Giovedì 16 marzo 2017 n.714 RAVENNA&DINTORNI
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LA SPESA COM’È CAMBIATO IL CARRELLO IN PROVINCIA: PREZZI E STORIE TRA GLI SCAFFALI L’INTERVISTA
a pagina 7
Le migrazioni viste dal reporter di guerra L’inviato della Stampa, Domenico Quirico, presenta il suo libro Esodo
GIORNALE INTERCULTURALE NELLE PAGINE CENTRALI
POLITICA
COMUNE
da pagina 12 a pagina 4
Tutti gli eletti nei dieci consigli territoriali www.acquatechitalia.it
DANZA
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Le piante per rendere più salutare la casa
ANTICIPA L’ESTATE
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Scissione Pd: il segretario comunale lascia il partito
SALUTE
a pagina 34
L’uso terapeutico della cannabis
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ISSN 2498-9495
OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 16/3 2017
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L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
Poco preavviso per il bitumificio?
di Gianluca Costantini
L’inutilità dei consigli territoriali
di Luca Manservisi
di Moldenke
Era il 2009 quando su queste colonne, per esempio, venne pubblicata un’intervista all’allora amministratore delegato di Cmc, Dario Foschini, in cui si parlava, una delle prime volte, del progetto appena messo nero su bianco di riqualificazione del comparto della cooperativa in darsena di città, a Ravenna. Altri tempi, certo, altre prospettive, eccetera eccetera. Ma già a quei tempi Cmc si diceva pronta e soprattutto desiderosa di delocalizzare l’impianto di produzione di bitume affacciato sul Candiano – prevedendo i lavori da lì a un anno. Si tratta di un’industria attiva a pochi metri dalla Torre di Zucchi, un condominio densamente abitato realizzato tra l’altro nonostante il parere contrario di Arpa proprio per la presenza dell’impianto produttivo. Sono poi seguite le presentazioni ufficiali del progetto e nuove dichiarazioni di intenti: quel bitumificio va spostato. In realtà probabilmente l’avrebbero spostato sul serio, da via Trieste, se non fossero sorti problemi (e vicende giudiziarie) nell’area prescelta alle porte di Porto Fuori, ma quella è un’altra storia. Questa, invece, è la storia di una grande cooperativa e di un’Amministrazione di sinistra che non sono riuscite a pianificare una piccola, piccolissima, cosa per il bene della loro comunità, facendo ora anzi pagare il prezzo ai lavoratori. Perché fa sorridere, per non dire altro, leggere in questi giorni sul Carlino – dopo l’attesa notizia della dismissione dell’impianto, imposta dagli enti competenti entro il prossimo giugno – che il nuovo direttore generale di Cmc prospetti la cassa integrazione per una ventina di dipendenti giustificando questa decisione con il troppo poco preavviso. Già, ha parlato di “poco preavviso”, nonostante si sapesse che l’autorizzazione doveva essere rinnovata, nonostante siano quasi dieci anni che Cmc programma (a parole) la delocalizzazione e siano comunque almeno quattro anni che l’ipotesi Porto Fuori è definitivamente tramontata. Nel 2014 l’allora assessore comunale Libero Asioli sperava di poter arrivare alla soluzione in quello stesso autunno. L’anno scorso, a maggio, due anni dopo, quando ancora nulla si era mosso, il presidente della Cmc ci disse al telefono che stava ancora aspettando proposte dal Comune. Quasi una barzelletta, potrebbe pensare qualcuno. Il problema è che è tutto vero: un piccolo caso emblematico di immobilismo, oltretutto riguardo alle sorti di una fabbrica in un quartiere da riqualificare, mica in una landa sperduta del nostro, sterminato, comune...
Mi sono chiesto durante il fine settimana appena trascorso se a Ravenna esista qualcosa di più inutile dei consigli territoriali (tocca voi scoprire cosa sono, sfogliando anche questo giornale, se vi va). Mi sono detto che no, non esiste. Poi però pensandoci bene: - l’ordine del giorno approvato un anno fa dai consiglieri comunali in cui si è votato «l’auspicio di questo Consiglio a considerare la questione dell’introduzione di un reato specifico di tortura nell’ordinamento italiano come una questione della massima urgenza»; - le donne vestite di nero («per le polacche», hanno spiegato) e fucsia («per le americane che protestano contro Trump») in piazza del Popolo a Ravenna il giorno dell’8 marzo; - il segretario (la segretaria, in realtà) provinciale del Pd che mentre si distrugge il partito manda nell’ultimo mese due comunicati stampa: uno sull’8 marzo e uno sulla scomparsa della partigiana Pina Bartolotti; - l’appassionante dibattito sulla candidabilità di Gianluca Pini agli stessi consigli territoriali – colpo di genio, far polemica sui consigli territoriali – e tutti gli scazzi nell’opposizione che ne sono seguiti; - il question time sulla parete d’arrampicata di Marina – udite udite – del Pd, caso strano poco prima sempre delle elezioni dei consigli territoriali, primo question time del Pd di cui abbia memoria, esticazzi; - le elezioni a Riolo Terme; - la «vittoria» – come l’hanno chiamata loro, nonostante si trattasse di un’elezione con il numero di eletti già prestabilito – alle stesse elezioni dei consiglieri territoriali del Popolo della Famiglia (il partito di Adinolfi); - la presenza su Facebook di Michele de Pascale e Alvaro Ancisi; - il mini-container (che poi sarebbe il locale tecnico) rimasto in piazza Kennedy dove c’erano i cessi pubblici, tra lo stupore generale; - la selezione pubblica voluta dal sindaco per confermare sei dirigenti comunali su otto a propria discrezione; - il laghetto del nuovo parco Baronio; - gli incontri del sindaco nelle scuole superiori: «Sono certo – ha dichiarato De Pascale – che le domande dei ragazzi ci offriranno un punto di vista diverso e prezioso per renderci amministratori migliori».
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
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POLITICA
DECENTRAMENTO
Consigli territoriali, affluenza flop Tutti i nomi dei duecento eletti Domenica 12 marzo si sono svolte le elezioni per i dieci consigli territoriali nel Comune di Ravenna con un esito previsto, ma non per questo meno deludente. L’affluenza è infatti stata perfino inferiore alle consultazioni di quattro anni fa, arrivando al 4,9 percento degli aventi diritto pari ad appena 6.766 votanti, mentre nel 2013 avevano votato oltre ottomila persone arrivando al 5,9 percento. Cifre davvero basse anche se si considera la mole di lavoro (volontario) che queste elezioni hanno comportato, vedendo candidate 660 persone oltre a tutti coloro che hanno permesso lo svolgimento delle consultazioni a cui è andato il sentito ringraziamento dell’assessore al Decentramto Gianandrea Baroncini: «Ringrazio gli uffici elettorale e decentramento e tutti i volontari coinvolti e naturalmente ringrazio tutti i cittadini che sono andati a votare. Un immenso ringraziamento va poi a tutti i candidati, che si sono messi al servizio della comunità
4,9%
La percentuale degli aventi diritto che sono andati alle urne, nel 2013 fu 5,9
per svolgere una funzione che l’amministrazione comunale ritiene fondamentale, quella di costituire un punto di riferimento per tutti i cittadini del territorio comunale. Ci tengo a dire fin da subito che anche per coloro che non sono stati eletti, ma desiderano mettersi a disposizione, non mancheranno le occasioni per dare un contributo in termini di partecipazione alla gestione della cosa pubblica e di dialogo con l’amministrazione sui principali temi di ciascun territorio. Da domani, come promesso, mentre i consigli territoriali saranno impegnati nel loro lavoro, il consiglio comunale, con il loro supporto, lavorerà per migliorare il regolamento che norma elezione e funzioni degli stessi, al fine di stimolare una sempre maggiore affluenza e partecipazione e rendere più efficace la loro attività, alla luce dell’esperienza fatta in questi tre anni». Effettivamente un risultato così basso può essere letto anche come un’indiretta critica all’utilità di questi consigli che sono andati a sostituire le vecchie circoscrizioni abolite per legge, ma che hanno di fatto soprattutto un valore consultivo. In consiglio comunale c’è già un accordo per riformare il meccanismo sotto diversi punti di vista. Ricordiamo che il sistema di voto prevedeva che l’elettore potesse scegliere solo la preferenza perché i posti assegnati a ogni lista erano decisi a priori sulla base del risultato elettorale ottenuto in quel territorio alle scorse amministrative. Un meccansimo che ha permesso addirittura a tre persone
di essere elette senza nemmeno un voto e che fa sì che in tre consigli il centrosinistra non abbia la maggioranza (Mare, Centro e Darsena) e in altre zone vi sia una situazione di parità. Pare dunque certo che almeno alcune delle presidenze andranno a quella che a Palazzo Merlato è l’opposizione. Una sola nota: data la possibilità di candidarsi in più aree, ci sono persone che sono state elette in più consigli. In questo caso sta al consigliere scegliere e, nel posto ove rinuncia, subentrerà il secondo dei canditati. Gli eletti Centro (ex prima circoscrizione) Pd: Mauro Gabelli, Meris Cuscini, Livia Santini, Rita Rambelli, Flavio Bartoli, Gianni
Giuseppe Tura. Pri: Laura Agrioli. Sinistra per Ravenna: Barbara Brusoni. Ama Ravenna: Mauro Maraldi. Cambierà: Federica Mariani, Raul Mariani, Antonio Mazzotti. La Pigna: Veronica Verlicchi, Marco Laghi. Ravenna in Comune: Giuseppe Limantri. Lega Nord: Lucrezia Baccarini, Maurizio Gaudenzi, Edoardo Errani. Forza Italia: Oreste Mauro Bertolino. Lista per Ravenna: Stefano Donati. Ravenna Sud (ex seconda circoscrizione) Pd: Antonio Mellini, Claudia Barboni, Naima Belkheir, Francesca Travaglini, Fabrizio Fusconi, Carla Maria Rosaria Bonaccorsi, Riccardo Mandolesi. Pri: Simona Stranieri. Sinistra per Ravenna: Alan Arrigoni.
LA CURIOSITÀ IL DEPUTATO PINI ELETTO AL MARE ENTRANO ANCHE DUE CONSIGLIERI DEL PDF Tra le (poche) curiosità di questa tornata elettorale c’è stata indubbiamente la candidatura del parlamentare della Lega Nord Gianluca Pini nella circoscrizione del Mare. Una candidatura contestata da parte della minoranza ma poi invece ritenuta ammissibile dall’apposita commissione elettorale. E naturalmente Pini è stato eletto, proprio nella circoscrizione dove la maggioranza di centrosinistra è storicamente più in difficoltà. E sempre al mare può cantare vittoria in particolare il Popolo della famiglia che è riuscito a eleggere Marcello Baldini. In tutto erano tre i candidati del Pdf nelle liste di Forza Italia (il Pdf non era presente alle scorse amministrative): è stato eletto anche Eugenio Dima nel consiglio Ravenna Sud.
Ama Ravenna: Valentina Fussi. Cambierà: Gianni Pardini, Daniele Mazzoli, Romano Beleffi. La Pigna: Andrea Bandini. Ravenna in Comune: Antonio Onza. Lega Nord: Everardo Sangiorgi, Patrizia Zaffagnini, Lucrezia Baccarini. Forza Italia: Eugenio Dima. Lista per Ravenna: Gianluca Benzoni. Darsena (ex Terza Circoscrizione) Pd: Gianmarco Buzzi, Barbara Cadimazzi, Concetta Lia, Marco Matteucci, Natascia Tronconi, Giulia Bratta, Massimo Bianchetti. Pri: Giovanni Miccoli. Sinistra per Ravenna: Francesca Duranti. Cambierà: Alessandra Amorati, Matteo Brighi, Maurizio Didoné. La Pigna: Giampaolo Rosetti. Ravenna in Comune: Luca Dubbini. Lega Nord: Stefano Morettini, Patrizia Zaffagnini, Giuseppina Gangitano. Forza Italia: Nicola Tritto. Lista per Ravenna: Nicola Grandi, Elisa Frontini. Sant’Alberto Pd: Massimiliano Venturi, Erika Calderoni, Ilenia Rambelli, Lara Ghirardini, Monica D’Altri, Federica Prati, Alberto Babini, Aurelio Bravi, Marco Ghirardelli. Insieme per Cambiare: Dina Costa. Pri: Gino Gregori. Cambierà: Nicola Tricarico, Giuliana Grioni. La Pigna: Stefano Briccolani. Ravenna in Comune: Raffaella Veridiani. Lega Nord: Roberta Mingozzi, Angelo Pittiglio, Enzo Dalmonte. Forza Italia: Giuliano Garavini. Lista per Ravenna: Giuliano Fogli. Mezzano Pd: Maria Gloria Natali, Guido Bassi, Lorenzo Ravaioli, Elisa Nati, Flavio Martuzzi, Adriano Baldini, Lidia Ricci Lucchi, Antonella Mordenti, Mario Iannone. Pri: Marina Pascoli. Cambierà: Matteo Rubboli,
POLITICA
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5 Paola Bazzocchi. La Pigna: Valda Ceretti. Ravenna in Comune: Caterina Marchetti, Alessandro Bongarzone. Lega Nord: Massimiliano Villa, Manuela Berardi, Claudio Di Cioccio. Forza Italia: Alessandra Gavelli. Lista per Ravenna: Andrea Fabbri. Piangipane Pd: Edgardo Canducci, Elide Venturi, Agnese Paci, Claudio Pagnani, Alessandra Folli, Elisabetta Borda, Giuseppe Ricci. Sinistra per Ravenna: Valerio Bentivogli. Pri: Lauro Casadio. Insieme per Cambiare: Nicola Dapporto. Cambierà: Andrea Nasolini, Silvia Masotti, Umberto Grandi. La Pigna: Claudia Ponti. Ravenna in Comune: Alessandro Bongarzone. Lega Nord: Alessandro Basileo, Giovanni Chirico, Nicola Carnicella. Forza Italia: Paola Scopa. Lista per Ravenna: Dino Odorico. Roncalceci Pd: Federica Moschini, Francesco Garoia, Giovanni Tambini, Monia Rossi, Fiorenza Nerbatucci, Annalisa Ricci, Marika Saccomandi, Gian Marco Ricci. Pri: Patrizia Masetti. Sinistra per Ravenna: Michele Distaso. Cambierà: Enrico Carazzolo, Valerio Calistri. La Pigna: Lorenzo Frisenda. Ravenna in Comune: Pippo Tadolini. Lega Nord: Massimo Crivellari, Luciano Donini, Fiorino Cimatti. Forza Italia: Elvio Ercolani. Lista per Ravenna: Erio Gentili, Gianluca Gentili. San Pietro in Vincoli Pd: Cinzia Mengoni, Giada Laghi, Alberto Cellini, Miro
Fontana, Lidia Galassi, Paolo Calbucci, Ruena Fontana, Jonathan Giulianini, Patrick Ricci. Pri: Eugenia Lombardi. Sinistra per Ravenna: Cesare Salti. Cambierà: Marco Nanni, Matteo Rubboli. La Pigna: Franco Razza. Ravenna in Comune: Francesco Baiocchi. Lega Nord: Lorenzo Zandoli, Enrico Sangiorgi, Silvano Mammoli. Forza Italia: Gabriele Zoli. Lista per Ravenna: Davide Lombardi. Castiglione Pd: Monica Alessandri, Marco Turroni, Mino Magnani, Sonia Dall’Ara, Francesco Maria Miserocchi, Catia Gelosi, Alessia Zampiga, Giovanni Rocchi, Luisa Melandri. Pri: Renzo Sbrighi, Cristina Ambrogetti, Andrea Vasi. Cambierà: Bruno Pirazzini, Tamara Forcelli. Ravenna in Comune: Massimiliano Riva. Lega Nord: Simone Donati, Massimo Focaccia, Enrico Sangiorgi. Forza Italia: Giuliano Lelli Mami. Lista per Ravenna: Luca Ricci. Mare Pd: Silvana Piolanti, Erciso Biserni, Davide Benazzi, Licia Suprani, Gino Bolognesi, Patrizia Mastrogiacomo, Michele Antonini. Pri: Simona Stranieri. Insieme per Cambiare: Piergiorgio Anzelmo. Cambierà: Antonio Pinza, Giuliana Grioni. La Pigna: Claudio Samorè. Ravenna in Comune: Giuseppe Limantri. Lega Nord: Sabrina Bonomo, Gianluca Pini, Roberta Mingozzi, Alessandro Pini. Forza Italia: Marcello Baldini. Lista per Ravenna: Luca Rosetti, Pasquale Minichini.
AGENDA LEZIONE DI GUIDO MONTANI PER I 60 ANNI DEI TRATTATI DI ROMA Sabato 18 marzo, alle 10, nella sala Corelli del teatro Alighieri si festeggerà la ricorrenza dei Trattati di Roma firmati il 25 marzo 1957 tra Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda e Italia che sono considerati l’atto di nascita dell’Europa unita. L’evento è promosso dal Comune, dal Movimento federalista europeo di Ravenna – sezione Carlo Sforza, dalla Direzione scolastica provinciale, dalla Fondazione Flaminia e dalla Fondazione Casa di Oriani. Seguirà la conferenza di Guido Montani, docente di International political economy del corso di laurea specialistica in Economia e finanza internazionale della facoltà di Economia dell’Università di Pavia.
MAFIE SOTTO CASA: UN INCONTRO DI RAVENNA IN COMUNE Giovedì 23 marzo alle 20.45 al Dock 61 in Darsena (Via Magazzini Posteriori, 61) a Ravenna, l’associazione politica Ravenna in Comune organizza la presentaione del sito: www.mafiesottocasa.com. Presentano il progetto, Massimo Manzoli (portavoce Ravenna in Comune), Gaetano Alessi e Rebecca Righi. Interverranno Piergiovanni Alleva (consigliere regionale eletto con L’Altra Emilia Romagna) e i deputati del gruppo Sinistra Italiana - Possibile (che a Ravenna sostengono Ravenna in Comune).
PARTITO DEMOCRATICO
Il Pd ravennate perde il segretario comunale: l’assessore Baroncini ufficializza l’uscita Essendo assessore comunale al Decentramento aveva deciso di non rilasciare dichiarazioni prima del voto per i consigli territoriali di domenica 12 marzo e così ha fatto. Ma mercoledì 15, in una riunione della direzione comunale del Partito democratico, Gianandrea Baroncini ha formalizzato le proprie dimissioni da segretario comunale, intenzionato ad aderire al nuovo soggetto politico fondato da Pierluigi Bersani e che vede tra gli aderenti a Ravenna personalità di spicco come Vasco Errani e Miro Fiammenghi. Altri hanno lasciato il partito nel Faentino, in particolare la coordinatrice dell’area, e nel consiglio comunale di Faenza sta nascendo un nuovo gruppo consiliare. Cosa succederà ora al partito nel capoluogo? Serve un nuovo segretario e in via della Lirica sta tramontando l’ipotesi sussurrata da qualcuno di un “traghettatore” di garanzia. Ora l’idea è convocare l’assemblea a stretto giro di posta, dopo aver aver convocato i direttivi di circolo, per eleggere un segretario che possa essere confermato nel congresso locale che si dovrà svolgere dopo quello nazionale. Nel frattempo ci sarà il vice Libero Asioli a ricoprire il ruolo per quello che dovrebbe a questo punto essere un brevissimo lasso di tempo. Ma chi sarà il nuovo segretario? C’è da scommettere che si punterà su una persona di simpatie renziane ma in grado anche di parlare alla sinistra (il ticket Renzi/Martina sta raccogliendo consensi importanti sul territorio) e magari non identificabile come “ex” qualcosa e con una professione slegata della politica. Intanto, non ci sono dubbi sulla tenuta della maggioranza e della giunta, Baroncini infatti resterà saldamente al proprio posto, con o senza gruppo consiliare di riferimento (gruppo che però potrebbe arrivare a breve). Intanto nel Pd ci si prepara al congresso del 30 aprile. Due gli incontri in calendario: il 17 marzo alle 20.45 al circolo di Piangipane una riunione per chi voglia sostenere la candidatura di Renzi; il 21 marzo, sempre alle 20.45, nel secondo circolo di Ravenna (in via San Mama) una chiacchierata con Lorenzo Gottarelli (segretario del circolo), Fabio Sbaraglia, consigliere comunale che sostiene la candidatura di Orlando, e l’assessore renziano Roberto Fagnani.
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SOCIETÀ
L’INIZIATIVA
AGENDA
Dal teatro al calcio: tutti contro il razzismo In occasione della Giornata mondiale contro il razzismo che si celebra il 21 marzo, l’assessorato all’Immigrazione del Comune, con la Casa delle Culture, e in collaborazione con la Rete civile contro il razzismo e la xenofobia su islamofobia e omofobia, razzismo istituzionale, Europa “fortezza”, luoghi della memoria, accoglienza e solidarietà. Gli eventi si apriranno sabato 18 marzo alle 14.30 al Centro Sportivo Dribbling (in via Antica Milizia 50) con il torneo multietnico di calcetto “Un calcio al razzismo”, terza edizione. In questa occasione si incontreranno in campo dodici squadre, fra cui una rappresentativa del Comune di Ravenna, composte da cittadini italiani, rifugiati, richiedenti asilo e minori non accompagnati. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con coop. Persone in movimento, associazione Islamic Relief, Alleanza delle associazioni dei tunisini in Italia, associazione Cittadini del Mondo. Si prosegue domenica 19 marzo alle 17.30 alle Artificerie Almagià con il bello spettacolo teatrale Santa Europa Defensora, di Iacopo Gardelli, interpretato da Lorenzo Carpinelli. Il ricavato sarà devoluto al progetto di solidarietà “Salvadanaio sociale per Lampedusa” (biglietti in pre-vendita alla Casa delle Culture, 0544 591876). Per i più piccoli, si ricorda martedì 21 marzo alle 17 alla Casa delle
Un’immagine dello spettacolo che sarà in scena all’Almagià il 19 marzo Santa Europa Defensora
Culture in piazza Medaglie d’Oro 4, l’associazione delle mediatrici culturali Terra mia, nell’ambito del progetto “Ci sono anch’io, fuori dagli stereotipi, dentro alla realtà”, propone una lettura animata da Elena Oprica Elmer, l’elefante variopinto di David
McKee per condividere il messaggio. Venerdì 24 marzo alle 18 alla casa delle Culture sarà possibile incontrare Anna Maria Rivera, che parlerà del “Circolo vizioso del razzismo istituzionale” e di come oggi i migranti approdino in un’Europa disseminata di confini blindati, muri e barriere di filo spinato. Domenica 26 marzo alle 16 al Livingston Art Cafè (Via Marabina 239, Lido di Dante) l’appuntamento “Incontrarsi nella “selva oscura” sarà dedicato ad una comunità intera (Lido di Dante) dove buone pratiche fondate su scambi e relazioni “umane” infrangono paure e discriminazioni omofobiche. L’iniziativa si svolgerà in collaborazione con Avvocato di strada, Comitato Rompere il silenzio, associazione Succede di tutto, ArciGay Ravenna. In collaborazione con l’associazione Life (Lega Islamica Femminile) si parlerà di islamofobia, cominciando con la mostra fotografica dal titolo Islamofobica: la paura dell'Islam attraverso i media che rimarrà aperta dal 30 marzo al 5 aprile dalle 16 alle 18 alla sala espositiva di via D’Azeglio 2. E sempre con Life saranno organizzati anche incontri e momenti di approfondimento. Un’iniziativa particolarmente curiosa è quella di sabato 1 aprile, alle 9 grazie all’Anpi Sezione Fuschini, un nutrito gruppo di migranti, richiedenti asilo e rifugiati potrà godere di un’uscita in motonave nella pialassa della Baiona e all'isola degli Spinaroni, un luogo simbolico che racconta una storia di conquista della libertà e di dignità umana e dei popoli.
CONVEGNO
INTERNAZIONALE SUL FALSO NELLE OPERE D ’ARTE
Il 16 e il 17 marzo il dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna in via degli Ariani, 1 (Campus di Ravenna) organizza due giornate di studi sulla problematica del “falso” nei beni culturali. Tra i relatori Pascal Cotte (Lumiere Technology), ingegnere ottico francese e inventore della prima camera multispettrale ad alta definizione, il comandante della sezione Falsificazione e Arte Contemporanea del Reparto Operativo, Fabio Castagna, Antonello Scorcu (Università di Bologna) e Andrea di Lorenzo (Museo Poldi Pezzoli, Milano). Info: www.beniculturali.unibo.it.
APERITIVI E SPETTACOLI DI MAFIA CON LIBERA
PER PARLARE
Proseguono gli appuntamenti organizzati da Libera in vista del 21 marzo, giornata dedicata alla lotta alla mafia. Giovedì 16 Marzo alle 19 al Circolo Arci Dock 61 (via Magazzini Posteriori n. 61 – Ravenna) si tiene un aperitivo con prodotti Libera e alle 21 nel vicino Almagià va in scena La sete nel deserto, spettacolo teatrale, scritto, diretto e interpretato da studenti delle scuole superiori sulla solitudine di chi si ribella alla criminalità organizzata. Il 18 marzo alle 10 nella sala del consiglio comunale di Faenza un incontro sul gioco d’azzardo, mentre il 20 ci si sposta a Lugo alle 17.30 nella sala Estense della Rocca con Margherita Asta - familiare di vittime di mafia e referente del settore memoria di Libera per l'area centro-nord.
HU-BE
IN CITTÀ PER REALIZZARE DUE LAVORI CONTRO IL GIOCO D ’AZZARDO
Il Gruppo dello Zuccherificio porta a Ravenna Hu-Be, l'autore di Scribblitti. L'artista di Reggio Emilia sarà in città dal 20 al 23 marzo per dare un contributo alla campagna permanente Per non morire di gioco d'azzardo. L’evento è realizzato con il sostegno dell’assessorato alle Politiche sociali e in collaborazione con il tavolo permanente contro il gioco d’azzardo istituito dal Comune di Ravenna, e prevede la realizzazione di due opere: una al Sert di Ravenna e una su pannello mobile per installazioni in luoghi pubblici ospitato dalla Fraternità San Damiano di padre Claudio Ciccillo. Hube lavorerà in questi due spazi dal 20 al 23 marzo. Giovedì 23 marzo alle 18.30, presso il Convento dei Cappuccini in via Oberdan a Ravenna, sarà presentato il lavoro di Hu-be. Saranno presenti l'autore e Chiara Pracucci (psicologa). L’evento è aperto al pubblico.
SOCIETÀ
RAVENNA &DINTORNI 16/3 2017
7 di Matteo Cavezzali
Ha camminato con loro, ha rischiato con loro, passo dopo passo lungo un tragitto che inghiotte migliaia di vite ogni anno. Domenico Quirico, reporter di guerra della Stampa ha attraversato le vie dei migranti e ha scritto da questa esperienza Esodo (Neri Pozza) che prenseterà per Scritture di Frontiera – Scrittura Festival a Ravenna martedì 21 marzo alle 18 a Palazzo Rasponi delle Teste. Le migrazione è uno dei temi di cui si parla di più negli ultimi anni e su cui si è concentrato molto anche il dibattito politico. Tutti ne parlano, ma che pochi conoscono davvero la materia. Qual è secondo lei la divergenza più significativa tra la percezione che hanno le persone della migrazione e la realtà? «Le discrasie sono numerose. Soprattutto è un problema di numeri. Sia politici che giornalisti presentano la migrazione come qualcosa di oceanico e spaventoso parlando di milioni di persone, mentre i numeri sono molto più bassi. Nelle ipotesi più catastrofiche nei prossimi anni, stimando all’eccesso, potrebbe essere un milione, un milione e mezzo di persone in tutta Europa. Un numero di persone facilmente accoglibile. Il secondo problema è sulle caratteristiche antropologiche del migrante, che parrebbe avere secondo i media un atteggiamento lombrosiano che lo porterebbe a venire in Europa solo per delinquere o compiere attentati, è una semplificazione rozza e strumentale». Questa frattura tra realtà e percezione è dovuta secondo lei alla strumentalizzazione politica? «È dovuta soprattutto all’ignoranza della geografia e della storia. La maggioranza degli italiani è purtroppo poco istruita. Provi a fare un esperimento, vada per strada con una carta geografica e chieda ai passanti di indicarle sulla cartina i paesi da cui provengono i migranti, anche in modo sommario.
L’INTERVISTA
L’esodo secondo Quirico: «Il migrante è il vero viaggiatore» Provi a chiedergli cosa succede in quei paesi che spinge queste persone a fare un “viaggetto” di cinque anni tra pericoli mortali per venire qua. Non le saprà rispondere nessuno. La strumentalizzazione politica di questi temi poi permette a piccole minoranze di esagitati di ottenere visibilità». Eppure i partiti che soffiano sul fuoco della xenofobia sono in forte ascesa… «Sono tra il 5 e il 10%, non sono così importanti insomma. Solo la Le Pen prende molti voti, ma fin dal 2012, ed è legata un movimento fascista francese che c’è da molto prima della migrazione, fin dagli anni ‘40. È una malattia di vecchia data».
L’inviato della Stampa
a Palazzo Rasponi: «La maggioranza degli italiani è poco istruita: ignora geografia e storia» Lei ha seguito il cammino dei migranti e ha conosciuto le loro storie, in cosa l’hanno stupita di più? «Io ho cominciato a occuparmi di migranti nel 2011 facendo l’attraversata con loro. Prima non avevo avuto contatti con i migranti se non legati alle
guerre che avevo seguito in paesi come il Sudan. La migrazione è tutta stupore. Un migrante ti stupisce ad ogni suo passo, in ogni sua decisione, per la pazienza, il coraggio, la speranza. Tutto questo è stupefacente. È una esperienza mistica». Nel suo libro le scrive che “è impossibile chiedersi il perché della migrazione” cosa intende? «Ogni migrante ha una sua ragione personale e intima che lo spinge a lasciare il suo paese, sono tutte storie diverse. “Ama il prossimo tuo come te stesso” dice la Bibbia, come se ci fosse un prossimo che è tuo e uno che non lo è. Il migrante è il tuo prossimo perché confrontarti con lui ti obbliga a fare i conti anche con te stesso». Nel libro cita una frase di Albert Camus che dice “la sofferenza non dà diritti”, i migranti partono con l’idea di arrivare in un luogo migliore, con più
diritti di quello che li attende? «Nessuno è più realista del migrante. Hanno speranze, ma nessuna illusione. Sanno che il loro percorso non sarà di gioia ma di sofferenza. Il suo è un mondo di crudeltà, violenza, negazioni e il suo confronto con il male è faccia a faccia». Quanto hanno influito sui flussi migratori la guerra in Siria e la nascita dell’Isis? «L’Isis e la sua guerra in Siria hanno provocato una parte della migrazione, ma solo una piccola parte nel complessivo scenario. Anche gli stessi migranti siriani sono diversi tra loro. I poveri arrivano al massimo in Giordania o in Turchia, non hanno speranze di arrivare in Europa, dove invece giungono sono quelli delle classi medio-alte, ma questo stato di benessere iniziale non
impedisce loro di morire lungo il viaggio». Una cosa che stupisce è scoprire la moltitudine diversa delle rotte che seguono i migranti… «Le rotte dei migranti mutano a seconda degli ostacoli che trovano. Se ci sono impedimenti scalando un’altra montagna, attraversano un altro fiume. Non hanno piani. Quando fece il muro l’Ungheria il giorno dopo erano già in cammino verso la Serbia. Le migrazioni continuamente mutano. Sono i nostri pregiudizi che sono fermi». Anche in Usa si parla molto di migrazione e Trump ha guadagnato consensi anche cavalcando queste paure… «Non sono un esperto di Stati Uniti. Trump ha vinto per molti motivi, non credo che il tema della migrazione sia stato tra i più importanti. C’era un clima di insoddisfazione che era attribuita ai democratici, compreso Obama, l’antipolitica, la crisi… Lo slogan che lo ha fatto vincere non era contro l’immigrazione. Inoltre il muro col Messico c’era già da molti anni e lo aveva costruito il presidente Bill Clinton, un democratico». In un incontro ha raccontato che il libro che le ha cambiato la vita è stata l’Odissea, un libro che parla di un viaggio, simile per certi versi a quello dei migranti. «È la storia del viaggio per antonomasia. Vicino a quello dei migranti, ma è anche molto altro. Il migrante è il viaggiatore per eccellenza, perché il vero viaggiatore è quello che muta nel viaggio, non quello che fa il viaggio per confermare le proprie idee. Ulisse fa il viaggio e arriva che è un altro uomo». Anche lei, con i suoi viaggi da inviato, è un po’ Ulisse in questo senso… «Dai viaggi che faccio io si può tornare solo tornare con i pregiudizi e le certezze che si avevano totalmente distrutti…»
RAVENNA &DINTORNI 16/3 2017
SOCIETÀ
10
SICUREZZA SULLE STRADE
LAVORI PUBBLICI
Dal Comune di Ravenna 600mila euro per nuovi autovelox e targa system
Progetto preliminare da oltre 3 milioni per via Bonifica
Problema annoso e di difficile soluzione, quello della sicurezza sulle strade, per cui il Comune di Ravenna ha messo a bilancio la cospicua cifra di 600mila euro per il 2017. Cifra che servirà a installare nuovi autovelox, sistemi tipo targa system semplici o uniti ad autovelox. Sull’ubicazione sta lavorando un tavolo che vede capofila la Prefettura, che ha la competenza in materia, e a cui partecipa anche l’assessore alla Sicurezza Eugenio Fusignani, perché non solo di sicurezza stradale si tratta. «Arrivano segnalazioni continue – ci conferma l’assessore alla Mobilità Roberto Fagnani – perché purtroppo il nostro comportamento alla guida è peggiorato con il tempo e il superamento dei limiti di velocità anche in città è una costante. Per questo vogliamo investire, per aumentare la sicurezza e non solo quella stradale». I sistemi sul tipo Targa System, infatti, saranno collocati all’ingresso soprattutto dei paesi del forese e permette di vedere all’istante se l’auto è rubata, assicurata o revisionata. Non permettono però di rilevare la velocità del mezzo, per cogliere la quale è necessario appunto l’autovelox. E questi mezzi, che già hanno fatto strage di multe per esempio in prossimità di Russi o di Cervia nell’ultimo anno, sono appunto destinati ad aumentare anche nel territorio comunale di
VIABILITÀ/1 CREPE SULL’ARCATA: CHIUSO ANCHE IL PONTE DI TRAVERSARA
È stato chiuso lunedì 13 marzo il ponte di Traversara per due crepe sull'arcata centrale del piccolo passaggio sul fiume Lamone, percorribile da una solo auto alla volta, recentemente più trafficato per la chiusura prolungata del vicino ponte dell'Albergone.
Ravenna con lo scopo, spiega l’assessore, «di limitare la velocità». Altri interventi riguardano invece la progettazione stessa delle strade, come in via delle Americhe a Punta Marina dove con oltre 1 milione e 200mila euro si procederà alla realizzazione della pista ciclabile, o l’installazione di due semafori “intelligenti” davanti al Comet e in via Le Corbousier, a Ravenna, in grado di rilevare la presenza del pedone o ancora gli interventi già realizzati in via Romea Sud. (fe.an.)
VIABILITÀ/2 INTERROGAZIONE
PARLAMENTARE DI PINI (LEGA NORD) SULLA CHIUSURA PROLUNGATA DI TRE PONTI NEL RAVENNATE
Il deputato della Lega Nord Gianluca Pini ha presentato, con carattere di urgenza, un’interrogazione in cui si chiede al Dicastero dei trasporti e a quello dell’Interno di “sollecitare le autorità preposte al fine di accelerare la messa in sicurezza e la riapertura dei ponti di Traversara, Albergone e Villanova di Bagnacavallo consentendone il ripristino della normale circolazione e la riapertura al traffico cittadino, riservandosi, in difetto, di sostituirsi alle stesse per garantire la sicurezza e la mobilità della popolazione residente». «Questa situazione sta creando forti disagi tra i cittadini, gli automobilisti e gli autotrasportatori».
Su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani, la giunta comunale di Ravenna ha approvato il progetto preliminare di ristrutturazione del tratto di via Bonifica tra Porto Fuori e Lido Adriano, lungo circa 3,5 chilometri, del valore di 3,3 milioni. Un intervento atteso da anni in uno dei tratti stradali dove si sono consumati innumerevoli incidenti negli anni. E infatti, spiegano dal Comune «migliorare la sicurezza e il livello di servizio di quello che costituisce l’unico collegamento tra le due località è l’obiettivo dell’intervento, che consisterà in un allargamento della sede stradale, dagli attuali 5/5,5 a 7 metri, e nella realizzazione di un percorso protetto bidirezionale per i ciclisti, su sede riservata di larghezza pari a 2,5 metri, separato dal traffico veicolare da un cordolo di 50 centimetri. Con la realizzazione di un percorso protetto per ciclisti per tutta la lunghezza del tronco stradale oggetto di intervento sarà consentita la mobilità di questa categoria di utenti tra i centri abitati di Porto Fuori e Lido Adriano. L’allargamento della strada consentirà anche il passaggio dei mezzi del trasporto pubblico di linea. L'intervento prevede anche la realizzazione di due attraversamenti pedonali regolati da da impianto semaforico a chiamata attrezzati con appositi apparecchi illuminanti a led con ottica per attraversamenti pedonali. È prevista l’eliminazione del dosso in corrispondenza del canale della Gabbia con la demolizione dell’esistente ponticello.
SOCIETÀ
RAVENNA &DINTORNI 16/3 2017
11 IN BANCHINA
Basket, cucina, un orto e il cinema all’aperto: novità a Darsena Pop Up Dopo aver portato sulla banchina della darsena di città quasi diecimila persone per la Festa della Birra che si è tenuta nel fine settimana tra il 10 e il 12 marzo, lo spazio Darsena Pop Up guarda al futuro con nuovi progetti che stanno per partire. Ad illustrarli, nel corso di una conferenza stampa, è stato Paolo Monduzzi, presidente dell’associazione Naviga In Darsena che ha promosso il villaggio dei container sin dalle prime battute. Tra i progetti in via di sviluppo, c'è quello del campo da basket a un canestro, finanziato grazie all'accordo con la società OraSì basket. La società ravennate ha messo all'asta le divise ad edizione limitata indossate durante le sfide con Virtus e Fortitudo. Con i proventi ha finanziato il canestro che sarà posizionato tra l'area parkour e quella dedicata al beach volley. Questo è il primo progetto dei tanti annunciati da Monduzzi. Tra le attività che potrebbero trovare posto in Darsena c'è un'enoteca in cui, a rotazione, dodici cantine del territorio possano presentare le loro etichette. L'imprenditore ha annunciato anche l'intenzione di creare uno spazio per un laboratorio artigianale di gelato e per una pizzeria. Nel comparto sono presenti al momento il bar Ristretto e il bistrot di Akami Casa&Bottega mentre nella seconda metà del 2016 ha aperto i battenti anche la Scuola di Cucina Saperi&Sapori che ha appena presentato il programma dei corsi per la seconda metà dell'anno, a cui si aggiungeranno show cooking di tre grandi chef italiani. Insieme alla Scuola si sta realizzando anche un orto verticale. Tra i progetti culturali anche la volontà di proiettare film d'essai e creare una sorta di cinema sulla banchina e il sogno di aprire una postazione radio e una scuola di musica. Continuano poi i contatti con l'associazione Istrice per portare la struttura per l’arrampicata che si sta smantellando a Marina di Ravenna. In generale l'intenzione è quella di utilizzare «tutti i container ancora disponibili». Grazie ad una collaborazione con Bici Delta Po ci saranno due aree per il noleggio bici (una in via dell'Almagià e l'altra in piazzale Aldo Moro). I progetti di Naviga in Darsena non si limitano al comparto accanto all'Almagià ma si allargano al sottopasso tra viale Pallavicini e piazzale Aldo Moro. L'associazione lo prenderà in gestione e lo abbellirà nei due ingressi, utilizzando pannelli che ricordano le opere d'arte e i mosaici bizantini. E sotto la tettoia del terminal dei bus realizzerà un bar con infopoint. Guido Sani
Il villaggio dei container Darsena Pop Up durante la festa della birra che ha portato sulla banchina del Candiano in città diecimila persone in tre giorni
IN PINETA
Fiamme al camping, il titolare: «Un attacco al nudismo» Un incendio ha completamente distrutto il bar-ristorante all’interno del camping Classe a Lido di Dante, la struttura ricettiva di riferimento per il mondo naturista che frequenta la celebre spiaggia nudista della Bassona. Le fiamme si sono alzate nella tarda serata del 13 marzo richiedendo ore di intervento dei vigili del fuoco per evitare che venisse coinvolta la pineta adiacente. Il titolare del campeggio, Roberto Giampreti, è convinto si sia trattato di un gesto doloso per attaccare il nudismo: «È successo pochi giorni dopo l’annuncio del festival naturista in programma per la fine di maggio su cui si erano alzate polemiche. I danni saranno circa 300mila euro ma ricostruiremo tutto per il festival, non mi faccio spaventare». Gli inquirenti non escludono nulla al momento ma la pista dolosa pare non trovare riscontri nei primi rilievi sul posto. Giampreti apprezza la solidarietà dell’amministrazione ma ora chiede più chiarezza: «Una volta per tutte venga detto se vogliamo questi turisti che portano indotto». Le indagini procedono per accertare eventuali responsabilità nel rogo.
RAVENNA &DINTORNI 16/3 2016
12
PRIMO PIANO
L’ANALISI
I prezzi a Ravenna con la ripresa che non c’è Dai dati dell’Osservatorio comunale fino all’inflazione Istat, la più bassa di tutta l’Emilia-Romagna di Alessandro Montanari
Dato da appuntare per capire le proteste degli allevatori italiani che lamentano la difficoltà ad andare avanti con questa dinamica dei prezzi. Dall'altro lato della bilancia c'è un servizio pubblico: il biglietto urbano del bus costava 85 centesimi nel 2007 mentre oggi si compra ad 1,3 euro. Il 52,94 per cento in più. Il caro carburante ha inciso: gli aumenti sono stati deliberati nel 2012 e nel 2014, quando la corsa dei prezzi di benzina e gasolio è arrivata all'apice (1,74 e 1,69 euro medi al litro). Negli ultimi anni, però, il costo del pieno è sceso ai livelli del 2011, quando il biglietto del bus costava un euro. Tra i generi alimentari l'aumento in termini percentuali maggiore è quello della pasta (+27,13 per cento), con pane e acqua attorno al dieci percento. Quattro rotoli di carta igienica costavano 1,36 euro, oggi quasi due, con un incremento del 46,32 per cento. Vale la pena tornare a soffermarsi sulla tazzina di caffè al bar, spesso considerata il termometro dell'inflazione. In tanti ricorderanno le mitiche 1.600 lire che nel 2002 si trasformarono in 83 centesimi, ben presto arrotondati in 85. Tale rimase il prezzo dell'espresso fino al 2007, quando aumentò a 90 centesimi. Uno scatto in vista del rilancio nel biennio successivo, in “zona euro”. La corsa della tazzina non si è fermata con le avvisaglie di crisi e tra il 2011 e il 2013 un altro ritocchino l'ha portata in molti bar a 1,1 euro, con prezzo medio attorno a 1,08. La crisi economica ha frenato lo slancio e i nuovi locali che aprono difficilmente propongono il caffè a più di un euro, con alcune attività che l'hanno riportato anche a 90 centesimi. I dati dell'Osservatorio hanno un valore importante dal punto di vista pragmatico, ma se si vuole un'analisi scientifica dell'inflazione
Nel gennaio del 2007 andare al ristorante a Ravenna e ordinare una pizza e una bibita costava in media 7,47 euro. Entrarci dieci anni dopo con il medesimo menù porta via quasi due euro in più, che in termini percentuali significa un aumento del 25 per cento. Se poi ci si ferma al bar per un caffè si spendono 16 centesimi in più rispetto ad allora, con un incremento medio del 17,78 per cento. In mezzo, dieci anni di dinamica dei prezzi sul territorio comunale che raccontano una fase di forte aumento, una stagnazione lunga tre anni (dal 2012 al 2014) e poi di nuovo un lieve incremento che coincide con la “ripresina” che stiamo vivendo. A raccontare questa storia è uno strumento che il Comune studiò alla fine de 2006: era l'Osservatorio dei prezzi. Serviva a tenere sotto controllo il carovita nell'ambito dell'iniziativa “Brava! Ravenna”, caduta nel dimenticatoio dal 2011, quando altri problemi hanno toccato il tessuto economico locale e nazionale. L'Osservatorio è però rimasto in piedi: le imprese aderenti continuano a fornire i dati che vengono aggiornati mensilmente e caricati sul sito. Per la nostra analisi abbiamo selezionato quattro prodotti fondamentali: acqua, latte, pane e pasta. Uno che riguarda l'igiene intima – la carta igienica – due servizi (caffè e pizza di cui parlavamo prima) e i prezzi per muoversi tramite mezzo pubblico o in auto, analizzando il costo di benzina e gasolio. Prendendo il primo e l'ultimo dato disponibile si ha il quadro della situazione nel decennio: cali non ce ne sono stati ma ci sono alcuni casi emblematici. Il latte, ad esempio: un litro costa appena due centesimi in più rispetto al 2007.
I COMMERCIANTI
Alimentari, dal 2010 “spariti” cento negozi I dati dell’ente camerale: tengono pane e frutta. Confesercenti: «Stop a grandi strutture» A fine 2016 in provincia erano 922 gli esercizi pubblici di vendita al dettaglio in campo alimentare registrati dalla Camera di Commercio di Ravenna. 58 in meno rispetto al 2010, quando però erano praticamente assenti negozi di prodotti macrobiotici e dietetici e di vendita di caffè, oggi invece complessivamente circa 30 sul territorio provinciale. E considerando il fatto che le uniche altre voci a essere cresciute nel lasso di tempo considerato sono quelle che riguardano ipermercati e supermercati (una decina in più), per i piccoli-medi negozi tradizionali si tratta di un'emorragia con un saldo negativo di un centinaio di imprese in sei anni. Gli unici settori a tenere o addirittura leggermente a crescere a seconda delle zone sono quello del pane e quello della frutta e verdura. «Il settore alimentare – è il commento del direttore di Confesercenti Ravenna, Roberto Lucchi – ha fatto da volano per la crescita delle grandi strutture e contemporaneamente ha trascinato la riduzione dei negozi di vicinato, ben evidente nel forese e nei piccoli centri, ma anche in centro a Ravenna, si vedano le vicissitudini legate al mercato coperto». Lucchi sottolinea come siano ancora in discussione nuove aperture di centri commerciali medio-grandi a Bagnacavallo, all'ex acetifico di Lugo e in darsena a Ravenna (dove è imminente anche il raddoppio dell'Esp) e nel Ptcp – il piano di coordinamento provinciale – siano previsti ancora oltre 40mila metri quadri per grandi strutture, nonostante – ricorda Lucchi – il clamoroso caso del cantiere mai completato del grande outlet Le Perle di Faenza (vedi foto). «Chiediamo da tempo una moratoria sulle grandi strutture e strumenti urbanistici che assumano con forza questa
scelta di sviluppo equilibrato del territorio. Le iniziative, l’animazione, l’accessibilità e la sosta sono temi importanti per i centri storici ma la prima questione da affontare è fermare le grandi strutture», ribadisce Lucchi. Sul tema del negozio alimentare, Confcommercio Ravenna ha organizzato un convegno pochi mesi fa, in cui si sono stati portati all'attenzione di associati e non solo i risultati di un'indagine nazionale che dimostrerebbero comunque la “tenuta” del negozio di vicinato, della sua identità, e la possibilità di emergere facendo leva sui suoi punti di forza che sono la prossimità, il rapporto umano e di fiducia, la competenza del commerciante e la sua conoscenza del prodotto. Nell'occasione è stata presentata una guida creata dall'associazione per condividere con le imprese esempi pratici e operativi di innovazione che possono andare da nuovi modelli organizzativi e di marketing a nuovi formati distributivi: «Per il negozio alimentare – ha spiegato la vicepresidente nazionale Confcommercio e presidente Fida (Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari), Donatella Prampolini – innovazione può significare gestire diversamente l’assortimento, utilizzare i social network, comunicare e quindi raccontare meglio il prodotto, offrire nuovi servizi ai propri clienti. Occorre sviluppare l’attenzione alle nuove tendenze, ad esempio il bio, alle esigenze dei clienti (adeguando gli orari di apertura ai flussi della zona), individuare i punti di forza, sviluppare il controllo della gestione e monitorare l’andamento dei settori, curare la formazione continua», di cui la guida è appunto uno strumento. Luca Manservisi
Una guida
di Confcommercio per nuove idee
RAVENNA &DINTORNI 16/3 2017
PRIMO PIANO
13 L’ANDAMENTO DEI PREZZI (IN EURO NELLA TABELLA) NEL COMUNE DI RAVENNA DAL 2007 AL 2017 E LA LORO VARIAZIONE PERCENTUALE GENERE
QUANTITÀ
2007 2008 2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Acqua
Confezione 6 bottiglie
2,05
2,15
Latte
1 lt
1,37
Pane
1 kg
Pasta
2017 VAR% 2007-2017
1,75
1,99
1,97
1,97
2,09
2,09
2,29
2,37
2,26
10,24
1,47
1,53
1,36
1,41
1,47
1,5
1,29
1,34
1,43
1,39
1,46
3,27
3,27
3,37
3,37
3,37
3,44
3,58
3,45
3,48
3,53
3,63
11,01
1 kg
1,29
1,46
1,8
1,64
1,63
1,75
1,79
1,83
1,68
1,69
1,64
27,13
Carta igienica
Confezione 4 pz
1,36
1,4
1,43
1,58
1,56
1,67
1,88
1,83
2,04
1,98
1,99
46,32
Caffè al bar
Servito al banco
0,9
0,98
1
1
1,05
1,08
1,08
1,02
1,02
1,04
1,06
17,78
Pasto in pizzeria
Bibita + Pizza
7,47
7,61
8,01
8,33
8,42
8,83
8,83
8,83
9,19
nd
9,34
25,03
Biglietto Bus
Urbano
0,85
1
1
1
1
1,2
1,2
1,3
1,3
1,3
1,3
52,94 VAR%2009-2017
Benzina (fai da te)
10 lt
nd
nd
10,94
12,89
14,34
16,72
17,44
17,2
14,53
13,91
14,42
31,81
Gasolio (fai da te)
10 lt
nd
nd
10,32
11,58
13,16
16,52
16,96
15,99
13,68
12
13,25
28,39
in città bisogna consultare la banca dati Istat che ogni mese diffonde l'indice Nic (intera collettività) tendenziale e congiunturale. Il primo riguarda il confronto con l'anno precedente, il secondo indica la variazione mensile dei prezzi. Ravenna a febbraio del 2017 ha conosciuto un aumento dello 0,1 per cento rispetto a gennaio e dello 0,3 annuo (al netto dei tabacchi). Quest'ultimo dato è il più basso dell'intera regione, pari soltanto a quello di Reggio Emilia. Nelle altre città la ripresa inflattiva è stata più forte: a Rimini dell'1,1 per cento, a ForlìCesena dello 0,5 per cento. A livello regionale l'inflazione più alta è a Ferrara (1,3 per cento) con il capoluogo Bologna a 0,6 per cento. Tra le voci del paniere ancora in calo i servizi ricettivi e di ristorazione (-1,2 per cento). Aumenta il peso del carrello della spesa ma ancora di poco: appena lo 0,7 per cento mentre in tutte le altre città
fine 2016 Ravenna era l’unica città in regione A sopra
ai 150mila abitanti a essere ancora in deflazione
(Reggio a parte) la crescita è stata superiore all'1 per cento, con picchi a Ferrara (3,5) e Forlì-Cesena (2,5). La scarsa inflazione indica una ripresa che ancora fatica a radicarsi in una città, Ravenna, che storicamente aveva il prezzo della vita tra i più alti in Italia. Eppure alla fine del 2016 era l'unica città capoluogo di dimensione superiore ai 150mila abitanti ad essere ancora in deflazione. Per gli economisti, l'inflazione sana è attorno al due per cento, che a Ravenna si toccava senza difficoltà una decina di anni fa. L'indice correva anche troppo, arrivando al 4 per cento nell'estate del 2011. Tanto che, presentando l'Osservatorio dei prezzi, il Comune ricordava la “fase positiva di sviluppo” che si stava vivendo nel 2006 con il problema di un territorio che stava avvertendo “gli effetti dell'ascesa costante del carovita". Parole di un'altra era, a leggerle oggi.
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PRIMO PIANO
14
IL SUPERMERCATO De Lorenzi (Conad): «Il cliente fa sempre più acquisti mirati e non fa scorta di prodotti» «Non c’è più il consumatore che fa accaparramento di prodotti alimentari da tenere di scorta a casa, si compra solo il necessario che serve volta per volta, acquisti mirati consumati subito e quindi sprechi ridotti». Paolo De Lorenzi è il titolare del Superstore Conad in via Newton e del Supemercato Conad di vicolo Tacchini e tra le corsie due suoi negozi ha visto cambiare il carrello della spesa dei ravennati: «Il cliente ha un approccio molto più intelligente, non si vedono più quelle spese massicce fate di rado. Tra le conseguenze bisogna mettere innanzitutto che ne guadagna il gusto: comprare prodotti freschi perché consumati subito migliora la qualità della tavola. I nuclei familiari stanno cambiando e cambiano le abitudini al supermercato. E se cambia la domanda deve cambiare anche l’offerta: «L’obiettivo della grande distribuzione è intercettare ogni richiesta, andando incontro alle nuove abitudini del cliente. Per quanto riguarda il mondo Conad la strategia commerciale è quella di offrire prezzi bassi costanti anziché le promozioni con offerte aggressive disponibili solo per limitati periodi di tempo». Ma la nuova frontiera è quella dei prodotti pronti: «Lo stile di vita è sempre più frenetico, c’è meno tempo per mettersi ai fornelli e molti scelgono prodotti del reparto gastronomia che sono già cotti e vanno solo scaldati. Questo è un settore che sta crescendo molto». Sul fronte dei prezzi, il terreno di confronto fra i vari marchi, De Lorenzi racconta con soddisfazione l’esito di una rilevazione provinciale svolta di recente da un osservatorio esterno: «Siamo molto competitivi rispetto alla concorrenza. I dati del rilevamento non sono divulgabili perché sono a uso interno per delineare le strategie ma posso dire che abbiamo un ottimo posizionamento». Ma come si garantisce un prezzo vantaggioso muovendosi nello stesso mondo della concorrenza? «Per prima cosa bisogna agire sui costi di filiera, una componente su cui siamo molto competitivi con economie di scala importanti. E poi trattandosi di un consorzio di dettaglianti vuol dire che siamo una rete di imprenditori privati, questo fa sì che ognuno di noi abbia una concreta responsabilità». La rete di acquisti ha carattere nazionale ma ogni punto vendita ha un margine di manovra per caratterizzare la propria offerta: «Favorire il km zero è una scelta da sostenere e quando si può seguire quella logica introduciamo negli scaffali anche prodotti locali».
Il cantiere all’interno del mercato coperto di Ravenna
IL CANTIERE
Nel giugno del 2018 si potrà tornare a fare la spesa al mercato coperto di Ravenna Aperto nel centro storico di Ravenna nel lontano 1921, il mercato coperto è stato fino a pochi anni fa un punto di riferimento per la spesa dei ravennati che vivono o sono soliti frequentare l’area pedonale della città. Chiuso nel 2013 dopo alcuni anni di progressivo abbandono, lo storico contenitore di piazza Costa è stato affidato per trent’anni con un bando pubblico dal Comune a Coop Adriatica, ora Coop Alleanza 3.0 (colosso della cooperazione nato a inizio anno dalla fusione tra la stessa Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense) che ne farà uno spazio su due piani dedicato alla gastronomia e alla cultura, con locali diversi tra loro come birreria, cioccolateria, osteria, gelateria, bar e non solo. Al piano terra ci sarà spazio anche per una sorta di Coop che però, assicurano dalla cooperativa, non sarà un tradizionale supermercato, ma un punto vendita innovativo con anche prodotti cosiddetti freschi e freschissimi – che si è soliti trovare appunto in un mercato coperto – come carne, pesce, formaggi, frutta e verdura. Il cantiere è partito nell’ottobre del 2015 ed entra ora nel vivo dopo una serie di rallentamenti a causa dei ritrovamenti archeologici, conservati seguendo le indicazioni della Soprintendenza. L’apertura è fissata per il giugno del prossimo anno. Nel frattempo, per abbellire il cantiere esterno è stato da pochi giorni inaugurato un collage fotografico di Saturno Carnoli e Enzo Pezzi, un nastro di pvc lungo 45 metri che sfrutta e valorizza i particolari più belli e curiosi dei monumenti ravennati (vedi foto).
PRIMO PIANO
RAVENNA &DINTORNI 16/3 2017
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AMBULANTI/1
AMBULANTI/2
L’arte di vendere al mercato
Oltre mille operatori per 350 posteggi in media al giorno
La testimonianza di una storica famiglia di formaggiai: «Tutto partì nel ‘52 da abusivi» Era partito con la bicicletta, vendendo l’olio nel Dopoguerra e ha vissuto il periodo d’oro dell'ambulantato, quando ancora i supermercati non c’erano e per fare la spesa si andava al mercato. Luciano Bussi era uno degli storici formaggiai di Ravenna: una vita di lavoro, di mercati e di intuizioni che riportano uno spaccato storico del commercio ravennate. A raccontare la sua storia è il figlio Roberto che porta avanti l'attività del padre, morto a fine gennaio, a 79 anni. Roberto si è reso conto che i tempi sono cambiati e ha puntato forte sul turismo e sulla specializzazione dei prodotti: «L'italianità paga ancora, il prodotto tipico attira, soprattutto i turisti stranieri». Bisogna però scegliere luoghi dove arrivano le famiglie. Così già all'inizo degli anni Duemila i Bussi hanno deciso di vendere la licenza a Marina di Ravenna, dove pure vivono. Spiega Roberto: «Le famiglie avevano già cominciato a calare e i giovani non erano troppo interessati ai nostri prodotti, così abbiamo venduto finché c’era mercato». Oggi l’attività di Bussi, che è orgogliosamente attiva dal 1956, mantiene solo due mercati ambulanti invernali: quello di Ravenna e quello di Russi. In totale quattro giorni di lavoro ai quali si aggiungono varie fiere in Romagna. In estate invece in piazza si va tutti i giorni puntando sui mercati in Riviera: Cervia, dove è presente dal 1963, Gatteo a Mare, Bellaria, Igea Marina e Lido degli Estensi, ultimo investimento in ordine di tempo. Nel comune di Ravenna ha tenuto la piazzola estiva solo a Marina Romea. Se si vuole raccontare il calo del turismo locale questo sarebbe un bel punto di partenza per una riflessione, anche perché il padre di Roberto era stato uno dei pionieri dei mercati sul litorale: «Fu tra i primi operatori a Marina di Ravenna e Punta, poi partecipò a tutti i mercati della costa. Io cominciai a lavorare con lui a 18 anni, in estate facevamo dieci mercati a settimana, non ci fermavamo mai. Era la metà degli anni Ottanta, i miei amici si divertivano e io lavoravo: all’inizio non mi piaceva, poi mi sono appassionato. Del resto, voglia di studiare ne avevo poca…». Luciano Bussi ha cominciato da abusivo, nel 1952. In bici si faceva tutta la costa ravennate e con i fusti d’olio da vendere. Ad aiutarlo a entrare nel settore fu il suo tutore, Luigi Guardigli, conosciutissimo ex commerciante del mercato coperto. La prima licenza arrivò nel 1956 e da allora l’attività non si è mai interrotta. Il mercato era a Borgo San Rocco, i bancali venivano custoditi in chiesa, la piazzola assegnata da un vigile urbano volta per volta. La bici aveva già lasciato posto all'Ape, poi arriverà il furgone usato negli anni Sessanta e il primo camion-negozio nel 1973. Bussi si specializzò in formaggi, poi acquisì la licenza per i salumi e per altri prodotti. «A un certo punto avevamo licenze per tutto, anche il non alimentare, ma non ci interessava», ricorda Roberto. Già allora era importante specializzarsi, ma senza esagerare: «Eravamo supermercati ambulanti, vendevamo tantissimo
In alto Luciano Bussi, qui sotto in una foto più recente insieme al figlio Roberto
scatolame. Le persone venivano a fare la spesa, poi sono arrivati i centri commerciali e tutto è cambiato». Uno dei prodotti scoperti dal padre e che ancora oggi costituisce buona parte del fatturato di Roberto è il baccalà: «D’inverno ne vendo tantissimo, è uno dei prodotti in cui ho scelto di specializzarmi». Già, perché per sopravvivere alla crisi è necessario puntare sulla qualità, sulla clientela affezionata e sul mestiere: a Roberto è stata insegnata l'arte di essere un battitore, chiamare la clientela, fare dimostrazioni. «Funziona, ma non bisogna esagerare, ci si regola a seconda dei luoghi». Ad abbattere i guadagni, oltre alla crisi, sono tasse, burocrazie e complicanze varie. «A Ravenna eravamo dieci formaggiai fino a 15 anni fa, siamo rimasti in due. Pensavo ingenuamente che la clientela aumentasse ma, come mi aveva detto un vecchio concorrente di papà, mi sbagliavo». Ogni ambulante si deve creare la sua nicchia e – avverte Roberto – non ci sono ricette di successo universali. Un mercato può andare benissimo per qualcuno e far chiudere bottega a un altro. «Di certo oggi guadagno meno di mio padre, per vari motivi, ma il lavoro non mi manca. Una bella fetta di clientela viene dalla Germania, io con loro “sparlo” un po' di tedesco. Me lo ha insegnato mio babbo che lo imparò da certi napoletani che vendevano le giacche al mercato…». Altra storia, altre epopee. Alessandro Montanari
In provincia gli ambulanti sono circa 1.100, un numero che rappresenta un terzo del commercio al dettaglio. Di questi, gli alimentari sono circa 200, gli altri si dividono tra tessile, casalinghi, fiori e chincaglieria. Queste imprese ruotano, a Ravenna, su un numero limitato di posteggi giornalieri (circa 350 in media). Al momento, quindi, il numero delle imprese operanti è sovradimensionato rispetto ai posteggi effettivamente occupabili e nell'ultimo anno gli ambulanti si sono trovati ad avere a che fare con la direttiva Bolkenstein. Ad aiutare gli imprenditori sono state le associazioni di categoria. Riccardo Ricci Petitoni, di Anva Confesercenti, dà un quadro della situazione: «Per evitare agli ambulanti storici di perdere le licenze, sono stati studiati meccanismi che premiano l'anzianità ma di certo la procedura ha comportato un aggravio di costi». Il quadro del settore, aggiunge Ricci Petitoni, «non è roseo. E' mancato il ricambio generazionale, sono entrati molti commercianti che vedono nella bancarella una fonte di reddito più che un'attività imprenditoriale, così sono venuti meno gli investimenti». In questo contesto «chi si è specializzato ed è riuscito ad avere una clientela affezionata è andato avanti nonostante la crisi».
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PRIMO PIANO
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I GRUPPI D’ACQUISTO
Quando la spesa diventa un atto politico «Compriamo solo bio ed equo-solidale e diventiamo anche amici dei produttori» La spesa è anche un atto politico. La falce e martello hanno lasciato posto a falce e carrello. Quando si compra un alimento si finanzia una azienda. Scegliere chi finanziare è un atto fortemente politico, lo sa bene chi si batte per un mercato più etico. Da dodici anni Gras Ravenna è lo storico Gruppo d’Acquisto Solidale, affiancato dal 2010 dal gruppo Ragas. «Siamo orgogliosi di definirci una associazione politica – spiega Gabriele Abrotini di Gras –. Le nostre regole sono le seguenti: il produttore deve essere il più possibile vicino a noi, possibilmente a “km 0”. Ogni tanto trasgrediamo: finché non riusciremo a coltivare arance a Classe ci accontentiamo di prenderle in Sicilia, ma per i prodotti locali cerchiamo di far inquinare il meno possibile con la movimentazione della merce. I prodotti devono essere biologici, perché crediamo che il biologico sia la forma di coltivazione più rispettosa dell'ambiente e della nostra salute. A volte i nostri produttori non sono certificati Bio anche se i loro prodotti in effetti lo sono. Le aziende da cui ci forniamo sono equo-solidali, ossia rispettose del lavoro delle persone, garante dei diritti e della dignità dei lavoratori. Il packaging dei prodotti non ci interessa, lo vogliamo ridurre al minimo per ridurre anche i rifiuti. Cerchiamo di acquistare prodotti sfusi o in contenitori riutilizzabili. Preferiamo acquistare da piccole realtà artigianali piuttosto che da grandi aziende. Salvo l'insorgere di grosse difficoltà, cerchiamo di essere fedeli ai produttori che abbiamo scelto in modo da consentirgli di poter contare sulle nostre entrate economiche nella pianificazione del lavoro. Devono esserci meno passaggi possibili tra produttore e consumatore. Quasi sempre acquistiamo direttamente dal produttore, e lo conosciamo personalmente. E lui conosce noi. L'acquisto di gruppo ha senso solo se chi acquista è disposto a partecipare in prima persona alla vita del gruppo e a farsi carico di alcuni incarichi. Tutte le decisioni vengono prese collettivamente durante le assemblee. Il Gras ha un ulteriore principio: il Vegetarianesimo. Non è ammesso l'acquisto di carne e pesce, mentre sono ammessi latticini e uova». Il Gras ha 150 iscritti e funziona attraverso il sito www.gasravenna.it. Iscrivendosi alla mailing list si può sapere quali prodotti il gruppo acquisterà e fare ordini. Sono i prodotti più vari: dalla farina al vino, dai detersivi agli agrumi. Una volta al mese il gruppo si incontra a casa di uno degli associati per distribuire gli
A destra la scuola di cucina in Darsena Pop Up, a sinistra uno scatto ironico di Gabriele Abrotini dei Gruppi d’acquisto solidale di Ravenna
LA CURIOSITÀ
Un corso per imparare a riordinare la dispensa
acquisti. Una volta la sede era il Centro Sociale Spartaco, dove si teneva anche il mercatino solidale, ma da quando il mercato dei produttori biologici si è spostato in piazza San Francesco il gruppo ha preferito darsi appuntamento in abitazioni private. Si risparmia acquistando in gruppo? «Non è quello l’obbiettivo principale – spiega Abrotini –. Però ovviamente saltando la distribuzione si risparmia rispetto a prodotti analoghi, ossia biologici e di qualità. Quello che amiamo di questo gruppo d’acquisto è che si diventa amici dei produttori, li conosciamo per nome e andiamo da loro a prendere quello che producono. Come si faceva al tempo dei nostri nonni, prima che i supermercati rendessero la spesa un consumo anonimo». Matteo Cavezzali
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Per fare la spesa e riempire al meglio la dispensa, l’importante è l’organizzazione. Parola di Rosella Mingozzi che alla scuola di cucina Saperi e Sapori, in Darsena Pop Up, tiene anche corsi dedicati ai giovani, insegnando loro cosa comprare per non farsi mancare mai nulla tra i fornelli. «È un modo di sprecare meno cibo possibile – spiega – e devo dire che il primo ciclo di lezioni ha avuto molto successo». Organizzazione in cucina significa dividere il cibo in tre grandi macro aree: il secco, il fresco e il freddo. Tradotto: dispensa, frigorifero e freezer. Nella scuola di cucina c’è un cartellone che spiega cosa tenere in casa per avere sempre tutto pronto e cucinare praticamente ogni cosa. Non basta la classica farina 00, serve anche quella di riso, di mais e integrale. Non può mancare il lievito, la fecola di patate, le spezie, la frutta secca, i semi e scatolame vario, con un occhio sempre attento alle scadenze. Nel freezer, oltre ai surgelati, vanno tenuti sempre i vari tipi di trito: sedano, carota, cipolla, prezzemolo, aglio e carne. In frigo i formaggi, salumi, uova, latticini, frutta e verdura di stagione. L'elenco è più lungo ma ci limitiamo all'indispensabile. «La cucina è un progetto, quando si ha chiaro cosa si vuole fare, avere gli ingredienti al loro posto è il secondo passo fondamentale». Il terzo è saper cucinare e, magari, riutilizzare gli avanzi e anche per questo la scuola di cucina ha organizzato un corso che ha avuto un buon seguito. Tra le soddisfazioni più grandi quella di aver trasmesso la passione dei fornelli a chi ha problemi col cibo: «È stato un progetto – conclude Mengozzi – studiato con l'associazione “Sulle ali delle menti” che è andato molto bene e che riproporremo di sicuro». (al.mo.)
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ECONOMIA
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COSTRUZIONI «Scaduto il termine della cassa integrazione in deroga attivata dalla Regione per 214 lavoratori su 300 dal 29 ottobre 2016 al 28 febbraio 2017, appare ingiustificata la scelta di Acmar di avviare una riduzione immediata di oltre il 50 percento del personale, senza procedere alla richiesta di ammortizzatori sociali previsti dalla legge». Lo afferma il deputato ravennate Giovanni Paglia (Sinistra Italiana) nel presentare al ministro del Lavoro Giuliano Poletti
Paglia (Si): «Perché Acmar non chiede ammortizzatori?» un'interrogazione che ricostruisce la vicenda che ha colpito la cooperativa del settore edilizio nata nel 1951. A giugno 2016 il tribunale ha concesso l'omologa dopo l'approvazione da parte dei creditori di un concordato misto liquidatorio e in continuità. Il piano prevede in particolare il pagamento integrale dei
creditori prededucibili e privilegiati ed un pagamento parziale del debito chirografario (53 percento) entro i prossimi 5 anni, grazie alla vendita di un portafoglio immobiliare, oltre ai flussi finanziari derivanti dall’incasso di crediti commerciali e dalla continuità aziendale. Il personale dovrebbe subire un taglio di 130
unità sulle 300 complessivamente occupate. Alla scadenza del periodo di cassa integrazione, Acmar ha comunicato la propria intenzione unilaterale di non procedere alla richiesta di ulteriori ammortizzatori sociali, ma di procedere invece a mettere in mobilità 104 lavoratori. Il deputato fa riferimento a una
norma nazionale (Dlgs 148/2015) «che stabilisce che le aziende in crisi possano accedere a 12 mesi di cassa integrazione straordinaria per crisi entro i limiti generali previsti dalla normativa nel quinquennio, condizione in cui la cooperativa si trova avendo ancora a disposizione 17 mesi dei 30 nel quinquennio previsti per le aziende edili. Se i vertici della cooperativa non hanno nulla da dire, chiederemo al ministro di svolgere un ruolo attivo».
CERVIA
L’INIZIATIVA
La capitaneria blocca i dragaggi del porto Già pronta la draga ma l’autorità vuole più informazioni su eventuali ordigni
A tavola tra sconosciuti? Il 21 marzo parte la startup
«Con profonda amarezza e sconcerto» il Comune di Cervia ha comunicato l’8 marzo la sospensione dei lavori di dragaggio e ripristino della navigabilità del porto di Cervia. Si tratta di una decisione presa dalla Capitaneria di Porto che prima di dare il via libera all'esecuzione degli interventi di ripristino e risagomatura dei fondali dell'asta del porto canale vuole avere in mano i risultati delle indagini per la verifica della presenza di eventuali ordigni bellici. L’iter era stato avviato a fine 2015 con l’approvazione e il finanziamento da parte dell’Amministrazione del progetto preliminare dei lavori. Nella conferenza di servizi tenutasi il 19 aprile scorso, acquisiti i pareri favorevoli espressi dalle autorità (tra cui quello della Capitaneria di Porto), veniva approvato il progetto esecutivo. Tra agosto 2016 e febbraio 2017 sono state fatte due gare per l’affidamento dei lavori, entrambe andate deserte. Il Comune aveva deciso in somma urgenza di affidare la realizzazione ad una ditta specializzata (Dragaggi srl), pronta a iniziare i lavori e la draga, giunta nel porto di Cervia, era da giorni in attesa dell’ordinanza.
Il 21 marzo in alcuni ristoranti di Ravenna fioriranno tante “social table” dove persone che non si conoscono ma che condividono gli stessi interessi ceneranno insieme per la prima volta. È l’iniziativa #conoscersiatavola presentata il 13 marzo nella spazio coworking Colabora di Ravenna dalla startup The Social Table in collaborazione con Confesercenti: l’app ideata dal 35enne Maurizio Melandri e dal 34enne Lorenzo De Donato propone alle persone un nuovo modo per conoscersi, uscire, divertirsi, e condividere con gli altri idee, esperienze e passioni comuni. Quale modello di business immaginano i due sviluppatori? «Al momento siamo orientati verso una formula premium: l’app si scarica gratuitamente in modo da avere una massa critica importante poi pagando l’utente può accedere a servizi in più come ad esempio sapere quanta affinità c’è tra i profili degli utenti. E ci sarà spazio per i ristoranti che potranno promuovere le loro offerte e magari avere un tavolo social sempre aperto a chi vuole sedersi prenotando un posto tramite l’app». Per chi fosse interessato a partecipare o restare informato sui prossimi eventi, ci si può collegare al sito www.thesocialtable.it e iscriversi alla serata. A tutto il resto penserà poi The Social Table, che invierà ad ogni iscritto, il giorno prima, una comunicazione tramite email sull’ora e sul luogo della social dinner.
L’INCONTRO
Rossi (Ap) visita la sede degli Ormeggiatori Il presidente dell’Autorità portuale Daniele Rossi, accompagnato dal segretario generale Paolo Ferrandino alla sua prima uscita ufficiale, ha fatto visita nei giorni scorsi alla sede degli Ormeggiatori incontrando il capogruppo Mauro Samaritani. Sicurezza e strategia dello scalo i temi in agenda.
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ECONOMIA
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TASSE
Dichiarazione dei redditi: info e novità La prima data da segnare in agenda è il 15 aprile quando si potrà accedere al 730 online sul sito delle Entrate
Come ogni anno si avvicina l’appuntamento con la dichiarazione dei redditi che coinvolge gran parte dei lavoratori dipendenti e dei pensionati italiani. La prima data da segnarsi in agenda è il 15 aprile, quando sarà possibile accedere al 730 messo a disposizione sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it. Quest’anno i termini per presentare il modello precompilato scadranno il 7 luglio nel caso di presentazione al sostituto d’imposta oppure al Caf o al professionista, e il 23 luglio, nel caso di presentazione diretta all’Agenzia delle Entrate. Ecco un riassunto delle principali novità contenute nel modello 730 per il 2017. Premi di risultato Da quest'anno ai dipendenti del settore privato cui sono stati corrisposti premi di risultato d'importo non superiore a duemila euro lordi o nel limite di 2.500 euro lordi (se l'azienda coinvolge pariteticamente i lavoratori nell'organizzazione del lavoro), è riconosciuta una tassazione agevolata. Se i premi sono stati erogati sotto forma di benefit o di rimborso di spese di rilevanza sociale sostenute dal lavoratore non si applica alcuna tassazione altrimenti si applica un'imposta sostitutiva dell'Irpef e delle addizionali, pari al 10 percento sulle somme percepite.
morte finalizzate alla tutela delle persone con disabilità grave, è elevato a euro 750 l'importo massimo dei premi per cui è possibile fruire della detrazione del 19 percento. Erogazioni liberali a tutela delle gravi disabilità A decorrere dall'anno d'imposta 2016 è possibile fruire della deduzione del 20 percento delle erogazioni liberali, le donazioni e gli altri atti a titolo gratuito, complessivamente non superiori a 100mila euro, a favore di trust o fondi speciali che operano nel settore della beneficenza.
Regime speciale per i lavoratori impatriati Per i lavoratori che si sono trasferiti in Italia concorre alla formazione del reddito complessivo soltanto il 70 percento del reddito di lavoro dipendente prodotto nel nostro Paese. Assicurazioni a tutela delle gravi disabilità A decorrere dal periodo d'imposta 2016, per le assicurazioni aventi per oggetto il rischio di
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I termini per presentare il modello precompilato al sostituto d’imposta scadranno il 7 luglio e il 23 luglio nel caso di presentazione diretta all’Agenzia
School bonus Per le erogazioni liberali di ammontare fino a 100mila euro, effettuate nel corso del 2016 in favore degli istituti del sistema nazionale d'istruzione, è riconosciuto un credito d'imposta pari al 65 percento delle erogazioni effettuate che sarà ripartito in 3 quote annuali di pari importo. Credito d'imposta per videosorveglianza È riconosciuto un credito d'imposta per le spese sostenute nel 2016 per la videosorveglianza dirette alla prevenzione di attività criminali. Detrazione spese arredo immobili giovani coppie Alle giovani coppie, anche conviventi di fatto da almeno 3 anni, in cui
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NEL DETTAGLIO/2 LE NOVITÀ PER L’ISTRUZIONE ALIQUOTA AL 19 PERCENTO Le spese sostenute per l'istruzione sono detraibili nella dichiarazione dei redditi 2017, in misura anche più favorevole rispetto allo scorso anno. Il legislatore, infatti, ritiene che le spese sostenute ai fini dell’istruzione siano meritevoli di agevolazioni e per tale motivo dall’asilo nido all’università, ogni ciclo scolastico gode di una detrazione, con aliquota sempre pari al 19 percento calcolato però su diversi importi massimi. Ecco alcuni esempi: - la detrazione per la frequenza e il pagamento delle rette mensili dell’asilo nido (pubblico o privato) è del 19 percento su un importo massimo di 632 euro a figlio; - la detrazione delle spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado è del 19 percento fino ad un massimo di 546 euro (prima era 400 euro, ed è una delle novità della dichiarazione 2017); - la detrazione per l’affitto degli studenti fuori sede è del 19 percento su un importo massimo di 2.633 euro.
NEL DETTAGLIO/1 SGRAVI
uno dei due componenti non ha più di 35 anni e che nel 2015 o nel 2016 hanno acquistato un immobile da adibire a propria abitazione principale, è riconosciuta la detrazione del 50 percento delle spese sostenute, entro il limite di 16mila euro, per l'acquisto di mobili nuovi destinati all'arredo dell'abitazione principale. Spese per canoni leasing per abitazione principale È riconosciuta la detrazione del 19 percento dell'importo dei
PER LE UNIONI CIVILI
A seguito dell’entrata in vigore della cosiddetta legge Cirinnà (20 maggio 2016), nel nostro ordinamento sono presenti, oltre al classico matrimonio, anche le unioni civili e le convivenze di fatto, qualora regolarmente registrate all’anagrafe. Pertanto, “le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le parole coniuge, coniugi o termini equivalenti, ovunque ricorrono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti nonché negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche ad ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso”, e ciò riguarda anche la dichiarazione dei redditi e le agevolazioni fiscali, quale ad esempio la detrazione per coniuge a carico che ora può essere fatta valere, anche, nei confronti del partner facente parte dell’unione civile.
canoni di leasing pagati nel 2016 per l'acquisto di unità immobiliari da destinare ad abitazione principale, ai contribuenti che, alla data di stipula del contratto avevano un reddito non superiore a 55mila euro. Detrazione Iva su acquisto di abitazioni in classe A o B A chi nel 2016 ha acquistato un'abitazione di classe energetica A o B, è riconosciuta la detrazione del 50 percento dell'Iva pagata nel 2016.
Detrazione spese d’acquisto di dispositivi per il controllo remoto di impianti domestici Nella dichiarazione dei redditi 2017 è riconosciuta anche la detrazione del 65 percento delle spese sostenute nell’annualità 2016 per l’acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali dedicati al controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e/o per la produzione acqua calda e/o per la climatizzazione delle unità abitative.
Credito da integrativa a favore ultrannuale Da quest'anno, nella consueta dichiarazione dei redditi, è possibile indicare l'importo del maggior credito o del minor debito, non già chiesto a rimborso, risultante dalla dichiarazione integrativa a favore presentata oltre il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta successivo. servizio a cura di Roberta Bezzi
“Tanto si sa, i giornalisti sono tutti venduti” “Nei giornali non c’è mai niente di davvero interessante” “I giornali campano solo perché prendono soldi pubblici”
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G i o r n a l e i n t e rc u l t u ra l e
Anno 15 Numero 59 Marzo 2017 Redazione c/o Casa delle Culture piazza Medaglie d’Oro 4 48122 Ravenna c.meticcia@racine.ra.it www.cittameticcia.it
Quanti stranieri all’università Sono oltre cento gli studenti attualmente iscritti al polo ravennate, da 38 paesi diversi
A l l ’ i n t e r n o
¬ UNIVERSITÀ/1 Parla la coordinatrice del campus ravennate Elena Fabbri a pagina II ¬ UNIVERSITÀ/2 Testimonianze di studenti e i servizi a disposizione di chi viene dall’estero alle pagine III e IV ¬ L’INTERVISTA Cretu, infermiere per Emergency in Africa e nel mondo a pagina V ¬ L’OPINIONE Ravenna capitale dei foreign fighters? Affermazione senza senso a pagina VI ¬ CULTURA L’esperienza “Senza confini” del Teatro Due Mondi a pagina VII
Il lavoro culturale per l’antirazzismo
¬ RICHIEDENTI ASILO Accoglienza diffusa a esclusione dei lidi: pubblicato il bando del Comune per i profughi a pagina VI ¬ RUBRICHE Anime creole: la società verso un’evoluzione, non il caos a pagina V
Torna per il XIII anno la Settimana delle azioni contro il razzismo che una serie di associazioni, coordinate da Comune e Casa delle Culture e dalla Rete antirazzista, ogni anno organizza per approfondire temi che diventano ogni giorno più impellenti. All’interno del giornale sono citati gli appuntamenti, così come è citato l’ultimo incontro di un ciclo che ha visto in città Gael Faye con Piccolo Paese e Tahar Ben Jelloun, tre incontri per parlare di frontiere, confini, Isis, migranti, esodi e mondo globale voluti e finanziati dall’Assessorato all’immigrazione. A giugno tornerà una nuova edizione del Festival delle Culture per tutta la città. Sono appuntamenti che lungi dall’aver esaurito la loro carica di innovazione e sperimentazione, sembrano oggi più che mai importanti per tentare di smontare pregiudizi e spuntare gli argomenti di chi troppo spesso trova nello straniero e nel migrante il capro espiatorio di ogni male. In un mondo dove muri si stanno ergendo, dove le organizzazioni umanitarie gridano ogni giorno alla violazioni dei diritti umani dei migranti anche in quella che dovrebbe essere la civilissima Europa, in un’Italia in cui ogni giorno scopriamo lo scandalo di un centro di accoglienza che tale non è. E la cosa si fa quanto più urgente anche per la nostra città dove (vedi p. VIII) sta per avvenire lo “switch” e il passaggio da Prefettura e Comune della gestione dei cosiddetti Cas e sarebbe quanto mai importante riuscire a mantenere il dibattito e il confronto anche politico in binari di proficuo scambio.
Sono un centinaio e vengono da tutti i contenti, hanno scelto Ravenna per compiere almeno una parte dei loro studi e abbiamo pensato di conoscerli. Sono “stranieri” che abitano temporaneamente la nostra città, che potrebbero scegliere di restarvi ma che più probabilmente dopo questa esperienza proseguiranno il proprio percorso altrove. Cosa si porteranno via da Ravenna? E cosa stanno facendo città e università per loro? In questo numero del giornale abbiamo cercato di saperne un po’ di più, convinti che si tratti di un aspetto di enorme valore per la comunità e per una città che vorrebbe puntare sempre più sul proprio Campus universitario che sta peraltro ampliando anche l’offerta proprio su temi a noi cari come quelli del Master in Diritti Umani, Migrazioni, Sviluppo che è stato presentato anche attraverso un ciclo di film a tema. Ma sono tutte le facoltà presenti, a cominciare da Conservazione per i beni culturali, a esercitare un certo potere di attrazione all’estero. Potere che non ci si può che augurare che aumenti per rendere la città sempre più internazionale nei suoi riferimenti e nel suo sguardo verso il mondo.
II
n.59 marzo 2017
Città Meticcia
università/1
«Gli studenti internazionali? Altamente selezionati»
Intervista a Elena Fabbri, coordinatrice del consiglio di Campus che si occupa di chi arriva dall’estero nell’ateneo Il Consiglio di Campus di Ravenna è composto da una rap«Gli studenti internazionali trovano di alta qualità i contei l d e t t a g l i o presentanza dei docenti, del personale amministrativo e degli nuti didattici offerti e questo per noi è molto gratificante. Il clistudenti che lavorano e studiano a Ravenna, oltre ad una rapma che si instaura tra gli studenti e le amicizie sono altri elepresentanza degli enti locali. Abbiamo intervistato la coordinamenti positivi che i ragazzi segnalano. Molti di loro sono sortrice Elena Fabbri, professoressa di fisiologia nei corsi di Laurea presi dalla libertà di movimento che offre una città piccola coin Scienze Ambientali e Biologia Marina a Ravenna. me Ravenna, accogliente e sicura. Tra gli elementi negativi Gli studenti iscritti a Ravenna provenienti dall’Europa sono 39 di Quali sono i compiti del consiglio di Campus Ravenna? emergono la mancanza di segnaletica in inglese per strade, mucui 9 dall’Albania, 1 dalla Croazia, 1 dalla Francia, 1 dalla «Il Consiglio si occupa del coordinamento organizzativo delsei e luoghi di interesse. I ragazzi che frequentano i Corsi di Germania, 1 dalla Gran Bretagna, 1 dalla Grecia, 2 dalla Moldavia, le attività di supporto alla didattica e alla ricerca svolte dai DiScienze in via Sant’Alberto lamentano la carenza di servizi di 2 dalla Polonia, 13 dalla Romania, 4 dall’Ucraina, 1 dall’Ungheria, partimenti e dalle Scuole nella sede di Ravenna, favorendo il autobus e trovano pericoloso percorrere a piedi o in bicicletta il 2 dalla Spagna. coordinamento tra le strutture del Campus e programmando sottopassaggio di collegamento alla città nel tardo pomeriggio, Quelli provenienti dall’Asia sono 37 di cui 4 vengono dal l’uso delle risorse finanziarie per questi scopi. Negli uffici del in particolare in inverno quando non c’è luce. Quest’ultimo è Bangladesh, 20 dalla Cina, 4 dall’India, 7 dall’Iran, 1 dal Campus lavorano circa 40 persone, che su mandato del Consiun problema che riguarda tutti gli studenti del Polo Scientifico Kazakhstan, 1 dal Vietnam, a cui vanno aggiunti 1 studente della glio garantiscono la qualità dei servizi agli studenti come le seed è stato segnalato al Comune attraverso una raccolta generaGiordania e un turco. Per quanto riguarda l’Africa, sono 16 gli greterie e le biblioteche, offrono assistenza per i tirocini e la le di firme. studenti di cui 1 dall’Algeria, 2 dal Camerun, 2 dall’Egitto, 1 dal mobilità internazionale, si occupano delle attività di orientaRiusciamo ad “importare cervelli”? Ghana, 3 dal Marocco, 3 dalla Nigeria, 1 dal senegal, 2 dalla mento e della organizzazione e promozione di iniziative cultu«Gli studenti internazionali scelti per seguire i corsi nel noTunisia, 1 dalla Repubblica centraficana. rali». stro Ateneo sono selezionati con molta attenzione all’interno di Dal continente americano contano 1 argentino, 2 cileni, e Da quali Paesi arrivano gli studenti stranieri del Campus graduatorie altamente qualificate. Molti studenti desiderano colombiano, 2 messicani, 2 peruviani e 1 studente di Saint Lucia e Ravenna? perfezionarsi presso l’Università di Bologna per poi tornare nei 1 canadese. «Gli studenti internazionali immatricolati a Ravenna nel propri Paesi, nei quali li attende generalmente una brillante Le aree di studio in cui gli studenti internazionali sono 2016-17 sono 106, circa il 3% del totale degli studenti nel Camcarriera all’interno di Università, di Enti Governativi o di grandi immatricolati sono le seguenti: Beni culturali e beni archeologici, pus, e arrivano da 38 paesi. È una percentuale rilevante, a cui si industrie. Abbiamo comunque importato qualche “cervello”, cooperazione internazionale: 30; Scienze: 35; Giurisprudenza: 17; aggiungono gli studenti che arrivano da altre università attrache ha saputo inserirsi nella realtà di ricerca italiana o in quella Ingegneria: 13; Infermieristica: 10. verso i Progetti Erasmus, e i ricercatori internazionali ospiti lavorativa. Mi viene in mente Alì, studente siriano laureato in delle varie strutture». Ingegneria delle telecomunicazioni, che ha studiato l’ambiente creare una comunità internazionale in cui sono compresi an- marino costiero acquisendo la laurea magistrale in Water and Perché decidono di venire a studiare qui? «Lo scorso anno, durante il progetto Ravenna Student Life, che gli studenti italiani che condividono, oltre agli studi, anche Coastal Management a Ravenna. Durante la tesi, svolta presso il abbiamo rivolto proprio agli studenti stranieri questa domanda il tempo libero e le iniziative socioculturali con i colleghi stra- nostro Ateneo all’interno di un gruppo di eccellenza, Alì ha ap(il video finale è stato presentato al Festival delle Culture 2016). nieri». plicato all’ambiente marino le conoscenze acquisite nella lauQuale tipo di feedback ricevete? Quali sono gli aspetti posi- rea precedente sviluppando software per droni in grado di acSono emerse curiosità e interessi culturali, storico artistici e per lo stile di vita. A volte le scelte sono dettate da sogni e passioni, tivi e negativi che gli studenti stranieri segnalano? quisire dati da antenne poste in mare sulle boe. Appena laureaaltre invece, dall’attrazione verso to ha avuto una serie di offerte lavol’Italia come paese di cultura rative da varie parti d’Italia e ha scelumanistica e scientifica. All’into un’azienda internazionale con seterno del panorama italiano, la de a Pisa. Non poteva tornare nel suo scelta cade sull’Università di BoPaese in guerra, ma poteva trasferirsi logna per il prestigio di cui quein altri Paesi europei. Invece è rimasta gode nel mondo. Di consesto in Italia: abbiamo acquisito un guenza, gli studenti scelgono il “cervello brillante”, rimasto legatissiCampus di Ravenna per la pecumo a Ravenna e a noi del Campus». liare offerta formativa in inglese, Ci sono studenti stranieri che delegata all’ambiente, al mare e alcidono di rimanere a Ravenna? È la conservazione e al recupero possibile finanziare i loro progetti? dei beni culturali. Diverse sono «Parecchi studenti si sono iscritti le offerte formative del nostro alle lauree triennali e sono rimasti Campus in lingua inglese: corsi per le magistrali. Molti tra loro si somagistrali internazionali (Histono fermati a Ravenna anche dopo la ric Building Rehabilitation, laurea per un periodo di ricerca. I fiScience for Conservation and nanziamenti per la ricerca universiRestoration of Cultural Heritage taria, come noto, non sono tanti, ma e la nuova laurea internazionale i laureati internazionali hanno le in International Cooperation on stesse opportunità degli studenti itaHuman Rights and Intercultural liani. Riceviamo talvolta finanziaHeritage). A questi si aggiunge menti mirati da aziende private per un prestigioso corso Erasmus determinati progetti: recentemente Mundus in Water and Coastal uno studente nigeriano, dopo la lauManagement. Inoltre, a Ravenna rea, ha avuto un assegno di ricerca si svolgono i corsi in lingua ingleper studi sulla chimica verde, ed ha se sulle tematiche dell’Offshore». poi intrapreso collaborazioni con le Qual è il rapporto degli stuindustrie dell’off shore che esportadenti stranieri con la città? no impianti in Nigeria. Non manca«Gli studenti che arrivano a no altri esempi in altre discipline». Ravenna si trovano inizialmente Qual è il valore aggiunto che gli a dover affrontare molte diffistudenti stranieri portano alla città coltà nella vita quotidiana e l’indi Ravenna? terazione con la città è in qual«In generale, la popolazione stuche modo sofferta. L’università dentesca in una città porta un conha compreso questi problemi e tributo economico di rilievo e contiha istituito da alcuni anni una nuato nel tempo dato che molti stuserie di servizi di accoglienza e denti rimangono in città tra i 2 e i 5 orientamento per facilitare la geanni. La presenza di studenti straniestione delle pratiche di immigrari rappresenta un ulteriore arricchizione e per aiutare gli studenti su mento in termini culturali e sociali, diversi fronti: reperimento dell’incontro e lo scambio con altre cull’alloggio, apertura dei conti corture porta al superamento di barriere renti bancari e acquisti presso i e pregiudizi e ad una conoscenza del negozi della città. Inoltre, per famondo più ampia. Queste occasioni vorire il coinvolgimento e l’intedi incontro possono contribuire ad Le immagini grazione degli studenti stranieri allargare la rete di contatti e di opnell’attività del Campus e nella portunità anche in una prospettiva Continua la collaborazione con il fumettista ravennate Gianluca Costantini che si definisce artista/attivista ed è un esponente di calibro vita cittadina, l’Università ha occupazionale, sia per gli studenti, internazionale del Graphic Journalism. Le immagini di questo numero sono tutte dedicate al caso di Giulio Regeni di cui Costantini si è messo in campo una serie di sia per le città che li accolgono». azioni che hanno contribuito a Veronika Rinasti occupato fin dai tempi della scomparsa e che sarà al centro anche del festival di giornalismo di Perugia di aprile 2017.
Studenti da quattro continenti per cinque aree di studio
Città Meticcia
n. 59 marzo 2017
III
università/2
Diego e Dajana: «Una città non ancora universitaria» Dal Messico e dalla Bosnia Erzegovina, due voci di chi ha scelto Ravenna per completare o arricchire gli studi di Anida Poljac
La realtà universitaria ravennate ha anche una componente internazionale, rappresentata in particolare da studenti proveniente da Iran, India, Turchia , Cina, Messico e Bosnia. Abbiamo conosciuto Diego Ivan Quitero Balbas, studente 27 enne iscritto al corso di scienze del restauro, venuto in Italia per perfezionare i suoi studi, dopo aver completato una laurea di primo grado di cinque anni nel Paese d’origine. Diego è originario di Cuernavaca, Messico, la città capitale della sua federazione. Abbiamo poi conosciuto Dajana Vrga, proveniente da Banja Luka, seconda città più grande della Bosnia ed Erzegovina, studentessa 24enne dello stesso corso di laurea, con alle spalle quattro anni di architettura nel Paese d’origine. Come mai avete scelto proprio Ravenna per il vostro proseguimento di studi? Diego: «Si tratta di un corso di laurea molto specialistico, presente solo ad Amsterdam, in Portogallo e qui a Ravenna. Dopo essermi laureato in un corso di primo grado di cinque anni, sono al secondo anno della specialistica e poi mi piacerebbe fare anche il dottorato a Firenze». Dajana: «Ho scelto Ravenna perché era una delle opzioni del progetto “Erasmus Mundus” al quale ho aderito dal mio Paese d’origine, il quale prevede uno scambio di esperienze reciproco tra i due Paesi». Pensate che Ravenna sia una città adatta agli studenti internazionali? Diego: «Ravenna è una città molto tranquilla, ma non del tutto universitaria; infatti, mancano occasioni di coinvolgimento tra i ravennati e gli studenti internazionali e quelli universitari in generale! E sono ancora pochi i servizi accessibili agli studenti, come i trasporti verso i locali notturni per gli studenti senza una macchina, oppure i contratti di affitto sono spesso previsti solo per periodi di tempo superiore alla permanenza degli studenti. A parte questo, mi sono sentito accolto dalla gente del posto, come ad esempio la signora da cui sono in affitto, che mi prepara anche da mangiare e ho molti colleghi fuori sede con cui mi trovo bene. Inoltre l’international desk ha fornito un ottimo servizio di orientamento, che mi è stato utile appena arrivato». Dajana: «Io vivo con due studenti, uno messicano e uno italiano, ma con me all’Università ci sono ragazzi iraniani, india-
Agenda antirazzista/1
Domenico Quirico a Palazzo Rasponi per parlare di Esodo Rinviato al 21 marzo l’appuntamento originariamente in programma per ìl 7 marzo con il giornalista de La Stampa Domenico Quirico che parlerà del suo libro Esodo. Storia del nuovo millennio (Neri Pozza). Sarà l’occasione per conoscere le rotte e le storie dei migranti raccontate da uno dei più autorevoli giornalisti italiani in una serata organizzata per la rassegna Il tempo ritrovato in collaborazione con “Scritture di Frontiera” e l’Assessorato all’immigrazione del Comune di Ravenna. L’incontro si svolge a Palazzo Rasponi, in piazza Kennedy, alle 18.30.
Settimana di azioni contro il razzismo con incontri e conversazioni alla Casa delle culture e Lido di Dante All’interno della Settimana di azione contro il razzismo, organizzata da Comune, Casa delle Culture, Rete civile contro il razzismo e la xenofobia e la Rete contro le discriminazioni della Regione Emilia-Romagna, venerdì 24 marzo alle 18, alla Casa delle culture di Ravenna (piazza Medaglie d'Oro 4) si tiene l’incontro “Il circolo vizioso del razzismo istituzionale, Gli effetti sulla vita degli “altri”, una conversazione con Annamaria Rivera, docente di Antropologia sociale all’Università di Bari, saggista e scrittrice che da molti anni si occupa d’immigrazione, xenofobia e razzismo. In collaborazione con Femminile Maschile Plurale e Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna. Domenica 26 marzo, invece, alle 16 al Livingston Art Cafè, via Marabina 239, Lido di Dante, “Incontrarsi nella “selva oscura” - racconti, dialoghi e confronti a Lido di Dante per costruire insieme pratiche sociali condivise contro ogni tipo di discriminazione. Biografie, testimonianze, racconti di vita, esperienze di ordinaria discriminazione ed espressioni creative in mostra. Conduce Marina Mannucci. In collaborazione con Avvocato di strada, Comitato Rompere il silenzio, associazione Succede di tutto, ArciGay Ravenna. «La cultura dell’accoglienza e dell’inclusione – ha commentato Valentina Morigi, assessora all’Immigrazione, nel presentare tutto il programma - deve partire dai territori, dalle comunità, che rappresentano il terreno più fertile nel quale farla attecchire. Ravenna coltiva come sempre la solidarietà e la creazione di una rete di cittadini che sono tali non solo perché nati qui ma perché qui li ha portati, per mille strade diverse, il loro percorso di vita. In un mondo come quello di oggi, caratterizzato dalle migrazioni di massa, il razzismo è la più grande forma di insensatezza, soprattutto se si pensa all’arricchimento sociale, civile, culturale ed economico che la diversità può portare ad una società tanto globalizzata quanto la nostra».
ni, turchi e cinesi. Quindi c’è un buon afflusso dall’estero. Si potrebbero migliorare comunque alcune cose, per rendere questa deliziosa città ancor più adatta a noi universitari». Che aspettative avevate prima di venire a Ravenna? Diego: «Mi aspettavo una città accogliente, famosa per la sua storia, forse un pelo più universitaria». Dajana: «Mah, non sono un tipo di persona che si fa grandi castelli in aria prima di partire. Chiaramente conoscevo la fama storica e culturale di Ravenna e ne ero entusiasta e fiera di poterci studiare almeno per un po’. Inoltre avevo alle spalle altre esperienze internazionali; ho già fatto una esperienza simile all’Erasmus in Slovenia per un anno e mezzo. Sono stata a Berlino per quattro mesi a fare la pratica e ho soggiornato anche negli Usa dove ho fatto la ragazza alla pari». Con chi condividete la vostra quotidianità? Diego: «Con i ragazzi fuorisede, provenienti da altre parti d’Italia, dal Veneto, dalla Toscana. Con loro è stato più facile legare, perché abbiamo una situazione simile». Dajana: «Coi miei due coinquilini: un ragazzo italiano e uno messicano, più o meno miei coetanei». Avete problemi con la lingua? Diego: «Lo spagnolo è molto simile all’italiano. Essendo qua da un anno e mezzo ormai l’ho imparato del tutto». Dajana: «non ho problemi per gli studi, dal momento che il mio corso è in lingua inglese! Sono qua da solo sei mesi e mi piacerebbe perfezionare il mio italiano, che è una lingua bellissima». Come avete fatto a trovare l’appartamento in cui siete ora? Diego: «Ho trovato la casa attraverso i gruppi su Facebook». Dajana: «Anche io tramite Facebook. All’unico annuncio che ho messo in inglese mi hanno risposto due persone, una delle quali è diventata subito la mia affittuaria di un appartamento in centro vicino all’Università». Quali sono le prospettive per il dopo studi e vi piacerebbe rimanere qui? Diego: «Mi piacerebbe rimanere in Italia, dove mi sono ormai ambientato, ma in una città più grande di Ravenna». Dajana: «Per il futuro si vedrà, ma se trovassi anche una buona occasione di lavoro nel mio campo di studi Ravenna potrebbe essere la città in cui spendere il mio futuro».
IV
n. 59 - marzo 2017
Città Meticcia
università/3
L’International Desk per l’alloggio e il tempo libero
Dalla ricerca della bicicletta alla mediazione: un servizio innovativo per chi arriva dall’estero L’International Desk è una bella realtà. Di quelle inaspettate, nata dall’esigenza di uniformare servizi e informazioni nei campus dell’Ateneo ma che, grazie all’energia e alla propositività delle persone che ci lavorano, ha rivelato molti più utilizzi di quelli previsti. In particolare il servizio, presidiato da due Programme Coordinator (Irene Bonacini e Daniela Farinelli) e da un tutor (scelto tra gli studenti internazionali iscritti al Campus) ha sviluppato, in due anni di lavoro, molte attività di accoglienza e supporto agli studenti internazionali in arrivo nella città di Ravenna. A settembre si organizza la Welcome Week, per dare il benvenuto a tutti i nuovi arrivati. La Welcome Week è non solo un momento di confronto con l’Istituzione universitaria e con gli adempimenti burocratici, ma anche e soprattutto un momento di incontro e aggregazione tra studenti. Altri eventi legati alla partecipazione e condivisione tra studenti vengono programmati sia per la fine del primo semestre, periodo coincidente con le nostre festività natalizie, in cui si organizzano eventi ludici e culinari, sia per la fine dell’anno accademico, momento in cui viene realizzato l’evento finale di saluto, in cui gli studenti si ritrovano e si salutano prima delle vacanze estive. Per l’organizzazione di questi e altri eventi, l’International Desk molto spesso collabora con l’Associazione universitaria studentesca Universirà che ha, tra i suoi obiettivi quello di migliorare la partecipazione e integrazione degli studenti internazionali nella comunità universitaria di Ravenna. La piccola comunità di studenti internazionali (quest’anno gli immatricolati sono stati 106), provenienti da tutte le parti del mondo, trova subito il modo di organizzarsi e far fronte, nei primi tempi, ad una città straniera. Collaborano nella ricerca di alloggi, nelle prime difficoltà logistiche (come e dove acquistare una bicicletta ad esempio) e soprattutto come trascorrere insieme il tempo libero. Oltre all’attività di accoglienza l’International Desk, in collaborazione con la Cooperativa sociale Libra ha organizzato due attività di supporto: la prima dedicata alla mediazione culturale, dal titolo Cross cultural gym, in cui gli studenti hanno potuto migliorare la conoscenza reciproca e consolidare il gruppo; e il corso di italiano per principianti assoluti, nell’intento di dare i primi rudimentali strumenti linguistici per comprendere una lingua che per alcuni di loro risulta molto ostica a partire dall’apprendimento dell’alfabeto. L’International Desk e l’Ufficio Immigrazione del Comune hanno inoltre siglato una convenzione in cui la collaborazione tra i due enti diventa capillare consentendo ai funzionari dell’ufficio immigrazione di poter svolgere l’attività di sportello, necessaria per regolarizzare le procedure d’entrata, direttamente nei locali della sede universitaria garantendo così agli studenti di poter svolgere nello stesso luogo e nello stesso tempo le procedure per il permesso di soggiorno. Nel 2016, con la supervisione dell’International Desk, gli studenti internazionali hanno partecipato al Festival delle Culture proponendo il video Ravenna Student Life in cui hanno raccontato la scoperta della città di Ravenna, le loro aspettative e le piacevoli sorprese (una su tutte la piadina). L’international Desk è presente anche sui social network, la pagina Facebook Ravenna Campus International Programmes – Unibo è molto attiva e conta oltre 1000 like. Emanuela Fabbri - Campus Ravenna
università/4
Un giro del mondo in un party
La testimonianza di una studentessa spagnola in Erasmus E’ una studentessa Erasmus, si chiama Emma Perez Vilar, proviene dalla Spagna, Università di Girona e per passione tiene un blog del suo viaggio in Italia. In occasione dell’iniziativa Winter Break Party, la festa di fine anno, ha scritto questo breve articolo in cui ci racconta il bello dell’Erasmus; poter viaggiare in tutto il mondo attraverso i racconti dei compagni senza muoversi da Ravenna. Sempre nel cuore, Ravenna Diuen que casa és el lloc on tens el cor. També diuen que casa és aquell lloc d'on sents que formes part. El lloc al que sempre vols tornar. Ravenna és casa. Ravenna, la meva ciutat per mig any. Come si può viaggiare per tutto il mondo senza spostarsi da Ravenna? Ieri l'abbiamo fatto al Winter Break Party dove abbiamo cenato insieme a studenti di tutto il mondo. Noi, studenti internazionali, siamo arrivati a Ravenna in Settembre. Tre mesi fa non ci conoscevamo e non conoscevamo nessuno e oggi siamo un gruppo di amici. Non sapevamo molto di Ravenna, questa piccola città con alcune Facoltà dell'Università di Bologna. Oggi possiamo dire che noi siamo parte di questa città e questa città è parte di noi. Ci siamo conosciuti nel primo evento della settimana di benvenuto, la Welcome Week, e negli incontri di “Ginnastica interculturale”, Cross Cultural Gym, organizzati una o due volte al mese. L'International Desk e Nicolò Pranzini hanno fatto un lavoro meraviglioso. Da completi sconosciuti ora siamo amici. Nella Welcome Week abbiamo cominciato a parlare di noi e dei nostri paesi in modo divertente: il numero delle nostre scarpe, l’ora della cena, il mese del nostro compleanno, quante volte al giorno preghiamo... Dopo questo primo contatto, abbiamo cominciato a
muoverci insieme all’interno della città. Prendere un gelato in Piazza del Popolo, bere una birra dopo le lezioni, fare una passeggiata nel centro di Ravenna. In seguito abbiamo fatto qualche gita e piccoli viaggi. Ravenna, una città non conosciuta per molti di noi prima d'arrivare, ha cominciato a essere come casa. È vero che è una città tranquilla, ma c’è sempre qualcosa da fare. Ieri abbiamo festeggiato il Winter Break Party, l’ultimo incontro che l’International Desk aveva organizzato per noi. Prima abbiamo giocato a Dr. Where, un gioco in cui dovevamo indovinare diversi paesi grazie ad alcune foto. Non erano immagini di cose tipiche, ma di aspetti particolari del paese. Abbiamo scoperto cascate in Bosnia e Argentina; il cibo del Messico e della Nigeria; i paesaggi meravigliosi dell'Olanda, di Santa Lucia e della Colombia; lo stile di vita diverso nel freddo della Mongolia; il Natale in Spagna. Dopo il gioco abbiamo cominciato a parlare con gli altri studenti. L'atmosfera era meravigliosa: studenti italiani e internazionali che cenavano insieme parlando dei propri paesi e tradizioni, delle lingue, delle loro esperienze all'estero. Gli italiani sono molto socievoli. Qualcuno ci aveva detto che i ravennati non sono abituati ad avere studenti internazionali nella loro città. Forse è vero, ma sono stati tutti molto gentili con noi. Qualcuno degli studenti italiani ha ricordato con noi la propria esperienza all'estero o i suoi mesi Erasmus. Altri volevano sapere di più della nostra esperienza all’estero perché stanno pensando di partire anche loro. Insomma, gli eventi organizzati dall’ International Desk ci hanno aiutato a fare amicizia, ma anche a conoscere meglio la realtà di una città e un’università italiane. Un processo ricco e duplice: abbiamo conosciuto meglio l'Italia e allo stesso tempo abbiamo imparato di più su tutto il mondo senza spostarci da Ravenna. Emma Perez Vilar Universitat de Girona – SPAGNA BLOG: http://saltembenamunt.blogspot.it/
Città Meticcia
Anime
creole
-
la
parola
allo
n. 59 marzo 2017
V
psicoterapeuta
La trasformazione del mondo non è il caos, ma un’evoluzione di José Aguayo*
Viviamo in un periodo in cui i cambiamenti sociopolitici ed economici dei giorni nostri disegnano un panorama di convivenza sociale a livello locale (ma anche regionale, nazionale, continentale e/o internazionale) del tutto diverso, rispetto a quello immaginato e costruito dalle generazioni precedenti. La metafora baumana delle “società liquide” raffigura bene questa trasformazione epocale; essa sta a illustrare le società odierne come dei contesti carenti di certezze e di strutture stabili che collocano le persone in una condizione psicosociale di insicurezza cronica. Vi è un vuoto di potere nelle istituzioni a differenti livelli, per cui esse non sono in grado di dare delle risposte creative alle sfide che la complessità sociale pone davanti; non riescono a interpretarla correttamente. Di conseguenza, l’immobilismo istituzionale favorisce e amplifica ulteriormente le condizioni di insicurezza e incertezza che gradualmente impregnano le vite quotidiane delle persone nei loro diversi ambiti di coesistenza sociale (un esempio emblematico a livello continentale è l’incapacità di trovare una politica europea condivisa con la quale affrontare e gestire i flussi migratori odierni). Oggi è più difficile per le persone connettere piani e desideri nelle loro vite private, per cui esiste un contesto sociale che fa da sfondo e cornice a un senso di smarrimento cronico generalizzato, le persone hanno paura, sono in ansia, ma non sanno per cosa. È il paradosso delle modernità (o meglio, della così detta postmodernità), attanagliata dal timore dell’imprevisto e della precarietà di fronte al quale l’individuo deve trovare eroicamente soluzioni per provare a dare continuità alla propria esistenza e così riuscire ad avere un’identità riconoscibile e riconosciuta. Altrettanto smarrimento avviene nello scenario internazionale, per cui vi è in atto un processo analogo di cambiamenti e di trasformazioni che incentivano il movimento delle persone, la “diasporizzazione” appunto come fenomeno caratteristico dei tempi attuali, alla ricerca di sicurezza e di una vita degna. Le popolazioni cercano altrove di costruirsi quelle certezze inesistenti in loco, ricercando e mettendo in atto strategie diverse di sopravvivenza, anche spostandosi da un continente all’altro. Ecco la fotografia del mondo attuale, in esso i comportamenti xenofobi non sono e non possono mai essere risposte alle ansie e ai timori delle persone autoctone, sono soltanto una bieca manipolazione esercitata da chi non è capace di capire e di interpretare la portata e il significato dei cambiamenti sociali in atto. La ricerca di risposte (amministrative e politiche), deve necessariamente partire dalla consapevolezza di questa trasformazione in atto a livello complessivo, delle società umane nel loro complesso, perché esse non potranno mai più essere vissute e progettate come le definivamo e conoscevamo una volta. Questa prospettiva inevitabile non è sinonimo di caos ma di evoluzione e di arricchimento sociale per tutti i protagonisti coinvolti, per cui ne richiede da tutti apertura mentale, fiducia reciproca e collaborazione attiva. *psicologo psicoterapeuta
dal mondo
Infermiere con Emergency tra Iraq e Sudan
Alex Cretu, romagnolo di origine rumena oggi al lavoro nel centro cardiochirurgico di Khartoum di Marco Fucci
L’anno scorso avevamo intervistato Alex Cretu, rumeno di nascita, romagnolo di adozione, infermiere, impegnato con Emergency in una missione in Repubblica Centrafricana. La sua esperienza nel frattempo è proseguita, e noi abbiamo fatto altre due chiacchiere con lui. L’ultima volta che ci siamo sentiti, ormai un anno fa, eri a Bangui, Repubblica Centrafricana. Cosa è successo nel frattempo, dove ti trovi ora? «Dopo la missione a Bangui, nel maggio 2016 sono stato inviato da Emergency a operare in Kurdistan, nel nord dell’Iraq. Inizialmente ho prestato servizio a Kalar, presso le cliniche che l’Organizzazione gestisce all’interno di due campi profughi, presso i quali erano ospitate soprattutto persone in fuga da Ramadi e Falluja, che in quel periodo erano sotto il controllo dell’Isis. In questi campi erano ospitate circa 4000 persone, ed erano presenti, oltre a noi, anche altre ONG internazionali. Presso le 2 cliniche si svolge attività di ambulatorio durante il giorno, ma eravamo aperti anche la notte, per accogliere le urgenze, che andavano poi centralizzate presso gli ospedali vicini. I principali compiti di noi operatori internazionali erano l’educazione sanitaria di base, la formazione del personale locale e la gestione logistica ed amministrativa delle cliniche. Dopo due mesi, data l’esperienza che avevo maturato a Bangui, sono stato trasferito a Sulaymaniyah. Anche qui, ruotando tra diverse cliniche, mi sono occupato dell’aggiornamento delle linee guida applicate e della informazione ed affiancamento del personale locale. Dopo 5 mesi in Medio Oriente, sono tornato in Africa, ma ad altre latitudini: ora mi trovo a Khartoum, Capitale del Sudan, e sto lavorando presso il Centro Cardiochirurgico di Emergency, che, detto tra noi, sembra davvero un’oasi, con bellissimi giardini che contrastano col deserto circostante, ed una struttura bellissima, tanto per la qualità e bellezza degli
edifici quanto per funzionalità». Da Bangui all’Iraq ed ora in Sudan: come è cambiato il tuo lavoro? Quali differenze hai trovato? «Dal clima, alla storia, lingue, tradizioni e costumi, mi sono trovato in tre realtà davvero diverse tra loro, ma per me estremamente affascinanti: mi trovo a vivere queste cose come fossi un bambino, alla scoperta di mondi ed esperienze che nulla hanno a che fare col mondo che sono abituato a conoscere! Questo confronto porta a riflettere su noi stessi e a chiedersi: il mondo dal quale vengo è davvero migliore, più giusto? Sul piano lavorativo, sono passato da una clinica pediatrica (Bangui), alle cliniche irachene, per arrivare alla cardiochirurgia qui in Sudan: insomma, ambiti molto diversi tra loro». Nel frattempo hai conseguito anche un Master: ti ha aiutato nel tuo lavoro? «È vero, nel frattempo ho concluso un Master, che avevo intrapreso quando ancora lavoravo al 118, a Ravenna. Il mio Master era incentrato sul trattamento di pazienti colpiti da patologie traumatiche. Effettivamente, in questi due anni con Emergency, non mi sono occupato direttamente di questo tipo di patologie, ma devo dire che il metodo di approccio al paziente e di organizzazione delle procedure acquisiti durante il Master mi sono stati di grande aiuto nel mio lavoro quotidiano, così come nella più generale capacità organizzativa dei nostri servizi». Stai operando in una zona che, a detta di tutte le Agenzie Internazionali, è, da qualche mese, origine delle più importanti migrazioni interne del continente: cosa puoi dirci? «Il Sudan è un paese che fino a pochi anni fa combatteva col Sud Sudan per le risorse naturali presenti in quelle zone; da allora centinaia di migliaia di perso-
ne vivono in povertà assoluta e in condizioni igieniche davvero scarse. Vicino a Khartoum c’è il campo profughi di Mayo, che ospita, all’incirca, più di 400.000 persone scappate dalle guerre, che vivono in condizioni davvero difficili e pericolose. All’interno del campo Emergency è presente con una clinica che offre assistenza di base gratuita alla popolazione, in quanto le istituzioni Sudanesi non se ne fanno carico in alcun modo. Ovviamente, in un paese come il Sudan, che credo sia al quart’ultimo posto a livello mondiale come ricchezza, e che non è capace di offrire una vita dignitosa nemmeno ai propri cittadini, sono molte le persone ad emigrare verso nord, in Egitto, verso l’Europa, ma anche verso alcuni Paesi della penisola araba, come Qatar, Arabia Saudita ed Emirati». Cosa farai da grande? «Sono uno che macina pensieri, che ha tanti sogni ed il desiderio che si avverino è incontenibile. Il mondo di oggi, ma credo che lo abbia sempre fatto, offre tante possibilità. Certamente la passione per la realtà umanitaria mi ha conquistato e vorrei specializzarmi in questo senso. Ho incontrato molti professionisti in questi due anni all'estero e, caspita, alcuni sono molto preparati, sono quelle persone con cui non ti annoieresti mai, hanno sempre qualcosa da insegnare e raccontare. Lavorare nei paesi in via di sviluppo, come umanitario, presuppone sacrificio, critica soprattutto personale, confronto in un team multinazionale, così come preparazione professionale e maturità decisionale. Il mondo di oggi è un mondo immenso, in uno stato cronico di assoluto bisogno ed io mi sento cittandino di questo mondo, quindi devo, nel mio piccolo, agire».
«Il confronto porta a chiedersi: il mondo dal quale vengo è davvero migliore e più giusto?»
VI
n. 59 marzo 2017
Città Meticcia
l’opinione
Isis, ideologia del terrore da combattere sul piano globale
Definire Ravenna capitale dei Foreign Fighters, anche se per un fatto di cronaca, è una cosa priva di qualsiasi senso di Tahar Lamri
Travolta dai media, specie nel biennio 2015-2016, Ravenna si è, leggendo i giornali, scoperta “capitale” e “culla” dei Foreign Fighters, espressione entrata ormai di diritto nel lessico ravennate, assieme a mosaico, bizantino, piadina e cappelletti. L’isteria di alcuni giornali si è addirittura spinta molto oltre, come quella di Il Giornale, che apre il 20 luglio un articolo, intitolato “Terrore nel parco a Ravenna. Islamico spara con una pistola” in questo modo “Ravenna si è svegliata nel terrore” per poi aggiustare il tiro qualche riga più avanti: “…i terroristi che si auto-radicalizzano stanno seminando il panico in tutta Europa. Non è certo se sia questo il caso di Ravenna” e, nel marasma generale, l’uomo, un albanese con problemi psichici, ha 40 anni per Il Corriere di Romagna (A Ravenna torna l’ombra della Jihad), mentre ne ha soltanto 28 per Ravenna Today (Terrorismo a Ravenna? “Allah è grande” e un colpo di pistola sparato nel parco). Nell’articolo del Corriere di Romagna dove Jihad è al femminile, la mano del giornalista non trema nemmeno un momento nello scrivere “Il primo morto in combattimento [in Siria] segnalato ai servizi fu Mohamed El Hanssi, poi ci fu il caso di Neji Ben Amara, entrambi giovani tunisini radicati in città” Radicati in città? A Ravenna? Dove avviene questa grave criminale attività? Non ci è dato sapere. Sono parole buttate così al vento e chiunque le può raccogliere e impiegare a piacimento. Ahimé. Dimentichiamoci il futuro e accontentiamoci della gestione della paura e del rischio, sembrano suggerire. “La città dove si vive meglio ora si scopre "capitale" dei foreign fighter . Da Ravenna, 164mila abitanti, in cima alla classifica per qualità della vita, salotto d'Italia pulito, ordinato e ricco ne sono partiti già sei. Destinazione: Siria. Un settimo l'hanno fermato appena in tempo, aveva già il biglietto aereo in tasca e un miliziano dell'Is ad attenderlo nell'accampamento di Yarmouk. Sette tunisini che vestivano all'occidentale, e poi sono spariti.”, così scrive Fabio Tonacci sul numero di Repubblica del 5 luglio 2016. “Sette tunisini che vestivano all’occidentale, e poi sono spariti”! Il discrimine è diventato qui il vestire occidentale. Che i volontari per l’Isis (Stato Islamico/Daesh) siano partiti da 82 paesi non ha alcuna importanza. Che dalla sola Tunisia siano partiti alla volta della Siria più di 7.500 giovani, è una notizia non degna di nota. Che tutti questi giovani non frequentino alcuna moschea ma soltanto i loro computer o i telefoni cellulari e che è da lì che partono non da Ravenna, da Tunisi o da Grattacoppa, risulta per questa narrazione un dato del tutto superfluo. Se ci fermiamo solo un attimo sui curricula dei sei o dieci jihadisti legati in qualche modo a Ravenna, ci rendiamo subito conto che non sono partiti dalla città di Ravenna ma dai giardini Speyer e dai luoghi dell’emarginazione e dello spaccio di stupefacenti. Partire per la Siria rappresenta per loro un punto di rottura, la scoperta di una disciplina di sé per ridare senso – un senso che non pos-
siamo comprendere – alle loro vite. Per persone destabilizzate, l’Isis offre un senso. Offre una missione. È un’offerta politica di morte e di disperazione, certo, ed è proprio questo il suo fascino per chi vive ai margini ed è questa la pericolosità di una tale offerta, dove si mescola il millenarismo jihadista a una coscienza più o meno profonda del caos ecologico, morale, economico o politico in cui versa il mondo. Il progetto politico dell’Isis da’ un senso al loro cammino verso la morte. Propone un destino. Tragico ma pur sempre destino. Alla speranza di liberazione individuale e collettiva del passato si propone una problematica di fine del mondo e di giudizio ultimo e così, di colpa, crea persone di grande determinazione. Nei gruppi armati degli anni 70, il sacrificio di sé era, dal loro punto di vista, per la vita degli altri, un passaggio all’atto criminale per un futuro rivoluzionario pensato come migliore. Con l’Isis si rovescia tutto: sacrificare la propria vita per la morte altrui. L’orrore fa parte della strategia come spiegato in modo semplice e efficace nella “bibbia” dell’Isis “Idarat attawahsh” (Gestione della barbarie o più letteralmente: Gestione dell’inselvaggimento): la guerra non è mezzo per ottenere l’indipendenza come nelle guerre anticoloniali del passato, ma si crea uno Stato per fare la guerra. Una guerra globale. Lo Stato islamico non ha nessuna visione della pace, rispecchiando così la guerra dell’Occidente contro il terrorismo o le teorie della guerra permanente. Dal 2001, l’Occidente ha abbandonato definitivamente l’idea di Clau-
sewitz della guerra come mezzo per ottenere la pace (quali sono gli obiettivi di guerra o di pace in Iraq, in Siria e in Afghanistan? Non ne sappiamo nulla). Da una parte e dall’altra ogni idea del possibile è crollata. La manipolazione del rischio e della paura è diventata mezzo di governo. Ed è così che si perde il futuro. I giovani che sono biologicamente, socialmente e culturalmente il futuro, si trovano di colpo maltrattati ora e in prospettiva e la rivolta, quella sana, quella cambia le cose, diventa senza speranza. Si trasforma in rabbia (i neri negli Stati Uniti, i giovani che protestano contro il caro mensa universitaria, contro le violenze della polizia in Francia …). Infine, la politica stessa, è totalmente impelagata nelle logiche di potere che si trova anch’essa incapace di aprire le porte del possibile. L’altermondialismo aveva rappresentato una speranza negli anni 2000 e dal 2011 e fino allo scoppio della guerra in Siria, le cosiddette “primavere arabe” erano anch’esse una speranza e una possibilità. Una possibilità anche per superare il trauma dell’invasione dell’Iraq da parte degli americani nel 2003. Non si può quindi parlare di Ravenna, neanche quando si riporta un fatto di cronaca, come se fosse sola al mondo e cioè senza metterla in un contesto globale. Dire Ravenna capitale dei foreign fighters è dire qualcosa privo di qualsiasi senso. Capitale di che cosa? Dell’Italia? dell’Europa? Del mondo? Il jihadismo è una specie di ideologia del terrore che si può combattere soltanto se si ha una visione globale, unico mezzo per poterlo combattere e sconfiggere.
a g e n d a
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L’islam nelle immagini dei media italiani
All’interno delle iniziative della tredicesima Settimana contro il razzismo, giovedì 30 marzo inaugura la mostra fotografica“L’Islam nelle immagini dei media italiani. «Quale Islam ci raccontano TV e stampa? Che responsabilità hanno i media nell’incremento dell’islamofobia e dell’ostilità verso i musulmani in Italia e in Europa? Un viaggio tra foto, articoli e immagini virali che fanno parte della nostra quotidianità». Dal 30 marzo al 5 aprile, apertura 16 - 18 nella sala espositiva via D’Azeglio 2 Ravenna. Ore 18,00 – Sala espositiva di via D’Azeglio 2 dove sabato 1 aprile alle 18 si terrà anche l’incontro Islamofobia. Attori, tattiche, finalità con Enrico Galoppini, autore dell'omonimo libro. Modera Marisa Iannucci, in collaborazione con associazione Life che organizza anche l’evento del 31 marzo alle 18 alla sala Buzzi, via Berlinguer 11, in cui sarà presentato il libro Uomini tra noi. Accoglienza e immigrazione nei racconti di cittadini musulmani di G. Dall’Ara.
Città Meticcia n. 59 marzo 2017
di Monika Poznanska
«È bello quando attraverso il teatro riesci a fare arrivare quello che ti sta a cuore, quello che ti fa male, quello che hai vissuto, ciò che ti piace. Riesci a raggiungere le persone con le quali non avresti mai avuto la possibilità di parlare: sono loro che vengono ad ascoltarti». racconta uno dei partecipanti del laboratorio teatrale “Senza Confini “. Si tratta di un’esperienza artistica unica che coinvolge sia cittadini autoctoni sia i richiedenti asilo e rifugiati. Ogni giovedì sera dalle 20 alle 22 a Faenza, alla Casa del Teatro, circa 70 persone di culture e provenienze diverse sperimentano un incontro artistico è imparano il significato e il potere del “fare teatro partecipato”. Ne abbiamo parlato con Alberto Grilli, direttore artistico e registra del Teatro Due Mondi, la compagnia a cui si deve questa iniziativa. Come è nata l’idea di lavorare con i richiedenti asilo e rifugiati? «Nel 2011 un operatrice del centro d’accoglienza a Lugo ci ha chiesto di fare uno spettacolo per un gruppo di profughi ospitati nella loro struttura. Abbiamo conosciuto questi ragazzi e in seguito abbiamo pensato di proporre a loro un laboratorio teatrale. Ai profughi si è aggiunto un gruppo di volontari italiani “non attori“ e cosi nell’estate del 2011 abbiamo cominciato un lavoro che noi si è mai più interrotto. Tutti gli anni riproponiamo questa esperienza con un appuntamento a settimana. Ovviamente le persone cambiano, sono cicli dove arrivano persone diverse, cittadini diversi, quest’anno per la prima volta si sono aggiunte anche donne richiedenti asilo». Le barriere linguistiche non influenzano negativamente l’interazione tra i partecipanti ? I richiedenti asilo spesso non parlano bene l’italiano… «Per niente, noi facciamo il teatro partecipato in cui si parla poco. Comunque, quando serve, ci sono sempre le persone che traducono in inglese, francese, urdu o in un’altra lingua. Ma lavoriamo con “non attori” e l’unica competenza che richiediamo è quella di saper stare nel gruppo. Insieme costruiamo azioni molto semplici su temi diversi; abbiamo fatto azioni contro le guerre, sulla liberta, sulla gratitudine, contro la quotidiana indifferenza. Sono temi sui quali tutti i partecipanti riescono a contribuire con il proprio pensiero. E in seguito ci esibiamo. Si fa spettacolo in piazza, in strada, nel cuore della città. Cerchiamo di costruire momenti collettivi, visibili e partecipati anche dal pubblico. Stiamo facendo un teatro che è considerato tale da chi guarda da fuori ma per chi ci sta dentro è solo un modo di fare cose diverse insieme… è molto difficile da spiegare a parole». Deve essere un’esperienza intensa e stimolante per tutti... «Assolutamente sì! Durante il lavoro collettivo si entra in relazione e questo aiuta a conoscersi. Immagina che in un unico spazio si incontrano i “mondi” con lingue diverse, storie diverse uniti dall’utopia di fare “cose” insieme. Non importa di quale religione sei, che cosa fai nella vita e perché sei qua. È una strana sensazione. Dall’altra parte
VII
l’intervista
Un teatro partecipato insieme ai profughi Alberto Grilli dei Due Mondi racconta l’esperienza di “Senza confini”
a g e n d a
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Torna in scena per beneficenza lo spettacolo Santa Europa Defensora Alle 17.30 di domenica 19 marzo, sul palco delle Artificerie Almagià a Ravenna va in scena lo spettacolo teatrale Santa Europa Defensora, di Iacopo Gardelli, interpretato da Lorenzo Carpinelli e prodotto da Gruppo dello Zuccherificio e RavennaTeatro. In collaborazione con la Rete Civile contro il Razzismo e la Xenofobia il Il ricavato sarà devoluto al progetto di solidarietà con il popolo lampedusano “Salvadanaio sociale per Lampedusa”. Lo spettacolo, che ha già riscosso apprezzamenti in ocassione del debutto a Vulkano lo scorso autunno, mette in scena la vita di un centometrista e quella di un migrante. La vita di un agonista, del mondo occidentale e della sua schizofrenia, e la vita di un migrante, di un mondo sommerso e della sua corsa verso la meta: un'esistenza diversa in Europa. Ciò che colpisce è la somiglianza di queste due vite, nonostante la loro distanza geografica e umana: così come per l'agonismo sportivo, anche la lotta alla sopravvivenza dei migranti, all'inizio di questo XXI secolo, è fatta di ascesi, abnegazione e solitudine. Entrambe richiamano, in modo surrettizio e inquietante, la sopraffazione e la ferocia insite nel mondo naturale. I due personaggi, nella finzione teatrale, si fondono per un attimo a Melilla, enclave spagnola in territorio marocchino, dove la civilissima Europa si è trincerata dietro venti chilometri di mura e filo spinato per contenere la pressione dei migranti, disposti a tutto pur di saltare quella barriera.
appena abbiamo un “prodotto” andiamo in piazza per scambiarlo con gli altri cittadini». Avviene così un incontro che va al di fuori delle mura teatrali... «Il Teatro che proponiamo diventa uno strumento per dare la voce ai più deboli, le operaie di Omsa, i rifugiati... Diciamo che si tratta di un impegno artistico che sta a metà tra il politico e il sociale e nello stesso tempo è carico di un’emozione. Sia i partecipanti che gli spettatori sono fortemente coinvolti dal punto di vista emotivo. L’emozione viene da qualcosa di artistico, che possiamo definire qualcosa di bello. C’è il teatro, l’arte, ma c’è anche la politica, uno sguardo sulla società e sul mondo che cambia». Fare teatro partecipato diventerà un modo di includere, promuovere le relazioni ? «Certo, le relazioni instaurate cui sono reali. Ormai sono un centinaio i rifugiati che hanno partecipato al laboratorio “Senza Confini” , alcuni di loro, sparsi per tutta Europa, ogni tanto ci vengono trovare; poi ce ne sono che sono rimasti a Faenza e frequentano il laboratorio regolarmente da anni, li chiamiamo i “vecchi del gruppo”, ci sono i minori non accompagnati in particolare ce n’è uno che, per così dire, è stato adottato dal teatro. Viene tutti i giorni, ci aiuta e vuole imparare tante cose. E c’è una ragazza che ha trovato da noi un mondo che non conosceva. Cerchiamo solo di tenere fuori le religioni: in primo perche siamo un gruppo laico, secondo perchè possono dividere. Vogliamo solo che musulmani, cristiani, uomini, donne, bianchi, neri, asiatici facciano le stesse cose insieme». Valorizzate quindi quello che unisce le persone... «Sì, partiamo dall’umanità che abbiamo tutti in comune. Tutti abbiamo sogni e desideri. Tutti vogliamo vivere in pace, avere una famiglia, una casa, un lavoro, essere felici. Vogliamo creare momenti in cui persone diverse fanno “cose” insieme. Insieme si cammina, si costruisce una carta geografica, assieme si fa la coreografia sul tema della barca. L’obbiettivo di tante presenze diverse è creare un disegno collettivo». Quando portate le azioni in piazza e vi esibite tra i passanti come siete percepiti dal pubblico? «Per noi è sempre un momento bello perche la piazza è il cuore della città per cui quando la riempiamo con le nostre presenze diventa un momento molto forte e intenso dal punto di vista emotivo. I nostri ragazzi sono lì per raccontare qualcosa a chi li sta ospitando perciò per fortuna le persone interessate, aperte e curiose, si fermano sempre ad ascoltare invece gli indifferenti e ostili girano alla larga da noi».
VIII n. 59 marzo 2017
Città Meticcia
richiedenti asilo
Il bando per i Cas trentasette lotti per dieci posti l’uno Conto alla rovescia per l’assegnazione del bando di gestione dei Cas che dal luglio 2017 passano dalla gestione della prefettura a quella diretta del Comune di Ravenna, come già accade nel resto del territorio ravennate dove a gestire i profughi inviati dall’hub di Bologna per Mare Nostrum sono già da tempo le asp territoriali. Per evitare agglomerati eccessivi e qualsiasi rischio di “ghettizzazione”, il bando prevede 37 lotti per 10 persone l'uno, distribuiti su tutto il territorio comunale a eccezione dei lidi. E per evitare situazioni di monopolio, è stabilito che un soggetto si può aggiudicare al massimo 4 lotti, per un totale di 40 persone. Non solo, il bando ha separato le funzioni di accoglienza materiale basilare, tra cui ovviamente vitto e alloggio, da quelle invece “prestazionali”. In altri termini esiste un bando per affidare invece azioni di integrazione, dall'insegnamento della lingua italiana all'orientamento professionale e lavorativo e il soggetto vincitore si dovrà occupare anche del rafforzamento della rete territoriale tramite azioni di formazione e supervisione ai soggetti gestori dei lotti territoriali. L’idea è infatti quella di lavorare sempre più per creare condizioni il più possibile vicine a quelle esistenti per i richiedenti asilo o i rifugiati accolti nello “Sprar” e di incoraggiare pratiche di integrazione e formazioni anche innovative. Tra queste per esempio l’idea di corsi di italiano “a ciclo continuo” in cui i richiedenti in arrivo potranno inserirsi appena arrivati che saranno organizzati all’interno delle sedi comunali decentrate sul territorio. Il bando scade il 27 marzo ed è reperibile sul sito del Comune di Ravenna al sito www.comune.ra.it.
Agenda antirazzista/4
Agenda antirazzista/5
Terzo torneo multietnico di calcetto come occasione di incontro Nella XIII Settimana di azioni contro il razzismo non poteva mancare lo sport. E così sabato 18 marzo alle 14.30 al Centro Sportivo Dribbling, via Antica Milizia 50, a Ravenna si svolge la terza edizione del torneo multietnico di calcetto “Un calcio al razzismo”. In collaborazione con Persone in movimento, associazione Islamic Relief, Alleanza delle associazioni dei tunisini in Italia, associazione Cittadini del Mondo. Il calcio diventa così passione comune, occasione di scambio, di incontro e partecipazione.
In motonave all’isola degli Spinaroni con i rifugiati e i migranti Anche storia e natura alla scoperta del territorio per nella XIII Settimana di azioni contro il razzismo: sabato 1 aprile alle 9 si va in visita in Pialassa della Baiona, con ritrovo al Parcheggio maneggio Cavallo Felice, via Baiona 310, Porto Corsini, per un’uscita in motonave nella pialassa della Baiona e all'isola degli Spinaroni rivolta ai cittadini migranti e ai rifugiati. In collaborazione con ANPI, sezione Fuschini e associazione Terra mia. Info: 0544 591876 – mail: casadelleculture@racine.ra.it; web: http://casadelleculture.comune.ra.it.
Lettura animata per Elmer l’elefantino di tutti i colori La Settimana di azioni contro il razzismo non dimentica i più piccoli: martedì 21 marzo alle 17, alla Casa delle culture (piazza Medaglie d'Oro 4, Ravenna) si terrà la lettura animata del grande classico Elmer, l'elefante variopinto con Elena Oprica, in collaborazione con l'associazione Terra Mia, nell'ambito di “Ci sono anch'io, fuori dagli stereotipi, dentro alla realtà”, un appuntamento legato alla mostra in corso all’Oriani “Ci sono anch’io” sulla diversità. «Essere diverso dagli altri non è un difetto, è una ricchezza!»... è il messaggio della celeberrima favola di David McKee.
Progetto editoriale:Associazione di Volontariato Città Meticcia, via Campania 14, 48121 Ravenna.Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1165 del 23 aprile 2003. Questo numero di Città Meticcia esce come supplemento di Ravenna&Dintorni n. 631 del 28 maggio 2015. Città Meticcia fa parte della rete Mier, Media interculturali dell'Emilia Romagna, e aderisce al Protocollo regionale Comunicazione interculturale. Direttore responsabile: Federica Angelini. Coordinamento della redazione: Federica Angelini, Francesco Bernabini In redazione: Paolo Fasano, Marco Fucci, Marinella Gondolini, Tahar Lamri, Angelica Morales, Anida Polijac, Monika Poznanska, Veronika Rinasti, Elena Starna, Meho Sulemanski, Raffaella Sutter, Mustapha Toumi, Franck Viderot. Si ringraziano: José Aguayo, Gianluca Costantini, Emanuela Fabbri. Il giornale è stato realizzato grazie al contributo di: Comune di Ravenna. Redazione: c/o Casa delle Culture, Piazza Medaglie d’Oro 4, 48122 Ravenna; Tel. 0544 591876; fax 0544 423869; e-mail c.meticcia@racine.ra.it; sito: www.cittameticcia.it. Progetto grafico:Habanerosrl.com Stampa: Centro servizi Editoriali, srl, Stabilimento di Imola
“Dei giornali non ci si può più fidare, non sanno cosa scrivono” “Sul web si trovano solo bufale” “Tutti i giornalisti sono servi del potere”
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aneggevole, affidabile e amichevole
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RAVENNA &DINTORNI 16/3 2017
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LETTORI detti e contraddetti
a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
CITTADINI, PARTECIPATE ALLA VITA PUBBLICA!
Sono trascorsi quasi 4 anni dalla nascita dei consigli territoriali che hanno sostituito il ruolo delle vecchie circoscrizioni e il 12 marzo si è votato per il rinnovo dei membri. È decaduta la nostra carica di consiglieri territoriali del Movimento 5 Stelle, legata alla “storica” certificazione della lista pentastellata alle comunali del 2011. [...] Purtroppo, l’attuale composizione del Consiglio Comunale non vede tra le forze politiche la rappresentanza del Movimento 5 Stelle che, nonostante tutto, nulla ha mai avuto a che fare con liste civiche dell'ultimo minuto. [...] La promessa di modifica del regolamento dei consigli territoriali, sbandierata da tutti i candidati sindaco che prevedeva l’apertura anche a gruppi non rappresentati in Consiglio Comunale, è stata purtroppo disattesa. Per quanto sopra quindi non è stato possibile riproporre la nostra candidatura nei nuovi consigli territoriali. Nessuno a Ravenna potrà vantare il diritto di parlare a nome e per conto del Movimento. Ravenna ora ha bisogno più che di attivisti “storici”, di attivisti “stoici” e motivati. Per questo, nell'ottica della pluralità e della partecipazione attiva, da sempre garantita dai vertici del Movimento, abbiamo dato vita a un MeetUp: Ravenna Cinquestelle, un gruppo di lavoro trasparente, aperto a tutti e coordinato da Cristina Ricci e Cinzia Pasi, delegate dal Movimento per l'organizzazione della recente campagna referendaria per le ragioni del No per Ravenna e Russi. Questa realtà ci darà la possibilità di continuare ad ascoltare e creare partecipazione, di raccogliere e dare voce alle istanze dei cittadini, che potranno attivarsi assieme a noi per cercare di migliorare la propria vita e tutelare il nostro territorio sempre più sotto attacco. I MeetUp sono laboratori di condivisione di idee e di valori coerenti con i contenuti del blog di Beppe Grillo. Lo scopo è creare cultura della partecipazione alla vita pubblica. [...] A Ravenna sono presenti diversi MeetUp. Invitiamo tutti i cittadini ad attivarsi, ad interessarsi alla vita pubblica, a frequentare qualsiasi gruppo presente sul territorio, ad ascoltare senza pregiudizi e a portare il proprio contributo: solo insieme saremo portatori di cambiamento. Cinzia Pasi e Roberta Babini
LA POLIZIA MUNICIPALE NON HA BISOGNO DI GENERALI Il 10 percento dell’organico di un servizio può essere composto da funzionari? Secondo la Uil-Fpl no! Ma, evidentemente, per il Comune di Ravenna tutto ciò è normale. Nel 2009 l’organico della Polizia Municipale era palesemente sottostimato e contava poco più di 170 dipendenti, di cui 11 funzionari. Oggi, dopo 8 anni, l’organico è di 176 unità, clamorosamente inadeguato alle
Il chiostro, di @desmoteo93 Pubblichiamo qui una foto dal nostro territorio postata su Instagram con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata dall’utente @desmoteo93 a Ravenna e immortala il chiostro della biblioteca Classense.
dimensioni del Comune e ai reali bisogni dei cittadini; i funzionari sono diventati 17 ai quali si aggiungono 45 ispettori. Nel piano occupazionale del 2017 trova, comunque, spazio l’assunzione di ulteriori 2 funzionari e un ispettore, ma di solo 8 agenti, quando invece è palese che la vera criticità della dotazione
organica riguarda gli agenti (non certo gli ufficiali). Tralasciando le procedure di assunzione, per nulla animate da criteri omogenei, questa ulteriore “attenzione” a produrre “generali” pone poi una questione di equità, o meglio di manifesta iniquità, per quanto riguarda le risorse che vengono investite nei diversi Servizi del Comune di Ravenna. Non ci risulta infatti che nelle altre aree organizzative del Comune si possa osservare la medesima percentuale di funzionari e capi ufficio così come accade nel Corpo di Pm, il quale avrà certamente le proprie particolarità ma non tali da giustificare uno sbilanciamento così evidente tra chi lavora e chi dirige (1 ufficiale ogni 2 agenti). Altre amministrazioni comunali sono molto più attente ai bisogni dei cittadini investendo prioritariamente sulle assunzioni di agenti e, in nessun caso, abbiamo riscontrato composizioni di dotazioni organiche nelle quali vi è una percentuale così altra di funzionari. Chiediamo pertanto l’apertura di un confronto sull’organizzazione della Pm rispetto al quale il successivo piano assunzionale 2017 che ne scaturirà sia lo strumento attuativo e non una decisione unilaterale e burocratica che al momento, a nostro avviso, rimane scevra da qualsiasi competenza di prospettiva organizzativa. Paolo Palmarini, Uil-Fpl
LA POSTA DEL CUORE
Perché il mio ragazzo preferisce il partito a una serata con me? di Moldenke
Nuova puntata della rubrica dello psicologo e psicoterapeuta Enrico Ravaglia per parlare di sentimenti attraverso la fondamentale lente della psiche. L’invito a lettori e lettrici è di scrivere al dottor Ravaglia ponendo le proprie questioni di cuore a: postadelcuore@ravennaedintorni.it. Caro Dottore, il mio nuovo ragazzo è fantastico ma ha un aspetto che mi lascia perplessa: è patito di politica! Ne parla continuamente, passa il suo tempo libero in riunioni estenuanti o fare cose che a me sembrano senza senso. Ho pensato che solo la presenza di un'amante tra i colleghi di partito possa giustificare tante assenze e tante rinunce a serate romantiche. Laura. Cara Laura, la sua domanda mi ha fatto subito pensare a “La partita di pallone” di Rita Pavone. Cito una strofa: “... perché la domenica mi lasci sempre sola per andare a vedere la partita… chissà se davvero vai a vedere la tua squadra…”. Nella canzone, come nella sua lettera, emergono sentimenti di gelosia ed incomprensione rispetto all’interesse del compagno. Ma non è detto ci sia un amante. Essere un grande tifoso di calcio, così come appartenere ad un gruppo politico, consente un’attrattiva, per certi aspetti, anche maggiore rispetto a quanto possa offrire una storia sentimentale parallela. Le sembrerà strano ma è così. Il motivo è che abbiamo a che fare con il “gruppo”. Appartenere ad un gruppo è qualcosa di molto potente. Identificarsi con i valori condivisi consente di rafforzare la propria identità e di incrementare il proprio senso di sicurezza. Certo credere in una visione politica ha anche aspetti che riguardano l’espressione dei propri ideali, dei propri valori, per carità. Ma guardando la questione con uno sguardo psicologico possiamo notare che è anche una modalità che favorisce il senso di onnipotenza e di controllo. Promuovere leggi, amministrare una città, permette di favorire narcisistiche dinamiche interne. Ma torniamo al discorso sul gruppo, perché esso ha, tra le altre, una funzione normativa, ovvero è fonte di valori e di modelli in cui identificarsi. Poi se le proprie idee sono attinenti a quelle del gruppo, o del contesto, in cui andrà a far parte, ciò garantirà un grande giovamento alla propria identità, perché esse verranno amplificate. Anche se si perde un po’ di se stessi non è un problema, dato che si viene compensati e ripagati dal senso indentitario più ampio che si costituisce. Pure per l’autostima, adesso parla al plurale. Purtroppo non è tutto rosa e fiori. C’è anche l’altro lato della medaglia: l’appartenere ad un gruppo è possibile solo se contemporaneamente si rinuncia agli altri gruppi. È necessaria la disappartenenza a tutto il “non gruppo”. Il “noi di gruppo” esiste solo se c’è un “loro” a cui contrapporsi, e il gruppo avversario si combatte. Quando va bene, si provano verso gli altri sentimenti di timore, avversione, disapprovazione. Ma mai di vero ascolto. Il tutto per legittimare la propria comunità e favorire, di riflesso, i sentimenti che fanno sentire meglio il singolo componente. Non stupisce quindi che tra le forze politiche ci sia così raramente una legittimazione delle posizioni altrui. Già i latini, prima degli psicologi dicevano, “Coniunctio animi maxima est cognatio”, ovvero “L'unione delle anime è più grande di ogni parentela”. *Psicoterapeuta Psicoanalitico postadelcuore@ravennaedintorni.it
CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 16/3 2017
LIBRI • ARTE
BIBLIOTECA CLASSENSE
SCULTURA
Incontro con Campani e lectio magistralis di Antonio Paolucci
Tre mostre e un libro per far conoscere il “Rambelli monumentale”
Fine settimana ricco di appuntamenti alla biblioteca Classense di Ravenna dove sabato 18 marzo si comincia alle 11 del mattino con un’anticipazione di ScrittuRa Festival che vede ospite Sandro Campani con il suo romanzo, edito da Einaudi, Il giro del miele. Nel pomeriggio, invece alle 17, proseguono le celebrazioni per l’apertura dopo il restauro del refettorio camaldolese con la lectio magistralis di Antonio Paolucci (nella foto), già Ministro per i beni culturali e ambientali e Direttore dei Musei Vaticani, dal titolo “Dante Alighieri e le arti”. Domenica 19 marzo, invece, alle 11, è in programma il Concerto di Accademia Bizantina “Dal tramonto all'alba. La viola da gamba e i Bach” con Rosita Ippolito, viola da Gamba, Valeria Montanari, clavicembalo.
BREVE , CAHIER DI
PAOLO MELANDRI
LO SAPRÀ NESSUNO ”
Sabato 18 marzo alle 18 al circolo arci Prometeo di Faenza si tiene l’incontro con la presentazione del libro di Anna Francesca Vallone Non lo saprà nessuno, una storia di amore e amicizia tra due ragazze. Evento in collaborazione con il Centro di Documentazione del Cassero e l’Associazione “Un secco no”.
LA
STORIA DI
RAVENNA
A
PALAZZO RASPONI
Mercoledì 22 marzo per la rassegna Il tempo ritrovato a Palazzo Rasponi, in piazza Kennedy a Ravenna, l’archeologa Paola Novara e lo storico e direttore della Biblioteca Oriani Alessandro Luparini Storia di Ravenna (Il Ponte Vecchio).
A CASA MELANDRI
IL RAPPORTO TRA ARTE E FILOSOFIA
Venerdì 17 marzo, alle 18 alla Sala D'Attorre a Ravenna per gli incontri del Centro Relazioni Culturali l’ospite sarà Enrica Lisciani-Petrini, docente di Filosofia teoretica e specialista dei rapporti tra arte e filosofia, che presenterà il suo libro Vita Quotidiana. Dall'esperienza artistica al pensiero in atto, edito dalla Bollati Boringhieri, con la partecipazione di Nicoletta Guidobaldi e Felice Cimatti, conduttore di “Fahrenheit” su RadioTre.
ANNALISA TEODORANI
ALLA BIBLIOTECA DI
RUSSI
Alla biblioteca comunale di Russi, nell’ex Macello, nuovo appuntamento con la rassegna “Le parole crescono”. Martedì 21 marzo alle 18 ospite sarà Annalisa Teodorani autrice del volume Nient’altro che parole (Feltrinelli) che terrà anche, dalle 20 alle 22, un nuovo incontro del corso di scrittura.
SILENZIOSO
a cura di Maria Giovanna Maioli Ricorre quest’anno il centenario della nascita di Franco Fortini (Franco Lattes), nato, appunto, nel 1917 a Firenze e scomparso a Milano nel 1994. Figura di spicco nella vita culturale del Novecento, è stato poeta, traduttore, critico letterario e saggista.
LA GRONDA DI
FRANCO FORTINI
Scopro dalla finestra lo spigolo d’una gronda, in una casa invecchiata, ch’è di legno corroso e piegato da strati di tegoli. Rondini vi sostano qualche volta. Qua e là, sul tetto, sui giunti e lungo i tubi, gore di catrame, calcine di misere riparazioni. Ma vento e neve, se stancano il piombo delle docce, la trave marcita non la spezzano ancora. Penso con qualche gioia che un giorno, e non importa se non ci sarò io, basterà che una rondine si posi un attimo lì perché tutto nel vuoto precipiti irreparabilmente, quella volando via. (in Poeti italiani del Novecento, a cura di Pier Vincenzo Mengaldo, Mondadori, Milano 1981)
L’INIZIATIVA
Venerdì 17 marzo alle 21, alla Bottega Bertaccini di Faenza, Paolo Melandri presenta il suo cahier Concerto breve (a2mani Edizioni), dodici testi poetici con 8 illustrazioni di Cesare Reggiani. Partecipano Stefano Teti Damiani e Paolo Poldo Martini.
A PROMETEO “NON
LA BUSTINA DI MELPOMENE
Per promuovere la conoscenza del “Rambelli monumentale” arrivano una monografia e un trittico di mostre tra Brisighella, Lugo e Faenza. Si comincia il 17 marzo alle 18 con la mostra “Un’iconografia unica. Il fante che dorme” al museo “Giuseppe Ugonia” di Brisighella, in piazzetta Porta Gabolo 1. Gli appuntamenti proseguono sabato 18 marzo. A Lugo, nel Salone Estense della Rocca, alle 10.30 ci sarà la presentazione della monografia Romagna monumentale. Domenico Rambelli, un maestro dell’espressionismo italiano (Longo editore), a cura di Elisa Baldini, Claudio Casadio e Daniele Serafini, con prefazione di Antonio Paolucci. Seguirà poi l’inaugurazione del percorso espositivo “Ad Maiora. Lo scultore e l’eroe”, in quattro sedi tematiche: alle Pescherie della Rocca in piazza Garibaldi, nella Fondazione CML in piazza Baracca 24, alla biblioteca “Fabrizio Trisi” in piazza Trisi 19 e al museo “Francesco Baracca”, in via Baracca 65 . Nel pomeriggio ci si sposterà infine a Faenza, nel voltone della Molinella 2, dove alle 18 ci sarà l’inaugurazione della terza mostra del trittico, intitolata “Un lungo cammino. Il monumento ad Alfredo Oriani”. Tutte e tre le mostre saranno aperte fino al 23 aprile.
AGENDA LETTERARIA CONCERTO
23
E ALTRE MODALITÀ AL MUSEO
Sabato 18 marzo alle 17.30 nuovo appuntamento con l’autore al Museo Nazionale di Ravenna. L’ospite sarà Carlo Fabbri che presenterà il suo libro Silenzioso e altre modalità edito da Pendragon.
UN RACCONTO A TAPPE ATTRAVERSO LA CONSELICE E ALFONSINE (IN PULLMAN)
MEMORIA , TRA
COTIGNOLA,
Domenica 19 marzo è in programma un racconto a tappe attraverso un percorso della memoria legato alle vicende della II Guerra Mondiale e della Linea Gotica nella Bassa Romagna. Si parte da Cotignola, alle 10.30, con la visita guidata del Museo Civico Luigi Varoli, Dalle maschere di cartapesta di Luigi Varoli a un bambino di nome Francesco, a cura di Massimiliano Fabbri. Dopo il pranzo al Parco Pertini, alle 14 si parte in pullman per Conselice. La seconda tappa sarà, alle 14.30, al Monumento alla Stampa Clandestina e alla Libertà di Stampa e piazzetta Guareschi con Storie di una pedalina. Si prosegue per Alfonsine (partenza alle 15.30) con la visita al Museo della Battaglia del Senio, Un inverno resistente, a cura di Antonietta Di Carluccio. Il ritorno in pullman a Cotignola è previsto alle 18. La partecipazione al percorso, compresi gli spostamenti in pullman, è gratuita. È richiesta la prenotazione sia per il posto in pullman sia per il pranzo al parco Pertini con menù fisso a 15 euro (è possibile partecipare alla visita anche portando un pranzo al sacco). Prenotazioni: fabbrim@comune.cotignola.ra.it, tel. 0545 908879, cel. 320 4364316.
LA VERNICE THE ENCOUNTER: LUCA MARIA BALDINI “INCONTRA” GIUSEPPE MAESTRI Sabato 18 marzo alle 17.30 alla galleria FaroArte di Marina di Ravenna, inaugura la mostra The Encounter dell’artista Luca Maria Baldini, si tratta di un progetto video e sonoro. L’idea nasce dall’incontro fra la ricerca musicale dell’artista e le opere di Giuseppe Maestri: incisore, gallerista e importante punto di riferimento per l’arte di Ravenna per quasi mezzo secolo. Le sonorità di Baldini sono riassunte nel disco In Between. La mostra sarà visitabile dal 18 marzo al 2 aprile 2017 il sabato e la domenica dalle ore 17.00 alle 19.30 e in altri giorni su appuntamento (349 2101867).
RAVENNA &DINTORNI 16/3 2017
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TEATRO
CULTURA
DANZA/1
COMICO
La vita secondo i BalletBoyz
ANGELO PINTUS E LA SUA MILF ALL’ALIGHIERI
Prima italiana all’Alighieri per uno spettacolo che si compone di due coreografie Sabato 18 marzo (alle 20.30) e domenica 19 marzo (alle 15.30), dieci giovani talenti - i componenti dell’emergente compagnia inglese BalletBoyz, British National Dance Award 2013 - portano sul palco del Teatro Alighieri due coreografie per la prima italiana di Life./Vita, ultima produzione della compagnia di Michael Nunn e William Trevitt. «Il primo dei due lavori, Rabbit di Pontus Lidberg, mi fa venire voglia di scoprire tutto quello ciò che questo coreografo ha creato. Il secondo, Fiction di Javier De Frutos, è più divertente di qualsiasi coreografia io abbia visto in anni»: così il Guardian ha salutato con entusiasmo la prima di Life a Sadler’s Wells, paragonandone le atmosfere a un sogno di mezza estate: narrazioni magiche, surreali, eppure malinconiche, in grado di affrontare temi quali la solitudine e la morte. Una sfida per questa compagnia maschile britannica che, con la guida di Michael Nunn e William Trevitt (entrambi formatisi presso il Royal Ballet), si è già distinta nel panorama della modern dance per la capacità di raggiungere un vasto pubblico grazie a lavori nei teatri e in televisione. Fin dalla creazione della compagnia nel 2001, Michael Nunn e William Trevitt ne hanno sviluppato la linea artistica commissionando appositamente coreografie a talenti anticonvenzionali: così i BalletBoyz non sono mai rimasti intrappolati in schemi e tradizioni, puntando piuttosto su un linguaggio sempre aperto a sperimentare nuovi orizzonti e contaminazioni. Una scelta premiata dai riconoscimenti e nomination che hanno accompagnato l’imporsi della compagnia, unico ensemble inglese tutto al maschile, sulla scena internazionale, con l’Olivier Award, le due nomination al South Bank Show Award, la Rose d’Or, l’International Emmy e il Golden Prague Grand Prix. Dal 2005 i BalletBoyz sono inoltre associati al Sadler’s Wells e nel 2013 sono stati premiati dal National Dance Awards come migliore compagnia indipendente. Info e prevendite 0544 249244 – www.teatroalighieri.org
Come anticipato, giovedì 16 marzo per la stagione del comico, al teatro Alighieri di Ravenna sarà di scena Angelo Pintus con il suo monologo in cui si ride e si scherza sul tempo che inesorabilmente passa dal titolo Ormai sono una milf. Alle 21.
PROSA MARITI E MOGLI: DAL GRANDE SCHERMO AL COMUNALE DI RUSSI Sabato 18 marzo alle 20.45 al Comunale di Russi va in scena una commedia tratta dal celebre film di Woody Allen: Mariti e mogli per la regia di Monica Guerritore che sarà in scena con Francesca Reggiani, Fabio Camilli, Pietro Bontempo, Alice Spisa, Lucia Minnino.
MATTI
DA SLEGARE UNA COMMEDIA FIRMATA
GIOELE DIX
Martedì 21 marzo al teatro Masini di Faenza va in scena la fortunata commedia Matti da slegare con Giobbe Covatta ed Enzo Iachetti per la regia di un altro grande nome della comicità italiana: Gioele Dix. Lo spettacolo racconta di due persone che cercano un percorso di indipendenza dopo un periodo in clinica psichiatrica. In scena fino al 23 marzo.
MARIONETTE PER ADULTI
DANZA/2 SGUARDI
SUI GIOVANI ARTISTI CON
UN EPISODIO DELLA VITA DI CON I KARROMATO
CANTIERI
All’interno della rassegna Today Todance, il 21 marzo alle 20.30 al teatro Rasi di Ravenna, Cantieri Danza e Ravenna Teatro condividono la terza edizione di “Sguardi sulla giovane danza d'autore”, in cui vengono presentate le nuove creazioni in fase di studio di giovani coreografi emergenti. Olimpia Fortuni, Serena Ballarin, Ermanno Sbezzo e Denis Guerrini sono i protagonisti di questa edizione: presenteranno le loro opere in fase di studio e programmazione e gli esiti di laboratorio condotti con giovani danzatori del territorio ravennate, per condividere con il pubblico il proprio percorso di ricerca e far conoscere il processo creativo che sta dietro a una produzione coreografica.
MOZART
Sabato 18 marzo alle 21 alla Casa del Teatro di Faenza va in scena La festa dell’imperatore, spettacolo di marionette per adulti e ragazzi di Karromato (Repubblica Ceca). Si tratta di un’opera comica barocca per marionette che descrive, mediante un teatrino in miniatura, l’allestimento delle rappresentazioni operistiche del XVIII secolo, che venivano realizzate a corte. Il movimento delle marionette a filo, accompagnato dal teatro delle ombre, incanta lo spettatore e gli trasmette l'atmosfera dell'epoca. Lo spettacolo è ispirato a un vero episodio della vita di Mozart, avvenuto a Vienna nel 1779: l’imperatore Giuseppe II riceve una missiva dalla sorella, che annuncia il suo arrivo per una visita. Felice dell’evento, decide di organizzare una festa di benvenuto e incarica Mozart, compositore di corte, di comporre un’operina per l’evento, “L'impresario teatrale”.
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CULTURA LIDO ADRIANO
RAVENNA &DINTORNI 16/3 2017
TEATRO • SPETTACOLO
CINEMA
AGENDA
Un trittico al Cisim con il teatro delle Albe: Martinelli oratore civile
MATTHIAS MARTELLI
Marco Martinelli in una foto di Lidia Ravera
Il Teatro delle Albe è ospite tra il 22 e il 26 marzo del Cisim di Lido Adriano con un trittico di opere composto da Farsi luogo, lettura pubblica di e con Marco Martinelli, la versione italo-tedesca di Rumore di acque (il 24 marzo), in collaborazione con la Bremer Shakespeare Company, e Il Volo, con Luigi Dadina, Tahar Lamri, Lanfranco “Moder” Vicari, Francesco Giampaoli e Diego Pasini nella sera di domenica 26 quando, dopo lo spettacolo, verrà inoltre presentato il libro di Cristina Valenti Amore e Anarchia e si concluderà il trittico con un momento conviviale insieme al pubblico. In particolare, si comincia appunto il 22 marzo alle 21 con la lettura da Farsi luogo. Varco al teatro in 101 movimenti, piccolo libro – poco meno di cinquanta pagine – con cui il regista, drammaturgo e fondatore del Teatro delle Albe Marco Martinelli veste i panni dell’oratore civile. Per Martinelli il concetto di “farsi luogo”, che è un po’ la condizione in genere dell’artista – quella di essere fuori luogo e di cercare un luogo non solo fisico dove potere esprimere le proprie istanze – viene da lontano e torna a più riprese nell’illustrazione del suo lavoro (nel novembre del 2008, ad esempio, un breve testo proprio dal titolo Farsi luogo venne scritto in occasione della sua esperienza a Scampia come direttore artistico di “Punta Corsara”), inteso appunto come una fusione strettissima tra ambiente, arte e persone, un teatro insomma che trova il suo senso esclusivamente nella creazione di una comunità.
AL
KINOTTO
DI
BORGO MASOTTI
Domenica 19 marzo al Kinotto di Borgo Masotti, in via canale Guiccioli 35, alle 19 va in scena Matthias Martelli, giovane attore e autore dalla dissacrante comicità. Formatosi con maestri quali Dario Fo, Philip Radice, Michel Margotta, Eugenio Allegri, nel suo lavoro Martelli recupera tutti gli elementi tipici della satira e della tradizione giullaresca del teatro popolare, reinterpretandoli con originalità. Nel 2014 si è aggiudicato il “Premio Alberto Sordi” e nel 2015 con il premio “Locomix - Re della comicità emergente”.
LIBRO
25
E SPETTACOLO AL
RIDOTTO
DEL
MASINI
CON LE
Il festival dei corti al via al Rasi il 22 marzo
ALBE
In occasione del 30° anniversario della tragedia della Mecnavi (Ravenna, 1987), il Teatro Masini di Faenza ospita, giovedì 16 marzo alle 21, lo spettacolo-conferenza del Teatro delle Albe Il Volo. La ballata dei picchettini, co-prodotto da Ravenna Teatro e Ravenna Festival. L’appuntamento al Teatro Masini sarà l’occasione per presentare al pubblico anche il disco Music from Il Volo – La ballata dei picchettini e il volume Racconti su un attore operaio. Luigi Dadina nel Teatro delle Albe, quest’ultimo discusso insieme al suo autore Michele Pascarella.
SERATA
BISLACCA CON I
MENOVENTI
Il 18 marzo la compagnia Menoventi torna al Masini di Faenza per la presentazione dell’esito del laboratorio Meme 2017 (unità contagiosa di evoluzione culturale), ciclo formativo che si è svolto tra gennaio e marzo. La serata avrà inizio alle 20.45 sotto il titolo Bislacco apparato per una serata anomala, in cui il pubblico potrà assistere a due atti teatrali distinti (Il giuramento e Survivre), i cui protagonisti saranno i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al corso guidato da Gianni Farina di Menoventi in collaborazione con la compagnia ravennate Fanny & Alexander e con quella francese Pardès Rimonim.
NON-SCUOLA
DOCUMENTARI
ULTIMI DEBUTTI TRA SHAKESPEARE E MUSORGSKIJ, TRA MEDIE E UNIVERSITÀ
UN WEEK-END TRA LYNCH, TRUFFAUT E PEGGY GUGGENHEIM
Ultimi debutti per il festival della non-scuola, il progetto di teatro elaborato dal Teatro delle Albe e che continua ogni anno a coinvolgere moltissime scuole ravennati, tutti al Rasi tutti alle 21. Giovedì 16 marzo sarà la volta degli studenti dell’Ipsia Callegari, Itc Ginanni, Itg Morigia, Olivetti e Itas Perdisa con Le idi di marzo, ispirato a Giulio Cesare di William Shakespeare con le guide Matteo Cavezzali e Antonio Maiani; sabato 18 invece sarà la volta dei ragazzi della media Don Minzoni con Quadri da un’esposizione ispirato alla suite per pianoforte a soggetto di Modest Petrovič Musorgskij con le guide Roberto Magnani, Simone Marzocchi, Matteo Pozzi. Lunedì 20 marzo ultimo appuntamento con il gruppo di Fondazione Flaminia per l’Università in Romagna che porta in scena Sangue e merda ispirato a Macbeth di William Shakespeare sotto la guida di Roberto Magnani e l’assistente guida Giusy Mingolla.
Secondo e ultimo appuntamento per la rassegna dedicata al documentario d’autore “Per non morire di televisione” al palazzo del Cinema di Largo Firenze a Ravenna a cura di Ravenna Cinema. Venerdì 17 marzo alle 18 sarò proiettato Todos son mis Jijos (Sono tutti miei figli) di Ricardo Soto Uribe (Argentina) ambientato nell’Argenina del 1976 dove sta nascendo “l’opposizione”, cioè un gruppo di donne che rivendica la ricomparsa in vita dei suoi 30.000 figli desaparecidos. Alle 20.30 il documentare sulla vita di Peggy Guggenheim di Lisa Immordino Vreeland ( Usa – Italia – UK). Alle 22:15 è la volta di David Lynch: the Art Life di Jon Nguyen, Rick Barnes, Olivia NeergaardHolm (Usa – Danimarca). Sabato 18 si inizia alle 20.30 con Elstree 1976 di Jon Spira, mentre alle 22.15 Hitchcock/Truffaut di Kent Jones (Francia – Usa). Prima di ogni proiezione verrà offerto un buffet a cura della Cooperativa Sociale Villaggio Globale. Ingresso alla singola proiezione 3 euro.
Il circolo Sogni presenta la diciottesima edizione del festival internazionale di cortometraggi Corti da Sogni Antonio Ricci. Dal 22 al 25 marzo sono in programma quattro giornate di proiezioni, eventi speciali e incontri con registi e attori provenienti dall’Italia e dall’estero. Sul palco del teatro Rasi di Ravenna si andranno a scoprire le cinematografie di tutti i continenti. Come da tradizione, l'ingresso è gratuito. Le proiezioni prenderanno il via mercoledì 22 marzo dalle 20.30. Si proseguirà al giovedì, quando le visioni dei corti cominceranno alle 18. Al venerdì le proiezioni saranno dal mattino (dalle 10), aperte al pubblico nell’ambito del laboratorio promosso dal Grr festival. Sempre al venerdì la programmazione riprenderà alle 18 per proseguire per tutta la sera. Il sabato è prevista una giornata di cinema a partire dalle 9.15 con le proiezioni dei corti dedicati al pubblico dei giovani e giovanissimi. La diciottesima edizione propone sei sezioni in concorso. Il migliore cortometraggio europeo si aggiudicherà l’European Sogni Award, mentre il miglior lavoro proveniente da oltre Europa sarà il vincitore della sezione “Sogni d’Oro”. La categoria “Premio Giuseppe Maestri” andrà al miglior cortometraggio di animazione, mentre il premio “Mitici critici” sarà assegnato da una giuria composta dagli studenti delle scuole medie. Il miglior videoclip si aggiudicherà invece “Frequenze in corto”. Al miglior cortometraggio italiano andrà il premio “Made in Italy”. Verrà inoltre assegnata le menzione “Creatività in corto”, per il lavoro più originale. Sarà il pubblico in sala a decidere, nella serata finale, attraverso il voto a chi attribuire la menzione. (per informazioni: www.cinesogni.it, info@cinesogni.it, oppure pagina Facebook: “Circolo Sogni”).
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CULTURA
MUSICA
JAZZ/1
CLASSICA/1
L’Orchestra da camera del Maggio Fiorentino all’Alighieri con il ravennate Nicola Valentini Nuovo appuntamento della stagione “Ravenna Musica” curata dall’associazione Angelo Mariani. Lunedì 20 marzo (ore 20.30) si allineeranno sul palcoscenico del teatro Alighieri di Ravenna i trentacinque componenti dell’Orchestra da camera del Maggio Musicale Fiorentino. La prestigiosa formazione raccoglie, tra le proprie fila, musicisti all’apice della loro maturità strumentale grazie all’esperienza effettuata nell’orchestra del famoso teatro fiorentino, sotto la guida dei più grandi direttori di tutti i tempi. Sul podio salirà Nicola Valentini, direttore ravennate giovane ma già affermato a livello internazionale, riconosciuto dalla critica come esperto conoscitore del linguaggio musicale barocco, classico e belcantistico. Ha esordito nel 2010 come direttore sinfonico e alla Staatsoper di Norimberga in Germania nel 2012 come operista. Il programma del concerto prevede l’Ouverture del Coriolano di Beethoven, la Sinfonia n. 3 D. 200 di Schubert e la splendida Sinfonia Jupiter di Mozart.
CLASSICA/2 UN
CONCERTO PER LE VITTIME DELLA MAFIA
Martedì 21 marzo Emilia Romagna Concerti propone dalle 21.15 alla basilica di Sant’Apollinare Nuovo di Ravenna un concerto per le vittime della mafia. L’appuntamento è con l’Orchestra del Conservatorio G.B.Martini di Bologna. Direttore Alberto Caprioli. Musiche di Mahler e Beethoven. Biglietit a 5 euro.
CLASSICA/4
CLASSICA/3 LE ALLIEVE DI NAZZARENO ALLE PRESE CON BRAHMS
Nicola Valentini
CARUSI
Il pianista ravennate di fama internazionale Nazzareno Carusi suona tre capolavori di Brahms con Angioletta Iannucci Cecchi, Clara Sette e Marianna Tongiorgi, tre allieve della sua classe di Musica da Camera nella prestigiosa Accademia Pianistica "Incontri col Maestro" di Imola. L’appuntamento è alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna domenica 19 marzo alle 11 del mattino, nell’ambito della rassegna della scuola di musica Mikrokosmos. In programma la Sonata op. 38 per pianoforte e violoncello, i 16 Valzer op. 39 per pianoforte a quattro mani e la Sonata op. 78 per pianoforte e violino.
GLI “AMICI DELLA LIRICA” A BAGNARA DI ROMAGNA Domenica 19 marzo alle 15.30 all'Auditorium di Bagnara di Romagna il Comitato mascagnano "Amici della Lirica" organizza un concerto di arie d'opera con il soprano Minji Kim, il mezzo soprano Laura Brioli, il tenore Ayon Ivan e il baritono Federico Caverzan, pianista Enrico Zucca. È previsto anche un inedito intermezzo musicale con oboe. Info e prenotazioni 0545 76131 oppure 333 9979488.
Anche Enrico Rava e i Quintorigo al festival Crossroads
Un coro americano alla basilica di San Francesco
Sarà il trombettista americano Eddie Henderson il protagonista dell’unico passaggio a Solarolo, dell’edizione 2017 del festival itinerante Crossroads, organizzato da Jazz Network. Henderson si esibirà giovedì 16 marzo all’Oratorio dell’Annunziata (con inizio del concerto alle ore 21) alla testa di un quartetto dalla vigorosa impronta hard bop che non mancherà comunque di strizzare l’occhio alla stagione del funk anni Settanta, di cui il trombettista fu uno dei grandi protagonisti. Al fianco di Henderson risalterà come spalla solistica il sassofonista Piero Odorici, mentre alle loro spalle si troverà una ritmica che è garanzia di potenza e scioltezza: Darryl Hall al contrabbasso e Willie Jones III alla batteria. Il festival prosegue il giorno dopo, venerdì 17 marzo, a Fusignano con Enrico Rava, tra i tre trombettisti rappresentativi della scena jazz italiana in “residenza” a Crossroads, protagonista di un duetto aperto anche a sfumature latino-americane, con il chitarrista Roberto Taufic (all’Auditorium, dalle 21). E sempre all’Auditorium Corelli di Fusignano vale la pena anticipare già su questo numero del giornale il concerto di giovedì 23 marzo (ore 21) dei ) a cavallo tra jazz, rock e classica con i Quintorigo, accompagnati dal batterista Roberto Gatto, alle prese con musiche di Charles Mingus, Jimi Hendrix e Frank Zappa.
JAZZ/2 IL
TRIO DI
ENRICO PELLICONI
AL
MARIANI
Venerdì 17 marzo alle 21.30 prosegue la rassegna del Mariani Lifestyle di Ravenna. Sul palco l'Enrico Pelliconi Trio: musica originale con accenti di jazz della formazione guidata dal pianista (nonché fisarmonicista) romagnolo Enrico Pelliconi sulla scia del disco Mai Troppo Piano. Insieme a lui, sul palco, Daniele Sabatani alla batteria e Tiziano Negrello al contrabbasso.
La Cappella Musicale presenta il terzo concerto della rassegna Musica&Spirito che si terrà il 19 marzo alle ore 18.30 nella basilica di San Francesco di Ravenna. Questo appuntamento vedrà la partecipazione straordinaria del coro statunitense The Hamilton college choir impegnato in un tour italiano iniziato a Roma e che terminerà a Venezia il 22 marzo. In programma brani di Luca Marenzio per poi proseguire con Sweelinck, Schutz, Verdi e Poulenc e arrivare alle suggestioni degli spiritual. La Cappella Musicale si esibirà con due esecuzioni, una di Antonio Vivaldi il Magnificat (RV610) e l’altra di Claudio Monteverdi il Beatus vir. Il concerto è a ingresso libero.
AL MAMA’S L’OMAGGIO ALLE DIVE DI NICOLETTA FABBRI Sabato 18 marzo dalle 21.30 al Mama’s di Ravenna un concerto che vuole omaggiare attraverso musica e immagini le grandi donne e dive del cinema italiano e internazionale. Sul palco il quartetto della cantante Nicoletta Fabbri (Gabriele Zanchini al pianoforte; Stefano Travaglini al contrabbasso; Stefano Paolini alla batteria).
DI GREGORIO-MANZI-DOMINICI
ALLO
ZINGARÒ
Mercoledì 22 marzo dalle 22 allo Zingarò di Faenza il trio composto da Daniele Di Gregorio (marimba), Massimo Manzi (batteria) e Giacomo Dominici (contrabbasso), tra jazz e atmosfere latine.
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CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 16/3 2017
MUSICA
ROCK/1
HIP HOP/1
REVEREND
ELETTRONICA AND THE
LADY
AL
“CLOTINSKY”, HOLIDAY INN
E
ZELO
AL
MOOG
Giovedì 16 marzo al Moog di Ravenna concerto indie-folk delle ravennati In.versione Clotinsky, a un anno dall’uscita del loro ultimo album. Sul palco anche i romani (elettronica e dintorni) Holiday Inn. Sempre al Moog ma giovedì 23 da segnalare il concerto di Zelo, progetto cantautorale di Chiara Béni D’Anzieri e Daniele Balelli, una musicista classica (violoncellista che si diletta tra chitarra, ukulele e tastiere) e un chitarrista-compositore.
Sabato 18 marzo uno dei rapper più amati della nuova generazione, Lowlow (classe 1993, all’anagrafe Giulio Elia Sabatello), sarà ospite al Kojak di Porto Fuori con un dj-set.
MORO & REVOLUTION
HIP HOP/2
Canzoni d’amore da Stalkers, SammyBoy & BigRule al Teodora
ALL’AURORA
I forlivesi Moro & The Silent Revolution presentano dal vivo il loro ultimo album High & Slow, acclamato dalla critica e ispirato dal folk inglese ma con spazio anche per elettronica e pezzi strumentali. L’appuntamento è per venerdì 17 marzo, dalle 22, al circolo Aurora di Ravenna, che il giorno dopo propone invece il live di Two Blues, duo chitarraarmonica innamorato del blues.
LA BAND TRIBUTO AI QUEEN AL SOCJALE Il Teatro Socjale di Piangipane propone il 17 marzo dalle 21.30 la rinnovata tribute band dei Queen, i Killer Queen. Dal 1995 a oggi hanno fatto oltre mille concerti in Italia, Francia, Spagna e Svizzera, con musicisti di fama e comprovata esperienza.
HERNANDEZ & SAMPEDRO
AL
GASOLINE
Al Gasoline Road Bar di Ravenna sabato 18 marzo concerto dei ravennati Hernandez & Sampedro con band (folk-rock). Il giorno prima la band locale emergente Mobius.
BANANA BOAT Stalkers (canzoni d’amore) è il primo album di SammyBoy & BigRule, duo hip hop emiliano-romagnolo. Dopo essersi conosciuti una decina d’anni fa partecipando ai contest di freestyle, i due rapper grazie a qualche collaborazione si sono trovati sempre più in sintonia fino a quando hanno deciso di lavorare a un album insieme. Oltre a rappare, SammyBoy (vero nome Simone Amati, ravennate classe 1988) nell’ultimo anno si è dedicato sempre di più alle produzioni musicali e, con BigRule (vero nome Nicola Tarlazzi, classe 1993, originario di Codigoro), ne ha scelte undici per inserirle nel disco. Da segnalare l’unico ospite dell’album, l’ormai storico rapper ravennate Moder. Il disco – dedicato interamente alle donne e alle esperienze dei due rapper con il sesso femminile, in uscita per l’etichetta siciliana Greenline Label – verrà presentato per la prima volta con un “listening party” giovedì 23 marzo, dalle 19, al caffè Teodora di via Corrado Ricci, in centro a Ravenna.
Oriano Spazzoli: "Lettura di un'onda" dalla Radiazione alle Onde Gravitazionali
Martedì 28 marzo, ore 21
Claudio Balella: Il Sole come non l'avete mai visto
MARLIN
Domenica 19 marzo dalle 18 al ristorante Marlin delle Terme di Punta Marina concerto dei Banana Boat, in quartetto, con il loro sound tra Sud America, Caraibi e Stati Uniti, musica soul, reggae, calypso e blues primitivo.
LIBRI TRA “VINI E VINILI” ALL’OSTERIA DEL TEMPO PERSO Domenica 19 marzo all’Osteria del Tempo Perso di Ravenna presentazione del libro/manuale Vini e vinili con uno degli autori, Maurizio Pratelli. Durante l'ntervento video, ascolti, racconti di artisti e vignaioli. Verrà servito un aperitivo e saranno disponibili alcuni vini in degustazione consigliati nel libro. Info: 0544 215393.
o! l l e b è o l e i c il noi! n o c o l i r p o c s Martedì 21 marzo, ore 21
AL
1 prile, ore 2 Venerdì 7 a IONE OSSERVAZOPIO C AL TELES STELLATA TA DELLA VOL ero, Ingresso lib Planetario o nd te et cielo perm
Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia
BIBLIOTECA TEMATICA!
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
Vallicelli dei Soft Moon in solo al Bronson
MARIANI
Giovedì 16 marzo sul palco dell'Osteria Passatelli concerto country-blues di Reverend and The Lady, duo composto da Mauro Ferrarese (voce, chitarra resofonica & dodici corde, banjo) e Alessandra Cecala (contrabbasso e voce).
Lowlow in consolle al Kojak
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Sabato 18 marzo al Bronson di Madonna dell’Albero concerto di Matteo Vallicelli che presenta il suo nuovo progetto solista all’insegna dell’elettronica, tra synth e drum machines. Il forlivese Vallicelli è il batterista VANGUARDIA dei Soft Moon, con TROMBA E CONTRABBASSO cui ha suonato in tutto il mondo, AL PLANETARIO compreso un tour di spalla ai Depeche Giovedì 16 marzo dalle 21.30 al Mode. Ha esordito planetario di Ravenna primo incontro tra Marco Baldini (tromcon il suo album ba) e Brandon Lopez (contrabbassolista, “Primo”, il 3 so) per una collaborazione pensafebbraio, primo itata ad hoc per la rassegna liano su Captured Paradoxes. I due musicisti, resiTracks, etichetta denti rispettivamente a Firenze e culto di Brooklyn New York, sono entrambi impeche negli anni ha gnati in svariati progetti di ricerca lanciato Mac De nel campo della musica contemMarco, DIIV, Beach poranea d'avanguardia, spazianFossils, e gli stessi do liberamente tra improvvisazioSoft Moon tra mille ne, minimalismo e fire music. Il altri. duo proporrà al planetario un set In apertura (dalle interamente acustico. 21.30) il duo noise Kill Your Boyfriend.
A
ROCK/2 I JAPAN SUICIDE
AL
LUGHÉ
Fa tappa il 17 marzo al Lughé di Lugo il tour della band umbra Japan Suicide (post-punk).
BOLOGNA VIOLENTA
E
BETUNIZER
AL
CLAN
Al Clandestino di Faenza giovedì 16 marzo i Bologna Violenta di Nicola Manzan, uno dei più apprezzati progetti della scena alternativa italiana, tra batterie elettroniche, chitarre grindcore e arrangiamenti classici (sul palco anche il batterista Alessandro Vagnoni e visual). Il 23 marzo al club faentino ecco invece gli spagnoli Betunizer tra post-hardcore, punk e noise-rock.
FOLK
METAL MEDIEVALE A
PINARELLA
Sabato 18 marzo al Rock Planet di Pinarella di Cervia appuntamento con i lughesi Diabula Rasa, tra i paladini del folk/rock medioevale italiano. In apertura il folk-metal dei marchigiani Haegen.
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CULTURA
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TUTTA UN’ALTRA MUSICA
Per riprendersi dalla nostalgia degli anni zero di Luca Manservisi
Con pazienza - Ravenna VISIBILI E INVISIBILI
Curioso e imperfetto, da non perdere. Su Netflix di Francesco Della Torre
Tre premesse doverose prima di parlare del film. 1) Cinema e musica di genere in Italia non hanno mai avuto, né avranno la fortuna che (spesso) meritano. Se sei una band hard rock o un regista di genere e non sei Quentin Tarantino, nel migliore dei casi non avrai successo, nel peggiore non sarai mai distribuito. 2) È vero che spesso l'americano Sundance Festival eccede in radicalismo chic ed elucubrazioni esistenziali nei film che presenta e premia, ma resta un importantissimo appuntamento cinematografico, alla pari dei festival europei, e ben più utile degli Oscar. 3) Meno male che esistono i siti di streaming video, sempre parlando di quelli ufficiali e a pagamento. Netflix qui è maggiormente citato rispetto agli altri, ma solo per la diffusione e per la scelta aziendale di proporre un certo tipo di cinema. I Don't Feel At Home In This World Anymore (di Macon Blair, 2017) Altre due premesse. Innanzitutto il titolo non è tradotto sia perchè il film è uscito in streaming (e sono più intelligenti), sia perchè I don't feel At Home In This World Anymore è la parafrasi di una nota canzone (in patria) di Jim Reeves, chiamata “This World Is Not My Home”, e la musica folk nel film è un attore protagonista; in ogni caso il significato del titolo è “non mi sento più a casa mia in questo mondo”. In seconda battuta, il film ha vinto il Sundance 2017, festival che non assegna tanti riconoscimenti ma un vero e proprio “primo premio”, ma che da sempre considera vincitori il “miglior drama” seguito dal “premio del pubblico”. Questo film è il miglior film drammatico del 2017, è una commedia nera molto in stile Coen (e un po', inevitabilmente, alla Tarantino) ed è l'opera prima dell'attore Macon Blair, noto soprattutto per la collaborazione con l'amico fraterno e regista
Jeremy Saulnier, talentuoso esponente di un cinema di genere che ha prodotto il magnifico, inedito e qui recensito Green Room. Veniamo al nostro film: una timida, imbranata, solitaria e sfortunata assistente sociale ospedaliera subisce un furto nella propria abitazione, e la polizia sembra non voler risolvere il caso. Così tramite un'impronta trovata in giardino, troverà la collaborazione dello strambo vicino di casa, eccentrico “eroe” contemporaneo sempre in bilico tra Rambo e Fedez. Intanto i due attori sono fantastici, anche perché sono la rediviva Melanie Lynskey (chi la ricorda con Kate Winslet in Creature del cielo, vent'anni fa?) e il “ravennate d'adozione”, grazie alla sua partecipazione al festival musicale Beaches Brew, Elijah Wood, sempre più sulla strada dell'attore culto, grazie agli efficaci e stravaganti personaggi da lui interpretati. E loro due, qui, sono perfetti. Il film parte con il tono della commedia naif, che strappa qualche sorrisino per scalare pian piano vette piuttosto alte di violenza, accompagnate a un'ironia nera e pungente, che non disdegna affatto di prendere di mira quest'America di provincia così rozza, violenta e certamente trumpiana, messa in risalto da una bellissima colonna sonora di classici che marcano il ritmo e anche il territorio, come la “quasi” title track. La storia, va detto, è già vista, e anche lo sviluppo risulta tutt'altro che imprevedibile. Blair fa sua la lezione di Saulnier tramite una regia efficace e un ritmo assolutamente perfetto, ma non riesce in fase di scrittura a dare una personalità definitiva a un film che balla un po' troppo in mezzo ai generi. Ma in un panorama desolato come quello della distribuzione italiana, questo è un oggetto curioso, imperfetto, impazzito e stravagante da maneggiare con cura, dato che alcune scene risultano piuttosto violente. Ma anche la protagonista, pur debole di stomaco, è riuscita a venirne a capo. Disponibile su Netflix, appunto.
Sono la generazione un po’ sfigata successiva a quella dei favolosi anni novanta del rock alternativo, americano in particolare. Sono quelli che hanno scritto una piccola parte della storia dei primi anni Duemila, che già di per sé è una piccolissima parte della storia del rock alternativo. Forse consapevoli di essere stati dimenticati da tutti, in questi primi mesi del 2017 sembra che in diversi di loro si siano dati appuntamento per tornare, in maniera più o meno inaspettata, per riprovarci. I meno attesi erano probabilmente gli australiani Sodastream, che hanno fatto innamorare una piccola (scusate se insisto) nicchia di curiosi con i loro primi due album in particolare all’insegna di un folk cameristico tutto melodia e malinconia, tra chitarra acustica e contrabbasso, dando il meglio tra il 2000 e il 2001, e che tornano ora con un disco (Little by little) sempre piuttosto simile ma anche molto ispirato, forse anche perché arriva 11 anni dopo l’ultima volta. Era nell’aria da un po’ di tempo, ma desta inevitabilmente sorpresa anche il ritorno dei Grandaddy – sempre 11 anni dopo l’ultima volta, chissà perché – eroi minori di un certo modo di fare rock in America, che voleva portare Neil Young nella contemporaneità e che trovò la formula perfetta nel 2000 con The Sophtware Slump. Anche in questo caso, il nuovo disco funziona: sarà che un suono come il loro mancava, oggi, in fondo in fondo. Rischia poi di diventare addirittura un piccolo capolavoro, invece, il 50 Song Memoir dei Magnetic Fields di Stephin Merritt, 50 – cinquanta – canzoni, una per ogni anno della sua vita, per una biografia in musica che è un degno seguito delle 69 Love Songs di 18 anni fa, grazie alle quali è diventato nei primi anni duemila un oggetto di culto senza però poi riuscire a mantenere le aspettative nella (seppur vasta) produzione successiva. Sempre in gran spolvero, invece, gli Spoon, con un altro disco niente male in uscita in questi giorni, tanto che non viene neanche troppa nostalgia del loro filotto di indie-rock da collezione di inizo anni Duemila (su tutti da ricordare Girls Can Tell e Kill the Moonlight). Torna su buoni livelli (dopo anni da dimenticare) anche quel pazzo di Jamie Stewart con il suo progetto di art-rock sperimentale, Xiu Xiu, di cui però finiremo sempre per ricordare (giustamente) solo i primi tre album. Altre segnalazioni sparse di eroi degli anni Zero caduti nel dimenticatoio e usciti con un disco in queste settimane: Joan of Arc, Piano Magic, Shins, Clap Your Hands Say Yeah, Why?, Jens Lekman. Tutti dischi, però, purtroppo, piuttosto prescindibili.
RAVENNA &DINTORNI 16/3 2017
29 Programmazione dei film in sala
CINEMACITY Ravenna
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano
Pino Daniele Il tempo resterà
La La Land
di Giorgio Verdelli lun.: 17.40-20.20-22.45
di Damien Chazelle sab. e dom.: p.u. 21
La Bella e la Bestia
Ballerina
di Bill Condon Proiezione in 3D fer.: p.u. 18.25; sab. e dom.: 15.30-18.25 Proiezione in 2D fer. (escluso ven.): 17.15-17.35-20.05-20.2521.15-22.55; ven.: 17.15-17.35-20.05-20.25-21.1522.55-23.15; sab.: 15-16-17.15-17.35-20.05-20.25-21.1522.55-23.15; dom.: 15-16-17.15-17.35-20.05-20.25-21.1522.55
John Wick Capitolo 2
di Eric Summer, Éric Warin dom.: p.u. 15.30
DA GIOVEDÌ 16 A MERCOLEDÌ 22 MARZO
CINEMA GULLIVER Alfonsine
Rassegna “2Days Cult Movies”
Figli della libertà
(2016) di Fred Cavayé
di Lucio Basadonne e Anna Pollio gio.: p.u. 21 (per la rassegna “Giovedì Club”, sarà presente in sala il regista Lucio Basadonne)
in esclusiva per Ravenna gio. 16 - ven. 17: 21.00 • sab. 18: 19.00 - 21.00 dom. 19: 17.00 - 18.45 - 21.00 mer. 22: 21.00
(2016) di Harold Cronk lun. 20- mar. 21: 21.00
TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!
Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 216077
di David Leitch, Chad Stahelski fer. (escluso lun.): 17.35-18-20.20-22.55; sab. e dom.: 15.20-17.15-18-20.20-22.55; lun.: 17.35-20.20-22.55
The Ring 3
di F. Javier Gutierrez fer.: 17.40-20.40-22.55; sab. e dom.: 15-17.40-20.40-22.55
Bleed Più forte del destino
di Ben Younger fer., sab. e dom.: p.u. 20.20
Il diritto di contare
di Theodore Melfi fer.: 17.50-20.15-22.55; sab. e dom.: 15-17.50-20.15-22.55
Kong Skull Island
Il GGG Il Grande Gigante Gentile di Steven Spielberg sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (rassegna “Cartoon Kids”)
di Edoardo Falcone fer.: 17.50-20.40-22.50; sab. e dom.: 15-17.50-20.40-22.50
Ozzy Cucciolo coraggioso di Alberto Rodríguez fer.: p.u. 17.35; sab. e dom.: p.u. 15.25
Logan The Wolverine (v.m. 14)
di James Mangold fer.: 17.50-20-22.55; sab. e dom.: 15-17.50-20-22.55
The Great Wall
di Zhang Yimou Proiezione in 2D fer. (escluso lun.), sab. e dom.: p.u. 22.55
Beata ignoranza
di Massimiliano Bruno fer. (escluso lun.), sab. e dom.: p.u. 20.40
Ballerina
di Eric Summer, Éric Warin sab. e dom.: p.u. 15
Il Lago dei Cigni
Il Balletto del Bolshoi mar.: p.u. 20.30
Bleed Più forte del destino
di Ben Younger fer. (escluso lun.): p.u. 21.05; sab.: 18.15-21.05; dom.: 15.30-18.15-21.05
Il diritto di contare
di Theodore Melfi fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18.10-21.10; dom.: 15.30-18.10-21.10
La luce sugli oceani
di Derek Cianfrance fer. (escluso lun. e mar.): p.u. 21.10; sab.: 18.20-21.10; dom.: 15.30-18.20-21.10
Rosso Istanbul
di Ferzan Ozpetek fer. (escluso lun.): p.u. 21.05; sab.: 18.20-21.05; dom.: 15.30-18.20-21.05
Barriere
di Denzel Washington sab.: p.u. 18.15; dom.: 15.30-18.15
Beata ignoranza
CINEMA MARIANI Ravenna
di Massimiliano Bruno gio., ven., sab. e dom.: p.u. 21.05
di Barry Jenkins gio., ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 19-21; dom.: 17-18.45-21
Manchester by the Sea
Un tirchio quasi perfetto
di Kenneth Lonergan fer. (escluso lun.): p.u. 21.05; sab.: 18.15-21.05;
di Ben Younger sab. e dom.: p.u. 17.30
Kong Skull Island
di Derek Cianfrance gio., ven., sab., dom. e mer.: p.u. 20.10
Questione di karma
di Edoardo Falcone fer.: 20.40-22.45; sab. e dom.: 15-18.45-20.40-22.45
Logan The Wolverine (v.m. 14)
di Ermanno Olmi lun.: p.u. 21
di Giorgio Verdelli mar. e mer.: p.u. 21
Più forte del destino
La luce sugli oceani
Loving
Pino Daniele Il tempo resterà
Beata ignoranza di Massimiliano Bruno
di Jordan Vogt-Roberts fer.: 20.20-22.45; sab. e dom.: 15.10-17.45-20.20-22.45
di Jeff Nichols gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21
CINEMA ASTORIA Ravenna
Questione di karma
di Barry Jenkins
CINEMA JOLLY Ravenna
La luce sugli oceani
di André Øvredal fer., sab. e dom.: p.u. 22.50
Un tirchio quasi perfetto
di Harold Cronk lun. e mar.: p.u. 21.15 (rassegna “2 Days Cult Movie”)
Vedete, sono uno di voi
Autopsy (v.m. 14)
CINEMA ITALIA Faenza
God’s Not Dead 2
di Jordan Vogt-Roberts fer.: 17.45-20.20-22.55; sab. e dom.: 15-17.45-20.20-22.55
di Derek Cianfrance fer.: 17.15-20.05-22.55; sab. e dom.: 15-17.15-20.05-22.55
dom.: 15.30-18.15-21.05
Cinema Mariani - Ravenna
www.cinemamarianiravenna.com
Il Cliente
di James Mangold fer.: 20.10-22.45; sab. e dom.: 15-17.35-20.10-22.45 gio., ven., mar. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 20.45-22.30; dom.: 17-18.45-21.15
Il GGG Il Grande Gigante Gentile
Beata ignoranza
Split
di Alberto Rodríguez sab. e dom.: p.u. 17
di M. Night Shyamalan lun.: p.u. 21.15 (rassegna “Lunedì Cult Movie”)
CINEMA SARTI Faenza
Il diritto di contare
CINEMA EUROPA Faenza
John Wick Capitolo 2
di David Leitch, Chad Stahelski fer.: 20.20-22.40; sab. e dom.: 15.20-17.50-20.20-22.40
The Ring 3
di F. Javier Gutierrez fer.: 20.30-22.45; sab. e dom.: 15.45-18.10-20.30-22.45
Bleed
Ballerina di Eric Summer, Éric Warin sab.: p.u. 17.30; dom.: p.u. 15.15
La La Land
CINEDREAM Faenza
di Bill Condon Proiezione in 2D fer.: 20.10-21.15-22.45; sab. e dom.: 15-16-17.35-18.4020.10-21.15-22.45
di Riccardo Milani sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
di Damien Chazelle mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”) di Asghar Farhadi lun.: p.u. 21 (per la rassegna “Oscar”)
La Bella e la Bestia
Mamma o papà?
Ozzy Cucciolo coraggioso
di Theodore Melfi fer.: p.u. 21.15 (mer. proiezione in lingua originale); sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21.15
CINEMA MODERNO Castel Bolognese di Stephen Frears gio.: p.u. 21
Ballerina
di Eric Summer, Éric Warin sab. e dom.: p.u. 15.30
di Asghar Farhadi gio. 23/3.: p.u. 21 (per la rassegna “Giovedì Club”)
Florence
di Massimiliano Bruno gio., ven., sab., dom. e mer.: p.u. 22.45
di Steven Spielberg sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (rassegna “La casa di Pinocchio”)
ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
CINEMA SARTI Cervia
A United Kingdom di Damien Chazelle sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
Il Cliente
Vi presento Toni Erdman
CINEMA PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo Manchester by the Sea
di Maren Ade gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 15-18-21; gio. 23/3: p.u. 21 (proiezione in lingua originale tedesca sottotitolata in italiano)
di Kenneth Lonergan ven., sab. e dom: p.u. 21.15
CINEMA SAN ROCCO Lugo
CINEMA JOLLY Russi
Un tirchio quasi perfetto di Barry Jenkins ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 16.30-18.45-21
Sing
di Garth Jennings dom.: p.u. 14.15
I cancelli del cielo di Michael Cimino mar.: p.u. 20.15
La La Land
di Damien Chazelle sab. e dom.: p.u. 21
Ozzy Cucciolo coraggioso di Alberto Rodríguez dom.: p.u. 16
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410
Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5
JUNIOR
RAVENNA &DINTORNI 16/3 2017
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SPETTACOLI
LIBRI LETTURE IN BICICLETTA PER IL CENTRO PARTENDO DALLA LIBRERIA DANTE
Tra attori, pupazzi e fiabe: due appuntamenti a teatro
Ultimo appuntamento a Vulkano (in via Cella 261 a San Bartolo) per Artebebé domenica 19 marzo alle 11 con lo spettacolo di Drammatico Vegetale Uno, due, tre..., adatto a un pubblico dai 2 ai 6 anni. In scena due attori di poche, anzi pochissime parole. «Senza parlare – si legge nella cartella stampa – loro parlano di cielo e mare, di cose della vita e della meraviglia di sorprendersi per il volo di un uccello, per un pesce che guizza, per una palla che rotola. E dire che tutto comincia con un tizio che sbuccia una mela e alla fine si accorge che la luna è una lampadina». Teatro per ragazzi, sempre domenica 19 marzo, ma alle 16.30, anche al Binario di Cotignola con Andrea Marchi e il suo Cata-Fiabe, narrazione animata liberamente ispirata alle novelle di James Thurber,
ESCURSIONI PASSEGGIATE
A
Martedì 21 marzo alle 17 i volontari di #Natiperleggere partiranno in bicicletta (con i caschi preferibilmente) dalla libreria Dante Longo in via Diaz 39 a Ravenna per fare alcune letture in piazza del Popolo, piazza dell'Aquila, piazza Andrea Costa, via casa Matha, piazzetta Einaudi per poi rientrare. In caso di maltempo le letture si terranno in libreria.
APPUNTAMENTO AL DOCK 61 CON LA MOSTRA “CI SONO ANCH ’IO” Domenica 19 marzo alle 17 al circolo Arci Dock 61 di via Magazzini Posteriori 61 in Darsena a Ravenna ci sarà l’appuntamento “libro libera tutt# - lettura e merenda per bambini e bambine”. In occasione della festa del papà il Dock61 ospita una lettura e una merenda con le volontarie di Nati per Leggere (in collaborazione con Istituzione Biblioteca Classense, associazione Terra Mia e Casa delle Culture, libreria Longo, libreria Momo, Libreria Liberamente) in un evento legato al progetto “Libro libera tutt#” e alla mostra "Ci sono anch'io". La mostra di albi illustrati per bambini e bambine dai 3 ai 11 anni, è ospitata alla sala mostre della biblioteca Oriani, via Ricci 26, fino al 26 marzo e gli orari di visita sono i seguenti: dal lunedì al venerdì 8.30-13.30 (per le visite guidate alle classi che hanno prenotato), martedì e giovedì dalle 15.30 alle 18.30. Maggiori info: www.femminilemaschileplurale.it/italiano/cisonoanchio2017.html
L’IDEA
Il divertimento di cucinare insieme A “L’ingrediente Segreto” laboratori sensoriali per bambini e ragazzi
PUNTE ALBERETE, FESTA
DEL PAPÀ AL MUSEO
NATURA
Nell’ambito di Primavera Slow, domenica 19 marzo alle 14.30 il Museo NatuRa propone un’“escursione di primavera”, percorso guidato a piedi all’interno di Punte Alberete, condotto da una guida di Atlantide e con il supporto di binocoli. L’appuntamento è al parcheggio di Punte Alberete. Punte Alberete è uno degli ecosistemi più complessi del Parco del Delta del Po. Per info e prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente 0544 528710, 0544 529260 o natura@atlantide.net. E sempre domenica 19 marzo dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 18 il Museo NatuRa propone “Porta il papà al museo” ingresso gratuito per il papà che accompagnerà il bimbo/a al Museo. Per info 0544 528710, 0544 529260 o natura@atlantide.net. Infine, sempre in tema di natura, nel fine settimana riaprono al pubblico alcuni parchi tematici del cervese, come Casa delle Farfalle, il Centro Visite Salina di Cervia e il Parco Naturale di Cervia.
Un luogo dove far avvicinare i più piccoli ai segreti della cucina con laboratori in cui approfondire la conoscenza delle materie prime, l’uso dei prodotti stagionali, la passione per il cibo e il divertimento del cucinare. Questo accade grazie a Francesca Frillici, che collabora con l’Accademia del gusto, e ha dato vita a “L’ingrediente Segreto” (in via di Roma 70/a) a Ravenna dove si svolgono laboratori di cucina sensoriali pensati per una fascia di età che va dai 6 ai 14 anni.
In particolare per il mese di marzo sono in programma laboratori ad hoc dedicati alla festa del papà il 19 marzo per realizzare insieme, padri e figli, “I bigné di san Giuseppe” o, nell’ultima settimana di marzo, lezioni dedicate ai muffin per prepararsi poi a quelle pasquali per realizzare “la colomba dei bambini”. I laboratori hanno infatti un carattere stagionale e in genere una durata di circa un’ora e mezza l’uno al costo di 25 euro. Il calendario degli appuntamenti è consultabile su www.ingredientesegre.to. Prenotazioni on line o al 335 6862632.
Menu per cene organizzate e feste di compleanno Menu bambino
Menu adulti
Pizza a scelta, bibita, patatine fritte e servizio al tavolo
Pizza a scelta, bevanda, 1 zeppola, 1 crocchè e servizio al tavolo
Minimo 8 persone solo su prenotazione
10€
15€
0544 437321
Via delle Nasse, 21 • Punta Marina Terme (RA) • Tel. 0544.437321 • centopizze.com
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GUSTO FESTA GOLOSA
A Russi, delizie di salumi cotti e vini autoctoni con CheftoChef I salumi cotti danno appuntamento a tutti i golosi il fine settimana in centro a Russi (e un po’ anche a Ravenna) con la quarta edizione della festa mercato di questi prodotti d’eccellenza della norcineria locale e regionale. L’iniziativa, promossa e organizzata da “CheftoChef Emilia Romagna cuochi” è aperta pubblico dalle ore 16 di sabato 18 marzo fino alle 21 di domenica 19, in piazza Farini. Lo spazio sarà invaso da Food Truck ognuno dei quali legato ad uno dei grandi chef “stellati” dell’associazione. Quest'anno si esibiscono Fabio Rossi di “Vite” a San Patrignano, Silverio Cineri de “La mia infanzia a tavola” di Faenza, Matteo Salbaroli de “L'Acciuga” di Ravenna e Daniele Baruzzi de “L'insolito ristorante” di Russi. Ogni chef interpreta con un piatto innovativo un salume cotto dell'EmiliaRomagna che proviene dai nostri grandi artigiani: Macelleria Zivieri di Monzuno (Bo), Cà Mezzadri di Corniglio (Pr), Malafronte di San Biagio di Argenta (Fe), Officine Spadoni di Brisighella (Ra), La Mora del Munio di Bagnacavallo (Ra), oltre ai prodotti proposti dai Consorzi del Cotechino e Zampone e della Mortadella. L’altra indipensabile presenza è quella dei vini “autoctoni” romagnoli come l'Uva d'Oro della cantina Gambi, la Rambela e il Burson della tenuta Uccellina, la Canèna della Fattoria Palazzo, il Centesimino dell’azienda Ancarani. E quindi per due giorni questi grandi e umili prodotti si potranno degustare, apprezzare e acquistare a “prezzi aziendali” per farne scorta o regalarli agli amici. E ogni visitatore può mangiare e bere grazie a piatti inediti e abbinamenti a piacere. Il delizioso cuore di questo evento tradizionale di Russi – la Fira di Sett dulur d'inverno – è bel e cot e canèna: un binomio vincente fra salume e vino locale che quest'anno approda anche a Ravenna dove sono stati messi in rete una serie di luoghi di incontro fra i più diversi (caffetterie, bistrot, drogherie...). Questi locali e negozi locali propongono ai loro clienti il bel e cot (c’è anche un inedito prodotto con mora romagnola) e vini del territorio in concomitanza con la festa di Russi e con la possibilità di proseguire un'offerta locale e qualificata di prodotti enogastronomici di qualità, con l’intervento promozionalee informativo di CheftoChef. Certo l’attore fondamentale di questa operazione è Russi, una delle 12 “Città della gastronomia CheftoChef ” dell’Emilia Romagna che ha come capofila Parma, diventata Città Unesco della gastronomia. Ma i veri protagonisti sono i tre macellai del centro storico di Russi senza i quali non esisterebbe il vero bel e cot. Riziero Cappelli, Bruno Renzi e Ettore Fiorentini sono i testimoni storici di questa avventura e poichè un tempo il bel e cot – sorta di cotechino tipico russiano – era fatto con la mora romagnola, perchè era il suino egemone in Romagna, è stato recuparata la tradizione in piena modernità.
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NOTIZIE SLOW
COSE BUONE DI CASA
UN
Ecco la torta con i pinoli per festeggiare la primavera
DEL
MASTER ALLA SCOPERTA “NOSTRO” PESCATO
La condotta Slow Food di Ravenna propone un corso master of food sul pesce del nostro mare con l’intento di unire la passione per il territorio e la conoscenza di un prodotto dalle grandi proprietà nutrizionali. In tre serate si affronteranno le varie tipologie di pesce, nel percorso dalla pesca alla tavola: consigli per l'acquisto, tecniche di pulizia, preparazione, cottura e degustazione. Guida del corso lo chef Luca Civenni. Le lezioni sono in calendario – sempre dalle ore 20,15 alle 23 – il 5 aprile (pesce azzurro), il 12 aprile (crostacei e molluschi) e il 20 (pesci dimenticati del nostro mare). Costo 65 euro (75 euro per i non soci). Per nfo e prenotazioni tel: 333 6922864 - 333 1410350, masterslowfood.ra@gmail.com
di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Festeggiamo l'arrivo della primavera con un dolce caratterizzato dai deliziosi frutti delle nostre pinete: la torta con pinoli Ingredienti per la pasta frolla: 200 gr. di farina 00, 100 gr. di burro a pezzetti, 100 gr. di zucchero semolato, 1 tuorlo, 1 uovo intero, un cucchiaio di rhum Preparazione della pasta frolla: lavorate con la punta delle dita la farina con il burro fino a ridurre tutto in piccole briciole. Fate un cratere e mettete al centro tutti gli altri ingredienti. Impastate velocemente e fate una palla che avvolgerete in pellicola e metterete in frigorifero per almeno due ore. Ingredienti per il ripieno: 250 gr. di burro, 200 gr. di zucchero a velo, 250 gr. di farina 00, 250 gr. di albume, 50 gr. di zucchero semolato, 75 gr. di arancia candita a cubetti, 75 gr. di uvetta ammollata in acqua tiepida, 15 gr. di rhum, 4 gr. di lievito in polvere, 100 gr. di pinoli. Preparazione e composizione della torta: lavorare il burro morbido con lo zucchero a velo fino a quando il composto è spumoso, aggiungere i canditi, l'uvetta che avrete tolto dall'acqua e strizzata, poi asciugata e infarinata e il rhum. A parte montate gli albumi e aggiungete lo zucchero semolato, alla fine unite poco per volta la farina mescolata con il lievito. Unite questo composto al composto di burro, avendo cura di amalgamare il tutto delicatamente, sempre con movimenti del chcchiaio dal basso verso l'alto.
SAGRA A PINARELLA
SEPPIA E PIATTI DI MARE PER BUONGUSTAI
Per completare il dolce prendete la pasta frolla dal frigorifero e foderate una tortiera (fondo e bordi) del diametro di 26 cm., versatevi il composto e sistemate i bordi dell’impasto. Cospargete infine la superficie con i pinoli. Mettete in forno già caldo (190 gradi) per circa 35/40 minuti.
LO STAPPATO
Un Nobile di Montepulciano col fascino di sottili contrasti
L'associazione Antichi sapori di Romagna, allestisce fino a domenica 19 marzo a Pinarella (zona del centro commerciale di viale del Tritone) la 20a edizione della Sagra della Seppia, con un programma ricco di tipiche prelibatezze marinare. Fra i piatti in menù: insalata di seppia (seppie, sedano e patate), risotto alla marinara (seppie, gamberetti, volgole e cozze), lasagne al nero di seppia (seppie, gamberetti, cozze e vongole), spaghetti al profumo di mare (seppie, cozze, vongole e scampi); seppie con i piselli, seppie alla romagnola (seppie, fagioli cannellini e pomodoro), brodetto con anguilla e polenta, spiedini di gamberi e calamari. Ma anche piatti della tradizione di terrà e vari intrattenimenti. Stand aperto dalle 19; domenica da mezzogiorno.
di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com
Questa settimana assaggiamo il “Docg Vino nobile di Montepulciano Messaggero” 2010 dell’azienda toscana “Montemercurio”. Il naso è intenso e persistente. Odori di piccola frutta rossa con sfumature di spezie, humus e sottobosco. Note di zenzero e zafferano. C’è qualcosa di acquitrinoso che ricorda l’argilla con sfumature di affumicato e di erbe di campo. La bocca tannica riserva una chiusura un po’ legnosa. Un vino dallo stile molto tradizionale, affascinante per i sottili contrasti. Solo per intenditori dalla mente libera. Da abbinare a piatti di carne rossa pregiata o formaggi di media stagionatura.
sab. 18 e dom. 19 marzo in occasione della Festamercato di Russi dei Salumicotti dell'Emilia Romagna organizzata da Chef to Chef sarà possibile degustare o acquistare direttamente in Bottega il “Bel e cot” di mora romagnola di Bruno Renzi di Russi accompagnato dai vini autoctoni riscoperti, Rambéla e Sabiò Vi aspettiamo sabato e domenica a pranzo dalle ore 12. Si prega cortesemente di prenotare di Cristina Faccini e Stefania M. G. Petrarolo
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TENDENZA BIO ARREDO
Piante per una casa in salute Quali scegliere per contrastare gli inquinanti tra le mura domestiche di Roberta Bezzi
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Le piante possono migliorare la nostra vita all’interno della casa, ossia aiutarci a combattere gli agenti inquinanti, arrecando quindi benefici per la salute. Le principali fonti d’inquinamento degli ambienti chiusi sono: i prodotti chimici utilizzati per la pulizia e la cura della persona, l’arredamento, la scarsa ventilazione, le bioemissioni umane e le onde elettromagnetiche. Questi inquinanti sono spesso responsabili di disturbi vari quali allergie, asma, irritazione, congestione nasale, senso di fatica, cefalea, fastidi del sistema nervoso, difficoltà respiratoria. Importanti studi, alcuni dei quali risalenti già agli anni Ottanta e portati avanti dalla Nasa, hanno evidenziato e dimostrato che almeno cinquanta comuni piante d’appartamento sono in grado di purificare gli spazi chiusi, alcune in modo estremamente efficiente. «La scelta – afferma Paolo Piraccini del Garden Center Il Gelso di Ravenna – deve tener conto delle diverse proprietà disinquinanti delle piante, contribuendo in modo significativo a migliorare la qualità dell’aria e soprattutto la salute. Le piante possono essere usate singolarmente oppure, ancor meglio, in composizioni studiate con attenzione ai diversi ambienti nei quali dovranno “lavorare”, affinché la loro sinergia sia più efficace nel migliorare la qualità dell’aria. Da sempre attenti e sensibili a queste problematiche, siamo contenti di poter dare degli utili suggerimenti a chiunque ne faccia richiesta». Qual è la pianta più celebre e diffusa con azione anti-inquinante? «Senza dubbio lo Spatafillo – spiega Andrea Merendi di
Un esemplare di Spatafillo
La pianta più nota per le
proprietà antinquinanti è lo Spatafillo, ma utili sono anche Gerebera, Sansevieria (contro il benzene) e Anturio o Raphis per contrastare l’ammoniaca diffusa
Tuttoverde Garden a Ravenna –, una deliziosa pianta sempreverde dalle foglie lunghe e lucide, di un verde vivace e brillante. La sua bellezza, oltre a una certa facilità di coltivazione e alla crescita veloce, la rende una delle piante più diffuse negli appartamenti». È molto efficace per contrastare l’effetto di gran parte degli inquinanti: ammoniaca, benzene, formaldeide, trielina e xilene. «Lo Spatafillo – conferma Carlo Gallamini del vivaio Piante e Fiori a Lugo – ha mol-
TENDENZA BIO
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33 teplici virtù, tant’è che gli olandesi la celebrano come una garanzia da anni. È l’unica pianta ad arrivare proprio con il cartellino “Aria pura”. Da tempo sono inoltre noti gli effetti benefici delle piante grasse che, se messe vicino allo schermo del computer, proteggono dalle radiazioni. Un risultato che è garantito anche dalle Tillandsie, dette anche “piantine del deserto” perché vivono senza radici e per questo si vendono senza vaso». Ma in questi ultimi anni, sono state identificate tante altre piante adatte a purificare gli ambienti domestici. Qualche esempio? La Gerbera, così come la Sansevieria e il Clorofito sono ottime piante contro il benzene, una sostanza inquinante contenuta in molti prodotti per la pulizia, nel fumo di sigaretta, nelle vernici delle pareti, deodoranti, colle, cere per il legno. Anturio e Raphis invece contrastano l’ammoniaca, presente all’interno di tinture per capelli e prodotti per la pulizia. Volete eliminare il monossido di carbonio del vostro camino? La comunissima Potos può essere di grande aiuto. Per contrastare il formaldeide, contenuto in mobili trattati con cera, carta stampata, parquet, smalto per unghie e disinfettanti, ci sono la Felce di Boston, la Ficus elastica, l’Edera, il Fico beniamino e molte altre. Schefflera, Felce di Boston e Areca sono, peraltro, efficaci contro lo xilene presente nel fumo di sigaretta e nella pittura delle pareti. La Cereus peruvianus risulta invece un bel rimedio contro le onde elettromagnetiche delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. «Importante – conclude Gallamini –, è la giusta collocazione delle piante in casa. In genere l’unico ambiente da tenere libero è la camera da letto perché le piante consumano un po’ di ossigeno. In bagno, invece, è meglio prediligere piante che hanno bisogno di umidità come le felci o i potos cadenti, resistenti e capaci di stare in poco spazio. Salotto, studio e taverna sono invece stanze ideali in cui dare libero sfogo al verde, mentre la cucina è uno spazio più problematico per via di odori e calore».
BIOMARCHÉ
Le piante che migliorano la Vita
Da Nizzi, formaggi di capra golosi ma con pochi grassi Per gli amanti dei formaggi, una tappa d’obbligo è la bancarella dell’azienda agricola Nizzi di Castel San Pietro (Bologna), che – tutti i martedì dalle 16 alle 20 – è presente al Biomarché di piazza San Francesco a Ravenna. Qui si trova un’ampia varietà di formaggi freschi e stagionati di capra e pecora, e alcuni misti, difficili da reperire altrove. «La nostra particolarità – spiega la titolare Miria Nizzi che, insieme ai figli, gestisce l’attività fondata dal suocero Nildo Nizzi negli anni Cinquanta -, è quella di proporre formaggi di capra che sono piuttosto magri, in quanto con solo il 2 per cento di grassi, rispetto ai 4-5 di quelli di mucca, del 5-6 di pecora e degli oltre 9 di bufala. Essendo formaggi con poco lattosio e caseina, sono adatti anche a chi soffre di intolleranze, allergie, ma anche di diabete e colesterolo alto». Da Nizzi è possibile assaggiare pure dei golosi taleggi ed erborinati, tipo Gorgonzola, di capra, quindi più leggeri, così come del pecorino stagionato 8-9 mesi, o quello più tenero, non troppo piccanti e in grado di essere apprezzati da tutti. Una buona soluzione per chi vuole peccare un po’ di gola ma senza esagerare, restando quindi in salute.
Come combattere gli agenti inquinanti della casa
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SALUTE FARMACIE COMUNALI
di Roberta Bezzi
Dal 2013, la cannabis per uso medico è disponibile nelle farmacie italiane. A seguito della delibera della Regione Emilia Romagna n. 1250 del 2016, l’interesse per questo farmaco è cresciuto anche a Ravenna. Non è ancora disponibile in tutte le farmacie, ma in alcune fra cui la Farmacia Comunale N. 8 di via Fiume Montone Abbandonato. E tante sono le richieste da parte dei pazienti già pervenute. Di questa tematica di grande attualità si è parlato nel corso del convegno intitolato “Cannabis terapeutica. Utilizzi in terapia e modalità prescrittive e di preparazione” che si è tenuto, lo scorso 23 febbraio, in una gremitissima Sala Buzzi. All’appuntamento, promosso dagli Ordini dei Farmacisti e dei Medici Chirurghi-Odontoiatri di Ravenna, sono intervenuti il farmacista Marco Ternelli, il medico Giovanni Greco responsabile del Sert e il dottor Massimo Innamorato delle Terapie Antalgiche Ausl Romagna. Ne abbiamo parlato con Gabriele Taglioni, direttore della farmacia comunale N. 8 e segretario dell’Ordine dei farmacisti. Dottor Taglioni, com’è andato il convegno? «Molto bene. C’è stata un’affluenza maggiore di quella che ci aspettavamo, tant’è che la sala non riusciva a contenere gli oltre 200 partecipanti. Per evitare che potessero arrivare informazioni non chiare al pubblico, il convegno era aperto ai soli ‘addetti ai lavori’, anche se sono stati invitati i referenti delle associazioni dei malati direttamente interessati all’utilizzo terapeutico. È stato un prezioso momento di confronto in cui molti medici di base, che possono prescri-
Curarsi con la cannabis Intervista a Gabriele Taglioni sull’importante novità terapeutica
Sotto: il dottor Gabriele Taglioni, nella foto una foglia di cannabis
vere la terapia, si sono avvicinati a questa nuova terapia. Fra dubbi e perplessità, che riguardano principalmente la mancanza di casistica e il rischio di abuso, è stato un primo passo per una presa di coscienza del farmaco e del problema». La classe medica è dunque restia all’utilizzo terapeutico della cannabis? «Ci sono ancora dubbi da sciogliere, ma in fondo è accaduto così anche dieci anni fa quando l’Italia aprì agli oppiacei per il dolore oncologico. C’era molta diffidenza ma
«Sono una novità ancora poco conosciuta anche dalla classe medica»
dopo due-tre anni di transizione, i nuovi trattamenti presero piede fra i medici. Credo che accadrà la stessa cosa con la cannabis. Certo, è giusto procedere con grande attenzione, soprattutto per evitare l’abuso, perché il medico che la prescrive ne ha poi la responsabilità». Da quando è riconosciuto in Italia l’uso di cannabis a uso medico? «Lo Stato italiano l’aveva già introdotta quattro anni fa, limitatamente ad alcune casistiche e patologie. Ma la classe medica non ha subito percepito l’importanza di questo farmaco. Per contro però, c’è stata una certa pressione da parte di pazienti ‘aperti’, ossia interessati a protocolli meno formali e questa, alla fine, ha prevalso». Fondamentale per la Regione Emilia Romagna è stata la recente delibera… «Sì. Il provvedimento ha sancito la possibilità per i medici del Servizio sanitario nazionale di accedere al portale SOLE per l’accreditamento e la conseguente possibilità di prescrivere la ricetta per lo stupefacente». Chi può far uso di cannabis a scopo medico? «Quei pazienti che non hanno ottenuto i risultati con i protocolli standard, ossia quando le terapie usuali non sortiscono effetti desiderati. In particolare, gli impieghi riguardano sei indicazioni terapeutiche: l’analgesia in patologie che
implicano spasticità associata a dolore (sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale); l’analgesia nel dolore cronico (con particolare riferimento al dolore neurogeno e oncologico); l’effetto antichinetosico e antiemetico nella nausea e vomito, causati da chemioterapia, radioterapia; l’effetto stimolante dell’appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell’appetito in pazienti oncologici o in terapia antiHIV e nell’anoressia nervosa; l’effetto ipotensivo nel glaucoma; la riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette». Chi si fa carico dei costi? «Solo nei due casi del trattamento del dolore neurologico o oncologico e nel dolore spastico in pazienti affetti da sclerosi multipla, in presenza di parametri di dolore specifici, possono essere a carico del Servizio Sanitario Regionale. In tutti gli altri casi appena citati, il farmaco è a totale carico del paziente». Voi farmacisti siete pronti a soddisfare le crescenti richieste dei pazienti? «Per quanto ci riguarda sì. Già da alcuni mesi, la nostra farmacia ha cominciato a distribuire il prodotto. Fino allo scorso anno, il principio attivo era di importazione olandese, mentre dall’inizio del 2017 l’istituto tecnico militare farmaceutico l’ha messo in produzione. I granuli sono ottenuti dalla macinazione delle infiorescenze delle piante: contengono quantità titolata di Thc e Cbd, i principali due principi attivi della cannabis. Il nuovo prodotto si chiama Fm2 e proviene da piante selezionate e coltivate sotto controllo statale. Per ora è l’unico prodotto a base di cannabis realizzato in Italia, ed è disponibile a Ravenna per la preparazione, dietro ricetta medica, nella farmacia comunale 8».
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35 CENTRO ESP IL
MONDO DI CHIRINE , UNA MOSTRA E UN LIBRO IN SOLIDARIETÀ ALLA BIMBA AFFETTA DALLA SINDROME DI RETT
È stata inaugurata alla presenza dell'assessora ai Servizi sociali Valentina Morigi e sarà visitabile fino al 19 marzo la mostra del fotografo di Imperia Riccardo Bandiera Il mondo di Chirine, al centro commerciale Esp a cura di Valeria Leoni che è anche autrice del libro favola Una fiaba per Chirine la bambina dagli occhi belli nel bosco fatato (Danilo Montanari editore, fotografie di Silvia Bigi, in collaborazione con Associazione Percorsi di Mezzano onlus) L'allestimento della mostra è di ècru tendaggi Ravenna. Chirine ha nove anni e ha la sindrome di Rett, Valeria Leoni è stata la sua educatrice quando la bimba frequentava la scuola dell'infanzia del Comune di Ravenna. I proventi del libro vanno a sostegno delle cure della bimba.
L’INCONTRO LO PSICOLOGO MARCELLO FLORITA ALLA BIBLIOTECA DI ENRICO Domenica 19 marzo la rassegna “Rianimazione letteraria di poesia intensiva” ospiterà alle 15.30 Marcello Florita, psicologo clinico e psicoterapeuta, per la presentazione del suo ultimo romanzo patrocinato da VivereOnlus , associazione italiana di neonatologia: Come Respira una Piuma. L’evento che si terrà nella Biblioteca di Enrico, all’ospedale Santa Maria delle Croci, sarà condotto da Livia Santini e da Silvia Manzani. L'iniziativa è rivolta ai degenti, personale ospedaliero e cittadini ed è, come sempre, gratuita.
IL FISIOTERAPISTA RISPONDE
L’ORTOPEDICO RISPONDE
Riabilitazione: perché l’acqua è indispensabile
Primavera, gambe sane e snelle
a cura di Pier Luigi Cavalieri
a cura di Elena Tazzari
I benefici della terapia in acqua sono conosciuti sin dall’antichità. Negli anni ha registrato un crescente consenso sia da parte dei medici e fisioterapisti, sia da parte dei pazienti. Ecco perché questo tipo di terapia è entrata, a pieno titolo, a far parte dei protocolli di riabilitazione in campo medico e sportivo. Ormai l’idrokinesiterapia si usa sia nel trattamento di lesioni traumatiche post immobilizzazione, sia nell’immediato post operatorio dei vari distretti anatomici (spalla, anca, ginocchio, caviglia e colonna vertebrale), ma anche nelle diverse patologie acute e croniche (spaziando dalla reumatologia all’ambito neurologico e dalla traumatologia sportiva al campo pediatrico). Molteplici sono i vantaggi dell’apporto dell’acqua: il peso corporeo dimezza la sua entità; l’effetto miorilassante; la facilitazione nell’esecuzione di esercizi, in quanto un’articolazione avvolta dall’acqua diventa più vischiosa e meno dolorosa; la totale assenza della forza di gravità. A differenza delle acque termali che raggiungono i 36 gradi, le piscine riabilitative per legge devono avere una temperatura di 34 gradi. Questo consente di poter lavorare per un’ora anziché trenta minuti. Grazie a esercizi dolci e costanti, il paziente recupera più in fretta e senza dolore. La cadenza ideale delle sedute è due o tre volte a settimana. Non di più, altrimenti diventano pesanti da smaltire, poiché l’effetto miorilassante continua anche a casa. La mia esperienza di vent’anni di lavoro in acqua mi porta a dire che, ormai, non è più possibile pensare di riabilitare senza l’apporto dell’acqua. Questa tecnica ha preso sempre più piede anche in settori diversi: preparazione atletica di nazionali o società professionistiche con una forte diminuzione degli infortuni tendineo-muscolari; benessere generale con riattivazione corporea per le persone che non riuscirebbero a fare palestra; programmi di lavoro per l’obesità e i diabetici; recupero motorio e benessere nel paziente fibromialgico; lavoro aerobico con respiratore a boccaglio in totale immersione dell’atleta, con utilizzo dell’acqua-bike. Ulteriore dimostrazione della vastità e modalità di lavoro che l’acqua ci permette.
Con l’arrivo della bella stagione, le donne riscoprono il piacere di mettere in mostra le gambe, da sempre uno dei principali punti di forza della bellezza femminile. A volte però, anche chi se ne prende cura facendo regolare attività fisica e seguendo una dieta equilibrata, ha bisogno di ricorrere a qualche accorgimento per farle risplendere. Al riguardo, le calze sono un’ottima soluzione che contribuisce certamente al benessere quotidiano delle gambe senza tralasciarne l’estetica. La Sanitaria Ortopedia Tazzari propone – tra gli altri – il marchio italiano Modasana che produce calze e collant elastici di alta qualità. L’obiettivo infatti è quello di offrire alle clienti prodotti in grado di “regalare” gambe leggere e al top della forma con una silhouette sublimata. Da segnalare, al riguardo, la nuova linea di calze riposanti, che include per esempio il collant opaco 70 denari che – con le sue zone di correzione localizzate – modella ed esalta le forme dalla caviglia alla vita, disvelando tutto lo splendore delle gambe. Come funziona? La compressione diminuisce progressivamente dalla caviglia alla coscia e attiva la circolazione sanguigna, per una sensazione complessiva di gambe leggere. Grazie a tecnologia ed esperienza, con Modasana il benessere e la bellezza delle gambe si trovano finalmente d’accordo. Le donne possono scegliere, secondo le proprie esigenze, una serie di calze e collant a compressione leggera, media o forte, che donano eleganza e fascino. Le calze, infatti, devono valorizzare le proprie gambe e il proprio stile per piacere di più e stare meglio con se stesse. Disponibili in collant, gambaletto e autoreggenti sia punta chiusa che punta aperta.
Il fisioterapista Pier Luigi Cavalieri riceve al Poliambulatorio Medicina Ravenna via Porto Coriandro 7 Ravenna Zona Rocca Brancaleone Info: tel. 0544 456845 - info@medicinaravenna.it www.medicinaravenna.it
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Il mio papà è il più bello di tutti! Il 19 marzo festeggia con noi la Festa del Papà, regalagli una giornata in bellezza
Che sia uno sportivo, un vanitoso, un cultore della barba o un campione della tv sul divano, a ogni papà piace essere coccolato, quale migliore occasione di domenica 19 marzo per regalargli un momento di bellezza personalizzato? Nelle Profumerie Sabbioni potrai trovare tutti i prodotti più adatti alle sue esigenze e ai suoi gusti. Shiseido ha creato due cofanetti perfetti per lo sport o per la cura a casa: Men Hydro Master Gel Kit, contenente Men Hydro Master Gel 75ml, Men Cleansing Foam 30ml e Men Total Revitalizer Eye 3ml, oppure Men Total Revitalizer Kit, contenente Men Total
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TEMPO LIBERO
36 ARIETE
BILANCIA
Con Mercurio di nuovo amico da metà mese, giungono finalmente le meritate soddisfazioni. Sotto forma di viaggi, nuove conoscenze e colloqui. È il periodo giusto per proporvi, per chiedere avanzamenti e vantaggi, anche d’amore. Con tanto di fornicazione meccanica, nel senso di oleosa.
Periodo nervoso e complicato per le collaborazioni e per le relazioni in genere. Ma non tutti i mali vengono per nuocere, soprattutto se farete tesoro della cooperazione di altre persone, con garbo e senza nichilismi cosmici. Amor sex appassionante come un volantino sulla toilettatura dei cani.
TORO
SCORPIONE
A fare la differenza è Marte nel segno. Così colloqui, lavoro e faccia di glutei fruttano. Con punte di fortuna tra giovedì e venerdì, quando una Luna particolarmente intrigante vi aiuterà a dare il meglio in ogni campo, soprattutto in fatto di amore e sex, più appassionanti di 50 Sfumature di Nero.
GEMELLI
Se nella prima parte del mese rogne e imprevisti vi hanno sbucciato gli zebedei, ora potete contare su un benevolo Mercurio e sulle giuste intuizioni per rivoltare lavoro, finanze e relazioni sociali. Attenzione, però, sabato, quando il partner, o chi vi piace, reclamerà tutta la vostra attenzione.
CANCRO
Sforzatevi di contare fino a dieci prima di dire cose che magari neanche pensate, visto che diplomazia e ponderazione non sono esattamente i vostri punti di forza. Anche in amore, sempre che sotto sotto non desideriate dare una svolta al vostro rapporto. Buone le intuizioni nel lavoro.
LEONE
Ringraziate Mercurio in trigono dall’Ariete se certi rapporti rafforzano l’autostima e tonificano gli ormoni. Bene anche il lavoro, che potrebbe rimpolpare il saldo bancario o procurare nuovi ingaggi, ma con Marte storto fate attenzione agli invidiosi che vorrebbero friggervi nell’olio bollente.
VERGINE
Se siete in rotta di collisione con un po’ di gente evitate reazioni da giaguaro con le unghie incarnite e mediate più che potete. Perché le chance di successo arrivano e le idee sono non solo vincenti, ma anche accolte con favore. Intanto, il cuore è appassionato, e gli ormoni rispondono ad ogni invito.
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SAGITTARIO
Condominio:
Quasi non ci credete, ma tutto va nel modo che più vi aggrada. La serenità è al massimo, la creatività è in perfetta sintonia con la mente e vi fa produrre cose ben fatte. Siete belli, bravi e con una carica suina da far invidia all’autore del Kamasutra. State solo attenti agli invidiosi.
Il divieto di tenere animali domestici è illegittimo anche se votato all'unanimità.
• Denunce dei redditi Non si può impedire ai condomini di tenere animali domestici, anche se tale Mod. 730 Unico-Imu divieto è previsto nel regolamento condominiale approvato all’unanimità. E’ • Successioni • Modelli 770 CU-Isee-Red • Consulenze per cedolare secca • Consulenze agevolazioni fiscali • Consulenza legale e notarile • Sfratti • Amministrazioni Condominiali • Polizza Affitto Sicuro
quanto stabilito dalla Seconda Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Cagliari, con l’ordinanza del 22 luglio 2016. La sentenza è avvenuta a seguito di un ricorso affinché venisse dichiarato nullo un articolo di un regolamento condominiale che vietava l’accesso al Condominio agli animali domestici. Il Tribunale ha ritenuto viziata da nullità sopravvenuta la disposizione di cui all’art. 7 del regolamento del condominio impugnato in quanto, con la L. n. 220/2012, è stato introdotto il principio secondo cui: “le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”. La disposizione è applicabile sia nei regolamenti di tipo contrattuale che assembleare, precedenti o successivi alla riforma del 2012. Inoltre, il regolamento condominiale che si discosti da tale disposizione è affetto da nullità anche perché contrario ai principi di ordine pubblico, individuabili nella necessità di valorizzare il rapporto uomo - animale e nell’affermazione di quest’ultimo principio anche a livello europeo. Tali concetti sono contemplati in particolare, nella Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, firmata a Strasburgo il 13.11.1987, ratificata ed eseguita in Italia con la Legge 201/2010.
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PALLAVOLO FEMMINILE/CAMPIONATO B1
CAPRICORNO
Ciò che è impantanato incomincia a sbloccarsi. Non tanto nel lavoro, dove è tutto una discussione e una frantumazione di zebedei, ma in amore che promette exploit e gratificazioni. Giornata no martedì, con la Luna nel segno, che potrebbe spingervi a una decisione non misurata alla realtà.
ACQUARIO
Lavoro e impegni vari mettono a dura prova i vostri buoni propositi. Furbizia e faccia di glutei, però, non vi mancano. Sapete benissimo che in certi momenti meglio optare per una condotta a basso profilo, anche se si tratta di accudire i figli di vostra sorella, per ottenere poi ciò che volete.
PESCI
L’energia non vi manca e da metà mese sapete anche come direzionarla. Con lo spirito di iniziativa che vi contraddistingue, e un po’ di programmazione, potete spuntare più di quanto pensate, anche in fatto di guadagni e compensi. Bene anche l’amore, e soprattutto il sudombelico, muy operativo.
LA CLASSIFICA
Teodora, il derby è ancora tuo Batte l’Olimpia anche al ritorno e vola in testa da sola. Il 25 marzo Montale in casa Il successo contro l’Olimpia nel 19esimo turno del campionato di B1 di pallavolo femminile vale un bottino prezioso per la Teodora: è il bis nel derby dopo la gara di andata (stesso punteggio 3-1), è la sconfitta di una diretta rivale nella corsa alla promozione e, con la vittoria di San Lazzaro solo al tie-break, vale il primo posto solitario in classifica a sette partite dal termine della regular season. Lassù in cima comincia a sentirsi profumo di A2 e la Conad Sìcomputer pare intenzionata a fare di tutto per conquistarla. Lo snodo cruciale sarà a cavallo di Pasqua: nella giornata precedente lo scontro con Orvieto e in quella successiva con San Lazzaro, attualmente accoppiate a meno uno. La vittoria delle giallorosse sulle rossoblu è arrivata in rimonta, grazie alla maggiore regolarità dimostrata rispetto alle avversarie partite con veemenza e capaci di conquistare il primo set (con la complicità di una Teodora in cui pareva non funzionare nulla) ma poi calate alla distanza. Mazzini in regia in diagonale a Lugli, Rubini e Aluigi in posto 4, Sestini e Torcolacci in posto 3, Mastrilli libero: queste le ragazze con le quali coach Nello Caliendo ha iniziato la gara nella cornice colorata di un Pala Costa gremito. La svolta del match è nella seconda frazione con l’ingresso di Nasari (a fine gara sarà lei la top scorer con Aluigi) per Lugli (che nel corso della contesa troverà comunque spazio alternativamente per Aluigi e Rubini). Dopo aver impattato sull’1-1 è cresciuta la fiducia delle ragazze guidate da capitan Sestini e il 3-1 finale è arrivato in 107 minuti. Il 19 marzo Teodora a San Giustino: dopo un avvio di campionato disastroso (una vittoria su sette gare) le umbre si sono rimesse in careggiata e ora viaggiano con un margine di 8 punti sulla zona retrocessione. Prossimo impegno a Ravenna: sabato 25 marzo (alle 18, ingresso gratuito) contro Montale.
Con Marte opposto, non sarà affatto semplice trasformare l’istinto da serial killer in qualcosa di utile, tipo evitare inutili e prolungate polemiche con chiunque vi capiti a tiro, specie se si tratta di partner e familiari. L’importante è non dire più del necessario per una comunicazione basica.
SAN LAZZARO E ORVIETO A MENO UNO PERUGIA E OLIMPIA E MENO QUATTRO Teodora 46, Orvieto e San Lazzaro di Savena 45, Perugia e Olimpia Ravenna 42, Moie 33, Castelfranco 27, Montale 26, San Giustino 22, Bastia 18, Cesena 18, Firenze 14, Montespertoli 13, Reggio Emilia 8.
GIOVANILI LE
GARE IN CALENDARIO
Gli appuntamenti delle giovanili giallorosse. Serie C: giovedì 16 marzo alle 20.30 alla palestra Mattioli (via Cicognani) Teodora vs Faenza. Serie D: sabato 18 marzo alle 18 alla palestra Montanari (via Aquileia) Teodora vs Alfonsine. U14: domenica 19 marzo alle 18 alla palestra Montanari (via Aquileia) Teodora vs Imola.
Spazio a cura di Teodora Pallavolo Ravenna Teodoraravenna.it
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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 6 al 12 marzo 2017 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna
Legenda IQA Buona
Accettabile
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
A cura del Comitato UISP RAVENNA - LUGO Sede di Ravenna: via G. Rasponi, 5 - tel. 0544 219724 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna Sede di Lugo: piazzale Veterani dello Sport, 4 - tel. 0545 26924 E-mail: lugo@uisp.it - www.uisp.it/lugo
CICLISMO DOMENICA 2 APRILE LA “FONDO BERTOLT BRECHT CITTÀ DI RUSSI” CAMPIONATO NAZIONALE UISP Appuntamento da non perdere per tutti gli appassionati di pedali domenica 2 aprile con la seconda edizione della “Fondo Bertolt Brecht Città di Russi”, organizzata ancora una volta dalla Polisportiva Bertolt Brecht. Dopo il successo della prima edizione svoltasi nel 2016 si replica dunque nel 2017 con diverse e importanti novità. La manifestazione sarà infatti valida come prova unica del Campionato Italiano Uisp per società e fungerà anche come
40esimo Raduno nazionale Uisp di Cicloturismo. Un nuovo percorso, conforme alle disposizioni sottoscritte nella convenzione con la Federazione ciclistica, accoglierà i tanti cicloturisti che si prevede affolleranno le strade della Romagna partendo dalla città di Russi. Tre i percorsi predisposti, oltre a quello cicloturistico, modificati per rendere sempre più stimolante la partecipazione. Partenza e arrivo, come anticipato, a Russi dal centro sportivo di via Roma con pasta party all’arrivo aperto a tutti e tante golosità. Nella zona dell’ arrivo è previsto inoltre un servizio docce e un parcheggio per bici. Le pre-iscrizioni saranno aperte fino a sabato 1 aprile al costo di euro 5,00, mentre domenica 2 aprile, giorno della manifestazione, sarà possibile effettuare l’iscrizione alla partenza versando la quota di euro 8,00. Per maggiori informazioni: www.polbertoltbrecht.it; polbertoltbrecht@virgilio.it; tel. 339 5774728.
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AMBIENTE&SALUTE
FARMACIE
KIWI
RAVENNA &DINTORNI 16/3 2017
La processionaria del pino è un lepidottero defogliatore che attacca in particolare i pini. Il danno è causato dalle larve che inducono defogliazioni delle piante su cui compiono il loro sviluppo. Le larve sono dotate di peli urticanti che le rendono pericolose per le persone e gli animali, soprattutto nel momento in cui fuoriescono dai nidi invernali, provocando infiammazioni, dermatiti e reazioni allergiche di varia entità. Alla luce del fatto che in questo periodo si sta verificando un’intensa proliferazione di processionarie, l’amministrazione comunale di Ravenna e Azimut spa, che si occupa delle disinfestazioni esclusivamente sulle aree pubbliche, forniscono alcuni consigli utili alla cittadinanza. Spetta infatti ai privati intervenire sui pini di loro proprietà. Azimut consiglia le seguenti norme di comportamento: evitare di sostare in prossimità delle piante o delle aree infestate; evitare di asportare i nidi con mezzi e modalità non idonei e senza adeguate protezioni; evitare di raccogliere le larve anche se dotati di guanti, in quanto gli aculei, estremamente leggeri, potrebbero facilmente liberarsi nell’aria; tenere sotto controllo bambini e animali domestici, spesso incuriositi da queste larve dal comportamento gregario; consultare il proprio medico nell’eventualità di contatto con gli occhi, inalazione o ingestione dei peli urticanti. In questa fase del ciclo biologico i rami infestati dai nidi devono essere asportati e distrutti immediatamente con mezzi e modalità idonee. È sempre consigliabile rivolgersi a personale specializzato del settore manutenzione verde e/o disinfestazione. Gli interventi di controllo dell’insetto, previsti dal D.M. 30 ottobre 2007, «sono obbligatori sia per le piante private che pubbliche, qualora ci siano rischi per la sopravvivenza delle piante o per la salute delle persone». Per ulteriori informazioni info@azimut-spa.it
TENNIS A SQUADRE
PISCINA LUGO
Dal 20 marzo il via Negli Amatori vincono CMC Ravenna e Modigliana Gunners all’ultimo periodo dei corsi Uisp Ultima tornata di finali per il Campionato di Tennis a squadre Uisp che nello scorso weekend ha visto scendere in campo le finaliste della categoria Amatori. Sui campi del Circolo Tennis Lugo, impianto che ha ospitato tutti i match decisivi della manifestazione, organizzata dalla Uisp Ravenna-Lugo in collaborazione con Uisp Imola-Faenza, si sono disputati gli scontri conclusivi sia dei Play-off che della “Pallina Sgonfia” Amatori. Per quanto riguarda i Play-off, successo per 2-0 della CSC CMC B di Ravenna sugli avversari del Tc Modigliana Bombers. Nella Coppa “Pallina Sgonfia” invece, ad aggiudicarsi il trofeo 2016-17 è stata la squadra del Tc Modigliana Gunners che si è imposta per 2-0 sul gruppo del SSDS Lugo. Questi risultati vanno ad aggiungersi a quelli già maturati nei week-end precedenti che hanno visto la vittoria del Cesarea Blu Ravenna nel Campionato a squadre di Serie A Seniores e in precedenza della Play Tennis Lugo nel Campionato Misto. In Serie B Seniores si erano imposte invece nei play-off la squadra del CSC CMC A e nella “Pallina Sgonfia” la Suzanne Lenglen 2A di Fusignano. Questi i risultati per la categoria Amatori di domenica 12 marzo: Finale Play-Off 1° Singolare: Tc Modigliana Bombers – Csc CMC B 3-6 2-6 Doppio: Tc Modigliana Bombers – Csc CMC B 2-6 4-6 Finale Coppa “Pallina Sgonfia” 1° Singolare: Tc Modigliana Gunners – SSDS Lugo 6-0 6-3 Doppio: Tc Modigliana Gunners – SSDS Lugo 4-6 6-4 9-8tb
Prende il via lunedì 20 marzo il terzo periodo dei Corsi Uisp alla piscina comunale di Lugo, quello che si concluderà il 27 maggio, prima dell’apertura dell’impianto estivo. Pronti dunque all’ultimo scorcio di stagione invernale per i Corsi di Acquaticità dai 4 mesi ai 3 anni con genitore in acqua, Corsi di Acquaticità dai 3 ai 5 anni, Corsi di Nuoto per Bambini dai 6 anni, Corsi di Nuoto per Adulti, Corsi di Pre-Agonistica, Avviamento al Nuoto Sincronizzato e alla Pallanuoto, Corso di Perfezionamento per ragazzi dai 14 ai 18 anni. Tutti promossi dalla Uisp Ravenna-Lugo nelle giornate infrasettimanali. Sul sito web uisp.it/ravennalugo nella sezione “Nuoto e Piscina” è possibile consultare tutte le informazioni riguardanti anche tutti gli altri corsi alla Piscina Comunale di Lugo come Acqua&Gravidanza (Ginnastica in Acqua per Gestanti) e Acquafamily. Per Acquafitness, Acquafamily, Acquabike e Ginnastica Dolce iscrizioni sempre aperte. Fino ad esaurimento disponibilità, iscrizioni sempre aperte anche per i corsi del sabato, sia al mattino che al pomeriggio. Info: Uisp R ave n n a - L u go Sede di Lugo (Ra) tel. 0545 26924.
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 16 marzo 2017
settimanale
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 16 marzo 2017
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