R&D 18 07 2019

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PUNTI DI VISTA / 3 18-24 luglio 2019 RAVENNA&DINTORNI

IL COMMENTO

TUTTO D’UN TRATTO

L’OSSERVATORIO

di Gianluca Costantini

A Ravenna, dove l’estate del calcio non si infiamma

La Milano Marittima che sa rialzarsi

di Luca Manservisi

di Moldenke

Estate, tempo (anche) di calcio mercato. E mentre si celebra l’arrivo di De Ligt alla Juventus per 75 milioni di euro e ci si chiede quanti ne possa invece volere l’Inter per disfarsi di Icardi, c’è chi si dispera per la cessione di un certo Venturi alla Reggio Audace. Sono i tifosi del Ravenna Fc che, ormai tornati da alcuni anni nel calcio che conta, quello professionistico, temono di dover affrontare una stagione di patemi, in serie C, proprio nell’anno in cui tornerà il sentito derby con il Cesena. E allora vale la pena, non solo per quei pochi tifosi, fare un po’ il punto di come il calcio qui stia cercando di rinascere, a vent’anni da quando il compianto presidente Daniele Corvetta, il primo in grado di portare la città in serie B, dichiarava sui giornali che l’obiettivo era addirittura la serie A. Oggi, dopo fallimenti vari, la serie C è invece un lusso che i giallorossi si possono permettere solo grazie a una dirigenza di ravennati, persone serie e competenti che vengono dal calcio dilettantistico e che senza mai fare il passo più lungo della gamba hanno riportato al Benelli perfino i play-off per la B. Nella totale indifferenza o quasi, tanto da gridare in un’intervista pubblicata anche su queste pagine che se lo meriterebbero, di avere la città più vicina. Dal punto di vista del sostegno economico, certo, e anche da quello del supporto morale, ossia dei tifosi. Neppure mille gli abbonati, la scorsa stagione al Benelli, proprio mentre la vicina Cesena sfondava invece la soglia delle 8mila tessere, un risultato migliore perfino di alcune società di serie A. E se dietro non c’è una piazza che spinge, davvero non è possibile chiedere di più e non ci si può certo lamentare (come si legge invece sui social in questi giorni) se la campagna acquisti al momento pare non essere all’altezza. Il miracolo è forse continuare a mantenere la serie C, sostenuti perlomeno da un’Amministrazione che proprio in questi giorni sta proseguendo nei lavori di ristrutturazione dello stadio Benelli e che ha messo a disposizione del Ravenna Fc anche il polisportivo Darsena per il settore giovanile. Ecco, forse sono questi però i tasti dolenti, le infrastrutture e la “cantera”. Perché la Darsena si è rivelata inadeguata per ospitare i piccoli giallorossi e necessita di un forte investimento per poter sviluppare le enormi potenzialità che ha. Mentre, se è vero che questa nuova società ha praticamente fatto rinascere il settore giovanile, è anche vero che non è ancora al livello, come organizzazione, scouting, strutture, qualità degli allenamenti, delle altre realtà professionistiche. Qui sarebbe davvero necessario un investimento economico importante, da condividere con qualche soggetto veramente interessato al movimento calcistico ravennate, in grado in primis di avviare forme di collaborazioni efficaci con le altre società (dilettantistiche) del territorio, al momento se non in guerra con il Ravenna, quasi. Utopia?

È proprio vero, come ha sbrodolato un po’ tutta la stampa, anche nazionale. Come si rialza il romagnolo, nessuno. A Milano Marittima poi, non ne parliamo. Metti caso che la tedesca ti faccia capire che no, non ce n’è, anche dopo averle fatto vedere il pacco bello in evidenza nel costumino, mostrato i bicipiti, fatto l’occhiolino, niente. Il giorno dopo il romagnolo, specie a Milano Marittima, ci proverà con un’altra. Tedesca o no, l’importante è che respiri e che alla fine te la dia. Mica tutti sono così. I milanesi, per esempio, sono più schizzonosi e quando beccano un due di picche poi abbassano la cresta per un po’. Noi romagnoli no, siamo gente che non perde mai la speranza e non sta a lagnarsi con gli amici, non dà la colpa al Governo, no, riparte inseguendo subito la figa più vicina. Il romagnolo di Milano Marittima, poi, deve fare anche i conti con la povertà. Ma lui se ne frega dei soldi e, ancora una volta, si rialza e si inventa qualcosa. Anche se ha il reddito più basso della provincia (dati ufficiali confermati di anno in anno), infatti, lui ci prova a vendere ai turisti uno spritz a 10 euro, tanto per dire. Mica fa il povero come quelli di Goro, che ti regalano il prosecco. Lui anche se a fine anno è costretto a dichiarare una miseria perché evidentemente c’è la crisi, tiene alto il nome di Milano Marittima come può. E allora ci voleva davvero un articolo di Gramellini in prima pagina sul Corriere della Sera, dico, il Corriere della Sera, per capire che l’Italia per risollevarsi dovrebbe fare come Milano Marittima? (Ha scritto proprio che per risollevare l’Italia basterebbe cambiarle nome e chiamarla Milano Marittima). No, certo che no. Noi lo sapevamo già che siamo i migliori. Non avevamo bisogno di vedere i bagnini risollevarsi dopo la tromba d’aria. Che in fondo voi cos’avreste fatto? Se una tromba d’aria fosse arrivata una mattina a distruggervi la spiaggia che vi serve per vivere, poi non avreste fatto di tutto per rimetterla a posto il prima possibile?

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVIII - n. 824 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola

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Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

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4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 18-24 luglio 2019

ELEZIONI REGIONALI

IL VICEPREMIER SALVINI BENEDICE LA CANDIDATURA DI BORGONZONI «Lucia Borgonzoni credo che sia una delle più in gamba che ci siano. Poi ne parleremo con gli altri. Penso che potrebbe fare molto bene». Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini a margine di un incontro in Comune a Ferrara rispondendo a una domanda sull’eventualità di candidare la sottosegretaria alla Cultura alle prossime regionali in EmiliaRomagna. Il vicepremier spera con ottimismo in una vittoria della Lega: «Lo decidono gli emiliano-romagnoli e i cittadini. Così è accaduto in tutte le regioni che hanno votato: hanno mandato a casa la sinistra e scelto la Lega e il centrodestra. Se posso fare una richiesta da cittadino al governatore Bonaccini è che fissi la data del voto il prima possibile, mi sembra rispettoso rivotare a novembre alla scadenza dei cinque anni e non scavallare l’anno nuovo».

ANTIFASCISMO

SINISTRA

Pastasciutta a offerta libera per omaggiare la famiglia Cervi Per festeggiare la caduta del fascismo il 25 luglio del 1943 la famiglia Cervi – dei sette fratelli partigiani fucilati dai fascisti – portò in piazza i maccheroni offrendoli a tutto il paese. Il ristorante “Radici” di Ravenna in viale Allende, in collaborazione con l’Anpi, sezione Luigi Fuschini, organizza la “Pastasciutta dei fratelli Cervi”, giovedì 25 luglio a partire dalle 18.30 (offerta libera, bevande escluse) e il ricavato sarà devoluto all’Anpi.

A Faenza il ricordo dei Ghibèt Il 22 luglio alla festa dell’Unità di Santa Lucia a Faenza è in programma un evento alle 21.30 per ricordare l’aggressione fascista alla casa dei Ghibèt avvenuta 90 anni fa. Intervengono: Mariella Francesconi, Mario Gurioli il trio Bella Ciao di Brisighella.

CIVATI PRESENTA IL SUO PRIMO ROMANZO L’ex parlamentare Giuseppe Civati fa tappa a Ravenna con l’Anti Orario Tour per presentare “Fine”, il suo primo romanzo, incentrato sulla questione ambientale, scritto a quattro mani con Marco Tiberi (casa editrice People). Appuntamento lunedì 22 luglio alle 19.30 al circolo Arci Dock 61 in darsena, dialogano con l'autore Ilaria Bonaccorsi (Fandango Libri) e Chiara Bertogalli.

L’ATTACCO

PD: «I RAPPORTI LEGA-RUSSIA PENALIZZANO LE IMPRESE» Il segretario provinciale Barattoni dopo il caso Savoini-Metropol Il segretario provinciale del Pd di Ravenna, Alessandro Barattoni, entra nel caso che coinvolge la Lega e i rapporti con la Russia, esploso sui media in questi giorni con la pubblicazione dell’audio sul sito americano BuzzFeed con anche la voce del leghista Gianluca Savoini, il quale a Mosca avrebbe trattato con alcuni russi per far arrivare fino a 65 milioni di dollari al Carroccio nell’ambito di un affare sul petrolio. «Non era un braccio di ferro ma un accordo consapevole sulla pelle delle imprese ravennati – è il testo della nota inviata da Barattoni ai giornali locali –. Leggendo le notizie di questi giorni ci sorge un dubbio. Per un po’ di tempo abbiamo pensato ad una discussione tutta interna al governo, rispetto ad un tema non trattato nel famoso contratto, fra la parte “che dichiara ogni giorno di essere a favore del nord produttivo” della Lega e i “no triv” del movimento 5 stelle. Abbiamo pensato, a questo punto erroneamente, ad una prova di forza che aveva visto prevalere – una volta tanto – il movimento. E invece ci sorge il dubbio che non fosse così. Cioè che proprio sul tema delle estrazioni di gas in Adriatico, un governo che non va d’accordo quasi su nulla ed è incapace di fare sintesi su tante scelte strategiche per il futuro del nostro paese, sia invece riuscito a trovare convenienza per tutte le sue componenti: il movimento rispetto alla sua anima originaria e la Lega rispetto al grande alleato russo. Ma tutto questo ha un prezzo da pagare: e in questo caso lo stan pagando immeritatamente le imprese e i lavoratori ravennati, con il nostro Paese che rimane il principale importatore di gas russo e la produzione ed estrazione di gas dall’Adriatico che sono arrivate al minimo storico».


PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

ECONOMIA / 5 18-24 luglio 2019 RAVENNA&DINTORNI

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FONDI PUBBLICI

Dalla Regione mezzo milione di euro per Milano Marittima dopo la tromba d’aria Finora una ventina i privati danneggiati il 10 luglio Il conto per il pubblico è di 2 milioni. Abbattuti 2mila pini Mezzo milione di euro dalla Regione per Milano Marittima. Risorse destinate agli operatori balneari ed economici, soprattutto bar e ristoranti, per i danni subiti a causa della tromba d’aria che ha colpito la località cervese il 10 luglio. Imprenditori che con l’appoggio dell’intera comunità locale, e degli stessi turisti presenti, in poche ore sono riusciti a risistemare i loro stabilimenti sulla spiaggia, un ‘miracolo’ sottolineato da più parti nel Paese. Nella seduta del 15 luglio, la Giunta regionale ha stanziato 500mila euro destinati agli operatori economici, adottando lo stesso meccanismo che, per la prima volta e con una procedura inedita, aveva utilizzato per gli esercenti danneggiati nel dicembre 2017 in seguito all’esondazione dei fiumi Enza, Parma e agli allagamenti per la piena del Secchia. Il finanziamento verrà erogato al Comune e seguirà un bando al quale le aziende potranno fare domanda per i danni a beni immobili, impianti, attrezzature o scorte. Un intervento reso possibile anche grazie allo stato di crisi regionale che il presidente Bonaccini sta per decretare, mentre è in corso l’iter per inserire Milano Marittima nella richiesta di stato d’emergenza nazionale, aperto dopo i gravi episodi di maltempo di giugno e luglio. Il Comune di Cervia sta portando avanti le rilevazioni utili alla stima dei danni. Al momento, sono circa una ventina gli operatori econo-

LAVORI PUBBLICI/1 Fino a fine agosto chiuso largo Firenze Il parcheggio di largo Firenze e piazzetta Severino Ragazzini a Ravenna si rifanno il look. Fino a fine agosto lavori per nuovi tratti di marciapiede; ripavimentazione della piazza, in conglomerato bituminoso; ridistribuzione funzionale e l’adeguamento dell’area di parcheggio con la messa a norma dimensionale degli stalli di sosta; realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione pubblica, arredo urbano. Durante i lavori saranno istituiti il divieto di transito e di sosta per tutti i veicoli sul parcheggio, consentito ai residenti.

LAVORI PUBBLICI/2 Dal 22 luglio senso unico sul ponte mobile

mici danneggiati fra stabilimenti balneari, esercizi commerciali e imprese della ristorazione, alberghi, che potranno usufruire del mezzo milione stanziato. Già nelle ore successive alla tromba d’aria i danni alla parte pubblica erano invece stati quantificati in almeno due milioni di euro, mentre gli alberi caduti sono stati oltre 2.200, di cui mille nella pineta.

OCCUPAZIONE

UNDICI PERSONE RECLUTATE TRAMITE IL MONDO SPORTIVO SARANNO ASSUNTE DOPO IL CORSO DI SALDATURA L’obiettivo era coinvolgere, attraverso l’attività sportiva, giovani in cerca di un’occupazione, formarli e avviarli all’attività lavorativa. Il progetto “Formazione sport lavoro” patrocinato dal Comune di Ravenna, che vede insieme l’agenzia per il lavoro Job Just on Business Spa, Ravenna Boxe, il Coni e molte aziende del territorio, ha avuto il successo sperato. Undici ragazzi, reclutati nell’ambito sportivo, stanno per concludere il corso gratuito per saldatori della durata di 132 ore, di cui 52 di teoria e 80 di pratica, svolte nella sede della Scuola Pescarini Arti e Mestieri. Sette le aziende che hanno aderito al primo corso e assumeranno i saldatori: Rosetti Marino, Come, Mecalfast, F.lli Montanari, Ofra, De Angelis, Fiorini Industries.

Dal 22 luglio per tre settimane lavori per rifare l’asfalto di via Attilio Monti, la via del ponte mobile. Sarà istituito un senso unico con direzione via delle Industrie-via Trieste per tutta la durata del cantiere, compreso il 23 luglio. Il sabato e la domenica sarà ripristinato il doppio senso. I mezzi oltre le 5 tonnellate che usciranno dal porto dovranno utilizzare la via Classicana, la statale 16 e la statale 309, mentre gli altri veicoli potranno utilizzare via Trieste-via Darsena-via Antico Squero-via Montecatini.

FORMAZIONE

LAUREA SULL’OFFSHORE, ENI SALE IN CATTEDRA Lezioni, seminari e tirocini per gli iscritti alla Magistrale Lezioni, codocenze, seminari, workshop e analisi di casi studio realizzati in collaborazione con il personale Eni, ma anche tirocini e stage messi a disposizione degli allievi dal Distretto Eni a Ravenna: è quanto stabilisce la convenzione firmata il 15 luglio da Eni Corporate University e Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (Dicam) dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna per valorizzare il corso di laurea magistrale internazionale in Offshore Engineering che da settembre vedrà attivati entrambi gli anni nel Campus di Ravenna. Il corso di laurea interamente in lingua inglese vanta numerose partnership internazionali. A distinguerlo è inoltre l’elevato carattere professionalizzante: oltre 30 crediti su 120 possono essere acquisiti con tirocini, tesi e corsi legati alla collaborazione con le imprese del settore.


6 / ECONOMIA / COOPERAZIONE RAVENNA&DINTORNI 18-24 luglio 2019

WELFARE AGROALIMENTARE Terremerse si prepara alla svolta

La Pieve pronta ad acquistare una nuova sede La coop sociale intende concentrare in centro a Ravenna alcune attività

Fatturato a 9 milioni di euro per La Pieve, la cooperativa sociale di Ravenna aderente al Consorzio Solco che conta 170 soci (di cui 130 lavoratori) e che, nei momenti di massimo picco, riesce a dare lavoro a 250 persone. La cooperativa, ormai un punto di riferimento nei territori del ravennate e del ferrarese per quel che concerne l’assistenza alle persone con disabilità, gestisce un sistema si servizi ben strutturato: 7 centri residenziali tra socio riabilitativi, gruppi appartamento e casa famiglia dedicati a giovani e adulti non in grado di risiedere in famiglia; 8 centri diurni socio occupazionali dedicati a chi ha disabilità medio-gravi ed è in grado di svolgere attività occupazionali e lavorative in autonomia; 1 centro diurno per minori medio-gravi; 1 servizio di prolungamento orario per adulti medio-gravi e 1 servizio di Promozione al lavoro o Nucleo aziendale interno dedicato a chi ha una disabilità medio-lieve.

«Attraverso i nostri centri e servizi - sottolinea il presidente Idio Baldrati - riusciamo a dare una risposta ai bisogni di circa 175 persone e alle rispettive famiglie, occupandoci non solo dell’assistenza ma anche della promozione delle autonomie personali, sociali e abitative attraverso diversi metodi e progetti innovativi. Tra i progetti in cantiere, la cooperativa ha già in programma l’acquisto di un nuovo immobile in centro a Ravenna, in modo da poter concentrare diverse strutture e attività di assistenza al momento sparsi sul territorio.

«Il risultato economico, pari a un utile netto di 216 mila euro, è stato frutto di differenti dinamiche gestionali tra i settori di attività della Cooperativa. Il fatturato della sola Terremerse si attesta a 143 milioni di euro, mentre quello del bilancio consolidato a circa 167 milioni», così Emilio Sabatini (nella foto), direttore generale di Terremerse, sintetizza i risultati ottenuti nel 2018. Il bilancio è naturalmente specchio delle condizioni di mercato e di campagna ma anche frutto di scelte imprenditoriali e strategiche dell’azienda. Il 2018 rappresenta un punto di “rottura” rispetto al passato, poiché in conseguenza della cessione del ramo di azienda dell’ortofrutta fresca e delle strutture collegate, Terremerse dal 2019 pone al centro della propria strategia le colture annuali (cerealproteici e orticole industriali, che costituiscono il settore grandi colture), nell’integrazione con il settore agroforniture. Le scelte di espansione territoriale, infatti, già dal 2018, sono orientate verso areali e strutture che consentano l’ottimizzazione del percorso strategico che la Cooperativa ha imboccato.

WEB Fruttagel rinnova il sito e mette un blog di ricette Completo restyling grafico, ottimizzazione della user experience, più contenuti legati all’etica e alla responsabilità sociale d’azienda, con particolare riguardo a innovazione tecnologica e tutela dell’ambiente. È online il nuovo portale della coop Fruttagel (www.fruttagel.it). Tra le novità un blog con una sezione dedicata alle ricette, a cura di Tiziana Molti.

COSTRUZIONI

ARCO LAVORI: 100 MLN DI VALORE PRODUZIONE Nel 2018 aumento capitale In toale 400 associate L’assemblea di Arco Lavori, riunita a palazzo Rasponi, ha approvato nella mattinata del 22 giugno il bilancio per l’esercizio 2018 ed il Piano Industriale 2019-2022. Rispetto all’esercizio precedente, il Consorzio (che ha sede legale a Ravenna e che si occupa di costruzioni in genere, di facility management, di energie rinnovabili e di edilizia sanitaria di alta tecnologia) registra una sostanziale conferma del valore della produzione, che per il terzo anno consecutivo si conferma ai valori pre-crisi, superando i 100 milioni di euro. Il 2018 è stato il ventesimo anno di attività, ed è stato caratterizzato da un ottimo andamento in termini di acquisizione di nuove commesse e nuovi contratti, per un totale di 123 milioni di euro. Fra questi, vanno segnalati contratti con il Politecnico di Milano, la Metropolitana Milanese, Dea Capital Real Estate Sgr Spa e Invitalia. Anche alla luce di questi nuovi lavori, la previsione del valore della produzione per il 2019 è stimata in 132 milioni di euro, con un +32% rispetto al consuntivo 2018. Fra gli eventi significativi del 2018, va segnalato l’aumento di capitale (da 3,5 a 3,8 milioni di euro), grazie al contributo straordinario di molti soci cooperatori. La base sociale del Consorzio è oggi composta da circa 400 imprese associate (di cui 93 nella sola provincia di Ravenna).

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ECONOMIA / COOPERAZIONE / 7 18-24 luglio 2019 RAVENNA&DINTORNI

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GDO/2

COFRA, 255MILA EURO DI UTILI È stato approvato nei giorni scorsi dai soci riuniti in assemblea il bilancio dell’esercizio 2018 della cooperativa di consumo faentina Cofra. La storica organizzazione, che rappresenta oggi 39.175 soci sull’intera provincia di Ravenna, ha registrato un fatturato di oltre 57 milioni di euro, in crescita rispetto al 2018, e un utile di 255.457 euro. Il nuovo assetto organizzativo della cooperativa ha garantito alla stessa una crescita costante negli ultimi 5 anni, sia in termini di sviluppo che di reddittività. I dipendenti complessivi nei punti vendita del Gruppo (7 a marchio CofraConad, 2 a marchio Bricofer, 1 a marchio Assicofra, cui si aggiungono il Bar ConSapore Conad e il PetStore Conad) sono oggi 244. Il costo del personale nel 2018 ha raggiunto quota 8,1 milioni di euro con un incremento del 9 percento sul 2017.

RISTORAZIONE

Gemos sforna 8,8 milioni di pasti all’anno Crescita a due cifre per il fatturato del 2018 Crescita a doppia cifra per Gemos, la cooperativa di ristorazione con sede a Faenza che nel 2018 ha sfiorato i 49 milioni di euro di fatturato con un aumento dell’11,46 percento rispetto all’anno precedente. Un incremento che si accompagna agli ottimi risultati raggiunti dal patrimonio netto, oltre 9 milioni di euro (+14,5), dall’aumento del numero di lavoratori, 1.067 (+9) di cui l’85% donna e di cui 827 sono soci, e da un ristorno ai soci da record che supera quota un milione di euro (+12,7). «La nostra cooperativa è cresciuta - commenta la presidente Mirella Paglierani -. Oggi produciamo 8,8 milioni di pasti l’anno e siamo presenti in 4 regioni d’Italia e, con la nostra società controllata Gemos Balkans (98 dipendenti e oltre 1,250 milioni pasti prodotti l’anno), anche in Serbia. Uno sviluppo che però non snatura il nostro essere cooperativa, il nostro impegno verso i soci di questa compagine».

Il primo trimestre 2019 si è chiuso in linea con gli obiettivi di budget prefissati e si sta lavorando alla riorganizzazione aziendale in vista della fusione con la partecipata Avendo, che avrà decorrenza dal primo gennaio 2020. «Avendo – continua la presidente – è una società del bolognese specializzata in ristorazione nel settore privato con all’attivo 250 lavoratori. Il 2019 ci vedrà impegnati nell’organizzazione del nuovo assetto societario e del personale. Già in questa assemblea abbiamo presentato ai nostri soci il bilancio consolidato (di Gemos e Avendo) che mostra un fatturato di oltre 65 milioni di euro. Lavoreremo poi al mantenimento dei contratti in essere e alla partecipazione a nuove gare d’appalto. Ci saranno conferme e novità anche per il welfare con altri 10mila euro da destinare alle borse di studio per gli studenti meritevoli e altri progetti riguardanti l’area salute e prevenzione».

SÌ AL RADDOPPIO DEL FUTURO CONAD IN VIA STRADONE: SARÀ 2.500 MQ Il supermercato sarà dentro un nuovo centro commerciale da cinquemila mq in totale Il consiglio comunale di Ravenna nella seduta del 16 luglio, con diciotto voti favorevoli e dieci contrari, ha approvato l’allargamento del nuovo Conad che dovrà sorgere tra via Stradone e la zona dei Poggi, nella prima periferia della città a sud-est. L’ampliamento è stato accordato con il voto decisivo sulla variante del Poc 2010-2025, che concederà al supermercato di aumentare da 1.500 metri quadrati a 2.500 la superficie della struttura di vendita alimentare in via di realizzo nel nuovo comparto edilizio. Con l’ampliamento del negozio, il centro commerciale arriverà a occupare cinquemila metri quadrati compresa la parte non alimentare. L’attuazione del comparto è subordinata alla sistemazione di via Stradone, dalla via Canale Molinetto all’innesto su viale Europa, sulla base di un progetto organico complessivo che tenga contro tra l’altro dei seguenti elementi: realizzazione di pista ciclabile lungo tutto il tracciato tra via Don Carlo Sala e via Romea Sud, realizzazione dell’innesto tra via Levi e via Stradone, contributo alla realizzazione dell’innesto tra via Antica Milizia e via Stradone, adeguamento del ponte carrabile sul canale Lama e realizzazione di un collegamento ciclopedonale fino alla pista ciclabile di viale Europa. Critiche dall’opposizione. Ravenna in Comune con Massimo Manzoli teme che il tessuto economico e sociale locale non possa reggere un altro centro commerciale (dopo l’Esp e in prossimità di quello che sorgerà di fronte al Pala De Andrè in via Travaglini): «Farlo perché il privato si farà carico anche di opere pubbliche non è la ragione giusta».

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10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 18-24 luglio 2019

GLI ASTROFILI

«Troppo inquinamento luminoso, ormai il cielo non si vede più» Garoni, presidente dell’associazione Arar: «Organizziamo osservazioni con telescopi per tutti per divulgazione». E dal 1985 ai giardini c’è il Planetario: ogni anno circa 15mila visitatori

«Il cielo sopra Ravenna ormai non si vede più, è distrutto dall’inquinamento luminoso». Le brutte notizie arrivano da Marco Garoni, presidente dell’Associazione ravennate astrofili Rheyta (Arar) nata nel 1973. «Da almeno quindici anni non si vede più la Via Lattea e le cose stanno peggiorando». Insomma il buio non è più così buio. E non pensiate che sia sufficiente uscire dalla cintura abitata per trovare quello più nero: «Bisogna spingersi nelle campagne lontane dai centri, magari verso le zone di Longastrino. Oppure salire di altitudine per sfruttare lo schermo delle colline». Questo per chi vuole godersi un cielo stellato a occhio nudo – «All’alba e al tramonto si possono individuare Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno» – ma chi vuole gustarsi i crateri lunari, gli anelli di Saturno o i satelliti di Giove deve ricorrere a un telescopio: «Con 300 euro si compra uno strumento valido. Chiunque abbia la curiosità di avvicinarsi al mondo celeste può venirci a trovare ai tanti eventi aperti al pubblico che organizziamo, dalle osservazioni all’aperto con i nostri strumenti a disposizione di tutti fino alle conferenze ogni martedì al Planetario per tutto l’anno, ogni volta un argomento diverso. Fare divulgazione è la nostra missione». Dal 2008 l’Arar ha una convenzione con il Comune per la gestione della cupola ai giardini pubblici, dove le stelle non soffrono dell’inquinamento luminoso perché sono visualizzate con una proiezione sulla volta interna che può simulare anche i movimenti dei corpi. L’inaugurazione del Planetario risale al 1985 e un undicenne Garoni faceva parte di una delle prime scolaresche in visita quell’anno: «È stata una bella esperienza, c’erano meno computer, meno possibilità di vedere certe immagini. I miei genitori mi avevano regalato un telescopio da un paio di anni ed era nata la mia passione che è arrivata all’iscrizione alla laurea in Astronomia. Oggi sono io che accolgo gli studenti e faccio le lezioni, dal 2001 è diventato il mio lavoro. Ogni anno tra scuole e visitatori abbiamo circa 12-15mila ingressi. Siamo l’unico Planetario in Romagna, uno dei quattro in regione.

«Chiunque può prenotare le visioni sotto la cupola, anche un singolo»

BRISIGHELLA

Molte classi in gita a Ravenna inseriscono questa visita nei programmi». L’Arar è nata per riunire un gruppo di appassionati di astronomia che avevano come riferimento padre Giovanni Lambertini, un francescano con un grande interesse per la cultura. Lo stesso che anima Garoni: «L’astronomia è la più antica delle scienze e attira perché il cielo è bello da vedere. A chi assiste alle conferenze spiego cosa vuol dire osservare il cielo: tutto il metodo scientifico deriva da lì e nel periodo storico in cui viviamo credo faccia bene

Moon Party in darsena con laboratori, filmati e salottini con esperti In occasione del 50esimo anniversario della missione Apollo 11 che portò l’uomo per la prima volta sulla Luna, nello specifico gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin, sono diversi gli appuntamenti che celebreranno la ricorrenza nel nostro territorio. Due di questi sono promossi dall’Associazione ravennate astrofili Rheyta (Arar). Si comincia venerdì 19 luglio alle 21.15 in piazza San Francesco a Ravenna nel cartellone di Ravenna Bella di sera. Appuntamento tra musica e astronomia: l’orchestra dei giovani diretti dal professor Franco Emaldi eseguirà un concerto all’aperto a cura di Ensemble Mariani. La serata sarà presentata da Catia Gori con il commento scientifico degli astrofili dell’Arar. In caso di maltempo l'evento si terrà al teatro Rasi. Il 20 luglio invece appuntamento sulla banchina del Candiano. Al Darsena Pop Up va in scena il “Moon party” dalle 17 a notte inoltrata (il modulo lunare toccò il suolo alle 20.17 e Armstrong scese alle 2.56 del 21 luglio): osservazioni della luna con i telescopi dell’Arar a disposizione di tutti i curiosi, filmati d’epoca, laboratori per bambini, costruzione di razzi, quiz astronomici con le Nane Brune, foto con il Lem, pannelli esplicativi. Saranno presenti astronomi ed esperti per momenti divulgativi e curiosità, per grandi e bambini.

separare le osservazioni dalle ipotesi. Anche per questo oltre alle conferenze che hanno un biglietto di 5 euro cerchiamo di organizzare più eventi possibili a ingresso gratuito, rivolti alle famiglie, perché il cielo deve essere gratuito». Chi invece ha voglia di una visione del cielo privata al Planetario può prenotare: «Dipende dalle disponibilità. Il costo è di 50 euro per gruppi fino a 20 persone, ma è capitato anche che qualcuno abbia voluto fare un regalo alla fidanzata e sono venuti in coppia. Si può fare anche da soli». (and.a.)

A MONTE ROMANO SI FESTEGGIA IL VENTENNALE DELL’OSSERVATORIO Il 50esimo anniversario dello sbarco sulla Luna coincide con il ventennale dall’inaugurazione dell’osservatorio astronomico di Monte Romano a Brisighella (767 metri di altitudine). L’osservatorio è gestito dal gruppo astrofili Antares di Cotignola (fondato nel 1982 e oggi riferimento per tutta la Bassa Romagna) ed è in una posizione panoramica sulla vallata del Lamone con visuale pressochè completa sulla provincia di Ravenna. L'intera struttura è stata realizzata con autofinanziamento e lavoro dei soci e piccoli contributi. È operativo per le attività didattiche e divulgative e viene aperto al pubblico almeno una volta al mese. Le riunioni del gruppo si tengono il secondo venerdì del mese al liceo scientifico di Lugo e sono aperte a chiunque, anche se completamente neofita. Info: www.gruppoantares.com (da dove proviene la foto accanto di Luca Concas).

FAENZA Festa in piazza con le hit del 1969 A Faenza si festeggia l’allunaggio con un concerto con le hit del 1969. Musica dal vivo in piazza Nenni con i successi dell’anno in cui l’uomo è arrivato sulla Luna. L’evento in programma il 20 luglio è organizzato dal magazine “Gagarin Orbite culturali” che festeggia proprio con questa occasione anche 10 anni di attività: oltre alla musica sono previste anche interviste e incursioni semiserie. A Faenza ha sede anche un gruppo astrofili che abitualmente si ritrova il secondo giovedì di ogni mese sul terrazzo della palestra della scuola Carchidio-Strocchi in Borgo in via Zauli Naldi 2 per parlare di un argomento legato all'astronomia e, se le condizioni meteo lo consentono, osservare il cielo.


PRIMO PIANO / 11 18-24 luglio 2019 RAVENNA&DINTORNI

LO SCRITTORE

«Mi sono perso la diretta dello sbarco sulla Luna e così è nata la mia passione» Il 64enne Stefano Cavina ha scritto sei libri sulle missioni spaziali: «Fare l’astronauta? Avevo problemi di vista...» Il 20 luglio di 50 anni fa l’atterraggio di Apollo 11: «Resterà l’unico evento del XX secolo nei futuri libri di storia»

Con una battuta dice che è stato l’unico al mondo quel giorno a non vedere in diretta tv lo sbarco di Neil Armstrong mezzo secolo fa e forse è questa la ragione da cui è nata la sua passione per la Luna e le esplorazioni spaziali. Il ravennate Stefano Cavina ha 64 anni, ha appena pubblicato il suo sesto libro sul tema (“Men on the moon”) e con il penultimo (“Apollo, sfida alla Luna”) ha vinto il premio Vega a maggio. Cavina, cominciamo dal 20 luglio 1969. Perché un 14enne non era davanti allo schermo in bianco e nero di un tubo catodico? «In quel periodo ero in Marocco dove mio padre lavorava per Eni. Mi ricordo che proprio lui mi regalò una rivista in francese che in prima pagina titolava “Quattro passi sulla Luna”, la conservo ancora. Ho seguito l’evento per radio con la voce di Tito Stagno. Essermi perso le immagini mi ha fatto nascere quella curiosità che poi è diventata passione». Mai pensato di fare l’astronauta? «Avevo iniziato gli studi in aeronautica, forse anche spinto da quel sogno. Però non avevo una vista perfetta e allora se non hai i mezzi per giocare in Serie A…». Qual è l’importanza di quella missione? «Predire il futuro è impossibile e chi lo fa sbaglia ma io credo che lo sbarco sulla Luna resterà l’unico evento di cui parleranno i libri di storia fra cent’anni a proposito del XX secolo».

Un’immagine della missione Apollo 11 sul suolo lunare contenuta nel libro “Men on the moon” di Stefano Cavina

E se intanto arrivassimo su Marte? «Sarà epocale, non c’è dubbio. Ma non potrà cancellare l’allunaggio. Non è un caso che Buzz Aldrin sia finito a fare uso di psicofarmaci per accettare il fatto che nessuno si ricordasse di lui: è stato il secondo a scendere sulla Luna e nessuno ricorda i secondi». Quindi non ha dubbi che l’uomo sia andato davvero sul nostro satellite naturale? Come la mettiamo con tutte le teorie

della recita cinematografica? «Rispondo come ha fatto Armstrong: le teorie dei complotti sono affascinanti ma lassù c’è ancora la mia macchina fotografica e chi tornerà potrà prenderla. Ma so già che se dovesse capitare i complottisti diranno che è stata portata apposta». Dopo Armstrong e Aldrin, nei tre anni successivi al 1969, altri dieci uomini hanno camminato sulla regolite lunare. Da

allora nessun altro. Come mai? «Principalmente perché mancava la motivazione politica. Forse ci torneremo se un giorno avremo bisogno di fare rifornimento di Elio 3 che sulla Luna abbonda ed è il carburante per la fissione nucleare. Anche per questo la Nasa vuole tutelare i sei punti di atterraggio: chi ci dice che un giorno non avremo il turismo privato lassù? Andare sulla Luna non è costato poi così tanto per la Nasa nemmeno 50 anni fa: circa 300 miliardi di dollari per l’intero progetto Apollo. La guerra in Vietnam ne è costata il triplo». Facciamo un gioco: se non fossimo mai sbarcati sul mare della Tranquillità, oggi chi saremmo? «Avremmo vent’anni di ritardo su tutti i fronti del progresso umano. Apollo è stato l’unico progetto con un investimento così ingente in tempo di pace. Ha mostrato al mondo di cosa era capace il sistema capitalista». E se fossero arrivati prima i russi? «Gli americani si sarebbero buttati su Marte. A Kennedy interessava poco dello spazio ma dopo Gagarin doveva dare un segnale e gli dissero che l’arrivo sulla Luna era possibile». Un film e un libro che meritano su questa avventura? «Il film direi “Uomini veri” del 1979. Il libro direi “Imparare dalla Luna” di Stefano Catucci del 2013». Andrea Alberizia

EVENTI

DANTE INCONTRA IL SATELLITE DELLA TERRA: TRE GIORNI TRA CONFERENZE E AEROGRAFIA A Palazzo Rasponi dal 19 al 21 luglio incontri culturali, concorsi di pittura e mostre In occasione del cinquantesimo anniversario del primo sbarco dell’uomo sulla Luna si terra a Ravenna una manifestazione artistica curata dal giornalista e scrittore Stefano Cavina (nella foto, vedi intervista) in collaborazione con le associazioni Air e Dis-Ordine. L’appuntamento è per il 19, 20 e 21 luglio a Palazzo Rasponi dalle Teste, in piazza Kennedy, per l’evento (ingresso libero) che mette in contatto Dante e la Luna. Sono in programma incontri culturali e l’esposizione di opere il cui tema si ispira al Sommo Poeta e al satellite terrestre. È previsto il quarto “Airbrush Talent Show”, concorso nazionale organizzato dall’associazione Aerografisti Italiani Riuniti (Air). Gli incontri culturali, brevi conferenze della durata di trenta minuti, avranno al centro l’arte, la cultura, Dante e l’esplorazione spaziale. Si inizia il 19 luglio, alle 19 con la conferenza “Il Mosaico Ravennate. Storia, Materiali e Tecnica”. Relatori Marcello Landi e Saturno Carnoli. Seguirà, alle 20 “Il Mosaico Spaziale di Praga”, relatori Stefano Cavina, Andrea Ballardini, Silvia Colizzi. Il giorno 20 luglio, alle 19 “Dante e la Luna” con Ivan Simonini e alle 20 “Quel Giorno Sulla Luna” con Stefano Cavina. Infine domenica 21 luglio, alle 19 l’artista e scrittore Mario Romani parlerà di “Aerografia, Storia, Materiali e Tecniche”. Alle 20 ospite l’artista internazionale Renato Casaro che con più di duemila manifesti ha raccontato in arte il cinema di Hollywood e non solo.

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12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 18-24 lugio 2019

LA STORIA

A spasso per 4 km su Marte in cerca di vita con 6 ruote di un ingegnere ravennate Il trentenne Paolo Ridolfi lavora a Londra per la Airbus, è il responsabile della mobilità del rover Rosalind Franklin che partirà per il pianeta rosso nel 2020: «Visto da fuori è come un normale impiego d’ufficio al computer» di Andrea Alberizia

Le sei ruote da 30 cm di diametro del veicolo che fra un anno sarà lanciato dalla Terra per raggiungere Marte e cercare tracce di vita, prima missione con questo obiettivo sul pianeta rosso, hanno anche un padre ravennate. L’ingegnere Paolo Ridolfi, originario di Piangipane e cresciuto a Ravenna, è il responsabile tecnico del sistema di mobilità del rover – termine inglese che significa vagabondo con cui vengono identificati i veicoli di trasporto sui corpi celesti – progettato e costruito dalla Airbus per la seconda fase della missione Exomars partita con il primo lancio nel 2016. «La mia parte di lavoro riguarda ruote, sospensioni, motori e meccanismi di apertura dei pannelli solari. In pratica tutto quello che dovrà consentire al rover di percorrere circa 4 km in un anno su Marte», ci spiega il trentenne al telefono da Stevenage, a 30 km da Londra dove lavorano 1.500 persone e la divisione spaziale del colosso Airbus sta assemblando Rosalind Franklin. Il veicolo è stato battezzato scegliendo tra 36mila proposte dai cittadini dell’Ue – la missione è finanziata dall’Agenzia spaziale europea (Esa) con circa 1,3 miliardi di euro in collaborazione con i russi di Roscosmos – e la scelta è caduta sul nome della chimica inglese del Novecento che diede un contributo fondamentale nella ricerca sul Dna. Due metri e mezzo di lunghezza e due di larghezza, per un peso terrestre di 300 kg che si riducono a un terzo su Marte: «Immaginatelo

come qualcosa di simile a una macchinina sui campi da golf». Con qualche competenza in più: «Per la prima volta abbiamo un veicolo specificatamente pensato per trovare la vita. Finora sono state trovate molecole organiche, tracce di acqua ghiacciata, metano. Ma non ancora un batterio che mostri l’esistenza della vita. Rosalind avrà un trapano capace di scendere a due metri di profondità: se c’è qualcosa di vivo riparato nel sottosuolo possiamo trovarlo». Decollo previsto a luglio 2020 dal Kazakistan, quando si aprirà la finestra di un paio di settimane utile per sfruttare la posizione dei due pianeti nelle rispettive orbite: «Non si può mancare quel momento altrimenti quello successivo sarà dopo due anni e mezzo». Atterraggio su Marte sette mesi dopo, se tutto andrà bene: «Gli unici che hanno dimostrato di saper atterrare bene su Marte finora sono gli americani. Saranno molto intensi quei famosi “sette minuti di terrore”». È questa la locuzione, che lascia poco margine all’interpretazione, con cui nel mondo aerospaziale si indica la fase finale del rientro sul pianeta Marte: «L’ambiente è violento: temperature elevatissime, forti sollecitazioni meccaniche e turbolenze. Ogni comunicazione verso la Terra impiega più di 7 minuti per percorrere la distanza quindi tutto deve avvenire in autonomia. A Terra sapremo se è andata bene o male solo a cose fatte, senza possibilità di intervenire».

Nell’auspicata eventualità che Rosalind poggi le ruote sana e salva, poi comincerà l’esplorazione. Almeno un anno ma il design non ha limiti temporali e se sarà necessario potrà continuare: «Il rover è progettato perché sappia muoversi da solo altrimenti se dovessimo pilotarlo dalla Terra, con i tempi di trasmissione dei segnali, ci impiegheremmo troppo per raccogliere i campioni». Che verranno analizzati dal laboratorio costruito dentro al rover, capace di prestazioni elevatissime ma mai come le macchine a disposizione sulla Terra. Ed ecco che arriviamo all’altro potenziale contratto di Airbus con Esa e Nasa: portare sulla terra dei campioni di suolo marziano. Ma questa è un’altra storia: l’obiettivo è riuscirci prima del 2030. Trascinati dall’immaginario cinematografico, si potrebbero immaginare le giornate di lavoro di Ridolfi in camice bianco alle prese con robot parlanti ma l’ingegnere spegne l’interruttore della fantascienza con sano realismo: «Faccio il lavoro che sognavo di fare ma da vedere dall’esterno non è particolarmente spettacolare. Per l’80 percento può sembrare un normale lavoro da ufficio: mi alterno tra il tempo alla scrivania dove il computer è il mio strumento principale e quello nei meeting dove magari ci si confronta con la Nasa o l’Esa. Mi capita spesso di viaggiare, quattro volte nell’ultimo mese, spesso in Canada». Poi c’è l’altro venti percento e non è come un ufficio qualun-

AMARCORD

NEL 1993 A 30 KM DI ALTEZZA SU LUGO ESPLOSE UN BOLIDE CHE VIAGGIAVA A 26 KM AL SECONDO L’evento registrato da sei stazioni sismiche Il meteoroide aveva un raggio di circa due metri Un boato simile a un’esplosione e il cielo che all’1.20 di notte si illumina a giorno per qualche secondo. Il 19 gennaio 1993 un bolide molto brillante ha attraversato il cielo del Nord Italia, finendo con un'esplosione approssimativamente sopra la città di Lugo a un’altezza di circa 30 km. L'esplosione ha generato delle onde d’urto registrate da sei stazioni sismiche locali. Sono detti bolidi le meteore insolitamente lente e luminose che scoppiano prima di raggiungere la superficie terrestre. Sono chiamati meteoriti solo quei corpi extraterrestri che riescono a colpire la superficie del nostro pianeta. Secondo alcune analisi dei dati a disposizione, operate da esperti, è ipotizzabile che il meteoroide di Lugo fosse una condrite carbonacea porosa, in qualche modo simile per costituzione all'asteroide 253 Mathilde. Sempre secondo queste analisi, il meteoroide di raggio iniziale tra 1,5 e 3 metri e massa circa cento kg avrebbe colpito l'atmosfera terrestre a una velocità di circa 26 km al secondo. Si accese a 95 chilometri d'altezza, arrivò a 30 chilometri dal suolo e a diecimila gradi. Si trovò polvere a terra.


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Un selfie con Rosalind. L’ingegnere Paolo Ridolfi accanto a una replica del rover della missione Exomars che sarà lanciato sul pianeta rosso a luglio 2020 (arrivo previsto dopo sette mesi). Nella pagina accanto invece il momento del lancio della prima parte della missione a marzo 2016 dalla base di Bajkonur (Afghanistan)

que: «Vado regolarmente nella cosiddetta camera bianca dove stanno assemblando il vero rover. Vedere un manufatto umano che a un certo punto nessuno potrà più vedere e andrà su Marte fa un certo effetto, lo ammetto». Al telefono con un ingegnere che sta progettando uno sbarco su un altro pianeta è inevitabile chiedere il senso di questa nuova corsa nello spazio: «Ci sono i motivi generali legati a qualunque missione che spinge l’umanità al limite delle sue possibilità: il ritorno scientifico e quello tecnologico, così come è stato con la missione Apollo sulla Luna che ha poi permesso sviluppi importanti da cui discendono la microelettronica, i cellulari, alcune macchine

mediche. Poi ci sono i motivi specifici per Marte: è un fratello della Terra che ha avuto condizioni simili alle nostre e non è chiaro perché ora sia così diverso. Se pochi miliardi di anni fa era in equilibrio con la Terra, cosa è successo? E poi credo che ci sia la voglia di soddisfare l’istinto esplorativo che spinge l’uomo a superare i propri limiti». Ci andrà anche l’uomo? «Penso e spero di sì. Ma fin quando non c’è una missione con quell’obiettivo non si può dire con certezza». Ridolfi è entrato in Airbus nel settembre 2017, con un’offerta di lavoro ricevuta da quello che oggi è il suo boss: «Tempo prima ero uno dei settemila che si era candidato per una

posizione aperta da loro. Nella selezione arrivai fino agli ultimi 60 ma non mi presero. Però qualcuno si è ricordato di me più avanti ed è stata una bella soddisfazione». Nel 2015 aveva un posto fisso a tempo indeterminato a Bologna in un’azienda meccanica, sbocco professionale perfetto per uno che aveva fatto liceo scientifico a Ravenna e poi laurea in ingegneria meccanica (triennale a Forlì, magistrale a Bologna). «E mi trovavo bene, ma il mondo dello spazio mi ha sempre attratto, da piccolo andavo a casa di uno zio e mi piaceva sfogliare la sua enciclopedia astronomica anche se non ne capivo molto. Non a caso avevo iniziato l’università facendo ingegneria aerospaziale prima di passare a meccanica pensando a più facili opportunità di lavoro». E così molla il lavoro e torna a studiare: «Sì, molti mi dicevano che ero matto». Ridolfi frequenta il Seeds, un master internazionale di secondo livello in esplorazione spaziale realizzato dal Politecnico di Torino con altre università europee. A ottobre 2016 si diploma, a febbraio 2017 trova lavoro in una società del gruppo Airbus che costruisce satelliti. Si trasferisce nel Regno Unito e intanto continua a inviare candidature, fino a quella telefonata che lo ha portato su Marte.

CERVIA Mazzuca e Liguori c’erano nel 1969: il racconto il 24 luglio Anche Cervia e Milano Marittima scaldano i motori con i propri eventi incentrati sullo sbarco lunare. Alla pieve Santo Stefano di Pisignano, venerdì 19 luglio dalle 21 prima una conferenza su tutto quello che bisogna assolutamente sapere sulla notte di 50 anni fa e sul satellite della Terra. Poi un’osservazione collettiva del cielo di notte a occhio nudo e con i telescopi. Evento a cura dell’Associazione astronomica del Rubicone (www.astrofilirubicone.it). La stessa sera del 19 luglio, come ogni venerdì fino al 6 settembre, osservazione delle stelle alle saline di Cervia in compagnia di un astrofisico. Ritrovo entro le 21 al centro visite di via Bova 61 (ingresso 12 euro) poi il luogo dell’osservazione viene raggiunto con un tratto in barca elettrica. A Milano Marittima mercoledì 24 luglio (alle 21.30 in viale Ravenna) saranno ospiti due testimoni di quei giorni: Giancarlo Mazzuca, inviato speciale e scrittore, e Luca Liguori, voce storica della Rai, che nel decennio 1960-1970 ha seguito tutte le imprese della Nasa. I due presentano il loro libro “21 luglio 1969 quel giorno sulla luna” per la rassegna “Cervia ama il libro”: testimonianze, filmati, osservazioni scientifiche e aneddoti intessono la serata dedicata all’avventura dell’Apollo 11.

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L’ASTRONOMA

L’INGEGNERE

L’ALTERNATIVA EUROPEA AL GPS SI CHIAMA GALILEO, UN LUGHESE CURA I SUOI SATELLITI DA MONACO Ravaglia ha 31 anni e lavora per l’agenzia spaziale tedesca: «Mi occupo di gestione e investigazione sulle anomalie» Il navigatore che vi guida per la strada si affida a dei satelliti, nella maggior parte dei casi quelli della rete Gps controllata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d'America. L’Europa sta implementando il suo sistema di posizionamento autonomo che si chiama Galileo: quando uno dei 26 satelliti attualmente in orbita ha una anomalia lampeggia un alert su uno schermo a Monaco di Baviera davanti agli occhi di un 31enne ravennate. Da quasi sei mesi Riccardo Ravaglia, originario di San Severo di Cotignola, lavora per una controllata dell’Agenzia spaziale tedesca (Dlr): «Per semplificare diciamo che facciamo in modo che i satelliti siano operativi e in buona salute. Costruzione, lanci e vendita del servizio non ci riguardano. Nello specifico il mio compito è gestione e investigazione sulle anomalie». Se vi chiedete cosa ci sia scritto sul biglietto da visita è presto detto: space segment maintenance engineer. Negli ultimi sei anni a mezzo – dopo la triennale in Ingegneria aerospaziale a Bologna e la magistrale in Ingegneria astronautica a Roma – Ravaglia ha lavorato in Lussemburgo per la Ses, una delle più importanti società europee di gestione di satelliti commerciali. Che nella quasi totalità dei casi vengono utilizzati per traffico televisivo. Avete sentito parlare di satelliti Astra? Ecco, erano il pane quotidiano dell’ingegnere lughese. «Mi trovavo bene ma avevo voglia di cambiare. Ho 31 anni, dovrò lavorare per almeno altri 35 e non volevo fare lo stesso lavoro. Nell’azienda in cui ero non c’erano altre possibilità e ho cominciato a guardarmi attorno». Con dei paletti ben precisi: trasloco in Olanda o in Germania. «Il luogo in cui vivo per me è molto importante». Sul lavoro la lingua rimane l’inglese ma fuori dall’ufficio c’è da fare i conti con il tedesco: «Quindici anni fa in una estate mi ero messo sui libri per impararlo un po’ da solo ed è stato un piacere scoprire che riesco ancora a cavarmela a livello turista. Qualche giorno fa ho prenotato un appuntamento per tagliarmi i capelli al telefono. Ma a settembre farò un corso che mi offre l’azienda». Per chi ha trent’anni nel 2019 che significato ha lo sbarco della Luna avvenuto vent’anni prima di nascere? «L’interesse per tutto quello che riguarda lo spazio ce l’ho da sempre. Ovvio che faccio un po’ di filtro: mi gusto l’articolo tecnico sulla rivista scientifica ma non leggo nemmeno una riga sull’ultima trovata di Elon Musk. Dell’allunaggio tutt’ora mi lascia stupito pensare a cosa sono stati capaci di fare a quel tempo. E mi fa sempre più tristezza vedere quella marea di commenti di chi sostiene che sia stata tutta una finzione». (and.a.)

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In Svezia gli studi della 37enne sulla stella distante 7.600 anni luce Dall’Olio ha inventato “Costellazione manga”: «Fumetti e cartoni per facilitare la divulgazione» La 37enne ravennate Daria Dall’Olio in Svezia in prossimità dell’osservatorio dell’Università di Chalmers a Goteborg dove fa il dottorato da cinque anni

Iras 18089-1732 è il nome di una stella in formazione nella nostra galassia, da cui potrebbe originarsi un sistema planetario, ed è l’oggetto celeste su cui sta facendo ricerche l’astronoma Daria Dall’Olio di Ravenna: «Non ha un nome molto poetico ma si usa così in astrofisica. Il nome bello ce l'hanno solo gli oggetti più famosi o storici, come la Galassia di Andromeda che agli astronomi è nota anche come M31». La 37enne vive e lavora in Svezia da cinque anni, per un dottorato all’Università di Chalmers a Goteborg dopo la laurea in Astronomia a Bologna, e ci parla del suo impegno con un entusiasmo travolgente: «È una protostella massiccia che dista circa 7.600 anni luce da noi (ogni anno luce equivale a 9.461 miliardi di km, ndr). Si trova nell'area di cielo compresa tra la costellazione dello Scorpione e del Sagittario che in questo periodo sono visibili basse all'orizzonte Sud ma ad occhio nudo o con un piccolo telescopio amatoriale non si vede niente». Dall’Olio studierà la composizione chimica di questa stella «per cercare di capire quali sono i meccanismi fisici che agiscono in questi primi attimi di vita della stella, come individuare il ruolo del campo magnetico nella formazione di nuove stelle. Sono in attesa di ricevere i dati dell’osservazione svolta dal radiotelescopio della rete Alma poi mi metterò al lavoro». I dati che l’astronoma dovrà masticare infatti sono stati raccolti in Cile dove nel deserto Atacama a cinquemila metri di altitudine ci sono 66 antenne «con cui si possono vedere cose meravigliose». La rete Alma ha collaborato anche alla recente realizzazione della celebre foto del buco nero. L’uso di uno strumento così potente è ambito in tutto il mondo, facile quindi capire la gioia della ravennate: «Le richieste che arrivano alla rete Alma sono tantissime e quindi quando la tua viene accettata dalla commissione è già una grande soddisfazione, in pratica significa che per alcune “ore osservative” il telescopio ha raccolto i dati per la mia ricerca». Insomma quasi tutto lavoro fatto sulla tastiera di un computer: «L’astronomo non è più quello che stava a guardare all’oculare solo di notte. Lo strumento fondamentale è un computer con grande memoria per immagazzinare e ripulire i dati». Con un obiettivo preciso: «Scrivere articoli per la pubblicazione su riviste scientifiche dopo aver studiato una teoria e letto cosa dice la letteratura sulla sorgente». Difficile per Dall’Olio collocare nel passato il momento in cui è nata la sua passione per il cielo: «Sicuramente da quando ero molto piccola, penso che il primo telescopio me lo comprarono i miei genitori quando avevo 5-6 anni». E ha resistito a un momento critico nella formazione di un astronomo: «I primi tre anni di università. Entri convinto di parlare di pianeti e stelle e invece ti ritrovi a fare matematica, geometria e fisica. Insomma sogni di usare il telescopio e invece devi risolvere degli integrali da una pagina. Non sarà un caso che al primo anno c’erano 80 iscritti e all’ultimo eravamo rimasti in venti». In parallelo alla ricerca, la ravennate porta avanti anche l’attività di divulgazione. E su questo fronte Dall’Olio è creatrice di un metodo nato proprio a Ravenna, grazie alla collaborazione degli astrofili locali e dell’associazione italo-giapponese: «Sono da sempre appassionata di cartoni e fumetti. Anime e manga hanno molti riferimenti allo spazio. E così è nata “Costellazione Manga”. L’idea è quella di utilizzare i fumetti e i cartoni per rendere più facile la comprensione dell’astronomia tra chi non è un esperto. I cartoni diventano lo spunto per riflessioni su temi veri. È stata una bella soddisfazione quando abbiamo presentato questo progetto davanti ai massimi esperti di divulgazione, compresi gli uffici comunicazione di Nasa e Esa». Andrea Alberizia


AMICI ANIMALI

SPECIALE / I 18-24 luglio 2019 RAVENNA&DINTORNI

VACANZE A 4 ZAMPE

Nei lidi ravennati una gran bella stagione balneare ...da cani Sei spiagge libere dog friendly, una trentina di stabilimenti balneari con spazi riservati e altri servizi... Ce ne parla l’assessore comunale Giacomo Costantini Nell’ultimo decennio è creciuta notevolmente la domanda di servizi turistici legati al possesso di animali domestici, in particolare ai cani, che riguardano principalmente la possibilità di chi va in vacanza di portare in spiaggia o alloggiare nelle strutture ricettive il proprio amico a 4 zampe. A Ravenna si è cercato di ripondere a queste esigenza con varie iniziative pubbliche e stimolando gli operatori privati ad attrezzarsi in questo campo. A stagione estiva ormai avviata ne parliamo con l’assessore al turismo Giacomo Costantini. Quante sono a oggi le spiagge sui lidi ravennati dedicate ai cani? «Con la recente apertura di un’area fra Marina di Ravenna e Punta Marina in un tratto di spiaggia di 50 metri fra i bagni Ruvido e Dolce Vita, e l’allargamento di quella di Lido Classe verso gli stabilimenti balneari, sono in tutto sei le zone pubbliche riservate ai cani. Oltre alle due già citate si affiancano quelle di Casal Borsetti, a lato del bagno Overbeach, Marina Romea, fra i campeggi, Lido Adriano, a fianco del bagno Oasi, Lido di Classe per l’appunto e Lido di Savio, intorno alla foce del fiume Savio. Così abbiamo una buona copertura di spiagge libere lungo tutti i 35 chilometri di arenile della costa ravennate». E oltre a stare sulla sabbia i cani possono anche tuffarsi? «Certo, solo però in quel delimitato tratto mare e naturalmente sotto lo stretto controllo dei loro padroni» Ma non sono gli unici luoghi della costa ravennate in cui si può stare con il proprio cane... «Oltre alle spiagge libere ci sono in riviera una trentina di stabilimenti balneari dog friendly con spazi riservati agli animali...». E come sono organizzati questi spazi, anche ri-

spetto a tutti quei bagnanti che magari non sono proprio amici degli animali... «Sono zone ben delimitate e riconoscibili con percorsi riservati e regole da rispettare. Ed è necessari la presenza di una fontanella per consentire ai cani di rinfrescarsi e abbeverarsi. Peraltro, devono essere tenuti con un guinzaglio limitato e i proprietari devono raccoglierne le deiezioni. Gli animali oltre ad essere iscritti all’anagrafe canina devono essere in buona salute... Insomma si devono seguire diverse regole, che valgono anche per le spiagge libere, prescritte nell’ordinanza comunale in proposito. Sia l’ordinanza che l’elenco aggiornato delle aree pubbliche e private riservate ai cani sono pubblicate sul sito www. turismo.ra.it». Quanto è valida questa ordinanza di cui parla? «È stagionale. Fa parte di quella di balneazione che va solitamente da maggio a ottobre». Chi controlla se qualcuno trasgredisce? «La polizia municipale nell’ambito dei servizi di pattuglia sulle spiagge o su chiamata. Meglio attenersi alle regole perché le sanzioni sono molto salate. E non di rado fioccano le denunce dei bagnanti...». Queste iniziative per favorire il turismo con animali appresso comportano una spesa comunale? «Certo. Si tratta di bonificare e ripulire periodicamente tutte le zone pubbliche dedicate ai cani durante la stagione balneare. Sono cira 24mila euro all’anno per ora...» Prospettive future di ampliamento delle zone o dei servizi dog friedly? C’è un piano? «Con l’assessore all’ambiente Baroncini lavoreremo nei prossimi anni per realizzare almeno un’area verde per lo sgambamento dei cani in ognuno dei nove lidi ravennati. Qualcuna esiste già, e in tutto il territorio co-

mune, per ora, sono una quarantina. Si tratta di servizi in più per chi ha un’animale a cui si aggiungono, peraltro, il numero verde di reperibilità veterinario 24 ore su 24, mentre vanno sottolineate molte iniziative e ausili di vario genere per cui sono organizzate diverse strutture ricettive che accolgono animali domestici, dagli hotel ai campeggi, come ad esempio il dog sitting». Insomma non manca nulla per gli amici a quattro zampe in vacanza dalle nostre parti? «Non è ancora disponibile una spiaggia libera pubblica dedicata ai cani a Lido di Dante. L’area in questione a ridosso della foce dei Fiumi Uniti è privata e non possiamo intervenire. Confidiamo in un accordo fra questo proprietario, gli stabimenti balneari e altri operatori del lido che, magari, qualche interesse potrebbero avercelo a fornire questa opportunità ai loro vacanzieri».


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II / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 18-24 luglio 2019

MEDICINA E CHIRURGIA VETERINARIA

La storia a lieto fine di Lola ma a quale caro prezzo? Salvare la salute (e a volte la vita) di un animale domestico può essere molto oneroso. Ecco consigli del dottor Matteo Galliani per affrontare la questione con serenità La storia di Lola, una simpatica bassotta di undici anni, è di quelle che possono essere raccontate con il sorristo sulle labbra. Un triste giorno, la cagnolina è rimasta paralizzata in casa. I suoi proprietari solerti e premurosi l’anno subito accompagnata alla Clinica Veterinaria di Russi dove è stata sottoposta a una risonanza magnetica che ha consentito di arrivare in men che non si dica alla diagnosi di grave protusione discale. Altrettanto evidente la necessità di un intervento d’urgenza a cui i suoi proprietari hanno acconsenito. Allertato immediatamente il neurochirurgo, Lola è stata operata e si è presto ristabilita. Oggi infatti, per la gioia di tutti, riesce a camminare e quindi a muoversi liberamente. «Se si è scongiurata la perdita dell’uso delle zampe – spiega il medico veterinario Matteo Galliani della Clinica Veterinaria di Russi –, lo si deve certamente all’avanguardia medica raggiunta per la diagnosi e la cura delle patologie degli animali che un tempo non era possibile. Ma lo si deve anche allo sforzo economico sostenuto dai proprietari per far fronte alle costose terapie». Questa storia insegna che essere proprietari di un cane o di un gatto significa, non solo metter in conto un importante coinvolgimento emotivo, ma anche un impegno economico che in certe situazioni può rivelarsi assai gravoso. «Per questo, invito sempre le persone che desiderano accogliere un animale domestico a informarsi bene su cosa poi comporterà anche in termini di spesa, dato che purtroppo la medicina veterinaria ha costi molto elevati. Essere consapevoli dell’impegno etico e morale che l’essere proprietari comporta, vuol dire guardare al futuro con maggiore tranquillità, qualsiasi cosa accada». Il suggerimento di Galliani non va preso alla leggera perché, in particolari situazioni come quella di Lola, può rivelarsi increscioso trovarsi a non poter sostenere le cure necessarie per donare la salute al proprio amico a quattro

Animali & Accessori

versi spaventare dinanzi alla prima incognita. Per chi invece non si è mosso per tempo e non ha a disposizione subito la somma sufficiente per affrontare le spese dell’intervento, la soluzione adeguata può rivelarsi un finanziamento. Con idonei piani, che prevedono il frazionamento delle spese, si può far sì che le cure dei propri amici pelosi non diventino un peso insopportabile per il bilancio familiare. «A volte – conclude Galliani –, per salvare un cagnolino come Lola, servono tanta scienza, tecnologia e cure mediche che inevitabilmente hanno un prezzo. Ma il prezzo non dovrebbe mai essere un limite alla cura».

zampe. Ci sono strumenti che vengono in aiuto dei proprietari lungimiranti? Certamente, a partire dalle polizze assicurative che sono sempre più accessibili e specifiche, in grado di coprire le cure mediche degli animali. La tendenza del mercato assicurativo attuale è orientata infatti verso un’apertura sempre maggiore nei confronti delle spese veterinarie straordinarie. In molti casi, il mercato propone assicurazioni cucite su misura, ossia in base all’esigenza del proprietario del cane o del gatto. Un bel modo di affrontare con serenità il futuro senza do-

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SPECIALE / III 18-24 luglio 2019 RAVENNA&DINTORNI

SERVIZI TURISTICI

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Con Pet Friendly quest’estate Cervia ci ...“mette una zampaâ€? Quest’estate 2019 Cervia ci “mette una zampaâ€? per accogliere gli amici animali e i loro proprietari in vancanza mettendo in distribuzione negli esercizi convenzionati Confesercenti e Fiepet 10mila kit a beneficio di cani di tutte le taglie e di tutte le etĂ . Chi possiede un animale domestico troverĂ nella rinomata localitĂ romagnola – che nel 2018 ha accolto piĂš di 3,7 milioni di turisti – sempre piĂš strutture ricettive pronte a ospitare gli amici a 4 zampe. Questo grazie al progetto “Cervia Pet Friendlyâ€?, avviato dal Comune in collaborazione con Confesercenti e Pet Village, azienda ravennate con esperienza ventennale nel settore del pet care, che ha messo a disposizione kit di prodotti Inodorina per dotare alberghi, ristoranti e altri esercizi commerciali di tutto il necessario per l’igiene e la cura degli animali. L’iniziativa si aggiunge alle altre attivate nell’ambito del progetto, a partire dagli interventi di sostegno al canile cittadino, il miglioramento delle aree di sgambamento presenti sul territorio e l’installazione di dispenser con sacchetti igienici nel centro e sul lungomare. Per aggiornamenti su tutte le iniziative in programma (Facebook: cerviapetfriendly; Instagram: cerviapet)

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IV / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 18-24 luglio 2019

MALATTIE INFETTIVE

ANIMALI INFESTANTI

Incontro di specialisti in regione per monitorare la diffusione dei casi di Leishmanosi

TROPPI PICCIONI NELLE AREE URBANE: IL RISCHIO Ăˆ LA TRASMISSIONE DI PARASSITI E INFEZIONI

La Leishmanosi – grave malattia che colpisce tanto i cani quanto l’uomo e che si trasmette attraverso la puntura di un piccolo insetto chiamato flebotomo o pappatacio (nella foto a fianco) – ha registrato negli ultimi anni un forte incremento di casi umani in Emilia, con due decessi registrati nel 2017. Nello scorso mese di maggio sono stati tre i casi registrati nella provincia di Bologna. Ăˆ per questo motivo che recentemente a Bologna un folto gruppo di medici veterinari, medici umani e farmacisti del territorio hanno aderito ad un incontro specialistico sul tema. ÂŤIl Piano di controllo dell’Emilia Romagna mette in atto tre azioni di sorveglianza: il controllo dei cani ospitati nei canili dell’area, la sorveglianza intorno ai casi umani autoctoni e le segnalazioni da parte dei veterinari liberi professionisti – ha affermato il dottor Natalini, uno dei reraltori al convegno –. Tuttavia, i risultati ottenuti dalle azioni di sorveglianza sono solo la punta dell’iceberg. Verosimilmente ci sono ancora molti casi di cani infetti, “serbatoiâ€? clinicamente sani, non identificati e che quindi sfuggono alle nostre indagini. Per avere un quadro completo occorre quindi far controllare i nostri cani anche quando non ci sono i sintomi della malattia e condividere i risultati in un’ottica di salute unicaÂť. La Leishmaniosi in Emilia Romagna fa paura ed allarma l’opinione pubblica ed il dottor Todeschini, presente all’incontro, puntualizza: ÂŤIn effetti è un argomento su cui dobbiamo riporre una grande attenzione, non solo per i nostri cani ma anche per l’uomo, dati i numerosi casi di Leishmaniosi umana verificatisi nella regione. Si tratta di una realtĂ da tenere sotto stretto controllo attraverso il monitoraggio e la massima protezione dalle punture del vettore di tutti i cani. Questo in

particolare nelle zone a maggior rischio, che sono inequivocabilmente le zone di bassa collina ed in esse, in particolare, le abitazioni isolate o facenti parte di piccoli aggragati residenzialiÂť. Dall’incontro sono emerse due fondamentali raccomandazioni: da un lato, l’importanza di effettuare costanti controlli e dall’altro diproteggere i cani sia sani sia infetti e malati con prodotti ad attivitĂ repellente. E per i cani sani, valutare la pratica dellavaccinazione, che pur non proteggendo dall’infezione protegge dallo sviluppo della malattia. ÂŤIl monitoraggio dei cani cosĂŹ come l’applicazone di prodotti repellenti è una questione di salute pubblica – ha affermato la professoressa Kramer – Ed è qui che il medico veterinario gioca un ruolo fondamentale, incoraggiando tutti i proprietari di cani ad adottare prodotti ad attivitĂ repellente, in particolar modo in quelle zone dove è stata attestata la circolazione del flebotomoÂť.

Un recente sondaggio registra il disagio dei cittadini per questo fenomeno in crescita, soprattutto, nel Nord Italia Nidificano in grande numero nella quasi totalitĂ delle cittĂ italiane e sono spesso ritenuti colpevoli di mettere a repentaglio l’igiene urbana sporcando marciapiedi, edifici e monumenti storici e artistici, senza contare i potenziali rischi per la salute di persone e animali domestici. Inoltre, sono responsabili di danni alle produzioni agricole e, volando ad alta quota, sono spesso protagonisti di episodi di birdstrike e di disturbo del traffico aereo. Stiamo parlando dei piccioni, volatili tendenzialmente infestanti che negli ultimi anni si stanno moltiplicando soprattutto nelle aree urbane italiane. A tal proposito Rentokil, leader mondiale in servizi di disinfestazione e derattizzazione, ha commissionato una ricerca a Doxa con l’intento di indagare il sentimento degli italiani nei confronti di alcuni infestanti, inclusi i piccioni. Dall’indagine emerge che il 40% degli italiani si è detto davvero infastidito dalla presenza di questi volatili, in particolare nell’area del Nord Ovest del Paese. ÂŤIl problema delle infestazioni di volatili è in crescita in Italia, basti pensare che nei primi 5 mesi del 2019 le chiamate a Rentokil da parte di aziende e privati sono aumentate del 57% rispetto allo stesso periodo del 2018. Questo anche perchĂŠ, come si evince dalla ricerca Doxa commissionata da Rentokil, il 50% degli italiani associa i piccioni al rischio di trasmissioni di malattie o infezioni – commenta Ester Papa, Technical Manager di Rentokil Italia – Infatti, i piccioni e i volatili in generale sono spesso portatori di pulci, acari, zecche e pidocchi che possono trasmettere all’uomo malattie quali la salmonella, l’ornitosi e l’Escherichia Coli. Bisogna intervenire adottando metodi efficaci di allontanamento di volatili per proteggere le aziende e o le abitazioni private, soprattutto i condomini, dai rischi associati alle infestazioni di volatiliÂť. Di fatto il contenimento del fenomeno è possibile con l’intervento di esperti del settore che propongono soluzioni su misura, certificate, a norma di legge e sempre rispettose degli animali.

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AMBIENTE

RAVENNA&DINTORNI 18-24 luglio 2019

WELFARE/1

Ora c’è l’ordinanza: multe fino a 300 euro per chi fuma in mare Vietato anche sulla battigia e abbandonare mozziconi in spiaggia È entrata in vigore lunedì 15 luglio l’ordinanza del Comune di Ravenna che prevede il divieto di fumo sulla battigia e in mare e l’abbandono di mozziconi nelle restanti zone di spiaggia. Il provvedimento era stato annunciato nei giorni scorsi, nell’ambito della presentazione dell’accordo triennale “Il mare dice basta”, che vede Comune, Hera e Cooperativa Spiagge La scultura di sabbia con il cestino-clessidra per i mozziconi impegnati in una serealizzata nell’ambito del progetto “Il mare dice basta” a Marina rie di azioni per la sostenibilità ambientale. Nello specifico l’ordinanza comunale prevede: l’assoluto divieto di fumo nella battigia, cioè la fascia di spiaggia ampia cinque metri dalla linea di marea, e nelle zone di mare riservate alla balneazione, cioè la fascia di mare antistante la costa, per una profondità di trecento metri dalla battigia. Nelle restanti zone della spiaggia, essendo in ogni modo vietato l’abbandono di rifiuti, è necessario munirsi di un idoneo contenitore (riutilizzabile oppure “usa e getta”) per la raccolta di mozziconi o altri rifiuti di prodotti da fumo, al fine di evitare danni all’ambiente, nonché possibili pericoli per l’incolumità e la sicurezza delle persone. Proprio nell’ambito della campagna “Il mare dice basta” la Cooperativa Spiagge sta distribuendo oltre 50mila coni portacenere di cartoncino per evitare l’abbandono di mozziconi di sigarette. L’ordinanza sarà in vigore fino all’ultima domenica di ottobre e, dall’anno prossimo, dal sabato precedente la Pasqua all’ultima domenica di ottobre. Le violazioni prevedono sanzioni da 60 a 300 euro.

L’INAUGURAZIONE

IL PALASAVIO È REALTÀ. MA SERVONO ANCORA 200MILA EURO... È stata inaugurata la nuova tensostruttura di Savio (nell’area della polisportiva di Savio di Cervia), i cui lavori erano iniziati nel settembre scorso. Ora l’impianto polivalente è a disposizione delle comunità di Savio di Cervia e Savio di Ravenna, che hanno messo insieme le forze per realizzare l’investimento complessivo di 600 mila euro, di cui 80 mila finanziati dalle amministrazioni comunali di Ravenna e Cervia e 120 mila dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Altri fondi sono stati raccolti grazie ai cittadini di entrambe le comunità di Savio, dalla parrocchia e dal volontariato. Ora mancano 200mila euro all’appello e chi vuole può donare il 5x mille a favore dell’impianto che in questi giorni (e fino al 21 luglio) sta già ospitando il primo evento, la sagra dello strozzaprete, il cui ricavato servirà anche per finanziare la sistemazione del Parco Naturale di Cervia, danneggiato dal maltempo dei giorni scorsi.

Il giardino di Villa Fabbri poche ore prima l’inaugurazione del 17 luglio

La nuova casa per anziani nata grazie a un’eredità Inaugurata “Villa Maria Fabbri e Adolfo Fantini”, è la prima comunità alloggio pubblica del territorio Edificio completamente nuovo, ampi spazi dedicati alla convivenza comune, operatori socio sanitari presenti giornalmente: è la nuova comunità alloggio “Villa Maria Fabbri e Adolfo Fantini” di via Circonvallazione dei Goti n.18 che è stata inaugurata a Ravenna mercoledì 17 luglio. La struttura, già operativa, ha una disponibilità di 17 posti, di cui due riservati al sollievo delle famiglie che assistono anziani non autosufficienti o in caso di emergenza. È il risultato della ristrutturazione di un edificio che il Comune di Ravenna ha ricevuto in eredità dalla signora Maria Fabbri con l’indicazione di destinarlo a persone anziane, preferibilmente insegnanti e artisti. Si tratta di un servizio residenziale per persone WELFARE/2 con un grado lieve di non autosufficienza. È garantita Il consorzio Le Querce, «marchio l’assistenza giornaliera di operatori socio sanitari e la sorveglianza, anche notturna, dei custodi che vivono in di qualità per le case famiglia» un appartamento all’interno dell’edificio. Quotidianamente è assicurata l’assistenza infermieristica, fisioteraIl cavalier Dino Guerra – nome noto a Ravenpica e la presenza di animatori. Le stanze sono singole o na, in particolare nell’ambito dei settori del doppie e gli ospiti possono personalizzarle. Grandi gli volontariato e della sanità – ha presentato spazi comuni, come la sala per le attività di animazione nei giorni scorsi in municipio, alla presenza e socializzazione. Ci sono anche un giardino, una verandel consigliere di Ama Ravenna Daniele Perini, “Le Querce”, progetto consortile di un da e una lavanderia dove gli ospiti hanno la possibilità di gruppo di case famiglia. L’associazione nasce lavare la propria biancheria. La gestione è in capo all’Ada una situazione di difficoltà nel settore, dosp e la retta base è personalizzata a seconda dei servizi. ve negli anni sono state avviate attività di picPer fare richiesta di accesso bisogna rivolgersi alle secole dimensioni, «parliamo di case famiglia di dei servizi sociali (per informazioni 0544 482550). Le fino a sei ospiti e di Comunità alloggio che, assistenti sociali esaminano la situazione di chi fa richieper la maggior parte, sono gestite con buon sta e successivamente l’Unità di valutazione geriatrica senso e rispetto delle normative vigenti che, stabilisce l’idoneità all’ingresso nella comunità alloggio. col tempo, si sono sovrapposte». Le incertez«Il tema dell’assistenza agli anziani – dichiara il sindaze normative e probabilmente alcuni casi di co Michele de Pascale - è centrale per la nostra comucronaca che hanno gettato cattiva luce sul nità. In quest’ambito abbiamo affrontato alcuni aspetti setotre hanno spinto un primo gruppo di camolto seri, sostenendo investimenti importanti per crease famiglia, circa una trentina, ad associarsi, re nuove strutture anche di natura privata in convenzio«al fine di provare a invertire la rotta, con ne con il pubblico, aumentando sensibilmente il fondo obiettivo primario – si legge nella nota di per la non autosufficienza nel prossimo stanziamento di presentazione de Le Querce – l’autoqualifibilancio e facendo tantissimi controlli che garantissero cazione, attraverso strumenti di garanzia, la qualità dei servizi. Ora inauguriamo una struttura delle strutture». Il primo processo di aggrepubblica (la prima comunità alloggio a gestione pubblica del gazione spontanea ha visto come trade d’uterritorio, ndr) che darà nuove risposte, e che è stato posnion, nell’ambito della cooperazione sociale, sibile mettere a disposizione della collettività grazie alla Vito Venturi, che ha poi cercato il coinvolgigenerosità di una privata cittadina. Il gesto della signora mento di forze esterne, individuando anche Fabbri costituisce l’ennesima prova della grande forza di altri punti di sviluppo dell’iniziativa, più legaRavenna: il contributo fondamentale dei cittadini a fianti alle necessità pratiche, quali la fornitura di co dell’amministrazione per progetti importanti». servizi a costi ragionevoli, «dato che la manVa ricordato come in passato la Villa sia stata però ancanza di rappresentanza collettiva penalizza che al centro di alcune polemiche, con il decano dell’oppesantemente i ricavi». posizione Alvaro Ancisi che ha sottolineato come il Co«Oggi – termina la nota – la dimensione conmune ci abbia messo 11 anni a portare a termine il prosortile è lo strumento che può tentare di rigetto e come non sia stata del tutto rispettata la volontà qualificare il settore, rappresentarlo dignitodella donatrice, trattandosi di una “comunità alloggio” samente, fornire ai propri associati strumenti e non di una “casa di riposo” come indicato nell’eredità. di autocontrollo, certificazione, in sintesi un Secondo Ancisi sarebbe stato quindi preferibile optare marchio di garanzia per strutture che hanno per l’alternativa indicata dallo stesso testamento, ossia scelto la strada della professionalità, della levendere tutto e con il ricavato acquistare attrezzature galità, del rispetto delle regole». per il reparto centro tumori dell’ospedale di Ravenna.


16 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 18-24 luglio 2019

FESTA DEL PATRONO SPORT & DINTORNI In bici da Lugo a Comacchio con la cicloturistica d’epoca

Torna lo spettacolo notturno dei fuochi d’artificio sul mare

Sabato 20 e domenica 21 luglio torna a Lugo la cicloturistica d’epoca “Terre e acque” con il tradizionale percorso Lugo-Comacchio-Lugo. Sabato 20 luglio alle 10 sotto alle logge del Pavaglione l’apertura della mostra-scambio di materiali e bici d’epoca. Sempre sotto al quadriportico nel weekend la mostra intitolata "Fausto Coppi e i suoi Aquilotti". Domenica 21 luglio torna dalle 7 la mostra-scambio sotto al Pavaglione. Alle 7.30 parte da piazza Baracca la cicloturistica d’epoca. Al ritorno pasta party al Maracanà con alcuni campioni del ciclismo di ieri, come Gianni Bugno e Roberto Conti.

I fuochi del 2018 in una foto di Giulio Grillo dal sito del Comune di Ravena

E a Marinara si cena sui pontili vestiti di bianco. Monumenti gratuiti e visite guidate in città Per celebrare il patrono Sant’Apollinare, Ravenna si appresta a vivere un’altra notte in compagnia dei fuochi d’artificio, lungo tutta la costa. L’appuntamento è per lunedì 22 luglio (la giornata festiva per i ravennati è come noto quella del 23) con uno spettacolo di oltre venti minuti che inizierà a partire dalle 23.30. I punti di lancio saranno sette e i fuochi visibili in maniera sincronizzata da tutti i nove lidi con più di ventimila effetti tra i più innovativi e coreografici studiati appositamente per l'evento. Aspettando i fuochi, tra le altre iniziative,

da segnalare a Marina di Ravenna al bacino Pescherecci il concerto della Bandeandrè e, in particolare, la prima edizione della cena in bianco organizzata dall’associazione Marina Flower. L’invito è quello di partecipare vestiti di bianco a una cena di pesce organizzata sui pontili del porto turistico Marinara. Sono svariate le feste organizzate poi dagli stabilimenti balneare di tutti i nove lidi, che per l’occasione potranno restare aperti fino alle 3 di notte. In città invece da segnalare il 23 l’ingresso gratuito nei monumenti statali e le vi-

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site guidate (al Mausoleo di Teodorico alle 10.30, al Battistero degli Ariani alle 12 e al Museo Nazionale alle 16.30). La sera del 23 sono in programma anche due concerti: dalle 21 nella basilica di San Francesco musica classica con i solisti della Young Musicians European Orchestra; poco più tardi nella piazza antistante la banda cittadina si esibirà con un programma di musica da cinema e non solo. Infine da segnalare sempre per Sant’Apollinare la sagra paesana di Classe, da giovedì 18 a mercoledì 24.

Torna il Santa Fè a Marina ma solo per una notte Serata amarcord a Marina di Ravenna per celebrare i 28 anni dalla nascita del Santa Fè, la discoteca in viale delle Nazioni 180 dove oggi si alternano Matilda e Touchè. Lunedì 22 luglio alle 22 si esibiranno i Mesh Machine, la band di Cico Cicognani. Alle 23 via alle danze, con i dj storici del locale.

TEMPO LIBERO

Concerti, gite in canoa, pedalate, birdwatching: il festival Naturae Torna il Festival Naturae, nato per celebrare e promuovere le meraviglie naturalistiche di Lido di Classe. Giovedì 18 luglio è in programma l’anteprima, dalle 18.30 nell’area verde dell’Arena del Sole (che continuerà a proiettare film serali), con il concerto tributo a Violeta Parra, cantautrice, poetessa e pittrice cilena, con Camilla Lopez a voce e percussioni e il pianista di fama internazionale Matteo Ramon Arevalos. Il festival entra poi nel vivo lunedì 22 luglio, già dalle 6 in spiaggia n.30. con il concerto all’alba “Rossini Style”. Nel pomeriggio, dalle 16 alle 19, al centro visite Cubo Magico Bevanella di Savio una caccia al tesoro alla sco-

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perta degli animali e delle piante tipiche dell’area protetta del Bevano (prenotazione obbligatoria al 335 5632818). Dalle 17.30 con ritrovo e partenza dall’Arena del Sole “4 passi nella natura” con Eugenia Bugni, naturalista. Martedì 23 luglio dalle 9 (con ritrovo sempre all’Arena) parte la giornata di pulizia del lido con tanto di spuntino offerto agli “spazzini” mentre nel pomeriggio, dalle 17, escursione in bici al Woodpecker, “la discoteca nel bosco” con il concerto del trio ravennate Solmeriggio. Mercoledì 24 dalle 9.30 escursione in canoa e birdwatching nelle acque del Bevano con imbarco al centro Bevanella (prenotazione obbligatoria al

333 9949985). Alle 10 laboratorio per conoscere i cavalli nell’area verde dell’Arena del Sole. Alle 17 invece si correrà in pineta, al ritmo dettato dal partecipante più lento. Giovedì 25 si parte alle 8.30 per la pedalata guidata al Villaggio delle Cicogne di Fosso Ghiaia, con ritrovo e partenza dall’Arena del Sole e poi il pranzo alla Campaza. Alle 16 un’altra gita in bicicletta, ai capanni da pesca. Alle 18.30 “affubulazioni botaniche”, monologo di Roberto Mercadini all’Arena del Sole (dal pomeriggio stand gastronomico con specialità vegetariane, vegane e gluten free con zona benessere). Sul prossimo numero gli appuntamenti successivi.

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SPORT / 17 18-24 luglio 2019 RAVENNA&DINTORNI

CALCIO FEMMINILE

Il Ravenna Women punta sul vivaio: «Dopo la vetrina del Mondiale dobbiamo ripartire dalle scuole» Parla Alessandra Ghirardelli, ex calciatrice e nuova responsabile giallorossa di Vincenzo Benini

Se anche a Ravenna scoppierà il boom del calcio femminile lo si capirà a fine estate, quando inizierà il reclutamento di giovani giocatrici in erba. La partecipazione dell’Italia ai campionati mondiali terminati da pochi giorni, con le azzurre che hanno raggiunto i quarti di finale appassionando un intero Paese, ha infatti acceso i riflettori su una realtà che fino a qualche tempo fa era considerata di nicchia, all’ombra dei celebrati e osannati protagonisti del football maschile. Di sicuro nel territorio ravennate esiste una società, il Ravenna Women, che si sta radicando giorno dopo giorno, con un gruppo di dirigenti e tecnici che stanno creando una realtà sempre più solida e organizzata. Da qualche mese con il club giallorosso ha inoltre cominciato a collaborare, con il ruolo di responsabile del settore giovanile, Alessandra Ghirardelli, ex calciatrice simbolo della provincia di Ravenna in virtù di un’ottima carriera, che l’ha portata a vestire le maglie di Ravenna, Lugo, Imola e Riviera di Romagna, e di una grande esperienza. «Ho appeso le scarpe al chiodo a più di quarant’anni, perché mi divertivo ancora – inizia a raccontare – e poi mi sono “buttata” sul calcio maschile, entrando nello staff della Compagnia dell’Albero. In primavera però mi è arrivata la proposta di Samuel Gasperoni, presidente Ravenna Women, che mi ha chiesto di poter dare il mio contributo per costruire il settore giovanile. Ho accettato con entusiasmo». Cosa l’ha convinta a prendere questa decisione? «Il fatto di partire quasi da zero, di andare nelle scuole a insegnare a bambine e ragazze. Un primo giro è stato compiuto, andando in tutte le medie e in molte elementari, dove ho svolto le lezioni di calcio durante le ore di ginnastica. A settembre ricominciamo e ci sarà un altro “Open Day”». A questo proposito, com’ è andato il primo? «Molto bene, siamo soddisfatti. Lo scorso 8 giugno abbiamo portato sul campo del “Benelli” ottanta bambine. Siamo partiti con il piede giusto e dobbiamo continuare su questa strada. Ho sposato in toto la filosofia dei dirigenti di puntare sulle giovani, con l’obiettivo di far crescere in casa le giocatrici che in futuro saranno in prima squadra». Quanta è stata importante la vetrina dei Mondiali femminili? «La manifestazione ha spalancato le porte di questo sport al pubblico più vasto, grazie anche a un’ottima copertura televisiva. Le bambine si sono avvicinate al calcio femminile anche a livello visivo, vedendo Gama e compagne giocare

Alessandra Ghirardelli durante il camp del Benelli dello scorso giugno

negli stadi pieni, con il sogno un giorno di imitarle. Le cose iniziano a funzionare e anche l’ingresso in questo ambiente di club di primissimo piano come la Juventus e l’Inter sta ricoprendo un ruolo fondamentale. Non dobbiamo però dimenticare i tantissimi problemi esistenti…». Ci spieghi. «Nel calcio, come anche in altri sport femminili, non si può pensare di andare avanti con il semiprofessionismo, se si vogliono raggiungere certi risultati. Se si lavora otto ore al giorno, non è possibile intraprendere al meglio anche l’attività sportiva, limitandosi a ricevere dei rimborsi spesa. Quello del professionismo è un passo da compiere per uscire da una dimensione di nicchia». Che situazione ha trovato al Ravenna Women? «Sono appena arrivata e quindi a livello strutturale devo ancora farmi un’idea. Partiamo con una base di quaranta tesserate, distribuite tra Under 12, 15 e 18, e un vivaio in pratica tutto da costruire. In più c’è una prima squadra reduce da un ottimo terzo posto in Serie B, frutto del grande lavoro di tutti, in particolare del mister Piras». Quali sono gli obiettivi immediati? «Il primo è di sicuro quello di raddoppiare il numero di bambine e ragazze, arrivando almeno a quota ottanta tes-

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Terzo posto dietro a Inter e Empoli, ora il sogno è la serie A Spinta dall’ottimo terzo posto conquistato nello scorso campionato di Serie B, alle spalle di Inter ed Empoli, la prima squadra del Ravenna Women guarda con ottimismo e rinnovato entusiasmo alla prossima stagione. Come spiega il presidente, Samuel Gasperoni, «considerando che siamo entrati in corsa nello scorso autunno, possiamo dire di aver raggiunto un risultato al di sopra delle nostre aspettative. Nonostante le difficoltà, questo è stato il primo anno in cui si è creata una squadra Under 12 e una Under 15. Abbiamo posto delle basi importanti nella costruzione di quello che deve essere il nostro futuro, partendo da ragazze locali che possano crescere e ambire alla prima squadra». Per quanto riguarda i piani di sviluppo futuri per il club giallorosso, Gasperoni continua dicendo che «si parte da due cardini: il consolidamento del settore giovanile e lo sviluppo organizzativo. Abbiamo investito sulla grande professionalità ed esperienza del direttore generale Elio Sollima e di Alessandra Ghirardelli (vedi intervista, ndr), che ha alle spalle vent’anni di calcio come giocatrice». Il sogno, quello della Serie A, potrebbe essere realizzato in tempi brevi. «Un eventuale ripescaggio sarebbe di sicuro una vetrina importante anche per i partner che hanno espresso la volontà di continuare ad affiancarci nei prossimi anni. Ravenna, con una squadra di calcio maschile in C e una femminile in A, otterrebbe ancor più splendore sotto il profilo non solo sportivo, ma anche culturale e turistico».

serate. Il secondo è quello di creare un staff tecnico serio e preparato, con allenatori competenti e titolati. Il terzo e ultimo punto sono le strutture, da aumentare in modo che ci sia la possibilità di non fare troppi sacrifici per allenarsi e giocare. Il tutto con il massimo della professionalità, ovviamente facendo i conti con le risorse a disposizione». Aprendo i cassetti della memoria, cosa si ricorda della sua carriera? «Io iniziai a Ravenna, ma presto mi dovetti trasferire a Lugo per giocare a livelli più alti. Mi sono tolta molte soddisfazioni, come la vittoria della Coppa Italia proprio a Lugo, negli anni Novanta, ma anche la promozione in A2 al Riviera di Romagna. Più che i successi sul campo, però, i ricordi più belli riguardano la gioia di far parte di un gruppo affiatato. Mi divertivo tantissimo giocare». Quale sarà il suo prossimo passo da allenatrice? «Studiare per prendere il patentino, in modo da allenare al meglio le più piccoline. Mi piace insegnare soprattutto alle bambine, perché il calcio per loro è prima di tutto un gioco. Capita che alcune di loro, quando iniziano, non conoscono nemmeno le regole. In seguito, quando dai delle spiegazioni, sono però più attente e coraggiose dei maschietti…».


18 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 18-24 luglio 2019

LA RASSEGNA

INCONTRI LETTERARI/1

“Chi ha paura del buio” nella “favola” di Casola?

LA SPIAGGIA AMA ANCORA IL LIBRO A CERVIA: SI PARTE CON I FATTI VERI DI IVANO MARESCOTTI Tra i temi che saranno affrontati anche il ciclismo, con il Ct Davide Cassani, e la politica, con Daria Colombo

La 37esima edizione inizia con la passeggiate notturna di Cavina Poi spazio al dialetto romagnolo e alla musica da film

Arriva alla 37esima edizione “Casola è una favola”, la rassegna currata dal Teatro del Drago nel paese collinare, in programma quest’anno dal 20 luglio al 18 agosto. Si parte, sabato 20 luglio, con quello che è forse al momento il più celebre rappresentante di Casola, lo scrittore di fama nazionale Cristiano Cavina che presenta il suo progetto speciale “Chi ha paura del buio?”: tre passeggiate notturne in tre luoghi abbandonati, tre viaggi nelle figure archetipe del racconto di paura. Si parte con “Lo spettro: fantasmi e presenze” in un luogo ancora segreto. Il punto di incontro è alla biblioteca comunale “Pittano” alle 22.30 (gli appuntamenti successivi sono in programma il 2 e il 4 agosto). La prenotazione è fortemente consigliata. Il giorno successivo, domenica 21 luglio, l’appuntamento è dalle 21 alla Chiesa di Sopra con il recital in lingua romagnola “Me burdél an và capés!”, di e con Francesco Gobbi. A seguire un viaggio nel mondo delle stelle del cinema con le più note melodie dei film, reinterpretate da un ensemble a cappella di cantanti provenienti da tutta Italia, i Century Fox. La rassegna proseguirà il fine settimana successivo con il mercato della fantasia e uno degli eventi clou, La Notte delle Favole. I dettagli sul prossimo numero o sul sito del Teatro del Drago.

Una pioggia di libri sta tornando per la 27esima edizione di “Cervia, la spiaggia ama il libro”, la rassegna letteraria organizzata dell’associazione culturale omonima che si apre lunedì 22 luglio (ore 21.30 viale Ravenna – Milano Marittima) con il poliedrico Ivano Marescotti. L’attore, scrittore, regista teatrale e drammaturgo romagnolo di successo presenta il suo libro Fatti veri – ed. Vague. Prima opera narrativa di Marescotti, è una raccolta di racconti autobiografici dal sapore delle storie di una volta. Martedì 23 luglio (ore 21.30 – viale Ravenna – Milano Marittima) si omaggia il grande sport con un salotto letterario dedicato al ciclismo. Davide Cassani presenta il libro Le salite più belle d’Italia. Segreti e preparazione, storia ed eroi– ed. Rizzoli scritto assieme al giornalista Beppe Conti. Presidente di Apt Servizi Emilia Romagna, ex ciclista professionista, dirigente e commentatore sportivo, Cassani dal 2014 è Ct della Nazionale maschile elite di ciclismo su strada. A seguire, un omaggio a Fausto Coppi per i 100 anni dalla nascita che si celebrano proprio quest’anno. L’autore Luciano Boccaccini, presenta il libro Fausto Coppi. La grandezza del mito – ed. Minerva. Fotografie di Walter Breveglieri e con un ricordo di Marina e Faustino Coppi. Per celebrare i 50 anni dallo sbarco sulla luna mercoledì 24 (ore 21.30 – viale Ravenna – Milano Marittima) è in programma una serata dedicata al racconto giornalistico. Giancarlo Mazzuca e Luca Liguori (vedi p. 13). Giovedì 25 luglio Daria Colombo – art director e giornalista, tra i fondatori del movimento nazionale de “I Girotondi” e attualmente Delegata alle Pari opportunità di genere del Comune di Milano – presenta il suo libro Cara premier ti scrivo – ed. La Nave di Teseo. Sette racconti che parlano del nostro presente, delle sue criticità e delle nostre aspettative, di amori e distanze. (Ore 21.30 – viale Ravenna – Milano Marittima). Sul prossimo numero del giornale il resto del programma, che è possibile scopire anche sul sito del Comune di Cervia.

Anche a Ravenna con Vittorio Bonetti Cristiano Cavina (nella foto) sarà protagonista anche a Ravenna, lunedì 22 luglio dalle 21.15 in piazza San Francesco. Dividerà il palco con il cantante Vittorio Bonetti nello spettacolo “Made in Romagna”, in cui i due celebrano la cultura romagnola in quello che è stato definito come un “pianobar di canzoni e di storie”.

INCONTRI LETTERARI/2 Eraldo Baldini a Marina, tra storie e leggende di mare

NON SOLO SPORT Serata per i fan del basket a Russi con Flavio Tranquillo

Mercoledì 24 luglio alle 21 al centro civico di Marina di Ravenna nell’ambito del ciclo “Capit incontra”, il celebre autore Eraldo Baldini presenta il suo saggio “Romagna misteriosa. Storie e leggende di mare e di costa”.

Continua la rassegna letteraria di Russi, in piazza Dante. Mercoledì 24 luglio dalle 21 una serata dedicata al basket con il celebre giornalista e telecronista Flavio Tranquillo che presenta il suo libro “Time out ”.

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CULTURA / 19

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18-24 luglio 2019 RAVENNA&DINTORNI

PREVENTIVI GRATUITI

ARTE CONTEMPORANEA

“Visionari e apocalittici”, la nuova mostra della Cna ai Magazzini del sale

ARTISTIPEDIA di Ilaria Facchini - @igers_ravenna

L’immaginario di Vincenzo Pioggia fra glamour, costume e ironia

In esposizione opere dello street artist Eron, Giovanni Fabbri, Chiara Lecca, Gian Ruggero Manzoni e Luca Piovaccari

LO SPETTACOLO

SGARBI PORTA LEONARDO ANCHE A COTIGNOLA «Leonardo? È un genio dell’imperfezione, il più alto esempio di Rinascimento incompiuto, uno per cui la cosa più importante era l’intuizione, grande mente e talvolta pessima mano». Parola di Vittorio Sgarbi che, nell’ambito di un tour nazionale di oltre 60 repliche, arriva a Cotignola, nel giardino del Teatro Binario, con “Leonardo”, in scena martedì 23 luglio alle 21.30. La pièce si avvale degli intermezzi musicali composti ed eseguiti dal vivo da Valentino Corvino (violino, viola, oud, elettronica) supportata dalle scenografie-video di Tommaso Arosio. Prima dello spettacolo, dalle 20.30, sarà offerta dalle Cantine Leonardo Da Vinci una degustazione dei vini dedicati al genio toscano “1502 Da Vinci in Romagna”. Info 373 5324106.

(angolo via Uccellini)

Info: 0544 38135

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PITTURA Al PR2 inaugura l’omaggio a Giovanni Montecavalli Inaugura sabato 20 luglio alle 19 nello spazio espositivo PR2 di via M. d’Azeglio 2, a Ravenna, la mostra “Gio l’Iperbolico” con le opere del poliedrico pittore ravennate Giovanni Montecavalli, scomparso a 65 anni il 28 luglio 2018. La mostra rimarrà aperta fino al 24 agosto e sarà anche l’occasione per raccogliere fondi per l’Hospice Villa Adalgisa, dove “Gio” ha trascorso gli ultimi anni di vita.

24 LUGLIO ore 21 A.ER.A. 28 AGOSTO ore 21 AlmAcustica 11 SETTEMBRE ore 21 Old Stories

ESTATE 2019

RAVENNA Via Agnello 1/A

In questa puntata di Artistipedia torniamo nel mondo della fotografia per presentarvi Vincenzo Pioggia, fotografo ravennate con una carriera ormai consolidata. Vincenzo ama raccontare ed emozionare attraverso i suoi scatti, prevalentemente lavora come ritrattista e fotografo di eventi e cerimonie, ma nel corso degli anni ha curato diversi progetti su temi di interesse sociale. Nelle sue foto traspare la bellezza della figura femminile, lo stupore di uno sguardo, i colori e il fluttuare di un abito. Ha la capacità di cogliere quell’emozione umana, spesso molto intima, che è parte della vita di ognuno di noi. Il suo stile è moderno, discreto, naturale ma allo stesso tempo non convenzionale, nel catturare la bellezza.Alcuni suoi lavori si trovano su @vincenzopioggia.

APPUNTAMENTI MUSICALI

Inaugura venerdì 19 luglio – alle 18.30 ai Magazzini del Sale – la nuova grande mostra promossa dalla Cna a Cervia, curata dall’ex direttore del Mar di Ravenna Claudio Spadoni. Si intitola “Visionari e apocalittici di ordinaria follia” e vuole indagare l’eccentricità, la follia artistica che, soprattutto oggi – scrive Spadoni – può assumere forme diverse, manifestarsi in modi che nell'arte contemporanea non hanno più canoni ben definiti, parametri di riferimento. In esposizione oltre 60 opere di cinque artisti, tra pittura e scultura, fotografia e installazioni: lo street artist Eron, Giovanni Fabbri, Chiara Lecca, Gian Ruggero Manzoni (nella foto una delle sue opere esposte) e Luca Piovaccari. Artisti – scrive Spadoni – che si muovono in zone ardue, quasi al limite dei rispettivi linguaggi, come a volerli in ogni caso forzare rimarcando così il carattere della propria condizione, della propria 'insania'». Insieme a questi cinque artisti, la mostra omaggio tre singolari figure della generazione precedente: Mattia Moreni, Germano Sartelli e Demos Ronchi. L’esposizione resterà aperta fino al 18 agosto, dalle 20 alle 24, a ingresso gratuito.


roccacinema

20 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 18-24 luglio 2019

AGENDA MUSICA CLASSICA

OPERA LIRICA

Cori e orchestre inglesi a San Francesco Prosegue alla basilica di San Francesco di Ravenna la rassegna musicale Musica e Spirito, alla riscoperta della spiritualità e della bellezza del periodo Barocco. In arrivo due appuntamenti con formazioni britanniche. Domenica 21 luglio alle 21 concerto del coro e orchestra inglesi James Allen Girl’s Schools; giovedì 25 sempre alle 21 concerto della Oxfordshire Schools Symphony Orchestra.

venerdì 19

LA FAVORITA di Yorgos Lanthimos

MUSICA FOLK

JOHN MURRY SULLE “STRADE BLU”

Prosegue a Lido di Classe, alla chiesa Cuore Immacolato di Maria (ingresso gratuito), “Les Soirées Musicales”, rassegna di musica da camera a cura di Emilia Romagna Concerti. Venerdì 19 luglio si esibiranno il violinista Martino Colombo e il pianista Giuliano Tuccia (musiche di Beethoven, Paganini, Saint-Saëns, Elgar); sabato 20 il flautista Yuri Ciccarese, il pianista Lorenzo Lucchi e il violoncellista Anselmo Pelliccioni in “Fogli d’album” (musiche di Donizetti, Bizet, Ganne, Mussorgsky, Popp, Grieg, Debussy, Tchaikovsky, Delibes, Joplin). Dalle 21.

Sabato 20 luglio ultimo dei Concerti all’alba. Alla Marèna Beach di Lido di Savio, dalle 6 si esibirà il quartetto d’archi al femminile Mariquita in “Alba classica ma non troppo”: dalla musica da film a del tango argentino.

BENTORNATO PRESIDENTE di G. Fontana, G. Stasi (presenti in sala)

Les Soirées Musicales a Lido di Classe

Quartetto d’archi all’alba a Lido di Savio

giovedì 18

Il cantautore live a Bagnacavallo per la storica rassegna

PROVE APERTE ALL’ALIGHIERI PER LE LEZIONI DI MUTI La Riccardo Muti Italian Opera Academy apre al pubblico le porte del teatro Alighieri di Ravenna per scoprire "Le Nozze di Figaro". Si tratta delle lezioni del maestro Muti ai giovani talenti musicali provenienti da ogni parte del mondo. Ogni prova è aperta al pubblico. Si parte il 20 luglio, alle 18, con Riccardo Muti al pianoforte che presenta al pubblico Le nozze di Figaro. Dal giorno dopo le prove, fino al 27 luglio. Il 31 luglio e il 2 agosto i concerti serali. Info e biglietti sul sito riccardomutioperacademy.com.

JAZZ/1

Martedì 23 luglio alle 21.30 al chiostro dell’Antico convento di Bagnacavallo, appuntamento con la rassegna “Strade Blu” e John Murry, nel suo concerto estivo in Italia. Nato e cresciuto in Mississippi, ma da alcuni anni residente in Irlanda, Murry è uno dei beniamini del folk indipendente americano. Il suo dark-folk che lo avvicina ad artisti come Mark Lanegan, Father John Misty, Leonard Cohen e Nick Cave.

MUSICA ITALIANA

Gli ultimi Concerti del Mare Ultimi “Concerti del mare”. Martedì 23 Luglio alla chiesa di San Giuseppe di Marina di Ravenna l’orchestra e i solisti della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco di Ravenna, con direttore Giuliano Amadei; giovedì 25 alla chiesa di San Massimiano di Punta Marina il coro Calamosca-Mariani, direttore Carlo Argelli. Dalle 21.15.

Emilia Romagna Festival a Castel Bolognese Il 23 luglio alle 21 nel cortile della Rocca di Castel Bolognese l’Emilia Romagna Festival presenta il concerto del Duo Ebano, composto da Marco Danesi al clarinetto e Paolo Gorini al pianoforte. Vincitore del Primo Premio al Salieri-Zinetti 2018, con “Trip to America” si esibirà in un programma eclettico, da Gershwin a Frank Zappa.

Nei “luoghi dello spirito e del tempo” La rassegna “I luoghi dello spirito e del tempo” entra nel vivo con un programma musicale che spazia tra il Medioevo e il Settecento, tra il colto e il popolare. Giovedì 18 luglio a Palazzo Grossi, Castiglione di Ravenna, Hortus Deliciarum, concerto botanico di Progetto Hortus, “Concerto botanico” che racconta il rapporto tra musica e natura con protagonista uno strumento in particolare, la ghironda. Giovedì 25 luglio al Santuario dell'Arginino (Voltana), “Racconti di cornamuse - Antichi suoni nell'aria” di Fabio Rinaudo, Claudio De Angeli, Luca Rapazzini.

“Beethoven piano concert” a Faenza Mercoledì 24 luglio alle 21.15 in piazza Nenni a Faenza “Beethoven piano concert”, concerto sinfonico con Denis Zardi (nella foto) e Lucrezia Proietti al pianoforte e l'Ensemble Tempo Primo (formato dalle prime parti dell’Orchestra Corelli di Ravenna) diretto da Alicia Galli. In programma il terzo e il quarto concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven e Le Ebridi di Mendelssohn. Biglietti a 12 euro.

A RUSSI IL FESTIVAL DEL SAX

ANTONELLO VENDITTI IN PIAZZA A CERVIA

Ventunesima edizione per il SaxArts Festival, la rassegna dedicata al sassofono del direttore artistico Marco Albonetti. A inaugurare il cartellone il sassofonista argentino Javier Girotto (foto) e il fisarmonicista pugliese Vince Abbracciante, martedì 23 luglio alle 21, ai Giardini della Rocca di Russi, nuovi ponti tra il jazz, il folclore, il tango. Ingresso libero.

Fa tappa il 20 luglio in piazza a Cervia il tuor di Antonello Venditti, impegnato a celebrare i 40 anni del suo album “Sotto il segno dei pesci”.

JAZZ/2 Omaggio a Gershwin in piazza San Francesco Prosegue la rassegna jazz in piazza San Francesco, a Ravenna. Il 18 luglio Old Station Big Band; il 24 omaggio a Gershwin con Catia Gori. Alle 21.15.

LA CURIOSITÀ A Palazzo Grossi un concerto anche per chi non può sentire Venerdì 19 luglio, alle 21, nell'area verde di Palazzo Grossi a Castiglione di Ravenna, è in programma il concerto “Il Canto dei Segni” con l'esibizione del Coro Musica diSegni. Il concerto prevede la partecipazione, fra gli altri, di Matilde e Celeste Pirazzini, cantanti e pianiste, Lydia Josephine Noce, direttrice del coro e interprete LIS (lingua dei segni), Lorenzo Mercuriali, percussionista e di Marian Manea, docente LIS e presidente della Cooperativa Sociale Service & Work. In questa occasione sarà utilizzata la LIS per rendere la musica visibile e consentire così anche a chi non ha la possibilità di udire di seguire le melodie musicali. Il concerto sarà preceduto, alle 20, da una visita guidata a Palazzo Grossi a cura di Vanda Budini, esperta di storia locale. L'ingresso è ad offerta libera. In caso di pioggia si terrà nella sala Tamerice in via Vittorio Veneto 21.

MUSICA E CINEMA

A CERVIA “DUNKIRK” MUSICATO DAL VIVO Entra nel vivo la terza edizione di Cinemasuono Festival, allo Spazio Culturale Scambiamenti di Cervia (via Nievo). Il 22 luglio il programma prevede dalle 19 la presentazione del progetto Kalypolis del cantautore Piermatteo Carattoni, seguito dal video girato a Cervia “L’amour rêvait” di Martina Salvo, per finire con la proiezione, dalle 21, del film “Dunkirk” (foto) di Nolan, musicato dai Babel Fish.


sabato 20

domenica 21

lunedì 22

martedì 23

mercoledì 24

NON CI RESTA CHE IL CRIMINE

IL VERDETTO

COLD WAR

GREEN BOOK

CAFARNAO

di Richard Eyre

di Pawel Pawlikowski

di Peter Farrelly

di Nadine Labaki

di Massimiliano Bruno

IL FESTIVAL

Da New Orleans al blues, al via i concerti di Spiagge Soul

CULTURA / 21 18-24 luglio 2019 RAVENNA&DINTORNI

HIP HOP

M. WARD E HOWE GELB INSIEME ALL’HANA-BI I due cantautori americani il 24 luglio. Il programma

Tra i protagonisti della prima settimana Soul Brass Band, Lehmanns Brothers e New York Ska-Jazz Ensemble

Torna per l’undicesimo anno consecutivo Spiagge Soul, il festival diffuso organizzato dall’associazione “Blues Eye”. Dal 18 luglio fino al 4 agosto artisti internazionali tornano a esibirsi direttamente sul mare, ma anche nelle strade e nelle piazze dei lidi ravennati (e quest’anno fino a Comacchio). Giovedì 18 luglio (ore 22 al bagno Marlin di Punta Marina) Spiagge Soul si apre con Nola Connection, un super-gruppo che nasce in seno alla kermesse musicale ravennate grazie all’incontro fra musicisti italiani e statunitensi: le voci gospel, i fiati e le ritmiche si fondono in una serata sulle orme di Nick La Rocca e Louis Armstrong. Il festival poi continua con uno dei ritorni più attesi del 2019, i concerti della Soul Brass Band (nella foto). La formazione di New Orleans si esibisce più volte, sia in concerto (il 19 luglio dalle 21.30 al bacino Pescherecci di Marina di Ravenna e il giorno dopo al bagno Peter Pan, sempre di Marina, dalle 18) che in parata (il 20 luglio dalle 21.30 dal parco pubblico di Punta Marina), oltre che in formazione ridotta per i New Orleans Jazz Lunch (alle 13 del 19 luglio al Marlin e del 23 luglio al bagno Oasi di Marina di Ravenna). Tra gli altri ospiti di caratura internazionale da segnalare il New York Ska-Jazz Ensemble (NYSJE), in concerto al bagno Oasi sabato 20 luglio dalle 22. Domenica 21 luglio tra gli altri suonano poi (dalle 21.30 al bacino Pescherecci di Marina) The Drive, che hanno rappresentato l’Italia all’European Blues Challenge, e dopo le serate tributo a Dr. John e Sam Cooke (rispettivamente lunedì 22 luglio dalle 22 al Finisterre di Marina di Ravenna e martedì 23 luglio dalle 22 al bagno Kuta di Punta Marina), mercoledì 24 (dalle 22 al Finisterre di Marina di Ravenna) salgono sul palco i francesi Lehmanns Brothers, una formazione funk che si è esibita in tutto il mondo e ha aperto i concerti di Fred Wesley e Maceo Parker. A completare il programma della prima settimana da segnalare il 19 luglio dalle 20 alla trattoria Le Corti di Marina di Ravenna il concerto folk-blues del duo riminese Alte Feuilp; il giorno dopo dalle 21.30 al bacino Pescherecci di Marina il concerto rock’n’roll-rhythm and blues anni ‘50 e ‘60 dei romagnoli Silver Combo; il 21 luglio alle 18 al bagno Kuta i piemontesi Mahout (tra reggae, funk, soul e ska) e lo stesso giorno sempre alle 18 gli inglesi Jo Carley e The Old Dry Skulls (tra blues e “voodoo” ska) al bagno Tarifa di Porto Corsini e alle 19.30 al circolo velico di Marina di Ravenna con Polinice Island, coppia blues-jazz composta dal bluesman Paul Venturi e dal batterista Fabio Grandi. Mercoledì 24 luglio (sempre dalle 22) infine viaggio nel soul col cantante Luca Brighi alla Rotonda di Lido Adriano e concerto in stile New Orleans dei romagnoli The Indians al Finisterre. Sul prossimo numero del giornale i concerti dal 26 luglio in avanti. Info: spiaggesoul.it.

ROCK

FRANKIE HI-NRG AL PETER PAN Mercoledì 24 luglio appuntamento con l’ospite probabilmente più atteso della rassegna “radiofonica” del bagno Peter Pan di Marina di Ravenna, Frankie Hinrg. Lo storico rapper – che ha da poco pubblicato il suo primo libro – dalle 22 sarà intervistato da Luigi Bertaccini e impegnato in un mini-live. Diretta radio dalla spiaggia (su Radio Rubicone) già dalle 20 con ascolti selezionati.

CONCERTI IN SPIAGGIA I milanesi Pashmak al Polka Sabato 20 luglio dalle 18.30 al bagno Polka di Marina Romea concerto dei Pashmak, band milanese electro-pop con influenze art-rock, progressive, tribal, fusion e balcaniche.

Azul si presenta al Quevida Venerdì 19 luglio dalle 21.30, al bagno Quevida di Porto Corsini, concerto di Azul, progetto musicale campano, in lingua spagnola, influenzato dal Sahara e dal popolo berbero. Domenica 21 invece dalle 18.30 black music con i bolognesi El V and The Gardenhouse.

Continuano i concerti indie-rock di caratura internazionale del bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna. Sabato 20 luglio dalle 18 l’appuntamento è con Afrodelic, progetto solista del chitarrista e producer Victor “Vee” Diawara, tributo al padre Gaoussou Diawara, poeta i cui versi rivivono in un mix di elettronica e musica tradizionale africana. Martedì 23 (dalle 21.30) sul palco dell’Hana-Bi tornano invece i californiani Death Valley Girls (garage-punk) e il giorno dopo (sempre 21.30) un duetto da sogno per gli appassionati di folk e desert-rock americano con il leader e fondatore dei Giant Sand, Howe Gelb, che dividerà il palco con Matthew Stephen Ward, in arte M. Ward, prolifico cantautore e produttore discografico statunitense. Da segnalare infine l’appuntamento con l’hip hop di lunedì 22 luglio, quando dalle 21.30 lo storico rapper Murubutu terrà una chiacchierataplaylist sui dieci pezzi che gli hanno cambiato la vita.

CANTAUTORI Scudellari al mercato... E con Farnedi anche all’osteria Il cantautore ravennate Giacomo Scudellari sarà il protagonista venerdì 19 luglio della seconda serata del Festival del cibo contadino, nella piazzetta di fronte al Mercato coperto contadino di Campagna Amica, a Ravenna (via Bovini). Presenterà il suo ultimo disco, “Lo stretto necessario”, accompagnato da Francesco Giampaoli al basso e Diego Sapignoli alle percussioni. Dalle 18.30 aperitivi e dj-set. Live dalle 21. Sempre Scudellari sarà protagonista, insieme al collega cesenate Enrico Farnedi, anche il 24 luglio dalle 19 nel cortile dell’osteria del Pancotto di Gambellara.

llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop Venerdì 19, ore 21 Ravenna, viale Farini 60 - tel. 0544 35538

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luglio da lunedì 22 mbre tte a lunedì 1 se netario l Pla la cupola de SA SARÀ CHIU Z EN IONE PER MANUT in svolgeranno o i s à it iv tt a e L ert nze ed all'ap sala confere Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura

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22 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 18-24 luglio 2019

LETTI PER VOI

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di Enrico Gramigna

di Nevio Galeati *

Chernobyl (Miniserie in 5 episodi, 2019) La serie racconta il tristemente noto “disastro nucleare di Chernobyl”, avvenuto all’1.23 (circa) del 26 aprile 1986 nei pressi della città ucraina, ai tempi in Unione Sovietica. Il racconto parla di persone: i lavoratori della centrale, i pompieri, le autorità locali e nazionali, gli scienziati e le persone comuni, tutto secondo il filo logico storico tratto dal libro Preghiera per Chernobyl, scritto dalla bielorussa Svjatlana Aleksievic nel 1997, e Premio Nobel nel 2015. L’autore Craig Mazin ha deciso di affrontare un argomento molto spinoso per molteplici ragioni: del disastro in sé, complici i silenzi sovietici, si conoscono informazioni ufficiose e frammentarie; il nucleare è un’energia probabilmente dal giorno del disastro causa di controversie nella popolazione mondiale; raccontare la stessa Unione Sovietica, sgretolatasi pochi anni dopo e probabilmente anche a causa di questo evento (parole di Gorbaciov), da parte di un americano senza incorrere in macchiettismi da Guerra Fredda, non è semplice. Sfida vinta molto bene nella sua messa in scena e leggermente meno in alcune scelte narrative e in alcuni particolari. Partiamo dai pregi, che sono in netta maggioranza: il colpo d’occhio è straordinario, si viene catapultati in un altro mondo, in un’altra epoca, in un’altra città, con un realismo senza precedenti che immediatamente crea un senso di disagio e di implicito terrore da parte di chi assiste all’incidente. I personaggi e i protagonisti sono tanti ma il trio Legasov, Sherbina e Khomyuk, interpretati da Jared Harris, Stellan Skarsgard ed Emily Watson sono la spina dorsale del racconto e del disastro e la scelta degli interpreti è tra le più azzeccate della storia del cinema recente. Il personaggio della Watson è l’unico di fantasia e con intelligenza racchiude un pool di scienziati che ha collaborato a risolvere il disastro. Anche la struttura, il ritmo e la chiusura in 5 episodi (solo il quarto è un po’ macchinoso) funzionano benissimo. Essendo Chernobyl intesa dall’autore soprattutto come storie (vere) di persone, alcune funzionano, altre concedono un po’ troppo alla drammaticità indotta come quella della moglie del pompiere, funzionale al finale ma davvero un pelino troppo hollywoodiana. Concludo col rilevare il vizio degli americani di combattere la Guerra Fredda anche nel 2019, tratteggiando in maniera ridicola (sia per i personaggi, sia per chi li ha voluti rappresentare così) alcuni funzionari sovietici, dirigenti di partito o anche semplici soldati: capisco l’esigenza ideologica, ma dello “stile bagaglino” non ne avevamo bisogno. Sono solo piccoli nei che non inficiano nell’ottimo giudizio della serie del momento, che fortunatamente non avrà una seconda stagione. Ed è il suo pregio maggiore.

Un foglio di carta appeso alla parete: questa è la sostanza. Nel secolo scorso studiare in conservatorio era un’esperienza mistica, con insegnanti che tiranneggiavano o che si spendevano per i propri studenti i quali alla fine si sarebbero diplomati sotto i loro occhi. Diplomati. Ogni strumento, prima della riforma del comparto di AFAM prevedeva un periodo più o meno lungo di studi (dai 6 ai 10 anni) per imparare l’arte musicale. Ciò che ne conseguiva era, quindi, un apprendimento quasi artigianale, proprio perché la musica è parte delle arti. Lo studente era visto, quindi, come un Giotto in potenza che si abbeverava alla fonte di un Cimabue. Conseguito il titolo, il musicista era fiero e orgoglioso di poter affermare di aver conseguito il Diploma. Oggi, la riforma dei conservatori (necessaria dopo quasi un secolo), ha ridotto ad un 3+2 l’apprendimento superiore di qualsiasi corso di studi musicale, in un dedalo di crediti-debiti formativi figlio del processo di Bologna. Questa riforma, caldeggiata soprattutto dagli insegnanti che speravano di veder equiparati i propri stipendi a quelli dei docenti universitari, ha quindi introdotto due titoli, precisamente il diploma accademico di primo livello (dopo il corso di 3 anni) e il diploma accademico di secondo livello (dopo il corso di 2 anni). Entrambi questi traguardi sono chiamati dagli studenti (peccato veniale) e dai docenti (peccato mortale) laurea. Secondo la legge del 24 dicembre 2012, n.228 (commi 102-107) i diplomi accademici di primo livello e secondo livello sono equipollenti ai titoli di laurea rilasciati dalle università appartenenti rispettivamente alla classe “L-3 discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda” e alla classe “L-45 musicologia e beni culturali”. Equipollenza, secondo Treccani, significa che sotto un certo riguardo, ha uguale valore ed efficacia e ciò è proprio dichiarato nei commi in questione, cioè al fine esclusivo dell’ammissione ai pubblici concorsi. Quindi, anche se in certi frangenti può essere considerato laurea, il diploma accademico è legato genealogicamente al diploma dei tempi andati, si smetta di chiamarlo più o meno informalmente laurea e si recuperi, invece, il grande valore artigianale del quale è permeato il suo retaggio.

Cinque anni. Patrizia Rinaldi ha fatto aspettare cinque anni prima di riconsegnare la poliziotta ipovedente Blanca Occhiuzzi ai lettori. Ma valeva la pena aspettare e ritrovarsi ne La danza dei veleni – Il ritorno di Blanca (edizioni e/o). C’è una traccia principale che parla del traffico di animali esotici, gestito dalla camorra e da altri delinquenti di “bassa macelleria”. C’è il sospetto di un serial killer che uccide usando ragni velenosi. C’è, addirittura, il tentativo di un uomo di affrancarsi dalla malavita. E tutto si complica perché gli uomini del commissariato di Pozzuoli, e altri poliziotti di una Napoli senza retorica, sono in confusione; travolti, come succede davvero, dalle proprie vite. Molto incasinate. Ognuno pare andare da solo, senza guida. Con la protagonista più irrequieta di tutti. Patrizia Rinaldi sa gestire con precisione la trama poliziesca e dà quindi una soluzione a tutti i misteri, spiazzando con sapienza il lettore, cui ha fornito anche indizi importanti. La danza dei veleni non è però tutto qui. Come nei precedenti romanzi con gli stessi personaggi (Blanca, Tre, numero perfetto e Rosso caldo) la struttura “delitto-indagine-scoperta del colpevole” regge perché i personaggi hanno una perfetta credibilità, soprattutto nel loro affrontare le passioni, il dolore, la speranza. In questo caso il sentimento profondo che Rinaldi sa far sentire sulla pelle è l’amicizia; soprattutto quando viene tradita e diventa amara, appunto come il veleno. «[…] il tradimento amoroso va come va, che ci sia – scrive Rinaldi – è più facile che non il contrario. Ma in amicizia no, l’inganno degli amici è insopportabile. Morde bene, strappa carni e convinzioni». La scrittrice non dimentica di raccontare l’amore; quello che Blanca soffre, e quello che prende per mano la figlioccia Ninì; senza dimenticare quello per gli animali. E se la storia fila senza perdere un colpo e con la capacità di avvincere qualsiasi lettore “di gialli”, Patrizia Rinaldi continua a lavorare su una scrittura che è musica e battiti di cuore; leggera e ricercata insieme; che richiama i grandi autori italiani della seconda metà del Novecento, a partire da Italo Calvino. Non c’è che da aspettare il ritorno di Blanca.

“Il ritratto di te” (Marina di Ravenna) di Adriano Zanni

FIORI MUSICALI

FULMINI E SAETTE

VISIBILI E INVISIBILI

* Direttore GialloLuna NeroNotte


JUNIOR / 23 18-24 luglio 2019 RAVENNA&DINTORNI

SPETTACOLI Tra Arlecchino e magic show, continua Burattini alla riscossa La tredicesima edizione di “Burattini alla Riscossa” prosegue giovedì 18 luglio (ore 21.15) all'arena estiva di Valtorto, a Fornace Zarattini. Dopo lunga assenza, tornerà sulla scena ravennate la compagnia trevigiana del burattinaio Paolo Papparotto, con lo spettacolo Arlecchino e la Strega Rosegaramarri. Venerdì 19 luglio (sempre alle 21.15) nuova tappa al Coya Beach di Casalborsetti, dove Andrea Marchi della compagnia Atuttotondo

TEATRO/2

TEATRO/1

LA PLURIPREMIATA STORIA TUTTA D’UN FIATO A BRISIGHELLA La compagnia Fortemaggiore protagonista in via Spada

L’OMAGGIO A ROSSINI DI DRAMMATICO VEGETALE La rassegna “Dalle sette alle nove” prosegue mercoledì 24 e giovedì 25 luglio (dalle 19) al teatro Rasi di Ravenna con “Piccola cavalcata rossiniana” di Drammatico Vegetale. Un viaggio-gioco dentro il teatro, che celebra il centocinquantesimo anniversario dalla morte di Gioachino Rossini. I bambini, in sella a un cavallo a bastone, attraversano la narrazione, che si snoda in diversi ambienti dello spazio teatrale, intrecciando vita e opere di questo artista poliedrico. In scena anche due musicisti, Andrea Carella e Jenny Burnazzi. Prenotazione consigliata.

presenterà in anteprima il suo nuovo spettacolo Le vie del Tesoro. Un lavoro basato sulla sorpresa e l'imprevedibilità, un percorso a ostacoli tra sorprese e gag mozzafiato verso un tesoro in un lontano castello... Domenica 21 luglio la rassegna propone un nuovo appuntamento pomeridiano al Bagno Tre Pini di Punta Marina. Alle 17.30 il Teatro Lunatico presenterà Leo Magic Show, uno spettacolo tra magia comica, illusionismo e arte di strada. Martedì 23 luglio alle 21.15 al Finisterre Beach di Marina di Ravenna ecco invece Transylvania Circus (foto) di Italo Pecoretti e del suo Teatro delle Dodici Lune. Gli spettacoli sono adatti a tutti a partire dai 3 anni di età, e l'ingresso è sempre gratuito.

FIDO IN AFF

IDO

SOLE Sole è una cagnolina di taglia media di circa due anni, da conquistare con pazienza e dolcezza. È diffidente inizialmente, probabilmente non ha avuto delle belle esperienze con l’essere umano, ma ha un gran potenziale e tanta voglia di vivere in serenità. Per conoscerla e adottarla, chiamate: Canile di Ravenna tel. 0544 453095

ADOTTAM ICI GATTINI Tre cucciolini maschi di circa un mese e mezzo, già svezzati, abituati alle persone (evidentemente sono stati abbandonati), cercano una casa sicura! Bellissimi e molto buoni. Per conoscerli e adottarli, chiamate: cell. 339 8952135

TEATRO/3 Ai Giardini Speyer letture, pic-nic e spettacolo

Lunedì 22 luglio tornano gli appuntamenti per le famiglie ai giardini Speyer di Ravenna con lo spettacolo (ore 21.30) Il libro delle Fantapagine (foto) della compagnia Il Melarancio. Ma la serata partirà già alle 19 con letture e laboratori. Dalle 20 pic-nic.

FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 18 AL 21 LUGLIO PONTE NUOVO via Romea 121 tel. 0544 61068; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; COMUNALE 5 viale delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507; BOSCHINI via Piangipane 293 (Sant’Alberto) - tel. 0544 418868. DAL 22 AL 28 LUGLIO SAN BIAGIO via Maggiore 6 tel. 0544 212684; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; DI CAMPAGNA via Savarna 243 (Savarna) - tel. 0544 533631; CAMERINI via Petrosa 381 (San Pietro in Campiano) - tel. 0544 576143.

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TEATRO/4

Co-prodotto da Teatro delle Albe/Ravenna Teatro e Accademia Perduta/Romagna Teatri – in collaborazione con Ker Thèâtre Mandiaye Ndiaye – Thioro. Un cappuccetto rosso senegalese è lo spettacolo con cui proseguono, giovedì 18 luglio alle ore 21.15, gli appuntamenti della rassegna Teatro Ragazzi al Borgo in via Spada a Brisighella. Giovedì 25 invece sarà la volta del divertente spettacolo Storia tutta d’un fiato della compagnia Fontemaggiore, già vincitore dei Festival “I Teatri del Mondo” e “L’altroFestival” come “migliore proposta di teatro ragazzi”, tratto dal celebre racconto Narco degli Alidosi di Roberto Piumini. Lo spettacolo è interpretato da Enrico De Meo, Emanuela Faraglia e Giancarlo Vulpes, per la regia di Luca Radaelli che ne è anche autore insieme allo stesso Piumini. Ingresso sempre gratuito.

CENERENTOLA A FAENZA Lunedì 22 luglio alle 21.15 in Piazza Nenni a Faenza per la rassegna Teatro Ragazzi nella Molinella, la compagnia Proscenio Teatro presenterà lo spettacolo Cenerentola in bianco e nero. Lo spettacolo racconta fedelmente la vicenda, con in scena i personaggi in carne e ossa. Non mancheranno, come tradizione della compagnia, pupazzi animati, situazioni divertenti e coinvolgimento diretto del pubblico che dovrà decidere quale dei due finali è più gradito.


24 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 18-24 luglio 2019

MONDO VINO MARINA DI RAVENNA Per due weekend la Sagra della Cozza della pro loco: cibo e musica Torna la Sagra della Cozza organizzata dalla pro loco di Marina di Ravenna. La settima edizione della manifestazione è spalmata su due weekend di luglio: 19-20-21 e 26-2728. Lo stand apre alle 18.30 nell'ex Stabulario (via delle Nazioni 8). Il menù: pasta al sugo di cozze, cozze gratinate, cozze alla marinara e solo per il primo weekend cozza fritta. Al vicino bacino pescherecci, nell'ambito della rassegnamusicale Spiagge Soul, suoneranno la Soul Brass Band (il 19 luglio), The Silver Combo (20 luglio) e The Drive Band (21 luglio). Tutti i concerti inizieranno alle 21.30. Per tutti i tre giorni lungo viale delle Nazioni fiera di artigianato artistico ed etnico, erboristeria, collezionismo.

LO STAPPATO Quattro pregevoli Albana secca di Romagna di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Stappiamo qualche Albana per questo speciale mondo vino in modo da fare un breve e veloce percorso di valutazioni sensoriali. La “Tenuta La Viola” con l’Albana secca “Frangipane” 2018 gioca sulle note verdi di erbe aromatiche e di argille con il frutto sulle retrovie. Piacevoli le delicate note fruttate dell’Albana “Arlus” 2018 di “Treré” impreziosite da sottile trama minerale. Delicata freschezza acida al palato per l’Albana dell’azienda “La Sagrestana” che non nega morbidezze dall’accento tropicale e, infine, l’atichetta “Neblina” 2018 di “Giovanna Madonia” vino sempre nitido e invitante al naso e al palato tra note di frutta, fiori e sale. Tutti ottimi vini, ognuno con stile diverso e di approccio al palato altrettanto differente, accomunati dalla bontà e dall’impegno di chi produce.

L’Albana non molla Lo stato dell’arte del vitigno romagnolo che svela un suo stile

Concorso “Albana Dei”: i tre vini scelti da esperti e appassionati Tra i primi classificati al concorso “Albana Dei” troviamo: Albana Codronchio 2016 di “Fattoria Monticino Rosso”, Vitalba 2018 di “Tremonti”, entrambi di Imola, e il Nora 2018 di “Podere Baratta” di Bertinoro. Per quanto riguarda la giuria popolare in questa edizione del confronto è emerso un certo equilibrio con il giudizio tecnico visto che le preferenze, sono andate proprio a Vitalba 2018 e Codronchio 2016, seguito dal Nora 2018.

di Fabio Magnani

L’Albana non molla. Potrebbe essere un simpatico slogan dedicato a questo vino che comincia a firmare la produzione enologica del nostro territorio, oserei dire, più del Sangiovese stesso. Forse perché la bontà di quest’ultimo è data oramai per scontata dai consumatori. Vero è che per il Sangiovese s’è fatto molto. Anni di sperimentazioni e tentativi e miglioramenti da parte dei nostri produttori ha portato il rosso romagnolo a livelli di eccellenza assoluta che nulla ha da temere se confrontato ai blasonati Sangiovese toscani. Da poco si è conclusa l’ennesima edizione di “Albana Dei” dedicata al vino preferito da Galla Placidia, figlia dell’imperatore romano d’Occidente Teodosio, difatti, l’unica manifestazione romagnola che prende in considerazione il vitigno Albana in tutte le sue sfumature e che, cosa ancor più importante, mette a confronto il giudizio di una giuria tecnica, composta da professionisti del settore, con una giuria popolare. Un confronto interessante che fa riflettere quando si scopre che ciò che piace ai non esperti è diversamente gradito dai tecnici. Al di là delle manifestazioni sempre utili e interessanti è impossibile non rendersi conto che il mondo Albana sta cambiando nello stile e, di conseguenza, nelle proposte. Non siamo più ai tempi di Mario Soldati, scrittore e saggista piemontese autore di grandi opere letterarie ma conosciuto dagli appassionati di vino per il libro intitolato Vino al Vino, un viaggio nell’Italia del vino e della gastronomia iniziato nel 1968 che metteva in luce la situazione della produzione enoica del pe-

riodo. Arrivato in Romagna, il “maestro” si appassionò all’Albana al punto che volle ben approfondire e notò produzioni che oggi definiremo “spinte”, dovute alle eccessive macerazioni e a cantina poco curate. Comunque sia, Mario Soldati consigliava ai produttori romagnoli dell’epoca di vinificare come si faceva in Alto Adige: in altre parole, fermentazioni leggere per catturare il meglio del frutto. Nulla più se non freschezza e pulizia. Sarebbe bello sapere l’opinione dello scrittore se potesse sentire l'Albana attuale, scaturita da novi metodi di produzioen che hanno aiutato a creare sicuramente nuove espressioni del vitigno. Tralasciando il disciplinare, infatti, che vede l’Albana


PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

GUSTO / 25

RAVENNA Via Galilei, 75

18-24 luglio 2019 RAVENNA&DINTORNI

Aperto dalle 10.30 alle 16.00

AGENDA GOLOSA Al chiringuito di “Saperi e Sapori” in Darsena Pop Up serata con panzerotti e birra Délira Nel nuovo chiringuito della scuola “Saperi e Sapori” a Darsenna Pop Up di Ravenna, venerdì 19 luglio, dalle ore 19 a mezzanotte, è in programma una serata dedicata ai panzerotti preparati da zio Frank e alla birra artigianale Délira. Informazioni e prenotazioni tel. 348 1539975.

A Russi assaggi di stuzzicherie e vini della tenuta Uccellina a bordo piscina Tornano alla piscina comunale di Russi gli aperitivi degustazione “#Aftersunset”, organizzati da Delitha, in collaborazione con la tenuta Uccellina e Nuova Cogi Sport. Gli appuntamenti – in programma lunedì 22 luglio e lunedì 12 agosto – offrono le deliziose stuzzicherie preparate da Delitha accompagnate dai vini dell tenuta Uccellina: Rambëla, sia fermo che spumante, Bursôn Rosè spumante e altre etichette della cantina russiana. Informazioni e prenotazioni tel. 347 1425044.

nelle molteplici versioni secca, dolce, amabile, spumante e passita, che potrebbe anche disorientare gli appassionati, ad essere interessanti sono gli stili che ogni azienda sta cercando di mettere a punto. Troviamo vini da uve Albana che in cantina hanno fatto macerazioni particolari, altre vinificate nelle anfore piuttosto che nel legno o nell’acciaio. A tutto questo si aggiunge il fattore vigneto che porta attenzione sull’età delle piante, su cloni diversi, sulle micro zone, su sistemi di coltura specifici e periodi di raccolta mirati, per marcare ancor meglio il carattere del vino. I mercati cosa dicono? Come al solito sono il termometro di un impegno spesso, soprattutto all’inizio, incompreso. L’Albana passita nei ristoranti rimane sempre una “chicca” da dopo pasto, bevuta per lo più dagli intenditori che preferiscono morbide alcolicità ovattate di gusto alle grassezze di un dessert. Le versioni spumantizzate, soprattutto nel metodo classico, interessano ma non a sufficienza in questo momento, per far pesare l’ago della bilancia. Sono ancora poche le aziende in grado di catturare sensibilmente interessi commerciali con l'Albana in bollicine. A fare la differenza, piuttosto, è l’Albana secca. Il pubblico pare interessato sempre più, ma mai abbastanza secondo i numeri, alle versioni secche anche negli stili più spinti laddove le macerazioni delle uve hanno sofferto con lieviti naturali o hanno incontrato anfore ed enologi furiosi. Sembra proprio che sia così: se il passito, forse per l’eccessivo costo, rimane una nicchia, “le secche” si stanno ritagliando piccole quote di mercato tra mineralità diffuse, frutto delicato, intriganti note salmastre, acidità severe e macerazioni prolungate. Che potrebbe dire oggi Galla Placidia? Non più oro ma languida e nobile ora è l’Albana perché severa e morbida al contempo, ricca di frutto e di fermento. Chissà.

COSE BUONE DI CASA Arancini di pesce, deliziosi per ogni occasione conviviale di Angela Schiavina

Ecco un cibo delizioso, adatto per tutte le occasioni convivali e a spuntini estivi: gli arancini ripieni di pesce. Ingredienti per 4 persone per gli arancini: 300 gr. di riso arborio o vialone nano, 3 uova, 50 gr. di pecorino stagionato grattugiato, pane grattugiato, farina 00, olio di semi di arachidi, una bustina di zafferano, sale e pepe Preparazione: lessate il riso in abbondante acqua salata e scolatelo al dente. Mettetelo in una ciotola, unite 2 uova sbattute leggermente, il pecorino e lo zafferano che avrete sciolto in poca acqua, un poco di pepe. Mescolate bene. Mentre il composto si raffredda preparate il ripieno. Ingredienti per il ripieno: 2 fette di pesce spada, 200 gr. di gamberi,300 gr. di seppioline, 4 pomodori rossi maturi, uno spicchio d’aglio, una piccola cipolla tritata finemente,

1/2 bicchiere di vino bianco secco e fermo, olio extra vergine d’oliva, sale e pepe. Preparazione: rosolate in un tegame lo spicchio d’aglio con due cucchiai di olio, appena si rosola toglietelo e buttatelo, aggiungete la cipolla tagliata finemente, un pizzico di sale e pepe, unite i pomodori tagliati a pezzetti e privati della buccia. Pulite, lavate e asciugate i pesci e fateli a piccoli pezzetti, dopo circa 10 minuti aggiungeteli alla salsa, sfumate con il vino e portate il tutto a cottura. Aggiustate di sale e pepe e lasciate raffreddare. Preparazione degli arancini: prendete una cucchiaiata abbondante di riso e fate una sfera poi schiacciatela e mettete al centro un cucchiaino di ripieno, rifate la pallina (della dimensione di un piccolo mandarino). Passatela nella farina, nell’uovo sbattuto e nel pangrattato. Quando avrete terminato la preparazione degli arancini, scaldate abbondante olio di arachidi in una padella e appena è caldo friggeteli. Con una schiumaiola adagiate gli arancini croccanti su carta assorbente per pochi minuti e serviteli. Se volete prepararli come finger food per un’aperitivo fateli più piccoli, della dimensione di una noce.

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RAVENNA&DINTORNI 18 - 24 luglio 2019

EDILIZIA E TURISMO

A CASAL BORSETTI PORTO RENO CI RIPROVA: LAVORI FINITI E NUOVA INAUGURAZIONE

Porto Reno, capitolo due: “La rinascita”. Venerdì 19 luglio alle 18.30 nuovo taglio del nastro al marina di Casal Borsetti. Il consorzio Porto Reno e la Gbh Immobiliare 2, insieme ai condomini proprietari dei posti barca, inaugurano le nuove strutture e offrono un aperitivo che vuole sancire l’inizio del tanto atteso completamento dell’intero comparto. La struttura, che ospita 334 posti barca (in proprietà privata), di cui 70 di pertinenza degli appartamenti overwater, è stata finalmente completata (i lavori erano iniziati in dicembre) con area uffici e reception, un blocco di servizi igienici con docce e spogliatoi e un impianto di distribuzione carburanti affacciati direttamente sullo specchio acqueo, nonché un supermercato a marchio Despar aperto nel mese di aprile su una superficie di 500mq. Il porticciolo sul canale di bonifica Destra Reno è stato costruito dalla coop Cmr di Filo d’Argenta, la stessa di Marinara poi fallita. Oggi Porto Reno è uscito dalla galassia della cooperativa e con il contributo del consorzio sta tentanto il definitivo decollo che finora non è mai arrivato.

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DIFESA DEL TERRITORIO

EDILIZA SCOLASTICA Lugo, oltre 2,5 milioni per il completamento del “Compagnoni Marconi” Il 9 luglio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Mutui Bei 2018 con cui il Ministero finanzia il piano per l'edilizia scolastica per l'anno 2018. La provincia di Ravenna risulta assegnataria di 2.600.000 euro per la realizzazione del secondo e ultimo stralcio dell'Istituto Tecnico di Lugo "Compagnoni Marconi" in via Lumagni. L'intervento prevede la realizzazione di 8 aule e 5 laboratori adiacenti al fabbricato esistente. Questo permetterà di trasferire presso la sede di via Lumagni tutte le classi dell'Istituto Ipsia “Manfredi” al fine di una gestione più efficace del Polo tecnico. La progettazione definitiva, a cura dell'ufficio tecnico della Provincia, è in stesura; se ne prevede l'ultimazione per la fine di settembre. Per quella data è prevista la presentazione del progetto alla comunità lughese e della Bassa Romagna. Dopo il progetto esecutivo avranno inizio le procedure di gara e di aggiudicazione. Si prevede di dare corso ai lavori entro il giugno 2020.

IMPORTANTI FINANZIAMENTI PUBBLICI PER LA MESSA IN SICUREZZA IDRAULICA Importanti finanziamenti pubblici, oltre 16 milioni di euro, sono stati ottenuti dal Consorzio di Bonifica della Romagna. Di fronte a cambiamenti climatici che portano estremizzazioni degli eventi meteorici, minacciando sia la sicurezza dei cittadini nei periodi di forti piogge che la produttività agricola nei periodi siccitosi, il Consorzio ha predisposto con determinazione progetti esecutivi e cantierabili per rispondere a specifiche esigenze di messa in sicurezza idraulica, idrogeologica e di distribuzione irrigua del comprensorio. Nel comune di Ravenna, grazie alla Legge sulla subsidenza, la Regione ha destinato 2.575mila euro per l’adeguamento idraulico del Bacino dello scolo Acquara Alta e relativi affluenti, e ulteriori 270.000 euro, che si aggiungono ai 710.000 euro finanziati dal Comune di Ravenna, destinati per il potenziamento del 5° Bacino Fosso Ghiaia mediante la costruzione di nuovo impianto idrovoro Gronde per la difesa degli abitati di Ponte Nuovo, Madonna dell’Albero, Classe e Fosso Ghiaia.

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RAVENNA&DINTORNI 18 - 24 luglio 2019

IDEA CASA

CONSUMATORI CONSAPEVOLI

Alcuni consigli utili per luce, acqua e gas Attenzione agli operatori truffaldini La nostra Associazione consumatori desidera ritornare su un argomento già trattato, cioè quello dei servizi per la casa di luce, acqua e gas che non tutelano a sufficienza i consumatori. Già in passato alcune ditte favorite da una omonimia creata ad arte spingevano a cambi di operatore che si rivelavano dannosi per gli utenti e difficili da rimediare. In questi giorni avvengono molti passaggi al mercato libero poiché è cessata la tutela dello Stato a livello nazionale e ogni cittadino è libero di stipulare contratti con le società che favoriscono i prezzi delle utenze. Occorre però ricordare che alla base dei contratti è ancora in vigore la Legge ”Bersani” 40/2007 che favorisce il passaggio dall’uno all’altro operatore senza alcuna spesa se non una minima dovuta a ragioni tecniche che non possono superare pochi euro. Esistono poi alcuni contratti cosiddetti “scontati” per un periodo definito per il quale l’operatore richiede nel caso di interruzione una integrazione, anche a questo punto non dovuta perché riferita ad un servizio non prestato. Così pure altri tipi di penali non possono essere richieste per servizi facoltativi per un tempo prestabilito. Una particolare attenzione dovrebbe essere prestata da persone anziane o con disabilità motoria per il subentro del contratto per via telefonica. Assai spesso quello che viene promesso non viene poi mantenuto né seguito da un contratto cartaceo da controfirmare. In questo caso suggeriamo di richiedere anche ad Enti preposti all’assistenza di farsi accompagnare presso uffici di operatori presenti in loco e di evitare di ricevere in casa persone che si qualificano e spesso non è vero, come rappresentanti di operatori anche famosi e diffusi in campo nazionale. Un nostro associato disabile e anche con problemi di vista e già fornito di un operatore soddisfacente è stato contattato per telefono con la promessa di un rimborso spese da parte di un gestore, di cui si era servito molti anni prima; l’utente doveva inviare i propri dati personali per rendere efficace l’operazione. L’Associazione consumatori naturalmente lo ha dissuaso in quanto i dati presupponevano un cambio di operatore truffaldino.

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