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Settimanale FREEPRESS

Giovedì 20 marzo 2014 n.574

Via D’Azeglio 3/C - Ravenna - Tel. 0544 217700

C’ERA UNA VOLTA

Una foto di via Maggiore di fine Ottocento

DALL’ALBA DEL SOCIALISMO NELLA RAVENNA DI FINE ‘800 FINO ALLA CRISI DEI REPUBBLICANI

ATTUALITÀ

a pagina 4

La senatrice Idem indagata per truffa Piazza Paul Harris, 21 - Ravenna Tel. 0544 590701 www.projectservicesnc.com

SOCIETÀ

a pagina 11

Giornalisti e tv a guardare e lo sfratto slitta RAVENNA FUTURA

a pagina 12

Tra nuove imprese in Darsena e corsa al 2019

Fu assunta dal marito nel 2006 prima di diventare assessore

MUSICA

POLITICA

Il festival Transmission guarda verso Est

a pagina 5

Il popolo delle partite Iva invita Renzi in spiaggia

Già "AL BORGO" via S.Mama, 29 - Ravenna

Inaugurazione nuova gestione mercoledì 26 marzo 2014 Tel. 0544 34111

TEATRO

GUSTO Rubriche e appuntamenti per il buon mangiare e il buon bere alle pagine 22-23

a pagina 14

a pagina 16

Rezza-Mastrella al Rasi, intervista doppia

da pagina 6

SALUTE Le nuove rubriche con i consigli degli esperti per un benessere a 360° gradi a pagina 25

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OPINIONI

RAVENNA &DINTORNI 20/3 2014

L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

E se un pendolare si stendesse sui binari?

di Gianluca Costantini

Basta, vi prego, con la partecipazione

di Luca Manservisi

«Caro Davide, entro il 30 aprile – sempre che sia vero quello che dice il sindaco – approveremo il regolamento per rendere finalmente esecutiva la legge della Regione Emilia-Romagna che vieta di custodire i cani alla catena. Siamo stati, anche grazie alla tua battaglia, la prima regione in Italia a legiferare su questo tema e ora faremo il possibile per accogliere i punti della tua nuova petizione firmata da oltre 7mila cittadini. Per questo ti chiedo di interrompere il tuo sciopero della fame». Ecco, fossi stato Vasco Errani ci avrei messo due minuti e avrei risposto grossomodo così a Davide Battistini, l’animalista ravennate che digiuna dal 20 gennaio per chiedere l’applicazione della legge contro le catene e che dice di smettere solo con in mano garanzie da parte di Vasco Errani in persona. Forse una risposta del genere non sarebbe stata sufficiente per fargli interrompere lo sciopero, ma almeno mi sarei sentito a posto con la mia coscienza. Restare in silenzio, invece, come ha fatto finora, non è davvero una gran strategia. E fa quasi passare per martire Battistini, il quale sta usando anche molta violenza, nella sua lotta che lui definisce pacifica. Sta rischiando la vita per la sua giusta causa, cercando però pure di far passare Errani come un assassino, comportamento questo obiettivamente violento. E se non si può che apprezzare la battaglia di una persona volta a ottenere semplicemente dei diritti (in questo caso la libertà dei cani dalle catene, simbolo di schiavitù, ricorda sempre lui), non può neppure passare il messaggio che basta una protesta plateale di questo tipo per ottenere risultati dalla politica. Vasco Errani non può permettersi di suggerire praticamente a un omosessuale di impiccarsi se la Regione non fa una legge contro l’omofobia o a un pendolare di stendersi sui binari per chiedere treni più puliti o a un automobilista di provocare un incidente se non vengono rattoppate le buche sulla Classicana. Il mondo è pieno di pazzi – con tutto il rispetto – e la politica non può essere in balia dei pazzi. Davide lo abbiamo incontrato, non è un pazzo, è solo molto incazzato. Merita una risposta da parte del Governatore. Ma poi deve fermarsi, perché in ogni caso la sua battaglia l’ha già vinta. Chi l’avrebbe mai detto che giornali e siti internet un po’ di tutta Italia (e anche esteri) avrebbero un giorno parlato di quali dovrebbero essere le dimensioni minime dei recinti per ospitare i cani liberati dalle catene?

di Moldenke

[Attenzione: questo articolo contiene provocazioni, da cui a volte si dissocia anche lo stesso autore]

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XI

nr. 574

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Eccoci qua, un altro successo della partecipazione. Ci si è ritrovati tutti in municipio per scegliere i progetti con cui stupire la giuria della Capitale europea della cultura. I progetti dei cittadini! Come in Darsena e la progettazione partecipata, ricordate? Sempre la stessa gente e questa moda del “basso” tutta grillina, anche se non l’ammetteranno mai, loro che di solito sono quasi tutti di Sel. Così non succede mai nulla, ma un po’ di persone almeno si sono divertite un sacco, continuano a incontrarsi per progettare il nuovo quartiere e fanno pizzate partecipate. Quello che vogliono è soprattutto tanto, ma tanto, VERDE!, di solito lo scrivono anche tutto maiuscolo. Wow. Mesi e mesi di incontri, workshop, riunioni chiamate in modo strano per chiedere del verde, o un quartiere sostenibile, parole in inglese buttate là come smart city, piste ciclabili come se piovesse. E intanto magari piantiamo delle piantine vicino all’Almagià e ci facciamo delle foto, a noi che abbiamo partecipato. Minchia, se deve essere triste la domenica pomeriggio se non ti piace il calcio. Sempre la stessa gente che parla, che si incontra. Di solito indossa delle maglie di pile, sciarpe prodotte in Madagascar, ai piedi inspiegabilmente scarpe da trekking, o comunque mai con i tacchi, se è donna. In questo caso è anche femminista. Spesso la persona che partecipa è vegana, al massimo mangia carne bio, ha un cane, disprezza gli smartphone e vorrebbe passare tutto il suo tempo in luoghi post-industriali fatiscenti. Ok, l’ho scritto all’inizio, sto esagerando, non incazzatevi, non siete tutti così e anche se siete così non è detto che siate dei coglioni, anzi. Però, insomma, c’è la politica e deve avere il coraggio di prendersi le sue responsabilità e di decidere, in fretta. Perché cento persone che non hanno niente da fare dovrebbero condizionare la politica e quindi altri centomila concittadini che semplicemente non hanno tempo e voglia di interessarsi? Io ti voto, tu fai in modo di prendere le decisioni migliori per me e per tutti gli altri. In Darsena la politica ha tirato un sospiro di sollievo, grazie a ‘sta storia della partecipazione, datemi retta. E tornando al 2019, vuoi che Cassani e il suo staff non avessero saputo spenderli meglio quei diecimila euro che danno ai progetti dei cittadini che sono stati votati da 169 persone? Uno si chiama Vegetali in movimento, non so se rendo l’idea. Certo che li avrebbero spesi meglio, ma la giuria non sarebbe stata contenta perché vuole partecipazione. Maledetta Europa.

RAVENNA &DINTORNI 20/3 2014

POLITICA

4 LA BATTAGLIA

PUNTA MARINA

Battistini resiste e digiuna L’animalista in sciopero della fame per i cani alla catena

Soldi spariti dalle casse della pro loco A giudizio l’ex presidente Fiocchi

Per fermare il suo sciopero della fame, che ormai va avanti da due mesi, chiede esclusivamente un intervento di Vasco Errani, presidente della Regione, in persona, con impegni scritti da lui firmati, e non solo sui tempi, ma anche sulle altre richieste della nuova petizione già sottoscritta da oltre 7mila cittadini. La lotta del ravennate Davide Battistini, per l’applicazione della legge sui cani custoditi alla catena, prosegue nonostante il medico che lo assiste e ha certificato un dimagrimento di oltre 15 chilogrammi ha già fatto presente il rischio di danni irreversibili per l’animalista che sta rischiando di morire. Il sindaco Fabrizio Matteucci ha chiesto nuovamente all’attivista di fermarsi invitando, «come autorità sanitaria», «i medici curanti ad agire con la massima sollecitudine». Furiosa la reazione di Battistini: «Il sindaco di Ravenna manda inquietanti inviti ai medici di obbligarmi a un Tso che violerebbe la Costituzione e i diritti umani della mia persona» chiedendo agli attivisti di chiamare il suo avvocato e di scendere in piazza del Popolo.

Dalle casse della proloco di Punta Marina mancano all’appello 19.109 euro: la procura ha citato a giudizio diretto per appropriazione indebita pluriaggravata Roberto Fiocchi, ex capogruppo Pd nella circoscrizione Mare e presidente della pro loco per i cinque anni precedenti alle dimissioni del 2012. Secondo l’accusa Fiocchi avrebbe utilizzato soldi nella disponibilità della pro loco, provenienti dalle quote degli associati ma anche da fondi pubblici erogati dal Comune, per interessi privati come il pagamento dell’affitto della sua attività a Punta o quello di suoi fornitori. Poco più di un anno fa le uniche e ultime dichiarazioni rilasciate dall’accusato: assicurò che ogni spesa fatta dai conti correnti della pro loco fosse stata fatta nel solo interesse della stessa associazione.

CRONACHE ROMANE

19.109 Gli euro totali di cui la procura contesta l’indebita appropriazione

IL CASO

Massimo e Matteo cinguettano come Agapornis inseparabili

Truffa, Josefa Idem indagata

di Andrea Casadio

L’accusa: assunzione fittizia per scaricare sul Comune i contributi

Eccoli qua di fronte a me. Massimo D’Alema e Matteo Renzi. L’uno di fianco all’altro, assisi dietro la scrivania come due pappagallini inseparabili del genere Agapornis appollaiati sul trespolo. Cinguettano, zufolano, si rimbeccano, saltellano felici. È martedì sera, al Tempio Adriano a Roma, e il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, presenta il nuovo libro di Massimo D’Alema, Non solo euro. Massimo, in completo presidenziale a scacchettoni blu e cravatta a pois minuti, con uno svolazzo alla Silvan estrae dal nulla una maglia giallo-rossa della Roma col numero dieci, il numero di Totti, e la porge a Matteo, i due incisivi superiori felici e scintillanti, scravattato in giacca blu e camicia bianca aperta sul petto. «Eccola, è la maglia di una campione vero…», ciufola garrulo Massimo, e la porge a Matteo. (Vuol forse insinuare che Matteo invece è una mezza schiappa?, mi vien da pensare). Matteo sorride, accetta l’omaggio. «Questo non è un dibattito perché siamo d’accordo su tutto», prosegue Massimo. Che belli, e che sorrisi, che incisivi e che baffi, i due amiconi per la pelle! Eppure fino a poco tempo fa se le suonavano di santa ragione. «D’Alema pensa che se vinciamo noi renziani distruggiamo la sinistra, ma l’hanno già distrutta loro», diceva Matteo nel novembre scorso. «Renzi è ignorante e superficiale, vuole usare il Pd come trampolino per Palazzo Chigi, ma la piscina è vuota», ribatteva Massimo. «D’Alema lo abbiamo pensionato», soggiungeva Matteo. «È come Virna Lisi nella pubblicità degli anni sessanta: con quella bocca può dire ciò che vuole», sosteneva Massimo. Ora, qui, d’accordo su tutto. «Se c’è una cosa che ho apprezzato è che quando ho avuto qualche elemento di valutazione critica su di lui, l’unico che continuava a parlarmi era proprio D’Alema», cinguetta Matteo. «Non mi interessa l’archeologia, mi interessa il futuro», risponde al richiamo Massimo. «La sinistra non ha fatto le riforme! Ne parlava, ma non le faceva. La classe dirigente della sinistra ha fallito! Noi invece le stiamo facendo!», alza il suo canto Matteo. Massimo annuisce. E mi vengono subito in mente il povero Letta e il povero Bersani, assenti eccellenti in una prima fila dove c’è tutto il Pd che conta, Veltroni su tutti, e poi Marini e Reichlin. Matteo e Massimo, ritrovata la concordia, buttano la croce addosso a Bersani e Letta: che paghino il fio! Il quadro è plastico, i due si sono presi il partito e se lo spartiscono. La colpa della sconfitta è solo di Letta e Bersani. D’Alema, lui non c’era, e se c’era non contava. Evviva l’autocritica. Chiedono a Matteo: alle europee lei sarà in lista? «Il Presidente del Consiglio non si candida», risponde Matteo in aulica terza persona. E D’Alema?, lo pungolano ancora. Inarca il petto l’Agapornis Matteo: «Le candidature le decide il Pd. (Cioè io, ndt.) Ma come Presidente del Consiglio dico che nelle istituzioni europee dovremo mandare le personalità che siano maggiormente in grado di dare un contributo». E lancia un’occhiata verso l’Agapornis Massimo, che distende le piume e ciangotta schernendosi. Lo sanno tutti che Matteo lo ha scelto come Presidente della Commissione Europea. Perché è il Migliore o per toglierselo di torno? Dura, la vita dell’Agapornis.

Maggio 2007: la conferenza stampa in cui Josefa Idem annunciò le dimissioni dalla giunta Matteucci per preparare le Olimpiadi di Pechino 2008

Due settimane prima di ricevere per la seconda volta l’incarico di assessore comunale a Ravenna venne assunta dall’associazione sportiva presieduta dal marito andando poi in aspettativa, come previsto dalla normativa. E da quel momento furono le casse di Palazzo Merlato ad accollarsi i versamenti dei contributi a fini pensionistici per l’anno in cui rimase in carica (8.642 euro). Cose che succedevano a Ravenna tra maggio del 2006 e maggio del 2007: secondo la procura della Repubblica l’assunzione di Josefa Idem, oggi senatrice Pd dopo la breve parentesi come ministro nel Governo Letta, fu un’assunzione fittizia con l’unico scopo di scaricare sulle casse pubbliche il pagamento dei contributi. Tradotto nel linguaggio del codice penale si dice truffa aggravata ai danni dell’Inps e del Comune. Con questa ipotesi i magistrati di Ravenna, a seguito di un esposto, hanno indagato in concorso la Idem e il marito Guglielmo Guerrini che ora rischiano di finire a processo. Sono, infatti, già stati notificati gli avvisi di fine indagine che solitamente precedono la richiesta di rinvio a giudizio. «Un atto dovuto da parte della procura della Repubblica a seguito dell’esposto presentato. Stava tutto nel mio libro». Così la senatrice ha liquidato l’impiccio di rilasciare un commento alla notizia pubblicata da La Voce di Romagna il 18 marzo scorso. «È stata diffusa la notizia relativa alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini nei miei confronti. In realtà tale avviso mi è stato notificato fin dal dicembre 2013. Ovviamente, poiché un giudice sarà chiamato ad operare la sintesi tra gli opposti convincimenti, mantengo la mia piena fiducia nell’operato dell’autorità giudiziaria». Il fascicolo di indagine si aprì a seguito di un esposto. A presentarlo fu Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna e decano

dell'opposizione che oggi torna sull'argomento: «Ritenendo che sussistessero gli elementi perché fosse la procura della Repubblica a valutare se l’assunzione, formalmente ineccepibile, fosse “stata in realtà fittizia e strumentale al fine di porre a carico dell’ente pubblico oneri previdenziali altrimenti non dovuti”, avevo chiesto al sindaco, Fabrizio Matteucci, in data 21 giugno 2013, “di sottoporre alla procura della Repubblica il fascicolo sulla corresponsione a Josefa Idem di contributi previdenziali”, considerato anche che “il sindaco avrebbe potuto proficuamente commissionare indagini e approfondimenti giuridici alla polizia municipale e all’ufficio legale, che da lui direttamente dipendono”. Dopo il rifiuto del sindaco, è stato necessario che provvedessi di mio pugno». La denuncia di Ancisi – il consigliere fece notare che la società del maritò non assunse nessuno per sostituire Idem – arrivò in quell’estate così travagliata per Idem, passata dal lustro dell’incarico nel primo esecutivo di larghe intese alla polvere per le dimissioni a seguito delle incertezze fiscali e edilizie emerse sulla sua casa-palestra a Santerno in merito a versamenti di Imu e Ici e destinazioni d’uso. Per gli abusi edilizi il pm chiese l’archiviazione, l’eventuale falso non venne mai contestato e le irregolarità contributive vennero sanate in mora. «Su queste vicende io e l’amministrazione comunale abbiamo tenuto un comportamento lineare ispirato ai principi della trasparenza e della eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge». Con queste parole il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, commenta i fatti. Esprime fiducia nel lavoro della magistratura e aggiunge: «Tutti gli atti degli uffici del Comune sono sempre stati atti assolutamente dovuti, come previsto dalla legge senza alcuna discrezionalità. I passi che abbiamo compiuto lo dimostrano e, come ognuno può valutare, parlano da soli». Oggi sulla nuova grana giudiziaria della campionessa olimpica – 43 medaglie in carriera, dopo Londra è la donna al mondo con più partecipazioni ai Giochi (otto gettoni) – aleggia l’incertezza della prescrizione. I fatti risalgono a otto anni fa e secondo la difesa, guidata dall’avvocato Ermanno Cicognani, sarebbero già caduti in prescrizione. Ma proprio per scongiurare questo la procura dopo il primo avviso di fine indagini notificato a dicembre ne notificò un secondo a gennaio: il primo faceva risalire il reato al maggio 2007 mentre il secondo lo considera tuttora in corso perché tutto è finalizzato alla pensione che Idem non ha ancora percepito. «La senatrice sarebe disposta a chiedere che la vicenda venga chiarita nel merito? – chiede Pietro Vandini, capogruppo M5s –. Rinunciare alla prescirzione sarebbe un gesto importante e degno di una persona che è stata anche una campionessa». Josefa Idem presenterà il suo libro autobiografico giovedì 20 marzo alle 19 al Caffè Letterario di via Diaz, in centro a Ravenna.

I fatti risalgono al 2006

con la giunta Matteucci Lei: «Solo un atto dovuto»

Cerchi casa?

POLITICA

DA PAGINA 27

5 AGENDA

LA POLEMICA

«Caro Matteo, e le partite Iva?» L’appello e l’invito a Ravenna al premier dalla renziana Alessandra Farabegoli «Certo, mi aspetto una risposta da Matteo Renzi perché sono convinta che sappia benissimo che il mondo del lavoro è cambiato e non segue più logiche novecentesche. Non solo, credo che una risposta sia opportuna anche perché molta della sua forza viene proprio da queste persone e questi lavoratori». Alessandra Farabegoli, nota freelance ravennate nel campo della comunicazione e della consulenza, nei giorni scorsi ha invitato il presidente del Consiglio al freelancecamp di Marina Romea, la due giorni

ri (con busta paga) che guadagnano meno di 1.500 euro netti al mese. Renziana della prima ora, Farabegoli ha partecipato come volontaria a entrambe le campagne elettorali nelle primarie che hanno visto in campo l’ex sindaco di Firenze. Oggi quindi le sue critiche sembrano pesare più di altre: «Sono arrabbiata perché mi sembra che si continui a guardare al lavoro in modo tradizionale senza considerare che il mercato è cambiato. Lavorare da soli, con la partita Iva è molto complicato perché oltre a fare il tuo lavoro devi saperti proporre, procurarti i clienti e poi farti pagare alla fine, che non è mai semplice in Italia e quindi non condivido l’idea che questi lavoratori siano esclusi dai provvedimenti». Ma non è una questione posta guardando al proprio portafoglio: «Per mia fortuna sono una professionista piuttosto nota e la questione non mi interessa in prima persona, non tornerei mai a essere dipendente, e nemmeno voglio fare rappresentanza, non sono un sindacato, anche se sono in contatto e apprezzo molto il lavoro svolto da Acta». C’è chi dice che in questo modo, i contribuiti andranno esclusivamente a chi le tasse le paga, perché nelle partite Iva c’è il sospetto che si celino molti evasori: «Certo, ed è un sospetto molto pesante. La verità è che può evadere solo chi lavora con i privati, non certo chi lavora con le aziende che esigono

La elusione per l’esclusione dei freelance dai benefici fiscali annunciati da Renzi di in maggio dedicata proprio al variegato mondo dei lavoratori autonomi, quelli che si ritrovano eslcusi dai benefici fiscali previsti dai primi provvedimenti annunciati dal neo presidente del Consiglio.In ballo ci sono i già famosi mille euro in più l’anno per dipendenti e collaborato-

la fattura per scaricare i costi. In questo modo si continua a trattare allo stesso modo il notaio che fattura 400mila euro l’anno e il web designer alle prime armi che ne fattura 25mila». E fatturare 25mila euro per una partita Iva significa poter contare su dodici mensilità attorno ai mille euro. Per poter contare sui circa 1500 euro netti di un dipendente (che hanno anche tredicesima e accantonamento Tfr) il giro dovrebbe aggirarsi sui 40mila euro di fatturato e soprattutto per imprese giovani o per chi è costretto ad aprire la partita Iva per poter lavorare si tratta di cifre spesso irraggiungibili. Eppure, eppure per questi lavoratori Matteo Renzi non ha al momento previsto nulla. «Mi è piaciuto molto l’annuncio del ministro Giuliano Poletti – dice ancora Farabegoli – di voler semplificare le norme oggi assurde per il tirocinio e l’idea di semplificare i contratti a termine. Non mi piace che i vantaggi fiscali escludano le partite Iva nel regime dei minimi, o comunque che fatturano meno di quanto percepiscano tanti dipendenti». L'aumentata capacità di spesa dei redditi più bassi dovrebbe dare ossigeno a Pil e economia con conseguenti benefici per i liberi professionisti: «Credo che il beneficio si avrebbe andando a incidere anche sui redditi più bassi degli autonomi e che la misura più necessaria per l’economica adesso è accelerare il pagamento delle pubbliche amministrazioni». Anche questa, in effetti, una voce nell’agenda del premier, da cui Farabegoli, e con lei moltissimi altri, ora si aspetta però anche altre risposte. Innanzitutto, appunto, quelle a un invito che recita testualmente così: «Vieni a trovarci anche tu il 24 e il 25 maggio? Non è un convegno paludato, ma un laboratorio, cioè un posto in cui si lavora senza perdere la leggerezza e il sorriso: dovrebbe piacerti». Federica Angelini

ANTIRAZZISMO: “IMBARAZZISMI” E RICORDO DI DAN AREVALOS Continuano gli eventi per la settimana contro il razzismo. L’appuntamento è per venerdì 21 marzo quando le associazioni Terra mia e Prendiamo la parola organizzano alla sala Buzzi di via Berlinguer a Ravenna, dalle 19.30 un buffet e alle 20.30 la presentazioje presentazione del libro Imbarazzismi dello scrittore Kossi Komla Ebri. Musiche di Con musiche di Francky Wode estratte dal disco “Diario DiVerso”.Sabato 22 marzo, invece, alle 19.30, Arcigay Frida Byron e Agedo Ravenna organizzano una serata in ricordo di Dan Arevalos e al contrasto all’omotransfobia. Come da tradizione consolidata, alle 19.30 sarà offerto un buffet a base di pizzette e Coca-Cola. La serata proseguirà alle 20.30 incontrando alcune persone Lgbt, che racconteranno le loro esperienze di vita e di scontro quotidiano con discriminazioni, stereotipi e pregiudizi che ancora infettano il paese. Al termine verrà dedicato un tributo a Dan. Appuntamento al centro Quake, in via Eraclea 25, Ravenna. Info: ravenna@arcigay.it - 338-2196966.

DUE SERATE PER PARLARE D’EUROPA CON LA LISTA TSIPRAS Giovedì 20 marzo, nella parrocchia di San Michele si terrà un incontro per parlare di Europa alle 20.30 con Giorgio Stamboulis, portavoce del comitato Ravenna per Tsipras. Iniziativa per la lista europea che sostiene il candidato greco e unisce gran parte delle forze di sinistra italiane a Soloralo il 21 marzo, in via Fossa di Sotto 3, dove Prc organizza alle 21, il dibattito con Nando Mainardi, della segreteria nazionale Prc e Stefano Lugli candidato alle Europee.

Taglie comode 21-22-28-29-30 MARZO 2014 Ravenna - Cinema Corso - Via di Roma 49 VENERDÌ 21 MARZO

ore 20.30 PER ULISSE Giovanni Cioni Italia 2013 // 90' Vincitore del Festival dei Popoli di Firenze 2013 ore 22.30 TIR Alberto Fasulo Italia 2013 // 85' Miglior film del Festival internazionale del Film di Roma 2013

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SABATO 22 MARZO

ore 20.30 I FANTASMI DI SAN BERILLO Edoardo Morabito Italia 2013 // 74' Vincitore del Torino Film Festival 2013

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RAVENNA &DINTORNI 20/3 2014

ore 22.15 THE SQUARE Inside the Revolution Jehane Noujaim Egitto - USA 2013 // 90’ Candidato al premio Oscar 2014

VENERDÌ 28 MARZO

ore 18.00 FALLING Gerardo Lamattina Italia 2014 // 48' con Laura Rampini ore 20.30 DAL PROFONDO Valentina Pedicini Italia 2012 // 72' Vincitore del Premio Doc It per il Migliore Documentario italiano al Festival internazionale del Film di Roma 2013

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ore 22.00 TRASHED Candida Brady GB 2012 // 97' con Jeremy Irons

Biglietti: intero €3 / ridotto €2 Italia 2013 // 50' TUTTO IN 1 NOTTE Emanuele Angiuli Italia 2013 // 50’

SABATO 29 MARZO

ore 18.00 Omaggio a Carlo Mazzacurati SEI VENEZIA Carlo Mazzacurati Italia 2010 // 95' ore 20.30 WALT DISNEY E L’ITALIA Una storia d’amore Marco Spagnoli Italia 2014 // 60' ore 22.00 Omaggio a Roberto Freak Antoni BIOGRAFREAK Emanuele Angiuli

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DOMENICA 30 MARZO ore 17.00 Slavoj Zizek in THE PERVERT’S GUIDE TO IDEOLOGY Sophie Fiennes GB - Irlanda 2012 // 134’ "Se vuoi capire chi siamo, guarda un film". ore 21.00 FUORISTRADA Elisa Amoruso Italia 2013// 66’ Menzione speciale al Festival internazionale del Film di Roma 2013

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RAVENNA &DINTORNI 20/3 2014

PRIMO PIANO URBANISTICA L’INTERVISTA

Bolognese, romagnolo solo da parte di mamma (che è imolese), Valerio Evangelisti è uno dei più noti e apprezzati scrittori italiani, i suoi libri sono tradotti all’estero. Da decenni rappresenta una voce originale e mai accomodante del panorama letterario, con prese di posizioni politiche nette e talvolta radicali. Dopo i numerosi successi con i romanzi storici e di fantascienza, nel 2013 ha pubblicato, per Mondadori, un romanzo ambientato a Ravenna alla fine dell’Ottocento dal titolo Il sole dell’avvenire. È un libro che racconta un pezzo di storia di questa città celebrato per la nascita della cooperazione, ma forse non abbastanza conosciuto dai ravennati. La prima domanda è d’obbligo: come e quando nasce l’idea di un romanzo tutto incentrato su quest’espoca ravennate? «Trent’anni fa feci la mia tesi di laurea sul Partito Socialista Rivoluzionario che era nato a Ravenna e quindi passai mesi in Classense, a sfogliare riviste e giornali. L’idea di farne un romanzo è però recente. Dopo che ho pubblicato un libro sulle origini del sindacato americano (One big Union, ndr), mi hanno chiesto di fare qualcosa di simile sull’Italia. Così, dopo averci riflettuto un po’, ho pensato di recuperare quei materiali di studio. Tra l’altro la mia tesi, in concomitanza con il romanzo, è anche diventata un libro dal titolo Storia del partito socialista rivoluzionario, pubblicato da Odoya di Bologna. Il centro di questo partito era Ravenna. Si può dire che Ravenna sia stata capitale anche della storia del movimento socialista e cooperativo italiano. Dev’essere una sua vocazione». In effetti, leggendo il romanzo l’impressione è quella di una documentazione dettagliatissima, anche nella ricostruzione della città. «Sì è vero, ho usato mappe dell’epoca, alcune delle quali si trovano addirittura online. Alcuni mi hanno fatto notare che alcuni toponimi, come porta Sisi, sono cambiati. Ma io ho usato i nomi usati appunto all’epoca, sono stato molto fedele. E sono citati anche un paio di edifici che non esistono più. Alcuni lettori mi hanno invece detto che dai personaggi dei libri hanno capito certi toponimi della città, come via Zirardini». Una curiosità: come è possibile che due personaggi prendano il treno da Forlì per Ravenna? «Per la stessa ragione per cui a un certo punto

Valerio Evangelisti: «Ravenna? Capitale anche nella storia del socialismo» altri due, andando da Ravenna a Imola, vedono Bologna. All’epoca non esistevano collegamenti diretti tra le città della Romagna e ovunque andassero, dovevano passare per Bologna. Ma non ho pensato di complicare ulteriormente la vicenda con spiegazioni di questi dettagli. Certo, mi auguro che con Ravenna capitale della cultura migliorino finalmente anche i collegamenti ferroviari della vostra città: è pazzesco che da Bologna si arrivi in 40 minuti di auto e in treno ci voglia un’ora e mezza». I collegamenti ferNCONTRO roviari non sono l’uEVANGELISTI AL MAMA’S nico tocco di attuaCON TARTAULL lità. I protagonisti sono braccianti che Valerio Evangelisti sarà per la lavorano a giornata, prima volta a Ravenna a presenche passano da un tare questo romanzo venerdì 21 mestiere all’altro marzo alle 21 al Mama’s Club di senza certezze. Come via San Mama. L’evento sarà i precari di oggi? accompagnato dalle musiche di «In parte è vero e ho Gianluigi Tartaull. volutamente fare riferimento al presente. Certo era un altro tipo di precariato, ma il problema che si poneva era come rimediare a uno stato di cose in cui il lavoro era limitato a poche giornate all’anno, si parlava di 160 giorni di lavoro agricolo. Ci si chiedeva come ribellarsi a condizioni simili». A un certo punto un personaggio spiega perché i ravennati non emigravano per sfuggire alla miseria…

Due immagine d’epoca del borgo fuori porta Adriana a fine Ottocento, l’epoca in cui è ambientato il romanzo Il sol dell’avvenire di Valerio Evangelisti

Braccianti e contadini

di fine ‘800 protagonisti di romanzo storico, sociale e politico

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La copertina de Il sol dell’avvenir e pubblicato a fine 2013 da Mondadori nella collana Strade Blu, 530 pp. 17,50 euro.

IL LIBRO

Quella Romagna tra garibaldini e mazziniani dove il bisogno poteva più dell’ideologia “Il sol dell'avvenire” secondo Garibaldi era il socialismo e non a caso così si chiamava una delle prime riviste che iniziò a circolare in Romagna, stampata a Ravenna. All'alba del socialismo italiano, Valerio Evangelisti sceglie di raccontare la storia di un povero Cristo e della sua disgraziata famiglia. Attilio è un ex garibaldino che fatica a star lontano dai guai, che ha appena la terza elementare, una passione per la retorica in versi e vive di lavori saltuari. Non è un ideologo, diventerà socialista per ragioni pragmatiche. Un punto di vista esterno che permette allo scrittore di non addentrarsi tre le mille divisioni e le mille dispute interne (già allora c'erano una varietà di posizioni all'interno di quella che oggi chiameremmo sinistra da far invidia ai movimenti odierni). Sua moglie, Rosa, il personaggio forse più commovente e a cui è più facile affezionarsi (e che Evangelisti confessa essere ispirato alla nonna) è invece lo sguardo sul mondo della mezzadria. Canzio, loro figlio, è il giovane ribelle, un po’ testa calda, ma spinto da sentimenti filiali che gli fanno onore. Sono le loro vicende di sopavvivenza quotidiana a fare da filo conduttore nella Ravenna di fine 800 dove si diffondevano le Casacce per il tempo libero degli operai, dove erano frequenti le dispute politiche, dove mazziniani e garibaldini si guardavano in cagnesco e a unirli era solo un autentico anticlericalismo (di preti, in effetti, nel romanzo non si vede praticamente l'ombra). Una Romagna poverissima, dove da Ravenna si andava a lavorare fin nelle risaie di Conselice (e là si viveva in case comuni) oppure si partiva per andare a bonificare l'agro pontino (bellissimo il racconto dell'arrivo di Attilio) fino a partire per la disastrosa missione greca. Una Ravenna in cui le guardie non facevano che arrestare sovversivi nelle osterie o per le strade, dove i poveri arrivarono ad assaltare i forni e i padroni a uccidere gli operai che protestavano. La storia e la politica non fanno da sfondo, sono piuttosto elementi cruciali che condizionano concretamente e quotidianamente la vita di questa classe sociale diseredata ma che pure inizia a credere in un “sol dell'avvenire”. Un libro che racconta un'epoca e una città mettendo al centro la vicenda di personaggi che sono tutto fuorché eroi senza macchia e, soprattutto, senza paura. Di paura ne hanno tantissima e di fatto non riusciranno ad affrancarsi dalla miseria, ma ci permettono di vivere quell'epoca difficile, quelle sofferenze, quelle poche soddisfazioni e soprattutto quelle ambizioni (la cosa di cui forse siamo più poveri oggi, invece). Siamo a mangiare con loro, a camminare con loro per una città che non c'è più, a viaggiare in tramways o a piedi, a osservare in quell'epoca alcuni dei tratti che caratterizzano l’oggi, ma anche a confrontarci con ciò che si era appena poco più di un secolo fa, un tempo per certi versi lontanissimo dalla ricchezza diffusa. Uno specchio utile per rivalutare anche tante delle conquiste che diamo per scontate. Un libro bellissimo e allo stesso tempo importantissimo per tutti, e per i ravennati più che per gli altri. Si arriva alla fine e si vorrebbe continuare per sempre. E qui la buona notizia: Evangelisti sta scrivendo un secondo volume, che andrà dal 1900 al 1925 e ne ha in mente un terzo fino al 1950. Dove ci sarà protagonista la Romagna, dove qualche personaggio ora secondario diventerà protagonista e dove ci sarà ancora tanta Ravenna. (fe. an.)

PRIMO PIANO

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AMARCORD «Vero, è una frase che ho preso dalla contessa Pasolini, proprietaria terriera che scrisse piccoli saggi sulla campagna. Diceva che i romagnoli e in particolare i ravennati emigravano poco perché pensavano di poter migliorare le cose. E in effetti, ci riuscirono. Con le cooperative di lavoro, un parziale rimedio venne trovato. Nel Novecento poi ci furono anche vere e proprie vertenze. I cosiddetti braccianti, ovvero operai urbani, del solo Comune di Ravenna erano 6mila, per questo le forme di rivendicazione furono più calibrate su di loro che non sugli operai inteso in senso classico». Erano poverissimi ma per certi versi erano più avanti dei mezzadri… «È vero, i mezzadri ebbero un ruolo marginale perché vivevano isolati. I cosiddetti braccianti invece vivevano in città, in quelle che noi oggi chiameremmo “baraccopoli” dove però c’erano scambio, vita sociale, c’erano meno vincoli, le donne erano un po’ più libere, mangiavano a tavola e davano del tu al marito, tutte caratteristiche proprie di un proletariato urbano». La mezzadria era il modello dei repubblicani… «I Repubblicani credevano nella piccola proprietà, mentre i socialisti sapevano che non c’era terra per tutti. Su questo si staccò il filone socialista da quello repubblicano. E i braccianti non erano più affezionati al lavoro nei campi di quanto non lo fossero per altri mestieri».

«I romagnoli non

emigravano perché credevano di poter migliorare le cose

«Molti i riferimenti con l’oggi. Le coop rosse? Non sono più rosse» Chiedevano lavori pubblici, spesso assembrati davanti al Comune. Quasi una concezione keynesiana dell’economia, si potrebbe dire. «In un certo senso sì e fu così che trasformarono il proprio territorio, rendendo fertili e adatti all’agricoltura moderna terreni paludosi o ricoperti da boscaglia fittissima. Una conquista fatta da poveracci». Con l’aiuto di una giunta di sinistra quasi unica per l’epoca. «Sì, quella eletta a Imola in quegli anni è più nota, ma quella di Ravenna prese in realtà decisioni più

radicali. Per esempio soppresse la figura dell’appaltatore che teneva per sé i 2/3 dei soldi pubblici, usandone solo un terzo per pagare gli operai. Una giunta che irritò moltissimo l’autorità prefettizia dell’epoca che si intromise più volte per bloccare i lavori». Tra i personaggi c’è Nullo Baldini, per noi un vero e proprio eroe cittadino. «Nullo Baldini fu un grande personaggio sia come leader socialista sia come fondatore, con Armando Armuzzi, delle prime cooperative del Comune di Ravenna. Ha ricevuto critiche da parte di settori della politica secondo cui le cooperative erano una

falsa soluzione. Ma io credo invece che furono una vera innovazione perché la cooperativa faceva lavorare tutti non solo i più robusiti e i più forti» Le cooperative, soprattutto quelle rosse, di oggi sono degne eredi di quella tradizione? «Non sono rosse e non prefigurano più una società futura. Negli ultimi tempi poi si è accelerata un’evoluzione che le ha fatte diventare società industriali non dico come le altre ma quasi. Penso al caso Granarolo: aveva subappaltato il servizio di trasporto ad altre cooperative che utilizzavano contratti precari e nel momento di crisi volevano licenziare i lavoratori, quasi tutti stranieri che però si sono ribellati e sono riusciti a ottenere l’assunzione». Qui è molto di attualità il caso No Tav/Cmc. «C’è un episodio narrato nel libro che credo potrebbe essere indicativo: pur affamati e bisognosi di lavorare, duemila braccianti rifiutano di abbattere la pineta di Ravenna, se ne trova notizia sui giornali dell’epoca. La cooperativa accettò di distruggerne solo una minima parte. Curioso no, pensare ai braccianti che salvano la bellezza a discapito dei loro stipendi?» La Cmc però dice che ci sarebbe qualcun altro a realizzare l’opera e che dunque tanto vale accettare il lavoro per redistribuirlo… «Io so che intanto l’opera è molto indietro, la sua utilità è sempre più contestata e ferisce la parte più sensibile del paese. Hanno devastato la valle per presunti e non dimostrati benefici che potrebbero arrivare tra vent’anni. Io credo che la cooperazione, per distinguirsi, debba avere una morale, altrimenti diventa una forma di proprietà come le altre». Commenti sul fatto che proprio il presidente della Legacoop oggi sia ministro del lavoro? «Spero solo che le sue cooperative diano lavoro a chi lui sta condannando a non trovare un posto fisso, accentuando il precariato. Di fatto mi pare che stia semplicemente allungando i tempi di incertezza per i lavoratori. A dirlo non sono solo io, ma anche i sindacati. E il fatto che un pezzo della sinistra istituzionale sia contro un dirigente della cooperazione mi pare comunque di per sé un fatto significativo». Federica Angelini

Quel borgo cantato da Olindo Guerrini «…la Zabariona la staseva in t’e’ borgh d’Porta Indariana […] Da lì ui andeva i cuntaden in sacona e i artesta d’e’ borgh senza gabana us i arduseva totta la Valona. E is bveva una cangiot in t’ona stmana…» Da questo noto sonetto di Olindo Guerrini, vengono personificati i tratti distintivi di un borgo in parte nascosto, “fuori” Porta Adriana (proprio quello in cui vive il protagonista del romanzo di Valerio Evangelisti Il sol dell’avvenire, ndr). È una “fotografia” di fine Ottocento quella di un’osteria che prosciugava una cangiota, botte da viaggio, in una settimana! Gli avventori erano artigiani “artesta senza gabana” poiché portavano una “parona” di colore “barten”, un camice grigio che qualcuno chiamava “simis” : dal francese chemise. Indumenti in grado di raccontare, tramite macchie e aloni, i mestieri che animavano vicoli e cortili. Una trama di stradicciole che calano verso il tramonto, alcune a “gradini” (come via Scaletta) altre segnate dai solchi lasciati dai carri dei “sabbionari”: via Savini era la prima di quattro traverse del “Sabbione”. La strada “Sabbione Seconda” è l’odierna via degli Spreti. Non è difficile immaginare queste carraie scendere fino a via Belvedere, che, guarda caso, forse assume questo toponimo nel 1890, dalla famiglia che vi abitava, i Belvedè. Mescolanza che si rispecchia nell’onomastica non sempre omogenea e ricca di sovrapposizioni. Vicolo Cannavazzo (da Canovaccio) è un camminamento che permette a malapena il passaggio di una bicicletta. Lo stesso accade per il vicolo Simoni: attraverso questi “budelli”, si va da via Portone a via Rampina e da questa a via dei Pozzi. Dal Portone al Portoncino è un silenzioso intreccio di strade e case incorniciate da geometrie con porte e finestre “sull’attenti”. 0Il borgo dei braccianti e degli artigiani, dei carrettieri e dei commercianti si è pian piano trasformato in un quartiere residenziale che sfuma verso i condomini “anni Sessanta” di via degli Spreti e Augusta Rasponi. A poca distanza la sezione dell’Internazionale Socialista “Aurora” cristallizza, con le sue forme austere ed eleganti, il tempo così ben descritto dai sonetti di Olindo Guerrini. Nel dopoguerra, dove via Maggiore si allarga, diversi distributori di benzina sorgevano uno dopo l’altro: quando si correva la “Mille Miglia” diventavano punto di rifornimento e controllo orario. Anche l’antica trattoria “Al Gallo”, con stallatico, per adeguarsi alla motorizzazione crescente aveva una pompa di carburante. Nel tempo la trattoria è diventata locale di sosta obbligata per visitatori importanti e habituè. Dalla via Chiesa alla via San Gaetanino, nella ricorrenza del patrono San Biagio, una fila di bancarelle fra lumini e dolciumi, era l’attrazione del Borgo negli anni Cinquanta. Via Maggiore, è una sorta di piazza “allungata” con piccole aperture ai lati, una di fronte all’altra: sulla sinistra il vicolo Ravuzzi conduce alla Vallona di Stecchettiana memoria, con le sue case ristrutturate e qualche magazzino. Tratto da uno scritto di Pietro Barberini comparso su Trovacasa Premium nel marzo del 2013

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PRIMO PIANO

8 LA CURIOSITÀ E SU FACEBOOK NASCE LA PAGINA C’ERA UNA VOLTA RAVENNA: COME UN ALBUM DA SFOGLIARE

Via Cavour a fine ‘800

Ha solo 22 anni Luca Succi, il fondatore del gruppo Facebook C’era una volta Ravenna, dove da gennaio vengono pubblicate e collezionate una serie di foto d’epoca della città (come le due pubblicate qui accanto). «L’iniziativa – ci racconta – è nata quasi casualmente: navigando in Facebook ho trovato tante foto della Ravenna del passato. Per interesse personale salvavo le foto sul mio pc. Riguardandole tutte assieme mi sono accorto che sembrava di sfogliare un vecchio album di fotografie e rivivere la storia della mia città e mi è sembrato giusto condividere questa bella sensazione con con i miei concittadini. Siccome il numero di fotografie in rete è limitato ho cercato altre immagini in vecchi libri. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal feedback positivo di molti ravennati».

Via Cairoli ai primi del ‘900

PARTITI STORICI Nel tessuto politico che ha fortemente condizionato la storia di questa regione nel corso del secolo scorso, c’è sicuramente il Partito repubblicano che oggi, come altri partiti storici, sta vivendo un momento di crisi. Una crisi aggravata dal conflitto tra il livello nazionale, diretto dal calabrese Francesco Nucara (che dopo dieci anni da segretario è stato eletto, per lo scontento dei ravennati, Presidente) e quello locale. Un partito locale peraltro piuttosto diviso al proprio interno se si pensa che solo nella provincia di Ravenna cambiano le alleanze : a Cervia sta con la destra mentre a Ravenna vanta da quattro mandati il vicesindaco Mingozzi, in virtù anche dell’ottimo risultato elettorale che in città ha continuato ad avere anche alle ultime amministrative. Il suo peso generale però, inutile negarlo, è andato sempre più assottigliandosi. Non ci sono più consiglieri regionali repubblicani e nel 2011, sebbene per pochi voti, il Pri ha perso anche quello provinciale. In questi giorni da Roma arriva addirittura la minaccia di una denuncia al

ARCHITETTURA CONFERENZA CON GABRIELE MONTANARI E ANGELI E BRUCOLI

Pri contro Pri: da Roma nuove minacce ai ribelli di Ravenna partito locale per appropriazione indebita (in pratica da Ravenna avrebbero versato solo una parte delle quote per le oltre mille tessere come segnale di protesta verso una gestione secondo loro a dir poco approssimativa dei conti del partito) e di commissariamento. In questo clima, i repubblicani ravennati stanno rieleggendo i propri organismi attraverso congressi vecchio stile, dove si sono votati i direttivi i quali eleggeranno poi i segretari, nulla a

Dal congresso dell’Edera: “Il partito nazionale ha fallito nel suo ruolo”

che fare con primarie in stile Pd. Al posto di Luisa Babini, segretaria provinciale uscente, potrebbe arrivare l’ex assessore provinciale Eugenio Fusignani. Ma a prescindere dai nomi, il malessere resta profondo. Basta leggere il documento approvato dal congresso di poche settimane fa in cui si legge che il partito locale: «conferma il giudizio profondamente e fermamente negativo sulla classe dirigente del Pri nazionale che ha fallito nel suo ruolo, e di fatto annullato l’azione politica e messo a repentaglio la stessa vita del Partito Repubblicano nazionale». Il Pri ravennate è ricco di storia e anche di iscritti, rispetto perlomeno al panorama delle altre regioni, ma (curiosamente) in perenne minoranza nel partito nazionale. Un partito, quest’ultimo, che si sta impoverendo anche eco-

nomicamente. Il Pri locale gode di miglior salute, ma, va precisato, non dispone direttamente delle tante case del popolo sul territorio, tutte di proprietà di cooperative, una differenza non solo formale. La confusione sotto il cielo è grande. Sulla strada da intraprendere le intenzioni non mancano visto che sempre il congresso ha votato la decsione di proporre «a livello locale una fase di riflessione politica sul ruolo dei Repubblicani a Ravenna» dal presupposto che «il Pri di Ravenna deve quindi porsi la missione di creare un progetto politico nuovo e innovativo, che possa aprirsi e proporsi a tutti i cittadini di Ravenna». Quale sarà questo progetto ancora non è dato sapere. Intanto incombono Amministrative ed Europee. (fe. an.)

CAFFÈ BELLI

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

In alto i calici per lo sport ravennate Il 27 marzo, brindisi, musica e incontri con i più grandi campioni È arrivata la primavera allo storico Caffè Belli di Ravenna, sempre dinamico sul fronte degli eventi. Il prossimo sabato si festeggia il primo anno della nuova gestione affidata ai tre soci e amici Roberto Giunchi, Laura Bergami e Marilena Pallareti. Per l’occasione, negli ampi locali sotto i portici del palazzo di vetro Ferruzzi interamente rinnovati e rimodernati, si celebrerà l’anniversario in compagnia dei clienti più affezionati con un aperitivo a partire dalle 19, fino ad arrivare al brindisi di mezzanotte. La serata sarà allietata da un dj che propone le migliori selezioni di musica house, regaetton e commerciale. E già fervono i preparativi per la grande Festa dello Sport di giovedì 27 marzo in cui – per la prima volta – si cercherà di riunire tutti gli atleti ravennati impegnati nelle varie discipline, dal calcio alla pallavolo, dal basket al beach-tennis e fino al motociclismo. «L’idea – ricorda Roberto Giunchi – è nata per caso parlando con alcuni amici e conoscenti. Una festa che riunisce un po’ tutti i protagonisti dello sport ravennate è qualcosa che in molti sognavano senza che si concretizzasse mai. La speranza è di poter ripetere l’evento ogni anno per poterlo far crescere e organizzare al meglio. Per esempio, volevo coinvolgere anche tutto l’universo sportivo femminile, ma non dispo-

Secondo appuntamento per le conferenze di architettura organizzate dal Gruppo Ravimm e dalla rivista Trovacasa Premium e curate dall’architetto Emilio Rambelli di Nuovostudio. Giovedì 20 marzo nelle Cantine di Palazzo Rava a Ravenna (via di Roma) lo Studio Angeli e Brucoli presenterà in mostra i propri progetti. A seguire, Gabriele Montanari (Unione Comuni della Bassa Romagna) parlerà di “Capacità, immaginazione, volontà personali e regole per realizzare un risultato architettonico di rilievo”. Appuntamento alle 21.

nevo di abbastanza contatti. Per cui sotto questo aspetto si può fare di più». La festa inizierà intorno alle 19 e proseguirà fino a mezzanotte, con tanta musica con dj e un ricco buffet. Ad ogni squadra partecipante saranno offerte due o tre bottiglie per il classico brindisi. Tra gli invitati, ci sono i giocatori dell’Acmar Ravenna per il basket, ma anche quelli del Ravenna Calcio, del Ravenna Rugby, dei Chiefs Ravenna per il football americano, della Ravenna Pallanuoto e una rappresentanza della Cmc Ravenna per il volley. Tra gli ospiti, c’è attesa anche per il pilota motociclistico ravennate Marco Melandri, campione del mondo della classe 250 nel 2002; per Davide Ballardini, ex calciatore italiano e ora tecnico del Bologna Calcio, dopo aver allenato il Cagliari, la Lazio e il Genoa; e per Matteo Marighella e Alex Mingozzi, vincitori di due campionati mondiali di beach-tennis in duo, dal 2007 a oggi. La festa si aprirà con un saluto dell’assessore allo Sport Guido Guerrieri, dopodiché spazio al divertimento in compagnia degli atleti, con il loro seguito di familiari, amici e tifosi.

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ECONOMIA

LAVORO

DIBATTITO INCONTRO

Assunti bidelli e docenti di sostegno, ma lo Stato rivuole anche indietro i soldi In provincia di Ravenna sono stati assunti a tempo indeterminato 14 dipendenti nell'ambito del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (i cosiddetti Ata, tra cui anche i bidelli) della scuola pubblica. La notizia soddisfa però solo parzialmente la Flc Cgil, «sia per l’esiguo numero di ruoli autorizzati – scrive in una nota – sia per la loro distribuzione». Ad essere stati assunti infatti un direttore dei servizi generali e amministrativi, sette assistenti amministrativi e sei assistenti tecnici. «I ruoli nel profilo dei collaboratori scolastici sono stati invece completamente ignorati e questo per noi – commenta Marcella D'Angelo, segretaria Flc Cgil Ravenna – e questo è inaccettabile. È vero che i collaboratori scolastici avevano ottenuto 23 contratti a tempo indeterminato lo scorso agosto, ma a fronte di una graduatoria provinciale che continua ad allungarsi (oltre 123 candidati, ndr) e dopo le pesantissime penalizzazioni che tale personale ha subito dal 2008 ad oggi (il riferimento è al taglio del 20 percento dell’organico e alla drastica riduzione degli appalti delle imprese di pulizia, ndr) ci si attendeva almeno un minimo di stabilizzazioni». Qualche soddisfazione in più arriva dal contingente delle assunzioni in ruolo nel comparto del sostegno: in provincia di Ravenna saranno 35 i docenti di sostegno che firmeranno il loro contratto a tempo indeterminato, retrodatato al 1° settembre 2013, il prossimo 20 marzo». Un risultato importante, ma che va valutato a fronte di circa mille precari inseriti nella graduatoria provinciale. La Cgil rivela poi che sono 99 i lavoratori Ata in provincia di Ravenna cui il ministero chiede di restituire 600 o 1.200 euro lordi all’anno (per gli ultimi tre anni) percepiti per attività già svolte, mentre altri 10 ne dovranno restituire addirittura 1.800 (sempre lordi all’anno). Si tratta di detrazioni dagli 80 ai 200 euro al mese, percepiti per attività aggiuntive svolte da collaboratori scolastici e amministrativi negli anni, anche in seguito a corsi di formazione. La Flc Cgil annuncia di aver già avviato le procedure per intraprendere azioni legali a tutela dei lavoratori interessati, «non escludendo iniziative più eclatanti e visibili». Intanto, nonostante i tagli ai dipendenti, gli iscritti alla scuola pubblica per il prossimo anno continuano a crescere.

ALLA CLASSENSE SI PARLA DI COOPERAZIONE ETICA E LEGALITÀ DEL LAVORO Lunedì 24 marzo alle 16.30 alla sala Muratori della biblioteca Classense di Ravenna è in programma la conferenza-dibattito sul tema “Cooperazione, etica e legalità del lavoro”. In programma gli interventi dei presidenti di Agci, Legacoop Romagna e Confcooperative. Partecipano anche l’assessore del Comune di Ravenna Massimo Cameliani e Michele Dorigatti, docente alla Scuola di Economia Civile di Firenze.

Quando l’economia diventa un bene comune Sabato 22 marzo dalle 17 alle 19 alla sala Buzzi di via Berlinguer a Ravenna si terrà una conferenza di Gunther Reifer sul tema “L'economia del bene comune: un'utopia diventa realtá”. Reifer è direttore del Terra Institute di Bressanone: presenterà l’esperienza che una trentina di aziende altoatesine stanno portando avanti, inserendo nei loro bilanci criteri innovativi, che affiancano quelli convenzionali e mettono in luce il contributo dato dall'azienda al bene comune, cioè i risultati che produce sotto il profilo sociale, ecologico, democratico e solidale. Intervengono la giornalista Mirella Santamato e l’assessore Giovanna Piaia.

CONFCOOPERATIVE

RINNOVABILI L’EFFICIENZA ENERGETICA AL CENTRO DELLA SECONDA EDIZIONE DI REM L’efficienza energetica – definita un volano per l’industria – sarà il tema al centro della seconda edizione di Rem, la Renewable Energy Mediterranean Conference & Exhibition che si terrà il 26 e il 27 marzo al Grand Hotel Mattei di Ravenna. In programma incontri, convegni, workshop e presentazioni con gli operatori internazionali del settore.

BANCHE ECCO 130 MILIONI PER GLI INVESTIMENTI DELLE IMPRESE EMILIANO-ROMAGNOLE

Nasce Fedagri Romagna: rappresenta 101 coop L’assemblea dei cooperatori (nella foto) del settore agricolo e agroalimentare ha sancito la nascita di Fedagri Romagna, il coordinamento unitario del settore agricolo di Confcooperative ForlìCesena, Ravenna e Rimini. Rappresenta sul territorio 101 cooperative per un valore della produzione di oltre 4 miliardi di euro. Il nuovo coordinatore è Giuseppe Maldini di Orogel Fresco Cesena; vice Raffaele Drei di Agrintesa Faenza e Alberto Ioli di Saigi Rimini.

Al via la disponibilità di risorse destinate a finanziamenti per realizzare investimenti da parte delle piccole e medie imprese emilianoromagnole. Questo grazie a contratti che la Bei (Banca europea per gli investimenti) ha stipulato con UniCredit per un plafond di 70 milioni di euro e Mediocredito Italiano per ulteriori 60 milioni. Le imprese finanziate potranno essere di piccole dimensioni, ma anche cosiddette mid cap ossia fino ai tremila dipendenti. Le risorse potranno finanziare investimenti vari: dalla costruzione, all’ampliamento-ammodernamento del laboratorio, le spese per i lavori ed impianti finalizzati alla tutela e alla sicurezza degli ambienti di lavoro, all’energia alternativa, al risparmio ed efficienza energetica.

ECONOMIA

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COMMERCIO

IL CASO

C’è la tivù, rinviato lo sfratto

Chiuse già 101 attività in due mesi: sempre peggio per bar e ristoranti Vogliono cacciare di casa disabile e centenaria: giornalisti e telecamere in via Borromini Non si ferma la tendenza negativa per le piccole, medie e imprese anche nella nostra provincia. Sono i numeri ancora una volta a definire in modo oggettivo la situazione delle imprese. Nel primo bimestre del 2014, secondo i dati dell’Osservatorio Confesercenti, solo nel set- Stefano Tassinari tore della distribuzione al dettaglio, hanno già chiuso i battenti nella intervistato da Cristina Scanu nel provincia di Ravenna ben 101 attività, mentre continuano a essere servizio andato ridotte le nuove aperture (47) con un saldo negativo di -54. Un dato in onda su La7 questo sul quale peraltro pesano le nuove aperture di ’ALLARME DEI SINDACATI attività di commercio al dettaglio di automobili (usate), AGROINDUSTRIA: QUASI DUECENTO PERSONE ben +19 nei primi due mesi. RISCHIANO IL POSTO TRA LUGO E ALFONSINE Mentre nel dettaglio il saldo (tra aperte e chiuse) è di -11 Si avvicinano i titoli di coda per la Contarini Fruit di Alfonsine sull’alimentare tra cui -4 nele per le sue circa 120 persone impiegate: giovedì 20 marzo l’ortofrutta e -50 nell’extralii macchinari ancora presenti all’interno dello stabilimento mentare (tra cui -17 tessile e saranno prelevati dall’azienda che li aveva affittati alla calzature, -3 articoli da regaContarini prima del fallimento. «La trattativa per la riapertulo e -3 carburanti). Per quanra del sito produttivo – commenta Laura Mazzesi della Flaito riguarda invece le imprese Cgil – va avanti ormai da otto mesi. Sono a rischio i posti di ricettive e di ristorazione, il lavoro nell’azienda fallita mesi fa e ora seguita dal curatore dato del primo bimestre è fallimentare. Quest’ultimo conferma l’esistenza dell’interessamento concreto di imprenditori della nostra regione. È ancora più pesante: hanno però evidente che alcuni ostacoli stanno frenando l’evoluziochiuso 75 attività, se ne sono ne positiva di questa vertenza». Il sindacato quindi chiama a iscritte 13, per un saldo com«un’assunzione di forte responsabilità» tutti i soggetti coinplessivo di -62 così suddivise: volti. Ma sono molteplici situazioni di crisi che stanno met-36 ristoranti e -20 bar. tendo in gravissima difficoltà l’agroindustria nel comparto L’andamento dei primi lughese e di Alfonsine. Oltre alla Contarini altre due difficili due mesi del 2014 è peggiore situazioni mettono a rischio altri posti di lavoro: «La situaziodello stesso periodo del 2013 ni di crisi riguarda Genagricola di Conselice e Irca di Lugo. in particolare per il saldo La prima, con 21 dipendenti di cui 19 avventizi, opera nel negativo di bar e ristoranti. Il settore della lavorazione della frutta e l’altra, con 38 dipen2013 si era chiuso complesdenti, opera nella lavorazione e nel commercio della carne. sivamente con un saldo Genagricola ha annunciato la chiusura, prevista per fine negativo (sempre tra aziende mese, del centro frutta, mentre l’Irca ha comunicato l’intenaperte e cessate) di -106 nel zione, a causa della flessione delle commesse e dei fatturacommercio e -86 nella somti, di licenziare 22 lavoratori alla scadenza degli ammortizzaministrazione e nel ricettivo tori sociali di cui ora usufruisce». (-33 bar, -41 ristoranti, -8 alberghi e -4 gelaterie).

Viale Newton, 28 - RAVENNA Centro Commerciale Galilei

Ad attendere le forze dell’ordine c'erano almeno dieci persone tra fotografi e giornalisti, oltre alle telecamere di Rai e La7. Ma lo sgombero atteso per venerdì 14 marzo è stato rinviato al 2 maggio, ufficialmente perché «non c'erano le condizioni per eseguirlo». «Senza giornalisti e telecamere non mi avrebbero concesso il rinvio e di sicuro ci avrebbero già cacciato di casa», commenta Stefano Tassinari, il protagonista di questa vicenda che in apparenza una soluzione proprio non ce l'ha. La sua storia l'abbiamo raccontata a più riprese sul giornale e sul nostro sito internet: lui vive in una casa di via Borromini, a Ravenna, che è stata di proprietà della sua famiglia da sempre, ma che ora appartiene a un’immobiliarista che l’ha comprata a un'asta fallimentare del tribunale a 138mila euro (secondo Tassinari nemmeno la metà del suo valore reale), dopo che gliel'aveva pignorata Equitalia a fronte di quasi 90mila euro di tasse non pagate. Una vicenda lunga e complessa che si intreccia con una storia umana drammatica: in pochi mesi il lavoro che non c'è più, la morte del padre per cancro, la separazione dalla moglie, il ritorno nella casa della famiglia senza sapere che Equitalia

gliela stesse pignorando. E in quella casa Tassinari vive con la sorella disabile (certificata al cento per cento), la madre di 78 anni e la nonna che in novembre di anni ne compirà invece 101. Da settembre sono iniziate le visite dell'ufficiale giudiziario per cacciare questa famiglia in difficoltà, perché l'immobiliarista che ha comprata la casa all'asta, ora vuole quello che è suo, per poi tentare di guadagnarci rivendendola. Cinque tentativi andati a vuoto, con Tassinari e le sue famigliari che non hanno voluto andarsene, e gli agenti che mai hanno neppure pensato di portare fuori a forza una nonnina di cent'anni e una signora handicappata. Tanto che l'ufficiale giudiziario è stato costretto a rimettere il suo mandato al giudice che a sua volta ha emesso un'ordinanza più restrittiva: questa volta le forze dell'ordine sono costrette a portare fuori, anche con le cattive, quelle persone da una casa che secondo la legge non è più la loro. E lo avrebbero dovuto fare, appunto, il 14 marzo, senza sapere (o forse sì) che a seguire uno sgombero così particolare ci sarebbero stati fotografi, giornalisti e telecamere. Gli emissari del tribunale fuori dal cancello erano infastiditi. Avvocati sono passati, e poi se ne sono andati col telefono in mano. E così è arrivata la Digos, che dopo un'oretta di confronto serrato con Tassinari ha mediato col tribunale un rinvio, al 2 maggio, «perché ora non c'erano le condizioni per eseguire lo sgombero». Condizioni che non ci saranno probabilmente neppure tra un mese e mezzo, però. La soluzione alternativa, infatti, vede una sistemazione provvisoria delle tre donne in una struttura adeguata, mentre per Tassinari si aprirebbero solo le porte del dormitorio. In attesa di una casa dei Servizi sociali, con anche il sindaco Matteucci che si è impegnato a trovare una sistemazione a canone agevolato. Ma il punto è che Tassinari rinuncia battagliero a qualsiasi offerta alternativa: lui vuole restare in quella casa che sente ancora sua. Anzi, si sente in credito nei confronti dello Stato per almeno centomila euro, la differenza tra la cifra a cui è stata venduta all'asta l'abitazione e il suo valore reale. (lu.ma.)

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RAVENNA &DINTORNI 20/3 2014

SOCIETÀ

RAVENNA FUTURA/1

RAVENNA FUTURA/2

L’ex Dogana sarà la culla per le imprese di domani Investimento di 604mila euro

Il magazzino dell’ex Dogana in via Antico Squero, nella darsena di città, ospiterà quello che diventerà un vero e proprio trampolino di lancio per la nascita e la crescita delle future aziende. La struttura, dopo adeguata ristrutturazione e dotata delle attrezzature necessarie, sarà pronta per il prossimo anno. Presentato dall’assessore comunale alle Attività Produttive, Massimo Cameliani, dal capo area del Comune, Paola Bissi, da Cristiano Re e Cecilia Mezzano per la Fondazione Mattei, il progetto si chiama “CoLaboRa - Lavorare Insieme a Ravenna” a cura del Comune e con il sostegno della Fondazione Mattei. Rivolto ai giovani, ha come scopo di creare possibilità di lavoro. L’iniziativa costerà complessivamente 604mila euro e sarà finanziata da Regione, Eni e Comune. Il centro per l’imprenditoria giovanile di oltre 300 metri quadrati ospiterà già dal prossimo anno le prime quattro start up e una decina di co-working, professionisti che utilizzando locali e attrezzature della ex Dogana, metteranno in comune esperienze e idee per far crescere la loro attività e creare nuovi progetti. «I soggetti che parteciperanno

per creare spazi a disposizione di start up e co-working

TIROCINI 56 AZIENDE PRONTE AD ACCOGLIERE 50 RAGAZZI Partiti nel maggio del 2013, i tirocini per neolaureati termineranno il 28 marzo: 15 tirocinanti e 14 aziende. L’iniziativa verrà riproposta: l’assessore Massimo Cameliani informa che il numero delle aziende che ha aderito alla seconda edizione è quadruplicato: 56 imprese che accoglieranno complessivamente 50 ragazzi supportati e formati dalla Fondazione Enrico Mattei. Maggiori informazioni sul nostro sito www.ravennaedintorni.it.

all’iniziativa verranno selezionati con un bando pubblico emanato entro quest’anno», informa Bissi. Le nuove imprese (start up), che dovranno avere un alto carattere innovativo, saranno legate alle attività e alle vocazioni tipiche del territorio: arte e cultura, e in primo luogo la valorizzazione della candidatura a Capitale della Cultura 2019, ma anche mare ed energia, promuovendo la connessione con i tecnopoli, con il porto con il suo sistema logistico e di trasporti e con la riqualificazione della Darsena, per non dimenticare il turismo. Le startup avranno a disposizione due anni di tempo durante i quali verranno costantemente supportate dalla Fondazione Mattei per dare solidità al loro business e infine, nell’ultimo semestre del secondo anno, trasformarsi in una azienda autonoma o in spin-off di altra azienda. L’inserimento di co-working prevede la fruizione comune degli spazi e risponde alle esigenze di professionisti sprovvisti di una sede di lavoro che potranno accedere a una serie di servizi a prezzi agevolati. «Da un lato incentiviamo l’imprenditoria giovanile e l’innovazione, dall’altro contribuiamo a rivitalizzare un luogo come la Darsena di città, che ospiterà giovani imprese, perseguendone la sua vocazione innovativa e smart – dichiara Cameliani –. È dunque un’operazione strategica che esprime nuove potenzialità per la città in modo coerente con quello che vogliamo diventi nel 2019». Silvio Piraccini

Capitale della cultura Ci sono 10mila euro per 3 idee dei cittadini

Tante persone hanno affollato nel weekend del 1516 marzo il municipio di Ravenna per la terza edizione di Agorà, spazio ideativo partecipativo organizzato da Ravenna2019 per dare modo ai cittadini di esprimersi sul dossier di candidatura a capitale europea della cultura, la cui versione finale andrà consegnata entro il 21 luglio. La ’ESPERTO giornata di domenica ha visto i gruppi di lavoro proporre 22 PETERSON DICE OK eventi o progetti: le proposte son Positivo il giudizio dell'inglestate poi votate in loco e, on-line, se Neil Peterson, direttore di da 169 persone. Le prime tre Liverpool2008 e da tempo saranno cofinanziate da consulente per Ravenna: Ravenna2019 con 10mila euro «Questa è una candidatura in tutto e verranno implementache viene dal cuore. Il cointe anche da idee e suggestioni volgimento vero, profondo delle altre: Atmosfere d'arte diffusa e a lungo termine della offrirà micro-azioni artistiche in popolazione locale è la cifra vari luoghi cittadini; Vegetali in che denota la marcia in più movimento sarà un festival-merdella Romagna». cato su ecologismo ed economia sostenibile; Ravenna in tutti i sensi proporrà una visita percettiva per la città. I gruppi dovranno ora incontrarsi per pianificarne la realizzazione, prevista in ottobre, quando la giuria internazionale visiterà Ravenna.

CONFCOOPERATIVE RAVENNA

LE AZIENDE INFORMANO

Ravenna Web Tv sbarca su tablet e smartphone Presentata la nuova applicazione scaricabile gratuitamente da Google Play e Apple Store Ravenna Web Tv sbarca su tablet e smartphone grazie ad una nuova applicazione che renderà più semplice per tutti mantenere un contatto diretto e veloce con la web tv. Lo strumento, presentato nei giorni scorsi a Ravenna, è scaricabile gratuitamente da Google Play e da Apple Store: «È stimato – sottolinea Roberto Gallamini, presidente di Sviluppomedia, la cooperativa che ha fondato nel 2010 Ravenna Web Tv – che nel 2014 il 40% dei consumatori possiederà un tablet mentre sugli smartphone la percentuale è ormai molto più alta. La scelta di realizzare la nostra applicazione è stata quindi la naturale prosecuzione di un lavoro avviato 4 anni fa e che, per definizione, va nella direzione di un'informazione sempre aggiornata e al passo con i tempi». La nuova applicazione permette

agli utenti di tenersi sempre aggiornati sugli avvenimenti e sulle notizie del territorio grazie agli aggiornamenti istantanei e alla grafica semplice e immediata: «Gli utenti – spiega Giampiero Corelli, direttore responsabile della web tv di informazione territoriale – potranno sempre tenersi aggiornati e rendersi protagonisti dell’informazione locale inviando video direttamente alla nostra redazione. In questo modo qualunque cittadino potrà diventare autore e produttore di video rendendo così Ravenna Web Tv uno strumento di informazione partecipata e capillare». Ravenna Web Tv, che presto lancerà anche uno strumento di informazione web “scritta” e una newsletter, ha prodotto in meno di 4 anni oltre 7900 video-servizi. L'informazione realizzata si con-

centra su ogni settore della società (dalla cronaca, all’arte e cultura, dal sociale alla formazione, dall’economia al turismo) e sono oltre 3 milioni le pagine viste al mese. Anche sui social network Ravenna Web Tv ha fatto in questi anni numeri di record: con una portata giornaliera di 27mila utenti, il profilo Facebook di Ravenna WebTv è infatti la comunità news-social più grande di Ravenna. «Sono numeri che dimostrano il successo di un’idea nata per rispondere ai cambiamenti, anche tecnologici, che hanno investito la società in questi anni – conclude Roberto Gallamini –. Ravenna Web Tv è un “work in progress”, uno strumento sempre in evoluzione, che si modellerà ad uso e consumo dei cittadini di oggi e di domani». A cura di Confcooperative Ravenna

LETTORI detti e contraddetti

RAVENNA &DINTORNI 20/3 2014

a cura di Fausto Piazza

detti e contraddetti

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

IL BUIO MENTALE DI GOLDIN E DELLA RAGAZZA DI VERMEER Leggo con piacere l'articolo di Serena Simoni (R&D n. 573 del 13 marzo, ndr) sulle motivazioni per boicottare la mostra in corso a Bologna, a Palazzo Fava, che espone tra gli altri capolavori la famosa Ragazza con l'orecchino di perla di Vermeer. E questo non per spregio all'arte (ci mancherebbe!) ma piuttosto all'organizzazione della mostra che porta la firma di Marco Goldin e di Linea d'Ombra. Ricordo che, nel novembre del 2009, in qualità di guida regolarmente abilitata anche alla città di Rimini, decisi di recarmi con una collega alla mostra intitolata “Da Rembrandt a Gauguin a Picasso. L'incanto della pittura”, allestita presso gli spazi espositivi di Castel Sismondo. Mostrando il patentino di guide locali ci saremmo aspettate un biglietto omaggio o quanto meno una tariffa di favore, ma niente. La risposta fu secca ed inequivocabile: avremmo dovuto pagare il biglietto a tariffa intera visto che, per Linea d'Ombra, noi non eravamo nessuno. [...] Ritenni opportuno scrivere una lettera di protesta [...] e la risposta [...] suonava più o meno così “Se volete istruirvi, pagate come fanno tutti”. Ecco, il problema è che noi guide locali non siamo “tutti” ma siamo il veicolo fondamentale per fare arrivare quei “tutti” alle mostre, ai musei e ai monumenti del territorio.

gruppi e che, perfino al Metropolitan Museum di New York e al Trinity college di Dublino mi è stato riservato uno sconto speciale in quanto guida turistica. Più che a una Linea d'Ombra siamo di fronte ad un vero e proprio buio mentale da cui Goldin e compagnia farebbero meglio ad uscire. Silvia Togni, presidente sindacato guide turistiche Ascom, Ravenna

#INSTAGRAM

Le storie di vita di @leonardogoni Pubblichiamo qui una serie di scatti sul nostro territorio, postati sul celebre social network fotografico con il tag #igersravenna. Questa è un biaconero scattata in strada: l’utente @leonardogoni l’ha battezzata “Storie di vita”.

Perché, come è vero che la gente è sensibile alla promozione massiccia che fa Linea d'Ombra, lo è ancora di più ai consigli di una brava guida turistica. Perciò in occasione sia di quella mostra che di quella che seguì a Castel Sismondo nel 2011 io e colleghi

ci siamo ben guardati dal consigliarle ai nostri turisti. Tengo infine a precisare che mai al Mar di Ravenna è stata negata la gratuità ad una guida turistica interessata ad approfondire la mostra in corso e, di conseguenza, a pubblicizzarla e proporla ai propri

CARO SINDACO, TASI AGEVOLATA PER I CANONI CONCORDATI Il nostro Comune dovrà presto deliberare le aliquote Tasi per le diverse categorie di immobili, a cui si aggiunge l'Imu per quelli non destinati ad abitazione principale. Chiediamo un'attenzione particolare agli immobili destinati all'affitto e, in particolare, a quelli affittati a canone concordato. Un numero sempre maggiore di piccoli proprietari di immobili è fortemente tentato, o ha giá provveduto, a ritirare il proprio immobile dal mercato della locazione. L'affitto sta diventando il più rischioso degli investimenti in ragione dell'altissimo livello di morosità. In particolare chiediamo: la rinuncia ad applicare l'aliquota massima consentita per gli immobili destinati all'affitto; l'adozione di aliquote significativamente agevolate per gli immobili affittati a canone concordato.. Franco Montanari, presidente Asppi, Ravenna

Gentile Franco, abbiamo pubblicato un estratto della vostra lettera inviata al sindaco Fabrizio Matteucci in vista delle prossime disposizioni che il Comune dovrà prendere in materia di tributi locali come Tasi e Imu. Il tema è di stringente importanza e ha occupato diverse volte le pagine del nostro settimanale. Il sindaco ha risposto alla vostra lettera aperta con queste parole: «Sì alla richiesta di agevolazioni per i proprietari di casa che affittano a canoni concordati. Per i proprietari che mettono a disposizione dell’agenzia pubblica per l'affitto un appartamento a canone concordato il Comune intende applicare l’Imu sulla seconda casa alle stesse condizioni di quelle che erano le aliquote Imu sulla prima casa prima che venisse abolita, ovvero il 5 per mille. La proposta è stata già presentata in Consiglio comunale e seguirà il suo iter. Il Governo ha deciso la possibilità di aumentare la Tasi dello 0,8 per mille. Il Comune di Ravenna ha deciso di non applicare questo aumento. Per le detrazioni utilizzeremo altre risorse. Per la Tasi dunque applicheremo l’aliquota minima del 2,5 per mille e non quella maggiorata». Ho notato però che in una seconda lettera, in risposta al sindaco, la vostra associazione non ha apprezzato il riferimento esclusivo all’agenzia pubblica per gli affitti.

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RAVENNA &DINTORNI 20/3 2014

CULTURA

MUSICA

INFO UTILI

IL FESTIVAL

ABBONAMENTI E CENE SPECIALI SOPRA IL CLUB

Dall’avanguardia all’est Europa Dal 20 al 22 marzo tra Bronson e Almagià la settima edizione di “Transmissions” di Luca Manservisi

Ci sono i turchi che non sono mai usciti dal proprio Paese («li abbiamo dovuti aiutare anche a fare i passaporti...») e i tedeschi che sono un'istituzione della musica elettronica mondiale; ci sono un vero indiano d'America che fa musica da camera e noise sperimentale e la band di culto svedese di free jazz del momento; ci sono musicisti macedoni con i loro strumenti tradizionali e la band americana di pop psichedelicoimprovvisato con alle spalle vent'anni di carriera; ci sono due band italiane molto apprezzate anche in America e la Kocani orchestra, quella originale che ha collaborato anche con Bob Dylan. La commistione di generi e una netta apertura verso Est sono le caratteristiche della nuova veste di Transmissions, il festival che l'associazione culturale Bronson Produzioni ha dedicato finora alla scena d'avanguardia, alla musica sperimentale e di ricerca. La settima edizione, in programma a Ravenna da giovedì 20 e sabato 22 marzo, pur continuando anche su quel filone, si apre al folklore e alla musica popolare, grazie soprattutto ai curatori del festival, il cui cartellone per il terzo anno consecutivo – come ormai tradizione nelle più importanti rassegne straniere – è stato allestito in prima persona da artisti di caratura internazionale. Il compito è stato affidato infatti al duo americano A Hawk And A Hacksaw, formato da Heather Trost e Jeremy Barnes. «È il sogno di ogni artista poter scegliere il cast di un festival – ha commentato nel corso della conferenza stampa in municipio Barnes – e come in ogni collezione di dischi che si rispetti, credo sia normale che siano ricompresi più generi». «Il nostro scopo – hanno poi dichiarato i due americani, in municipio a Ravenna solo un'ora e mezza dopo l'atterraggio all'aeroporto di Bologna – era quello di portare a Transmissions uno spaccato della musica che amiamo,

L’ingresso alla singola serata del festival Transmissions è di 12 euro (10 in prevendita) mentre è possibile fare un abbonamento alle tre serate al prezzo di 25 euro. Giovedì e sabato è possibile cenare dalle 19.30 nella sala sopra il Bronson (i primi 20 prenotati avranno l’ingresso ai concerti gratuito). Info: 333 2097141.

non solo proveniente da vari luoghi dell'Europa dell'est, ma anche da alcune delle nostre scene live preferite in Occidente, con la possibilità di assistere a performance che è davvero rarissimo poter vedere». Come per esempio quella di Raven Chacon, originario della Navajo Nation, riserva indiana autogovernata a cavallo degli stati di New Mexico, Utah e Arizona, che improvviserà in apertura della serata di giovedì (al Bronson di Madonna dell'Albero a partire dalle 21) una performance dall'indole noise insieme agli OvO, band di culto dell’underground italiano che ha ormai una fama di caratura internazionale. E il giorno prima le loro prove insieme verranno registrate, in vista di una futura possibile pubblicazione. La prima serata del festival continuerà con i Fire! – progetto free jazz psichedelico del sassofonista svedese Mats Gustafsson – e gli americani Deerhoof, band di San Francisco attiva dal lontano 1994 che è la più vicina alla forma canzone di tutto il fastival, spaziando dalla psichedelia all'improvvisazione ma anche toccando lidi pop, il tutto all'insegna della forte personalità della cantante giapponese Satomi Matsuzaki. La seconda giornata, venerdì 21 marzo, sarà quella più di rottura rispetto alle passate edizioni di Transmissions, essendo quasi del tutto caratterizzata appunto dalla musica balcanica. «Ma non vi aspettate una paccottiglia per turisti – avverte in conferenza stampa Bruno Dorella degli Ovo, ormai ravennate d'adozione e

affezionatissimo protagonista/spettatore del festival –, questa è musica popolare vera, non etno-jazz alla moda. Impegnativa da ascoltare ma molto interessante». Questa volta l'appuntamento è all'Almagià, dalle 21, con l'ungherese Balàzs Unger, uno dei più grandi maestri di cimbalom, il cembalo tipico della tradizione musicale magiara; il bulgaro N e y a l ko Nedyalkov con il suo kaval (il flauto in legno tipico dei Balcani); la polistrumentista macedone B a j s a Arifovska con i connazionali Zoran Dzorlev e Ratko Dautovski; e il trombettista King Naat Veliov con The Original Kocani Orkestar, la fanfara tzigana portata al successo poi da Goran Bregovic. Per la serata conclusiva di sabato 22 si tornerà al Bronson (sempre dalle 21) con l'oscura psichedelia tra folk ed esoterismo dei veneti Father Murphy, il folk dei padroni di casa A Hawk And A Hacksaw che per l'occasione saranno accompagnati dai turchi Cuneyt Sepetci e Ozanit Alaattin e dall'ungherese Balàzs Unger (già sul palco il venerdì), e il gran finale («per la prima volta un vero party in occasione di Transmissions», dice il patron di Bronson Produzioni e organizzatore del tutto, Christopher Angiolini) con l’elettronica danzereccia dei tedeschi Mouse On Mars. Infine, da segnalare anche l’allestimento di due mostre: quella dell'illustratore Gianluca Costantini al Fargo Cafè e quella di Raven Chacon di venerdì 21 all'Almagià.

I curatori americani

portano in città anche la musica dei Balcani Poi Fire!, Deerhoof, OvO, Father Murphy e l’elettronica dei Mouse On Mars

Gli A Hawk And A Hacksaw, curatori del festival, si esibiranno al Bronson sabato 22 marzo

LA PARATA

E per le vie del centro passa la fanfara La serata di venerdì 21 marzo di Transmissions (che entrerà nel vivo dalle 21 all’Almagià= partirà già dal tardo pomeriggio, con una mini parata con gli esponenti della musica balcanica ospiti del festival (nella foto The Original Kocani Orkestar), con partenza dal Fargo di via Girolamo Rossi alle 18.15 e attraversamento festoso delle principali vie del centro storico di Ravenna.

MUSICA Venerdì 21 marzo

COSTRUZIONI E RISTRUTTURAZIONI EDILI

Etno jazz

RAIMONDO RAIMONDI COLECTIVO in “Italiani a Rio”

Un quintetto jazz che si muove sulle corde di Raimondo, la voce di Letizia Magnani, cantante di classe con innata vocazione per il fado e il brasilian, per una serata di grande musica jazz con echi brasiliani e mediterranei.

Venerdì 28 marzo La magia in acustico

MUSICA

BERMUDA ACOUSTIC trio

Un repertorio straordinario che svaria, in acustico, dalla musica classica al rock. Tre grandi virtuosi accompagnati in alcuni brani dalle percussioni e da una voce femminile.

MARZO-APRILE 2014

Venerdì 4 aprile ...senza titolo...

ROBERTO VECCHIONI in “Io non appartengo più”

Uno dei più grandi interpreti ed autori della canzone italiana accompagnato dal polistrumentista Lucio Fabbri della PFM, da Massimo Germini alle chitarre e da un trio d'archi per una versione esclusiva del suo ultimo spettacolo.

Venerdì 11 aprile Gran finale con

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Circolo ARCI INGRESSO RISERVATO AI SOCI

I RAGAZZI, I FUORI DAL CORTILE BAND

e tanti altri artisti, amici del Socjale, daranno vita alla festa di fine programmazione. Un'occasione di divertimento assicurato. Proposte e performances con assoluto “sprezzo del ridicolo” e un pensiero a chi ha più bisogno. Il ricavato della serata sarà devoluto a : Associazione “Il volo di Martina” e per le cure di Denise.

Porte aperte ore 21 - Inizio concerto ore 22

Via Kennedy,30 - SOLAROLO (RA) Tel. 0546 52523 - Cell. 366 1382695

RAVENNA &DINTORNI 20/3 2014

CULTURA LA RASSEGNA

L’EVENTO

I migliori documentari in vetrina al Corso “per non morire di televisione”

Al Rock Planet il metal dei Soulfly di Cavalera Concerto davvero da non perdere al Rock Planet di Pinarella per tutti gli appassionati di metal. Sabato 22 marzo dalle 22.30 l’appuntamento è infatto con gli americani Soulfly, banda capitanata dal leggendario chitarrista e cantante brasiliano Max Cavalera, fondatore dei Sepultura. Info: 335 7578009.

CONCERTI ATMOSFERE BRASILIANE AL SOCJALE Venerdì 21 marzo dalle 21 al teatro Socjale di Piangipane si esibirà Raimondo Raimondi col suo Colectivo nel concerto "Italiani a Rio", viaggio fra le sonorità brasiliane con i loro rimandi alle atmosfere del Mediterraneo. Oltre alla rivisitazione dei grandi autori carioca, Raimondi, tra i chitarristi più noti della nostra regione, proporrà alcune composizioni originali tratte dai suoi due album.

AL MAMA’S

SERATA ETNO-JAZZ

Sabato 22 marzo alle 21.30 al Mama’s di via San Mama, a Ravenna, concerto etno-jazz con il Deja Vu Quartet, fondato dal chitarrista riminese Gianni Massante.

OBOE-PIANOFORTE PER MIKROKOSMOS Domenica 23 marzo alle 11 al ridotto del teatro Alighieri di Ravenna prosegue la rassegna di concerti di classica della scuola di musica Mikrokosmos. Robert Schumann, Francis Poulenc e Camille Saint-Saëns saranno interpretati dal primo oboe solista dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Francesco Di Rosa, e dalla pianista Akané Makita.

FOLK

DAL

BELGIO IN

CENTRO A

RAVENNA

Domenica 23 marzo alle 19 concerto che promette di essere una bella sorpresa al Moog Slow Bar di vicolo Padenna, in centro a Ravenna. Sul palco salirà infatti The Bony King Of Nowhere, che è il progetto del giovane cantautore belga Bran Vamparys. Un progetto incentrato sul folk, sulle orme di Johnny Cash, di cui parla molto bene la critica internazionale.

THALIA ZEDEK

MARZO AL

MUSICA • CINEMA

BRONSON

Una volta archiviato il festival Transmissions (di cui parliamo nella pagina a fianco) al Bronson di Madonna dell’Albero tornano i protagonisti del rock internazionale. Giovedì 27 marzo, dalle 21.30, l’appuntamento è con Thalia Zedek e la sua band. La cantautrice di Washington è nota per essere stata la fondatrice dei Come e presenterà al Bronson il suo ultimo lavoro, Six, uscito per Thrill Jockey Records.

Torna al cinema Corso di Ravenna (via di Roma 49) “Per non morire di televisione”, rassegna cinematografica dedicata al documentario d’autore curata da Fabrizio Varesco. Il programma propone una selezione delle migliori produzioni di recente uscita. Molti dei documentari che saranno proiettati hanno ricevuto premi e riconoscimenti nazionali e internazionali e offrono un panorama significativo del momento particolarmente felice che sta attraversando il genere. Si comincia venerdì 21 marzo alle 20.30 con il documentario Per Ulisse di Giovanni Cioni, il regista vincitore del Festival dei Popolo 2013 che sarà presente alla rassegna. Seguirà alle 22.30 il vincitore del festival di Roma, Tir di Roberto Fasulo (nella foto), che presenterà in sala il suo lavoro. Sabato 22 marzo sarà la volta del candidato all’Oscar 2014 The Square della regista egiziana Jehane Noujaim e del film vincitore del Festival di Torino I fantasmi di San Berillo del regista Edoardo Morabito, presente in sala. Il festival riprenderà il weekend successivo, da venerdì 28, per concludersi domenica 30 marzo. Sul prossimo numero il programma dettagliato, consultabile su www.ravennaedintorni.it e nei siti di Ravenna Cinema e Ravenna Screen. Info: 0544 482057 oppure 340 9931784. Biglietti: intero 3 euro, ridotto 2.

RAVENNA &DINTORNI 20/3 2014

CULTURA

TEATRO

L’INTERVISTA

«Il teatro? Azione e fraintendimento» Antonio Rezza e Flavia Mastrella, voci fuori dal coro della scena italiana, arrivano al Rasi Antonio Rezza e Flavia Mastrella sono due delle voci più originali del teatro italiano. Sempre fuori dal coro hanno costruito negli anni un percorso artistico che ha attraversato teatro, televisione, cinema ed editoria, usando questi mezzi espressivi sempre in maniere inaspettate. Tornano ora al teatro Rasi di Ravenna domenica 23 marzo (ore 21) per “Ravenna viso-in-aria” con il loro nuovo lavoro Fratto_X. Sotto il nome di “ricerca” oggi spesso si nascondono spettacoli performativi molto seriosi e concettuali, lontani dal pubblico. Voi invece siete sempre riusciti a unire profondità e ironia. È possibile quindi fare un teatro ricercato anche divertendo il pubblico? Flavia: «Noi non facciamo proprio teatro, comunichiamo nei teatri... l’ambiente ci ha dato la possibilità di esprimerci, ci ha mantenuto vivi permettendoci uno sviluppo costante, una messa a punto delle nostre smanie in estensione. Il sentimento popolare che permea i nostri riti è decontestualizzato elegante esasperato. Purtroppo i lavori di ricerca in questo momento si affidano per le scelte estetico-drammaturgiche a esperienze già teorizzate in passato e ben sviluppate tra gli anni ‘70 e ‘80 del 900. Ecco perché sono seriose e inadeguate. Un autore dovrebbe passare del tempo a vivere tra la gente, consiglio a tutti se non hanno mai provato, di prendere un treno regionale, al mattino tra le ore 6 e le 8 o il pomeriggio tra le 16 e le 20, in alternativa di fare una fila alla posta quando si ritira la pensione». Antonio: «La ricerca spesso serve a nascondere i limiti di chi la fa. “Chi ri-cerca ri-trova”, è proprio qui il misfatto. Chi ri-trova ri-porta alla luce il già esistito, il già trovato. A noi non interessa la ricerca perché non ci interessa ritrovare. La strada giusta va abbandonata appena porta al compromesso. L’assenza di ironia nella ricerca dipende proprio dal fatto che trovare il già trovato non produce gioia ne perversione. Qualunque idea originale ha sempre un significato demoniaco perché sfugge all’ordine costituito. Credo quindi che la ricerca non abbia ironia perché non si sottrae al controllo dell’autore. E quindi non conosce la depravazione». Nella vostra lunga carriera avete attraversato stagioni molto diverse del teatro italiano, in che periodo stiamo andando secondo voi? F: «Dall’autocrazia del caos, all’autoritarismo con leggi ferree ma aleatorie». A: «Il periodo è sempre lo stesso, e anche la direzione. Il malessere dell’uomo sta nel considerare il periodo in cui vive peggiore del precedente solo perché la

Antonio Rezza in “Fratto_X”

FAENZA AL MASINI L’ESITO DEL LABORATORIO CON MENOVENTI E GRUPPO NANOU

«Un autore dovrebbe

passare del tempo a vivere tra la gente, consiglio a tutti di prendere un treno regionale

Domenica 23 marzo (alle 21) approda al teatro Masini di Faenza l'esordio dei partecipanti alla terza edizione del laboratorio "Meme - unità contagiosa di evoluzione culturale”, guidato dalla compagnia faentina Menoventi e dai danzatori ravennati di Gruppo nanou. Durante l’inverno le nuove aule dell’ex istituto dei Salesiani sono state abitate da un gruppo di 30 amanti della scena, non-professionisti, desiderosi di farsi condurre da gruppi più esperti nell'esplorazione dei linguaggi del teatro e della danza. In programma due spettacoli: le 2014 Follies (curato da Menoventi) ispirate al cabaret dadaista caro alla compagnia faentina, e le tracce di John Doe, il cadavere senza identità che guida la recente ricerca coreografica del gruppo nanou.

lo! l e b è il cielo con noi! o scopril

MARZO INFO E PRENOTAZIONI:

0544 218227

Venerdì 21 ore 20.30

GIÒ DE LUIGI E ANDREA MORELLI

Venerdì 28 ore 20.30

GLORIA TURRINI E FRANCESCO LAGHI

sua presenza deve avere un significato. L’essere umano tende a sopravvalutare il presente perché lo abita, fa del tempo una questione personale. Le cose dipendono dall’essere e quindi la situazione è sempre quella: il potere delle piccole idee tende a nascondere le grandi invenzioni. Bacon diceva che con l’avvento della fotografia la pittura soggettiva non aveva più significato». Quando la televisione era ancora aperta al teatro avete registrato pezzi memorabili, perché secondo voi il teatro è stato dimenticato dal piccolo schermo? F: «Per Rai 3 nel 2000 abbiamo realizzato una serie di interviste documentarie Troppolitani, un sondaggio antropologico amaramente comico su Roma. Antonio e apparso più volte in varie trasmissioni, Ghezzi ci ha dedicato delle notti a Blob con il nostro cinema. E non è mai stato trasmesso un lavoro performativo neanche dopo la mezzanotte. La difficoltà è sempre la stessa, la padronanza dell'opera. Alla radio invece ci andiamo insieme e più spesso». A: «La televisione racconta le cose che accadono e da un po’ di tempo anche il teatro. La dinamica infame si trasferisce dal piccolo schermo al grande palco: l’essere televisivo e l’attore in contumacia ci allietano con la storiella della buonanotte. Solo che la televisione sta in soggiorno e l’attore no. Quindi l’attore usa lo spazio del palco come se fosse il salotto della casa del vicino. Innesca un clima amichevole con lo spettatore quando il rapporto è puramente economico. La televisione parla di sciagure e il teatro le racconta a pagamento. Il problema non è che il teatro non va in televisione, ma che la televisione non è mai uscita dal teatro. E lo governa come fosse un telegiornale. Coglioni a parte che si dilettano in commedie fatue. Ma questo è un altro genere». In questo nuovo spettacolo tornate su un tema che vi è caro, il teatro come mistificazione. Cos'è per voi il teatro? F: «È il santuario giusto per i nostri riti comunicativi». A: «Il teatro è azione, non è narrazione. Il teatro è fraintendimento e non racconto clientelare. Il teatro è tutto ciò che non viene finanziato». Com'è comporre uno spettacolo a quattro mani? F: «Lavoriamo a due cervelli, ognuno si prende le sue libertà e senza affezionarsi alle idee siamo sempre pronti a buttare tutto ciò che ci ricorda la banalità di un concetto moderato». A: «Flavia crea gli habitat dove io vivo per un anno. Faccio prove di pura libidine insieme a Massimo Camilli. Organizziamo prove aperte per mettere in moto il corpo. Alla fine io e Flavia montiamo lo spettacolo come fosse un film». Sulla scena entra ed esce da decine di personaggi, ce ne sono alcuni che le rimangono addosso quando scende dal palco? A: «Direi di no, perché non essendo un attore sono diverso da quello che sta sul palco. Oppure talmente uguale da non poter dire se “ci sono o ci faccio”». Matteo Cavezzali

Martedì 25 marzo, ore 21

Martedì 8 aprile, ore 21

L'Astronomia dell'antico Egitto

I pianeti di tipo terrestre

Agostino Galegati:

Massimo Berretti:

Venerdì 11 aprile, ore 21 Martedì 1 aprile, ore 21

Osservazione della volta stellata

I miti del Sole e della Luna

Domenica 13 aprile, ore 10.30

Agostino Galegati:

Osservazione del Sole

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 sito: www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Si consiglia la prenotazione

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CULTURA

TEATRO

L’EVENTO

PROSA

Prima di Scuola con Silvio Orlando e Marina Massironi

Un tuffo nell’America di Williams

Anteprima nazionale al teatro Goldoni di Bagnacavallo. Sabato 22 marzo alle ore 21 Silvio Orlando e Marina Massironi saranno protagonisti di La scuola di Domenico Starnone, con la regia di Daniele Luchetti. Oltre ai due protagonisti, saranno in scena Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli e Maria Laura Rondanini.

Elio De Capitani all’Alighieri con “La discesa di Orfeo”. In scena Cristina Crippa IL CLASSICO

ANTEPRIMA

Gleijeses omaggia Oscar Wilde

Le Belle Bandiere a Russi

Per la stagione del Rossini di Lugo, il “Teatro Stabile di Calabria-Quirino V. Gassman” presenta L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde nella traduzione di Masolino D'Amico, con Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli e Lucia Poli. Regia di Geppy Gleijeses. Recite venerdì 21 e sabato 22 alle 20.30, domenica 23 alle 16 e alle 20.30.

La compagnia Le Belle Bandiere presenta in anteprima, martedì 25 marzo, al teatro comunale di Russi alle ore 20.45 il nuovo spettacolo Svenimenti tratto da Anton Cechov e coprodotto con il CTB Teatro Stabile di Brescia. Lo spettacolo nasce su progetto di Elena Bucci e Marco Sgrosso, interpreti in scena insieme a Gaetano Colella.

AGENDA DANZA: IL “BOLERO” DI GRAZIA GALANTE

ROCCO PAPALEO CON BAND FAENZA E RAVENNA

IL CLASSICO GOLDONIANO DI ROBERTO VALERIO

GIANFRANCO D’ANGELO CHIUDE LA PROSA DI CERVIA

Con lo spettacolo Bolero, grande omaggio all’indimenticato mito del coreografo Maurice Béjart, si chiuderà la rassegna di danza del Masini di Faenza. Una successione di quadri, interpretati da Grazia Galante, che di Béjart fu musa, e dalla compagnia Almatanz, in scena venerdì 21 marzo alle ore 21.

Rocco Papaleo porta in teatro la pièce Una piccola impresa meridionale, di cui è anche autore insieme al regista Valter Lupo. Il celebre attore sarà lunedì 24 (ore 21) al Masini di Faenza e martedì 25 marzo (ore 20.30) all’Alighieri di Ravenna, accompagnato dal vivo da una band di musicisti per una sorta di sperimentale teatro-canzone.

Con il classico goldoniano L’impresario delle Smirne, proseguono gli appuntamenti con la grande prosa al Masini di Faenza. Martedì 25, mercoledì 26 e giovedì 27 marzo alle ore 21, Valentina Sperlì, Antonio Iuorio, Roberto Valerio (anche regista) e Nicola Riganese saranno protagonisti della pièce, affiancati da Massimo Grigò, Federica Bern, Alessandro Federico, Chiara Degani e Peter Weye.

La stagione di prosa del Comunale di Cervia si chiuderà, giovedì 27 e venerdì 28 marzo alle ore 21, con uno dei testi più celebri dell’americano Neil Simon: California Suite. Ne saranno protagonisti due interpreti d’eccezione, Gianfranco D’Angelo e Paola Quattrini, affiancati da Tania Borro e Frnacesco Jelo. La regia è affidata a Massimiliano Farau. I due protagonisti e la compagnia incontreranno il pubblico al Ridotto del Teatro venerdì 28 marzo alle ore 18,30 a ingresso gratuito.

i Sedici

Il ruolo dell’Architettura contemporanea

Dopo l’entusiasmo con cui il pubblico ravennate aveva accolto The History Boys nel 2012, il Teatro dell’Elfo torna alla stagione di prosa del teatro Alighieri dal 20 al 23 marzo con La discesa di Orfeo. Elio De Capitani ha scelto anche Ravenna come tappa della tournée della sua terza regia di Tennessee Williams, riallacciando il filo di un lavoro iniziato diciannove anni fa - quando Mariangela Melato e il teatro Stabile di Genova lo chiamarono a dirigere Un tram che si chiama desiderio - e ripreso nel 2011 con Improvvisamente l’estate scorsa. Williams è l’autore più rappresentativo del teatro americano, una voce disillusa che per prima ha portato sulla scena le debolezze del sogno di libertà del nuovo mondo. Opera mai vista nei teatri italiani, La discesa di Orfeo è stata riletta dal Teatro dell'Elfo – si legge nella cartella stampa – «con gli occhi e con i corpi di chi ha assorbito dentro di sé il teatro e il cinema per rendere in scena la tragica tenerezza e il furore esistenziale di cui si nutre il testo». Lo sfondo è l'America in crisi degli anni Trenta, alle prese con il proprio sogno infranto di modernità e ricchezza: la storia è infatti ambientata nel profondo sud degli Usa, dove i protagonisti conducono vite squallide e monotone tiranneggiate dalla cricca di Jabe Torrance, spietato signorotto locale. Elio De Capitani con lo scenografo Carlo Sala ha immaginato uno spazio industriale, una sala prove di un'indefinita periferia urbana: è qui che la compagnia arriva per provare il testo di Williams. Muri grigi e spogli, grate di ferro che lasciano filtrare le luci della città, creando chiaroscuri che aprono squarci visionari in questo paesaggio crudamente realistico. Un luogo che non descrive gli ambienti del testo, ma permette la libertà di "citarli", anche con la lettura esplicita delle didascalie d'autore. Gli interpreti, tutti sempre in scena, di volta in volta escono dal proprio personaggio per farsi "voci fuori campo" che letteralmente dicono le azioni e le intenzioni degli altri personaggi, li illuminano con potenti lampade manovrate a mano, quasi a volere mettere in luce le emozioni più nascoste. Una compagnia guidata da Cristina Crippa e che vede tra i protagonisti Edoardo Ribatto ed Elena Russo Arman. Gli attori e il regista incontreranno il pubblico sabato 22 marzo alle 18 alla sala Corelli del teatro Alighieri; l’incontro sarà coordinato dal direttore artistico della stagione di prosa Marco Martinelli. I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del teatro Alighieri (0544 249244/55), presso tutte le filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna, Iat Ravenna di via Salara e on-line.

Comune di Ravenna

Ciclo di conferenze organizzate e promosse dal Gruppo Ravimm - Le Cantine di Palazzo Rava, in collaborazione con la rivista dell’abitare TrovaCasa Premium (edizioni Reclam), con il patrocinio del Comune di Ravenna e Ravenna 2019 Coordinatore Emilio Rambelli

Giovedì 20 marzo 2014

Le Cantine di Palazzo Rava, Ravenna - via di Roma 117 apertura mostra ore 20, conferenza ore 21

Studio Angeli e Brucoli Faenza

ESPONE I PROPRI PROGETTI

Gabriele Montanari

Unione Comuni Bassa Romagna

parlerà di "DIALETTICA FRA NORME E PROGETTI"

All’incontro seguirà un momento conviviale con i vini della Cantina Braschi (Mercato Saraceno) Info: Ilaria Siboni - siboni.ilaria@gmail.com - Cell. 338 1584910

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CULTURA

ARTE • LIBRI

BENI CULTURALI

LA BUSTINA DI MELPOMENE

Alla scoperta di tesori nascosti Tornano le giornate Fai. Anteprima al Museo delle Cappuccine Il 22 e il 23 marzo tornano le Giornate Fai di Primavera, giunte alla ventiduesima edizione, un’occasione per andare alla scoperta di aspetti meno noi del patrimonio artistico e monumentale del territorio. A fare da guide e “ciceroni” per l’occasione studenti delle scuole preparati con l’aiuto dei loro insegnanti e dei Delegati Fai, illustrano ai visitatori gli aspetti storici ed artistici dei beni aperti, trasformandosi in Apprendisti Ciceroni. Una sorta di “anteprima” provinciale si terrà venerdì 21 marzo, alle 18, al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo. Oltre alla presentazione dettagliata dei beni aperti sul territorio provinciale nel corso delle Giornate FAI di Primavera, la serata sarà incentrata sulla figura di Ottaviano Augusto e sull’uso propagandistico delle immagini come mezzo per l’esercizio del potere. L’occasione per parlare di questo argomento è data dalla presentazione al pubblico di un calco ottocentesco da originale di età augustea conservato nel museo bagnacavallese, che da poco è stato recuperato grazie ad un restauro che ne ha consolidato la struttura e ripristinato l’unità estetica. Sabato 22 e domenica 23 saranno poi sette i beni aperti in provincia: uno speciale percorso del Museo Nazionale dedicato ad Augusto, la pieve romanica di San Pietro in Sylvis a Bagnacavallo, il Teatro Comunale di Cervia, primo teatro inaugurato dopo l’Unità d’Italia, il Teatro Masini di Faenza, con uno speciale percorso di visita alla torre scenica, la Chiesa di San Francesco di Paola e una speciale mostra numismatica sulla riforma monetaria augustea a Lugo, infine il Teatro Pedrini di Brisighella, gioiello sconosciuto all’interno del Palazzo Comunale. Inoltre, domenica 23 a Ravenna si terranno speciali visite guidate in albanese e inglese al Percorso Augusteo del Museo Nazionale, a cura dei Mediatori Artistico Culturali (info claudiabassi.fai@gmail.com / 0544.460208).

Tra i luoghi che si potranno “scoprire” ci sono il teatro di Cervia, qui raffigurato, e quello, meno noto, di Brisighella

a cura di Maria Giovanna Maioli È sabato notte 15 marzo. Esco or ora dal Teatro Alighieri dove ho seguito, sempre in crescendo, la prima del Matrimonio segreto, il dramma giocoso in due atti di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati, poeta di corte. Godibilissimo questo Matrimonio, impreziosito magari anche da alcuni non trascurabili echi mozartiani. Bene addestrata la compagnia di canto. Adeguate la regia e la messinscena. Eccellente come sempre l’Orchestra Cherubini, di rango il direttore Julian Kovatchev. E ora la celebre aria di Paolino.

PRIA CHE SPUNTI IN CIEL L’AURORA DI

CLASSENSE/1

CLASSENSE/2

Ciclo di incontri in biblioteca: si comincia con Benedetta Tobagi

Teresa Guiccioli oltre Lord Byron Una mostra in corso

Prende il via giovedì 20 marzo alle 17.30 un ciclo di incontri quindicinali con alcuni tra i più importanti scrittori italiani contemporen nella sala Muratori della Biblioteca Classense (via Baccarini a Ravenna). Si comincia con Benedetta Tobagi, figlia del giornalista ucciso nel 1980 Walter, con il suo ultimo Una stella incoronata di buio, una narrazione i che ripercorre le vite e le vicende legate ad una delle più terribili stragi degli anni settanta, quella di Piazza della Loggia a Brescia. Il secondo appunamento sarà con Andrea Bajani e, a seguire, ci sarà il collettivo Wu Ming, proprio a ridosso della loro ultima e grande fatica L’armata dei sonnambuli (in uscita proprio nei giorni in cui incontreranno i lettori). Il 3 maggio gli incontri si chiuderanno con Melania Mazzucco, una delle scrittrici italiane più amate e impegnate, autrice del recente Sei come sei. Presenta al pubblico e intervista gli autori Emiliano Visconti.

Prosegue fino al 26 aprile la mostra, nella Manica Lunga della biblioteca Classense a Ravenna, dedicati a Teresa Guiccioli e curata da Beatrice Buscaroli. L’obiettivo dichiarato dell’esposizione è esplorare e definire la personalità di Teresa Gamba Guiccioli al di là delle sue celebri relazioni sentimentali (fu infatti l’amante di Byron). Le artiste invitate sono Daniela Alfarano, Lidia Bagnoli, Agnese Baruzzi, Giorgia Beltrami, Sara Berti, Simona Bramati, Silvia Camporesi, Antonella Cinelli, Roberta Dallara, Monica Grycko, Paola Martelli, Franca Minardi, Marialuisa Tadei, Mona Lisa Tina, Maria Chiara Zarabini. Il catalogo è edito dalle edizioni del Girasole (Ravenna) e oltre alle riproduzioni a colori delle opere d’arte realizzate, testi storici e critici di Claudia Giuliani, Beatrice Buscaroli.

AGENDA UN MERCOLEDÌ TRA BARONCELLI E IL RICORDO DI ZAVALLONI Mercoledì 26 marzo al caffé Letterario di via Diaz alle 18.30 l’appuntamento con lo scrittore vede ospite il ravennate Eugenio Baroncelli con i suoi raffinati libri editi da Sellerio e qualche anticipazione sulla prossima fatica in uscita. al Tribeca di Ravenna, alle 18, per la rassegna Librando si ricorderà il pedagogista Gianfranco Zavalloni con Roberto Papetti (giocattolaio), Fabio Molari (poeta e maestro) e Simonetta Ferrari (dirigente scolastica)

SALOTTO SCIENTIFICO SULLA FISICA QUANTISTICA Nuovo appuntamento con il Salotto Scientifico con Monica Marelli autrice di C’era un gatto che non c’era - Misteri e meraviglie della fisica quantistica, al caffè del Teatro di via Mariani a Ravenna Venerdì 21 Marzo alle 18.30. La serata è curata da Monica Maltoni dell’associazione Albert Einstein.

GIOVANNI BERTATI

Pria che spunti in ciel l’aurora cheti cheti, a lento passo, scenderemo fin abbasso che nessun ci sentirà. Sortiremo pian pianino dalla porta del giardino: tutta pronta una carrozza là da noi si troverà. Chiusi in quella il vetturino per schivar qualunque intoppo, i cavalli di galoppo senza posa caccierà. Da una vecchia mia parente buona donna, e assai pietosa, ce ne andremo, cara sposa, e staremo cheti là. Come poi s’avrà da fare penseremo a mente cheta. Sposa cara, sta’ pur lieta che l’amor ne assisterà.

(dal libretto di sala Il matrimonio segreto, Edizioni Moderna, Ravenna 2014)

CULTURA

RUBRICHE

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FULMINI E SAETTE

LETTI PER VOI

di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

Oltre il medical thriller: La croce sulle labbra di Nevio Gaelati *

Cacciamo, siamo

Porto Corsini

VISIBILI E INVISIBILI

Lei di Spike Jonze, un film volutamente radicale e radical (chic) di Francesco Della Torre

Lei (di Spike Jonze, 2013). Theodore ha da poco divorziato e non vive bene la propria solitudine, ossessionato da ricordi dolorosi e ricorrenti. Lo distrae soltanto il lavoro, che consiste nello scrivere lettere d'amore e affetto per conto di altre persone; un lavoro frutto della sua grande passione per la tecnologia, che gli porta ad avere in casa un sistema di videogame 3D e la consuetudine delle chat erotiche. Un giorno Theodore viene a sapere del lancio un nuovo sistema operativo estremamente interattivo, che decide di provare. In breve tempo nascerà un legame incredibile. Letta così, risulta difficile non considerare ridicola la trama, ma Spike Jonze è un personaggio che già da tanti anni ci ha abituato a film totalmente surreali, onirici, metaforici ai limiti dell'assurdo. Non potete dimenticare Essere John Malkovich e il più recente Nel paese delle terre selvagge, film che sposano appieno le stesse caratteristiche presenti in Lei, e marchio di fabbrica dell'eclettico regista statunitense, che ha per anni dominato il mondo dei videoclip, realizzato alcuni capolavori come “Sabotage” dei Beastie Boys o “Praise You” di Fat Boy Slim. Insomma, il ragazzo ci sa fare sia con la macchina da presa, sia con il materiale pericolosissimo che produce in fase di scrittura (sua anche la sceneggiatura, premio Oscar). Lei è un film da

prendere o lasciare, non offre né concede vie di mezzo, e fin da subito ci fa capire che la dicitura commedia sia certamente generica, anche perchè di allegro ha ben poco. Lo sviluppo del film dipende totalmente dall'empatia tra il protagonista (Joaquin Phoenix, molto bene) e “lei” (nell’originale con la voce di Scarlett Johansson, tra l'altro), e non esce dal suo spirito per tutte le due ore (tantine) di durata. Un film che vuole, senza nasconderlo, essere metafora non solo di solitudine e di approcci da nuovo millennio, ma che scava anche nelle radici e nelle intimità di amori perduti, trovati o cercati. Un film volutamente radicale e radical (chic), che vuole ostentare il suo essere cultura moderna e che per fortuna ci riesce: aiutano in questo senso le belle musiche degli Arcade Fire e l'aspetto estetico dato da fotografia e scenografia. Un rischio, un oggetto molto fragile e pretenzioso, che è riuscito a reggere l'urto del grande schermo e di queste scettiche pagine. Un film che piace molto alla critica e un po' meno alla gente comune, che oltre l'Oscar e il Golden Globe per la migliore sceneggiatura, si è portato a casa molti premi dal Festival di Roma. Ma forse il premio più adatto gli è stato assegnato al Saturn Award, che lo ha insignito del titolo di Miglior Film Fantasy, perchè se non ci si cala in un mondo fantasy, non si accettano le pesanti regole del gioco, non si abbandona un'idea di realtà non in divenire, si rischia di pensare come Fantozzi sulla Corazzata Potemkin.

La paura ha tanti inneschi: il buio, gli insetti, gli esseri che strisciano nel buio, il vuoto. In realtà, per molte società, si tratta sempre di sottocategorie dell’unica, vera generatrice di terrore: la morte. Con la declinazione del dolore, dello strazio, della lunga sofferenza. E morte e devastazione – il quarto cavaliere dell’apocalisse, per capirci – fanno irruzione fin dalle prime pagine di La croce sulle labbra, l’ottimo romanzo di Danilo Arona ed Edoardo Rosati, rilanciato (dopo una significativa revisione: era uscito nel numero 1540 di “Segretissimo”, 2008) dalle Edizioni Anordest, nella collana “Criminal Brain”. La vicenda parte a Guana, paradiso delle Antille, dove vive quasi esiliato un infettivologo con una vicenda personale segnata dal suicidio della madre e con un fratello monaco a Milano. In una sola notte in quell’angolo di meraviglia del Caribe, qualcosa stermina la popolazione e centinaia di nativi partono in fretta diretti verso occidente. Mesi dopo a Milano inizia a dilagare un morbo letale, che provoca esplosioni di violenza inaudita e una serie di omicidi che rischiano di annichilire tutto e tutti. Un morbo diffuso “ad arte”, nel nome di un dio terribile, Exu. Al medico che arriva dall’altro lato dell’Oceano si uniscono due italiani (un uomo e una donna) e insieme lottano per arrestare la furia del Quarto Cavaliere. Una premessa: questo non è “solo” un medical thriller come ha annunciato la campagna di promozione. È un romanzo che unisce un’attenta e precisa analisi della realtà (Rosati è giornalista esperto di medicina) alle migliori atmosfere thriller degli ultimi anni; con variazioni in horror di grande efficacia. E qui c’è la zampata di un maestro come Danilo Arona, che conduce il lettore in un vortice assolutamente adrenalinico. Un solo riferimento: l’importanza delle pareti, esterne e interne, di case e palazzi (“Quando le città hanno il cancro, i muri parlano”): la paura che trasudano, letteralmente, è sorella strettissima di quella che prova il Perdinka ancora adolescente in L’estate di Montebuio, altro romanzo imperdibile di Arona, sempre di fronte a mattoni che si trasformano in altro. C’è di più: il romanzo parla di razzismo, immigrazione e tratta di clandestini, deformazione della vita in una metropoli, con efficacia e precisione. Senza dimenticare la qualità della scrittura o il rispetto della credibilità del plot. E, come nei film Marvel, il romanzo va letto fino in fondo con la stessa emozione e il medesimo trasporto. Le sorprese non finiscono mai. Forse neppure il morbo… * direttore del festival GialloLuna NeroNotte

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20 CINEMACITY Ravenna

CINEMA EUROPA Faenza

Programmazione dei film in sala

Ida

Captain America Il soldato d’inverno

di Pawel Pawlikowski gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17.30-19.15-21

(regia di Anthony Russo, Joe Russo) Proiezione in 3D mer.: 17.25-20.10-22.55 Proiezione in 2D mer.: 18.05-21

Spaghetti Story di Ciro De Caro lun.: p.u. 21 (ospite il regista in diretta skype)

DA GIOVEDÌ 20 A MERCOLEDÌ 26 MARZO

Il ricatto di Eugenio Mira fer.: 17.45-20.30-22.40; sab. e dom.: 15.45-18.05-20.30-22.40

CINEMA S. ROCCO Lugo Allacciate le cinture

Amici come noi

di Ferzan Ozpetek

Cerchi casa?

di Enrico Lando fer.: 17.45-18.20-20.40-22.45; sab. e dom.: 15.30-16.10-17.45-18.2020.40-22.45

Noi 4 di Francesco Bruni fer.: 17.45-20.20-22.35; sab. e dom.: 15.30-17.45-20.20-22.35

Non buttiamoci giù

DA PAGINA 27

La Bella e la Bestia

dom.: 15.40-18-20.20

di Pascal Chaumeil fer.: 17.50-20.20-22.40; sab. e dom.: 15.40-18-20.20-22.40

Mr. Peabody & Sherman

di Christophe Gans gio., ven., lun. e mar.: 20.20-22.50; sab. e dom.: 15.30-20.20-22.50

La mossa del pinguino

di Rob Minkoff sab.: 15.30-17.35-19.45; dom.: 15.30-17.35

Need for speed di Scott Waugh fer.: 17.30-20.15-22.55; sab. e dom.: 16.15-20.15-22.55

Una donna per amica

di Claudio Amendola gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 20.30; dom.: 15.35-18-20.30

di Giovanni Veronesi gio., ven., lun. e mar.: p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 18

CINEMA MARIANI Ravenna

47 Ronin

12 anni schiavo

Lei

di Jean Renoir lun.: 17.40-20.15 (versione originale con sottotitoli in italiano)

di Spike Jonze Proiezione in lingua originale gio.: 18-22.30; ven.: p.u. 22.30; dom.: p.u. 21.15; mar.: 18-20.15-22.30; mer.: p.u. 18 Proiezione in italiano gio.: p.u. 20.15; ven.: 18-20.15; sab.: 20.15-22.30; dom.: 16.45-19; lun.: 18-21.15; mer.: 20.15-22.30

C’era una volta un’estate

Mr. Peabody & Sherman

di Nat Faxon, Jim Rash mar.: p.u. 21

di Rob Minkoff sab.: p.u. 17.30; dom.: p.u. 15

di Carl Rinsch Proiezione in 2D fer., sab. e dom.: 20.15-22.50

di Steve McQueen gio., ven., sab., dom. e mer.: p.u. 22.50

Viaggetto nella pianura

Supercondriaco Ridere fa bene alla salute

di Nene Grignaffini, Francesco Conversano lun.: p.u. 22.40

di Dany Boon

La grande illusion

CINEMA ASTORIA Ravenna

Floyd Machine Quartet (concerto) sab.: 21.45

Captain America Il soldato d’inverno (regia di Anthony Russo, Joe Russo) mer.: p.u. 20.30

fer., sab. e dom.: 20.25-22.50

Maldamore di Angelo Longoni fer., sab. e dom.: 20.20-22.40

CINEMA JOLLY Ravenna Ida

di Pawel Pawlikowski gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21

CINEDREAM Faenza

Il ricatto

di Eugenio Mira gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.20; sab.: 20.20-22.30; dom.: 15.30-17.40-20.20

di Eugenio Mira fer. e dom.: 20.20-22.35; sab.: 20.30-22.45

Amici come noi

di Enrico Lando gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.20; sab.: 20.20-22.30; dom.: 15.40-18-20.20

di Enrico Lando fer.: 20.40-21.20-22.40; sab.: 15.30-17.40-18.10-20.40-21.40-22.45; dom.: 15.30-17.40-18.1020.40-21.20-22.40

Need for speed

Non buttiamoci giù

di Rob Minkoff fer.: p.u. 17.40; sab. e dom.: 15.30-18

di Scott Waugh gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.20; sab.: 20.20-22.50; dom.: 15.35-18.10-20.45

di Pascal Chaumeil fer.: 20.45-22.40; sab.: 15.45-18-20.45-22.45; dom.: 15.45-18-20.45-22.40

300 - l’alba di un impero

Allacciate le cinture

Need for speed

di Noam Murro Proiezione in 2D fer.: 17.50-20.25-22.45; sab. e dom.: 15.30-17.50-20.25-22.45

di Ferzan Ozpetek gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.20; sab.: 20.20-22.40; dom.: 15.45-18.10-20.20

di Scott Waugh fer.: 20.15-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.15-22.45

Tarzan

Il violinista del diavolo

di Reinhard Klooss, Holger Tappe Proiezione in 2D fer.: p.u. 17.50; sab. e dom.: 15.40-17.50

di Bernard Rose gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.40; sab.: p.u. 22.45; dom.: 15.30-17.55-20.25

di Carl Rinsch Proiezione in 2D gio., ven., sab., dom., lun. e mar.: p.u. 22.45

Lei di Spike Jonze gio., ven. e mer.: 17.30-20.10; sab. e dom.: 16.10-20.10; mar.: p.u. 17.30

Mr. Peabody & Sherman

300 - L’alba di un impero di Noam Murro Proiezione in 2D fer.: 20.30-22.40; sab. e dom.: 15.40-17.45-20.30-22.40

ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.40; dom.: 16.30-18.45-21

Tarzan

CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano

di Reinhard Klooss, Holger Tappe Proiezione in 2D sab.: 16-17.50; dom.: p.u. 16

Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek gio., ven., sab. e dom.: 20.20-22.35

The Lego Movie di Phil Lord, Christopher Miller Proiezione in 2D sab. e dom.: 15.50-18

Allacciate le cinture

Monuments Men

di Ferzan Ozpetek gio., ven., lun. e mar.: 17.50-20.30-22.55; sab. e dom.: 15.25-17.50-20.30-22.55

di George Clooney gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.20; sab.: 20.20-22.40;

di Dany Boon gio., ven., dom., lun. e mar.: p.u. 20.25; sab.: 15.30-20.25

di Nicolas Vanier dom.: 15.30-21

SALA DEL CARMINE Massa Lombarda

Frozen - Il regno di ghiaccio di Chris Buck, Jennifer Lee dom.: p.u. 16.30

La grande bellezza

Amazzonia

di Paolo Sorrentino mer.: p.u. 21

di Thierry Ragobert, Luc Marescot Proiezione in 3D dom.: 15.55-17.55

CINEMA GULLIVER Alfonsine

CINEMA ITALIA Faenza

di Uberto Pasolini gio.: p.u. 21

Still life

Lei

di Spike Jonze gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-21.15; mar.: p.u. 21.15 (film in lingua originale)

Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

A spasso con i dinosauri di Barry Cook, Neil Nightingale sab. e dom.: p.u. 16

Piovono polpette 2 di Cody Cameron, Kris Pearn sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

CINEMA MODERNO Castel Bolognese Disconnect

The counselor - Il procuratore di Ridley Scott lun.: p.u. 21.15

di Henry Alex Rubin gio.: p.u. 21

Sotto una buona stella

CINEMA SARTI Faenza

di Carlo Verdone sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

Noi 4

di Francesco Bruni

SALA SARTI Cervia

L’armata Brancaleone di Mario Monicelli ven.: p.u. 21 (ingresso gratuito)

Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

47 Ronin

Supercondriaco Ridere fa bene alla salute

Belle & Sebastien

CINEMA JOLLY Russi

A proposito di Davis di Joel & Ethan Coen sab. e dom.: p.u. 21 gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven.: 20.45-22.30; sab.: 18-20.45-22.30; dom.: 16.30-18.15-21.15

Kiki - Consegne a domicilio di Hayao Miyazaki dom.: p.u. 16

INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Corso Ravenna, via di Roma 51, www.ravennascreen.it Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052

Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335

Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999

Cinema Moderno Castel Bolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651

JUNIOR

RAVENNA &DINTORNI 20/3 2014

AGENDA TORNANO LE LETTURE ALLA BIBLIOTECA DI SOFIA

SECONDO CODER DOJO CITTATTIVA: ECCO COME PRENOTARE

INCONTRI PER GENITORI ED EDUCATORI ALLA LIBRERIA LIBERAMENTE

ECOMUSEO DI VILLANOVA DI BAGNACAVALLO: SCUOLA DI CUCINA PER PADRI E FIGLI

In collaborazione con l’Istituzione biblioteca Classense e il progetto Nati per leggere, riprendono, dopo la pausa di Natale, le letture ad alta voce del sabato mattina alla”Biblioteca di Sofia” alla Casa delle donne di Ravenna, in via Maggiore 120. Il primo appuntamento in programma è per sabato 22 marzo alle alle 10.30, quando le lettrici e i lettori volontari che hanno aderito al progetto racconteranno storie di bambine coraggiose e paurose, storie di bambine dispettose e capricciose, storie magiche e fantastiche.

Sabato 22 marzo dalle 15 alle 18 si svolge il secondo appuntamento di Coder Dojo Ravenna, laboratorio di programmazione per imparare a utilizzare il computer in maniera attiva costruendo videogiochi e semplici programmi allestito a Cittattiva in via Carducci 14. I Dojo sono eventi gratuiti organizzati e gestiti da un gruppo di volontari, rivolti a bambini e bambine, ragazzi e ragazze dai 7 ai 13 anni. Ci si può prenotare collegandosi a http://www.eventbrite.it/e/biglietti-coderdojoravenna-10794062331.Per informazioni ci si può collegare a http://coderdojoravenna.it/ o scrivere a cittattivaravenna@comune.ra.it

Giovedì 20 marzo si tiene alla libreria Liberamente di Ravenna, in viale Alberti, il primo incontro per genitori ed educatori a cura della dottoressa Sparacino dal titolo “Leggimi una fiaba: dal racconto alla relazione”. In questo primo incontro saranno esplorate le varie modalità attraverso cui l'azione del raccontare una fiaba diventa un momento di relazione e condivisione tra grandi e piccini e non solo. È gradita la prenotazione telefonica al numero 0544 201311 oppure via email all'indirizzo info@liberamentelibri.net.

Venerdì 21 marzo all'Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo si terranno i laboratori “Capricci in cucina”, che vedranno all'opera genitori e figli tra taglieri, matterelli, acqua e farina. A partire dalle 18 babbi e bambini, con l'aiuto di mamme e azdóre, metteranno le mani in pasta per imparare a realizzare farfalle o nastrini, una piadina romagnola. Al termine dei laboratori sarà inclusa una cena di primavera nella sala conviviale del museo. La quota di iscrizione è di 10 euro per gli adulti e di 5 euro per bambini fino a 10 anni. La prenotazione è obbligatoria al numero 0545 47122.

TEATRO

LA NOVITÀ

Domenica con Fagiolino eroe per caso La “primavera” alla Casa delle Marionette tra spettacoli e visite

E il Mariani diventa un caffé (e un cinema) a misura di mamma e di bambino

Una nuova “primavera” di appuntamenti di spettacolo, visite guidate e incontri a tema attende i cittadini, i bambini, le famiglie e tutti gli ospiti della città al Museo La Casa delle Marionette di Ravenna. Si parte domenica 23 marzo alle 11 con lo spettacolo di burattini tradizionali Fagiolino eroe per caso tratto da un vecchio canovaccio della Famiglia Monticelli. Al termine dello spettacolo, Mauro e Andrea Monticelli apriranno la baracca dei burattini per una lezione sul “dietro le quinte”, atta a svelare tutti i trucchi antichi del teatro di figura tradizionale. Seguirà una visita guidata al museo e per i più grandi che vogliono ulteriormente approfondire saranno a disposizione le audio guide. Visto il limite dei posti a disposizione, si consiglia la prenotazione telefonando al 392 6664211, oppure fino a venerdì 21 (dalle 10 alle 14) al numero fisso 0544-509590, o ancora inviando una mail a info@teatrodeldtago.it. Ma gli appuntamenti non finiscono qui; oltre ai tre spettacoli in cartellone (23

Dal 24 marzo il Mariani Lifestyle, il locale osteria, bar ristorante, pub, cinema che ha da poco riaperto in via Ponte Marino diventa anche” caffè delle mamme e dei bambini” in collaborazione con Romagna mamma, pensando alle esigenze delle neomamme, di bambini in età pre asilo, dei bambini più grandi e delle amanti del knitting. Il progetto, infatti, si svilupperà su più fronti, partendo da un presupposto: dare alle mamme fin dalla nascita dei loro bambini un momento di relax, un luogo di incontro e di socializzazione. Ecco allora che il lunedì e il mercoledì mattina, dalle 9.30 alle 11.30, le mamme troveranno una dada che potrà occuparsi in loro presenza del bambino, permettendo loro di godersi un caffè, stare con le amiche o le altre mamme o di trascorrere un po’ di tempo al pc con. Ogni mese, ruoteranno anche figure di supporto alla maternità, come le ostetriche, per scambiare quattro chiacchiere su diversi temi. Ogni giovedì mattina, invece, una dada intratterrà i bambini un po’ più grandicelli ma in età pre asilo o con giochini e piccoli laboratori, sempre dalle 9.30 alle 11.30. Il primo martedì del mese, a partire dal 1 aprile, dalle 15.30 alle 18.30 invece, il Mariani Lifestyle diventa kint cafè: un luogo di ritrovo per donne amanti del knitting e una volta al mese nella sala del Passatelli saranno proiettati film a volume più basso per permettere alle mamme con neonati di godersi la proiezione. Hello Mom! Dalla prima settimana di aprile, seguendo lo stesso principio la mamma si rilassa, il bimbo si diverte - e in questo caso impara- partirà il corso di inglese per bambini dai 4 anni in su Hello Mom! Per iscriversi al corso di inglese, avere informazioni e restare informati sugli altri eventi, sarà sufficiente seguire gli eventi sulle pagine Facebook di Romagna Mamma e del Mariani Lifestyle o inviare un’email a info@romagnamamma.it

e 30 marzo; 6 aprile), nel mese di marzo e aprile il museo sarà aperto per visite guidate alla Collezione Monticelli, il sabato e la domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18.

Open Day Servizio Educativo Nido per bimbi dai 12 ai 36 mesi

Anno 2014 2015

dal 24 al 28 marzo

oppure su appuntamento

RAVENNA &DINTORNI 20/3 2014

GUSTO

INTOLLERANZE

Guerra al glutine, ecco i segreti Celiachia e sensibilità: sintomi comuni ma diverse strategie di difesa La battaglia contro il glutine non si gioca solo nel campo della celiachia. Dolori addominali, gonfiore, annebbiamento mentale, stanchezza cronica fino a veri i propri sbalzi di umore o depressione. Un tempo, dinnanzi a questi sintomi, il medico il più delle volte diagnosticava un disturbo funzionale o l’irritabilità del colon. Oggi invece si è scoperto che queste manifestazioni potrebbero essere legate alla sensibilità al glutine: si tratta di un disturbo di recentissimo inquadramento clinico che riguarda ben l’8 percento della popolazione italiana. Sul disturbo s’è fatto il punto in una recente pubblicazione apparsa su Nutrients, ma è tuttora impossibile compiere una diagnosi certa. È diagnosticato soprattutto nei pazienti adulti e può aumentare nel corso della vita o scomparire senza lasciare traccia. Per essere certi che si tratti di questa patologia è comunque necessario fare delle analisi cliniche che escludano sia la celiachia che l’allergia al grano. A questo punto è bene precisare che stiamo parlando di un disturbo che va assolutamente distinto dalla celiachia, anche se le due patologie condividono la maggior parte dei sintomi gastrointestinali. La seconda è una intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale. La sensibilità al glutine è invece una intolleranza temporanea che può attenuarsi o scomparire mediante una dieta priva della proteine incriminata. Le due patologie differiscono anche per la risposta del sistema immunitario: se infatti nella celiachia si genera un meccanismo di tipo autoimmune fortemente condiziona-

to da una risposta adattiva del sistema immunitario, nella sensibilità al glutine avviene un coinvolgimento del meccanismo immunitario innato senza interessamento della barriera intestinale. Infatti la celiachia produce delle lesioni che cambiano morfologicamente la mucosa dell’intestino, mentre nel caso della sensibilità al glutine, non esistono lesioni intestinali (o se esistono, sono molto lievi e possono sparire seguendo una dieta priva di glutine). Quindi, apparentemente, una dieta aglutinica temporanea consentirebbe

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di ridurre, e far scomparire le sintomatologie. Ma non è tutto qui. Oggi si sa infatti che il glutine non è il solo elemento scatenante di questo disturbo. Nel mirino degli studiosi ci sono anche altre proteine del grano (inibitori dell’amilasi-tripsina) e soprattutto gli oligo-mono-disaccaridi fermentabili e i polioli, identificati dalla sigla Fodmaps, contenuti in diversi alimenti: nei derivati del grano e della segale, nel cous-cous, nel latte e nei suoi derivati, in alcuni tipi di frutta (mango, pera, cocomero, ciliegie, albicocche, datteri e fichi), nel miele, nel cioccolato, nelle verdure cotte a foglia larga (più di tutte cicoria e bietola), negli asparagi, nei broccoli, nel finocchio, nei legumi, nei peperoni e nei funghi. Diverse ricerche hanno infatti dimostrato che una dieta a basso contenuto in Fodmaps migliora il quadro della sensibilità al glutine, ma a incidere in maniera importante sullo sviluppo dei sintomi sembrano essere anche i conservanti e gli additivi alimentari. Sotto accusa ci sono il glutammato, il benzoato, i solfiti, i nitrati e vari coloranti. Quindi? È necessario partire dal fatto che il glutine, proprio per la sua componente in aminoacidi non essenziali per l’organismo, può essere eliminato temporaneamente o rimosso dalla propria dieta senza provocare alcuna carenza nutrizionale. Poi, per tutto il resto degli ingredienti appena citati, la limitazione è la migliore strada da praticare. Infine, la presenza di tantissimi prodotti privi di glutine, sia nei negozi che a ristorante, consente con facilità di impostare una dieta corretta che non comporti sacrifici o rinunce. Giorgia Lagosti

IN CUCINA

Mais, soia, riso e patate Le farine alternative Esistono diverse farine alternative per evitare quelle contenenti glutine. Riso. La farina di riso, perfetta per infarinare carne e pesce, addensare le salse (crema pasticcera, besciamella), preparare le pastelle per friggere. Tuttavia tende a rendere secco il prodotto finale. È quindi sempre opportuno miscelarla alla fecola di patate e alla farina di tapioca. L’amido di riso poi ha proprietà addensanti, quindi utile per budini e creme. Riso glutinoso. La farina è particolarmente ricca di amido e perciò molto collosa. L’appellativo glutinoso non si riferisce in alcun modo al glutine del grano ma deriva piuttosto dall’inglese glue (colla). È utile un mix di farine senza glutine per accentuarne l’effetto aggregante e la malleabilità. Mais. La farina di mais nella versione bramata e bianca si utilizza per la preparazione della polenta, nelle versioni più sottili (fioretto e fumetto) è utile anche nella confezione di torte e biscotti. Aggiunta alla farina per pane senza glutine rende il prodotto saporito e rustico. Per l’amido di mais, vale quanto detto sopra a proposito dell’amido di riso. Soia. La farina di soia invece, che ha un alto valore proteico, ha la qualità di rendere morbidi e umidi gli impasti: consigliata per la produzione di pane e pizza. Grano saraceno. Circa la farina di grano saraceno, che niente ha a che vedere con il grano, si usa in aggiunta alla farina per pane senza glutine per preparare pane, pizze e focacce dall’aspetto e sapore integrale. Patate. La fecola di patate è un amido e vale quanto detto a proposito degli amidi. Entra nel mix per impasti lievitati, pasta all’uovo, crostate e biscotti. Farine dietoterapiche. Farine elaborate senza glutine per agevolare la produzione di tutti i prodotti lievitati con l’ausilio del lievito di birra. Esistono anche miscele di farine per la produzione di dolci soffici e mescole per la produzione di pasta all’uovo. Alcune contengono maggiori quantità di farina di riso e di mais, altre non ne contengono affatto. Di solito nella mescola sono presenti gli amidi. Ciò che le caratterizza comunque è la presenza di sostanze addensanti e di sostanze che facilitano la lievitazione: esempi sono la farina di guar, la farina di semi di carrube, il latte in polvere, spesso è presente la gomma Xantano, sostanze emulsionanti come i grassi vegetali che mantengono i prodotti morbidi, bicarbonato di sodio. (gi.la.)

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NOTIZIE GOLOSE CENA FUSION ALL’ALEXANDER CON GLI CHEF WICKY PRIYAN E MATTIA BORRONI Una cena fusion al ristorante Alexander per un incontro inedito fra Ravenna e Milano e le creazioni degli chef Wicky Priyan (nella foto), del rinomato Wicky’s, e Mattia Borroni, giovane cuoco del locale ravennate. Una serata, domenica 23 marzo, all’insegna del “modern food world” che intreccia sapientemente la cucina giapponese a quella mediterranea. Ecco il menù di 5 portate in programma: Piovra alla Kaneki Kyoto (bollita per tre ore con salsa di soia, sake, vino bianco e mirin e cotto al vapore per un'ora e servita con soia verde); Dei 5 continenti (tonno, ricciola, salmone accompagnati da una salsa marinata a base di agrumi, lemongrass, zenzero, semi di finocchio, erba cipollina, basilico, coriandolo fresco); Sushi Kan Wicky's brand special (8 pezzi di aburi nighiri); Angus Wicky's spice market (filetto di angus con salsa alle spezie Wicky's); Dolce Riso (semifreddo al riso e latte croccante al riso soffiato e frutta). Vino in abbinamento: Franciacorta Brut Rosè Mosnel. Inizio alle 19.30. Info e prenotazioni tel. 0544 212967 o 335 5879560.

QUATTRO “TAGLI” DI TONNO PINNA GIALLA AL FELIX DI MILANO MARITTIMA Del tonno, e in particolare di quello “pinna gialla”, non si butta via niente, e lo si potrà sperimentare grazie a quattro piatti, realizzati con tagli diversi del pesce, proposti in occasione di una cena organizzata dalle condotte Slow Food di Godo e Faenza-Brisighella, venerdì 11 aprile (ore 20.30) al ristorante Felix di Milano Marittima (rotonda Don Minzoni). La serata prevede la degustazione di: Tartare di tonno con lime, avocado e pachino; Bresaola casereccia di tonno fresco affumicata dallo chef; Tagliolino al mattarello al sugo di tonno; Filetto di tonno panato ai pistacchi di Bronte con fritto di Tropea; Gelato del Presidio. Quattro vini di eccellenza in abbinamento ai vari piatti. Costo 40 euro per i soci e 45 euro per gli accompagnatori e gli amici. Info e prenotazioni tel. 347 4524084 oppure scrivere a slowfoodgodo@gmail.com.

RAVENNA &DINTORNI 20/3 2014

COSE BUONE DI CASA

“Inganna preti” saltati in padella con gamberi e zucchine di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

Questa settimana, innanzitutto, vi racconto il menu che ho preparato recentemente per una cena a Milano. Vellutata di carote e zenzero con gambero rosso di Sicilia, paprica ed erba cipollina; cappellletti al ripieno di patate, con dadolata di zucchine, pinoli tostati e lamelle di pecorino dolce; filetti di branzino alla mediterranea con pomodori e olive taggiasche e, per finire, tartelette di pasta frolla con lemon curd e meringa guarnita da fragole. Bello da vedersi, equilibrato per gli ingredienti e buono al palato, almeno nelle intenzioni. Di fatto, è stato molto apprezzato. Preparazioni semplici con materie prime eccellenti. Ma torniamo alla nostra consueta ricetta, che riguarda gli “inganna preti”, nome che in Romagna si attribuisce ad una pasta che sembra un cappelletto ma in realtà non è imbottito. Considerato che i cappelletti romagnoli con il ripieno di formaggio non si dovrebbero condire con il ragù, perché si perde il sapore delicato del formaggio, questa pasta è invece indicata ad essere condita con il ragù, sia di carni miste che di salsiccia oppure di pesce. Io li chiamo anche cappelletti matti. Ingredienti e preparazione: comporre l’impasto come tradizione, per ogni 100 gr. di farina 00, un uovo intero. Lasciare riposare l'impasto per circa 30 minuti poi tirare una sfoglia sottile, ricavare dei quadrati di 6x6 cm. e chiuderli prendendo le due punte opposte e poi le altre due punte e cuocerli in acqua bollente salata per alcuni minuti. Preparare un sugo di crostacei con gamberi, scalogno, zucchine, olio extra vergine di oliva, prezzemolo, sale e pepe. Sgusciare i gamberi e tritarli, nettare le zucchine e tagliarle a cubetti piccoli, tritare lo scalogno. In una padella rosolare lo scalogno con due cucchiai di olio, aggiungere le zucchine e poi i gamberi, ed eventualmente aggiustare di sale e pepe. Dopo pochi minuti aggiungere i cappelletti e farli saltare per pochi minuti. Spolverare con prezzemolo tritato. Potete aggiungere dei pinoli tostati e poche gocce di succo di limone.

SERATA

ALL’INSEGNA DELLA BIRRA del birrificio artigianale

“Turbacci”

MERCOLEDÌ 26 MARZO 2014 Antipasto Sformatino di carciofi su salsa di pecorino

Primo Spaghi cacio e pepe

Secondo Agnello scottadito e puntarelle

Dolce Crostata di ricotta con gocce di cioccolato Durante la cena verrà servita dal mastro birraio abbinato ad ogni piatto un calice di birra diverso

LO STAPPATO TUTTO COMPRESO

Chianti 2012 di Nunzi Conti, nuovi equilibri nella tradizione

30 €

di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Assaggiamo il Chianti classico 2012 della famiglia - azienda- Nunzi Conti. Un vino tecnicamente ben fatto che raccoglie in se le necessità di un mercato moderno che vuole vini più gentili senza tralasciare quel pizzico di tradizione che si evidenzia in profondità. Il naso è pulito, intenso e persistente. Ricordi di frutta rossa e nera con linee di spezie a impreziosire il frutto stesso quel tanto che basta. Al palato l'entrata è morbida, di piacevole freschezza con chiusura tannica misurata. Un vino molto buono anche se non fa emergere grandi emozioni.

La buona cucina romana! RAVENNA via Cesarea, 148 tel. 0544.66634 cell. 333.6811616 trattoriadelbuongusto@gmail.com

Cerchi casa?

SALUTE

DA PAGINA 27

LOTTA AI TUMORI Irsst: nuovo laboratorio grazie ai fondi raccolti da Ior e Unicredit

Il laboratorio che è stato possibile acquistare a Meldola grazie al contributo di Ior e Unicredit

Si è conclusa la campagna di raccolta fondi lanciata da UniCredit e Ior nel 2013 in favore delle attività di cura e ricerca dell'Irst Irccs con un cifra raccolta di 30mila euro necessari per la realizzazione del Laboratorio di Immuno-monitoraggio, un presidio tecnologico fondamentale per il perfezionamento dei percorsi di cura con vaccini contro i tumori, in particolare melanomi e per il potenziamento delle attività di ricerca traslazionale dell’Istitutto. Nel Laboratorio – installato nell'ala del Laboratorio di Bioscienze IRST dedicata anche alla Cell Factory GMP, altra eccellenza tecnologica Irst– i ricercatori possono procedere a differenti tipologie di studio tra cui quelle su materiali cellulari utilizzati per terapie antitumorali con utilizzo di vaccini ovvero quel tipo di cure in grado di suscitare una forte risposta del sistema immunitario del paziente nei confronti dei tumori e mantenere una sorveglianza nel tempo.ime dell’Irst: la cura e la ricerca.

ARIETE Dovrete farvi il sedere quadriforme, ma avete ottime possibilità per dribblare capi, colleghi e partner skizzati. Ma squarci di azzurro si aprono, in amore, lavoro e in fatto di soldi. Persino il sudombelico è più tonico rispetto ai tempi recenti e si mette alla prova con non poca soddisfazione.

TORO Con Mercurio in prima squadra tra i pianeti amici, il lavoro procurerà consensi e appalti, ed il sex per i singles sarà sopra ogni superficie di appoggio. Più delicata invece la vita di coppia, a rischio di litigi anche per cose di poco conto. Sarebbe meglio cercare di chiarire cosa disturba il rapporto.

GEMELLI Con Mercurio in aspetto di quadratura ogni rapporto rischia di essere piacevole come un eritema agli zebedei. Anche perché voi ci mettete del vostro con la troppa aggressività e la parola sbagliata al momento sbagliato. Be quiet & just do suins per non drizzare solo i peli al partner.

CANCRO Ringraziate Mercurio in trigono per i flirt che rafforzano l’autostima e tonificano gli ormoni. Bene anche il lavoro, con opportunità di nuovi impieghi per chi non ce l’ha o miglioramenti per chi aspira a far carriera alla faccia degli invidiosi che vorrebbero immergerlo nell’olio bollente.

LEONE Sforzatevi di contare fino a 8.569.045 prima di dire cose che magari neanche pensate, visto che la lucidità e la ponderazione non sono esattamente i vostri punti di forza. Anche in amore, sempre che sotto sotto non desideriate dare una svolta al vostro rapporto. Buone le intuizioni nel lavoro.

VERGINE Con Mercurio che vi ha voltato le spalle, le cose si complicano un pochino. Niente di grave, ma il lavoro vi costringerà a trasportare gli zebedei in carriola per la noia delle solite cose, anche in amore. Il sudombelico è così accecato che potrebbe scambiare uno sguardo per un invito.

RAVENNA &DINTORNI 20/3 2014

IL MEDICO RISPONDE

L’ESTETISTA RISPONDE

Emorroidi e stitichezza

Rimedi per borse e occhiaie

a cura di Enrico Magni

a cura di Rita Fabbri

La patologia emorroidaria oggi è particolarmente frequente, in correlazione alle abitudini di vita (alimentazione, stress......) ed è spesso connessa all’alvo stitico, perché, soprattutto nelle donne, questa patologia è connessa ad una turba funzionale consistente in una cattiva coordinazione tra la spinta propulsiva rettale e il rilasciamento sfinteriale (dell’ano). Per cui il paziente tenta di defecare, con difficoltà e/o insuccesso portando a congestionare l’ano e il plesso emorroidario. Pertanto è importante non sottovalutare la stitichezza,in particolare se associata a congestione emorroidaria (spesso mal si interpreta la fuoriuscita di tessuto dall’ano come se fossero sempre solo emorroidi invece spesso trattasi di prolasso rettale in un quadro di patologia funzionale che oggi si riesce a trattare bene con nuove metodiche chirurgiche personalizzate per il singolo caso). Si consiglia pertanto le persone con tali problemi di sottoporsi a visita proctologica per definire ed affrontare in modo più congruo tali patologie. Il dott. Enrico Magni, specialista in Chirurgia Generale e Minivasiva con Specializzazione di secondo livello in Chirurgia Proctologica, riceve ed opera alla Clinica San Francesco di Ravenna per informazioni e appuntamenti tel. 0544 458311

APPUNTAMENTI INCONTRO SUI FARMACI AL CENTRO LA QUERCIA Lunedì 24 marzo alle 15.30, al centro sociale La Quercia di piazza Medaglie d’oro a Ravenna, alle 15.30 un convegno sull’importanza dell’aderenza alla terapia del farmaco, un tema quanto mai importante se si pensa che quasi la metà della popolazione anziana sbaglia nell’assunzione dei farmaci, andando incontro ad effetti indesiderati anche gravi. Interverrà, per fornire utili consigli e indicazioni, il dottor Piercarlo Subini.

Il contorno occhi è una zona del viso particolarmente fragile e sottile, più predisposta a sviluppare pigmentazioni, piccole rughe e le tanto temute occhiaie e borse. Qui infatti sono presenti quantità inferiori di fibre collagene ed elastiche rispetto alle altre parti del corpo. Malgrado ci possa essere una certa predisposizione genetica, e considerando che la problematica tende ovviamente ad accentuarsi con l’invecchiamento, c’è però da dire che – in generale – il contorno occhi riflette come si sta e, in particolare, il livello di stanchezza e stress, ma anche le cattive abitudini alimentari. Le occhiaie si presentano come aloni di colore grigio-bluastro e possono compromettere la bellezza dello sguardo, conferendo a chi ne soffre un aspetto stanco e triste. La formazione delle borse sotto gli occhi è invece causata dalla ritenzione idrica nella zona perioculare e dall’indebolimento dei tessuti che circondano gli occhi e dei muscoli che sostengono le palpebre. Spesso sia le occhiaie sia le borse sono fenomeni transitori che possono però diventare cronici e accentuarsi con il passare degli anni. Per contrastarle efficacemente è importante fare di tutto per prevenirle e usare dei prodotti specifici con costanza e regolarità. Molto spesso infatti l’errore è quello di utilizzare prodotti non mirati. Per esempio, per contrastare il ristagno di liquido sono da prediligere quelli con effetto drenante. Al Centro estetico Solidea è poi possibile sottoporsi a tutta una serie di trattamenti, quali maschere, sieri, impacchi, etc., appositamente studiati per questo tipo di inestetismi continuando poi a casa a prendersi cura del proprio contorno occhi. Rita Fabbri e il suo staff vi aspettano al Centro estetico Solidea via Porto Coriandro 7c - Ravenna apertura dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), il venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì). Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 www.centroesteticosolidea.it

BILANCIA Occhio a non equivocare, leggete le clausole in piccolo nei contratti e non prendete decisioni avventate senza esservi consigliati con persone di fiducia, soprattutto in fatto di soldi. In compenso, con Marte nel segno, l’ormone si scongela più velocemente che nel forno elettrico.

SCORPIONE Con Mercurio di nuovo in trigono, approfittate della domenica per ritrovare se non la sintonia mentale, almeno quella fornicatoria con il partner di sempre. L’importante è che non diciate più di quanto è necessario per una comunicazione basica, perché il fascino non sempre è sufficiente.

SAGITTARIO Con Mercurio in quadratura mantenetevi con i piedi saldamente incollati a terra. Visto che la furbizia sta a voi come il basso profilo a Silvio Berlusconi. L’amore se c’è pesa come una peperonata, anche se in fatto di fornicazione non vi batte nessuno ad aprire la lampo.

CAPRICORNO Ciò che è impantanato incomincia a sbloccarsi. Non tanto in amore, dove è tutto una discussione, tranne che in fatto di fornicazione, ma nel lavoro, che promette exploit e gratificazioni economiche. Giornata no domenica, soprattutto se a tavola vi scofanerete di tutto pur di non litigare col partner.

ACQUARIO Questo cielo positivo porta notizie più che positive, dopo un periodo pesante quanto quattrocento volumi della Treccani sulla prostata. È il caso di dire che la primavera vi dona, anche se nel fine settimana potreste trovarvi nell’imbarazzante necessità di accudire i figli di vostra sorella.

PESCI Tutto ad un tratto certi momenti del passato vi mancano. Perché con un cielo che più splendido non si può, non avrete scusanti per sostenere con successo esami e colloqui utili a migliorare la vostra posizione di lavoro e per non assumere atteggiamenti troppo normativi in amore.

RAVENNA &DINTORNI 20/3 2014

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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 10 al 16 marzo 2014 Stazione

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Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in EmiliaRomagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

BEACH TENNIS

Domenica a Faenza la prima edizione del Campionato regionale invernale Domenica 23 marzo, presso il nuovissimo impianto del Beach Park di Faenza, si svolgerà la prima edizione del Campionato Regionale Invernale Uisp di Beach Tennis a squadre. Appuntamento pensato in grande stile che non mancherà di suscitare interesse e curiosità tra i tanti appassionati di questa disciplina sportiva che raccoglie sempre più consensi non solo nel territorio della Romagna, ma anche in tante altre zone sia dell’Emilia che in altre regioni italiane. La novità di questo appuntamento sarà rappresentata da una formula assolutamente inusuale e innovativa, ma che sposa perfettamente lo stile Uisp. Superato infatti il concetto del

Beach Tennis come sport di coppia, la Uisp sta spingendo perche diventi uno sport di squadra in grado di coinvolgere un numero maggiore di appassionati, facilitando coesione e socializzazione nell’ottica dello “sportpertutti”. Ogni squadra infatti per prendere parte a questa manifestazione dovrà essere composta da un minimo di tre giocatori che nell’arco di una partita dovranno ruotarsi in campo. Ogni partecipante non potrà disputare più di due dei tre set previsti, e mai con lo stesso compagno al fianco. La formula del Campionato, prevedendo un massimo di 32 squadre iscritte, vedrà otto gironi eliminatori al mattino da disputarsi su altrettanti campi al coperto nella grande struttura del Beach Park. Nel pomeriggio si darà il via alle sfide ad eliminazione diretta. L’evento gode del Patrocinio della Provincia di Ravenna e verrà gestito dalla Commissione Beach Tennis regionale Uisp, con il supporto tecnico di MBT ed High Power.

RICERCA DELL'IMMOBILE 1) Se l’annuncio, in particolare su internet, pubblicizza un immobile in una zona molto richiesta ad un prezzo molto inferiore rispetto alla media, probabilmente si tratta di una truffa. 2) Effettuare la ricerca sempre su siti conosciuti ed affidabili. Importante valutare la provvigione, e ricordare che l'agenzia non può chiedere compensi per far visitare gli immobili, ma solo dopo la conclusione del contratto. PRIMA DI FIRMARE IL CONTRATTO 3) Prima della firma è importante valutare l'effettiva funzionalità dell'appartamento: impianti a norma ed elettrodomestici funzionanti. 4) Controllare che sull'immobile non gravino ipoteche, pignoramenti o cartelle esattoriali. 5) La caparra richiesta dal proprietario può arrivare a tre mensilità e va sempre accompagnata da una ricevuta. La somma versata viene inserita nel contratto e Associazione sindacale deve essere restituita a fine locazione piccoli proprietari immobiliari con gli interessi legali. ALLA STIPULA DEL CONTRATTO 6) Prima di firmare il contratto è importante leggerlo con attenzione per accertarsi che sia descritto lo stato dei vani e mobili. 7) E’ importante allegare al contratto una lista di tutti i mobili e gli oggetti presenti nell'appartamento e le loro condizioni, magari scattando delle foto. 8) Prestare attenzione alle clausole contrattuali e accertarsi che siano riportate le condizioni per il diritto di recesso. SPESE E PAGAMENTI 9) Le spese condominiali straordinarie sono a carico del proprietario, quelle ordinarie dell’inquilino. 10) Il nuovo inquilino non deve farsi carico delle utenze di chi l'ha preceduto. Prima dell'ingresso dell'immobile è opportuno fare le letture dei contatori ed effettuare la voltura delle utenze.

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CORSI/2

SORTEGGIO PER I GIRONI DEI PLAY-OFF

Più di 600 iscritti alla prima tappa del Quadrifoglio Ravennate

Martedì 25 marzo dalle ore 20.30, nella sala della Polisportiva Bertolt Brecht in via Gobetti a Russi si svolgerà la riunione fra i rappresentanti di tutte le società che partecipano al primo Campionato Romagnolo Territoriale, la manifestazione di Calcio a 11 amatoriale che ha radunato in un solo grande evento le formazioni dei Comitati Uisp Bassa Romagna, Ravenna ed Imola Faenza. In questa occasione si procederà all’attesissimo sorteggio per la composizione dei Gironi dei Play-off . Sarà un sorteggio in stile Uefa Champions League che lascerà la porta aperta a mille incroci e possibilità. Nei gironi dei play-off si disputeranno poi gare di andata e ritorno e già il 25 marzo saranno sorteggiati anche gli accoppiamenti ed il tabellone per i Quarti di Finale, le Semifinali e le tre Finali. Il rush finale sta per avere inizio…

Record di presenze, domenica 16 marzo 2014, alla prima prova del Quadrifoglio Ravennate organizzato dall’ASD Sambi Team. Più di seicento gli iscritti alla Medio Fondo di 90 Km con partenza da Ponte Nuovo verso le colline forlivesi. Cinquanta le squadre partecipanti alla prima manifestazione Uisp che rientra in un circuito composto da quattro tappe. Alle ore 7 del mattino, nonostante la fitta nebbia, i ciclisti si sono radunati presso il campo sportivo di via Ancona per inaugurare la seconda edizione del circuito cicloturistico Uisp a marcia libera. Come nelle grandi manifestazioni, conferma delle iscrizioni presso la segreteria organizzativa e una ricca colazione offerta dalla Sambi Team, poi le squadre sono partite in direzione di Forlimpopoli. Percorso collinare dei più classici, dopo l’arrivo a Bertinoro si sono affrontate le salite di Polenta e Teodorano, quest’ultima, la “Cima Coppi” del circuito. Novanta chilometri interamente segnalati, all’insegna del rispetto del codice della strada e distinti da due punti di ristoro per garantire una sufficiente sicurezza ai ciclisti. L’arrivo in gruppo, senza classifica individuale, è la caratteristica principale del Quadrifoglio Ravennate che ha premiato le squadre con il numero più alto di partecipanti. Vittoria all’Avis di Faenza con 1.150 punti, seconda classificata Endas Mameli con 630 e terza Avis Forlì con 595 punti. Queste le prime tre associazioni sul podio, anche se Sambi Team ha premiato fino alla 25a classificata con salumi e ceramiche. Giornata memorabile, per l’associazione organizzatrice, che ha stabilito il record di partecipanti degli ultimi dieci anni. Un sintomo, quest’ultimo, che il ciclismo ravennate UISP, è ancora in grado di offrire ottima organizzazione ed ampi premi per tutti. Prossima tappa del Quadrifoglio Ravennate, domenica 01 giugno 214 ad Osteria per la Medio Fondo di 94Km.

SETTIMANALE

inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 20 marzo 2014

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SETTIMANALE

inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 20 marzo 2014

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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 20 marzo 2014

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SETTIMANALE

inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 20 marzo 2014

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