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FREEPRESS n.756

15-21 FEBBRAIO 2018

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2498-9495

Foto di Adriano Zanni

GUIDA AL VOTO Forze in campo, info utili e interviste ai candidati locali in vista del 4 marzo

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INFOPROM

ITINERARI A PIEDI

Come mettersi in cammino, per ritrovare se stessi, confrontarsi con la natura e scoprire altre culture Sempre più persone, di ogni età, affrontano a piedi centinaia di chilometri, sulle vie tracciate da antichi pellegrini. Come il celebre Cammino di Santiago. La sera del 21 febbraio, da Outdoor Trekking una testimonianza su questa straordinaria esperienza di vita Sono ormai duecentomila all'anno, uomini e donne, giovani o anziani, di varia estrazione sociale, le persone che seguono in ogni stagione i il percorso che va dai Pirenei a Santiago di Compostela, attraverso sentieri tracciati e contrassegnati dal segno caratteristico di una conchiglia. Si tratta di circa 900 chilometri lungo le regioni a nord della Spagna. Già prima dell’anno Mille lo calcavano pellegrini e devoti cattolici, in cerca di redenzione. Un lungo cammino spirituale che anche nell’epoca dove la religione ha perso la sua aura mistica e forza di persuasione ha ritrovato un nuovo senso per tante persone, anche laiche, alla ricerca di una sfida fisica e interiore, a contatto con la natura e altre culture. Un'esperienza di vità che continua però a mettere al centro il rapporto fra corpo e spirito. Un cammino innanzitutto individuale, spesso liberatorio, di cambiamento esistenziale che contempla comunque la condivisione della fatica con chi segue la stessa via e la tensione verso la meta. «Quella di cimentarsi nel cammino a piedi, come quello di Compostela, il più famoso al mondo, è una tendenza crescente, iniziata negli anni Novanta, che accoglie sempre nuovi seguaci» – ci introducono al tema Massimo Fiscaletti e Alessio Farinacci, rispettivamente titolare e collaboratore di Outdoor Trekking, negozio di attrezzature qualificate per il cammino, la corsa e il fitness all’aria aperta, con sede a Ravenna e Faenza. Nel loro lavoro da tempo sono stestimoni dei racconti di chi ha fatto diverse esperienze del genere e dispensano consigli e informazioni utili a chi decide di intraprendere un itinerario impegnativo. Del Cammino Santiago, peraltro, è stato invitato a

parlarne – proprio nel negozio di Outdoor Trekking a Ravenna (via Trieste 34) – Vincenzo Bazzi, che conosce bene il percorso. L’appuntamento è per mercoledì 21 febbraio alle 21, aperto a tutti, ma è consigliabile la prenotazione (tel. 0544 47 8218). «Non si tratta di una disciplina sportiva, non c’è nulla di agonistico o competitivo a seguire un sentiero – continuano nel loro racconto Massimo e Alessio –, ognuno ha il suo passo e i suoi tempi. Se

c'è qualche analogia sportiva è la spinta ad esplorare e confrontarsi coi propri limiti fisici e mentali. Per molti si tratta dell’esigenza di staccare dalla routine quotidiana, dal caos e dalla frenesia contemporanea, ma può essere anche un modo per fare una vacanza diversa, originale. L’itinerario più classico del Cammino di Santiago, solitamente si percorre con una media di 30 chilometri al giorno. Farlo tutto richiede circa un mese di tempo, ma si può anche seguire solo una parte se non si dispone di quel tempo e tornare altre volte su altre tappe e paesaggi. Per compiere l’impresa è necessaria una certa resistenza fisica e mentale ma non serve un allenamento specifico. Ci si prepara qualche mese prima cercando di camminare quotidianamente e allungando pian piano, passo e distanze. In ogni caso, è sempre raccomandabile pianificare al meglio il viaggio: stagione, chilometri da fare, tappe di sosta, soprattuto per la notte». In verità, anche se il più attraente, non c’è solo quello di Santiago fra i cammini da percorre. L’Italia, storicamente ne ha tracciati innumerevoli: il Cammino degli Dei, le vie Francigene e quelle delle foreste sacre sugli Appennini fra Romagna e Toscana, quelle dei pellegrini Romei che provenivano da Est, i sentieri legati a San Romualdo, San

Francesco e Dante Alighieri, e così via. «Si tratta di percorsi bellissimi sia per la natura che per le testimonianze storiche e artistiche – commenta Massimo Fiscaletti – pecccato che da noi i cammini sono in genere poco attrezzati, poco segnalati, insomma meno serviti e organizzati, per questa che è poi una nuova forma di turismo sostenibile. Manca anche un'efficiente promozione ma le potenzialità sono notevoli…». Certo che in Spagna hanno saputo sfruttare e valorizzare al meglio questa tendenza del mettersi in cammino. Ma a questo punto come ci si deve attrezzare sia che ci si diriga su Santiago de Compostela, si resti in Italia e verso altre mete? «L'attrezzatura corretta e di buona qualità è molto importante. Prima di tutto il vestiario: si deve pensare a strati con l'ultimo che deve proteggere da pioggia e vento – spiegano Massimo e Alessio –. L’inesperto tende sempre a eccedere nel vestiario ma non è né utile né necessario: servono semmai capi di tessuti tecnici più confortevoli e leggeri, anche per l’intimo e i calzettini. Ovviamente fondamentali sono le scarpe. Bisogna provarle con calma e sceglierle con cura, tenendo presente il peso corporeo e il terreno che si affronta. Fare fino a trenta chilometri al giorno non è uno scherzo. Devono proteggere i piedi dal caldo e dall'umidità. Se si parte d'estate oltre a una buona scarpa è importante avere anche un sandalo tecnico e infine un cappello a tesa larga o un berretto a visiera ma con protezione della nuca. Non da ultimo serve un sacco a pelo da mezza stagione viste le possibili escursioni termiche». E per contenere tutto che tipo di zaino è consiglibile? «Di solito si calcola che lo zaiono e tutto il contenuto non dovrebbe pesare più del 10% del peso di chi lo porta. Diciamo attorno ai 7 chili e mezzo se il viaggio è medio - lungo. Fra gli accessori possono essere utili i bastoncini e si può portare una bottiglia termica, so prattuto se il sentiero non è molto attrezzato. Indispensabile è un piccolo kit di pronto soccorso coi cerotti per le vesciche che, a seconda della postura o di quanto si è stanchi, sono quasi inevitabili e farmaci contro le punture di insetti, soprattutto se si è allergici». Ma quanto può costare un’attrezzatura del genere? «Per una ottima dotazione si va dai 400 ai 500 euro. Molti pezzi sono riutilizzabili per altri viaggi solo calzetti e scarpe si usurano: non durano più di mille chilometri».

L’attrezzatura di qualità affidabile e durevole per il cammino vale dai 400 ai 500 euro


INTRO / 3 15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

7 Nelle istituzioni manca qualcuno pagato per ascoltare di Alessandro Montanari

In campagna elettorale è uno dei temi che solletica il palato dei candidati: ridurre la distanza tra cittadini e istituzioni. Aprite un programma elettorale a caso e troverete decine di ricette più o meno demagogiche per ridurre l'incolmabile distanza. Ma cos'è questa distanza? Non sempre è chiarissimo. Proviamo a servirci di due esempi recenti avvenuti a Ravenna per capirlo. A San Pietro in Vincoli il comitato cittadino, una congrega di volontari che si autofinanzia, un paio di anni fa decide di installare a sue spese (più di 25mila euro) nuovi giochi per il parco pubblico pagati con i proventi delle iniziative che in tre anni il Comitato ha organizzato in paese. Va qui ricordato che la zona attorno a Ravenna è un’immensa landa in cui a reggere le sorti dell’animazione sono pro loco e comitati cittadini. Quello di San Pietro in Vincoli è piuttosto attivo, quindi si riesce addirittura a finanziare un parco pubblico. Solo che poi il Comune – quindi “lo Stato”, quindi “le istituzioni”, quindi “la politica”– non fa nulla per prenderselo: secondo quanto ci ha raccontato il Comitato, da mesi si aspetta l'atto formale della donazione. In compenso è arrivata una multa di Ravenna Entrate per una tassa sulla pubblicità non pagata in occasione di una manifestazione, una di quelle che serve per pagare le attività in paese, quindi il parco. Un centinaio di euro o poco più, per carità, ma a San Pietro in Vincoli non l'hanno presa bene. Come non l'avrà presa bene quella signora che, dimenticandosi di rinnovare nel 2009 un permesso per Sirio, si è vista recapitare dopo mesi due buste di verbali – 213 in tutto – che negli anni sono diventate una multa da 50mila euro. La vicenda, raccontata dal Resto del Carlino, ha visto protagonista una commerciante a cui hanno poi respinto due ricorsi. Anche il sindaco Michele de Pascale ha detto di poterci fare poco. Del resto, mica si possono togliere le multe a piacimento. Lo Stato, la politica, le istituzioni sono in entrambi i casi nel giusto. I cittadini sono nel torto: multati, pagheranno. La distanza tra istituzioni e cittadini non è però nella ragione del pubblico ma nella mancanza, all'interno di esso, di qualcuno che prima di imbustare duecento multe per una dimenticanza o di punire dopo un anno un Comitato per un cartellone si sia fatto delle domande e abbia preso a cuore il problema. Qualcuno che sia pagato per ascoltare, oltre che per sanzionare. Tra le tante promesse, non sarebbe male infilare anche questa nei programmi politici. Al massimo ce ne dimenticheremo il 5 marzo.

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PORTO TRAFFICI CONTAINER: IL 2017 DI TCR È PROFONDO ROSSO

COPERTINA VERSO LE ELEZIONI: COME SI VOTA E CHI SI CANDIDA

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TRIBUNALE PROCESSO CAGNONI: LA FOTOGRAFIA DI UNA FAMIGLIA

IL CASO SCHIAFFI AL BIMBO DAVANTI A SCUOLA: NONNO DENUNCIATO

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SPORT VOLLEY: LA TEODORA PUNTA SULLA GRINTA DI CAPITAN BACCHI

LIBRI INTERVISTA A GENNA: L’AUTORE DI HISTORY SI RACCONTA

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MUSICA CLASSICA GIUSEPPE ALBANESE ALL’ALIGHIERI: PARLA IL PIANISTA FILOSOFO

JUNIOR SPETTACOLI PLURIPREMIATI PER I PIÙ PICCOLI

da pagina

36 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI

RD &

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVII - n. 756

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA


4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018

LETTORI

FULMINI E SAETTE “Storie di mare” (Ravenna) di Adriano Zanni

La redazione risponde

VANDALISMO NAZIFASCISTA: OFFENDE MA NON CI CAMBIA Il nazifascismo ci colpisce qui a Ravenna; la notte del 9 febbraio, in via Antonio Gramsci, nella piazza Ugo La Malfa, dove un’opera musiva ricorda due grandi combattenti per la liberà, il comandante Bulow (Arrigo Boldrini) e il comandante Che (Ernesto Guevara), sono state imbrattate le immagini con scritte che offendono l’antifascismo e inneggiano al Duce. Per firma simboli fascisti e croce uncinata nazista. Un’operazione notturna che il Comune ha condannato e che insieme ad antifascisti, a volontari di Italia-Cuba e a volontari di Alma Rebelde, ha subito ripulito riportando l’opera al suo valore e significato originale. Denunciamo questo atto che colpisce Ravenna: la offende ma non la cambierà. I ravennati ben sanno che il loro antifascismo è stato garanzia di vittoria nella lotta di liberazione, che la democrazia viene da costituenti quali Bulow e Zaccagnini e che al progresso civile e civico non si rinuncia. Siamo certi che questa offesa non farà altro che rafforzare la nostra identità. E lo farà in questi momenti confusi e pericolosi, dove è necessario ben sapere cosa significa vivere sotto una dittatura totalitaria e vivere invece in una democrazia costituzionale. Ivano Artioli presidente Anpi Ravenna

Ottima notizia sapere che il Comune intende ripulire al più presto lo sfregio, in questi tempi in cui il tema del neofascismo è diventato d’attualità. Anche su questo fronte, a livello nazionale, la sinistra è riuscita a dividersi con una parte che è andata a manifestare a Macerata (Leu) e un’altra parte, il Pd, ma anche realtà come

Cgil, Anpi, Arci e Libera che accolgono il suggerimento di “abbassare i toni” di fronte all’attentanto razzista di Traini. Divisioni che non fanno bene a nessuno, se non alle destre più estreme. E ora, in città, si aspetta l’unità (chissà perché posticipata a dopo il voto) nel revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini, come annunciato.

LA POSTA DEL CUORE Perché la gente comune va in aula a seguire il processo Cagnoni? di Enrico Ravaglia *

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Stai ancora cercando il regalo di San Valentino? Hai sbagliato il regalo di San Valentino? L'8 marzo sta arrivando RAVENNA Via Girolamo Rossi, 21/A Tel. 0544 215162 info@barbaraliveranistudio.com Barbara Liverani Studio www.barbaraliveranistudio.com Chiuso domenica e giovedì

Caro Dottore, ogni settimana leggo sul sito di Ravenna&Dintorni i resoconti delle udienze del processo Cagnoni che va avanti ormai da mesi e viene ribadito spesso, come mostrato anche dalle foto pubblicate, che l’aula è piena di gente comune che segue il dibattimento. Mi pare quasi di aver notato gli stessi volti che si ripetono a sedere sempre negli stessi posti, quasi fosse un abbonamento a teatro. Ma chi sono queste persone che passano le loro giornate ad assistere a una vicenda così tragica? Perché lo fanno? Vincenzo, Ravenna Ogni venerdì assisto alle udienze. Accanto a me sento sempre dalle mie vicine di posto, signore del pubblico, continui commenti. Io cerco di stare concentrato ma il loro chiacchiericcio lo trovo fastidioso. Non avrei immaginato che proprio i loro continui commenti mi ispirassero questa risposta. Uno psicanalista di nome Bion invitava ad «ascoltare senza memoria e senza desiderio». Cosa voleva dire? Che per capire davvero, perché ci sia vero ascolto non dovremmo essere condizionati dalla storia già conosciuta, dai fatti che fino allora abbiamo ascoltato, dalla nostra memoria appunto. Ma soprattutto non dovremmo avere il desiderio di confermare le nostre ipotesi. In tribunale riconosco che l’assenza di memoria non è praticabile, dato che è proprio la somma degli elementi emersi a determinare un giudizio finale da parte della Corte. Sarebbe però apprezzabile, utile ad un vero ascolto, se si riuscisse comunque ad isolare temporaneamente, soprattutto da un punto di vista affettivo non tanto concreto e fattuale, quanto appreso fino a quel momento. Per il tema dell’assenza di desiderio tiro in ballo le mie vicine del pubblico. Capisco (fino ad un certo punto) le parti: di fatto il “sistema giuridico” funziona per ruoli. Chi sostiene l’accusa e chi difende, a prescindere. L’assenza di desiderio bioniana qui è proprio incompatibile per come è strutturato il nostro ordinamento giudiziario. Ma il pubblico? Per fare un esempio cito un virgolettato, ma gli esempi potrebbero essere molti. Mi riferisco all’udienza dove testimoniava il padre dell’imputato. Il pm pone una domanda. Il padre di Cagnoni risponde. Il pm replica con un capace sarcasmo allusivo, «Questa non l’ho capita». Il pubblico ridacchia. Manifesta così la propria vicinanza al pm. Sicuramente gli elementi a carico dell’imputato sono tanti e gravi ma il pubblico non ne vuole sapere di rinunciare al proprio desiderio. * Psicoterapeuta Psicoanalitico - postadelcuore@ravennaedintorni.it


PUNTI DI VISTA / 5 15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

Dall’albero di Natale di Cervia al menestrello di Ravenna di Moldenke

Per la serie “cose che succedono solo a Cervia”, oltre al divieto di girare a petto nudo in centro perché non è bello o al Vip Master con Valeria Marini e Piero Chiambretti mummuficati, c’è anche questa cosa di arrivare a Carnevale con ancora l’albero di Natale in piazza. Pare uno scherzo di Moldenke e invece è vero. Tanto vero che il sindaco ne è orgoglioso e sulle pagine del Carlino dice che in tanti gli hanno pure fatto i complimenti perché così si respira aria di festa anche adesso che le feste sono finite. E poi, dice ancora il sindaco, in febbraio l’abete è ancora bello, mica come Spelacchio dei grillini a Roma. Dice davvero così, senza provare vergogna (e annunciando che però adesso lo stanno smontando). Per la serie “cose che succedono solo a Ravenna”, invece, in centro storico in passato ci sono stati locali che hanno dovuto pure cambiare il colore dei tavolini (lo giuro) per non rovinare il contesto, in centro non si può neppure appendere un chiodo a un muro esterno, ma la Soprintendenza pare abbia dato parere favorevole a far attaccare direttamente sulla tomba di Dante una telecamerina che conta i turisti. Sul serio, passateci e guardate in alto, la telecamera c’è già da un po’. E quando siete sicuri che vi sta inquadrando, alzate il dito medio. Io lo faccio tutte le mattine. Per la serie “cose che succedono un po’ dappertutto in provincia di Ravenna ma non solo” stanno aprendo un bel po’ di supermercati e in particolare a Faenza pare ne debbano presto nascere due a poca distanza, tanto che i residenti hanno protestato per il traffico eccetera eccetera. Li ho visti nella foto, sei personcine in fila con dei fogli in mano, con una lettera scritta a penna in ogni foglio (tranne quello al centro con scritto “invia” tutto attaccato, sembrerebbe) che sorridono al fotografo per formare la scritta “Sì alla vita in via Zara”. Vorrei abbracciarvi uno a uno, sul serio, per il vostro coraggio nel farvi fotografare con i vostri fogliettini, e mandare così a puttane la battaglia di tutti gli altri residenti (se ce ne sono). Per la serie “succede solo a Ravenna” (again) è stata annullata (tre anni dopo) la multa al flautista tedesco che si era esibito in piazza senza un permesso e il motivo è che praticamente mancava l’orario sul verbale. Ci hanno messo tre anni. Sull’onda dell’entusiasmo, probabilmente, “il menestrello” di via Diaz ha fatto partire una raccolta firme per poter suonare con un amplificatore. Se questo deve essere il prezzo da pagare, per favore, raddoppiate, triplicate, quadruplicate quella multa, vi prego.

INFOPROM

CENTRO ESTETICO SOLIDEA

Quali sono le esigenze della tua pelle? Sabato 24 febbraio un’intera giornata dedicata al viso con la consulenza di Chiara Bandini: su prenotazione si potrà far analizzare il proprio incarnato, ricevere consigli mirati ed eseguire un trattamento con i prodotti Image Skincare, per risultati visibili e immediati Il Centro estetico Solidea di Ravenna propone un’intera giornata consacrata al viso, con la consulenza di Chiara Bandini. L’appuntamento è per sabato 24 febbraio quando, previa prenotazione, sarà possibile fare analizzare il proprio incarnato per capire le esigenze del proprio tipo di pelle. Con la cordialità e la gentilezza che la contraddistinguono, Chiara effettuerà una mezz’ora di consulenza dando la possibilità di ricevere consigli mirati su come riequilibrare e mantenere la pelle

sana. A seguire mezz’ora di trattamento con risultati visibili e immediati, il tutto al costo promozionale di 30 euro. «La consulenza dedicata – spiega Chiara – sarà anche l’occasione per conoscere l’azienda statunitense Image Skincare che utilizza le formule attualmente più avanzate presenti sul mercato per creare prodotti di skincare di grado cosmeceutico. I prodotti sono formulati e sviluppati da chimici di rango internazionale in collaborazione con un team di medici, utilizzando ingredienti di massimo livello per garantire ottimi risultati. Non contengono conservanti chimici quali parabeni. Una volta terminata la consulenza, sono disponibili – a seconda delle varie esigenze – pacchetti che comprendono una seduta singola, tre o quattro, per proseguire con trattamenti mirati». Il Centro estetico Solidea è aperto dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì). Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 e www.centroesteticosolidea.it.


6 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018

BANDO PERIFERIE

PARTECIPATE

Ravenna Holding prevede un utile netto di 8,5 milioni nel triennio 2018-2020 Il cda presenta il preconsuntivo 2017: il budget migliora di un milione. La redditività si attesta attorno al 3 percento Un utile netto superiore a 8,5 milioni di euro per il triennio 2018-20: è la previsione di Ravenna Holding, società pubblica in cui confluiscono le partecipazioni del Comune di Ravenna e altre amministrazioni locali, formulata sulla base delle informazioni disponibili e ipotizzando il mantenimento sostanziale degli assetti societari al 31 dicembre scorso. La relazione previsionale è stata fatta dal consiglio di amministrazione contestualmente alla stima dei risultati di preconsuntivo per il 2017: 9.685.935 euro e migliora il budget di 1.056.787. «Il miglioramento deriva principalmente dai maggiori dividendi incassati, e dal minore impatto della gestione finanziaria, oltre che dal pieno controllo dei costi. Il debito bancario a medio e lungo termine si riduce di oltre 5 milioni per effetto del rimborso delle rate dei mutui». Si prevede il raggiungimento di tutti gli obiettivi di tipo strategico assegnati a Ravenna Holding dai Comuni Soci per l’anno 2017, misurati con indicatori di efficienzaeconomicità e solidità finanziaria, sia a livello di singola società che di gruppo. «La redditività, calcolata al netto delle operazioni straordinarie non ricorrenti e degli elementi

I numeri della cassaforte di Palazzo Merlato

CAPITALE SOCIALE

432.000.000

PATRIMONIO NETTO

481.200.000 SOCI

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riconducibili alla gestione delle reti afferenti il servizio idrico, sulla base del principale indicatore per valutarla in rapporto al capitale proprio (Roe) si attesta attorno al 3 percento».

WELFARE AZIENDALE Meditazione di gruppo antistress: il regalo ai lavoratori La cooperativa sociale Zerocento offre ai propri lavoratori (oltre 500 tra soci e dipendenti, impegnati nell’ambito dei servizi socio-sanitari-assistenziali ed educativi) un corso di Mindfulness – tecnica psicologica di meditazione diffusa in particolare negli Stati Uniti – al fine di fronteggiare meglio lo stress in ambito lavorativo. La coop sostiene di essere il primo caso a Ravenna. La meditazione Mindfulness si basa sostanzialmente su esercizi di respiro consapevole e attenzione alle sensazioni del momento. La scelta di introdurla nasce «allo scopo di migliorare la vita privata e lavorativa di soci e dipendenti». Saranno 8 gli incontri di gruppo con una istruttrice.

DA SEMPRE LE DONNE SONO LE NOSTRE MIGLIORI LETTRICI

Nuove fogne in darsena Pronto l’accordo con Hera Progetto da 8 milioni (800mila per la fibra ottica) Ecco tutte le criticità della raccolta acque Prima dei locali, delle passeggiate sul lungocanale e dei tanti progetti futuristici in Darsena di Città, ce n’è uno meno appariscente ma comunque prioritario: l’impianto fognario da rifare. Ora, grazie al bando “Periferie” vinto a livello ministeriale il problema sembra in fase di risoluzione. Nei giorni scorsi la giunta ha messo a punto l’accordo con Hera. Secondo gli studi recenti i sistema di raccolta delle acque ha diversi problemi. La rete delle acque bianche è sottodimensionata. Manca una raccolta delle acque di prima pioggia. Ancora: è insufficiente la funzionalità dell’impianto di sollevamento di via Pirano, che è il collettere principale delle aree in destra Candiano. Infine, la fogna nera necessita della revisione generale del recapito delle stesse. Questi i problemi da risolvere con il progetto da oltre 7,2 milioni di euro studiato da Hera e inserito dentro il bando ministeriale. Con questo progetto si agirà sul primo lotto, che comprende il bacino di utenze compreso tra via d’Alaggio, via Zara, via Trieste e via Bosi Maramotti e quello, adiacente, che da via Bosi Maramotti va verso via Pirano, via Cherso e via Dossetti. Altri 800mila euro serviranno per il cablaggio in fibra ottica della zona. Si parla quindi di opere per otto milioni di euro. Fondi che arriveranno per sette milioni dallo Stato (che in totale ne ha concessi 13) e per il resto da Romagna Acque con cui il Comune ed Hera ora firmeranno la convenzione. La giunta ha dato il via libera all’accordo che sarà siglato nelle prossime settimane a cui seguiranno poi i lavori, secondo un cronoprogramma che vede il 2018 come anno di partenza dei lavori di progettazione e riqualificazione. (al.mo.)


ECONOMIA / 7 15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

DATI 2017

Traffico container, luci e ombre: Setramar vola, Tcr in discesa Il terminalista controllato dal pubblico registra un calo del 10 percento mentre il privato cresce del 28. Sullo sfondo il malumore di Contship per i ritardi di Alessandro Montanari

È preoccupante per il settore portuale il dato sui container diffuso nei giorni scorsi dall’Autorità portuale. A Ravenna a livello generale, infatti, il traffico dei contenitori nel 2017 perde circa il 4,8 percento rispetto all’anno precedente. Un calo che porta il totale dei teu (unità di misura del settore) ad un totale di 223.369. Non tutti i terminal container, però, subiscono una perdita: quello di Setramar, secondo i dati in nostro possesso, è infatti in crescita del 28 percento. La maggior parte del traffico che viene movimentato dal gruppo Setramar è diretto in Medio Oriente e in Estremo Oriente, grazie in questo caso alla compagnia di navigazione Evergreen. Su Setramar gravita attualmente il 17,7 percento del traffico containeristico locale: in totale parliamo di 39.511 teu. Il resto del traffico è gestito nella quasi totalità da Tcr, l’azienda a capitale misto pubblico/privato (il 70 percento è di Sapir che a sua volta è a maggioranza pubblica e il restante 30 percento è di Contship) a cui va ascritta una grossa perdita percentuale. I conti tornano: infatti secondo quanto si legge sul sito di Contship, il traffico in Tcr è passato da 204mila a 185mila teu, con una perdita netta del 10 percento. Tra i porti gateways, cioè quelli in cui le merci vengono sbarcate per essere spedite via terra, Ravenna è l’unico del gruppo Contship in perdita. Salerno infatti passa da 375mila a 420mila teu mentre La Spezia migliora ancora i suoi numeri arrivando al record di 1,378 milioni di teu dagli 1,172 dello scorso anno. Lo scalo ligure è peraltro porto in concorrenza con Ravenna per quanto riguarda i traffici dell’Emilia. Setramar e Tcr lavorano nello stesso porto, per cui non è semplice spiegare la differenza percentuale così marcata tra i due terminal e anche gli addetti ai lavori non si sbilanciano. Di certo però si può ricordare che l’ultima volta che è stata a Ravenna Cecilia Eckelmann Battistello, numero uno di Contship, ha mostrato un certo nervosismo criticando le ultime politiche del porto ravennate. Il sindaco Michele de Pascale, d’altra parte, è stato altrettanto duro: «Nessuno è indispensabile», ha detto in sintesi. Del nuovo terminal container si continua a parlare ma i numeri, per ora, sono lontani da quei trecentomila teu a cui si aspirava quando si cominciò a ipotizzare questo progetto.

La banchina di Tcr, sulla sponda destra del Candiano (foto dal sito Contship)

Scalo in crescita di uno zero virgola Il totale delle merci movimentate nel porto di Ravenna nel 2017 è in linea con le cifre dell’anno precedente: in totale nell’anno da poco concluso la movimentazione complessiva è stata pari a 25.990.375 tonnellate, lo 0,1 percento in più rispetto al 2016 che equivale ad appena 27mila tonnellate. Per i container, invece, si registrano dati negativi: 223.369 teus, 11.142 in meno (7.103 pieni e 4.039 vuoti) del 2016 e quindi un calo del 4,8 percento. Sono dati diffusi dall’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centro-settentrionale. Secondo il presidente Daniele Rossi l’obiettivo del porto è ridurre il divario attualmente esistente tra la quantità di merce sbarcata (22.644.555 tonnellate, con un incremento del 2,5% rispetto al 2016, miglior risultato dal 2008), e quella imbarcata (3.345.820 tonnellate, con un calo del 13,5% , pari a 5 anni fa).

CAMERA DI COMMERCIO

IL SALDO DELLE IMPRESE È ANCORA NEGATIVO I dati al 31 dicembre in provincia Crescono le aziende con soci stranieri Al 31 dicembre 2017 le imprese iscritte nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio della provincia di Ravenna erano 39.376, ossia 328 in meno rispetto alla stessa data dell’anno precedente. Lo scorso anno sono state registrate 2.015 nuove iscrizioni a fronte di 2.131 cancellazioni volontarie, il che ha determinato un saldo negativo di 116 unità (la parte rimanente è riconducibile a cessazioni d’ufficio). Nel 2017 le cessazioni diminuiscono e raggiungono il livello più basso mai registrato. Lo stesso dicasi per le iscrizioni che pure mostrano una flessione raggiungendo il livello minimo. Anche il tasso di crescita regionale rimane negativo seppur più contenuto, attestandosi nel 2017 al 0,14%. All’opposto, a livello nazionale ha trovato conferma la crescita del numero delle imprese in atto dal 2013, con un tasso di variazione nell’anno pari al +0,75%. Per quanto riguarda la forma giuridica al 31 dicembre 2017 rispetto alla stessa data del 2016, risultano in crescita solo le società di capitale (+67 unità, pari al +0,9%). All’opposto risultano in flessione le ditte individuali (-254 unità, -1,2%), le società di persone (127, -1,4%), le cooperative (-6, -1%), i consorzi (-7, 6,4%) e le altre forme. Rispetto al 31 dicembre 2016 gli unici settori che vedono un incremento delle imprese registrate sono quelli dei servizi turistici (+39 unità, pari al +1,1%), creditizi e assicurativi (+7, +1%), dei servizi all’impresa e professionali (+11, +0,2%) e alla persona (+70, +2,4%). In flessione tutti gli altri settori. In termini assoluti il più sofferente è quello dell’agricoltura che perde 126 imprese (pari al -1,7%). Le attività commerciali che hanno subito le maggiori perdite sono quelle della vendita al dettaglio di articoli di abbigliamento (-13 esercizi specializzati) e dei piccoli negozi di alimentari (-12 attività). All’opposto crescono le attività legate al commercio all’ingrosso e al commercio al dettaglio di autovetture (+27 unità). Si conferma positivo il saldo delle imprese con titolare straniero o a maggioranza dei soci straniera. Al 31 dicembre 2017 sono iscritte 4.426 imprese straniere nel Registro imprese di Ravenna: 107 in più rispetto alla stessa data dello scorso anno (+2,5%). La percentuale di imprese straniere sul totale è in crescita continua e ha raggiunto l’11,2%). I settori di attività nei quali la quota di imprenditoria straniera è più rilevante sono quelli delle costruzioni (29,0%), del commercio (17,6%) e del turismo (10,5%).

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10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018

VERSO IL VOTO/1

Proporzionale e uninominale, sbarramento e no al disgiunto: come funziona il Rosatellum Bis Guida rapida alle elezioni politiche del 4 marzo (e alle pagine che seguono) Due schede: una per la Camera per tutti e una per il Senato per gli over 25. Ogni scheda servirà per eleggere il 36 percento dei deputati con il metodo uninominale e il restante secondo una ripartizione proporzionale. In caso di coalizione si trova dunque un nome sostenuto da più liste (come per Samantha Gardin, vedi p. 11, e Alberto Pagani, vedi p. 12). Se si vota solo il nome il voto si estenderà alla lista o alle liste (in modo proporzionale), mentre basta votare una lista per esprimere contemporaneamente la preferenza al listino proporzionale e a al candidato nell’uninominale. A differenze delle Amminisgtrative, non è possibile “disgiungere” il voto tra uninominale e proporzionale. Per capire chi effettivamente potrà essere eletto servono doti tra il matematico e il divinatorio, visto che la ripartizione proporzionale è su base nazionale. Più semplice capire la parte uninominale: viene eletto chi prende un voto in più di tutti gli altri. I collegi che riguardano il ravennate sono uno per il Senato (che include mezza regione) e due per la Camera, uno che riguarda Ravenna, bassa lughese, Russi e Cervia e uno che invece copre Faenza, parte del faentino e parte del forlivese. Un unico collegio per tutta la Romagna riguarda invece la Camera al plurinominale. Favoriti nei nostri territori sono ovviamente i candidati sostenuti dal Pd e liste associate, anche se il risultato non è scontato e il centrodestra sembra crederci davvero. Terzo è dato al momento dai sondaggi il candidato grillino e quarto dovrebbe essere Liberi e Uguali (Leu). Per tutti gli altri il tema, stando sempre ai sondaggi effettuati diffusi a venti giorni dal voto, è quello di riuscire a superare la soglia del 3 percento. In corsa ci sono formazioni di ogni orientamento, da Potere al Popolo che si colloca a sinistra

di Leu fino ai comunisti di Rizzo, a destra fa la sua apparizione Casa Pound a contendersi voti con una lista che mette insieme Forza Nuova e Fiamma Tricolore. Tra le “novità” anche il ritorno, non senza polemiche (vedi p. 16) dell’edera grazie all’accordo con il gruppo Ala di Verdini in Parlamento. Cosa succede a chi non arriva al 3 percento? I voti non avranno valore e i seggi saranno ripartiti solo tra chi ha superato la quota. Fanno eccezione le liste che sono in coalizione, in quel caso i voti vanno dispersi solo se non dovessero arrivare all’1 percento, uno spettro soprattutto per le liste che appoggiano il Pd tutte nate di recente, fatta eccezione per quella della Bonino (che però non è data nemmeno al tre percento). In quel caso, cioé in caso di una lista in coalizione che si colloca tra l’1 e il 3 percento, i voti andranno invece alle liste che superano il quorum. Alla luce di queste considerazioni, abbiamo pensato di fornire ai nostri lettori una panoramica “ravennate” al voto mettendo in fila alcuni dei candidati all’uninominale della Camera come rappresentanti della linea del loro partito o della loro coalizione. Abbiamo intervistato i tre principali – centrodestra, centrosinistra e Movimento 5 Stelle – e la candidata di Leu, nuova formazione a sinistra data da tutti in grado di eleggere alcuni parlamentari, anche se non quelli dell’uninominale. In particolare per Leu sono dati “certi” due ravennati candidati rispettivamente nella Camera e al Senato al proporzionale ovvero Giovanni Paglia (da Sinistra Italiana) e Vasco Errani (Mdp). Sempre per Leu corre anche il ravennate Andrea Maestri, ma in

Facsimile della scheda elettorale

Parole utili per affrontare le urne Paracadutato: dicesi di candidato non del territorio e imposto dall’alto. Senza paracadute: dicesi di candidato solo all’uninominale, senza garanzie di elezione nel proporzionale. Candidatura di servizio: posizione in cui è sostanzialmente impossibile l’elezione del candidato.

Umbria. Tutte le altre liste corrono con l’obiettivo di raggiungere il 3 percento e superare la soglia di sbarramento, alcune con più radicamento sul territorio altre meno. Abbiamo cercato di citarle tutte. Infine, abbiamo chiesto ai “civici” eletti appena due anni fa a Palazzo Merlato cosa faranno il 4 marzo nel segreto dell’urna. Ma in pochi ce l’hanno rivelato.

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PRIMO PIANO / 11 15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

VERSO IL VOTO/2 Samantha Gardin candidata all’uninominale alla Camera, Massimiliano Alberghini candidato per il centrodestra al Senato. Anche all’uninominale nel collegio di Faenza è candidata una donna della Lega: Andrea Cintorino.

Una donna per il centrodestra: la leghista Samantha Gardin

LA COALIZIONE Sede elettorale per Forza Italia Candidati ravennati per l’Udc Oltre alla Lega Nord (che schiera come capolista alla Camera anche il segretario Jacopo Morrone), a sostenere Gardin ci sono Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia Udc. A differenza della coalizione di centrosinistra, qui c’è una gara vera tra le forze in campo e tutte (con l’eccezione forse di Noi con l’Italia) supereranno il tre percento. Per quanto riguarda le candidature, Forza Italia, che non ha schierato in alcun modo il coordinatore regionale Elio Massimo Palmizio per la gioia del consigliere comunale ravennate Alberto Ancarani, da sempre in rotta con l’ex deputato, ha optato per nomi da fuori provincia e l’unica candidata del territorio è la lughese Donatella Donati in una candidatura di servizio. Ancarani è comunque molto attivo nella campagna elettorale ed era naturalmente all’inaugurazione della sede elettorale in via Antica Zecca messa a dispsozione dall’ex consigliere regionale Gianguido Bazzoni (nella foto il taglio del nastro). Fratelli d’Italia ha candidato dal territori l’imprenditrice Marta Farolfi, già consigliere provinciale per 15 anni ed attualmente consigliere comunale sempre a Brisighella, ne rappresenta perfettamente l’esempio. Noi per l’Italia ha due nomi ravennati in lizza: Daniela Mazzoni e l’avvocato Claudio Angeli.

Tutta la coalizione unita per battere il Pd: «Non siamo né fascisti, né razzisti» Samantha Gardin, classe 1980, residente a Bagnacavallo, una laurea in Economia aziendale e una carriera da commercialista, segretaria provinciale della Lega Nord, capogruppo a Palazzo Merlato, con un passato di nuotatrice agonista nel Ravenna Nuoto («Oggi nuoto ancora per i fatti miei»), è la candidata alla Camera nel collegio uninominale di Ravenna per la coalizione del centrodestra (vedi box). Di fatto, a ben guardare le posizioni e considerando le previsioni e simulazioni, potrebbe essere l’unica donna della provincia di Ravenna ad andare in Parlamento, perché il collegio è contendibile e perché ha anche un cosiddetto “paracadute” nel proporzionale. Gardin, partiamo proprio da questa considerazione: non era dal centrodestra che ci si aspettava una candidatura importante al femminile. Quanto contano per lei le questioni di genere e quanto saranno al centro della sua eventuale attività parlamentare? «Sinceramente non credo che sia il fatto di essere uomo o donna a dover fare la differenza, ma l’impegno. Avrei fatto politica anche senza quote rose, vengo da un mondo maschile, quello della revisione contabile, in cui sono arrivata ai vertici senza mai pormi il problema, e ho anche avuto due figli. Credo che il mio partito abbia dimostrato lo stesso atteggiamento: è la meritocrazia che conta». Salvini è stato di recente indicato come “mandante morale” dell’attentato di matrice razzista a Macerata. Secondo lei ci sono responsabilità politiche nel razzismo dilagante? «Non voglio commentare il caso Traini, credo che stia alla polizia indagare. Il problema è che si crea tensione sociale facendo entrare troppe persone che per culture diverse ma anche per impossibilità di trovare lavoro e casa finiscono troppo spesso per vivere di espedienti e darsi alla criminalità. I sistemi di accoglienza come Sprar e Cas non funzionano, anche perché servono a far fare business e soldi a chi li tiene in piedi». Però ci sono leggi internazionali che ci obbligano all’accoglienza dei rifugiati e, da come parla, sembra quasi che lei voglia cambiare il sistema di accoglienza più che rimandarli a casa… «La maggioranza di quelli che arrivano, quando vanno di fronte alla commissione, non sono riconosciuti come rifugaiati. Quelli bisogna riportarli a casa, e se non lo si è fatto, non è per mancanza di risorse, ma per mancanza di volontà politica». Insieme a quello del razzismo, un altro tema è tornato di attualità. La domanda è semplice: il fascismo, secondo lei, ha fatto anche cose buone ?

«È una domanda provocatoria. Come molti sanno, mia nonna era una staffetta partigiana, ma che non ha mai amato parlare di Resistenza. Il fascismo ha fatto anche cose buone, come la previdenza sociale. Ma ne ha fatte anche di assolutamente sbagliate. Credo ne abbia fatte più di sbagliate che di buone». C’è chi nel Pd chiama al voto utile. A voi interessa questo argomento? «La sinistra, come era accaduto anche due anni fa per le amministrative, sta cercando di demonizzarci, spaventando l’elettorato medio. Ma noi non siamo né fascisti, né razzisti. Se un cittadino chiama, facciamo il possibile per rispondere. E credo che questo i ravennati lo abbiano visto, ormai». Nella vostra coalizione ci sono forze che invocano la famiglia tradizionale. Lei voterebbe un provvedimento per eliminare le unioni civili? «Ho tanti amici gay, credo che tutte le persone conviventi vadano messe nella possibilità di poter vivere come gli altri, dal punto di vista per esempio dei beni patrimoniali. Diverso è il discorso sull’adozione, che credo vada affrontato nelle sedi più opportune e non credo di avere gli strumenti per stabilire se una persona omossessuale è in grado o meno di crescere bene un bambino». Sono note a tutti le posizioni sulla legge Fornero della Lega, che è per l’abolizione. Il Jobs Act vi convince? L’abrogazione dell’articolo 18 è stata una cosa giusta fatta da Renzi? «Si è andati da un estremo all’altro. Prima un lavoratore inadempiente era protetto dall’articolo 18 (in realtà il licenziamento per giusta causa era previsto per quanto non automatico, ndr), oggi un imprenditore può licenziare senza preavviso dichiarando uno stato di crisi. È una riforma fatta a metà, che non funziona. Bisogna rimetterci mano partendo però da un tema fondamentale: la riduzione delle tasse sul lavoro. In questo modo gli imprenditori non dovrebbe più “spremere” eccessivamente i lavoratori i quali riceverebbero un giusto compenso…» La famosa flat tax di cui parlate, ma che così concepita finirebbe per assicurare il risparmio maggiore ai redditi più alti. Non è un problema secondo voi la divaricazione tra ricchi e poveri e la concentrazione della ricchezza in poche mani? «La verità è che andrebbe incontro a imprenditori, che così potrebbero assumere più persone, aiuterebbe i consumi perché tutti avrebbero più denaro da spendere e soprattutto andrebbe incontro alle esigenze del ceto medio che è il motore di questo Paese e che paga il 75 percento delle tasse, perché in fondo quelli veramente ricchi sono davvero pochissi-

«Bisogna rimettere mano al Jobs Act: si è passati da un eccesso all’altro»

mi. Il sistema degli scaglioni produce distorsioni assurde, basta a volte guadagnare 60 euro in più per ritrovarsi con un netto inferiore a quello dell’anno precedente…». Se dopo le elezioni non esce una maggioranza, c’è una grande coalizione per cui non voterebbe mai la fiducia ? E potrebbe invece approvare un governo con i grillini? «Direi che a oggi il Pd è lontano anni luce e con il Movimento 5 Stelle non vedo le basi. Si stanno sfaldando al loro interno, basta vedere che a Ravenna hanno dovuto candidare uno di Ferrara, senza alcun criterio di territorialità». A proposito di territorio: tre priorità di quello ravennate trascurate in questi anni a cui mettere mano. «Sicuramente le infrastrutture necessarie per la logistica dello sviluppo del porto. E poi l’attività produttiva, dall’agricoltura al commercio, che va sostenuta abbassando la tassazione. E poi la sicurezza, Ravenna è la capitale dei foreign fighters e guarda caso ha anche la seconda moschea più grande d’Italia oltre a quelle abusive, ricavate dai negozi». Salvini è arrivato a dire che l’Islam è incompatibile con le nostre leggi. E però le nostre leggi prevedono la libertà di culto… «Le altre religioni si sono organizzate in modo da firmare patti con lo Stato italiano, i musulmani no. Bisogna che le regole siano le stesse per tutti. Ho tanti amici che erano musulmani ma arrivati in Italia hanno deciso di non praticare più». Un’ultima domanda a proposito di Salvini: condivide la sua svolta “nazionalista” della Lega tanto criticata invece da Gianluca Pini, parlamentare uscente che l’ha di fatto “benedetta” alla sua prima uscita da candidata? «Mi pare che quanto a divisioni, gli altri partiti non stiano meglio. Si tratta di un dibattito interno. Io rappresento la sezione di Ravenna e ho deciso di non prendere pubblicamente posizione per tutela della mia provincia. Poi dopo il 5 marzo, vedremo come saranno andate le cose». Federica Angelini


12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018

VERSO IL VOTO/3

Pagani (Pd): «Abbiamo governato il fenomeno dell’immigrazione, e rivoterei il Jobs Act» Il deputato uscente è ricandidato all’uninominale per il secondo mandato: «Ho imparato che in Parlamento bisogna studiare molto e parlare poco...» di Federica Angelini

Alberto Pagani, classe 1971, laurea in Scienze politiche, poi perfezionamento in intelligence e sicurezza nazionale, ha insegnato all’università di Urbino e ora corre all’uninominale della Camera per il Pd, per il secondo mandato da parlamentare. Appassionato di musica e arti marziali, Pagani è noto per preferire toni mai urlati nella politica e per aver attraversato questi anni tormentati del suo partito tenendo fede a una posizione di minoranza, ma allo stesso tempo restando fedele al partito e votando come aveva deciso la maggioranza. Onorevole, qual è la cosa più importante che ha imparato in questi 5 anni alla Camera ? «Che per portare a casa dei risultati bisogna parlare poco e studiare tanto e c’è poco tempo per rilasciare interviste o andare in tv…» Qual è stato il momento più buio e quale quello di maggiore soddisfazione ? «Il momento più difficile è stato sicuramente quello iniziale, quando non si riuscì a eleggere il presidente della Repubblica e l’Italia ha rischiato di finire gambe all’aria. Per chi si è reso conto del rischio che abbiamo corso, non può che essere stato quello e di conseguenza il momento per certi versi migliore è stato quando siamo comunque riusciti a formare un governo che sembrava dovesse essere di emergenza e invece alla fine in questi cinque anni è stato fatto un sacco di lavoro». In questi anni si è però spaccato anche il Pd proprio per il lavoro fatto dal governo. E oggi i suoi ex compagni oggi in Mdp ne parlano come di un partito che guarda a destra, citando come emblematico il caso Bologna dove il Pd sostiene Casini. Cosa ne pensa? «In questi anni è mutato lo scenario, si sono spaccati tut-

Agenda: atteso anche il ministro Orlando

Alberto Pagani, a sinistra, durante l’inaugurazione del suo comitato elettorale in via Gulli a Ravenna. Il Pd schiera anche il forlivese Di Maio nell’uninominale alla Camera per Faenza

ti i principali partiti, da Forza Italia ai 5 Stelle dove alla spicciolata se n’è andata la metà dei parlamentari. Noi ci siamo divisi dopo il referendum. Per il resto, la candidatura di Casini, che non è affatto nel Pd, nasce in una logica di coalizione: così come a Bologna gli elettori del Pd sono invitati a votare Casini, qui i suoi elettori sono invitati a votare me. Personalmente sono molto dispiaciuto che non sia stato possibile allargare l’alleanza anche a Leu, credo che questa divisione sia un male per la sinistra».

Tra i tanti appuntamenti elettorali della campagna Pd domenica 18 febbraio alle 16 è atteso il ministro della Giustizia Andrea Orlando (luogo da definire). Alla Sala Strocchi di via Maggiore 71, a Ravenna, il 16 febbraio alle 20.30 si parlerà invece di fascismo di ieri e oggi con lo storico Andrea Baravelli e il sociologo Alfredo Alietti (entrambi dell’Università di Ferrara). Sabato 17 febbraio invece alle 11 a Faenza, al Bistrot Rossini di piazza del Popolo 22 l’incontro è con il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato. Il 19 febbraio alle 20.30 a Cotignola, al Centro Sociale Il Cotogno si tiene l’incontro pubblico con Stefano Collina (candidato al Senato della Repubblica) e Marco Di Maio (candidato Pd alla Camera dei Deputati nel collegio di Faenza). Tutti gli appuntamenti: www.pdravenna.it.

Nei collegi uninominali rischia di sfavorirvi, come il Pd ripete spesso citando il “voto utile”. «Non è un tema della mia campagna elettorale, la gente qui mi conosce e non ho bisogno di dare prove del fatto che sono un uomo di sinistra. Ma dato il sistema uninominale è oggettivo: qui la sfida è tra me e Samantha Gardin della Lega, chi prende un voto in più è eletto». Lei è uno dei pochi della minoranza Pd che si è visto ricandidare in un seggio se non sicuro almeno fa-


PRIMO PIANO / 13 15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

NELLA COALIZIONE E tra i candidati nelle liste in appoggio c’è anche un “veterano” dell’opposizione: il moderato Gianfranco Spadoni Il Pd schiera anche Stefano Collina al Senato. Capolista per Palazzo Madama è l’ex sindaco di Imola Daniele Manca. All’uninominale alla Camera a Faenza c’è invece il forlivese Marco di Maio.

Come noto il Pd è in coalizione con altre tre liste, + Europa e Tabacci (cioé quella della Bonino), la Civica Popolare e Insieme (che unisce i smboli di Verdi, Socialisti e Area civica). Tra i candidati ravennati spicca sicuramente il nome di Gianfranco Spadoni (ex Udc, già in Lista per Ravenna, sempre all’opposizione) per la lista della Lorenzin. Per Insieme, invece, capolista alla Camera è Daniele Perini, storico consigliere comunale a Palazzo Merlato per anni nelle file Pd e ora in Ama Ravenna, e Livia Santini che si era candidata anche alle ultime amministrative, sempre a Ravenna, per la lista civica Ravviva Ravenna.

vorito. Altrove sono stati preferiti uomini più vicini a Renzi. Come se lo spiega? E la cosa la preoccupa? «Credo che la mia candidatura si spieghi più per come hanno gestito la cosa i dirigenti locali, in modo sereno e unitario, che per il candidato. Detto questo, io faccio campagna elettorale per il Pd, affinché prenda più voti del centrodestra, non sono certo preoccupato di quanto prende o meno la minoranza del partito». Sarebbe disposto a rivotare un governo con Berlusconi se non dovesse uscire una maggioranza netta dalle urne? «Nessuno oggi è in grado di predire come andrà il voto anche in virtù della legge elettorale, l’unica che si poteva fare mettendo d’accordo anche gran parte dell’opposizione (contrari sono stati Leu e Movimento 5 Stelle, ndr.) e quindi vedremo dopo le elezioni. Ma di certo non faccio campagna elettorale per questo, né lo auspico». Di estrema attualità dopo Macerata, c’è il tema del neofascismo. Secondo lei, che è iscritto all’Anpi, esiste un rischio? Ed esistono responsabilità politiche per il dilagante razzismo ? «Penso ci sia un degrado culturale che si diffonde e trasforma la xenofobia in razzismo; si sono rotti argini di civiltà e ci sono forze politiche che speculano su questo degrado morale. Il fascismo che mi preoccupa non è il fenomeno di folclore legato all’iconografia della destra estrema, ma piuttosto un modo di agire e pensare, temo la mentalità fascista che va ben al di là di quelle formazioni, probabilmente incostituzionali, che si ispirano al disciolto partito fascista ma che per fortuna sono considerati interlocutori credibili da pochissimi». Sul tema migranti il Pd incassa le critiche da de-

stra, ma anche da sinistra. Del resto, diverse organizzazioni umanitarie oltre alla stessa Onu hanno più volte lanciato l’allarme per le condizioni disumane in cui vengono trattenuti i migranti in Libia dopo gli accordi del ministro Minniti. Non è stato un cedimento alle paure aizzate dalla destra e una rinuncia a valori di solidarietà che dovrebbero far parte del Dna della sinistra ? «Da sinistra ho imparato che i problemi non vanno strumentalizzati, ma governati. Esisteva una situazione non più sostenibile, gestita da trafficanti di essere umani. Noi non possiamo fare arrivare tutti, saremmo travolti. Il ministro Minniti ha messo in piedi una politica efficace di contrasto facendo accordi con leader della Libia e fornendo mezzi e risorse ed ha bloccato i barconi, dove gli altri hanno sempre fatto solo chiacchiere. Adesso bisogna far sì che gli hotspot in Libia verifichino chi ha diritto di asilo e chi non ce l’ha. Bisogna governare i flussi e credo che anche l’Onu e l’Europa dovrebbero muoversi perché i centri in Libia possano avere una gestione umana e dignitosa, invece di puntare il dito contro l’Italia che sta affrontando seriamente il problema ed operando anche per contrastare la violenza e il terrorismo che costringono tanti alla fuga. È questa la ragione della missione in Niger». Tra i temi ricorrenti c’è quello delle tasse. Il Pd è contrario alla flat tax, ma in fondo, non avete fatto un po’ la stessa cosa con gli 80 euro dati senza distinguere tra chi ha o non ha figli o il bonus cultura a tutti i 18enni?

«Infatti correggeremo questo aspetto, anche se bisogna ricordare che gli 80 euro sono stati dati solo a chi ha un reddito inferiore a 1.500 euro al mese, e non ai ricchi. Le politiche di sostegno ai giovani verranno riorganizzate, non più polverizzate in bonus, ma saranno tutte legate al reddito familiare con un sistema progressivo. A cominciare dagli 80 euro per ogni figlio sulla base appunto dell’Isee che va ad aggiungersi ai famosi 80 euro in busta paga, che resteranno così come erano». Tra le misure più criticate c’è il Jobs Act, ha avuto ripensamenti ? «Ho sempre detto che per me non era necessario metterci l’abolizione dell’articolo 18, un elemento secondario su cui invece si è concentrato il dibattito, mentre fondamentale è stato il superamento di tante forme atipiche con il contratto a tutele crescenti. Continuo però a pensare che siano stati più gli aspetti positivi di quelli negativi». Tre priorità del territorio ravennate trascurate in questi anni a cui mettere mano. «Le tre priorità sono tali perché sono importanti e non perché sono state trascurate. Tra queste c’è sicuramente il completamento dei lavori al porto e le infrastrutture viarie, su cui è stato fatto molto, ma ora è necessario portare a termine quel lavoro. Penso che si possa continuare a fare ancora molto per il patrimonio culturale e artistico, per noi è una miniera che può dare nuova ricchezza in termini di cultura e turismo. Infine, l’equità sociale per le persone più in difficoltà, molto è stato fatto, ma non basta».

«Le politiche di sostegno saranno riorganizzate, non più polverizzate in bonus»


14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018

VERSO IL VOTO/4

Il grillino di Legambiente che non ha mai fatto politica L’avvocato Zanforlini da Ferrara è candidato: «Non mi sento paracadutato, conosco i problemi ambientali di Ravenna» di Federica Angelini

Avvocato, 58 anni, da 25 in Legambiente di cui gli ultimi sei nel direttivo, con l’hobby della lettura: David Zanforlini da Ferrara è il candidato alla Camera per il Movimento 5 stelle nel collegio uninominale di Ravenna. Dalla sua ha il fatto di essere un volto nuovo, lontano quindi dalle polemiche che stanno scuotendo il Movimento. I ravennati non la conoscono. Ci dice intanto se ha mai fatto politica prima? E per cosa votava prima dell’arrivo del Movimento 5 Stelle? «Non ho mai fatto politica se si vuole escludere il fatto di aver assistito Legambiente e aver partecipato a diversi processi importanti. A un certo punto però mi sono accorto che così non potevo cambiare ulteriormente le cose in favore di quelli che chiamo gli indifesi, cioè ambiente e animali, e così ho accettato di candidarmi. Per quanto riguarda ciò che votavo, mi trovo in linea con Grasso, ritengo che sia una questione privata che non c'entri. Posso solo dire che sono sempre stato un democratico e non ho mai guardato a destra». Si sente un paracadutato? Come pensa di farsi conoscere e, se fosse eletto, come pensa di render conto del suo lavoro ai cittadini che l’hanno scelta? «Paracadutato fino a un certo punto. Forse voi non conoscete me, ma io conosco Ravenna e ho partecipato anche all'ultimo processo sull'amianto che ha coinvolto il Petrolchimico. E

poi Ravenna non solo è un territorio limitrofo a quello di Ferrara ma anche molto simile soprattutto dal punto di vista ambientale, tra zone umide e costa. E se fossi eletto, do per implicito che il mandato lo riceverei dai ravennati (Zanforlini non è candidato altrove, ndr.) e, come faccio con i miei clienti sul lavoro, mi sentirei tenuto a rispondere loro». Cosa pensa dei meetup del capoluogo in conflitto tra loro? Tra i suoi obiettivi c’è anche quello di radicare il movimento nel territorio ripartendo da zero? «Sto conoscendo tutti gli attivisti storici e mi sto facendo un'idea. Le incomprensioni locali sono frequenti, credo che in una situazione così tesa la cosa migliore sia fermarsi un attimo e meditare e per questo può servire un outsider, come sono io. Bisogna ricreare armonia sul territorio, perché tutti possono avere le loro ragioni, ma divisi non si ottiene nulla». Il Movimento 5 Stelle rifiuta collocazioni a destra e sinistra però esistono temi su cui puntualmente la politica si divide. Per esempio, secondo lei, il fascismo ha fatto anche cose buone in Italia? «Non mi sentirei di dare una risposta perché non ero presente e mi sembra sbagliato porre la questione in questo modo. Il punto è che credo che questo sarà l'ultimo round dei partiti sia di centrodestra che di centrosinistra perché si rifanno a ideologie del Novecento, che erano costruzioni filosofiche ed economiche che sono

diventate anacronistiche, perché la soluzione attuale politica è solo il movimento, che è liquido e rispetta le esigenze dei cittadini, che sono mutevoli. Per questo il Movimento non potrà mai contraddirsi, perché coordina la volontà e il mandato della gente». È a questo che dobbiamo l'atteggiamento ondivago sull'immigrazione, penso all'ultimo non voto sullo ius soli? «Sì, è il risultato della democrazia. Non bisogna ingessare le idee in schemi precostituiti, questa è la ragione per cui tante promesse non vengono mantenute. I partiti non hanno capito che l’arrivo del web cambia tutto». Quindi le questioni importanti le decidono i simpatizzanti sulla rete? «Sì, le si sottopone ai cittadini e si dà risposta alle loro necessità. La buona politica del resto è ottenere il miglior risultato possibile nel momento storico contingente. Prendiamo l'immigrazione: dobbiamo aspettare l'evento eclatante per accorgerci del problema dei nigeriani? Bastava ascoltare la gente. Oggi se il cittadino

Tre incontri con i candidati M5s

Venerdì 23 febbraio

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Il 17 febbraio alle 17 presso alla sala D’Attorre di Casa Melandri in Via Ponte Marino 2 a Ravenna, gli elettori ravennati potranno incontrare il candidato M5s nel collegio uninominale di Ravenna per la Camera: David Zanforlini. Il Movimento 5 Stelle organizza un evento pubblico a Palazzo Marini in via Roma 10 ad Alfonsine (il 18 febbraio) per la presentazione dei candidati all’uninominale al Parlamento e del programma. Alle 11 appuntamento con Ruffilli in corsa per il Senato e alle 15 Zanforlini (Camera). Saranno presenti anche i portavoce dei cinquestelle a livello nazionale e regionale. Il 19 febbraio a Faenza presentazione programma Scuola, Università, Beni Culturali: alle 20.30 al museo Mic saranno presenti i candidati del collegio plurinominale e Annamaria De Bellis e Ruffilli dell’uninominale.

vuole una cosa, glieli devi dare». Uno dei temi da sottoporre sarà quello di un'eventuale alleanza dopo le elezioni se non esce la maggioranza? Lega? Leu? «Io non ho sentito neanche una parola in questo senso. Di certo credo che vada cambiata la legge, perché oggi con i cento simboli un cittadino rischia di votare coacervi inaffrontabili». Se dalla base venisse l'indicazione di votare contro una sua convinzione morale? «Rispetterò il mandato dei cittadini anche votando contro la mia convinzione personale a meno che non confligga con le mie regole etiche o con la legge costituzionale. L'unica legge che non avrei mai rispettato è quella razziale, nel 1938, perché in contrasto con la mia etica, che è cosa diversa dalla morale». Cosa pensa dei parlamentari che cambiano gruppo nel corso della legislatura? Lei ha firmato accordi precisi in questo senso? «L'unico modo per me per cambiare è dimettersi. Certo, ho firmato il patto etico che condivido e non è appunto in contrasto con la costituzione». Di Maio ha detto di aver epurato le liste dalla massoneria, una realtà che qui ha una storia importante. Cosa ne pensa ? «La distinzione che va fatta è sempre tra cosa è lecito e illecito, bisogna evitare di fare una caccia alle streghe sulla base di pregiudizi. Non voglio criticare Di Maio che avrà le sue ragioni, ma credo che ormai con il termine “massone” si identifichi in senso deteriore realtà come quella della P2 che ovviamente non andava bene, ma essere affiliati a un’associazione massonica è come essere membri delle Acli, il diritto a costituirsi in associazione è tutelato dalla Costituzione». Lei per caso è affiliato? «No, non sono associato». Un indagato deve dimettersi da un incarico pubblico? «Da avvocato non posso esigere da nessuno indagato che dia le dimissioni prima di una sentenza definitiva, ma capisco che in Italia prima della sentenza definitiva passa molto tempo. Se mi capitasse di essere indagato per un reato rilevante come corruzione, darei le dimissioni. Diverso sarebbe per esempio se fossi indagato per un reato che nulla a che fare con il ruolo politico». Tre priorità del territorio ravennate trascurate in questi anni a cui mettere mano. «Sono le questioni ambientali quelle su cui sento di poter dare un contributo fattivo, da Punte Alberete, alla valutazione dell’impatto del Petrochilmico fino agli stoaccaggi di gas nella Bassa lughese».


PRIMO PIANO / 15 15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

VERSO IL VOTO/5

Agenda elettorale

Leu: «Noi in corsa per una sinistra di governo, non di testimonianza» Parla Ilaria Morigi: l’ex consigliera comunale di Sel, oggi con Sinistra per Ravenna, si presenta nella lista di Grasso

Avvocatessa, 44 anni, ex Sel, coordinatrice (autosospesa) di Sinistra per Ravenna, Ilaria Morigi è la candidata all’uninominale alla Camera per Liberi e Uguali (Leu). Il quarto contendente, per certi versi, quello che non ha praticamente speranze di essere eletto ma che può fare molto male, soprattutto al Pd. Sostiene il Pd a livello locale, si candida in alternativa a livello nazionale ed è insieme a persone che anche qui sono all’opposizione. E assicura che, comunque andranno le elezioni, a livello locale non cambierà nulla. Non ci vede qualcosa di contraddittorio? «No, non vedo alcuna contraddizione. A Ravenna si veniva da un’esperienza di sinistra di governo positiva ed era proprio quella positiva esperienza che si cercava di non disperdere. Il testo dell’appello che firmai nel 2015 affermava che fosse possibile dar vita ad un’alleanza in grado di poter costruire una piattaforma programmatica capace di spostare a sinistra e verso la tutela dei beni comuni l’azione di colui che era candidato a divenire il futuro sindaco di Ravenna. A seguito di quell’appello abbiamo avviato con De Pascale un confronto: la risposta è stata positiva. E ad oggi, alcuni punti programmatici da noi richiesti sono stati attuati. Sottolineo infine che, nella Regione Lazio Leu sostiene il candidato Zingaretti alla presidenza. L'obbiettivo è lavorare per un confronto con tutte le forze di sinistra che intendano assumersi la responsabilità di governare».

Tra le occasioni per ascoltare le proposte dei candidati di Leu, giovedì 15 febbraio alle 20 Ilaria Morigi interverrà sul programma della lista, venerdì 16 alla casa del popolo di Voltana alle 20.45 l’incontro è con Alessandra Govoni e Ignazio Belfiore, mentre domenica 18 alle 10 ad Alfonsine, Vasco Errani sarà a Casaincomune (piazza Monti 1) a seguire pranzo di autofinanziamento con anche Ilaria Morigi e Alessandra Govoni. Nel pomeriggio del 18 a Faenza si parla di “Mafie, Affari, Ludopatie: Il Nord e la criminalità organizzata” alle 18.30 alla Casa delle Associazioni (via Laderchi 3/a) con Gaetano Alessi, attivista antimafia, Maria Cecilia Guerra e Giovanni Paglia i due capolista alla Camera. Martedì 20 vari candidati, tra cui Ilaria Morigi, Vasco Errani e Giovanni Paglia, incontrano sindacati e imprenditori all’hotel Cube alle 20.30, mentre il 21 febbraio l’appuntamento è a Bagnacavallo, con Giovanni Paglia e Ignazio Belfiore alla sala delle Cappuccine alle 20.30.

Ilaria Morigi è la prima da sinistra. Accanto a lei gli altri candidati ravennati per Leu: Vasco Errani (capolista al Senato), Alessandra Govoni (uninominale Senato), Giovanni Paglia (proporzionale alla Camera), Arianna Marchi (uninominale a Faenza), Ignazio Belfiore (proporzionale al Senato).

Il Pd vi accusa di favorire indirittamente la Lega, a sinistra Potere al Popolo vi ritiene inaffidabili perché tra le vostre fila c’è anche chi, come gli ex Pd, hanno votato il Jobs Act e l'abolizione dell'articolo 18. Cosa risponde agli uni e agli altri? «Alle accuse del Pd di Renzi posso rispondere che sono state le politiche messe in atto dal Pd di Renzi a livello nazionale a favorire la Lega in questa tornata elettorale. Ieri, mentre facevo volantinaggio una signora mi ha detto “io sono sempre uguale, sono sempre di sinistra, sono loro (il Pd) che sono cambiati”. Potere al Popolo ritiene Leu inaffidabile? Mi pare sia politi-

camente insensato. I distinguo, i “ma”, i “però”, le rivendicazioni di purezza non creano le condizioni per essere una sinistra di governo credibile. Così ragionando, a mio avviso, ci si condanna solo al ruolo dell'eterna opposizione, nella migliore delle ipotesi». Data la legge elettorale, la sua è quella che si definisce una candidatura di servizio. Qual è l'obiettivo? Una testimonianza di sinistra in Parlamento o ottenere una forza tale da costringere il Pd di Renzi a trattare con voi? «Mi sono candidata perché credo in questo progetto politico. L'obiettivo è quello di essere

sinistra di governo e per far ciò occorre avere un peso specifico elettorale rilevante, che si traduce con “l'unico voto utile è il voto a sinistra”. Dopo le elezioni, se gli elettori ci daranno tale possibilità, discuteremo con chi vorrà parlare di dignità del lavoro, welfare universalistico e una vera sanità pubblica. Si cercherà il confronto su questi temi. Discutere e confrontarsi, non “trattare”, che è un termine che non mi appartiene. L'aspirazione di essere una sinistra di testimonianza, invece, la lascio ad altri». Lei si ritrova con ex compagni di partito come Giovanni Paglia, ora in Sinistra Italiana. Come possono gli elettori essere rassicurati dal fatto che passato il 4 marzo non tornerete a dividervi fuori e dentro il Parlamento? «Le forze politiche che hanno aderito a Leu lo hanno trovato la sintesi a sinistra e formulato punti programmatici chiari e definiti per rimettere al centro la dignità delle persone con l'obiettivo di essere sinistra di governo. Dopo le elezioni si continuerà a perseguire il nostro obiettivo che è quello di mettere insieme tutti i progressisti e tutti coloro che, anche dalla società civile, vogliano assumersi responsabilità di governo». (fe. an.)

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16 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018

VERSO IL VOTO/6

ESTREMA SINISTRA/1

Pri: la “pax” (dopo la guerra) tra le due anime repubblicane in vista delle urne

POTERE AL POPOLO: EX PDCI E MEMBRI DI PRC Tra i candidati anche cittadini “senza casa” politica

L’avvocato Gambi candidato. Il segretario Fusignani: «Contrari all’accordo con Ala ma non dirò mai di non votare l’Edera. Il 5 marzo molti ci daranno ragione» Il Paese ha bisogno dei Repubblicani perché ha bisogno di una politica seria. Ne è convinto Paolo Gambi, avvocato sessantenne con alle spalle una militanza politica nel Pri iniziata negli anni Settanta e continuata tutta la vita, attraverso vari incarichi nel partito e negli enti locali. Gambi è capolista alla Camera per l'Edera che torna con il suo simbolo sulla scheda elettorale dopo anni di assenza. L'accordo tecnico - «non politico», specifica Gambi – con Ala, il movimento di Denis Verdini, ha permesso al partito di non raccogliere le firme. «Con Ala non c'è stato nessun patto elettorale», specifica Gambi. Proprio su questo il Pri ravennate si è spaccato, sull'onda di una polemica che dura dal congresso del 2017 e che ha visto il finora solido gruppo dirigente ravennate dei Repubblicani dividersi in due. La maggioranza è contraria a questo accordo nazionale e ha deciso di non partecipare attivamente alla campagna elettorale. Favorevole invece la minoranza, che già in occasione del congresso aveva marcato distanze importanti dagli attuali segretari locali, di cui fa parte Gambi e Luisa Babini, candidata al Senato. Sul tema del voto c'è una sorta di “pax” tra minoranza e maggioranza. La posizione del segretario, Eugenio Fusignani, è chiara: «Siamo contrari all'accordo con Verdini, le liste sono presenti in metà delle regioni e così si rischia che il voto ai Repubblicani vada sprecato. Però da parte mia non dirò mai di non votare l'Edera e non c'è nessun ostruzionismo verso chi ha scelto di candidarsi, le pagine del nostro organo politico La Voce di Romagna sono aperte. Di certo alla maggioranza del partito qui la linea della nuova direzione nazionale non piace, tanto che abbiamo lasciati vuoti i posti che spetterebbero a Ravenna. È uno dei tanti passaggi difficili che supereremo e sono convinto che dal giorno dopo il voto, in tanti di-

Paolo Gambi e Luisa Babini, candidati per il Pri al Parlamento

ranno che Ravenna aveva ragione». Gambi, da parte sua, non accende la miccia: «Mi limito a registrare la posizione del segretario e l'invito al voto repubblicano». Così la corsa di Gambi prosegue: «Non esiste il voto inutile in democrazia. Oggi di fronte a una politica che, sia a destra sia a sinistra, ha perso ogni parvenza di serietà c'è bisogno del nostro partito». Per il candidato, l'Edera è «l'altra sinistra, quella che esiste ancora e che è alternativa a quella marxista e socialista, ormai scomparsa». Insomma, il partito nelle parole di Gambi rimane nell'alveo di un liberalismo che crede nella politica degli investimenti pubblici come volano per far decollare l'economia ma che, nel contempo, ritiene «necessario ridurre il debito del Paese». Nell'equilibrio tra queste due prospettive si muove il credo dell'avvocato che non è mai stato scalfito dalle difficoltà del partito: «Io sono stato, sono e sarò sempre Repubblicano». (al. mo.)

Sicuramente un’esperienza non calata dall’alto è quella di Potere al Popolo, lista a sinistra di Leu che raccoglie anche il sostegno di Rifondazione comunista e del Pci (gli ex Comunisti italiani) come si vede dalla candidature ravennati che sono quelle di Raffaella Veridiani (capolista alla Camera) e Filippo Cicognani (uninominale e proporzionale alla Camera) e ancora Giuseppe Limantri (uninominale e proporzionale al Senato), che è anche consigliere territoriale per Ra in Comune. Il movimento nato dal basso e particolarmente radicato tra alcuni movimenti del Sud (l’esperienza è partita da Napoli e non a caso il capo politico è la giovane Viola Garofalo dell’Università L’Orientale), ha trovato qui l’adesione delle forze politiche già citate ma anche di cittadini di sinistra “senza casa”, dei movimenti che hanno partecipato alle riunioni e hanno votato le liste dei candidati. Per conoscerli di persona l’appuntamento è sabato 17 febbraio al Mercato di Ravenna alle 9.45.

Viola Garofalo con Raffaella Veridiani alla manifestazione di Macerata

CATTOLICI

ESTREMA DESTRA/1

ESTREMA SINISTRA/2

Pdf: Mirko de Carli questa volta corre per il Parlamento

Due faentini per Forza Nuova

Falce e martello sulla scheda con i comunisti di Rizzo

Particolarmente attivo nel territorio e ora anche candidato alle politiche è il Popolo della Famiglia, il movimento di Adinolfi che grazie anche alla presenza del ravennate Mirko de Carli, uno dei leader nazionali, a Riolo Terme fece il record dei consensi con il 14 percento alle amministrative 2017 entrando in consiglio comunale. Ora lo stesso De Carli è candidato come capolista alla Camera mentre Stefano Gardini è all’uninominale, al centro del loro programma ovviamente la famiglia intesa in senso tradizionale. La sfida è quella di raggiungere il 3 percento dei voti un obiettivo che, assicurano, è alla loro portata. Di certo non si può dire che lesinino sugli eventi per la campagna elettorale: oltre ai numerosi banchetti nelle piazze e nei mercati, infatti, hanno organizzato una serie di appuntamenti in cui è possibile incontrare i candidati. Venerdì 16 febbraio dalle 20 alle 23, nella sede decentrata Ravenna Sala B (via J. Landoni, 2), domenica 18 febbraio dalle 20.30 alle 22.30 nella sede decentrata Ravenna Sala del Centro Sociale Polivalente “Sauro Morigi” (viale Gramsci n. 27), mercoledì 21 febbraio dalle 20.30 alle 22.30, sede decentrata Piangipane Sala Consiglio (P.zza XXII Giugno 1944 n. 6) giovedì 22 febbraio dalle 20 alle 22.30 a Cervia Saletta presso la palazzina comunale (piazza 25 aprile, n. 11).

Oltre alla novità di CasaPound, all’estrema destra compare un’altra lista, “Italia agli italiani” che unisce la Fiamma tricolore e Forza Nuova, realtà quest’ultima nota ai ravennati per averla già trovata anche in passato sulle schede elettorali e particolarmente attiva nel territorio, grazie alla presenza soprattutto nella zona faentina. Forza Nuova da queste parti è nota anche per le celebrazioni in memoria del gerarca fascista Ettore Muti che si ripetono ogni anno ad agosto, nonostante peraltro la salma sia stata esumata e portata via dal cimitero dalla famiglia proprio per evitare questo tipo di manifestazioni. Tra i candidati c’è infatti il nome di Desideria Raggi (già candidata anche alla presidenza della Provincia), all’uninominale alla Camera responsabile per la provincia di Ravenna nonché presidente dell'associazione "Evita Peron", struttura femminile del movimento forzanovista. Al Senato all’uninominale è candiato invece Mirco Santarelli, segretario cittadino di Faenza e «capostipite» di Forza Nuova in Romagna.

Oltre a Leu e Potere al Popolo, sulla scheda dell’Emilia Romagna comparirà ancora anche una falce e martello, sarà quella del partito dei Lavoratori di Marco Rizzo che si presenta in 16 delle 20 regioni e candida alla Camera all’uninominale Canzio Giuseppe Visentin.

ESTREMA DESTRA/2 Anche Casa Pound sulla scheda elettorale Anche la formazione di estrema destra Casa Pound sarà sulla scheda elettorale e candida all’uninominale alla camera il giovane ravenante Massimiliano Lilliu, mentre per il Senato c’è Irma Donatella Pennucci. La discussa formazione, che per qualcuno non dovrebbe poter correre alle elezioni per la matrice di ispirazione fascista, sta aprendo sedi in Emilia Romagna (nacque a Roma nel 2003) e facendo campagna elettorale sui territori. A Ravenna, tuttavia, non esiste al momento alcuna sede né, al momento in cui andiamo in stampa, sono previste iniziative politiche.


PRIMO PIANO / 17 15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

VERSO IL VOTO/7

Liste civiche in ordine sparso e senza indicazioni agli elettori Ma alcuni consiglieri a Palazzo Merlato rivelano le loro preferenze: Distaso (Sinistra per Ravenna) voterà Leu, Maiolini (CambieRà) i 5 Stelle

Come è evidente, pur essendo passati nemmeno due anni dalle amministrative non esiste una corrispondenza delle forze politiche che si presentano in Parlamento con quelle che sono state elette in consiglio comunale a Ravenna dove si sono moltiplicate le liste civiche. E così abbiamo chiesto agli esponenti appunto civici che cosa intendano fare una volta nel seggio. Alla domanda sceglie di non rispondere Massimo Manzoli, consigliere di Ravenna in Comune, lista di sinistra sostenuta da forze che alle politiche si presentano in ben tre formazioni: Leu, Potere al Popolo e anche la lista Insieme in appoggio al Pd. Sulla stessa linea Raffaella Sutter, che era candidata sindaco per la stessa lista. Entrambi continuano tuttavia a ritenere Ravenna in Comune un buon laboratorio di confronto delle varie anime della sinistra. Problema per certi versi analogo è quello che si pone per Sinistra per Ravenna, lista civica e politica che appoggiò il Pd alle amministrative e che oggi non si schiera ma vede la propria coordinatrice Ilaria Morigi (vedi p. 15) candidata per Leu, mentre alcuni esponenti di spicco come l’attore Luigi Dadina votare per liste in appoggio al Pd. E Michele Distaso, il consigliere oggi in carica? «Personalmente posso dire che anche io, come molte persone a sinistra, vedo una campagna elettorale piena di confusione e parca di contenuti. In questo senso la candidatura di Ilaria Morigi per Leu mi consola e mi toglie dai dubbi, lei è una persona che

conosco e stimo da anni e il mio voto per la Camera andrà sicuramente per lei. Invece per quanto riguarda il Senato mi sto ancora guardando intorno, a conferma del mio stato di incertezza, ma è molto probabile che il mio voto andrà per un'altra donna, certamente schierata per la parte sinistra dell'emiciclo». Passando sul fronte opposto, nemmeno dalla Pigna arriveranno indicazioni o suggerimenti di voto, ma per ragioni diverse: «Il 4 marzo non voterò, ovviamente, per il Pd o per il Movimento 5 Stelle. Ma non voterò, nemmeno, per i candidati della coalizione Lega NordForza Italia-Fratelli d’Italia: Massimiliano Alberghini e Samantha Gardin – ci dichiara Veronica Verlicchi –. Il perché é presto detto: non posso certo sostenere chi si riempie la bocca di slogan sulla sicurezza e poi ostacola, fino ad impedire, le nostre azioni in consiglio comunale. Come se non bastasse, la Gardin e Alberghini hanno dichiarato di voler portare avanti la politica di Gianluca Pini, che per decenni ha lavorato per far perdere il centro destra in tutta la Romagna. Non sono certo contro la Lega Nord e gli altri partiti di centro destra. Anzi. Ma i candidati Alberghini e Gardin sono “insostenibili”. Come lista civica La Pigna non daremo alcuna indicazione di voto ed i nostri elettori e sostenitori che saranno liberi di scegliere chi vogliono. Come sempre». E Lista per Ravenna che si trova con simpatizzanti sia a sostegno del Pd che a sostegno

DALLA GIUNTA

della candidata della Lega, ma che alle ultime amministrative ha corso con il centrodestra sostenendo proprio Massimiliano Alberghini (oggi candidato al Senato) come sindaco? Lo abbiamo chiesto naturalmente ad Alvaro Ancisi che ci spiega: «Lista per Ravenna, a cominciare da me, non esprime alcuna indicazione di voto. I cittadini sono abbastanza maturi per decidere chi votare per loro libero convincimento, valutando quali programmi e candidati siano degni del loro apprezzamento. Confidiamo, in tal modo, di meritare la fiducia dei concittadini che, in occasione delle elezioni comunali, intendono premiare, distaccandosi anche dalle proprie idee di partito, la qualità del nostro totale e pregnante impegno civico». Una lista civica è anche CambieRà, nata dai simpatizzanti grillini che non avevano però ricevuto la certificazione 5 Stelle. Il capogruppo Marco Maiolini è infatti nei meet up a Cinque Stelle dal 2012: «Ormai sono uno dei militanti più anziani...» e il 4 marzo rimarrà su questa linea: «Certo, ci sono stati errori ma a sbagliare sono le persone, non le idee. Io credo

che quella di Luigi Di Maio sia la proposta politica migliore». Per quanto riguarda l'assenza di ravennati in lista, Maiolini si dice dispiaciuto: «Abbiamo condiviso tante battaglie, soprattutto con Pietro Vandini e Fabrizio Martelli, e di certo ci sarebbe stato modo di lavorare insieme. Però mi aspettavo la loro esclusione, purtroppo dopo la vicenda dello scorso anno mi sembrava difficile che la linea cambiasse. I due candidati che ci sono nel nostro collegio, Ruffili e Zanforlini, mi sembrano persone valide, li voterò». Inutile chiedere a Daniele Perini, di Ama Ravenna (lista civica in sostegno del Pd) che è capolista per una lista, Insieme, questa volta in appoggio al Pd nazionale che tenta la non semplice impresa di raggiungere il 3 percento.

di Georges Lavatura

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L’ASSESSORA MORIGI: «VOTERÒ PER LEU, PER RIPRENDERE LE FILA DEL DIALOGO PER UN CENTRO SINISTRA UNITO» Abbiamo chiesto anche all’assessora Valentina Morigi (espressa da Sinistra per Ravenna, ex Sel, vicina per molto tempo alle posizioni di Giuliano Pisapia) cosa voterà il prossimo 4 marzo. E questa è la sua risposta: «Voterò per due persone che hanno mostrato di avere la cultura del buon governo della sinistra, due persone che conosco e che stimo, Ilaria Morigi (solo omonima, ndr) e Vasco Errani, candidati con Leu. La mia speranza è che grazie a persone come loro, a partire dal 5 marzo sia possibile riprendere le fila del dialogo per un centro sinistra unito, oggi a livello nazionale spaccato e diviso». In giunta anche l’assessore Gianandrea Baroncini è schierato con Leu.

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18 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018

TRIBUNALE

Cagnoni, fotografia di famiglia Tre uomini tra orgoglio e insicurezze Il dermatologo Matteo a processo per l’omicidio della moglie, il padre Mario e il fratello Stefano tra i testimoni: somiglianze e differenze emerse davanti alla corte di Andrea Alberizia

L’intercettazione

Matteo Cagnoni, 53 anni, dermatologo

Mario Cagnoni, 87 anni, professore di medicina interna

Stefano Cagnoni, 50 anni, ingegnere informatico

Tutti e tre in aula nello stesso momento non ci sono mai stati. Uno c'è sempre perché è alla sbarra per uxoricidio, gli altri due che sono fratello e padre dell'imputato si sono dati il cambio al banco dei testimoni parlando in tutto per quasi sette ore a distanza di una settimana uno dall'altro. E così la dodicesima e la tredicesima udienza (2 e 9 febbraio) del processo per l’omicidio di Giulia Ballestri, trovata uccisa a bastonate il 19 settembre 2016 in una villa disabitata di proprietà dei Cagnoni in via Padre Genocchi a Ravenna, sono diventate la cornice per una fotografia della famiglia Cagnoni mettendo in mostra somiglianze e differenze, entrambe molto marcate, di tre uomini uniti dallo stesso sangue. L'imputato Matteo Cagnoni, dermatologo, è quello dei tre che già avevamo imparato a conoscere nelle puntate precedenti. È quello che non ha saltato un'udienza, che si presenta sempre in elegante abito blu e camicia (a volte la cravatta, quando ha avuto l'autorizzazione dal carcere), che prende appunti al tavolo, che gioca con i giornalisti lanciando occhiate e invitandoli a leggere il suo labbiale ma poi si nasconde dietro “La Repubblica” (mica legge la stampa locale...) per non farsi fotografare. È quello che ha avuto bisogno di qualche udienza per capire che non era il caso di intervenire e correggere i testimoni. È quello iscritto a una loggia massonica, secondo l’amico e notaio Fabrizio Gradassi. È quello caduto a terra dalla sedia per un presunto mancamento mentre veniva proiettato il video girato dalla polizia scientifica nella cantina del massacro, lasciando più di una perplessità tra il pubblico sulla genuinità della cosa. È quello capace di rivolgere beceri insulti a voce sguaiata contro la suocera, che aveva appena concluso la sua testimonianza, per poi scusarsi genericamente della sua intemperanza, mettendoci una pezza che è sembrata peggio del buco visto che si è premurato di sottolineare che i suoi insulti non erano rivolti al pubblico ministero ma non ha sentito il bisogno di usare parole di scuse verso la madre della vittima. Il padre Mario Cagnoni, ex docente universitario di medicina interna al Careggi di Firenze, è quello più coinvolto tra i familiari dell’imputato (in principio era stato anche indagato per complicità). L'abbiamo prima conosciuto nei filmati della videosorveglianza della sua villa nel capoluogo toscano, lo si vede aggirarsi nel cortile in compagnia del figlio, nei tre giorni precedenti al ritrovamento del corpo, mentre insieme caricano e scaricano sacchi e oggetti dalle auto. Poi si è presentato di persona davanti alla corte d'assise, citato dall'accusa, e ha risposto alle domande. Giacca, gilet e cravatta. Passo sicuro che nascondeva quel difetto a una gamba che consuma diversamente le suole – dettaglio con cui la procura ritiene di poter stabilire che alcune impronte trovate sulla scena del delitto corrispondono a un paio di sue scarpe – e un piglio che emerge subito dalle prime parole. La procedura richiede di presentarsi con nome,

cognome, data e luogo di nascita: il professore ha seguìto il protocollo e poi ha sottolineato con voce chiara «87 anni fa», tanto perché anche ai più scarsi in matematica non sfuggisse la sua età portata egregiamente. Quando la corte ha respinto la richiesta avanzata dalla difesa affinchè il medico potesse sottrarsi all'interrogatorio – privilegio concesso ai congiunti degli imputati ma non se parenti affini alla parte lesa come in questo caso – ha guardato dritto in faccia i giurati: «Ma io voglio testimoniare, non mi sarei avvalso in ogni caso». Difficile allora attribuire a timidezza il suo continuo allontanarsi dal microfono durante le risposte costringendo il presidente della corte a invitarlo ogni volta a sistemarsi meglio. Ai più è sembrato quasi uno stratagemma studiato per spezzare il ritmo, per confondere, per non farsi mettere all'angolo. Ha risposto ad ogni domanda, non è mai rimasto zitto, non ha mai dato l'impressione di uno che brancolasse nel buio. Per convincere della sua sincerità ha raccontato del suo percorso, da padre che pensa di avere un figlio assassino a padre che percepisce l’innocenza del figlio dalla sua serenità in cella. A volte è sembrato forse anche troppo pronto. Ad esempio gli è sembrata la cosa più naturale del mondo dire che alle 3 di notte del 19 settembre, con la polizia in giro per casa e un figlio accusato di omicidio in fuga vattelapesca dove, lui sia andato in cantina a controllare i cuscini del divano della casa del delitto: non perché sporchi di sangue e quindi da far sparire (ipotesi accusatoria) ma per essere certo che fossero sistemati accuratamente dato il loro tessuto prezioso che meritava un lavaggio professionale per uno sporco generico. A chiudere la triade è arrivato Stefano Cagnoni, professore associato di ingegneria informatica all'università di Parma. Lui che vive in Emilia, senza moglie e senza figli, con gli altri pare avere poco da spartire. A cominciare dallo stile, meno sofisticato negli abiti ma anche nei dettagli come quella montatura degli occhiali più da topo di biblioteca che da salotti televisivi come il fratello. E poi soprattutto il tono. Non c'è traccia della sicurezza vista negli altri due. Per pochi altri dei 51 testi già ascoltati quella sedia è stata così scomoda. Pareva chiodata. L’impressione era di qualcuno che avrebbe voluto essere altrove. È facile pensare che se avesse potuto avvalersi non l'avremmo sentito deporre. Ha provato in ogni modo a scartare la raffica di domande del presidente che voleva sapere se il passaggio del patrimonio immobiliare e finanziario tra fratelli (1,8 milioni di valore ceduti da Matteo a Stefano per 160mila euro) fosse un negozio simulato. Alla fine ha ceduto e sì, in famiglia tutti sapevano che i beni rimanevano di fatto dell’imputato. Ma la precisazione fornita spiega molto: i Cagnoni guardano al bene della famiglia e in quel momento spostare il patrimonio era un interesse di famiglia. Stefano, soldatino diligente, ha risposto alla chiamata. Comunque andrà a finire questa vicenda, c’è materiale per una nuova edizione del libro Storie di una famiglia, la mia famiglia scritto dal padre.

La mattina del 19 settembre 2016, una decina di ore dopo il ritrovamento del cadavere di Giulia Ballestri a Ravenna e poche ore dopo l’arresto di Matteo Cagnoni a Firenze, c’è una telefonata tra Stefano e Mario Cagnoni, rispettivamente fratello e padre dell’accusato. È la prima chiamata del giorno: Stefano ha già appreso dalle testate online che la cognata è stata uccisa e il fratello è in carcere, Mario era presente al momento del fermo nella villa in toscana. Ecco un passaggio di quella telefonata intercettata. SC: «È stato un eccesso di rabbia?». MC: «Penso dì sì. Naturalmente si dice che non è vero, che è stato qualcun altro da fuori». SC: «Comunque bisogna tenere presente che i telefonini danno traccia di tutti i movimenti». Nei rispettivi interrogatori il pm ha chiesto spiegazioni a entrambi sul senso di quelle frasi che, nell’interpretazione dell’accusa, sarebbero da intendere come l’espressione della colpevolezza dell’imputato. I due testimoni, in buona sostanza, hanno detto che stavano ragionando sulla base di quello che avevano saputo fino a quel momento anche influenzati dal racconto mediatico – «L’uomo della strada come mi ritengo io tende ad associare l’indagato con il colpevole», ha spiegato il fratello – e il “si dice” andrebbe inteso nell’accezione linguistica toscana che non significa una volontà di pianificazione.


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• EDICOLA J & V.

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• EDICOLA STADIO

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• EDICOLA M.M.

Via E. Mattei, 30

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Via Santucci

• EDICOLA ANIMARGENTO • EDICOLA L'OTTAGONO • EDICOLA MARCHI • EDICOLA VITO AMMIRABILE • EDICOLA • EDICOLA MARCO MINARDI • EDICOLA ORNELLA FANTINELLI • EDICOLA • EDICOLA LUCIANO TABANELLI • EDICOLA LONGANESI • L'EDICOLA DI VEROLI • EDICOLA GIANLUCA LOLLI

Via Fratelli Rosselli Via Granarolo Corso Europa (Piazza Lanzoni) Piazza della Libertà Corso Baccarini Via Severolo (Ang.Via Matteotti) Voltone Corso Saffi Via Lapi Via Laghi, 71/P Viale Risorgimento Piazza Martiri Largo Della Repubblica, 20

TUTTI I GIOVEDÌ

Faenza Faenza Faenza Faenza Faenza Faenza Faenza Faenza Faenza Faenza Lugo Lugo


20 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018

IL CASO

Schiaffeggia davanti a scuola il compagno di classe del nipotino: nonno denunciato di Luca Manservisi

INCONTRO Quando le bambine amano Spiderman e odiano il rosa... Domenica 18 febbraio dalle 15.30 alla sala conferenze dell’ospedale di Ravenna si terrà un incontro sul tema “La libertà di essere se stessi e se stesse fin dall'infanzia”. Verrà proiettato il cortometraggio Odio il rosa! della regista Margherita Ferri con protagonista una bambina ravennate, Violante Di Nuzzo (i genitori parteciperanno al dibattito insieme alla regista) e verrà presentato il libro di Giorgia Vezzoli (anche lei in sala) Mi piace Spiderman…e allora? (ed. settenove).

All’ingresso di scuola, prima dell’apertura delle porte, ha preso a schiaffi un compagno di classe del nipotino. A denunciare ai carabinieri il fatto – avvenuto davanti a un’elementare del comune di Ravenna nella mattinata di mercoledì 7 febbraio – è stata la mamma del bambino schiaffeggiato che lo ha ritrovato in lacrime nell’atrio della scuola, dopo che di fronte all’ingresso lo aveva momentaneamente consegnato ai genitori di una compagna di classe per poter andare a parcheggiare meglio l’auto. Genitori che hanno confermato la versione del bambino e che sono stati poi chiamati in caserma per fornire la loro testimonianza. Il nonno ora potrebbe dover rispondere di percosse ai danni di minori. Non sono chiari i motivi che lo hanno portato ad alzare le mani, anche perché la famiglia non ci ha voluto fornire la propria testimonianza: stando a quelle di altri genitori presenti i due bambini stavano giocando piuttosto normalmente all’ingresso, aspettando l’apertura delle porte. «Mi hanno detto che mio figlio potrebbe aver toccato la testa del compagno ma senza fargli male e comunque credo che qualsiasi cosa avesse fatto – ci dice la madre al telefono poco dopo aver sporto denuncia – non possa giustificare un simile comportamento da parte di un adulto. Da quello che mi hanno detto i presenti il nonno si sarebbe giustificato dicendo che è così che bisogna trattare i bambini più scalmanati. Ma in questo modo non è riuscito neppure a lanciare il messaggio perché mio figlio non ha capito perché ha ricevuto due schiaffi e anche il suo nipote pare abbia consolato mio figlio quella stessa mattina, poco dopo il fatto. Quando sono andato a prenderlo a fine mattinata aveva ancora due segni rossi vicino all’orecchio e sulla guancia e ha pianto tutto il giorno, chiedendomi se gli volevo bene: si è sentito umiliato e senza capire il perché». La mamma ha quindi aspettato le scuse da parte della famiglia dell’anziano che non sono però arrivate, se non molto forzate e – secondo lei – poco sincere, solo una volta minacciata la querela. «Mi hanno detto che gli schiaffi in fondo non erano stati forti», continua la mamma del bambino picchiato. «Ho deciso di querelarlo non per avere un risarcimento o chissà che altro ma proprio anche perché non si è sentito in dovere di scusarsi e credo sia importante lanciare un messaggio e fargli capire che non si alzano le mani nei confronti dei bambini, figuriamoci poi se non sono i tuoi figli o i tuoi nipoti...».

L’anziano querelato per percosse ai danni di minori

POVERTÀ

Una famiglia ogni duecento ha fatto richiesta per avere il reddito di solidarietà L’aiuto della Regione vale fino a 400 euro al mese per un anno a famiglia Ci sono state 931 domande di reddito di solidarietà a Ravenna. Percentualmente ha fatto richiesta lo 0,523 per cento delle famiglie residenti. In altre parole circa una famiglia ogni duecento ha avuto accesso allo strumento di sostegno al reddito studiato dalla Regione. Il dato è il terzo più importante dopo Rimini (0,585) e Ferrara (0,525). Il reddito di solidarietà è entrato in vigore lo scorso 18 settembre: sono arrivate 11mila domande. L’aiuto vale fino a 400 euro mensili per un anno per nuclei famigliari fino a 5 persone. In media sono stati erogati 93 euro per ogni giorno lavorativo. A rendere noti i dati è stata la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini, ribadendo come la misura regionale, che affianca e integra quella nazionale (Reddito di inclusione), di fatto ne allarga la platea dei destinatari, includendo anche i nuclei senza minori, i lavoratori precari, quelli con basso o bassissimo reddito – i cosiddetti “working poor – o con figlio con disabilità. I richiedenti si dividono pressoché alla pari fra uomini (50,6 percento) e donne (49,4 percento), persone con più di 45 anni (65,7 percento) e nella gran parte dei casi (69 percento) senza minori a carico.

PSICOLOGIA Partono i corsi rivolti alle donne per prevenire violenze e maltrattamenti Ripartono a Ravenna i corsi rivolti alle donne per il riconoscimento e la prevenzione della violenza e del maltrattamento psicologico. Lunedì 19 febbraio, dalle 20.45 alle 22.45, si terrà il primo dei sei incontri previsti ogni lunedì, fino al 26 marzo, negli stessi orari, nella Casa delle Donne, in via Maggiore 120. Gli incontri saranno condotti dalle psicoterapeute Giancarla Tiselli, Sara Laghi ed Edda Plazzi. Il progetto è nato con lo scopo di diffondere una cultura di non violenza aumentando la consapevolezza dei propri sentimenti nelle relazioni con gli altri. Per iscrizioni e info: slaghi.studio@gmail.com.

Si parla di depressione con la psicoterapeuta Verlato Continuano gli incontri della rassegna “Forti della fragilità”: venerdì 16 febbraio dalle 17 alla biblioteca Classense si parla di depressione con Maria Luisa Verlato, psicologa e psicoterapeuta, docente in scuole di specializzazione in psicoterapia e autrice di numerosi saggi.

CITTADINANZA ATTIVA Escursioni urbane per migliorare il verde pubblico a Barbiano e Cotignola A Barbiano e Cotignola sono in programma il 15 e il 17 febbraio due escursioni urbane conviviali per guardare la città con altri occhi e raccogliere spunti sugli aspetti migliorabili del verde pubblico: aree da pulire, alberi da ripiantare, eccetera. La prima passeggiata è a Barbiano giovedì 15 febbraio alle 20.15. Appuntamento sabato 17 febbraio alle 14.30 per la passeggiata a Cotignola, con ritrovo presso la biblioteca comunale “Luigi Varoli” in corso Sforza 24. Al termine delle passeggiate è previsto un momento di ristoro con dolce e tè caldo.

A Bagnacavallo la presentazione del dossier sulle mafie in Emilia-Romagna Giovedì 15 febbraio alle 20.45, alla sala di Palazzo Vecchio a Bagnacavallo, sarà presentato il terzo dossier sulle mafie in EmiliaRomagna dal titolo “Il cane non ha abbaiato – mafie, azzardo e beni confiscati in Emilia-Romagna”. A illustrare il contenuto alcuni degli autori: Gaetano Alessi e Sara Donatelli di Mafie Sotto Casa e Federico Franciamore del Gruppo dello Zuccherificio.

Darwin Day al Dock 61: con Bruna Tadolini si parla di evoluzione al femminile Venerdì 16 febbraio al circolo Arci Dock 61 di Ravenna serata dedicata alla scienza in omaggio a Charles Darwin, in collaborazione con il circolo Uaar, con Bruna Tadolini, già ricercatrice negli Usa e docente alle Università di Sassari e Bologna. Tema dell'incontro "l’evoluzione al femminile", nel corso del quale (alle 20.30) verrà presentato l'omonimo libro di Tadolini.

Canzoni e videoclip per raccontare la sua esperienza da malata di sclerosi multipla Sabato 17 febbraio alla sala A di via Sant’Alberto 73, a Ravenna, verrà presentato il dvd del progetto di Guaina Diamante che contiene i videoclip delle 21 canzoni con tematica ricorrente la sclerosi multipla, sulla base dell’esperienza della ravennate Roberta Finotti. Durante la serata la stessa Finotti parlerà dei suoi progetti con alcuni video e alcune canzoni dal vivo e racconterà la sua esperienza con la malattia. La serata inizia alle 21.

Un corso di cucito e lavoro a maglia il giovedì e il venerdì fino a maggio Nella sede dell'Ufficio territoriale di via Maggiore 122, a Ravenna, sta per partire un corso per adulti di cucito e lavoro a maglia. Il corso, che inizierà giovedì 15 febbraio alle 15, è organizzato dal Comune in collaborazione con la Banca del Tempo di Ravenna e si terrà nelle giornate di giovedì e venerdì dalle 15 alle 17 e terminerà venerdì 25 maggio. Per informazioni ed adesioni tel. 0544-482043 tutte le mattine dalle 9 alle 12.30 oppure 346 7504960.


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22 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018

PALLAVOLO

Olimpia Teodora, missione playoff Capitan Bacchi sa come si fa Chiusa la carriera nel beach volley e archiviati i successi nella sua Casalmaggiore, la 37enne riparte da Ravenna: «D’estate lavoro in un bagno a Marina»

Da un po’ di tempo, ormai, Lucia Bacchi è diventata romagnola a tutti gli effetti. Il centro del mondo dell’esperta pallavolista lombarda – abituata a girare in Europa per gli impegni di campionato, Champions League e World Tour di beach volley – è rappresentato dalla riviera ravennate. Il mare Adriatico fa quindi da sfondo alla vita della “capitana” della Conad Olimpia Teodora, che non è solo la realizzazione di una passione, ma anche il completamento della sua attività lavorativa. «Qui sto benissimo – inizia Bacchi – al punto che qualche anno fa ho deciso di comprare casa a Punta Marina. E nel frattempo ho assorbito anche la mentalità romagnola…». Ma come mai proprio Ravenna? «Perché è poco distante da dove sono nata, Casalmaggiore, ed era tanto tempo che venivo a Marina di Ravenna per allenarmi sulla sabbia quando ero impegnata nel-

le gare internazionali. Da lì è sorta la mia decisione di venire ad abitare qua. E poi, quando voglio andare a trovare la mia nipotina, mi bastano un paio di orette in auto per vederla». Una volta lasciato il beach volley ad alti livelli, cosa ha deciso di fare in estate? «La bagnina. Nella stagione calda, con la pausa dell’attività indoor, non riesco proprio a stare ferma. Non mi piace prendere il sole per 3-4 ore senza fare nulla, così ho deciso di lavorare in uno stabilimento balneare. In questo modo mi muovo sempre e non mi pesa spostare lettini e ombrelloni. Poi, terminata la giornata, vado sul campo a giocare a beach con gli amici. Anche a “racchettoni”, però, sennò mi tolgono la residenza ravennate…». Per lei che è stata anche campionessa italiana,

Dalla Libertas Reggio Emilia alla Foppapedretti “tutte stelle” Nata a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, il 4 gennaio del 1981, Lucia Bacchi cresce nel settore giovanile della Libertas Reggio Emilia per poi iniziare nel 2002 la sua carriera in Serie A2 a Busto Arsizio. Dopo sei stagioni in questa categoria, distribuite tra Busto, Curtatone e Cremona, nel 2008 il salto in A1, entrando a far parte della Foppapedretti “tutte stelle” delle varie Ortolani, Piccinini, Arrighetti, Lo Bianco e Del Core. A Bergamo vince la Champions League, ma decide di scendere di nuovo in A2, a Carpi, per poi nel 2010 tornare nella massima serie, vestendo le maglie di Modena e Parma. Nel 2012 il ritorno a casa, a Casalmaggiore, in A2, dove contribuisce alla promozione della squadra lombarda, con cui giocherà anche in A1 nella stagione successiva. Nel 2014-15 l’esperienza in A2 a Bolzano, dove vince la Coppa Italia (premiata anche come mvp della competizione), e nell’annata seguente il nuovo ritorno a Casalmaggiore, nel frattempo divenuta una vera e propria corazzata, capace di vincere la Supercoppa Italiana del 2015 e la Champions League del 2016. Nell’estate del 2017 il passaggio alla Conad Olimpia Teodora. In parallelo gioca anche a beach volley, arrivando a disputare sei tornei del World Tour, e vincendo il campionato italiano del 2012 in coppia con Giulia Momoli.

le è dispiaciuto chiudere la carriera agonistica sulla sabbia? «Andando avanti con gli anni non riuscivo più a unire al meglio l’attività da palestra a quella estiva. Troppa stanchezza fisica. Ho quindi dovuto scegliere cosa continuare a fare». E dopo due stagioni nella “sua” Casalmaggiore, in A1, dove ha vinto anche una Champions League, è nata l’opportunità di giocare proprio a Ravenna, nella neonata Olimpia Teodora… «Già qui, per via del grande passato, respiravo una bella atmosfera. In più, quando c’è stata l’occasione, non ci ho pensato due volte e ho accettato. In questo modo, riesco a far incastrare al meglio le mie due attività». Come si trova? «È bello lavorare con tanta gente in gamba e non ho

INFOPROM

CSRC PORTUALI

Aperte le iscrizioni ai corsi di pallavolo per bambine e ragazze dai 6 ai 18 anni Il CSRC Portuali di Ravenna, che vanta una consolidata tradizione nella pallavolo di ben cinquant’anni, ricerca ragazzine di talento da inserire nelle nuove giovanili. L’impegno nel volley è cominciato negli anni Sessanta con il settore maschile che ha vissuto anni gloriosi con la partecipazione al campionato di serie A. Col tempo è nato anche il comparto femminile che si è sviluppato al punto da essere, oggi, quello più florido. Attualmente il CSRC Portuali può contare su una squadra femminile che milita in Prima Divisione, una squadra Under 18, una Under 16, una squadra Under 14 e una squadra di minivolley, oltre a una squadra mista uomini-donne che partecipano regolarmente ai campionati Open CSI. «Molte allieve sono cresciute – racconta Massimo Stambazzi, responsabile della Sezione Pallavolo – e da quest’anno, abbiamo così deciso di investire la maggior parte delle nostre risorse nelle giovanili per favorire il giusto ricambio generazionale. Contiamo di trovare nuove leve per rimpinguare il nostro serbatoio e dare nuovo stimolo a uno sport da sempre molto amato». Per iscriversi ai nuovi corsi, è necessario avere un’età compre-

sa fra i 6 e i 18 anni. Lo staff dei docenti è formato da allenatori certificati Fipav: Gian Luca Bacchetta (responsabile tecnico), allenatore di lungo corso con esperienza anche in B2; Valentina Suprani, allenatore di 1° Grado, Tamara Montanari, allenatore di 1° Grado e Veronica Frediani Allievo Allenatore. I coordinatori delle squadre sono i due allenatori di 1° Grado Massimo Stambazzi e Fabrizio Vernocchi. Direttore sportivo Christian Caroli. Tutte le ragazze interessate potranno usufruire di speciali sconti. La quota annuale di iscrizione è di 290 euro (con possibilità di pagamento rateale senza aumento della quota). Gli allenamenti si svolgeranno alla palestra Callegari di Ravenna in via Aquileia, adiacente la scuola Montanari. Info e iscrizioni: 335 7883919 (responsabile di Sezione Massimo Stambazzi) – 339 4272309 (responsabile tecnico Gian Luca Bacchetta). Ringraziamo lo sponsor principale Compagnia Portuale Ravenna e gli altri sponsor: Ristorante Lidò, Advs Ravenna, Ristorante Alchimia, Bagno Obelix, New Tatoo Style.


SPORT / 23 15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

LE PARTITE DEL WEEKEND

A destra un sestetto della Conad Olimpia Teodora che sta affrontando il campionato di A2. Sotto Lucia Bacchi con il pallone da beach volley. Nell’altra pagina Bacchi schiaccia a rete e nell’altra foto festeggia la vittoria della Champions League nel 2016 con Casalmaggiore

BASKET, ORASÌ: UN DERBY DA VINCERE VOLLEY, BUNGE: TRE MATCH IN 8 GIORNI Nel calcio il Ravenna Fc deve fare l’impresa a casa della capolista per restare fuori dai guai

Il palmares indoor della schiacciatrice di Cremona

SUPERCOPPA ITALIA

1 (2015)

COPPA ITALIA A2

1 (2015)

avuto problemi a inserirmi in un ambiente nato quasi da zero. Io sono la “vecchietta” del gruppo, presa per aiutare a far crescere le più giovani, che si stanno tutte comportando benissimo». È soddisfatta dei risultati raggiunti finora? «Direi che il bilancio fino a questo momento è positivo, considerato che la società è al primo anno di A2 e molte di noi provengono dalla B. È chiaro anche che si cerca sempre di far meglio e di migliorare la propria posizione in classifica. Eravamo partite bene, sfruttando un calendario favorevole, poi la durezza di un torneo equilibrato e difficile si è fatta sentire. L’importante è trovare una maggiore continuità, ma per raggiungere questo obiettivo bisogna avere la pazienza di lavorare al massimo per assemblare al meglio il gruppo». Al momento siete in zona playoff: è un traguardo

CHAMPIONS LEAGUE

2 (2009, 2016)

che si può raggiungere? «Sì, è un obiettivo nelle nostre corde. Per riuscirci, però, non possiamo permetterci passi falsi. Ogni domenica è una battaglia e bisogna stare sul pezzo. Andare ai playoff sarebbe un ottimo risultato per noi, la società, gli sponsor e i nostri tifosi, che ci seguono con grande passione». La prossima stagione la rivedremo ancora in maglia biancorossa? «È ancora lunga, prima pensiamo a questo campionato. Mancano due-tre mesi, forse speriamo addirittura di più. Bisogna valutare tante cose, a partire dai programmi della società. Se le condizioni fisiche me lo consentiranno, comunque, mi piacerebbe molto restare. Adesso però voglio vivere il presente: se ne riparlerà in estate». Vincenzo Benini

LUTTO NEL CALCIO

SI È SUICIDATO SIMONE RISPOLI, EX CAPITANO DEL RAVENNA Nella serata del 6 febbraio il 38enne Simone Rispoli originario di Boncellino, ex capitano del Ravenna Calcio con cui ha giocato dal 2012 al 2015 conquistando il primo anno la promozione in Eccellenza e il terzo quella in serie D, si è tolto la vita in un piccolo parco pubblico all’incrocio tra via Ravegnana e via Gramsci, a poca distanza dall’abitazione dove viveva con la compagna e il figlio di due anni. All’uscita dal lavoro sarebbe dovuto andare ad allenarsi a Glorie (da due anni giocava con la Reno Sant’Allberto) ma ha comunicato al mister la sua assenza. La videosorveglianza di un’abitazione nella zona del parchetto ha filmato la scena: si vede Rispoli salire su un albero e poi impiccarsi. La sua scomparsa è stata denunciata solo il mattino seguente quando i colleghi non l’hanno visto arrivare al lavoro sul cantiere di Cesenatico dove lavorava come operaio.

Ecco il calendario dei più importanti appuntamenti sportivi di quello che può essere definito un weekend… allungato. CALCIO Il ko interno contro il fanalino di coda Fano riduce il vantaggio del Ravenna Fc sull’ultimo posto a sole quattro lunghezze. Nella 26esima giornata andranno a fare visita alla Orasì Basket reduce da tre ko di fila lanciata capolista Padova (17 febbraio alle 16.30). Un’impresa (quasi) impossibile per la formazione di Antonioli che deve evitare le ultime due posizioni che porteranno ai playout salvezza. VOLLEY Non c’è un momento di tregua per la Bunge, chiamata a scendere in campo in Superlega per ben tre volte nel breve spazio di otto giorni. Si inizia domenica 18 febbraio a Vibo Valentia (ore 18), contro un Tonno Callipo in ripresa. Spinti da quattro successi consecutivi, Orduna e compagni puntano al pokerissimo per conservare l’attuale ottava posizione, l’ultima utile per accedere ai playoff. Mercoledì 21 febbraio (ore 20.30) al Pala De André arriverà la corazzata Modena, mentre la domenica successiva a Ravenna si presenterà Monza. In A2 femminile si prende un fine settimana di relativo riposo la Conad, perché martedì 20 febbraio la formazione di Angelini ospiterà al PalaCosta (ore 20.30) il pericoloso Cuneo, quarta forza del campionato. BASKET Dopo aver perso tre match consecutivi l’OraSì è chiamata al riscatto in una occasione mai facile come quella rappresentata da un derby. Domenica 18 febbraio, infatti, al Pala De André (ore 18) i giallorossi sfidano un Forlì in crescita: settimo in classifica, verso i playoff il team di Martino ha solo un successo di vantaggio su un agguerrito quartetto di rivali. In Serie B scende sul parquet di sabato l’Orva che ospita l’Aurora Desio (17 febbraio a Lugo ore 20.30) mentre la Rekico Faenza andrà a fare visita alla Virtus Padova (18 febbraio ore 18). (vi.be.)


24 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

“Chiamami col tuo nome”, tra noia e spocchia fino al bel finale

Bagatella ravennate

di Francesco Della Torre

mittente Giovanni Gardini

Chiamami col tuo nome (di Luca Guadagnino, 2017) Elio è un diciassettenne italoamericano di origini ebraiche che vive con i genitori nelle campagne lombarde nei pressi di Crema. Durante l’estate del 1983, ospite del padre insegnante di archeologia, arriva Oliver, un ventiquattrenne dottorando per lavorare con il suo tutore alla sua tesi. Tra i due nascerà pian piano un’intensa relazione che segnerà profondamente la vita e la sessualità del protagonista. Luca Guadagnino completa la sua personale trilogia tematica sul desiderio iniziata con Io sono l'amore e proseguita con A bigger splash, avvalendosi nientepopodimeno che della sceneggiatura di James Ivory a sua volta tratta dal romanzo di André Aciman, ambientato invece nel 1987. Il regista, in un film in cui sembra una summa della sua poetica e delle influenze ricevute durante la formazione, mette in scena un'opera sontuosa, lunga (2 ore e un quarto) e in qualche modo storica, visto il contesto politico con l'ascesa al potere da parte di Craxi che si aggira come un'ombra nei dialoghi tra i protagonisti durante

tutto il film. Si parlava di modelli facilmente riconoscibili, a partire da Bertolucci, citato e e omaggiato sia per Io ballo da sola per il contesto e per la messa in scena, sia per The Dreamers perchè racconta la morbosità dei suoi protagonisti in modo molto simile; troviamo poi le quattro stagioni di Rohmer negli ambienti, nell'importanza data all'estate stessa, nella scenografia e soprattutto nei dialoghi. Il problema principale è che Guadagnino non solo non è all'altezza dei suoi maestri (e questo è normale), ma ignora probabilmente con volontà il fatto che tutti i film citati siano stati visti vent'anni fa: lo spettatore preferisce riguardare quindi gli originali e non i collage fuori tempo massimo. Amore omosessuale e passione si erano già visti di recente (ne La vita di Adele), e alcuni elementi come silenzi e morbosità vengono riproposti con troppo compiacimento, sprezzanti della noia che possono causare e a scapito di alcune cose buone (come il finale, ad esempio) che vorrebbero suscitare emozioni in uno spettatore inevitabilmente atrofizzato nell'attenzione. Peccato perchè oltre al finale, la bella fotografia, un contesto azzeccato, troviamo anche in Timothée Chalamet, un protagonista bravissimo e giustamente candidato all'Oscar (premio per cui è candidato anche il film stesso). C'è inoltre una colonna sonora d'epoca assai indovinata che ha il grande ruolo di fungere da mediazione con lo spettatore, per la sua leggerezza e per il suo grande valore nostalgico, grazie a canzoni che tutti noi di una certa età conosciamo a memoria (vi lascio il gusto della scoperta)... Ma la presunzione artistica del regista, unita all'incapacità di tenere a galla uno spunto positivo ma sommerso da citazioni arcaiche (come arcaico, ahinoi, è anche Ivory), vanificano e compromettono un film molto amato in America (dove evidentemente si sono dimenticati di Bertolucci e Rohmer) e da chi non ha paura di noia, sbadigli e spocchia cinefila. Io non ho più l’età, mi voglio divertire.

Che l’antico ambone del Duomo di Ravenna sia di una maestosità sorprendente è fuori di dubbio. Commissionato dall’arcivescovo Agnello, presenta un’interessante iconografia ricca di pesci, anatre, colombe, cervi, pavoni e agnelli. Con la demolizione della Basilica Ursiana, avvenuta nel XVIII secolo, fu smembrato e solo agli inizi del ‘900, dopo varie vicessitudini, le parti conservate furono rimontate. Non tutti gradirono la ricostruzione e Gaetano Savini, che certo non le mandava a dire, fu tra quelli. Egli criticava il ripristino per vari motivi e ironizzava sui gradini, troppo stretti, da lui definiti «ineffabili scalette». Del giorno dell’inagurazione ci lascia un sagace resoconto: «Sua Eccellenza [Morganti] nell’Omelia, con belle e commoventi parole, inaugurò il ricostruito ambone di S. Agnello, rievocandone la storia e le vicende passate, in mezzo a molto pubblico. Terminato il sacro discorso – qui viene il bello, – l’Arcivescovo per ripassare l’angusto passaggio dovette fermarsi come per meditare sul pericolo, poi, come prima, strettosi i sacri paramenti attorno e voltatosi di fianco, con l’aiuto degli assistenti potè malamente giungere a terra fra le meraviglie e le ansie dei fedeli. A Ravenna, esempio unico di arte bizantina, fa meraviglia a tutti come abbiano a riuscire malamente lavori di tanta importanza (…). Si dice che tale opera alla Curia Arcivescovile abbia costato la bagatella di sette od otto mila lire». Immagine tratta da R. Garrucci, Storia dell’Arte Cristiana.


CULTURA / RUBRICHE / 25 15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

FIORI MUSICALI

LETTI PER VOI

Anche il pubblico fa parte dello spettacolo: come (non) comportarsi a teatro

Tra incubo e fantascienza nostalgica, quando il fumetto è d’autore

di Enrico Gramigna

di Nevio Galeati *

Sin dal 1637, quando il primo teatro pubblico, il San Cassiano, aprì le porte a Venezia, la storia dell’esecuzione musicale ha dovuto fare i conti con un elemento che non aveva un rapporto diretto con l’arte dei suoni, ma che comunque era indispensabile: il pubblico. A distanza di quasi 400 anni è mutato molto il rapporto tra palcoscenico e platea, e ancora oggi vi è una spinta al continuo aggiornamento dei reciproci equilibri che regolano questa relazione. È indubbio che nel corso degli anni si sia consolidata un’etichetta, un nugolo di convenzioni, che hanno poco a che fare con il teatro degli albori, basti pensare a quanta poca attenzione si rivolgesse storicamente al proscenio: a teatro s’intessevano relazioni sociali, si stringevano alleanze politiche, si amoreggiava, si giocava, si mangiava. Tutte queste attività certo risultano molto strane se rapportate al teatro moderno dove vige il silenzio assoluto e l’obbligo alla contemplazione estatica. Questo cambio di prospettiva è dovuto alla diversa idea di fruizione dell’opera d’arte. Vi è, tuttavia, un aspetto che va considerato, ossia il fatto che anche la moltitudine che costituisce il pubblico è essa stessa parte dell’esecuzione. Si possono quindi evidenziare comportamenti che favoriscono o inficiano il buono svolgimento dello spettacolo. Il primo, e più importante, è che sebbene il pubblico che entra in una sala teatrale sia, purtroppo, numericamente in calo, sarebbe bene che esso fosse realmente interessato all’opera d’arte e non alla sfarzosa epifania di sé. Un’altra cosa assai deprecabile durante una rappresentazione è la gara all’applauso più veloce, a discapito dell’ascolto delle note finali del

Il teatro Rossini di Lugo gremito

brano: in un’opera lirica è gratificante per il cantante ricevere applausi a scena aperta, però ciò lede la drammaturgia e la tensione che da essa ne deriva, i bis all’interno dell’opera stessa, invece, sono davvero inopportuni. Oltre ciò, il consumo di caramelle non è da evitarsi in assoluto, ma lo scartare il dolcetto deve avvenire il più celermente possibile, per arrecare il minor disturbo possibile all’esecuzione dei musicisti e all’ascolto del pubblico. Per tacer dello stropicciar bottigliette di plastica. Merita, infine, particolare attenzione lo stato di salute nel quale si è soliti recarsi a teatro. Puntualmente, dopo il brusio iniziale, che talvolta non si cheta nemmeno all’abbassarsi delle luci, ha inizio un concerto parallelo di colpi di tosse che potrebbero benissimo trovar spazio nella soffitta della Bohéme. Detto ciò, durante il Risorgimento nei teatri italiani vi erano ben altri moti, ma questa è un’altra storia.

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Il fumetto sta vivendo una nuova stagione d’oro, dopo i successi raccolti mezzo secolo fa in edicola. Nella versione “letteratura disegnata” da qualche tempo è arrivato in libreria, dove spesso occupa spazi superiori a quelli dedicati a romanzi e saggi. In realtà non è sempre un bene, ma per riflettere su questo aspetto servirebbe un numero maggiore di righe di quello concesso da questa rubrica. A volte, per fortuna, consente di valorizzare e recuperare autori straordinari. È il caso della coppia belga François Schuiten e Benoit Peeters (parigino “naturalizzato” belga, il maggior esperto di Tintin del mondo). È tornato da poco in libreria La notte delle costellazioni, secondo e ultimo volume della serie Rivedere Parigi (Alessandro Editore, anche il primo è disponibile, online o in libreria). Questo esempio di fantascienza “nostalgica”, sostenuto da disegni straordinari, racconta di come nel 2155 una ragazza dai lineamenti orientali, Karinh, che vive sulla stazione spaziale Arche/Ark, lontana e senza alcun legame con la Terra, sogni di tornare a Parigi dove pensa/sogna di essere stata concepita. Prima ci riesce ingerendo ipnotici e aiutandosi con ritagli e giornali francesi di secoli prima; poi nella realtà, attraverso una missione che le farà attraversare lo spazio e sbarcare, appunto, nella Ville Lumière, per scoprire se la terra sia ancora abitabile. La città sembra ferma in una bolla temporale, fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, per poi rivelarsi altro ancora. Lo stile retro affascina e richiama le illustrazioni di Albert Robida (il creatore di Saturnino Farandola) e quelle realizzate per i romanzi di Jules Verne; la storia poi

ha “la stessa sostanza dei sogni” e sa, quindi, trasformarsi in incubo, pur mantenendo una soavità straordinaria. Non a caso François Schuiten, figlio di architetti, fratello di architetti, è considerato dalla critica come l’anello di congiunzione fra la grafica surreale di Magritte e quella architettonica di Boullée. I due autori hanno realizzato, a partire dagli anni Ottanta, una serie eccellente, Le città oscure, iniziata con Le mura di Samaris edito per la prima volta da Nuova Frontiera di Roma per la collana Totem Comics, nel 1983. Quel primo episodio conteneva già gli elementi che hanno successivamente caratterizzato la produzione di Schuiten e Peeters: grandi ricostruzioni architettoniche e affascinanti incubi senza fine.

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26/ CULTURA RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018

L’INTERVISTA AGENDA LIBRI Lo stato di Dio alla libreria Liberamente Sabato 17 febbraio, alle 18, Silvia di Giacomo presenterà il romanzo Lo stato di Dio, edito da Foschi alla libreria Liberamente di viale Alberti a Ravenna. Si tratta di un thriller ambientato nel 2031 nel Nuovo Stato Pontificio d'Italia dove, da tre anni, in seguito a un sanguinoso attentato in cui ha perso la vita il Santo Padre, gli italiani hanno rinunciato alla Repubblica per uno stato confessionale cattolico.

Il bambino del treno alla Feltrinelli

Genna: «Da noi il futuro si manifesta come decadenza del passato» L’autore di History alla Classense il 21 febbraio: «Oggi chi ha bisogno di testi scritti?» Il futuro è arrivato. Lo scrittore Giuseppe Genna ambienta il suo romanzo fantascientifico History (Mondadori) nel lontano… 2018. Un futuro molto prossimo in cui la tecnologia ci libera e ci opprime allo stesso tempo, gli esseri umani cominciano a ibridarsi con le macchine e l’intelligenza artificiale va oltre ogni possibilità di comprensione umana. Una distopia che è spaventosa e terribilmente plausibile. L’autore sarà a Ravenna il 21 febbraio alle 18 alla biblioteca Classense per Il Tempo Ritrovato, anticipiamo in queste pagine alcuni dei temi di cui si discuterà. La fantascienza contemporanea, da Zero K di De Lillo alla serie tv Black Mirror, fino al suo romanzo, racconta il futuro come ipertecnologico e molto angosciante. Quando il futuro ha smesso di essere un sogno ed è diventato un incubo? «L’angoscia deriva dalla decisiva mutazione che il futuro imporrà alla specie. E per futuro intendo i prossimi dieci anni. Io riprendo le teorie di Raymond Kurzweil della “singolarità tecnologica”, a cui si abbeverano anche gli autori di Black Mirror, studioso che ora è a capo dei lab di Google. Anche Stephen Hawking e Nick Bostrom “Super intelligenza”, hanno dato segnali di allarme. Quello che si prevede è che il salto tecnologico a cui stiamo andando incontro sarà, per la prima volta, legato direttamente alla biologia. Secondo queste teorie l’uomo entro il 2049 avrà dentro il suo organismo parti meccaniche che agiranno a livello microscopico, come robot atomici che si muoveranno nel nostro sangue e editing genetico. Questo muterà la specie umana a una velocità innaturale. Dalla consapevolezza di questa velocità viene un’angoscia». La bambina protagonista, a cui hanno dignosticato una forma di autismo, viene curata da due soggetti, apparentemente molto lontani, uno scrittore e un’intelligenza artificiale. Come avviene il contatto tra due mondi così distanti?

«Io avverto la fine del lavoro dello scrittore che era stato necessario nel novecento. La letteratura in quel periodo aveva un ruolo chiave. Leggere fungeva da ascensore sociale. Oggi chi ha bisogno di testi scritti? Come sappiamo dagli studi, sempre meno persone riescono a comprenderli. L’ultima lettrice la immagino come un’intelligenza artificiale, che è interessata alla scrittura umana per comprendere le persone e il loro linguaggio. Lo scrittore del futuro è disoccupato, ma torna a una funzione solo grazie alla necessità di “aggiornamento” richiestagli da un’intelligenza artificiale. Insieme capiranno che l’autismo è

«In Italia c’è una storia. Certe trasformazioni arriveranno prima qui che altrove»

zione. Certe trasformazioni avverranno prima qui che altrove». Una cosa che colpisce del tuo romanzo è l’utilizzo della lingua. Di solito la narrativa “di genere” lascia spazio alla storia, tu invece hai scelto una lingua complessa, anche al costo di far passare la narrazione in secondo piano in alcuni passaggi. Come mai? «Non volevo cedere alla tirannia delle storie. Vengo come formazione dalla poesia, e arrivo alla narrativa di genere in un secondo momento. Volevo reagire allo scadimento dello stile, anche a costo di sembrare “difficile”. È l’epica della fine di un mondo, non di un nuovo inizio. Si legge più lentamente, ma volevo andare contro la velocità imposta dalla tecnologia, anche ai libri». Nel tuo libro precedente La vita umana sul pianeta terra hai raccontato la storia di Anders Breivik il neonazista che uccise 77 persone in un attentato sull’isola di Utøya in Norvegia nel 2011. Ora che il mostro che tu hai guardato negli occhi si è nuovamente risvegliato anche in Italia, che effetto di ha fatto? «Me lo aspettavo. L’Europa ha, come dicevamo prima, radici culturali profonde. Non ci sono stragi insensate come quelle che avvengono nelle scuole in America, c’è però una frattura più profonda. Brevic è una persona che si è formata all’ideologia neonazista, la cui inabilità mentale è stata messa in dubbio dalla sentenza di condanna. Quindi è un criminale che ha agito coscientemente, e ha messo in ginocchio un paese, bloccandolo di fatto per giorni. Questa cosa è stata sottovalutata nel resto d’Europa, e ora che sta arrivando anche qui forse è troppo tardi. Credo ci saranno altri episodi simili a quelli di Macerata, forse peggiori, purtroppo. Però la reazione civile che c’è stata con le molte persone scese in strada per protestare è un segno di speranza. Matteo Cavezzali

«In Europa non ci sono stragi insensate come in Usa, ma c’è una frattura più profonda»

una forma di comunicazione che non si comprende». Il libro è ambientato nel 2018. Un futuro a cui siamo già arrivati? «Il futuro è arrivato e non ce ne siamo accorti, perché le cose vanno così velocemente che ci arrivano prima di avere il tempo di accorgercene». La fantascienza spesso è legata al “nuovo mondo”, pensiamo alla Silicon Valley o a New York, tu hai deciso di ambientare la tua storia a Milano. Come mai? «In Italia c’è una storia. A differenza di paesi che nascono tecnologici per una assenza di storia, come l’America, da noi il futuro che arriva si manifesta come decadenza del nostro passato. Abbiamo da sempre avuto persone che si sono spinte oltre i confini. Fermi che inventa la bomba atomica, Colombo va a scoprire un continente “alieno”. Però la nostra tecnologia si aggrappa al nostro lungo passato ed è quindi una forma di contamina-

Giovedì 22 febbraio, alle 18, alla libreria Feltrinelli di via Diaz a Ravenna si terrà la presentazione del libro di Paolo Casadio edito da Piemme Il bambino del treno, ambientato nell’appennino tosco emiliano negli anni della seconda guerra mondiale.

Mosaico e arte negli incontri del Grinder Doppio appuntamento con l’arte nel ciclo di incontri organizzati da Ivano Mazzani il giovedì al Grinder Caffé di via di Roma a Ravenna sempre alle 18. Il 15 febbraio saranno protagonisti i fondatori e i collaboratori dell'associazione culturale Marte: Daniele Torcellini, Luca Barberini, Giuseppe Donnaloia e Alessio Buttazzoni, per un incontro dal titolo “Scena musiva. Conversazione su mosaico e territori affini”. Il 22 invece sarà la volta di Danilo Montanari, editore di libri d’arte, in un incontro dal titolo “Art and The City”.

Storie intorno al Nobel e una serata con Schumann Doppio appuntamento con il Caffé letterario di Lugo. Venerdì 16 febbraio alle 21, all’Hotel Ala d'Oro, Massimiano Bucchi presenta il suo libro di anedotti e storie legate al più famoso tra i premi: Come vincere un Nobel (Einaudi, 2017). Introduce Enrico Montanari. Domenica 18 febbraio, sempre all’Ala d’oro ma alle 18, ci sarà una serata di Musica e Poesia con Schumann raccontato da Filippo Tuena con al pianoforte Stefano Bezziccheri.

La via della seta raccontata da Cardini e Vanoli Venerdì 16 febbraio alle 18 per gli incontri del Centro relazioni culturali a Ravenna, alla Sala D’Attorre di via Ponte Marino, Franco Cardini e Alessandro Vanoli presentano il volume scritto a quattro mani La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente (Bompiani, 2017). Conduce Anna De Lutiis per il Centro Relazioni Culturali.

Alla Classense nuovo incontro con Barbieri Dabato 17 febbraio alla Biblioteca Classense alle 10.30 nuovo dialogo con con Guido Barbieri della serie “Il mito dell’Altrove nel teatro musicale all’alba del nuovo secolo: Debussy, Ravel, Puccini, Schoenberg, Britten”. Si parlerà di Mélisande, Pierrot, Minnie e Turandot.


CULTURA / 27 15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’EVENTO/1 Exit West Mohsin Hamid Einaudi Traduzione Norman Gobetti

L’EVENTO/2

Musica e poesia dalla radio al palco con “Parole note”

L’INCONTRO I mosaici della Commedia al Cantiere Dante Martedì 20 febbraio alle 20.30 al Teatro Rasi di Ravenna in Via di Roma 39, nell'ambito del Cantiere Dante, avrà luogo il secondo approfondimento verso Purgatorio affidato a Ivan Simonini (presidente del Parco Letterario Terre di Dante) che terrà una conversazione sul tema “I mosaici ravennati nel Purgatorio“ di Dante a margine del suo libro fresco di stampa I mosaici ravennati nella Divina Commedia. Nel corso della serata verranno proposti e commentati 13 accostamenti tra immagini musive (da San Giovanni Evangelista, San Vitale, Galla Placidia, Sant'Apollinare Nuovo, Sant'Apollinare in Classe) e versi di Dante da esse ispirati e tratti dai Canti I, VI, VIII, IX, XIX, XXIV, XXV, XXVIII, XXIX, XXXIII del Purgatorio. L'incontro è a cura di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari.

Lo spettacolo con la voce di Cattaneo sabato 17 febbraio a Massa Lombarda

ARTE/2

FINISSAGE PER LA MOSTRA SU ACHILLE CALZI Sabato 17 febbraio alle 21nella Sala del Carmine di Massa Lombarda, in via Rustici 2, va in scena “Parole note live”, nuovo dialogo tra musica e poesia. L’evento nasce dall’omonimo progetto che include un programma in onda su Radio Capital (ogni mercoledì a mezzanotte e in replica la domenica alle 23), il libro Parole dritte al cuore (Mondadori) e l’album (vol. 1, 2, 3 con le voci dei più prestigiosi protagonisti del panorama cinematografico, teatrale, musicale, culturale contemporaneo). Lo spettacolo è una declinazione ancor più suggestiva delle versioni da ascolto, perché abbina musica e parole a un’evocativa selezione di immagini, coinvolgendo il pubblico e accompagnandolo in un sorprendente percorso emotivo. La regia di Maurizio Rossato fonde la ricercata sequenza di video con il tappeto musicale, su cui si stagliano le parole lette e interpretate da Giancarlo Cattaneo.

IL PURGATORIO SECONDO COLANGELI Venerdì 16 febbraio, per la stagione teatrale Sedici di Conselice, sul palco del teatro comunale sale Giorgio Colangeli per recitare Dante nello spettacolo E Quindi Uscimmo a Riveder le Stelle, con musiche di Tommaso Cuneo. Il tema della performance è il Purgatorio, per la precisione i suoi primi sei canti: da che Dante fa la conoscenza di Catone a quando, incrociata l’anima di Sordello, s’abbandona a un’appassionata arringa, tutta rivolta al lettore, sull’indegna sorte dell’Italia distrutta dalle brame principesche dei suoi tanti piccoli tiranni.

ARTE/1 Carte da gioco in mostra all’Officina Matteucci di Faenza La mostra “Carte da gioco” di Samuel Tombola (Samuel Trenquier, Libreville, 1983, in foto una sua opera), che vive e lavora tra Parigi e Bruxelles, e No One Strangely (Rita Cedarmas, San Pietro al Natisone, 1995) e curate da Lorenzo Travaglini inaugura venerdì 16 febbraio alle 18.30 all’officina Matteucci di corso Mazzini 62 a Faenza. A seguire, la mostra sarà visitabile (su prenotazione o in occasione di aperture straordinarie ed eventi collaterali) dal 17 febbraio fino al 15 aprile. Informazioni all’indirizzo e-mail: officinamatteucci.info@gmail.com.

Visite con guide d’eccezione al Mic dal 16 al 18 febbraio Termina il 18 febbraio la mostra “Tra Simbolismo e Liberty. Achille Calzi” a cura di Ilaria Piazza e Claudia Casali con una serie di visite guidate gratuite (incluse nel prezzo del biglietto) giornaliere. Si comincia il 16 febbraio, alle 18, con una visita guidata tenuta dalla curatrice Piazza e seguita da un aperitivo, per proseguire sabato 17, alle 16, e domenica 18 febbraio con una doppia visita, la prima alle 10.30 e la seconda alle 18. La mostra è il punto di arrivo di un lungo lavoro antologico condotto da Piazza e durato 4 anni, cominciato dal fondo che gli eredi di Achille Calzi hanno donato al Mic nel 2013 e che ha inteso riportare alla ribalta un artista che è stato una figura di rilievo per la produzione simbolista e liberty, non solo faentina.

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28 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018

COMICO

RAVENNA FESTIVAL

Giacobazzi da sold out, la Bibbia di Paolo Cevoli e il “cattivo” Max Giusti

DANZA Al Rossini di Lugo il funambolico Comix con la No Gravity Dance Company Giovedì 15 febbraio dalle 20.30 al teatro Rossini di Lugo la No Gravity Dance Company porta in scena Comix, una nuova creazione del riminese Emiliano Pellisari che nasce dalla fucina del suo Studio, ormai di casa al Teatro du Jorat, con le caratteristiche del nouveau cirque. Le capacità atletiche circensi si mischiano con la poesia del teatro, l’armonia della danza e i giochi della luce. Dal mondo dei fumetti, ecco, dunque, Comix, tante piccole grandi storie fantastiche dove il gesto atletico e la comicità creano un mix di ilarità e divertimento.

E al Masini la finale del concorso nazionale dedicato a Sordi, riservato a cabarettisti emergenti

LIRICA La tragedia dei migranti in scena per Emilia Romagna Festival

TORNA IL “CASTING” PER UNDER 18

Max Giusti (nella foto) torna al Teatro Masini di Faenza, venerdì 16 febbraio alle 21, con il suo spettacolo più comico e irriverente di sempre: Cattivissimo Max, scritto dall’attore in collaborazione con Marco Terenzi e Giuliano Rinaldi. Sempre al Masini, lunedi 19 febbraio (alle 21) si terrà invece la serata finale della 15esima edizione del concorso nazionale “Faenza Cabaret”, Premio Alberto Sordi. Ospiti Fabrizio Vendramin, vincitore di “Italia's Got Talent”, e Davide Spadolà, vincitore della 14° edizione del Concorso. Dopo un iniziale spostamento di data per impegni televisivi dell’attore, il Goldoni di Bagnacavallo è pronto invece ad accogliere, martedì 20 febbraio alle 21, Paolo Cevoli con lo spettacolo La Bibbia raccontata nel modo di Paolo Cevoli, di cui l’artista è autore e la cui regia è firmata da Daniele Sala. Tutto esaurito infine all’Alighieri di Ravenna – martedì 20 e mercoledì 21 febbraio – per il nuovo spettacolo di Giuseppe Giacobazzi, Io ci sarò. Spettacolo in cui il comico pone una lunga riflessione su se stesso, sul suo lavoro, sul suo futuro.

Lòm a Mêrz Venerdì 2 marzo 2018 dalle ore 20.00

Si rinnova il progetto “Alla scoperta delle energie creative della Romagna”: Cristina Mazzavillani Muti, presidente di Ravenna Festival, invita i ragazzi di Ravenna e della Romagna, dagli 8 ai 18 anni, a prendere parte ad audizioni pubbliche (in programma in maggio all’Alighieri). L’iniziativa non ha come scopo il conferimento di premi né il costituirsi di un cast per uno spettacolo, quanto continuare il censimento delle giovani energie creative del territorio, offrendo agli iscritti la possibilità di ricevere suggerimenti e consigli. Non ci sono esclusioni o limiti alle discipline artistiche presentate né ai contenuti, liberamente scelti dai partecipanti: sono ammesse le arti dello spettacolo (senza distinzione), ma anche arti multimediali e, purché contemplino una componente artistica, discipline sportive. Non sono previste preselezioni e sarà ammesso anche chi ha già partecipato nel 2017. Le iscrizioni, esclusivamente via e-mail, saranno aperte a partire da mercoledì 14 febbraio fino a venerdì 20 aprile. Possono partecipare singoli e gruppi (fino a 5 persone). Il modulo è scaricabile su www.ravennafestival.org. Info tel. 0544 249219.

Villanova di Bagnacavallo Argine sinistro fiume Lamone presso Ponte della Pace

Giovedì 15 febbraio alle 21 prosegue la stagione invernale al teatro Masini di Faenza targata Emilia Romagna Festival, con un evento originale e molto attuale. Abisso Mediterraneo, Pietà l’è morta è un dramma musicale che racconta e rappresenta artisticamente la tragedia dei migranti, un atto unico, uno spettacolo visivo, canoro, sonoro, teatrale e musicale. Un giornalista, la voce narrante, racconterà la quotidianità degli sbarchi in un’atmosfera surreale e reale insieme. Ma davvero, si chiede, è possibile abituarsi a tutto questo? Ad adattare il testo, comporre la musica e a occuparsi dell’elettronica in scena è Rossella Spinosa, con una carriera musicale sul filo della commistione tra suono, immagine e messa in scena (ha sonorizzato oltre 50 pellicole del cinema muto). La musica in scena sarà a cura del New Made Ensemble, l’ensemble in residence del Centro Musica Contemporanea di Milano. A svolgere il ruolo corale all’interno del dramma saranno alcuni elementi del coro della Cappella Musicale del Duomo di Milano, la più antica istituzione culturale milanese e tra le più antiche al mondo.

CONTEMPORANEO Il cielo non è un fondale, dagli Ubu alla stagione di Ravenna La stagione dei teatri di Ravenna prosegue giovedì 15 febbraio alle 21 al Rasi con Il cielo non è un fondale, spettacolo che ha vinto il Premio Ubu 2017 per il “miglior allestimento scenico”, firmato da Gianni Staropoli, ed è stato finalista come “spettacolo dell’anno” e “miglior progetto sonoro”, realizzato da Monica Demuru (Demuru e Daria Deflorian sono inoltre state entrambe finaliste nella categoria “migliore attrice”). Il cielo non è un fondale è il racconto di un sogno che nasce da una canzone: alcuni brani intramontabili di Dalla, Mina, Battisti e altri grandi autori saranno la colonna sonora di una casuale sovrapposizione di immagini generate da pensieri, musiche, fantasie e ricordi. Il pubblico assisterà così a una complessa ricostruzione dell’io e scoprirà come quest’ultimo spazi continuamente tra la compassione e l’egoismo, due sentimenti contraddittori ma sempre presenti in ciascun essere umano. In scena, i protagonisti di questa ricerca sono gli stessi Deflorian e Tagliarini accanto a Francesco Alberici e Monica Demuru, non solo interpreti ma imprescindibili collaboratori al progetto.

PROSA I Piccoli crimini coniugali di Placido e Bonaiuto a Russi Dopo la prima nazionale di inizio anno al Masini di Faenza, arriva al teatro Comunale di Russi (giovedì 22 febbraio alle 20.45) Piccoli crimini coniugali, uno spettacolo di Eric-Emmanuel Schmitt, interpretato da Michele Placido, che ha curato anche l’adattamento e la regia, e Anna Bonaiuto. La vita dei due protagonisti si consuma sull’altalena del matrimonio fra impercettibili slittamenti del cuore e tradimenti conclamati. Un sottile, brillante gioco al massacro a due voci inventato dal drammaturgo più amato d’oltralpe. Il testo di Schmitt è un veloce e dinamico confronto verbale tra i due protagonisti, un susseguirsi di battute, ora amorevoli ora feroci, ora ironiche ora taglienti, uno scontro che si genera dove una grande passione inespressa cerca un modo per sfogarsi.


CULTURA / 29 15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

MUSICA CLASSICA

IL PIANISTA FILOSOFO: «OGGI LA SOCIETÀ È ABITUATA A SENTIRE, NON AD ASCOLTARE» Giuseppe Albanese il 19 febbraio a Ravenna «Qui grazie a Chopin vinsi il concorso a 14 anni» Fantasia. L’etimologia di questa parola riecheggia nel verbo greco φαίνω, cioè mostrare: il mostrare le inarrivabili vette dell’immaginazione. Proprio questo sarà l’obiettivo del concerto che andrà in scena al teatro Alighieri di Ravenna il prossimo 19 febbraio quando Giuseppe Albanese, celebre pianista e fine filosofo, ne calcarà il palcoscenico per la rassegna Ravenna Musica 2018 organizzata dall’associazione Angelo Mariani. Il musicista, reggino di nascita ma faentino d’adozione, si rivela profondo conoscitore non solo del pensiero, ma anche della società. Maestro Albanese, il programma è un omaggio alla potenza della mente umana e riporta alla mente il tema del primo disco che lei ha registrato per la prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon. «Certo, in effetti il tema rievoca da vicino il primo disco. Non vi saranno però solo brani provenienti da quella raccolta (Beethoven – Sonata quasi una fantasia op.27 n.2 e Schubert – Fantasia D760, ndr), ma eseguirò anche Réminiscences de “Norma” S394 di Liszt, dal secondo disco. Si può quindi parlare di un compromesso tra le due registrazioni». Eseguirà anche un brano di Chopin, la Fantasia op.49, assente da entrambe le registrazioni. «Sì, con questo brano vi è un legame emotivo molto forte. Nel settembre del 1993 fu proprio qui, al concorso pianistico Città di Ravenna, che vinsi, a 14 anni, il primo premio suonando questo brano di Chopin. Ricordo che in treno, prima di arrivare in città, stavo ascoltando diverse interpretazioni ed ero molto combattuto su quale fosse quella alla quale ispirarmi. Alla fine prevalse la mia interpretazione personale e mi andò bene». Quindi si tratta di un ritorno a Ravenna? «Sì e no. A Ravenna, ho avuto il piacere di suonare in diverse occasioni, ma mai nella sala principale del teatro Alighieri, quindi si può dire che questo concerto abbia un po’ il sapore del debutto». Lei ha calcato i palcoscenici più importanti al mondo. Dove la porterà il prossimo futuro? «A fine aprile sarò impegnato in un concerto con la Orchestra Sinfonica Siciliana nella quale eseguirò la Wandererfantasie di Schubert nella trascrizione di Liszt di cui poi eseguirò la Rhapsodie espagnole trascritta da Busoni. Sarà una novità per me cimentarmi in questi brani trascritti da autori così importanti. A maggio, invece, avrò l’opportunità di tornare a Pesaro, città alla quale sono legato da quando, a 17 anni, mi diplomai presso il Conservatorio Rossini». Tanta Italia, quindi? «Tanta, certo, fortunatamente sono molto presente sul territorio nazionale, ma dopo la tappa marchigiana volerò a San Pietroburgo per eseguire il Primo concerto di Rota. Detengo un piccolo record, giacché mi sono trasformato inconsapevolmente in ambasciatore di questo concerto essendo il pianista che più l’ha eseguito in giro per il mondo. In Russia avrò anche il piacere di suonare un altro concerto, il Secondo di Martucci». Giuseppe Martucci, grande compositore sconosciuto però al grande pubblico. «Già, per me è un po’ il Brahms italiano. Mi rendo conto che sia un paragone forte, ma la sua scrittura pianistica è votata alla sostanza e si rivela impegnata dal punto di vista formale. In questo lo trovo molto affascinato dall’800 tedesco. Non per caso fu tra coloro che portarono per la prima volta il Tristan und Isolde di Wagner in Italia, a Bologna nel 1888». Com’è la salute della musica colta nel mondo? «Non sono rose, né in Italia né all’estero. L’arte è comunicazione e oggi l’immagine è fondamentale. In più l’educazione musicale è sempre più trascurata e vi è una disabitudine al silenzio, all’assenza di suono. La società moderna è abituata a sentire, ma non ad ascoltare. Il ruolo dell’interprete in tutto ciò è quello di puntare sugli aspetti umani dell’arte: citando Quintilliano, anche l’arte deve docere, movere e delectare». Enrico Gramigna

OPERA LIRICA

La fanciulla del West, un tuffo nell’America della corsa dell’oro All’Alighieri la co-produzione tra Italia e Usa E alla Classense le lezioni di Barbieri

Torna l’operetta con la Scugnizza Giovedì 22 febbraio alle 21 al teatro Alighieri di Ravenna la compagnia Fantasia in Re mette in scena una nuova edizione dell’operetta Scugnizza di Mario Costa, su libretto di Carlo Lombardo, classico delle così dette operette all’Italiana, sorta di “contrasto amoroso” in salsa napoletana. Lo spettacolo si avvale dell’orchestra dal vivo diretta dal Maestro Stefano Giaroli.

La stagione d’opera 2017/18 di Ravenna continua con La fanciulla del West: se nel 1910 il Metropolitan Opera Theatre offrì a Puccini l’esorbitante cifra di 20.000 lire per la composizione dell’opera, oggi questa partitura complessa e raffinata, arriva all’Alighieri attraverso una cordata co-produttiva tra Italia e Stati Uniti. Coinvolti il Teatro del Giglio di Lucca, il Teatro Lirico di Cagliari, l’Opera Carolina e la New York City Opera, nonché i teatri di Ravenna, Modena, Pisa e Livorno. La regia di Ivan Stefanutti trasporta lo spettatore nell’America della corsa dell’oro, facendo leva su una scena minimalista di forte impatto e su costumi fedelissimi, l’una e gli altri curati dal regista stesso; a guidare l’Orchestra della Toscana, l’americano James Meena di Opera Carolina. Giacomo Puccini – come uno uno dei compositori che segnano l’alba del Novecento – sarà anche oggetto del quarto incontro del ciclo di conversazioni “L’ippogrifo in cielo e l’aratro in terra”, che proprio sabato 17 febbraio (alle 10.30 alla Biblioteca Classense di Ravenna a ingresso gratuito) vedrà Guido Barbieri riflettere sul mito dell’Altrove nel teatro musicale di Debussy, Ravel, Puccini, Schönberg, Britten. Info e prevendite: 0554 249244 – www.teatroalighieri.org. Biglietti da 14 a 45 euro.

Una foto di scena de “La fanciulla del West”, opera lirica in programma nel weekend all’Alighieri A sinistra il pianista Giuseppe Albanese

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30 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018

CANZONE ITALIANA

JAZZ/1

CLASSICA

LA CANADESE LAUREN BUSH AL “BACIARELLO” DEL MARIANI Visite guidate, aperitivi, cene a tema a San Valentino per la prima edizione del “Baciarello”, rassegna di eventi nel mito di Guidarello Guidarelli. L’evento clou è in programma all’osteria Passatelli del Mariani di Ravenna dove venerdì 16 febbraio fa tappa il nuovo tour italiano della cantante canadese Lauren Bush, nuova voce del jazz internazionale. Il concerto, “in cui si raccontano vecchie storie con un vestito nuovo”, è dedicato al songbook dei grandi compositori americani. Sul palco con Lauren Bush, un organ trio tutto italiano composto da Luca di Luzio, Sam Gambarini e Max Ferri. Sempre al Mariani da segnalare il 15 il concerto-tributo ai Beatles e il 17 l’appuntamento con la cantante Sonia Davis. Appuntamento dalle 21.30, prenotazioni e info sulla cena 0544 215206.

JAZZ/2 Tra aneddoti e canzoni al Cinetico con il pianista Missiroli Martedì 20 febbraio (con possibilità di cenare durante lo spettacolo) il pianista e compositore cesenate Nicolò Missiroli attraverserà la storia del jazz, accompagnato dal batterista Davide Minotti, tra aneddoti, immagini e canzoni.

Dall’hard-bop al soul allo Zingarò con i Jazz Inc. Mercoledì 21 febbraio dalle 22 allo Zingarò di Faenza concerto del Jazz Inc., ensemble romagnolo eclettico e versatile che spazia dall’hard-bop al soul-jazz con Alessandro Fariselli (sax tenore), Giacomo Uncini (tromba), Massimiliano Rocchetta (pianoforte), Mauro Mussoni (contrabbasso), Fabio Nobile (batteria).

Mozart rivisto tra jazz, pop, musica latina e gipsy con Est Il 17 febbraio dalle 18 al Teatro Comunale di Cervia gli Est (l’Electric String Trio nato nell’ambito dell’orchestra La Corelli di Ravena e formato da violino e violencello elettrici, contrabbasso e loop station) presentano con un concerto il loro debutto discografico, interamente dedicato a Mozart. Un Mozart fortemente rivisitato però, passando dalla classica al jazz, il pop, la musica latina e il gipsy.

Fabrizio De André sarà protagonista di due serate al Mama’s di Ravenna A sinistra, Lauren Bush

De André e il ‘68 rivivono al Mama’s Due serate tributo al periodo più “ideologico” dell’artista genovese Una due giorni dedicata a Fabrizio De André al Mama’s di Ravenna. Si parte venerdì 16 febbraio con la conferenza “Il Sessantotto secondo De André” con il narratore (studioso di “popular music”) Emiliano Visconti. In particolare i riflettori saranno puntati su Storia di un impiegato, disco concepito durante il pieno fermento sociale del Sessantotto (pubblicato nel 1973). La pubblicazione del disco, in un periodo storico come quello dell’Italia di metà anni ‘70, scatenò una scia polemica, sia tra i giornalisti musicali, sia nell’area militante della sinistra. Storia di un impiegato è considerato l’album più controverso e tormentato di De André. È stato definito il disco più “ideologico” dell’artista genovese, che in seguito non si esprimerà più in modo così politicamente manifesto. L’album sarà poi al centro anche del concerto-spettacolo del giorno seguente, sabato 17, con protagonista la ravennate Bandeandré. Sul palco Gianluigi Tartaull (voce e chitarra), Nazzarena Galassi (voce), Caterina Sangiorgi (flauti e voce), Stefano Fabbri (percussioni), Raimondo Raimondi (chitarra, mandolino, mandola), Giacomo Sangiorgi (basso elettrico) e Luca Vassura (fisarmonica). Dalle 21.30. Ingresso a 5 euro per la conferenza, 10 per il concerto.

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Oriano Spazzoli Le Geometrie del Cielo

Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia

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BIBLIOTECA TEMATICA!

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Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale Santi Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata

PULIZIA

Sgrassature e pulizie di fondo

Sabato 17 febbraio (ore 21) all’auditorium Corelli di Fusignano va in scena “Compleanno di Arcangelo Corelli”. L’iniziativa si svolge nel giorno della nascita del compositore fusignanese e ha lo scopo di rendere omaggio all’eredità che ha lasciato alla cultura musicale occidentale. Durante la serata si alterneranno brani originali e trascrizioni scelti tra le molte stampe che gli editori europei proponevano al pubblico del Settecento, a testimonianza della grande diffusione dello stile italiano, rappresentato da Corelli e dai suoi allievi. Il pubblico potrà ascoltare le musiche di Corelli, Geminiani e Locatelli, suonate dall’Accademia Hermans.

Gli allievi di Leolini e Carusi per Mikrokosmos Off Il 18 febbraio alle 11, alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna, nell’ambito della stagione della scuola di musica Mikrokosmos, appuntamento con il primo “Mikrokosmi Off”, un concerto dedicato ai migliori allievi della masterclass, che si svolgerà dal 15 al 17 febbraio, di canto (M° Paola Leolini) e musica da camera (M° Nazzareno Carusi). Paola Leolini è soprano e vocal coach di fama internazionale; prepara tecnicamente e musicalmente artisti attivi sulle scene più importanti seguendoli nei teatri e aiutandoli nella scelta del repertorio. Nazzareno Carusi, oltre ad una attività concertistica nelle sale più importanti in tutto il mondo, è docente per “chiara fama” di musica da camera all’Accademia Internazionale di Imola.

E GIARDINAGGIO

Condomini Uffici privati e pubblici Lucidatura pavimenti (CRISTALLIZZAZIONI)

A Fusignano omaggio a Corelli nel giorno del suo compleanno

Manutenzione giardini privati e pubblici Potature di alto fusto con macchinari specifici

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CULTURA / 31 15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

ROCK ITALIANO CONCERTI ROCK Anche psichedelia cilena al Moog Continuano i concerti del giovedì (dalle 21.30) al Moog di Ravenna. Il 15 sul palco gli americani Chris Forsyth & the Solar Motel Band, il 22 invece rock psichedelico con i cileni (ormai di stanza a Berlino) Chicos De Nazca.

Americani e portoghesi all’Abajur Continuano i concerti di band internazionali di rock alternativo al circolo Abajur di Ravenna. Venerdì 16 febbraio dalle 21.30, appuntamento con la psichedelia degli americani Cool Ghouls, della scena underground di San Francisco, domenica 18, dalle 18,30, sul palco invece i portoghesei The Lemon Lovers.

I Meganoidi tornano a Pinarella La storica band genovese presenta il nuovo disco

Il desert degli Herba Mate al Clandestino Al Clandestino di Faenza, sabato 17 febbraio alle 23, concerto dei romagnoli Herba Mate con il loro stoner rock intriso di psichedelia con cui si sono fatti notare anche fuori regione e all'estero.

Serata hardcore con Actionmen e Cibo Serata hardcore-punk fuori dagli schemi al Cinetico di Montaletto di Cervia sabato 17 febbraio (dalle 22) con i ravennati Actionmen e, in apertura, i torinesi Cibo.

Il crossover di Simona Severini al Kinotto Sabato 17 febbraio alle 21 al Kinotto di Borgo Masotti concerto dei ravennati Solmeriggio, tra folk, strumenti classici suonati acustici e beat elettronici. Il giorno dopo alle 19 appuntamento invece con la cantante e cantautrice emiliana Simona Severini, la cui musica è un crossover originale che parte dal pop e dal jazz e arriva fino alla musica rinascimentale.

INDIE-ROCK

Unica data in Romagna, sabato 17 febbraio al Rock Planet di Pinarella di Cervia, per i genovesi Meganoidi. gruppo cult degli anni 90 e 2000 della scena rock italiana. Il sesto album del gruppo, Delirio Experience, in uscita il 16 febbraio, arriva sei anni dopo Welcome in disagio, l'ultimo capitolo di una saga che negli anni ha saputo evolversi come le storie dei suoi protagonisti. Non solo un concerto ma un ritrovo generazionale per chi ha ballato e vissuto un’epoca “tra walkman e posti fissi”. Concerto annunciato dalle 23, per ulteriori informazioni: info@rockplanet.it e 335 7578007.

AL BRONSON IL RAP COLTO DI CLAVER GOLD Sabato 17 febbraio al Bronson concerto (in collaborazione con il Cisim) di Claver Gold, al secolo Daycol Orsini, rapper marchigiano che con il suo ultimo album Requiem (nella foto un dettaglio della copertina) si conferma paladino del rap “colto” italiano, in contrapposizione con quello “glamour” più in voga. Testi riflessivi, densi di citazioni e riferimenti, su melodie che ammiccano all’ hip hop più classico con collaborazioni che vanno Davide Shorty a E-Green, da Lord Bean a Ghemon e Rancore.

R&B

I RIGOLÒ PRESENTANO IL NUOVO ALBUM AL CISIM Venerdì 16 febbraio al Cisim di Lido Adriano sarà presentato in anteprima nazionale il nuovo disco della rock band ravennate Rigolò, intitolato Tornado, coprodotto e registrato da Mattia Coletti e da Brian Deck (Iron&Wine, Sage Francis, Califone, Modest Mouse). La band è nata nel 2010 come progetto solista di Andrea Carella, al quale ben presto si aggiunge la collaborazione con la violoncellista Jenny Burnazzi per poi diventare una formazione a quattro con Andrea Napolitano alla batteria e pad e Alessandro Reggiani Romagnoli al basso. Tornado è il quarto progetto discografico dei Rigolò che arriva quasi a tre anni di distanza da Gigantic.

VENERDÌ 23 FEBBRAIO

THE FALLEN in Concerto The Fallen hanno nelle loro ballate l'introspezione tipica del folk e il ritmo vivace e vorticoso del country con epiche venature western. Cena con menù alla carta. Coperto, cuore e anima € 3,00 Inizio spettacolo ore 21.30

Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it

HIP HOP

PRENOTAZIONI: +39 0544 215206 info@mariani-ravenna.it

TAWIAH AL TEATRO SOCJALE Venerdì 16 febbraio (dalle 21.30) al teatro Socjale di Piangipane appuntamento con Tawiah, cantante soul/r&b della scena londinese scelta anche dal produttore di fama internazionale Mark Ronson come voce per i suoi successi. A Piangipane proporrà brani originali e cover internazionali, accompagnata dalla band The Windmills.


Rassegna ”2 Days Cult Movie”

32 / CINEMA

(2017) di Ferzan Ozpetek

RAVENNA&DINTORNI 15-21/2/2018

mer.14 - gio.15 - ven.16: 18.45-21.00 sab. 17: 19.00 - 21.00 dom. 18: 17.00 - 19.00 - 21.00

• Cinemacity • Ravenna

Caravaggio L’anima e il sangue

di Jesus Garces Lambert lun., mar. e mer.: 17.50-20.25

Black Panther

di Ryan Coogler fer.: 17.45-18.20-20.35-21.15-22.55; sab. e dom.: 14.50-15.30-17.45-18.2020.35-21.15-22.55

La forma dell’acqua The Shape of Water di Guillermo Del Toro

Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 37148

di Clint Eastwood fer.: 17.50-20.25-22.40; sab. e dom.: 15-17.50-20.25-22.40

Maze Runner - La Rivelazione di Wes Ball fer.: 20-22.55; sab. e dom.: 17.05-20-22.55

The Post

di Steven Spielberg gio.: 17.45-20.20; fer. (escluso gio.): 17.45-20.20-22.55; sab. e dom.: 15-17.45-20.20-22.55

Bigfoot Junior

di Jeremy Degruson, Ben Stassen sab. e dom.: p.u. 15.10

L’uomo sul treno The Commuter

di Gabriele Muccino gio.: 17.45-18.15-20.35-22.55; fer. (escluso gio.): 17.45-18.15-20.1520.35-22.55; sab. e dom.: 15-16-17.4518.15-20.15-20.35-22.55

Cinquanta sfumature di rosso (v.m. 14)

di James Foley fer.: 17.50-18.20-20.15-20.40-21-22.55; sab. e dom.: 14.50-16-17.05-18.2019.25-20.15-20.40-21.40-22.55

I primitivi

di Nick Park fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15-17.45

L’ultima discesa

di Scott Waugh fer., sab. e dom.: p.u. 22.45

Cinema Mariani - Ravenna

www.cinemamarianiravenna.com

The Greatest Showman di Michael Gracey gio.: p.u. 21

Made in Italy

Ore 15:17 - Attacco al treno

di Luca Miniero da gio. a dom.: 17.40-20.20; lun., mar. e mer.: p.u. 17.40

A casa tutti bene

FEBBRAIO

lun.19: 21.00 mar.20: 21.00 presentazione film 21.15 proiezione film

TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

Sono tornato

fer.: 17.45-20.20-22.55; sab. e dom.: 15.10-17.45-20.20-22.55 Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano: gio. p.u. 21

DA GIOVEDÌ 15 A MERCOLEDÌ 21

(2018) di Gabriele Muccino

gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21

di Luca Miniero gio. e ven.: p.u. 20.30; sab. e dom.: 18.30-20.30

gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua inglese, con sottotitoli in italiano)

• Cinedream •

L’uomo sul treno The Commuter

di Luca Guadagnino ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 16.10-18.30

Faenza

Caravaggio L’anima e il sangue

di Jesus Garces Lambert lun., mar. e mer.: p.u. 21

La forma dell’acqua The Shape of Water

di Jaume Collet-Serra gio., ven., sab., dom. e lun.: p.u. 22.45

I primitivi

di Nick Park ven.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15-16.45

Bigfoot Junior

di Jeremy Degruson, Ben Stassen ven.: p.u. 17.40; sab. e dom.: p.u. 16.50

• Cinema San Rocco •

A casa tutti bene

• Cinema Italia • Faenza

A casa tutti bene

di Gabriele Muccino fer. (escluso ven.): 20.35-22.45; ven.: 17.40-20.35-22.45; sab. e dom.: 15.10-17.40-20.35-22.45

Black Panther

A casa tutti bene

di Gabriele Muccino gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-19-21.15

Ferdinand

di Ryan Coogler Proiezione in Dolby Atmos fer.: 20-22.45; sab. e dom.: 17.20-20-22.45 Proiezione in Dolby ven.: p.u. 17.40; sab. e dom.: p.u. 15.15

di Carlos Saldanha, Cathy Malkasian, Jeff McGrath sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15; (per la rassegna “La casa di Pinocchio”

• Cinema Mariani •

Ore 15:17 - Attacco al treno

Il vegetale

A casa tutti bene

di Gabriele Muccino gio. e ven.: 18.45-21; sab.: 19-21; dom.: 17-19-21; mer.: p.u. 21

Ferdinand

di Carlos Saldanha, Cathy Malkasian, Jeff McGrath sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “Cartoon Kids”)

Napoli velata

di Ferzan Ozpetek lun. e mar.: p.u. 21 (per la rassegna “2Days Cult Movie”)

• Cinema Jolly • Ravenna

La forma dell’acqua The Shape of Water di Guillermo Del Toro

Sami Blood

di Amanda Kernell mar.: p.u. 21 (proiezione per la rassegna “Europa 51”)

di Guillermo Del Toro fer. (escluso ven.): 20.20-22.45; ven.: 17.45-20.20-22.45 sab. e dom.: 15.20-17.45-20.20-22.45

di Jaume Collet-Serra gio. e ven.: 17.40-22.55; sab. e dom.: 14.50-22.55; lun., mar. e mer.: p.u. 22.55

Ravenna

Chiamami col tuo nome

di Clint Eastwood gio.: 20-22.45; ven.: 18-20-22.45; sab. e dom.: 15-18.40-20-22.45

Cinquanta sfumature di rosso (v.m. 14) di James Foley fer. (escluso ven.): 20.20-20.50-22.45; ven.: 17.45-20.20-20.50-22.45; sab. e dom.: 15-17.45-18.10-20.2020.50-22.45

Maze Runner - La Rivelazione di Wes Ball fer.: p.u. 21.50; sab. e dom.: 15-21.50

The Post

di Gennaro Nunziante lun.: p.u. 21.15 (per la rassegna “Lunedì Cult Movie”)

• Cinema Sarti • Faenza

La forma dell’acqua The Shape of Water

di Guillermo Del Toro gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21.15

Vogliamo vivere di Ernst Lubitsch mer.: p.u. 20.45

di Steven Spielberg fer. (escluso ven. e mar.): p.u. 20.25; ven.: 17.40-20.25; sab. e dom.: 15.10-17.40-20.25 Proiezione in lingua originale: mar. p.u. 21

• Cinema Europa •

Sono tornato

di Sally Potter

Faenza

The Party

Lugo

di Gabriele Muccino ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21

• Cinema Moderno • Fusignano

Ella & John The Leisure Seeker di Paolo Virzì sab. e dom.: p.u. 21

Monster Family di Holger Tappe dom.: p.u. 15.30

• Cinema Gulliver •

di Luciano Ligabue sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

• Cinema Sarti • Cervia

The Post

di Steven Spielberg sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21

• Cinema Jolly • Russi

Morto Stalin, se ne fa un altro di Armando Iannucci sab. e dom.: p.u. 21

Il ragazzo invisibile Seconda generazione di Gabriele Salvatores dom.: p.u. 16

• Cinema Palazzo Vecchio • Bagnacavallo L’ora più buia

di Joe Wright ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

Caravaggio L’anima e il sangue

di Jesus Garces Lambert

Alfonsine

Corpo e anima

di Ildikò Enyedi gio.: p.u. 21 (proiezione per la rassegna “Giovedì Club”)

The Post

di Steven Spielberg ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

Bigfoot Junior

di Jeremy Degruson, Ben Stassen dom.: p.u. 16

• Cinema Moderno • Castel Bolognese

mar. e mer.: p.u. 21.15


JUNIOR / 33 15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

SPETTACOLI

LA MOSTRA

Dai 4 Moschettieri a Pollicino: a teatro in famiglia

AL MAR APRE LA “CASA MUSICALE” Dal 17 febbraio il percorso interattivo di Immaginante

Gli appuntamenti tra Ravenna, Russi, Faenza, Lugo e Bagnara

Sopra una scena da “Ahia!”, in programma a Russi; sotto il “Peter Pan” in cartellone a Lugo

Tanti spettacoli per famiglie in provincia nel weekend. Partendo da Ravenna, da segnalare sabato 17 febbraio dalle 17 al teatro Rasi nell’ambito della Stagione dei piccoli I 4 moschettieri in America della compagnia toscana (rinomata anche nell’ambito della scena contemporanea al di fuori del teatro per famiglie) I Sacchi di Sabbia. I famosi eroi del romanzo di Dumas vengono trasposti nell’America degli anni Trenta, tra gangster, pupe e sparatorie. Complice della compagnia, il pittore Guido Bartoli, chiamato a illustrare il teatro giocattolo che costituirà il centro della scena. Prima dello spettacolo, dalle 16 alle 17, merenda equa al bar del Rasi per grandi e piccini, al costo di 3 euro su prenotazione (0544 36239). Biglietti a 6 euro. Sempre a Ravenna, ma domenica 18 febbraio, prosegue la rassegna Le Arti della Marionetta dell’Almagià con I Segreti di Pollicino (dalle 17). Prendendo spunto da un classico per l’infanzia liberamente ispirato a Le Petit Poucet di Charles Perrault e Diario segreto di Pollicino di Philippe Leichermeier e Rebecca Dautremer; il teatro delle marionette della premiata compagnia Accettella di Roma porta in scena il suo Pollicino: una storia di scoperte, di riscatto, di conoscenza di sé. Attraverso questa fiaba, Dora, la protagonista dello spettacolo, comprende che l’unica cosa che la può salvare è scoprire chi veramente è (per bambini dai 5 ai 10 anni). Biglietti a 7 e 5 euro. Passando a Russi, al teatro comunale domenica 18 febbraio alle 16 va in scena Ahia! di Teatri Di Bari su progetto di Senza Piume Teatro per drammaturgia e regia di Damiano Nirchio (consigliato dai 5 anni). Sul palcoscenico è ricostruito un fantasioso “Ufficio Nascite”, luogo dove le anime si preparano a nascere per la prima o per l’ennesima volta. Lo spettacolo ha vinto nel 2017 l'Eolo award come “miglior spettacolo di teatro per ragazzi e giovani”, “miglior drammaturgia di teatro ragazzi e giovani” e infine per la “migliore interpretazione” al Topo pupazzo dello spettacolo. Bi-

FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 15 AL 17 FEBBRAIO MODERNA via Bovini 11 tel. 0544 218994; COMUNALE 1 via Berlinguer 34 tel. 0544 404210; GUERRINI piazza Garibaldi 7 (Sant’Alberto) - tel. 0544 528110; S. PIETRO via Garzanti 64 (S. Pietro in Trento) - tel. 0544 569443. DAL 18 AL 24 FEBBRAIO DEL PONTE NUOVO via Romea sud 121 tel. 0544 61068; COMUNALE 5 via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507; CAMERINI via Petrosa 381 (S. Pietro in Campiano) - tel. 0544 576143.

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glietti a 9,50, 6,50 e 4,50 euro. Nuovo appuntamento con le “Favole” anche al Teatro Masini di Faenza. Domenica 18 febbraio alle 16 andrà in scena L’acciarino magico, spettacolo tratto dall’omonima fiaba di Hans Christian Andersen, prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri e portato in scena da Andrea Lugli de Il Baule Volante. L’attore sarà accompagnato in scena dalle musiche dal vivo di Stefano Sardi. Biglietti a 6 e 4 euro. Sempre domenica alle 16 appuntamento con la stagione per ragazzi anche al Rossini di Lugo dove la rinomata compagnia Eccentrici Dadarò porta in scena il loro pluripremiato Peter Pan (di e con Davide Visconti, Rossella Rapisarda, regia di Fabrizio Visconti), spettacolo consigliato a bambini dai 4 ai 10 anni. Infine, da segnalare a Bagnara di Romagna, sempre domenica alle 16, nella sala polivalente “Giorgio Vassura”, in largo della Libertà 37, lo spettacolo C’era una volta il 1214 dei Clerici Vagantes, due “eclettici giullari” che intratterranno i ragazzi con dissertazioni e riflessioni sulle differenze tra i tempi moderni e i “secoli bui” (tra teatro, circo e musica). Biglietti a 5 e 4 euro.

FIDO IN AFF

Torna al Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna, il “laboratorio museo itinerante” Immaginante, che ha da poco portato ai Magazzini del Sale di Cervia il progetto “Incanti”. Al Mar, invece, apre il 17 febbraio “La casa musicale”, mostra pensata per bambini dai 2 agli 8 anni con un percorso animato e interattivo, come abitudine per Immaginante. Introduce la mostra l’installazione narrata Domus Sonora con opere a tema degli artisti Marilena Benini, Luigi Berardi, Alessio Caruso, Giulia Guerra, Francesco Izzo, Arianna Sedioli, Cristina Sedioli, Margherita Tedaldi e Stefano Tedioli. In occasione dell’inaugurazione il 17 febbraio alle 11 è in programma un concerto itinerante di Nicoletta Bassetti al violino, con tanto di “dolci assaggi” (evento gratuito ma su prenotazione). La mostra resterà aperta fino al 18 marzo con una serie di eventi collaterali. Le visite sono guidate e su prenotazione, per famiglie e scuole. Info: 334 2804710 e www.immaginante.com.

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SISSI Sissy è uno spettacolo di cagnolina, una Jack Russel curiosa, affabile e affettuosa, abituata in casa e molto educata. Di taglia veramente piccola, sui cinque chili, ha circa nove anni portati benissimo. Sarebbe perfetta in una famiglia tranquilla ed educata come lei! Per conoscerla e adottarla, chiamate: cell. 339 8952135

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34 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018

MONDO VINO

Vini ad arte al Mic: a Faenza il meglio della Romagna Appuntamento con degustazioni e incontri il 18 e 19 febbraio

LO STAPPATO Uno Chardonnay francese di lunga vita di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Questa settimana andiamo virtualmente in Francia per aprire le porte della cantina “Domaine Françoise & Denis Clair”. Il vino che ho nel calice è il “St-Aubin, 1er Cru” 2013. Siamo in Borgogna dove lo Chardonnay è di casa e “St-Aubin” rappresenta una delle migliori denominazioni nella Côte de Beaune. Detto questo annusiamo il vino e sentiremo piacevoli fragranze fruttate, dove spicca la mela e un tocco di ananas che apre su un ventaglio sottile di frutta esotica. Al palato una piacevole freschezza acida rileva la concentrazione del frutto. Armonico e sapidità in chiusura. La vita di questo vino è lunga. Da oggi fino al 2021 vi darà ancora soddisfazione al naso e al palato. Per piatti di raffinato pesce.

Il Museo internazionale delle Ceramiche di Faenza si prepara ad accogliere, il 18 e il 19 febbraio, il meglio della produzione vinicola della Romagna per l’edizione 2018 di Vini ad Arte, l’evento che ospita l’attesa Anteprima del Romagna Sangiovese. Ancora una volta, sotto la regia Consorzio Vini di Romagna, in collaborazione con il Convito di Romagna, gli spazi meravigliosi del Museo Internazionale delle Ceramiche saranno animati dalla presenza di oltre 40 produttori del territorio che presenteranno al pubblico e alla stampa internazionale le nuove annate di Romagna Sangiovese e Albana. Quest’anno ad aprire la manifestazione, sull’onda dei festeggiamenti per il 50° anniversario della Doc Romagna Sangiovese, sarà un importante convegno dal titolo “Il Sangiovese di Romagna ha 50 anni. Posizionamento attuale e futuro possibile”, programmato per sabato 17 febbraio alle ore 17 alla Sala Cento Pacifici di Faenza. Importanti gli ospiti coinvolti: Paolo Storchi (direttore Crea di Arezzo), Denis Pantini (responsabile Wine Monitor Nomisma), modera Riccardo Ricci Curbastro (presidente Federdoc). Domenica 18 febbraio alle 9, all’auditorium del MIC, si entra nel vivo di Vini ad Arte con l’esclusivo Seminario “Romagna e Toscana: Sangiovesi autentici, non identici”. Gli enologi di fama Franco Bernabei, Vittorio Fiore e Maurizio Castelli dialogheranno sulle peculiarità del Sangiovese romagnolo a partire dalla loro lunga esperienza sul campo. A seguire avrà inizio l’Anteprima del Romagna Sangiovese riservata alla stampa di settore nazionale e internazionale. 30 i giornalisti già confermati ad oggi, a testimoniare quanto l’interesse verso la Romagna stia crescendo considerevolmente. Sempre domenica, l’appuntamento per il pubblico con i banchi d’assaggio dei produttori, allestiti nel Museo

Con voi dalla colazione al dopocena con proposte di qualità Ravenna Via Tombesi dall’Ova 9/11 Tel. +39 348.3405187 sails@libero.it Baldovino

ORARI

lun. 7:45 - 22:00 mar. mer. 7:45 - 23:00 gio. 7:45 -15:30 ven. 7:45 - 24:00 sab. 8:30 - 24:00 domenica chiuso

Prossimamente apertura del giardino interno

Internazionale delle Ceramiche, è fissato dalle 16 alle 19. Lunedi 19 febbraio spazio all’incontro tra produttori e operatori dalle 11 alle 19. La seconda giornata di Vini ad Arte, come di consueto, sarà riservata agli specialisti della distribuzione e a ristoranti, winebar, enoteche e sommelier. Essi potranno degustare il meglio della produzione vinicola romagnola, ma non solo: saranno, infatti, allestite isole gastronomiche con specialità locali e internazionali. Collateralmente, un nutrito gruppo di giornalisti della stampa di settore si dedicherà alla scoperta del territorio romagnolo con un ricco programma di visite a vigneti e cantine. Da segnalare il ritorno di “Aspettando Vini ad Arte”. Per la collaborazione di Ascom-Confcommercio e Confesercenti, una quarantina di ristoranti del territorio faentino si fanno promotori dell’evento “Vini ad Arte”. Da sabato 10 fino a domenica 18 febbraio i clienti che consumeranno vini DOC di Romagna in una delle strutture aderenti approfittando dei menu dedicati, riceveranno una riduzione di 5 euro da utilizzare per l’ingresso al Mic nella giornata di domenica (biglietto intero 15 euro).


GUSTO / 35 15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

AGENDA GOLOSA

OSTERIE TIPICHE

Hamburger di alta qualità con Slow Food Ravenna

Prossimo cambio di gestione per la mitica osteria di pesce di Cervia “La Pantofla”, conosciuta anche come Circolo dei Pescatori, sul lungocanale. Il Comune ha pubblicato in proposito un bando con l’obiettivo di tutelare la tipicità dei piatti, la tradizione legata alla pesca, la cultura del mare, il rapporto con il territorio. Secondo il bando sarà privilegiata l'offerta tecnica con 90 punti su 100 e seguendo i seguenti criteri. Proposte gastronomiche: saranno valutati i legami con la tradizione gastronomica locale, la semplicità della preparazione (“piatto povero”), la politica dei prezzi, l’articolazione e varietà dei menù, la ricchezza delle materie prime utilizzate, la modalità di rapporto con l’economia Cervese: progetto di tutela della “tradizione” e valorizzazione “della cultura del porto e delle storie del territorio, della pesca e della marineria”. Collaborazione con il territorio: progetto di completamento delle attrezzature e degli arredi mancanti. Proposta interventi e tempistica di realizzazione. Il canone richiesto a base d'asta sarà come l'attuale ovvero 70.000 euro all'anno per la durata di 6 anni più 3. Sacadenza il prossimo 19 marzo. Altre info sul sito del Comune di Cervia.

Mercoledì 21 febbraio, alle ore 20.30, alla Parrocchia Il Torrione, al condotta Slow Food di Ravenna propone una cena Sloow Burger. Una serata dedicata agli Hamburger per dimostrare che anche un piatto tipicamente da Fast Food può essere Slow! Un evento a cura della rete giovani che preparerà e cucinerà gli Hamburger per i soci e gli amici, utilizzando ingredienti locali senza dimenticare il gusto. Ecco il menù: 3 Mini Hamburger (detti slider) di cui uno vegetariano; Hamburger di manzo con salsa di formaggio erborinato e spinacino; Hamburger di maiale con porro caramellato; Hamburger di ceci e lenticchie e spezie con salsa allo yogurt. Il tutto “innaffiato con Birra Bizantina Corsini Pale Ale Costo per i soci 15 euro, 18 per i non soci. Prenotazioni : slowfoodretegiovani@ gmail.com o oppure (solo whatsup) 339 1568200

Corso annuale sui funghi con il Gruppo Micologico Riparte il 19 febbraio il corso annuale di micologia di base promosso dal Gruppo Micologico di Ravenna in collaborazione con Avis comunale. Il programma delle lezioni prevede una introduzione sui caratteri generali dei funghi (il 19 febbraio) poi una serie di approfondimenti tutti venerdi fino al 30 marzo. Il corso si concluderà l’8 aprile con una escursione conclusiva nella Pineta San Vitale Tutte le lezioni si terranno alla sala riunioni (della palazzina Avis di via Tommaso Gulli 100 a Ravenna, con inizio alle ore 20.45. Iscrizione 40 euro (comprensivi di dispense e quota associativa al Gruppo Micologico per tutto il 2018).

BANDO COMUNALE: CAMBIO DI GESTIONE PER “LA PANTOFLA” DI CERVIA

COSE BUONE DI CASA Gnocchi di patate ben accoppiati col gorgonzola di Angela Schiavina

Questa settimana mettiamo in tavola gli gnocchi di patate con gorgonzola Ingredienti: 1kg di patate, 250/300 gr. di farina 00, un uovo, una cipolla piccola, 250 gr. di formaggio gorgonzola o altro tipo, sale, 30 gr. di burro Preparazione: sbucciare le patate,lavarle e grattugiarle dentro ad una terrina, cospargerle con sale e fare riposare

per 30 minuti,finché avranno fatto l’acqua. Togliere l’acqua e aggiungere l’uovo, la farina un po’ alla volta fino ad ottenere una pastella abbastanza consistente. Aggiungere alla pasta la cipolla grattugiata. Mescolare bene. Preparare una casseruola con acqua salata. Appena l’acqua bolle aiutandovi con un cucchiaio fate dei gnocchetti che butterete nell’acqua e fateli bollire per circa 20 minuti, quindi toglieteli con una schiumaiola e appoggiateli su un foglio di carta. In una pirofila da forno, pennellate di burro fuso il fondo e fate uno strato di gnocchetti e sopra mettete il formaggio continuate fino a terminare gli ingredienti. Mettete a gratinare in forno caldo a 180 gradi per una decina di minuti.

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15-21 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

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INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI E OFFERTE SUL MONDO DELLA CASA

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RIF. MHH45 - ZONA CLASSE Villa indipendente con ampio giardino mq.1.300c/a, composta da ampio ingresso, sala, salotto, studio, cucina abitabile con doppio camino, bagno, piano primo, due ampie camere matrimoniali, una doppia con cabina armadio, bagno, terrazzino, garage mq. 90c/a, riscaldamento anche a pellet, completamente ristrutturata, ottime rifiniture - APE C ep. 103,49 - €390.000,00

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RIF. HH113 - RAVENNA SUD – A 2 KM DAL CENTRO Ex casa colonica su lotto di 5.000 mq, di ampie dimensioni (mq 650 c.a) completam. ristrutturata con finiture di pregio su 2 livelli, con ampi servizi. Poss. ricavare 2 appartamenti; 2 ampi portici; dependance. Tetto in legno con splendide capriate; inserti in pietra a vista. – APE D 115,85 – Info e planimetrie in agenzia RIF. MHH51 - ZONA GALLERY Appartamento di recente costruzione, composto da: ingresso in soggiorno con terrazzino e cucina in nicchia a vista, una matrimoniale, due singole, due bagni, loggetta, cantina e posto auto coperto, riscaldamento autonomo, impianto d’antifurto e aria condizionata - APE D 110,46 - €180.000,00

RAVENNA – ZONA VIA TRIESTE Casa indipendente di ampia metratura, già suddivisa in 2 appartamenti, giardino riservato di circa mq. 500 e garage di mq 40 finestrato, ideale per ricavare tavernetta. Le 2 unità immobiliari di circa mq. 140 l’una si presentano con grande zona giorno di mq. 50 circa, 3 camere da letto, 1/2 bagni, lavanderia e ripostiglio. La casa possiede tutte le comodità che una casa indipendente può offrire. Cl. En. “ G” – Ep Tot 225,37 (kwh/mq/anno) Cl. En. “ G” – Ep Tot 223,28 (kwh/mq/anno)

RIF. CHH88 – ZONA CANALE MOLINETTO Casa abbinata ad un lato in buono stato d’uso, composta da due appartamenti uguali posti rispettivamente al p.terra e 1°piano e composti da: ingresso, soggiorno con angolo cottura, 2 camere, antibagno e bagno con vasca e doccia, grande area scoperta in comune alle due abitazioni, garage doppio, e ampia cantina - APE G 360,00 - € 300.000,00

€ 449.000,00

Adiac. GALLERY (Via Doberdò)

BORGO SAN BIAGIO (Via Frignani)

Caratteristica CASA ABBINATA tutta a piano terra, in posizione tranquilla su spazioso lotto di terreno (mq. 300): ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto matrimoniali, bagno, cantina, garage e vari proservizi. Notevole possibilità di ampliamento. Classe energetica “G” ep 478,69. Rif. 516/d Informazioni in ufficio

Zona AEROPORTO (Borgo Faina) Accogliente VILLETTA D’ANGOLO in ottimo stato di manutenzione, con giardino privato su tre lati: P.T. soggiorno, cucina abitabile, bagno con finestra e garage; P.P. 3 camere da letto, guardaroba, bagno con finestra, balcone. Aria condizionata e allarme. Classe energetica “F” ep 193,71. Rif. 521/d € 210.000,00

ZONA GALLERY In contesto condominiale ottimamente tenuto e ben abitato, appartamento di taglio classico, 3°P. con ascens. molto luminoso e arioso; zona giorno, grande cucina abit. e terrazzino loggiato, disimp. notte, 3 ampie camere da letto, 2 bagni. Grande gararge al p. terra, impianto elettrico a norma, risc. aut. Cl. En. “G” – Ep. Tot. 297,70 (kwh/mq/anno) € 240.000,00

Adiac. CENTRO STORICO (Zona Via Montanari) Spazioso APPARTAMENTO di ampia metratura con finiture di pregio in ottimo stato d'uso, 2° piano in piccolo contesto di 6 unità: ingresso, salone, zona pranzo, cucina abit., 4 camere da letto, 4 bagni, guardaroba, ripost., 3 ampi terrazzi e spaziosissimo garage (mq. 50). Risc. aut e aria condiz. Impianti a norma di legge. Classe energ. "F" ep 187,23. Rif. 646/a Trattative riservate

Luminoso ATTICO su due livelli di piano, in ottimo stato d’uso con finiture di pregio: soggiorno, angolo cucina, 2 camere da letto, bagno, balcone e terrazza panoramica; confortevole mansarda rifinita e abitabile con 2 vani e bagno. Ampio garage. Risc. autonomo e aria condizionata. Classe energetica “D” ep 105, 92. Rif. 640/a € 228.000,00 tratt.li

CENTRO STORICO (VIA DI ROMA)

Porto Corsini (RA), Via Po n. 14 Cell. 339 4722017 Tel. 0544 446655 www.agenziacurci.it massimo@agenziacurci.it

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In palazzina di 10 unità abitative realizzata con finiture di pregio, ultimo appartamento al 1° piano con ascens., posizione confortevole e bella vista, ampio terrazzo ad angolo, soggiorno con ang.cottura, bagno, camera da letto matrim., ampia camera singola e ripostiglio, al p. t. cantina e 2 posti auto. Fotovoltaico.

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Confortevole APPARTAMENTO all’ultimo piano (3°) in ottimo stato d’uso, sito in una piccola palazzina di sole sei unità: soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto, bagno, balcone e garage. Riscaldamento autonomo e aria condizionata. Impianti a norma di legge. Basse spese di condominio. Classe energetica “G” ep 268,24. Rif. 644/a € 160.000,00 tratt.li

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Cl. E.: “G” EPtot. 211,23 kW/m²/a

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38 / RAVENNA&DINTORNI 15-21 febbraio 2018 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI E OFFERTE SUL MONDO DELLA CASA www.facebook.com/mondocasa.immobiliare

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