Giovedì 19 gennaio 2017 n.706 RAVENNA&DINTORNI
Settimanale di informazione FREEPRESS
E i buoni propositi per il 2017?
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HACKER TRA NOI ESPERTI DI INFORMATICA, INVESTIGATORI E MANAGER: TESTIMONIANZE SULLA SICUREZZA ONLINE SOCIETÀ
AMICI ANIMALI CONSIGLI PER L’INVERNO NELLE PAGINE 28 - 29
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Tutta la città chiamata a dare vita all’Inferno Chiunque potrà contribuire alla storica messinscena teatrale del progetto dantesco
ECONOMIA
POLITICA
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Consensi sindaci: De Pascale 63esimo in Italia L’INTERVISTA
Syrah, storia e segreti di un vino antico che torna di moda
Il pittore e intellettuale Andrea Chiesi
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SALUTE
I Marlene Kuntz tornano al Bronson
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Camera di Commercio: ok alla fusione Ravenna-Ferrara
JUNIOR
La Domus Nova compra la San Francesco: nasce un polo privato da 30 mln
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Gli spettacoli a Ravenna e in provincia
APPESANTITI dalle feste?
PERDI 10 KG IN 3 MESI RAVENNA
MONDOVINO
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MUSICA
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LUGO
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PROGRAMMA GENNAIO-APRILE 2017
INSERTO DA CONSERVARE NELLE PAGINE CENTRALI GIO €AG 0,08 PIA OM COPrezzo
ISSN 2498-9495
OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 19/1 2017
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L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
Purché non prevalga il quieto vivere
di Gianluca Costantini
Dialogo tra sindaco e assessore regionale
di Federica Angelini
di Moldenke
Se a Forlì hanno avuto il “caso Saviano” dopo l’infelice circolare di un preside che sembrava voler costringere i ragazzi all’acquisto del libro, a Ravenna non ci facciamo mancare altre polemiche che hanno a che fare con le scuole, e in questo caso è lo spettacolo bollato “gender” proposto al Rasi per le scuole in orario scolastico. Quanta attenzione delle famiglie, per un verso o per l’altro, per soldi o per principio, viene dedicata alla scuola in questi frangenti. E non solo dalle famiglie direttamente coinvolte peraltro. Un po’ un peccato che magari poi questa attenzione non venga trasferita anche su altre questioni come la mancanza di sostegno, le classi sovraffollate, bambini che non vedere un’aula informatica per anni, gite scolastiche che escludono per censo, insegnanti che nell’ora in cui insegnano alternativa devono anche fare da supplenti in altre classi, problemi di bullismo in età sempre più precoce, riscaldamenti malfunzionanti, solo per restare nell’ambito strettamente ravennate. Tutto questo suscita meno clamore, il vero “scandalo” sembra scoppiare soprattutto quando la scuola tenta di aprirsi, tenta di fare altro da quello tracciato dal ministero; ci si sente forse legittimati a contestare i contenuti e i progetti. E così lo spettacolo pluripremiato che affronta il delicato tema del genere sessuale (basterebbe sentire come volano i “finocchio” e i “frocio” tra i ragazzini per capire quanto bisogno ci sarebbe di parlarne) diventa qualcosa per cui associazioni pro-vita e forze politiche come il Pdf chiedono la possibilità di esonero. Si tratta di una minoranza numerica che però ha dalla sua la forza di un’idea chiara e a suo modo coerente. Basti pensare che non hanno nemmeno sollevato il tema del biglietto a pagamento per le famiglie, non hanno bisogno di questi argomenti per puntellare la loro battaglia ideologica. Non hanno paura nemmeno della parola ideologia. È vero sono pochi, ma fanno sentire chiara la propria voce. Tuttavia spesso accade che quelle idee magari vengano sottovalutate dai più, tanto sembrano fuori dal tempo e di nicchia. E così il rischio è che si lasci, magari per pigrizia, magari per non andare incontro a divisioni, che la maggioranza resti silenziosa lasciando prevalere la minoranza. E che magari insegnanti che avrebbero voluto portare le classi a vedere lo spettacolo rinuncino per non avere problemi. Si può legittimamente scegliere ciò che si ritiene migliore e argomentarne le ragioni. L’importante è che a prevalere non sia mai, negli adulti della cosiddetta comunità educante, il desiderio del quieto vivere. I ragazzi di tutto possono aver bisogno, fuorché di questo.
Dialogo realmente esistito tra il sindaco Michele e l’assessore regionale Andrea, intercettato dai cessi di palazzo Merlato. Michele: «Visto che roba, eh, oltre 300mila presenze per Natale e Capodanno! Tre-cen-to-mi-la!». Andrea: «In realtà, Michele, forse stai parlando di...». M.: «Ma non essere sempre così serio, dai, una volta eri più simpatico, cazzo, rilassati. E poi, oh, visto che roba, stiamo rifacendo il lungo canale...». A.: «Il canale? Stai parlando del Borgo Marina?». M.: «Ma lascia perdere Marina, che non è ancora ora per il beach stadium. Piuttosto, grazie per i soldi per quel magazzino, come si chiama... Sigarone?». A.: «No, veramente, in realtà, la Regione ha dato i soldi per il Darsena?». M.: «Non parlarmi di Darsena: mi sono cagato addosso! Meno male che siamo arrivati 73esimi che altrimenti non ce la facevamo mica a presentare i progetti». A.: «E dire che oh, quando c’ero io si parlava di Calatrava, adesso siete arrivati nel bando dietro a Forlì. Dico, Forlì. Siete messi un po’ da ridere...». M.: «Ma a proposito di Forlì, volevo chiederti, quella rotonda lì sulla Ravegnana, è finita così? Tutti quegli anni di attesa per quella roba lì?». A.: «Ueh, ragazzo, non sono mica l’Anas, pensa a rifare le buche, tu...». M.: «Macché buche, non vedi che abbiamo appena iniziato a fare la rotonda delle Saline?». A.: «Michele, basta, per favore, devo dirti una cosa...». M.: «Aspetta, aspetta, che non ho mica finito: io, dopo non so quanti anni di attesa, mi sono ripreso il nostro porto turistico, lo sai? Come si chiama... ah sì, Marinara! Se dovevamo aspettare te...». A.: «Mamma mia, Michele, ti stai confondendo ancora, forse stai parlando del porto turistico di...». M.: «Bla, bla, bla, bla, tu sempre a parlare, io invece sono un uomo del fare». A.: «Michele, ma tu non hai fatto nulla. Stai parlando di Cervia, hai citato solo cose di Cervia! Pensi solo a Cervia!». M.: «Certo, di Cervia, sono di Cervia anch’io, mica solo tu. Di cosa dovrei parlare?». A.: [silenzio imbarazzato]. M.: «Ah. Forse ho capito. Cazzo.». A.: [trattiene a stento le risate] M.: «Forse volevi dirmi che, forse, ecco, sarei il sindaco di Ravenna? Me lo dimentico sempre, poi leggo le pagine dei giornali di Cervia e faccio casino». A.: «Non preoccuparti, hai ancora 4 anni davanti». M.: «Ecco, appunto, volevo chiederti, caro Andrea, non è che invece hai un altro posto che si libera a breve, lì nella tua segreteria?».
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
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GIOVEDÌ 26 GENNAIO ORE 21.30
MARCO PANDOLFI Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro - Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it • info@mariani-ravenna.it
Master of Blues in Europa
Cantante, armonicista e chitarrista tra i più ricercati e acclamati nei festival internazionali, si esibisce con Federico Patarnello alle percussioni, arricchite del prezioso sostegno di una valigia da viaggio e il fedele contrabbasso.
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SOCIETÀ
CINEMA/1
CINEMA/3
CINEMA/2
“LA VERITÀ NEGATA” AL GULLIVER PER IL GIORNO DELLA MEMORIA
Quasi mezzo milione di euro dalla Regione per festival e rassegne Parte il bando regionale a sostegno di festival e rassegne del settore cinematografico e audiovisivo che si svolgono in Emilia-Romagna. Sono 450mila euro i finanziamenti a fondo perduto messi in campo dalla giunta regionale: in particolare 365mila euro per i festival e 85 mila euro per le rassegne. Nel 2016 sono stati finanziati con questo meccanismo 22 festival e 6 rassegne, in un panorama regionale che conta circa 50 festival distribuiti su tutta la regione, con eccellenze riconosciute a livello internazionale (nel 2016 è stato registrato anche un aumento degli spettatori, pari a circa il 5 percento rispetto al 2015). Possono presentare i progetti i soggetti pubblici o privati che operino nel settore del cinema e dell'audiovisivo, di norma senza fini di lucro, costituiti in qualsiasi forma giuridica con esclusione delle persone fisiche. Ciascun soggetto potrà presentare al massimo due domande per due differenti progetti di festival/rassegne. Per partecipare al bando festival e rassegne devono essere almeno alla terza edizione da svolgersi nel 2017, con una programmazione di almeno 3 giorni e 10 proiezioni. I costi dei progetti devono essere compresi tra i 20mila a e i 300mila euro, con un cofinanziamento minimo del 60 percento del costo totale garantito da risorse proprie o da finanziamenti di soggetti terzi, pubblici e/o privati. Le giornate di programmazione inoltre non devono essere concluse prima della presentazione della domanda. La domanda va presentataper via telematicadall’indirizzo di posta elettronica certificata del soggetto richiedenteal seguente indirizzo Pec: se r vc ult @ post ac e r t .re gione.e miliaromagna.it,entro il termine del 10 marzo. Per informazioni: ER Film Commission filmcom@regione.emilia-romagna.it.
In occasione della giornata della memoria, il cinema Gulliver di Alfonsine propone giovedì 19 e giovedì 26 gennaio (alle 21) la proiezione de “La verità negata (Denial)”, film del 2016 diretto da Mick Jackson sul negazionismo dell’Olocausto.
I SABATO
SONO D ’ESSAI AL PALAZZO DEI CONGRESSI
Torna la rassegna “Sabato d’essai” al palazzo dei congressi di Largo Firenze, in centro a Ravenna, realizzata da Start Cinema, Circolo Sogni e Ravenna Cinema. Il 21 gennaio (alle 21) l’appuntamento è con “Sing street”, film di John Carney ambientato nella Dublino degli anni ‘80. Il 28 gennaio con “Genius” di Michael Grandage e il 4 febbraio con “È solo la fine del mondo” di Xavier Dolan.
I Giusti di Cotignola al ridotto di Faenza Ritorna al ridotto del Masini di Faenza la rassegna dedicata al docufilm d’autore “Il Cinema della Verità”. Sette appuntamenti a ingresso gratuito, a partire da giovedì 26 gennaio (dalle 21) con Cotignola il paese dei giusti di Nevio Casadio. Il documentario ripercorre l’esemplare vicenda di Cotignola, che ha consegnato alla storia 4 Giusti tra le nazioni (vedi foto), ossia i non ebrei che durante la Shoah salvarono uno o più ebrei.
CINEMA/4
Film d’autore in centro, con cena gourmet Al Mariani di Ravenna torna la rassegna del lunedì e martedì. Si parte con Neruda
Un fotogramma da “Neruda” di Larrain
Dopo la fortunata prima parte di fine 2016, riparte la rassegna del cinema Mariani di Ravenna che con una formula molto vantaggiosa invita i cinefili (ma non solo) a frequentare la
sala restaurata di via Ponte Marino, unico cinema presente nell’area pedonale del centro della città. Si tratta di “2 Days Cult Movie”, rassegna che prevede la proiezione di film d’autore il lunedì e martedì con possibilità di cenare prima del film all’osteria Passatelli dello stesso Mariani. Una cena gourmet con piatti che cambiano di volta in volta. Si parte lunedì 23 e martedì 24 gennaio con il chiacchieratissimo Neruda dell’acclamato regista cileno Pablo Larrain, un film definito dalla
critica «appassionato, disturbante e coraggiosamente intellettuale», tra «narrazione allegorica ed esigenza di verità sugli eventi drammatici che hanno caratterizzato la storia cilena». La cena a disposizione degli spettatori (dalle 19) è invece composta per l’occasione da passatelli in brodo e polpette della tradizione, a un costo di 14 euro complessivi compresi di biglietto d’ingresso al cinema. Dalle 21 l’introduzione al film di giornalisti cinematografici, alle 21.15 la proiezione (solo film a 7 euro). Info e prenotazioni: 345 9520012.
STIAMO LAVORANDO PER VOI
mercoledì 25 GENNAIO inaugura il nuovo reparto GASTRONOMIA - PANETTERIA - PASTICCERIA Il supermercato rimarrà chiuso domenica 22 gennaio Nei giorni 23 e 24 gennaio, in attesa di completare l’allestimento del nuovo reparto GASTRONOMIA - PANETTERIA - PASTICCERIA, i prodotti di salumi, latticini e pane, saranno disponibili al libero servizio M I G L I O R A R E I L N O S T R O S E R V I Z I O S O D D I S FA R E I N O S T R I C L I E N T I
Vic. Tacchini, 33 RAVENNA
APERTO TUTTI I GIORNI CON ORARIO CONTINUATO dal lunedì al sabato 7.30 -20.00 la domenica 8.00 -13.00 (chiuso domenica 22 gennaio)
SOCIETÀ
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OMAGGIO A DANTE
AGENDA
Chiamata pubblica per l’Inferno
TEODORA E LE SUE “SORELLE” ALLA CASA MATHA
Tutti i ravennati invitati a partecipare alla messa in scena teatrale In occasione di Inferno, prima parte del progetto teatrale sulla Divina Commedia di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari del Teatro delle Albe (commissionato da Ravenna Festival e che sarà in scena in maniera itinerante con oltre trenta repliche a partire dal 25 maggio), tutti i cittadini, senza limiti di numero, lingua o preparazione specifica, sono invitati a partecipare alla realizzazione (non sono previsti audizioni o provini, tutti possono partecipare) della messa in scena facendo parte del coro o di altre attività (scene, costumi, tecnica, eccetera). Al momento gli iscritti alla chiamata pubblica sono 120 e sabato 21 gennaio è in programma dalle 17 al teatro Radi di Ravenna il primo incontro operativo per tutti loro nonché per chi voglia iscriversi (c’è tempo fino ad aprile). Negli ultimi due mesi lo staff delle Albe ha incontrato a Ravenna al fine di illustrare il progetto tutti i dirigenti scolastici, gli assessori, le circoscrizioni comunali, i docenti e i ragazzi della non-scuola (che si aggregheranno alla chiamata pubblica in un secondo tempo), alcune associazioni e cooperative che lavorano con i migranti, le associazioni ricreative e sociali del territorio, le compagnie dialettali e di teatro amatoriale. Sono poi in programma incontri con la diocesi, i negozianti, gli albergatori e i ristoratori. Si tratta di un progetto con un percorso di sei anni sul quale le Albe stavano ragionando da qualche tempo e che vedrà poi nei prossimi anni mettere in scena anche il Purgatorio (nel 2019) e il Paradiso (nel 2021). Per informazioni su come partecipare al Cantiere Dante: tel. 0544 36239, cantieredante@ravennateatro.com, www.ravennateatro.com, su Facebook “Ravenna Teatro”.
LA VETRINA INTERNAZIONALE
Al via un ciclo di tre incontri alla Casa Matha di Ravenna promosso da Universitas Domus Mathae de Ravenna. Teodora e due “famigeratissime” ravegnane, Teresa Gamba e Marianna Bacinetti, saranno raccontate da Marcello Landi, che ne rivelerà il profilo dal punto di vista iconografico e artistico, Pietro Barberini, che ne traccerà la storia, e da Francesco Farinelli che prenderà spunto dalla comunicazione e dal web. Venerdì 20 gennaio si partirà con teodora mentre i due venerdì successivi sarà il turno rispettivamente di Teresa Gamba e Marianna Bacinetti. Alle 17.
MODA E PUBBLICITÀ, SE NE PARLA IN SALA D’ATTORRE Venerdì 20 gennaio, alle 18 alla Sala D'Attorre di Ravenna per il ciclo di presentazioni del Centro Relazioni Culturali il sociologo Vanni Codeluppi presenterà il suo ultimo libro Moda & pubblicità. Una storia illustrata, edito dalla Carocci, in cui ricostruisce per la prima volta in un unico saggio lo sviluppo storico della pubblicità della moda.
IL TEATRO SOCIALE DI AURILIA: I LABORATORI
Anche Gérard Depardieu alla presentazione del Ravenna Festival a Parigi C’era anche il celebre attore Gérard Depardieu alla presentazione della prossima edizione del Ravenna Festival andata in scena a Parigi, nella prestigiosa sede dell’Istituto Italiano di Cultura, il 13 gennaio. Tra gli ospiti anche l’ambasciatore d’Italia Giandomenico Magliano e naturalmente il maestro Riccardo Muti (nella foto con lo stesso Depardieu). Un evento a cui erano presenti la stampa internazionale e i principali tour operator francesi e non solo attivi nel campo del turismo culturale.
Con lo spettacolo “Jazz Caos Rap Liquido”, andato in scena il 16 gennaio, si è aperta la dodicesima edizione di “Beppe Aurilia Teatro”, rassegna di teatro socioculturale dell’associazione Beppe Aurilia Theatre, che propone laboratori e spettacoli con attori e artisti professionisti e non professionisti fino all’1 maggio in vari spazi della città. I prossimi appuntamenti sono con dei laboratori in programma il 28 gennaio (ore 21) e il 29 (alle 17) su “Non lasciarti tentare” alla parrocchia di San Simone e Giuda e il 4 febbraio alle 21 al teatro Rasi con “Il mago di Oz”. Info: beppeaurilia@libero.it.
TEATRO DELLE EMOZIONI PER SPERIMENTARE SE STESSI Sono aperte le iscrizioni al workshop di “Il Teatro delle Emozioni”, in programma sabato 4 e domenica 5 febbraio dalle 10 alle 18 nella sala gi.ro.labo. di Ravenna (via Girolamo Rossi 33), un laboratorio per “sperimentare se stessi” attraverso un dialogo tra il mondo del teatro e quello della psicologia. Repliche il 25 e 26 febbraio, il 18 e il 19 marzo, il 25 e 26 marzo. Info: 347 6894066 e ass.connessioni@gmail.com.
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SOCIETÀ
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FORMAZIONE
SCUOLE
All’università arriva un corso per imam sulla Costituzione
Il circolo Uaar invita a scegliere consapevolmente (entro il 6 febbraio)
Sarà un corso di formazione rivolto agli imam e ai ministri di culto di altre religioni provenienti da paesi extra Ue e che intendono operare in Italia, per un dialogo fra religioni e culture, contribuendo alla costruzione di una convivenza sociale pacifica e non violenta, a favore dell'integrazione. Il corso – quella che citiamo è un'agenzia dell'Agi – in partenza nella sede di Giurisprudenza del Campus di Ravenna, è finanziato dal Ministero dell'Interno. Sei le Università interessate: la gestione del progetto è collegiale e vede coinvolte, oltre a Bologna, le università di Calabria, Salerno, Bari, Pisa e Firenze. I partecipanti al corso verranno informati sui principi costituzionali in materia di libertà religiosa e di coscienza, libertà di disporre di edifici di culto, libero esercizio del culto, rispetto dei diversi culti e dei non credenti, libertà di celebrare i riti della propria religione e obblighi di legge da rispettare. La notizia ha fatto scalpore e la prima reazione della politica arriva dalla Lega Nord. «Un’iniziativa all’apparenza lodevole – è il commento di Jacopo Morrone, segretario della Lega Nord Romagna –. Ma sono le spiegazioni che la giustificano che destano qualche perplessità. Se è condivisibile l’obiettivo di promuovere l’esercizio della libertà religiosa in coerenza con i principi fondanti della nostra società, ci sembra che mettere in pratica questo principio risulti difficile».
«L’ora di religione non è obbligatoria...» Si sono aperte lo scorso 16 gennaio le iscrizioni per il prossimo anno scolastico. Fino al 6 febbraio sarà possibile non solo iscrivere i propri figli alla prima classe della scuola statale dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, ma anche scegliere se far loro frequentare l’insegnamento della religione cattolica. Atei e agnostici del circolo Uaar di Ravenna – come già da alcuni anni – stanno por-
DIOCESI
Preghiere e conferenze per l’unità dei cristiani con protestanti, ortodossi È partita il 18 gennaio la Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, anche a Ravenna. Nel 500esimo anniversario della pubblicazione delle tesi di Martin Lutero che diedero avvio alla Riforma, la Chiesa propone momenti di preghiera ecumenica, incontro e riflessioni a partire dal tema “L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”. «Abbiamo voluto proporre – spiega l’incaricato diocesano per l’ecumenismo don Dario Kesicki – un incontro anche con le chiese protestanti in programma il 20 gennaio a San Rocco. Confermate le iniziative di dialogo, avviate negli anni scorsi, con le chiese ortodosse con le quali la collaborazione è consolidata, grazie anche alla presenza sul territorio di due comunità e dei loro responsabili». Il programma. Giovedì 19 gennaio, alle 18.30, recita del vespro e preghiera ecumenica al monastero di Santo Stefano degli Ulivi di via Guaccimanni delle monache carmelitane. Venerdì 20 gennaio alle 18.30, a San Rocco una conferenza del pastore luterano Dieter Kampen sul tema “Martin Lutero, un uomo alla ricerca della verità”. Martedì 24 gennaio, nella chiesa ortodossa russa della Protezione della Santa Madre di Dio, in via Candiano, ci sarà una preghiera con le chiese ortodosse alla quale parteciperanno padre Serafim Valeriani, parroco della Chiesa russa, padre Dan Vesea, responsabile della Chiesa rumena e monsignor Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo della diocesi di Ravenna-Cervia. Le iniziative terminano il 25 gennaio con la messa di chiusura celebrata nella chiesa di San paolo alle 18.30 dall’arcivescovo.
tando avanti una campagna per fare chiarezza «su alcune false convinzioni» – si legge in un comunicato – e per promuovere l’ora alternativa. «L’ora di religione non è obbligatoria – sottolinea la Uaar – e quel che viene proposto è un punto di vista esclusivamente cattolico. Chi ha scelto al primo anno l’ora di religione non è obbligato a mantenere questa decisione fino alla fine del ciclo scolastico. Entro il termine delle
iscrizioni, quindi entro il 6 febbraio, può optare per l’ora alternativa e comunicarlo in forma scritta alla segreteria scolastica». La Uaar ricorda anche che i dirigenti scolastici sono obbligati per legge a nominare un insegnante per l’ora alternativa, anche in presenza di un solo studente e che gli eventuali costi non pesano sul bilancio della scuola ma del Ministero dell’Economia.
TRIBUNALE
Ruppe dito all’amante, condannato ex parroco di Punta Don Alessio Baggetto (nella foto) è stato condannato a due mesi di carcere per avere fratturato in canonica a Punta Marina un dito a quella che era stata per cinque mesi la sua perpetua e amante. Fummo i primi in città a raccontare la vicenda ormai quasi tre anni fa (i fatti risalgono al 2013). L’ex parroco di Punta (ora in Trentino) è stato però assolto dall'accusa di violenza sessuale perché la perizia psichiatrica ha stabilito che la giovane, pur segnata da problematiche emotive, era consapevole delle sue azioni. Ora la ragazza si è sposata e vive a Roma.
POLITICA CONSIGLIO COMUNALE SOLE 24 ORE Un coordinamento delle opposizioni a Palazzo Merlato
Da tempo lo chiamiamo “il decano dell’opposizione” e ora assume anche formalmente il ruolo di “coordinatore” di un nuovo soggetto che si sta formando a Palazzo Merlato, in consiglio comunale: il “coordinamento delle opposizioni”. Lui è naturalmente Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna che firma appunto un documento in cui si formalizza ciò che già è in realtà successo da luglio scorso e cioé la costituzione di una coordinamento a cui aderiscono tutti i gruppi di opposizione: Lega Nord, CambieRà, Lista per Ravenna, Ravenna in Comune, La Pigna, Forza Italia, Gruppo Alberghini. «Tale coordinamento – si legge – ha la finalità di agevolare e semplificare, improntandoli a correttezza ed efficienza, i rapporti istituzionali attinenti alle attività del consiglio comunale e delle sue articolazioni, anche coordinando, su obiettivi e materie di interesse comune, le posizioni dei singoli gruppi componenti, quando possibile e compatibilmente con le rispettive peculiarità politiche». Segretaria di questo coordinamento è invece Michela Guerra, capogruppo di CambieRà.
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PARTITI
Classifica dei sindaci: De Pascale al 63° posto
Pd: Giacometti nuovo “vice” della segretaria
Il Primo cittadino di Ravenna Michele de Pascale è al 63esimo posto tra i sindaci più amati d'Italia (su 104 complessivamente presi in considerazione) secondo la classifica stilata dall'Istituto Ipr Marketing per il Sole 24 Ore. Si tratta della cosiddetta Governance Poll: non una classifica del consenso elettorale, ma un’analisi del gradimento della figura del sindaco basata su diversi fattori. De Pascale può contare su un consenso del 52,5 percento, in calo di quasi un punto (0,8 percento) rispetto al giorno delle elezioni, dopo il ballottaggio dello scorso giugno (che vinse con il 53,3 percento contro il candidato del centrodestra Alberghini). Le interviste sono state invece realizzate tra novembre e dicembre: il campione è di 600 elettori per ogni comune disaggregati per sesso, età e area di residenza. La domanda posta agli intervistati era: “Le chiedo un giudizio complessivo sull'operato del sindaco. Se domani ci fossero le elezioni, lei voterebbe contro o a favore dell'attuale sindaco?” Il suo predecessore Matteucci chiuse invece il suo mandato, nella classifica di un anno fa, con solo il 50 percento del consenso, al 77esimo posto, mai così indietro nei suoi dieci anni di governo. La classifica a livello nazionale quest'anno è stata vinta da Chiara Appendino, sindaca del Movimento 5 Stelle di Torino davanti a Dario Nardella (Pd) di Firenze e a Federico Pizzarotti, ex 5 Stelle alla guida di Parma. Per quanto riguarda i governatori, buona performance del Presidente della
Il segretario provinciale Eleonora Proni apre la campagna di ascolto del Partito Democratico della Provincia di Ravenna. «Ho accolto con piacere – afferma Proni - la proposta dell’Assemblea Nazionale di promuovere una grande campagna di ascolto degli iscritti e degli elettori nei territori, nei Circoli del Pd, che abbia al centro i problemi del Paese, le cose da fare per fare ripartire l’Italia, per consolidare la ripresa, per allargare i diritti e le opportunità, per promuovere sicurezza e inclusione sociale, per rilanciare il processo di rafforzamento dell’Unione Europea». E così il 21 gennaio i circoli del territorio saranno aperti e verrà avviato ufficialmente il tesseramento 2017. Da quella data, comincerà la campagna che prevede la convocazione delle assemblee degli iscritti aperte agli elettori del Pd. Le assemblee si terranno in tutti i circoli della provincia e prevedranno la partecipazione di parlamentari del Pd, consiglieri e assessori regionali, sindaci, amministratori locali e componenti della segreteria provinciale e regionale. La campagna di ascolto, si legge in una nota del partito, ha l’obiettivo di contribuire alla definizione della proposta programmatica del Pd in vista della conferenza programmatica nazionale prevista verso la fine di febbraio. Inoltre, la segretaria ha nominato il coordinatore della segreteria provinciale: è Damiano Giacometti, già assessore al bilancio del Comune di Castel Bolognese dal 2009 al 2014, che prende il posto di Roberto Fagnani. «Ringrazio il segretario per la fiducia, - commenta Giacometti - cercherò di svolgere il mio ruolo al meglio, essendo consapevole della fase difficile che si prospetta».
Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, quinto in Italia con il 52 percento e in crescita di 3 punti percentuali rispetto a un anno fa. In questo caso al comando c'è il leghista Luca Zaia (Veneto) davanti al piddino Enrico Rossi (Toscana) e all'altro leghista Roberto Maroni (Lombardia).
RONCALCECI INCONTRO
SULLA SICUREZZA
Venerdì 20 gennaio alle 20.45 al circolo San Biagio a Roncalceci si terrà una serata organizzata dal comitato cittadino in collaborazione con i carabinieri sui temi della sicurezza, delle truffe agli anziani e dell’utilizzo di gruppi WhatsApp di controllo di vicinato. Interverranno il capitano Giuseppe Mercatali, comandante della compagnia dei carabinieri di Cervia-Milano Marittima e il maresciallo Albano Tascini, comandante della stazione di Filetto. Partecipa Alberto Emiliani, esperto gruppi WhatsApp per il controllo del vicinato.
L’INIZIATIVA
Sutter: «Dedichiamo una strada o una piazza a Novella Montanari» A dieci anni dalla morte, un ricordo della prima assessora donna a Ravenna, femminista e comunista In occasione del decimo anniversario della morte, ricorso venerdì 13 gennaio, riceviamo a pubblichiamo un intervento su Novella Montanari (Alfonsine 12 maggio 1933 - Ravenna 13 gennaio 2007), politica ed amministratrice Pci, a firma di Raffaella Sutter, consigliera comunale per Ravenna in Comune per cui è stata candidata sindaca alle scorse amministrative. Sutter ricorda la biografia di Novella Montanari, il suo impegno politico e auspica che le possa essere dedicata una strada e una piazza. “La formazione politica di Novella Montanari inizia giovanissima aderendo alla’associazione delle ragazze italiane (ARI) che fa capo all’UDI e nel 1949 si iscrive alla FGCI diventandone per due anni componente del comitato federale. Nel 1951 si iscrive al PCI e dal 1956 fa parte del comitato federale del partito. Nel 1952 entra nell’UDI, una scuola fondamentale per la sua concezione politica di emancipazione della donna e di lotta per i diritti dei più deboli. È stata consigliere provinciale del Pci dal 1960 al 1979, dal 1968 al 1973 del Pci - Psiup. Nella giunta provinciale di Ravenna del 1960 al 1979, è stata assessora alla Sanità e Servizi Sociali, la prima donna a ricoprire l’incarico di assessore dall'elezione del primo consiglio provinciale, 1951, dopo la Liberazione ed anche un’unica donna in Giunta. Durante il suo assessorato conduce battaglie coraggiose e innovative nella psichiatria, tra le quali la deistituzionalizzazione con la chiusura del manicomio di Imola, l’istituzione dei servizi psichiatrici nel territorio e dei servizi di riabilitazione per i disabili; fonda il primo CIM (Centro di igiene mentale). Avvia in quegli anni come assessora (presidente della Provincia Decimo Triossi), in accordo col prof. Andrea Venturini, primario dei servizio psichiatrico a Ravenna, uno stretto rapporto con lo psichiatra Franco Basaglia a Trieste, rapporto che consentì di formare come infermieri psichiatrici a Trieste una cinquantina di ravennati (tra cui l’ex assessora Giovanna Piaia). Con la riorganizzazione dei servizi sociali e sanitari Novella Montanari divenne presidente del consorzio
socio-sanitario , poi dell'USL fino al 1981. Dal 1985 al al 1997 presidente della Cooperativa San Vitale che riorganizzò con grande capacità e tenacia, aprendo nuove prospettive lavorative per disabili e psichiatrici. All’impegno professionale e politico svolto sempre con rigore serietà ed impegno, ha affiancato sempre il suo impegno familiare come madre e nonna. Muore dopo un lunga malattia il 13 gennaio 2007. Paolo Cutrì ha curato un volume a lei dedicato“Novella Montanari: una donna, una missione sociale” per Claudio Nanni Editore, 2009. Il testo è un viaggio fra le interviste ai familiari, agli amici, ai collaboratori, a molti personaggi della vita pubblica e politica ravennate, ai compagni di partito, alle donne dell’Udi, ai volontari e agli operatori del Consorzio San Vitale, che ha creduto in questo progetto di lavoro e lo ha finanziato; infine a tutte le persone che hanno conosciuto, lavorato e condiviso momenti importanti della propria vita con Novella Montanari. Nel marzo 2009 le è stato intitolato il Teatro del complesso residenziale e semiresidenziale per disabili “Lo Zodiaco”. In un’intervista a Ravenna&Dintorni durante la scorsa campagna elettorale dichiarai che Novella Montanari era il mio principale modello di riferimento in politica. Considero infatti un modello il suo impegno politico e sociale, durato un’intera vita. Diceva Novella: “L’importante, quando decidi qualcosa, è sempre simulare l’effetto che ha sulla vita concreta delle persone”; questa sua concretezza e capacità di incidere sul sociale in modo lungimirante rappresentano una capacità di fare politica che poche persone hanno. Io l’ho conosciuta bene nel periodo in cui è stata presidente della Cooperativa San Vitale, stringendo con lei uno stretto rapporto di collaborazione ed una profonda amicizia. Nel decimo anniversario della sua morte sarebbe importante ricordarla ristampando il libro che l’editore Claudio Nanni le ha dedicato e intitolandole qualcosa di maggiore visibilità pubblica, come una strada o una piazza."
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ECONOMIA
AREA VASTA/1
AREA VASTA/2
Un’unica Camera di Commercio per le province di Ravenna e Ferrara
Nasce Confartigianato Unione Forlì Ravenna «per contare di più»
A neanche un mese dalla nascita di quella unica di Romagna grazie all’unione tra Forlì-Cesena e Rimini, il 17 gennaio i consigli delle Camere di commercio di Ravenna e Ferrara hanno deliberato simultaneamente, con maggioranze particolarmente qualificate, di proporre all’Unioncamere nazionale la loro fusione. La costituzione di un’unica, nuova Camera che rilanci i due territori – si legge nel comunicato inviato alla stampa – è stata disposta anche in applicazione della riforma del Sistema camerale, contenuta nel D.lgs. 219/2016, che prevede tra l’altro la rideterminazione territoriale delle Camere di commercio che da 105 dovranno passare a 60. Il processo di avvicinamento col territorio ferrarese, partito da tempo, ha attivato nel corso dell'ultimo anno tavoli di confronto tra gli organi di governo e i referenti di tutte le associazioni di categoria di rappresentanza delle attività economiche delle Camere di commercio di Ravenna e di Ferrara e sono state effettuate analisi di dati economico-patrimoniali e di attività. «È emerso, infatti, che le due province presentano un elevato grado di affinità sotto il profilo economico – continua la nota stampa – che rende più efficace l'impostazione di politiche a sostegno delle imprese e del sistema produttivo in sinergia e in continuità con l'attuale programmazione». Ravenna e Ferrara condividono per esempio la presenza di un polo chimico-energetico di rilevanza nazionale e sviluppate filiere nei settori dell'agroalimentare, delle costruzioni, della logistica e dell'economia del mare. Nei due territori il turismo e il suo indotto ricoprono un’importanza fondamentale non solo nel segmento balneare, ma anche in quello delle città d'arte e della cultura, grazie ai flussi di visitatori attratti dalle città capoluogo, patrimonio dell'umanità. «In entrambe le province – scrivono dalla Camera di commercio di Ravenna – una straordinaria attività culturale e un patrimonio storico e paesaggistico per ampi tratti in comune, rafforzano il processo identitario, generano sviluppo sociale, attirano visitatori e producono reddito. Non a caso Ravenna e Ferrara appaiono ben posizionate per cogliere molte opportunità legate al successo mondiale del “Brand Italia”. Il decreto di riforma ha, fra l’altro, previsto esplicitamente fra le funzioni proprie assegnate alle Camere di commercio proprio quelle destinate allo sviluppo del turismo e alla valorizzazione del patrimonio culturale, che rappresentano due aspetti rilevanti e caratterizzanti dei territori di Ravenna e di Ferrara. Prospettive comuni di sviluppo sono, inoltre, legate al potenziamento delle infrastrutture stradali e
Le associazioni Confartigianato di Ravenna e Forlì si uniscono e nasce Confartigianato Unione Forlì Ravenna, nuova realtà «voluta per essere maggiormente competitivi e offrire un’assistenza sempre più qualificata agli associati, dando vita a un partner capace di intervenire efficacemente nei confronti della politica e della società in cui le imprese operano». Così l’hanno presentata Tiziano Samorè e Giorgio Grazioso, rispettivamente segretario provinciale a Ravenna e presidente a Forlì. Nella nuova veste, l’associazione di categoria rappresenta oltre ottomila imprenditori e lavoratori autonomi, che danno occupazione a più di 20mila addetti. Non si tratta però di una fusione: le due associazioni territoriali e le società di servizi mantengono le proprie strutture e dirigenze attuali ma potranno contare sull’efficientamento che potrà derivare da questa collaborazione, dal passaggio di informazioni e da una divisione di compiti che è parte integrante del progetto. «In un contesto istituzionale in evoluzione e sempre più orientato al superamento delle logiche territoriali e provinciali – riporta una nota diffusa dopo l’ufficializzazione del matrimonio –, è urgente, anche per l’associazionismo, riorganizzarsi per essere un interlocutore in grado di dialogare pariteticamente con gli enti pubblici e quindi di rappresentare meglio le istanze e i bisogni delle aziende e delle categorie aderenti. Al tempo stesso, la scelta di mantenere forti le identità delle due realtà di Forlì e di Ravenna, con una presenza capillare in entrambi i comprensori, è garanzia di vicinanza alle aziende e alle necessità quotidiane di chi vive l’area». Come spiegano i vertici delle due associazioni il nuovo soggetto risponde soprattutto a finalità di rappresentanza, così come stabilito nello statuto approvato a dicembre. L’Unione sarà chiamata a elaborare, definire e attuare politiche sindacali e di lobby, per la tutela e lo sviluppo dell’artigianato e della micro, piccola e media impresa e dei lavoratori autonomi. Alla nuova struttura viene affidata la rappresentanza delle imprese associate nei confronti delle istituzioni, amministrazioni, enti, istituti, rappresentanze sindacali dei lavoratori, organismi e commissioni pubbliche e private e negli organismi associativi della confederazione nazionale e della Federazione regionale di Confartigianato Federimprese. E resta la funzione di rappresentanza sindacale delle categorie di mestiere, del gruppo Giovani Imprenditori, del gruppo Donne Impresa e dell’Anap (Associazione nazionale degli anziani e pensionati).
«Sono territori affini dal punto di vista economico, a partire da turismo e patrimonio culturale» ferroviarie in grado di consentire alle industrie locali e al porto di Ravenna di avere un efficiente collegamento verso il Nord Est e l'Europa orientale attraverso il corridoio Baltico-Adriatico». La nuova Camera, che avrà sede legale a Ravenna, in viale Farini 14, e sede secondaria a Ferrara (via Borgoleoni 11), oltre alle unità locali dislocate sul territorio, come Lugo, Cento e Comacchio, avrà un bacino di utenza di circa 93.000 imprese, divenendo così tra le Camere dimensionalmente più consistenti. Resta da condividere la denominazione, che – assicurano dall'ente camerale – sarà determinata a breve. «Si tratta del primo passo verso la concreta realizzazione del nuovo ente, le cui operazioni di nomina e individuazione dei nuovi organi inizieranno presumibilmente nel prossimo autunno».
La sede della Camera di Commercio di Ravenna
SOCIETÀ
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MALTEMPO
E il Comune si riprende il porticciolo turistico
Alluvione, rimborsi per 54 privati in provincia Quasi 14 milioni di euro per rimborsare i cittadini dell’Emilia-Romagna che, tra il 2013 e il 2015, hanno subito danni alle abitazioni o ai beni mobili nei numerosi episodi di maltempo per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale. Di questi, oltre 450 mila euro andranno alla provincia di Ravenna in particolare per l'alluvione del febbraio del 2015. Una cifra che garantirà la copertura totale delle domande di rimborso presentate, nel massimo consentito dai criteri fissati a livello nazionale. Per la provincia di Ravenna, i risarcimenti riguardano 54 privati che hanno presentato domanda di rimborso. La quota più consistente spetta a 14 cittadini del comune di Ravenna, a cui saranno complessivamente attribuiti circa 214 mila euro. L’elenco riepilogativo dei contributi concessi sarà pubblicato sul sito web dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
BANCHE LA CASSA DI RISPARMIO TRA GLI ISTITUTI PIÙ SICURI D’ITALIA La rivista “Altroconsumo – Finanza”, dopo aver aggiornato gli indicatori di qualità delle banche operanti in Italia, ha attribuito il massimo della valutazione (cinque stelle, fra gli istituti più sicuri) alla Cassa di Risparmio di Ravenna Spa e alla Banca di Imola Spa (dello stesso Gruppo bancario), confermando le valutazioni di giugno scorso. I forti indicatori di solidità della Cassa di Ravenna e della Banca di Imola trovano, così, ulteriore conferma anche nelle valutazioni dei consumatori dopo che recentemente la Cassa ha ottenuto il massimo di punteggio di qualità (sempre 5 stelle) anche dalla rivista finanziaria specializzata internazionale “Lombard”.
Il Comune – aiutato dalla polizia municipale che ne ha forzato l’ingresso – ha preso possesso sabato 14 gennaio del porto turistico di Cervia, al centro di una controversia che va avanti da anni. La svolta pochi giorni prima, quando il Tar del Lazio si è dichiarato incompetente territorialmente nell’ambito del procedimento di decadenza del concessionario, la società Marina di Cervia, con sede a Napoli, titolare dal 1971 della concessione demaniale per il porto turistico cervese. A decidere di sfrattarla lo stesso Comune con un decreto emesso lo scorso anno ma poi appunto sospeso in un primo momento dal tribunale amministrativo. Il Comune contesta alla società una serie di inadempienze finite in due distinte cause, tra cui i mancati pagamenti della concessione. Secondo l’Amministrazione i provvedimenti del Tar non sono quindi più validi e pertanto la Marina di Cervia «non poteva occupare oltre il porto turistico – sono state le parole del sindaco Luca Coffari nel giorno dell’entrata del Comune nel porticciolo –, oltretutto non si è presentato nessuno alla scadenza per la consegna delle chiavi e nessuno era presente a presidiare il porto che è comunque un pubblico servizio». Nella stessa mattina è stato anche fatto l'affidamento in urgenza per garantire la continuità dei servizi all'interno del porto alla ditta Servimar, in attesa del termine delle procedura di gara già avviate. «Per tutta la città è una giornata storica – ha dichiarato poi il sindaco –, ringrazio tutte le forze politiche e sociali della città, in particolare le opposizioni e le associazioni di categoria per il sostegno unanime manifestato all'azione del Comune di Cervia. Si pongono ora le basi per un grande rilancio del porto turistico».
INFRASTRUTTURE
La variante Ss16 Ferrara-Ravenna? Per ora si ferma a Ponte Bastia «Il completamento della variante Ss 16 Ferrara-Ravenna è una delle priorità nazionali e rappresenta la priorità numero uno per la Regione Emilia-Romagna». Lo ha dichiarato l'assessore regionale ai Trasporti e alla Programmazione territoriale Raffaele Donini durante un partecipato incontro convocato a Voltana per discutere del merito della petizione per il completamento della variante, sottoscritta da oltre 2.500 cittadini, e che ha decretato anche la nascita di un Comitato intercomunale. Il primo lotto (Argenta-ponte Bastia), grazie al contributo della Regione (l'investimento complessivo è di oltre 90 milioni di euro), vedrà realizzata la programmazione definitiva entro il 2017 e l'esecuzione dei lavori entro il termine dell'attuale legislatura regionale (2020). Per il secondo lotto (ponte Bastia-Taglio Corelli), il cui progetto preliminare è stato approvato dall'Anas il 27 gennaio 2011, la Regione si è assunta l'impegno di accelerare le procedure in modo da renderlo effettivamente esigibile entro la prossima mandatura regionale (2025). Nessuna previsione invece per il fondamentale collegamento con Ravenna, per cui l’assessore ha parlato dell’ipotesi di un «corridoio» che affiancherebbe la Ss 16 collegandosi all’autostrada FerraraMare. Da qui le critiche in particolare di Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, che denuncia anche l’assenza pesante del sindaco De Pascale (era presente però l’assessore Fagnani in rappresentanza del Comune di Ravenna).
CSRC PORTUALI
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
Aperte anche a gennaio le iscrizioni ai corsi di pallavolo per bambine e ragazze dai 6 ai 18 anni Il CSRC Portuali di Ravenna, che vanta una consolidata tradizione nella pallavolo di ben cinquant’anni, ricerca ragazzine di talento da inserire nelle nuove giovanili. L’impegno nel volley è cominciato negli anni Sessanta con il settore maschile che ha vissuto anni gloriosi con la partecipazione al campionato di serie A. Col tempo è nato anche il comparto femminile che si è sviluppato al punto da essere, oggi, quello più florido. Attualmente il CSRC Portuali può contare su una squadra femminile che milita in Prima Divisione, oltre a una squadra mista uomini-donne e una squadra maschile che partecipano regolarmente ai campionati Open CSI. «Molte allieve sono cresciute – racconta Massimo Stambazzi, responsabile della Sezione Pallavolo – e da quest’anno, abbiamo così deciso di far ripartire le giovanili per favorire il giusto ricambio generazionale. Contiamo di trovare nuove leve per rimpinguare il nostro serbatoio e dare nuovo stimolo a uno sport da sempre molto amato». Per iscriversi ai corsi, è necessario avere un’età compresa fra i 6 e i 18 anni. Lo staff dei docenti è formato da allenatori certificati Fipav: Gian Luca Bacchetta (responsabile tecnico), allenatore di lungo corso con esperienza anche in B2; Alice Prati, laureanda in Scienze Motorie; Chiara Mazzesi, laureanda in Educatore sociale e culturale. Tutte le ragazze interessate potranno usufruire dello spe-
ciale “Primo mese di prova gratuito”. Per gli iscritti di gennaio sono previsti interessanti sconti sulla quota annuale. Gli allenamenti si svolgeranno alla palestra Callegari di Ravenna in via Aquileia, adiacente la scuola Montanari. Info e iscrizioni: 335 7883919 (responsabile di Sezione Massimo Stambazzi) – 339 4272309 (responsabile tecnico Gian Luca Bacchetta).
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PRIMO PIANO L’INTERVISTA
di Andrea Alberizia
La webcam in cima allo schermo del computer nell'ufficio di Fornace Zarattini è coperta da un post-it giallo. Rustico ma impenetrabile accorgimento antispionaggio, «perché so, pur essendo protetti, che se qualcuno riesce a entrare in un computer può attivare la telecamera e vedere cosa c'è davanti senza che ci sia modo di accorgersene». Andrea Farina è il fondatore e presidente di Itway, il gruppo nato a Ravenna vent'anni fa che oggi è quotato in Borsa, vanta filiali in sette Paesi, conta 400 dipendenti e collaboratori, raggiunge un fatturato di cento milioni di euro all'anno nel settore delle tecnologie di informazione e comunicazione (Ict). Due mesi fa ha lanciato sul mercato il frutto di quattro anni di lavoro: Cerbero Cybersecurity Services, una piattaforma specializzata nella gestione dei servizi di cyber security, materia balzata agli onori delle cronache nazionali di recente con i due arresti a Roma per cyber spionaggio (riuscito o a volte solo tentato) ai danni di manager, banchieri e politici fino ai vertici più alti come l'ex premier Matteo Renzi o il presidente della Bce Mario Draghi. Eye Pyramid è il nome del programma che usavano i fratelli Occhionero, i due arrestati, per l’attività di spionaggio. Come funziona? Nell'ambiente è qualcosa di noto? «Esiste da anni ed esistono già gli strumenti per individuarlo ed eliminarlo. È un programma che si installa sul computer, magari facendo clic con troppa facilità sull'allegato di una email non sicura, e da quel momento quel computer e la sua attività sono controllabili con un collegamento in remoto da chi ha inviato l'email infetta». Quanto è frequente ricevere email di quel tipo o simili? «Io ne ricevo quasi ogni giorno. Che giro ai nostri operatori quando non sono sicuro della mia analisi». L'operazione degli Occhionero andava avanti da qualche anno ed è stata individuata solo di recente. Lo Stato italiano non ha fatto un figurone... «Il livello di alfabetizzazione informatica nazionale è purtroppo indecente. Fin quando sentiremo esponenti della classe dirigente dire di non capire nulla di informatica come se fosse un vanto, mancherà la cultura necessaria per capire l'importanza dell'argomento. Il massimo che sanno fare è affidarsi a qualche consulente a libro paga delle classiche cinque grandi società americane e ci ritroviamo nelle loro mani. Per fortuna il nuovo ministro degli Interni è un uomo che viene dal Copasir e si sta muovendo come uomo dei servizi». Ha poca fiducia nei consulenti di società estere? «La sicurezza nazionale deve
«La guerra cibernetica è già in corso, nel mondo un milione di attacchi al minuto» Spionaggio: il presidente di Itway, colosso della cyber security, analizza il caso Eye Pyramid L’azienda ha una squadra top secret di hacker etici impegnati in attività di intelligence
Un pezzo di nastro adesivo a coprire la webcam di un laptop: è il trucco usato per evitare di essere filmati se qualcuno riesce a introdursi nel computer e attivare la telecamera all’insaputa dell’utente. A sinistra Andrea Farina, presidente e fondatore di Itway
essere in mano a italiani di specchiata virtù. Molti forse non sanno che l'attività di raccolta informazioni fatta da Edward Snowden, agente Cia, avveniva operando ufficialmente come consulente per la sicurezza della Booz Allen Hamilton, una delle grandi società americane cui si rivolgono in tanti. Una volta l'agente segreto si nascondeva nelle agenzie di import-export, oggi tra i consulenti informatici. E i numeri dicono
che il 70-80 percento delle brecce nei sistemi informativi arrivano da figure interne». E se qualche 007 si nascondesse tra gli ingegneri Itway? «La sicurezza al cento per cento non c’è mai. Ma so anche che abbiamo un sistema di controllo dove ogni operazione è tracciabile e i nostri uomini hanno un nome e un cognome». Che idea si è fatto del lavoro condotto dai due fratelli arrestati?
«La sicurezza nazionale va affidata a italiani di specchiata virtù Il caso Snowden ci dice che gli 007 della Cia sono tra i consulenti
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«Dalle informazioni in mio possesso direi che hanno fatto dossieraggio. Ma quando leggo che qualcuno pensa che agissero da soli mi viene da sorridere. Non perché non sia possibile ma ci sono troppi indizi che mi fanno pensare a un'attività seguita non in solitudine e con l’appoggio di qualche struttura del Paese dove sono ospitati i server (Stati Uniti, ndr)». Del resto le rivelazioni di Snowden hanno messo in luce che l’agenzia per la sicurezza nazionale (Nsa) faceva anche gioco sporco... «Non mi ha sorpreso quando si è saputo. Come non mi ha sorpreso che intercettassero il Blackberry della Merkel e dei membri del Governo tedesco. Il gioco non pulito fa parte dei servizi segreti. Se sei la colomba bianca che pensa che tutto il mondo sia buono, purtroppo, ti sbagli. L'informatica è come una pistola: diventa letale in base all'uso che ne fai». Quanti sono gli attacchi per tentativi di intrusione in sistemi informatici? «Se sommiamo tutti i tipi a livello mondiale viaggiamo alla media di un milione al minuto. Un numero in crescita. Partono per la mag-
IL DOSSIER
A Ravenna l’indagine che racconta un’altra verità sul caso del rapimento dell’imam Abu Omar e sui servizi segreti Il fascicolo d’indagine alla procura di Ravenna è per minacce di morte, reato grave ma sulla carta nulla di rilevanza nazionale, però se il destinatario delle intimidazioni è un agente segreto con anni di carriera nei Servizi allora può succedere che le carte dell’inchiesta facciano venire a galla un torbido giallo internazionale che potrebbe riscrivere la storia della più nota extraordinary rendition nota alle cronache come il sequestro dell’imam di Milano del 2003. Lo scenario è quello dipinto nei mesi scorsi dal quotidiano Il Tempo. Breve necessaria sintesi dei fatti. Il 17 febbraio 2003 a Milano viene rapito l’imam della moschea di viale Jenner, Hassan Mustafa Osama Nasr detto Abu Omar, in un’operazione condotta dalla Cia con la collaborazio- Il lughese Marco ne del Sismi. Questo almeno dicono le carte del proces- Mancini, agente so milanese che ha visto imputati 26 agenti americani e segreto dei Servizi alcuni italiani tra cui il lughese Marco Mancini (fratello italiani coinvolto nel caso Abu Omar del procuratore capo di Ravenna). La sentenza di primo grado (2009) delibera il non luogo a procedere per Mancini e Nicolò Pollari, ai vertici del Sismi, mentre condanna a pene variabili tra tre e otto anni gli altri alla sbarra. L’appello (2010) conferma: Mancini e Pollari non sono processabili per il segreto di Stato. La Cassazione (2012) annulla con rinvio nei confronti di Mancini e Pollari: per loro ci sarebbero elementi di prova da valutare non coperti da Segreto di Stato. Appello bis (2013): dieci anni di reclusione per Pollari e nove per Mancini ma la Corte costituzionale accoglie il ricorso del Governo sul
Segreto di Stato e la Cassazione (2014) annulla senza rinvio la sentenza di condanna quindi assolve definitivamente Mancini, Pollari e altri 007 italiani poiché l'azione penale non poteva essere proseguita per l'esistenza del segreto di Stato. Nell’indagine di Ravenna per le minacce recapitate a Mancini sono stati ascoltati diversi protagonisti di quei fatti e il quadro che emerge dalle pagine del quotidiano romano, in estrema sintesi, sarebbe quello di un gigantesco insabbiamento: una fonte americana avrebbe avvicinato i servizi italiani fornendo informazioni in grado di dimostrare la totale estraneità ai fatti degli agenti italiani tra cui anche lo stesso Mancini ma questa pista, emersa da un’indagine interna all’Aise (l’ex Sismi), non sarebbe mai stata portata all’attenzione della magistratura milanese per evitare imbarazzi ai più alti livelli istituzionali. Le carte del procedimento ravennate su cui pende richiesta di archiviazione sono già state trasmesse al Copasir (comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica). Due articoli di Gian Marco Chiocci fanno riferimento a un contesto di guerre intestine all’Aise tra fazioni rivali in un clima teso che alimenta timori e sospetti tra gli agenti. Si parla di una relazione presentata da Mancini ai vertici dei Servizi per raccontare i contatti con l’anonima fonte straniera e delle paure di scossoni alla tenuta del Governo nazionale se fosse uscita la notizia dell’estraneità dei servizi italiani.
PRIMO PIANO
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13 I gior parte da Stati Uniti e Cina ma va sottolineato che la Russia non permette alle sonde della rete di analizzare, in modo ufficiale, se un attacco parte da loro. E l'Italia è quasi sempre tra i primi dieci Paesi bersaglio, evidentemente siamo considerati una piattaforma interessante da colpire». Come ci si difende? «Con programmi basati sull'attività di analisti di cyber intelligence in grado di leggere come si stanno muovendo gli attacchi nella grande ragnatela mondiale del Www e quindi fare una previsione di quale sarà il target finale entro ore o giorni. Di recente è capitato che abbiamo captato in anticipo un bombardamento hacker diretto contro la rete di una importante banca italiana. Finalmente qualcuno ha cominciato a parlare di guerra cibernetica o cyber war». Si combatterà sempre più da uno schermo all'altro e meno sul campo di battaglia con le armi? «Sono profondamente convinto che gli scontri fra Paesi avverranno sempre più sul fronte cibernetico. Non solo fra Paesi ma anche come abbiamo visto da parte del terrorismo islamico con il Daesh. Gli Stati più importanti stanno investendo miliardi di dollari per gli strumenti di sicurezza, pensi che il solo budget di Obama approvato a febbraio 2016, prevede 12 miliardi di dollari all’anno. Mi auguro che qualcuno alzi il budget italiano, che va comunque detto è stato introdotto per la prima volta nel 2015 da Renzi, visto che siamo al penultimo posto in Europa prima solo della Grecia». Chi combatte la guerra dalla parte dei buoni?
CONSIGLI DELL’ESPERTO
Da Andrea Farina, presidente del gruppo Itway, tre consigli pratici che può mettere in pratica chiunque utilizzi un computer o un telefonino e voglia evitare problemi. ATTENTI ALLE APP CHE INSTALLATE «Ho fatto il militare in Marina e mi ricorderò sempre quei bei telefononi neri con la rotella: avevano una scritta “Il telefono non è un mezzo sicuro, chiunque può ascoltarti”. Teniamolo a mente e soprattutto facciamo attenzione a quali dati autorizziamo l’accesso quando installiamo una nuova applicazione». VERIFICATE LE EMAIL SOSPETTE «Leggere una email non può infettare il computer. Ma se riceviamo una mail da un indirizzo sconosciuto o che non risulta immediatamente identificabile è meglio fare una verifica con il mittente, magari al telefono, prima di aprire eventuali allegati o cliccare su link. Un primo indizio può essere se sono scritte con un italiano poco corretto anche se il livello di italiano con cui scrive qualcuno oggi non è elevatissimo…». LA FANTASCIENZA INSEGNA «Davanti a un film di fantascienza si pensa sempre che tutto sia un’esagerazione del cinema. Molte volte non è così. Gli schermi curvi trasparenti che si vedono in Avatar esistono già. I sistemi di face detection simili a quelli di Minority Report esistono. Insomma, leggere e informarsi aiuta a farsi trovare pronti».
«Hacker etici, come quelli che compongono il nucleo consulenziale al nostro servizio. Ingegneri che hanno le capacità per fronteggiare le minacce facendo a tutti gli effetti attività di intelligence nel deep web, la parte di internet sconosciuta agli utenti comuni». Per fronteggiare un milione di attacchi al minuto che esercito ci vuole? «Nel deep web c’è un mercato grigio in cui avviene la negoziazio-
RASSEGNA DI PRODOTTI E SERVIZI PER LA CERIMONIA NUNZIALE
ne tra chi progetta l'antivirus e gli hacker che producono i virus per averli in anticipo ed essere già pronti quando viene diffuso. Chi non trova l’accordo arriva per secondo sperando di limitare i danni. Si fanno trattative con hacker che senza sapere dove siano e chi siano». Qualunque strumento di chiunque è potenzialmente hackerabile? «Sì. Il programma sicuro al
«Anche il semplice
cittadino deve proteggere il computer di casa: almeno un antivirus e chiedere sicurezza al gestore di telefonia
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cento per cento non esiste ma ne esistono alcuni più sicuri di altri». E il privato che non può assoldare un plotone di hacker buoni? «Si protegge con un antivirus che ha un canone annuale di alcune decine di euro e lo tiene aggiornato perché molti dei virus fanno leva sui ritardi negli aggiornamenti». Ma a parte i grandi enti, il cittadino comune quanto deve preoccuparsi di proteggere il computer di casa che usa per le operazioni più banali? «Deve. Lasceremmo la nostra abitazione senza porta o alla meglio con la porta aperta? Sicuramente no. Quindi noi privati cittadini possiamo informarci dei livelli di sicurezza che il gestore di telefonia scelto è in grado di garantire e avere un sistema di antivirus, meglio due, sempre aggiornato». Fare l'hacker è ancora possibile a livello amatoriale? «Solo per colpa dell'ignoranza in materia che ancora è diffusa. I tempi romantici del Condor Kevin Mitnick sono finiti. Oggi gli hacker sono ingegneri e come ho detto prima terroristi al servizio anche del Daesh, hanno studiato nelle nostre università o lavorato nelle nostre aziende». Però a volte la cosa più sicura è un post-it sulla webcam. È un trucchetto introdotto dopo il film di Oliver Stone su Snowden? «È un sofisticatissimo e costosissimo strumento manuale che è lì da parecchi anni e ogni tanto va sostituito».
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IL PERSONAGGIO
L’hacker che è passato con i buoni: ora caccia i criminali via web
Nella foto sotto il 43enne Gabriele Gardella nel suo ufficio: una laurea in Informatica, un passato da hacker e ora incarichi di consulenza per le procure. Indagini su droga, terrorismo, traffico di organi: tutto analizzando l’attività di computer e telefonini dei sospettati
A 15 anni una denuncia per pirateria, a 43 è
consulente per le procure: «Posso clonare il telefonino di chiunque, gli amici a cena con me staccano la batteria per stare sicuri». Ma anche lui truffato online: «Assumerei chi ci è riuscito»
La pergamena con la laurea in Informatica al Politecnico di Torino non l’ha appesa alla parete dell’ufficio perché dice che farebbe meglio a incorniciare la denuncia presa dalla guardia di finanza quando aveva 15 anni per un giro di pirateria creato da solo. Quella sì che fa curriculum per un hacker, anche se ormai è passato dall’altra parte della barricata: il ravennate Gabriele Gardella va a caccia di criminali in rete o di criminali tradizionali manovrando le infinite possibilità offerte dalla rete. Oggi il 43enne fa l’informatico forense con la società Cyberpolservice: «Il 70 percento dell’attività viene su incarico delle procure italiane, per reati che vanno dalla pedofilia al traffico di droga fino al terrorismo: intercettazioni, analisi di apparecchi sequestrati, estrazione di dati. Diciamo che adesso sto dalla parte delle divise ma siamo partiti tutti dal lato oscuro della forza». Un mondo torbido dove a volte le grandi aziende si avventurano per mettersi alla prova: «Per i test di perforabilità di solito funziona così:
nel deep web, la parte inaccessibile a chi naviga comunemente, si offre una ricompensa in denaro all’hacker capace di introdursi nei propri server e prelevare un file fittizio messo lì apposta per lo scopo. Se dopo qualche giorno ti arriva in ufficio una chiavetta con quel file capisci che hai una falla nel sistema: fai il bonifico della somma concordata e ti rivolgi a una società per mettere una toppa alla tua sicurezza». Timori di ricatti? «Non è mai capitato di trovare qualche hacker che abbia alzato la posta per avere più della cifra proposta. C’è un forte codice etico». Introdursi in qualunque dei nostri telefonini è un’operazione che non presenta ostacoli per Gardella. Quando va a cena fuori, tra i suoi amici c’è chi arriva a togliere la batteria dal telefonino: unico sistema certo per impedirgli l’accesso ed evitare scherzi. «Clonare un cellulare è facile. Se è un incarico della magistratura che sta indagando si hanno le possibilità per fare
tutto senza che l’utilizzatore del telefono si accorga di niente. Se invece qualcuno si muove con scopi di spionaggio magari serve qualche trucchetto per fare in modo che il proprietario del telefono clicchi su un link. A quel punto il gioco è fatto lo stesso e si ha accesso completo a tutto quello che passa dal telefono: conversazioni, messaggi, Whatsapp, Telegram, Facebook, geolocalizzazione…». Una miniera di informazioni: «Ormai il cellulare è un diario silenzioso che racconta tutto di noi, dalle nostre passioni ai luoghi che visitiamo alla compagnia che frequentiamo. È sempre con noi e non a caso l’installazione del Gps nelle auto sta perdendo utilità perché si può seguire tutto in altro modo».
Gli strumenti però non sono a disposizione solo degli investigatori ma anche di chi si muove con scopi meno nobili. E allora bisogna sapersi difendere: «Ci sono dei software che si installano nel telefono e rilevano anomalie. Nella maggior parte dei casi il telefono viene tenuto con leggerezza e questo crea vulnerabilità». Telefoni a prova di hacker però esistono: «Se trovi ancora un Nokia 3310…». Dice il detto che il figlio del calzolaio vada in giro con le scarpe rotte. E così succede che l’esperto di sicurezza venga truffato dall’hacker: «È successo anche alla nostra società. Siamo rivenditori online di prodotti Apple e ci siamo beccati una truffa da quasi diecimila euro. Non ce ne siamo accorti in tempo e quando abbiamo capito cos’era successo mi sono reso conto che avevo assistito davvero a una grande manovra. Ecco, uno capace di fare quel giochetto io lo assumerei per le indagini». Andrea Alberizia
PRIMO PIANO
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ASSALTO AI SERVER
IL CONSIGLIO
Criptolocker, epidemia a Faenza Molte aziende colpite dal virus informatico: per restituire i dati rubati viene chiesto un riscatto
ÂŤĂˆ utile usare un generatore di passwordÂť
La sicurezza dei propri computer non riguarda solamente realtĂ che gestiscono dati sensibili come il Governo o l’Azienda sanitaria, ma è un problema che riguarda tutti, ed è anche tutelato per legge (Dlgs 196/03). Cosa succederebbe infatti se una azienda perdesse tutti i dati dei suoi computer? O se i dati dei clienti fossero sottratti da un concorrente o diffusi online? Non è raro sentire la storia di aziende che hanno rischiato il fallimento proprio a causa di questo tipo di danni. Da venti anni lavora anche per evitare ai propri clienti inconvenienti del genere Ottima srl, societĂ ravennate che si occupa di soluzioni gestionali e servizi di consulenza per il mondo degli studi professionali, delle aziende e delle cooperative e che ha 800 clienti in 26 province italiane. Susanna Solaroli è consulente privacy e sicurezza informatica di Ottima. PerchĂŠ è cosĂŹ importante che anche aziende che non trattano dati sensibili tutelino i propri server da possibili attacchi di hacker? ÂŤIl rischio è reale per questo è importante proteggerli, ed è anche obbligatorio per legge, visto che le aziende sono titolari dei dati dei loro clientiÂť. Come si proteggono i dati? ÂŤĂˆ necessario intervenire sia sui server che sui singoli computer. Sui server si usano firewall, che nei casi di aziende con molti dati possono essere anche hardware oltre che software, perchĂŠ piĂš sicuri. Anche l’antivirus è obbligatorio e oggi si aggiornano automaticamente per stare al passo con i nuovi virus. C’è però la necessitĂ anche di fare almeno due copie di backup dei dati giornalieri per salvare i file in hard disk o Nas esterni, che andrebbero conservati in un luogo diverso dall’ufficio. Questo tutela l’azienda anche da furti o da danni causati da incendi. Ăˆ importante fare anche simulazioni di ripristino, perchĂŠ è capitato che ci fossero malfunzionamenti del backup di cui nessuno si era accorto finchĂŠ non è stato troppo tardi per rimediare, e le simulazioni prevengono questo tipo di problemaÂť.
Mi viene spesso chiesto se aziende ed utenti debbano preoccuparsi dei rischi legati al crimine cibernetico – dice Michele Sama (nella foto), un programmatore ravennate che lavora per una start up inglese tra Londra e Palo Alto in California –. Il mio consiglio è di capire le motivazioni socio-economiche che portano all’esistenza del crimine cibernetico, di valutare come tali motivazioni si applichino alla nostra realtà quotidiana e di proteggersi preventivamente. Con la diffusione dei sistemi cloud based la maggioranza dell’informazione è accessibile online ovunque. Con l’avvento delle nuove tecnologie abitazioni ed uffici possono venire controllati da remoto: Questo ha generato una crescita di quella che in termini tecnici viene definita la superficie di attacco, ovvero risorse che un malintenzionato può provare a sfruttare. Non mi sorprende pertanto che Cybersecurity Ventures abbia stimato che nel 2021 il crimine cibernetico costerà alla società 6 triliardi di dollari, con una crescita annuale superiore al 12 percento. Secondo Sama le aziende dovrebbero consultare un white hat, ossia un hacker etico, mettendo in atto un protocollo per la salvaguardia delle risorse digitali: Per quanto riguarda invece noi utenti, nella nostra quotidianità possiamo in primis usare un password manager per generare password random, abilitare l’autenticazione a due fattori ed evitare software pirata che potrebbe contenere dei malware. (ma.ca.)
Michele Sama, programmatore ravennate che lavora tra Londra e California
Invece l’utilizzo delle password a cosa serve? Per accedere a ogni server, computer o anche a singoli programmi è fondamentale l’utilizzo della password che tutela chi ha i dati sul computer o sul programma e dall’altro lato può identificare chi accidentalmente o volontariamente cancella o modifica dei dati. Infatti tramite il controllo dei Log del Server, si può identificare chi entra, a che ora e cosa fa. Questo può difendere sia da esterni. E le email quanto sono pericolose? Sono una delle cose piÚ pericolose, perchÊ sono un accesso con l’esterno. Possono arrivare file rovinati e infettare il computer. Assieme a siti pericolosi, sono il modo piÚ comune per essere infettati. Vi è capitato spesso di imbattervi in aziende colpite da hacker? L’anno scorso c’è stata una vera epidemia con Criptolocker, un virus diffuso da hacker che cancellava tutti i dati del computer e poi chiedeva un riscatto
per riconsegnarli al legittimo proprietario. A Faenza ma anche in altre cittĂ sono state moltissime le aziende colpite. La mail arrivava da un indirizzo noto, anche di un collega o da quella del figlio. E poi c’era la richiesta del riscatto in denaro, al fronte del cui pagamento i dati non venivano nemmeno restituiti. La polizia postale sta indagando per identificare i colpevoliÂť. Anche per i computer di casa le procedure di sicurezza sono le stesse? ÂŤSĂŹ, uso di firewall, antivirus, backup giornalieri o settimanali. Ăˆ fondamentale modificare le password ogni tre o sei mesiÂť. Qual è la password perfetta? ÂŤDeve essere una combinazione di lettere, numeri e simboli senza attinenza con la realtĂ , ogni volta deve essere diversa. Insomma non il nome del cane o del gatto. Ăˆ faticoso, ma necessario per tutelare la sicurezzaÂť. Matteo Cavezzali
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16 Spiare qualcuno a volte non significa entrare nel suo computer o nel suo telefonino ma vuol dire pedinamenti e appostamenti per seguire i suoi movimenti, gli incontri, i luoghi frequentati. Massimiliano Fiorentini fa l'investigatore privato a Ravenna dal 2005, titolare della Global Investigation Security (Gis): «La prima necessità è non farsi vedere dal target per non mandare a monte l'operazione e per avere margine per un altro tentativo nel caso qualcosa vada storto ma baffi finti e occhiali da sole non si usano. Magari mi lascio crescere la barba e la volta dopo me la taglio». La professione da alcuni anni è stata regolamentata in maniera più stringente: per avere la licenza rilasciata dalla prefettura serve una laurea triennale, un corso di formazione, un periodo di lavoro in un'agenzia già riconosciuta e una fideiussione: «L'inquadratura normativa è stata utile soprattutto a noi professionisti per avere più chiari i limiti. E ha ridotto il numero di chi lo faceva con poca serietà. A Ravenna oggi saremo rimasti quattro o cinque». I confini dentro cui muoversi sono sostanzialmente quelli della legge sulla privacy: «Non possiamo in alcun modo violare quei limiti, a partire dalla proprietà privata. Non posso scattare foto a qualcuno attraverso la finestra di casa ma se cammina in giardino e io lo posso vedere stando in un luogo pubblico è diverso. Accorgimenti da sapere per evitare denunce». Ecco perché ad esempio l'installazione di un Gps sotto un'auto – uno degli strumenti più comuni per tracciare i movimenti dell'obiettivo sotto osservazione, che costa da 200 euro in su – si può fare solo quando l'auto è raggiungibile in un luogo pubblico, «magari di notte per non essere visti». Ma qualcuno che guarda può esserci sempre: «Di questi tempi con i gruppi di vigilanza Whatsapp ci vuole davvero poco a essere scambiati per un ladro». Così come non manca mai l'anziana che chiama i carabinieri vedendo un'auto ferma nella via: «Tu magari ti sei messo in una posizione per stare nascosto al tuo obiettivo e invece ti vede la vecchietta. Arrivano i carabinieri e devi spiegare che sei in servizio». La cosa più richiesta dai clienti è l'intercettazione del telefono del partner, «ci sarebbe da diventare ricchi ma un investigatore privato non può farlo». Gli strumenti però si trovano sul mercato con poca difficoltà e li conosce anche Fiorentini: «Intanto più il telefono è moderno e più è facile. Più si è disposti a spendere per l'acquisto del prodotto e più è facile l'installazione. Basta inviare un messaggio da aprire o
IL PERSONAGGIO
Sempre nell’ombra, vita da investigatore privato Quando spiare qualcuno significa seguirlo senza farsi vedere: «A volte ci scambiano per ladri» una foto da visualizzare e il programma spia si installa. Il trucchetto che usano tanti è quello del regalo di compleanno o di Natale: comprano il telefono e prima di darlo al partner ci montano il programma». I software più professionali partono da 500-600 euro con un abbonamento annuale: «Dopo l'installazione sparisce tutto e il telefono funziona tale e quale a prima. Ma chi ha il controllo può attivare il microfono e ascoltare l'ambiente, scattare foto, scaricare foto, ascoltare le registrazioni delle conversazioni». Con una certa soddisfazione però Fiorentini può
dire che le indagini sull'infedeltà coniugale non sono più la maggior parte del lavoro: «Mi occupo sempre più di attività in ambito industriale. Controlli sulla fedeltà di dipendenti o dirigenti oppure attività di controspionaggio con bonifiche ambientali per evitare che qualcuno si sia introdotto in azienda. È più gratificante che occuparsi di corna fra moglie e marito». Anche qui il repertorio di strumenti è vasto: una microspia può stare in una presa a muro o nell'aria condizionata. Ci sono poi genitori che lo ingaggiano per pedinare i figli e sapere che compagnie frequentano: «Magari finisci per scoprire un giro di spaccio e
vanno informate le forze dell’ordine altrimenti rischi pure una denuncia per favoreggiamento». L’ammissione delle indagini difensive nei processi penali ha ampliato le possibilità di lavoro per i detective privati: gli studi legali si appoggiano alle agenzie per avere assistenza. Quante contromisure mette in campo un investigatore privato per proteggersi? «Non sono un paranoico ma faccio questo mestiere e ci sto attento. Ad esempio i dati riservati ad esempio li tengo in un hard disk esterno che uso da un computer non collegato a internet perché è l’unico computer sicuro». (and.a.)
IN LIBRERIA L’HACKER JULIAN ASSANGE
DISEGNATO DAL RAVENNATE
GIANLUCA COSTANTINI
Si deve a un autore ravennate, ossia il graphic journalist nonché attivista per i diritti umani Gianluca Costantini, uno dei primi libri pubblicati in Italia dedicato alla figura di Julian Assange, cofondatore del noto sito Wikileaks che ha divulgato e reso noti centinaia di migliaia di documenti del governo americano etichettati come “confidenziali” e “segreti” e che dal 2012 vive recluso nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra per evitare l’estradizione e la sicura condanna in più di un Paese. Costantini raccontò la sua vicenda in un graphic novel pubblicato da Beccogiallo con Dario Morgante dal titolo Julian Assange, dall’etica hacker a WikiLeaks che ripercorreva la vita dell’uomo, classe 1971, che si definisce “anarchico, libertario e cyberpunk” e che aveva di recente annunciato la disponibilità a consegnarsi negli Stati Uniti se Barack Obama avesse concesso la grazia e la scarcerazione immediata alla sua fonte Chelsea Manning. Le ultime notizie a disposizione sembrano andare in altra direzione e l’australiano pare che non si consegnerà agli Usa. Ma chissà che a Costantini non tocchi pensare a un sequel. Nell’immagine un disegno di Assange firmato da Costantini nel 2016. In piccolo la copertina del libro del 2011.
CONFCOOPERATIVE RAVENNA
LE AZIENDE INFORMANO
La scuola Maria Ausiliatrice di Lugo apre le porte per il terzo open day Sabato 21 gennaio gli incontri con le famiglie dalle 15.30 alle 18 Sabato 21 gennaio si terrà il terzo open day dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Lugo per presentare alla cittadinanza il progetto formativo e gli ambienti scolastici. Il corpo docenti e gli operatori accoglieranno le famiglie in due momenti dalle 15.30 alle 16.45 e dalle 16.45 alle 18. La storica scuola lughese gestita dallo scorso anno dal Consorzio Sol.Co e dalla cooperativa Progetto Crescita offre una for-
mazione paritaria cattolica grazie anche all’ausilio delle sorelle che da sempre hanno portato avanti l’Istituto. «Durante gli open day – spiega Francesca Battistini, presidente Progetto Crescita – presenteremo il piano pedagogico e didattico delle tre sezioni presenti nell’istituto: la sezione primavera (bambini dai 18 ai 36 mesi), la scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria. In tutte e tre le sezioni l’azione educativa si ispira al “Sistema preventivo” di San Giovanni Bosco che si realizza nella priorità data a ragione, religione e amorevolezza». Per quanto riguarda la sezione Primavera, il piano pedagogico mira a promuovere le primarie conoscenze, le piccole prestazioni e abilità e le primarie competenze comportamentali, tenendo conto della personalità e delle peculiarità di ogni bambino. Durante i tre anni della scuola dell’Infanzia i bambini impareranno, tra le altre cose, ad esprimere le proprie emozioni; ad avere un rapporto positivo con la propria corporeità; a sperimentare e interagire con le cose, l’am-
biente e le persone che lo circondano; a riconoscere le regole comportamentali; a comunicare con una pluralità di linguaggi e a conoscere diverse culture, lingue ed esperienze; a diventare più consapevoli e appassionati rispetto ai lavori che gli vengono affidati. «Il piano formativo che offriamo nella scuola Primaria, infine, ha l’obiettivo di aiutare il bambino a inserirsi in modo creativo e critico nella società, oltre all’acquisizione degli apprendimenti di base. Abbiamo inoltre potenziato alcune attività come la lingua inglese, presente in tutte le classi e con l’insegnamento di una materia (arte e immagine) completamente in lingua inglese – conclude Battistini –. Ci teniamo a sottolineare, inoltre, l’importanza data dall’Istituto alle attività extrascolastiche e al rapporto tra insegnanti e familiari». La Scuola Maria Ausiliatrice di Lugo si trova in via Camillo Torres 35. Per informazioni www.scuolamariausiliatricelugo.org A cura di Confcooperative Ravenna
LETTORI detti e contraddetti
detti e contraddetti
L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ed Enpa hanno concluso il censimento delle colonie e oasi feline presenti sul territorio, mentre il Cinoservizio ha comunicato i dati circa le presenze del canile di Bizzuno. In totale, sono stati censiti 583 gatti, distribuiti in 65 colonie e oasi feline dei nove Comuni. Le oasi si differenziano dalle colonie per la presenza di una recinzione, che però non limita l'uscita ai gatti, che possono circolare liberamente per il territorio circostante. La colonia felina invece è un gruppo di gatti formato spontaneamente che condivide i pasti offerti dai referenti di colonia. L’infermeria felina (situata al canile comprensoriale di Bizzuno) nell’arco del 2016 ha gestito 402 gatti; di questi 339 sono stati dati in adozione, 13 sono stati riconsegnati ai proprietari, 5 sono stati inseriti in colonia; i gatti presenti in infermeria sono invece 9. Le sterilizzazioni di gatti di colonie eseguite con Ausl sono state 205, a cui si aggiungono 70 sterilizzazioni eseguite da Enpa presso ambulatori veterinari della zona. Per quanto riguarda i cani, sono invece 533 quelli transitati dal canile di Bizzuno nel 2016. Di questi, 77 sono stati adottati e 358 restituiti al legittimo proprietario. La media giornaliera di presenze è di 78 cani, con una permanenza media di 54 giorni per cane. Da sottolineare, a testimonianza della buona gestione della struttura, che il tasso di riaffidamento dei cani del canile è passato negli ultimi anni dal 75,9 percento (2013) ad oltre l’80 percento (2016). Unione dei Comuni della Bassa Romagna
E ORA RIMANE IL PROBLEMA DEI WC PUBBLICI IN CENTRO Il sindaco di Ravenna pare aver ascoltato la voce dei cittadini ed ha deci-
Candiano, di @stefanopezzii Pubblichiamo qui una foto dal nostro territorio postata su Instagram con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata dall’utente @stefanopezzii e ritrae una prospettiva del canale Candiano.
so di trasferire il manufatto riguardante le toilette predisposte per piazza Kennedy nel piazzale Aldo Moro, definendo, in questo modo, un’annosa questione. Sull’iniziativa in larga parte condivisibile rispetto alla decisione precedente, sarebbe stato, tuttavia, opportuno non lasciare cadere nel vuoto la proposta del consigliere comunale e provinciale Daniele Perini di trasferire detti servizi in un angolo dell’area cortilizia dell’ex tribunale posta tra via Garatoni e via D’Azeglio. Perché, appunto, se il provvedimento dell’amministrazione comunale risolve un palese fatto di natura estetica e disarmonica, - il classico pugno nell’occhio, - dall’altra, però, non fornisce adeguata risposta al problema primario per cui sono state ideate e realizzate in questa zona. In altre parole tutta
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LA POSTA DEL CUORE a cura di Fausto Piazza
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
CANILE E INFERMERIA FELINA IL 2016 NELLA BASSA
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una serie di basiliche, musei, luoghi di cultura delle zone vicine che statisticamente attirano migliaia di turisti continueranno a non beneficiare di un servizio assolutamente indispensabile, tranne si chieda a loro di mettere a dura prova il loro organismo per attraversare la città. […] Nella zona interclusa fra piazza Baracca e piazza dei Caduti passando, appunto da piazza Kennedy, come luoghi di altra frequentazione, sarebbe stato molto utile aumentare il numero dei servizi a disposizione dei turisti, e tornado alle considerazioni iniziali, appunto, gli spazi esterni del vecchio tribunale poteva fornire un’ adeguata risposta, senza deturpare la città d’arte. Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale
TROPPA SATIRA, MOLDENKE! VI CITERÒ PER DANNI
Vi citerò per danni! Stavo leggendo Moldenke dell’ultimo numero e il suo Osservatorio mi ha portato in ospedale per riso compulsivo e ernia alle parti intime. Spero di uscire vivo dalla sala operatoria. Mi pagherete un sospensorio e le cure per la paresi. Cristo! Dovevate avvisare che era satira esplosiva, l’avrei letta da sdraiato! Bastava scrivere un “attenti ai deboli di stomaco, da leggere a stomaco vuoto”. Complimenti! Ma ci vediamo in tribunale! E poi Andrea Alberizia cosa vuole nel suo editoriale? Giustizia? Ma che cambi Paese! O ha mangiato troppo bene o troppo male. Ma dai, giustizia? Ma siamo in Itaglia, per Dio, calmatevi! Non potete andare avanti così per tutto il 2017. Claudio, vostro affezionato lettore Gentile Claudio, grazie per i complimenti che ho riportato a tutta la redazione. Per quanto riguarda la citazione danni dovrà vedersela con Moldenke direttamente, io non ne voglio sapere niente.
Come tornare in sella dopo un trauma? a cura di Enrico Ravaglia*
Nuova puntata della rubrica dello psicologo e psicoterapeuta Enrico Ravaglia per parlare di sentimenti attraverso la fondamentale lente della psiche. L’invito a lettori e lettrici è di scrivere al dottor Ravaglia ponendo le proa: cuore di questioni prie postadelcuore@ravennaedintorni.it. Sono un giovane motociclista cinquantatrenne, come faccio a tornare in moto dopo l'ennesima batosta? Ho contro la mia famiglia e anche gli stimoli che prima mi sorreggevano, non li sento più forti come una volta. Cosa devo fare? Appendere il manubrio al chiodo, darmi alla danza, comprarmi un animale domestico? Mi dia una motivazione per risalire in sella. Stefano 63. Caro Stefano, sicuramente cadere in moto è traumatico. Tra l'altro la parola “trauma” deriva dal greco e significa "ferita", "lacerazione". Quindi purtroppo molto pertinente, in questo caso, anche in senso fisico, con quanto le è successo. In psicanalisi poi si dà a questo vocabolo un’accezione precisa. Per trauma ci si riferisce ad un evento in cui la persona non è in grado di rispondere in modo adeguato. Un evento da cui viene destabilizzata e a cui non riesce a fare fronte. Perlomeno nell'immediato. Il motivo è che la persona è stata sottoposta, tutto d’un tratto, e senza essersi preparata, a stimoli che non riesce a rielaborare con gli schemi, i modelli di pensiero, che ha fino a quel momento utilizzato. Bene o male prima della caduta lei riusciva a conciliare la sua passione motociclistica con il suo ruolo protettivo di padre di famiglia, poi all’improvviso l’incidente ha messo in discussione questo equilibrio. Mi si potrebbe obiettare che i vari Valentino Rossi, Lorenzo, Marquez, risalgono subito, e senza problemi, dopo una caduta. E anche in seguito a incidente importante restano fuori solo il tempo necessario alla riabilitazione, poi sono di nuovo in sella. Quindi la caduta non è di per se così traumatica. È vero anche questo. Sicuramente non è una cosa piacevole, ma diventa traumatica quando va a ledere un equilibrio personale, come nel suo caso. I piloti mettono in conto questa eventualità, è qualcosa, che non minaccia lo stato delle cose. Qui invece dobbiamo riconciliare i due versanti. Quello legato alla sua passione, alla sua identità libera. Quello espresso con la motocicletta. Un aspetto che probabilmente ha fatto suo fin da giovane, prima di essere cinquantreenne, prima di avere una moglie e una figlia. Con quell’altro, quello di padre e marito, che tiene conto del loro sentire, delle loro preoccupazioni. E anche dei suoi timori che con questa caduta si sono esplicitati. Il consiglio che le propongo di parlare con la sua famiglia, di parlare e di ascoltare. Dica loro, se non lo ha fatto, come è nata la sua passione per la motocicletta, quelli che sono stati i momenti più belli in sella. Non abbia timore, parli con libertà. Al tempo stesso, con la stessa trasparenza, incoraggi sua moglie e sua figlia, a dirle senza riserve le loro perplessità. Tenga insieme i due fronti attraverso un dialogo aperto e sincero, poi sceglierà quanto la fa stare meglio, quello che vi fa stare meglio, in un inedito equilibrio d’insieme. *Psicoterapeuta Psicoanalitico postadelcuore@ravennaedintorni.it
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CULTURA
TEATRO
CONTEMPORANEO
DANZA/1
Mad in Europe al Rasi: spettacolo e incontro con Angela Dematté
DANZA/2 BORDER, PROGETTO SULL’INTEGRAZIONE ALLA CASA DEL TEATRO Sabato 21 gennaio alle 21, alla Casa del Teatro di Faenza torna la danza contemporanea con Border del giovane coreografo Mario Coccetti, con Rocco Suma e Salvatore Sciancalepore. Lo spettacolo è una produzione dell’associazione culturale Cinqueminuti con il sostegno di De Micheli Danza Festival e Teatro Due Mondi. Il progetto, avviato nel 2015, affronta un tema di forte attualità quale l’integrazione tra i popoli e il rispetto della libertà di espressione tra diverse culture.
POESIA DIALETTALE
Venerdì 20 gennaio per “La stagione dei teatri” va in scena alle 21al Rasi di Ravenna Mad in Europe, spettacolo di e con Angela Dematté, vincitore del premio Scenario 2015. Alle 22.30, al termine dello spettacolo, Dematté incontrerà il pubblico in un evento a cura di Cristina Valenti, presidente del Premio Scenario e docente di Storia del nuovo teatro all’Università di Bologna. Uno spettacolo contemporaneo che affronta temi complessi come l’identità liquida, una riflessione ULKANO sul “femminile” e in particolare su quella parte legaTORNA E’ BAL ta al generare e al prendersi cura. Caratteristiche Torna dal 23 gennaio sul palco di non immediatamente VulKano a San Bartolo, E’ bal, lo associate alla parola spettacolo in dialetto romagnolo “libertà”. «Ma cosa vuol che Roberto Magnani e Simone dire essere liberi? – si chieMarzocchi hanno tratto dall’omode l’autrice e interprete – nimo testo del poeta Nevio Come conciliare ciò di cui Spadoni. E in questa occasione siamo fatti (l’origine, la le repliche dello spettacolo lingua madre) e il bisogno saranno affiancate fino al 28 di trovare se stessi? Ma gennaio – da una serie di rappresoprattutto: possiamo davsentazioni per le scuole e di vero capire cosa vogliamo incontri con l’autore. Repliche in fondo all’anima? Si può alle 21 tranne giovedì 26 alle 19. dire “anima”? Mi ricordo che, da piccola, un vecchio signore mi disse che noi dovevamo guardare all’Europa. Aveva un’idea luminosa di essa. Niente a che vedere con oggi. L’Europa ha tolto dai suoi documenti i riferimenti alle sue origini giudaico-cristiane. Ma queste origini sono l’ultimo ostacolo alla libertà o sono quelle che la tengono in piedi? Dove affondano le parole che oggi ci vengono proposte?»
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Due coreografie con Aterballetto a Lugo Venerdì 20 gennaio (ore 20.30) al teatro Rossini di Lugo vanno in scena due coreografie di Aterballetto che presenta Bliss, la nuova produzione firmata da Johan Inger e, a seguire, Rain Dogs che prende il titolo dall’omonimo album di Tom Waits uscito nel 1985.
PROSA E COMICO FIGLI DI UN DIO MINORE, SPETTACOLO CON ATTORI UDENTI E SORDI Venerdì 20 e sabato 21 gennaio alle 21, al teatro Comunale di Cervia va in scena Figli di un dio minore, con Giorgio Lupano e Rita Mazza, spettacolo di Mark Medoff per la regia di Marco Mattolini. Attraverso il racconto della storia d’amore tra l’insegnante logopedista James e l’allieva Sara, lo spettacolo pone l’attenzione su una minoranza come quella dei sordi. Portato in scena da un giovane cast di attori udenti e sordi (guidato da Giorgio Lupano e Rita Mazza) ha conquistato il pubblico nella scorsa stagione teatrale.
IERI
È UN ALTRO GIORNO A BAGNACAVALLO E A RAVENNA CON CORNACCHIONE
Giovedì 19 gennaio a Bagnacavallo e venerdì 20 all’Alighieri, va in scena Ieri è un altro giorno, commedia con Antonio Cornaccione, Gianluca Ramazzotti, Milena Miconi di Silvain Meyniac e Jean François Cros, versione italiana di Luca Barcellona e David Conati.
IL RICONOSCIMENTO
A Elena Bucci anche il premio Ubu L’attrice ravennate aveva vinto pure il “Duse” appena un mese fa Dopo il prestigioso premio Duse, la russiana Elena Bucci si aggiudica anche il premio Ubu come miglior attrice per l’interpretazione negli spettacoli “La Locandiera”, La Canzone di Giasone e Medea, Macbeth Duo e Bimba. Inseguendo Laura Betti. L’annuncio durante l’inedita cerimonia realizzata negli studi Rai di Milano e in diretta su Radio 3 Rai, sabato 14 gennaio in cui sono stati consegnati appunto i premi per la stagione teatrale 2015/2016. Si tratta di un premio fondato nel 1977 da Franco Quadri e di grande prestigio. «Un po’ stordita dalla mia fortuna e tra qualche capriola di gioia - ha dichiarato Elena Bucci - ringrazio con tutto il cuore chi ha voluto darmi questo Premio, che mi incoraggia a future ardite visioni e allo stesso tempo mi evoca personalità, volti, spettacoli, progetti che sono emozionanti memorie e storie del teatro. Mi parla del mistero e della grazia del nostro mestiere e del suo gioco che sempre con stupore si rinnova mentre si innesta in una tradizione antica che si perde nel tempo. Lo dedico grata a chi mi ha concesso di trovarmi in tanto straordinaria compagnia, a chi non c'è più ma resta nella maestria, a chi mi ha accompagnato e sostenuto fino a qui con qualità e dedizione, a chi lavora con coraggio e passione nella luce e in ombra e a chi ancora non c'è, ma porterà con sé il teatro del futuro».
Stecchetti secondo Marescotti Venerdì 20 gennaio alle 21 al teatro Comunale di Conselice Ivano Marescotti sarà interprete di uno spettacolo di cui è anche autore e che ha tratto da testi di Olindo Guerrini: Stecchetti please!
MONOLOGO EVA ROBIN’S
NE IL FRIGO
Sabato 21 gennaio alle 21, al Masini di Faenza va in scena Eva Robin’s con Il frigo di Copi, uno spettacolo di Andrea Adriatico. Si tratta di un testo dove si ritrovano concentrati tutti i temi e le manie di Copi, a cominciare dai sessi indefiniti e dalle violenze a ripetizione, sullo sfondo ell’incommensurabile solitudine di una donna chiusa in casa che inganna le sue fobie e le sue angosce immaginando personaggi a ripetizione che la vengano a trovare.
MUSICAL DOLCE CINDERELLA AL TEATRO ALIGHIERI Riprende la stagione di “Teatro Musica”, organizzata dalla Capit, sabato 21 gennaio alle 21 al teatro Alighieri col musical Dolce Cinderella nell’allestimento, in esclusiva per la Romagna, della compagnia "Chi è di Scena" di Torino, diretta da Gioacchino Inzirillo con musiche di Nicola Barbera.
in collaborazione con il Comune di Ravenna
una produzione editoriale
Circolo Arci Scintilla vía San Mama 75 Ravenna www.mamasclub.it
STAGIONE 2016/2017 Calendario Gennaio - Aprile
PROGRAMMA
SABATO CONCERTI
Tra certezze e sorprese, irrompe il 2017
Tante musiche dal mondo,
di Massimo Pirini
e a marzo donne protagoniste
di Riccardo Zoffoli
L'anno nuovo era già iniziato con la coda della prima parte della stagione ma... la storia ci incalza e la fine del complesso ed imprevedibile anno bisestile ci consegna situazioni e visioni impreviste: politicamente, socialmente, economicamente, musicalmente ed altro ancora. Tutti i sondaggi e le ragionate previsioni hanno fallito nel delineare esiti e scenari del prossimo futuro. Per fortuna c’è il Mama’s con le sue dinamiche certezze. Intanto siamo sempre nella ormai mitica pluriventennale sede di via San Mama e abbiamo coinvolto in un simpatico occasionale gemellaggio spettacolar-gastronomico il locale sottostante con fornitura di eccellenti cappelletti (su prenotazione) ed abbinamenti tematici stimolanti. La seconda certezza emerge dal sostegno del pubblico che ha costantemente premiato la varia programmazione della prima parte della stagione, risultato a cui ha contribuito certamente anche la diffusione di questa pubblicazione, dedicata al nostro club, completa ed esaustiva nel programma e nelle informazioni sugli eventi. E ritroveremo il riproporsi di alcuni filoni tematici legati alla cultura e alla storia locale, alle donne, alle lotte per l'emancipazione, all'attenzione ad aspetti fragili ed emarginati del vivere. Accanto a questo, nuove ardite proposte lessicali ed interpretative. Questo per i venerdì. I sabati musicali proseguono nella scoperta e riscoperta di espressioni locali e giovanili della scena folk, popolare, etnica ed acustica, senza disdegnare esperienze d'avanguardia e di passione artigianale. Anche qui una garanzia di continuità ed un po' di ardimento! Continua quindi il nostro sforzo volto al consolidamento di una precisa identità del circolo, da sempre attento alle tematiche sociali, di integrazione e di emersione di aspetti culturali dalla nostra comunità e non solo, alla valorizzazione di proposte musicali anche innovative, ai bisogni di visibilità di aspetti e movimenti locali, alla messa in campo di collaborazioni e contaminazioni. Accanto alle caratteristiche che hanno determinato l'affermarsi del Mama's nella scena ravennate, lo sforzo è quello di richiamare energie, idee e visioni innovative, sempre in bilico tra sostenibilità, qualità, apertura e sperimentazione. A maarzo ricorderemo in una serata la nostra amica e collaboratrice Graziella Pagani, insieme a tutti coloro che l'hanno conosciuta, amici e volontari del Mama's, oltre ad altri compagni di strada della sua intensa e vivace vita di appassionato impegno su tanti fronti. Ci ha lasciato senza lasciarci mai. Ancora sorridiamo increduli.
La cantante americana Lucia Comnes con la sua country band
La seconda parte della stagione del Mama's continua con uno sguardo oltre oceano. Il languido tango argentino dei Tangominas ci accompagna attraverso le terre bagnate dal Rio de la Plata, in un mondo fatto di sentimento, passione e poesia. Andando verso nord si attraversa tutto il continente fino a giungere a San Francisco, dove ci accoglie il country di Lucia Comnes, violinista e cantante americana che racconta il folk e le sue radici. Approdando a Lisbona veniamo accolti dal fado portoghese di Frida Neri che ci fa da ponte verso l'Est Europa dove la musica dei Blackcat Manouche Quartet reinterpreta il grande repertorio gypsy manouche. Rimanendo nell’area balcanica il giusto compromesso tra musica classica e popolare si chiama Quartetto K, una formazione in costante equilibrio tra tradizione e innovazione. Ma la musica si sa, non sempre si riesce ad imprigionare in uno schema ben definito. Ecco allora i No Mads con le loro contaminazioni etno-jazz e Kairos, al di la di ogni etichetta: la voce che racconta qualcosa di speciale che accade, oltre ogni linguaggio rituale. Il linguaggio universale di Fabrizio De Andrè riproposto da Bandeandrè ci riporta nell'Italia degli anni ‘70 a rivivere il film delle nostre vite attraverso la musica. Le immagini delle grandi donne e dive del cinema italiano ed internazionale prenderanno corpo con la voce di Nicoletta Fabbri, con brani le cui suggestioni sono divenute patrimonio dell’immaginario collettivo. Il mese di marzo al femminile vedrà poi sul palco del club un interessante connubio tra l'arpa classica e l'elettronica grazie alla sapiente regia di Cecilia e Neda in un viaggio tra blues e rock. E parlando di donne non poteva mancare Gloria Turrini con i suoi standard e la prorompente simpatia.
VENERDÌ INCONTRI
Da Guerrini a Tenco fino ai temi libertari del grande Faber di Valeria Nonni
La seconda parte della nostra stagione parte ancora con Olindo Guerrini, questa volta paroliere e librettista, molto ricercato dai musicisti suoi contemporanei. Una preziosa ricerca di spartiti ritrovati in biblioteche pubbliche e private, che ci racconta uno degli aspetti meno conosciuti di questo poliedrico personaggio. E poi Luigi Tenco, cantato e raccontato, a cinquant’anni dalla sua misteriosa morte, il 27 gennaio 1967 al Festival di Sanremo.
Fra i temi a noi cari c’è sicuramente Ravenna e la sua storia: è la fotografia che ci conduce in un viaggio nel cuore della città e dei suoi personaggi, attingendo materiali da archivi e dal lavoro di grandi fotografi. Continuando una bella iniziativa della prima parte della stagione, torna Catia Gori con le sue narrazioni di jazz e il trio di Giuseppe Zanca, dopodichè il successivo fine settimana è tutto dedicato alla figura di De Andrè. Il venerdì Paolo Finzi, storico amico di Fabrizio e redattore di “A”, rivista anarchica, ci racconterà il pensiero libertario del cantautore, mentre sabato Bandeandrè continuerà il viaggio nella canzone degli anni 70. Restano gli appuntamenti dell’ultima parte
della stagione, che in modo a volte esplicito, a volte allusivo, hanno la figura femminile come protagonista; troviamo la continuazione del dibattito iniziato con la presentazione di Dio odia le donne, quindi una giovane autrice che ci racconta una delle tante stragi che i nazisti in ritirata hanno compiuto sull’appennino tosco emiliano. È poi la volta di Roberto Mercadini che torna con La bellezza delle parole, seguito da Luna e l’altra, dove si sottolinea la caratteristica femminile di questo astro tanto amato. E anche il Musical diventa donna. Infine giravolta: si termina con Liquid Desire, un mondo musicale non proprio di casa al Mama’s, ma che ci piace ospitare in una visione sempre aperta.
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STAGIONE 2016/2017
II
RIEVOCAZIONE/1
RIEVOCAZIONE/2
De André e gli anni Settanta
“In direzione ostinata e contraria, il pensiero anarchico di Fabrizio De André” è il primo di due appuntamenti ravvicinati dedicati alla figura e al ruolo del cantautore genovese nel panorama musicale, culturale e politico-sociale italiano negli ultimi decenn del ‘900. A parlarne sarà Paolo Finzi, curatore della rivista anarchica “A” e storico amico del musicista. Nel corso della serata saranno presentati alcuni testi e testimonianze di De André su temi laici e religiosi, personali e politici come la solitudine, gli indiani d'America, l'omosessualità, gli zingari, il ruolo del potere... Non mancherà il racconto di momenti della vita professionale e pubblica del cantautore e la sua frequentazione con lo stesso Paolo Finzi, un’amicizia che risale ai primissimi anni ’70 in occasione del loro incontro all’hotel Cavour, a Milano. E poi, ampio spazio alle domande, agli aneddoti, alla curiosità del pubblico presente. In occasione dell'incontro, saranno presentate alcune rare registrazioni prodotte dalla rivista “A”, dedicate specificamente a De André. Tra queste il cd cult Ed avevamo gli occhi troppo belli (2001), con alcune tracce parlate del cantautore e la registrazione dell'inedito I carbonari. Paolo Finzi è redattore dalla fonda-
Due appuntamenti dedicati al cantautore
con la testimonianza dell’amico anarchico Paolo Finzi e le interpretazioni di Bandeandré
In alto, la Bandeandre. Qui sopra, alcuni LP di De André degli anni ‘70.
zione (1971) della rivista mensile anarchica “A”. Paolo, figlio di Matilde Bassani Finzi, partigiana socialista nata a Ferrara in una famiglia di intellettuali antifascisti, è autore di libri su figure dell'antifascismo e della Resistenza e curatore di 2 dvd corredati da un libro sullo sterminio nazista degli zingari. Inoltre è produttore di scritti, cd e dvd di/su Fabrizio De André. Il secondo appuntamento riguarda invece una serie di svolte nella vita di De André, sia nel privato che nell’ambito professionale che fra gli anni ‘70 e ‘80 si è separato dalla moglie per ricostrursi
SONORITÀ PER I PIÙ GIOVANI
“Mille giorni di te e di jazz”, narrazioni a cura di Catia Gori col Trio Giuseppe Zanca A cura di Catia Gori una serata di nazzazioni jazz con il trio di Giuseppe Zanca, trombettista e arrangiatore affiancato da Corrado Cacciaguerra alla chitarra e Stefano Casali al basso che propone brani tratti dal panorama pop da Billy Joel, Michael Jackson, Claudio Baglioni, Alex Britti, ma sempre in chiave jazz e latin. A questi si aggiungono i brani inediti composti sempre da Giuseppe che si avvicinano spesso al jazz modale, un genere più vicino al gusto musicale dei nostri tempi. La formazione più consueta guidata da Zanca è quella del quartetto, ma in occasioni importanti si è trasformata anche in un'orchestra sinfonica, in collaborazione con l'istituto musicale Verdi di Ravenna con cui è stato realizzato il cd intitolato Sympho Jazz. Ad inizio serata verrà proiettato un video sul lavoro svolto con un gruppo di allievi dell’Istituto Verdi di Ravenna e nel corso dello spettacolo sarà ospite d’onore un quartetto di archi del Conservatorio cittadino. In programma venerdì 10 febbraio
una famiglia con Dori Ghezzi e andare a vivere in Sardegna, diventando allevatore e agricoltore, come desiderava da sempre. Un periodo caratterizzato anche dal drammatico rapimento, che però non ha scalfito il suo amore per il popolo sardo. Come musicista e cantautore ha cercato e voluto collaborazioni importanti, da De Gregori a Bubola, dalla Pfm a Mauro Pagani, che hanno dato una svolta fondamentale alla sua produzione. Ha tradotto autori come Leonard Cohen e Bob Dylan, ha cantato in sardo, realizzando in dieci anni quello che molti non fanno neanche in una intera vita. Un percorso artisticoche sarà intepretato attraverso diverse canzoni proposte dal vivo dell’affiatato gruppo ravennate della Bandeandré. In programma venerdi 17 e sabato 18 febbraio
Fra canzoni e cronache, storie sul tragico destino e l’arte di Luigi Tenco “Cinquant’anni dopo Luigi Tenco: un giorno dopo l’altro... se stasera sono qui” è la suggestione di una serata con Domenico Gavella e Nello Agusani (racconti) e Gianluigi Tartaull (voce e chitarra), Luca Bombardi (pianoforte). Un incontro fra storie e canzoni per conoscere da vicino la vicenda di Luigi Tenco, la sua musica più bella e gli ultimi momenti che hanno preceduto la sua scomparsa, proprio il 27 gennaio del 1967, dietro le quinte del Festival di Sanremo, ancora oggi avvolta dal mistero. Il viaggio verso il festival, le prove, l’attesa, l’esibizione, la delusione. E poi quella mezz’ora fatale, quando Tenco morì. Cosa accadde veramente? Chi era con lui? Le contraddizioni e i drammi dei protagonisti di quelle ore: Dalida, Lucien Morisse, il commissario Molinari. Tutti legati a Tenco da un paradossale e tragico destino. In programma venerdì 27 gennaio.
MITOGRAFIE
DALLA BELLA EPOQUE ALLA FUSION
Luna e l’altra: suggestioni fra parole e musica dedicate alla musa Selene
SERENATA
Un suggestivo percorso narrativo e musicale (ma anche scientifico) sull'affascinante musa lunare che ha coinvolto l'umanità tutta, alla ricerca di segni e ispirazioni tematiche sui lati visibili e invisibili della magica signora dell'astronomia con le narrazioni di Franco Costantini, Paolo Morini, Catia Gori e le musiche di Gigi Tartaull alla chitarra. Le stelle intorno alla bella luna /celano il volto luminoso / quando, al suo colmo, più risplende /sopra la terra. Citando Saffo, l’artista e scrittrice Mariella Busi De Logu ci rivela che «il tempo della luna guida il nostro agire, ci attrae a sé e vince la mutevole natura umana. Come le maree e le altre creature il nostro umore cresce o diminuisce secondo il crescere e il calare della luna. Simile a noi nasconde l'altra faccia. Come Venere nasce dal mare e traccia la sua luminosa strada marina. All'orizzonte la luna s'infiamma, nel suo percorso conquista grandi spazi e riflette nell'acqua la sua metamorfosi infuocata. Illumina il mare, i monti, la città. Il nostro sguardo sale al suo fianco e in un'aria diversa si dilata e si allarga sulle terre, alto sopra le differenti regioni. Non solo vediamo, ascoltiamo, sentiamo tanta bellezza ma diventiamo, come la luna, un trionfo d'oro, d'argento, di corallo. Questa sera noi siamo qui per cantarla e per onorare tanta sapienza». In programma venerdì 17 marzo
A
LORENZO STECCHETTI
L’Istituto Friedrich Schürr propone lo spettacolo “Un organetto suona per la via… Serenata a Lorenzo Stecchetti” dedicato alla produzione di testi musicali di Olindo Guerrini, sulla base di una ricerca storica realizzata in occasione del recente centenario della morte del poliedrico intellettuale sant’albertese. Si tratta di spartiti creati da innumerevoli e valenti compositori, su versi di Stecchetti (uno degli pseudonimi di Guerrini), derivanti dal libro Postuma, nel periodo che va dal 1877 ai primi del ‘900. La serata prevede presentazione ed esecuzione di brani scelti che spaziano fra autori musicali quali Francesco Paolo Tosti, Riccardo Zandonai fino al famoso Il guado di Franz Lehár. L’esecuzione al pianoforte è di Alessandra Bassetti, la voce soprano è di Sara Monti, le presentazioni di Roberto Gentilini. In programma venerdì 20 gennaio
LE LIQUIDE VIBRAZIONI DI SCAIOLI/BOMBARDINI Liquid Desire è il terzo album dell’omonima band ravennate, attiva da oltre un decennio e formata da Gabriele Bombardini e Matteo Scaioli, per l’occasione affiancata da Johnny Boscaini (elettronica e violino) Il progetto si avvale dell’uso di chitarre elettriche ed effetti, batteria, percussioni indiane ma anche sintetizzatori modulari e analogici e si sviluppa attraverso jazz, pop-rock, elettronica e psichedelica. Liquid Desire è una produzione dal forte impatto emozionale e dalla spiccata ricercaa musicale ed artistica. Durante il live verrà proiettato materiale video registrato in super 8, vecchi filmini che raccontano storie, montati e contaminati da Matteo Scaioli. In programma venerdì 7 aprile
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Calendario Gennaio - Aprile
III COLONNE SONORE
VOCALIST
Nicoletta Fabbri canta le grandi dive del cinema
L’anima di Frida per mille musiche, dal Portogallo all’America Latina
Il concerto della cantante Nicoletta Fabbri vuole rendere omaggio attraverso musica e immagini le grandi attrici e dive del cinema italiano e internazionale: da Marilyn Monroe a Audrey Hepburn e Ingrid Bergman, da Gina Lollobrigida a Sophia Loren, da Giulietta Masina a Silvana Pampanini proponendo musiche e sequenze di film che fanno parte della storia del cinema. In repertorio vi sono Casablanca, Colazione da Tiffany, Gilda, Ginger e Fred, Totò Peppino e la Malafemmena e tante altre opere divenute patrimonio dell’immaginario collettivo. Ad affiancare la voce di Nicoletta – nota per la prestigiosa collaborazione con il Premio Oscar Nicola Piovani – un gruppo di notevoli strumentisti quali Gabriele Zanchini (pianoforte), Stefano Travaglini, (contrabbasso) e Stefano Paolini (batteria). In programma sabato 18 marzo
“Mille musiche un'anima” è un progetto di rilettura e reinterpretazione di differenti culture e radici musicali, secondo un'appassionata e personale chiave di lettura proposta dalla vocalist Frida Neri. Si tratta di canzoni che raccontano la lontananza, la nostalgia, la lotta, il coraggio e l'amore. In tutte le sue forme ed emozioni La voce di Frida è accompagnata da Antonio Nasone (chitarra) e Fabio Mina (flauti) in un viaggio sonoro e poetico fra generi popolari diversi eppure vicini: dal Portogallo al Sud d’Italia, dai Balcani a un ponte tutto latino che arriva fino al nuovo continente. In programma sabato 21 gennaio
DAL COUNTRY ALLA MUSICA ZINGARA LUCIA COMNES, UNA
VOCE DA SAN FRANCISCO SULLE TRACCE DEL FOLK AMERICANO
IL JAZZ MANOUCHE
DI DJANGO REINHARDT RIVIVE CON IL QUARTETTO BLACK CAT
QUARTETTO K
Lucia Comnes è originaria di San Francisco ma da alcuni anni vive a Roma. Cantante e autrice, violinista e chitarrista, con il suo stile interpreta le diverse anime della musica statunitense, dal folk al bluegrass, al rock. La sua capacità di integrarsi perfettamente con i vari generi si traduce in una musica folk dalle molteplici sfumature che attinge dalla tradizione ma risulta piacevolmente contemporanea e originale. Negli anni Lucia ha diviso il palco con Joan Baez, Paul Brady e Liam O’Maonlai, esibendosi dal vivo in vari paesi diversi del mondo. Per il suo live Lucia Comnes sarà accompagnata da Damiano Perucino (chitarra acustica), Giovanni Caiati (banjo), Max Malavasi (percussioni). In programma sabato 25 marzo
Il jazz "Manouche" è un genere che fonde gli idiomi e il repertorio di origine americana con la musica di cultura zingara. La sua diffusione è dovuta al grande genio del chitarrista Django Reinhardt che con il suo stile rivoluzionò fra gli anni ‘30 e ‘40 del Novecento la tecnica della chitarra jazz guadagnandosi l’apprezzamento dei protagonisti del jazz d’oltreoceano, da Armstrong a Ellington. Il quartetto Black Cat formato da Luca Catena (violino), Giammarco Polini (chitarra solista), Mauro Cimarra (batteria), David Padella (contrabbasso) propone in concerto esaltanti composizioni di questo stile jazzistico. In programma sabato 28 gennaio
Studi ed esperienze musicali differenti si fondono per creare un nuovo linguaggio a cui il Quartetto K da vita rielaborando in modo originale melodie da tutto il mondo e in particolare quelle tipiche dell’Europa Centrale. Oltre alla musica Klezmer il quartetto si cimenta anche negli stili Gypsy e Manouche con brani di Reinhardt e Grappelli e di moderni interpreti quali il violinista magiaro Lakatos o il chitarrista Lagrene e in musiche da film di matrice balcanica. Il quartetto è formato da Stefano Martini (violino), Matteo Salerno (flauto), Egidio Collini (chitarra), Fabio Gaddoni (contrabbasso). In programma sabato 1 aprile
FRA SONORITÀ
IN CONCERTO , E STILI
KLEZMER
GIPSY
SERATA ARGENTINA KAIRÒS è un concerto dalle tante sfumature possibili fra i suoni e i ritmi senza tempo della word music e del folk d’autore. Ne sono autori e protagonisti Elisa Ridolfi (voce), Anna Palumbo (balafon, sanza, fisarmonica, percussioni e voce), Marco Zanotti (kamalengoni, percussioni, zefiro, mbira e voce), Gianni Perinelli (sax e suono). In programma sabato 4 febbraio
CECILIA scopre il fascino dell’arpa a 5 anni e inizia a studiarla al Conservatorio a 12 anni, però con spirito ribelle, cercando di creare nuovi suoni da quel magico strumento, oltre il repertorio classico. Le sue sperimentazioni trovano finalmente coronamento quando conosce Neda (Raffaele D’Anello), musicista e produttore che le svela il mondo dell’elettronica e nuove espressioni creative sia strumentali che vocali. Dal 2014 Cecilia si esibisce in numerosi live in campo nazionale progetti internazionali, con Neda ai suoni elettronici. In programma sabato 4 marzo
Sentimento, poesia e passione con le canzoni tanguere delle Tangominas Il tango è una musica cosmopolita fatta di ritmi africani, parole italiane magari scritte da un brasiliano, interpretate da un francese, Gardel e suonato da uno strumento di origine probabilmente tedesca, il bandoneón. È questo magico intreccio che rende il tango tanto affascinante e coinvolgente e sempre in grado di essere visitato e rivisitato nel corso della storia: «questa raffica, il tango, questa diavoleria, sfida gli anni indaffarati; fatto di polvere e di tempo, l'uomo dura meno della lieve melodia...» (J. L. Borges). Lo spettacolo Tangocanción interpretato dalle Tangominas è fatto di parole e suoni e nasce con l'intento di sottolineare l'unicità di questa musica, basata fin dalle sue origini sulla contaminazione sociale, culturale avvenuta in terra Argentina. La voce della cantante Francesca Esposito accompagnerà il pubblico attraverso canzoni e le letture in un mondo fatto di sentimento, passione, poesia, di nuovi incontri e nuove emozioni accompagnata da un gruppo tutto al femminile: Pamela Falconi (flauto), Carmen Falconi (piano), Giulia Costa (violoncello). In programma sabato 11 febbraio
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IV
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Gennaio / Aprile 2017 - Calendario VENERDÌ INCONTRI ARTE, TEATRO, MUSICA, LETTERATURA. UNO SGUARDO PARTICOLARE ALLA CREATIVITÀ DEL NOSTRO TERRITORIO, QUANDO LA PASSIONE DIVENTA SPETTACOLO
VENERDÌ 20 GENNAIO UN ORGANETTO SUONA PER LA VIA… Serenata a Lorenzo Stecchetti
Alessandra Bassetti: piano, Sara Monti: voce soprano. Presenta Roberto Gentilini
VENERDÌ 27 GENNAIO CINQUANTA ANNI DOPO… UN GIORNO DOPO L’ALTRO… SE STASERA SONO QUI Una serata per conoscere da vicino la vicenda di Luigi Tenco
Domenico Gavella e Nello Agusani, la storia. Gianluigi Tartaull, le canzoni
VENERDÌ 3 FEBBRAIO UNO SGUARDO SULLA CITTÀ Ravenna nella storia della fotografia
A cura di Danilo Montanari. Partecipano: Enzo Pezzi, Gianluca Chiapponi, Claudia Giuliani, Ermanno Cicognani
Trio Giuseppe Zanca
Narrazioni di Jazz a cura di Catia Gori. Giuseppe Zanca: tromba, Corrado Cacciaguerra: chitarra, Stefano Casali: basso
VENERDÌ 17 FEBBRAIO IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA Il pensiero anarchico di Fabrizio De Andrè
Il cantautore genovese raccontato da Paolo Finzi, storico amico di Fabrizio De Andrè e redattore della rivista anarchica “A”
VENERDÌ 24 FEBBRAIO DIO ODIA LE DONNE O SONO GLI UOMINI A ODIARLE?
Incontro di dialogo con Marisa Iannucci (teologa musulmana femminista), Cristina Simonelli (presidente Coordinamento Teologhe Italiane, specializzata in Patrologia e Matriarche), Maria Paola Patuelli (libera pensatrice femminista)
LA MANO MI TREMA Vallucciole il 13 aprile del 1944
Presentazione del romanzo di Rosanna Nanni. Intervista Guido Ceroni (Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza). Letture di Francesca Viola Mazzoni (attrice).
VENERDÌ 10 MARZO
MILLE GIORNI DI TE E DI JAZZ
LA BELLEZZA DELLE PAROLE
VENERDÌ 17 MARZO LUNA E L'ALTRA Suggestione fra musica e parole
Franco Costantini, Paolo Morini (narratori), Gianluigi Tartaull (voce e chitarra), Catia Gori (voce)
VENERDÌ 24 MARZO GRACIAS A LA VIDA Una serata per ricordare Graziella Pagani
Paola Sabbatani e il gruppo del coro della scuola di musica popolare di Forlimpopoli “La leggera”, Gli amici della Tamorra e tanti tanti altri amici.
VENERDÌ 31 MARZO
VENERDÌ 3 MARZO
VENERDÌ 10 FEBBRAIO
Discorso sul dire e sull'indicibile Dall’esplosione delle lingue di Babele alla bellezza che fa ammutolire. Paradossi e prodigi del linguaggio. In scena Roberto Mercadini
QUANDO IL MUSICAL È DONNA
A cura della Scuola di Musica Mama’s
VENERDÌ 7 APRILE LIQUID DESIRE + PROIEZIONE ANALOGICA
Gabriele Bombardini: chitarre, pedal steel guitar, Matteo Scaioli: batteria, percussioni, synth analogici, Johnny Boscaini: synth analogici e modulari, violino
SABATO CONCERTI MUSICA AUTENTICAMENTE DAL VIVO DI ARTISTI A STRETTO CONTATTO COL PUBBLICO, CON SUONI, RITMI E STRUMENTI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO
SABATO 21 GENNAIO FRIDA NERI Mille musiche un'anima: melodie e canti del mondo
Antonio Nasone: chitarra, Fabio Mina: flauti, Frida Neri: voce
ni: flauto, Carmen Falconi: piano, Giulia Costa: violoncello
SABATO 18 MARZO
SABATO 18 FEBBRAIO
NICOLETTA FABBRI JAZZ QUARTET Omaggio alle Donne del Cinema: da Marilyn Monroe a Sophia Loren
BANDEANDRÈ
Fabrizio De Andrè: gli anni ’70 Gianluigi Tartaull: voce e chitarra, Nazzarena Galassi: voce, Caterina Sangiorgi: flauti e voce, Loretta Pompignoli: percussioni, Stefano Fabbri: percussioni, Raimondo Raimondi: chitarra, mandolino, mandola, Giacomo Sangiorgi: basso elettrico, Luca Vassura: fisarmonica
SABATO 28 GENNAIO
SABATO 25 FEBBRAIO
BLACK CAT MANOUCHE QUARTET Manouche e Dintorni Omaggio alla musica GypsyJazz
NO MADS Etno jazz
Luca Catena: violino, Giammarco Polini: chitarra solista, Mauro Cimarra: batteria, David Padella: contrabbasso
SABATO 4 FEBBRAIO KAIRÒS World music/folk d’autore
Elisa Ridolfi: voce, Anna Palumbo: balafon, sanza, fisarmonica, percussioni, voce, Marco Zanotti: kamalengoni, percussioni, zefiro, mbira, voce, Gianni Perinelli: sax, suono
SABATO 11 FEBBRAIO TANGOMINAS Tangocanción
Francesca Esposito: canto, voce recitante, Pamela Falco-
Scuola di musica per tutte le età e tutti i gusti Canto, propedeutica per bambini, computer music, danze etniche, band e tutti gli strumenti Per informazioni ed iscrizioni orario di segreteria dal lunedì al venerdi dalle 15 alle 18 in Via San Mama 75 il mercoledì dalle 15 alle 18 in Via Santucci 44 Cellulare 339 5372418
Prosegue la nostra collaborazione col Mama’s Pizzeria Ristorante su musica e cibo. Attraverso la nostra mailing list verranno proposte serate a tema nell’arco della seconda parte della stagione. Inoltre, con opportune prenotazioni direttamente al numero del locale, prima e dopo il concerto, si possono gustare ottimi stuzzichini, piatti romagnoli e piatti specifici italiani e della cucina internazionale.
MAMA’S Pizzeria Ristorante via San Mama 73 - Ravenna Tel. 0544270691 Giorno di chiusura il lunedì
SABATO 25 MARZO THE LUCIA COMNES BAND American country and folk
Lucia Comnes: violino, voce, chitarra, Damiano Perucino: chitarra acustica, Giovanni Caiati: banjo, Max Malavasi: percussioni
Irene Robbins: voce, piano, Beppe Orselli: sax, Loris Zaga: contrabbasso, Stefano Calvano: percussions, Franco Costantini: poeta, dicitore e attore. Ospiti speciali: Beppe Aurilia, Khadim, Sumi Ndiyae
SABATO 4 MARZO CECILIA L’arpa incontra l’elettronica
Cecilia Lasagno: arpa e voce, Neda (Raffaele D’Anello): suoni elettronici
SABATO 11 MARZO GLORIA TURRINI TRIO Standard jazz and blues
Gloria Turrini: voce, Mecco Guidi: Hammond e tastiere, Lele Veronesi: batteria
Il gusto della musica e di stare insieme all’insegna della buona tavola
Nicoletta Fabbri: voce, Gabriele Zanchini: pianoforte, Stefano Travaglini: contrabbasso, Stefano Paolini: batteria
SABATO 1 APRILE QUARTETTO K Musica klezmer
Stefano Martini: violino, Matteo Salerno: flauto, Egidio Collini: chitarra, Fabio Gaddoni: contrabbasso
SABATO 8 APRILE DEL BARRIO TRIO Ritmi e colori dell’America latina
Hilario Baggini: voce, quena, quenacho, erke, moxenio, tarka, sikus, flauto, charango, ronroco, maulincho, bichito cordobés, chitarra, cajon, Andres Langer: pianoforte, voce, Marco Zanotti: bombo leguero, cajon, rullante, calebasse, pandeiro, campane, campanelli, piatti e piattini
INFO E CREDITS
T&C - Traghetti e Crociere Srl
LINEE TRAGHETTI AUTOSTRADE DEL MARE Via Baiona, 151 - 48123 Ravenna Tel. 0544 530289 - Fax 0544 536315 traghetti-crociere@libero.it
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Il Mama's Club è un Circolo Arci nato nel 1993 e vive grazie al lavoro volontario dei soci L'ingresso è riservato ai possessori della relativa tessera associativa. È possibile associarsi anche nei giorni di apertura del circolo, che vale per l'anno intero ed è utilizzabile per tutte le iniziative promosse dall'Arci a livello provinciale e nazionale. Il costo delle tessera anche quest'anno è di 10 euro. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti tel. 331 9118800 - info@mamasclub.it www.mamasclub.it Un grazie a tutti i volontari del circolo e ai collaboratori esterni che rendono possibile la programmazione e confortevole il club. Un sentito ringraziamento anche alle aziende sostenitrici della stagione 2016/2017: Cmc, Gruppo Hera, T&C traghetti e crociere, ristorante pizzeria Molinetto e bar ristorante pizzeria Mama’s.
CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 19/1 2017
ARTE • LIBRI
MAMMA, VOGLIO FARE L’ARTISTA
LA BUSTINA DI MELPOMENE
Pittore, intellettuale, docente: Chiesi L’artista modenese insegna all’Accademia ravennate. Disegnò le copertine dei Cccp di Elettra Stamboulis
Forse non molti sanno che dall'anno scorso la cattedra di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Ravenna è stata affidata ad Andrea Chiesi, pittore e intellettuale che attraversa la fine del novecento e le sue inquietudini, arrivando all’oggi con una spirituralità zen che si vede nei tempi lunghi delle sue creazioni. Proviene dall'esperienza emiliana di confine, dove l'ossessione di assoluto per dirla con Tondelli, porta al post punk dei CCCP, con cui Andrea ha collaborato anche poi nel passaggio a CSI. Ha esposto a New York, a Berlino, e recentemente in Cina, eppure rimane sostanzialmente radicato profondamente nel modenese. Si tratta di piccoli miracoli dello sguardo pedagogico: in così poco tempo gli studenti sono cresciuti di numero e molti hanno deciso di biennalizzare la materia, come ci ha raccontato lui stesso. Che cosa ti ha spinto a insegnare? Non l'avevi mai fatto prima credo... «Esatto. Un po’ come la pittura, ci sono arrivato tardi. In fondo è una continuazione nella pratica di un metodo che applico da tempo, quello maieutico intedo. Far nascere da dentro, farti scoprire quello che già c’è. È in un certo senso il mio modo di guardare al mondo che credo si veda anche dalla mia pittura». E quindi il tuo metodo didattico immagino non consista nel far ricopiare il tuo stile... «(Ride) Scherzerai... Certo, esiste la tecnica e va appresa. C’è chi ce l'ha già tra le mani, c'è chi la deve mettere a punto. Ma quello che conta è il pensiero... Se c’è una cosa su cui insisto è sul fatto che il pittore è un intellettuale. Non può essere altro, non è una mano che disegna, ma è uno che mette sulla tela un pensiero. Quindi è nel dialogo che il pensiero si crea, è quello il luogo vero del mio metodo». La trovi un'attività noiosa o faticosa? «A dire il vero sono talmente preso da questa esperienza che mi dimentico di fare la pausa pranzo. Non ce la faccio. Quando siamo lì e lavoriamo tutti insieme mi sembra che qualcosa accada e come fai ad interromperlo? È sicuramente un’esperienza affascinante, perlomeno per me». La tua esperienza di pittore comincia anche essa piuttosto tardi direi... «Anche in questo caso è il frutto di un percorso di sedimentazione: ho cominciato disegnando, facendo fumetti e illustrazioni. Avrei voluto essere un rocker (sorride), ma riuscivo meglio in altro... Forse è stata
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a cura di Maria Giovanna Maioli Narratrice, poeta, giornalista, Lalla Romano è nata a Demonte (Cuneo) nel 1906 ed è scomparsa a Milano nel 2001. Cesare Segre ha definito la sua poesia “un inconsueto volo, la cui meta può essere solo il silenzio”.
L’EQUILIBRISTA DI
Andrea Chiesi in uno scatto di Francesco Ballestrazzi
anche l'eredità del lavoro di mio padre, scomparso da poco, che faceva il restauratore». In effetti credo anche io che il rapporto di trasmissione generazionale, soprattutto familiare, sia uno strumento necessario di sintesi e trapasso del fare artistico. «Allo stesso tempo fu necessaria anche una cesura, quando lui lasciò l’attività io non la continuai. Feci un salto nel buio con la pittura, che nel frattempo si era fatta più materica. Avevo scoperto la necessità del colore e non più solo della grafite. Non ho però mai abbandonato il disegno. Non è stato facile e i risultati sono venuti anch’essi con il tempo. Con l’ascolto nel tempo di ciò che mi sembrava necessario. Sicuramente sono stati importanti il Premio Cairo e il Premio Terna. Ma per me dipingere è una forma di meditazione... è una questione di tempo appunto. Anche nella realizzazione sono lento d'altro canto… Il mio tempo è la pittura». Quando ti ascolto mi sembra di attraversare un po’ la strada della ricerca anche dei CCCP con i quali tu hai intessuto importanti collaborazioni... «Ho conosciuto Ferretti negli anni '80 al tempo del Tuwat di Carpi, un centro sociale in cui di fatto si formarono i CCCP. Feci lì la mia prima mostra di disegni, da giovanissimo. La collaborazione vera e propria inve-
ce nasce nel passaggio con i CSI, quando ho fatto sempre con lui il progetto Apocalisse di Giovanni. Con Giovanni Lindo Ferretti c’è ormai una relazione di amicizia, ma ho lavorato anche con Emidio Clementi e molti altri. Fare le copertine dei dischi è stata per me un’esperienza importante, un’esperienza di progetto. Che è sostanziale nel mio percorso pittorico, che peraltro è quello di un autodidatta». Un percorso sicuramente che attraversa molti spazi e luoghi. Ho visto che hai fatto anche molte residenze all'estero... «Devo dire che sono capitate. Non è che non ami viaggiare, ma dipingere è il centro. Per esempio in Cina, visto che dovevo fare la mostra, ho chiesto anche di rimanere un po' di più per capire dove ero. È veramente un mondo altro: sai, per me che studio le religioni orientali la Cina rappresenta un po' un territorio di ricerca. Sta sicuramente andando ad una velocità diversa dalla nostra...» Lascio Chiesi all'ingresso dell'Accademia e sono un po' invidiosa dei suoi studenti, che sono accolti da questa apertura, dalla disponibilità all'ascolto. Mi chiedo se forse avrei trovato anche io il modo di aprirmi al disegno con un maestro così, così diverso da giudici con la pistola del voto. Ma poi mi dico che ognuno ha il tempo che gli è dato e, per dirla con Emidio Clementi, “Noi facciamo ciò che siamo”.
Cammino sul filo. Dal basso applaudite. Con gioia leggera, a voi sembra, con intimo spasimo, avanzo. Difficile è l’arte, ma facile appare. Io vedo distese infinite di campi fioriti, e paludi, e città; e vedo anche voi che ogni tanto guardate al mio gioco sereno, distratti. Talvolta applaudite. Più piano, vi prego! Non turbate il mio passo preciso: cadrei sfracellandomi al suolo, fors’anche trarrei nella morte qualcuno di voi: fate piano! (da Poesie, Einaudi, Torino 2001)
AGENDA LETTERARIA
L’INCONTRO
MARESCOTTI PRESENTA RAOUL BENGHI E IL SUO GLI OCCHI DEI PIOPPI AL MUSEO NAZIONALE
Maurizio Maggiani e l’intimità con le cose e le creature
Sabato 21 gennaio alle 17.30 per la rassegna di incontri "Eventi al museo" organizzata dal Museo Nazionale, via San Vitale 17 - Ravenna, si tiene la presentazione del libro di presentazione del libro di Raoul Benghi, originario della Bassa Romagna, Gli occhi dei pioppi - Storie di vita nella mia terra (Edizioni Pendragon). Ne parla con l'autore il noto attore Ivano Marescotti.
NEVIO SPADONI PRESENTA RAVÈNA A SAN PIETRO IN VINCOLI Giovedì 19 gennaio alle 20.45 a San Pietro in Vincoli, nella sala comunale di via Pistocchi 41/A, Nevio Spadoni presenterà la sua ultima pubblicazione, Ravèna (Edizioni Arcolaio). L'ingresso è gratuito.
LE PAROLE MORIBONDE SECONDO MINGHETTI VILLANOVA DI RAVENNA
A
Giovedì 19 gennaio alle 20.30 nell’ex scuola elementare di Villanova di Ravenna (via Villanova 74) sarà presentato il libro di Marcello Minghetti Parole Moribonde. Paröl ch’al j’è drì a murì . Oltre all’Autore, partecipa Mauro Mazzotti, che ha scritto la prefazione del volume edito da Edizioni del Girasole di Ravenna.
LALLA ROMANO
LA MOSTRA PROROGATO L’OMAGGIO DEDICATA A PIERO DOSI AL BARNUM Viene prorogata la mostra “Omaggio a Piero Dosi” allestita negli spazi di “Barnum” in via Magazzini Posteriori 18, a Ravenna. L’esposizione sta riscuotendo un’inaspettata attenzione e sarà visibile ogni sera dalle 19 alle 24 fino al 28 febbraio. Pensata per rendere omaggio all'artista lughese a un anno dalla sua scomparsa, la mostra si compone di una raccolta di oltre venti opere realizzate dal 1994 al 2016.
Prosegue con Maurizio Maggiani la rassegna “Il Tempo Ritrovato” mercoledì 25 gennaio alle 18.30 a Palazzo Rasponi a Ravenna. Narratore ligure, vincitore del Campiello e del Premio Viareggio, anarchico e indomito che da qualche tempo è emigrato in Romagna per rifugiarsi nella tranquillità delle campagne faentine, parlerà con Matteo Cavezzali di La zecca e la rosa (Feltrinelli), un libro sull’importanza di ritrovare l'intimità con le cose della natura, che sono cose della vita. «Sono nato in un paese di campagna nel cuore della miseria degli anni Cinquanta – racconta Maggiani -. Sono stato cresciuto alla confidenza con tutto ciò che ha vita e va bene per la vita, chi mi ha educato aveva più parole per le piante e le bestie che per i cristiani, mi è stato insegnato a guardare e ascoltare e odorare e toccare ogni creatura e capire cosa ne veniva di buono e cosa di cattivo, evitando di disturbare creato e creatore. Niente era mio, ma sono stato principe degli orti e barone dell'uva fragola, re dei fossi e granduca dei pesciolini che ci nuotavano dentro. Sono tornato a vivere nella campagna, i miei vicini sono tutti contadini e continuano a parlare più volentieri con le creature che con i cristiani, a parte la miseria è tutto rimasto più o meno allo stesso modo. E allo stesso modo prendo e vado per fossi e orti a toccare, ascoltare, guardare e odorare, considerare l'infinito universo di ciò che vive, evitando di disturbare».
CULTURA
MUSICA
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CLASSICA/1
JAZZ & WORLD
CLASSICA/2
CHIARA PANCALDI ALLO ZINGARÒ
Il “gioco barocco” di Accademia Bizantina a Bagnacavallo
Mercoledì 25 gennaio dalle 22 allo Zingarò di Faenza concerto del trio della cantante bolognese Chiara Pancaldi: vengono reinterpretati musica brasiliana, songs della tradizione jazzistica e brani originali.
OMAGGIO ALL’AFRICA CON LISA MANARA Venerdì 20 gennaio dalle 22.15 al Sax Pub di Lugo concerto del quartetto Funkier Than a Mosquito’s Tweeter, con la cantante imolese Lisa Manara. Un progetto che nasce dalla passione comune per la musica africana e in particolare per la grande cantante sudafricana Miriam Makeba.
AL MAMA’S DA STECCHETTI FINO A FRIDA NERI Sabato 21 gennaio al Mama’s di Ravenna concerto per voce, chitarra e flauti con la cantante laziale Frida Neri. In programma musiche dal Portogallo, dal sud Italia, dai Balcani. Il giorno precedente, venerdì 20, L'Istituto Friedrich Schürr presentare lo spettacolo “Un organetto suona per la via… Serenata a Lorenzo Stecchetti”: in programma brani di autori musicali come Francesco Paolo Tosti, Riccardo Zandonai fino a Franz Lehár. L’esecuzione al pianoforte è affidata ad Alessandra Bassetti, la voce soprano è di Sara Monti e la presentazione è di Roberto Gentilini.
Il Concerto per la Memoria
SACRA CONCERTO PER LA MADONNA A S. M. MAGGIORE Concerto interamente dedicato alla Madonna nella chiesa di Santa Maria Maggiore, a Ravenna, domenica 22 gennaio alle 18.30. Protagonisti, da Cesena, il coro Accademia Musicaesena e l’Ensamble Musicaesena diretti da Silvia Biasini. Musiche di Haydn e Mozart.
Dopo la calorosa accoglienza del concerto inaugurale di venerdì 23 dicembre, la prima edizione di “Bagnacavallo Classica” tornerà sabato 21 gennaio alle 21 al teatro Goldoni di Bagnacavallo con un nuovo trascinante appuntamento musicale di altissimo livello. La stagione, ideata da Accademia Bizantina, vuole dare agli appassionati e agli interessati l’opportunità di intraprendere un affascinante viaggio nel mondo della musica eseguita con strumenti originali. E il secondo concerto lo farà accompagnando il pubblico nell'Italia del primo Seicento, culla del linguaggio strumentale. Il maestro Ottavio Dantone al clavicembalo dirigerà sei musicisti di Accademia Bizantina: Alessandro Tampieri e Ana Liz Ojeda (violini), Diego Mecca (viola), Mauro Valli (violoncello), Giovanni Valgimigli (violone) e Tiziano Bagnati (tiorba). Assieme, nel programma dal titolo “Il gioco Barocco del Seicento italiano”, proporranno musiche dei più importanti compositori italiani dell'epoca. I priglietti vanno da 11 a 21 euro. Info e prenotazioni: 0545 64330.
La rassegna “Capire la musica” organizzata dalla cooperativa Emilia Romagna Concerti prosegue il 26 gennaio con il Concerto per la Giornata della Memoria, alle 21 al ridotto del teatro Alighieri di Ravenna. Ospite sarà il violinista Yevgeniy Kostryskyy che, accompagnato dal pianista Adi Neuhaus, si esibirà su musiche di Bach, Beethoven e Franck.
BRUSKERS DUO, CHITARRE AL TEATRO SOCJALE
INCONTRI MUSICO-LETTERARI/1
Venerdì 20 gennaio al teatro Socjale di Piangipane appuntamento con il Bruskers Duo, costituito dai due chitarristi modenesi Eugenio Polacchini e Matteo Minozzi. Il loro repertorio è caratterizzato dalla rivisitazione di standard della tradizione jazz, colonne sonore e brani originali.
AL TEMPO PERSO
GLORIA TURRINI A MILANO MARITTIMA
SI PARLA DI
TIM
E
JEFF BUCKLEY
Primo appuntamento del 2017 domenica 22 gennaio (dalle 17.30) con “Sei in tempo”, aperitivo con storytelling musicale a cura di Maurizio Principato all’Osteria del Tempo Perso di Ravenna (via Gamba). Il giornalista musicale parlerà delle vite di Tim e Jeff Buckley, artisti, padre e figlio, simili e diversi, nella vita artistica e nella tragica fine. Durante l'aperitivo musica, video, racconti, aneddoti. È possibile prenotare su Facebook o allo 0544 215393.
INCONTRI MUSICO-LETTERARI/2 DA LEONARD COHEN
FINO ALLA MUSICA DI
SAMUEL BECKETT
Venerdì 20 gennaio, alle 20.30 all’Hotel Ala d’Oro di Lugo, il Caffè Letterario dedica una serata al cantautore e poeta canadese Leonard Cohen con il giornalista, scrittore e disc jockey piemontese Massimo Cotto che presenterà il suo ultimo libro “I famosi impermeabili blu. Leonard Cohen. Storie interviste e testimonianze” edito da Vololibero. La parte musicale sarà affidata alla chitarra di Corrado Cacciaguerra e alla voce di Fabrizio Laghi. Ancora musica all’Ala d’Oro Lunedì 23, alle 21 con un concerto-conferenza-reading dedicato al grande drammaturgo e poeta irlandese Samuel Beckett e al suo rapporto con la musica. Partecipa da Martin Dodman.
Venerdì 20 gennaio, dalle 21.30, al ristorante Al Circolo di Milano Marittima concerto jazz con il Gloria Turrini Trio, capace di passare dal soul, al blues, al jazz.
AL MARIANI IL DUO ALESSIA OBINO-GIANNI PARTNER Venerdì 20 gennaio al Mariani Lifestyle di Ravenna sarà protagonista alle 21.30 il duo voce e pianoforte di Alessia Obino e Gianni Partner che percorrerà le sonorità della musica latina e brasiliana tra latin jazz e bossa nova.
POP JENNIFER VARGAS ANTELA AL CAFFÈ CENTRALE Sabato 21 gennaio dalle 22 al Caffè Centrale di Villanova di Bagnacavallo concerto della cantante cubana – cresciuta poi in Toscana – Jennifer Vargas Antela, tra pop, soul e R’n’B. Con lei sul palco Davide Lavia (tastiere), Alessandro D’Altri (batteria) e Marco Zoli (sax).
Al bar, in compagnia di una buona lettura
Faenza
Castel Bolognese
Lugo
Faenza
via Mazzini, 70 Tel. 0546 062971
via Emilia Levante, 396 Tel. 339 6726242
via Di Giù, 17 Tel. 338 1497535
viale IV Novembre, 47 Tel. 0546 22775
CULTURA
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MUSICA
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ROCK
ROCK E DINTORNI
I Marlene Kuntz al Bronson
AL CLANDESTINO LA TEDESCA MASHA QRELLA
Nel tour che rende omaggio a Il Vile Due anni dopo il tour di omaggio al loro disco d’esordio, “Catartica”, i Marlene Kuntz tornano al Bronson di Madonna dell’Albero nell’ambito di un nuovo tour nostalgico, quello che ripropone dal vivo il loro secondo disco, “Il vile”, pubblicato ormai circa 21 anni fa. Si tratta di un pezzo di storia della musica rock alternativa italiana, forse il preferito dai fan della band piemontese guidata dal carismatico Cristiano Godano, probabilmente il più duro come sonorità. L’appuntamento al Bronson è per sabato 21 gennaio (apertura porte alle 21). Giovedì 19, invece, come anticipato sullo scorso numero del giornale, arrivano al Bronson gli OvO, band ravennate d’adozione di culto in tutto il mondo con il suo noise-metal sperimentale, che presenta il nuovo disco. In apertura il noise strumentale dei romani Zeus! e il post-hardcore dei veneti Stormo.
Dopo l’appuntamento di giovedì 19 gennaio all’insegna dello stoner rock con i Moonwalks, al Clandestino di Faenza altro evento di caratura internazionale giovedì 26 gennaio. Dalle 22 sul palco salirà Masha Qrella, berlinese classe '75, attiva come artista solista dal 2002, sempre in equilibrio tra indie pop ed elettronica.
AL LUGHÉ
I FRANCESI
DAIKIRI
Mercoledì 25 gennaio dalle 22 al Cca Lughé di Lugo concerto dei Daikiri, duo francese di rock “veloce”, tra stoner e punk.
AL KINOTTO TONI
La copertina de “Il vile”, secondo album dei Marlene
EI
MERCATO
DEL
VAGO
Dopo l’appuntamento di giovedì 19 gennaio con il cantautore Giacomo Toni (dalle 21, in apertura Niente), al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti da segnalare il rock elettronico dei ravennati Mercato del Vago, domenica 22 dalle 19.
L’INTERVISTA
Larocca e il lato rock dei “Canti Orfici” di Dino Campana Il cantautore fiorentino presenta in concerto al Cisim il suo progetto sul poeta di Marradi, con Riccardo Tesi Venerdì 20 gennaio al Cisim di Lido Adriano il cantautore fiorentino Massimiliano Larocca presenterà il suo progetto sul poeta di Marradi Dino Campana, accompagnato sul palco dal celebre organettista Riccardo Tesi e al “live painting” dall’illustratore Enrico Pantani (in apertura di serata, dalle 21, omaggio a Lucio Dalla con il rapper Max Penombra e il cantautore cesenate Enrico Farnedi). Larocca aveva già lavorato in passato su Dino Campana, ma l’anno scorso ha pubblicato un vero e proprio disco (Un mistero di sogni avverati, acclamato dalla critica) in cui trasforma in canzoni i “Canti Orfici”, tra folk, rock e contemporanea. Massimiliano, come e quando nasce il tuo rapporto con Campana? «Questo lavoro chiude un cerchio iniziato più di 20 anni fa. Dino Campana è stato realmente il primo poeta italiano che abbia davvero amato alla follia. A ciò hanno contribuito molte cose, direi soprattutto la sua vicenda biografica che all'epoca in cui lo scoprii – grazie alla mia illuminata prof di letteratura al liceo – mi colpì molto, suscettibile come ero a tutte le figure maledette. Col tempo, per fortuna, la mia visione e il mio approfondimento sono andati ben oltre quell'approccio molto adolescenziale, e ad oggi posso tranquillamente dire che i "Canti Orfici" sono il libro della vita». E quando diventa qualcosa anche di musicale? «Il progetto nacque attorno al 2001: all'epoca ero parte di una compagnia teatrale fiorentina, Chille de la Balanza, che lavorava sui testi di Campana e che addirittura aveva la propria sede nell'ex manicomio di San Salvi, dove Campana stesso venne internato. Il regista Claudio Ascoli mi propose di provare a musicare queste poesie. Io mi approcciai senza molta convinzione, ma qualcosa di magico accadde: l'unica vola in cui posso davvero dire che mi sia capitato qualcosa di trascendente in musica. Così in pochi mesi nacquero queste canzoni nelle quali i testi non sono stati minimamente ritoccati e anzi vengono cantati esattamente per come possiamo leggerli. Sono poi occorsi altri 15 anni per trovare posto e per realizzare un progetto compiuto». Quali sono state le reazioni a un disco così particolare? «La risposta è stata ottima, sia da parte della
Massimiliano Larocca
RAP A LIDO ADRIANO ANCHE RANCORE E DUTCH NAZARI che in Francia - ci sono pochi esempi». Alla realizzazione dell’album hanno collaborato un maestro della tradizione popolare italiana contemporanea, il toscano Riccardo Tesi, e i romagnoli Sacri Cuori. Ci sono poi ospiti di rilievo come Nada, Cesare Sabato 21 gennaio appuntamento con il rap al Cisim con Basile e Hugo Race. Cosa puoi i live del romano Rancore (nella foto) e del veneto Dutch Nazari, due personalità molto importati nel panorama itadirci di queste collaborazioni? liano. In apertura il rapper romagnolo, Alfre D’. «È stato naturale far confluire in questo progetto le amicizie e le collaborazioni più recenti. critica che del pubblico, forse perchè è una cosa L'incontro Tesi/Sacri Cuori è stato fantastico e che in Italia ha pochi precedenti: pensando ai oltretutto ha ricreato la natura stessa e l’origine pochi illustri esempi, come De Andrè, spesso si di Campana che era di fatto un tosco-romagnotrattava di riscritture ed ispirazioni. Ma di testi lo. È stato l'incontro tra due sound straordinari integralmente musicati qui da noi - a differenza e inconfondibili: quello tradizionale e contem-
poraneo al tempo stesso di Tesi da una parte e quello romagnolo, romantico, rock dei Sacri Cuori. Il mio rapporto professionale ed artistico con la Romagna continua con mia grande soddisfazione: è il secondo disco che realizzo qui e che esce per una vostra ottima etichetta (di Russi, ndr), Brutture Moderne». Le numerose collaborazioni hanno modificato il tuo modo di intendere la musica? «Il lavoro con i Sacri Cuori già prima di quest’ultimo disco e con Tesi adesso ha certamente spostato l'asse della mia musica. E non tanto (o non solo) in senso folk – io che vengo dalla canzone d'autore rock – ma quanto in termini di timbri, ambienti, colori. Ho ricavato da queste collaborazioni delle chiavi più cinematiche e orchestrali, una visione di insieme della musica che certamente voglio approfondire». Luca Manservisi
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CULTURA
RUBRICHE FULMINI E SAETTE
TUTTA UN’ALTRA MUSICA
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
Il nuovo Baustelle, fin troppo libero di Luca Manservisi
Senza dire nulla - Ravenna VISIBILI E INVISIBILI
Benvenuti nel nuovo mondo dello streaming Tv di Francesco Della Torre
A differenza del cinema, la cui evoluzione non ha portato a cambiamenti radicali, la visione casalinga è in completo e continuo divenire, e il mezzo per vedere un film “home video” cambia al massimo ogni lustro. Dalla televisione al Vhs, dal Dvd alla Pay Tv, dal Blu Ray al Media Center, un apparecchio che per qualche decina di euro permette di trasformare la televisione in un computer in grado di collegarsi a internet (se in casa c'è) fino allo streaming video inizialmente quasi tutto illegale. Negli ultimi tempi le piattaforme tv che trasmettono appunto in streaming, legate quindi ad internet, stanno diventando la nuova “home” di cinema e serie tv in visione privata, grazie a un'offerta ampia, variegata, tecnologica ed economicamente vantaggiosa per il cliente. Ed ecco che in questa rubrica, a fianco all'immortale cinema, parliamo e parleremo di queste visioni che permettono anche agli “invisibili” di emergere. La visione casalinga non è più in antitesi col cinema, o soltanto una sua versione differita, ma è diventata un luogo di proiezioni che in sala non vedremo mai, sia per tipologia (serie Tv) che per bacino di utenza. Quali e quante sono le nuove piattaforme di streaming? Netflix è americano e sta conquistando rapidamente il nostro mercato grazie a un catalogo immenso di serie Tv e una raccolta meno ampia ma molto intelligente di film; Now Tv è la versione online di Sky che permette di accedere a tutto il materiale senza decoder; Infinity Tv è il servizio online di Mediaset e funziona come Sky e ha molti film; Amazon Prime Video è appena nato, è gratuito per i clienti Prime di Amazon e visto chi ci sta dietro ci aspettiamo grandi cose in futuro; TIMvision ha il vantaggio di non obbligare l'abbonamento e consentire il noleggio di un
film; anche Chili Tv e Wuaki Tv consentono il noleggio e quindi non chiedono abbonamento, sono più piccole e giovani ma hanno alcuni film interessanti e invisibili di cui abbiamo parlato in passato e parleremo. Non mancano le piattaforme gratuite (e legali, grazie a qualche spot), tra cui VVVVID specializzato in anime (ma non solo), Popcorn Tv e MyMovies Live (gruppo Repubblica), il primo più per ragazzi mentre il secondo è dedicato al buon cinema di qualità; concludiamo con mamma Rai, perché con Rai Replay si può accedere all'archivio Rai, stracolmo di tante belle cose, tra cui film. Non è vero che abbiamo finito, mancavano (e hanno delle discrete cose) i servizi di iTunes (Apple) e Google Play per Android, per acquisti e noleggi. W il cinema, w le alternative… ed ecco un esempio. Primos (di Daniel Sanchéz Arevalo, 2011) Un matrimonio saltato all'altare spinge tre cugini a fare un viaggio nel paese natale a cercare l'amore dell'adolescenza del mancato sposo, e a trovare serenità, mare, alcolici e vecchi amici. Quello che può sembrare la versione spagnola di Una notte da leoni si trasforma presto in una deliziosa commedia che di banale ha pochissimo e che all'ottimo dosaggio di risate alterna situazioni e riflessioni trattate con delicatezza e intelligenza. I protagonisti sono gli splendidi personaggi del film e i loro attori, soprattutto il cugino Julian di Raul Arévalo (non ho trovato da nessuna parte parentele col regista) ed El Bachi di Antonio de la Torre (e anche qui nessuna parentela…) che da soli valgono la visione del film. Arevalo e de la Torre non sono nuovi a stupirci con la loro bravura, purtroppo sempre nascosta nel nostro paese, così come la fresca verve di Arevalo regista (Gordos è carino e invisibile). Una commedia deliziosa, da non perdere, disponibile in acquisto e noleggio sulla piattaforma Chili in lingua originale con sottotitoli in italiano: per chi non conoscesse il nuovo mondo dello streaming Tv, sarebbe un bell'inizio.
lo! il cielo ècobnelnoi! scoprilo Sabato 21, ore 16.30 ...un pomeriggio al Planetario
Marco Garoni: I favolosi viaggi della cometa (attività adatta a bambini a partire da 6 anni)
Martedì 24, ore 21
Claudio Balella: La storia della Via Lattea in una favola Cherokee
Martedì 31, ore 21 Giuliano Deserti: Il cielo "della merla"
domenica 22
, ore 10.30
ZIONE OSSERVAO DEL S ciLeloEpermettendo
gresso libero, Planetario - In
Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia
BIBLIOTECA TEMATICA!
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
...rendo unica la vostra quotidianità... che sia un angolo della vostra casa, la parete di un negozio, un evento importante della vostra vita...
A far sorgere i primi sospetti sono stati direttamente loro su Facebook, affrettandosi a battezzare il nuovo album come «il più libero» della loro carriera, ancor prima che potessero giudicarlo gli altri. Quasi a rassicurare tutti i fan in trepidante attesa, che nel frattempo pare siano pure cresciuti, tanto da affollare le Feltrinelli di tutta Italia solo per poter vedere i loro idoli. E tanto da far nascere parallelamente sul web una sorta di campagna di odio con gara degli insulti più arguti. Probabilmente Francesco Bianconi se l’è pure cercata, con quei baffi, l’aspetto così ostentamente bohémien, i testi ricercati e volutamente desueti, il gusto del kitsch. Così in vent’anni i toscani Baustelle sono passati per molti dall’essere un geniale gruppo di anticonformisti da custodire tra i segreti più preziosi a diventare la colpa di tutti i mali della nuova scena indie-pop italiana. Può capitare. La verità è che dopo vent’anni di carriera si sono guadagnati sul campo un ruolo di primissimo piano nella musica d’autore italiana del ventunesimo secolo, forti di una capacità non così comune di arrivare a tutti pur perseguendo una ricerca artistica di livello, con un paio di album riusciti, altri meno, alcune canzoni da ricordare fino all’apice qualitativo della loro carriera nel 2013 con un disco ambizioso come Fantasma. Difficile ripartire dopo quello, se non azzerrando tutto, come infatti accade in questo L’amore e la violenza, senza più l’orchestra del precedente ma con i sintetizzatori, senza più quella complessità a favore dell’immediatezza, meno intellettuale e più «oscenamente» pop – per dirla alla Bianconi. Un disco che è tutto una citazione, dal sacro al profano, dall’alto al basso, dai Beatles ai Pulp, da De Gregori agli Abba, da Sandokan (!) ai Ricchi e Poveri, da Ciampi ai Daft Punk. Pure troppo, lo si sarà capito. E dire che l’inizio, una volta fatta l’abitudine a un “Vangelo di Giovanni” che sprizza Battiato da tutti i pori, è più che promettente: dallo stiloso singolo “Amanda Lear” al più classico crescendo emotivo di “Betty” (la preferita di chi scrive). Poi l’album è un saliscendi con alcune cadute di stile piuttosto clamorose e il meglio da ricercarsi sempre nelle ballate (mai un buon segno...) o in alcune soluzioni sonore interessanti che si infrangono spesso in ritornelli che al terzo ascolto sfiniscono anche i bendisposti. Forse è vero che è il loro disco più libero, ma questo lo rende a volte insopportabilmente baustelliano (chiedo scusa), quando invece Bianconi e soci hanno dimostrato di dare il meglio in progetti più ambiziosi e ragionati. Chiamiamolo disco di transizione, di certo sotto le legittime aspettative.
RAVENNA &DINTORNI 19/1 2017
23 Programmazione dei film in sala
CINEMACITY Ravenna
di Thomas Lilti sab. e dom.: p.u. 21
Your Name
CINEMA GULLIVER Alfonsine
di Makoto Shinkai da lun. a mer.: 17.45-20.20-22.45
La verità negata
L’ora legale
di Salvatore Ficarra, Valentino Picone fer.: 17.35-18.05-20.15-20.40-22.30-22.50; sab. e dom.: 15.05-15.40-17.35-18.05-20.1520.40-22.30-22.50
DA GIOVEDÌ 19 A MERCOLEDÌ 25 GENNAIO
xXx Il ritorno di Xander Cage
Captain Fantastic
di Matt Ross ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
rassegna “2Days Cult Movies”
di D.J. Caruso fer.: 17.50-18.15-20.20-21.10-22.50; sab. e dom.: 15.20-17.50-18.1520.20-21.10-22.50
(2016) di Joachim Lafosse in esclusiva
(2016) di Pablo Larrain
Arrival
gio. 19 - ven. 20: 21.00 • sab. 21: 19.00 - 21.00 dom. 22: 16.45 - 19.00 - 21.00 mer. 25: 21.00
lun. 23 - mar. 24: 21:00
di Denis Villeneuve fer.: 17.45-20.20-22.55; sab. e dom.: 15.05-17.45-20.20-22.55
di Mick Jackson gio.: p.u. 21 (rassegna “Giovedì Club”, in occasione della Giornata della Memoria 2017)
Oceania
di John Musker, Ron Clements, Don Hall, Chris Williams sab. e dom.: p.u. 16 (rassegna “Lanterna Magica”)
Introduzione di Francesco Della Torre e Luca Vancini, giornalisti cinematografici
TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!
Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 216077
Cinema Mariani - Ravenna
www.cinemamarianiravenna.com
Qua la zampa!
di Lasse Hallström fer.: 17.40-20.20; sab. e dom.: 15.05-17.40-20.20
The Founder
di John Lee Hancock fer. (esclusi lun. e mer.): p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21
Allied Un’ombra nascosta
di Robert Zemeckis fer.: 17.40-20.20-22.55; sab. e dom.: 15.05-17.40-20.20-22.55
I volti della via Francigena di Fabio Dipinto lun.: p.u. 21
The Founder
di John Lee Hancock fer.: 20.20-22.50; sab. e dom.: 17.45-20.20-22.50
Sing
di Garth Jennings gio. e ven.: 17.45-20.20; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.20; da lun. a mer.: p.u. 17.45
CINEMA ASTORIA Ravenna
The Metropolitan Opera di New York: Romeo e Giulietta di Bartlett Sher, opera lirica in diretta dal Met di New York mar.: p.u. 20
Assassin’s Creed
di Justin Kurzel fer.: 17.45-20.20-22.55; sab. e dom.: 15.10-17.45-20.20-22.55
Collateral Beauty
Arrival
di Denis Villeneuve fer. (escluso lun.): p.u. 21; sab.: 18.20-21; dom.: 15.45-18.20-21
Silence
di David Frankel fer.: 17.40-20.20-22.40; sab. e dom.: 15.25-17.40-20.20-22.40
di Martin Scorsese fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18-21.10; dom.: 15.15-18-21.10
Il GGG Il Grande Gigante Gentile
Lion La strada verso casa
di Steven Spielberg fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 15.15
Mister Felicità
di Alessandro Siani gio. e ven.: 20.25-22.40-22.55; sab. e dom.: 15.15-20.25-22.40-22.55; da lun. a mer.: 20.25-22.55
Passengers
di Morten Tyldum fer., sab. e dom.: p.u. 22.50
Oceania
di John Musker, Ron Clements, Don Hall, Chris Williams fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15.05-17.45
CINEMA MARIANI Ravenna Dopo l’amore
di Joachim Lafosse gio., ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 19-21; dom.: 16.45-19-21
Rock Dog
di Ash Brannon sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (rassegna “Cartoon Kids”)
Neruda
di Pablo Larrain lun. e mar.: p.u. 21.15 (rassegna “2Days Cult Movie”)
CINEMA JOLLY Ravenna
(rassegna “Lunedì Cult Movie”)
CINEMA SARTI Faenza Dopo l’amore
di Joachim Lafosse gio., ven., lun. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18-21.15
Sherlock Jr. vs The Kid
di Charles Chaplin, Buster Keaton mar.: p.u. 21.15 (rassegna “Il cinema ritrovato”)
Il GGG Il Grande Gigante Gentile di Steven Spielberg sab. e dom.: p.u. 17.50
Mister Felicità
di Alessandro Siani gio., ven., sab., dom. e mer.: p.u. 22.45
Passengers
di Morten Tyldum gio., ven., sab., dom. e mer.: p.u. 22.45
Oceania
CINEDREAM Faenza di Makoto Shinkai da lun. a mer.: p.u. 21
CINEMA EUROPA Faenza
L’ora legale
di Kai Wessel gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 16.20-18.40-21; gio. 26/1: p.u. 21 (proiezione in lingua originale tedesca sottotitolata in italiano)
di Salvatore Ficarra, Valentino Picone fer.: 20.45-22.45; sab. e dom.: 15.50-17.50-20.45-22.45
xXx Il ritorno di Xander Cage
di D.J. Caruso fer.: 20.30-22.40; sab. e dom.: 15.25-17.45-20.30-22.40
Nebbia in agosto
Florence
Qua la zampa!
di Jacques Tati mar.: p.u. 21 (rassegna “Omaggio a Tati”)
di David Frankel fer. (escluso lun.): p.u. 21.20; sab.: 18.20-21.20; dom.: 15.45-18.20-21.20
di Robert Zemeckis fer.: 20.15-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.15-22.45
Il medico di campagna
di John Lee Hancock gio., ven., sab., dom. e mer.: p.u. 20.25
di Thomas Lilti fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18.05-21.10; dom.: 15.45-18.05-21.10
CINEMA ITALIA Faenza Silence
di Martin Scorsese gio.: p.u. 21.15 (proiezione in lingua originale); ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-21.15
Rock Dog
di Ash Brannon sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (rassegna “La casa di Pinocchio”)
Animali notturni di Tom Ford lun.: p.u. 21.15
The Founder
CINEMA SARTI Cervia
Lion La strada verso casa di Garth Davis sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
CINEMA A PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo Lion La strada verso casa
di Garth Davis ven., sab. e dom.: p.u. 21.15
La febbre dell’oro
Arrival
Allied Un’ombra nascosta
Oceania
di John Musker, Ron Clements, Don Hall, Chris Williams sab.: p.u. 17.30; dom.: p.u. 15.15
Mon Oncle
di Denis Villeneuve fer.: 20.25-22.45; sab. e dom.: 15.35-18-20.25-22.45
Collateral Beauty
Rogue One A Star Wars Story
di John Musker, Ron Clements, Don Hall, Chris Williams dom.: p.u. 16 (rassegna “La città dei bambini va al cinema”)
di Garth Davis fer. (escluso lun. e mar.): p.u. 21.15; sab.: 18.10-21.15; dom.: 15.45-18.10-21.15
di Lasse Hallström fer.: p.u. 20.30; sab. e dom.: 15.30-17.50-20.30
di Tom Ford gio.: p.u. 21
Oceania
Mia madre
di Nanni Moretti lun.: p.u. 20.30 (rassegna “Lo sguardo aperto”, introduce Stefano Vecchi)
di Stephen Frears fer. (escluso lun.): p.u. 21.05; sab.: 18.15-21.05; dom.: 15.45-18.15-21.05
Animali notturni
di Gareth Edwards sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
di John Musker, Ron Clements, Don Hall, Chris Williams sab. e dom.: p.u. 15.30
Your Name
CINEMA MODERNO Castel Bolognese
CINEMA SAN ROCCO Lugo Silence
di Martin Scorsese ven., sab. mar.: p.u. 21; dom.: 16-18.30-21
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano
di Charlie Chaplin mar.: p.u. 21.15 (rassegna “Classici Restaurati in Prima Visione”)
CINEMA JOLLY Russi Florence
di Stephen Frears sab. e dom.: p.u. 21
Miss Peregrine La casa dei ragazzi speciali
Il medico di campagna
di Tim Burton dom.: p.u. 16
Sing
di Garth Jennings gio. e ven.: p.u. 20.25; sab. e dom.: 15.20-17.40-20.25
Assassin’s Creed
di Justin Kurzel fer. (escluso mer.), sab. e dom.: p.u. 22.45
Collateral Beauty
di David Frankel fer. (escluso mar.): 20.40-22.40; sab. e dom.: 15-18.30-20.40-22.40; mar.: p.u. 21 (rassegna “English Movie”)
Masha e Orso Nuovi amici
di Oleg Kuzovkov sab. e dom.: p.u. 17
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410
Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5
JUNIOR
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TEATRO/1
TEATRO/2
Il folletto? Mangia gli incubi All’Almagià spettacolo domenica 22 gennaio con i Fratelli di Taglia Proseguono gli appuntamenti della stagione 2016/2017 de Le Arti della Marionetta: domenica 22 gennaio alle 16,30 il palcoscenico delle Artificerie Almagià di Ravenna ospiterà lo spettacolo Il Folletto Mangiasogni della Compagnia Fratelli di Taglia di Riccione. «In un bosco tutto bianco – si legge nella cartella stampa – vive il Mangiasogni, un buffo ometto del colore della luna, occhi sfavillanti come le stelle, bocca straordinariamente grande e soprattutto affamato di brutti sogni, che a lui piace mangiare con forchetta e coltello. Ora è nel suo bosco e aspetta che un bambino lo chiami, per correre a mangiargli il brutto sogno. Per chiamare il Mangiasogni però serve una formula magica…». Si tratta di una fiaba moderna, piena di humour e allegria con canto dal vivo, che tratta uno dei problemi più sentiti dei bambini, la paura dei brutti sogni, affrontandolo con leggerezza e invitando i bambini a risolverlo con fantasia. In scena Giovanni Ferma. Adatto per bambini a partire dai tre anni.
La bicicletta rossa al Rossini di Lugo Al via al Rossini di Lugo la stagione dedicata ai ragazzi curata da Drammatico Vegetale. Domenica 22 gennaio alle 16 va in scena La bicicletta rossa di Principio attivo, un lavoro adatto a un pubblico trasversale che attorno al tema della crisi possa unire adulti e bambini. Si tratta, spiegano dalla compagnia, di «una fiaba moderna a metà tra echi del teatro di Edoardo e la visionarietà noir di Tim Burton. Il linguaggio utilizzato, ora comico ora riflessivo, narra le peripezie per la sopravvivenza di questa strampalata famiglia, proprio come molte famiglie di oggi capaci di trasformare la quotidianità nel miracolo che resiste».
TEATRO/3
BIBLIOTECHE
TRANSYLVANIA CIRCUS PER UN TÉ A VULKANO La rassegna VulKano – Tè a teatro, a San Bartolo, prosegue con lo spettacolo del Teatro delle Dodici Lune Transylvania Circus domenica 22 gennaio alle 15.30. Misteriose e strane creature formano la compagnia del Transylvania Circus. Uomini drago che sputano fuoco, fantasmi acrobati, un malinconico licantropo capace di camminare in equilibrio sulla luna e poi lei, la stella dello spettacolo, l’affascinante donna vampiro. Dopo la recita, laboratorio a tema sullo spettacolo con gli attori, tè e pasticcini, giochi per tutta la famiglia. Info e prenotazioni: tel. 0544 36239; info@drammaticovegetale.com www.drammaticovegetale.com blogartebebe.blogspot.com; www.ravennateatro.com.
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BESTIARIO
IMMAGINARIO A
CASA VIGNUZZI
Sono aperte le iscrizioni al laboratorio creativo “Bestiario immaginario” previsto per mercoledì 25 gennaio a Casa Vignuzzi, in via San Mama 175, a Ravenna, organizzato dal consiglio territoriale in collaborazione con l’associazione Fatabutega. Il laboratorio si svolgerà dalle 16.15 alle 18.15 per tutti i bambini e le bambine delle scuole elementari che, con materiali poveri e di recupero, potranno realizzare sculture di animali fantastici. La quota di iscrizione è di 3 euro. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi all'ufficio decentrato di via Berlinguer 11, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30, il martedì e il giovedì dalle 14 alle 17.
TUTTI
IN UN LIBRO A
PIANGIPANE
E
SANT’ALBERTO
Grazie a un progetto finanziato da Ibc Emilia-Romagna volto a valorizzare la fruizione delle biblioteche del territorio comunale, continua "Tutti in un libro", la rassegna di appuntamenti della biblioteca Classense con Minibombo, la casa editrice dedicata ai bambini. Letture, giochi e momenti di animazione insieme agli autori e alla redazione della casa editrice aspettano le bambine e i bambini da 4 a 7 anni e gli adulti che li accompagnano. Giovedì 19 gennaio sono previsti due incontri: alle 10 alla biblioteca “Fuori... legge” di Piangipane e alle 16 alla biblioteca Olindo Guerrini di Sant'Alberto. Gli appuntamenti successivi sono per sabato 28 gennaio, alle 10 alla biblioteca Celso Omicini di Castiglione di Ravenna e alle 16 alla biblioteca Manara Valgimigli di Santo Stefano. La prenotazione va effettuata presso le singole biblioteche (biblio.piangipane@classense.ra.it 0544.418853 - biblio.salberto@classense.ra.it 0544.529805 biblio.castiglione@classense.ra.it 0544.951754 - biblio.valgimigli@classense.ra.it 0544.563662).
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COSE BUONE DI CASA
L’INAUGURAZIONE
Corretta alimentazione e organizzazione: due corsi di cucina in Darsena
Dalla Francia ecco la Blanquette di vitello
Insegnare ai più giovani ad amare il cibo e aiutarli a prepararlo nel modo più divertente e salutare, è l’obiettivo di due corsi di cucina che prenderanno in via nella scuola “saperi e sapori”, allestita nella Darsena pop up in via dell’Almagià, lungo la riva destra del
Questa settimana vi propongo una ricetta di origine francese, la Blanquette di vitello. Ingredienti: 800 gr di carne di vitello tagliata a cubetti di 2x2 cm, 1 dl di panna fresca, 1 foglia d’alloro, 200 gr di funghi champignon puliti e tagliati in maniera grossolana, 200 gr di cipolline borretane, 150 gr di carote pulite e tagliate a tocchetti di 2 cm, 80 gr di burro, 30 gr di farina, 1 mazzetto di prezzemolo tritato, 3 tuorli, 2 chiodi di garofano, sale e pepe q.b., brodo di carne q.b., un rametto di timo, due cucchiai di olio evo, un bicchiere di vino bianco secco. Preparazione: in una casseruola versate due cucchiai di olio evo e il burro, poi appena sono caldi rosolate i cubetti di carne che avrete infarinato. Cuocere a fuoco basso, non devono colorarsi. Rigirateli spesso per circa 15 minuti, poi aggiungete il timo,l a foglia di alloro e due chiodi di garofano, sfumate con il bicchiere di vino bianco dopo aver alzato la fiamma, trascorsi pochi minuti aggiungete tutte le verdure (funghi, cipolline, carote). Ricoprite a filo con brodo di carne bollente, mettete il coperchio, abbassate di nuovo la fiamma e cuocete per circa 75 minuti, ogni tanto controllate e se necessario aggiungete un po' di brodo caldo. Quando la carne è pronta toglietela dal tegame e tenetela in caldo. In una ciotola mettete i tre tuorli, lavorateli velocemente, aggiungete sale e pepe e la panna fresca, versate nel tegame rigirando diverse volte, poi aggiungete la carne. Si formerà una salsa cremosa. Versate in un piatto di portata caldo contornando con riso al burro. In ultimo aggiungete il prezzemolo tritato. A me piace anche accompagnarla con lo Sformato della signora Adele, ricetta artusiana. Se si vuole si può sostituire la carne di vitello con della buona carne di pollo.
di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
In centro a Ravenna la pizza alla romana In tanti hanno partecipato mercoledì 18 gennaio all’inagurazione (con tanto di degustazione gratuita) del primo punto vendita di Alice Pizza a Ravenna, il secondo in Romagna dopo quello presente al centro commerciale di Savignano sul Rubicone. Si tratta di un franchising di qualità nato a Roma con l'obiettivo di diffondere in tutta Italia la pizza romana, in teglia. Il segreto – si legge sul web – sarebbe nell'impasto, caratterizzato dal ridottissimo contenuto di lievito. Alice Pizza a Ravenna ha aperto in pieno centro, al posto del negozio Vodafone di via IV Novembre e vicino alla piadineria del Melarancio.
Candiano, a Ravenna. Da venerdì 20 gennaio al 10 febbraio, ogni venerdì dalle 18.30 alle 21, si svolgerà il corso, intitolato “Buono, Pulito e Giusto” condotto da Rosella Mengozzi, direttrice della scuola. Imparando a preparare piatti sani e gustosi, coadiuvati dal contributo di un nutrizionista e uno psicologo che li aiuterà a essere maggiormente consapevoli dell’importanza di una corretta alimentazione, i partecipanti apprenderanno indicazioni utili e terapeutici per la cura dei disturbi alimentari. Lo stesso modulo verrà ripetuto ogni venerdì dal 17 marzo fino al 7 aprile. Col titolo “Ragazzi, cosa c’è in dispensa? Il freddo, il fresco e il secco: organizzazione in cucina” partirà invece sabato 21 gennaio il corso volto a fornire alternative ai cibi pronti attraverso l’utilizzo degli alimenti disponibili in casa e sulla loro trasformazione con metodo in piatti salutari, nutrienti e gustosi, da condividere con gli amici. Lezioni il 21 e 28 gennaio e 4 febbraio dalle 15 alle 18. Info e prenotazioni: 348 1539975, rosella.mengozzi@hotmail.it; 393 5864414, l.altilia@libero.it e sulla pagina Facebook.
INCONTRI AL
PUB
MAC GOWAN
STORIE E SEGRETI DELLA BIRRA
Sabato 21 gennaio alle 18 al Mac Gowan Pub di Ravenna primo appuntamento della rassegna “Books & Beer - Incontri in birreria” con la presentazione del libro “Il grande racconto della birra”, tra storie e segreti della bevanda. Interverranno l’autore del libro Matteo Zamorani Alzetta – conduttore radiofonico e sceneggiatore che da 25 anni studia approfonditamente la birra – e l’imprenditore ravennate Giovanni Poggiali, anche produttore di birra artigianale. Modera il giornalista Nevio Galeati.
VEGAN A CENA
CON
FINCATI, FONDATORE
DEL METODO
RQI
Cena con l’autore al ristorante vegano Amaranto di via Mura di San Vitale, a Ravenna. L’appuntamento è per mercoledì 25 gennaio dalle 18.30 con la conferenza di Marco Fincati, tra i fondatori del metodo RQI. Si parlerà di medicina tradizionale cinese e biotecnologie olistiche, mente conscia e psicologie del cambiamento. A seguire cena a buffet a 20 euro. Info: 339 5071032.
Pausa pranzo ? Al Tribeca ti aspettano paste fatte in casa e invitanti piatti unici con composizioni di carne, pesce o vegetariane. Tutti i giorni anche al sabato dalle 12:00 alle 14:45 TRIBECA LOUNGE CAFÈ
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Tel 0544 422516
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MONDOVINO
di Fabio Magnani Giornalista, selezionatore vini con collaborazioni nazionali e internazionali. Consulente di importatori, piattaforme commerciali, ristorazione e aziende vinicole
TENDENZE
Syrah, quel sicuro fascino antico Con una storia secolare, oggi sta vivendo un ritorno in Europa, California e Australia Sembra che ultimamente ci sia un ritorno dello Shiraz. Sento qualche produttore, infatti, che lo sta riprendendo in considerazione dopo averlo abbandonato. Usato nei tagli per dare un aiutino, un tocco di morbidezza a qualche austero autoctono oppure in purezza, pare che il fascino di questo vino, alla fine, sia eterno. Effettivamente se fatto bene lo Shiraz può davvero essere un fuori classe. Dalla Francia alla California, dall’Australia all’Italia, la “Syrah mania”, ha conquistato molti consumatori così come produttori ed enologi e molti nostalgici degli anni ’90. Non c’è dubbio che questo vino che, come vedremo, lo si può chiamare “Shiraz” o “Sirah” senza cambiarne i connotati, abbia un fascino atavico. In tutto il mondo, questo vitigno dà origine a vini che possono conquistare con le proprie doti di frutto delle volte un po’ fumé e le movenze vellutate ricche di sapore. Tante sono le leggende che avvolgono questo vitigno famoso fin dai tempi degli antichi romani, che lo utilizzavano come merce di scambio, tanto era pregiato. Oggi quando si dice Syrah, si pensa immediatamente alla Francia: ma com’è arrivato fin lassù? Il merito, a quanto pare, la storia lo assegna ai Focesi: un’antica popolazione che ancor prima dei Fenici, commerciavano con le genti del mare mediterraneo. Questi, provenivano
BELPAESE DOVE NASCE E CRESCE IN ITALIA In Italia sono presenti diverse migliaia di ettari di Sirah, con una localizzazione maggiore nelle regioni Sicilia, Toscana e Lazio. Per essere più precisi, il vitigno Syrah in Italia copre circa 6mila ettari, di cui quasi il 90% si trova in Sicilia. La Toscana in realtà è seconda con poco più di 200 ettari. A seguire Puglia, Lazio, Sardegna e altre regioni con produzioni minori. Il motivo per cui s’iniziò a lavorare questo vitigno fu sempre il solito. Era utilizzato soprattutto per ammorbidire le sensazioni più dure di vitigni come il Sangiovese non a caso la Toscana fu tra le prime a sperimentarlo. Altri produttori cominciarono a utilizzarlo in purezza nel tentativo di trovare una via commerciale. Fu utile, infatti, a molti produttori del Lazio che tentarono di affrontare i mercati dando una caratterizzazione al proprio territorio attraverso la morbidezza dello Sirah. Non a caso, i blend principali sono con Syrah e varietà francesi come Cabernet Sauvignon e Merlot e varietà italiane indigene come Barbera Sangiovese e Nero d’Avola. La Romagna non è ultima a questo vitigno. Anche da noi ci sono produttori che fanno piccole iniezioni di Sirah oppure lo inseriscono in veri propri blend.
dall’antica Tessaglia, l’odierna Turchia e, con il loro commerciare, diffondevano molto materiale vitivinicolo sotto forma di sementi. Tra queste sementi c’era, secondo molti studiosi della materia che hanno ricostruito le rotte dell’epoca sulla base della diffusione del vitigno in questione, anche la Syrah. Le rotte mercantili dei Focesi coincidono perfettamente, ma una domanda sorge spontanea: perché in
certe zone la Syrah era così diffusa e in altre seppur poco distanti non ce n’era quasi traccia? Il problema di questi mercanti era che possedevano barche di stazza enorme e, a causa proprio di questo pescaggio esagerato, erano costretti ad attraccare solo nei porti di una certa grandezza, di conseguenza, gli approdi principali erano quelli delle grandi città. Marsiglia e poche altre città del mediterraneo, erano i destini di questi mercanti, che amavano il
vino. Tutto questo potrebbe dimostrare che il vino, fatto in Turchia, poteva essere Syrah, ma, gli studiosi della materia hanno ancora le idee un po’ confuse. Da Marsiglia, le sementi utilizzate per gli scambi, trovarono l’ambiente ideale per crescere nell’umida zona della valle del Rodano: ed è lì che si forma la fama, ora mondiale, della Syrah. Innanzi tutto, è qui che la Syrah
esiste nella versione femminile, mentre, in Australia come in California è Shiraz, dalle chiare connotazioni maschili. Una questione d’idiomi, o, forse, un motivo legato più alle caratteristiche del vino che, in base a dove nasce da vita a vini dalle particolari connotazioni. Al di là di tutto questo, la cosa più importante da sapere è che se vogliamo assaggiare l’originale francese, dobbiamo andare nella zona che porta il nome dell’omonimo fiume. La zona del Rodano, infatti, è delimitata a nord dalla città di Vienne e a sud da quella di Avignone. Questa è la zona che per eccellenza produce Syrah. Se vogliamo essere più precisi, e quando si parla di vino francese non si può fare a meno di esserlo, potremmo affermare con una certa sicurezza che Syrah è sinonimo di “Hermitage”. Quest’ultimo è il nome del vino che nasce nell’omonimo paese situato a nord della zona a denominazione con un vigneto di circa 150 ettari. Quando si dice “Hermitage” si parla del cuore di produzione di questo vino. È il vino “Hermitage”, infatti, che è fatto con uve Syrah al 100%, cosa che, invece, non avviene in altre zone: “Crozes-Hermitage” e “St. Joseph”, dove la Syrah è in uvaggio con altre uve. Generalmente l’Hermitage, è un vino che dà il suo massimo dopo otto, dieci anni di cantina, momento, questo, in cui si apre abbandonando definitivamente le cosiddette sensazioni di chiusura, per dar spazio agli aromi che lo caratterizzano ulteriormente. Anche in gioventù, però, il vino proveniente dalle uve di questo vitigno, si contraddistingue immediatamente per i ricordi di ribes, more, spezie e l’originale nota di fumo che lo rappresenta. Come si diceva, un vino di sicuro fascino.
MONDOVINO
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LA STORIA
QUESTIONE DI NOMI
Shiraz o Sirah, dalla Francia ai nuovi continenti
LA SIRAH NON Ăˆ PETITE SIRAH:
Le talee furono esportate in Australia prima che la filossera distruggesse i vitigni in Europa
Occorre fare attenzione a non confondere Sirah con “Petite Sirahâ€?. La storia ci riporta al botanico François Durif che aveva una serra dove sperimentava continuamente le diverse tipologie di vite. Attorno al 1860 si legge nei suoi appunti che si accorse che nella sua serra c’era una pianta di vite non codificata e col tempo scoprĂŹ che si trattava di un incrocio per impollinazione di Sirah e “Peloursinâ€? un vitigno a bacca rossa cosĂŹ chiamato perchĂŠ il frutto ricorda le bacche del prugnolo che in Francia definiscono con un’espressione dialettale “pelossierâ€?. La pianta che ne venne fu poi codificata da François e da un altro botanico “ Plant du Rifâ€? poi diventata “Durifâ€?. In America, attorno a questo vitigno c’è stata un po’ di confusione per decenni e si credeva che “Petite Sirahâ€? fosse la stessa Sirah o un clone della stessa famiglia. La confusione fu dovuta al fatto che il botanico, in un giro di conferenze in America fatte in seguito, chiamava quest’uva “Petite Sirahâ€? senza specificare che in realtĂ intendesse la “Durifâ€?. Questo portò a pensare a un clone di Sirah o, comunque, sempre legato al vitigno principale. A confondere le cose ulteriormente fu che i primi immigrati coltivando Sirah si resero conto che non produceva gli stessi quantitativi che faceva in Francia. Per questo motivo usavano il termine “Petite Syrahâ€? per riferirsi ai rendimenti piĂš bassi dei vitigni in California. In realtĂ , quello che in America chiamavano “Petite Sirahâ€?, si scoprĂŹ poi non essere nemmeno “Durifâ€? ma la “Peloursinâ€?. Vitigno oggi molto diffuso in California e in Victoria (Australia). Quindi c’erano due tipi di produzione il vero Sirah che poi in America chiamarono Shiraz per facilitĂ di pronuncia e produzioni simili allo Shiraz che definivano “piccoloâ€? secondo l’eccezione francese. Il primo piĂš buono il secondo meno interessante anche se con sfumature allo stesso Shiraz.
Dire Shiraz o Sirah non cambia di certo la varietĂ di uva. Si tratta dello stesso vitigno che ha origine nella Francia del Nord. Il suo nome non è collegato con la famosa cittĂ iraniana come spesso si sentiva dire in passato e probabilmente si tratta di una sorta d’imbastardimento del nome stesso. Quando gli europei colonizzarono l’Australia, portarono con sĂŠ talee di questo vitigno da molti giĂ conosciuto anche col nome di “Hermitgeâ€?. Questa fu la prima diffusione di massa della Sirah. Un’espansione che possiamo intendere anche in senso commerciale giacchĂŠ in America era giĂ cominciata la diffusione di questo vitigno e se ne conoscevano gli ottimi risultati. In sostanza si volevano ottenere gli stessi successi commerciali. Fortuna volle, inoltre, che i primi colonizzatori arrivavano in Australia con le loro talee prima che la filossera distruggesse i vigneti dell’Europa preservando cosĂŹ buona parte del vigneto australiano dal malefico insetto. Ancora oggi, in alcune aree dell’Australia, ci sono zone con vigneti di cento anni su piede originale di infinita bellezza. Sta di fatto che il vitigno è stato diffuso dal movimento delle genti che migravano da una parte all’altra del pianeta per i motivi piĂš disparati con il sogno di una grande vino in tasca alla stregua del famoso “Hermitageâ€? ma è in California ed in Australia che lo Shiraz dĂ risultati di tutto rispetto. La storia dello Shiraz Californiano, è condita da momenti colorati che risalgono l’anno 1884. Questo era l’anno in cui l’universitĂ degli studi sulle piante della California, cominciò a fare i primi esperimenti su questo vitigno. Lo Shiraz era considerato vitigno di pregio, come testimoniano i giornali dell’epoca, dove spesso si leggeva della compravendita di barbatelle a prezzi giĂ alti anche per quel tempo. Sempre alla fine dell’ottocento, era facile trovare riviste del settore e non, che pubblicavano notizie precise sul vino che nasceva dall’omonimo vitigno, indicando, inoltre, i migliori metodi di vinificazione basate su conoscenze specificamente settoriali. La cosa curiosa, però, era che nonostante lo Shiraz
si producesse fin dal 1800, solo nel 1974 è stato prodotto con il suo nome originale per la prima volta. Inizialmente, infatti, era prodotto con il nome di "red wineâ€?, senza alcuna distinzione forse per via della confusione legata a questo vino che si ebbe dopo i primi anni novanta, periodo in cui si cominciò a parlare di “Petite Syrahâ€? pensando fosse la stessa uva “Durifâ€? - dal nome del suo inventore François Durif-, derivante da un incrocio Shiraz e “Peloursinâ€?, un vitigno Francese di minore importanza (vedi box). Il 1980, è la data, che da inizio alla Shiraz mania californiana, dove gli articoli sulle riviste specializzate, convention, sperimentazioni e vere e proprie importazioni dalla Francia dell’originale Syrah si susseguono, alimentando cosĂŹ la fama del rosso d’America per eccellenza. Oggi, lo Shiraz è il vitigno principe degli stati uniti, nemmeno lo Zinfandel, nonostante sia amato, è riuscito a togliere la palma al vino piĂš amato d’America. La tecnologia moderna, enologi di fama mondiale come produttori pronti a tutto pur di emergere su gli altri, hanno reso lo Shiraz californiano degno di attenzioni. Un corpo ricco di connotazioni fruttate e speziate e sensazioni vellutate contribuisce alla sensualitĂ dello Shiraz californiano.
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Dall’Australia The Medhyk, con il finale che ricorda il caffĂŠ Non potevamo che stappare un bottiglia di Shiraz australiano. Il vino si chiama “ The Medhykâ€? a produrlo l’azienda “ Angoveâ€? della McLaren Valley. Un vino muscoloso, ottenuto da piante che hanno un’etĂ media tra i 40 e i 60 anni. Odori di spezie e affumicato s’intrecciano a ricordi di frutta matura e confettura con sfumature di cioccolato e menta. Al palato morbido e avvolgente di lunga persistenza con un finale che ricorda il caffè. Un vino da abbinare a pregiate carni rosse.
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Così il freddo non fa più paura Tutti i suggerimenti per proteggere cani e gatti dal gelo e dalla neve Mai come quest’anno in cui l’inverno è così freddo e rigido, è importante prendersi cura dei nostri animali domestici. Non siamo solo noi, infatti, a rabbrividire nelle giornate caratterizzate da temperature polari, ma anche i nostri amici a quattro zampe. I cuscinetti delle zampe del cane sono la parte più a rischio d’inverno, a causa del gelo e della neve ma non solo. È vero che gli animali hanno il manto a protezione, ma anche loro possono risentire delle forti escursioni termiche. D’altra parte la pelliccia che indossano è la stessa che avevano pochi mesi fa con temperature decisamente più alte. Più in generale, inoltre, non dimentichiamoci che stiamo parlando dei nostri cani domestici, dunque non abituati alle basse temperature come i randagi. Cosa fare dunque per proteggerli in inverno? Quando il gelo si fa sentire in modo eccessivo, è bene anzitutto ricordarsi di non lasciare fuori il cane, il gatto o altri animali. Proprio come noi, i cani lasciati al freddo per lunghi periodi di tempo, possono andare incontro a ipotermia e congelamento: il freddo e il rischio maggiore partono dalle zampe ma possono riguardare anche le altre estremità come le orecchie e la coda e poi tutto il corpo. Certamente è possibile farli uscire per un po’, facendo anche una breve passeggiata, ma non per molto perché gli animali si possono ammalare dal freddo. In particolare, se si è proprietari di un cane o gatto, quando si esce per una passeggiata, è bene considerare la possibilità di vestirlo. Così come noi ci vestiamo di più quando le temperature scendono, lo stesso dobbiamo fare con i nostri animaletti. Un’impresa semplice se si considera che non c’è che l’imbarazzo per la scelta, vista l’ampia disponibilità di negozi specializzati in cui trovare molto facilmente anche capi per gli animali. Possiamo persino possono vestirsi alla moda. Cappottini? Per i cani di piccola taglia a pelo corto, abituati al caldo tepore delle mura domestiche, possono essere utili. Così come, all’occorrenza, cere protettive o stivaletti per proteggere i
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DI PARTIRE, PENSIAMO AI RANDAGI
Ricordiamoci che i gatti randagi amano dormire sotto le macchine durante la notte, soprattutto se fa molto freddo. Quindi, facciamo attenzione quando accendiamo la nostra auto perché sotto potrebbe esserci qualche gatto. Prima di partire prediamoci qualche secondo, cosicché l’eventuale gatto sotto la macchina abbia la possibilità di sentire il rumore e uscire da lì
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cuscinetti delle zampe dal gelo. Le calzature per cani fanno storcere il naso a molti, ma di fatto sono comode anche per un altro motivo: il ghiaccio si blocca tra i peli e può congestionare la pelle; le zampe sono il mezzo con cui il cane tende a regolare la propria temperatura corporea; sotto la neve si possono nascondere oggetti taglienti. Attenzione, infine, anche al sale e alle altre sostanze che vengono utilizzate in caso di ghiaccio o neve che possono irritare ancora di piĂš la pelle dei cuscinetti o addirittura essere tossiche per Fido se poi si lecca le zampe per riscaldarle. Quando usciamo con i nostri animali in auto, attenzione a non dimenticarli dentro. Durante l’inverno, la macchina si può trasformare in un frigorifero, quindi non abbandoniamoli dentro mentre facciamo qualche altra cosa comodamente. Se ci capita poi di fare una gita in montagna, non togliamo il guinzaglio al nostro cane. Nella neve i cani perdono le tracce e non riescono a sentire nessun odore e si possono perdere. Come trattare i nostri animali in casa? Mettendo a loro disposizione un bel “lettoâ€? comodo: come noi, anche loro, amano stare al caldo e su un morbido materassino. In merito alla loro pulizia, durante la stagione invernale, è bene non tagliare il pelo dei nostri animaletti. I peli sono l’elemento principale che li protegge durante i giorni freddi. Prendiamo l’abitudine di spazzolare il nostro animale con regolaritĂ , cosĂŹ da stimolare la circolazione sanguigna e da favorire un adeguato rinnovo del sottopelo che gli consentirĂ maggiore protezione anche nei mesi invernali. Se invece dobbiamo far loro il bagnetto, evitiamo di portarli a fare una passeggiata dopo. Asciughiamoli bene prima di uscire o, se possiamo, evitiamo di uscire quel giorno. In ogni caso, in inverno, è bene evitare di fare il bagno di frequente al cane. Il lavaggio, infatti, lava via anche gli oli protettivi presenti in superficie sulla cute ed espone il cane a un rischio maggiore di secchezza e desquamazioni. Molta attenzione va poi prestata alla loro alimentazione e idratazione. Mantenerli al caldo significa infatti far loro consumare piĂš energie, per cui bisogna assicurarsi di far loro seguire una dieta un po’ piĂš ricca di grassi e quindi di calorie, oltre che di farli bere di piĂš, ma sempre seguendo i consigli del veterinario. Roberta Bezzi
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Arriva un piccolo fido? Cinque consigli da seguire Durante le feste avete ricevuto in regalo un bel cucciolo di cane oppure state pensando di regalarvene uno? Anzitutto, è bene sapere che avere un cucciolo comporta un impegno costante e tempo, e che per avere maggiori informazioni ci si può rivolgere a canili o associazioni di volontariato. Detto questo, ecco le prime cinque cose da tenere a mente per prendersene cura nel migliore dei modi. Ecco i consigli che ci ha fornito il veterinario Mirko Baldini (Studio veterinario Cervia, Via Capua 10, tel. 0544/973306, e-mail: studiovetcervia@gmail.com).
I cappottini possono essere anche molto trendy e alla moda. E talvolta è opportuno pensare anche a due paia di stivaletti per proteggere i delicati polpastrelli
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1. Individuare un veterinario di fiducia, se possibile vicino a casa. Se il veterinario scelto non ha una reperibilità 24 ore su 24, ricercare una struttura d’appoggio nelle vicinanze che la garantisca. Recarsi dal veterinario con tutta la documentazione del cucciolo, con tutto ciò che ha fatto. Tenere presente che il cucciolo deve aver avuto una permanenza con la madre di almeno 60 giorni prima di essere dato via. Sarà poi cura del veterinario annotare di volta in volta gli esami da fare di prassi (per esempio esame coprologico), i trattamenti immunizzanti e le varie profilassi. 2. Per quanto riguarda l’alimentazione, utilizzare sempre cibi di buona qualità indicati per cuccioli (puppy o kitten), cercando inoltre di standardizzarla prediligendo alimenti secchi. 3. Fare utilizzare giochi sicuri, senza pericoli e resistenti, vista la tendenza del cucciolo a esplorare tutto con la bocca e a distruggere e mangiarsi il giocattolo stesso. Scegliere con attenzione un negozio di settore dove acquistare giochi d’intrattenimento di qualità specifici per animali. 4. Il cucciolo – in particolare se di cani di taglia media/grande - è un animale in fase di crescita che, come tale, richiede controlli periodici dal proprio veterinario, per valutare eventuali problematiche di natura ortopedica (displasia dell’anca, dispalasia del gomito, etc.), oggi facilmente diagnosticabili tramite esami radiografici. 5. Per tutto il periodo invernale, è consigliabile – in particolare per i cani con pelo corto – far loro indossare un capottino adatto, ogni volta che li si porta fuori casa.
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SALUTE
CLINICHE
SERVIZI PUBBLICI
Un gigante del privato a Ravenna: la Domus compra la San Francesco
Inaugura a Sant’Alberto la prima Casa della salute nel territorio comunale
La storica casa di cura San Francesco di Ravenna, di proprietà della famiglia Guerra fin dalla fondazione nel 1942, viene acquisita dalla Domus Nova, l’altra clinica privata della città, attiva dal 1962. Nasce così un unico polo che somma il fatturato di oltre 19 milioni di euro e 150 medici della San Francesco agli oltre 11 milioni di fatturato e ai 100 medici dell’acquisita. Lo comunica la stessa Domus Nova dichiarando di avere sottoscritto un accordo vincolante per l’acquisto della totalità delle azioni attualmente detenute dalla famiglia Guerra. La chiusura dell’operazione è indicativamente prevista entro la fine del mese di marzo.Il dottor Stefano Grandi, presidente di Domus Nova, ha commentato: «L’acquisizione della Casa di Cura San Francesco rappresenta un’opportunità strategica per espandere l’offerta di Domus Nova ai pazienti ravennati e delle altre regioni italiane. Sono particolarmente felice di annunciare la collaborazione tra due eccellenze nel panorama sanitario regionale e nazionale, finalizzata alla crescita dell’offerta sanitaria complessiva delle due cliniche, ciascuna con la proprie peculiarità. Anche a nome del consiglio d’amministrazione e degli azionisti di Domus Nova sono lieto di porgere un caloroso benvenuto al personale medico, ai dipendenti e ai collaboratori della Casa di Cura San Francesco e di ringraziare Carla Braggion per la fiducia accordataci e i figli, il dottor Matteo Guerra e l’avvocato Michela Guerra
per la loro confermata collaborazione nei prossimi mesi». Matteo Guerra e Michela Guerra, figli di Sergio Guerra, scomparso nel settembre 2015 da cui hanno ereditato la clinica di famiglia, hanno commentato: «Desideriamo ringraziare Stefano Grandi, il management e gli azionisti di Domus Nova con alcuni dei quali, da decenni, la nostra famiglia è legata da sentimenti di stima e amicizia. Crediamo che l’ingresso della Casa di Cura San Francesco in Domus Nova rappresenti una garanzia di ulteriore crescita per la struttura ed il personale, garantendo solidità ai piani di investimento programmati. Inoltre, ci preme ringraziare tutto il personale
della clinica San Francesco, che in questi anni è stato parte integrante della famiglia, che con fiducia e competenza ci ha permesso di arrivare a questo accordo con Domus Nova. Siamo certi che, insieme, saremo in grado di creare importanti sinergie per offrire ai pazienti un servizio sanitario più efficiente». Come noto Michela Guerra, avvocato, è oggi in consiglio comunale come capogruppo di CambieRà e durante la scorsa campagna elettorale, quando era addirittura candidata a sindaco, non mancarono polemiche sul presunto conflitto di interessi nonostante avesse lasciato il cda dell’azienda.
Sabato 21 gennaio alle 11, alla presenza del sindaco, dei dirigenti Asl e degli amministratori del territorio, inaugura la nuova Casa della Salute di Sant’Alberto, la prima sul territorio comunale che sorgerà negli spazi, riorganizzati, nella sede comunale decentrata di via Cavedone dove i servizi sanitari saranno accanto a quelli già erogati nella struttura, quali servizi sociali, Cup, anagrafe. Nell'edificio continuano inoltre a svolgersi anche le attività del consiglio territoriale, presso la sala Riunioni a disposizione anche dell'associazionismo e della cittadinanza, e continua a trovare sede anche la locale Auser. Particolare soddisfazione viene espressa in una nota dai circoli Pd di Sant’Alberto/Mandriole, Savarna e Ca' Bosco che scrivono: «In un'ottica di più ampio respiro, il servizio troverà integrazione in quelli già erogati in altre località limitrofe quali Mezzano. Grazie a un lavoro di concertazione e confronto fra l’Amministrazione, il consiglio territoriale e i direttori di distretto che si sono succeduti è stato possibile concertare un progetto basato sulle esigenze che l'Azienda Sanitaria ha ascoltato e appreso dalla viva voce del territorio, approfondendo poi in maniera capillare la conoscenza e le dinamiche della vita nello stesso e coinvolgendo in maniera attiva tutti gli attori. È questo un primo e concreto passo nel riequilibrio e nella messa in rete della presenza dei servizi sul territorio, in un'ottica di inversione della tendenza che negli ultimi decenni ha visto troppo spesso un accentramento verso la città a discapito del forese. Il lavoro dei medici di base che vi hanno trovato sede e il servizio infermieristico recentemente attivato sono il nucleo dell'attività della Casa della Salute, che rivela così la grande prospettiva di espansione e sviluppo dei servizi negli anni a venire, verso un significativo arricchimento della qualità della vita di tutta la comunità del Forese Nord».
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SALUTE • BENESSERE
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DEFIBRILLATORI NUOVI APPARECCHI INSTALLATI A LUGO E CASOLA VALSENIO Nel territorio comunale di Lugo sono stati installati cinque nuovi defibrillatori. I macchinari sono collocati al campo sportivo di Santa Maria in Fabriago, nella sala boxe di San Potito, nella palestra del liceo, nella sala polivalente del centro sociale “Il Tondo” e nella sala polivalente di Voltana. I defibrillatori saranno a disposizione delle società sportive e dei cittadini. Anche il gestore della palestra comunale di Casola Valsenio riceverà il defribillitare grazie al fatto che il Comune è destinatario di un contributo di 1.000 euro per l'acquisto di queste apparecchiature grazie a un bando regionale.
AGENDA LE GUARIGIONI
DI
ALDO CAVALIERI
Domenica 22 gennaio alla biblioteca Enrico Liverani dell’ospedale civile di Ravenna, per la rassegna RianimAzioni letterarie, si terrà l’incontro con Aldo Cavalieri, autore del volume Guarigioni edito da Il girasole. Alle 15.30.
VISITE
GUIDATE ALLA COLLEZIONE
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AUSL
Mercoledì 25 gennaio, nell'ambito della festa patronale "San Pêval di Segn 2017" del comune di Massa Lombarda, l'Ausl Romagna Cultura organizzerà due visite guidate, alle ore 11 e alle 16, con la collaborazione dei giovani del servizio civile, alla collezione Ausl conservata presso il museo “Carlo Venturini”, in viale Zaganelli.
CRISTIANO CAVINA PER PICCOLI GRANDI CUORI Prosegue la rassegna GIòChi di Parole con lo scrittore Cristiano Cavina che presenterà il suo ultimo libro Pinna Morsicata, intervistato dalla curatrice della rassegna Livia Santini, giovedì il 19 gennaio a Faenza. Gli incontri a ingresso gratuito si tengono nella sala Giovanni Santini della sede del Consorzio di Bonifica Romagna occidentale, alle 20.45, in via Castellani 26, a Faenza. Durante ogni serata verranno presentati obiettivi e progetti dell'Associazione Piccoli Grandi Cuori Onlus.
LA DIETISTA RISPONDE
IL FARMACISTA RISPONDE
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Il trifoglio rosso per i disturbi della menopausa
a cura di Ilaria Pavanato
a cura di Fabio Francesconi
Come ogni anno a gennaio torna un rituale monotono e disfunzionale: la stesura dei buoni propositi. Armati dei migliori intenti ci ripromettiamo di iniziare la dieta, di andare in palestra, di leggere di più, tutto rigorosamente da lunedì! Peccato che lunedì non arrivi mai, e ci ritroviamo a giugno, poi a settembre, poi di nuovo a Natale, invischiati nelle stesse sabbie mobili che ci bloccano da anni, tornati ai vecchi ben noti atteggiamenti disfunzionali. Cosa può fare la differenza tra “il solito anno” e “l’anno della svolta”? Parlando di cibo è necessario essere pronti a un percorso diverso dalla classica dieta (la conosciamo, decine di volte l’abbiamo iniziata a gennaio e abbandonata a carnevale). Si dev’essere disposti a scavare a fondo dentro di noi per trovare una vera Motivazione al Cambiamento, e questo non dovrebbe essere improvvisato: ci si avvale di strumenti scientificamente validati, ecco perché è necessario, come sempre, che un professionista preparato ci accompagni. Tecniche e riflessioni, su misura nel percorso unico di ognuno, individuano quali leve riescono a togliere i pesanti massi che ci ostacolano il sentiero, rendendo davvero fattibile quella lista di propositi. Modificare abitudini radicate che ci portiamo dietro da anni (mangiare troppo, muoverci poco etc.) è necessario ma difficile. Diventa impossibile se proviamo a farlo per una ragione non abbastanza potente. Avete notato come sia molto semplice eseguire un compito se lo fate per vostro interesse, e difficile se è qualcun altro che ve lo chiede? L’approccio dietetico può essere il migliore del mondo, ma se non chiarisco a me stesso perché VOGLIO cambiare non lo farò mai! La prossima volta che vi riproporrete di fare qualcosa, provate a chiedervi non perché DOVETE farlo, ma perché VOLETE!
Un ottimo rimedio naturale per i disturbi del climaterio, il periodo che precede e segue la menopausa, è sicuramente il trifoglio, grazie alla ricca presenza degli isoflavoni. Sono solubili in acqua e agiscono come gli estrogeni, ecco perché sono così di frequente usati nei trattamenti legati alla menopausa e i disturbi annessi come vampate di calore, nervosismo, stati depressivi... Il trifoglio rosso può essere assunto senza prescrizione medica, ma prestando attenzione al dosaggio come suggerito da studi clinici e dall’esperienza pratica. Ad esempio, per dare sollievo dai disturbi della menopausa, è consigliato un dosaggio standard di 40 mg, arrivando fino a 80 mg nei casi più complicati. Il trifoglio rosso è spesso accompagnato da un’altra pianta erbacea perenne, la cimicifuga, che cresce in Nordamerica e non contiene isoflavoni, ma i cui principi attivi sono in assoluto i più rapidi ed efficaci sulla gestione delle vampate. Il nome deriva dal fatto che il forte e poco gradevole odore dei fiori allontana le cimici “ma anche le vampate”. Il trifoglio rosso inoltre allevia i sintomi della sindrome premestruale, come dolore al seno, gonfiore, nervosismo. Stimola la mineralizzazione ossea, aiutando a curare e prevenire l’osteoporosi. Promuove la fertilità, vista la presenza di estrogeni, ormoni coinvolti in primo piano nel processo riproduttivo. Non è invece raccomandato per le donne incinte e in condizioni in cui l’assunzione di estrogeni è controindicata: endometriosi, fibromi uterini e tumori del seno, delle ovaie o dell’utero. Vi sono anche alcuni accorgimenti pratici per diminuire le vampate di calore che sono correlate direttamente ai cambi di temperatura e non solo: vestirsi a strati, tenere le finestre aperte, bere qualcosa di fresco, evitare i cibi caldi e molto speziati, le bevande alcoliche e la caffeina, evitare il fumo.
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TEMPO LIBERO
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BILANCIA
Con Mercurio dissonante che vi assesta qualche bottarella agli zebedei, vi attende una settimana allegra come una visita guidata alle celle frigorifere di un obitorio. Specie se abbandonate il vostro consueto garbo da orso tibetano. Bene l’amore, che domenica ritrova antiche cupidigie suine.
Il naso di un cane da tartufi e la faccia di glutei saranno il vostro forte, ma le lagne immotivate e Mercurio storto potrebbero far venire la voglia di buttarvi nel wc e tirare lo sciacquone. Evitate. Bene colloqui, lavoro e viaggi, mentre l’ormone dà il meglio di sé nel fine settimana.
TORO
SCORPIONE
Siete inquieti e con l’umore sfigo-cimiteriale. Ma quando i doveri vi chiamano voi rispondete più per indole che per l’appoggio dei pianeti. Tra venerdì e sabato vi sentirete sballottati tra opposte emozioni, che non sarà facile arginare con la razionalità. Ormoni ospedalizzati, in cerca di coccole.
Marte in trigono aiuta, così voi tirate il fiato e non il collo a familiari e colleghi. Con un pizzico di sano opportunismo amicizie e p.r. si potrebbero trasformare in risultati utili per il lavoro, anche per quello suino che potrebbe trovare nuovi slanci, o nuovi partner, ma occhio a fetenti e fedifraghi.
GEMELLI
SAGITTARIO
Nonostante la quadratura di Marte, anche se il lavoro non vi dà tregua, avete comunque la capacità di tollerare colleghi e collaboratori con le ragadi al posto dei neuroni. L’amore gode invece di solidità e novità, soprattutto nel week end quando potrete consolarvi con fornicazioni inconsuete.
Le dissonanze di Marte e Venere vessano e le preoccupazioni stressano, ma non è un buon motivo per reazioni ispido-acidule se vi tocca sopportare colleghi con pochi neuroni e malfunzionanti. Anche in amore, che dà le stesse gioie di una giornata al pronto soccorso per l’influenza.
CANCRO
CAPRICORNO
Riconoscimenti e nuove opportunità anche di finanziamento vi fanno ignorare la stupidità di certa gente all around. Senza contare che finalmente vi togliete di dosso la divisa da Gestapo per indossare abiti rosa suino, nel senso che vi sentirete liberi di concedere le vostre grazie a chiunque.
Mercurio vi sbriciola gli zebedei e li dà in pasto a merli e cinciallegre. Urge organizzarvi con disciplina Merkeliana. Nel lavoro, dove le rogne superano abbondantemente le soddisfazioni, e in campo economico, accidentato come le aree adibite ai cani. Occhio alle reazioni, vostre of course.
LEONE
ACQUARIO
Stress e un pelo di sfiga è quanto minacciano le stelle da venerdì. Col serio rischio che la vostra nazi-zitellagine potrebbe far scendere gli zebedei a Melbourne all around you. Nel week end evitate di prendere a sediate tutto ciò che vi capita a tiro. Anche il sudombelico del partner.
Il cielo rende tutto possibile come in una favola o in un cartone animato senza interruzioni pubblicitarie. Certe risposte, specie sul lavoro, vi fanno fare salti di gioia come se aveste le scarpette da tip tap di Fred Astaire. Gli ormoni sono combattivi come Cavalieri dello Zodiaco.
VERGINE
PESCI
Uno screzio in famiglia, i soliti problemi economici, per non parlare di una relazione sentimental-suina narcotizzata, potrebbero farvi cadere gli zebedei sotto i talloni. State calmi perché le giuste soluzioni sono in arrivo, anche se si tratta solo di consolidare la vostra posizione lavorativa.
Certe questioni economiche migliorano e nei rapporti di lavoro le tensioni si allentano, anche se per alcuni di voi in modo fortunoso. Ma in amore siete più gelidi dei gamberetti surgelati, tanto che persino il partner di sempre avrà il suo daffare per riportarvi ad una temperatura sopra lo zero.
PALLAVOLO FEMMINILE/CAMPIONATO B1
La Teodora si rialza subito: è partita la rincorsa al primo posto A Firenze per il giro di boa poi a Perugia. Il 4 febbraio in casa Serviva una vittoria per dimenticare il primo ko casalingo contro San Lazzaro che era costato il primo posto in classifica, serviva una vittoria per riprendere la marcia e restare in scia alla nuova capolista Orvieto: la Conad Sicomputer non ha sprecato l’occasione offerta dal doppio turno interno consecutivo e il 14 gennaio contro Moie di Maiolati al Pala Costa (12esima e penultima giornata di andata) è arrivato un 31 grazie ad una maggior incisività nei fondamentali di muro – ben 19 al termine del match – e attacco. La Teodora è attesa il 21 gennaio dalla trasferta a Firenze, terzo viaggio in Toscana dopo Castelfranco di Sotto e Montespertoli. Fischio d’inizio alle 18 al palasport San Michele di Firenze: le A CLASSIFICA ragazze di coach Caliendo vorranno vincere per ORVIETO IN CIMA, RAVENNA INSEGUE stare in alto, le fiorentine invece, alla disperata Zambelli Orvieto 31, Coveme San Lazzaro ricerca di punti, nel tenta29, Conad Sìcomputer Teodora Ravenna tivo di allontanarsi dalla 29, Cmc Olimpia Ravenna 26, Tuum zona calda della classifica. Perugia 24, Videomusic Fgl Castelfranco «San Michele è un mix di 17, Ecoenergy Moie 16, Emilbronzo 2000 esperienza e gioventù – Montale 15, Vc Cesena 15, Limmi Bastia commenta il tecnico Nello 13, Sia Coperture San Giustino 12, Caliendo - che gioca in un Montesport 10, Cs San Michele Firenze 8, campo in cui è difficile troGramsci Reggio Emilia 7. vare i riferimenti; per questo fino ad ora sono le gare in casa quelle in cui è riuscito ad esprimersi al meglio. Non a caso a Firenze, Montale ci ha lasciato le penne ed Orvieto l’ha spuntata solo al quinto set. Negli ultimi due tornei di B1 ha disputato i playoff». Questa la probabile formazione: Mazzini in regia, Nasari opposta, Aluigi e Rubini in posto 4, Sestini e Torcolacci in posto 3, Masina libero. A questa trasferta, per Conad SiComputer ne seguirà un'altra, tra sette giorni a Perugia (prima gara di ritorno). Il prossimo incontro casalingo il 4 febbraio quando al Pala Costa (ore 18, ingresso gratuito) arriverà Castelfranco di Sotto.
Alice Torcolacci e Fiamma Mazzini. Il muro di Ravenna è stato determinante contro Moie
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PROGETTO “COMPAGNI DI CORDATA” UNA GIORNATA DI FESTA ALLA CIALS DI LUGO PER LA PRESENTAZIONE DELL’INIZIATIVA Domenica 15 gennaio la sede della coop sociale Cials di Lugo ha ospitato “Divertiamoci con la Uisp”, una giornata in compagnia della Uisp Lugo-Ravenna e dell’Associazione Ski Race di Parma. Dal mattino sino al tardo pomeriggio sono stati organizzati laboratori di vario genere per i ragazzi, tornei di biliardino, momenti di ballo e karaoke, oltre ad una bella braciolata per tutti. È stata questa l’occasione per presentare il progetto promosso dalla Uisp denominato “Compagni di Cordata”, che fa dell’inclusione sociale nell’attività sportiva il proprio obbiettivo. In questa ottica, era presente anche una delegazione di ragazzi di Parma, che da un paio di anni hanno aderito a questo progetto, attraverso lo sviluppo di attività sulla neve, ciaspolate, giornate di trekking e pedalate. Una giornata di festa per i ragazzi e un momento di confronto con le famiglie al fine di rendere un servizio sempre migliore e all’insegna dello “sportpertutti”. Un sentito ringraziamento a tutti i partecipanti per le emozioni trasmesse e grazie di cuore a tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata.
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PODISMO - ANNATA 2016
Proseguono le iscrizioni per il week Venerdì 3 febbraio end 28 e 29 gennaio in Val di Luce ad Alfonsine le premiazioni Proseguono le iscrizioni per quello che già oggi, complici anche i fiocchi caduti in alta quota negli ultimi giorni, si preannuncia come un evento memorabile per tutto il settore Neve della Uisp Emilia Romagna, con oltre duecento partecipanti che hanno già prenotato il loro posto. Si svolgerà infatti dal 28 al 29 gennaio in Val di Luce, sull’Appennino tosco-emiliano, l’edizione 2017 di “NEVISSIMA UISP”, il grande evento targato Uisp Emilia Romagna. Una grande festa sulla neve per giovani, meno giovani, bambini, famiglie, sciatori, snowboarder, ciaspolatori… o semplici appassionati della montagna che amano stare in compagnia fra nuovi e vecchi amici. In programma apres-ski con musica e divertimento sulla neve, ciaspolata in notturna al sabato, lezioni di sci e snowboard gratuite per principianti, grigliata di carne organizzata e servita direttamente sulle piste. Preparate dunque scarponi, tute pesanti e tutto il necessario per due giorni in montagna in uno scenario magico in compagnia della Uisp. La Val di Luce è situata nell’Appennino tosco-emiliano ed è un luogo affascinante circondato dalle montagne più famose dell’arco appenninico e punta di diamante del comprensorio sciistico toscano dell’Abetone. A 1500 mt. sul livello del mare, è raggiungibile con facilità sia dalla Toscana che dall’Emilia Romagna. La valle è dotata di sei impianti di risalita su 14 km di piste collegate alle restanti 36 del comprensorio Abetone-Montagna Pistoiese. Gli impianti partono dai 1200 mt. per raggiungere i 1890 mt. in quota e sono ubicati in prossimità della piazza del paese e facilmente raggiungibili a piedi. Dispositivi di innevamento artificiale assicurano neve costante su tutto il comprensorio, del quale Val di Luce fa parte integrante, per tutta la stagione sciistica che si protrae, tempo permettendo, fino ai primi di maggio. E la proposta, anche a livello economico, è di quelle imperdibili! Viaggio in pullman, skipass, hotel, grigliata, feste e tanto sport a soli 139,00 euro per tutti i soci Uisp. Info: Uisp Struttura Neve Emilia Romagna tel. 0545 26924.
Mancano ormai pochi giorni alla serata dedicata delle premiazioni dell’annata podistica Uisp 2016 per i Comitati Uisp RavennaLugo e Uisp Imola-Faenza. Appuntamento venerdì 3 febbraio dalle ore 20.30 come sempre all’Auditorium delle Scuole Medie di Alfonsine (via Murri). Saranno premiati atleti e società per: 24° Ravenna Cross Uisp 2016; 15° Cross Open 2016; 18° Campionato Provinciale Corsa su strada 2016; 2° Campionato di Corsa in montagna 2016; Camminate Estive Uisp 2016. I premi verranno consegnati esclusivamente nella serata. Occorre quindi essere presenti per ritirare il premio o delegare un proprio rappresentante. Seguirà buffet per tutti i presenti. Info: Raffaele Alberoni cell. 347 2775314; Attilio Gatta cell. 333 3101392; Alfredo Bagnari cell. 347 2384362.
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 19 gennaio 2017
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Appartamento completamente ristrutturato, al 4° piano con ascensore, composto da: ingresso, soggiorno, cucina abitabile, disimpegno, 2 camere da letto matrimoniali, 2 bagni di cui uno in camera, 2 balconi e cantina. Autotermosifone. Classificazione in corso. Eur o 180. 000 t rat t.
Ottimo e luminoso appartamento al 2° p con ascensore: ingresso, cucina abitab., ampio soggiorno, due letto matrim., grande bagno, cantina. Class. in corso. Euro 125.000
In palazzina ultimo piano: ingresso indipendente, soggiorno con angolo cottura, due letto, bagno, balcone. Ampia loggia uso ripostiglio. Garage al piano terra. Classificazione in corso. Eur o 139. 000