di Monica Donadio
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Settimanale di informazione FREEPRESS
GiovedĂŹ 18 febbraio 2016 n.663
RAVENNA&DINTORNI
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POLITICA a pagina 7
ECONOMIA
L’alleanza Lega-Ancisi presenta Alberghini
Chiude la Micron-Mineral: saltano 21 posti
Il commercialista tesoriere Lions sarĂ il candidato sindaco per il centrodestra
SOCIETĂ€
a pagina 4
Mafia e antimafia Tra dossier e attacchi
a pagina 13
REPORT PORTO
da pagina 14
Tutti i numeri del progetto per i dragaggi TEATRO/1
a pagina 18
Danza e sorrisi con i Trockadero TEATRO/2
a pagina 18
Le Albe e il dialetto romagnolo
da pagina 10
GUSTO BIO notizie e articoli dedicati ai mercati bio e a km 0, ristorazione vegetariana, prodotti e produttori “senza additivi� nelle pagine 24 e 25
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ISSN 2498-9495
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RAVENNA &DINTORNI 18/2 2016
OPINIONI
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L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
L’antimafia, la fanghiglia e le parole pubbliche
di Gianluca Costantini
E se poi compriamo pure il mosaico...
di Federica Angelini
di Moldenke
Lascia un po’ l’amaro in bocca l’uscita del sindaco Fabrizio Matteucci contro gli autori di un capitolo del dossier sulle mafie in Emilia Romagna Tra la via Aemilia e il West, per più di una ragione. La prima è che l’accusa ha toni molto virulenti e si fonda su qualcosa di non del tutto esatto, Alessi e Manzoli non hanno scritto esattamente ciò che li si accusa di aver scritto. Qualcuno può capire da quella pagina che Delrio avrebbe forse dovuto fare più attenzione a quanto stava accadendo nella sua città mentre era sindaco? Questo sì, è ciò che si può capire, che è poi più o meno è quello che si evince anche dai commenti di Libera. Il sindaco Matteucci vuole dirci che non è vero? Ecco, questo sarebbe interessante. È infatti possibile che i sindaci siano nella posizione di non potersi accorgere in alcun modo di quel tipo di infiltrazione mafiosa sul loro territorio. E allora, ecco, questo può essere tema importante su cui confrontarsi in piena campagna elettorale. Se nemmeno Delrio ce l’ha fatta, chi può farcela e come? Questo sarebbe interessante capire. E su questo certo il contributo di un primo cittadino al termine di dieci anni di mandato potrebbe essere prezioso, anche in termini di critica al lavoro fatto da Manzoli e Alessi. E invece non si capisce perché Matteucci rischi di screditare il lavoro di ragazzi che lavorano sul territorio con i più giovani, che dedicano tempo libero alla causa della lotta, innanzitutto culturale, alla mafia. Un “probabilmente distratto” riferito a Delrio può rendere tutto il lavoro del dossier “fanghiglia”? Un documento che ordina, raccoglie e mette sotto gli occhi di tutti un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più importanti? Stiamo peraltro parlando di un gruppo che organizza un festival, un premio giornalistico che gode del patrocinio stesso del Comune, oltre a un modesto contributo. Stiamo parlando di una tra le associazioni di volontariato forse con l’età media più bassa del variegato panorama cittadino. Nessuno vuole farne degli eroi: sono piccoli, imperfetti e forse a volte antipatici con quel fare un po’ moralista. Ma, e qui sta l’altro elemento di amarezza, possibile che questi ragazzi non abbiano meritato una parola pubblica in loro difesa da altre associazioni, partiti, organizzazioni che pure conoscono e in altri momenti sostengono il loro lavoro? Si sono mossi solo dalla sinistra e da Ravenna in Comune, dove Manzoli milita. Ma questa faccenda non va in alcun modo trasformata in una questione di parte politica: l’antimafia deve essere patrimonio di tutti. E anche leggere quel dossier può forse aiutare a capire quanto bisogno ci sia di parole pubbliche forti e costruttive su questo argomento.
«Dopo le polemiche di questi giorni, desidero precisare alcune delle azioni del Comune nella zona della stazione. [...] Nella zona dei giardini di Speyer da più di un mese abbiamo smontato la ringhiera che divideva il giardino dal condominio. Non corrisponde al vero invece che abbiamo eliminato l'area giochi: i giochi per i bimbi sono stati smontati per manutenzione e saranno ricollocati a poche decine di metri, in un punto più funzionale sempre nel medesimo giardino di Speyer. [...] Negli incontri che ho fatto ho registrato un miglioramento della situazione in quest'area e viceversa un incremento di problematiche in viale Pallavicini. Ho disposto io la rimozione delle 4 panchine presenti ed è mia intenzione sostituirle con panchine diverse, che qualifichino viale Pallavicini dal punto di vista dell'arredo urbano, progetto del quale ho parlato nei gioni scorsi con la preside del Liceo Artistico e che sarà oggetto di un incontro la prossima settimana».
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XV nr. 663 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola
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Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Andrea Casadio, Matteo Cavezzali, Fabrizio Cilindro, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini, Flavio Montelli. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA
SPECIAL EVENT
Parola del sindaco, Fabrizio Matteucci. Ma cosa fa, smentisce il Carlino che aveva riportato le sue dichiarazioni e la sua intenzione di eliminare le panchine da viale Pallavicini per combattere il degrado? Assolutamente no. Si tratta di un semplice dietrofront di alcuni giorni dopo, scaturito probabilmente dalle violente reazioni della sinistra che ancora lo sostiene. No, scherzo, ovviamente nessuno dei suoi alleati ha fiatato. Probabilmente si è solo accorto di averla fatta un po’ troppo grossa. E così manda un comunicato ai giornali in cui non lo spiega neppure tanto bene, il dietrofront, ma dice che i giochi torneranno ai giardini e le panchine verranno sostituite da altre artistiche. Magari in mosaico? Magari come quelle cinque che – notizia di questi giorni riportata invece dalla Voce di Romagna – il Comune ha comprato per 30mila euro dall’Olanda. Panchine in mosaico. Che il Comune di Ravenna, la patria del mosaico, ha comprato dall’Olanda. Va beh, in rete circola già la barzelletta dei tulipani in partenza dal nostro porto per Amsterdam. Ma sparare sulla croce rossa non mi è mai piaciuto granché...
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RAVENNA &DINTORNI 18/2 2016
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SOCIETÀ
LA RICERCA/1
LA RICERCA/2
L’antimafia in regione dopo Aemilia
Scoppia la polemica Matteucci: «Fanghiglia contro Graziano Delrio»
Gaetano Alessi sul nuovo dossier sulla malavita in Emilia Romagna di Federica Angelini
Gaetano Alessi, bolognese di origini siciliane, giornalista (premio Fava 2011 e collaboratore di articolo 21), oggi sindacalista, da vent’anni in prima linea nella lotta antimafia da volontario e nella divulgazione di questi argomenti per sensibilizzare coscienze e far luce su un fenomeno da queste parti troppo a lungo ignorato. Con la sua associazione AdEst e insieme a gruppi sparsi sul territorio, vere e proprio antenne (per Ravenna è il Gruppo dello Zuccherificio), da anni danno alle stampe e pubblicano online un dossier che assembla e riordina le informazioni disponibili sulla presenza mafiosa in regione. L’aggiornamento del 2015 non poteva ovviamente prescindere dall’indagine Aemilia che ha portato alla sbarra decine di indagati e ha messo in luce intrecci e interessi che sembrano coinvolgere mondo economico, politico e dell’informazione. Giovedì 25 febbraio alle 20.30 sarà al circolo Arci Dock 61 in Darsena a Ravenna per presentare il dossier Tra la via Aemilia e il West. Gaetano, per chi è pensato questo lavoro? «Come tutti i nostri lavori degli ultimi sette anni, è pensato per pubblici non istituzionali e la distribuzione cartacea coinvolgerà scuole, oratori, associazioni alle periferie della Regione, in particolare nei comuni terremotati. Qualche settimana fa abbiamo pubblicato un fumetto propedeutico a questo lavoro che ha avuto un’ottima accoglienza. Ora arriva questo lavoro per continuare un percorso e seminare lì un po’ di futuro. Del resto è scritto in modo molto fruibile». Fruibile ma dettagliato, anche per la varietà delle fonti. «Noi raccogliamo in un anno tutto ciò che esce sulla stampa, e poi prendiamo sentenze, ordinanze di custodia cautelare, informative della Dia e mettiamo tutto insieme. Perché magari una notizia singola può sfuggire, m tutte insieme offrono un quadro molto preoccupante». Dell’inchiesta Aemilia, cosa vi ha stupito di più? «Nulla, devo dire. Gran parte di ciò che emerge nasce dalle dichiarazione del pentito Angelo Cortese nel 2008 che noi abbiamo riportato nel primo dossier nel 2011. Ci ha meravigliati la meraviglia che ha suscitato. Da anni facciamo - da volontari - duecento serate l’anno per raccontare tutto questo. Certo, di sicuro Aemilia adesso ha costretto tutti a confrontarsi con la propria coscienza. Nessuno può più dire che non sapeva». Da non addetti ai lavori, tra gli elementi che più colpiscono c’è quello dell’omertà, a queste latitudini. Un’infiltrazione così capillare e mai nessuna segnalazione o quasi… «Il paradosso è che qui ci sono migliaia di aziende che pagano il pizzo e nessun meccanismo che premi chi denuncia, come invece per esempio c’è in Sicilia grazie anche alle associazioni di imprenditori come la stessa Confidustria o progetti come AddioPizzo». Ma come è potuto succedere? C’è solo malafede in questa omertà o magari
anche un’inconsapevolezza, un’ingenuità diffusa? «È successo perché a un certo punto fare affari con la mafia è stato conveniente, soprattutto nel settore costruzioni. E questo ha portato anche a una certa voglia di non sapere». Ora però che c’è stata Aemilia… «Sì, il rischio è che Aemilia venga percepito come un fatto occasionale e illuda tutti che basterà una sentenza a ripulire tutto. Nell’ultimo anno, a parte di Aemilia, i giornali non hanno pubblicato altre notizie di mafia in regione. Ma Aemilia manda a processo una cosca e in Emilia Romagna ce ne sono altre quarantanove». Tra le realtà economiche e anche sociali che escono forse peggio da questa vicenda c’è la cooperazione, penso al caso Cpl a cui dedicate un capitolo ma non solo, realtà nate solo per dare lavoro… «Guarda la cooperativa costruttori di Argenta che affidava i suppalti della Salerno-Reggio Calabria ad aziende “affidabili”, alla coop costruttori di Bologna che ricostruì piazza Maggiore. Penso a Manutencoop e Cns che sono appena state multate per turbativa d’asta negli appalti per le scuole. La ndrangheta quando si muove cerca i capitali e i capitali in Emilia Romagna erano quelli del blocco politico ed economico legato alle cooperative che non sono più quelle delle origini: sono aziende che fanno affari». Avete definito Delrio “distratto”, ma cosa secondo voi dovrebbero o potrebbero fare i sindaci? «La cosa da cui iniziare sono sicuramente gli appalti, da non fare più al massimo ribasso, e una forte limitazione degli affidamenti diretti. E anche incentivi a chi denuncia il pizzo, perché nessuno lo dice, ma tutti, o comunque tanti, lo pagano. E il contratto nazionale a chiunque lavori per l’ente comunale. Su Delrio vorrei precisare solo che certo, lui fa più notizia, ma la ‘ndrangheta a Reggio Emilia era arrivata da pri-
ma. E che è sorpredente che sindaci come Vecchi e Delrio espressioni di un partito molto presente sul territorio con i circoli, i militanti, gli iscritti, ma anche i circoli Arci e Anpi, non si siano mai accorti di chi stava portando il cemento. E mentre davano premi e facevano commemorazioni antimafia, hanno lasciato che la città fosse cementificata fino all’ultimo metro quadro». Oltre a quelle del sindaco di Ravenna, avete ricevuto altre critiche? «Critiche le abbiamo ricevute dal sinda-
La cover del dossier nella foto grande. Sotto: Gaetano Alessi
co di Ravenna, come dicevi, da quello di Finale Emilia e da Rocco Baglio, ex soggiornato speciale attualmente sotto processo. In generale devo dire che, a differenza del fumetto accolto con grande calore e dove meno si parlava di politica, questo dossier è stato accolto con grande freddezza sia dalle isituzioni, sia dalle realtà economiche. Del resto questo è un posto dove vertici di Legacoop Bologna sono indagati e nessuno ne parla (è quanto accaduto nell’indagine partita dalla denuncia di pressioni della sindaca di San Lazzaro Isabella Conti per aver bocciato un progetto edilizio, ndr). Forse di questa freddezza non c’è da stuprisi».
Sono da poco passate le otto di sera di mercoledì 10 febbraio, il dossier sull’infiltrazione mafiosa in regione Tra la via Aemilia e il West è on line da pochi giorni, quando arriva alle mail dei giornali una dichiarazione di fuoco del sindaco Fabrizio Matteucci contro il documento pubblicato sul sito del Gruppo dello zuccherificio sito dell’omonima associazione ravennate di volontari che da anni lavorano pre diffondere la cultura antimafia nelle scuole e organizzano anche il festival sul giornalismo “Il grido della farfalla” con tanto di patroncinio e piccolo contributo del Comune stesso. «A mio giudizio uno dei problemi del grande movimento Antimafia è che ogni tanto si affaccia una frangia minoritaria che sostiene che sono praticamente tutti mafiosi o collusi coi mafiosi, salvo loro e chi li applaude – scrive Matteucci, che prosegue: – anche figure importanti che hanno speso la loro vita contro la criminalità organizzata sono state vittime di questa degenerazione estremista e in definitiva maniacale [...]. È ciò che mi è venuto in mente leggendo la ...come definirla?... fanghiglia contenuta nel testo dal titolo TRA LA VIA AEMILIA E IL WEST, pubblicato su gruppodellozuccherificio.org. Ci sono scritte cose che insinuano una collusione passiva del Ministro Graziano Delrio con la malavita presente a Reggio Emilia. E sono scritte anche cose completamente false: Delrio non ha mai preso parte a nessuna processione in omaggio a boss della 'ndrangheta. Conosco Graziano Delrio da 15 anni e mi sono sufficienti a testimoniare la sua moralità che probabilmente gli autori delle infamie scritte non sanno neanche dove sta di casa». Un attacco che lasciato basiti gli “zuccherini”, come si chiamano tra loro ironicamente. «Categorizzare come fanghiglia un intero lavoro su un fenomeno ampiamente trascurato da alcune amministrazioni in regione, per difendere un collega di partito, è un atto politico che non scende nel merito della tematica che viene trattata – replicano dall’associazione. – L'azione del Sindaco, irresponsabilmente, toglie valore democratico alla partecipazione e l'impegno dei cittadini e delle associazioni che, in maniera indipendente, cercano di difendere e promuovere il valore comune della legalità. Quanto alla presunta falsità di frasi contenute nel dossier, si tratta di un'accusa che, se non motivata da un'errata lettura, si riduce a una critica allo stile giornalistico con il quale sono riportati i fatti. Fatti verificati e in nessun caso inventati». In effetti nel dossier non si fa cenno all’ipotesi che Delrio abbia partecipato ad alcuna processione in favore di un boss della mafia, viene riportato invece uno stralcio di un interrogatorio dove Delrio dice di essere sì stato in visita alla Madonna di Cutro durante la campagna elettorale e di non sapere che il boss Nicola Grande Aracri fosse di quel paese. E di Delrio viene scritto dagli autori del dossier che «era probabilmente distratto». Non troppo diverso da quel «c’è cascato» o «ha sottovalutato» che di lui è stato scritto, per esempio, dalla ben più nota e potente associazione antimafia Libera. In fondo, Delrio era il sindaco della città negli anni in cui la ‘ndrangheta dilagava. Eppure, Matteucci ha sentito la necessità di intervenire così duramente contro un gruppo di ragazzi peraltro molto giovani e tutti volontari che lavorano sul territorio da tempo. «Sì, è chiaro che ci ha sorpresi. Perché l’abbia fatto? Non lo so, non mi occupo di stategia politica io» risponde il presidente del gruppo Andrea Mignozzi a cui chiediamo anche se siano arrivati segnali di solidarietà da parte di altre associaizoni sul territorio. «Privatamente ci è arrivata la solidarietà di molte associazioni del mondo della cultura e del volontariato con cui collaboriamo, ma non dalle istituzioni». Pubblicamente, invece, nessuno ha detto una parola se non la lista Ravenna in Comune di cui peraltro uno degli autori del testo “incriminato” da Matteucci, Massimo Manzoli, è portavoce. Non a caso infatti non è mancato chi, come Manzoli stesso, ha visto l’attacco come «una triste polemica da campagna elettorale, dato che a Ravenna si va in tornata amministrativa, dalla quale per il rispetto di tutti coloro che conducono la lotta alla mafia ogni santo giorno, non abbiamo intenzione di farci buttare dentro». (fe. an.)
Gli autori : «atto politico, mai scritto ciò di cui ci accusa il sindaco»
L’unica solidarietà pubblica da Ravenna in Comune
NUMERI 239 IMPUTATI PER UNA COSCA. MA LE COSCHE SONO 50 PER 7 MAFIE L’inchiesta Aemilia ha portato all’arresto e al processo di 239 imputati, quasi tutti legati alla cosca di Cutro guidata dal boss “Nicolino Grande Aracri. Scrivono Gaetano Alessi e Massimo Manzoli nel primo capitolo del dossier Tra la via Aemilia e il West: «Prendete questo numero, 239 per una cosca, moltiplicatelo per le altre 50 ramificazioni criminiali presenti in regione (tra n’drangheta, cosa nostra, camorra e Sacra corona unita) ed elevatelo alle 7 mafie straniere presenti (nordafricana, nigeriana, cinese, sudamericana, rumena, ucrainia e albanese), ed eccovi l’equazione esatta che prota a dire al procuratore antimafica Roberto Pennisi: “L’Emilia Romagna è terra di Mafia”. Nel dossier si parla a lungo ovviamente di Emilia, ma c’è un capitolo dedicato alla Romagna. Per Ravenna in paritcolare emerge la presenza dei Femia, coinvolti nelle macchinette per il gioco d’azzardo, a Conselice, fatto questo più volte denunciato pubblicamente proprio dal Gruppo dello Zuccherificio, anche su queste pagine.
SOCIETÀ
RAVENNA &DINTORNI 18/2 2016
5 AGENDA
M’ILLUMINO DI MENO
IL RACCONTO
Torna l’iniziativa per il risparmio energetico
Da Cinemaincentro a Berlino per la giuria dei film d’essai
La città di Ravenna aderisce alla dodicesima edizione di “M'illumino di meno”, giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico promossa per venerdì 19 febbraio dal programma radio Caterpillar. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare dalle 16.30 alle 19 in piazza del Popolo dove sarà presente lo Sportello Energia a disposizione dei cittadini per dare informazioni e distribuire gadget e materiale sul progetto, sulle modalità di risparmio energetico a casa e sulla possibilità di ricevere gratuitamente un audit energetico della propria abitazione. Dalle 18 alle 19 si effettuerà lo spegnimento simbolico delle luci della piazza, mentre alle 18.30 è in programma un flashmob a cui sono invitati tutti i cittadini amanti della bicicletta che saranno chiamati ad una scampanellata corale in onore della bici. Iniziative varie sono in programma in tutta la provincia.
Cinque film al giorno per sette giorni, pellicole d’autore, di giovani registi, provenienti da paesi ermergenti, tutte le trentatré che sono state selezionate per la sezione Panorama al Berlino Film Festival, tra i più prestigiosi a livello mondiale. Tiziano Gamberini, presidente del circuito Cinemaincentro, è Tiziano Gamberini uno dei tre membri gestore di sale anche a Faenza e della giuria interna- Ravenna a Berlino zionale e indipendente selezionata per attribuire Art Cinema Award della Berlinale 2016, insieme a un collega polacco e una collega tedesca. Gamberini è stato scelto dall’organizzazione della manifestazione cinematografica tedesca dopo essere stato segnalato dalla Fice, la rete di 250 sale di cinema d’essai italiana cui aderisce Cinemaincentro con ben quattro sale: due a Faenza (Sarti e Italia), una a Imola e una in centro a Ravenna (Mariani). Lo abbiamo contattato proprio mentre si trova nelle capitale, in una delle rare pause dalle proiezioni per farci raccontare qualcosa di queste giornate da giurato. «È un’esperienza molto bella e devo dire molto stimolante – ci
racconta – anche perché ho incontrato due compagni di giuria con i quali sono entrato subito in sintonia. Ogni giorno guardiamo circa cinque film e la mattina ci confrontiamo su impressioni e pareri». Trattandosi di film “di nicchia”, di produzioni non commercialmente forti, il premio per la pellicola vincitrice significa la possibilità di essere doppiata e di trovare una distribuzione in Europa che altrimenti difficilmente potrebbe avere. «Stiamo vedendo un panorama davvero vastissimo con produzioni che vanno dal Kazakhistan alla Corea, davvero una cinematografia mondiale e non sarà facile scegliere. Stiamo cercando di giungere a una short list cercando di pensare anche a film che possano trovare effettivamente un pubblico, per quanto selezionato, nelle sale europee». Venerdì è il giorno in cui la giuria è chiamata a redigere le motivazione, sabato 20 è prevista la premiazione e poi, nei mesi a venire, la proiezioni in migliaia di sale europee, anche naturalmente in quelle romagnole di Cinemaincentro. (fe. an.)
AL VIA LE CONFERENZE DI ARCHITETTURA È in programma per le 18 del 19 febbraio all’albergo Cappello di Ravenna la presentazione dell’edizione 2016 delle conferenze di architettura, un ciclo di otto incontri/confronti tra professionisti dell’architettura promossi dalla rivista dell’abitare Casa Premium. Nella serata avrà luogo la presentazione in anteprima del volumeguida dell'architetto Paolo Bolzani, "Ravenna disegnata", edizioni Reclam: un'inedita rivisitazione del patrimonio storico monumentale ravennate attraverso raffinati rilievi al tratto.
CONFESERCENTI
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
Ravenna Bike Lovers: la bicicletta come risorsa strategica per il turismo del territorio Giovedì 25 febbraio a Palazzo Rasponi un convegno e un gruppo di lavoro studieranno idee e progetti per lo sviluppo del settore, che in Europa vale 44 miliardi un’analisi di benchmark a cura di Marco Antonioli e Lidia Marongiu dello Studio Giaccardi & Associati. Dopo il coffee break si proseguirà con il barcamp vero e proprio, dando parola alle esperienze imprenditoriali e a quelle istituzionali, costruendo il fil rouge di un prodotto turistico dalle enormi potenzialità e ancora poco sfruttato. Per gli operatori, ma anche per i curiosi, nelle sale del Palazzo sarà allestita un’area espositiva per dare spazio alle realtà attive e specializzate nel settore e creare così proficue sinergie. La suggestione finale è visionaria ma affascinante: «Tutto il mondo viene in Italia per vedere Venezia e Firenze. Noi pensiamo che la nostra provincia abbia tutte le carte in regola per fare da ponte cicloturistico fra queste due città, un ponte da percorrere su due ruote, regalando esperienze fantastiche” conclude il presidente Gasperoni. Per info e iscrizioni: Confesercenti Ravenna, tel. 0544 292711 – mail confesercentiravenna@gmail.com (foto Associazione VIRA2019) La bicicletta come risorsa per il turismo, come volano per l’incoming territoriale. Questo l’incipit da cui nasce Ravenna Bike Lovers: Idee e progetti per sviluppare il turismo in bicicletta, conferenza barcamp pensata e organizzata da Confesercenti Ravenna con la compartecipazione del Comune di Ravenna e il contributo della Camera di Commercio, con la partnership tecnica di Uisp e della Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB). Nel suggestivo contesto di Palazzo Rasponi dalle Teste, giovedì 25 febbraio è una data da segnare per tutti i “bike lovers”, gli amanti della bicicletta appunto, ma in particolare per chi vorrebbe fare di questo fantastico mezzo di trasporto un’opportunità imprenditoriale coniugata a una forma di turismo più sostenibile, più lento e attento all’ambiente e al paesaggio. Un territorio, quello della provincia di Ravenna, naturalmente vocato ad accogliere il cicloturismo, con le sue tratte pianeggianti che dal mare raggiungono la campagna e poi i dolci pendii della collina, passando per aree naturali meravigliose, città d’arte ed esperienze gastronomiche d’eccellenza. E sebbene ci siano esperienze virtuose qua e là, come la tratta ravennate di Adriabike, che collega Ravenna e Cervia con Comacchio e da lì direttamente alla Slovenia (www.adriabike.eu), o i percorsi che da Bagnacavallo si snodano sull’argine del fiume Lamone, manca ancora un progetto comune, che coinvolga attori pubblici e privati nella costruzione di un’offerta cicloturistica degna di un comparto che in Europa muove un giro di affari di 44 miliardi di euro (dati 2012) con 2 milioni di viaggi sui pedali e 20
milioni di pernottamenti. «Lo scopo dell’iniziativa è quello di valorizzare un settore in crescita, amato e praticato dai turisti sia italiani sia stranieri, che nella vacanza cercano un’esperienza a tutto tondo, e noi abbiamo tutte le caratteristiche per potergliela offrire» spiega Gianluca Gasperoni, presidente Confesercenti Ravenna. «Vogliamo creare un gruppo di imprenditori – prosegue Gasperoni – che, insieme ai portatori d’interessi istituzionali, strutturino e censiscano i percorsi già esistenti, magari informali o poco valorizzati, per trasformarli in ciclovie d’interesse europeo. Ravenna Bike Lovers diventerà anche un brand per connotare tutte le attività amiche della bicicletta, non solo turistiche, ma anche commerciali, perché la reputazione si costruisce anche con il senso di accoglienza, con un sistema bike friendly nel suo complesso». L’iniziativa si aprirà alle 14.30 con i saluti istituzionali, seguiti dalla relazione del dott. Diego Gallo, coordinatore del progetto cicloturistico del Veneto, regione che ha studiato e lavorato tantissimo su questo comparto. Spazio anche per
AL FELLINI SCALINOCINQUE IN CHIUSURA, APE-BIKE NEL LOCALE DI PIAZZA KENNEDY Ravenna Bike Lovers chiuderà in bellezza con l’Ape-Bike, un evento collaterale che prenderà vita al vicino Fellini ScalinoCinque, dedicato a tutti i bike lovers. Si tratta anche di un’occasione per ribadire che nonostante la chiusura della piazza, le attività sono aperte e accolgono con piacere i ciclisti a spasso per il centro. Hai forato ma non sai come cambiare la camera d’aria? Vorresti cimentarti nelle piccole manutenzioni ma non sai di quali attrezzi hai bisogno? La catena ti è caduta lasciandoti irrimediabilmente a piedi? Lo staff di BiciDeltaPo (www.bicideltapo.it) ti spiega come fare, mentre sorseggiamo tutti insieme un aperitivo. L’appuntamento è sempre giovedì 25 febbraio alle 18.30, in chiusura del convegno, ai cui partecipanti sarà offerto un primo cocktail di benvenuto. (nella foto, il titolare del Fellini ScalinoCinque, Giuseppe Pietropaolo)
POLITICA
RAVENNA &DINTORNI 18/2 2016
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L’OPPOSIZIONE/1 Sarà il commercialista cinquantenne Massimiliano Alberghini il candidato a sindaco dell'inedita alleanza tra Lega Nord e Lista per Ravenna in vista delle elezioni amministrative di giugno per il rinnovo della giunta del Comune di Ravenna. «Ravenna, si parte! Pronti a governare la città grazie a Massimiliano Alberghini e alla sua squadra», ha commentato su Facebook il deputato leghista Gianluca Pini, che ha condotto le trattative in questi mesi in accordo con il decano dell'opposizione ravennate Alvaro Ancisi della storica lista civica, molto vicina all'Udc (che infatti in consiglio comunale non è presente). Come annunciato si tratta di un professionista, senza passati politici, non molto noto al di fuori del suo ambiente lavorativo. Commercialista, sposato con due figli, descritto come cattolico e «di centro», ricopre l'incarico di tesoriere del Lions Club Ravenna Romagna Padusa. «Alberghini – scrivono Lega e LpRa nel comunicato con cui annunciano la candidatura – conosce bene, per profonda immersione professionale, lo stato di sofferenza e di costrizione in cui versano le imprese produttive della nostra città, e di conseguenza i posti di lavoro e tanta parte delle famiglie ravennati. Consapevole che si impone perciò un risoluto cambio di passo al governo locale, ha sentito fortemente l’impulso di mettersi in gioco per contribuirvi in prima persona. Lega Nord e Lista per Ravenna gli riconoscono le qualità, intellettuali e morali, per essere il nuovo sindaco. Non è “uno dei nostri”. Lo indichiamo invece come sindaco di tutti. In una parola: “civico”, senza nessuna etichetta». Parole di stima verso il candidato arrivano anche dalle due forze politiche che sono pronte a entrare in coalizione, in particolare Forza Italia che da tempo esprime a livello locale l’intenzione di andare con il Carroccio e Ancisi e che pur non avendo contribuito alla scelta del nome, si dice soddisfatta. «Restiamo in attesa di incontrarlo e di meglio conoscere la proposta programmatica che egli intende fornire alla città, fiduciosi che essa possa essere sostenuta da Forza Italia alla luce del comune sentire già dimostrato fra il nostro movimento e le due realtà che hanno lanciato il candidato, una delle quali alleato storico e naturale di Forza Italia già a livello nazionale». Nessuno ostacolo dunque e il comunicato a firma sia del capogruppo a Palazzo Merlato Alberto Ancarani che del responsabile provinciale Bruno Fantinelli è un’apertura: «Una volta incontrato il candidato e condiviso il programma, sarà necessario ufficializzare l’alleanza il prima possibile per iniziare la campagna elettorale con pari dignità di tutte le forze che lo sosterranno. Forza Italia è pronta a dare il proprio contributo». E anche da Fratelli d’Italia, che ha appena nominato il nuovo coordinatore Alberto Ferrero e definitivamente sconfessato la possibile alleanza con la Pigna, arrivano parole di apprezzamento: «L’indicazione di Alberghini a candidato sindaco della nostra città conferma, ed in qualche modo rafforza, la disponibilità di Fratelli d’Italia a fare parte organica della coalizione con Lega Nord e Lista per Ravenna».
Lega e Ancisi puntano su Alberghini Commercialista, cattolico, tesoriere dei Lions: correrà per fare il sindaco. Fi e Fdi pronti all’alleanza L’OPPOSIZIONE/2 Massimiliano Alberghini
L’OPPOSIZIONE/3
LA SEDE DI RAVENNA IN COMUNE APERTA TUTTO IL GIORNO TUTTI I GIORNI
ANCORA INCERTA LA SITUAZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Nello scacchiere che si prepara alle elezioni, da mesi lavora anche il soggetto Ravenna in Comune, lista civica che candida Raffaella Sutter e raccoglie partiti di sinistra ma anche molti singoli. Sabato 13 febbraio si è tenuto, in un clima di festa e con molti presenti, il taglio del nastro del comitato elettorale che ha sede in via Roma 174 e sarà aperto con un orario continuato che impegnerà molti volontari – come volontari sono stati tutti coloro che hanno allestito lo spazio – dalle 9 alle 20 di ogni giorno dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 19 il sabato e dalle 10 alle 18 la domenica. «Vogliamo che diventi un punto di riferimento per i cittadini che vogliano confrontarsi con noi», ha detto Sutter.
Resta ancora in sospeso la situazione interna al Movimento 5 Stelle dove due liste hanno chiesto la certificazione allo staff e dunque la possibilità di usare il simbolo. Una è quella che ha eletto Michela Guerra (a sinistra) all’interno di una serie di riunioni del meet-up di Ravenna e vede tra i sostenitori i consiglieri comunali Pietro Vandini e Lorenzo Gatti, l’altra è quella nata successivamente e in polemica proprio con il meet-up che ha come portavoce Francesca Santeralla (a destra), che si è anche di recente candidata a vicepresidente del consiglio comunale senza ottenere un solo voto. La tensione peraltro tra i due gruppi non accenna a placarsi, anzi.
LA DIATRIBA
Il primo attacco a De Pascale del neocandidato «No all’albergo nel Palazzo della Provincia» Anche la Pigna contro la proposta del democratico: «Mancanza di rispetto per gli operatori privati» Anche la prima uscita pubblica di Massimiliano Alberghini arriva tramite un comunicato stampa, così come l’annuncio della candidatura. E le prime dichiarazioni sono una replica a una proposta di Michele De Pascale, candidato del Pd. Il tema è l’idea accarrezzata dal dem di trasformare in futuro il palazzo della Provincia, ente ormai in via di dismissione, in un albergo a cinque stelle tramite una collaborazione pubblico-privato e dunque con un possibile intervento del Comune nel complesso tema della ricettività. L’idea è stata lanciata durante un affollato incontro nel suo comitato elettorale di via San Mama proprio incentrato sul turismo. E Alberghini, a poche ore dall’annuncio della sua candidatura, ha appunto inviato una sua prima dichiarazione ufficiale con articolato e dettagliato comunicato piuttosto netto e all’attacco: «Non condivido la proposta di De Pascale e le motivazioni segnano evidentemente la distanza tra chi presta attenzione a come si usano le risorse della città e chi no. Al netto del fatto che creare un hotel in una zona dove non esistono parcheggi è di per sé una contraddizione con la necessità di ridare ampia ed ordinata accessibilità, e con essa vivibilità, al centro storico, ritengo che, in materia di attività prettamente imprenditoriali, l’iniziativa spetti al settore privato, quello vero, senza che il pubblico debba continuamente spendere risorse della comunità soldi per “aiutare” qualcuno, addirittura mettendogli a disposizione un bene monumentale del XVII secolo (per la verità l’attuale edificio risale agli anni Venti del XX secolo, costruito su un edificio precedente distrutto da un incendio, risale invece probabilme al XVIII la cripta Rasponi, ndr). Il rischio – prosegue Alberghini – è che faccia la fine del Mercato Coperto, dove il “privato” è come sempre una cooperativa vicina alla politica. Niente si muove mai a caso nell’attuale governo locale. Il fumoso percorso proposto da De Pascale mi lascia peraltro perplesso sul piano stessa della legittimità, almeno sostanziale, della procedura proposta». E aggiunge che nel caso stesse a loro decidere la destinazione di beni pubblici, questo non avverrebbe senza il previo coinvolgimento degli imprenditori locali. Contro la proposta di De Pascale anche la lista civica La Pigna. Il capolista Giuseppe Roccafiorita che definisce la proposta di De Pascale una «mancanza di rispetto a tutti gli operatori che quotidianamente si impegnano con fatica, rischiando in proprio, e cercano di portare avanti il proprio mestiere tra enormi problemi causati da una pessima amministrazione». E torna a ribadire molte delle proposte della lista in tema proprio di turismo suggerendo che solo «quando supereremo la desolante percentuale media del 50% di utilizzo dei posti letti disponibili nelle strutture ricettive nel nostro Comune, potremo parlare di nuove strutture alberghiere, e a quel punto siamo sicuri che non mancheranno ottimi e capaci imprenditori locali, e non, felici di investire sul turismo del nostro territorio». E chiude con una battuta sarcastica: «E riguardo la destinazione del Palazzo della Provincia, lasceremmo volentieri il problema da risolvere al suocero dello stesso candidato Michele De Pascale, ovvero il presidente della Provincia Pd Claudio Casadio, risparmiando amenità simili alla cittadinanza».
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POLITICA
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CANDIDATI IN MILLE BATTUTE Nuovo appuntamento con la rubrica che abbiamo inaugurato in vista delle amministrative 2016, quando i ravennati saranno chiamati a scegliere il sindaco che succederà a Fabrizio Matteucci. Ogni settimana chiediamo a chi si è finora candidato a diventare Primo cittadino la disponibilità a rispondere a una domanda che riguarda le sorti della città in un breve spazio uguale per tutti. Un esercizio di sintesi e un tentativo di mettere a confronto idee e progetti concreti per la città (per i lettori che vogliano proporre domande: redazione@ravennaedintorni.it). Continuiamo così con le voci delle quattro persone con cui è partita la rubrica contanto di poter aggiungere dal prossimo numero la voce di Massimiliano Alberghini, candidato di Lega Nord e Lista per Ravenna il cui nome è uscito proprio mentre stiamo andando in stampa e che invitiamo anche da queste pagine a partecipare a questo piccolo nostro spazio di democrazia che speriamo possa essere utile innanzitutti ai nostri lettori, elettori ravennati, per confrontare idee e proposte sui temi più svariati, tenendoci possibilmente lontani da scontri di impianto puramente ideologico. Resta non definita la situazione nel Movimento 5 Stelle dove due sono le liste che hanno chiesto la certificazione allo staff centrale. Ci teniamo quindi a ribadire che abbiamo chiesto a entrambe di partecipare, ma solo una di queste, quella emersa dal meetup ravennate e che ha indicato Michela Guerra come la propria candidata ha accettato di rispondere a patto che fosse appunto precisato come non possa essere ufficialmente considerata la candidata del Movimento 5 Stelle a Ravenna, mentre la lista che ha come portavoce Francesca Santarella ha preferito attendere decisioni definitive. Il sindaco in carica ha in seguito annunciato la sostituzione con opere di pregio per l’arredo urbano, ma la recente decisione di rimuovere le panchine in viale Pallavicini, dopo aver già rimosso in passato quelle ai giardini Speyer, ha acceso il dibattito su quelle che sono o dovrebbero essere le linee per la lotta al degrado urbano. Ora, in realtà, dopo una pioggia di critiche (ci pare di capire che lo stesso attuale candidato sindaco Pd nonché segretario provinciale del partito non possa che essere stato in disaccordo con il Primo Cittadino, almeno leggendo la risposta che pubblichiamo) Matteucci ha annunciato un dietrofront rispetto al tema e ha annunciato che le ultime quattro panchine rimosse saranno sostituite da nuove sedute urbane più adeguate e che valorizzeranno il viale. Ma naturalmente quello della panchina è più un simbolo di un problema che riguarda diverse aree della città e che ha a che fare con quello che viene chiamato “decoro” urbano. Ossia la presenza stanziale in alcune zone, tra cui appunto i Giardini Spyer e il vicino viale, di persone che assumono comportamenti, magari non perseguibile per legge, ma che tendono comunque a diffondere nella popolazione una sensazione di inscurezza. Problema annoso che riguarda tutte le città e con cui i primi cittadini di oggi sono costretti a confrontarsi. Ecco quindi cosa abbiamo chiesto ai candidati: “Nel 2021, al termine del suo mandato, ci saranno più o meno panchine di oggi in città? E quali sono le azioni secondo lei utili a contrastare fenomeni di degrado urbano dovuti alla presenza di persone indesiderate che assumono comportamenti offensivi o fastidiosi verso residenti e passanti?”
Oltre alle panchine: cosa fare contro il degrado? Le ricette per contrastare episodi di disturbo e allarme nella popolazione
Una panchina in mosaico posizionata in Darsena. Curiosamente, in città, poco dopo essere esplosa la polemica sulla rimozione delle (normali) panchine in zona Giardini Speyer per motivi di ordine pubblico, una seconda polemica è stata sollevata in particolare dai grillini sul costo di questa e altre panchine in mosaico acquistate in Olanda dal Comune – presunta capitale del mosaico a livello internazionale – in occasione della Biennale del mosaico per il costo di 30mila euro complessivi. Insomma, questo inizio febbraio in città si è parlato di panchine come mai forse non era capitato prima
POLITICA
RAVENNA &DINTORNI 18/2 2016
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GUERRA
«UNA CITTÀ ACCOGLIENTE, VIVIBILE E VISSUTA. PORTEREMO AVANTI LA PROPOSTA DI UNO STUDENTATO NELLA ZONA DELLA STAZIONE»
«USARE LA TECNOLOGIA PER POTENZIARE LA VIGILANZA IN UNA CITTÀ CON PIÙ COLORI E PIÙ ORDINE»
«Nel 2021 ci saranno più panchine e saranno anche più belle e animate. Vogliamo una città accogliente e per esserlo è necessario che sia vivibile e vissuta. Le panchine non sono solo arredo urbano, ma tappe lungo un percorso, punti dove sostare e godere della città all’aria aperta. Le panchine sono un servizio per studenti che chiacchierano, anziani che riposano, turisti che controllano la mappa (magari collegandosi al wifi), madri e padri che approfittano dell’appoggio per accudire i propri figli. Non possono essere le panchine causa di degrado. La mia amministrazione sarà dura contro il crimine e ancora più dura contro le cause del crimine. Dura contro il crimine: attraverso un rapporto stretto e un raccordo continuo con le forze di polizia, ma anche sfruttando le potenzialità che le nuove tecnologie mettono a disposizione, come la videosorveglianza intelligente. Dura contro le cause del crimine: sui temi dell'integrazione, inclusione sociale e politiche mirate al contrasto delle nuove povertà, la mia amministrazione non lascerà le persone sole. Essere presenti e aiutare chi è in difficoltà è il primo gesto concreto che va a vantaggio di tutta la comunità. Quando in una zona si rischia la ghettizzazione, la concentrazione di persone straniere accompagnata a episodi di illegalità, quello che succede è che si crea una condizione di insicurezza. Questa escalation può portare a un graduale abbandono e conseguente degrado della zona. La prima e continuativa azione deve essere il contrasto dei fenomeni che portano criminalità, ma la vera sfida è intervenire con progetti di riqualificazione urbana che favoriscano nuovi flussi di persone nell’area. Ecco perché penso che il progetto di uno studentato negli attuali uffici comunali dell’urbanistica possa essere una buona iniziativa da portare avanti, discutendola e mettendola a punto con studenti, associazioni e cittadini che la proposta l’hanno sostenuta da tempo».
«La zona della stazione deve diventare più viva e frequentata, l’obiettivo è agevolare con le leve fiscali e una minor burocrazia l’apertura dei locali (evitando invece di farli spostare). La prima cosa da fare è sedersi al tavolo con le forze dell’ordine perché ottenere una presenza più costante e visibile è fondamentale per aumentare il senso di sicurezza dei cittadini. Potenziare la vigilanza significa anche usare la tecnologia, dalle app specifiche (interessanti le esperienze delle Sentinelle Digitali) ad una videosorveglianza che permetta alle forze dell’ordine di intervenire celermente, magari anche in remoto attraverso la regolazione dell’illuminazione aumentandola nel momento del bisogno, fungendo quindi da primo deterrente. Aumentare il senso di sicurezza significa rendere la zona più gradevole, viva e vivibile diminuendo il disordine urbano e curando i particolari. Sì, la Ravenna che vedo ha più panchine, più colori e più ordine. Tutto questo non può funzionare senza la necessaria integrazione utile a contrastare i fenomeni di degrado urbano quando questi sono messi in atto da cittadini stranieri. È necessario ricordare che accogliere le persone non significa smettere di riconoscere la loro dignità. Ecco che ci piace pensare ad un’attività coordinata per coinvolgere gli ospiti in corsi di lingua, momenti di collaborazione sociale e valorizzazione delle professionalità (che queste persone avevano al loro paese). L’importante è dare regole chiare e precise, in modo che chi non le rispetta, sia ben consapevole che sta decidendo di allontanarsi da una comunità che cerca di far sentire tutti parte integrante».
Michele De Pascale, 31 anni, segretario provinciale del Pd, candidato di una coalizione che comprende Pd, Pri e liste civiche in via di formazione
SUTTER «PIÙ PANCHINE E PIÙ FUNZIONALI ALLA SOCIALITÀ. TRA LE AZIONI IMMEDIATE PIÙ MEDIATORI, SERVIZI A BASSA SOGLIA ANCHE NEI FESTIVI, UNITÀ DI STRADA» «Spesso le misure antidegrado, come la rimozione delle panchine, in viale Pallavicini, ai Giardini Speyer, in via Mazzini, producono solo un decoro apparente e forniscono una momentanea rassicurazione alle paure: non affrontano, ma rimuovono problemi. Le panchine in una città sono indice di ospitalità per i propri cittadini e per i turisti, promuovono socialità e la loro gratuità ne fa un bene comune fruibile da tutti; sono fondamentali perchè tutti i cittadini, anche i più fragili come anziani e disabili, possano utilizzare spazi pubbici, piazze, parchi, viali; sono indispensabili per valorizzare i tempi lenti, il passeggiare, il sostare, il chiacchierare, il leggere, il giocare. Alla fine del mio mandato da sindaca ce ne saranno di più, non necessariamente più belle ed artistiche (la città non è solo un museo), ma più funzionali alla socialità, disposte in cerchio, comode alla seduta. Contrastare fenomeni di degrado urbano non significa solo rimuovere chi disturba ma risolvere problemi di marginalità, povertà e devianza. Tre le azioni immediate per contrastare i più evidenti fenomeni di degrado (oltre a potenziare la mediazione dei conflitti di CittAttiva): servizi a bassa soglia che accolgano marginali e senza dimora anche durante il giorno e nei festivi; unità di strada con mediatori sociali che accolgano ed indirizzino; controllo del territorio con polizia di prossimità».
BUCCI Raffaella Sutter, 60 anni, sociologa, ex dirigente comunale, candidata sindaca di Ravenna in Comune, nuovo soggetto politico che si colloca a sinistra del Pd
«PIÙ AGENTI DELLA MUNICIPALE IN STRADA, PIÙ CONTROLLI SULL’IDENTITÀ
ANCHE NEI PARCHEGGI CONTRO IL VERGOGNOSO FENOMENO DELLA QUESTUA»
«Il sindaco Matteucci, dopo aver per anni garantito ai cittadini che a Ravenna non c’è un problema sicurezza, a seguito delle sempre più frequenti e intense proteste dei ravennati si è reso conto che, per risolvere il problema delle molestie da parte di soggetti stranieri che bivaccano nelle strade e nei parchi, occorre levare le panchine per impedire agli stessi di sedervi. Adesso che rubano pure le carrozzine all’ospedale, il sindaco che fa? Toglie le carrozzine dall’ospedale? Panchine, poi, che intende sostituire con altre, ci chiediamo con quale dispositivo “antibalordo”. Noi intendiamo restituire i parchi e i giardini della città ai ravennati, agli anziani, alle donne, ai bambini e ai turisti, in modo che possano sedere sulle panchine nei momenti di riposo, di gioco e di socializzazione. E i controlli si estenderanno anche ai parcheggi, dove il fenomeno della questua è insopportabile e vergognoso. Per questo noi avremo tolleranza zero nei confronti di coloro che molestano in qualsiasi parte della città e del forese, grazie alla presenza assidua della Polizia Municipale (più agenti in strada) e delle altre forze di sicurezza quotidiane, oltre che all’installazione di un adeguato numero di telecamere funzionanti. I controlli delle persone ai fini della loro identificazione saranno più serrati e tutti coloro che non sono in regola col permesso di soggiorno saranno segnalati alla Questura per la loro espulsione. Quindi noi garantiremo non solo più panchine, personale di polizia e telecamere, ma anche giochi e attrazioni affinché la città diventi più sicura».
Michela Guerra, 43 anni, avvocato, è stata votata dal meetup di Ravenna come candidata sindaca ed è portavoce del programma lì elaborato. È in attesa di certificazione ufficiale da parte dello staff del Movimento 5 Stelle.
Maurizio Bucci, 53 anni, imprenditore, consigliere comunale del gruppo misto (dopo essere uscito da Forza Italia) è il candidato della lista civica La Pigna
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PRIMO PIANO
MUSEO D’ARTE: I NUMERI
MUSEO D’ARTE: L’INTERVISTA
Neanche un euro dal Comune per le mostre. L’assessore: «Ma noi abbiamo tante eccellenze...»
L’addio di Spadoni: «Al Mar risorse dimezzate, così non si può lavorare»
Nell’intervista qui a fianco il curatore delle grandi mostre del Museo d’Arte della città di Ravenna, Claudio Spadoni, sottolinea le ristrettezze del budget, rispetto alle città vicine e anche rispetto ai primi anni dell’istituzione Mar, nata nel 2002. E in effetti, complice anche una legge statale del 2010 che frenava la capacità di spesa in questo comparto da parte dei Comuni, dopo gli appena 50mila euro del 2011, dal 2012 fino a oggi l’Amministrazione a Ravenna ha azzerato il proprio contributo per le attività espositive. Contributo che invece dal 2005 al 2010 è oscillato tra i 370mila ai 620mila euro all’anno, con il bilancio dell’istituzione che è arrivato nel corso della prima legislatura della giunta Matteucci anche attorno ai 2 milioni di euro e oggi invece si assesta a una cifra di poco superiore agli 800mila euro. C’è anche da sottolineare come nei suoi primi anni di vita l’istituzione avesse in carico direttamente collaboratori poi invece entrati nell’organico del Mar, i cui dipendenti sono a carico del Comune: si tratta a oggi di 20 persone (compresa la dirigente comunale che è anche direttrice ad interim del Mar, Maria Grazia Marini) che pesano sulle casse comunali per circa 720mila euro l’anno. Dal 2012 in avanti quindi le mostre a Ravenna si realizzano grazie esclusivamente a contributi vari (della fondazione Cassa di Risparmio in particolare, che dal 2014 stipendia anche il curatore Claudio Spadoni) e sponsorizzazioni, una cifra complessiva che dal 2004 al 2015 in media si aggira sui 380mila euro all’anno, ma che l’anno scorso si è assestata sui 295mila euro contro i 511mila del 2014. A questi introiti si devono aggiungere gli incassi da biglietteria e bookshop che in questi 12 anni sono stati in media di 240mila euro all’anno. Abbiamo chiesto come mai il Comune abbia deciso di continuare a non investire sulle mostre (a differenza per esempio di quanto fa Ferrara, vedi pagina 12) all’assessore alla Cultura, Ouidad Bakkali. «Non si può dire che il Comune non investa sul Mar, perché ha a carico tutti i costi del museo in termini di personale e struttura. Ogni città comunque fa scelte diverse: la nostra ha un numero e una pluralità di attività e di eccellenze che altre non hanno e investiamo risorse importanti sulle nostre istituzioni culturali, sui musei, sulle convenzioni culturali, L PUBBLICO l’accademia di belle arti, l’istituto musicale Verdi; IN MEDIA 31MILA VISITATORI abbiamo un polo archeoALLE MOSTRE DI RAVENNA logico importante e l’apertura prossima di un Nei 13 anni di attività sotto la direzione di Claudio Spadoni, la media di visitatori alle grandi mostre nuovo grande museo del Mar è di poco superiore ai 31mila biglietti (quello di Classe all’ex zucstaccati (con budget variabili dai 900 ai 500mila cherificio, ndr), stagioni e euro degli ultimi anni), a cui vanno aggiunti i visigrandi festival. Abbiamo tatori del museo negli altri periodi dell’anno, sulnegli anni cercato un l’ordine delle poche migliaia. Il record di pubblico equilibrio che permettesse spetta ancora alla prima mostra, quella del 2003 grazie alle risorse dirette dedicata al critico Roberto Longhi, con circa del Comune, della 55mila visitatori, avvicinato nel 2013 un po’ a Regione, del ministero e sopresa dai 52mila visitatori di “Borderline” e nel alle sponsorizzazioni di 2009 dai quasi 50mila per “L’artista viaggiatore”. mantenere questa comIl peggiore risultato è quello del 2008 con la plessità di proposte in vita mostra dedicata a Corrado Ricci che superò di e in continua crescita. Sul poco la soglia degli 11mila biglietti staccati (ma oltre al Mar era dislocata in altre sedi). Mar – continua Bakkali entrando nel merito della questione – l’amministrazione contratta direttamente con fondazioni e sponsor privati, che quindi investono sul museo e non altrove. Possiamo continuare a citare e prendere ad esempio la mostre di Forlì o di altri territori, ma lo farei chiedendoci se le città in questione abbiano la pluralità di eccellenze e di proposte di cui sopra. Fatta questa analisi però non mi rassegno all’idea di fare con quello che abbiamo, anzi penso che dovremo lavorare per trovare altre risorse e altri sponsor per rendere le nostre mostre competitive e attrarre nuovi flussi di visitatori». (lu.ma.)
255mila
di Luca Manservisi
Lo incontriamo nel suo vecchio ufficio, in un museo quasi deserto, nonostante manchino pochi giorni all’inaugurazione della grande mostra del 2016 (vedi fotonotizia nella pagina a fianco). «Ad allestire siamo in tre-quattro in tutto, neanche in teoria tenuti a farlo, tra cui custode, curatore e registrar (colui che di fatto cura l’organizzazione dal
Lo storico direttore
Sono gli euro incassati tra biglietteria e bookshop nel 2015 I
Claudio Spadoni durante l’allestimento della mostra al Mar
a tutto campo, tra polemiche e rimpianti punto di vista tecnico, ndr). A Forlì, per esempio, ci sono all’opera qualche decina di allestitori, ogni sezione ha addirittura un piccolo staff, non so se rendo l’idea...». Allarga le braccia Claudio Spadoni, direttore del Museo d’Arte della città di Ravenna (Mar) fino al 2012, quando andò formalmente in pensione continuando però a svolgere il suo ruolo prima come consulente esterno per il Comune e ora, da un paio d’anni, a spese della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Spadoni, inutile negarlo, continua a essere il Mar e viceversa. Un museo che ha rilanciato fino a farlo diventare tra i migliori italiani secondo una ricerca della stessa rivista (l’autorevole Il Giornale dell’arte) che pochi anni prima il suo ingresso lo aveva invece “incoronato” peggior museo d’Italia dal punto di vista della gestione. Ora il suo percorso è destinato a concludersi in maniera simbolica con una mostra il cui sottotitolo (“La seduzione dell’antico”) rappresenta anche il filo rosso – quello del confronto tra attualità e passato – che ha unito tutte le mostre del Mar targate Spadoni, che ora pare stanco soprattutto di alcune polemiche (in particolare non gli sono piaciute le critiche del presidente di Confcommercio, Mauro Mambelli) relative al numero dei visitatori e ai confronti con Forlì, che negli ultimi anni ha puntato tutto sulle grandi mostre dei Musei di San Domenico, investendo budget considerevoli. Spadoni, cerchiamo di fare chiarezza sui numeri, per prima cosa. «Mi sembra semplicemente molto scorretto dare numeri di affluenze, di resa, senza parlare dei costi (come fatto dallo stesso Mambelli e da alcuni soggetti politici in queste ultime settimane, ndr): altrove, a Forlì come a Ferrara, spendono circa quattro volte rispetto a noi (in media circa 2 milioni di euro contro poco più di mezzo milione, ndr), per essere corretti bisognerebbe allora fare paragoni con quelle città sommando i dati dei visitatori delle nostre ultime quattro mostre...». Ma a Ravenna è sempre stato così? «Assolutamente no. All’inizio pote-
vamo contare quasi sul doppio del budget e sul doppio delle risorse umane. La prima mostra su Roberto Longhi, nel 2003, poteva contare su quasi un milione di euro (e non per niente, forse, resta la più visitata, con circa 55mila visitatori registrati, ndr) e negli anni immediatamente seguenti siamo oscillati tra 700 e 800mila euro, potendo contare oltretutto su uno staff composto da una quindicina di persone». Oggi invece in quanti lavorate alla mostra? «Circa la metà delle persone rispetto a quei tempi, in cui come istituzione (nata su iniziativa del Comune nel 2002, proprio con l’arrivo di Spadoni, per rilanciare l’attività culturale del museo, ndr) potevamo scegliere liberamente collaboratori, anche solo per brevi periodi, che pagavamo autonomamente. Tra pensionamenti, trasferimenti e l’impossibilità per legge di aprire nuove collaborazioni, non siamo più in numero sufficiente e non esiste più, per fare un esempio, anche solo un collaboratore dell’ufficio relazioni esterne che si occupi esclusivamente, come accadeva anni fa, di fare telefonate per promuovere la mostra e organizzare le visite dei gruppi». Che il Comune si sia affidato troppo alle sue capacità? Potrebbero aver pensato: “Tanto ci pensa Spadoni a fare una bella mostra anche senza risorse”... «Certo, non mi ha mai creduto nessuno fuori Ravenna quando dicevo che il Comune non mette più un euro (dal 2011 in avanti, ndr) per le attività espositive, che vorrei sottolineare non si limitano alla sola grande mostra, offrendo il Mar un ventaglio di offerte durante l’anno, senza mai un mese chiuso, come pochi altri musei possono vantare, spesso a costo zero, ma che portano comunque visitatori». Qualche rimpianto? «Diciamo che 7-8 anni fa sono stato molto indeciso: ero stato scelto tra poco meno di cento candidati per la direzione della Gam di Torino, probabilmente il museo più importante in Italia per ottocento e novecento. Ne parlai con il sindaco Matteucci, che mi chiese natural-
mente di restare qui, essendo all’inizio del nostro percorso. Feci una scelta di cuore, ma restai anche perché credevo molto nel progetto e nel rilancio del museo di Ravenna, avevo una squadra giovane, selezionata e motivata, che avevo costruito personalmente. Davo per scontato che se avessimo dimostrato che la nascita dell’istituzione aveva effettivamente dato una nuova identità al museo, come confermavano gli apprezzamenti incondizionati della critica, il Comune avrebbe continuato a sostenerci come nei primi anni. Quando una cosa funziona penso che sia logico insistere o semmai potenziarla. Non è stato proprio così, forse anche per la congiuntura economica negativa, e adesso la situazione è cambiata». Ma ne ha parlato con il sindaco, dopo che l’aveva convinta a restare? «Ho spiegato credo in varie occasioni, anche in maniera abbastanza precisa, quali erano le necessità del museo e che cosa sarebbe stato necessario per poter continuare a restare almeno al livello dei primi anni, a fronte anche di una concorrenza serrata». Quale crede che sia stata la strategia dell’Amministrazione? «È stata fatta una scelta di frammentazione di risorse in campo culturale, che ha aspetti positivi e negativi. Da un certo punto di vista è una ricchezza perché si possono soddisfare esigenze diverse da parte del pubblico e assecondare abitudini della città. Dall’altra parte è ovvio che in questo modo si indeboliscono alcuni settori, quelli già più deboli...». C’è chi dice che in fondo Ravenna è già una città d’arte, ha già i mosaici e potrebbe non aver così bisogno di grandi mostre, a differenza di Forlì, per esempio. «Sono certo che Ravenna abbia ancora grandi potenzialità derivanti dalla propria storia e dalla consapevolezza della propria storia: puntando sulla propria identità si possono ottenere risultati anche nel presente e nel futuro, senza andare a caccia di chimere o copiare modelli altrui. Come dimostra una città d’arte come Ferrara. A Forlì invece la situazione è diversa, con
PRIMO PIANO
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11 LA GRANDE MOSTRA
Da Picasso a Duchamp: sabato 20 l’inaugurazione Inaugura sabato 20 febbraio a partire dalle 18 la nuova grande mostra del Mar (il museo di Ravenna in via di Roma 13) dal titolo “La seduzione dell’antico”. Curata da Claudio Spadoni (nel comitato scientifico con Antonio Paolucci, Elena Pontiggia e Marco Bazzocchi) la mostra ripercorre la storia del secolo scorso mirando a documentare artisti e vicende che testimoniano l'attenzione all'Antico. Si potranno ammirare, tra le tante, opere di De Chirico, Morandi, Carrà, Guttuso, Schifano, Pistoletto, con una presenza rilevante di stranieri quali Duchamp, Man Ray, Picasso, Klein. La mostra resterà aperta fino al 26 giugno. Orari (fino al 31 marzo, poi cambieranno leggermente): martedì-venerdì ore 9-18, sabato e domenica 9-19, chiuso lunedì; aperture festive a Pasqua e Pasquetta. Biglietti: intero 9 euro, ridotto 7.
il Comune che non avendo le risorse ha delegato una fondazione bancaria (la Cassa di Forlì, vedi pagina 12, ndr) a occuparsi autonomamente del recupero di spazi meravigliosi per un progetto che è risultato vincente e che vede tutta la città coinvolta. Credo si faccia fatica a trovare un forlivese che non vada alla mostra, mentre i ravennati che vengono al Mar sono davvero pochi e sempre gli stessi». A proposito di fondazioni bancarie, qui recentemente hanno investito o stanno investendo pesantemente sul restauro di palazzo Rasponi, la cui destinazione non è però ancora del tutto chiara, o sul museo di Classe, la cui inaugura-
zione slitta da anni. Cosa ne pensa? «Sono state fatte scelte di politica culturale, degli investimenti, legittimamente, e che non commento. Ricordo che si diceva che erano investimenti giusti, che sarebbero stati un volano per il turismo. Vedremo. Al momento però sottolineo come a qualcuno non sembrino interessare altre offerte culturali, i numeri che fanno altre istitu-
«Ravenna? Ha bisogno di qualche scossa. Non so ancora per chi voterò...»
zioni o fondazioni presenti in città, in diversi settori culturali, a fronte di investimenti consistenti. Ma perché mai si tira in ballo solo il Mar?». Del Mar, intanto, ha già parlato anche il candidato sindaco del Pd, Michele De Pascale, assicurando sul nostro giornale maggiori risorse per le grandi mostre in futuro... «Se l’ha detto non ho motivo per non crederci. Mi permetto di fare una piccola osservazione però: una mostra seria, dall’ideazione alla verifica della fattibilità e alla realizzazione vera e propria, richiede come minimo un paio d’anni di preparazione. A questo punto per un’ipotetica ed eventuale grande mostra del 2017 bisognerebbe aver già iniziato a lavorare». E lei ci ha già pensato? «Assolutamente no, il mio contratto scade con questa mostra e nessuno mi ha chiesto nulla, qui a Ravenna». Sarà quindi la sua ultima mostra al Mar? «Suppongo di sì. A queste condizioni non mi sembra una bella prospettiva progettare per un museo in cui sono sempre più ridotti i margini di manovra, con risorse inadeguate, per poi farmi accusare di non aver portato abbastanza turisti a Ravenna». Ma crede che in ogni caso il Comune dovrebbe investire maggiori risorse sul Mar? «E a discapito di chi? Non credo che qui possa essere pensabile...». Quale dovrebbe essere il profilo del suo successore? «Credo che la soluzione più auspicabile per un museo sia quella del bando pubblico, o di una chiamata per titoli, ma indipendentemente dal metodo, bisognerà tenere conto di una complicazione che ha il museo di Ravenna, quello di essere contemporaneamente di arte antica e moderna-contemporanea, dal trecento in avanti, una tipologia un po’ insolita e che presupporrebbe nel direttore delle competenze in tutto quest’arco di tempo, o perlomeno
una forma mentis e una formazione adeguata. La scelta credo debba essere tarata sull’immagine che il Comune vuole dare al museo. Dando per scontato che si cerchi un direttore scientifico (al momento, come noto, il direttore ufficialmente è Maria Grazia Marini, dirigente comunale, che si occupa prettamente della parte amministrativa, ndr) e non si voglia affidare di mostra in mostra l’incarico a un curatore diverso, facendo perdere però così al nostro museo una sua identità». Quali sono le mostre che ricorda con più orgoglio tra quelle organizzate dal 2003 a oggi al Mar? «Il filone degli storici dell’arte (Longhi, Arcangeli, Corrado Ricci e Testori, ndr) ha dato appunto al museo un’identità forte, siamo stati i primi a organizzare un ciclo di mostre non sugli artisti ma su coloro che hanno orientato il gusto e spostato le ricerche. Anche quella sul Dopoguerra in Italia non era mai stata fatta altrove in maniera così mirata mentre quella di Giacometti era la più grande e completa mai realizzata fino a quel momento in tutta Europa, tanto che ora sarebbe irrealizzabile anche solo per i costi di assicurazione che oggi risulterebbero più che decuplicati». E una mostra che non rifarebbe? «Diciamo che paradossalmente non rifarei in quel modo sempre quella su Corrado Ricci, forse tra le più importanti come standard qualitativo, ma fin troppo specialistica, per la quale avevo dato per scontato alcune conoscenze che invece non lo erano. E rimasi raggelato quando alcuni mi fermarono proprio in via Corrado Ricci, a Ravenna, per chiedermi chi fosse questo Corrado Ricci a cui stavo dedicando la mostra...». Cosa farà dopo questa esposizione? «Ho ricevuto alcune proposte concrete fuori regione, ma su pressione di moglie e figli credo che mi riposerò un po’, anche perché quello di Artefiera a
Bologna (di cui è direttore, ndr) è comunque un impegno pesante e stressante». In questi mesi entra nel vivo anche la campagna elettorale, mai pensato di fare politica? «Mi fu chiesto in gioventù ma avevo altri interessi . E poi, troppi compromessi. Per quanto riguarda questa campagna elettorale, al momento il panorama complessivamente non mi pare entusiasmante. Penso comunque che la città abbia bisogno di qualche scossa, e anche di un cambio di mentalità. Ravenna sconta i problemi che ha una città piccola, aggravati dal suo relativo isolamento geografico. Credo che continui a essere una città parecchio chiusa e che proprio per questo ha accentuato la forma peggiore di provincialismo, ossia la paura stessa di apparire provinciale; una città dove si coltivano piccoli miti locali ma al tempo stesso si considera provinciale ciò che non lo è e si dà voce, attribuendo loro autorevolezza, a figure che in una città appena più grande non sarebbero ascoltate neanche nel loro quartiere». Ha già deciso per chi votare? «Deciderò a ragion veduta a tempo debito, non sono mai stato il tipo che avendo scelto una fede ne è rimasto tenacemente fedele, ma non sono nemmeno una banderuola che può passare da destra a sinistra con disinvoltura. Credo sempre di più che anche in politica la differenza la facciano gli uomini. Sono cresciuto all’ombra del campanile, i miei genitori erano cattolicissimi (il fratello Gianfranco è da anni esponente di spicco dell’Udc locale, ndr), ma io ho deciso di allontanarmi da quell’ombra convincendomi sempre di più che non avrei mai potuto iscrivermi a un partito e giurare fedeltà a un credo politico: tendenzialmente mi sento in totale sintonia con il mio maestro Francesco Arcangeli che si diceva anarchico. Ma per rivendicare, in questo modo, la mia totale autonomia di giudizio».
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PRIMO PIANO
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GRANDI MOSTRE: FERRARA Là dove il Comune investe in arte la tassa di soggiorno Palazzo dei Diamanti, a Ferrara, è tra i luoghi più importanti nella particolare mappa delle mostre d’arte in Italia. Dal 1992 (quando venne inaugurata dalla rassegna su Claude Monet) la Galleria civica d'arte moderna e contemporanea che si trova al piano inferiore del Palazzo ospita mostre temporanee di alto livello che hanno portato a Ferrara una media di 100mila visitatori all’anno (a volte vengono organizzate anche due mostre nell’arco dei 365 giorni) con picchi recenti da 150mila biglietti staccati (nel 2011 con “Gli anni folli. La Parigi di Modigliani, Picasso, Dalì”) e risultati inarrivabili negli anni novanta quando in due occasioni (per lo stesso Monet e per Gauguin) venne superata abbondantemente la soglia dei 200mila visitatori. «Siamo rimasti tra i pochissimi ad avere una fondazione culturale che si occupa delle mostre che vede alla presidenza il sindaco – commenta il vicesindaco del Comune di Ferrara, Massimo Maisto –, con una fortissima regia quindi dell’Amministrazione e che vede come direttore lo stesso dei musei civici, una dirigente del Comune, Maria Luisa Pacelli, a cui si affiancano uno o più curatori diversi per ogni mostra. Questo meccanismo virtuoso di produzione di mostre è affiancato dal fatto che la fondazione è anche casa editrice e gestisce i bookshop, riuscendo così praticamente quasi ad autofinanziarsi». Il Comune di Ferrara, però, interviene pesantemente con risorse proprie. «Abbiamo deciso di vincolare gli introiti della tassa di soggiorno per finanziare le grandi mostre. E poi a seconda delle esigenze aggiungiamo altre risorse. Quest’anno per esempio oltre ai 600mila euro della tassa di soggiorno abbiamo aggiunto 300mila euro. Senza contare i costi del personale, il Comune investe tra un terzo e un quarto della propria spesa culturale nelle mostre e il bilancio della fondazione Ferrara Arte oscilla tra i 2 e i 4 milioni di euro, a seconda che ci siano una o due mostre durante l’anno». Andando a scorrere i dati delle ultime esposizioni, infatti, risulta che sono costate da poco più di un milione di euro la più economica, fino a circa 2,5 milioni (nel caso degli “Anni folli” di cui sopra, che produsse un incasso di 1,8 milioni tra biglietti e bookshop) restando generalmente nell’ultimo decennio attorno ai 2 milioni. «Le mostre si ripagano – commenta ancora il vicesindaco Maisto – e i ritorni in questi vent'anni sono stati importanti, con Ferrara che è diventata una città d'arte da visitare nel panorama turistico italiano». Luca Manservisi
Visitatori in coda ai musei di San Domenico a Forlì per la mostra su Canova del 2009 Sotto, l’ingresso del Mic di Faenza
L’OPINIONE FLAVIO CAROLI: «CONTANO
Le esposizioni costano da 1 a 2,5 milioni e rappresentano un terzo della spesa culturale
GRANDI MOSTRE: FORLÌ
PIÙ LE IDEE CHE IL BUDGET»
Ogni città d’Italia ha un museo. Ogni museo, ogni anno organizza una mostra. Alcune vanno bene, altre vanno molto bene, altre ancora sono un disastro. Cosa incide di più per rendere una mostra tra le tante del panorama nazionale, più interessante delle altre? Lo abbiamo chiesto al celebre critico e storico d’arte, ravennate di nascita, Flavio Caroli. «La novità delle cose da dire e la qualità con cui viene realizzata». Conta anche il budget immagino? «Avere nuove idee nuove e una nuova visione critica incide molto più del denaro che si ha da investire. Anche se ovviamente, poi, serve anche quello». C’è qualche città che si sta distinguendo in questo momento? «Non è un momento eccelso. Non ci sono mostre in cui si impara qualcosa adesso in Italia. Alla Royal Academy di Londra c’è una mostra sulla natura che è interessante». Se dovesse fare lei una mostra adesso su cosa punterebbe? «Ne ho fatta una anni fa che si chiamava “L’anima e il volto”. Fu una novità, ma fu anche una fatica infernale. Non è facile trovare nuove visioni, infatti sono poche. Anche perché è un problema la realizzazione». Matteo Cavezzali
La Fondazione che ha cambiato la città Quasi un milione di visitatori in dieci anni. Per ogni euro investito, ne sono tornati due «Trasformare Forlì in una città d’arte, attorno a un evento, sembrava ragionevolmente a molti una impresa impossibile e inutilmente dispendiosa». E invece. Invece nel giro di dieci anni la città è cambiata. Come sottolinea con giustificato orgoglio il direttore generale delle grandi mostre di Forlì, Gianfranco Brunelli, della locale Fondazione Cassa di Risparmio, che insieme al Comune e a risorse statali e regionali ha contribuito al restauro (per un importo complessivo di oltre 20 milioni di euro) che ha trasformato l’ex complesso conventuale di San Domenico in una sede museale ed espositiva, ora tra le più visitate in Italia. Ogni anno una grande mostra, per cui il Comune, non avendo le risorse, ha affidato l’organizzazione appunto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì. Inaugurato nel 2005, in dieci anni di attività San
Domenico «ha superato il collaudo del pubblico e della critica», commenta ancora Brunelli sottolineando come siano stati registrati a Forli quasi un milione di visitatori complessivamente (circa 90mila in media per ogni evento espositivo) alle dieci mostre organizzate fin qui – senza contare naturalmente quella inaugurata in questi giorni e dedicata a Piero della Francesca, che resterà aperta fino al 26 giugno – con oltre duemila opere giunte anche da musei internazionali come i Vaticani, il Museo del Prado, il Musée d’Orsay, l’Ermitage, la National Gallery di Londra, il Kunsthistorisches di Vienna o il Metropolitan di New York. «La continuità qualitativa di una proposta e di un investimento significativo hanno fatto la differenza – commenta il direttore –, creando un marchio di garanzia». Perché – si legge anche in un suo testo uti-
lizzato per la strenna natalizia della Cassa di Forlì – «bisognava portare le persone a vederle le mostre. Portarle a Forlì. Devo dire che qui la sfida non è stata minore. Forlì era del tutto ignorata dal turismo culturale e particolarmente sfavorita dal flusso turistico generale». Ora le cose sono cambiate grazie a San Domenico: un’indagine che cita la stessa Fondazione dice infatti che del milione di persone recatesi a Forlì in questi anni per la mostra solo il 2 percento sarebbe venuto ugualmente. E per ogni euro investito dalla Fondazione ne sarebbero giunti nel territorio da 1,7 a 2,4. Ogni mostra è costata in media alla Fondazione un investimento di circa 2 milioni di euro. Il quadruplo circa – come ha sottolineato il curatore delle mostre del Mar nell’intervista a pagina 10 – del budget per le esposizioni di Ravenna. (lu.ma.)
IL CASO FAENZA
Il museo internazionale non basta più: una fondazione per tutta la ceramica Forse non tutti sanno che a Faenza c’è un museo internazionale. Il Mic, quello delle ceramiche, con in esposizione permanente 7mila pezzi su circa 60mila conservati. «Il nostro – commenta il vicesindaco Massimo Isola – è un lavoro intrecciato tra una riorganizzazione continua delle esposizioni permanenti e progetti a costo quasi zero per il Comune per le mostre temporanee, in collaborazione con altre istituzioni». Tra pochi mesi, per esempio, il Mic ospiterà una mostra molto importante, da qualche milione di euro, itinerante attraverso dieci città europee. «Ma è un progetto europeo appunto – precisa Isola – finanziato con fondi europei, perché non abbiamo risorse per grandi mostre temporanee e neppure main sponsor in grado di sostenerle». Solo per il museo il Comune di Faenza investe più di 1 milione di euro all’anno per struttura e dipendenti, che sono più di venti. Circa 40mila i visitatori in media all’anno. «La riforma sulla quale stiamo lavorando – annuncia Isola – è invece legata alla trasformazione della Fondazione che gestisce il Mic (dal 2002, ndr) allo scopo di farla diventare interlocutore chiave nel completo sistema ceramico italiano ed europeo, con un ruolo anche nel mondo dell’artigianato e della scuola. Una fondazione che non sarà più solo il soggetto che gestisce il museo ma dinamico, un motore di tutto il sistema italiano».
ECONOMIA CRISI/COSTRUZIONI
CRISI/CHIMICA
Micron-Mineral chiude Licenziati 21 lavoratori
Eni, sciopero di 8 ore contro la cessione di Versalis
Si sgretola un altro pezzo del settore costruzioni a Ravenna: chiude lo stabilimento della Micron-Mineral che impiega 21 lavoratori. A renderlo noto è un comunicato di Cgil, Cisl e Uil dopo che il 15 febbraio le organizzazioni sindacali sono state convocate dalla direzione del gruppo nella sede di Confindustria: «La comunicazione è stata completamente inaspettata, un fulmine a ciel sereno. Chiusura dello stabilimento con soppressione di tutti i posti di lavoro, con il sistema tipico delle multinazionali, purtroppo già conosciuto in tanti settori produttivi». La Micron-Mineral è un'azienda del settore cemento con impianto di produzione e commercializzazione del marchio Grancem con uno stabilimento nella zona portuale di via Classicana. L'azienda si è insidiata a Ravenna nel 2003 ed è stata rilevata dal gruppo Holcim nel 2008, gruppo che ha altri stabilimenti nel nord Italia e che fa parte della multinazionale leader mondiale nel settore cemento Lafarge. Attualmente il sito di Ravenna occupa 21 dipendenti, numeri già ridimensionati negli ultimi anni a causa della crisi del settore cemento. Fillea-Cgil, Feneal-Uil e Filca-Cisl hanno immediatamente convocato l’assemblea con i lavoratori e hanno deciso la proclamazione dello stato permanente di agitazione ritenendo inaccettabile «l'ennesima chiusura di un'azienda nel settore delle costruzioni nel nostro territorio con l'ulteriore perdita di posti di lavoro». In attesa dell'incontro, già programmato con la direzione aziendale, per il 29 febbraio, i sindacati richiedono il ritiro di tale decisione e sollecitano tutte le istituzioni alla vigilanza sulla vertenza.
È previsto per il 19 febbraio uno sciopero generale di otto ore in tutto il gruppo Eni, presente come noto anche a Ravenna, con manifestazione nazionale a Roma. Cgil, Cisl e Uil dell’EmiliaRomagna si esprimono così: «Contrastiamo con forza una scelta scellerata che nella sola Emilia Romagna coinvolgerebbe il futuro di oltre 10mila lavoratori, tra diretti, indiretti e indotto. La cessione del 70 percento di Versalis al fondo Sk Capital è un clamoroso autogol, visto che il fondo che non ha la forza necessaria per sostenere l'acquisizione di Versalis, con il rischio concreto che la stessa azienda venga indebitata e spezzettata, chiudendo una pagina importante, un pezzo di storia della chimica e dell'industria di questo paese e di questa regione».
L’INCONTRO IL 23 FEBBRAIO PARTE IL PERCORSO PARTECIPATIVO PER IL TURISMO Sarà Palazzo Rasponi in piazza Kennedy a Ravenna la sede dei cinque incontri sul turismo voluti dal Comune nell’ambito di un percorso partecipativo con gli operatori: primo appuntamento alle 15 del 23 febbraio sul tema “città d’arte e cultura”. Per iscriversi è sufficiente collegarsi al sito www.ravennaascolta.it. «Siamo ai nastri di partenza – sottolinea l’assessore al Turismo, Massimo Cameliani –. Confermiamo di credere fermamente nella validità dei processi partecipativi. In questo caso i nostri interlocutori principali sono gli stessi operatori turistici, una importantissima fonte di indirizzo e ispirazione».
LA VISITA IL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA MARTINA ALLA FRUTTAGEL DI ALFONSINE I giovani cooperatori incontrano il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina: il terzo appuntamento del ciclo “Dove comincia il futuro”, organizzato dal network dei giovani cooperatori Generazioni e Legacoop Romagna, sarà ad Alfonsine allo stabilimento della Fruttagel il 22 febbraio alle 15 (ingresso a invito). Il ministro visiterà il sito produttivo prima di ripartire per Forlì dove parteciperà all’assemblea di Legacoop Romagna.
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TURISMO
Torna la Visit Card con 48 siti gratuiti È in vendita la Romagna Visit Card 2016, la card turistica integrata dell’intero territorio romagnolo, che per il quinto anno (dopo che nel 2012 ha preso il posto della Visit Card della sola Ravenna) mette in rete l’offerta delle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. L'anno scorso ne sono state vendute 2.700, circa 200 in meno rispetto al 2014 ma con oltre 2mila ingressi in più registrati nei vari siti coinvolti (7.400 contro 5mila). Quest'anno 48 ingressi gratuiti e circa 60 proposte ad ingresso ridotto: card personale, acquistabile al costo di 14 euro (2 euro in più rispetto all'anno scorso) a fronte di un risparmio complessivo calcolato di 236 euro (10 euro in più rispetto a quello calcolato per il 2015) rispetto all’acquisto dei corrispondenti biglietti a prezzo intero. Valida fino al 6 gennaio 2017, ogni sito è però fruibile una volta sola. Ancora assenti dal pacchetto dei siti, come noto, i prestigiosi monumenti, tra cui la basilica di San Vitale, gestiti dalla Curia di Ravenna. La card potrà essere acquistata (anche dai residenti) nell’intera rete degli Iat e degli uffici turistici del territorio romagnolo e in alcuni siti convenzionati per un totale di 56 punti vendita, oppure on line sul sito www.romagnavisitcard.it dove è possibile consultare anche l’elenco completo dei siti in rete che offrono sconti o ingressi gratuiti.
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PORTO
REPORT
INFRASTRUTTURE
Per i dragaggi un tris di proposte da Ap Anche una versione del progetto senza casse di colmata per i fanghi sulle dighe Per la soluzione minima servono 230 milioni di euro, per quella dei sogni bisogna tirarne fuori 360. Sono gli estremi del preventivo di spesa pubblica per i lavori di dragaggio del canale Candiano, secondo una stima di massima elaborata dagli uffici dell’Autorità portuale e illustrata il 9 febbraio dal presidente Galliano Di Marco nella sala del consiglio comunale in occasione della riunione congiunta delle commissioni Ambiente, Assetto del territorio e Infrastrutture. Allo stato attuale la borsa a disposizione di Ap contiene 240 milioni: 60 in cassa, 60 dal Governo, 120 finanziati dalla Banca europea degli investimenti. A pochi giorni dalla scadenza del suo primo mandato al vertice di via Antico Squero, prevista per il 2 marzo, Di Marco ha nuovamente provato a mettere ordine nello scenario portuale. Sul tavolo, in questo caso quello tecnico insediato nei mesi scorsi al ministero delle Infrastrutture, tre diverse ipotesi per rimodulare il cosiddetto Progettone facendo i conti soprattutto con le limitazioni imposte dai sequestri di alcune aree da parte della magistratura che indaga su vecchie casse di colmata con autorizzazioni scadute e su modifiche di destinazioni urbanistiche del territorio. Nell’aula del municipio ad ascoltare l’ingegnere abruzzese non c’erano il sindaco e il vicesindaco (vedi box) ma erano invece molti i comuni cittadini presenti: per loro e per i consiglieri comunali la proiezione di slide contenenti numeri e riassunti di quelle che Di Marco e Ap considerano a oggi le tre strade percorribili per dare un futuro al porto. Tutte accomunate da una circostanza: immaginando di non perdere altro tempo, la burocrazia consentirà di scavare il primo cucchiaio di fango solo a inizio 2018. Di Marco ha cominciato dalla soluzione idilliaca. Quella da 360 milioni che darebbe al porto una conformazione di portata internazionale. In totale verrebbero scavati 7,3 milioni
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IL VICESINDACO «IL 9
FEBBRAIO FACCIO ALTRO»
«C’è un giorno dell’anno nel quale a Ravenna si svolgono numerose iniziative dedicate alla storia patria e alla costituzione mazziniana: si tratta del 9 febbraio, anniversario della Repubblica Romana e per un repubblicano che ci tiene come me non c'è niente di più importante. A quelle iniziative partecipo sempre». Insomma per Giannantonio Mingozzi, vicesindaco di Ravenna con delega al porto, non c'è commissione consiliare che tenga di fronte agli appuntamenti del 9 febbraio e questa è la spiegazione della sua assenza dalla riunione congiunta delle tre commissioni per discutere dei lavori di dragaggio del Candiano e della collocazione dei fanghi.
di metri cubi di fondale per avere 15 metri di profondità in ingresso, 14,5 fino a largo Trattaroli e 12,5 fino alla darsena San Vitale. Per i 3 milioni di mc rimossi dall’avamporto la sistemazione è cosa facile: verrebbero trasportati in due aree di 30 ettari di pro-
prietà di Ap al largo. Più complessa la questione per il materiale dragato dentro il Candiano che in base ai campionamenti analizzati da Arpa non è pericoloso per la salute pubblica ma non è nemmeno idoneo al deposito al largo. E allora 2,3 milioni di mc andrebbero in due casse di colmata da realizzare all’interno delle dighe foranee e il resto verrebbe dimezzato in due siti: un milione per rialzare le aree di Logistica 1 e Logistica 2 (per la maggior parte di proprietà di Sapir) comprese tra via Canale Molinetto e la banchina sud e destinate a logistica dal piano regolatore del 2007, l’altro milione invece per una piattaforma
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REPORT PORTO
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15 I NUMERI
230
La spesa in milioni di euro per la versione minima degli escavi: fondali fino a 12,5 metri fino a largo Trattaroli e parte dei fanghi utilizzati per rialzare le aree Logistica 1 e Logistica 2 tra Candiano e via Canale molinetto e l’area S3 alle Bassette.
50
Il costo in milioni di euro ipotizzato per il nuovo terminal container, ultimo stralcio subordinato ad alcune condizoini: l’interesse degli investitori, il dissequestro di aree sotto indagine, la pianificazione nazionale sul settore.
2018
L’anno in cui potranno cominciare i dragaggi se non ci saranno più intoppi a partire da oggi. Serviranno poi almeno due anni di cantiere.
330
La lunghezza massima in metri delle navi che possono entrare nel porto di Ravenna per via della conformazione del canale.
55.000
I metri cubi che annualmente si depositano nella canaletta di accesso al porto per effetto dei moti ondosi naturali e degli spostamenti del fondale per le eliche delle navi.
logistica alle Bassette in un’area di circa 700mila mq che i mappali urbanistici chiamano S3. Il progetto dei sogni prevede anche il rifacimento di tutte le banchine. Complessivamente quattro stralci, l’ultimo dei quali sarebbe il nuovo terminal container per cui è preventivato un costo di 50 milioni. Per le prime tre fasi servirebbero invece 310 milioni di cui 1,6 per la progettazione, 40 di espropri, 45 per le casse a mare, 77 per il dragaggio, 86 per le banchine, il resto in opere di urbanizzazione pubblica. Ma quanto delineato con la soluzione massima contiene un nodo cruciale: le casse a mare che verrebbero realizzate all’interno delle dighe foranee coprendo un’area di circa 30 ettari. La capitaneria di porto ha detto che tecnicamente sono fattibili senza intaccare la sicurezza della navigabilità. Il Comune non ne vuole sapere: «Anche le centrali nucleari si possono fare ma si può scegliere di non farle», ha detto il direttore generale Carlo Boattini. Il vicesindaco Giannantonio Mingozzi ha detto che non si faranno mai. Nella posizione di contrarietà del Comune manca la soluzione alternativa, espressamente richiesta da Di Marco. Per evitare le casse a mare – «Trattandosi di legge nazionale l’ente competente è la Regione e se mi dicono no io non le faccio, mica mi sono sposato le casse a mare» – Ap ha elaborato una soluzione che prevede minore approfondimento e quindi meno volumi da collocare. L’ipotesi minima prevede la rimozione di 4 milioni di mc per avere 12,5 metri di profondità fino a largo Trattaroli e 12 fino a San Vitale portando al largo i 2 milioni di mc dalla canaletta di ingresso e spargendo gli altri due tra Logistica 1, Logistica 2 e S3. Le banchine verrebbero adeguate solo fino a San Vitale. In questa versione light gli stralci sarebbero solo due per un totale di 230 milioni di euro. Tra le due ipotesi estreme c’è la terza versione nel mezzo: si scaverebbero 5,3 milioni di mc, avrebbe le casse a mare, non andrebbe a toccare l’area S3, avrebbe una profondità di fondali a metà tra quelli ipotizzati negli altri due scenari. Costo 280 facendo anche il terminal container nuovo oppure 240 fermandosi prima. Andrea Alberizia
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«Il gigantismo navale richiede nuovi fondali» «Se una voce autorevole come quella del comandante della capitaneria di porto dice che la navigazione non avrebbe rischi di sicurezza con casse di colmata a mare dentro le dighe foranee per i fanghi di dragaggio, allora la fattibilità delle opere c’è già in teoria. Poi si può anche farne una questione estetica e impedirle lo stesso ma io so solo che il porto va dragato e va dragato in fretta». La mette sul pragmatismo Mauro Samaritani, presidente del gruppo Ormeggiatori che fornisce uno dei servizi tecnico-nautici fondamentali per l’attività del Candiano. Con una doverosa e onesta precisazione: «Non sono un tecnico in materia perciò non mi pronuncio personalmente ma mi limito ad ascoltare l’opinione di chi ha un ruolo cruciale. Da operatore posso però dire che vedo quotidianamente la situazione con cui dobbiamo fare i conti e tardare ancora con i lavori di dragaggio è una tragedia». L’attività di ormeggio non cambia molto con l’insabbiamento dei fondali ma ben diverse sono le conseguenze sui traffici: «Negli ultimi anni stiamo assistendo al gigantismo delle navi: sempre più grandi per trasportare sempre più carichi ma a Ravenna le navi più grandi che possiamo accogliere non possono entrare a pieno carico ma sono costrette a fare uno scalo precedente per avere minore pescaggio». Samaritani non si limita a guardare al breve periodo con l’urgenza di un maxi dragaggio complessivo ma allunga lo sguardo oltre e parla di manutenzione: «Il nostro porto ha necessità di avere una draga disponibili per mantenere il pescaggio costante. Il movimento delle eliche nel canale e delle onde all’esterno muovono il fondale e lo insabbiano. Serve una manutenzione costante appena le condizioni si modificano». (and.a.)
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www.avvisatoremarittimo.ra.it avvisatore@avvisatoremarittimo.ra.it L’Avvisatore Marittimo svolge servizio di informazione, coordinamento e registrazione orari movimentazione navi nell’ambito portuale, ponendosi, in qualità di esercizio privato di funzioni e di servizi pubblici, quale punto di riferimento utile alla collettività. Come da ordinanza/regolamento della Capitaneria di Porto di Ravenna n° 2/2007, l’Avvisatore Marittimo gestisce la banca dati “Setship” in concerto con la Capitaneria di Porto di Ravenna.
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LETTORI detti e contraddetti
a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
NO AL PARCO EOLICO SUL VERGHERETO Spettabile Redazione, vi segnaliamo la vicenda del gigantesco impianto eolico progettato a Poggio Tre Vescovi, nei territori comunali di Verghereto, Casteldelci e Badia Tedalda, lungo il crinale appenninico tosco-romagnolo. Questo impianto, se mai venisse realizzato, sarebbe il più grande d'Italia assieme a quello sardo di Buddusò-Alà dei Sardi. La questione è scottante, perché entro questo mese presso il Consiglio dei Ministri si decideranno le sorti. Non siamo contrari allo sviluppo delle fonti rinnovabili, ma vorremmo che ciò avvenisse in rispetto della Costituzione e salvaguardando il bene comune. Poichè molti ravennati hanno case di vacanza alle Balze di Verghereto, riteniamo che i vostri lettori debbano essere informati di quanto sta accadendo. Comitato Salviamo Poggio 3 Vescovi
I FURTI DI ALVEARI SONO UNA COSTANTE È con una profonda gratitudine ai Carabinieri della Stazione di Brisighella, che la Comunità degli apicoltori che fanno capo alla Nostra Cooperativa, l’associazione romagnola apicoltori (Ara), è venuta a conoscenza del ritrovamento di alveari scomparsi da diversi anni sulle colline Brisighellesi. L'Ara, con sede a Bagnacavallo, è costituita da circa 350 apicoltori hobbisti, semi professionali e professionali di tutta la Romagna e dei territori
api”. Ringrazio tutti coloro che hanno dato un notevole aiuto per difendere i bravi apicoltori. Roberto Babini, tecnico Ara
QUANDO I LEGHISTI TOGLIEVANO LE PANCHINE QUANTE CRITICHE... Tanti anni fa c'era un sindaco a Treviso di nome Gentilini inviso all'opinione pubblica poiché era un vecchio alpino leghista e parafascista. Quando fece togliere le panchine dai viali della stazione della sua città si alzò feroce la critica dei media di sinistra, Repubblica, il Manifesto, l'Unità. Tutti contro il razzista Gentilini. Oggi lo fa Matteucci e tutti stanno zitti. Compagni che sbagliano? Campagna elettorale per le amministrative in vista? Andrea Papetti
Risveglio tra la nebbia di @lupoflaco Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio postata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata dall’utente @lupoflaco e ritrae alcuni fiori nelle campagne di un casolare di Bagnacavallo.
limitrofi. Purtroppo il furto di alveari è una pratica molto frequente per la particolarità degli alveari stessi, spesso dislocati in siti remoti per la giusta riservatezza delle api stesse e per limitarne i contatti ai passanti. Sicuramente la nuova normativa, che obbliga il riconoscimento degli alveari con codici identificativi personalizzati ed univoci
aiuta anche le Forze dell'Ordine durante i controlli delle movimentazione degli alveari sui mezzi di trasporto degli apicoltori, così come avvenuto per l’indagine dei Carabinieri di Brisighella. Si stanno perfezionando anche sistemi elettronici di rilevamento satellitare installabili negli alveari con la speranza di rendere sempre più difficile il mestiere di “ladri di
L’EX IPPODROMO MERITA UN TRATTAMENTO MIGLIORE Da qualche tempo frequento con moderazione l’ex ippodromo di Ravenna. Sono tra i solitari salutisti che si affaticano in anacronistiche blande corsette, nella vana speranza di perdere qualche chilo di troppo. Per chi abita in città, l’anello ippico è un luogo prezioso per esercitare un’attività fisica all’aria aperta e al riparo da traffico e polveri sottili. Dalla sporadica frequentazione della struttura emergono comunque domande che il podista pone prima a se stesso, e quindi a qualche autorità in grado di rispondere. È evidente il degrado della pista. Non suscita scandalo l’erba che affiora sempre più fitta
al centro. La natura, com’è giusto, fa il suo corso e si riprende gli spazi abbandonati dall’uomo. C’è però qualche buca, di cui una particolarmente profonda, segnalata da una piccola asta (più pericolosa del pericolo stesso che si vorrebbe segnalare), in cui potrebbe incorrere l’ignaro podista a rischio di storta. Soprattutto la sera a illuminazione spenta (mi pare nei festivi e prefestivi). Non ho trovato nessuna indicazione contraria all’accesso in orari serali. Se dunque non è vietato, sarebbe bene accendere l’illuminazione. O in alternativa regolamentare l’ingresso. Personalmente sarei per rivalutare e reclamizzare la struttura quale spazio verde della città. Anche destinandolo saltuariamente a sede di eventi. Infine i bagni. Una volta li ho trovati aperti. Successivamente sempre chiusi. Sono a disposizione del pubblico? Un ringraziamento a chi risponderà. Renzo Maltoni Gentile Renzo, più volte il Comune ha fatto sapere che è in programma un intervento di riqualificazione degli spazi dell’ex ippodromo proprio perché si tratta di uno spazio aperto in città dove molti come lei vanno per attività fisica. Il progetto prevede in particolare la sistemazione degli spogliatoi per garantire un’accoglienza migliore agli sportivi.
CULTURA
MUSICA
CLASSICA/1
ROCK/1
Biondi e l’Europa Galante all’Alighieri di Ravenna
Daniel Norgren e Teatro degli Orrori al Bronson
Un fuoriclasse della tastiera e un celebre complesso orchestrale specializzato nel repertorio barocco saranno i protagonisti al Teatro Alighieri dei due prossimi appuntamenti del cartellone “Ravenna Musica” dell’Associazione Angelo Mariani. Giovedì 18 febbraio, come annunciato sul numero scorso, a prendere posto al pianoforte sarà Federico Colli, inserito dalla rivista britannica “International Piano” tra i 30 pianisti “under 30” emergenti a livello mondiale. Il giovane pianista bresciano sta bruciando rapidamente le tappe di una carriera LAVICEMBALO internazionale dopo le LA POLACCA KUBIK vittorie a due dei massiAL MUSEO NAZIONALE mi concorsi pianistici, il Mozart di Salisburgo e il Sabato 20 febbraio alle 17 al Piano Competition di museo Nazionale di Ravenna Leeds. Il programma concerto per clavicembalo in prevede il Concerto itacollaborazione con Collegium liano di Bach, Variazioni Musicum Classense. op. 18 di Brahms, La pluripremiata giovane claPreludio, Corale, Fuga di vicembalista polacca Daria Franck e di Schumann Kubik presenterà un programPapillons n. 2 e ma con musiche di Couperin, Carnevale di Vienna. Sawa, Bach e Scarlatti. Al terLunedì 22 arriva l’atmine del concerto, alle 18, è tesa Europa Galante, il proposta a tutti i partecipanti complesso fondato nel una visita guidata dal titolo 1990 dal violinista Tesori nascosti al Museo Fabio Biondi, al fine di Nazionale di Ravenna. creare un gruppo struIl concerto e la visita guidata mentale italiano per le sono compresi nel biglietto di interpretazioni, su struingresso. menti d’epoca, del grande repertorio barocco e classico. Un sodalizio indissolubile quello fra Fabio Biondi e l’Europa Galante, con esibizioni in tutto il mondo e una lista eccezionale di riconoscimenti, tra cui cinque Diapason d’Oro, Diapason d’Oro dell’Anno in Francia, nomina ‘Disco dell’Anno’ in Spagna, Canada, Svezia, Francia e Finlandia. L’ensemble e Fabio Biondi, nel consueto doppio ruolo di direttore e violino solista, daranno prova del loro affiatamento eseguendo pagine di Vivaldi, Locatelli, Brioschi, Leclair per finire con il Concerto Grosso op.6 n.12 di Corelli. Inizio concerti ore 20.30. Info: 0544 39837 e angelomariani.it.
Venerdì 19 febbraio al Bronson di Madonna dell’Albero concerto del cantautore svedese Daniel Norgren, sul palco con Anders Grahn al contrabbasso e Andreas Filipsson all’organo. Ad aprire la serata il cantautore folk-blues italiano (a dispetto del nome) Phill Reynolds. Il giorno dopo, sabato 20, appuntamento con una delle istituzione del rock cantato in italiano: Il Teatro degli Orrori di Pierpaolo Capovilla presenteranno il loro omonimo album solista, uscito l’anno scorso.
C
CLASSICA/2 A CASTEL BOLOGNESE AL VIA “ARMONIE” CON OBOE E PIANOFORTE
Tre incontri-concerto alla chiesa di Santa Maria della Misericordia di Castel Bolognese. Dal 21 febbraio prenderà infatti il via la rassegna "Armonie". Il programma prevede per domenica 21 febbraio, alle ore 17.30, il "Duo Razvan" con Marin Gheorghiu (oboe) e Greta Insardi (pianoforte) in concerto.
ROCK/2 AL MOOG
LA FRANCESE
LENA DELUXE
Lunedì 22 febbraio al Moog di Ravenna (vicolo Padenna) concerto della francese Lena Deluxe che presenta il suo primo album, "Mirror for Heroes", dalle sonorità psych folk, pop rock.
AL PROMETEO
LE DEBUTTANTI
VALE & THE VARLET
Sabato 20 febbraio al circolo Prometeo di Faenza concerto di Vale & The Varlet, duo emiliano al femminile di indie-pop tra piano, batteria elettronica, violino, theremin... Presenteranno il loro disco d’esordio.
I MERCATO
DEL
VAGO
AL CIRCOLO
AURORA
Venerdì 19 febbraio al circolo Aurora di Ravenna concerto dei Mercato del Vago, trio ravennate che miscela elettronica, blues, rock, hardcore, cantautorato e poesia.
AL CAFFÈ CENTRALE LU SILVER & STRING BAND Sabato 20 prosegue la rassegna del caffè Centrale di Villanova di Bagnacavallo con il concerto rock dei cesenati Lu Silver & String Band.
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ELETTRONICA
Il suono del Sudafrica per C.A. Loose Venerdì 19 febbraio dalle 23 al Valtorto di Fornace Zarattini sorta di anteprima del festival C.A. Loose, dedicata alle nuove sonorità elettroniche di Durban. Il nuovo suono in questione si chiama Gqom ed è l'espressione di una scena sudafricana in grande fermento, tra bassi profondi e fraseggi di synth caldi e persistenti. Protagonista della serata sarà Nan Kolè, dj italiano residente a Londra che ha creato insieme alla sudafricana Lerato Phiri la GQOM OH! records con l’intento sostenere i giovani producer di Durban. La capienza è limitata, si consiglia la prenotazione: citizenkane@fannyalexander.org - 349.7767662.
ROCK/3 L’HEAVY METAL DIVENTA ACUSTICO E POP Giovedì 18 febbraio al Mariani di Ravenna concerto dei Driving Mrs Satan, band italiana che rivisita in chiave acustica e pop classici dell’heavy metal. Domenica 21 invece appuntamento con i ravennati Gray Cats, che omaggeranno alcuni cantautori italiani come Bruno Martino, Pino Daniele e Lucio Dalla. Infine, al Mariani, una storica band ravennate in concerto il 25 febbraio tra rock, progressive e cantautorato. Si tratta de La Traccia, che presenta il suo nuovo disco “Alta Marea”.
WORLD ATMOSFERE GRECHE AL MAMA’S CLUB Sabato 20 febbraio i romani Evì Evàn in concerto al Mama’s Club con la loro proposta di musica rebetika, “il blues d’Oriente”, per una serata dedicata alle sonorità della Grecia.
IL CONCORSO
Around the rock: la sfida tra band emergenti al Valtorto Torna “Around the Rock”, il concorso per le band emergenti ravennati giunto alla sua ventiseiesima edizione, in programma tutte le sere dal 24 al 27 febbraio al Valtorto di Fornace Zarattini. Il vincitore tra i nove gruppi (o artisti) in gara, decretato da pubblico e giuria, parteciperà ad “Around The Rock Festival”, che si terrà all’Almagià in marzo. Concerti dalle 21, a ingresso libero. I partecipanti: Brian V, Uncut, Black Holes, Unravel, Aporia, Mald'estro, Endless Mind, Underball, Original Sin. Sabato 27 è in programma la finale, con i nomi delle band finaliste che saranno annunciati al termine dell'ultima serata di venerdì. Info: info@associazionenorma.it e 0544 684365.
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CULTURA
TEATRO
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SCENA CONTEMPORANEA
DANZA
Prima nazionale per E Bal a Vulkano: il ritorno delle Albe al dialetto
Trockadero: ironia e comicità sulle punte
Domenica 21 febbraio (ore 15.30) la stagione di danza del Teatro Alighieri di Ravenna si tinge di comicità con la spettacolarità de Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, la famosa compagnia che affronta con nonchalance i più impervi titoli del repertorio ottocentesco, neoclassico e moderno, mettendo alla berlina la seriosità del balletto classico e le manie dei suoi divi. Torna a Ravenna dopo sei anni la storica compagnia americana en travesti nata nei circoli underground newyorkesi nel 1974 da un gruppo di appassionati di danza decisi a mettere in scena, per divertimento, il balletto classico tradizionale, presentandolo in parodia ed en travesti. Composta da soli uomini, i Trocks – come sono affettuosamente chiamati – calcano da quarant’anni le scene di tutto il mondo in tutù e scarpette da punta, parodiando vezzi e manie del balletto classico. Con il passare degli anni i Trockadero sono diventati non soltanto un gruppo di danzatori maschi che fa il verso a tic e vezzi delle grandi ballerine, ma ormai fanno cultura e sono un punto di riferimento per ballettomani e coreografi tanto che, come ogni compagnia che si rispetti, hanno brani creati appositamente per loro. Info e prevendite 0544 249244 – www.teatroalighieri.org.
Per Scena contemporanea martedì a Vulkano martedì 23 febbraio iniziano le replice (fino a domenica 28) della prima nazionale del nuovo spettacolo del Teatro delle Albe E' Bal di e con Roberto Magnani e Simone Marzocchi su un testo testo di Nevio Spadoni e musica di Simone Marzocchi. Un nuovo passo nel percorso di ricerca trentennale delle Albe sull’uso del dialetto come lingua di scena. In questo “divertissment o gioco linguistico”, che racconta la storia di Ezia, donna emarginata della campagna romagnola il cui andare in cerca assomiglia a una folle danza solitaria, Magnani dialoga con Simone Marzocchi, trombettista e compositore. www.teatrodellealbe.com.
AGENDA
SATIRA
LADY GODIVA AL RASI CON FINISCE PER A Per Scena Contemporanea al Rasi mercoledì 24 febbraio va in scena lo spettacolo di Lady Godiva di Eugenio Sideri Finisce per A, storia di Alfonsina Morini che nel 1924 si iscrive e partecipa al Giro d’Italia. Prima e unica donna a voler correre in bicicletta a quel tempo, una passione che la accompagnò per la vita. Alle 21.
MODIGLIANI SUL PALCO DEL MASINI Al Masini va in scena il 20 e 21 febbraio lo spettacolo dedicato al grande Modigliani con Marco Bocci.
OMAGGIO A MODUGNO AL COMUNALE Al Comunale di Russi l’omaggio a Domenico Modugno dal titolo Volare di e con Gennaro Cannavacciuolo il 23 febbraio alle 20.45.
RISATE E SENTIMENTO CON #AMORE Commedia e sentimento al Masini di Faenza il 23 febbraio con lo spettacolo #Amore con Marta e Gianluca.
AL SOCJALE ROCK
AND ROLL CON
MATTHEW LEE
Il 19 febbraio dalle 21 al Socjale di Piangipane torna Matthew Lee, funambolo del pianoforte per una serata rock & roll anni 50 e 60.
Le lampade del mare
Quel felice e idilliaco futuro raccontato da Sabina Guzzanti Come ne venimmo fuori (proiezioni dal futuro) è il nuovo one-woman show satirico critto e interpretato da Sabina Guzzanti sarà in scena al Teatro Goldoni di Bagnacavallo venerdì 19 febbraio alle ore 21. Lo spettacolo si svolge in un tempo immaginifico, un futuro armonico e civile, dove il denaro è tornato a essere semplicemente un mezzo e non più un fine. E trasporta gli spettatori in un mondo fantastico, dove, perché non si perda la memoria e si scongiuri il pericolo di ripetersi, ogni anno si tiene un discorso celebrativo sulla fine del periodo storico, tristissimo e feroce, che altro non è che il nostro tempo presente: frustrazione, ignoranza, miseria, compensate da ore e ore trascorse a litigare su facebook e a guardare programmi demenziali, guidati da leader e ideologie che rendono uomini e donne incapaci di reagire a innumerevoli angherie.
di Walter Visani - Info 335 230596
Lampade, pezzi unici, costruite con i legni recuperati in mare e tecnologia Led Per ulteriori informazioni e visualizzazione collezione completa:
www.cosesimpatiche.it Esposizione permanente di alcuni pezzi alla Ca De Ven di Ravenna in via Corrado Ricci, 24
Dispositivo in grado di ricaricare 3 cellulari nello stesso tempo senza bisogno di cavi, costruito artigianalmente con legno multistrato e plexiglass
Lampada realizzata con radice trovata in mare, trattata con prodotti ecologici, raffiugurante un elefante con una lampada artigianale LED
Lampada costruita con pianta di vite su basamento di ulivo con impianto elettrico e cinque lampade LED
LIBRI
CULTURA BIBLIOTECA ORIANI La storia d’Italia attraverso le parole dei cantautori GiovedĂŹ 25 febbraio alle 17 l’autore e organizzatore di eventi culturali Emiliano Visconti presenta il corso che sta approntando dal titolo "Dal secondo dopoguerra a Piazza Fontana nelle parole dei Cantautori", Un percorso in sette lezioni che si terranno alla Biblioteca di Storia Contemporanea “A. Orianiâ€? e che sono, spiega ÂŤUn punto di vista “alternativoâ€? per raccontare l’Italia dal secondo dopoguerra al 1969 in compagnia delle liriche e delle musiche di Domenico Modugno, Luigi Tenco, Giorgio Gaber, Dario Fo, Enzo Jannacci, Fabrizio De Andrè e numerosi altri. Gli incontri si terranno a partire da giovedĂŹ 3 marzo in caso di un numero di partecipanti minimo (costo 35 euro + 5 euro di iscrizione). La presentazione è ovviamente a ingresso libero. Per info e preiscrizioni: rapsodia.librieventi@gmail.com.
APPUNTAMENTI/1 INCONTRO SUL RISORGIMENTO A CASA MELANDRI
RUSSI
VenerdÏ 19 febbario alle alle 21 all’Hotel Ala d’Oro serata dedicata a Wolfgang Amadeus Mozart con il musicologo, pianista e compositore Giovanni Bietti che presenterà con l’ausilio del pianoforte il suo ultimo saggio Mozart all’opera, edito da Laterza.
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LA BUSTINA DI MELPOMENE
STEFANO TURA APRE GLI “INCONTRI FUTURIBILI� CON IL SUO NUOVO THRILLER
InaugurerĂ al Centro Culturale Polivalente in via Cavour 21, la rassegna letteraria “Incontri Futuribili â€?, tre incontri serali con tre grandi autori (Stefano Tura, Marco Francalancia e Luca Conti) che presenteranno il loro ultimo libro attraverso un dialogo con il moderatore (Federico Savini). Al termine di ogni incontro piccolo buffet e degustazione di vini di cantine locali curata da Roberto Ronchi. (Informazioni: Associazione Kultura 329 0305467). Si comincia alle 20.30 di lunedĂŹ 22 febbraio con il giornalista e corrispondente Rai da Londra Stefano Tura che presenta il suo nuovo thriller Il principio del male.
ERALDO BALDINI INAUGURA “LIBRIMIâ€? CON IL SUO “BAMBINEâ€? TORNATO IN LIBRERIA A partire da mercoledĂŹ 24 febbraio, il Bar Centrale di Russi organizza, con la collaborazione di “Librimi – Libri & Giocattoliâ€?, un ciclo di quattro incontri con autori e scrittori. Gli eventi avranno luogo a partire dalle 21 con il seguente programma e si comincia con il noto scrittore ravennate (originario di Russi, per la veritĂ ), Eraldo Baldini che parlerĂ del romanzo Bambine, giallo noir ambientato nei lidi ravennati uscito per la prima volta negli anni Novanta e che consacrò Baldini come scrittore di fama nazionale. Oggi il libro, da tempo esaurito, è stato (meritoriamente) ripubblicato dalla casa editrice Fernandel di Ravenna.
IL TEMPO RITROVATO
VenerdĂŹ 19 febbraio alle 18, in sala D'Attorre, via Ponte Marino 2 a Ravenna, per il ciclo di incontri del Centro relazioni culturali si terrĂ l’incontro “La ricostruzione della tematica dell'esilio nella pubblicistica prima dell'UnitĂ d'Italiaâ€? con Rossella Bonfatti, autrice del volume Drammaturgia dell'esilio. Il Risorgimento italiano fuori dai confini (Giorgio Pozzi ed.). Partecipano Alfredo Cottignoli e Pantaleo Palmieri.
GIOVANNI BIETTI PARLA DI MOZART TRA PAROLE E PIANOFORTE A LUGO
RAVENNA &DINTORNI 18/2 2016
Antonio Scurati a Palazzo Rasponi MartedĂŹ 23 febbraio alle 18.30 ospite della rassegna “Il tempo ritrovatoâ€?, a cura dell’associazione Onnivoro, sarĂ il noto scrittore Antonio Scurati con il romanzo Il tempo migliore della nostra vitaâ€? (Bompiani).
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a cura di Maria Giovanna Maioli
Ricordando ancora una volta il centenario della morte di Guido Gozzano, avvenuta nel 1916 a trentatrĂŠ anni. “Rivedere Guido dove oggi si trova, parlare con lui di Torino, rievocare le passeggiate al Valentino...â€?, cosĂŹ Eugenio Montale a conclusione di un suo saggio introduttivo alle Poesie. Eccone una poco nota dell’amabile poeta torinese.
STECCHETTI DI
GUIDO GOZZANO
PerchÊ dalla tua favola compianta – Renzo Stecchetti, musa prediletta dello scolaro e della feminetta – resuscita un passato che m’incanta? Tu mi ricordi l’ottocento e ottanta mi ricordi la mamma giovinetta che ti rilegge e ti ripone in fretta; e intorno un maggio antico odora e canta. Per quel passato, pel destino bieco tu mi sei caro, finto morituro che piangi e imprechi e gemi nello strazio. Io non gemo, fratello, e non impreco: scendo ridendo verso il fiume oscuro che ci affranca dal Tempo e dallo Spazio. (da Poesie, Rizzoli, Milano 1977)
APPUNTAMENTI/2 AL TRIBECA L’ARTISTA CATERINA E IL PROGETTO IMPRONTA
MORIGI
Al Tribeca Lounge Cafè in via Trieste a Ravenna, per la rassegna Librando sabato 20 febbraio alle 17.30 ci sarĂ l’incontro dal titolo “Soglieâ€? con sperimentazioni visive dell’artista Caterina Morigi, presentata dallo scrittore Iacopo Gardelli. Il 23 febbraio alle 17.30, invece, per presentare “Progetto Improntaâ€? saranno presenti Andrea Canevaro, professore emerito dell’UniversitĂ di Bologna, e il filmmaker Fabrizio Varesco. Si tratta dell’associazione Impronta (appunto) che opera nel campo della multimedialitĂ e riunisce una trentina di giovani disabili, che hanno dai 18 ai 27 anni. La novità è proprio questa: lavorare contemporaneamente su due tavoli, e mettere insieme politiche giovanili e politiche sociali. Il risultato è un progetto imprenditoriale.
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CULTURA
RUBRICHE FULMINI E SAETTE
TUTTA UN’ALTRA MUSICA
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
L’album della vita di mister Kanye West di Luca Manservisi
Più piano - Marina di Ravenna VISIBILI E INVISIBILI
Il meraviglioso The Hateful Eight, uno dei migliori Tarantino di Francesco Della Torre
The hateful eight (di Quentin Tarantino, 2015) L'ottavo film di Quentin Tarantino è stato accolto con un'inedita e ingiustificata diffidenza, vista la filmografia del tizio in questione. Questo probabilmente è dovuto al fatto che, come l'ultimo e ottimo Django, anche questo film sarebbe stato un western-omaggio alle radici del genere. Mai sottovalutare il buon Quentin, perché il nuovo film è una splendida creatura formata da tanti padri ma che vive di luce propria, meravigliosamente riassunta e narrata in quasi tre ore di film. L'omaggio parte dalla parte tecnica, una pellicola 70 millimetri proiettata in Panavision, un formato di visione eccessivamente panoramico, che rese celebre ai tempi Ben-Hur (in parole povere, un rettangolo con la base molto più lunga dell'altezza, rispetto al solito dei cinema). Specifiche tecniche che, va detto, non fanno parte del mondo western che ha sempre presentato formati meno “panoramici” e più tradizionali. L'ambientazione omaggia il genere di Sergio Leone, perché siamo nei dintorni del 1870 e ci sono tizi con quel cappello, ma non solo, poichè ci troviamo negli stati del Nord in periodo di neve e bufere; certo, la trama parla di una diligenza che raccoglie alcuni personaggi a bordo e si ferma in un conosciuto saloon alle porte della città di Red Rock, per ripararsi dalla tempesta, ma nel suo proseguo il film non esce da quello stanzone. Da quando si entra in questo emporio (che il Panavision ritrae splendidamente), ha inizio il vero film, un thriller psicologico formato da “otto detestabili” personaggi che dicono di essere ciò che probabilmente non sono, e che finiranno per litigare un po' troppo. Ambientazione quasi teatrale che diventa cinema grazie alla fotografia, dialoghi serrati, tensione alle stelle e ultraviolenza, tutte caratteristiche note nel cinema
tarantiniano, a cui si aggiunge una minaccia esterna (la tempesta) e tanti colpi di scena che caratterizzano le restanti due ore di proiezione, talmente dense, entusiasmanti e tese che sarebbero potute essere anche di più. L'ottavo film è uno dei migliori Tarantino di sempre, che va al di là dell'ottimo compito svolto con Django, ma che, come con i suoi primi film (più Bastardi senza gloria) usa il cinema come un mazzo di carte, che mescola, distribuisce, nasconde, scopre e con cui vince! Dopo un prologo western, si assiste quindi a un geniale mix di tantissimi generi e film (con Le iene in prima fila e Hitchcock e Agatha Christie in seconda, ma a elencarli tutti si farebbe notte), mixati in maniera straordinaria e come solo questo genio contemporaneo sa fare. The Hateful Eight non ha solo regia (con voce fuori campo a sorpresa) e fotografia straordinarie, ma si avvale della colonna sonora di un certo Ennio Morricone (si dice con scarti da La cosa di Carpenter, altro film affine, causa tempesta di neve), e di un cast meraviglioso composto da fedelissimi come Samuel L. Jackson, Michael Madsen e Tim Roth, ai quali si sono aggiunti i redivivi (è sua abitudine resuscitare attori quasi ex) Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, l'anziana icona Bruce Dern e i sorprendenti Demian Bichir e Walton Goggins, grandi mattatori di scena. Un'opera divisa in atti, composta e ricomposta con una scelta di montaggio perfetta, certamente lunga, ma a coloro che la reputano noiosa vorrei chiedere quali urgenze avessero dopo per non gustarsi uno spettacolo così grandioso. In più, come in Bastardi, c’è un sottotesto politico, che, soprattutto grazie al finale, tanto nascosto non è. Concludiamo con una curiosità: la chitarra che suona la protagonista era un’originale Martin del 1870 prestata dal Martin Museum, che doveva essere sostituita da una copia quando Russell la fa in mille pezzi. Il fatto che la sostituzione per un errore non sia avvenuta fa sì che sia questa la scena più violenta di questo bellissimo film...
Piangipane
via del sagittario 12
Aperto dal lunedì al sabato orario continuato dalle 7:30 alle 19:30 La domenica aperto dalle 8:00 alle 12:30
Mentre dalle nostre parti ancora le attenzioni erano concentrate sul Festival di Sanremo, tutto il mondo (parte dell’Italia comunque compresa) parlava (e parla tuttora) di Kanye West. Qui mi limito a fare un riassuntino, perché siamo pur sempre di fronte a una delle (hip)popstar più importanti degli ultimi decenni che ha tra l’altro pubblicato probabilmente – parere personale – due degli album più belli tout court degli ultimi sei-sette anni. Uno che recentemente ha anche annunciato di volersi candidare alle presidenziali del 2020 degli Stati Uniti, tanto per rendere l’idea. Il suo nuovo disco era, per usare un eufemismo, molto atteso. Dopo annunci e smentite, titoli e controtitoli, in pochi giorni è stato diffuso il titolo giusto (“The life of Pablo”, come Picasso, a cui West si paragonò durante un lectio magistralis all’università di Oxford lo scorso dicembre, o forse come il celebre criminale Escobar, non ci sono ancora certezze) di quello che è stato annunciato dal rapper stesso sui social come «l’album della vita, non dell’anno». Album che ha poi presentato l’11 febbraio molto sobriamente in diretta dal Madison Square Garden di New York, in contemporanea con la presentazione di Yeezy Season 3, la terza collezione di moda firmata dallo stesso West, con un’installazione di Vanessa Beecroft, decine di modelli e più di mille persone ad assistere. Oltre 20 milioni hanno guardato l’evento in streaming sulla piattaforma web Tidal (la concorrente di Spotify, tanto per capirci) assistendo così anche alla presentazione del videogioco di West, ispirato alla madre scomparsa, che avrà lo scopo di farle raggiungere il paradiso. Poco dopo la pubblicazione di una prima versione dell’album – basata su quella diffusa online il 14 febbraio che già aveva visto un cambiamento nella tracklist – il nostro eroe ha poi deciso di ritirarlo per lavorare a nuove tracce che in ogni caso saranno in esclusiva sempre sulla piattaforma Tidal e mai messe in vendita. E così spuntano alcuni dati (che qui riporto citando SentireAscoltare) riguardo al download illegale di “The Life Of Pablo”: si parla di oltre 500.000 scaricamenti al 16 febbraio, roba mai vista in precedenza. Nel frattempo ha fatto parlare di sé anche per aver dato della puttana in un pezzo a Taylor Swift (la storia sarebbe troppo lunga da raccontare) e per aver ammesso pubblicamente di avere un debito di 53 milioni di dollari, chiedendone uno, seriamente, a Zuckerberg di Facebook. Ma il disco, invece, com’è? Lo ha detto nessuno? Io l’ho ascoltato un paio di volte. Bello, insomma, sì, normale.
DA GIOVEDÌ 18 FEBBRAIO A DOMENICA 28 FEBBRAIO
RAVENNA &DINTORNI 18/2 2016
21 CINEMACITY Ravenna
ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21
Programmazione dei film in sala
Lupin III - Il film
CINEMA SAN ROCCO Lugo
di Ryuhei Kitamura lun., mar. e mer.: 17.50-21
Perfetti sconosciuti
Zootropolis
di Paolo Genovese ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 16.30-18.45-21
di Byron Howard, Rich Moore, Jared Bush
DA GIOVEDÌ 18 A MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano
IL CASO SPOTLIGHT di Thomas McCarthy
La corrispondenza di Giuseppe Tornatore sab. e dom.: p.u. 21
Candidato a 6 premi Oscar tra cui Miglior film, Miglior regia e Miglior sceneggiatura originale
CINEMA GULLIVER Alfonsine
gio 18: 21.15 • ven 19: 18.30-21.15 • sab 20: 18.30 - 21.15 dom 21: 16.30 -18.45 - 21.15 • lun 22 - mar 23 - mer 24: 21.15
Telefona e prenota il tuo posto in sala
V i a Po n t e M a r i n o, 1 9 • R av e n n a C e n t r o • Te l . 0 5 4 4 2 1 6 0 7 7
Il figlio di Saul Cinema Mariani - Ravenna
www.cinemamarianiravenna.com
di Laszlo Nemes gio.: p.u. 21
La corrispondenza fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 15.25
CINEMA MARIANI Ravenna Il caso Spotlight
di Thomas McCarthy gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 18.30-21.15; dom.: 16.30-18.45-21.15
Proiezione in 3D fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15.15-17.45 Proiezione in 2D fer.: 18.10-20.15-20.30-22.50; sab. e dom.: 15.30-15.50-18.1020.15-20.30-22.50
Alvin Superstar Nessuno ci può fermare di Walt Becker sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
Deadpool di Tim Miller fer.: 17.45-20.25-22.50; sab. e dom.: 15.25-17.45-20.25-22.50
CINEMA ASTORIA Ravenna Gala Des Ètoiles
Onda su onda
dal Teatro alla Scala di Milano mar.: p.u. 20.30
di Rocco Papaleo fer.: 17.50-20.20-22.35; sab. e dom.: 15.30-17.50-20.20-22.35
Il caso Spotlight
dom.: 15.30-21.10
Revenant Redivivo di Alejandro González Iñárritu sab. e dom.: p.u. 18
CINEMA JOLLY Ravenna
1981: indagine a New York di J.C. Chandor gio. e ven.: p.u. 21; sab.: p.u. 18.30; dom.: p.u. 16
Il sentiero della felicità di Lisa Leeman e Paola Florio sab.: p.u. 21.15; dom.: 18.30-21; lun. e mar.: p.u. 21
CINEMA ITALIA Faenza Il caso Spotlight
di Mike Tiddes fer.: 17.50-20.25-22.35; sab. e dom.: 15.40-17.50-20.25-22.35
di Thomas McCarthy fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab.: 18.20-21.15; dom.: 15.30-18.20-21.15
di Thomas McCarthy gio., ven., mar. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 20.15-22.30; dom.: 16.45-19-21.15
The Danish Girl
The Danish Girl
Alvin Superstar Nessuno ci può fermare
Cinquanta sbavature di nero
di Tom Hooper fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18.15-21.10; dom.: 15.40-18.15-21.10
di Tom Hooper fer.: 17.50-20.20-22.50; sab. e dom.: 15.20-17.50-20.20-22.50
Il caso Spotlight
Fuocoammare
di Thomas McCarthy fer.: 17.45-20.15-22.55; sab. e dom.: 15.15-17.35-20.15-22.55
di Gianfranco Rosi fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab.: 18.10-21.15; dom.: 15.40-18.10-21.15
Zoolander 2 di Ben Stiller fer.: 17.50-20.30-22.30-22.50; sab. e dom.: 15.40-17.50-20.30-22.30-22.50
Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18.40-21.10; dom.: 15.45-18.40-21.10
Perfetti sconosciuti
di Walt Becker sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
Bella e perduta di Pietro Marcello lun.: p.u. 21.15
CINEMA SARTI Faenza The Danish Girl di Tom Hooper
Lupin III - Il film di Ryuhei Kitamura lun., mar. e mer.: p.u. 21
Deadpool di Tim Miller fer.: 20.20-22.40; sab. e dom.: 15.40-18-20.20-22.40
Zootropolis di Byron Howard, Rich Moore, Jared Bush Proiezione in 2D fer.: 20.25-20.45; sab. e dom.: 15.30-17.40-20.25-20.45
The Danish Girl di Tom Hooper fer.: 20.20-22.45; sab. e dom.: 15-17.30-20.20-22.45
Onda su onda di Rocco Papaleo fer.: 20-22.45; sab. e dom.: 15-18.40-20-22.45
ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
Zoolander 2
Doraemon Il film Nobita e gli eroi dello spazio
di Ben Stiller gio., ven., lun. e mer.: 20.30-20.40; sab. e dom.: 15-18.10-20.30-20.40; mar.: p.u. 20.30
Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese gio. e ven.: 20.25-21.50-22.45; sab. e dom.: 15.30-17.4020.25-21.50-22.45; lun., mar. e mer.: 20.25-22.45
di Christian Ditter gio. e ven.: p.u. 20.35; sab. e dom.: 15.20-20.35; lun., mar. e mer.: p.u. 21.50
L’ultima parola La vera storia di Dalton Trumbo di Jay Roach fer. (escluso lun.), sab. e dom.: p.u. 21.10
di Quentin Tarantino fer. (escluso mar.): p.u. 20; sab. e dom.: 15-17-20
Single ma non troppo
The Hateful Height (v.m. 14)
Il viaggio di Norm
di Trevor Wall fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 15.30
The Hateful Height (v.m. 14)
Quo vado? di Gennaro Nunziante
Steve Jobs
Remember
di Danny Boyle mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)
di Michel Hazanavicius ven., sab. e dom.: p.u. 21.15
di Atom Egoyan sab.: p.u. 18; dom.: 15.45-18
CINEMA EUROPA Faenza
CINEMA JOLLY Russi
The Search
The end of the Tour Un viaggio con David Foster Wallace gio., ven., lun. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.15-21.15
Joy
Il segno di Venere
di David O. Russell fer. (escluso lun. e mar.) e sab.: p.u. 21.10;
di Dino Risi mar.: p.u. 21
di Carlo Verdone fer., sab. e dom.: p.u. 20.20
Remember di Atom Egoyan sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
CINEMA DI PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo
di Carlo Verdone fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab.: 18-21.15; dom.: 15.40-18.45-21.15
L’abbiamo fatta grossa
Perfect Day di Fernando León de Aranoa gio.: p.u. 21
SALA SARTI Cervia
di Trevor Wall sab. e dom.: p.u. 16.55
L’abbiamo fatta grossa
di Quentin Tarantino fer., sab. e dom.: 17.50-21.15
CINEMA MODERNO Castelbolognese
di Alejandro González Iñárritu sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
The Hateful Height (v.m. 14)
di Quentin Tarantino fer. (escluso lun.): p.u. 21.05; sab.: 18-21.05; dom.: 15.30-18-21.05
Il viaggio di Norm
di Yoshihiro Osugi sab. e dom.: p.u. 16
Revenant Redivivo
Single ma non troppo
di Paolo Genovese gio. e ven.: 17.45-20.20-20.3522.35-22.50; sab. e dom.: 15.30-17.45-18-20.20-20.3522.35-22.50; lun., mar. e mer.: 20.35-22.50
di Christian Ditter fer.: p.u. 22.50; sab. e dom.: 17.50-22.50
di Giuseppe Tornatore
CINEDREAM Faenza
di James Ponsoldt gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale inglese, sottotitolata in italiano)
Fuocoammare di Gianfranco Rosi
La corrispondenza di Giuseppe Tornatore sab. e dom.: p.u. 21
Doraemon Il film Nobita e gli eroi dello spazio di Yoshihiro Osugi dom.: p.u. 16
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410
Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà, tel. 320 8381863 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5
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JUNIOR
TEATRO/1
LIBRI
Sherlock: e la danza diventa una deduzione
Gli animali di Pinida e i loro autori
Domenica 21 febbraio alle ore 17.30 alle Artificerie Almagià ospite della stagione teatrale Le Arti della Marionetta ci sarà lo spettacolo Sherlock Holmes di CollettivO CineticO, produzione Teatro delle Briciole/Solares Fondazione delle Arti di Parma che fa parte della rassegna di danza ToDay ToDance – condivisa dalle più importanti realtà teatrali ravennati: Cantieri Danza, Ravenna Manifestazioni, Ravenna Teatro, E-production e Teatro del Drago. L’iper-cinetico CollettivO CineticO è capeggiato da Francesca Pennini, che mescola la tecnica più rigorosa e geometrica a quella che si potrebbe definire come “subcultura indie”. Secondo lo spirito del personaggio di Conan Doyle, si tratta di un’ammiccante e divertente investigazione deduttiva: nello spettacolo, infatti, gli addetti della compagnia di pulizie Watson Srl devono rimuovere le tracce dello spettacolo della sera precedente, e per farlo devono prima ricostruirle in modo “scientifico”. Il pretesto narrativo conduce a un viaggio in diversi stili di danza e possibilità coreografiche. Partendo dall’assunto che «il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare», come scriveva Arthur Conan Doyle, CollettivO CineticO intesse uno spettacolo in cui parole e azioni possono liberamente rovesciare la verità. Sherlock Holmes viene tradotto in scena da un anomalo terzetto di investigatori contemporanei, animati da un’inesauribile voglia di andare oltre il volto immediato delle cose. Nella sua sorprendente somiglianza con i meccanismi profondi della curiosità infantile, l’applicazione rigorosa, e nello stesso tempo umoristica, del metodo deduttivo, è lo strumento di un viaggio di scoperta e investigazione di quel pezzo di mondo, di quel vero e proprio microcosmo, che è il teatro. La pluralità delle ipotesi ricostruttive si traduce in un atlante della danza, dalla “contact improvisation” al musical, perché il linguaggio del corpo ha estensione infinita. Lo spettacolo è rivolto a tutti gli amanti della danza ed è consigliato ai bambini e ragazzi a partire dagli 8 anni. Al termine dello spettacolo l’appuntamento è con Il Piccolo Giornalista, un momento di riflessione ludica e creativa dove i bambini e i ragazzi possono esprimere il loro personale giudizio (attraverso un disegno e/o un commento scritto) sullo spettacolo visto (in collaborazione con Ravenna&Dintorni e RavennaCult). Lo spettacolo Sherlock Holmes chiude la 27esima stagione teatrale de Le Arti della Marionetta, organizzata dalla Cooperativa Teatro del Drago di Ravenna, in collaborazione con l’Ass. alla Cultura e Istruzione del Comune di Ravenna. Prossimi eventi: Una Primavera di Burattiniwww.lacasadellemarionette.com
CINEMA
Giovedì, 18 febbraio, alle 20.45 nella sala comunale di via Pistocchi 41 a San Pietro in Vincoli è in programma una nuova iniziativa del ciclo “Gli incontri del giovedì”. Ospiti della serata Ida Cenni ed Emanuele Pini, autori del libro Gli animali di Pinida e le loro avventure (editore Ponte vecchio). A presentare gli autori al pubblico in sala, il giornalista Quinto Cappelli. L’appuntamento è promosso dalla pro loco Decimana con il patrocinio dell’assessorato al Decentramento del Comune. Ingresso libero.
Gli eroi bambini di Vado a scuola al teatro Rasi Tè a teatro, la rassegna per i bambini dai 4 anni in su, curata da Drammatico Vegetale/Ravenna teatro ospiterà la proiezione del film “Vado a scuola” del francese Pascal Plisson al teatro Rasi sabato 20 febbraio alle 17. Il film narra le storie di quattro bambini, provenienti da angoli del pianeta differenti, ma uniti dalla stessa sete di conoscenza. Dalle savane sterminate del Kenya, ai sentieri tortuosi delle montagne dell'Atlante in Marocco, dal caldo soffocante del sud dell'India, ai vertiginosi altopiani della Patagonia, i quattro eroici protagonisti di Vado a scuola percorrono chilometri e chilometri ogni giorno per poter andare a scuola.
TEATRO/2
Illusione, scienza e fagioli magici Spettacoli al teatro Binario di Cotignola e al Moderno di Fusignano Prosegue la rassegna dedicata alle famiglie, diretta e organizzata dall’Associazione Cambio Binario, sabato 20 febbraio alle 20.45 al Teatro Binario di Cotignola con la Combriccola dei Lillipuziani e gli “imprevedibili” esperimenti del professor Inkapaciovich alle prese con una scoperta scientifica ad alto tasso di divertimento. Uno show per entrare nel mondo dell’illusione con la regia firmata da I Disguido. In scena Matteo Giorgetti ed Emanuele Tumolo (nella foto). Ingresso unico 5 euro. Informazioni e prenotazioni: 373 5324106, info@cambiobinario.it, www.cambiobinario.it. Appuntamento da non perdere per le famiglie anche a Fusignano dove alle 17 al teatro Moderno va in scena una delle ultime produzioni di Accademia Perduta: Jack e il fagiolo magico.
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RAVENNA &DINTORNI 18/2 2016
GUSTO SLOW FOOD
Qual è il miglior cappelletto? Sette ristoranti si sfidano Torna la disfida del cappelletto organizzato dalla condotta Slow Food di Ravenna sulle tavole del ristorante Radicchio Rosso. Il 29 febbraio dalle 20.30 una gara tutta romagnola, con sette buone mezze porzioni di cappelletti in brodo, proposti da sette ristoranti che proporranno e prepareranno la versione del cappelletto del proprio territorio. A confrontarsi ci saranno la Mascotte di Russi, Alma di Marina di Ravenna, la Spagnera di San Pietro in Vincoli, il Borghetto di Brola di Modigliana, il Vecchio Convento di Portico di Romagna, Alto Savio di San Piero in Bagno, la Rocca di San Leo. I giudici della disfida saranno i partecipanti alla cena: forniti di una scheda di valutazione che andrà da un minimo di un punto a un massimo di dieci, daranno il loro voto ad ogni singolo piatto. Dovranno valutare l’aspetto visivo (forma, colore, chiusura-aperti o rotti), l’aspetto olfattivo (aroma, profumo), l’aspetto gustativo (sapore, dolcezza, untuosità, speziatura, consistenza nella masticazione). Disponibilità massima 80 posti: la prenotazione è obbligatoria (30 euro per i soci, 35 per i non soci) entro il 27 febbraio telefonando al 335 375212 o per mail a maurozanarini@gmail.com. Il ristorante Molinetto, vincitore dell’ultima disfida, che ha tenuto in consegna la simbolica zuppiera in ceramica d’arte di Faenza nel suo ristorante per tutto l’anno, passerà il testimone al cappelletto che piacerà maggiormente nella serata in oggetto e il vincitore la terrà in consegna fino alla disfida finale tra i sette vincitori di tutte le edizioni che si farà a ottobre 2016. Il vincitore conquisterà il trofeo che diverrà suo e potrà esporlo come vincitore assoluto.
COSE BUONE DI CASA
GASTRONOMIA
Il rito conviviale della bagna caoda
All’Antica Bottega di Felice un viaggio alla scoperta dei sapori del Senegal
di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
La bagna caoda o bagna cauda è una preparazione tipica del Piemonte preparata con acciughe, olio e aglio ed accompagnata da verdure di stagione e carne È un piatto invernale. Più che un piatto, è un rito conviviale che prevede la condivisione del cibo in forma collettiva da parte dei commensali, che lo attingono da un unico recipiente. Ingredienti: 6 teste d'aglio (circa 95 gr a testa), 150 gr di olio extravergine, 350 gr di latte fresco, 300 gr di acciughe rosse di Spagna sotto sale, peperoni cotti nel forno poi pelati e tagliati a listarelle, barbabietole rosse lessate e tagliate a tocchetti, cipolle cotte al forno e tagliate a spicchi, cipollotto fresco tagliato a metà e lasciato immerso nel vino rosso, patate lessate e tagliate a spicchi, cardo gobbo di Nizza crudo pulito dai filamenti e tagliato a tocchetti, fettine di carne cruda sottili. Preparazione: per la salsa sbucciare l'aglio e tagliarlo a metà per togliere il germoglio poi tagliare a fettine e cuocere nel latte. Intanto lavare sotto acqua fredda corrente le acciughe, diliscarle e farle cuocere con un po' d'olio, aggiungere l'aglio cotto nel latte dopo averlo scolato, aggiungere ancora olio e far cuocere dolcemente fino rendere il composto una salsa cremosa. Preparare tutte le verdure e la carne. La salsa andrebbe servita in un pentolino con il fuoco sotto per mantenerla sempre calda. Ogni commensale intingerà nella salsa la carne e le verdure.
LO STAPPATO
RUSSI DEGUSTAZIONE DI SPEZIE E LEGUMI ALL’HOTEL MORELLI L’associazione Chef to Chef, nata per favorire l’ evoluzione della gastronomia regionale, organizza una serata degustazione dedicata a spezie e legumi. Appuntamento il 22 febbraio a Russi all’hotel Morelli in via Don Minzoni dalle 20 con lo show cooking della maestra di cucina Angela Schiavina. I partecipanti potranno degustare falafel; zuppa di cicerchie con patate, anice stellato e zenzero; misto di legumi in insalata al profumo di spezie con cialda al parmigiano, torta al vin brulè. Parlerà di spezie Irene Minardi, titolare di una delle più antiche aziende familiari di lavorazione e commercio di piante aromatiche e officinali. Sarà presente anche Elena Tamburini, titolare di un’erboristeria a Russi, per parlare di spezie e salute. Degustazione di vini della Tenuta Uccellina con l’enologa Marisa Fontana. Prenotazione obbligatoria al 349 2399025.
Odori di ostriche e idrocarburi in apertura del Logos 2012 di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com
L’occcasione di stappare un “Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva” ci è dato dall’azienda “Vigna degli Estensi” e al suo vino “Logos” 2012. Giallo paglierino con riflessi oro. Odori di ostriche e idrocarburi in fase di apertura. Poi si distende su una nota salina tra ricordi di frutta matura e ricami floreali appena essiccati. Erbe aromatiche. La bocca è di buon corpo, un po’ ossuta, piacevole acidità appena astringente sul finale. Ottimo vino da abbinare a carni bianche.
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VILLAPRATI DI BAGNACAVALLO (RA) Via Sinistra Canale inf. 171 Nicola 347.2768118 Lara 347.1038344 info@testalara.it www.testalara.it
Siamo anche nel circuito delle fattorie didattiche il negozio è APERTO dal MERCOLEDÌ al SABATO dalle 9.00 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 19,00
INFOPROM
All’Antica Bottega di Felice a Ravenna, vero e proprio regno dell’enogastronomia in via Ponte Marino nella scenografica cornice del centro storico di Ravenna, continua il ciclo di serate dedicate alla scoperta della cucina etnica: ogni martedì fino al 15 marzo gli appuntamenti si trasformeranno in una vera e propria esperienza di contatto con il cibo attraverso la contaminazione enogastronomica. Per il 23 febbraio a tavola i sapori dal continente africano (prenotazione consigliata).
La cucina senegalese è considerata una delle più gustose dell’Africa. Nella tradizione più intensa non vengono usate le posate, ma si mangia con la mano destra, raccogliendo con le dita un po' di riso fino a formare delle specie di polpette e portandolo in bocca. Cena etnica Senegal Menu completo a 25 euro (bevande escluse) Akara con fagioli Fataja e salsa piccante Yassa di pollo con riso e verdure Ceebu Jen di cernia con riso e verdure Beignet al cocco Bevanda allo zenzero Bissap con karkadè Bouye con baobab Facebook: Antica Bottega di Felice www.anticabottegadifelice.com 0544-240170, via Ponte Marino 23/25, Ravenna
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Azienda Agricola Testa Lara La nostra azienda si occupa dell’allevamento di maiali. Abbiamo un laboratorio dove trasformiamo la carne derivata dalla macellazione dei nostri animali e la vendiamo nel negozio annesso al laboratorio. Abbiamo carne fresca, salumi stagionati tipici e la possibilità di preparare porchette e arrosti per feste, ritrovi, cene... su prenotazione
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Martedì 23 febbraio, ore 21 Mauro Graziani:
Anno bisesto, anno funesto? Curiosità sul nostro calendario.
Martedì 27 febbraio, ore 16.30
“...un pomeriggio al planetario”
Marco Garoni:
Quante stelle lassù: il cielo la prossima primavera. Cupola planetario - (conferenza a adatta a bambini a partire da 6 anni)
Venerdì 19 fe
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TENDENZA BIO
Piazza Einaudi 1, Ravenna - 1° piano dietro Piazza del Popolo, Palazzo dell’Orologio
Tel. 334.3339725 CUCINA TOSCO-ROMAGNOLA, VEGANA, VEGETARIANA, BIO A due passi dal Teatro Alighieri
Venerdì 4 marzo alle ore 20.30
CENA COL DELITTO VEGETARIANA
Con la compagnia teatrale "Urlo dalle quinte"
Divertimento e buona tavola Prenotazione consigliata MENU € 25,00
INDIZI: Crostini misti, Bis di paste insanguinate del delitto: Lasagne in rosso - Maccheroncini alla carbonara vegetale SECONDO: Spiedini di Tofu con Insalattina di cavolo rosso, verza, mela e semi di papavero DOLCE: Zuppa inglese Caffè avvelenato e acqua fino alla morte Altre bevande escluse. È possibile avere un menù di carne su prenotazione
IL CEREALE
Molto più del muesli: tutte le virtù dell’avena di Giorgia Lagosti
L'avena (Avena sativa) è una pianta erbacea che produce un chicco ricchissimo di proprietà molto utili per la nostra salute. Il suo uso in cucina non si limita al cereale tal quale ma può essere utilizzata anche sotto forma di farina, di fiocchi e di latte. Un po’ come per il sorgo, fino a pochi anni fa, l'avena era utilizzata in prevalenza come mangime per gli animali, ma ora la scoperta delle sue virtù ha contribuito a riportarla sulle nostre tavole. Proprietà e benefici I chicchi di avena, essendo una fonte di carboidrati a lenta digestione, con un picco glicemico quindi molto basso, forniscono al nostro organismo energia a lungo termine. Poi, cosa non da
poco, è solitamente ben tollerata anche da chi soffre di celiachia: secondo quanto emerge da recenti studi scientifici (comunicato ufficiale del Consorzio Marche Biologiche), infatti, l'avena, se non contaminata da altri cereali, presenta una tossicità pressoché nulla per gli intolleranti al glutine. Ancora, il suo elevato contenuto di fibre garantisce il corretto funzionamento dell’intestino, aiuta la digestione, combatte la fame nervosa, la stipsi e fornisce un valido contributo per la riduzione del colesterolo. Andando ancora oltre, contiene particolari composti fenolici azotati, potenti antinfiammatori in grado di proteggerci dai tumori e di inibire la proliferazione delle cellule cancerogene. Infine, fra i cereali è il più ricco di proteine (12,6-14,9%) e di acidi grassi essenziali (come l'a-
cido linoleico e la lisina) e per questo è importante per la sintesi proteica, soprattutto in vegetariani e vegani che, non consumando carne e pesce, trovano difficoltà a trovare cibi di origine vegetale ricchi di proteine nobili, cioè complete degli aminoacidi essenziali. L’avena è uno di questi. Unica raccomandazione: l'avena può essere mal tollerata da chi soffre di allergie o intolleranze al nickel. L'avena in cucina Fino a qualche tempo fa, i fiocchi d'avena erano conosciuti soprattutto come ingrediente fondamentale per il muesli della colazione: è proprio così che possiamo gustare l'avena all'inizio della giornata, accompagnandola con frutta secca, come mandorle e nocciole, frutta fresca di stagione e frutta essiccata, come l'uvetta, i fichi o le prugne, sol-
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TENDENZA BIO
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25 tanto per fare qualche esempio. Ma essendo un ingrediente davvero molto versatile, negli ultimi anni si è visto che possono essere aggiunti ad altre preparazioni, sia dolci che salate. Pensiamo, ad esempio, alle barrette di cereali (che possiamo anche preparare in casa), oppure a zuppe, a vellutate e a minestre da arricchire con i fiocchi, semmai tostati. E che dire di crocchette o burger vegetali? La macinazione, poi, permette di ottenere da questo cereale un’ottima farina con la quale si possono preparare biscotti o pane fatto in casa, aggiungendola per esempio in piccole quantità alla farina di farro o di grano tenero. Può anche essere scelta per addensare creme e vellutate troppo liquide e per preparare validissime panature. Ancora, abbiamo l’avena in chicco (spesso decorticato), da lessare o da cuocere direttamente insieme alle verdure o ai legumi: per quattro persone si utilizzano 200 grammi di avena decorticata e 400 millilitri di brodo vegetale. In cottura poi, si aggiungono vegetali di stagione a piacere. In inverno si sceglierà fra porri, zucca, cavolfiore, porcini, broccoli, carciofi, verza, cavolo nero, patate, finocchi… Infine, arricchendo con erbe aromatiche, come il rosmarino, il timo e l'origano, ma anche con dei legumi, e servendola accompagnata con delle fette di pane casereccio, si ottiene un piatto buonissimo e completo.
IL CONSIGLIO UN
SUCCO DI MELA SPEZIATO PER I GIORNI DI PIOGGIA
Pasti, merende e spuntini vegetariani ogni venerdì sera APERICENA dalle 18.00 alle 21.00
Nelle grigie giornate di pioggia, quando ancora il sole non scalda abbastanza, un caldo succo di mela speziato può riscaldare corpo e umore. Sentori di cannella, chiodi di garofano e ginepro, arricchiscono di profumi il succo di mela che è disponibile sempre caldo a La Reverie in Mia mura di san vitale 11.
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LA
VIA D’USCITA DALL’OBESITÀ
Da ultimo non vanno dimenticati i suoi impieghi fuori dalla cucina e per la cura naturale della persona: con la farina d'avena si possono preparare maschere per il viso, scrub per il corpo e shampoo.
Al circolo Arci Prometeo di Faenza Sabato 27 Febbraio alle 17.30 si svolgerà la presentazione del libro 102 chili sull'anima. La storia di una donna e della sua muta per uscire dall'obesità di Francesca Sanzo.
Farine da grani a Km 0 per ritrovare i buoni sapori di una volta
LA RICETTA BARRETTE AI FIOCCHI DI AVENA
Spaccio aziendale via Cella n. 380 Santo Stefano
Ingredienti 60 grammi di olio vegetale (mais, riso, arachide …); 100 grammi di miele (acacia, tiglio, millefiori …); 30 grammi di zucchero di canna integrale; 230 grammi di fiocchi d’avena; 50 grammi di mandorle (o noci, nocciole, pistacchi…); 90 grammi di uva passa; 20 grammi di semi di girasole; 20 grammi di semi di sesamo (bianco o nero); mezzo cucchiaino di cannella in polvere (facoltativo) Preparazione Accendere il forno a 190 gradi. Imburrare una teglia rettangolare 29 x 22 centimetri (circa), oppure foderarla con la carta da forno. Tritare grossolanamente la frutta secca. In un tegame capiente fate fondere il burro con lo zucchero e il miele mescolando in continuazione. Portate a ebollizione fino a quando lo zucchero si sarà sciolto.Aggiungere tutti gli ingredienti e mescolate bene. Versare il tutto nella teglia e, aiutandosi con la schiena di un cucchiaio, cercare di pressare il tutto e di livellare bene. Accendere la ventola del forno e far cuocere le barrette ai fiocchi di avena a 190 gradi C per 40 minuti o fino doratura. Far raffreddare e rapprendere prima di tagliare a forma di barrette.
Tel e fax 0544-563506 - mail: molinobenini@gmail.com
Possibilità di visitare il molino su prenotazione nelle giornate in cui si organizzano corsi. A chi partecipa verrà regalato un sacchetto di germe di grano fresco Il forno pasticceria organizza
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SALUTE
INFANZIA
LUGO
Petizione per la guardia medica pediatrica
Musica e risate a teatro per sostenere la lotta ai tumori
Centinaia di firme partite dal sito Change.org. Entro marzo la risposta Ausl Sono diverse centinaia le firme raccolte a sostegno di una petizione che chiede l’istituzione di un servizio di guardia medica pediatrica all’ospedale di Ravenna. Per la metà di marzo è attesa una risposta dall’Ausl che valuterà le richieste. Prima firmataria è Laura Fanelli che ha lanciato l’iniziativa online sul sito Change.org. Nei giorni scorsi il sindaco Fabrizio Matteucci l’ha incontrata: «La petizione in pochi giorni ha raccolto centinaia di firme e pone una questione, a mio parere, importante. L'istituzione di questo
Il sindaco Matteucci
«Sarebbe molto utile per sgravare l’ospedale» servizio in particolare nel weekend e nei giorni festivi sarebbe molto utile per dare continuità all'assistenza pediatrica e per sgravare l'ospedale di accessi non indispensabili nel fine settimana. Ho confermato alla signora Fanelli il mio impegno a ricercare una soluzione soddisfacente. Su questo tema ho già avuto un primo colloquio con il direttore generale dell'Ausl, Marcello Tonini, incontrando la sua massima attenzione. Abbiamo convenuto di definire un quadro di possibile risposte a queste richieste entro metà marzo. Naturalmente mi auguro che vi sia piena disponibilità dei medici pediatri a ragionare su questa innovazione». La promotrice dell’iniziativa sostiene che il servizio potrebbe essere una valida soluzione per le famiglie alle prese con problemi di salute dei figli evitando lunghe code al pronto soccorso. Ma lei stessa è la prima ad essere stupita con piacere della grande partecipazione alla sua petizione.
IOR A SCUOLA PROGETTI DI SENSIBILIZZAZIONE IN 244
CLASSI
Sono 244 le classi scolastiche in provincia di Ravenna, per un totale di oltre cinquemila studenti, coinvolti nell’anno 2015-16 dai progetti dell’Istituto oncologico romagnolo, in collaborazione con l’Ausl e grazie al sostegno di Assicoop Romagna Futura, per la promozione della salute e dei corretti stili di vita, con un particolare riguardo alla prevenzione dell’abitudine al fumo e dell’abuso di alcol, alla promozione del consumo di frutta e verdura e alla diminuzione del consumo di merendine e bevande dolci, alla promozione di una quotidiana attività fisica.
PROFUMERIE SABBIONI - ETHOS PROFUMERIE
Sul palco si alterneranno i brani musicali eseguiti dai Flints Live Music e le performance comiche di Andrea Vasumi da Zelig e di Gianni e Paolo Parmiani: la Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) organizza la serata “I Lilt You” in programma il 19 febbraio alle 20.30 al teatro Rossini di Lugo per raccogliere fondi da destinare ai progetti dell’associazione. «Come amministrazione favoriamo le iniziative che hanno queste finalità - ha sottolineato il sindaco di Lugo, Davide Ranalli -. In questo caso abbiamo dato in concessione l’uso del nostro fiore all'occhiello, ovvero il Rossini, che sta vivendo oggi una grande popolarità non solo per l’apparizione nel video della canzone con cui gli Stadio hanno vinto Sanremo, ma perché per la prima volta in dieci anni la prosa, nonostante le quattro repliche, quest’anno ha sempre una lunga lista d'attesa». «Tre anni fa mi fu chiesto di fare il presidente della sezione provinciale della Lilt e fin da allora si pensò di organizzare un importante evento che avesse lo scopo di raccogliere fondi e diffondere l'informazione di ciò che l'associazione promuove e svolge - ha ricordato Giovanni Corelli Grappadelli -. La platea è già piena e sono sicuro che possiamo contare sulla sensibilità dei cittadini per riempire anche i posti restanti».
Una recente campagna nazionale Lilt con Anna Tatangelo testimonial
«Abbiamo scelto un evento esuberante, coinvolgente e soprattutto fatto di eccellenze locali - ha spiegato Laura Baldinini Senni, coordinatrice dell’iniziativa -. Abbiamo scelto il sorriso per creare una iniziativa in favore della vita. Ringraziamo i diversi sostenitori che ci hanno appoggiato e che hanno permesso la realizzazione di questa serata». I biglietti hanno un costo di 20 euro e saranno in vendita al teatro Rossini tutte le mattine dalle 10 alle 13 fino a venerdì 19 febbraio. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, chiamare Silvia (340-6612352), Patrizia (3388955883), oppure Laura (3393256601).
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
La cosmesi biologica per ogni esigenza Tre consigli per la tua routine di bellezza La primavera è in arrivo fra un mese, e la nostra pelle ha bisogno di prepararsi al ritorno del caldo. Quest’anno, il periodo invernale è stato clemente, regalandoci giornate miti e poche gelate. Ma gli sbalzi di temperatura, seppur lievi, indeboliscono la pelle, diminuendo il livello di idratazione e l’elasticità. Dedicare, ogni giorno, qualche momento a viso e corpo può cambiare radicalmente l’aspetto e la luminosità della pelle; è un modo come un altro per prendersi cura di sé, rilassandosi, magari ascoltando la musica che più ci piace. Se ricerchiamo il relax in armonia con la natura, allora le nostre scelte dovrebbero indirizzarsi verso la cosmesi biologica e naturale, a cui le Profumerie Sabbioni hanno dedicato uno spazio nel centro storico di Ravenna, in cui il personale esperto sa consigliare i prodotti più adatti ad ogni esigenza. I marchi scelti posseggono Certificazione di Qualità Cosmetica Eco-Biologica ICEA, certificazione Made in Italy, sono senza parabeni, Gluten Free , testati al Nichel, Cromo e Cobalto, Vegan OK e non testati sugli animali. Ecco tre consigli per accogliere la primavera: 1. La routine quotidiana inizia dalla detergenza del viso, Naobay, marchio italiano di cosmesi biologica e naturale, ha creato Oxygenating Foam Cleanser, un detergente liquido che si tra-
sforma in schiuma ossigenante per una detersione delicata ed efficace. Questa schiuma, arricchita con estratti di aloe vera e camomilla, deterge da sporcizia, unto, inquinanti ambientali e trucco. Si può utilizzare mattino e sera, rimuovendo make-up e impurità con un leggero massaggio e, infine, sciacquare con l’acqua. 2. L’idratazione del viso è il primo passo per prevenire i segni dell’età e ristabilire l’equilibrio sulla nostra pelle. Dopo una detersione accurata, si può utilizzare la Crème Fondante Haute Nutrition della linea Apicosma di Melvita, ideale per le pelli secche grazie alla texture molto ricca, ma che allo stesso tempo si assorbe facilmente. Grazie al Royal Jelly e all’Olio d’Argan presenti nella formula, dona benessere immediato alla pelle e la avvolge in un fresco profumo floreale con punte mielate. 3. Biancamore, un marchio tutto Made in Italy, ha creato una linea di pochissimi prodotti, ma molto selezionati, al latte di bufala. Per prenderci cura del nostro corpo possiamo iniziare con uno scrub alla crusca di avena naturale, che contribuisce a levigare anche le zone più difficili; la pelle appare subito più morbida e levigata. Per poi terminare, dopo aver sciacquato accuratamente i residui di scrub con un detergente delicato, applicando la crema corpo Biancamore al latte di bufala, che ha un pro-
fumo molto delicato e lascia la pelle morbida e setosa. Questi e molti altri prodotti si possono trovare nello spazio Bio&Naturale Profumerie Sabbioni in via IV Novembre a Ravenna e in via Faentina 118. Ritaglia il coupon e vieni a trovarci per scegliere i prodotti perfetti per la tua routine di bellezza tutta naturale.
ASTRI
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ARIETE
Dopo i tafferugli planetari delle ultime settimane, tensioni e preoccupazioni non mancano, ma l’animo si alleggerisce. Giovedì e venerdì controllate le vostre reazioni, soprattutto per non dare soddisfazione a chi vuole farvi due glutei grossi come l’Idaho. Ormone equestre nel week end.
BILANCIA
CORSO PER APPRENDERE LA DIVINAZIONE CON I TAROCCHI Metodo Intuitivo basato sulle tesi junghiane dell’energia simbolica
TORO
Le tesi sostenute dal celebre psicologo Carl Gustav Jung affermano che i simboli sono in grado di far suscitare dal profondo di chi li consulta intuizioni di carattere superiore. La conoscenza dei significati simbolici sviluppa le capacità intuitive, sia nell’interpretazione divinatoria che nelle normali esperienze della vita quotidiana.
Con Venere di nuovo dissonante, cercate di non sclerare con chi in testa dimostra di avere criceti al posto dei neuroni. Andrà meglio nel fine settimana se potrete distrarvi assieme al partner fra coccole e cenette romantiche. Peccato però che la fornicazione non sarà il piatto forte. Meglio riposare.
Questo Corso è indirizzato a tutti coloro che desiderano imparare a leggere seriamente i Tarocchi, conoscere i segreti dell'Arte Divinatoria e sviluppare l'intuito attraverso i simboli.
Giovedì il morale cala, il lavoro vessa e con certa gente potreste comportarvi come rincocefali. Per fortuna Mercurio e Venere si portano in trigono così evitate di sprigionare troppo vigore fisico contro le rotule di chi vi sta intorno. Bene nel week end il dialogo suino con il partner.
SCORPIONE
Nonostante la dissonanza di Mercurio e Venere, i ritmi si placano e ciò che avete seminato inizia a produrre i suoi frutti, anche sul piano della vostra economia, che regge. Non vi resta che rivitalizzare l’amore con stuzzichini e due dita di cordiale suino per tirare un po’ su chi vi piace.
Inizio del Corso: 26 febbraio 2016
GEMELLI
Mercurio e Venere procurano le giuste intuizioni per risollevare l’economia e trovare il colpo di mazza giusto per mandare a sud del coccige chi rompe, anche in amore. Ma fate attenzione: è vero che non ci sono rose senza spine, ma a volte conviene concentrarsi su una varietà alla volta.
Sede del Corso: Faenza Sede dell'Associazione Le Tarot, Stradello Cappuccini, 14 Docente: Andrea Vitali, Presidente dell’Associazione Culturale Le Tarot, storico del simbolismo, autorità internazionale sullo studio dei tarocchi. I suoi saggi sul simbolismo dei tarocchi sono stati tradotti in sei lingue. Orari del Corso: Le lezioni si svolgeranno per sei venerdì consecutivi dalle ore 21 alle 23 ad iniziare dal 26 febbraio 2016. Costo: euro 185 comprensivi di dispensa. Al termine del Corso verrà rilasciato l'Attestato di Frequenza.
SAGITTARIO
È un periodo un po’ antipatico, da sfruttare per fare un bilancio delle vostre sorti economiche. Ma cercate di non fare i sadici, non nebulizzate gli zebedei come in una coltre di smog e non praticate sacrifici umani. Anche l’amor è insipido e il sudombelico ipercritico. In pratica si fornica poco.
Sconti del 10% o del 20% per chi iscrive una o due persone.
CANCRO
CAPRICORNO
Informazioni e Iscrizioni: Associazione Le Tarot cell. 335.5619171 / info@letarot.it
Anche se spesso vi sembrerà di essere gli unici dotati di equilibrio in un mondo di fessi, sabato non lasciatevi suggestionare da insofferenze e stress, perché i problemi si risolvono con lucidità e coraggio. Pure sul versante suino, che richiede molta pazienza e tempi lunghi di riscaldamento.
Lavoro e denaro offrono prospettive interessanti e risarcimenti lauti, nonostante il perdurare della crisi. Meglio comunque operare con discrezione, qualunque cosa abbiate in animo di fare, anche in amore. Toglietevi la divisa da feld-zitella, per indossare cinque gocce accattivanti di feromoni.
ACQUARIO
LEONE
Ritorna o si accentua l’ottimismo, che si concretizza in solide soddisfazioni lavorative, economiche ed amorose. Oltre che in piccole grandi fortune da acchiappare con un balzo felino. L’ormone è pure in vena di numeri da circo equestre-suino, da espletare agilmente nel fine settimana.
PIADINE E CRESCIONI anche con impasto SENZA LIEVITO E STRUTTO I. con FARINE di GRANO, FARRO, KAMUT e 5 CEREAL Farciture anche a base di TOFU, SEITAN E TEMPEH
VERGINE
Non siate frenetici e tenete conto che non è proprio possibile programmare tutto da qui ai prossimi dieci anni. Lasciate qualcosa al caso e dedicate un po’ del vostro tempo alla famiglia e soprattutto al partner, sul quale nell’ultimo periodo avete tracimato catini di acido zitellico nonché bisbetico.
Orario continuato dalle 11.30 alle 21.00 - chiuso il martedì
RAVENNA, via S. Alberto 105 per prenotazioni tel. 0544.455709
FIERA DI FORLÌ
INFOPROM
Mercurio e Venere nel segno sono un balsamo per l’anima e per il saldo bancario. Nonostante quel certo vostro garbo da squalo leopardo, si consolidano amicizie, clientela e collaborazioni. Nel lavoro come in famiglia. Un po’ meno a livello di sudombelico, temporaneamente in affanno.
PESCI
L’ingresso del Sole nel segno regala efficienza e creatività per sbrigare da soli e meglio tutti gli impegni che richiedono soluzioni, ma senza lasciarvi suggestionare dagli sbalzi d’umore di chi vi sta intorno. L’amore c’è e vi circonda come gelatina, il sex arriverà. Intanto potete fare altro.
NUOVA APERTURA
Natural Expo, la grande vetrina del benessere Dal 19 al 21 febbraio Alla Fiera di Forlì apre i battenti l’unidcesima edizione di Natural Expo, la rassegna che alimenta corpo, anima e mente. Da venerdì 19 a domenica 21 febbraio tre giornate ricche di eventi di assoluto spessore culturale e di occasioni per ritagliarsi momenti di relax e benessere, ma soprattutto caratterizzate dalla presenza di oltre 200 espositori tra i cui stand sarà possi-
bile scegliere prodotti naturali per la salute, la bellezza, la cura della persona e della casa. In più i visitatori potranno sottoporsi ai più svariati trattamenti per ritrovare l’armonia con se stessi e con l’ambiente e scoprire come nutrire il proprio benessere grazie a workshop, conferenze, show cooking e laboratori gratuiti dedicati anche ai bambini. Grazie alla collaborazione con Gruppo Macro, Romagna Fiere offrirà inoltre al pubblico un evento esclusivo: la prima tappa nazionale di The China Study Tour 2016, ciclo di conferenze tenute dai massimi esperti di alimentazione sana e naturale (sabato 20 dalle 16.30 alle 19). Saranno poi presenti centri olistici da tutto il territorio nazionale e in due aree appositamente allestite, esibizioni e spettacoli di musica, danza emozionale e pratiche fitness e yoga aperte a tutti. Servizio di ristorazione etnica e vegana. Info www.naturalexpo.it
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PRANOTERAPIA E TRATTAMENTI PER IL BENESSERE FISICO INAUGURAZIONE sabato 27 febbraio ore 17:00 la pranoterapeuta Claudia Asoli vi aspetterà con un buffet di accoglienza, per scoprire insieme quali sono le tensioni che ci bloccano interiormente ogni giorno e come rimuoverli attraverso la pranoterapia, la riflessologia plantare, la Moxa e i Fiori di Bach.
...e molti utili consigli Via Puccini 4/2 Lugo - Tel. 340 5919551
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INFOCITTÀ
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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dall’8 al 14 febbraio 2016 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna
Legenda IQA Buona
Accettabile
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna
SETTIMANA BIANCA
Grande festa di chiusura della stagione in Val di Fassa Il Comitato di Ravenna è pronto per la grande festa di chiusura della stagione invernale. Dal 6 al 13 marzo in Val di Fassa la Uisp nazionale insieme ai Comitati Territoriali organizza Neve Uisp, la settimana bianca dedicata agli sport invernali e al divertimento. Per la prima volta, nel 2016, l’evento si organizza in Val di Fassa presso la località di Pozza una delle tante porte per il Sellaronda, il giro dei 4 passi, con oltre 500 km di piste in cui è garantito l’innevamento artificiale. Uisp chiude alla grande una stagione, con un meteo avaro di soddisfazioni ma ricco di iniziative. Sarà una settimana dedicata allo sport invernale con lezioni di sci, di snowboard a prezzi convenzionati, alberghi amici di Uisp offriranno un ottimo pacchetto per soggiorni completi. Anche lo skipass si è adeguato alle convenzioni con l’Ente più vasto d’Italia. Il programma è molto articolato: attività di sci, pattinaggio sul ghiaccio, escursioni con ciaspole, arrampicata in palestra e su cascate di ghiaccio e altri tipi di sport che si possono praticare in palestra e sulla neve. All’interno della settimana ampio spazio allo snowboard, dal 10 al 13 marzo, tre giorni dedicati alla pratica e all’apprendimento della disciplina attraverso lezioni gratuite con maestri. Per informazioni e prenotazioni, ufficio Uisp Ravenna 0544 219724.
Ogni cittadino consumatore deve rendersi conto dei propri diritti, che derivano dall’applicazione del Codice del Consumo, specie negli acquisti di particolare entità. Il Codice suddetto nell’articolo 73 disciplina il diritto di recesso. Ogni contratto stipulato per l’acquisto di beni e servizi può essere cancellato nello spazio di quattordici giorni lavorativi con l’invio di una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, dove si esplica la volontà di recedere dall’impegno. Non è necessario fornire alcuna giustificazione, né pagare qualche indennità tranne che si tratti di spese relative ad atti da espletare prima dello scadere del periodo di recesso. Una nostra associata ha stipulato un contratto di compravendita di una cucina che riteneva adatta alla propria abitazione. Successivamente si è resa conto che l’acquisto non era utile alle proprie necessità e si è rivolta allo Sportello di Ravenna, che le ha suggerito di inviare immediatamente lettera raccomandata al venditore, il che si è verificato nei termini di legge. Il venditore ha ribattuto che l’articolo 73 non si applica alle vendite effettuate nei locali d’impresa ed è valido solo per le vendite “on line” o al di fuori dell’azienda. Il legale convenzionato con CODICI, interpellato sulla questione, ha ribadito che il Codice del Consumo protegge il contraente più debole ed è quindi applicabile a tutte le compravendite di beni e servizi anche all’interno dei locali delle Ditte venditrici. L’Associazione Consumatori CODICI, Sportello di Ravenna con questo avvertimento intende rendere edotti i cittadini consumatori dei propri diritti, specie in occasione di acquisti fondamentali e non esporli a situazioni ed impegni che possano procurare dei gravi problemi a sé e alla famiglia. Nello stesso tempo invita ogni acquirente a firmare contratti solo dopo una verifica delle proprie necessità ed un riscontro della validità del bene o servizio contrattato. Tutto ciò anche per evitare aggravi di lavoro inutile alle Ditte contattate. A Ravenna l’associazione Codici è in via Ignazio Sarti 5 tel. 0544 35183 Tutti i giovedì dalle 10 alle 12 il consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento (carlobenelli@alice.it)
CORSI FITNESS IN ACQUA ALLA PISCINA COMUNALE E AL CENTRO SELENIA L’acqua da sempre fonte inesauribile di proposte motorie. Dal fitness al nuoto alla terapia. Uisp Ravenna organizza una vasta proposta di offerte per il benessere fisico e la salute. Fitness in acqua presso la piscina Comunale “G. Gambi” in via Falconieri a Ravenna: Corsi di Acqua Gym mercoledì e venerdì dalle 10 alle 11, il sabato alle 9 mentre lunedì e mercoledì dalle 14. Corsi di Ginnastica dolce in acqua per la terza età martedì e venerdì alle 8.30 e lunedì e giovedì alle 15.30. Fitness in acqua presso il Centro Nuoto “Selenia” in via E. Mattei: Acqua Gym lunedì e giovedì, due lezioni di un’ora, alle 20 e alle 21. Ginnastica per gestanti in collaborazione con osteriche, mercoledì alle 12 e sabato alle 11. Per informazioni e iscrizioni, Uisp Ravenna via G. Rasponi 5 tel. 0544 219724.
VIAGGI ORGANIZZATI
Tre notti con pacchetto relax ad Abano Terme
Dal 10 al 7 aprile il Comitato di Ravenna organizza, per propri soci, un soggiorno di tre notti comprensivo di pacchetto relax ed offerta enogastronomica presso Abano Terme (PD). Il soggiorno comprende tre notti all’Hotel Columbia, situato nel centro di Abano Terme, con trattamento di pensione completa. L’Hotel è dotato di piscine, vasche idromassaggio e tutti i comfort termali e terapia del benessere. Quattro giorni di puro relax nella città veneta dove l’acqua termale è considerata unica al mondo, classificata salso-bromo-iodica, dallo straordinario valore terapeutico. Ogni serata sarà accompagnata da cena con ricco buffet, prodotti tipici e dopo cena con animazione. Per soci e amici di Uisp, viaggio in pullman GT con partenza da Ravenna giovedì 7 in mattinata e ritorno domenica 10 nel primo pomeriggio. Per info sulle quote e prenotazioni per soggiorno tel. 0544 219724 o visita il sito www.uisp.it/ravenna
inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 18 febbraio 2016
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 18 febbraio 2016
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedĂŹ 18 febbraio 2016
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