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FREEPRESS n. 798

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CANTIERE 2019 Progetti, sfide elettorali, riaperture e chiusure dell’anno appena iniziato

Uno scorcio della darsena di città, al centro di diversi progetti in programma in questo 2019 a Ravenna (foto di Tommasina Filippi)

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Le vere tapas spagnole si gustano in centro a Ravenna In via Antica Zecca il nuovo locale del barman Paolo Tuffanelli propone l’originale specialità culinaria nata in Andalusia accompagnata da vini e cocktail eleganti e presentati con particolare cura. Sulle suggestioni del celebre mojito che sorseggiava Hemingway a La Bodeguita del Medio di L’Havana Per chi desidera sperimentare per la prima volta o semplicemente gustare la vera tapas spagnola, La Bodeguita di Ravenna è il posto giusto. In pieno centro storico, a due passi da piazza del Popolo, nella tranquilla e suggestiva via Antica Zecca al civico 16, lo scorso novembre ha aperto infatti un bar specializzato in cocktail e tapas che si sta già facendo conoscere e apprezzare tra i ravennati e i turisti. A lanciare questa originale proposta è Paolo Tuffanelli, barman e imprenditore con esperienza nel settore nel Ferrarese, dove il suo New Mosquito ha letteralmente spopolato. Dopo aver aperto locali a Comacchio, sua località di nascita, Bondeno, Ferrara e lidi vari, ha deciso di affrontare la sfida di una città diversa come Ravenna. «A parlarmi dell’ex capitale bizantina – racconta – sono stati diversi rappresentanti con cui lavoro da anni. Così mi sono incuriosito e ho preso qualche informazione, scoprendo che a Ravenna manca un posto in cui assaggiare l’originale tapas spagnola, quella nata in Andalusia per intenderci. La tapas non ha nulla a che vedere con i crostini di pane tipo baguette con salumi o formaggi sopra, come in molti ancora credono. Non sono stuzzichini da accompagnare agli aperitivi, quanto una cena vera e propria che comprende antipasto, primo, secondo, contorno e formaggio, servito al tavolo, ma con porzioni ridotte. Da noi i clienti possono trovare le golose tapas con il prosciutto iberico Pata Negra o con il Serrano, un prosciutto crudo di montagna tagliato con il coltello, e molto altro ancora. A darci grande soddisfazione, in questo primo periodo di apertura, sono stati soprattutto alcuni turisti abituati a girare il mondo e contenti di trovare un tocco di autentica Spagna anche a Ravenna». Ad accompagnare la tapas, in genere è il vino o un cocktail elegante e ben presentato, come il mojito come lo prendeva Ernest Hemingway a La Bodeguita del Medio di L’Havana. Ed è proprio a questo storico locale cubano che Tuffanelli si è ispirato per la sua “cocktaileria” con tapas, un luogo nuovo per l’aperitivo in centro. Ma il bar è aperto già dalla mattina, con colazioni a base di un originale caffè macinato all’istante, e la cucina è aperta – con primi e secondi – sia per la pausa pranzo che per la cena. «Non è da escludersi – spiega ancora l’imprenditore – che, nel prossimo futuro, ci concentreremo ancora di più

sui pasti e sui cocktail, i nostri veri punti di forza, visto che in città già esistono molti bar competitivi sulle colazioni». Com’è stata l’accoglienza ravennate? «Buona nel complesso – conclude –. Anche se, come era nelle aspettative, la curiosità dei residenti è un po’ sospettosa, forse perché proponiamo qualcosa di diverso o semplicemente in quanto non siamo di Ravenna. Ma credo che la città, una volta che ci conoscerà meglio, sia in grado di regalarci gioie. Da parte nostra ce la metteremo tutta per farci apprezzare, puntando su ingredienti di qualità e su un servizio altamente professionale. Dietro il nostro bancone, infatti, la gente non troverà mai baristi improvvisati ma al contrario personale esperto e in grado di offrire sempre i giusti consigli per abbinamenti». Detto questo, non resta che provare la bontà delle tapas spagnole e far parlare le papille gustative…

«Le tapas non sono stuzzichini ma una cena vera e propria Le più golose? Con il prosciutto iberico Pata Negra o con il Serrano il prosciutto crudo di montagna tagliato con il coltello»

LA CURIOSITÀ L’origine delle tapas tra storia e leggenda Le leggende si sprecano in materia di tapas ma pare che una delle più ricorrenti sia quella che ne attribuisce l’involontaria invenzione a Filippo IV, sovrano della dinastia degli Asburgo, nel lontano XVII secolo. Sembra che il “Sabio” sovrano, stufo della dilagante ubriachezza molesta del suoi sudditi, abbia infatti ordinato ai gestori delle taverne di coprire ogni bicchiere di vino (e da qui il nome tapa, ossia coperchio) con una fetta di pane e di accompagnarlo con insaccati o formaggi per mitigare gli effetti dannosi dell’alcol. Altri attribuiscono l’origine all’abitudine degli albergatori di coprire il bicchiere di vino con un piattino onde evitare lo spiacevole annegamento di mosche o zanzare. Il piattino vuoto per ragioni misteriose è stato poi riempito con pezzettini di prosciutto, formaggio o altro. Al di là delle leggende, la vera origine delle tapas sembrerebbe trovarsi nelle campagne dell’Andalusia. Qui i contadini avevano l’usanza di mangiare piccole razioni di cibo, con il fine di riuscire a lavorare tutto il giorno sino ad arrivare all’ora del pranzo. E questo continua ancora oggi ad essere il significato delle tapas, uno spuntino per arrivare all’ora di cena, anche se ormai in Spagna si è diffusa l’abitudine, soprattutto nel fine settimana, di cenare con tapas e vino.

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INTRO / 3 17-23 gennaio 2018 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

6 2019: l'anno del sogno infranto e quello che verrà di Fausto Piazza

Anno nuovo, si ricomincia. Già, il 2019, che non è proprio un anno qualsiasi, visto che ce lo siamo “giocato” – in tutti i sensi – per sei, sette anni, a partire dal 2009, quando Ravenna decise di competere a livello nazionale per diventare Capitale Europea della Cultura. Oggi, che un po' di tempo è passato, possiamo giudicare quella sfida ai limiti del possibile, e voltarci dietro senza pregiudizi e anche rimpianti, nonostante la causa sia stata persa. Ma non in malo modo, credo. A ben pensarci è stata una scommessa che valeva la pena di “giocare” e che ha lasciato ben più dell'amarezza dell'esclusione. In primo luogo perché quella rincorsa è riuscita a far discutere, aggregare e mettere in moto innumerevoli persone, risorse, energie sociali e culturali, anche ben oltre le mura cittadine. Ha allacciato relazioni e innescato entusiasmi e aspettative, non provinciali, che in quegli anni – in piena crisi anche degli enti pubblici – non sarebbero mai decollate. Sono arrivati soldi, nuove idee e inedite forme di partecipazione che altrimenti non si sarebbero proprio manifestate. Non mi sembra poco. Peraltro, chi ha ha seguito da vicino la partita (leggendo documenti, interrogando i protagonisti – non solo ravennati ovviamente –, ficcando il naso nei retroscena della vicenda) sa che fin dalla fase finalista che vedeva in competizione un pugno di città ce n’era una che era “favorita”, quasi predestinata: Matera che poi si è aggiudicata il titolo che sfoggerà quest’anno. Innanzitutto ha vinto perché aveva un ottimo progetto ma anche perché aveva tutte le caratteristiche di luogo meraviglioso ma “sfigato”, di città generosa ma reietta e isolata in quella Bassa Italia sempre in cerca di riscatto. Un ritratto perfetto per rientrare nei parametri fissati dalla gara, che ha convinto i giudici internazionali e soddisfatto i “sensi di colpa” di certa politica italiana sempre in debito col Sud del Paese. Piuttosto, la dice lunga sull’impegno e una certa cura e intelligenza messa nell’impresa dallo staff di Ravenna 2019, quel secondo posto (ex aequo con Siena) conquistato nella sfida finale. Quindi, anche il progetto di Ravenna, per Ravenna Capitale Europea della Cultura, non era poi così male, compresi gli obiettivi della Darsena e di Lido Adriano (e va ribadito una volta per tutte che i mosaici e i monumeti Unesco non centravano proprio una cippa col bando di gara). Forse, per quelli che sono “subentrati” dopo la sconfitta, sarebbe stato opportuno ringraziare ben oltre la cortesia lo staff (invece di lasciarlo mestamente andare in esilio) e magari dare un’occhiata al dossier dell’esperienza lasciato in eredità, invece che nasconderlo in un cassetto. Ma così va il mondo, soprattutto nella città bizantina. Già il 2019 e la Darsena, coi suoi 70 ettari di aree abbadonate ancora tutti da fecondare. Quel poco che ora c’è di vitale o che si farà nel prossimo futuro è in gran parte frutto della sfida per la capitale europea. Questo è l’unico rammarico: l’occasione – perduta – che avrebbe portato tante risorse, energie creative, attenzione alla possibilità di rigenerare una zona decadente ma bellissima. Lo hanno fatto Liverpool e Marsiglia, Milano con e dopo l’Expo, adesso tocca a Matera. Noi dovremo aspettare l’anno che verrà e chissà quanti altri anni a venire, sperando che dell’opportunità non restino solo macerie.

Grotta di sale rosa dell’Himalaya adatta a tutti

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POLITICA LE CRITICHE DELL’OPPOSIZIONE A DE PASCALE

ECONOMIA TRAFFICI STABILI PER IL PORTO, CONTAINER IN CALO

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PRIMO PIANO COSA CI ASPETTA NEL CORSO DELL’ANNO

SOCIETÀ AL VIA GLI STATI GENERALI DELL’INFANZIA

LIBRI IN ARRIVO COTRONEO, ASPETTANDO AMÉLIE NOTHOMB

TEATRO HUMOR IN SCENA TRA COMMEDIE E COMICO

OPERA LIRICA ALL’ALIGHIERI: VA IN SCENA SHAKESPEARE da pagina

MUSICA AL VIA LA STAGIONE DELLA GRANDE CLASSICA A RAVENNA

44 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI E NOTIZIE SUL MONDO DELLA CASA LEGGE FINANZIARIA 2019: TUTTI I VANTAGGI FISCALI FRA RISTRUTTURAZIONI E AFFITTI

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Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVIII - n. 798

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

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4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

LETTORI

FULMINI E SAETTE “Tutto da capo” (Lido Adriano) di Adriano Zanni

La redazione risponde

LA LOGICA AZIENDALISTA ENTRATA NELLA SCUOLA Sono da quattro anni rappresentante di classe e in Consiglio d’Istituto al comprensivo “M. Valgimigli” di Mezzano. Per la mia esperienza, la Scuola non solo ha fatto propria la logica aziendalista ma ne è anche preda. L’autonomia scolastica ha portato a subordinare tutto al bilancio di Istituto, anche per l’ordinario funzionamento. Quanto maggiori sono le risorse finanziarie di cui dispone la Scuola, tanto maggiore è l’offerta formativa agli studenti. E se i soldi mancano, si inizia chiedendo il contributo cosiddetto “volontario” ai genitori. In seconda battuta, si chiede aiuto ai possibili mecenati o si accettano gli sponsor commerciali. Il “contributo volontario solitamente copre il costo delle fotocopie distribuite ai bambini, ma in certi Istituti perfino qualcosa del materiale igienico. Nel 2014, un Istituto del lughese si aggiudicò la fornitura di ben 1.500 rotoli di carta igienica grazie a un concorso di un’azienda produttrice. Nel 2016, una Scuola primaria di Ravenna fu ben lieta di ricevere una Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) grazie agli scontrini emessi da una catena di fast food. Ancora nel 2016 un produttore di pneumatici trovò adesione in diverse Scuole della Provincia per un progetto sulla mobilità sostenibile, che prevedeva la fornitura di materiali sponsorizzati. Diverse scuole ricordano ai genitori che fare la spesa nei punti vendita di una società della grande distribuzione organizzata,

permette di raggiungere punteggi utili all’assegnazione di LIM, notebook, stampanti, tablet, dizionari. Non ultimo, l’invito a riciclare per potere poi ricevere risme di carta e denaro dall’azienda affidataria del servizio rifiuti. Molto di quanto migliora l’offerta formativa deve essere pagato o dalle famiglie o dalla

beneficenza – appunto, più o meno interessata – di soggetti esterni. Chi non ha mai partecipato ad una festa di Natale o di fine anno scolastico in cui si raccolgono fondi per la Scuola? Denaro per i bisogni più diversi: dal materiale di consumo fino alla riparazione di una LIM. [...] Fabio Zauli

Pubblichiamo la prima parte di questa lettera sollecitata da un “Bombolone” sul tema pubblicato sul nostro sito perché troviamo le riflessioni del nostro lettore quanto mai interessanti e degne di una seria riflessione. E invitiamo i nostri lettori che abbiano a cuore i destini della scuola a leggere il testo integrale

pubblicato sul nostro sito. Purtroppo la sensazione è che della scuola si interessi solo chi la vive per il tempo in cui la vive e che sia un serbatoio da cui prelevare risorse, più che il più importante strumento a disposizione di una società per crescere, diventare più consapevoli e ridurre le disparità sociali in partenza.

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PUNTI DI VISTA / 5 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

I ravennati tra Mengoni e terremoto di Moldenke

Diciamo la verità, questo 2019 è iniziato molto forte, in quanto a notizie, per Ravenna e i suoi dintorni. Pensate per esempio a Marco Mengoni all’Esp. Sembra una cazzata, lo so, ma in realtà è davvero uno spaccato del mondo che cambia. Mengoni è un cantante diventato famoso grazie a X Factor (e già qui ce ne sarebbe da dire) che oggi come tanti altri suoi colleghi gira (anche) i centri commerciali per incontrare i suoi tanti fan sparsi in tutta la Penisola. Nei giorni scorsi era all’Esp di Ravenna, appunto, e ad attenderlo c’erano cinquecentomilaseicentoventitrè fan adoranti, in fila tutti contenti, in fila praticamente per fare una foto con lui. Per poter essere degni di fare una foto con lui e di abbracciarlo e di stringergli la mano e qualsiasi altra cosa non oscena possa venire in mente, bisognava però avere un pass (funziona così ovunque). E per avere il pass bisognava aver comprato il cd originale (ecco a cosa servono, ancora, i cd che si ostinano a vendere nei centri commerciali) e per avere un pass prioritario il cd bisognava acquistarlo all’Esp, da Unieuro (all’Esp) o nelle Librerie Coop (all’Esp). Così, guardando i video, è molto bello vedere tutti i fan in fila che agitano con le manine il loro cd nuovo che era obbligatorio avere, in molti casi ancora chiaramente incellofanato (ovviamente quasi tutti sono fan per averlo ascoltato in streaming, fan paradossalmente costretti a comprare anche il cd per poter incontrare di persona il proprio idolo), in attesa di salire sul palco, dove in questo caso Mengoni farà una firma al loro cd (dopo averlo scartato – come si vede in un video – nel caso non ci avessero pensato i fan, essendo un’operazione che magari non hanno mai fatto e non in effetti così semplice) e poi si metterà in posa con un sorriso per una foto di rito abbracciato a una o più persone alla volta, così per cinquecentomilaseicentoventitrè volte di fila in un pomeriggio e chissà per quanti altri giorni di Instore Tour. Seriamente, sono stati circa mille le persone salite una a una sul palco (e poi scese, diverse volte in lacrime) e le foto sono state caricate tutte e mille sul sito dell’Esp. Tutta questa storia mi stava facendo scaturire quasi una riflessione seria, poi però c’è stato il terremoto a Ravenna e sono stato impegnato a leggere su Facebook tutti i ravennati che dicevano di averlo sentito e di avere paura e di stare bene e di aprire le scuole e di chiudere le scuole. Sarà per la prossima notizia.

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6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

IL GIUDIZIO

Metà mandato del sindaco De Pascale: le pagelle dei gruppi di opposizione Infrastrutture, sicurezza, porto, forese, turismo, servizi sociali: il parere di Gardin (Lega Nord), Ancisi (Lpr), Ancarani (Forza Italia), Maiolini (gruppo misto), Tardi (Cambierà), Manzoli (Ravenna in Comune) e Verlicchi (La Pigna)

Dopo la lunga e articolata intervista al sindaco Michele de Pascale per fare il punto sul suo operato di metà mandato e la “controintervista” a colui che allora fu il suo vero sfidante, ossia Massimiliano Alberghini (oggi nel gruppo della Lega) uscite nell’ultimo numero del 2018, abbiamo chiesto a tutti i capigruppo di opposizione a Palazzo Merlato un breve intervento per sentire il loro parere sull’operato del primo cittadino. Ecco cosa ci hanno risposto. «Sindaco e giunta lontani dai veri problemi e dalla sitauzione di tanti cittadini» Samantha Gardin, Lega Nord (sosteneva come candidato sindaco Massimiliano Alberghini in una coalizione di centrodestra e guida il gruppo di opposizione più numeroso a Palazzo Merlato) «Il problema principale della giunta De Pascale sta soprattutto nel fatto che sono scollati dalla realtà dalle persone e dalla situazione di grandi difficoltà vissute da molti in tutta la città e nel forese. Parlo in particolare dell’attenzione alle questioni più concrete: stanno progettando un Palazzetto dello sport quando c’è via Maggiore da rifare completamente. Hanno perso mesi a lamentarsi del blocco del progetto per le periferie, che si era comunque classificato molto in basso nel bando, quando potevano intanto intervenire su quella che è una situazione bruttissima, ossia il fatto che mancano i depuratori e che da sempre centro e zona Darsena scaricano direttamente nel Candiano. E lo avrebbero potuto fare grazie all’intervento del governo, in particolare di Giancarlo Giorgetti, che ha sbloccato i fondi, accontentando i Comuni che chiedevano di poter spendere l’avanzo di cassa che a Ravenna è di 56 milioni. Non solo, sempre prima del palazzetto dello sport, ci sono da demolire e rico-

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struire tre ponti la cui progettazione viene rimandata di anno in anno. A Grattacoppa, non a caso, la portata è stata ridotta da 40 a 20 tonnellate, immagino per motivi di sicurezza. Ma pur di non dare ascolto all’opposizione, non intervengono nemmeno in piccole cose che avrebbero un costo davvero basso e servirebbero a migliorare la qualità di vita delle persone, qualche esempio: a San Pietro in Vincoli dove era stato chiesto un lampione e un semaforo “smart” è stato messo un semplice lampeggiante, che non ha evitato tre incidenti alla fine del 2018. A Castiglione non hanno voluto spendere 3mila euro per completare la raccolta fondi della famiglie per realizzare una piastra esterna per lo sport dei ragazzi che era arrivata a 7mila euro su 10mila necessari. Non sono intervenuti nei parcheggi del cimitero e della casa di riposo a San Pietro in Vincoli, sempre utilizzati dai camion. Nelle uniche cose buone, come il bando per l’escavo dei fondali, il Comune non ha meriti e anzi non sta predisponendo, come sarà necessario, un piano b per la viabilità portuale. Sicurezza? Sono proprio curiosa di vedere se De Pascale intenderà applicare il Decreto Sicurezza di Salvini». «Tanti soldi senza risolvere le questioni sociali, ma resta florido il centro del potere del Pd» Alvaro Ancisi, Lista per Ravenna (sosteneva come candidato sindaco Massimiliano Alberghini in una coalizione di centrodestra) «Una spesa corrente esagerata, oltre 200 milioni l’anno, una spesa per investimenti tornata sotto De Pascale ad alti livelli (quest’anno 68 milioni) e avanzi di bilancio stratosferici (quest’anno 70 milioni), tutto pagato dai cittadini con tasse, tariffe e multe non da poco, lasciano sul tappeto: le sofferenze dei bisognosi, spesso colpiti da disoccupazione o

Nelle foto di questa pagina e al centro di pagina 7: due scorci della sala del consiglio comunale. In alto a pagina 7 i capigruppo Samantha Gardin, Alvaro Ancisi, Alberto Ancarani, Marco Maiolini, Samantha Tardi, Massimo Manzoli, Veronica Verlicchi.

sottoccupazione, per la maggior parte ignorati o mal trattati dai servizi sociali; la richiesta insoddisfatta di una casa che proviene da un migliaio di famiglie a basso reddito; la crisi delle famiglie e delle nascite, che condanna la popolazione ravennate a una progressiva estinzione; i piccoli e medi pubblici esercizi e imprese, costretti a chiudere o a sopravvivere faticosamente; le disabilità, impedite da ostacoli e barriere a muoversi dignitosamente nel proprio ambito di vita; le 55 frazioni di campagna e marine, abbandonate dai negozi e dai servizi ed emarginate dalla viabilità e dai trasporti; il turismo e il porto, fondati su un patrimonio eccezionale, risorse fondamentali dell’economia e del lavoro, che galleggiano su una stentata sopravvivenza, alla pari delle piccole imprese e dell’agricoltura, esse pure in difficoltà; gli ambienti, urbani e naturali (ineguagliabili), avviliti dalle smisurate cementificazioni, dall’incuria e dall’incapacità di difendersi dalle erosioni marine, dalla subsidenza e dai temporali meno che straordinari; le strade urbane, i marciapiedi, le piste ciclabili, ecc., scassati e rischiosi, le strade di comunicazione e le tangenziali da terzo mondo, i trasporti pubblici di livello sotturbano e sconnessi, che rendono improba la mobilità dei cittadini e dei visitatori e caotico il traffico veicolare. Resta florido il centro di potere del Pd, ramificato su 18 società di capitali, 19 enti di altro genere e una serie di cooperative infedeli alla loro essere sociale. Giovandosi del denaro e dei capitali pubblici, questa fitta rete tiene sotto stretta colonizzazione non solo il 90% dei servizi comunali, ma anche l’economia, l’occupazione, l’imprenditoria, la cultura, la rete sociale, il tempo libero, perfino il volontariato, dell’intera comunità ravennate». «Non sta neanche mantenendo le sue promesse, la mancanza più grave è la gestione della sanità» Alberto Ancarani, Forza Italia (capogruppo, nel 2016 appoggiava la candidatura di Massimiliano Alberghini) «Purtroppo non sta neanche mantenendo le promesse, non tutte condivisibili, che aveva fatto in campagna elettorale. La cosa più grave è la gestione della sanità – di cui è assessore di se stesso – enorme lacuna per una comunità. L’area vasta già non ha dato i risultati annunciati e ora si dimostra meno performante proprio a Ravenna rispetto alle altre province. In fatto di sicurezza: oltre ai nuovi autovelox che spuntano come funghi e che attengono alle infrazioni da codice della strada ben poco si fa, per quanto di competenza, per il degrado e la percezione di insicurezza che molte frazioni e molte zone della stessa città subiscono. In Sapir, che andrebbe privatizzata, aveva promesso di separare la parte immobiliare da quella direttamente commerciale: non solo non accade ma addirittura c’è l’intenzione di comprare l’azienda in sofferenza del leader di una lista civica che sosteiene il sindaco. Aveva annunciato che i tempi dei treni per Bologna si sarebbero ridotti a un’ora. Non solo non è accaduto, ma la lieve diminuzione è addirittura a svantaggio di alcune frazioni ravennati. I collegamenti con Ferrara sono in situazione ancora peggiore. Cultura e Turismo: il Mar lasciato a se stesso dopo l’uscita di Spadoni è il simbolo dell’assenza di una strategia che esca dal circuito Ravennantica che pare essere l’unica cosa a cui vengono conferite risorse. A proposito: Classis appare già una cattedrale nel deserto. Macchina comunale: l’ufficio edilizia è il peggio gestito di tutta l’amministrazione con professionisti e cittadini che vengono vessati anche solo con la modalità di accesso allo stesso. Nessuna volontà di migliorare tanto che proprio il Sindaco ha riconfermato lo stesso dirigente che ha portato a quella situazione. Infrastrutture: pare


POLITICA / 7 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

che l’unico problema sia fare un palazzetto dello Sport mentre dal punto di vista dei collegamenti nulla si muove. La Ravegnana, che è un problema risalente, dovrebbe insegnare che la mancata programmazione poi si paga nel tempo. La nuova piscina, che serve, viene ricostruita senza però allargarne le vasche». «Molti progetti, ma poche cose concrete realizzate. Le priorità? Porto, strade e trasporto pubblico» Marco Maiolini, Misto (capogruppo, è stato eletto nelle file della lista civica Cambierà che nel 2016 raccolse gli aderenti a una delle liste del Movimento 5 Stelle che non ricevette però la certificazione. In seguito, insieme all’altro consigliere Emanuele Panizza, ha fondato il gruppo misto per mantenere un profilo più fedele al Movimento stesso, mentre Cambierà è rimasta con una sola consigliera e si è molto avvicinata a posizioni dei fuoriusciti come Federico Pizzarotti) «Nel primo biennio si sono visti molti progetti, ma poche cose realizzate. Prendo atto che, rispetto al passato, il Sindaco e la giunta hanno dialogato di più con l’opposizione, recependo anche qualche buona proposta, come la modifica della scheda di Poc della ex caserma “Dante Alighieri”, ma è ovvio che bisogna sforzarsi di più per eliminare certe barriere politico-ideologiche che impediscono di effettuare la scelta giusta. Nel concreto partirei dall’hub portuale. Sono conscio del fatto che il progetto non sia competenza dell’amministrazione comunale, ma a causa dei ritardi annosi della nostra politica è stato partorito il minimo per mantenere il porto in “serie A”. Auspico però che il Sindaco chieda di dotare le banchine di corrente elettrica, capire concretamente dove verranno posizionati i sedimenti al di fuori dai siti già noti e infine chiedere un piano per il mantenimento definitivo del fondale, per non trovarci nella stessa situazione in futuro. Rispetto alla logistica e alle infrastrutture, mi focalizzerei sulla Ravegnana, la variante di Fosso Ghiaia e il by pass ferroviario sul Candiano, per eliminare il passaggio delle merci dalla stazione. È necessario iniziare un percorso che porterà anche nel medio/lungo termine alla realizzazione di un nuovo collegamento stradale e ferroviario per raggiungere Forlì, nonchè alla realizzazione del collegamento tra la variante di Savio con l’uscita sull’ E45 di Mirabilandia per sgravare dal traffico la SS.16. Bisogna lavorare alla creazione della metropolitana di superficie utilizzando la linea esistente, ma creandone parallelamente una nuova “ad alta capacità” nella zona nord della città, che ci colleghi con Bologna, Rimini e Venezia. Il trasporto pubblico è carente, ed è il vero problema della mobilità ravennate. I nostri concittadini, sono passati dal’utilizzo della bici a quello dell’auto nel giro degli ultimi 30 anni, ma adesso bisogna fare marcia indietro agevolando i ciclisti, e razionalizzare prezzi e corse del trasporto pubblico. Valuterei seriamente una forma di trasporto pubblico a “cottimo”, per incentivarne l’uso, in particolare per chi vive nel forese». «La sufficienza non c’è, soffrono turismo, centro storico e infrastrutture» Samantha Tardi, Cambierà (capogruppo della lista civica che contava inizialmente tre eletti tra cui Michela Guerra, candidata sindaco, che ha lasciato il posto a Emanuele Panizza che è però confluito nel gruppo misto insieme a Marco Maiolini) «Dopo due anni e mezzo di Giunta De Pascale la prima immagine chiara che emerge è la clamorosa divisione in compartimenti stagni delle deleghe. Assessori poco armonizzati tra loro: a un’orchestra in cui ogni componente suona una propria sinfonia si aggiunge un Sindaco che non vive la città che governa, ma la visita solo perché è posto di lavoro. De Pascale abbonda in dichiarazioni sulla politica nazionale, ma ben poco si spende in problematiche locali. Sin da subito, è emerso l’errore della separazione del turismo rispetto alle attività produttive che dimostra il non aver com-

preso quanto esso possa essere considerato materia economica, nonostante la scelta mirata di un Assessore con provenienza da un’associazione di categoria. A Ravenna ci si occupa solo dei fa 0mosi “eventi” ma che altro non sono che una disordinata serie di iniziative senza filo conduttore, programmazione e strategia. Si abbonda in tagli di nastro per nuove aperture, ma si disertano visite a quelle attività commerciali che, in questi due anni e mezzo, hanno abbassato le serrande per sempre, magari appendendo cartelli di commiato verso un pubblico che sempre più difficilmente riesce a raggiungere il cuore storico di Ravenna, che sta morendo sotto gli occhi vitrei di questa giunta immobile. A livello sanitario ci ritroviamo con un nosocomio ignorato e abbandonato dalla direzione dell’Area Vasta Romagna, soprattutto per la scarsa capacità del Sindaco di imporre le proprie volontà ai tavoli regionali, ottenendo una qualità di servizio in grave picchiata. Niente di fatto sull’escavo fondali del nostro Porto, promessi a spron battuto in campagna elettorale, ed ancora fermo, con buona pace del comparto economico coinvolto che vive di speranze, le quali però, non portano gli stipendi ai lavoratori. Nessun bypass sul Candiano in vista, così come sparito dai radar il beach stadium, in favore però di un futuro, e speriamo funzionale e produttivo, “Pala Fagnani”. Soddisfatta per la riuscita dell’internalizzazione del comparto sociale, così come promesso e fortemente voluto dall’Assessore Morigi. Nel complesso posso dire che la sufficienza non è stata raggiunta: quando alle promesse non si affiancano fatti concreti si continua a parlare solo di fuffa, nulla più». «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» Massimo Manzoli, Ravenna in Comune (lista di sinistra alternativa al Pd che candidava a sindaca Raffaella Sutter, che si è poi dimessa in favore del capolista) «La citazione de Il Gattopardo è la nostra valutazione della Giunta De Pascale di metà mandato. Da una Giunta “nuova” non vediamo novità per nessuno dei settori produttivi ancora in forte crisi, mentre ci saremmo aspettati politiche capaci di attrarre fondi esteri e europei in modo serio e strutturato, creando veri e propri poli di innovazione tecnologica che possano far da calamita per altri investitori. Invece Ravenna continua a perdere addetti e aziende in tutti i settori economico-produttivi tradizionali. Nella nostra città oltre il 20% di appartamenti risulta sfitto o inoccupato, ci saremmo aspettati con urgenza politiche di sostegno delle aziende da un lato (con salvaguardia dei posti di lavoro, tramite riconversione, riutilizzo, ristrutturazione) e creazione di sistemi che possano mettere a disposizione quelle struttura sfitte a prezzi calmierati per le fasce più deboli della popolazione dall’altro. Invece si continua a consumare terreno realizzando nuovi centri commerciali. Avremmo apprezzato un cambio di rotta nelle politiche di

gestione della scuola pubblica ma il rinnovo della convenzione con le scuole Fism e l’aumento di finanziamenti ad esse destinate va in direzione totalmente opposta. Nessun cambiamento rispetto alle politiche passate nemmeno sui temi dei rifiuti (restiamo tra i peggiori territori in Regione per raccolta differenziata) e su quelli ambientali (tra i temi sollevati il più recente è la situazione della Pialassa Piomboni) dove gli interventi più importanti per la salvaguardia della costa sono finanziati da Eni che, però, continua a tener vive le attività di estrazione sotto costa (tra le altre cosa, quando cesseranno le attività della Angela Angelina?). Sull’hub portuale ci sembra evidente la mancanza di volontà dell'ente porto di trovare soluzioni ai possibili ostacoli in cui può inciampare il progetto (fondi a rischio per decisione Ue e difficoltà di collocamento fanghi se confermata valutazione Pm nel processo). Per contro la Giunta sta seguendo il comportamento della precedente che, nella prima metà di mandato (di Di Marco) aveva appoggiato senza discutere la scelta di non proporre alternative di fronte a possibili ostacoli, poi quando gli ostacoli si sono prospettati, e solo allora Di Marco si è dovuto inventare delle soluzioni, la Giunta ha capito di non poterle appoggiare e lo ha scaricato. Tutto ciò ha un costo misurabile in anni (non mesi) di ritardo e siamo preoccupati dal fatto che possa ripetersi». «Voti negativi in tutti le problematiche della città, dove è intervenuto ha peggiorato la situazione» Veronica Verlicchi, La Pigna (capogruppo, lista civica fondata dall’imprenditore Maurizio Bucci entrata presto in collisione con le altre forze di centrodestra. Bucci, candidato sindaco, è stata eletto ma ha poi lasciato il posto alla capolista) «La nostra pagella dei primi 2 anni di mandato del Sindaco Michele de Pascale presenta voti nettamente negativi in tutte le materie, leggasi problematiche, principali di questa città. Veniamo alle materie: Sicurezza: 0; Ambiente: 0; Lavoro: 0; Strade: 0; Porto: 0; Raccolta Rifiuti: 0; Ravegnana bis e varianti di Mezzano e Fosso Ghiaia: 0; Cultura: 0; Turismo: 0; Istruzione: 0; Centro storico: 0; Protezione civile: 0; Sport: 0; Digitalizzazione: 0; Politiche sociali e per le famiglie: 0; Urbanistica ed edilizia privata: 0; Grandi infrastrutture: 0; Mobilità: 0; Giovani: 0; Parcheggi: 0; Diritto allo studio: 0. Gli si può assegnare solo uno zero, dato che De Pascale non ha fatto nulla per risolvere, incentivare, rilanciare i settori strategici per Ravenna, per i Lidi e per il forese. E laddove ha tentato di intervenire, ha peggiorato la situazione. Le materie sulle quali eccelle, infatti, sono solo quelle che creano danni alla città: Extracomunitari: 10; Poltronificio: 10; Autovelox: 10; Imposte e tasse: 10. Negli ultimi mesi poi il Sindaco ha deciso di concentrarsi sui problemi interni al suo partito, preoccupandosi di sostenere Quello che secondo lui é il cavallo vincente al momento (leggasi Zingaretti), affogandosi a rievocare i fantasmi del passato (leggasi Mussolini) per cercare di razzolare un po’ di consensi nella sinistra, sostenendo inutili flash mob per l’apertura dei porti ai clandestini e cercando di affermarsi tra i Sindaci dissidenti contro il Decreto Salvini. Tutte cose che non portano alcun giovamento alla città e ai cittadini che é chiamato ad amministrare. Un Sindaco che lascia lidi e forese privi dei servizi basilari, abbandonati nella morsa dei furti, senza un trasporto pubblico adeguato, senza un presidio di Polizia Municipale a garanzia della serenità dei cittadini, é la prova vivente del fatto che il Pd vuole occuparsi dei propri interessi (vedasi porto e sistema delle partecipate) e mantenere ottimi rapporti coi poteri forti anziché occuparsi dei bisogni dei cittadini. Un quadro di perfetta continuità con i suoi predecessori alla faccia del suo slogan elettorale che parlava di discontinuità e nuova energia per Ravenna».




10 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

LA POLEMICA

Maestri (Possibile): «Il terremoto fa pensare alla scellerata attività estrattiva di Angela Angelina» Richieste di question time dal dirigente politico dopo la forte scossa del 15 gennaio con epicentro a Lido di Dante

Tra i pochissimi danni rilevati dopo la scossa di magnitudo 4.3 alcune crepe nel complesso della Biblioteca Classense

La forte scossa di terromoto che ha svegliato Ravenna pochi minuti dopo la mezzanotte del 15 gennaio, con magnitudo 4.3, e che causato per fortuna solo lievi danni in alcuni edifici (come la biblioteca Classense) ma richiesto un giorno di chiusura di tutte le scuole per le opportune verifiche, sembra destinato a diventare anche un tema di scontro politico. Andrea Maestri esponente ravvenate della segreteria nazionale di Possibile ha infatti dichiarato: «Un terremoto importante, mai accaduto con questa intensità a Ravenna, il più forte negli ultimi 30 anni. Epicentro Lido di Dante e il pensiero corre preoccupato alla scellerata attività estrattiva della piattaforma Angela Angelina e non solo. Scientificamente il collegamento tra attività estrattiva e terremoti è molto controverso ma è lecito dubitare che epicentro e intensità siano casuali. Ho chiesto alla deputata Rossella Muroni, che già aveva visitato Ravenna questa estate e si era impegnata per la chiusura della

piattaforma, per la Camera dei Deputati e a Massimo Manzoli, per il Consiglio comunale di Ravenna, di attivarsi – se ne rileveranno le condizioni – con un immediato question time, nelle rispettive sedi istituzionali. Non escludo, se troveremo supporto in adeguati studi scientifici, un esposto in Procura per la verifica di eventuali ipotesi di reato». L’istituto nazione di geofisica e vulcanologia ha già spiegato che l’evento è stato generato dalla Placca Adriatica che scivola sotto l'Appennino ed è collegato a quello di novembre dello scorso anno a Rimini. Ma Maestri prosegue: «Quand’anche non vi fosse un sufficiente supporto scientifico in tale direzione riteniamo che il modello di sviluppo basato sullo sfruttamento delle energie fossili vada superato al più presto e una volta per tutte perché, questo è certo, produce subsidenza, rende il nostro territorio più fragile ed esposto, inquina e avvelena il nostro presente, ipotecando il nostro futuro».

IL CICLO

QUATTRO INCONTRI SU AMBIENTE, INFORMAZIONE E CULTURA Amministratori ed esperti a confronto a Casola Valsenio L'amministrazione comunale di Casola Valsenio, con il patrocinio dell'Unione della Romagna faentina, organizza quattro serate pubbliche in cui protagonisti saranno tematiche al centro dell'attualità sociale, politica e culturale. Tutti gli incontri si terranno all'interno della sala "Nolasco Biagi" a partire dalle ore 20.30. Si parte giovedì 17 gennaio con la serata dal titolo “L'informazione, bufale e disinformazione al tempo dei social” con Francesco Nicodemo, scrittore ed esperto di innovazione e comunicazione digitale nonché consigliere di Matteo Renzi, e Riccardo Isola. La seconda serata sarà dedicata al tema “Acqua, aria e rifiuti: come cambiare abitudini per migliorare la vita”. Se ne parlerà, giovedì 24 gennaio, con Simone Tosi, assessore all'ambiente di Carpi, Antonio Bandini, assessore all'ambiente di Faenza e Marco Unibosi, assessore all'ambiente di Casola Valsenio. Terzo incontro sarà quello del 31 gennaio con "Identità territoriale, creatività e partecipazione: ripartiamo dalla cultura". La serata vedrà la presenza di Roberto Balzani, Presidente dell'Ibc Emilia-Romagna ed ex sindaco di Forlì, Massimo Isola, assessore alla cultura di Faenza e Federico Settembrini, assessore alla cultura di Cotignola. Infine, l'ultimo incontro, sarà quello dedicato a "Comuni e Unione: come cambia il rapporto tra ente pubblico e cittadino". La serata, che si terrà giovedì 7 febbraio sarà dedicata alle istituzioni e al futuro dell'assetto organizzativo locale. Ne parleranno Giovanni Malpezzi, presidente dell'Unione della Romagna faentina e sindaco di Faenza, Luca Piovaccari, presidente dell'Unione della Bassa Romagna e sindaco di Cotignola e Claudio Facchini, coordinatore della Unione della Romagna faentina. Maggiori informazioni su www.comune.casolavalsenio.ra.it.


POLITICA / 11 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

NUOVO SOGGETTO

NASCE «SOCIETÀ APERTA», GRUPPO CIVICO LONTANO DALLE IDEOLOGIE I promotori sono Nevio Salimbeni e Adriana Castellano: «Dobbiamo ripartire dalle attività per le strade e nei mercati» Nasce a Ravenna il “gruppo civico informale” voluto da Adriana Castellano e Nevio Salimbeni dal nome “Società aperta”. «Il gruppo nasce per pensare (e fare) attività sul territorio partendo dal basso, ben lontano dalle ideologie – afferma Nevio Salimbeni, oggi in Cna con un passato da amministratore nel Pd – non si tratta quindi di una delle tante iniziative che nascono con scopi elettorali o congressuali e partitici. Vorremmo provare a essere un primo nucleo di pensiero e azione per organizzare energie libere che vogliono parlare di cosa potrebbe essere oggi l’Europa, della mobilità sociale dei giovani, della transizione ambientale necessaria nei fatti, dei diritti civili e dei temi etici del “fine vita”, del rapporto tra formazione/innovazione e lavoro, della responsabilità individuale e collettiva nella gestione delle comunità locali, delle opportunità d’integrazione per le fasce meno protette della popolazione». «La politica come l’abbiamo conosciuta negli ultimi Nevio anni ha stancato noi e la Salimbeni gran parte della gente – aggiunge Adriana Castellano – se vogliamo provare a salvare e rinnovare forme di partecipazione, dobbiamo ripartire dal fare attività per le strade e nei mercati, prendere contatti con le persone reali, scommettere sulla voglia di cambiamento positivo che ancora esiste e offrire occasioni di approfondimento su quei temi che, se agitati e non risolti, possono alimentare chiusure, paure ed egoismo collettivo». Il gruppo si troverà in luoghi fisici e pubblici – spazi, banchetti, iniziative – ma chi vuole aderire sin d’ora può farlo scrivendo a questi indirizzi: salimbenin@gmail.com o adrianacastellano@icloud.com. È possibile anche seguire, e interloquire, con la pagina facebook già esistente al seguente link: www.facebook.com/societaperta/.”. dal quale si evince la fronte impronta europeista e progressista del gruppo.

LA NOVITÀ Volt-Ravenna presenta la “Dichiarazione di Amsterdam” per un movimento paneuropeo Il 17 gennaio alla Bodeguita di via Antica Zecca 16, a Ravenna, verrà presentata la Dichiarazione di Amsterdam dagli organizzatori locali di Volt-Ravenna. Volt, dicono i promotori, è «il primo partito paneuropeo e transnazionale presente in oltre trenta paesi in Europa». In contemporanea a decine di altre città in Italia e nel continente, Volt-Ravenna esporrà ai propri cittadini il nuovo progetto politico. «Presentare la Dichiarazione di Amsterdam è un’occasione unica per farci conoscere come partito e presentare alla cittadinanza la nostra visione politica europea – afferma Erblin Berisha, coordinatore locale di Volt-Ravenna, aggiungendo che – dopo tanta attesa, siamo finalmente pronti a discutere la nostra proposta di cambiamento per un’Europa più unita dal punto di vista politico, economico e sociale che ponga al centro una cittadinanza europea attiva e responsabilizzata, fondata su valori e identità condivisi». L’incontro in programma il 17 gennaio verterà sulle scelte politiche ed economiche che l’Europa deve attuare ai fini di ridurre l’attuale gap generazionale e gli squilibri regionali in termini di crescita e di occupazione. Per maggiori informazioni rivolgersi a: ravenna@voltitalia.org oppure l’evento https://www.facebook.com/events/388674081883595.

L’INCONTRO Leonardo Palmisano a Savarna per parlare di mafia, caporalato e sfruttamento In occasione del 74° anniversario della liberazione di Savarna-GrattacoppaConventello, la sezione Anpi di Savarna e il Gurppo dello Zuccherificio organizzano sabato 19 Gennaio alle 15.30 alla sala "Gino Pozzi" - Via Savarna n. 269/a (1° piano) l'incontro "Mafia, caporalato e sfruttamento". Leonardo Palmisano, autore dei libri Ghetto Italia e Mafia Caporale, dialogherà con Lorenzo Carpinelli, dottore in giurisprudenza con una tesi in Diritto del Lavoro dal titolo “Migranti al lavoro”, sulla diffusione di mafie e caporalato sul nostro territorio. Sabto pomeriggio sarà inoltre inaugurata anche la mostra "Primo Maggio Festa Internazionale del Lavoro" a cura dell'Anpi di Massa Lombarda.


12 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

CAMERA DI COMMERCIO

Il saldo delle imprese è ancora negativo

LAVORI PUBBLICI/1

Dati provinciali al terzo trimestre 2018: in crescita le aziende con titolare o maggioranza dei soci stranieri

Al terzo trimestre del 2018 è ancora negativo il saldo delle imprese ravennati rispetto al 2017: le cessazioni raggiungono il livello minimo storico ma lo stesso vale per il numero delle iscrizioni. Sono dati diffusi dalla Camera di Commercio di Ravenna. Al 30 settembre 2018 le imprese iscritte nel Registro delle Imprese di Ravenna sono risultate 39.226, dunque 282 in meno rispetto alla stessa data dell’anno passato. Nei 12 mesi precedenti (settembre 2017 – settembre 2018) sono state registrate 1.985 nuove iscrizioni a fronte di 2.114 cancellazioni volontarie, a cui si aggiungono 164 cancellazioni d’ufficio, determinando così un saldo negativo di 129 unità. Rispetto al 2017 e agli anni precedenti, nel corso degli ultimi dodici mesi sono ulteriormente diminuite sia le cessazioni che le iscrizioni. Per questo motivo, nonostante la flessione delle cessazioni, il tasso di variazione rimane negativo, pari al -0,33 percento. Anche il tasso di crescita regionale rimane negativo, seppur più contenuto, attestandosi negli ultimi dodici mesi al -0,15 percento. A livello nazionale trova invece conferma la crescita del numero delle imprese, in atto dal 2013, con un tasso di variazione nell’anno pari al +0,59 percento. Rispetto al 30 settembre 2017, i settori che vedono un incremento delle imprese registrate sono quelli dei servizi, ad esclusione del commercio e del trasporto e magazzinaggio. In termini assoluti il settore più sofferente è

quello dell’agricoltura che perde 147 imprese (pari al -2 percento), seguito dal commercio (113 unità, -1,4 percento in termini relativi). Le imprese artigiane registrate sono 10.537 e risultano 76 in meno nel confronto con lo stesso periodo del 2017. Le imprese femminili della nostra provincia sono risultate 8.110, in diminuzione rispetto alla stessa data dello scorso anno di 57 unità. Anche in questa fase si conferma il saldo positivo delle imprese con il titolare o con la maggioranza dei soci di nazionalità straniera. Al 30 settembre 2018 sono state registrate 4.519 imprese straniere nel Registro imprese di Ravenna: 100 in più rispetto alla stessa data dello scorso anno (+2,3 percento). Sono 2.607 le imprese giovanili registrate a Ravenna. Negli ultimi 12 mesi il loro numero ha subito una pesante flessione di 96 unità, pari al -3,6 percento: ciò si giustifica principalmente con la perdita dei requisiti per la definizione di “giovanile”, ossia la soglia dei 35 anni da parte di soci e titolari: infatti il saldo tra iscrizioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi è comunque positivo, pari a +275 unità. Al 30 settembre, rispetto all’anno precedente, risultano in crescita solo nel settore agricolo (+8 unità, con +3,8% in termini relativi) ed in quello dei servizi alle imprese (+5 unità, +1,9%). All'opposto, le imprese giovanili sono in flessione in tutti gli altri settori, in particolare in quello delle costruzioni (-59, pari al -11,5%) e del commercio (-32, con un -4,3%).

IMPRESE/1

Marcegaglia produrrà la sua energia elettrica Investimento da 50 milioni per due centrali a gas a Ravenna e Mantova Il gruppo metalsiderurgico Marcegaglia ha reso noto di aver sottoscritto con Engie, player dell’energia e servizi, un accordo per costruire nei suoi stabilimenti di Ravenna e di Gazoldo degli Ippoliti (Mantova) due centrali a gas per la produzione di energia elettrica e di calore. Secondo il gruppo «due impianti di cogenerazione termica, che saranno gestiti da Engie, entreranno in funzione entro il 2020 e svilupperanno una potenza complessiva di 50 megawatt, 30 a Ravenna e 20 a Gazoldo degli Ippoliti, In grado di soddisfare quasi interamente il fabbisogno energetico dei due siti produttivi di Marcegaglia per la lavorazione dell’acciaio, con una riduzione dei costi elettrici di oltre il 25 percento e delle emissione di sostanze nocive nell’atmosfera del 30 percento. L’investimento per la realizzazione delle due centrali ad alta efficienza energetica si aggirerà intorno ai 50 milioni di euro e rientra nel piano di rafforzamento competitivo di tutti i vari segmenti di attività del gruppo industriale mantovano, che nel 2019 ammonterà in totale a circa 150 milioni di euro».

IMPRESE/2 Ora Euro Company è società benefit Euro Company, azienda di riferimento in Italia nel settore della frutta secca e dei frutti disidratati (fatturato 2018 a quota 112 milioni di euro, oltre 340 dipendenti), si è trasformata da società esclusivamente “for profit” a “Società Benefit”. Si tratta di una forma giuridica d’impresa introdotta a partire dal 2010 negli Usa, dal 2016 riconosciuta anche in Italia. Nel nostro Paese sono circa 200. A partire dal bilancio 2019, il 10 percento degli utili andrà «per promuovere la cultura del benessere fisico e spirituale; sostenere la comunità scientifica e le associazioni di volontariato; creare un ambiente di lavoro in cui crescere ed essere felici; diffondere condividere tutto quanto possa portare un beneficio tangibile alle persone e al pianeta».

COMPLETATO IL PONTE FELISIO SUL SENIO TRA SOLAROLO E FAENZA Dopo diversi mesi di chiusura e anche alcune polemiche riapre al traffico il ponte sulla provinciale Felisio tra Solarolo e Faenza. L’intervento è costato 830mila euro. La riapertura è stata preceduta dal collaudo statico della struttura, che attraversa il fiume Senio al chilometro 7+500 della strada provinciale 7 “San Silvestro Felisio”: collaudo che ha avuto esito positivo. Rimangono da ultimare alcune opere di finitura, che saranno completate entro la prossima primavera; tali lavori sono possibili solo con temperature più elevate. La realizzazione del ponte metallico di prima categoria a campata unica di luce di 50 metri e larghezza di 9,70 metri ha permesso l’eliminazione delle pile intermedie, garantendo un miglior deflusso delle acque del Senio. Durante i lavori è stata realizzata anche una rotatoria del diametro di 31 metri nel comune di Solarolo, nell’area di sedime del vecchio incrocio realizzato nel 1974.

LAVORI PUBBLICI/2

A BAGNACAVALLO SARÀ ELIMINATO IL PASSAGGIO A LIVELLO Attraverso tre nuove rotatorie e un sottopasso (nel punto in cui attualmente la linea ferroviaria Ravenna-Lugo incrocia via Bagnoli Superiore), a Bagnacavallo un nuovo tratto di viabilità di circa un chilometro collegherà la strada provinciale San Vitale con l’area produttiva sulla provinciale Naviglio nei pressi della rotonda per l’A14 Dir. È il progetto da 12 milioni di euro per il superamento delle problematiche connesse al passaggio a livello di via Naviglio a Bagnacavallo. Nella seduta del 17 dicembre il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la convenzione attuativa con Rfi, Regione e Provincia. Così sarà ripartita la spesa: 600mila euro Provincia, 2,8 milioni Rfi, 3 milioni Regione e 5,8 milioni Comune che si farà carico anche della spesa di circa 600mila euro per gli espropri. Nel corso del 2019 verrà indetta la gara per l’appalto integrato, dopo la quale si conosceranno nel dettaglio i tempi per l’esecuzione delle opere.

LAVORI PUBBLICI/3 Difesa della costa, intervento da 1,5 milioni di euro su un tratto di 900 metri della costa a Punta Marina La giunta comunale di Ravenna ha approvato il primo stralcio di un progetto esecutivo del valore di 1,45 milioni di euro per lavori di ricalibratura della barriera di scogli artificiali a Punta Marina. Si tratta di ottimizzare la difesa soffolta che si estende per un totale di 3.650 metri, divisa in sette celle di sedimentazione, la cui compattezza è minata nella parte esterna a causa delle condizioni meteo e delle mareggiate degli ultimi anni. Con questo primo stralcio si interverrà sulle celle maggiormente destabilizzate, per un tratto complessivo di 900 metri. L’intervento sarà finanziato con fondi Eni.


Tutta la provincia di Ravenna in 46 titoli

Un anno di buona informazione per tutti

2018


14 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

MOBILITÀ

Auto, mercato ravennate trainato da Suv e motori a metano Le previsioni 2019 di due addetti ai lavori (Lineablù e Emiliana Motor): «Troppo stretti i vincoli per l’ecobonus e l’elettrico ha autonomie ridotte e la rete di ricarica è poco attrezzata»

Suv e metano saranno le voci trainanti del mercato dell’auto ravennate anche nel 2019, la prima si inserisce in un solco ormai consolidato a livello nazionale mentre la seconda è più specifica del territorio e si lega alla diffusione capillare della rete di distribuzione del carburante alternativo. Questa è la previsione che vede concordi due addetti ai lavori da tempo sul mercato: Enrico Benelli, titolare del gruppo Lineablù (Volvo, Mazda, Peugeot, Opel, Seat, Skoda), e Andrea Mazzini, titolare di Emiliana Motor (Ford). Il 2019 sarà l’anno dell’entrata in vigore di ecotassa e ecobonus, introdotti dall’ultima legge finanziaria. Peseranno sul mercato? Anche su questo tema i due imprenditori sono sostanzialmente allineati. Prendiamo ad esempio il bonus: ne possono beneficiare solo auto con caratteristiche molto specifiche e così la scelta si restringe. «Parliamo di una decina di vetture in tutto – dice Mazzini –, con prezzi piuttosto elevati. Così non si svecchia il parco circolante e invece bisognerebbe tenere a mente che se oggi metto in moto un veicolo con motore Euro 1 inquino come 27-28 auto Euro 6». Difficile poi che l’elettrico conquisti il grande pubblico. Non solo per i costi ancora elevati ma anche per questioni pratiche: autonomia e rete di ricarica. «C’è fermento tra le case produttrici – spiega Benelli –, Volvo quest’anno uscirà con diversi modelli elettrici ma oggi

comprare un’auto elettrica è più un segno distintivo che una reale praticità. Conosco l’area scandinava dove ho lavorato e siamo lontani parecchio da quegli standard. Gli esperti però sono ormai concordi nel dire che l’ibrido andrà scomprarendo un po’ alla volta per dare più spazio all’elettrico, magari migliorando le autonomie che oggi arrivano a 3-400 km». Ma cosa caratterizza il mercato ravennate? «Il metano è sicuramente un argomento trainante», dice Benelli. Che si gode l’approccio di Seat e Skoda particolarmente attento su questa alimentazione: «Rispetto alle grandi città il diesel ha ancora una clientela. Se parliamo con le concessionarie di Roma e Milano ormai non sanno più cosa sia il diesel». Caratteristica comune a tutte le latitudini è invece quella di dirottare la spesa verso la sicurezza: «Se il cliente deve pagare per un optional – dice Mazzini – ormai lo fa per gli ausili alla guida. Faccio un esempio: il tetto apribile ormai non lo chiede nessuno ma la frenata di emergenza e il mantenimento di corsia invece sono sempre più richiesti». E tra le novità in via di affermazione ci sono le modalità alternative di acquisto: «In media si tiene l’auto per otto anni – dice Benelli – ma è difficile dire cosa succederà fra otto anni e allora piuttosto che l’acquisto qualcuno preferisce il noleggio a lungo termine o altre formule che permettono di restare al passo con le richieste».


ECONOMIA / 15 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

OIL&GAS

Ipotesi blocco delle trivellazioni, Confindustria e Omc in allarme: «Sarebbe letale per il settore offshore» In discussione un emendamento che ferma per tre anni la ricerca e la produzione di gas. Nanni (Roca): «Rischiamo che venga estratto dai Balcani e rivenduto all’Italia» Non poteva che fare discutere a Ravenna, una delle capitali dell’offshore, la prospettiva del blocco delle estrazioni annunciato dal ministero dello Sviluppo economico. Preoccupata non poco Confindustria: «In Romagna – ricorda l’associazione – ha sede il più importante distretto nazionale di oil&gas, che da decenni contribuisce allo sviluppo sostenibile delle comunità locali in sintonia con gli altri settori produttivi, a partire da quello turistico: ci sono voluti molti anni e una sentenza del Consiglio di Stato per riaffermare la legittimità delle esplorazioni in Adriatico e il loro impatto sull’economia e l’occupazione, ricordando come tutta l’attività avvenga nel totale e pieno rispetto delle norme e dell’ambiente in cui è integrata». La sospensione di un’attività economica «sarebbe letale per l’economia locale e nazionale, una scelleratezza che non ci si potrebbe permettere nemmeno in tempi floridi. Le imprese del settore e dell’indotto, le migliaia di lavoratori e le loro famiglie hanno già sofferto un blocco delle attività che ha aggravato una pesante crisi congiunturale: non ci stancheremo mai come Confindustria Romagna di ribadire i quanto i costi del non fare siano dannosi per tutta la collettività, soprattutto quando i blocchi arrivano da amministratori della cosa pubblica». Dello stesso parere il Roca, con il presidente Franco Nanni, organizzatore del-

l’Omc, fiera dell’offshore in programma in primavera al Pala De Andrè. Un mix di «preoccupazione e incredulità» accompagna il dibattito, sull’emendamento presentato al decreto semplificazione con il quale si intenderebbe fermare per tre anni ogni attività di ricerca e produzione di gas. «Il gas è l’unica fonte energetica di transizione

verso le rinnovabili per le quali dobbiamo attendere ancora almeno 20 anni prima che siano a regime. Se ancora siamo in un Paese normale, le ‘attività upstream’ sono più che strategiche. A meno che non si ritenga normale che il gas adriatico venga estratto da Croazia, Albania, Montenegro e poi rivenduto all’Italia».

BASSA ROMAGNA Via libera alle coltivazioni dei depositi idrocarburi Continua il dibattito dopo il via libera del ministero dello Sviluppo Economico ai decreti che sanciscono il conferimento della concessione di coltivazione di idrocarburi “Bagnacavallo” e un ulteriore proroga della concessione di coltivazione “San Potito”; entrambe ricadenti nella provincia di Ravenna e che in entrambi i casi vedranno rendere operativi cinque pozzi (di cui tre nuovi ciascuno) di interesse rispettivamente della società “Aleanna Italia” e “Società Padana Energia”. Legambiente, torna a ricordare la natura geologica fortemente subsidente dell’area della Bassa Romagna e di come l’estrazione di idrocarburi dal sottosuolo, sia un’attività fortemente determinante per l’abbassamento del suolo. «Che l’adempimento sia frutto o meno di un’inerzia decisionale derivante da governi precedenti, poco importa. Quello che dobbiamo fare è il qui e ora, ed è importante che qui e ora si prendano posizioni chiare e decise anche a livello locale, per contrastare lo sviluppo di nuove attività di ricerca e di coltivazione di idrocarburi, nell’entroterra, come in mare», commentano Legambiente Ravenna e Bassa Romagna. Pertanto l’associazione si augura che nuovi permessi ancora in fase di sola prospezione, come quello che interessa l’area “La Stefanina” che riguarda le zone di Alfonsine, Mezzano e del Ferrarese, non trovino adito alla loro prosecuzione, ponendo per sempre fine a nuove attività estrattive sul territorio. Sul tema è intervenuto direttamente anche il ministro dell’Ambiente Sergio Costa «Da quando sono Ministro non ho mai firmato autorizzazioni a trivellare il nostro Paese e i nostri mari e mai lo farò».


16 / ECONOMIA / PORTO RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

DATI

Traffico merci, prodotti agricoli e metallurgici tengono a galla il 2018 Il periodo gennaio-novembre registra un aumento dello 0,65 percento rispetto all’anno precedente. I container vanno sotto zero: sono diminuiti gli imbarchi di Alessandro Montanari

Più 0,65 percento: nei primi undici mesi dell'anno questo è l'andamento del traffico portuale di Ravenna. In attesa dei dati definitivi di dicembre si può dire che, a meno di improbabili sconquassi di fine anno, il traffico commerciale via mare della città abbia confermato l'andamento del 2017. In particolare novembre vede le rinfuse solide (merci secche) in crescita dell'1,53 percento. Alla voce “buone notizia” vanno iscritti i prodotti agricoli (+16,96 percento) e quelle metallurgici (+6,45 percento). In aumento pure i concimi che hanno fatto registrare rispetto al 2017 una performance migliore del 2,1 percento. In calo invece tre categorie: i materiali da costruzione (-5,32 percento), dato che conferma la poca dinamicità del settore, i combustibili e i minerali solidi (2,64 percento) e soprattutto le derrate alimentare che sono rimaste a novembre ancora sotto i due milioni di tonnellate, con un calo del 9,14 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Migliorato pure il traffico di rinfuse liquide (più 1,10 percento) con un'ottima performance in questo caso delle derrate alimentari (+7,4 percento) mentre appare stagnante il traffico dei prodotti chimici, con un 3,73 percento registrato durante l'anno. In totale al porto di Ravenna sono state movimentate a novembre 24,279 milioni di tonnellate (158.883 in più rispetto allo scorso anno). I container continuano a stazionare in terreno negativo. La movimentazione totale vede

SEMINARIO Le nuove tecnologie nella logistica portuale Le nuove tecnologie – come la blockchain, l’Internet of Things e i mezzi a guida autonoma – avvieranno una rivoluzione nell’organizzazione dei principali corridoi logistici ma ancora poco si sa dei potenziali costi ed i reali vantaggi portati da tali tecnologie. Un seminario in programma all’Autorità portuale di Ravenna il 31 gennaio dalle 17 alle 19 avrà pertanto lo scopo di discutere i principali elementi tecnologici, economici e sociali dell’introduzione di tali soluzioni nell’industria logistica. Intervengono Claudio Ferrari (professore ordinario di Economia Applicata all’Università di Genova), Alessio Tei (lecturer in Maritime Economics a Newcastle) e Fabio Malosio (Ibm Italia).

CONCORSO Un premio per la tutela dell’Economia Blu

una differenza rispetto al novembre del 2017 di 2.155 teu, pari ad una flessione dell'1,06 percento. Bisogna però differenziare import ed export. Nel primo caso il dato dei container “pieni” (escludendo quindi i contenitori movimentati a scopo tecnico-logistico) è in crescita del 6,79 percento. Va male invece l'export, ossia l'imbarco: la merce in container che ha lasciato il porto di Ravenna è diminuita del 6,68 percento. Il miglioramento dell'import non basta a compensare il dato negativo dell'export (che rappresenta il 42,33 per cento del traffico di container) e l'anno rimane in “rosso”. Un altro settore che continua a perdere colpi è l'automotive: i “pezzi” sbarcati nei primi undici

mesi del 2018 sono stati 11.369, in netto calo rispetto ai 19.367 dello scorso anno. Una differenza che in termini percentuali significa 41,3 punti. Il 2018 pare non sia nemmeno destinato ad essere ricordato come l'anno d'oro delle autostrade del mare dal momento che il movimento di merce in trailer/rotabili è in calo dell'1,1 percento. In questo caso si potrebbe però tornare in positivo con i dati di dicembre dal momento che il penultimo mese dell'anno ha registrato un discreto miglioramento (più 2,91 percento) rispetto allo stesso periodo del 2017. Se i dati di dicembre dovessero confermare la tendenza, il dato potrebbe allinearsi a quello dello scorso anno.

Si rinnova l'appuntamento con il Premio Costa Smeralda, giunto alla seconda. Medsea seleziona progetti, brevetti, ricerche che si siano distinte nel campo dell’innovazione tecnica o tecnologica o gestionale di prodotto o di processo applicata alla Economia Blu e finalizzata alla riduzione degli impatti negativi delle attività economiche nei mari e negli oceani. Il 27 aprile la cerimonia di premiazione a Porto Cervo. Possono partecipare persone, enti ed istituzioni, imprese ed organismi non profit che operano in Italia, nell’Unione Europea e nei Paesi del Mediterraneo. Maggiori informazioni: www.medseafoundation.org.

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ECONOMIA / PORTO / 17 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

INFRASTRUTTURE/1

Progettone senza pace: la strada verso i nuovi fondali deve passare da Bruxelles La Commissione Ue ha deciso che le Autorità Portuali sono operatori economici e le eventuali agevolazioni dallo Stato sono incompatibili. Un anno di tempo per risolvere la questione

La Commissione europea ha deciso che le Autorità portuali sono operatori economici e, come tali, le eventuali agevolazioni riconosciute dallo Stato sono incompatibili con le norme europee, fatta eccezione per la sicurezza, le misure contro l'inquinamento e il controllo del traffico marittimo. Una linea che preoccupa via Antico Squero, anche se interpellato dal Corriere Romagna sul tema il presidente di Ap Daniele Rossi si è detto «relativamente tranquillo» su fondi per l'approfondimento portuale. La Commissione ha fissato all’1 gennaio del prossimo anno il termine ultimo per conformarsi alla decisione. Sul tema interviene il consigliere comunale Massimiliano Manzoli (Ravenna in Comune) che chiede in un'interrogazione di fare chiarezza sulle risorse che verrebbero utilizzate da Ap per concludere il progettone nel caso la decisione Ue venga confermata. Rossi infatti ha spiegato che l'Autorità dispone di risorse che sono in grado di fare andare avanti i progetti del porto anche se la decisione dovesse essere confermata. La preoccupazione è condivisa anche a Roma: il viceministro leghista con delega alla vigilanza sulle Autorità portuali, Edoardo Rixi, ha immediatamente riconosciuto che queste osservazioni, allo stato attuale «significherebbero una limitazione gravissima nel piano degli investimenti infrastrutturali del nostro Paese» impegnandosi ad un dialogo con Bruxelles anche sul fronte di una «revisione del ruolo delle Autorità di sistema portuale e quindi della legge Delrio». Del resto, lo stesso viceministro, presentendo una tale decisione, aveva anticipato il mese scorso (in un convegno a Livorno) che «se la Commissione Europea dovesse alla fine emettere il verdetto e considerare le Autorità Portuali come imprese esercenti attività econo-

INFRASTRUTTURE/2

NUOVE GRU PER SAPIR Sulle banchine portuali della Sapir sono in funzione due nuove gru, una Liebherr 600 e una Liebherr 550, che unitamente a due benne da 23 mc fanno parte di un investimento complessivo da 7 milioni di euro. Si avvicina così ai 50 milioni di euro l’impegno economico sostenuto negli ultimi cinque anni dal Gruppo per rafforzare l’equipaggiamento dei terminal e la funzionalità delle aree di movimentazione e stoccaggio al loro servizio. Ora Sapir è in grado, operando con gru in abbinata, di sollevare pezzi anche oltre le 400 tonnellate di peso. spiega Mauro Pepoli, amministratore delegato di Sapir: «Ora possiamo fornire il servizio in totale autonomia, offrendo una valida alternativa alle navi heavy lift, che sono di difficile reperimento e hanno costi elevati».

miche, ci troveremmo nella condizione di non poter più finanziare le Autorità Portuali». Manzoli nella sua interrogazione chiede se il sindaco sia a conoscenza dei possibili sviluppi «che possono portare a problematiche economiche dal prossimo anno, ma che vanno affrontate nel minor tempo possibile per prevedere, fin da subito, soluzioni immediate per avere la garanzia che il progetto Hub Portuale venga iniziato e terminato».

Chiede inoltre rassicurazioni sul mutuo Bei (Banca europea degli investimenti) da 120 milioni di euro, indispensabile per la realizzazione del progetto e in particolare se questo sia subordinato al finanziamento del Cipe da 60 milioni che potrebbe essere messo in discussione dalla decisione Ue. Infine se sia a conoscenza del bilancio di Ap e, in particolare, se questa «abbia le risorse necessarie a coprire i 60 milioni eventualmente mancanti». (al.mo.)

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18 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

I CANTIERI DEL 2019 E in centro si “costruisce” un parco all’ex caserma

A sinistra il cantiere per il prolungamento del sottopasso della stazione; a destra il Darsenale, la birreria in fase di realizzazione di fianco alla torre residenziale di Cino Zucchi

Partiranno a fine 2019 anche i lavori all’ex caserma Alighieri, in centro a Ravenna. Si tratta di un progetto da 3 milioni di euro (1,5 in arrivo dalla Regione) che ha l’obiettivo di trasformare l’area attualmente occupata dalla caserma dismessa in un parco pubblico. In particolare verranno realizzati giardini e orti, in attesa di un’analisi archeologica approfondita che potrebbe anche portare a realizzare, come aveva annunciato l’Amministrazione, un piccolo parco archeologico. Un intervento che dovrà essere l’innesco di un circolo virtuoso per il recupero e la valorizzazione dell’intero comparto, compresa la parte dell’ex Collegio dei Nobili, oggi di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, da destinare a struttura ricettiva di alta categoria.

Tra fogne nuove, passerella lungocanale e sottopasso: sarà l’anno della Darsena? Grande attesa anche per l’apertura in marzo del birrificio affacciato sul Candiano La stazione in estate diventerà “bifronte”. In stand-by invece la seconda parte del progetto Darsena Pop Up “Questo sarà l’anno della Darsena” è un po’ il mantra che a Ravenna sentiamo ripeterci da anni da svariati amministratori pubblici. Per questo 2019 a utilizzarlo è il sindaco Michele de Pascale, con in tasca perlomeno alcune certezze. Facendo un rapido riassunto, partiamo dal cosiddetto Bando Periferie del Governo Renzi, a cui il Comune di Ravenna ha partecipato non appena, nell’estate 2016, si è insediata la nuova giunta, con un progetto di riqualificazione della darsena di città da 26 milioni di euro, di cui 13 richiesti allo Stato. Il progetto ravennate si classificò però solo al 73esimo posto e fu così in un primo momento escluso dai finanziamenti, nonostante vaghe promesse per il futu-

ro. Promesse che sono diventate realtà l’anno successivo con il Governo Gentiloni, che ha definitivamente finanziato tutti i progetti del bando con una convenzione firmata però solo nel dicembre del 2017. Progetti che sono poi stati ulteriormente frenati dalle elezioni politiche di pochi mesi dopo e dal Milleproroghe del Governo “gialloverde” che ha portato il sindaco pure a convocare i cittadini in Darsena per lanciare un appello (e una petizione) al fine di sbloccare nuovamente fondi, dati invece da queste parti già per certi. Fondi che saranno pochi giorni dopo effettivamente sbloccati con il Comune che nel frattempo aveva deciso comunque di anticipare i finanziamenti per i due interventi ritenuti cruciali. Uno più che altro dal punto di vista sim-

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bolico, quello che permetterà di vedere realizzata già quest’anno una passerella sopraelevata, la prima vera e propria passeggiata lungocanale di Ravenna (anche se si tratta solo del primo stralcio da 280 metri, di fronte all’Almagià), a fronte di un investimento di 700mila euro, per cui è appena scaduta la gara d’appalto. Sarà una passerella in legno larga 5 metri e mezzo, illuminata, con spazi di sosta, sedute che si alternano a gradoni, rampe e scalinate, ornata da fioriere, alberature e perfino leggii per una passeggiata letteraria. Una passeggiata che idealmente si dovrà collegare anche con il centro di Ravenna grazie al nuovo sottopasso, in realtà quello vecchio di accesso ai binari ferroviari, che sta però per essere prolungato (con tanto di cantiere partito a inizio anno e piccola modifica alla viabilità in via Darsena) e che permetterà di fatto alla stazione di avere un secondo ingresso, a pochi metri dal canale. Il secondo intervento già predisposto dal Comune è invece quello più strategico e importante e riguarda la realizzazione delle infrastrutture fognarie e della fibra ottica, propedeutiche anche a successivi interventi dei privati in destra canale. Un investimento da otto milioni di euro (di cui quasi sette in arrivo dallo Stato, ma che anticiperà il Comune, e i restanti coperti da Romagna Acque) per un cantiere che aprirà nei prossimi mesi, essendo in arrivo il bando realizzato in collaborazione con Hera, ci assicura il sindaco. Più complicato invece pensare in questo 2019 a grossi investimenti dei privati, con il “Sigarone” ormai stralciato dal bando – e ora al centro di un confronto con il Comune per delineare una sorta di piano B rispetto all’ambiziosa proposta da 11 milioni di euro del bando ministeriale con tanto di supermercato, negozi e appartamenti – e la seconda parte del progetto Darsena Pop Up (l’area con i container rigenerata di fianco all’Almagià) al momento in standby, così come novità è presumibile non arriveranno a brevissimo per quanto riguarda il progetto “Orangerie” per gli orti urbani di via Pag. La vera novità dell’anno, in questo senso, sarà così l’apertura (attesa per marzo) del Darsenale, birreria e birrificio (la bevanda verrà prodotta in loco) affacciato sul canale, nella cosiddetta “Area T”, edificio di archeologia industriale recuperato, vicino alla torre residenziale di Cino Zucchi. L’ultima novità (considerato che il servizio di collegamento in motonave verso i lidi, inserito sempre nel bando, era già partito l’anno scorso) riguarda piazzale Aldo Moro, dove potrebbero finalmente aprire l’info-point e il bar realizzato dall’associazione Naviga in Darsena vicino al vecchio sottopasso pedonale, già riqualificato. Nell’attesa l’idea è quella di portare nel piazzale un container in stile Pop Up e trasformare quello in un punto temporaneo di informazioni turistiche. Luca Manservisi


PRIMO PIANO / 19 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

I CANTIERI DEL 2019

I CANTIERI DEL 2019

Con il “Parco marittimo” parte il tentativo di rilancio dei lidi ravennati

E si inizia a costruire anche il palazzetto da 15,5 milioni di euro

Al via dopo l’estate i lavori di riqualificazione degli stradelli retrodunali a Marina e Punta

In primavera l’area del Pala De André ospita l’Omc e poi si appresta a cambiare volto

A sinistra un rendering dei nuovi Secondo il sindaco Michele de Pascale saranno stradelli retrodunali dei lidi ravennati; l’ingrediente principale della ricetta per il rilancio a destra una visuale del nuovo dei lidi ravennati, anche in chiave internazionale. palazzetto vicino al Pala De André Una “nuova cartolina” – per usare l'espressione del suo collega cervese, che il lungomare lo ha già (parzialmente) riqualificato – da ottenere a fronte di un investimento di circa 13 milioni di euro del Comune, che cercherà di sfruttare anche risorse regionali destinate alla valorizzazione della costa. Il tema è quello dei cosiddetti stradelli retrodunali, ossia la fascia tra gli stabilimenti balneari e la pineta, al momento polverosa, disordinata e, d'estate, piena di auto in sosta. «Una delle nostre grandi vergogne», per citare sempre De Pascale, che considera quello della loro riqualificazione «uno dei progetti più importanti della nostra amministrazione». E i lavori, Si terrà dal 27 al 29 marzo a Ravenna la fiera biennale internazionale dedicaquasi incredibile a dirsi – visto che si parla di riqualificare gli stradelli dai tempi della prima legislato al mondo offshore e dei petrolieri. E la quattordicesima edizione dell’Omc (tra tura di Fabrizio Matteuccci – inizieranno finalmente quest’anno, al termine dell’estate 2019. gli ospiti atteso il ministro del Petrolio dell’Egitto e quelli dell’Energia di Grecia e Il progetto vincitrice del concorso (internazionale, come lo aveva annunciato in pompa maIndonesia) sarà l’ultima che si terrà al Pala De André così come lo conoscono i gna il Comune, a cui hanno partecipato però solo quattro studi, suscitando le polemiche pure ravennati. degli ordini professionali per la modalità con cui era formulato il bando) è a cura dello studio di In estate, infatti, partiranno nella stessa area i lavori per il nuovo palazzetto architettura del paesaggio Paisà di Ravenna, in collaborazione con la francese Agence Ter, e si fortemente voluto dal Comune di Ravenna per far fronte alle esigenze delle sopropone di trasformare i 35 chilometri di costa ravennate in una sorta di parco urbano diffuso cietà di basket e pallavolo (attualmente in serie A) e allo stesso tempo per poter e quindi in «uno dei punti di forza per rilanciare Ravenna nel mondo» (sempre De Pascale). In così intercettare i grandi concerti senza dover rinunciare alle fiere, superando sostanza il progetto mira non soltanto al semplice recupero degli stradelli ma a una valorizzacosì le difficoltà tecniche e gli alti costi di gestione dell’attuale struttura intitolazione della fascia pinetale retrodunale che entri urbanisticamente in dialogo con le zone umide ta al fratello di Fabrizio De André. Il costo complessivo è di oltre 15 milioni di eue naturali della costa, dalle piallasse alle foci dei fiumi, in un ecosistema che porti alla riqualifiro a cui concorrerà il Comune (che si è occupato direttamente anche della procazione della fascia di verde più delicata del territorio. L’intervento complessivo è articolato in gettazione) grazie anche ai sei milioni di euro messi a disposizione (tramite bantre stralci e nel 2019 si partirà con circa 5,3 milioni di euro di investimento per i lavori (al via di e altro) da Stato, Regione e Camera di Commercio. L’inaugurazione è prevista dopo l’estate) a Marina di Ravenna e Punta Marina per poi proseguire nel 2020 con Lido Adriaper la primavera del 2021, in tempo per poter ospitare appunto la nuova ediziono, Lido di Dante, Lido di Classe e Lido di Savio e poi nel 2021 con il terzo stralcio che riguarderà ne dell’Omc. i lidi nord (Casal Borsetti, Marina Romea e Porto Corsini). (lu.ma.)

LE AZIENDE INFORMANO

TOP RENT

Nuovi riconoscimenti per Top Rent, l’azienda ravennate punto di riferimento per il servizio di consulenza sulla sicurezza sul lavoro Nata nel 2010 come azienda specializzata nel noleggio di piattaforme aeree e di furgoni commerciali, Top Rent in questi anni si sta affermando sempre più nel settore della sicurezza sul lavoro, tanto da essere ormai considerata un punto di riferimento a livello nazionale per le aziende alla ricerca di una consulenza specifica e professionale in materia. «Abbiamo iniziato ad investire nel settore cinque anni fa – ci racconta il titolare Stefano Morelli – proponendo offerte di formazione rivolte a tutti coloro che operano con macchine da lavoro quali escavatrici, piattaforme, carrelli elevatori, gru e formazione completa per chi lavora in quota». La scelta di puntare su questo settore si è rivelata vincente, tanto che l’azienda nel 2018 si è aggiudicata un bando dell’Autorità Portuale in cui si richiedeva la massima competenza in materia di revisione e certificazione di impianti esistenti. «Per la prima volta – dice Morelli – un bando in cui si è fatto esplicito riferimento a una professionalità ancora poco conosciuta oggi, che ci vede in prima linea grazie all’esperienza maturata. Per noi è un bel traguardo, raggiunto grazie al duro impegno e ai tanti investimenti fatti in questo settore». Il lavoro è attualmente in corso (nelle immagini, due momenti dei collaudi), Top Rent ha già proceduto alle opportune verifiche e perizie per verificare lo stato degli impianti. «Alcune prove effettuate non sono andate a buon fine – prosegue Morelli – quindi si sta riprogettando un nuovo sistema. La nostra azienda fornirà l’assistenza necessaria all’eventuale installatore, con tutte le specifiche tecniche sulla tipologia di linea, e seguirà i collaudi fino al completamento dei lavori». Grazie a competenze specifiche di altissimo livello e al fatto che l’azienda ravennate è in grado di fornire un servizio a 360 gradi –

dal sopralluogo al collaudo, fino alla revisione finale – Top Rent è stata scelta per i suoi servizi da importanti realtà del territorio come Ausl Romagna, distretto Eni Marina di Ravenna e Tampieri Spa di Faenza, ma anche da tanti privati che richiedono strumentazioni innovative e personale qualificato. È di questi ultimi mesi inoltre l’avvio di una importante collaborazione con Eco Certificazioni, l’organismo accreditato per la valutazione della conformità in ambito di sicurezza, che conta uffici in Italia e nel mondo e ha interpellato l’azienda ravennate per una consulenza specifica richiesta da una importante realtà nazionale come Sperlari srl. «Siamo stati contattati per esprimere il nostro parere sulla difformità di un sistema, è stata fatta una perizia e presentato un report con relativi feedback. Una consulenza importante, che potrà essere punto di partenza per nuovi lavori». Top Rent sta continuando ad investire anche sulla formazione: nella sede in via Dismano 115/B è in programma l’apertura di un nuovo capannone con uno showroom in cui si potranno visionare alcuni dei principali dispositivi di sicurezza esistenti sul mercato, con possibilità anche di vendita al dettaglio. Inoltre l’azienda sta allestendo all’interno del capannone un campo prove, progettato appositamente con strutture che simulano coperture e spazi confinati, dove verrà effettuata la formazione specifica per i pericoli e i conseguenti soccorsi ai lavoratori in difficoltà . L’obiettivo è fornire la strumentazione più adatta al tipo di lavoro da effettuare, per diventare – sempre più – un punto di riferimento per chiunque operi con dispositivi di sicurezza o abbia necessità di una valutazione dei rischi. Per informazioni: Top Rent - tel. 0544 463400 - info@toprent.eu - www.toprent.eu


20 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

LE APERTURE DEL 2019

LE APERTURE DEL 2019

Si chiude la telenovela del mercato coperto di Ravenna In maggio (forse) il taglio del nastro del nuovo contenitore enogastronomico targato Coop. In ritardo di sette anni rispetto ai piani iniziali del Comune

Aprirà in primavera il nuovo mercato coperto di Ravenna. Il taglio del nastro probabilmente più atteso della storia recente della città, trattandosi di un edificio storico con un secolo di vita alle spalle, chiuso dall’ormai lontano 2013. I lavori per la sua riqualificazione, andando a spulciare i giornali locali dell’epoca, sarebbero dovuti iniziare originariamente addirittura nel 2011, tanto che inizialmente se ne ipotizzava la riapertura già nel 2012. Come ormai noto l’edificio è stato affidato dal Comune di Ravenna in concessione per 35 anni all’unica partecipante al bando pubblico del 2010, Coop Adriatica (oggi Alleanza 3.0), che ne farà un grande contenitore enogastronomico con un investimento che è cresciuto nel tempo e che pare oggi si aggiri attorno ai 9 milioni di euro. Telenovela nella telenovela fu quella legata al tentativo di coinvolgimento dei commercianti storici, “demotivati” a proseguire la propria attività in piazza Costa in particolare dagli orari che dovrà rispettare la nuova struttura, praticamente aperta tutti i giorni dell’anno fino a mezzanotte. Nessuno ha così deciso di proseguire la propria attività all’interno del mercato coperto che è stato quindi di fatto subappaltato a Casa Spadoni, noto marchio dell’omonimo Molino che si occupa di ristorazione e che porterà all’interno della struttura tutte le eccellenze per cui si è fatto conoscere in questi anni il gruppo, dalla mora romagnola ai formaggi, dalle pizze fino alla novità della birra artigianale, in un format ispirato ai mercati spagnoli o, per restare in Italia, pare, a quello coperto di Firenze.

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A completare il piano terra ci sarà il tanto temuto (dai critici dell’operazione) “piccolo supermercato Coop” mentre a trasformare la struttura dal punto di vista architettonico sarà in particolare il nuovo soppalco, che ospiterà iniziative culturali, di intrattenimento e per famiglie. Il cantiere è partito (sempre in ritardo) nel 2015 e sarebbe dovuto durare 14 mesi ma una serie di intoppi, oltre ai canonici, per chi deve scavare in centro a Ravenna, ritrovi archeologici, hanno fatto sì che ancora oggi, inizio 2019, sia difficile fare previsioni precise. Anche alla luce dei guai che sta attraversando Cmc, coinvolta nel cantiere, ma che a detta un po’ di tutti i soggetti coinvolti, non dovrebbero provocare nuovi ritardi. E così nel corso dell’ultimo vertice tra istituzioni e aziende il mese più accreditato per l’apertura è diventato maggio.

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A PALAZZO GUICCIOLI ANCHE IL MUSEO DELLE BAMBOLE E LA “TAVERNA BYRON” Aprirà le porte in primavera per il Fai Ma poi solo «entro la fine dell’anno» Un primo assaggio è in programma in marzo, quando aprirà le porte in occasione delle visite guidate delle Giornate di primavera del Fai. L’apertura vera e propria di Palazzo Guiccioli, però, potrebbe farsi attendere ancora diversi mesi, tanto che dalla Fondazione della Cassa di Risparmio, che ha investito nel progetto oltre 11 milioni di euro, ci dicono solamente che resta l’impegno di inaugurare «entro la fine dell’anno». All’interno della storica dimora di via Cavour, in centro a Ravenna, stanno per nascere come noto due musei dedicati all’ottocento ravennate. Verrà infatti qui trasferito il Museo del Risorgimento e contestualmente realizzato il nuovo Museo Byron, dai contenuti prettamente multimediali che permetteranno di promuovere le opere e raccontare la vita del celebre poeta che nel palazzo ravennate ci abitò pure. Ma qui sarà trasferito anche un terzo museo – ci rivelano dalla fondazione – quello delle “Bambole e di altri balocchi” al momento allestito nei pressi di piazza Kennedy, in via Fantuzzi. A completare il progetto un piccolo ristorante, la Taverna Byron, una caffetteria letteraria e il bookshop. I lavori di restauro sono partiti a fine 2015 con l’obiettivo di inaugurare il nuovo palazzo con tanto di musei nel 2018 ma a frenare il cantiere è stato anche in questo caso il ritrovamento di reperti da preservare.

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LA NUOVA SCUOLA DI LIDO ADRIANO, GRAZIE ANCHE A PALAZZO GUICCIOLI

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Aprirà per l’anno scolastico 2019/2020 la nuova scuola elementare di Lido Adriano in via Tono Zancanaro (nella foto la posa della prima pietra dello scorso maggio), un progetto atteso da quasi vent’anni nella località rivierasca, la frazione con più residenti del comune di Ravenna. Si tratta di un investimento di circa 3,5 milioni di euro da parte del Comune (che prevede anche la realizzazione di una palestra) reso possibile anche grazie ai 3,75 milioni di euro incassati grazie alla vendita alla Fondazione Cassa di Palazzo Guiccioli (vedi articolo qui sopra) proprio con l’impegno che venissero riutilizzati per il progetto di Lido Adriano.


PRIMO PIANO / 21 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

L’ALTRO 2019

Cosa resta di Ravenna Capitale europea della cultura? Il “Purgatorio” delle Albe... Chiamata pubblica al teatro rasi il 22 gennaio Mentre il dossier di candidatura è finito nel dimenticatoio

Il 2019 avrebbe dovuto essere l’anno di Ravenna Capitale europea della Cultura. E invece come noto la capitale è Matera, con la cerimonia inaugurale in programma il 19 gennaio ma ancora diversi problemi dal punto di vista infrastrutturale che pesano sulla buona riuscita del progetto. Da queste parti però non sembrano esserci particolari rimpianti e il refrain del “lo faremo anche in caso di sconfitta” è di fatto terminato subito dopo il commiato alla città dello staff che si è occupato della candidatura di Ravenna 2019. I progetti culturali messi nero su bianco al termine di quegli anni di lavoro sono stati quasi del tutto ignorati, così come i metodi di lavoro consigliati alla politica, improntati sulla partecipazione più spinta. E per capire quanto l’esperienza 2019 non abbia trovato così tanti sostenitori nelle stanze dei bottoni basta forse scorrere semplicemente l’elenco dei nomi che componevano lo staff del 2019 (vedi foto qui sopra) per rendersi conto che di loro a Ravenna non c’è quasi più traccia: il coordinatore Alberto Cassani (che, da noi interpellato, ha preferito non parlare in questi giorni) fa parte della segreteria dell’assessorato regionale al Turismo, a Bologna; la project manager Nadia Carboni lavora per l’Unione della Bassa Romagna lughese; il responsabile della comunicazione Alberto Marchesani lavora sempre nel settore ma nel Forlivese; il responsabile della programmazione Lorenzo Donati è ricercatore universitario a Bologna; la responsabile eventi Marcella Montanari si occupa di turismo a Roma. L’unico membro dello staff rimasto a Ravenna è Christopher Angiolini, che qui ha proseguito la propria attività imprenditoriale. E l’unica traccia della Capitale europea della cultura, quest’anno, a Ravenna sarà quella ben definita da tempo del Teatro delle Albe che, in collaborazione con Matera, metterà in scena il Purgatorio dantesco, due anni dopo l’Inferno, in versione partecipata, con una chiamata pubblica aperta a tutti i cittadini che vorranno prenderne parte come protagonisti. Il prossimo (e secondo) appuntamento è il 22 gennaio alle 20 al teatro Rasi. Sono invitati a partecipare tutti i cittadini, che saranno impegnati con mansioni diverse (canto, danza e movimento, recitazione corale, collaborazione alla costruzione di scene e costumi). Lo spettacolo debutterà in maggio a Matera e poi sarà a Ravenna (con cittadini anche materani) nel programma del Ravenna Festival – che lo coproduce – dal 25 giugno al 14 luglio. L’altra collaborazione per ora annunciata con la Capitale europea della Cultura 2019 potrebbe concretizzarsi nell’ambito della Biennale del Mosaico che ospiterà il Mar il prossimo autunno. (lu.ma.)

IL 2019 IN PROVINCIA A Cervia partono i lavori al Magazzino Darsena Lugo “riscopre” piazza Savonarola Tra i progetti che caratterizzeranno il 2019 dei principali centri del resto della provincia di Ravenna, da segnalare a Cervia gli attesi recuperi dell’ex discoteca Woodpecker, che diventerà un “parco delle arti e della musica” e del Magazzino Darsena, il cui cantiere partirà entro la primavera, per terminare nell’estate 2020. Nei giorni scorsi è stato approvato il progetto definitivo per la riqualificazione dello suggestivo stabile sul canale che avrà un costo complessivo di 6milioni e 300mila euro e diventerà una grande piazza coperta della città, con enogastronomia di qualità, musica, moda, benessere, area per convegni ed eventi culturali, aperta 365 giorni all’anno (rendering nella foto). A Lugo invece termineranno in primavera i lavori di riqualificazione di piazza Savonarola: al posto del parcheggio saranno realizzati un sagrato per valorizzare la Collegiata e uno spazio pedonale, nuove aiuole e una nuova illuminazione. Il 2019 sarà anche l’anno dell’avvio dei lavori all’ex acetificio Venturi per un progetto di rigenerazione urbana che cambierà il volto del quartiere Madonna delle Stuoie con aree verdi, negozi, una farmacia, la casa della Salute e un supermercato Conad. A Faenza, mentre proseguono i lavori di recupero dello spazio Ex Salesiani e in attesa del cantiere che riqualificherà nel 2020 la stazione, il progetto più importante per il 2019 è probabilmente quello che riguarda la promocommercializzazione in ambito turistico, sull’onda anche dei numeri in forte crescita del 2018. Per la prima volta nella città manfreda gli Iat saranno affidati a un unico coordinatore, che punterà sulla promozione a livello internazionale facendo leva in particolare sulla ceramica, cercando però di coinvolgere in un unico “pacchetto” l’enogastronomia e la natura, con un occhio particolare per il Parco della Vena del Gesso. E a questo proposito prosegue il recupero dell’ex Casa Cantoniera di Borgo Rivola che diventerà ostello e museo, oltre che centro visite appunto del Parco della Vena del Gesso. L’inaugurazione è prevista nel 2020.

LA NOVITÀ Il festival internazionale dei burattini “Arrivano dal Mare!” si svolgerà a Ravenna (in maggio) Tra le novità in ambito culturale e in particolare in quello degli spettacoli per famiglie, nel 2019 lo storico festival internazionale dei burattini e delle figure “Arrivano dal Mare!”, che negli anni scorsi si concentrava in particolare in alcuni comuni del Cesenate, si svolgerà dal 21 al 26 maggio a Ravenna.


22 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

LA POLITICA NEL 2019

IL 2019 DEL PORTO

Congresso Pd, Europee, Amministrative e Regionali: un anno di sfide elettorali

SI COMINCIA A SCAVARE NEL TERZO TRIMESTRE Ma pesa l’incognita della sentenza per i fanghi dragati diventati rifiuti

Lugo, Bagnacavallo e Cervia i principali comuni al voto: il quadro dei candidati già definitivi. Un periodo di studio per Faenza che vota nel 2020

Il 2019 politico si è aperto con il Pd impegnato nel suo congresso interno, che coinvolge i circa 4.500 iscritti della provincia e che anche qui vede spaccato il fronte renziano tra la mozione Giachetti-Ascani e Martina. A quella dell'ex ministro per l'Agricoltura aderisce anche il segretario provinciale Alessandro Barattoni, mentre il sindaco di Ravenna Michele de Pascale è in prima linea pro Zingaretti. Il 3 marzo si terranno anche qui le primarie aperte, una faccenda che potrebbe avere ripercussioni sugli equilibri all'interno del partito che ancora governa le amministrazioni locali. Almeno fino al 26 maggio, quando ci sarà il primo vero appuntamento elettorale. Saranno infatti chiamati al voto tutti i residenti maggiorenni a esprimersi per le Europee secondo un sistema proporzionale pure che fotograferà una situazione che alle Politiche del 2018 ha visto prevalere in molti territori il centrodestra e a mostrare comunque il centrosinistra in difficoltà. E probabilmente nello stesso giorno, e comunque di certo nello stesso periodo, i residenti di 14 comuni dei 18 della provincia saranno chiamati anche a votare per sindaco e consiglio comunale. Tra questi i più importanti, cioé gli unici sopra i 15 mila abitanti, sono Lugo, Bagnacavallo e Cervia. E se nella città di Baracca Ranalli va a caccia della conferma per il secondo mandato, a Cervia invece Luca Coffari ha deciso di candidarsi solo per il consiglio comunale e il centrosinistra punta invece sull'ex assessore Enrico Mazzolani. A Bagnacavallo si attende la conferma della disponibilità di Eleonora

Proni a ricandidarsi, essendo solo alla fine del primo mandato. Dal fronte delle opposizioni per ora ci sono notizie solo su Lugo: a sfidare Ranalli in un'alleanza Lega e lista civica Buona Politica sarà Davide Solaroli. Altri candidati targati Lega al momento noti sono quelli di di Castel Bolognese dove correrà Jacopo Berti con l’obiettivo di sconfiggere il candidato del centrosinistra Luca Della Gaudenza, e di Conselice, Eliana Panfiglio che se la vedrà con la sindaca uscente Paola Pula. Quest’ultima è solo una dei primi cittadini uscenti che tenteranno il secondo round nella Bassa Romagna: accade infatti anche con Luca Piovaccari a Cotignola, Nicola Pasi a Fusignano, Daniele Bassi a Massa Lombarda. Là dove invece i sindaci di centrosinistra sono al termine del secondo mandato spuntano nomi nuovi e giovani: l'avvocato Valentina Palli a Russi, ad Alfonsine si parla (ma ancora non è confermato) di Riccardo Graziani mentre è certo che per i 5 Stelle ci sarà Stefano Gemignani. Volti nuovi anche nel Faentino: a Brisighella cercherà di prendere il posto di Davide Missiroli, che ha concluso il secondo mandato per la coalizione di centrosinistra, Angela Esposito. A Solarolo, dopo dieci anni di Fabio Anconelli, tenterà di vincere Stefano Briccolani. Ancora incerta la situazione a Casola Valsenio al momento in cui andiamo in stampa, mentre a Sant’Agata sul Santerno sarà sicuramente in corsa per la riconferma il civico centrista Enea Emiliani. Al di là delle Amministrative, il 2019 vedrà una sfida davvero attesa da molti come decisiva. Entro l'anno infatti va rinnovato il consiglio regionale e si vota per il presidente. Stefano Bonaccini si è detto (dopo aver temporeggiato un poco) disponibile a correre per la riconferma in casa Pd ed è l'unico nome in ballo al momento. Del resto il suo mandato scade in realtà a novembre e ancora non è nota la data del voto, né se verrà o meno accorpata ad altre consultazioni. Il voto in autunno cinque anni fa fu dovuto alle dimissioni dell'allora presidente Vasco Errani per una sentenza di condanna in secondo grado che fu poi ribaltata dalla Cassazione. Allora si registrò appena il 37,7 percento di affluenza. E se c'è un auspicio da farsi per il 2019 è che almeno la partecipazione al voto, di qualsiasi sfida, sia decisamente maggiore. Nota a margine: l’anno 2019 sarà anche quello in cui il centrosinistra dovrà individuare il candidato sindaco per Faenza perché nel 2020 Malpezzi concluderà il secondo mandato in una città dove la Lega è forte e radicata e potrebbe riservare, con un candidato adeguato, sorprese importanti. Federica Angelini

Il 2019 dovrebbe passare alla storia come l’anno in cui si cominciò a scavare per approfondire i fondali del porto di Ravenna, un intervento atteso da una ventina d’anni. La partenza del cantiere per arrivare a 11,5 metri è ipotizzata nel terzo trimestre. Questa è la previsione del presidente dell’Autorità portuale, Daniele Rossi, nell’ultima uscita ufficiale in commissione consiliare a ottobre. Per completare le opere si prevede che seravano circa cinque anni. Ma quando effettivamente si comincera a scavare dipende innanzitutto da quando verrà pubblicato il bando per la ricerca del general contractor. Negli uffici di Ap stanno lavorando ormai da mesi alla definizione di una gara da 200 milioni di euro per pubblicare il testo nelle prossime settimane. Non è da sottovalutare però il peso di una sentenza del tribunale attesa a breve. Parliamo del processo per i fanghi depositati in una cassa di colmata oltre i tempi concessi dai permessi e quindi diventati rifiuti: alla sbarra ci sono sei manager di Ap, Cmc e Sapir. La procura ha chiesto anche la confisca dei terreni di proprietà del terminalista pubblico: è l’area dove sorge la cassa Nadep, il vero e proprio fulcro del progetto nella versione definitiva. Secondo i piani di Ap dovrebbe essere svuotata e riempita più volte per far sedimentare il materiale prima di essere utilizzato come materiale di riempimento.

VIABILITÀ Entro la fine dell’estate attesa la riapertura della Ravegnana Chiusa da tre mesi per il crollo di una diga a San Bartolo

MOBILITÀ A giugno arriva la toppa per gli orari dei treni

Entro la fine dell’estate 2019 dovrebbe finalmente riaprire la strada statale 67 detta “Ravegnana” che collega Ravenna a Forlì e che è interrotta dal 25 ottobre, giorno del crollo di una diga dove si stavano concludendo i lavori per la realizzazione di una piccola centrale idroelettrica e in cui ha perso la vita un tecnico regionale. Da allora infiltrazioni d’acqua nell’argine sotto la sede stradale hanno costretto a una lunga fase di progettazione per poter riaprire la strada in sicurezza. E così, la previsione ora è che la statale riapra entro settembre. Ossia quasi un anno dopo la chiusura con ripercussioni enormi sulla viabilità e sulla vita anche delle attività economiche che si affacciano sulla strada nel tratto ravennate.

Dopo le vibranti proteste dei residenti di Godo e Classe che hanno visto soppresse le fermate dei treni da parte di Trenitalia per rendere più veloci i collegamenti tra i centri maggiori, in particolare Ravenna e Bologna e Rimini, a giugno 2019 dovrebbero essere ripristinate le linee secondo le tabelle degli orari del 2018. Il sindaco De Pascale chiede alla Regione che nel prossimo orario ci siano due servizi affiancati: uno capillare che faccia tutte le fermate della provincia e l’altro più veloce, in grado di collegare Ravenna, Bologna e Rimini in tempi ragionevoli per soddisfare le diverse esigenze dei diversi tipi di pendolarismo e turismo.

AMBIENTE Inceneritore, lo spegnimento slitta avanti di sei mesi

In teoria, dall’1 gennaio del 2019 l’inceneritore, o meglio, il termovalorizzatore Hera di Ravenna doveva cessare l’attività, essendo tra i più obsoleti di quelli in funzione in regione. E invece la sua attività proseguirà di certo fino al 30 giugno e in questi sei mesi dovrebbe bruciare circa 100mila tonnellate di rifiuti indifferenziati. Una proroga resa nota dall’opposizione della Lega. Resta ora da vedere se dall’1 luglio cesserà l’attività o se invece arriverà un’altra proroga.


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24 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

PEDAGOGIA

Due giorni di Stati generali dell’infanzia per confrontarsi su progetti e servizi I lavori il 18 e il 19 gennaio tra teatro Rasi e Palazzo Rasponi tra workshop, laboratori, incontri, conferenze

Si svolgeranno a Ravenna, come anticipato dall’assessora Ouidad Bakkali, due giorni di seminari, incontri culturali, laboratori espressivi dedicati a bambini e bambine, famiglie, insegnanti e cittadini che vanno sotto l’ambiziosa definizione de “Gli Stati Generali dell’Infanzia”. Si tratta di un progetto articolato per proporre una riflessione a tutti i cittadini, sulla complessità e le prospettive dell'educazione contemporanea, in ragione dei cambiamenti di bambini e bambine e famiglie e delle sfide della globalizzazione. I principali obiettivi sono dare visibilità al mondo dei servizi ed al progetto pedagogico dei Servizi per l’Infanzia da 0 a 6 anni del Comune di Ravenna e rafforzare l'alleanza con le famiglie, proponendo iniziative aggregative, con valenza educativa e di sviluppo culturale e pedagogico. Un altro obiettivo strategico è l’esigenza di far vivere a bimbi e genitori della città un tempo libero di qualità, attraverso incontri culturali, seminari pedagogici, laboratori espressivi e workshop formativi. E così, nelle giornate di venerdì 18 e sabato 19 gennaio a Palazzo Rasponi e al Teatro Rasi si affronteranno molteplici temi: dalla cura dell’infanzia come antidoto alla perdita di futuro che caratterizza la nostra epoca; dai diritti di bambini e bambine ai rischi dell’adultizzazione dell’infanzia; dall’impatto delle nuove tecnologie sul mondo infantile

obiettivi: ampliare l’offerta, renderla meno costosa e qualificarla. Obbiettivi che ci siamo potuti porre anche grazie alla legge sui servizi 0-6 approvata nella scorsa legislatura, che finalmente ha posto i servizi educativi a pieno titolo all’interno dell’intero sistema della formazione. Il nuovo traguardo per noi è rispondere completamente alla domanda delle famiglie e ridurre ulteriormente i costi, continuando ad aumentare sempre la qualità dell’offerta». «Tutti coloro che parteciperanno alle iniziative proposte e che avranno l’opportunità

al valore del gioco e dell'educazione all'aria aperta. Proprio su alcuni di questi temi sono stati realizzati cinque video che saranno proiettati in occasione dell’evento. «Queste due giornate – ha detto il sindaco Michele de Pascale nel presentarle in conferenza stampa – rappresentano per noi il culmine di un’azione molto importante sui ser-

vizi per l’infanzia. Sulla progettualità dei servizi 0-6 abbiamo messo in campo passione, impegno, ascolto ed esperienza professionale, ponendoci una nuova significativa sfida, quella di investire e qualificare ulteriormente uno dei servizi già di assoluta eccellenza, unanimemente riconosciuta, di questo Comune. Questa sfida è fatta di tre

La due giorni si chiuderà al Rasi sabato pomeriggio con un incontro moderato da Mannoni a cui partecipano Contini e Walter Veltroni di leggere il Progetto pedagogico dei Servizi per l’infanzia da 0 a 6 anni del Comune di Ravenna avranno l’opportunità – ha affermato invece Bakkali – di comprendere come e perché ci occupiamo di infanzia; come e perché ci occupiamo del futuro della nostra

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INAUGURATO UN CENTRO SERVIZI “RECIPROCAMENTE” Sabato 12 gennaio, negli uffici comunali di Massa lombarda di via Saffi 6, è stato inaugurato ReciprocaMente, il nuovo centro servizi e consulenze in comunicazione aumentativa e alternativa (Caa), unico in Romagna. Lo spazio gestito dalla cooperativa sociale “Il Cerchio”, fruibile da tutti i cittadini dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, si propone di mettere in campo consulenza a persone con bisogni comunicativi, supervisioni e corsi di formazione per insegnanti, educatori, terapisti, genitori, training psicoeducativi finalizzati al raggiungimento dell’autonomia comunicativa, laboratori all’interno delle scuole.


SOCIETÀ / 25 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

IL PROGETTO Attivato un nuovo pedibus a Savarna

comunità. Il progetto pedagogico si può definire come la Carta Costituente dei servizi per l’infanzia, che chiarisce l'identità dei nidi e delle scuole dell'infanzia del Comune di Ravenna, declinando al suo interno gli orientamenti, i valori e gli intenti educativi che la guidano. Attraverso queste pagine consolidiamo l'impegno verso il territorio e le sue cittadine e cittadini, raccontandovi il piano d'azione, le finalità e le modalità educative”. Gli eventi sono rivolti alla città, alle famiglie, a bambini e bambine, a insegnanti e cittadini. Si parte venerdì 18 alle 14.30 al Teatro Rasi con il seminario dal titolo “Il progetto pedagogico: valori, intenti, direzioni chiave”. Parteciperanno Mariagrazia Contini, già professoressa di Pedagogia del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, Elena Pulcini, professoressa ordinaria di Filosofia Sociale presso l’Università degli Studi di Firenze, Roberto Farnè, professore ordinario di Didattica generale e Pedagogia del gioco e dello sport, presso il Dipartimento di Scienze per la Qualità della vita dell’Università di Bologna, Franco Lorenzoni, insegnante, scrittore e fondatore del Centro di sperimentazione educativa Casa-laboratorio di Cenci. Il sabato mattina Palazzo Rasponi sarà animato dalle 9,30 da laboratori espressivi per i bimbi condotti da: Teatro del drago, associazione I Suoni in tasca, Ravenna Teatro-

Drammatico Vegetale, associazione Lucertola Ludens, Immaginante Laboratorio Museo Itinerante, associazione Fatabutega, associazione Tralenuvole. Nei laboratori, tutti gratuiti e della durata indicativa di un’ora ciascuno, si costruiranno burattini e marionette, giocattoli sonori, si potrà dipingere e partecipare a letture animate e tante altre attività creative. In contemporanea si svolgeranno anche i workshop per i genitori tenuti dalla professoressa Contini, dal professor Farnè, dalla professoressa Pulcini e dalla dottoressa Franca Baravelli sui temi sviluppati durante il seminario del giorno precedente. Gli incontri saranno della durata di un’ora per un massimo di 30 partecipanti ciascuno. Per laboratori e workshop è necessaria la preiscrizione. La conclusione degli Stati Generali dell’Infanzia si terrà al Teatro Rasi dalle 15 di sabato. Il giornalista Maurizio Mannoni dirigerà

il confronto fra la professoressa Mariagrazia Contini e Walter Veltroni sulle sfide e le responsabilità dell’educazione. La conversazione sarà integrata dalla visione di video estratti dai documentari “Non più, non ancora- narrazioni preadolescenti” e “I bambini sanno” curati rispettivamente da Mariagrazia Contini e Walter Veltroni. Alle giornate partecipano anche i partner istituzionali dei Servizi dell’Infanzia 0-6 del Comune di Ravenna con desk informativi e attività rivolte all’infanzia: la Biblioteca Classense - Nati per leggere, il centro di lettura L'Albero dei libri, il Centro Gioco Natura Creatività La Lucertola con TintinnabulaGiocattolo Museo, il Centro per le Famiglie del Comune di Ravenna, il Consorzio Servizi educativi DADONEW, Dalla parte dei Minori, la Fondazione RavennAntica, il Museo NatuRA-Polo Scientifico del Comune di Ravenna, Progetto A Cooperativa sociale e l’UNICEF-Comitato provinciale di Ravenna.

Una nuova linea del “Pedibus targato Ravenna” ha preso il via dalla Scuola primaria M. Bartolotti di Savarna. Una partenza che ha visto insieme alle bambine e ai bambini passeggeri del Pedibus un entusiasta gruppo di insegnanti, genitori e tanti volontari dell'associazione La Pioppa che a turno condurranno i viaggi del Pedibus nei prossimi mesi. Il Pedibus rappresenta una scelta di cittadinanza attiva e consapevole per una mobilità sostenibile nel percorso casa/scuola. È rivolto agli studenti della scuola dell'obbligo, ma coinvolge anche i genitori, gli insegnanti e i volontari. Perché salire sul Pedibus? «Perché camminando o pedalando un po’ ogni mattina – spiega l'assessora all’Istruzione Ouidad Bakkali – si impara a conoscere il proprio territorio e lo si anima, si attiva la mente e si consente un movimento fisico importantissimo per la salute, c’è tempo per chiacchierare e osservare. Si riducono il numero di auto stazionanti davanti alla scuola, si consumano meno risorse naturali, meno denaro e di conseguenza si riduce il proprio personale impatto sull’ambiente».


26 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2018

SALUTE

Tre nuovi primari per cardiologia, medicina interna e 118 Romagna

AMBIENTE Una conferenza di Luca Mercalli al Goldoni

L’Ausl risponde anche a molte critiche emerse sul funzionamento dei servizi

Tre nuovi primari all’ospedale di Ravenna. I nuovi direttori di Unità operativa sono i medici Andrea Rubboli per la Cardiologia, Marco Domenicali per la Medicina interna e Maurizio Menarini per la Centrale Operativa 118 Romagna ed Emergenza Territoriale della Provincia di Ravenna. I tre professionisti, che saranno presentati in via ufficiale nelle prossime settimana, stanno prendendo servizio in questi giorni. Si è dunque data una guida stabile e definitiva a tre servizi molto importanti e rispetto ai quali vi era forte attesa. Il dottor Rubboli viene dall’Ospedale Maggiore e aveva già lavorato all’ospedale di Ravenna per circa due anni prima di recarsi a Bologna, ma ha avuto esperienze lavorative anche a Vicenza, Riccione e, sempre a Bologna, all’Ospedale “Sant’Orsola – Malpighi”. Il dottor Domenicali è medico geriatra, laureatosi e specializzatosi all’Università di Bologna rispettivamente nel 1996 e nel 2000. Dopo varie esperienze all’estero è stato nominato professore associato di Medicina Interna presso l’Alma Mater felsinea. Il dottor Menarini si è anch’egli laureato e specializzato (in “Anestesia e rianimazione”) a Bologna. Ha lavorato al “Sant’Orsola – Malpighi” e successivamente, e fino ad ora, presso l’Ospedale Maggiore di Bologna, dove era responsabile medico dell’Elisoccorso. Docente presso l’università di Bologna è stato organizzatore e relatore di vari congressi medici, nazionali e internazionali, e ha all’attivo numerose pubblicazioni. L’Ausl dà anche qualche notizia sulla nuova organizzazione di Medicina interna, confermando che sarà attivata la struttura complessa a gestione universitaria che, pur operando sempre nell’ambito della disciplina internistica svilupperà maggiori competenze in settori più specialistici e alla quale sarà affidata la responsabilità dei 60 posti letto di un altro piano. Sul tema nei mesi scorsi erano arrivate alcune critiche, soprattutto riguardanti la mancanza di un approfondimento in sede istituzionali. L’Ausl però è convinta che «tutto ciò rappresenta un evidente arricchimento dell’ospedale, che potrà così beneficiare del prezioso apporto della ricerca associata alla pratica clinica, in un connubio virtuoso, con innegabili riflessi sull’assistenza offerta ai pazienti. Successivamente sarà poi bandito il concorso per il Direttore della Medicina Interna a gestione ospedaliera». Inoltre l’azienda fa un bilancio delle assunzioni, sempre in risposta alle numerose critiche arrivate sul tema nei mesi scorsi: «Si coglie l’occasione per ricordare che, solo per le strutture dell’ambito territoriale di Ravenna, tra il 2016 e il 2018, sono state 15 (Ematologia, Gastroenterologia, Oncologia, Neurologia, Geriatria, Anatomia patologica ed Ostetricia – Ginecologia, Centro di salute mentale e Neuropsichiatria infantile e Direttore di Distretto per Ravenna; Chirurgia generale per Faenza; Pronto soccorso – Medicina d’urgenza, Medicina interna e Direzione medica per Lugo, e ancora direzione del Dipartimento di Cure primarie di Ravenna – Faenza – Lugo). Vale a dire più di uno ogni due mesi e mezzo. Si stanno già

preparando inoltre le procedure selettive, che saranno espletate nei prossimi mesi, per le unità operative di Prevenzione oncologica e Chirurgia vascolare di Ravenna, Otorinolaringoiatria di Lugo, Medicina interna di Faenza e Direzione Infermieristica e tecnica per l’intero ambito territoriale di Ravenna. A livello aziendale, nello stesso periodo, sono state 51 le unità operative “coperte” nel medesimo periodo (quasi una e mezzo al mese). Questo – conclude l’Ausl – «non significa certo che va tutto bene, nessuno dice questo, e molte cose ancora ci sono da fare (tanto per citare, oltre

ad espletare i concorsi di cui sopra, completare l’implementazione della rete oncologica e della rete delle cure palliative romagnola, proseguire coi lavori di edilizia sanitaria per migliorare ulteriormente tutti i presidi) ma pare difficile negare che la base di partenza sia tutt’altro che negativa». Al centro di numerosi attacchi politici e critiche c’è ora soprattutto il servizio di Pronto Soccorso secondo alcuni, come Mdp, letteralmente al collasso in una situazione che era peraltro prevedibile. Per il nuovo primario subito una sfida importante da affrontare.

Giovedì 24 gennaio alle 20.30 al teatro Goldoni di Bagnacavallo, in piazza della Libertà, ci sarà un incontro pubblico con Luca Mercalli, noto divulgatore scientifico e climatologo Rai e “La Stampa” e presidente della Società meteorologica italiana. Mercalli terrà una conferenza dedicata ai cambiamenti climatici e ambientali, illustrando quella che lui stesso definisce come “una crisi sottovalutata”. L’iniziativa è organizzata dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna nell’ambito del progetto Futuro Green (www.futurogreen.it). La partecipazione è gratuita con registrazione obbligatoria: per partecipare è necessaria l’iscrizione online collegandosi al link https://mercallibassaromagna.eventbrite.it. Per informazioni, contattare il Servizio Comunicazione dell’Ucbr al numero 0545 38215, email comunicazione@unione.labassaromagna.it.

PLANETARIO Tre appuntamenti con la Luna

IL PROGETTO

AL VIA IL NUOVO “PLURIVERSO” PER FORMARE ALLA DIFFERENZA DI GENERE ANCHE ON LINE La rassegna prevede tre conferenze aperte dedicate ai temi della rivoluzione digitale, dell’odio in rete e dell’identità Al via Pluriverso di genere con un ciclo di incontro che inizia con un tema quanto mai attuale: Digital R-Evolution: la rivoluzione digitale è anche rivoluzione di genere?. Giovedì 17 gennaio alle 18 nella Sala Buzzi di viale Berlinguer a Ravenna ne parlerà il professore Elvis Mazzoni del Dipartimento di Psicologia dell’Alma Mater Studiorum. Pluriverso di genere è un progetto, giunto alla IV edizione, di formazione delle giovani generazioni alla comprensione della differenza di genere e alla prevenzione della violenza sostenuto dal Comune di Ravenna, Assessorato Istruzione – Politiche e cultura di genere e organizzato da Psicologia Urbana, Femminile Maschile Plurale e Lucertola Ludens. Il progetto ha come scopo la formazione dei docenti; la sensibilizzazione rivolta ai genitori e alla popolazione; gli interventi nelle classi con studenti dei vari gradi di scuola; un appuntamento finale di restituzione pubblica, costruito con tutte le associazioni che lavorano sul territorio sul tema “differenza di genere”. In questa edizione Pluriverso affronta il tema “La differenza nel mondo dei social network”, indagando la realtà virtuale sempre più presente nella vita studentesca sin dall’infanzia. Gli altri appuntamenti aperti sono poi previsti per il 31 gennaio sul tema dell’odio in rete e il 14 febbraio sui Social media e influencer. Per informazioni dettagliate anche sui laboratori: www.femminilemaschileplurale.it - fb @PluriversodiGenere4

Per celebrare i 50 anni dallo sbarco sulla Luna il Planetario di Ravenna organizzerà da gennaio fino a luglio una serie di eventi dedicati proprio al satellite del pianeta Terra. Sabato 19 gennaio dalle 17.30 alle 20 in pizza Kennedy ci sarà l’osservazione della Luna al telescopio da piazza Kennedy (evento gratuito). Domenica 20 gennaio, invece, al Planetario ai Giardini pubblici, per “la Bottega dello Scienziato” Oriano Spazzoli spiegherà ai bambini (a partire dai 6 anni) l'Elica, macchina volante. Per prenotazioni telefonare, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12.30 al 0544 62534 oppure inviare una mail a info@arar.it. Infine, dalle 4 alle 7 del mattino, al Planetario di Ravenna il 21 gennaio sarà possibile assistere a un’eclissi totale di luna, l'ultima visibile in Italia fino al 2022. È possibile portare i propri strumenti o osservare con quelli del Planetario e si potrà approfittare per scattare qualche foto alla Luna per partecipare al concorso fotografico.


SOCIETÀ / 27 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

LA MOSTRA/1

TRACCE MIGRANTI AL CISIM DI LIDO ADRIANO Inaugurazione il 20 gennaio e incontro con alcuni dei curatori

LA MOSTRA/2 In via Berlinguer la storia del corpo dei pompieri a Ravenna fino al 31 gennaio I locali del consiglio territoriale in via Berlinguer 11 a Ravenna ospiteranno fino al 31 gennaio una mostra dedicata alla nascita dei vigili del fuoco in città. La storia del Corpo dei pompieri, le difficoltà iniziali e i primi interventi attraverso documenti originali e vecchie foto. La mostra curata da Denaura Bordandini, Marina Giusti e Maurizio Tanzi inaugura è visitabile dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle 18 ed il venerdì dalle ore 9 alle 13.

Domenica 20 Gennaio al Cisim di Lido Adriano, in via Parini 48, sarà presentato il progetto fotografico “Tracce migranti - Nuovi paesaggi umani” con una mostra fotografica e un incontro con Valentina Morigi (Assessora Immigrazione del Comune di Ravenna) che incontrerà i curatori del progetto Maurizio Masotti, Carla Babini, Luca Gambi e Fatou Boro Lo. “Tracce migranti- Nuovi paesaggi umani” è un lavoro collettivo, con le immagini di Luca Gambi e Luciano Nadalini e i testi di Maurizio Masotti (curatore del progetto), Carla Babini, Francesco Bernabini, Marina Mannucci e Paolo Montanari, che percorrono la storia dei movimenti migratori a partire dal 1998 nella nostra provincia, documentando poi i passaggi di migliaia di persone attorno a Ventimiglia verso la Francia e gli accampamenti dei lavoratori stranieri in Calabria, teatri recenti di lutti e schiavitù. Il libro è il tentativo di analizzare i profondi mutamenti avvenuti negli anni nella società, partendo dalla analisi della nostra regione, con particolare riferimento al mondo del lavoro e della scuola, con nuove generazioni che aspettano di essere inserite appieno nel tessuto sociale del nostro Paese, in un contesto politico spesso ostile, alla ricerca di nemici da individuare ed espellere, in nome di una presunta "italianità". Apertura mostra ore 17, incontro ore 18. Ingresso libero con tessera Aics 2018/19

L’INCONTRO Sindaco e Presidente di Ap al Mama’s per parlare di Darsena Venerdì 18 gennaio alle 21 al Mama’s club di Ravenna, in via San Mama, si terrà l’incontro dal titolo “Un sogno possibile Il mare dentro - La Darsena di Ravenna”. Saranno presenti Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, Daniele Rossi, presidente Autorità Portuale, Fabio Poggioli, architetto. Conduce la serata: Danilo Montanari. Sono trascorsi più di trent'anni dalla prima proposta per la trasformazione della Darsena di Ravenna. Danilo Montanari e Fabio Poggioli, autore del libro Il mare dentro, la darsena di Ravenna 1988-2008, ripercorreranno quei decenni: dalle proposte presentate, al dibattito che queste hanno suscitato in città e in ambito disciplinare. L’incontro sarà l’occasione per fare il punto su questi interventi con il Sindaco di Ravenna e il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale.

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28 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

TIRO A VOLO

Gaia e il suo fucile, Olimpiadi nel mirino: «In ogni allenamento scopro un pezzo di me» La lughese Ragazzini compirà 18 anni nel 2019: studia ragioneria, ha già vinto la Coppa del Mondo e sogna di partecipare ai Giochi. Cominciò da 13enne con gli insegnamenti del padre di Vincenzo Benini

È cresciuta a pane e fucili, Gaia Ragazzini, riuscendo ad arrivare ai vertici mondiali del tiro a volo giovanile. Classe 2001, nata a Lugo e residente a Lavezzola, la baby cecchina già da piccola girava l’Italia per seguire le gare di papà Fabio, buon tiratore a livello nazionale. Un amore per la fossa olimpica, chiamata anche “trap”, sbocciato da bambina, sparando ai piattelli nel vicino centro di Conselice, prima al fianco della sorella Greta, che poi ha smesso, e adesso accanto al fidanzato Manuel, tesserato nelle Fiamme Azzurre e già nel giro azzurro. Con un obiettivo nemmeno tanto velato: partecipare “da grande” a una Olimpiade. Quando hai iniziato a praticare questo sport? «A 13 anni, appena possibile, perché prima non si poteva. Con mia mamma Angelica e con Greta assistevo alle gare di mio babbo, che partecipava alle varie competizioni italiane. E anche dentro me è nata la passione per il tiro a volo». Cosa ti piace di questa disciplina sportiva? «Il fatto che mi permette di focalizzare la mente, perché senza la giusta concentrazione non si arriva da nessuna parte. Il ruolo psicologico è fondamentale e in ogni gara, in ogni allenamento, scopro un pezzetto in più di me stessa. Mi fa crescere, giorno dopo giorno». Quanto sale la tensione nei momenti decisivi? «Tantissimo, soprattutto quando partecipo alle finali, dove c’è un solo colpo a disposizione. Concentro il mio lavoro soprattutto sulle emozioni e sulle pressioni: se da una parte è necessario controllarle, dall’altra rappresentano la parte più bella del tiro a volo». Dove ti alleni? «A Conselice, a pochi chilometri da casa mia, in una struttura dove tempo fa veniva anche Jessica Rossi (oro

Gli allenamenti di trap a Conselice Anche la sorella Greta sparava poi ha smesso olimpico a Londra 2012 nel trap, ndr). Mi ricordo ancora la grande emozione che ho provato la prima volta che l’ho incontrata, mentre in seguito mi ha dato un po’ di consigli in occasione di un evento chiamato “Giovani campioni”. Adesso si allena a Crevalcore e quindi non ci vediamo spesso, ma qualche volta è anche capitato di sparare assieme». Chi ti ha insegnato a sparare? «Ovviamente mio padre Fabio, che mi ha seguito nel pri-

mo anno di attività. Dopo sono passata a un altro tecnico, Massimo Moni, che mi allena dal 2016 e con lui mi trovo molto bene». L’anno scorso hai ricevuto un premio dal Coni e dalla Cassa di Risparmio come studente-atleta dell’anno avendo registrato una media superiore all’8. Come riesci a far convivere gli impegni scolastici con quelli sportivi? «Frequento l’istituto per ragionieri “Ginanni”, a Ravenna. Non è facile, perché tutti i giorni vengo da Lavezzola e mi alleno tre-quattro volte a settimana al Tav Conselice, con in aggiunta due-tre sedute in palestra per la preparazione fisica. Ogni tanto devo affrontare dei periodi di stress, ma grazie alla disponibilità dei professori riesco a trovare il tempo per dedicarmi nel modo migliore a entrambe le cose». Quanto è importante per te la scuola? «Lo studio è fondamentale e in futuro vorrei concentrarmi su economia politica e diritto civile e penale». Quando inizia la stagione di tiro a volo? «A febbraio è in programma il campionato italiano invernale, che verrà seguito dai gran premi e varie competizioni. È uscita la lista degli azzurri e io sono tra i cinque atleti della nazionale junior. A giugno comincia l’attività internazionale e il mio primo obiettivo sarà quello di partecipare alle gare più importanti». Quali sono i tuoi propositi per il 2019? «Non sarà facile, ma punto a confermare quello che ho fatto l’anno scorso. Ho vinto la Coppa del Mondo in Germania, sono arrivata prima a un Grand Prix in Finlandia e terza in un altro in Serbia, quest’ultimo nella categoria Ladies. Devo migliorare nei risultati nelle gare in Italia: può sembrare strano, ma nel 2018 sono andata meglio all’estero».

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SPORT / 29 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

PROGRAMMA WEEKEND

VOLLEY A2, MISSIONE CONAD: BATTERE CUTROFIANO IN CASA In palio punti pesanti per i playoff Consar e Orasì in trasferta L’esultanza di Gaia Ragazzini, nata a Lugo nel 2001 e residente a Lavezzola. Sotto con la famiglia

Che effetto ti fa vestire la maglia azzurra? «Ogni tanto capita di allenarmi con gli atleti della nazionale maggiore e questo mi dà carica ed emozione, ripagandomi dei tanti sacrifici. La prima volta che l’ho indossata è stato nel 2016, in Germania, e sono arrivata seconda. Una grandissima gioia». Quali sono i tuoi sogni? «Innanzitutto quello di far diventare l’attività sportiva un lavoro, entrando in un gruppo sportivo. In secondo

luogo non voglio pormi dei limiti, perché un giorno spero di entrare nel giro della nazionale maggiore e partecipare a Europei, Mondiali e… Olimpiadi». Qualche ringraziamento particolare? «Sì, voglio ringraziare tanto i miei genitori, Fabio e Angelica, mia sorella Greta, il mio allenatore Massimo e il mio fidanzato Manuel, con cui condivido la passione per il tiro a volo e con cui ho la possibilità di allenarmi spesso».

Nel prossimo weekend si torna ai ritmi pre-natalizi, con tutte le più importanti squadre della provincia che scendono in campo dopo le pause che hanno interessato alcune di esse. Si comincia con il calcio di Serie C sabato 19 gennaio, con il Ravenna che torna a giocare dopo il ko casalingo di fine 2018 con il Gubbio: nella seconda giornata di ritorno i giallorossi di Foschi fanno visita all’ambizioso Sudtirol (inizio ore 14.30) con l’obiettivo di riprendere la bella marcia che aveva fruttato addirittura il secondo posto. Passando a domenica 20 gennaio i riflettori si accendono sul PalaCosta (ore 17), teatro di una fondamentale sfida per la Conad nel torneo di A2 femminile di pallavolo. Le biancorosse ospitano il Cutrofiano, appaiato in classifica al sesto posto, con l’obiettivo di conquistare i tre punti che manterrebbero viva la speranza di accedere alla Poule Promozione. Giocano entrambe in trasferta alle ore 18, invece, sia la Consar (Superlega di volley), sia l’OraSì (A2 di basket), intenzionate a dar seguito alle affermazioni dello scorso fine settimana. Il sestetto di Graziosi in terra calabrese affronta la rivale diretta Vibo Valentia per tenere a distanza di sicurezza la penultima posizione (ben nove i punti di vantaggio), il quintetto di Mazzon fa visita al Montegranaro a Porto San Giorgio, dove verranno messi in palio due punti d’oro in chiave playoff. A completare il programma, in Serie A2 femminile di basket, l’InfinityBio sabato 19 in Sardegna sfida il Cus Cagliari (ore 18), mentre nella stessa giornata, ma nella B maschile, l’Orva a Lugo (ore 20.30) ospita i bolognesi dell’Ozzano, per proseguire domenica con la Rekico di scena a Padova (ore 18) contro la Virtus. Con il pensiero sempre indirizzato al tecnico della promozione Stefano Evangelisti, scomparso qualche giorno fa a causa di un male incurabile, chiude il Classe (calcio Serie D), il 20 al “Mapei” di Reggio Emilia (ore 14.30) contro la Reggiana di Antonioli. (vi.be.)


30 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

Bandersnatch, più un gioco filmico che un film ludico

C’era una volta

di Francesco Della Torre

Black Mirror: Bandersnatch (di Charlie Brooker, 2018) Per chi vi scrive, Black Mirror è la serie più importante degli ultimi dieci anni, forse anche venti, non lo ripeterò più. Soprattutto perché non tiene mai in ostaggio gli spettatori a colpi di serie successive perché, nonostante si stia andando fin troppo avanti, ogni episodio è autoconclusivo. Poi ogni tanto un episodio speciale, presentato tra una stagione e l’altra (quest’anno inizierà la quinta), sempre rigorosamente slegato, sempre appartenente a quella misteriosa scatola ideale che contiene il futuro dell’umanità, le sue distorsioni e le sue distopie. Bandersnatch è ancora una volta ambientato negli anni ottanta, 1984 per la precisione, e siamo in piena era di videogiochi. Justin è un novello programmatore e ha avuto l’idea giusta impostando quello che si potrebbe rivelare una vera e propria bomba ludica: Bandersnatch è il titolo del gioco dove il protagonista deve risolvere alcuni enigmi che prevedono una scelta tra due scenari. Come andrà a finire la vicenda, però, lo direte voi perché ciò che dovrebbe accadere nel gioco accade nel film: telecomando alla mano, il protagonista in vari momenti del film dovrà scegliere il proprio destino dando vita a sviluppi di trama molto diversi tra loro e a finali imprevedibili, molti dei quali contengono anche, sotto forma di recensione in una scena davvero cult, un giudizio allo spettatore/giocatore. Il tema della scelta è presente anche nella trama del film perché fin da bambino il protagonista con le sue scelte pensa di aver determinato la sua vita, compresa la tragica morte di sua madre, avvenuta a dire il vero a causa di un disastro ferroviario. Quindi, in poche parole, il film lo “scriviamo” noi, con le nostre scelte. Alcune decisioni come merenda e musica non comportano

mittente Giovanni Gardini

particolari conseguenze, mentre altre si riveleranno talmente vitali che in alcuni casi è il film stesso a tornare indietro. Se avete una certa età e avete già sentito parlare di questo meccanismo, non può che venirci in mente una sola parola, molto anni ottanta: librogame. Essendo però questa una rubrica di cinema, dovremo anche cercare di capire il valore del film, lavoro sporco e per niente facile, se non con pensieri sparsi e scarsi. Detto della struttura, la citazione filmica più evidente è Donnie Darko, il film che ha di fatto aperto il nuovo secolo (recuperatelo), con l’attore protagonista molto bravo, la regia puntuale e gli sviluppi della trama tutti interessanti. Ma la novità del film interattivo prende il sopravvento sulla natura del film e la sensazione immediata è quella di avere davanti un gioco filmico, piuttosto che un film ludico. Per alcuni una sciocchezza, per altri una rivoluzione, Bandersnatch è esattamente come gli autori lo hanno presentato, e cioè un episodio speciale, inevitabilmente legato al tema della serie (e attraverso almeno tre citazioni, ad episodi della serie stessa), che vi terrà incollati allo schermo con i suoi rompicapi, che vi lascerà davanti al televisore ben più dei 90’ minuti previsti, che stimolerà enormemente la vostra curiosità. Poi non resterà nulla se non la sensazione di aver partecipato a qualcosa di innovativo che non sappiamo se sarà la rivoluzione come ad esempio le piattaforme streaming (dove potete guardarlo) o un buco nell’acqua come il cinema 3D. A voi, ancora una volta, la scelta. Ps: il gioco che dà il titolo al film è stato veramente concepito ma mai pubblicato a causa del fallimento della software house, la Imagine; ma sul sito della casa fittizia Tuckersoft è possibile scaricare l’altro videogame protagonista nel film, Nohzdyve.

Sfogliare vecchi giornali riserva sempre delle soprese, specialmente quando ci s’imbatte in articoli che raccontano la propria città e le abitudini dei tempi che furono. Nel numero dedicato a Ravenna datato 25 marzo 1888 de Le cento città d’Italia, supplemento mensile illustrato del Secolo, un trafiletto puntava l’attenzione sui “costumi e canti popolari ravegnani” dove, con ampia retorica, erano descritte le figure più caratteristiche della città, dal contadino al facchino, dalla legnajuola alla risajuola: «Un bel tipo ravegnano è pure il facchino (…). Il nostro facchino è un libero lavoratore che attende durante l’annata, massime nell’estate, alla portatura dei sacchi di frumento, di grano turco, di riso, di farina, caricandoli e scaricandoli nei magazzini (…). Porta generalmente la tradizionale galòzza, il camiciotto turchino, il fazzoletto alla garibaldina, e va scalzo. Spinto dalla energia giovanile e dall’amor del lavoro, fra una sudata e una bevuta, intona pur esso le sue arie favorite, manifestanti la sua naturale allegria (…). La più bella, la più simpatica figura di popolana ravennate si è la giovine lavoratrice della risaia. Nell’estate le risajuole vanno a frotte, svelte, gioviali, schiamazzanti. Stornellatrici per eccellenza, esse alleviano le proprie fatiche alternando canti ora patetici, ora faceti (…). Spesso, tornando dalla risaja, traversano la città, cantando dei cori armoniosi e talmente intonati che la gente si ferma e accorre volentieri ad ascoltarle».

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CULTURA / RUBRICHE / 31 17- 23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

FIORI MUSICALI

LA BIBLIOTECA DI BABELE

Chissà se il regista dell’opera era ammesso alla mensa principesca...

Quel moderno bestiario di esseri reali ma a malapena immaginabili

di Enrico Gramigna

di Matteo Cavezzali*

Dall’Aida di Zeffirelli all’Attila di Livermore e oltre: sarà capitato a molti di andare a teatro a vedere l’opera proprio per godere di una regìa particolare. Sin dalla sua nascita agli albori del Seicento, il teatro d’opera si è nutrito per secoli di elaborate macchine sceniche e grandi movimenti degli attori dettati dall’esigenza di rendere innovativo lo spettacolo. Si pensi, per esempio, a un teatro di corte e alle prime rappresentazioni che in esso prendevano vita: la mente va subito a Esterháza, palazzo dei principi Esterházy, e alle meravigliose opere che quel tempio ha visto nascere. Non è dato sapere con quanta perizia il regista si adoperasse per la messa in scena dei drammi in musica, ma sarebbe interessante sapere se egli era ammesso o meno alla mensa principesca, onore non concesso ai musicisti obbligati, invece, a mangiare con la servitù. Procedendo verso l’attualità si arriva all’Ottocento, il momento in cui l’opera lirica si erge a vera bandiera dell’Italia. I teatri diventano ricettacoli per tutta la popolazione che accorre, come nei moderni cinema multisala, per vedere le prodezze dei registi e delle macchine che questi avranno inventato per l’ennesima rappresentazione di un’opera nella quale la solita eroina muore male lasciando il bolso eroe a piangere il destino beffardo. Si scherza, si esagera, è evidente. L’opera nasce nel Seicento anche per dare un senso scenico a delle storie articolate. Cresce grazie a compositori come Claudio Monteverdi, Antonio Vivaldi, Franz Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Gioacchino Rossini, Giuseppe Verdi, Richard

Wagner e tutti gli altri grandi operisti che non si possono scrivere in queste poche righe. Assurge a italica bandiera grazie alle prodezze circensi dei cantanti, basti pensare a com’erano contesi i castrati nel Settecento. È giusto ricordare com’erano osannati i più famosi usignoli dell’epoca, tanto che ancora oggi si sente l’eco della loro

Una scena dall’Aida di Zeffirelli

fama: Farinelli su tutti, ma anche Senesino, oppure nell’Ottocento e a seguire la Colbran, Tamagno, le sorelle Marchisio, Garcia, la Malibran, Maurel, Bonci, Masini, Caruso e via fino ai giorni nostri. Il lavoro del regista era, agli albori della professione, demandato al direttore d’orchestra, figura, questa, nata solamente intorno alla metà dell’Ottocento. Prima vi erano modi meno organizzati di concepire la regìa. Oggi, consci di questa storia, sarebbe bello vedere sui cartelloni delle opere non solo i nomi del direttore d’orchestra e del regista, ma anche degli interpreti e, meglio ancora, valorizzare il vero, unico, solo artista senza il quale tutti gli altri non sono nulla: il compositore.

In un antico e misterioso manoscritto cinese in cui si tentava di catalogare il mondo c’era scritto che «gli animali si dividono in (a) appartenenti all’Imperatore, (b) imbalsamati, (c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s’agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche». Il manoscritto ovviamente è un’invenzione letteraria di Luis Borges che lo inserì nel racconto L'idioma analitico di John Wilkins. L’interesse per gli animali di Borges lo portò a scrivere nel 1967 Il libro degli esseri immaginari, una raccolta di creature fantastiche dal Humbaba, il primo essere inventato dall’uomo di cui abbiamo traccia scritta (nel poema di Gilgamesh), un essere col corpo di leone e rivestito da squame di bronzo, artigli di avvoltoio e corna di toro selvaggio. Lo scrittore argentino si rifaceva a una antica tradizione medievale, quella dei bestiari, magnifici manoscritti finemente illustrati, che raccontavano esseri viventi e inventati con significati mistici. Secondo i frati che componevano i bestiari gli animali erano esseri attraverso cui Dio voleva dare lezioni agli uomini. Comprendere e catalogare il mondo animale è sempre stato complesso per l’uomo. Plinio il vecchio nel suo Storia naturale divideva i pesci in «pesci che hanno un sassolino nella testa, pesci che si nascondono d’inverno, pesci che sentono l’influenza degli astri e pesci per cui vengono pagati prezzi straordinari», una classificazione reale che però oggi non pare meno bizzarra di quella dei cinesi di Borges. Il problema è che il reale è più complesso ancora del fantastico. «Ci sono più cose tra cielo e terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia» scriveva Shakespeare nell’Amleto, e in effetti la realtà è meno addomesticabile della fanta-

sia. «La nostra immaginazione deve sforzarsi al massimo per non immaginare cose che non esistono, come nei romanzi, ma semplicemente per comprendere le cose che effettivamente esistono» diceva il fisico Richard Feynman, e pare proprio questo lo sforzo del giornalista scientifico e scrittore Caspar Henderson nel suo Il libro degli esseri a malapena immaginabili (Adelphi, traduzione Massimo Bocchiola illustrazioni Roberto Abbiati). Si tratta di un moderno bestiario in cui sono raccolti esemplari incredibili di animali reali. Tra questi l’axolotl, una minuscola salamandra il cui muso pare sorridere, la cui pelle è simile a quella umana e i cui arti se amputati ricrescono. Gli scienziati lo studiano per capire se è replicabile questa rigenerazione miracolosa anche agli umani, i messicani, anticamente lo mangiavano in una specie di frittata. Ci sono le spugne, gli animali meno considerati dall’uomo, perché non hanno occhi, ne organi, ma che sono animali a tutti gli effetti, e anzi sono una delle forme più straordinarie e misteriose di vita. C’è mystaceus, il ragno saltatore con quattro occhi e molte altre bizzarrie del reale. Tra gli altri animali però ce n’è uno più strano e difficile da classificare: l’uomo. Cosa distingue l’uomo dagli altri animali? Leonardo lo disegnò iscrivendolo in un cerchio, con le gambe lunghe la metà dell’altezza, che corrispondeva due passi esatti. Molti tentarono di catalogarlo. Aristotele disse che era “l’animale politico”, per Thomas Willis era “l’animale che ride”, per Benjamin Franklin “l’animale che fabbrica strumenti”, per Edmund Burke “l’animale religioso”, per James Boswell “l’animale che cucina”. Quando Platone definì l’uomo “il bipede implume” Diogene gli rispose portandogli un pollo spennato “ecco il tuo uomo”! Non a tutti i misteri esiste una soluzione, nemmeno se sei Platone. *direttore di ScrittuRa Festival

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32 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

La rassegna

CAFFÈ LETTERARIO

DA NOTHOMB A CIABATTI: GRANDI NOMI ALLA CLASSENSE Primo appuntamento il 22 gennaio con Roberto Cotroneo Ricomincia “Il Tempo Ritrovato”, la rassegna invernale collegata a ScrittuRa festival diretta da Matteo Cavezzali, che si svolgerà alla Biblioteca Classense di Ravenna e che avrà ospiti di rilievo nazionale e internazionale tra cui l’autrice belga di culto Amélie Notomb. Il primo incontro sarà martedì 22 gennaio alle 18 con Roberto Cotroneo che presenterà Niente di personale (La nave di Teseo), un atto d’accusa al nostro presente, la fotografia di quello che siamo diventati. Dentro una storia d’amore, un ritratto impietoso (e appassionato) dell’Italia e di Roma. Si proseguirà mercoledì 30 gennaio alle 18 con il vice-direttore del “Corriere della Sera”, Antonio Polito, autore di Prove tecniche di resurrezione. Come riprendersi la propria vita (Marsilio). Mercoledì 6 febbraio Pierluigi Battista parlerà de Il senso di colpa del dottor Zivago (Nave di Teseo). L’editorialista del Corriere racconta la vita da romanzo di Boris Pasternak, una storia avvincente di donne e poeti, spie Roberto Cotroneo e carteggi segreti, in cui si intrecciano pericolosamente letteratura e passione. Domenica 10 febbraio al Pala Congressi alle 17 Ascanio Celestini e Giovanni Albanese presenteranno L’armata dei senzatetto (Contrasto). Mercoledì 13 febbraio tocca a Carlo Lucarelli con Peccato mortale (Einaudi), il ritorno del Commissario De Luca. Mercoledì 20 febbraio Giovanni Dozzina presenterà E Baboucar guidava la fila (minimum fax) una favola senza morale, che affronta il tema delle migrazioni E il 28 febbraio alle 10.30 sarà la volta della attesissima Amelie Nothomb. Il 6 marzo Teresa Ciabatti presenterà Matrigna (Solferino). L’11 marzo Michela Murgia parla di Noi siamo tempesta. Storie senza eroe che hanno cambiato il mondo (Salani). Tutti gli incontri iniziano alle 18, salvo dove specificato diversamente.

IVANO DIONIGI E CESARE BARACCA ALL’ALA D’ORO Appuntamento con Ivano Dionigi il 18 gennaio alle 21 all’hotel Ala D’Oro di Lugo per la rassegna “Caffé letterario”. L’ex rettore dell’Alma Mater parlerà del libro Quando la vita ti viene a trovare (Bari, Laterza, 2018). Introduce Patrizia Randi questo volume di riflessioni sulle grandi questioni esistenziali. Stesso luogo per un altro appuntamento della rassegna, questa volta con l’arte. Alle 18 del 19 gennaio inaugura infatti la mostra “Black Century” di Cesare Baracca. Introduce Carmine Della Corte.

FOTOGRAFIA Silvia Camporesi e Danilo Montanari al Moog

Nuovo appuntamento con “I Sabati del Moog”, la rassegna curata da Ivano Mazzani nel locale di vicolo Padenna 5 a Ravenna. Sabato 19 gennaio alle 18, la fotografa Silvia Camporesi incontra l'editore Danilo Montanari per presentare l'antologia completa della sua produzione fotografica. Danilo Montanari Editore dà spazio all'interno della sua collana fotografica alla monografia Silvia Camporesi - opere 2000/2018 che raccoglie la produzione dell’artista in quasi vent’anni. Il libro comprende tutto il percorso artistico della Camporesi diviso per sezioni tematiche, introdotte da una scheda, curata dalla stessa autrice, che ne contestualizza il lavoro. Il volume contiene anche un testo di Claudia Casali, direttrice del Mic di Faenza, che riporta una conversazione tra l’artista e il critico e curatore Carlo Sala. L'appuntamento è a ingresso libero.

LO SPETTACOLO

DANTE IS BACK AL TEATRO SOCJALE Il 19 gennaio alle 21 al teatro Socjale di Piangipane va in scena Dante is back della Compagnia teatrale “Satiri di storie” di e con Marco Di Giorgio, per la regia di Alessandro Girami, con la cantante Sonia Caputo e Dora Scolatempore all’arpa e alla loop station e le scene di Cecilia Sacchi. Quest’appuntamento catapulta Dante – e il pubblico con lui – nel 2018, per riflettere sui ritmi frenetici della nostra epoca e la percezione del tempo, lontanissima da quella di Dante. Nell’Italia del terzo millennio, Beatrice diventa una popstar e le terzine di Dante cantano, in una riscrittura in chiave satirica dell’età contemporanea, la «tetra dimensione situata, ahimè, nel mondo postmoderno». Come sempre al termine della serata i cappelletti del Teatro Socjale. L’evento è riservato ai Soci.

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CULTURA / 33 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

LA MOSTRA/1

AGENDA INCONTRI/1

AGENDA INCONTRI/2

Torna “Una massa di libri” con Andrea Villani

Sotterranei e segreti di Ravenna raccontati da Paola Novara

“Una Massa di libri”, la rassegna dedicata agli incontri con gli autori, torna a Massa Lombarda anche nel 2019 con tre nuovi appuntamenti al centro culturale “Carlo Venturini”, in viale Zaganelli 2. Il primo si terrà giovedì 17 gennaio con Andrea Villani che presenta il suo romanzo Una storia di mafia, amore e (soprattutto) precariato (Aliberti Editore, 2017). Andrea Villani ha pubblicato diversi romanzi e racconti, scrive per radio, televisione e teatro. Il suo ultimo spettacolo “Lutring!”, con le musiche di Ugo Cattabiani, è interpretato da lui stesso.

Il 18 gennaio alle 17.30 al Museo Nazionale di Ravenna si terrà la presentazione dell’ultimo libro di Paola Novara Sotterranei e segreti di Ravenna (Società Editrice «Il Ponte Vecchio») in cui l’autrice racconta una Ravenna insolita partendo da fonti epigrafiche, documentarie e archeologiche, rendendo noti episodi e notizie del passato della città. Il libro è composto da diciannove saggi dedicati a personaggi, luoghi o contesti che sono un punto di partenza per conoscere i piccoli segreti di Ravenna. Presenterà l'Incontro con l'Autore Emanuela Fiori, Direttore del Museo e dialogherà con Paola Novara Enrico Cirelli, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.

Fabrizio Frizzi meraviglioso

LE OPERE DI ZANUSSI AL PR2

Nell’ambito degli incontri letterari promossi dal Centro relazioni culturali venerdì 18 gennaio, alle 18, nella sala Muratori della biblioteca Classense, si terrà l’incontro con Alberto Infelise che presenta il libro Fabrizio Frizzi meraviglioso, pubblicato da Sperling & Kupfer.

I Guasti di Giorgia Tribuiani a Liberamente Venerdì 18 gennaio alle 18.30 alla libreria Liberamente, in viale Alberti a Ravenna, l’autrice Giorgia Tribuiani, in compagnia di Stefano Bon, presenterà il suo primo romanzo: Guasti, edito da Voland.

Doppio appuntamento con Banzola, Mecati e Seganti Sabato 19 gennaio alle 18 alla libreria Liberamente, in viale Alberti a Ravenna, si terrà una doppia presentazione: Silvia Banzola presenterà Kate - gli eredi, mentre Emiliano Mecati e Alessio Seganti presenteranno Karma avverso, entrambi i romanzi sono pubblicati da Edizioni Tabula Fati.

A Russi le “parole armate” di Valeria Paola Babini Secondo appuntamento con gli Incontri in Biblioteca per la presentazione di opere letterarie in compagnia degli scrittori a Russi. Sabato 19 gennaio alle 16 sarà la volta di Parole armate di Valeria Paola Babini. Presenta Giovanna De Pasquale.

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Fino al 6 febbraio, nello spazio espositivo PR2 di via D’Azeglio 2 a Ravenna, è visitabile la mostra “Lumina nelle città invisibili” con le opere dell’artista friulano Toni Zanussi. La mostra è realizzata dall’associazione MITart - Incontri Creativi in collaborazione con l’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Ravenna. «Pittore della cosmogonia e della contaminazione tra materia e realtà sociale, artista del recupero degli sprechi e poeta» come lo ha definito Gillo Dorfles, Toni Zanussi raccoglie da oltre quarant'anni sempre crescenti successi, le sue opere sono state raccontate da tanti scrittori ed intellettuali ed esposte in giro per il mondo. In occasione della Giornata della Memoria sono in programma due eventi collaterali alla mostra: il 20 gennaio si esibiranno in un concerto dal titolo “Eufemia – Emozioni e sentimenti tra Oriente e Occidente” gli alunni del corso a indirizzo musicale della scuola secondaria Novello e il 26 gennaio verrà ospitato nella galleria il recital letterario “Destinatario sconosciuto” di e con Alessandro Braga e Elisabetta Rivalta. Orari: dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sarà chiusa tutti i lunedì. L’ingresso è gratuito.

Indipendent Poetry a Faenza con Maria Grazia Calandrone Per la rassegna “Independent Poetry”, promossa dalla omonima associazione e patrocinata dal Comune di Faenza e dalla Regione, venerdì 18 gennaio, alle 18, nella sala Dante della Biblioteca comunale, Monica Guerra e Michele Donati dialogheranno con la poetessa, autrice e conduttrice Rai Maria Grazia Calandrone. L’incontro sarà incentrato sulla sua ultima opera Il Bene Morale (Crocetti, 2018), molto elogiata dalla critica. Le musiche della serata saranno a cura della scuola di musica Sarti di Faenza.

LA MOSTRA/2 Country Death Song, l’abbandono delle campagne nelle foto di Zanni

IL PROGETTO Destinatario sconosciuto in scena al Binario di Cotignola

Domenica 20 Gennaio alle 18 al Circolo Arci Kinotto in via Canale Guiccioli 35 di Borgo Masotti, inaugua la mostra fotografica dal titolo Country Death Songs del fotografo Adriano Zanni, collaboratore anche di R&D e autore di un blog sul sito www.ravennaedintorni.it. Si tratta di un lavoro di indagine cominciato cinque anni fa sull’abbandono delle campagne e sul progressivo disfacimento del patrimonio architettonico rurale della bassa Romagna nella provincia di Ravenna.

Il 17 gennaio alle 21 al teatro Binario di Cotignola, in occasione della Giornata della memoria, andrà in scena Destinatario sconosciuto, tratto da Libro di Katherine Kressmann-Taylor, con Nicola Bortolotti e Rosario Tedesco. Si tratta di un esperimento, un progetto di condivisione con le realtà locali che gli autori hanno voluto coinvolgere in ogni città. A Cotignola i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Luigi Varoli”, coordinati dal professor Mauro Minguzzi, saliranno insieme sul palco e interpreteranno in coro le musiche della colonna sonora da Mozart, Paul Hindemith e Ilse Weber.

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34 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

PROSA

La cena delle belve al Goldoni tra humor nero e dilemmi esistenziali

TEATRO CANZONE

A Bagnacavallo domenica 20 gennaio lo spettacolo che in Francia ha vinto il Molières nel 2011

ONE MAN SHOW DI ENZO IACHETTI Un one-man show di parole e musiche nel puro stile Teatro-canzone quello che Enzo Iacchetti porterà in scena al Teatro Masini di Faenza lunedì 21 gennaio alle 21 con lo spettacolo Libera Nos Domine. Scritto dallo stesso Iacchetti con la regia di Alessandro Tresa, lo spettacolo vedrà il celebre attore cimentarsi con alcuni pilastri della scena cantautorale italiana – tra gli altri, Enzo Jannacci, Francesco Guccini, Giorgio Gaber, Giorgio Faletti. Le musiche originali sono invece firmate da Marcello Franzolo.

COMICO

Sarà il Teatro Goldoni di Bagnacavallo a ospitare la “prima” del riallestimento di La cena delle belve, uno spettacolo di Vahè Katchà, versione italiana a cura di Vincenzo Cerami della pièce francese Le Repas des fauves, tra i maggiori successi delle ultime stagioni parigine e coronato ai Molières 2011. Protagonisti dello spettacolo, la cui regia è firmata da Julien Sibre e Virginia Acqua, sono Gianluca Ramazzotti, Maurizio Donadoni e Marianella Bargilli. Completano il cast Francesco Bonomo, Ralph Palka, Giancarlo Ratti, Emanuele Salce e Silvia Siravo. Sipario domenica 20 gennaio alle ore 21. La vicenda presenta la storia di sette amici che, nell’Italia del 1943 durante l’occupazione tedesca, si trovano per festeggiare il compleanno del loro ospite. Una serata diversa, per distrarsi dalle tragedie e paure della guerra e dalle privazioni che questa porta con sé. Quella stessa sera però vengono uccisi due ufficiali tedeschi ai piedi della loro palazzina e, per rappresaglia, la Gestapo decide di prendere due ostaggi per ogni appartamento. Il comandante tedesco dell’operazione riconosce però nel proprietario dell’appartamento dove si trovano i sette amici il libraio dal quale spesso compra delle opere e, per mantenere un singolare rapporto di cortesia, avverte che passerà a prendere gli ostaggi al momento del dessert, lasciando loro la scelta dei due che dovranno consegnarsi. Qui comincia La cena della belve con tutto quello che può far presagire un quadro del genere. Ognuno cercherà di salvare la propria pelle e davanti alla paura della morte l’amicizia cadrà tirando fuori il peggio di ogni persona. Il testo alterna momenti di alta tensione a momenti di divertimento; lo humor nero è così ben miscelato da impreziosire l’opera, tanto l’assurdità crudele di una tale scelta possa spesso prestarsi al sorriso. Uno spettacolo che prende per mano lo spettatore e lo coinvolge emotivamente fino all’inaspettato finale, costretto a identificarsi in ciascuno dei sette personaggi: il libraio e sua moglie che organizzano la cena; il medico che non nasconde il suo interesse per l’occupante tedesco; un reduce di guerra con sguardo gioioso sulla vita; una giovane vedova tentata dalla Resistenza; un omosessuale cinico e un affarista collaborazionista. Il genio di Katchà dipinge senza compiacimento la natura umana, con un realismo crudo in cui l’ironia non è mai assente. Grazie alla versione italiana curata da Vincenzo Cerami poco prima della sua scomparsa, La cena delle belve è arrivato anche in Italia con un grande cast che dipinge con crudeltà e ironia il meglio e il peggio dell’animo umano sullo sfondo della Grande Storia del 1943.

Sold out per La lingua neolatrina di Marescotti al Masini Sold-out al Teatro Masini di Faenza per Ivano Marescotti e il monologo comico La lingua neolatrina, scritto da Maurizio Garuti e in scena mercoledì 23 gennaio alle ore 21. L’argomento dello spettacolo sono le parole virali a ogni ora del giorno. Un repertorio satirico dei tic e delle mode che infestano i linguaggi popolari. Insieme allo spettacolo, è uscito un volumetto con i testi di scena (Pendragon editore).

Bollito d’amore in scena a Conselice Abbonamenti per l’Alighieri dal 19 gennaio In scena a Conselice il 18 gennaio lo spettacolo comico Vito e Maria Pia Timo, protagonisti de L’Artusi, bollito d’amore, uno spettacolo di Roberto Pozzi diretto da Alessandro Benvenuti e fatto di aneddoti, segreti, ingredienti e ricette racchiusi in un quaderno destinato a diventare uno dei libri più venduti al mondo, “la Bibbia” di ogni mamma italiana, La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene. Lo spettacolo sarà anche a Ravenna all’Alighieri il 29 gennaio come apertura della stagione del teatro comico di cui parte la vendita degli abbonamenti sabato 19 gennaio e proseguirà fino a giovedì 24 gennaio dalle ore 10 alle ore 13 (giovedì 24 gennaio anche dalle ore 16 alle ore 18).


CULTURA / 35 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

FIABA PER ADULTI

PROSA

MAGIC PEOPLE SHOW: UNA COMMEDIA NERA PER RACCONTARE LA SOCIETÀ DI OGGI In scena all’Alighieri il 23 e 24 gennaio lo spettacolo tratto dal romanzo di Giuseppe Montesano

L’INFANZIA FELICE DI ANTONELLA QUESTA AL BINARIO Sabato 19 gennaio al teatro Binario di Cotignola va in scena lo spettacolo di e con Antonella Questa, Infanzia Felice. Una fiaba per adulti. La storia è quella di una maestra un po’ rigida, un gatto parlante, bambini capricciosi e viziati, una preside dedita all’aperitivo, una madre in carriera e un principe con la coppola azzurra come il mare, sono solo alcuni dei protagonisti di questa originale fiaba per adulti. Un viaggio divertente all’interno della famiglia e della scuola di oggi.

IL PREMIO

A ERMANNA MONTANARI L’UBU COME MIGLIOR ATTRICE Lunedì 7 gennaio nel corso di “Notte Ubu”, cerimonia di consegna dei Premi Ubu per il teatro, al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano, in diretta radiofonica su Radio3 Suite Ermanna Montanari, ha ricevuto il Premio come “Miglior attrice” per la sua interpretazione in fedeli d’Amore e Va pensiero, testi di Marco Martinelli, ideazione e regia della stessa Montanari insieme a Martinelli. Il sindaco De Pascale ha detto: «Congratulazioni di cuore da parte mia e di tutta la città a Ermanna Montanari per il prestigioso e meritato riconoscimento, che ci rende sinceramente orgogliosi».

Dal romanzo di Giuseppe Montesano una feroce commedia nera con Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi, Luciano Saltarelli, intitolata New Magic People Show. In uno spazio claustrofobico, che, nei termini di una commedia nera, ricalca lo scrigno mentale di un’Italia sgangherata e sovraffollata, sfilano personaggi imbarbariti e mostruosi, schiavi dell’omologazione e delle mode. I quattro interpreti danno vita – a partire da un tragicomico romanzo contemporaneo – a un’umanità dolente e perduta, specchio dissacrante di una società alle prese con i falsi miti della ricchezza, del potere, della gioventù a tutti i costi. Cabaret postmoderno nel segno della tradizione dell’avanspettacolo. Lo spettacolo è in programma il 23 e 24 gennaio 2019 sul palcoscenico del Teatro Alighieri nell’abito della Stagione dei Teatri

CONTEMPORANEO Dai fratelli Marx a Re Lear in scena al Rasi Follìar con Astorri e Tintinelli Per “La stagione dei teatri” nella sezione “Oltre l’abbonamento” va in scena, giovedì 17 gennaio al Rasi, Follìar di Alberto Astorri e Paola Tintinelli. Due clown di beckettiana memoria – uno zio cieco e un cugino matto – si confrontano sul fallimento dell’arte e sulla sua inutilità rispetto alle vicende del mondo: alle prese con una mosca nella loro stanza-bunker, sono persi e soli, come nella notte dei tempi ai confini di una galassia. Una finestrella è l’unico loro rapporto con il fuori, con “la grande opera” del mondo, narrata in visioni di desolata e struggente bellezza. Follìar è davvero una “follia” teatrale, in cui si incrociano la leggerezza del clown, la grande comicità dei fratelli Marx e la tragedia shakespeariana di Re Lear. Per Follìar Paola Tintinelli ha ottenuto la nomination ai Premi Ubu 2018 come “Miglior attrice”.


36 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

LIRICA

Il debutto in Croazia de “Il ritratto d’amore di Roméo et Juliette” in una foto di Drazen Sokcevic

All’Alighieri il nuovo “Romeo e Giulietta” coprodotto con il Teatro Nazionale Croato Sul podio il ravennate Paolo Olmi, per la prima volta impegnato nella direzione di un’opera nella sua città d’origine «L’arte drammatica è un’arte da ritrattista» scriveva Charles Gounod, figura chiave della nuova opera francese della seconda metà del XIX secolo e compositore del Roméo et Juliette da cui riparte la stagione d’opera di Ravenna: venerdì 18, alle 20.30, e domenica 20 gennaio, alle 15.30, il teatro Alighieri ne ospiterà il nuovissimo allestimento coprodotto con il Teatro Nazionale Croato Ivan pl. Zajc, a pochi giorni dal debutto a Rijeka-Fiume. Il ritratto di Gounod dei celeberrimi innamorati di Verona – simbolo di ogni amore contrastato e quindi infelice –

libri di seconda mano e foto d’epoca

su libretto di Jules Barbier e Michel Carré – ribattezzato Il ritratto d’amore di Roméo et Juliette – vedrà il ravennate Paolo Olmi alla direzione di Orchestra e Coro del Teatro di Rijeka, mentre la regia è firmata da Marin Blažević, direttore dello stesso Teatro. «Resistendo alla prevedibile compulsione a soccombere alle sfide di attualizzazione, ci siamo piuttosto proposti di indagare i risvolti della loro vicenda nel contesto teatrale e musicale a cui, in una straordinaria complicità con il misto di toni e atmosfere shakespeariani, provvedono Gounod e i

suoi librettisti», spiega il regista parlando della nuova produzione, che ha debuttato a Rijeka per poi attraversare l’Adriatico e raggiungere il palcoscenico del teatro Alighieri. Sul podio Paolo Olmi, per la prima volta impegnato nella direzione di un’opera nella propria città d’origine; il direttore sottolinea come «Gounod fa tesoro di tutta la musica che conosceva, a cominciare da Bach e Mozart. Nella sua opera ci sono reminiscenze dello stile classico e dello stile barocco, ma anche dello stile sinfonico. Occupandomi sia di repertorio sinfonico che di quello lirico cerco sempre di conciliare le due cose… Ed è per questo che quest’opera mi piace molto». Accolta con entusiasmo fin dal debutto, nel 1867 al Théâtre-Lyrique di Parigi, Roméo et Juliette è stata forse meno eseguita in Italia rispetto all’estero e riscoperta nel nostro Paese solo in anni più recenti. Se l’impianto privilegia la passione amorosa piuttosto che la rivalità fra famiglie, è evidente che l’autentico antagonista è la società, con quei suoi “sterili doveri-feticcio” contro cui si scaglia Gounod nelle proprie memorie e contro i quali intendeva promuovere un “più elevato senso del bello sulla scena francese”, progetto di cui quest’opera in cinque atti rappresenta un indiscusso vertice. Roméo et Juliette riflette infatti una nuova concezione del dramma musicale come specchio della réalité vivante, quindi della fisionomia ed evoluzione psicologica dei personaggi: piuttosto che le convenzioni teatrali e le rigide strutture formali del dramma è la dimensione interiore dei protagonisti a rappresentare il cuore dell’opera. Nei ruoli protagonisti il soprano lituano Margarita Levchuk e il tenore spagnolo Jesús Álvarez. Frate Lorenzo è Eugeniy Stanimirov, mentre nel ruolo di Mercuzio si alternano Michael Wilmering (18) e Beomseok Choi (20). Nei panni del paggio Stéphano, personaggio introdotto secondo la consuetudine francese che prevedeva l’esecuzione di un brano solistico per l’adolescente en travesti, Ivana Srbljan. Dario Bercich è il conte Capuleti, Tebaldo è Marko Fortunato e la nutrice Sofija Cingula. Choi (18) e Wilmering (20) sono anche il Conte Paride, Ivan Šimaović è Grégorio, Sergej Kiselev Benvolio, Luka Ortar il Duca di Verona, Saša Matovina Frate Jean. L’opera il lingua originale con sovratitoli in italiano. Il fil rouge del complesso confronto fra sentimenti e potere continua con le mozartiane Nozze di Figaro in arrivo da Spoleto, regia di Giorgio Ferrara e direzione di Erina Yashima (all’Alighieri il 22 e il 24 febbraio). Info e prevendite: biglietteria teatro, tel. 0544 249244 e www.teatroalighieri.org.


CULTURA / 37 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

MUSICA

La stagione della grande classica a Ravenna si apre in stile ungherese Martedì 22 gennaio al teatro Alighieri sul palco l’Orchestra Sinfonica Miskolc Ecco poi tutti i concerti in cartellone fino a maggio, a cura dell’associazione Mariani

Inaugurazione prestigiosa per “Ravenna Musica 2019”, martedì 22 gennaio al Teatro Alighieri alle ore 21. L’apertura della stagione di punta dell’associazione Angelo Mariani è affidata ad una delle migliori compagini europee: l’Orchestra Sinfonica Ungherese Miskolc. Fondata nel 1963, attualmente l’orchestra effettua più di ottanta concerti l’anno, con esibizioni periodiche anche in altre città ungheresi compresa Budapest. Nell’occasione ravennate sarà diretta da Matyas Antal, maestro di coro e flautista che ha effettuato gli studi di direzione d’orchestra presso la Royal Music Academy di Bruxelles. Nel ruolo di solista interverrà la giovane pianista olandese Gile Bae, già vincitrice a quindici anni dell’International Steinway&Sons Piano Competition. Nel 2014, in occasione del 25° anniversario dell’Accademia Internazionale di Imola, la pianista eseguì con grande successo il Concerto in re maggiore di Haydn, ed è proprio questa composizione, dotata di particolare freschezza melodica e raffinatezza delle armonie, ad essere proposta nella serata all’Alighieri. Il programma sarà completato da Le danze di Galanta di Kodaly e dalla composizione di Mendelssohn A midsummer Night’ Dream op. 61. Sabato 19 gennaio alle ore 11 presso la Sala Multimediale degli Antichi Chiostri Francescani (via Dante 2) Angelo Nicastro introdurrà all’ascolto del programma del concerto. Dando un’occhiata al resto della stagione, pubblichiamo uno stralcio dell’articolo già su www.ravennaedintorni.it del nostro Enrico Gramigna. I Wiener Concert-Verein saranno i protagonisti del secondo appuntamento (1 febbraio) nel quale il pianista Markus Schirmer e il direttore Ernest Hoetzl saranno chiamati a valorizzare due pagine della produzione beethoveniana del primo periodo, il Concerto per pianoforte e orchestra n.1 in do maggiore op.15, eseguito per la prima volta a Praga nel 1798, e la Sinfonia n.2 in re maggiore op.36, opera che vide la luce durante un momento di grande sofferenza del compositore tedesco. Sarà un recital di pianoforte il terzo appuntamento della stagione (11 febbraio) che vedrà il giovanissimo Alezander Malofeev portare un programma virtuosistico legato alla sua Russia: saranno infatti la Sonata per pianoforte n.2 in si bemolle minore op.36 di Sergej Vasil’evič Rachmaninov, Dumka op.59 di Pëtr Il’ič Čajkovskij e la Sonata per pianoforte n.7 in si bemolle maggiore op.83 di Sergej Sergeevič Prokof ’ev i pilastri di questo recital che si completerà con una ventata d’internazionalità grazie alla Sonata n.23 op.57 “Appassionata” di Beethoven e a Gaspard de la nuit: Trois Poèmes pur piano d’après Aloysius Bertrand di Maurice Ravel. Stefan Milenkovich ricoprirà la duplice veste di direttore e solista nell’appuntamento in cui calcherà il palco dell’Alighieri anche l’Orchestra da Camera di Perugia (26 febbraio). Questo quinto concerto si lega idealmente al secondo della rassegna tracciando una linea dell’evoluzione del linguaggio sinfonico di Beethoven proprio in virtù del fatto che sarà la Sinfonia n.4 in si bemolle maggiore op.60 del compositore di Bonn la protagonista della serata, insieme a una delle pagine più belle per violino e orchestra, il Concerto in mi minore op.64 di Felix Mendelssohn Bartholdy. L’omaggio a Rossini (13 marzo), avviato l’anno scorso e progettato nell’arco di un triennio, sarà portato in scena dal Coro Filarmonico Ruggero Maghini, diretto da Claudio Chiavazza, che offrirà un’esecuzione della Petite Messe Solennelle del compositore pesarese. Imperdibile appuntamento per gli amanti della musica da camera (18 marzo) sarà il concerto che vedrà il Trio di Parma impegnato nell’esecuzione di un programma totalmente tedesco: il Trio in mi bemolle maggiore XV:29 “German style” di Franz Joseph Haydn, il Trio n.3 in sol minore op.110 di Robert Schumann e il Trio n.2 in do maggiore per archi e pianoforte op.87 di Johannes Brahms. Declinato tutto al femminile sarà il concerto dedicato al 200° anniversario della nascita di Clara Wieck Schumann, celebre moglie del grande compositore Robert. In questo appuntamento sarà possibile ascoltare composizioni dei coniugi Schumann all’interno di una drammaturgia originale: protagoniste di questo evento saranno l’attrice Sonia Bergamasco e l’EsTRIO. Uno sguardo retrò potrebbe essere la chiave di lettura dell’ottavo appuntamento della stagione (2 aprile). La Festival Strings Lucerne porterà sul palco dell’Alighieri le Antiche danze e arie per liuto, Suite n.3 di Ottorino Respighi e la Holberg Suite op.40, Suite in stile antico di Edvard Hagerup Grieg. Racchiusi tra questi capolavori saranno eseguiti dalla violinista Arabella Steinbacher i due concerti n.4 K.218 e n.5 K.219 di Wolfgang Amadeus Mozart, mentre la guida dell’orchestra sarà affidata alla bacchetta di Daniel Dodds. Non mancherà l’occasione di abbracciare la sperimentazione che sarà protagonista del penultimo appuntamento (26 aprile). Marco Albonetti, Dane Richeson e Modern Strings saranno protagonisti di un viaggio sonoro che collegherà l’estremo oriente al lontano west non dimenticando di far tappa nel vecchio continente e nelle radici africane dell’umanità. L’appuntamento conclusivo (8 maggio) vedrà sul palco ravennate l’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”, diretta da Claus Peter Flor. Due le composizioni in programma: la prima, il Concerto n.2 per pianoforte e orchestra in si bemolle maggiore op.83 di Johannes Brahms, darà modo a Filippo Gorini, giovane pianista di origini ravennati, di mostrare la propria capacità interpretativa e la profondità di pensiero che il brano richiede; la seconda sarà, invece, quel manifesto di italianità che Felix Mendelssohn Bartholdy sintetizzò componendo la Sinfonia “Italiana” n.4 in la maggiore op.90.

L’orchestra sinfonica ungherese che aprirà la stagione della Mariani

Abbonamenti in vendita fino a martedì 22 gennaio Gli abbonamenti della stagione Ravenna Musica, che presentiamo in questa pagina, saranno in vendita fino a martedì 22 gennaio, con prevendita biglietti dei singoli concerti presso la Biglietteria del Teatro Alighieri, gli sportelli de La Cassa di Ravenna, on-line www.teatroalighieri.org, IAT di Ravenna e Cervia. Abbonamenti da 15 a 190 euro, biglietti da 4 a 30 euro.

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38 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

ROCK ITALIANO

MUSICA ITALIANA

LA “VOCE DEI NEW TROLLS” AL TEATRO SOCJALE A Piangipane Vittorio De Scalzi ripercorre la sua lunga carriera

MARA REDEGHIERI DEGLI USTMAMÒ E PAOLO BENVEGNÙ TRA MUSICA E ARTE, A “SELVATICO” Ultimi giorni di apertura delle mostre della rassegna di arte contemporanea “Selvatico”, che resteranno aperte fino al 20 gennaio a Fusignano e fino al 27 a Cotignola. Tra gli eventi collaterali in programma, due concerti con protagonisti della scena rock italiana, in particolare degli anni novanta. Sabato 19 gennaio alle 22 all’Auditorium Arcangelo Corelli di Fusignano l’appuntamento è con Mara Redeghieri, storica voce degli Ustmamò, tornata recentemente come solista dopo aver sconfitto il cancro, che presenta Recidiva (il suo album del 2017) con disegni live dei pittori Andrea Chiesi e Daniele Galliano. Mercoledì 23, alle 21.30, al Teatro Binario di Cotignola torna invece Paolo Benvegnù, in duo, con una selezione di brani estratti dalla trilogia del cantautore – Hermann, Heart Hotel, H3+ – affiancata da una proiezione che unisce in unico flusso le immagini e le opere di tre edizioni di Selvatico.

JAZZ & DINTORNI Al Rossini di Faenza “Migrazioni musicali”, Wakte e i Musicanti di Braina Giovedì 17 gennaio alle 22, la stagione musicale del Rossini Jazz Club di Faenza (in piazza del Popolo) propone un doppio concerto: si esibirà dapprima "Migrazioni Musicali", il duo formato da Yuri Ciccarese al flauto e Pepe Medri all’organetto diatonico (per un viaggio musicale tra tradizioni folkloriche, danze popolari e antiche melodie), e si prosegue poi con il "Solo Act" della cantante e chitarrista Silvia Wakte che omaggia le grandi musiciste della storia del rock e della grande canzone d'autore come, tra le altre, Joni Mitchell, Joan Baez, Janis Joplin e Bjork. La rassegna musicale diretta da Michele Francesconi prosegue giovedì 24 gennaio con il concerto de I Musicanti Di Braina, trio formato da Valeria Sturba (voce, violino elettrico, theremin, elettronica, giocattoli), Vincenzo Vasi (voce, theremin, basso, elettronica, giocattoli, percussioni) e Dimitri Sillato (voce, violino, tastiere, elettronica), impegnato in reinterpretazioni in chiave contemporanea di brani pop e musiche folkloriche.

Al Mama’s il “Landscape” del contrabbassista Roberto Bartoli Sabato 19 gennaio dalle 21.30 al Mama’s di Ravenna concerto di presentazione di Landscape, nuovo lavoro discografico del contrabbassista imolese Roberto Bartoli (nella foto), pubblicato dalla Dodici Lune Records. Ad accompagnarlo Daniele Santimone alla chitarra e Achille Succi al clarinetto e al sax alto. Un concerto in dimensione acustica, intima, dove melodia e improvvisazione stanno in perfetto equilibrio tra tradizione e sperimentazione.

BORGO FAINA, VIA DISMANO IMMOBILIARE "IL CASOLARE"

Un’altra piccola leggenda della musica italiana arriva al teatro Socjale di Piangipane. Si tratta di Vittorio De Scalzi, atteso il 18 gennaio (porte aperte dalle 21, live dalle 22) per un concerto acustico in cui ripercorrerà la sua lunghissima carriera: dagli esordi coi New Trolls in piena epoca beat, al periodo di “Senza orario senza bandiera”, composto con Fabrzio De André, passando per la produzione per i grandi artisti della musica italiana, fino agli ultimi lavori da solista. De Scalzi, a chitarra e pianoforte, sarà accompagnato dal chitarrista Andrea Maddalone e da Edmondo Romano (sax soprano, clarinetto, low whistle, mizmar, cornamusa, flauti). Ad aprire la serata il cantautore cesenate Eugenio Balzani. Ingresso a 15 euro. Cappelletti, come da tradizione, all’intervallo. In questi giorni il Socjale ha inoltre presentato la seconda parte di stagione: in programma concerti di artisti di spicco come The Animals e Roy Paci. Info: www.teatrosocjale.it.

Progetto Isole Verdi “Colibrì”

A pochi chilometri dalla città, nuovo complesso residenziale in fase di costruzione, composto da VILLETTE e APPARTAMENTI con struttura in LEGNO, METODO X_LAM con giardini di proprietà. Un progetto moderno, innovativo ed ecosostenibile, realizzato in classe energetica A4 Spazi personalizzabili all’interno • Pompa di calore • Alta innovazione per il raffrescamento Fotovoltaico 3,0KW • Ventilazione meccanica controllata (VCM) • Ampio giardino • Finestre in PVC a 6 camere triplo vetro • Pavimenti in legno nella zona notte • Tapparelle in alluminio motorizzate • Porta blindata elettronica • Predisposizione allarme • Portone garage sezionale motorizzato “Hormann”

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CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO per giovani coppie di 20.000 € Regione Emilia Romagna

Ravenna, Via Piave 15 tel. 0544.406333 (2 linee) cell. 328.5757297 www.grupposavorani.it


CULTURA / 39 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

HIP HOP

AGENDA ROCK & DINTORNI Al Bronson Cafè garage dalla Thailandia Giovedì 17 gennaio dalle 21 al Bronson Cafè di Madonna dell’albero concerto dei tailandesi Khana Bierbood. Il loro suono è un misto di psichedelia anni 60, garage rock e surf beat.

Al Moog i piemontesi Oaxaca e il cantautore di culto Bob Corn Tornano i concerti al Moog di Ravenna. Giovedì 17 gennaio l’appuntamento è con i piemontesi Oaxaca tra funkblues e free jazz; il 24 gennaio invece serata folk con il cantautore emiliano di culto Bob Corn (nella foto) che presenta il nuovo album. Live dalle 21.30.

AL BRONSON IL RAPPER RANCORE E LA SUA “MUSICA PER BAMBINI” Sabato 19 gennaio fa tappa al Bronson di Madonna dell’Albero – in collaborazione con il Cisim – il tour del rapper romano Rancore. Dopo aver sperimentato in passato mischiando sul palco musica, teatro e magia, Rancore è tornato sulla scena con un nuovo disco e un nuovo spettacolo: Musica Per Bambini. Il rapper porta i suoi ‘’giocattoli’’ sul palco trasformandolo in una cameretta dove i musicisti sono bambole di pezza con bottoni al posto degli occhi. Rancore è da anni considerato uno degli artisti più interessanti del panorama del rap italiano, capace di trovare la giusta alchimia tra rime, tecnica, fantasia e significati.

ELETTRONICA Al Clan di Faenza una performance con esoscheletro Il terzo appuntamento con “My Father Robot”, la rassegna sull’interazione tra uomo, macchine e musica, prosegue sabato 19 gennaio (dalle 23) al Clandestino con la performance Exotrol di Giuseppe Acito. Gli esoscheletri, materializzati dall'immaginario fantascientifico, sono attualmente tra le più grandi innovazioni tecnologiche al servizio dell'uomo. Exotrol è proprio questo: si tratta di un guanto elettro-meccanico originariamente progettato per controllare robot a distanza, poi interamente riprogrammato dal media-artist Acito che lo ha trasformato in un wearable controller MIDI\OSC, protocolli necessari a trasferire il gesto della mano in un flusso di dati digitali. Già creatore di Toa Mata Band - l'orchestra di robots musicisti interamente costruita con i Lego - Acito è costantemente alla ricerca di nuove tecnologie da applicare nelle sue performance, al fine di trovare un perfetto equilibrio di interazione tra uomo e macchina. Una performance, la sua, che mette al centro il corpo umano come elemento generativo del suono e che plasma i video proiettati sulle pareti. I concerti più tradizionali tornano al Clandestino giovedì 24 gennaio con i Driftmachine, duo berlinese di musica d'avanguardia con influenze dub e combinazioni sintetiche modulari.

Al Gasoline blues, country e surf music con King Lion & The Braves Venerdì 18 gennaio dalle 21 al Gasoline di Ravenna concerto dei romagnoli King Lion & The Braves, sorta di “fratello minore” dei Good Fellas, per un repertorio di blues, country, surf e rock'n'roll music.

Al Lughé serata punk-screamo con i Lantern Sabato 19 gennaio dalle 22 al Cca Lughé di Lugo i romagnoli Lantern (rock-punk-screamo), tornati a quattro anni di distanza da Diavoleria con il nuovo album Ancòra, uscito per una filata di etichette underground To Lose La Track, Coward Records, Flying Kids Records, Controcanti e Fatty Liver records. Ad aprire il folk-punk di Girless (da Viserba).

Al circolo Kinotto l’indie-folk dei Rigolò (con video) Domenica 20 gennaio dalle 19 al circolo Kinotto di Borgo Masotti concerto dei ravennati Rigolò, band di indie-folk. Il live sarà accompagnato dalle immagini del progetto video GlobUS 14 years later girato a New York nel 2005 e montato quest’anno da Andrea Carella, cantante e chitarrista della band.

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40 / CINEMA

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RASSEGNA “CARTOON KIDS”

(2018) di Bryan Singer

(2018-animazione) diretto da Yarrow Cheney e Scott Mosier

(2018) di Álvaro Brechner

RAVENNA&DINTORNI 17-23/1/2019

• Cinemacity • Ravenna

TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

gio. 17 - ven. 18: ore 21.00 sab. 19: ore 18.45 - 21.00 dom. 20: ore 16.45 - 18.45 - 21.00 mer. 23: ore 21.00

0544 37148

Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro • www.cinemamarianiravenna.com •

dalla nascita dei Queen nel 1970 fino al concerto Live Aid del 1985 lun. 21 - mar. 22: ore 21.15

sab. 19: ore 17.00 dom. 20: ore 15.00 Cinema Mariani - Ravenna

La Dama di Picche

in diretta dalla Royal Opera House di Londra mar.: p.u. 19.45

Voglio mangiare il tuo pancreas

di Shin’ichirô Ushijima lun., mar. e mer.: 20.35-22.55

Mathera L’ascolto dei sassi

di Francesco Invernizzi lun., mar. e mer.: 17.40-20.20-22.40

Pane dal cielo

di Giovanni Bedeschi lun., mar. e mer.: p.u. 20.30

Glass (v.m. 14)

di M. Night Shyamalan fer. (escluso ven.): 17.45-20.40-22.35; ven.: 17.45-20.40-21.10-22.35; sab. e dom.: 14.50-17.45-20.40-21.10-22.35; gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)

Mia e il leone bianco

di Gilles de Maistre fer.: 18-20.40; sab. e dom.: 15.15-18-20.40

L’agenzia dei bugiardi

di Volfango De Biasi fer.: 17.40-18.25-20.20-22.40; sab. e dom.: 14.50-17.40-18.2520.20-22.40

Maria Regina di Scozia

mar. e mer.: p.u. 21

(per la rassegna “Cartoon Kids”)

lun., mar. e mer.: p.u. 22.45

Non ci resta che il crimine

Bohemian Rhapsody

Van Gogh Sulla soglia dell’eternità

di Massimiliano Bruno fer.: 17.45-20.20-22.45; sab. e dom.: 15.10-17.45-20.20-22.45

di Bryan Singer lun. e mar.: p.u. 21.15 (per la rassegna “2Days Cult Movie”)

Van Gogh Sulla soglia dell’eternità

• Cinema Jolly •

di Julian Schnabel da gio. a lun.: 17.40-20.20; mar. e mer.: p.u. 17.40

City of Lies L’ora della verità

di Brad Furman fer. (escluso mar.): 20.15-22.50; sab. e dom.: 15-20.15-22.50

Moschettieri del re La penultima missione

di Giovanni Veronesi fer. (escluso mar.), sab. e dom.: p.u. 17.40

Attenti al gorilla

di Luca Miniero fer., sab. e dom.: p.u. 20.20

La befana vien di notte di Michele Soavi sab. e dom.: p.u. 15.10

Benvenuti a Marwen di Robert Zemeckis da gio. a dom.: p.u. 17.40

di Josie Rourke fer.: 17.40-20.15-22.55; sab. e dom.: 14.50-17.40-20.15-22.55

Vice - L’uomo nell’ombra

Aquaman

Suspiria (v.m. 14)

di James Wan fer. (escluso lun.): 17.45-20.45-22.50; sab. e dom.: 14.50-17.45-20.45-22.50; lun.: 17.45-20.45

Ralph spacca internet

di Phil Johnston, Rich Moore gio. e ven.: 17.45-20.20; sab. e dom.: 14.50-15.15-16-17.4520.20; da lun. a mer.: p.u. 17.45

Bohemian Rhapsody

di Bryan Singer gio. e ven.: 17.45-20.45; sab. e dom.: 14.50-17.45-20.45; da lun. a mer.: p.u. 17.45 Proiezione Sing Along Version

di Adam McKay fer., sab. e dom.: p.u. 22.55 di Luca Guadagnino da gio. a lun.: p.u. 22.50

• Cinema Mariani • Ravenna

Ravenna

Il gioco delle coppie

di Olivier Assayas gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21

• Cinedream • Faenza

Voglio mangiare il tuo pancreas

di Shin’ichirô Ushijima lun., mar. e mer.: p.u. 21

di Julian Schnabel mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)

• Cinema Sarti •

City of Lies L’ora della verità

La Douleur

di Brad Furman gio.: p.u. 21; ven., sab. e dom.: p.u. 21.50

Aquaman

Tre Volti

di James Wan fer. (escluso ven. e mar.): 20-22.45; ven.: 17.20-20-22.45; sab. e dom.: 15-17.20-20-22.45

Ralph spacca internet

di Phil Johnston, Rich Moore ven.: 17.45-19.30; sab. e dom.: 15.20-17.45-19.30

La befana vien di notte

Glass (v.m. 14)

Moschettieri del Re La penultima missione

di M. Night Shyamalan fer. (escluso ven.): 20-22.45; ven.: 17.20-20-22.45; sab. e dom.: 15-17.20-20-22.45

di Michele Soavi sab. e dom.: p.u. 15.15

di Giovanni Veronesi da gio. a dom.: p.u. 22.40

Bohemian Rhapsody

di Gilles de Maistre fer. (escluso ven.): p.u. 20.25; ven.: 17.50-20.25; sab. e dom.: 15.10-17.50-20.25

di Bryan Singer gio.: 20-22.45; fer. (escluso ven., mar. e mer.): 20-22.45; ven., sab. e dom.: 17.20-20-22.45 Proiezione Sing Along Version mar. e mer.: p.u. 21

L’agenzia dei bugiardi

• Cinema Italia •

Mia e il leone bianco

di Volfango De Biasi fer. (escluso ven.): 20.35-22.45; ven.: 18-20.35-22.45; sab. e dom.: 15.10-18-20.35-22.45

Faenza

Van Gogh Sulla soglia dell’eternità

Maria Regina di Scozia

di Álvaro Brechner gio., ven., mer.: p.u. 21; sab.: 18.45-21; dom.: 16.45-18.45-21

di Josie Rourke fer. (escluso ven.): 20.10-22.45; ven.: 17.40-20.10-22.45; sab. e dom.: 15-17.40-20.10-22.45

di Julian Schnabel gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-21

Il Grinch

Non ci resta che il crimine

di Peter Candeland, Yarrow Cheney, Matthew O'Callaghan, Raymond S. Persi, Scott Mosier sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “La Casa di Pinocchio”)

Una notte di 12 anni

di Peter Candeland, Yarrow Cheney, Matthew O'Callaghan, Raymond S. Persi, Scott Mosier sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

di Massimiliano Bruno gio.: 20.30-22.45; ven.: 17.20-20.30-22.45; sab. e dom.: 15.10-17.20-20.30-22.45;

Faenza

di Emmanuel Finkiel gio., ven. e lun.: p.u. 21; sab.: 18.30-21; dom.: 16-18.30-21

Mathera L’ascolto dei sassi di Francesco Invernizzi lun., mar. e mer.: p.u. 21

di Stefano Mordini lun.: p.u. 21.15 (per la rassegna “Lunedì Cult Movie”)

Il Grinch

Il testimone invisibile

di Jafar Panahi mar. e mer.: p.u. 21

• Cinema Europa • Faenza

Il gioco delle coppie

di Olivier Assayas gio.: p.u. 21 (proeizione in lingua originale francese con sottotitoli in italiano); ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21

Kiki - Consegne a domicilio di Hayao Miyazaki dom.: p.u. 14.30

• Cinema San Rocco • Lugo

Il gioco delle coppie

DA GIOVEDÌ 17 A MERCOLEDÌ 23 GENNAIO Il ritorno di Mary Poppins di Rob Marshall dom.: 16-21

• Cinema Gulliver • Alfonsine

Klimt & Schiele Eros e Psiche di Michele Mally gio.: p.u. 21

7 uomini a mollo

di Gilles Lellouche ven., sab., dom., lun.: p.u. 21

Il ritorno di Mary Poppins di Rob Marshall dom.: p.u. 16

Un sacchetto di biglie di Christian Duguay gio. 24/1: p.u. 21

• Cinema Moderno • Fusignano

Ben is back

di Peter Hedges sab. e dom.: p.u. 21

Spiderman Un nuovo universo

di Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman dom.: p.u. 15.30

• Cinema Moderno • Castel Bolognese

di Olivier Assayas ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21

Widows - Eredità criminale

• Cinema di Palazzo Vecchio •

Moschettieri del Re La penultima missione

Bagnacavallo

di Giovanni Veronesi sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

Moschettieri del re La penultima missione

Il ritorno di Mary Poppins

Gli uccelli

• Cinema Sarti •

di Giovanni Veronesi ven., sab. e dom.: p.u. 21.15 di Alfred Hitchcock mar. e mer.: p.u. 21.15

• Cinema Jolly • Russi

di Steve McQueen gio.: p.u. 21

di Rob Marshall sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

Cervia

Moschettieri del Re La penultima missione

di Giovanni Veronesi sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21


JUNIOR / 41 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

TEATRO DANZA All’Almagià il laboratorio di CorpoGiochi e “Assaggi d’autore” con i giovani coreografi

Da Pollicino ai due burattini... Con il bebè

Domenica 20 gennaio alle ore 17,00 presso le Artificerie Almagià (Via dell'almagià 2, Ravenna) Le Arti della Marionetta ospiteranno un laboratorio di danza, in collaborazione con CorpoGiochi Off e Cantieri Danza, parte della rassegna ToDay ToDance. CorpoGiochi OFF è un laboratorio per bambini e adulti che stimola i partecipanti a prendere coscienza delle proprie potenzialità in relazione al movimento e all’azione. Si tratta, infatti, di una serie di giochi in cui adulto e bambino sono l’uno per l’altro occasione di lavoro su sè stessi. Al termine del laboratorio verranno presentati gli Assaggi di Danza d’Autore: i danz’autori Nicola Galli e Aristide Rontini mostreranno un “assaggio” della loro danza ai partecipanti al laboratorio, per poi dedicare un tempo al dialogo e confronto tra artisti e bambini, ragazzi e adulti presenti. Per partecipare al laboratorio la prenotazione è obbligatoria telefonando al numero 392/6664211 oppure inviando una mail a info@teatrodeldrago.it.

Gli spettacoli in scena a Cervia, Lugo e Ravenna per i più piccoli

LETTURE Storie di orsi, gatti, galline per bimbi dai 2 ai 5 anni alla biblioteca Taroni di Bagnacavallo Sabato 19 gennaio, alle 10, tornano le “Letture per crescere” con “Storie di orsi, gatti e galline (e altri animali fantastici)” alla Biblioteca Taroni di Bagnacavallo. I bimbi dai 2 ai 5 anni potranno ascoltare divertenti storie in italiano, francese, tedesco e spagnolo grazie ai lettori volontari dell’associazione Comunicando e di Girandoleggendo. La lettura è gratuita, la prenotazione gradita contattando la biblioteca. La Biblioteca Taroni è in via Vittorio Veneto 1. Per informazioni e prenotazioni: 0545 280912, taroni@sbn.provincia.ra.it, Facebook: Biblioteca Bagnacavallo.

Prosegue la rassegna dedicata ai burattini la domenica pomeriggio alle 16 al teatro Walter Chiari di Cervia. In particolare domenica 20 gennaio Vladimiro Strinati, curatore della rassegna, inscenerà Due Burattini e un bebè. Fagiolino e Sganapino si trovano alle prese con una culla spuntata da chissadove dalla quale fa capolino un misterioso bebè. Al bizzarro menage a trois parteciperanno altrettanto bizzarri personaggi che movimenteranno la scena tra ninne nanne al pupo, inseguimenti, vagiti, pisolini, legnate, coliche gassose e balletti indiavolati. Al teatro Rossini di Lugo, invece, sempre domenica 20 e sempre alle 16, il teatro del Piccione porterà in scena il suo Pollicino, da non perdere. Per i più piccoli, spettacolo anche al Rasi di Ravenna, giovedì 17 gennaio alle 17.30 con Uno, due tre... della Drammatico Vegetale.

FIDO IN AFF

IDO

SISSY Sissy è uno spettacolo di cagnolina, una Jack Russel curiosa, affabile e affettuosa, abituata in casa e molto educata. Di taglia veramente piccola, sui cinque chili, ha circa dieci anni (nata nel 2008), portati benissimo. È sterilizzata, dolce ma ancora molto giocherellona. Non ama molto i gatti. Per conoscerla e adottarla, chiamate: cell. 339 8952135

ADOTTAM ICI GIORGINO Giorgino ha sette anni, è davvero di buon carattere. Ha sempre vissuto in casa, ma la famiglia purtroppo non può più occuparsi di lui. Già sterilizzato. Chiamate per un inizio anno fortunato! Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: cell. 349 5383815

FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 17 AL 19 GENNAIO SANTA TERESA via De Gasperi 71 tel. 0544 33054; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; BOATTINI via Ravegnana 815 (Coccolia) - tel. 0544 569060. DAL 20 AL 26 GENNAIO SAN DOMENICO viale Alberti 61 tel. 0544 401550; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; DI CLASSE via Classense 72/b (Classe) tel. 0544 527410.

+ APERTURA TUTTI I GIORNI DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8 COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 tel. 0544 402514. + Per info www.farmacieravenna.com

INCONTRI A Mezzano incontri dal titolo “Il genitore che fa la differenza” organizzati dall’associazione sportiva Nel centro Il Salice a Mezzano in via Malatesta 22, l'associazione sportiva dilettantistica Mezzano Porto Reno organizza alcune conferenze per genitori ed educatori dal titolo “Il genitore che fa la differenza”. «Dall'esperienza, come allenatori, nel rapportarsi con le famiglie e le scuole dei ragazzi e delle ragazze del territorio – spiegano i promotori – è sorto nella dirigenza delle società sportive di Mezzano, Sant'Alberto e Porto Corsini il desiderio di organizzare questo percorso». Il prossimo appuntamento è per mercoledì 23 gennaio alle 20.45 con Marco Rangoni, mental coach professionista e senior consultant, e Andrea Orecchia, allenatore e formatore in ambito sportivo, che si occuperanno di come si può costruire un rapporto di confronto e crescita con i propri figli nella serata “Voler bene al proprio figlio è diverso da fare il bene del proprio figlio”. Mercoledì 6 febbraio alle 20.45, si terrà poi la conferenza di chiusura “Comunicazione empatica”, per una comunicazione più efficace in famiglia, con Consuelo Zenzani.


42 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 17-23 gennaio 2019

PRODOTTI TIPICI E GASTRONOMIA

Aglio e scalogno nero: alta cucina in fermento Serata degustazione con sei chef d’eccezione per “testare” la nuova versione di queste liliacee di Giorgia Lagosti

LO STAPPATO Champagne Pratt, ottimo... e per tutte le tasche di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Apriamo l’anno delle nostre degustazioni versando nel calice un piacevolissimo Champagne. Si può bere ottimo Champagne spendendo molto meno di quello che si possa pensare. È il caso del “Brut Tradition” della casa “Yveline Prat”. Ottenuto dal 30% di Chardonnay, 30% Pinot Nero e 35% Pinot Meunier e dopo un affinamento di 24 mesi si presenta con un ottimo perlage e con delicati sentori di frutta bianca, sfumature floreali e ricordi di mollica di pane. Al palato è secco con carbonica fine e persistente. Sfumature dall’accento citrino tra note fruttate e floreali. Chiusura sapida. Uno Champagne che gioca la sua piacevolezza su note fresche fruttate e floreali senza troppe ridondanze gusto/olfattive. Da aperitivo e crudità di pesce.

Che lo scalogno Igp di Romagna fosse un prodotto unico nel suo genere già lo sapevamo. È da tempo che siamo consapevoli, e fieri, delle note morbide ed eleganti che solo lui riesce a donare ai piatti che lo vedono protagonista, della sua aromaticità garbata, delle sue caratteristiche nutrizionali e organolettiche, della sua grande digeribilità. Poi è arrivato un progetto che inizialmente sembrava quasi azzardato e che invece si è dimostrato vincente. Un progetto che ha saputo creare una nuova versione di questa nostra tipicità donandole una veste e dei sentori affascinanti. Ecco come è nato lo scalogno fermentato, lo Scalogno Nero di Romagna: dopo lo strepitoso successo ottenuto dell’Aglio Nero di Voghiera, la start-up ravennate “NeroFermento”, supportata da Engim, da CheftoChef (Emiliaromagnacuochi), da Ravenna Food e dal neonato Consorzio Scalogno di Romagna, si è concentrata su questa nuova produzione e ha dato vita ad un prodotto davvero interessante. Ed è proprio questo che è emerso durante la cena del 14 gennaio presso il Circolo il Camino di Ravenna: 6 grandi chef del territorio, forti delle loro radici salde nell’identità territoriale e con fra le mani delle materie prime di indiscussa qualità, hanno lavorato gomito a gomito e interpretato nei loro piatti le liliacee fermentate. Quella che ne è uscita è stata una cucina di altissimo livello, a tratti stupefacente. Matteo Salbaroli della Cucina del Condominio e dell’Acciuga, Mattia Borroni del Ristorante Alexander, Nicola Bombardini del Circolo Il Camino, Mirco Colanzi dell’Aligheri Caffè e Cucina, Simone Zoli del Ristorante Benso (Forlì) e Francesco Bendandi della Ge-

lateria Sbrino (nella foto a sinistra) hanno saputo creare un percorso che ha spaziato dai bassi fondali del nostro Adriatico fino alle colline romagnole, un susseguirsi di tappe legate insieme da un filo sottile, nero e lucente, quello dei sentori dello scalogno e dell’aglio fermentati. Ad affiancarli, con calici capaci di inaspettate assonanze, una grande cantina di territorio, Villa Venti di Roncofreddo (FC) e le birre Amarcord di Rimini.

IL PROCEDIMENTO Come ottenere il bulbo nero tramite fermentazione controllata e ossidazione I bulbi vengono sottoposti a un particolare processo che abbina fermentazione controllata e ossidazione: durante questa fase le "foglie" esterne si seccano, mentre la parte interna assume una colorazione e una consistenza caratteristiche. A livello nutrizionale, per opera della fermentazione lo scalogno si arricchisce di una carica enzimatica importante, di antiossidanti e di sali minerali, soprattutto calcio e fosforo mentre si riduce fortemente il contenuto in allicina, la sostanza spesso responsabile degli effetti poco piacevoli sulla digeribilità e sull’alito. A livello gustativo si concentrano le note zuccherine del bulbo che diventa dolce, con un retrogusto aromatico ricco di umami.

INFOPROM

ACQUAPAZZA - RISTOCCERIA DI PESCE & PANETTERIA

Il gusto dei sapori del mare e della tradizione salentina Ristorante, rosticceria e anche panetteria: la ristocceria AcquaPazza di via della Lirica 57 a Ravenna propone piatti di pesce di qualità, con la possibilità di consumarli sul posto oppure portarli a casa. In più, specialità da forno come le focacce salentine e dolci coccole culinarie dal sapore unico. Portare a Ravenna i sapori del mare mescolati alla tradizione salentina, per dare vita a deliziose pietanze utilizzando materie prime sempre fresche e di alta qualità. Questa in sintesi è la filosofia di AcquaPazza, ristocceria di pesce & panetteria che ha aperto i battenti lo scorso 4 giugno in viale della Lirica 57. «Il nostro sogno – raccontano Samuel e Alessia – era creare una piccola bottega che raccontasse, attraverso il cibo, le nostre origini. Il risultato è un posto in cui la gente si sente un po’ come a casa… Perché ognuno ha la sua storia e la nostra si racconta qui, tra i fornelli e la passione di una famiglia che ha voluto credere e realizzare il desiderio della propria mamma. La nostra, Mimma, è l’anima della cucina e vanta un’esperienza di oltre 25 anni nel settore. Dopo l’avventura di un ristorante a Marina di Ravenna, abbiamo pensato di portare a Ravenna una gastronomia orientata solo sul pesce, in una zona ricca di uffici e case, di grande frequentazione, dove ci siamo fatti conoscere grazie anche al passaparola». La “ristocceria” è la fusione fra ristorante e rosticceria: ossia mantiene la qualità del ristorante con una cucina espressa, ma con una formula più informale che prevede la possibilità di consumare il cibo sul posto o la comodità del take-away. Oltre ai piatti fissi, ogni giorno vengono proposte alternative fuori menù che tengono conto della stagionalità dei prodotti. Il

posto ideale per una veloce pausa pranzo o per cenare in una atmosfera raccolta e accogliente, ma anche per l’asporto di pesce, che tutti i venerdì o su ordinazione viene proposto anche crudo. Ricco il menù che comprende antipasti freddi e caldi, chitarra allo scoglio, risotto di mare, fritto misto dell’Adriatico, spiedini, pescato del giorno e molto altro ancora, rigorosamente a base di pesce. AcquaPazza è anche una rivendita di pane. Da assaggiare sono le focacce salentine di produzione propria presentate con diverse tipologie di farine e farciture, le focacce bianche, con pomodorini e farcite, oltre a biscotti, crostate alla crema di nocciole o alla marmellata, una vera coccola culinaria, friabili e con una ricca farcitura e una pastafrolla dal sapore unico. In occasione delle varie festività sono inoltre studiate vere e proprie proposte di menù take-away. Per il prossimo San Valentino, per esempio, sarà possibile prenotare uno sfizioso menù gourmet per due persone dall’antipasto al dolce. Un’iniziativa che avrà anche un risvolto benefico grazie alla collaborazione con Linea Rosa. AcquaPazza è aperta tutti i giorni dal martedì al sabato dalle 8 alle 15.30 e dalle 17.30 alle 21, il lunedì dalle 8 alle 15.30 (domenica chiuso), con possibilità di consegna a domicilio. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0544 61840 - Pagina FB AcquaPazza - Ristocceria di pesce & Panetteria


GUSTO / 43 17-23 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

IL PRODOTTO

IL RICETTARIO

TUTTE LE VIRTÙ DELLO SCALOGNO DI ROMAGNA IGP Bulbo aromatico con alle spalle una storia plurimillenaria, lo Scalogno Igp di Romagna è un prodotto unico, biologico, estremamente salutare e di grande versatilità. Il suo nome deriva da Ascalon, il nome della città palestinese che pare avergli dato i natali ma il suo utilizzo in cucina iniziò a diffondersi solo nel Rinascimento, grazie al successo che incontrò soprattutto presso le corti aristocratiche. Avvicinandoci nel tempo e nello spazio, in Romagna, i contadini dei secoli scorsi lo mangiavano crudo per colazione, semmai insieme a piadina e salame, prima delle dure giornate nei campi. Le donne invece lo conservavano sott’aceto o sott’olio. È reperibile sul mercato da luglio fino all’autunno inoltrato nei comuni di Brisighella, di Casola Valsenio, di Castel Bolognese, di Faenza, di Riolo Terme, di Solarolo, di Modigliana e di Tredozio. E l’Igp? Nel caso del “nostro” scalogno, quello delle terre di Romagna, l’appellativo designa in modo esclusivo il bulbo cipollino della specie Allium Ascalonicum, inconfondibile per la singolare forma a fiaschetto, il colore rossastro e la buccia coriacea. L’Indicazione Geografica Tipica ci garantisce che subisce solo trattamenti naturali: per la sua coltivazione in Romagna, al fine di preservare le caratteristiche identificative del prodotto e difendere l’ambiente in cui cresce, non si ricorre a fertilizzanti chimici o fitofarmaci. Un ultimo dato da rilevare: lo scalogno non fa seme e la sua “sopravvivenza”, intatta ed integra in un dna che non può subire modificazioni genetiche, dipende solo dagli agricoltori che credono nel valore e nell’importanza di questo prodotto, tipico e estremamente identificativo della nostra terra. Ogni anno, i piccoli bulbi vengono messi a dimora a mano, uno ad uno, con grande meticolosità.

ALLE OFFICINE DEL SALE DI CERVIA CON LO CHEF MARRALI ALLA SCOPERTA DELLA “VASOCOTTURA” Alle Officine del Sale di Cervia, nuovo appuntamento, venerdì 18 gennaio, alle ore 18.30 con gli autori della buona tavola. L’incontro è dedicato allo chef siciliano Angelo Marrali che presenta il suo libro-ricettario Vasocottura. Cucina sana e light in metà del tempo (Eifis Editore). Si tratta di una tecnica di cottura antica che consente di preparare in tempi brevissimi piatti saporiti e sani, con grande effetto scenografico, e senza che vengano disperse le sostanze nutritive. La vasocottura è una tecnica semplice, per la quale ognuno potrà scegliere lo strumento di cottura che preferisce: forno ventilato, bagnomaria, microonde e per i più green anche in lavastoviglie. Il libro comprende 30 ricette, per realizzare un intero menù, dall’aperitivo al dolce, per ogni occasione e per accontentare tutti i palati.

COSE BUONE DI CASA Per iniziare bene l’anno ecco gli gnudi di ricotta e spinaci di Angela Schiavina

Eccoci pronti per iniziare un nuovo anno, con gli gnudi di ricotta e spinaci, ricetta della tradizione toscana. Sono preparati con il ripieno dei ravioli, ricotta e spinaci, ma senza sfoglia esterna a racchiuderli, e proprio per questo vengono chiamati “gnudi”, ovvero “nudi”. Intanto, tantissimi auguri golosi. Ingredienti: 350 gr. di ricotta, 400 g di spinaci, 100 gr. di parmigiano reggiano, 2 tuorli d’uova, farina q.b., noce moscata, sale e pepe, un poco di pane grattugiato se l’impasto risulta troppo morbido. Preparazione: lavare gli spinaci e metterli a cuocere in una padella con un filo d’olivo evo e un pizzico di sale.

Appena pronti lasciarli raffreddare, strizzarli e tritarli finemente. Intanto, in una ciotola impastare la ricotta (deve essere ben asciutta) con gli spinaci tritati, i tuorli, il parmigiano grattugiato, un pizzico di noce moscata, il sale, il pepe e un paio di cucchiai di farina e, se occorre, un cucchiaio di pane grattugiato. Lasciare riposare l’impasto in frigorifero per un paio d’ore. Versare su un vassoio una certa quantità di farina. Riprendere l’impasto e formare delle palline poco più piccole di una noce e farle rotolare nella farina. Cuocere gli gnudi in acqua salata a bollore (saranno cotti quando verranno a galla!). Metterli su carta scottex e farli asciugare. Prendere una pirofila, ungerla di burro, adagiarvi gli gnudi uno accanto all’altro, versarvi del burro fuso aromatizzato con foglie di salvia e mettere in forno a gratinare per 10/15 minuti, poco prima di toglierli dal forno cospargere con parmigiano grattugiato. Sono gustosi anche con l’aggiunta di qualche tocchetto di mozzarella e qualche pomodorino. Infornare gli gnudi per qualche minuto e gratinarli in modo che diventino dorati con una leggera crosticina. Servire caldi così che la mozzarella rimanga filante e invitante.


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RAVENNA&DINTORNI 17 gennaio 23 gennaio 2019

AGEVOLAZIONI

Nella Legge di Bilancio: prorogati tutti i benefici fiscali dedicati all’abitare La legge finanziaria 2019 prevede ancora per un anno l’applicazione dei bonus per ristrutturazioni, risparmio energetico, verde ed ecomobili Quali sono le principali novità della nuova manovra finanziaria riguardanti il pianeta casa? Buone notizie per chi intende ristrutturare la propria abitazione, in quanto la Legge di bilancio 2019 consente di usufruire di un ventaglio di benefici fiscali già previsti nel 2018 e riconfermati: bonus ristrutturazioni, bonus verde (giardini e terrazzi) e bonus mobili. A cui si aggiunge per diverse aree del Paese, compresa la provincia di Ravenna, il bonus per interventi di adeguamento antisismico degli edifici, anche residenziali (vedi i dettagli nel box della pagina a fianco). Le detrazioni resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2019 (il “bonus sisma” fino al 2021). Chi era in dubbio e aveva rinviato a quest’anno alcuni progetti di ristrutturazione può quindi contare sulla proroga delle agevolazioni fiscali per la casa e progettare e avviare con tutta calma la ristrutturazione desiderata. Slitta così ancora di un anno il cosiddetto “eco bonus”, che comprende le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica con le medesime percentuali del 2018. Nello specifico, è prevista la detrazione Irpef del 65 per cento e del 50 per cento per i costi sostenuti per migliorare le prestazione energetiche della propria casa. La percentuale di cui si beneficerà di-

pende dalla tipologia di lavoro effettuato per incrementare il risparmio energetico dell’edificio. Quali lavori si potranno detrarre? Per esempio al 65 per cento, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione ad alta efficienza o con impianti dotati di apparecchi ibridi, l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione o di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti. Al 50 per cento, le spese sostenute per gli interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari, di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili o di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto. Prorogata anche la detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio nella misura del 50 per cento, su un importo massimo di 96 mila euro. E confermata è pure la detrazione Irpef del 50 per cento a favore dei soggetti che sostengono spese per l’acquisto di mobili/grandi elettrodomestici rientranti nella categoria A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Per poter usufruire

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INTERVENTI ANTISISMICI Bonus confermati fino al 2021 per gli edifici in zone ad alto rischio 1 e 2. Solo Ravenna esclusa fra i 18 comuni della provincia La Manovra 2019 non ha portato novità riguardanti il Sisma Bonus, che già dal 2018 era stato prorogato fino al 2021. Si tratta della detrazione per interventi di adozione di misure antisismiche e riguardano le spese sostenute per lavori realizzati sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente. A seconda dell’intervento e della zona sismica in cui trova l’edificio (livello di alto rischio 1 o 2 secondo una mappa nazionale recepita dalle Regioni), le detrazioni variano dal 50-70-80% per le case o del 50-75-85% per i condomini. Il tetto di spesa complessiva non può superare i 96mila euro per unità immobiliare e per ogni anno. È consentita la detrazione del 70% solo per interventi su struttura, elementi prefabbricati, impianti e macchinari. Tra le spese ammesse a beneficiare del Sisma Bonus rientrano anche quelle per la classificazione e la verifica sismica degli immobili. Il bonus può essere riconosciuto anche per gli interventi su immobili di società, non utilizzati direttamente, destinati all’affitto. Di base, l’agevolazione è al 50% in cinque anni, dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021. Nel caso di interventi che portano a una classe di rischio inferiore: del 70 % e 80 % nel caso di passaggio a una o due classi in meno; del 75 e 85 % se gli interventi riguardano le parti comuni di edifici condominiali. A beneficiare del Sisma Bonus sono anche le seconde case, i condomìni e gli enti locali che dovranno mettere in sicurezza gli edifici pubblici. Per quanto riguarda la provincia di Ravenna possono godere delle agevolazioni tutti i comuni del territorio (17) che sono classificati in zona 2 (medio rischio) eccetto il capoluogo Ravenna la cui area comunale è classificata 3, cioè a basso rischio. Una situazione perlomeno singolare, soprattutto alla luce del recente terremoto di grado 4.3 che ha “scosso” la città

della detrazione relativamente alle spese sostenute nel 2019, è necessario che i lavori siano iniziati a decorre dall’1 gennaio 2018. Come in passato, la detrazione è fruibile in dieci quote annuali e l’ammontare della spesa detraibile (massimo 10 mila euro) è computata indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio. Resta valido anche il “bonus verde” che ha fatto capolino per la prima volta lo scorso anno, ossia la detrazione del 36 per cento, su una spesa massima di 5 mila euro per unità immobiliare a uso abitativi, per interventi di “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, oltre che per la realizzazione di copertura a verde e di giardini pensili. Per poterne usufruire, occorre che tutti pagamenti siano tracciabili.

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MERCATO IMMOBILIARE

Compravendite: fra le aree più “appetibili” Ravenna e l’alta pianura del Lamone Nel capoluogo gli scambi maggiori si registrano in centro. Ecco alcuni dati sul dinamismo del mercato registrati dal recente report Confcommercio/Fimaa cente dell’Università di Bologna –, al primo posto il comune capoluogo con il 47,7 per cento degli scambi dell’intera provincia con, a seguire, l’alta pianura del Lamone, con oltre il 20 per cento. Nel comune capoluogo, particolarmente dinamici si rivelano San Pietro in Vincoli, Fornace Zarattini, cintura alla zona centrale e il centro storico, mentre all’opposto, un mercato ridotto si registra nelle zone rurali, a Casalborsetti, Porto Fuori e Marina di Ravenna. Il possibile lieve ridimensionamento delle quantità scambiate non fa correre neppure a Ravenna i prezzi di compravendita 2018: un base alla rilevazione, si registra un incremento dello 0,5 per cento nel capoluogo e appena dello 0,2 nei comuni minori della provincia rispetto al 2017. Sul fronte dei prezzi ecco una sorta di classifica della forbice dei valori del residenziale nuovo o ristrutturato al metro quadrato nel comune di RaUTENZE ACQUA venna: in testa, con costi che vanno dai 2.500 ai 3 Consigli di Hera contro il gelo dei contatori mila euro nel centro storico, dai 2.300 ai 2.800 nel San Biagio, San Rocco/Stadio, dai 2 mila ai Hera ha recentemente diffuso alcuni consigli utili per evitari disagi le2.600 euro in zona Vicoli/Baronio, dai 1.600 ai gati al gelo che potrebbe danneggiare soprattutto i contatori dell’ac2.200 a Borgo Montone, dai 1.600 ai 2.100 a Borqua, i quali va sottolineato sono sotto la tutela degli utenti. I contatori go Nuovo/Lirica/Alberti/Galilei e anche in zona (e in generale gli impianti idraulici) più a rischio di rottura sono quelli Teodorico/San Giuseppe e a Ponte Nuovo, dai esterni alle abitazioni e in “seconde case” isolate o non sempre fre1.600 ai 2 mila alla Darsena e a Porto Fuori, Clasquentate. Tutti i consigli, compreso un pratico video tutorial, sono dise, Madonna dell’Albero, dai 1.500 ai 2 mila a sponibili on line sul sito di Hera all’indirizzo www.gruppohera.it/gelo. Nel malaugurato caso di danneggiamenti ci si può rivolgere esclusivaFornace Zarattini. mente al numero verde 800.713.900 del Pronto Intervento, l’unico serIn generale, per il residenziale usato di massimo vizio in grado di effettuare il prima possibile la riparazione. 20 anni, i prezzi tendono a calare un po’ ovunque fino a picchi negativi del 35-40 per cento.

Malgrado qualche battuta d’arresto nell'anno appena trascorso, rispetto alle positive tendenze del triennio 2015-16, dovuto anche dalle turbolenze dell'economia e alle incertezze della finanza, il mercato immobiliare continua a risalire la china dopo la terribile crisi del 2013. Quello che è emerso sostanzialmente nel 2018 – registrato dal recento report di Confcommercio/Fimma di Ravenna – è una conferma di certi trend quantitativi e valoriali degli scambi: domande del numero di compravendite e locazioni abitative in crescita e prezzi in costante calo. Quali sono le aree più “appetibili” nel Ravennate? A livello di macroaree – spiega Stefano Stanzani, esperto del settore, do-

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PICCOLI PROPRIETARI IMMOBILIARI

Sgravi fiscali per affitti residenziali e commerciali: servono norme meno transitorie e più allargate Sul versante della normativa fiscale che regola gli affitti la Legge Finanziaria 2019 propone una novità interessante dedicata agli spazi commerciale ma “delude” per quanto riguarda la cedolare secca sugli affitti concordati la cui scadenza incombe proprio alla fine di quest'anno. È una prima valutazione sugli effetti della manovra economica del nuovo governo espressa da Asppi Ravenna, l'associazione sindacale che tuttela gli interessi e offre servizi di consulenza e gestione ai piccoli proprietari immobiliari, in particolare proprio sulla questione delle locazioni. «La cedolare secca sugli affitti concordati, avviata nel 2011 anche per favorire un'emersione dell'evasione fiscale – spiega Michele Strocchi, consulente fiscale di Asppi Ravenna – ha avuto un effetto molto positivo sia sui propietari di case che sugli affittuari, con l'effetto di incrementare notevolmente la stipula di questa tipologia di contratti di locazione. Peraltro in una fase economico sociale che vede aumentare sempre più sia la domanda che l'offerta di case in affitto. Laliquota fissa annuale per questa tipologia di contratti è il 10% del canone annuale, a cui si somma anche uno sconto sull'Imu. La normativa che ha creato molto dinamismo e soddisfazione per il settore. Peccato resti un provvedimento transitorio e che proprio quest'anno sia in scadenza. L'ideale sarebbe prorogarlo almeno per altri tre anni o metterlo “a regime” perché darebbe garanzia e stabilità ai contratti pluriennali in essere, a quelli in rinnovo e infonderebbe una maggiore fiducia a chi prevede l'acquisto di un immobile per metterlo sul mercato degli affitti». «E se da una parte è confortante che la Finanziaria 2019 preveda, come incentivo per rianimare il mercato degli affitti non residenziali, una cedolare secca del 21%, va però evidenziato che si tratta di uno sgravio fiscale che ha molti limiti – commenta sempre Michele Strocchi. Si applica solo alla categoria C1, cioè negozi ed esercizi commerciali, peraltro con superficie inferiore ai 600 mq. e soprattutto solo per “nuovi contratti”, stipulati a partire da quest’anno. Sono quindi escluse non solo le locazioni di questo genere già in essere, ma anche anche altre tipologie di spazi come quelli per uffici o attività artigianali e produttive. L’intento va nella direzione giusta ma speriamo che, in un prossimo futuro, possa essere allargato e messo a regime».

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