Ravenna&Dintorni 14 02 2019

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FREEPRESS n. 802

14-20 FEBBRAIO 2019

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460

SOTTO INCHIESTA Il caso della società che ha rilevato cinque ristoranti, chiudendone subito due La guardia di finanza in via Mentana a Ravenna durante i controlli alla Locanda La Vigna e al Club 23


LE AZIENDE INFORMANO

OPENOFFICE RAVENNA

Consulenza e assistenza per le aziende, i lavoratori e i cittadini Ciro Di Maio e Alessandro Feggi hanno aperto lo studio a Ravenna nel 2011 nel quartiere Darsena, in via Capodistria 23. Alla sede centrale si sono poi aggiunti gli sportelli di Piangipane e dall’autunno 2018 al Centro La Fontana. Un’esperienza che si è consolidata e ampliata anche nei servizi forniti, dall’assistenza fiscale come sportello Caf Italia all’assistenza ai lavoratori come sede provinciale del sindacato Snalv. OpenOffice inoltre è sportello dei consumatori Udicom e organizza corsi di formazione per la crescita professionale degli associati Consulenza alle aziende e assistenza ai lavoratori e ai cittadini. Questo da sempre è il fiore all’occhiello del progetto OpenOffice Ravenna, nato nel 2011, dalla voglia di due giovani professionisti – Ciro Di Maio e Alessandro Feggi – di introdurre alcune novità nella modalità di erogazione dei servizi professionali sul territorio della Romagna. «Dopo aver maturato esperienza con uno studio di consulenza in provincia di Ferrara dalla metà degli anni Ottanta – affermano i due soci –, la grande sfida è stata quella di rivolgersi alla realtà ravennate. Tutto è iniziato otto anni fa con quello che si è poi rivelata una prova ben riuscita, ossia l’apertura di uno sportello Caf a Ravenna, meglio noto come Caf Fenalca. Ben presto, grazie ai consensi ricevuti, è nata la necessità di attivare altri servizi con il brand Caf Italia a sostituire il primo, per diventare poi sede provinciale di Snalv – Sindacato nazionale autonomo lavoratori». Il team che inizialmente contava solo i due soci – Di Maio, responsabile di Sviluppo progetti e relazioni sindacali e Feggi responsabile dell’area aziende – si è ampliato, sino a comprendere oggi, oltre ad alcuni collaboratori, anche Mattia Scardovi, responsabile Caf e patronato; Alessandro Argnani, per le relazioni con il pubblico e la formazione; Simona Bellotti per le amministrazioni contabili. Caf Italia è il centro di assistenza fiscale costituito dalla

FNA – Federazione nazionale dell’agricoltura, nato con lo scopo di offrire ai suoi associati e contribuenti numerosi servizi, fra cui modello 730, servizi Equitalia, modello Isee, reddito d’inclusione, modello Red, invalidi civili, bonus gas, assegno di maternità, modello Cu Inps, F24 telematico, contratti di locazione, Imu, visure catastali e ipotecarie, successioni, unico telematico, modello 770, fattura elettronica, trasmissione spese edilizie condominiali, bonus bebè. In qualità di patronato, molteplici sono i servizi previdenziali proposti (disoccupazione agricole, mobilità, anzianità, vecchiaia, ricostituzioni, assegni familiari, ricorsi amministrativi, contributi figurativi, riscatti, ricongiunzioni e totalizzazione, etc.), oltre alle pratiche Inail (indennità per inabilità temporanea, rendita per inabilità permanente, revisione della rendita per aggravamento) e servizi per immigrati (rilascio e rinnovo permessi di soggiorno). Come sindacato Snalv, è garantita ai lavoratori dipendenti l’assistenza in materia di contratti di lavoro e di eventuali risoluzioni di controversie, con possibilità di conciliazioni sindacali. A seguito di alcuni recenti accordi, è stato inoltre introdotto uno sportello dei consumatori Udicon – Unione per la difesa del consumatore, fra l’altro supportato da uno sportello legale, con primo accesso gratuito compreso nel tesseramento, aperto ogni primo e terzo lunedì del mese. Non è trascurata, infine, anche la formazione per la crescita personale e professionale degli associati, con corsi che spaziano dall’area fiscale e amministrativa (operatore fiscale Caf, gestione del rapporto di lavoro domestico), all’informatica, grafica e reti (creazione di un sito WordPress) e ai servizi alla persona (make-up artist). La sede centrale di OpenOffice Ravenna, che è lo studio di consulenza che comprende tutti questi servizi, si trova in via Capodistria 23, nel quartiere Darsena, vicino alla scuola materna, al nido e a pochi passi dagli assi-

«L’idea di aprire uno sportello di consulenza “sotto casa”, in zone piuttosto popolose della città ma sprovviste di sindacato si è rivelata la scelta vincente: sempre più persone si sono rivolte a noi, sia per le più comuni pratiche fiscali che per consigli sui meandri della normativa italiana» stenti sociali e agli uffici comunali della zona. «L’idea iniziale – spiega Di Maio – era di avere uno sportello “sotto casa”, in una zona piuttosto popolosa della città sprovvista di sindacato. L’apertura dello sportello ha fatto sì che sempre più persone si siano affacciate, oltre che per le più comuni pratiche fiscali quali Isee, dichiarazione dei redditi e calcolo Imu, anche per ottenere consigli riguardanti i meandri della normativa italiana che dà agevolazioni di varia natura e richiede adempimenti non sempre chiari. Un anno e mezzo fa abbiamo aperto un secondo sportello a Piangipane, in via Piangipane 285/C, per coprire tutta la zona a nord di Ravenna, e nell’autunno 2018 al Centro commerciale La Fontana di via Brunelli 28 (primo piano), sempre a Ravenna. La nostra strategia di espansione sul territorio, dunque, è stata quella di aprire laddove ancora non c’era nessuno o c’erano pochi servizi. Alla fine, una scommessa che si è rivelata vincente».

Per Informazioni: Centralino 0544 423370 - info@openofficeravenna.com


INTRO / 3 14-20 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

7 Dodici morti di lavoro nel 2018, una strage silenziosa di Alessandro Montanari

Gli ultimi dati Inail certificano un'emergenza di cui si parla poco e solo a tragedia avvenuta: quelle delle morti sul lavoro. Ravenna è la terza provincia dell'Emilia-Romagna per numero di morti bianche nel 2018: ben dieci, a cui si aggiungono due persone che hanno perso la vita in itinere, cioè andando o tornando dal luogo di lavoro. Se aggiungiamo che la regione è seconda soltanto alla Lombardia per numero di morti (il conto regionale arriva a ben 125) si capisce che su questo fronte si può di certo fare ancora molto. Anche il dato degli infortuni fa piuttosto impressione: ben 85.823. Il tema è di certo di interesse nazionale e il contributo che si vuole dare è solo quello di un invito alla riflessione sulla questione in una città che, non va dimenticato, ha vissuto due delle più gravi tragedie dell'Italia repubblicana: il rogo dell'Elisabetta Montanari (la cosiddetta strage Mecnavi) dove morirono 13 operai nel 1987 e l'elicottero Agip precipitato in mare tre anni dopo, con lo stesso numero di morti. Stragi che si commemorano ogni anno e danno l'occasione, se non altro, di accendere un piccolo riflettore sulla questione. Il punto irrisolto è sempre quello: come si può fare nel 2019 a evitare che ancora tante persone perdano la vita facendo il proprio mestiere? La tendenza è quella di formare il lavoratore, agendo soprattutto sulla prevenzione. I dati dicono però che non è abbastanza soprattutto se la formazione non si riesce a mettere in pratica per i ritmi forsennati a cui sono costretti i lavoratori al giorno d'oggi. Si pensi, ad esempio, ai tanti camionisti pizzicati nella manomissione del cronotachigrafo, quello strumento che monitora i tempi di guida e di riposo obbligatori per chi guida i mezzi pesanti. Tempi di riposo che mal si conciliano con le tempistiche imposte dalle aziende. Ancora: si pensi agli infortuni cosiddetti “verdi” che avvengono nei campi con agricoltori vittima di trattori che si ribaltano. Ci sono poi le cadute dall'alto, magari nella cisterna di una nave, o gli incidenti dei turnisti assonnati che si mettono alla guida. Non tutto si può archiviare alla voce “distrazione” o “imprudenza” ma spesso i processi per questi episodi finiscono senza colpevoli o con pene inferiori alle attese. C'è, quindi, un problema di legislazione a cui potrebbe mettere mano il governo. A livello locale si istituiscono spesso osservatori, si firmano protocolli tra enti locali, sindacati e aziende ma i dati delle morti bianche restano sempre ai vertici delle classifiche regionali. Un segno che su questo tema, nonostante la sensibilità mostrata dalle istituzioni e nata proprio dalle tragedie di cui si è detto, si può fare sempre di più. Un po' come accade con gli incidenti stradali, però, non bisogna ricordasene soltanto dopo l'ennesima morte ma è necessaria una programmazione che potrebbe passare, forse, anche da incentivi regionali pensati per aziende che investono su questo ambito. Non si strapperanno molti voti ma, chissà, si potrebbe salvare qualche vita.

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POLITICA DE PASCALE ELETTO PRESIDENTE DELL’UPI

ECONOMIA DATI TURISMO: BENE IL CENTRO MALE I LIDI

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PRIMO PIANO CINQUE RISTORANTI, UN’UNICA SOCIETÀ: LA NOSTRA INCHIESTA

SOCIETÀ IMPRESE ESTREME: LA NUOVA SFIDA DI MARCHESANI

SPORT L’ATLAS È DIVENTATA LA SECONDA REALTÀ DEL VOLLEY

TEATRO IN SCENA DUE SPETTACOLI FIRMATI EUGENIO SIDERI

MUSICA A PINARELLA L’UNICA DATA ITALIANA PER I MITI DEL NEW METAL

MOSTRE “IL MESTIERE DELLE ARTI”: NON SOLO PITTURA E SCULTURA da pagina

36 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI E NOTIZIE SUL MONDO DELLA CASA BONUS CASA CONVIENE RISTRUTTURARE CON UN MUTUO O CON UN PRESTITO PRESONALE?

RD &

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVIII - n. 802

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4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 14-20 febbraio 2019

LETTORI

FULMINI E SAETTE “Fuori tempo” (Fusignano) di Adriano Zanni

La redazione risponde

QUANDO A TEATRO SPUNTA LO SMARTPHONE Spett.le redazione, immaginate di stare svolgendo un lavoro, uno qualsiasi, dal preparare una torta allo svolgere un calcolo particolarmente complicato. O una prova impegnativa, fisicamente o emotivamente. Con un idividuo/a che vi spara una luce intensa negli occhi, in un ambiente buio. Ecco cosa è capitato questa sera (venerdì 8 febbraio) al Teatro Alighieri di Ravenna, dove andava in scena un classico di Eduardo de Filippo, "Questi fantasmi". A fine spettacolo, mentre giungeva il meritato tributo di applausi da parte del pubblico, il primo attore (il bravo Gianfelice Imparato, ndr) chiede a mano il silenzio, scusandosi per la sua chiusura di spettacolo imperfetta. Qualcuno in prima fila lo ha distratto con la luce balenante di uno smartphone (rimasto acceso per gran parte dello spettacolo, per altro). La persona in questione non ha avuto nemmeno tempo di raccogliere il plauso della propria "educazione". Se ne è scappata via in gran fretta mentre erano appena iniziati gli applausi. Sono troppo cattiva a sperare che le caschi il dannato aggeggio in un tombino? Licia Fiorentini, Ravenna

Gentile Licia, non c’è molo altro da dire, il fatto si commenta da sé. Da parte nostra non possiamo fare altro che invitare chi proprio non riesce a staccarsi dal suo smartphone per il tempo di uno spettacolo a non andare più a teatro, o al cinema, dove la pratica è ancora più diffusa (e se la luce in

questo caso non può disturbare gli attori, di certo infastidisce i vicini). Si tratta di una questione di rispetto verso gli altri, in primis, e anche verso se stessi. Non val proprio la pena pagare il biglietto per stare poi a chattare in quelle (peraltro non proprio comodissime) poltrone della platea. Meglio il divano...

ARTISTIPEDIA Galleria di artisti e influencer locali, a partire da Romeo Petrone di Sara Capelli - @igers_ravenna

Ecco una nuova rubrica gestita dal team di Igersravenna, una community di Instagram che si impegna a rendere noti luoghi, personaggi ed eventi del territorio attraverso le foto postate dagli Instagrammers. Siamo tre ragazze: Sara Capelli, Ilaria Facchini e Martina Babini che nutrono la passione per il digitale e creiamo contenuti da diffondere attraverso i social. Artistipedia è un nuovo progetto nato in collaborazione con R&D con l’obiettivo di far conoscere anche offline gli Artisti ravennati, selezionati grazie ai loro profili su Instagram. Alcuni artisti “tradizionali” utilizzano gli strumenti digitali per diffondere nel mondo le loro opere riuscendo così anche ad essere influenti online. Riteniamo inoltre che anche gli Influencer (individui che attraverso il digitale hanno la capacità di influenzare i comportamenti dei loro seguaci grazie al loro carisma e autorevolezza) siano da definire Artisti per l’attitudine di promuoversi attraverso la fotografia, realizzazioni grafiche e tematiche di interesse. Tramite questa rubrica avremo il piacere di dare visibilità anche a quelli piu influenti nella zona di Ravenna e Provincia.

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In questa prima puntata vi presentiamo Romeo Petrone che attraverso la pittura esprime la sua arte astratta su molteplici tele. Ammiriamo la sua creatività e personalità come viene mostrata attraverso questa foto in bianco e nero presa dal suo profilo social. Nella sua galleria fotografica sono diverse le opere rappresentate, così come gli scatti di alcune mostre a Ravenna. Potete visitare la sua pagina digitando il nickname @petroneromeoceleste su Instagram. Un orgoglio ravennate conosciuto a livello internazionale.


PUNTI DI VISTA / 5 14-20 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

Da Raffaella Carrà alle videocamere per i vigili di Moldenke

Raffaella Carrà è stata avvistata a Ravenna. Di origini etrusche, pare sia in corso una trattativa che coinvolge anche il ministero con l’obiettivo di poterla esporre tra le antichità del nuovo museo archeologico di Classe per una grande operazione di rilancio che porterebbe di nuovo i grandi giornali nazionali a parlarne, ora che l’effetto inaugurazione sta pian piano svanendo. Grande novità alla polizia municipale di Ravenna, sono in arrivo le bodycam indossabili, in pratica delle videocamere applicate direttamente sulle divise dei vigili urbani per consentire agli agenti di filmare le operazioni più complesse. Sarà così possibile vedere il video della tua auto nel preciso istante in cui verrà multata per divieto di sosta o magari in futuro sarà possibile organizzare una diretta Facebook per l’arrivo del carro attrezzi dopo un incidente ma soprattutto i vigili potranno riprendersi a vicenda mentre fanno facce strane nell’attesa di far attraversare i bambini davanti a scuola o, perché no, girare ai colleghi il video del culo di una tipa o, ancora, inquadrare il ragazzino che cerca di giustificarsi per non essere sceso dalla bici sulle strisce pedonali. Viva la tecnologia. Finalmente c’è un tema su cui tutti, ma proprio tutti, i consiglieri comunali sono esperti. La piscina comunale. Tutti conoscono problemi e disagi degli spogliatoi, delle vasche, delle società che la frequentano, tutti evidentemente vanno a nuotare almeno una volta alla settimana e tutti hanno, ovvio, una soluzione per risolvere i problemi della vecchia piscina comunale. No, non va bene che il Comune la faccia rifare da un privato, perché resterebbe chiusa sei mesi, e soprattutto i consiglieri comunali non sanno più dove andare a nuotare. No, bisogna costruirne un’altra mentre si fanno i lavori nella vecchia, pare sia la soluzione più gettonata. Così poi quando avremo due piscine potremo finalmente candidarci alle Olimpiadi come aveva suggerito il nostro vecchio sindaco Matteucci. Ai Giardini Speyer fanno svastiche sulle vetrine della sede di Cittattiva e dell’Arcigay e cancellano gli stranieri sui murales lì accanto. Per fortuna che il nostro sindaco ha vietato di bere alcol in zona, però.


6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 14-20 febbraio 2019

PD/1 PD/2 Cena con Scalfarotto per la mozione Giachetti

Sicurezza e immigrazione, ne parlano il sindaco, il deputato e l’ex ministro Pagani: «Ce ne fossero di Minniti nel Pd Nostra proposta opposta a quella della Lega»

Ex ministro dell’Interno del governo Gentiloni, fautore dei primi accordi con la Libia per i campi in cui trattenere i migranti, candidato renziano alle primarie (da cui si è in realtà rapidamente ritirato) Marco Minniti è una personalità di spicco della politica nazionale e sarà a Ravenna sabato 16 febbraio, alle 10.30, nella Sala Nullo Baldini in via Guaccimanni 10 per la presentazione del suo libro Sicurezza è Libertà. Terrorismo e immigrazione contro la fabbrica della paura. Oltre all’autore parteciperanno alla conversazione il sindaco di Ravenna Michele de Pascale e l’onorevole ravennate Alberto Pagani, a sua volta esperto di intelligence e sicurezza e in procinto di pubblicare un volume proprio sul funzionamento dei servizi segreti. Onorevole, sicuri che sia una buona idea parlare di immigrazione, uno dei temi per cui il Pd è stato battuto alle scorse elezioni? Non rischiate di inseguire l’agenda altrui? «Le migrazioni sono un problema del nostro tempo. L’Italia è una penisola mediterranea avanzata verso l’Africa, e ne è ovviamente coinvolta, ma si tratta di un problema globale di proporzioni ben più ampie. Una forza politica che aspira a governare non credo che possa scegliere di non occuparsene. Ma la nostra impostazione è molto diversa da quella di Salvini, per alcuni aspetti è persino opposta». Tra le accuse mosse a Minniti però c’è proprio quella di aver aperto i famigerati campi in Libia, una linea molto criticata anche da dentro il partito e sicuramente da sinistra. Mentre dall’altra parte c’è una parte del Pd che rivendica il fatto che Salvini ha trovato tutto pronto per azzerare gli sbarchi. «Chi meno conosce più critica, soprattutto per sentito dire, perché ha letto qualcosa su internet e non l’ha conte-

Alle 20 di venerdi 15 febbraio, nella “sala Strocchi” di via Maggiore a Ravenna si svolge una cena di autofinanziamento per la mozione di una parte dei renziani che sostengono Anna Ascani e Roberto Giachetti. Sarà presente Ivan Scalfarotto (foto).

A sinistra Marco Minniti, a destra Alberto Pagani

stualizzato nella realtà concreta della Libia di oggi. Gli sbarchi sono calati solo grazie a una complessa e prudente politica di stabilizzazione della Libia e di accordo con il governo libico. Gli accordi si fanno con gli interlocutori che ci sono, e in Libia ce ne sono molti e in conflitto tra di loro. Minniti, che ne è stato il protagonista principale, la racconta nel libro e spiega perché la politica disumana di Salvini è solo propaganda sulla pelle dei disperati, che rischia di mandare tutto il lavoro fatto all’aria. Per noi legalità ed umanità non sono separabili, e servono entrambe, lui non conosce nessuna delle due». È un messaggio che può davvero fare breccia? Salvini adesso ha il vento in poppa. «Non lo so quanto sia compreso, la propaganda costruita su slogan e messe in scena teatrali come le sue, con tanto di travestimento da poliziotto, arriva prima delle argomentazioni, dei dati, delle statistiche. Spesso davanti a un problema complesso l’elettore preferisce la soluzione semplice, anche se è farlocca. Ma prima o poi qualcuno si rende conto di essere stato truffato. L’illusione finisce quando la realtà si

manifesta per quel che è, per noi come crisi economica, disoccupazione, e chi ha creduto nel pifferaio magico si accorge che si è fatto portare nel dirupo». Anche ammesso che sia così, non crede che sarebbe più saggio per il Pd farsi vedere con volti nuovi rispetto a un ex ministro in carica in occasione della più drammatica debacle elettorale del Pd? «Ne avessimo come Minniti! Certo che bisogna cambiare anche i dirigenti, ma la “rottamazione” ho sempre pensato che fosse una fesseria. Bisogna usare le esperienze e le competenze maturate per far crescere una nuova classe dirigente, non sostiture chi conosce le cose con chi non sa nulla. Questo lo hanno fatto i Cinque Stelle, e il fallimento è già sotto gli occhi di tutti». Minniti doveva essere il candidato renziano, prima di una sorprendente e repentina ritirata dalla corsa. Oggi è favore di Zingaretti. Lei lo avrebbe sostenuto? E soprattutto, la sensazione è che il clima nel partito resti molto teso, e che in generale queste primarie non stiamo scuotendo gli animi. Qual è la soglia di partecipazione sopra la quale secondo lei si potrà parlare di successo? «A differenza di Minniti io non ho mai votato per Renzi alle primarie. Minniti l’avrei votato certamente, anche perché non sarebbe stato il candidato renziano. Renzi aveva dichiarato di sostenerlo, ma Minniti ha un pensiero autonomo, non ce lo vedo proprio a fare il burattino di Renzi. È una caricatura davvero poco credibile. Ora sostiene Zingaretti, come faccio anche io, ma non abbiamo bisogno di contrapposizioni divisive. Anzi, speriamo che questo congresso serva a ricostruire un Pd rinnovato, unito e credibile». (fe. an.)


POLITICA / 7 14-20 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

LA NOMINA

De Pascale diventa presidente dei presidenti delle Province I 300 delegati all’assembela Upi lo hanno eletto all’unanimità e per acclamazione: «Servono le risorse per garantire i servizi, in particolare per le scuole e la rete stradale» VERSO LE AMMINISTRATIVE Daniele Bassi tenta il secondo mandato per il centrosinistra a Massa Lombarda “Il Futuro in Comune”, è questo il titolo della serata in cui Daniele Bassi, già sindaco di Massa Lombarda, ha lanciato la sua conferma alla candidatura per il 26 maggio presentando i tratti distintivi del futuro programma elettorale. «Massa Lombarda è una città in cui la collaborazione tra i protagonisti istituzionali, economici, culturali e sociali, al di là delle appartenenze politiche, non è mai mancata, al fine di perseguire l’interesse generale della nostra comunità – ha spiegato lo stesso Bassi –. Viviamo anni in cui una crisi strutturale mondiale, che è stata prima economica e infine in Italia anche morale e culturale, ha messo in ginocchio interi territori e moltissime famiglie, nonché i rapporti sociali». Lo sguardo ora è rivolto alle prossime sfide: «Questo territorio è caratterizzato dalla voglia di fare e quello che si fa qui si fa insieme – prosegue Daniele Bassi –. Etica, onestà e sobrietà saranno sempre caratteristiche del nostro agire, insieme alla valorizzazione delle tante forze e competenze presenti in città, per arrivare a soluzioni concrete per il nostro presente e il nostro futuro».

Michele de Pascale, Presidente della Provincia di Ravenna nonché primo cittadino del comune capoluogo, è il nuovo Presidente dell’Unione delle Province d’Italia. A eleggerlo all’unanimità e per acclamazione i quasi 300 delegati, tra Presidenti e consiglieri provinciali, riuniti il 12 febbraio a Roma in occasione della 34° Assemblea Congressuale Upi. De Pascale succede ad Achille Variati, ex Presidente della Provincia di Vicenza, che ha guidato l’associazione dal maggio 2015. «Le Province devono essere considerate un’opportunità – ha detto il Presidente appena eletto – e Governo e Regioni devono considerare queste istituzioni quali sede naturale per le funzioni amministrative. Certo però che al decentramento delle funzioni devono corrispondere le risorse. L’emergenza finanziaria è ancora la priorità: le risorse per assicurare i servizi, per garantire la sicurezza delle scuole, per la manutenzione dei 130 mila chilometri di rete viaria. È su questo che continueremo a chiedere risposte al Governo, questa è la nostra battaglia principale. Quanto poi alle questioni istituzionali è chiaro che la legge Delrio deve essere al più presto rivista profondamente, perché ormai non è più coerente. Dalla nostra esperienza possiamo dire che il sistema di elezione di secondo grado non funziona, perché produce sui territori un conflitto di interesse tra le funzioni di Sindaco e Presidente di Provincia. Per questo se Governo e Parlamento, proporranno il ritorno all’elezione diretta, avranno il nostro sostegno». Quanto poi all’attuazione dell’autonomia differenziata De Pascale ha sottolineato come «non c’è da parte delle Province una posizione negativa, anche se c’è qualche preoccupazione, purché sia chiaro che maggiore autonomia non deve trasformarsi in egoismo territoriale, perché l’Italia non può crescere se non è unita». A commento dell’elezione, sulla sua pagina facebook, De Pascale ha inoltre commentato: «Sono appena stato eletto nuovo presidente dell’Unione delle Province d’Italia. Un ringraziamento sincero ai quasi 300 delegati, tra presidenti e consiglieri Provinciali, che mi hanno eletto all’unanimità per rivestire questo importantissimo ruolo che svolgerò con energia e impegno». De Pascale è anche presidente regionale dell’Anci, associazione dei comuni.

VERSO LE EUROPEE Tre conferenze del Movimento Federalista Continuano le iniziative del Movimento Federalista Euopeo in vista delle elezioni europee di maggio. Sabato 16 febbraio alle 10.15 alla Casa Matha la conferenza di Luisa Trumellini (segretaria nazionale del Mfe) dal titolo “Cooperazione intergovernativa o federazione? Modelli per una democrazia europea”; sempre alla Casa Matha sarà tenuto un ciclo di lezioni riconosciute dal Ministero della pubblica istruzione, avente come oggetto di carattere generale il titolo “Alle origini dell’idea di Europa”, a cui prenderà parte come relatore Gabriele Scardovi, secondo il seguente calendario: mercoledì 20 febbraio alle 17 con un intervento dal titolo “Un inatteso ritorno: la nuova attualità dell’idea di progresso”; il 27 invece l’intervento verterà su “Postmodernità e postumanesimo. L’Europa tra Arcadia e Utopia”.

LA SOLIDARIETÀ Imbrattata con svastiche la sede di Cittattiva

L’INCONTRO

IL DIRETTORE DE LA STAMPA E IL POPULISMO Il direttore de La Stampa Maurizio Molinari sarà a Ravenna lunedì 18 febbraio alle 17.30 nella Sala Spadolini della Biblioteca Oriani per presentare il suo ultimo libro, edito da La Nave di Teseo: Perché è successo qui, viaggio all’origine del populismo italiano che scuote l’Europa. L’evento vede la partecipazione dei repubblicani Luisa Babini, Paolo Gambi, Italico Santoro e Giancarlo Tartaglia.

IL GRUPPO Una serata con “Società aperta” per parlare (anche) di giovani ed Europa Martedì 19 febbraio incontro del gruppo “Società aperta” animato da Nevio Salimbeni. All’ordine del giorno i temi Europa e giovani con l'Erasmus, sicurezza in città, ruolo delle persone e dei gruppi nelle comunità locali. Oltre ai componenti del gruppo sono ben accetti, si legge sull’evente facebook, anche “gli amici, i finanziatori e soprattutto le persone attive e curiose”. Appuntamento alle 20.30 allo Zero4 di via Oriani 38, a Ravenna.

La sede di Cittattiva in via Carducci a Ravenna che ospita diverse associazioni di volontariato, tra cui l’Arcigay, è stata nuovamente imbrattata con svastiche. Solidarietà è arrivata da svariate realtà tra cui Mdp Articolo 1 e Sinistra per Ravenna che scrivono «esprimendo solidarietà nei confronti di tutte le associazioni interessate, crediamo che sia fondamentale, soprattutto in una situazione come questa, sostenere l'impegno di concittadini che così tanto lavorano per migliorare il tessuto sociale della comunità e sull'inclusione». Parole di condanna anche da Sinistra Italiana: «Preoccupa che anche nella nostra città crescano sentimenti di intolleranza, che colpiscono chi più lavora per una società più aperta, libera e consapevole». In particolare Ravenna in Comune sottolinea come i vandali non abbiano risparmiato «neanche gli splendidi murales che affacciano sui Giardini Speyer, in particolare quello che rappresenta una barca sulla quale navigano Galla Placidia, Dante Alighieri e alcuni migranti, mettendo una grossa "X" nera sul bambino posto sul fondo della barca. CittAttiva Ravenna è una realtà che svolge un ottimo lavoro in quello che viene considerato un quartiere difficile e va tutelata e messa sempre in considerazione di svolgere il proprio lavoro in tranquillità». Mentre la Digos indaga sugli autori degli sfregi, nella serata del 12 febbraio alcuni attivisti si sono ritrovati per ripulire immediatamente le svastiche ribadendo che non si faranno intimidire.




10 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 14-20 febbraio 2019

I DATI DEL 2018

A Ravenna 147mila visitatori stranieri in un anno: in crescita olandesi e americani

Flop al mare, ma nuovo record di turisti per la città d’arte

Sono 273.336 i turisti stranieri registrati nel corso del 2018 in provincia di Ravenna (su un totale di oltre 1,5 milioni), in crescita di circa 1 punto percentuale. La maggior parte (circa 147mila, contro i 95mila di Cervia e i 15mila di Faenza) è stata registrata nelle strutture ricettive del comune capoluogo dove a farla da padrone sono ancora i tedeschi, circa un quarto del totale anche se nel 2018 in calo del 4 percento. A seguire la quota più importante è quella dei turisti provenienti dalla Francia (oltre 15mila, in calo di quasi il 2 percento) e dalla Svizzera (che, accorpati a quelli del Liechtenstein, sono oltre 12mila ma anch’essi in calo, del 2,2 percento) davanti ai turisti olandesi, circa 7.400 e nel 2018 aumentati di oltre 8 punti percentuali rispetto al 2017 e un po’ a sorpresa gli americani, 6.150, risultati in crescita di oltre 6 punti percentuali. Per quanto riguarda invece i turisti italiani registrati nel comune di Ravenna nel 2018, circa la metà provengono da Emilia-Romagna (135mila) e Lombardia (100mila) davanti al Lazio (38mila) e tre regioni attorno a quota 30mila: Toscana, Piemonte e Veneto. Turisti, questi, tutti in leggero calo: la crescita più consistente è invece quella dei campani, quasi 20mila.

Boom di arrivi nel comune capoluogo in novembre e dicembre Tiene Cervia, continua a crescere Faenza. E Riolo supera Brisighella di Luca Manservisi

Come da previsioni, il 2018 (almeno secondo i dati Istat appena pubblicati) si chiude con un segno meno per il comune di Ravenna in quanto a flussi turistici con un calo di circa 9mila turisti (-1,4 in termini percentuali) e 35mila pernottamenti (-1,3 percento) rispetto all'ottimo 2017, senza però arretrare ai livelli del 2016 e men che meno a quelli disastrosi del 2014 e 2015. A pesare negativamente nella performance ravennate nel 2018 sono stati come già anticipato nei mesi scorsi i lidi che chiudono l’anno con un calo di quasi il 2 percento dei pernottamenti e del 3,8 percento del numero dei turisti, accentuato tra quelli stranieri (quasi il 5 percento in meno rispetto al 2017). La città d'arte, invece, aggiorna addirittura il record storico di arrivi registrato un anno fa con 257mila turisti (in crescita del 2,3 percento e di cui oltre un quarto stranieri) che hanno portato complessivamente a 504mila pernottamenti (in crescita dell'1,8 percento). Si tratta comunque di numeri che sono meno di un quarto di quelli registrati al mare (circa 2,2 milioni). Molto atteso era in particolare il dato del solo mese di dicembre, anche alla luce del dibattito politico sui costi-benefici che si è scatenato in città per l'animazione delle feste natalizie: rispetto al 2017 i dati sono in netta crescita con quasi il 9 percento di turisti e quasi il 7 percento di pernottamenti in più registrati nella città d'arte nel dicembre 2018 rispetto a quello 2017. Ancora migliore la performance di novembre che grazie probabilmente a una maratona mai così partecipata ha fatto registrare il 13 percento dei turisti e quasi il 9 percento dei pernottamenti in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Passando a Cervia, che si conferma il comune più importante della provincia dal punto di vista turistico, sostanzialmente il 2018 è stato un anno di tenuta con i pernottamenti a quota 3,5 milioni (-0,5 percento, calo più accentuato se si considera solo gli stranieri, circa 553mila, ossia l'1,6 percento in meno del 2017) e il numero dei turisti registrati nelle strutture ricettive vicino a quota 800mila (+1 percento). Dietro Cervia e Ravenna continua a crescere Faenza (seppur con numeri neppure lontanamente paragonabili con quelli degli altri due comuni) che chiude il 2018 con oltre 60mila arrivi (+5,1 percento) e 150mila pernottamenti (+8,7 percento) mentre scorrendo la “classifica” provinciale è in calo Lugo (26mila turisti e 54mila pernottamenti, per una variazione percentuale negativa rispettivamente dell'1,7 e del 3,5) e – fermandoci a considerare solo i comuni della provincia con almeno 10mila turisti registrati – va segnalato il sorpasso di Riolo Terme ai danni di Brisighella, entrambi sopra quota 17mila arrivi, con Riolo che però quasi doppia uno dei “borghi più belli d'Italia” in quanto a pernottamenti, grazie probabilmente al crescente appeal delle terme, con quasi 70mila presenze (in crescita del 10 percento) contro le 36mila di Brisighella (-4,6 percento). Complessivamente in provincia di Ravenna il 2018 si è chiuso con 6.674.494 pernottamenti (-0,4 percento) e 1.550.971 turisti (+0,2 percento) a fronte di una media regionale invece del +1,4 percento per i pernottamenti e del +3,2 percento per i turisti.

IL PARCO

MIRABILANDIA NON RIAPRIRÀ PER LE FESTE NATALIZIE L’apertura durante le feste natalizie di Mirabilandia (nella foto) potrebbe aver contribuito all’ottima performance di dicembre in quanto a flussi turistici di Ravenna (di cui parliamo nell’articolo principale di questa pagina) ma dopo due anni di sperimentazione i vertici del parco della Standiana hanno deciso di sospendere il progetto. Pertanto la stagione 2019 si concluderà il prossimo 3 novembre. Per gli abbonamenti con scadenza il 6 gennaio 2020 verra offerto un credito di 15 euro da spendere all'interno del Parco nella stagione 2019 o, in alternativa, il rimborso totale dell'abbonamento sottoscritto. Da Mirabilandia la definiscono una scelta strategica alla luce del grosso investimento effettuato per la nuova area tematica dedicata al marchio Ducati che verrà inaugurata in primavera e caratterizzerà l’intera stagione.

LA CLASSIFICA Cervia terza per pernottamenti in regione, Ravenna quinta come numero di turisti Allargando l’orizzonte all’Emilia-Romagna è naturalmente Rimini il comune più rilevante dal punto di vista turistico con oltre 1,8 milioni di turisti registrati nel 2018 (+2,9 percento) e quasi 7,5 milioni di pernottamenti (+1,1 percento). A seguire come numero di turisti è il capoluogo Bologna (1,5 milioni) mentre per quanto riguarda i pernottamenti al secondo posto c’è Riccione con 3,6 milioni (in crescita del 2,2 percento) davanti a Cervia (3,5 milioni), Cesenatico (3,4 milioni), Bologna (3 milioni) e al sesto posto Ravenna (2,7 milioni) che rientra nella “top five” regionale se si analizza il numero dei turisti in valore assoluto (621mila contro i 565mila di Cesenatico).

LE STRUTTURE Alberghi in crisi, continua la scalata di agriturismi e B&b 4,3 giorni di vacanza in media Continua anche in provincia di Ravenna la “scalata” delle strutture extra-alberghiere (circa 2 milioni i pernottamenti registrati nel 2018, di cui oltre la metà nei campeggi, sui 6,7 totali) ai danni di quelle alberghiere. Quest’ultime perdono complessivamente circa l’1,4 percento dei pernottamenti mentre gli extra-alberghieri crescono di oltre il 2 percento (con agriturismi e bed & breakfast attorno al 9 percento di crescita). E anche la permanenza media è in calo negli alberghi (3,8 giorni contro i 3,9 del 2017) mentre è in aumento nelle strutture extra-alberghiere (6,2 giorni contro i 6,1 del 2017, grazie ai 7,7 dei campeggi che fanno fronte ai 2,3 dei Bed & Breakfast). Complessivamente nel 2018 in provincia resta stabile a 4,3.

GLI ALTRI DATI

Quei 20 milioni di presenze in più registrate dall’Osservatorio turistico della Regione Per il secondo anno consecutivo a fronte dei dati ufficiali Istat che pubblichiamo in questa pagina, la Regione (con circa una settimana di anticipo) pubblica quelli del nuovo Osservatorio turistico finanziato dalla stessa Regione e realizzato con Unioncamere Emilia-Romagna in collaborazione con Trademark Italia. E per il secondo anno consecutivo arriva alla stampa il comunicato trionfale della Regione, che esulta per una crescita record delle presenze. Dati, però, che possono creare confusione, se è vero che per il 2018 complessivamente l’Osservatorio stima quasi sessanta milioni di pernottamenti, contro i 40,5 milioni circa registrati dall’Istat sulla base delle comunicazioni delle strutture ricettive. E per quanto riguarda la Riviera (i dati dell’Osservatorio non sono suddivisi per provincia ma per “prodotto”: riviera, terme, città d’arte, appennino, eccetera) la differenza è di quasi 14 milioni di pernottamenti.

La metodologia dell’Osservatorio prevede “rivalutazioni periodiche delle statistiche ufficiali tramite indicatori indiretti come le uscite ai caselli autostradali, gli arrivi aeroportuali, i movimenti ferroviari, le vendite di prodotti alimentari e bevande, i consumi di energia elettrica e acqua, la raccolta di rifiuti solidi urbani, oltre a un periodico sondaggio di un campione di turisti nazionali”. Un risultato più veritiero, secondo la Regione (parte della differenza potrebbe essere rappresentata dal fenomeno “Airbnb”, escluso dalle statistiche ufficiali) ma che di fatto certifica anche un’importante percentuale di pernottamenti in nero. Al momento, come del resto succede in quasi tutte le altre regioni italiane, preferiamo quindi continuare ad attenerci ai dati Istat, realizzati – ci tiene a specificare l’Istituto nazionale di statistica – “sulla base di metodologie chiare, condivise e regolamentate a livello europeo”.


ECONOMIA / 11 14-20 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

DATI ELEZIONI IN CGIL Massimo Marani nella segreteria nazionale Filctem Missiroli confermato alla guida della Fiom provinciale

Continuano a calare le imprese: nel 2018 nuovo record negativo alla Camera di Commercio Crescono solo le aziende di stranieri e di servizi Diminuiscono anche quelle al femminile Nel 2018 le imprese iscritte nel Registro delle Imprese della provincia di Ravenna sono risultate 39.109, cioè 267 in meno rispetto all’anno precedente. Negli ultimi 12 mesi sono state registrate 1.999 nuove iscrizioni a fronte di 2.158 cancellazioni volontarie, a cui si aggiungono 120 cancellazioni d’ufficio, determinando così un saldo negativo di 159 unità. Il dato raggiunge il nuovo minimo storico, anche rispetto agli anni precedenti. Le cessazioni volontarie, se confrontate con quelle dell’anno prima, aumentano anche se lievemente e il tasso di variazione rimane perciò negativo e pari a -0,40 percento. Anche il tasso di crescita regionale rimane negativo, seppur più contenuto, attestandosi a -0,20 percento. Forma giuridica. Ancora rilevante l’incremento delle società di capitale: a fine 2018, rispetto alla stessa data del 2017, le società di capitale registrano un incremento pari a +180 unità. Segno più anche per i consorzi (+1,0%). In flessione tutte le altre forme, comprese le cooperative che segnano un -7. Settori produttivi. Rispetto all’anno precedente, i settori che vedono un incremento delle imprese registrate sono quelli dei servizi alla persona (+72 unità, con variazione percentuale pari a +2,4%) e dei servizi alle imprese (+58, +1,2%); stabili i servizi assicurativi e creditizi. In flessione gli altri settori. In termini assoluti, il settore più sofferente continua a essere quello dell’agricoltura (-148 unità e -2,1% in termini relativi), seguito dal commercio che perde -131 esercizi (-1,6%), dall’industria (-49 unità, -1,5%), dalle costruzioni (-46 unità, -0,8%), dal trasporto e magazzinaggio (-29, -2,2%) ed infine dalle attività turistiche, con -13 unità (-0,4%). Nel commercio, crescono le attività legate al commercio di prodotti on-line (+16 unità) e quelle legate alla vendita di autoveicoli (+13 unità); quelle che hanno subito le maggiori perdite sono invece quelle della vendita al dettaglio di articoli di abbigliamento con -28 esercizi specializzati, della vendita al dettaglio ambulante di prodotti tessili (-16 esercizi ambulanti), il commercio dei giornali ed articoli 0di cartolibreria (-10). Per l’industria manifatturiera, segno positivo per il comparto della fabbricazione di apparecchi elettrici (+3), per il settore della gomma e plastica (+2), della fabbricazione carta e prodotti in carta (+1) e per l’industria dei mobili (+1); all’opposto, più colpiti dall’andamento negativo sono quelli dei macchinari (-19 unità), prodotti in metallo (-12 unità), stampa (-7 unità). Imprese artigiane. A fine 2018 le imprese artigiane registrate sono 10.505 e sono risultate 58 in meno nel confronto con fine dicembre 2017, che si traduce in una diminuzione dello 0,5% (in termini di variazione percentuale). Crescono i settori dei servizi alla persona di 25 unità (+1,7%) e dei servizi all’impresa di 23 (+3,7%). D Imprese femminili. Le imprese femminili della nostra provincia al 31 dicembre del 2018 sono risultate 8.084, in diminuzione, rispetto alla stessa data dello scorso anno, di 78 unità, pari a -1%. Imprese straniere. Si conferma anche per l’anno 2018 il saldo positivo delle imprese con il titolare o con la maggioranza dei soci di nazionalità straniera. Al 31 dicembre 2018 sono registrate 4.536 imprese straniere nel Registro delle Imprese di Ravenna: 110 in più rispetto alla stessa data dello scorso anno (+2,5%). La percentuale di imprese straniere sul totale è in crescita continua e ha raggiunto l’11,6%, avvicinandosi alla media regionale (11,7%) e mantenendosi più elevata rispetto a quella nazionale (9,9%). Imprese giovanili. A fine 2018, sono 2.675 le imprese giovanili registrate a Ravenna. Negli ultimi 12 mesi il loro numero ha subito una flessione di 91 unità, pari al -3,3%. Se si analizza però la movimentazione tra aperture e chiusure di attività giovanili per l’intero anno 2018, il saldo tra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio negli ultimi dodici mesi è molto positivo. Le imprese giovanili della nostra provincia quindi, a causa della perdita dei requisiti delle aziende iscritte negli anni precedenti, ovvero il superamento della soglia dei 35 anni da parte di soci e titolari, riducono la loro consistenza rispetto all’anno precedente, ma il saldo della movimentazione è largamente positivo:+287 la differenza fra imprese giovanili iscritte e quelle cessate da inizio a fine 2018.

Da sinistra Massimo Marani e Ivan Missiroli L’assemblea generale della Filctem Cgil nazionale ha eletto, con voto segreto, la nuova segreteria nazionale con 171 (95%) voti a favore, 6 (3,3%) contrari e 3 astenuti (1,7%) e tra i nuovi ingressi c’è anche quello di Massimo Marani della Filctem Cgil Ravenna. «Sono veramente felice per il nuovo incarico e per le percentuali plebiscitarie dell'elezione della segreteria – commenta Massimo Marani – sono un chiaro segnale di grande compattezza della categoria. Ovviamente non si tratta solo di soddisfazione personale, ma soprattutto della consapevolezza di poter portare a livello nazionale l'esperienza di un territorio come Ravenna, dove i comparti relativi alla Filctem sono rappresentati da migliaia di lavoratori, con la loro forza ma anche con i loro timori per il futuro, mai come oggi denso di nebbia. Avverto la responsabilità e il peso del particolare momento politico: le recenti prese di posizione del Governo, partendo dall'emendamento “blocca trivelle” cancellano posti di lavoro, ma anche e soprattutto investimenti e prospettive». Sempre in casa Cgil, a Ravenna è stato inoltre rieletto Ivan Missiroli, 46 anni, originario di Faenza, segretario generale della categoria dei metalmeccanici, la Fiom. «Il comparto – commenta Missiroli – sta vivendo, anche sul nostro territorio, una pericolosa fase di stagnazione. Le aziende sopravvivono soprattutto grazie alle commesse con l’estero. Di fronte a noi abbiamo numerose sfide a partire dalla difesa del comparto dell’Oil&gas e del relativo indotto. Samo anche preoccupati per la tenuta occupazionale. Le aziende del nostro territorio fanno sempre più ricorso ad appalti e a contratti di somministrazione di lavoro, rendendo il lavoro sempre più precario».

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12 / ECONOMIA / COOPERAZIONE RAVENNA&DINTORNI 14-20 febbraio 2019

MISURE ANTICRISI

CRISI

Un bando per i lavoratori che vogliono salvare l’impresa Diciotto i casi tra Rimini e Ravenna grazie anche all’intervento di Confcooperative Tra i casi esemplari la Raviplast in Darsena che oggi ha i fatturati in crescita

C’è tempo fino al 15 maggio per partecipare al bando nazionale indetto da Fondosviluppo, società di sistema di Confcooperative e riservato al sostegno e al supporto dei workers buyout, vale a dire le cooperative costituite da lavoratori che rilevano aziende in crisi oppure avviate al fallimento o che danno continuità e futuro ad aziende destinate ad estinguersi. Il fenomeno nelle province di Ravenna e Rimini Nella sola Regione Emilia Romagna il fenomeno dei workers buyout ha permesso la costituzione di 60 nuove cooperative e la salvaguardia di oltre 1.200 posti di lavoro. Nei territori di Ravenna e Rimini dal 2009 (più o meno dall’inizio del periodo di recessione) le “imprese rigenerate”, anche grazie al sostegno di Confcooperative RavennaRimini, sono state 18, in diversi ambiti e settori di impiego. Tra queste ci sono la Raviplast di Ravenna, nata dalle ceneri della ex Pansac e specializzata nel settore degli imballaggi industriali flessibili. L’azienda oggi presenta fatturati in crescita, stabilità lavorativa e specializzazione delle mansioni. «La scelta che hanno portato avanti i lavoratori delle 18 nuove cooperative di lavoro che rappresentiamo è una scelta coraggiosa che è stata premiata – sottolinea Luca Bracci, presidente Confcooperative Ravenna-Rimini – Una scelta che può portare una realtà senza futuro ad avere una seconda vita. La forma cooperativa permette ai lavoratori di avere voce in capitolo nelle scelte dell’azienda e può garantire una maggiore stabilità: rappresenta di fatto una risposta concreta alle situazioni di crisi».

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CMC: SCIOPERO DI QUATTRO ORE E CONCORDATO PER TRE PARTECIPATE La richiesta da parte di Ged, Empedocle1 e Bolognetta I sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil denunciano che la Cmc avrebbe sinora disatteso quanto sottoscritto in sede ministeriale sull’attuazione della cassa integrazione e cioè la predisposizione tra azienda, sindacati e Rsa di «incontri preventivi per l’attuazione e la verifica dell’utilizzo della Cigs con particolare riferimento alle modalità e tempistiche della rotazione e per monitorare l’andamento della situazione aziendale, di norma con cadenza mensile, e comunque su richiesta delle parti». Per questo sono stati proclamati in assemblea quattro ore di sciopero nel pomeriggio di giovedì 14 febbraio con presidio davanti alla sede di via Trieste. Intanto, mentre in Sicilia c’è stata una protesta davanti al consiglio regionale da parte di numerose aziende creditrici del colosso ravennate, Empedocle1, Bolognetta e Ged, tre imprese partecipate da Cmc, hanno presentato richiesta di concordato preventivo al Tribunale di Ravenna, che l’ha accettata. Adesso in particolare Empedocle2 e Bolognetta hanno 120 giorni per presentare il piano. Entrambe sono state fondate da Cmc per i cantieri siciliani della Palermo-Agrigento. Per la Ged invece il tribunale ha concesso 60 giorni di tempo.

Il bando Il bando di Confcooperative/Fondosviluppo prevede quattro tipologie di intervento: interventi finanziari nella misura massima del capitale sociale apportato dai soci cooperatori (apporto al capitale sociale, mutuo a tassi agevolati garantito da Cooperfidi Italia, strumenti finanziari partecipativi); rimborso costo dei servizi di accompagnamento allo start up (importo massimo di 15.000 euro in tre anni); formazione e tutoraggio (percorsi imprenditoriali, partnership con altre cooperative del settore, affiancamento manageriale); accesso a convenzioni (gruppi bancari cooperativi, Cooperfidi, compagnie di assicurazione). Per maggiori informazioni sul bando di Fondosviluppo www.fondosviluppo.it oppure 0544 37171.

Una storia di qualità e professionalità


ECONOMIA / COOPERAZIONE / 13 14-20 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

WELFARE/INFANZIA

WELFARE/ANZIANI

Asilo Azzaroli: entrano Solco e Progetto Crescita

MIGRANTI: «QUI UN MODELLO VIRTUOSO PER L’INTEGRAZIONE» Le tre centrali cooperative auspicano un confronto lontano dagli slogan

Una giornata di festa per la storica struttura paritaria di Sant’Agata

Giornata di festa per la Scuola dell’Infanzia Azzaroli di Sant’Agata sul Santerno: mercoledì 20 febbraio verrà, infatti, ufficializzata l’entrata del Consorzio Solco Ravenna e della cooperativa Progetto Crescita nella gestione della scuola al fianco della Fondazione omonima.Il programma del pomeriggio prevede alle 17.30 canti dei bambini e a seguire la messa celebrata da monsignor Mario Toso, vescovo della diocesi di Faenza Modigliana, la benedizione dell’istituto, il taglio del nastro, gli interventi delle autorità e un buffet per tutti i presenti.La giornata è dedicata a tutti i bambini e le famiglie che frequentano l’istituto e a tutti i cittadini interessati a conoscere questa storica realtà di Sant’Agata insieme ai nuovi gestori che si occupano di dare continuità e futuro alla scuola. La Scuola per l’infanzia paritaria “Asilo Azzaroli” nasce nel 1926 su consiglio dell’allora arciprete don G. Ceroni e ospita fin da subito le suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret, alle quali viene affidato l’insegnamento ai bambini di Sant’Agata. Oggi la scuola, l’unica per l’Infanzia presenta nel comune, ospita 80 bambini fino ai 6 anni di età. L’entrata del Solco nella gestione dell’Istituto paritario è avvenuta in piena collaborazione con la Fondazione Azzaroli e il corpo docenti già presente, garantendo continuità e futuro alla proposta formativa. Prima dell’inizio dell’anno scolastico, a settembre del 2018, l’istituto è stato, inoltre, oggetto di lavori di ristrutturazione che hanno comportato il suo completo adeguamento sismico insieme alla riqualificazione energetica, in modo da garantire ai bambini, al personale e alle famiglie coinvolte di avere una struttura sicura e moderna.

LA PRIMA PIETRA DELLA ROSA DEI VENTI È stata posata la prima pietra nel cantiere di via Lago d’Abano, a Ravenna, vicino al centro commerciale Esp, della “Rosa dei venti”, il nuovo complesso multifunzionale dedicato alla popolazione anziana frutto di un importante investimento che arriva al 93 percento dal mondo della cooperazione. Un investimento da oltre 13 milioni di euro a cui concorrono con capitale proprio Solco, Il Cerchio, Gemos, Cmcf, Arco Lavori e i fondi mutualistici di Confcooperative e Legacoop (la parte rimanente sarà finanziata con operazioni che coinvolgeranno vari istituti di credito tra cui quelli legati al mondo cooperativo). Il nuovo complesso, che richiama la forma appunto della rosa dei venti, si ergerà su una superficie di oltre 15mila metri quadrati con annessa una grande area verde e un ampio parcheggio e metterà a disposizione 135 posti residenziali (quasi il 50 percento in camere singole, tra cui un nucleo per 18 persone affette da Alzheimer). Alla cerimonia della posa, lo scorso 17 gennaio, ha preso parte anche la vicepresidente della Regione e assessore alle politiche di welfare e politiche abitative Elisabetta Gualmini.

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Sul tema dell’assistenza ai migranti, intervengono le tre centrali cooperative Agci Emilia Romagna, Confcooperative Ravenna-Rimini e Legacoop Romagna. Riceviamo e pubblichiamo la loro riflessione e il loro invito: «Dare una risposta ai bisogni di welfare presenti sul territorio è la mission della cooperazione sociale ed è ciò che le numerose e qualificate imprese che rappresentiamo hanno fatto in questi anni sul tema dell’accoglienza delle persone migranti. Dicendo questo intendiamo mettere un freno alle vuote e infondate accuse che spesso vengono mosse, da una precisa parte politica, al movimento cooperativo sul tema della gestione dei migranti. Sul nostro territorio possiamo vantarci di aver messo in piedi un modello virtuoso, fatto di piccole strutture diffuse nel territorio; un’eccellenza riconosciuta da voci autorevoli e dai fatti, che punta alla massima integrazione degli stranieri. Ad oggi infatti, le persone accolte dalle nostre cooperative, sono riuscite a creare intorno a sé una rete di contatti utili per proseguire la loro permanenza nelle nostre città e in molti casi hanno già trovato un lavoro e un’abitazione che permette loro di vivere in autonomia. Creare nel breve tempo possibile un sistema di accoglienza per far fronte a un fenomeno in continua crescita è quanto è stato chiesto alle cooperative sociali dalle Prefetture, quindi dallo Stato, e le nostre imprese lo hanno fatto senza limitarsi al mero adempimento del compito, ma apportando il valore aggiunto che le contraddistingue e che fa di loro un esempio di impresa sociale eccellente, non solo per la Romagna. Va ricordato, inoltre, come questo settore abbia creato non solo una ricchezza valoriale sul territorio (sia per gli ospiti sia per i residenti che hanno avuto modo di approcciarsi a loro) ma anche economica, in termini di nuovi posti di lavoro e specializzazione delle competenze. Per il futuro auspichiamo in un confronto più costruttivo con le forze politiche, un confronto in cui si parta dai fatti e dai risultati concreti più che dagli slogan che non rispondono in alcun modo alla realtà del nostro territorio».


14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 14-20 febbraio 2019

INCHIESTA/1

Il Giglio è appena sbocciato ma sta già appassendo. Si è costituita meno di un anno fa la società che in autunno ha rilevato la gestione di due noti ristoranti del centro storico di Ravenna – l'ex Taberna Boaria ribattezzata Locanda La Vigna e l'ex Labirinto del Gusto diventato Club 23, entrambi in via Mentana – ma l’apertura è durata solo poche settimane. Il Club 23 è spento da metà dicembre, La Vigna da inizio gennaio. Basta passare per il vicolo alle spalle del municipio e buttare l'occhio alle vetrate per vedere uno scenario che assomiglia a una razzia da film post apocalittico: stanze svuotate da arredi, stoviglie, bottiglie; a terra scatoloni e cassette abbandonati. Una chiusura arrivata in silenzio. Le pagine Facebook ufficiali delle due attività, curate da un'agenzia di comunicazione che ha interrotto i rapporti di lavoro il 31 dicembre, sono abbandonate senza un cenno su cosa stia succedendo. Uno scenario che solleva interrogativi da più parti.

A sinistra l’ingresso del Club 23 in via Mentana, alle spalle del municipio. A destra l’ingresso della Locanda La Vigna (ex Taberna Boaria) che affaccia su via Gardini

Locali fantasma e blitz della Finanza: tutti i misteri dietro a cinque ristoranti Il 26enne Lokrez Mehmeti è titolare della società Giglio che in meno di un anno ha rilevato la gestione di Piattoforte, Portico, Vigna, Club 23 e Stella. Due chiusi dopo poche settimane Creditori in agitazione Lunga è la lista di chi sostiene di vantare crediti nei confronti del Giglio: lavoratori e fornitori ma anche i proprietari degli immobili affittati e addirittura gli imprenditori che hanno ceduto le due attività. Secondo un calcolo sommario e prudenziale, basato solo sulle carte e sui creditori che R&D ha potuto consultare e

incontrare, si arriva verso i duecentomila euro di pagamenti reclamati. E c'è chi si è stancato di attendere e di sorbirsi scuse a raffica. Sono partite procedure di sfratto per morosità, la precedente gestione della Taberna Boaria che ha ceduto le quote della società si è rivolta al tribunale e ha ottenuto un decreto ingiuntivo per il saldo mancante, l'imprenditrice che gestiva il

Labirinto del Gusto ha incaricato i suoi avvocati di studiare il caso nei dettagli, almeno una dozzina di lavoratori tra cuochi e camerieri si sono rivolti ai sindacati e alle autorità. Controlli della Finanza Nella mattinata del 13 febbraio la guardia di finanza ha eseguito dei contorlli nei due locali


PRIMO PIANO / 15 14-20 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

Lokrez Mehmeti in via Mentana durante le perquisizioni della guardia di finanza nei locali La Vigna e Club 23. Il 26enne è l’amministratore unico delle società Giglio e Emme Diem. La prima gestisce il Portico, l’albergo Stella di Alfonsine, il Club 23 e la Locanda La Vigna. Gli ultimi due sono stati chiusi poche settimane dopo aver rilevato la gestione. La seconda società gestisce l’osteria Piattoforte

di via Mentana ma anche negli altri tre del gruppo Giglio: il Portico e il Piattoforte a Ravenna, lo Stella ad Alfonsine. L’avvocata che tutela Mehmeti parla di controlli per una denuncia di appropriazione indebita (vedi pagina 18). Non è escluso che l’indagine si estenda. Due i filoni ipotizzabili: la provenienza dei capitali utilizzati per gli investimenti e la fondatezza di alcuni esposti. Fiamme Gialle, carabinieri e Ispettorato del lavoro infatti erano già a conoscenza della situazione dopo le denunce ricevute da almeno due lavoratori, dai sindacati e da qualcuno che ha avuto rapporti professionali con il Giglio. Già prima delle perquisizioni della Finanza, l’Ispettorato si era messo in moto con una ispezione. Il caso era quindi noto anche alla procura della Repubblica e alla prefettura, sia per via formale che tramite segnalazioni informali.

lavoratori si sono rivolti agli uffici di via Matteucci. «La maggior parte vogliono inviare la richiesta di dimissioni per giusta causa – spiega Daniele Casadio della Filcams – che sono permesse dopo la terza mensilità senza stipendio. Posso dire che quelli incontrati avevano tutti un contratto. In media devono avere 5-6mila euro a testa comprensivi di tutto, dai mancati emolumenti al Tfr». La procedura prevede la segnalazione all'Ispettorato del lavoro che come primo passo convoca le parti nel tentativo di arrivare a una conciliazione: «La controparte non si è mai presentata. A questo punto il pallino è in mano all'Ispettorato». Diversi lavoratori che hanno chiesto

Già notificato un decreto ingiuntivo per 30mila euro da saldare

Dall’Alberghiero alla finanza applicata Il Giglio è una Srl con capitale sociale di diecimila euro (2.500 versati): costituita a marzo 2018, ha avviato l'attività a settembre. Lokrez Mehmeti è la figura chiave: fondatore, amministratore unico e socio al 50 percento (a pagina 18 la sua intervista). Origini albanesi, nato a Ravenna 26 anni fa, diploma all'istituto alberghiero di Cervia nel 2012: qualche mese fa, quando lo raggiungemmo al telefono prima di avviare le gestioni, Mehmeti ci raccontò di essere rientrato in città da un anno dopo alcune esperienze all’estero dove si sarebbe specializzato in finanza applicata. Un’esperienza che gli avrebbe permesso di conoscere alcuni manager e imprenditori «che sostengono il nostro gruppo e hanno deciso di puntare su questa città, come me». Stipendi arretrati, buste paga fantasma A settembre Mehmeti ci raccontò anche come immaginava la futura gestione del personale: «La nostra idea è quella della “ristorazione liquida”, i dipendenti non rimangono fissi in un ristorante ma ruotano». A distanza di mesi pare che manchino i liquidi. Quattro persone contattate da R&D hanno testimoniato di aver lavorato per il Giglio e di essere in attesa di pagamenti. Per qualcuno solo poche settimane di lavoro, per altri anche mesi. Qualcuno racconta anche di non aver mai avuto un contratto ma questi sembrano casi isolati. Almeno due di loro hanno fatto denuncia alle autorità. I sindacati completano il quadro: a settembre 2018 sono arrivate le prime segnalazioni alla Cgil, in totale a oggi una dozzina di

l'assistenza della Cgil non avevano i cedolini degli ultimi mesi lavorati: «Le buste paga per il Giglio le compilava una società di servizi all’interno di una delle associazioni di categoria. A settembre il rapporto si è interrotto per problemi economici e da quel momento non sono stati più emessi i cedolini». Basta forniture Alcune aziende dell’ingrosso alimentare hanno interrotto le forniture al gruppo di ristoranti per via dei ritardi nei pagamenti. Altre hanno deciso di consegnare la merce solo a fronte del pagamento immediato. La conferma arriva da un rappresentate: «Dal mio tablet non posso più inoltrare ordini per questi ristoranti, significa che dalla direzione hanno interrotto i rapporti. Mi risultava dovessero avere circa 20mila euro».

Come è sbocciato il Giglio Una visura camerale ci dice che l'altra metà della proprietà del Giglio è di Darica Simoncelli, entrata nella compagine societaria di recente rilevando le quote da una 40enne che chiede di non essere citata perché partecipò alla fondazione ma di fatto non ha mai avuto ruoli o mansioni nell'attività (il suo nome in effetti suona sconosciuto alla maggior parte di chi ha incrociato le attività dell’impresa). Mehmeti e l’ex socia si conobbero un paio di anni fa a Ravenna in circostanze fortuite. In quella occasione la donna gli parlò di un suo futuro progetto nel terzo settore e, secondo quanto ci racconta lei stessa nel salotto di casa, Mehmeti le disse di essere uno del campo in cui lei voleva investire. Da lì a qualche mese i due arrivarono a un accordo verbale: il giovane sarebbe entrato nella società appena avviata dalla 40enne per operare nel welfare e in parallelo avrebbero aperto la Srl per muoversi nella ristorazione. Ma tra i due cominciarono presto insanabili incromprensioni. Risultato: Mehmeti non è mai entrato nella società della donna che avrebbe anche voluto tirarsi fuori subito dalla nuova azienda ma solo dopo lunghe insistenze è riuscita ad avere la necessaria firma del socio per la cessione delle quote. continua a pagina 16

Non solo ristorazione: per il 26enne interessi anche in altri settori La ristorazione non è l'unico settore in cui si muove Lokrez Mehmeti. Oltre al Giglio, il 26enne ha partecipazioni e incarichi in altre tre società. È tutto visibile in Camera di Commercio. Con una precisazione: negli ultimi mesi lo scenario è cambiato spesso. Quello che segue è il quadro al momento di andare in stampa. Mehmeti è amministratore unico e titolare del 75 percento della Dromos di Rimini, azienda edile. È intestatario del 49 percento della Servizi Vincenti di Bologna che opera nella logistica e nelle spedizioni postali. È amministratore unico e socio al 50 percento della Stereo Gaming Italia di Bassano del Grappa, società nel business delle sale scommesse e gioco d'azzardo. In tutte queste realtà è affiancato dalla stessa persona Flavio Bernardi Boari, un 44enne di Bologna che nel profilo Facebook si definisce “docente di scuola primaria e imprenditore seriale”.

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16 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 14-20 febbraio 2019

LA CURIOSITÀ

QUANDO MEHMETI ERA SPONSOR DELLA BOXE Il 16 dicembre Ravenna ha ospitato dopo ventitrè anni un appuntamento di pugilato delle categorie Youth, Senior ed Elite organizzato dalla società Ravenna Boxe di Alberto Servidei. L’evento è andato in scena al Pala Costa anche grazie al ristorante Al Portico, sponsor principale dell’evento. Lokrez Mehmeti era al tavolo (il secondo da destra nella foto accanto) degli organizzatori e delle autorità in occasione della conferenza stampa che si è svolta proprio negli spazi della pizzeria. Accanto a Mehmeti l’assessore allo Sport Roberto Fagnani, la delegata Coni Claudia Subini, il rappresentante della Federazione Giuliano Taroni. «La boxe – disse Mehmeti quel giorno – rappresenta a Ravenna uno sport multiculturale che accoglie ragazzi di ogni etnia, con questi valori la società che gestisce il ristorante, ha deciso di investire su questo e su molti altri eventi sportivi». Non è l’unica sponsorizzazione sostenuta da Mehmeti. Alla fine di ottobre il 26enne in un post su Facebook si diceva davvero felice di aver contribuito al Nightmare Filmfestival.

prosegue da pagina 15 Le mani sulla Taberna Ma come si è sviluppata la scalata di Mehmeti ai due locali di via Mentana? Andiamo con ordine. Nel periodo di Pasqua 2018 il giovane avvicina i titolari di allora della Taberna Boaria, Paulo Rizzo e Adriana Betoni, e si dichiara interessato all'acquisto del locale tramite la società Il Giglio appena costituita. I due avevano già in animo la volontà di vendere e le trattative vanno in porto: 50mila euro per le quote (il Giglio infatti ora controlla il 100 percento della Taberna Boaria Srl) e l'impegno a estinguere tre linee di credito con la banca per altri centomila euro circa. Tutto riportato su un contratto redatto dal commercialista Guido Camprini, firmato il 25 luglio e consultabile alla Camera di Commercio. «Finora sono stati pagati 19.200 euro – spiega l'avvocata Eleonora Zanolli che assiste i venditori – con due assegni e un bonifico da conti diversi». Poi il rubinetto si è chiuso e la legale è passata alle carte: «Le raccomandate non vengono ritirate e alle Pec non arriva risposta». Garanzie o fideiussioni su cui

rivalersi? Nessuna era stata prevista nel contratto. L'unica mossa è stata rivolgersi al tribunale. Il 10 dicembre la giudice Alessia Vicini ha emesso un decreto ingiuntivo esecutivo per 30.800 euro: «Non c’è stata opposizione e sono scaduti i termini per farlo – spiega Zanolli –. A questo punto potremmo procedere anche con dei pignoramenti ma stiamo valutando quale sia la strada migliore per l'interesse dei miei clienti». Jazz in via Mentana Mentre perfezionava l'ingresso in quello che molti a Ravenna ancora chiamano ex Melarancio, il 26enne aveva già avviato contatti con Loretta Barlatti, titolare dell'omonima Snc alla guida dell'adiacente Labirinto del Gusto. «Nel giro era cosa nota che Barlatti volesse vendere – spiegano gli avvocati Luigi Berardi e Mirco Tonetti –. Un giorno Mehmeti si è presentato come nuovo vicino di casa interessato ad acquisire anche il suo locale per rilanciarlo come jazz club». Le trattative si sviluppano subito dopo l'estate «e la controparte aveva particolare fretta di concludere», ricordano i due le-

CENTRO CINOFILO

gali. L'accordo si trova per 70mila euro per l'avviamento, le attrezzature della cucina e gli arredamenti. Fideiussioni o garanzie di altra natura a copertura di eventuali mancati pagamenti? Anche in questo caso nessuna. E così come forma di tutela si sceglie di procedere con quella che, in gergo tecnico, si chiama vendita con riserva di proprietà: in parole povere dalla firma sul contratto l'acquirente può già operare in prima persona ma fino a quando non ha versato tutta la cifra pattuita non è realmente proprietario della società e chi cede può esercitare le clausole per tornarne in possesso. Dei 70mila euro non è stato versato un euro, la prima cambiale da 40mila euro scadeva il 20 dicembre. «L'unico pagamento è stato quello di qualche migliaio di euro di utenze e affitti pendenti che avevamo chiesto prima della firma dal notaio arrivata il 26 ottobre». E la sera di quel giorno c'è stata la festa di inaugurazione. «È vero che si potrebbe riavere indietro la società – dicono gli avvocati – ma in che condizioni è il locale? A vedere da fuori sembra sia stato svuotato e ci risultano ritardi nei pagamenti degli affitti».

La società di Mehmeti si è costituita a marzo 2018: capitale sociale di 10mila euro Il Giglio controlla la Emme Diem che da un anno cura l’osteria Piattoforte

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L’ex concorrente di Masterchef Jacopo Maraldi è stato socio del 26enne

Portico e Stella, avanti tutta Oltre ai due locali chiusi appena ricordati, al Giglio fa capo la gestione anche di altri due ristoranti tuttora in funzione. Il Portico a Ravenna, aperto all'inizio di settembre, e l'Hotel Stella di Alfonsine inaugurato il 7 gennaio con uno spettacolo di Ivano Marescotti e Franco Costantini. Nel primo caso il Giglio è entrato nell'immobile di via Faentina alle porte della città lasciato libero dalla curatela del fallimento della società Maggiore. Il marchio non era registrato e per le attrezzature è stato siglato un accordo con il curatore in attesa di una futura asta giudiziaria. Per Alfonsine invece le visure camerali parlano di un affitto di ramo d'azienda dalla società proprietaria dell’edificio. Il contratto è stato firmato il 15 novembre: 60mila euro all'anno per sei anni. Dai proprietari si apprende che finora ogni rata è stata saldata puntualmente e i rapporti tra le società sono ottimali. In principio il Piattoforte Per completare la mappa della galassia della ristorazione ravennate marchiata Mehmeti va citata l'Osteria Piattoforte a due passi dal Battistero degli Ariani. In effetti si può dire che tutto sia cominciato da questo angolo in centro storico. Da marzo 2018 infatti la gestione è della società Emme Diem di Cesenatico, costituita due mesi prima: le quote sono detenute dalla Giglio e Mehmeti è amministratore unico. Un assetto raggiunto solo di recente. Fino a poco tempo fa il Giglio aveva solo il 5 percento. L’altro 95 percento era di Jacopo Maraldi che, secondo il sito dell'osteria, è l'executive chef del locale. «Il mio imprescindibile Varenne», lo definiva Mehmeti in un post su Facebook tempo addietro. Maraldi, 27 anni, è il rampollo di una famiglia di albergatori e ristoratori del litorale cesenate. Fu il nonno a trasmettergli la passione per i fornelli come lui stesso raccontò a Masterchef: partecipò al talent culinario di Sky nel 2016, l'edizione poi vinta dalla ravennate Erica Liverani, e fu il primo eliminato cadendo su una ricetta di Cannavacciuolo. Alla nascita della Emme Diem, la fettina del 5 percento era intestata al padre del cuoco da reality. Furono Maraldi junior e senior a condurre le trattative, sia per l'acquisto dell'avviamento dallo chef Giuseppe Utili che aveva la gestione in precedenza e sia con la ditta Assisium che è proprietaria dei locali e della licenza. Il contratto con quest'ultima è di sei anni di durata a 3.500 euro al mese, ridotti per i primi due anni come compensazione per lavori di ristrutturazione che di recente sono stati svolti. Fonti riservate ritenute attendibili affermano che i pagamenti mensili finora sono arrivati con puntualità e la trattativa con Utili è andata a buon fine senza intoppi. Andrea Alberizia


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INCHIESTA/2

Il sommelier che ha avviato quattro locali: «Devo ancora avere gli ultimi stipendi» Fabio Giardina ha lavorato per Mehmeti e Maraldi: «Avevano ambizioni ma non erano organizzati» Il rammarico: «Non credevo si potesse prendere la gestione dei locali senza dare garanzie...»

«Superficiali, disorganizzati, a volte arroganti, hanno combinato dei casini e quante figuracce con i fornitori». Sono parole usate da Fabio Giardina, cameriere e sommelier, per descrivere Lokrez Mehmeti e Jacopo Maraldi con cui ha lavorato dall'inizio della loro avventura al Piattoforte. Il rapporto professionale si è concluso con le dimissioni per giusta causa comunicate di recente da Giardina: «Devo avere tre mesi di stipendio e ho avuto dei problemi di salute per tutto quello che ho vissuto in questa storia che non auguro a nessuno». Diversa la versione di Mehmeti che sostiene di aver saldato tutto: saranno le autorità a decidere sul contenzioso. Il sommelier però ci tiene a raccontare la sua vicenda anche per mandare un messaggio chiaro e forte: «Ho curato l'avviamento di tutti i locali che i due hanno rilevato a partire da marzo scorso e per questo molti sono convinti che io fossi socio. Quante telefonate ho ricevuto da chi deve avere dei soldi. Ma io nelle società non sono mai entrato, sono sempre stato solo un dipendente». Non è stato facile per Giardina vedere come i suoi datori di lavoro trattavano alcuni imprenditori che conosceva da tempo: «Sono nel settore da 15 anni, ho fatto da tramite per arrivare ad alcuni fornitori. Chi mi conosce bene ha capito che non dipendevano da me le difficoltà di pagamento ma qualcun altro forse si è fatto un'idea sbagliata di me». Giardina era tra il personale del Piattoforte già sotto la gestione di Giuseppe Utili. A marzo 2018 il cambio al comando dell'osteria: «Siamo passati alle dipendenze della società Emme Diem dei Maraldi. Presto è comparso Mehmeti e l'organizzazione era nelle sue mani. Maraldi stava in cucina ma per capire come se la cavava basta ripensare a come ha rovinato la ricetta di Cannavacciuolo. E pensare che quando

L’ingresso dell’osteria Piattoforte in vicolo degli Ariani a Ravenna. A marzo 2018 la gestione è passata dallo chef Giuseppe Utili alla società Emme Diem

si presentarono parlavano che volevano puntare alla Stella Michelin...». Dopo il Piattoforte sono arrivati nell'ordine Portico, Vigna, Club 23: in tutti quattro i localiGiardina ha seguito l'avviamento e curato la carta dei vini. A fine 2018 è stata la volta dell'albergo Stella ad Alfonsine: «Di quello mi sono rifiutato di occuparmene, ormai non ne potevo più». In quello stesso periodo sono arrivate anche le chiusure dei due locali in via Mentana. Prima il Club 23: «So che Mehmeti ha parlato di un guasto all'impianto ma, anche se io ero già passato alla Vigna, non mi risulta nessun guasto». Il 18 dicembre Giardina e tutta la brigata dell'ex Taberna Boaria si levano divise e grembiuli e mollano, stanchi delle continue scuse ricevute ogni volta che reclamavano i pagamenti: «Fino a ottobre non erano puntuali ma era tutto nel-

la norma come accade in altre attività. Poi hanno smesso e ogni volta da Mehmeti avevamo una scusa nuova». L'opinione di Giardina sui due giovani imprenditori è chiara: «Non rispettavano gli appuntamenti presi, non pianificavano le cose, non era possibile lavorare così». E oggi che emerge una situazione in cui il subentro in due attività di ristorazione è stato fatto firmando contratti senza che venissero richieste garanzie o fideiussioni, per Giardina suona quasi una beffa: «Nella mia testa non mi sono nemmeno mai sognato di propormi per prendere un locale in vendita perché credevo chiunque mi avrebbe chiesto garanzie che non ero in grado di dare. Ma se avessi saputo che i locali si possono acquistare così facilmente allora non c'è dubbio che uno dei due l'avrei preso io». (and.a.)


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INCHIESTA/3

Mehmeti si difende: «Ho pagato tutto quello che andava pagato, locali chiusi per lavori» L’amministratore unico del Giglio annuncia l’ingresso di una nuova socia e prepara le sue mosse: «Il decreto ingiuntivo? Non ha senso opporsi, si perde solo tempo. Faremo una controquerela» di Andrea Alberizia

«Ho fatto un po’ di rivoluzione nel Giglio. Nella società è entrata da poco Darica Simoncelli che ora è socia al 50 percento con me. Lei è quella strategica: c’è sempre stata ma ora è ufficiale. Entro 15 giorni si vedrà la mia nuova spinta propulsiva». Lokrez Mehmeti è sicuro dei suoi mezzi. Non potrebbe essere diversamente per un 26enne che in meno di un anno si è preso la gestione di cinque ristoranti. Abbiamo intervistato l’amministratore unico della Srl il 12 febbraio, il giorno prima dei controlli svolti dalla guardia di finanza nei locali che gestisce, quando R&D stava già preparando le pagine di questo primo piano. Mehmeti ha una risposta per ognuna delle critiche e delle accuse che gli arrivano da più parti. Mehmeti, partiamo dal Club 23. È chiuso da metà dicembre quando ci disse che era emerso un guasto al quadro elettrico e avrebbe riaperto dopo le feste di fine anno. Sono passati due mesi ed è tutto abbandonato. «Non ho ancora avuto l'ok per l'inizio dei lavori. Ho scoperto che quel locale non ha le licenze specifiche per fare quello che avevo in mente. Ora devo ottenere i permessi ma so già che non sarà facile perché lo spazio non è adatto». Ma un ristorante prima c'era, avrà avuto le licenze per l'attività... «Le licenze per fare musica c'erano ma per la tipologia di club che avevo in mente io non c'erano. Ho potuto fare dei concerti in deroga fino a un certo punto poi non è stato più possibile e sono necessari dei lavori (il Club 23 inaugurò il 26 ottobre, il giorno stesso della firma sul contratto di cessione d’azienda dalla Barlatti Snc ma già da un paio di mesi Mehmeti aveva avuto accesso ai locali per valutare lo stato dell’immobile e le eventuali modifiche, ndr). E La Vigna? Chiusa da gennaio, stanze e scaffali svuotati da arredamenti e bottiglie. Che sta succedendo? «Dobbiamo fare dei lavori ai piani superiori dove ci sono le camere per trasformarla in una vera locanda. Voglio riaprire per la stagione turistica estiva a marzo con uno staff rinnovato e un menù nuovo. Le modifiche necessarie non si possono fare tenendo aperto il ristorante perché riguardano anche il piano terra». A proposito di staff, diversi lavoratori si sono rivolti ai sindacati lamentando mancati pagamenti e hanno inviato le dimissioni. Cos’è successo? «Pagavo le persone settimanalmente per loro stessa richiesta ed è bastato saltare una settimana per sentirmi dire che se ne sarebbero andati. Non posso permettermi di stare ai ricatti dei lavoratori. C’è anche qualcuno che appena ha avuto tutti i soldi si è licenziato lo stesso». La chiusura prolungata dei locali non è un danno? «Un periodo di chiusura non ci crea un danno economico così sostanzioso. Se faccio un ristorante lo faccio bene e lo voglio con un prodotto valido. Per questo preferisco chiudere, rinnovare e riaprire».

Lokrez Mehmeti a confronto con la guardia di finanza di Ravenna davanti all’ingresso del Club 23 in via Mentana il 13 febbraio.

Avete chiuso appena tre mesi dopo l’apertura. Non era più logico aspettare per fare il rinnovamento prima dell'apertura ufficiale e poi non interrompere l’attività? «Qui c'è una spiegazione economica. Ottobre, novembre e dicembre sono mesi importanti per la ristorazione e non li volevo perdere. Ho fatto la scelta aziendale di chiudere a gennaio che è un mese di calo dopo le feste». La Vigna è stata acquisita rilevando le quote della Taberna Boaria. Il tribunale ha emesso un decreto ingiuntivo da 30mila euro per il mancato saldo dei 50mila euro pattuiti con i vecchi gestori. Come mai? «I 50mila euro sono stati pagati tutti e posso dimostrarlo. Gli altri possono dimostrare il contrario?» Difficile che un tribunale emetta un decreto ingiuntivo senza che venga dimostrato il titolo di credito. E se ha pagato, come mai non ha fatto opposizione al decreto entro i termini? «Opporsi a un decreto ingiuntivo è ridicolo proprio a livello giudiziario: non ottieni nulla e perdi solo del tempo. Ho tre avvocati molto preparati: abbiamo fatto una controquerela a quel decreto perché è basato su delle falsità». E quindi che spiegazione dà a quel decreto del tribunale? «Se i soldi non vengono ricevuti nel canale convenzionale dichiarato nell'atto pubblico non vuol dire che la controparte sia legitti-

mata a dire che non è stata pagata». Sta parlando di pagamenti in nero? «No, è stato tutto pagato tramite bonifici bancari successivi al contratto». E con l'ex Labirinto del Gusto, dove è nato il Club 23, come stanno le cose? Gli avvocati dicono che non è stato pagato

L’avvocata Mace: «Con la Finanza è tutto già chiarito» L’avvocata Edlira Mace tutela Lokrez Mehmeti nella vicenda dei controlli della guardia di finanza nei cinque locali del gruppo (Portico, Club23, Vigna, Stella, Piattoforte) svolti il 13 febbraio: «Tutto si è innescato da una denuncia per appropriazione indebita presentata dalla precedente gestione del Labirinto del Gusto che sosteneva la mancanza degli arredi della cucina nei locali al 23 di via Mentana. In realtà è stato tutto chiarito con la guardia di finanza: tutto il materiale, circa una quarantina di beni tra cui frigoriferi e friggitrici e tutto il resto che si trova in una cucina di un ristorante, è stato solo spostato altrove perché la proprietà dell’immobile ha richiesto lo sgombero dei locali da tutto. Non manca nulla dell’elenco».

nulla dei 70mila euro concordati per la cessione dell’azienda. «È vero. Non ho versato nulla perché quando sono entrato nel locale è venuto fuori che c'era già uno sfratto in corso contro l'azienda che stavo acquistando per 4 mesi di canoni insoluti. E poi mi sono ritrovato con un locale che non aveva il tipo di licenze a cui ero interessato. C'era quella per la ristorazione ma non mi basta per un jazz club. Non pago per qualcosa che è diverso da come avevo concordato (le intimazioni di sfratto risalgono al 18 ottobre per un totale di ottomila euro relativi ai canoni del periodo luglio-ottobre 2018, tutto riportato nel contratto firmato il 26 ottobre così come è riportato il dettaglio del pagamento sostenuto dalla precedente gestione lasciando sospese solo le spese legali. Una seconda notifica di sfratto è invece riferita al periodo sotto la gestione Mehmeti, ndr)». Come mai il Piattoforte non è sempre aperto? «Dall'inizio di febbraio è sempre aperto. In gennaio abbiamo tenuto chiuso per ferie mentre facevamo dei lavori in cucina. Ho rinnovato l'assetto interno: c'erano problemi impiantistici, macchinari non nuovissimi e ho voluto mettere tutta roba di nuova generazione, ho speso un pacco di soldi». Il ristorante è gestito dalla società Emme Diem di cui lei è amministratore unico. Il Giglio detiene ancora il 5 percento? «Adesso il Giglio controlla il 100 percento, è stato un cambiamento recente». Quindi si sono interrotti i rapporti con Jacopo Maraldi che aveva l’altro 95 percento? «No, Jacopo è ancora un mio consulente. In questo periodo è all'estero per me per seguire un progetto per una nuova acquisizione ma tornerà». Alcuni fornitori ci dicono di aver deciso di interrompere i rapporti commerciali per via di pagamenti accumulati. È vero? «Tutti i miei fornitori attuali sono quelli con cui sono partito. Nessuno ha smesso di fornirmi perché non veniva pagato. C'è stato un momento complicato del gruppo a novembre in cui abbiamo subito qualche perdita e degli ammutinamenti interni: sono cambiati i metodi di pagamento ma nessun problema. A volte c’è chi millanta di essere un nostro fornitore...». A che pro? «Il mio è un gruppo importante, quando siamo arrivati a Ravenna abbiamo detto anche dei no a qualche fornitore e questo ha dato fastidio. Forse qualcuno dice di avere problemi con noi per queste ragioni. O forse i problemi possono esserci stati con altre situazioni». Quali? «Forse può esserci stato qualche problema con il Piattoforte nel periodo precedente al mio recente ingresso quando la società Emme Diem era solo di Jacopo e Elmo Maraldi e possono esserci stati dei problemi dovuti a inesperienza».



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PODISMO ESTREMO

Dopo il deserto dell’Oman, di corsa “tra fuoco e ghiaccio” per sei giorni in Islanda La nuova avventura di Alberto Marchesani Ne parlerà al Moog sabato 16 febbraio alle 18 Dopo aver partecipato nel 2015 alla mezza maratona più fredda del mondo (a inizio gennaio a Omsk, in Siberia) e aver concluso poco più di un anno fa l’ultramaratona dell’Oman (sei giorni in autonomia alimentare, nel deserto) Alberto Marchesani è pronto per una nuova avventura. 41 anni, nato ad Adria ma ormai ravennate d’adozione, Marchesani si occupa di comunicazione (e come esperto di comunicazione ha fatto parte anche dello staff di Ravenna 2019, contribuendo a costruire la candidatura a Capitale europea della cultura) e tra i suoi hobby ce n’è uno comune a molti, la corsa. A rendere il suo decisamente più particolare è però la scelta di sfidare se stesso in alcune corse estreme, di cui parlerà sabato 16 febbraio (dalle 18 a ingresso libero) al Moog di vicolo Padenna, in centro a Ravenna, nell’ambito della rassegna organizzata da Ivano Mazzani. E al Moog Marchesani anticiperà anche la sua prossima avventura, già fissata per questa estate. Dal 21 al 26 agosto parteciperà infatti alla “Fire and Ice Ultra in Islanda”, definita dagli organizzatori “iceland’s thoughest foot race”, ultramaratona di 250 km (una novantina in più di quelli percorsi in Oman) sempre in autosufficienza alimentare, che significa che per sei giorni dovrà oltre che correre, bere e sfamarsi solo con quello (soprattutto polveri) che avrà portato nel suo zaino, di dimensioni e peso contingentati. Come si intuisce dal nome della corsa, il percorso attraversa aree vulcaniche (partendo dai piedi del più grande vulcano attivo dell’Islanda, tanto che ogni anno il percorso cambia sulla base proprio dell’attività vulcanica) e ghiacciai, fino a raggiungere la costa settentrionale dell’isola, vicino al Circolo Polare Artico.

SAN VALENTINO/1 La maratona di tango a Palazzo Rasponi Dopo il successo della maratona di Tango di agosto nelle Artificerie Almagià, l’appuntamento, denominato Teodora Love, è ora per giovedì 14 febbraio, alle 21, nelle sale di Palazzo Rasponi dalle Teste, sempre a Ravenna e a cura di Teodora Tango Art Pavilion, promossa dall’associazione sportiva Artemusica Tango, in collaborazione con l’assessorato al Turismo. La “maratona di tango” è un evento in cui persone che spesso non si conoscono si ritrovano per ballare, senza alcuna gara. Saranno circa 200 i ballerini che raggiungeranno Ravenna provenienti dall’Europa, ma anche dalla Russia e dall’Oriente. La Bulgaria, e la città di Sofia, saranno la nazione a la città gemellate per l’edizione 2019, con circa venti persone tra dj, organizzatori e ballerini. La serata prevede il pagamento di una quota di 10 euro per chi partecipa alle danze, mentre è gratuita per chi vuole limitarsi ad assistere.

SAN VALENTINO/2

CON IL “BACIARELLO” ARRIVANO GLI ARTISTI DI STRADA IN CENTRO A RAVENNA AL SALONE DEI MOSAICI FESTA IN MASCHERA Le iniziative del primo festival dedicato all’amore romantico tra visite guidate e concerti al Mariani Il celebre fotogramma (anche per la sigla di “Fuori orario”) del capolavoro “L’Atalante”, proiettato e musicato dal vivo il 15 al Mariani

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ALLA LONGO VA IN SCENA L’AMORE PER I LIBRI Nella settimana di San Valentino, la storica libreria indipendente Dante di Longo di via Diaz 39, in centro a Ravenna, festeggia l’amore per la lettura. L’appuntamento è per sabato 16 febbraio alle 11.30 quando i gruppi di lettura legati alla libreria si incontreranno in via eccezionale. La Longo infatti promuove più gruppi: due ravennati (nella foto) e uno bolognese. Ogni mese i partecipanti si incontrano dopo aver letto lo stesso romanzo, discutendo del libro e raccontando la propria esperienza di lettura. Sabato 16 febbraio, invece, ogni partecipante, per un minuto, diventerà libraio e racconterà il proprio libro del cuore. L’incontro è aperto a tutti.

Entra nel vivo il programma del “Baciarello”, il primo festival dedicato all’amore romantico a Ravenna che propone visite guidate a tema (con la guida turistica Mattia Santandrea e le atmosfere ricreate dalla Compagnia Dna di danza contemporanea e la cantante Fulvia Di Pasquale con il gruppo di visual art Capta Lux Studio; il 14 e 15 febbraio dalle 17.30 alle 19.30 e il 16 febbraio dalle 15 alle 17) e tra le altre cose un mini-festival di artisti di strada tutti i giorni fino al 16 febbraio tra via Cavour, Piazza del Popolo, via IV Novembre, piazza Costa, piazza Einaudi, piazza S. Francesco, via A. Diaz e piazzetta Unità d'Italia (dalle 17 alle 19.30 fino a venerdì e dalle 16 il sabato). Tra gli altri eventi da segnalare il 14 febbraio il concerto dei Sax on the Beach dalle 21.30 all’osteria Passatelli del Mariani Lifestyle; venerdì 15 ci si sposta al Salone dei Mosaici, in piazza Kennedy per una serata in maschera. Si partirà dalle 20 con l’artista Stefano Pelloni e la sua sessione di live bodypainting con la modella e performer Giò Argetta. Seguiranno le selezioni musicali fino a notte fonda a cura del Meet Compact Club. Nella stessa serata, il 15 febbraio, al Mariani è in programma la proiezione di uno dei più celebri film d'amore mai prodotti, “L’Atalante”, capolavoro di Jean Vigo del 1934, sonorizzato dal trio jazz Ear Trio. Sabato 16 febbraio ancora al Mariani l’appuntamento alle 21.30 è con il concerto di Andy Maggio, un viaggio tra le più celebri canzoni d’amore. E in contemporanea, sabato al Salone dei Mosaici cena a buffet e spettacolo di tango con i ballerini Maria Uzonova e Davide Baldanza, Enrica Linlaud e Marco Maretti, Pia Tacar e Joël Silva. Info e programma completo: www.baciarello.it.


SOCIETÀ / 21 14-20 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

PROIEZIONI/1

TRE FILM TRA MONDI STRANIERI E CINEMA ITALIANO Il ciclo al Jolly. Ospite della prima serata anche il filosofo Umberto Curi Prende il via mercoledì 20 febbraio un ciclo di tre proiezioni al cinema Jolly di Ravenna alle 20.30 dal titolo “Mondi stranieri, cinema italiano ed integrazione”. Si comincia con la proiezione di La prima neve (foto) a cui seguirà l’incontro con il filosofo Umberto Curi e il regista Andrea Segre. A seguire, il mercoledì successivo, sarà la volta di Per un figlio (sarà presente in sala la regista Suranga Katugampala), mentre il 6 marzo sarà la volta de La mia classe seguito dall’incontro con il regista Daniele Guaglianone. L'iniziativa si inserisce tra le attività collaterali al Corso di alta formazione "Pratiche sociali e giuridiche nell'accoglienza ed integrazione dei migranti" dell’Università a Ravenna e si svolge con il patrocinio del Comune di Ravenna, assessorato alle politiche per l'immigrazione. Tutti e tre gli appuntamenti al cinema sono a ingresso libero e la direzione artistica è affidata a Paolo Borraccetti.

PROIEZIONI/2 A Faenza Isis Tomorrow per “Il cinema della verità” Presentato fuori concorso all’ultima edizione della Biennale di Venezia, Isis Tomorrow (The Lost Souls of Mosul) sarà il documentario in programma per la rassegna “Il Cinema della Verità” al Ridotto del Teatro Masini di Faenza mercoledì 20 febbraio alle 21. L’opera è diretta da Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi e prodotta da Fremantlemedia Italia e Rai Cinema. “Le armi che l’Isis ha lasciato in eredità per il futuro sono centinaia di migliaia di bambini educati alla violenza e al martirio. Per l’Isis i bambini sono l’arma più efficace per portare nel futuro l’idea di un Califfato universale: creare un mondo diviso a metà, da un lato i jihadisti e dall’altro lato gli infedeli da sterminare”. Isis, Tomorrow segue i destini delle famiglie sopravvissute ai combattenti nella complessità del dopoguerra in cui il sangue della battaglia lascia spazio alle vendette e alle ritorsioni quotidiane, alla violenza come sola risposta alla violenza. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

GIOVANI Conferenza di Leonardo Altieri su identità e ascolto a Lugo

FAMIGLIE Torna “Gruppo di parola”, progetto rivolto a figli di coppie separate o divorziate

Sabato 16 febbraio alle 16.30 nella biblioteca del Liceo di Lugo, in viale Orsini 6, il professor Leonardo Altieri terrà una conferenza dal titolo “Giovani, identità e ascolto", organizzata dall’Università per adulti di Lugo. Partendo dal presupposto che l’atteggiamento da mettere in campo è quello dell’ascolto e della comprensione, il tema della ricerca dell'identità può essere una delle spiegazioni possibili di molti fenomeni giovanili, in positivo e in negativo: dall'impegno sociale e musicale da un lato, al bullismo, il tifo ultras e il sovranismo dall'altro. Altieri è docente di Metodologia della ricerca sociale alla Scuola di Scienze politiche dell’Università di Bologna. Il tema della condizione giovanile è stato oggetto dei suoi studi, documentato in numerose pubblicazioni ed esaminato da diversi versanti.

Grazie alla positiva esperienza di ottobre scorso, viene riproposta l’iniziativa denominata “Gruppo di parola” rivolta ai figli di genitori separati o divorziati e promossa dal Centro per le Famiglie del Servizio sociale associato di Ravenna Cervia e Russi. Lunedì 18 febbraio, alle 20.30, nella sede del Centro per le Famiglie, in via Gradisca 19 si terrà un incontro di presentazione ai genitori interessati. Nel gruppo i bambini, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, possono esprimere liberamente le proprie emozioni e le difficoltà che incontrano per la separazione di mamma e papà. In un ambiente accogliente, avranno l'occasione di dare voce ai dubbi e formulare domande, trovando sostegno anche grazie allo scambio con i coetanei. Attraverso la parola, il disegno, il gioco, la scrittura e altre attività i bambini sono facilitati a dialogare con i genitori e a vivere più serenamente la riorganizzazione familiare. I gruppi saranno condotti da operatori, già mediatori familiari, che hanno acquisito una specifica formazione presso la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con il Centro Bateson. Il Gruppo di parola è gratuito. Per informazioni telefonare al Centro per le Famiglie, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, allo 0544 485830.

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22 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 14-20 febbraio 2019

VOLLEY

L’Atlas può festeggiare i cinquant’anni in serie B «Puntiamo ai play-off. Poi vedremo...» La piccola realtà di Santo Stefano (ma che gioca al palazzetto di San Pietro in Vincoli) è diventata la seconda squadra della provincia. «Sta crescendo anche il settore giovanile e siamo impegnati nel sociale» di Vincenzo Benini

Passo dopo passo, come una formichina, grazie ai risultati sul campo l’Atlas si è ritagliata il ruolo di seconda squadra della provincia. Espressione di una polisportiva che nel 2020 festeggerà i cinquant’anni dalla sua nascita, la piccola realtà di Santo Stefano è una sorta di esempio in controtendenza nel panorama del volley ravennate. Persi dai radar Cervia (dall’86 all’88 in A2) e Lugo, ridimensionate di molto Faenza (negli anni Settanta addirittura in A1), Conselice e Bagnacavallo, la formazione gialloverde occupa i vertici della classifica del campionato regionale di Serie C, a suggello di una crescita continua realizzata negli ultimi anni. Davanti a essa, a distanza ovviamente siderali, c’è solo la “regina” Porto Robur Costa, nata dall’unione tra alcuni club storici di Ravenna e partecipante, con buoni risultati, alla Superlega. Se la sede è a Santo Stefano (l’altra metà della polisportiva è rappresentata dal calcio, mentre in passato si occupava anche di podismo, ciclismo e atletica), il palazzetto si trova a San Pietro in Vincoli, a testimonianza che la società diretta dal presidente Giovanni Galli è diventata un solido punto di riferimento per un’area che va da San Zaccaria fino a Campiano, passando per Roncalceci e Ghibullo. «Sono sette anni che mi occupo della gestione della parte pallavolistica – spiega il responsabile Andrea Fantini – oltre a essere uno dei giocatori della squadra. Il settore giovani-

le sta crescendo in modo progressivo, soprattutto per quello che riguarda le ragazze. Al momento abbiamo circa una quarantina di tesserati nel nostro vivaio, più altre 7-8 Under 16 in prestito gratuito in altre formazioni. Se qualcuna delle nostre baby ha infatti delle buone prospettive di crescita, noi non le tratteniamo di certo. Possiamo contare su un gruppo Under 13 e uno di minivolley, entrambi guidati dall’allenatrice Barbara Carnaccini». Anche a livello sociale l’Atlas è molto attiva

in ambito territoriale. «Stiamo creando una rete con le realtà che sono al nostro fianco per attuare delle agevolazioni a beneficio dei nostri associati. Per il secondo anno consecutivo, inoltre, collaboriamo con FabiOnlus, un’associazione che raccoglie fondi per la ricerca sulla Sla. Si tratta di una cosa su cui crediamo molto e, con l’aiuto del nostro main sponsor Conad Ville Unite San Zaccaria offriamo in occasione di tutte le gare casalinghe un aperitivo a buffet, il cui intero ricavato viene devoluto in beneficenza. A questo si ag-

CENTRO DELLA POSTURA

giunge l’organizzazione del “Trofeo dell’Uva”, un’iniziativa legata in memoria dello scomparso Pietro Pezzi che quest’anno è andata molto bene e che speriamo possa durare nel tempo». Il tutto attorno a un fiore all’occhiello rappresentato dalla formazione di Serie C. «La nostra prima squadra e i suoi risultati sono importanti perché ci danno un po’ di visibilità. Facciamo tutto in economia e in un momento storico così difficile, con tante società che scompaiono e i giovani che lasciano lo

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SPORT / 23 14-20 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

IL PROGRAMMA DEL WEEKEND

I 14 protagonisti in serie C con il Conad San Zaccaria Atlas Santo Stefano

BASKET, AL PALA DE ANDRÉ UN ALTRO DERBY PER RISCATTARE LA SCONFITTA DI FORLÌ

Schiacciatori: Giacomo Silvagni (classe 1992), Andrea Fantini (1989), Alberto Dellacasa Bellingegni (1988), Michele D’Andria (1977); palleggiatori: Patrick Martini (1989), Riccardo Bussi (1991); centrali: Massimo Piadelli (1988), Nicola Casadei (1991), Fabio Garavini (1996); opposti: Samuele Taglioli (1994), Alberto Scarpellini (1992); centrale/opposto: Dario Mazzoni (1991); liberi: Filippo Monti (1992), Luca Gatti (1983). Allenatore: Roberto De Marco; viceallenatori: Filippo Agatensi e Mirko Venturelli.

Andrea Fantini, giocatore e responsabile del settore volley dell’Atlas

sport verso i 17-18 anni, siamo una realtà in controtendenza. In passato facevamo tanta fatica a trovare qualcuno che venisse a giocare da noi, mentre adesso in estate riceviamo numerose richieste, ma purtroppo non possiamo avere più di quattordici elementi in organico». Incappata in un inatteso scivolone esterno a Faenza, l’Atlas occupa comunque la seconda posizione in classifica a un solo punto di distanza dalla capolista San Marino e promette battaglia fino alla fine. «I fattori chiave che ci

L’OraSì domenica alle 18 ospita la Naturelle Imola Calcio e volley, le ravennati impegnate in trasferta

hanno spinti a raggiungere questi risultati sono il vivere questo hobby come una famiglia e il fatto di comporre una squadra in cui possono giocare tutti, con un livello degli allenamenti altissimo ed equilibrato. Le prime tre classificate dei due gironi e la miglior quarta parteciperanno ai playoff e noi puntiamo a questo obiettivo. Ci permetterebbe di vivere una nuova esperienza e ogni traguardo successivo raggiunto sarebbe tanto di guadagnato». Pur con i piedi di piombo, in casa biancoverde si valuta anche la possibilità di compiere un eventuale salto in Serie B. «È ancora prematuro pensarci, ma non escludiamo nulla a priori. Abbiamo costruito in questi anni una realtà bella e solida e non vorremmo rovinare tutto facendo il passo più lungo della gamba. È ovvio che in tal caso dovremmo chiedere una mano a qualcuno più grande di noi, senza però farci “inglobare”. Prima comunque pensiamo a crescere in questa C e poi vedremo». Anche per quanto riguarda le strutture a disposizione Fantini si ritiene soddisfatto. «L’amministrazione comunale ci sta venendo incontro e in previsione ci sono dei miglioramenti dell’impianto che riguarderanno le tribune, lo spogliatoio dell’arbitro e i servizi igienici per il pubblico. Questi interventi renderanno il palazzetto di San Pietro in Vincoli ancora più accogliente».

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Terminata la parentesi delle finali di Coppa Italia di pallavolo, nel prossimo fine settimana torna al completo il contingente composto dalle più importanti formazioni della provincia ravennate. Come accade spesso in questi ultimi mesi, a dare il via agli appuntamenti sportivi è ancora il Ravenna Fc, che in occasione della 27ª giornata del campionato di Serie C di calcio sabato 16 febbraio si dirige verso le rive del lago di Garda, fronte lombardo, per affrontare il FeralpiSalò (ore 16.30), con l’obiettivo di centrare un’altra affermazione esterna dopo quella di San Benedetto del Tronto. Iniziato con il piede giusto il cammino in Pool Promozione di A2 volley, con una vittoria al tiebreak contro Orvieto, la Conad Olimpia Teodora domenica 17 fa visita in terra piemontese alla Lpm Bam Mondovì (ore 17), quotata formazione capace di giungere al primo posto del suo girone di regular season e di espugnare al debutto il durissimo campo di San Giovanni in Marignano. Nella Superlega di pallavolo torna a giocare la Consar Porto Robur Costa, che sempre domenica sfida a Cisterna di Latina (ore 18) la rivale diretta Top Volley con l’intenzione di conquistare una vittoria che potrebbe significare salvezza anticipata, dando slancio ulteriore nella lotta per i playoff. È in cerca di riscatto invece l’OraSì (A2 basket), scossa dal pesantissimo ko nel derby di Forlì, che domenica al Pala De André (ore 18) chiede tanto incitamento da parte dei suoi sostenitori per battere la Naturelle Imola in un altro attesissimo match in salsa romagnola. A completare il programma, restando nella pallacanestro, in A2 femminile l’InfinityBio sabato 16 ospita al “Bubani” (ore 20.30) la Cestistica Spezzina, rivale diretta nella lotta per il secondo posto. I tifosi del Basket Ravenna al Pala De André In B maschile l’Orva sabato fa visita a San Vendemiano (alle 20.30), in Veneto, alla Rucker, mentre la Rekico il 17 febbraio a Desio (ore 18), in Lombardia, va all’assalto della Rimadesio. Chiude il Classe (calcio Serie D), domenica in casa contro il Sasso Marconi (ore 14.30). (v.b.)

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24 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 14-20 febbraio 2019

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

Green Book, lineare, scontato ma non banale e con un magnifico Viggo Mortensen

Illustri graffitari

di Francesco Della Torre

mittente Giovanni Gardini

forse risicata sufficienza, è la performance di Green Book (di Peter Farrelly, 2018) Viggo Mortensen, che prende come esempio il De La storia vera dell’incontro a New York tra il celeNiro dei tempi e dei film migliori, e modula un bre pianista nero Don Shirley e il buttafuori e Tony Vallelonga quasi memorabile, ignorante ma all’occorrenza autista italo-americano Tony Vallelonga, che accompagnerà l’artista in un tour negli stati americani più razzisti, negli ultimi due mesi del 1962, due anni prima delle leggi per i diritti civili negli Stati Uniti. L’iniziale distanza tra i due si trasformerà presto in una profonda amicizia. Green Book è il primo film “solista” di uno dei due fratelli Farrelly, che tanto hanno fatto ridere il mondo (tranne me) grazie alle commedie demenziali Tutti pazzi per Mary, Scemo & più scemo, Io, me & Irene e altri titoli simili, ed è piaciuto in tutto il mondo. Il film è candidato all’Oscar per premi principali quali miglior film, attore, attore (l’altro), sceneggiatura e montaggio, dopo aver I due protagonisti già vinto vari premi come il Golden di Green Book Globe come miglior film e come miglior attore non protagonista per non razzista, e neanche prevenuto per ogni sorta Mahershala Ali, che all’Oscar è giustamente candi situazione; un uomo a cui il pugno scappa spesdidato come protagonista; chiudiamo le ottime so, ma che ha l’orecchio attento a ogni tipo di referenze con due premi del pubblico pesanti quali situazione e musica. È Mortensen che eleva il film Sundance e Toronto. Green Book è un film hola piena sufficienza, nonostante le due ore e dieci lywoodiano al 100%, ben fatto, ben girato e ancor con molte scene ripetitive, molte furbizie come per meglio recitato dai due protagonisti, scritto per esempio la scena dell’omosessualità girata come piacere commuovere, carico di furbizie narrative e aver buttato un sassolino e nascosto la mano, e di un “vogliamoci bene” (non voglio usare “buonitante scene prevedibili. Si ride, si osserva, si rifletsmo” perché la politica italiana sta abusando del te e ci si commuove un po’, perché Farrelly, camtermine) che neanche un film girato a quattro biando registro rispetto alla sua filmografia, gli mani da Veltroni e Spielberg arriverebbe a tanto. ingredienti li sa dosare bene. Lineare, scontato ma Però questo furbissimo film non può neanche non banale, estremamente natalizio, Green Book è essere liquidato ed etichettato frettolosamente, un film che si guarda e si deve far guardare alle perché il 1962 somiglia tanto al 2019 e il tema del nuove generazioni, magari vengono anche catturazzismo e della paura sono purtroppo attuali, rati dalla straordinaria musica che si sente; un dove il pregiudizio e il rimescolamento delle regole film che al di là dei suoi due attori protagonisti (è il musicista nero a essere ricco) colpiscono sem(anche Mahershala Ali è enorme) non fa particopre come fosse la prima volta: i buoni sentimenti lari deviazioni dalla routine dei tarallucci e vino. del film sono anche sentimenti buoni e da diffonIn sala, e in odor di premio a un attore. dere. Ciò però che eleva il film da una normale e

llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop Sabato 16, ore 18:30 La Luna in piazza Osservazione della Luna al telescopio Piazza J. F. Kennedy (Ingresso libero - Cielo Peremettendo)

Martedì 19, ore 21 Claudio Balella

La Terra vista dalla Luna

ore 21 VENERDì 15

IONE OSSERVAZ A DELLA LUNPIO AL TELESCO

ettendo o, cielo perm Ingresso liber IO R A ET N A PL Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì anche 20.30-22.30 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata

Giovanni di Sassonia appartiene a quell’innumerevole schiera di persone che Ravenna annovera tra i suoi più illustri visitatori. Appassionato di Dante, tanto che curerà personalmente una traduzione della Divina Commedia in lingua tedesca e mai smetterà di studiarne l’opera, nel 1938 durante un suo viaggio in Italia, non mancò di fare tappa a Ravenna spinto dal desiderio, come egli annoterà nelle sue memorie, «di compiere un pellegrinaggio alla tomba di Dante». Giunto in città non mancò di tornare più volte al sepolcro del sommo poeta: «A Ravenna – scriverà il principe – mi fermai davanti alla tomba del mio amico Dante, posso dire con animo commosso. Il sepolcro rimane solitario presso una cantonata, in quella città solitaria anch’essa, in cui esule morì. I monumenti ravennati vincono quasi ogni cosa d’importante. Qui ci si affaccia all’età del cadente impero, che fu quella del Cristianesimo crescente. Qui nelle basiliche, quantunque purtroppo spesso rimodernate, oltre alle magnifiche colonne, ritrovansi dappertutto reliquie antiche adattate al culto cristiano, e i simboli della Chiesa dei primi secoli. Visitai la maestosa pineta della marina dal Poeta rammentata; poi, tornato al sepolcro di lui scrissi sul muro col mio nome le seguenti righe: Pace alle tue ceneri! Ora tu sei cittadino della vera città, dimenticato il crudo dolore dell’esilio nello splendore della luce che non conosce ombra». Principe o no, oggi si sarebbe certamente pigliato una bella multa!

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CULTURA / RUBRICHE / 25 14-20 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

FIORI MUSICALI

NdL - NOTA DEL LETTORE

La monumentale opera di Domenico Scarlatti e l’ossimoro delle nuove produzioni

La Sicilia da leggere e riscoprire nei gialli di Gaetano Savatteri

di Enrico Gramigna

di Federica Angelini

Per ogni amante della musica il 1685 dovrebbe essere un anno decisamente da ricordare. Non solo perché oltre il Meno nascevano due titani come Bach ed Händel, ma perché a Napoli nasceva Domenico Scarlatti. Il compositore napoletano è stato uno dei più illuminati artefici dello sviluppo del virtuosismo tastieristico tanto che è noto l’aneddoto secondo il quale, durante una gara di bravura svoltasi a Roma, sebbene sconfitto di poco all’orAberto Chines gano, egli vinse la destrezza händeliana al clavicembalo. Ai posteri non rimane che il suo impressionante corpus di composizioni che, oltre alle opere, tappa obbligatoria per ogni musicista in Italia, comprende più di 500 sonate per tastiera. Questa monumentale collezione è stata l’argomento principe sul quale si sono sfidati in una sublime e inusuale gara il pianista Alberto Chines e il chitarrista Eugenio Della Chiara domenica 10 febbraio nella templaria Sala Corelli del Teatro Alighieri di Ravenna per il secondo appuntamento della rassegna Mikrokosmi. I due strumentisti si sono alternati nell’esecuzione di 12 sonate scarlattiane scelte ad hoc per creare un continuo dialogo tanto che la loro bravura ha permesso di superare le incredibili differenze sonore che rendono quasi impossibile unire chitarra e pianoforte nello stesso recital. È certo interessante notare come l’esecuzione di sonate pensate sicuramente per il clavicembalo acquistino una venatura romantica grazie al timbro del pianoforte, mentre sia per le sonorità messe in campo dalla chitarra che si proceda verso la riscoperta di un suono originario. Questa idea

di cambiare organico strumentale, poi, si avvicina molto all’uso antico e, probabilmente, più autentico di fare musica. Cercare il diletto era obiettivo dell’uomo e poco si curava se a procurarlo fosse un clavicembalo o un chitarrone: il dilettante era colui che suonava per divertirsi e dovrebbe essere il fine più alto al quale un musicista dovrebbe tendere.

In coda ai tempi nei quali era ripartito il concerto, il duo ha proposto due brani di compositori contemporanei, Domenico Fragments di Carlo Galante e Scarlattiana di Orazio Sciortini. Detto che entrambi i brani erano certamente coerenti con il resto del programma bisogna però fare una riflessione sulla musica attuale. L’arte è l’espressione della realtà nella quale nasce, tuttavia è incredibile vedere come nei tempi più duri e difficili della storia si siano prodotti capolavori di bellezza e in un periodo come quello attuale, edulcorato, la più grande tematica espressa sia il disagio dell’Uomo. Ossimorico.

Ecco un libro spassosissimo in grado di solleticare curiosità storico-archeologiche, rispolverare conoscenze più o meno classiche, ripercorrere con garbo e leggerezza la grandiosità letteraria della Sicilia. Gaetano Savatteri in questo Il delitto di Kolymbetra (Sellerio) compie un'operazione intellettuale godibilissima, raffinata e lieve, a tratti vagamente surreale. Tra citazioni colte e pop che infarcisono una lingua pensata per strappare continuamente un sorriso (e anche qualche risata), Savatteri fa tornare in scena il suo protagonista, Saverio Lamanna, autore (che scrive come Savatteri) di qualche romanzo dove mette in scena se stesso e giornalista per caso, insieme alla sua bella fidanzata Suleima e al deuteroprotagonista (così viene definito) Peppe. Una sorta di giocosa “mise en abyme” del ruolo dello scrittore, un fantastico cortocircuito rispetto al tema dell'autofiction (dove qui è davvero fiction) nella cornice di un giallo che, questo va detto, non spicca per suspense o originalità della trama. Anzi delle due trame parallele. «Vi ho fatto diventare personaggi quasi famosi in buona parte del territorio nazionale – citiamo dal testo –, le vostre avventure sono seguite da migliaia di persone. Tutti sanno che scrivo libri sulle cose che mi succedono. Gialli post-moderni venati di ironia e di iperrealismo, un po’ alla maniera di Lucian

Freud, dice un critico. E voi mi chiedete perché mi scervello sull’omicidio di Alù. Ma allora cosa ci scrivo nel prossimo libro? Le ricette della nonna?». Ecco, in realtà scrive appunto dell’omicidio di questo luminare dell’archeologia nella valle dei templi e (dove si trova quell’eden che è il giardino della Kolymbethra, appunto) dove sta per essere portato alla luce l’anfiteatro. Ma è chiaro che il giallo serve più per dare un inizio e una fine a una storia che si gioca invece tutta sui personaggi, le atmosfere, il continuo rimando alla Sicilianitudine senza risparmiare un solo cliché sia positivo sia negativo. Perché in fondo è ovviamente lei, la Threenakraia (come appare in una delle magliette marketing di Peppe, tutte piuttosto imperdibili) e la sua storia, la sua letteratura, la sua intrinseca tragicità. Pagine che sono un piacere da leggere anche se non aggiungono forse troppo di nuovo. Del resto, non è facile aggiungere qualcosa di nuovo alla terra di Pirandello, Sciascia, Tomasi di Lampedusa e anche Camilleri, più volte evocato (ma ci sono un paio di camei esilaranti anche con i nordici Alessandro Robecchi e Donato Carrisi). Ma per chiunque un poco conosca o ami la letteratura e la Sicilia questo è un libro da godersi con gusto. Del resto cosa sarebbe la Sicilia senza la letteratura? E la letteratura senza la Sicilia?

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26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 14-20 febbraio 2019

DANZA

L’omaggio a Leonard Cohen del Ballets jazz de Montreal La compagnia canadese in scena con quattordici danzatori sul palco dell’Alighieri di Ravenna il 16 e 17 febbraio

Per la stagione di danza dell’Alighieri di Ravenna, il 16 e 17 febbraio (il sabato alle 20.30 e la domenica alle 15.30) arriva il Ballets Jazz de Montréal con un omaggio al gande musicista canadese Leonard Cohen con Dance Me, che nasce dall’incontro fra Les Ballets Jazz de Montréal e le canzoni di Leonard Cohen, fra cui la celeberrima Hallelujah. La compagnia canadese, fondata nel 1972 e diretta dal 1998 da Louis Robitaille, si è ispirata al repertorio del leggendario cantautore. La scrittura coreografica si deve a tre artisti dalle personalità ben distinte, ma complementari - Andonis Foniadakis, Annabelle Lopez Ochoa e Ihsan Rustem - mentre sul palcoscenico si esibiscono quattordici ballerini.

IL DEBUTTO

FINALMENTE A TEATRO LO SPETTACOLO SU DACHAU Due lavori di Sideri al Rasi: Kaninchen e il nuovo Orazione epica Doppio appuntamento con lavori firmati dal regista ravennate Eugenio Sideri al teatro Rasi di Ravenna, dove va in scena Kaninchen il 20 febbraio e debutta Orazione Epica il 21 febbraio. E se di quest’ultimo si sa che è un recital-concerto che vede protagonisti personaggi classici come Filottete e Ulisse, Kaninchen è invece un lavoro che si iscrive a pieno titolo nel filone dell’impegno civile per cui Sideri è noto (suo per esempio lo spettacolo che il 25 aprile scorso celebrò la Liberazione in piazza) ed è già stato rappresentato più volte, anche se mai davanti a un pubblico teatrale “canonico”, ma (quasi) sempre davanti ai ragazzini delle medie. Finalmente arriva in teatro dove non potrà che confermarsi come un monologo emozionante e toccante, in grado di parlare a cuore e testa degli spettatori, su quello che fu Dachau, il campo di prigionia e sterminio alle porte di Monaco di Baviera, il primo ad aprire i battenti, quello in cui i prigionieri venivano usati come cavie per testare resistenza e possibilità di sopravvivenza in condizioni estreme. Da cui il titolo Kanichen. In scena un

PROSA

Uno spettacolo diviso in tre: Storia di un’amicizia tratto dalla Ferrante Le bravissime Chiara Lagani e Fiorenza Menni dirette da Luigi De Angelis al Rasi venerdì 15 e sabato 16 febbraio. Due incontri con Tiziana de Rogatis Per La stagione dei teatri al Rasi di Ravenna va in scena Storia di un’amicizia, Le due bambole. Il nuovo cognome. La bambina perduta, tratti dalla tetralogia L’amica geniale di Elena Ferrante (edizioni e/o). In particolare il programma prevede venerdì 15 alle 21 e sabato 16 alle 19.30 Le due bambole, sabato 16 alle 21 Il nuovo cognome e La bambina perduta. In scena le bravissime Chiara Lagani e Fiorenza Menni dirette da Luigi De Angelis. Due amiche-attrici montano e smontano un collage di emozioni a specchio che racconta la crescita individuale di Elena e Lila, il loro modo di influenzarsi reciprocamente, le condizioni di distanza e prossimità che nutrono nei decenni il loro rapporto. Lo spettacolo diviso in episodi a cui si accede con lo stesso biglietto. L’abbonato può scegliere se assistervi in due serate diverse (venerdì 15 e sabato 16 febbraio alle 21) o in un’unica giornata (sabato 16

febbraio a partire dalle 19.30). Lo spettacolo, diviso in tre capitoli, si basa sulla storia dell'amicizia tra due donne, seguendo passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i sentimenti, le condizioni di distanza e prossimità che nutrono nei decenni il loro rapporto. Sullo sfondo la coralità di una città/mondo, Napoli, dilaniata dalle contraddizioni del passato, del presente e di un futuro i cui confini feroci faticano ancora a delinearsi. Sabato 16 febbraio alle 17 – nella sala Mandiaye N’Diaye del Teatro Rasi – la compagnia incontra il pubblico in dialogo con Diego Vincenti, giornalista e critico teatrale, e Tiziana de Rogatis, autrice del volume Elena Ferrante. Parole chiave, edizioni e/o, e che sarà anche venerdì 15 febbraio alle ore 17.45 alla Casa delle Donne, via Maggiore 120 a Ravenna.

bravissimo e convincente Elio Ragno (nella foto). Ed è anche grazie a lui (oltreché al testo e alla regia) che il valore dello spettacolo non si limita all’operazione di memoria e denuncia, perché resta sempre lontano da toni didascalici per lasciare invece spazio all’autenticità del tragico, senza mai sforare nel lacrimevole. Una prova? La serata che di recente ha riempito il Dock 61, dove gli spazi tra palco e platea si sono azzerati e il monologo, pur senza contare sull’effetto sempre potente dello spazio teatrale, ha letteralmente incantato un pubblico fatto soprattutto (ma non solo) di adulti e decisamente variegato. (fe. an.)

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CULTURA / 27 14-20 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

PROSA/1

PROSA/2

LA COMMEDIA L’OPERAZIONE

DAPPORTO IN UN MOMENTO DIFFICILE

Per la rassegna di prosa del Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia, andrà in scena, mercoledì 20 e giovedì 21 febbraio alle 21, L’operazione, una commedia scritta e diretta da Stefano Reali. Lo spettacolo è interpretato da Antonio Catania, Nicolas Vaporidis, Gabriella Silvestri e Marco Giustini. Completa il cast l’attore Giorgio Gobbi che sostituirà Maurizio Mattioli. Gli interpreti saranno protagonisti dell’Incontro con gli Artisti che si terrà giovedì 21 febbraio alle 18, presso il Ridotto del Teatro Walter Chiari (l’ingresso all’incontro è gratuito).

Lo spettacolo Un momento difficile – prossimo appuntamento con la Prosa al Teatro Masini di Faenza – andrà in scena venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 febbraio alle 21. Interpretato da Massimo Dapporto, Ariella Reggio, Francesco Foti e Debora Bernardi per la regia di Giovanni Anfuso, è un testo inedito e mai messo in scena di Furio Bordon, autore triestino conosciuto, apprezzato e rappresentato in Italia e all’estero. Gli interpreti incontreranno pubblico il 16 febbraio alle 18 al Ridotto del Teatro Masini (l’ingresso all’incontro è gratuito).

PROSA/3

IL MONOLOGO L’abisso di Davide Enia Lunedì 18 febbraio alle ore 21 al Teatro Goldoni di Bagnacavallo andrà in scena L’abisso, lo spettacolo che l’attore, drammaturgo, regista palermitano Davide Enia ha tratto dal suo romanzo – scritto in presa diretta da Lampedusa – Appunti per un naufragio (Sellerio editore), vincitore del Premio Letterario Internazionale Mondello 2018. Davide Enia torna in scena con il gesto, il canto, il cunto, per affrontare con urgenza e profondità l’indicibile tragedia contemporanea degli sbarchi sulle coste del Mediterraneo. Epopea di eroi odierni, tra vita e morte, che diventa metafora di un naufragio individuale e collettivo. Lo spettacolo, che vede in scena anche Giulio Barocchieri, autore ed esecutore delle musiche originali, è frutto della co-produzione di Teatro di Roma Teatro Nazionale, Teatro Biondo di Palermo e Accademia Perduta - Romagna Teatri.

Shakespeare al Rossini di Lugo e a Russi tra commedia e tragedia In scena Misura per Misura diretta da Ferrini e il Riccardo III di Vetrano e Randisi Dal 14 al 17 febbraio, sul palco del teatro Rossini di Lugo va in scena la commedia shakespeariana Misura per misura, nella versione italiana di Cesare Garboli, diretta e interpretata da Jurij Ferrini. Commedia a tinte fosche dal ritmo veloce e compulsivo, Misura per misura ruota (nella foto) su se stessa rivelandosi il contrario di quel che appare: alla celebrazione della morale e della sua pubblica tutela contrappone il vizio e la licenziosità. Jurij Ferrini torna al grande autore inglese per indagare ancora una volta su etica, onestà, governo e sudditanza, mettendo in scena una delle più rigorose metafore teatrali sul potere. Sabato 16 febbraio alle ore 18 presso il Teatro Rossini, per la rassegna “Gli Incontri del Rossini”, la compagnia incontrerà il pubblico lughese. Il 20 febbraio a Russi, invece, andrà in scena al Comunale il Riccardo Terzo di Francesco Nicolini per la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che ne sono anche interpreti.

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“L’ATALANTE” Proiezione di uno dei più celebri film d'amore

SABATO 16 FEBBRAIO

“Che coss’è l'amor” di

ANDY MAGGIO

Cena con menù alla carta e proposte di San Valentino


28 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 14-20 febbraio 2019

LA VERNICE

In mostra arti maggiori e minori per raccontare il contemporaneo Inaugura al Museo Nazionale di Ravenna un’originale esposizione tra pittura, scultura, oreficeria, produzioni in vetro, resina e ceramica a cura di Casazza e Fiori Perché mai un raffinato pezzo unico di gioielleria, di ceramica, cristallo viene ritenuto artigianato e non arte? Appellativo riservato invece a scultura e pittura? L’interrogativo sottende all’esposizione che il Museo Nazionale nel complesso di San Vitale, a Ravenna, propone dal 16 febbraio al 26 maggio, con la direzione scientifica di Emanuela Fiori.“Il mestiere delle arti. Seduzione e bellezza nella contemporaneità” è curata da Ornella Casazza e Emanuela Fiori, con Maria Anna Di Pede e Laura Felici, che nel comitato scientifico sono affiancate dallo stesso dottor Scalini, da Claudio Spadoni e Fabio De Chirico. Inaugurazione alle 18 del 15 febbraio. In mostra, l’esercizio delle arti “maggiori”, scultura e pittura, è affiancato alle produzioni di oreficeria, in vetro e resina o in ceramica. La mostra propone infatti una selezione di artisti della contemporaneità che, ignorando il confine tra arti maggiori e arti minori, hanno conferito alle loro opere un valore universale per stile e sapienza tecnica. Sono riunite più di cento opere di Igor Mitoraj, Mimmo Paladino, Paolo Staccioli, Cordelia von den Steinen, Ivan Theimer, Paolo Marcolongo, Stefano Alinari, Jean-Michel Folon, Giacomo Manzù, Giuliano Vangi, Mario Ceroli, Paola Staccioli, Luigi Ontani, Gigi Guadagnucci, Giovanni Corvaja, Daniela Banci, Marzia Banci, Orlando Orlandini, Angela De Nozza, Ornella Aprosio, Angela Caputi, Tristano di Robilant, Sauro Cavallini, Sophia Vari, Kan Yasuda, Pietro Cascella, Fernando Cucci, Pasquale (Ninì) Santoro.«L'amicizia delle arti, che oggi viene interpretata come una successione di creatività che non conosce cesure – affermano le curatrici -, permette di constatare come molti tra i massimi artisti di oggi sappiano muoversi con agilità tra la dimensione monumentale e il piccolo formato colloquiando con marmi purissimi, bronzi arricchiti di suggestive patine, legni intagliati, ceramiche lustrate, sete vellutate, pigmenti evocativi, ori e coloratissime pietre». Già in passato il desiderio di dimostrare che assoluti valori di arte possano essere raggiunti attraverso i processi tecnici più semplici e tradizionali, talvolta addirittura arcaici, ha sollecitato vari artisti moderni – tra cui Picasso e Matisse – a produrre ceramiche, arazzi, stoffe e gioielli. Molti degli autori selezionati per la mostra, particolarmente versatili, propongono la loro ricerca artistica in materiali diversi. Le loro opere sono allestite per assonanze visive e materiche in un percorso che si intreccia strettamente con le architetture del Museo Nazionale, ospitato nell’ex Monastero Benedettino di San Vitale. La presenza prevalente di oggetti di provenienza collezionistica classense nelle collezioni permanenti del Museo Nazionale consente un continuo rimando tra le cosiddette ’arti minori’ dei secoli che vanno dal XIII al XVIII e la contemporaneità. Riproponendo così un confronto antico-contemporaneo di enorme fascino.

LA LUNA A CARNEVALE Plum-cake di verdure Cubetti di blue di bufala Fantasia di polpettine Fagottino di verdure e formaggio Pasta al forno con salsiccia Dolci di carnevale

In questa foto: Giuliano Vangi. Donna mugellana, bronzo patinato Nella foto piccola: Igor Mitoraj Moon Light, vetro, pilastro di bronzo

Gli incontri al Museo Nazionale in ocassione della mostra “Il mestiere delle arti” In concomitanza con la mostra “Il mestiere delle arti” in corso dal 16 febbraio al Museo Nazionale di Ravenna (vedi articolo principale) sono stati organizzati diversi incontri. Si comincia mercoledì 20 febbraio alle 17.30 con “Sguardi alla seduzione. La mostra Il mestieri delle Arti nel racconto delle curatrici Ornella Casazza, Emanuela Fiori”. Mercoledì 13 marzo alle 17.30 si parlerà invece de “La scultura del ‘900” con il critico d’arte Claudio Spadoni. Mercoledì 27 marzo alle 17.30 Serena Ciliani parlerà de “Gli elementi decorativi dell’architettura”. Infine, mercoledì 10 aprile alle 17.30 Emanuela Fiori interviene su “Artigianato e Arte nella Contemporaneità”.

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L’APPUNTAMENTO 400 pagine di tecnica e arte del mosaico antico: la presentazione con l’assessora Signorino Giovedì 21 febbraio alle 17.30 nella Sala Multimediale del Mar in via di Roma 13, a Ravenna, ci sarà anche l'assessora alla Cultura del Comune di Ravenna Elsa Signorino a presentare l'ultima fatica del professor Cesare Fiori, Tecnica e arte del mosaico antico (edizioni Il girasole), un manuale di oltre quattrocento pagine (con oltre 400 illustrazione a colori e in bianco e nero) frutto di 40 anni di ricerche specialistiche. Oltre all'Autore (che proietterà sullo schermo commentandole le immagini più significative del libro), saranno presenti Antonio Carile (professore Emerito dell'Alma Mater e Autore della prefazione) e Linda Kniffitz (responsabile Cidm e autrice dell'introduzione) alla quale è affidato l'incarico di coordinare l'incontro.


CULTURA / 29 14-20 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

STORIA LOCALE

I segni del territorio raccontano Ravenna

NARRATIVA/1 Una favola senza morale sulle migrazioni

Giovedì 21 febbraio alle 20.30 al centro culturale Venturini di Massa Lombarda sarà ospite Giuseppe Pizzola che presenta Sotto la faccia (Bertoni Editore, 2018). Protagonista è Samuele Guarnieri, un giovane brillante dotato del talento sufficiente a garantirgli un futuro luminoso. Invece, si limita a consumare i giorni nutrendosi solo delle sue insane passioni, immerso in quel mondo edonista di fine anni Ottanta dove tutto sembra realizzabile senza alcuna fatica. Con un ardente desiderio di rivalsa da un’adolescenza malagiata e preda della sua scellerata ludopatia, il protagonista si prodiga nella realizzazione di un improbabile Italian Dream affidandosi a una logica folle e pericolosa che lo condurrà verso un’inevitabile e rovinosa deriva.

Il volume postumo di Pietro Barberini sarà presentato alla Casa Matha

Sabato 16 Febbraio alle 17, nell’Aula Magna della Casa Matha a Ravenna si tiene la presentazione del libro Ravenna: un paesaggio che attraversa la storia (Sbc Edizioni), un volume postumo firmato dallo studioso del territorio (che fu anche nostro collaboratore) Pietro Barberini e Osiride Guerrini. Intervengono Osiride Guerrini, Maurizio Piancastelli, Primo Massaro della Casa Matha, Eugenio Fusignani, Vicesindaco di Ravenna, Ernesto Giuseppe Alfieri, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, conclusioni di Lorenzo Cottignoli, presidente della Federazione delle Cooperative della Provin-

Prosegue la rassegna Il tempo ritrovato. Mercoledì 20 febbraio alle 18 l’ospite sarà Giovanni Dozzini con il suo volume E Baboucar guidava la fila (minimum fax). Si tratta di una favola senza morale, che affronta il tema delle migrazioni scegliendo di raccontare quello che viene dopo le traversate, la normalità inafferrabile di una vita dignitosa che segue ogni approdo e tutto quello che questa normalità contiene: le paure, i desideri, la rabbia, le nostalgie. Giovanni Dozzini dialogherà con Matteo Cavezzali.

cia di Ravenna. Il libro è frutto di uno studio attento e rigoroso come è nella tradizione dei due autori, che ci accompagnano in un lungo arco temporale, indugiando maggiormente su fatti e fenomeni che hanno conferito un’identità storica e territoriale alla città di Ravenna. L’alternarsi dei “segni” ha guidato l’analisi degli autori che non può prescindere dall’analisi delle fonti e dalla visione diretta. I tratti superficiali della rete stradale “ricalcano” i vecchi andamenti e, insieme alla pianura, salvaguardata dal disordine idraulico, restituiscono l’immagine dell’antico territorio. Seguire i profili delle centuriazioni romane, man mano che ci si allontana dalla pianura alta e ben drenata, risulta più difficile: i segni non sono così evidenti, ma stratificati e difformi. Sovrapposizioni spaziali e temporali trovano negli elementi architettonici e nella scoperta di reperti archeologici una o più risposte, indicando percorsi, qualità e quantità dei traffici, larghezza e andamento dei canali portuali; una storia accompagnata dal lento movimento delle acque e della terra, elementi che inducono accelerazioni improvvise e determinano bruschi cambiamenti dell’ambiente.

RELIGIONE Luigi Ghizzoni con Brunetto Salvarani per presentare Teologia per tempi incerti Venerdì 15 febbraio alle 18, alla sala Muratori della biblioteca Classense si tiene un nuovo incontro per il Centro relazioni culturali. L’ospite sarà Brunetto Salvarani con il suo volume Teologia per tempi incerti (Laterza). La Bibbia come straordinaria scuola di umanità e fragilità. Sarà presente monsignor Luigi Ghizzoni, arcivescovo di ravenna-Cervia.

NARRATIVA/2 Sotto la faccia di Pizzola a Massa Lombarda

libri di seconda mano e foto d’epoca

NARRATIVA/3 Giovanni Lucchese a Liberamente con L’uccello padulo Sabato 16 febbraio alle 18 ospite alla libreria Liberamente di viale Alberti sarà Giovanni Lucchese con il nuovo romanzo: L'uccello padulo, Alter Ego Edizioni, un romanzo che vede una processione di personaggi bizzarri e anomali che si sono inventati un proprio ruolo nel mondo. Ma è anche un affresco nostalgico e tenero di un’età di mezzo, uan riflessione sul senso di appartenenza e di famiglia, un processo di trasformazione di un protagonista che ha, in sé, una buona fetta di tutte le contraddizioni umane.


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30 / CULTURA

SELFIE KARAOKE con la fede

RAVENNA&DINTORNI 14-20 febbraio 2019

CANTAUTORI

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CLASSICA/3

CLASSICA/1 Luna Costantini al pianoforte tra Chopin e Debussy

QUELLE LETTERE RITROVATE DI ARCANGELO CORELLI

Prosegue alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna la rassegna di concerti della scuola di musica Mikrokosmos. Domenica 17 febbraio alle 11 l’appuntamento è con la giovane Luna Costantini che presenterà un interessante viaggio nella scrittura pianistica, dalle origini clementiane, passando per l’immancabile Chopin e giungendo alla sperimentazione timbrica di Debussy.

La presentazione a Fusignano all’Auditorium che prende il suo nome Domenica 17 febbraio alle 10.30 all’auditorium “Arcangelo Corelli” di Fusignano, in vicolo Belletti 2, saranno presentate al pubblico le lettere del grande musicista fusignanese a cui è intitolato il luogo, recuperate dalla città di Fusignano grazie a una raccolta fondi popolare. La scorsa estate, alcuni studiosi hanno informato il Comune di Fusignano e la Pro Loco che alla casa d’asta Sotheby’s di Londra erano andate all’incanto due lettere di Arcangelo Corelli. L’asta è poi andata deserta e le lettere, una datata 3 giugno 1679 e l’altra 21 ottobre 1711, si sono quindi rese disponibili per la vendita diretta, per un controvalore di 10mila euro . Su iniziativa della Pro Loco è partita così una raccolta fondi a cui hanno partecipato numerosissimi cittadini, con diverse iniziative organizzate in questi mesi anche in occasione della festa cittadina dell'Otto settembre.

CLASSICA/2

A Bagnacavallo il melodramma del Trio Eccentrico Due serate dedicate a Fabrizio De André al Mama’s di Ravenna Un libro e un concerto per ricordare il suo “Tutti morimmo a stento” Doppio omaggio al Mama’s di Ravenna a Fabrizio De André. Si parte venerdì 15 febbraio (alle 21.30) con Odoardo Semellini, uno degli autori del libro “Tutti morimmo a stento” in cui viene illustrata la genesi dell’omonimo disco di 51 anni fa, raccontando alcuni retroscena inediti Il giorno dopo, sabato 16 febbraio, sempre alle 21,30, concerto della Bandeandré, storica tribute band ravennate composta da GianluigiTartaull a voce e chitarra; Nazzarena Galassi alla voce; Caterina Sangiorgi a flauti e voce; Stefano Fabbri alle percussioni; Raimondo Raimondi a chitarra, mandolino e mandola; Giacomo Sangiorgi al basso elettrico; Luca Vassura alla fisarmonica. La band farà rivivere al Mama’s “Tutti morimmo a stento”, secondo disco di inediti e primo concept album di Fabrizio De André. Un disco che «parla della morte psicologica, morale, mentale, che un uomo normale può incontrare durante la sua vita», per usare le parole dello stesso De André. Ingresso a 12 euro (gratuito il venerdì).

Il 19 febbraio al Goldoni terzo appuntamento della stagione Terzo appuntamento – martedì 19 febbraio dalle 21 – della terza stagione di “Bagnacavallo Classica - Libera la musica”, realizzata da Accademia Bizantina. Al Teatro Goldoni protagonista sarà il melodramma – sicuramente la forma musicale più amata nell'Italia e nell'Europa dell'Ottocento – grazie alla presenza del Trio Eccentrico (un originale trio emiliano di fiati). «Il nostro intento – spiega il Trio Eccentrico – è quello di far rivivere le atmosfere del melodramma ottocentesco, proponendo al pubblico le pagine più suggestive del repertorio lirico attraverso l'esecuzione di trascrizioni appositamente concepite per questa formazione da alcuni affermati compositori contemporanei che rivolgono uno sguardo al passato senza perdere mai di vista lo spirito del nostro tempo e cercano di racchiudere nell'essenzialità della scrittura per trio le complesse trame orchestrali originali. Il fenomeno del melodramma è troppo imponente per l’imitarsi ai confini nazionali, è questo il motivo per il quale il nostro viaggio parte con la celeberrima Nozze di Figaro di Mozart nella rivisitazione del M° Emilio Ghezzi».

MUSICA BRASILIANA Al Rossini di Faenza Tati Valle e Francesca Ajmar Giovedì 14 febbraio la stagione musicale del Rossini Jazz Club di Faenza (in piazza del Popolo) prosegue con il il concerto in solo per voce e chitarra della cantautrice brasiliana Tati Valle: residente da diversi anni in Italia, racconta in musica l'amore e il silenzio che pervadono gli animi degli abitanti di una terra ricca di passioni e contraddizioni, colori e magia. L’appuntamento successivo con il Rossini Jazz Club di Faenza è per giovedì 21 febbraio, con il concerto del quintetto di Francesca Ajmar, considerata una delle maggiori interpreti di jazz e di musica brasiliana in Italia. Sarà accompagnata da Michele Franzini al pianoforte, Tito Mangialajo Rantzer al contrabbasso, Vittorio Sicbaldi alla batteria e Hector "Costita" Bisignani come ospite d’eccezione al sax tenore.

C.A.B. TER.RA. Soc. Coop. Agr. Cooperativa Agricola Braccianti Territorio Ravennate Soc. Coop. Agr.

DIVANI ARTIGIANALI SU MISURA DAL 1959 C.A.B. TER.RA. è la prima cooperativa agricola nata in provincia di Ravenna; fondata il 17 ottobre 1888 da Nullo Baldini, oggi è proprietaria di vaste superfici, coltivate con tecniche moderne e condotte con efficienti forme di organizzazione del lavoro. La coltivazione agricola - con un occhio di riguardo per il settore biologico, in forte espansione - è la principale attività della cooperativa, che svolge anche lavori per conto terzi, vendita di mele e allevamento di bovini, alcuni di razza Romagnola da carne, con marchio Q.C. (Qualità Controllata) e I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). VIA PIANGIPANE 262 - RAVENNA - TEL. 0544 418802 - FAX 0544 414219 CABTERRA@CABTERRA.IT

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CULTURA / 31

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14-20 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

ROCK SOUL Moni Tivony, dalla finale di The Voice Uk al Socjale di Piangipane Venerdì 15 febbraio dalle 21.30 al teatro Socjale di Piangipane un artista internazionale. Sul palco salirà Moni Tivony, cantante soul-r&b inglese che ha ottenuto il successo grazie alla finale di The Voice Uk. Sarà accompagnato da una band italo-inglese per una serata di atmosfere che andranno dal funky alla nuova musica black elettronica.

FOLK Il cantautore Domenico Imperato porta “Bellavista” al Kinotto Domenica 17 febbraio dalle 19 al circolo Kinotto di Borgo Masotti concerto del cantautore abruzzese Domenico Imperato. Presenterà “Bellavista”, l’album pubblicato l’anno scorso che mischia musica brasiliana, folk e canzone d’autore.

Al Bronson il supergruppo con membri di King Crimson e Porcupine Tree Gli O.R.k. aprono il tour a Madonna dell’Albero Rinviato il concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti

La Romagna di Vittorio Bonetti al Cavallino Venerdì 22 febbraio dalle 21 arriva all’hotel Cavallino di Faenza il cantautore Vittorio Bonetti, "il Paolo Conte della Romagna" per presentare il suo album "Made in Romagna".

METAL

Tornano in Italia gli O.R.k., super-band di prog rock e psichedelia composta da Lef (Lorenzo Esposito Fornasari), Colin Edwin (Porcupine Tree), Carmelo Pipitone (Marta Sui Tubi, Dunk) e Pat Mastelotto (King Crimson). Nuovo album e nuovo tour, che parte venerdì 15 febbraio dal Bronson di Madonna dell’Albero per l’unica data in Emilia-Romagna. Ad aprire, i ravennati Void Of Sleep, che presenteranno la formazione a cinque elementi e nuova musica. E sempre nella serata del 15, ma tra le pareti della White Room dell’adiacente Bronson Cafè, ornate dalla mostra di Mabel Morri “19992019, 20 anni di fumetti”, alle 18.30 Lorenza Ghinelli presenta la stessa illustratrice Morri. Le due autrici converseranno su fumetto e sulla narrativa. Rinviato invece per motivi personali della band al 6 aprile il concerto in programma inizialmente il giorno dopo, 16 febbraio, dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Al loro posto sul palco del Bronson sabato 16 invece Urali, band del riminese Ivan Tonelli, che presenta il secondo album “Ghostology”, tra post-black metal, folk e shoegaze.

ALTERNATIVA Al Clandestino i berlinesi Fenster e i Cacao Al Clan Destino di Faenza il 14 febbraio (dalle 22) concerto dei berlinesi Fenster, tra pop psichedelico, “ipnagogico” e giocoso. Sabato 16 invece (dalle 23) sul palco i ravennati Cacao, duo bassochitarra di musica strumentale, post-rock.

A PINARELLA L’UNICA DATA ITALIANA DEGLI AMERICANI P.O.D. E ALIEN ANT FARM Due band che hanno segnato l'epoca del nu metal al Rock Planet di Pinarella di Cervia per un’unica data italiana. Sul palco gli americani P.O.D. e Alien Ant Farm. Con loro i 68, duo noise-punk di Josh Scogin, ex voce degli americani The Chariot. Il concerto sarà anche l'occasione di ascoltare i pezzi nuovi dei P.O.D. (nella foto): forti di una carriera ultraventennale – si sono formati nel '92 a san Diego - hanno fatto uscire a novembre l'ultimo album “Circles”. Nella loro musica hanno come principali riferimenti il rap, il funk e l'heavy metal.


32 / CINEMA

(2018) di P. Farrelly Candidato a 5 Premi Oscar 2019 Vincitore di 3 Golden Globe 2019

RAVENNA&DINTORNI 14-20/2/2019

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“IL CINEMA RITROVATO”

“2DAYS CULT MOVIE”

(2018)

gio. 14 - ven. 15: ore 21.00 di Sara Colangelo sab. 16: ore 19.00 - 21.15 dom. 17: ore 17.30 - 21.00 lun. 18 - mar. 19: ore 21.15 mer. 20: ore 21.00 Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro • www.cinemamarianiravenna.com •

(1963 ) di Alfred Hitchcock VERSIONE RESTAURATA gio. 21: ore 21.00 Cinema Mariani - Ravenna

Dragon Ball Super: Broly Il film di Tatsuya Nagamine mer.: p.u. 20.30

Leonardo - Cinquecento di Francesco Invernizzi da lun. a mer.: 17.45-20.20

Don Chisciotte

in diretta dalla Royal Opera House mar.: p.u. 20.15

Alita - Angelo della battaglia di Robert Rodriguez Proiezione in 3D fer., sab. e dom.: p.u. 21.15 Proiezione in 2D fer.: 17.40-20.45-22.55; sab. e dom.: 15.05-17.10-18-20.45-22.55

Crucifixion - Il male è stato invocato (v.m. 14) di Xavier Gens fer., sab. e dom.: 20.30-22.50

Rex - Un cucciolo a palazzo di Ben Stassen fer.: p.u. 17.40; sab. e dom.: 15-16.10-17.40

Un’avventura

di Marco Danieli fer.: 17.45-20.15-22.45; sab. e dom.: 15.10-17.45-20.15-22.45

La paranza dei bambini

di Claudio Giovannesi fer.: 17.45-20.20-22.55; sab. e dom.: 15.05-17.45-20.20-22.55

Il corriere - The Mule

di Clint Eastwood fer.: 17.40-20.25-22.55; sab. e dom.: 14.50-17.40-20.25-22.55; gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)

Remi

di Antoine Blossier sab. e dom.: p.u. 14.50

Copperman

di Eros Puglielli da gio. a dom.: p.u. 17.40

10 giorni senza mamma di Alessandro Genovesi fer.: 17.40-18.40-20.20-22.40; sab. e dom.: 15.05-17.40-18.4020.20-22.40

Green Book

Gli uccelli

di Peter Farrelly gio.: 17.40-20.40; fer. (escluso gio.): 17.40-20.40-22.45; sab. e dom.: 14.50-17.40-20.40-22.45

di Alfred Hitchcock gio. 21/2: p.u. 21 (per la rassegna “Il Cinema Ritrovato”)

Il primo Re

• Cinema Jolly •

di Matteo Rovere fer., sab. e dom.: p.u. 17.40

Dragon Trainer Il mondo nascosto

di Dean DeBlois fer.: 17.50-20.20-22.50; sab. e dom.: 14.50-17.50-20.20-22.50

La Favorita

di Yorgos Lanthimos fer., sab. e dom.: p.u. 20.20

Creed II

di Steven Caple Jr. fer. (escluso mar.), sab. e dom.: 20.05-22.55

Ricomincio da me

di Peter Segal da ven. a dom.: p.u. 20.20

Mia e il leone bianco

di Gilles de Maistre fer. (escluso mar.): p.u. 17.40; sab. e dom.: p.u. 14.50

Bohemian Rhapsody di Bryan Singer sab. e dom.: p.u. 14.50

• Cinema Mariani • Ravenna

Green Book

di Peter Farrelly gio., ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 19-21.15; dom.: 17.30-21

Spiderman Un nuovo universo

di Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “Cartoon Kids”)

Lontanto da qui

di Sara Colangelo lun. e mar.: p.u. 21.15 (per la rassegna “2Days Cult Movie”)

Ravenna

La vita in un attimo

di Dan Fogelman gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21

La prima neve

di Andrea Segre mer.: p.u. 20.30 (ingresso libero, a seguire incontro con il filosofo Umberto Curi e il regista)

• Cinedream • Faenza

Leonardo - Cinquecento

fer. (escluso ven.): 20.40-22.45; ven.: 17.50-20.40-22.45; sab. e dom.: 15.40-17.50-20.40-22.45

Dragon Trainer Il mondo nascosto

Green Book

Green Book

La grande illusione

di Jean Renoir mar.: p.u. 21 (per il “Cineforum Torricelli”)

Creed II

Le nostre battaglie

• Cinema Europa • Faenza

di Guillaume Senez gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale francese sottotitolata in italiano)

La vita in un attimo

Mia e il leone bianco

di Robert Rodriguez fer. (escluso ven.): 20.15-22.45; ven.: 17.45-20.15-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.15-22.45

• Cinema Italia •

di Alexandre Espigares sab.: p.u. 18.30 (per la rassegna “La Lanterna Magica”)

Crucifixion - Il male è stato invocato (v.m. 14)

Il corriere - The Mule

• Cinema San Rocco •

Alita - Angelo della battaglia

di Xavier Gens fer., sab. e dom.: p.u. 22.45

La paranza dei bambini

di Claudio Giovannesi fer. (escluso ven.): 20.20-22.45; ven.: 17.50-20.20-22.45; sab. e dom.: 15.20-17.50-20.20-22.45

di Gilles de Maistre sab. e dom.: p.u. 15.20

Faenza

di Clint Eastwood ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21; gio. 21/2: p.u. 21 (proiezione in lingua originale)

Spiderman Un nuovo universo

di Marco Danieli fer. (escluso ven.): 20.25-22.40; ven.: 17.45-20.25-22.40; sab. e dom.: 15.25-17.45-20.25-22.40

di Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “La Casa di Pinocchio”)

Il corriere - The Mule

Il gioco delle coppie

Un’avventura

di Clint Eastwood fer. (escluso ven.): 20.20-22.40; ven.: 17.40-20.20-22.40; sab. e dom.: 15.15-17.40-20.20-22.40

10 giorni senza mamma di Alessandro Genovesi

di Olivier Assayas lun.: p.u. 21.15 (per la rassegna “Lunedì Cult Movie”)

• Cinema Sarti • Faenza

Russi

Vice - L’uomo nell’ombra

di Peter Farrelly fer. (escluso ven. e mar.): 20.10-22.45; ven., sab. e dom.: 17.35-20.10-22.45; mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)

di Ben Stassen ven.: p.u. 17.40; sab. e dom.: 15.20-18

• Cinema Jolly •

Ladri di biciclette

di Dan Fogelman ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 16.30-18.45-21

di Francesco Invernizzi da lun. a mer.: p.u. 21

di Martin Scorsese mar. e mer.: p.u. 21.15 (per la rassegna “Cinema Ritrovato”)

Mia e il leone bianco

di Vittorio De Sica mar.: p.u. 21 (per la rassegna “Il Cinema Ritrovato”)

Rex - Un cucciolo a palazzo

FEBBRAIO

di Peter Farrelly gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale); ven. e lun.: p.u. 21; sab.: 18.30-21; dom.: 16-18.30-21

di Dean DeBlois fer. (escluso ven.): p.u. 20.30; ven.: 17.45-20.30; sab. e dom.: 15.30-17.45-20.30

di Steven Caple Jr. gio., ven., sab. e dom.: 20.10-22.45

DA GIOVEDÌ 14 A MERCOLEDÌ 20

Zanna Bianca

Lugo

Green Book

di Peter Farrelly ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.45; dom.: 16-18.30-21

Ralph spacca internet

di Phil Johnston, Rich Moore dom.: p.u. 14.15 (per la rassegna “Cinema in famiglia”)

• Cinema di Palazzo Vecchio • Bagnacavallo Roma

di Alfonso Cuarón ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

Toro scatenato

di Gilles de Maistre dom.: p.u. 16 di Adam McKay dom.: p.u. 21

• Cinema Gulliver • Alfonsine

Santiago, Italia di Nanni Moretti gio.: p.u. 21

La Favorita

di Yorgos Lanthimos ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

• Cinema Moderno • Fusignano

Van Gogh Sulla soglia dell’eternità di Julian Schnabel sab. e dom.: p.u. 21

BumbleBee

di Travis Knight dom.: p.u. 17

• Cinema Moderno • Castel Bolognese Cold War

di Pawel Pawlikowski gio.: p.u. 21

Maria Regina di Scozia di Josie Rourke sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

• Cinema Sarti • Cervia

Lontanto da qui di Sara Colangelo ven.: p.u. 21

Vice - L’uomo nell’ombra di Adam McKay sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21


JUNIOR / 33

Aperitivo con i bimbi e le bimbe "!

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TEATRO/1

14-20 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

TEATRO/2 L’elefante smemorato apre la stagione per ragazzi di Cotignola Al Teatro Binario di Cotignola è in arrivo il primo degli appuntamenti della rassegna dedicata alle famiglie. “L’elefante smemorato e la papera ficcanaso”, in scena sabato 16 febbraio alle 20.45, è la storia di una bella e rocambolesca amicizia, tra un elefante un po’ impacciato che ha perso tutti i ricordi e una papera impicciona ma leale. Lo spettacolo, presentato dalla Compagnia Burambò – gruppo teatrale foggiano, attivo sulla scena teatrale da oltre vent’anni e premiato per essersi distinto nella diffusione della cultura del teatro di animazione in Italia e all’estero – vede in scena marionette da tavolo e pupazzi in gommapiuma di varie dimensioni, tali da affiancare gli attori sulla scena e con loro interagire.

TEATRO/4

MOBY DICK AL MASINI DI FAENZA Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Herman Melville, la compagnia I Guardiani dell’Oca presenterà al Teatro Goldoni di Bagnacavallo per la rassegna Favole lo spettacolo Moby Dick. Lo spettacolo, scritto e diretto da Zenone Benedetto e messo in scena con attori e pupazzi, è interpretato da Tiziano Feola, Raffaella Mutani e Tommaso Di Giorgio. Sipario domenica 17 febbraio alle 17.

TEATRO/3 Che sì che no: spettacolo per la prima infanzia di Drammatico Vegetale Spettacolo di teatro per la prima infanzia, Che sì che no di Drammatico Vegetale va in scena giovedì 21 febbraio alle 17 al teatro Rasi di Ravenna. Adatto a un pubblico dai 2 ai 6 anni, lo spettacolo è firmato, diretto e interpretato da Pietro Fenati, in scena con Elvira Mascanzoni, per le musiche originali di Koro Izutegui. «Il bambino guarda, ascolta, tocca tutto quello che ha attorno a sé e, facendo delle semplici scelte, scopre e interpreta il mondo; intanto cresce – spiega l’autore – nel suo eterno presente passa da un sì ad un no, da un no ad un sì. Questo è bello questo è brutto, mi piace non mi piace, lo voglio non lo voglio. Da un apparente banale sì-no costruisce, passo dopo passo, un mondo complesso di relazioni con le persone e le cose. Di questo parla lo spettacolo, cercando la sostanza o l’essenza delle cose; trascurando gli orpelli che rischiano di sommergere il bambino e trasformarlo da soggetto attivo della società in oggetto di consumo».

FIDO IN AFF

IDO

RIKI Riky è un simil pinscher di circa tre anni e mezzo, reduce da tante traversie. Un esserino così piccolo, che ne ha passate di tutti i colori, ha tantissimo affetto da dare. Ha sicuramente bisogno di una famiglia molto tranquilla, senza altri cani, che gli faccia capire con calma che è finalmente al sicuro. Diventerà, con un pochino di pazienza, un amico affettuoso e giocoso per la vita. Per conoscerlo e adottarlo, contattate al più presto: cell. 349 6123736

ADOTTAM ICI SOFIA Sofia ha sei mesi, è molto dolce e tranquilla, va d’accordo con altri gatti, cerca una famiglia che la accolga per sempre. Per conoscerla e adottarla, chiamate: cell. 339 8952135

FAGIOLINO E SGANAPINO CONTRO LA ZANZARA TIGRE A CERVIA Alle 16 di domenica 17 febbraio al teatro Walter Chiari di Cervia, nuovo appuntamento con “I burattini in teatro”. Questa volta sarà il cervese (nonché curatore della rassegna) a salire sul palco, Vladimiro Strinati, con il suo cavallo di battaglia Fagiolino e Sganapino contro la zanzara tigre. Inseguimenti, punture, scapaccioni, febbri alte, mal di ossa, legnate e balletti indiavolati, in quello che è un vera commistione tra la tradizione burattinara e uno tra i problemi più fastidiosi che abbia mai avversato le zone umide romagnole negli ultimi anni

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34 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 14-20 febbraio 2019

CIBI A RISCHIO

RASSEGNA ENOLOGICA E SE LA NOSTRA LISTA DELLA SPESA FOSSE CONTAMINATA DAI PESTICIDI? Saverio Pipitone è un giornalista publicista di Conselice, laureato in Scienze Politiche con un master in Responsabilità Sociale d'Impresa. Ha coordinato la rivista “Il Consapevole” e collaborato con il mensile “Largo Consumo”. Oggi lavora presso un agenzia di informazioni e analisi economiche finanziarie. In Pesticidi a tavola (Arianna editrice) ripercorre la storia dei pesticidi ponendo l'attenzione sul glifosato, l'erbicida più utilizzato a livello mondiale, spiegando da chi e perché sono stati introdotti in agricoltura, ma soprattutto quali sono i rischi per lambiente e le malattie che potrebbero causarci quando li mangiamo o li respiriamo. Il manuale si vanta di riportare la più completa raccolta riguardante ricerche, analisi e studi scientifici, specificando quali sono gli alimenti più contaminati e cosa possiamo fare per evitarli.

Vini ad arte in degustazione a Faenza Al Museo delle Ceramiche l’edizione 2019 dedicata alle nuove annate di Sangiovese e Albana con le etichette di oltre 50 produttori romagnoli

LO STAPPATO Il calore della Puglia nel Salento Rosso Bonsegna di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Questa settimana versiamo nel calice tutto il calore della Puglia con il vino dell’azienda “Bonsegna”. È il “Cenate Vecchie” 2017, un “Igt Salento Rosso” a base Negromaro e Malvasia Nera di Lecce. Vinificato solo in acciaio, risalta un bel frutto pieno e morbido con ricordi di frutta nera. More, fragole, ribes e prugne selvatiche e una sottile linea speziata che impreziosisce l’olfatto. Il palato morbido e dal tannino setoso. Retrogusto fruttato e pepato. Un vino piacevole per la tavola di tutti i giorni da abbinare a piatti di carne, uova e formaggi.

Torna anche nel 2019, domenica 17 e lunedì 18 febbraio, al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza la rassegna enologica “Vini ad arte”, dedicata al meglio della produzione vinicola della Romagna. Si tratta della quattordicesima edizione dell’evento che porta all’attenzione internazionale l’anteprima del Romagna Sangiovese Riserva 2016, e non solo: con la regia del Consorzio Vini di Romagna, gli spazi del Mic ospiteranno oltre 50 produttori, in rappresentanza di tutta la Romagna vitivinicola, da Rimini al comprensorio Imolese passando per le province di Forlì-Cesena e Ravenna, che presenteranno al pubblico, agli operatori del settore Ho.Re.Ca. e a più di 30 giornalisti della stampa anche estera, le nuove annate di Sangiovese e Albana. Confermato il format dell’evento che vedrà domenica 17 febbraio l’apertura al pubblico dalle ore 16 alle ore 19.30 (prezzo ingresso 20 euro) e lunedì 18 febbraio la giornata riservata agli operatori di settore che potranno registrarsi online sul sito www.viniadarte.it. “Vini ad Arte” anche per il 2019 si conferma l’appuntamento enologico di riferimento per cogliere l’evoluzione della Romagna, grazie alla presenza delle cantine roma-

gnole più rappresentative unite a dar voce a un territorio unico, ricco di eccellenze e peculiarità enogastronomiche, artistiche e culturali. Ad anticipare l’evento è in corso “Aspettando Vini ad Arte”, iniziativa in collaborazione con Confcommercio Ascom Faenza e Confesercenti Faenza finalizzata a offrire al pubblico menu abbinati ai vini Dop romagnoli, presso un’ampia selezione di ristoranti del territorio. Quanti consumeranno vini Dop di Romagna in una delle strutture aderenti, riceveranno una riduzione di 5 da utilizzare per l’ingresso al Miv la domenica 17. “Vini ad Arte” sarà anche tappa del “Premio Carta Canta”, l’iniziativa di Enoteca Regionale Emilia Romagna in collaborazione con Fipe Emilia Romagna, con una particolare “Selezione Vini ad Arte”. L’iniziativa mira a valorizzare e riconoscere l’impegno di chi crede nella tipicità del territorio: “Carta Canta”, infatti, premia le carte dei vini di ristoranti, enoteche, bar, agriturismi, stabilimenti balneari e hotel che propongono un assortimento qualificato di vini del territorio nei propri menù. I primi tre classificati a Faenza saranno premiati al Vinitaly 2019 a Verona nell’ambito della 5° edizione dell’evento nazionale “Carta Canta”.


GUSTO / 35 14-20 febbraio 2019 RAVENNA&DINTORNI

ALIMENTAZIONE BIO

EUROCOMPANY IN GERMANIA AL SALONE “BIOFACH” CON I SUOI FERMENTINI Dal 13 al 16 febbraio a Norimberga prenderà vita l’edizione 2019 di Biofach, l’evento internazionale più importante dedicato all’alimentazione biologica. Quasi 3.000 espositori e oltre 50.000 visitatori professionali attesi, sono i numeri che testimoniano l’importanza del salone. In vetrina ci saranno le ultime tendenze mondiali del settore biologico. Non potevano quindi mancare i “fermentini” realizzati da Euro Company. L’azienda di Godo di Russi si presenterà in Germania con un proprio stand, la “Casa del Fermentino”, per presentare in anteprima due nuove linee di fermentini, Fermè (ottenuti dalla fermentazione di anacardi con l’aggiunta di erbe aromatiche o spezie naturali) e Camelia (il fermentino a crosta fiorita, nato dalla fermentazione di anacardi e noci di macadamia), e riproporre il “capostipite” di questi innovativi prodotti ideati e realizzati da Euro Company, i “Cicioni”. Nello stand ci sarà anche una cucina nella quale tutti i giorni il cesenate Tomas Marfella, chef dell’Associazione Vegetariani Italiani e promotore della wellness cucine, farà showcooking dimostrativi con gustose ricette vegetali, per fare conoscere e assaggiare i fermentini a tutti i visitatori. I fermentini sono una nuova categoria di prodotti che nascono dalla fermentazione di frutta secca e semi oleosi, con la sola aggiunta di acqua e sale. Sono quindi caratterizzati da una cortissima lista di ingredienti, completamente naturali. Inoltre, grazie alla fermentazione che abbassa il pH al di sotto del 4,4, non necessitano dell’aggiunta di conservanti, addensanti o altri additivi. La partecipazione al Biofach sarà per Euro Company anche la prima uscita internazionale ufficiale come Società Benefit. Euro Company è una delle prime grandi aziende italiane (il fatturato 2018 ammonta a 112 milioni di euro con, oltre 340 dipendenti) ad aver adottato tale forma virtuosa e innovativa.

SCUOLA DI CUCINA A “Saperi e sapori” un sabato con la Food Photography e il Gruppo di Acquisto Etico Giornata intensa con due importanti eventi, sabato 16 febbraio, alla scuola di cucina “Saperi e sapori”, diretta da Rosella Mengozzi in Darsena Pop Up. In mattinata (dalle ore 10 alle 13.30) è in programma un workshop di Food Photography con Irene Bombarda, food blogger ed esperta di “fotografia gastronomica”, autrice del fascinoso blog “uno spicchio di melone”, ricchissimo di ricette, consigli utili su materie prime e preparazioni e spelndide foto. Oltre alla lezione è previsto anche un contest fotografico riservato ai partecipanti. Nel tardo pomeriggio, dalle ore 17, gli spazi della scuola propone invece un aperitivo gratuito (solo su prenotazione) per l’evento di apertura del Gae di “Saperi e sapori”, un Gruppo di Acquisto Etico (dove Etico sta a rispetto della natura e a sostegno della produzione di contadini e allevatori, dalla terra alla tavola). Nel corso dell’aperitivo sarà spiegato come funziona e cosa offre in termini di disponibilità materie prime e prodotti (carni bovine, ovine, avicole, lattiero-casearie, etc) il gruppo di acquisto che punta ovviamente ad ottimizzare il rapporto qualità-prezzo degli alimenti. Inoltre si potranno degustare alcuni prodotti ed assaggiare i piatti preparati da Rosella Mengozzi con le materie prime genuine, tradizionali, sane e piene di sapori autentici. I posti sono limitati e la prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni cell 348 1539975.

COSE BUONE DI CASA Un succulento secondo piatto di involtini con fagioli bianchi di Angela Schiavina

Questa settimana vi propongo un secondo tipicamente invernale tanto sostanzioso quanto appetitoso: involtini di carne di manzo con fagioli bianchi Ingredienti per 4 persone: 8 fette di carne di manzo taglite piuttosto sottili e non troppo grandi, 150 gr. di pasta di salsiccia, 300 gr. di fagioli bianchi di Spagna secchi, 2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato, un po’ di mollica di pane rafferma bagnata nel latte e strizzata, 1 uovo, 200 gr. di passata di pomodoro al basilico, qualche

foglia di salvia, 5 cucchiai di olio evo, sale e pepe. Preparazione: lavate i fagioli e metteteli in abbondante acqua fresca per 12 ore. Scolateli e lessateli in acqua. Scolateli nuovamente e teneteli da parte. In una ciotola mettete la pasta di salsiccia, il pane, il parmigiano reggiano e l’uovo. Impastate bene e se necessario aggiungete sale e pepe. Stendete un po’ di impasto su ogni fettina di carne, arrotolate le fettine su se stesse e fermatele con uno stecchino. Ponete in un tegame l’olio, le foglie di salvia, e rosolate gli involtini. Aggiustate con sale e pepe quanto basta. Unite dopo 10 minuti la salsa di pomodoro. Cuocere ancora per 15 minuti a fuoco basso, poi aggiungete i fagioli. Quando sono diventati caldi il piatto è pronto. Potete servire questa pietanza con fette di polenta abbrustolita.

AGRITURISMO

MASSARI

Ristorante agrituristico con degustazione dei piatti tipici tradizionali

Cerimonie e banchetti - Cene aziendali - Fattoria didattica

Un grande novità vi attende il giovedì sera alla Trattoria Il Buongusto da Franco:

le RANE FRITTE e le LUMACHE alla BOURGUIGNONNE ! Due prelibatezze che i buongustai potranno trovare eccezionalmente nel menù oltre ai piatti della più verace tradizione romana!

14 FEBBRAIO

8 MARZO

San Valentino

Festa della Donna

Spiedone di mozzarelline del Boschetto Vecchio con prosciutto crudo e cuore di sfoglia croccante Cuori di tortelli con ricotta e mandorle Cuore di tagliatina di maiale scottata in griglia con salsa al pepe rosa Patate duchessa Cuore caldo al cioccolato e salsa di fragole

Varietà di verdure grigliate con tomino caldo Tagliatelle verdi fatte a mano con zafferano e salsicci croccante Mimosa in bicchiere Euro 20,00 (bevande escluse) Varietà di verdure grigliate con tomino caldo Arrotolato di vitello con frittatina e patate arrosto Mimosa in bicchiere Euro 23,00 (bevande escluse) Omaggio alle donne Spettacolo musicale

Euro 25,00 (bevande escluse) Omaggio di rosa rossa alle donne Musica di accompagnamento

Ravenna, via Cesarea 148 - tel. 0544.66634 - cell. 333.6811616 trattoriadelbuongusto@gmail.com

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RAVENNA&DINTORNI 14 febbraio 20 febbraio 2019

FINANZIAMENTI/1

Bonus ristrutturazione: conviene “accendere” un mutuo o un prestito? Banche e società finanziarie offrono diversi prodotti per cogliere l’occasione degli sgravi fiscali sulla casa. Il vantaggio dipende da cifra richiesta e Taeg Per tanti italiani che possiedono una casa, la riconferma nella Legge Finanziaria del 2019 dei bonus fiscali per la casa – visto la notevole adesione agli incentivi avvenuto in termini di decine di migliaia di richiedenti negli anni scorsi – sarà sicuramente uno stimolo per mettere mano a opere di ristrutturazione, sistemazione, adeguamento sismico e innovazione tecnologica dell’immobile di proprietà. Anche perché non è certo, visti i tempi che corrono, che in futuro l’opportunità si possa ripresentare. Va ricordato che gli sgravi, sono particolarmente favorevoli e riguardano riqualificazione edilizia (50%), risparmio energetico (65%), sistemazione di terrazzi e giardini (36%) e anche elettrodomestici ecologici. È altrettanto evidente che a fronte di tali agevolazioni una quota rilevante di questi proprietari non ritengano utilizzare tutti i propri risparmi o non abbiano a disposizione le risorse necessarie per le spese in lavori o acquisti. Non resta che richiedere un finanziamento, ma a quale prezzo e con quali convenienze? Istituti bancari e società finanziarie sul mercato nazionale offrono fondamentalmente due strumenti: un mutuo

ipotecario e un prestito personale, che impegnano il valore della casa da sistemare o altre garanzie patrimoniali. La scelta, in prima istanza, dipende naturalmente dalla cifra che si intende (o si è stimato) spendere e qui già si profila la prima differenza. I mutui solitamente vengono stipulati per importi non inferiori ai 30mila euro e possono raggiungere anche quote di alcune centinaia di migliaia di euro. Quindi per cifre piccole la soluzione più idonea è quella di un prestito personale. Certo il metodo del finanziamento personale, può riguardare anche cifre più impegnative (entro i 70mila euro) ma è difficile che possano competere – sia sul versante degli interessi da remunare come dei tempi per dilazionare il debito – con una proposta di mutuo. Per calcolare l’onere reale di un mutuo bancario, innanzitutto, bisogna valutare il cosiddetto Taeg (il tasso che comprende tutti i costi e le spese da pagare) che solitamente è più conveniente di quello di un prestito. Si tratta di differenze di diversi punti percentuali che incidono notevolmente sul conto finale. Orientativamente, se un mutuo di media taglia fra gli 80-100mila euro da restituire in

HABITAT

20 anni è intorno all’1%, per un prestito fra i 10 e i 20mila euro (durata 6 anni) il Taeg può oscillare fra il 6 e il 10% dell’importo del finanziamento. Per il mutuo, un’opzione importante è fra tasso variabile o fisso, il primo meno costoso ma più rischioso a lungo termine, il secondo immutabile nel tempo ma più “pesante” nelle rate da restituire. Altri oneri da considerare sono le spese accessorie (periti, atti notarili, assicurazioni obbligatorie, tasse, etc) dove le convenienze si invertono: notevoli per un mutuo, assai più leggere per un prestito. Resta comunque valida la considerazione che per cifre piccole (inferiori ai 30mila euro) il prestito è quasi inevitale e conveniente, per cifre oltre i 50mila euro gli interessi e i tempi più lunghi di rateazione sono evidentemente più vantaggiosi. FONTE LA STAMPA/FACILE.IT

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RAVENNA&DINTORNI 14 febbraio 20 febbraio 2019

FINANZIAMENTI /2

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Dalla Cassa di Ravenna e Confesercenti mutui a tasso zero per gli imprenditori balneari e del turismo

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La Cassa di Ravenna Spa, Confesercenti Ravenna, Cesena e Forlì e Creditcomm hanno sottoscritto un innovativo accordo, per l’attivazione di finanziamenti a tasso zero, a sostegno delle imprese che gestiscono le attività degli stabilimenti balneari, dei parchi giochi e delle agenzie di viaggio che hanno sede nei Comuni della Riviera romagnola. Allo scopo la Cassa ha costituito un nuovo plafond con scadenza 30 settembre 2019. Le caratteristiche del finanziamento sono riservate a tutte le imprese aderenti a Confesercenti delle sedi romagnole che operano nel settore del commercio, del turismo e dei servizi. Ampie e diversificate le spese ammissibili ai finanziamenti agevolati: riguardano opere di ripristino e di adeguamento degli impianti e degli eventuali immobili, il riammodernamento e/o acquisto di attrezzature, impianti per il risparmio energetico, il ripascimento degli arenili, il ripristino di ombrelloni e lettini, le attrezzature ludiche per bambini, i costi di ristrutturazione edile dello stabilimento, la sistemazione e il rifacimento di giardini... II finanziamento è erogato attraverso mutui chirografari fino ad un importo massimo di 100mila euro, a tasso zero e senza alcuna spesa di istruttoria bancaria, per la durata massima di 60 mesi.

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DATI SUL MERCATO DELLA CASA Cresce di quasi il 5% il mercato delle aste immobiliari

Nel 2018 si sono svolte più di 245 mila aste immobiliari per un valore complesivo di circa 36,3 miliardi, circa il 4,6% in più rispetto al 2017. A dirlo è il rapporto del gruppo Gabetti Astasy, in seguito all’elaborazione dei dati forniti dal ministero di Giustizia, dagli istituti di vendita giudiziaria, dalle associazioni notarili e dai Tribunali. Le regioni più coinvolte sono: Lombardia (circa il 19,4% del totale), Sicilia e Veneto.

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Meno mutui, più alte le somme richieste, under 35 “esclusi”’

Nel 2018, la Centrale rischi Crif, ha registrato una diminuzione dello 0,6% sulle richieste di mutuo, il calo è dovuto alla riduzione delle domande di surroga. Intanto sono in aumento le somme medie richieste: circa 130.154 euro. Persistono le difficoltà dei giovani (under 35) nel procurarsi un finanziamento, le loro richesto sono state infatti il 29,1% contro il 34,4% della fascia 35-44 anni.

Sette mesi di media per vendere (con sconto del 12%)

Il report sul mercato italiano della casa svolto da Fimaa indica che in media il tempo necessario a concludere la vendita di una casa è di 7 mesi e che le mediazioni si concludono con uno sconto del 12,5% sulle richieste iniziali. FONTI CORRIERE DELLA SERA

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A 7 KM DA RAVENNA (PIANGIPANE) Confortevole villetta bifamigliare del 1978, a piani sfalsati, portico, ingresso, cucina-pranzo grande e comoda di 21 mq, soggiorno con caminetto, 2 letto + grande mansarda di 21 mq., bagno + wc, a P.TERRA camera di servizio con camino, garage grande. Finiture dell'epoca ma direi per mia esperienza che tenuta meglio di così non poteva essere; piccolo giardino frontestrada e corte pavimentata sugli altri 2 lati. Gazebo per auto. Abitata dal proprietario, libera a breve. Ulteriori info in agenzia. Cl. energ. "G" - Ep 285 Rif. 0483 Ottimo prezzo: €. 145.000 tratt.

RAVENNA ZONA DARSENA Grande appartamento in palazzina da 8 unità al 2° piano senza ascensore, composto da ingresso, soggiorno con balcone, cucina abitabile con balcone, bagno, 2 letto matrimoniali grandi, ripostiglio. Da rimodernare. Al piano terra completo di GARAGE ed AMPIA CANTINA. Risc. centrale a gestione autonoma dei consumi. Cl. energ. "G" - Ep. 187 Rif. 0467 € 88.000 tratt.

PIANGIPANE Villetta abbinata in corpo da 3, a PIANO TERRA con carinissima mansarda, recente, tenuta benissimo. P.T.: sogg. con comoda cucina a vista e bellissimo tetto in legno, il tutto affacciato sul giardino, ampio disimp., bagno, letto matrim., corte posteriore pavimentata con zona pranzo e con posto auto; dal sogg. si sale al soppalco/mansarda illuminato ed arieggiato con 4 velux elettriche con sensore pioggia, con una matrim., studiolo e a zona relax con vasca in appoggio e lavandino. Classe "E" - Ep. 204 - Rif. 0490 € 145.000

GODO In contesto di recente costruzione, appartamento al piano primo ed ultimo con ingresso indipendente. Soggiorno con angolo cott., ampio bagno finestrato, disimpegno notte, 2 camere da letto (matrimoniale + singola), balcone e splendida mansarda con travi a vista (altezza max 2.30) ideale come zona studio o terza camera da letto. Al p. interrato ampio garage. Impianti autonomi. (C/71,87). Rif. RA 580 G € 160.000

AFFITTI RUSSI In zona centrale, locale artigianale con possibilità di cambio uso a commerciale. Ampio vano unico di mq. 230. (G/175,00). Rif. C 600R € 500 mensili.

VIA ZALAMELLA Ufficio di mq. 50 molto luminoso, ottimamente tenuto, senza lavori da fare, con parquet in legno e comodo parcheggio. (G/87,80). Rif. UF 450 € 450 mensili.

PARCO TEODORICO Bella villetta in contesto bifamiliare, adiacente al Parco Teodorico, sviluppata su più livelli. Open space soggiorno/cucina, 2 camere da letto, 2 bagni, sottotetto abitabile composto da 2 vani, 3 balconi, garage,lavanderia e posto auto. Ottime finiture. (D/116,63). Rif. RC 383 € 258.000

ADIACENZE OSPEDALE In scala di sole 5 unità appartamento ottimo stato, piano rialzato, composto da ingresso, soggiorno, cucina abit., 2 camere da letto matrimoniali, 2 cantine. Risc. aut. giardino condominiale. Minime spese condominiali. (F/318,08) Rif. RA 518 € 130.000


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RAVENNA&DINTORNI 14 febbraio 20 febbraio 2019

EDILIZIA E WELFARE

BORSINO IMMOBILIARE RAVENNA

Dalla Regione bando di 5 milioni di euro per nuovi progetti di housing sociale

Valori 2018 compravendite e affitti quartiere Centro storico

L’obiettivo è «favorire il fabbisogno delle famiglie meno abbienti in difficoltà a sostenere gli attuali prezzi del mercato». Contributi dai 30 ai 40mila euro È stata presentata recentemente in commissione Territorio, ambiente e mobilità della Regione Emilia Romagna, presieduta dalla consigliera faentina Manuela Rontini, la nuova proposta per promuovere l'housing sociale, approvata da Partito democratico, Sinistra Italiana e Silvia Prodi (Misto) con l'astensione di Movimento 5 stelle, Lega Nord e Fratelli d'Italia. «È dal 2010 che la Regione non pubblica bandi sull'housing sociale – ha annunciato Elisabetta Gualmini, assessore alle politiche abitative – ora vogliamo avviare una nuova sperimentazione per favorire i cittadini appartenenti alle fasce più deboli come anziani o categorie in difficoltà». Il bando si inserisce nel programma pluriennale di azioni per promuovere lo sviluppo del settore edilizio nel campo dell'abitare sociale. Obiettivo dell'amministrazione regionale è quello di «favorire il fabbisogno delle famiglie meno abbienti che si trovano in difficoltà a sostenere gli attuali prezzi del mercato immobiliare puntando sul welfare».

Le risorse in campo sono 5 milioni di euro. Il bando permetterà di assegnare, attraverso gli operatori economici, contributi ai cittadini per case dai 30mila euro, elevabili a 40mila nel caso di alloggi realizzati in interventi di recupero o di sostituzione edilizia. Il programma, inoltre, permetterà di finanziare il recupero del patrimonio edilizio esistente, la messa a disposizione di alloggi esistenti già conclusi o ricompresi in interventi in corso di ultimazione e la realizzazione di nuovi alloggi su aree di proprietà inserite all'interno di piani urbanistici. «Il bando – chiarisce l'assessore – è molto flessibile»: ad accedere al contributo non saranno solo i cittadini che acquisteranno case dove potranno avviare progetti di coabitazione – magari tra diverse generazioni – ma anche operatori che proporranno progetti di co-housing innovativi come nuovi alloggi con servizi in comune. Verranno premiati in particolare «quei progetti in grado di generare effetti positivi in termini di coesione sociale, solidarietà e sussidiarietà grazie al recupero e alla rigenerazione del patrimonio edilizio esistente».

AGENZIA RUBBOLI Ravenna, Circ. San Gaetanino n. 88 tel. 0544 455222 www.immobiliarerubboli.com Agenzia Immobiliare Rubboli

Valori 2018 compravendite e affitti quartiere San Biagio

FRA LE ZONE DELLA CITTÀ I PRIMATI DELLE QUOTAZIONI SONO SEMPRE IN CENTRO STORICO E SAN BIAGIO Secondo i dati raccolti nel “Rapporto 2018 del Mercato Immobiliare di Ravenna e provincia”, pubblicato da Fimaa/Confcommercio, i quartieri di Ravenna dove i prezzi delle compravendite e delle locazioni (sia residenziali che commerciali) sono più elevati sono quelli del Centro Storico e del San Biagio, a conferma di una consuetudine non solo di mercato e legata alla tipologia degli immobili ma determinata anche dalla qualità sociale e dei servizi che caratterizzano questi comparti urbani. Da sottolineare l’alto valore, sia per l’acquisto sia per l’affitto, che registrano i negozi nei cosiddetti assi commerciali del Centro storico ravennate. Le quotazioni in tabella sono state elaborate dall’ufficio Studi Fimaa di Ravenna

HAPPY HOME Ravenna, via A. Bozzi n. 69 tel. 0544.400004 - cell. 338.5001382 www.grupposavorani.it

RAVENNA SAN ROCCO In zona di poco transito veicolare vendesi bilocale al p. 2°, completamente arredato, composto da soggiorno con angolo cottura, camera da letto, bagno, ampio balcone. Posto auto, 2 cantine. Risc. autonomo. Rif. RA3433 € 125.000

RAVENNA SAN BIAGIO A RIDOSSO DEL CENTRO STORICO Vendesi appartamento al primo piano composto da soggiorno, cucina abitabile con ripostiglio, camera matrimoniale, camera singola, bagno, balcone. Riscaldamento autonomo e aria condizionata. Da rimodernare. Rif. RA3437 € 138.000

CLASSE

S. BARTOLO(RA)

CENTRO STORICO

Splendida villa d’angolo, ottimamente rifinita, in contesto recente; p.t. soggiorno con camino, cucinotto, lavand., cantina, 2 ampi porticati, giardino d’angolo; 1p. camera matr. con bagno e balcone, camera singola, studiolo, bagno; ampio sottotetto abit. con tetto in legno termoventilato. Climatizzazione, impianto d’antifurto, zanzariere, inferriate, posto auto. Cl.energ. "E" - Ep. 220,02

Lussuosa villa indip. recente, rifiniture di alto pregio; p.t.: giardino/cortile di mq.300 con posti auto, gazebo, casetta in legno (uso ripost.), loggia, sala mq.38, cucina/pranzo mq.20, lavand., bagno, garage; 1°p.: camera matr.le (mq.18) col bagno in stanza e cabina armadio, 2 camere matr.li ognuna con propria cabina armadio, bagno, terrazzo. Sottotetto/mansarda: ampio vano abitabile(mq.50) con bagno. Classe energ. "C" - Ep. 177,77

Ampio appartamento in prestigioso contesto condom., piano 1° di 2 con ascens.; ingr. con armadio a muro, salone 60 mq c.a con camino, cucina ab., disimp. notte, 2 camere (doppia e singola), 2 bagni, camera padronale con bagno, ripost.; cantina all’ultimo piano e posto auto doppio al p.t.; finiture di pregio, risc. aut., in parte arredato, possibilità di accollo mutuo. Classe energ. "E" - Ep. 170,52

Rif. CHH199

Rif. HH500

Rif. HH300

€ 320.000

€ 600.000

€ 480.000

RAVENNA SAN BIAGIO A RIDOSSO DEL CENTRO STORICO Vendesi appartamento al piano terzo, ottimamente rifinito, composto da soggiorno, cucina abitabile con ripostiglio, camera matrimoniale, 2 camere singole, 2 bagni, balcone. Riscaldamento autonomo e aria condizionata. Rif. RA3438 € 188.000

RAVENNA VIA CANALE MOLINETTO In zona silenziosa e tranquilla vendesi appartamento al secondo piano con ascensore in contesto di 5 unità immobiliari, composto da soggiorno, cucina, camera da letto matrimoniale, camera da letto singola, 2 bagni, ampio balcone. Garage e posto auto. Riscaldamento autonomo e aria condizionata. L'indirizzo inserito è indicativo. Rif. RA3352 € 184.000

ZONA COMET

ZONA CLASSE

RAVENNA CENTRO

In contesto di recente costruzione appartamento piano alto composto da: ingresso in ampio sogg. con parete attrezzata a cucina, grande balconata angolare, camera matrim. grande, con ampio bagno e disimp., posto auto doppio di proprietà, aria condizionata, parzialmente arredata, ottimo investimento. Classe energ. "D" - Ep. 112,43

In contesto di recente costruzione appartamento in villetta posto al piano terra con ingresso indipendente in corte esclusiva su soggiorno con parete attrezzata a cucina, 1 camera da letto e bagno. Posto auto di proprietà. Arredato. Classe energ. "G" - Ep.423,40 Rif. MHH8 € 101.000

Cedesi avviatissima ATTIVITÀ DI EDICOLA posta su strada di grande passaggio veicolare e pedonale, in chiosco con bagno chimico. Incassi documentati. Ottimo per una persona più un supporto occasionale. Rif. CHH211 € 60.000

Rif. MHH7

€ 125.000


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RAVENNA&DINTORNI 14 febbraio 20 febbraio 2019

Tutte le settimane un appuntamento fisso con i lettori

PICCOLI PROPRIETARI IMMOBILIARI

Se vendere casa diventa un calvario burocratico fra lungaggini e costi che rischiano di lievitare Per un piccolo proprietario vendere casa rischia di diventare un vero e proprio calvario fra innumerevoli documenti da procurare, lungaggini burocratiche, costi che lievitano, e la prospettiva di veder sfumare l’affare. Lo denuncia il presidente dell’Asppi provinciale di Ravenna, Silvio Piraccini, secondo il quale il servizio di presa visione delle pratiche comunali va accelerato. «È inaccettabile che per avere visione e copie di quanto depositato negli archivi del Comune di Ravenna occorrano anche due mesi. Per la vendita di un immobile – precisa Piraccini – serve una relazione di conformità compilata da un tecnico dopo consultazione di documentazione che spesso non è in possesso del proprietario. Per reperirla occorre rivolgersi agli uffici comunali, purtroppo con notevoli ritardi che possono compromettere il buon esito della vendita». In occasione di un incontro chiarificatore fra Asppi e l’assessora comunale all’urbanistica Federica Del Conte è emerso che il Comune ha intrapreso azioni organizzative per ridurre i tempi di “accesso agli atti”, consentendo di dimezzare i tempi che erano necessari nel 2017. Secondo il Comune oggi si è arrivati ad una media di 30 giorni. Si tratta di circa 5mila pratiche da sbrigare all’anno e vista la vastità degli archivi municipali talvolta può succedere che il reperimento di un documento rispetto ad un’altro sia più complicato. Nel frattempo il Comune sta predisponendo la digitalizzazione di tutto l’archivio, per rendere “immediata” l’acquisizione di documentazione. Però è un procedimento complesso per il quale saranno necessari diversi anni. Intanto, per procedere a una vendita, i notai richiedono, per l’appunto, una “relazione tecnica integrata” redatta da un tecnico abilitato. «Di solito è un geometra che per l’accesso agli atti, sopralluogo sull’immobile e stesura della relazione richiede fra i 500 e i 600 euro di parcella con tempi che richiedono circa tre mesi – spiega Davide Canali, responsabile Asppi di Ravenna –. Però va calcolato che se certi atti necessari sono “momentaneamente non disponibili” oppure se emergono difformità fra i documenti d’archivio e lo stato reale dell’immobile, tempi e costi si possono dilatare notevolmente. Le spese dovute per la relazione tecnica possono anche triplicare e i tempi per concludere il tutto arrivare anche a 5-6 mesi. Va segnalato che in caso di difformità, a volte servono “sanatorie”, nuove dichiarazioni di conformità degli impianti, attestati aggiornati di prestazione energetica». «Per cui bisogna stare molto attenti alla data della stipula da indicare nel preliminare di vendita – consiglia Canali –. Tutti problemi che affliggono proprietari e acquirenti nella compravendita, e non agevolano di certo il mercato immobiliare nell’attuale fase stagnante».

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MARINA ROMEA Villa abbinata, in zona di pregio, con vista valle, composta da: ampio giardino, porticato, ampio soggiorno con cucinotto in nicchia, ripostiglio. Al primo piano due camere matrimoniali, bagno e balcone. Sottotetto con buona metratura come pure in altezza, utilizzabile come si desidera. Class. energ. in corso

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