale». Il programma della giornata si aprirà alle 9.30 con il saluto del presidente Giovanni Dallara e la proiezione di un filmato dedicato al quarantennale. A seguire gli interventi del senatore Stefano Collina, del consigliere regionale Manuela Rontini, dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Faenza Domizio Piroddi, dell’assessore alle Politiche sociali del Comune di Faenza Claudia Gatta e del presidente di Federabitazione Confcooperative Luca Bracci. Le conclusioni saranno affidate a Carlo Dalmonte, presidente, e Andrea Pazzi, direttore di Confcooperative Ravenna. Al termine del convegno si effettuerà il trasferimento in via Cimabue 36 dove verrà inaugurato il nuovo edificio costruito da Snoopy Casa: «Si tratta del terzo intervento di edilizia sociale realizzato dalla nostra cooperativa con i finanziamenti stanziati dal bando Ers 2010 della Regione Emilia Romagna – spiega Dallara –. L’edificio è composto da 16 alloggi dei quali 12 destinati al godimento permanente a canone agevolato e 4 alla proprietà (di cui uno destinato a “baby parking”). Tutte le unità sono già state assegnate. L’edificio costruito dalla Cmcf di Faenza è realizzato secondo le più moderne tecnologie per ottenere un elevato risparmio energetico utilizzando fonti rinnovabili (classe A1)».
I dettagli della variante del regolamento urbanistico edilizio (Rue) del Comune di Ravenna entrata in vigore lo scorso maggio e gli incentivi e le premialità per interventi di qualificazione e sostenibilità degli edifici sono stati due dei tanti temi toccati nel corso della serata organizzata dall’Asppi (Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari) il 6 ottobre nella sala conferenze dell’hotel Nh di Ravenna. Buona la partecipazione del pubblico a dimostrazione dell’interesse verso i temi che ruotano attorno al mondo immobiliare. Asppi ha rilanciato la proposta, più volte presentata ai governi succedutisi negli anni, del “Fascicolo del Fabbricato”: una specie di carta d’identità dell’edificio, dalla nascita, dove elencare tutti gli interventi fatti per capire chi ha fatto cosa e chi ha autorizzato. Un cenno poi alla politica locale. «Con l’ex sindaco Matteucci – commenta Silvio Piraccini, presidente Asppi provinciale –, non siamo andati molto d’accordo, forse perché aveva altre emergenze. Michele de Pascale ci ha assicurato di voler sentire e tenere in considerazione anche la nostra campana, per cui nutriamo grande fiducia che possa fare di più sul tema casa». Presente in sala anche l’architetto Paolo Bolzani, coordinatore per l’ordine degli architetti per la partecipazione ai tavoli di confronto che hanno portato alla stesura della variante e collaboratore della rivista Casa Premium che ha collaborato alla realizzazione della serata: «Prima di tutto va apprezzato il passaggio da tre volumi a due che rappresenta fisicamente una semplificazione importante per chi deve lavorare quotidianamente con questi strumenti che stabiliscono cosa si può fare o non si può fare nel settore». Tra le cose più apprezzate dal professionista c’è la volontà dell’amministrazione pubblica di elaborare uno strumento più flessibile, che possa creare opportunità dove prima non c’erano: «Ad esempio oggi si potrà passare con più facilità da una destinazione residenziale a una commerciale e viceversa».
A sinistra l’edificio di Snoopy Casa che verrà inaugurato a Faenza; a destra la sala dell’hotel NH di Ravenna in occasione del convegno dell’Asppi
LETTORI detti e contraddetti
a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
SU SAN PIETRO IN VINCOLI
DIMENTICATO DALLE ISTITUZIONI San Pietro in Vincoli, paese a 15 km da Ravenna ma equidistante anche da Forlì, si distingue dagli altri paesi facenti parte delle Ville Unite, proprio per la sua numerosa popolazione, di pochissimo inferiore a quella del Comune di Russi. Da sempre il Paese si erge a punto di riferimento proprio per la presenza sul suo territorio di molti dei servizi previsti dalla Legge per il decentramento vomunale [...]. San Pietro in Vincoli è un piccolo microcosmo che si gestisce e autogestisce arrivando addirittura a promuovere iniziative culturali, a provvedere alla manutenzione dei parchi pubblici, a garantire momenti di socialità, il tutto su base completamente volontariale. San Pietro in Vincoli è la più grande realtà del forese Sud ed è anche la più distante dal centro di Ravenna, per questo risente di una grave carenza sia nei servizi erogati dall’amministrazione comunale, sia nel numero delle iniziative quasi inesistente proposte dal Comune. Il forese ha bisogno di attenzione proprio per le problematiche che da sempre, e oggi ancor di più, si verificano in questi territori distanti dai centri sociali e culturali, dove i giovani e gli anziani rappresentano le fasce più deboli e spesso quelle maggiormente sacrificate. San Pietro in vincoli purtroppo sta perdendo anche quei pochi servizi che fino a qualche tempo fa sopravvivevano: i servizi vaccinali per i bambini, un’ulteriore riduzione dei collegamenti pubblici alla città, la riduzione degli interventi di manutenzione del verde a un numero
In bicicletta con @marcopretolani Pubblichiamo qui una foto dal nostro territorio postata su Instagram con l’hashtag #ravenna. Questa è stata scattata da @marcopretolani, in bici, nella campagna ravennate.
inesistente, la pressochè totale assenza di vigilanza da parte della pubblica sicurezza. Nell’ultimo biennio il nostro territorio è stato scenario di furti a più riprese senza che le Forze dell’Ordine riescano a contrastare quella che è diventata una vera e propria piaga sociale. Abbiamo il timore di abbandonare le nostre case alle sgradite visite e proprio questo ci induce a non uscire più tutti insieme ma a lasciare sempre
qualcuno a guardia dell’abitazione. A ciò si aggiunge che gran parte dei servizi li abbiamo presi in carico noi volontari, [...] Quest anno per consentirci un’entrata economica, abbiamo richiesto e ottenuto l’assegnazione dello sfalcio del verde pubblico: un’attività che ci permette di finanziare in parte i numerosi eventi che svolgiamo nel corso dell’anno (sempre in perdita) e l’acquisto di nuovo arredi per le aree verdi, peno-
samente dimenticate dal Comune di Ravenna. Certo è che per ottenere l’assegnazione ci siamo impegnati in un’attività davvero gravosa per le nostre forze, ma l’abbiamo svolta con grande dedizione e risultato. Certamente ci delude molto notare a questo punto che, a fronte di un’attività così significativa e a costo zero per le istituzioni, il Comune ci appesantisce con continue burocrazie da assolvere a volte con uno zelo particolarmente dedicato alla nostra Associazione e ci ha demoralizzato molto il totale abbandono da parte della Camera di Commercio di Ravenna, che recentemente ha rifiutato ogni forma di contributo e sostegno al nostro progetto innovativo di acquisto e realizzazione di un grande parco nel cuore del paese. Gabriele Zoli, presidente comitato cittadino S. P. in Vincoli
LEGALIZZAZIONE CANNABIS/1 BENZONI CONTRO MAESTRI
Il tema della droga non deve essere affrontato con superficialità e sufficienza dai nostri onorevoli, magari facendo vedere la loro preparazione nel rollare una finta canna davanti al Parlamento. Fra i protagonisti uno dei nostri parlamentari di spicco di Ravenna: l'onorevole Maestri. Costui ieri sera nella nota trasmissione Le Iene ha dimostrato di essere un capace rollatore in coerenza con il suo sostegno alla legalizzazione del 'fumo', delle cosidette 'canne'. Un guinness da primati quella rollata dell'onorevole Maestri. Vergogna! Si vuole far diventare legale ciò che non si riesce a governare, anche a discapito della
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salute dei cittadini! Governanti più impegnati ad agevolare la formazione di masse di giovani dalla mente offuscata dal fumo piuttosto che creare nuovi posti di lavoro, creare occupazione, creare loro opportunità per esprimere ciascuno le proprie attitudini. Siamo un paese allo sbaraglio! Gianluca Benzoni, Lista per Ravenna
LEGALIZZAZIONE CANNABIS/2 MAESTRI RISPONDE A BENZONI
Non accetto lezioni di etica da Gianluca Benzoni, né tanto meno velati riferimenti a una mia asserita capacità di “rollare canne” perché difendo la proposta di legge di legalizzazione della cannabis! Sarebbe come dire che un deputato che propone una legge sulla prostituzione è un magnaccia [...]. Pura follia. Tanto più che se le Iene pubblicassero il filmato integrale della mia performance (lo dico, con leggerezza ed autoironia) si vedrebbe che si è trattato di una sorta di tutorial in cui la iena insegna al deputato inesperto come si rolla una canna (al basilico!). Del resto è proprio così, io non mi sono mai fatto una canna in vita mia [...]: ma il tema non è questo, perché io non siedo in Parlamento a rappresentare me stesso, sono lì per fare le cose che ritengo, in coscienza, utili e buone per il mio paese. Tra queste, senz’altro la legalizzazione (non liberalizzazione, sia chiaro) della cannabis (e non di altre droghe, tanto meno quello pesanti), perché è una misura utile per sottrarre alle mafie il controllo del traffico e togliere guadagni lucrosi alla criminalità. Significa, in pratica più sicurezza per tutti: per i comuni cittadini, che vedrebbero ridursi lo spaccio su strada e per i fumatori di cannabis, che avrebbero tra le mani un prodotto più sicuro e controllato. Lo dice la Procura Nazionale Antimafia [...]. E le entrate cospicue che deriverebbero allo Stato servirebbero proprio per finanziare prevenzione e riduzione del danno in materia di stupefacenti. Onorevole Andrea Maestri
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CULTURA
MUSICA
LIRICA
La trilogia del Festival dedicata all’operetta Tre capolavori “danubiani” in scena al teatro Alighieri di Ravenna per un omaggio anche all’Impero Austroungarico Dopo il grande successo riscosso nelle tre edizioni precedenti, ritorna al teatro Alighieri di Ravenna la “Trilogia d’Autunno” di Ravenna Festival, quest’anno intitolata “Lungo il Danubio. L’operetta come non l’avete mai vista”. La felice formula, che sera dopo sera alterna tre opere sullo stesso palcoscenico, porterà in scena dal 14 al 21 ottobre, in esclusiva nazionale, tre capolavori della Vienna austroungarica, Gräfin Mariza (La Contessa Maritza), Die Fledermaus (Il pipistrello) e Die lustige Witwe (La vedova allegra). La “Trilogia d’Autunno” di quest’anno costituisce un tributo a una forma di teatro musicale, l’operetta, cui si devono capolavori come quelli proposti, firmati dai grandi compositori Emmerich Kálmán, Johann Strauss e Franz Lehár, e portati in scena dai principali teatri ungheresi. Sul palco l’Orchestra Filarmonica Kodály, il coro del Teatro Csokonai e il corpo di ballo del Teatro dell’Operetta di Budapest, che si esibiranno accanto a tre cast che uniscono le voci di spicco della ricca scena ungherese. Si alterneranno sul podio il direttore musicale del Teatro dell’Operetta, László Makláry, e il direttore musicale del Teatro Csokonai, Dániel Somogyi-Tóth, entrambi formatisi alla prestigiosa Accademia musicale Ferenc Liszt. L’intenso trittico “danubiano” vuole anche essere un omaggio alla grande civiltà che fu l’Impero Austroungarico al suo tramonto, e che con Vienna e Budapest si fece culla di uno straordinario fermento culturale. «Abbiamo voluto parlare di un mondo senza confini, vicino all’utopia, dove più tradizioni coesistevano insieme – spiega il direttore artistico del festival Franco Masotti – e abbiamo scelto di farlo attraverso un genere, “l’operetta”, che fonde alla perfezione teatro, musica e danza di altissimo livello, e costituisce l’illustre progenitore del musical di Broadway e del West End». A inaugurare la trilogia venerdì 14 ottobre (con replica martedì 18) sarà la Gräfin Mariza di Kálmán, che andò in scena per la prima volta nel 1924, riscuotendo però maggior successo nel secondo dopoguerra; le vicende della ricca Contessa Maritza assediata dai pretendenti hanno come sfondo un possedimento tra Ungheria e Bulgaria, e si dipanano sulle note popolari di musica magiara e zigana, in primo luogo la csárda. Segue sabato 15 ottobre (con repliche mercoledì 19 e venerdì 21) Die Fledermaus, di Johann Strauss. Tratto dalla commedia Le réveillon di Meilhac e Halévy e rappresentato la domenica di Pasqua del 1874, Il pipistrello racconta i tentativi del notaio Falke di vendicare una burla degli amici, che lo hanno costretto a vagare per la città ubriaco e travestito da pipistrello. La musica del valzer, della csárda e della polka mantengono alta la tensione dello spettatore, coinvolgendolo in un funambolico e intricato gioco delle parti. La trilogia si chiude con il capolavoro Die lustige Witwe, in scena domenica 16 ottobre (con repliche lunedì 17 e giovedì 20). «Questa non è musica!» furono le parole con cui il direttore del teatro An der Wien accolse La vedova allegra dopo il debutto il 30 dicembre 1902: Lehár volle incidere la frase sulla medaglia che ne celebrava la duecentesima replica. L’opera si svolge a Parigi, e ha per protagonista Hanna Glawari, una ricca vedova del Pontevedro – nome che cela a malapena il Montenegro – i cui connazionali vorrebbero far risposare in patria per evitare il trasferimento all’estero del patrimonio. Ci riusciranno al termine di una partitura in gran parte in tre quarti, il tempo del valzer, grazie ad una vecchia fiamma, Danilo, omonimo del figlio di Nicola I re del Montenegro – ulteriore dettaglio che ha dato luogo a interpretazioni irredentiste dell'opera. Maggiori informazioni sul sito www.ravennafestival.org, oppure alla biglietteria del teatro Alighieri in via Mariani 2 (tel. 0544 249244). L’approfondimento sulla parte enogastronomica della rassegna a pagina 24. Simona Guandalini
Uno scatto da “Il pipistrello”
CLASSICA IL TRIO MADERNA
E IL PIANISTA
PIERO GATTO
PER I
GIOVANI
DELLA
MARIANI
Prosegue alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna la rassegna “Giovani in Musica” curata dall’Associazione Angelo Mariani (concerti alle ore 17). Giovedì 13 ottobre sarà la volta del Trio Maderna, formato dal violino Teresa Dereviziis, dal violoncello Anna Moretti, entrambe allieve del Conservatorio di Cesena, e dal pianista Daniele Paolillo, attualmente impegnato nel perfezionamento coi maestri Enrico Pace e Riccardo Risaliti all’Accademia Pianistica di Imola. Il programma prevede una scelta di Trii: Hob. XV:25 “Gypsy”di Haydn, K 548 di Mozart e n. 1 op. 70 di Beethoven. Lunedì 17 ottobre a prendere posto al pianoforte sarà il pianista Piero Gatto, allievo dall’età di quindici anni dei Maestri Leonid Margarius e Anna Kravtchenko sempre alla prestigiosa Accademia di Imola. Tra i diversi premi conseguiti, spiccano le vittorie del primo premio al Concorso Città di Cantù nel 2006 (che da ben quindici anni non veniva assegnato ad un italiano) e al Concorso Rospigliosi di Lamporecchio nel 2008. Alla Sala Corelli si cimenterà nell’esecuzione della Sonata in re maggiore op. 10 n. 3 di Beethoven, della Sonata K. 310 di Mozart e della Sonata in mi bemolle maggiore Hob. XVI: 52 di Haydn.
L’ENSEMBLE LIRA CELESTE
E IL
SEICENTO
ITALIANO PER I
CONCERTI
DELL’ACCADEMIA
Il penultimo appuntamento della rassegna “Concerti dell’Accademia” di Accademia Bizantina sarà affidato il 16 ottobre (alle 11 alla sala Corelli del teatro Alighieri) all'ensemble Lira Celeste che presenterà sonate, toccate diminuzioni e improvvisazioni del Seicento Italiano con musiche di Castello, Fontana, Rognoni, Dalla Casa.
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CULTURA CONTEMPORANEA
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MUSICA
ROCK/1
ELETTRONICA
I COMANECI E VINCENZO VASI AL CISIM DI LIDO ADRIANO
“Erf” al via a Faenza con il pianista Moll e il flautista Formisano Si inaugura il 20 ottobre la quinta edizione di “Erf & Masini Musica”, la stagione di concerti organizzata dall’associazione Emilia Romagna Festival insieme al Comune di Faenza e alla Scuola Comunale di Musica G. Sarti di Faenza. Dal 20 ottobre al 16 novembre, sei appuntamenti all’insegna della contemporaneità e di suggestioni oniriche, Il sound di Bristol al Club Adriatico in alternanza tra il teatro Masini e il Ridotto dello stesso, a cui si aggiunge La stagione 2016-2017 di Club Adriatico apre – sabato 15 l’unicum del Museo delle Ceramiche, ottobre all’Almagià di Ravenna dalle 23 – con i volti nuovi con la consueta direzione artistica a del suono di Bristol. In consolle Batu e Lurka (nella foto), per cura di Massimo Mercelli e Donato un dj-set condiviso tra techno Uk, house e dub, e con un live D’Antonio. dub mix Chris Ebdon, membro del seminale collettivo Young Si parte il 20 ottobre con un viagEcho, di culto tra i puristi della dubstep, all’Almagià con il gio dai sapori francesi proposto dal suo progetto solista Ishan Sound. flautista Davide Formisano, sicuramente tra i migliori flautisti italiani, e tra ONCERTO-SPETTACOLO ETAL i più importanti della scena internazionale, DA DE ANDRÉ A LUCIO DALLA TORNANO I LIVE AL ROCK PLANET accompagnato al pia“I N PUNTA DI NOTE” A BAGNACAVALLO CON I FLESHGOD APOCALYPSE noforte dall’americano Phillip Moll. Nell’ambito dell’Emilia Romagna Festival “in Winter” Sabato 15 ottobre riapre il Rock Planet di Si tratta di un conmercoledì 19 ottobre alle 21 al teatro Goldoni di Pinarella di Cervia con il concerto di una delle certo che richiama in Bagnacavallo “In punta di note” il nuovo spettacolo a migliori metal band nate in Italia nel nuovo parte il loro cd registracura dell’ensemble formato dalla cantante Elisa Ridolfi, millennio, con numerosi tour internazionali to assieme, “Portrait”, e dal pianista Andres Langer, dal sax (soprano e baritono) di all’attivo, scelta dagli Epica come special che darà anche l’occaMassimo Valentini e dal basso di Mattia Moretti. In proguest per il loro prossimo tour americano. Si sione di ascoltare comgramma un ampio viaggio: dai classici di Fabrizio De tratta dei romani Fleshgod Apocalypse che positori non sufficienteAndrè fino ai brani più raffinati di Lucio Dalla, passando porteranno sul palco i brani del nuovo album mente frequentati in per il Quartetto Cetra. uscito a inizio 2016, tra musica sinfonica e Italia quali Henri Biglietti da 10 a 17 euro. Prenotazioni telefoniche allo metal. In apertura i bolognesi The Burning Dutilleux oppure Frank 0542 25747. Dogma e i marchigiani Hand Grenades. Martin.
C
M
CLASSICA
Venerdì 14 ottobre dalle 21.30 al Cisim di Lido Adriano continua la rassegna dedicata alla scena italiana underground. Sul palco saliranno Vincenzo Vasi – virtuoso del Moog theremin noto anche per la sua collaborazione con Vinicio Capossela – e i Comaneci, duo di folk-rock (vagamente sperimentale) composto dal chitarrista Glauco Salvo e dalla cantante ravennate Francesca Amati (nella foto).
ROCK/2
Il Bronson riparte a tutto heavy In attesa dell’apertura ufficiale del sabato, parte la stagione del Bronson di Madonna dell’Albero con due appuntamenti live al giovedì all’insegna del rock psichedelico più pesante. Si parte il 13 ottobre con i texani Duel, quartetto doom/heavy formato da Tom Frank (chitarra, voce) e Shaun Avants (basso, voce) degli Scorpion Child. In apertura, da Eindhoven, la carica dei Komatsu, tra sludge, stoner e metal. Il 20 ottobre sarà invece la volta degli americani Mos Generator (nella foto), il cui suono è figlio dei grandi maestri heavy stoner, con uno sguardo alla psichedelia hard rock dei 70’s e al doom degli albori. In apertura ancora un gruppo olandese, i Black Bone – power trio hard rock di Amsterdam – e i cesenati Pater Nembrot, che presenteranno il nuovo album “Nusun”.
ROCK/3
INTRATTENIMENTO
JARRED, THE CAVEMAN ALL’AURORA
AL PASSATELLI TRA BATTISTI
Venerdì 14 ottobre alle 21.30 ripartono i concerti al circolo Aurora di Ravenna. L’appuntamento è con i santarcangiolesi Jarred, The Caveman e il loro folk-rock ispirato dal suono americano.
JAZZ MONICA GIORGETTI
Si alza il sipario al Comunale di Russi con l’AdM Soundscape La nuova stagione del teatro Comunale di Russi parte martedì 18 ottobre alle 20.45 con l’esibizione dell’AdM Soundscape, ensemble composto da giovani e selezionati musicisti già avviati alla carriera concertistica, nato come “strumento musicale” delle attività di formazione degli Amici della Musica di Modena.
INCONTRI MUSICALI VIDEO E STORIE SUI PINK FLOYD CON PRINCIPATO ALL’OSTERIA DEL TEMPO PERSO Primo appuntamento, domenica 16 ottobre, al ristorante Osteria del Tempo Perso di Ravenna (via Gamba) con la rassegna curata dal noto giornalista musicale Maurizio Principato. L’appuntamento (dalle 17.30 a ingresso gratuito ma con consumazione) è con un approfondimento sui Pink Floyd: storie, aneddoti e video del periodo di maggiore creatività della band inglese. Da Meddle del '71 a The dark side of the moon del '73 fino a Wish you were here del '75. Durante l’incontro verrà servito un aperitivo.
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AL
MARIANI
Definita una tra le più promettenti giovani voci del panorama jazz italiano, venerdì 14 ottobre alle 21.30 al Mariani di Ravenna Monica Giorgetti esplorerà insieme alle sonorità acustiche del pianoforte di Alessandro Altarocca, il linguaggio universale del jazz americano, dell'improvvisazione e dei temi. Il repertorio celebra alcuni dei più importanti compositori americani del XX secolo come Ellington e Gershwin.
E IL COUNTRY AMERICANO
Proseguono le serate “after dinner” del giovedì sera all’Osteria Passatelli del Mariani di Ravenna. Il 13 ottobre l’omaggio a grandi autori italiani (da Battisti a Fossati, da Conte a Dalla) dei ravennati Grey Cats; il 20 invece appuntamento in collaborazione con il festival rock’n’roll Moondogs con i bolognesi Strings O’Garden tra bluegrass, country e folk.
ELEONORA MAZZOTTI AL CAFFÈ LETTERARIO
MIDDELHOFF-MORGANTI-MENCI A FAENZA Mercoledì 19 ottobre allo Zingarò di Faenza prosegue la storica rassegna con il trio composto da Barend Middelhoff, Massimo Morganti e Nico Menci. A costituire la base di questo inedito trio il suono caldo del sax tenore del noto musicista olandese e del trombone, in combinazione con il suono più percussivo del piano, tra composizioni originali e arrangiamenti “avventurosi”.
Venerdì 14 ottobre alle 21 al Caffè Letterario di via Diaz, a Ravenna, concerto della cantante ravennate Eleonora Mazzotti. Accompagnata al piano da Luca Zabbini, si esibirà in un ricco repertorio soul e r'n'b, alternandolo ai suoi brani.
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TEATRO • ARTE
CULTURA
IN SCENA
Workshop e spettacolo Il crowdfunding secondo i Fanny
Dopo la prima nazionale a Roma all’interno del festival Teatri di Vetro di To be or not to be Roger Bernat, conferenza spettacolo sull’Amleto di Shakespeare, i Fanny & Alexander tornano nella loro Ravenna per un laboratorio teatrale e uno spettacolo ancora mai visto in città che sarà anche un’anticipazione del festival Fèsta organizzato dalla cooperativa E di cui Fanny fa parte (vedi box). Nel dettaglio il 15 (dalle 14.30 alle 19) e il 16 ottobre (dalle 10.30 alle 19) la compagnia ravennate organizza appunto il workshop “Siamo uomini o azionisti?” con la prova generale il 20. Il laboratorio, aperto a professionisti e non, è finalizzato alla messa in scena dello spettacolo We need money! (all’Almagià il 21 e 22 ottobre) e si svolgerà in due giorni di lavoro ad Ardis Hall e a seguire alle Artificerie Almagià. Il lavoro è incentrato sulla composizione della scena finale dello spettacolo, attraverso il dispositivo dell’eterodirezione, strumento di ricerca utilizzato dalla compagnia negli ultimi anni, e della partitura scenica di un gruppo di attori che ricopriranno il ruolo di una fascia di pubblico detta “gli azionisti”. «L’eterodirezione – spiegano dai Fanny – è un dispositivo che mette l’attore in condizione di costruire il suo lavoro sulla scena a partire da input gestuali e testuali che gli vengono forniti dall’esterno in diretta». Lo spettacolo vero e proprio, che ha debuttato a Milano lo scorso giugno, ha per tema un’assurda riunione in cui si discute sul denaro e sullo stato dell’arte a partire da una paradossale forma di crowdfunding. Ideato da Luigi De Angelis (che ne cura anche la regia) e Chiara Lagani (che ne cura la drammaturgia), lo spettacolo vedrà in scena la stessa Lagani, con Consuelo Battiston e Marco Cavalcoli (info e iscrizioni 338 3237507 e info@fannyalexander.org).
IL FESTIVAL Ancora contemporaneo tra mostre e performance nella settimana faentina
MUSICA&VISUAL HEAD OF WANTASTIQUET AL PLANETARIO Nuovo appuntamento tra musica elettronica e performance con Paradoxes al Planetario di Ravenna: domenica 16 ottobre alle 21.30 l’ospite sarà Head of Wantastiquet (il musicista statunitense ora residente a Berlino Paul LaBrecque) con la sua performance: “The Moon is not a Hologram”, un lavoro ispirato agli esperimenti minimalisti di John Cale ma anche alle immagini di Andrew Wyeth e Caspar Friedrich e al cinema di Kenneth Anger. A sinistra: Chiara Lagani in scena per We need Money A destra: Un’opera di Valentina d’Accardi
NEL DETTAGLIO ANTEPRIMA DI FÈSTA, DOVE ANDRANNO IN SCENA I LAVORI DELLA COOPERATIVA E Il workshop e lo spettacolo di Fanny & Alexander We need money! sarà anche il prologo del festival Festa organizzato dalla cooperativa E, realtà di cui i Fanny fanno parte con Menoventi e gruppo nanou, tutte impegnate in questo mese in una serie di attività soprattutto fuori Ravenna. Al festival Teatri di Vetro di Roma, oltre al debutto dei Fanny, il 9 ha debuttato anche gruppo nanou con il nuovo spettacolo Senza titolo per uno sconosciuto, con l’ideazione di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci e il suono di Roberto Rettura. Mentre la compagnia Menoventi è al momento impegnata in una residenza a Metz, in Francia, assieme alla compagnia francese Pardes Rimonim, per il progetto Survivre. Al ritorno dalla Francia, Menoventi sarà impegnata in una tournée italiana che tocca Milano, Cagliari, Matera. Parte di questi lavori saranno visibili a Ravenna appunto durante Fésta, compreso To be or not to be Roger Bernat. Inoltre in collaborazione con l’associazione Ubu per Franco Quadri, all’interno di Fèsta, sarà organizzato un workshop per operatori teatrali, aperto a tutti, tenuto da Frie Leysen, storica direttrice artistica del Kunstenfestivaldesarts di Bruxelles e fondatrice, tra l’altro, del centro artistico deSingel di Anversa. Nel frattempo, in città è ripartito anche Club Adriatico, giunto quest’anno alla sua quarta stagione (vedi pagina 17).
Prosegue a Faenza fino al 16 ottobre la Settimana del Contemporaneo, festival dedicato alla cultura contemporanea al confine tra arti visive, cinema, teatro e danza, organizzato dal Mic di Faenza, Museo Carlo Zauli, Tesco, Isia. In particolare, nella seconda parte della settimana, oltre alle varie mostre già inaugurate e ancora visitabili, in calendario ci sono, il 15 e il 16, le opere di Marco Ceroni, Luca Freschi, Luca Loreti, Alessandro Moroni, Daniele Pulze, Stefano Serretta in sei studi di architettura (A+4 studio, Studio Archigeo, Bartoletti Cicognani, Cooprogetto, Magaze, Angeli e Brucoli Architetti) che, per l’occasione apriranno i loro spazi privati al pubblico. Da Tesco proseguono le serate dedicate alle pratiche trasversali messe in atto da alcuni tra i più attivi e interessanti protagonisti della scena contemporanea: il 13 ottobre viene presentata in anteprima la edizione di WAM! 2017 a cura di Iris, In_Ocula e Menoventi, il 14 ottobre (ore 21) Massimo Carozzi di Zimmer Frei si esibisce nella performance sonora “Safari” e la video installazione “La curva” e il 21 ottobre, infine, Marco Mazzoni propone l’azione installazione “It’s better to, It’s better not to”. L'idea espositiva, a cura di Marco Samorè e Filippo Tappi, è quella di mantenere traccia di quanto avviene durante ogni serata con una produzione a stampa che resterà a disposizione del pubblico ogni serata. Il 13 ottobre, al Museo Carlo Zauli, alle 21, la conversazione “Emma Hart in Faenza” porta l’artista in dialogo con Marinella Paderni. Emma Hart, vincitrice del Max Mara Art Prize for Women in collaborazione con Whitechapel Gallery, è ospite al Museo Carlo Zauli, durante il suo programma di residenza al Museo Carlo Zauli fino a dicembre 2016. Il 14 ottobre, alle 18, al Museo Internazionale delle Ceramiche presentazione del libro “Memento” (Postmedia Books, 2016) di Pietro Gaglianò, che indaga il rapporto tra monumento e sfera pubblica nell’arte contemporanea. Infine, il 15 ottobre, alle 19, al Mic di Faenza inaugura “Individui Universali”, mostra di Valentina D'Accardi e Victor Agius, a cura di Irene Biolchini. Il 16 ottobre dalle 22.30 “Party Time” al Fontanone. Info e programma dettagliato: www.kartfaenza.wordpress.com.
CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 13/10 2016
LIBRI • ARTE
GENERE
LA VERNICE
Due anteprime per GialloLuna tra Liberamente e Cappello Due le anteprime del festival GialloLuna NeroNotte quest’anno insieme al Nightmare Film Fest che prenderanno il via il 22 ottobre nel segno di Dylan Dog (il programma sul prossimo numero di R&D) a Ravenna. Sabato 15 ottobre alle 18 l’appuntamenot è alla libreria Liberamente, in viale Alberti, dove sarà ospite la scrittrice Maria Silvia Avanzato per presentare il suo ultimo romanzo Anemone al buio edito da Fazi, intervistata da Vania Rivalta. Martedì 18 ottobre è inoltre previsto, sempre come anteprima del festival, l’incontro all’Albergo Cappello (via IV Novembre) alle 18 di presentazione dell’antologia “Fucsia”, a cura di Gianluca Morozzi, per l’editore ravennate Clown Bianco Edizioni. Interverranno anche alcuni autori. Per chi se lo chiedesse, «Fucsia è un genere, un torbido incrocio fra noir ed erotico che talvolta si spinge fino all’horror» come si legge sulla quarta di copertina del volume.
SETTEMBRE DANTESCO IL
SOMMO
POETA, LA
MISECORDIA E IL VOLO
Sabato 15 ottobre al Centro Dantesco di Largo Firenze (accanto alla Basilica di San Francesco), a Ravenna, dalle 9 dialogo su Dante e la Misericordia in un convegno con Gregorio Vivaldelli (Studio Teologico Accademico di Trento) e Aleksandr Filonenko, Università Statale di Kharkov. Martedì 18 ottobre, invece, a Palazzo Rasponi dalle Teste in piazza Kennedy alle 17.30 la quarta delle Conversazioni Dantesche su “L’alto volo. Tra sciamani, poeti e aviatori” con Giorgio Palumbo, Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Conduce Cristina Chiavari, Università di Bologna. Letture di Silvio Castiglioni.
19
LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di Maria Giovanna Maioli “Per essere poeta – ha scritto Umberto Fiori – bisogna saper cantare...”.
A CASA DI
Inaugura “Al macero” di Michele Papetti Dal 15 ottobre (inaugurazione alle 18) al 5 novembre alla Libreria Dante di Longo, succursale di piazzetta degli Ariani (in centro a Ravenna), è visitabile la mostra “Al Macero”, prima personale di Michele Papetti, artista di Marina di Ravenna che si muove a metà tra la pittura e l'illustrazione. Aperta lunedì, mercoledì e sabato, dalle 15 alle 18.
LA MOSTRA OLTRE
IL DESIGN , MOBILI D ’ARTISTA
Chiude il 19 ottobre la mostra Materea, in cui sono esposti mobili d’arte progettati da Alessandro Galli e dipinti da Manuela Gagliardi, a Il Coccio di via A. Istorico, a Ravenna. Info 0544 34269.
UMBERTO FIORI
Frase per frase, da un argomento all’altro, mi hanno rimesso in mezzo, mi hanno bloccato. Eccolo qui di fronte il vicolo cieco dove sto sempre. Eccomi a casa. Ecco il mio sogno: il sogno del mio errore, della mia pena e del mio pentimento. Sì, sono pronto. “Ma abbandónati un po’. Prova a lasciarti andare”, mi dicono. Occhi bassi, bicchiere in mano, zaino in spalla, rimango in piedi. Abbandonarsi. Va bene. Lasciarsi andare, sì. Ma dove?
AGENDA MARIA GIOVANNA LUINI OSPITE A IL TEMPO RITROVATO
LA GRECIA ANTICA PROTAGONISTA ALLA CAFFÉ LETTERARIO DI LUGO
BELLOSI E BALDINI “IN TOUR” CON IL CALENDARIO DELLE TRADIZIONI
Nuovo ospite della rassegna “Il tempo ritrovato” diretta da Matteo Cavezzali sarà mercoledì 19 ottobre Maria Giovanna Luini, scrittrice e medico, per 15 anni collaboratrice di Umberto Veronesi. Nel suo romanzo La luce che brilla sui tetti (TEA) narra la storia di Lucilla, Andrea e Sauro, che si trovano, si feriscono e si ritrovano, sullo sfondo di un grande ospedale all’avanguardia, dove la speranza e il dolore siedono ogni giorno allo stesso tavolo. L’appuntamento è come sempre a Palazzo Rasponi delle Teste, in piazza Kennedy, a partire dalle 18.30.
Doppio incontro al Caffé letterario di Lugo. Venerdì 14 ottobre l’ospite sarà Mauro Bonazzi, autore de Con gli occhi dei greci (Carocci Editore) per parlare di come gli antichi greci abbiano affrontato i temi più vari dalla felicità all'amore e alla morte, dalla giustizia alla forza, all'amicizia e alla nostalgia, alle 21 all’hotel Ala D’oro. Sabato sera maratona letteraria con la lettura dell’Agamennone di Eschilo (con Enteliachia in via Quarantola 32/1 alle 20.30). Lunedì 17 invece l’ex sindaco Raffaele Cortesi rircorda Goffredo Guerra a un anno della scomparsa (all’Ala d’Oro alle 21).
Venerdì 14 ottobre alle 21 alla Bottega Bertaccini di Faenza in corso Garibaldi e domenica 16 ottobre alle 17.30 alla Feltrinelli di via Diaz a Ravenna, Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi presentano il loro nuovo libro Calendario e tradizioni in Romagna. Baldini e Bellosi ripropongono in questo volume una loro fortunata opera del 1989 ormai introvabile (“Calendario e folklore in Romagna”), con una corposa nuova parte di aggiornamenti, integrazioni e ampliamento di quel testo.
Guardo le due poltrone, loro che parlano, il tavolino, il portacenere pieno. Se anche un giorno riuscissi a lasciarmi cadere arriverei mai lì? (da Poesie Milano 2014)
1986-2014,
Mondadori,
Umberto Fiori è nato nel 1949 a Sarzana e vive a Milano. Negli anni Settanta ha fatto parte del gruppo rock degli Stormy Six. È saggista, poeta e autore di libretti d’opera e testi per canzoni.
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CULTURA
RUBRICHE FULMINI E SAETTE
LETTI PER VOI
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
La voce delle ombre: perfetto romanzo storico di Nevio Galeati *
La fine del racconto (dove abitiamo) - Casalborsetti VISIBILI E INVISIBILI
Il coraggioso e difettoso Indivisibili, il complesso e perfetto Enemy di Francesco Della Torre
Indivisibili (di Edoardo De Angelis, 2016) Periferia di Napoli, Castelvortuno, spiaggia, povertà. Viola e Dasy sono gemelle siamesi attaccate sul fianco, e vengono sfruttate dalla famiglia (allargata agli zii) come fenomeni da baraccone, cantando canzoni improbabili (scritte dal padre) e proponendosi, loro malgrado, come icone di una nuova forma di cattolicesimo, lasciando che chiesa (che ne esce con le ossa rotte), famiglia e boss locali sfruttino la loro condizione e anche le loro doti canore. Il giorno in cui viene loro detto che, volendo, possono separarsi, si scoprono diverse: Dasy pronta a una nuova vita, Viola terrorizzata. E la famiglia cerca di proteggere. Partendo da quello straordinario modello di cinema che è Freaks di Tod Browning (nel caso non si conosca, recuperare), il napoletano De Angelis sposa, almeno inizialmente, l’estetica del concittadino Sorrentino, mischiandola al recente e sottovalutato Reality di Garrone. Ne viene fuori un incipit da restare a bocca aperta, a tasso nullo di originalità ma di un impatto visivo straordinario, merito soprattutto, come nel resto del film, della magnetica interpretazione delle gemelle Fontana, dal talento limpido e che da sole prendono sulle loro spalle il sempre più enorme peso del film per tutta la durata. Già, perché col passare del tempo, soprattutto nella seconda parte, il meccanismo s’inceppa e rischia spesso il corto circuito e cerca parzialmente di ricostruirsi nel finale. Un film certamente coraggioso e ricco di trovate come di difetti che dividerà il pubblico tra chi regge e chi perde, anche volontariamente, il filo del discorso. De Angelis parla un linguaggio senza compromes-
si che a parer mio, quindi, non riesce a compiersi del tutto nonostante le promesse, anche se Indivisibili resta un tentativo coraggioso e difettoso di scrivere qualcosa di diverso nel panorama del cinema italiano. Personalmente, però, preferisco i modelli originali. O, piuttosto, Jeeg Robot. Enemy (di Dennis Villenevue, 2013) Adam è un professore di storia che ha recentemente divorziato e conduce una vita solitaria. Un giorno guardando un film, tra gli attori scopre il suo sosia perfetto e si mette alla ricerca di quest’uomo, che scoprirà essere Anthony, attore di secondo piano, con la moglie incinta. Difficilissimo parlare di Enemy senza svelare una trama contorta il cui significato andrà ben oltre i novanta minuti di film e le più semplici deduzioni; il sempre più talentuoso Villeneuve mette in piedi un meccanismo perfetto, di ispirazione lynchiana, tratto molto liberamente dal romanzo di Saramago L’uomo duplicato. Un film molto personale e intimista che si differenzia dal precedente Prisoners, thriller anche questo ma di stampo più tradizionale e hollywoodiano. Centro della vicenda è un ispirato Jake Gyllenhall, attorno al quale ruotano le fascinose Melanie Laurent e Sarah Gadon (e con partecipazione di Isabella Rossellini), il cui subconscio guiderà azioni e sorti di un personaggio complesso e desideroso di conoscere il suo “doppio”. Ci fermiamo qui per non svelare troppo, ma non si può non lodare l'ingegno, la complessità e la perfetta opera di un regista già grande ma di cui sentiremo presto parlare di nuovo (Blade Runner 2), di grande impatto visivo e pienissimo di spunti per una discussione da cineforum proprio come ai bei tempi. Difficile dire di più, ma mi è piaciuto tanto. Inedito in Italia, sottotitoli disponibili in rete.
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Il caldo è insopportabile a Venezia, d’agosto. Lo è ancor di più nel 1849: sono gli ultimi giorni della repubblica, nata dopo l’insurrezione contro il governo austriaco. La città della laguna è assediata da un anno e un poeta e patriota, Arnaldo Fusinato, racconta quel clima scrivendo: «Il morbo infuria… /il pan ci manca… /Sul ponte sventola/bandiera bianca». Questo il contesto che Paolo Lanzotti ricostruisce alla perfezione nel romanzo La voce delle ombre, Premio Tedeschi 2016, edito da “Il Giallo Mondadori” nel numero di ottobre. Un thriller storico di grande qualità, con dialoghi in molti casi perfetti, personaggi potenti e “giusti”, un plot serrato e preciso. Facciamo un passo indietro, alla partenza della storia: i guai per Daniele Manin non finiscono mai; oltre a tentare di reggere le sorti della rivoluzione e a salvare i propri concittadini da morte sicura, deve anche capire chi abbia ucciso Alvise Scarpa, un quasi anarchico e “irriducibile” (è soprannominato non a caso “fuoco”), sempre in prima linea contro il nemico, contrario a qualsiasi ipotesi di resa. L’uomo simbolo della rivoluzione trova però una soluzione: incarica dell’indagine Teodoro Valier, ex sbirro della polizia asburgica, intelligente e capace, veneziano di nascita, che tutti ritengono una spia del nemico. E Valier indaga, fra furti d’armi dall’arsenale della Repubblica, testimoni reticenti, uomini che dovrebbero aiutarlo e che invece preferirebbero ucciderlo. Teodoro resiste, combatte anche con il fantasma della moglie, morta di parto, insieme alla figlia che le sopravvive solo di tre ore; resiste anche al fascino di una donna preziosa, coinvolta nel mistero del delitto. Fino ad arrivare alla soluzione di tutti gli intrighi, mentre appunto la Serenissima capitola e alza la bandiera bianca. Raccontata in prima persona da Teodoro Valier, la storia funziona davvero bene, le diverse tracce indicate da Lanzotti filano senza incepparsi mai e la conclusione appare inevitabile. E i riferimenti agli eventi storici, come l’assalto al Palazzo Querini Stampalia, sono degni di un saggio storico; scritto con freschezza e grande attenzione allo stile. Resta un rammarico: a eccezione che non si creino “prequel”, le possibilità di far diventare seriale Teodoro Valier non sembrano molte. In realtà le domande sospese sono molte: dove va dopo la resa di Venezia? Riesce a elaborare il lutto per la morte della moglie? Il fatto che sia scattata questa curiosità vuol dire che il romanzo è riuscito nel proprio intento: affascinare il lettore. L’auspicio è che Paolo Lanzotti possa continuare a farlo. *direttore di GialloLuna NeroNotte
Sabato 15 ottobre, ore 17:30 “Ravenna per Dante”
Amalia Persico: A caccia di Dante tra le stelle (attività adatta a bambini a partire da 8 anni, ingresso libero)
La Divina avventura: il fantastico viaggio di Dante letture per bambine e bambini della primaria a cura di "Nati per Leggere"
3 ottobre Domenicrea102:3 0 o NE OSSERVAZIO DEL SOLE IO AL TELESCOP , gresso libero Planetario - Inmettendo cielo per
Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia
BIBLIOTECA TEMATICA!
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
RAVENNA &DINTORNI 13/10 2016
21 Programmazione dei film in sala
CINEMACITY Ravenna
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano
Royal Opera House: Così fan tutte
Un padre una figlia
di Jan Philipp Gloger lun.: p.u. 19.30
di Cristian Mungiu sab. e dom..: p.u. 21
I babysitter
CINEMA GULLIVER Alfonsine
di Giovanni Bognetti mer.: 17.45-20.25-22.40
Inferno
di Ron Howard fer. e sab.: 17.30-18-20.10-20.25-22.40-22.55; dom.: 15.20-17.25-17.55-20.10-20.2522.40-22.55
di André Téchiné
Mike & Dave Un matrimonio da sballo
(2016) Il regista francese esplora in profondità il tema degli adolescenti travolti da emozioni che ancora non conoscono: la solitudine, la paura, l'attrazione. E la scoperta della propria sessualità. In concorso al 66° Festival del Cinema di Berlino
di Jake Szymanski fer. e sab.: 17.40-20.20-22.40; dom.: 15.20-17.40-20.20-22.40
Bad Moms Mamme molto cattive
Banksy Does New York
DA GIOVEDÌ 13 A MERCOLEDÌ 19 OTTOBRE
di Chris Moukarbel
gio 13 - ven 14: 21.15 • sab 15: 19.00 - 21.15 dom 16: 17.00 -19,00 - 21.15 • lun 17 - mar 18 - mer 19: 21.15
TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!
Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 216077
di Jon Lucas, Scott Moore fer. e sab.: 17.35-18-20.35-22.45; dom.: 15.20-15.50-17.35-18-20.35-22.45
CINEMA ASTORIA Ravenna
CINEDREAM Faenza
di Daniel Alfredson fer., sab. e dom.: 20.25-22.40
di Ron Howard fer. (escluso lun.) e sab.: p.u. 21; dom.: 17.50-21
Qualcosa di nuovo
Lettere da Berlino
di Ron Howard fer.: 20.20-21-22.40; sab. e dom.: 15.20-15.50-17.50-18.20-20.2021-22.40
Go with me
di Cristina Comencini fer. e sab.: 17.40-20.20-22.40; dom.: 15.30-17.40-20.20-22.40
Pets Vita da animali
di Chris Renaud, Yarrow Cheney gio., ven., sab. e mar.: 17.20-17.40-18.1020.20-20.40-22.30-22.45; dom.: 15.20-15.40-16.05-17.40-18.10-20.2020.40-22.30-22.45; lun. e mer.: 17.40-18.10-20.20-20.4022.30-22.45
Deepwater Inferno sull’oceano
Inferno
di Vincent Perez fer. (escluso lun.) e sab.: p.u. 20.50; dom.: 17.50-20.50
Neruda
di Pablo Larrain fer. (escluso lun.) e sab.: p.u. 21.05; dom.: 18-21.05
Qualcosa di nuovo
di Cristina Comencini fer. (escluso lun.) e sab.: p.u. 20.50; dom.: 17.55-20.50
Rara Una strana famiglia
di Peter Berg fer. e sab.: 20.30-22.45; dom.: 15.30-20.30-22.45
di Pepa San Martín fer. (escluso lun.) e sab.: p.u. 21.05; dom.: 18-21.05
Mine
Vado a scuola Il grande giorno
di Fabio Guaglione, Fabio Resinaro fer. e sab.: 17.45-20.25-22.40; dom.: 15.30-17.45-20.25-22.40
La verità sta in cielo
di Roberto Faenza fer. e sab.: 17.45-20.25-22.35; dom.: 15.35-17.45-20.25-22.35
Alla ricerca di Dory
di Andrew Stanton, Angus MacLane Proiezione in 2D fer. e sab.: p.u. 17.45; dom.: 15.20-17.45
Bridget Jones’s Baby
di Sharon Maguire fer. (escluso lun. e mer.) e sab.: p.u. 20.20; dom.: 17.35-20.20
Al posto tuo
di Max Croci fer., sab. e dom.: p.u. 22.45
CINEMA MARIANI Ravenna
di Pascal Plisson fer. (escluso lun.) e sab.: p.u. 20.45; dom.: 18.05-20.45
Caffè
di Cristiano Bortone gio., ven., sab. e mar.: p.u. 21; dom.: 18-21
Il missionario
di Marcelo Torcida mar. e mer.: p.u. 20.45
Cafè Society
di Woody Allen gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21.10; dom.: 18.05-21.10
CINEMA ITALIA Faenza Inferno
Il drago invisibile
di André Téchiné fer.: p.u. 21.15; sab.: 19-21.15; dom.: 17-19-21.15
di David Lowery sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
Il drago invisibile
di Andrea Di Stefano mer.: p.u. 21.15 (rassegna “Il cinema ritrovato”)
CINEMA JOLLY Ravenna
Il sogno di Francesco
di Renaud Fely, Arnaud Louvet fer.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21
Bad Moms Mamme molto cattive di Jon Lucas, Scott Moore fer.: 20.25-22.40; sab. e dom.: 15.45-18-20.25-22.40
Qualcosa di nuovo di Cristina Comencini fer.: 20.30-22.40; sab. e dom.: 15.30-17.45-20.30-22.40
I babysitter di Giovanni Bognetti mer.: 20.40-22.45
Pets Vita da animali di Chris Renaud, Yarrow Cheney fer. (escluso mer.): 20.30-21-22.40; sab. e dom.: 15-15.30-16.10-17-18.15-1920.30-21-22.40; mer.: 20.30-22.40
Deepwater Inferno sull’oceano di Peter Berg fer. (escluso mer.), sab. e dom.: p.u. 22.50
Mine di Fabio Guaglione, Fabio Resinaro fer. (escluso mar.), sab. e dom.: 20.30-22.45
La verità sta in cielo di Roberto Faenza sab. e dom.: p.u. 17.40
Cafè Society di Woody Allen mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)
Bridget Jones’s Baby di Sharon Maguire fer. (escluso mer.), sab. e dom.: 20.20-22.45
Alla ricerca di Dory di Andrew Stanton, Angus MacLane Proiezione in 2D sab. e dom.: 15.30-17.40
Racconto d’inverno di Rob Ashford e Kenneth Branagh mer.: p.u. 21
CINEMA EUROPA Faenza
gio.: p.u. 21
Cafè Society di Woody Allen ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
CINEMA MODERNO Castel Bolognese
L’effetto acquatico Un colpo di fuline a prima svista di Sólveig Anspach gio.: p.u. 21
Omaggio a Bud Spencer ...Altrimenti ci arrabbiamo!
Il sogno di Francesco di Renaud Fely, Arnaud Louvet gio.: p.u. 21
Neruda
di Marcello Fondato ven.: p.u. 21 (ingresso offerta libera, dalle ore 19 cena a tema)
Alla ricerca di Dory
di Pablo Larrain ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21
CINEMA SAN ROCCO Lugo
di Andrew Stanton, Angus MacLane sab.: p.u. 21; dom.: 14.30-16.45-21
Frantz
CINEMA SARTI Cervia
di François Ozon ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21
di Max Croci sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
Al posto tuo
ARTE TEATRO SOCJALE
INFOPROM
A Piangipane il laboratorio di recitazione con l’attrice Alessandra Frabetti
di Ron Howard gio., ven., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-19-21.15
Quando hai 17 anni
di David Lowery sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
Inferno
Cinema Mariani - Ravenna
www.cinemamarianiravenna.com
Escobar
CINEMA SARTI Faenza
Qualcosa di nuovo
di Cristina Comencini gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven.: 20.45-22.30; sab.: 18.30-20.45-22.30; dom.: 16.30-18.30-21.15
L’Associazione culturale Arte Teatro Socjale di Piangipane organizza il nuovo corso di teatro condotto da Alessandra Frabetti, attrice e insegnante di recitazione, colonna portante del teatro italiano e considerata la miglior insegnante italiana. Il laboratorio di recitazione – livello avanzato è realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Socjale Piangipane e si rivolge a ragazzi e adulti dai 18 anni. Il corso si terrà dal 9 novembre al 31 maggio, il mercoledi dalle ore 19 alle 22 per 60 ore di lezione (calendario su www.arteteatrosocjale.com) e si concluderà con un evento finale al Teatro Socjale di Piangipane. ARTETEATROSOCJALE Associazione culturale sede: locali adiacenti il Teatro Socjale, via Piangipane 155 - Piangipane (Ra) tel. 347 3300184 - mail: arteteatrosocjale@gmail.com - Pagina Fb: arteteatrosocjale.com sito web: www.arteteatrosocjale.com
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410
Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà, tel. 320 8381863 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5
RAVENNA &DINTORNI 13/10 2016
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MONDOVINO
di Fabio Magnani Giornalista, selezionatore vini con collaborazioni nazionali e internazionali. Consulente di importatori, piattaforme commerciali, ristorazione e aziende vinicole
PIEMONTE
Il Barbaresco? Una prima scelta Il riscatto di un vino “femminile” a cui è stato a lungo preferito il più austero Barolo È indubbio che oramai il Barbaresco a ragion veduta, vista la qualità di produzione, comincia a brillare tra le stelle del vino italiano. Nell’ultimo periodo, infatti, questo vino insieme al Piemonte, la regione che gli dà i natali, sta catturando l’attenzione di molti operatori e appassionati. Forse che molti cominciano a disilludersi del Barolo? Sta di fatto che se in passato cercavano il Barbaresco solo dopo che le cantine avevano finito il Barolo, oggi la gente cerca sia l’uno che l’altro, consapevole che si tratta di due vini ottimi dove nessuno dei due è una seconda scelta rispetto all’altro. Il Barbaresco cresce nelle dolci colline piemontesi in zona langhe, dove a dividerlo dal paese di Barolo è la città di Alba. Il Barbaresco è un vino definito femminile per antonomasia quando si paragona con il più austero Barolo e si distingue per i piacevoli sentori di viole e piccola frutta rossa che si mescolano a sensazioni terrose, cuoio e sottobosco. Un vino sicuramente complesso che non mostra i muscoli perché fa della propria eleganza un segno di sicuro riconoscimento. Anche se a volte il Barbaresco può evidenziare un tratto austero come il cugino Barolo di certo il tannino è diverso, più sottile, un vantaggio che ci permette di decidere
LO STAPPATO
Ritmo acido e tannino fine per l’Asili 2013 della Ceretto Assaggiamo il “Barbaresco Asili” 2013 dell’azienda “Ceretto”. Al naso note di rose, iris con piccola frutta rossa e tratti di erbe aromatiche in chiusura. Al palato si nota l’eleganza che risalta note di fragole macerate, marasche, chiodi di garofano e pepe bianco. Piacevole il ritmo acido e il tannino fine e croccante. Un ottimo esempio di Barbaresco da abbinare a piatti di cacciagione e brasati.
se tenere il Barbaresco in cantina a invecchiare o berlo nell’immediato. Grazie alla sua finezza, infatti, questo vino può essere subito apprezzato e abbinato a diverse tipologie di cibi. Brasati, paste al forno o cacciagione sono ottimi compagni del Barbaresco. Oggi i produttori di questo vino hanno fatto un tale miglioramento qualitativo che possiamo permetterci di parlare addirittura di singole sfumature legate agli stili di produzione nel rispetto, direbbe qualcuno, delle tradizioni. A proposito di tradizioni, anche in questo caso abbiamo le due scuole di pensiero che contrappongono modernisti e tradizionalisti. Su quest’argomento è stata fatta tanta confusione da parte di molti, giornalisti per primi, che si schieravano a favore di una parte piuttosto che l’altra. Quando si cominciò a parlare dell’argomento tradizione o meno in campo enologico fu un errore di comunicazione che sarebbe stato meglio tradurre con argomentazioni che facevano riferimento, invece, allo stile con cui molti produttori vinificavano. Il vino deve essere buono a prescindere e poco importa se fatto in botte grande o piccola o se i tannini devono essere in un modo o in un altro. Il vino deve, es-
sere godibile prima di tutto. Questo era, in quel momento, il “grande problema” della questione tradizione o meno estrapolata dai “grandi giornalisti” del vino. Barbaresco è il paese che dà il nome al vino e rappresenta la denominazione storica e il centro di produzione. Grazie alla complessa composizione del suolo che trova stratificazione di marne con argille e sabbie, abbiamo un vino con struttura ed eleganza e dove troviamo due importanti cru rappresentativi: Asili e Rabaja. È lo stesso posto dove troviamo storie di produttori che hanno fatto la differenza. Come non citare Angelo Gaja, oggi osannato e acclamato da folle di appassionati ma prima criticato da molti, soprattutto produttori, gli stessi che oggi hanno attenzione da parte dei mercati grazie alla rivoluzione innescata da Gaja quando decise che il Barbaresco non doveva essere minore a nessuno, tanto meno al Barolo, e cominciò a vinificare come riteneva opportuno per meglio evidenziare i pregi del Nebbiolo. Se nel comune di Barbaresco il vino che né deriva rappresenta forza, eleganza e complessità, Neive mostra grazia. I vini Barbaresco del comune di Neive, sono di solito di corpo, ricchi di tannino sottile e garbati nell’espressione. A Treiso, il comune che si trova a un’altezza sul livello del mare maggiore rispetto gli altri, troviamo escursioni termiche importanti che regalano al vino profumi fini ed eleganti. Se amate le acidità intense e le tensioni al palato Tresio è il posto dove cercare il vostro Barbaresco.
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Riso Carnaroli con pere al Sangiovese, gorgonzola, perle di Sangiovese e polvere di noci Cucina del territorio rivisitata • Specialità di carne e pesce Preparazione a base di foie gras e tartufi in stagione Formaggi d’alpeggio con mostarde e confetture Pane fatto in casa • Selezione di vini nazionali Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena - chiuso il giovedì
Una tessera gastronomica nella mosaicale creatività di Ravenna
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MONDOVINO
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IL CONFRONTO/1 Barolo e Barbaresco: le differenze tra storia e terreno Non possiamo evitare di fare un accenno tra le differenze tra due vini che nascono dalle stesse uve: Barolo e Barbaresco. Cerchiamo innanzitutto di fare un po’ di chiarezza in merito e sciogliere qualche dubbio. Ambedue i vini nascono in Piemonte nella zona delle Langhe da terreni quindi, calcarei e argillosi o tendenzialmente tali. Il Barolo è prodotto in diversi comuni nella provincia di Cuneo, tra i più noti citiamo Barolo, La Morra, Serralunga d'Alba, Castiglione Falletto e Monforte d'Alba mentre, il Barbaresco, è prodotto nei comuni di Barbaresco, Neive e Treiso, in provincia di Cuneo. Barolo e Barbaresco hanno, però, suoli differenti nelle composizioni. Il Barolo affonda le proprie radici in suoli composti da un 30% di sabbia, un 55% di argilla e un 15% di calcare che molti avranno sentito chiamare marne. Nella zona del Barbaresco, invece, la composizione vede maggiore sabbia rispetto l’argilla motivo per cui, il vino Barbaresco è definito più elegante, disponibile e femminile nel carattere mentre, il Barolo, è considerato più austero, delle volte rude e dal carattere maschile. Il Barolo sicuramente ha un’espressione decisa e austera mentre il Barbaresco è più garbato. Le storie, le vicissitudini e i personaggi che identificano questi due vini sono diversi. La storia del Barolo risale al 1850 quando ancora era un vino dolce, quasi liquoroso, e divenne Barolo per volontà di una nobile donna e del suo enologo francese. Il Barbaresco, invece, comincia a farsi notare molto più tardi e arriva alla ribalta grazie ad alcune aziende oggi tra le più blasonate e dai nomi altisonanti. Non ultimi l’unione dei “produttori di Barbaresco” che hanno contribuito dalla metà del ‘900 al miglioramento qualitativo di questo importantissimo vino della nostra enologia.
IL CONFRONTO/2
LE ORIGINI
BAROLO Zona Produzione: Piemonte Area: Langhe Suoli: Sabbiosi con prevalenza di argilla. Comuni di produzione: Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga d'Alba e in parte il territorio dei comuni di Monforte d'Alba, Novello, La Morra, Verduno, Grinzane Cavour, Diano d'Alba, Cherasco e Roddi in provincia di Cuneo. Vitigni: da uve Nebbiolo nelle sottovarietà "Michet", "Lampia" e "Rosè". Invecchiamento prima della messa in commercio: 3 anni, Barolo Riserva 5 anni Caratteristiche: austero, con sentori floreali e di piccola frutta rossa e con un tannino deciso e ruvido. Abbinamenti: arrosti di carne rossa, brasati, cacciagione, selvaggina, cibi con tartufo.
L’antico Nebbiolo, l’uva già lodata da Plinio
BARBARESCO Zona Produzione: Piemonte Area: Langhe Suoli: argillosi con prevalenza sabbiosa. Comuni di produzione: comuni di Barbaresco, Neive e Treiso e frazione San Rocco sempre nella zona comunale di Barbaresco, unita al comune di Alba in provincia di Cuneo. Vitigni: da uve Nebbiolo nelle sottovarietà "Michet", "Lampia" e "Rosè". Invecchiamento prima della messa in commercio: 2 anni, Barbaresco Riserva 4 anni Caratteristiche: garbato ed elegante con note di piccola frutta rossa e sfumature floreali. Abbinamenti: Formaggi stagionati, carne rossa, arrosti, pollame.
Se trattiamo di Barbaresco non possiamo escludere la storia del Nebbiolo giacché è l’uva che da origine al vino stesso. Esistono documentazioni precedenti al 1400, dove si faceva cenno a uve chiamate “nebiolium” e “pignolium”. Pare che la storia ufficiale del nebbiolo sia cominciata nel 1431 quando un notaio di Serralunga d’Alba, Odoninum Bancho, aggiungeva un capitolo al libro Statuti di La Morra risalenti al 1402 usando il nome nebbiolo per indicare una vite che qui aveva ben attecchito dando un vino già allora molto lodato. Molti ancora dibattono sulle origini del nome del vitigno dalle cui uve si produce anche il Barolo. C’è chi crede che il nome derivi dall’eccesso di pruina nelle bucce delle uve o perché in epoca di vendemmia - è tra le ultime uve a essere raccolta - c’è molta nebbia. Da qui il nome Nebbiolo ma che sia per la pruina o per la nebbia in fase di raccolta poco importa, è importante sapere, invece, che fino al 1800 il nebbiolo dava origine a vini dolciastri per via delle basse temperature che interrompevano la fermentazione. Già allora, però, quest’uva era circondata da sacra considerazione e decantata dall’immancabile Plinio il Vecchio, sempre presente nelle faccende vinose dell’impero Romano. Ad affascinare, sicuramente i profumi sottili che scaturivano da queste uve, gli stessi, al netto della tecnologia moderna, che oggi troviamo nel Barbaresco. Inutile negare che per molti il Nebbiolo è legato al blasonato Barolo ma è giusto dare merito a Domizio Cavazza, agronomo e primo direttore della scuola enologica di Alba nonché proprietario del castello di Barbaresco, quando nel 1894 riunì i vignaioli della zona per convincere loro dell’importanza di proporre un nebbiolo col nome del loro comune di appartenenza che li rappresentasse. Nacque, così, il vino Barbaresco, ottenuto dalla vinificazione di uve nebbiolo dell’omonima zona, che mise in difficoltà i produttori di Barolo che erano usi ad acquistare le uve in quelle terre per produrre il loro e più blasonato vino.
LA CURIOSITÀ/1
LA CURIOSITÀ/2
TANTI NOMI PER LO STESSO VITIGNO
QUEL “NEBBIOLINO” PIÙ FACILE: ECCO IL ROERO
Il nebbiolo possiede nomi diversi in base alle zone d’origine. Potrete sentirlo chiamare “spanna”, “chiavennasca” o “picoutener” a seconda se sarete nelle zone del Gattinara, della Valtellina o in Valle d’Aosta. Zone dove il nebbiolo si trova a suo agio e regala splendide sensazioni. Se capita non trascurate i vini da vitigno nebbiolo provenienti da queste aree.
Quando si accenna al nebbiolo, però, pochi fanno riferimento anche a un'altra piccola zona produttrice di tale tipologia: il Roero. Sita nella sponda sinistra del Tanaro, il Roero, presenta terreni sabbiosi di argilla silicea che danno vita a nebbioli più leggeri di corpo e colore e più beverini con piacevoli e morbide notte fruttate. Un nebbiolo meno austero, più facile e immediato che etichetta se stesso col soprannome di “nebbiolino”.
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GUSTO
ALTA CUCINA E MUSICA
L’Ungheria incontra la Romagna a tavola Se le armonie della musica e del teatro lirico nato sulle rive del Danubio nei primi del Novecento sposano la cucina d’autore, si può godere del “Gusto dell’operetta”, un’inedita e innovativa presenza di eventi gastronomici, complementari alla Trilogia d’Autunno del Ravenna Festival, organizzati da CheftoChef emiliaromagnacuochi. Si tratta di eventi unici che vedono i grandi prodotti romagnoli e ungheresi valorizzati da una presenza corale della ristorazione locale in sintonia con la settimana ravennate (dal 14 al 23 ottobre) dedicata all’operetta danubiana e alla musica zigana. CheftoChef emiliaromagnacuochi è un’associazione culturale costituita per favorire l’evoluzione della gastronomia regionale in un’alleanza fra i cuochi “stellati” e i migliori
Il “gusto” dell’operetta
con ChefToChef e Ravenna Festival alla scoperta dei violini zigani e del “Selvatico di pregio” produttori della regione. A Franco Chiarini, uno dei fondatori e animatori dell’associazione chiediamo da dove nasce questo iniziativa, una delle prime promosse a Ravenna da ChefToChef. «L'idea nasce innanzitutto come progetto di animazione – culturale e turistica – del centro storico, che può fare leva sul sistema delle piazze come snodi per manifestazioni di alto livello, anche enogastonomico. Ci immaginiamo un tappeto rosso che le unisce e fa parlare la nostra città agli ospiti. Così accade che l'operetta e la musica zigana, in occasione della Trilogia d'Autunno del Ravenna Festival possano intrecciarsi alle eccellenze culinarie ed enologiche dell'Ungheria e della Romagna. In questo contesto di valorizzazione del cuore di Ravenna ci sta anche “Giovinbacco”, in programma nel fine settimana successivo alla nostra iniziativa, che è un’altra occasione di presentare il meglio dell’enogastronomia del nostro territorio». Entriamo nel merito della vostra di proposta gastronomica di qualità...
MENÙ IL 15 OTTOBRE AL MAR PRANZO DI 6 PORTATE CREATO DA 3 CHEF “STELLATI” CON 9 VINI IN ABBINAMENTO Il principale appuntamento gourmet dell’iniziativa “Il gusto dell’operetta” di ChefToChef, si tiene sabato 15 ottobre, alle ore 13, al Mar (Loggetta Lombardesca) per un pranzo d’autore di 6 portate e 9 vini in abbinamento dedicato al “selvatico di pregio, il pregio del selvatico”, con materie prime ed etichette provenienti dalla Romagna e dall’Ungheria. A firmare i piatti del prelibato banchetto si cimenteranno tre chef “stellati” come Igles Corelli, Pier Giorgio Parini e Mattia Borroni (nelle foto qui a fianco) che saranno coadiuvati in cucina da Nicola Bombardini e Massimo Suozzi. Ecco il menù e la lista dei vini in dettaglio: Crostino di piadina, cefalo e cavolo nero; Polenta bianca, gamberi di fiume, luccioperca, verza e tartufo nero; Foie gras d’oca in spuma di pinoli e salsa di radici di liquirizia; Risotto di cacciagione con aria di plancton; Mora romagnola & Mangalica ungherese, topinambur, saba e sale alle erbe; Dolce nocciola, castagna e frutti rossi. Per quanto riguarda i nove i vini in abbinamento (per tre delle sei portate sono previsti ben due diversi calici) si brinda con un Rambéla 2015, Tenuta Uccellina, Russi, e a seguire: Sabbie Gialle 2015, Cantina San Biagio Vecchio, Faenza; Kékfrankos Rosé 2015, Dúzsi Tamás, Szekszárd; Codronchio 2010, Fattoria del Monticino Rosso, Imola; A 2015 Centesimino affinato in anfora georgiana, Villa Venti, Roncofreddo; Kékfrankos 2015, Dúzsi Tamás, Szekszárd; Il Nespoli 2013, Poderi dal Nespoli, Nespoli; Ó Birtokbor 2012 - Kékfrankos, Cab Sau, Cab Franc, Merlot,Dúzsi Tamás, Szekszárd; Áts Károly tokaji aszú 6 puttony - winemaker of the year in 2013, Private Winary. Il pranzo è a posti limitati e vi si accede solo su prenotazione al costo di 100 euro a persona. Per informazioni e prenotazioni tel. 338 7233000 oppure Ristorante Alexander 0544 212967.
«Il tema è quello del "selvatico di pregio" che rappresenta il patrimonio gastronomico identitario del nostro territorio. Ravenna ha il mare, le valli, le pinete, che significa sul piano alimentare pesce, caccia, prodotti del bosco. Il selvatico oggi è modernissimo perché è salutistico e contemporaneamente vanta una intensa concentrazione di sapori nella sua grande biodiversità. Peraltro, anche l'Ungheria rappresentata a Ravenna dalla sua cultura musicale, ha una sua tradizione gastronomica legata al selvatico di pregio, alla cacciagione, e un'importante produzione vitivinicola». Dato il tema quali saranno i protagonisti? «In occasione di un pranzo di alto livello culinario, in programma sabato 15 al Mar, saranno tre chef stellati come Corelli, Parini e Borroni, ad interpretare con la loro creatività il "Selvatico di pregio e il pregio del Selvatico". Mentre nel fine settimana, dal 14 al 16 ottobre, proporremo in quattro ristoranti selezionati del centro storico "Ungheria e Romagna a tavola insieme": cucina d'autore sempre in omaggio alle peculiarità enogastronomiche ungheresi e romagnole, accompagnata da musicisti zigani. Si tratta di menù creati a quattro mani da una coppia di eccellenti chef: al ristorante Alexander ci saranno Mattia Borroni e Riccardo Agostini, a L’acciuga, Matteo Salbaroli e Vincenzo Cammerucci, all’Osteria Passatelli, Marco Pasi e Pier Giorgio Parini e a Casa Spadoni,0 Marco Cavallucci e Andrea Spada. Inoltre, grazie alla collaborazione e alla sensibilità dei ristoratori e delle associazioni di categoria, per rendere ancora più accogliente la nostra città per tutta la durata della Trilogia d’Autunno (dal 14 al 23 ottobre) sarà disponibile una selezione di grandi vini ungheresi in ben 27 ristoranti ravennati che hanno aderito all’iniziativa. Crediamo sia un progetto di ospitalità innovativo che cerca di coniugare arte, spettacolo e cucina d'autore, in questo caso in una versione non di contrasti ma di sapori armonici e suadenti, che rievocano l'eleganza delle operette di un secolo fa».
14-15-16 ottobre 2016 “Ungheria e Romagna a tavola insieme” ricette e vini ungheresi per tutto il weekend • Involtino di verza con gallinella di mare col suo guazzetto • Zuppa di pesce Ungherese (Halaszle) di luccio perca, storione e paprika
IL GUSTO DELL’OPERETTA l’Ungheria in Romagna
PROPOSTE REALIZZATE A 4 MANI
gastronomia ungherese e musica zigana nei ristoranti di Ravenna
a cura degli chef Matteo Salbaroli e Vincenzo Cammerucci
• Zuppa di cavolo nero, gamberi di fiume e uova di quaglia Disponibile tutto il weekend, domenica sera chiuso.
L’ACCIUGA Viale Baracca 74 - (retro) Via Cura, 37 - Ravenna Tel. 0544 212713
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GUSTO
25 AGENDA LE
COSE BUONE DI CASA
ERBE DEGLI
SFORZA
ALLA
ROCCA
DI
RIOLO
Cappelletti con zucca e formaggio di fossa
Due giorni per ritrovare i sapori della corte di Caterina Sforza alla Rocca di Riolo Terme con la manifestazione del 15 e 16 ottobre “Le erbe degli Sforza”. Sabato alle 20.30 cena rinascimentale a cura dell'Istituto Alberghiero “Artusi” di Riolo (costo di partecipazione 35 euro, info e prenotazione 0546 71113 - 0546 71636), domenica 16 ottobre dalle 10 alle 19 rievocazione storica e percorso didattico nella vita quotidiana dalle origini della Rocca di Riolo Terme (foto) ai tempi degli Sforza.
ANCORA
POLENTA A
di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Ingredienti e sapori autunnali per affrontare le giornate che si accorciano e si rinfrescano, ecco i cappelletti con zucca e formaggio di fossa. Tutte le dosi sono per 6 persone. Cappelletti : Per la sfoglia: per ogni uovo, 100 gr di farina 00 ( fare una sfoglia con 4 uova e 400 gr. Fare un cratere con la farina,mettere al centro le uova e sbattere con una forchetta per amalgamare i tuorli con l'album e poi lentamente incorporare la farina,impastare a lungo e lasciar riposare l'impasto avvolto in un tovagliolo per circa un'ora,in luogo fresco. Ripieno: Formaggio parmigiano grattugiato gr 500, caciotta di San Pietro passata dal passaverdure con il disco a fori grandi gr 500, Uova 2, É sempre meglio preparare il ripieno 12 ore prima e tenerlo in frigorifero. Per la crema di zucca: Zucca gr 500 già pulita, scalogno gr 100 tritato, sale, pepe, olio evo, brodo vegetale un litro. In un tegame rosolare lo scalogno tritato con due cucchiai di olio evo, poi aggiungere la zucca a pezzetti e continuare per alcuni minuti a mescolare, versare il brodo bollente, sale, pepe. Cuocere, poi frullare. Deve risultare abbastanza densa. Formaggio di fossa tagliato con affetta tartufo (gr 100), noce moscata
SAN CASSIANO
Ultima domenica di sagra della polenta a San Cassiano di Brisighella domenica 16 ottobre con lo stand per gustare questa pietanza con una varietà di condimenti che vanno dalla carne al formaggio e al baccalà.
CONTINUA
LA FESTA DEI FRUTTI DIMENTICATI
Secondo weekend a Casola Valsenio, il 15 e il 16 ottobre, per la Festa dei Frutti dimenticati, con espositori, punti di enogastronomia per riscoprire i sapori del territorio e molti momenti di spettacolo.
LA
DODICESIMA SAGRA DELLE LASAGNE
A Massa Lombarda due weekend dedicati alle lasagne verdi al forno. Il circolo bocciofilo massese Asd e Auser organizzano, sabato 15 e domenica 16 e ancora sabato 22 e domenica 23 ottobre, la dodicesima Sagra della lasagna al forno al Circolo di Via Dini e Salvalai, 34/f. Sabato sera e domenica a mezzogiorno e sera, le tavole saranno imbandite.
Preparare i cappelletti, lavorare la pasta per alcuni minuti poi tirare una sfoglia sottile, fare quadretti di 6 cm al centro mettere un po' di ripieno e chiudere a triangolo e poi unire le due punte. Lessare in acqua salata. Scolarli ed adagiarli su un piatto dove avrete versato la crema di zucca bollente, spolverare con noce moscate e lamelle di formaggio di fossa, servire belli caldi.
IL RISTORANTE
IL GUSTO DELL’OPERETTA l’Ungheria in Romagna gastronomia ungherese e musica zigana nei ristoranti di Ravenna
14-15-16 ottobre 2016 “Ungheria e Romagna a tavola insieme” ricette e vini ungheresi per tutto il weekend All’osteria Passatelli cucina d’autore con un menù proposto nell’arco della serata e creato a quattro mani dalla coppia di chef Marco Pasi e Pier Giorgio Parini • Insalata di topinambur e cavolo nero con salsa di squacquerone (Pier Giorgio Parini) • Strozzapreti con ragù di manzo a cubetti piccanti con paprika dolce (Marco Pasi) • Lombo di mora romagnola con cavoletti di Bruxelles, senape e saba (Pier Giorgio Parini) • Crespella con mousse di ricotta e arancio in salsa al cioccolato (Marco Pasi) Cantina
TAGLIO DEL NASTRO CON IL SINDACO A SAVIO PER IL WILD SALOON Taglio del nastro alla presenza del sindaco Michele de Pascale per il il nuovo ristorante pizzeria Wild Saloon a Savio di Ravenna. Durante la cerimonia di apertura i nuovi gestori hanno evidenziato la formula che intendono sviluppare: cucina romagnola di base con variazioni tematiche legate alla tradizione della territorio. I prodotti saranno selezionati tra quelli locali a cosiddetti chilometri zero. Da parte delle istituzioni e delle associazioni di categoria è arrivato un grande augurio di buon lavoro.
Metodo Charmat Extra Brut Nespoli Poderi dal Nespoli Romagna Sangiovese Sup. “Prugneto” Poderi dal Nespoli “Telluccio” da uve stramature Sangiovese Poderi dal Nespoli
€45
a persona
PASSATELLI - L’osteria del Mariani Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it
14-15-16 ottobre 2016 “Ungheria e Romagna a tavola insieme” ricette e vini ungheresi per tutto il weekend
MENÙ A 4 MANI a cura degli chef Riccardo Agostini Il piastrino Pennabilli e Mattia Borroni Alexander Ravenna
IL GUSTO DELL’OPERETTA l’Ungheria in Romagna gastronomia ungherese e musica zigana nei ristoranti di Ravenna
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Royale di cipolla alla birra, petto d'anatra marinato e paprica (Riccardo Agostini) Quaglia arrostita, purea di castagne, foies gras al vapore (Riccardo Agostini) Gnocchi di zucca gratinati, gamberi di fiume e ricotta affumicata (Mattia Borroni) Storione in olio cottura, lardo di mangaliza, dolce forte di peperone (Mattia Borroni) Gioco di bosco (Mattia Borroni) RISTORANTE ALEXANDER Via Bassa del Pignataro, 8 - Ravenna Tel. 0544 212967
€39 bevande escluse
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JUNIOR
TEMPO LIBERO
ALFONSINE
Il sabato si torna a giocare nel giardino di Pippi Per tutti i bambini e le bambine della scuola primaria e della scuola dell'infanzia sono ricominciate le iniziative nel giardino di Pippi Calzelunghe presso Casa Vignuzzi in via San Mama 175, a Ravenna, L’appuntamento di sabato 15 ottobre alle 15 è con i “Giochi per e grandi giocattoli da giardino”, tutti a giocare con i grandi giochi di legno che saranno installati nel giardino a cura dell'associazione Lucertola Ludens. Le attività sono organizzate dal Comune di Ravenna in collaborazione con Palomar, il ludobus, con la Compagnia delle biglie e l'Associazione Lucertola. Durante i due pomeriggi, grazie alla collaborazione dell'Istituzione Classense, è garantita l'apertura della biblioteca Casa Vignuzzi. Tutte le iniziative sono gratuite.
LUGO
“Mamme narranti” al Gulliver Domenica 16 ottobre alle 16 al Gulliver di Alfonsine l’appuntamento è con Mamme narranti - Ci sarà una volta, un progetto ideato dal pediatra Andrea Satta, voce dei Têtes de Bois (foto) che si esiberanno dal vivo. Tra gli ospiti sul palco Laura Redaelli del Teatro delle Albe. L’idea in sé è tanto semplice quanto toccante: raccogliere le storie che raccontano le mamme per addormentare i loro bambini, quelle che vengono tramandate di bocca in bocca, di orecchio in orecchio, di cuore in cuore.
LETTURE MUSICATE
Dieci anni di “Nati per la musica” Si festeggia alla biblioteca Trisi Il progetto “Nati per la Musica”, ideato per incoraggiare e sostenere l’esperienza musicale dei più piccoli, compie 10 anni e Lugo è pronta a festeggiare la ricorrenza con musiche, rime e filastrocche dedicate ai bimbi e alle loro famiglie. Le iniziative avranno luogo nei mesi di ottobre e novembre alla biblioteca comunale “F. Trisi”, coordinatrice dell’unità operativa locale del progetto nazionale. Nel dettaglio, sabato 15 ottobre alle 10.30 i bimbi dai 4 anni in su, insieme alle loro famiglie, potranno partecipare a “Musicando qua e là”, un concerto che vedrà esibirsi l’orchestra della scuola di 1° grado “S. Gherardi - Istituto Comprensivo Lugo 2”. Presenta l’evento Paolo Parmiani, attore, autore teatrale e docente di musica.
SUONA-CANTA-STORIE CON GIORGIO MINARDI
ARCHEOLOGIA AL
MOOG
Appuntamento al Moog di Ravenna (in vicolo Padenna) sabato 15 ottobre alle 17 con “Suona-canta-storie”, letture musicate di Giorgio Minardi con costruzione di un giocattolo sonoro. L’idea alla base del progetto è riproporre la figura del cantastorie in versione rielaborata, dove si propongono storie tratte da libri per ragazzi e dove oltre al canto accompagnato dalla chitarra si aggiungono suoni prodotti con oggetti, giocattoli o strumenti musicali. Al termine un piccolo laboratorio di costruzione di un giocattolo sonoro. L'incontro avrà la durata di 45 minuti circa. Per bambini dai 3 ai 7 anni. Massimo 15 bambini (più genitori), l’iniziativa è gratuita ma è richiesta la prenotazione inviando una mail a: moogslowbar@gmail.com.
PROFUMERIE SABBIONI - ETHOS PROFUMERIE
LABORATORIO CON MERENDA ALL’ANTICO PORTO DI CLASSE Sabato 15 ottobre, alle 16, ultimi appuntamenti all’Antico Porto di Classe con una visita guidata per gli adulti e un laboratorio didattico per i bimbi da 7 a 12 anni, intitolato Navighiamo… a Classe. Esplorando le antiche tecniche di navigazione degli antichi romani. Costruzione del rostro delle navi militari e della rosa dei venti. A cura di Maria Giulia Andretta. Al termine merenda per i più piccoli e aperitivo per gli adulti. Prenotazione obbligatoria: tel. 0544 32512 entro il giorno prima.
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
Lancôme, ottobre il mese della felicità Perché la felicità è l’unica cosa che si moltiplica quando condivisa Per Lancôme ottobre è il mese della felicità, che quest’anno viene celebrato innescando una vera e propria catena di buone azioni. Qual è l’essenza della vera felicità per Lancôme? La generosità! Entrando in profumeria per il mese di ottobre (fino ad esaurimento scorte) si potrà ritirare un regalo Lancôme e partecipare al concorso Be Generôus, Be Happy, andando sulla pagina Facebook di Lancôme e scegliendo uno dei 10 gesti felici, l’amico al quale dedicarlo e la propria profumeria preferita. A fine mese 10 consumatrici che avranno condiviso su Facebook il loro gesto di felicità, partecipando al concorso “Be Generôus, Be Happy”, verranno premiate con un lussuoso kit di prodotti Lancôme per una routine Beauty completa di un anno. Inoltre, spendendo almeno 69 euro in regalo un Rituel completo Lancôme. Quali novità in casa Lancôme? La linea Visionnaire si arricchisce di due must-have: Visionnaire
Yeux Eye On Correction, un balsamo fresco e idratante che mira a tutte le imperfezioni del contorno occhi, e Visionnaire Crème MultiCorrectrice Fondamentale, per un’azione multi-correttiva progressiva contro rughe, perdita di elasticità e colorito spento. Il make-up accoglie 3 nuovi protagonisti: Teint Idole Ultra Cushion SPF50/PA+++, fondotinta che garantisce un finish estremamente vellutato ed anti-imperfezioni, da applicare con il pad soft-touch presente all'interno del packaging per un risultato massimizzato anti-spreco di formula; il nuovo Absolu Rouge, per una idratazione intensa per 8 ore e tenuta perfetta: il rossetto ideale per volumizzare, definire e valorizzare le tue labbra e il tuo sorriso; Lancôme Blush Subtil Cushion, anche questo da applicare con il cushion, con colori radiosi, freschezza all'applicazione, per un risultato estremamente modulabile a lunga tenuta. Ti aspettiamo in profumeria!
SALUTE
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RAVENNA FARMACIE/1
RAVENNA FARMACIE/2
Per una bocca sana fin da piccolissimi
Un defibrillatore attivo alla comunale numero 8
L’igiene orale nei bambini in tutte le età: l’uso di garze, spazzolino e filo Non è mai troppo presto per occuparsi della salute dei propri denti. Tanto più che, le buone abitudini si acquisiscono più facilmente da piccoli, per poi mantenerle per tutta la vita. A parlare di igiene orale e di come insegnarla ai bambini, è la responsabile di reparto Antonella Reggidori della Farmacia Comunale N. 1 di Ravenna. Molti genitori si chiedono: quando iniziare a lavare i denti ai propri bambini? «Una domanda ricorrente. Per i più piccoli, igiene orale vuol dire prendersi cura delle loro gengive ancora prima che spuntino i primi dentini, ossia i denti da latte. Durante l’allattamento, è bene pulire le gengive con una garzina umida almeno due volte al giorno, per eliminare quella pellicola appiccicosa che crea il latte, rimuovendo così eventuali residui di batteri dal cavo orale. Durante il riposo notturno utilizzare solamente acqua o tisane prive di zucchero. La vecchia abitudine di intingere il ciuccio nel miele, bere tisane zuccherate e succhi di frutta può portare alla demineralizzazione e conseguentemente alla carie dei denti e a una prematura caduta (sindrome da biberon)». Cosa fare quando spuntano i primi denti, verso i 6/9 mesi? «È consigliabile continuare a pulire il cavo orale con una garzina e lavare i denti con acqua e uno spaz-
Antonella Reggidori della Farmacia Comunale n. 1
zolino con setole morbide, adeguato alla bocca di un bambino. È quindi preferibile scegliere una testina piccola e di forma tondeggiante». Quanto è importante l’utilizzo del fluoro? «Molto. Deve essere il pediatra o il dentista a consigliare l’uso e le dosi di fluoro in base all’età. Esistono in commercio gomme da masticare
o compresse da somministrare giornalmente ai bambini per un’azione rinfrescante e protettiva dello smalto dei denti. Verso i due anni si può iniziare a utilizzare un dentifricio al fluoro che aiuta a prevenire la formazione della carie. Il fluoro può essere somministrato anche nelle donne in attesa, dal settimo al nono mese di gravidanza, in quanto le
gemme dentali nel bambino si stanno formando». Quando cominciare a utilizzare anche il filo interdentale? «A partire dai 6/9 anni, quando la dentizione è mista (denti da latte e denti permanenti). Va usato sempre prima dello spazzolamento per una pulizia più accurata tra dente e dente e, soprattutto, vicino ai molari da latte che sono più sensibili al rischio carie». Lo spazzolino elettrico può essere una valida alternativa a quello manuale? «Sì. Con i genitori al fianco, i bambini – per imitare i fratellini più grandi o sotto forma di gioco – impareranno a spazzolare correttamente i denti dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto rispettando i tempi di pulizia che sono dai 2 ai 4 minuti. È comunque l’adulto che deve controllare che il bambino segua correttamente i giusti movimenti». Molto spesso nell’età scolare alcuni bambini portano gli apparecchi ortodontici. A cosa occorre prestare attenzione? «In questo caso, una corretta igiene orale è ancora più importante. È consigliabile infatti lavare i denti a ogni pasto utilizzando l’apposito spazzolino ortodontico e il filo interdentale. Una corretta igiene orale aiuta a mantenere i denti sani».(ro. be.)
Le dottoresse Morini, Ghetti e Cicognani accanto al defibrillatore
Ravenna Farmacie ha installato all’interno della Farmacia Comunale n.8 di via Fiume Montone Abbandonato un defibrillatore, cioé un apparecchio salvavita in grado di rilevare le alterazioni del ritmo della frequenza cardiaca e di erogare una scarica elettrica al cuore qualora sia necessario. L’erogazione di uno shock elettrico serve per azzerare il battito cardiaco e ristabilirne il ritmo. I dipendenti della farmacia hanno svolto un apposito corso di formazione per il suo corretto utilizzo, cosicché l’apparecchio è utilizzabile per tutta la durata di apertura della farmacia, 7 giorni su 7.
INCONTRO AD ALFONSINE SI PARLA DI CUORE Lunedì 17 ottobre alle 20 in piazza Monti 1, ad Alfonsine, nella sala Levi Montalcini ci sarà un incontro sulla salute, il rischio cardiovascolare e la medicina personalizzata con l’ematologo Pier Paolo Piccalunga e il cardiologo Angelo Placci.
RAVENNA &DINTORNI 13/10 2016
TEMPO LIBERO
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BILANCIA
Mercurio storto è una mannaia per affrontare in stile da serial killer eventuali emergenze di lavoro e familiari. Dovrete farvi due glutei come due blocchi di cemento per evitare spiacevoli contundenze. Con questi presupposti, si prospetta un fine settimana particolarmente scarno di profferte suine.
Se le finanze stentano, rimandate sprechi e azzardi a tempi migliori. Il lavoro, invece, non contempla colpi di glutei, ma glutei a quadrilatero per la fatica. L’amore è forse tutto chiacchiere ed istinto, mentre il vostro lato suino si abbandona alle sole fantasie. Verranno settimane migliori.
TORO
SCORPIONE
Marte è intrigante come una puntata del Trono di Spade. Così i corteggiatori vi impugnano e vi espugnano. Anche il partner di sempre riesce nell’impresa. Il lavoro poi offre chance di miglioramento, ma evitate ire e lagne, più destabilizzanti di un calcio alle vostre parti molli.
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È una buona settimana per migliorare o ritrovare il lavoro, o per vendere partner e collaboratori che scassano ai beduini. Potete fare passi da giganti, a patto di dedicare un po’ di tempo anche al riposo. Ormone come una benefica bustina di magnesio, che si scioglie dolcemente in acqua. Giovedì e venerdì saranno giornate impegnative: voi contro il resto del mondo, ma chiuderete la settimana con un incontro importante o con un appoggio finanziario insperato. Riflettete bene, o contate fino a 100, prima di mandare qualcuno nell’entroterra della provincia a forma di glutei.
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LEONE
Con Venere bislacca servirebbe anche a voi un po’ di semplificazione amministrativa. È vero che Mercurio amico favorisce il dialogo, ma lavoro e amore entrano comunque in una fase di scarsa chiarezza e maggior fatica. In certi casi sarebbe auspicabile affidarsi a un condono suino.
VERGINE
Nonostante l’appoggio di Venere e Marte, siete più inquieti e meno sicuri di voi stessi. I collaboratori scassano e il partner si tiene a distanza di sicurezza dalle vostre emissioni al vetriolo. Nel fine settimana meglio lavorare che partecipare a qualche noioso evento culturale.
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Giovedì e venerdì il lavoro vi richiama al dovere, ma non scambiate una lucida determinazione con le dichiarazioni di Renzi in eurovisione. Famiglia ed economia rosicano, e voi stramazzate di fronte alla molteplicità delle richieste, mentre il sudombelico s’infervora, sempre per le tante richieste.
SAGITTARIO
Stranamente l’umore non è grigio-nutria anche se gli impegni sono tanti e talvolta rognosi. L’amore invece avvince come il divorzio di Angelina e Brad, nel senso che è al centro della vostra attenzione, mentre la fornicazione potrebbe rivelarsi fallata per via di certe incomprensioni.
CAPRICORNO
Nessuna sfiga si appropinqua, ma voi cercate di non fomentare malintesi con la vostra testardaggine ed evitate di reagire come cani idrofobi. Rimboccatevi le maniche, anche per ravvivare il rapporto di coppia e per gustarvi serate all’insegna dell’amore, non necessariamente stabile e ufficiale.
ACQUARIO
Giovedì e venerdì saranno giornate impegnative in casa e sul lavoro, quindi, narcotizzate in una cisterna di morfina il coguaro incacchioso che c’è in voi, perché potrebbero arrivare buone notizie o nuovi contratti, utili anche per un fine settimana da dedicare allo shopping con gli amici.
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Se alcuni problemi vi fanno sentire come piranha nella vasca di pesciolini rossi, tenete sotto carica i neuroni perché con Marte e Venere dalla vostra, non dovete perdere di vista i vostri obiettivi e neppure il vostro bene pubico, da non sprecare in qualche noiosa serata di beneficenza.
A cura di Teodora Pallavolo Ravenna www.teodoraravenna.it
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Tutti al Pala Costa per l’esordio della Teodora Sabato 15 ottobre inizia l’avventura in B1 delle ravennati. Ingresso gratuito C’è grande entusiasmo in casa Teodora per l’esordio nel campionato di serie B1, con le ragazze di coach Nello Caliendo attese subito da una gara impegnativa contro una delle favorite per la vittoria finale, il Tuum Perugia. L’appuntamento è di quelli da non perdere per gli appassionati ravennati, che avranno così l’occasione di assistere alla prima partita casalinga delle giallorosse, al Pala Costa di Ravenna (piazza Caduti sul lavoro 13), sabato 15 ottobre alle 18. La società invita tutti a essere presenti all'evento, porte aperte dalle 17.15 e ingresso gratuito. La Teodora è inserita nel girone C di B1, con avversarie di Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria.
Uno dei nuovi acquisti della Teodora, la centrale classe ‘87 Diletta Sistini
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Aperte le iscrizioni ai corsi per le bambine Sono partiti ed è ancora possibile iscriversi ai corsi di pallavolo femminile della Teodora, la prestigiosa società di Ravenna con il più grande e sviluppato settore giovanile della città. L’appuntamento è per tutte le bambine dai 6 ai 12 anni alla palestra presso il comando dei vigili del fuoco di Ravenna, alla “Ricci” di via Cilla e in altre della città, mentre nel forese l’appuntamento è alle palestre scolastiche di Mezzano e Sant’Alberto, sempre indicativamente a partire dalle 17. Per ulteriori informazioni e dettagli su orari e luogo dei corsi è possibile telefonare al numero di
telefono 339 7008715 oppure scrivere una mail all’indirizzo segreteria@teodoraravenna.it. La Teodora si appresta a vivere una nuova stagione con squadre di minivolley per le più piccole, under 12, under 13, under 14, under 16 regionale, under 18 regionale e serie B1 nazionale. Info: www.teodoraravenna.it. Su queste pagine le famiglie delle piccole e grandi atlete e i cittadini di Ravenna potranno restare aggiornati sull’attività della Teodora durante la stagione che sta per cominciare.
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Open day al canile di Ravenna
QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 3 al 9 ottobre 2016 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
Domenica 16 ottobre dalle 12 alle 17.30 open day al canile comunale di Ravenna (via Romea Nord 177). Si tratta di una giornata informativa a ingresso libero con visita guidata dai volontari, con piccolo rinfresco e banchetti informativi.
Area urbana di Ravenna
Legenda IQA Buona
Accettabile
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna
TENNIS
Venerdì 14 ottobre l’attesa finale del trofeo estivo Master Uisp, il 21 al via il Campionato invernale La stagione del tennis Uisp è alle porte. Tra pochi giorni, terminato il torneo estivo individuale, inizia la grande kermesse a squadre invenzione dei Comitati di Lugo e Ravenna. Venerdì 14 ottobre l’attesa finale tra Fabrizio Padovani e Moreno Minghetti, volti noti nel panorama tennistico Uisp, che si affrontano sui campi del Circolo tennis Cesarea per la vittoria al trofeo estivo Master Uisp iniziato lo scorso aprile. Più di 150 atleti, categoria amatori, si sono sfidati nel territorio ravennate all’interno del torneo individuale a punteggio che ha avuto come sedi di gioco i campi dei Circoli di Castiglione, Porto Fuori, Piangipane, Sant’Alberto, Darsena e Cesarea. Il 21 ottobre al via la 16° edizione del Campionato invernale di Tennis a Squadre organizzato dal Comitato Uisp Ravenna-Lugo. Record di presenze per l’annata 20162017 alle porte, alla quale sono iscritte 46 formazioni suddivise in serie A, B e categoria Amatori. Sono 10 le squadre aventi diritto alla serie A dopo i risultati dello scorso anno, mentre 17 sono le formazioni che compongono la serie B e 19, record assoluto, i gruppi che parteciperanno alla categoria amatoriale. Tre categorie diverse, suddivise per meriti e abilità, ordinate in cinque gironi che si affronteranno da ottobre a maggio attraverso incontri composti da 2 singolari e un doppio nella stessa giornata e ogni partita consegnerà un punto in classifica alla vincente. Le finali, nel mese di maggio 2017, si disputeranno sui campi del Circolo tennis di Lugo.
ANIMALI/2 UNA
MOSTRA DELL’ENPA A
LUGO
In occasione dell'inaugurazione del Festival “#Animali Rassegna nazionale dell'arte per i diritti degli animali”, a Roma, la sezione lughese dell'Enpa è tra le 10 in Italia che ospiterà contemporaneamente una mostra legata al festival, all'Hotel Ala d'Oro di Lugo. Si tratta di una rassegna delle campagne più significative realizzate dall'Enpa con l'apporto creativo delle più importanti agenzie pubblicitarie italiane. Fino al 27 ottobre.
CORSI
Fitness tradizionale e di ultima generazione al nuovo impianto Centro Oasi Uisp La stagione del Fitness Uisp inizia all’insegna delle novità. Presso il Centro Sportivo OASI, il nuovo impianto gestito dal Comitato Ravenna-Lugo in via Lago di Como 29, sono attivi i corsi fitness tradizionali e quelli di ultima generazione. Per gli amanti delle discipline classiche con forte propensione al rilassamento si possono prenotare attività di Yoga e Pilates. Per chi preferisce il movimento e la danza c’è il corso di Ritmo Latino. Spazio anche alle discipline con obiettivi tonificanti e di rinforzo muscolare come GAG (Gambe Addominali Glutei) e il Postural-Tone. Le novità riguardano anche il mondo Uisp con l’offerta dei corsi di Indoor Training un vero allenamento cardiovascolare e un modo per rinforzare tutti i muscoli del corpo. Uisp si avvale anche di un professionista che svolge attività correttiva per chi necessita di migliorare la postura, è infatti attivo il corso di Ginnastica Posturale in cui si cercano soluzioni specifiche a problemi individuali. Tutte le attività hanno frequenza mono o bisettimanale e si svolgono presso la palestra del Centro OASI UISP. Per informazioni e iscrizioni contattare il Centro sportivo in via Lago di Como 29 a Ravenna tel. 0544 451852.
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 13 ottobre 2016
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 13 ottobre 2016
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