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Settimanale di informazione FREEPRESS

GiovedĂŹ 16 ottobre 2014 n.601

RAVENNA&DINTORNI

PROSECCO SUPERIORE D.O.C.G. CONEGLIANO VALDOBBIADENE

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STORIA DI UN’IDEA

Foto di Gerardo Lamattina

IL MESSAGGIO ANARCHICO TRA TEATRO E TESTIMONIANZE DI MILITANTI E STUDIOSI

RAVENNA 2019

POLITICA

alle pagine 6 e 7

La corsa è finita VenerdÏ 17 il verdetto

Piazza Paul Harris, 21 - Ravenna Tel. 0544 590701 www.projectservicesnc.com

alle pagine 4 e 5

I quattro Pd candidati per la Regione SPETTACOLO

a pagina 20

Seconda stagione per il Teatro elettrico

Fotoracconto della visita in cittĂ della giuria che assegnerĂ il titolo

MUSICA

GIALLO

Il Bronson ricomincia dagli Helmet

a pagina 8

Arrestata infermiera: 38 le morti sospette in corsia

da pagina 12

a pagina 21

GUSTO

da pagina 28

Tra vino e vegan Lifestyle

• Redazione tel 0544 271068 • redazione@ravennaedintorni.it • Pubblicità tel. 0544 408312 • info@reclam.ra.it

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DA 0 A 4 ZAMPE

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Se l’amore per gli animali diventa la passione di una vita Andrea Matteucci e il suo nuovo negozio di via Faentina, dove si possono trovare anche rettili e roditori Inoltre tanti prodotti e una consulenza di qualità che mette al centro il benessere dei nostri piccoli amici Quando si dice aver la fortuna di scoprire la passione della propria vita. Questo è capitato al 23 enne Andrea Matteucci, neo titolare del negozio “Da 0 a 4 zampe”, aperto lo scorso 4 ottobre e inaugurato ufficialmente una settimana dopo, in via Faentina 87 a Ravenna.

L’amore verso gli animali c’è stato sin dall’infanzia, ma è esploso strada facendo, anche grazie a un’esperienza lavorativa che gli ha dato i giusti stimoli per ricercare e mettersi in proprio. «Ho studiato all’istituto tecnico agrario – ricorda –, con l’idea di iscrivermi poi alla facoltà di Veterinaria. Mi sono accorto presto che studiare non faceva per me. In più, sono sempre stato molto orgoglioso della mia indipendenza economica, tant’è che ho sempre cercato qualche lavoretto per mantenermi. Dopo il diploma ho fatto esperienza in un consorzio, finché sono stato chiamato da un’azienda che si occupa di prodotti per gli animali, dall’oggettistica all’alimentazione. Lì, è scattata la scintilla ed è maturata l’idea di aprire un negozio che non ha eguali a Ravenna. Da me infatti non si trovano solo cani e gatti, ma anche rettili e roditori, e quindi serpenti, tartarughe, pappagalli, pesci tropicali, ma anche furetti, scoiattoli e specie rare di ricci».

Andrea, un po’ come tutti, ha sempre avuto paura di maneggiare serpenti, quali boa di tre metri che si trovano in negozio. Ma dopo che qualcuno gli ha insegnato come trattarli, la diffidenza è svanita. Nessuno in Romagna tiene rettili e ora il suo obiettivo è di far conoscere alla gente queste specie. Così ha allestito in negozio un’area apposita, con luci e ambientazione particolari, dedicata agli animali esotici. Ce n’è per tutti i gusti e manca solo il coccodrillo perché le leggi italiane non lo consentono. L’intento?

Far sì che chi entra dicendo “Mi fanno schifo”, possa uscire affermando solo “Non mi piacciono”.

«Il nostro gusto – aggiunge Matteucci – è molto influenza-

to da ciò che conosciamo. L’ignoto ci spaventa sempre. La specializzazione in rettili e roditori è anche frutto di corsi di aggiornamento, fra cui quello in “Primo soccorso in esotici”».

Un punto di forza di “Da 0 a 4 zampe” è quello di avere un assortimento di prodotti per animali, rigorosamente testati dal titolare.

«In questi anni – spiega –, ho avuto una trentina di animali diversi, dal semplice cane al serpente, ma anche ricci, tartarughe, pesci, iguane. Li ho curati e nutriti, osservando i loro gusti e comportamenti. Ho trovato e testato i prodotti migliori per loro. Per questo l’assortimento del mio negozio può sembrare a prima vista più limitato di quello di altri, ma conosco personalmente tutti i prodotti che vendo». Questo perché gli piace offrire alla clientela una vera e propria consulenza, spiegando loro le caratteristiche di un prodotto, il perché di un prezzo, i benefici.

Ogni volta che qualcuno gli chiede un suggerimento, gli occhi di Andrea brillano ed è sempre pronto a ricercare la soluzione giusta. Questo lo distingue dalla concorrenza.

«La mia è stata una scelta orientata sulla qualità – aggiunge – e penso in primo luogo al bene dell’animale, sia che si tratti di oggettistica che di prodotti alimentari. C’è da dire che chi possiede animali, in genere tiene a loro. E mai come oggi sono in aumento allergie e intolleranza a cereali e farine che ne minacciano la salute. In particolare questo vale per cani e gatti, i più diffusi: non sono più quelli di anche solo

Animali domestici ed esotici Collezioni esclusive abbigliamento invernale 2014/2015

dieci anni fa. Sono diventati più delicati e spesso necessitano di cibi monoproteici o ipoallergenici, con effetto persino curativo se ancora non si è scoperto il tipo di allergia.

Tanta attenzione dunque va prestata ai nostri amici animali se vogliamo che la loro vita sia lunga e in salute».

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OPINIONI

RAVENNA &DINTORNI 16/10 2014

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L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

Se l’infermiera avesse avuto un kalashnikov?

di Gianluca Costantini

Abbiamo vinto per loro o perso per colpa loro?

di Andrea Alberizia

Guarda i giornalisti che gli stanno seduti di fronte, convocati per la conferenza, e dice: «Se adesso tiro fuori un kalashnikov e sparo una sventagliata all’impazzata è probabile faccia qualche morto fra di voi. Ma quindi dovremmo controllare che nessuno abbia un kalashnikov quando entra?

La pazzia non è prevedibile». Parole di Andrea Des Dorides, direttore generale dell’Ausl Romagna, all’interno di un più ampio ragionamento cominciato e concluso per spiegare come l’azienda sanitaria non potesse intervenire prima di quanto abbia fatto per fermare una sua infermiera poi accusata dalla procura di un omicidio volontario (e altre 38 morti sono ritenute sospette) all’ospedale di Lugo.

Secondo gli inquirenti la donna era poco incline a tollerare pazienti difficili o parenti assillanti e desiderosa di prevaricazione ai danni dei più deboli. Solo quando si è percepita un’anomalia statistica tra morti e turno di servizio, dice Des Dorides, si è potuto prendere provvedimenti. Il primo interrogativo è di quale pazzia si stia parlando visto che la magistratura traccia un profilo di una donna lucida e pienamente capace di intendere e di volere.

Ma ancora più di questo a noi viene spontaneo chiederci quale sia il collegamento tra una mitragliata improvvisa e 38 decessi sospetti spalmati su tre mesi. E così, nella beata ingenuità di chi in ospedale ci entra per essere curato, ci viene da pensare che il datore di lavoro – azienda pubblica, quindi di tutti – possa avere adeguati strumenti di controllo per capire se una sua dipendente maneggia con troppa allegria fiale di potassio che sono un medicinale ma somministrate in dosi superiori uccidono (che significa più o meno come portarsi in reparto un kalashnikov).

All’Ausl ci tengono a dire che in Medicina a Lugo non sono tutti come quell’infermiera.

Ma essersene accorti dopo che questa si è lasciata alle spalle 38 casi sospetti, forse non aiuta l’opinione pubblica. Se la statistica è l’unico strumento in mano all’Ausl per sorvegliare, e dall’Ausl ci dicono che è così, come si sta sicuri?

di Moldenke

Ecco alcuni commenti, veri, presi da internet in questi giorni in cui Ravenna sta aspettando il verdetto per il 2019. Voi magari mentre state leggendo lo conoscete già, ma forse sarà ancora più bello. «[...] Si stanno spendendo molte, forse troppe energie per un progetto che dubito possa portare dei reali vantaggi alla cittadinanza [...] dovrei forse vantarmi con amici e conoscenti di fuori Ravenna di abitare nella capitale della cultura se quando poi mi vengono a trovare devono noleggiare una jeep per percorrere le mulattiere che chiamiamo strade, che si imbattono in spacciatori in pieno centro storico [...]».

(Un grande classico, seppur scritto con una certa moderazione: cosa ce ne facciamo della cultura che abbiamo le buche nelle strade?). «È' impensabile non li abbiano portati a San vitale e altro ne abbiamo 10 dell'unesco !! .........Non sapevo che lido Adriano ne facesse parte.............». (La signora che scrive è l’emblema di tutti quelli che non sanno di cosa stanno parlando: qui si sta lamentando perché lo staff di Ravenna2019 non ha portato i giurati europei a vedere i nostri monumenti Unesco che, badate bene, sono addirittura cresciuti di numero...).

«No ditemi che non è vero,per favore...cosa li hanno portati a Lido Adriano sul serio!?La discarica sociale più vergognosa della Provincia di Ravenna,piena di africani...ma cosa sono usciti di testa?Ah,questi comunisti,non cambieranno mai...che vergogna.Che vergogna.Povera Ravenna!» (il razzista parla sempre della visita della giuria: lui vorrebbe che la sua città diventasse Capitale ravennate dei ravennati, senza tutti quei negri, per farvi capire insomma).

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XI

nr. 601

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Galeati srl, Imola - www.galeati.it

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica).

Collaboratori: Roberta Bezzi, Andrea Casadio, Matteo Cavezzali, Fabrizio Cilindro, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani.

Illustrazioni: Gianluca Costantini, Flavio Montelli.

Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

RISTORANTE ROSSOCORSA

i socalcos. Ancora oggi è uno spettacolo percorrere le vie tortuose che seguono il fiume e ammirare gli imponenti terrazzamenti vitati che lo costeggiano. La Cataplana de Marisco sarà la protagonista indiscussa di una serata da non perdere anche perché proposta ad un prezzo speciale: solo 18 euro a persona con incluso un aperitivo a base di petiscos & Sangria e un calice di Planalto Branco della Casa Ferrarinha. Prenotazione obbligatoria.

Lunedì sera Cataplana de Marisco e Planalto Branco processo di cottura impedisce la perdita dei profumi e la famosissima Cataplana de Marisco (Cataplana di frutti di mare) è il simbolo del patrimonio culinario portoghese. La Cataplana de Marisco è formata da un delizioso guazzetto di frutti di mare (in particolare vongole, cozze e gamberoni), patate, pomodori, erbe aromatiche. Lo Chef Matteo Bellini scoprì la Cataplana ad Aveiro, la piccola Venezia nel nord del Portogallo affacciata sull’Oceano Atlantico, durante un viaggio/reportage enogastronomico con Chiara Bassi alla scoperta delle migliori cantine di Porto.

In un ristorante panoramico sui canali di Aveiro, la

«Comunque dal dossier salta fuori che i soldi-se vinceremo-andranno comunque ai soliti» (altro grande classico, i soliti! i soliti! Gomblotto!).

INFOPROM

Segunda Feira de Lisboa Ravenna. Lunedì 20 ottobre dalle ore 19 in poi sarà possibile assaggiare la “Cataplana” dello Chef Matteo Bellini presso il Ristorante Rossocorsa. La Cataplana è una rudimentale pentola a pressione dalle antichissime origini nord africane tipica dell’Algarve formata da due mezze sfere concave di rame, tenute insieme da una cerniera e due chiusure laterali. Inizialmente prodotta di zinco, ben presto fu costruita in rame per migliorarne la conduttività del calore e conferire al cibo il sapore prelibato tipico di questo nobile metallo. Attualmente si costruisce anche in alluminio ed anch’essa vanta risultati sorprendenti. Il

«Di solito si sonorizza un film muto, non mi pare proprio che Deserto Rosso lo sia» (Ecco, per fortuna qualcuno che si lamenta del fatto che a Ravenna sia nata un’orchestra contemporanea con musicisti provenienti da tutta Italia e cha ha avuto pure il coraggio di fare un concerto gratis per tutti al teatro Alighieri ispirato a un film girato sempre a Ravenna).

Cataplana veniva servita con un vino semplice e straordinario: Planalto Branco, Casa Ferrarinha 2011. Questo vino è una splendida espressione dei vigneti del Douro: fruttato, minerale, elegante e dal finale lungo. Le pendenze elevate delle anse che costeggiano il fiume Douro, su cui si pratica la cosiddetta viticoltura eroica, costrinsero a edificare terrazzamenti delimitati da muri in pietra secca,

Ravenna, via Trieste 235 [dietro il Cinema Astoria] www.rossocorsa.ra.it - info@rossocorsa.ra.it Tel.: 0544 1673706

RAVENNA &DINTORNI 16/10 2014

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POLITICA L’ADDIO

ELEZIONI REGIONALI/1

Bessi, Rontini, Bagnari, Bakkali: i quattro Pd che corrono per Bologna Da sinistra: Gianni Bessi, Ouidad Bakkali, Michele de Pascale, Manuela Rontini, Mirco Bagnari

Bessi, Rontini, Bagnari, Bakkali. Ecco i quattro del Pd che sono ufficialmente candidati per un posto in Assemblea regionale e che hanno tempo fino 23 novembre, giorno dele elezioni, per convincere gli elettori non solo a votare Pd, ma a scrivere il loro nome sulla scheda perché in palio ci sono sicuramente due, forse (in caso di un ottimo risultato nel ravennate) tre posti. Dalla direzione provinciale del partito di sabato 11 ottobre, dove il voto è stato quasi unanime con un solo astenuto e

un solo voto contrario (quello di Serena Fagnocchi), non è quindi emersa nessuna sorpresa dopo le consultazioni. Questi erano i nomi forti che giravano da settimane, questi saranno i candidati con l'unica eccezione dell'assessore comunale Bakkali che entra invece di Mara Roncuzzi, assessore provinciale all'ambiente inizialmente data come favorita.

Nessuna delle due si era autocandidata ed evidentemente i circoli ravennati hanno preferito indicare la giovane assessore a cultura e

infanzia. Gianni Bessi, attuale vicepresidente della provincia, proveniente dalle file dell'ex margherita è stato così preferito a Roberto Fagnani, anche lui autcandidatosi e Giacomo Costantini, il cui nome era emerso da alcuni circoli. Manuela Rontini, renziana della prima ora, molto vicina al senatore Collina, faentina, è il numero due del partito ravennate da quando, lo scorso autunno, appoggiò la candidatura a segretario provinciale dell'ex bersaniano De Pascale. Anche lei, come Bessi, viene dall'ex Margherita. Mirco Bagnari è invece l'ex sindaco di Fusignano e proviene dalle file ex Ds. Ouidad Bakkali, classe 1986, è salita alla ribalta della vita pubblica quando fu nominata assessore nella seconda giunta Matteucci, nel 2011, e anche il suo nome, insieme a quello di Bagnari, dovrebbe “garantire” la componente laica delle candidature.

C'è chi dagli ex Ds si aspetta il voto BagnariBakkali e dai cattolici Bessi-Rontini, per quanto la Rontini potrebbe contare anche sul voto di parte dei renziani e Bessi sulla sua notorietà, dato il suo ruolo, e sulla notorietà del nome di famiglia (suo padre è stato anche presidente della Camera di Commercio dopo aver giocato un ruolo fondamentale nel mondo della cooperazione). La direzione del partito, riunitasi dopo una settimane di consultazioni dei circoli che hanno generato non pochi mal di pancia per modalità e contenuti è apparsa compatta, ma adesso inizia una campagna elettorale che per il Pd rischia di essere divisiva tra una base che già ha espresso molto scontento e da circoli che avevano indicato in realtà una pluralità di nomi, come Zoffoli nel cervese o Costantini (Giovanni) nel lughese.

Ritrovare compatezza appare come un'impresa non scontata.(fe. an.)

L’EX CAPOGRUPPO LASCIA IL PARTITO

MAESTRI

Ex capogruppo Pd, terzo “classificato” alle parlamentarie del 2012 (anche se poi fu messo in lista ed eletto in Senato Stefano Collina che pure aveva ottenuto meno preferenze), Andrea Maetri è da tempo ormai un’anima sempre più critica del Pd e proprio all’indomani delle candidature regionali ha annunciato l’intenzione di lasciare il partito comunicandolo su facebook. Ecco il messaggio: «Dopo le consultazioni tutto è come prima delle consultazioni (copyright del geniale Nevio Salimbeni).

L'ennesima motivazione (dopo le cooptazioni, gli accordi spartitori ex dc ex pci, le parlamentarie col trucco, i 101, gli scandali giudiziari ecc ecc ecc) per cui io non rinnovodo la tessedera dl Pd... mi sento leggero, ma non pensate che la passione politica finisca con l'addio (o l'arrivederci?! Chissà!) al Pd. Saluto e abbraccio le compagne e i compagni con cui ho condiviso tante battaglie, quella meravigliosa base democratica che qui a Ravenna ha vertici mediocri, senza idee, legati solo a logiche di potere

L’INCONTRO AL VIA LA CAMPAGNA CON BONACCINI

ELETTORALE

La campagna elettorale del Pd per le regionali prende il via a Ravenna giovedì 16 ottobre alle 21 all’albergo Cappello in via IV Novembre. Dopo l’introduzione del segretario Michele de Pascale (segretario provinciale Pd) interverranno i quattro candidati Mirco Bagnari, Ouidad Bakkali, Gianni Bessi, Manuela Rontini. Le conclusioni sono di Stefano Bonaccini, candidato presidente per la Regione.

ELEZIONI REGIONALI/3

Patto Lega-azzurri, ma Forza Italia ancora a caccia di candidati In corsa per la presidenza sarà il leghista Alan Fabbri. Il timore di un flop elettorale per i berlusconiani Dopo lunghe e tormentate trattative, Forza Italia ha ceduto e il candidato della coalizione di centrodestra che vede insieme azzurri e leghisti sarà appunto un uomo del Carroccio: Alan Fabbri, attuale sindaco di Bondeno. «Io ho spiegato che non sono d'accordo ma ubi maior minor cessat. Nonostante la mia enorme incazzatura, andiamo avanti: fino al 23 ottobre raccogliamo le firme», ha dichiarato il coordinatore regionale Massimo Palmizio che avrebbe invece voluto al suo posto il docente Valerio Melandri. Dunque un centrodestra con una Forza Italia più debole che mai, che cinque anni fa era riuscita, come Pdl, nell'impresa di eleggere una decina di consiglieri tra cui quello che sarebbe poi diventato capogruppo, il ravennate Gianguido Bazzoni che batté sul numero di preferenze Massimo Mazzolani (ex An) e che a questo giro pare non possa superare i quattro. Nessuno dei quali è ragionevole immaginare possa arrivare dalla Romagna.

Anche per questo, per il timore di un clamoroso flop, la corsa alla candidatura per la provincia di Ravenna non sembra affollata. Mentre andiamo in stampa, a una settimana dalla presentazione delle liste, i nomi in ballo sono quelli di Raffaella Ridolfi dal Faentino, Alberto Ancarani, capogruppo a Palazzo Merlato a Ravenna, Debora Pirazzini da Cervia e un nome ancora da individuare in quel di Lugo. Insomma, una situazione non proprio entusiasmante.

Chi invece sta già raccogliendo le firme è la Lega Nord, forte anche dell’immagine “no euro” di Salvini e dal fatto di aver appena incassato il nome del candidato presidente (che però verrà automaticamente eletto solo nel caso la coalizione arrivi seconda, a vincere ovviamente non pensa nessuno). Detto questo, anche per il Carroccio appare a dir poco difficile l’elezione di un ravennate a Bologna per cui è comunque già impegnata per la raccolta firme. A correre saranno comunque, per il Carroccio la russiana Maria Marabini, già candidata sindaco a Russi per una lista civica allora in contrasto con quella a cui aderì Forza Italia, il faentino, agente di commercio, Andrea Liverani, di 34 anni, la faentina Jessica Carroli, studentessa di 23 anni e il cervese Simone Liverani.

Ma prima ancora dell’elezione, l’obiettivo anche per loro, come per tutti è quello di far sottoscrivere le proprie liste da 600 elettori in provincia. Un’impresa non semplicissima per chi parte in ritardo e in un momento di debolezza politica e difficile dunque potrebbe essere anche raggiungere l’obiettivo per forze minori dell’area di centrodestra come Ncd (che dovrebbe essere in coalizione con Udc) e Fratelli d’Italia (con Lega e Forza Italia).

Insomma, queste regionali novembrine e anticipate per le dimissioni di Vasco Errani seguite alla condanna in appello per falso ideologico stentano sempre di più a decollare.

Maria Marabini, di Russi, candidata per il Carroccio, qui insieme a Salvini

POLITICA

RAVENNA &DINTORNI 16/10 2014

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ELEZIONI REGIONALI/2

CRONACHE ROMANE

Anche l’erede di un’orfanella nella lista civica con Favia

Giovanni Favia, Federica Salsi e il candidato presidente Murizio Mazzanti

Per il dopo Errani, il 23 novembre, correrà anche una federazione di liste civiche che unisce varie esperienze locali dal nome “Liberi Cittadini per l’Emilia Romagna”. A Ravenna il nuovo soggetto politico è coordinato da Paolo Graziani, storico esponente della sinistra a Bagnacavallo e i candidati sono Antonella Antonelli, 58 anni, dipendente pubblica, ravennate nonché erede di una delle orfane del Galletti Abbiosi, Gianfranco Rambelli, 45 anni, già della lista civica Insieme per Bagnacavallo, agricoltore, Bruna Placci, 45 anni, edicolante a Marina di Ravenna attivista Slow food e Davide Seganti, 38 anni, operaio di Lugo. A presentare ufficialmente la lista civica a Bologna (ma nei giorni a venire un appunta-

mento sarà organizzato anche nel Ravennate, data e luogo ancora da definire), oltre a Giovanni Favia e Federica Salsi, membri del comitato promotore e fuorisciti dal movimento 5 stelle (Favia in particolare fu eletto con i grillini insieme a De Francheschi nel 2010 e poi espulso dal Movimento, come del resto è di recente successo al collega). Candidato presidente è Maurizio Mazzanti, proveniente da un’esperienza civica nell’Amministrazione comunale di Budrio (Bo), di cui è consigliere. I due ex grillini ci tengono a precisare: «Questa non è una lista di ex cinquestelle, sia chiaro metteremo a disposizione le nostre forze, le nostre esperienze per creare qualcosa che non c'è mai stato».

Genova e il Bisagno, tragico riassunto di questo ridicolo paese di Andrea Casadio

Sono da qualche giorno a Genova, per seguire le tragiche vicende dell’alluvione che, per la terza volta in tre anni, ha seminato morte e distruzione in città. E penso che la vicenda dell’alluvione riassume, in maniera tragica, la storia di questo nostro ridicolo paese. Allora. C’era una volta un fiume, il Bisagno, che tagliava in due la città scorrendo placido e libero fino alla foce.

Poi arrivò un ridicolo dittatore, il Duce Mussolini, che decise di erigere un monumento solenne a perenne memoria di se stesso. Per editto fasista presso la foce il Bisagno venne “intombato”, ovverosia sepolto sotto una spianata di cemento lunga un chilometro. Sopra, si edificò la Piazza della Vittoria (ovviamente di Mussolini) con arco monumentale, e sotto, in un letto sempre più ristretto, stava il Bisagno. Poi la guerra finì, e venne la Dc. E, in nome della ricostruzione, seguendo la regola del liberi tutti, la Dc fece approvare un piano regolatore che dichiarava edificabili tutte le colline di Genova, anche le creuze de mà ciottolose che scendevano al mare. I palazzinari gongolarono e i genovesi, che potevano permettersi a poco prezzo un tinello maron vista mare, pure. Dagli anni Cinquanta a tutti i Settanta, il cemento trasformò Genova in un formicaio. Gli alberi scomparvero, sostituiti dal bitume, e a ogni pioggia rivoli d’acqua scorrevano giù, nel Bisagno. E il Bisagno era sempre più intombato. Poi vennero le giunte di centrosinistra, le quali nel 1985 (nel 1985!) dichiararono che lo scolmatore del Bisagno, cioè un’opera che in caso di piena accoglie le acque in eccesso per evitare alluvioni, era l’opera più urgente in città. Il centrosinistra non fece nulla; nel frattempo arrivarono gli anni Novanta, gli anni di tangentopoli, i politici genovesi rubicchiavano, così la magistratura decise di bloccare ogni opera sospetta, scolmatore del Bisagno incluso. E, guarda caso, nel ’92 e nel ’94, arrivarono le prime alluvioni del Bisagno. Vennero altre giunte di sinistra, coi sindaci Burlando (pluri-inquisito), Vincenzi (inquisita), fino a quello di oggi, Marco Doria. Il quale, giovedì scorso, anche se pioveva fitto dal pomeriggio, la notte era squarciata da tuoni e fulmini e l’acqua veniva giù a torrenti ancora più fitta, era andato a teatro ad ascoltare L’Elisir d’amore di Donizetti. «Mica potevo prevederlo, a me non mi hanno avvertito le strutture preposte», ha affermato.

Che poi sarebbero i metereologi dell’Arpa. «Noi avevamo avvertito, ma non potevamo prevedere un evento di tale portata», hanno detto a loro volta. Difatti avevano mandato qualche sms e avevano girato per qualche strada del centro su una macchina dotata di megafono che gracchiava: «Piove», ma alle 11 di notte. Alle 11 e 20 il Bisagno ha straripato. La terza volta in quattro anni. «Siamo intervenuti subito, ma dopo», dice Doria. «Io non ho colpa, è il Tar che ha bloccato i lavori dello scolmatore del Bisagno,» dice il governatore della Liguria Claudio Burlando. «Giuro che adesso faccio partire i lavori.» Già, ma dopo. Matteo Renzi stavolta ha deciso di non sfilare per le vie della città, visto che non ci aveva annunci da fare e immaginava che forse l’avrebbero accolto non come piace a lui. Chi invece s’è presentato a rendere la sua solidarietà a chi aveva subito danni e ai ragazzi che spalavano il fango è stato Beppe Grillo. «Adesso vieni, a fare passerella? Prendi anche tu una pala, e scava! Vaffanculo!», gli ha urlato Gabriele, uno studente di 22 anni. «Sei uno scemu», gli ha risposto il Grillo. Chi di vaffanculo ferisce, di vaffanculo perisce. Oggi a Genova caleranno nella tomba il morto, annegato nel viadotto sotto al Bisagno, intombato pure lui.

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RAVENNA &DINTORNI 16/10 2014

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SOCIETÀ

LA GIURIA 2019 A RAVENNA: FOTORACCONTO

Da sinistra a destra, in ordine cronologico, la giornata dei giurati 2019 a Ravenna: l’arrivo in piazza con i ragazzi di Corpogiochi; il pranzo al teatro Socjale, il laboratorio dei bambini del Cisim di Lido Adriano; la visita con tanto di performance al mausoleo di Teodorico, il tour in centro con l’esibizione di Ravennopoli e la parata finale in Darsena Tutte le foto sono di Matteo Pezzi.

VERSO IL 2019: IL FINALE

VERSO IL 2019: LA VISITA

Il verdetto venerdì 17 A Roma anche il “nostro” Costantini

Ma Ravenna è già capitale

Venerdì 17 ottobre 2014.

La data fatidica per Ravenna nella corsa a Capitale europea della cultura. Alle 9 del mattino è in programma l'ultima audizione della delegazione ravennate di fronte alla giuria.

Delegazione compsta come per la preselezione di un anno fa, da dieci persone e, in particolare, da Cassani stesso, dalla project manager Nadia Carboni, da altri quattro membri dello staff di Ravenna2019 (Alberto Marchesani, Christopher Angiolini, Lorenzo Donati e Marcella Montanari), dal sindaco Fabrizio Matteucci, da rappresentanti dell'associazione di volontari "V!Ra2019" e del social media team costruito per la candidatura, e infine dall'unico esponente esterno del mondo della cultura ravennate, l’illustratore di fama internazionale (nonché collaboratore di Ravenna & Dintorni) Gianluca Costantini. La squadra di Ravenna avrà mezz’ora di tempo per illustrare nella sede del ministero dei Beni culturali di Roma ai tredici giurati i progetti della candidatura. I giurati in seguito avranno un’ulteriore ora a disposizione per porre tutte le domande che vorranno allo staff ravennate. Nel pomeriggio, alle 17, si terrà infine la conferenza stampa della commissione nel corso della quale verrà espresso il verdetto. Conferenza che lo staff di Ravenna2019 si sta organizzando per trasmettere in diretta streaming sul web e che sarà ripresa comunque anche da emittenti nazionali.

Tre esponenti della giuria accolti da una genuina partecipazione. Fossero venuti Abbiamo vinto per merito della grande parata che ha coinvolto tremila ravennati in darsena recitando in coro le poesie di Raffaello Baldini? O abbiamo perso perché le mongolfiere della giornata a Matera sono state più coreografiche? Abbiamo vinto per i cappelletti del teatro Socjale chiusi dai sindaci della Romagna? O abbiamo perso per-

Nel corso del 13 ottobre si è alzato anche il ponte mobile (vedi qui a fianco) per far passare la barca su cui era salita la giuria. Qui pubblichiamo quattro scatti d’autore dalla parata in Darsena della fotografa Cristina Patuelli

ché la giurata estone non ha gradito ballare il liscio? Abbiamo vinto grazie ai giovani rapper del Cisim di Lido Adriano? O abbiamo perso perché il giurato spagnolo ha perso la partita di Ravennopoli in piazza San Francesco? È difficile sapere quale sarà il peso della giornata di lunedì 13 ottobre sul verdetto della commissione che deciderà

SOCIETÀ

RAVENNA &DINTORNI 16/10 2014

7 LA GIURIA 2019 A RAVENNA: IL FOTORACCONTO

della cultura in incognito avrebbero visto comunque fervore quale città italiana sarà capitale della cultura nel 2019, e quindi sui prossimi cinque anni di Ravenna. Quanto si baseranno, i giurati, su ciò che hanno visto in questa visita di corsa e quanto invece sulle ipotesi future inserite nel dossier di candidatura? Carmelo Bene diceva che non è possibile comprendere il lavoro durato mesi di un attore osser-

vando solo le due ore dello spettacolo, allo stesso modo sicuramente non è possibile comprendere il lavoro di una comunità, durato anni, nelle sette ore che la commissione ha trascorso in città. Ciò che però i giurati avranno notato è la genuinità della partecipazione dei cittadini. Non si sono trovati davanti a una fasulla messa in scena

orchestrata dall’alto per impressionare la commissione, ma una vera e corale città di cultura. C’erano tutti, dagli adolescenti esuberanti della non-scuola delle Albe ai pensionati in bicicletta, dagli artisti concettuali del progetto sonoro Buco Bianco ai ballerini di breakdance. La commissione, che inizialmente manteneva distacco e rigore, alla fine si è lasciata coinvolgere dall’energia di questa città. Se i giurati, anziché giungere con una delegazione ufficiale, fossero venuti a Ravenna in incognito e avessero vissuto la città per un po’ di giorni si sarebbero accorti che questo fervore culturale è palpabile nelle strade e nelle piazze, nel centro e nella periferia. Basti pensare a tutte le iniziative che si sono susseguite nell’ultima settimana, dalla Notte d’Oro al festival del fumetto Komikazen, dalla street art di

Invader alle mostre fotografiche di Looking On. Tutti eventi in cui sono stati coinvolti artisti internazionali accanto ad altri ravennati (di nascita o di appartenenza) con un respiro internazionale come il fotografo Guido Guidi, le compagnie teatrali delle Albe e di Fanny&Alexander e il disegnatore Gianluca Costantini. Iniziative realizzate per i cittadini e non per la commissione, che mescolano la cultura popolare alla ricerca artistica. Chi ha partecipato al festoso corteo di lunedì sera, come la commissione che lo ha seguito dalle acque del Candiano sulla imbarcazione della capitaneria di porto, ricorderà quella sera come una dimostrazione che Ravenna, a prescindere da giudizi, voti o pagelle, è di fatto una capitale della cultura.

Matteo Cavezzali

LE REAZIONI «ABBIAMO SENTITO IL PROFUMO...»

Le dichiarazioni post visita della giuria della capitale 2019.

«Abbiamo davvero sentito il profumo di una Capitale europea della cultura». Il sindaco, Fabrizio Matteucci.

«A nome di tutto lo staff voglio esprimere un enorme ringraziamento a tutti i cittadini e amministratori della Romagna intervenuti, una partecipazione che ancora una volta ci distingue da tutte le altre città candidate.

Per noi la visita della delegazione di giurati è perfettamente riuscita. Siamo davvero fiduciosi. Ma comunque vada Ravenna ha già vinto: la cittadinanza s'è resa conto che insieme si possono fare tante cose». Il coordinatore Alberto Cassani.

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RAVENNA &DINTORNI 16/10 2014

SOCIETÀ

8 Che tu sia in attesa della pena di morte o in attesa di guarire, l'ago nel braccio ti inietta la stessa sostanza, cloruro di potassio. La differenza la fa la dose: fino a un certo limite ha funzioni medicinali, oltre diventa un veleno letale. Rosa Calderoni di Russi è morta a Lugo l’8 di aprile di quest’anno che aveva 78 anni e una concentrazione di quel potassio troppo alta per un uso terapeutico, rilevata dall'autopsia che ha analizzato il suo umor vitreo, la sostanza gelatinosa che riempie i bulbi oculari e dove il cloruro di potassio rimane più a lungo dopo il decesso prima di svanire completamente in circa 48 ore. Ma Rosa non era sul lettino di un penitenziario. Rosa era sul letto di una camera dell’ospedale Umberto I dove era appena arrivata per un disturbo legato al diabete, sufficientemente grave da richiedere il ricovero dall'ospizio di Bagnacavallo dove era ospite ma non così grave da essere in pericolo di vita. Invece è deceduta alle 9.40, stroncata da un infarto.

La morte dell’anziana, secondo carabinieri e magistrati, è l’ultima croce di una scia di 38 decessi (su 83 avvenuti nei primi tre mesi dell’anno in quel reparto lughese) che diventano sospetti perché uniti fra loro dal filo rosso di una coincidenza che si fa gioco delle leggi della statistica e ha fatto nascere l'indagine della procura della Repubblica (da un esposto dell'Ausl): «La mortalità nel reparto di Medicina aumentava quando era in servizio una certa dipendente», spiegherà poi il direttore generale dell'azienda sanitaria romagnola, Andrea Des Dorides. Con gli elementi raccolti dal nucleo investigativo dell'Arma in sei mesi di indagini coordinate dal procuratore capo Alessandro Mancini e dal sostituto Angela Scorza – con la consulenza di un èquipe di quattro medici legali – si è arrivati all’arresto di Daniela Poggiali, 42enne infermiera che faceva parte di quel turno oltre le leggi della statistica e già nel registro degli indagati dalle prime battute dell'indagine.

La donna, originaria di Faenza e residente a Giovecca di Lugo, è finita in carcere a Forlì con un’ordinanza di custodia cautelare (omicidio volontario pluriaggravato) per gravi indizi di colpevolezza e per la sua «pericolosità sociale a tutto tondo», scrive il giudice per le indagini preliminari. Al momento l'ipotesi di omicidio volontario si riferisce solo al caso dell'8 aprile.

Perché per gli altri 38 ritenuti sospetti è trascorso un lasso di tempo che rende di fatto impossibile raccogliere elementi che sostengano un'eventuale accusa: è però il procuratore capo a usare l'espressione «molto sospetti» per una decina di quei casi su cui si continuerà a indagare. Del resto se oggi stiamo scrivendo di un'accusa di omicidio è perché il caso di Rosa Calderoni è stato «preso per i capelli», dice il procuratore capo: appena ricevuto l'esposto i carabinieri hanno raccolto un medico legale per portarlo a Lugo.

Gli investigatori hanno voluto escludere la possibilità che si sia trattato di un errore nell'esercizio di una normale mansione o che ad agire sia stato qualcun altro nella struttura ospedaliera. Il primo caso è escluso dall'assenza di tracce di potassio nell'ampolla della flebo dove invece si sarebbe dovuto trovare se si fosse trattato di un errore nelle dosi somministrate a scopo terapeutico. Il potassio era solo nel deflessore che collega l'ampolla al paziente. Per ipotizzare che l'autore sia qualcun altro invece vorrebbe dire che questa persona ha agito la mattina dell'8 aprile senza essere notata dal medico di guardia, da un'altra infermiera, dalla stessa Poggiali, dalla figlia della donna che stava fuori dalla porta e da un'altra ricoverata nella stessa stanza. E nessun altro ha prestato assistenza infermieristica alla 78enne. Circostanza confermata dalla stessa Poggiali nel primo interrogatorio dopo l'arresto pur negando ogni responsabilità e parlando di complotto e macchinazione ai suoi danni.

Il lavoro di indagine, ascoltati molti colleghi dell'infermiera e dirigenti del presidio ospedaliero, ha messo in luce una personalità dell'accusata capace di stupire investigatori esperti. Perché quando si va a scandagliare alla ricerca del movente affiora un quadro di futili motivi dove gli intenti umanitari di eutanasia, che pur finirebbero nell'inquadramento di un'ipotesi di reato, sono da lasciare da parte per concentrarsi piuttosto sulla freddezza e l'impassibilità di una donna lucida nel pieno possesso delle proprie capacità di intendere e volere e che, scrive il gip, «trae piacere e soddisfazione dalla mortificazione del prossimo, giungendo fino all'atto estremo dell'uccisione». Oppure la spietatezza di utilizzare i ricoverati come strumento per vendette e dispetti somministrando purganti in dosi eccessive ai

In alto a sinistra la 42enne Daniela Poggiali, l’infemiera dell’ospedale di Lugo arrestata il 9 ottobre con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato (foto dal suo profilo Twitter) In basso il procuratore capo Alessandro Mancini e il sostituto Angela Scorza

LUGO

L’infermiera di ghiaccio con una scia di 38 morti sospette Accusata dell’omicidio di una 78enne: «Trae piacere dalla mortificazione del prossimo»

Le accuse

La difesa

La donna citata a giudizio per peculato e furto.

Poi quelle foto scattate accanto a un cadavere

La 42enne nega ogni addebito e sostiene si tratti di un complotto a suo danno

REPARTO SOTTO INDAGINE UNA COLLEGA LA DENUNCIÒ E TROVÒ DEI CICLAMINI SUL PARABREZZA Non ci sono solo le accuse di omicidio volontario e vilipendio di cadavere ma anche quelle di peculato e furto. I procedimenti penali a carico di Daniela Poggiali sono diversi e per gli ultimi due – sei furti ai danni di pazienti e l'appropriazione di alimenti e medicinali – la donna è già stata citata con giudizio immediato per giugno 2015 (avviso di fine indagini notificato a fine marzo). Le circostanze portano il procuratore a sottolineare come nella struttura lughese vi fosse un clima di disorganizzazione e scarso controllo che se non ha favorito gli episodi non li ha di certo impediti. Del resto che qualcosa non vada in quella struttura lo dimostra il procedimento parallelo che vede indagati altri tre sanitari: il primario e un medico del reparto per omissione di referto, la direttrice sanitaria dell'ospedale per omissione di atti d'ufficio.

Avrebbero informato troppo tardi la procura di cosa stava succedendo. E questa infatti è la domanda che ora riecheggia: si poteva intervenire prima? Andrea Des Dorides, direttore generale dell'Ausl Romagna non ha dubbi: prima non c'erano strumenti per muovere accuse e c'è voluto il supporto di un'anomalia statistica per avere un elemento da mostrare alla procura. Nessuno aveva mai fatto il nome di Poggiali per morti sospette. A fare quel nome invece era stata una collega che la denunciò dopo averla vista rubare. Poco dopo, ricostruisce La Stampa, ha trovato sul parabrezza un mazzo di ciclamini con un nastro nero.

pazienti assistiti dai colleghi destinatari delle ritorsioni.

E proprio la paura delle sue ritorsioni è un tratto che ricorre spesso negli interrogatori degli altri dipendenti assegnati al reparto ascoltati dai magistrati. C'è poi quella sfrontatezza che l'ha portata a farsi quasi beffa dei fotografi in tribunale: mentre la polizia penitenziaria l'accompagnava in aula per l'interrogatorio di garanzia lei mandava sorrisi e baci agli obiettivi.

«Appare probabile che delinqua per autocompiacimento e sia pertanto a ciò incline ogni volta abbia l'occasione di attuare il suo desiderio di prevaricazione».

Per il gip quindi è da ritenersi pericolosa anche fuori dal contesto ospedaliero dove peraltro non è stata più presente dal giorno successivo al decesso della 78enne, prima per ferie forzate imposte dall'Ausl e da fine luglio perché licenziata dall'azienda come provvedimento disciplinare per l’accusa di vilipendio di cadavere testimoniato dalle due foto scattate in posa accanto al corpo di un’altra paziente poco dopo il decesso ritenute meritevoli di un «interesse criminale antropologico». In una imita con sarcasmo la contrazione del volto dopo la morte e in quella successiva si mostra sorridente alzando i pollici. A scattarle una collega con il proprio telefonino per poi inviarle a Poggiali. Anche la collega complice del macabro servizio fotografico è stata licenziata perché non informò i superiori. Agli inquirenti dice di aver agito in soggezione. Una personalità forte che spesso si rivolgeva con toni sopra le righe anche ai medici del reparto. Una personalità distinta da un'ironia macabra che scherzando con colleghi, di fronte a un paziente difficile da accudire, la portò a dire «il caso si può risolvere con due fiale di potassio». Che tu sia in attesa della pena di morte o in attesa di guarire, l'ago nel braccio ti inietta la stessa sostanza, cloruro di potassio. La differenza la fa la dose.

Andrea Alberizia

RAVENNA &DINTORNI 16/10 2014

SOCIETÀ

10 INCONTRI/1

BENEFICENZA

MORTI SUL LAVORO CON FERRACUTI

MERCATINO IN PIAZZA CON LA CROCE ROSSA

Il Gruppo dello Zuccherificio torna dopo la pausa estiva con una serata di dibattito e riflessione sulla sicurezza sul lavoro. Il 16 ottobre alle 20.30, a Mezzano alla Sala polivalente di Piazza della Repubblica, sarà presentato il libro “Il costo della vita” di Angelo Ferracuti alla presenza dell’autore, intervistato da Carmelo Domini.

Il gruppo delle volontarie dell'area 2 del comitato provinciale della Croce Rossa di Ravenna sarà presente con il suo abituale appuntamento per organizzare il “Mercatino dell’usato” che si svolgerà in piazza S. Francesco a Ravenna nei giorni 17, 18 e 19 ottobre dalle 10 fino alle 18.

In un momento così difficile per tante famiglie diventa fondamentale l’aiuto per supportare in modo particolare i bambini neonati e così scenderanno in campo questo fine settimana con una serie ampia di capi di abbigliamento ed oggettistica per poter poi acquistare, con il ricavato, latte in polvere, pannolini e altri prodotti per i 60 bambini da 0 ad 1 anno di cui il comitato si sta prendendo cura.

INCONTRI/2 UN CICLO SU GRUPPO E INDIVIDUO Al Dock 61 di Ravenna prendono il via giovedì 16 ottore i tre incontri dal titolo “Racconti di gruppo” (dalle 18 alle 20).

Si comincia con il tema “Individuo e gruppo.

Quali possibili connessioni?” La serata viene facilitata da due conduttrici. L’evento è promosso dalle psicoterapeute Marzia Benatti, Roberta Carrozzo, Ilaria Frascarelli e dalla psicologa Francesca De Stefani. Il secondo appuntamento è per il 23 ottobre sul tema “Muoversi all’interno di una relazione autentica”, il 30 Ottobre su “Generare novità: la dimensione del gruppo moltiplica possibilità”. Posti limitati prenotare a 347 0583437.

NOZZE CIVILI

Dopo Classense e Palazzone, matrimoni anche tra i mosaici di Tamo

ALLA SCOPERTA

Dopo la biblioteca Classense e il palazzo di Sant’Alberto, a Ravenna apre un altro luogo in cui celebrare il rito civile del matrimonio: Tamo, un museo ricco di fascino, situato nel suggestivo complesso di San Nicolò, costituito dalla chiesa del 1364 e dagli annessi chiostri cinquecenteschi. Gli affreschi che decorano l’abside e gli splendidi mosaici pavimentali appartenenti al patrimonio musivo di Ravenna e del suo territorio creano una cornice ideale in cui pronunciare il proprio sì. Ad integrazione di tale scelta, è possibile realizzare i servizi fotografici del proprio giorno del sì presso la Cripta Rasponi ed i giardini pensili, veri e propri tesori di arte e natura situati a pochi passi dalla celebrata Tomba di Dante. La Cripta è decorata con un pavimento musivo policromo che raffigura animali vari, mentre attorno ad essa si sviluppano i rigogliosi giardini adiacenti al Palazzo della Provincia, che portano fino al belvedere delle terrazze pensili, dalle quali è possibile ammirare la Zona Dantesca. La location sarà a disposizione a partire da dicembre di quest’anno e poi ancora dalla primavera 2015. La novità verrà presentata a Tamo sabato 18 ottobre, alle ore 19, durante l’inaugurazione della manifestazione “Love me in Ravenna” con le proposte di diversi operatori ravennati del campo dei matrimoni e che prevede la simulazione della cerimonia nuziale, a cura dell’assessore Massimo Cameliani.

Sabato 18 ottobre alle 16 è in programma una “passeggiata di quartiere” alla Rocca Brancaleone (via Rocca Brancaleone, Ravenna). Lo scopo è scoprire la fortezza dal punto di vista dei ricordi dei partecipanti e una cittadina fungerà da guida raccontando la rocca dei suoi ricordi e come è cambiata nel corso dei decenni. Saranno presenti le associazioni Mercenari della guaita e Flos Ferri.

16-31 ottobre Persi nel tempo e nello spazio* Viaggio nel cinema Giapponese, dalle nostalgie del passato ai voli del futuro. A cura di Marco Del Bene e Alessandro Montosi. In collaborazione con: Ufficio Cinema, Comune di Ravenna Cinema Mariani, via Ponte Marino 19 Ravenna Giovedì 16 ottobre ore 21.00 • Always, Tramonto sulla terza strada ‘64 (Always 3 chôme no yûhi ‘64) di Yamazaki Takashi, 2012 / 142’ Anteprima per Ravenna, prestito dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma. Evento speciale a ingresso libero, fino a esaurimento posti, ospite la Vice-direttrice dell’Istituto, Kawata Manako.

Giovedì 23 ottobre ore 21.00 • Space Battleship Yamato (Id.), animazione, di Yamazaki Takashi, 2010 / 131’ Giovedì 30 ottobre ore 21.00 • Wolf Children (Ookami kodomo no Ame to Yuki), animazione, di Hosoda Mamoru, 2012 / 117’ Venerdì 31 ottobre ore 18.00 • Capitan Harlock (-Space Pirate Captain Harlock-), animazione CG, di Aramaki Shinji, 2014 /115’

*Biglietto 5 euro a proiezione, tranne la proiezione del 16 ottobre, a ingresso libero. Biglietteria presso il Cinema Mariani di Ravenna, Tel. 0544.21520

35SIMO ANNIVERSARIO DEL GEMELLAGGIO TRA FAENZA E TOKI Venerdì 17 ottobre • ore 18.00 Presentazione del libro Zauli 1974.Diario riservato di un viaggio in Giappone, da un’idea di Monica Zauli. A cura di Bruno Corà, Magonza Editore con testi di Pietro Bellasi, Bruno Corà, Yashiaki Inui, Masahiro Shibatsuji, Tomoko Tanioka, Carlo e Monica Zauli.

Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, viale Baccarini 19 - Faenza A seguire, anteprima dell’installazione Artisti giapponesi dalla collezione Carlo Zauli con opere di Araki Takako, Fukami Sueharu, Hayashi Yasuo e Mishima Kimiyo Museo Carlo Zauli, via Della Croce 6 - Faenza. Ad entrambi gli appuntamenti sarà presente Karasawa Masahiro, Capo Curatore Museo d’Arte Moderna di Tokyo.

Informazioni: 339.8559821 18 ottobre - 2 novembre 2014 Mostra per il 35 anniversario del gemellaggio Faenza Toki Esposizione dei ceramisti da Toki Tsukamoto Haruhiko (Oribe), Hayashi Kyosuke (Ki-seto) e Sakai Hiroshi (Shino) Galleria comunale d’arte, Voltone della Molinella 4/6 - Faenza Aperto dal martedì a venerdì dalle 16.00 alle 19.00.

Sabato e domenica 10.00-12.00 e 16.00-19.00 (inaugurazione sabato 18 ottobre, ore 18.00) Informazioni: 329.2107538

Venerdì 24 ottobre ore 18.00 La trasformazione urbanistica di Tokyo dal 1964 al …2050 Incontro con l’Architetto Leone Spita A seguire, aperitivo a tema giapponese Dock61 - Circolo Arci, via Magazzini Posteriori, 61 Ravenna.

Informazioni: 370.3218567 Domenica 26 ottobre ore 16.00-18.00 Quando la creatività diventa armonia Ikebana: riciclare sulla via dei fiori.

Origami: giocare con la carta a cura di Monica Piancastelli e Galileo Foschini. Per bambini dagli 8 anni Prenotazione (massimo 20 posti) dall’8 ottobre al cell. 333.8369893 Riunione Cittadina, piazza Nenni 2 - Faenza Giovedì 30 ottobre 17.00 Ikebana: riciclare sulla via dei fiori a cura di Monica Piancastelli Per bambini dai 7 anni.

E’ gradita la prenotazione.

Casa Vignuzzi, via S. Mama 175 Ravenna - Tel. 0544.482819 Giovedì 6 novembre ore 21.00 EVENTO SPECIALE* Spettacolo dal vivo di spada giapponese del gruppo Kengisho Kamui The Samurai Sword Artists, guidati dal Maestro Shimaguchi Tetsuro.

La celebre troupe, dopo numerose tournee in Italia e nel Mondo, porta il proprio entusiasmante spettacolo dal vivo per la prima volta all’Ottobre

PASSEGGIATA DELLE MEMORIE DELLA ROCCA

Giapponese.

A seguire, conversazione con il Maestro Shimaguchi, intervistato da Marco Del Bene www.k-kamui.jp/it/homepage.php Cinema Sarti, via Scaletta 10 - Faenza * ingresso 8 euro.

Biglietteria presso il Cinema Sarti, Tel.0546.21358 Venerdì 7 novembre Stage di spada giapponese* Con il Maestro Shimaguchi Tetsuro.

Dojo Ravenna, via P. Coriandro 1 Ravenna *Stage a numero chiuso, necessaria la prenotazione (fino a esaurimento posti) Per iscrizioni e informazioni: 338.4191372 www.dojoravenna.it

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA DEL FESTIVAL: ASSOCIAZIONE PER GLI SCAMBI CULTURALI FRA ITALIA E GIAPPONE (A.S.C.I.G.) C/O CASA DEL VOLONTARIATO, VIA ORIANI 44, 48100 RAVENNA 3290295275 INFO@ASCIG.IT WWW.ASCIG.IT WWW.FACEBOOK.COM/ OTTOBREGIAPPONESE

SOCIETÀ

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GIORNATA NAZIONALE

APPROFONDIMENTO

CULTURE

Avvocato di strada e flashmob in piazza contro la povertà

Un ciclo di incontri sui momenti chiave delle religioni

Venerdì 17 ottobre si celebra la giornata mondiale dedicato al contrasto della povertà e dellì’esclusione sociale. Per l’occasione, a Ravenna, lo sportello di Avvocato di strada sarà in piazza del popolo dalle 10 alle 17 per informare e sensibilizzare la cittadinanza raccontando il lavoro svolto da quando si è inaugurata la sede cittadina nel 2012. Avvocato di strada è infatti un’associazione di volontariato che offre assitenza legale e consulenza agli ultimi, a coloro che sono e si sentono esclusi dai diritti.

Sempre durante la giornata alle 12 ci sarà un flash mob organizzato da Engim in collaborazione con l’Accademia del musical.

In previsione di questa giornata, inoltre, il Tavolo Povertà, coordinato dall'Assessorato alle Politiche Sociali, ha coinvolto gestori di ristoranti e trattorie invitandoli a riservare un tavolo nella giornata di venerdì 17 alle persone senza casa ospitate in strutture d’emergenza.

rende il via martedì 22 ottobre un ciclo di incontri condotti dal padre cappuccino Alberto Casalboni e che illustreranno alcuni dei passaggi chiave della storia delle religioni a noi più vicine: dallo sviluppo del cristianesimo a partire dalla precedente tradizione ebraica, alla nascita dell’Islam, dalle successive divisioni all’interno del cristianesimo, all’impatto con la modernità, fino agli sviluppi del Concilio Vaticano II. Ad ogni incontro si affiancherà un secondo relatore, che sarà o un esperto del tema specifico o un esponente della religione di cui si tratta. Per il primo appuntamento per esempio dal titolo “70 d.C. - La distruzione del Secondo Tempio e la divisione fra Ebrei e Cristiani” il correlatore sarà Luciano Caro (Comunità ebraica di Ferrara). Si proseguirà poi sabato 22 novembre con “L’Egira: inizio dell’era islamica” e Alberto Vanoli (storico, Università di Bologna/Ravenna), mercoledì 3 dicembre si tratterà di Chiesa Occidentale e Chiesa Orientale con lo ieromonaco Serafim (parroco, Chiesa ortodossa russa di Ravenna), sabato 13 dicembre ci sarà Guido Armellini (della chiesa metodista di Bologna) per affrontare il tema “Cattolicesimo e Protestantesimo (Lutero e Calvino)”. Gli incontri riprenderanno poi nel 2015 sabato 31 gennaio con altri correlatori tra cui Enzo Morgagni, Paola Patuelli, Roberto Balzani, Brunetto Salvarani, Daniele Morelli, Gianfranco Brunelli. Il ciclo è organizzato dall’Ordine Francescano Secolare (OFS), Cenacolo dei cercanti, Associazione per l’Amicizia ebraico-cristiana, Gruppo Biblico di Ravenna-Faenza-Bagnacavallo-Villanova di Bagnacavallo.

L’ottobre giapponese rievoca le Olimpiadi Sarà dedicato al cinquantesimo anniversario delle Olimpiadi di Tokyo la nuova edizione dell’ottobre giapponese che come sempre coinvolge varie realtà culturali e incrocia molti linguaggi all’insegna del Solevante. A dare il via alla manifestazione, giunta alla dodicesima edizione, sarà un film della rassegna ospitata al cinema Mariani di Ravenna: giovedì 16 ottobre sarà proietttato un film inedito per Ravenna, Always ’64, una commedia nostalgica, ambientata nella Tokyo del 1964. Sarà presente alla serata la vice-direttrice dell’Istituto Giapponese di Cultura, dott.sa Kawata Manako. L’ottobre proseguirà fino al 7 novembre con un fitto calendario.

PACE PULLMAN

VATICANO PER LA

PERUGIA-ASSISI

Arci e Auser sono tra le realtà in città che organizzano i pullman per “La Marcia per la Pace Perugia - Assisi” con partenza alle 6 da Piazza Natalina Vacchi (prenotazioni 0544219721 ravenna@arci.it; Auser Ravenna 3355861775). Anche l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna parteciperà all’evento: da Bagnacavallo partirà per Perugia un pullman per poter partecipare così alla Marcia. Per prenotare, contattare l’Urp del Comune di Bagnacavallo al numero 0545 280888, oppure il numero 333 9151946. Infine, anche il Comune di Cervia aderisce e sono ancora aperte le iscrizioni fino a venerdì 17 ottobre ( 0544- 979232 mail: ufficio pace@comunecervia.it).

MARCO POLITI

A

SAN MICHELE

Giovedì 23 ottobre alle 20.30, in via Carracci 2 a San michele, all’interno della sagra di San Michele, don Claudio Ciccillo organizza l’incontro con Marco Politi, uno dei maggiori esperti di questioni vaticane.

Editorialista del Fatto Quotidiano, vaticanista de La Repubblica, che con la sua intervista al cardinale Ratzinger, lo ha indicato come candidato al papato. Parlerà del suo ultimo libro Francesco fra i lupi dedicato al nuovo papa che è tra gli uomini più influenti del pianeta e si è prefisso l’idea di riformare la curia e rinnovare la Chiesa. Ma dietro le quinte la lotta è sempre più aspra.

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SALUTE PRIMO PIANO

ANARCHICI/1

«Gigia e Francesco sono ancora nella scuola» L’autore e attore Luigi Dadina sullo spettacolo in scena a Vulkano, a San Bartolo LA STORIA UNA VITA APPASSIONATA E APPASSIONANTE

Lo spettacolo è stato scritto da Luigi Dadina e Laura Gambi. I protagonisti sono Maria Luisa Minguzzi e Francesco Pezzi: nati entrambi nel centro storico di Ravenna, lui il 30 agosto del 1849, lei nella notte del 21 giugno del 1852.

Da quasi cent'anni abitano, non visti, nella scuola di S. Bartolo, vicino a Ravenna. Nella loro infanzia e adolescenza la città, ma l'Italia intera, è attraversata da sconvolgimenti politici e umani: le imprese garibaldine, l'ideale repubblicano, la caduta del governo dei papi, l'unità d'Italia, l'internazionalismo anarchico e socialista sono solo alcuni degli elementi che segnano la crescita dei due ravennati.

Giovanissimi si incontrano, si innamorano e si infiammano per l'idea dell'anarchia, che guiderà le scelte e i pensieri di tutta la loro vita successiva fino alla morte. Tra militanza, fughe, confino e carcere, sono la coppia che accoglie gli amici anarchici, nelle case sempre aperte di Firenze, Lugano, Napoli, Buenos Aires, Londra. Primi fra tutti Andrea Costa, Anna Kuliscioff ed Enrico Malatesta. Moriranno a Firenze, lei nel 1911, cieca e piegata nella salute dopo il confino a Orbetello, lui suicida nel 1917, in un boschetto alle Cascine.

La Minguzzi, autrice del Manifesto a tutte le operaie d'Italia, sarà inarrestabile promotrice del l'idea anarchica tra le donne, oratrice in pubblico e nei comizi.

Luigi Dadina e Michela Marangoni in scena a Vulkano nello spettacolo “Amore e anarchia” nato da una collaborazione tra teatro delle Albe e Drammatico Vegetale, le scene e e le luci sono di Elvira Mascanzoni e Pietro Fenati

In scena al Vulkano dai primi di ottobre e fino al 21 (riposo il 20, posti riservati, prenotazioni ai numeri 0544 36239, 333 7605760), lo spettacolo Amore e anarchia del Teatro delle Albe sta facendo ogni sera il tutto esaurito e riscuotendo molti successi tra il pubblico. Ne parliamo con uno dei due autori del testo, che è anche attore sulla scena e uno dei cardini della storica compagnia, Luigi Dadina.

Come è nato questo spettacolo?

«Diciamo che il tema dell’anarchia da sempre interessa il Teatro delle Albe, è una tematica per noi non nuova.

E così, facendo una ricerca in rete proprio sull’anarchia a Ravenna mi sono imbattuto nella storia di Gigia, che anche per il nome forse (Luigi è chiamato universalmente Gigio) mi ha subito incuriosito. Ho scoperto il libro che racconta la storia di questi due personaggi, il testo di Claudia Bassi Angelini».

Francesco Pezzi e Luisa Minguzzi sono due ravennati che nella seconda metà dell'Ottocento attraversano tutte le lotte del movimento anarchico senza mai smettere di amarsi. Un libro di passioni...

«Sì, la loro storia è esemplare con le lotte, le fughe, l’esilio, ricorda anche quella dei partigiani e per certi versi quella di tanti giovani di oggi. Ci ha fatto pensare a una scelta giovanile

radicale. D'altro canto, sono state due figure straordinarie sia per le loro relazioni, che per la vita vissuta».

Come sono diventati due personaggi? Qual è stato il lavoro drammaturgico? E che ruolo ha la ex-scuola in cui lo mettete in scena, considerando che lo spettacolo è ambientato in una scuola?

«Diciamo che ci siamo immaginati, anzi, per meglio dire, abbiamo scoperto che Gigia e Francesco vivono ancora lì e che hanno ancora tante cose da dire e voglia di raccontare che cos’è l’idea di anarchia. Un movimento che la storiografia ci ha sempre raccontato come ingenuo e che è stato sconfitto ma ha dato molti frutti. E ci siamo chiesti perché fossero ancora lì e che cosa avessero da dire e abbiamo cercato di rispondere a quella domanda...»

Per esempio, molte cose sulla pedagogia...

«Sì, il movimento anarchico ha contribuito a una nuova pedagogia, così come a molte idee che oggi sono diffuse come l’ecologismo e l'antimilitarismo, un argomento che oggi andrebbe sicuramente riscoperto. Il punto è che gli anarchici non sono quegli ingenui che la storiografia marxista italiana ha sempre raccontato, ma hanno dato vita a un movimento culturale che ha prodotto cultura, pensiero e anche contraddizioni perché era un modo di fare politica che era estraneo al gioco del potere.

Anche parte del movimento zapatista prende spunto dagli anarchici e oggi pensatori come Noam Chomsky o Ivan Illich».

La politica estranea al gioco del potere?

«Sì, la politica intesa come cammino da percorrere facendosi domande piuttosto che come territorio di scon-

COMUNICATO PREVENTIVO PER LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI ELETTORALI PER LʼELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA E DELLʼASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA FISSATA PER IL GIORNO 23 NOVEMBRE 2014 RECLAM EDIZIONI E COMUNICAZIONE SRL dichiara di aver depositato un documento analitico per la raccolta di messaggi politici elettorali, a disposizione di chiunque abbia interesse a prenderne visione, presso i propri uffici siti in viale della Lirica, 43 (tel. 0544.408312 - fax 0544.271651 - e-mail: direzione@reclam.ra.it) Le richieste di inserzioni, con gli specifici dettagli relativi a data di pubblicazione, alla consegna dei materiali per la stampa, eventuale posizione di rigore, soggetto richiedente etc. dovranno pervenire agli uffici di cui sopra almeno due giorni prima della data di pubblicazione.

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ANARCHICI/2 fitto. E il loro pensiero sta ritornando, in un certo senso è stato presente anche nel movimento hpipy gli anni 70 che ha saputo anche porre questioni radicali e a cambiare le cose. Il primo punto degli anarchici e ra la libertà, quella degli altri più della propria. E questa è una domanda molto radicale. Anche Don Fuschini nel racconto L'anarchico a un certo punto di questo dialogo tra lui e l'anarchico dice qualcosa come “so che tu e io ci ritroveremo in paradiso e che sarò l'ultimo scherzo da prete che ti faccio”.

Come avete lavorato e svolto le ricerche?

«Siamo partiti dal libro della Bassi Angelini dove non mancano comunque cliché sull'idea appunto dell'ingenuità anarchica e abbiamo svolto ricerche sui testi di Massimo Ortalli e a Imola, alla Federazione dell’archivio storico sull’anarchia».

Perché il movimento anarchico all'epoca ebbe tanto successo in Romagna e a Ravenna?

«La mia non è una risposta da storico, ma più da innamorato della mia terra: credo che qui ci sia stato un passaggio tra il banditismo e il piano politico. Secondo me qui il ribellismo è diventato il bisogno di costruire qualche cosa d’altro, mentre altrove, nel sud il banditismo ha prodotto la mafia che è un sistema alternativo di potere.

I nostri banditi, a cominciare dal Passatore, non avevano grande interesse a diventare un grande potere».

Come sta reagendo il pubblico, siete soddisfatti?

«Siamo contentissimi e abbiamo già messo in programma di portarlo in giro, ma anche di riproporlo qui perché per noi delle Albe è bello andare in giro, ma è bello anche lavorare in casa propria».

Federica Angelini

Lo storico: «Un movimento che non aspirava al potere» Sul tema dell’anarchia abbiamo interpellato lo storico Alessandro Luparini, da poco divenuto direttore della Fondazione Oriani di Ravenna.

Direttore, come nasce il movimento anarchico?

«Il movimento anarchico nasce dalla costola a sinistra della democrazia risorgimentale, del movimento mazziniano. All’inizio, peraltro, non si parla di anarchici, bensì di “internazionalisti”. Gli "internazionalisti", così detti dalla Associazione internazionale dei lavoratori, meglio nota come Prima Internazionale (di cui proprio quest'anno ricorre il 150° anniversario della fondazione), si contrappongono a Mazzini sull’interpretazione della questione sociale. Lo spartiacque è rappresentato dalla Comune di Parigi del 1871, che Mazzini condanna duramente».

Chi sono i pensatori di riferimento del movimento in Italia? E come arriva in Romagna?

«Il punto di riferimento, la guida, il primo organizzatore del movimento internazionalista italiano è senz'altro l'esule russo Michail Bakunin. La prima sezione italiana dell'Internazionale, costituitasi proprio in Romagna, a Rimini, nell'agosto del 1872, su impulso di Andrea Costa, è su posizioni bakuniste e non marxiane».

Che cosa divide, da subito o quasi, gli anarchici dai socialisti?

«La concezione dell’autorità. Gli anarchici negano qualsiasi tipo di autorità e non mirano allo conquista dello Stato, ma al suo abbattimento attraverso l'insurrezione, per dar vita a una società "orizzontale" su basi federate. Coerentemente con questo principio, gli anarchici non concepiscono un tipo di organizzazione come il partito, mentre per Marx è indispensabile la costruzione di un partito dei lavoratori quale presupposto per la conquista del potere e l'instaurazione della cosiddetta dittatura del proletariato, preludio alla graduale estinzione dello Stato. Un passaggio, quello della dittatura proletaria, inaccetabile per gli anarchici, che infatti definiscono il socialismo marxiano “socialismo autoritario”».

Quindi è corretto dire che si tratta di un movimento politico, forse l’unico, che non ambiva alla conquista del potere?

«Assolutamente sì: gli anarchici non riconoscevano alcuna autorità».

Perché in Romagna attecchisce con tanta rapidità e profondità?

«Qui c’è il rischio di cadere nello stereotipo della Romagna ribelle che vorrei evitare. Diciamo che in queste zone era molto più forte e radicato il movimento democratico mazziniano, diffuso soprattutto fra i ceti artigiani, che avevano dato un grande contributo alle lotte risorgimentali. Si può parlare, quindi, di una maggiore continuità, rispetto ad altrove, tra i settori più avanzati del movimento democratico e lo sviluppo del primo movimento internazionalista».

Cosa resta oggi di quell’eredità?

«Gli anarchici, per parafrasare una canzone di Francesco Guccini, sono sempre stati "bastonati" da destra e sinistra; il pensiero libertario è stato sopraffatto da ideologie più forti e dotate di maggior fascino per le masse. L'anarchia sopravvive semmai come testimonianza ideale, come aspirazione ad un mondo rinnovato, definitivamente liberato dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Anche se, nel concreto, fatico a vedere nella società contemporanea i presupposti per lo sviluppo di un modello sociale libertario».

Movimenti come quelli di Occupy Wall Street?

«Sì, è vero che in certi movimenti sviluppatisi in anni recenti si possono rintracciare degli aspetti riconducibili alla tradizione politica e culturale dell'anarchismo; penso ad esempio all'influenza esercitata dalle elaborazioni teoriche di Noam Chomsky, forse l’ultimo grande interprete del pensiero libertario. Mi sembra però che questo approccio sia più forte altrove che non in Italia». (fe. an.)

Parla Alessandro

Luparini, neodirettore della Fondazione Oriani

Accademia di Teatro Musicale Parola, Canto, Musica, Danza

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COMUNE DI RAVENNA

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ANARCHICI/3 «Quando l’anarchia verrà tutto il mondo sarà trasformato e nei governi sarà il ricordo d'infame passato. L'aborrito confin sparirà, così pure preti e soldati e nel mondo sol resterà l'ideale in cui siamo animati». Cantavano così gli anarchici romagnoli, vedendo vicina la rivoluzione che avrebbe abbattuto governi e padroni, invece di lì a poco, proprio in Romagna, sarebbe nato il Fascismo. Cosa resta oggi di quel movimento che segnò il secolo scorso e che animò migliaia di giovani rivoluzionari romagnoli infiammati dalle parole di Bakunin e di Andrea Costa (che poi dirottò molti di loro nelle file dei socialisti)?

Un gruppo di giovanissimi anarchici del Liceo Artistico afferma di non riconoscersi più nel movimento anarchico perché «oggi è troppo individualista e non vuole cercare una ampia partecipazione popolare, per questo ora ci sentiamo più vicini ad autonomia contropotere».

Autonomia contropotere è in pratica l’evoluzione della vecchia autonomia operaia anni ’70 e che oggi convoglia movimenti nati nei centri sociali e contro la Tav. Una di loro, Greta Mini, specifica: «Personalmente ammiro molto figure storiche del movimento anarchico come Emma Goldman a cui ho dedicato anche un fumetto». Greta ha 18 anni e alle elezione europee è andata a votare e ha annullato la scheda in segno di protesta.

Di opinione diversa è invece Luca Dubini, trentatreenne e anarchico, tra gli organizzatori della Settimana Rossa, che spiega: «Intanto bisogna cominciare con una precisazione: il termine “anarchia” è frutto del lavoro denigratorio che la stampa dell'800 faceva per screditare chi si

Giovani e giovanissimi, tra l’idea del contropotere e l’indole libertaria

Un’immagine tratta da un lavoro del 2009 di Gianluca Costantini “G8NOVA Hier Stehe Ich – Ich Kann Nicht Anders (Qui sto, e fare altrimenti non posso) | È una necropoli politica e poetica su carta, la cartografia del movimento anarchico con sfondo il cimitero di Genova”.

impegnava contro i regimi dittatoriali di quell'epoca. Pertanto il nostro movimento ha sempre preferito appellarsi con il termine “libertario”, perché descrive in modo più preciso la vera indole politica che lo guida.

Un pensatore importante come William Godwin ha specificato bene questo passaggio oltre 100 anni fa.

Dopo la doverosa precisazione, pos-

siamo comunque continuare ad utilizzare il termine “anarchia” senza tanti scandali». Ma cos’è l’anarchia oggi? «L’anarchismo comprende migliaia di sfaccettature spesso anche contrastanti fra di loro, dato che l'evoluzione del pensiero umano è inarrestabile. Ma è nella pratica che esso si distingue. Secondo me oggi essere anarchici significa princi-

palmente due cose: vivere secondo il principio della solidarietà verso chi subisce un’ingiustizia e, allo stesso tempo, insorgere contro chi commette tali ingiustizie. Per questo motivo chi è anarchico vive purtroppo sotto la costante osservazione nonché minaccia da parte di chi commette le ingiustizie, a cominciare dalle forze dell'ordine. Ad esempio

nella nostra piccola città, almeno dieci giovani più o meno anarchici sono indagati dallo Stato per terrorismo (un reato che presuppone il carcere a vita) solo per aver manifestato pubblicamente la propria appartenenza intellettuale a questo movimento e invece, a livello nazionale, è emblematica la vicenda di Michele Fabiani: il filosofo di Spoleto che da diversi anni è incarcerato per aver espresso in pubblico le sue idee libertarie».

Ma gli anarchici oggi votano o no?

«Vivo il momento del voto secondo una logica molto "materialista": mi esprimo solo quando conosco a fondo il candidato prescelto e comunque non seguo logiche di delega. Per me è importante che nelle istituzioni ci siano persone con cui è possibile instaurare un dialogo partendo dalle necessità della società civile, soprattutto per quanto riguarda uno sbocco risolutivo dalla dura repressione che subiscono gli anarchici e di cui ho parlato prima». E il Movimento5 Stelle che inizialmente si è posto come “anti-sistema”? «Il vertice del Movimento 5 Stelle non è di mio gradimento, ma invece conosco molte persone che nella base, armate di una grandissima fiducia che temo verrà presto tradita, svolgono un buon lavoro politico. Lo stesso posso dire per un’altra formazione che siede in Parlamento: Sinistra e Libertà».

Matteo Cavezzali

ANARCHICI/6

Quando la filosofia degenera e diventa antagonismo violento L’attacco incendiario a una filiale Unicredit nel 2011 firmato Fai. Il proselitismo viaggia online e le indagini si adeguano Poi capita che l’anarchia diventi antagonismo violento e allora diventa materia di indagine per magistrati e forze dell’ordine. A occuparsene in particolare è la polizia con la Digos (divisione investigazioni generali e operazioni speciali) ma la collaborazione dei carabinieri per i casi più complessi è frequente.

Chi indaga sa che c’è un confine tracciato da rispettare e sa anche che dove vada tracciata quella riga è materia da contendere con la controparte: l’espressione del pensiero è garantita, l’eversione che si macchia di azioni terroristiche o danneggiamenti finisce nei faldoni della procura.

A Ravenna, negli ultimi tempi, il momento in cui il mondo anarchico antagonista – almeno secondo gli elementi raccolti dagli investigatori e finiti sulle pagine della cronaca locale – si è fatto sentire con azioni concrete risale agli ultimi mesi del 2011. Il culmine a dicembre con l’attentato incendiario al bancomat dell’Unicredit in circonvallazione Piazza d’Armi. Le rivendicazioni che circolarono in rete facevano riferimento alla Fai, la federazione anarchica informale che al momento è una delle realtà ritenute più organizzate a livello

nazionale. Ma quella circostanza fu la prima e l’unica a Ravenna.

Il mezzo di comunicazione, come ormai avviene per tanti altri contesti di tutt’altra natura, è il web. Con siti internet che nascono con l’intento di raggiungere più persone possibili: si lanciano campagne di solidarietà per qualcuno già arrestato o contro qualche marchio o contro qualche realtà e si lascia propagare il messaggio in rete. Chi vuole prendere parte mette in pratica l’azione concreta e poi si mostra al resto del gruppo. E così ci si ritrova con potenziali celle eversive ovunque. Dove spesso l’ideale anarchico, lo sanno bene le divise, diventa semplicemente lo sfondo su cui si muovono posizioni che dell’originale approccio hanno ben poco.

Con il cambiare dei tempi cambiano anche le modalità di indagine. Oggi sono sempre meno i punti di ritrovo di questa galassia e anche gli investigatori si spostano online setacciando siti e chat. Poi c’è l’attività sul campo in occasione delle manifestazioni dove gran parte del lavoro utile alla gestione delle situazioni è fatto di dialogo e trattativa: c’è ma non si vede e solo allora funziona Andrea Alberizia

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Costantini, l’artista che legge Graeber e disegna Gramsci

«È ancora una speranza»

Tra chi oggi si dichiara anarchico, o meglio anarcopacifista, in città c'è un nome piuttosto noto nel mondo culturale cittadino e non solo: il disegnatore Gianluca Costantini. Fumettista lui stesso, organizzatore del festival Komikazen, ospite di numerose manifestazioni internazionali (tra cui anche il festival del giornalismo di Perugia) e anche membro della delegazione che a Roma racconterà il percorso di candidatura (vedi pagina 6), Costantini è autore tra l'altro di numerosi volumi per la casa editrice Becco Giallo tra cui opere monografiche scritte a quattro mani con Elettra Stamboulis su Gramsci, Berlinguer e in uscita c'è Pertini. Eppure, in passato, nella migliore delle ipotesi, i comunisti hanno cercato di "rieducare" gli anarchici, correggerli inglobarli. «Sì è vero. Quando lo dico in conferenza il pubblico cambia espressione. Va detto che è difficile anche per un anarchico essere contro Gramsci. Per quanto riguarda Berlinguer, invece, sono sempre stato critico. Comunque forse questa mia visione diversa è stata fondamentale per evitare che i libri diventassero altarini idelogici».Ma in cosa si esplicita oggi il suo anarcopacifismo? Nel non votare per esempio? «È vero, non voto, ma sono molto attivo socialmente nel senso che una cosa non toglie l'altra.

Comunque mi danno sempre del comunista, perchè anarchico ormai non sanno ne cosa vuol dire ne cosa sia». E quando gli chiediamo di citarci un anarchico contemporaneo, pensatore di riferimento sfodera il nome di David Graeber, un antropologo e attivista anarchico che dopo aver insegnato a Yale ora ha un cattedra alla London School of Economics ed è stato vicino al movimento di Occupy Wall Street.

Lo storico membro del movimento romagnolo, Domenico Gavella

Gianluca Costantini durante uno degli eventi di Ravenna 2019. A sinistra Domenico Gavella

IL LUOGO LA

BIBLIOTECA DI

CASTELBOLOGNESE

Centro di anarchici per eccellenza nel ravenate era Castel Bolognese ed è lì che oggi si trova la biblioteca libertaria dedicata ad Armando Borghi nata nel 1982 dove militanti e studiosi libertari organizzano un Archivio allo scopo di raccogliere gli scritti, editi e inediti, e tutto il materiale recuperabile attinente la figura dell’anarchico romagnolo. Oggi la Biblioteca libertaria è in via Emilia, è aperta per dodici ore settimanali, possiede circa 7mila monografie, 800 testate di periodici, letteratura grigia, vario materiale sonoro e audiovisivo e una decina di fondi archivistici. Curatore dell’istituto è Gianpiero Landi, affiancato da altri soci della cooperativa. Info: biblioteca.borghi.AT.racine.ra.it

Domenico Gavella, classe 1950, è uno storico membro del movimento anarchico romagnolo ed è sicuramente il più rappresentativo esponente della tradizione anarchica a Ravenna, non a caso è finito nei ringraziamenti.

Cosa vuol dire essere anarchici oggi? «È continuare una tradizione di lotte e valori del movimento operaio. Cadute le tradizioni marxiste che ho vissuto in prima persona in maniera estrema e anche contraddittoria. Però bisogna prendere atto che ogni volta che un pensiero comunista si è concretizzato in pratica è caduto in derive autoritarie. Una società libera è possibile solo attraverso evoluzione libertaria e anarchica. L’errore storico del comunismo fino ad arrivare a Rifondazione Comunista è stato un eccessivo verticismo. L’anarchia è ancora una speranza».

Era più facile essere della sinistra antagonista negli anni ’70 o essere anarchici oggi?

«Sono più ricco adesso che mi nutro di dubbi, di quando avevo solo una grande verità da seguire».

Come è cambiata l’anarchia di oggi rispetto a quella del secolo scorso?

«L’anarchismo oggi è purtroppo diviso in molti rivoli. Alcuni hanno una visione romantica verso la storia, altri sono più legati al presente. Questa è la sua debolezza, ma anche la sua forza. L’anarchismo deve andare avanti con grandi contaminazioni. Non una unica ideologia, ma una partecipazione di tutti. Per migliorare c’è bisogno di una contaminazione di idee, non di un pensiero unico».

Quali sono i libri di riferimento del nuovo movimento anarchico?

«Sono molti, ci sono volumi sulla antropologi anarchica per esempio che dimostrano che nella antichità esisteva l’anarchia e funzionava. Fukuyama sostiene che oggi ha vinto il capitalismo perché è nella natura umana, ma non è così. Per conoscere questo pensiero bisogna leggere Andrea Papi straordinario studioso di anarchismo di Forlì, Massimo Ortalli di Imola, Benito Lamantia scomparso quest’anno. È una cultura undergound, difficile da reperire, ma che circola. Non vedrete mai un anarchico in un talk show perché il concetto di anarchia fa ancora paura. Gli sciocchi pensano ancora che anarchia sia sinonimo di caos. L’anarchia è l’esatto contrario, è l’ordine al suo massimo grado perché autodeterminato».

Lei vota alle elezioni?

«L’ultimo voto l’ho dato a Rifondazione Comunista. Per un anarchico votare è una contraddizione, ma pensavo fosse importante rimanesse una forza comunista in questo paese, che mantenesse una tradizione di lotta operaia, ma non è stato così. Oggi i lavoratori sono stati lasciati completamente da soli.

E cosa ne pensa del movimento “anti-politica” di Grillo?

«Grillo si è suicidato da solo. Non può esistere un movimento anti-sistema guidato di fatto da una sola persona, un Guru che fa il padrone e scomunica. Ho guardato con interesse al Movimento in cui c’è del buono, ma quella con quella metodologia politica non democratica ne abbiamo già visti tanti, non c’è bisogno di vederne altri».

Adesso che il sistema capitalistico è in crisi, crede che sia possibile una rivoluzione nel modo di governare?

La rivoluzione ci sarà, ma solo se sarà collettiva. La rivoluzione è una presa di coscienza lenta, ma costante e graduale. Le grandi utopie sono possibili. Migliorando noi stessi e la società giorno per giorno. Gli anarchici devono essere l’avanguardia di un cammino. Se l’anarchia diventasse il sistema dominante io passerei ad altro, perché bisogna sempre guardare al futuro. (ma. ca.)

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ECONOMIA CASA/1

LAVORO/1

Cgil incrocia le braccia contro la modifica dell’articolo 18 La Cgil preannuncia un’ampia adesione dal territorio ravennate alla manifestazione in programma a Bologna giovedì 16 ottobre in occasione dello sciopero generale proclamato dal sindacato in Emilia Romagna. Dalla provincia di Ravenna si potrà raggiungere in pullman il capoluogo regionale (prenotazioni sul sito www.cgilra.it oppure nelle sedi della Cgil sul territorio).

Lo sciopero sarà di 8 ore e riguarderà le lavoratrici e i lavoratori di industria, terziario, cooperazione, agricoltura e artigianato (a esclusione dei settori soggetti alla legge 146). Il 13 ottobre a Ravenna si è svolta la riunione del comitato direttivo della Cgil, allargato a tutti gli attivisti e delegati: «Siamo di fronte ad un atto senza precedenti nella storia sociale e democratica del Paese – commenta il segretario provinciale della Cgil, Costantino Ricci –. Si vuole cancellare e non estendere lo Statuto dei Lavoratori, modificando l’articolo 18 e liberalizzando così i licenziamenti, rendendo l’imprenditore unico arbitro del rapporto di lavoro, consegnando alle aziende la possibilità di demansionare con decisione unilaterale i lavoratori e liberalizzando a discrezione dell’azienda il controllo a distanza sui lavoratori.

Non c’è, inoltre, alcun provvedimento che preveda impegni e politiche industriali che favoriscano la crescita dell’occupazione, dopo il milione di posti di lavoro perso per effetto della crisi.

La delega al Jobs Act non chiarisce ancora quelli che saranno gli strumenti per contrastare la precarietà e se verranno tolte dall’ordinamento quelle forme che aumentano la precarietà».

La mobilitazione in Emilia Romagna precederà la manifestazione nazionale in programma il 25 ottobre “Lavoro, dignità, uguaglianza, democrazia per cambiare l’Italia”.

LAVORO/2 MANIFESTAZIONE CISL: «SCIOPERI LEGITTIMI MA PREMATURI» «Le regole del mercato del lavoro si possano anche cambiare ma questo da solo non crea occupazione», così dichiara il segretario generale Cisl Romagna, Massimo Fossati. Per sostenere queste posizioni la Cisl ha organizzato una manifestazione regionale che si terrà il 18 ottobre a Bologna: «Riteniamo che gli scioperi proclamati da altre organizzazioni, pur legittimi, siano prematuri».

DESIGN

Fondi per 800mila euro contro il caro affitti Il Comune di Ravenna ha messo a punto una serie di azioni nel tentativo di assistere chi fatica a fronteggiare le spese per la casa in un periodo di crisi come quello attuale.

Fondi per contributi. Dalla Regione è a disposizione un fondo di 580mila euro da destinare all'erogazione di contributi alle spese di affitto a favore dei nuclei familiari a basso reddito. Un altro fondo di 230mila euro, di prossima approvazione in consiglio comunale, verrà erogato in modo diretto sottoforma di contributi ai 299 nuclei familiari presenti nella graduatoria Acer che hanno avuto il riconoscimento del punteggio D2 corrispondente a rapporto fragile fra reddito e canone d'affitto.

Nuovi alloggi. Pronti e in via di assegnazione ad altrettante famiglie i 18 alloggi di via Butrinto (9) e di via Gamberini (9) nella zona di via Chiavica Romea; appartamenti da 53 a 74 mq. Le assegnazioni avverranno utilizzando il metodo della matrice sociale che riconosce particolari esigenze di accessibilità, di sostegno sociale, di fasce di età, per favorire coesione e buone relazioni di vicinato.

Albergo sociale. È allestito nell’edificio di via Torre, già dormitorio, gestito da Asp mediante la cooperativa “La casa”. Vengono ospitati 9 nuclei in emergenza abitativa.

Co-housing. Stanziato e approvato dalla giunta comunale un fondo di 50mila euro da destinare alla realizzazione di un progetto di cohousing sociale. Si tratta di una forma di convivenza fra persone o per singoli nuclei familiari che contribuiscono sulla base delle proprie possibilità economiche al pagamento del canone e vengono stimolate dall'operatore sociale a progettare l'autosufficienza e l'autonomia.

CASA/2 Grande successo per il Veliero da Biagetti Grande successo per l’iniziativa del 10 ottobre al Biagetti Design Store a Ravenna: addetti ai lavori e semplici curiosi, hanno assistito al montaggio del Veliero, la libreria ideata da Franco Albini nel 1939 e che la nota azienda di arredamento contemporaneo Cassina ha fatto tornare a nuova vita.

LA COOP SNOOPY CONSEGNA NOVE ABITAZIONI Il 22 ottobre la cooperativa di abitazione ravennate Snoopy Casa consegnerà ai propri soci nove alloggi in locazione permanente a San Pancrazio. Gli alloggi rientrano nel «Programma di Edilizia Residenziale Sociale 2010» ed hanno previsto il recupero dell’edificio denominato «Palazzo della Penna». La cooperativa Snoopy Casa non è nuova a questo genere di operazioni, diversi gli interventi edilizi promossi.

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LETTORI

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detti e contraddetti

a cura di Fausto Piazza

detti e contraddetti

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

QUELLA VIGNETTA INNEGGIA ALL’AMORE GAY

#INSTAGRAM

Come sempre ho sfogliato e letto l’ultimo numero di R&D e a pagina 3 vedo una vignetta che inneggia all'amore gay e nega l'esistenza delle sentinelle delle famiglia.

Siamo uno Stato democratico, dove tutti hanno il diritto di manifestare, o siamo già una dittatura dove alcuni sono liberi di dire e fare mentre ad altri è vietato?

Giovanni Servidei, Ravenna Gentile Giovanni, non siamo affatto già una dittatura. Anzi, proprio perché siamo uno Stato democratico ci piace ospitare opinioni e pareri diversi sulle nostre pagine. E così lei trova la vignetta di Gianluca Costantini che esprime la propria posizione.

Non a caso sta a pagina 3 che è la pagina delle opinioni, condivisibili o meno. Ma se ha avuto modo di sfogliare anche il nostro sito internet avrà trovato anche l’intervista che abbiamo fatto a una delle seintelle. Ci piace la varietà di vedute. E anche per questo ci fa piacere ricevere la sua lettera.

Il mare d’autunno di @lale_giova Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio pubblicata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #igersravenna. Questa è scattata dall’utente @lale_giova sulla spiaggia ravennate.

SAN VITALE CHIUSA

stero e l’11 ottobre ero nella sua splendida città per deporre un fiore sulla tomba della mia professoressa di Italiano degli anni del Liceo, morta esattamente 24 anni fa. Era nata anche lei a Ravenna, e quindi è una sua illustre concittadina. Ogni mio tenta-

PER UN MATRIMONIO VIP Gentile sindaco, le scrivo con la triste consapevolezza che il legame profondo fra me e il mio paese si è con buona probabilità per sempre frantumato [...]. Vivo e lavoro come docente universitario all’e-

tivo di capire il mondo che mi circonda, i legami fra le genti che lo popolano, il suo passato, il presente, e il futuro, lo devo in gran parte alla passione per l’insegnamento, per la cultura, per la storia, e per il “bello” che la professoressa Loredana Rossi mi ha tra-

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smesso. In mattinata, ero di fronte a San Vitale insieme con mio figlio, Alessandro, nato otto anni fa all’estero ma pur sempre cittadino italiano. Ebbene… non siamo potuti entrare perché si svolgeva un matrimonio di alcuni Vip, particolarmente benestanti (ma di certo non eleganti) e – di fatto – considerati in qualche modo titolari di diritti superiori ai nostri! Mai avrei pensato di essere trattato in questo modo feudale e dispotico dal mio democratico Paese. Abbiamo fatto 10mila chilometri con l’aereo e varie centinaia di chilometri con il treno per venire a vedere la Basilica di San Vitale, i suoi mosaici, e soprattutto quel sacro legame fra Occidente e Oriente, di cui mio figlio è in un certo qual modo un’incarnazione essendo non solo italiano ma anche sino-thai.

La sua città (non i suoi cittadini) ha in qualche modo respinto il desiderio e i sogni di un bambino (italiano) di otto anni che voleva conoscere una parte della cultura ereditata dal padre. La sua città (non i suoi cittadini) ha impedito ad un bambino (italiano) di otto anni l’accesso ad un patrimonio dell’Umanità dell’Unesco ponendo all’entrata di San Vitale due energumeni buttafuori i quali rimarranno per sempre nella memoria di mio figlio come la dimostrazione del fatto che nel suo Paese il diritto di fruire della bellezza vale meno di un conto in

banca particolarmente elevato.

So che Ravenna potrebbe divenire nel 2019 capitale della cultura.

Le auguro ogni meritato successo, ovviamente, ma la prego di credere che quanto è accaduto ieri, a me, a mio figlio e a tanti altri turisti, mi fa pensare che ancora molto lavoro debba essere svolto. Sono certo che lei sta operando alacremente per evitare che cose del genere accadano ancora. Non lo faccia solo per i turisti adulti, stranieri e non, che erano in fila con noi e che sono andati via con una espressione fra l’incredulo e il profondo sdegno non solo per Ravenna ma per un intero Paese che non sa riconoscersi nelle sue parti più nobili.

Lo faccia soprattutto per i bambini come mio figlio, perché non debbano vedere mai scene come quella che il mio Alessandro ha dovuto sopportare nella sua sublime Ravenna.

Claudio Cicuzza

È SOLO GRAZIE AI MEDICI DELL’OSPEDALE SE SONO VIVO Ringrazio il dottor Andrea Strada e la sua equipe del pronto soccorso, tutti i medici del reparto di Rianimazione di terapia intensiva e Cardiologia che grazie alla loro tempestività e professionalità il 21 settembre mi hanno salvato la vita da un infarto fulminante. Ora sto bene grazie a voi.

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È uscito il primo numero di IL NUOVO MENSILE DI CULTURA E SPETTACOLO per la Romagna e Dintorni

• EVENTI La notte d’oro di Ravenna • MUSICA Da Kusturica a Battiato • TEATRO Inizia la grande prosa • LIBRI La Romagna di Falco • ARTE La fotografia in mostra • GUSTO Il cibo nella storia • JUNIOR Famiglie a teatro

Il prossimo numero sarà in distribuzione a partire dal 20 novembre 80mila copie a diffusione gratuita Ravenna - Forlì - Faenza - Cesena - Rimini

RAVENNA &DINTORNI 16/10 2014

20

MUSICA

CULTURA

IL PERSONAGGIO

CLASSICA/1

La fagottista che fa arte e teatro «Ora suono canzoni d’amore» È cresciuta in una famiglia dove la musica era una religione, ascoltando da Jimi Hendrix a Vivaldi; si è diplomata al Conservatorio, ha suonato con band di culto in campo sperimentale, fa performance artistiche e l’attrice quando capita, suona il fagotto e canta, studia il rapporto tra natura, scienze e musica, e i suoi ultimi ascolti vanno da Bill Frisell a Beethoven, passando per la musica indiana di Ali Hakbar Kan e I Blec de sabat (che non sono i Black Sabbath, ma un gruppo ispirato dal folklore romagnolo).

Federica Maglioni è un esempio di eclettismo. La 35enne artista ravennate sarà protagonista, venerdì sera, dell'inaugurazione della nuova rassegna Teatro Elettrico, organizzata da associazione Onnivoro e collettivo Antartide al centro Valtorto di via Faentina, a Fornace Zarattini. Appuntamento dalle 22 e dopo il suo concerto dj-set fino a notte fonda.

Federica, ci parli del progetto Diamonds, che presenterai al Valtorto?

«Più che un progetto stiamo parlando di una vera e propria band (con Alessandro Tutoli alla chitarra, Moreno Fabbri al basso e Stefano Calvano alle percussioni/batteria, oltre a Federica a voce, fagotto, flauto, chitarra, ndr) che ho formato con l'intenzione di riproporre solo canzoni d'amore. Una sorta di sublimazione amorosa, per una serata che oserei definire quasi terapeutica, e che toccherà un repertorio sterminato, da Volver e altre citazioni cinematografiche, al canto antico indiano in onore di Shiva, fino ai pezzi più noti o al tormentone dell'estate. Il tutto musicalmente riadattato dalla band, con cui siamo alla seconda uscita pubblica dopo un concerto di questa estate al mare».

Ora canti canzoni d'amore, ma tu sei cresciuta in Conservatorio...

«Vivendo in una famiglia molto musicale non sentivo la necessità di frequentare un'altra scuola di musica, anzi volevo diventare un cardio chirurgo. Poi però ho voluto scoprire come si costruisce una sinfonia, entrare nel mondo della musica classica...».

Che sembra un po’ ingessato, difficile da contaminare...

«In realtà infatti lo è, ma suonare in orchestra, per esempio, è un' esperienza straordinaria, ci si sente come in uno

stormo di rondini in volo, dove i movimenti sono armonici e fluidi. E per me è stato molto utile».

Perché il fagotto? «È stato un colpo di fulmine, quando ho visto e ascoltato lo strumento dal vivo, di fronte a me, in una piccola stanza del Conservatorio, non ho avuto dubbi, era il mio».

Hai suonato con i Matmos, che sono un gruppo storico dell'avanguardia americana, hai inciso con i Ronin che in Italia sono tra le band più importanti di musica strumentale: come è stato?

«Sì, beh, ho saputo che c'era un workshop musicale con i Matmos e ho partecipato come fagottista e cantante ed è stato molto bello stare con loro, conoscerli e toccare dal vero il loro lavoro. Con i Ronin è stato Bruno Dorella (musicista ormai ravennate d'adozione anche di OvO e Bachi da Pietra, ndr) a invitarmi a incidere su un loro album, tra l'altro in una bellissima casa sul lago...».

Sei anche compositrice, ti piacerebbe fare un disco?

«Certo che mi piacerebbe. Ho scritto canzoni e soprattutto musiche per installazioni artistiche e colonne sonore, ma non riesco a pensare a un cd come all’unico veicolo per diffondere la mia musica, mi piace di più un vinile, ma sto pensando anche a qualcosa di diverso...»

Con la musica come si può campare? «È difficile, ci vuole molta determinazione, coraggio, fiducia e capacità di reinventarsi. A me piace insegnare, per esempio, e questo è un vantaggio...».

Hai anche fatto l'attrice...

«In teatro ci sono finita più come musicista, tanti anni fa con Gerardo Lamattina in Tangaz e poi ho avuto la fortuna di collaborare con il teatro Valdoca e Marco Baliani, per esempio. Il teatro è qualcosa che mi tocca nel profondo».

Altri progetti che ti hanno formata?

«Con l'astronoma Arianna Cortesi stiamo tutt'ora esplorando il collegamento tra scienza e musica, abbiamo fatto una trasmissione radiofonica, partecipato a simposi tra artisti e scienziati come “Cose cosmiche”. Molto divertente».

Come si fa a conciliare mondi così diversi tra loro?

«L' unica vera spinta è la passione».

Luca Manservisi

Federica Maglioni

sarà la protagonista della prima serata della rassegna del Valtorto

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Tutta la Fantasia del pianista Giuseppe Albanese Al via ERF in Winter, la nuova stagione di concerti organizzata dall’Emilia Romagna Festival in collaborazione con Accademia Perduta/Romagna Teatri. Si parte lunedì 20 ottobre alle 21 con l’esibizione di Giuseppe Albanese - pianista italiano richiestissimo in tutto il mondo, vincitore del Vendôme Price 2003 - che ha debuttato sulla prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon, con un concept album dedicato al fascino della fantasia (dal titolo omonimo), forma musicale resa celebre dai grandi autori dell’800. Il programma della serata verterà proprio sulle musiche del nuovo album, Beethoven, Schubert e Schumann.

CLASSICA/2 DA MAHLER A CAJKOVSKIJ CON I GIOVANI DELLA MARIANI Alla Sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna continuano alle 16.30) gli appuntamenti di “Giovani in Musica”, la rassegna curata dall’associazione Angelo Mariani. Giovedì 16 ottobre sarà la volta del mezzosoprano Daniela Nuzzoli che insieme alla pianista Chiara Sidoli proporrà lieder di Mahler. Nella seconda parte del pomeriggio, il Quartetto del Conservatorio Maderna interpreterà due composizioni per pianoforte e archi: Quartettsatz di G. Mahler e Quartetto op. 60 di J. Brahms (l’appuntamento recupera il concerto che si sarebbe dovuto svolgere il 13 ottobre). Venerdì 17 ottobre sarà di scena il Quartetto Poème, formato dal pianista Lorenzo Grossi, dal violinista Beatrice Petrozziello (nella foto), dalla violista Alina Gilardi e dalla violoncellista Caterina Vannini. Il programma prevede il Quartetto con pianoforte op. 15 di G. Fauré e Quartetto op. 30 di E. Chausson. Nella seconda parte del pomeriggio, il violinista Marco Gialluca, brillante allievo dell’Accademia di Imola, si esibirà in duo con la pianista Silvia Ciammaglichella. Il duo interpreterà la Sonata in re minore op. 108 n. 3 di Brahms, Polonaise brillante op. 4 di Wieniawski, Meditacion op. 42 di Cajkovskij e Carmen Fantasy di Waxman.

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CULTURA

MUSICA

21

ROCK

ELETTRONICA

Dagli Helmet ai Sebadoh

Torna Club Adriatico all’Almagià tra luci e ospiti internazionali

Nel cartellone del Bronson band che hanno fatto la storia dell’alternative Usa Il Bronson di Madonna dell’Albero riapre con una piccola leggenda della storia del rock pesante americano: il 17 ottobre infatti l’appuntamento è con gli Helmet del chitarrista e cantante Page Hamilton che a vent’anni dall’uscita riproporranno interamente il loro terzo disco, “Betty”. Ma è l’intero mese di ottobre a riservare concerti di caratura internazionale, a partire già dal giorno dopo, il 18, con il folk-rock degli americani Strand Of Oaks del songwriter Timothy Showalter, che presenteranno il nuovo, e acclamato, “Heal”. Il 22 ottobre sarà la volta di Moonface, nuovo progetto alt-pop del canadese Spencer Krug dei Wolf Parade; mentre il 25 uno degli appuntamenti più attesi dell’intera stagione con i Sebadoh, band icona del rock alternativo americano a “bassa fedeltà” degli anni Novanta insieme a Pavement e Guided By Voices.

Dopo la festa di Halloween in compagnia del duo italiano di musica elettronica M+A, novembre riparte (dopo il concerto di sabato 1 con i garage-rockers turchi The Ringo Jets) con un pezzo da novanta come i canadesi Timber Timbre e il loro cantautorato atipico che va dal folk al pop passando per il blues (il loro ultimo album “Hot Dreams” finirà molto probabilmente nei primi posti di molte classifiche di fine anno della stampa specializzata) e il mese proseguirà con una puntata anche nell’hip hop (l’8 novembre con Ghemon), il mix tra post-rock, folk e musica classica dei texani Balmorhea, ormai di casa a Ravenna (11 novembre) il garage-rock del membro fondatore dello storico collettivo The Gories da Detroit (Danny & The Darleans, il 13 novembre), lo strano connubio tra la musica tuareg di Mdou Moctar e il rock-blues degli inglesi Gallon Drunk (sul palco del Bronson la stessa sera, il 15 novembre), il mix di psichedelia, folk e postrock di Gravenhurst (28 novembre) per poi concludersi con le atmosfere cinematografice dei “nostri” Calibro 35 (29 novembre) e la follia garage rock degli americani King Tuff (domenica 30).

Scorrendo velocemente anche il programma del mese di dicembre, dopo l’apertura del 2 con il pienone assicurato in compagnia degli inglesi Horrors (passati dal revival per ragazzini degli esordi a una formula matura di rock psichedelico), a farla da padrone saranno in particolare gli italiani: dal cantautorato pop di Dente (6 dicembre) al ritorno dei Marlene Kuntz, che riproporranno il loro disco rock-noise di vent’anni fa, “Catartica”, fino alla festa di fine anno con Paolo Benvegnù. In mezzo, dal 18 al 21 dicembre, anche il festival “Passatelli in Bronson” con già confermati nomi del calibro di Cristina Donà e Ronin. (lu.ma.)

A sinistra Page Hamilton degli Helmet; a destra una serata dell’anno scorso al Club Adriatico

Torna all’Almagià di Ravenna (zona darsena) il Club Adriatico, appuntamento mensile di musica elettronica che vuole omaggiare la cultura del clubbing molto diffusa in particolare nell’Europa del nord.

La serata di inaugurazione di questa seconda stagione è in programma sabato 18 ottobre, a partire come al solito dalle 23.

L’appuntamento è anche con un live con un ospite di caratura internazionale, in questo caso l’americana Rrose, che si muove tra techno e sperimentazione. Abbiamo parlato di Club Adriatico con uno dei ragazzi dello staff, Fabrizio Brasini, ex organizzatore degli AP eventi dell’Officina49 di Cesena.

Qual è il bilancio della prima stagione?

AL CISIM IL VETERANO «Possiamo ritenerci soddisfatti per il lavoro svolto e la rispoBASSI MAESTRO sta che c'è stata da parte del pubblico. Abbiamo proposto artisti poco conosciuti, spesso alla loro prima data in Italia (come Sabato 18 ottobre (dalle 22) il Florian Kupfer, Xosar, Acid Arab, ndr) cercando di dare un'imCisim di Lido Adriano dà inizio pronta nostra, ben riconoscibile, alla programmazione». alla sua quinta stagione con Perché venire al Club Adriatico, al di là della passione un concerto rap. L’old school per la musica elettronica? si unisce ai nuovi talenti: sul «Dando per scontato che la parte di pubblico appassionata palco Bassi Maestro, veterano sia già di per sé interessata al progetto per i nomi degli artisti in del rap italiano, e Johnny programma, ritengo che anche chi è meno attirato dalla propoMarsiglia&Big Joe (Unlimited sta musicale possa rimanere piacevolmente colpito, anche graStruggle). A seguire Dj zie a una struttura come quella dell’Almagià, già di per sé Nersone aka Ciccio B (Lato Oscuro Foundation) farà un meravigliosa, contestualizzata in ambito club dai tecnici e dal djset dedicato al rap anni ’90. light designer Alessandro Panzavolta. Per gli appassionati di nightlife è oggettivamente una situazione d'impatto».

Qual è il principio che sta guidando la vostra attività e la programmazione live?

ANTAUTORI «Per prima cosa siamo appassionati di musica e fruitori di eventi di lunga data ed è questo il vero motore che ci anima. Abbiamo tutti, noi AL DOCK 61 IL LIVE DI MASSARONI PIANOFORTI membri dello staff, diverse esperienze alle spalle in ambito di organizzazione e ci siamo ritrovati con l'intenzione di proporre una sorta di Al circolo Arci Dock 61, in darsena a Ravenna, parte la rassegna “A indagine su quelle che per noi sono le nuove sonorità, cercando di very small stage”: concerti con artisti emergenti. Primo strutturare una linea unica e riconoscibile». appuntamento sabato 18 ottobre alle 21.30 con il bizzarro Luca Manservisi cantautore Gianluca Massaroni, in arte Massaroni Pianoforti.

R

C

lo! l e b è il cielo con noi! o scopril Martedì 21 ottobre, ore 21.00

Martedì 4 novembre, ore 21.00 Claudio Balella: Rosetta scoprirà i segreti delle comete? Oriano Spazzoli: Il cielo degli arabi Martedì 28 ottobre, ore 21.00 Martedì 11 novembre, ore 21.00 Oriano Spazzoli: Agostino Galegati: La costruzione dei cieli I tesori del cielo autunnale Vita ed opere di William Herschel Domenica 2 novembre, ore 11.00

Visita guidata al Planetario con Massimo Bruschi. Ingresso libero (max 20 posti! PRENOTATE!)

Venerdì 14 novembre, ore 21.00

I Venerdì dell'A.R.A.R., Sala Conferenze del Planetario, INGRESSO LIBERO

Mauro Graziani: Astronomia militare

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Si consiglia la prenotazione

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CULTURA

TEATRO

RUSSI

ANTICIPAZIONE

CONCERTO PER PIANOFORTE E RACCONTI CON DIRANI

Opera e balletto all’Alighieri, note e passi nella modernità Un percorso fra titoli emblematici del teatro lirico che dagli anni '30 dell'Ottocento arriva ai primi decenni del Novecento, attraverso compositori come Bellini, Donizetti e Puccini, per entrare nella modernità di autori come Poulenc e Menotti, segna la nuova stagione d'opera e balletto al teatro Alighieri di Ravenna. Uno sguardo tutto rivolto al contemporaneo caratterizza il cartellone della danza, con una sezione incentrata sulla ricerca e le nuove tendenze coreografiche.

Complessivamente 12 spettacoli in programma dal 22 novembre al 18 aprile, compresa una coproduzione originale fra il teatro di Ravenna, il teatro Pavarotti di Modena e i teatri di Piacenza.

Per quanto riguarda i cinque appuntamenti con l’opera, saranno allestiti in ordine di calendario La voix humaine di Francis Poulenc e Jean Cocteau, The telephone or l'amour a trois di Gian Carlo Menotti, Il viaggio di Roberto (Un treno verso Auschwitz) del compositore Paolo Marzocchi, La rondine di Giacomo Puccini, L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti e La sonnambula di Vincenzo Bellini. I primi due titoli (opere in un atto) saranno rappresentati assieme nell’evento inaugurale che anticipa a novembre l’apertura della stagione.

Fuori abbonamento, per un’unica rappresentazione domenica 7 dicembre, sarà messo in scena Il viaggio di Roberto, nuova opera commissionata dal teatro Alighieri al compositore Paolo Marzocchi, che racconta, su testo di Guido Barbieri, la vicenda del piccolo ebreo ravennate Roberto Bachi, deportato e morto ad Auschwitz nel 1944.

Nel cartellone della danza, dopo la trilogia del Teatro Mariinskij che ha portato a Ravenna la leggendaria compagnia di Balletto di San Pietroburgo ai vertici della classicitĂ , spiccano invece compagnie e proposte della danza contemporanea di grande richiamo.

Quattro i titoli che rappresentano la

Due protagonisti della stagione di opera e danza: sopra una scena da The telephone or l’amour a trois; sotto la NoGravity Dance Company

La nuova stagione del teatro Comunale di Russi si aprirĂ giovedĂŹ 23 ottobre (ore 20.45) con “Les fĂŞlures de l’âme – Le fessure dell’animaâ€?, concerto per pianoforte di Paolo Dirani che intreccia trenta piccoli brani – da Bach a Gershwin passando per i Genesis – suonati dal vivo e accompagnati da un racconto per immagini proiettate su grande schermo.

danza di oggi, e spaziano dalle creazioni di coreografi d'avanguardia come Wayne McGregor con Far, alle spettacolari invenzioni della NoGravity Dance Company in Dall'inferno al paradiso, fino a vere icone della modern dance come Carolyn Carlson che presenta Now. Una sezione particolarmente rivolta alla frontiera della ricerca coreografica (“Today Todance“, proposta dalla Fondazione Ravenna Manifestazioni, in collaborazione con Cantieri, Teatro del Drago, RavennaTeatro ed E-production) presenta nuove realtĂ non convenzionali come la compagnia mk di Michele Di Stefano con Robinson, la

compagnia Abbondanza/Bertoni in Romanzo d'infanzia e il ravennate gruppo nanou con John Doe (questi ultimi due spettacoli in scena all'Almagià ). Il nuovo cartellone di opera e danza – ha sottolineato il sovrintendente Antonio De Rosa – conferma un percorso avviato oramai molti anni orsono che presenta il teatro Alighieri come la piÚ importante fabbrica culturale della città . Il comparto dei teatri di tradizione è il piÚ vitale del Paese, con un destinatario sociale ampio e una produttività che moltiplica le carenti risorse pubbliche a disposizione. Info, abbonamenti e biglietti www.teatroalighieri.org

LA RASSEGNA

Facchetti tra stadio e palco Il figlio dell’ex bandiera dell’Inter al Benelli per un incontro e poi al Rasi con il suo spettacolo sul re d’Inghilterra

Dal 22 novembre

dodici titoli con il cartellone di danza caratterizzato dal contemporaneo

Ultimi appuntamenti della rassegna che intreccia sport e teatro organizzata da Ravenna Teatro ed e-production in collaborazione con l’assessorato allo Sport del Comune. MartedĂŹ 21 ottobre alle 18 allo stadio Benelli di Ravenna si terrĂ l’incontro dal titolo “Il pallone è rotondoâ€? con Gianfelice Facchetti – attore e regista teatrale figlio dell’ex bandiera dell’Inter, Giacinto (insieme nella foto) – e l’attore Alessandro Argnani del Teatro delle Albe. A coordinare Lorenzo Donati.

Il percorso che intreccia sport e teatro si concluderĂ il 22 ottobre alle 21 al teatro Rasi (e non al Cisim come comunicato inizialmente) con lo spettacolo C'era

una volta un re, dello stesso Gianfelice Facchetti, con Umberto Banti, Pietro De Pascalis, Claudio Orlandini, Luca Ramella. Gianfelice porta in scena la tragicomica vicenda di Giorgio III re d’Inghilterra che impazzisce e viene allontanato dal trono. A ereditarne scettro e corona è il suo medico curante.

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RAVENNA &DINTORNI 16/10 2014

CULTURA La performer, coreografa e danzatrice Francesca Proia, da sempre anima di “Homunculus�

IL FESTIVAL

INCONTRI/1

LA BUSTINA DI MELPOMENE

MercoledĂŹ 22 ottobre alle 18.30 al Caffè Letterario di via Diaz, in centro a Ravenna, prosegue la rassegna di incontri con gli autori con il modenese Ugo Cornia, uno degli scrittori piĂš originali e divertenti del panorama letterario italiano contemporaneo. Dopo aver raccontato le dissaventure di un professore precario ne “Il professionaleâ€? torna con “Animaliâ€? (Ed. Feltrinelli) ambientato in una casa di famiglia, sull'Appennino bolognese. Cornia parte da qui per una scorribanda dentro tutte le convivenze che hanno a che fare con figure animali.

Sempre in centro a Ravenna, giovedÏ 16 ottobre alle 18 al Caffè Belli, lo scrittore ravennate Massimo Padua presenterà il suo ultimo libro.

LE

COINCIDENZE INSPIEGABILI SECONDO

ERALDO BALDINI

AL

CAFFĂˆ LETTERARIO

DI

DI

MARIA LUISA SPAZIANI

Sono un albero esile e altissimo, come una fionda il turbine mi piega.

A giorni sono un bel ventaglio verde, se penso a te divento una balestra.

Siediti alla mia ombra, guarda in alto, germoglia come un tempo. Sogna. Riempi di ossigeno e speranza le tue ore sonnacchiose, ibernate laggiĂš.

LUGO (da La traversata dell’oasi, Mondadori, Milano 2004)

LunedĂŹ 20 ottobre alle 21 alla sala conferenze dell’hotel Ala d’Oro di Lugo prosegue la rassegna del Caffè Letterario con il noto autore ravennate Eraldo Baldini che presenta il suo “Tenebrosa Romagnaâ€?. Introduce Giuseppe Bellosi.

Maria Luisa Spaziani, voce alta della poesia contemporanea, è nata a Torino di giugno nel 1923 e, di giugno, è morta a Roma nel 2014.

CINEMA IL CORTOMETRAGGIO CON RUDY GATTA ISPIRATO A RAFFAELLO BALDINI VINCE UN

CENE ROM ANT ICHE

La Dama delle Saline

La Notte d’Oro 2014 di RavennaPoesia si è svolta in un gremitissimo Palazzo dei Congressi. L’argomento: l’amore. Il titolo: Alatiel. L’amore ai tempi di Boccaccio, spettacolo interpretato da David Riondino, lo straordinario cantastorie fiorentino. Suo eccellente partner il trombettista e tastierista Mirio Cosottini.

Ed ecco ora, come di consueto, la poesia da me scelta per l’occasione.

DAVID PEAT

INCONTRI/3

DAMA DELLE SA LINE G N OTES�

“FLYIN

Tel. +39 0544 71156 Via Madonna della Neve, 15 Cervia (RA) www.damadellesaline.com info@damadellesaline.it

a cura di Maria Giovanna Maioli

SONO UN ALBERO

Continuano gli incontri letterari del Centro Relazioni Culturali di sala D’Attorre di via Ponte Marino, in centro a Ravenna.

L’appuntamento è per venerdĂŹ 17 ottobre alle 18 con David Peat, studioso di fama internazionale che presenta il suo “SincronicitĂ â€?, spiegando appunto il principio di sincronicitĂ , ossia le coincidenze inspiegabili.

Al via venerdĂŹ 17 ottobre a Ravenna la settima edizione del progetto Homunculus, a cura di TCP Tanti Cosi Progetti. Nel primo fine settimana sono in programma una conferenza, un laboratorio e una installazione sul tema del vedere.

L’inizio è affidato a Stefano Bartolini, che venerdÏ 17 ottobre in via Alberoni 7 alle ore 18.30 introduce il tema da un punto di vista filosofico con una conferenza a ingresso libero.

Il 18 e 19 ottobre gli artisti e ricercatori Italo Zuffi e Filippo Tappi presentano il laboratorio Quando vedere, sull’atto del vedere – spiegano gli organizzatori –: un laboratorio teorico-pratico per ragionare il gesto della sosta e del suo campo visivo, e da qui valutare i rudimenti di una tecnica. Il laboratorio è aperto a tutti coloro che sono interessati e si svolge in orari mattutini e pomeridiani al circolo Endas di Fornace Zarattini (costo 40 euro, info e iscrizioni alla mail tanticosiprogetti@libero.it e al 335 5622377).

Il 18 e 19 ottobre, inoltre, Filippo Tappi presenta ad Ardis Hall (via Bondi, zona Bassette) l’installazione Dilata interiora. Si tratta – spiegano gli organizzatori – di una camera di immersione.

Il buio completamente puro che come un gas satura ogni luogo, nella mancanza di colore stesso che si impone, destruttura la stessa fisiologia della visione che con noi si è creata. Annienta qualsiasi certezza percettiva. Dilata interiora è fruibile il 18 e 19 ottobre dalle 20 alle 22, con orario continuato.

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IL DIVERTENTE UGO CORNIA E LA CONVIVENZA CON GLI ANIMALI

INCONTRI/2

Tra arte e laboratori Homunculus indaga il tema del vedere

nuova gestione di Rudy Lupini

LIBRI • SPETTACOLO

DANIELE GUIDAZZI al pianoforte ...e non sol o!

PERNO TTARE NEL CUOR E DELLE SALINE

PREMIO AL FESTIVAL DI

FORLĂŒ

Il cortometraggio ‘E Divèri’, ispirato alla lirica omonima del poeta dialettale romagnolo Raffaello Baldini e che vede come protagonista l’attore (e dirigente di Legacoop) ravennate Rudy Gatta (a destra nella foto), si è aggiudicato il premio come miglior “Cortoinlocoâ€? all’undicesima edizione del Festival internazionale di ForlĂŹ Sedicicorto, che si è tenuta dal 3 all’11 ottobre. Il video, diretto da Silvia Bigi, con le musiche di Luca Maria Baldini, fa parte di un progetto piĂš ampio voluto da Rudy Gatta per sostenere la Fondazione ‘Dopo di noi’ di Torri di Mezzano e , allo stesso tempo, cogliere l’occasione per divulgare le poesie di quello che lo studioso di letteratura Pier Vittorio Mengaldo considera uno dei piĂš grandi poeti italiani del ‘900.

Il cortometraggio sarà proeittato in anteprima al Socjale di Piangipane – dove è stato anche girato – all’avvio della tradizionale rassegna cinematografica invernale.

23 OTTOBRE

Cadeau di cozze di Cervia Paccheri di Gragnano gratinati ripieni al cefalo Canocchie del mar e Adriatico cotte al vapore in salsa semplic Cappelletti fritti ripieni di crema

25 EURO

Bevande escluse

e

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FOTOGRAFIA

CULTURA NOVITÀ/1

ANNIVERSARIO

Cinque anni di MyCamera Un libro sulla galleria ravennate e un ciclo di nuove mostre. Si parte con Senni Un anniversario importante per la piccola galleria dedicata alla fotografia contemporanea di via Pasolini, in centro a Ravenna. Compie cinque anni MyCamera, lo spazio di Alessandra Dragoni da cui sono passati artisti di fama internazionale e giovani promesse, anche locali.

«La soddisfazione – ci racconta Dragoni – è soprattutto quella di curare la galleria e mantenermi vigile rispetto a quello che si vede in giro nel campo della fotografia e dintorni (la galleria riflette anche su altre discipline, come il cinema e la grafica, e su arti che alla fotografia sono legate in maniera più trasversale, come ad esempio la musica e la scrittura, ndr), oltre che ospitare artisti che stimo a MyCamera».

In questi cinque anni, complice anche la candidatura a Capitale europea della cultura, anche Ravenna è cambiata. «La città si sta rivelando più ricettiva e curiosa rispetto a luoghi tipo il mio – conferma Dragoni –, e questo è certamente incoraggiante».

In occasione dell’anniversario, è stato realizzato il libro-catalogo dal titolo esplicativo “5”, che racconta il percorso di mostre personali e collettive compiuto nei primi cinque anni di attività da MyCamera, .

Le immagini raccolte nel volume, curato dalla stessa Dragoni con il design di Filippo Nostri, testimoniano la presenza in galleria di lavori di Galvani, Venturi, Progetto Crinoline, Haring, Guidi, Broomberg & Chanarin.

Il libro verrà presentato pubblicamente giovedì 16 ottobre alle 18 al planetario dei giardini pubblici di Ravenna.

Nell’occasione verrà presentato anche “Cose che non saprei se non le avessi viste a MyCamera”, ciclo di quattro mostre , in programma dal prossimo 22 ottobre, dedicato ad artisti dei cui lavori verrano mostrati gli aspetti meno noti, per osservarne il percorso di ricerca. Il primo appuntamento è con Lorenzo Senni, uno dei più importanti

LA MOSTRA

Inaugurata la retrospettiva su Guido Guidi al Mar È stata inaugurata alla presenza dello stesso artista (nella foto), la mostra che il Mar di Ravenna dedica a un maestro della fotografia italiana come Guido Guidi. La restrospettiva si chiama “Veramente” e resterà aperta fino al 15 gennaio.

APERTO ANCHE UN GARAGE PER “LOOKING ON” esponenti della musica elettronica in Italia, fresco di ritorno dal tour estivo che l'ha portato ad esibirsi in Portogallo, Spagna, Danimarca, Inghilterra, Brasile. Lorenzo Senni – nato a Cesena e residente a Milano – ha studiato Musicologia all'Università di Bologna, ma è stato anche allievo di Guido Guidi all'Accademia di Belle Arti di Ravenna, e in parallelo alla professione di musicista, porta avanti l'attività di fotografo. “Be Happyc” è in assoluto la sua prima esibizione di fotografie, una selezione di scatti in pellicola che rappresentano una sintesi ed un punto di arrivo della sua quotidiana ricerca fotografica, ben testimoniata dalla sua pagina su Flickr. La mostra (a cura di Alessandra Dragoni, e con contributi critici di Franco Masotti, direttore artistico del Ravenna Festival, e Filippo Papetti, giornalista musicale) verrà inaugurata mercoledì 22 alle 18.30 e rimarrà aperta fino al 23 novembre, su appuntamento.

Info: mycamera@alessandradragoni.it.

Prosegue la rassegna Looking On, primo esito dei lavori prodotti da Osservatorio Fotografico, laboratorio permanente di ricerca sulla fotografia nato a Ravenna nel 2009 su iniziativa di Silvia Loddo e Cesare Fabbri.

Sul sito internet osservatoriofotografico.it/lookingon/ tutti i dettagli sulle mostre e i laboratori in corso in vari luoghi di Ravenna. Da segnalare giovedì 16 e venerdì 17 dalle 18 presentazioni pubbliche al planetario, mentre tra le altre mostre, ne è in corso anche una (fino al 19 ottobre) in uno spazio aperto per la prima volta alla città in occasione di Looking On, un garage di via D’Azeglio 22, trasformatosi così in galleria d’arte.

NOVITÀ/2

Un nuovo spazio per gli appassionati in centro In via di Roma apre “Lilith”. «Faremo esposizioni, laboratori, corsi, serate sugli autori...»

Lunedì 27 ottobre verrà inaugurato (in via di Roma 82/y) Lilith – Studio Gallery, uno spazio curato dalla fotografa ravennate Silvia Bigi che proporrà un fitto calendario di eventi fotografici, corsi e esposizioni d'arte.

Cosa spinge in un periodo difficile come quello di oggi, una fotografa ad aprire una nuova galleria?

«Mi ha spinto il desiderio di avere uno spazio che possa essere punto di riferimento per la fotografia in centro storico, un luogo sempre attivo e collaborativo con la città».

Un luogo quindi vivo e aperto a tutti i ravennati?

«Sarà un luogo aperto a chiunque voglia avvicinarsi al mondo della fotografia, ma in particolare ovviamente agli appassionati».

Quali progetti vi saranno ospitati?

«Per ora faremo una piccola mostra di inaugurazione, un calendario di laboratori e corsi molto intenso e soprattutto molto particolare, non saranno i classici corsi di fotografia, ma ognuno avrà un tema mirato come ricerca di una visione più profonda dell'arte fotografica. ci saranno serate sugli autori, workshop e mostre fotografiche, una esposizione molto interessante di un'autrice newyorkese è prevista per febbraio, e molte altre attività».

L'inaugurazione si svolgerà a partire dalle 18.30 di lunedì 27 ottobre, all'interno dello spazio si troveranno tutte le informazioni sugli eventi e si

A pochi passi da Milano Marittima è situata “LA BOTTE” che si rinnova trasformandosi in

Wok e Wok

RISTORANTE CON VASTA SCELTA DI BUFFET DI CARNE, PESCE E PRIMI

Wok e Wok (ex “La Botte”) Viale Romagna, 1 (ex Botte) Lido di Savio (RA) Info e prenotazioni 333 4283254 - 0544 939375 Chiusura invernale il lunedi sera Aperto dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 19.00 alle 24.00 (cucina aperta fino alle 23:30)

potrà assistere a un piccolo itinerario visivo e sonoro sul tema del viaggio. A partire da novembre sarà possibile partecipare a workshop e corsi che guardano alla fotografia come forma d'arte e non come semplice tecnica.

Info: lilithstudiogallery@gmail.com e 333 9437600.

A PRANZO e CENA menu a buffet a base di carne e pesce con piatti tipici della tradizione romagnola, e secondi cotti sulla brace a vista Ogni sera potrete mangiare la nostra PIZZA classica o speciale, cotta nel forno a legna.

liana ta ’i ll a K O W E K O W ° Il 1 Prossima apertura

31 ottob re

CULTURA

RUBRICHE

FULMINI E SAETTE di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

RAVENNA &DINTORNI 16/10 2014

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TUTTA UN’ALTRA MUSICA

È Paolo Conte oppure sto solo invecchiando? di Luca Manservisi

Ferro e fiele

Ravenna

VISIBILI E INVISIBILI

Film e scuola: dal debutto da non perdere, al classico da recuperare di Francesco Della Torre

Class Enemy (di Rok Bicek, 2013) Class Enemy, come sottolineano i titoli di testa, è un'opera prima; aggiungiamo noi che è l'opera prima di un regista sloveno nato nel 1985, e che il particolare non è da poco perchè nel film non ci sono ingenuità. Ambientato in una scuola superiore, la vicenda è incentrata sul terribile rapporto tra una classe e il nuovo supplente di tedesco, un uomo duro e dai metodi austeri; un equilibrio delicato sin dall'inizio che viene irrimediabilmente spezzato da una tragedia che erige un muro tra studenti e scuola. «Prima loro temevano noi, ora noi temiamo loro», afferma l'insicura e caotica preside dell'istituto, e la frase è davvero emblematica per il film che rappresenta in maniera impeccabile, realistica e a tratti volutamente caricaturale, la realtà scolastica di questi tempi, facendo intuire allo spettatore italiano che i Gelmini, i Profumo e le Giannini sono disseminati in tutta Europa. Ma la forza e la bellezza del film stanno nel fatto che non c'è né pretesa di denuncia né di lirismo, perchè il regista con la sua fedele macchina da presa in spalla (la Danimarca di Von Trier non è così lontana) descrive con distacco emotivo e con attenzione maniacale alla psicologia dei suoi personaggi un ambiente (non si esce dall'istituto) come una sorta di teatro di guerra. Sorprendono i personaggi: non ci sono buoni e cattivi, il regi-

sta per motivi differenti non salva nessuno, rendendo difficile anche parteggiare per qualcuno. Duro, teso e anche pesante, il film trasmette il suo crescendo di tensione e incuriosisce per lo sviluppo del dramma; verso il finale, però, una scena (protagonisti i genitori, che il regista pare non amare, per usare un eufemismo) stempera la tensione, regalando dieci minuti geniali, divertenti e quasi surreali, degni di un regista maturo. Il finale poi, pur con qualche spiegazione di troppo, non delude affatto. Perfetto il gruppo di attori studenti (non professionisti), grandissimo il protagonista Igor Samobor, una star in patria. Il film, pur di fantasia, è ispirato a fatti realmente accaduti nel liceo che il regista ha frequentato da studente. Da non perdere, parola di insegnante.

Il giardino delle parole (di Makoto Shinkai, 2013) Bello ospitare qualche volta tra gli invisibili un classico, che per anni è stato davvero di rara fruizione, essendo uscito per la prima volta in dvd solo questa estate. A differenza di Class Enemy, il professore di questo film è giovane e viene assunto nel Bronx e fronteggia le problematiche dovute alle diverse etnie della classe. Un classico fondamentale, perchè oltre a essere il primo film sulla scuola (o almeno, il primo importante), Il seme della violenza segna il debutto della musica rock come colonna sonora di un film. Il brano in questione è il mitico “Rock Around The Clock” di Bill Haley, che conoscerà una seconda notorietà come sigla iniziale di Happy Days. Ora che è disponibile, a nessuno deve mancare questo film.

Quarant'anni dopo il debutto, Paolo Conte fa un nuovo disco e giustamente ne scrive anche la Gazzetta dello Sport, anche se mi fa un po’ strano.

L’altra parte della premessa è che io non sono uno di quegli esperti di Paolo Conte che conosce a memoria tutti i suoi dischi e i significati reconditi dietro ogni suo testo. Ne ho ascoltati molti, alcuni solo distrattamente, mi sono piaciuti, ho sempre ammirato il personaggio, ma niente di più. Non sono insomma l’uomo giusto per fare una recensione dell’ultimo disco di Paolo Conte. Così mi limito a consigliarvene l’ascolto, soprattutto per un motivo: la libertà artistica che si respira per tutti i 49 minuti delle 15 nuove canzoni del maestro, per chiamarlo come i suoi fan. Detta così sembra una banalità, ma sinceramente non mi è capitato così tante volte di essere colpito da questo senso di totale, gioiosa, libertà nell’incidere un disco. Certo, non che Conte sia mai stato uno che fa album volutamente “commerciali”, nonostante poi lo siano anche diventati, anzi, in passato ha anche spiazzato il suo pubblico, ma forse in modo un po’ costruito. Qui invece c’è un uomo di 77 anni (77 anni cristo santo) che detta volgarmente letteralmente se ne frega, lascia andare l’ispirazione facendo un disco che è molto “Paolo Conte”, ma senza volerlo essere per forza.

La voce orgogliosamente invecchiata, i respiri, le parole bofonchiate, tutto in maniera così volutamente esibita, tanto che a qualcuno sembrerà forse perfino maniera. Chissà, magari sono io quello troppo impressionabile. Ma questo è un disco emozionante, dal bizzarro attacco africano a quelli che sono poco più che scherzi (la sua voce che si fa trombone, l’erre dello snob... ma sempre con la misura e la classe che lo contraddistinguono), dalle citazioni tropicaleggianti fino ai pezzi più intimisti che riescono pure a farmi venire qualche brivido. La sensuale “Donna dal profumo di caffè”, una “Fandango” che è quasi avanguardia, la magica incompiutezza de “L’uomo specchio”, fino al Conte quasi irriconoscibile di “Gente (CSIDN)”. Queste sono le mie preferite, ma potrebbero aumentare.

Ora delle due l’una: o questo è un gran disco di un vecchio artista senza compromessi, oppure sarà che mi sto avvicinando ai quaranta e sto diventando solo ora un fan di Paolo Conte, proprio come lo erano quei miei amici più vecchi che guardavo con una certa curiosità una decina di anni fa...

mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)

Programmazione dei film in sala

Maze Runner - Il labirinto (v.m. 14)

CINEMACITY Ravenna

di Wes Ball fer.: 20.20-22.40; sab. e dom.: 15.20-17.50-20.20-22.40

Disney Junior Party (i protagonisti di Disney Junior sul grande schermo) sab. e dom.: 16-17.30-19

Boxtrolls - Le scatole magiche

Guardiani della galassia

di Anthony Stacchi, Graham Annable sab. e dom.: 15-18.45

DA GIOVEDÌ 16 A MERCOLEDÌ 22 OTTOBRE

di James Gunn Proiezione in 3D mer.: 17.50-20.20-22.50 Proiezione in 2D mer.: 18.10-21.20

Fratelli unici di Alessio Maria Federici gio., ven., sab., dom. e lun.: p.u. 20.30

Tutto può cambiare di John Carney da gio. a dom.: 16-18.20-20.35-22.50; da lun. a mer.: 18.20-21.35-22.50

Annabelle (v.m. 14)

è uscito

Un milione di modi per morire nel West

di John R. Leonetti gio., ven., sab., dom. e lun.: p.u. 22.45

Lucy di Luc Besson gio., ven. e lun.: 20.45-22.45; sab. e dom.: 16.50-20.45-22.45

di Seth MacFarlane da gio. a dom.: 17-20.20-22.50; da lun. a mer.: 17.50-20.20-22.50

... E fuori nevica! di Vincenzo Salemme da gio. a dom.: 16.15-18.25-20.35-22.40; da lun. a mer.: 18.25-20.35-22.40

Pongo - Il cane milionario lun. e mar.: 18.25-20.35-22.40; mer.: p.u. 18.25

Barbecue

ven., sab. e dom.: p.u. 18.25

Annabelle (v.m. 14)

di Eric Lavaine gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16.15-18.30-21

Il regno d’inverno Winter Sleep

Tartarughe Ninja

di Nuri Bilge Ceylan gio., mar. e mer.: p.u. 21.25; ven., sab. e dom.: 17.50-21.25

The Equalizer - Il vendicatore di Antoine Fuqua da gio. a dom.: 16-18.40-21.20; da lun. a mer.: 18.40-21.20

I due volti di Gennaio di Hossein Amini fer., sab. e dom.: 20.35-22.45

Tutto molto bello di Paolo Ruffini da gio. a dom.: 16.20-18.25-20.35-22.40; da lun. a mer.: 18.25-20.35-22.40

Maze Runner - Il labirinto (v.m. 14) di Wes Ball da gio. a dom.: 16-18.15-20.35-22.55; lun. e mar.: 18.15-20.35-22.55; mer.: 20.35-22.55

di John R. Leonetti da gio. a dom.: 16.15-18.25-20.35-22.45; da lun. a mer.: 18.25-20.35-22.45

Lucy

di Jonathan Liebesman sab.: p.u. 17.30; dom.: p.u. 14.30

di Luc Besson da gio. a dom.: 16.15-18.20-20.35-22.40; da lun. a mer.: 18.20-20.35-22.40

CINEMA ASTORIA Ravenna

L’incredibile storia di Winter il delfino 2 di Charles Martin Smith da gio. a dom.: 16-18.20; lun. e mar.: p.u. 18.20

Pongo - Il cane milionario

Fratelli unici di Alessio Maria Federici gio. e ven.: 16.20-18.25-20.35-22.40; sab. e dom.: 20.35-22.40;

di Mario Martone gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-21.15

Planes 2 - Missione antincendio

Alabama Monroe Una storia d’amore di Felix Van Groeningen ven. e sab.: 18.40-21.10; dom.: 16.15-18.40-21.10; mer.: p.u. 21.10

CINEMA MARIANI Ravenna

Piccole crepe, grossi guai di Pierre Salvadori gio., ven., mar. e mer.: p.u. 21.05; ven. e sab.: 18.35-21.05; dom.: 16.25-18.35-21.05

(dal Metropolitan Opera di New York) mar.: p.u. 19

di Anne Le Ny ven.: 18.30-20.45-22.30; sab.: 20.45-22.30; dom.: 17.30-19.30-21.15; lun.: p.u. 21.15; mar. e mer.: 18.30-21.15

di Anthony Stacchi, Graham Annable da gio. a dom.: 16-18.10; da lun. a mer.: p.u. 18.10

Il giovane favoloso

di Sabina Guzzanti gio., mar. e mer.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 18.40-21.10; dom.: 16.20-18.40-21.10

(in diretta dalla Royal Opera House di Londra) gio.: p.u. 20.15

La moglie del cuoco

Boxtrolls - Le scatole magiche

Tutto può cambiare

CINEMA ITALIA Faenza

La trattativa

di John Carney gio., ven., mar. e mer.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 18.45-21.10; dom.: 16.15-18.45-21.10

di Lasse Hallström fer., sab. e dom.: 20.20-22.55

di Frank Miller [II], Robert Rodriguez fer., sab. e dom.: 20.35-22.50

di Mario Martone gio., ven., mar. e mer.: p.u. 21.20; ven. e sab.: 18.45-21.20; dom.: 16.05-18.45-21.20

Le Nozze di Figaro (dal Metropolitan Opera di New York) mar.: p.u. 19

di Tom Fernández da gio. a dom.: 16.20-18.25; da lun. a mer.: p.u. 18.25

Amore, cucina e curry

Sin City Una donna per cui uccidere

Il giovane favoloso

di Tom Fernández sab. e dom.: 17-18.20

La principessa Mononoke di Hayao Miyazaki sab.: p.u. 17.30; dom.: p.u. 15; lun.: p.u. 18

Always Tramonto sulla terza strada di Takashi Yamazaki gio.: p.u. 21 (per la rassegna “Ottobre giapponese”)

CINEMA JOLLY Ravenna

Manon

Le Nozze di Figaro

di Roberts Gannaway sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

Under the skin di Johnathan Glazer lun.: p.u. 21.15

CINEMA SARTI Faenza

Il regno d’inverno Winter Sleep di Nouri Bilge Ceylan fer. e sab.: p.u. 21; dom.: 16-21

CINEMA EUROPA Faenza

di Cristian Scardigno gio., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 18.30-21.15; dom.: 16.20-18.30-21.15

CINEDREAM Faenza

Spandau Ballet - Il film Soul Boys of the Western World

La moglie del cuoco

Class Enemy

di George Hencken mar. e mer.: p.u. 21

di Anne Le Ny ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17.30-19.15-21; gio. 23: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)

Amoreodio

di Rok Bicek gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 16.10-21.15

Disney Junior Party

Io sto con la sposa

(i protagonisti di Disney Junior sul grande schermo) sab. e dom.: 15-16.20-17.40-19

di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry

Guardiani della galassia di James Gunn Proiezione in 2D mer.: 20.20-21-22.45

Tutto può cambiare di John Carney fer.: 20.30-22.40; sab. e dom.: 15.40-17.50-20.30-22.40

I due volti di Gennaio

Fratelli unici

di Alessio Maria Federici ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21

CINEMA GULLIVER Alfonsine I 400 colpi

di Francois Truffaut gio.: p.u. 21 (versione restaurata da Cineteca di Bologna, proiezione in lingua originale sottotitolata in italiano)

I nostri ragazzi

di Hossein Amini fer., sab. e dom.: 20.20-22.45

di Ivano De Matteo ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

... E fuori nevica! di Vincenzo Salemme fer.: 20.35-22.35; sab. e dom.: 15-18.45-20.35-22.35

The Equalizer - Il vendicatore di Antoine Fuqua fer.: 20.15-22.45; sab. e dom.: 15.20-17.35-20.15-22.45

Tutto molto bello di Paolo Ruffini gio., ven. e lun.: 20.40-22.45; sab. e dom.: 15.40-18-20.40-22.45

Amore, cucina e curry di Lasse Hallström sab. e dom.: p.u. 15.40;

CINEMA SAN ROCCO Lugo

Gli Aristogatti di Wolfgang Reitherman dom.: p.u. 16

CINEMA MODERNO Castel Bolognese Il fuoco della vendetta di Scott Cooper gio.: p.u. 21

La buca di Daniele Ciprì sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano I nostri ragazzi

INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410

Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Arena Borghesi Faenza, viale Stradone, tel. 0546 663568 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358

Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999

Cinema Moderno Castel Bolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194

RAVENNA &DINTORNI 16/10 2014

JUNIOR LA NOVITÀ

SANT’ALBERTO

Arriva anche alle materne il servizio di post scuola

Dopo il “delitto” si dorme al museo con il sacco a pelo

Il consiglio comunale di Ravenna ha approvato all’unanimità le linee di indirizzo della gara d’appalto per l’affidamento dei servizi di pre-post scuola e di vigilanza e sicurezza sui percorsi di trasporto scolastico.

Per la prima volta, in via sperimentale, dal prossimo anno il servizio di post scuola sarà rivolto anche ai bambini che frequentano le scuole dell’infanzia comunali e statali (attualmente il servizio di pre-post scuola è destinato solo a quelli delle primarie). Tale decisione è stata presa per rispondere alle esigenze espresse dalle famiglie che, prioritariamente per esigenze lavorative, hanno la necessità di prolungare il tempo scuola pomeridiano.

Il pre-post scuola è un servizio socio educativo riferito all’assistenza, sorveglianza e conduzione di attività laboratoriali, svolte da educatori, negli edifici scolastici in orario extrascolastico.

La gara d’appalto riguarderà anche l’affidamento delle attività, anch’esse svolte da educatori, di vigilanza e sicurezza su alcuni percorsi di trasporto scolastico, per contrastare e prevenire fenomeni di comportamenti relazionali aggressivi.

La gara sarà svolta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, cioè il servizio sarà affidato al concorrente che avrà ottenuto il punteggio più alto risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai parametri tecnico-qualitativi e al prezzo.

Il contratto durerà quattro anni, dall’1 settembre 2015 al 30 giugno 2019. La spesa per i quattro anni per il Comune è stimata in 2.230.043 euro, per 24.478 ore annue di lavoro. Il contratto sarà prorogabile, a discrezione dell’amministrazione comunale, per ulteriori due anni.

Sabato 18 ottobre dalle 20.30 alle 8.30 di domenica mattina una notte al museo “con delitto” per tutti i bambini dai 7 agli 11 anni.

L’appuntamento è al museo Natura di Sant’Alberto. Dopo il gioco, i bambini muniti di sacco a pelo potranno dormire all’interno delle sale dell’istituto. Al risveglio, colazione ed escursione guidata nelle Valli di Comacchio.

Costo a partecipante 25 euro. È necessaria la prenotazione ai numeri 0544 528710, 529260 oppure via mail a natura@atlantide.net.

Gli zombie del festival horror di Mirabilandia

LETTURE ALLA LIBRAFFA

I VOLONTARI DI

NATI

PER LEGGERE PER GRANDI E PICCINI

Alla Libraffa di via Salara mercoledì 22 ottobre alle 17 è in programma una lettura animata ad alta voce con Nati per Leggere. Ingresso gratuito ma con prenotazione obbligatoria allo 0544 216117.

NATURA PER

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UN GIORNO I BAMBINI SI PRENDERANNO CURA DELLE FARFALLE A

CERVIA

I bambini dagli 8 ai 14 anni hanno la possibilità di diventare parte integrante dello staff della Casa delle Farfalle di Milano Marittima per un giorno, sabato 25 ottobre. Seguiti da un operatore, impareranno a prendersi cura delle farfalle. Costo di partecipazione 17 euro. Info e prenotazioni: 0544 995671 e casadellefarfalle@atlantide.net.

LABORATORIO ALLA DOMUS BIMBI SI COSTRUISCONO LANTERNE PER HALLOWEEN Sabato 25 ottobre dalle 10 alle 12 all’asilo Domus Bimbi di via Pavirani, a Ravenna, si terrà un laboratorio per bambini da 1 a 5 anni per creare le lanterne di Halloween. Costo (con merenda) 7 euro. Info e iscrizioni (entro il 22 ottobre) allo 0544 501872 o alla mail nidoninnananna@libero.it.

DIVERTIMENTO

Un festival horror a Mirabilandia In vista di Halloween, nei fine settimana del 18-19, 25-26 e 31 ottobre-1 novembre, dalle 10 alle 18 Mirabilandia sarà “family friendly”, con tutto il Parco tematizzato con zucche, spaventapasseri, pipistrelli, mostriciattoli, streghette e tanti scherzi “soft” per grandi e piccini. Ma con il calar della sera l’atmosfera cambierà drasticamente e un esercito di 150 zombie spunterà da ogni parte invadendo il Parco, a caccia di vittime come nei classici film del terrore. Si tratta dei partecipanti a quello che da Mirabilandia definiscono come il più grande festival horror mai realizzato in un parco di divertimenti in Italia, selezionati in un affollatissimo casting già dal mese di agosto.

Per chi ama le scariche di adrenalina l’appuntamento è anche con tre tunnel dell’orrore. Nelle serate di sabato di ogni week-end “Aspettando Halloween” ed anche venerdì 31 ottobre il Parco resterà eccezionalmente aperto fino a tarda sera e per l’occasione Mirabilandia ha messo a punto un biglietto speciale a 14,90 euro per l’ingresso dalle 18 alle 22.

Tutti i giorni alla Pescheria piccolo menù di degustazione pesce • fantasia di pesce azzurro dell’Adriatico marinato • risotto alle pavarazze • fritto di paranza con insalatina dell’orto • sorbetto Via Romea Sud 1 - 48124 Ravenna

Tel. +39 0544 240113 Mob. + 39 339 2811609 lapescheriaravennacentro@gmail.com

coperto e bevande inclusi

APERTO DA MARTEDÌ A DOMENICA PRANZO E CENA

€ 2500

RAVENNA &DINTORNI 16/10 2014

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MONDOVINO

C’è chi lo chiama Cuei e chi preferisce Brda ma al di là che il termine usato sia in lingua friulana o in sloveno, poco importa, alla fine il Collio è sempre territorio di grandi emozioni oltre che terra di grandi vini bianchi.

Infatti, stiamo parlando di una delle zone del Friuli piÚ rinomate per la produzione di vini bianchi di qualità che si distinguono per la particolarità insita in questa tipologia di produzione. Difficile trovare un vino del Collio uguale. Lo troverete simile, forse, ma uguale è difficile. Troverete similitudini con i bianchi alsaziani o di Borgogna ma il Collio è unico. La zona si trova in provincia di Gorizia tra l’Isonzo, la Slovenia e i Colli Orientali.

Uno sviluppo prevalentemente collinare, eccezion fatta per il territorio di Farra di Isonzo, con una forma a “mezza lunaâ€? dal clima mite grazie alle correnti dell’Adriatico a Sud e alla naturale protezione delle montagne a Nord e dove i paesi di San Floriano, Cormòns e Capriva rappresentano il cuore palpitante della produzione viticola. I vigneti, a un’altezza media di 200 metri, inabissano le radici nella ponka, uno strato arenaceo- marnoso, alla ricerca di minerali preziosi o nelle “terre rosse acideâ€?, raritĂ presenti solo in pochissime zone, sempre in provincia di Gorizia.

Il quadro generale della produzione vinicola è vario. Come si diceva non troverete mai un vino uguale a un altro perchÊ nel Collio gli uvaggi, le percentuali d’uso e la tipologia dei vitigni ammessi danno molteplici possibilità di espressione e interpretazione del territorio da parte dei vignaioli. Vitigni internazionali s’intrecciano con uve autoctone traendo vantaggio reciproco. I produttori mettono il loro estro viticolo utilizzando le piÚ svariate tecniche di vinificazione e atteggiamento in vigna. Macerazioni sulle bucce a volte al limite dell’impossibile, fermentazioni in acciaio, in

di Fabio Magnani Giornalista, selezionatore vini con collaborazioni nazionali e internazionali.

Consulente di importatori, piattaforme commerciali, ristorazione e aziende vinicole

TERRE DA VINO

Inconfondibili bianchi del Collio Alla scoperta del territorio goriziano che offre grandi prodotti enologici e intense emozioni DENOMINAZIONI IL TOCAI FRIULANO E IL FURMINT UNGHERESE, UNA DIATRIBA E UN PALESE EQUIVOCO PER DUE DIVERSI VITIGNI EUROPEI

Come molti sapranno, oggi il tocai italiano non può essere chiamato in questo modo per via della diatriba legale persa dall’Italia con l’Ungheria che ne rivendicava l’origine del nome. Il fatto però è che il nostro tocai non ha nulla a che vedere con il “tokaji AszĂş, tipico dei Magiari.

Questo, intfatti, nasce da uve “furmintâ€?, che non sono “tocaiâ€?, cosĂŹ come non lo sono nemmeno tutti gli altri vini prodotti nella zona del “tokaji AszĂşâ€?. Analisi dettagliate del dna hanno confermato che le uve di questi vini non hanno nulla a che fare con il “tocai friulanoâ€?. La storia, tra l’altro, è testimone di un curioso incontro che avvenne nel 1200 quando il re Bela IV ricevette visite da gente arrivata dal Friuli che in dono portavano viti di un’uva poi piantata in terra ungherese. Quest’uva prese il nome da un torrente che rappresentava la regione e dove, appunto, le prime viti furono piantate. Le carte e le mappe dell’epoca confermano che il torrente simbolo dell’incontro storico si chiamava “Toccaiâ€?.

Le carte dell’epoca raccontano addirittura una cosa ancor piĂš importante e intrigante. Le talee portate dai friulani e messe a dimora dagli ungheresi si chiamavano “furmintâ€?. Esattamente lo stesso vitigno che oggi in Ungheria è conosciuto come “tocajiâ€? o “tocaiâ€? e che nulla ha a che vedere con l’italiano tocai che ora porta il nome di “friulanoâ€?. Siamo di fronte, quindi, a un doppio errore che vede contrapporre al vero “tocai friulanoâ€? il “furmintâ€? che oltre a essere un altro vitigno è stato portato in Ungheria proprio dagli stessi friulani.

Curioso vedere come un gesto di amicizia si sia trasformato secoli dopo in un clamoroso errore di valutazione. Rimane comunque il fatto della assoluta differenza tra questi due protagonisti storici e dell’assoluta originalitĂ del “tocai friulanoâ€? che oggi trovate in etichetta col solo nome di “Friulanoâ€?.

anfora o solo in legno, differenti tipi di rovere e di capienza delle stesse botti, ossigenazione forzate o riduzioni ricercate, appassimento in pianta, potature mirate... Tutto questo e non solo, permette all’appassionato di scoprire interpretazioni personali e terri-

 ŽI¸‰†Ž–^¨P^ÂŽY> ŽÂ?‡ll )L PRIMO INCONTRO DEGUSTAZIONE DELLE NOSTRE CANTINE SI TERRĂŒ IL

DICEMBRE

toriali che fanno capo a quello che oramai possiamo definire “Collio styleâ€?. Uno stile che non è moda come si potrebbe pensare ma, bensĂŹ, uno “stile di vitaâ€? intriso di passione per la vigna. Un confine sottile, quasi invisibile, tra passato e futuro. Difficile dire

dove finisce il territorio e comincia l’arte del vignaiolo perchĂŠ qui tutto si fonde tra giochi ossidativi, ritorni aromatici, freschezze fruttate e ricami floreali; dove le sbavature sono una testimonianza della terra e i giochi olfattivi in “chiaro scuroâ€? lasciano ammirati, mentre, la mineralitĂ gioca sottile al palato tra mille contrasti.

I vigneti e i vini del Collio non saranno mai di moda perchÊ sono una certezza, una necessità per molti appassionati e consumatori. Non saranno mai delle meteore del mercato perchÊ fondamenta necessarie della cultura enologica. E poi è difficile essere

Il terreno del Collio

moda quando si ha un passato importante. Dogi, imperatori austriaci, sovrani e perfino lo Zar di Russia erano a conoscenza della bontà dei vini provenienti da queste zone. Il Collio non è moda è uso autentico.

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MONDOVINO

29 DECANTAZIONI

SODALIZIO

Collio Vitae, cinque vitivinicoltori friulani uniti dall’amore per il territorio fra tradizione e innovazione

I cinque vitivinicoltori friulani dell’associazione Collio Vitae

LO STAPPATO

Venezia Giulia Kaplja di Damian, intensitĂ d’aromi e contrasti In tema “Collio Vitaeâ€? assaggiamo l’Igt Venezia Giulia bianco Kaplja dell’azienda “Damianâ€?. Ottenuto da uve Chardonnay, Friulano e Malvasia Istriana si presenta con il colore giallo/arancione. Il naso è “bucciosoâ€?, con odori di confettura di pera e albicocca, con riflessi di china, bergamotto e un piacevole finale affumicato. La bocca è fresca, intensa, l’allungo sapido non perde mai ritmo. Ricco di contrasti aromatici. Pepe, miele di castagno, tonalitĂ calde di agrumi e legno di sandalo si intrecciano a ricordi di alloro e vaniglia. Un vino bianco particolare da abbinare a piatti di carne bianca e crostacei. Il mio personale suggerimento è quello di godervelo cosĂŹ, nell’intensitĂ dei suoi aromi e la forza dei suoi contrasti.

Se esiste il Collio esiste anche l’associazione Collio Vitae. Il Collio è una zona viticola importante se pensiamo alla qualità dei vini, una istituzione se consideriamo il consorzio, è un territorio se riflettiamo sulle varietà d’espressione. Allora Collio Vitae è tutto questo ma anche di piÚ. Prima di tutto amicizia.

Infatti, il sodalizio nasce e si compone per volontĂ di cinque produttori amici che hanno deciso di mettere assieme le forze per far conoscere i loro vini e il territorio. Qualcuno li chiama i “fantastici cinqueâ€?, ironizzando su un famoso fumetto americano della Marvel Comics, aggiungendo un personaggio naturalmente.

Un’associazione privata dedicata al Collio, che cattura l’attenzione di giornalisti stranieri e nazionali col solo scopo di comunicare al mondo il proprio territorio e la passione di un nobile mesetiere. Fondamentalmente tutto questo fa parte della natura friulana di fare le cose con tenacia al di lĂ di ogni ostacolo. Forse è stato l’amore per queste terre che ha unito le aziende “Keberâ€?, “Damijanâ€?, “Colle Dugaâ€?, “Raccaroâ€? e “PiecĂŠchâ€?.

Sono stato con loro per tre giorni dividendo momenti importanti. Una totale immersione nel loro territorio aiutato dall’amore che questi signori hanno per ciò che fanno. Percorsi sensoriali si sono alternati ad assaggi alla scoperta e comprensione dei loro vini. Cinque stili diversi, nessuno compete giacchĂŠ sono tutti interessanti nella loro diversitĂ . Ogni produttore col suo “credo produttivoâ€?.

Damijan Podversic ama le macerazioni sulle bucce e alza gli occhi al cielo per scrutare i movimenti delle stelle perchÊ il suo ritmo è quello della natura stessa.

Dario Raccaro crede nel tocai, nella malvasia e nella storia dei vitigni autoctoni friulani.

Roberto Piecech esplora l’inconsueto, la particolarità , e cerca di trasmettere il suo carattere di forza e disponibilità ai vini che produce.

Keber, dice che ha un unico vino: il Collio. E questa è la sua via di ricerca: la profondità del territorio stesso.

Infine, Colle Duga che unisce innovazione e tradizione, in una ricerca che non avrĂ mai fine.

CON LE RADICI PIANTATE NELLA “PONKA�

La ponka altro non è che un terreno caratteristico del Friuli orientale di origine eocenica, stratificazioni di marne e arenarie che tra le mani si sbriciolano con facilità lasciando intravedere dei fossili. Questa tipologia di terreno detta anche flysch dona ai vini finezza, mineralità e sapidità . I vini del Collio sono ottenuti dall’unione di vitigni internazionali e autoctoni secondo la libera interpretazione del produttore che decide in indipendenza vinificazione e affinamento.

TANTI VINI ECCELLENTI ANCHE FRA I ROSSI Il Friuli è sempre stato sinonimo di vini bianchi ma la produzione di questi ultimi sono superiori di poco alla metà . Una prevalenza del 52% di produzione, anche se di qualità , non mette in secondo piano le belle espressioni dei vini rossi. Lo standard qualitativo della produzione vinicola friulana è di altissima qualità come alta è la proporzione tra quantità di produzione e la presenza di doc e docg. Il Piccolit, ottenuto dalle omonime uve, e il Ramandolo da uve verduzzo sono le denominazioni garantite che aprono la strada a una serie di doc che nascono da uve friulano, un tempo conosciuto come tocai, sauvignon, ribolla gialla, pinot bianco e grigio, chardonnay e malvasia. Tra i rossi merlot, cabernet, carmenere, refosco dal peduncolo rosso e la ribolla nera che da origine al vino chiamato Schioppettino. Per non parlare dei distillati di vino, con uno straordinario repertorio di grappe che però meritano... un capitolo a parte.

UNA GASTRONOMIA RICCA DI TIPICITĂ€ Il Collio, come il resto della regione, non è solo zona da vino o limitata da una produzione “monotematica“. ll Friuli è uno scrigno di sapori se pensiamo ai prodotti tipici a alla sua gastronomia. Prosciutti, formaggi, insaccati, pesci di lago e di mare, funghi, cacciagione, fanno parte di una cucina varia e ricchissima.

Senza dimenticare che in Friuli ci sono anche importanti acetaie come quelle di “Sirk della Subidaâ€?che fa parte dell’associazione “Amici Acidiâ€?, nata per dare un respiro piĂš ampio alla passione dell’aceto che unisce questi amiciproduttori.

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GUSTO

il piatto RASSEGNA ENOLOGICA Giovinbacco nei ristoranti del territorio Cucina, Bar, Tabacchi, Bottega

Fricandò Filetto di maiale su restrizione di sangiovese

Ravenna, Via Maggiore 7 Tel 0544.212176 - Cell. 338.3759167 www.ristorantefricando.it

Osteria del

Tempo Perso Filetto di tonno arrostito alle erbe aromatiche su spinaci e salsa al sangiovese € 12,00 Ravenna - Via Gamba 12 Tel. 0544.215393

In alto i calici per il GiovinBacco fra sangiovese e albana di Romagna

Come ormai tradizione, all’insegna del sangiovese e dell’albana si festeggia il Giovinbacco, la più importante rassegna enologica nazionale dedicata ai due vini tipici, doc e docg, del territorio romagnolo. La fiera, seguita con attenzione dagli addetti ai lavori e molto appprezzata dagli appassionati di vino, prenderà il via al Pala De André di Ravenna, venerdì 7 novembre (inaugurazione alle 17) e sarà aperto al pubblico fino alle 22 di domenica 9.

Al centro della manifestazione, come di consueto, i banchi di degustazioni dei rossi e dei bianchi di Romagna: sangiovese riserva e superiore, il novello, l’alba-

ppuntamento A al Pala De André da venerdì 7 novembere a domenica 9. Ospite d’onore l’Isola del Giglio con i suoi prodotti tipici

www.osteriadeltempoperso.it

Trattoria

Taberna Boaria Strozzapreti con salsiccia e scalogno saltati al sangiovese Tagliata di lombata di vitellone al sangiovese su misticanza di radicchio di campo Pera al sangiovese € 25 (minimo 2 persone) Ravenna, Via Mentana 33 Tel. 0544.215258 - Cell.345.4016131 www.tabernaboaria.com

na, e altri vini prodotti da uve di vitigni autoctoni proposti dalle oltre 60 cantine presenti.

Allestito anche un banco vendita a scopo benefico della migliore produzione di sangiovese di Romagna, a cura del Lions Club Ravenna Bisanzio. Vasta anche la scelta gastronomica con l’Osteria del Gran Fritto di Stefano Bartolini che propone menù di terra e di mare di grande qualità e le proposte del ristorante La Frasca di Milano Marittima e dell’osteria Passatelli 1962 del

Mariani. Presente anche la piadina con due chioschi e l’angolo degli stuzzichini allestito dai panificatori e pasticceri di Confcommercio. Infine, nello Spazio Slow Food – gestito dalle condotte di Ravenna e di Godo – sarà disponibile un’importante selezione della migliore produzione di pane e di salumi italiani.

Un’altra sezione della rassegna è dedicata al “Mercatino del Gusto”, stand di esposizione e vendita di prodotti gastronomici e artigianali d'eccellenza della Romagna da parte di circa 40 aziende: salumi, formaggi, olio, liquori, dolci, confetture, e tanto altro, fra cui anche alcune creazioni dell’artigianato artistico locale.

Importante novità di questa edizione il gemellaggio enogastronomico fra Ravenna e l’Isola del Giglio, all’insegna del recupero da parte di Micoperi della Costa Concordia.

L’isola toscana sarà ospite d’onore di GiovinBacco sabato 8 novembre con uno spazio di degustazione dei suoi prodotti caratteristici e d'eccellenza: il vino Ansonaco, la tonnina gigliese con pomodoro e cipolla e il panficato.

Diversi anche i concorsi e riconoscimenti. Venerdì 7 novembre una giuria decreterà la migliore piadina romagnola 2014 preparata dagli artigiani locali (il trofeo particolarmente ambito, è alla sesta edizione), con una cerimonia di premiazione alle ore 20, presentata dal comico di “Zelig”, Giampiero Pizzol. Due i premi dedicati ai vini: per la miglior Riserva di Romagna sangiovese 2011 e la miglior albana docg 2013; il responso sarà affidato in parte al pubblico e in particolare a una giuria qualificata guidata dal-

GRAN FINALE TRE CHEF AI FORNELLI IN ONORE DEL BRODETTO

l’esperto Stefano Giavedoni.

Spazio infine al tema dei prodotti natuarali e biologici con un convegno, promosso da Cna e condotto dal giornalista e scrittore Alfredo Taracchini Antonaros, dove i produttori presenti racconteranno i loro prodotti e li porteranno in degustazione.

GiovinBacco è a cura di Slow Food e Tuttifrutti, in collaborazione con il Comune di Ravenna e la Camera di Commercio. Info dettagliate su programma, orari e biglietti sul sito web: www.giovinbacco.it

il piatto Giovinbacco

GiovinBacco propone l’evento finale “In onore del Brodetto” con importanti chef che interpretano la cucina del territorio.

L’iniziativa conclude il programma della manifestazione come di consueto durante la serata di lunedì 10 novembre, al ristorante Ventura di Marina di Ravenna.

Gli chef che onoreranno il brodetto di pesce del mare Adriatico saranno Matteo Salbaroli dell'osteria L'Acciuga di Ravenna, Irvin Zannoni del ristorante La Capannina sul Mare di Casalborsetti e Franco Lelli del ristorante Ventura di Marina. Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Pidocchio d'Oro” allo scrittore Eraldo Baldini, «come riconoscimento per la sua opera in qualità di alfiere della cultura della nostra terra».

nei ristoranti del territorio

Agriturismo

Ristorante

Osteria

Ristorante

La Ravegnana

Invespa

Passatelli

Antica Maremma

Risotto allo squacquerone Strozzapreti con salsiccia con riduzione al sangiovese al sangiovese € 8,00 €11,00 Tagliata di bovino romagnolo Filetto al sangiovese con riduzione al sangiovese con uva all'uscita € 18,00 e scalogno Semifreddo romagnolo € 18,00 al sangiovese € 5,00

Lo Stracotto al sangiovese

Ravenna, Via Ravegnana 497 Tel. 0544.497246

Marina Romea, Viale delle Palme 8/A tel. 0544.446620

Ravenna, Via Ponte Marino 19 Tel. 0544.215206

Faenza, Via xxxxxx Tel. 0546.41805

www.agriturismolaravegnana.com

www.ristoranteinvespa.it

www.mariani-ravenna.it

www.ristorantesyrene.it

Tagliata al sangiovese con funghi porcini + calice di sangiovese

GUSTO

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SFIDA CULINARIA

COSE BUONE DI CASA

Ecco la torta di Lodi, deliziosa come la celebre “sbrisolona” di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

Recentemente ho mangiato una torta buonissima simile alla celebre “sbrisolona” (che, lo ricordo, sarebbe una specialità mantovana) invece poi ho scoperto che questa delizia era una Torta di Lodi. Differisce sostanzialmente dalla sbrisolona perché fra gli ingredienti manca la farina gialla.

Ingredienti: 150 gr. di mandorle da pelare (tuffatele in acqua bollente per pochi minuti, togliete la pellicina e tostatele in forno, poi tritatele grossolanamente), 300 gr. di farina, 150 gr. di burro sciolto a bagnomaria, 150 gr. di zucchero, scorza di limone grattugiata, 1 tuorlo d’uovo, zucchero a velo, una teglia rotonda di circa 26 cm. di diametro.

Preparazione: in una ciotola mettete tutti gli ingredienti e impastate: il composto risulterà granuloso. Rovesciatelo nella teglia che avrete foderato con carta da forno e premete l’impasto con le dita. Accendete il forno a 120 gradi e, quando è a temperatura, infornate per circa 60 minuti. La torta deve assumere un bel colore dorato. Servitela fredda, spolverata con lo zucchero velo. Si deve spezzare con le mani. Potete accompagnarla con un buon vino passito.

NOTIZIE SLOW MASTER VINO: QUATTRO LEZIONI DALLA VIGNA ALLA TAVOLA IN PROGRAMMA A NOVEMBRE A BAGNACAVALLO Le condotte Slow Food di Ravenna e Godo promuovono in collaborazione il master “Vino 1”, primo approccio al complesso mondo della produzione del vino. È una sorta di percorso ideale dalla vigna alla tavola. Il tutto visto sotto l’imprescindibile lente della degustazione, momento importante di conoscenza e di verifica – per un attento e consapevole consumatore – della bontà e dell’efficacia dei passaggi precedenti. Alla pratica della degustazione vengono dedicate tutte le 4 lezioni, da una prima e generale introduzione all’approfondimento successivo dei tre momenti fondamentali: l’esame visivo, olfattivo e gustativo.

Le lezioni si svolgeranno all’ Osteria di Piazza Nuova a Bagnacavallo dalle 21 alle 23 del 4, 11, 18 e 25 novembre e saranno tenute dal docente Master of Food Edoardo Duccio Armenio. Il 29 novembre dalle 10 alle 12 sarà data la possibilità di effettuare una visita ( facoltativa ) all’azienda di un produttore locale, con illustrazione delle vigne e dei processi produttivi e degustazione dei vini dell'azienda.

La quota di partecipazione è di 130 euro (120 per i giovani under 30) e comprende: il corso completo di 4 lezioni, la visita facoltativa al produttore, un ingresso gratuito a “GiovinBacco” ( pala De Andrè 7-8-9 novembre ), il materiale didattico, il libro “Il Piacere del Vino”, la borsa con 5 bicchieri da degustazione.

Per informazioni e prenotazioni chiamare Carlo 3355906758 (serata) oppure scrivere a ccontuzzi@libero.it oppure a slowfoodravenna@gmail.com. Entro il 27 ottobre.

È quello del Molinetto il miglior cappelletto in brodo della Romagna 2014

il piatto Giovinbacco nei ristoranti del territorio Ristorante

Syrenè Strozzapreti al sangiovese, radicchio, noci e guanciale croccante € 8,00 Faenza, Via Stecchetti 15 Tel. 0546.41805 www.ristorantesyrene.it

È andata al ristorante Molinetto di Punta Marina Terme, la zuppiera in ceramica di Faenza (disegnata a suo tempo da Lo chef del Molinetto, Tonino Guerra), che assegna nel corso dell’anno il valore al vincitore della merito del locale che ha preparato il miglior cappelletto della disfida del Romagna, nel corso della disfida culinaria a colpi di sfoglia, cappelletto.

Sotto, con ripieno e brodo. Il premio della sesta edizione del concorso fra Angela ristoratori romagnoli, promosso dalla condotta Slow Food di Ceccarelli e Ravenna al ristorante Radicchio Rosso è stato decretato da Mauro Zanarini della un folto pubblico di assaggiatori che ha degustato sei propocondotta ste del capolavoro (rigoSlow Food di rosamente in brodo) Ravenna della tradizione culinaria romagnola.

Sei erano i cuochi (e i ristoranti) in lizza per il riconoscimento. Con proposte ravegnane per tradizione, visto che nonostante le differenze di formato, consistenza della sfoglia e sapidità del brodo, tutti i cappelletti in gara avevano un composto esclusivamente “magro”, costituito solo da formaggio e aromi. Tipico, per l’appunto, della zona di Ravenna.

Il trofeo, che resterà appannaggio del ristorante Molinetto fino alla prossima, settima ed ultima, tornata della sfida da qui a un anno, verrà definitivamente assegnato nel 2016, quando gareggeranno i sette vincitori di tutte le precedenti edizioni (con preparazioni – va detto – che nel ripieno contemplano anche l’utilizzo di varie carni).

il piatto Giovinbacco

nei ristoranti del territorio

Ristorante

La Pescheria Baccalà arrostito con crema di patate al rosmarino e ristretto di sangiovese riserva. €15 Ravenna, Via Romea Sud 1 Tel. 0544.240113 - Cell. 339.2811609 lapescheriaravennacentro@gmail.com

Ristorante

Il Labirinto del Gusto Cosciotto di agnello arrostito su pavé di patate, ristretto di sangiovese ed erbe aromatiche Ravenna, Via Mentana 23 Tel. 0544.1824017 Cell. 391.4656462

Ristorante

Ristorante Albergo

Ristorante

Wine bar, ristorante, enoteca

La Gardela

Cappello

Le Favole

La Vineria Nuova

Tagliolini al radicchio trevigiano appassito al sangiovese

Tagliata di manzo con riduzione al sangiovese di Romagna servita su un letto di radicchio con pinoli e pera cotta al vapore - €18

Filetto di spigola di Arbatax con funghi spontanei freschi e sangiovese di San Patrignano

Ravenna, via Ponte Marino 3 tel. 0544.217147

Ravenna, Via IV Novembre 41 Tel. 0544.219813 - Fax 0544.219814

Bagnacavallo (RA), Via Ca' del Vento 20 Tel. 0545.62470

Ravenna, Via Pellegrino Matteucci 2 Tel. 0544.30904

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Moscardini brasati al ristretto di sangiovese di Verucchio con fagioli borlotti Tagliolini con baccala, porri e sangiovese

Gnocchi di patate con salsiccia, zucca, salvia e riduzione di sangiovese € 9,00

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TENDENZA BIO ASSOCIAZIONE TURISTICA PRO LOCO

COMUNE DI RIOLO TERME

A RIOLO TERME

L’INTERVISTA

Vegetariano o vegano?

Le (profonde) differenze spiegate da Paola Mazzanti di Ravegan

DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 Ore 10:00

Ore 10:00

Ore 12:00

(fino alle ore 15:00); Ore 14:30

25° Premio Valle Senio

Ore 15:00

Un vegano non è un vegetariano, e se a un vegetariano può capitare di frequentare locali per vegani alla ricerca di qualche prelibatezza tutta di origine vegetale, non necessariamente accade il contrario. Ci sono infatti vegani che non frequentano locali dove vi sia una commistione e dove vengano utilizzati anche prodotti di origine animale per ragioni di coerenza. Ecco perchÊ Paola Mazzanti, che ha da poco inaugurato Ravegan in via Galilei a Ravenna, ci tiene a precisare che la sua è una rosticceria rigorosamente ed esclusivamente vegana. A lei quindi chiediamo di spiegare un po’ meglio ai profani cosa significhi esattamente vegan.

Che cosa distingue un vegano da un vegetariano? ÂŤLa differenza principale sta nel fatto che i vegani non consumano nĂŠ utilizzano prodotti di origine animale.

Se parliamo di cibo, per esempio, non mangiamo uova, formaggio, latte o miele, al contrario di quanto fanno i vegetariani. Ma questo riguarda anche gli altri aspetti della nostra vita, come l’abbigliamento o l’arredamento, tanto per fare un esempio.

PerchÊ si diventa vegani? Per ragioni etiche, perchÊ si crede che sia giusto lasciare gli animali vivere la propria vita in pace senza sfruttarli. Ci sono anche ragioni di rispetto ambientale piÚ in generale: un vegano ha un impatto sul pianeta fino a dieci volte inferiore a quello di un onnivoro. Poi c’è anche un aspetto che riguarda la nostra salute, l’ho sperimentato personalmente.

Quando è diventata vegana lei? Una quindicina di anni fa, prima ero vegetariana e poi sono diventata vegana per ragioni di principio e coerenza. Ma mi sono anche accorta che effettivamente questo tipo di alimentazione mi faceva stare meglio anche dal punto di vista della salute.

Eppure l’uomo è un animale onnivoro, come altri animali

sono carnivori. In fondo, anche l’uomo è un animale‌ In realtà , in origine l’uomo era un animale frugivoro, cioè che si nutriva di frutti e bacche e sementi. Non è vero che l’uomo ha bisogno di mangiare carne o derivati animali e ci sono sempre piÚ medici che lo sostengono.

Ma è possibile quindi crescere anche un bambino vegano? E il latte? Come può il latte di mucca, che in sei mesi serve a far crescere un vitello, essere adatto all’essere umano?

L’unico latte adatto a un mammifero è quello materno. E una pediatra come Michela Depetris sostiene da tempo che si possano svezzare i bambini con una dieta vegana e crescerli perfettamente sani.

La lavorazione dei prodotti animali ha una storia e una tradizione alle spalle, basti pensare ai cappelletti. Mai un rimpianto? ÂŤIo in realtĂ preparo cappelletti, tagliatelle e lasagne con seitan, tofu e

latte di soia e altri ingredienti totalmente vegetali e sono buonissimi.

Certo, il sapore può essere un po’ diverso, ma ci si abitua in fretta e anzi io adesso trovo disgustoso l’odore di uova e carne, per esempio, il gusto stesso cambia. Per quanto riguarda la tradizione credo che di fronte a ciò a cui stiamo assistendo in termine di distruzione dell’ambiente si debba capire che, appunto, ci sono cose piÚ importanti e quindi no, non ci sono rimpianti.

Il vegan Lifestyle, come viene chiamato da molte riviste, si sta diffondendo, una moda? ÂŤin questo momento di crisi in italia due cose sono in crescita, il biologico e il veganesimo. Immagino ci siano anche persone che si avvicinano perchĂŠ vedono tante altre farlo e quindi, in questo senso, ben venga la moda.

Ma la mia impressione è che in realtà si tratti di una sempre maggior consapevolezza delle persone sulle questioni etiche che riguardano il benessere animale e l’ambiente.(fe. an.)

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TENDENZA BIO

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L’arte della pizza? A km 0, vegan a casa e da asporto Fare una pizza è un’arte. Lo sanno bene Luca Maria Baldini e Juliano Dhembi che – nella vita sono anche musicista il primo e visual artist il secondo – quando si sono messi in proprio appena ventenni con Pizza Evolution in via D. Baroncelli 11 a Ravenna. Il prossimo 11 aprile la pizzeria da asporto a domicilio festeggerà i primi dieci anni di attività. La loro non è mai stata una pizzeria come le altre e ora, da trentenni con un po’ più di esperienza, hanno ulteriormente rafforzato la vena creativa e la voglia di sperimentare. Nella loro pizzeria, per esempio, si può anche mangiare sul posto. Molte novità riguardano poi le proposte in menù che, da tre anni a questa parte, comprendono anche pizze a km zero, realizzate con verdure dei contadini della zona e mozzarella di un vicino caseificio. Ma anche pizze biologiche al 100 per cento, realizzate con farine integrali e di kamut, con pomodoro e mozzarella bio, oltre ad alcune specialità vegane quali hot dog e hamburger, ma anche pizze con formaggio di soia. Pizza Evolution, come dice il nome stesso, dimostra di essere al passo coi tempi e di saper soddisfare al meglio le nuove esigenze della gente che fa sempre più attenzione a ciò che mangia.

E-BUSINESS

Un universo ecologico per la famiglia “green” Se c’è un momento in cui tante persone scoprono uno stile di vita più “green” e biologico, e non solo a tavola, è quello che coincide con l’arrivo del primo figlio che si vuole proteggere da tutto ciò che può essere nocivo e inquinante. E forse anche perché, oltre alle questioni di salute, si pensa che, da grande, quel bimbo non deve vivere in un mondo di rifiuti. Non c’è quindi da stupirsi se un sito di vendite on line come Universo Ecologico nasce proprio dall’idea di una neomamma. Si tratta di Rachele Bonaldi, di Campiano a Ravenna, da sempre attenta al mondo del sostenibile (e anche operatrice di , tecniche naturali quali pranoterapia, massaggio olistico, riflessologia plantare e shiatsu). Sul suo sito di e-commerce è possibile trovare un’ampia gamma di articoli per bambini dalle tutine agli accessori ai giocattoli in fibre biologiche fino ovviamente ai pannolini lavabili, il prodotto da cui è iniziato tutto. A questo nel tempo si sono aggiunti altri prodotti che non impiegano materiali sintetici come i prodotti per la casa, che possono essere riutilizzati e quindi riducono i rifiuti come la mooncup e addirittura i prodotti per animali. Per visionare il catalogo ed effettuare ordini: www.universoecologico.it.

di RACHELE BONALDO

Via V. Bachelet 14 48125 Campiano (RA) info@universoecologico.it cellulare 340.6040656

- Sabbia biodegradabile - Ciotole e lettiere biodegradabili ed ecologiche - Giochi di ogni tipo biodegradabili - Fasciatoie - Pannolini lavabili (garantiti 300 lavaggi) - Tappetini impermeabili e lavabili - Spray anti pulci natuarali e biologici - Porta sacchetti e sacchetti biodegradabili

ACQUISTO ONLINE CON CONSULENZA GRATUITA - NOLEGGIO Il mercato contadino che dal 2010 si svolge in piazza della Resistenza a Ravenna si sdoppia, si amplia e cambia. La novità principale consiste nel fatto che gli imprenditori agricoli dovranno vendere esclusivamente prodotti di loro produzione e per chi non rispetti tale obbligo è prevista la sanzione accessoria della sospensione dal mercato per trenta giorni.

Sarà inoltre data la possibilità di vendere pesci e molluschi, anche in previsione della prossima istituzione di un nuovo mercato contadino sperimentale nella Darsena di città (anche i prodotti ittici dovranno essere stati pescati da chi li vende) che dovrebbe aprire entro fine novembre il martedì pomeriggio. In piazza delle Resistenza invece le giornate resteranno il lunedì e il giovedì pomeriggio, saranno previsti altri tre nuovi posteggi, in aggiunta agli attuali 27 e diventa definitiva la possibilità, precedentemente introdotta in via sperimentale, di effettuare il mercato anche nel mese di gennaio.

Infine, fra i requisiti per l’assegnazione di un posteggio viene inserito anche l’eventuale possesso di certificazioni biologiche da parte delle aziende che propongono prodotti di tale tipologia.

Per i lettori di Ravenna&Dintorni SCONTO DEL 10% Esclusi i kit pannolini su tutti i prodotti presenti nello shop già scontati sul sito Situata in un antico palazzo del 1300, nel cuore del centro storico di Ravenna, la Taberna Boaria è un locale dedicato alla cultura del rustico e dei prodotti tipici del territorio. In un ambiente accogliente e curato dalla pittrice ravennate Noemi Zavoli.

RISTORANTE - Con una cucina ristretta, ma con grande attenzione alla qualità degli ingredienti, propone piatti realizzati con prodotti artigianali locali e biologici. Pane e dolci fatti in Taberna. Il 90% dei vini della carta sono regionali.

OSTERIA - Oltre al menu alla carta, la Taberna Boaria offre antipasti composti con salumi e formaggi prodotti in zona, confetture realizzate in Taberna e pizze fatte anche con l'impasto di farina integrale BOTTEGA - Il vino della taberna è niente di meno che lo sfuso del Podere La Berta di Brisighella, di agricoltura biologica, che può essere acquistato anche da asporto. A breve sarà possibile acquistare anche prodotti artigianali locali, alimentari e non.

Ravenna, Via Mentana 33 Tel. 0544.215258 Cell.345.4016131 www.tabernaboaria.com

MENÙ VEGAN

MENU’ VEGETARIANO

Oltre al richiesto hamburger di seitan di agricoltura biologica, il menù comprende hamburger con cotoletta di tofu e polpetta di falafel.

Le verdure sono acquistate in giornata e da agricoltura a km 0.

Le patatine fritte sono fresche e tagliate a mano.

Particolarità: pizza di farina di kamut e lievito madre.

MENÙ DI CARNE Carni presidio “Slow Food” sane e genuine. Gli animali sono dellʼAzienda Agricola Zavoli e vengono allevati come si faceva una volta. Lʼobiettivo è il benessere dellʼanimale rispettando i tempi che la natura richiede e i giusti spazi di crescita.

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SALUTE

RAVENNA FARMACIE

Incontri su fitoterapia e medicina naturale: dall’antiaging al diabete fino alle “fluttuazioni ormonali” Proseguono nel territorio ravennate gli incontri pubblici promossi da Ravenna Farmacie sui temi della salute pubblica.

Il 18 ottobre (alle 17.30), al Teatro Comunale di Cervia, Ravenna è in programma – nell’ambito del “Mese della Fitoterapia e della Medicina Naturale” – la conferenza dal titolo “Antiaging: mito mediatico o realtà scientifica?” Il professore Erus Sangiorgi, relatore della serata, affronterà alcune tematiche di grande attualità e interesse: dopo i 50 anni la nostra riserva organica di energia tende a ridursi: si può invecchiare mantenendo la salute? Sono sufficienti la consapevolezza e la volontà? Quali strategie adottare per mantenere una buona qualità di vita?

Il 20 ottobre (alle 20,45), invece, al Museo del Senio di Alfonsine, la dottoressa Anna Pasi, specialista in Ginecologia e Ostetricia, tratterà un tema molto articolato che si presta ad approcci multidisciplinari, tanto suggestivi quanto intriganti: “Il peso delle donne. Le piante, le fluttuazioni ormonali e le loro implicazioni” Il “Mese della Fitoterapia” si concluderà a Ravenna, il 27 ottobre (ore 20.45) alla sala D’Attorre di Casa Melandri.

Un’alimentazione più sana ed equilibrata e una cultura di rispetto e amore per l’aria, l’acqua, la terra, i vegetali e tutti gli esseri viventi, sono alla base della filosofia che il Dott.

Dario Tuccinardi, medico endocrinologo e diabetologo, tratterà nell’ultima conferenza della rassegna: “Diabete e stili di vita: diete MA-PI e malattie metaboliche” Tutte le conferenze sono a ingresso libero.

Il professore Erus Sangiorgi, relatore di una conferenza su “Antiaging: mito mediatico o realtà scientifica

ALIMENTAZIONE NATURALE

L’ESTETISTA RISPONDE

Amaranto, ricco di proteine fibre ed elementi nutritivi

I benefici della pressoterapia

a cura di Giancarlo Ceccolini

a cura di Rita Fabbri

Ennesima puntata dedicata alle materie prime naturali ad alto potenziale nutritivo, che possono contribuire attraverso una corretta alimentazione a mantenerci in salute. Oltre ai cereali che abbiamo trattato diffusamente, suggerisco l’utilizzo in cucina dei semi di una graminacea, simile alla quinoa e proveniente in origine dal continente sudamericano: l’amaranto.

La sua coltivazione è antica tanto quanto le civiltà precolombiane che ne facevano oltreché un intenso uso alimentare anche rituale. Forse proprio per le sue importanti proprietà salubri. Essendo un pianta erbacea molto resistente cresce bene e può essere coltivata anche in Europa e nell’area Mediterranea.

L’amaranto ha un notevole valore nutritivo soprattuto perché ricco di proteine, in quantità sensibilmente superiori ai cereali. Inoltre contiene calcio, fosforo, magnesio e ferro. Il fatto che sia privo di glutine lo rendono particolarmente ideale nella cucina di chi soffre di celiachia e intolleranze alimentari. L’alto contenuto di fibre facilitano infine i processi della digestione e del ricambio fisiologico. Prima di qualsiasi preparazione culinaria i semi di amaranto vanno lavati e poi cotti in due parti di acqua salata, che deve essere completamente assorbita dai chicchi. Sono ottimi in insalata con verdure di stagione e/o assieme ad altri cereali bolliti come l’orzo oppure il riso integrali. Se cotti a secco si tostano e possono diventare ingredienti per la colazione o dolcetti

Una soluzione efficace per chiunque soffra di problemi di ritenzione idrica, viene dalla pressoterapia. Si tratta di un trattamento estetico che migliora il funzionamento del sistema circolatorio e linfatico della persona. Consiste, come dice il termine stesso, nell’esercizio di una pressione esterna sulla zona trattata tramite un’apparecchiatura specificamente progettata per tale compito. In genere vengono trattate le gambe, attraverso l’applicazione di appositi gambali, ma anche la zona addominale dalla vita in giù.

Molteplici sono i benefici della pressoterapia, soprattutto se a seguito di ripetute sedute. Anzitutto aiuta a tonificare i tessuti del corpo, in modo da favorire sia la circolazione che la eliminazione dei liquidi in eccesso presenti nel corpo. Si avverte poi una sensazione di benessere generale e una piacevole percezione di leggerezza negli arti. Efficace sia per le donne che soffrono di ritenzione idrica, ma anche per chi ha problemi di sovrappeso e mira ad asciugare le zone trattate con effetti dimagranti, così come per chi pratica sport e ha bisogno di eliminare in fretta l’acido lattico accumulato.

L’efficacia della pressoterapia è ancora maggiore se abbinata a massaggi. Chi lo desidera può richiedere l’applicazione dei fanghi.

Al Centro estetico Solidea è possibile richiedere una consulenza per pacchetti personalizzati.

Giancarlo Ceccolini Forno Pasticceria Cucina via D’Azeglio 3c - Ravenna www.giancarloceccolini.it

ARIETE

BILANCIA

Mercurio storto è una manna per affrontare con cipiglio da serial killer eventuali emergenze di lavoro e familiari. Dovrete farvi due glutei come due blocchi di cemento per evitare spiacevoli contundenze, ma nel fine settimana potrete rifarvi grazie a nuove e interessanti profferte suine.

Con Venere nel segno, siete in espansione: nel lavoro ritrovate la consueta faccia da natiche, a guadagnarci sarà il partner visto che non avrete tempo di spaccargliele. Domenica di svago, anche sensualmente, ma senza esagerare se non volete buscarvi qualche acciacco di stagione.

SCORPIONE

TORO

Giovedì e venerdì il lavoro vi richiama al dovere, ma non scambiate una lucida determinazione con un comizio di Grillo. L’economia va un tantinello a gambe all’aria, e voi la seguite, ma solo in fatto di sex, purché non roviniate tutto litigando con il capo o con il partner nel fine settimana.

Mercurio non è più opposto e voi ve lo sentite.

Sul lavoro siete più sicuri e propositivi e nelle relazioni ritrovate la giusta faccia di glutei per non azzannare eventuali competitor e fallocefali. La giornata migliore domenica, quando ritroverete pure la via per il sudombelico del partner.

GEMELLI

SAGITTARIO

È una buona settimana per migliorare o ritrovare il lavoro, o per vendere partner e collaboratori che scassano ai beduini. Potete fare passi da giganti, a patto di dedicare un po’ di tempo anche al riposo. Ormone come una compressa effervescente di paracetamolo, si scioglie in acqua.

NUOVA APERTURA • Via della Merenda 9/B • Fornace Zarattini (RA) • Tel. 0544.460710 • Cell. 335.8020479 • flaviofederici@libero.it

CANCRO Giovedì e venerdì saranno giornate impegnative: voi contro il resto del mondo, ma chiuderete la settimana con un incontro importante o con un appoggio finanziario insperato. A beneficiarne sarà anche il fisico che fiorisce come i ciclamini in autunno sui davanzali delle finestre.

LEONE Tra giovedì e sabato le vostre quotazioni risalgono sia sul lavoro che in famiglia, purché gettiate nella raccolta indifferenziata la vostra proverbiale diplomazia da rottweiler della Gestapo. La Luna nel segno congiunta a Giove, farà da cornice ad una ritrovata intimità suina con il partner.

VERGINE Forse sarà colpa di Marte bilioso, ma siete più inquieti e meno sicuri di voi stessi. Il lavoro scassa e l’amore si tiene a distanza di sicurezza dalle vostre emissioni al vetriolo misto a gas rompibolas. Nel fine settimana meglio lavorare, che partecipare a qualche noioso evento culturale.

Rita Fabbri e il suo staff vi aspettano al Centro estetico Solidea via Porto Coriandro 7c - Ravenna apertura dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), il venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì) Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 www.centroesteticosolidea.it

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Stranamente l’umore non è grigio-nutria anche se gli impegni sono tanti e talvolta rognosi. L’amore invece avvince come il matrimonio di George e Amal, nel senso che è al centro della vostra attenzione, mentre la fornicazione potrebbe rivelarsi fallata per via di certe incomprensioni.

CAPRICORNO Nessuna sfiga si appropinqua, ma voi cercate di non fomentare malintesi con la vostra testardaggine ed evitate di reagire come cani idrofobi. Rimboccatevi le maniche, anche per ravvivare il rapporto di coppia e per gustarvi serate all’insegna dell’amore, non necessariamente stabile e ufficiale.

ACQUARIO Giovedì e venerdì saranno giornate impegnative in casa e sul lavoro, quindi, narcotizzate in una cisterna di morfina il coguaro incacchioso che c’è in voi e ascoltate ciò che gli altri hanno da dirvi. Urge dosare ogni sforzo per arrivare al fine settimana da dedicare allo shopping con gli amici.

PESCI Se alcuni problemi vi fanno sentire come piranha nella vasca di pesciolini rossi, tenete sotto carica i neuroni perché con Saturno e Plutone dalla vostra, non dovete perdere di vista i vostri obiettivi e neppure il vostro bene pubico, da non sprecare in qualche noiosa serata di beneficenza.

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RAVENNA &DINTORNI 16/10 2014

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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 6 al 12 ottobre 2014 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna

Legenda IQA Buona

Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni.

Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

Un evento incredibile è accaduto recentemente.

L’ignobile gesto capitato nel milanese, dove un condomino ha “fucilato” i poveri gattini del vicino provocandone la morte ha suscitato sgomento, perplessità ma anche l’intervento della giustizia.

L’insano comportamento rientra nei casi previsti dall'art. 544 ter, comma 3, codice penale (Maltrattamento di animali seguito da morte). Un reato punito fino a oltre 2 anni di carcere. Alla pena vanno sommati i danni materiali e morali, quelli rappresentati dalla “sofferenza psichica” patita dal proprietario. Il Tribunale di Milano con la sentenza del 1 luglio 2014 ha definito i termini del risarcimento.

Le spese risarcibili per cure e interventi debbono essere Associazione sindacale piccoli proprietari congrue, cioè verificabili sul immobiliari mercato e senza avvalersi di Ravenna V.le Galilei 81/83 tel. 0544 470102 ambulatori e cliniche di “lus- fax 0544 470075 info@asppi.ra.it so”. www.asppi.ra.it In pratica i danni patrimo- Faenza Via Cavour, 25 0546 25807 niali e quelli morali risarci- tel. faenza@asppi.ra.it Lugo Via Manfredi, 41 bili debbono essere congrui tel. 0545 33356 e, in caso di mancato accor- lugo@asppi.ra.it do tra le parti, determinati SERVIZI AI SOCI da periti nominati dal Tribu- - Gestione contratti di locazione nale.

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GINNASTICA

Anche Uisp in darsena In forma a tutte le età per accogliere la giuria 2019 con i corsi per over 60

CAMPIONATI/1 TENNIS INVERNALE A SQUADRE AL VIA IL 26 OTTOBRE Al via il campionato invernale di tennis a squadre organizzato da Uisp Ravenna, Bassa Romagna e Faenza Imola. A partire dal 26 ottobre ben 42 squadre suddivise in serie A, serie B e Amatori si daranno battaglia per conquistare questa edizione di un torneo che anno dopo anno raccoglie sempre più consensi e adesioni. Gli incontri si svolgeranno sui campi coperti compresi nei comuni di Lugo, Ravenna, Cervia, Faenza, Imola, Brisighella e rappresentano tutti circoli tennis affiliati Uisp. Nello scorso campionato hanno vinto il torneo di serie A il ct Cesarea A, la serie B è stata vinta dal circolo tennis Russi e il campionato amatori dal Tennis Club Conselice (nella foto). Le informazioni in merito a risultati e classifiche si potranno scaricare ogni mercoledì sul bollettino ufficiale dei Comitati di Lugo e Ravenna direttamente dai siti web: www.uisp.it/ravenna, www.uisp.it/bassaromagna

CAMPIONATI/2 CALCIO A 11, SECONDA FASE DELLA COPPA ROMAGNA La stagione del calcio a 11 della Uisp sta entrando nel vivo, dopo l’avvio a inizio ottobre del campionato romagnolo territoriale e del campionato over 35 presto prenderà il via la seconda fase della Coppa Romagna. Il torneo organizzato in collaborazione fra tutti i comitati della Romagna, da Ravenna a Lugo e Faenza fino Forli, Cesena e Rimini, vedrà la partecipazione di 6 squadre ravennati qualificatesi a settembre, nei gironi di precampionato. Le nostre rappresentanti in questo torneo saranno Asd Bizantina, GS Bruno Rossi, AZ Ravenna 2003, Pol. Camerlona, ASd Savarna e Pol Rapid Ristorante 45. Non resta che augurare alle nostre compagini di ben figurare in questa importante competizione, che nella scorsa edizione ha visto la migliore delle nostre, l’AZ Ravenna 2003, fermarsi in semifinale battuta di misura del vincitore del torneo il Real Lugo.

Lunedì 13 ottobre alle 18 un bagno di folla in Darsena ha accolto la commissione che dovrà valutare la prossima città capitale della cultura europea per il 2019.

Erano presenti tre dei giurati che venerdì 17 ottobre sceglieranno la vincitrice del concorso europeo, accolti da migliaia di persone in festa. Tra queste anche una delegazione Uisp, a rappresentare una parte dello sport ravennate. Non solo il Comitato di Ravenna, ma molte associazioni sportive e sociali oltre a comuni cittadini per dare l’ultimo contributo al progetto ambizioso di rappresentare l’Europa nel 2019. La Commissione giudicatrice giunge alle ore 18.30, alla testa del Candiano, con l’imbarcazione della Guardia Costiera.

Con loro anche il primo cittadino Fabrizio Matteucci e Alberto Cassani, il coordinatore di Ravenna2019. La commissione si è subito unita al corteo che ha iniziato la grande parata lungo via D’Alaggio. Cori, tamburi, poesie, canzoni hanno accompagnato la marea di folla giunta fino alla zona dell’ex tiro a segno. Lì un brindisi, tanta pioggia e molti applausi. La sfida ora è tra Ravenna, Cagliari, Matera, Lecce, Perugia e Siena.

Ogni città sta cercando di raggiungere il traguardo dando il meglio delle proprie possibilità. Grazie ai tanti cittadini presenti la risposta di Ravenna è parsa ottima.

Ancora poche ore poi, il verdetto finale.

Riprendono i corsi di ginnastica dolce per la terza età. Se hai più di sessanta anni e vuoi ritrovare la corretta forma fisica per affrontare la giornata iscriviti con Uisp. I corsi partiranno dal 20 ottobre 2014 e termineranno a maggio 2015, si svolgeranno presso le palestre del territorio ravennate con orari mattutini e primo pomeriggio.

Insegnanti qualificati seguiranno il percorso intero con esercizi rivolti alla terza età finalizzati alla “ginnastica dolce”. Per le iscrizioni rivolgiti agli uffici decentrati del Comune di Ravenna, potrai trovare la palestra più vicina e l’orario più comodo. Gli uffici decentrati con i quali collabora Uisp Ravenna sono: Ufficio di via Maggiore in via Maggiore 120, Ufficio di via Berlinguer in via Berlinguer 11, Ufficio di via Aquileia in via Aquileia 13, ufficio di Marina di Ravenna in piazza Marinai d’Italia 19 e Ufficio di San Pietro in Vincoli in via Pistocchi 41/a. Per ulteriori informazioni, Uisp Ravenna 0544 219724.

SETTIMANALE

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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 16 ottobre 2014

Viale della Lirica, 61 - 4° Piano . Ravenna tel. 0544.404047 . fax 0544.406721 www.agenziafuturasrl.it . info@agenziafuturasrl.it ZONA CASA DI CURA SAN FRANCESCO € 260.000 Appartamento all’ultimo piano con ascensore, completamente e ottimamente ristrutturato, composto da ingresso , ampia sala, spaziosa cucina abitabile, disimpegno notte, 3 letto ( matr. – doppia – sing. ), 2 bagni, balcone, garage a piano terra. Risc. Aut. – impianti a norma – aria cond. Zona giorno/notte – tutto parquet. Certif. energy. “F” Ep. 197,9 Rif. Sito 101

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SAN BIAGIO Traversa Via Faentina € 230.000 Casa su 2 livelli, abbinata ad un solo lato, da ristrutturare, composta da: P.T. zona servizi suddivisa in 4 ampi vani, oltre ad un bagno finestrato e garage; al 1° P.: ingresso, soggiorno, cucina abit., 3 letto, bagno finestrato, balcone; giardino su tre lati (circa 120 mq.). Cert. Energ.

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SAN BIAGIO € 175.000 (in zona tranquilla e silenziosa) Appartamento ben tenuto, al 3° ed ultimo piano con ascensore, composto da: ingresso, sala con affaccio su terrazzo abitabile coperto, cucina abitabile con terrazzo di servizio e barbecue, 2 letto, 2 bagni, ripostiglio, garage e posto auto. Riscaldamento autonomo.

Impianti a norma. Aria condizionata zona giorno/notte. Infissi nuovi con vetrocamera. Contesto residenziale, ottimamente tenuto, immerso nel verde dell'ampio parco condominiale. Certif. Energ.

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Classe energetica D - Ep: 111, 19 Rif. 2858/RD € 155.000, 00

PORZIONE DI CASA in ottimo stato, ingresso indip. da spazioso cortile e giardino, al piano primo ampio soggiorno con cucina a vista separabile, balcone, 2 camere da letto, ripostiglio e bagno finestrato. Al P.T. garage uso taverna, soppalcato; cantina e posto auto. Classe energ. G-ep.363, 69- Rif. 3195/RD € 210.000, 00

CASE BORGO MONTONE:

Casa abbinata con tanto spazio esterno, terrazza abitabile solarium, cortile, giardino, completamente ristrutturata, su lotto di mq 650. Al P.T. soggiorno, cucina abit., antibagno, bagno, studio, ripostiglio, garage e posti auto. Al piano superiore 3 camere da letto, studio, bagno finestrato e soffitta praticabile per hobbies. Da vedere!! Certificazione energetica in corso Rif. 3179/RD € 320.000,00

AD.ZE P.ZZA BARACCA: Nuova CASA ABBINATA ad un lato con cortile e posto auto privato. Al piano terra garage, ampia cantina/studio finestrata e riscaldata, bagno/lavanderia.

Al piano rialzato soggiorno e cucina abitabile. Al piano superiore camera da letto matrimoniale, camera doppia e bagno.

Sottotetto completamente intonacato e pavimentato accessibile da scala interna. Impianti indipendenti, pannello solare con produzione acqua calda.

Certificato energetico in corso.

Rif. 3088/RD. € 280.000,00 MADONNA DELL'ALBERO:

PONTE NUOVO: In zona residenziale e tranquilla bella VILLA ANGOLARE con giardino su tre lati. Al piano terra porticato d'ingresso, soggiorno, cucina abit. con uscita su loggiato, bagno finestrato.

Al piano superiore tre camere da letto, spazioso bagno con vasca idro, due balconi loggiati.

Al piano seminterrato bellissima taverna di mq. 60, con camino, angolo cottura, ampio ripostiglio e garage. Finiture di pregio, aria condizionata, risc. autonomo, zanzariere, allarme.

Certific. energetica in corso.

Rif. 3175/RD. € 350.000,00

al piano superiore 3 camere da letto e bagno. Classe energetica G - Ep: 221, 21- Rif. 2779/RD € 145.000,00 SAN BARTOLO:

VILLA INDIPENDENTE su un lotto di mq 2100, immersa nel verde, di recente e sapiente ristrutturazione, su due livelli, rifiniture di pergio. Al piano terra soggiorno con camino, cucina, due camere da letto matrimoniali, ripostiglio e bagno finestrato, ampia taverna (ex stalla). Portico angolare.

Al piano superiore sala ampia con angolo cottura, 4 camere da letto, 2 bagni. Possibilità di 3 unità abitative.In corpo staccato depandance di mq 100. Possibilità di avere ulteriore terreno agricolo. Si valuta permuta. Certificato energetico in corso Rif. 2897/RD € 730.000,00

Stupenda VILLA ABBINATA a un lato con ampio giardino angolare piantumato, attrezzato di barbecue. Al P.T. soggiorno, cucina abit., antibagno e bagno finestrato. 1°P.: 2 camere da letto, sala da bagno con vasca idro, 2 balconi. Al P. superiore comodo sottotetto rifinito in parquet, predisp. per bagno, finestre e terrazzo solarium. Al seminterr. bella taverna con camino e angolo cottura, garage/ lavand. Finiture lusso, aria condiz., aspirapolvere centralizz., imp.allarme, filodiffusione, zanzariere, vetri antisfondamento.

Classe energ. E -ep 138, 56RIF. 3176/RD € 495.000,00

MEZZANO: CASA ABBINATA ad un lato con ampia corte angolare. Sul retro lavanderia e servizi in corpo staccato. la casa, da rimodernare, è composta al piano terra da ingresso, cucina abitabile, soggiorno, bagno e camera matrimoniale;

RAVENNA

SAN BIAGIO:

SAN ROCCO:

In zona residenziale tranquilla, bell'APPARTAMENTO, usato, di recente costruzione, con ottime rifiniture, composto da salone con cucina a vista separabile, loggia verandata apribile, disimpegno notte, 2 camere da letto e 2 bagni. Ampio garage pavimentato. Risc.aut., predisposizione aria condizionata.

Classe energ. D - Ep: 113, 86Rif. 3130/RD € 170.000,00 Tratt.

Decoroso APPARTAMENTO seminuovo al piano primo, con ascensore, composto da soggiorno con cucina a vista, studio, 2 camere da letto (di cui una con cabina armadio), 2 bagni finestrati e 2 balconi.

Cantina e garage. Finiture di pregio, risc. autonomo. Classe energetica D - Ep: 93, 28Rif. 3177/RD € 286.000, 00

APPARTAMENTO al terzo e ultimo piano con ascensore, composto da ampio soggiorno con grande terrazzo, cucina abitabile con balcone di mq 17, 2 camere matrimoniali, bagno finestrato e ripostiglio. Cantina ciclabile e due posto auto condominiale. Impianti certificati, risc. aut. Classe energetica F Ep: 178, 10- Rif. 3153/RD. € 220.000, 00 tratt.

A POCHI KM DA RAVENNA Graziosa VILLETTA A SCHIERA, pronta consegna, su 2 livelli, ampia metratura: ampio soggiorno, cucina abit., antibagno, bagno, al piano superiore 3 camere da letto, bagno e 2 balconi. Giardino fronte-retro posto auto completo di pergolato ombreggianti in legno, predispos. pannelli solari, fotovoltaico, aria condizionata, possibilità di personalizzare gli interni. Rifiniture di alto livello. Classe energetica C - Ep: 72, 78Rif. 2375 /RD € 135.000,00

PERIFERIA NORD: Splendida VILLETTA ANGOLARE, recente costruzione, ottimamente rifinita, disposta su due livelli, con ampio giardino angolare piantumato e riservato, posti auto interni. Al piano terra porticato d'ingresso, soggiorno, cucina , disimpegno, bagno finestrato e ripost./cantina. Al piano superiore camera da letto matrim. con armadiatura a muro, camera doppia con balcone e ampio bagno finestrato con doccia e vasca idro. Sottotetto uso ripostiglio. Risc. aut., aria condizionata, allarme, parzialmente arredata, libera subito!!

Rif. Classe energetica E - Ep: 165, 08 Rif. 3131/RD. € 250.000, 00 MADONNA DELL'ALBERO:

Graziosa CASA INDIPENDENTE completamente ristrutturata nel 2000, su 2 livelli con ampio giardino e loggiato attrezzato di camino barbecue. Al P.T. ampia taverna con cucina a vista e salotto, bagno finestrato e garage piastrellato. al paino superiore 1 camera matrimoniale con guardaroba, 1 camera da letto doppia, salotto con camino e predisp. angolo cottura, antibagno e spazioso bagno.

Classe energ. F - EP: 181, 27Rif. 2740/RD € 285.000,00

APPARTAMENTI NULLO BALDINI: APPARTAMENTO di ampie dimensioni composto da ingresso, salone con zona pranzo, cucina abitabile, ripostiglio, disimpegno notte armadiabile, 3 spaziose camere da letto, 2 bagni finestrati e 2 balconi. Garage. Aria condizionata. Classe energetica G - Ep: 254, 14- Rif. 3186/RD € 215.000, 00 S.BIAGIO: APPARTAMENTO anni '60, di grandi dimensioni, all'ultimo piano con vista panoramica sulla città. Ingresso, salone con zona pranzo, cucina abit. e terrazzo, 2 camere da letto (possibilità di ricavare 3a camera matrim., bagno finestrato e terrazzo. Garage. Risc. aut.

Classe energ. F - Ep: 186,40.

Rif. 3200 € 160.000,00

DISPONIAMO DI VARIE SOLUZIONI ABITATIVE E OCCASIONI DA INVESTIMENTO!!!