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GiovedĂŹ 15 ottobre 2015 n.648

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GUSTO Rubriche e appuntamenti per il buon mangiare e il buon bere a pagina 24

Ecco chi ha in mano adesso il Marinabay Salta l’aggiudicazione a Zangaglia-Monaco entra in scena una società di Bergamo

SALUTE Le rubriche con i consigli degli esperti per un benessere a 360° gradi a pagina 26

ECONOMIA

da pagina 4

POLITICA

a pagina 12

Le tendenze dello shopping in un seminario ARTE

a pagina 15

I mosaici contemporanei nella cripta

da pagina 6

MONDOVINO Dati, retroscena e opinioni sulla Vendemmia 2015 a cura di Fabio Magnani

MUSICA

a pagina 16

Torna la grande elettronica all’AlmagiĂ

a pagina 11

Il Movimento 5 Stelle verso il 2016, senza alleanze

R O M A 1 - R O M A 2 - R I E T I - T E R N I - B O L O G N A - FA E N Z A

TEATRO

alle pagine 22-23

a pagina 17

Al via la stagione del Masini di Faenza

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Alimentazione e forma fisica: un legame fondamentale L’attività sportiva favorisce e potenzia gli effetti di uno stato fisico ottimale, che va aiutato introducendo ogni giorno una buona varietà di alimenti, per assumere tutti i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno Il legame alimentazione e forma fisica costituisce oggi un valore sia individuale che sociale fondamentale per ottenere una migliore qualità di vita e la prevenzione delle malattie. L’attività sportiva, dal semplice movimento all’agonismo, favorisce e potenzia gli effetti di uno stato fisico ottimale, concentra e coordina le funzioni corporee in tecniche espressive che coinvolgono il corpo e la mente di un individuo. L’alimentazione dello sportivo dilettante non è molto diversa dall’alimentazione bilanciata seguita da un soggetto sedentario. La differenza riguarda principalmente il “carburante” che deve essere introdotto quotidianamente per soddisfare la maggior richiesta di energia determinata dall’aumento del lavoro muscolare.

Alimentazione bilanciata significa introdurre ogni giorno una buona varietà di alimenti – cereali, legumi, carne, latte, frutta e verdura – per essere certi di assumere tutti i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno. La giusta ripartizione tra i nutrienti dovrebbe essere: carboidrati circa 55 - 60% dell’introito calorico giornaliero; proteine circa il 12-15% dell’introito calorico giornaliero, contro il 10-12% consigliato a chi non pratica sport ;lipidi totali 25 - 30% dell’introito calorico giornaliero; bere almeno da 1,5 a 2Lt di acqua al giorno. Esistono comunque differenze nell’alimentazione da seguire, in funzione del tipo di attività che si pratica. Chi svolge sport di resistenza (maratona, fondo e mezzofondo, gli sciatori, i ciclisti), infatti, necessita di una maggior quantità di carboidrati che garantisca loro un apporto glicemico sufficiente a fornire energia durante gli sforzi prolungati. Per chi invece pratica sport di forza, quali sollevamento pesi, lancio del peso, martello o disco, è importante l’apporto proteico, che favorisca lo sviluppo della massa muscolare, supportato comunque da una quota di carboidrati, che fornirà il necessario apporto di energia, senza il quale l’organismo sarebbe costretto ad intaccare le riserve proteiche muscolari.

L’apporto di grassi deve essere invece moderato, per consentire un ottimale consumo delle proprie riserve energetiche.

Una corretta proporzione di macronutrienti può essere così suddivisa: 55 % carboidrati, 20 % proteine, 25 % grassi.

Per gli sportivi che praticano attività di velocità e scatto (gare di sprint, salto in lungo, 100 metri, nuoto sulle brevi distanze) sarà importantissimo un giusto apporto di carboidrati, l’unico nutrimento che garantisce energia immediata con il minor dispendio di ossigeno. Una giusta proporzione dei macronutrienti sarà: 60 % carboidrati, 20 % proteine, 20 % grassi.

L’aumentato apporto di carboidrati è dovuto alla necessità di introdurre zuccheri di veloce assorbimento, consumati poco prima dell’attività. Un’altra importante considerazione va fatta riguardo al tempo di digestione dei vari alimenti. I ritmi alimentari devono tenere conto dell’orario dell’allenamento o della gara; in ogni caso tra la fine del pasto e l’inizio dello sforzo fisico devono intercorrere almeno 3 ore per evitare che il sangue sia concentrato nello stomaco per partecipare ai processi digestivi, invece che nei muscoli per apportare ossigeno. Spesso, infatti, non far intercorrere i giusti tempi tra il pasto o spuntino e l’attività fisica, porta alla comparsa di fenomeni di costipazione. L’ideale è introdurre alimenti a rapido assorbimento come un frutto o cioccolato fondente, quest’ultimo solo in caso di sport praticati all’aperto come trekking ed arrampicata, sempre rispettando l’intervallo di 2/3 ore. Se si effettua un pasto completo per questioni di tempo, si sconsiglia l’assunzione di carne, ma sarebbe da preferire il consumo di pesce per scongiurare la comparsa di pesantezza durante lo sforzo.

Infine, poco tempo dopo l’attività, si dovrà consumare un pasto ricco di proteine facilmente assimilabili, acqua e frutta fresca.

Le consulenti dei Centri NaturHouse Ravenna

Oltre a una giusta ripartizione tra i nutrienti, è importante bere da 1,5 a 2 litri di acqua al giorno

LA TESTIMONIANZA ADELE HA PERSO 35 KG IN 8 MESI E ORA INDOSSA UNA TAGLIA 42 Fai come Adele: leggi la testimonianza e vieni a scoprire da NATURHOUSE tutti i consigli per una sana e corretta alimentazione.

Adele Visconti, quando ha iniziato e quanti chili ha perso?

Ho cominciato il 12 gennaio 2015 e dopo 8 mesi ho raggiunto l'obiettivo pesobenessere di 35kg in meno rispetto al peso di partenza. Sono partita dalla taglia 54 ed ora porto la taglia 42. In realtà all’inizio usavo solo cose elasticizzate perché mi vergognavo ad acquistare taglie troppo grandi ed ora posso acquistare gli abiti che mi piacciono senza pensarci troppo.

Come mai ha scelto proprio il metodo NaturHouse?

Ne avevo sentito parlare da mia cognata, che come me ha ottenuto un buon risultato. E quale migliore pubblicità di un buon esempio?!?

Quali sono i punti del metodo che ritiene l’abbiano incentivata ad arrivare all’obiettivo?

Molto utile a motivarmi è stato il controllo settimanale, in questo modo ci si sente supportati in tutto e per tutto, poiché si instaura una buonissima intesa con la consulente. Valentina mi motivava tutte le settimane e mi dava consigli utili. Interessante era vedere come cambiava il mio corpo in base alla composizione corporea, misurata da una particolare bilancia. Mi sono sentita rassicurata anche dal fatto che gli integratori sono totalmente di origine naturale. Infine, ma non di minor importanza, il menù datomi era di facile gestione, perché non c’era nulla da pesare, quindi riuscivo anche ad accontentare la mia famiglia senza entrare in confusione nel momento della preparazione dei pasti. È stata aiutata nel percorso dall’attività fisica?

Sì, in quanto è stato un vero proprio cambio di stile di vita. Sentendomi più leggera ho sentito la necessità di attivarmi anche fisicamente.

Che benefici ha riscontrato dal dimagrimento?

Sono tornata al mio aspetto pre gravidanza. Mi piaccio di più e posso vestirmi come voglio senza problemi. Posso dire di essere ringiovanita 20 anni! In più la sciatica di cui soffrivo è svanita.

E come sta proseguendo il percorso?

Effettuando quasi in autonomia la fase di mantenimento. In modo periodico effettuo il controllo presso il centro di via Zampeschi 4 per verificare che le basi di sana e corretta alimentazione da me imparate mi permettano di mantenere il peso raggiunto. E per ora posso dire di riuscirci con sucesso!

Rivolgiti al personale qualificato dei negozi NATURHOUSE di viale Alberti 92 e via Zampeschi, 4 (controviale di via Cilla), tel 0544 1951812 e 0544 1881864 e migliora la qualità della tua vita! (nelle foto, a sinistra, Adele Visconti prima del percorso di dimagrimento NaturHouse e, a destra, dopo il percorso)

OPINIONI

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L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

La Ravenna capitale si dimentica del tesoro?

di Gianluca Costantini

Povera Sefi, pure la febbre

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di Luca Manservisi

di Moldenke

Non serve essere esperti d’arte per restare ammirati dalla grandezza delle opere di Alberto Burri. Basta fare una visita ai meravigliosi ex seccatoi di Città di Castello, per esempio. O semplicemente fidarsi della critica, che lo inserisce ormai da anni tra i più grandi artisti mondiali del secolo scorso. Ulteriore prova ne è la mostra a lui dedicata, inaugurata in questi giorni al Guggenheim di New York, nell’ambito delle celebrazioni del centenario della sua nascita che cade proprio in questo 2015, anno in cui Ravenna come noto è stata designata Capitale italiana della cultura. Una Ravenna che può vantare – così come non certo molte altre città e nell’indifferenza dei più – un’opera di grande dimensioni dello stesso Burri – il “Grande Ferro R” (1990-91) – situata a ridosso del Pala de André e di proprietà del Comune (i più distratti la potranno riconoscere nella fotografia di Adriano Zanni che pubblichiamo a pagina 19 di questo giornale). Un tesoro di arte contemporanea – come lo definisce tra gli altri anche il direttore artistico del Ravenna Festival, Franco Masotti, in una segnalazione di questi giorni su Facebook che qui riprendo volentieri –, nonché quindi bene pubblico, spesso maltrattato (dai cartelli affissi direttamente sopra, fino al suo utilizzo al pari di uno stand nelle più svariate feste che si sono tenute negli anni e continuano a tenersi al Pala De André), per nulla valorizzato.

In qualità anche di ex componente del comitato artistico-organizzativo che ne ha costruito almeno in parte la candidatura, Masotti ci va poi giù pesante: «In fondo è assolutamente giusto che Ravenna non sia stata designata Capitale Europea della Cultura 2019 – scrive sempre su Facebook –. Prevale sempre e comunque il miope calcolo politico». Un errore di valutazione a cui pare che il Comune stia per mettere una pezza («Vi stupiremo», commenta sul social network a tal proposito l’assessore allo Sport Guido Guerrieri, che ha perlomeno appena riportato il Pala De André alla sua funzione sportiva di alto livello, portandoci il basket di A2), ma che è forse emblematico di come, in generale, il patrimonio pubblico, in qualsiasi campo, continui a essere desolatamente poco sfruttato. Prima di pensare a nuovi progetti, verrebbe da dire, riprendiamoci almeno quello che è già nostro.

E così succede che nel giorno dell’epocale via libera al Senato alla tanto attesa riforma costituzionale, quella su cui ci stressa da anni il tuo presidente del Consiglio, quello del tuo partito che ha tanto voluto le riforme, tu, senatrice di quello stesso partito, semplicemente, sbagli tasto. E anziché votare a favore, voti contro. Davvero una storia triste, quella della nostra Josefa Idem, senatrice ravennate del Pd che forse sarebbe stato meglio fosse rimasta per tutti solo una grande campionessa olimpica. Un incidente di poco conto, ovviamente, visto che la Idem ha poi rettificato, anche se sentirla dire, in Parlamento, «Scusate, ho sbagliato, ma non sto bene, sono stata malata tutto il giorno», fa venire davvero i goccioloni. Povera Sefi, mica lo sapevano al Senato che quello era il giorno in cui si è svolta la prima udienza preliminare (poi rinviata) del procedimento giudiziario che la vede accusata di truffa aggravata per essersi fatta assumere come unica dipendente dell'associazione sportiva di cui era presidente il marito, pochi giorni prima di essere confermata, nel 2006, assessore comunale allo Sport (andando poi in aspettative e quindi facendosi pagare così i contributi previdenziali dal Comune). E mica lo sapevano, in Senato, che nell’atto di costituzione in giudizio del Comune di Ravenna, il giorno stesso, il sindaco le ha chiesto, tra risarcimento e danni, circa 18mila euro.

E mica lo sapeva, neppure la stessa Idem, cosa c’era scritto nell’atto di citazione a firma del sindaco Matteucci, suo caro compagno di partito: «Approfittando, in concorso con suo marito, del ruolo istituzionale che le stava per essere attribuito e che le è stato assegnato – cito una nota di Alvaro Ancisi che riprende testualmente la dichiarazione di Matteucci – ha dimostrato di considerare la stessa amministrazione comunale, cioè l’istituzione che rappresentava, un soggetto da sfruttare per un proprio tornaconto personale, svilendone così il ruolo agli occhi della collettività. Il tutto segnato da “una stretta concatenazione temporale”, in un “quadro indiziario univoco sempre secondo l’atto dal quale emerge, con evidenza, la natura simulata” dell' accaduto». Per tutto questo, dallo stesso Ancisi la Idem ha pure incassato una perfida solidarietà. La febbre, in fondo, è stata pure poco, a pensarci bene.

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

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SOCIETÀ R

La pagina Facebook è ancora aperta con tremila fan e le foto di gente che sorride con la camicia sbotETROSCENA tonata sul pettorale, i top aderenti sul seno, l’abbronzatura di fine estate e il drink in mano. Erano i tempi d’oro. Era sabato 31 agosto del 2013. Ci fu da aspettare un paio di settimane e al Marinabay arrivarono i carabinieri a mettere i sigilli: tutto sotto sequestro preventivo per occupazione abusiva di suolo demaniale come conseguenza di dieci anni di mancati pagamenti di canoni per un debito totale verso lo Stato di 300mila euro. I sigilli sono poi stati rimossi ma da allora non ha più riaperto e gli eventi degli ultimi giorni lasciano il dubbio concreto che anche nell’estate 2016 il più grande stabilimento balneare dei nove lidi ravennati (in totale 14mila metri quadrati tra spiaggia e strutture) resterà abbandonato alla malora dentro un recinto piantato per evitare l’intrusione di vandali e senzatetto per ragioni di sicurezza dopo un principio di incendio.

Eppure sembrava che il rilancio fosse partito e la prossima stagione balneare fosse quella in cui avremmo visto le novità. A sconvolgere il futuro del Marinabay è stato l’annuncio dato dal Comune di Ravenna l’8 ottobre con una nota ufficiale: «La costituenda associazione temporanea di imprese (Ati) è decaduta dall'aggiudicazione provvisoria e l'amministrazione procederà allo scorrimento della graduatoria e all'aggiudicazione della concessione demaniale al secondo classificato, Il porticato del bagno previa verifica circa il possesso dei Marinabay a Marina di Ravenna. Lo stabilimento è requisiti prescritti dal bando». Cinque chiuso da settembre 2013 mesi fa una commissione di gara a Palazzo Merlato aveva assegnato a una cordata di imprenditori ravennati la concessione per poter avviare l’attività del bagno: la sfida per la difficile rinascita sarebSymposion di Bergamo, l’unica altra concorrente. be spettata a Alessandro Zangaglia, fondatore del Ora la classifica si ribalta perché a proposito della Santa Fè e titolare della società Bbk che gestisce l’osocietà di Monaco è emerso un mancato versamenmonimo locale a Punta Marina, e Carlantonio to di contributi Inail da 986,35 euro che equivale Monaco, titolare della società Il Piccolo Mondo a un parere negativo per il Durc, il documento che gestisce il bagno White Beach a Marina. La unico di regolarità contributiva rilasciato dalla valutazione della domanda, composta da un’offerta Cassa edile competente per zona, necessario per l'ieconomica e da un progetto di restyling firmato dalnizio lavori di un cantiere in Italia. l’architetto Fabrizio Fontana, aveva ottenuto 84,2 I diretti interessati non smentiscono del tutto la punti su 100 contro i 68,3 della società circostanza. Ma ritengono di aver sanato le man-

Il Comune affida il bagno Marinabay a una società in guerra con altri tre Comuni

canze in tempo utile per essere considerati in regola nella procedura di gara: «Un’omissione nel pagamento attribuibile a un errore di uno studio commerciale, prontamente regolarizzata non appena avuta la contezza, ben prima dell’assegnazione alle società della concessione demaniale». Ecco perché annunciano un ricorso al tribunale amministrativo regionale (Tar). E a chi nutre dubbi sulla buona fede fanno notare una circostanza: «Il solo versamento del deposito cauzionale per accedere

alla gara è stato di oltre dieci volte superiore alla somma versata in ritardo. Tanto sembra sufficiente a far intendere che si sia trattato di mero infortunio e non di premeditazione nel versare in ritardo una cifra così modesta».

La società Il Piccolo Mondo (ufficialmente registrata in Camera di Commercio con la ragione sociale “Il Piccolo Mondo di”) venne costituita a novembre 2011 dai ravennati Angela Chiara Focaccia e Palmiro Gaudenzi avviando un com-

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SOCIETĂ€

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5 mercio al dettaglio di oggetti d’arte di culto e di decorazione, chincaglieria e bigiotteria. A febbraio 2014 tutte le quote passarono al 46enne Carlantonio Monaco, noto come Carlo e originario di Conselice, che oggi è titolare al 100 percento e amministratore unico. Alla fine di giugno aveva cinque dipendenti e un capitale sociale di 10mila euro.

Adesso in pole position per dare un volto nuovo al Marinabay c’è, come detto, la Symposion di Bergamo. Nella mattinata del 13 ottobre è avvenuto un incontro tra l’amministrazione comunale e alcuni rappresentanti della società : entro una trentina di giorni dovrebbero essere completate le verifiche per arrivare all’aggiudicazione definitiva ma va ricordato che con la cordata Monaco-Zangaglia il Comune ha impiegato cinque mesi e su tutto incombe la possibilità di una sospensiva concessa dal Tar per valutare nel merito il ricorso che potenzialmente potrebbe chiudersi con un nuovo ribaltone delle graduatorie a rimettere Ravenna davanti a Bergamo.

Il 90 percento della Symposion è di proprietà della 44enne bergamasca Maria Cristina Bolognini: è amministratore unico ma non siamo riusciti a contattarla pur telefonando diverse volte agli uffici. L’altro 10 percento è dell’avvocato Vincenzo Cugno Garrano che ci informa di non seguire piÚ le pratiche della società avendo lasciato tutto nelle mani del collega di studio Giacomo Radici con cui non abbiamo potuto parlare. Ha un capitale sociale di 10mila euro e fino a tre mesi fa aveva 38 addetti. Siamo riusciti a parlare con il ragionere Michele Monteleone, responsabile commerciale: Il Comune di Ravenna ha escluso la prima classificata e ha contattato noi per capire se siamo ancora interessati (in caso contrario verrebbe rifatta una nuova gara, ndr). Da quando il bando si è chiuso sono passati cinque mesi, un tempo lungo nella gestione di una società che ha progetti in molte parti d’Italia. Credo sia normale che prima di confermare o smentire il

nostro interesse per la concessione in gara a Ravenna ci serva un po’ di tempo per riprendere in mano quello che avevamo progettato e fare delle valutazioni interne per capire se ha ancora senso investire in questa iniziativa. Daremo una risposta al Comune a breve. E al momento è inutile fornire dettagli sul tipo di progetto visto che si tratta di una aggiudicazione provvisoria.

Il passato recente della Symposion, fondata nel 2009, è costellato da alcune avventure simili a quella del Marinabay ma concluse anzitempo con contenziosi in corso tra la società e altre amministrazioni pubbliche locali che, a differenza della posizione tenuta da Piazza del Popolo, si sono rese disponibili a fornire spiegazioni e cifre dei singoli bandi.

Esattamente un anno fa il Comune di Forte dei Marmi revocò l’affidamento del servizio di somministrazione alimenti e bevande annesso alla spiaggia attrezzata di ponente invitando la Symposion al pagamento dell’intero canone della stagione 2014.

Con un sopralluogo della polizia municipale il 23 settembre era stata accertata la chiusura del servizio di somministrazione giĂ a partire dal 17 settembre in violazione del regolamento degli arenili, che prevede il periodo minimo di apertura degli stabilimenti fino al 20 settembre, e dell’ordinanza di prolungamento della stagione balneare fino al 2 novembre. ÂŤInoltre la societĂ non si è presentata all’invito trasmesso dall’ufficio gare e contratti per stipulare il contrattoÂť. Ăˆ sempre di un anno fa il contenzioso con la societĂ Porto Venere Servizi portuali e turistici (Srl controllata al 51 dal Comune di Porto Venere in provincia di La Spezia). La Symposion aveva vinto il bando triennale 2014-16 con un’offerta da

Saltata l’aggiudicazione a Zangaglia-Monaco per 986 euro non versati

In Liguria il municipio

di Celle chiede 47mila euro ai lombardi

245mila euro per la gestione della spiaggia comunale e del bagno Arenella: a settembre 2014, dopo quattro mesi di operativitĂ , la concessionaria ha deciso di rescindere il contratto avviando una causa per il recupero di circa 80mila euro che ritengono di dover avere.

Risalgono invece al 2013 le problematiche con il Comune di Celle. Tra le cinquemila anime della località in provincia di Savona la Symposion sbarcò con un’offerta sontuosa che sbaragliò la concorrenza nella gara per la gestione 2013-16 di quella che viene chiamata spiaggia libera attrezzata: due tratti di litorale con chioschi e ombrelloni e due porzioni a disposizione di chiunque. Proponendo 37mila euro annui la Symposion si aggiudica il servizio a ridosso della stagione estiva cosÏ pur in assenza di alcuni documenti la società di Bergamo avvia l’attività . Secondo quanto si apprende dal Comune quei documenti non sarebbero mai arrivati, il contratto non è stato mai firmato, dei 37mila euro del primo anno sono stati pagati solamente 5mila dopo ripetuti solleciti e non sono mancate manifestazioni del personale ingaggiato che lamentava ritardi nei pagamenti. A fine estate il Comune allontana la Symposion avviando una causa per il recupero crediti a cui aggiungere un richiesta danni di circa 10mila euro perchÊ se ne sarebbero andati senza ricoverare le attrezzature causandone di fatto il danneggiamento con le prime ondate di maltempo. Non solo: il Comune fece segnalazione all’Anac, l’autorità nazionale anti corruzione al cui archivio possono accedere tutte le pubbliche amministrazioni per poi decidere se tenere in considerazione o meno le informazioni inserite in precedenza.

La Symposion, ancora per bocca di Monteleone, ha dato massima disponibilitĂ per illustrare i contorni di queste vicende: ÂŤLe amministrazioni ritengono di avere le loro ragioni, noi riteniamo di avere le nostre, ci sarĂ una magistratura che dovrĂ decidereÂť. Preferendo evitare spiegazioni via telefono, la societĂ ha rinviato ogni chiarimento a un incontro futuro in cui intende mostrare a R&D i documenti e le pratiche a sostegno delle proprie posizioni nelle diatribe legali con i tre Comuni.

Andrea Alberizia

Ora in pole position

provvisoria la Symposion di Bergamo

LA STORIA NATO NEL 1958 COME NELLO NEL 2008 IL NUOVO NOME Ăˆ sulla spiaggia con lettini e ombrelloni ma ufficialmente non è uno stabilimento balneare bensĂŹ un pubblico esercizio. Questo è l’inquadramento normativo della concessione ventennale messa a gara dal Comune di Ravenna, lo stesso inquadramento che definiva il Marinabay fino al 2013 quando è stato operativo. Una distinzione apparentemente solo formale ma che nei fatti si traduce in una maggiore libertĂ di orari (per questo poteva fare serate fino alle 3 di notte) ma anche la possibilitĂ di apertura tutto l’anno. La storia alle spalle del Marinabay parte dalla fine degli anni ‘50 quando nasce il Bagno Nello fondato da Nello Panzavolta (il fratello Urbano aprĂŹ l’omonimo Bagno Urbano).

Negli anni ‘80 la compagine societaria viene rilevata da Vladimiro Trombini, nel 1997 entrano tra i soci Alessandro Papetti e Stefania Sintini attraverso la societĂ Summer: la novitĂ avviene in parallelo all’acquisizione dell’adiacente Bagno Lido e la fusione dei due stabilimenti, incentivata dal piano dell’arenile dell’epoca, concede una premialitĂ in termini di metri quadri di superficie utilizzabile e nasce l’enorme struttura del Nello Beach. Tra i soci entrano Oliviero Garlini e Maura Cattaneo. Nel 2007 Trombini cede le sue quote alla Summer di Papetti-Sintini e GarliniCattaneo cedono le loro alla Viesse di Enrico Visconti e alla Sogno Verde di Giuliano Debbi. Che l’anno successivo acquista anche le quote della Summer facendo nascere la societĂ Marinabay con sede a Reggio Emilia. Debbi, originario di Sassuolo, figura tra le persone indagate nell’ambito della vasta inchiesta Aemilia sulle presunte infiltrazioni ndraghetiste nella nostra regione. Le indagini hanno fatto emergere alcune ipotesi di estorsione nel nostro territorio: ci sarebbe stato il tentativo di prendere il controllo del Marinabay.

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PRIMO PIANO IL PROGETTO

Una serie di iniziative che vanno dalle raccolte alimentari agli incontri, attraverso un convegno con tanto di tavoli di lavoro. È il programma organizzato a Ravenna dall’assessore al Welfare e Volontariato Giovanna Piaia e dal cosiddetto Tavolo della povertà a cui partecipano tutti i soggetti che in città si occupano dell’assistenza ai bisognosi a ridosso della giornata mondiale dell’alimentazione e contro la povertà. Il focus del progetto è in particolare il recupero del cibo che altrimenti andrebbe sprecato. «Al lavoro costante di questo tavolo – dice l’amministratrice – dobbiamo questa lunga e importante serie di iniziative dal titolo “Nutrire Ravenna”, che potrebbe diventare il nuovo nome del tavolo stesso. Qui ormai si siedono da tempo sia le associazioni che si occupano di questo settore, sia i comitati e ci si è contaminati a vicenda: da un lato si è imparato a misurare la concretezza delle proprie forze, dall’altro ad aprire la visuale e immaginare nuove soluzioni». Qui per esempio è nata l’iniziativa della raccolta di materiale scolastico per famiglie in difficoltà all’inizio dell’anno scolastico, un’iniziativa originale e quanto mai utile alle famiglie che ne beneficiano. E qui, appunto, si stanno da tempo studiando misure per ridurre lo spreco di cibo con lo scopo, principale, di recuperarlo per nutrire chi ha difficoltà economiche.

Un numero di persone in aumento che si rivolge principalmente alla Caritas, alle parrocchie, al Re di Girgenti, alla mensa del San Rocco.

Dal fallimento di un esperimento fatto dal Comune nel 2012, si ricomincia

Nutrire Ravenna: alla ricerca di ricette per eliminare gli sprechi e aiutare gli indigenti Giovanna Piaia

L’assessore al Welfare

Paia: «Dai negozi recuperiamo il possibile, ora l’obiettivo è recuperare il cibo cotto»

ora con tavoli, idee, tentativi di allargare la realtà esistenti. «Tre anni fa – racconta l’assessora – istituimmo un numero di telefono a cui i commercianti e i negozianti potevano rivolgersi per donare appunto la merce in eccedenza, ma non funzionò.

Cercammo di coinvolgere anche le associazioni di categoria, anche quelle degli agricoltori oltreché dei commercianti, ma servì a poco o nulla. La ragione? Perché di fatto gli avanzi non c’erano: i commercianti, con la crisi,

sono giustamente diventati sempre più attenti negli ordinativi, i cibi vicini alla scadenza sono comunque spesso messi in vendita a prezzo scontato.

Dunque mi sento di dire che per quanto riguarda il cibo da negozi e supermercati, molto di più non si può fare.

Ora quello a cui dobbiamo puntare è tutto ciò che riguarda il cibo cotto, che andrebbe a colmare una lacuna».

E qui si apre davvero l’enorme capitolo sia delle rosticcerie, sia dei ristoranti. «Dal 2014 ci sono linee guida

regionali che ci permettono di tentare questa strada, molto complessa per le questioni sanitarie che riguardano la conservazione e il trasporto e vogliamo quindi ragionare su nuovi protocolli e modalità da trovare. L’idea è quella di iniziare con i reparti di rosticceria dei supermercati, ma certo quello su cui speriamo è anche un coinvolgimento dei ristoranti e dei self service, che a oggi non c’è». Piaia ci spiega che le mense scolastiche non hanno avanzi perché i pasti sono pre-

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LE INIZIATIVE parati sulle presenze effettive (come dice l’assessore Bakkali, vedi pagina 10) e che anche dall’ospedale alla fine non si riescono a recuperare più di 5 o 6 pasti al giorno. «Li va a ritirare un volontario del Torrione e li porta a una o due famiglie, ma sono numeri talmente piccoli che davvero non fanno la differenza…». La mensa dell’Enichem potrebbe fornire qualche chilogrammo di pasta al giorno, ma il gioco non vale la candela: perché i cibi cotti vanno ritirati e distribuiti in giornata, hanno bisogno di una rete distributiva molto efficace che avrebbe soprattutto senso per cibi altrimenti non reperibili come verdura, carne, pesce da aggiungere ai beni “take away” da preparare che già oggi, per esempio, la Caritas o il Re di Girgenti distribuiscono alle famiglie segnalate dai servizi sociali.

Ma il sogno dell’assessore sarebbe quello dell’Emporio sociale, un vero e proprio negozio dove ai prodotti viene affidato un valore in punti invece che in denaro e dove sia possibile mandare coloro che hanno bisogno, muniti appunto di una tessera a punti, sulla base della composizione famigliare. Solo che, anche in questo caso, il Comune non può che essere promotore e anello di raccordo, potrebbe magari impegnarsi a trovare i locali, ma di certo dovrebbe ancora una volta contare sul volontariato per vederlo funzionare.

Basti dire che rispetto al tema “nutrire Ravenna” l’impegno economico del Comune si limita ai 20mila euro al Buon Samaritano di San Rocco in tutto (cioè anche per il dormitorio) e a circa 100mila euro per l’altro dormitorio (Re di Girgenti), non ci sono fondi destinati esclusivamente al cibo.

Federica Angelini

I DATI OLTRE TREMILA PERSONE MANGIANO GRAZIE ALLE DONAZIONI Questi i dati relativi al 2014 forniti dai soggetti impegnati a Ravenna nell’assistenza ai bisognosi e nella lotta alla fame.

Dormitorio Re di Girgenti: 775 persone assistite. Ogni giorno ha distribuito 120 chilogrammi di cibo fra cene take away, pasti in struttura e in pacchi grazie a questi principali donatori: Banco Alimentare Imola; Coop progetto Brutti ma buoni; Conad; Valfrutta; panificatori locali.

Caritas: persone assistite 1.789. La distribuzione di cibo giornaliera è di 1.030 chilogrammi grazie ai seguenti donatori: Banco Alimentare, coltivatori diretti, Coop, Metro, LAG ex Agritec.

Parrocchia S.Rocco: mensa pranzo e cena a 220/230 persone al giorno e sportine con alimenti due volte la settimana per 30/40 persone. I principali donatori sono: Eurospar; Ipercoop; Conad.

Associazione S.Apollinare: persone assistite oltre 200; donatori Banco Alimentare e Colletta Alimentare.

LA RACCOLTA OTTANTA

SCATOLONI RIEMPITI IN UN SOLO SABATO

La serie di iniziative di Nutrire Ravenna (vedi articolo a pagina 6) si è aperta il 10 ottobre con una raccolta alimentare nella città di Ravenna resa possibile dai volontari di diverse organizzazioni di volontariato. Oltre 80 scatoloni sono stati raccolti nei tre supermercati: Conad “Galilei”, Conad “La Fontana” e Conad “Le Bassette”; una notevole quantità di prodotti, che saranno poi distribuiti dalla Caritas ai loro utenti, alla mensa di San Rocco, alle parrocchie che fanno distribuzione di alimentari e al dormitorio "il Re di Girgenti". Nel dettaglio sono stati raccolti: 1644 confezioni fra pasta e riso, 281 confezioni di farina, 399 confezioni di passata di pomodoro, 97 confezioni di zucchero, 514 confezioni fra tonno in scatola e carne in scatola, 484 confezioni di legumi in scatola, 108 bottiglie di olio, 61 confezioni di biscotti, 353 confezioni di latte, 38 confezioni di caffè, 15 confezioni di omogeneizzati, 52 pezzi vari fra pastine e altri prodotti. Il 24 ottobre la raccolta alimentare sarà effettuata a Russi dall’Associazione "Il Mantello" e dalle associazioni della Consulta del Volontariato del Comune di Russi aderenti al progetto.

Incontri, dibattiti e libri intorno al tema del cibo e del suo consumo

Andrea Segrè e Chiara Saraceno tra gli ospiti della rassegna

Tra gli appuntamenti clou del programma “Nutrire Ravenna” incentrato sul tema del recupero del cibo da distribuire a chi è in diffcoltà c’è il convegno di sabato 17 ottobre alle 9 alla sala D’Attorre di Casa Melandri, via Ponte Marino 2. Una giornata di studio che vedrà gli interventi di Giovanna Piaia, Vinicio Biagi, Andrea Collini, Gianluca Benini, Sauro Bandi, Monica Raciti e testimonianze locali, con tavoli di lavoro pomeridiani.

Domenica 18 ottobre alle 10 invece ci sarà l’inaugurazione della Casa dei Popoli di via Piangipane 370 a Piangipane, locali di emergenza abitativa. Lunedì 19 ottobre alle 17 l’appuntamento è in sala D’Attorre di Casa Melandri (via Ponte Marino 2) per la presentazione del libro L’oro nel piatto con l’autore Andrea Segrè, agronomo ed economista, ordinario di Politica agraria internazionale e comparata presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari, dell'Università di Bologna per “Un viaggio alla scoperta dell'oro che abbiamo nel piatto, senza saperlo”. Venerdì 6 novembre alle 17 nella sala Muratori della biblioteca Classense (via Baccarini 3) si tiene l’incontro “Nella vita delle donne, nella vita degli uomini: il cibo è un diritto?”: conferenza della sociologa Chiara Saraceno.

Venerdì 13 novembre, alle 18 nella sala Don Minzoni del Seminario arcivescovile, piazza Duomo 4, “Il cibo condiviso”: la professoressa Grazia Papola (biblista), il professor Giovanni Gardini (docente d'iconografia) e Raffaella Bazzoni (coordinatrice Centro d'ascolto Caritas diocesana Ravenna-Cervia) presenteranno il tema del cibo condiviso attraverso uno sguardo biblico, artistico ed esperienziale.

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Le tipiche buste gialle utilizzate nei giorni della colletta organizzata dal Banco Alimentare

GLI OPERATORI

Gli intermediari del cibo: il lavoro del Banco Alimentare Da quasi 25 anni recuperano dai supermercati cibi ormai invendibili per donarli a Caritas e associazioni. I numeri Gianluca Benini è il responsabile del Banco Alimentare per Imola, da cui dipende anche la provincia di Ravenna. Si tratta di una realtà che nel 2016 compirà 25 anni e che gran parte dei cittadini conoscono forse per le iniziative della colletta alimentare fuori dai supermercati (la prossima si svolgerà a fine novembre), ma che in realtà opera quotidianamente, grazie a volontari e sette dipendenti, proprio per recuperare cibi altrimenti destinati allo smaltimento da donare ad associazioni che operano sui territori per le persone più indigenti.

Benini sarà tra i relatori del convegno di sabato 17 ottobre (vedi pagina 7) e ci racconta come il loro ruolo sia quello di fare da «intermediari». Tra le ottocento realtà a cui fanno arrivare il cibo a Ravenna ci sono la Caritas, ma anche la mensa di San Rocco, le singole parrocchie, il Re di Girgenti. In

I

tutto nel 2014 in provincia di Ravenna hanno raccolto quasi 700mila kg di cibo per un valore di oltre 2milioni di euro a 106 strutture che hanno assistito 16.570 persone. Una quarantina i punti vendita da cui raccolgono il cibo in tutta la regione appartenenti in particolare alle catene Esselunga e Bennet, praticamente assenti nel Ravennate. Qui collaborano con alcune realtà tra cui due supermercati Conad di Ravenna. «Basti pensare – dice Benini – che gli esercizi che aderiscono alla raccolta sono 1.200 mentre quelli da cui andiamo a prelevare il cibo sono appena 40, una forbice enorme che dice come tanto si potrebbe ancora fare». Tra gli obiettivi a breve anche per Banco Alimentare c’è inoltre il settore del cibo cotto. «Abbiamo già iniziato alcune collaborazioni – racconta Benini – con due self-service della Gemos, uno

DONATORI/1

DA DIECI ANNI DUE PUNTI CONAD FORNISCONO I PRODOTTI PROSSIMI ALLA SCADENZA Da una decina di anni i due principali punti vendita Conad in città, in via Galilei e in via Zalamella, sono impegnati con alcune iniziative a sostegno degli indigenti nella lotta contro la fame e contro lo spreco alimentare. In particolare i negozi donano quei prodotti che sono ormai prossimi alla scadenza e rischierebbero di finire tra i rifiuti oppure prodotti che durante il trasporto o la sistemazione in magazzino o nell’apertura degli scatoloni per il negozio riportano danni alle confezioni e pur restando sani e integri dal profilo nutrizionale non sono esponibili sugli scaffali. Le donazioni vengono oggi raccolte dal Banco alimentare che si occupa poi della loro distribuzione. «La cosa è iniziata in tempi non sospetti – spiega Paolo De Lorenzi, titolare dei due Conad – quando la sensibilità per ridurre gli sprechi non era ancora così diffusa. Inizialmente avevamo un corner interno riservato ai dipendenti che potevano avere quei prodotti. Poi la comunità Papa Giovanni XXIII ci chiese se avevamo prodotti prossimi alla scadenza e abbiamo accettato volentieri. È tutta merce sana senza problemi che altrimenti finirebbe nei rifiuti. Dal punto di vista formale ci tengo a dire che viene fatta una fattura a valore zero in modo che vengono cancellati i rischi di potenziali evasioni». Oggi al Banco vengono donati ogni mese l’equivalente di circa 1.500 euro di valore di merce. Dovendo fare una necessaria considerazione: «Se avessimo eccedenze di prodotti molto vicini alla scadenza vorrebbe dire che abbiamo lavorato male noi nelle pianificazioni degli acquisti perché le abitudini della clientela sono misurate». Per ovvie necessità vengono donati quasi esclusivamente prodotti confezionati e scatolame: «Con i prodotti freschi c’è un minimo scarto che non è utilizzabile e sarebbe difficile da mettere in un circuito di recupero conservandone la qualità». Ci sono poi le iniziative come la colletta alimentare con i volontari che si sistemano alle casse per raccogliere prodotti acquistati dai clienti in negozio: «Riusciamo a coordinarci bene e finora le giornate di raccolta hanno avuto ottimi risultati, utili a contribuire a queste forme di aiuto». (and.a.)

a Forlì e uno a Faenza, ma naturalmente si tratta di un lavoro aggiuntivo molto complesso e particolarmente delicato.

Certo, in questo senso il potenziale è molto grande perché se tutte le mense donassero gli avanzi ci sarebbe tantissimo lavoro da gestire che per noi, data la nostra struttura, sarebbe assai complesso perché più lavoriamo, più si generano costi, dalle strutture, agli acquisti dei frigoriferi e dei mezzi per il ritiro». Già, perché l’attività del Banco Alimentare, che ha un bilancio oggi intorno ai 450mila euro, non genera alcun profitto ed è finanziata da donazioni del privato, attraverso iniziative di raccolta fondi e da fondazioni bancarie (in città quella della Cassa di Risparmio ), mentre è indubbio che con la sua attività vada ad alleggerire il peso della voce welfare dai bilanci degli enti pubblici. (fe. an.)

700mila I Kg di alimenti distribuiti nel Ravennate nel 2014 da Banco alimentare

I DONATORI/2

150mila euro di “brutti ma buoni” Dai supermercati Coop di Ravenna distribuiti nel 2015 oltre 39mila kg Tra i progetti più di recupero di alimenti c’è, da dieci anni, quello di Coop Adriatica “Brutti ma buoni” a cui in città aderiscono tutti i punti vendita Coop eccetto quello di via di Roma, a causa delle ridotte dimensioni. A beneficiarne sono principalmente il Re di Girgenti, la Caritas in particolare per la mensa del Buon Samaritano a San Rocco e due case famiglie per minori gestite da cooperativa, una nella zona Darsena e l’altra nel quartiere Nullo Baldini. Il responsabile di “Brutti ma buoni” è Carlo Pilotti che parteciperà al convegno Nutrire Ravenna di sabato 17 ottobre (vedi pagina 7) e che ci anticipa alcuni dati: «Da gennaio al 31 agosto 2015 abbiamo distribuito circa 39mila chili di alimenti per un valore di oltre 110mila euro, cui si aggiungono altri 6mila euro di non alimentari. Per la fine dell’anno prevediamo di arrivare ai 55mila chilogrammi per oltre 150mila euro di valore». I prodotti distribuiti, ed è questo a rendere particolarmente interessante il progetto “Brutti ma buoni”, sono sia in scatola sia freschi. «Si tratta di prodotti in perfetto stato di conservazione ma che per qualche ragione non sono vendibili o non possono essere esposti: la scatoletta di tonno ammaccata, la mela che è stata urtata durante il trasporto, l’insalata con due foglie non proprio bellissime, la carne fresca vicina alla scadenza». Si tratta di un lavoro quotidiano e impegnativo per ogni punto vendita, come ci dice sempre Pilotti: «Ogni giorno le associazioni a cui doniamo contattano il punto vendita per sapere cosa e quanto c’è da raccogliere e vengono a prenderlo, ma per ogni supermercato questo implica un lavoro in termini di amministrazione, i prodotti donati devono comunque essere registrati, preparati, immagazzinati in attesa del ritiro». Le associazioni sono poi impegnate, tramite un protocollo che hanno sottoscritto, a trasformare il cibo e utilizzarlo esclusivamente a fini solidali, con il divieto assoluto a rivenderlo. Vantaggi economici per Coop? «Nessuno, semmai si tratta di costi in termini appunto di ore lavoro del personale».

Non si può nemmeno considerare un risparmio nelle spese di smaltimento rifiuti, dal momento che la tariffa è a forfait. Le cose potrebbero forse cambiare se fosse introdotta quella puntuale, che si basa sui chili di rifiuto effettivamente prodotto, di certo c’è che al momento si tratta di un’operazione dagli obiettivi esclusivamente solidali. E che, normative permettendo, potrebbe aprirsi anche all’enorme capitolo del cibo già cotto. «Le norme sanitarie in questo caso sono ancora più stringenti, l’Asl ci sta lavorando e noi siamo disponibili a fare la nostra parte, come abbiamo sempre fatto, se le regole lo permetteranno. Oggi i tecnici dei supermercati ci dicono che abbiamo in media da un 5 all’8 percento di spreco dai banconi di cibi pronti». (fe. an.)

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PRIMO PIANO

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L’AMMINISTRAZIONE

L’AZIENDA

Mense a scuola: misure antispreco nel nuovo bando

Da Camst 90 pasti settimanali con le eccedenze della cucina

Tra i luoghi dove inevitabilmente si spreca del cibo, quotidianamente, ci sono senza dubbio le mense scolastiche. Ci sono città come Pistoia dove il dato è stato analizzato, altre, come Modena, dove si sono studiati e messi in pratica progetti di parziale recupero come permettere ai ragazzi di portare a casa frutta e pane non consumati. Parliamo della situazione di Ravenna con Ouidad Bakkali, assessore all’Istruzione e Infanzia del Comune di Ravenna che ci spiega: «Nelle scuole di Ravenna non abbiamo spreco, nel senso di pasti non conumati, perché questi vengono preparati sulla base del numero effettivo di bambini e ragazzi presenti in classe la mattina stessa.

Resta naturalmente il tema del cibo non consumato e lasciato nei piatti, in particolare su frutta e verdura, per cui stiamo pensando di attivare laboratori con bambini, insegnanti e anche genitori, nelle scuole materne comunali». Un altro progetto che va in questo senso, ci dice Bakkali, è quello della scuola elementare Riccardo Ricci dove è stata istituita una sorta di competizione tra le classi dove naturalmente l’obiettivo è quello di sprecare meno cibo e così vengono pesati gli avanzi lasciati nei singoli piatti: vince la classe che ne lascia

Ogni settimana sono circa 80-90 i pasti che la Bassa Romagna Catering, società del gruppo Camst operativa nelle scuole e negli ospedali, dona al centro di solidarietà di Lugo che poi si occupa della distribuzione tra le realtà locali che assistono le persone bisognose. Si tratta di pasti recuperati mettendo insieme le eccedenze della produzione nella cucina centralizzata: viene misurata la temperatura per procedere al confezionamento in porzioni che possano essere trasportate conservando la qualità.

Una pratica resa possibile anche grazie a nuove tecnologie e nuovi sistemi per il trasporto e la conservazione degli alimenti anche una volta cotti.

Camst, colosso della ristorazione nato a Bologna 70 anni fa e oggi capace di arruolare 12mila dipendenti in tutta Italia per produrre 100 milioni di pasti all’anno e un fatturato di 500 milioni di euro, punta in prima battuta all’ottimizzazione della produzione per avere minori sprechi possibili. La cooperativa è presente nelle scuole (in tutte quelle del Comune di Ravenna), in aziende (ad esempio in Cmc e alla Rosetti) e in molti centri commerciali. In provincia di Ravenna impiega in totale circa 500 persone a tempo indeterminato. Per quanto riguarda le scuole, ad esempio, il numero dei pasti da servire viene tarato giornalmente in base alle effettive presenze degli studenti in classe che si fermeranno a mensa. Una volta che il pasto viene impiattato eventuali scarti o eccedenze finiscono nei rifiuti. In alcuni casi fuori dalla provincia di Ravenna il gruppo aveva avviato delle sperimentazioni per il recupero di questi prodotti da destinare ai canili.

«Camst riconosce nella sostenibilità, declinata nelle sue forme ambientali, economiche e sociali, un valore di riferimento assoluto – dice Antonella Pasquariello, presidente del gruppo –.

Nell’ambito della ristorazione è particolarmente importante il tema degli scarti e dei conseguenti sprechi, così come monitorare l’impatto ambientale delle nostre attività. Nelle nostre cucine viene prestata la massima attenzione affinché, in primo luogo, non si generino sprechi, né sull’utilizzo di materie prime che energetici. Grazie a un’attenta e metodica programmazione della produzione le eccedenze sono ridotte al minimo. Laddove si generano, abbiamo adottato, in diverse realtà, accordi con associazioni di volontariato e parrocchie per il recupero dei pasti garantendo, e questo non è un aspetto secondario, la più completa sicurezza alimentare». (and.a.)

Protocollo con il centro di solidarietà di Lugo che distribuisce il cibo

Alla Riccardo Ricci

una gara tra classi: vinche chi lascia meno avanzi nel piatto meno. Ma per qualcosa di più strutturato e soprattutto per la possibilità che gli scarti diminuiscano, o trovino una collocazione più adeguata, si dovrà aspettare ancora. «Sicuramente è ciò di cui vogliamo iniziare a ragio-

nare proprio a partire dai tavoli di lavoro previsti per sabato 17 (vedi pagina 7, ndr) – ci dice l’assessore – ma vogliamo anche mettere indicazioni in questo senso nel prossimo, imminente, bando per le mense scolastiche».

A fine 2015 terminano infatti i nove anni dell’appalto che la Camst si aggiudicò nel 2006 e l’intenzione, ci dice sempre Bakkali, è quello di ripetere la formula 6+3 «questo perché noi chiediamo l’allestimento di numerose cucine tra nidi, elementari e medie e dobbiamo dare il tempo alle imprese di ammortizzare l’investimento iniziale previsto». (fe. an.)

CARITAS/1

«Dai fornai il pane del giorno prima, cerchiamo agricoltori per frutta e verdura» Tra coloro che distribuiscono (e quindi recuperano) cibo in città c’è la realtà della Caritas che distribuisce take away a migliaia di famiglie ravennati in difficoltà, segnalate dai servizi sociali. Da dove arriva quel cibo? Dalla Caritas ci spiegano che prevalentemente devono le loro derrate al Banco Alimentare di Imola, ma non è sufficiente per coprire il fabbisogno. E il tasto dolente è prevalentemenLe donazioni te quello dei cibi freschi che vengono acquistati di continuo. «Abbiamo fatto una ricerca di mercato – di alcuni forni ci raccontano – e andiamo al supermercato che ci fa i prezzi migliori, ma sono comunque prezzi di merdella città soddisfano il cato al pubblico, senza particolari sconti. Abbiamo un paio di agricoltori che ci forniscono frutta e verfabbisogno di dura, ma certo non sarebbe male averne qualcupane di no di più, e qualche azienda del territorio che Caritas produce beni alimentari che ogni tanto ci fa donazioni». L’unico capitolo su cui Caritas è completamente coperta è quello del pane: «Abbiamo alcuni forni che ci donano il pane del giorno precedente e così non dobbiamo acquistarne». Alla Caritas si rivolgono tutte quelle famiglie che non hanno una parrocchia di riferimento, perché al lavoro svolto dalla sede centrale va aggiunto quello appunto delle singole realtà di quartiere dove i parroci distribuiscono cibo ricevuto da donazioni sia del Banco Alimentare che di parrocchiani o di negozi di prossimità, oltre a effettuare acquisti in proprio sempre grazie alle liberalità dei fedeli con maggiori possibilità economiche.

Gli avanzi dalle scuole fuori provincia inviati ai canili

CARITAS/2

Il sindaco: «Buon lavoro al nuovo direttore» Incontro in Municipio tra il sindaco Matteucci e il nuovo direttore della Caritas don Alain Francisco Gonzàles Valdès, che ha sostituito don Alberto Brunelli, ora alla parrocchia del Redentore. «È stato un incontro molto cordiale – scrive il sindaco –, in cui abbiamo parlato a lungo delle importanti attività della Caritas a favore degli ultimi e soprattutto a sostegno dei giovani. Da anni Comune e Caritas collaborano con grande sintonia. A padre Alain ho ribadito la piena disponibilità a continuare questa collaborazione. Nel frattempo, anche a nome della comunità ravennate, voglio fargli gli auguri di buon lavoro».

POLITICA AMMINISTRATIVE 2016

Mentre si lavora a una coalizione che racchiuda tutto il centrodestra con Lista per Ravenna, Lega, Forza Italia e La Pigna di Maurizio Bucci, mentre il Pd ha ormai definitvamente lanciato il proprio candidato e cerca di rinnovare alleanze con vecchi e nuovi soggetti, mentre la sinistra si organizza nella lista unica Ravenna in Comune, restano da capire le mosse del Movimento 5 Stelle che oggi siede in consiglio comunale e che potrebbe essere protagonista della tornata elettorale del 2016 a Ravenna. Pietro Vandini è dal 2011 il capogruppo, sta lavorando per le prossime elezioni a cui ha più volte detto di non voler partecipare in prima persona.

Vandini, c'è chi vi chiede in rete di abbandonare il diktat che vi impedisce di fare alleanze. Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna ha detto che, insieme, i vostri simboli vincerebbero sicuramente. Nessun ripensamento su questo fronte?

«Se ci limitiamo alla matematica, forse quanto dice Ancisi è vero, ma sono anche convinto che parte dei nostri elettori ci abbandonerebbe proprio perché non rispetteremmo una regola della statuto, regola che peraltro personalmente condivido pienamente. Noi non possiamo allearci perché non rispetteremmo una regola dello statuto e perché senza ombra di dubbio su alcune posizioni politiche e modalità d'azione, ci sono differenze abissali tra noi e Lpra. In generale, poi, non possiamo allearci anche perché non possiamo verificare che le persone candidate dalle altre liste garantiscano gli stessi requisiti, molto stringenti, che noi esigiamo da chi si candida per il Movimento. E poi, mi chiedo, a cosa servono davvero le alleanze se non a distribuirsi incarichi all'indomani delle elezioni? No, davvero, non ci interessa».

Ma vi spaventa la possibile alleanza del centrodestra? Potrebbe contendervi il tanto ambito “secondo posto” in caso di ballottaggio...

«No, non ci spaventa. Ce la giocheremo. Noi facciamo quel che dobbiamo fare sul territorio, portiamo avanti le nostre battaglie. Saranno gli elettori a scegliere se vogliono lo stesso sistema di potere ma di un altro colore o se vogliono davvero cambiare. Inoltre, ma è una mia opinione, sono convinto che in realtà molti elettori di Lista per Ravenna mal digerirebbero un'alleanza con la Lega Nord».

E liste civiche che stanno nascendo e potrebbero nascere a sostegno del Pd? Anche loro potrebbero portarvi via elettori.

«Le ritengo una presa in giro. Se vuoi davvero portare istanze secondo te non rappresentate lo fai per conto tuo oppure, se credi in un partito, lo fai all'interno del partito».

A sinistra, invece, si parla di Raffaella Sutter come candidato sindaco...

«Ammetto che l'avrei vista benissimo in una giunta a guida 5 stelle per le sue competenze e capacità, ma ormai...»

Ma voi invece a che punto siete?

«Stiamo lavorando al programma. Per il candidato credo che l'assemblea voterà tra fine dicembre e i primi di gennaio, come accadde cinque anni fa».

Tra i nomi circolati con più insistenza ci sono quelli di due imprenditori: Michela Guerra, della clinica San Francesco, e l’albergatore Filippo Donati. Crede si candideranno?

«Filippo Donati partecipa alle attività del movimento e si è reso disponibile a fare di tutto, dall'attaccare i manifesti a dare un contributo sui temi del turismo; se vorrà potrà naturalmente candidarsi ma non credo abbia intenzione di farlo. Michela invece so che sta seriamente riflettendo sulla cosa rispetto alla sua situazione familiare e professionale, anche alla luce della recente scomparsa del padre, ma al momento mi sembra che potrebbe avere davvero voglia di candidarsi per vedere realizzato il programma a cui sta lavorando molto attivamente, con convinzione e competenze. In ogni caso, entrambe queste persone sono per noi molto imporanti proprio perché competenti in due ambiti secondo noi fondamentali per la città come il turismo e la salute».

C'è addirittura chi ha fatto il nome del maestro Paolo Olmi.

«Di tutte le indiscrezioni giornalistiche questa mi pare davvero la più infondata. Con Olmi mi è capitato di confrontarmi, come è capitato con molte altre persone, ma non partecipa alle nostre attività. Posso però dire che tra di noi ci sono molte persone che si occupano di cultura e che stanno portando contributi importanti anche su questo fronte». (fe. an.)

Jacopo Morrone è il nuovo segretario della Lega Nord Romagna Erano più di 250 tra militanti, sostenitori e semplici simpatizzanti, sabato scorso a Forlì, al congresso della Lega Nord Romagna. L’ospite d’onore era il leader nazionale Matteo Salvini e l’occasione era l’elezione del nuovo segretario, al posto del deputato Gianluca Pini. Come da copione è stato eletto a capo del Carroccio romagnolo, per acclamazione, l’unico candidato in campo, Jacopo Morrone, avvocato trentaduenne forlivese. «Sogno una Romagna sempre più verde – ha dichiarato – le vittorie in Comuni come Meldola o Montefiore Conca testimoniano che le cose possono cambiare anche da noi e che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta. Ci aspettano mesi di intenso lavoro per scardinare il sistema di potere di banche e cooperative rosse ma noi non molleremo un solo istante».

Nel corso del suo intervento, Salvini ha aperto a possibili alleanze anche in vista delle Amministrative di Ravenna della prossima primavera (senza fare alcun nome di possibile candidato a sindaco), a patto che le forze del centrodestra sottoscrivano il programma del Carroccio. «In caso contrario – ha detto Salvini – siamo pronti a correre da soli».

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CRONACHE ROMANE

Vandini (M5S): «Nessuna alleanza Michela Guerra candidata? Possibile»

IL CONGRESSO

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AGENDA NOTTE ROSSA: 3 GIORNI DI EVENTI IN CIRCOLI E CASE DEL POPOLO Torna la Notte Rossa, alla sua terza edizione. Dal 16 al 18 ottobre iniziative in Case del Popolo e circoli culturali dal titolo “Popoli e Diritti”, incentrate su due grandi tematiche: “Multiculturalismo e integrazione e Diritto al lavoro”. Si parte venerdì 16 alle 18 al circolo Pd di Porto Fuori con la presentazione del libro “Una storia popolare.

Le Case del Popolo del movimento operaio in provincia di Ravenna” per poi passare alle 18.30 alla Casa del Popolo di Borgo Montone per un dibattito su “donne e Resistenza”. Alle 19 alla Casa di Piangipane verrà presentato il libro “Nilde Iotti, una storia politica femminile”. Il weekend proseguirà con iniziative in tutta la provincia, da segnalare la cena dalle 19 al circolo Casadei Monti di via San Mama, a Ravenna, dove alle 21 Gianluigi Tartaull (voce e chitarra) presenterà “Le canzoni di lotta degli anni settanta”. Seguiranno le “storie rosse” dello storico Andrea Baravelli; sarà presente il candidato a sindaco del Pd per il 2016, Enrico Liverani.

IN PIAZZA A SOSTEGNO DELLE DONNE CURDE E TURCHE Venerdì 16 ottobre il movimento delle Donne in Nero organizza un sit-in pacifista dalle 17 alle 18 in piazza Andrea Costa, in centro a Ravenna, a sostegno, si legge in una nota, «di tutte le persone che in Turchia lottano per la pace, la democrazia, la giustizia e per una soluzione pacifica della questione curda». L'iniziativa è stata organizzata all'indomani del gravissimo attentato del 10 ottobre alla marcia pacifista di Ankara (vedi foto) che ha provocato 128 morti e più di 500 feriti. Ha già dichiarato la propria partecipazione anche la Casa delle Donne di Ravenna.

Marino è un narciso indifendibile ma Roma è una cloaca cancerosa di Andrea Casadio

E così Ignazio Marino si è dimesso con queste parole: «Care romane e cari romani, quando, poco più di due anni e mezzo fa mi sono candidato a sindaco di Roma l’ho fatto per cambiare Roma, strappando il Campidoglio alla destra che lo aveva preso e per cinque anni maltrattato, infangato sino a consentire l’ingresso di attività criminali anche di tipo mafioso. In questi due anni ho impostato cambiamenti epocali, ho cambiato un sistema di governo basato sull’acquiescenza alle lobbies, ai poteri anche criminali. Non sapevo – nessuno sapeva – quanto fosse grave la situazione, quanto a fondo fosse arrivata la commistione politico-mafiosa». Nessuno sapeva??? Non fatemi ridere. Solo negli ultimi anni a Roma, questa Capitale marcia come una fogna, si sono succeduti lo scandalo degli appalti del G8 e Grandi Eventi; lo scandalo P3 che lambì il Gentiluomo Gianni Letta, braccio destro del Re Silvio; lo scandalo P4; la compravendita di senatori di Silvio; l’affare Lavitola; lo scandalo Vatileaks; lo scandalo fondi neri Ior; lo scandalo dei rimborsi alla Regione Lazio; la Parentopoli dell’Atac; il governatore Marrazzo coi suoi trans; le cene eleganti di Silvio a Palazzo Grazioli con tante simpatiche signorine; l’inchiesta Mafia Capitale – con il picchiatore nero Massimo Carminati, amico di quei brav’uomini della Banda della Magliana, compagno di galera del massiccio sindaco fascio Gianni Alemanno, che era socio d’affari sporchi con Salvatore Buzzi e la sua Cooperativa 29 giugno protetta dal Pd e con Luca Odevaine, delfino di Walter Veltroni… E voi non sapevate? A Roma non si muove foglia che ricatto non voglia.

Intendiamoci: Ignazio Marino è un tordo, un grosso testicolo, un narciso, un alieno che non facevano entrare nei salotti buoni di questa cancerosa città – i salotti dei palazzinari romani padroni di giornali, dei Cardinaloni e dei Vescovoni, dei Nobiluomini di Sua Santità. E questa era la sua forza e la sua debolezza. Non lo facevano entrare? Era un estraneo al sistema di potere che è il cancro primo di questa città ? E lui, vanitoso, patetico e inadeguato, cercava di imbucarsi. Marino è indifendibile, e nessuno lo difende, infatti. Era in America in vacanza quando i Casamonica organizzavano il loro funerale col cocchio e l’elicottero. Eppure prima i Casamonica con Alemanno ed il Ministro Poletti ci andavano persino a cena, ma nessuno diceva niente. Marino dice che ha speso 20 mila euro in cene istituzionali e i giornaloni dicono che ha mentito perché gli osti delle trattorie ricordano benissimo che due anni fa il sindaco invece era a cena con sua moglie al tavolo 3 e aveva bevuto una bottiglia di Jermann vintage tunina da 55 euro. Però dimenticano di dire che solo l'Atac, prima gestita dagli amici di Alemanno, ha un debito tra 1,4 e 1,6 miliardi, e che, per risanarla, Marino al suo vertice aveva nominato un milanese estraneo a tutto, Danilo Broggi. I giornaloni non scrivono che Rutelli e Veltroni con Manlio Cerroni, il ras dei rifiuti e proprietario di Malagrotta, c’erano andati d’accordo per 30 anni. Solo quando Marino chiuse Malagrotta, Cerocchi fu arrestato con l’accusa di associazione a delinquere e 21 tra politici, dirigenti e imprenditori finirono indagati, il palazzo tremò, le strade di Roma guarda caso iniziarono a riempirsi di rifiuti e i Romani tutti si misero a protestare. Anche Papa Francesco, che ha mostrato misericordia per ogni essere vivente, dai trans agli opossum, ha detto che Marino a Philadelphia non l’aveva invitato nessuno, era solo un pavone narciso imbucato con la fascia da sindaco. Eppure in Vaticano hanno tollerato Primi Ministri puttanieri e sindaci che facevano affari con la Mafia. Non c’è più religione.

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SALUTE ECONOMIA

CAMERA DI COMMERCIO

FUTURE LESSONS

Lo shopping futuro tra online e offline

Lezioni e seminari tra innovazione Elena Marinoni a Ravenna per un seminario del Cif sulle tendenze emergenti e cultura digitale

Trend watcher o forecaster per iCoolhunt e docente di Sociologia dei costumi per l’Istituto Marangoni, Elena Marinoni sarà a Ravenna per un seminario alla Camera di commercio il 22 ottobre in cui, ci dice, «cercheremo di delineare alcune delle principali tendenze dei consumi, magari situazioni oggi di nicchia ma destinate a crescere e a diventare realtà importanti, come la sostenibilità».

Cosa si intende per sostenibilità?

«La sostenibilità va intesa a 360 gradi, non riguarda solo l’ambiente, ma anche la corporate social responsability nella sua accezione più ampia.

L’aspetto etico del prodotto si lega a una scelta di vita sempre più diffusa che ci porta a consumare volontariamente meno ma in modo migliore.

Oggi c’è un’attenzione agli aspetti valoriali a cui marchi e aziende devono fare attenzione».

Dall’altra parte però c’è la crescita dell’online che rischia di mettere in crisi intere filiere di vendita, pensiamo ai libri, ma ormai è vero per molti altri beni...

«Certo, l’online cresce del 200 percento l’anno, anche perché le nostre identità sono sempre più digitali.

Contemporaneamente, tuttavia, anche come reazione all’ipertecnologizzazione, stanno tornando le botteghe di prossimità dove a fare la differenza sono il rapporto uno a uno, la relazione, la possibilità di fare cose diverse dall’acquistare, come magari impa-

L’APPUNTAMENTO UNO SGUARDO SU COME CAMBIANO I CONSUMI

Elena Marinoni

rare. Il futuro sarà in un’integrazione tra offline e online».

A proposito di online, quanto è importante la comunicazione sui social?

«Lo è se si hanno contenuti e valori da esprimere, altrimenti può diventare un boomerang ed è meglio rivolgersi a canali più tradizionali. Comunicare non ci esime dal mettere un reale valore in ciò che facciamo e vendiamo».

Gli ipermercati continueranno a crescere o sono destinati a divenire “archeologie commerciali”?

«Vero è che negli Stati Uniti i grandi mall fuori dalle grandi città sono in grossa difficoltà e in alcuni casi sono

Giovedì 22 ottobre alla Camera di commercio di Ravenna (viale Farini 14) si svolge il seminario dal titolo “Tomorrow, now! Uno sguardo in giro per il mondo alla scoperta di tendenze emergenti” organizzato dal Comitato Imprenditoria Femminile. Alle 16 saluti di apertura del presidente della Cciaa Natalino Gigante e di Chiara Roncuzzi, nuova presidente del Cif, alle 16.15 il seminario con Elena Marinoni. Intervengono le imprenditrici Maria Silvia Pazzi (Regenesi) e Ambra Ortali (Holiday village). Alle 18 conclusioni e dibattito.

stati abbandonati diventando luoghi di degrado. Credo che per queste strutture il futuro stia non tanto nella capacità di ampliare l’offerta ma piuttosto quella di offrire un pacchetto che includa anche sempre più esperienze ludiche e di intrattenimento».

C’è chi, anche nelle istituzioni, vede nei negozi la strada per salvare la vitalità dei centri storici... «È sicuramente vero che il negozio può essere anche un luogo di socializzazione, ma pensare ai nostri centri storici come centri commerciali all’aperto mi sembra riduttivo e per certi versi avvilente. Credo che le istituzioni dovrebbero essere sempre più capaci di fare marketing investendo sul-

la cultura e sulla bellezza dei centri permettendo così peraltro a chi ha un negozio di beneficiare di flussi di persone e visitatori e di qualificare l’offerta». È tornato in auge il tema degli orari di apertura dei negozi...

«Mi sembra sinceramente superato dai tempi. Credo sarà inevitabile tendere dell’estensione degli orari perché ci stiamo abituando ad avere sempre più possibilità meno vincolate. Basta pensare alla nuova app che collega pubblicità e acquisto: questo tipo di tecnologia potrebbe cambiare rapporto tra consumatori e aziende.

Con quali tempi inciderà nel nostro quotidiano non possiamo dirlo ma di certo quello è il futuro». (fe. an.)

«Carpe Diem, cogliete l’attimo, ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita». Dice Robin Williams agli studenti del Welton College nel film L’attimo fuggente. E la celebre immagine di Williams in piedi sulla cattedra accompagna il titolo “Change and choose” scelto per la sesta edizione di Ravenna Future Lessons (Rfl), la due giorni in città dedicata ai temi dell’innovazione e della cultura digitale rivolgendosi in particolare alle nuove generazioni. Appuntamento il 22 e 23 ottobre al Palazzo dei Congressi di largo Firenze con lezioni e seminari gratuiti (27 relatori, iscrizioni online su www.ravennafuturelessons.it dove è disponibile il programma dettagliato) promossi dallo Studio Giaccardi. Il primo giorno lezioni e case history dedicate a Cultura digitale e creatività. Nel pomeriggio il seminario dedicato a Internet of things (Iot): sarà l’occasione per capire e vedere come gli oggetti si riconoscono e acquisiscono intelligenza scambiando dati e informazioni tra loro. Dalle 18 alle 20 la lezione-aperitivo con Luciano Galimberti, presidente dell’associazione nazionale per il disegno industriale). Innovazione, design e sviluppo sono i temi del venerdì mattina. Food & travel 2.0: il tema del seminario che si terrà il pomeriggio. (and.a.)

NUOVA FRANCESCONI

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Nuove norme dalla Direttiva Ecodesign per gli apparecchi di riscaldamento e produzione di acqua calda Dal 26 settembre è obbligatoria anche l’etichettatura energetica con l’indicazione della classe di efficienza Dallo scorso 26 settembre, l’Unione Europea – con la direttiva denominata Ecodesign o ErP (Energy related Products) – ha emanato nuovi obblighi per i prodotti utilizzatori di energia. In particolare, sono prescritti i requisiti minimi di efficienza e i limiti di emissione per gli apparecchi di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria fino a 400 kw e accumulatori di acqua calda fino a 2000 L. È stata inoltre prevista un’etichettatura energetica obbligatoria per lo stesso tipo di apparecchi fino a 70 kw e per gli accumulatori di acqua calda fino a 500 L. La Direttiva per l’etichettatura energetica (Eld) richiede che i nuovi prodotti e sistemi per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria siano etichettati con l’indicazione della loro classe di efficienza energetica.

Le direttive Ecodesign ed Etichettatura Energetica sono rivolte a due categorie di prodotti rilevanti. La prima comprende gli apparecchi per il riscaldamento degli ambienti, in particolare: apparecchi elettrici, a gas e a gasolio come caldaie, pompe di calore e cogeneratori. La seconda, gli apparecchi per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS): in particolare, apparecchi elettrici, a gas e a gasolio come scaldabagni, pompe di calore, impianti solari e accumulatori di acqua calda. Nel caso in cui siano combinati singoli generatori e altri componenti, ad esempio aggiungendo una centralina di termoregolazione a una caldaia, viene creato un sistema che deve avere una propria etichetta energetica. Si ha così l’opportunità di incrementare la classe energetica del singolo prodotto primario (ad esempio la caldaia). Il responsabile per il calcolo dell’etichetta di sistema è l’installatore, che ha l’obbligo di fornire al cliente finale l’etichetta del sistema comunicata in fase di offerta/preventivo, oltre che la relativa scheda di calcolo.

Cosa comportano le nuove norme per il cliente finale? A differenza degli elettrodomestici, le etichette energetiche sui prodotti e sistemi per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria possono offrire solo un primo orientamento e non forniscono necessariamente la migliore soluzione per un certo tipo di installazione, né danno indicazioni sul costo dell’energia presunto quando si ottiene una elevata classificazione energetica. Ad esempio non è detto che una pompa di calore che presumibilmente ha una classe di efficienza più elevata di una caldaia a condensazione possa poi essere effettivamente utilizzata in un determinato tipo di edificio. È per questo che è comunque necessaria la consulenza di un tecnico competente per comprendere l’etichetta e selezionare il miglior prodotto o sistema che meglio soddisfa le esigenze del proprio edificio.

Un’altra conseguenza importante è l’uscita graduale dal

mercato delle caldaie non a condensazione che non possono più essere prodotte. Fanno eccezione solo le caldaie non a condensazione a camera aperta che possono essere ancora prodotte e installate nei casi in cui si è impossibilitati tecnicamente a usare una caldaia a condensazione in sostituzione di una vecchia caldaia in edifici multi-

familiari con canna fumaria collettiva. Questo cambiamento comporta la necessità di una riflessione, in quanto le caldaie a condensazione hanno per loro natura esigenze impiantistiche diverse, che comportano necessari ed inevitabili interventi sull’impianto esistente.

La Nuova Francesconi è a disposizione per maggiori informazioni e per una consulenza personalizzata che permetta di migliorare la propria efficienza energetica e di sfruttare i vantaggi di una sostituzione con una nuova caldaia calibrata sulle vostre esigenze.

Risparmia e sostieni l'ambiente In ottemperanza ad una normativa europea in Italia è vietata la produzione delle caldaie tradizionali, ciò comporta la necessità di una riflessione, in quanto le caldaie a condensazione hanno per loro natura esigenze impiantistiche diverse, che comportano necessari ed inevitabili interventi sull’impianto esistente.

Approfittando del beneficio fiscale del 50% e 65% fino al 31/12/15 è vantaggioso pensare ora alla sostituzione.

Una nuova caldaia calibrata sulle vostre esigenze e sull'impianto che già avete per garantirvi sicuro RISPARMIO. CHIAMATECI e valuteremo insieme la soluzione più adatta, garantendo RISPARMIO, EFFICIENZA ENERGETICA E SOLUZIONI PERSONALIZZATE.

di Casadei Baldelli Franco & C. s.n.c.

Via Renato Serra, 40/42/44/46 - Ravenna tel. 0544 62502 - fax 0544 478984 info@nuovafrancesconi.it www.nuovafrancesconi.it

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LETTORI detti e contraddetti

a cura di Fausto Piazza

detti e contraddetti

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

SULLE RECENSIONI DI CINEMA E IL FILM “INSIDE OUT” Spero di non essere l'unico a chiedersi perché Francesco Della Torre continui a scrivere recensioni cinematografiche.

Con tutto il rispetto a me pare che "Della" sia più un bastiancontrario che un critico cinematografico. Prendo le ultime recensioni. Intanto quella su Inside Out: può anche non piacere, ci mancherebbe, ma in quelle righe di recensione ci sono probabilmente alcune falsità e di sicuro alcune ingenuità.

Primo: non si può andare a vedere un film della Pixar (che è comunque della Disney) aspettandosi chissà quale rivoluzione di trama o di concetti. Secondo: mettiamo anche che sia vero quello che dice riguardo alla solita storia con il lieto fine, io credo che i bambini non si stanchino, anche perché passano le generazioni quindi i "nuovi" bambini forse hanno ancora bisogno di quelle storie, così come noi in passato abbiamo gradito i “nostri” cartoni. Terzo: Inside Out, non è un film per bambini, per lo meno non se hanno meno di 1213 anni, meglio se ne hanno 20 o 30 (dietro di noi c'erano dei bimbi di 5-6 anni che continuavano a chiedere "Ma cosa sta succedendo?"), quindi tutti i discorsi di cui sopra trovano poca base.

(Terzo e mezzo: il titolino della recensione, che forse non ha scritto Della, parla di “Cartone da family day”, che è una falsità, per la ragioni appena dette).

Quarto: tornando sulla trama e il lieto fine, pur essendo della Disney, credo che ci sia una bella differenza tra i prodotti Diseny e quelli Pixar, che comunque mantiene una certa autonomia artistica. Cioè, un conto sono Dumbo, Pinocchio, La Sirenetta, il Re leone o Frozen. Un conto sono Toy Story, A Bug's Life, Monsters & Co, fino a Inside Out. Nei film Pixar c'è sempre una malinconia di fondo, uno strappo che in realtà non si rimargina mai del tutto, una storia di cambiamento, non solo di lieto fine. Poi, come sopra, non ci si può aspettare che tali film finiscano in tragedia! A me pare che si voglia per forza andare contro un film che è piaciuto a

#INSTAGRAM

Il porto di @hotuttointestamanonriescoadirl Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio postata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata dall’utente @hotuttointestamanonriescoadirl a Porto Corsini.

tutti, e che non può piacere al critico, sennò che critico é?

Passiamo poi all'ultima recensione: Della non si è nemmeno preso la briga di vedere il film, o di aspettare di vederlo, ma già dice che “è un film da vedere”, sulla base di cosa? Del regista e degli attori? Mi ricorda tanto i miei compagni ottusi del Dams che parlavano per ore di film mai visti solo sulla base di chi li aveva diretti o scritti o di chi erano gli attori. E siccome non sa come riempire la rubrica, parla di due film di fantascienza a caso, che secondo me con The Martian non c'entrano niente....

Lettera anonima Carissimo anonimo, ti rispondo davvero volentieri perchè le critiche, di ogni genere, sono un dono che

molti sottovalutano. Capitolo Inside Out. Tendo a guardare i film Pixar perchè sono un capolavoro di tecnica e hanno soggetti sempre interessanti, come specificato nell’articolo. Altro, prima di vedere un film, non voglio sapere, quindi lascio alla visione eventuali sorprese. Capisco che il lieto fine sia una sorta di obbligo nei cartoni Disney, ma è il meccanismo che è stancante. Molti cartoni giapponesi di Miyazaki, che si rivolgono a bambini, non presentano alcuna difficoltà o “mostri” da sconfiggere e filano liscio verso un graditissimo lieto fine.

Penso ad esempio a Totoro. E comunque la struttura mi ha annoiato, impossibile non dirlo. Sui bambini, prima scrivi che non dovrebbero annoiarsi, poi che il film è più adatto

agli adulti, quindi per aiutarti a sciogliere l’indecisione ti rimando alla chiusura del mio articolo, in cui si invitava a provare il film insieme ai propri figli, perchè un mediatore culturale è sempre prezioso nella visione di un cartone comunque complesso. E in ogni caso, mai usare l’opinione di un singolo (che sia io o un recensore “all’altezza”) come vincolo per vedere o meno un film. Il titolino non l’ho scritto io ma lo approvo con entusiasmo: la famiglia rappresentata dal film è più tradizionale della tradizione del tradizionale! Sull’aspetto malinconico della Pixar, concordo in pieno, davvero. Sul fatto che io vada contro un film che è piaciuto a tutti, rispondo che i miei gusti fanno quello che vogliono. Ci sono critici di alto livello che stroncano film amati (tipo il prestigioso e bravo Mereghetti e il suo rapporto coi danesi Von Trier e Vinterberg), ci sono bastian contrari come me, stando alla tua lettera, che riescono però a essere banali, considerando Kubrick il migliore, amando Hitchcock, Welles, Fellini, Antonioni e così via. Si chiamano gusti. Il mio approccio è sentimentale, ci sono film che mi lasciano freddi (Everest, of course) e film che mi irritano, come Inside Out. Che possiamo farci…

Passando a The Martian, non l’ho visto e l’ho detto. Anche perchè per quanto ami R&D, mi tocca fare anche un altro mestiere che la mia laurea in Scienze Statistiche (e non Dams) è riuscita a darmi, ma anche qui la tua lettera mi dà uno spunto interessante: cosa spinge a scegliere un film? Soggetto (non trama, voglio arrivare “vergine” in sala), regista, a volte attori. Però la ragione più forte si chiama pregiudizio… che è quella voglia di andare a vedere un film sulla base di sentimenti precostituiti in modo inspiegabile. Insomma, quando “ci ispira”.

Ti saluto in amicizia (mi chiami col mio nomignolo, spero e immagino ci si conosca bene), invitandoti a maggior coraggio nel firmarti come

lo faccio sempre io, e associandomi alla tua speranza di non essere l’unico detrattore della mia rubrica, perchè se no sarebbe davvero un mondo più noioso! (Francesco Della Torre)

COMPLIMENTI ALLA REDAZIONE E CRITICHE STILISTICHE Cara Redazione, buonasera! Premetto subito che questa è una mail ironica, onde evitare fraintendimenti...

Apprezzo moltissimo quello che fate settimanalmente, e sono convinto che siate solo voi, nel terrificante panorama dell'informazione locale ravennate, a svolgere il ruolo di cronaca e critica che dovrebbe essere la caratteristica principale di chiunque faccia il mestiere del giornalista. Ma essendo figlio proprio di un giornalista della vecchia scuola, fissato prima di tutto con l'italiano e le sue regole, mi permetto di tirarvi le orecchie: passi per gli orrendi "piuttosto che" e "quant'altro", ormai tristemente di moda. Passi anche per l'abbandono della preposizione "a-" a vantaggio di un'anglofila "in" (fino a pochi anni fa si sarebbe detto "lavoro ALLA Micoperi, ci vediamo ALLA darsena", adesso va di moda dire "lavoro IN Micoperi, ci vediamo IN darsena"). Ma nel nell'articolo di Luca Manservisi a pagina 8 del numero scorso, riguardante il nuovo Bizantino, all'interno delle ultime righe relative agli orari di apertura noto un obbrobrioso "A pranzo FRA settimana"! Se l'italiano medio parla un italiano sciatto e pieno di errori è colpa della Tv e non certo vostra, ma almeno voi cercate di tenere botta...

Michele Fait, Ravenna

Caro Michele, grazie per i complimenti. E anche per le critiche stilistiche, in un periodo in cui sono sempre meno quelli che arrivano in fondo a un articolo di giornale... Ci staremo più attenti, anche se come ben saprai, i correttori di bozze sono un lontano ricordo. Nel caso dell’errore di Luca, che comunque si scusa, lasciami dire invece scherzando che siamo di fronte più che altro a un peccato di romagnolità...

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RAVENNA &DINTORNI 15/10 2015

CULTURA

ARTE • RUBRICHE

LA MOSTRA/1

15

LA BUSTINA DI MELPOMENE

Mosaici contemporanei per quattro stagioni

LA MOSTRA/2 CERAMICA RAKU E MOSAICI DA BARBARA LIVERANI

Una nuova pagina del mosaico contemporaneo chiude il catalogo ideale di “Mosaici L’opera di De Luca alla cripta Rasponi, Contemporanei in Antichi Contesti”, la rasse- nella mostra inserita nella biennale gna ideata e promossa da Fondazione Ravenna Mosaico, così come quella RavennAntica, con la curatela di Paolo Racagni. allo studio di Barbara Liverani qui a fianco Un libro che abbiamo cominciato a leggere nel 2011 e che ci ha accompagnato fino al capitolo conclusivo appena iniziato: “Le Quattro Stagioni in Mosaico”, in mostra fino al 15 novembre, nella cornice verdeggiante dei Giardini Pensili e della Cripta Rasponi del Palazzo della Provincia Prosegue fino al 31 ottobre nello (piazza San Francesco, Ravenna). studio di Barbara Liverani di via Il compito di allacciare una interconnessione Girolamo Rossi 21/A, in centro a tra il passato e il futuro è toccato ad otto artisti di Ravenna, la mostra/specchio TaO preclara fama, che si sono immersi con creatiin cui vengono messi a confronto vità sensibile in uno dei giardini più discreti e ricpezzi di ceramica raku (antica tecnichi di fascino della città, lasciando sussurrare la ca giapponese del XVI secolo) reavoce ruvida della pietra, o accendendo di riflessi lizzati dall’artista Oscar Ambroni e colorati il sinuoso percorso verde che fonde le opere di mosaico di Barbara geometrie all’italiana con le sorprendenti svolte Liverani. Entrambe le serie giocano dello stile romantico inglese. Sul tema conduttocon il bianco e il nero, lo yin e lo re delle “quattro stagioni”, che rimanda alla yang. Aperto dalle 9.30 alle 12.30 e celebre Danza raffigurata nel pavimento della dalle 15.30 alle 19.30 (chiuso la stanza più pregiata della Domus dei Tappeti di domenica e il giovedì pomeriggio).

Pietra, si sono fatte strada le interpretazioni variegate di ciascun artista. A partire dal cinghiale Autunno di Giuliano Babini, che raffigura la controversa energia selvaggia dell’animale mutante, simbolo di ferocia e lussuria per il Cristianesimo, ma anche di saggezza, lealtà e fertilità.

A MOSTRA/3 L’intimista Pascale Beauchamps, con Saison de soleil et de vent, rievoca invece le quieti e le tempeste della sua Bretagna, fatta di paesaggi petroLA RAVENNA DI BRAVI (E NEVIO SPADONI) si che sanno di arcaico, immersi nel silenzio sacrale degli idoli totemici.

Le colombe abbeveranti di Valeria Ercolani attingono linfa dalla culÈ stata inaugurata sabato 10 ottobre alla tura popolare palustre e dall’antica tradizione greca, confluite col passagManica Lunga della Biblioteca Classense di gio dei secoli nell’immaginario stereotipico ravennate, dando origine ad Ravenna la mostra “Onorio Bravi - Ravenna uno dei simboli identificativi della città. Al cuore della Cripta, colpisce il fantastica!”, curata dall’architetto Marisa Zattini, concettuale Felice Nittolo, con la ritualità circolare di Primavera-Estatecon poesie di Nevio Spadoni. Si tratta di un Autunno-Inverno, dove è il ritmo del mosaico a scandire l’infinito panta rei inedito ciclo di lavori realizzato nel 2015, della natura. Sulla stessa linea d’onda, ma con esiti agli antipodi, si collodedicato a Ravenna. In particolare le xilografie ca Stefano Mazzotti con Autunno Occidentale in cui l’elemento naturale di Bravi (alle prese anche con graffito e pittura) è decisamente concreto, nell’irruenza della materia originaria – le foglie sono state ispirate dalle dieci poesie inedite, in vere, cadute – e si intreccia in sinestesie e proiezioni. Marco De Luca dialetto, di Nevio Spadoni, dedicate ai luoghi e interpreta invece le fasi dell’anno attraverso la lettura dei colori caldi e ai personaggi più importanti della città. freddi, riuscendo ad impregnare la materia di luce leggera e levitante, conIl catalogo – edito per i tipi de Il Vicolo Editore tro la stele di Giovanna Galli che rimarca i confini di passaggio, richia– documenta tutte le opere oggetto della mando la classicità e al contempo l’età bizantina dei bagliori d’oro. Per rassegna unitamente alle poesie di Nevio Daniele Strada, infine, l’estate è un ectoplasma, l’elemento mancante Spadoni e contiene i testi critici della curatrice nella danza dei Tappeti di Pietra, e l’evocazione di una stagione il cui sapoMarisa Zattini e di Marco Di Capua e un saggio re si disvela soprattutto di notte, così come al buio narra i suoi segreti quedi Alberto Giorgio Cassani. sta piccola misteriosa opera. Per informazioni 0544 215342.

La mostra è visitabile da martedì a sabato a Linda Landi ingresso gratuito fino al 7 novembre.

L

a cura di Maria Giovanna Maioli Noi di RavennaPoesia desideriamo ringraziare ancora una volta Moni Ovadia per aver accolto il nostro invito a partecipare sabato 10 ottobre alla nona edizione della Notte d’Oro. Affascinante l’assolo Moni Ovadia racconta la Grecia dei poeti svoltosi in un gremito Palazzo dei Congressi. E ora, come è nostra consuetudine, la poesia scelta per la Bustina di questa settimana, il cui autore è tra i poeti più amati da Moni:

DI

ITACA CONSTANTINOS KAVAFIS

Se per Itaca volgi il tuo viaggio, fa voti che ti sia lunga la via, e colma di vicende e conoscenze.

Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi o Posidone incollerito: mai troverai tali mostri sulla via, se resta il tuo pensiero alto, e squisita è l’emozione che ti tocca il cuore e il corpo. Né Lestrigoni o Ciclopi né Posidone asprigno incontrerai, se non li rechi dentro, nel tuo cuore, se non li drizza il cuore innanzi a te.

Fa voti che ti sia lunga la via.

E siano tanti i mattini d’estate che ti vedano entrare (e con che gioia allegra!) in porti sconosciuti prima.

Fa scalo negli empori dei Fenici per acquistare bella mercanzia, madrepore e coralli, ebani e ambre, voluttuosi aromi d’ogni sorta, quanti più puoi voluttuosi aromi.

Rècati in molte città dell’Egitto, a imparare imparare dai sapienti.

Itaca tieni sempre nella mente.

La tua sorte ti segna quell’approdo.

Ma non precipitare il tuo viaggio.

Meglio che duri molti anni, che vecchio tu finalmente attracchi all’isoletta, ricco di quanto guadagnasti in via, senza aspettare che ti dia ricchezze.

Itaca t’ha donato il bel viaggio.

Senza di lei non ti mettevi in via.

Nulla ha da darti più.

E se la trovi povera, Itaca non t’ha illuso.

Reduce così saggio, così esperto, avrai capito che vuol dire un’Itaca. (da Poesie, a cura di Filippo Maria Pontani, Mondadori, Milano 1972) Constantinos Kavafis, poeta neoellenico, è nato nel 1863 ad Alessandria d’Egitto, dove si è spento nel 1933.

RAVENNA &DINTORNI 15/10 2015

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CULTURA

MUSICA

CLASSICA/1

ELETTRONICA

ANTICA

Techno da Detroit al Club Adriatico

Nella chiesa lughese il festival estense, tra Olanda e Assisi

Riparte all’Almagià di Ravenna la stagione di Club Adriatico, serata mensile dedicata alla musica elettronica e al clubbing con ospiti artisti e dj di caratura internazionale.

Si parte con il live di Dopplereffekt, uno dei diversi progetti di Gerald Donald, mente con James Stinson dei leggendari Drexciya e figura chiave e seminale nello sviluppo della techno di Detroit. Dalle originarie sonorità electro e dai richiami afro-futuristici, le produzioni di Dopplereffekt si sono mosse anche verso un’elettronica più sospesa, melodica e ambientale. Nei loro concerti, show audio-video danno vita un mondo sonoro visionario e praticamente inimitabile.

Le porte si apriranno dalle 23 (ingresso a 10 euro fino a mezzanotte, poi 12) con i dj del Club Adriatico El Putiferio & Bangutot mentre la notte si chiuderà con il set eclettico e tutto da ballare di Herva, resident dj per la stagione 2015/2016.

Doppio appuntamento alla Chiesa del Pio Suffragio di Lugo con il festival modenese di musica antica estense “Grandezze & Meraviglie”.

Il 17 ottobre (ore 21) è in programma il concerto “Musica estense: stravaganza olandese”, con l’ensemble Francesco I, creato dal festival con la direzione del giovane cemba- lista modenese Giovanni Paganelli e un organico di respiro internazionale: giovani professionisti provenienti da Olanda e Spagna costruiscono un programma basandosi sull’influenza della musica emiliana in tutta Europa (e Olanda in particolare) grazie agli stampatori ed editori olandesi.

Giovedì 22 ottobre invece l’ensemble Heliantus sarà protagonsita di una serata dedicata – come da titolo del concerto – agli “Strumenti di Assisi della collezione del Sacro Convento”. Sul palco strumenti come l’organetto, il cornettino e la dulciana.

JAZZ IL BRASILE AL MARIANI

Tra impressionismo e simbolismo, ultimi giovani in vetrina all’Alighieri

BLUES PIPPO GUARNERA A LUGO

ROCK GLI OPEZ AL MOOG Giovedì 15 ottobre alle 21.30 al Moog di Vicolo Padenna il rock strumentale dei romagnoli Opez.

Settimo appuntamento della rassegna “Musica & Spirito” domenica 18 ottobre alle ore 19.30 nella Basilica di San Francesco di Ravenna.

La Cappella Musicale della Basilica di San Francesco eseguirà brani di Bach, Haendel e Buxtehude ma la vera sorpresa della serata sarà la partecipazione del duo dissonAnce: i celebri fisarmonicisti Roberto Caberlotto e Gilberto Meneghin eseguiranno per l'occasione il Concerto per due clavicembali, archi e basso continuo BWV 1061 di Johann Sebastian Bach.

Ingresso libero.

CLASSICA/2

HARD E METAL

Prosegue la rassegna jazz del venerdì sera al Marinai di via Ponte Marino, a Ravenna.

L’appuntamento il 16 ottobre è con il Barioca Quartet per un viaggio attraverso il Brasile degli anni sessanta.

Riapre il Sax Pub Cafè di Lugo con live tra jazz e blues.

Venerdì 16 dalle 22 sul palco il batterista Vince Valicelli e il noto Pippo Guarnera all’organo Hammond.

ANCHE LE FISARMONICHE PER BACH ALLA BASILICA DI SAN FRANCESCO

Dopo i Refused, festa coi Void of Sleep Biglietti quasi esauriti (info: 333 2097141) per il concerto della storica band punk-hardcore svedese Refused, in programma giovedì 15 ottobre al Bronson, come già anticipato la scorsa settimana. Al club di Madonna dell’Albero poi sabato 17 ottobre si festeggia l’uscita di “New World order” (un particolare della copretina nella foto), secondo album dei ravennati Void of Sleep, band molto quotata in ambito (prog) metal italiano. Ad aprire il loro concerto i bolognesi Nero di Marte e i forlivesi Abaton.

Gran finale di “Giovani in Musica” la rassegna curata dall’associazione Angelo Mariani che porta sul palco della sala Corelli del teatro Alighieri giovani concertisti dell’area romagnola, impegnati in questa undicesima edizione nel repertorio degli ultimi decenni dell‘800 fino ai primi decenni del ‘900, ossia quell’arco temporale idealmente indicato, come suggerisce il titolo, ”Tra Impressionismo e Simbolismo”.

Il penultimo appuntamento in programma lunedì 19 ottobre (ore 17) prevede un doppio concerto. Nella prima parte si esibiranno insieme due giovanissime promesse del concertismo internazionale, la diciannovenne violoncellista Maddalena Burbassi e il diciottenne pianista Dario Zanconi. Proporranno la Sonata in re minore di Debussy, seguita dall’Adagio con variazioni in si maggiore di Respighi. Nella seconda parte sarà protagonista il Quartetto Guadagnini, qui in formazione di sestetto unendosi al LASSICA/3 violinista Paolo Andreoli, dal 2002 membro del celebre Quartetto Cremona, e al pianista Cesare Pezzi. Eseguiranno di Chausson il NELLA LONDRA DI HANDEL Sestetto in re maggiore op. 21 per violino, pianoforte e quartetto d’archi.

Domenica 18 ottobre alle 11 alla sala Infine a chiudere la rassegna giovedì 22 ottobre (sempre ore Corelli del teatro Alighieri di Ravenna chiude la rassegna di Accademia 17) sarà la brillante flautista ventunenne Stella Ingrosso, diploBizantina con protagonista la stessa matasi al Conservatorio di Ferrara e attualmente allieva del Accademia e il concerto “I musicisti ita“Master Concert” presso dell’Haute Ecole de Musique di Ginevra. liani nella Londra di Handel”. Sul palco Si esibirà in duo con il pianista Mirko Maltoni. Tutto dedicato al Tampieri (violino) Frezzato (violoncello) repertorio francese sarà il programma del concerto incentrato su e Baroni (cembalo). alcuni dei compositori che hanno maggiormente scritto per flauto e pianoforte, come Jolivet, Taffanel, Caplet, Faurè e Debussy.

C

GIOVEDÌ 22 OTTOBRE ORE 22,00

ANGELA ESMERALDA SEBASTIANO LILLO IN CONCERTO Angela Esmeralda e Sebastiano Lillo hanno un progetto unico, fatto di anima e blues, col quale raccontano storie vissute tra il bizzarro e il quotidiano.

Si esibiscono in formazione Trio con lo straordinario contrabbassista Carlo Petrosillo.

Via Ponte Marino 19 Ravenna - Tel. 0544 215206 info@mariani-ravenna.it

CENA SU PRENOTAZIONE CON MENU' ALLA CARTA Concerto Gratuito ore 22.00

RAVENNA &DINTORNI 15/10 2015

CULTURA

SPETTACOLO • TEMPO LIBERO

PROSA

FESTIVAL/1

Le Calendar Girls aprono la stagione del Masini

Erf in Winter a Faenza Dal tango argentino all’epoca dei castrati Ăˆ la voce umana “veicolo supremo dell’espressione musicaleâ€? il fil rouge della quarta edizione di Erf in Winter che accosta al suono degli strumenti le mille intonazioni della voce. La rassegna continua giovedĂŹ 15 ottobre (ore 21) al Mic di Faenza con un repertorio cross over con “Nostalgia del presenteâ€?, un concerto sul tango contemporaneo con composizioni di Silvio Zalambani e di rinomati autori argentini.

L’esecuzione sarĂ affidata alla cantante argentina Sandra Rehder accompagnata dal Grupo Candombe. GiovedĂŹ 22 (ore 21) al teatro Masini di Faenza protagonista la voce di un contraltista, quella che nel ‘700, l’epoca d’oro dell’opera lirica, era la voce dei castrati. Verranno proposti accanto a brani rari come le arie e i rondo del faentino Sarti e di MysliveÄ?ek alcuni pezzi celeberrimi come l’aria di Orfeo di Gluck o le celebri arie mozartiane. Interpreti il contraltista Carlo Vistoli accompagnato al fortepiano da Marco Farolfi.

Con l’anteprima nazionale di Calendar Girls si aprirà , da venerdÏ 16 a domenica 18 ottobre alle ore 21, la nuova stagione di prosa del teatro Masini di Faenza. La pièce, scritta da Tim Firth e basata sull’omonimo film della Miramax, è il primo adattamento teatrale della commedia in Italia, diretto da Cristina Pezzoli e interpretato, nei ruoli principali, da Angela Finocchiaro e Laura Curino. Completano il cast Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Marco Brinzi, Noemi Parroni e Titino Carrrara.

La celebre Finocchiaro e tutti gli interpreti della compagnia saranno inoltre protagonisti del primo “Incontro con gli artistiâ€? della nuova stagione che si terrĂ sabato 17 alle 19 al ridotto del Masini (l’ingresso all’incontro è gratuito).

Calendar Girls è un testo teatrale scritto da Tim Firth, tratto dall’omonimo film con la regia di Nigel Cole (lo stesso di L'erba di Grace e We want sex), di cui lo stesso Firth è autore e sceneggiatore. Il film, di cui erano protagoniste - fra le altre - Helen Mirren, Julie Walters, Linda Bassett, è uscito in Italia nel 2004 ottenendo un discreto successo al botteghino, ma diventando un film di culto, molto amato dal pubblico femminile. La storia, ispirata ad un fatto realmente accaduto, è quella di un gruppo di donne fra i 50 e i 60 anni, membre del Women’s Institute, che si impegna in una raccolta fondi destinati a un ospedale nel quale è morto di leucemia il marito di una di loro. La protagonista Chris (a teatro interpretata dalla Finocchiaro), stanca di vecchie e fallimentari iniziative di beneficenza, ha l’idea di fare un calendario diverso da tutti gli altri, in cui convince le amiche del gruppo a posare nude. Lo spettacolo teatrale, al pari del film, ha avuto un enorme successo in Inghilterra, dove è programmato in diverse versioni dal 2008 ed è tuttora in scena.

L’autore Tim Firth ha voluto che la messa in scena di Calendar Girls rimanesse sempre collegata ad una iniziativa benefica, come all’origine è stato per il calendario. E anche questa produzione ha voluto sposare una iniziativa benefica, scegliendo di sostenere l’Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma (Ail).

Biglietti da 12 a 23 euro, info e prenotazioni allo 0546/21306.

DIALETTO/1 IL RECITAL MUSICALE IN OMAGGIO A RAFFAELLO BALDINI IN ANTEPRIMA ALL’AURORA GiovedĂŹ 22 ottobre alle 21 al Nuovo Circolo Aurora di via Ghibuzza, a Ravenna, verrĂ presentato in anteprima il recital musicale in omaggio a Raffaello Baldini dal titolo “FiumĂ naâ€?, con Vittorio Bonetti, Eliseo Dalla Vecchia e Rudy Gatta. Lo spettacolo debutterĂ venerdĂŹ 23 al teatro Rasi in occasione di “Largo a Baldini!â€? le tre giornate che Ravenna dedica al suo cittadino onorario a dieci anni dalla scomparsa.

DIALETTO/2 TORNA “RITROVIAMOCI AL RASI�, DICIOTTO SPETTACOLI A PARTIRE DAL 18 OTTOBRE Giunge alla 34esima edizione �Ritroviamoci al Rasi�, la rassegna di teatro amatoriale organizzata da Capit Ravenna. Sono ben diciotto gli spettacoli che occuperanno i pomeriggi domenicali del teatro Rasi di Ravenna dal 18 ottobre al 3 aprile. Si parte domenica 18 alle 15 con “Mellotzentnuvantot� del Gruppo Teatrale La Compagine.

Piazza della LibertĂ 10 47032 BERTINORO (FC) Tel./Fax: 0543 444435

info@cadebe.it www.cadebe.it

Il produttore Stefano Zavalloni ci guiderà alla scoperta e all’abbinamento dei suoi ottimi e pluripremiati vini Sformatino zucca e porcini su fonduta al formaggio di fossa - Albana secca Strozzapreti verza, salsiccia e crema al pecorino scoparolo - Sangiovese Superiore Guancia di vitello brasata all’Amedeo - Amedeo Cuore caldo al cioccolato e salsa all’arancia - Passito di Sangiovese Costo Euro 30,00 siamo aperti da giovedÏ a domenica con i seguenti orari: GiovedÏ 18:00-23:00 • VenerdÏ 18:00-24:00 • Sabato 12:00-15:00 e 18:00-24:00 Domenica continuato 12:00-23:00

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FESTIVAL/2

L’Ottobre giapponese tra sushi, yoga e zen Prosegue la tredicesima edizione dell’Ottobre Giapponese con l’ultima delle due serate al Mariani di Ravenna dedicate ai cortometraggi di giovani registi emergenti, in programma giovedÏ 15 ottobre dalle 21.

VenerdĂŹ 16 alle 21 all’ex chiesa Santa Maria delle Croci di via Guaccimanni si terrĂ invece un incontro, anche pratico, di yoga e zen, con introduzione del professor Marco Del Bene sul tema “Il vuoto nell’arte del Giapponeâ€?.

Sabato 17 alle 17.30 alla bottega Bertaccini di Faenza (corso Garibaldi) presentazione dell’e-book di Patrick Colgan che è un viaggio fra cultura, cucina e natura di un paese “solo all’apparenza incomprensibileâ€?.

Domenica 18 dalle 18.30 a Villa Rotonda di Castle Raniero (Faenza) una intera serata dedicata al Giappone con cerimonia del tè, esibizione di kendo, sfilata di kimono, dimostrazione di origami e cena a base di sushi, sashimi e tempura. Infine, da segnalare martedĂŹ 20 alle 21 al planetario di Ravenna una lezionespettacolo a cura di Agostino Galegati sul tema “Il cielo dei samurai. Costellazioni e mitologia in Giapponeâ€?. La rassegna prosegue fino al 4 novembre, i dettagli sui prossimi numeri Info e programma dettagliato sul sito www.ottobregiapponese.it.

AGENDA LA MARATONA DEL FAI TRA LE CHIESE E IL PALAZZO GROSSI DI CASTIGLIONE Domenica 18 ottobre torna la Fai Marathon in 130 cittĂ italiane: iItinerari e visite a contributo libero in luoghi speciali e poco conosciuti a cura dei volontari dei gruppi Fai Giovani. A Ravenna proposti due percorsi: il primo si snoda in centro cittĂ , sulle tracce delle chiese Settecentesche e sarĂ aperta al pubblico la chiesa di Santa Giustina, in piazza Duomo. In mattinata, a partire dalle 10.30, visita guidata a cura dei volontari del Gruppo FAI Giovani, cui seguirĂ un concerto degli allievi dell’Istituto Musicale “G.Verdiâ€? (prenotazioni a faigiovani.ravenna@fondoambiente.it oppure al 347.8414097). A partire dalle 14.30, Santa Giustina aprirĂ al pubblico con visite guidate fino alle 18.30. Il secondo percorso si allontana dal centro cittadino per riscoprire Palazzo Grossi a Castiglione di Ravenna, dalle 10.30 alle 16.30.

LA PRIMA MARATONA A COLPI DI CLIC IN CENTRO A RAVENNA Sabato 17 ottobre si svolgerĂ la prima edizione della maratona fotografica #arRAngiati2015: 25 obiettivi e 3 ore per scoprire con occhi diversi la cittĂ di Ravenna. L'iscrizione è gratuita ed è aperta fino al 16 ottobre. Informazioni sulla pagina Facebook “Maratona Fotografica Ravennaâ€?. Il ritrovo è alle 15 in piazzetta UnitĂ d’Italia, in centro a Ravenna.

RAVENNA &DINTORNI 15/10 2015

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CULTURA

LIBRI

BIBLIOTECA ORIANI

NARRATIVA

Torna il fondo Mussolini Migliaia di documenti sul fascismo di nuovo fruibili Sabato 17 ottobre dalle 10 alle 12, nella Sala Spadolini della Biblioteca Oriani a Ravenna (via Corrado Ricci), sarà illustrata l’operazione di recupero e riqualificazione del fondo“Biblioteca Mussolini” che costituisce il nucleo storico originario della Biblioteca di Storia Contemporanea.

Interverranno il direttore e i bibliotecari dell’ Oriani e lo storico Massimo Baioni dell’ Università degli Studi di Siena. Nell’ occasione sarà allestita una piccola esposizione di alcuni dei materiali più significativi della “Biblioteca Mussolini” e sarà distribuita una dispensa contenente l’ elenco, aggiornato al 30 settembre 2015, di tutti i periodici posseduti, con l’ indicazione degli estremi cronologici e delle consistenze. Unica nel suo genere in Italia, la“Biblioteca Mussolini” (primo nome della Oriani) aveva il compito istituzionale di raccogliere e conservare tutto ciò che in ogni parte del mondo veniva prodotto sul fascismo, che fosse favorevole o contrario. Nel corso degli anni si è creata una raccolta documentaria di oltre 20mila monografie, oltre 8mila opuscoli e 240 periodici rappresentativa di tutti gli aspetti del ventennio fascista e più in generale della società italiana dell’ epoca che è stata consultata e utilizzata dai più importanti studiosi e specialisti. Per molto tempo, a causa soprattutto di problemi di spazio, una parte consistente di questi fondi, dislocati in vari depositi, è rimasta esclusa dalla consultazione.

Oggi, dopo un lungo e attento lavoro di riordino e ricollocazione, i preziosi materiali sono di nuovo del tutto fruibili tra la sede dell’ Oriani in via Corrado Ricci e l’ attigua Emeroteca di Casa Farini. Un patrimonio culturale tornato a disposizione della città e dell’ intera comunità scientifica che sarà ulteriormente valorizzato anche attraverso opportuni progetti di digitalizzazione e condivisione on line che saranno illustrati nel corso dell’ iniziativa di presentazione.

Uno dei materiali del fondo Mussolini che sono tornati consultabili

Marcello Fois con la sua “Luce perfetta” Mercoledì 21 ottobre Marcello Fois presenta Luce perfetta (Einaudi) a Palazzo Rasponi alle 18.30 per la rassegna Il tempo ritrovato. Si tratta del suo ultimo romanzo, parte di una saga familiare ambientata nella sua Sardegna e un tuffo in un capitolo della nostra storia recente fatta di intrighi e clan.

L’INCONTRO ELOGIO DEL POLITEISMO CON BETTINI Venerdì 16 ottobre, alle 18 alla Sala D'Attorre, per gli incontri letterari del Centro Relazioni Culturali, l'antropologo Maurizio Bettini presenta il saggio Elogio del politeismo. Quello che possiamo imparare oggi dalle religioni antiche (Il Mulino).

MARIA SILVIA AVANZATO AL MOOG Nuovo appuntamento letterario al Moog di Ravenna in vicolo Padenna, venerdì 16 ottobre alle 19, l’ospite sarà Maria Silvia Avanzato con il suo romanzo In morte di una cicala (Fazi).

L’INCONTRO IL GENOCIDIO IMPUNITO DI SREBRENICA Giovedì 22 ottobre alle 17.30, alla biblioteca Oriani di Ravenna, ci sarà l’incontro con Luca Leone (giornalista e scrittore) e Riccardo Noury (portavoce Amnesty International Italia) che, introdotti dal direttore della biblioteca Alessandro Luparini, presenteranno il loro libro Srebrenica. Si tratta di un reportage nel buco nero della guerra e del dopoguerra bosniaco e nel vuoto totale di giustizia che ha seguito il genocidio di Srebrenica che ha visto oltre 10mila vittime catturate, torturate, uccise e inumate in fosse comuni esattamente vent’anni fa. L'incontro è organizzato da Anolf, Iscos Emilia-Romagna e Amnesty International.

CRISTIANO CAVINA AL NUOVO CIRCOLO AURORA PER CIRCOLANDO CON L’AUTORE Mercoledì 21 ottobre inaugura al Nuovo Circolo Aurora la rassegna di incontri “Circolando con l’autore”. Primo ospite sarà lo scrittore di Casola Valsenio che pubblica per Marcos y Marcos Cristiano Cavina.

IL FANTASY DI NGADIUBA ALLA FELTRINELLI Venerdì 16 ottobre alle 18 alla Libreria Feltrinelli di via Diaz 14 a Ravenna, lo scrittore ravennate Kingsley Ngadiuba presenta il suo romanzo fantasy “La Stella dell’Ovest” edito da David and Matthaus, modera Mattia Ravaglia.

I DELITTI (IM)PERFETTI RACCONTATI DA GALEATI E RAGGI Giovedì 22 ottobre, alle 18, la giornalista Vania Rivalta intervista i giornalisti Nevio Galeati e Carlo Raggi, autori del libro Delitti (im)perfetti, (pubblicato da PaGiNe Edizioni) che rievoca una serie di storie nere e delle conseguenti indagini avvenute nella provincia ravennate.

Nuova apertura

CASA FAMIGLIA PER ANZIANI Villa immersa nel verde lughese

NONNA PINA

Ambiente famigliare e accogliente Attività ricreative e di svago per gli ospiti Assistenza h24, 7 giorni su 7

Tel. 388 4032440 • nonnapinafamily@gmail.com • facebook: NONNAPINA

llo! e b è o il ciel con noi! o scopril Martedì 20 ottobre, ore 21

Sabato 24 ottobre, ore 16:30

Il cielo dei Samurai

Marco Garoni: Le stelle d'autunno

(in collaborazione con A.S.C.I.G.)

(attività a adatta a bambini a partire dai 6 anni)

Venerdì 23 ottobre, ore 21

Domenica 25 ottobre, ore 10.30

(ingresso libero e cielo permettendo)

(ingresso libero e cielo permettendo)

Agostino Galegati:

Osservazione della volta stellata

...un pomeriggio al planetario

Osservazione del sole

Martedì 27 ottobre, ore 21

Massimo Berretti: La nebulosa Granchio Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata

CULTURA

RUBRICHE

FULMINI E SAETTE di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso

RAVENNA &DINTORNI 15/10 2015

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NDL - NOTA DEL LETTORE

L’ultimo, nerissimo, romanzo di Simi di Federica Angelini

Perle ai porci - Ravenna VISIBILI E INVISIBILI

Il film campione d’incassi che sembra la parodia della “Buona scuola” di Francesco Della Torre

Fuck You, Prof! (di Bora Dagtekin, 2013) Dopo un annetto di prigione, il rapinatore Zeki Muller va alla ricerca del bottino nascosto in un cantiere, sul quale adesso vi è stata costruita la palestra di una scuola superiore. A Zeki non resta che farsi assumere dalla disperata Preside Manager, a corto di personale a causa della totale indisciplina dei suoi alunni. Col passare dei giorni, il volgare, stravagante e autoritario “prof” Zeki, inizia a prenderci mano e gusto. Se il tema non è originale, viste le somiglianze da un lato a School of Rock (dove il finto prof non era un delinquente) e soprattutto a Non siamo angeli (dove i delinquenti si erano improvvisati preti), è nello svolgimento che il film trova il suo punto di forza. Campione d'incassi nella patria Germania – in uscita nelle sale italiane il 15 ottobre – il film è un susseguirsi di scene esilaranti, situazioni limite, demenzialità e divertentissime volgarità.

I molti momenti divertenti (lo Shakespeare rivisitato su tutti) sono legati da un filo in realtà assai intelligente e che sembra fatto apposta per prendere di mira la “Buona Scuola” renziana: la preside coi superpoteri è un personaggio travolto dal suo stress e dalla ricerca di fondi statali grazie al merito, e la valutazione fatta dagli alunni va esclusivamente per simpatie. E che il miglior insegnante valutato sia un delinquente costituisce una squisita provocazione politica. Un delinquente straordinario, va detto, è l'attore Elyas M'Barek già regista e protagonista della serie di Mtv Kebab for Breakfast. Pop e kitch anche in scenografia e colonna sonora, Fuck You Prof! è esilarante, ha un lieto fine,

si gode sul momento ma si dimentica il giorno dopo, ha già un seguito appena uscito in patria, dura un quarto d'ora di troppo (su due ore) e oltre a quelli sulla scuola ci lancia un messaggio sconvolgente: i tedeschi sanno far ridere.

Liquirizia (di Salvatore Samperi, 1979) Il periodo a cavallo tra i settanta e gli ottanta sono stati per il cinema italiano troppo spesso triste teatro di commedie pecorecce e volgari, sempre a sfondo sessuale. Liquirizia, film dimenticato, è un'eccezione, perchè è una sorta di Animal House italiano, e un ideale predecessore di Fuck You Prof!: volgare si, ma con uno scopo, e anarchico nel descrivere le vicende di un confronto teatrale tra due gruppi antagonisti liceali di Padova. Già il cast fa sorridere: ai collaudati Cannavale e Bouchet, troviamo Christian De Sica e Teo Teocoli alle prime armi, il mitico Giancarlo Magalli e una giovanissima Carmen Russo; a questi si aggiungono i cantautori Ricky Gianco, Alberto Fortis e Gianfranco Manfredi. Un film sgangherato ma interessante, anarchico e anticonformista (gli insulti di De Sica al pubblico sono da ricordare), nonchè anticlericale: in una scena il professore getta un crocifisso nel cestino, in un'altra un personaggio bestemmia... Li vedremmo al cinema adesso?

Ma non è per una bestemmia o un crocifisso che un film va visto, ma per il senso di nostalgia e le tante belle idee artistiche espresse. E la scena in cui Cannavale spiega il teatro di Edoardo vale tutto il film. Il risultato è assai imperfetto, spesso confuso e volgare, ma anche divertente, e fa sì che Liquirizia vada ricordato, perchè è un film che ha cercato di dire qualcosa di diverso al pubblico. C'è riuscito solo in parte, ma si ricorda con affetto, tanto che per alcuni appassionati è già un cult.

Cosa resta di noi di Giampaolo Simi (Sellerio) è un libro dall’inizio lento, che chiede al lettore un po’ di pazienza per entrare in un quadretto per certi versi quanto mai banale: la voce narrante è quella di Edo, di un uomo che si è ritrovato a fare il bagnino in Versilia ma che in realtà è colto, raffinato, presumiamo molto sexy, uno comunque che fa colpo sulle donne.

Ama, anzi, adora, la giovane moglie che è bellissima, elegantissima, figlia dell’alta borghesia fiorentina, piena di talento, viziata, a tratti insopportabile, ignara del politically correct, scrittrice. I due sono felicemente sposati se non fosse che stanno invano cercando un figlio che non arriva, nonostante il ripetuto ricorso a tecniche di fecondazione assistita. Entra in scena una quarantenne insignificante, di qualche chilo sovrappeso, che si infatua di Edo e trova il modo di vederlo in più occasioni. La quale quarantenne nasconde in realtà il fatto di essere più o meno perseguitata da un ex con cui ha un rapporto comunque ambiguo e che è un ex cabarettista ora in rovina. Tutti personaggi un filo sopra le righe, piuttosto prevedibili, tipici di quella narrazione italiana tanto affezionata ai cliché (mi è venuto in mente Il capitale umano di Virzì), per quanto scritti con la penna di classe di Giampaolo Simi (talento scoperto in primis da Luigi Bernardi, a cui lo scrittore toscano dedica il libro). Insomma, l’inizio del romanzo per quanto gradevole e ben scritto non lascia in alcun modo trapelare che ben presto da Virzì si passa a una sorta di McEwan dei primi tempi, ossia a una situazione narrativa che improvvisamente scarta dal quotidiano e costringe i protagonisti a fare scelte che non ci aspettiamo. E il libro diventa improvvisamente nerissimo, nelle atmosfere, nei sentimenti in gioco, nelle relazioni. Apre uno squarcio profondo in temi come la rappresentazione delle donne in base all’età, al ruolo sociale, alla condizione familiare. E parla tangenzialmente del bisogno di affermarsi rispetto alla propria famiglia, del rapporto di coppia, di amore, perdono, rancore, vendetta. Ritrae con rara ferocia ed efficacia, facendola sbirciare da molto vicino ma senza farla diventare il centro del romanzo, la selva spaventosa della comunicazione televisiva che permea le nostre vite pubbliche e private più di quanto siamo tutti forse disposti ad ammettere. Un libro che non trova alibi a nessuno dei suoi personaggi, non concede vere scusanti e non permette al lettore consolazioni finali. Da non perdere.

Giampaolo Simi, Cosa resta di noi, Sellerio

RAVENNA &DINTORNI 15/10 2015

20 CINEMACITY Ravenna

Padri e figlie

Programmazione dei film in sala

di Gabriele Muccino gio. e ven.: p.u. 22.45; sab. e dom.: 15.20-22.45

Maze Runner: La fuga di Wes Ball fer.: 17.40-20.20-22.55; sab. e dom.: 16.05-20.20-22.55

Everest di Baltasar Kormákur Proiezione in 2D fer. (escluso mar.), sab. e dom.: p.u. 22.45

Lo stagista inaspettato di Nancy Meyers fer.: 17.45-20.30-22.55; sab. e dom.: 15.35-18-20.30-22.55

DA GIOVEDÌ 15 A MERCOLEDÌ 21 OTTOBRE

Inside Out di Pete Docter Proiezione in 2D fer. (escluso mar.): p.u. 20.30; sab. e dom.: 15.30-17.40-20.30

Woman in Gold di Simon Curtis fer., sab. e dom.: 20.35-22.50

lunedì 19 - martedì 20

Telefona e prenota il tuo posto in sala

Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 216077

Hotel Transylvania 2

di Kahlil Joseph gio.: p.u. 21

di Genndy Tartakovsky Proiezione in 2D fer.: 17.45-18.15-20.20-22.30; sab. e dom.: 15.30-16-17.45-18.15-20.20-22.30

Io sono Ingrid di Stig Björkman mar.: p.u. 21

Poli opposti di Max Croci fer.: 17.45-20.25-22.40; sab. e dom.: 15.40-17.45-20.25-22.40

Ritorno al futuro Day

Black Mass L’ultimo gangster

Suburra

di Robert Zemeckis mer.: p.u. 20.30

di Stefano Sollima fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab. e dom.: 18.10-21.10

di Scott Cooper fer., sab. e dom.: 20.15-22.50

Sopravvissuto - The Martian

The Lobster

di Ridley Scott Proiezione in 3D fer., sab. e dom.: p.u. 22.55 Proiezione in 2D fer.: p.u. 20.10; sab. e dom.: 17.20-20.10

di Yorgos Lanthimos fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab. e dom.: 18.20-21.15

Woman in Gold di Simon Curtis fer. (escluso lun.): p.u. 21; sab. e dom.: 18.35-21

Padri e figlie

The Program di Stephen Frears fer. (escluso lun.), sab. e dom.: p.u. 21.10

Everest

Hotel Transylvania 2

di Baltasar Kormákur Proiezione in 2D fer., sab. e dom.: 20.20-22.50

di Genndy Tartakovsky Proiezione in 2D sab. e dom.: p.u. 18.10

Inside Out

di Amy Berg fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab. e dom.: 18.40-21.10

Padri e figlie

Minions

di Gabriele Muccino fer. (escluso lun.): p.u. 21; sab. e dom.: 18.30-21

di Pierre Coffin, Kyle Balda Proiezione in 2D fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 15.25

Io e lei di Maria Sole Tognazzi fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab. e dom.: 18.35-21.15

CINEMA MARIANI Ravenna Much Loved

CINEMA JOLLY Ravenna

La vita è facile a occhi chiusi di David Trueba gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21

Pixels di Chris Columbus sab.: p.u. 17.30; dom.: p.u. 15

Ottobre Giapponese

di Claudio Caligari gio.: p.u. 21

Cinema Mariani - Ravenna

Woman in Gold

www.cinemamarianiravenna.com

CINEMA SARTI Faenza

di Simon Curtis ven., sab. e mer..: p.u. 21; dom.: 17-19-21

sab. e dom.: 15-17.40-20-22.40

Lo stagista inaspettato

The Lobster

di Yorgos Lanthimos gio. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.15-21.15

di Nancy Meyers fer.: 20.30-22.45; sab. e dom.: 15.10-17.35-20.30-22.45

Io sono Ingrid

di Bora Dagtekin fer.: p.u. 20.40; sab. e dom.: 15-16.55-20.40

Fuck You, Prof!

di Stig Björkman lun. e mar.: p.u. 21.15

di Robert Zemeckis mer.: p.u. 20.15

Tutti pazzi in casa mia di Patrice Leconte mar.: p.u. 20.30

di Stefano Sollima fer.: 20-22.40; sab. e dom.: 15-17.40-20-22.40

CINEMA GULLIVER Alfonsine Io e lei

di Maria Sole Tognazzi ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

CINEMA MODERNO Castelbolognese

di Max Croci gio. e ven.: p.u. 20.35; sab. e dom.: 18.50-20.35

di Stig Björkman lun. e mar.: p.u. 21

Suburra

di Jafar Panahi sab. e dom.: p.u. 21

Poli opposti

Io sono Ingrid

di Claudio Caligari ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21

Taxi Teheran

di Genndy Tartakovsky Proiezione in 2D fer.: 20.40-22.40; sab. e dom.: 15-15.30-16.50-17.40-18.4020.40-22.40; mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)

Ritorno al futuro Day

Non essere cattivo

CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano

Hotel Transylvania 2

CINEDREAM Faenza

CINEMA SAN ROCCO Lugo

Le regole del caos di Alan Rickman gio.: p.u. 21

Black Mass L’ultimo gangster

Inside Out

di Scott Cooper gio., ven., sab., dom., lun. e mer.: p.u. 22.40

di Pete Docter sab.: p.u. 21; dom.: 14.30-16.45-21

Sopravvissuto - The Martian

SALA SARTI Cervia

Maze Runner: La fuga di Wes Ball fer.: 20-22.40;

di Ridley Scott Proiezione in 2D fer. (escluso mar.): 20-22.45; sab. e dom.: 17.45-20-22.45

Poli opposti

di Max Croci sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21

THRILLER NIGHT 31 OTTOBRE 2015

Ore 22 MUSIC THERAPY Dj Lorenz e Dj Glauco Ore 23 THRILLER TRIBUTE COREOGRAFIE DI LETIZIA GIANGRANDI

CINEMA ITALIA Faenza

Io sono Ingrid di Stig Björkman lun. e mar.: p.u. 21.15

Non essere cattivo

Janis

di Pete Docter Proiezione in 2D fer.: 17.45-18.05-18.20-20.35-22.45; sab. e dom.: 15.30-15.50-16.10-17.45-18.0518.20-20.35-22.45

di Nabil Ayouch ven. e sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21.15; mer.: p.u. 21.15

venerdì 16 - sabato 17 20.30 - 22.30 domenica 18 17.00 - 19.00 - 21.15 mercoledì 21 21.15

prevendite disponibili al cinema Interi € 8,00 - Ridotti € 7,00

Fuck You, Prof!

CINEMA EUROPA Faenza

di Nabil Ayouch

IO SONO INGRID

di Stefano Sollima fer.: 17.35-20.15-22.55; sab. e dom.: 16-20.15-22.55

di Gabriele Muccino fer.: 17.45-20.20-22.45; sab. e dom.: 16.15-20.20-22.45

Much Loved

EVENTO SPECIALE

Suburra

di Bora Dagtekin fer.: 17.50-20.20-22.50; sab. e dom.: 15.30-17.50-20.20-22.50

Questa settimana

ore 21.15

Suburra

di Stefano Sollima gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-21.15

cortometraggi, film e incontri con autori e registi giapponesi gio.: p.u. 21

CINEMA ASTORIA Ravenna Arcade Fire: The Reflektor Tapes

Pixels di Chris Columbus sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

L’attesa di Piero Messina lun.: p.u. 21.15

Ore 24 MIDNIGHT GHOSTBUSTERS

Da ritirare presso CENTRO COMMERCIALE ESP RAVENNA

Prenotazione tavoli

Chef Marco 348 7046583

INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Corso Ravenna, via di Roma 51, tel. 320 9022548 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052

Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358

Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194

Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999 Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964

JUNIOR LABORATORI/1

ARCHEOLOGIA

Tra yoga e rilassamento con il festival Homunculus

Visite guidate speciali con la merenda all’antico porto di Classe

Homunculus è il progetto annuale che la compagnia ravennate Tanti Cosi Progetti sviluppa attorno alle arti della scena e del pensiero. L'ottava edizione si terrà al Valtorto di Fornace Zarattini (via Faentina, 216), poco fuori Ravenna dal 20 al 25 ottobre ed è composta da un laboratorio per bambini e tre eventi teatrali, tutti incentrati sul tema “La voce magica”. Un progetto che si concentra su alcune potenzialità della voce, come strumento in grado di condurre non soltanto all’esperienza teatrale, ma più in generale attraverso l’atto di cambiare se stessi alla fonte dell’atto vocale.

Ad aprire questo percorso tematico, da martedì 20 a venerdì 23 ottobre (dalle ore 17.30 alle 19.30 al Valtorto) sarà il laboratorio “Dal rilassamento all’immaginazione”.

Condotto da Danilo Conti e Antonella Piroli che sono gli ideatori con Francesca Proia di Scuola Solare, il laboratorio è pensato per un gruppo massimo di 12 bambini dai 7 ai 12 anni ed è strutturato in due fasi. In un primo momento i bambini praticheranno Yoga Nidra (una tecnica che ha come finalità l’apprendimento del rilassamento fisico, mentale ed emotivo), nella seconda parte l’oggetto sarà l’ideazione di un racconto, tradotto in testo e interpretato dai partecipanti le cui voci registrate, unite a suoni e musica individuati nel corso degli incontri, daranno vita ad un evento visivo-sonoro che avrà una restituzione pubblica nella giornata del 25 ottobre. Nelle giornate di laboratorio è previsto un momento conviviale per dividere insieme una piccola merenda offerta dall’organizzazione. La quota di adesione complessiva per le quattro giornate è di 10 euro, mentre per le sole giornate del 24 e il 25 il contributo è di 5 euro (per iscrizioni e informazioni 338 8017819 oppure 335 5622377).

Il festival si chiuderà poi con gli eventi teatrali di sabato 24 e domenica 25 ottobre, di cui scriveremo sul prossimo numero.

Sabato 17 e domenica 18 ottobre l’Antico Porto di Classe (via Marabina 7) propone appuntamenti per adulti e bambini. In particolare sono in programma visite guidate alle ore 11, 15 e 17 (ingresso 4 euro, comprensivo di visita guidata, senza prenotazione). Nella sola giornata di sabato 17 ottobre, alle ore 17, oltre ad una visita guidata per adulti, è prevista anche una visita speciale per bambini dai 5 ai 12 anni, con aperitivo e merenda finali. Tariffe: adulti 9 euro a persona, bambini 5 euro cadauno, biglietto famiglia 20 euro (per 4 persone, di cui due adulti e due bambini).

Prenotazione obbligatoria: 0544 478100 o info@parcoarcheologicodiclasse.it.

LABORATORI/2 MODELLANDO L’AUTUNNO

AL NIDO: ISCRIZIONI ENTRO IL

20

OTTOBRE

Sabato 24 ottobre dalle 10.30 al nido Domus Bimbi di via Pavirani si terrà un laboratorio sensoriale-creativo per bambini da 1 a 5 anni dal titolo “Modelliamo l’autunno”. Le educatrici Laura e Federica faranno utilizzare ai partecipanti pigne, bacche, ghiande, castagne e altri materiali a sorpresa sul tema dell’autunno. Costo 8 euro, iscrizioni entro il 20 ottobre (info 0544 501872, nidoninnananna@libero.it e su Facebook alla pagina Nido ninnananna).

LABORATORI/3 TRA GIARDINI ZEN

E

HAIKU

CON L’OTTOBRE GIAPPONESE

Nell’ambito della manifestazione Ottobre Giapponese, appuntamenti anche dedicati alle famiglie con bambini. Giovedì 15 ottobre alle 16.30 a Casa Vignuzzi (via San Mama 175, Ravenna) laboratorio per bambini dai 4 ai 7 anni sul tema “Giardini Zen, giocare con la matematica”. Giovedì 22 ottobre invece alla biblioteca Classense di Ravenna alle 16.30 laboratorio per ragazzi dai 12 ai 14 anni sul tema “Haiku, frecce di poesia”.

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SOLIDARIETÀ

A sostegno di Unicef i canti dei “Bimbi per i bimbi” Sipario domenica 18 ottobre, alle 15.30, sul palco del teatro Alighieri di Ravenna, per la 18ª edizione della rassegna canora “I bimbi per i bimbi”, organizzata dal comitato provinciale dell’Unicef a fini benefici dell’organizzazione a tutela dell’infanzia. Lo spettacolo di musica e canzoni vedrà l’ezibizione dei cori Unicef “I bimbi per i bimbi” e “Da Fratello a Fratello”, preparati e diretti da Tiziana Stanzione, Annalisa Gardella e Orio Conti, e degli allievi della Scuola Professionale di Danza “La Soffitta delle Arti” di Daniela Pezzi e Mauro Togna. Ospiti del recital i New Classics, band capitanata da Silvia De Santis.

La manifestazione, i cui incassi saranno devoluti all’Unicef è realizzata con il sostegno e contributo di diverse aziende: Cassa di Risparmio di Ravenna, Terminal Container Ravenna, Conad Galilei e Fontana, Clai Imola, Ristorante Il Molinetto, Vianello Assicurazioni, Gemos, Nuova Clar Petroli, Piloti del Porto, I Viaggi di Mercatore, Gruppo Villa Maria, Ottica Forlini, Ortopedia Spadoni, Tbt, Nta, Tnt, Gruppo La Campaza, Arcidiocesi Ravenna Cervia, Associazione Per Gli Altri, Vitaldent, Sers, Remo Biserni, Forno Pasticceria “I Nonni”, Harley Davidson, Vetro Car, Cmc, Savorelli Marisa, Traghetti e Crociere, Erboristeria Il Girasole, Sambi Casa del Ciclo, Cia Ravenna, Gamie, Outdoor via Cavour, Timida via Della Lirica, Casadei e Ghinassi, La Città dei Giochi, Contessi Gomme, Laborcarni, La Boutique del Gelato, Parrocchia S. Vittore, Angeli Piante e Fiori, Ravenna Assicurazioni di Errani. Anche la nostra società editoriale Reclam e R&D hanno partecipato come media partner dell’evento.

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MONDOVINO

Il mondo del vino è fatto così, non c’è nulla da fare. A settembre se non addirittura ad agosto cominciano le previsioni quasi mai azzeccate su come saranno i vini della vendemmia in corso. E qui sta l’inghippo: fare previsioni sul vino. Va bene prevedere un andamento vendemmiale ma sul vino per certi versi è un po’ azzardato. Inoltre, se calcoliamo il tempo “ballerino” come spesso accade in questo periodo, forse è meglio mettere sempre davanti qualche dubbio, ma tant’è.

Tutto sommato sono i mesi delle supposizioni, delle astuzie commerciali oltre che delle paure e delle speranza di chi il vino lo fa. È in questi mesi che si sente dire il meglio che fantasia possa raggiungere, dove si ode quanto la vendemmia sarà qualitativamente eccezionale e di come il vino che verrà sarà l’unico ed insostituibile per bontà. Veniamo a noi. Sicuramente una certezza in quest’annata c’è: il caldo. Un’estate bollente con tre mesi di calura che hanno provato le vigne della nostra penisola. Le preoccupazioni dei coltivatori si sono alternate agli allarmi da parte dei mass media che parlavano di meno raccolta e di un conseguente aumento dei prezzi. Non sarà così. Con i primi caldi le previsioni erano euforiche ma il morale di molti produttori era calato con l’alzarsi delle temperature. A risvegliare gli entusiasmi le ultime piogge che pare abbiano equilibrato il metabolismo delle piante.

La vendemmia 2015 potrebbe essere tra quelle che smitizza, la “macchia di leopardo”, famosa frase spesso utilizzata per indicare una vendemmia irregolare. Il tempo, a parte qualche eccezione, è stato, infatti, regolare quasi

di Fabio Magnani Giornalista, selezionatore vini con collaborazioni nazionali e internazionali.

Consulente di importatori, piattaforme commerciali, ristorazione e aziende vinicole

VENDEMMIA

Attenti ai gufi ma anche agli entusiasti IN TOSCANA RACCOLTA -5% MA CI GUADAGNA LA QUALITÀ Per gli amanti dei vini toscani quest’anno avranno “meno vini” da bere. La raccolta è stata inferiore del 5 per cento. Poca cosa, naturalmente, ma il vantaggio sarà tutto dedito alla qualità. In Toscana ci sono state divisioni sull’interpretazione del tempo atmosferico e dei conseguenti tempi di raccolta. Molte le discussioni tra agronomi ed esperti di settore. In alcune zone, dipende dai versanti, dalla situazione paesaggistica che determina i microclimi. In alcune aree, infatti, si è lamentato la mancanza di acidità. Pare comunque che tra Chianti, Brunello, Morellino, Vernaccia e Bolgheri, le zone e i vini più conosciuti al grande pubblico, avremo soddisfazione. Ricordiamo sempre, però, che a parità di qualità del frutto, la differenza la farà l’intuito e l’esperienza in vigna. In generale possiamo comunque affermare che anche in Toscana avremo un’ottima annata. Le differenze qualitative saranno tra vini ottimi ed eccellenti.

dappertutto. Attenzione, però, non è detto che nonostante l’annata calda la vendemmia sia eccezionale. Molti associano ancora la quantità di zuccheri concentrati nel grappolo alla qualità delle uve e del vino. L’associazione è corretta fino a un certo punto. Ciò che serve per una stagione eccezionale è l’equilibrio. Una vendemmia eccessivamente calda senza le giuste piogge vi permetterà di sicuro di avere concentrazioni zuccherine importanti ma non utili al fine della qualità. Vi mancherà il giusto apporto acido valido per lo slancio, l’agilità gustativa ne risentirà come ne soffriranno i profumi che verranno.

IN TRENTINO

LO STAPPATO

2015, UN BEL RECUPERO IN QUANTITÀ In Trentino la produzione limitata del 2014 sarà solo un ricordo perché il 2015 risulta un’ottima annata sia per quantità e qualità. Una raccolta superiore del 15 per cento cominciata i primi di settembre, in alcune parti fine agosto, soprattutto per le basi spumante che necessitano di maggiore acidità. I vigneti hanno potuto beneficiare di condizioni climatiche favorevoli, senza particolari problemi fitosanitari. Come saranno i vini? Chi lavora bene in cantina avrà prospettive più che buone. Le uve rosse hanno avuto il vantaggio del caldo e delle “ore/luce”. Le uve bianche hanno vissuto gli ultimi momenti, prima della raccolta, con una buona escursione termica, utile per fissare i profumi nelle bucce.

Prosecco Ron Altena di Bortolotti, un buon palato mascolino Stappiamo il prosecco di “Bortolotti” e nel particolare assaggiamo il “Prosecco Superiore extra dry Vigneto Ron Altena” 2014 ottenuto facendo la “presa di spuma” direttamente partendo dal mosto. Ricordo che la “presa di spuma” altro non è che il termine con cui si definisce il processo che trasforma il vino fermo in spumante attraverso il “metodo in autoclave”. Il colore è giallo paglierino intenso. Naso un po’ grezzo. Non è molto ben definito anche se mi piacciono queste ruvidità sottili che coinvolgono tensioni fruttate con le sensazioni verdi. Odori di gesso, frutta matura, pera e mela cotogna. Ricamo di floreale di fresia, tiglio e biancospino. Il palato è mascolino, di corpo, carbonica soffice e di buona cremosità. Da abbinare a piatti di pescato.

CONAD VIA GALILEI

AZIENDE INFORMANO

Negli scaffali dell’enoteca del superstore, una scelta di vini eccellenti diRomagna e Friuli Fra gli scaffali ordinati e ben assortiti nell'enoteca del superstore Conad di via Galilei, c'è un posto d'onore per alcune etichette regionali, che dal Friuli alla Romagna rappresentano una nuova cultura del vino in Italia. Si tratta di prodotti selezionati di piccole e medie cantine, magari poco note sul grande mercato, che però con passione e competenza hanno saputo valorizzare vitigni tipici o autoctoni del loro territorio. È puntando su questo genere di produttori che Paolo De Lorenzi (titolare dei supermercati Conad Galilei e La Fontana di Ravenna) ha consolidato, rilanciato e continua a rinnovare la scelta di etichette del suo reparto dei vini.

«Anche se il mondo del vino bisogna conoscerlo da vicino» – precisa De Lorenzi, che ha una certa esperienza nel settore e intende sfatare il luogo comune che in un supermercato si possano acquistare solo prodotti banali o di stampo industriale.

«Noi questi prodotti li valutiamo non solo sul piano commerciale – rivela l'esercente – ma andando a ricercare i territori più dotati della tradizione enologica e le persone che con passione e dedizione lavorano le vigne e creano vini di carattere. Solo così possiamo proporre, all'insegna di un ottimo rapporto qualità/prezzo, prodotti originali e spesso eccellenti ad un pubblico curioso che ama il buon vino,

anche a casa propria».

Qualche caso emblematico di questo virtuoso filo diretto fra produzione e commercio al dettaglio sono, ad esempio, la selezione di etichette che De Lorenzi ha adottato da quella straordinaria terra da vini che è il Friuli e in particolare dalla zona vocata del Collio, con i suoi grandi bianchi.

Le sue scelte si sono orientate su aziende come Ermacora, la tenuta Luisa e Lis Neris. La proposta di generi è vasta e legata anche ai vitigni autoctoni come Friulano (che ancora per i friulani è il tocai), Sauvignon, Ribolla Gialla, Chardonnay, Pinot bianco, e per certi rossi generosi come Merlot, Cabernet Sauvignon, Refosco (esaltati dalla collezione “I Ferretti” della cantina Luisa).

Per quanto riguarda la Romagna, De Lorenzi ha esplorato e aperto contatti fra le colline faentine e quelle forlivesi (in particolare lungo la valle del Bidente): da una parte con Fattoria Zerbina, dall’altra con Poderi Dal Nespoli e Tenuta Pertinello. Nelle proposte di questi produttori trionfa l’alto livello qualitativo raggiunto dai classici doc o igt di Sangiovese superiore e riserva, vinificati in purezza, in uvaggio o cuvée, e come sia stata ridata notevole dignità e raffinatezza a bianchi quali Albana, Trebbiano e Pagadebit.

In ogni bottiglia c’è una bella storia del nostro territorio da scoprire e due passioni, quelle del vitivinicoltore e dell’esercente della grande distribuzione che si intrecciano in modo inedito, anche a vantaggio del consumatore curioso e consapevole.

MONDOVINO

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23 PREVISIONI DAL BELPAESE

L’INVETTIVA

Buon umore fra le vigne dalla Sicilia al Piemonte

Se certi produttori romagnoli non si meritano la nobiltà dell’Albana

Che cosa è successo lungo la nostra penisola? Decisamente l’umore tra le vigne è ottimo. I vignaioli sono felici per com’è andata è, soprattutto, per le ultime piogge che hanno permesso uno sviluppo equilibrato del frutto.

Vediamo nel dettaglio alcune tra le aree viticole più gettonate e cominciamo dalla Sicilia, regione sempre più seguita dagli appassionati.

Ho parlato con vignaioli e addetti del settore e tutti concordano che la Sicilia trarrà grossi benefici da questa vendemmia. Lo stato sanitario del vigneto Sicilia quest’anno era perfetto e non ha subito patologie di alcun tipo. Ottima anche la crescita della pianta che ha rispettato le varie fasi di sviluppo degli elementi del frutto in modo ordinato. Le temperature dell’isola hanno mantenuto la media stagionale senza picchi preoccupanti, le piogge sono state copiose nel periodo tra marzo e aprile garantendo, così, sufficiente acqua per lo sviluppo della fase vegetativa. Particolare importante perché la Sicilia soffre spesso di un clima particolarmente secco e avido di acqua. Che vini potremmo aspettarci da questa vendemmia? Quest’annata caratterizzerà vini che avranno un buon equilibrio tra la parte alcolica, acida e aromatica. Avremo vini con profumi più fini e dettagliati nelle zone più alte dell’isola e maggiore volume alcolico per quelli nelle aree più basse. Ma laddove ci sarà volume alcolico avremmo anche freschezza acida a donare agilità e piacevolezza del frutto. Dipende anche dal vitigno, anche se sappiamo che principalmente saranno quelli autoctoni a dare maggiore soddisfazione nel calice.

Gli amanti del prosecco facciano scorta dell’annata 2015. La situazione sanitaria delle uve è stata ottima. Anche in questa zona si è temuto il caldo, per la precisione quello di luglio, ma le piogge di agosto hanno rilassato gli animi. In Valpolicella, invece, dove i primi grappoli sono stati staccati il 10 settembre, si riscontra una raccolta di uve maggiore e, per giunta, di qualità. Secondo diversi esperti la Valpolicella darà vini equiparabili alla vendemmia del 2007. Di sicuro vini strutturati e corposi, speriamo anche agili per favorire la bevibilità. Bene anche nel padovano e nel vicentino.

Il Piemonte d’altra parte ci regalerà ottimi Barolo e altrettanto buoni Roero sempre da uve nebbiolo. Ottime notizie per gli amanti del dolcetto, vino ottenuto dalle omonime uve che non ha sofferto il freddo e di conseguenza fa sperare per ottime vinificazioni.

Berremo, inoltre, degli ottimi “Grignolino”, vino di grande piacevolezza che spesso passa inosservato, purtroppo limitato alle tavole dei piemontesi o ai pochi che lo conoscono.

Avrei voluto cominciare le pagine di questo servizio sulla vendemmia riassumendo le informazioni legate alle raccolte nell’ultimo periodo durante il mio girovagare tra i vigneti di un po’ tutta l’Italia.

Mi sono imbattuto, però, in una degustazione dedicata all’Albana che mi ha distratto dall’intento. Tutto sommato, dell’Albana, oramai si è detto molto. E molto si è scritto anche tra queste pagine nel corso degli anni.

Abbiamo raccontato storie legate all’Albana, le peculiarità del vitigno e le caratteristiche del vino. E poiché oramai si è letto di tutto, cominciamo a dire le cose come stanno.

Sempre più spesso mi capita di sentire produttori che si lamentano che l’albana non va e ristoratori che fanno eco a questa lagna inventandosi ogni sciocchezza per sostenere che effettivamente non funziona. Le scuse sono tante, perfino venditori di vino denunciano che forse è il nome, chissà il vitigno, non si sa ma così proprio non va. Bene, allora cominciamo col dire che i romagnoli tutti l’Albana proprio non la “ingollano”. Non ne vogliono sapere di questo vino bianco delle colline romagnole e tanto meno gli frega della storia di Galla Placida che per prima la decantò al punto tale da scegliere il nome al paese che la rappresenta, Bertinoro. E se secondo la “signorina” Galla Placida, l’Albana andava bevuta in un calice d’oro per i romagnoli di oggi meglio delegarla in un brik alla stregua del peggior degli sfusi poi, certo, il cicchettino a fine pasto di vinello “zuccheroso” lo vogliono tutti e allora passi pure un goccio di Albana – non troppo mi raccomando, siamo pur sempre romagnoli – ad allietare le ugole sfatte dalle cene opulente o lisciare il gargarozzo con una “pennellata” di dolce a toglier via il “seccume” di altri vini appena trincati...

Insomma, smettetela, il problema dell’Al-

IN ROMAGNA QUALCHE SORPRESA DOPO LA CALURA...

In Romagna la vendemmia è stata anticipata per via del caldo torrido che ha condotto alcuni vigneti in situazione di stress poi rasserenato con le piogge di fine agosto e settembre. Il mese in cui si è entrati nel vivo della raccolta è settembre, anche se i primi grappoli a essere finiti nei torchi sono le uve bianche raccolte a fine agosto. Diversi hanno lamentato un calo di acido malico utile ai fini della piacevolezza del vino. Abbiamo già scritto che non basta solo avere percentuali zuccherine alte ma è necessario anche avere fondamentalmente un equilibrio che abbracci la parte acida dell’acino. Sangiovese di piacevole acidità proveniente dalle zone di Cesena. Più corpo dal faentino mentre, nell’area di Modigliana, profumi di buona finezza e quello di Predappio potrebbe avere equilibri molto interessanti. Tutto dipenderà da quanto merlot e cabernet si metterà nel sangiovese?

bana siete voi mica il cliente che storce il naso. “L’Albana è un vino per turisti…”, altra sciocchezza che spesso si dice al punto che oramai s’è fatta vera e sempre più produttori fanno marcia indietro sul vitigno piantando alternative a bacca bianca che portano nomi di più blasonati vitigni. “Ho un vino bianco da farti assaggiare, ma non è Albana tranquillo…”; io invece voglio l’Albana, pensa te.

Vorrei vedere come fanno l’Albana i Romagnoli. A volte quando le assaggi quasi si sente che le fanno per costrizione per quanto sono cattive, perché hanno quei due maledetti ettari del nonno che sono rimasti lì e non li voleva togliere. Forse perché tuo nonno sapeva qualcosa che tu non sai?

Sta di fatto che stiamo parlando di uno dei vitigni più importanti della Romagna e molti non lo vogliono tra i piedi, lo tagliano, lo cannibalizzano con i lieviti in fase di vinificazione, per poi venderlo col nome di Albana o sotto mentite spoglie con nome di fantasia. “ Pss, pss ehi, ho dell’Albana nel baule dell’auto, si chiama Rosamunda te ne do un po’ se vuoi…”. Ma va a piantare nespole altro che vigna. Abbiate il coraggio di uscire allo scoperto e dite, piuttosto, che nessuno di voi sa come deve essere questa “maledetta” Albana, fareste più bella figura e soprattutto sarebbe più apprezzata. I romagnoli si vergognano delle loro origini, del loro essere romagnoli stessi e allora bevono il vino degli altri perché è alla moda. Ai ristoratori, però, devo dar ragione questa volta, non potete sbicchierare Albana come quelle assaggiate di recente: ossidate, acetose, senza profumi, anestetizzate da una lavorazione estenuante o martoriate dal lievito che serve per dare il profumo di un altro vino o “innestate” a “pezzi” di altri vini.

In ogni calice c’è un’Albana che grida vendetta, sappiatelo!

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GUSTO

il piatto FESTIVAL/1 Giovinbacco nei ristoranti del territorio

I Furfanti Piccione Arrostito Tortino di Zucca e Castagne Riduzione di Sangiovese "Tenentino" tutti i giorni pranzo e cena domenica chiuso

Ravenna Centro, Via Paolo Costa 1 Tel. 0544.219707 - 347.0843414 www.ifanti.it

Ristorante

Syrenè Curzul con scalogno al sangiovese

Pani fragranti e dolcezze d’Europa in Piazza del Popolo

A tre anni dall'ultima edizione dedicata all'Europa, torna a Ravenna il Festival del Pane, con il tema che si sposta alla sua universalità e, nell'anno dell'Expo, alla promozione della cultura alimentare. Dal 16 al 18 ottobre (venerdì e sabato dalle 10 alle 23, domenica dalle 10 alle 21) piazza del Popolo si trasforma in una Cittadella del pane con spazi produttivi per la produzione in diretta di pane, laboratori del gusto e stand espositivi che propongno degustazione e vendita di prodotti tipici. Due le tensostrutture di 528 metri quadrati allestiti in piazza del Popolo e una più piccola nella adiacente piazzetta dell'Unità d'Italia.

La novità è rappresentata dall’Osteria in piazza del Popolo (tutti e tre i giorni dalle 18): dopo le visite delle scuole alla mattina e nel primo pomeriggio, i laboratori si trasformeranno in un'osteria con musica dal vivo fino alle 23; le attrezzature del panettiere faranno posto a panche, tavoli e madie con degustazioni di pane artigianale abbinato a prodotti di gastronomia e vini romagnoli. Altro momento clou, sabato (fino alle 23) e domenica (fino alle 21) con la “Dolce Serata Bianca”, con bomboloni, maritozzi e cornetti: i dolci verranno serviti caldi e sfornati in continuazione.

Al festival saranno presenti delegazioni di fornai ospiti come Vigevano, Bologna e Genova. Una serata sarà dedicata alla focaccia genovese e alla focaccia di Recco. Inoltre, dalle 11 alle 18.30 di domenica si terrà nell'ambito del festival anche il Mercato storico del XV secolo, a cura dell’associazione storica Mercanti ravegnani.

L’iniziativa è organizzata dal sindacato provinciale Panificatori Artigiani e da Confcommercio della provincia di Ravenna.

GIOVIN BACCO 2015

Torta al sangiovese e cioccolato con crema, pere e cannella

di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

La ricetta che vi propongo questa settimana è la moqueca de Bahia, una specialità brasiliana che sarà fra le preparazioni che Rosella e Odilia serviranno al mio podere di Filetto, domenica 18 ottobre, in occasione del primo appuntamento con il festival delle cucine del mondo.

Ingredienti: 1 kg di filetti di pesce, 8 gamberi, 2 lime ,4 spicchi d'aglio, 1 pezzetto di zenzero fresco, 3 cucchiai di olio di palma, 1 cipolla, ½ peperone rosso, 2 pomodori rossi grandi, 1 tazza di brodo di pesce o brodo vegetale, 1 bicchiere di latte di cocco, 1 cucchiaino di semi di coriandolo, alcune foglie di basilico, 1 peperoncino pepe nero macinato al momento, 8 cucchiai di riso bianco (Thai o Basmati).

Attrezzi: padella con bordi alti o tegame di terracotta, terrina.

Preparazione: in una terrina spezzettate i filetti di pesce lavati, unite i gamberi sgusciati e puliti, 2 spicchi d'aglio, lo zenzero tritato, il succo di 1 lime, 1 cucchiaio di olio di palma. Mescolate delicatamente e lasciate a marinare per 30 minuti. Nel frattempo lessate il riso al dente, scolatelo e tenete da parte. Scolate il pesce e i gamberi dalla marinata in una padella o tegame grande fate imbiondire a fiamma vivace, la cipolla e l'aglio affettati sottili, il peperone tagliato a listarelle e il peperoncino, poi unite i pomodori tagliati a dadolini e fate cuocere per 4-5 minuti, salate e pepate Abbassate la fiamma e unite il pesce e i gamberi al centro della padella, aggiungete il brodo e il latte di cocco in modo che ricopra il pesce. Fate cuocere lentamente finchè inizia a bollire poi mettete un coperchio e proseguite la cottura per altri 10 minuti. Spegnete il fuoco, bagnate con il succo del lime rimasto, spolverate con i semi di coriandolo e il basilico spezzettato e servite la Moqueca con il riso già cotto.

CUCINE

DEL MONDO, DAL SUDAMERICA AD ASIA E AFRICA, PER TRE DOMENICHE AL PODERE SCHIAVINA DI FILETTO

www.ristorantesyrene.it

Agriturismo

Tagliata al sangiovese con funghi porcini + calice di sangiovese

Pesce, spezie e riso: dal Brasile la squisita moqueca de Bahia

FESTIVAL/2

Faenza, Via Stecchetti 15 Tel. 0546.41805

La Ravegnana

COSE BUONE DI CASA

Se il buon vino anima il centro storico Vera e propria rivoluzione organizzativa e di sede per l’apprezzata manifestazione enogastronomica “Giovin Bacco Sangiovese in festa“ che quest’anno, dal 23 al 25 ottobre, sbarca nelle vie e nelle piazze del centro storico di Ravenna, con banchi di assaggio dei vini romagnoli, degustazioni, incontri e concorsi, mercatini e stand di prodotti tipici e cibo di strada. Info www.giovinbacco.it - facebook.com/giovinbacco. Dettagli e approfondimenti sulla rassegna la prossima settimana su queste pagine e sul sito di R&D.

Specialità tipiche di Argentina, Brasile, Venezuela, Messico... Cibi dal mondo non solo all’Expo, perché a Ravenna prende il via domenica prossima "Il Festival delle cucine del mondo". La rassegna culinaria – organizzato dall'Associazione Saperi e Sapori", Podere Angela Schiavina, Associazione cittadini del pianeta, col patrocinio del Comune, Assessorato Decentramento e Partecipazione – si tiene nel podere Angela Schiavina a Filetto (via Roncalceci 203) per spaziare dalla cucina del Sud America, il 18 ottobre, a quelle dell'Asia (8 novembre) e dell'Africa (13 dicembre). Domenica 18, a partire dalle 11 fino alla sera, si potranno degustare dalla fejolata alle arepas farcite, dalle polpette di baccalà al platano fritto, dalle empanadas alla moqueca de Baiha al pabellon. Grazie a una formula coupon si potranno assaggiare a scelta diversi tra i numerosi piatti preparati da Odilia e Rosella; i prezzi variano tra i 5 e i 12 euro a porzione, bevande escluse; vi saranno anche piatti adatti a persone che seguono regime vegetariano. Una giornata da vivere fra profumi e sapori tutti da scoprire, accompagnati dal ritmo e dall'allegria che contraddistingue la musica sudamericana. È consigliata la prenotazione ai numeri 348 1539975 e 337 606572 per garantirsi un posto a tavola; diversamente si possono consumare i pasti nel parco della casa di campagna.

Ravenna, Via Ravegnana 497 Tel. 0544.497246 www.agriturismolaravegnana.com

Gelateria al naturale

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Passatelli l’osteria del Mariani

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Gelato al Sangiovese

salsiccia e sangiovese € 9,00

Ravenna Via Cavour 92 Tel. 0544 200 272 www.gelatimilk.com

Ravenna Via Ponte Marino 19 Tel. 0544 215206 info@mariani-ravenna.it

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SALUTE

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CULTURA

Un’anteprima nazionale a teatro per Lucè Il nuovo spettacolo con Vaporidis a Ravenna a favore della fondazione che offre assistenza ai malati di cancro Un cast di volti noti del palcoscenico, ma anche del piccolo e grande schermo, per una grande serata di solidarietà a favore della fondazione Lucè Onlus. L’appuntamento è per venerdì 23 ottobre (ore 21) al teatro Alighieri, quando debutterà in anteprima nazionale a Ravenna lo spettacolo Finché Giudice non ci separi: sul palco i fratelli Augusto e Toni Fornari, Luca Angeletti, Laura Ruocco e Nicolas Vaporidis, il celebre protagonista, tra gli altri, del film Notte prima degli esami.

Scritta da Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli, la piece affronta il tema della separazione con una girandola di situazioni, divertenti e paradossali, tra dubbi, torti, ragioni e ricatti da affrontare quando un matrimonio finisce.

La fondazione Lucé Onlus è attiva dal 2003 con lo scopo di promuovere iniziative rivolte a ridurre la sofferenza fisico-psicologica dei malati di cancro. Ha sempre puntato sulla continuità assistenziale, facendo in modo che in qualsiasi momento il malato e i suoi familiari non si sentano abbandonati, all’insegna dello slogan «Vivere di più, ma vivere meglio».

Nel marzo di quest’anno la Fondazione ha acquistato il dispositivo medico MC-5A per la scrambler therapy – un metodo innovativo

nel trattamento del dolore cronico, in grado di offrire soluzioni efficaci e persistenti – e lo ha affidato gratuitamente all’Hospice Villa Adalgisa di Ravenna. Il macchinario verrà presentato nel corso della serata dell’Alighieri e attraverso una convenzione con l’Asl è a disposizione di chiunque intenda usufruire della terapia all’hospice, dopo aver consultato il proprio medico curante (info e prenotazioni al 370 3192705).

La serata a favore della fondazione Lucé di venerdì 23 ottobre al teatro Alighieri è realizzata in collaborazione con Reclam Edizioni e Comunicazione e grazie al sostegno dell’Istituto Oncologico Romagnolo e di NaturaSì, palestra Gymnasium, ristoranti Il Labirinto del Gusto e Corte Cabiria, Sì Anelli, l’Accademia del Musical, ottica Gianni Greco, Scaletta Realizzazione & Stampa, albergo Cappello e Vittoria Parrucchieri.

Al termine dello spettacolo seguirà una cena al Corte Cabiria, alla presenza degli attori (su prenotazione allo 0544 35060).

Prevendite biglietti: teatro Alighieri (tel. 0544 249244), filiali Cassa di Risparmio di Ravenna, Accademia del Musical e Gymnasium.

Info: 339 1747061.

Il 23 ottobre

all’Alighieri una commedia sulla separazione, a scopo benefico: sul palco anche i fratelli Fornari, Angeletti e Ruocco

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Pupa Milano le novità d’autunno Soft&Wild, la collezione autunno/inverno 2015 e una nuova Beauty Routine Pupa ha scelto gli anni 50, riletti in chiave moderna, per questo Autunno/Inverno 2015. Dettagli soft e delicati dal sapore vintage si combinano armoniosamente con elementi animalier, un evergreen nel fashion; nasce Soft&Wild la collezione make-up pensata per le donne che amano un look romantico con moderni accenti “aggressive”. Soft&Wild mescola i toni delicati del rosa cipria con quelli più audaci del fucsia, dando vita a prodotti trasversali dall’animo delicato e selvaggio al contempo. Il pack dorato è impreziosito da un’accattivante stampa animalier.

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Il celebre attore Nicolas Vaporidis e, sotto, l’hospice di Ravenna dove è funzionante il nuovo macchinario della fondazione Lucè

INFORMAZIONE PROMOZIONALE na, che viene integrata con due prodotti specifici per gli occhi sensibili: Struccante Delicato per occhi e Oleo Gel, struccante ultra-rapido. Per gli amanti del make-up waterproof Pupa completa la linea con lo struccante bifasico.

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SALUTE • BENESSERE

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SPORT E NATURA

L’ESTETISTA RISPONDE

Trail Romagna chiude il 2015 in valle ...e progetta il futuro Domenica 18 ottobre partendo dal Bettolino di Foce, alle 9,30, e camminando o correndo tra argini, valli e ponti, Trail Romagna chiude l’intensa annata sportiva, turistica e culturale con Comacchio Valley Trail. L’evento rappresenta anche l’epilogo di Parks Romagna Trail, un calendario di corse in natura che ha portato circa mille persone a muoversi negli straordinari scenari dei nostri parchi, in particolare Parco del Delta del Po – oltre Comacchio ricordiamo la Ravenna-Milano Marittima off road – e Parco della Vena del Gesso Romagnola – a Casola Valsenio con Gessi Wild Trail e a Brisighella con Tral in Vena. Un anno di attività che ha mosso oltre 14.000 persone attive, principalmente camminatori, la metà delle quali aderenti alle iniziative sportivo-solidali come Diabetes Marathon e Maratona Alzheimer a riprova del fatto che muoversi col “cuore” offre una motivazione in più.

Tornando alla natura, la principale mission dell’associazone che intendere far conoscere, promuovere e tutelare il territorio, molte sono state le occasioni per scoprire luoghi poco frequentati e sentieri attraversati con le modalità più disperate. Su tutti i due concerti trekking, organizzati nell’ambito di Ravenna Festival con percorsi scenografici arricchiti da piacevoli ristori e finali musicali site specific come nel caso del Canto nell’Antro nella Cava Marana e di Mercanti di Sale tra pinete e saline.

Altissima anche la frequentazione dei tre Urban Trail, un modo di percorrere le città riappropriandosi di luoghi inconsueti in orari che liberano la fantasia (e il traffico). Così è stato per Fuoco ed Acqua, a Forlì (un omaggio alla Madonna del Fuoco) per Cesena e il Savio e per l’ormai tradizionale Ravenna Città d’Acque. Quest’ultimo, uno dei principali filoni tematici che Trail Romagna ha ideato e costruito passo passo in questi ultimi quattro anni, col successo de La discesa dei Fiumi Uniti una due giorni dedicata a tante attività sportive e culturali finalizzate alla sensibilizzazione della

popolazione e delle autorità locali alla realizzazione di un percorso naturale protetto come quello dei Fumi Uniti e del Montone come link tra la Città d’Arte e il mare con le riserve naturali attigue della Pineta Ramazzoti e Antica Pineta di Classe.

Camminare consapevolmente “sulla” e “nella” nostra storia per ripercorrerne i passi e riconoscerne l’importanza è uno dei sentieri che l’associazione predilige. Tra questi percorsi uno lega l’associazione ai Monaci Camaldolesi e al Comitato Romagna-Camaldoli: sono i Passi del silenzio, dedicati a San Romualdo che da anni conducono in luoghi impervi e al tempo stessi immersi nella natura come prediligeva il Santo ravennate. Così dopo i 7 giorni di pellegrinaggio da Sant’Apollinare in Classe all’Eremo di Camaldoli e il viaggio alla Grotta di San Romualdo e al Monastero di San Michele in Leme a Parenzo, ecco di nuovo l’A appennino con una passeggiata meditativa condotta da un monaco-maestro yoga da Santa Maria Assunta di Bagno di Romagna fino all’Eremo di Sant’Alberico. Da San Romualdo a Sant’Apollinare il passo è stato breve. Insieme a Ravenna Antica e alla Scuola Superiore di Studi sul Territorio, Trail Romagna ha organizzato un percorso inedito attraverso i luoghi del Santo Patrono di Ravenna che, nonostante sia tra i fondatori della Chiesa, è ancora così poco conosciuto. Un lungo sciame di biciclette ha attraversato la storia della Ravenna ai tempi di Apollinare sbarcando nell’Antico Porto di Classe in occasione dell’inaugurazione, alla presenza del Ministro Franceschini. Ancora cultura in movimento con un altro successo degno di replica: “A spasso con Dante”. Dalla Tomba di Dante Trail Romagna e i ragazzi di “Dante in Rete”, si è snodato un percorso medievale guidato e animato dalle letture dei passi ravennati della Commedia nella Ravenna dei Tempi di Dante.

Tante altre sono state le occasioni per promuovere sani stili di vita, benessere e socialità: per i più

Lifting attivo rinnovamento profondo a cura di Raissa Ravegnani

piccoli con Kids Trail e Be More Wild, per le famiglie con In canoa sulle saline e Cibi in bici, per runner e camminatori slow con la San Francesco Ecorunning o per trekkers super allenati come è stato per la Grande traversata della Vena del Gesso. Occasioni che sono servite per promuovere territori con peculiarità uniche che gli amanti della natura non possono non conoscere e frequentare come nel caso di Cervia Sportactivity o Comacchio Wellness Walk.

Momenti che dimostrano la propensione e lo sviluppo di Trail Romagna che nel 2016 guarderà ancora più in questa direzione. Tra i progetti futuri il rafforzamento del percorso fluviale attrezzato dei Fiumi Uniti e Montone con la possibilità di costituire, grazie alla collaborazione con il Consorzio di Bonifica, una base di attività presso la Chiusa di San Marco e la realizzazione di un parco da pesca e imbarco canoe nel tratto tra la Chiusa Rasponi e Ponte Nuovo. I tracciati che in questi anni hanno costituito lo scenario degli eventi più apprezzati si trasformeranno in proposte turistiche, costituendo per la città un’ulteriore offerta e per i giovani una nuova possibilità di lavoro. Ravenna Città d’acque diventerà una progetto di studio per le scuole che in itinere, come piace a Trail Romagna, potranno acquisire nozioni di storia, italiano e cultura del territorio in una modalità interdisciplinare tanto cara ai ragazzi che potranno comprendere, grazie alla loro fantasia, stratificazioni storiche e salti temporali della Ravenna Città d’Acque.

Aggiornamenti sulle attività di Trail Romagna sul sito web: www.trailromagna.eu

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ARIETE

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Anche se non siete immuni alla frantumazione di zebedei provocata da Mercurio storto e dai soliti figli di meretrice che si annidano in famiglia, tra giovedì e venerdì, col passare delle ore e dei giorni, tutto migliora. A patto di ramazzare fra le priorità e dedicare del tempo allo svago.

Mercurio vi ama. Così, se lavoro e rapporti interpersonali dovessero rivelarsi piacevoli come una foruncolosi agli zebedei, amore ed economia vi risarciscono, mentre all’orizzonte si profilano inserimenti utili. Fine settimana da dedicare al riposo e alla lettura di 50 Sfumature di Grigio.

SCORPIONE

TORO

Giovedì e venerdì saranno le giornate più nervose. Siete determinati ma dovete evitare atteggiamenti da guerriglia urbana, anche in famiglia. Non va meglio per la vostra economia, sul genere del debito greco, e in fatto di sex siete più stecchiti di una mummia egiziana. Passerà.

Giovedì e venerdì le giornate più complicate, probabilmente perché non vi riuscirà di sbrigare tutti gli impegni col ritmo dei bradipi, che tanto vi piace. Per il resto siete vitali ed energici, ma con la sottile impressione di avere i mostri di Halloween che vi sfiatano fastidiosi sul collo.

GEMELLI Iperattivi e brillanti, sul lavoro spaccherete ciò che sapete ai soliti colleghi provvisti di due soli neuroni e per giunta puzzoni, neanche buoni per l’inceneritore. Fine settimana da non dedicare all’amore, perché il vostro umore sarà appassionante quanto l’ennesimo talk show politico.

CANCRO La settimana è come un quiz a risposte multiple: non sempre scegliete quella giusta. Stringete i tempi per concludere ciò che urge, o chiudere un affare, se volete ritagliarvi un fine settimana sereno in compagnia del partner e degli amici, e con il conto in banca un po’ meno irato del solito.

LEONE Nonostante Mercurio che vi incoraggia, la vostra emotività da rottweiler con le unghie incarnite sarà messa a dura prova e il partner potrebbe decidere di negarvi le crocchette al gusto suino. Andrà meglio nel fine settimana quando conferme che attendete appagheranno il vostro ego.

VERGINE Non c’è obiettivo che non possiate conseguire.

Approfittatene per fare ciò che più vi piace, ma con un occhio di riguardo al partner, che certo non gradisce certe vostre emissioni al vetriolo e schegge di vetro impazzito. Insomma, se il sex gratifica, poi ne consegue anche un movimento di sostegno.

FARMACHL

INFOPROM

Sabato 17 ottobre tante offerte per festeggiare i tre anni anni di apertura Il 17 ottobre dalle ore 15 da FARMACHL si festeggia il terzo compleanno con offerte eccezionali valide solo per quel pomeriggio: uno sconto del 20% sui prodotti presenti in parafarmacia e uno sconto del 15% su tutti i trattamenti prenotati nel Centro Estetico.

Un altro regalo che FARMACHL ha pensato per i suoi clienti è l’eccezionale pacchetto di ossigenoterapia antiage: per i pacchetti di 3 sedute prenotati il 17/10 un prezzo esclusivo di Euro

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SAGITTARIO Se terrete a mente che talvolta è meglio la solitudine che la compagnia di serpenti e nullatenenti, anche nel letto, tutto filerà a meraviglia!

Nei rapporti di lavoro e personali sarete brillanti, ma nel fine settimana l’amore sarà un po’ sfigo-pendulo, forse per gelosie non troppo infondate.

CAPRICORNO Gli strascichi di una Luna dissonante minacciano di rendervi piacevoli come un attacco di colite. State su perché nulla di catastrofico si appropinqua. Ma datevi da fare per risolvere le faccende che avete in corso. E nel week end dedicatevi all’amore, anche fugace o clandestino, volendo.

ACQUARIO Anche se nel lavoro la fatica non manca e certi problemi fanno lievitare gli zebedei, riuscite a fronteggiare ogni imprevisto, guadagnando un premio per la vostra faccia di glutei. Portoni di serenità si aprono anche in amore tanto da non lasciare indifferente il sudombelico.

PESCI Giovedì e venerdì le giornate più intense, con gli impegni di lavoro e la famiglia che vi richiamano al dovere. Non reagite come pesci piranha in un acquario di pesci rossi. Bene il lavoro, con gratificazioni alla faccia di chi vi vuole male, ma non perdete di vista il vostro bene pubico.

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

L’arte di creare un sorriso

Gent.mo paziente Le comunichiamo che a partire dal 1° gennaio 2016 il nostro Studio cambierà sede.

Dal Palazzo dell'Orologio ci trasferiremo in via Serafino Ferruzzi 14/a, a circa 100 mt. dall'attuale posizione.

IMPLANTOLOGIA

DENTALE: Denti fissi in poche ore!

Il mondo odontoiatrico ha subìto oggi un’evoluzione incredibile. Questa branca della medicina, dopo essere stata in letargo per molto tempo rispetto ad altri campi medici, negli ultimi anni si è svegliata e sviluppata in maniera sorprendente, diventando un settore tra i più evoluti. I progressi della tecnologia, la superiore conoscenza scientifica e la maggiore esperienza clinica, hanno consentito alla nostra equipe medica di poter fornire ai pazienti la possibilità, là dove necessario, di inserire impianti completi di denti in pochissime ore. Il professor Guerrino Caso e la sua Equipe, presso la nostra struttura, applicano da anni e con successo protocolli innovativi sui nostri pazienti. L’utilizzo di questo innovativo sistema ha consentito ai nostri medici di elaborare, nello specifico, un protocollo di facile applicazione che prevede il carico protesico immediato, tanto nei casi di mancanza di uno o più denti quanto nei casi di edentulia totale. Questa tecnica, inoltre, permette un abbattimento dei costi fino al 50% rispetto a metodi più tradizionali.

I motivi sono soprattutto: - La possibilità di strutturare i locali in modo più consono con la moderna odontoiatria, cosa divenuta difficile in un palazzo soggetto alle Belle Arti; - Lo spazio per l'introduzione di nuove specialità cliniche, in primis estetiche; - La possibilità di offrire trattamenti non solo periorali ma anche per l'intero corpo, per un benessere a 360 gradi.

Il team clinico si arricchirà di nuovi professionisti Medici e Paramedici.

I telefoni resteranno invariati.

MEDICINA ESTETICA I fili di sospensione Il più innovativo sistema di ringiovanimento senza chirurgia.

Il filo di sospensione è un filo riassorbibile che consente di praticare un sollevamento per tessuti cadenti. La procedura è veloce, sicura e facile da eseguire. Non richiede alcuna incisione nella pelle poiché i fili, attraverso un sottile ago spinale, vengono inseriti nel tessuto sottocutaneo con anestesia locale. Questi fili sono dotati di piccole spine bidirezionali convergenti, che, una volta inserite sotto la pelle, si aprono creando una struttura di supporto che raccoglie i tessuti molli del viso. Gli effetti positivi dei fili di sospensione appaiono subito dopo l’operazione: potrete vedere e apprezzare il riposizionamento ed il recupero della plasticità del viso (effetto tridimensionale).

I risultati migliorano nei successivi mesi (da un minimo di 2 a un massimo di 12), e in seguito l’effetto lifting sarà di lunga durata. Un aumento di acido ialuronico, collagene ed elastina è visibile grazie alla fibrosi indotta dalla forma particolare e specifica dei fili spinati.

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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 5 all’11 ottobre 2015 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna

Legenda IQA Buona

Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni.

Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna

SCACCHI AL RISTORANTE ALCHIMIA UNO SPAZIO PER L’ANTICO GIOCO DA TAVOLO Da giovedì 15 ottobre il Ristorante-Bar Alchimia di Ravenna in via Magazzini anteriori riserva uno spazio alla Uisp destinato all’attività degli scacchi.

“Scacchi in Tavola” il titolo dedicato al progetto attivo ogni lunedì e giovedì dalle 17 alle 19 fino al prossimo febbraio 2016, con il compito di promuovere l’antico gioco da tavolo e l’obiettivo di coinvolgere principianti ed esperti. Disponibili pezzi e scacchiere offerte dall’Associazione in collaborazione con Fabrizio Mordenti candidato Arbitro Nazionale. La presenza costante di Mordenti consentirà ai principianti di imparare i movimenti, la tattica, il gioco a due e nello stesso tempo l’organizzazione di tornei estemporanei.

L'iniziativa affianca e completa l’attività Uisp pluriennale di formazione svolta presso le Scuole Elementari del Comune di Ravenna, consentendo ai ragazzi che vogliono continuare l’attività anche dopo l’orario scolastico di avere un punto di ritrovo.

Per informazioni contattare Fabrizio Morednti, cell. 339 1044208 e-mail mordentiscacchi@yahoo.it

GINNASTICA

Modello 730 integrativo Il 26 ottobre scade il termine per presentare la denuncia dei redditi integrativa per recuperare le agevolazioni non dichiarate a luglio. Quindi fino al 26 ottobre è possibile inserire nella dichiarazione dei redditi presentata a luglio, le spese che danno diritto a sconti fiscali non inserite a luglio. Per le dimenticanze o le omissioni si può ancora correre ai ripari per aggiustare il conto col fisco. Limare qualcosa sull’importo dovuto al fisco per chi è a debito, o guadagnare un credito d’imposta maggiore per chi invece ha già pagato di più del dovuto.

La scadenza di lunedì 26 per il 730 integrativo è una sorta di ultima chiamata soprattutto per chi ha dimenticato di inserire una spesa che dà diritto al bonus all’interno del modello. Le dimenticanze più comuni sono in genere gli anticipi ristrutturazioni o interessi passivi sui mutui più bassi di quanto effettivamente dovuto.

Per chi invece ha situazioni diverse (un minor credito o addirittura un debito d’imposta) non sindacale resta che la strada di presentare Associazione piccoli proprietari il modello Unico. Un’ipotesi a immobiliari parte è rappresentata invece dal Ravenna V.le Galilei 81/83 730 rettificativo (scadenza il 10 tel. 0544 470102 0544 470075 novembre), utilizzabile quando fax info@asppi.ra.it gli errori nel modello già inviato www.asppi.ra.it non siano dovuti al contribuen- Faenza Via Cavour, 25 tel. 0546 25807 te, ma al soggetto che ha presta- faenza@asppi.ra.it to assistenza fiscale.

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TENNIS

Attività fisica per over 65, Al via la 16° edizione dal 19 ottobre i corsi in palestra del Campionato a squadre Dal 19 ottobre 2015 inizia il ciclo di lezioni di ginnastica dedicate alla Grande Età. Quindici palestre, venti operatori e tre Enti di Promozione sportiva impegnati sul campo per proseguire il progetto iniziato più di vent’ anni fa in collaborazione con il servizio Territoriale e Assessorato al Decentramento. L’attività fisica per over 65 continua ad essere un punto di riferimento per gli oltre 600 anziani che partecipano ogni anno al progetto di promozione della salute e del benessere. Il Comitato Territoriale di Ravenna insieme ad altri Enti come Endas e Csi sono i capofila del successo di questo importante lavoro di sostegno. Attraverso un percorso di 6 mesi, composto da 48 incontri di un’ora, gli utenti saranno guidati da insegnanti qualificati e laureati in Scienze Motorie. Le palestre, concesse dal Comune di Ravenna, sono collocate nel centro città e nel forese. Uisp è concessionaria di 15 spazi presso le Scuole Mordani, Randi, Ricci Muratori, Classe, Ponte Nuovo e S. Pietro in Vincoli ed ha l’autorizzazione per l’uso del Centro Sociale di via Gramsci e il nuovo Centro le Rose in via S. Alberto. Nel territorio del Mare sono attivi i corsi nelle palestre di Marina di Ravenna, Porto Corsini e Casal Borsetti. Per giornate ed orari è disponibile il sito uisp www.uisp.it/ravenna. L’attività motoria è garantita anche da una vantaggiosa convenzione economica.

La politica dello sport per tutti crea le condizioni per favorire l’adesione a qualsiasi utente. Per effettuare le domande d’ammissione al corso è necessario rivolgersi all’Ufficio Decentrato (Ex Circoscrizioni) di appartenenza. È possibile iscriversi anche a corso iniziato. Per informazioni Uisp Ravenna 0544 219724.

Inizia venerdì 23 ottobre la stagione invernale del tennis Uisp.

Terminato il lungo torneo individuale estivo il tennis al coperto parte con la 16° edizione del Campionato a squadre. Sono 42 le formazioni iscritte pronte a fronteggiarsi nei prossimi 5 mesi all’interno dei 15 Circoli affiliati Uisp. Tanto agonismo e voglia di confronto portano le squadre amatoriali ad un viaggio all’interno della vasta provincia di Ravenna. Gli incontri si disputeranno nei Circoli compresi nei territori di Cervia, Ravenna, Lugo fino a Brisighella. Formula iniziale a gironi per tutti i partecipanti inclusi in tre categorie, la serie A riservata ai vincitori dello scorso anno, la serie B per dilettanti e la categoria Amatori per principianti. Le divisioni in categorie sono state composte in base al merito e al livello dei giocatori. C’è posto per l’esordiente Uisp fino al classificato Federale con forti restrizioni contenute nel regolamento ufficiale. Il Campionato a squadre ha una struttura innovativa ed originale. Nella stessa giornata gli atleti si confrontano in due incontri di singolare ed uno in doppio, in cui si devono schierare sempre giocatori diversi. Una lunga kermesse di appuntamenti che porteranno le formazioni ai confronti finali previsti nel mese di marzo 2016.

Spazio ai primi della classe ma anche a chi è finito nel fondo della classifica. Play-Off per chi ambisce al titolo, Play-Out per chi cerca di rimanere a galla ed anche il girone finale denominato “pallina sgonfia” per le formazioni destinate a chiudere la classifica.

inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 15 ottobre 2015

settimanale

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