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FREEPRESS n.792

15-21 NOVEMBRE 2018

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

Alexia Cutri, cosplayer che intervistiamo a pagina 14

GIOCHI DA GRANDI Foto di Adriano Zanni

Viaggio nel mondo nerd tra ludoteche, Lego, cosplay, carte e videogame

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460

INTRO / 3 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

6 La crisi dell’editoria, cornuta e mazziata di Fausto Piazza

Impazza – nel senso di una certa follia – il caso dei capi M5S del “governo del cambiamento” che hanno sputato sulla categoria dei giornalisti apostrofandola come covo di “sciacalli e puttane”. Comprensibile la reazione del settore, con editoriali (su giornaloni e giornalini), proclami, appelli e un gran sventolare sul web di tesserini dell’Ordine dei Giornalisti a esaltare la dignità di una professione “buona, pulita e giusta”. Per carità (e con massimo rispetto), comprendo il moto di orgoglio e anche la difesa della libertà di stampa sancita dalla Costituzione (mi associo) ma è una reazione idealistica e un po’ pelosa che ha il malcelato timore di affrontare il nodo dell'attuale catastrofe dell’informazione, incombente soprattutto sulla carta stampata.

Per quanto mi riguarda, la prima cosa che ho pensato è che (educatamente, tanto per dirla come loro) “non me ne frega un cazzo” di cosa pensano i grillini (generali, sottopancia, semplici sostenitori… “uno vale uno”) di chi e di come si fa giornalismo. In oltre 30 anni di modesta carriera di giornalista ed editore di provincia ho “subito” pressioni e inproperi, spesso a torto – qualche volta a ragione, perche anche i giornalisti sbagliano eh… –, da parte di amministratori pubblici, politici, lobby economiche e “seccatori” di varia natura. C'è sempre qualcuno che non apprezza quello che si pubblica: ma un conto sono le critiche ponderate e le discussioni nel merito, altro sono i tentativi di censura, minacce, ricatti e “vie di fatto”: querele o chiusura di rapporti economici (leggi pubblicità). Di queste ultime me ne sono capitate davvero tante, eppure siamo sopravvissuti. In fondo sono grane del mestiere. Perché stiamo parlando di professionalità, ne più ne meno come quella di medici, architetti, avvocati... Che ha delle regole. La cosiddetta deontologia – che per gli operatori professionali dell’informazioni pone qualche diritto (di cronaca, critica, opinione, satira) e molti doveri – di cui ci si riempie la bocca in corsi di formazione e convegni ma spesso viene smarrita nella pratica quotidiana. Vero autorevoli colleghi? Per questo credo che la bagarre sui “pennivendoli” sia l’occasione per riflettere a fondo sull’ignoranza, la trascuratezza e a volte anche il dolo, per cui si ignorano bellamente i princìpi etici che fondano il mestiere giornalistico. Ma ancora di più bisogna rendersi conto che la crisi attuale dell’editoria non è solo congiunturale, è proprio strutturale e “senza ritorno”. Perché l’informazione professionale così come è stata concepita nei contenuti, nella forma e nell’impresa fino all’altro ieri vede sfuggire a valanga i suoi veri azionisti: i lettori, che sono sempre più evanescenti, che non acquistano più giornali, in particolare la stampa quotidiana. Una ragione (forse più di una) ci dovrà pur essere, che va indagata, con l’obiettivo di ripensare, progettare, innovare modi, forme, temi “inediti” della comunicazione giornalistica per consolidare e recuperare lettori (sia che comprino le informazioni o “trainino” le inserzioni promozionali).

Arroccarsi in posizioni di retroguardia o corporative, magari sperando ancora in un po’ di susssidi statali pare oggi un’impresa disperata. Perché anche l’ideale del pluralismo informativo tutelato da fondi pubblici rischia di diventare un guscio vuoto e uno spreco se nessuno se lo fila più.

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POLITICA MUSSOLINI NON È PIÙ CITTADINO ONORARIO

ECONOMIA SFUMA LA FUSIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO

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COPERTINA GIOCHI DI RUOLO E DA TAVOLO TRA STORIE E CURIOSITÀ

VIABILITÀ LA RAVEGNANA RESTERÀ CHIUSA PER MESI

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L’INAUGURAZIONE APRE IL PRIMO MERCATO COPERTO DEL CONTANDINO

LA CHIAMATA AL VIA IL PURGATORIO DELLE ALBE FATTO DAI CITTADINI

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SPETTACOLO ALESSANDRO HABER AL SOCJALE TRA MUSICA E PAROLE

TEATRO BALASSO E COVATTA IN SCENA A RUSSI E COTIGNOLA

da pagina

36 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI

RD &

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVII - n. 792

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

Guida alle stagioni dei teatri di Ravenna e provincia

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica).

Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini.

Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

Nuova edizione 2018/2019

In distribuzione gratuita da sabato 17 novembre in tutti i teatri, nelle edicole e nelle attività dei centri storici

Sfogliabile anche on line su

4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 15-21 novembre 2018

LETTORI

FULMINI E SAETTE “Il destino” (Lido Adriano) di Adriano Zanni

La redazione risponde

QUEL SACCO NERO ABBANDONATO PER UN MESE sono il presidente del Comitato Cittadino di Ragone. Scrivo per segnalare che per oltre un mese, un grosso sacco nero è rimasto abbandonato lungo la via Argine Sinistro Montone lungo un tragitto che viene percorso più volte la settimana dai mezzi degli operatori delle raccolte di rifiuti “porta a porta”.

Impossibile che non si siano accorti del reperto, perchè era in posizione visibilissima. Sciattoneria individuale o disposizioni dall'alto ? Ho scritto via e-mail allo "sportello unico" delle segnalazioni rintracciabile sul sito del Comune di Ravenna e dopo qualche giorno sono stato contattato telefonicamente da un operatore della raccolta rifiuti, il quale mi ha risposto che la cosa non è di loro competenza, dal momento che si tratta di rifiuti abbandonati lungo la strada.

Tuttavia ha concluso la telefonata dicendo "comunque vedremo di provvedere". Ora, trascorsi altri giorni e constatato che il sacco era stato ulteriormente urtato da auto nonchè "avvicinato" dai topi, di mia iniziativa, ho caricato sulla mia automobile il sacco nero (peraltro pesantissimo) e l'ho portato al cassonetto dell'indifferenziato in località San Marco. Ho l'impressione che, nella discutibile scelta affidamento di tanti servizi a soggetti esterni da parte dellle pubbliche istituzioni, si crei un rimpallo di competenze (condito evidentemente da una totale mancanza di comunicazione fra i vari attori) che va a detri-

mento della qualità dei servizi e si scarica sul benessere della comunità e dei singoli cittadini. [...] Non è che nel giro di qualche tempo rischiamo di diventare anche noi una "terra dei fuochi"?

Giuseppe Tadolini, Presidente Comitato Cittadino di RagoneSan Pancrazio

Il tema della gestione dei rifiuti è senza dubbio cruciale per la vita di qualsiasi comunità e quello degli appalti esterni di servizi pubblici altrettanto. La vicenda qui narrata ne è forse un esempio, di certo è un esempio di malfunzionamento di un servizio che siamo lieti di denunciare in questa rubrica.

LA POSTA DEL CUORE Per gli adolescenti oggi c’è l’iPhone al posto del motorino di Enrico Ravaglia *

Caro Dottore, le scuole superiori che ho frequentato ormai trenta anni fa si trovano in centro città vicino a un incrocio. Spesso ci passo davanti. L’altro giorno ero in auto c’era fila per la strada, ho quindi avuto tempo per riguardarle. Ho cercato con lo sguardo il posto dove la mattina parcheggiavo il motorino. Una piccola piazzola allora straripante di ciclomotori. Ho riconosciuto subito lo spazio che presentava una grande differenza rispetto ad allora quanto si contavano file su file di motorini, oggi non ce n’erano che cinque o sei. Come sono cambiati i tempi. Ho raccontato di un dettaglio, ma fotografa i giovani di oggi.

Lettera firmata La sua lettera mi ha riportato con il pensiero a quando andavo a scuola. Come lei, e come quelli di un’intera generazione utilizzavo il motorino. Le cose sono cambiate. Non solo nei parcheggi delle scuole, anche per strada oggi sono rari i ciclomotori. Di nuovi non c’è pressoché traccia. Ogni tanto ne vedo qualcuno guidato da persone di colore. La grande maggioranza dei ciclomotori di allora credo si trovino oggi impolverati nelle cantine. Qualcuno ha continuato la propria vita cambiando il guidatore. Se negli anni ottanta o novanta era il quattordicenne, oggi è l’immigrato a riutilizzarlo. Un po’ come nel caso di Riace, dove le case vuote e disabitate riacquistano una nuova vita una volta assegnate agli immigrati giunti da noi.

Ma oltre a questa considerazione, mi ponga una domanda. Gli adolescenti di oggi con cosa hanno sostituito il motorino di allora? E, parallelamente, perché non gli serve più?

Oggi per il compleanno dei quattordici anni è richiesto un I-Phone di ultima generazione. È questo il motorino di oggi. Lo spostarsi è cambiato, è diventato più virtuale, e i confini sono sfumati.

I posti fisici di ritrovo, come potevano essere i bar, le piazze, le strade, oggi sono le piattaforme social. Le chat ospitano i dialoghi, le relazioni.

Instagram permette di guardare ed essere guardata. Entrambi con una sufficiente distanza di sicurezza che fa da filtro. E fa sentire più al sicuro. *Psicoterapeuta psicoanalitico – postadelcuore@ravennaedintorni.it

PUNTI DI VISTA / 5 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

Quante cose possiamo fare (e dire) sulla nuova passerella in Darsena di Moldenke

Finalmente (si fa per dire, visto che pare sarà pronta nel 2020) anche Ravenna avrà una passeggiata lungocanale, una passerella in legno sopraelevata a partire dalla testata che permetterà appunto di passeggiare vedendo l’acqua del Candiano. E molto altro: - Si potrà pensare di essere a Cervia o Cesenatico. Per due minuti, però, il tempo di percorrere i 280 metri di lunghezza di questa mega infrastruttura.

- Si potrà respirare a pieni polmoni la puzza del canale senza più la fastidiosa barriera di cemento davanti, che se fa bene l’acqua all’uovo marcio di Saturnia di certo non potrà fare male quella del Candiano, spesso perfino inodore.

- Si potrà finalmente pisciare (almeno gli uomini) direttamente nel canale di notte per vedere se la schiuma brilla al buio. Figata.

- Si potranno pescare i celebri pesci a tre occhi del Candiano.

- Si potrà assistere al lento appassimento e alla successiva seccatura delle “oltre 1.400 piantine” (c’è scritto davvero così nel progetto), così come successo con quelle presenti al momento in una delle installazioni in legno realizzate lungo la banchina per la cura delle quali è nata perfino una meritoria associazione che con la nuova passerella avrà finalmente qualcosa di più impegnativo da fare.

- Si potrà provare a darle fuoco per capire se potrebbe finire incendiata in maniera così spettacolare come accaduto a un’altra delle installazioni di cui sopra (realizzate in occasione della candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura, ah che nostalgia), il cui scheletro è ancora malinconicamente ben visibile lungo il canale.

- Si potrebbero disegnare cazzetti nei leggii che verranno allestiti per dare un tocco letterario.

- Si potrebbe fare in modo che le panchine non vengano utilizzate da barboni e/o negri, che poi la gente si lamenta. Magari si potrebbero non metterle proprio le panchine, previste invece in ben otto spazi, cosa dite?

- O magari per una volta si potrebbe smettere di rompere le palle per qualsiasi cosa si faccia: 280 metri di passerella in legno non sarà un grande progetto ma perlomeno ci saranno un po’ di alberi e sarà pur sempre meglio dello schifo che c’è ora. O no?

6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 15-21 novembre 2018

PALAZZO MERLATO/1 CERVIA Morta la staffetta partigiana Il cordoglio del sindaco

Mussolini fuori dall’albo dei cittadini onorari E per poter accedere all’assegnazione di sale pubbliche d’ora in poi sarà necessaria un’autodichiarazione di adesione ai principi della Costituzione

Il nome di Benito Mussolini non compare più nell’albo dei cittadini onorari di Ravenna.

Così ha deciso il consiglio comunale nella seduta dell’8 novembre, portando a conclusione un dibattito (e le relative polemiche) che va avanti ormai da mesi. La cancellazione del Duce dalle cittadinanze onorarie è stata possibile attraverso una modifica dello Statuto comunale. Insieme a quello di Mussolini anche i nomi di altri gerarchi fascisti sono stati depennati, secondo il principio per cui i riconoscimenti assegnati nel Ventennio per meriti legati al fascismo non possono essere conservati negli albi odierni. La votazione è passata con 25 favorevoli e due contrari (Alberto Ancarani di Fi e Gianfilippo Nicola Rolando della Lega) mentre alcuni consiglieri hanno lasciato la sala. È stata inoltre introdotta una seconda modifica allo Statuto che si inserisce nello stesso solco antifascista imboccato con decisione dalla giunta del sindaco Michele de Pascale che in prima persona si è fatto sostenitore della formazione di un comitato antifascista. Per poter accedere all’assegnazione di sale pubbliche ora occorre una autodichiarazione di adesione ai principi della Costituzione.

Soddisfatto in primis Massimo Manzoli, consigliere comunale di Ravenna in Comune che ha posto la questione: «Dopo mesi di discussione, iniziata da due nostri odg, si è chiusa la vicenda legata alla cittadinanza

Il sindaco di Cervia Luca Coffari esprime cordoglio per la morte di Laura Zoffoli, che fu staffetta partigiana. «Ho appreso della scomparsa di Laura, la cui eredità spirituale e morale si fonda sui valori della libertà, della giustizia e della democrazia. Di tradizione antifascista ha lottato come partigiana durante la Resistenza, per consegnarci un Paese libero. Le siamo debitori e abbiamo il dovere di non dimenticare e di riaffermare questi valori ogni giorno. La sua esistenza ci insegna che la memoria storica è alla base della crescita morale e culturale di un popolo.

A nome personale e dell’intera città porgo le più sentite condoglianze e mi unisco al dolore dei familiari».

onoraria di Mussolini e alla concessione di sale e contributi ad associazioni neo-fasciste. Finalmente. Non voglio, oggi, ripercorrere discussioni e polemiche che hanno percorso tutti i mesi dalla presentazione dei nostri due ordini del giorno ad oggi. Non voglio nemmeno tirar fuori tutti i sassolini che hanno riempito le scarpe in questi mesi. Esprimo solo soddisfazione per il fatto che si sia arrivati alla

conclusione di due vicende importanti, con la collaborazione di movimenti e partiti sia di maggioranza sia di minoranza».

Tra chi, fuori dal consiglio, esprime soddisfazione, c’è naturalmente l’Anpi che in una nota scrive: «In primo luogo si è superata una anacronistica e antistorica situazione per cui cittadino onorario era il capo del regime che portò non solo alla soppressione delle libertà

politiche e sindacali, ma condusse l'Italia all'ignominia delle leggi razziali e alla rovina della guerra e agli orrori della occupazione tedesca e della "Repubblica di Salò". ciò nella città medaglia d'oro al valor militare proprio per il suo contributo alla Resistenza. In secondo luogo, a fronte dei ripetuti e crescenti episodi e fenomeni di riproposizione di organizzazioni e atti neofascisti e razzisti, si fissano una so-

POLITICA / 7 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

COTIGNOLA Due incontri dell’Anpi sul tema dell’uguaglianza

glia e una discriminante di cui il rispetto della Costituzione e dei suoi valori - compresa la norma che vieta la ricostituzione "del disciolto partito fascista" - sono cardini invalicabili pur nel pieno rispetto della libertĂ di espressione e di organizzazioneÂť.

Anche la Cgil plaude alla decisione. Apprezziamo la coerenza del percorso compiuto per giungere alla cancellazione di Mussolini dall’albo dei cittadini onorari – commenta il segretario generale di Ravenna, Costantino Ricci -; si tratta di un atto significativo che serve a riaffermare i fondamentali valori dell’antifascismo. La decisione del Consiglio comunale giunge in un momento importante; si moltiplicano infatti segnali preoccupanti, non ultimi i fatti avvenuti a Predappio, che testimoniano come l’Italia sia attraversata da rigurgiti fascisti e xenofobi che non sono in alcun modo da sottovalutare.

Come noto la vicenda si chiude dopo che nel 2014 il Pd aveva (sorprendentemente) votato contro la proposta di Alvaro Ancisi che avrebbe portato a un analogo risultato in materia di cittadinanza onoraria a Mussolini citando la necessitĂ di mantenere la memoria storica e il fatto che nessuno, nemmeno nel dopoguerra, avesse voluto fare questo passo. A fine 2017 il cambio di rotta ufficiale, dopo le sollecitazioni arrivate da Ravenna in Comune, e dopo circa un anno il voto.

L’Anpi di Cotignola organizza alla biblioteca comunale “Luigi Varoli� di Cotignola (corso Sforza 24) due incontri sul tema “Il diritto di essere uguali�. Questi incontri saranno incentrati su due anni cruciali per la storia d’Italia, vale a dire il 1938 e il 1968, e sono pensati per sensibilizzare l'opinione pubblica sugli eventi politicosociali che segnarono queste annate.

Il primo incontro, dedicato al 1938, è in programma giovedÏ 15 novembre alle ore 20.30 con Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia.

Con la promulgazione delle leggi razziali, il 1938 ha segnato una pagina nera della storia nazionale italiana, con la quale il governo fascista, con l'avallo del re, diede il proprio contributo alla politica nazionalsocialista in atto in Germania, gettando le basi di quella discriminazione che avrebbe portato, di lĂŹ a qualche anno, alla deportazione in massa degli ebrei, in particolare da Roma e da Milano, ma anche dalla vicina Fossoli, come ben testimoniato dai racconti di Primo Levi.

L’incontro dedicato al 1968 è in programma giovedÏ 22 novembre alle 20.30; interverrà Ivano Artioli, presidente provinciale di Anpi, che presenterà il libro da lui curato ’68 Quei giorni del Maggio. Il Sessantotto – dicono dall’Anpi – ha segnato la speranza in un mondo migliore, in cui si potessero coltivare le condizioni per un'esistenza piÚ giusta, traducendo in fatti quelle aspettative per cui tanti giovani scesero nelle strade e nelle piazze, italiane, europee ed americane.

PALAZZO MERLATO/2

LEGA NORD DIVISA IN CONSIGLIO COMUNALE MA ÂŤIL CENTRODESTRA Ăˆ UNITO CONTRO IL PDÂť Learco Tavoni del Carroccio parla di fine della coalizione ma viene smentito da tutti i capigruppo e redarguito da Pini Le tensioni all’interno del gruppo consigliare della Lega Nord di Ravenna sono note agli addetti ai lavori da tempo e ora sono esplose anche pubblicamente. L’occasione è stata l’esternazione del consigliere di Learco Tavoni (nella foto) secondo il quale poichĂŠ Gianfranco Spadoni è diventato vicepresidente di Lsita per Ravenna, quest’ultima si collocherebbe fuori dal centrodestra, avendo Spadoni sostenuto una lista civica in appoggio del Pd alle ultime politiche. Ribadendo la propria fedeltĂ assoluta a Salvini, Tavoni conclude quindi che la coalizione che aveva sostenuto a Ravenna Alberghini (Lega, Fi, Fratelli d’Italia e LpRa) non esista piĂš. Gli risponde a stretto giro di posta e con toni durissimi Gianluca Pini, presidente della Lega Nord Romagna (della minoranza che non appoggiava Salvini all’ultimo congresso): ÂŤIl consigliere Tavoni ha evidenti problemi a mantenere un equilibrio nelle sue esternazioni, come purtroppo ha dimostrato piĂš volte in consiglio comunale. Di certo il ruolo istituzionale non lo titola in alcun modo a parlare in nome e per conto della Lega Nord e ancor meno per decidere in via autonoma sulle alleanze in consiglio comunale e sulle scelte politiche. Pertanto, preso atto del danno arrecato all’immagine del movimento, In attesa di definire nelle sedi opportune i provvedimenti disciplinari del caso, nella mia veste di garante del buon nome del movimento a livello romagnolo ho chiesto al capogruppo di ritirargli tutte le deleghe a rappresentare il gruppo consiliare nelle commissioni a lui affidateÂť. E la promessa è quella di chiamare in causa Salvini stesso. Intanto Massimiliano Alberghini, giĂ candidato sindaco, Alberto Ancarani, capogruppo di Forza Italia, Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna e Samantha Gardin, capogruppo di Lega Nord mandano una nota congiunta accusando Tavoni di scorrettezza e insensatezza e ricordando l’unitĂ d’intenti che portò nel 2016 al ballottaggio Alberghini. ÂŤLa stessa coesione – scrivono – e la stessa unitĂ d’intenti animano e addirittura rafforzano tutte le forze della coalizione nell’esercizio del ruolo di massima opposizione alla Giunta De Pascale, con la comune volontĂ di riproporsi agli elettori, al termine del mandato 2016-2021, o anche prima qualora il sindaco maturasse l’esigenza di dimettersi, come asse stavolta vincente per l’agognato radicale rinnovamento del governo cittadinoÂť.

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10 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 15-21 novembre 2018

IMPRESE

Fusione Camere di Commercio tra Ferrara e Ravenna: dietrofront Lettera aperta dei presidenti delle due Province: «Non è necessaria» Interrogazione del Pd in Regione: «Meglio attendere l’esito dei ricorsi nazionali»

I presidenti delle Province di Ravenna e Ferrara, Michele de Pascale e Barbara Paron, prendono spunto dal dibattito recentemente riapertosi, anche a seguito di una interrogazione presentata dalla consigliera regionale Marcella Zappaterra (Pd), sul processo di fusione delle rispettive Camere di Commercio, per chiedere al Governo di avviare un percorso per consentire il mantenimento dell’autonomia dei due enti. «Stiamo parlando di due enti molto ben gestiti – scrivono in una lettera aperta i due presidenti – che in questi anni hanno distribuito risorse molto rilevanti a sostegno dei progetti di sviluppo del nostro territorio, con la massima attenzione a non gravare eccessivamente sulle imprese non contrarre forti indebitamenti. La fusione nasceva come obbligo, per le disposizioni di legge approvate nella precedente legislatura e, sostanzialmente, legate al processo di abolizione delle Province che, come tutti ben sanno, è stato bocciato dal referendum costituzionale, e ha lasciato i nostri enti in uno stato di grave difficoltà».

Secondo i due amministratori i territori hanno tutto l’interesse a collaborare e a valorizzare i punti di contatto che li legano: dalla comune appartenenza al Parco Regionale del Delta del Po e a Destinazione Romagna per gli aspetti ambientali, culturali e turistici, ai legami industriali collegati alla chimica fino ad arrivare a battaglie condivise come quella per il potenziamento della Ss16.

«Questi progetti, e tanti altri, possono tranquillamente essere perseguiti senza andare ad alterare la dimensione provinciale delle Camere di Commercio che si sovrappone fisiologicamente a tutte le altre funzioni con cui l’ente è chiamato a collaborare, sia nel sistema degli enti locali, che nelle articolazioni dello Stato».

La consigliera del Pd in Emilia-Romagna, la ferrarese Marcella Zappaterra, ha presentato una interrogazione alla giunta regionale per chiedere se ha intenzione di sospendere il percorso di accorpamento tra le Camere di Commercio di Ferrara e di Ravenna, in attesa di verificare con il governo se siano previste modifiche alla legge nazionale di riordino delle Camere di Commercio e in attesa di conoscere l’esito dei vari ricorsi presentati a livello nazionale contro l’accorpamento di svariate Camere di Commercio (esito previsto 30 giorni dopo l’udienza unica al Tar del Lazio fissata il 24 gennaio 2019)

INFRASTRUTTURE

FIRMATA LA CONVENZIONE PER IL NUOVO AEROPORTO La gestione del Ridolfi di Forlì a una cordata con imprese ravennati La società che ha preso in gestione l’aeroporto di Forlì, la Fa srl guidata dall’imprenditore ravennate Ettore Sansavini (Gvm), ha firmato il 12 novembre la convenzione con Enac. Il “Ridolfi” potrà quindi essere operativo a breve. «Non è impossibile che ci siano voli già ad aprile», dice Jacopo Morrone, parlamentare leghista e guida del partito in Romagna. Tra qualche giorno, infatti, inizieranno gli interventi necessari al ripristino dell’operatività dell’infrastruttura. A giugno l’Enac ha assegnato la gestione dell’aeroporto a una cordata di imprenditori romagnoli. Oltre al giù citato Sansavini, presidente del Gruppo Villa Maria, c’è insieme Giuseppe Silvestrini, già numero uno di Unieuro. Tra i soci, con una quota minore, anche Cmc che partecipa insieme ad Orogel, Ponzi, Cittadini dell’Ordine e Orienta Partners. Una notizia che potrebbe avere riscontri positivi anche a Ravenna, dove la riapertura dell’aeroporto è molto attesa dagli operatori economici. Più volte, ad esempio, la Confcommercio di Ravenna ha parlato positivamente della possibile sinergia con la città forlivese, valutando una eventuale collaborazione con la nuova gestione per rendere appetibile la scelta del Ridolfi da parte dei turisti.

Inevitabile però porsi la questione dei collegamenti stradali: la Ravegnana è interrotta da fine ottobre.

Per quanto lo sarà ancora?

Sicuramente mesi, come è ormai emerso con chiarezza dalle riunioni tecniche (vedi a pagina 18 per dettagli).

LIDI NORD

NASCE “NAUTICA E NATURA”: «ABBIAMO 700 POSTI LETTO PER IL TURISMO ESPERIENZIALE»

LE AZIENDE SONO INVITATE ALLA PRESENTAZIONE DEL DIGITAL INNOVATION HUB DELLA CONFESERCENTI DI RAVENNA

GIOVEDI' 15 NOVEMBRE ore 15.00 Sala Assemblee c/o Confesercenti Piazza Bernini 7 - RAVENNA parleremo di E-COMMERCE - VENDERE ON-LINE CONSAPEVOLMENTE A COSTI CONTENUTI CON IL NUOVO SERVIZIO DELLA CONFESERCENTI LA PROMOZIONE DELLA VOSTRA ATTIVITÀ SUL WEB Per informazioni: coordinatrice Innovazione Digitale Sara Reali tel. 0544 292711 oppure visitate il sito confesercentiravenna.it

Sui lidi nord di Ravenna (Porto Corsini, Marina Romea, Casalborsetti) è nato un nuovo soggetto giuridico per promuovere il territorio con le sue peculiarità, un progetto triennale che è stato presentato alla Regione Emilia-Romagna nel mese di ottobre nell’ambito del bando sulla promocommercializzazione. È sceso in campo un nutrito gruppo di operatori turistici che garantisce, secondo quanto previsto dalla legge regionale per l’accesso al bando, di poter offrire ai potenziali ospiti delle località un numero minimo non inferiore ai 700 posti letto fra spazio alberghiero ed extra alberghiero. È stata costituita una associazione temporanea di impresa (Ati) denominata “Nautica e natura”, esattamente come il progetto presentato in regione: «L’obiettivo – si legge nel comunicato con cui si presenta – è quello di aumentare il flusso turistico non soltanto valorizzando al meglio l’offerta balneare ma evidenziando le molteplici unicità ambientali del territorio circostante (le pinete, le piallasse, le aree verdi del Parco del Delta del Po) e puntando su iniziative ed eventi legati al mondo del wellness, dello star bene. Parliamo del turismo esperienziale, oggi in grande crescita, del quale possiamo appropriarci proprio grazie alle caratteristiche del nostro territorio».

Hanno aderito all’Ati diversi hotel e i camping e lo stabilimento balneare Romea Beach in qualità di capofila. Il gruppo di lavoro è composto dagli hotel Bella Romagna, Columbia, Corallo, Europa, Solaria e Tavernetta e dai Camping Reno e Romea.

ECONOMIA / 11 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

FINANZA

Tensione di cassa, Cmc non rimborsa in tempo rata dei bond da 325 milioni Momento difficile per la cooperativa di via Trieste: Legacoop e advisor in campo contro la crisi

Cmc non rimborserà la rata dei bond in scadenza il 15 novembre. Continua il momento molto difficile della cooperativa di via Trieste, causato dal mancato pagamento di importanti commesse all’estero ma anche in Sicilia. «Cmc comunica – si legge in una nota inviata alla stampa – che non sarà pagata puntualmente alla scadenza del 15 novembre la rata di interessi in favore dei titolari del prestito obbligazionario emesso in data 16 novembre 2017». C’è un periodo “tampone” in cui la società può pagare la rata senza finire in default: questo l’obiettivo dichiarato.

Durante l’ultima riunione del cda si è preso atto all’unanimità che «per ragioni sopravvenute e imprevedibili, riconducibili in particolare a mancati incassi di commesse e di stati di avanzamento lavori» si sta vivendo una “tensione di cassa”. Ora la priorità è superare questo periodo per poi individuare «nel più breve tempo possibile, le misure necessarie al superamento in continuità aziendale della attuale situazione di difficoltà, per poi negoziare una complessiva manovra di riorganizzazione della propria esposizione finanziari».

Nei giorni scorsi proprio a questo scopo era stata nominata Mediobanca e lo Studio Trombone come advisor finanziari, mentre lo studio del professor Andrea Zoppini e l’avvocato Fabrizio Corsini sono stati scelti come advisor legali.

Dopo la notizia del mancato pagamento della rata (da 325 milioni) lunedì 12 novembre, alla riapertura dei mercati, i titolo di Cmc si sono ridotti, perdendo il 55 per cento.

La situazione del settore non è semplice: gli investitori speculano al ribasso scommettendo sulla crisi, che ha colpito anche altre grandi aziende. In campo, per garantire la continuità a quella che è la principale azienda ravennate e di certo la più internazionale, anche Legacoop.

RIGENERAZIONE URBANA A Lugo la presentazione del progetto di riqualificazione dell’ex acetificio Venturi targato (anche) Conad Lunedì 19 novembre alle 20.30 alla tensostruttura del Maracanà, in via Madonna delle Stuoie 1, a Lugo, è in programma la presentazione del tanto atteso e discusso progetto di riqualificazione dell’area ex acetificio Venturi (sul sito del Comune di Lugo è comunque disponibile il progetto presentato da Immobiliare Stuoie Spa, società composta da Lugo Immobiliare e Gruppo Conad).

Per l’occasione saranno presenti tra i relatori il sindaco di Lugo Davide Ranalli, il progettista architetto Alessandro Bucci e in rappresentanza di Conad Luca Panzavolta. «Siamo a un passo dalla realizzazione di un progetto di rigenerazione urbana importantissimo – ha dichiarato il sindaco –, restituiamo alla città un’area che ha conosciuto circa tre decadi di degrado. Spazi abbandonati, inutilizzati e inutilizzabili torneranno a vivere e a dare decoro al nostro centro urbano, portando servizi di prossimità (come chiesto dai cittadini, anche una farmacia), esercizi commerciali, parcheggi e aree verdi alberate».

Il progetto è frutto del lungo lavoro di partecipazione avviato con il Masterplan nell’ormai lontano 2010 e coinvolge l’area (di 20.120 mq) sita tra le vie Taglioni, Piano Caricatore e Rivali San Bartolomeo. Saranno tre gli edifici di nuova costruzione: un fabbricato con una struttura commerciale alimentare (superficie di vendita pari a 2.200 mq), da altre strutture ospitanti attività commerciali, attività terziarie/direzionali, attività di interesse collettivo di tipo sociale, collegate da una galleria commerciale di uso pubblico e da alcune unità abitative ai piani superiori; un edificio esclusivamente residenziale; un edificio per servizi sanitari che verrà realizzato dall’Ausl Romagna. Contestualmente sarà inoltre riqualificata l’area verde tra via 2 Giugno e via Caricatore.

SERVIZI AL CITTADINO Tutti i mercoledì il camper di Hera in via Sighinolfi: si potranno richiedere informazioni e stipulare contratti Fino al 12 dicembre tutti i mercoledì dalle 8 alle 13 il camper di Hera farà tappa in via Sighinolfi, a Ravenna. Presso lo sportello itinerante è possibile effettuare tutte le operazioni contrattuali e commerciali tipiche di un normale sportello, stipulare contratti, modificare quelli già esistenti, richiedere informazioni sulle bollette e ricevere informazioni sui servizi gestiti nel territorio, ottenere consulenza e assistenza, conoscere e sottoscrivere le offerte a mercato libero per la fornitura di energia elettrica e gas.

LE AZIENDE INFORMANO

CONFCOOPERATIVE RAVENNA - RIMINI

Ciclat Trasporti Ambiente forma e assume nuovi autisti specializzati Gli aspiranti autisti, dopo il conseguimento della patente C, saranno inseriti nell’organico della cooperativa che si occupa di trasporto merci, servizi di igiene ambientale e gestione ciclo rifiuti Ciclat Trasporti Ambiente, la cooperativa specializzata nel trasporto merci e nei servizi di igiene ambientale e gestione ciclo rifiuti, ha messo in campo in questi mesi un progetto destinato a formare e assumere nuovo personale viaggiante.

In sostanza Ciclat ha deciso di anticipare interamente i costi per il conseguimento della patente C ad aspiranti autisti che, al termine del corso, saranno inseriti nell’organico dell’azienda: «In Italia, come già avvenuto in altre parti d’Europa, il personale viaggiante è calato drasticamente negli ultimi mesi e anche noi abbiamo registrato qualche problema a reperire autotrasportatori, in modo particolare nei periodi di ferie – spiega il responsabile dell’Area Trasporti Paolo Margotti –. Per questo motivo, in collaborazione con Confartigianato Ravenna e con le scuole guida, abbiamo lanciato questo progetto destinato a formare nuovo personale».

Il costo per il conseguimento della patente C può arrivare a toccare i 6.000 euro complessivi: «Si tratta di un’abilitazione piuttosto onerosa, anche a livello di tempo – continua il responsabile –.

Parliamo infatti di circa 220 ore di formazione cui vanno aggiunte le ore di guida. L’idea è di far partire più di un corso, con una decina di persone ciascuno, fino a quando ce ne sarà bisogno. Ovviamente è previsto un accordo per fare in modo che questo personale poi presti servizio per noi per almeno alcuni anni».

La carenza di autisti è un problema diffuso in Europa: «Occorre considerare che negli ultimi dieci anni gli autotrasportatori italiani sono andati via via scomparendo e il mercato è ricorso fortemente a manodopera viaggiante non italiana, in particolare proveniente da Romania e Bulgaria. Oggi queste figure possono trovare in patria condizioni economiche quasi paragonabili a quelle italiane e, com’è comprensibile, hanno deciso di rientrare nel proprio paese. La realtà – sottolinea Margotti – è che oggi in Italia si hanno molti più mezzi che autisti, a volte anche a prescindere dal prezzo».

Al momento il progetto interessa le scuole guida di Ravenna ma non è esclusa l’idea di esportarlo anche ad altri soci di Ciclat

Trasporti Ambiente in altre aree d’Italia.

Ciclat Trasporti Ambiente è una società nata nel 2015 dalla fusione di Ciclat Trasporti soc. coop e Ciclat Ambiente soc. coop. Opera sul mercato del trasporto merci e in quello dei servizi di igiene ambientale, gestione ciclo rifiuti urbani e speciali, pericolosi e non pericolosi. Presente su tutto il territorio nazionale tramite i propri soci, che oggi toccano quota 236, è operativa, oltre che in Emilia Romagna, anche in Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Umbria, Lazio, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Il fatturato 2017 ha superato i 132 milioni di euro.

Per informazioni 0544 608101, www.ciclatambiente.it (nella foto: Ciclat Trasporti Ambiente all’edizione 2018 di Ecomondo) Articolo a cura di Confcooperative Ravenna - Rimini

12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 15-21 novembre 2018

IL PERSONAGGIO

Il mago Antonio gira l’Europa facendo incantesimi con le carte Magic Un 31enne ravennate nel circuito gran prix del gioco da tavolo nato negli Usa nel 1993: «Esistono mazzi che valgono 60-70mila euro per la loro rarità». Ai tornei più quotati premi da 10mila euro per i vincitori di Andrea Alberizia

«Ho visto gente presentarsi a dei tornei con mazzi costruiti negli anni che oggi possono valere anche 60-70mila euro perché hanno carte storiche che non ristampano più. Se non le tieni nelle bustine protettive, ogni mescolata ti costa 50 euro di valore perso». Antonio Castellani ci porta così dentro l'universo Magic, gioco di carte collezionabili nato in America nel 1993 e arrivato in Italia l'anno dopo. Sfide uno contro uno impersonando un duello fra maghi, un cocktail di nerdismo e collezionismo.

Il 31enne ravennate ha cominciato 14 anni fa e da una decina gioca a livello competitivo partecipando a tornei in giro per il mondo.

Tutto cominciò per colpa di un amico: «A Natale del 2004 mi disse che aveva comprato il gioco. Io penso che avessi visto solo qualche pubblicità su Topolino. E non volevo nemmeno iniziare perché sapevo che mi sarebbe “presa la scimmia” e non avrei più smesso». E infatti. Qualche numero per raccontare la carriera di Antonio: «Se contiamo proprio tutti i tornei, compresi quelli organizzati a livello locale dai negozi, ne avrò fatti più di cinquecento. I gran prix europei sono una ventina». Ma “la scimmia” non scende: «È cominciato come passatempo con gli amici e lo è ancora perché quando ci troviamo giochiamo a Magic e non a beccaccino. Sul lato competitivo c'è il gusto di conoscere gente nuova in giro e confrontarsi con le loro strategie». Tra un incantesimo e

una magia veloce al tavolo sono nate anche delle amicizie proseguite fuori dal gioco.

Ogni anno la casa editrice, la Wizards of the Coast (Wotc) di Seattle, organizza circa 50 Gp in Europa e quattro tornei pro tour in America (sei dal 2019) che sono il top del top a invito a cui può accedere solo chi ha ottenuto la qualificazione tramite i Gp o i punti accumulati nell’anno. Poi ci sono tutte le gare a livello nazionale. Un movimento che ai tornei Gp richiama anche duemila partecipanti: «Si comincia il sabato e chi supera il primo taglio passa alla domenica. In totale sono 15 turni con partite al meglio dei due game su tre per una durata massima di 50 minuti da cui escono i migliori otto che si affrontano nei playoff. Sono formato open con quota di iscrizione da 50-70 euro a persona». Ad attirare sono i montepremi: di solito per un gp i premi partono da 250 dollari dal 64esimo posto, 500 dal 32esimo, mille dall'ottavo e 10mila al vincitore. «La casa madre all'anno assegna circa 3,5 milioni di dollari tra i vari tornei del mondo. È un modo per farsi pubblicità e invogliare le persone a partecipare».

Il pro tour di Atlanta a febbraio 2016 è finora l’unico a cui ha preso parte Castellani.

Qualificazione ottenuta arrivando in semifinale al Gp di Bruxelles: «I primi otto vincevano volo e invito per l’America. Là mi sono piazzato nei primi cento su 400».

Viste le cifre che girano c'è pure qualcuno

Antonio Castellani, 31 anni. Dal 2006 gioca a Magic a livello competitivo: finora una ventina di partecipazioni a gran prix europei e un pro tour a invito a Atlanta nel 2016. Nella pagina accanto la carta “Bazar di Baghdad”: è la più preziosa nel mazzo del ravennate, ha un valore che supera i 500 euro

che accarezza l'idea di vivere facendo il giocatore: «Un centinaio di persone al mondo ce la fa. E spesso i giocatori nelle posizione platinum del ranking sono anche autori di articoli su riviste di settore o fanno comunque cose correlate». E come si spiega il valore di certe carte? «Sono pezzi rari, che fanno parte di edizioni non più in commercio, quindi c'è un valore anche di collezionismo.

Il caso più noto è la famosa carta Black Louts. In totale ne avranno stampate un migliaio vent’anni fa. Se pensiamo a quante possono essere state buttate via o perse si capisce che non ne restano molte in circolazione. Chi ne ha una in condizioni ottimali ha in mano 70-80mila euro di valore». Nel mazzo di Antonio la carta più preziosa è il Bazar di Baghdad che sul mercato viaggia a 5-600 euro: «È stato

LA NOVITÀ

Addio briscola, al bar ci sono dodici super computer per videogiochi in affitto a 2,50 euro all’ora. I titolari: «Un’idea che viene dall’America» Un anno fa ha inaugurato il Rune a Ravenna. Tra i clienti c’è chi vive in zone con connessioni non abbastanza veloci ma anche gruppi che si trovano per giocare in compagnia. Nel locale anche due Playstation: Fifa è quello che attira di più Dimenticate le sale giochi degli anni Novanta. Roba superata per Alan Barberini e Dilan Bartolini che nel dicembre dello scorso anno hanno aperto il primo gaming bar della regione. Si chiama “Rune” e si trova nel centro commerciale San Biagio di via Faentina. «Siamo molto contenti di come sta andando – ci racconta Alan – i giocatori non mancano e molti vengono anche soltanto per bere qualcosa e fare due chiacchiere». La particolarità del gaming bar è la presenza di dodici postazioni di gioco attrezzate con potenti pc per videogiochi online. L'ideale per gli appassionati che abitano in zone dove la linea internet non è abbastanza veloce per giocare online ma anche per chi non ha pc attrezzati in casa. «Vengono anche gruppi di amici – racconta Alan – che, pur avendo il computer e la linea idonea in casa, preferiscono giocare qui, in compagnia». Il Rune propone anche la sperimentazione di giochi con la realtà virtuale: «È stata una sorpresa che incuriosisce anche le persone meno appassionate di videogame». Sedersi in una delle postazioni costa 2,50 euro all'ora, con un pacchetto di 10 euro per cinque ore. I giochi che in questo momento vanno per la maggiore sono League Of Legends e Overwatch ma sono «molto giocati anche i card game virtuali come Hearthstone e Magic Arena». Il locale ha anche due Playstation a disposizione: in questo caso, previa consumazione, si può giocare gra-

I proprietari sono Alan Barberini e Dilan Bartolini: «Si gioca ma non tralasciamo la parte cocktail» tuitamente e in questo caso i titoli più giocati sono quelli sportivi, a partire da Fifa 2019. L'idea del gaming bar è venuta ad Alan e Dilan una decina di anni fa: «Ci trovavamo a giocare insieme e, anche sulla base di quanto succedeva in America dove ci sono strutture da un centinaio di computer, ci chiedevamo se poteva funzionare anche qui. Poi qualche anno fa ha aperto a Torino e ci siamo detti che forse era

ora di mettere in pratica questa idea». Oltre ai videogame ci sono anche molti giochi da tavolo e anche questa parte del bar ha avuto un bel successo, coinvolgendo una fascia d'età più alta rispetto a quella che viene attirata dai videogame, generalmente compresa tra i 18 e 25 anni. «Il tutto, senza tralasciare la parte cocktail». Perché in un bar, oltre a giocare, bisogna anche bere come si deve. (al.mo.)

PRIMO PIANO / 13 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

GLOSSARIO Nerd, chi è costui? Qualche dritta per orientarsi tra termini come cosplay, troll, gdr...

La comunità dei giochi da tavolo e dei videogiochi, come molti gruppi accomunati da interessi precisi, ha un linguaggio specifico fatto di termini in molti casi mutuati dall’inglese. Ecco qualche indicazioni per orientarsi.

uno scambio di qualche tempo fa quando valeva molto meno». Ma non si pensi che più si spende e più si vince perché si fa il mazzo più forte. Intanto perché, ci spiega sempre Castellani, a certi tornei è obbligatorio comporre il mazzo sul posto con le 84 carte che escono da sei bustine che vengono date al giocatore. Ad altri invece ci si può presentare con il mazzo costruito ma solo facendo ricorso a carte degli

ultimi due-tre anni: «In buona sostanza significa che anche volendo fare qualche acquisto particolare sul mercato online di solito non si va oltre i 250 euro per un mazzo completo.

Non sono pochi ma non sono nemmeno cifre folli».

E ora per Castellani è tempo di allenamenti: il ravennate è atteso dai Gp di Varsavia a fine novembre e Liverpool a inizio dicembre.

CURIOSITÀ

ANCHE IN CARCERE SI GIOCA: DA TRE ANNI APPUNTAMENTO SETTIMANALE CON I TABELLONI La coop sociale La Pieve gestisce un laboratorio a Port’Aurea: «Serve anche per imparare l’italiano» Da tre anni Gabriele Mari, progettista di giochi da tavolo per la Cobblepot Games ma anche educatore della cooperativa sociale La Pieve, cura una iniziativa di coinvolgimento dei detenuti del carcere di Ravenna attraverso il gioco. Mari entra a Port’Aurea ogni settimana per un momento di due ore in cui un gruppo di una decina di detenuti, qualcuno fedelissimo e altri che cambiano, si ritrova attorno a un tabellone: «Portiamo una decina di titoli e poi decidiamo in base al gruppo che c'è ogni volta, tenendo conto del livello di comprensione della lingua ma anche delle dinamiche.

Diventa a volte anche un momento di crescita proprio perché le poche parole del gioco si imparano in diverse lingue».

L'esperienza dentro le mura della casa circondariale ha mostrato aspetti inattesi: «Il gioco riesce in qualcosa che se ci pensi è una metafora interessante: persone che nella loro vita hanno infranto delle regole quando si ritrovano a giocare sono assolutamente lige a non barare».

Anime: serie animata giapponese, spesso tratta da un manga.

Cosplay: termine formato dalle parole inglesi “costume” e “play”, significa letteralmente indossare un costume; nello specifico, di un personaggio appartenente al mondo del cinema, dei videogames, dei manga, fumetti o, comunque, di fantasia.

Deck: mazzo di carte giocabili.

Gdr: abbreviazione di gioco di ruolo, chiamato anche Rpg dall’inglese role playing game.

Glitch: errori strutturali di un gioco che portano ad un vantaggio evidente per chi li usa, il glitcher.

Hentai: manga per adulti a sfondo sessuale, molto espliciti.

Lag: rallentamento del gioco a causa di una connessione lenta.

Manga: fumetti giapponesi.

Sono stampati con l’impostazione originale, ossia si leggono da destra verso sinistra sia le tavole che l’intero libretto.

Mmorpg: acronimo che sta per massive multiplayer online role playing game. Sono quei particolari giochi di ruolo che si svolgono online e vedono impegnati contemporaneamente nello stesso scenario di gioco (solitamente molto vasto) migliaia o, nel caso di titoli di successo, milioni di giocatori.

Nerd: gli appassionati di un genere di mondo che solitamente comprende fumetti, videogiochi, film, serie tv, musica, Gdr, tecnologia. Nato come termine dispregiativo per indicare chi, molto intelligente, tendeva ad estraniarsi e isolarsi dalla società, ora film e serie tv hanno sdoganato l’appellativo.

Troll: mostro presente in quasi ogni ambientazione Fantasy caratterizzato da una scarsa intelligenza. Spesso si usa la parola nel mondo web per indicare quegli utenti che su social e forum si divertono a insultare gratuitamente, e stuzzicare la vittima prescelta solo per il gusto di scatenare liti.

14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 15-21 novembre 2018

MONDO NERD

Cosplayer, non solo travestimenti: «Interpretiamo il personaggio» Una 28enne racconta la sua passione per anime e manga. Mesi per costruire il costume: «Mi diverto nei panni di personaggi che sono il contrario di me» di Alessandro Montanari

Non è un semplice travestimento. Anzi, quella parola è proprio rifiutata dai cosplayer che, piuttosto, dicono di «interpretare» il personaggio indossando i suoi panni. Una performance, quindi, più vicina alla scelta attoriale che a quella goliardica. A spiegare il perché molte persone si presentano alle fiere di settore nei panni di personaggi di manga, videogame, serie tv è Alexia Cutri, commessa ventottenne ravennate che dal 2011 ha questa passione.

Alexia, partiamo dalle basi: cosa spinge una persona a fare cosplay?

«Le motivazioni sono varie. È un modo di sfuggire dalla routine, un divertimento e anche una bell’occasione di interazione sociale.

Poi c’è la voglia di interpretare un personaggio perché lo si sente affine o perché, come capita a me, è il contrario di quello che si è nella vita di tutti i giorni».

La sua passione quando è cominciata?

«Nel 2011. Allora era un fenomeno più di nicchia, oggi lo è molto meno. Le persone non si stupiscono più così tanto quando vedono un cosplayer».

Meglio così?

«Secondo me sì. Poi a me piace e fa sorridere vedere le persone alle prime armi con questa passione, con tutto l’impegno che ci mettono, e anche i miglioramenti che avvengono nel corso degli anni».

Come si realizza un costume e quanto costa?

Alexia Cutri nei panni di due dei personaggi che ha interpretato coltivando la passione per il cosplay: a sinistra il Bianconiglio Steampunk, a destra Harley Quinn

«Ci sono vestiti che si possono prendere già fatti o altri che si possono realizzare a casa. Per quanto mi riguarda scelgo questa seconda strada: è molto impegnativo ma alla fine mi dà più soddisfazione. Per quanto riguarda i costi vale più o meno la stessa cosa: se si compra già fatto in genere si risparmia, ma il costo dipende molto dal personaggio che si interpreta».

Quanto tempo ci si impiega?

«Da tre ai sei mesi, lavorando nei ritagli di tempo dal lavoro, la sera soprattutto. L’ultimo

che ho portato a Lucca nei giorni scorsi è stato particolarmente impegnativo: si trattava di Himiko Toga, uno dei “cattivi” di My Hero Academia un manga/anime che da qualche tempo viene trasmesso anche in Italia».

A quante fiere partecipa ogni anno?

«Ce ne sono tantissime, in media riesco ad andare a tre. Lucca è la più importante ma ce ne sono tante altre, come il Romics a Roma o il Cartoomics a Milano, le più importanti dopo quella Toscana. In genere ci si incontra in que-

ste occasioni ma ultimamente stanno nascendo raduni dedicati al solo cosplaying».

Quanti siete a Ravenna?

«Non saprei dare un numero preciso, il fenomeno è piuttosto trasversale dal punto di vista geografico. Però posso dire che all’ultimo raduno fatto in zona, in occasione di una piccola fiera, ho contato una ventina di persone che conoscevo come residenti da queste parti».

Quanti personaggi ha interpretato?

«Una decina direi. Per trovare suggerimenti ci si incontra anche su gruppi Facebook dedicati in cui si ricevono e si danno consigli a chi magari ha già interpretato un personaggio».

Il suo compagno fa cosplay?

«No, lui no. Però mi supporta molto in questa passione».

CINEMA

“SACRIFICIO”: SU YOUTUBE IL TRAILER DEL FAN FILM ISPIRATO A STAR WARS

1° GAMING BAR DELLA ROMAGNA Via Cavina, 9A - RAVENNA - Tel. 0544 502841 info@runegaming.it RUNE Ravenna ORARI DI APERTURA lunedì, mercoledì, giovedì e domenica 15.00-24.00 venerdì e sabato 15.00-1.00 MARTEDÌ CHIUSO

L’oasi di Punte Alberete e la pineta di San Vitale, ma anche strutture abbandonate e alcuni residuati della Seconda Guerra Mondiale in provincia di Ravenna, sono il set dove è stato girato “Sacrificio”, il fan film ambientato nell’universo di Star Wars e prodotto da Empira, un’associazione non a scopo di lucro nata nel 2010 a Ravenna che fin dalla sua nascita si è posta l’obiettivo di offrire momenti, reali e virtuali, in cui condividere la passione per la saga di George Lucas. All’inizio di novembre è stato rilasciato il trailer officiale (“Sacrificio - Unofficial Star Wars Story – Official trailer” su Youtube). Nato da un’idea di Roby Rani e Marco Puglia, la regia del cortometraggio è stata affidata a due designer e videomaker romagnoli, Michele Lugaresi e Alessandro Randi, con la collaborazione di un cast tecnico formato da professionisti del settore. La storia raccontata da “Sacrificio” si inserisce in un lasso di tempo lasciato vuoto dal canone ufficiale: i momenti che seguono la fine dello spin-off “Rogue One” e l’inizio del primo film uscito nel 1977, “Episodio IV: A New Hope”.

PRIMO PIANO / 15 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

PASSIONI

Il Polo Nord è cinque metri quadrati e conta 50mila mattoncini Lego Ci sono voluti sei anni di tempo a un 41enne ravennate per una riproduzione dell’Artide: «La passione si è riaccesa quando in soffitta ho preso i miei vecchi giochi per mia figlia»

Quando sua figlia ha avuto l’età giusta per apprezzarli, circa sei anni fa, è salito nella soffitta dei genitori e ha portato giù le scatole dei Lego di quando era bambino. E hanno cominciato a giocare in due: «Per me è stato come se si fosse riaccesa la scintilla di una volta», racconta con piacere Fabio Mezzina, 41 anni. In gergo settoriale, il ravennate è un Afol: adult fan of Lego. Che oggi ha un garage intero di costruzioni inscatolate: «Compro un paio di set al mese. Li costruisco nella versione standard che poi diventa lo spunto per ampliamenti di fantasia con pezzi acquistati sfusi sul mercato online, sia quello ufficiale della Lego che quello parallelo degli appassionati e dei negozi».

La grande creazione di Fabio è un mondo artico: «Sei anni fa mi sono piaciute subito le prime uscite per colori e ambientazione. Ogni anno compravo le novità e ampliavo aggiungendo cose mie. Quest’anno ho detto basta». Si è fermato dopo 50mila mattoncini su una base di cinque metri quadrati. Una volta costruito non si smantella più: «Qualcuno lo fa, io no: lo smonto a blocchi e lo conservo in scatole pronto per essere ricomposto». L’opera sarà esposta – con altri capolavori come una Ferrari da Formula 1 a grandezza naturale costruita con 350mila pezzi o il Mausoleo di Teodorico – a Palazzo Rasponi dal 16 al 18 novembre in occasione del Brick Festival (vedi box a lato), iniziativa promossa dal gruppo Romagna Lug

La riproduzione di una città con i Lego, sarà tra le opere esposte al Brick Festival di Ravenna

di cui fa parte anche Mezzina. «Siamo 22-23 da varie parti della Romagna, con età dai 25 a sopra i 50, tutti con la stessa passione, senza scopi di lucro. Nel 2012 la prima mostra a Riolo e da allora ci siamo organizzati per portare in giro le nostre creazioni, far giocare più gente possibile e coinvolgere altri appassionati».

Impossibile conteggiare quanti pezzi abbiano tutti insieme. Di sicuro il primo non si scorda

mai: «Un castello Black Falcon nel 1984, un regalo dei miei genitori. Ce l’ho ancora».

Per tutti la scatolina che si trova in negozio è solo una porta verso un mondo di fantasia: «Partendo dal set con la piramide del Louvre a Parigi ho riprodotto tutta la piazza». Ma come sopravvive un gioco così contro lo strapotere dei computer, delle console, dei telefonini?

«All’inizio degli anni Duemila la Lego era in

Un festival di tre giorni a Palazzo Rasponi Palazzo Rasponi in piazza Kennedy a Ravenna dal 16 al 18 novembre ospita il Brick Festival, una tre giorni dedicata ai mattoncini Lego promossa dal gruppo Romagna Lug in collaborazione con il Comune di Ravenna. Una mostra a ingresso libero di collezioni e opere originali ma anche uno spazio aperto al gioco con secchi di mattoncini sfusi e tavoli su cui dare spazio alla fantasia. Anche un angolo negozio in collaborazione con il Lego Store di Ravenna.

Saranno esposti, tra gli altri, la riproduzione di un villaggio medievale; una Ferrari F1 in scala reale; una città con edifici, giostre e treni in movimento; diorami ispirati a Polo Nord, Batman, Harry Potter, Disney, Star Wars. Sarà in mostra anche la riproduzione del mausoleo di Teodorico realizzata con quattromila mattoncini partendo da un progetto elaborato al computer con un software specifico che calcola il numero e il tipo di pezzi necessari. Orari di apertura: venerdì dalle 18 alle 22, sabato e domenica dalle 10 alle 20.

forte crisi. Oggi invece è in espansione, soprattutto grazie a due canali: si strizza l’occhio ai giovani riproducendo i classici della Disney e poi la caccia al vintage da parte degli adulti che poi acquistano cose nuove per ampliare».

E online fiorisce il mercato dei pezzi unici, del passato, rimasti in produzione per poco e poi ritirati: «Non c’è prezzo per certi set originali se ben conservati». (and.a.)

16 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 15-21 novembre 2018

L’INTERVISTA

«Dei giochi amo l’aspetto artistico, narrativo e di condivisione» Riccardo Crosa è l’autore del long seller Sì, Oscuro Signore e del nuovo Looterz, ma anche socio dell’editore Pendragon e ci racconta come è cambiato il settore sui tavoli di Federica Angelini

Noto forse più come disegnatore e autore di fumetti (tra i più recenti il fortunato Le avventure di Drago Nero di cui si attende la seconda serie), il ravennate Riccardo Crosa, classe 1967, è anche autore di giochi di società di successo, tra cui il celeberrimo Sì, Oscuro Signore (noto anche come Sos), 300mila copie vendute nel mondo, traduzioni in 17 lingue, un long seller da quattordici anni a questa parte prodotto dalla Pendragon, di cui Crosa stesso è socio. A Lucca, la più importante fiera di settore in Italia, è stato appena presentato Looterz, il nuovo gioco di carte realizzato da Crosa e anch’esso ispirato, come Sos, al suo personaggio Rigor Mortis, protagonista di una serie a fumetti.

Come è stato accolto Looterz e come sta andando?

«Allo stand a Lucca è andato esaurito e per la verità era già nei negozi da qualche mese dove sta andando molto bene, anche grazie al traino di Sì, Oscuro Signore. In questo caso si tratta di un gioco più classico con le carte».

Ma cosa va per la maggiore oggi sul mercato? Cosa è cambiato da quando era uscito Sos e oggi cosa sceglie di pubblicare un editore? «È cambiato soprattutto il settore dei giochi da tavolo. Sì è allargato molto, uscendo dal piccolo ghetto di appassionati e arrivando in qualche modo anche al grande pubblico. Oggi ogni mese escono tantissimi giochi.

Questo fa sì che il mercato si stia anche un po’ saturando. Inoltre, per forza di cosa, cambiano anche i gusti e quindi le tipologie di giochi che vanno per la maggiore».

E come cambiano?

«Si era partiti da giochi molto complessi, con tante regole pensati per veri appassionati, mentre adesso quello che vende di più è il gioco dalla meccanica semplice ma profonda, più diretto alle famiglie e ai giocatori meno specifici. Ci sono ancora molte proposte particolari, ma quelle che vendono di più sono queste».

Come editori quale tipologia privilegiate?

«Ne facciamo di vari tipi, da quelli più di nicchia a quelli più generalisti. Noi siamo un Game Studio, nel senso che sì, localizziamo prodotti esteri, ma il primo obiettivo di Pendragon è produrre progetti originali e venderli ai nostri partner internazionali. In nostro mercato di riferimento è principalmente quello internazionale».

Ci sono grandi differenze tra il mercato estero e quello italiano? Ci sono cose che qui funzionano o altrove no?

«Il mercato italiano è per forza di cose piccolo, resta comunque una nicchia, come l’editoria… Non direi che ci siano differenze particolari fra generi che si vendono di più o di meno. Ci sono i macrogeneri, come i gio-

In alto a destra: Riccardo Crosa; in basso a destra un’illustrazione dal gioco Sì, Oscuro Signore e nella foto più grande le carte del nuovissimo Looterz

chi alla tedesca, detti German, come Agricola, Stone Age, Puerto Rico, che sono più improntati a una strategia molto pensata e con poco spazio per la casualità e giochi più all’americana, detti anche American, che danno più spazio a narrativa e ambientazione e in genere sono prediletti dai giocatori più “light”».

Quest’anno avete importato anche il gioco Breaking Bad, vero? Come sta andando? E a che filone appartiene?

«Oggi vanno per la maggiore proposte dalla meccanica semplice ma profonda»

«Sì, è andato molto bene, anche per via del nome e dell’interesse per la serie tv: è un gioco dalle meccaniche semplici, che si spiega in pochi minuti ma che rimane fedele alle dinamiche della serie. Lo metterei fra gli american».

Che aspettativa di vita ha un gioco?

«Purtroppo la longevità è un tasto dolente, il mercato si sta saturando e non c’è più molto spazio negli scaffali dei negozi, che fanno un ricambio veloce. La vita di un gioco è breve ed è sempre più difficile diventare un long seller. Un po’ come per i libri: ci sono giochi che venderanno sempre, ma per i nuovi è complicato. Ed è anche difficile prevedere quale potrà avere più o meno successo».

L’EVENTO Dixit compie 10 anni: per festeggiare si gioca nei negozi con le carte illustrate Il gioco di carte Dixit, edito in Francia da Libellud e importato in Italia da Asterion, compie dieci anni. Un decennio in cui ha conquistato appassionati in tutto il mondo grazie alla sua semplicità e immediatezza senza alcuna dipendenza dalla lingua. Le carte illustrate hanno stregato con la loro visionarietà. Per l’occasione la Asterion ha programmato una giornata in cui si potrà giocare liberamente in alcuni negozi aderenti all’iniziativa. Partecipare è semplice: recatevi nel negozio e provate il gioco invitando i vostri amici che ancora non lo conoscono. Per tutti coloro che parteciperanno saranno disponibili alcune promozioni speciali. In provincia di Ravenna i negozi aderenti sono “Il sogno del bambino” a Lugo e “La città dei giochi” in via Diaz e “Toys Center” in via Faentina a Ravenna, “Il Tamburino” in piazza Costa a Cervia, “Bollicine” in corso Matteotti a Faenza, “Il cartolaio matto” in via Reale a Mezzano.

I giocatori preferiscono comprare online o nei negozi?

«Tutti e due, ma è sempre meglio trovare un posto, come una fiera per esempio, in cui ti facciano provare il gioco».

Lei è un giocatore? E se sì, che tipo di giocatore è?

«Sì, nei limiti di tempo a disposizione.

Amo giocare e lo faccio da sempre, con gli amici. Amo anche i videogiochi, ma lì l’esperienza è diversa, più solitaria. A me piacciono molto i giochi ben ambientati e belli da vedere. Preferisco quelli non troppo aggressivi, non amo quelli di guerra, come i war games. In un mondo sempre più digitale, è bello vedere in tavolo che si popola di token, colori e allegria, insomma, di cose fisiche, che si possono toccare, miniature scolpite. Mi affascinano l’aspetto artistico ovviamente, quello narrativo e l’idea della condivisione».

Predilige il genere German o American? E il gioco del cuore?

«Direi il secondo, sono più nel versante caciarone e leggero… E comunque vado a periodi. Adesso stiamo giocando ad Arkham Horror il gioco di carte, fantastico gioco collaborativo a campagne, 7th Continent, Zombiecide Black Plague…»

Ma è vero che il gioco resta soprattutto una faccenda da maschi?

«No, assolutamente no. Picchiarsi sì, è da maschi, i War Games lo sono... ma il gioco è trasversale, ci sono un sacco di donne a cui piace giocare e sono sempre di più. Si tratta sempre di trovare il gioco giusto. Ce ne sono tantissimi. Dixit è il classico gioco per fare giocare tutti. Magari abbiamo gusti diversi, ma l’amore per il gioco è sempre lo stesso».

PRIMO PIANO / 17 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

IL LOCALE

Al Quintet si gioca da 25 anni: «Oggi ormai il nerd è sdoganato» Un circolo Arci aperto tutte le sere: 120 tesserati, oltre 300 giochi di società Il presidente c’era già quando aprì: «Avevo 12 anni, era il mondo dei balocchi»

Per i nerd in cerca di un gioco in scatola da provare a Ravenna c'è un porto che non chiude mai: il circolo Quintet a Ponte Nuovo, aperto tutte le sere dal lunedì alla domenica e nel weekend anche di pomeriggio. «Ci sono entrato per la prima volta nel 1993 quando è nato in centro città, avevo dodici anni e mi sembrava il mondo dei balocchi», racconta Nicola Cervellati che oggi di anni ne ha 37 e da dieci è il presidente del circolo della galassia Arci. Nicola è uno dei circa 25 soci su 120 tesserati che si alternano nella gestione: «Tutto volontariato, per il gusto di tenere aperto un posto a disposizione di chi vuole giocare. L'unica fonte di entrate per coprire le spese è il bar interno».

Orari indefinibili: «Fra settimana verso mezzanotte si chiude perché ci stiamo un po' invecchiando, ma venerdì e sabato le maratone notturne si vedono ancora...». Il popolo del Quintet è variegato: l'età va dai 18-20 fino a qualche over 50 con la fascia 30-40 a farla da padrone, le donne sono circa un quarto, frequentatori abituali soprattutto della città ma anche qualche gruppetto da fuori che ogni tanto passa per una serata. Le facce nuove di solito entrano grazie al passaparola di chi c'è già stato. Poi ci sono i social network a fare da collante: non è raro che qualcuno si rivolga alla pagina Facebook del Quintet cercando appassionati di qualche titolo particolare e il circolo li metta in contatto per trovarsi al tavolo.

«Giochi da tavolo, giochi di ruolo, giochi di carte e war game sono i quattro filoni principali del Quintet. Per un periodo abbiamo avuto anche una Playstation poi ce l'hanno rubata e non l'abbiamo più ripresa. Ma all'inizio dei Duemila ci sono state delle serate in cui si vedevano anche 15-20 postazioni computer, un po' del circolo e un po' portatili dei soci, per partite in rete». Ma a cosa si gioca di più? «Nei giochi di ruolo D&D è immortale, in tutte le

Nicola Cervellati, 37 anni, è il presidente del Quintet. Il nome deriva da un film di Robert Altman del 1979 con Paul Newman e Vittorio Gassman, che racconta di un mondo post-nucleare glaciale in cui gli abitanti praticano uno strano e mortale boardgame, chiamato appunto Quintet

sue varie ambientazioni. Ultimamente poi vedo giocare molto Sine Requie. Per quanto riguarda le carte invece si può dire che esista solo Magic. Sui giochi in scatola è difficile fare classifiche: abbiamo almeno trecento titoli a disposizione solo come ludoteca e molti soci ne portano dei loro e li lasciano per giocare».

I tornei sono all'ordine del giorno con buona frequenza.

Ma capita anche che la casa editrice, entrata in contatto

CALCIO IN PUNTA DI DITO Subbuteo, in città il primo club Il fondatore: «Insegniamo anche» Il Subbuteo è cresciuto ed è diventato Calcio da tavolo. La differenza è quella sottile linea che passa tra gioco e sport, ma nella pratica i fondamenti sono sempre gli stessi: undici calciatori in miniatura che scivolano su un panno verde, spostati a punta di dito. Il calcio in miniatura dal 2016 ha un club anche in città: si gioca il giovedì sera al Quintet, a Ponte Nuovo. A fondare il club è stato Luca Pagani, 54enne di Bologna che da tre anni per «amore e per lavoro» si è trasferito a Ravenna. Pagani prima giocava nel club bolognese dei Tigers, prestigiosa e storica compagine del calcio a punta di dito italiano. «Quando sono venuto qui - racconta - mi sono messo a cercare qualcuno che fosse appassionato e ho trovato Paolo De Miranda. Con lui abbiamo messo su il club con cui partecipiamo a molti eventi ufficiali». Pagani, che si definisce «un giocatore di livello medio-alto», spiega che una delle difficoltà maggiori è «trovare nuovi appassionati. I videogame sono un bel concorrente… Da noi però c’è Adelchi che è un tredicenne con una grande passione che proprio pochi giorni fa è riuscito a farmi gol per la prima volta». Il club sta organizzando il primo torneo “Città di Ravenna” in cui si spera di coinvolgere non solo giocatori di lungo corso ma anche persone che condividono la passione che è anche collezionismo e modellismo: «Io - racconta Pagani ho la passione per la pittura delle miniature e ho una collezione di squadre tutta dipinte a mano». Il club è aperto a tutti anche agli amatori: «Siamo i primi ad essere disposti ad insegnare». Insomma, potrebbe essere il momento di rispolverare le squadre in soffitta. (al.mo.)

magari alle fiere del gioco, organizzi giornate in cui porta i titoli principali del suo catologo per testarli.

Il Quintet offre rifugio ai nerd da 25 anni, una parentesi ampia a sufficienza per aver visto come è cambiato l'aura attorno all'appassionato di questi giochi: «Sì, ora il nerd è sdoganato. Ritrovarsi per giocare non viene più visto come una cosa da topi di fogna. Le serie tv hanno contribuito di sicuro». (and.a.)

18 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 15-21 novembre 2018

VIABILITÀ

Ravegnana chiusa per mesi Potenziato il trasporto pubblico L’Anas sta predisponendo un progetto per poter riaprire la strada con la massima sicurezza, ma l’intervento non potrà essere breve

Ormai è chiaro a tutti, non sarà una faccenda di settimane, ma mesi. La statale detta Ravegnana dove il 25 ottobre il crollo di una parte della chiusa San Bartolo ha causato la morte del tecnico della Regione Danilo Zavatta non riaprirà per lungo tempo. Nonostante il dissequestro dell’area da parte della Magistratura che sta facendo le indagini per stabilire le responsabilità della tragedia, il 7 novembre, la strada non sarà aperta alla circolazione fino alla realizzazione di un progetto per la messa in sicurezza che è ancora in fase di studio. La Regione, responsabile del bacino idrico in cui era in fase di collaudo un nuovo impianto idroelettrico, ha provveduto alla palettatura dell’argine per far sì che l’acqua scorra in modo fluido e non causi nuovi danni agli argini. Ma ora c’è da ripristinare la strada assicurando la massima sicurezza e i tecnici dell’Anas sono all’opera, essendo la Ravegnana di competenza statale. Intanto Comune e Provincia si stanno invece accollando gli oneri di una situazione su cui non hanno alcuna responsabilità diretta. In particolare la Provincia ha decretato la sospensione della strada che passa da San Marco, sovraccaricata dal traffico e non idonea a sopportare il passaggio di tanti mezzi (vedi box), mentre il Comune, come ci spiega l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani partecipa «al tavolo tecnico in quanto direttamente interessati, ovviamente, ma anche perché come sempre, come è accaduto nel caso del fortunale l’e-

L’ordinanza provinciale del senso unico a San Marco Sul sito della Provincia si legge che è «stato istituito il senso unico di marcia su un tratto della SP n. 68 "Montone Abbandonato", dall'incrocio con la strada comunale via del Borgo nel centro abitato di San Marco, fino all'incrocio con la SP n. 45 "Godo San Marco". Il senso unico di marcia resterà in vigore fino alla riapertura al traffico della Ravegnana. I percorsi alternativi sono stati individuati lungo la SP n. 45 "Godo e San Marco", la SP n. 253 R "San Vitale" e la SS. n. 16 "Adriatica"». Nell’ordinanza si legge che la decisione è stata assunta «viste le caratteristiche geometriche del tracciato della S.P. n. 68 "Montone Abbandonato" che sorge su un rilevato arginale caratterizzato da una limitata capacità di portanza ai carichi e con larghezza estremamente ridotta della carreggiata, non adeguata a volumi di traffico intensi e pesanti».

TERRITORIO Come nacque Punta Marina: una mostra in pro loco

Anticipate le corse dei bus della linea 156 Per evitare ritardi al mattino per lavoratori e studenti causati dalla chiusura della Ravegnana e per il rientro a casa, Start ha deciso di anticipare gli orari delle corse della linea 156. Tutte le informazioni sono state pubblicate sul sito dell’azienda, sui social Facebook e Instagram, presso le fermate e a bordo degli autobus.

state scorsa o in caso di neve, noi siamo pronti a mettere i nostri uffici tecnici a disposizione, in piena collaborazione, anche se in questo caso non abbiamo alcuna responsabilità diretta. E stiamo anche apprestando il potenziamento del trasporto pubblico con costi che ancora dobbiamo quantificare ma che contiamo di recuperare da chi sarà ritenuto responsabile di quanto accaduto». (fe. an.)

Sabato 17 novembre il Consorzio di Bonifica presentata nella sede della Pro Loco di Punta Marina Terme la mostra documentale che racconta la genesi del territorio di Punta Marina. Quel tratto di territorio di retro costa, legato alla storia dei fiumi Ronco e Montone quando ancora circondavano Ravenna e si congiungevano nei “Fiumi Riuniti” sfociando a mare e creando una “punta”, deve la sua configurazione attuale all’azione di bonifica dell’impianto idrovoro Rasponi. La bonifica meccanica ha affiancato ai primi del ‘900 le bonifiche per colmata, asciugando il territorio e permettendo con l’insediamento dei primi coloni e la nascita di Punta Ravenna. Un affascinante racconto seguito da storie di genti del paese raccontate da Mauro Merli e Andrea Bonati.

La mostra sarà visitabile il 17 nel pomeriggio e domenica 18.

LAVORI PUBBLICI/1

LAVORI PUBBLICI/2

Il Comune anticipa 700mila euro per la passerella in legno in Darsena

Nuova luce agli Speyer e dintorni entro il 2019

In attesa dei fondi governativi stanziati dal fondo per le periferie 280 metri con panchine e leggii per una “passeggiata letteraria”

La giunta ha stanziato 300mila euro per un progetto che ha anche scopi di sicurezza

In attesa di ricevere dal Governo la documentazione ufficiale sui finanziamenti previsti dal cosiddetto Bando Periferie per la riqualificazione della Darsena di Ravenna (circa 12 milioni di euro complessivi), il Comune di Ravenna ha deciso intanto di anticipare il finanziamento della prevista passerella lungo il canale, inserendo le risorse necessarie nell’ultimo assestamento del bilancio 2018. «Lo avevamo già annunciato il 3 ottobre in Darsena, in occasione della chiamata di tutta la cittadinanza per chiedere di sbloccare i fondi del bando periferie – dichiara il sindaco Michele de Pascale – e lo confermiamo con i fatti. La passeggiata sarà realizzata in legno con moltissimo verde e rappresenterà un segno identitario molto forte di rigenerazione urbana e nel contempo di fruizione dell’area della Darsena, e speriamo possa essere di stimolo anche per tanti altri interventi». Nel dettaglio, la passeggiata lungo canale sarà una passerella sopraelevata di 80 centimetri che parte dalla testata per una lunghezza di 280 metri, sarà larga 5,5 metri, con 3,6 di sezione per la libera percorrenza pedonale e 1,9 per tutte le altre funzioni: spazi di sosta, sedute (sono previsti otto luoghi con panchine), gradoni, rampe per disabili e scalinate, fioriere e alberature, pubblica illuminazione, portabiciclette, 10 leggii dedicati alla passeggiata letteraria.

Questi allestimenti si alterneranno lungo il percorso e il tutto sarà illuminato. La pavimentazione sarà in legno, come i rivestimenti delle sedute. Il bando sarà pronto entro la fine del 2018, la passerella presumibilmente a inizio 2020.

La giunta comunale di Ravenna ha approvato un progetto da 305mila euro per la riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione in zona Giardini Speyer. L’intervento comprende viale e piazza Carlo Luigi Farini, viale Giorgio Pallavicini, via Pietro Maroncelli, i giardini Speyer, piazza Anita Garibaldi e i monumenti e gli edifici che rientrano nell’area: la basilica di San Giovanni Evangelista, il liceo classico Alighieri, la statua di Carlo Luigi Farini al centro dell’omonima piazza e l’esemplare di Ginkgo Biloba all’angolo fra le vie Di Roma e Carducci. I lavori consisteranno in generale nella modifica dei componenti ottici e della geometria degli impianti esistenti.

Per ottimizzare i costi d’impianto e di esercizio si farà ricorso all’efficientamento globale degli impianti e l’uso di sorgenti luminose a basso impatto ambientale che contribuiranno a rendere migliore la fruibilità di tutte le aree e degli spazi attigui.

«Tra gli obiettivi che l’intervento si prefigge – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani – l’opportunità di contribuire al miglioramento della sicurezza degli utenti della strada, sia automobilisti sia pedoni, attraverso la prevenzione degli incidenti; la migliore fruibilità dei percorsi pedonali adiacenti ai viali e all’interno delle aree verdi; il miglioramento della qualità estetica dei luoghi dando il giusto risalto visivo ai monumenti e agli edifici storico-architettonici; l’incremento della sicurezza attraverso la migliore luminosità e qualità della luce e, non da ultimo, l’aumento del senso di sicurezza generale nella fruizione degli spazi pubblici».

I lavori dovrebbero essere completati entro il 2019.

SOCIETÀ / 19 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

AGRICOLTURA VERSO IL NATALE A Lugo una domenica con il mercato straordinario

Apre a Ravenna il primo mercato coperto dei contadini

Domenica 18 novembre a Lugo si svolgerà il mercato straordinario: dalle 8 alle 20 nelle principali piazze del centro saranno presenti numerose bancarelle nelle quali sarà possibile effettuare gli acquisti prenatalizi.

Si tratta del mercato di recupero, concordato con le associazioni di categoria del commercio, e organizzato per compensare i disagi creati dagli spostamenti dei mercati ordinari in occasione di fiere, sagre, ed eventi.

Sarà garantito l'ampia area di parcheggio su piazza Garibaldi e su piazza I maggio.

All’inaugurazione (in piazza dei Carabinieri) anche la vincitrice di Masterchef Erica Liverani L’edificio in cui apre il mercato coperto di Campagna Amica

Nasce sabato 17 novembre a Ravenna il mercato coperto di Campagna Amica, rete di aziende agricole di Coldiretti. Si tratta del primo ad aprire i battenti in Romagna, nei locali di Piazza dei Carabinieri, all’incrocio tra via Bovini e via Canalazzo. Un luogo fisico d’acquisto – spiega Coldiretti in una nota inviata alla stampa – ma anche “uno spazio partecipato e di socializzazione dove è possibile instaurare un rapporto di fiducia con il produttore agricolo dal quale ricevere in tempo reale informazioni sulle produzioni, sulla salubrità e genuinità di ciò che si acquista e si mangia”.

La giornata inaugurale, sabato 17 novembre, aperta dalla madrina dell’evento, la Masterchef ravennate Erica Liverani (titolare della gastronomia punto Campagna Amica “Raflò”), sarà una vera e propria festa di piazza con gli showcooking degli Agrichef, le specialità del Lavoro dei Contadini, gli agrilaboratori per grandi e piccini promossi dalle fattorie didattiche, il circo Billo e tante altre iniziative di animazione che proseguiranno sino al tardo pomeriggio. Il giorno successivo, domenica 18 novembre, il Mercato sarà aperto in via straordinaria per tutta la mattinata. Durante entrambe le giornate sarà possibile aderire alla petizione europea “Eat original! Unmask your food” (mangia originale, smaschera il tuo cibo), raccolta firme avviata per chiedere alla Commissione di Bruxelles di agire sul fronte della trasparenza e dell’informazione al consumatore sulla provenienza di quello che mangia. Dopo il fine settimana inaugurale, il Mercato Coperto di Ravenna sarà attivo nelle giornate di martedì, venerdì e sabato con i seguenti orari: martedì e sabato 8.30-13, venerdì 15-19.30.

In vendita, scrivono da Coldiretti, «il meglio delle nostre campagne per una spesa dal contadino cento per cento Made in Italy: dall'ortofrutta bio all'olio extravergine di Brisighella, dai formaggi al pesce, dai salumi al vino, ma anche pane, miele, confetture, farine, agribirre e tanto altro».

«Il nostro nuovo mercato – commenta il presidente Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte – sarà anche un luogo di educazione a una alimentazione più sana e corretta».

NATURA

LA FESTA DEGLI ALBERI AL PODERE PANTALEONE DI BAGNACAVALLO In occasione della Giornata Nazionale degli Alberi e della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, domenica 18 novembre dalle 14 si terrà al Podere Pantaleone di Bagnacavallo la Festa degli Alberi. In particolare, sarà possibile partecipare a una visita guidata all'interno dell'oasi dove si potranno incontrare alberi secolari e maestosi. L’iniziativa sarà l’occasione per inaugurare la targa dedicata al grande pioppo nero del Podere (foto), recentemente inserito per le sue dimensioni, l’età, il valore culturale ed ecologico nel primo elenco ufficiale degli Alberi Monumentali d’Italia. Vecchio più di un secolo e alto 27 metri, con una circonferenza del tronco di oltre 5,6 metri, è il secondo pioppo nero più grande in regione.

Durante il pomeriggio sarà offerta ai partecipanti una merenda biocontadina, con prodotti acquisiti direttamente dai produttori. Su prenotazione sarà possibile ricevere piccoli alberi dell’oasi salvati dallo sfalcio, da piantare nel proprio giardino.

PROFUMERIE SABBIONI - ETHOS PROFUMERIE

Giorgio Armani – Sì Passione Sì Passione, la nuova fragranza di Giorgio Armani, sbriglia la passione della donna Sì: indipendente, femminile e libera. È un profumo intenso e intransigente per una donna sicura di sé, pronta a fare scelte estreme, una donna che osa dire sì.

Una fragranza nata da una passione Potente reinvenzione di Sì, l’iconica fragranza Armani, Sì Passione conferisce una nuova dimensione alla personalità del profumo femminile di Giorgio Armani, che è «una combinazione irresistibile di grazia, forza e indipendenza di spirito», per riprendere le parole dello stilista.

Sì Passione presenta il punto di vista della donna di oggi. Una donna che non ha paura, audace, assertiva.

Una donna che dice Sì.

Il potere del rosso Il colore rosso è emblematico dell’attitudine e dell’essenza di Sì Passione.

«Il rosso come segno di vitalità, come segnale di passione. Rosso beneagurante e positivo», spiega Giorgio Armani.

Il rosso è anche il colore della passione e dell’amore, quella passione che fa battere forte il cuore.

Una nuova fragranza, una nuova emozione Sì Passione è una creazione a sé stante, una nuova incarnazione di Sì. Indipendente, come la donna Sì, Sì Passione rivela una sfaccettatura inedita del suo carattere in continua evoluzione. Una nuova emozione, una nuova femminilità, una nuova personalità. Una nuova passione.

Creato da Julie Massé, Sì Passione riflette una distinta dualità tra splendore e sensualità, per una femminilità audace e sicura di sé. Con il suo nettare di ribes nero Jungle Essence™, combinato alla pera frizzante e gioiosa, Sì Passione riecheggia la firma olfattiva di Sì. La fragranza si apre con il pepe rosa speziato, ardente come una scarica di adrenalina. Il suo cuore floreale batte con passione grazie alla rosa – modernamente reinterpretata – dal sentore trasparente e vegetale, all’eliotropio cipriato e avvincente e all’assoluta di gelsomino, luminoso e iperfemminile, un fiore delicato ma potente, sensuale e intenso.

Sì Passione combina vaniglia intensa, boccioli di rosa, eliotropio e gelsomino per creare un sensuale profumo floreale fruttato, che riflette simultaneamente la delicatezza e la forza della femminilità. Nel cuore di Sì Passione cedro e Orcanox™, il moderno legno d’ambra, conferiscono maturità e carattere, riflettendo emozioni improntate di audacia.

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INFOPROM

20 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 15-21 novembre 2018

IMMIGRAZIONE

UN LIBRO SUI “NUOVI PAESAGGI UMANI” Il fenomeno migratorio e le storie di tante persone che lasciano il proprio paese in cerca di luoghi dove ricominciare una vita dignitosa sono l’oggetto del libro fotografico “Tracce migranti-Nuovi paesaggi umani” che sarà presentato lunedì 19 novembre alle 18 nella Sala Muratori della Biblioteca Classense di Ravenna. Si tratta di un lavoro collettivo, con le immagini di Luca Gambi e Luciano Nadalini, i testi di Maurizio Masotti (curatore del progetto), Carla Babini, Francesco Bernabini, Marina Mannucci e Paolo Montanari. Il libro ripercorre la storia dei movimenti migratori nella nostra provincia a partire dal 1998. Un tentativo – scrivono i promotori – di analizzare i profondi mutamenti avvenuti negli anni nella società, con particolare riferimento al mondo del lavoro e della scuola.

L'incontro, moderato da Carla Babini, sarà aperto dall'intervento dell’assessora Valentina Morigi.

TEATRO

Un’altra chiamata pubblica alla città: dopo l’Inferno, ora tutti possono diventare attori del Purgatorio delle Albe Martedì 20 novembre alle 20 al teatro Rasi di Ravenna si terrà il primo incontro per tutti coloro che desiderano partecipare alla realizzazione di “Purgatorio”, chiamata pubblica per la seconda parte del progetto sulla Divina Commedia di Marco Martinelli e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe 8coproduzione Ravenna Festival-Teatro Alighieri e Fondazione Matera-Basilicata 2019), che sarà in scena nel programma del Festival dal 25 giugno al 14 luglio.

Tutti i cittadini, senza limiti di numero, lingua o preparazione specifica, sono invitati a partecipare alla realizzazione della messa in scena, così come avvenuto l’anno scorso in occasione di “Inferno” (nella foto).

Informazioni: 0544 36239 e cantieredante@ravennateatro.com.

DONNE A Ravenna, presentazione del libro di Marisa Iannucci, un convegno sulle pratiche processuali nei reati di violenza e il libro del giudice Paola Di Nicola Nell’ambito della rassegna a cura del Comune di Ravenna “Una società per relazioni” il 16 novembre alle 18 alla Libreria Feltrinelli di via Diaz 14 a Ravenna si tiene la presentazione del libro Sulle donne musulmane. Scritti di Mohammed al-Ghazali a cura di Marisa Iannucci (Giorgio Pozzi Editore 2018). Saranno presenti la curatrice e l’editore che discuteranno con Maria Paola Patuelli (Femminile Maschile Plurale) e Ammar F. Ghebache (Associazione di Cultura Islamica di Ravenna). Sempre nell’ambito delle iniziative contro la violenza sulle donne, venerdì 16 novembre, dalle 15 alle 18 nell’aula della Corte di assise del tribunale di Ravenna in viale Falcone 67, si svolge il convegno su “Reati di violenza di genere e pratiche processuali. Evoluzioni normative e giuridiche dal massacro del Circeo a oggi”; a cura di Udi Ravenna in collaborazione con la Casa delle Donne. Infine, sabato 17 novembre, alle 11, nel Grinder Coffee Lab di via Di Roma 178 presentazione del libro La mia parola contro la sua. Quando il pregiudizio è più forte del giudizio di Paola Di Nicola, giudice penale del Tribunale di Roma; a cura di Udi.

A Cervia una serata con tre scrittrici e un incontro sugli aspetti giuridici e psicologici nella violenza di genere Mercoledì 21 novembre al centro sociale di Pisignano Cannuzzo, in vista della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si terrà dalle 20.30 la presentazione dei libri Le parole giuste con gli autori Nadia Somma e Luca Martini; Madri. Storie di figli con l’autrice Elide Giordani e Scusi, è Lei il Salvagente? con l’autrice Simona Lucchi.

Il giorno successivo, al teatro comunale di Cervia, invece si terrà il convegno “La violenza di genere - Aspetti giuridici e psicologici”. Presiede Mauro Cellarosi, Presidente Ordine Avvocati di Ravenna. I relatori sono Alessandro Mancini, Procuratore Capo Tribunale di Ravenna, Maria Gabriella Di Pentima, avvocato in Forlì, Luigi De Maio, neurologo, psichiatra e psicologo; Guglielmo Flacco, Università di Camerino.

A Cotignola uno spettacolo al teatro Binario su Mary Shelley e il mostro Frankenstein Venerdì 16 novembre alle 20.30, in occasione delle iniziative legate alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, al teatro Binario di Cotignola è in programma lo spettacolo "Mary e il mostro. Come Mary Shelley creò Frankenstein", di e con Alessia Canducci.

GIORNALISMO

ANCHE CARLO COTTARELLI E L’EX DIRETTORE DEL TG1 TRA I PREMIATI DEL GUIDARELLO La cerimonia il 18 novembre a teatro L’economista Carlo Cottarelli, l’inviato del Corriere della Sera Dario Di Vico, l’ex direttore del Tg1 Andrea Montanari: sono alcuni dei nomi più noti tra i premiati dell’edizione 2018 del Guidarello, il riconoscimento per il giornalismo d’autore che ogni anno viene attribuito da Confindustria Romagna a Ravenna.

La cerimonia di consegna dei premi si terrà domenica 18 novembre alle 17 al teatro Alighieri di Ravenna. Sarà condotta da Bruno Vespa, che presiede la giuria nazionale, e presentata da Margherita Ghinassi.

A Cottarelli andrà il premio ad honorem che da alcuni anni è stato introdotto. Già direttore esecutivo al Fondo Monetario Internazionale e Commissario straordinario della revisione della spesa pubblica, Cottarelli riceve il premio con cui «l’associazione degli Industriali vuole riconoscere la disponibilità dimostrata in un momento particolarmente difficile e delicato per il Paese, lo spirito di servizio e lo stile non

Andrea Montanari

urlato insieme all’impegno portato avanti oggi alla direzione dell’Osservatorio conti pubblici italiani e in generale sui temi del fisco e delle politiche monetarie, a cui le imprese guardano con crescente apprensione».

Nel giornalismo nazionale, nella sezione società, viene premiato Di Vico. Nella sezione cultura Giovanni Serafini, corrispondente da Parigi per i giornali del gruppo Qn. Nella sezione radio/televisione viene premiato un giornalista di casa: Andrea Montanari è infatti di Ravenna e ha diretto il telegiornale della rete ammiraglia Rai. C’è poi tutta la parte del giornalismo Romagna. Edoardo Frittoli (Cultura) per l’articolo “Francesco Baracca, l’ultimo volo, 100 anni fa”, pubblicato su Panorama, ricostruzione attenta e minuziosa della vicenda dell’asso romagnolo. Danilo Montanari (Società) per il libro “Art and the City”.

L’associazione Frierich Schurr (audiovisivi) per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio dialettale romagnolo.

Infine il premio Guidarello Turismo a Simona Tedesco, direttore del mensile Dove, per il progetto di rinnovo grafico e dei contenuti, improntati alla narrazione del cambiamento del senso del viaggio.

L’EVENTO La narrazione dei diritti umani con Giuseppe Catozzella e il sindaco De Pascale Martedì 20 novembre a Palazzo Rasponi delle Teste in piazza Kennedy a Ravenna si tiene un’iniziativa in memoria di Enrico Liverani (assessore e candidato sindaco scomparso ad appena 39 anni) alla presenza del sindaco Michele De Pascale e dello scrittore Giuseppe Catozzella (conduce Matteo Cavezzali).

Appuntamento alle 18.30, in programma anche l’evento teatrale Samia, guerriera libera.

SOCIETÀ / 21 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

CINEMA MAR Mostra “War is over”: eventi collaterali e il sindaco “critico per una sera” Al museo anche una cena “del tempo di guerra”, tra frittate e stufati

Un fotogramma da “Friedkin Uncut”

Festival dei documentari: dalla grande fotografia fino alla Roma multietnica Dal 15 al 18 novembre la seconda parte di “Per non morire di televisione” a Ravenna Due grandi registi, Abel Ferrara e William Friedkin, la più importante documentarista italiana, Wilma Labate, uno dei più grandi fotografi viventi, Robert Frank, sono i protagonisti della XVI edizione della rassegna cinematografica di documentari “Per non morire di televisione”, che si terrà al Palazzo del Cinema di Largo Firenze 1 di Ravenna, dal 15 al 18 novembre.

Si comincia giovedì 15 novembre alle ore 21 con il film dedicato alla figura e l’opera del grande fotografo statunitense Robert Frank, raccontato dalla sua assistente e montatrice Laura Israel, regista di Don’t blink, che offre al pubblico una visione inedita della complessità e profondità dell’arte di Frank, attraverso un documentario che si fa ritratto della vita di uno tra i più importanti artisti della storia della fotografia.

Venerdì 16, sempre alle ore 21, è la volta di Abel Ferrara, lui come il suo cinema sempre in movimento. Questa volta lo troviamo a Roma, precisamente a Piazza Vittorio, il quartiere più multietnico della capitale, nel quale il regista italoamericano vive da anni con la compagna e la figlia e dove ha realizzato il film Piazza Vittorio. Tra set e immagini d’archivio, suggestioni e rimandi di ogni tipo, emerge la questione centrale del documentario: chi può dirsi davvero cittadino di un quartiere, di una città, di un paese?

Sabato 17 alle 21 si cambia completamente. Da Piazza Vittorio a Roma si vola nel tempo e nello spazio: 1968, Vietnam passando dalla Toscana. Arriverderci Saigon, il documentario di Wilma Labate racconta l'incredibile vicenda del gruppo toscano delle Stars, che si ritrovarono loro malgrado a esibirsi per tre mesi nelle basi Usa durante la guerra del Vietnam. Il film ha riscosso un grande successo all’ultima edizione del Festival di Venezia grazie anche allo straordinario accordo conseguito da Wilma Labate per la selezione delle immagini di repertorio, girate cinquanta anni fa nel Vietnam percosso dalla guerra, Domenica 18, con inizio alle ore 18, è la volta di William Friedkin. Friedkin Uncut offre una visione introspettiva nella vita e nel percorso artistico del regista straordinario e anticonformista di film culto come Il braccio violento della legge, L’esorcista e Vivere e morire a Los Angeles. Per la prima volta il controverso regista si mette in gioco intimamente e decide di guidare il pubblico in un affascinante viaggio attraverso i temi e le storie che maggiormente hanno influenzato la sua vita e il suo percorso artistico.

Nelle serate saranno inoltre presentati tre cortometraggi realizzati da Nicola Homegod Casadio, Agostino Cordelli e Daniele Fermani. Ingresso 4 euro. Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di 14 anni e in lingua originale con sottotitoli in italiano. Info: ravennacinema@gmail.com e 347 3158727.

Continuano gli “effetti collaterali” della grande mostra allestita fino a gennaio al Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna, dal titolo “War is over” e che vede un percorso espositivo con autori di rilievo internazionale caratterizzato appunto dal tema della guerra.

Venerdì 16 novembre alle 18 l’appuntamento è però alla Biblioteca Classense (sala Muratori) dove i curatori Angela Tecce e Maurizio Tarantino (anche direttore di Classense e Mar) presenteranno il catalogo della mostra.

Si torna al Mar sabato 17 con un appuntamento senza dubbio originale, la “cucina del tempo di guerra”, con visita guidata (dalle 18.30) alla mostra e a seguire nel suggestivo quadriportico del museo una cena a tema su prenotazione (ai numeri 0544 560294 o 0544 482477; in collaborazione con la Campaza, il tutto a 35 euro), con la partecipazione del critico enogastronomico Alberto Sorbini. In menù frittata con polenta, “minestra cremosa rustica”, stufato di lenticchie e “pane perso” con mele caramellate.

Il 21 novembre, infine, un’altra visita guidata (dalle 18.30) con la partecipazione di “critici per una sera”, in questo caso gli avvocati Lia Biscottini ed Ermanno Cicognani. Mentre giovedì 22 novembre sarà la volta del sindaco Michele de Pascale nella veste del critico per una serata inizialmente prevista per il 14 novembre e poi rimandata.

LIBRI Alle Officine del Sale scrittori a cena: si parte con Eraldo Baldini Alle Officine del Sale di Cervia quattro appuntamenti con quattro scrittori che incontreranno i lettori a tavola e ceneranno insieme a loro. Si parte il 16 novembre con il celebre Eraldo Baldini che presenta il suo “I riti della tavola in Romagna e altre tradizioni dimenticate” per poi proseguire il 23 con Annalisa Calandrini e “Amarsi cucinando sano - Le ricette romagnole della nonna rivisitate in chiave salutista”.

Donne del Novecento, Maria Paola Patuelli alla Bottega Bertaccini Sabato 17 novembre alle 17.30 alla Bottega Bertaccini di Faenza sarà ospite Maria Paola Patuelli per presentare il suo libro "Polvere e perle - Donne in un interno familiare del Novecento" (Edizioni Pendragon). Tra memoria e storia, con vicende individuali che si intrecciano ai diversi contesti politici e ambientali, questo libro ricorda la vicenda di Silvia Bazzocchi, madre dell'autrice e staffetta partigiana.

VISITA GUIDATA Con i Nuovi Scariolanti alla scoperta di Ravenna veneziana Domenica 18 novembre (alle ore 10.30, ritrovo davanti al Duomo), l’associazione cultursle Nuovi Scariolanti, propone una nuova vista guidata alla scoperta dei tesori storici e artistici di Ravenna. Tema dell’escursione urbana “Ravenna quando sognava Venezia”, un viaggio interpretato dallo studioso d'eccezione Massimiliano David, professore di archeologia tardoantica, racconterà la storia del rapporto tra Ravenna e Venezia alle fine del XV secolo. La visita si svolgerà a piedi lungo un percorso nel centro della città a partire da testimonianze più e meno note, partendo dal Duomo della città, passando per Piazza del Popolo, chiesa di Sant'Agata, la Rocca Brancaleone, la chiesa di San Giacomo e Palazzo Maioli. Contributo di 8 euro (5 per i soci, gratuito per bimbi sotto i 12 anni. Info e prenotazioni: 338 6237361 (Angela) o a info@gmail.com

Sabato 17 novembre dalle ore 9.30 alle ore 19.30 Domenica 18 novembre dalle ore 10 alle ore 17.30 Ravenna - Piazza Kennedy 18 - Agenzia Siva Il ricavato andrà a sostenere il Progetto “Wash in Uganda. Acqua pulita e igiene in scuole e villaggi per oltre 14 mila persone”. L’iniziativa è stata scelta come progetto consorti del Distretto Rotary 2072, Governatore 2018-2019 Paolo Bolzani.

Per contribuire è possibile utilizzare il conto corrente dedicato:

22 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 15-21 novembre 2018

L’INTERVISTA Nel 2012 l’Europeo Under 20 a Lubiana

Dalla Nazionale di basket al sogno di diventare dentista A 26 anni il ravennate Giacomo Cicognani ha deciso di cambiare vita: l’addio alla pallacanestro e il trasloco a Valencia con l’obiettivo di laurearsi e diventare odontoiatra come il padre di Vincenzo Benini

Ha dato un taglio netto con il passato, Giacomo Cicognani, cambiando del tutto la sua vita. Non più basket, ma lo studio per diventare dentista. Non più l’Italia, ma la Spagna, dove raggiungere nuovi obiettivi. A soli 26 anni, infatti, quello che può essere considerato il miglior talento lanciato dal vivaio del Basket Ravenna ha deciso di appendere le scarpe (o meglio, gli “scarponi”) al chiodo. Protagonista di una carriera che l’ha portato a indossare la maglia azzurra Under 20 e a calcare i parquet della seconda serie nazionale, l’ex centro bizantino ora veste i panni dello studente e guarda solo avanti, senza nostalgie per un passato fatto di tiri, stoppate e “pick and roll”.

Da dove nasce la decisione di ritirarsi?

«Era da un po’ che ci pensavo, almeno dall’anno scorso, quando giocavo a Forlì. Volevo capire cosa fare da “grande” una volta terminata la mia carriera. Ero indeciso, poi è arrivata la scelta di andare a Teramo, che per me rappresentava una sorta di prova del nove. Volevo rilanciarmi e vedere se le porte della Serie A2 si sarebbero potute aprire di nuovo».

Poi c’è stato l’infortunio…

«Sì, a gennaio mi si è rotto il legamento crociato del ginocchio. Non è la prima volta, perché mi era capitato anche qualche anno fa a Giulianova (nel giugno del 2011, ndr), in nazionale Under 20. Ma il motivo principale della mia scelta non è stato comunque questo».

Qual è stato, quindi?

Giacomo Cicognani in azione con la maglia dell’Acmar Ravenna e, a destra, in posa a Valencia dopo la svolta

«Un po’ per una questione economica, un po’ per i sacrifici da fare per giocare a basket, senza la sicurezza di una situazione solida in futuro. Ho un diploma in Ragioneria e sono ancora abbastanza giovane, quindi non è stato difficile voltare pagina».

Il suo passo successivo qual è stato?

«Quello di decidere di diventare un odontoiatra. Mio padre Bruno lavora in uno studio da dentista e un po’ mi ha spinto, in più mi attira molto come attività professionale. E dire che in passato non ci avevo mai pensato».

Ma le serve la laurea...

«Sì, e per questo ho fatto la selezione per iscrivermi all’Università Europea di Valencia, in Spagna. Sono riuscito a entrare e da settem-

bre vivo qui».

Qual è la sua giornata tipo da studente?

«Dal lunedì al venerdì alla mattina frequento le lezioni, mentre al pomeriggio studio.

Adesso si fa soprattutto teoria, per la pratica bisogna aspettare un po’ di tempo. A gennaio ci sono i primi esami. È una cosa molto stimolante, in quanto sto imparando cose molto interessanti. La sera vado spesso in palestra, perché comunque mi piace continuare a fare attività atletica. Non sono un “tipo social”, non ho un profilo Facebook. Quando voglio parlare con qualcuno, lo chiamo direttamente al telefono».

Qual è la sua aspirazione finale?

«Quella di diventare odontoiatra. Il corso

Nato a Ravenna il 5 agosto 1992, Giacomo Cicognani cresce negli anni Duemila nel settore giovanile del Basket Ravenna “Piero Manetti”, facendo l’esordio in prima squadra nemmeno sedicenne, nella stagione 2008-09, in Serie B Dilettanti. Alto 205 centimetri, centro di ruolo, vestirà la maglia giallorossa dell’Acmar per le successive sei stagioni, vincendo nel 2013 i playoff promozione di Divisione Nazionale B e la relativa coppa nazionale. Nel 2015 fa parte del roster dell’OraSì che partecipa al torneo di Serie A2, girone Est, ma a metà campionato si trasferisce a Palestrina, nel Lazio, in Serie B. Seguono l’esperienza alla Global Sistemi Tigers Forlì e quella al Teramo Basket, dove nel gennaio di quest’anno si infortuna al ginocchio. In totale disputa 197 partite, realizzando 1.336 punti.

Nel 2012 partecipa ai campionati europei Under 20 di Lubiana, in Slovenia, con la maglia della nazionale italiana di categoria.

dura cinque anni e spero quindi di laurearmi a 31. Avendo la fortuna di avere mio padre che svolge questa professione, ci sarà la possibilità di imparare molto da lui. Magari un giorno lavoreremo assieme io e lui».

Dove vive?

«Ho trovato un appartamento nei pressi della sede universitaria. I miei coinquilini sono un ragazzo spagnolo, uno belga e uno irlandese. Ho imparato senza problemi la lingua e sto davvero molto bene a Valencia, dove comunque vivono molti più italiani di quanto pensassi».

Segue le partite dell’OraSì?

«No, non ci guardo mai. Ormai non c’è più nessuno che conosco nello staff, nemmeno

SPORT / 23 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’EVENTO

IL PROGRAMMA DEL WEEKEND

CALCIO, AL BENELLI IL DERBY CON IL RIMINI BASKET, AL PALA DE ANDRÉ ARRIVA MANTOVA In casa anche la Consar nella Superlega di volley maschile: domenica lo scontro salvezza con Latina

UNA MARATONA DA RECORD PER NUMERO DI PARTECIPANTI E TEMPI È stata la maratona dei record, quella andata in scena nel secondo weekend di novembre a Ravenna, dalle 15mila persone che hanno preso parte alle manifestazioni (competitive e non) fino ai tempi dei top-runner. In campo maschile doppietta keniana con Wilfred Kipkosgei Murgor vincitore con il tempo di 2.12.36”, ben 1.29” in meno rispetto al record di 2.14.05” stabilito dal suo connazionale Julius Choge nel 2007. Secondo posto per Silah Kipkemboi Limo che ha fermato il cronometro a 2.13.05” e terzo gradino del podio per l’etiope Sefe Wendemu in 2.15.14”. In campo femminile vittoria per Aberu Ayana Mulisa, atleta etiope capace di polverizzare il record della corsa con un roboante 2.36.32”. Secondo posto per la croata Nikolina Stepan in 2.48.07 e terza posizione conquistata da Ruta Simkunaite dalla Lituana.

La 20esima edizione della Maratona di Ravenna ha assegnato anche i titoli italiani assoluti di specialità. In campo maschile vittoria finale in rimonta per il siciliano Alessio Terrasi, tesserato per il GP Parco Alpi Apuane. Nuova campionessa italiana femminile di Maratona è invece la romagnola Eleonora Gardelli, tesserata per la Corri Forrest ed originaria di Forlì.

Casciello, che mi ha visto crescere nelle giovanili. Di lavoro fa il fisioterapista e gli devo tanto, visto che è con lui che ho effettuato la riabilitazione per entrambe le ginocchia».

Quali sono state le soddisfazioni più grandi?

«Di sicuro aver fatto parte dell’Under 20 che ha disputato l’Europeo di categoria a Lubiana.

Poi essere riuscito a recuperare dall’infortunio al ginocchio, tornando ai livelli precedenti. Infine vincere il campionato di Serie B a Ravenna e giocare sul campo la A2 conquistata».

Ha qualche rammarico?

«Di sicuro avrei potuto fare di più e qualche errore l’ho commesso. L’ultimo anno a Ravenna, quello in A2, anche per motivi personali

non stavo rendendo al massimo. I dirigenti presero giustamente un giocatore al mio posto e io mi sono trasferito a Palestrina, vicino a Roma. Non è stato un problema andare via, ma mi è dispiaciuto il come».

Le manca il basket?

«In questo momento no. La passione c’è ancora, quando capita guardo le partite della Nba in televisione, ma per me quello rappresenta solo il passato. Mi hanno proposto anche di giocare in una squadra, ma è una cosa che non mi attira nemmeno a livello amatoriale. Mai dire mai, però adesso preferisco dedicarmi solo allo studio. Mi piace fare solo una cosa alla volta. In passato questo era a giocare a pallacanestro».

Il weekend delle maggiori squadre della provincia inizia sabato 17 novembre, con il basket e l’OraSì che al Pala De André di Ravenna (ore 20.30) ospita la Pompea Mantova nell’ottava giornata del campionato di Serie A2. Spinti dai successi nei derby con Forlì e Imola, i giallorossi vanno a caccia della terza affermazione di fila per cercare di consolidare la loro posizione in piena zona playoff. Si prosegue domenica 18 con la trasferta in terra pugliese della Conad (A2 femminile volley), di scena a Cutrofiano contro la matricola Cuore di Mamma (ore 17) con l’obiettivo di tornare alla vittoria che può rilanciarla verso la Poule promozione.

Sempre domenica gli sportivi bizantini saranno obbligati a scegliere tra volley e calcio. Per quanto riguarda la Superlega, infatti, al Pala De André (ore 18) la Consar ospita Latina in uno scontro molto delicato in chiave salvezza, dando seguito ai successi casalinghi su Vibo La festa dell’OraSì Valentia e Castellana Basket a Imola dopo Grotte. Sul fronte Serie C di il derby vinto: i calcio, invece, il Ravenna giallorossi ospitano al “Benelli” (ore 18.30) sabato sera Mantova scenderà in campo in occasione del primo derby romagnolo stagionale, affrontando il neopromosso Rimini con l’intenzione di portare a quattro le gare positive di fila in casa.

A completare il programma, in A2 femminile di basket l’InfinityBio sabato 17 a Faenza (ore 20.30) incrocerà la rivale diretta Matteiplast Bologna, mentre in Serie B maschile il fanalino di coda Orva Lugo (sempre alle ore 20.30) riceverà la visita della Gordon Olginate. Domenica la capolista a punteggio pieno Rekico Faenza si recherà dal canto suo a Vicenza (ore 18), dove chiederà strada al Tramarossa.

Chiude il Classe (calcio Serie D), che sempre domenica (ore 14.30) giocherà in trasferta contro i cremaschi della Pergolettese. (vi.be.)

24 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 15-21 novembre 2018

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

Un film di fantascienza sopra la media e l’omaggio al grande Stan Lee di Kevin Smith

Daniele fra i leoni

di Francesco Della Torre

Upgrade (di Leigh Whannell, 2018) Siamo ancora nel futuro distopico, quello inventato da Blade Runner e che Black Mirror ha portato allo stato dell’arte. In un futuro prossimo, una coppia viene coinvolta in un agguato e Gray rimane vedovo e semi paralizzato; succede poi che un amico “imprenditore” gli offra di riavere il suo corpo tramite un chip impiantato nella colonna vertebrale, che grazie alla guida di un’intelligenza artificiale di nome Stem, darà a Gray una prestanza fisica e una forza ben superiori a quelle di prima dell’incidente. Conscio di questi poteri, il protagonista cercherà di vendicare la moglie. Difficile essere originali nella fantascienza al giorno d’oggi, soprattutto dopo quattro stagioni di Black Mirror, che ne hanno riscritto la storia: Upgrade si limita a prendere le lezioni di cinema più recenti (Refn soprattutto) e presentarle sotto una veste maggiormente concentrata su azione, spettacolarità e tanta violenza, tutta esplicita. Se da una parte sembrerebbe banale mettere tutto sul piatto dell’azione, Upgrade ha il grande pregio di lasciare allo spettatore un senso di disagio enorme e un inedito senso di rigetto per una tecnologia così potente e incontrollabile. I numerosi colpi di scena finali e l’amarezza che pervade tutto il film, elevano Upgrade sopra il prodotto medio. Imperfetto ma efficace, ultraviolento e riflessivo senza riuscire a trovare lo spunto per diventare un classico, il film di Whannell resta un validissimo prodotto di genere, un intrattenimento d’autore e un ennesimo pugno nello stomaco su futuro e tecnologia. In uscita al cinema.

Stan Lee (1922-2018) Il presidente della Marvel e autore di alcuni dei fumetti più famosi della storia, è noto per aver partecipato con brevi apparizioni (camei) in molti film

mittente Giovanni Gardini

tratti dai suoi fumetti, da Spider-Man a Iron Man, passando per Capitan America e Hulk. Il cameo più gradito anche dallo stesso Lee è però merito del grande (negli anni novanta) Kevin Smith, autore del leggendario debutto Clerks - Commessi (se non lo avete recuperato, fatelo), che presentò un’opera seconda che deluse quasi tutti (sottoscritto escluso): il geniale Mallrats, talmente

bistrattato da subire in italiano il titolo Generazione X e uscire solo in VHS. Un film per il quale addirittura Smith stesso si scusò con i fan tramite lettera (siamo nel 1995). Il grande Stan, nella parte di se stesso, dispensa preziosissimi consigli al protagonista (Jason Lee, non parente, ma futuro Earl televisivo) su come conquistare e tenersi stretto le donne, in modo talmente puntiglioso e appassionato che rivelerà come la sua stessa moglie si fosse preoccupata e indispettita sui contenuti così precisi del consiglio sentimentale. L’omaggio più divertente e gradito che il cinema (invisibile e sottovalutato) abbia mai attribuito a questa leggenda, scomparsa in questi giorni a 95 anni dopo averci fatto tanti regali. Guardatelo in rete, anzi recuperate il folle, ingenuo, geniale e demenziale Generazione X, che fortunatamente potete trovare in streaming.

L’iconografia di Daniele nella fossa dei Leoni, di chiara ispirazione biblica (Dn 6, 17-25; Dn 14, 31-42), è tra le più antiche immagini della tradizione cristiana. Fin dai primi secoli la sua vicenda è stata interpretata come prefigurazione della vittoria di Cristo sulla morte e, in quanto immagine di resurrezione, ha avuto un’enorme diffusione. Al proposito scrive Afraate, Padre della chiesa Siriaca: «Daniele fu perseguitato e anche Gesù fu perseguitato (...). Gettarono Daniele nella fossa dei leoni, ma si salvò e risalì illeso; fecero scendere Gesù nella fossa dei morti, ma risalì e la morte non ha più potere su di lui (…). Quando Daniele risalì furono svergognati i suoi calunniatori; quando Gesù risorse furono svergognati tutti i suoi crocifissori». A Ravenna la sua figura è presente in diversi contesti: compare in uno stucco del Battistero Neoniano, nella Cappella dei santi Quirico e Giulitta del Museo Arcivescovile, negli splendidi sarcofagi di Isacio in San Vitale e della Traditio legis nel Museo Nazionale. Sempre nel Museo Nazionale l’iconografia di Daniele compare anche in una piccola placchetta di bronzo e in un’icona databile tra XVII e XVIII secolo. Egli è raffigurato in un pluteo nella Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e nel portale ligneo del refettorio del monastero camaldolese di Classe, oggi Sala dantesca, opera della fine del XVI secolo. Nell’immagine un dettaglio del sarcofago di Isacio, incisione tratta dal testo di Desiderio Spreti, XVIII secolo

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CULTURA / RUBRICHE / 25 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

FIORI MUSICALI

LA BIBLIOTECA DI BABELE

L’uniforme nelle orchestre, per non farsi distrare dalle sgarziglione...

Essere una macchina: se l’era della singolarità tecnologica è già arrivata

di Enrico Gramigna

di Matteo Cavezzali *

L’uniforme. Questo simbolo indossabile, manifesto di appartenenza diffuso non solo nel mondo militare e sportivo ma anche nel mondo musicale, tutto dovrebbe essere tranne schiavo dell’apparenza. In realtà nell’arco del tempo si sono succeduti diversi modi di agghindarsi per l’esibizione sul palco, secondo i dettami della moda.

Tacendo dei costumi di scena, il focus è, invece, sul guardaroba delle orchestre che già nell’Ottocento erano vestite col frac (nero in seguito alla Restaurazione). Questo abbigliamento è rimasto tutt’ora in auge soprattutto per le “stabili”, ma nel corso della storia a questo capo, assai formale, si sono avvicendati altri vestiti, smoking su tutti, ma da molti anni a questa parte, la maggior parte delle orchestre suona con un semplice completo totalmente nero a cui si aggiunge la camicia bianca e una cravatta nera o, più spesso, colorata (anche se molto spesso non c’è accordo sui colori tra i musicisti).

Fin qui è abbastanza semplice dare un’idea di come vesta un’orchestra. Il problema si presenta quando dall’emisfero maschile si passa a quello femminile. I Wiener Philharmoniker, forse anche per questo motivo estetico, ammisero tra le loro fila solo nel 1997 la prima donna, l’arpista Anna Lelkes. Se le diversità della moda maschile vertono tutte sul colore della cravatta e sulla foggia della giacca, quelle femminili aprono scenari di diseguaglianza vertiginosi. È buona norma ricordare che, specialmente per i concerti in chiesa, sarebbe consigliabile indossare gonne rigorosamente sotto il ginocchio, che non guasterebbero anche a teatro, e che le spalle nude, per non parlare dell’enfatiz-

zazione delle scollature, nulla aggiungono alla percezione acustica dello spettatore che anzi può essere distratto dalle prorompenti beltà di musiciste sgarziglione. Spesso, poi, in estate si assiste a esecuzioni ossimoriche alle quali agli orchestrali in frac si alternano musiciste con bluse dalle maniche corte (o peggio), gettando anche lo sconcerto sulla reale temperatura percepita sul palcoscenico.

Va detto, infine, della moda imperante soprattutto nei gruppi di musica antica di riporre giacche e affini negli armadi e suonare in

maniche di camicia, rigorosamente nera, tentando anche di uniformare le differenze di genere. Purtroppo molto spesso si assiste invece a una mostra della capacità delle lavatrici di stingere i capi scuri.

Chissà cosa riserverà la moda da palcoscenico del futuro, probabilmente la marsina non andrà in pensione, ma è auspicabile che gli esecutori escano da funerei schemi ormai bolsi e prendano contatto con una fruizione della musica più fresca e spontanea, figlia di un redivivo interesse per l’arte dei suoni.

lo! il cielo ècobnelnoi! scoprilo Sabato 17, ore 16:30 ...un pomeriggio al Planetario

Sara Ciet: Stelle e Dinosauri Un affascinante viaggio nelle storia (attività adatta a bambini a partire da 5 anni)

Martedì 20, ore 21

Claudio Balella Vita da polveri interstellari e comete?

Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia

NOVEMBRE VENERDI 1621:00 ore

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BIBLIOTECA TEMATICA! Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata

«Entro trenta anni avremo le tecnologie necessarie per creare intelligenze superumane, di lì a poco l’era umana giungerà alla fine». Lo diceva il matematico e scrittore Vernor Vinge, era il 1993.

C’è un giorno in cui la fantascienza diventa realtà. Quel giorno è oggi. È già iniziato quel processo che porterà i computer, anzi, più precisamente le AI, Intelligenze Artificiali, a diventere autocoscienti, e si supererà il punto di non ritorno.

Questo momento è stato calcolato accuratamente da diversi scienziati, che hanno incrociato moltissimi dati differenti, tutti con un risultato simile tra loro, ovvero un anno attorno al 2045. L’argomento sta ispirando molti libri tra cui il saggio molto ben documentato di Mark O.Connell Essere una macchina (Adelphi, traduzione di Giovanni Pannofino) in cui l’autore porta avanti diverse tesi e ipotesi avanzate una decina di anni fa da Ray Kurzweil e altri.

Le Intelligenze Artificiali raggiungeranno la possibilità di auto modificare il loro Dna, aggiornarlo, farlo evolvere e sfuggiranno completamente alla nostra comprensione e probabilmente anche al nostro controllo. Vi sembra azzardato? Oggi, anno domini 2018, abbiamo una tecnologia che sta rendendo le macchine autonome. Esistono già prototipi di automobili che si guidano da sole, frigoriferi in grado di ordinare i prodotti in esaurimento, come il latte o la birra, e farli consegnare a casa, esistono confezioni di medicinali che ci ricordano di essere presi a determinati orari, sveglie che si regolano autonomamente calcolando il tragitto che dobbiamo fare e lo stato del traffico in tempo reale. Se calcoliamo che solo dieci anni fa non esistevano

nemmeno gli smartphone cosa potrebbe succedere, anzi cosa succederà nei prossimi decenni? Per noi normali esseri umani è impossibile prevederlo, ma può essere che non lo sia per scienziati come l’inventore e informatico Ray Kurzweil, che chiama questo punto di non ritorno «singolarità tecnologica». Secondo Kurzweil e O’Connor sarà l’essere umano stesso a diventare in parte una macchina. Grazie all’innesto di nanorobot, ovvero robot talmente piccoli da essere invisibili a occhio nudo, sarà possibile intervenire sulle funzioni del corpo e del cervello.

Aumentare la memoria, prevenire malattie, liberare le arterie, rafforzare i muscoli e i vari tessuti. Insomma diventeremo tutti un po’ cyborg.

Le macchine si stanno avvicinando a noi sempre di più.

Prima erano lontane, appoggiate a un mobile, come i primi telefoni domestici, ora, con i cellulari, sono entrate sotto i nostri vestiti. Le teniamo sempre in tasca, vicino alla pelle. Domani le avremo dentro di noi. C’è chi è elettrizzato a questo destino, O’Connell ne è spaventato e ci avverte.

Le macchine ci salveranno dalla morte, o ne saranno la causa? C’è inoltre il timore che le macchine, che abbiamo costruito per aiutarci, ci renderanno un giorno schiavi. Ma non è forse già successo senza che ce ne accorgessimo? Non è stata una rivoluzione violenta, come la rivolta dei cyborg di Terminator (raccontata da James Cameron nel 1984), ma già adesso quando il cellulare ci manda una notifica, noi fermiamo la nostra vita per obbedirgli. L’era della singolarità tecnologica è già iniziata, e non ce ne siamo nemmeno accorti. * direttore Scrittura Festival

26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 15-21 novembre 2018

CONCERTO-SPETTACOLO JAZZ & DINTORNI

Alessandro Haber tra musica e racconto

Tango Minas e Marinelli Dope 3 al Rossini di Faenza Dopo le atmosfere latine delle Tango Minas, il 15 novembre, giovedì 22 novembre al Bistro Jazz Club di Faenza appuntamento con i Dope 3 del pianista marchigiano Emilio Marinelli (tra jazz, elettronica e le nuove tendenze della black music). Dalle 21.30.

Il celebre attore in veste di cantante al teatro di Piangipane In apertura Franco Costantini e il cantautore Giacomo Scudellari Al Socjale anche Jocelyn Pulsar Al Socjale, oltre al concerto di Haber, in programma anche il 20 novembre i live dei russiani Solmeriggio (folk), dell’emiliano Trio Mezcal (etno-jazz) e del cantautore forlivese Jocelyn Pulsar. Dalle 20.30.

CLASSICA Una Stanza della Musica in biblioteca per il 150esimo della morte di Rossini A chiudere a Lugo la settimana di celebrazioni per il 150esimo anniversario della morte di Gioachino Rossini, venerdì 16 novembre alle 17.30 l’inaugurazione della Stanza della Musica, allestita nella biblioteca “Fabrizio Trisi”. Il nuovo spazio è dedicato ai musicisti illustri di Lugo, tra cui anche appunto Rossini. Si tratta di una sala che accoglie i fondi musicali pervenuti in dono negli ultimi anni e pubblicazioni rossiniane donate dall'architetto Gian Luigi Gambi. In primavera la Trisi ha ricevuto in comodato d’uso il pianoforte, la scrivania e la poltrona del musicista Francesco Balilla Pratella, di cui la biblioteca possiede già un importante fondo librario e documentario. Nello stesso periodo la famiglia del dottor Claudio Guerra di Lugo, ha donato quasi 4mila opere di musica classica in vinile. La sala sarà utilizzata anche come sala riunioni.

Per l’occasione gli allievi della scuola di musica Malerbi di Lugo si esibiranno, coordinati dal maestro Matteo Salerno, su musiche di Rossini, Leonard Cohen, The Animals, Antonin Dvořák, Patti Smith e Georg Friedrich Händel.

Venerdì 16 novembre il teatro Socjale di Piangipane ospita il celebre attore Alessandro Haber, ma in una veste inedita di cantante.

Lo spettacolo di Haber non sarà però solo un concerto, ma soprattutto un racconto che darà voce al suo amore per la musica. «È uno spettacolo atipico – spiega Haber – che mischia un po’ di prosa e musica dal vivo».

Durante lo spettacolo si alterneranno canzoni degli album che ha all’attivo Haber come interprete, compresa “La valigia del'attore”, scritta apposta per lui dal cantautore Francesco De Gregori, e altre di giovani autori, alternate a poesie di Bukowski e Borges.

Con Haber sul palco il musicista arrangiatore Sasa Flauto che suonerà la chitarra e canterà due brani da lui composti, il pianista Fabrizio Romano e il talentuoso mandolinista pugliese Mimmo Epifani.

Haber duetterà con la band, attraverso il suo inconfondibile timbro vocale, coinvolgendo il pubblico anche nei classici della canzone d’autore.

Naturalmente cappelletti nell’intervallo, come da tradizione.

Ingresso riservato soci Arci. Apertura porte dalle 21, concerto dalle 22.

Aprono la serata due artisti ravennati, il cantautore Giacomo Scudellari e l’attorepoeta Franco Costantini.

Info e prevendita: www.teatrosocjale.it e 3276719681.

Il jazz manouche di Giò Belli al Club 23 di Ravenna Sabato 17 novembre dalle 22 al Club 23 di Ravenna (via Mentana) concerto del trio “jazz manouche” del chitarrista romagnolo Giò Belli, che sul suo progetto commenta: «Sono stato folgorato dalla musica di Django Reinhard, il jazz manouche, il jazz zingaro».

Con The Indians al bagno Oasi un brunch in stile New Orleans Prosegue al bagno Oasi di Marina di Ravenna la rassegna invernale di Spiagge Soul, con concerti al mezzogiorno della domenica in concomitanza con il brunch.

Il 18 novembre l’appuntamento è con il trio romagnolo The Indians, nato da un viaggio a New Orleans e dalla voglia di far rivivere l’atmosfera del sud della Louisiana attraverso le note dei più grandi classici del jazz, ma anche con i ritmi afroamericani delle canzoni popolari di strada e con le toccanti “second line” delle marching band e delle funeral parade.

LISCIO Alla Ca’ del Ballo orchestre e solisti rendono omaggio a Secondo Casadei Lunedì 19 novembre alla Ca’ del Ballo di Borgo Faina (ex Ca’ del Liscio) si celebrano i 90 anni dalla nascita dell’orchestra di Secondo Casadei. Dalle 21 l’appuntamento è con le migliori orchestre romagnole con tanti ospiti e musicisti anche al di fuori della scena romagnola, come l'Orchestrina di Molto Agevole del compositore Enrico Gabrielli, senza dimenticare due nomi e volti sotrici come Moreno Conficconi e Mauro Ferrara, ora attivi nel progetto Extraliscio. A cura delle Edizioni Casadei Sonora.

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CULTURA / 27 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

ROCK BLUES Al Mariani i siciliani Voodoo Bros Venerdì 16 novembre dalle 21.30 all’osteria del Mariani Lifestyle di Ravenna concerto blues dei Voodoo Bros, originale duo composto dai siciliani Umberto Porcaro e Federico Chisesi (aka Rollin' Fred).

Al Bronson la “sacerdotessa” della no wave Lydia Lunch e il “fenomeno” Any Other A Madonna dell’Albero anche i giapponesi Kikagaku Moyo e la presentazione del libro “Romantic Italia”

IL FESTIVAL All’Almagià torna “Around the rock”

Adele Nigro degli Any Other, in concerto al Bronson il 17 novembre

CONCERTI ROCK Buck Curran, strumentali per chitarra al circolo Abajur Sabato 17 novembre dalle 22 al circolo Abajur di Ravenna (via Ghibuzza) concerto di folk psichedelico di Buck Curran, songwriter statunitense del Maine che presenterà il suo secondo album solista dopo l'esperienza degli Arborea, una raccolta di delicati strumentali autunnali per sola chitarra, ispirati a Robbie Basho.

La “world music romagnola” dei Supermarket al Mama’s Sabato 17 novembre al Mama’s di Ravenna dalle 21.30 concerto dei romagnoli Supermarket, sorta di supergruppo che propone una musica prettamente strumentale ispirata dal rock come dal calypso, dal jazz, dalla cumbia, per un risultato finale che loro stessi definiscono “world music romagnola”.

Tra funk e “groove turco” con L’Eclair al Clandestino Dal 15 al 17 novembre all’Almagià di Ravenna dodici band tra emergenti e già affermate nella ventottesima edizione di Around the Rock: quasi trent’anni di attività che associazione Norma ha dedicato alla promozione delle giovani band italiane con un concorso divenuto nel tempo un punto di riferimento e che è anche un festival senza competizioni, una vetrina con alcuni dei giovani ospiti locali e alcune importanti band provenienti da tutta Italia.

I concerti iniziano alle 21 (ingresso a offerta libera).

Tra gli ospiti i ravennati Kuf (foto), vincitori del concorso in passato, I Traditori (synth-pop da San Piero in Bagno), Cut me Mick (pop-punk da Faenza e San Mauro Mare), i bolognesi Stanis (punk-hardcore melodico), i cesenati Lomii (duo acustico popfolk), i Visioni di Cody (piuttosto nota band sampierana di altrock).

Dopo alcuni giorni di “riposo” al Bronson la stagione di concerti rock entra nel vivo a partire dall’appuntamento di venerdì 16 novembre (dalle 21.30) con la grande performer americana Lydia Lunch, “sacerdotessa” della no wave. La cantante e poetessa statunitense arriva al Bronson nel suo progetto più rock intitolato Big Sexy Noise, insieme a James Johnston e Ian White dei Gallon Drunk.

Sabato 17 invece il Bronson e l’adiacente Bronson Café proponTransmissions torna dal 22 novembre gono una lunga serata tra libri e musica live. Si parte al Café alle 18 Si parte con Bisi-Bozulich-Duds-Moss con la critica musicale Giulia Cavaliere che presenta il suo libro Lo staff del Bronson organizza anche il festival di musi“Romantic Italia – Di cosa parliaca contemporanea e d’avanguardia Transmissions, di mo quando cantiamo d’amore”, cui parleremo sul prossimo numero del giornale. Antidialogando con Francesco Farabecipiamo però la prima delle tre serate di festival (quest’anno più rivolto alla forma canzone), in programma goli e Stefano Bon. A seguire, al al club di Madonna dell’albero giovedì 22 novembre. club, dalle 22 l’atteso concerto di Sul palco si alterneranno il nuovo progetto del musiciAny Other, chiacchierato progetsta di culto della scena underground italiana, Bruno to folk-rock della giovane cantauDorella, impegnato in un duo di percussioni con il battrice Adele Nigro che nel suo ultiterista Paolo Mongardi; gli inglesi Duds (tra garage mo album mischia canzone d’aurock e post-punk), lo storico produttore newyorkese tore con influenze jazz e avant.

Martin Bisi (che presenterà dal vivo il disco-omaggio La tre giorni del Bronson termiallo studio Bc35); la violinista canadese Jessica Moss na domenica 18 (ore 21.30), con (già membro dei Thee Silver Mt. Zion Memorial Orla psichedelia dei giapponesi chestra) e la cantautrice americana Carla Bozulich. BiKikagaku Moyo, quintetto che glietti a 15 euro (12 in prevendita). unisce la musica classica indiana, Tutto il programma su www.transmissionsfestival.org. sitar incluso, ad atmosfere folk e ritmi kraut-rock degli anni 70.

Sabato 17 novembre dalle 23 al Clandestino di Faenza concerto del collettivo svizzero L’Eclair, per una serata all’insegna della black music (usando le parole della cartella stampa) “funk-kraut-exosoul-brutal-groove turco”.

Il cantautore siciliano Oratio al circolo Kinotto Domenica 18 novembre dalle 18 al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti concerto del siciliano Oratio, cantautore, come viene presentato dalla critica, “dissacrante e a tratti stralunato”.

Al Moog collage elettronico con il tedesco Micronaut Dopo la serata di giovedì 15 novembre tra folk e musica sperimentale con l’artista romagnolo Glauco Salvo (dei Comaneci) al Moog di Ravenna i concerti tornano il 22 novembre con Micronaut, sorta di one man band che propone un collage elettronico, tra samples, synth, chitarra elettrica a cura del polistrumentista tedesco Stefan Streck.

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28 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 15-21 novembre 2018

MUSICA CLASSICA AGENDA CLASSICA A Faenza un viaggio nella storia dell’arte sulle note di Debussy Emilia Romagna Festival porta a Faenza il 15 novembre al ridotto del teatro Masini “Debussy – Preraffaellita, Impressionista, Simbolista, Astrattista”. Per i 100 anni dalla morte del compositore, un concerto della pianista sudcoreana Ilia Kim, introdotta al pubblico dal grande Piero Rattalino, critico e musicologo tra i più preparati in Italia. Il programma percorrerà dunque i brani di Debussy attraverso l’originale prospettiva diacronica della storia dell’arte.

A Fusignano il duo pianistico formato da Elvira Foti e Roberto Metro Venerdì 16 novembre dalle 21 all’Auditorium di Fusignano concerto di Elvira Foti e Roberto Metro, duo pianistico formato da una coppia di musicisti che nel corso della loro carriera si sono esibiti nelle più prestigiose sale da concerto. Per l’occasione proporranno un programma di trascrizioni in cui sarà possibile ascoltare alcuni dei più celebri brani del repertorio classico tra cui i celebri valzer di Strauss, il Can Can di Offenbach, una suite dalla Carmen.

Ai Concerti della Domenica di Ravenna omaggio a Isabella Colbran Il terzo appuntamento dei Concerti della Domenica dell’associazione Angelo Mariani, in programma domenica 18 novembre (ore 11) alla Sala Corelli del Teatro Alighieri di Ravenna, è dedicato a Isabella Colbran, soprano, compositrice spagnola, prima moglie nonché musa ispiratrice di Giachino Rossini. A lei si deve la composizione di piccole canzoni che la compositrice stessa aveva previsto fossero eseguite da una cantante con l’accompagnamento del pianoforte o dell’arpa. Il soprano Silvia Tiraferri e l’arpista Marianne Gubri (foto), nell’occasione ravennate, riprodurranno la dimensione dei concerti che eseguiva la Colbran stessa, proponendo una scelta di canzoni scritte dalla spagnola, affiancate da arie tratte da opere di Rossini.

Il Quartetto Mirus a Russi tra Beethoven e Mendelssohn Giovedì 22 novembre prosegue la stagione concertistica del teatro comunale di Russi. L’appuntamento sarà con gli archi del virtuoso Quartetto Mirus. In programma musiche di Beethoven, Schnittke e Mendelssohn.

Il giovane violinista Gennaro Cardaropoli per Capire la Musica Prosegue a Ravenna la stagione concertistica "Capire la Musica". Dopo il debutto con il violinista Roman Kim, il 22 novembre alla sala Corelli del teatro Alighieri un altro "mago dell'archetto", il ventenne Gennaro Cardaropoli, allievo prediletto di Salvatore Accardo. Musiche di Grieg, Brahms, Paganini, Petrassi e Saint-Saëns.

Elena Sartori porta un po’ di Ravenna a San Pietroburgo «Lavorerò come direttrice, organista e docente» di Enrico Gramigna

Ravenna è una città che offre un panorama musicale molto ampio e tra i valenti artisti che la popolano, Elena Sartori è una tra gli interpreti più apprezzati.

Prossimamente lei sarà la prima musicista a rappresentare Ravenna alla Filarmonica di San Pietroburgo, si può dire?

«Sì, sarò alla Filarmonica di San Pietroburgo e per questo sono molto emozionata e naturalmente anche molto contenta. Sarà una settimana di lavori, dal 22 novembre fino alla fine del mese, io sono stata chiamata a rappresentare l’Italia in una serie di concerti che vedrà artisti provenire da tutto il mondo».

Quale sarà il suo impegno nella città fondata dallo zar Pietro il Grande?

«A San Pietroburgo potrò lavorare sotto luci differenti, quella di direttrice, quella di organista e quella di docente. Alla guida dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia di San Pietroburgo dirigerò il Requiem di Luigi Cherubini, che già avevo diretto a Ravenna nel 2004. Il 24 novembre, invece, sarò seduta alla tastiera per un recital d’organo solista tutto dedicato all’Italia. Il programma è incentrato su Vivaldi, Corelli e su Nino Rota, grandissimo maestro della composizione».

Interessante questo abbinamento.

Cosa l’ha spinta verso la scelta delle musiche di Nino Rota?

«Noi lo conosciamo come compositore per le musiche dei film di Federico Fellini, ma ha scritto moltissimo per organo: io in Russia eseguirò la Sonata per organo che purtroppo nessuno esegue mai. Ritengo che Rota sia stato un compositore a tutto tondo di grandissimo spessore, ovviamente sempre molto collegato al suo successo come musicista per i film di Fellini».

Ritornando al suo impegno sul delta della Neva, diceva che sarà presente anche in veste di docente?

«Esattamente, il 25 e il 26 novembre sarò impegnata all’Accademia di Arte Drammatica di San Pietroburgo dalla quale mi hanno chiamato per parlare di corretta pronuncia e verbalizzazione drammatica dei testi italiani nell’opera barocca. Una necessità non solo russa ma che abbraccia tutto il teatro poiché, specialmente nell’opera barocca, se non c’è la corretta pronuncia salta veramente tutto».

Tornando in Italia, invece, quali saranno i suoi prossimi impegni?

«Recentemente sono entrata in ruolo al Conservatorio di Bolzano, dove sta nascendo un dipartimento di musica antica e dove sono felice di partecipare a un progetto pilota in Italia di un conservatorio che si trasforma a tutti gli effetti in università, in “Politecnico delle Arti”. Non dimentico, però, Ravenna ed è con molto piacere che continuo a occuparmi del Festival Internazionale di Musica d’Organo. Di recente ho avuto un incontro con i vertici dell’assessorato alla cultura e al turismo nel quale ho presentato un piano triennale che racchiude il mio sogno di far rientrare il festival dentro le celebrazioni dantesche del 2021, poiché proprio in quell’occasione ricorrerà il 60esimo anniversario della fondazione del festival, la manifestazione musicale di tradizione più antica a Ravenna».

LIRICA Al teatro Rossini di Lugo “Un ballo in maschera” di Verdi con l’orchestra Città di Ferrara Il 18 novembre alle 17 al teatro Rossini di Lugo va in scena un'unica rappresentazione di “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi organizzata dal Circolo Lirico G. Verdi. Gli interpeti sono Gianni Leccese, Maurizio Leoni, Raffaella Battistini, Cristina Guarino e Patrizia Cigna. La partitura dell'opera, sicuramente una delle più scenografiche che contempla, fra l'altro, un grandioso ballo in costume a palazzo, è affidata all'Orchestra Città di Ferrara diretta dal maestro Lorenzo Bizzarri con la regia di Alberto Umbrella.

I biglietti si possono acquistare in prevendita al circolo di via Lumagni, n. 30 (info e prenotazioni: 339 4607132)

CULTURA / 29 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

TEATRO DI RICERCA

PROSA

NATALINO BALASSO NELL’ARLECCHINO DI VALERIO BINASCO AL COMUNALE DI RUSSI Una girandola di maschere e personaggi, all’assalto della grande tradizione comica italiana

Anche “Lodo” di X Factor con gli sfrattati, tra Cechov e vita reale Al Rasi la stagione prosegue con Kepler - 452 La stagione dei teatri 2018/19 di Ravenna prosegue venerdì 16 novembre alle 21 al teatro Rasi (e non anche giovedì 15 come inizialmente annunciato) con una nuova produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, un’opera della giovanissima compagnia di ricerca bolognese Kepler - 452, Il giardino dei ciliegi Trent’anni di felicità in comodato d’uso.

Il gruppo ha condotto, con le pagina di Cechov in pugno (Il giardino dei ciliegi è l'ultimo lavoro teatrale del grande drammaturgo russo), un’indagine sugli sgomberi a Bologna, entrando nelle vite di chi, come la famiglia Bianchi, perde un luogo dell’anima a causa di certe politiche abitative. E poi ha concepito un lavoro teatrale in cui i protagonisti reali della vicenda, Annalisa e Giuliano, sono in scena affiancati dagli attori Paola Aiello, Nicola Borghesi, Lodovico “Lodo” Guenzi della band bolognese Lo Stato Sociale (e giudice di X Factor), diretti dallo stesso Borghesi.

Le scene e i costumi sono di Letizia Calori, le luci di Vincent Longuemare, i suoni di Alberto “Bebo” Guidetti (un altro componente de Lo Stato Sociale), i video di Chiara Caliò.

“La prossimità tra gli “sfrattati” di Cechov e quelli del nostro tempo – si legge nella cartella stampa – pone tutti quanti, anche gli spettatori, di fronte all’esercizio sordo dell’essere cacciati via dalla propria esistenza”.

IL COMICO

Il celebre comico televisivo e attore teatrale Natalino Balasso sarà in scena venerdì 16 novembre (ore 20.45) al Comunale di Russi con Arlecchino servitore di due padroni, capolavoro di Carlo Goldoni. La regia di Valerio Binasco crea un perfetto meccanismo comico, una girandola di maschere e personaggi della commedia dell’arte, specchio di una borghesia dinamica e virtuosa, celebrazione dell’intraprendenza femminile e dell’amore romantico, ma soprattutto commedia che dal 1745 non smette di affascinare il pubblico.

Dopo il successo di “Don Giovanni”, Binasco (anche direttore artistico del Teatro Stabile di Torino) conduce gli spettatori all’assalto della grande tradizione comica italiana, affidata a un’inedita coppia di interpreti: Balasso e Michele Di Mauro, insieme a Fabrizio Contri.

Allestito in tutto il mondo, Arlecchino è famelico, bugiardo e arraffone. Il nuovo spettacolo di Binasco lo trasforma in un’icona della nostra società: un poveraccio che sugli equivoci costruisce la sua fortuna e il suo riscatto sociale.

MUSICALE “Super show” a Passogatto con Paolo Parmiani Sabato 17 novembre al circolo Arci di Passogatto di Lugo lo spettacolo “Super show” con l’attore Paolo Parmiani e la band musicale Miss Cecily & Her Hot Strings.

Info e prenotazioni al 333 2513259 (dalle 20 è possibile cenare, prima dello show).

LA “COMMEDIOLA” DI GIOBBE COVATTA In occasione della giornata Internazionale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, mercoledì 21 e giovedì 22 novembre (doppia replica sempre a partire dalle 21) uno speciale appuntamento al Teatro Binario di Cotignola con "La divina Commediola", di e con Giobbe Covatta.

Il comico napoletano leggerà la sua personale versione della Divina Commedia totalmente dedicata ai diritti dei minori: i contenuti e il commento sono spassosi e divertenti, ma come sempre accade negli spettacoli di Giobbe Covatta, i temi sono seri e spesso drammatici.

Ingresso unico a 16 euro.

Per info e prenotazioni: 373 5324106 e info@cambiobinario.it

Vendita al dettaglio e all’ingrosso

30 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 15-21 novembre 2018

LA MOSTRA/1 LA MOSTRA/2 Il libro “Illeggibile”: a Massa Lombarda un omaggio a Bruno Munari

Doppia personale di Grones e Sbaragli al Mag

Arriva al centro culturale “Carlo Venturini” di Massa Lombarda, in viale Zaganelli 2, la mostra itinerante “Il libro illeggibile”; omaggio a Bruno Munari. L’esposizione sarà inaugurata venerdì 16 novembre alle 18 e rimarrà allestita fino al 30 novembre. “Il libro illeggibile” è un archivio ideato nel 2016 dall’associazione culturale “Visioni Altre”, con la partecipazione di cento artisti internazionali provenienti da nove Paesi, dal Giappone alla Finlandia e si propone come un’esperienza di senso e una riflessione sulla vitalità della forma/libro in un momento in cui un diluvio di immagini e di parole testimonia proprio la difficoltà del comunicare, l’usura degli strumenti tradizionali e dei linguaggi. Prendendo spunto dalla creatività del grande maestro Bruno Munari, il quale ha dato contributi fondamentali in diversi campi dell'espressione visiva e non visiva, sul tema del libro illeggibile sono stati invitati artisti da tutto il mondo a produrre un’opera di piccole dimensioni e creare una rete di contatti in comunicazione tra loro attraverso un archivio creato appositamente è che è in continua evoluzione.

Prima di arrivare a Massa Lombarda, la mostra è stata esposta alla Biblioteca di Spinea (Venezia), a Villa Farsetti a Santa Maria di Sala (Venezia) e allo Studio d'arte FC di Castel S.Pietro Terme (Bo). L’archivio è un progetto di Adolfina De Stefani, mentre l’esposizione è curata da Lamberto Caravita e Rossella Ricci.

Inaugurazione venerdì 16 novembre di “Passage”, aperta fino a febbraio

Venerdì 16 novembre dalle 18 alle 21 inaugura la mostra “Passage”, doppia personale di Gabriele Grones (Arabba, 1983, una sua opera a sinistra) e Matteo Sbaragli (Forlì, 1980, a destra) che si terrà al Mag - Magazzeno Art Gallery a Ravenna in via Magazzini Posteriori 37, a cura di Alessandra Carini. La mostra mette in relazione i due artisti, che dialogano sul ritratto con tecniche e formati molto diversi tra loro, il primo attraverso un iper-realismo metafisico su piccolo formato e il secondo sconfinando in un espressionismo figurativo su grande formato. «I due artisti – spiega la curatrice – padroneggiano tecniche eccezionali e sono entrati nel mercato dell'arte in modo stabile e proficuo. Una mostra questa, importante per la città e per la nuova pittura italiana che vanta due artisti ormai di fama internazionale». Grones ha già esposto alla Biennale di Venezia e alla National Portrait Gallery di Londra e Sbaragli è stato artista in esclusiva per anni per la famosa Opera Gallery, fondata a Parigi nel 1994 e con sedi in tutto il mondo.

Catalogo a cura di Federico Bellini, Alessandra Carini e Alberto Giorgio Cassani. Informazioni su orari e aperture: www.magazzeno.eu.

Visitabile fino al 16 febbraio.

LA MOSTRA/4 Alla NiArt i gemelli d’arte Andrea e Paolo Baldassari Alla NiArt Gallery di via Anastagi 4/a a Ravenna è in corso fino al 17 novembre la mostra “Gemelli d’arte” di Andrea e Paolo Baldassari, due artisti ravennati che hanno fatto dell'arte il loro motivo di vita quotidiana.

Presentano per la prima volta alla città il loro lavoro in una galleria d'arte. Paolo, nelle sue tele evidenzia un segno marcato e deciso che focalizza le vedute più caratteristiche e storiche della nostra città. Andrea, invece, predilige argomenti di attualità scottanti e provocatori che spesso sono denunce di irrequietezza e contestazione.

LA MOSTRA/3

IN CLASSENSE LE ILLUSTRAZIONI DI VENT’ANNI DI “LUDLA” I disegno di Giuliano Giuliani da sabato 17 novembre Inaugura sabato 17 novembre alle 16.30 nella sala Muratori della Biblioteca Classense di Ravenna la mostra dal titolo “La ludla illustrata da Giuliano Giuliani” curata e promossa dall'assessorato alla Cultura e Istituzione Biblioteca Classense in collaborazione con l’Istituto “Friedrich Schürr”.

L’Istituto “Friedrich Schürr” è un’associazione culturale di promozione sociale costituita nel 1996 con lo scopo di salvaguardare e valorizzare il patrimonio dialettale romagnolo, che oggi conta circa ben 900 soci. Ha sede a Santo Stefano, proprio accanto alla Biblioteca “Manara Valgimigli”. Il sodalizio persegue le proprie finalità diffondendo fra la gente la convinzione che il dialetto romagnolo rappresenti tuttora un patrimonio inestimabile di cultura e di civiltà. Per questa “causa” il mezzo prediletto è il mensile La Ludla, realizzato e diffuso ininterrottamente dal 1997 e punto di riferimento per l'intero mondo culturale di Romagna. Ad illustrare in maniera mirabile ogni numero del giornale è Giuliano Giuliani da Castiglione di Cervia, già insegnante d'arte, illustratore eccelso, che con i suoi disegni rappresenta e rievoca la storia popolare di Romagna. A lui, alle sue candide copertine a matita de La Ludla è dedicata questa mostra di disegni a matita, un momento che saluta questo vivace mondo culturale nato 20 anni fa a Ravenna, che include in questa inedita mostra, incontri letterari e trebbi di benvenuto.

Fino al 9 dicembre.

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CULTURA / 31 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

IL LIBRO/1

IL LIBRO/2

AGENDA LIBRI

L’ITALIA ROMANTICA NELLA CANZONE D’AMORE

GRAZIA VERASANI E LA SUA “LA VITA COM’È”

Alberto Cassani e L’uomo di Mosca al Museo del Risorgimento di Faenza

Giulia Cavaliere ospite al Bronson Café sabato 17 novembre

La presentazione in biblioteca giovedì 22 novembre

Sabato 17 novembre alle 18 al Bronson Café a Madonna dell’Albero, Giulia Cavaliere presenta il libro edito da Minimum Fax Romantic Italia - Di cosa parliamo quando cantiamo d'amore intervistata da Francesco Farabegoli e Stefano Bon. Un evento realizzato in collaborazione con la rassegna Il Tempo Ritrovato. Critica musicale, Giulia Cavaliere da anni dedica particolare attenzione alla canzone italiana. Ha scritto per Rolling Stone Italia, IL Magazine, Linus, Esquire Italia e Il Mucchio Selvaggio. Presenta al Bronson Cafè il suo libro che racconta le canzoni italiane che hanno esplorato, in modi diversi e originali, le molteplici forme dell'amore. Romantic Italia è un appassionato invito all'ascolto e alla comprensione anche di quella «musica leggera» che la critica italiana ha forse troppo a lungo ignorato.

Giovedì 22 novembre alle 18 Grazia Verasani presenta il suo romanzo La vita com’è (La Nave di Teseo) dialogando con Matteo Cavezzali alla Biblioteca Classense di Ravenna per il ciclo di incontri Il tempo ritrovato. Grazia Verasani è nata a Bologna l’8 luglio 1964, città dove vive. È autrice di romanzi, pièce teatrali, sceneggiature ed è anche musicista. Ha cominciato a pubblicare racconti su riviste e quotidiani nella fine degli anni ‘80, grazie al sostegno di Gianni Celati, Roberto Roversi, Tonino Guerra, Stefano Benni. Con una carriera anche da cantante, autrice di canzoni e doppiatrice, Grazia Verasani è una delle voci del noir più amate in Italia (tradotta in vari paesi all’esteri) anche per la vena ironica che attraversa in genere i suoi libri. Dal suo Quo Vadis, baby? è stato tratto l’omonimo film diretto da Gabriele Salvatores.

IL RICONOSCIMENTO

IL “NOSTRO” GARDELLI PREMIATO COME MIGLIOR CRITICO UNDER 30 È con un certo orgoglio che annunciamo come il premio giornalistico Lettera 22 dedicato alla scoperta di giovani talenti della critica teatrale italiana abbia visto il ravennate Iacopo Gardelli, collaboratore di questa testata, di www.ravennaedintorni (dove tiene il blog Le nuvole) e di R&D Cult, aggiudicarsi il primo posto fra i partecipanti under 30, corrispondente a un premio in denaro di 1000 euro. La giuria è composta da alcuni dei più importanti e affermati critici teatrali italiani: Rodolfo di Gianmarco, Giulio Baffi, Caterina Barone, Laura Bevione, Moreno Cerquetelli, Cristina Grazioli, Maria Grazia Gregori, Sergio Lo Gatto, Magda Poli, Andrea Porcheddu e Stefania Rimini.

Venerdì 16 novembre, alle 18, Alberto Cassani sarà ospite del Museo del Risorgimento e dell’età contemporanea di Faenza, nell'ambito della rassegna "Questo Novecento", per presentare il suo primo romanzo L'uomo di Mosca. L’autore sarà intervistato dal giornalista Alberto Mazzotti. Introdurrà l'incontro il vice sindaco e assessore alla cultura Massimo Isola. Interverrà, inoltre, Angelo Emiliani, storico e giornalista, che nelle sue ricerche locali si è spesso imbattuto in tematiche prossime alle questioni narrate nel libro.

A Lugo Guarnieri racconta il suo Foscolo Venerdì 16 novembre, alle 21 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro appuntamento con la grande letteratura per il Caffè Letterario di Lugo con lo scrittore e drammaturgo Luigi Guarnieri che presenterà il suo ultimo libro Forsennatamente Mr. Foscolo, edito da La nave di Teseo, un romanzo/biografia dedicato agli ultimi anni di vita di Ugo Foscolo nel suo esilio londinese. A introdurre la serata sarà Claudio Nostri.

Tra letteratura e teatro Chiara Lagani e i libri di Oz al Moog Prosegue la rassegna I Sabati del Moog, che il 17 novembre alle ore 18, propone un incrocio fra letteratura e teatro. Ospiti del locale in vicolo Padenna 5 a Ravenna sono Chiara Lagani, attrice e fondatrice della compagnia teatrale Fanny & Alexander, e il critico teatrale Rodolfo Sacchettini. I due dialogheranno partendo da I libri di Oz di L. Frank Baum, tradotti e curati da Chiara Lagani (edizione Einaudi 2017).

Due giorni alla libreria Liberamente dedicati al territorio Alla libreria Liberamente, in viale Alberti a Ravenna, sono in arrivo due giorni dedicati al territorio: il 16 novembre alle 18.30 sarà ospite Ingrid Perini per presentare la sua guida di Ravenna (Odos), mentre il 17 novembre alle 18 Mauro e Mario Gurioli presentano l'agenda Domèla e znòv / 2019 (Tempo al libro). Una curiosità: nella guida con oltre dieci passeggiate lente alla scoperta di Ravenna anche autori che svelano i loro luoghi del cuore tra cui Eraldo Baldini, Paolo Casadio, Nevio Galeati, Marco Garoni e Davide Reviati. Mentre l’agenda romagnola per chi si sente romagnolo Doc vuole tenere viva la tradizione linguistica e di costume della cultura grazie ai proverbi legati ai santi e alle previsioni del tempo e le ricette.

32 / CINEMA

(2018) di Stéphane Brizé

RAVENNA&DINTORNI 15-21/11/2018

• Cinemacity • Ravenna

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RASS. “RIUSCIRANNO I NOSTRI EROI”

RASS. "2DAY CULT MOVIE"

IL FILM NEL PIATTO

(2018) di Berardo Carboni

(2017) di Yvan Attal

ven. 16: ore 21 sab. 17: ore 19-21.15 dom. 18: ore 17-19-21 mer. 21: ore 21

lun. 19-mar. 20: ore 21.00 gio. 15: ore 21

Presente in sala il regista

Cinema Mariani - Ravenna

Penguin Highway

di Hiroyasu Ishida mar. e mer.: 17.40-20.20

Twilight

di Catherine Hardwicke mar. e mer.: 20.20-22.55 (10th Anniversary)

Animali fantastici I crimini di Grindelwald

regia di David Yates gio.: 17.40-18-20-22.50; fer. (escluso gio.): 17.40-1820-20.45-22.50; dom.: 14.50-15.15-17-1820-20.45-22.50; gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)

Red Zone 22 miglia di fuoco

di Peter Berg fer. e sab.: 17.50-20.30-22.45; dom.: 14.50-17.50-20.30-22.45

Widows Eredità criminale

di Steve McQueen fer. e sab.: 17.40-20.10-22.55; dom.: 15-17.15-20.10-22.55

Cosa fai a Capodanno?

di Filippo Bologna fer. e sab.: 18-20.40-22.35-22.55; dom.: 15-18-20.40-22.35-22.55

Hunter Killer Caccia negli abissi

di Donovan Marsh fer. e sab.: 17.40-20.20-22.55; dom.: 15-17.40-20.20-22.55

Notti magiche

di Paolo Virzì fer., sab. e dom.: 20.15-22.55

Tutti lo sanno

di Asghar Farhadi gio., ven., sab. e lun.: 17.40-20.10-22.55; dom.: 14.50-17.40-20.10-22.55; mar. e mer.: 20.10-22.55

Overlord (v.m. 14)

di Julius Avery fer., sab. e dom.: p.u. 22.55

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni

di Lasse Hallström, Joe Johnston fer. e sab.: 17.40-18.20-20.20;

di Ingmar Bergman mar. e mer.: p.u. 21.15

• Cinema Jolly • dom.: 14.50-15.05-15.25-16-17.4018.20-20.20

Ti presento Sofia

di Guido Chiesa fer., sab. e dom.: 17.40-20.35-22.50

First Man - Il primo uomo di Damien Chazelle da gio. a lun.: 20-22.55

Il mistero della casa del tempo

di David Gordon Green gio., ven., sab. e lun.: 17.50-20.25; dom.: 15.20-17.50-20.25; mar. e mer.: p.u. 17.50

A Star is Born

di Bradley Cooper fer., sab. e dom.: p.u. 17.40

• Cinema Mariani • Ravenna Youtopia

di Berardo Carboni gio.: p.u. 21 (per la rassegna “Riusciranno i nostri eroi”)

In guerra

di Stéphane Brizé ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 19-21.15; dom.: 17-19-21

Smallfoot Il mio amico delle nevi

di Karey Kirkpatrick, Jason Reisig sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “Cartoon Kids”)

Quasi nemici L’importante è avere ragione di Yvan Attal lun. e mar.: p.u. 21.15 (per la rassegna “2Days Cult Movie”)

• Cinema Jolly • Ravenna

Chesil Beach Il segreto di una notte di Dominic Cooke gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21

• Cinedream •

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni

Faenza

di Hiroyasu Ishida mar. e mer.: p.u. 21

Twilight

di Catherine Hardwicke mar. e mer.: p.u. 21 (10th Anniversary)

Ti presento Sofia

Red Zone 22 miglia di fuoco

RISCALDA FINO A 55m2

€ 950 00

€ 980 00

L. 70 - H. 70 - P. 28

L. 49 - H. 81 - P. 48

iva compresa

Faenza

di Damien Chazelle fer., sab. e dom.: p.u. 21.50

Senza lasciare traccia

di Debra Granik gio.; p.u. 21 (proiezione in lingua originale inglese con sottotitoli in italiano)

Il mistero della casa del tempo

Widows Eredità criminale

di David Gordon Green ven.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15.30-17.45

di Steve McQueen fer. (escluso ven.): 20-22.40; ven., sab. e dom.: 17.20-20-22.40

Chesil Beach Il segreto di una notte

Baffo & Biscotto Missione spaziale

Cosa fai a Capodanno?

di Dominic Cooke ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21

di Victor Azeev sab. e dom.: p.u. 15.20

di Filippo Bologna fer. (escluso ven.): 20.30-22.40; ven.: 18-20.30-22.40; sab. e dom.: 15.40-18-20.30-22.40

Storie del dormiveglia

Faenza

di Luca Magi sab.: p.u. 19 (presente in sala il regista)

Widows Eredità criminale

• Cinema San Rocco •

Smallfoot Il mio amico delle nevi

di Asghar Farhadi ven., sab. e mar.: p.u. 21; dom.: 16-18.30-21

• Cinema Italia •

Animali fantastici I crimini di Grindelwald

regia di David Yates Proiezione in Dolby Atmos fer. (escluso ven.): p.u. 21; ven.: 18-21; sab. e dom.: 15.20-18-21 Proiezione in Dolby fer. (escluso ven.): 20-22.40; ven., sab. e dom.: 17.20-20-22.40

di Steve McQueen gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21; dom.: 17.15-21

Lugo

Tutti lo sanno

di Karey Kirkpatrick, Jason Reisig sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “La Casa di Pinocchio”)

Hunter Killer Caccia negli abissi

di Donovan Marsh fer. (escluso mar.): p.u. 22.40; sab. e dom.: 15.30-22.40

BlacKkKlansman

di Spike Lee lun.: p.u. 21.15 (per la rassegna “Lunedì Cult Movie”)

Notti magiche

di Paolo Virzì fer. (escluso mar. e mer.), sab. e dom.: p.u. 20.10

• Cinema Sarti • Faenza

Tutti lo sanno

Zen sul ghiaccio sottile

di Asghar Farhadi fer. (escluso ven. e mer.): p.u. 21.50; ven., sab. e dom.: 17.20-21.50

... e l’uomo creò Satana

• Cinema Europa •

First Man Il primo uomo

di Peter Berg fer. (escluso ven., mar. e mer.): 20-22.45; ven.: 18-20-22.45; sab. e dom.: 15.10-18-20-22.45; mar. e mer.: p.u. 20

Tutti lo sanno

di Asghar Farhadi ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21

di Stanley Kramer mer.: p.u. 20.45 (per il Cineforum Torricelli)

di Guido Chiesa fer. (escluso mer.): p.u. 20; sab. e dom.: 15.10-20

di Margherita Ferri gio.: p.u. 21 (per la rassegna

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“Riusciranno i nostri eroi”)

di Lasse Hallström, Joe Johnston fer. (escluso ven. e mar.): p.u. 20.20; ven.: 17.40-20.20; sab. e dom.: 15.30-17.50-20.20 mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)

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• Cinema Gulliver • Alfonsine Euforia

di Valeria Golino ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

• Cinema Moderno • Fusignano

Quasi nemici L’importante è avere ragione di Yvan Attal sab. e dom.: p.u. 21

Gli Incredibili 2 di Brad Bird dom.: p.u. 15.30

• Cinema Moderno • Castel Bolognese Nobili bugie

di Antonio Pisu gio.: p.u. 21 (incontro in sala con gli attori Raffaele Pisu e Paolo Rossi Pisu)

The Children Act Il verdetto

di Richard Eyre sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

A giochi fatti

di Francesco Minarini mar.: p.u. 21 (incontro in sala con il regista; a seguire proiezione del documentario “Ma l’amore c’entra” di Elisabetta Lodoli)

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JUNIOR / 33 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

TEATRO/1

TEATRO/2

I giovedì del Rasi: dal gioco-spettacolo sulle bici alla maestra Luna

Proseguono i laboratori di scienze nelle biblioteche del territorio. Alla biblioteca Vaglimigli di via Cella 488 a Santo Stefano, sabato 17 novembre alle 16.30 il laboratorio realizzato da Tecnoscienza si intitolo “Brividi di Scienza” ed è adatto a un pubblico da 7 a 13 anni. La partecipazione è gratuita, è necessaria la prenotazione al numero 0544 563130.

Alla biblioteca Ada Ottolenghi (piazzale Marinai d'Italia, 19 a Marina di Ravenna) l’appuntamento è invece per il 21 novembre alle 16.30 con Il superlab dei supereroi sempre per ragazze e ragazzi da 7 a 13 anni realizzato da Tecnoscienza con il contributo di Multi centro Ceas Educazione Ambiente Sostenibilità Ravenna Agenda 21. Prenotazione necessaria al numero 0544 538901, biblio.ottolenghi@classense.ra.it.

In scena Roberto Papetti il 15 novembre e il Teatro dell’Improvviso il 22, prima la merenda

Una scena dallo spettacolo Luna

TORNA TEO HA LE ORECCHIE CURIOSE PER GLI UNDER 3

Per la stagione dei piccoli al teatro Rasi, proseguono gli appuntamenti del giovedì pomeriggio. Il 15 novembre alle 17.30 Roberto Papetti propone “Gioclette” (adatto dai 4 ai10 anni), un gioco-spettacolo di assemblaggio con pezzi di biciclette che Papetti sperimenterà insieme al pubblico presente. Seguirà la proiezione del lungometraggio d’esordio di Jacques Tati, Jour de Fête (Giorno di Festa, 1947). Il 22 novembre alle 18 sarà invece di scena il Teatro all’Improvviso con Luna (adatto a un pubblico dai 5 ai 10 anni): in dieci quadri dall’atmosfera leggera e surreale, un attore racconta Luna, una maestra curiosa che insegna la vita più che le solite regole e nozioni, e regala esperienze e storie ai bambini attraverso i vestiti che indossa, i suoi movimenti e gli oggetti che porta in classe. Lo spettacolo è di e con Dario Moretti, musiche di Marc Ribot, Yeahwon Shin, Aaron Parks, Rob Curto. Prima degli spettacoli è aperto AltroBar del Teatro Rasi per merende e aperitivi equi. Info: 0544 30227.

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ADOTTAM ICI MACCHIA E LILLA Le gattine Macchia (la più scura) e Lilla (la grigina) sono strabelle, neanche due mesi, molto dolci, abituate alla cassettina, già sverminate. Salvate insieme, cercano casa preferibilmente insieme.

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IN BIBLIOTECA/1 Laboratori di scienze a Santo Stefano

Domenica 18 novembre alle 11 e alle 17 le Artificerie Almagià di Ravenna ospiteranno un doppio appuntamento tutto dedicato ai piccolissimi under 3: il Teatro del Drago porterà in scena l’applauditissimo Teo ha le orecchie curiose. Uno spettacolo nato e curato in collaborazione con Artesonoraperibambini, dalle fortunate repliche che, visto il notevole successo di pubblico, viene riproposto anche quest’anno all’interno della XXX stagione teatrale Le Arti della Marionetta, organizzata e diretta dal Teatro del Drago/ Famiglia d’arte Monticelli di Ravenna. Teo è un coniglietto che va alla scoperta dei suoni che lo circondano secondo quattro piani d’ascolto: la musica di Mozart, i suoni ambientali registrati, i suoni degli oggetti fonosimbolici e le onomatopee vocali dal vivo. In scena Roberta Colombo e Andrea Monticelli.

IN BIBLIOTECA/2 L’autore Matteo Grimaldi alla Luigi Varoli Martedì 20 novembre alle 17 è in programma un incontro rivolto a educatori, insegnanti, genitori e bibliotecari, promosso dall’assessorato alle Pari opportunità alla biblioteca “Luigi Varoli” a Cotignola. Matteo Grimaldi, scrittore e blogger, presenta il suo libro La famiglia X (Camelozampa, 2017): è la storia di Michael che a tredici anni, dopo l’arresto dei suoi genitori, viene affidato a una coppia di uomini; una svolta che non manca di suscitare accese proteste a Girone, il piccolo borgo dove la vicenda è collocata. La partecipazione è libera. Per informazioni, contattare la biblioteca “Luigi Varoli”, telefono 0545 908874, email varoli@sbn.provincia.ra.it.

34 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 15-21 novembre 2018

GASTRONOMIA STORICA FIERA ENOLOGICA 170 espositori e banchi di assaggio al “Back to the Wine 2018” di Faenza Domenica 18 e lunedì 19 novembre alla Fiera di Faenza si tiene la rassegna enologica nazionale "Back to the Wine 2018". La fiera accoglie 170 espositori e banchi di assaggio per far scoprire al pubblico degli appassionati il lavoro dei tanti artigiani, accuratamente selezionati, dei vini e della gastronomia tipica e di qualità.

Si tratta di vitivinicoltori provenienti da tutta Italia e da oltre confine, con etichette consacrate alla territorialità e alla produzione biologica, biodinamica e naturale: un nuovo modo di produrre, che allo stesso tempo è anche il recupero di metodi originari. Anche di qui il titolo della rassegna che evoca un "ritorno al vino", quello autentico, non sofisticato e realizzato col minimo intervento umano in vigna e in cantina. La terza edizione di "Back to the Wine” propone degustazioni in tutti i banchi di assaggio presenti, inclusi nel prezzo del biglietto d’ingresso. Ed è possibile acquistare bottiglie con servizio carrelli e spedizione tramite Corriere Espresso direttamente in fiera.

LO STAPPATO Un Franciacorta sapido e pieno di freschezza di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Ci tuffiamo in una bollicina franciacortina. Si tratta del “Franciacorta Zerò Pas Dosé” prodotto dall’azienda Cà dei Ronchi. Il tratto al naso non nasconde qualcosa di tropicale che ricorda il melone giallo e l’ananas. Crema, lieviti con sfumature di affumicato e di piccola frutta rossa. Funghi e sottobosco tra note di scorze di agrumi essiccati, nocciole ed erbe aromatiche. Non mancano sfumature saline che ricordano l’acqua di mare e le ostriche. Al palato la bollicina è ben intessuta nel vino. Sapidità ad allungare il passo di bocca e freschezza acida a solleticare il frutto maturo.

I piatti e i servizi del ‘500 di Cristoforo Messisbugo In un antico libro riscoperto a Bagnacavallo le origini di ricette della tradizione culinaria della Bassa Romagna di Simona Guandalini

Un volume antico del Cinquecento, redatto da un membro di una delle più rinomate corti italiane, quella Estense, un viaggio tra le ricette del passato sopravvissute all’usura del tempo, un lavoro di indagine e studio per scoprire quali tracce della tradizione si sono tramandate sino ai piatti presenti sulle nostre tavole: questi sono i temi centrali trattati ne “Il caso del Libro Novo”, incontro organizzato e promosso da Confcommercio Ascom Lugo che si terrà martedì 20 novembre, alle ore 17, presso la Sala conferenze del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo.

L’evento, dedicato non solo agli “addetti ai lavori” bensì a chiunque sia curioso e interessato di libri, storia e cucina, vuole presentare i risultati del progetto nato due anni fa a partire da un volume a stampa pubblicato nel 1559 e custodito alla Biblioteca Taroni di Bagnacavallo, ovvero il Libro Novo di Cristoforo Messisbugo (qui a fianco il frontespizio), scalco della corte Estense. Gli studi svolti sul testo hanno portato alla luce quanto di quell’antica tradizione è parte della cucina di oggi, nell’ottica perseguita da Confcommercio Ascom Lugo di promuovere il territorio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna come meta turistica.

Risultato tangibile delle ricerche sarà il sito internet www.cucinanova.eu, presentato in anteprima alla conferenza e online entro la fine dell’anno, in cui l’utente potrà visionare le ricette originali e, grazie alla riscrittura in chiave moderna di alcune di esse, cucinarle lui stesso. Non si tratta di un semplice libro di ricette: il Libro Novo è un vero e proprio spaccato di un’epoca, un manuale o, come lo definisce

l’autore stesso, un «memoriale» su come allestire banchetti per qualsiasi evento «che possa accadere d’importanza», dall’«andata in villa» alla cena fatta in occasione «di Giobbia nel Carnevale», cioè per il cosiddetto “giovedì grasso”.

Cristoforo Messisbugo (il alto un ritratto dell’autore) riporta non solo le ricette dei piatti preparati all’epoca per le più disparate occasione, ma descrive anche, con una sorta di paragrafo introduttivo, gli eventi specifici per i quali determinati piatti sono stati messi in tavola. Così, ripercorrendo il “diario” culinario, si scopre nel dettaglio il menù della «cena di carne e pesce che fecero i Magnifici fratelli M. Alberto e M. Hercole Turchi allo illustrissimo Signor don Hercole da Este», a suo fratello e ad «altri gentiluomini e gentildonne», che in settantaquattro giunsero «una domenica di Carnevale dell’Anno 1524». L’autore, nato e vissuto a Ferrara (1482-1548), lavorò dal 1515 al 1547 circa per la corte Estense in veste di scalco, cioè sovrintendente delle cucine, responsabile di quello che era una sorta di “rituale” del banchetto: egli infatti decideva quali pietanze acquistare, come allestire la tavola e disporre gli invitati, annotando dettagliatamente le occasioni e le ricette degne di essere tramandate ai posteri nel Libro Novo.

Non è un caso se la scelta di Ascom sia ricaduta su un testo partorito nella nota corte ferrarese: esso è l’unico a trattare le tradizioni gastronomiche della Bassa Romagna, all’epoca di territorio estense, e a essere conservato in uno dei suoi comuni, Bagnacavallo. Oltre all’esemplare posseduto dalla Biblioteca Taroni se ne conoscono altre sette copie al mondo, di cui tre ubicate in Italia.

GUSTO / 35 15-21 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

APPUNTAMENTI GOLOSI Serata con Bollicine e Sangiovese al ristorante Alexander di Ravenna Il ristorante Alexander di Ravenna propone giovedì 15 novembre (ore 20) una serata degustazione con Bollicine e Sangiovese d’eccellenza della Tenuta Pertinello (Alta Valle del Bidente) che presenterà anche la novità di uno spumante metodo calssico di Sangiovese in purezza. La cena – a cura del valente chef del ristorante, Mattia Borroni – prevede cinque portate in abbinamento ai vini dell’etichetta Pertinello: coppa di mora romagnola in porchetta, cotenna fritta, pistacchi, misticanza e frutti rossi; seppioline con agrodolce di melograno e cicoria; riso acquarello, zucca, allor e coscia d’anatra in salmì; costata al pepe, vino rosso, bacche ed erbe aromatiche; zuppa inglese. Info e prenotazioni tel. 0544 212967

Al parco Pertini di Cotignola nel fine settimana si fa la festa al porco Al parco Pertini di Cotignola (via Sandro Pertini 2) arriva da venerdì 16 a domenica 18 novembre la prima edizione della “Sagra de Pörc”. Fra le tante le pietanze preparate dai volontari del centro sociale Il Cotogno, in primis quelle a base di maiale con salsiccia passita, costine in salsa bbq, cotechino con purè, filetto al pepe verde, porchetta, stufato di salsiccia e fagioli, ma anche antipasti e primi a base di mora romagnola, cappelletti al ragù, contorni e dolci della tradizione. L’apertura del ristorante è alle 18.30 per la cena, mentre la domenica è prevista l’apertura anche a pranzo dalle 12. Possibilità di asporto.

Il banchetto è il fulcro di tutto: Banchetti compositioni di vivande, et apparecchio generale è infatti il titolo della prima edizione del libro, stampata un anno dopo la morte dell’autore a Ferrara; una delle copie è conservata alla Biblioteca Ariostea della città.

All’evento del 20 novembre interverranno i protagonisti di questa “indagine” bibliografica, storica, linguistica e culinaria: Federica Fabbri, consulente del Fondo incunaboli e cinquecentine della Biblioteca di Bagnacavallo, presenterà il volume e la sua storia; Patrizia Cremonini, direttrice dell’Archivio di Stato di Modena, fornirà un ritratto esaustivo della figura dell’autore mentre Alberto Capatti, rettore emerito dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, storico della cucina italiana e tra i massimi esperti di Pellegrino Artusi, illustrerà quali ricette del cinquecento sono ancora presenti nella nostra cucina e quali di queste ha potuto attualizzare in chiave moderna. Parteciperanno inoltre il sindaco di Bagnacavallo Eleonora Proni e il direttore di Confcommercio Ascom Lugo Luca Massaccesi.

Il progetto di Confcommercio Ascom di Lugo, seguito dal Centro di Assistenza Tecnica dell’associazione, si avvale del patrocinio e collaborazione del Comune di Bagnacavallo e del contributo della Camera di Commercio di Ravenna.

COSE BUONE DI CASA Un risotto “autunnale“ con cimette di cavolfiore di Angela Schiavina

Ecco un risotto autunnale che preparo ispirandomi ad una ricetta di Antonio Piccinardi.

Ingredienti (per 4 persone): 300 gr. di riso carnaroli, un pccolo cavolfiore, 2 acciughe dissalate e diliscate, una cipolla, 30 gr. di uvetta passita, 30 gr. di pinoli, 40 gr. di burro, 4 foglie di basilico, 1 pizzico di zafferano in polvere, vino bianco, olio evo, parmigiano reggiano, brodo vegetale, sale e pepe.

Preparazione: ammorbidire l’uvetta in acqua tiepida, mondare e cuocere il cavolfiore, quando è al dente, scolarlo e dividerlo in cimette. Tritare metà cipolla e imbiondirla nell’olio,

diluire lo zafferano in poca acqua tiepida e aggiungerlo alla cipolla. Mettere un coperchio e cuocere a fuoco lento. Far sciogliere le acciughe in un tegamino con poco olio a fuoco basso.

Unire le cimette di cavolo e le acciughe al soffritto di cipolle e aggiungere l’uvetta strizzata e i pinoli leggermente tostati.

Mescolare e fare insaporire per qualche minuto, poi tenere il condimento al caldo.

Affettare finemente la cipolla rimanente in una pentola bassa e cuocerla lentamente per 10 minuti con 20 grammi di burro, un pizzico di sale e pepe e un poco di acqua. Versare il riso e tostarlo per qualche minuto, poi sfumare con un po’ di vino, pareggiare il riso e coprirlo con il brodo caldo senza mescolare.

A cottura quasi ultimata (aggiungere altro brodo nel frattempo se necessario) unire il burro rimasto, il cavolfiore condito, il parmigiano e il basilico spezzettato. Mantecare velocemente e lasciare riposare per un minuto prima di servire.

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VILLANOVA DI BAGNACAVALLO Nel centro del paese, appartamento al 1° piano recentemente ristrutturato, con travi in legno e pavimenti in parquet: • soggiorno • cucina • bagno • camera da letto • posto auto • cantina

MEZZANO Bell'appartamento al piano terra con ingresso indipendente, composto da: soggiorno con angolo cottura, 3 camere da letto (2 matrimoniali + 1 singola), 2 bagni, 2 posti auto, ampio giardino indipendente. Appartamento climatizzato e dotato di impianto allarme. imp. autonomi.

RAVENNA, ZONA CHIAVICA ROMEA XX In casa di sole 2 unità, appartamento in XX buono stato, piano terra con ingresso indipendente, composto da soggiorno, cucina abitabile, 3 matrimoniali, 2 bagni, cantina di 35 € XXXX mq. collegabile con scala interna per realizzare taverna finestrata. Risc. autonomo.

MARINA ROMEA (RA) Grazioso appartamento in villetta con ingresso indipendente posto ai piani primo più mansarda abitabile, giardino privato, ampio soggiorno molto luminoso con zona cottura finestrata, 3 camere da letto grandi, 2 bagni, terrazzo, ben arredato.

Termo aut.

Cl. En. in fase di realizzo

Cl. en. “C” Ep. 80,66

€ 95.000

Rif. RA565M € 180.000

tel. 0544 219628 LIDO ADRIANO In strada tranquilla e poco trafficata vendesi villetta a schiera ristrutturata. Soggiorno con angolo cottura, camera da letto matrimoniale, camera da letto singola, due bagni e mansarda. Giardino privato con barbecue e posto auto. Nessuna spesa condominiale.

Classe energ. in lavorazione

Rif. 4291/R € 145.000

Classe energ. “G” Ep 236,51

Rif. C3 € 128.000

Rif: IM-032 € 185.000

tel. 0544 456906 - 335 1362634

tel. 0544 0544 XXXXXX 404047 tel.

RAVENNA, VIC. ROCCA BRANCALEONE Palazzina recente, 1° p. con ascensore APPARTAMENTO molto accogliente, con 2 terrazzi ampi. Ingresso nella sala con cucina a vista (poss. di dividere sala da cucina) e con accesso ad ampio terrazzo ben attrezzato con tenda parasole, disimpd notte, 2 ampie letto, 2° terrazzo con loggia, antibagno e bagno con finestra. Risc. aut. Garage nel seminterrato. DA VEDERE! Posizione interessante vicino a servizi, scuole e strade percorribili, a due passi dal centro.

PORTO FUORI XX Appartamento completamente ristruttuXX rato, in immobile di sole 3 unità, al primo piano ed ultimo, con ingresso indipendente: ingresso, sala ampia, cucina abitabile (14 mq), 2 letto matrimoniali, 1 bagno ampio finestrato, riposti€ XXXX glio; al piano terra servizi di circa 40 mq con camino e 2 garage. Riscald. autonomo. Impianti a norma.

Aria condizionata.

Cl. En. D Ep 122,15

Rif. AP159 € 180.000

Cl. En. “F” Ep 173,64

Cert. En. in elaborazione

Rif. Sito 705 € 210.000

tel. 0544 502072 RAVENNA, SAN BIAGIO

Appartamento con terrazzo abitabile con affaccio nel verde condominiale, zona tranquilla, composto da soggiorno, cucina abit. con terrazzo abit., balcone, 2 bagni, 2 letto + studio/cameretta. Camera matrimoniale con altro terrazzo a loggia. Ampio garage e cantina al piano terra. Risc. autonomo.

Cl. energ. in corso di definizione

€ 220,000

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