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www.ravennaedintorni.it RAVENNA&DINTORNI

Gastronomia vegetariana, panetteria, caffetteria

Panettoni e pandori BIOLOGICI a lievitazione naturale

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Settimanale FREEPRESS

Giovedì 19 dicembre 2013 n.563

Foto di Adriano Zanni

REDDITI: CHI CONTROLLA? TUTTI I DATI SULLE VERIFICHE DELLE DICHIARAZIONI ISEE PER I SERVIZI ALL’INFANZIA servizi alle pagine 8-9

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ATTUALITÀ

a pagina 5

Treni: aumentano i collegamenti rapidi Più corse (quasi) dirette per Bologna

TEATRO

alle pagine 16 e 17

Teddy Bear: vent’anni fa le prime provocazioni

CRONACA

alle pagine 10-11

Quell’eredità che prevedeva un asilo MUSICA

a pagina 18

Natale rock tra Diaframma e Passatelli LIBRI

alle pagina 20-22

Recensioni e consigli per buone letture INSERTO

nelle pagine centrali

Gli appuntamenti delle feste fino all’Epifania

• Redazione tel 0544 271068 • redazione@ravennaedintorni.it • Pubblicità tel. 0544 408312 • info@reclam.ra.it

AVVISO AI LETTORI Anche quest’anno, il settimanale Ravenna & Dintorni chiude per le feste. L’appuntamento con il nuovo numero del giornale è al 9 gennaio 2014. Continuate però a seguire gli sviluppi di cronaca locale, economia, politica e cultura sul nostro sito internet all’indirizzo www.ravennaedintorni.it. Con i nostri migliori auguri di buone feste.

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CONAD GALILEI E LA FONTANA

LE AZIENDE INFORMANO

Un Natale a tavola, senza farsi mancare nulla Prodotti di qualità a prezzi molto convenienti, per non rinunciare alle gioie del palato nel periodo delle feste ASTICE AMERICANO FRESCO al kg

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Il Natale è la festa per eccellenza della famiglia e non c’è nulla di meglio che passarlo nel calore della propria casa, tutti insieme, davanti a una bella tavola imbandita di prelibatezze e golosità. In un momento così difficile per l’economia italiana, Conad cerca di dare una mano ai propri clienti, proponendo prodotti di qualità a prezzi molto convenienti, per non rinunciare alle gioie del palato nei periodi festivi, quando si è soliti concedersi qualcosa in più rispetto ad altri periodi dell’anno. «Sempre più persone passeranno il cenone o il pranzo di Natale a casa piuttosto che al ristorante e noi vogliamo aiutarle a star bene a tavola – afferma Paolo De Lorenzi, il titolare del Superstore Conad Galilei e del supermercato Conad La Fontana –. Ce la stiamo mettendo tutta per offrire a tutti un Natale tranquillo e felice a tavola, senza farsi mancare nulla, ma con un occhio di riguardo al portafogli. Il nostro assortimento è di tutto rispetto e include INSALATA DI MARE al kg

€ 19,50

accanto ai migliori prodotti della tradizione, anche scelte enogastronomiche innovative, per soddisfare tutti i gusti, premiando soprattutto la produzione italiana che tutto il mondo ci invidia». Andando al Superstore di via Galilei o al supermercato Conad La Fontana di via Zalamella è possibile scoprire il catalogo dedicato al Natale che contiene un’accurata selezione di prodotti tipici e regionali, frutto della migliore tradizione culinaria, ma anche piatti pronti e confezioni per originali idee regalo. Per esempio, il salmone è proposto affumicato, al carpaccio o in bellavista, in confezione o preparato dall’esperto personale Conad che – in questi ultimi anni – si è specializzato rendendo il reparto pescheria uno dei fiori all’occhiello. Ottimo il rapporto qualità/prezzo e grande la freschezza dei pesci grazie a fornitori di qualità e al continuo ricambio correlato alle alte vendite. Durante il periodo natalizio, l’offerta è arricchita con pezzi freschi pregiati quali l’astice americano, l’aragosta australe, il granciporro atlantico, lo storione a tranci e le ostriche. Numerose anche le preparazioni disponibili: dalle classiche insalate di mare al cocktail di gamberi, alle conchiglie ai frutti di mare,

fino all’aragosta e scampi in bellavista. «In linea con le politiche commerciali dinamiche di Conad – aggiunge De Lorenzi –, abbiamo prodotti sottocosto a prezzi imbattibili che altrove non si possono trovare, come l’agnello a sei euro e novanta al chilo, ma anche arrosti molto curati e particolari, preparati dalla nostra macelleria gastronomica. Per chi può spendere un po’ di più, ci sono carré di vitello al lardo toscano, arrosto di agnello da latte al porro e al timo, ma anche arrosti di vitello, rotolo di tacchino e arista di suino». Tante le idee regalo con salumi e formaggi che fanno riassaporare i profumi e gusti autentici, quali il trancio di speck Sauris, il prosciutto Pata Negra Iberico stagionato 30 mesi, il Parmigiano Reggiano Vacche Rosse. Ricca pure l’offerta di olio e aceto balsamico, con confezioni per regali da vero intenditore. Imbattibili i prezzi di spumanti, champagne, grappe, liquori e vini tipici di livello selezionati direttamente nelle migliori cantine d’Italia, ricercando anche etichette magari meno blasonate ma ugualmente eccellenti. Per chi vuole regalare qualche prelibatezza enogastronomica, non c’è che l’imbarazzo della scelta di cesti natalizi, con una vasta gamma di prodotti autentici e genuini. Molto gettonati sono i prodotti Conad del marchio “Sapori e Dintorni”, che raccolgono il meglio delle specialità r e g i o n a l i . Immancabili poi i dolci natalizi, non solo panettoni e pandori, ma anche i cioccolati più pregiati e i dolci tipici, dal torrone ai ricciarelli, dalle praline ai marron glacé. Ottimo il riscontro di pubblico quest’anno della pasticceria di Sicilia, con i biscotti alla mandorla o la pasta di mandorla ricoperta al cioccolato, come anche del reparto panetteria, che cuoce direttamente varie specialità da forno, della pasticceria fresca e delle torte gelato artigianali. «Questo è il Natale Conad – conclude De Lorenzi –. Il nostro sogno è portare a tavo-

Fiori all’occhiello, il reparto pescheria e la macelleria gastronomica, con piatti e arrosti pronti

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€ 9,90 la il maggior numero possibile di ravennati per farli stare bene insieme. Ancora più di altri anni, siamo riusciti a offrire una gastronomia raffinata e di alto livello ma alla portata di tutti, dimostrando come il nostro non sia solo un mestiere, ma una grande passione. E proprio questo è il valore aggiunto dei nostri due punti vendita».

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OPINIONI

RAVENNA &DINTORNI 19/12 2013

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L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

Un 2013 di attese e poche speranze

di Gianluca Costantini

Tranquilli, il sindaco lo ha promesso: niente Imu

di Federica Angelini

di Moldenke

Cosa ci lascia questo 2013? Cosa è successo in città che lascerà un segno? Sul piano politico, le elezioni di marzo che hanno travolto il sistema nazionale ovviamente non hanno risparmiato la bersaniana Ravenna. Anche qui l’affermazione del Movimento 5 Stelle è stata sopra ogni aspettativa per quanto i segnali fossero arrivati prima che altrove, alle precedenti amministrative. Ma per il Pd locale, che sognava ruoli da protagonista a livello nazionale, è stata una batosta durissima. Alla fine al governo Letta è andata comunque Josefa Idem, costretta però poco dopo alle dimissioni per le irregolarità della casa-palestra di Santerno. I dolori in casa Pd non si sono placati con il congresso locale, che ha visto dopo 40 anni due contendenti al posto di segreterio provinciale. E tanto meno con il congresso nazionale dove la mozione Cuperlo, sostenuta da tutti i big del partito, non è andata oltre un misero 14 percento con un boom di Renzi sopra la media nazionale. Insomma, in casa Pd il 2013 segna sicuramente uno spartiacque. Ora c’è comunque un nuovo segretario, anche se in Direzione ci sono molte conferme mentre il quadro nazionale è profondamente mutato. La prova dal nove potrebbe arrivare a primavera, con le amministrative in 14 comuni della provincia. Sul piano economico, è continuata la fase discendente, con nuove perdite di posti di lavoro, con la chiusura definitiva dell’ex Vinyls, con il salvataggio in extremis della Nuova Pansac grazie a una cooperativa che però riassorbe solo parte dei lavoratori. È stata messa in liquidazione la società pubblica Stepra. La crisi di Marinara è diventata ineludibile. Sono stati trovati i fondi per scavare i fondali al porto, ma non ancora le aree dove mettere i fanghi. È nata l’Ausl unica, ma ancora nessuno sa bene cosa sarà. Il tutto in mezzo a una crisi profondissima di risorse pubbliche e private che di certo un’Amministrazione comunale da sola non può contrastare. Soprattutto quando la sua azione appare disperatamente lenta. Arriviamo a fine anno e con grave ritardo a inaugurare Piazzetta dell Poste, ancora nulla sappiamo del bando per lo scavalco della Darsena, mentre il Poc finalmente votato in consiglio comunale sta aspettando osservazioni che riguardano questioni sostanziali come la sostenibilità economica. Tra i risultati tangibili e i motivi di soddisfazione ce n’è però uno che infonde ottimismo e a cui tutti sembrano guardare come un faro: Ravenna è nella sestina per la Capitale europea della cultura. Il 2014 sarà l’anno del verdetto definitivo e, speriamo, non solo di quello.

Siete preoccupati per la mini-Imu di gennaio, quella che vi farà pagare una quarantina di euro non previsti? Sì? No, non dovete esserlo, perché voi cittadini ravennati siete fortunati, voi non la pagherete. Lo ha detto più volte e in ogni modo possibile, in radio e in televisione, discutendone anche con un ministro nella trasmissione del pomeriggio di Rai Uno. Il sindaco Fabrizio Matteucci non farò pagare l’Imu mascherata del Governo ai suoi concittadini, costi quel che costi. Piuttosto sfora il Patto di stabilità, quel patto che nessuno sa in realtà cos’è ma che in passato ci avevano detto che non si poteva mai sforare, che altrimenti avrebbero dovuto licenziare le maestre, chiudere gli asili, eccetera eccetera. Adesso, invece, si può sforare, lo ha detto Matteucci, anche a costo di vedersi ridurre lo stipendio da sindaco. E non venitemi a dire che ci poteva pensare prima, un anno fa, quando il Comune di Ravenna decise invece di aumentare l’addizionale Imu per reperire risorse. Certo, se non l’avesse alzata, adesso non si parlerebbe di mini-Imu, che infatti è il 40 percento di quella addizionale che i Comuni potevano o non potevano applicare alla tassa. Ecco, c’è chi dice che tutto ‘sto casino il sindaco, per 40 euro, poteva risparmiarselo, e magari fare battaglie meno di facciata. Ma questo non è il momento di fare polemica. La realtà è che il Governo non ha mantenuto le promesse e ha abolito l’Imu senza restituire i soldi al Comune, chiedendoli di fatto ai cittadini. Uno scandalo. Per fortuna noi abitiamo a Ravenna e abbiamo come sindaco Matteucci, che ci salverà e ci permetterà di andare a mangiare una pizza in famiglia. O almeno, questo lo ripeteva di continuo fino a un po’ di tempo fa, forse dando per scontato che il Governo decidesse di fare retromarcia e abolire la minitassa. Ora, che pare che il Governo abbia invece solo deciso di prorogare il pagamento di qualche settimanana, non lo si sente mica più dire quelle cose. Parla piuttosto di tassare il gioco d’azzardo. Scrive lettere al premier per fare una legge che tassi il gioco d’azzardo al posto della mini-Imu. Ma non potrà essersi dimenticato quello che ha detto fino a pochi giorni fa, giusto? Non potrà davvero pensare di far pagare la mini-Imu ai ravennati, vero? Io lo dico, quasi quasi spero davvero che il Governo vada avanti per la propria strada, per vedere come si sta dopo aver sforato questo cavolo di patto di stabilità. Perché lo sforerà come ha promesso, vero sindaco? Va beh, inutile sognare: alla fine lo sappiamo tutti che questo governo farà un passo indietro. E Matteucci potrà prendersi tutto il merito.

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XI

nr. 562

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COLLEGAMENTI

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RAVENNA &DINTORNI 19/12 2013

ATTUALITÀ

SCUOLA

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MISURE STRAORDINARIE

Nuovi treni veloci con Bologna: fermate solo a Imola e Lugo

Aria inquinata: c’è l’obbligo di abbassare il riscaldamento

«Nonostante i forti tagli imposti a livello centrale al trasporto ferroviario», la Regione è riuscita a salvaguardare l’offerta complessiva di trasporto pubblico locale su ferro e gomma, intervenendo con risorse proprie, pari a circa 50 milioni di euro per un valore complessivo di circa 410 milioni. Lo riporta in una nota l’ente bolognese di viale Aldo Moro. In sostanza, l’orario invernale conferma la quasi totalità delle corse del trasporto ferroviario regionale, compresi i nuovi sevizi attivati nel corso di quest’anno tra Bologna e Milano, Rimini, Ravenna. Le novità riguardano, in particolare, alcuni servizi in più che completano, ad esempio, il cadenzamento orario lungo tutta la giornata dei collegamenti tra Bologna e Ravenna. In particolare, ci saranno tre nuove coppie di treni veloci tra Bologna e Ravenna con le sole fermate di Imola e Lugo: in partenza alle 8.52, 12.52 e 16.52 da Bologna e arrivo rispettivamente alle 9.51, 13.51 e 17.51 a Ravenna; e in partenza alle 10.09, 14.09 e 18.09 da Ravenna e arrivo alle 11.08, 15.08 e 19.08 a Bologna. Sempre tra il capoluogo e Ravenna è prevista anche una coppia di treni in più con tutte le fermate, da Bologna alle 12.06 e da Ravenna alle 14.33. È stata anche posticipata di qualche minuto la partenza del “Frecciabianca” che ora parte alle 6.22 da Ravenna e arriva a Roma Termini senza dover cambiare: il vantaggio è che modificando l'orario e quindi migliorando gli incroci lungo la linea, il tragitto diventa più veloce.

Alla luce del superamento dei limiti massimi di Pm 10 nelle prime due settimane di dicembre nella stragrande maggioranza dei capoluoghi dell’Emilia Romagna – come si evince dal Bollettino Arpa dalla Regione – Ravenna si adegua e applica i provvedimenti contenuti nell’Accordo regionale sulla qualità dell’aria. Oltre al blocco del traffico straordinario proclamato per giovedì 19 dicembre, per la prima volta vengono intraprese iniziative – da mercoledì 18 a martedì 24 dicembre – che riguardano il riscaldamento degli edifici e il funzionamento di camini e caldaie per ovviare all’alto tasso di inquinamento causato da certi combustibili. Si tratta di misure straordinarie e temporanee che hanno lo scopo di favorire l’abbassamento dei valori stessi. In particolare – spiega nel dettaglio una nota del Comune – i cittadini dovranno osservare i seguenti comportamenti: «a) ridurre le temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati (fino a massimo 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali; fino a massimo 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali). Sono esclusi da queste indicazioni gli ospedali e le case di cura, le scuole ed i luoghi che ospitano attività sportive; b) nelle unità immobiliari dotate di sistemi di riscaldamento multi-combustibile, è vietato l’utilizzo di biomasse (legna, pellet, cippato, altro) in sistemi di combustione del tipo camino aperto». Altre decisioni verranno prese dopo il bollettino Arpa del 24 dicembre.

IL REFERENDUM COMACCHIO

DICE SÌ A

RAVENNA

La rabbia degli studenti in piazza Anche a Ravenna gli studenti sono scesi in piazza (dopo aver occupato i loro istituti) per gridare la loro rabbia contro i tagli alla scuola pubblica, lamentando carenze anche negli edifici. Un migliaio quelli in corteo il 12 dicembre e cinquecento circa alla manifestazione del 18, quando ci sono stati anche attimi di tensione con le forze dell’ordine di fronte al Provveditorato (report dettagliati su www.ravennaedintorni.it).

NOMINE

L’ex questore Della Rocca nuovo prefetto

CENTRO STORICO

Come anticipato qualche settimana fa sul nostro giornale, cambio della guardia in prefettura. Il prefetto Bruno Corda verrà infatti sostituito da Fulvio Della Rocca (nella foto), attuale questore di Roma e che aveva già ricoperto lo stesso ruolo nella nostra città in passato. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, nominando Massimo Mazza nuovo questore di Roma.

INAUGURA LA NUOVA DELL’UNITÀ D ’ITALIA

L’ESPERIMENTO Sono stati appena il 30,7 percento i cittadini comacchiesi (sui poco più di 19mila aventi diritto di voto) che domenica 15 dicembre si sono recati alle urne per il referendum sul passaggio del proprio Comune sotto la provincia di Ravenna. Si trattava di un referendum consultivo con quorum zero, che quindi nonostante la bassa affluenza è considerato valido (occorreva solo che fosse regolare il 50 percento delle schede votate), anche se ancora non è possibile prevedere quali ripercussioni avrà sul territorio, dovendo intervenire sul tema la Regione, oltre che una legge nazionale. Sono stati 5.195 (l'88,82 percento) i cittadini che si sono espressi favorevolmente al passaggio nella provincia di Ravenna, mentre solo 614 (il 10,5 percento) ha votato no.

La Rocca Brancaleone aperta fino a metà gennaio L’amministrazione comunale, anche a seguito di una petizione firmata da 4mila cittadini, manterrà aperta in via sperimentale la Rocca Brancaleone dal 15 dicembre al 15 gennaio. In tale periodo gli orari di apertura saranno dalle 10 alle 16.30. Solitamente la struttura veniva chiusa nei mesi più rigidi in cui restava chiuso anche il bar.

PIAZZA

In centro viene inaugurato un nuovo spazio pubblico e reso omaggio a una fase storica del nostro Paese. Si chiamerà infatti piazza dell’Unità d’Italia quella che, secoli fa, era annoverata negli stradari di Ravenna come “Corte delle antiche carceri” e che oggi è diventata - grazie a un’importante opera di riqualificazione sostenuta da Comune e Cassa di Risparmio di Ravenna - una moderna piazzetta abbellita da arredi di pregio. La si può raggiungere da via Gordini, passando da via Tesoreria vecchia, o varcando il portico di collegamento creato in piazza del Popolo, accanto allo storico bar Nazionale, da pochi mesi riaperto. L'evento inaugurale avrà luogo venerdì 20 dicembre, alle 12. Interverranno il sindaco Fabrizio Matteucci e il presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna, Antonio Patuelli. Per l'occasione si esibirà la banda cittadina. In origine, l'inaugurazione era prevista addirittura nel corso del 2011, anno in cui si celebrò l'unità d'Italia, ma ritardi dovuti a crisi, patto di stabilità e burocrazia hanno fatto slittare l'intervento. L’investimento complessivo dell’intervento di riqualificazione è stato di 560 mila euro.



ATTUALITÀ

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SOLIDARIETÀ/1

SOLIDARIETÀ/2

Aaa. Posti letto cercasi Così quei bambini Raccolta fondi (e non solo) di Arci e Rompere il silenzio per i senzatetto

sono tornati a scuola In famiglia sono addirittura quattordici, hanno perso la casa e ora vivono in tre camper. A lungo sono stati nel parcheggio di Classe, vicino alla Basilica, suscitando proteste nei residenti e l’intervento delle forze dell’ordine, impossibilitati però ad allontanarli. Ma con l’arrivo dell’inverno, c’è stato anche chi, invece di preoccuparsi di questioni di ordine pubblico, ha concentrato l’attenzione su quei bambini in età scolare che a scuola invece non ci stavano andando. In quella numerosa famiglia di origine rom ma regolarmente soggiornante in Italia da tempo, ci sono infatti sette minori, di cui quattro in età di scuola. E di loro si è occupata quella rete di cittadinanza attiva che si basa innanzitutto sulla buona volontà di tanti cittadini, quella rete fatta dallo sportello Antidiscriminazione di Ravenna, del comitato Rompere il Silenzio e dello sportello Avvocato di strada. «La questione è che i genitori vogliono mandare a scuola i figli puliti, e vivendo in un camper senza acqua nè elettricità è quasi impossibile», ci aveva detto al telefono Bruno Moroni, che tramite l'Arcigay gestisce lo sportello Antidiscriminazioni. E dopo un incontro con l'assessora ai Servizi sociali Giovanna Piaia – avvenuto per trovare un luogo pubblico, ad esempio un campo scuola o un dormitorio, per potere lavare i bambini – una soluzione è stata trovata. La presidentessa dell'Asp (Azienda servizi alla persona) Susanna Tassinari ci assicura che «i bambini avranno a disposizione, tre volte a settimana, le docce del dormitorio Re di Girgenti di via Mangagnina. Tutto questo in attesa ancora di una casa popolare a cui la famiglia ha diritto». A questo proposito Antonio Mellini, presidente del Consiglio territoriale, ci conferma che la ricerca della casa è costantemente in atto: «Questa famiglia così numerosa, residente in Italia dal 1997 e con reddito rasente allo zero è ovviamente in cima alla lista delle richieste. Non è possibile concederle un appartamento in condominio, servirebbe una casa al contempo singola, ma comunque vicina alla scuola. Il Comune è anche disposto a firmare un eventuale contratto d'affitto, facendo da garante». Intanto, in attesa della casa, almeno ai bambini è stato restituito il diritto alla scuola.

La rete del volontariato Il progetto Dona Domus – una iniziativa di cittadinanza attiva promosso lo scorso anno dal Comitato “Rompere il silenzio” e da Arci di Ravenna – ha avuto buon esito e viene riconfermato anche per il 2014 con la raccolta di fondi per offrire un posto letto a chi, non trovando accoglienza per esaurimento posti presso il dormitorio Re di Girgenti, il dormitorio Il Buon Samaritano, e, nei mesi invernali, nel dormitorio di Via Torre, che ha riaperto i battenti con sei posti letto in più, segnala il proprio “rischio addiaccio”. I criteri di accoglienza aggiuntiva sono concordati, con apposita convenzione, con l’Asp e sono prese in considerazione emergenze anche nel corso dei mesi non invernali e a sostegno di eventuali sperimentazioni

di Housing sociale. Sempre grazie a questo progetto è oggi possibile conferire direttamente ai servizi sociali un proprio alloggio sfitto, ad affitto inferiore al prezzo di mercato, in modo da accogliere chi non può sostenere costi di affitto elevati. «Invitiamo la cittadinanza - dicono da “Rompere il silen-

zio” – a unirsi a noi e a comunicarci proprie azioni solidaristiche da mettere “in rete” e da segnalare alla città. Chiediamo donazioni - qualunque importo è bene accetto - a: cittadine e cittadini, associazioni, organizzazioni economiche e cooperative, fondazioni bancarie, partiti, sindacati.

si è attivata per quattro bimbi costretti a vivere in camper senz’acqua

RIFERIMENTI ECCO

A CHI E COME DONARE

Per chi volesse, i versamenti sono da erogare a: Associazione Arci via G. Rasponi 5 Ravenna, CF 92023160390, Banca Credito Cooperativo Ravennate e Imolese filiale via Canneti (Ra), Iban: IT 80W0854213103036000228900 Causale: donazione liberale progetto “Dona Domus”. La ricevuta del versamento è fiscalmente detraibile. Per informazioni di tipo amministrativo tel. Arci 0544 219721.

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RAVENNA &DINTORNI 19/12 2013

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ECONOMIA PRIMO PIANO

DELIBERE

EVASIONE

Isee non veritiere: sanzioni più lievi per molti

Controlli Isee: pochi e in calo

Nonstante una prima dichiarazione in cui il sindaco aveva annunciato un inasprimento delle pene per chi presenta dichiarazioni Isee non veritiere, la delibera votata all’unanimità in Consiglio comunale prevede un alleggerimento delle punizioni in caso di scostamenti dal vero non determinanti. Finora era infatti previsto che in caso di accertata non veridicità delle dichiarazioni il soggetto perdesse le agevolazioni e pagasse la tariffa massima. Dai controlli effettuati, spiegano dall’Amministrazione, sono però emerse situazioni molto diverse tra loro: ci sono dichiarazioni che contengono errori che comunque non modificherebbero la tariffa applicata; ce ne sono che contengono errori che comporterebbero variazioni tariffarie inferiori a 10 euro o il passaggio alla fascia tariffaria immediatamente successiva; e infine ce ne sono che contengono incoerenze palesi tra quanto dichiarato e la situazione reale, tali da modificare in misura rilevante a vantaggio del dichiarante la tariffa dovuta. Ecco dunque che, si legge nella nota inviata alla stampa, «per errori che non modificano la fascia tariffaria si mantiene la tariffa in essere; per errori di lieve entità che determinano una variazione sulla retta mensile inferiore o uguale a dieci euro (per quanto attiene il nido d’infanzia, spazio bimbi e cren, che sono i centri ricreativi estivi) oppure passaggio nella fascia immediatamente successiva (per quanto attiene la ristorazione scolastica, crem, pre-post scuola e trasporto scolastico) si adegua la tariffa in relazione a quanto dovuto sulla base della nuova attestazione Isee e si dovranno pagare gli arretrati; per errori che comportano una differenza tariffaria di oltre dieci euro mensili (per quanto attiene il nido d’infanzia, spazio bimbi e cren) oppure passaggio di fascia superiore a quella immediatamente successiva (per ristorazione scolastica, crem, pre-post scuola e trasporto scolastico) verrà applicata la tariffa massima e il pagamento degli arretrati».

Quante probabilità ci sono che la propria dichiarazione Isee venga controllata quando la si presenta in Comune per avere la tariffa agevolata sui servizi per l’infanzia? Poche, anzi pochissime. Il dato è emerso con limpida chiarezza a Palazzo Merlato durante un dibattito in consiglio comunale che ha portato tutta l’opposizione unita a sostenere un ordine del giorno in cui in pratica si impegna il Comune a chiedere alla Guardia di Finanza di trovare, magari insieme, il modo di fare più controlli. Ordine del giorno bocciato dalla maggioranza che però conferma che sì, insomma, un problema c’è. Intanto il sindaco annuncia un incontro con la Guardia di Finanza per l’8 gennaio proprio sull’argomento (e c’è chi fa notare che in questo modo il primo cittadino fa esattamente ciò che chiedeva l’opposizione nell’ordine del giorno). In effetti, la questione è quanto mai seria. Qualche anno fa fu sbandierata come una possibile misura effettiva ed efficace contro l’evasione l’alleanza tra enti locali e la Guardia di Finanza, grazie al protocollo del 2006. In pratica però le comunicazioni pare di capire siano iniziate nel 2011 quando il Comune passò, un po’ ottimisticamente, alle fiamme gialle 839 autodichiarazioni Isee senza alcuna verifica preventiva, mentre il dibattito imperversava in Consiglio comunale. Tuttavia, di queste 839 dichiarazioni, ne furono controllate appena 24, di cui 11 risultarono irregolari. Sempre secondo i dati

Dai dati del Comune, in due anni la Finanza ha controllato solo 6 segnalazioni su 230

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forniti dagli uffici del Diritto allo studio, l’anno successivo le istanze inviate per il controllo scesero a 135 e non ci sono al momento riscontri di alcun controllo, mentre lo scorso anno arrivarono a 95. Solo 6 di queste sono state verificate e sono state rilevate altrettante irregolarità, sebbene in un solo caso gli scostamenti tra il dichiarato e il reale fossero di una certa entità. Ma quanti siano quelli veramente irregolari, nessuno può dirlo. In pratica il meccanismo funziona così: il Comune è tenuto a verificare con il proprio personale (leggi gli impiegati degli uffici Istruzione e Infanzia) almeno un dieci percento delle autocertificazioni pervenute, se rilevano irregolarità formali non sostanziali, la questione viene risolta direttamente (vedi box), in altri casi le segnalazioni vengono inviate alla Guardia di Finanza. Che però parrebbe al momento non effetture controlli particolarmente tempestivi, come sottolinea l’opposizione immaL DATO ginando una scarsità di uoIN CRESCITA CHI NON PAGA LA MENSA PER I FIGLI mini e mezzi. L’8 gennaio il sindaco ha annunciato un Gli Isee servono principalmente per avere sconti sui servizi per l’infanzia, che incontro con il comandante però, poi, non tutti pagano. Se nei nidi, un servizio a cui si rivolgono sempre Lainati per studiare evenpiù le persone più benestanti (le domande in un anno solo calate di cento tuali forme di collaboraziounità) la morosità è addirittura in calo e nel 2012/2013 si è attestata sul 2,5 ne. Dalle Fiamme Gialle prepercento, la percentuale si alza enormemente in quei servizi “ineludibili”, feriscono non commentare come la ristorazione nelle scuole elementari. Qui si è alzata di oltre un punto prima dell’incontro con il percentuale in un anno raggiungendo nella scorsa annata l’8,5 percento. Più Comune. Al momento pare contenuta, ma in crescita anche qui di un punto percentuale, il numero di chi solo di capire che secondo i non paga la scuola per l’infanzia, pari al 5,2 percento. militari quei numeri potrebbero non essere esausti-

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PIANO PRIMO

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8.626 1.736 95 Tante sono state le dichiarazioni Isee presentate ai servizi infanzia per mense, nidi, voucher, pre-post scuola nel 2012/13

Queste le verifiche fatte dal Comune di cui 597 (pari al 68%) solo per i nidi e 463 (pari al 10%) per la mensa nel 2012/13

CRONACHE ROMANE

Tante sono state le segnalazioni alla GdF l’anno scorso. 6 i controlli di cui uno solo ha comportato il passaggio alla tariffa massima

I controlli sulle dichiarazioni Isee vengono effettuati dagli uffici del Diritto allo studio, in quanto vengono presentate per ottenere tariffe agevolate di servizi quali nidi, mense, prepost scuola, crem e cren.

vi e non rendere comunque l’idea di un lavoro che è stato fatto, per quanto il controllo delle dichiarazioni Isee inviate dal Comune non è e non sarà mai il core business dell’arma, prevalentemente concentrata su altre e più consistenti modalità di evasione. In ogni caso, a gennaio potrebbero arrivare novità nella collaborazione tra Comune e Gdf al momento regolata da un accordo ritenuto non vincolante. Un’altra speranza per “prevenire” i

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furbetti è invece legata alla nuova certificazione Isee in arrivo a livello nazionale, su cui anche in Comune fanno affidamento. «Pare che ridurrà la parte di autocertificazione – spiega l’assessore Ouidad Bakkali – e questo servirà a ridurre anche la necessità dei nostri controlli che sono comunque limitati sia per i mezzi a nostra disposizione sia perché il personale che li effettua è il medesimo che assicura anche l’apertura al pubblico, la stesura delle graduatorie, le iscrizioni.

Nonostante questo, riusciamo spesso a superare il 10 percento minimo previsto dall’accordo». Altra questione su cui dovrebbe intervenire la nuova Isee è quella che impedirà di fatto a genitori residenti in due case diverse di non far figurare uno dei due, come è invece uso diffuso (da tempo si dice che se davvero esistessero tutte le ragazze madri che risultano dalle dichiarazioni Isee i nostri servizi sociali sarebbero al collasso). Federica Angelini

Renzi e Letta, coniglietti mannari di Andrea Casadio Matteo Renzi ed Enrico Letta, i due coniglietti mannari dc che hanno fottuto il partito ai lupacchiotti capicorrente edentuli del Pd che si stavano sbadatamente sbranando tra loro, cinguettano felici: “Io e lui siamo d’accordo su tutto, cip cip”. Ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze. Sono angelicamente nemici e crudeli come solo due ex-dc sanno essere. Renzi appena eletto segretario ha detto: «Ai teorici dell’inciucio diciamo che vi è andata male. Il bipolarismo è salvo. Presenteremo una nostra proposta di legge elettorale. Bisogna farla subito con chi ci sta, anche con Grillo». Traduzione: «Cari Letta Enrico e Giorgio Napolitano, voi che volete l’inciucio con Berlusconi state sbagliando tutto. Faccio subito la riforma elettorale e poi si vota e voi due ve ne andate a casa». Letta e Napolitano hanno tirato un bel sospiro di sollievo quando Grillo ha rifiutato l’invito. Così, rimbaldanziti, sono passati al contrattacco. «Mangeremo il panettone a Palazzo Chigi anche l’anno prossimo», ha risposto Letta. Poi ha preso la parola Napolitano: «Gli italiani vogliono risposte, non nuove elezioni. È importante che l’Italia continui a essere governata. L’Europa ci guarda e bisogna nutrire la stabilità piuttosto che l’aspettativa di un voto anticipato dall’esito più che dubbio. È necessario un impegno per le riforme costituzionali e per una nuova legge elettorale anzitutto nella maggioranza, ma anche con tutte le forze dell’opposizione». Traduzione: «Renzi, non t’azzardare a toccare il mio Letta, il mio governo, il mio programma. Sennò mi dimetto. E bisogna fare le riforme con chi dico io». E con chi, di grazia? Spiega Napolitano: «Vorrei rivolgere uno schietto appello al partito che il 2 ottobre scorso si è distaccato dalla maggioranza originaria guidata da Letta, perché quella rottura non comporti l’abbandono del disegno di riforme costituzionali». Quindi bisogna farle con Silvio. Ah, bene, grazie, serve altro Presidente? E così il Pd si ritrova ad essere la maggiore forza di governo e anche d'opposizione. Da una parte Letta Enrico e Napolitano che “meglio Silvio che Grillo” e vogliono durare, dall’altra Renzi che vuole votare. Poi vorrei che i Pd mi spiegassero perché bisogna a tutti costi fare le riforme costituzionali con Silvio. È un pregiudicato per evasione fiscale e prostituzione minorile, ha fatto approvare leggi incostituzionali, ha per consiglieri tipi come Gianni Letta, uno che si muove seguito da un codazzo di generali in uniforme e monocolo e prefetti in grisaglia e rayban neri che paiono pronti ad urlare: «Giù le armi! Il potere è nostro!», o come Marcello Dell'Utri, uno che dice che il capomafia Mangano è un eroe, e una volta che l'ho incontrato m'ha risposto con una serie di “Vossia non capisce, le spiego”, che avevo paura di trovare una testa di cavallo nel letto, poi. Cioè con loro si tratta ma con Grillo no perché è pericoloso? Boh. Così, Napolitano ama Silvio, Silvio odia Napolitano perché non gli ha dato la grazia, Renzi ama Silvio visto che ha mandato Dario Nardella, il suo ex vicesindaco, a trattare con Renato Brunetta, cioè con Silvio. Ma in segreto, perché i panni sporchi si lavano in famiglia.


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SOCIETÀ

IL CASO

La contessa: «Qui voglio un asilo gratuito» Ma nell’edificio di S. Pietro in Campiano che era al centro dell’eredità ora ci sono una casa di cura e una scuola private di Andrea Alberizia

Voleva che quel suo edificio restasse un asilo gratuito e lo scrisse nel testamento donandolo a un istituto religioso. Invece, meno di cinquant'anni dopo la morte della contessa Laura Vitali Ghezzo Tartaglini, in quell'edificio a San Pietro in Campiano – nel frattempo arrivato nelle mani dell'opera caritatevole Santa Teresa di Ravenna dopo la donazione dell'istituto religioso cesenate che lo aveva avuto in lascito dalla nobile – avviarono l'attività una casa di cura privata (che poi si sarebbe convenzionata con l'Ausl) e una scuola paritaria privata (affiliata alla Fism). A guardare oggi alla situazione che si presenta al 176 di via Petrosa nella piccola frazione nel forese sud di Ravenna sembra che la realtà dei fatti non corrisponda alle ultime volontà della nobildonna di origini marchigiane, scritte di suo pugno il 4 agosto 1957 e controfirmate dal conte Giuseppe Francesco Vitali, figlio adottivo, e due testimoni. Oppure, a guardare da un altro punto di vista, il testamento Ghezzo Vitali è solo il racconto di come i tempi cambino, di come la società si modifichi. Ma occorre andare con ordine e per capire cosa è successo negli ultimi cinquant'anni partiamo dal giorno d'oggi. L'edificio ospita un centro socio-riabilitativo residenziale e diurno per persone con gravi disabilità acquisite. Diciotto posti letto. Venne inaugurato da Santa Teresa l'11 giugno 2005 come recita una targa di marmo affissa all’esterno per ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna «per aver generosamente sostenuto la realizzazione di questa opera benefica nello spirito del nostro fondatore don Angelo Lolli». In un’ala dello stesso immobile di San Pietro in Campiano si trova l’asilo Paolo e Vittoria Ghezzo, una scuola dell'infanzia (fino a 56 bambini da

Uno scorcio dell’asilo di San Pietro in Campiano e, nel riquadro, la targa dedicata alla contessa

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SOCIETÀ

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tre a sei anni, retta mensile da 115 euro) con sezione primavera (trenta posti per bimbi tra 24 e 36 mesi, retta mensile da 250 euro) e gestione paritaria privata affiliata alla Fism. È prevista una quota di iscrizione annuale di 40 euro e ogni pasto consumato costa 4,20 euro. Cifre e caratteristiche compaiono nell'elenco degli istituti scolastici disponibile sul sito del Comune di Ravenna: «La scuola è stata completamente ristrutturata – si legge nel documento –. Gli ambienti sono molto spaziosi e luminosi e comprendono quattro sezioni, un ampio salone, la sala da pranzo, una sala sonno e i servizi. La cucina è funzionante all'interno della scuola». La gestione è delle parrocchia guidata da don Paolo Babini (vedi altro articolo): Santa Teresa non richiede affitti alla scuola. Ma l'edificio non era di Santa Teresa fino a ventidue anni fa. Alla morte della contessa Vitali, il 16 febbraio 1962, quello e quattro poderi (Sordino, Tizzona, Ospedale, Erbosa) a San Pietro, per un totale di quasi sessanta ettari, andarono alle suore della Sacra Famiglia dell'istituto Lega di Cesena: «Faccio vivissima preghiera all'istituto Lega – scriveva Laura Vitali – che l'asilo Paolo e Vittoria Ghezzo continui a funzionare come ora a beneficio e cioè a titolo gratuito e gratuitamente, per gli abitanti della zona e particolarmente per quelli della parrocchia di San Pietro in Campiano». Nello stesso testamento lascia anche 200mila lire a Santa Teresa in memoria dei figli Paolo Emilio e Maria Vittoria. Come ricostruisce Massimo Satta, autore del libro L'aquila e la vite che assembla le vicende delle famiglie Vitali e Ghezzo, fu nel 1942 che venne inaugurato l'asilo voluto dalla contessa adattando la vecchia caserma dei carabinieri poi diventata casa del medico del paese. I due figli, gravemente handicappati, morirono all'età di 24 e 28 anni a distanza di un anno uno dall'altro nel 1937 e 1938. Durante la seconda guerra mondiale le truppe tedesche occuparono i locali installando un ospedale militare: al termine del conflitto fu ripulito e restaurato con un intervento massiccio del 1951 che lo dotò di un’ala ricreativa formata da un piccolo teatro con sala a vetri, dando alla scuola una conformazione all'avanguardia per i tempi con aule spaziose, un refettorio, una sala di ricreazione e un ampio cortile. Fin quando rimase in vita fu la contessa a provvedere al mantenimento della scuola. Ma come arrivò l'ex caserma dei carabinieri nell'enorme patrimonio immobiliare di Santa Teresa? «Il 7 dicembre 1991 – scrive suor Lina Orfei, oggi madre superiora della Sacra Famiglia, rispondendo via email alle nostre prime domande – lo stesso istituto Lega informa il vescovo circa la donazione a favore dell'opera Santa Teresa. Il vescovo Amaducci risponde positivamente». I sessanta ettari di terra erano già stati invece venduti per ragioni economiche. Secondo le volontà della contessa la rendita garantita da quei poderi avrebbe dovuto fornire le risorse necessarie per mantenere l'asilo gratuito. «La gestione della scuola materna – scriveva ancora suor Lina lo scorso 7 ottobre – passò nel 1991 alla parrocchia di San Pietro in Campiano; l'altra parte della casa veniva gestita dall'opera Santa Teresa ma non so che cosa attualmente ci sia. La presenza delle suore della Sacra Famiglia continuò fino al 21 settembre 1996». Suor Lina poi offre un documento del tempo: «Se vuole ho anche il discorso di saluto alle suore da parte delle persone di San Pierino». Le abbiamo chiesto quel discorso e anche altri chiarimenti via email ma le risposte non sono mai arrivate e al telefono ci ha spiegato che non si fida dei giornalisti ma solo di «nostro Signore Gesù Cristo morto e resuscitato» e ci spiega di aver letto su internet che su questa storia ci sono delle questioni in cui non vuole entrare e di cui si considera estranea: «Chiedete alla curia a Ravenna, loro hanno tutti i documenti». Ci sarebbe piaciuto ascoltare da suor Lina quali furono le scelte fatte alla fine degli anni '80, ci sarebbe piaciuto capire come si gestiva un asilo in una piccola frazione di campagna. Nel testamento del 1957 la contessa scriveva anche: «Desidero caldamente che siano sempre destinate a

detto asilo suore adatte all'ambiente per facilitarne sempre il migliore funzionamento a vantaggio morale e materiale delle popolazioni di detta zona». Ma a metà degli anni '50 la crisi delle vocazioni era un concetto inesistente. Che sarebbe emerso più tardi. Avremmo voluto parlare anche di questo con suor Lina. Perché è innegabile che i tempi siano cambiati. Contesse e conti oggi sono rimasti in pochi. Pensare che nel 2013 possa esserci un asilo nido gratuito gestito da suore riservato ai bambini di una frazione del forese appare non poco anacronistico. Laura Vitali concludeva così: «Raccomando ardentemente alle suore dell'istituto Lega e fortissimamente a quelle dell'asilo Paolo e Vittoria Ghezzo di ricordarmi giornalmente nelle loro preghiere». L'avranno ricordata negli ultimi cinquantuno anni?

La struttura è finita nelle

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11 IL PARROCO

«Un’offesa dire che il testamento è stato violato. I tempi cambiano...»

mani di Santa Teresa dalle suore della Sacra Famiglia

L’ESPERTO

«Dire che il testamento della contessa è stato violato non solo è una falsità ma anche un’offesa». Batte il pugno sul tavolo nell'ufficio in sacrestia e il tono è fermo: don Paolo Babini, parroco di San Pietro in Campiano da diciotto anni, non sopporta più le voci di paese che gettano ombre sul lascito Ghezzo Vitali. E invita i sostenitori della presunta violazione a farsi una domanda:«La società e l'economia del 1962 sono forse rimaste immutate fino a oggi?». Un interrogativo che Una volontà testamentaria per cui non sia previsto un termine temporale in teoin altre parole significa i tempi cambiano e certi camria si intende valida in eterno: ma questa può dirsi violata se viene in parte modificabiamenti non possono essere previsti da un testamenta dopo averla rispettata per trent'anni? È attorno a questa riflessione che ragiona il to: «La contessa aveva lasciato l'asilo all'istituto religionotaio Massimo Gargiulo di Faenza osservando la vicenda dell'asilo di San Pietro so Lega di Cesena perché le suore lo mandassero avanin Campiano. «Per esprimere un parere approfondito servirebbe una analisi di tutti i ti con i proventi di quattro poderi lasciati in eredità indocumenti, basandosi sugli elementi principali a disposizione credo sia difficile intrasieme all'edificio in modo da offrire il servizio gratuitavedere una consistente violazione del testamento della contessa». È l'aspetto tempomente. Nel 1962 aveva senso perché la terra rendeva e rale a fare la differenza. Dal 1962, anno della morte di Laura Ghezzo Vitali, al 1991, manteneva proprietari e mezzadri. Poi non è stato più anno in cui la gestione dell'asilo passa dall'istituto Lega alla parrocchia di San Pietro così. Lo so bene io che sono figlio di contadini». – contestualmente al passaggio di proprietà dell’edificio, dallo stesso istituto all’opeInsomma oggi l’asilo non è più identico a come lo ra Santa Teresa di Ravenna – la volontà testamentaria non ha conosciuto grandi vaaveva pensato la contessa ma è anche il mondo attorriazioni. E quindi a chi spetterebbe stabilire se quel testamento è stato violato? «Solo no all’asilo che non è più il mondo dove nobili illumia un giudice, chiamato a valutare anche i cambiamenti della società. E dopo che nati investivano i propri beni per il bene della comuqualcuno legittimato ad agire abbia avviato una causa per chiedere la risoluzione del nità. «La contessa non poteva immaginare il boom intestamento». Questo, ma non solo questo, perché il testamento non è stato pensato dustriale e la perdita di redditività della lavorazione dei nel migliore dei modi: «Il testamento perfetto è quello che prevede una sanzione in campi, non poteva immaginare le variazioni demogracaso di violazione della volontà magari prevedendo una parte terza che vigili sul rifiche che ridussero la popolazione dei bambini, non pospetto. E in questo non mi pare ci sia, quindi spetterebbe a un giudice stabilire l'effetteva immaginare il calo delle vocazioni religiose che tiva violazione e il conseguente provvedimento». Ma chi avrebbe titolo per presentartolsero personale volontario per il servizio». Come dire si a un giudice e instaurare una causa? In altre parole qual è la parte lesa? «Bisogna che il mondo della contessa è un mondo che a un certo chiedersi se la presunta violazione ha causato danni e a chi. Difficile individuare una punto sparì e fu l'evolvere dei tempi a rendere impossicategoria. E soprattutto tutto andrebbe fatto entro un certo limite di tempo dopo la bile il mantenimento alla lettera del testamento. Fu presunta violazione altrimenti poi subentra la prescrizione del diritto». È bene ricordon Babini a gestire l'uscita delle suore dall'asilo: nel dare che l'unico erede della contessa ancora in vita ha scelto di non raccontare la sua 1996 le ultime rimaste lasciarono la struttura. Per storia. Sorge però spontaneo l’interrogativo: ricevere un bene come beneficiario di proseguire l’attività, la parrocchia a quel punto non un testamento impone la sua conservazione in eterno anche con il cambiamento dei ebbe altra strada che la sostituzione con personale protempi? «Il principio generale è quello della liberà disponibilità del bene. Certo, un fessionista. Oggi nell'asilo lavorano otto donne tra educonto è se viene cambiato il suo utilizzo immediatamente. Ma dopo trent’anni…». catrici e assistenti: «Se qualcuno pensa che le rette dei bambini e la convenzione Fism ci rendano ricchi si sbaglia proprio. E c'è la burocrazia che ci L PRECEDENTE schiaccia. Dal 2006 ci mettiamo dei soldi per QUEL PASTICCIO TRA COORDINATORI FANTASMA E DATE CHE NON TORNANO coprire le perdite che sono arrivate a 60mila euro». Il centro socio-riabilitativo residenziale e diurno per persone con gravi disabilità acquisite di S. P. in Campiano ha 18 Il passaggio dal Lega a Santa Teresa avposti letto. Venne inaugurato da Santa Teresa l'11 giugno 2005. A quel tempo i pazienti erano solamente due o venne invece nel 1991: «L’Opera voleva tre. Oltre ai normali permessi, la normativa del settore prevede che venga fatta richiesta al Comune di un'autorizzachiudere la scuola ma io ho insistito per zione al funzionamento solo se la struttura ha più di sei posti: l’8 agosto 2005 don Matteo Solaroli, al tempo diretmantenerla aperta perché il paese è da semtore e legale rappresentante di Santa Teresa, chiese quell'autorizzazione e l’ottenne l’anno successivo con un pre molto legato all’asilo – racconta don aggiornamento di quattro anni più tardi per la modifica del numero di posti. La gestione della struttura è stata affiFulvio Bresciani, parroco dal 1991 al data sin da subito a una cooperativa sociale, la Terzo Millennio Attesa e Accoglienza fondata nel 2000 da Idio 1995 –. A quel tempo non esisteva ancora la Baldrati che ha lasciato la presidenza nel 2010 e dal 2011 è consigliere comunale a Ravenna per il Pd. La coop è di legge che inquadrava le scuole paritarie. I fatto un'emanazione di Santa Teresa (da quest'anno la presidente è Simonetta Zavagli, nel cda sin dalla fondazione bambini pagavano una retta minima e c’era e contemporaneamente dipendente dell'opera) e opera in tutte le sue strutture. A gennaio del 2011 il Comune, una sovvenzione da Regione e Comune». con una determinazione dirigenziale firmata da Noemia Piolanti, ha concesso l’accreditamento transitorio a favore Don Babini poi si toglie qualche sassolino di Terzo Millennio per quindici posti letto nel centro San Pietro. Fino al 31 dicembre del 2013 la struttura metterà dalle scarpe: «La contessa creò l'asilo in medieci di quei posti letto (estensibili a 12) a disposizione dell’Ausl che corrisponderà una retta giornaliera fissata in moria dei due figli handicappati morti giova133 euro. Altri due posti (estensibili a tre) sono a disposizione dell’Asp per disabili in condizioni meno traumatiche ni. L'asilo porta ancora il loro nome come lo per i quali il pubblico corrisponde una retta inferiore. Gli ultimi tre posti disponibili sono invece a libero mercato per aveva intitolato lei e la casa di cura di Santa i privati. Non è quindi difficile il calcolo di quanto versi il pubblico alla casa di cura. È bene ricordare che a comporTeresa assiste disabili gravi. Credo che il sire la retta giornaliera concorrono le varie quote per la copertura di tutti i costi di personale necessari all'assistenza e gnificato delle volontà della donna sia rispetalla dirigenza della struttura. Le vicende di questa casa di cura privata sono state al centro di alcuni articoli pubblitato. Ma qualcuno degli eredi che ha ricevucati su queste colonne nei mesi scorsi ma anche di interrogazioni presentate in Comune e in Regione. Da chiarire la to i poderi può forse dire di aver mantenuto figura di Giovanni Fresa, coordinatore per otto mesi in cui l'Ausl chiese di avere la documentazione attestante i un solo metro quadrato dedicato alla sperirequisiti e non la ottenne mai. S. Terea e Terzo Millennio ritengono che tutto si sia svolto in maniera regolare. mentazione agricola che era stata una grande innovazione della contessa?». (and.a.)

«Deve decidere il giudice, ma dopo trent’anni...»

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ECONOMIA

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TACCUINO I RAVENNATI CASSANI E ZALAMBANI AI VERTICI DELLA CNA NAZIONALE

AUTOCOSTRUZIONE, INCONTRO PUBBLICO TRA ESEMPI VIRTUOSI E FALLIMENTI

LE AZIENDE FINANZIANO 16 PROGETTI SOCIALI PER 53MILA EURO

PROVINCIA: PAGAMENTI ON LINE

Importante affermazione della Cna ravennate ai vertici nazionale dell’associazione degli artigiani.L’imprenditore ravennate Mauro Cassani, presidente Cna provinciale di Ravenna per due mandati da aprile 2005 a maggio 2013, è stato infatti eletto vicepresidente della Confederazione, mentre l’imprenditrice ravennate Simonetta Zalambani è entrata a far parte della Direzione nazionale. Zalambani è attualmente componente della Presidenza provinciale Cna epPresidente di CNA Industria Ravenna. A livello regionale è stata ai vertici di Cna Impresa Donna.

Il Movimento 5 Stelle ha organizzato, per venerdì 20 dicembre alla sala Buzzi, a Ravenna, in viale Berlinguer 11, alle 20.30, un incontro pubblico che avrà sull’autocostruzione edilizia. Interverranno gli autocostruttori dei cantieri di Cesena, Senigallia (An) e Filetto. Marco Gargiulo, responsabile del settore Housing Sociale del Consorzio abn di Perugia. Vanessa Tosatti, di Edilpaglia (Conselice – RA), appartenente all’Associazione Italiana Edilizia in Paglia), Ilsa Orani e Cristiano Bombardini (Fusignano) di Intro bio edil lab, l’assessore con delega alla cooperazione del Comune di Ravenna Massimo Cameliani.

Si è svolta la cerimonia conclusiva del Progetto “Adotta un progetto sociale – diventa un'azienda solidale”, edizione 2013. Per il terzo anno il Comune ha promosso questa campagna di solidarietà. Le aziende avevano la possibilità di finanziare con uno o più moduli del valore di 500 euro i vari progetti. Nel complesso, quelli finanziati dalle imprese per complessivi 53mila euro, sono 16 (su un totale di 46 presentati) e riguardano gli ambiti del sociale, del sanitario, i diritti degli animali e la riqualificazione urbana. Lo scorso anno i progetti finanziati erano stati 15 per un totale di 49mila euro.

La Provincia ha esteso la possibilità per cittadini e imprese di effettuare pagamenti online delle proprie pendenze nei confronti della Pubblica amministrazione tramite PayER, la piattaforma della Regione Emilia Romagna. Il servizio è raggiungibile dal sito del Provincia alla sezione “servizi on line”. I nuovi servizi attivati riguardano il pagamento di contravvenzioni al codice della strada, sanzioni per violazioni in materia ambientale, di agricoltura, di caccia e pesca, raccolta funghi, tartufi e prodotti del sottobosco, Bollino Calore Pulito.

PIÙ SEMPLICI PER IMPRESE E CITTADINI

TECNOLOGIA

CAMERA DI COMMERCIO

In arrivo un data center a banda ultralarga Alle Bassette dovrebbe sorgere il quarto in Emilia Romagna realizzato da Lepida

Bilancio 2014: oltre 11milioni di entrate, 4milioni per il territorio

La Sezione Informatica e telecomunicazioni di Confindustria Ravenna, presieduta da Cesare Valenti, sta lavorando con le autorità locali per portare a Ravenna il quarto data center che verrà realizzato in Emilia-Romagna da Lepida, la rete regionale per la pianificazione, lo sviluppo e la gestione delle infrastrutture di telecomunicazione degli enti pubblici. Sarà l’unica infrastruttura digitale a banda ultralarga della Romagna e sorgerà in zona Bassette entro il 2014, creando posti di lavoro e consentendo di attuare il piano Lepida 2014-2020 che prevede servizi evoluti e innovativi, come la disponibilità della banda larga a 30Mb/s per arrivare fino alla banda ultralarga a 100Mb/s. «Abbiamo portato avanti una significativa azione di sensibilizzazione nei confronti della pubblica amministrazione e ci siamo fatti promotori di questa iniziativa presso Lepida – spiega il presidente di Confindustria Ravenna, Guido Ottolenghi – perché l’agenda digitale è una priorità e crediamo che questa sia l’occasione per un’impor-

È stato approvato dal consiglio il Preventivo economico per il 2014 della Camera di commercio, preventivo in pareggio, nonostante il calo delle entrate che ammontano a 11milioni 256mila euro. di questi 4 milioni andranno dare un sostegno alla promozione del sistema economico territoriale. Secondo le priorità di intervento individuate dal Consiglio le risorse (per una somma complessiva di 3milioni 927.381 euro) saranno investite come segue: 1milione 350mila per le attività dei confidi; 938mila al sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese; 711mila 282 euro a iniziative per lo sviluppo dell'economia locale; 400mila euro allo sviluppo delle attività di impresa e dell'occupazione; 269mila per società e organismi partecipati; 129mila500 all'innovazione tecnologica e e-governement; 73mila540 a interventi per la tutela ambientale e green economy; 56mila alla tutela del consumatore. Tra le iniziative per lo sviluppo dell'economia in particolare ci sono la collaborazione con l’Autorità portuale per gli interventi infrastrutturali previsti dal Piano regolatore portuale, la crescita e il consolidamento dello scalo per le crociere. Sempre il 16 dicembre la Giunta camerale ha incrementato sul 2013 di 240mila euro lo stanziamento destinato a favorire l'occupazione giovanile e le nuove imprese, portando il relativo fondo a complessivi 654mila euro. Un forte incentivo all'autoimprenditorialità e un sostegno concreto alle imprese che assumono.

tante qualifica di tutto il territorio romagnolo, che beneficerà di ricadute tecnologiche e occupazionali, e tramite questo snodo sarà connesso alle autostrade di internet nazionali e mondiali».



LETTORI detti e contraddetti

a cura di Fausto Piazza

detti e contraddetti

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

NESSUNA RISPOSTA SU MARINARA DAL SINDACO L’incontro tra Brini e il Sindaco avvenuto giovedì 12 dicembre al Mariani purtroppo ha chiarito ben poco sui tre somari che volano (il riferimento è alla copertina del libro di Ezio Fedele Brini, ndD), soprattutto sul somaro Marinara (gli altri due sono il PalaPiano e il ByPass sul Candiano, ndD). Infatti, nel brevissimo intervento sull’argomento particolare, Matteucci, forse male informato, ha affermato di averne ridotto la cubatura mentre invece è vero il contrario. Forse ne saprebbe di più se avesse risposto in qualche modo alle numerose richieste formali che gli ho inviato allo scopo di essere sentito in merito. Costui invece non risponde se non borbottando tra i denti avvisi innominabili durante incontri casuali. Non so quale sia la molla che lo spinge a questo, possiamo solo immaginarlo. Forse non è in grado di rispondere oppure semplicemente preferisce svicolare. Da parte mia debbo dire che non mi sento rappresentato da un Sindaco irraggiungibile che non risponde in alcun modo alle molteplici richieste ricevute. Tanto meno quando si tratta di un funzionario di partito, Renziano dell’ultima ora, pur essendo da tempo pronto per la rottamazione. Pietro Calvelli, Ravenna PERCHÉ NOI STUDENTI SIAMO SCESI IN PIAZZA Gli studenti e le studentesse ravennati sono scesi in piazza uscendo dalle loro scuole occupate per portare la protesta

fuori dalle quattro mura degli istituti. Dalle scuole occupate sono partiti vari cortei (il 12 e il 18 dicembre, ndD) che sono poi confluiti in piazza del popolo. La manifestazione si è poi diretta verso il palazzo della Provincia al fine di ottenere risposte concrete ai gravi problemi che affliggono i nostri istituti a causa dei pesanti tagli degli ultimi anni: classi pollaio, strutture fatiscenti (in alcuni istituti piove dal soffitto), mancanza di materiale. [...] In seguito alla forte pressione degli studenti la Provincia ha offerto ai dimostranti un tavolo di lavoro (il 12 dicembre, ndD) con l’assessore alle politiche educative e alla programmazione scolasticae con l’assessore all’edilizia scolastica. Durante il colloquio l'unica risposta che hanno saputo dare gli assessori alle richieste degli studenti è stato il solito scaricabarile dando la colpa a istituzioni al di sopra di loro. [...] Studenti Medi Ravenna

CRISI NAZIONALE: È IL TEMPO DELLA CHIESA La crisi che colpisce città, come Torino e Genova, ma con notizie tristi anche per Milano (il riferimento è al movimento dei Forconi, ndD), è un fatto di tale gravità da essere paragonato ad invasione barbarica. Questa gravità costringe a pensare che l’Italia ha un potere che non è di riserva ma già di attiva creatività: è il potere della Chiesa Cattolica. La separazione concordataria tra Chiesa e Stato è dato giuridico incontrovertibile. Ma quando si tratta del Patrimonio del Beni Culturali e della

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Il Natale in bianco e nero di umpalump86 Pubblichiamo una serie di scatti originali su Ravenna, postati sul celebre social network fotografico con il tag #igersravenna. Questa è l’albero in piazza del Popolo di umpalump86.

prosperità e salvezza delle città bisogna unire le forze. Questo tempo che stiamo trascorrendo deve, pertanto, essere definito Tempus Ecclesiae: il tempo già sperimentato nel transito dall’Antichità al Medioevo e, altrettanto dal Medioevo al Rinascimento. L’Istituto stesso del Papato è riconosciuto come fattore catalizzante in modo socialmente decisivo. Oggi si deve avere la ragionata convinzione che, non per pusillanimità

o esorbitante salvaguardia di diritti appaia che la Chiesa è in attesa. E’ in attesa di un intervento che dalla splendida architettura delle migliaia di campanili e dalla energia di numerose centinaia di Cattedrali e Collegiate, l’intervento sia quello di difesa della civiltà: civiltà italiana tanto fecondamente prospera per la Civiltà europea in un mondo di globalizzazione rappresentato dalle Nazioni Unite ma, non meno,

CONFCOOPERATIVE RAVENNA

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dalla Conferenza internazionale degli Episcopati e delle Chiese delle confessioni cristiane, non solo, come si scrive storicamente, in Oriente ed Occidente, ma nei continenti d’Asia, Africa, Americhe. Tempus Ecclesiae è un tempo storico: tempo “sacro” per liturgie del popolo, per rituali di comunitaria solidarietà allertata dai fondamenti della Scuola Italiana in tutta la sua valenza di Arte, Letteratura, Musica e Teatro. Le diaboliche espressioni di violenze criminose, inframezzate da intrighi criminali, e prossime degenerazioni contagiose, sono “imbarbarimento”. La prudente moderazione pensosa del presente pontificato non disarma per nulla una valutazione di critica ispirata alla reale storia della Chiesa. Roma resta indiscussa capitale storico-politica e storico-religiosa. Ma la realtà che balza agli occhi è quella dell’intera Italia nelle città della sua storia e geografia. Le sinergie attivabili sono ben concretizzate nelle strutture resistenti delle Parrocchie. Sono ancor più valorizzabili creativamente nella massa delle Donne Italiane: madri, maestre, professoresse laiche e consacrate, premi Nobel, ricercatrici inventrici; è un mondo femminile, di una Chiesa europea, ignoto a Dante, Michelangelo, Galilei. Più noto a Verdi e Rossini. Una chiesa tanto dotata di potenzialità deve continuare l’azione di sussidiarietà memore che la “Repubblica Italiana, riconosce il valore della cultura religiosa tenendo conto che i princìpi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio del popolo italiano” (Concordato modificato 1984). Torni Francesco a sorreggere la Chiesa: lui che può ottenere e tenere le braccia aperte del Salvatore per allargarle, nel Colonnato del Bernini, ad avvolgere e reggere una “Cupola” universale. Don Giovanni Montanari, presidente Archivio arcivescovile di Ravenna

LE AZIENDE INFORMANO

Nasce Agrinsieme Romagna, il nuovo ente di rappresentanza agricola Le imprese e le cooperative agricole di Cia, Confagricoltura e delle centrali cooperative - settore agroalimentare uniscono le forze per rilanciare le imprese Si è costituito ufficialmente nei giorni scorsi Agrinsieme Romagna, il nuovo ente di rappresentanza agricola emanato da cinque organizzazioni che hanno deciso di “unire le forze” in un progetto comune. In questo modo le imprese e le cooperative agricole di Cia, Confagricoltura e delle centrali cooperativesettore agroalimentare (Agrital Agci, Fedagri Confcooperative e Legacoop Agroalimentare) si aggregano in un sistema di rappresentanza unico che gli permetta di interfacciarsi con la politica e gli altri interlocutori del mondo economico e sociale con programmi e strategie comuni. «Dovremo essere in grado di rappresentare tutti perché, in caso contrario, non abbiamo alcuna ragione d’esistere – evidenzia Raffaele Gordini, presidente di Confcooperative Ravenna e coordinatore dell’Alleanza delle

cooperative ravennate –. Ci batteremo perché il nostro territorio sia tenuto nella dovuta considerazione, dal momento che si tratta di una fetta fondamentale dell’economia agricola italiana, laddove si discutono le Politiche agricole e, in particolare, nella Regione Emilia Romagna e in Unione Europea». Fra gli obiettivi principali di Agrinsieme Romagna rientrano le politiche di rafforzamento dell’impresa per rafforzare l’aggregazione in strutture economiche fortemente orientate al mercato; il rilancio della ricerca e delle politiche di supporto al trasferimento dell’innovazione; la sistematica azione di semplificazione burocratica; le politiche di corretta gestione delle risorse naturali. Il settore agricolo e agroalimentare della Romagna – per la nostra regione e per

l’Italia – è un elemento centrale della struttura economica ed occupazionale, nonché culturale, e rappresenta una garanzia per la tutela del territorio e dell’ecosistema. Sono oltre 8.800 le aziende agricole e cooperative; 137.500 gli ettari di territorio romagnolo; un valore aggiunto di oltre 6 miliardi di euro, con una dimensione economica dell’agribusiness di oltre 12 miliardi di euro; oltre 60 mila unità di lavoro impiegate in agricoltura e nei settori a monte e a valle di tale attività produttiva. Rappresentano il 37% del sistema cooperativo nazionale nonché ¼ del valore aggiunto del settore agricolo e di quello dell’industria alimentare nazionale. Il coordinamento di Agrinsieme Romagna è previsto a rotazione tra le diverse componenti e, per il primo periodo, il coordinatore sarà Danilo Misirocchi, presidente della Cia di Ravenna. (nelle foto, due momenti della presentazione alla Camera di Commercio di Forlì) A cura di Confcooperative Ravenna


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CULTURA

TEATRO

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Dalle inquietanti irruzioni di decine di persone dipinte completamente di bianco con la tempera da muro, a migliaia di mosche chiuse in una teca con un giovane attore, dalle crocifissioni in discoteca alla serata finita al comando dei carabinieri per atti osceni in luogo pubblico. La storia della Teddy Bear Company è fatta di centinaia di performance e altrettante situazioni degne di un film, magari surrealista. «Mi piaceva l’acronimo, Tbc, rimandava alla tubercolosi, e l’orsacchiotto nel logo era così innocuo e allo stesso tempo inquietante che era perfetto», racconta Gerardo Lamattina, oggi 48enne noto videomaker ravennate, che ha fondato nel 1993 «la prima compagnia di teatro da discoteca». E infatti parte tutto dal Cocoricò, mitico club di Riccione anticipatore di molte tendenze e per un certo periodo interessato a ogni forma dell’avanguardia artistica. «Avevano invitato Monica per fare una performance, l’ho accompagnata ed ho scoperto un mondo». Monica è Francia, compagna di Lamattina, danzatrice e coreografa, ora dell’associazione Cantieri. «In quel periodo gli studi sul teatro mi stavano facendo venire la nausea per le forme tradizionali e abbracciai totalmente la dimensione da discoteca, tra l’altro così prosaicamente danarosa e adatta per quella sorta di prostituzione artistica, a cui ho dedicato in quel periodo anche un vero e proprio manifesto. Mi ritrovavo poi in uno spazio libero, dove poter sperimentare, senza la pesantezza, anche psicologica, di una vera compagnia con cui avere a che fare». Il primo evento vede protagonisti noti performer della scena teatrale ravennate appesi a un crocefisso con solo alcuni stracci a nascondere le pudenda all’ingresso del Cocoricò. Nel corso degli anni decine e decine sono stati i performer utilizzati da Lamattina, tutti nomi che poi hanno contribuito a creare l’importante scena del teatro contemporaneo regionale: dai Tanti Cosi Progetti, ai Motus, dal Teatrino Clandestino ai Masque Teatro. Il tutto spaziando dalle discoteche ai festival di teatro fino alla collaborazione con un’istituzione più ingessata come poteva essere a quei tempi il Ravenna Festival. «Per loro organizzammo una versione maxi di Rumore bianco (performance ispirata a quella di Günter Brus dell’azionismo viennese, ndr) che vedeva protagonisti una serie

L’ANNIVERSARIO

L’incredibile storia della Teddy Bear Tra performance scioccanti e nudi in vetrina, la «prima compagnia da discoteca» festeggia 20 anni

CLUB ADRIATICO POLICICCHIO TRA LE MOSCHE E IN CONSOLLE RODHAD E BALIANI La Teddy Bear Company festeggia i 20 anni venerdi 27 dicembre all’Almagià di Ravenna, in occasione della terza serata di Club Adriatico, percorso di eventi dedicati alla musica elettronica di ricerca e al clubbing. Per l’occasione verrà riproposta una performance cult, Ba'al-zebùb, (quella delle mosche di cui parliamo anche in queste due pagine, immortalata nella foto di Alex Majoli qui sopra con protagonista un giovane Luigi De Angelis) e che oggi viene riallestita con un nuovo protagonista, l'artista visivo Sergio Policicchio. La programmazione musicale del terzo appuntamento di Club Adriatico vedrà invece come ospiti principali il dj tedesco – che si muove tra dub, techno e house – Rodhad e il “nostro” Mirto Baliani.

di figuranti, anche attori non professionisti, totalmente dipinti di bianco, che per quell’occasione si misero in cammino, rigorosamente in fila indiana, dal Pala De André fino a piazza del Popolo, per poi terminare la performance davanti al Teatro Rasi». Negli anni Novanta la Teddy Bear oltre ad essere una palestra performativa fu anche una fonte di sostentamento per le future compagnie teatrali: «Per la prima performance ci diedero una cifra esagerata– ricorda Lamattina –, e poi lavoravamo quasi ogni weekend incassando somme notevoli (anche alcuni milioni di lire a serata, ndr)». Il 1995 è un anno fondamentale per la compagnia, che diventa una vera e propria società con l’ingresso a fianco di Lamattina di Luigi De Ange-

Tutti i sabati LADY NIGHT

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lis, fondatore della compagnia Fanny&Alexander e performer di altissimo livello. «così giovane e magro, con una spiccata capacità performativa e un voglia di sperimentazione estrema, era perfetto», ricorda Lamattina, che lo fece debuttare in versione bozzolo appeso al soffitto di una discoteca in una performance che era una citazione de La Fura dels Baus. De Angelis inizia quindi a contribuire anche alla creazione delle performance e sono di quegli anni due che resteranno storiche. La prima è quella nota con il nome di Peepshow, sullo stile dello spettacolo erotico, per uno spettatore alla volta, e manifesto estetico della compagnia, con il performer (in particolare De Angelis) nudo, su uno scranno di ferro, con una tiara e il pallio da vescovo

al collo, e a fianco un gufo impagliato. «Io ero nascosto dietro – spiega meglio Lamattina – e senza che lo spettatore mi vedesse, spuntavano le mie mani che divaricavano la bocca di Luigi fino a farlo sembrare una copia del dipinto Innocenzo X di Francis Bacon, il tutto accompagnato da luci suggestive e dalla bellissima musica della suora maronita Marie Keyrouz. L’atmosfera era inquietante e più di uno spettatore scappava impaurito…» Con il Peepshow partecipano alla prestigiosa rassegna milanese Teatri Novanta e della Teddy Bear inizia a occuparsi tutta la stampa nazionale. «In quel periodo lavoravamo in due-tre discoteche alla volta, ci chiamavano a rassegne teatrali e anche dall’estero, ricordo a Lubiana, quando replicammo il Peepshow per sei ore di seguito, alternandoci, io, Luigi e per l’occasione anche con Stefano Cortesi e Marco Cavalcoli (sempre dei Fanny&Alexander, ndr)». L’altro cavallo di battaglia dell’era De Angelis – poi riproposto con un’altra grande performer come Silvia Calderoni – è la performance Ba'alzebùb: ottantamila mosche stimate (acquistate ogni volta da un azienda bolognese che le utilizza per la lotta biologica) in una teca insieme al performer in mutande per ore. «Altro che Tilda Swinton, che dormiva in una teca alla Tate Gallery – scherza Lamattina –. Noi ci stavamo con degli insetti, e una volta durante la performance sulla schiena mi sono scritto “I love Tilda Swinton”…». «L’avventura con la Teddy – a parlarcene è ora Luigi De Angelis – è stata un’esperienza molto forte per sperimentare e anche per studiare la storia della performance mondiale, e un’occasione per rifarne, e capire se alcune di queste restavano attuali. Dal punto di vista dell’attore, poi, fu una palestra incredibile, stare ore immobile, confrontarti con il pubblico senza il “riparo” del teatro... Poi le cose naturalmente sono cambiate, le discoteche hanno smesso di investire in

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CULTURA

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FORNACE ZARATTINI

Dalla crocifissione

IL

NUOVO

VALTORTO

SI PRESENTA CON CONCERTI, MOSTRE E PERFORMANCE

Venerdì 20 dicembre dalle ore 21 è in programma la Valtorto Open Night, una serata per presentare alla città le nuove realtà che si stanno occupando di far rivivere il centro culturale Valtorto di via Faentina 216 a Fornace Zarattini. Si tratta delle associazioni Onnivoro, Norma, Panda Project e Valtorto. La serata prevede performance a cura di Panda Project e TeatrOnnivoro concerti di R.Y.F., progetto solista di Francesca Morello, e Giovanni Lami, la mostra di teatro di figura del Teatro dell’Aglio e l’exhibit B.A.L. break a leg. Il 3 gennaio prosegue invece la rassegna Teatro Elettrico con la performance di visual art di Juliano Dhembi.

al Cocoricò, fino alla chiamate di Bocelli e Diesel...

questo settore e l’impegno con i Fanny&Alexander è diventato sempre più importante...». Così a inizio anni Duemila De Angelis lascia la compagnia, che in quegli anni però finisce in due documentari su Cult Network, viene invitata a fare performance al palazzo del cinema di Venezia in occasione del Festival, compare in programmi televisivi, inaugura opere pubbliche e si ritrova a fare performance (quella delle mosche) anche tra migliaia di persone di passaggio alla stazione centrale di Milano. «Tre signore senegalesi erano turbatissime – ricorda Lamattina –, hanno fissato Luigi per delle ore e poi ci hanno iniziato a seguire dappertutto, abbiamo dovuto farci scortare dai vigili urbani...». Con il passare degli anni, da ricordare anche la personale organizzata dalla rivista Virus per la rassegna Art Live alla prestigiosa Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. «Lì con Silvia Calderoni portammo Panico da genitali, (la rielaborazione di una performance antimilitarista degli anni 60, ndr). Nella nostra versione lo spettatore entrava in questo lungo corridoio dove in fondo trovava lei, a gambe larghe e i jeans strappati all’altezza dei genitali, tu eri costretto a guardare proprio lì, al che lei si alzava e sparava con un fucile giocattolo a una tua foto che compariva su uno schermo, poi ti abbracciava e ti mandava via». E alla Fondazione resta storica anche la performance delle mosche a causa degli insetti che, una volta liberati, divennero protagonisti al concerto di Diamanda Galas subito dopo. «L’organizzatore in platea mi minacciò, avevamo fatto incazzare un’artista del calibro della Galas...». La Teddy Bear finisce anche in agende fino a pochi anni prima im-

TEATRO

pensabili, come quella di Andrea Bocelli, che la chiama per l’animazione ai suoi concerti privati per migliaia di persone, o di marchi di moda prestigiosi (da Krizia a Diesel, fino a Levis) per organizzare eventi o inaugurazioni in vetrina. «La performance Vile Body (un omaggio al celebre performer tuttora in attività, Jerome Bel, ndr) ci creò qualche problema – ricorda Lamattina –, e ci fece finire con grande clamore anche su Novella 2000: una coppia di danzatori/attori (Sergio Scarlatella e Laura Anglani, ndr) stava in vetrina e pian piano si spogliava secondo una raffinata partitura coreografica restando praticamente nuda per poi bucarsi le mani con un ago e accarezzare col sangue un coniglio bianco metafora dello svilimento che subisce il cor-

po nudo mercificato. A Milano arrivò la polizia, ma Krizia ci difese e semplicemente la Camera di Commercio, che era tra gli sponsor della manifestazione annullò quella rassegna; a Firenze invece i carabinieri ci portarono in caserma e ci denunciarono per atti osceni. Dovetti pagare 700mila lire per mantenere la fedina penale pulita dell’attrice considerata “corpo del reato” ». Tra performance disturbanti (dai pinocchi morti fino al calco in gesso realizzato in diretta su De Angelis, che poteva comunicare muovendo solo un mignolo) e altre più scenografiche (come la riproduzione vivente di dipinti del Caravaggio o del bambino che fa la pipì di MannekenPis, simbolo di Bruxelles), fino a tristi Capodanni al Pineta («ricordo che stavo in camerino a mandare sms di auguri mentre in discoteca c’erano i sosia di Sylvester Stallone e Mr Bean e l’ex pornostar Selen che firmava autografi sul suo calendario...»), la Teddy Bear di Gerardo Lamattina resiste tuttora, a vent’anni dalla nascita, anche se a tempo perso. «Un paio di mesi fa mi hanno chiamato per l’inaugurazione di un negozio al Centergross di Bologna, e la settimana scorsa ero a Milano per il lancio di una nota marca di borse, ma ora non mi promuovo più e non esistono più discoteche con risorse economiche ma soprattutto voglia di sperimentare con la performance. Performance che negli anni si è diffusa e inflazionata anche in teatro, generando spesso equivoci eventi che vengono spacciati per spettacoli e che ottengono solo il risultato di disorientare e annoiare lo spettatore. A restare oggi è il racconto di un’esperienza unica, che ha formato e influenzato attori e scioccato chiunque abbia avuto la fortuna di assistere alle performance più efficaci. Luca Manservisi

AGENDA TEATRI AL MASINI LA COMICITÀ DI CEVOLI Primo appuntamento con la comicità al Teatro Masini di Faenza. Giovedì 19 dicembre alle ore 21 Paolo Cevoli sarà protagonista del palcoscenico con la pièce Il sosia di lui, di cui è anche autore.

PAOLO POLI A CERVIA Protagonista d’eccezione al teatro comunale di Cervia, giovedì 19 e venerdì 20 dicembre alle 21 sarà Paolo Poli, che presenterà al pubblico lo spettacolo Aquiloni, due tempi scritti dal grande attore e regista e liberamente tratti da Giovanni Pascoli. Con la sua compagnia incontrerà il pubblico venerdì 20 alle 18.30 al ridotto del teatro.

TRA VERDI E MAZZINI, COL PIANISTA RAGNI Sabato 21 dicembre alla Sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna alle 18.15 si terrà l’incontro dal titolo “Siamo tutti sempre – Verdi”. Il pianista Stefano Ragni, esperto di musica dell’età risorgimentale, converserà con il pubblico sull’attività della musica di Verdi e del pensiero di Mazzini, illustrando le concordanze, discrepanze, estri e contrasti dei padri della nazione italiana, e arricchendo l’incontro con l’esecuzione al pianoforte di musiche della grande tradizione verdiana.

DUE SERE DI OPERETTA A RAVENNA Al via la nuova edizione di “Teatro Musica” al teatro Alighieri di Ravenna che vedrà protagonista il genere dell’operetta. Si parte sabato 21 dicembre con “La vie parisienne”, la celebre opera buffa di Offenbach portata in scena da Teatro Musica Novecento. Sabato 4 gennaio invece il soprano Jenny Ballarini e il tenore Vladimir Reutov, assieme all'orchestra Alighieri e al coro Calamosca–Mariani, si esibiranno nel Gran Concerto di Operetta.

IL PIRANDELLO DI LANTE DELLA ROVERE Lucrezia Lante della Rovere sarà interprete principale di Come tu mi vuoi di Luigi Pirandello. Appuntamento martedì 7 e mercoledì 8 gennaio dalle 21 al teatro comunale di Cervia


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CULTURA

MUSICA

SANREMO

ROCK E DINTORNI

SIMONA MOLINARI AL SOCJALE DI PIANGIPANE

A cena con la scena indie italica Al Bronson il mini-festival Passatelli. La nostra intervista a Jonathan Clancy Vedere Charles Bronson con barba e capelli biondi trasformati in passatelli, inutile dirlo, fa un certo effetto. Ma il ritratto nel manifesto della terza edizione della rassegna “Passatelli in Bronson” è senza dubbio un’ottima sintesi tra il rock, in senso lato, rappresentato dall’attore che ha dato il nome al club di Madonna dell’Albero (che nel 2013 ha festeggiato il decennale) e la tradizione locale, che in questo caso è da estendere all’Italia intera. Il mini-festival infatti, oltre a prevedere concerti e cene in compagnia degli artisti, rappresenta uno spaccato della scena indipendente italiana, come conferma il direttore artistico di Bronson Produzioni, Christopher Angiolini. «L’idea è quella della convivialità: sedersi a tavola tutti assieme e allo stesso tempo recuperare il contatto con l’artista, così come si respira quotidianamente all'Hana bi (il bagno di Marina di Ravenna gestito dal Bronson, ndr). Si tratta di un festival che si dedica alla scena indie italica e cerchiamo di assortire un cast che ne rispecchi l'andamento». E così ecco che sul palco si alterneranno band e generi diversi: sabato 21 dicembre i mantovani ThreeLakes con il supergruppo The Flatland Eagles (alt-folk), i bolognesi Joycut (new-wave), i torinesi Levante (pop) e l’elettronica dei lanciatissimi M+A, duo che si divide tra Bologna e Londra; venerdì 20 sarà invece la volta dei torinesi Did (punk-funk-pop), delle americane (ma quasi italiane di adozione, almeno musicalmente parlando) Ian Fays, dei ravennati Lovespoon (folk psichedelico) e di His Clancyness. Proprio quest’ultimo è senza dubbio il nome di punta dell’intera rassegna,

GLI ALTRI CONCERTI

Da Cesare Basile al Cisim ai Sacri Cuori al Clan passando per il Natale con i Diaframma

Jonathan Clancy

Oltre che per il festival “Passatelli”, in queste vacanze il Bronson di Madonna dell’Albero aprirà le porte per altri concerti, a partire da quello del giorno di Natale con una delle realtà più importanti della storia della scena rock alternativa italiana: i Diaframma. Sabato 28 è in programma invece una serata dedicata all’agenzia di concerti Bpm con tre realtà in ascesa italiane: The Artificial Harbor, Foxhound e His Electro Blue Voice, che con il loro noise hanno convinto addirittura la mitica Sub Pop di Seattle a metterli sotto contratto. Il 4 gennaio serata dedicata invece al surf italiano con i Bradipos IV e I Monaci del Surf; mentre il giorno dopo ancora emergenti italiani con Mr. Nothing e Prism. Ma non c’è solo il Bronson a organizzare concerti di rock e dintorni in zona, tanto che giovedì 19 dicembre al Cisim di Lido Adriano l’appuntamento è con uno dei cantautori più importanti della scena italiana, Cesare Basile, noto anche per aver rifiutato poche settimane fa la targa del premio Tenco per dissapori con la Siae. Nomi importanti del panorama italiano anche al Clandestino di Faenza che ospita giovedì 19 gli Zeus!, domenica 22 Giovanni Dal Monte con il suo progetto La Jovenc, mentre il 26 concerto di SantoStefano con i Sacri Cuori (nella foto). Nell’anno nuovo doppio appuntamento al Mama’s di Ravenna: il 3 gennaio serata dedicata a Leonard Cohen con il dj Luigi Bertaccini e il cantautore Dany Greggio; il 4 invece etno-jazz con i Bevano Est in concerto

L’ESORDIO FRANCKY WODE AL DOCK61

EA

FAENZA

Autore di un disco digitale che è un mix tra elettronica, musica etnica e spoken word, Francky Wode sarà in concerto il 21 dicembre alle 21 al Dock61 di Ravenna (zona Darsena), dove aprirà per i Mercato del Vago. Il 1° gennaio alle 16 sarà invece al Luogocomune di Faenza.

Venerdì 20 dicembre dalle ore 21 il Teatro Socjale di Piangipane ospiterà il concerto di Simona Molinari. Una delle più belle voci della musica leggera italiana, con già due apparizioni al festival di Sanremo, sarà a Piangipane accompagnata da sette musicisti per chiudere in grande stile la programmazione 2013 del Socjale.

forte di un disco indie-rock molto chiacchierato in questo 2013: progetto di Jonathan Clancy, canadese ma ormai bolognese di adozione già protagonista della scena alternative italiana con Settlefish e A Classic Education, che vanta un contratto con la prestigiosa etichetta inglese Fat Cat Records. Si tratta del primo vero e proprio album di quello che a oggi non è più solo un progetto solista ma il gruppo di Clancy, accolto ottimamente da un po’ tutta la stampa specializzata, anche di Oltremanica. Si chiama Vicious, come una delle più celebri canzoni del Lou Reed solista. Jonathan, che effetto ti ha fatto la sua morte? Sei tra quelle migliaia di musicisti in giro per il mondo che ha iniziato a suonare dopo aver ascoltato i Velvet Underground? «Non so, ci sono rimasto di sassoNon penso sia stata una delle prime influenze musicali, ma durante il liceo, quando ho scoperto i Velvet, ho capito che si poteva fare musica in maniera diversa. Si poteva spingere i confini, non importava la registrazione, non importava il suono, ma contavano le canzoni, quello che si aveva da dire». Perché Vicious? «C'è sicuramente il riferimento a Lou Reed, ma mi sembrava anche una parola adatta a descrivere le tematiche del disco, la ferocità dei testi. In più penso che visivamente, e questa è una mia ossessione, sia una parola bellissima». Musicalmente parlando, invece, è un disco più complesso di quello che può sembrare, che cresce molto con gli ascolti. «Intanto ti ringrazio. L’intento era proprio di fare un disco molto denso, io li amo così, da scoprire piano piano, facendo emergere altri dettagli. Rispetto alle canzoni uscite prima, penso sia meno immediato, proprio perché è la prima volta che esce qualcosa di nostro pensato per un album, cioè come 12 canzoni legate e ideate per stare assieme, creare un mood e una atmosfera».

Leggendo le recensioni, la critica si è sbizzarrita nel trovare paragoni. E in effetti ci sono molte influenze, da Neil Young fino ai Pavement, dal kraut agli Wire. Quali sono quelle reali? Pensi di non essere riuscito a essere stato sufficientemente personale? «Sono contento dei paragoni che stanno venendo fuori, perchè sono quasi sempre artisti molto diversi e soprattutto dalla carriera lunga e non da hype del momento. Io penso sia il mio lavoro più personale, però è difficile giudicare dall'interno. Non ci sono influenze particolari o precise sul disco a livello musicale, molto più a livello di immaginario, di fotografia, di cinema, come il lavoro di Guy Bourdin. Per quanto riguarda i musicisti, l'unico citato in studio è stato Lindsey Buckingham dei Fleetwood Mac». È un disco che si potrebbe tranquillamente attribuire a una band americana. Quanto c’è invece dell’Italia dentro l’album? «Io vivo l'italia, è la mia casa al momento, quindi c'è tutto. Le storie, la cultura che mi influenza, anche solo il sapore delle strade proviene da qua. Poi ormai secondo me la veste sonora non ha confini o magari è la mia influenza canadese, non saprei. A volte mi è stato detto quando eravamo in America (il disco è stato registrato a Detroit, ndr), che le melodie o alcuni arrangiamenti hanno un che di vecchia Europa. È stranissima la percezione che possono avere oltreoceano». E come sta la scena musicale italiana? «Ci sono tantissime realtà interessanti, soprattutto in ambito sperimentale, punk, noise. Dal punto di vista della musica dal vivo, ci lamentiamo sempre ma locali ce ne sono, manca un pizzico di organizzazione e un po' di autocelebrazione a volte. Il pubblico si è forse un po' impigrito negli ultimi anni». Luca Manservisi

Cervia (RA) Via G. di Vittorio, 5 tel: 0544 977144 orari: dal mart. al sab. 9:30/12:30 e 16/19:30 domenica 16/19.30 NO FERIE

Ravenna (zona Pala De Andrè) Via Medulino, 3 tel: 0544 455666 orari: dal mar. al sab.10/12:30 e 15/19 dom. e lun. chiuso FERIE DAL 31/12/2013 AL 6/1/2014

Ravenna (zona Ponte Nuovo) Via Dismano, 118 A

tel: 0544 470268

orari: dal mar. al sab.10/12:30 e 15/19 dom. e lun. chiuso FERIE DAL 22/12/2013 AL 6/1/2014


SPECIALE

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FESTE

I

Brindisi in piazza per l’anno nuovo Da Sam Paglia a Ravenna ai Devils a Faenza, fino ai suggestivi fuochi sul canale di Cervia Se il Natale è la festa che in tanti scelgono di passare in famiglia, magari a casa, il capodanno è la festa in cui uscire e divertiris con amici e anche, perché no, semplici concittadini per accogliere l’anno nuovo. E così, ecco una breve guida alle feste in piazza del nostro territorio. Ravenna si presenta con un duplice appuntamento: in piazza del Popolo la festa di Capodanno, dalle 22 alle 2, prevederà l'esibizione dei Red Wagons (musiche anni '50) e di Sam Paglia (soul, funk jazz), con bevande calde allo stand Fidas-Advs. Dopo il brindisi, i festeggiamenti continuano alle Artificerie Almagià con una serata tra rock ed elettronica con quattro dj ravennati (VoidCascade, Marcone e The Mad Stork), mentre i locali del centro storico rimarranno aperti per aperitivi, animazioni, cene, veglioni. A Lugo piazza Baracca sarà teatro, dalle 22, del San Silvestro in piazza, con la musica dei The Scommitments (soul, rhytm and blues) e i consueti fuochi artificiali. A Cervia i festeggiamenti inizieranno alle 18 con l'aperitivo tra street food e dj set al Porto Canale (lo specchio d'acqua che divide Cervia e Milano Marittima), per poi proseguire nei Magazzini del sale in via Nazario Sauro con il

cenone di San Silvestro fino ai rintocchi della mezzanotte, quando puntualmente inizierà il concerto di fuochi d'artificio, in un crescendo di musica e suggestione fino allo spettacolo che vedrà i magazzini avvolti dalle fiamme pirotecniche. Sempre a Cervia la festa continua al Porto Canale con musica all'aperto per tutte le età, sulle vie del porto fino alla torre San Michele. La pista di pattinaggio sul ghiaccio sarà poi aperta straordinariamente fino alle cinque del mattino, con tanto di spettacoli di animazione: show di break dance con i Lasagna Style, hip hop happy new year 2014, dj set, freestyle e animazione con i gruppi Bounce e Back to basic. A Faenza i festeggiamenti inizieranno alle 21 con, come d'abitudine, lo spettacolo della Compagnia Teatrale Filodrammatica Berton che presenta al teatro Masini di piazza Nenni, Agost 1958, tre atti dialettali, per poi iniziare alle 22 la festa di Capodanno, che proseguirà alle 23 con il tradizionale brindisi sotto la torre dell'orologio in piazza del Popolo con il cantautore Claudio Toschi, il gruppo rock dei Devils, un contest per gruppi emergenti targato Radio Bruno.

MOBILITÀ PARCHEGGI E BUS

GRATUITI

A Ravenna, fino al 4 gennaio dalle 16 alle 20 i parcheggi delineati dalle strisce blu sono gratuiti (eccetto piazzale Spik). Lunedì 23 e martedì 24 dicembre tutti i bus urbani e del mare saranno gratuiti, mentre il 22 dicembre sarà attivo il bus navetta ogni 10 minuti dai parcheggi gratuiti del Pala De Andrè e del Cinema City e su cui possono essere utilizzati i titoli di viaggio da zona 1. Parcheggi gratuiti nelle strisce blu anche a Cervia dalle 16 alle 8 da venerdì 20 dicembre.


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SPECIALE FESTE

II

L’AGENDA

Il Natale tra musica e mercatini A Cervia è possibile visitare la fiabesca casa di Santa Claus

COMUNITĂ€ ALLOGGIO PER ANZIANI

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In preparazione del Natale, non mancano occasioni di spettacolo e gioco per rallegrare lo shopping in centro. In piazza del Popolo, il tradizionale mercatino farĂ da cornice, sabato 21 dicembre, al concerto di Giangi Baroncini e i Bomerang Domenica 22 dicembre 2013 si esibiranno i Large Street Band mentre Babbo Natale leggerĂ le letterine dei bambini, cosĂŹ come lunedĂŹ 23 e martedĂŹ 24. MercoledĂŹ 25 dicembre 2013 in scena Natale in Blues con Gio

Galullo e i Blue Jacket, mentre sabato 28 lo spettacolo di giochi d'acqua delle fontane sonore eluminose Naldys. Domenica 29 dicembre, in attesa della notte di San Silvestro, verrà allestita una mostra di moto d'epoca ante anni Trenta. Animazioni sono previste anche al centro commerciale Esp per tutto il periodo festivo. In provincia, fino alla vigilia di Natale, al Trucolo Caffè in via XX Settembre 145 a Cervia, Babbo Natale incontrerà i visitatori all'interno della sua fiabesca casa.

Nella giornata del 24 dicembre, poi, i genitori potranno portare a Babbo Natale i regali che egli consegnerĂ personalmente ai bambini la notte di Natale, dalle 21 in poi. In pieno centro cittadino è di nuovo aperta fino a febbraio l'annuale pista di pattinaggio sul ghiaccio. A Faenza sarĂ di scienza, mercoledĂŹ 18 dicembre alle 21, il concerto di Natale “Auguri in musicaâ€? della scuola comunale di musica Giuseppe Sarti, al teatro comunale Masini.

CONCERTI

L’IDEA

LA BANDA CITTADINA ALL’ALIGHIERI, FOLKLORE AL RASI PER SANTO STEFANO

TOMBOLONE SWAP, PER SCAMBIARE

Il 22 dicembre al Teatro Dante Alighieri si esibirà la Banda Cittadina di Ravenna con un ampio repertorio a vari temi mentre il 26 dicembre al Teatro Luigi Rasi è in programma lo spettacolo di Canti tradizionali del folklore romagnolo con il Gruppo Corale Pratella-Martuzzi - Società Canterini Romagnoli.

I regali che avete trovato sotto l’albero non vi piacciono? Il vostro posto, dalle 19 di mercoledĂŹ 25 dicembre è al Dock 61, il circolo Arci di via Magazzini Posteriori dove viene organizzato un “tombolone swapâ€? per riciclare i regali, scambiare i propri e vincere quelli degli altri, per un massimo di tre regali a testa da scambiare.

I REGALI CHE PROPRIO NON PIACCIONO

di Bruno Casadio

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SPECIALE FESTE

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III

IL VIAGGIO

Presepi, un fascino antico Fatti di sabbia, sale, segatura, meccanici, tradizionali o viventi. Ecco la mappa

Se c’è un rito che non perde il proprio fascino, è quello del presepe e sono moltissimi quelli allestiti, di ogni tipo e foggia. Torna il presepe di sabbia di Marina di Ravenna, vicino alla diga Foranea Sud, con statue di oltre quattro metri di altezza; sempre a Marina, c’è anche il presepio scenografico prospettico animato in Piazza Gazzara. A Punta Marina, invece, ci sono il presepe sul moscone alla Rotonda del Villeggiante, il presepe in legno fatto a mano, nell'area delle giostre Berti in Rotonda Saffi e il presepe con statue a grandezza naturale del bagno Chaplyn. Si conclude la lista dei presepi nel litorale con quello vivente itinerante di Lido Adriano, che giovedì 19 dicembre alle 14.30 animerà viale Tasso e viale Marino. In centro a Ravenna la sacralità del presepio si sposa con le più

antiche tradizioni popolari, come nel presepe artistico in stile settecentesco napoletano di San Giovanni Battista in via Girolamo Rossi e quello siciliano in Sant’Agata Maggiore in via Mazzini. Stile ladino tirolese, invece, per quello al centro polifunzionale Galla Placidia in via Punta Stilo 54 e in quello, mentre in Duomo ci saranno i presepi dal mondo della collezione Augusto Poverini. Da segnalare il presepe scenografico storico Orientale della basilica di Santa Maria Maggiore in via Galla Placidia (da sabato 21 dicembre) e il presepio artigianale di conchiglie, all'istituto Ghiselli. Anche fuori porta gli appuntamenti natalizi continuano con il presepio nella chiesa di Carraie in via Cella e quello in un tronco d’albero rotante, nella chiesa di Santo Stefano. In provincia, si distingue come sempre il presepe di Villa Prati, nei pressi di Bagnacavallo, quello vivente di Lugo, in piazza Trisi sabato 21 dicembre e quello di sale visitabile naturalmente a Cervia, al magazzino Torre, sul canale. La natività è ovviamente rappresentate anche nelle colline e in terra faentina: a Riolo Terme, nella frazione di Borgo Rivola, dal 24 dicembre al 26 gennaio vicino alla Chiesa della Costa sarà visibile un presepe meccanico in movimento, fatto con materiali di recupero. Nella frazione di Pieve Cesato di Faenza, dal 24 dicembre sarà visitabile un presepe in segatura con statue a grandezza naturale. A Castel Bolognese il 21 dicembre prenderà vita il presepe vivente come accadrà ella cornice del centro storico di Brisighella, il 22 dicembre. A Casola Valsenio da non perdere è l’esempio monumentale realizzato in muratura, cioè con l’uso di mattoni, pietre, cemento, ferro e legno nella frazione di Prugno.

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FESTA

FOTOGRAFIA

UN 25 DICEMBRE A RITMO DI SWING CON I GOOD FELLAS

APERITIVO PER IL CONTEST INSTAGRAM CON PROTAGONISTA RAVENNA A NATALE

E dopo il pranzo di Natale, cosa di meglio di un vero e proprio ballo a ritmo di swing? Il 25 dicembre, all’Almagià fin ritorna quindi il Rock’n’ Roll Xmas Ball con lo spettacolo dal vivo dei romagnolissimi Good Fellas, capitanati da Mr.Lucky Luciano, e lo special special guest Olly Riva on vocalis, Inle 21.30. Info e biglietti: info@studio73.it.

Il contest fotografico #RaNa13 diventa aperitivo. L’evento è per venerdì 20 dalle 19. Nel corso della serata saranno annunciate le foto vincitrici del contest, che ha visto come protagonista Ravenna a Natale, declinata in rosso, allo spazio Bonobolabo Ravenna in via Centofanti, 79 in una serata a tema anni Cinquanta.

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SPECIALE FESTE

IV

EPIFANIA

TRADIZIONE

Tra cacce al tesoro e roghi in piazza Festa all’Almagià per i più piccoli, mentre raddoppia il “bisò” a Faenza Tante le iniziative anche per l’epifania, ovviamente rivolte innanzitutto ai più piccoli. Si comincia già sabato 4 gennaio dalle 14, al museo etnografico Sgurì (via degli Orsini 4 – Savarna), con storie e leggende per i bambini, a cura del gruppo lettori Juxe Box, e i canti natalizi con il Gruppo Mikrosmikle - Choir diretto da Lucia Iccardi e Serena Bandoli e a seguire merenda per tutti. Domenica 5 gennaio, alle 16 l’appuntamento è al Museo NatuRa di Sant’Alberto con una caccia al tesoro mentre sempre al NatuRa, ma lunedì 6 gennaio, alle 14.30 si terrà la festa della Befana. Festa anche in piazza a Ravenna con FidasAdvs e l’estrazione della Lotteria alle 17 con dolci, tè caldo e vin brulè per tutti. All’Almagià invece si comincia alle 15.30 con Le arti della marionetta che organizzano laboratori e festa danzante a cura del Teatro del Drago e alle 16.30 lo spettacolo Tutti vanno alla capanna con la compagnia Teatro alla Panna. Per chi invece, anche tra gli adulti, vuol continuare i festeggiamenti la meta come sempre è Faenza, con la nott de Bisò che richiama in piazza migliaia di persone. Si tratta della manifestazione conclusiva dell’emozionante Niballo Palio di Faenza che si svolge ogni anno nella quarta domenica di giugno. Il Niballo, grande fantoccio raffigurante Annibale, il guerriero saraceno che

TRE GIORNI DI TREBBO ATTORNO AL FALÒ A COTIGNOLA Torna a Cotignola “e trèb in piàza”, i racconti attorno al grande fuoco in piazza Vittorio Emanuele II. Il falò rimarrà acceso nelle giornate del 20, 21 e 22 dicembre. Si comincia venerdì alle 15.30 e si prosegue per tre giorni con giochi per bambini, mercatini e golosità per tutti accompagneranno la suggestione di storie e racconti attorno al calore del fuoco.

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simboleggia le avversità, viene bruciato in un enorme falò al centro della Piazza. Per l’occasione, tanti i costumi storici e per tutta la serata si beve bisò (il caratteristico vin brulè) negli eleganti gotti, le ciotole di ceramica faentina che si possono acquistare solo in quella notte. La festa quest’anno inizierà già il 4 gennaio 2014, sempre in Piazza del Popolo con stand a cura dei rioni

che allestiranno anche spettacoli di combattimenti e danze medievali, mentre alle 22 ci sarà il concerto dei Metallurgica Vignanò. La domenica, invece, la festa apre già alle 12 con gli stand, alle 18.30 entrerà in piazza il Bisò che sarà fatto bruciare alle 24. Prima, alle 21, concerto dei Viaemiliaponente e a seguire della Yuppy Band per un tributo ad Adriano Celentano.

Dove metto i bambini a Capodanno? Al Cube Hotel, dove è stato organizzato un veglione a misura di famiglia con tanto di sala per la nanna e babysitter e, prima, dalle 20, un buffet con prelibatezze per tutti, prezzi differenziati per età, spettacoli, animazioni, laboratori. Il tutto sotto l’egida di Titti&Co. Un evento pensato per turisti ma anche per ravennati che non vogliono separarsi dai loro piccoli, ma che vogliono comunque godersi serenamente la festa. Possibilità di soggiorno. Info su prezzi e prenotazioni: www.danielacorrente.it; d.corrente@libero.it, telefono: 329 5948879.

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CULTURA

ARTE • MUSICA

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ESPOSIZIONI

CLASSICA/1

Dalle sciarade alla pittura

La Toscanini a Lugo con l’americano Foster e la violinista “star”

Le mostre aperte da Ravenna a Faenza, tra foto, ceramiche e strani libri Quale miglior periodo dell’anno per andare per mostre? Fuori fa freddo, un po’ di tempo c’è e le opportunità anche nel territorio non mancano. Ecco una piccola guida ad alcune delle esposizioni temporanee aperte durante il periodo festivo. Cominciamo da quelle che stanno proprio per inaugurare. Apre venerdì 20 dicembre alle 17.30, alla Ninapì di via Pascoli 31 a Ravenn), “Perpetual Glow (Bagliore continuo)”, esposizione di Li Huai a cura di Chiara Fuschini. L’installazione comprende fotografie, disegni, allestimenti luminosi e video dell’artista originario di Pechino. La mostra resterà aperta giovedì, venerdì e sabato dalle 17 alle 19, fino al 5 gennaio. Sabato 21 dicembre, invece, in via D'azeglio 2, sempre a Ravenna, alle 11 inaugur la mostra fotografica intitolata FaMale, parole e fotografie sul rugby femminile. Il titolo si presta alla sovrapposizione di delle due parole l’italiana Famale dall'ovvio significato, e dall'inglese FeMALe (femminile). A Ravenna, poi, al Museo d’arte della città è in corso il nuovo episodio di Critica in arte, tre mostre aperte fino al 12 gennaio che vedono opere di tre giovani artisti chiamati da tre giovani critici e così vediamo esposte i lavori di Francesca Pasquali a cura di Ilaria Bignotti, quelli di Eron a cura di Davide Caroli e di Silvia Giambrone a

cura di Silvia Cirelli. A Russi, invece, nella nuova Biblioteca comunale appena inaugurata nell’ex Macello si può effettuare un divertentissimo viaggio intorno a sciarade, nonsense, bisensi e neologismi raccontati attraverso le forme di circa 60 oggetti, dove l’assurdità fa sorridere e magari riflettere sull’universo che ruota attorno e dentro i dizionari. Si tratta della mostra “Giochi di parole a 3 dimensioni” di Gianni Zauli. La mostra, aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30; martedì apertura fino alle 22; sabato dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 19, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19; (chiusa il giorno di Natale e la mattina del 1 gennaio). Sarà visibile fino a 16 gennaio, come l’altra mostra in corso sempre a Russi, ma nell’ex chiesa in Albis: Libri mai visti. A Faenza, al Mic prosegue la mostra “Arturo Martini. Armonie. Figure tra mito e realtà” a cura di Claudia Casali, in collaborazione con i Musei Civici di Treviso. Una cinquantina le opere esposte dagli inizi più scolastici alla produzione finale più sperimentale. A Lugo, alle Pescherie della Rocca, prosegue invece la mostra “paesaggi come corpi”, del pittore fusignanese Marino Trioschi che comprende 40 opere e sarà visitabile fino a lunedì 6 gennaio.

Sabato 22 dicembre alle 20.30 al teatro Rossini di Lugo appuntamento con la Filarmonica Toscanini per un omaggio a Tchaikovsky con il direttori d’orchestra statunitense Lawrence Foster. Sul leggio la Suite dal balletto “Lo Schiaccianoci” e il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 35, quello utilizzato nel 2009 nel film Il Concerto del regista rumeno Radu Mihaileanu. La violinista che nel film prestava le proprie mani all’attrice Mélanie Laurent, è una giovane virtuosa franco-rumena dell’archetto che risponde al nome di Sarah Nemtanu, e proprio lei – che il concerto ha inciso dal vivo l’anno scorso diretta da Kurt Masur – è la solista che sarà sul palcoscenico di Lugo.

CLASSICA/2 L’ULTIMO CONCERTO DELLA MARIANI DEDICATO ALL’ARGENTINA

MUSEI GUIDE

E APERTURE STRAORDINARIE

Domenica 22 dicembre si chiude la seconda edizione dell’iniziativa “Una domenica di Museo in Museo” a Faenza con visite guidate gratuite a Palazzo Milzetti (via Tonducci, 15) e al Museo del Risorgimento e dell’età contemporanea (corso Garibaldi, 2). Il primo itinerario, parte alle 15.30. Per scoprire invece il Museo Nazionale di Ravenna l’occasione potrebbe essere quella del 28 dicembre, quando ci sarà un’apertura serale fino alle 23.45. Nel festivi del 26 dicembre, 1 gennaio e 6 gennaio a Ravenna saranno invece aperti Tamo e Domus dei tappeti di Pietra.

Il musicista ravennate Stefano Sintoni e il Coro Polifonico Ludus Vocalis (nella foto), da lui fondato, animeranno la Sala Corelli del Teatro Alighieri, domenica 22 dicembre alle ore 11. L’appuntamento chiude la rassegna dei Concerti della Domenica dell’Angelo Mariani, vedrà la partecipazione del soprano Emilia Ferrari e di un trio di strumentisti composto da Cristina Bilotti al pianoforte, Massimiliano Pitocco al bandoneon e Roberto Rubini al contrabbasso. Il programma è dedicato alla musica argentina, prevede alcune composizioni celebri di Astor Piazzolla e l’opera Misa Tango del compositore argentino vivente Martin Palmeri.


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LIBRI

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CULTURA

FUMETTI

CONSIGLI DI LETTURA

Berlinguer, una biografia politica e sentimentale

I libri dello staff di Ra2019 Abbiamo chiesto un titolo a ognuno, ecco le risposte

Poiché l’evento indiscutibilmente più importante per Ravenna e il territorio circostante dal punto di vista culturale e non solo è stata l’inclusione della città nella short list delle contendenti al titolo di capitale europea della cultura nel 2019, abbiamo chiesto proprio allo staff che ha, per così dire, compiuto l’impresa, il libro dell’anno che hanno preferito, con un breve commento. Eccoli, in ordine rigorosamente alfabetico. Christopher Angiolini: Ogni storia d'amore è una storia di fantasmi - Vita di David Foster Wallace di D.T. Max (Einaudi 2013) «So che in molti non la pensano così, ma se non conosci l'uomo non capirai l'autore. Un altro uomo solo al comando, perchè c'è sempre un prezzo da pagare». C’è un personaggio politico più citato, invocato, ricordato, rimpianto di Enrico Berlinguer? E non solo a sinistra? Berlinguer è diventato una sorta di icona della poltiica dalla faccia pulita, il primo a porre esplicitamente quella che diventerà poi nota come la “questione morale”. E questo mentre ci sono in corso indagini della Guardia di Finanza che stanno svelando comportamenti non proprio retti e irreprensibili anche tra coloro che ne rivendicano l’eredità politica. Dunque, Enrico Berlinguer attualissimo, perennemente citato, mentre da quel 1984, l’anno della sua morte, generazioni sono cresciute conoscendone appunto il nome, l’esempio, poco più. A restituircene un ritratto che risulta inevitabilmente impietoso per la classe politica odierna sono Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini, che tornano a pubblicare per BeccoGiallo dopo la fortunata esperienza con Gramsci. Ma se lì la gabbia narrativa era vincolata al testo teatrale di cui il volume a fumetti era un adattamento, qui Elettra Stamboulis compie un lavoro completamente autonomo e diventa essa stessa elemento di narrazione. Punto di vista di un’intera epoca: Elettra ha quindici anni ancora da compiere nel 1984, vive in una famiglia di sinistra che la cresce a

dibattiti e manifestazioni, dove l’impegno politico fa parte della vita. Una vita che si affaccia all’età adulta e all’indipendenza quando Berlinguer muore, e con lui un’intera prospettiva di sinistra possibile. E così, cominciando dalla fine, in un viaggio a ritroso, Stamboulis racconta la storia di quell’uomo politico in un lavoro narrativo, ma storicamente documentato, dove note biografiche si alternano a stralci di citazioni che tratteggiano il suo pensiero. Il libro riesce a rendere appassionante anche una vita, quella di Berlinguer, per lo più passata in disparte dai riflettori ma calata nella grande storia. Dentro ci sono Moro e la Dc, il Cile, gli anni Settanta italiani. Il tutto reso quanto mai vario e vivace dai disegni di Costantini che, come in Gramsci, mescola i linguaggi e gli stili, alterna il suo tratto più conosciuto a un disegno più naif fino all’uso di foto d’epoca. Stamboulis diventa invece un io narrante che possiamo vedere, con cui possiamo identificarci o che possiamo trattare come un personaggio funzionale alla storia. Mentre questo libro lo possiamo leggere come un libro di fumetti, un saggio storico, una biografia. Comunque sia ci sarà utile a decifrare meglio l’Italia e la sinistra di oggi. (fe. an.)

Il nuovo lavoro della coppia ravennate Costantini Stamboulis per BeccoGiallo

Nadia Carboni: L'eroe discreto di Mario Vargas Llosa. «”La vita era quello: un labirinto che, qualunque cosa facessi, ti portava ineluttabilmente nelle grinfie del Minotauro?” si domanda uno dei protagonisti dell'ultimo romanzo del Nobel Vargas Llosa: un viaggio tra il vivere contemporaneo e il sapore antico di un paese, il Perù, con tutti i suoi colori, profumi e contraddizioni». Alberto Cassani: La verità sul caso Harry Quebert di Joël Dicker, Bompiani. «Un romanzo avvincente, un libro che riesce nell'intento di unire buona letteratura e intrattenimento» Lorenzo Donati, Tom Wolfe, Il decennio dell'io, Castelvecchi, 2013. «Saggio scritto nel 1976 e finora inedito in Italia, ha il merito di descrivere le origini dell'individualismo edonista - da cui nessuno oggi può ritenersi immune - da dentro gli anni in cui se ne potevano leggere i primi sintomi». Alberto Marchesani: Limonov di Emmanuel Carrère, Adelphi, «La biografia di un personaggio controverso che attraversa rabbiosamente gli anni a cavallo fra la fine del ventesimo e l'inizio del ventunesimo secolo. Gli anni che hanno prodotto l'epoca in cui viviamo. Limonov ha vissuto da protagonista gli eventi della Jugoslavia, Ukraina, Transnistria, Siberia, tutti luoghi a cui sono legato, che sento come miei luoghi affettivi e dove viaggio spesso». Marcella Montari: Amin Maalouf, Léon l’africain (Marcella ama leggere vecchi libri in lingua originale, in italiano questo romanzo del 1987 è pubblicato da Bompiani con il titolo Leone l’Africano) «per la magia con cui riesce a portarti in viaggio nel tempo e negli spazi e contemporaneamente dentro l’animo umano e l’uomo stesso».

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CULTURA

LIBRI

CULTURA

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STRENNE

Nevicava Sangue: l’orrore della storia

Società e costume nelle immagini La campagna di Russia nell’ultimo romzanzo dello scrittore ravennate Eraldo Baldini dell’Istituto Luce Nevicava sangue è un romanzo sorprendente, qualsiasi cosa uno si possa aspettare prima di iniziare a leggerlo. È una storia non vera ma basata su fonti verificate che ci fa piombare in uno dei capitoli più neri della storia europea, un’impresa tragica e ingiusta, la campagna napoleonica in Russia, che tutti sappiamo essersi compiuta ma di cui nessuno ha mai avuto vere occasioni per approfondire l’orrore che l’ha caratterizzata. Ora c’è Eraldo Baldini, a raccontare, in un romanzo tra lo storico e l’epico, l’impresa folle dell’imperatore francese che portò alla morte per fame, freddo, stenti, follia decine di migliaia di soldati non addestrati e reclutati nel suo impero, di cui in quegli anni faceva parte anche la Romagna. Dunque, se vi aspettate un romanzo storico, beh, sì, certo, è un romanzo storico ma dove la storia è quella mai narrata di un contadino di qui partito soldato semplice che per un anno cerca di raggiungere Mosca con l’armée e poi di compiere la ritirata fino a tornarsene a casa. In mezzo un orrore che sembra crescere all’infinito, ogni volta che si raggiunge un apice, si scopre in realtà che si può arrivare un poco oltre, l’asticella della spinta alla sopravvivenza si sposta fino all’inimmaginabile. Un viaggio nel male raccontato come un’epopea e con il ritmo di un’avventura che tiene chi legge con il fiato sospeso, nonostante si sia costretti a fermarsi più volte, durante la lettura, per riprendere fiato e ripetersi che sì, è solo un libro (ma sapendo che invece no, non lo è). «Non avrei mai potuto immaginare un simile orrore», aveva detto all’indomani dell’uscita del libro l’autore, che pure di orrore

Altri titoli da ricordare della narrativa ravennate del 2013 • Eugenio Baroncelli, Pagine bianche (Sellerio) • Cristiano Cavina Inutile Tentare Imprigionare Sogni (Marcos y Marcos) • Riccardo Battaglia Inverno Inferno (Foschi)

se ne intende. Una frase da tenere a mente durante la lettura: ciò che stiamo leggendo non è un esercizio vagamente sadico del narratore rispetto ai suoi personaggi. Non è frutto della fantasia di Baldini, né è il terrore del mito, della leggenda, di quei riti ancestrali da cui tante volte ha tratto linfa e ispirazione. No, è un viaggio in un orrore vero in cui peraltro Baldini non indulge nemmeno troppo, con una lingua sempre misurata, mai splatter, mai sopra le righe. I fatti sono sopre le righe, ma la narrazione è sempre controllata, la lingua raffinata. Certo, dobbiamo accettare da subito la finzione che il protagonista, un contadino dei primi dell’Ottocento cresciuto e vissuto in una boaria, parli un italiano impeccabile, un po’ come accettiamo il patto con un traduttore che fa parlare italiano chiunque. A ripagarci e consolarci, a ricordarci che siamo esseri umani, l’illusione che quel personaggio possa essere esistito davvero e che noi, al posto suo, avremmo fatto come lui. Avremmo tenuto duro, mantenendo un’etica che non mette la bruta sopravvivenza davanti a tutto, che ci permette di gaurdare al futuro, fare progetti e a questi dedicarci con tutti noi stessi. Nel caso di Mambelli è la capacità di prendersi cura di un cavallo, un essere vivente, con cui l’uomo stringe una sorta di tacito patto, per tornare dalle sue donne, la madre e la figlia. Mambelli mantiene sempre la lucidità data da un “giusto” e uno “sbagliato” che non viene da dio ma da lui, che non è divino ma umano. E che riesce a restare umano, nonostante tutto. Federica Angelini

Una modella in passerella nel 1949

Come eravamo noi italiani, prosegue con una nuova puntata il lavoro di recupero della memoria attraverso gli archivi di immagini conservate dall’Istituto Luce di Roma, a cura di Antonio Graziani, come strenna per La Cassa di Risparmio e la Fondazione Cassa di Risparmio. Lo sguardo è rivolto al periodo degli anni Venti e Sessanta per uno sguardo su politica, moda, cinema, teatro, vita sociale. Il prestigioso volume fotografico è accompagnato da un dvd con filmati d’epoca. La pubblicazione si accomapgna, come sempre, a un calendario, sempre prodotto da Fondazione Cassa di Risparmio e Cassa di Risparmio dedicato a un artista. Per il 2014 è stato scelto Giulio Ruffini. Le dodici opere originali sono esposte fino al 24 dicembre alla NiArt.

FOTOGRAFIA LUIGI TAZZARI OSPITE A CASA CON GLI ULTIMI DUE LIBRI

MELANDRI

Il fotografo ravennate Luigi Tazzari, che ha da poco dato alle stampe il volume Navi e marinai sarà ospite, martedì 7 gennaio, alle 17.30, della rassegna di incontri del Centro Relazioni Culturali a Casa Melandri (via Ponte Marino, Ravenna) per parlare del suo ultimo lavoro e del precedente, Mare d’inverno. Sarà intervistato dal giornalista di Ravenna&Dintorni Luca Manservisi.


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CULTURA

LIBRI

STORIA

LA BUSTINA DI MELPOMENE

L’Ardito trasformista che veniva da Sant’Alberto

a cura di Maria Giovanna Maioli

La biografia di Ferruccio Vecchi in un libro di Giulia Benelli e Saturno Carnoli Fu capitano degli arditi, futurista, presidente dell’assemblea che costituì il primo Fascio di Combattimento, comandante dell’azione squadrista dell’incendio dell’Avanti, ufficiale di collegamento tra Mussolini e D’Annunzio a Fiume, prima di reinventarsi artista di regime. La rocambolesca e avventurosa biografia di Ferruccio Vecchi viene oggi ricostruita tramite un’accurata documentazione storica da Giulia Belletti e Saturno Carnoli che per Edizioni Moderna hanno dato alle stampe il volume L’ardito dedicato proprio a Vecchi. Nato nel 1894 a Sant’Alberto, Vecchi ha vissuto tra Ravenna, Faenza e Russi fino ai vent’anni. La sua vita ha molto di romanzesco, ma molto dice anche dello spirito dei tempi in cui visse. «La dimensione dell’Ardito, sia nelle esperienze militari che nelle sue forme rappresentative, divenne ben presto un “ragion d’essere e di vivere” di molti giovani». La sua è la storia di chi torna dal fronte, da chi perde la guerra da combattere e deve reintegrasi nella quotidianità, ma è anche la storia di un comprimario della storia con la s maiuscola, quella della prima metà del Novecento italiano, della nascita del fascismo, delle due guerre. Nel ‘45, denunciato dalla Cgil, Vecchi viene arrestato, e poi liberato, e cercherà, come scultore una nuova affermazione con la Dc. Muore nel 1960 senza aver abbandonato, par di capire, quella prosa verbosa e tronfia, gonfia di sterile patriottismo che caratterizzò tanti scritti della prima metà del cosiddetto Secolo Breve in Italia. Una lettura istruttiva, per gli appassionati di storia e non solo, una lezione di trasformismo che ha molto da dire anche nel nuovo secolo italiano. (gu.sa.)

NARRATIVA La baldracca di Venezia: un giallo “artistico psicologico” È un giallo “artistico psicologico” quello scritto da Paola Tassinari, pittrice (il disegno della copertina è suo) e “blogger” alla seconda pubblicazione sempre per le Edizioni del Girasole. Nel 2012 era uscito Diana da Ghibullo romanzo “storico rosa” scritto a 500 anni dalla cruenta battaglia di Ravenna. La lettura di questo romanzo “gotico metropolitano” consente di addentrarsi nella nostra città che nasconde la lucentezza di quei mosaici, riportando all’austera bellezza di Teodora. Benchè l’imperatrice non sia mai venuta a Ravenna, la protagonista di questa storia ne assume il nome, ispirandosi a quel magico e carismatico sguardo, per porre in atto il suo piano: sostituire un’opera di Klimt custodita nel museo della città con un falso. È la Baldracca di Venezia al centro di sostituzioni di persone e ruoli, con frequanti citazioni sull’arte e incursioni, mai ladresche, nella città lagunare, scrigno di arte e mistero, storia e superstizioni. Le atmosfere, le citazioni e il ritmo che accelera incalzante, avvincono e rendono “nuovi” incroci e parcheggi cittadini. Ma se andate a vedere il bel disegno di Klimt non lo troverete alla Loggetta Lombardesca: ritornerà nel nuovo anno. Intanto leggete il libro e interrogatevi sull’identità delle cose. Pietro Barberini

INCONTRI

Agriturismo

Cucina Tipica Romagnola Menù del giorno dal lunedì al sabato solo a pranzo Cerimonie - Matrimoni Cene e Pranzi Aziendali

Menù Pranzo di Natale

Menù Cenone di San Silvestro

ANTIPASTO

APERITIVO DELL’AUGUSTA

• Fantasia di salumi con crostino caldo e focaccia ripiena

FANTASIA DI ANTIPASTI

PRIMI

• Crostini con funghi prataioli e mousse di rucola, • Indivia belga alla vicentina in fonduta di valdostana

• Cappelletti ai formaggi freschi in brodo di cappone • Stricchetti alla boscaiola • Tortelli di ricotta burro e salvia

PRIMI

SECONDI

SECONDI

• Cappellacci panna noci e pinoli • Strozzapreti alla vodka • Tortelli alla crema di zucca e tartufo

• Carne mista alla griglia (costina, salame, salsiccia, pancetta, costoletta castrato, lonza) • Arrosti misti (rollata di vitello e coniglio in porchetta al forno)

• Tagliata di manzo al rosmarino • Rotolini di maiale alle verdure su misticanza

CONTORNI

Verdure gratinate - Radicchio e bruciatini

• Patate al forno - Verdure alla griglia

Torta pan di spagna alla crema chantilly Acqua, Vini, Caffé, Liquori dell’Augusta Lenticchie, Cotechino, Uva e Spumante

il Dolce di Natale, Tenerina di Natale al Mascarpone Acqua, Vino, Caffé, Liquori

€ 35,00

CONTORNI

PIANO-BAR con SIMONE e VALENTINA

Per i più piccoli € 25,00

PRENOTA ALLO 0544 449015

€ 50,00

MANDRIOLE (RA) • s.s. Romea Nord, Km 11 info@tenutaugusta.it • www.tenutaugusta.it

PAOLO CORTICELLI

Sabato 21 dicembre alle ore 18, nella Sala D’Attorre di Casa Melandri, RavennaPoesia e il Teatro del Drago presentano L’angelo di Natale, racconto dell’americano Henry Van Dyke, interpretato da sei bambini della Pentola d’Oro: Francesco Bondi, Beatrice e Francesca Casali, Francesco Matteucci, Irene Monticelli e Caterina Spada. Vi proponiamo l’incipit.

NEL PAESE DEGLI ANGELI DI

HENRY VAN DYKE

Era l’ora del riposo nel Paese al di là delle Stelle. Tutte le campane d’argento accordate al movimento del grande anello di luce che circonda quella terra suonavano a festa, e il loro suono allegro si spandeva come rugiada sulle strade d’oro della città, sui lunghi viali di alberi in fiore, sui prati coperti di margherite e sulle rive del Fiume della Vita. Udendo le campane, tutti gli angeli intenti al lavoro si misero a giocare, e tutti quelli che stavano giocando cominciarono gioiosamente a lavorare. Tutti gli angeli che cantavano e suonavano i loro strumenti si fermarono per ascoltare. Quelli che camminavano da soli in meditazione si riunirono in gruppi per parlare. E quelli che erano andati a sbrigare le loro incombenze sulla Terra e su altri pianeti tornarono a casa, come le rondini fanno ritorno alla scogliera quando il sole tramonta.

(da L’angelo di Natale, in Notte di Natale. Quindici storie sotto l’albero, Einaudi, Torino 2010) Henry Van Dyke nacque nel 1852 a Germantown, Pennsylvania, dove morì nel 1933. Narratore e poeta, trattò soprattutto tematiche religiose e ricevette varie onoreficenze.

TERRITORIO

OSPITE AL CAFFÉ LETTERARIO

Paolo Corticelli, esperto di comunicazione, presenta il suo nuovo libro edito da Diego Dejaco Edizioni, Quel giorno, nella vita, a Ravenna, sua seconda città. Marco Turchetti lo intervisterà venerdì 20 dicembre alle 18.30 al Caffè Letterario di Via Diaz, Ravenna, prima di un aperitivo. Un romanzo breve o racconto lungo del quale, dice l’autore: « Una mattina mi sveglio e il racconto è lì, nella mia mente: ne colgo i momenti principali, i vari soggetti, lo svolgersi della trama, l’epilogo. Si avverte l’esigenza di scrivere, un impulso, che è anche un desiderio, a confrontarsi con chi ci leggerà. Ma si scrive prima di tutto per se stessi».

Sant’Alberto, visi, storie e memorie da un luogo tra terra e acqua Terra ricchissima di suggestioni, panorami suggestivi, luoghi carichi di cultura. Un libro di Osiride Guerrini pubblicato da Danilo Montanari Editore racconta quel paese tra acqua e terra che è Sant’Alberto, in mezzo alle valli, tra Primaro e Lamone e che si intitola significativamente Aqua e terà, tera e aqua, un lavoro di ricostruzione della memoria di un ambiente naturale dove si è svolta anche la Resistenza o la trafila che portò in salvo l’eroe dei due mondi, Giuseppe Garibaldi. Un racconto fatto di voci, volti, storie e corredato dalle immagini di Giampiero Corelli.


CULTURA

RUBRICHE

RAVENNA &DINTORNI 19/12 2013

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FULMINI E SAETTE

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

I migliori dischi del 2013 La seconda di due classifiche di Luca Manservisi

Cercate di stare tutti bene,

Porto Corsini

VISIBILI E INVISIBILI

Il nuovo Woody Allen, tra le cose migliori della sua seconda vita di Francesco Della Torre

Blue Jasmine (Woody Allen, 2013) Splendida donna (e una splendida attrice, Cate Blanchett), ex protagonista della vita mondana di New York, reduce da un fallimento familiare, Jasmine si trasferisce a San Francisco a vivere una vita più umile, molto più umile, ospite della sorella. Una vita completamente diversa e ricca di personaggi di un ceto così basso per lei che non avrebbe mai neanche pensato di conoscere. Il film è di Woody Allen, lo dicono gli inconfondibili titoli di testa, stesso font, stesso jazz, di un regista che ha da anni abbandonato l’idea di cinema che lo ha visto protagonista prima comico, poi decisamente più serioso e profondo, della storia della cinematografia americana. Questo secondo Allen, così diverso dal giovane regista degli anni settanta e ottanta, pare che abbia due diverse, distinte anime registiche. La prima, con lo stesso regista nel ruolo di protagonista, vede una stanca e spesso noiosa ripetizione di quello che è stato il suo cinema: pur divertendo spesso, gli ultimi vent'anni non hanno detto nulla di particolarmente nuovo, tanto che chi vi scrive, per ricordare qualche battuta (e anche la maggior parte dei titoli dei film), dovrebbe far uso di motore di ricerca. La seconda anima ci piace parecchio, perchè nel 2005 ci ha regalato il meraviglioso Match Point, raffinato dramma esistenziale raccontato magistralmente sotto forma di thriller, senza il connubio registaattore, e carico di una sorprendente freschezza che ha rinvigorito una carriera già costellata di drammi di altissimo livello (si veda la produzione anni ottanta).

Inutile dire che del secondo Allen fa parte anche Blue Jasmine, che pur non essendo un capolavoro, entra di diritto sul podio della sua seconda produzione. Già detto della magnifica e bellissima Cate Blanchett, colonna portante del film, ciò che sorprende di quest'opera è la raffinata capacità di disegnare una sorta di parabola, partendo da un reale dramma, crescendo con momenti di pura commedia, per poi tornare sui passi da cui era partito: non si ride, ma per lungo tempo l'umore è certamente allegro, per poi fin troppo bruscamente cedere alla forza della storia (e del personaggio Jasmine) e tornare seduti accanto alla protagonista che ama un po' troppo parlare da sola. Come nell'altro grande film di Allen II, anche qui il caso decide la sorte dei nostri protagonisti, con una semplice banalità voluta e sconcertante, atta a sottolinearci l'enorme fragilità dei nostri destini, di come una mattina, una battuta, una bugia o un incontro possano rivoltare completamente le nostre esistenze. Condita di flashback che offrono il contesto sociale, economico ed emotivo della Jasmine di inizio film, regia e narrazione si fondono in maniera perfetta, senza mai inciampare in cadute di stile o di ritmo; ci sono tocchi del personaggio Allen in alcuni personaggi minori (il dentista, mitico) e c'è certamente la nevrosi dell'autore nella sua protagonista. Tutto lieve, leggero e aggraziato come la sua magnifica interprete. Nota a margine: è uscito nelle sale Still Life di Uberto Pasolini, produttore e regista con solo due film (l'altro è il simpaticissimo Machan) all'attivo. Still Life, prima di ogni eventuale e forse non necessaria recensione, è assolutamente da non perdere. A Natale si può ancora andare al cinema..

llo! e b è o il ciel con noi! o scopril Venerdì 20 dicembre, ore 21

I Venerdì dell'A.R.A.R., Sala Conferenze del Planetario, INGRESSO LIBERO

La biblioteca di Babele Speciale Paolo Maffei

Martedì 24 dicembre, ore 15 Vigilia al Planetario: il cielo delle feste

Giovedì 2 gennaio, ore 15 Il cielo delle feste (attività adatta a bambini a partire da 6 anni, ingresso libero)

(attività adatta a bambini a partire da 6 anni, ingresso libero) Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 sito: www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Si consiglia la prenotazione

Dunque, dove eravamo rimasti. L’ultima volta, sul numero del 5 dicembre, avevo pubblicato un’ipotetica classifica dei migliori venti dischi del 2013, oggi ne pubblico come promesso un’altra, diversa, ma in qualche modo legata all’altra. Insomma, come per magia qui di seguito vi ritrovate ora, beati voi, i migliori 40 dischi dell’anno. Si parte: se nella prima classifica c’erano i Vampire Weekend (che è l’album dell’anno secondo Pitchfork, se vi interessa), in questa c’è un altro gruppo indie-rock che dimostra di meritare l’hype che lo ha sempre circondato con un disco da ascoltare e riascoltare battendo il piedino (e con un pezzo clamoroso come “No.1 Party Anthem”): gli Arctic Monkeys. E a proposito del piedino, ecco gli Arcade Fire con il loro attesissimo disco (quanto quello dei Daft Punk dell’altra volta e allo stesso modo commerciale, nel senso buono), che è anche un incredibilmente riuscito mix tra rock da stadio, synth-pop, alternative, disco e influenze caraibiche. Per quanto riguarda i classici, ecco sua maestà Nick Cave, che con i Bad Seeds ridotti all’osso dà alle stampe un disco di classe cristallina, quasi trattenuto, sottovoce nelle atmosfere, ma meglio delle ultime sue cose più rock (lui prende il posto che nell’altra classifica era di Bill Callahan, che classico lo è diventato). Mentre al posto di Mark Kozelek, ecco la perla di John Grant, tra cantautorato e suoni sintetici, al top della sua seconda vita dopo gli Czars. Il Grant Hart degli Husker Du citato due settimane fa, oggi fa il paio con altri mostri sacri come i Primal Scream e il loro disco di rock ispiratissimo che li riporta ai fasti perlomeno di XTRMNTR, mentre restiamo in tema con l’atteso (eufemismo) ritorno dei My Bloody Valentine, per i quali il tempo pare non essere passato (il che può essere un bene o un male, a seconda), e che vanno a prendere il posto che occupavano nell’altra classifica i miei amati Flaming Lips. Poteva essere da disco dell’anno il nuovo doppio Dirty Beaches, se non fosse stato però per l’appunto doppio e perso in troppe divagazioni (sta comunque al posto di David Lynch, facendo respirare le stesse atmosfere), mentre sono state due belle sorprese il viaggio tra soul, funk e r&b di Blood Orange (che mi ha ricordato i Dirty Projectors per le citazioni kitsch) e il soul moderno di Laura Mvula (che un po’ per esclusione vanno a prendere i posti che il 5 dicembre erano di Ghostpoet e These New Puritans). Disconi forse da top ten poi quelli tra elettronica minimale e ritmi tribali di The Knife (atteso al pari di un James Blake, tra i miei altri venti) e di hip hop molto contaminato (tanto da non essere alla fine un vero disco rap) di Kanye West (l’altra volta di hip hop avevo inserito Earl Sweatshirt e il misto folk di The Uncluded, il cui posto lo prende invece l’ultimo Four Tet, mi pare un po’ troppo sottovalutato, e che invece conferma solo l’enorme ruolo di Kieran Hebden nella musica da ballo mondiale). Sempre avventuroso e sorprendente un disco dei Matmos, l’ultimo soprattutto (prende il posto qui dell’eccentrico album a firma Blixa Bargeld e Teho Teardo), mentre l’ottimo anno dell’elettronica è completato dal mezzo capolavoro di James Holden (che potrebbe stare agli Autechre), l’ultimo ambizioso Tim Hecker in versione minimal-quasi neoclassica (vagamente inquietante, ma non come Haxan Cloak, di cui parlavo l’altra volta) e, oltre il dubstep, tra il fantastico doppio di Zomby (al posto di Fuck Buttons) e la misteriosa sorpresa di Akkord,che si candida quasi a disco dell’anno (così come l’altra volta poteva esserlo quello house di Disclosure), finendo con la glitch-ambient dei Boards of Canada (ottimi al posto di Bvdub & Loscil). Infine, altri ipotetici dischi dell’anno sono quelli a loro modo free jazz dei Fire! Orchestra (saranno a Transmissions, punto esclamativo) e di Rob Mazurek (che prendono il posto, altissimo, di Colin Stetson e Matana Roberts).


RAVENNA &DINTORNI 19/12 2013

24 Programmazione dei film in sala

CINEMACITY Ravenna

Piovono polpette 2 La rivincita degli avanzi di Cody Cameron, Kris Pearn da mer. 25: 15.40-17.50

Augur i

Colpi di fortuna di Neri Parenti gio., ven. e lun.: 17.55-18.15-20.15-20.3522.30-22.50; sab.: 15.40-16-17.55-18.1520.15-20.35-22.30-22.50-00.45; dom.: 10.40-15.40-16-17.55-18.1520.15-20.35-22.30-22.50; mar.: 17.55-18.15-20.15-20.35; mer. 25: 15.40-16-17.55-18.15-20.15-20.3522.30-22.50

di Fausto Brizzi gio., ven. e lun.: 17.45-18.45-20.20-21-22.30; sab.: 15.40-16.35-17.45-18.4520.20-21-22.30-22.30-00.25; dom.: 10.40-15.40-16.35-17.45-18.4520.20-21-22.30-22.30; mar.: 17.45-18.4520.20-21; mer. 25: 15.40-16.35-17.45-18.4520.20-20.40-21-22.30-22.50

RAVENNA Via Panfilia, 66 - Via Faentina, 121 gio., ven., lun. e mar.: p.u. 17.50; sab. e mer. 25: 15.40-17.50; dom.: 10.40-15.40-17.50

Philomena di Stephen Frears gio. e ven.: 17.40-20.20-22.45; sab., dom. e mer. 25: 15.40-18-20.20-22.45; lun.: p.u. 22.45; mar.: 17.40-20.20

di Woody Allen gio., ven., sab., dom., lun. e mar.: p.u. 20.30

I sogni segreti di Walter Mitty

Hunger games La ragazza di fuoco

Blue Jasmine

di Ben Stiller gio., ven. e lun.: 17.50-20.20-22.50; sab., dom. e mer. 25: 16.10-20.20-22.50; mar.: 17.50-20.20

di Francis Lawrence gio., ven., sab., dom. e lun.: p.u. 22.45

CINEMA JOLLY Ravenna

Moliere in bicicletta di Philippe Le Guay gio., ven., sab., lun. e mar.: p.u. 21; dom. e mer. 25: 16-18.30-21

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CINEDREAM Faenza

Colpi di fortuna di Neri Parenti tutti i giorni fino a mar. 24: 15-15.30-1820.20-20.50-22.40

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Indovina chi viene a Natale? di Fausto Brizzi tutti i giorni fino a mar. 24: 15-16.50-17-18.4020.35-22.40-22.50

Il segreto di Babbo Natale di Leon Joosen mer. 25 e gio. 26.: p.u. 15

CINEMA SARTI Faenza Philomena

di Stephen Frears ven.: 20.30-22.30; sab.: 18-20.30-22.30; dom.: 16-18.15-21.15; lun.: p.u. 21.15 (film in lingua originale inglese); mar.: p.u. 21.15; mer. 25 e gio. 26: 16-18.15-20.30-22.30

gio.: p.u. 21

di Federico Fellini gio.: p.u. 21

Stai lontana da me

La grande bellezza

di Alessio Maria Federici

di Paolo Sorrentino ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

dom.: 17.30-21

sab.: p.u. 21;

Sole a catinelle di Gennaro Nunziante da mar. 24 dic. a lun. 30 dic.: p.u. 21

Blue Jasmine di Woody Allen da mar. 31 dic. a lun. 6 gen.: p.u. 21

SALA SARTI Cervia Free Birds - Tacchini in fuga di Ash Brannon dom.: p.u. 16.30;

di Ben Stiller gio., ven. e sab.: p.u. 21; dom., mer. 25 e gio. 26: 16.30-18.45-21

Cattivissimo me 2

Blue Jasmine

di Pierre Coffin, Chris Renaud da sab. 28 dic. a gio. 2 gen.: p.u. 16

sab. e dom.: p.u. 21;

I sogni segreti di Walter Mitty

di Woody Allen mer. 25 e gio. 26.: 17.30-21

CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano Prisoners

di Denis Villeneuve sab. e dom.: p.u. 21

Frozen - Il regno di ghiaccio

di Gennaro Nunziante mer. 25 e gio. 26.: p.u. 21

Sole a catinelle

di Chris Buck, Jennifer Lee tutti i giorni fino a mar. 24: 15.15-15.50-17.4520.30-22.40

Cattivissimo me 2 di Pierre Coffin, Chris Renaud gio. 26.: p.u. 15.30

CINEMA SAN ROCCO Lugo Un fantastico via vai

Un fantastico via vai

Lo Hobbit - La desolazione di Smaug

di Richard Linklater

Otto e mezzo

mer. 25 e gio. 26: p.u. 15.30

Planes

di Peter Jackson tutti i giorni fino a mar. 24: 15-17-17.4020.30-22.40

Before midnight

I Puffi 2

di Klay Hall dom.: p.u. 15.30

20.20-22.45; mar.: 17.55-18.15-20.20; mer. 25: 15.30-15.50-17.55-18.15-20.20-22.45

CINEMA GULLIVER Alfonsine

CINEMA MODERNO Castel Bolognese

di Raja Gosnell da dom.22 dic. a ven. 27 dic.: p.u. 16

di Ben Stiller tutti i giorni fino a mar. 24: 15.15-17.5020.15-22.40

Lo Hobbit - La desolazione di Smaug

ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21; mer. 25 e gio. 26: 15-17-19-21

Il prossimo numero di Ravenna&Dintorni sarĂ in distribuzione dal 9/1/2014

CINEMA EUROPA Faenza

I sogni segreti di Walter Mitty

malizia sexy boutique e gadget

di Leonardo Pieraccioni

di Leonardo Pieraccioni tutti i giorni fino a mar. 24: 15-18-1920.40-22.40

di Peter Jackson Proiezione in 3D gio., ven. e lun.: p.u. 20.20; sab.: 16.20-20.20-00.10; dom.: 16.20-20.20 Proiezione in 2D gio., ven., sab., dom. e lun.: 17.40-21; mar.: p.u. 17.40; mer. 25: 16.20-20.20-21

Hunger games La ragazza di fuoco di Francis Lawrence tutti i giorni fino a mar. 24: p.u. 20

CINEMA ITALIA Faenza

Un fantastico via vai di Leonardo Pieraccioni gio., ven. e lun.: 17.50-20.40-21-22.50; sab.: 15.40-17.50-20.40-21-22.50-00.20; dom.: 10.35-15.40-17.50-20.40-21-22.50; mar.: 17.50-20.40-21; mer. 25: 15.40-16-17.5018.10-20.20-20.40-22.30-22.50

Cattivissimo me 2 di Pierre Coffin, Chris Renaud sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

di Mario Monicelli lun.: 17.40-20.20

di Chris Buck, Jennifer Lee gio., ven. e lun.: 17.55-18.15-20.20-22.45; sab.: 15.30-15.50-17.55-18.15-20.20-22.45; dom.: 10.30-15.30-15.50-17.55-18.15-

Malizia

Still life di Uberto Pasolini lun. e mar.: p.u. 21.15; mer. e gio.: 17-18.45-20.40-22.30

Risate di gioia

Frozen - Il regno di ghiaccio

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a tutti i lettoriti e a tutti i clien

PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

Indovina chi viene a Natale?

di buone feste e buon 2014

DA GIOVEDĂŒ 19 A GIOVEDĂŒ 26 DICEMBRE

Risate di gioia di Mario Monicelli gio.: p.u. 21.15

Scrivi la LETTERINA DI SAN SILVESTRO, un racconto o un disegno che racconta di un capodanno nella tua cittĂ , tra passato, immaginario, o che verrĂ , inviala a info@danielacorrente.it. Durante la serata verranno lette - e premiate - alcune letterine (scelte e selezionate dai nostri giudici ma anche tra quelle che hanno piĂš “mi piaceâ€? sulla pagina Facebook San Silvestro, Titti&Co https://www.facebook.com/danielacorrente). Il premio per i primi 3 sarĂ un capodanno offerto da San Silvestro, Titti&Co. Poichè la fantasia non ha etĂ siete tutti ammessi a partecipare, l’importante è specificare nome, cognome e etĂ .

HOTEL CUBE • via Luigi Masotti, 2 Ravenna • www.hotelcube.net

La mafia uccide solo d’estate

Il segreto di Babbo Natale di Leon Joosen

di Pif ven.: p.u. 21.15; sab.: 20.40-22.30; dom.: 17-18.40-21.15

Info e prenotazioni

www.danielacorrente.it

Daniela Corrente cell. 329 5948879

INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033

Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335

Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890

Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999 Cinema Moderno Castel Bolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964


JUNIOR LA MOSTRA

TEATRI

Letture e spettacoli tra i libri senza parole

A Cervia la nuova produzione di Accademia Perduta

Continua fino al 4 gennaio la mostra “Libri senza parole. Destinazione Lampedusa”. In esposizione negli spazi della Manica Lunga della biblioteca Classense, gli oltre cento silent books, giunti da quattro continenti e oltre venti paesi. Vecchi bauli da viaggio raccolgono libri (nella foto una pagina de L’onda, tra i volumi in mostra) le cui immagini raccontano ciò che le parole non riescono ad esprimere: emozioni, progetti, ricordi che corrono sul filo silenzioso delle figure, per superare le barriere linguistiche e favorire l'incontro tra culture diverse. Dopo la tappa ravennate, la mostra viaggerà in Italia e nel mondo, con destinazione Lampedusa per costruire, con il sostegno del Comune di Lampedusa, una biblioteca per bambine e bambini, ragazze e ragazzi italiani e migranti. L'Istituzione Biblioteca Classense, i lettori volontari Nati per Leggere in collaborazione con l'associazione Terra Mia, propongono un ricco programma di letture ad alta voce di silent books e non solo, letture bilingui e laboratori artistici per bambine e bambini: sabato 21 dicembre alle 10.30 Senza parole. Che meraviglia!, letture ad alta voce in italiano e portoghese; sabato 28 dicembre e 4 gennaio alle 10.30 letture ad alta voce in italiano. Lunedì 30 dicembre apertura straordinaria della mostra dalle 16.30 alle 18.30 con lo spettacolo di Federico Squassabia, immagini e musiche per bambini e bambine dai 3 anni.

La nuova edizione della rassegna A Teatro con mamma e papà del Teatro Comunale di Cervia sarà chiusa, sabato 21 dicembre alle ore 21, con la nuovissima produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri: Sotto la neve. Minuetto d’inverno. Lo spettacolo, firmato da Marcello Chiarenza, è una poetica riflessione sul susseguirsi delle stagioni. Interpreti della pièce sono Mariolina Coppola e Maurizio Casali e le musiche originali sono composte da Carlo Cialdo Capelli. Sabato 4 gennaio (ore 16.30) appuntamento per bambini al teatro comunale di Conselice con le Storie di elfi e folletti della compagnia La Baracca. Domenica 5 al teatro Moderno di Fusignano la compagnia Pandemonium Teatro porta in scena invece Il cubo magico. Il 6 gennaio appuntamento invece all’Almagià di Ravenna (vedi inserto centrale sulle feste di Natale).

EVENTI PER NATALE LETTURE CON RAVENNAPOESIA E LABORATORI AL MUSEO RavennaPoesia e Teatro del Drago celebrano il Natale presentando 6 bambini della Pentola d'Oro che leggeranno un bellissimo racconto, "L'angelo di Natale". Appuntamento a sabato 21 dicembre alle ore 18, nella Sala D'Attorre di Casa Melandri, in compagnia di Francesco Bondi, Beatrice e Francesca Casali, Francesco Matteucci, Irene Monticelli e Caterina Spada. Il giorno dopo (domenica 22 dicembre), al museo La Casa delle Marionette di vicolo Padenna, sempre in centro a Ravenna, è in programma un laboratorio di Natale alle 11 e alle 16, tenuto da Agnese Baruzzi.

ERRATA CORRIGE UN CORSO PER TEATRO RIVOLTO AI RAGAZZI CHE FREQUENTANO “LA TORRE” Sull’ultimo numero abbiamo pubblicato la notizia di un corso di teatro per bambini alla Casa delle Marionette. In realtà non si tratta di un corso aperto a tutti, come erroneamente scritto, ma di un progetto rivolto solo ed esclusivamente a bambini e ragazzi che frequentano la scuola di danza “La Torre”. A gennaio partiranno invece effettivamente dei corsi di teatro organizzati da Casa delle Marionette e Teatro del Drago, aperti alla città e divisi per fasce d'età.

RAVENNA &DINTORNI 19/12 2013

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RAGAZZI

Un party in stile americano all’Almagià Sabato 21 dicembre dalle 21 a mezzanotte alle Artificerie Almagià di Ravenna è in programma la nuova edizione di Party in Terza Plus. Si tratta del secondo appuntamento del 2013 dedicato ai ragazzi e alle ragazze frequentanti la prima superiore, un format ispirato alle feste americane di fine High School, indirizzato a chi, nel corso dello stesso anno solare, è passato dalla “terza media” alla prima “Superiore”. «Si tratta dell’unico evento di questo tipo in Italia – assicurano gli organizzatori – e propone, attraverso una modalità creativa, responsabilizzante (i genitori devono obbligatoriamente aspettare fuori, ndr) un approccio non giudicante, sano e libero al divertimento. Un divertimento lontano dalla necessità di ricorrere ad alcool e droghe, all’interno di un ambiente protetto e curato nei minimi dettagli come in un club d’avanguardia londinese». Il programma. Alle 21, durante il prime time della serata, i ragazzi e le ragazze saranno accolti da un evento live di canto coreografato sul modello dei Glee Club anglosassoni (i cori dei college) che vedrà sul palco il giovane gruppo ravennate Burning Flames. Subito dopo alla consolle arriveranno, supportati da Toregualto Dj, i Danger of Sound aka DJ Brothers, vincitori del contest on line di giugno.

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GUSTO

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TAVOLA DELLE FESTE

COSE BUONE DI CASA

Pranzo di Natale da buongustai: dei piatti il catalogo è questo... di Guido Sani

Cosa portano in tavola – e talora creano sui loro fornelli domestici – in occasione delle feste i gourmet e gli esperti enogastronomi nostrani? Ecco un catalogo commentato dei loro menù preferiti quest’anno (compresi quelli di Angela Schiavina e per i vini di Fabio Magnani che si esprimono nelle loro consuete rubriche, ndr). Franco Chiarini (Associazione Chef to Chef e Accademia Italiana della Cucina). «Per il pranzo di Natale preferisco un’ouverture con due primi: cappelletti in brodo e un quadrato di lasagna al forno. Entrambi coniugano tradizione e modernità sul piano tattile: i cappelletti con il bordo morbido e il cuore turgido, le lasagne con il centro succulento e gli angoli leggermente croccanti. Come secondo deve trionfare il bollito, però quello vario, ricco ed eccellente di razza

bianca piemontese, che mi procuro da Aldo Zilieri, fornitore di grandi ristoratori. Non deve mancare la “testina rasata” e poi non rinuncio al cappone già utilizzato per il buon brodo. Il tutto accompagnato da bagnet vert e ross e da mostarda. Per il dessert declino ai “dolce amici“, cioè quelli che portano amici e parenti. Di vini non stappo niente di particolare, per me il Natale è tradizione, anche nel bere bene». Angela Ceccarelli (fiduciaria Slow Food Ravenna). «A Natale c’è tutta la famiglia a tavola e si apre con un aperitivo di bollicine guarnito di beneagurali chicchi di melagrana. Come stuzzichini biscottini di pasta brisé con semini vari, una mousse di prosciutto e sfogliatine di parmigiano a forma di cornucopia ripiene di un’insalitina di cappone (il lesso del brodo) con mele e noci. Poi arrivano i primi: cappelletti rigorosamente in brodo, con ripieno misto di parmigiano e grana

LO STAPPATO

Dalla Lanzesa al Pagadebit e dal Sangiovese alla Malvasia di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Qualcuno mi chiede cosa bevo per le feste a casa mia e fermo restando che chi fa il mio lavoro non è detto che per forza debba bere chissà che, direi che con un pranzo tradizionale romagnolo con cappelletti, passatelli, arrosti o carne alla griglia porterei i seguenti vini del nostro territorio. Tra gli ultimi assaggi del 2013 mi è piaciuta la Lanzesa Spumante rifermentata in bottiglia della Tenuta Uccellina di Russi. Vino sempre fragrante dalle diverse sfumature aromatiche, perfetto per l’aperitivo iniziale. Il Pagadebit dell’azienda Celli, vero e gustosissimo vino da dedicare a salumi e formaggi leggeri. Per i rossi passerei al Sangiovese Superiore Assiolo di Costa Archi e al Monte Brullo, la sua riserva. Per terminare vorrei bere la Malvasia da uve stramature dell’azienda Ferrucci, equilibrio tra forza ed eleganza. Ottenuta da pochi filari e solo in certi anni. Un vino che berrei senza accompagnarlo a nessun dolce e dove vorrei perdermi nei miei pensieri nell’augurio di un 2014 migliore.

e – a grande richiesta quest’anno – cannelloni al forno di spinaci e ricotta. Per secondo invece preparo un piatto tradizionale come l’arrosto di lombo di maiale marinato nella senape e stemperato in forno con un po’ di latte. Come contorni i cardi gratinati e le classiche patate al forno. Dulcis in fondo il panettone e pandoro fatto in casa, lentamente e una settimana prima, con lievito madre, farina, uova e burro di alta qualità, canditi di Napoli, uvetta siciliana... Infine mandarini profumati e la frutta secca che rievocano i miei Natali da bambina». Graziano Pozzetto (gastrosofo ed enciclopedista dei mangiari di Romagna e oltre). «Come antipasto preparo i crostini con rigaglie di beccaccia. Poi non possono mancare il cappelletti in brodo, ma non di magro. Io li apprezzo con il ripieno di parmigiano stravecchio e il macinato destinato al salame gentile. E preferisco il brodo di gallina vecchia. Di qui il secondo di lesso, proprio la gallina, che adoro spiluccare, intera con zampe e testa e tutte le interiora buone, con sale grosso e olio di frantoio. Di seguito metto in tavola tre formaggi sublimi: toma di

I cappelletti (con i passatelli preferiti da Angela Schiavina) sono il piatto classico del pranzo di Natale, anche per i gourmet nostrani

Ora e sempre passatelli, e poi cappone e crostata di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

Per il pranzo di Natale o Santo Stefano vi elenco il menù realizzato qualche settimana fa proprio in occasione del laboratorio di “cucina delle feste” che ho tenuto a Filetto con la partecipazione molto sentita di oltre cinquanta persone. Per cominciare abbiamo brindato con un vino bianco biologico e biscottini salati di parmigiano e mandorle o pistacchi e, mentre bolliva il brodo, abbiamo realizzato i passatelli. In tavola poi abbiamo servito il lesso di cappone e manzo spolverato con sale grosso e per secondo sempre un cappone cotto nella crema di mascarpone. Come dolce abbiamo preparato invece una crostata di mele, marmellata di pesche e mascarpone. Le ricette di secondo e torta le trovate nei numeri scorsi di R&D (del 28 novembre e del 5 dicembre). Quella dei biscotti è pubblicata invece nel volume autunno-inverno del mio libro Cose buone di casa. Sempre tratta da quelle pagine vi ripropongo per praticità la mia ricetta dei passatelli, rigorosamente in brodo. Ingredienti per 4 persone: 250 gr. di parmigiano grattugiato, 110 gr. di pane comune secco grattugiato, 50 gr. midollo di bue, 3 uova, noce moscata, scorza grattugiata di ¼ di limone, sale se necessario. Se non avete il midollo di bue, sostituirlo con altrettanto burro. Preparazione: mescolare parmigiano e pane grattugiati insieme. Fare la fontana sul tagliere. Pulire e lavare il midollo di bue. Tritarlo con la mezzaluna e disporlo al centro della fontana con le uova, la noce moscata grattugiata e la scorza del limone. Sbattere tutto insieme e amalgamare bene, assaggiare e regolare di sale. Fare una palla e lasciare riposare anche per una notte intera. Premere sull’impasto il ferro per i passatelli, trascinandolo fino ad ottenere dei vermicelli. Cuocere in brodo bollente di carne fino a quando risalgono in superficie e servire dopo qualche minuto. alpeggio estivo dell’alta val di Lanzo stagionata due anni; un’erborinato blu di Montefeltro prodotto da Renato Brancaleoni; un caprino di Pastorello di Roncofreddo, stagionato 24 mesi in grotta. Bastano piccole porzioni da gustare con pane comune dei forni di campagna oppure con polenta di farina di granturco macinata a pietra. Straordinaria è quella dei fratelli Marini di Santo Stefano Belbo. Per pulire la bocca bastano radicchi amari di campagna. Come dolce una classica “pesca“, ripiena di crema e cioccolato con un cuore di ciliegia sotto spirito. Ma le due semisfere di pasta dolce non vanno immerse nell’alchermes pieno di coloranti ma nel rosolio autentico, poi cosparse di zucchero semolato. Un’ottimo rosolio di rose è quello di Leonardo Spadoni, un liquorino da meditazione delizioso anche a fine pasto. Per i vini scelgo uno spuman-

te Franciacorta millesimato, anche importante, per i formaggi apro invece un gran rosso, un Sangiovese riserva, magari “Ombroso” di Giovanna Madonia di Bertinoro». Giorgia Lagosti (giornalista gastronomica e maestra di cucina). «A casa mia, davanti al mio camino, il Natale arriva la sera del 24, con i miei amici di sempre. Protagonisti alcuni piatti che per me evocano i tempi antichi e la ritualità delle feste. Certamente farò il pane, con la pasta madre e la farina macinata a pietra di Ilario Conficoni di Davadola. Poi inizierò con i crostini con i fegatini, di pollo e di coniglio. Ma alla romagnola: cotti nell'olio e nel vino bianco, li aromatizzo con capperi, acciughe e origano. Pane abbrustolito e il gioco è fatto. Assieme alla piadina poi, prosciutto nostrano, squacquerone e sott’oli: carciofini moretti >>

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PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA di Brisighella e scalogno Igp di Romagna. La minestra... ancora non so, ma per secondo preparerò costine di maiale cotte nel fieno con patate novelle, rigorosamente con la loro buccia, e cipolle. Servito a tavola in una grande terrina di coccio, questo è un piatto (e baghè) che fa famiglia, dona calore, celebra la festa. Infine, sulla mia tavola arriveranno tanti biscotti, quelli da tocio: gli scroccadenti con il Sangiovese, i cocchi della nonna con l’Albana passito, i frollini alle noci, i biscotti con le goccie di cioccolato, con l’uvetta o con le mandorle». Giancarlo Ceccolini (panificatore ed esperto di alimenti naturali e biologici). «In famiglia siamo tutti (o quasi) vegetariani) ma non rinunciamo ad alcuni piatti della tradizione. Il Natale lo passiamo in montagna, anche per cambiare aria... Come primo serviamo cappelletti con ripieno di ricotta e parmigiano in brodo vegetale. Poi al posto dell’arrosto utilizziamo il seitan, che si presta molto a sostituire la carne, con tante verdure di stagione preparate nei modi più vari e gustosi: patate, zucca, cardi, finocchi, cavoli, cavolfiori, verze, carote, broccoli, cime di rapa, topinambour... Poi non possono mancare il panettone e pandoro che realizziamo artigianalmente nel nostro negozio, a lievitazione naturale, senza aromi artificiali, con uvetta passa e scorza di arancia biologica».

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RAVENNA &DINTORNI 19/12 2013

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PRODOTTI TIPICI

Al via le Officine Gastronomiche di Leonardo Spadoni a Brisighella

È sorta, con la recente inaugurazione delle attività delle Officine Gastronomiche Spadoni a Pontenono di Brisighella, una nuova era per la Mora Romagnola di qualità. Il laboratorio gastronomico – di proprietà del gruppo agroalimentare guidato dall’imprenditore Leonardo Spadoni – è dedicato attualmente alla lavorazione di carni fresche, salumi e ragù del pregiato suino autoctono ma presto tratterà anche ad altre tipologie di carne. Lo stabilimento che oggi copre una superficie di circa 1.500 mq. ma ha la possibilità di espandersi fino al triplo della sua attuale dimensione grazie ad sistema modulare di progettazione, è stato realizzato con un investimento di quasi 4 milioni di

L’INAUGURAZIONE

euro, tra immobili, impianti e attrezzature e ricerca e sviluppo. In esso confluiscono le carni macellate negli spazi del Copaf il macello pubblico di Brisighella. L’eccellenza dei prodotti finali, in commercio con il marchio “Officine Gastronomiche Spadoni – 100% Mora Romagnola”, deriva in primo luogo da una attenta selezione e gestione delle materie prime. Le carni lavorate provengono infatti dall’allevamento semibrado della Fattoria Palazzo di Zattaglia, avviato da Leonardo Spadoni ed Emilio Antonellini sulle colline tra la Romagna e la Toscana, e da altre aziende agricole del territorio romagnolo, che allevano capi di razza pura nell’ambito del “Progetto di Filiera” della razza Mora approvato dalla Regione Emilia Romagna. In particolare, la Fattoria Palazzo di Zattaglia è una “fattoria modello” per le sue caratteristiche uniche in Italia: si tratta 90 ettari di terreno (che comprende diverse colture agricole) perfettamente integrato con l’ambiente circostante, che ospita oltre 600 capi allo stato semibrado, allevati in modo da garantire un completo benessere dell’animale, che si traduce in carni dall’elevato profilo qualitativo. Anche in questo caso, l’investimento si aggira sui 4 milioni di euro tra recupero dei fabbricati rurali esistenti, sistemazione dei terreni, e costruzione di tutte le infrastrutture per l’allevamento.

NOTIZIE GOLOSE LE RICETTE DI MARCO BIANCHI ISPIRATE ALLA DIETA DEL PROFESSOR VERONESI

DA FERRARI GOSPEL A NATALE, CHAMPAGNE A CAPODANNO

Sabato 21 dicembre (ore 19) alla libreria Coop del centro commerciale Esp è in programma la presentazione del libro di Marco Bianchi Le ricette della dieta del digiuno, scritto a due mani con Mariagiovanna Luini, che interpreta “con gusto“ il regime alimentare salutista proposto dal professore Luigi Veronesi. Modera l’incontro Luigi Cremonini

Sotto i portiti di via Gordini, in attesa del Natale, venerdì 20, alle ore 18, il caffé Ferrari propone un aperitivo con l’intrattenimento musicale di un gruppo vocale gospel. Il locale sarà aperto anche il giorno di Natale e Santo Stefano con il laboratorio di pasticceria aperto 24 ore su 24 per offrire panettoni sempre appena sfornati. Ma la sorpresa è il 31 dicembre, quando a partire dalle ore 21 – in occasione della festa di fine anno in centro a Ravenna – il Ferrari festeggerà l’anno nuovo con l’elegante soirée “Capodanno e Champagne”, cena a buffet, musica dal vivo e champagne a fiumi. E alle 2.30, i primi bomboloni caldi del 2014. Costo della serata 25 euro. Info e prenotazioni tel. 0544 213038.

APRE

Ecco il pub dedicato all’eroe dei fumetti Ha aperto i battenti al secondo piano del nuovo Mariani in via Ponte Marino a Ravenna il Diabolik restaurant & café: ambientazione glamour, toni neri e rossi, maxi grafiche alle pareti dedicate al celebre eroe dei fumetti, offre Fast food e pizzeria di qualità, birre artigianali a tema e buona musica, dalle 18.30 fino alle 2 di notte.

LOCALI

IN VIA CAVOUR A RAVENNA IL NUOVO PANIFICIO FERRARESE

Venerdì 20 dicenbre (ore 17,30) inaugura a Ravenna (via Cavour 117) il “Panificio Ferrarese”, prima sede di una nuova catena di negozi artigianali di panificazione di alta qualità che offre pane tipico del territorio e pasticceria dolce e salata, fondata su materie prime sane e genuine.

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SALUTE IL CORSO

CURE ONCOLOGICHE

A LEZIONE DI CLOWN TERAPIA PER PORTARE ALLEGRIA IN LUOGHI DI CURA E DISAGIO

Potenziata la radioterapia

L'Associazione di volontariato PerepéTazum Onlus, che si occupa di clownterapia, organizza nelle giornate di sabato 11 e domenica 12 gennaio un corso di formazione per diventare clown di corsia ed entrare a far parte dell'associazione. Il corso è rivolto a tutti i maggiorenni, non è richiesto nessun requisito o nessun tipo di abilità particolare; è sufficiente aver voglia di regalare un sorriso a chi ne ha bisogno. L'Associazione di volontariato PerepéTazum ha come scopo quello di portare gioia e spensieratezza all'interno di ospedali, case di cura, residente per anziani e in qualunque altro luogo di disagio. Svolge la propria attività principalmente all'interno dei reparti dell'Ospedale Civile di Ravenna. Si rifà al metodo sperimentato da oltre 20 anni dal famoso medico Patch Adams che consiste nel far visita agli ospiti di questi luoghi travestiti da Dottori Clown, armati di nasi rossi, camici colorati e tanta voglia di far sorridere". Info tel 334 34.54.840 per avere tutti i particolari riguardanti il corso, l'associazione e per iscriversi. È previsto un incontro preliminare per conoscere tutti gli interessati e per presentare e illustrare il corso. Info anche su Facebook: https://www.facebook.com/groups/perepetazum/

Grazie a una partnership fra l’Ausl di Ravenna e l’Irst di Meldola I ravennati che necessitano di cure oncologiche radioterapiche all’Ospedale cittadino di Santa Maria delle Croci potranno presto beneficiare delle stesse tecnologie che vengono impiegate presso l’Istituto di ricerca sui tumori di Meldola ed usufruire delle innovative possibilità terapeutiche offerte dal centro forlivese, riconosciuto Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di rilievo nazionale e internazionale. Grazie, infatti, all'accordo tra Azienda Usl di Ravenna e Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori la radioterapia dell'ospedale ravennate sarà, dal primo gennaio del prossimo anno, gestita direttamente dall'importante istituto medico di Meldola. Un progetto pluriennale iniziato da tempo, nel 2011, anno in cui è stata avviata la collaborazione tra le equipe della Radioterapia Irst e quella del Santa Maria delle Croci. Ad aver maggiore vantaggio, dalla nuova organizzazione saranno i cittadini dei territori ravennati, che potranno beneficiare in prossimità di servizi e prestazioni altamente qualificate erogate da una struttura di ricerca e terapia, a carattere scientifico oncologico, in grado di offrire modelli avanzati di cura e sperimentazioni cliniche innovative. Ulteriore e decisivo valore aggiunto è rappresentato dal piano d’implementazione tecnologica mirato all’adeguamento della struttura ai più alti standard nazionali. Un intervento non più differibile, che potenziaerà le capa-

Dirigenti dell’Ausl di Ravenna e dell’Irst di Meldola coinvolti nell’accordo per il potenziamento della Radioterapia a Ravenna

cità operative della Radioterapia Irst Ravenna ampliandone lo spettro di patologie tumorali trattabili, e reso possibile grazie a un ingente investimento di 5,6 milioni di euro. In particolare, due saranno le operazioni effettuate sui macchinari: nel bunker A sarà installata una nuova Tomoterapia, gemella di quella presente Irst (costo di 2,8 milioni); contestualmente sarà aggiornato l'acceleratore lineare in uso (spesa pari a 1,1 milioni). L’obiettivo principale è quello di portare in pochi mesi il nuovo reparto alla massima produttività possibile assicurando così ai residenti ravennati, da un lato, i protocolli terapeutici di alto livello, dall'altro, nel rispetto del principio

di prossimità, la possibilità di curarsi al meglio vicino a casa. La necessità di adeguamento tecnologico della radioterapia di Ravenna, non era ulteriormente differibile, tanto che, negli ultimi anni, si è progressivamente determinata una riduzione degli indici di risposta alle esigenze della popolazione e la conseguente delega del fabbisogno a strutture esterne all’Ausl Ravenna, tra cui la stessa struttura ospedaliera di Meldola. Un percorso che era divenuto inevitabilmente oneroso per l'intero sistema sanitario. La possibilità per la Radioterapia del Santa Maria delle Croci di farsi carico di un maggior numero di pazienti, già entro agosto 2014, quando la rinno-

vata struttura sarà a pieno regime, non solo porterà a un riallineamento dei costi pro-capite su livelli di massima efficienza (dai 12 euro ai 10 euro di Area Vasta Romagna), ma consentirà all’Irst di ampliare l’offerta ad altri utenti, liberando cicli in precedenza destinati a cittadini ravennati. L’Irst Irccs potrà, inoltre, contare su una sede gemella alla radioterapia di Meldola: soluzione ideale in caso di guasti o manutenzioni. Per la piena integrazione tra radioterapie Irst e Rete Oncologica della Romagna, in parallelo, troverà applicazione (con investimento di 1.1 milioni) un sistema informatico unico (Rete geografica) tra più sedi erogatrici, in

IPERBARICO RAVENNA

INFORMAZIONE MEDICA

Gli effetti dell’ossigenoterapia iperbarica sulla rigenerazione di spermatozoi lenti Pubblichiamo dal blog del sito internet del Centro Iperbarico di Ravenna la domanda di Maria, che riguarda i possibili effetti che può avere l’ossigenoterapia iperbarica sulla rigenerazione di spermatozoi lenti. Alla domanda risponde la dottoressa Claudia Rastelli, dello staff del Centro Iperbarico. «Un mio carissimo amico si ammalò da giovane di leucemia. Non vi cito tutte le cure a cui si è sottoposto, negli anni, ma sono le classiche che conoscete benissimo. Quando finalmente la sua salute si stabilizza, a circa 28 anni, conosce una ragazza e la sposa, vorrebbero avere figli ma lui purtroppo, a causa delle pesanti cure fatte negli anni, ha spermatozoi lenti e diversi sembrano morti (o lo sono), comunque non si muovono affatto. Con la moglie decidono di fare vari tentativi di inseminazione artificiale ma non funzionano e così si mettono l’anima in pace. Dopo alcuni anni è costretto

grado di gestire un'unica lista d'attesa assicurando a ogni paziente, con una triangolazione virtuosa tra Irst di Meldola, Radioterapia Ravenna e Villa Maria Cecilia a Cotignola, la più rapida risposta, la miglior cura e quella più vicina alla residenza. Un sistema che valorizza il ruolo del privato convenzionato. La nuova gestione in partnership IRST - AUSL coinvolgerà pienamente i professionisti della Radioterapia di Ravenna (25 in tutto: 6 medici, 4 fisici sanitari, 13 tecnici e 2 infermieri) che entreranno, nel pieno accordo fra le parti con la formula del comando dall’ Ausl di Ravenna all’Irst, nell'equipe unica di Radioterapia, diretta dal dottor Rolando Polico.

a sottoporsi a cicli di camera iperbarica, per ferite ai piedi che non guariscono, e... miracolo: dopo due cicli circa la moglie resta incinta e dopo il primo figlio, il secondo e infine il terzo. Attualmente hanno tre bimbi bellissimi e sanissimi. Le chiedo: possono essere stati i cicli di camera iperbarica a “rigenerare i suoi spermatozoi”? Se così non fosse certo è strano che i bimbi siano arrivati solo all’indomani di questa cura». Risponde la dottoressa Rastelli: «Grazie per la bella domanda che ci ha posto e che ci permette di affrontare un argomento poco trattato tra le nostre pagine. Non possiamo sapere con certezza assoluta se il suo amico abbia avuto i figli proprio grazie ai cicli di ossigenoterapia, ma possiamo supporre che possa essere stata di aiuto. Infatti sono stati effettuati dal dottor Mitrovic dell’Università di Belgrado studi riguardanti l’infertilità e i benefici apportati dal

Nella foto qui a fianco, il direttore del Centro Iperbarico Pasquale Longobardi

trattamento Iperbarico. Sono stati indagati pazienti con oligospermia (pochi spermatozoi) e difetti di motilità del seme e sottoposti a trattamento iperbarico a 2,5 ATA della durata di 90 minuti. Rivalutando le caratteristiche funzionali dello sperma a 10 minuti dalla fine della camera iperbarica si è visto in tutti i pazienti un incremento della vitalità e della motilità degli spermatozoi. Tra le cause di infertilità maschile troviamo spesso carenze croniche di ossigeno a livello dell’apparato riproduttore per una cattiva circolazione dovuta a problemi quali varicocele, prostatite e traumi testicolari. La terapia iperbarica aumenta la microcircolazione locale dell’apparato genitale, migliorando le caratteristiche morfologiche e funzionali degli spermatozoi e favorendo anche la spermatogenesi (creazione di nuovi spermatozoi). Centro Iperbarico di Ravenna Srl via A. Torre 3 Ravenna - tel. 0544 500152 info@iperbaricoravenna.it www.iperbaricoravennablog.it


PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

SALUTE • BENESSERE RAVENNA

Regali utili e di qualità per la cosmesi, l’igiene e il gioco dei più piccoli Il Natale è anche in farmacia, un punto vendita in cui le persone di qualsiasi età possono trovare uno spunto utile per un regalo rivolto a bambini, adulti e anziani, spaziando fra diverse tipologie di prodotto. «La dermocosmetica va per la maggiore sia per le donne sia per gli uomini – afferma Gabriele Taglioni, direttore della Farmacia Comunale 8 di Ravenna –. Ormai si presta sempre più attenzione all’igiene personale e al proprio aspetto fisico. Molto richiesti sono creme e sieri per il viso, ma anche prodotti per il corpo, integratori e cosmetici di alta qualità da regalare in un periodo in cui per le donne c’è maggiore possibilità di uscire e farsi belle». Per i più piccoli, oltre ai prodotti per l’igiene, si vendono molto bene i giochi educativi in materiali e colori rigorosamente atossici: qui i nonni, in particolare, acquistano regali della tradizione quali bambolotti, peluche e carillon, ma anche giochi in legno che quest’anno sono di gran moda. Per i più anziani o per adulti con necessità di tenere sotto controllo la pressione giornalmente, un’ottima idea-regalo sono i misuratori, mentre per tutti ci sono gli utili e pratici spazzolini elettrici.

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IL FARMACISTA CONSIGLIA

ALIMENTAZIONE NATURALE

LO PSICOLOGO RISPONDE

A proposito di kamut

Indecisi a tutto

a cura di Giancarlo Ceccolini

cura di Luca Liverani

Come avevo preannunciato nell’introduzione a questa rubrica dedicata all’alimentazione naturale e ai prodotti biologici partiamo dai cereali e in particolare dal kamut, che oggi possiamo trovare in tante forme alimentari e preparazioni gastronomiche. Kamut in realtà è un marchio di qualità che garantisce la provenienza del cereale da agricoltura biologica. Si tratta di una varietà di grano duro, denominato Khorasan, di origini piuttosto antiche, già coltivato in Nordafrica e nelle pianure dell’asia occidentale, e oggi anche in altre zone del mondo fra cui gli Stati Uniti, in territori prevalentemente aridi. Questa varientà di grano si caratterizza per non aver subito né incroci né ibridazioni, per i suoi alti valori proteici, proprietà organolettiche superiori e notevole digeribilità. Per questa sua qualità naturale, non modificata artificialmente, è spesso consigliato dai naturopati e per chi soffre di intolleranze alimentari rispetto alle comuni varietà di grano. Attenzione però a non confonderlo con i prodotti adatti ai celiachi, visto che il kamut vanta un alto contenuto di glutine. Ma per quanto riguarda le intolleranze è consigliabile consultare o un medico specializzato o un dietologo. Peraltro, come alimento quaotidiano, il pane e altri derivati da forno di kamut, e in particolare la pasta, hanno un sapore abbastanza simile ai prodotti di grano duro non troppo raffinati. Per cui viene apprezzato anche da molte persone non abituate al consumo di prodotti integrali. Con la farina di kamut oltre al pane si possonno preparare buone piadine, pizze, biscotti e dolci. Insomma un ottimo prodotto, forse un po’ costoso sul mercato. Ma la qualità vuole il suo prezzo...

Nello scorso numero di Ravenna&Dintorni è stato erroneamente indicato il nome dell’estetista di Farma CHL: il nome corretto è Serena Pace. Ci scusiamo con i lettori e con l’interessata.

La vita di ogni giorno comporta continuamene il prendere decisioni e fare delle scelte. Di fronte a quelle più importanti capita a tutti di avere dubbi, essere indecisi e sentirsi insicuri sul da farsi. Alcune persone però vivono questa condizione non solo in occasione di scelte importanti, ma anche di fronte alle quotidiane scelte relative al lavoro, alle relazioni sentimentali e all’uso del denaro anche per le piccole spese. Per queste persone decidere in queste situazioni può essere fonte di ansia e stress a causa della paura di compiere una scelta sbagliata o di non poter tornare indietro. La paura di sbagliare, l’indecisione, la difficoltà a effettuare una scelta sono “sintomi” d’insicurezza e sfiducia nelle proprie capacità. Chi soffre di questa forma d’indecisione, nonostante la sconfinata varietà di opzioni, il più delle volte rischia di non scegliere, lasciando che le circostanze decidano per loro. Indecise a tutto, queste persone vedono scorrere la propria vita perdendo continuamente l’opportunità di migliorarla. Indecisi non si nasce, si diventa. L’incertezza che porta a trasformare qualunque scelta, anche banale, in una dramma esistenziale è l’ultima tappa di un percorso tortuoso e innaturale che nasce da un cattivo uso del pensiero. L’indecisione e l’insicurezza sono due facce della stessa medaglia. Migliorando la fiducia nelle proprie capacità e accettando un maggior margine di rischio sarà possibile imparare a decidere più serenamente. Da una scelta c’è sempre qualcosa da imparare, ma soprattutto è importante ricordare che “errare humanum est”.

Giancarlo Ceccolini Forno Pasticceria Cucina via D’Azeglio 3c - Ravenna www.giancarloceccolini.it

Luca Liverani è Psicologo psicoterapeuta cognitivo comportamentale www.lucaliverani.com - cell. 340 6330847

ARIETE

BILANCIA

Sarà la voglia di concludere tutto prima delle feste, ma non fate gli scongiuri perché certe persone se ne vadano dalla vostra vita, o semplicemente dall’ufficio, prendendo un aereo. In pieno. Fate i bravi e progettate con il partner un fine settimana al caldo. Anche sotto le coperte andrà benissimo.

Giovedì e venerdì saranno le giornate più nervose: l’attesa di risposte e pagamenti potrebbe prolungarsi nell’incertezza come la legge di stabilità. Non lamentatevi e combattete lo stress con l’arte della fornicazione, singles o accasati fedifraghi che siate. Bene il week end per riposare.

SCORPIONE

TORO

Saturno non è solo grigiore e pesantezza, ma anche capacità di scremare ciò che non serve: mostrarvi precisini e saccenti servirà soltanto a fomentare la voglia di familiari e colleghi di buttarvi nel Lamone in piena. Sforzatevi di sorridere, anche per attirare più prede al sudombelico.

È tempo di bilanci e, per chi ha saldato l’Imu sulla seconda casa, anche di fare due conti. Se qualche sollievo economico c’è stato, la preoccupazione permane, ma con l’appoggio di Venere riuscite a sorvolare anche su eventuali sudombelichi, per dedicarvi ai preparativi delle feste.

GEMELLI In vista della pausa di Natale, producete a rott de cool, ma cercate di non esagerare se non volete risultare simpatici come antropofagi con la dissenteria. Andrà meglio nel fine settimana, ma a patto di dedicarlo agli affetti, allo shopping natalizio e all’ormone luminescente!

A Natale fai un regalo di “buon gusto”

SAGITTARIO Con Mercurio e Marte che vi sostengono, non lasciatevi prendere dallo sconforto perché avete sufficienti riserve di energie per fronteggiare ogni scadenza prima delle feste, senza per questo saponificare colleghi e familiari. Sudombelico ignorato, da chiunque, o quasi. Migliorerà.

angela schia

CANCRO

cose buone

I cori gospel tipici del periodo natalizio vi trasformano in un concentrato acidulo delle sorellastre cesse e cattive di Cenerentola. Segno che non tutto è andato per il verso giusto e il bilancio di fine anno vi presenta un saldo non proprio in pareggio, anche in fatto di sex e sentimenti. Migliorerà.

primavera -

vina

di casa

estate

LEONE

CAPRICORNO Settimana positiva, ma non intestarditevi se qualcosa non andrà come vorrete o se qualcuno vi ostacolerà sul lavoro. Insomma, non date le spalle a figli di meretrice, che potrebbero attentare alla vostra posizione con spiacevoli contundenze. Bene la fornicazione nel fine settimana.

ACQUARIO

Con Mercurio in trigono, Marte in sestile e una Venere benevola, saranno giornate buone per il lavoro, che porta soddisfazioni, pecunia e inserimenti utili. Approfittatene per far girare l’economia con una vacanza suins-romantic nel week end e non con lo shopping pre-natalizio.

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i 2 libri di ricette di Angela Schiavina, i piatti della nostra migliore tradizione per tutte le stagioni, sotto l'albero e soprattutto IN TAVOLA!

VERGINE È vero che Mercurio è storto, ma con Venere in trigono, Giove e Saturno in appoggio sarebbe proprio un peccato comportarsi come regine scalze su un tappeto di chiodi. Non sfigo-lamentatevi e appropinquatevi alle feste con la serenità di aver chiuso in attivo ogni pendenza, anche fornicatoria.

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Troppo concentrati sul lavoro, dovrete fronteggiare il broncio di partner e familiari. Riservate a giovedì e venerdì le beghe più urgenti e dopo sfoderate il miglior profilo delle vostre natiche, ma senza esagerare! Un po’ di stress prenatalizio non guasterà certe prestazioni suine da guinnes.

PESCI La sfera lavorativa si espande, ma richiede mille cautele per via di certa gente colicistica che vi circonda, mentre nel week end sarete impegnatissimi con i preparativi delle feste. Ma con Venere che vi distende rughe e ormoni, avrete il vostro daffare per difendervi da eccessive richieste suine.


RAVENNA &DINTORNI 19/12 2013

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A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

ATLETICA ONLINE LE CLASSIFICHE E ULTIME DUE PROVE PER IL CROSS UISP La Lega Atletica Leggera della Uisp Ravenna ha da poco ufficializzato le classifiche del 15° Campionato provinciale di corsa su strada, gli atleti interessati possono trovare la classifica completa sul sito della Uisp Ravenna www.uisp.it/ravenna nelle pagine dedicate al podismo. Ancora in attività il Ravenna Cross che vede le sue ultime due prove sabato 21 e 28 dicembre. Le ultime due prove sono in programma rispettivamente a Cotignola Area lago pesca sportiva e presso la Pineta di Classe. Le due prove sono organizzate da Podistica Cotignolese e Advs La Caveja, entrambe le manifestazioni vedranno le prime partenze alle ore 15.

CORSI FORMAZIONE PER TECNICO-EDUCATORE DI NUOTO Uisp Ravenna e Lugo presentano il quarto corso di formazione per tecnico-educatore di nuoto. Il corso avrà lo scopo di formare personale con brevetto Uisp di 1° livello da inserire nell’ambito delle attività motorie e sportive in acqua presso qualunque attività corsistica gestita da Uisp. Il corso è composto da 50 ore di lezioni teoriche e pratiche più un tirocinio di 50 ore da svolgere presso i comitati limitrofi. Le lezioni si svolgeranno presso le sedi Uisp di Ravenna e Lugo e presso le piscine dei rispettivi comuni. Le giornate di formazione saranno preferibilmente week-end e qualche serata. L’accesso al corso è valido solo dopo aver superato una prova di nuoto attitudinale che si terrà venerdì 30 gennaio 2014 ore 20 presso la piscina comunale di Ravenna in via Falconieri, 31. L’esame finale si sosterrà nel mesi di aprile/maggio 2014. Informazioni più dettagliate sul sito www.uisp.it/ravenna

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

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Accettabile

Mediocre

Scadente

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L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

SYNCHRO BYZANTIUM

Grande successo per il saggio di Natale Grande successo per il saggio di Natale intitolato “Gli spiriti dei boschi…” che la Synchro Byzantium, associazione sportiva dilettantistica di nuoto sincronizzato e danza aerea affiliata Uisp, ha portato in scena domenica 15 dicembre presso la piscina comunale G. Gambi di Ravenna. Quasi 400 spettatori hanno potuto assistere alle esibizioni e alle spettacolari scenografie che hanno trasformato la piscina in un bosco. In scena si sono alternate esibizioni di nuoto sincronizzato, danza, danza aerea e acrobatica per raccontare una favola natalizia che insegna a non smettere mai di combattere contro le ingiustizie e le ipocrisie. A conclusione della serata, le insegnati della Synchro Byzantium e le atlete del gruppo agonistico, hanno dedicato un brano fuori programma, “Come l’acqua dentro il mare”, alla responsabile Cristina Sangiorgi. Infine sulle note di “Mandela day”, per omaggiare questo grande personaggio della storia contemporanea, hanno sfilato e salutato il pubblico le 70 atlete che hanno preso parte all’evento. Sono intervenute alla serata le atlete agoniste: Alessia Altizio, Francesca Guidi, Camilla Magrini, Enya Casadei e Jessica Villa, e lo staff tecnico e artistico: Lucia Aldi, Giorgia De Biagi, Nicole Foschi, Gaia Giuliani, Michela Pollini, Anna Laura Riva Cambrino, Chiara Sangiorgi e Chiara Santini, Giada Casadei, Enrica Linlaud e Merouane Mohamed. Per informazioni riguardanti le attività della Synchro Byzantium potete contattare l’associazione su facebook o scrivere a segreteria@synbyz.com.

I piccoli proprietari immobiliari fanno gli auguri di Natale e quelli di un buon 2014. Un nuovo anno che vedrà l’organizzazione impegnata su diversi fronti. Intanto sul piano organizzativo dopo la stagione congressuale; poi nelle difficili battaglie per una tassazione più equa sulla casa e per la ridefinizione di un catasto reale i cui valori di rendita catastale sia confrontabile con i valori reali. Un augurio anche dai dipendenti di viale Galilei: Emilia Foschi, Sandra Stella, Beatrice Minghini e Davide Canali. Già dai primi giorni del 2014 Associazione sindacale sarà convocata una prima Direzione piccoli proprietari per la definizione di un programma di immobiliari lavori su mandato dell’Assemblea Ravenna V.le Galilei 81/83 congressuale incentrato soprattutto tel. 0544 470102 su Comunicazione, Convenzioni, fax 0544 470075 Consulenze, Servizi e Rapporti con le info@asppi.ra.it Amministrazioni locali. Importante www.asppi.ra.it anche la ridefinizione dei rapporti tra Faenza Via Cavour, 25 tel. 0546 25807 Asppi locali, organismi regionali e faenza@asppi.ra.it nazionali, per un miglior flusso di Lugo Via Manfredi, 41 idee, programmi e progetti. Il 2014 tel. 0545 33356 dovrà anche essere all’insegna della lugo@asppi.ra.it cura e promozione delle consulenze, e non solo legali, fornito da un team di SERVIZI AI SOCI contratti avvocati esperti in questioni di cano- - Gestione di locazione ni, sfratti e condomini, ma anche tecniche, relative ad edilizia, urbanistica - Assistenza legale e risparmio energetico. Quindi per di- - Consulenza condominiale rigenti e dipendenti un anno impor- - Consulenza tecnica tante, impegnativo e quindi da viale - Consulenza fiscale Galilei un doppio augurio nell’inte- - Affitti e vendite da privato a privato resse di soci e cittadini. Dal 1980 a Ravenna

AUGURI DI BUONE FESTE GLI UFFICI UISP CHIUSI DAL 23 DICEMBRE AL 1 GENNAIO Uisp Ravenna visto l’avvicinarsi delle festività natalizie augura buon Natale e felice anno nuovo a tutti i tesserati e alle società affiliate. Cogliamo l’occasione per ricordare che i nostri uffici resteranno chiusi dal pomeriggio del 23 dicembre al 1 gennaio compreso, e riapriranno regolarmente giovedì 2 gennaio. In questo periodo di festività prendono una pausa quasi tutte le nostre attività, dai corsi nuoto a quelli di ginnastica, che riprendono dal 7 gennaio.

SULLA NEVE

In gita sulle pendici del monte Cimone con Happy Sestola Domenica 12 gennaio 2014 Uisp presenta “Happy Sestola”, l’appuntamento più divertente del programma “Neve Uisp”. Gita organizzata dai Comitati Uisp di Ravenna e Lugo per trascorrere una giornata in compagnia tra passeggiate sulla neve e sport invernali sulle pendici del Monte Cimone. Una vera festa sulla neve con pranzo direttamente sulle piste, stand espositivi con materiale sportivo e musica. Partenza in pullman ore 5 presso Lugo. Quota per soci: 50,00 euro comprensivo di viaggio, skipass e pranzo. Chiusura iscrizioni 10 gennaio 2014. Info: Uisp Ravenna tel. 0544 219724.


SETTIMANALE inserto di Ravenna&Dintorni - giovedì 19 dicembre 2013

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LA SEZIONE IMMOBILIARE SPECIALE DI RAVENNA&DINTORNI VI DÀ APPUNTAMENTO AL 2014 Dal prossimo numero in distribuzione il 9 GENNAIO tornano le

12 PAGINE SPECIALI di ANNUNCI IMMOBILIARI e gli ARTICOLI a tema che per tutto l’anno vi guideranno all’acquisto della casa dei vostri sogni




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