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FREEPRESS n.797

20 DICEMBRE 2018 16 GENNAIO 2019

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460

AVVISO AI LETTORI: il prossimo numero di Ravenna&Dintorni uscirà il 17 gennaio 2019, continuate a leggerci tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

ALBUM 2018 Un anno di notizie in provincia E l’intervista di metà mandato al sindaco Michele de Pascale


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INTRO / 3 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

6 Una città scontenta ma non rassegnata di Fausto Piazza

A fine anno è sempre tempo di bilanci, inesorabili, col rischio poi, in un Paese che va al rallentatore da vari lustri, di ripetere stucchevolmente certe considerazioni. Un recentissimo sondaggio nazionale rivela che gli italiani restano scontenti (un’altra indagine ci dipinge ancor peggio: rancorosi e incattiviti) ma sono ottimisti (vedi il consenso a gonfie vele del “governo del cambiamento”). Nella società liquida, senza più grandi valori a cui aggrapparsi, è sempre più complicato capire se è più reale il “percepito” o se la realtà (quella dei dati e dei fatti) non si riesce più a percepirla. Il ragionamento potrebbe valere anche per Ravenna, di cui le recenti indagini sulla qualità della vita, disegnano profili contraddittori, o semplicemente punti di vista molto diversi e quindi ineludibili. La classifica de“Sole24Ore” ci vede bene, quasi nelle top tene delle città italiane, con indici assai positivi sul versante dell’efficienza della giustizia, della cultura, dell’ambiente e cura del verde, e comunque nella parte alta della classifica quanto a ricchezza (anche pro capite) e intraprendenza economica. Più impietosa la ricerca di “Italia Oggi” in cui Ravenna precipita sotto metà classifica, pessima sui parametri della criminalità, del disagio sociale, del sistema sanitario e della demografia. Il primo “sguardo” ci dice che non va poi cosìmale, anche se possiamo migliorare, il secondo che la comunità è in sensibile crisi e ci aspetta una difficile risalita. A queste valutazioni aggiungiamo, nelle pagine seguenti, una nostra “radiografia” della città, attraverso un album di fatti, iniziative e testimonianze che hanno segnato il 2018, compresa una lunga intervista di metà mandato al sindaco de Pascale, che in controluce ci restituisce lo stato di salute, le magagne e qualche prospettiva della società ravennate. Anche questo “sguardo” dall’osservatorio del nostro giornale, ci restituisce una Ravenna sicuramente fiaccata da una crisi ormai lunga un decennio, ma non rassegnata. Certo, l’economia, quella “pesante” e ad alto valore aggiunto è malmessa (con uno stillicidio di fallimenti e perdita di posti di lavoro), non certo compensata dalla girandola di aperture di negozi, locali per la ristorazione e supermarket, che vivacizzano la città ma producono ricchezza e impieghi molto limitati ed effimeri. Purtroppo di imprese, soprattutto innovative, ne nascono poche e quelle che ci sono fanno fatica a crescere. A tale stagnazione si aggiunge l’emergenza infinita dello sviluppo infrastrutture, immobile da decenni, anzi afflitto da un passo di gambero (vedi il caso della Ravegnana). Però la città vanta ancora un tessuto sociale solido, in parte ancora benestante, con una diffusa ed efficiente rete di servizi pubblici (per i più piccoli e i più anziani) e di attività di volontariato. E c’è una grande animazione in campo culturale, dello spettacolo e del tempo libero che per una comunità sono un indicatore di elevata civiltà e coesione umana. Possiamo solo migliorare, come si dice, se siamo un po’ ottimisti. Auguri a tutti i cittadini e lettori, e al primo cittadino, su cui si concentrano molte aspettative dei ravennati per gli anni che gli restano da governare. Arrivederci al 2019, auspicando che sia un anno nuovo veramente felice.

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TEMPO LIBERO TUTTI GLI APPUNTAMENTI PER LE FESTE

L’INTERVISTA/1 IL SINDACO ALLA BOA DI METÀ MANDATO

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L’INTERVISTA/2 IL (DURO) GIUDIZIO DI ALBERGHINI SUL SINDACO

COPERTINA DALLA CRONACA ALLA CULTURA: IL 2018 IN BREVE

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RUBRICHE TUTTI I FILM CONSIGLIATI PER LE VACANZE

CULTURA UN’AGENDA DI TEATRO, MUSICA, ARTE E LIBRI

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JUNIOR SPETTACOLI E LABORATORI PER FAMIGLIE

GUSTO DI STAGIONE E SALUTARE: IL CAVOLO RICCIO

da pagina

44 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI

RD &

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVII - n. 797

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA


4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019

LETTORI

FULMINI E SAETTE “Solo le ossa” (Lido di Savio) di Adriano Zanni

La redazione risponde

CARO BABBO NATALE, PARLIAMO DI CULTURA... Caro babbo Natale, sappiamo che tu puoi tutto, o quasi, e puoi raggiungere anche questa nostra città avvolta da nebbia fitta. [...] Da molto tempo, mesi, anni, cerchiamo di convincere i nostri governanti ad essere più attenti ai problemi culturali della città, ma ancora non ci sono state risposte adeguate. [...] Ricordiamo qui il Parco della Pace che potrebbe essere restaurato da Università e Accademia di Ravenna. Inoltre la Gipsoteca e le collezioni dei cartoni musivi giorno dopo giorno rischiano la distruzione in attesa di inventario, restauro e collocazione dignitosa. Vi sono, infine, il Museo Biagetti, un patrimonio unico che Ravenna non vuole, le sculture di Attilio Maltoni, il Grande Ferro Burri, edifici storici non utilizzati e altro ancora. Qualche tempo fa, in risposta a oltre 1.200 firme consegnate pubblicamente all’assessora all’Istruzione, ci è stato promesso, e mai concesso, un confronto pubblico aperto al dialogo sul futuro delle scuole del mosaico a Ravenna. In altre occasioni abbiamo richiesto una migliore organizzazione della Biennale del Mosaico per la quale, a distanza di pochi mesi, non è ancora stata convocata nessuna commissione. [...] Egregio babbo comunatale, eppure le nostre proposte non hanno costi per i cittadini, ma servirebbero a creare opportunità di lavoro e competenze per i giovani e per le scuole. Progetti molto più qualificanti degli impieghi nei gran-

di centri commerciali che circondano la città e ci proteggono più delle mura ormai in disuso e distrutte dalle malvagie piante di capperi. I centri commerciali allontanano i giovani e le famiglie dai negozi storici del centro che in altre città d’arte vengono tutelati e conservati con importanti agevolazioni. Che si rea-

lizzi finalmente quel “deserto” di cui parlava Antonioni? Gli ipermercati che ora assediano la città si sommano alle fabbriche di allora. Potranno mai divenire Patrimonio Unesco? Dis-Ordine dei Cavalieri della Malta e di tutti i Colori, associazione ex-allievi e insegnanti Scuole d’Arte di Ravenna e Provincia

Molte delle istanze di questa letterina di Natale sono sottoscrivibili e alcune – come quelle sul mosaico, notevolissimo valore originale della civiltà ravennate –addirittura sacrosante. Sono temi, quelli della tutela della tradizione e della promozione dell’innovazione artistica e culturale a Ravenna, che su queste pagine abbiamo sempre

segnalato, approfondito, aprendo dibattiti e critiche. Anche schierandoci contro immobilismi e scelte discutibili. Crediamo che la divulgazione, il sostegno e l’investimento per la cultura e l’istruzione siano pilastri fondamentali del buon goverrno, a favore del buon vivere dei cittadini. Vedremo se babbo comunatale ci ascolta...


PUNTI DI VISTA / 5 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

Come immagino la Ravenna del futuro di Moldenke

Con la fine dell’anno, i desideri per Babbo Natale, la mente già rivolta al 2019, immagino la Ravenna del futuro, come sarà. Quale cazzo di edificio, per esempio, potremmo illuminare per Natale adesso che con il videomapping architetturale abbiamo finito i monumenti Unesco. Mi immagino finalmente una piazza Kennedy viva a tutte le ore, dopo che in maniera lungimirante è stato deciso di realizzarvi al centro la nuova piscina comunale, con vista Sant’Agnese, i cui reperti in realtà nessuno sa più dove siano finiti. Mi immagino un treno veloce che colleghi il nuovo centro commerciale costruito al posto della vecchia piscina comunale, quando ormai non era più possibile revocare l’autorizzazione per il nuovo centro commerciale concessa dalla vecchia Amministrazione (“perché noi adesso non lo rifaremmo ma non possiamo più farci niente”, avete presente?), un treno veloce che lo colleghi invece con il vecchio centro commerciale senza però diminuire il tempo di percorrenza totale tra Ravenna e Godo, diventata con il tempo fermata strategica per tutta l’Emilia-Romagna e i loro abitanti certificati “peggiori cagacazzo” della provincia subito dopo quelli di San Pietro in Campiano. Da qui partiranno anche finalmente le nuove metropolitane di superficie della costa (vi ricordate?), perché nel frattempo il mare sarà arrivato in maniera anomala a Godo, treni che ogni dieci minuti faranno la spola con Rimini fermandosi finalmente anche a Classe per dare modo di visitare l’innovativo contenitore enogastronomico realizzato da Coop nell’ex zuccherificio al posto di quello che una volta era stato un museo archeologico, costretto a chiudere per il troppo freddo, che arrivava ogni dicembre in maniera inaspettata congelando puntualmente ogni anno l’elmo di Negau di sto cazzo, ora tornato a San Pietro in Campiano, dove il riscaldamento costa meno. Mi immagino una Ravenna dove ogni anno si terrà il festival dei palazzetti, unica città in Italia che potrà permettersi di ospitare in contemporanea una partita di basket di serie A, un concerto, una fiera e una partita internazionale di beach tennis. Perché sì, porco cazzo, alla fine la soluzione era sotto gli occhi di tutti, il beach stadium ci stava proprio bene vicino al nuovo palazzetto che è vicino a quello vecchio, vicino alla scultura di Burri e al mausoleo di Cristina e Riccardo Muti. Per la sabbia pare sia stata utilizzata quella di Lido di Dante, ormai scomparso e inglobato nella nuova frazione del comune di Ravenna, ribattezzata Angela Angelina...


6 / SPECIALE FESTE RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018-16 gennaio 2019

CERVIA

FAENZA

DIRETTAMENTE DA NEW YORK ECCO L’HARLEM SPIRIT OF GOSPEL CHOIR Tornano il Capodanno in piazza (con le Onde Radio) e il 5 gennaio la tradizionale Nott de’ Bisò In centro a Faenza il Natale si vive tra la pista del ghiaccio di piazza Nenni e il trenino per i più piccoli in piazz della Libertà. Il momento clou sarà la festa di Capodanno con il brindisi di mezzanotte del 31 dicembre sotto la Torre dell'Orologio. Dalle 22.30 si esibirà il giovane gruppo faentino Onde Radio, con una scaletta di brani pop rock italiani e internazionali (organizza la Casa della Musica). Da segnalare anche il concerto di Natale al teatro Masini di Faenza dove arrivano, venerdì 21 dicembre alle ore 21, direttamente da New York, Anthony Morgan e The Harlem Spirit of Gospel Choir (il giorno dopo alla stessa ora al Masini anche il Concerto di Natale della scuola di musica Sarti). L’appuntamento più tradizionale nel Faentino resta però quello del 5 gennaio, dalla mattina fino a notte, la Nott de’ Bisò appunto, manifestazione conclusiva del Palio di Faenza. Il Niballo, grande fantoccio raffigurante Annibale, il guerriero saraceno che simboleggia le avversità, viene bruciato in un enorme falò al centro della piazza, dove arriva su un carro trainato da buoi. Il Rione vincente del Palio dell’estate ha il diritto a trasportarlo e a bruciarlo (quest’anno toccherà al Rosso). Il bisò (il caratteristico vin brulè) viene servito negli eleganti gotti, le ciotole di ceramica faentina.

BRISIGHELLA Il 26 dicembre il presepe vivente nel borgo con cento figuranti Mercoledì 26 dicembre, dalle ore 16, il centro storico di Brisighella diventa una piccola Betlemme, dove un centinaio di figuranti rimetteranno in scena il “Presepe Vivente”. Lo spettatore potrà trovare tanti allestimenti in vari punti della città, frutto della partecipazione dell’intera comunità brisighellese.

Dall’incendio del Magazzino Darsena alla festa sul ghiaccio del Papeete Il 24 dicembre la tradizionale tombola della Vigilia in piazza Tornano i tradizionali appuntamenti di Natale anche a Cervia, dove in centro storico sono molteplici le iniziative di animazione e di intrattenimento in particolare per le famiglie nel villaggio natalizio che parte dalla pista del ghiaccio di piazza Garibaldi. Tra gli eventi da segnalare la consueta tombola della vigilia di Natale, il 24 dicembre alle 21 in piazza, a cui seguiranno un brindisi e canti romagnoli. Il Capodanno è da vivere poi in centro con aperitivi e degustazioni a cura dei locali di piazzetta Pisacane per poi proseguire in piazza Garibaldi con spettacoli e concerti. Nella suggestiva cornice dell'area dei Magazzini del Sale torna invece il cenone e lo spettacolo di fuochi d’artificio, accompagnato da musiche, che si concluderà con "l'incendio" del Magazzino del Sale Darsena. L’anno nuovo inizierà invece con gli auguri della banda cittadina già a partire dalle 7.30 (con arrivo in piazza a mezzogiorno) mentre le iniziative proseguiranno sabato 5 con lo Shopping Day (vetrine addobbate e prezzi speciali in centro) e il 6 gennaio con i tradizionali Pasqualotti, vestiti secondo l’antica tradizione contadina, che canteranno e regaleranno caramelle ai bambini (dalle 14.30 alle 18.30 in piazza Garibaldi, dove la festa proseguirà fino alle 22 per celebrare la fine delle feste). Nella vicina Milano Marittima (collegata a Cervia anche da un trenino) proseguono tutti i giorni le iniziative collegate alla grande rotonda di ghiaccio. Tra le altre cose da segnalare il 23 dicembre dalle 16.30 la parata e lo spettacolo sul ghiaccio di figuranti su trampoli mentre il 29 dicembre dalle 17 viene riproposto l’Ice Gala,in collaborazione con Madonna di Campiglio e Pinzolo. La notte di Capodanno sarà animata dallo staff del Papeete, fino alle 2 di notte. Il giorno dopo camminata con le fiaccole tra Cervia e Milano Marittima, con ritrovo alle 17.15 alla Torre S. Michele.

BASSA ROMAGNA

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A LUGO IL “CASTELLO INCANTATO DI BABBO NATALE” E PER IL 2019 FUOCHI D’ARTIFICIO IN PIAZZA A Villanova di Bagnacavallo il 31 dicembre torna la “Festa de’ Scartòz”, a Cotignola in gennaio “trebbo” in piazza

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Numerose le iniziative natalizie in tutti i comuni della Bassa Romagna, con un calendario giorno per giorno sul sito www.inbassaromagna.it. Facendo una rapida panoramica, ad Alfonsine il 23 dicembre torna la camminata dei Babbi Natale mentre il 24 alle 20 la consueta fiaccolata per la pace. A Bagnacavallo la festa più partecipata è quella dell’Epifania (foto), con canti e burattini a partire dalle 14.30 in piazza mentre in zona è da segnalare (dal 23 dicembre al 20 gennaio) il celebre presepe meccanico di Villa Prati. Per Capodanno torna invece nella vicina Villanova, all’Ecomuseo delle Erbe Palustri, la “Festa de’ scartòz”, una cena condivisa con trebbo musicale di Vittorio Bonetti e un grande falò. A Conselice il clou è la sera della vigilia, in piazza con tanto di spettacolo pirotecnico (a Lavezzola sempre la sera del 24 fiaccolata e presepe vivente, che si svolgera in contemporanea anche nella vicina San Patrizio) mentre il 31 dicembre l’appuntamento è al teatro comunale con lo spettacolo “Un capodanno da ridere con Cusels”. A Cotignola, tra le altre cose, dal 4 al 6 gennaio c’è “E’ treb in piàza” in piazza Vittorio Emanuele II con musica e intrattenimento. A Lugo infine sabato 22 e domenica 23 la Rocca si trasforma nel “Castello Incantato di Babbo Natale” (dalle 10 alle 19 elfi, principesse e Babbo Natale per i bambini), mentre sabato 22 si terranno anche una manifestazione podistica natalizia e in centro storico il presepe vivente. Torna anche la festa in piazza dei Martiri per San Silvestro con i fuochi d’artificio a mezzanotte del 31 dicembre.


SPECIALE FESTE / 7

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20 dicembre 2018-16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

PREVENTIVI GRATUITI

RAVENNA/1

RAVENNA/2

Quest’anno le videoproiezioni sono a San Vitale e in piazza Unità d’Italia E poi c’è Guernica sui muri del Mar

CONCERTI (E CAPODANNO) IN PIAZZA A RITMO DI GOSPEL

In piazza del Popolo il circo di Billo e la tombola animata, swing all’Almagià

La novità natalizia di quest’anno, a Ravenna, è una rassegna di musica gospel e soul in centro storico. Si tratta di “Christmas Soul”, quattro concerti gratuiti in programma dal 28 dicembre al 1° gennaio “adatti a tutti, dalle famiglie agli appassionati”, scrivono gli organizzatori. La direzione artistica è di Francesco Plazzi dell’ormai nota rassegna Spiagge Soul. Si parte venerdì 28 alle 18, in piazza del Popolo con i Soul of Gospel, ovvero Joselin St. Aimee, Caroline Awuku, Luca Brighi e Michele Bonivento, musicisti che vantano carriere internazionali e collaborazioni prestigiose. Il giorno dopo, stessa ora e stesso luogo, tocca invece alla Soul & Blues Connection, band capitanata dal rinomato musicista jazz Luca Giometti che viene accompagnato in una rassegna di classici, con le voci di Deviana P. e Yelena Baker. Ma gli appuntamenti di punta sono quelli a cavallo dell’ultima notte del 2018. Il 31 dicembre, a partire dalle 23, nella piazza centrale di Ravenna c’è una grande festa per accogliere il 2019 con una vera diva della musica nera, Cheryl Porter, assieme agli Hallelujah Gospel Singers. Cheryl Porter ha studiato canto lirico alla Northern Illinois University prima di arrivare nel nostro Paese dove si è dedicata a diffondere il messaggio della grande musica spirituale americana, collaborando nel corso degli anni con grandi artisti come Giorgia, Mario Biondi, Paolo Conte e Mariah Carey. Il 2019 si apre invece al Teatro Alighieri, dove alle 12 (con ingresso gratuito fino a esaurimento posti) sono sul palco gli americani Anointed Believers che in passato hanno condiviso il palco con grandi leggende del gospel come Lee Williams, The Bolton Brothers e The Canton Spirituals.

Gli appuntamenti di “Christmas Soul” Il 1° gennaio matinée all’Alighieri

La piazza di Ravenna il 31 dicembre 2017

Entrano nel vivo le iniziative natalizie in centro a Ravenna. Dal 21 dicembre al 6 gennaio (dalle 18 alle 22) torna la rassegna “Ravenna In Luce”, un percorso per le vie del centro storico tra creazioni luminose e videoproiezioni architetturali. Cuore della rassegna sarà “Visioni di Eterno - Il Dono dell'Imperatrice”, il progetto di Neo Visual Project per la valorizzazione dei siti Unesco che vedrà questa volta protagonista la basilica di San Vitale. In Piazza dell'Unità d'Italia sarà il tema del viaggio il filo conduttore delle proiezioni: il motion graphic designer Matteo Bevilacqua mostrerà She Walks in Beauty; la Bottega Multimediale Panebarco & C, invece, presenterà il suo Alice in RavennaLand. A questi, infine, si affiancherà l’installazione al Mar per la mostra “?WarIsOver”, una proiezione architetturale che farà risplendere la facciata del museo di via di Roma con la celebre opera Guernica di Pablo Picasso. Proseguono poi le iniziative nelle varie piazze coinvolte, a

partire dalla pista del ghiaccio in piazza Kennedy, le esibizioni di piazza del Popolo (tra cui segnaliamo il 25 e 26 dicembre dalle 16.30 il Billo Circus e il 5 gennaio alle 18 la tombola animata), i laboratori per bambini e i pony di piazzetta Anita Garibaldi e il villaggio dell’Advs di piazza San Francesco, dove il 23 dicembre alle 18.30 è in programma l’atteso spettacolo delle “fontane danzanti” e il 6 gennaio si terrà la tradizionale estrazione della lotteria. Tra le novità più attese, i concerti di Spiagge Soul (vedi articolo qui a fianco) mentre la musica sarà protagonista anche il 22 dicembre alle 21 all’Alighieri con il concerto di Natale della banda cittadini; il 25 dicembre dalle 21 alle 3 di notte all’Almagià con lo swing dei Good Fellas al “Rock’n’Roll Xmas Ball” e il 26 dicembre alla basilica di San Francesco con il coro Ludus Vocalis che presenta in prima nazionale il Te Deum di Peter Reulein.

RAVENNA/3 Alla Classense cent’anni di letterine di Natale “Mamma e babbo carissimi… Letterine di Natale dalla metà dell’Ottocento agli anni Cinquanta del Novecento dalle collezioni di Vittorio Pranzini”: inaugura sabato 22 dicembre alle 17 nel Corridoio Grande la mostra natalizia della biblioteca Classense di Ravenna. Saranno esposte otre 160 letterine di Natale, raccolte da Vittorio Pranzini nel corso degli anni allo scopo di salvaguardarle dalla distruzione e dall’ oblio e per mantenere viva una tradizione legata ad un particolare momento della vita dell’infanzia, quello delle feste natalizie. Le letterine esposte, per la maggior parte italiane ma con esemplari anche di altri Paesi europei, sono state scritte in un arco temporale di cent’anni, fino agli anni Cinquanta del Novecento. Fino al 27 gennaio (domenica e lunedì dalle 14 alle 19, dal martedì al sabato dalle 9 alle 19, chiuso i festivi, il 24 e il 31 dicembre) L’ ingresso è libero.

Le rievocazioni di Classe e Gambellara Torna il presepe vivente a Classe. La vigilia di Natale dalle 19 musica, fiaccole, botteghe artigiane e guardie romane con vin brulè e dolci per tutti. Alle ore 23.45 il corteo in costume arriverà fino alla basilica per la messa (foto). Si replicherà poi il pomeriggio dell’Epifania: alle 16.30 arriveranno i Re Magi a cavallo portando doni a Gesù e a tutti i bambini. Il presepe vivente verrà replicato a Classe anche il 30 dicembre dalle 15 alle 18.30 mentre in zona è piuttosto celebre anche quello di Gambellara, in programma la vigilia di Natale e il giorno dell’Epifania.

Venite a scoprire il nostro nuovo menù invernale


8 / INTERVISTA RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019

FORUM IN REDAZIONE

Due anni e mezzo alla guida della città: un bilancio con Michele de Pascale Dai fondali del porto al rilancio del turismo, dalle grandi infrastrutture alla sicurezza, abbiamo fatto il punto di metà mandato con il sindaco sui risultati raggiunti e le promesse non realizzate

Eletto con una coalizione di centrosinistra guidata dal Pd, sindaco di Ravenna dopo il ballottaggio del 19 giugno 2016, il 33enne Michele de Pascale è a metà del suo mandato come Primo cittadino. Durante l’intensa campagna elettorale aveva presentato un programma ampio e, almeno in parte, di discontinuità rispetto al suo predecessore, Fabrizio Matteucci, che aveva guidato la città nei precedenti dieci anni. Abbiamo invitato De Pascale in redazione, in una sera di dicembre, per fare il punto su alcune delle questioni che avevano caratterizzato i suoi impegni elettorali e l’agenda della città. Nell’impossibilità di affrontare tutti i temi, abbiamo deciso di omettere quelli di carattere più sociale, su cui ci siamo soffermati negli ultimi numeri del settimanale, per dare maggior spazio a quelli economici e di sviluppo della città. Sindaco, cominciamo da un tema che è sempre stato un suo cavallo di battaglia, come comprensibile per un cervese che rivendica con orgoglio l’esperienza da bagnino nell’impresa di famiglia. Al primo punto del suo decalogo per rilanciare il turismo c’era la costituzione di una Dmo, ossia un’organizzazione che ha lo scopo di promuovere la destinazione turistica. Dov’è finita quell’idea? Già abbandonata? «No, non è abbandonata, ma non è più quella che avevamo immaginato in origine. Volevamo fare una Dmo che unisse il pubblico e il

LA PRIMA FASCIA

SINDACO A 31 ANNI Michele de Pascale, nato il 20 gennaio 1985 e cresciuto a Cervia, è stato eletto sindaco di Ravenna a soli 31 anni. L’insediamento a Palazzo Merlato è avvenuto il 21 giugno 2016. Il 3 agosto seguente è stato eletto anche presidente della Provincia. Nei tre anni precedenti era stato segretario provinciale del Partito democratico ma aveva già avuto un’esperienza amministrativa come assessore comunale a Cervia dal 2011 al 2013. La prima esperienza politica risale al 2004 quando entrò nel consiglio comunale cervese. La sua candidatura a sindaco per il Pd arrivò dopo la tragica e improvvisa scomparsa del candidato Enrico Liverani.

privato, ma sulla spinta delle richieste delle associazioni di categoria abbiamo invece optato per investire solo sui privati e abbiamo deciso di fare evolvere il vecchio bando di gestione degli Iat, gli uffici di informazione turistica, affidando al soggetto privato vincitore altre risorse (circa 100mila euro aggiuntivi su un totale di qua-

si un milione di euro per tre anni, da febbraio 2019 a gennaio 2022, ndr) per la promo-commercializzazione». Quindi affidiamo soldi pubblici a un privato per fare la promozione? «Il soggetto che ha vinto (Ravenna Incoming, che già aveva in gestione gli Iat, unico a partecipare

alla gara, ndr) ha presentato un programma coerente con il bando e si confronterà con l'assessorato al Turismo. Su questo versante va detto che in tutte le fasi di bilancio abbiamo aumentato le risorse per la promozione e stiamo lavorando in sinergia tra diverse istituzioni, penso per esempio a cosa rappresenta in termini di richiamo e di immagine Ravenna Manifestazioni o il turismo ambientale». Resta infatti il tema della valorizzazione di Punte Alberete… «Abbiamo approvato le linee guida per realizzare un unico bando per la gestione e la promozione del museo Natura di Sant’Alberto (al momento gestito dalla coop Atlantide ma con un bando che scade nel 2018, ndr), valle della Canna e Punte Alberete cercando di creare un sistema per il turismo ambientale della zona a nord, al momento poco valorizzato. In generale abbiamo bisogno di lavorare sul marketing». Tra le altre promesse elettorali c'era quella di rilanciare i lidi, dando a ognuno una vocazione, a partire dallo sport per Marina di Ravenna e il tanto sbandierato beach stadium, che al momento però sembra essere stato accantonato. «Il beach stadium non è stato accantonato, semplicemente abbiamo invertito la priorità con il palazzetto dello sport, un tema di cui si parlava da decenni ma che nessuno ha mai avuto il coraggio di affrontare. Noi abbiamo deciso di costruire un palazzetto nuovo e al


PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

momento ci concentriamo su questo, anche se rimane il tema di una struttura pubblica per gli sport da spiaggia a Marina. Per fortuna la riapertura del Marinabay da parte di una cordata di privati ci ha permesso comunque di rispettare il nostro impegno di riportare il beach tennis internazionale a Marina, ma non basta». Resta che nel frattempo i lidi stanno soffrendo e segnano un calo di presenze… «È vero, per quanto la città d’arte sia invece in crescita, sui lidi viviamo una situazione di grande crisi, perché i nostri lidi tuttora stentano a collocarsi in maniera originale e autonoma nel panorama dell'offerta turistica regionale, nazionale e internazionale. Serve una grande operazione di sistema che racconti a livello internazionale i nostri lidi e questo per noi è il “Parco Marittimo” (il progetto di riqualificazione dei cosiddetti stradelli retrodunali da rendere pedonali, ndr)». I tempi? «Sta per essere ultimata la progettazione esecutiva e il cantiere del primo stralcio, a Marina di Ravenna, dovrebbe partire dopo la prossima estate. Il progetto dovrà raccontare al mondo cosa sono le spiagge di Ravenna, in grado di unire l'alta qualità dei servizi da spiaggia alla qualità ambientale: avere poche strutture ricettive è stato uno svantaggio nel secolo scorso ma nel secolo nuovo può essere un vantaggio. Anche perché ormai le strutture all’aria aperta, con bungalow o case mobili, possono soddi-

INTERVISTA / 9

RAVENNA

20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

Via Le Corbusier, 11

Al centro il sindaco Michele de Pascale, alla sua sinistra la portavoce Eleonora Polacco, il 17 dicembre 2018 nella redazione di Ravenna&Dintorni per l’intervista di metà mandato. All’incontro erano presenti il direttore Fausto Piazza e i giornalisti Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi e Alessandro Montanari

sfare meglio le nuove richieste, più dei tradizionali alberghi». A proposito di vocazioni dei vari lidi, riuscirete a risolvere definitivamente il tema del naturismo? «Noi riteniamo il naturismo una risorsa e in parte abbiamo già sperimentato la scorsa estate un’ordinanza per permetterne la pratica, anche se solo temporaneamente in occasione del festival naturista. Per renderla permanente è necessario che intervenga anche la Regione, come credo accadrà, al fine di modificare la legge che differenzia le tipologie di spiagge libere. Certo, né i naturisti né nessun altro può chiedere di andare contro i regolamenti di protezione ambientale dell’area, che peraltro non dipendono da noi. Per quanto ci riguarda invece abbiamo potenziato i controlli contro compor-

tamenti scorretti in pineta, che purtroppo ci sono, per cui non si possono però certo incolpare i naturisti». Dai lidi al centro. Piazza Kennedy è stata riaperta in versione pedonale nella primavera 2017: ha trovato la sua identità in questo periodo? È soddisfatto di come viene vissuta? «Fino a due anni fa questa città aveva solo piazza del Popolo come area fruibile per eventi e questo determinava una congestione delle manifestazioni e a volte anche problemi di appropriatezza, inoltre non si può avere una piazza sempre occupata da allestimenti. Ora invece abbiamo un altro spazio, sono stati fatti eventi che hanno coinvolto le due piazze e in questo tempo nuove attività, come la gelateria o il Salone dei Mosaici, hanno aperto in piazza Kennedy

«Turismo, i nostri lidi sono in crisi: il rilancio passerà dai nuovi stradelli»

e sono certo che altre arriveranno». Dopo lo spostamento dei bagni pubblici aveva annunciato una soluzione anche per l’ingombrante vano tecnico rimasto. Ci sono novità? «Nel 2019 ci sarà non solo un restyling con un tratto estetico più gradevole, ma anche una rifunzionalizzazione. Bisogna capire che lì non possiamo fare a meno di tutti i servizi di collegamento indispensabili proprio per gli eventi che vi vengono organizzati e anche la fermata dell’autobus è essenziale che resti. Quindi l’idea al momento è trasformarla in una smartbox che possa avere funzioni utili, di informazione digitale, anche per i turisti. In futuro potremmo valutare l’idea di comprare uno dei negozi su via D’Azeglio e utilizzarlo come vano tecnico, qualora si rendesse disponibile». Ha parlato di fermata del bus. Anche sul trasporto pubblico aveva fatto promesse in termini di collegamenti con il forese, di sperimentazione di mezzi elettrici. continua a pagina 10

LA GIUNTA

Ristrutturazioni condominiali - Lavori di tinteggiatura e verniciatura interni/esterni Ripristino e trattamento cemento armato - Idrolavaggio e sabbiatura ecologica Rivestimento termocappotto - Rifacimento balconi - Rifacimento tetti e smaltimento eternit

NUOVE NOMINE E CONFERME, LA SQUADRA Il 29 giugno 2016 il sindaco Michele de Pascale ha annunciato la composizione della sua giunta, tra conferme dalla precedente di Fabrizio Matteucci e novità. Da allora la squadra è rimasta invariata. Eccola, da sinistra verso destra: Giacomo Costantini (Turismo e Smart city, nuova nomina, Pd), Eugenio Fusignani (vicesindaco, Porto e Sicurezza, nuova nomina, Pri), Roberto Fagnani (Lavori pubblici e Sport, Pd), Massimo Cameliani (Attività produttive e Commercio, Pd), Gianandrea Baroncini (Ambiente e Decentramento, eletto nelle fila Pd ora in Mdp), Ouidad Bakkali (Infanzia e Pari opportunità, Pd), Elsa Signorino (Cultura, Pd, nuova nomina), Valentina Morigi (Servizi sociali e Bilancio, Sinistra per Ravenna), Federica Del Conte (Urbanistica, Pd, nuova nomina). De Pascale era sostenuto da una coalizione che prevedeva accanto al Pd l’alleato ormai storico del Pri e alcune nuove liste come Sinistra per Ravenna e Ama Ravenna (che hanno eletto ognuna un consigliere) e Ixc e Ravviva Ravenna che invece non sono arrivati alla soglia minima necessaria (e sono quindi rimaste escluse dalla giunta).

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10 / INTERVISTA RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019

IL MOMENTO PIÙ BELLO...

Qualità della vita: Ravenna promossa dal Sole, bocciata da Italia Oggi La migliore in Romagna e a un passo dalla top ten italiana per Il Sole 24 Ore. Una graduatoria a specchio rispetto per Italia Oggi che vede la città al 60esimo posto italiano più indietro rispetto a Rimini e Forlì-Cesena. Le graduatorie della qualità della vita dei due quotidiani economici danno responsi molto diversi. Il quotidiano di Confindustria racconta una città in netta ripresa, 12 posizioni più in alto rispetto alla stessa graduatoria uscita nel 2017. Tra i punti d’eccellenza c’è la velocità della giustizia: il tribunale civile ravennate è il più efficiente in Italia secondo i dati del Ministero della Giustizia. Resta un’ombra sul rischio idrogeologico: Ravenna è tra le province più a rischio frane e alluvioni. Di tutt’altro tenore la lettura di Italia Oggi. Ad affossare Ravenna è in particolare la parte che riguarda la sicurezza che prende in considerazione nel dettaglio un gran numero di reati, non considerati dal Sole 24 Ore, e che vede la provincia nelle ultime posizioni. Di certo, pur se sempre di “qualità della vita” si tratta, il numero e la varietà di indici (e a volte anche di anni di riferimento) preso in considerazione dalle due testate è alla radice di un risultato tanto differente.

prosegue da pagina 9

IL CIPE DICE SÌ: IL PROGETTO PER I FONDALI È REALTÀ L’approvazione del progetto per l’escavo del porto da parte del Cipe, avvenuta il 28 febbraio 2018, è stata scelta dal sindaco di Ravenna tra i momenti più belli della prima metà del suo mandato. Nella foto Michele de Pascale (a sinistra) è in compagnia di Daniele Rossi, presidente dell’Autorità portuale di Ravenna dalla fine del 2016. Davanti a loro i faldoni del progetto presentato pubblicamente a settembre del 2017. Tra i momenti più piacevoli finora, il primo cittadino ha ricordato anche la posa della prima pietra della nuova scuola di Lido Adriano nel 2018.

...IL MOMENTO PIÙ BRUTTO

«Ravenna ha flussi di spostamento a raggiera verso le diverse parti del forese. Stiamo lavorando su due fronti. Uno è quello intra-forese: forme di trasporto dentro al forese dove ci sono alcuni centri che servono zone ampie. Qui con il volontariato sono partiti servizi per anziani non solo legati a necessità di salute ma anche per andare al mercato, al centro sociale, per i momenti piacevoli. L’altro fronte è la gara del trasporto pubblico che dovrebbe uscire nel 2019 e sarà quella la sede per raggiungere gli obiettivi prefissati». Si può immaginare un servizio serale dopo le 20 che oggi non esiste? «È una delle riflessioni per la gara. Si può sperimentare. Ma non potrà essere un bus che fa fermate in ogni frazione e andrà messo in relazione alla sua reale fruizione». Restiamo sui trasporti ma passiamo dalla gomma al ferro. Il nuovo orario dei treni ha creato più polemiche che soddisfazioni… «Come cittadini dobbiamo pretendere che Regione e Stato si rivolgano a Trenitalia e Rfi perché offrano sia il servizio di prossimità e sia quello di velocità. Devono esserci i collegamenti per gli spostamenti interni brevi, ma non è ammissibile che ogni treno da Ravenna a Bologna faccia venti fermate. Non dobbiamo togliere gente dai treni per metterli sulle auto: se fossimo un Paese normale dovremmo fare davvero la ferrovia Forlì-Ravenna che fa tutte le fermate. Ma non siamo un Paese normale». In questo “Paese non normale”, lei nel programma di mandato aveva messo una parte importante sulla viabilità che includeva la riorganizzazione della Romea Dir, della Statale 16 e della Classicana. Al momento non si è visto nulla, non siamo un po’ indietro rispetto alla tabella di marcia? «Tutto dipende se Anas manterrà o meno gli impegni presi: nell’accordo quadro ci sono 126 milioni di euro per le statali della Provincia, la maggior parte delle quali passano dal nostro comune. Queste risorse significano la totale messa in sicurezza e adeguamento di Classicana, Adriatica e Romea Dir, ma devono essere spese nel prossimo biennio o andranno perse e per questo, in accordo con la prefettura, incontro frequentemente Anas». Aveva promesso una nuova tangenziale. È ancora realistico? «Lo è nel momento in cui si sviluppa anche un collegamento verso nord: se non vogliamo tirare in ballo ancora la E55, almeno il collegamento con Ferrara, a oggi previsto dalla Regione con le varianti di Mezzano e Fosso Ghiaia. Ma dobbiamo essere consapevoli che siamo in uno scenario in cui il passante di Bologna era autorizzato e finanziato eppure è stato cancellato dal Governo dalla sera alla mattina. Lo dico anche per chi parla di una nuova Ravegnana…». La questione viabilità è connessa a quella ferroviaria. Le due stazioni merci sulle sponde del porto che riflessi avranno? «Abbiamo firmato un protocollo con Rfi che promette di destinare 30-40 milioni per l’intervento: questo toglierà il 70 percento del traffico merci dalla stazione ferroviaria». Quindi addio al bypass sul Candiano? «Riteniamo che abbia comunque senso il bypass per velocizzare gli spostamenti ma è chiaro che la priorità è per le due stazioni che sono concretizzabili e le voglio concretizzare nell’arco di questo mandato. Il tavolo tecnico però prevede anche la progettazione per il bypass». Le due stazioni merci libereranno l’area scalo a ridosso della Rocca Brancaleone. In un articolo di settimane fa ci aveva accennato all’ipotesi di un bando

per realizzare uno scavalco del fascio dei binari alla stazione. Anche di questo si sente parlare da tempo immemore… «Confermo che nei primi mesi dell’anno uscirà un concorso di progettazione frutto anche di un dialogo con ordini di architetti e ingegneri. Il finanziamento sarà di Rfi che è proprietaria dell’area. L’idea è che possa esserci una riqualificazione che preveda anche servizi di privati e parcheggi che possano magari remunerare chi volesse investire. E chissà, magari potrebbero arrivare soluzioni per il parcheggio innovative, sfruttando gli spazi in altezza sopra i binari… Ma non sono un progettista, sono solo suggestioni. Vedremo». Siamo arrivati in Darsena. L’unico immobile comunale nel quartiere è l’ex dogana dove nel 2012 sono stati trasferiti alcuni uffici della polizia municipale in via temporanea. E che lei aveva promesso di trasferire… «Stiamo testardamente cercando una soluzione, che ci sta richiedendo forse più tempo del previsto, per trasferire il comando dei vigili urbani in un altro immobile pubblico esistente: sarebbe un messaggio di coerenza, un esempio di recupero dell’esistente e non consumo di territorio. Ci siamo dati come termine ultimo la metà del 2019 per la decisione. Se non troveremo l’edificio con le caratteristiche adatte, allora costruiremo un nuovo comando in un nostro terreno, con una spesa stimata tra i 7 e i 10 milioni di euro. Ma sarà molto più piccolo di quello che era stato immaginato in passato nel Poc anche perché sicuramente lasceremo attiva la stazione in piazza Mameli, in centro storico, e rimarrà sicuramente attivo l’appoggio del mare, per la stagione estiva». Tornando in Darsena, il bando Periferie è stato confermato dal Governo anche sotto la pressione dell’opinione pubblica. Avete lanciato il bando da 700mila euro per la passerella sulla banchina e il cantiere del sottopasso pedonale è in corso. Invece che ne sarà del Sigarone? «I privati ci hanno detto che non ci sono più le condizioni per portare avanti il progetto che avevano presentato. Il Comune si è detto disponibile per acquisire una parte del Sigarone, anche perché siamo convinti che debba almeno in parte essere dedicato alla cultura». Tra gli spazi restituiti negli anni recenti alla cittadinanza con una vocazione culturale c’è anche Palazzo Rasponi delle Teste. È sfruttato al massimo delle sue potenzialità? «Va detto che una parte dell’edificio, per la sua conformazione e per il tipo di recupero che è stato fatto, può essere adibita solo a uffici, e infatti ospita quelli del Turismo e della Cultura. La parte nobile, invece, quella che conoscono i cittadini, è stata sempre più luogo di eventi di vario genere, incontri, convegni, mostre, è molto richiesta ed è ormai un contenitore importante a disposizione della città». In campagna elettorale aveva parlato anche di un possibile utilizzo per residenze artistiche, che però non ci sono state. «Ormai il palazzo ha una sua identità. L’idea di sviluppare le residenze culturali però ci interessa molto e in futuro immagino che uno spazio ideale potrebbe essere l’attuale sede dell’Istituto musicale Verdi in via di Roma, proprio accanto al Rasi, una volta che avrà cambiato sede. Questo potrà avvenire appena l’Istituto sarà statizzato. Quando il ministero si farà carico delle spese di funzionamento che oggi sono a carico del Comune, noi saremo in grado di liberare quelle risorse per investirle nella nuova sede che abbiamo immaginato nel palazzetto dell’ex Anagrafe». continua a pagina 12

«La nuova tangenziale? Prima serve un collegamento verso Ferrara»

CROLLA LA DIGA, MUORE UN TECNICO REGIONALE Gli incidenti mortali sul lavoro sono stati i momenti più duri e difficili per il sindaco. In particolare De Pascale ha ricordato quello del 25 ottobre scorso quando è crollata la diga di San Bartolo sul fiume Ronco inghiottendo la vita di Danilo Zavatta, 52enne tecnico della protezione civile che era arrivato sul posto per un collaudo di una centrale idroelettrica. Per quella tragedia sono indagate una decina di persone e la Ravegnana è chiusa da quel giorno per i lavori di ripristino dell’argine dove le infiltrazioni dell’acqua hanno messo a rischio la tenuta. Secondo quanto valutato dai tecnici regionali serviranno mesi per la riparazione.



12 / INTERVISTA RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019

LA GIUNTA NEI TERRITORI

LA PRIMA MISSIONE

NELLE FRAZIONI DEL FORESE E NEI QUARTIERI DELLA CITTÀ

A HONG KONG PER PROMUOVERE IL PORTO

L’iniziativa “Il sindaco e la giunta nei territori” ha visto Michele de Pascale con alcuni dei suoi assessori visitare frazioni del forese e quartieri cittadini in questi due anni. Ogni visita ha previsto l’incontro con varie realtà locali, dagli imprenditori al mondo del volontariato, e anche un saluto ai bambini delle scuole. Spesso, come in questa foto scattata a Castiglione lo scorso ottobre, gli amministratori hanno pranzato proprio nelle mense scolastiche.

La prima missione internazionale di Michele de Pascale in veste di primo cittadino ravennate è avvenuta proprio a metà mandato, nel mese di dicembre 2018 quando si è recato a Hong Kong per il Sistema portuale ravennate. L'occasione della visita è scaturita grazie all'insediamento, a Ravenna, della sede europea della Cmit Europa (vedi pagina 20).

prosegue da pagina 10 Restiamo in tema cultura. Ha appena aperto il museo Classis, dopo un’estenuante attesa. Si prosegue con gli scavi per San Severo. Eppure questa città non ha una carta delle potenzialità archeologiche. Come è possibile? «Ci stiamo lavorando e arriveremo all’approvazione, ma lasciatemi dire che di certo non si può accusare questa amministrazione di non aver prestato attenzione al tema. Voglio solo ricordare che rispetto alle ipotesi iniziali, l’ex Caserma Alighieri, grazie proprio al nostro intervento, sarà in parte un parco archeologico, invece che essere completamente trasformata in hotel, parcheggi e negozi». E a che punto è l’idea della Fondazione unica di cui ci parlava poco dopo la sua elezione per la gestione delle ri-

sorse museali del Comune? Si parlava di un soggetto che includesse Ravennantica, Mar e tomba di Dante… «Per Ravennantica mi preme sottolineare come siamo riusciti a centrare due obiettivi importanti in questi anni: l’accordo di promo-valorizzazione e gestione dei servizi dei beni statali e, naturalmente, l’apertura di Classis. Per quanto riguarda la tomba di Dante sarà valorizzata all’interno del progetto che prevede il completo restyling del museo dantesco, oggi davvero poco visitato. Abbiamo firmato l’accordo con il Centro frati minori che lo gestisce oggi e la Fondazione Cassa (che possiede i locali, ndr). Diciamo che quel museo nato nel 1921 nel 2021 sarà del tutto rinnovato e la gestione sarà comunale. A quel punto il Comune avrà tre filoni direttamente in capo: Ravennantica e il Mar, che già sono realtà importanti, e la parte dantesca da impostare. Immaginia-

mo naturalmente che le collaborazioni e alcuni servizi possano essere unificati. Già oggi, rispetto al passato, vediamo collaborazioni per esempio tra Mar, Classense e Ravennantica che in passato non c’erano. Questa è la strada da perseguire». Veniamo ora a un’altra promessa elettorale che aveva fatto molto discutere e che interessa moltissime persone: la sicurezza. Dove sono finiti gli incentivi promessi a chi avrebbe acquistato antifurti per la casa? «Nel frattempo il consiglio comunale ha votato un ordine del giorno che guarda con più favore all’ipotesi di una assicurazione collettiva, ma si tratta di un tema molto

complesso che stiamo studiando. Diciamo che entro la fine della legislatura qualcosa faremo, o l’assicurazione o le agevolazioni per l’antifurto, ma sempre e solo per chi non può permetterseli e non per tutti, per questo ci baseremo sull’Isee. Non mi convince l’ipotesi dell’età come criterio: una giovane coppia derubata soffre quanto un anziano». Pare che nella Finanziaria sia prevista la possibilità di aumentare le tasse locali, in particolare le addizionali Irpef. Corriamo questo rischio? «Al momento per il Comune non c’è alcuna necessità di aumentare le tasse locali, anche grazie al grande lavoro di recupero

«Sicurezza, in arrivo un’assicurazione collettiva o incentivi per l’antifurto, ma non per tutti»

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PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

PORTO FUORI (RA)

INTERVISTA / 13

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20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

LA POLITICA

DA BERSANI A ZINGARETTI PASSANDO PER RENZI Già segretario provinciale del partito, De Pascale anche da sindaco ha continuato a impegnarsi attivamente per le sorti del Pd, nel 2012 era stato promotore del comitate provinciale per Bersani, mentre all’ultimo congresso ha sostenuto il ticket RenziMartina. Tuttavia, dopo la sconfitta del Pd del 4 marzo, è stato tra coloro che con più forza hanno chiesto da subito un congresso del partito appoggiando fin dal primo momento Nicola Zingaretti, governatore della Regione Lazio che in questi mesi è già passato a Ravenna per iniziative di stampo elettorale, l’ultima della quale ha riempito l’Almagià.

di evasione fatto con Ravenna Entrate. Inoltre, in caso di necessità, qualora si rendesse necessario, possiamo comprimere alcune spese che in questi anni abbiamo sostenuto per dare impulso a eventi e attività». Dulcis in fundo, il tema dei temi. Dopo due anni e mezzo ancora non è stato scavato un granello di sabbia dal Candiano… «Su questo però rivendico il lavoro fatto: più di così, negli ultimi due anni era impossibile riuscire a fare. Tenete conto che ci siamo insediati due anni e mezzo fa: non c’era uno straccio di progetto, l’Autorità portuale era commissariata, la comunità portuale stava combattendo una guerra “termonucleare” e i 60 milioni del Cipe erano a rischio. Due anni e mezzo dopo abbiamo un presidente, un progetto, la sua approvazione nell’ultimo giorno utile prima

che finisse la scorsa legislatura a febbraio 2018 e nel 2019 uscirà la gara per i lavori. Non ci si poteva mettere un mese in meno. Se mi dite che siamo in ritardo da vent’anni è vero, ma non da quando ci siamo insediati. La verità è che abbiamo salvato le prospettive del porto di Ravenna». È in corso il processo di “spacchettamenteo” di Sapir in due aziende, una che manterrebbe le attività da terminalista e l’altra invece con il patrimonio immobiliare. A che punto siamo? «Il piano industriale ha avviato una riorganizzazione che, appunto, separa funzioni patrimoniali da funzioni terminalistiche anche ai sensi della legge Madia che chiede ai Comuni di uscire dalle partecipazioni non strategiche. Questo può essere accettabile e comprensibile per quanto riguarda l’attività del terminal nel caso la legge ce lo chiedesse, ma non rinunceremo sicura-

mente alla nostra presenza nella parte patrimoniale. Ma più in generale soprattutto in questa fase di espansione, investimenti e nuovi progetti, se la legge ce lo consente vogliamo esserci e contare. Non vogliamo rinunciare al nostro ruolo». E al ruolo di sindaco potrebbe rinunciare? In altre parole, pensa di ricandidarsi alla fine del mandato nonostante uno scenario politico sempre più in mutamento? «Per come la vedo io un progetto di una amministrazione è per sua natura decennale, quello è l’orizzonte giusto se si ha l’ambizione di voler fare cose importanti per la città. Ma anche se il mondo sta cambiando, io su

«Se fra due anni sentirò attorno il clima di oggi, mi ricandiderò di certo»

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“A Natale tutte le strade conducono a casa” (Marjorie Holmes)

Con i nostri migliori

questo resto “vecchio stile”: non è il sindaco a decidere che è la persona giusta per ricandidarsi. La mia disponibilità c’è, ma è e sarà condizionata al fatto che le persone che condividono una visione della città ritengano che io sia ancora la persona giusta per portarla avanti. E non sto parlando dei partiti, ma dei tanti interlocutori che incontro quotidianamente. Se fra due anni sentirò ancora attorno a me il clima di oggi, fatto anche di critiche, ma soprattutto di stimoli a migliorare, certo, mi ricandiderò». Lei ha ancora un orizzonte di due anni e mezzo, ma i suoi colleghi della provincia vanno al voto a maggio. Cosa cambierebbe per lei se amministrazioni come Cervia e Russi (che fanno parte di Ravenna Holding) cambiassero colore? La preoccupa la prospettiva? «Conoscendo il territorio della provincia piuttosto a fondo, grazie a quello che ho fatto in precedenza (nei tre anni precedenti all’elezione De Pascale è stato segretario provinciale del Pd, ndr) io in realtà sono convinto che il centrosinistra il prossimo anno possa vincere in 14 comuni su 14».

auguri


14 / L’ALTRA INTERVISTA RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019

L’OPPOSIZIONE

Alberghini: «Due anni di nulla per questa giunta Il palazzetto? Una cattedrale nel deserto...» Lo sfidante di Michele de Pascale che nel 2016 lo costrinse al ballottaggio fa un bilancio dell’operato dell’Amministrazione comunale, aspettando le elezioni regionali. E difende l’operato della minoranza di Federica Angelini

Due anni e mezzo fa fece tremare per la prima volta a Ravenna il centrosinistra in un ballottaggio che lo vide perdere per una manciata di voti. Eppure fino a pochi mesi prima Massimiliano Alberghini era sconosciuto ai più, stimato commercialista estraneo all’agone politico. Da allora è stato ricandidato il 4 marzo per il Senato (sfiorando nuovamente l’elezione), ma soprattutto siede in consiglio comunale (l’unico tra i quattro sfidanti di De Pascale del 2016 a non essersi nel frattempo dimesso) dove ha aderito al gruppo Lega Nord. A lui chiediamo un parere su questi due anni e mezzo di mandato. Alberghini, un giudizio sulla prima metà del mandato di questo sindaco. Cosa le sembra che sia stato fatto? «Per la verità, nulla. In linea con quanto accadeva con le amministrazioni precedenti. Del resto il primo segnale lo ha dato subito dopo le elezioni, nelle nomine di dirigenti e componenti della giunta, mostrando appunto una totale continuità rispetto ai precedenti. Il problema è che continuano a rispondere a logiche di partito...» Quale partito? Ormai il Pd sembra disgregato... «Allora diciamo a logiche politiche del passato. Dal 2008 il mondo è completamente cambiato, ma loro non sembrano essersene accorti». Ma quindi di cosa avrebbe bisogno la città? E che cosa avrebbe fatto lei se fosse stato al governo in questi due anni e mezzo? «Avrebbe bisogno di un’amministrazione più brillante, in grado di dialogare e incentivare il privato. È chiaro che non tutto potrà fare l’amministrazione, né tutto possono fare i privati. Bisogna trovare il modo di collaborare, ma qui questo non viene fatto».

libri di seconda mano e foto d’epoca

Massimiliano Alberghini, primo da sinistra, è l’unico degli sfidanti di De Pascale (al centro) ancora oggi in consiglio Gli altri erano, da sinistra: Maurizio Bucci (Pigna), Michela Guerra (Cambierà) e Raffaella Sutter (Ravenna in Comune)

Però, per esempio, con il bando Periferie l’Amministrazione ha lavorato con i privati in Darsena... «Vogliamo davvero parlare di quell’imbarazzante progetto che infatti ha ottuto un punteggio molto basso? Soldi per rifare le fogne che avrebbero dovuto fare molto prima e una passerella su un’acqua che credo non possa essere più contaminata... Ora aprirà una birreria, ottima notizia, ma solo grazie all’iniziativa di un privato. La Darsena è l’emblema di questa giunta». A proposito di locali e tempo libero, da che parte sta lei nelle recenti polemiche su residenti e vita notturna? Con gli imprenditori o con i cittadini?

«Credo che come in tutte le cose serva buon senso: è chiaro che gli imprenditori devono poter lavorare, è altrettanto chiaro che anche i residenti a volte possono aver ragione». Un altro esempio di collaborazione pubblico-privato è il project financing per la nuova piscina. «Innanzitutto, solo un’amministrazione come la nostra è capace di firmare accordi capestro come quello attuale, dove il gestore ci restituisce una piscina sfasciata senza dover pagare penali. Naturalmente una piscina nuova serve e anzi, visto quanto è frequentata, si poteva piuttosto pensare a costruire una seconda piscina, in un’altra zona della città, da far entrare in funzione mentre quella di via Falconieri viene ricostruita, per non far sopportare troppi disagi a società e utenti. Mi sembrerebbe più utile del nuovo PalaRoby in programma...». Sta parlando del nuovo palazzetto dello sport voluto dal sindaco e dall’assessore Roberto Fagnani, non le piace l’idea? «Tralasciamo il fatto che non so davvero come un’opera di tale portata potrà essere gestita dagli uffici tecnici comunali, già questo rischia di far tremare i polsi. E poi si tratta di un’opera inutile dal punto di vista sportivo e che diventerà una cattedrale nel deserto che rappresenterà un problema per chi andrà a governare dopo. Per fortuna almeno hanno rinunciato all’idea beach stadium a Marina...». Quello doveva servire a rilanciare il turismo... «Lasicamo stare. A parte qualche evento spot, come la Maratona, non è stato messo a sistema nulla, nonostante le enormi potenzialità del territorio». Ma quindi cosa si augura che succeda nei prossimi due anni e mezzo? «La cosa migliore per la città? Che si dimettano...». Questo mi pare improbabile, però intanto nel 2019 andranno al voto molti comuni con cui Ravenna ha relazioni importanti e che potrebbero passare al centrodestra... «Sì, da qualche parte bisogna cominciare e sicuramente queste elezioni sono importanti. E lo saranno anche le regionali a fine anno, perché visto il nulla che ha fatto la Regione per Ravenna dubito che da qua possano arrivare molti voti a Bonaccini». Il fatto di avere un Governo di un altro colore può essere un’attenuante per la giunta De Pascale? «No, quando erano tutti dello stesso colore Ravenna non ha mai ottenuto nulla. Peggio non può andare». Ma di questa giunta non salva proprio nessuno? «Non politicamente, ma devo dire che ritengo Valentina Morigi una persona molto preparata». E invece sull’operato dell’opposizione? Lei non è stato esattamente una delle voci che si sono fatte sentire di più in questi due anni e mezzo... «L'opposizione ha lavorato bene e la coalizione di centro destra che si è presentata alle amministrative è in buona salute. La collaborazione e il confronto sono costanti. Occorre considerare che i numeri non consentono margini di manovra: alla maggioranza spettano 20 consiglieri e all'opposizione nella sua interezza 12 indipendentemente dal risultato elettorale. La maggioranza di matrice Pd approva qualunque cosa gli proponga la giunta e rigetta sostanzialmente qualunque proposta venga dall'opposizione, con scarsa coscienza critica. Per quanto mi riguarda ritengo che, se esiste una squadra, occorre valutare il lavoro della squadra e non del singolo. Cosa intende per farsi sentire? Presentare continuamente interrogazioni con risposte spesso inadeguate e ordini del giorno puntualmente rigettati? Lavoro sterile e sostanzialmente inutile. Fare opposizione non significa necessariamente dover apparire a tutti i costi». Ma sarebbe pronto a riprovarci nel 2021? «A questo non posso proprio rispondere, due anni e mezzo in politica sono come un’era glaciale».





18 / ALBUM 2018 RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019

CRIMINI E MISFATTI SENZA PIETÀ Il becchino che rubava e gli anziani maltrattati

Il pizzaiolo ammazzato di botte e gli arresti per corruzione Accusa di omicidio volontario per quattro giovani per la morte di un 19enne per overdose Riaperto un cold case di 31 anni fa. La morte di tre sportivi. Il crollo della diga a San Bartolo di Andrea Alberizia

Il corpo senza vita l’hanno trovato sul divano, attorno sangue dappertutto. Riempito di botte, forse anche con un tirapugni a giudicare dalle fratture al cranio, e lasciato morire in agonia. La morte di Rocco Desiante, 43enne pizzaiolo pugliese che viveva nel Ravennate da tempo, è l’unico omicidio volontario del 2018 in provincia (fino al momento di andare in stampa). Il ritrovamento del cadavere è avvenuto in un appartamento di Castiglione di Cervia nella notte tra il 6 e il 7 ottobre. I carabinieri sono convinti che il killer sia il romeno Madalin Palade Constantin, un 19enne disoccupato incensurato. I due si conoscevano (non ci sono segni di scasso alla porta, segnale che la vittima ha aperto all’aggressore) e pare che il movente sia una questione di debiti legati al consumo di droga. Sul fronte omicidi nel 2018 va registrata la riapertura di un cold case. La procura ha affidato alla squadra mobile il fascicolo sulla morte di Pier Paolo Minguzzi: a luglio la riesumazione del cadavere del 20enne a distanza di 31 anni dal ritrovamento del corpo nel Po di Volano, tragico epilogo di un sequestro per riscatto. Ci sono tre persone indagate. In totale sono ancora 17 i delitti irrisolti negli ultimi 50 anni in provincia. Omicidio volontario è anche la pesantissima accusa con cui la polizia ha arrestato a giugno quattro lughesi, tre ragazzi e una ragazza tra 22 e 28 anni, per la morte di Matteo Ballardini avvenuta nell’aprile 2017: il 19enne morì all’alba in overdose di metadone, abbandonato in un parcheggio nella sua auto dagli amici che per tutta la notte lo avevano portato in giro già incosciente, senza chiedere aiuto con la speranza che si riprendesse da solo ed evitare quindi guai per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo alcune settimane in custodia cautelare in carcere, i quattro sono ai domiciliari: Beatrice Marani, Leonardo Morara, Simone Palombo, Ayoub Kobabi. Tragica fine per Danilo Zavatta, 52enne di Savio: il tecnico della protezione civile regionale è morto inghiottito dal crollo di una campata della diga sul fiume Ronco a San Bartolo dove era intervenuto per le verifiche sui lavori da poco conclusi per la costruzione di una centrale idroelettrica. Una decina di indagati per disastro e omicidio colposi, statale Ravegnana chiusa al traffico tra Ravenna e Longana da fine ottobre e almeno per altri cinque sei mesi. Il contrasto ai reati economico-finanziari ha visto la guardia di finanza impegnata in alcune indagini particolarmente corpose. A fine giugno gli arresti di cinque ex dirigenti della Gapar per il crac della storica società di distribuzione di prodotti alimentari: l’accusa è di bancarotta fraudolenta per un buco da 18 milioni. In ottobre il sequestro di un milione di euro tra beni e disponibilità finanziarie per la presunta evasione dell’Iva realizzata dalla cooperativa di facchinaggio Lb attiva nel settore portuale: a fronte dei pagamenti ricevuti per i servizi, la coop non avrebbe quasi mai versato l'imposta dovuta sulle prestazioni di manodopera fatturate. Presunta evasione fiscale da 3,5 milioni anche per la società alle

A Faenza arrestato un necroforo della camera mortuaria con l’accusa di essersi impossessato dei valori dei defunti dopo la loro cremazione, in particolare denti d’oro o parti di protesi trovate tra le ceneri. Due casi distinti di presunti maltrattamenti agli anziani in case-famiglia: a Sant’Alberto arrestati due gestori e a Ravenna arrestata una badante. Tutti e tre facevano subire agli ospiti vessazioni e insulti. Gli episodi hanno fatto emergere le difficoltà dei regolamenti sulle strutture.

NUOVI VIRUS La febbre West Nile ha fatto tre vittime in provincia

I Ris sulla scena del crimine a Castiglione di Cervia

spalle del noto marchio di moda Ishikawa il titolare si difende sostenendo che le operazioni all’esterno erano legittime. L’operazione Barabba ha portato sei nomi nel registro degli indagati: funzionari e dipendenti di Hera che chiedevano regalìe per veolocizzare i pagamenti alle ditte in appalto della multiutility. L’anno concluso non è certo stato esente da furti e rapine. Abitazioni e negozi sono finiti nel mirino dei predoni più volte. Da segnalare il colpo in estate a Mezzano al magazzino della catena di profumerie Sabbioni: bottino da 80mila euro. Una stoccata agli autori dei reati contro il patrimonio è arrivata con l’operazione Skifterat dei carabinieri di Faenza. In auto ascoltavano una canzone albanese a tutto volume per darsi la carica prima dei furti: 33 colpi in pochi mesi per una banda di quattro persone finite in manette.

A novembre in Spagna è stato arrestato il lughese Luigi Scrima, in passato compagno di cella di Norbert Feher, alias “Igor il Russo”. Gli inquirenti hanno indagato a lungo sul suo conto con il sospetto di una complicità con il criminale serbo accusato di due omicidi tra Bologna e Ferrara. Scrima è in cella per un cumulo di pene per reati precedenti. Il 2018 è stato segnato anche da tre tragiche morti nel mondo sportivo. All’inizio dell’anno il 47enne Marco Buzzi, motociclista esperto, è morto sulla pista da cross a Pezzolo di Russi dopo una rovinosa caduta. A febbraio Simone Rispoli, 38enne ex capitano del Ravenna Calcio, si è tolto la vita impiccandosi in un parco pubblico a poca distanza da casa. La 18enne parmigiana Rebecca Braglia è morta a maggio per le conseguenze di uno scontro di gioco durante una partita di rugby a Ravenna.

ANTIDROGA

Il 2018 ha registrato i primi casi di virus West Nile in Emilia-Romagna. Non esiste trasmissione tra esseri umani, la zanzara è l’unico vettore di trasmissione. Ma può infettare l’uomo solo se lo punge dopo aver punto un uccello ammalato: i volatili sono i serbatoi del virus e non c’è trasmissione nemmeno se punge un uomo ammalato e poi un altro uomo. In provincia in estate tre morti: tre persone anziane già debilitate da patologie pregresse.

LA VICENDA Sesso in caserma: carabiniere accusato di truffa e falso Piuttosto singolare la vicenda che vede un appuntato scelto dei carabinieri accusato di truffa e falso. A gennaio portò di notte in caserma una donna appena conosciuta in un bar raccontando al piantone che doveva interrogarla. I due invece ebbero un rapporto sessuale e il militare segnò un’ora di straordinario. Il caso è emerso in seguito alla denuncia di violenza sessuale da parte della donna, accusa decaduta in quanto le verifiche hanno dimostrato che la donna era stata in realtà consenziente al rapporto.

ORDINE PUBBLICO

40 KG DI EROINA IN UN APPARTAMENTO

PINETA E KOJAK TRA I LOCALI CHIUSI DALLA QUESTURA

A febbraio la Narcotici ha ritrovato 40 kg di eroina in un appartamento della città. Dopo giorni di appostamenti per osservare i movimenti attorno a quell’immobile, gli agenti sono intervenuti: nessuno in casa ma tanta droga, pronta per essere tagliata e spacciata. Valore della partita un milione di euro.

L’accumularsi di episodi di disordini e irregolarità o il profilo della clientela che li frequentava ha portato la questura a disporre la chiusura temporanea (da 7 a 15 giorni) di alcuni locali in provincia nel corso del 2018: l’ultimo a dicembre è stato il Cafè 500 in via Faentina a Ravenna. Prima c’erano stati le discoteche Kojak e Pineta, il bar Centrale di Porto Fuori e la Caffetteria della Piazza a Castiglione di Cervia.


ALBUM 2018 / 19 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

IN TRIBUNALE

L’ergastolo di Cagnoni, un altro appello per Poggiali

Matteo Cagnoni

Il dermatologo e l’ex infermiera sono accusati di omicidio: della moglie e di un paziente. Condanne pesanti per Musca e il crac Cmr

Le vicende giudiziarie ravennati del 2018 sono state segnate principalmente da cinque verdetti. Quello che di sicuro ha avuto più eco mediatica è arrivato a metà dell’anno. Il 22 giugno il processo di primo grado a Matteo Cagnoni si è concluso alla 29esima udienza in nove mesi con la condanna all’ergastolo per omicidio volontario pluriaggravato: per la corte d’assise (presidente Corrado Schiaretti, a latere Andrea Galanti) il 52enne dermatologo il 16 settembre 2016 ha ucciso la moglie Giulia Ballestri di 39 anni da cui si stava separando e lo avrebbe fatto per l’incapacità di accettare la separazione e la volontà della donna di costruire una relazione con l’uomo con cui negli ultimi mesi di vita aveva già una relazione extraconiugale. Il medico è in carcere da più di due anni (arrestato in custodia cautelare tre giorni dopo il delitto): fino alla condanna è rimasto a Ravenna poi è stato trasferito a Bologna e di recente è tornato di nuovo a Ravenna suscitando polemiche (vedi pagina 23). È stata la decima corte d’assise per omicidio volontario a Ravenna nell’ultimo decennio: in totale gli ergastoli sono cinque. Si resta sempre nell’ambito sanitario anche per il profilo di un’altra imputata che ha segnato le cronache bizantine. Il 20 luglio la Cassazione ha deciso che l’ex infermiera Daniela Poggiali dovrà affrontare un nuovo processo di appello (ergastolo in primo grado, assoluzione in appello) per la morte di Rosa Calderoni, una paziente di 78 anni deceduta l’8 aprile 2014 nel reparto dell’ospedale di Lugo dove lavorava la 46enne. Per l’accusa il decesso sarebbe dovuto a una iniezione letale di potassio somministrata dall’imputata, mossa da un desiderio di vendetta nei confronti dei ricoverati più problematici. L’assoluzione in secondo grado è arrivata perché secondo i giudici non è possibile stabilire oltre ogni ragionevole dubbio che la morte sia imputabile a

un fattore esterno e non al naturale peggioramento delle condizioni di una donna anziana. A gennaio è stata sempre la Cassazione a mettere la parola fine a un’altra vicenda. Ci sono voluti cinque processi in poco più di nove anni per arrivare a mettere un punto fermo all’omicidio di Passogatto: l’assassino della 23enne cubana Yanexy Gonzalez Guevara ha un nome ed è quello del 46enne imprenditore Marco Cantini, il marito da cui la ragazza si stava separando. La Cassazione ha confermato la sentenza di condanna a ventitré anni per omicidio volontario arrivata nell’appello bis. Il cadavere della 23enne venne trovato il 2 settembre del 2008 in un pozzo nelle campagne di Passogatto poco distante dall’abitazione dei coniugi. La ragazza mancava da casa da una decina di giorni. Il 46enne è stato assolto in primo grado, poi condannato in appello nel 2014 a ventitré anni. La Cassazione nel 2015 annullò la condanna disponendo un appello bis in cui arrivò una nuova condanna nel 2016. Se dai fatti di sangue si passa ai crimini economici-finanziari ci sono due sentenze importanti per il territorio. A fine settembre dieci anni e mezzo a Giuseppe Musca, noto imprenditore immobiliare con trascorsi nella politica degli anni Ottanta, per i fallimenti di tre società. Secondo l’accusa, accolta dal giudice, il 67enne era a capo di un organizzato meccanismo che subentrava in società in difficoltà per svuotarle dei beni residui e lasciarle piene di debiti. Due giorni dopo il tribunale di Ferrara si è pronunciato sul crac della coop Cmr nel 2011 con un buco di 40 milioni (quella che costruì il porto turistico Marinara ma anche il Grand Hotel Mattei coinvolto nelle società del gruppo Musca). Due ravennati condannati: otto anni di reclusione a Pier Bruno Caravita, ex direttore generale della coop edile, e cin-

que anni e mezzo a Paolo Conforti, protagonista nella vicenda giudiziaria per i suoi ruoli in altre società coinvolte in operazioni immobiliari. A luglio don Ugo Salvatori è stato condannato a sette mesi di reclusione (pena sospesa) per omicidio colposo per la morte di un anziano ospite della struttura Marepineta a Marina di Ravenna: l’anziano si gettò dalla finestra una notte dopo essersi svegliato in stato confusionale senza nessuno ad accudirlo. Assolto invece padre Pietro Gandolfi dall’omissione di soccorso nell’incidente del 2015 in cui urtò un 17enne in scooter e si allontanò. Il tribunale di Ravenna ha visto a gennaio anche l’aggiudicazione all’asta della Lady Aziza, la nave coinvolta nell’incidente con il mercantile turco Gokbel a dicembre del 2014. Per 650mila euro è stata venduta e rimessa in sesto per abbandonare la darsena di città dove era ormeggiata sotto sequestro. (and.a.)


20 / ALBUM RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019

ECONOMIA La sede della Cmc in via Oriani, nel 1922 A destra uno scatto dalle spiagge ravennati: nel 2018 il turismo balneare ha sofferto

Dal porto insabbiato alla crisi Cmc: un anno tra molte ombre e qualche luce Il 2018 si chiude con la richiesta di concordato in bianco per il colosso cooperativo delle costruzioni Buone notizie per gli superyacht della Rosetti Marino. Turismo in difficoltà sui lidi L'anno si chiude con una notizia che per molti era probabilmente impensabile solo qualche mese fa: la Cmc ha chiesto il concordato in bianco per evitare il fallimento. La cooperativa di via Trieste, quarto gruppo italiano delle costruzioni, sembrava immune alla crisi che negli anni passati aveva colpito Iter e Acmar, con quest’ultima passata attraverso un percorso “lacrime e sangue” dovuto proprio alla richiesta di un concordato. Cmc, dall’alto del suo enorme portafoglio (1,4 miliardi di euro il fatturato approvato nell'ultimo bilancio) era forte anche di una politica di investimenti all’estero negli anni più duri della crisi italica. Tuttavia il mancato incasso di alcune commesse nella seconda metà del 2018 ha portato invece a un effetto domino e alla richiesta della procedura concorsuale in Tribunale che a inizio dicembre ha nominato tre commissari incaricati di presentare il piano per evitare il default. Una partita che ora preoccupa i lavoratori, i cui stipendi hanno subito i primi ritadi, e che sarà sul tavolo dei sindacati. Ad affrontarle, per la Cgil, ci sarà ancora una volta Costantino Ricci, confermato segretario a novembre dal congresso provinciale. Appena a luglio, la Cmc aveva visto anche un importante cambio al vertice: Il consiglio di amministrazione del colosso delle costruzioni ha nominato Paolo Porcelli nuovo direttore generale, ruolo che era stato per dieci anni di Roberto Macrì. Il 2018 del resto per molti lavoratori ravennati non è stato un anno dei più facili. La crisi dell'offshore ha fatto una vittima importante: la Comart, società del gruppo Tozzi, che a gennaio è andata in liquidazione e ha licenziato i dipendenti. Alcuni di questi – 25 su 60 – sono poi stati assunti da un colosso cinese: la China Merchants Industry Technology che a maggio ha aperto una sede a Ravenna, nel Palazzo Ferruzzi. La Cmit si occupa della progettazione di navi e impianti. L'indotto offshore ha visto anche l'omologazione del concordato preventivo per la Bambini srl, mentre la Rosetti Marino ha aumentato la produzione di Superyachts per compensare il calo dell'offshore. A preoccupare ulteriormente è arrivata la discussione di un emendamento della Finanziaria che potrebbe bloccare le ricerche di idorcaburi. Questioni di cui si parlerà probabilmente nel prossimo Omc – in programma a marzo – e che interessano anche il Comune che ha cominciato ad incassare l'Imu sulle piattaforme. Già chiuso l'accordo con il Comune per gli anni dal 2010 al 2015 (50 milioni di euro in tutto), ora sono in ballo le annualità 2016 e 2017. Due anni in cui la normativa è cambiata e per cui l'azienda sostiene di non dovere pagare più nulla. Probabilmente la materia

sarà oggetto di un contenzioso. Da Eni la città si attende inoltre novità sulla chimica. In questo senso è nato un osservatorio ad hoc per il rilancio del settore ma la vera partita si gioca attorno al maxi investimento da 135 milioni di euro promesso sul polo chimico. Nel settore va ricordata anche l'elezione di Lorenzo Zoli, già segretario provinciale della Femca Cisl, nel coordinamento nazionale del sindacato. Tornando sul tema dei concordati, si è finalmente risolta la lunga crisi del Mercatone Uno che a Ravenna ha un grosso punto vendita a Russi. L'azienda è stata acquistata da Shernon Holding che ha presentato un ipiano di rilancio che mira alla piena rioccupazione dei lavoratori. Sempre a Russi è entrata in funzione a novembre la centrale biomasse, uno dei progetti più discussi degli ultimi anni. E molto discusso è stato anche un altro progetto: il nuovo impianto Gnl di Porto Corsini. Si tratta di una struttura che dovrebbe rifornire le navi con Gas naturale liquefatto e che sarà costruito da Pir ed Edison. Dopo l'incontro con i cittadini avvenuto nel 2017, il 2018 è stato l'anno delle autorizzazioni. A febbraio è arrivato l'okay del Ministero e il prossimo anno potrebbero partire i lavori. Finora ci abbiamo girato attorno, ma il tema fondamentale per la città resta quello del porto. Il prossimo anno dovrebbe essere quello dell'appalto dei lavori di approfondimento dei fondali dopo che il Cipe a fine febbraio ha deliberato il finanziamento, confermato poi dalla Corte dei conti. Mentre si attende di scavare, però, un grosso guaio ha caratterizzato l'anno in corso: il terminal crociere si è insabbiato, con le principali navi cariche di turisti che non hanno potuto far tappa a Ravenna. Così gli approdi sono stati 33, tredici in meno dello scorso anno, che hanno causato un calo del 63 per cento dei turisti. Sono dati – questi – ricavati dall'ultimo report di Autorità portuale datato 10 dicembre e relativo al periodo gennaio-ottobre. Lo stesso rapporto mostra un porto in stallo: la crescita del movimento merci complessivo è dello 0,09 per cento. I container sono in calo dell'1,65 per cento. Sul fronte cooperativo, va registrata la fusione tra Confcooperative di Ravenna e Rimini che seguono così la strada già tracciata da Confindustria due anni fa. Il processo di aggregazione si è concluso a settembre. Sono 330 le cooperative che ora faranno riferimento alla maxi centrale. Per una fusione che riesce, un'altra sembra archiviata: quella delle Camere di commercio di Ravenna e Ferrara. Lo scorso anno erano stati predisposti i primi passi, con qualche preoccupa-

zione da parte degli Industriali, ma ora è arrivato lo stop dei rispettivi presidenti di Provincia che hanno chiesto al governo di bloccare il processo. Al momento però non c'è ancora una legge organica che fermi la fusione e il ripensamento ha generato confusione anche tra le stesse imprese che costituiscono l'ossatura della Camera di commercio. L’anno ha segnato inoltre la conferma di Antonio Patuelli, presidente del gruppo La Cassa di Ravenna (il 2018 si è portato via la dicitura “di Risparmio” dal nome), alla guida dell'Abi, l'associazione delle banche italiane. È al suo terzo mandato che si concluderà nel 2020. Uno dei temi tornato all’ordine del giorno nel 2018 riguarda le chiusure delle attività commerciali in centro storico. A fronte di un buon movimento sul fronte della ristorazione, i negozi sono in crisi: il bollettino semestrale (aggiornato a giugno) della Camera di Commercio ha registrato una flessione del settore di 138 unità (-1,6%). Secondo le associazioni di categoria, oltre che alla crisi dei consumi, la decrescita è dovuta alle politiche urbanistiche che negli ultimi anni hanno portato a un aumento dei supermercati. Nel 2018 Ravenna ha registrato l’apertura del nuovo Despar in zona Ponte Nuovo e, a Faenza, è sbarcato Aldi. Inoltre è stata approvata l’ultima variante che dovrebbe portare alla costruzione di un nuovo centro commerciale di fronte al Pala De André, su viale Europa, che andrebbe ad incrementare ulteriormente l’offerta su quel fronte cittadino. Senza dimenticare, per lo meno per capire le dinamiche, il raddoppio dell’Ipercoop che ha compiuto un anno nel 2018. Di fronte a queste politiche, sostengono i commercianti, è difficile reggere. I turisti non bastano a compensare. Almeno da questo punto di vista il centro storico dovrebbe però essere soddisfatto: la città d’arte piace sempre di più e rispetto allo scorso anno, che era già da record, ha conquistato un ulteriore 1,8 per cento nei primi otto mesi dell’anno, con un totale di 178mila arriva. È andata male invece la costa ravennate: i nove lidi, nonostante l’ottima annata meteorologica, hanno visto gli arrivi calare del 4,9 per cento (322mila gli arrivi in tutto), in flessione anche Cervia. A consolare i bagnini ci ha pensato il governo che a metà dicembre ha sospeso per 15 anni l’applicazione della direttiva Bolkenstein per le spiagge. Ottima invece la performance faentina: è vero che si parla di sole 41mila persone ma il dato è cresciuto del 5,2 per cento rispetto al 2017. Alessandro Montanari


ALBUM 2018 / 21 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

PROGETTI

IL CASO/1

L’anno che aprì Classis E il cantiere della scuola di Lido Adriano A Lugo è terminato il restauro del Pavaglione di Luca Manservisi

L’ASCESA E LA (VELOCE) CADUTA DELLE BICI GIALLE DI OBIKE Il 2018 per Ravenna resterà l'anno in cui ha aperto dopo una lunga attesa (la prima pietra fu posata nel 2002) e moltissime polemiche (vedi anche pagina 22) il nuovo museo archeologico di Classe. Da anni invocato dalle istituzioni locali come sorta di tessera mancante nel panorama dell'offerta culturale ravennate, Classis – Museo della Città e del Territorio ha inaugurato (nell'edificio di archeologia industriale dell'ex zuccherificio di via Classense) il 1° dicembre, accogliendo migliaia di curiosi. «Ora giochiamo in serie A», ha detto il giorno dell'apertura il sindaco che aveva già in più occasioni avuto modo di dichiarare come con il nuovo museo sarà più facile trattenere i turisti un giorno in più a Ravenna. Frutto di un investimento di oltre 22 milioni di euro di Comune, Regione, Stato, Unione Europea e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Classis (aperto tutto i giorni dalle 10 alle 18, con ancora però un paio di sale in fase di allestimento) è stato realizzato ed è gestito dalla fondazione Ravennantica, che come noto gestisce anche il vicino parco archelogico dell’Antico porto e, da novembre, 2017 biglietteria e bookshop della basilica di Sant'Apollinare in Classe. La prossima tappa dovrebbe essere la musealizzazione anche della basilica di San Severo. L'altro grande contenitore, in questo caso enogastronomico, che avrebbe dovuto aprire i battenti nel 2018 è il mercato coperto del centro di Ravenna che invece continua ad accumulare ritardi, a causa anche probabilmente della crisi della Cmc, coinvolta nel cantiere che sta trasformando l'edificio pubblico (in concessione per 30 anni a Coop Alleanza) in un grande locale polifunzionale con un piccolo supermercato e punti vendita e ristoro innovativi, ispirati ad altri mercati del genere, come per esempio quello di Firenze. L'inaugurazione è ora fissata per il prossimo mese di maggio. Dopo quasi vent'anni di attesa è partito poi lo scorso maggio il cantiere per la nuova scuola di Lido Adriano (elementari e medie). Si tratta del primo stralcio (che prevede anche la palestra) del progetto, per un investimento di 3,5 milioni di euro da parte del Comune che il sindaco ha subito dichiarato essere «il più importante dei miei 5 anni di mandato». Sarà pronta per l'anno scolastico 2019-2020. Dando un'occhiata al resto della provincia, il 2018 a Russi è stato l'anno dell'inaugurazione (oltre che della centrale a biomasse, vedi pagina a fianco) della nuova piscina comunale all'aperto, mentre a Lugo sarà ricordato come quello del completamento del restauro del Pavaglione, inaugurato con il Governatore Bonaccini lo scorso 8 dicembre. La ristrutturazione cominciata nel 1997 è stata portata a termine negli ultimi tre anni con gli interventi (da quasi 2 milioni di euro) su volte, logge, frontoni, facciate e intonaco. A Faenza continua invece il progetto di riqualificazione e rilancio dell’area ex Salesiani, partito nel 2015. Quest'anno in aprile Faventia Sales (la società pubblico-privata che se ne occupa) ha presentato il nuovo volto di Palazzo Don Bosco, dove sono terminati i lavori di restauro del primo e secondo piano (circa 2,3 milioni di investimento) e si sono trasferiti i Servizi sociali, mentre in ottobre ha inaugurato un nuovo locale che si affaccia nella corte interna, una delle "caffetterie del lavoro" del gruppo e-work che già nella struttura ha un’agenzia per il lavoro e il prossimo anno inaugurerà una palestra. Infine, nel Cervese, è stata aperta a maggio, con l'eliminazione del semaforo, la nuova rotonda delle Saline (all'incrocio tra Adriatica e via Martiri Fantini), un'opera attesa da vent'anni (l'investimento di Anas, Regione e Comune ha superato i 2 milioni di euro) mentre è continuato il recupero del Borgomarina a Cervia e Milano Marittima ha cambiato un po' volto grazie al nuovo (1 chilometro in tutto, a fronte di un investimento da 2,3 milioni di euro di Comune e Regione) lungomare pedonale (con tanto di polemiche per i parcheggi perduti…) e alla riqualificazione di viale Matteotti, in centro (inaugurato in luglio, investimento da 1,1 milioni di euro).

LA CURIOSITÀ Un kit di benvenuto a tutti i nuovi nati con una dotazione per la lettura nei primi mesi di vita Si chiama “I tuoi primi passi nel mondo” il cosiddetto “kit di benvenuto” per i bimbi e le bimbe nuovi nati del comune di Ravenna – voluto dal sindaco Michele de Pascale e introdotto la scorsa estate – che contiene una dotazione per la lettura nei primi mesi di vita (tra cui il libro della foto), agevolazioni economiche per la famiglie in servizi e prodotti per la prima infanzia e un opuscolo informativo di tutti i servizi educativi per l’infanzia. La consegna del materiale avviene nel Centro Vaccinale della Unità Operativa Pediatria di Comunità al Cmp di Ravenna al momento delle prime vaccinazioni.

Sono arrivate in gran quantità anche a Ravenna la scorsa primavera le “bici gialle” di oBike, biciclette da poter noleggiare semplicemente con il proprio smartphone e che poi possono essere lasciate ovunque (purché non intralcino la circolazione). In poco tempo sono state diverse le segnalazioni di bici vandalizzate (come nella foto di Luca Rosetti), come accaduto un po’ in tutto il mondo, e solo pochi mesi dopo oBike (società con sede a Singapore) è fallita. Le sue bici potrebbero essere riutilizzate, a partire dalla prossima primavera, da un’altra società.

IL CASO/2

NUOVI ORARI DEI TRENI, CAOS E PROTESTE IN STAZIONE Ha fatto molto discutere in queste ultime settimane del 2018 il nuovo orario dei treni in vigore dal 10 dicembre, frutto di un investimento di 3 milioni di euro della Regione che ha consentito di velocizzare i tempi di percorrenza tra Bologna e Ravenna. Ma che ha provocato anche disagi per alcune fermate soppresse, in particolare quella di Godo utilizzata dagli studenti, poi reintrodotta dopo una protesta che ha visto anche un presidio in stazione (foto). Si è quindi insediato un tavolo tecnico permanente al fine di mettere in atto i correttivi necessari, con altri interventi annunciati dal 7 gennaio.

La buona cucina tradizionale romana e non...

Natale con i tuoi, Capodanno con noi Saremo chiusi dal 24 al 26 dicembre Riapriamo il 27 per la cena Vi aspettiamo il 31 con un menu alla carta e brindisi di mezzanotte RAVENNA via Cesarea, 148 - tel. 0544.66634 - cell. 333.6811616 trattoriadelbuongusto@gmail.com


22 / ALBUM 2018 RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019

LE POLEMICHE

Dall’elmo etrusco a Mussolini fino al 2021: di cosa abbiamo discusso in città In vista dell’apertura di Classis, a Ravenna non sono mancate contestazioni E anche le celebrazioni per il settimo centenario della morte del Sommo Poeta sono foriere di contrasti di Federica Angelini

Di cosa hanno discusso i ravennati nel corso del 2018? Dentro e fuori il consiglio comunale? Quali vicende hanno più acceso il dibattito? Scorrendo l'album dei ricordi tra i più originali c’è sicuramente la polemica relativa al trasferimento dell'elmo di Negau dal museo del Territorio di San Pietro in Campiano a Classis, entrambi della fondazione Ravennantica. Il dibattito ha infiammato la primavera: perché spogliare il piccolo museo del forese del suo reperto più prezioso, peraltro di epoca etrusca, per andare ad arricchirne un altro che nemmeno ancora esisteva? E anche, l'altro museo Classis (che ha poi aperto a dicembre, vedi pagina 21) dunque cosa avrà mai da mostrare se deve andare a “depredare” i musei vicini? Raccolta firme, interpellanze in Comune (di Pigna e Ravenna in Comune), proteste degli insegnanti a poco sono valse (se non a strappare la promessa di nuovi infissi per il MdT di Campiano), l'elmo è a Classis. E da Ravennantica sono convinti che questa sede più prestigiosa permetterà anche a molte più persone di poterlo ammirare. Sempre in tema di antichità, è tornato alla ribalta il tema della carta delle potenzialità archeologiche. Che Ravenna non ha ancora, nonostante l'attenzione all'archeologia in città non manchi, né tra le istituzioni, né tra i

cittadini. Perché ancora non c'è, per quanto sia già pronta (pagata dal Comune a uno studio emiliano) e sollecitata pure dalla Soprintendenza, come scrivevamo ad aprile? Dall'Amministrazione arrivano rassicurazioni: la faremo, la faremo. Ma l'assessore all'Urbanistica non nasconde che il timore sia quello di creare nuovi, non necessari, vincoli per i costruttori. E che in città sulla cultura non si scherzi lo dimostrano anche le polemiche scoppiate a ottobre attorno al progetto Dante 2021 e ad alcune presunte esclusioni eccellenti dal comitato che dovrà coordinare e organizzare le celebrazioni. Come hanno osato lasciar fuori personalità del calibro di Ivan Simonini, Walter Della Monica, Alfio Longo e Franco Gabici? Tuonano le opposizioni, in particolare Alvaro Ancisi, ma non solo. E c'è anche chi (la Pigna) lamenta una presunta sottorappresentazione della città che accoglie le spoglie del Sommo nel comitato nazionale. Il problema vero, al momento, sembra che siano molto sottorappresentati i fondi… Mentre i progetti annunciati appaiono interessanti soprattutto per il futuro della zona di piazza Caduti. Chissà se bisognerà aspettare l’album del 2021 per capirci qualcosa di più. E ancora legate al mondo della cultura sono le preoccupazioni e le sollecitazioni arrivate al giornale sull’annoso tema dell’Accademia di

L’elmo di Negau viene portato via dal piccolo museo di San Pietro in Campiano: destinazione Classis...

Belle Arti che quest’anno vedeva scadere la convenzione con Bologna e in perenne attesa di una statizzazione che non arriva. Senza contare il tema della sede. Anche qui, c’è da

scommettere che difficilmente sarà il 2019 a mettere la parola fine alle polemiche (incluse quelle sull’alto numero di docenti precari e non di ruolo).

LE AZIENDE INFORMANO

DOLCI GOLOSITÀ

Per i piatti delle feste, burro panna e mascarpone freschissimi dalla Centrale del Latte di Cesena Ingredienti di qualità che renderanno ancor più deliziosi i nostri dolci di Natale Eccoci a concludere la nostra breve carrellata che ha visto protagonisti la Centrale del Latte di Cesena e i suoi prodotti. E dal momento che ci stiamo addentrando nel periodo dell’anno in cui certamente nelle nostre case aleggerà un caldo profumo di cose buone e le nostre cucine sforneranno dolci, biscotti e torte, come non finire in bellezza parlando di burro, panna e mascarpone? Vorrei proprio iniziare da quest’ultimo, il mascarpone. Prodotto in passato solo in occasione delle festività invernali, è il formaggio morbido che noi tutti conosciamo, caratterizzato da un sapore pieno e inconfondibile, ricco e vellutato. È vero che per le sue caratteristiche è un ingrediente irrinunciabile per la pasticceria ma trova largo uso anche in preparazioni salate come paste, farce, condimenti e sformati. Quello della Centrale del Latte di Cesena poi è davvero superlativo! Con una massa grassa che arriva al 48 % e con una cremosità e consistenza uniche, è particolarmente adatto a qualsiasi tipologia di impiego. La produzione del mascarpone fresco segue la ricetta tradizionale che garantisce una qualità nettamente superiore ai comuni mascarponi: a differenza degli altri formaggi, non si ottiene dal latte ma dalla sua crema (meglio conosciuta come panna), scaldata a 80-90 °C e addizionata, sotto agitazione, ad un acidificante. Terminato il processo della coagulazione, le masse vengono poste su appositi teli e il giorno successivo confezionate, senza l’aggiunta di nessun tipo di additivo. Si presenta come una delicatissima crema, morbida, densa, mantecata e omogenea, con un colore che va dal bianco neve al giallo paglierino. Il sapore è delicato, dolce e burroso con retrogusto che ricorda il sentore leggermente acidulo della panna. Veniamo ora al burro e specifichiamo fin da subito che la sua qualità dipende da due fattori: la lavorazione

e la materia prima di partenza. C’è il burro ottenuto da panna di latte fresco, mediamente con l’82/83% di materia grassa, che può essere di centrifuga o di affioramento. E c’è il burro di siero di latte, ricavato da masse esauste, alla fine della filiera del formaggio. Per ciò che riguarda la materia prima invece, tutto quello che sta a monte del caseificio, ossia il latte, la razza delle mucche, il loro benessere, l’alimentazione, l’ambiente influiscono sulla qualità del burro. Ora, non essendoci una regolamentazione precisa a riguardo, individuare un prodotto di qualità è difficile. In linea generale, è da preferire sempre il burro di panna o di crema di latte, meglio se ottenuto per sola centrifugazione o da lavorazione mista centrifuga/affioramento, dal bouquet fresco, dolce e profumato, di migliore qualità rispetto a quello di solo affioramento, un po’ più acido. Il burro buono lo si riconosce anche dal colore, possibilmente giallo paglierino, e dalla spalmabilità non troppo cedevole ma cremoso e scioglievole. Questo è il burro della Centrale del Latte di Cesena. In più, le sue caratteristiche lo rendono di facile digestione e attraverso un consumo moderato ma sistematico, ci garantisce un buon apporto di vitamine A e E. Finiamo con la panna, o crema di latte: si tratta di un latticino costituito dalla parte grassa del latte, ottenuta per affioramento spontaneo in seguito a decantazione lenta oppure tramite centrifugazione, un processo più veloce ed efficiente. Quella della Centrale viene poi semplicemente pastorizzata per pochi secondi e mantiene così inalterati il gusto delicato e il profumo “di buono” del latte fresco.


ALBUM 2018 / 23 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

NEL DETTAGLIO Le battaglie delle femministe contro i manifesti pro vita, la Legio Italica e (soprattutto) il trasferimento di Matteo Cagnoni Menzione d’onore tra le polemiche a Ravenna nel 2018 va alla Casa delle Donne che quest’anno ha sollevato più di un tema degno di nota. A maggio sono tra le prime, insieme ad alcune forze di sinistra, a chiedere la rimozione di alcuni manifesti delle associazioni “pro vita” che riprendono l’immagine scioccante di un feto, ma la rimozione non sarà in effetti possibile. A Ravenna, rispetto per esempio a Roma, quella stessa immagine era accompagnata da frasi di tenore meno esplicito e violento. Era invece ottobre quando da via Maggiore arriva una lettera che esprime condanna per la scelta del Comune di organizzare una rievocazione storica militare con la Legio Italica tra Classe e il Mar. Ma di certo l’operazione che ha raccolto più consensi e che ha visto in prima linea proprio alcune delle associazioni femministe che operano dentro la Casa delle Donne è la petizione e la manifestazione silenziosa organizzate per protestare contro il trasferimento a Ravenna di Matteo Cagnoni, condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della moglie (vedi p. 19), concesso su richiesta del carcerato.

Sono troppi? Troppo pochi? Servono solo a far cassa? O servono davvero per la nostra sicurezza? Gli autovelox sulle strade del Ravennate proliferano come ortiche nei fossi (a novembre ne sono stati annunciati altri 22, oltre ai 15 già installati nel corso del 2018) e le multe fioccano abbondanti. Ci sono quelli fissi che non perdonano (come sulla Standiana e a Fosso Ghiaia) e ci sono le scatole disseminate per la città che possono o meno ospitare il perfido apparecchio. Il punto è che lo si scopre sempre e solo dopo.

potrebbe farsi con il bando per lo scavalco della stazione che dovrebbe vedere la luce entro i primi mesi del 2019, come ci racconta il sindaco nell’intervista su questo numero. Non mancano, infine, due grandi classici che potrebbero forse comparire in ogni album politico dell’anno, ogni anno. Fascismo vs antifascismo. A maggio è il comitato antifascista voluto (anche) dal sindaco De Pascale a sollevare critiche al suono di «le priorità sono ben altre». Si passa poi per una disfida a suon di fantocci e azioni dimostrative con bombolette spray a fine estate tra Forza Nuova e antifascisti dove, a onor del vero, sembrano effettivamente i secondi ad avere più grane con la giustizia. Intanto in consiglio comunale si dibatte dalla fine dell’anno precedente di come e se eliminare Benito Mussolini dall’albo dei cittadini onorari di Ravenna e di una misura che impone a chi chiede l’uso delle sale comunali di dichiararsi, in pratica, antifascisti, misura che viene finalmente votata (ma non certo all’unani-

Una pioggia di autovelox (e di multe) su tutte le strade

Chi progetta il nuovo faraonico palazzetto dello sport da 15 milioni di euro per una capienza fino a 6 mila posti per cui si immagina l’inizio lavori nel 2019? Gli uffici comunali, internamente. Una bella occasione persa, secondo ventuno architetti che ad aprile firmavano una missiva contestando la scelta, che lascia perplessi perfino alcuni alleati di governo come Ixc. E dubbi vengono sollevati anche per il bando per gli stradelli retrodunali del mare. La pace tra professionisti e Amministrazione

mità) ai primi di dicembre. Chissà dunque se Roberto Fiore di Forza Nuova potrà di nuovo perorare la propria causa nella sala comunale di via Aquileia, come successo a febbraio 2018, con tanto di contestazioni fuori. E mentre il Comune investe in un tentativo di celebrazioni un po’ meno paludato con tanto di spettacoli teatrali, Alberto Ancarani presenta in Comune il nuovo libro del contestato Gianfranco Stella sui presunti crimini commessi dai partigiani. La sensazione è che non sia finita qui, che ci saranno nuove puntate, ma che davvero i protagonisti saranno sempre più o meno gli stessi.

anche in tante attività culturali, che riapre le porte per due giornate, si legge sulla loro pagina Facebook: «Per festeggiare il Natale tutti insieme e soprattutto per una raccolta per chiedere alle istituzioni di non far morire il nostro circolo. Sperando che 350 firme (minimo) contino più dell'esposto di 1 cittadino!». Le giornate saranno il 23 dicembre con il film La vita è meravigliosa di Frank Capra e il 24 con un dj set. Intanto, sull’onda forse dell’Abajur, anche i residenti attorno alla sala Strocchi di via Maggiore, a dicembre, pensano bene di raccogliere firme «preventive» per il rumore che temono potrà fare una festa organizzata di lì a breve. E addirittura il nuovo coordinatore di Forza Italia Nicola Tritto si scaglia contro la storica Enoteca Bastioni, in borgo San Rocco. Ma, sembra, più spinto dall’esasperazione dell’anziana madre che abita da quelle parti che in rappresentanza di un nutrito gruppo di cittadini. Il gestore ci assicura infatti di non aver mai avuto problemi e di essere sempre stato pienamente in regola.

Tra i grandi classici: le dispute tra residenti e locali pubblici

Altro grande classico: residenti vs locali rumorosi o presunti tali. Dopo quelli di Porto Fuori che hanno ottenuto un’ordinanza ad hoc per il Kojak, a ottobre, il tema torna alla ribalta quando il circolo Abajur di via Ghibuzza annuncia di fatto la chiusura, a fine novembre. Troppe lamentele di alcuni vicini e una multa per eccesso di decibel. Molti in città esprimono solidarietà al circolo impegnato


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26 / ALBUM 2018 RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019

POLITICA

L’anno dei sorpassi: i grillini primi nel capoluogo il centrodestra avanti in molti comuni Presentati alcuni dei candidati sindaci che si sfideranno nel 2019 in 14 comuni su 18 della provincia A Lugo Ranalli tenterà il bis, mentre Coffari a Cervia ha rinunciato a correre per il secondo mandato

L’anno 2018 in politica è stato un po’ quello dei sorpassi e delle vittorie un tempo ampie e oggi risicatissime per il Pd. Il 4 marzo infatti le politiche hanno portato a una sonora sconfitta per il partito allora guidato da Matteo Renzi e che qui governa un po’ dappertutto. Tuttavia, a differenza di territori anche molto vicini, i candidati Pd all’uninominale (senza paracadute) sono riusciti a farsi eleggere, nella fattispecie Alberto Pagani e Marco Di Maio (candidato in un collegio che comprendeva la parte occidentale della provincia) alla Camera e il faentino Stefano Collina al Senato. Da Ravenna in Parlamento, anche se era di fatto candidato come capolista a Bologna, è andato anche l’ex governatore della Regione Vasco Errani, ora come noto confluito in Leu. E sempre per Leu (che già si è scolto ma allora includeva Mdp, Sinistra Italiana e Possibile) erano candidati anche due parlamentari uscenti che però hanno mancato la rielezione: Giovanni Paglia e Andrea Maestri (quest’ultimo candidato in Umbria). Per la Lega Nord non ci sono state candidature per l’uscente Gianluca Pini e i candidati ravennati erano Massimiliano Alberghini al Senato (vedi pagina 14) e Samantha Gardin per la Camera, ma nessuno dei due è stato eletto. Particolarmente travagliata la situazione dei 5 Stelle che hanno di fatto disconosciuto il candidato all’uninominale in un vortice di

I tre ravennati eletti in Parlamento lo scorso 4 marzo, nonostante le difficoltà dei rispettivi partiti: da sinistra, Vasco Errani, Alberto Pagani, Stefano Collina

polemiche che non ha risparmiato Ravenna. E pur tuttavia, qui, nel comune capoluogo, sono diventati il primo partito con il 28,7 percento e 25.301 voti contro il Pd che si è

fermato a 24.221 voti, pari al 27,5 (terzo partito la Lega con il 17,5 percento dei voti). Altri sorpassi più o meno sorprendenti sono stati quelli dove ha invece prevalso il cen-

trodestra in territori come Russi, Cervia, Brisighella, Castel Bolognese, Solarolo, Casola Valsenio. Tutti comuni chiamati al voto per il rinnovo di sindaco e conisglio comuna-


ALBUM 2018 / 27 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

PROTAGONISTI

IL PERSONAGGIO

UN’ESTATE CON I BIG DELLA POLITICA E LA FESTA DELL’UNITÀ NAZIONALE A RAVENNA Ad agosto Cervia aveva ospitato Salvini e i ministri leghisti Alla manifestazione dem anche Fico, Casellati e Mujica

LA (TEMPORANEA) SVOLTA GRILLINA DI IVANO MARESCOTTI Tra i personaggi più citati e intervistati della scorsa primavera c’è sicuramente l’attore bagnacavallese Ivano Marescotti che dopo una vita di impegno politico a sinistra (alle scorse europee era addirittura candidato con L’Altra Europa per Tsipras) ai primi di gennaio ha annunciato l’intenzione di votare Movimento 5 Stelle, accusando la sinistra di irrilevanza. Una posizione condivisa probabilmente da molti (almeno a guardare i risultati della sinistra e dei 5 Stelle) che però ha rappresentato una delusione: subito dopo la formazione del governo con la Lega, infatti, Marescotti ha disconosciuto il voto e da allora continua a dirsi deluso dai grillini e dal governo gialloverde.

le nel 2019, dove alle urne saranno chiamati gli elettori di 14 comuni sui 18 della provincia tra cui anche Lugo e Bagnacavallo. E dove quindi la gara si fa particolarmente accesa. Non a caso in questi ultimi mesi del 2018 sono scesi in campo i primi candidati. Se a Lugo e Bagnacavallo il centrosinistra schiera i sindaci uscenti, rispettivamente Davide Ranalli ed Eleonora Proni, a Cervia la scelta di non ricandidarsi di Luca Coffari ha gettato la maggioranza nello scompiglio. Il candidato sarà un imprenditore noto in città e con un passato da amministratore: Enrico Mazzolani. L’avvocato Valentina Palli tenterà invece di non lasciare Russi al centrodestra dopo dieci anni di Sergio Retini. L’opposizione della Lega ha intanto reso noti alcuni nomi dei propri candidati: a Conselice sarà Eliana Panfiglio, imprenditrice di

55 anni, a Castelbolognese ci riprova Jacopo Berti mentre a Lugo, la partita più importante (la vicina Imola è passato in mano 5 Stelle nel corso del 2018) sarà un esponente della lista civica che cinque anni fa, con il candidato Silvano Verlicchi, portò Ranalli al ballottaggio. Nel 2019 a tentare l’impresa sarà Davide Solaroli sostenuto appunto anche dalla Lega. Intanto, anche Forza Italia sta cercando di riorganizzarsi con il cambio al vertice dell’apparato regionale. E così ora Galeazzo Bignami ha nominato Alberto Ancarani (in conflitto con il predecessore) vice comissario regionale. Nicola Tritto è coordinatore comunale di Ravenna mentre Bruno Fantinelli rimane coordinatore provinciale. Il loro contributo potrebbe rivelarsi essenziale per la tornata elettorale della prossima primavera.(fe.an.)

Il territorio ravennate è stato, tra agosto e settembre, palcoscenico del dibattito politico nazionale. Prima infatti la festa della Lega Romagna a Cervia ha visto sfilare in piazzale dei Salinari tutti i ministri leghisti, compreso (in un tripudio di pubblico), lo stesso Matteo Salvini che ha scelto Milano Marittima anche come luogo dove trascorrere qualche ora di relax. Ma soprattutto, a fine agosto ha preso il via per la prima volta a Ravenna, al Pala de André, la festa nazionale dell’Unità. Una sfida per la federazione di Ravenna dal punto di vista organizzativo che è stata premiata in termini di presenze e visibilità. Oltre mille i volontari mobilitati, mentre decine di dibattiti hanno visto sul palco alcune delle figure di spicco nazionali della politica (non solo del Pd) tra cui i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati, anche se il pubblico più numeroso l’hanno raccolto Pepe Mujica e Matteo Renzi. Il segretario Alessandro Barattoni si è detto soddisfatto e pronto per replicare e far diventare Ravenna la sede di un grande evento di dibattito e confronto politico. Intanto, in casa Pd, anche da queste parti si stanno preparando comitati e gruppi in vista delle primarie che vedono divisi il sindaco De Pascale (per Zingaretti) e il segretario Barattoni (per Martina). Mentre tutti sono in attesa di capire cosa farà Renzi e chi eventualmente sarà pronto a seguirlo.

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ALBUM 2018 / 29 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

TEATRO

Tre spettacoli che “dicono il male” senza scadere nella retorica Un filo rosso forse lega tre produzioni nate (anche) sul territorio ravennate nel 2018: L’abisso, Macbetto e Se questo è Levi

Spesso la critica tende a trovare “fili rossi” laddove invece, di fili, non ce n'è proprio. È bello quando la realtà pare conformarsi a nostri pregiudizi. Dà sicurezza e alimenta l'amor proprio intellettuale. E se anche l'ordine fosse soltanto una distorsione delle nostre teste, tanto peggio per la realtà: il filo lo tessiamo lo stesso. Non vorrei che anche questo articolo cadesse nella “fallacia del filo rosso”. Eppure, ripensando a questi tre spettacoli, non posso fare a meno di notare una nota di basso persistente, una sfumatura etica che pare messa lì a bella posta per apparentarli. Se ciò corrisponda al vero o se sia soltanto una deformazione dello scrivente, lascio al lettore il compito di deciderlo. Sto parlando delle tre migliori produzioni teatrali locali che ho visto nel 2018: L'abisso, di e con Davide Enia, co-prodotto da Accademia Perduta; Macbetto, realizzato grazie alla collaborazione di ben tre compagini romagnole (Teatro delle Albe, Menoventi, Masque Teatro) per la regìa di Roberto Magnani; Se questo è Levi, dei nostrani Fanny&Alexander. A tutta prima, questi spettacoli non hanno pressoché nulla in comune. Ognuno di essi porta con sé la storia e i metodi di lavoro dei suoi creatori e parla forme e contenuti diversissimi. L'abisso entra nell'alveo della migliore tradizione del teatro di narrazione italiano: Davide Enia è solo sulla scena, accompagnato dal chitarrista Giulio Barocchieri. Non interpreta nessun personaggio: è un narratore, un tra-

RAGAZZI Il successo di Thioro cappuccetto rosso del Senegal Tra le produzioni per ragazzi che spiccano nelle produzione locale di quest’anno: il bellissimo “cappuccetto rosso senegalese” Thioro che ha riscosso successo un po’ in tutta Italia (e anche qualche pretestuoso e inutile polemica) e ha fatto il tutto esaurito nelle numerose repliche in città. Prodotto dal Teatro delle Albe su ideazione di Alessandro Argnani, Simone Marzocchi e Laura Redaelli, con Fallou Diop, Adama Gueye, Simone Marzocchi organizzazione Moussa N'Diaye.

OPERA Tutto esaurito per la trilogia del Ravenna Festival Tutto esaurito all’Alighieri a novembre per tutte le nove repliche della nuova trilogia di Ravenna Festival dedicata a Giuseppe Verdi, come sempre ideata e diretta da Cristina Mazzavillani Muti, con la messa in scena del Nabucco, del Rigoletto e dell’Otello.

mite per la diffusione di storie, che in questo caso si concentrano su Lampedusa e sulle tragedie dei migranti del Mediterraneo. Macbetto è l'adattamento dell'omonimo classico scritto da Giovanni Testori nel 1974. Siamo in pieno teatro di regìa, per usare un'etichetta abbastanza inutile. Magnani ha intrapreso una riflessione profonda sul significato di questo monologo nero, dirigendo Consuelo Battiston (Ledi Macbet) ed Eleonora Sedioli (la Strega) in una rilettura che ha messo in cortocircuito sesso e politica, come a suo tempo aveva fatto Gadda in Eros e Priapo. Se questo è Levi porta alle estreme conseguenze una riflessione sull'iperrealismo già

avviata da tempo dal gruppo ravennate: in questo caso Luigi De Angelis si è concentrato sulla figura dello scrittore torinese e, attraverso l'uso ormai consolidato dell'eterodirezione, ha trasformato l'ottimo Andrea Argentieri in una sorta di Doppelgänger dimensionale di Levi. Ma a dispetto della grande eterogeneità di stili e poetiche, forse un filo comune a questi tre spettacoli esiste. Senza forzare troppo la realtà, credo che si possa rintracciare nella capacità di “dire il negativo” senza scadere nella retorica della denuncia e dell'impegno. Tutti gli spettacoli muovono da problemi universali della storia umana: il totalitarismo raccontato

da Levi; la natura ontologicamente malvagia del potere, descritta dalla prosa pirotecnica di Testori (che a suo tempo mi fece venire in mente alcune bellissime pagine di Politica e crimine di Enzensberger); l'elaborazione del trauma collettivo delle migrazioni, per seguire l'intuizione di Enia che ha meritoriamente sottolineato l'universalità del lutto e della colpa. Tutti gli spettacoli fanno i conti con un male, lo mettono a fuoco, ingaggiano con esso un corpo a corpo serio senza offrire soluzioni semplicistiche e senza indulgere in poetiche esoteriche. Chissà che non ci sia di mezzo lo Zeitgeist di questi tempi squallidi. Buone feste. Iacopo Gardelli

INFORMAZIONE SANITARIA

FARMACIE COMUNALI

Quali farmaci assumere (o meno) durante la gravidanza? Ecco le valutazioni dei rischi e i consigli utili della dottoressa Fabrizia Fabbri della comunale 8 di Ravenna Quando il test di gravidanza risulta positivo, alla gioia della bella notizia, spesso seguono mille domande, mille dubbi – fra l’altro legittimi – circa l’opportunità di assumere o meno farmaci nell’ottica di non arrecar danno al nascituro. La gravidanza rappresenta una situazione unica poiché la unità materno-fetale determina cambiamenti fisiologici significativi nella madre, perciò i clinici sono estremamente prudenti riguardo all’uso dei farmaci in gravidanza e l’approfondimento del rapporto rischio-beneficio è sempre in continua evoluzione. A parlarne è la dottoressa Fabrizia Fabbri della farmacia comunale 8 di Ravenna. Perché è così importante fare attenzione all’assunzione di farmaci in gravidanza? «A differenza di ciò che si credeva in passato, i farmaci superano la barriera placentare, e gli effetti dipendono da vari fattori: ovviamente dal farmaco, dalla dose somministrata, dalla durata del trattamento, dal periodo della gestazione in cui avviene la somministrazione». Parlando delle varie fasi della gravidanza, qual è la più delicata per l’assunzione del farmaco? «La fase embrionale che va dall’impianto nell’utero alla 12a settimana. Questo è un periodo delicatissimo, caratterizzato dalla differenziazione degli organi, per cui gli agenti nocivi possono provocare malformazioni. Nella fase detta fetale invece, in cui gli organi si sono differenziati e il feto cresce e gli apparati sviluppano le loro funzioni, il farmaco

non è più teratogeno, anche se bersaglio dei farmaci possono essere la crescita e la funzionalità di tessuti già differenziati». Quali sono i farmaci consentiti? «Secondo la Fda (Food and Drug Administration), fanno parte di questa categoria le vitamine a basso dosaggio, il ferro, l’acido folico, alcuni antibiotici, i farmaci per il vomito e iperacidità gastrica, alcuni farmaci per il dolore e gli stati febbrili. Le vitamine sono importanti in gravidanza, ognuna di loro ha uno specifico effetto e servono affinché il feto riceva i nutrimenti di cui ha bisogno. È utile sottolineare che, in genere, una alimentazione varia, sana, ricca di frutta e verdura, sia, da sola, in grado di fornire l’apporto vitaminico necessario. Ma la vitamina A, a dosi elevate, può essere nociva». In genere, si parla molto di acido folico e ferro… «L’acido folico o vitamina B9, diffuso in natura nelle verdure a foglia verde, è ritenuto fondamentale nel corretto sviluppo del sistema nervoso embrionale. Si consiglia di assumerlo già in previsione di una gravidanza e comunque per i primi tre mesi della stessa. Il ferro è un minerale essenziale e se ne raccomanda l’uso in donne con Hb sotto ai 10 g/dl a dosi tra i 60 e i 100 mg». Quali antibiotici e antinfiammatori è possibile assumere? «Tra gli antibiotici, le penicilline (amoxicillina, ampicillina) sono usate con sicurezza; con cautela, invece, e solo se strettamente necessarie

le cefalosporine e la ciprofloxacina. Tra gli antiinfiammatori il paracetamolo è il farmaco di scelta a dosi non superiori ai 3g/die sia nel primo trimestre che nei successivi. Controindicato, invece in particolare dopo la 28a-30a settimana l’acido acetilsalicilico che potrebbe interferire con il corretto sviluppo del sistema cardiocircolatorio fetale. Allo stesso modo ketoprofene e ibuprofene vanno somministrati con cautela soprattutto in prossimità del parto perché provocano alterazioni della emodinamica del piccolo circolo neonatale con conseguenze per la respirazione. In generale si possono usare gli antistaminici, specie quelli di ultima generazione, gli antitussivi a base di destrometorfano, no quelli a base di codeina, no gli spray nasali a base di nafazolina e i prodotti contenenti pseudoefedrina come decongestionante». Il consiglio migliore per una gravidanza in sicurezza? «Assumere i farmaci solo se strettamente necessari e sotto il controllo del proprio medico curante che è l’unico in grado di valutare correttamente il rapporto rischio-beneficio. Evitare, quindi, il “fai da te”, soprattutto nei primi mesi». a cura di Roberta Bezzi


30 / ALBUM 2018 RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019

LIBRI

Dagli esordi eccellenti alle grandi conferme: autori locali alla ribalta nazionale Matteo Cavezzali ha vinto il premio Volponi ed è finito più volte in tv grazie alla sua opera prima sulla parabola di Raul Gardini Ha debuttato anche l’ex assessore Alberto Cassani mentre sono tornati in libreria Casadio, Cavina e Distefano di Federica Angelini

È stato un anno di esordi, il 2018, in fatto di libri. In particolare è stato l’anno di esordio di un nostro collaboratore, Matteo Cavezzali, che con il suo Icarus dedicato alla figura di Raul Gardini, uscito appunto a 25 anni dalla morte dell’imprenditore ravennate, nel luglio scorso, ha scalato classifiche, conquistato la critica e vinto il premio Volponi opera Prima. Pubblicato per la piccola ma prestigiosa Minimum Fax, Icarus è in breve arrivato alla quarta ristampa ed è stato recensito sulle pagine dei maggiori quotidiani mentre l’autore è più volte comparso in tv a raccontare la parabola di Gardini. Il suo è un libro ibrido, tra pezzi di inchiesta, documenti, verbali, articoli dell’epoca, ma anche inserti di pura fiction che ricostruiscono i pezzi mancanti del puzzle. Tra i personaggi vediamo Idina (scomparsa proprio nel 2018), i figli, gli amici e gli stretti collaboratori. E vediamo anche un Cavezzali bambino sfiorato dalla grandeur della Ravenna di quegli anni. Altro libro d’esordio pubblicato da un editore di valenza nazionale che si basa su fatti storici e che vede al centro Ravenna è quello dell’ex assessore alla cultura ed ex coordinatore di Ravenna 2019 Alberto Cassani L’uomo di Mosca. Per Baldini + Castoldi ha dato vita a una sorta di spy story tra Mosca e la città dei mosaici che prende le mosse dal mondo prima del crollo del blocco sovietico, quando ragioni politiche si intrecciavano a quelle economiche, quando un’altra classe dirigente decideva le sorti della città (e non solo) guidata da un’altra etica (non per forza migliore). Una riflessione e insieme un romanzo d’avventura, ma anche, per i ravennati, uno spietato ritratto di certi ambienti cittadini che si vorrebbero esclusivi e che trasudano provincialismo. Una curiosità, in entrambi i libri è messo in evidenza il ruolo cruciale della massoneria in città.

Tra le conferme invece c’è sicuramente Paolo Casadio che per Piemme pubblica il romanzo, ambientato durante la seconda guerra mondiale nella piccola stazione di Fornello, Il bambino del treno con cui ha vinto alcuni premi letterari. Confermando una raffinata capascità di scrittura, Casadio ci racconta l’orrore che irrompe nella fin troppo quieta serenità di chi ha cercato un luogo fuori dal mondo e dai pericoli per crescere il proprio figlio. Ma la guerra e le leggi razziali e l’olocausto sembrano non lasciare scampo. E si conferma un autore di successo per una fascia giovanile Antonio Dikele Distefano, ravennate che dopo il successo del libro d’esordio del 2016 prosegue un’assidua produzione per Mondadori: sono del 2018 Non ho mai avuto la mia età e il recentissimo Bozze. Prima e seconda parte. E un romanzo per ragazzi dai 10 anni è l’ultima fatica del casolano Cristiano Cavina che questa volta inventa una scoppiettante storia tra videogame e romanzo di formazione con il “Club dei cecchini”, un tablet e un mistero da risolvere. In Pepi Mirino e l’invasione dei P.N.G ostili personaggi ben tratteggiati, riflessioni, pudori, sentimenti fanno da contrappunto a una storia divertente, coinvolgente e originale che già sappiamo avrà un sequel. Infine, è uscito a dicembre finalmente anche in Italia un libro di una ravennate, nostra collaboratrice, già pubblicato in greco e francese: Piccola Gerusalemme scritto da Elettra Stamboulis e illustrato da Angelo Mennillo. Un viaggio attraverso il tempo di Salonicco, della dominazione ottomana, quello della Grecia contemporanea, la Shoah della comunità ebraica di Salonicco che ha svuotato la più popolosa comunità ebraica prima della nascita di Israele, la lunga guerra civile che ha insanguinato il Paese dopo la Seconda Guerra Mondiale.

IL LIBRO Inidoneità, storia kafkiana di un processo per un manifesto Nella ricorrenza dei cinquant’anni da quel 1968 che cambiò la politica, la cultura e il costume in Occidente, a Ravenna è stato pubblicato un romanzo ambientato in quegli anni e in quel clima che ricostruisce una piccola storia dal sapore kafkiano legata proprio a quei movimenti. Tutto nasce da un manifesto apparso sui muri di Ravenna, venerdì 3 gennaio 1969. “Violenza ‘69 solo violenza aiuta dove violenza regna. I guardiani del capitale che ci colpiscono ancora a Viareggio, ad Avola come in Messico o a Parigini ricordino che non porgeremo l’altra guancia. Ma restituiremo tutto pallottola su pallottola” recitava il manifesto in questione, presto rimosso e oggetto di un’indagine. Indagine complessa e complicata che cambierà più volte forma e capo di accusa. Indagati sono un medico, Laura Sighinolfi, e il marito Antonio Minguzzi, detto Nino, in servizio militare, che alla questura di Ravenna risultano “attivisti filo cinesi ed organizzatori di attività sovversive”. In realtà sara Nino a finire in un carcere militare con accuse sempre più surreali. A raccontare questa storia curiosa sono Cesare Albertano e Saturno Carnoli nel volume pubblicato dalle Edizioni Moderna Inidoneità. Storia giudiziaria di un manifesto. E in quest’epoca in cui i politici sembrano gradire sempre meno la manifestazione del dissenso, può apparire quanto mai utile per capire il clima di quegli anni ma anche per riflettere sull’oggi.


ALBUM 2018 / 31 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

MUSICA

Dal punk-rock fino al dialetto romagnolo: i dischi ravennati del 2018 Tra gli album pubblicati anche quelli di Stefania “Alos” Pedretti e Bruno Dorella con il GDG Modern Trio di Luca Manservisi

C’è sempre un certo fermento nella scena musicale locale (rock in senso lato) e anche quest’anno sono diversi i dischi pubblicati nel 2018 da artisti ravennati che hanno potuto godere di una ribalta nazionale se non internazionale. Come per esempio i Sunset Radio, che con il loro punk-rock melodico figlio della scena californiana degli anni novanta sono reduci da un tour in Giappone, dove hanno presentato l'ultimo All the Colors Behind You, pubblicato dall’etichetta genovese This is Core e ascoltato (statistiche Spotify alla mano) un po' in tutto il mondo. Molto internazionale anche la proposta degli Shad Shadows, ossia i ravennati Luca Bandini e Alessandra Gismondi, coppia fissa (oltre che nella vita) anche negli Schonwald, qui nel loro progetto elettronico di stampo darkwave. Il loro nuovo lavoro, intitolato “Nocturnal” è uscito in digitale e sarà disponibile in vinile per l'etichetta tedesca Young & Cold Records. C'è anche un'etichetta belga, invece, dietro The Chaos Awakening, nuovo album di ?Alos, progetto sperimentale di ricerca “del lato mistico, sciamanico e pagano” della musica e della voce di Stefania Pedretti, storica musicista, cantante e performer degli OvO, band che divide con un altro ravennate d'adozione come lei, Bruno Dorella, anche lui uscito nel 2018 con un disco a nome GDG Modern Trio insieme a un altro nome di spicco della scena romagnola come Francesco Giampaoli e al milanese Stefano Ghittoni dei Dining Rooms: il loro Spazio 1918 è un viaggio sofisticato tra musica da film, jazz, blues, trip hop e sonorità etniche. Restando nell’ambito del trio e della musica prettamente strumentale ecco Apocalips, il nuovo acclamato album dei faentini Ottone Pesante che, come da nome, fanno meta con i fiati, mentre è appena uscito in “chiavetta usb” (e in streaming) il nuovo disco (di cui parliamo, molto bene, anche nell'ultimo numero del nostro mensile R&D Cult) del cantautore ravennate Aldo Becca, Dali, tra folk, canzoni spettrali e suoni ambient. Un altro personaggio fuori dagli schemi che sta emergendo in questi anni dalla scena romagnola è Christian Ravaglioli, che oltre a curare la programmazione del teatro Socjale di Piangipane, è compositore e polistrumentista ammirato anche fuori dai confini nazionali, come si può notare dalla lista degli ospiti del suo ultimo album, Ti confido un segreto. Da segnalare quest'anno inoltre il convincente esordio di un cantautore “classico” come Giacomo Scudellari, con il suo Lo stretto necessario, così come i debutti di Giulia Grisetti (The Ordinary Way Of Stealing Samples, per l’etichetta bolognese San Luca Sound, pop-rock cantato in inglese) e del duo vocale faentino Iza & Sara con Rebis (Pms Studio).

A sinistra gli Shad Shadows; a destra le copertine degli album di Comaneci (in alto) e Giulia Grisetti

Sono ritorni importanti, invece, tornando nel campo indie-rock, quelli dei Rigolò, con le melodie cristalline di Tornado, e dei Comaneci con il nuovo Rob a Bank e un folk vagamente sperimentale, reduci anche dalla partecipazione al festival Transmissions, insieme a grossi nomi della scena contemporanea internazionale. Chiudiamo questa veloce panoramica con il ritorno anche dei ravennati Crazy Bulls e il loro classic rock in stile americano (l’album si chiama Backdoor To My Dreams), e il disco strettamente legato alla terra di Vittorio Bonetti, Made in Romagna, tra dialetto romagnolo e ospiti prestigiosi come lo scrittore Cristiano Cavina.

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Canto del mare

martedì 25 dicembre PRANZO DI NATALE lunedì 31 dicembre CENONE DI CAPODANNO PROPOSTA DI CARNE

PROPOSTA DI PESCE

Aperitivo di benvenuto

Aperitivo di benvenuto

Antipasti: Culatello di Cusercoli, salame di cinghiale, flan di zucca con caprino e tartare agli aromi

Antipasti: Carpaccio di salmone con fragole, polipo con patate, cocktail di gamberi e flan di mazzancolle e zucchine

Primi: Garganelli alla crema di peperoni con salsiccia e Barolo - Cappelletti in brodo di cappone

Primi: Cappelli del prete con burrata, canestrelli e pomodorini gialli Risotto al profumo di mare con scampetto

Secondi: Medaglione di Black Angus con cipolla caramellata - Costolette di agnello con purea

Secondi: Calamari ripieni - Gamberoni al bacon e padellata di verdurine al burro

Dessert: Mascarpone con amaretti e ricci di cioccolato

Dessert: Mascarpone con amaretti e ricci di cioccolato

Flute di prosecco

Flute di prosecco

Vino, acqua, caffè, meloncino, servizio e coperto

Vino, acqua, caffè, meloncino, servizio e coperto

35,00 euro a persona

40,00 euro a persona

Via H.Matisse - Madonna dell’Albero - Ravenna

Aperitivo della Casa Antipasti: Vol au vent alla crema di San Pietro con caprino e capperi Capasanta gratinata Cocktail di gamberi in involtino di pesce spada Seppia bianca con kiwi Primi piatti: Caramelle ai gamberi in salsa rosa profumate all’arancia Mezzelune alla spigola gratinate con besciamella di mare Sorbetto al limone

Secondi piatti: Tonno in crosta di pistacchi Spiedini di mazzancolle con zucchine Gamberoni su letto di lenticchie Dessert: Zuppa inglese con chicci d’uva Spumante per il brindisi Vino, acqua, caffè, servizio e coperto Euro 55 a persona Per tutti i partecipanti dopo il brindisi, estrazione premi, pacchetti salute e benessere presso il centro estetico Thai Massage in viale Newton

Buon Anno a tutti!!!!! Gradita la prenotazione 0544/271381 – 347/3703598


32 / ALBUM 2018 RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018-16 gennaio 2019

SPORT: UNA CLASSIFICA

Nel 2018 la stella di Milena brilla tra volley e baseball Argento mondiale per la ginnasta 17enne, risultato storico per le azzurre Ciclismo: sboccia la carriera di Sofia Collinelli, si chiude quella di Marangoni di Vincenzo Benini

Se dodici mesi fa gli applausi di tifosi e appassionati in provincia erano diretti soprattutto alle squadre, il 2018 dello sport ravennate è stato all’insegna dalle imprese individuali, con risultati di grandissimo valore in ambito internazionale e, in particolare, la nascita di una nuova stella della ginnastica. Ecco i “magnifici 7” scelti da Ravenna&Dintorni. 1 – Milena Baldassarri (Ginnastica ritmica) Appena diciassettenne, l’atleta cresciuta nell’Edera Ravenna, ora alla Faber Fabriano, entra con prepotenza nell’olimpo mondiale della ginnastica ritmica, raggiungendo risultati che mai in passato un’azzurra era riuscita a toccare. Argento iridato al nastro, bronzo nella gara a squadre, nella competizione di Sofia la giovanissima Milena si qualifica in tutte e quattro le finali individuali, mentre nel concorso generale conquista un ottimo settimo posto. E poi terza ai Giochi del Mediterraneo, settima agli Europei, mentre a livello nazionale si aggiudica il titolo tricolore individuale e a livello di club si conferma al primo posto. Prossimo appuntamento Mondiale 2019 in Azerbaigian. E Tokio 2020 è dietro l’angolo... 2 – Porto Robur Costa (Volley) Nei primi sei mesi Bunge, nei restanti sei Consar, la sostanza non cambia, con il Porto Robur Costa che continua a stupire. Due le date copertina della stagione dei giallorossi: il 18 marzo al Pala De André, con Goi e compagni che sconfiggono al tiebreak Perugia (poi campione d’Italia) nei quarti di finale dei playoff; l’11 aprile ad Atene, teatro della vittoria sull’Olympiacos Pireo che vale la conquista della Challenge Cup, per un

trofeo europeo atteso 21 anni. Ma non solo questo, perché anche l’attuale torneo è cominciato con i migliori auspici, con una rosa quasi del tutto rinnovata dal “mago” Bonitta, ma capace di tenere a distanza di sicurezza la zona retrocessione e di guardare ancora più in alto. 3 – Serena Ortolani e Simone Bendandi (Volley) C’è anche lo “zampino” di due ravennati nell’impresa più bella di una squadra azzurra a livello mondiale, il secondo posto iridato della nazionale italiana in Giappone. In una formazione che ha esaltato un intero Paese, capace di andare ben oltre le più rosee aspettative lottando alla pari in finale contro la fortissima Serbia, c’è infatti il prezioso contributo di Serena Ortolani e Simone Bendandi. La prima, faentina di nascita, ha vestito in modo meraviglioso i panni di vice-Egonu, vera e propria stella della rassegna iridata; il secondo, figlio d’arte e in passato alzatore di ottimo livello, si è dimostrato validissima spalla nello staff tecnico diretto da Davide Mazzanti. 4 – Bruno Rosetti (Canottaggio) Resta tra i “magnifici 7” il ragazzone cresciuto nella Canottieri Ravenna e ora all’Aniene Roma, che dopo essere tornato alle gare nel 2017 dopo un lungo stop (si era ritirato nel 2009) è diventato garanzia di rendimento e soprattutto di medaglie mondiali per la nazionale azzurra. Se l’anno scorso Bruno faceva parte dell’otto vincitore del bronzo iridato negli Stati Uniti, nel 2018 ha cambiato equipaggio, facendo ancora meglio. Contribuisce alla rinascita del quattro senza, negli ultimi tempi in grande crisi, e si aggiudica la medaglia d’argento in Bulgaria, preceduto solo dai fortissimi australiani.

Milena Baldassarri è nata a Ravenna nel 2001

5 – Sofia Collinelli (Ciclismo) Un’altra conferma rispetto alla classifica dello scorso anno è rappresentata dalla figlia d’arte classe 2001 (suo padre Andrea ha vinto l’oro olimpico ad Atlanta ’96). Nel 2018 Sofia si è infatti mantenuta ad altissime quote, vincendo l’oro Junior nell’inseguimento a squadre sia al Mondiale, sia all’Europeo, aggiungendo un terzo posto continentale nella gara individuale e una bacheca già piena di titoli italiani di categoria, ultimo dei quali nell’Omnium. In più si è tolta la soddisfazione di partecipare ai Giochi olimpici giovanili (Yog), in Argentina, dove ha brillato nelle gare di cui è specialista, su strada, ma soprattutto a cronometro.


ALBUM 2018 / 33 20 dicembre 2018-16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

Tommaso Lelj è il capitano del Ravenna: 33 anni, nato a Verona, è arrivato in giallorosso nel 2016

Applausi anche per... - il Ravenna FC (calcio C), che centra una tranquilla salvezza e si sta ripetendo anche in questo campionato; - Alessia Pizzini, baby schermitrice del Circolo ravennate della Spada vincitrice del titolo italiano Giovani e nel giro della nazionale Under 20; - Gaia Ragazzini, del Tav Conselice, campionessa iridata juniores nella specialità “trap” del tiro a volo; - Alexandra Kushnir, atleta della Canottieri Ravenna che nel singolo ha vinto l’oro ai tricolori Junior e argento in quelli Under 23 e nel giro della nazionale giovanile; - Sara Panetoni, che a 18 anni fa il suo esordio in A1 di pallavolo con la maglia da libero del Club Italia; - l’InfinityBio Faenza, che dopo quattro anni riporta la A2 femminile e Faenza e sfiora la promozione nella massima serie; - la Liverani Castellari Lugo, promossa dopo un solo anno in B2 femminile di volley e protagonista subito di un buon torneo.

“Dimissionato” qualche anno fa senza grandi riguardi da Civitanova, dove ha vinto tutto, Cisco si è preso la sua grande rivincita a Perugia, costruendo una vera e propria armata capace di portare nella città umbra il primo scudetto della sua storia. La Superlega è tornata a rivivere i suoi antichi fasti anche grazie al lavoro del dirigente ravennate, capace di tesserare il più forte giocatore al mondo, il cubano naturalizzato polacco Leon, rendendo la sua Sir Safety ancora più forte.

LE STORIE All’estero per crederci o per cambiare

7 – Godo (Baseball) La storica società rossoblù a settembre ha coronato una stagione tanto stupenda quanto sorprendente, vincendo la serie finale dei playoff ai danni dell’Hotsand Macerata. Il 2018 non era cominciato con i migliori auspici, con una squadra che all’inizio faticava a ingranare, ma che poi è stata in grado di crescere in maniera costante. C’è voluta la “bella”, una quinta gara decisiva dopo i due successi per parte, per decretare dopo tre anni il ritorno in A1 della realtà costruita dal direttore sportivo Attilio Casadio e guidata in campo dal manager Marco Bortolotti.

Il 19enne Davide Gardini, figlio dell’Andrea che vinse tutto con il Messaggero, nel 2018 ha cominciato la sua avventura nello Utah nel volley universitario yankee con il Brigham College. Il 26enne Giacomo Cicognani invece ha deciso di mollare il basket, nonostante avesse già toccato l’azzurro giovanile, per trasferirsi in Spagna all’università per diventare dentista e seguire le orme del padre. Per entrambi un cambio di vita, con obiettivi diversi.

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È in continua crescita, la Maratona di Ravenna, che per la sua ventesima edizione si è regalata dei numeri eccezionali, entrando sempre di più nel gotha del podismo italiano e mondiale. Nel 2018, infatti, la competizione organizzata dal Ravenna Runners Club ha registrato delle cifre record, portando in città ben 15mila partecipanti alle varie gare (dalla “classica” 42 km fino alla dieci chilometri per amatori), circa cinquemila in più rispetto all’anno precedente, senza contare l’enorme indotto di cui ha beneficiato tutta la provincia ravennate.

L’UOMO COPERTINA Stefano Recine, il re mida del volley

6 – Alan Marangoni (Ciclismo) Cresciuto nella Cotignolese, team del suo paese, e nella Rinascita Ravenna, chiude una classica “vita da gregario” con l’impresa più bella: la prima vittoria nell’ultima gara disputata, il 10 novembre, in Giappone, nel giorno del suo ritiro. Professionista nel 2009, ottimo pistard, nel 2011 e nel 2014 vince la medaglia di bronzo nel campionato italiano a cronometro. Cinque edizioni del Giro d’Italia, una della Vuelta di Spagna e una del Tour de France, ma anche a quattro Milano-Sanremo, a cinque giri delle Fiandre e a sei Parigi-Roubaix.

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L’EVENTO Tutti di corsa verso nuovi record

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34 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018-16 gennaio 2019

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

Guida pressoché indispensabile ai film delle feste

La rotunda

Francesco Della Torre

sto giro nelle mani di Olivier Assayas: Il gioco delle copCome ogni anno giungiamo volentieri alle feste di pie è una commedia dove uomini e donne mangiano, Natale, il momento più difficile, duro, arduo e delicabevono, si amano e si tradiscono. Ma nonostante to per un qualsiasi appassionato di cinema che, finalquesta grezza presentazione è il film radical chic del mente, ha qualche giorno libero rispetto agli ultimi periodo, provare per credere. Per chi non vuole mesi e vorrebbe godersi qualche buon film, oltre addentrarsi nelle sale e preferisce il comodo divano di all’immancabile Una poltrona per due della vigilia su casa, Netflix ha qualche esclusiva nel suo catalogo, Italia 1. Proviamo insieme in queste brevi righe a come il già citato, recensito e amato La ballata di districarci tra cinepanettoni, cartoni animati stucchevoli, supereroi e remake di film natalizi o improbabili ritorni, e cercare qualche oasi audiovisiva, cominciando a ricordare cosa c’è già in sala e potrebbe restarci. Lo sguardo di Orson Welles è un documentario biografico realizzato dal cinefilo regista Mark Cousins, che nel 2011 ha realizzato la monumentale video-enciclopedia The Story Of Film, da recuperare. La vita di Welles è stata ricostruita tramite appunti e disegni del grande maestro e recuperati dallo studioso Cousins. Lontano da qui è l’opera seconda di Sara Colangelo che per affermarsi è dovuta, appunto, andare lontaUn fotogramma da Roma di Alfonso Cuaron no da qui, e precisamente negli Stati Uniti: si parla della crisi di mezza età di Buster Scruggs, mentre è appena arrivato nei suoi una maestra, interpretata dalla bravissima Maggie schermi nientepopodimeno che il Leone d’oro delGyllenhall. Da qualche parte in sala, entrambi. Old l’ultima Mostra del Cinema di Venezia, e cioè il mesMan & The Gun è l’ultimo film con Robert Redford, sicano Roma di Alfonso Cuaron. Il titolo non deve e per com’è congeniato e strutturato, potrebbe (senza ingannarvi perché prende il nome da un quartiere di voler portare sfortuna, esiste anche il ritiro a vita priCittà del Messico attorno al quale, negli anni settanvata) essere davvero l’ultimo. Il film narra la storia di ta, girano storie di generazioni diverse. Poiché da un anziano rapinatore sulle cui tracce si mette un tempo non si vedeva un Leone così unanime, Roma si poliziotto più deciso dei colleghi che lo hanno preceguadagna il titolo di visione di punta delle vacanze. A duto. In sala. Con l’anno nuovo ritornano i classici: proposito di Roma ma a livello di serie, desta molta se per Gli uccelli si tratta della versione restaurata attenzione a livello mediatico (ma la critica ha storto dalla Cineteca di Bologna, Suspiria merita un il naso) Baby, la serie italiana che si ispira alla storia discorso a parte. Il capolavoro di Dario Argento, che vera delle “baby squillo” del quartiere Parioli e racancora oggi porta molto bene i suoi 38 anni, cambia conta le vicende in sei episodi di questi ricchi adoledecisamente veste perché il remake di Luca scenti e i loro forti disagi che si contrappongono a Guadagnino è una rivisitazione secondo lo stile e la una vita apparentemente molto agiata. Amazon poetica del regista che giustamente lo fa avvicinare risponde con la serie Taken, che parla di criminalità, alle sue corde. Presentato con successo alla mostra di sicari e vendette, che tanto successo ha riscosso in Venezia, in sala da capodanno. E anche in queste America. Ci vediamo nel 2019. feste, non può mancare il film francese d’essai, a que-

Martedì 15 genn. ore 21 "speciale Luna 2019" Paolo Morini: Viaggi lunari fantastici

Sabato 19 genn., ore 17:30 PROSSIMI APPUNTAMENTI

La Luna in piazza Osservazione della Luna al telescopio

Mercoledì 26 dic., ore 17:00 Giovedì 3 genn. ore 15

Piazza J.F. Kenedy (Ingr. libero - Cielo peremettendo)

Mille stelle per A.I.L.

La bottega dello scienziato

(attività adatta a bambini da 6 anni) Ingresso Offerta libera. Il ricavato verrà devoluto ad A.I.L.-Ravenna

Martedì 8 genn. ore 21 "speciale Luna 2019" Gianni Tigani: Luna 2019

Venerdì 11 genn. ore 21 Osservazione pubblica della volta stellata (Ingresso libero - Cielo Peremettendo)

Domenica 20 genn., ore 15:00 Oriano Spazzoli: Le macchine volanti: l'elica (attività adatta a bambini a partire da 6 anni)

Martedì 22 genn. ore 21

Massimo Berretti La missione Horizons a Plutone Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata

mittente Giovanni Gardini

Durante la sua breve permanenza a Ravenna, Theodor Mommsen – storico ed epigrafista – non mancò di visitare il Mausoleo di Teoderico confondendo tuttavia la sua straordinaria pianta decagonale per ottagonale. Così scriveva nel suo diario l’12 luglio 1845: «Dopo mangiato, per Porta Serrata, alla Rotunda di Teodorico. Un monumento magnifico, semplice, unico! Se qualche cosa ricorda gli edifici di epoca repubblicana è questo monumento sepolcrale del nuovo Romolo, di cui la mia vecchia padrona di casa mi ha appena raccontato che questo signore che si ha fatto il sepolcro a parte è morto da una saetta, proprio come il re dei romani nella leggenda. Per sollecitazione del proprietario del terreno – un signor Canevali di Milano – la tomba, che per le sorgenti che sono là si trovava quasi sott’acqua, è stata riportata all’asciutto l’anno scorso per mezzo di una chiavica. Ora la si vede tutta. Ha due piani; sotto [è] circondata da un falso portico ossia otto nicchie entro gli otto lati, sui quali corre un passaggio che gira intorno al piano superiore. Qui l’ottagono, che in generale risalta poco e appare di più come un ornamento della circonferenza, è circondato, sopra, da una cornice rotonda con fregi in rilievo semplici, ma pieni di gusto, sui quali poggia la sbalorditiva cupola monolitica, la cui calotta è molto bassa. Il padiglione inferiore è ridotto mediante nicchie a forma di croce; il tetto è anch’esso più volte intagliato, senza tuttavia formare una rosetta».

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CULTURA / RUBRICHE / 35 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

LETTI PER VOI

I dischi dell’anno, seconda parte

La camera di Dante, il nuovo thriller di Pearl nella Londra (letteraria) del 1870

di Luca Manservisi

di Nevio Galeati *

Proseguiamo a scorrere la lista degli album più importanti di questo 2018 (chi non ha letto la prima puntata di due settimane fa immagino se ne farà una ragione), un anno non certo indimenticabile dal punto di vista musicale, ma che ha il merito di aver messo in luce personaggi emergenti o comunque non così spesso sotto i riflettori, spesso di sesso femminile. Tipo Mitski, cantautrice neppure trentenne con alle spalle già cinque album, l’ultimo dei quali, Be The Cowboy, è finito per esempio al primo posto dell’attesa e sempre molto dibattuta classifica on line di Pitchfork, mettendo d’accordo comunque buona parte della critica internazionale. Metà giapponese e metà americana (ma cittadina in passato di diverse altre nazioni, tanto che il tema dell’identità torna spesso nelle sue canzoni) già con il precedente album si era creata un’ottima reputazione nel mondo indie che ora giustamente la celebra per un disco di semplici canzoni (a volte più altre meno) pop che possono ricordare star come Lorde o St Vincent, ma restano lontane da certa loro magniloquenza, grazie uno stile più asciutto. Probabilmente non un capolavoro come scrive qualcuno, ma uno dei dischi che è piacevole ascoltare e riascoltare di questo 2018. Restando in ambito pop, ma nel suo versante elettronico, è già un piccolo classico Honey, nuovo album dopo otto anni di attesa della svedese Robyn che si muove tra suoni dance e momenti di malinconia, ricordando ora Kylie Minogue – tanto per dirne una – ora qualche band indietronica, offrendo un’originale versione aggiornata ai giorni nostri della musica degli anni novanta. Restiamo nell’ambito dell’elettronica e della dance e del pop ma con un disco che li stravolge, mischiandoli e facendoli diventare anche urticanti, qualcosa di davvero sperimentale, notevole per essere l’esordio di un personaggio atteso al varco da alcuni anni. Si chiama Sophie (scozzese di stanza a Los Angeles), nuova paladina del mondo queer, e il suo Oil of Every Pearl’s Un-

Insides è probabilmente l’album più inclassificabile dell’anno (e sarebbe un complimento). Inclassificabile lo è, se lo analizziamo come un disco hip hop quale dovrebbe essere, anche il nuovo album di Earl Sweatshirt, poco più di venti minuti che dovrebbero essere Some rap songs - come da titolo - ma che in realtà sono un libero flusso di parole e suoni senza compromessi, senza hit, ma pieno zeppo di idee. Sophie, nella copertina del suo album d’esordio

Restiamo nel mondo black per avvicinare quello che è ormai un classico di questi anni: l’album perfetto della diva r’n’b o neo-soul di turno. Quest’anno tocca alla magnifica Janelle Monáe e al suo Dirty computer, che ha il pregio (tra gli altri) di essere pop senza infastidire, impegnato e leggero allo stesso tempo. A “sporcare” il tutto, invece, l’ultima segnalazione, che è per gli inglesi Idles e il loro Joy As An Act Of Resistance, monumentale album di sporco punk-rock che per molti è la migliore fotografia dell’Inghilterra dell’era Brexit. Testi a parte, comunque, tanta roba per chi si vuole rituffare nel fantastico mondo delle chitarre...

La qualità ai tuoi piedi V i a A n t i c a Z e c c a , 1 5 - R AV E N N A - Te l . 0 5 4 4 2 1 7 4 5 2

Il primo morto arriva indossando un lungo cappotto; si inginocchia, crolla sull’erba umida di pioggia. Esala l’ultimo respiro schiacciato da un pesante giogo di pietra, che gli è stato fissato al collo e alla schiena; quando cade le ossa scricchiolano. È Jasper Morton, membro del Parlamento inglese, in rappresentanza di Bristol: l’ispettore Adolphus “Dolly” Williamson di Scotland Yard lo riconosce subito. Il poliziotto una lunga esperienza, ed è temuto dai criminali londinesi, in quello scorcio di 1870; ma anche lui resta perplesso leggendo il verso inciso sulla pietra, “Ecce Ancilla Dei”, citazione biblica che richiama la Divina Commedia. Sono passati quindici anni da quando lo scrittore Matthew Pearl aveva regalato l’affascinante Il Circolo Dante incrocio fra le vicissitudini del gruppo di poeti americani che lavorarono alla prima traduzione del poema di Dante, e omicidi compiuti citando l’Inferno e la legge del contrappasso. Ora l’autore ha dato un seguito a quel romanzo con La camera di Dante (Rizzoli, traduzione di Stefano Massaron), che traghetta dalla prima alla seconda Cantica, il Purgatorio appunto, costellando Londra di omicidi, misteri e intrighi. In queste pagine però il nome di Dante è anche quello di Gabriel Rossetti, il pittore e poeta fondatore dei Preraffaelliti, “grande, bizzarro e a volte sinistro”, come lo definì Henry James. La camera di Dante è, prima di tutto, un ottimo thriller, che ha un alto tasso di ten-

sione. Guida l’azione Christina Rossetti, figlia di Gabriel e poetessa straordinaria. Spetta a lei dimostrare che non è stato il fratello a compiere il primo omicidio; anche se qualche testimone lo ha visto in quel parco lontano dalla City e pieno di prostitute e tagliagole. Il fatto che paia scomparso, però, non aiuta. Il romanzo è una miniera di citazioni a personaggi reali, che si muovono e parlano “con le proprie voci”. Così si incontra di nuovo Oliver Wendell Holmes del “Circolo Dante”, scrittore e membro dell’élite letteraria di Boston, amico di Henry Longfellow, promotore della Divina Commedia nel mondo accademico statunitense; entra in scena il poeta vittoriano Robert Browning. Lo stesso ispettore Williamson è esistito: ha preso parte, come consigliere anziano, alla caccia a Jack lo Squartatore. La cura nella ricostruzione storica è una fra le doti di Pearl, ma questa attenzione non intacca la leggibilità dei romanzi. Attenzione all’incisione sulla pietra: “Ecce ancilla domini” è il titolo di un quadro di Rossetti, conosciuto come “L’annunciazione”. Infine una curiosità Dante Gabriel Rossetti è il secondo genito dell’esule italiano Gabriele Rossetti e di Frances Polidori, amica di Lewis Carrol e sorella di John Polidori, l’amico di George Byron. Ah, Matthew Pearl sa scegliere i propri protagonisti! *direttore di GialloLuna NeroNotte


36 / AGENDA TEATRO RAVENNA&DINTORNI 21 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019

PROSA/1

PROSA/2

Battiston è Churchill in una prima nazionale al teatro Alighieri Il testo scritto da Carlo Gabardini In scena dal 10 al 13 gennaio

ORNELLA MUTI ED ENRICO GUARNIERI PER LA GOVERNANTE DI VITALIANO BRANCATI Ornella Muti e Enrico Guarneri saranno i protagonisti de La governante di Vitaliano Brancati. La vicenda è imperniata su Caterina Leher, governante francese assunta in casa Platania, famiglia siciliana e borghese trapiantata a Roma il cui patriarca, Leopoldo, ha sacrificato la vita di una figlia, morta suicida, ai pregiudizi della sua morale. Caterina è calvinista e viene considerata da tutti un modello d’integrità. Vive perciò segretamente la propria omosessualità, una “colpa” cui si aggiunge quella di aver attribuito a una giovane cameriera dei Platania le proprie tendenze, causandone il licenziamento. In scena il 9 gennaio al Goldoni di Bagnacavallo, il 10 e 11 gennaio al teatro Walter Chiari di Cervia alle 21.

In scena al Teatro Alighieri per la Stagione dei Teatri dagiovedì 10 a domenica 13 gennaio la prima nazionale dello spettacolo Churchill. Il politico inglese è interpretato dal bravissimo Giuseppe Battiston (nella foto) che porta in scena un testo di Carlo G. Gabardini, per la regia Paola Rota, in una produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo. Quasi una maschera: Winston Churchill per certi versi è il Novecento. Incarna il primato della politica e umanamente è un eccesso in tutto: tracanna whisky, urla, sbraita, si lamenta, ma senza mai arrendersi, fuma sigari senza sosta, tossisce; è risoluto ma ammira chi è in grado di cambiare idea. Giuseppe Battiston incontra la figura di Churchill, la porta in scena, la reinventa, indaga il mistero dell’uomo attraverso la magia del teatro, senza mai perdere il potente senso dell’ironia.

PROSA/3 Le sorelle Materassi al Rossini di Lugo

PROSA/4 Il Maestro e Margherita con Michele Riondino a Russi

Al Rossini di Lugo, dall’11 al 13 gennaio va in scena uno spettacolo che ha raccolto consensi negli ultimi anni: Le sorelle Materassi, tratto dall’omonimo romanzo di Aldo Palazzeschi. In scena tre “signore” del teatro italiano: Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati, per la regia di Geppy Gleijeses.

Il capolavoro di di Michail Bulgakov Il Maestro e Margherita va in scena al teatro comunale di Russi il 16 gennaio, per la drammaturgia di Letizia Russo, la regia di Andrea Baracco e con, in scena, Michele Riondino, Francesco Bonomo e Federica Rosellini per la produzione del Teatro Stabile dell'Umbria. «Faremo palpitare i nostri cuori dando corpo ad una delle più strazianti e straordinarie storie d'amore della letteratura, quella tra il Maestro e Margherita e quel loro rimanere fatalmente impigliati, imprigionati quasi, l'uno nel corpo e nella mente dell'altra – scrive Russo – Il Maestro e Margherita è un romanzo pieno di colori potenti e assoluti, tutti febbrilmente accesi, quasi allucinanti. Si passa in un attimo dal registro comico alla tirata tragica, dal varietà più spinto all'interrogarsi su quale sia la natura dell'uomo e dell'amore».

CONTEMPORANEO Follìar al Rasi con due clown di beckettiana memoria Al Rasi il 17 gennaio in scena Follìar di e con Alberto Astorri e Paola Tintinelli per la rassegna “Oltre l’abbonamento”. Due clown di beckettiana memoria – uno zio cieco e un cugino matto – si confrontano sul fallimento dell’arte e sulla sua inutilità rispetto alle vicende del mondo.

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PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

ARTE/1

LA PIETÀ DI MANFREDINI NELLA SALA DEL MOSAICO Nuovo appuntamento del ciclo “Ascoltare bellezza” alla Classense

AGENDA MOSTRE / 37 RAVENNA Via D’Azeglio 3/C

ARTE/2

21 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

ARTE/3

Ettore Panighi alla galleria FaroArte Fino al 6 gennaio è visitabile alla Galleria FaroArte di Marina di Ravenna la mostra di Ettore Panighi, promossa dall’Associazione culturale Capit Ravenna, in collaborazione con la Pro Loco di Marina di Ravenna, a cura di Claudio Spadoni.

Le incisioni di Max Klinger alle Cappuccine di Bagnacavallo

FINO AL 13 GENNAIO “WAR IS OVER” AL MAR

Venerdì 21 dicembre alle 19 in Sala del mosaico in Biblioteca Classense a Ravenna verrà presentato l' intervento artistico di Giovanni Manfredini La pietà, calco corporeo e tecnica mista su tavola di cm 200x150. Come in un momento di raccoglimento, ogni giorno dell'inizio della stagione si apre con un omaggio alla natura attraverso l'arte. In quest'anno 2018, quattro artisti contemporanei, quattro importanti pittori italiani hanno salutato l'arrivo delle stagioni realizzando appositamente una grande opera per uno spazio straordinario come la Sala del mosaico in Classense : Daniela Alfarano martedì 20 marzo; Giovanni Frangi giovedì 21 giugno; Luca Pignatelli domenica 23 settembre e Giovanni Manfredini in questo venerdì 21 dicembre, solstizio d'inverno. L’opera sarà esposta e visitabile fino al 21 febbraio. Orari di visita : feriali 10 - 18; domenica 14 - 18. Chiusura ogni lunedì, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio. Ingresso libero.

Fino al 13 gennaio è aperta la mostra di incisioni “Max Klinger, Inconscio, mito e passioni” allestita al Museo civico delle Cappuccine di Bagnacavallo a cura di Patrizia Foglia e Diego Galizzi.

Proseguono fino a gennaio le esposizioni di Selvatico Fino al 27 gennaio continua la rassegna d’arte “Selvatico” con esposizioni a a Palazzo Sforza, Casa Varoli, Palazzo Pezzi a Cotignola, mentre quella allestita alla spazio Vibra a Ravenna, dal titolo “Cadaveri deliziosi”, chiuderà il 13 gennaio. Gli allestimenti a Fusignano (al museo civico San Rocco e a Il granaio) resteranno invece aperti fino al 20 gennaio.

Ceramiche precolombiane al Mic di Faenza Al Mic di Faenza, fino al 28 aprile, è in corso la mostra dedicata alle grandi civiltà precolombiane con 300 pezzi in esposizione, tra quelli dell’importante collezione del Museo e e altri provenienti da collezioni italiane.

Prosegue fino al 13 gennaio la mostra “War is over” allestita al Mar di Ravenna a cura di Angela Tecce e Maurizio Tarantino che vede opere, tra gli altri, di Picasso, Rubens, Abramovic (nella foto), Beuys, Boetti, Burri, Christo, De Chirico, Fabre, Kiefer, Kentridge, Kounellis, Rauschenberg, Warhol e con allestimenti curati da Studio Azzurro.

ARTE/4 Visita guidata a Palazzo Milzetti nel giorno di Santo Stefano A Faenza, Palazzo Milzetti sarà regolarmente aperto nelle domeniche 23 e 30 dicembre e nelle giornate del 24 e 31 dicembre (8.30-18.30/ultimo ingresso 18.00), inoltre mercoledì 26 dicembre, per Santo Stefano, è prevista alle 16 una visita guidata a cura dei servizi educativa mentre per il 6 gennaio, festa dell’Epifania e prima domenica del mese è previsto l’ingresso gratuito. Il museo Museo Nazionale dell’età neoclassica in Romagna resterà invece chiuso il 25 dicembre e l’1 gennaio.


38 / AGENDA CULTURA RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019

LO SPETTACOLO INCONTRI LETTERARI

La poesia e le immagini di “Parole Note” arrivano all’Alighieri Il programma dei due autori di Radio Capital a ingresso gratuito il 30 dicembre

Il racconto dell’inverno di Vanoli Venerdì 21 dicembre alle 18, per il ciclo di incontri del Centro Relazioni Culturali, alla biblioteca Classense sarà ospite Alessandro Vanoli per presentare la sua ultima fatica: Inverno. Il racconto dell’attesa, edito da Il Mulino. Un libro che ripercorre, con lo stile colto ma allo stesso tempo divulgativo a cui ci ha ormai abituato l’autore, i miti e le feste antiche della stagione della sospensione tra leggende e storia.

Il cinese di Andrea Cotti al centro culturale Venturini per una storia poliesca e multiculturale Giovedì 10 gennaio alle 20.30 al centro culturale Venturini di Massa Lombarda, appuntamento con la narrativa di genere e lo scrittore Andrea Cotti, inventore del primo vicequestore italiano di origini cinesi: Luca Wu è in forza al commissariato di Tor Pignattara, Roma Est, quartiere dagli intrecci multiculturali, crocevia di popoli e storie. Cotti presenterà dunque il suo romanzo, Il cinese, edito da Rizzoli.

A Russi tra poesia e storia con i quaderni di campagna di Contarini Alla biblioteca di Russi sabato 12 gennaio prende il via una rassegna di incontri dedicata alla poesia e alla storia della cittadina dal titolo “Appuntamenti d'Inverno - Russi Poetry & Russi History”. Si comincia alle 16 con I quaderni di campagna di Andrea Contarini, che sarà introdotto da Giovanna Santandrea.

Il tempo ritrovato riparte da Spifferi Mercoledì 16 gennaio alle 18 riprende la rassegna di incontri con l’autore “Il tempo ritrovato” curata da Matteo Cavezzali alla biblioteca Classense di Ravenna. Prima ospite del 2019 sarà Letizia Muratori con la sua raccolta di racconti Spifferi (edito da La Nave di Teseo). Come una matrioska che nasconde nella sua pancia un susseguirsi di mondi. La rassegna proseguirà poi il 22 gennaio con Roberto Cotroneo e il suo Niente di personale, che ha ricevuto un’ottima accoglienza dalla critica, anch’esso edito da La Nave di Teseo.

Dopo lo straordinario successo di pubblico della scorsa estate nella suggestiva cornice della centrale Enel di Porto Corsini, torna a Ravenna lo spettacolo Parole Note Live, questa volta nel teatro nobile della città: l’Alighieri. L’appuntamento è per il 30 dicembre alle 21 con il programma cult di Radio Capital che consiste in un reading che unisce testi emozionanti, musica e immagini e che vede avvicendarsi le parole di Giancarlo Cattaneo alla musica elettronica di Maurizio Rossato: un percorso emotivo tra sentimenti, relazioni e fasi della vita. Anche in questo caso l’ingresso sarà libero. Per l'occasione sarà possibile acquistare il libro Tana liberi tutti, il cui ricavato andrà all'Associazione Piccoli Grandi Cuori che, da oltre vent’anni, si occupa di sostenere il reparto di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica e dell'Età Evolutiva del Sant'Orsola.

MUSICA A Faenza la Rapsodia in blue tra pianoforte a quattro mani e danza Il primo concerto del 2019 di Emilia Romagna Festival a Faenza sarà al Ridotto del Teatro Masini il 15 gennaio con “Rapsodia in Blue”, uno spettacolo che unirà le corpose sonorità del pianoforte a quattro mani del Duo Petrouchka alla danza di Valentina Caggio – due modi diversi di interpretare lo stesso spartito. Con musiche di Debussy, Satie e Gershwin (autore della celebre rapsodia), il Duo Petrouchka si presenta a Faenza con un nome ben rifinito dalle frequenti tournée e dalle registrazioni, che ne hanno messo in risalto le doti di affinità artistica ed espressiva. Composto da Massimo Caselli e Alessandro Barneschi, due professionisti di chiara fama, perfezionatisi con docenti di alto livello quali Lazar Berman, Paul Badura Skoda, Marian Mika e Bruno Rigutto, per citarne solo alcuni, il Duo Petrouchka fa risaltare in modo inconsueto le immense possibilità del pianoforte. Valentina Caggio è invece una danzatrice professionista ben conosciuta in Italia, formatasi con Carolyn Carlson, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, dedita a frequenti iniziative e impegni anche a livello coreografico, come quello nel 2007 alla Biennale di Venezia.

fino al 13.01.2019 Orari: feriali 15-18 sab. dom. e festivi 11-18 Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1° gennaio 900 rivelato/4


PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

JAZZ & DINTORNI

RAVENNA via Carlo Cattaneo, 8

IL FESTIVAL

I Gem Boy tornano a Pinarella di Cervia

ROCK ITALIANO (E ROMAGNOLO) AL GUSTO “PASSATELLI”

Al Bronson dal progetto parallelo degli Schonwald fino a Caso Oltre al festival Passatelli di cui parliamo qui a fianco, al Bronson da segnalare il giorno di Natale il concerto di musica elettronica dei bolognesi Mr Everett e quello del 29 dicembre dei ravennati Shad Shadows, progetto parallelo degli Schonwald, tra musica elettronica e synth-wave. In gennaio invece l’11 al Bronson Cafè concerto del cantautore lombardo Caso.

Al Teatro Socjale venerdì 21 dicembre si festeggia il Natale con un concerto tra soul, jazz e blues in compagnia dell’Orchestra dei Giovani di Ravenna diretta dal maestro Franco Emaldi con ospite il grande trombettista jazz Fabrizio Bosso (foto). Il giorno dopo un recital sulla Romagna con il trio formato da Eliseo Dalla Vecchia, Rudy Gatta e al pianoforte Vittorio Bonetti e lo spettacolo “Zez ch'e' néva”, tra poeti, storie e dialetto romagnoli. L’attività del Socjale ripartirà poi l’11 gennaio con l’omaggio a Fabrizio De André della Bandeandré per poi proseguire il giorno dopo con “Così cantò e Suonò Bellavista”, un viaggio in equilibrio tra il fascino della grande tradizione operistica e l’incanto della musica partenopea con il pianoforte e la voce di Raffaello Bellavista (ospiti la pianista Giulia Ricci e il vibrafonista Michele Soglia).

FOLKLORE Al Mama’s in gennaio country e tango I concerti al Mama’s di Ravenna tornano sabato 5 gennaio con i Nashville & Backbones con un repertorio di musica country/folk con strumenti tradizionali e voci che richiamano i miti della West Coast americana. Il 12 gennaio invece appuntamento con i Tango Tres e la loro ricerca sul repertorio delle origjni del tango.

SPIAGGE SOUL Live a sorpresa al brunch del bagno Oasi Ultimo appuntamento della rassegna di concerti con il brunch di mezzogiorno al bagno Oasi di Marina di Ravenna: il 23 dicembre è in programma un appuntamento natalizio a sorpresa.

20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

CONCERTI

Venerdì 22 dicembre (dalle 23) al Rock Planet di Pinarella di Cervia concerto dei bolognesi Gem Boy, con il loro rock demenziale.

AL SOCJALE DA BOSSO ALLA MUSICA PARTENOPEA

AGENDA MUSICA / 39

Al Clandestino di Faenza gli Arto per Santo Stefano Il 26 dicembre al Clandestino di Faenza concerto dei bolognesi Arto, tra post-rock e musica sperimentale con membri di Zeus, Iosonouncane, Calibro 35, Fulkanelli e Junkfood.

Al Cisim la piccola orchestra di Brutture Moderne Serata speciale al Cisim di Lido Adriano il 4 gennaio con il live del Brutture Moderne Social Club, come è stata ribattezzata l’orchestra che sarà composta da alcuni nomi di spicco dell’omonima etichetta discografica ravennate come i cantautori Eloisa Atti, Giacomo Toni ed Enrico Farnedi, il rapper Moder e i musicisti Francesco Giampaoli (foto), Marco Bovi e Diego Sapignoli. Ospiti il cantautore Giacomo Scudellari, il rapper Max Penombra e la rock band visioni di Cody, oltre a Manuel Pistacchio, nuovo trio che unisce musica sperimentale e canzone d’autore e che si esibirà al Cisim anche l’11 gennaio insieme a I Traditori.

A Madonna dell’Albero anche rap e l’illustratore Alessandro Baronciani Come da tradizione a ridosso delle festività natalizie torna il festival “Passatelli in Bronson”, dedicato in particolare alla scena underground italiana e romagnola. Si parte al Bronson Cafè alle 18 di venerdì 21 dicembre con l’inaugurazione della mostra (e la presentazione del libro) Negativa, dell’illustratore Alessandro Baronciani, che sarà presente Jessica Einaudi insieme al giornalista musicale Marco Pecorari. A seguire, alle 20 il live del duo folk-rock bolognese Paolo Doesn’t Play With Us. Dalle 21 ci si sposta al Bronson Club, con i sorprendenti milanesi Al Doum & The Faryds (tra jazz elettrico, Africa e psichedelia), poi, in collaborazione con Cisim, Forelock – il nome più caldo del reggae italiano – e Claver Gold, con il suo rap colto. Sabato 22 sarà una lunga giornata: si partirà sempre dal Cafè alle 17.45 con Marco Rossari che presenta il suo Bob Dylan: Il Fantasma dell’elettricità (Add editore), mentre alle 18 inizia la vetrina sulle band romagnole con il post-rock dei Cazale, poi Lady Maciste (duo riminese di stoner rock) e i ravennati Yesterday Will Be Great (dark wave e post-rock). Dalle 21 si passa al club con ben quattro concerti in scaletta: i cesenati Sunday Morning (indie-rock); i Riviera (emo-rock); la cantautrice milanese ma berlinese d’adozione Jessica Einaudi (ex La Blanche Alchimie) e a chiudere Lemandorle, progetto piemontese che mescola musica da club, pop e cantautorato. L’ultimo giorno di Passatelli, domenica 23, è a ingresso gratuito e si inizia nel pomeriggio al Café con la presentazione del libro di Marco Braggion Different Times. La storia dei Giardini di Mirò, con Jukka Reverberi e Corrado Nuccini (Giardini di Mirò), cui seguirà lo showcase chitarra e voce di Francesca Bono (Ofelia Dorme). I live al Club iniziano alle 17 e saranno protagonisti Johnny Mox (progetto del polistrumentista trentino Gianluca Taraborelli), poi San Leo, gruppo romagnolo post-rock, e i cesenati Solaris (noise-stoner).


40 / CINEMA RAVENNA&DINTORNI 20-26/12/2018

• Cinemacity • Ravenna

2018 regia di David Lowery, con Robert Redford

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0544 37148

gio. 20-ven 21: ore 21.00 sab. 22: ore 19.00 - 21.00 dom. 23: ore 17.00 - 18.45 - 21.00 lun. 24: ore 21.00 mar. 25 - mer. 26: ore 17-18.45-21 gio. 27 - ven. 28: ore 21.00 sab. 29: ore 19.00 - 21.00 dom. 30: ore 17-18.45-21

“CARTOON KIDS ”

DA GIOVEDÌ 20 A MERCOLEDÌ 26 DICEMBRE

(2018) di A.Sandel

(2018) di L. Hallström, J. Johnston

sab. 22: ore 17.00 dom. 23: ore 15.00

Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro • www.cinemamarianiravenna.com •

mar. 25- mer. 26: ore 17.00 dom. 30 - mar. 1: ore 15.00 Cinema Mariani - Ravenna

Il ritorno di Mary Poppins

di Rob Marshall gio. e ven.: 17.15-17.40-18.30-20.0521.20-22.55; da sab. a mer.: 14.5015.45-17.15-17.40-18.30-20.05-21.2022.55; gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)

Bumblebee

di Travis Knight gio. e ven.: 17.40-18.15-20.25-22.55; da sab. a mer.: 14.40-17.40-18.1520.25-22.55

Capri-Revolution

di Mario Martone gio. e ven.: 17.35-20.15-22.55; da sab. a mer.: 14.50-17.35-20.15-22.55

Amici come prima

di Christian De Sica gio.: 17.50-20.35-22.50; ven.: 17.50-20.35-20.50-22.50; da sab. a mer.: 14.50-15.50-16.5018.50-20.35-20.50-22.50

Ben is Back

di Peter Hedges fer., sab. e dom.: 20.30-22.55

Spider-Man Un nuovo universo

di Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman mar. e mer.: 14.50-15.40-17.40

7 uomini a mollo

di Gilles Lellouche fer., sab. e dom.: 20.15-22.55

Macchine mortali

di Christian Rivers gio. e ven.: 17.40-20.10-22.55; da sab. a mer.: 14.50-17.40-20.10-22.55

Il testimone invisibile

di Stefano Mordini gio., ven., mar. e mer.: 17.50-20.20-22.50; da sab. a lun.: 15.20-17.50-20.20-22.50

Un piccolo favore

di Paul Feig gio. e ven.: 17.40-20.20-22.55; da sab. a lun.: 14.50-17.40-20.20-22.55; mar. e mer.: 14.50-20.20-22.55

Bohemian Rhapsody di Bryan Singer gio.: 17.45-20.45; ven.: 17.45-20.45-22.55;

gio. 10 e gio. 17/1: p.u. 21

• Cinema Moderno • Fusignano

da sab. a mer.: 14.50-17.45-20.45-22.55

Il Grinch

di Peter Candeland, Yarrow Cheney, Matthew O'Callaghan, Raymond S. Persi, Scott Mosier gio. e ven.: p.u. 17.50; da sab. a lun.: 14.50-15.30-17.50; mar. e mer.: 14.50-17.50

• Cinema Mariani • Ravenna

Old Man & The Gun

di David Lowery gio. 20, ven. 21, lun. 24, gio. 27 e ven. 28/12: p.u. 21; sab. 22 e sab. 29/12: 19-21; dom. 23, mar. 25, mer. 26 e dom. 30/12: 17-18.45-21

Piccoli brividi 2 I fantasmi di Halloween

di Ari Sandel sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “Cartoon Kids”)

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni

di Lasse Hallström, Joe Johnston mar. 25, mer. 26 e dom. 30/12: p.u. 15; sab. 29/12: p.u. 17 (per la rassegna “Cartoon Kids”)

• Cinema Jolly • Ravenna

Cold War

di Pawel Pawlikowski gio., ven. e lun.: p.u. 21; sab.: 18.3021.15; dom., mar. e mer.: 16-18.30-21

Amici come prima

sab., dom., lun., mar. e mer.: 15-16.45

di Christian De Sica gio.: 20-22.45; ven.: 18-20-22.45; sab. dom., lun., mar. e mer.: 15.20-18-20-22.45

• Cinema Italia •

7 uomini a mollo

Old Man & The Gun

Faenza

di David Lowery gio., ven., sab. e lun.: p.u. 21; dom., mar. e mer.: 17-18.45-21

di Gilles Lellouche gio., ven., sab. e dom.: p.u. 21.50

Ben is Back

di Peter Hedges lun., mar. e mer.: p.u. 21.50

di Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman mar., mer. e gio. 27/12: 15.20-17.50 di Michele Soavi da gio. 27/12: 15.35-18-20.30-22.40

di Giovanni Veronesi da gio. 27/12: 15.20-17.50-20.20-22.45

Macchine mortali

di Christian Rivers gio., mar. e mer.: 20.15-22.45; ven.: 17.40-20.15-22.45; sab., dom. e lun.: 15.15-17.45-20.15-22.45

Un piccolo favore

Il ritorno di Mary Poppins

Bohemian Rhapsody

di Rob Marshall gio.: 20-20.20-22.45; ven.: 17.40-20-20.20-22.45; da sab. a mer.: 15-17.20-17.40-20-20.20-22.45

Bumblebee

di Travis Knight gio.: 20.25-22.40; ven.: 17.50-20.25-22.40; da sab. a mer.: 15.20-17.50-20.25-22.40

di Bryan Singer gio.: 20-22.45; ven.: 17.40-20-22.45; sab., dom., lun., mar. e mer.: 15.10-17.15-20-22.45

Il Grinch

di Peter Candeland, Yarrow Cheney, Matthew O'Callaghan, Raymond S. Persi, Scott Mosier ven.: p.u. 17.40;

di Pawel Pawlikowski gio., ven. e lun.: p.u. 21; sab.: 18.30-21; dom., mar. e mer.: 16-18.15-21

di Mario Martone gio., ven., sab. e lun.: p.u. 21; dom., mar. e mer.: 16.30-18.45-21

Faenza

di Steve McQueen mar. 25 e mer. 26/12: p.u. 21

Il Grinch

Troppa grazia

di Gianni Zanasi dom. 30/12 e mar. 1/1: p.u. 21

• Cinema Gulliver •

Capri-Revolution

di Paul Feig gio.: 20.20-22.55; ven.: 17.30-20.20-22.55; sab., dom. e lun.: 15.10-17.50-20.2022.55; mar. e mer.: 15.10-20.20-22.55

• Cinedream •

Faenza

Cold War

Faenza

di Stefano Mordini gio.: 20.40-22.45; ven., mar. e mer.: 18.35-20.40-22.45; sab., dom. e lun.: 15.20-18.35-20.40-22.45

Tutti lo sanno

di Asghar Farhadi dom. 23/12: p.u. 21

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni

• Cinema Europa •

Il testimone invisibile

di Gabriele Pignotta dom. 23/12: p.u. 16

di Peter Candeland, Yarrow Cheney, Matthew O'Callaghan, Raymond S. Persi, Scott Mosier dom. 30/12 e mar. 1/1: p.u. 16

• Cinema Sarti •

Moschettieri del Re La penultima missione

Ötzi e il Mistero del Tempo

Widows - Eredità criminale

di Lasse Hallström, Joe Johnston mar. e mer.: p.u. 15 (per la rassegna “Cartoon Kids”)

La befana vien di notte

Russi

Piccoli brividi 2 I fantasmi di Halloween

di Ari Sandel sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “La Casa di Pinocchio”)

Spider-Man Un nuovo universo

• Cinema Jolly •

• Cinema San Rocco • Lugo

Old Man & The Gun

di David Lowery ven. e lun.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom., mar. e mer.: 17-19-21

• Cinema di Palazzo Vecchio • Bagnacavallo

Bohemian Rhapsody

di Bryan Singer ven., sab., dom., lun. e mer.: p.u. 21.15

Alfonsine

Bohemian Rhapsody

di Bryan Singer ven. 21, sab. 22, dom. 23, lun. 24, mar. 25 e mer. 26/12: p.u. 21

Il Grinch

di Peter Candeland, Yarrow Cheney, Matthew O'Callaghan, Raymond S. Persi, Scott Mosier dom. 23, mar. 25, mer. 26, dom. 30/12: p.u. 16

Troppa grazia di Gianni Zanasi mar.: p.u. 21

Zanna Bianca

di Alexandre Espigares dom.: p.u. 15.30

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni

di Lasse Hallström, Joe Johnston mer.: p.u. 15.30

Il Grinch

di Peter Candeland, Yarrow Cheney, Matthew O'Callaghan, Raymond S. Persi, Scott Mosier dom. 30/12: p.u. 15.30

• Cinema Moderno • Castel Bolognese

Sogno di una notte di mezza età di Daniel Auteuil gio.: p.u. 21

Ti presento Sofia

di Guido Chiesa sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

Il Grinch

Old Man & The Gun

di Peter Candeland, Yarrow Cheney, Matthew O'Callaghan, Raymond S. Persi, Scott Mosier mar. 25 e sab. 29/12: p.u. 17.15; dom. 30/12: p.u. 15.30

Smallfoot Il mio amico delle nevi

di Leonardo Pieraccioni mar.: p.u. 21; mer.: 17.30-21

di David Lowery ven. 28, sab. 29, dom. 30, lun. 31/12 e mar. 1/1: p.u. 21

di Karey Kirkpatrick, Jason Reisig mar. 1 e dom. 6/1: p.u. 16

Ben is Back

di Peter Hedges ven. 4, sab. 5, dom. 6, lun. 7/1: p.u. 21

Klimt & Schiele Eros e Psiche di Michele Mally

Ecomuseo delle Erbe Palustri Via Ungaretti, 1 – Villanova di Bagnacavallo (RA) Info e prenotazioni: Tel. 0545 47122-47951 erbepalustri.associazione@gmail.com

Erbe Palustri Associazione Culturale

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Mostra di presepi creativi

16 dicembre 27 gennaio

Tutti lo sanno

di Asghar Fahradi sab. e dom.: p.u. 21

Orari di apertura: dal mar. al ven. 9-13 sab. 9-13 e 15-18 dom. 10-13 e 15-18 Lunedì Chiuso

Se son rose

• Cinema Sarti • Cervia

Ben is Back

di Peter Hedges sab. 22 e sab. 29/12: p.u. 21; dom. 23, mar. 25, mer. 26, dom. 30/12 e mar. 1/1: 17-21


PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

JUNIOR / 41 RAVENNA via Ravegnana, 4 - Borgo S. Rocco

20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

TEATRO

Le rassegne per famiglie tornano per la Befana con il torinese Gianduja Il 6 gennaio appuntamento all’Almagià di Ravenna poi ripartono gli spettacoli anche a Cervia e Russi

Una scena da Sogno di Fontemaggiore Teastro, in scena a Russi il 13

Anche il teatro per famiglie si prende una pausa per le feste e i calendari riprendono tutti nel 2019. All’Almagià di Ravenna la rassegna del Teatro del Drago “Le arti della marionetta” riparte il 6 gennaio (dalle 16) con uno spettacolo di burattini tradizionali (per bambini a partire dai 3 anni) a cura della compagnia torinese Marionette Grilli, che vedrà protagonista Gianduja (e la Befana). A seguire la festa dell’Epifania: giochi, scambi di doni, laboratori, merenda e naturalmente l’arrivo della Befana. Domenica 13 gennaio al teatro comunale di Russi secondo appuntamento (dalle 16) con la stagione dei piccoli, con la nuova produzione targata Fontemaggiore “Sogno”, tratto dal Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, per bambini dai 5 anni. Tra magie, fate, folletti e umani pasticcioni, l’amore e l’armonia riescono a trionfare sull’ingarbugliata vicenda. Lo stesso giorno parte anche la rassegna di burattini organizzata da Vladimiro Strinati al teatro comunale Walter Chiari di Cervia: l’appuntamento alle 16 è con la compagnia Laborincolo di Perugia e lo spettacolo Il miracolo della mula.

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NATURA Al museo di Sant’Alberto iniziative natalizie e anche un campus per bambini nati tra 2007 e 2012 Fitto calendario di iniziative per le feste natalizie al museo Natura di Sant’Alberto. Domenica 23 dicembre dalle 14.30 alle 16 Babbi Natale in moto porteranno auguri e dolcetti lungo le vie di Sant’Alberto (fermandosi per merenda e vin brulè nel giardino del museo) e alle 15.30 il museo propone la caccia al tesoro di Babbo Natale adatta a bambini dai 5 anni in su (su prenotazione). Venerdì 28 dicembre alle 15 il museo sarà animato dalla visita guidata “Animali intorno al mondo nella notte di Natale”, con tanto di laboratorio e merenda (dai 5 anni). Domenica 30 dalle 14 alle 18, “Fine d’anno in scienza”, quest’anno il pomeriggio scientifico (per bambini dai 5 anni) sarà dedicato alle meraviglie del mare. Durante tutto il periodo natalizio ci si potrà inoltre divertire con “Bianchi come la neve”, caccia al tesoro compresa nel prezzo del biglietto d’ingresso che si svolge in autonomia nelle sale del museo, e “Il cesto di Camilla”, punto di scambio di libri e giocattoli nuovi o usati. In gennaio il programma inizierà venerdì 4 alle ore 15.30 con caccia al tesoro della Befana e merenda di Natale. Sabato 5 dalle 20 il Museo propone una serata per bambini dai 7 ai 10 anni con una cena a base di pizza per poi proseguire con attività di gioco a squadre per cercare di risolvere “il mistero del Museo” (su prenotazione). Domenica 6 dalle 14 alle 18.30 la Festa della Befana, un pomeriggio completamente gratuito con letture, laboratori, dolcezze e sorprese. Ritorna poi “In vacanza al Museo”, il campus natalizio che il Museo propone dal 27 dicembre al 4 gennaio per rallegrare le vacanze dei bambini nati tra il 2007 e il 2012. Tanto divertimento, natura e scienza per un campus giornaliero con ingresso dalle 8 alle 9 e uscita dalle ore 12 alle 13.30. Ogni piccolo partecipante potrà scegliere di trascorrere al campus una o più giornate, considerando che le attività del giorno saranno sempre diverse nei contenuti. Info e prenotazioni 0544 528710, 529260 natura@atlantide.net.

STORIA Un percorso animato a Classis, alla scoperta dei misteri delle antiche città Sabato 29 dicembre alle 16 appuntamento per famiglie al nuovo museo Classis Ravenna - Museo della Città e del Territorio di via Classense 29, a Classe. Si tratta di una visita guidata dal titolo “Ti racconto Classis: il Museo che non c’era”, un percorso animato all'interno delle sale del museo nel quale personaggi storici e materiali archeologici guidano i bambini alla scoperta dei misteri delle antiche città di Ravenna e Classe. Prenotazione obbligatoria allo 0544 36136. Bimbi 6 euro, genitori gratuito.


42 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019

TENDENZA BIO L’utilizzo dell’ortaggio in cucina: in insalate, zuppe e centrifugato Fortunatamente, introdurre il cavolo riccio nella dieta è relativamente semplice: si può aggiungere crudo nelle insalate (dopo averlo privato delle coste) o saltarlo in padella, trasformarlo in chips in forno, con sale, olio e spezie o ancora impiegarlo per zuppe e minestre, alla stregua degli spinaci o della verza. Infine, è perfetto per centrifugati e frullati.

Cavolo riccio, fra le verdure a foglia verde, ecco il più nutriente e salutare

LO STAPPATO Un Trebbiano Verde secco, fresco e fruttato

Conosciuto anche come kale, il cavolo riccio, fra tutti i vegetali a foglia verde, è certamente il più salutare e nutriente, e possiamo affermarlo senza possibilità di smentita! Appartiene alla famiglia dei cavoli (Brassica oleracea) ed è imparentato con le crucifere: cavolfiore, broccoli, cavoli cappucci e verze, cavoletti di bruxelles, cavolo nero… Ma veniamo subito alle sue proprietà e iniziamo dalla sua ricchezza in antiossidanti: in generale queste sono sostanze che aiutano a contrastare lo stress ossidativo provocato dai radicali liberi, quel processo insomma che è alla base di malattie collegate ad invecchiamento e degenerazione, incluso il cancro. Nello specifico poi, molti antiossidanti hanno anche funzioni peculiari: i flavonoidi quercetina e kaempferolo hanno proprietà cardioprotettive, abbassano la pressione sanguigna, sono anti-infiammatorie, anti-virali, anti-depressive, la vitamina C, solubile in acqua è necessaria per sintetizzare collagene, la proteina strutturale più abbondante nel corpo, il betacarote-

di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Raramente si parla dei vini della regione Lazio. Questa settimana assaggiamo quello che gli antichi Romani chiamavano “Virdis”. Oggi denominato “Trebbiano verde”, uno dei tanti cloni della grande famiglia dei trebbiani. “Igp Lazio Trebbiano verde Segreto Verde” 2017 dell’azienda “Imperatori” si presenta al naso con odori di frutta fresca e note di fiori bianchi. Melacotogna, pera, mela, erbe aromatiche con un tratto appena balsamico che si mescolano a sentori di magnolia, gelsomino, albicocca, lime e prugne selvatiche con un tocco di vaniglia. La chiusura ricorda il pepe bianco. Palato secco, freschezza acida piacevole e dall’accento citrino. Salinità. Da abbinare a piatti di pesce crudo. Auguri e prosit...

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ne, un antiossidante che il corpo trasforma in vitamina A, le luteina e zeaxantina, carotenoidi antiossidanti che proteggono gli occhi dalla naturale degenerazione visiva dovuta all’invecchiamento. Andiamo oltre e vediamo come il cavolo riccio può aiutare ad abbassare il colesterolo, riducendo così i rischi di malattie cardiache. Quando mangiamo cibi grassi, il fegato trasforma il colesterolo in acidi biliari, sostanze indispensabili per la digestione dei lipidi. Questi acidi vengono quindi rilasciati nel sistema digestivo per svolgere la loro funzione. Successivamente, quando tutti i grassi sono stati assorbiti e gli acidi biliari hanno compiuto il loro dovere, vengono riassorbiti nel torrente sanguigno per essere poi utilizzati nuovamente. A questo punto però possono entrare in gioco delle sostanze chiamate “sequestranti” (molto presenti nel cavolo riccio) che si legano agli acidi biliari dell’apparato digerente impedendone il loro riassorbimento e costringen-


GUSTO / 43 20 dicembre 2018 - 16 gennaio 2019 RAVENNA&DINTORNI

Tutti i “numeri” del vegetale

CIBI NATURALI

Una sola porzione (circa 70 grammi) contiene: • Vitamina A da beta-carotene: 206% della dose giornaliera raccomandata • Vitamina K: 684% della d.g.r • Vitamina C: 134% della d.g.r • Vitamina B6: 9% della d.g.r • Manganese: 26% della d.g.r • Calcio: 9% della d.g.r • Rame: 10% della d.g.r • Potassio: 9% della d.g.r • Magnesio: 6% della d.g.r • contiene inoltre il 3% della d.g.r per Vitamina B1 (Tiamina), Vitamina B2 (Riboflavina), Vitamina B3 (Niacina), ferro e fosforo E tutto questo per un totale di 33 calorie, 6 grammi di carboidrati (2 dei quali sono fibre) e 3 grammi di proteine. Per ciò che riguarda infine i grassi, quei pochi presenti sono omega-3, in particolare acido alfa linolenico.

do il fegato ad utilizzare altro colesterolo nella digestione successiva. Ecco perché consumando cavolo riccio si riduce la quantità di colesterolo totale nel corpo. Arriviamo ora al grande apporto di vitamina K che il nostro superfood ci garantisce (una singola porzione di cavolo riccio contiene circa 7 volte la dose giornaliera raccomandata): questa vitamina è essenziale per la coagulazione del sangue. Prima di finire parliamo anche del cavolo riccio come ottima fonte di minerali: ci fornisce calcio, un nutriente importante per la salute delle ossa e che ha un ruolo in ogni sorta di funzione cellulare. È anche una buona fonte di magnesio, un minerale molto importante di cui spesso siamo carenti. Assumere magnesio attraverso il cibo può proteggere dal diabete di tipo 2 e dalle malattie cardiache. Contiene potassio, elemento che aiuta a mantenere il gradiente elettrico nelle cellule: un adeguato apporto di potassio è stato collegato a una riduzione della pressione sanguigna e a minori rischi di malattie cardiache. E dopo tutto quello che il cavolo riccio ha, concludiamo con ciò che il cavolo riccio non ha, vale a dire gli ossalati, sostanze che si trovano in alcuni vegetali e che possono impedire l’assorbimento dei minerali Giorgia Lagosti

Ravegan: prodotti etici, sani e gustosi al Biomarché Ravegan nasce da un’idea di Paola, Paolo e Andrea, improntata all’etica e alla naturalità del cibo La cucina vegan è un modo semplice per alimentarsi, antico come l’uomo che consente di apprezzare nuovamente profumi e sapori e scoprire la stagionalità dei frutti della terra. Ravegan produce tofu e seitan fresco ogni settimana in modo artigianale e prepara un menu diverso tutti i giorni con prodotti di stagione. Utilizza esclusivamente materie prime bio e no ogm da produttori locali. Ravegan offre pietanze semplici ma anche fantasiose e inedite, sane, profumate e gustose, che non siano state causa di sofferenza per nessun essere vivente. I prodotti Ravegan sono certificati bio al 100% da Icea e si trovano, oltre che nella Gastronomia (aperta dal lunedi al sabato, in via Galilei 75 a Ravenna), anche al BioMarchè in Piazza San Francesco, tutti i martedì.

COSE BUONE DI CASA Suntuoso timballo pitagorico per un convivio prelibato di Angela Schiavina

Per chiudere l’anno vi propongo un timballo alla Pitagorica, un piatto suntuoso, molto buono ma non troppo laborioso. È tratto da un ricettario del ‘700, Vincenzo Corrado il cuoco galante (Malvarosa), a cura di Giorgia Chiatto, Ingredienti (per 6-8persone): 600 gr. di pasta mezza frolla, un tuorlo d’uovo per spennellare, un litro di brodo. Per il ripieno: 1 kg. di spinaci puliti, 80 gr. di burro, un cucchiaio di maggiorana tritata, 100 gr. di pangrattato, 40 gr. di parmigiano reggiano, 450 gr. di ricotta romana asciutta, 4 tuorli d’uovo. Per il condimento: 70 gr. di burro, 50 gr. di parmigiano. Ingredienti e preparazione della pasta mezza frolla: 500 gr. di farina 00, 190 gr. di burro, due tuorli d’uovo, 10 gr. di sale. acqua q.b. Lavorare il burro freddo a pezzetti con la farina formando delle briciole a cui aggiungere il sale, i tuorli d’uovo, battuti e acqua gelata, piano piano (circa 7 cucchiaiate). Bisogna ottenere una consistenza compatta e omogenea, ma

non troppo morbida. Formare un panetto e lasciare riposare in frigo per almeno un’ora. Preparazione del timballo: in una padella insaporire gli spinaci nel burro per pochi minuti fino ad asciugarli. Lasciare raffreddare e poi frullarli. In una terrina lavorare la ricotta per renderla cremosa. Mecolando, aggiungere i tuorli, gli spinaci, il parmigiano, la maggiorana, il pangrattato, sale e pepe. Lasciare riposare il composto in frigo per un quarto d’ora. L’amalgama deve essere omogena per dargli forma: nel caso, renderla più consistente con pangrattato o più morbida con un po’ di latte. Poi formare dei bocconcini ovali grandi come una noce e passarli nella farina. Portare ad ebollizione il brodo e cuocervi i bocconcini per pochi minuti. Nel frattembo stendere 2/3 della pasta in una sfoglia sottile con cui foderare uno stampo a cerniera da 22 cm. di diametro imburrato e infarinato. Scolare i bocconcini e condirli con burro, metà del parmigiano grattugiato e un po’ d’acqua di cottura. Disporli nella cassa di pasta e, tra uno strato, e l’altro spolverarli con il parmigiano, Ricoprire il timballo con uno strato sottile della pasta rimanente pizzicando bene i bordi per chiuderli. Spennellare la con il tuorlo sbattuto e bucherellarlo con una forchetta. Decorare a piacere la superficie e cuocere il timballo in forno già caldo a 180 gradi per 30 minuti circa.

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Oltre 200 persone hanno partecipato alla serata informativa di ASPPI sui temi della casa il 6 dicembre all’NHHotel di Ravenna. Ospiti illustri l’assessore all’Urbanistica Federica del Conte e il presidente nazionale di ASPPI l’On. Alfredo Zagatti. Sono intervenuti il presidente provinciale Silvio Piraccini (per i saluti di apertura lavori), Alberto Gualdrini di ANAMA - Confesercenti (Andamento del mercato immobiliare a Ravenna), Silvia Maroni e Michele Strocchi (Regolarità dei contratti e vantaggi fiscali), Massimo Fesani di Mediolanum (Mutui per ristrutturazioni e acquisto della casa) e Davide Canali (Conviene investire nel mattone?).

Asppi in un periodo di grande travaglio per il Paese: volontariato, aiuto agli associati nei servizi relativi agli immobili, dialogo con le altre associazioni del settore, con le istituzioni e assiduità nella tutela della piccola proprietà immobiliare. Dagli interventi puntuali è emerso il tema fondamentale:

La risposta è sì, e lo è rispetto al mercato che offre grandi possibilità, ma occorre mette“E’ ancora conveniente invere a reddito gli immobili in stire nel mattone?” maniera sicura: in particolare i canoni. La povertà, la perdita di lavoro hanno visto aumentare le morosità e quindi le iniziative tese a “liberare” l’appartamento. Su questo punto in particolare, occorre fare attenzione alle possibilità economiche dell’inquilino, ma anche assicurare la tutela legale e perché no, anche i mancati canoni che eventualmente Ravenna Viale Galile venissero a i 81/83 info@aspp - tel. 0544 470102 i.ra.it - ww mancare. w.asppi.ra. fax 0544 470075

Buon

L’iniziativa tecnico informativa aperta a tutti ha voluto celebrare il 70 esimo compleanno di ASPPI. Dalle parole dell’On. Zagatti, relatore della legge431/98, quella che ha superato l’equo canone, l’esortazione a mantenere lo spirito associativo che ha visto nascere

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