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Giovedì 19 giugno 2014 n.587

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Non solo giornalismo al Grido della farfalla EDILIZIA

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Autocostruzione, esposto in procura

Dopo la gaffe con gli artisti tedeschi a Palazzo Merlato si corre ai ripari

LIBRI

CENTRO STORICO

Gli scrittori arrivano in spiaggia

a pagina 9

Il Melarancio chiude e attacca il Comune

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Rubriche e appuntamenti per il buon mangiare e il buon bere alle pagine 24-25

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OPINIONI

RAVENNA &DINTORNI 19/6 2014

L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

Avevamo la sua parola eppure paghiamo l’Imu

di Gianluca Costantini

Come abbiamo fatto senza “Sei di Ra se...”?

di Andrea Alberizia

di Moldenke

Avete notato che nei giorni scorsi nessuno dell’amministrazione comunale di Ravenna ci ha detto che noi ravennati potevamo fare a meno di pagare la mini Imu sulla prima casa in scadenza il 16 giugno? Anzi, ci hanno ricordato di pagarla: chi ancora non l’aveva pagata doveva farlo. Il Governo l’ha abolita ma decise di non rendere ai Comuni la quota eccedente che eventualmente le municipalità (come Ravenna) avevano chiesto ai cittadini. Nel resto dei comuni italiani che si trovavano nelle stesse situazioni di Ravenna i residenti l’hanno pagata che era ancora gennaio. Invece a noi è stato concesso uno slittamento di cinque mesi. L’aveva deciso la giunta comunale, facendo leva sui propri poteri a proposito di imposte locali, promettendo che questi mesi sarebbero serviti per continuare la battaglia per la cancellazione totale del balzello. Ne deduciamo che la battaglia non sia andata a buon fine. Ci sta, le battaglie si combattono ma mica sempre si vincono. Soprattutto quelle politiche. Ma se facciamo un passo ancora più indietro, se andiamo a prima dello scorso Natale, troviamo qualcuno dalle parti di Palazzo Merlato che si diceva pronto a farsi tagliare lo stipendio (davvero) pur di non farcela pagare. Non c’era margine di trattativa: non ci stava dicendo che avrebbe lottato per eliminarla preparandoci comunque all’eventualità che poi la si dovesse pagare. No, ci diceva che non l’avremmo mai pagata. Mai. Per essere sicuri che non ci faccia difetto la memoria andiamo a riprendere le sue parole. Con una necessaria premessa: pronunciate anche in diretta televisiva con ospitate in più programmi Rai. «Non metterò le mani in tasca dei ravennati. Sfonderò il patto di stabilità. In conseguenza il Governo ridurrà il mio stipendio di dodici mensilità da 3.500 a 2.200 euro? Non me ne importa un bel nulla. I ravennati hanno la mia parola. Questi 40 euro (la stima media dell'Imu, ndr) i ravennati non li pagheranno. Se la legge non la cambiano, io non la applico e a gennaio non metto le mani nelle tasche dei cittadini ravennati». Nell’aria c’era odore di annullamento da parte del Governo anche per la porzione locale e giocare d’anticipo promettendo la ribellione alle tasse era parsa una mossa furba. Era il sindaco Fabrizio Matteucci che parlava così. Di sua spontanea iniziativa. Poi il Governo non annullò nulla e la mini Imu è rimasta lì. Le battaglie politiche, come detto, si possono anche perdere. Ci diede la sua parola che non avremmo pagato. Poi non ci si stupisca se la fiducia nella parola dei politici è al minimo. E il 16 giugno non si è visto nessuno che ci abbia detto: ci ho provato ma è andata male.

Il comunicato stampa che segue è stato inviato a tutti i giornali locali. «Dieci giorni fa un bel micione tigrato, di nome Leopoldo, decide di allontanarsi da casa e di non farvi ritorno. La sua padrona, preoccupata, membro del gruppo facebook “Sei di Ravenna se…” lancia un appello sul social network della città. Gli amministratori del gruppo facebook danno spazio alla notizia. Ne parte una vera e propria mobilitazione generale, tutti alla ricerca di Leo. In tantissimi condividono l’appello su facebook e le bacheche virtuali dei ravennati si riempiono della foto del felino girandolone. Iniziano a comparire volantini in città: nei parchi, nei negozi, negli ambulatori veterinari, ovunque. Vengono contattate le forze dell’ordine ed Hera. Si mobilita anche Enpa, sempre attraverso la propria pagina su facebook. Qualche segnalazione di avvistamento arriva, ma senza alcun risultato. E quando la speranza sembrava perduta, questa mattina, Leo inaspettatamente fa capolino alla porta di casa. Sta bene, ignaro di quanti lo stavano cercando. Ma come nella storica barzelletta sul gatto perso a Ravenna che nonostante la complessa viabilità e le infinite rotonde riesce a tornare a casa, anche Leo il gatto stile gipsy ce l’ha fatta. E chissà dove sarà stato Leo in questi dieci giorni: di certo deve aver pensato che “casa è sempre casa”. Ma se qualcuno si ritrova una gattina incinta, noi pensiamo di sapere chi è il colpevole! E’ il caso di dirlo, tutto è bene quel che finisce bene». Qui in via del tutto straordinaria, siamo in grado di pubblicare la replica di Leopoldo, contattato mentre stava scavando una buca in giardino per fare i propri bisogni. «Ma porca puttana, mai possibile che delle persone adulte si rincoglioniscano così? Che non abbiano altro di meglio da fare che stare su un gruppo di Facebook? Postare foto dei miei simili, di cappuccini? Ma davvero siete ridotti così? Fatevi una vita e smettetela di rompere le palle a un gatto che si è andato a fare una scopata. E poi quale gattina incinta, faccio sesso protetto, io. Forse è meglio se tornate a organizzare fiaccolate o a raccogliere fondi per la prossima bambina che viene investita. Ma come avrà fatto questa città ad andare avanti senza Sei di Ravenna se?».

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XI

nr. 587

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini, Gianluca Achilli (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Nevio Galeati, Claudia Graziani, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Flavio Montelli, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

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SALUTE POLITICA

BOLOGNA

CRONACHE ROMANE

Primarie per il Pd regionale Totonomi per il dopo Errani Dopo le primarie che hanno incoronato Renzi alla guida del Pd lo scorso dicembre, ecco regole e data per le primarie che dovranno decidere la nuova guida del Pd emiliano-romagnolo: iscritti ed elettori Pd saranno chiamati alle urne il 5 ottobre. Fino a poco tempo fa, come noto, il partito era saldamente in mano ai bersaniani, tra cui spiccavano due pezzi da Novanta ravennati come Vasco Errani e Miro Fiammenghi, ma oggi invece deve in qualche modo ricollocarsi dopo e dentro il tornado Renzi. Soprattutto perché il nuovo segretario regionale sarà quello che dovrà affrontare, dopo quindici anni di regno, la successione proprio del governatore ravegnano Errani. E non a caso i nomi che circolano per i due ruoli, segretario regionale del Pd e possibile candidato alla presidenza a Bologna, sono in alcuni casi sovrapponibili. La domanda ovviamente da queste parti potrebbe essere: sceglieranno un renziano della prima, della seconda o della terza ora (di non renziani ormai non vi è più traccia)? Tra i renziani della prima e primissima ora c’è Matteo Richetti fedelissimo dell’attuale premier. Tra i primi anche a schierarsi con Renzi e soprattutto a combattere una battaglia a viso aperto con l’attuale establishment del partito e dell’apparato della Regione c’è senza dubbio Roberto Balzani, già sindaco di Forlì che si è distinto per una battaglia contro le politiche di Hera e contro la modalità di gestione del processo di unificazione dell’Ausl e che potrebbe forse garantire una certa discontinuità rispetto al passato. Ammesso che sia questa discontinuità che si cerca. Certo è che sono in diversi a guardare a lui dal basso, ma altramente certo è che sarà ostacolato da molti, se non tutti gli ex bersaniani. Di relativa recente conversione è poi Daniele Manca, sindaco di Imola, presidente del patto di sindacato romagnolo Hera, una garanzia di continuità, ex promesso del-

la Ditta che potrebbe trovare collocazione nel nuovo corso. Non da scartare nemmeno l’ipotesi che cerchi confermi l’attuale segretario in carica, Stefano Bonaccini. La sua conversione al verbo renziano risale al dopo 13 febbraio 2013 e oggi è nella segreteria di Renzi. Altro nome di peso circolato era quello di Andrea De Maria, classe 1966, che sul proprio sito sfoggia la foto con Cuperlo e vanta l’iscrizione al Pci di Berlinguer, un lungo curriculum di politico alle spalle, oggi parlamentare, mentre c’è chi spera nella discesa in campo del segretario di Ferrara Paolo Calvano. Alcuni di questi nomi, come si diceva, potrebbero tornare in ballo per decidere la certo più ambita presidenza della Regione dopo che è tramontata l’ipotesi Giancarlo Muzzarelli, ex assessore di Errani oggi sindaco di Modena dopo uno storico ballottaggio. Certo è che dopo il quindicennio Errani, successivo peraltro alla guida del partito Ds dell’attuale sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci (allora “dalemiano” e che finì il mandato con la sconfitta del partito a Bologna nel 1999), di sicuro in questo giro la guida non toccherà alla città dei mosaici. Al Pd di Ravenna dovrebbero spettare, il prossimo anno, i soliti due comodissimi posti da consigliere regionale che saranno come sempre divisi per territori (oggi ci sono l’ex segretario provinciale cervese Miro Fiammenghi e l’ex sindaco di Bagnacavallo Mario Mazzotti) ma che dovranno rispettare anche la questione delle quote di genere (a chi toccherà indicare la donna?) e che potrebbero essere scelte con le primarie, e un assessore. Tra i nomi su cui molti sono pronti a scomettere c’è quello dell’attuale presidente della provincia Claudio Casadio, artefice sul territorio di un grosso lavoro di mediazione proprio su una delle questioni che più di altre riguarda e dipende direttamente dal governo di Bologna: l’Ausl unica.

L’INCONTRO

Ma chi sei, Di Maio o Fanfani? (Grillo, dimmi dove vai e ti dirò chi sei) di Andrea Casadio

«Renzi batta un colpo, il Movimento 5 stelle risponderà». Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno scritto questo sul loro blog. Si sono rivolti a Matteo Renzi e al Pd con un tono supplichevole da ragionier Fracchia: «Com’è buono Lei, confrontiamoci sulla legge elettorale, La prego! Ma… mi scusi… mi si sono intrecciati i diti…» E Renzi ha risposto subito, con il fare virile e sicuro che s’addice a chi ha appena vinto le elezioni europee col 40 per cento : «Il Pd sulle riforme è pronto a discutere con tutti. Io credo che l’accordo che abbiamo siglato regga. Ma se la Lega e Grillo vogliono sedersi intorno ad un tavolo sono i benvenuti». E ha dettato lui le regole: «Questa volta, magari, lo streaming lo chiediamo noi. È bene che non ci siano né patti segreti né giochini strani. Con Grillo diciamo che non ci si annoia mai. Fa un po’ ridere questa corsa alle riforme perché fino a tre-quattro settimane fa sembrava che le riforme le volessimo fare soltanto noi, e anzi che ci fossimo incaponiti». Prima delle elezioni Beppe Grillo parlava con un tono assai diverso, altero: «La vera sfida è riuscire a cambiare la mentalità degli italiani. Ci sono l’ebetino di Firenze (ovvero Matteo Renzi) e il condannato (ovvero Silvio Berlusconi). Dietro l’ebetino c’è sempre il condannato. È un Paese fantastico. Renzi è un vecchio politico e i partiti stanno studiando una legge elettorale per far fuori il M5S. L’Italicum, la legge elettorale che vogliono fare loro, è peggio del Porcellum: è il Pregiudicatellum! Vaffanculo!». Poi, per conquistare i voti dei settantenni, Grillo, quello che «i giornalisti italiani fanno schifo» è andato da Vespa, che evidentemente per lui è il migliore e più obiettivo dei giornalisti (ambè, contento te…). Poi il M5S, che minacciava fuoco e fiamme, ha preso il 20 per cento, e Renzi il 40 per cento. Sic transit Gloria Mundi, transeunte è la gloria politica! Grillo prima si è incazzato, e poi ha sbottato: «Quest'Italia è formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un po' ai loro nipoti, ai loro figli, ma preferiscono stare così». Cioè, tradotto: «Io sono il meglio, e non sono io che sbaglio, siete voi teste di cazzo che non mi capite». Ma poi è passato qualche giorno, qualcuno deve avergli detto che quella reazione altezzosa da Norma Desmond in Viale del Tramonto non dimostrava proprio un grande rispetto per il cittadino elettore che “uno vale uno”, e così, come un Forlani qualsiasi, Grillo e i suoi hanno chinato la loro capoccetta cinque stelle e hanno cambiato idea praticamente su tutto. Dopo i toni roboanti, si sono messi a chiedere incontri, a dialogare, a fare politica, mogi mogi, come neanche la Dc. «O, Signor Renzi, e voi uomini del Pd, parlateci, vi preghiamo, ora che avete avuto la conferma del voto popolare!», hanno pigolato. (No, hanno preso il doppio di voi). E Luigi Di Maio, indicato da Grillo come delegato a trattare col Pd sulla legge elettorale, ha spiegato in conferenza stampa al Senato: «Riguardo al dialogo col Pd, si tratta di un gesto innovativo, fatto con responsabilità, un confronto necessario dopo il risultato delle europee, visto che il governo che avrà vita più lunga, sarà un dialogo non a scatola chiusa ma un’apertura di merito». Eh? Dico, eh? Come parli? Scatola chiusa? Apertura di merito? Ma sei Di Maio o Fanfani? E i vaffanculo virili dove sono finiti? Di Maio ha proseguito difendendo l’accordo dei M5s con Nigel Farage, leader del Partito per l’Indipendenza del Regno Unito, dicendo: «È un uomo lungimirante che sarà il futuro primo ministro inglese». Boh, io l’ho intervistato, questo Farage. Non so se è di destra o di sinistra, magari non è razzista, ma uno che dice che il più grosso problema del Regno Unito sono gli immigrati, come ha detto a me, ecco, qualche dubbio me lo fa venire. Grillo: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.

L’OPINIONE

Riforma del Senato e qualità della democrazia Paola Pattuelli: «Il governo vuole un’altra cassa di risonanza dei partiti» Riceviamo e pubblichiamo uno stralcio della riflessioni di Maria Paola Pattuelli (la versione integrale è pubblicata su www.ravennaenditorni.it) tra gli organizzatori dell’incontro con Walter Tocci di lunedì 23 giugno.

Incontro con Azzariti e Walter Tocci Lunedì 23 giugno alle 21, in sala D'Attorre a Ravenna (via Ponte Marino) i Comitati in difesa della Costituzione di Bagnacavallo, Faenza, Ravenna e da Libertà e Giustizia, circolo di Ravenna organizzano un incontro per parlare delle nuove riforme costituzionali vengono proposte dal Governo al Parlamento che stanno animando il dibattito nazioanle. Ospiti saranno Gaetano Azzariti, costituzionalista ( Università Sapienza di Roma) e Walter Tocci, senatore Pd che si è recentemente autosospeso per solidarietà con i colleghi “destituiti” dalla commissione Corradino Mineo. All’incontro sono stati invitati i deputati e i senatori eletti nella Provincia di Ravenna.

Nell’incontro del 23 giugno con il costituzionalista Gaetano Azzariti e con il senatore Walter Tocci parleremo, oltre che di Riforme costituzionali, di “qualità della democrazia”. Non è questione di contorno. E’ il centro del problema. I Costituenti - di Camere - ne disegnarono due. Davano per scontato che in Parlamento arrivassero persone serie e preparate, qualunque fosse la loro collocazione politica, e che avrebbero lavorato nel pieno rispetto delle Istituzioni e delle leggi. Mai avrebbero pensato che, come ci raccontò una volta Oscar Luigi Scalfaro, arrivassero in Parlamento persone che – in gran numero – la Costituzione nemmeno l’hanno letta. Mai pensavano che avremmo avuto una legge elettorale peggiore della legge truffa che all’inizio degli anni Cinquanta fu velocemente bloccata. Allora i tempi della politica erano meno lunghi, chissà perché, e la Costituzione era quella di oggi. Il porcellum anticostituzionale – questa è una vera urgenza - presenta un maggioritario spropositato, con parlamentari “nominati” e non scelti dal popolo. Tutto questo fuori e contro la Costituzione. Colpa del Senato? E l’Italicum, è il parere di molti costituzionalisti, peggiora il Porcellum. Il governo attuale – e non è suo compito – ha presentato una

proposta di legge costituzionale che mette mano al Senato. Quello di adesso fa perdere tempo e costa. Argomento veloce e di facile presa. Viene da pensare che, se così è, si può abolire e tutto fila via veloce. In realtà, il governo vuole un Senato non eletto dal popolo, ma “nominato” dalle Regioni. Un’altra cassa di risonanza in mano ai partiti. Invece, l’articolo 67 della costituzione è uno dei più importanti perché riconosce pienamente la dignità del mandato parlamentare che l’eletto onora “senza vincolo di mandato”, perché rappresenta la Nazione e non, quando arriva in Parlamento, il partito da cui proviene o che lo ha candidato. I Costituenti vollero garantirci che i nostri rappresentanti, arrivati in Parlamento, avrebbero lavorato con serietà ed impegno, studiando le carte, scrivendo leggi, discutendole, facendo proposte. Le Commissioni parlamentari servono per questo. Invece, vediamo che la longa manus di maggioranze di partiti “comandano” ai parlamentari cosa debbono fare o dire. […] La qualità della democrazia va veramente pensata/ripensata a fondo. Possibilmente senza slogan, ma approfondendo, discutendo, ricercando informazioni, aprendo spazi pubblici di confronto, chiedendo a chi ci rappresenta in Parlamento di tenere aperte porte e finestre in relazione con l’opinione pubblica attiva, sicuramente minoranza, ma più robusta della minoranza silenziosa che non vota. In provincia di Ravenna i Comitati indifesa della Costituzione hanno sempre cercato il confronto con gli eletti. Confronto solo a volte concesso e non coltivato.

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L’INDAGINE/1

RUSSI

Lega Nord: scoppia il caso firme false Dodici coinvolti tra esponenti del Carroccio e Pdl per le liste alla Regionali 2010 Falsificato e poi autenticato centinaia di firme legate alla presentazione di una lista di candidati della Lega Nord per le Regionali in Emilia Romagna del 2010. Con questa ipotesi di reato sono state indagate dodici persone, perlopiù esponenti politici all’epoca dei fatti del Carroccio e Pdl tra consiglieri comunali, provinciali e segretari locali di partito, tra cui l’attuale coordinatore provinciale della Lega. Il caso, riporta il sito internet dell'agenzia Ansa, si è in particolare concentrato su Faenza, città nella quale in quello stesso anno si tenevano in concomitanza le elezioni comunali. La lista in questione, senza le firme ritenute fasulle, non avrebbe raggiunto la soglia minima di sottoscrizioni per essere considerata valida. L’inchiesta si era innescata nell’ambito delle verifiche scattate in seguito al lancio di banane di fine luglio 2013 contro l’allora ministro Cécile Kyenge che stava parlando dal palco della festa del Pd a Cervia. Una delle persone sentite dagli inquirenti aveva riferito che le repentine dimissioni di un consigliere comunale Pdl, giustificate per motivi familiari, potevano in realtà essere legate alla richiesta di autenticare firme sulla cui autenticità quel consigliere nutriva seri dubbi.

RAVENNA &DINTORNI 19/6 2014

FESTA DELL’UNITÀ, PAOLO VALENTI: «OCCASIONE PER TESTIMONIARE LA NOSTRA IDEA DI BELLA POLITICA» Sono tornate al vecchio nome Feste dell’Unità per iniziativa del segretario del partito e premier Renzi e stanno animando anche quest’anno le estati di molte località del Ravennate grazie ai volontari del Partito democratico. In particolare, da giovedì 19 a lunedì 23 torna la Festa dell'Unità di Russi nell’area parcheggio del Mercatone Uno con stand e arena spettacoli, birreria, torneo di calcetto, mostre, area giochi per bambini e spazio libreria con “Librimi”, la prima festa da quando è diventato segretario comunale l’assessore provinciale Paolo Valenti e che segue la vittoria di Sergio Retini alle amministrative dello scorso maggio. Valenti, nel ringraziare i volontari, definisce la festa «l’occasione per continuare fra eventi sportivi, artistici, gastronomici e politici a testimoniare la nostra idea di bella politica».

PROIEZIONE

L’INDAGINE/2

DOCUMENTARIO SUL PERICOLO DEI NUOVI FASCISMI AL DOCK 61

Caso Terremerse: in appello chiesti due anni per il governatore

Sabato 21 giugno alle 20.45, il cicolo Arci Dock61 (in zona Darsena a Ravenna) e L'altra Europa con Tsipras Ravenna organizzano la proiezione di Fascism Inc, un documentario indipendente e realizzato in crowdfunding dagli autori di Debtocracy e Catastroika sui nuovi movimenti fascisti che stanno nascendo in molti paesi europei, come è emerso anche alle ultime elezioni per il parlamento di Bruxelles.

Il procuratore generale Miranda Bambace ha chiesto una condanna di due anni per il presidente della Regione Emilia-Romagna, il ravennate Vasco Errani, nel processo d'appello "Terremerse". Il pg ha poi chiesto 2 anni e 2 mesi per i dirigenti della Regione Filomena Terzini e Valtiero Mazzotti. Errani era stato assolto con rito abbreviato in primo grado dall'accusa di falso ideologico in atto pubblico per la vicenda relativa al finanziamento di un milione di euro ottenuto da parte della Regione dalla cooperativa agricola Terremerse, guidata all'epoca dei fatti dal fratello Giovanni. Attraverso il suo avvocato Alessandro Gamberini, Errani «ribadisce che ha assoluta fiducia nella magistratura ed è assolutamente fiducioso che verrà confermata la sentenza che lo ha assolto con la formula "perché il fatto non sussiste"». La sentenza è attesa per l'8 luglio.

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giovedi 26 giugno dalle ore 20.30

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autore di “Uomini e cani”, “Ferro e fuoco”, e “La legge di Fonzi”

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MENÙ PESCE Alici in scapece allo zafferano con pomodorini aromatici e crostini di focaccia pugliese Risotto dello chef cozze, limone e basilico Filetti di sgombro con melanzane al forno e menta Pasticcio leccese (pasta frolla e crema pasticciera) con caramello e vincotto Malvasia salentina, acqua e caffè

Fiori di zucca ripieni di burrata e salsiccia a punta di coltello Orecchiette al pesto di rucola, cacio ricotta e pomodorini scattarisciati Rollè di coniglio con caponatina estiva di verdure alla pugliese Pasticcio leccese con salsa di limoni e basilico Aglianico pugliese, acqua e caffe

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Stabilimento balneare Molo Trezero Viale delle Nazioni, 248 - Marina di Ravenna - Info e prenotazioni Tel. 0544 530793 www.molotrezero.com info@molotrezero.com

MENÙ CARNE

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

giovedi 3 luglio Alessandro Panzavolta

30 € giovedi 17 luglio: Guido Catalano

Testo

RAVENNA &DINTORNI 19/6 2014

SALUTE SOCIETÀ

LA PROVA TECNICA

ARTISTI DI STRADA

Il 2019 da capitale Ecco un assaggio di cosa accadrebbe

Dopo la gaffe con la scuola tedesca il Comune cambia le regole

Partirà il 20 giugno, toccando varie città della Romagna, una rassegna di eventi creata per dare un’idea ai cittadini di cosa accadrà a Ravenna nel 2019 se il prossimo 17 ottobre sarà proclamata capitale europea della cultura. Il cartellone si chiama “What if ?”: manifestazioni artistiche e culturali che costituiscono la puntata zero, ossia l’anteprima ufficiale dei progetti più significativi che le città romagnole stanno sviluppando in sinergia con la candidata Ravenna. Dopo l’evento di apertura a Rimini del 20 giugno – Fluxus in occasione dei duemila anni passati dalla posa della prima pietra del ponte di Tiberio – vi saranno appuntamenti a Faenza, Alfonsine, Cervia e Cotignola, passando per Forlì e Cesena. Alle 18.30 del 23 giugno la torre del magazzino del sale di Cervia ospiterà l’incontro dal leitmotiv ambientale “Cervia dei paeA CURIOSITÀ saggi”, mentre dal 24 al 30 giugno al museo Carlo Zauli in via della RAVENNA È LA PIÙ SMART Croce a Faenza si terrà “Transiti, TRA LE SEI CITTÀ residenza d'artista verso il 2019 tra FINALISTE arte, design e ceramica”. Il 25 il labirinto effimero di Alfonsine sarà La seconda edizione dello Smart teatro del concerto Metamorfosi City Index, il ranking annuale con cui la società milanese Between soundscape. Mentre a concludere la misura il grado di “smartness” rassegna l'appuntamento a Cotidelle città italiane, presenta tre gnola del 21 luglio con Il grande conuove dimensioni: cultura e turiro delle balle di paglia, formato da smo, sicurezza urbana e giustizia cento coristi provenienti da tutta la digitale. In particolare, la prima provincia. Tappa anche a Forlì con “Smart Culture & Travel” si rivela Cinetwork - in cui l'11 e 12 luglio si di importanza strategica per le sei parlerà di cinema e documentari al città italiane candidate a Capitale salone comunale e al teatro cinema Europea della Cultura 2019, ogApollo - e alla biblioteca Malatestiagetto di un focus dedicato all’inna di Cesena, il 18 luglio, con la moterno dell’index, dal quale Ravenstra-convegno dedicata al cibo “Di na emerge come la città più smart che gusto sei? Il giro del mondo in fra le candidate in corsa. 80 passioni gastronomiche”.

Studenti multati perché

Gli alunni della scuola tedesca sotto il portico del municipio

suonavano senza permesso Ra2019 offre di pagare la sanzione ma loro preferiscono fare ricorso E alla fine, il regolamento per gli artisti di strada che ha procurato più di un imbarazzo nelle ultime settimane all’amministrazione comunale e a Ravenna 2019 sarà quasi certamente cambiato. Nella decisione ha pesato la vicenda degli studenti di una scuola di musica tedesca che l’11 giugno si sono visti multare da un vigile urbano per la mancanza dell’apposito permesso dopo essere stati elogiati da Comune e Ravenna 2019 sulle rispettive pagine di Facebook. Per rimediare alla gaffe, il 13 giugno i ragazzi, con il maestro, sono stati ricevuti in municipio da sindaco e staff di Ra2019 e invitati a suonare di nuovo a Ravenna. Ma loro hanno preferito dirigersi verso Faenza e hanno anche spiegato che intendono far ricorso contro la multa, declinando così l’offerta da parte di Ra2019 di pagare la sanzione al posto loro. In queste settimane l’incidente diplomatico ha fatto discutere, tanto da spingere il primo cittadino a voler

IL PRECEDENTE ALLONTANATI

FORLÌ,

SENZA MULTA

Una curiosità: il 10 giugno, pochi giorni prima del loro arrivo a Ravenna erano stati invitati a smettere di suonare e ad allontanarsi anche dalla piazza di Forlì (ma almeno lì non furono multati) suscitando lo sdegno della soprano Wilma Vernocchi.

Il sindaco pensa

a una diffida alla prima infrazione E c’è chi vorrebbe dare ai vigili il potere di rilasciare permessi

TEODORA CAFFÈ

rivedere il regolamento. La proposta di Matteucci prevederebbe l’introduzione di una diffida al primo controllo senza permesso e la sanzione solo al secondo controllo in modo da evitare di multare chi potrebbe non sapere del regolamento. Un’idea che è già stata discussa sommariamente in giunta e che sembra, nelle linee fondamentali, raccogliere il consenso della maggioranza. L’ufficio legale è al lavoro per valutarne la sostenibilità. Tra le file del Pd c’è chi vorrebbe intervenire an-

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Paella e bollicine da degustare sotto i portici Il piatto spagnolo in versione solo pesce e le Bolle del Bufalo protagonisti giovedì 10 luglio dell’evento del Teodora Dalla felice idea del connubio fra una rinomata specialità della cucina spagnola come la paella e un prodotto del territorio quale le Bolle del Bufalo da uve Chardonnay e Trebbiano, nasce la serata di giovedì 10 luglio al Teodora Caffè, sotto i portici della centrale via Corrado Ricci. La degustazione, che inizia alle 19.30 ed è su prenotazione, prevede un bel piatto di paella, abbinato a un calice di Bolla del Bufalo al prezzo di quindici euro. Si può scegliere di mangiare e sorseggiare il proprio vino, restando comodamente seduti all’esterno, nei tavoli protetti dal magnifico porticato, o all’interno. «In linea con la nostra filosofia del confronto per conoscere e crescere – afferma Matteo Bergamaschi che, insieme alla madre, ha rilevato la gestione del bar lo scorso 19 aprile –, scommettiamo su questo nuovo evento che speriamo raccolga il con-

senso dei tanti ravennati desiderosi di passare una piacevole serata in centro, degustando ottimi prodotti. A preparare la paella sarà l’amico e fornitore Fabrizio Fusè in versione live. Per l’occasione, abbiamo scelto una paella di solo pesce e non mista carne e pesce alla valenciana. Come direbbero gli spagnoli, una paella de marisco, ossia di pescato, realizzata con prodotti genuini e freschi delle nostre pescherie: un perfetto mix di crostacei e pesce azzurro dell’Adriatico». Il vino è invece di un’azienda agricola di Sant’Agata sul Santerno con cui il Caffè Teodora ha già realizzato altri aperitivi-degustazione. Le Bolle del Bufalo è un ottimo spumante secco dal colore paglierino con riflessi verdi, ricavato da uve Chardonnay al 60 per cento e Trebbiano al 40 per cento. Un perfetto abbinamento piattovino, in quanto le bollicine smorzano un po’ la

sapidità di un piatto ricco come la paella. Durante la serata poi, gli appassionati di calcio potranno anche vedere le partite dei mondiali grazie al monitor da 55 pollici allestito nel locale. Come sempre al Teodora Caffè sarà possibile acquistare i prodotti assaggiati durante le degustazioni: non dunque solo un bar, ma anche una vetrina del territorio con alcuni dei suoi migliori prodotti. E, in attesa dell’evento del 10 luglio, venerdì 20 giugno, da non perdere un aperitivo con i ragazzi del Gruppo dello Zuccherificio con il loro “Grido della farfalla”. Dopo la partita Italia-Costarica delle 18, sarà possibile assistere a un originale incontro in cui il calcio si combina con il cinema e la fotografia, in compagnia di Davide Baldrati e Francesco Della Torre. E già sono in cantiere altre novità per l’appuntamento settimanale con l’aperitivo che proseguirà per tutta l’estate. Teodora Caffè, via Corrado Ricci 37 - Ravenna Info e prenotazioni per la serata del 10 luglio: tel. 0544 37410 - cell. 348 016 9185

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RAGAZZI

Melarancio verso la chiusura: «Vogliono una città dormitorio» Quasi 500 magliette gialle per “Lavori in comune” Sono stati circa cinquecento i ragazzi tra i 14 e i 18 anni che hanno chiesto di diventare “magliette gialle” per partecipare ai “Lavori in comune”. Tra gli otlre laboratori e attività previsti ce e sarà anche uno che porterà alla realizzazione di un cartone animato dedicato alla candidatura di Ravenna a Capitale europea della cultura e sarà proiettato a metà luglio in piazza del Popolo durante le serate di “Cinema in piazza”. Tra le altre attività alle quali si dedicheranno i ragazzi, solo per fare alcuni esempi sono tra l’altro previsti la realizzazione di interventi di abbellimento di strutture ad uso comune e aree pubbliche, come scuole e case protette; di materiali didattici e giocattoli per bambini; laboratori a favore di ragazzi diversamente abili, iniziative di accoglienza turistica.

che in termini di semplificazione della procedura burocratica per l’ottenimento del permesso. Una posizione in line con quella di Alvaro Ancisi (Lpr). Alberto Ancarani, capogruppo di Forza Italia, ci spiega che è favorevole alla regolamentazione della materia e propone di dare ai vigili stessi la possibilità di rilasciare il permesso dopo aver verificato che si tratti di un vero artsta di strada e non, spiega «di una vittima del racket che in realtà non è in grado di suonare proprio niente». Un’idea

che non dispiace nemmeno a Pietro Vandini del Movimento 5 Stelle che già dal momento dell’approvazione, quasi due anni fa, denunciava il rischio insito nelle nuove misure e nella difficoltà di applicazione. I grillini hanno avanzato una proposta più libertaria rispetto alle altre in campo che di fatto allenterebbe i lacci burocratici per chi voglia venire a suonare a Ravenna. Comunque sia, a breve il regolamento sarà cambiato per evitare nuove gaffe.

«Già combattere contro la crisi è complicato, se poi si deve combattere anche contro un’Amministrazione che vuole tornare alla città dormitorio è troppo. Non sono Don Chisciotte». Mauro Grassi, fondatore di uno dei locali che ha dato il via alla rinascita del centro storico di Ravenna, sabato 28 giugno invita su Facebook i clienti alla festa di chiusura: dopo oltre dieci anni di attività, dal 2003 la Locanda del Melarancio di via Mentana era stato un punto di riferimen-

ciso di chiudere il locale, «come ha già fatto il Gamba7 e come faranno altri, vedrete», sebbene negli anni non siano certo mancate le soddisfazioni dai clienti e dalla fama certificata anche da guide per turisti straniere. Al suo posto aprirà un nuovo locale a luglio ma con nuovi proprietari e una nuova gestione. Per chi vorrà ritrovare il clima di questo Melarancio, ogni giovedì sera ci sarà una festa "Remembering Melarancio" al Cascador, in via della Lirica, l’altro locale gestito dalla moglie di Grassi. Ma potrebbe essere difficile incontrarci Mauro, che per il proprio futuro ha progetti di viaggio: «Vado a fare quello che a Ravenna viene multato e per cui all’estero vengo profumatamente pagato: l’artista di strada». Grassi infatti già da tempo sta girando il mondo, dagli Usa alla Francia fino al Qatar con il pianoforte con il “carillon”. Sulla vicenda interviene il coordinatore del centro storico per Confesercenti Giacomo Costantini che esprime dispiacere per la scelta di Grassi «uno degli imprenditori del centro che fece nascere la prima edizione della Notte d’oro» e, senza entrare nel dettaglio di quanto accaduto al Melarancio, aggiunge però: «Siamo irritati con l’Amministrazione per gli inspiegabili ritardi sulla zonizzazione acustica della città. In pratica secondo i regolamenti vigenti il centro storico è davvero considerato come un dormitorio e invece va classificato come area con attività con “alta densità umana” come di fatto è. Altrimenti, accade davvero che gli esercenti rischino di incorrere in sanzione solo per il suono che esce dai locali quando si apre la porta, pur essendo in regola con i permessi. La questione è sul tavolo da oltre un anno, ma non capiamo quale sia l’ostacolo che impedisce l’aggiornamento degli strumenti tecnici che potrebbero far lavorare più serenamente tutti gli imprenditori che rendono vivo il centro storico». (fe. an.)

Confesercenti:

«Non capiamo il ritardo dell’Amministrazione nell’adeguare la normativa acustica» to per la vita serale e notturna della città, frequentato da ravennati e turisti. In realtà l’avviso, che nessuno ha voluto prendere troppo sul serio, Grassi l’aveva lanciato un anno fa quando, racconta «alle undici e cinque della sera in cui festeggiavamo i dieci anni del locale mi è stata fatta una multa da mille euro per il rumore che si sentiva ogni volta che qualcuno entrava o usciva e apriva la porta. Avevamo tutti i permessi, non c’era nemmeno un concerto in corso. Potevano farmi una multa tra i 100 e i 1000 euro e hanno scelto i mille. E dall’Amministrazione non è mai arrivato né un commento né una parola». Grassi lamenta in generale una disattenzione dell’Amministrazione verso i locali che avevano avuto il merito di ravvivare il centro. E così ha de-

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SOCIETÀ

10 AGENDA

IL FESTIVAL

UNA

TAVOLA ROTONDA SUI LAVORATORI DEL WELFARE E LE LORO TUTELE

Lezioni e spettacoli per informare

“Welfare e lavoro. Più vicino ai cittadini nel rispetto delle regole e a tutela dei lavoratori”, questo il titolo della Tavola rotonda organizzata dall’Alleanza delle cooperative dell’area Romagna per domani, giovedì 19 giugno, alle 15 all’Hotel Cube di Ravenna (via Luigi Masotti, 2).Ad aprire il convegno sarà Maurizio Spinelli di Agci Emilia Romagna cui seguiranno le relazioni introduttive di Massimo Gottifredi, responsabile filiera servizi e sociali di Legacoop Romagna e Pio Serritelli, presidente Federsanità Confcooperative Emilia Romagna. Ad entrare nel vivo della discussione saranno poi Daniele Manca, presidente Anci ER, Andrea Des Dorides, direttore generale Ausl Romagna, Roberto Riverso, Giudice del Tribunale di Ravenna, Antonio Cinosi, segretario Cisl Romagna in rappresentanza delle OO.SS, Maria Grazia Cortesi, direttore della coop. sociale Il Cerchio e Antonio Buzzi, presidente del Sol.Co di Ravenna.

Torna il Grido della Farfalla. Anteprima con Vinicio Capossela Giunto alla sesta edizione, torna a Ravenna Il Grido della Farfalla, meeting dell’informazione libera organizzato dall’associazione Gruppo dello zuccherificio con il patrocinio dell'assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Ravenna, che si svolgerà da venerdì 20 a domenica 22 giugno in diverse piazze di Ravenna: piazza Unità d'Italia, piazza Marsala e piazza del Trebbo Poetico. Il Gruppo dello Zuccherificio organizza la sua festa dell’informazione affiancando alle forme classiche della divulgazione pubblica un mix di lezioni, arti, teatro e concerti all'insegna di temi quali legalità, istruzione, giornalismo e cultura. Vi saranno infatti dibattiti con personaggi del calibro di Antonio Ingroia, ma anche dibattiti con intellettuali come Christian Raimo e Alessandro Marescotti (blogger del Fatto Quotidiano) accompagnati da videoperformance, spettacoli teatrali, mostre fotografiche, balli e concerti. Non mancherà inoltre la tradizionale consegna del premio. Quest’anno il meeting verrà anticipato, giovedì 19 giugno, da un appuntamenti d’eccezione: alle 17.30 si tiene infatti l’incontro con Vinicio Capossela, in occasione del quale il cantautore presenterà – al palazzo dei Congressi in Largo Firenze – il suo libro Tefteri e il docufilm Indebito. Altro momento clou sarà lo spettacolo di Giulio Cavalli sabato sera in piazza Unità d’Italia. «Il Grido non consiste in un semplice evento – ha puntualizzato l'assessore alle Politiche giovanili Valentina Morigi –, bensì è un lavoro che il Gruppo dello zuccherificio porta avanti durante tutto l'anno, come le campagne d'informazione sulla mafia e sul gioco d'azzardo e il coinvolgimento delle scuole superiori ravennati». Le attività dell'associazione partono a settembre e «la rassegna include tutti gli stimoli raccolti durante il periodo di iniziative», ha commentato Lorenzo Carpinelli del Gruppo. «Quest’anno – ha continuato – abbiamo voluto far assumere al festival una nuova forma: mentre per le edizioni precedenti organizzavamo interviste, quest’anno abbiamo optato per le lectio magistralis, in cui l'ospite parla del tema in totale libertà, così da far risultare l'incontro meno autoreferenziale. Oltre a coinvolgere il nocciolo duro del nostro pubblico, miriamo a raggiungere anche le generazioni più giovani, ed è per questo che abbiamo inserito appuntamenti teatrali, musicali e partecipativi (come lo slotmob, un ritrovo di persone in un bar senza slot machine al suo interno, ndr): per i ragazzi la sola informazione può risultare poco attraente, e quindi diversamente sarebbe difficile trascinarli dal mare al centro città. Collaborando poi con due associazioni universitarie di Ravenna, miriamo a coinvolgere più giovani possibile». Fabrizio Cilindro

Vinicio Capossela, qui in una foto di Luca Carlino, è anche tra i protagonisti di questa edizione del Ravenna Festival

PROGRAMMA GLI

Partito Democratico ad ALFONSINE

dal 28 GIUGNO al 7 LUGLIO Centro sportivo “BRIGATA CREMONA”

GIUGNO

Tra gli appuntamenti clou del festival Il grido della farfalla ci sono le lectio magistralis di venerdì 20 giugno dalle 15 di Oriano Spazzoli (fisico), Cristiano Cavina (scrittore), Piergiorgio Morosini (magistrato) alla sala Spadolini della biblioteca Oriani. Alle 18 Italia-Costa Rica dei mondiali di calcio e al fischio finale al caffé Teodora Davide Baldrati mostra la ricerca fotografica “Io sono Rumenigge", insieme a Francesco Della Torre per esplorare il calcio nel cinema. Alle 21 si parla di scuola con Christian Raimo ed Eugenio Baroncelli in piazza Unità d'Italia. Il concerto Il silenzio della pietra di Luigi Berardi dalle 20.45 (3 ripetizioni da 30 minuti) nei Giardini Pensili del Palazzo della Provincia mentre nella piazzetta Unità d’Italia ci saranno i Lord Lovo e i Rubiconians alle 23. Sabato 21 giugno si comincia con lo slotmob contro il gioco d’azzardo con Chiara Pracucci alle 10, al caffè Letterario di via Diaz. Alle 16 appuntamento a piazza Marsala con Antonio Ingroia che racconta le stragi dei primi anni Novanta. Con Pierluigi Senatore di Radio Bruno e Gabriella De Luca, stessa location anche per l’incontro Good News con Michele Dotti e Simone Canova, alle 18, per parlare di buoni esempi. Alle 21, lo spettacolo di Giulio Cavalli “Nomi, Cognomi e infami” in piazza Unità d'Italia, dove chiuderà la giornata il concerto “In punta di piedi Acoustic Duo"con Valentina Fanti alla voce e Alessandro Spazzoli alle 23. Domenica 22 giugno Francesco Cavalli presenta il suo libro sulla ricerca della verità di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin alle 16 in piazza Marsala, mentre in piazza Unità d’Italia alle 18 saranno consegnati i premi. Stessa ora per “Cut”, poesie e zirudele in dialetto romagnolo con Eliseo Dalla Vecchia e Rudy Gatta in piazza del Trebbo Poetico. Programma completo su www.ravennaedintorni.it.

2014

Festa del

APPUNTAMENTI DAL

LA STORIA

DI RUSSI E IL GENIO DELLE ACQUE A CASA MELANDRI

Venerdì 20 giugno alle 18, alla Sala D'Attorre (via Ponte Marino, 2 Ravenna), sarà presentato il volume La storia di Russi. Dalla villa alla città, a cura di Eraldo Baldini e Dante Bolognesi. Oltre ai curatori parteciperà all’incontro anche Antonio Patuelli, cittadino onorario di Russi. Ultimo appuntamento del ciclo di incontri, martedì 24 giugno alle 18, sarà la presentazione del nuovo allestimento permanente a Tamo, Il Genio delle Acque, con Elsa Signorino (presidente RavennAntica) e l’archeologa Giovanna Montevecchi.

PROGRAMMA sabato domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato domenica lunedì

28 29 30 1 2 3 4 5 6 7

Jastin Patrizia Ceccarelli Ballerini “Milleluci” Roberto Polisano Joe di Brutto Mirco Gramellini Renato Tabarroni Silvano Silvagni Edmondo Comandini Gio Raffoni e FUOCHI ARTIFICIALI

PIANO BAR sabato domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato domenica lunedì

28 29 30 1 2 3 4 5 6 7

Claudio e Elisabetta Claudio e Elisabetta Renato Ricci Renato Ricci Trio Italiano Trio Italiano Vittorio Bonetti Anna Romano Guido Guido

PRIMO PIANO

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Sui capanni sono stati pubblicati anche numerosi volumi: questo è uno scatto tratto dal libro “Villa Acquadella” del fotografo ravennate

Luigi Tazzari

Da una parte ci sono i capannisti che chiedono di non distruggere un patrimonio culturale e sociale che rappresenta un pezzo di storia di Ravenna; dall’altra c’è chi, come Movimento 5 Stelle o Lista per Ravenna, seppur in maniera diversa, denuncia al contrario l’avvio di una sorta di maxi condono edilizio. In mezzo c’è l’Amministrazione comunale che in questo caso davvero si trova in una posizione poco invidiabile dovendo cercare di fare chiarezza su un tema che già si è cercato di normare con due regolamenti, nei lontani 1975 e 1991, in teoria ancora in vigore ma chiaramente mai rispettati. Il tema è quello dei cosiddetti capanni da pesca e da caccia, semplicemente “il capanno” per i tantissimi ravennati che almeno una volta vi hanno passato una domenica in famiglia o con amici, non solo certo pescando o cacciando. Con il tempo sono infatti divenuti luoghi di ritrovo, per alcuni anche abitazioni. Dai ripari precari per pescatori e cacciatori, spesso vere e proprie opere ingegneristiche molto suggestive e particolarmente apprezzate dai fotografi della zona, sono nate anche villette in cemento armato (tra cui lo storico capanno del Pci, nel quale di fronte a una grigliata si sono decise spesso anche le sorti del partitone e conseguentemente della città) e bruttezze conclamate. Da qui nasce l’esigenza di un nuovo regolamento, che il Comune avrebbe voluto approvare entro il 2012 (andando a rileggere le comunicazioni ufficiali), ma che al termine di un lungo percorso a ostacoli arriverà in consiglio comunale per il via libera definitivo solo nelle prossime settimane, a quasi due anni dall’adozione di gennaio 2013, a cui sono seguite assemblee pubbliche, dodici commissioni consiliari in cui si sono discusse più di 150 osservazioni e una petizione contraria firmata da 3.500 persone (vedi pagina 12). Il tutto, come spesso capita, senza comunque modificare sostanzialmente la bozza già adottata dal consiglio, se non soprattutto per un più ampio ventaglio di materiali che sarà possibile utilizzare per le opere. «Il regolamento – a parlare è l’assessore all’Ambiente del Comune, Guido Guerrieri – si pone l’obiettivo principale di voler riqualificare i capanni e bonificare le rispettive aree di pertinenza sia da un punto di vista degli standard di minima sicurezza che da un punto di vista igienico sanitario». In pratica si dà la possibilità ai capannisti di eseguire interventi di manutenzione straordinaria sostituendo in particolare materiali nocivi molto diffusi come plastica ed eternit, senza dover ridurre drasticamente

IL DIBATTITO/1

Capanni, «salveremo il salvabile» Verso l’approvazione del nuovo regolamento. L’assessore: «Valuteremo caso per caso» la dimensione del capanno (il regolamento del 1975 prevedeva invece in caso di interventi di riportare la struttura ai previsti 28 metri quadrati di superficie, mentre oggi ce ne sono anche da oltre 100 metri quadri), anche se – rivela Guerrieri – in consiglio comunale potrebbero essere accolte modifiche che fissano una dimensione massima da non superare in alcun caso. Condizione necessaria sarà quella di richiedere il permesso di realizzare i lavori entro un anno dall’approvazione del regolamento, e di realizzarli poi entro i successivi tre anni. A destare scalpore in questi mesi tra i cittadini

(soprattutto capannisti) non sono stati però certo questi dettagli ma la concreta possibilità che una percentuale di capanni venga demolita. Su circa 700 presenti sul territorio comunale, tra piallasse, dighe foranee e argini dei fiumi, quasi 200, secondo un censimento di una decina di anni fa, sarebbero in tutto o in parte abusivi (gli altri possiedono almeno un titolo edilizio o anche solo una concessione idraulica). Questo il Comune lo sa bene, ma l’assessore Guerrieri non ci sta a passare per quello che vuole abbattere i capanni. «Non sarà una bella frase ad effetto – sorride – ma quello che ci tengo a specificare è che cercheremo di

450

Icapanni nelle piallasse Baiona (201 regolari, 91 abusivi) e Piomboni (18 regolari, 140 abusivi) secondo il censimento del 2004. Negli ultimi anni ne sono stati demoliti 30. In totale sono 700 nel comune

salvare il salvabile. Su quei duecento, per esempio, credo che gli abusi di una buona metà si possano sanare, anche perché spesso riguardano solo porzioni delle strutture. Fare una stima è però complicato e preferisco non sbilanciarmi sui numeri». L’Amministrazione infatti ha deciso di non stabilire una data, come poteva essere il 1975, antecedente la quale salvare indistintamente tutti i capanni in virtù della loro storicità (come chiedevano i capannisti nella petizione), ma di analizzare caso per caso. Una volta approvato il regolamento, ogni capannista tra quelli considerati abusivi dovrà dimostrare con foto, documenti o quant’altro, che la sua struttura fosse già presente sul territorio prima del 1967, per esempio – ossia da quando si è reso obbligatorio il permesso di costruire – o comunque prima dell’istituzione dei vincoli paesaggistici che gravano su praticamente tutte le aree in cui sorgono oggi. In caso contrario, allarga le braccia l’assessore, «non c’è alternativa alla demolizione». A non avere scampo saranno per esempio i capanni in mezzo all’acqua di canale Magni nella pialassa Baiona (zona Marina Romea), dove una decina ne erano già stati abbattuti l’anno scorso. Ancor prima una ventina di capanni erano stati demoliti in pialassa Piomboni (sulla strada che da Ravenna porta a Marina), per l’espansione dell’area Sapir del porto. «Il nuovo regolamento non renderà tutti i capanni uguali come ha detto qualcuno – assicura Guerrieri –, sono il primo ad apprezzare la diversità e a voler valorizzare questo straordinario patrimonio». Una volta terminato l’iter di questo regolamento, l’assessore dovrà poi mettere mano alla bozza di quello delle concessioni, con il quale il Comune dovrà in qualche modo riconoscere l’esistenza dei capanni già presenti che saneranno le proprie irregolarità e istituire una sorta di rinnovo della concessione per chi invece ha già i titoli che ne attestano la regolarità. Luca Manservisi

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PRIMO PIANO

IL DIBATTITO/2

«Fateci pagare, non vogliamo essere abusivi» Raccolte dai capannisti 3.500 firme in due mesi. «Volevamo garanzie dal Comune, ma non ci ascoltano» In poco più di due mesi hanno raccolto 3.500 firme per una petizione di cui però il Comune alla fine non terrà conto (vedi pagina 11). A lanciare la raccolta firme la cooperativa fruitori degli ambiti naturali ravennati, che raccoglie capannisti (un centinaio) ma non solo. «Anche fotografi o semplici appassionati della natura che frequentano questi luoghi», assicura uno dei soci più attivi, Stefano Savoia. Nella petizione si chiedeva al Comune di tener conto della storicità dei capanni, salvando dalla demolizione anche quelli abusivi, ma realizzati prima del 1975, anno in cui è entrato in vigore il primo regolamento. «Ora il Comune dice che valuterà invece caso per caso, ma in questo modo, chissà, magari conteranno più le conoscenze e gli amici, che la storicità...», attacca Savoia, che assicura: «Nessuno vuole un maxi condono ma

«Ci dissero, trasferitevi che vi daremo le concessioni. E invece...» mettere una data come paletto sarebbe stato importante. Gli abusivi vorrebbero pagare le tasse, ma non possono, vorrebbero sanare gli abusi». Ora invece, i capanni considerati abusivi dovranno essere demoliti, ed è facile che questo innescherà come già successo in passato una serie di ricorsi al Tar. «È probabile – continua Savoia – noi volevamo cercare di evitare tutto questo ma non è stato possibile trovare una soluzione condivisa. Mi pare che sia stata fatta anche molta confusione. Un esempio su tutto è quello dei tetti dei capanni: giustamente bisogna eliminare l’eternit ma tra le alternative è stata ammessa la carta catramata,

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“Noi per Gaber” Spettacolo di chiusura anno accademico 2013-14 Con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ravenna

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LA TESTIMONIANZA che di fatto è bitume e quindi non proprio ecologico, mentre è stata bocciata la nostra proposta di poter utilizzare anche un semplice pannello di lamiera zincata. Mi pare che abbiano affrontato l’argomento persone che non hanno le adeguate competenze. E non hanno ascoltato i nostri suggerimenti, abbiamo partecipato a tutte e dodici le commissioni in municipio sul tema, ma loro semplicemente se la sono suonata e se la sono cantata». A promuovere la petizione è stato in particolare un altro socio della cooperativa, Ferdinando Morini. «Una regolamentazione andava fatta ci mancherebbe – racconta – ma mi lasciava dei dubbi la sua rigidità che rischiava di cancellare o penalizzare la storia, la cultura, le tradizioni della nostra città. L’adesione alla nostra causa della signora Cristina Muti del Ravenna Festival, che ha dichiarato come i capanni siano importanti per Ravenna quanto i mosaici, ci ha dato poi lo slancio per partire con la raccolta firme, che non ci aspettavamo potesse andare così bene. Si sono fermati a firmare anche turisti, persone da fuori regione che hanno sempre apprezzato questa caratteristica del nostro territorio». Morini è socio di un capanno abusivo in piallassa Baiona. «Stiamo cercando la documentazione per determinarne le origini, io sono subentrato da 5-6 anni. Ma sentir parlare di demolizione è un’offesa per tutti noi. Sono d’accordo che ci sono delle brutture e quelle vanno eliminate, ma non si può generalizzare. Faccio un esempio, su canale Magni, in Baiona, ci sono una quarantina di capanni, tutti tenuti molto, molto bene. Ma di questi solo tre sono regolari... (ma l’assessore, nell’intervista a pagina 11 pare non dare molte speranze agli abusivi, ndr)». «Nel corso degli anni abbiamo cercato tante volte di essere regolarizzati – conclude Morini –, ma non c’è stato modo. Il fatto è che sono state proprio le autorità a consigliare ai capannisti di spostarsi nella Baiona, perché il Piombone era già pieno. “Trasferitevi”, dicevano, “che poi vi daremo le concessioni”. E invece ancora stiamo aspettando...». Ma quanto valgono questi capanni? A rispondere è il vicepresidente della cooperativa, Giuseppe Benini.

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«I capanni sono in concessione e non si possono vendere. Nel 99 percento dei casi la quota societaria resta in famiglia, oppure passa tra i soci esistenti. Valorizzare una quota è impossibile. Nelle piallasse poi i capanni di valore sono 9-10 in tutto e sono quelli che pescano, mentre per tutti quelli all'interno sono più i soldi che costano per mantenerli... Altro discorso per le dighe, lì

«Anche le bruttezze sono un patrimonio. E l’uomo deve restare in piallassa»

sì che ce ne sono che valgono milioni di euro...». Tornando al regolamento, Benini cerca di vedere anche il bicchiere mezzo pieno. «Dopo una lunga operazione di dialogo c'è stata qualche apertura da parte del Comune, credo sia ingiusto non riconoscerlo. Credo nella buona fede dell’assessore e della giunta, ma la nostra paura è che senza mettere paletti fissi nel regolamento, come il valore della storicità, tra qualche anno chi verrà dopo l’assessore e questa giunta potrà sfruttare questa mancanza per demolire tutti i capanni, tanto per intenderci. Volevamo qualcosa di scritto che ci potesse tutelare». Infine, ha invece espresso soddisfazione per il lavoro svolto dal Comune nel redigere il regolamento la storica associazione italiana Pesca Sportiva e Ricreativa, che ha però chiesto di cercare di tutelare i capanni antecedenti il regolamento del 1991 (lu.ma.)

Il capanno per i ravennati è un feticcio della propria infanzia, il “padellone” usato per tutto fuoriché per pescare, dalle braciolate alla fughe d’amore. Non solo i capanni, però, sono stati costruiti dall’uomo, anche l’ambiente circostante è stato formato dalla presenza delle persone. Secondo Pietro Barberini ricercatore storico e conoscitore degli ambienti ravennati «se vogliamo conservare la piallassa, che si è modificata molto negli anni, bisogna mantenere la presenza dell’uomo. Senza l’uomo, che negli anni ha modificato il corso dell’acqua, non ci saranno più nemmeno i fenicotteri, che hanno bisogno di fondali bassi, o l’anatra tuffatrice. I fondali, infatti, sono completamente diversi da come erano un tempo e l’uomo, con i suoi limiti e i suoi difetti, è ormai parte della natura di questi luoghi. Chiuderli sotto una campana di vetro non ha senso». Secondo Barberini «anche le bruttezze di certi capanni sono diventate patrimonio di questi luoghi. Evitando gli eccessi, ovviamente. Un tempo c’era moltissimo eternit e si versava in acqua di tutto. Adesso la situazione è molto migliorata, certo alcuni eccessi ci sono ancora e quelli sono da eliminare. Però sono ambienti che vanno vissuti e respirati. Le famiglie, che portano i bambini a mangiare al capanno, lasciano in quei bambini una memoria, ed è in quei momenti che nasce il legame con l’ambiente. Se non ci si potesse più andare, ci si dimenticherebbe di quei luoghi». Il pericolo secondo Barberini è quello di «ammazzare di burocrazia i capannisti. Prima era tutto libero e adesso non si può fare niente, ci sono moltissime regole e inoltre, se non stai attento, ci vanno i ladri e te lo svuotano, rubano una radio, delle bottiglie di vino. A un mio amico hanno rubato addirittura la porta. Per questi motivi molti stanno abbandonando i capanni e questo per me è un aspetto che danneggia le nostre tradizioni». I capanni che vediamo oggi sono diversi da quelli dell’800, «Certo il capanno storico era diverso. Erano tutti come quello di Garibaldi. Però anche se l’aspetto dei padelloni è mutato è rimasta sempre la tradizione nei ravennati, basti pensare che Zalét, ovvero Gino Gatta, il primo sindaco di Ravenna dopo la liberazione, terminata la attività politica si ritirò in un capanno». Matteo Cavezzali

Le due foto di queste pagine sono di Adriano Zanni

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ECONOMIA FILETTO

Come in un castello di carte: una scivola e tutta l'opera crolla. L'autocostruzione di Filetto – capitolo fallito dei tre che costituivano l'ambizioso progetto di case fai da te promosso dal Comune di Ravenna ormai dieci anni fa (vedi box) – è un castello enorme che ha mosso milioni di euro, ha prodotto faldoni di scartoffie con migliaia di pagine, ha costretto l'amministrazione comunale a rimetterci soldi pubblici, ha lasciato un cantiere incompiuto, ha beffatto quattordici famiglie e potrebbe crollare per un documento di appena tre pagine, chiamando alle proprie responsabilità di fronte alla magistratura amministratori pubblici e privati cittadini. Per chi ancora non conoscesse le vicende di Filetto si ricorda che il cantiere è fermo da cinque anni, gli scheletri di due palazzine (costruiti con 21mila ore di lavoro prestate da quattordici famiglie) stanno andando in malora, una società (fallita nel 2010) ha ottenuto circa un milione di euro da Banca Etica che aveva concesso una linea di credito di 1,3 milioni alle famiglie di autocostruttori per poi accontentarsi di 780mila euro versati dal Comune per chiudere il contenzioso. Gli autocostruttori chiedono 1,4 milioni a Palazzo Merlato che rifiuta e ne chiede tre agli autocostruttori. Dicevamo di una carta che fa tremare l'opera. È un permesso di costruire rilasciato il 6 aprile 2006 dal Comune – con la firma dell'architetto Gloria Dradi, dirigente del settore Urbanistica – a una società a responsabilità limitata (Alisei Autocostruzioni) per realizzare «due fabbricati residenziali a schiera in autocostruzione a Filetto», le ormai celebri palazzine che avrebbero dovuto ospitare i quattordici alloggi per altrettante famiglie che Palazzo Merlato aveva selezionato attraverso un bando pubblico

L’autocostruzione finisce in procura Esposto sulla licenza edilizia del 2006 che valeva la partecipazione al progetto. Quel documento ha attirato le attenzioni di un consigliere comunale di opposizione, Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, che parla di «cappella madornale» e lo considera il punto di partenza di tutte le storture che si sono accumulate a Filetto: la società beneficiaria della licenza OTTA E RISPOSTA edilizia, secondo la ricoIL COMUNE: «LA ONG HA INCARICATO LA SRL» struzione del capogrupL’ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA NEGA po, non era legittimata a ottenere quel titolo. Ma nel documento si scrive «I nostri uffici hanno verificato, cioè che dice Ancisi che la dirigente lo «rilanon risulta». Così l’assessore comunale Massimo scia dopo aver preso atto Cameliani (Attività produttive) interpellato da Il Resto che il richiedente ha predel Carlino dopo l’annuncio dell’esposto. E sul stato dimostrazione di balletto Ong-Srl l’assessore aggiunge: «Il protocollo avere il necessario titoè stato firmato dalla Ong che poi ha scelto la Srl per lo». E così quel permesso dirigere i lavori». Abbiamo raggiunto al telefono a è diventato l’allegato Milano Ruggero Tozzo, presidente di Alisei Ong: numero uno dei quindi«Noi con la Srl non abbiamo mai avuto rapporti, è ci richiamati nelle otto solo una omonimia. Non abbiamo mai indicato la pagine dell'esposto che Srl per svolgere i lavori. L’avranno incaricata gli Ancisi ha elaborato e autocostruttori». E Matteo Mattioli, indirizzato alla procura vicepresidente di Mani Unite, chiude il cerchio della Repubblica tramite così: «Noi non abbiamo mai incaricato nessuno». la polizia municipale: Insomma da dove spunti questa Srl nessuno lo sa. truffa, abuso d'ufficio, falso materiale e ideologico sono i reati che il decano dell'oppoa tali soggetti. Quantomeno è legittimo di una Srl che si chiama Alisei sizione ipotizza possano essere rilevati. un severo giudizio politico sull’amminiAutocostruzioni: non è l’Ong con cui il Il compito di stabilire se siamo di fronte strazione che ha subito un danno ecoComune ha firmato un protocollo d’ina una truffa o a una grossolana incapanomico importante». tesa (vedi box) pur portandone lo stesso cità gestionale Ancisi lo affida alla Per capire meglio la presunta illegitnome e trovando punti di contatto tra le magistratura. Ma un’idea ce l’ha: «I timità del permesso di costruire occorre due realtà. Dagli uffici milanesi della fatti non sarebbero stati possibili senza il inoltrarsi nel ginepraio di nomi e tecniOng si sono sempre difesi dicendo che si concorso di più persone fisiche interne cismi burocratici. La licenza è in favore tratta di una spiacevole ominimia che li

ha solamente danneggiati. Ancisi non sa quindi capacitarsi di come il Comune abbia assegnato quel permesso alla Srl definendola «proprietario» del terreno attestandone il possesso dei requisiti: «A quel tempo, come tuttora, l’unico proprietario del terreno era il Comune che quattro mesi dopo avrebbe conces-

Comune di Ravenna

I Sedici

Il ruolo dell’Architettura contemporanea Ciclo di conferenze organizzate e promosse dal Gruppo Ravimm - Le Cantine di Palazzo Rava e dalla rivista dell’abitare TrovaCasa Premium (edizioni Reclam), con il patrocinio del Comune di Ravenna e Ravenna 2019

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Tutti i progetti di architettura e gli interventi delle conferenze sono recensiti e pubblicati sulla rivista mensile TrovaCasa Premium

PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

RAVENNA &DINTORNI 19/6 2014

ECONOMIA RAVENNA

via Newton 28

EDILIZIA E BUROCRAZIA

In arrivo l’aggiornamento del Rue

LA STORIA NEL 2004 LA GIUNTA MERCATALI FIRMA UN PROTOCOLLO CON UNA ONG: 3 CANTIERI, 50 FAMIGLIE, TANTI GUAI L’autocostruzione arriva a Ravenna nel 2004. Per andare incontro alle difficoltà abitative in tempi in cui il mattone era alle stelle, il Comune sposa un progetto innovativo: la casa se la costruiscono con le proprie mani, lavorando nei weekend e durante le ferie dai propri impieghi, le persone che andranno poi a viverci. Riducendo la manodopera da pagare si riduce il costo finale dell’immobile. Il primo passo è un protocollo d’intesa siglato dal Comune, sindaco era Vidmer Mercatali (Ds) e assessore alla Casa era Ilario Farabegoli (Prc), con un’associazione non governativa, Alisei Ong, con sede a Roma e riconosciuta dal ministero degli Affari esteri e dalla Commissione europea. Alla Ong il compito di «una solida regia e direzione edilizia» e «i contatti con Banca Etica per facilitare l’erogazione dei mutui finanziari»; all’ente pubblico la missione di «sovrintendere, coordinare e vigilare in tutte le fasi la corretta attuazione del programma».Con un bando pubblico vengono selezionati cinquanta nuclei familiari e in due anni aprirono tre cantieri: si comincia a Piangipane (26 famiglie), poi arrivano Savarna (10) e Filetto (14). Il quarto a Sant’Alberto resta solo nei programmi. In ogni cantiere le famiglie si uniscono costituendo una cooperativa che diventa il soggetto di riferimento per i lavori siglando convenzioni con il Comune per i terreni (concessi in diritto di superficie per 99 anni) e aprendo linee di credito con Banca Etica (l’istituto eroga il finanziamento che sarà poi restituito dalle famiglie con un mutuo ventennale da aprire a lavori ultimati). Le case assegnate con sorteggio una volta ultimate. Per i lavori più tecnici – soprattutto gli impianti e le rifiniture più delicate – ci si rivolge a professionisti. A monte di tutto anche una spinta all'integrazione sociale: il bando infatti prevede che le famiglie selezionate per partecipare al progetto fossero metà italiane e metà extracomunitarie. Nessuno dei tre insediamenti ha avuto vita facile per arrivare al taglio del nastro. Nel 2008 Piangipane, nel 2011 Savarna. Filetto? Dal 2006 a luglio 2009 si è lavorato. Poi si è fermato tutto al grezzo delle palazzine.

so alla cooperativa degli autocostruttori (Mani Unite, ndr) il diritto di superficie per 99 anni. Breve riepilogo: il Comune è il proprietario, nel protocollo d’intesa è nominata solo Alisei Ong, il terreno dovrà andare in diritto di superficie agli autocostruttori e il permesso arriva nelle mani di Alisei Srl. Tanto

basta per capire la dimensione del caos. I contorni incerti del permesso sono, come detto, solo un aspetto dell’esposto alla procura (online su www.ravennaedintorni.it il documento integrale): «Credo sia chiaro – dice Ancisi – che le responsabilità non sono delle famiglie». Andrea Alberizia

Chiusi i tavoli di lavoro per la revisione del regolamento urbanistico È attesa per le prossime settimane la prima bozza di revisio- mettano in difficoltà chi poi deve applicarle mettendo la prone del regolamento urbanistico edilizio (Rue) proposta dal pria firma sulle certificazioni e quindi rischiando in proprio». Comune di Ravenna come risultato di un confronto durato Ma c’è anche qualche aspetto che lascia perplesso Ugolini: «Il circa sei mesi con professionisti e operatori del settore. I lavori Comune ha scelto di intervenire solo su certe parti del Rue dei sette tavoli, ognuno dedicato a un tema specifico per la decidendo di non toccarne altre. Forse su questa scelta si poteva essere più coraggiosi e futura variante, si sono allargare i temi in discusconclusi da poco e sono sione. Ad esempio non molte le aspettative tra chi verrà toccata la cartograha partecipato al progetto fia, forse non è stata una di revisione condivisa di buona scelta». L’obiettivo uno strumento urbanistidi partenza era chiaro a co datato 2008 e che a tutti: semplificare il Rue. giudizio di diversi esperti Era stato proprio lo stesso del settore accusa i suoi Ugolini, su queste pagine anni imbrigliando le posnei mesi scorsi, a definirlo sibilità di ripresa del mat«un elefante»: 750 pagine tone. Di certo le aspettatiche mettono in soggeziove sono molte se si ascolta ne più di un operatore al Daniele Ugolini, presidenmomento di affrontarle. E te del collegio provinciale L PARADOSSO rappresentano un poco geometri che raccoglie ambìto primato: «In 630 studi, che ha parteciGLI EDIFICI CONDONATI NON SI RISTRUTTURANO regione nessun Comune pato in prima persona ai ha qualcosa del genere». tavoli di lavoro: «C’è curioIl Rue del Comune di Ravenna è pieno di paradossi che Al punto che viene sponsità di capire che cosa il ostacolano l’attività edilizia. Ad esempio le regole per gli edifici condonati. La storia italiana racconta di tre taneo chiedersi come sia Comune avrà recepito condoni edilizi: 1985, 1994, 2004. Chi aveva edifici abustato partorito quell’eledalle indicazioni ricevute sivi pagava quanto stabilito dallo Stato e da quel fante. Ugolini risponde dai professionisti». In attemomento in poi avrebbe versato le imposte per quegli così: «È figlio di un’altra sa di poter valutare la edifici, diventati legittimi. Ma a Ravenna succede che epoca in cui si era legittibozza, si può riflettere su per gli edifici condonati è ammessa la manutenzione mo il timore delle speculaquanto fatto in questi ordinaria e straordinaria ma non la ristrutturazione. zioni e servivano dei paletmesi. Una convinzione di Quelli a rischio crollo si possono abbattere e non conti. Però è venuto fuori fondo ben salda: «Il solo servare. Il tema non è tra quelli discussi dai sette tavoli. troppo ingessato. Oggi che fatto di aver istituito questi la speculazione fa molto tavoli di confronto è stato meno paura e avremmo positivo perché si sta entrando nella mentalità giusta e si sta capendo che le regole bisogno di rimettere in moto il lavoro non è adatto a facilitare le deve dettare l’amministrazione comunale ma non può farlo gli investimenti». Era stato proprio questo l’intento dichiarato senza ascoltare chi poi sarà chiamato a lavorare muovendosi anche dal sindaco Fabrizio Matteucci. Ugolini sposa la spinta tra la burocrazia. È giusto che le regole vengano fissate dai tec- iniziale: «È fondamentale che non si perda l’occasione cercannici seguendo gli indirizzi politici di chi governa ma devono do di andare nella stessa direzione degli uffici regionali che essere regole univoche, che non siano fraintendibili, che non stanno semplificando la materia». (and.a.)

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RAVENNA &DINTORNI 19/6 2014

LETTORI detti e contraddetti

a cura di Fausto Piazza

detti e contraddetti

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

Per l’estate 2014 il Comune di Ravenna ha modificato gli orari della zona a traffico limitato a Marina di Ravenna lungo viale delle Nazioni e vie limitrofe. Il tratto dall’incrocio con via 4 Novembre verso il porto canale mantiene gli orari dello scorso anno (dal giovedì alla domenica dalle 18.30 alle 6) mentre per il tratto dall’incrocio con via 4 Novembre verso via Menotti e le strade retrostanti è tutti i giorni dalle 18.30 alle 6. La decisione non è piaciuta alla pro loco che ha scritto agli uffici comunali.

LA NUOVA DARSENA SI ISPIRI ALLA HAFENCITY DI AMBURGO

#INSTAGRAM

PERCHÉ SI CAMBIANO GLI ORARI DELLA ZTL A MARINA? Non senza sorpresa, ma con grande perplessità siamo venuti a conoscenza dell’ordinanza che regola il traffico estivo a Marina di Ravenna, meglio conosciuto come Ztl. Ci si aspettava qualche miglioramento ma ci ritroviamo di fronte ad un peggioramento della viabilità, con decisione assunta senza aver effettuato alcuna consultazione con la località. La diversità, durante la settimana, degli orari della Ztl crea non poca confusione, molti mugugni, ma soprattutto la ricerca delle motivazioni che hanno portato al raddoppio delle giornate di chiusura, senza trovare alcuna risposta ma indignazione verso l’Amministrazione per un tale comportamento. Riteniamo che questo non sia il modo migliore per aiutare il turismo (isolando ancora di più centro e porto), invogliare a frequentare la località, quando spessissimo si trova sul parabrezza uno sgradito invito a pagare una ammenda che forse farà cosa gradita per le casse comunali, ma è veleno per i turisti. [...] Siamo grati perché finalmente è stato risolto il problema della illuminazione pubblica su viale delle Nazioni e nelle strade adiacenti, risolto il laccio dei pullman, ma tale soddisfazione è stata demolita dalla sgradita adozione dei nuovi orari Ztl. Sergio Sangiorgi, presidente pro loco Marina di Ravenna

I riflessi di @davideleonardi Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio pubblicata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #igersravenna. Questa è scattata dall’utente @davideleonardi a Lido di Classe.

IN VIA GORDINI IMMONDIZIA SULLA RAMPA PER DISABILI Salve Direttore, ogni giorno transito da via Gordini a Ravenna e quasi quotidianamente si presenta la stessa situazione: di fronte alle striscie pedonali, bidoni e sacchi della spazzatura che impediscono l'accesso allo scivolo per disabili e un “panettone” giallo, che dovrebbe servire per delimitare il passaggio delle persone, che viene regolarmente spostato per rendere più agevole il parcheggio delle auto. Ci si trova così a dover zigzagare fra bidoni e sacchi neri. La peggio è per i disabili che non hanno altra possibilità di accesso visto che il resto del portico è valicabile solo con alcuni gradini. Recentemente qualcuno, evidentemente stanco del ripetersi di tale inde-

cenza, ha posto in bella vista un cartello con la richiesta di rimozione dei sacchi puzzolenti ma il foglio è stato subito rimosso e tutto è ricominciato. Livia Calza, Ravenna

IL PROCESSO ALLA SETTIMANA ROSSA? UNA ADUNATA DI ROSSI Gentile direttore, ero in piazza il 13 giugno e ho assistito al dibattito sulla Settimana Rossa. Per quanto mi riguarda la violenza si chiama violenza e basta. Mi è sembrata più una adunanza di rossi che applaudiva alle battute dialettali che partecipazione di popolazione ad ascoltare gli eventi accaduti. Al momento della votazione tutte le sedie sono state occupate e c'erano foresi anche in piedi. Giovanni Servidei, Ravenna

La candidatura di Ravenna a Capitale Europea della Cultura 2019 prevede grandi rinnovamenti nella darsena di città: bonifica di un quartiere colmo di vecchi edifici ed impianti industriali abbandonati, costruzione di palazzi per sedi aziendali, abitazioni, gallerie per lo shopping, ristoranti, e punti di ritrovo per cittadini e turisti. Questo ambizioso progetto è paragonabile a quello della HafenCity di Amburgo, ovvero la vecchia area portuale della città, fino a qualche anno fa in completo degrado ma oggi molto nota per la magnifica riqualificazione urbana in atto. […] Uno dei più importanti esempi di questa grande “rivoluzione urbana” è la costruzione dell'Elbphilharmonie, ovvero la Filarmonica dell'Elba di Amburgo, la “casa della musica” progettata dagli architetti svizzeri Herzog & De Meuron. Un'imponente struttura multi-materiale dell'altezza di 110 metri, che ospiterà tre sale da concerto (2.870 persone in tutto), un hotel internazionale con sale conferenze, un centro benessere, lussuose residenze, un enorme parcheggio, ma soprattutto un grande spazio all'altezza di circa 37 metri che diventerà una sorta di mercato dell'arte, un perfetto luogo di incontro fra musicisti concertisti, artisti, turisti e cittadini, dal quale tutti potranno godere di una bellissima vista sulla città. La base di questo palazzo è un vecchio edificio di mattoni costruito nel 1875 e nominato Kaispeicher A. Utilizzato fino al 1990 come magazzino di cacao fu in parte ristrutturato nel 1963 a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale. Nella parte superiore della struttura invece il materiale utilizzato per la facciata esterna è un particolare vetro iridescente lavorato in modo tale da riflettere sempre cose diverse da diversi angoli lo si osservi, una volta il cielo, una volta la città, una volta l'acqua, vestendosi di un paesaggio sempre nuovo e mutevole. […] La costruzione di questa vera e propria “opera d'arte”

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edile ha dovuto affrontare molte difficoltà. Il progetto è stato presentato nel 2005 dall'amministrazione Ole von Beust stimando un costo per l'ammontare dei lavori di 77 milioni di euro e prevedendone la realizzazione entro il 2010. Ad oggi le spese sostenute, anche grazie ad ingenti esborsi dei contribuenti, sono di 323 milioni di euro e le previsioni di spesa per il lavoro completo si pensa arriveranno a raggiungere i 600 milioni di euro. Per quanto riguarda le tempistiche il cantiere ha avuto inizio nel 2007, era già stato stilato un programma di eventi per il 2012 comprendendo concerti di artisti di fama mondiale, programma che è stato in seguito annullato. Il 2017 è ad oggi l'anno in cui si pensa che l'opera sarà finalmente completata. Nonostante queste problematiche, che spesso seguono la realizzazione di opere di tale importanza architettonica, culturale e sociale, l'esempio di HafenCity dovrebbe essere accolto e seguito non solo da Ravenna ma da tutte le città europee. Il recupero del vecchio, il legare la storia antica ad una nuova concezione di modernità, in un nuovo paesaggio urbano dove il diverso si unisce trasformandosi in qualcosa di unico e di enorme valore strutturale ma anche morale. Bonificare zone abbandonate e degradate rendendole abitabili, sicure e libere per i cittadini. Utilizzare i versamenti dei contribuenti in modo intelligente, rendendo la città un posto nuovo, pulito, agevole, migliore. Valentina Cicognani, Ravenna Mi fa piacere pubblicare la lettera di Valentina che ha visitato il cantiere della Filarmonica in un’apertura straordinaria. Credo sia interessante la riflessione di chi ha negli occhi la nostra vecchia Darsena, con ambizioni di riqualificazione moderna, e si trova di fronte a un tentativo concreto di rivoluzione urbana incentrato sulla fruizione della cultura. Ma come pare di capire anche dal caso Amburgo non è facile rispettare programmi e spese.

Serata musicale con i LINEA D’AUTORE Serata contro la violenza sulle donne con LINEA ROSA Serata musicale con i LIPIDI Aperitivo con l’europarlamentare ELLY SCHLEIN Serata con la BELLA MARINA Serata politica con il segretario provinciale MICHELE DE PASCALE

Per info: Pierangelo Orselli 338-3143361 - Fausto Cantagalli 349-3955104

LIBRI

CULTURA

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AGENDA

LA RASSEGNA

OLTRE 110

Kafka sulla spiaggia: libri e autori al Molo Tre Zero

ARTISTI E PITTORI A

PUNTA MARINA

Oltre 110 artisti saranno presenti a Punta Marina per la collettiva dâ&#x20AC;&#x2122;arte â&#x20AC;&#x153;Punta allâ&#x20AC;&#x2122;Arte e arrivi su Marteâ&#x20AC;?. Lâ&#x20AC;&#x2122;inaugurazione Ă¨ per sabato 21 giugno alle 17 lungo viale dei Navigatori e strade adiacenti, proseguirĂ fino a notte inoltrata e riprenderĂ domenica pomeriggio. Tra i partecipanti, provenienti da tutta Italia, anche nomi famosi come I pittori di via Margutta. Da registrare anche la partecipazione del Liceo Artistico e lâ&#x20AC;&#x2122;Accademia di Belle Arti di Ravenna.

Taglio del nastro di una nuova rassegna tra letteratura e cibo il cui titolo non lascia adito a grandi dubbi: â&#x20AC;&#x153;Kafka sulla spiaggia... Incontri, Parole e Saporiâ&#x20AC;?. La spiaggia Ă¨ FRANCO GĂ&#x20AC;BICI E LE STORIE DELLE STATUE quella del Molo TreZero a Marina di Ravenna. ÂŤInsieme allo staff, abbiamo pensato che forse a causa della vita frenetica, delle quotidiane distrazioni da politici e social network, MercoledĂŹ 25 giugno, alle 21, nella Piazzetta del Centro Civico a Marina di si stia perdendo il piacere di confrontarsi e condividere il gusto per per una buona lettura Ravenna, Franco GĂ bici racconterĂ aneddoti, curiositĂ e storie dei personaggi - spiega Gionatan Cusano, titolare raffigurati nelle statue della cittĂ di Ravenna. Conduce Massimiliano Garavini. del bagno che aggiunge - Per questo proporremo una serie di incontri letGionatan Cusano a terari-culturali, enogastronomici â&#x20AC;&#x2122;EVENTO sinistra, lo chef Luca adatti a tutti i palati. Non occorre Merendi a destra essere intellettuali o sommelier per scoprire il piacere di incontrarsi e socializzare, sui temi che abbiamo pensato e sui prodotti di eccellenza che abbiamo selezionato per il menĂš di ogni serataÂť. La rassegna prende in prestito il titolo di un romanzo di Una serata tra musica e letteratura, quella Haruki Murakami del 2002. ÂŤUn di venerdĂŹ 20 giugno alle 21.30 al bagno Peromanzo che abbiamo amato â&#x20AC;&#x201C; spieter Pan di Marina di Ravenna con la cantauga ancora Cusano â&#x20AC;&#x201C; Storie di fughe di trice e scrittrice Grazia Verasani che leggerĂ allontanamenti, di viaggi e di ritrobrani dal la sua ultima fatica letteraria: Acvamenti...proprio come il Molo cordi minimi (Gallucci editore). Si tratta di Trezero. E poi, se nel titolo c'Ă¨ la una raccolta di quindici monologhi di grandi parola spiaggia, Ă¨ perchĂ¨ non abbianomi della musica come Joplin, Kurt Cobain, mo saputo resistereÂť. Ogni romanzo Amy Winehouse, Chet Baker; ma anche Daliche verrĂ presentato, sarĂ anticipato da, Tenco, Bindi, tutti accomunati da una dalla degustazione di un menĂš stusorta di eccesso di talento che li ha resi fataldiato dallo chef Luca Merendi. ÂŤUna mente estremi, malinconici, fragili, unici. A specie di â&#x20AC;&#x153;attivazione multisensoriaintepretare alcuni loro brani, durante la seraleâ&#x20AC;? direbbe qualcuno, per predisporsi ta in spiaggia, i musicisti Bruno Orioli e Franal meglio a entrare nelle storie raccontateÂť spiega ancora il titolare del bagno nonchĂŠ cesco Plazzi che accompagneranno la scritorganizzatore della rassegna. La rassegna prende il via giovedĂŹ 26 giugno con Omar di trice bolognese nel reading. Monopoli. Lo scrittore, presentato dalla giornalista Federica Angelini, ha pubblicato con il prestigioso editore Isbn Uomini e Cani, romanzo dove si racconta di sfollati pugliesi, loschi interessi politici e da cui il regista Fabrizio â&#x20AC;&#x2122;AUTORE Cattani sta realizzando un film con Sergio Rubini tratto proprio da queSI COMINCIA CON IL WESTERN PUGLIESE DI OMAR DI MONOPOLI sto libro (vedi box). Neanche a dirlo, a questo romanzo sarĂ abbinata a una cena tipica pugliese. Il secondo appuntamento Ă¨ per il 3 luglio con Per descrivere il suo stile e la sua cifra stilistica i critici hanno coniato la definizione di â&#x20AC;&#x153;western puglieClaudio Panzavolta con il suo Ultima estate al bagno Delfino (sempre per seâ&#x20AC;? per la durezza dei racconti, per il modo di raccontare per immagini con una scansione cinematoi tipi di Isbn) mentre la terza serata sarĂ grafica delle scene, per lâ&#x20AC;&#x2122;ambientazione. Lui stesso, in piĂš di unâ&#x20AC;&#x2122;intervista, ha â&#x20AC;&#x153;concon lo stralunato Guido Catalano, poeta, fessatoâ&#x20AC;? la passione per quel genere coltivata fin da ragazzino, quando si cimenscrittore e professionista dei reading, che tava con il fumetto. Omar di Monopoli, classe 1972, ha ora dato alle stampe una verrĂ presentato da Giacomo Costantini. raccolta di racconti sempre per Isbn dal titolo decisamente poco rassicurante: ÂŤKafka sulla spiaggia â&#x20AC;&#x201C; conclude Aspettati lâ&#x20AC;&#x2122;inferno. La raccolta segue la trilogia uscita con Isbn iniziata con il suo Gionatan â&#x20AC;&#x201C; proseguirĂ per tutta l'estate libro forse piĂš noto Uomini e cani, primo di una trilogia nerissima ambientata ma non voglio svelare troppe cose, ci appunto nella terra di Puglia di cui fanno parte i successivi Ferro e fuoco e La legge saranno delle sorpreseÂť. Gli appuntamendi Fonzi. Di tutti i suoi lavori, della sua voce cosĂŹ unica e riconoscibile nel panorati di Kafka sulla spiaggia prevedono una ma italiano, fatto di un misto di dialetto e italiano aulico, si parlerĂ al primo appuncena a menu fisso alle ore 20.30 e, a tamento di Kafka sulla spiaggia (giovedĂŹ 26 giugno) la nuova rassegna del Molo seguire, lâ&#x20AC;&#x2122;incontro con lâ&#x20AC;&#x2122;autore. La prenoTre Zero a Marina di Ravenna. tazione Ă¨ sempre consigliata (tel. 0544530793) ma non obbligatoria.

Gli accordi minimi di Verasani tra parole e musica al Peter Pan

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SPETTACOLO

CULTURA AGENDA FESTIVAL

RAVENNA FESTIVAL/1

Guerre e battaglie in musica Dal Cinquecento al Novecento, tra basiliche, teatro Rasi e il nuovo Palazzo Rasponi di Tarcisio Balbo

Attorno alla Grande guerra e alle battaglie reali e poetiche di tutte le epoche si snoda gran parte del programma di Ravenna Festival 2014, a cominciare dal concerto della Grande Chapelle, ensemble di punta nel panorama della musica antica, dedita al recupero del grande repertorio iberico del Cinque e Seicento, che il 21 giugno nella Basilica di San Vitale prenderà spunto dal mottetto Jubilate Deo di Cristóbal de Morales, commissionato nel 1538 dal papa Paolo III per solennizzare la pace tra il re di Francia Francesco I e Carlo V d’Asburgo, e presenterà numerosi capolavori della grande tradizione polifonica nata tra la Spagna e l’Italia del secolo XVI. Il 24 giugno sarà la volta della prima coppia di concerti in successione a Palazzo Rasponi dalle Teste, fresco di restauro. Alle 19, l’ensemble Ottoni Romantici proporrà un suggestivo programma che dalle fanfare composte sui più celebrati inni risorgimentali arriverà ai canti tradizionali della Resistenza italiana. Alle 22 l’ensemble La Venexiana si cimenterà in una delle più famose composizioni “guerresche” nella storia della musica: il Combattimento di Tancredi e Clorinda (1624) in cui Claudio Monteverdi sperimenta il proprio nuovo “stile concitato” creando la più suggestiva versione rappresentativa dei celebri versi di Torquato Tasso. Il 26 giugno, al Teatro Rasi, a essere rappresentata sarà una guerra ben più reale e meno cavalleresca: il duo pianistico formato da Emanuele Arciuli e Andrea Rebaudengo proporrà, assieme ai percussionisti Andrea Dulbecco e Luca Gusella, pagine celebri della letteratura musicale novecentesca in cui accanto alle note di Debussy troveranno posto le Pagine di guerra di Alfredo Casella (che l’autore intitola «film musicali» per averle concepite dopo la visione di alcuni cinegiornali) e la Sonata per due pianoforti e percussioni di Béla Bartók, composta in quel 1937 in cui infuria la guerra civile spagnola, e che vede i fratelli Carlo e Nello Rosselli assassinati da sgherri del fascismo. Sempre il 26 giugno, nella Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, La Stagione Armonica diretta da Sergio Balestracci presenterà il proprio percorso di riflessione musicale sul dolore della guerra e della perdita, che da Friede auf Erden (Pace sulla terra) di Arnold Schönberg arriverà alla Legende vom totem Soldaten (La leggenda del soldato morto) di Kurt Weill e Bertolt Brecht, passando per il Requiem dell’italiano Ildebrando Pizzetti. Il secondo dittico di concerti a Palazzo Rasponi dalle Teste, il 27 giugno, vedrà infine esibirsi l’ensemble La Pifarescha, erede nel XXI secolo delle “cappelle alte” delle corti rinascimentali, che al proprio repertorio, tra il bellico e il danzereccio, di pavane e gagliarde unirà le malinconiche polifonie di due capolavori di Josquin Desprez: Adieu mes amours e Mille regretz. A seguire, l’elvetica “banda barocca” Cafebaum e il soprano Alice Borciani (reggiana di nascita e formazione, poi diplomata alla celeberrima Schola Cantorum Basiliensis) si uniranno ai siciliani Giacomo e Antonio Cuticchio – ultima generazione di una gloriosa stirpe di “pupari” – per raccontare le storie bellico-amorose di Ruggero e Bradamante, di Alcina e Rinaldo, in un mix che alle musiche di Händel unirà la spettacolarità suggestiva dell’‘opera dei pupi’.

RAVENNA FESTIVAL/2

Il Ravenna Festival prosegue giovedì 19 giugno alle 21 al Pala De André con un omaggio all’Europa del secolo breve di Hobsbawm, attraverso la voce straordinaria di Ute Lemper (al Festival per la terza volta, e accompagnata dall’Orchestra Giovanile Cherubini diretta da Tonino Battista), che ne rievoca gli eventi con le canzoni che segnarono due importanti capitali europee, Berlino e Parigi. Alle 20.30 iniziano le tre repliche (dal 19 al 21 giugno di Puccini’s La Boheme, a cena con l’opera messa in scena in lingua originale dagli inglesi OperaUpClose all’osteria del Mariani. Venerdì 20 giugno, ore 21 al Palazzo Rasponi dalle Teste “Violoncello barocco e misteriosi carteggi”: violoncello Mauro Valli, testi di Piero Mioli, voce recitante Franco Costantini. Ore 21.30 alla Rocca Brancaleone concerto di Anna Calvi (vedi pagina 19). Sabato 21 giugno alle 21 alla basilica di San Vitale concerto della Grande Chapelle (vedi articolo a sinistra); alle 21.30 al Pala De André danza con il Ballet Du Grand Theatre de Geneve (vedi box in questa pagina). Domenica 22 giugno alle 10.30 alla basilica di San Vitale “messa nella Siviglia del XVI secolo” con musiche di Cristóbal de Morales, Francisco Guerrero e Tomás Luis de Victoria della Grande Chapelle. Alle 21 al teatro Alighieri “Le maitre et la ville”: Micha van Hoecke incontra le scuole di danza della città nei 25 anni di Ravenna Festival.

Al De André il balletto di Ginevra Quello con il Ballet du Grand Théâtre di Ginevra è il nuovo appuntamento con la danza al Ravenna Festival 2014. Sabato 21 giugno (ore 21.30), al Palazzo Mauro De André sarà possibile ammirare due importanti coreografie in esclusiva per l’Italia: Lux firmata dallo svizzero Ken Ossola e Glory dal greco Adonis Foniadakis. La prima parte del dittico è un dialogo fra la vita e la morte, tra la luce e le tenebre, sulle musiche di Gabriel Fauré. Dopo l’intervallo, è la volta di Glory che sceglie le rutilanti architetture sonore di un maestro incontestato del barocco: Georg Friedrich Haendel. Grazie alla presenza di una nuova generazioni di coreografi, abili nel sovvertire i generi, il Ballet du Grand Théâtre de Genève è ora uno dei più brillanti sulla scena europea. L’ensemble nasce nel 1962 quando il principale teatro d’opera ginevrino decide di arricchire la sua attività artistica dotandosi di una compagnia stabile.

Lunedì 23 giugno alle 21 alla basilica di Sant'Apollinare Nuovo “Da Kodaly agli spiritual” la grande tradizione corale europea incontra l’America con il Pennsylvania Girlchoir. Direttore Vincent Metallo; pianoforte Abigail La Vecchia. Alle 21 all’Almagià lo spettacolo Opera Lamb del Takku Ligey Théâtre, dedicato al suo ideatore, recentemente scomparso, Mandiaye Ndiaye. Martedì 24 giugno alle 19 al Palazzo Rasponi dalle Teste spettacolo di burattini “Sganapino in trincea, eroe suo malgrado” di Sergio Diotti e Stefano Giunchi. Alle 19 e alle 22 sempre a Palazzo Rasponi “Musica e guerra” (vedi articolo a sinistra). Mercoledì 25 giugno alle 21 all’Alighieri lo spettacolo “Father and son” con Claudio Bisio (vedi articolo nella pagina a fianco).

CULTURA

RAVENNA &DINTORNI 19/6 2014

SPETTACOLO

RAVENNA FESTIVAL/3 Gli adolescenti secondo Serra: risate assicurate con Bisio Prendete il libro italiano che ha venduto più copie quest anno, scritto dalla firma più nota di uno dei più venduti quotidiani nazionali. Prendete il comico più famoso della televisione. Scuoteteli insieme per 90 minuti e avrete uno spettacolo dal successo garantito. Father and Son è il titolo dello spettacolo di Claudio Bisio ispirato al best seller Gli sdraiati. Michele Serra, firma storica di Repubblica, ha saputo negli anni, fin dai primi articoli su Cuore, creare uno stile giornalistico che mescola approfondimento su tematiche strettamente legate all’attualità e una sagace ironia. Questo stile è stato poi trasposto nei suoi romanzi. Claudio Bisio è un volto amatissimo della commedia all’italiana, da grandi film di Gabriele Salvatores come il premio Oscar Mediterraneo, fino alle commedie più leggere come Benvenuti al Sud passando per la comicità (non sempre di alto livello) di Zelig, in televisione. Father and Son, come si desume facilmente dal titolo parla di un padre e un figlio, un ragazzo adolescente. L’adolescenza è quella parte della vita in cui i bambini più belli e adorabili, che sono stati per dodici o tredi anni al massimo, la gioia dei loro genitori, diventano degli estranei brufolosi sempre di pessimo umore che si lamentano continuamente di tutto. La giornata perfetta di questo Son, è quella passata sdraiato sul divano a guardare la TV (magari proprio Zelig!), giocare a Play Station e sfottere i genitori su Facebook. «Sei sdraiato sul divano, immerso in un accrocco spiegazzato di cuscini e briciole – scrive Serra nel testo – il computer acceso appoggiato sulla pancia. Con la mano destra digiti qualcosa sull’iPhone. La sinistra regge con due dita un lacero testo di chimica. Tra lo schienale e i cuscini vedo l’avanzo di uno dei tuoi alimenti preferiti: un wurstel crudo. La televisione è accesa, a volume altissimo, su una serie americana nella quale due fratelli obesi, con un lessico rudimentale, spiegano come si bonifica una villetta dai ratti. Alle orecchie hai le cuffiette collegate all’iPod: è possibile, dunque, che tu stia anche ascoltando musica. Non essendo quadrumane, purtroppo non sei ancora in grado di utilizzare i piedi per altre connessioni; ma si capisce che le tue enormi estremità, abbandonate sul bracciolo, sono un evidente banco di prova per un tuo coetaneo californiano che troverà il modo di trasformare i tuoi alluci in antenne, diventando lui miliardario, e tu uno dei suoi milioni di cavie solventi… Ti guardo, stupefatto. Tu mi guardi, stupefatto della mia stupefazione, e commenti: “È l’evoluzione della specie”. Penso che tu abbia ragione. Ma di quale specie, al momento, non ci è dato sapere». Nello spettacolo ancora inedito, che debutterà proprio al teatro Alighieri nell’ambito del Ravenna Festival, Bisio perderà le staffe seguendo il copione ispirato da Serra, o meglio dal figlio adolescente di Serra, in una sequela di piccole disavventure familiari. Insomma la risata è garantita, soprattutto per chi ha figli che frequentano le superiori, in tre repliche (mercoledì 25, giovedì 26 e venerdì 27 giugno) che segneranno sicuramente il tutto esaurito. Matteo Cavezzali

LA BUSTINA DI MELPOMENE

Anna Calvi in una foto di Massimo Serena Monghini

RAVENNA FESTIVAL/4

La chitarra, la voce: ecco Anna Calvi Quanti possono fregiarsi, nell'anno 2014, di aver ricevuto i complimenti (e i servigi) del maestro Brian Eno in carne e ossa? Se, come in questo caso, è stato addirittura il produttore-compositore britannico in persona a cercare l'artista in questione, quantomeno un occhio di riguardo bisogna averlo. Qui però si sta parlando di musica e, sebbene anche l'occhio voglia la sua parte, sono le orecchie quelle che devono drizzarsi. Ed è davvero difficile che rimangano indifferenti alla formula proposta da tale Anna Calvi. Le chiare origini italiane del nome non tradiscano la sua provenienza: questa è inglese vera, nata e cresciuta nella periferia londinese dove ha imbracciato fin da piccola la chitarra. Ecco: la chitarra, appunto. Il primo marchio di fabbrica, riconoscibile in una produzione che attualmente si limita a un paio di dischi ufficiali: l'omonimo, uscito nel 2011, acclamato da critica e, in misura minore, pubblico (quello di settore soprattutto); e One Breath, lavoro pubblicato lo scorso anno ma accolto tiepidamente (in effetti il livello medio delle canzoni è calato). Il suo è un pop rock sanguigno e passionale, fuori dai soliti schemi, con forti venature blues e quell'eleganza, in bilico tra il glaciale e il sofisticato, ben rappresentata dalla sua figura: bassina, occhi chiarissimi, sguardo e atteggiamento distante ma allo stesso tempo molto presente (soprattutto sul palco), lineamenti duri, abbigliamento minimale e una posa decisa e convinta. Dicevamo della chitarra... Anna Calvi, prima ancora di colpire con la sua voce tenebrosa, nasce come chitarrista, caratteristica evidente nelle sue composizioni in cui lo strumento la fa da padrone sia nei momenti più tumultuosi e agitati (la riuscitissima e apprezzata “Suzanne And I” ne è un chiaro esempio in tal senso), che in quelli più drammatici e sofferenti (ad esempio all'interno di “No More Words”, in cui viene relegata a pacato contorno). Ma a volte è essa stessa, la chitarra, protagonista come in “Rider To The Sea”: una cavalcata teatrale in cui le sei corde prendono il sopravvento rendendo il brano così ricco e corposo da non accorgersi che potrebbe mancare tutto il resto. Pezzi come questi (e altri) potrete ascoltarli alla Rocca Brancaleone, in occasione del Ravenna Festival, il 20 giugno (curiosamente, a tre anni esatti dal concerto che tenne all'Hana-bi di Marina). E sul palco della prestigiosa location, noterete anche il secondo marchio di fabbrica di questa artista: la voce. Il suo pop teso, greve e cupo si fonde alla perfezione con quella vocalità un poco noir, seriosa, a tratti mascolina. Matteo Fabbri (l’articolo in versione integrale sul Ravenna Festival Magazine)

a cura di Maria Giovanna Maioli

Ravenna Festival. È giovedì 12 giugno. Mi trovo al Teatro Rasi per assistere a Terramara, lo spettacolo in cui gli eccellenti Eleonora Chiocchini e Francesco Pacelli, immersi nella loro intensa eroticità (a volte un po’ ripetitiva, cosa che mi pare si possa dire, sia pure con diversi e pure eccellenti danzatori, anche per Chéri), danzano su musiche di Bach, Gabriel Yared, Sergio Borè e musiche della tradizione popolare. Mentre da nostalgiche gerle vengono fastosamente rovesciati sulla scena chili e chili di corpose e succulente arance. E ora l’arancio di Alfonso Gatto.

L’ARANCIO DI

ALFONSO GATTO

La brughiera irridente che a gennaio strama sabbie dorate, oltre le dune il violetto marino del Tirreno rigido all’orizzonte con la fune, dell’argano che tira sul petraio, è questo l’abitacolo clamante dell’arancio di freddo. Vivido d’ombra e squallido, distante all’ibrido chiarore, la sventura gli parla dalle rive con la pura mestizia d’un bambino. Così spoglio quell’ultimo sereno da piangergli vicino. (da Tutte le poesie, Mondadori, Milano 2005) Alfonso Gatto è nato a Salerno il 17 luglio 1909 ed è morto a Orbetello l’8 marzo 1976.

RAVENNA &DINTORNI 19/6 2014

CULTURA

MUSICA

TRAVERSARA

PINARELLA

FAENZA

RAVENNA ELEONORA MAZZOTTI IN PIAZZETTA

Il rock dei Doormen ma anche Marescotti alla due giorni del Fai Il gruppo Fai (Fondo ambiente italiano) giovani di Ravenna organizza per venerdì 20 e sabato 21 giugno la Fai Fest! 2014, l'annuale festa campestre di inizio estate nel corso della quale musica, arte e incontri letterari animeranno l'area della torre medievale di Traversara (Bagnacavallo). Venerdì 20 a partire dalle 20 saliranno sul palco della festa gli Old Rusty Buddies, giovane gruppo musicale emergente che spazia dal blues delle origini al rock, e alle 22 la band ravennate di rock di stampo britannico The Doormen, reduci da un tour in Inghilterra. Sabato 21 invece spazio alla letteratura con l’incontro, alle 19.30, con il giovane scrittore ravennate Massimiliano Venturini e con una doppia lettura – in dialetto romagnolo e salentino –, mentre alle 21.30 il prato della torre si trasformerà in un grande spazio per ballare, con i ritmi della pizzica salentina proposti dai musicisti classici dell’Ensemble Gulli. Ospite d'eccezione della serata di sabato sarà l'attore Ivano Marescotti con un recital, e in occasione della manifestazione sarà possibile visitare – all’interno della torre – una mostra dell’artista ravennate Roberto Pagnani. «L'evento, oltre che per valorizzare il territorio locale, serve per raccogliere fondi che saranno destinati al restauro dell'abbazia romanica di Cerrate, a Lecce», ha spiegato Valerio Iazzi, co-coordinatore del gruppo Fai giovani di Ravenna. In occasione di entrambe le serate saranno allestiti stand gastronomici con specialità locali e frutta fresca a chilometri zero. L’ingresso è a contributo libero a partire da cinque euro. (fa.ci)

Prosegue martedì 24 giugno la rassegna di concerti nella nuova piazzetta Unità d’Italia in centro a Ravenna: l’appuntamento, sempre alle 21.30, è con la cantante ravennate Elenora Mazzotti. Atmosfere pop-r’n’b tratte dal suo album “Battiti”.

Death metal dall’Australia

Tango con il pianista di Piazzolla

AL BELLI IL TRIO DI GLORIA TURRINI

Domenica 22 giugno al Rock Planet di Pinarella l’unica data italiana della band australiana di death metal Thy Art Is Murder (foto). In apertura, dalle 21, band metal italiane tra cui spicca The Modern Age Slavery. Sabato 21 invece serata elettronica con dj di caratura internazionele come Dr. Peacock, Fabio & Moon e il live di The Braindrillerz.

Giovedì 26 giugno alle ore 21.15 nel cortile interno del MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza debutterà il concerto “L’abbraccio del Tango” con lo storico pianista di Astor Piazzolla, Pablo Ziegler (nella foto). Un progetto del sassofonista faentino Marco Albonetti, anche lui sul palco insieme al Modern String Quintet.

Prosegue la rassegna di musica dal vivo del Caffè Belli di via Guerrini, in centro a Ravenna. Giovedì 19 alle 20 appuntamento con Vanessa Vaccardi Duo (Vanessa Vaccari a piano e voce e Luca Bonucci al basso), giovedì 26 sempre alle 20 invece un viaggio tra jazz, blues e soul con Gloria Turrini alla voce, Mecco Guidi all’organo Hammond e Lele Veronesi alla batteria.

La torre di Traversara dove si terrà la festa del Fai Giovani

LIDO ADRIANO UN FESTIVAL CON FRUSTE QUINZAN IN PIAZZA

Sarà il concerto di sabato 21 giugno (ore 21.30 in piazza Vivaldi) di Quinzân, con il suo folk romagnolo rivisitato in chiave moderna, l’evento principale della nuova edizione del festival “Spazio d’arte” di Lido Adriano. Ad aprire la serata di sabato alle 20.30 una parata per le vie della località della Brass Band. Il festival inizierà venerdì 20 con una commedia in costume (sempre alle 21.30 in piazza Vivaldi) e terminerà domenica all’insegna degli sciucaren (dal pomeriggio ai bagni Caesar e Arcobaleno), una parata dei bersaglieri e il concerto di musica leggera delle 21.30 in piazza.

CONCERTI IN SPIAGGIA

Dal pioniere della surf music alla nuova promessa del soul inglese Ecco una guida tra i concerti di questa settimana da vivere direttamente in spiaggia. Partiamo naturalmente dal bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna, sorta di succursale estiva del Bronson, che sabato 21 giugno presenta il punk-funk (in generale anche molto pop) dei torinesi Did prima di una doppietta con ospiti di caratura internazionale: lunedì 23 sarà la volta di Garrett Klahn, la voce della band emocore (di culto) americana Texas Is The Reason, che presenterà il proprio progetto solista (apriranno la serata i ravennate Clever Square, all’insegna di un indie-rock influenzato dai Pavement); martedì 24 invece l’appuntamento è con Paul Johnson, chitarrista americano pioniere della surf music con i Bel-Airs già dal 1960. Con una band di amici – PJ & Friends, appunto – presenterà all’Hana-Bi una divertente scaletta di brani rivisitati dalle origini della surf music in poi. I concerti all’Hana-Bi sono a ingresso gratuito e iniziano alle 21.30. Appuntamento internazionale anche al Boca Barranca di Marina Romea che venerdì 20 giugno (ore 23) ospita quella che viene definita come una delle promesse più interessanti del soul del Regno Unito. Lei si chiama Hannah Williams e si esibirà con i suoi Tastemakers. Tornando a Marina di Ravenna, al bagno Peter Pan sabato 21 giugno alle 17.30 va in scena lo spettacolo in stile caraibico dei Rubiconians all’insegna del calypso, mentre al Sottomarino mercoledì 25 alle 21 altra serata di rock dell’associazione Ravenna Duepuntozero che punta soprattutto alla valorizzazione delle band locali: sul palco i ravennati Kuf, freschi vincitori del concorso Around The Rock, e in apertura i Jaspers e The Last One. Infine, al bagno Kuta di Punta Marina domenica 22 giugno alle 18 atmosfere tipicamente americane tra blues, rock e folk con il cantautore statunitense Jeff Jones, mentre al bagno Caesar di Lido Adriano atmosfere beat con una delle band storiche della scena italiana, The Cavemen.

lo! l e b è il cielo con noi! o scopril Venerdì 20 giugno, ore 18

Hannah Williams & The Tastemakers

MARINA DI RAVENNA ROCK-PUNK

BUKOWSKI

Venerdì 20 giugno alla taverna Bukowski di Marina di Ravenna serata all’insegna del rock duro, ma melodico, con i ravennati Hydrahead e i modenesi punk-rocker Over. Dalle 21.30.

Spiaggia Bar Ristorante Pizzeria Divertimento

Il Cielo sopra di noi (attività adatta a bambini a partire da 6 anni)

Venerdì 20 giugno, ore 21 Osservazione della volta stellata

(ingresso libero, cielo permettendo)

Martedì 24 giugno, ore 21 Massimo Berretti: I corpi minori del Sistema solare Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 sito: www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Si consiglia la prenotazione

e Menù di pesc ciali spe con proposte ali. settiman Punta Marina Terme - viale C.Colombo 34 - tel. 0544.437470 - cell. 347.4670672 www.bagnoperla.it bagno perla

RUBRICHE

CULTURA

RAVENNA &DINTORNI 19/6 2014

FULMINI E SAETTE

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

Da Lugo, alla scoperta di un altro mondo...

di Luca Manservisi

Randagi e fieri, Ravenna - via Trieste VISIBILI E INVISIBILI

A proposito di Mondiali: calcio e cinema (prima parte) di Francesco Della Torre

Premessa: toglietevi dalla mente due film, perchè rappresentano la fusione perfetta tra calcio e cinema, e sono (si spera) noti a tutti: Fuga per la vittoria, di John Huston e Il presidente del Borgorosso Football Club, di Luigi Filippo D'Amico (e soprattutto con Alberto Sordi). Perchè se non ve li togliete dalla testa, l'articolo finisce qui: non c'è niente da aggiugere. Altrimenti... eccoci: in questa semiseria Repubblica Italiana c'è un articolo non scritto, probabilmente l'1 bis, che dice che l'Italia è una Repubblica fondata sul calcio. E non solo l'Italia, ma Europa e gran parte del mondo. A palese dimostrazione di tutto ciò, basti ricordare (e chi se lo dimentica) che abbiamo avuto per vent'anni un Presidente di calcio come Presidente del Consiglio; o ricordarsi (e qui è più difficile) che l'artefice artistico dei Mondiali di Spagna 1982 fu (l'appena ex) Re Juan Carlos. Ma non c'è bisogno di ricorrere alla memoria: guardate come la cancelliera più potente d'Europa segua la sua Germania in Brasile fingendo di appassionarsi; sappiate inoltre che il Presidente di uno stato da noi percepito come musone e permaloso come l'Iran, ha orgogliosamente twittato una sua foto davanti alla televisione. In attesa di vedere un futuro ballottaggio politico tra Totti e Del Piero per la Presidenza della Repubblica, nel 2026, ci fermiamo qui. Il mondo cinematografico, invece, ha un rapporto col calcio più difficile, meno subdolo, meno fanatico, addirittura snobistico. C'è una distinzione da fare, in fatto di cinema: film che parlano di calcio, o di suoi protagonisti; film ambien-

r t o f r u tt

VIENI nel posto giusto

vi eri i r Ar nali a e ona r tt z gio i fru della d re u rd e v

tati nel mondo del calcio, che parlano però di vicende umane; film in cui assistiamo a partite di calcio mitiche. Partiamo da quest'ultimi, perchè il nostro paese la fa da padrone grazie a un personaggio che a vederlo, col calcio non c'entra nulla: il ragioniere Ugo Fantozzi. Perchè le sue peripezie per riuscire prima a vedere, poi ad ascoltare Italia-Inghilterra sono qualcosa di alto e rappresentativo di uno sport che nel grande match tra scapoli e ammogliati trova la sua sublimazione. Medaglia di bronzo, la splendida partita di calcio improvvisata di Marrakech Express (Salvatores). Grandi registi italiani hanno ambientato nel mondo del calcio vicende più umane che sportive: Pupi Avati in Ultimo minuto e anche Paolo Sorrentino nel suo primo film, L'uomo in più. Le storie italiane di puro calcio sono affidate alla commedia demenziale: impossibile non citare l'ottimo L'allenatore nel pallone, film anche modesto ma perfetta caricatura del mondo del calcio, diventata una meritata pietra miliare per gli appassionati. Genere demenziale che ha avuto una magnifica punta di diamante in estremo oriente, con Shaolin Soccer, (di Stephen Chow, 2001) in cui i monaci shaolin diventano veri fuoriclasse. Una preghiera: guardatelo, e in lingua originale coi sottotitoli, perchè da noi è doppiato da calciatori. Nella cinematografia anglosassone il calcio non è soltanto uno sfondo o un pretesto: nello statunitense (con “aiuti” inglesi) Goal! (una trilogia, recuperate) si narra la parabola non vera di un giocatore di talento, mentre l'inglese Hooligans, come avrete potuto intuire, tratta della tifoseria. Recuperate anche questo. Ma è nel parlare di personaggi realmente esistiti che calcio e cinema trovano una reale armonia... (continua)

Nel 2014, nell’era di internet, della globalizzazione, nell’era in cui basta un buon programma per fare un album intero anche solo nella propria cameretta, meravigliarsi della provenienza di un artista è, diciamolo pure, una cazzata. Me ne rendo conto. Però, davvero, credo non ci sia nulla di più distante tra la musica di Godblesscomputers e Lugo. Godblesscomputers è il nome d’arte di Lorenzo Nadalin e Lugo è la città dove è cresciuto Lorenzo Nadalin, che per la cronaca è considerato giustamente forse la più grande promessa dell'elettronica italiana dalla critica nostrana. Lo hanno scritto un po' tutti: ha passato le sue canzoni e lo ha pure invitato a farci due chiacchiere nella sua trasmissione un’icona come Alessio Bertallot, Wired Italia ha pubblicato addirittura un documentario su di lui, senza contare recensioni e interviste di un paio di pagine pubblicate un po’ su tutte le riviste specializzate e anche no. Non sarò quindi certo originale però mi pare interessante comunicare a voi, che in teoria siete ravennati, che c'è un tizio lughese che fa musica come quella che si fa a Berlino (dove naturalmente ha vissuto qualche anno), o a Londra. E non sto parlando di post-punk, indie-rock o elettronica sperimentale, che ormai sanno fare tutti in qualsiasi livello del globo. Ma di qualcosa che davvero nasce in tutto un altro contesto. Per fare quello che fa Lorenzo ci vuole una sensibilità e un coraggio che in Italia (non a Ravenna) hanno in pochi. Questo è un suono che è nato soprattutto in Inghilterra proprio grazie alle contaminazioni: la musica black che incontra l’elettronica, l’hiphop che si scioglie in atmosfere orientaleggianti, il tutto cotto e servito anche per i club. Cerco di spiegarvi meglio, magari scrivendo anche inesattezze. Per esempio, sì, che siamo dalle parti della musica lounge, che non è proprio vero, ma l’effetto per chi lo ascolta per la prima volta e non è ferratissimo sull’argomento potrebbe pure essere quello. È un elettronica molto calda, per nulla ostica: ci sono voci soul campionate, suoni registrati in natura, ritmo. Un locale serio di Milano Marittima, per dire, in un mondo migliore dovrebbe suonare a palla Godblesscomputers per i suoi ospiti fighetti che vogliono bersi un drink ascoltando musica diversa dal rock degli sballati. Ok, così suona male, perché in effetti sarebbe bello lo ascoltassero anche i rockettari sballati, anche se qui non ci sono chitarre. Dovrebbe finire in almeno uno spot pubblicitario di una grossa casa automobilistica, ecco. Per tutti gli ascoltatori più attenti e già abituati a certe atmosfere, invece, il nuovo disco di Godblesscomputers (che si chiama Veleno, non l’avevo ancora scritto) è semplicimente da ascoltare ad alto volume per godersi in primo luogo il suo suo suono, non tanto le canzoni. E per capire da dove sia nato tutto questo sarebbe bello che qualcuno si andasse a riascoltare alcune sue chiare influenze, pietre miliari che non dovrebbero mancare nella discografia di qualsiasi appassianato: penso al doppio mitico di Kruder & Dorfmeister, a tutte le produzioni di Burial e a qualcosa di Four Tet, per esempio. Sarà comunque un piacere.

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RAVENNA &DINTORNI 19/6 2014

22 CINEMACITY Ravenna

sab.: p.u. 21.30

Programmazione dei film in sala

La mafia uccide solo d’estate

Tutte contro lui

di Pif dom.: p.u. 21.30

di Nick Cassavetes gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.05; ven. e sab.: 20.30-22.50; dom.: 18.15-21.05

Riso amaro di Giuseppe De Santis lun.: p.u. 21.30

Jersey Boys di Clint Eastwood gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.05; ven. e sab.: 20.15-22.55; dom.: 18.15-21.05

I sogni segreti di Walter Mitty

DA GIOVEDÌ 19 A MERCOLEDÌ 25 GIUGNO

di Ben Stiller mar.: p.u. 21.30

- RISTORANTE LA PIAZZETTA BAR STABILIMENTO BALNEARE

Un insolito naufrago nell’inquieto mare d’Oriente

TUTTI I GIORNI DALLE 18:00 ALLE 21:00

di Sylvain Estibal gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.05; ven. e sab.: 20.30-22.45; dom.: 18.10-21.05

3 COCKTAIL A SCELTA: € 10,00 3 BIRRE A SCELTA € 10,00

Il sud è niente di Fabio Mollo mer.: p.u. 21.30

MENÙ SPECIALI CARNE-PESCE OFFERTA MARE: 1 OMBRELLONE + 2 LETTINI € 15

ARENA CINEMA Massa Lombarda Notte italiana

LA PIAZZETTA - BAGNO N.2 - Viale Lungomare 76 MARINA DI RAVENNA Tel 0544 539185 - lapiazzetta_2014@libero.it

Il Magico Mondo di Oz

di Carlo Mazzacurati gio.: p.u. 21.30

di Dan St. Pierre, Will Finn gio., lun., mar. e mer..: p.u. 21.10; ven. e sab.: p.u. 20.20; dom.: p.u. 18

1303 di Michele Taverna Proiezione in 3D gio., dom., lun., mar. e mer.: p.u. 20.55; ven. e sab.: p.u. 22.35 Proiezione in 2D gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.45-22.50; dom.: 18.30-21.15

Il capitale umano

CINEMA JOLLY Ravenna

Ravenna

dom.: 16.15-18.20-20.30-22.40

Gigolò per caso

di Charlie Kaufman

di John Turturro gio.: p.u. 21.30

X-Men Giorni di un futuro passato

Synecdoche, New York

12 anni schiavo di Steve McQueen sab.: p.u. 21.30

Grand Budapest Hotel

Goool! di Juan José Campanella ven. e sab.: p.u. 20.30; dom.: p.u. 18

Maleficent di Robert Stromberg Proiezione in 3D ven. e sab.: p.u. 20.20; dom.: p.u. 18.10 Proiezione in 2D gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.35-22.50; dom.: 18.25-21.15

X-Men Giorni di un futuro passato di Bryan Singer Proiezione in 2D gio., lun. e mar.: p.u. 21; ven. e sab.: 20.15-22.55; dom.: 18-21

di Alice Rohrwacher lun.: p.u. 21.30

di Woody Allen dom. e lun.: p.u. 21.30

Quasi amici

Molière in bicicletta

Lei

di Olivier Nakache, Eric Toledano gio.: p.u. 21.15

di Spike Jonze mar.: p.u. 21.30

Hotel Transylvania

gio., ven. lun. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 18.30-21

I sogni segreti di Walter Mitty

di Genndy Tartakovsky ven.: p.u. 21.15; sab.: 18-21.15; dom.: 16-18-21.15

CINEMA ASTORIA Ravenna

CINEDREAM Faenza

di Francis Lawrence lun.: p.u. 21.15

di Alexander Coffre gio.: p.u. 20.45; ven. e sab.: 20.30-22.30; dom.: 18.10-20.45

di Nick Cassavetes fer.: 20.30-22.45; sab.: 18-20.30-22.45; dom.: 15.50-18-20.30-22.45

Il Magico Mondo di Oz

Synecdoche, New York

Senna

di Dan St. Pierre, Will Finn gio.: p.u. 20.50; ven. e sab.: 20.30-22.30; dom.: 15.50-17.50

di Charlie Kaufman fer.: 20.20-22.40; sab.: 18-20.20-22.40; dom.: 15.40-18-20.20-22.40

di Asif Kapadia mer.: p.u. 21.15

1303

Jersey Boys

di Michele Taverna Proiezione in 2D fer.: p.u. 20.45; ven. e sab.: 20.30-22.45; dom.: 18.05-20.45

di Clint Eastwood fer.: p.u. 21; sab.: 18.20-21; dom.: 15.45-18.20-21

Grand Budapest Hotel

Il Magico Mondo di Oz

di Wes Anderson ven.: p.u. 21.30

Three Days to Kill di McG gio.: p.u. 20.45; ven. e sab.: 20.30-22.45; dom.: 18-20.45

Edge of Tomorrow Senza domani di Doug Liman gio.: p.u. 20.50; ven. e sab.: 20.20-22.40; dom.: 18.05-20.50

Maleficent di Robert Stromberg gio.: p.u. 21; ven. e sab.: 20.35-22.40; dom.: 18.15-21

La città incantata

X-Men Giorni di un futuro passato

di Roman Polanski mar.: p.u. 21 (versione originale con sottotitoli in italiano)

Hunger Games La ragazza di fuoco

Tutte contro lui

Godzilla

Chinatown

di Ben Stiller mer.: p.u. 21.30

Tutta colpa del vulcano

di Gareth Edwards Proiezione in 2D ven. e sab.: p.u. 22.40; dom.: p.u. 21.10

di Hayao Miyazaki mer.: p.u. 21.05

di Steven Soderbergh ven. e sab.: p.u. 21.30

Le meraviglie

di Roger Michell gio., lun. e mer.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 20.25-22.40; dom.: 18.05-21.10

di Doug Liman Proiezione in 2D gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.05; ven. e sab.: 20.30-22.50; dom.: 18.35-21.05

Dietro i candelabri

di Sam Mendes mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)

Le Week-End

Edge of Tomorrow Senza domani

La mia classe

di Daniele Gaglianone gio.: p.u. 21.30 (incontro con il regista)

National Theatre Live King Lear

di Ari Folman gio., dom., lun., mar. e mer.: p.u. 21.10; ven. e sab.: p.u. 22.50

di McG gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.20-22.45; dom.: 18.15-21.15

ARENA DELLE CAPPUCCINE Bagnacavallo

di Wes Anderson dom.: p.u. 21.30

The Congress

Three Days to Kill

di Bryan Singer Proiezione in 2D fer.: p.u. 21.15; sab.: 17.45-21.15; dom.: 16.15-21.15

di Paolo Virzì mar. e mer.: p.u. 21.30

di Bryan Singer gio.: p.u. 21; ven. e sab.: 20.10-22.45; dom.: 18.15-21

ROCCA CINEMA

di Dan St. Pierre, Will Finn sab.: p.u. 17.45; dom.: 15.50-17.50

Blue Jasmine

di Philippe Le Guay mar. e mer.: p.u. 21.30

CINEMA GULLIVER Alfonsine I corti al cinema!

proiezione dei cortometraggi realizzati dalle classi terze della scuola media Oriani di Alfonsine gio.: p.u. 21

ARENA DEL SOLE Lido di Classe

La vita di Adele

The Amazing Spider-man 2 Il potere di Electro

di Abdel Kechiche mar.: p.u. 21.15

di Marc Webb ven. e sab.: p.u. 21.30

The Counselor - Il Procuratore

ARENA BORGHESI Faenza Song ‘e Napule

di Ridley Scott dom.: p.u. 21.30

Un boss in salotto di Luca Miniero lun.: p.u. 21.30

di Marco e Antonio Manetti gio.: p.u. 21.30

I Puffi 2 di Raja Gosnell mar.: p.u. 21.30

Thor: the Dark World

Alabama Monroe

di Alan Taylor mer.: p.u. 21.30

di Felix Van Groeningen

1303 di Michele Taverna Proiezione in 2D gio., ven., lun. e mer.: p.u. 22.45; sab. e dom.: 19.40-22.45

RISTORANTE & PIZZERIA

Three Days to Kill di McG fer. (escluso mar.), sab. e dom.: p.u. 20.30

Edge of Tomorrow Senza domani di Doug Liman Proiezione in 2D fer.: 20.25-22.40; sab.: 17.50-20.25-22.40; dom.: 15.45-18-20.25-22.40

Maleficent di Robert Stromberg Proiezione in 2D fer.: 20.30-22.40; sab.: 18.20-20.30-22.40;

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JUNIOR

RAVENNA &DINTORNI 19/6 2014

AGENDA BURATTINI AI GIARDINI PUBBLICI TUTTI I MERCOLEDÌ DI LUGLIO

BIMB’OPERA: MILANO SI DEDICA AI BAMBINI

MARITTIMA

Tutti i mercoledì sera ai Giardini pubblici, alle 21, spettacoli per bambini con il Teatro del Drago. Giovedì 25 giugno sara di scena Fagiolino e Carlo V, un canovaccio della tradizione emiliana romagnola di cui la famiglia Monticelli è depositaria. Gli altri appuntamenti prevedono sempre il Teatro del Drago con i grandi classici di fagiolino tutti i mercoledì di luglio a eccezione del 2 luglio, quando ci sarà Marco Grilli con lo spettacolo Torino con Gianduja e il 30 luglio con la compagnia C. Waldo con Sganapino fa la barba ai morti.

Si chiama Bimb’opera ed è una settimana dedicata al mondo della famiglia per promuovere il turismo legato al mondo dell’infanzia a Milano Marittima che si articolerà lungo il Canalino. Sono previsti laboratori, spettacoli, percorsi in pineta, sport per adulti e piccini, curati da Monica Piancastelli, Music Together, Roberto Papettti, Primo Fornacciari, e Michele Dotti. Si alterneranno durante la settimana presentazioni di libri, spettacoli, racconti &marionette a cura di Vladimiro Strinati mentre alla Casa delle Farfalle iniziative legate al mondo della natura. Dal 19 al 29 giugno.

QUA LA ZAMPA: ALLA SCOPERTA DEGLI ANIMALI E DELLE VALLI AL NATURA

DIVERTIMENTI NOTTURNI: A GUARDAR LE STELLE O TRA I MISTERI DELLA ROCCA

Sabato 21 giugno alle 16.30 al museo NatuRa di Sant’Alberto si svolge “Qua la zampa: visita guidata arricchita da letture dedicata alla scoperta degli animali e delle loro curiose impronte”, a seguire laboratorio ludico e creativo di realizzazione di impronte. Costo a partecipante: 4,50 euro (comprensivo di visita, materiali e ingresso al Museo per tutta la famiglia), prenotazione consigliata. Alle 18: “Passeggiata al tramonto. Escursione naturalistica a piedi alla scoperta delle Valli Meridionali di Comacchio”. Costo a partecipante: 5 euro (gratuito per i bambini che hanno partecipato al laboratorio).

Venerdì 20 giugno, alle 21.30, il Planetario di Ravenna, nei Giardini pubblici, organizza una serata molto particolare ed insolita dove per permettere a tutti i più piccoli di osservare al telescopio il cielo i principali oggetti della volta stellata (cielo permettendo). Ingresso gratuito per tutti. E per chi ama vivere la notte, l’appuntamento di sabato 21 giugno è alla Rocca di Riolo Terme dalle 20 alle 8: una intera notte da trascorrere all’interno dell’antica Rocca di Riolo Terme, tra letture animate e giochi nella suggestione dell’oscurità e del mistero. Prenotazione obbligatoria; biglietto 16 euro. Info tel. 0546 71025.

MARE/1

MARE/2

Letture in spiaggia con i volontari di Npl Si comincia lunedì 23 giugno, numerosi gli appuntamenti settimanali Non solo secchiello e paletta, a divertire i bambini in spiaggia tornano anche, per la quinta estate, i libri e la voce di lettori e lettrici volontari grazie all’iniziativa promossa dall'Istituzione Biblioteca Classense “Un bagno di libri – Nati per Leggere in spiaggia” per bambini da 0 a 6 anni. Si parte il 23 giugno al Bagno Federico di Punta Marina a seguire letture al Bagno Adria, Nariz, Vela, Sottomarino, Ventaglio, Paradiso e Nautilus, per finire il venerdì pomeriggio con il Cocoloco (tutti gli appuntamenti dalle 17 alle 18). In questa edizione si conferma l'appuntamento mattutino al Bagno Vela dalle 10 alle 11 del mercoledì e si inaugurano il doppio appuntamento del martedì con il Bagno Nariz e Adria e il triplice appuntamento del giovedì con i Bagni Paradiso, Ventaglio e Nautilus. L'edizione 2014 vedrà anche la partecipazione delle lettrici del Centro Reciprocamentre che proporranno in diverse date (26 giugno,15 e 25 luglio) la lettura dei libri modificati che utilizzano la Comunicazione Aumen-

Un campo da pallanuoto davanti al bagno Perla

tativa. Nella scorsa edizione sono stati coinvolti 332 genitori e 525 bambini mentre i lettori volontari hanno letto oltre 269 libri in 33 appuntamenti. Gli stabilimenti balneari contribuiscono al progetto NpL Ravenna con una donazione in libri che va ad alimentare lo scaffale dedicato ai lettori volontari disponibile presso la bibliotecadi Casa Vignuzzi.

Di fronte al bagno Perla di Punta Marina è stato allestito un regolamentare campo da pallanuoto, «unica attrezzatura del genere in tutto l'Adriatico settentrionale» assicurano gli organizzatori. Il campo vedrà scendere in acqua quotidianamente ragazzi di tutte le età della Pallanuoto Ravenna, che potranno svolgere il loro allenamento e giocare. Periodicamente si svolgeranno nello specchio acqueo veri e propri tornei che vedranno coinvolte squadre ed appassionati da diverse parti della regione e anche oltre (il primo torneo è in programma già nel weekend del 21 e 22 giugno).

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RAVENNA &DINTORNI 19/5 2014

SALUTE GUSTO

TRADIZIONI CULINARIE

Artusi? Era green, slow e per il km 0 Le feste a Forlimpopoli da quasi vent’anni alla riscoperta del buon cibo nostrano Compiono diciotto anni con una nuova e quanto mai ricca edizione le feste artusiane a Forlimpopoli, per molti aspetti una realtà antesignana di una certa attenzione alla tradizione culinaria e alla genuinità dei prodotti all’insegna della riscoperta di un’appartenenza locale. Appena fuori dal confine provinciale ravennate ma in un paese in cui il dialetto è quanto mai simile al ravegnano, nel 1995 cercarono infatti di trovare un’identità nuova a quella comunità dalla lunga storia ma priva di grandi attrazioni. In cui, nel dopoguerra, era stata addirittura abbattuta la casa natale del loro più celebre concittadino: Pellegrino Artusi, appunto. A lui sono dedicate le scuole alberghiere di mezza Italia (comprese le due in provincia di Ravenna, a Riolo e Cervia), perché ad Artusi dobbiamo un’operazione culturale fondamentale e senza precedenti. Nel suo ricettario infatti riuscì a unire l’Italia raccogliendo, con penna ironica e raffinata, la tradizione delle famiglie italiane. «Da noi la cucina ha fatto il percorso inverso di quella francese, che nasce come internazionale – ci racconta Maurizio Castagnoli, che era sindaco di Forlimpopoli proprio in quegli anni e che fu tra coloro che diedero il via a questa iniziativa - da noi la cucina è passata dalle tavole delle famiglie all’osteria, dall’osteria al ristorante. Ed è proprio questo il va-

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lore culturale dell’operazione dell’Artusi, oltre al fatto che nelle sue ricette sono presenti elementi molto moderni: la tradizione, la stagionalità e il rispetto dei tempi di cottura». Oggi si parlerebbere di Km 0, approccio “green” e “slow”, forse. Di certo Artusi fu un pioniere come pioneristiche sono state appunto le feste a lui dedicate. «L’idea ci venne pensando già alla realtà di quella che poi è diventata Casa Artusi. Volevamo ricostruire un’identità per dare autonomia a Forlimpopoli, che allora rischiava di diventare un

quartiere dormitorio di Forlì e volevamo creare un luogo per continuare a coltivare la tradizione culinaria famigliare che, con la rivoluzione sociale che ha portato per fortuna le donne fuori di casa e al lavoro, ha lasciato meno spazio alla preparazione casalinga del cibo. Inoltre in quegli anni stava tramontando la mania per la nouvelle cuisine e si stava riscoprendo il valore della varietà del cibo italiano». Una combinazione di fattori che ha portato la manifestazione a crescere di anno in anno mantenendo al-

cune caratteristiche originarie: la diffusa presenza di volontari del paese e la limitata invasività rispetto alla cittadina poiché la festa prende vita per nove giorni solo verso sera. Oggi accanto agli stand di associazioni di volontariato che propongono cugina casalinga per finanziare le proprie attività ci sono ristoranti blasonati, stand per assaggi di prodotti tipici, ospiti internazionali e poi conferenze, presentazioni di libri, premi conferiti da una giuria e da un comitato scientifico che negli anni ha visto partecipare persone del calibro di Montanari, Carlin Petrini, Veronelli e Folco Portinari. E nel palmarès compare anche il cardinal Ersilio Tonini che usò il premio per aiutare alcune popolazioni indigente argentine. Quest’anno tra i premiati ci saranno Paolo Poli e Andy Luogo oltre al caseificio Mambelli. E così, dal 21 al 29 giugno, la piccola Forlimpopoli, come per magia, torna verso sera a trasformarsi in una piccola capitale per uno dei beni più importanti del Belpaese (non a caso al centro dell’Expo): il buon cibo.

CASA ARTUSI MUSEO, RISTORANTE, CENTRO DI FORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE APERTO TUTTO L’ANNO Un museo, un ristorante (che deve tenere in menù almeno un paio di ricette dell’Artusi), un centro di formazione e documentazione, Casa Artusi è aperta tutto l’anno ed è il fulcro di un’alacre attività incentrata sulla valorizzazione, la riattualizzazione e la rilettura di Pellegrino Artusi. Sul sito è possibile consultare oltre al programma delle feste e delle attività della Casa anche i pacchetti turistici della via “artusiana” tra Romagna e Toscana (Artusi lasciò Forlimpopoli per Firenze dopo il noto episodio che vide protagonista il Passatore). Casa Artusi è tra i progetti culturali che sostengono Ravenna 2019.

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PRODOTTI TIPICI Protesta degli esercenti «La vera piadina è solo quella fatta a mano» Monta la protesta sulle applicazioni del marchio Igp al mito della cucina romagnola: la piadina. «Quella vera è quella fatta a mano nei chioschi e nei ristoranti: non siamo d’accordo su un Igp che equipara la produzione industriale a quella tradizionale» così ribadisce Riccardo Ricci Petitoni, responsabile di categoria per Confesercenti Ravenna, nel presentare l’iniziativa di venerdì 20 giugno (ore 10) nella sede di Confesercenti Ravenna in piazza Bernini 7. L’incontro, convocato per contestare l’attuale disposizione dell’Igp sulla piadina, avrà come autorevole testimonial dell’autentica tradizione culinaria Graziano Pozzetto, gastrosofo ed enciclopedico ricercatore e divulgatore dei mangiari romagnoli e della buona tavola in genere. Pozzetto, fra i fondatori del movimento Slow Food è autore del libro La piadina romagnola tradizionale, testo fondamentale sull’argomentosull’argomento, e sostiene Confesercenti nella sua battaglia all’Igp, che «non dà garanzie sulla filiera produttiva e sulla provenienza degli ingredienti, e si affida a un ricettario standard che non ricomprende numerosi ingredienti opzionali della tradizione». Il paradosso – sottolinea l’associazione di categoria dei commercianti – è che la piadina con in marchio di “indicazione geografica protetta” viene sì tutelata da imitazioni comunitarie, ma quella dei chioschi, prodotto fresco, viene equiparata a quella prodotta industrialmente e venduta al supermercato, con scadenza anche a tre mesi. Chioschi e ristoranti, per fregiarsi del nuovo marchio “Piadina Romagnola igp”, dovranno anzi sostenere gli oneri di gestione, sia organizzativi che economici, per essere certificati dall’organismo di controllo e adeguarsi a un disciplinare che in nessun modo hanno contribuito a scrivere. Anzi...

Angela Schiavina

GUSTO

cose buone di casa primavera-estate

RAVENNA &DINTORNI 19/6 2014

25 DEGUSTAZIONI

COSE BUONE DI CASA

DA ALEX&PAUL C’È “DOPOPARTITA” E IL 4 LUGLIO 3 FAVOLOSI RIESLING DELLA MOSELLA

Ecco un fresco budino belga da accompagnare coi lamponi di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

Ho ricevuto da una amica mantovana la ricetta di un dolce che vi voglio proporre: il budino belga. Ingredienti: 1 litro di panna fresca, 4 uova intere, 100 gr. di cioccolato fondente, 2 pizzichi di vaniglia, 100 gr. di zucchero, 1 bicchierino di cognac, zucchero per caramellare uno stampo con il buco e possibilmente antiaderente. Preparazione: scaldare la panna e sciogliervi il cioccolato grattugiato, lasciare intiepidire. Battere le uova con lo zucchero e quando il composto è montato aggiungere la miscela di panna e cioccolato, la vaniglia e il bicchierino di cognac. Mescolare bene. Caramellare lo stampo e versarvi il composto. Mettere lo stampo dentro a una teglia dal bordo alto, dove avrete aggiunto acqua tiepida. Coprire lo stampo con un tovagliolo e un coperchio che sigilli bene. Mettere a cuocere sul fuoco per circa 40 minuti. L’impostazione della ricetta ha il suo tempo, quando si cucinava sul gas, ora possiamo trasferire il tutto in forno senza mettere n'è tovagliolo, n'è coperchio. A me però piace cucinarlo alla maniera antica. Quand’è cotto, lasciarlo raffreddare e poi passarlo in frigorifero per qualche ora. Possiamo servirlo con lamponi freschi. Inoltre si può aromatizzare con caffè in polvere o un cucchiaino di caffè ristretto o usare un cioccolato al caffè. Appuntamento: a proposito di dolci vi segnalo che domenica 22 giugno – in occasione della “Notte delle Streghe” ai giardini pubblici – l’associazione Linea Rosa organizza una gara di torte. I dolci devono essere consegnati allo Chalet entro le 17. Il costo è di 10 euro. Partecipate. Spero di assaggiare molti buoni dolci visto che sono nella giuria...

Vista la calciomania dei Mondiali, che cattura anche gli appassionati del buon bere, il bar à vin Alex&Paul (via De Gasperi), venerdì 20 giugno ha in programma una serata “dopo partita della nazionale”, alle 20 circa, con il vasto repertorio di vini eccellenti e cocktail proposti da Giampaolo Gardini con due piatti a buffet offerti dal locale (cannelloni alla ravegnana e penne al salmone e piselli). Per la serie delle degustazioni a tema, invece, vale la pena appuntarsi la data di venerdì 4 luglio quando nel locale si terrà una serata speciale dedicata ai grandi Riesling della Mosella (veri capolavori dell’enologia tedesca e fra i migliori riesling del mondo), con una verticale di tre annate: 1997, 1992 e 1979. Sono previsti anche tre diversi piatti in abbinamento. Come di consueto si può scegliere uno degli assaggi, oppure tutti e tre.

LO STAPPATO

Pecorino Ekvo di Terra Viva, un bio ricco d’aromi di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

MERCATINI COLDIRETTI TORNA “CAMPAGNA AMICA” NEI LIDI E ANCHE A PONTE NUOVO Per tutti i lunedì d'estate torna il Mercato esclusivo di “Campagna Amica” a Punta Marina (dalle 18 alle 23) nel parco pubblico. Il mercoledì appuntamento a Marina Romea (piazzale Torino); giovedì tappa a Marina di Ravenna (piazza Dora Markus); venerdì triplo appuntamento, oltre alla novità del mercato mattutino al Villaggio del Fanciullo di Ponte Nuovo (dalle 10 alle 13), i produttori di Coldiretti saranno dalle 18 alle 23 in piazzale Caboto a Lido di Classe e in viale Virgilio a Lido Adriano.

Stappiamo una bottiglia di Pecorino. Il vino si chiama “Ekwo” millesimo 2013. Un vino certificato Bio, dell’azienda abruzzese Terra Viva. Un vino di notevole curiosità olfattiva e gustativa rispetto a molti altri vini vinificati con lo stesso vitigno che, specifichiamo per chi non lo conoscesse, si tratta di un uva bacca bianca. Lavorato in acciaio, al naso esalta note fruttate con un leggero tocco di agrumi e ricami floreali. Il palato è fresco, sapido e ricco di gusto. Da abbinare a piatti di pescato, risotti e formaggi. Bevetelo a 12 gradi.

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Brodetto di pesce acqua e vino compresi a 15 € I lunedì d'estate Cruditá di pesce a 20 € Ogni prima domenica del mese da ottobre a maggio <DrinKave> Tutti i lunedì sera d'inverno

l'aperitivo della grotta con musica live

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RAVENNA &DINTORNI 19/6 2014

SALUTE SALUTE

LA REPLICA

LA PROTESTA

«Nessun doppio turno a Lugo»

Azienda unica: sindacati sul piede di guerra

L’Ausl respinge le accuse della Cgil sull’organico di Medicina Mentre proseguono le indagini su un’infermiera del reparto di medicina generale dell’ospedale di Lugo, sospettata di aver volontariamente provocato la morte di almeno un paziente (ma non è escluso che possano essere di più) e di aver derubato vari pazienti, l’Ausl risponde al sindacato Cgil che aveva denunciato la grave carenza di organico di quello stesso reparto. «Riguardo alla forte pressione cui sono sottoposti i lavoratori in questa fase, relativamente alle presunte gravi situazioni occorse all’interno del reparto, la Direzione stessa, da subito, in diverse circostanze, ha trasmesso loro solidarietà e vicinanza, incitandoli a proseguire nel lavoro quotidiano svolto a tutela della salute dei cittadini» specifica l’Ausl, che si dice stupita dalle parole della Cgil visto che anche i sindacati sembravano aver espresso apprezzamento sull’ operato dell’Azienda. L’Ausl specifica inoltre che «Non corrisponde in alcun modo al vero che la componente infermieristica del reparto di medicina dell’ospedale di Lugo, risulti carente di 9 unità, dai primi mesi del 2014. La dotazione organica complessiva del reparto per la componente infermieristica è composta di 36 unità. Nei mesi di gennaio, febbraio e marzo delle complessive 36 unità, erano temporaneamente assenti

INCHIESTA SOSPESO MEDICO INDAGATO PER MOLESTIE Non c’è pace per l’Ausl di Ravenna. Oltre alle indagini sulla presenuta infermiera assassina di Lugo, un medico ortopedico in servizio a Ravenna è stato denunciato per molestie sessuali. La direzione ha quindi reso noto che «per ovvie ragioni di opportunità, ha assunto un provvedimento organizzativo che esclude il medico dalle attività ambulatoriali sia in regime istituzionale che libero professionale». L’Aziendaassicurato la massima collaborazione con l’Autorità Giudiziaria e in base agli sviluppi valuterà l’adozione di altri provvedimenti.

2 unità, compensate attraverso la riduzione della programmazione delle ferie. Mentre nei mesi di aprile, maggio e giugno, ogni assenza è stata immediatamente coperta, attingendo alla graduatoria. Ciò ha consentito già dal mese di aprile, di attuare la programmazione ordinaria delle ferie del personale. Complessivamente oggi la dotazione organica infermieristica

conta di una unità in più, 37, rispetto alla dotazione organica complessiva prevista, di 36 unità. Anche per quanto riguarda i paventati doppi turni del personale ( mattina- notte), dall’analisi svolta nessun operatore ha svolto più di un doppio turno. La media infatti per operatore è dello 0,6, indispensabile e fisiologica per assolvere al proprio debito orario».

«Se il prossimo futuro non verrà affrontato con strumenti diversi e coerenti con i principi di sviluppo sbandierati all’atto della costituzione dell’Ausl della Romagna non si potranno valorizzare le azioni ed il lavoro dei vari professionisti che sono il vero “patrimonio” a cui l’Azienda può attingere». Cgil, Cisl e Uil non riservano critiche e ammonimenti all’Ausl dopo il recento incontro sul tema dell’azienda unica di area romagnola e attaccano: «Non si potrà garantire la prossimità e l’accessibilità alle prestazioni e ai servizi, nonché l’integrazione reale fra servizi territoriali ed ospedalieri, non si potrà avere la sostanziale autosufficienza per tutte le prestazioni sanitarie; verranno sostanzialmente a meno tutti i valori di sviluppo della sanità in Romagna che avevano portato Cgil, Cisl e Uil alla positiva valutazione del passaggio da Area Vasta ad Azienda Unica». Insomma, i sindacati paiono tutto fuorché soddisfatti di come si sta attuando l’unificazione delle quattro Ausl romagnole decisa dalla Regione ed entrata fattivamente in vigore dal primo gennaio. Ora, è in atto una complessa fase di integrazione delle aziende che non ha precedenti in Italia. Ai sindacati, dalla direzione è stato presentato un primo documento con l’intento, spiegano i sindacati «di creare, attraverso l’istituzione di 34 gruppi di lavoro, valorizzando le esperienze positive di tutti i territori, le prime sinergie e i necessari momenti di conoscenza delle diverse situazioni territoriali, senza interventi organizzativi diretti». I sindacati si riservano di esprimersi dopo averla visionata anche se, specificano «da una prima lettura emerge l’insufficiente, se non la totale assenza di gruppi riferiti ai Distretti e alle attività amministrative». I sindacati hanno inoltre ribadito «come sia indispensabile, vista la complessità di questa fase iniziale, agire nel massimo della trasparenza, anche nei criteri di scelta dei coordinatori». Preoccupazioni nascono anche dal fatto, scrivono «che già con il piano assunzioni per il 2014, la regione Emilia Romagna, ha considerato la sommatoria di quattro aziende, applicando i medesimi criteri, a partire dal contingentamento delle assunzioni, adottati per tutte le Aziende dell’Emilia Romagna, senza tener conto delle chiare necessità derivanti dalla importante fase di riorganizzazione che coinvolge solo l’Ausl della Romagna». E chiedono quindi «risorse economiche ed umane aggiuntive, così come sancito nella legge regionale istitutiva dell’ Azienda unica della Romagna».

PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

SALUTE • BENESSERE

RAVENNA Via Faentina, 118/A

RAVENNA &DINTORNI 19/6 2014

PSICHE E DIVINAZIONE

ALIMENTAZIONE NATURALE

L’ESTETISTA RISPONDE

Al via un corso per imparare a leggere i Tarocchi con Andrea Vitali di Le Tarot

Quinoa: tanto nutriente quanto versatile in cucina

Come prevenire e trattare i peli incarniti

a cura di Giancarlo Ceccolini

a cura di Nicole Marchetti

Nel nostro percorso alla scoperta dei cereali come base di una gustosa e corretta alimentazione ci soffermiamo sulla quinoa, una pianta che produce semi molto simili ai cereali ma che in effeti appartiene alla famiglia di spinaci e barbabietole. Nota fin dall’antichità fra le popolazioni del Sudamerica (in particolare il Perù), da qualche tempo è sempre più apprezzata anche dalle nostre parti. La quinoa vanta notevoli proprietà alimentari e salutari: contiene tutti i 9 aminoacidi essenziali necessari al funzionamento del nostro organismo e presenta un buon equilibrio tra proteine e carboidrati. Il suo contenuto proteico è superiore a quello di riso, miglio e grano ed è un'importante fonte di riboflavina (vitamina B2), di vitamina C ed E. Non contiene glutine e quindi può essere consumata anche da celiaci o da chi soffre di intolleranze. Tendenzialmente possiamo affermare che la quinoa è nutriente ma non troppo calorica ed è molto versatile nelle preparazioni culinarie. Prima di cucinarli, i chicchi di quinoa (ne esistono tre varietà: rossi, gialli e neri, tutti commestibili) vanno ben sciacquati poi messi a bollire in acqua pari almeno al doppio del loro volume. La durata della cottura può variare dai 10 ai 15 minuti. Una volta scolata può essere condita a piacere, con olio e gli ingredienti preferiti. Sono ottimi gli abbinamenti della quinoa in insalata con verdure di stagione e con legumi. Ma può anche arricchire una zuppa. Con i chicchi di quinoa già cotti possono essere preparate delle crocchette o dei burger vegetali. Possono inoltre essere utilizzati per il ripieno di verdure come pomodori, peperoni e zucchine. La quinoa in fiocchi è ottima a colazione. La farina può essere utilizzata per preparazioni dolci e salate

Il problema dei peli incarniti affligge moltissime donne, che per avere una pelle liscia e candida, priva degli inestetici peli superflui, ricorrono a ogni tipo di depilazione, spesso troppo di frequente e in modo scorretto. I peli incarniti ricrescono sottopelle, senza fuoriuscire dall’epidermide, in genere dopo la depilazione. Spesso formano un piccolo brufolo quasi sempre pruriginoso e lievemente doloroso. Queste infiammazioni, non solo sono antiestetiche, ma provocano prurito, bruciore, dolore e a volte, dopo la guarigione, lasciano piccole ma brutte cicatrici. Molto importante è dunque prevenirli. Il primi consiglio è di mantenere la pelle idratata e morbida, in modo da consentire al pelo di uscire facilmente. Poi è necessario esfoliare le pelle, in quanto l’eliminazione delle cellule morte libera i pori consentendo la fuoriuscita del pelo. È bene poi scegliere il sistema di depilazione più adatto alla parte da trattare, ma anche in base alla lunghezza e alla quantità dei peli. In genere, la ceretta è migliore del ricorso a creme e rasoi che, soprattutto su una cute già stressata, possono provocare un aumento dei batteri e della stessa infezione. Le zone più esposte al problema sono le gambe, la zona bikini e le ascelle per le donne, e la pancia, il petto e il volto per gli uomini, a causa dell’uso quotidiano del rasoio. L’ideale è dunque rivolgersi a centri estetici che effettuano trattamenti delicati e con una adeguata preparazione della pelle. Al Centro estetico Solidea si pratica la corretta depilazione e si consigliano le creme e le lozioni a base di olio e acqua che ammorbidiscono e umidificano la pelle, prevenendone la secchezza, da utilizzare anche a casa.

Il professore Andrea Vitali, storico del simbolismo e Presidente dell’Associazione Le Tarot, considerato dalla comunità scientifica fra i massimi esperti della storia dei Tarocchi, terrà un Corso per apprendere la Divinazione con i Tarocchi presso il Cortiletto Atzeco della Ditta Leonardi 1957 - Dolciumi & Bomboniere, situata a Ravenna in via Matteucci 5/A. Il Corso avrà luogo per sei lunedì consecutivi, dalle ore 20,30 alle 22,30, ad iniziare da lunedì 30 giugno. La Presentazione del Corso si terrà invece lunedì 23 giugno alle ore 18,30 sempre presso il medesimo spazio. L’ingresso alla presentazione è aperto al pubblico il quale verrà omaggiato con assaggi di vini e cioccolato. Una ghiotta occasione, sia per gli assaggi, sia per scoprire una realtà, quella della divinazione con i Tarocchi, che contrariamente a quanto molti ritengono, si basa su tesi di assoluto rispetto in quanto formulate dal famoso psicologo Carl Gustav Jung per il quale i simboli (di cui i Tarocchi ne rappresentano il più completo sistema del nostro Occidente) sono in grado di far suscitare dal profondo della nostra psiche informazioni di carattere superiore, i cosiddetti segni, indicatori di possibili futuri. L’Associazione Le Tarot che da oltre trenta anni studia tale fenomenologia, risulta l’Istituzione più accreditata per l’insegnamento di questa disciplina, un tempo considerata una vera e propria arte. Per conoscere gli studi dell’Associazione Le Tarot si veda al sito www.letarot.it. Informazioni e iscrizioni: 335 5619171

Giancarlo Ceccolini Forno Pasticceria Cucina via D’Azeglio 3c - Ravenna www.giancarloceccolini.it

ARIETE

BILANCIA

Con la Luna nel segno tra venerdì e sabato il morale risale, approfittatene per una serata suins-romantic col partner, se lo avete. Altrimenti rischiate un fine settimana altamente incacchioso se non avrete modo di sfogare lo stress accumulato per gli impegni di lavoro e le rogne familiari.

Gli zebedei rotolano come palle da bowling. Non tracimate acido sfigo-petulonico solo perché tutto ristagna e vi stressa. Giovedì e venerdì andrà meglio: riuscirete ad assolvere gli impegni senza troppa ansia. Bene anche l’amore, che beneficia di ormoni ialuronizzati con filler suini.

SCORPIONE

TORO

Un Marte iroso innervosisce la vostra Venere già dissonante, così starvi vicino sarà come stare sulle montagne russe con i conseguenti imbarazzi di stomaco. Se il vostro rapporto di coppia sta attraversando una fase di nervosismo, evitate battibecchi o di isolarvi dietro ad un libro.

La stanchezza cecenizza i rapporti, che risentiranno delle rotture di bolas procurate dal lavoro. In caso di contrattempi, non intestarditevi e reagite con superiorità, approfittando di eventuali rinvii per analizzare nuovi obiettivi. Al vostro lato suino ci penserà poi la Luna nel segno di domenica.

GEMELLI Giovedì e venerdì le giornate più stressanti, quando certe rogne incombenti vi procureranno la stessa gioia delle punture di tafani agli arti inferiori. Se dovrete occuparvi di triliardi di cose in poco tempo, l’autoironia non vi aiuterà a rendervi meno cupo-mannari nella giornata di sabato. Riposate.

CONSULENZA DEBITORI BAGNACAVALLO (RA) VIA A.DIAZ, 21 Tel/Fax 0545 62656 Info: 320.8157628

CANCRO Grazie al Sole che raggiunge Mercurio nel segno, mettete a fuoco i vostri obiettivi producendovi in baldanzosi scatti in avanti sul lavoro. Avete così tanta energia che riuscite pure a conciliare il lavoro con gli ormoni del partner. Solo nel week end sarete un po’ orsetti lamentosi e scorbutici.

LEONE Le cose da fare sono tante, ma non è un buon motivo per diventare retrogradi e rompizebedei con chi non c’entra! Anche se Marte vi sostiene, una Venere scorbutica stimola reazioni intestinali eccessive anche nei confronti del partner, che potrebbe non gradire. Fine settimana da little sfpigh.

VERGINE Avvertirete la necessità di disintossicarvi da persone e situazioni familiari piacevoli come le ragadi anali. Un calo di efficienza giovedì e venerdì potrebbe rendervi un po’ troppo sfigolagnosi. Non sprecate il week end e gli ormoni come wurstel prosciugando il partner con le vostre pretese.

Rita Fabbri e il suo staff vi aspettano al Centro estetico Solidea via Porto Coriandro 7c - Ravenna apertura dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), il venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì). Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 - www.centroesteticosolidea.it

SAGITTARIO I buoni propositi non mancano, ma con Mercurio opposto e la Luna dissonante non ingranate, col risultato di decorticare gli zebedei di colleghi e collaboratori. Andrà meglio venerdì e sabato, grazie agli affetti sinceri e agli ormoni come le scarpe Geox, che traspirano senza sudare i piedi.

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COME USCIRE DAL TUNNEL DEI DEBITI NEI CONFRONTI DI:

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Con Marte e Giove dissonanti, sono giorni impegnativi. Le buone intenzioni ci sono, ma si scornano con il vostro savoire faire da rottweiler. Non scoraggiatevi e pazientate, e soprattutto non sfogatevi la sera in casa, perché l’amore appaga e la fornicazione vi fa vincere la prova costume.

ACQUARIO Contrattempi, ostacoli o altre rogne potrebbero farvi gli zebedei a forma di distributori automatici di sigarette, che per giunta non accettano le nuove banconote da 5 euro. Non ingigantite questi aspetti negativi con le vostre nazi-isterie, perché bastano anche da soli. Fine settimana legnoso.

PESCI Se i rapporti, affettivi o lavorativi, sono un po’ burrascosi e la voglia di interromperli è tanta, non drammatizzate perché siete in grado di dare molto a livello relazionale e di spaccare ogni rompicoyotes nel lavoro. Sfruttate la complicità del partner, almeno per il vostro bene pubico.

RAVENNA &DINTORNI 19/6 2014

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Nuove regole per chi affitta per uso turistico

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Sasha è una simpaticissima cagnolina simil bassottina di circa 11 anni. Affettuosa, cerca una famiglia tranquilla per condividere ancora tanti anni di vita! Per conoscerla e adottarla rivolgersi al canile di Ravenna: tel. 0544 453095.

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DAL 22 AL 26 GIUGNO Ghigi Montanari Comunale 7

via Cavour 78 - tel. 0544 38575; viale Mattei 30 - tel. 0544 451401; via Bonifica 6 (Porto Fuori) - tel. 0544 433021.

+ APERTURA NOTTURNA 19.30-8 E TUTTI I SABATO, DOMENICA E FESTIVI Comunale 8

via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514.

+ APERTURA TUTTE LE DOMENICHE 8.30-12.30 / 15.30-19.30 Comunale 3 Comunale 9

ADOTTAMICI

via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; viale Petrarca 381 (Lido Adriano) - tel. 0544 495434.

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CHICCO Chicco e i suoi fratellini sono gattini cuccioli che cercano casa e tanto amore. Per conoscerli e adottarli, chiamate: cell. 340 8961224

Comunale 1 Comunale 2 Comunale 3 Comunale 4 Comunale 7 Comunale 9 Comunale 10

via Berlinguer 34 - tel. 0544 404210; via Faentina 102 - tel. 0544 460636; via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; via Nicolodi 21 - tel. 0544 421112; via Bonifica 6 (Porto Fuori) - tel. 0544 433021; viale Petrarca 381 (Lido Adriano) - tel. 0544 495434; via 56 Martiri 106/E (Ponte Nuovo) - tel. 0544 61088.

QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 9 al 15 giugno 2014 Stazione

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

Rocca Brancaleone Via Caorle Zalamella Agglomerato di Ra.

Legenda IQA Buona

Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in EmiliaRomagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

QUADRIFOGLIO RAVENNATE

340 ciclisti per la terza tappa organizzata dalla CSC Domenica 15 giugno è partita, dalla sede della CMC in via Trieste, la terza tappa del Quadrifoglio Ravennate Uisp di cicloturismo. Una giornata funestata dal temporale che ha condizionato la presenza degli atleti. Buono, nonostante le avversità del tempo, il numero di ciclisti, 340, sulla linea di partenza già dalle 6.30 del mattino presso la sede della Cooperativa Servizi e Cultura che ha organizzato l’evento. Un percorso classico per le 33 società partecipanti che da Ravenna hanno pedalato verso Forlimpopoli passando per le salite di Bertinoro, Polenta e Rocca delle Camminate per un totale di 108 Km. Tutto secondo regolamento. Rispettati i check-point di controllo per il timbro sul cartellino presso la Porta d’Oro, Collinello e la Rocca, che dava l’opportunità agli atleti di portare punti alla propria squadra. Alle 11.30, ad attendere il ritorno della carovana, presso la sede di via trieste, il pasta party offerto dalla CMC. A seguire le premiazioni delle prime 21 società con il maggior numero di partecipanti. Il 41° trofeo “Selleghini” è stato consegnato all’Avis Forlì con 32 atleti partecipanti, secondo posto per l’Asd Osteria con 28 ciclisti e terza piazza per la Associazione Taverna Verde con 26 iscritti. Ultima chiamata per Uisp Ravenna, a conclusione del Quadrifoglio, domenica 6 luglio ore 6.30 presso Madonna dell’Albero.

CORSI PATTINAGGIO AL FAGIOLO La Nuova Rinascita Pattinaggio - Roller Ravenna, organizza presso il Parco del Fagiolo di via Zalamella dei corsi di pattinaggio inline aperti a tutti i bimbi a partire dai 4 anni. I corsi si terranno nelle giornate di lunedì e mercoledì dalle 18 alle 19, per partecipare occorrono i pattini e le protezioni, per le prime prove l’associazione è in grado di fornire il materiale gratuitamente. Per informazioni 335 7287768 Davide o alla mail: nuovarinascita@virgilio.it www.facebook.com/nuovarinascita

CAMP ESTIVI ANCORA APERTE LE ISCRIZIONI Uisp Ravenna propone due formule che da molti anni richiamano tanti giovani durante la pausa scolastica: “Una Mattina di Giochi” presso il centro sportivo di via Falconieri a Ravenna e “Camp Uisp” in via della Vigna a Ponte Nuovo. Due offerte complete da lunedì al venerdì, per tutto il periodo estivo, in grado di soddisfare esigenze diverse. “Una Mattina di Giochi” è un centro estivo di mezza giornata fino alle 13 e da quest’anno, con proposta di pranzo fino alle 14.30, che terminerà venerdì 9 agosto. Il “Camp Uisp” di Ponte Nuovo, invece, offre una copertura fino alle ore 18 con pranzo e merenda incluso fino al 1° agosto. Per informazioni Uisp di Ravenna via G. Rasponi 5, tel 0544 219724 mail: ravenna@uisp.it

- Chi intende affittare al mare, in montagna, ma anche in città, in forma privata diretta, ai sensi della L.R.16/2004, cioè non più di tre appartamenti ammobiliati per uso turistico e per non più di 6 mesi consecutivi a turisti, ha l’obbligo di comunicarlo al Comune (il modulo è reperibile sul sito del Comune: www.comune.ra.it). La comunicazione deve essere fatta prima del primo affitto e se non rinnovata vale anche per gli anni successivi. - Compilare e mandare moduli Istat ad ogni ingresso di turisti nell’alloggio (moduli reperibili presso uffici Iat e Pro Loco). - Versare la Tassa di soggiorno a Ravenna Entrate (Moduli reperibili presso l’ufficio di Ravenna Entrate in via Magazzini Anteriori o sul sito www.ravennaentrate.it). - Da comunicare alla Questura i nominativi di chiunque entri nell’alloggio attraverso il sito della Questura (Occorre accre- Associazione sindacale ditarsi presso Alloggiati Web. Il piccoli proprietari modulo è reperibile sul portale immobiliari Alloggiati Web). Ravenna V.le Galilei 81/83 L’ultima disposizione è una novità recente e riguarda tutti gli affitti inferiori ad un mese (in genere quelli turistici). Per questa tipologia di affitto va data comunicazione alla Questura solo attraverso il portale “Alloggiati Web”. Come noto gli affitti superiori ai 30 giorni vanno registrati all’Agenzia delle Entrate che provvederà ad informare la Questura. (Per gli inquilini extracomunitari va data comunque comunicazione alla Questura). Ulteriori informazioni possono essere richieste in Asppi.

tel. 0544 470102 fax 0544 470075 info@asppi.ra.it www.asppi.ra.it Faenza Via Cavour, 25 tel. 0546 25807 faenza@asppi.ra.it Lugo Via Manfredi, 41 tel. 0545 33356 lugo@asppi.ra.it SERVIZI AI SOCI - Gestione contratti di locazione - Assistenza legale - Consulenza condominiale - Consulenza tecnica - Consulenza fiscale - Affitti e vendite da privato a privato Dal 1980 a Ravenna

NUOTO SINCRONIZZATO

Ottima stagione agonistica per la Synchro, con 6 ori e 3 argenti Tempo di bilanci per la Synchro Byzantium, associazione di nuoto sincronizzato, giunta al termine della stagione agonistica 2013/ 2014. Otto mesi di attività, da settembre ad aprile e tante ore di allenamenti in vasca e palestra. Un lungo e impegnativo percorso affrontato dalle sessanta atlete impiegate sia nell’attività agonistica sia nei saggi ed esibizioni. Iniziando il bilancio dall’attività competitiva, le 24 atlete iscritte alle cinque prove del Campionato Regionale, svoltosi nelle piscine di Ravenna, Bologna e Modena, hanno raccolto 6 medaglie d’oro, 3 d’argento, 5 di bronzo e numerosi piazzamenti. I risultati sono stati ottenuti anche grazie alla grande professionalità del team di insegnanti, titolato a livello nazionale, che vanta collaborazioni che spaziano dal mondo circense a quello teatrale passando attraverso un’esperienza più che ventennale in ambito natatorio. Per quanto riguarda le esibizioni, al nuoto sincronizzato si è accostata l’esperienza della danza aerea. Si tratta di una disciplina che associa doti atletiche, coordinazione perfetta e stili d’oltre confine provenienti dallo scenario circense. Tutto questo concorre ad incrementare le capacità delle atlete che verranno poi trasferite nelle esibizioni in acqua. Anche le collaborazioni si moltiplicano e nuovi partner si affacciano alla disciplina. Alcune associazioni come la palestra Ars Gymnica di Russi, il Maneggio Raggio di Sole di Forlì e l’associazione “Noi per Ravenna” si sono dimostrate disponibili ad organizzare spettacoli di beneficenza. La “pausa” agonistica, che ogni anno coincide con l’estate, apre la stagione delle esibizioni serali. Si alterneranno spettacoli di nuoto sincronizzato e danza acrobatica in vari campeggi del litorale oltre al consueto appuntamento, tra agosto e settembre, con l’esibizione presso il Pala De Andrè all’interno della Grande Festa Democratica.

SETTIMANALE

inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 19 giugno 2014

Rossi Cinzia Iscr. Ruolo Med. n.2564

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Grazioso appartamento con ingresso indipendente, giardino fronte e retro, soggiorno con angolo cottura, 2 camere, bagno, ripostiglio/lavanderia, garage. Classe energetica “C” KWh/mq./anno 89,00 (Rif. A5065) €. 230.000,00

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PONTE NUOVO (RA) In piccolo complesso immobiliare, bilocale ben tenuto posto al piano terra con porzione di corte assegnata, composto da: soggiorno con angolo cottura, camera, bagno. Riscaldamento autonomo, nessuna spesa condominiale. Classe energetica “D” KWh/mq./anno 98,22 (Rif. 00030) €. 98.000,00 RAVENNA, BORGO SAN ROCCO

Appartamento con ingresso indipendente posto al piano primo con soggiorno, cucinotto, disimpegno notte, 2 camere, bagno, ripostiglio, balcone, giardino. Piano mansardato. Garage, cantina. Classe Energ. “C” Kwh/m²/ anno 65,00 (Rif: A5070) €. 270.000,00 RAVENNA, ZONA VIA RUBICONE Appartamento in vendita al piano primo composto da: ingresso, ampio soggiorno con balcone, cucinino-tinello con terrazzo coperto, disimpegno notte, 3 camere, bagno, ripostiglio. Garage e cantina. Riscaldamento a pavimento. Classe Energetica “F” EP TOT 179,72 Kwh/m²/anno (Rif. 9183) €. 185.000,00

casa abbinata ai lati completamente ristrutturata, con corte di pertinenza: ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere, 2 bagni, garage e ampi servizi. Risc. aut. Classe Energetica “G” Kwh/m²/anno 214,00 (Rif: 0016) €. 280.000,00 RAVENNA, ZONA OSPEDALE, appartamento al piano terra composto da: ingresso, soggiorno, cucina, camera matrimoniale, antibagno-bagno, cantina e porzione di garage. No spese condominiali. Classe Energetica “G” EP TOT 266,65 Kwh/m²/anno (Rif. 9222) €. 105.000,00

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Luminoso APPARTAMENTO INDIPENDENTE in ottimo stato d'uso con ampio giardino privato in posizione tranquilla: ingresso, soggiorno con caminetto, cucina abitabile, 3 camere da letto, 2 bagni, balcone, tavernetta con caminetto, garage e posto auto. Riscaldamento autonomo e aria condizionata. Impianti a norma di legge. Classe energetica "C" ep 86,85. Rif. 580/a â&#x201A;Ź 245.000,00 tratt.li

BORGO SAN BIAGIO (VIA AUGUSTA RASPONI) Accogliente APPARTAMENTO all'ultimo piano (4Â°) con ascensore: ingresso, ampio soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto, 2 bagni, ripostiglio, balcone, garage e posto auto. Classe energetica "G" ep 311,20. Rif. 592/a â&#x201A;Ź 210.000,00 tratt.li

ADIAC. CENTRO STORICO (VIA ANIENE) Confortevole APPARTAMENTO al 2Â° piano: ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto matrimoniali, bagno, 2 balconi, ampio garage e piccolo giardino privato. Classe energetica "G" ep 262,21. Rif. 601/a â&#x201A;Ź 110.000,00 tratt.li

BORGO SAN BIAGIO (VIA ZALAMELLA) Spaziosa CASA ABBINATA: ingresso, soggiorno, studio, cucina abitabile, 3 camere da letto matrimoniali, 2 bagni, tavernetta, camera per ospiti, locale di servizio, ripost., posto auto. PossibilitĂ di ricavare 2 APPARTAMENTI INDIPENDENTI. Giardino privato su tre lati. Da rimodernare. Classe energ. "G" ep 479,00. Rif. 468/d â&#x201A;Ź 235.000,00 tratt.li

PONTE NUOVO

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