Giovedì 21 dicembre 2017 n.751 RAVENNA&DINTORNI
Settimanale di informazione FREEPRESS
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Barciboteka
ALBUM 2017 Foto di Adriano Zanni
UN ANNO DI NOTIZIE TRA CRONACA, GIUDIZIARIA, ECONOMIA, POLITICA, CULTURA E SPORT L’OROSCOPO ANNUALE DI MERLINO
TEMPO LIBERO
da pagina 4
Natale e Capodanno tra eventi e piazze Gli appuntamenti per celebrare le feste e brindare all’arrivo del 2018
INSERTO SEGNO PER SEGNO IL RESPONSO DELLE STELLE NEL 2018 nell’inserto centrale
pagine centrali
Le stelle secondo Merlino: il 2018 tra amore e passioni
JUNIOR
da pagina 8
da pagina 32
Spettacoli e iniziative per le famiglie GUSTO
da pagina 30
I dolci per il pranzo di Natale
di Bartolini Denis
AVVISO AI LETTORI Anche quest’anno R&D chiude per le feste Il prossimo numero uscirà il 18 gennaio 2018, con una pausa più lunga per mettere a punto la veste grafica che sarà totalmente rinnovata Continuate a seguirci tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it. Auguri a tutti i lettori!
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ISSN 2498-9495
OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 21/12 2017
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L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
L’anno ormai passato e il giornale che verrà
di Gianluca Costantini
Buone feste a tutti voi Giovani e Anziani
di Fausto Piazza
di Moldenke
Questo 2017 che sta finendo, per Ravenna e i dintorni, non è stato proprio un granché. Anzi, per i fondamentali dell’economia ha dimostrato che la crisi sta ancora mordendo e il territorio continua a perdere pezzi importanti del sistema imprenditoriale, fra porto e industria, Pmi di artigianato e commercio, edilizia. Difficoltà che si rispecchiano nelle classifiche nazionali della qualità della vità con Ravenna, dopo anni di primati nella parte alta della graduatoria, destinata a scendere inesorabilmente in basso. Forse c’è chi oggi sta un po’ meglio ma molti lavorano e campano peggio o nell’incertezza. Emerge così il profilo di una città che sembra più impoverita, spaesata, impaurita, mentre la politica locale vive una frammentazione tale che indebolisce la sua missione di prefigurare piani e nuove prospettive per il futuro della polis, rinsaldare e ridare fiducia ai cittadini. Tuttavia, fra le ombre che si sono addensate – e comprendono l’arduo contrasto alla malavita più o meno organizzata e il complesso tema dell’immigrazione – si distillano anche alcune luci. Innanzitutto il saldo positivo delle casse comunali che consentono al sindaco De Pascale di intraprendere progetti e iniziative pubbliche di rilievo in campo urbanistico, turistico, sociale. E poi: il consolidamento del ricco sistema culturale cittadino e la crescita della reputazione di diversi artisti ed eventi ravennati; la rinascita dello sport locale; la sostanziale tenuta del welfare in campo sanitario, per gli anziani e per l’infanzia. Di questi chiaroscuri ne rendiamo conto in un “almanacco” tematico su questo numero di R&D, ultimo del 2017. Ma visto che è tempo di bilanci vale anche per noi, operatori della comunicazione, al centro di un vorticoso cambiamento epocale. Quest’anno la nostra impresa editrice ha chiuso in pareggio (ed è una buona notizia), al netto di un investimento sul web che ha reso più ricca, efficiente e articolata la nostra testata online, mentre abbiamo già aperto un “cantiere” per rinnovare struttura, grafica e aumentare i contenuti del settimanale R&D e del mensile R&D Cult. Saranno le nostre “sorprese” dell’anno nuovo da sfogliare da gennaio, anche per questo il settimanale torna in distribuzione il 18, dopo una pausa un po’ più lunga del solito. Auguri di buone feste e un sentito ringraziamento a tutti i lettori, gli inserzionisti pubblicitari e i collaboratori dei nostri media, che con il loro sostegno e impegno consentono – e auspico consentiranno anche nel 2018 – di sviluppare il nostro progetto di un’informazione sempre più interessante e autentica, libera e indipendente.
Cosa ci porteremo dentro al cuore, di questo 2017? Non so voi, ma io prima di tutto mi porterò a lungo dentro, non so se nel cuore o in altre parti del corpo, anche per buona parte del 2018, gli auguri di Natale che Gian Battista Neri sta facendo alla città di Ravenna su un enorme manifesto nella zona del Pala De André (e probabilmente ce ne saranno anche altri). Come, chi è Gian Battista Neri? Tecnico dell’Eni, disse di saper risolvere problemi e si candidò a sindaco a fine 2015 per le Amministrative di giugno 2016, senza appartenere ad alcun partito, completamente estraneo alla politica, anche in quel caso tappezzando la città di manifesti per mesi, per poi ritirarsi senza dare troppe giustificazioni poche settimane prima del voto. Un piccolo mito che nonostante non sia mai entrato in politica, continua a battersi per la nostra città. O almeno così dice nel messaggio del nuovo manifesto apparso in questi giorni, che qui riporto testualmente, con tanto di maiuscole a cazzo e una sintassi un po’ artistica. «Noi ci siamo e continueremo ad esserci per questa Città, per tutte le sue difficoltà, per migliorarla, per continuare a essere e portare il nostro esempio». Fermiamoci un attimo. Ma noi chi? Quale esempio? «Il nostro cammino – continua – per il vero cambiamento prosegue ed il nostro pensiero va a chi ama questa Città, a chi la vive e anche a tutti gli altri». Fermiamoci ancora un attimo: chi è che cammina per il vero cambiamento? Chi sono tutti gli altri? «Auguro Buone Feste a tutti Voi – termina Gian Battista Neri, che ci guarda con il suo faccione dall’alto del manifesto –, a Ravenna, ai nostri Anziani e ai Giovani. Buon Natale». Buon Natale anche a te, Gian Battista. E la prossima volta che hai qualche centinaia, se non migliaia, di euro da buttare via, per favore, pensa a me. Pensa a Moldenke. Chiamami. Noi, cari lettori, ci vediamo invece il 18 gennaio, in un’altra pagina (mi dicono) di un giornale che (mi dicono) verrà restaurato e reso (ancora? Impossibile) più bello. Nel frattempo Buone Feste a tutti Voi, Anziani e Giovani.
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XVI nr. 751 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola
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FESTE NATALE E DINTORNI
Ecco una carrellata sui principali appuntamenti delle feste in piazze e altri luoghi pubblici dei principali comuni della provincia (gli eventi di Capodanno sono a pagina 5). RAVENNA Dal 21 dicembre al 7 gennaio (tutti i giorni dalle 18 alle 22) videoproiezioni architetturali rivestiranno palazzi, chiese, piazze e luoghi legati alla storia e alla memoria della città grazie a Ravenna in Luce. Cuore della rassegna sarà la nuova tappa del progetto per la valorizzazione dei siti Unesco “Visioni di Eterno” a cura di Neo Visual Project (di Andrea Bernabini, che è anche direttore artistico dell’intera rassegna): quest’anno protagonista sarà il Battistero degli Ariani. In Piazza del Popolo, invece, con il mapping “Il cielo di Ravenna” il gruppo Prospectika illuminerà il municipio con ricordi e antiche suggestioni di viaggio d'artisti venuti in visita a Ravenna nel corso del tempo. Nella vicina Piazza Kennedy, sui cinquecenteschi muri di Palazzo Rasponi Murat si potrà ammirare “Luna”, una produzione del festival Chartres en Lumières. A questi, infine, si affiancherà – dal 29 dicembre al 1 gennaio – il progetto speciale MiRaggi, curato dal gruppo Apparati Effimeri di Bologna, che farà risplendere nella notte l'abside della basilica di San Giovanni Evangelista, ai giardini Speyer. Per quanto riguarda gli altri eventi natalizi di Ravenna, la pista di ghiaccio allestita per la prima volta in piazza Kennedy resterà aperta fino al 7 gennaio (biglietti a 7 euro) tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 24 (fatta eccezione per la Vigilia fino alle 22 e il giorno di Natale, dalle 16 alle 24) mentre continuano laboratori e animazioni nei tre punti “natalizi” del centro: piazza Anita Garibaldi (con anche i
Ravenna illuminata, Cervia ghiacciata Nel capoluogo largo al videomapping. Gli appuntamenti delle feste in tutta la provincia LA NOVITÀ/1
Le ultime prove in piazza del Popolo in vista dell’inaugurazione di “Ravenna in luce”
A Marina si corre vestiti da renne e Befane Arriva a Marina di Ravenna un nuovo evento natalizio. Il 26 dicembre l’appuntamento è infatti con la quarta tappa del tour nazionale “Run for Christmas”, passeggiata natalizia e corsa non competitiva di 5km in cui si partecipa travestiti a tema natalizio. Per l’occasione sarà allestito un Christmas Village, aperto dalle 11 del mattino al Porto Turistico di Marinara in Piazza Dora Markus, con intrattenimento e musica. Le iscrizioni resteranno aperte fino a pochi minuti dalla partenza, fissata alle 15, sempre da piazza Dora Markus. Inclusa nell’iscrizione, viene data la possibilità ai partecipanti di scegliere il travestimento preferito. Quattro le alternative: Babbo Natale, Elfo, Renna o Befana. A ogni personaggio corrisponde una maglietta ed un cappellino a tema. Iscrizioni aperte online (www.runforchristmas.com) e al negozio Meno4aranta (Piazza Dora Markus 11/M) fino a sabato 24. Il giorno dell’evento (maggiorata di 2 euro) solo al Christmas Village. Le quote sono differenti per “Babbi Natale e Befane” (10 euro), “Elfi e Renne” (12 euro) e “senza kit” (8).
pony del circolo ippico ravennate, sabato 23 dicembre), piazza del Popolo (con l’evento clou in programma venerdì 22 quando alle 16.30 partirà la tombola animata) e piazza San Francesco (dove nel villaggio di Natale dell’Advs tra le altre cose ci sarà anche uno spettacolo di sciucarèn e ballerini romagnoli, sabato 30 dalle 15.30, mentre il 6 gennaio alle 16.30 l’appuntamento è con la tradizionale estrazione della lotteria della Befana). Da segnalare anche i quattro giorni di spettacoli quotidiani in piazza del Popolo (alle 11.30, 15.30 e 17.30)
del Billo Circus, dal 27 al 30 dicembre e il concerto itinerante dei Peter Sellers Group tra piazza del Popolo e piazza Anita Garibaldi a partire dalle 16.30 di venerdì 29 dicembre. Per quanto riguarda sempre la musica, venerdì 22 dicembre al teatro Alighieri alle 21 appuntamento con il tradizionale concerto di Natale della banda cittadina; lunedì 25, giorno di Natale, torna il Rock’n’Roll Xmas Ball alle 21 all’Almagià con i Good Fellas mentre martedì 26 alle 15 al teatro Rasi canti tradizionali del folklore romagnolo con “La Rumagna inte tu còr”.
LA NOVITÀ/2
Spiagge Soul in versione “Winter” al Marlin tra gospel e Rolling Stones
Dalle 10 del mattino alle 11 della sera vi accogliamo in un locale storico per offrirvi solo i migliori prodotti della tradizione e della terra emiliano romagnola RAVENNA Via Cairoli, 16 - tel. 0544 240326 - cell. 324 0940204 ristorante@alcairoli.it www.alcairoli.it Chiuso il mercoledì Aperto dalle 10 alle 14.30 e dalle 19 alle 23 - Sabato e domenica dalle 10 alle 23
Una sorta di anno zero per la versione invernale di Spiagge Soul, il festival musicale itinerante dell’estate, dedicato alla musica black, sui lidi ravennati. L’appuntamento – ribattezzato “Winter Soul” – è al bagno Marlin di Punta Marina (presso le Terme) che ha messo in campo in collaborazione con il festival un calendario di concerti a tema natalizio. Si parte la sera di Natale, dalle 18, con un gruppo gospel americano di sette elementi: dalla South Carolina i F.O.C.U.S. Sound of Victory (nella foto), sotto la guida di Wayne Ravenell, con alle spalle 20 anni di carriera. Il giorno dopo, 26 dicembre, sempre dalle 18, gli italiani The Soul con la cantante di origine nigeriana Fiorella Ekwueme mentre si proseguirà il 31 per aperitivo e veglione di Capodanno con il concerto dei ravennati Banana Boat in omaggio ai
Rolling Stones. La chiusura, il giorno dell’Epifania (alle 18) con le musiche di Natale della tradizione anglosassone con protagonisti ancora i Banana Boat e alri ospiti a sorpresa dello staff di Spiagge Soul, per un concerto che verrà registrato e poi prodotto, per un disco di Natale da promuovere (e regalare) in futuro. Info e prenotazioni: 0544 439051.
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FESTE
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CERVIA In centro a Cervia è allestito il villaggio di Natale con la pista di ghiaccio, aperta fino alle 23 fino al 7 gennaio. A contorno: i giardini d’inverno, laboratori e animazione che coinvolgerà tutto il centro storico, viale Roma e l'area dei Magazzini del sale, in particolare durante i weekend. Al magazzino del sale la mostra “Ti racconto una cosa…della mia cucina” su antichi utensili e ricette tipiche delle feste. Il 24 (dalle 21) tradizionale tombola di Natale (con brindisi) in piazza, mentre a teatro martedì 26 dicembre si terrà il Concerto di Natale a cura della Grande Orchestra Città di Cervia. A Milano Marittima fino al 7 gennaio resta allestito il parco del ghiaccio di Mima on Ice con il villaggio natalizio dedicato in particolare all’enogastronomia e tanti eventi di animazione, tra cui, il giorno di Santo Stefano, alle 17 alla rotonda Primo Maggio lo spettacolo del comico Andrea Vasumi e il 30 dicembre il gala acrobatico sul ghiaccio in collaborazione con le città di Madonna di Campiglio e Pinzolo. A chiudere le feste, nel Cervese, è confermato il tuffo in mare della Befana, alle 15 del 6 gennaio sulla spiaggia di Pinarella.
programma il 26 dicembre) e Riolo Terme, dove il giorno della vigilia si terrà una caccia al tesoro alla Rocca. LUGO E BASSA ROMAGNA A Lugo a farla da padrone sono anche quest’anno i mercatini, con il Pavaglione che ospita quello natalizio “Dona” il 23 dicembre e il giorno dopo anche la Fiera di Natale. A Cotignola venerdì 22 dicembre alle 10.30 e alle 14.30 in piazza Vittorio Emanuele II ci sarà la “Gran parata di Natale” mentre a Fusignano la notte della Vigilia si trascorre in piazza Corelli, dopo la messa, a partire dalle 23 con falò, vin brulè, panettone e un Babbo Natale per i più piccoli, così come sono in programma veglie natalizie in piazza anche a Conselice, Lavezzola (in entrambi i casi con fuochi d’artificio attorno alle 22) e San Patrizio. Tra le altre iniziative da segnalare il Concerto di Natale al teatro Goldoni di Bagnacavallo, ve nerdì 22 dicembre alle 21, nell’ambito della stagione di “Bagnacavallo Classica - Libera la musica”, con protagonisti l’ensemble di Accademia Bizantina e la cantante (soprano) giapponese Naoka Ohbayashi. Un’ultima segnalazione è per la pista di ghiaccio in piazza Gramsci, ad Alfonsine, aperta fino al 7 gennaio (per gli eventi in Bassa Romagna www.romagnadeste.it).
CAPODANNO
Dall’incendio agli “scartòz”, una grande festa per il 2018
Falò e fuochi
artificiali nel Lughese Musica classica a Bagnacavallo
FAENZA A Faenza quest’anno la pista di ghiaccio è attiva (fino al 7 gennaio) in piazzale Pancrazi mentre in centro l’attrazione principale è la giostra, in piazza della Libertà fino al 3 gennaio, oltre a iniziative a animazioni, in attesa dell’evento clou delle feste che come al solito sarà il 5 gennaio in piazza con la Nott dè Bisò, tra vin brulè e falò benaugurante. Sulle colline iniziative natalizie anche a Brisighella (con il presepe vivente in
RUSSI A Russi l’appuntamento clou è in teatro, sabato 23 alle 20.45, con il concerto della banda cittadina, mentre il giorno dopo un Babbo Natale sarà dalle 10 alle 12 in piazzetta Dante per regalare dolcetti e poi dalle 14.30 alle 20 con la slitta in giro per le vie del centro.
Continua anche in provincia la tradizione di festeggiare il passaggio al nuovo anno nelle piazze o in luoghi di ritrovo aperti al pubblico. A Ravenna l’appuntamento è in piazza del Popolo con la festa animata dalla musica di Radio Studio Delta e le installazioni di videomapping 3D (vedi articolo principale), a cui seguirà, dalle 00.30, quella ormai tradizionale a ingresso gratuito all’Almagià, in zona Darsena. A Cervia la festa inizia alle 18 in piazza Pisacane e poi in piazza Garibaldi con aperitivi, degustazioni e brindisi. Dopo cena (eventualmente, solo su prenotazione al 331 2823700, anche ai Magazzini del Sale) l’attesa è tutta per il tradizionale “incendio” di mezzanotte del Magazzino Darsena, tra fuochi d’artificio, musiche ed effetti speciali (a seguire dj-set e musica dal vivo). Il Capodanno si festeggia naturalmente anche a
Milano Marittima alla rotonda di ghiaccio, in collaborazione con il Papeete e con spettacoli di fuoco. Altre feste da vivere in piazza sono quelle di Faenza (con un programma ancora da annunciare nei dettagli) e di Lugo con il concerto dalle 22.30 del gruppo della cantante (nota anche al pubblico televisivo per le sue partecipazioni a vari talent show) Jennifer Vargas, vin brulè, panettone e fuochi d’artificio a mezzanotte (in piazza Martiri). Sta diventando una tradizione, infine, anche la “Fèsta de’ scartòz” all’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo, che dalle 20 del 31 dicembre ospita una festa partecipata e sostenibile in cui ognuno è invitato a portare cibi e bevande che andranno a colorare la tavola comune. (posti limitati con prenotazione obbligatoria allo 0545 47122)
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ALBUM 2017
CRIMINI E MISFATTI
SICUREZZA
Le manette a Igor il russo e le tonnellate di droga, un anno di cronaca nera
13 aprile: al porto sul piazzale della Setramar muore un camionista di 43 anni
Dopo una caccia all’uomo durata mesi senza esito,
12 maggio: rapina alla Bcc di Godo, bottino 50mila euro
trovato in Spagna il sospettato di aver ucciso un metronotte a Savio. E arrestato un carabiniere collegato a 25 quintali di marijuana sbarcati in spiaggia 7 dicembre: arrestato un 57enne con un arsenale nascosto in casa
15 febbraio: incendio alla centrale del 118 di Ravenna
11 ottobre: ascolta la musica in cuffia sui binari e viene travolto dal treno, muore 56enne a Mezzano
5 gennaio: un borsone incustodito fa scattare l’allarme bomba in zona darsena, si rivelerà un falso
6 settembre: in centro storico a Ravenna arrivano le fioriere antiterrorismo
Ora che è stato arrestato, in Aragona grazie a un blitz delle forze dell’ordine spagnole dopo un triplice omicidio, si potrà forse chiarire una volta per tutte se il serbo Norbert Feher, alias il russo Igor Vaclavic (nome e nazionalità fasulli utilizzati in passato), sia il killer del metronotte Salvatore Chianese, ammazzato a Savio il 30 dicembre del 2015. L’arresto del criminale – in fuga dall’Italia dove era ricercato per gli omicidi di un barista e di una guardia ecologica volontaria lo scorso aprile tra Budrio e Portomaggiore e fortemente sospettato per l’episodio ravennate – è l’evento di cronaca nera più significativo dell’anno anche per la provincia di Ravenna in un anno in cui non si sono registrati omicidi volontari (fino al momento di andare in stampa, è bene precisarlo). I due delitti che gli vengono attribuiti sono avvenuti poche spanne fuori dai confini della nostra provincia e in primavera anche il comando provinciale dei carabinieri di Ravenna ha partecipato alla caccia all’uomo, ingrossando la schiera di chi di fatto è stato preso in giro da un uomo solo in fuga. Ma la parte finale del 2017 ha riservato anche altri accadimenti significativi per le pagine di nera della cronaca locale. Da novembre in poi, ad esempio, si sta assitendo a un martellamento di spaccate e furti notturni in attività commerciali di ogni tipo, nessuno escluso. Bar, supermercati, negozi, aziende, in pieno centro o alle porte della città non fa alcuna differenza per i criminali: in alcuni casi i malviventi agiscono senza fare rumore scassinando le serrature con attrezzature da professionisti, in altri vanno poco per il sottile e sfondano vetrate e porte con auto come arieti, con rastrelliere da bici o tombini. Alcune attività hanno dovuto addirittura subire l’onta del secondo furto a distanza di
pochi giorni. I carabinieri hanno eseguito alcuni arresti e denunce (sette in tutto), sospettando di aver trovato alcuni componenti delle bande. Il 10 novembre passerà alla memoria invece come il giorno del più grande sequestro di droga nel nostro territorio: 25 quintali di roba tra hashish a marijuana. Oltre che per la quantità, mai vista tutta in una volta a queste latitudini, l’operazione dei carabinieri sconvolge per alcuni dettagli di contorno. La droga era su un furgone, caricato sulla spiaggia di Lido di Classe dopo uno sbarco dal mare con una piccola imbarcazione che ha verosimilmente raggiunto la costa dai Balcani. Durante le ricerche di un fuggitivo dal veicolo dopo il fermo, una pattuglia dei carabinieri si è imbattuta in una coppia di uomini di cui uno si è dichiarato carabiniere e ha sfoderato una pistola rubata finendo per sparare un colpo che non ha raggiunto nessuno durante una colluttazione. Si trattava in effetti di un carabiniere, poi arrestato a fine novembre e ritenuto collegato allo sbarco di droga. Andando a ritroso nel tempo si trova una vicenda piuttosto controversa su un tema di grande attualità, la violenza sulle donne. A fine ottobre la squadra mobile ha arrestato due giovani, un romeno di 27 anni e un 26enne italiano di origini senegalesi, con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una 18enne talmente ubriaca da non potersi reggere in piedi. I due sono accusati in concorso ma solo uno dei due ha fatto sesso con la giovane, l’altro nel frattempo li filmava con un telefonino. Il rapporto e il filmato non sono smentiti dagli accusati ma i loro avvocati sostengono che la ragazza fosse consenziente. I giudici di Ravenna hanno accolto la tesi dell’accusa, i giudici del Riesame
Un 18enne trovato
morto in auto in aprile, abbandonato dagli amici
A Lido Adriano
due poliziotti deceduti in un incidente stradale
di Bologna dopo aver visionato i video sul telefonino di uno degli arrestati hanno ritenuto anche alcuni elementi mostrino la consensualità della 18enne e quindi hanno scarcerato i due. Al momento l’indagine prosegue con l’iscrizione nel registro degli indagati di un’amica della vittima che si trovava nell’appartamento del centro di Ravenna, di proprietà di un terzo ragazzo, quando è avvenuto il presunto abuso. Tra i fascicoli aperti in procura troviamo anche quello su un bando pubblico affidato dal Comune di Ravenna allo studio Giaccardi per un’analisi della reputazione dei lidi. Il vincitore del bando non è indagato ma lo sono tre persone che si sono occupate dell’aggiudicazione: secondo gli inquirenti avrebbero volutamente ignorato la mancanza di un requisito che il concorrente aveva correttamente dichiarato. La vicenda ha scosso i corridoi di Palazzo Merlato perché quando si aprì il bando, la consigliere comunale del movimento Cambierà inviò una mail con posta cerficata con il nome di chi secondo lei avrebbe poi vinto e la previsione fu confermata. Ne nacque un esposto che segnalava la coincidenza fra il nome di chi aveva vinto il bando e uno di quelli nell’elenco delle cento imprese che in campagna elettorale avevano sottoscritto il manifesto per il turismo proposto dal condidato del centro sinistra, e ora sindaco, Michele de Pascale. A marzo il salotto buono di Milano Marittima è stato violato da un commando armato con un’azione degna dei film polizieschi più crudi: con due auto rubate hanno tentato di abbattere la vetrina di due gioiellerie senza riuscirci e dopo i tentativi andati a vuoto hanno rinunciato al bottino e sono fuggiti. Diversa sorte è toccata invece all’ex calciatore Marco
Di Vaio in vacanza a giugno con la famiglia sulla costa cervese: in strada gli è stato rubato un orologio da 40mila euro. Sono stati giorni di lutto quelli di settembre quando in tanti hanno pianto per la morte di due poliziotti in servizio alla questura. Pietro Pezzi e Nicoletta Missiroli hanno perso la vita in un incidente stradale durante un turno di servizio. La loro pattuglia è finita fuori strada colpendo il tronco di un albero a Lido Adriano mentre a sirene spiegate era diretti a un campeggio per sedare una lite in corso. C’è poi una vicenda legata al consumo di droga che vede il decesso di un 18enne. Matteo Ballardini, studente di Lugo, è stato trovato morto all’interno della sua auto in un parcheggio il 12 aprile. Il ragazzo sedeva sul lato passeggero senza vita. Per quel decesso sono indagati cinque giovani: sono le ultime persone che l’hanno visto vivo, le persone con cui Ballardini ha avuto contatti durante la serata precedente in cui è uscito in loro compagnia per una serata di sballo a base di alcol e droga. Secondo la procura i compagni di baldoria lo avrebbero mollato in auto quando già stava male andandosene a casa senza chiedere aiuto. Vicenda inquietante ma per altri versi è invece quella emersa a luglio. Un’operazione antimafia partita da Napoli ha portato al sequestro di un’intera palazzina a Russi e all’arresto di un bancario faentino che lavorava per la Cassa di Risparmio di Ravenna. I magistrati campani sono convinti che gli immobili siano di proprietà di una società collegata alla mafia e il bancario fosse un riferimento dei clan proprio per investimenti e operazioni finanziarie. Andrea Alberizia
Gli ultimi mesi
segnati da una raffica di furti e spaccate
Due giovani accusati di violenza sessuale su una 18enne ubriaca
50 anni fa nasceva la Trattoria Cubana da Irma e Pino dalla passione e dalla vitalitĂ di una donna straordinaria e della sua numerosa famiglia.
Ora il locale riapre completamente rinnovato grazie ai figli e ai nipoti di Irma che portano in tavola la tradizione di famiglia per offrirci il vero sapore del mare e delle specialitĂ romagnole.
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UN ANNO DI SENTENZE E RINVII A GIUDIZIO La cronaca giudiziaria ravennate del 2017 è stata segnata principalmente da otto processi, alcuni arrivati a un verdetto e altri solo all’inizio della fase dibattimentale. Delitto Ballestri, Cagnoni alla sbarra L'aula di corte d'assise del tribunale di Ravenna negli ultimi tre mesi dell'anno è diventata il teatro di uno dei processi per omicidio più esposti mediaticamente che si ricordino in città. La motivazione sta tutta nella figura dell'imputato: il 10 ottobre è cominciato il processo in cui è alla sbarra con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione il 52enne dermatologo Matteo Cagnoni, volto noto anche oltre le mura cittadine soprattutto grazie alle sue frequentazioni mondane dei salotti televisivi. Il medico è accusato (pm Cristina D’Aniello) di aver ucciso, accanendosi con un ramo di pino di 55 centrimetri, la moglie 39enne Giulia Ballestri con cui era sposato da dodici anni in cui hanno avuto tre figli. L'uomo continua a dichiararsi innocente sin dal giorno dell'arresto, il 19 settembre del 2016 a tre giorni dall'assassinio, e ha scelto il rito ordinario nonostante in molti ipotizzassero la strada dell'abbreviato per beneficiare su uno sconto di pena visti i gravi indizi a suo carico. Dopo la nona udienza del 22 dicembre e un elenco di testimoni ascoltati che supera i venti nomi (oltre duecento quelli ammessi), il processo ricomincerà il 19 gennaio per proseguire ogni venerdì: l'aula finora è sempre stata affollata di gente, anche nei momenti più cruenti in cui sono state proiettate le immagini della scena del delitto e dell'ispezione cadaverica del medico legale.
Dalla condanna del boss delle slot all’assoluzione dell’ex infermiera Per la prima volta in regione accolta l’accusa di associazione mafiosa: il capo viveva nella Bassa. In corso il processo al dermatologo Cagnoni per l’omicidio della moglie
Il 10 ottobre 2017 è iniziato il processo per l’omicidio di Giulia Ballestri. L’imputato è il marito Matteo Cagnoni (primo da sinistra), noto dermatologo
Uccise la madre, ergastolo in Appello Cagnoni rischia l’ergastolo, chi invece ha visto confermato in appello il fine pena mai è Secondo Merendi. A fine novembre è arrivata il giudizio di secondo grado per il 57enne che il 14 aprile del 2015 strangolò la madre Maria Pia Rossini di 81 anni, due volte vedova: il figlio era tornato a vivere sotto al tetto materno a Barbiano di Cotignola dopo il divorzio. L’uomo usò la cintura di un accappatoio poi mise in disordine la casa per inscenare una rapina finita male dicendo di aver trovato il corpo privo di vita sul pavimento della cucina al rientro a casa in tarda mattinata. Il movente (pm Stefano Stargiotti) sarebbe stato la volontà dell’anziana di andare in banca per capire meglio cosa stava succedendo nei suoi conti correnti: stava succedendo che l’uomo prelevava la sua pensione con la scusa di pagare gli alimenti all’ex moglie e invece andava alle slot machine. Maria Pia avrebbe scoperto tutto e Secondo le è saltato addosso. L’ex infermiera non uccise la paziente Sempre dalla corte d'assise d'appello di Bologna è arrivato anche un clamoroso ribaltone di un altro processo per omicidio celebrato in primo grado (pm Angela Scorza) a Ravenna tra il 2015 e il 2016: nel luglio di quest’anno è stata assolta con formula piena, perché il fatto non sussiste, la 45enne Daniela Poggiali che era stata condannata all’ergastolo per aver ucciso con una iniezione di potassio una paziente dell’ospedale di Lugo dove lavorava come infermiera. La donna era in carcere dall’ottobre del 2014 ed è stata immediatamente scarcerata. L’ordine degli infermieri l’ha radiata dall’albo per due foto scattatele da una collega mentre stava in posa di scherno accanto a un’altra paziente da poco deceduta. Ora il destino della lughese, tornata con il fidanzato storico Luigi Conficconi, è appeso a due ricorsi: quello della procura generale in Cassazione che chiede l’annullamento dell’assoluzione e quello dei suoi legali che chiedono la riabilitazione professionale. La mafia nella Bassa Romagna Il quadro delle sentenze di particolare rilevanza pronunciate nel 2017 conta anche il verdetto arrivato a febbraio: a Bologna il tribunale ha stabilito che in Emilia-Romagna c'è la mafia e uno dei suoi esponenti più quotati viveva nella Bassa Romagna.
Il riferimento è a Nicola Femia, detto Rocco: il 56enne si è preso ventisei anni e dieci mesi per associazione per delinquere di stampo mafioso. Per la prima volta una sentenza nella nostra Regione ha accolto la richiesta di 416 bis (pm Francesco Caleca). Il boss calabrese viveva tra Sant’Agata e Conselice, governando un impero che macinava soldi soprattutto attraverso la diffusione di slot e videolottery truccate. In totale il processo Black Monkey ha visto ventitrè condanne per 170 anni di carcere.
Il 7 luglio 2017 la corte d’assise d’appello di Bologna ha assolto l’ex infermiera Daniela Poggiali, condannata all’ergastolo in primo grado nel 2016 per l’omicidio di una paziente
Il 24 novembre 2017 in appello è stata confermato il fine pena mai a Secondo Merendi: il 57enne è l’omicida della madre Maria Pia Rossini a Barbiano nel 2015 per coprire i debiti di gioco
DEI DELITTI FINO A METÀ DICEMBRE È STATO UNN ANNO È LA PRIMA VOLTA CHE ACCADE DAL 2011
SENZA OMICIDI VOLONTARI
Al momento di andare in stampa, 20 dicembre, il 2017 in provincia di Ravenna non ha visto alcun omicidio volontario commesso. Si tratterebbe della prima volta che accade da diverso tempo a questa parte: dal 2011 in poi infatti c’è stato almeno un assassinio all’anno. Nel 2016 due casi: Giulia Ballestri (vedi articolo principale) e il 57enne Ugo Tani, cuoco assassinato a Savio dal giovane amante a colpi di mannaia. Nel 2015 il numero più alto: sei episodi. Il 30 dicembre il metronotte Salvatore Chianese ucciso in una cava a Savio, il 12 settembre l’ambulante abusivo Mor Seye a Casal Borsetti (questi due attualmente sono irrisolti), in agosto a Faenza morì Andrey Goncharov, colpito da un colpo di pistola sparato da un amico che stava giocando con un’arma rubata, in luglio un’anziano uccide la moglie Rosa Bassani a Lugo senza saper dire perché lo fece, a maggio un ex vigilante uccise la moglie Paola Fabbri e poi si uccise a Savio, in aprile Maria Pia Rossini uccisa dal figlio (vedi articolo principale).
Non furono rimborsi gonfiati Poco prima di Natale invece si è chiuso l’iter processuale dell’inchiesta Spese Pazze: alla sbarra tredici ex consiglieri regionali del Pd, tra cui i ravennati Miro Fiammenghi e Mario Mazzotti, accusati di peculato per aver chiesto rimborsi di spese sostenute tra il 2010 e il 2011. Condannato solo il capogruppo e assolti gli altri dodici. La procura felsinea (pm Morena Plazzi) aveva chiesto l’assoluzione per il bagnacavallese e diciotto mesi per il cervese, al momento del rinvio a giudizio a dicembre del 2015 al primo vennero contestati 9mila euro e 15mila al secondo. Variante urbanistica, nessun processo Nella storia di Ravenna scritta dai tribunali nell’anno 2017 c’è anche un decreto di archiviazione di settembre che ha smontato un castello accusatorio importante contro la pubblica amministrazione per una delle partite più dibattute negli ultimi anni: le trasformazioni urbanistiche del territorio legate al progetto di approfondimento dei fondali del porto. Falso ideologico, falso per induzione e abuso d’ufficio erano i reati ipotizzati a vario titolo. Ma per quel cambio di destinazione d’uso, da agricolo a produttivo, di circa novanta ettari nelle campagne tra Ravenna e Porto Fuori non andranno a processo sei ex dirigenti pubblici di Comune, Provincia e Regione: secondo l’accusa, che aveva chiesto il rinvio a giudizio per cinque, la loro azione aveva indotto in errore gli enti per cui lavoravano favorendo la Cmc proprietaria di 56 ettari di quelle aree. Il giudice invece ha disposto il non luogo a procedere. Secondo la procura i sei pubblici ufficiali avevano aggiustato pareri e atti su misura facendo ricorso a studi mirati che avevano indotto in errore consiglio comunale, giunta provinciale e Ausl per arrivare a una variante del piano operativo comunale (Poc) che favorisse la cooperativa così da poterle consentire di stoccare sulle aree volumi di fanghi dragati dal canale Candiano e trasferire lì il bitumificio in darsena. L’ex vicesindaco e la bancarotta Lo scorso marzo è cominciato il processo a Giuseppe Musca, immobiliarista ed esperto di finanza. Le accuse sono di bancarotta per i fallimenti di tre società, di cui avrebbe preso il controllo quando ancora erano in salute per poi svuotarle trasferendo altrove i beni e lasciando scatole vuote piene di debiti. Questa l’ipotesi accusatoria. Il processo è in corso. Negli anni Ottanta Musca fu vicesindaco di Ravenna per i socialisti, guadagnandosi una certa notorietà per l’incarico politico. Risalgono sempre a quel periodo alcuni problemi con la giustizia da cui però è uscito senza condanne. Andrea Alberizia
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IMPRESE E INVESTIMENTI
Nell’anno del progetto per i fondali del porto soffre il mondo offshore
Il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha approvato il piano da 230 milioni per arrivare a 12,5 metri di profondità Ma nubi scure sulle società dell’oil&gas
Un tessuto imprenditoriale che vive di prospettive ma che ancora fatica a schiodarsi dai postumi della crisi economica. Il 2017 di Ravenna dal punto di vista dell'economia ha visto tornare sul tavolo delle priorità il tema del porto e dell'approfondimento dei fondali con l'arrivo del nuovo presidente Daniele Rossi (insediatosi un anno fa) che ha messo fine alla gestione commissariale e agli screzi tra Autorità Portuale, Comune e una fetta di Confindustria. È notizia di pochi giorni fa l'approvazione da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici del progetto da 230 milioni di euro presentato ad inizio autunno da Ap. Rispetto alle vecchie idee, si è scelto di partire da un escavo che porti l'asse del canale Candiano a 12,5 metri di profondità per poi ragionare in futuro sui 14,5 metri. Insomma, al porto si procede per step anche perché i privati sembrano ormai stanchi di aspettare. Ad ottobre, ad esempio, durante l'inaugurazione delle nuove gru di Tcr, Contship con la presidente Cecilia Battistello ha lamentato i ritardi e le promesse non rispettate dalle amministrazioni pubbliche. Contship è il socio privato di Sapir (che ha compiuto sessant'anni e si sta interrogando sul futuro) nel terminal container e la sua opinione ha un certo peso nell'ambiente, anche perché in ballo ci sarebbe anche la realizzazione del nuovo piazzale in Largo Trattaroli. I numeri non sembrano giustificare oggi un investimento di questo tipo. Il traffico container è in forte calo e i dati di ottobre mostrano come la flessione di circa il sei percento di questo vettore abbia portato in negativo l'intero movimento merci sul canale (-0,13 percento). Resta da vedere se gli ultimi due mesi dell'anno possano in qualche modo invertire la tendenza. Intanto gli investimenti ripartono: la seconda parte dell'anno è stata movimentata dal deposito Gnl che Pir vorrebbe costruire – investendo 70 milioni di euro – sulla sponda nord del Candiano, tra Marina di Ravenna e Porto Corsini. Il deposito però non convince i cittadini che si sono movimentati, soprattutto a causa della vicinanza in linea d'aria tra il nuovo sito e le scuole di Marina ma anche per l'aumento del traffico di camion sulla Baiona e di gasiere sul canale. Un caso che ricorda un po' quello della centrale a biomasse nell'ex Eridania di Russi, dove i lavori sono iniziati all'inizio di quest'anno dopo un lungo e contestato iter. Nel caso del deposito Gnl il processo dovrebbe essere più veloce: a fine novembre il consiglio comunale ha comunque dato l'ok al permesso di costruire. D'altra parte, non sono molte le grandi imprese che a Ravenna se la passano bene. La crisi dell'offshore dovuta al calo dei prezzi del petrolio sta facendo soffrire il settore: ci sono timori per l'occupazione alla Cosmi e nubi sulla Comart (società del gruppo Tozzi) che ha appena presentato la richiesta del concordato in bianco. Una questione che rischia di creare un pericoloso effetto domino tra una quindicina di società dell'indotto. Sempre in quest'ambito, la Rosetti sta provando a riconvertire parte del business nella costruzione di yacht di lusso e anche Micoperi, la società che ha risollevato la Costa Concordia nel 2014, non se la passa benissimo: ad agosto il Corriere della Sera parlò di un
Edilizia
debito difficile da sostenere, pari a 120 milioni di euro. In questo clima nel 2017 si è tenuto l'Omc e grande attenzione è stata data ad Eni che deve riconvertire alcune piattaforme e ha promesso che non abbandonerà Ravenna e rilancerà sugli investimenti sia nell'ambito della ricerca del gas sia in quello della chimica. Promesse che sono state fatte ad aprile, quando è stato presentato dal Cane a Sei Zampe un piano investimenti da due miliardi nella ricerca di idrocarburi e da 130 milioni a Versalis, la società chimica del gruppo. A novembre è però saltato, per indisposizione di uno dei membri, il cda che si doveva tenere a Ravenna per un primo punto sull'avanzamento dei lavori. Se ne riparlerà nel 2018 ma i sindacati sono sull'attenti. Le organizzazioni dei lavoratori, del resto, hanno avuto il loro da fare. Oltre ai già citati casi dell'offshore, ha tenuto banco a fine agosto quello della Logistica Ferrari: una vicenda di subappalti all'interno di Marcegaglia (che ha coinvolto anche il gruppo Cofari) con 35 lavoratori a rischio. Alla fine
ne sono stati riassorbiti un buon numero. A fare la parte del leone è stato un sindacato di base (Sgb) che è poi stato premiato con un ottimo risultato alle elezioni tra i lavoratori per la Rsu di Marcegaglia.È del 18 dicembre, invece, lo sciopero dell'edilizia: settore per lungo tempo considerato trainante dell'economia locale ma che in dieci anni ha perso quattromila addetti, il 62,35 percento della forza lavoro. Solo negli ultimi dodici mesi il calo è stato del 6,5 per cento. Nonostante insomma il settore immobiliare cominci a muoversi (lo certificano gli ultimi dati degli agenti Fimaa), l'edilizia non ne vuole sapere di ripartire. Anche perché ad essere venduti sono soprattutto gli “usati recenti”, vale a dire quelli costruiti durante gli ultimi anni pre-crisi, quando il mattone tirava, ma che sono rimasti a lungo senza un compratore. A Ravenna l'invenduto è ancora alto, si costruisce poco e soffrono le grandi aziende che non riescono a fare business con le sole ristrutturazioni. Sul tavolo del 2017 ci sono le crisi di Iter (ormai al lumicino) e di Acmar, in cerca di un rilancio dopo il concordato ma che ha licenziato 66 persone a maggio. A Faenza soffre anche la Cmcf (20 dipendenti licenziati dopo un accordo di mobilità). La Cmc è un colosso che fattura all'estero il 60 percento del suo giro d'affari e che quindi non ha sofferto troppo la crisi nostrana. Ha però rinunciato al progetto in Darsena che coinvolgeva la sua sede e ha chiuso il contestato cementificio Sic, che sarà coinvolto nella riqualificazione della zona nell'ambito del bando periferie. A segnare il 2017 della cooperativa è stato però il cambio al vertice: Alfredo Fioretti è subentrato a Massimo Matteucci a maggio. Matteucci è morto improvvisamente a Ferragosto, a pochi mesi dalla pensione a cui era arrivato dopo oltre vent'anni di presidenza in via Trieste e una vita dentro la coop. Non ha aiutato troppo l'edilizia nemmeno l'attività cantieristica degli enti pubblici. Di grandi opere si parla solo, nel 2017 le ruspe hanno scavato soprattutto per migliorare alcuni punti critici della viabilità. È rimasto fermo a lungo il cantiere della rotonda tra via Ravegnana e l'Adriatica, i lavori – pagati da Anas – sono stati riappaltati solo a settembre dopo uno stop di diversi mesi partito a primavera e dovuto a problematiche della società appaltatrice. Ha riaperto ad aprile al traffico il cosiddetto incrocio dei Tre Ponti, a Sant'Alberto, che era chiuso dall'ottobre del 2014 mentre a Bagnacavallo è stato un 2017 di passione per le attività che si trovavano sulla San Vitale, nei pressi del ponte dell'Albergone riaperto a maggio dopo otto mesi di chiusura. Tra i lavori strutturali più importanti troviamo l'apertura della rotatoria e del sottopasso di Cervia tra l'Adriatica e la provinciale 71 bis e il via al cantiere per la Rotonda delle Saline. A Ravenna la “grande opera” principale è sul fronte del commercio: il raddoppio dell'Esp, inaugurato a giugno. Di certo si tratta di un grosso investimento da parte di Coop
Grandi opere
Riaperto dopo tre anni l’incrocio dei Tre Ponti In ritardo clamoroso la rotonda sull’Adriatica
In dodici mesi perso il 6,5 percento degli addetti Iter ridotta al lumicino, Acmar in concordato
LA NOMINA
Fondazione Carira, l’ingegnere presidente Dopo ventiquattro anni, il 31 gennaio 2017, si è chiusa la presidenza di Lanfranco Gualtieri alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna: il nuovo presidente è Ernesto Giuseppe Alfieri (nella foto). Laureato in ingegneria a Bologna, Alfieri è titolare a Ravenna di uno studio di progettazione di ingegneria civile. Ha ricoperto l’incarico di consigliere d’amministrazione della Fondazione Cassa e successivamente è stato anche consigliere d’amministrazione della Cassa di Risparmio di Ravenna. Già presidente, dal 1991 al 2005, del comitato provinciale della Croce Rossa Italiana, sezione di Ravenna. Dal 2006 è presidente dell’associazione musicale Angelo Mariani.
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CYBERSECURITY
L’ingresso della nuova ala del centro commerciale Esp inaugurata l’1 giugno 2017
A
GIUGNO ATTACCO HACKER IN BANCHINA
Crisi del settore offshore: nel 2017 diverse aziende ravennati sono alle prese con il calo dei prezzi del petrolio
Un attacco hacker che ha colpito le reti informatiche di molte aziende in diverse nazioni nel mondo, in particolare Russia e Ucraina, ha raggiunto anche i computer di alcune imprese a Ravenna nel pomeriggio del 27 giugno. Le realtà che hanno dovuto affrontare i disagi maggiori sono state Sapir e Tcr, operatori del porto, andate in tilt quando ha cominciato a diffondersi il virus Petya. Si tratta di un programma della categoria ransomware: il virus si installa sul computer e blocca tutti i dati in memoria chiedendo il pagamento di un riscatto per il rilascio dei file (il contagio solitamente avviene aprendo un allegato di una email).
Alleanza 3.0 che ha contestualmente ristrutturato anche il supermercato (nel quale è stata inglobata la libreria esterna) inaugurato a dicembre, non più Iper ma Extra. Il raddoppio dell'Esp ha portato 50 nuovi negozi, 3.600 posti auto e un investimento da 50 milioni di euro. Dall'altra parte della barricata c'è il piccolo commercio, da sempre critico verso questi investimenti, che continua a soffrire la crisi. Le imprese iscritte all'albo sono calate in questo settore del 3,4 percento (-294 esercizi), una flessione maggiore anche di quella dell'edilizia. In particolare soffrono abbigliamento e alimentari. Il calo delle imprese è comunque generico. Gli ultimi dati della Camera di Commercio, aggiornati al 30 settembre, vedono un saldo negativo tra iscrizioni e cancellazioni di 713 unità. Di contro, c'è un buon fermento dell'imprenditoria giovanile: hanno aperto 245 attività di under 35 con il turismo come settore di punta. Il 2017 ha presentato un buon punto di ripartenza per le
attività turistiche. Complessivamente nei primi dieci mesi dell'anno sono cresciuti sia gli arrivi sia i pernottamenti. A comandare la classifica è Cervia (760mila arrivi) seguita da Ravenna (600mila). Tra i comuni non costieri la meta più ambita è Faenza (50mila arrivi). In tutta la provincia gli arrivi sono aumentati dell'8,2 per cento, i pernottamenti del 3,9. In tema di dati, va qui registrato infine quello dell'occupazione che vede Ravenna fare molto meglio della media nazionale ma in difficoltà rispetto al resto della regione. Il tasso di disoccupazione alla fine del secondo semestre 2017 – ultimo dato disponibile - era del 7,4 per cento, 1,3 punti superiore di quello regionale ma inferiore rispetto all'11 per cento sul quale viaggia il resto dello Stivale. Il tasso di occupazione si attesta al 66,9 per cento, mentre i valori medi regionale e nazionale risultano rispettivamente del 68,9 e del 57,6 per cento. Alessandro Montanari
Progetti
Partito il cantiere a Russi per la centrale a biomasse Via libera al deposito di gas sul Candiano
Il 2017 doveva essere l’anno di completamento della rotonda all’incrocio tra la Ravegnana e l’Adriatica ma il cantiere è ancora aperto
MALTEMPO IL
NUBIFRAGIO DI GIUGNO HA CAUSATO DANNI PER 5,5 MILIONI DI EURO TRA PUBBLICO E PRIVATI IN TOTALE 519 SEGNALAZIONI DAI CITTADINI
Oltre 1,6 milioni di euro di danni al patrimonio pubblico a cui si aggiungono le 519 segnalazioni dei privati - cittadini e aziende - che si quantificano in altri 3,9 milioni di euro. Il maltempo che il 28 giugno si è abbattuto su Ravenna è costato quindi cinque milioni e mezzo. Il vento, che è arrivato a cento chilometri orari, e la grandine ha portato ad una tempesta durata un quarto d’ora che ha gettato nel panico la città. Allagamenti, alberi abbattuti, tetti scoperchiati, illuminazione danneggiata. Questi sono solo alcuni dei danni segnalati. Delle 519 segnalazioni arrivate dai privati, 430 da parte di privati cittadini, 65 da parte di attività produttive, 24 da parte di attività agricole e industriali. Da segnalare anche che anche il 10 agosto il maltempo ha provocato forti disagi, questa volta localizzati maggiormente tra Bassa Romagna e faentino. Il maltempo ha provocato anche un blackout, lasciando le abitazioni al buio. In entrambi i casi la Regione ha attivato lo stato di emergenza.
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SONDAGGIO
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
Marchetti, da fondatore di Yoox a Cavaliere del Lavoro
Un ravennate di 19 anni è l’italiano del 2017 Grazie all’ideazione di un esoscheletro riabilitativo per persone con disabilità, il diciannovenne ravennate Mattia Strocchi è l’italiano dell’anno secondo il sondaggio voluto da www.italiani.coop (lo strumento di ricerca e analisi di Coop) in collaborazione con Ansa e realizzato da Nomisma. Strocchi succede a Bebe Vio, vincitrice nel 2016 davanti a Samantha Cristoforetti e Alex Zanardi. Nella classifica del 2017 lo segue un altro ricercatore, Giulio Regeni, ucciso in Egitto nel 2016, e al terzo posto una ricercatrice, Federica Bertocchini, che ha scoperto il bruco che mangia la plastica. L’Italia del calcio si posiziona al quarto e quinto posto con Francesco Totti e Gianluigi Buffon, ma nella top 10 compare anche l’etica e l’impegno con Bruno Gulotta vittima dell’attentato terroristico a Barcellona in cui perse la vita per salvare i suoi bambini e i vigili eroi di Rigopiano. 1.500 interviste a un campione rappresentativo di connazionali con lo scopo di riflettere su chi nel corso dell’anno ha segnato con una sua azione la memoria degli italiani e ha rappresentato positivamente il nostro Paese. Divisi in 6 categorie (sport, arte e cultura, tv e spettacolo, piccole imprese e start up, scienza e tecnologia, etica e sociale) sono stati sottoposti al campione 77 nomi. Mattia Strocchi supera tutti perché esprime valori positivi (lo sostiene il 31%), è esempio di innovazione per il 28% ed è considerato un modello da seguire (21%). Anche Giulio Regeni viene ricordato per il suo essere d’esempio agli altri (41%), mentre la ricercatrice Bertocchini viene premiata perché ha raggiunto dei risultati inaspettati più di tutti gli altri (33%) oltre che perché è un esempio di innovazione (30%).
Il ravennate Federico Marchetti è diventato Cavaliere del lavoro. Il fondatore di Yoox e attuale numero uno di Ynap (Yoox net-a-porter group) la società leader globale nel luxury fashion e-commerce nata dalla fusione tra il gruppo francese e la società di Richemont, ha ricevuto l’onoreficienza da parte del presidente della repubblica Sergio Mattarella. «Dedico questo riconoscimento agli oltre 4.500 dipendenti che tutti i giorni lavorano con me a questo ambizioso progetto che ci ha reso il leader globale nell’e-commerce del lusso», ha commentato su Facebook Marchetti.
INNOVAZIONE
CLASSIFICHE
DA MASSA LOMBARDA LA PRIMA SCENOGRAFIA PER IL TEATRO CREATA CON UNA STAMPANTE 3D
PEGGIORA LA QUALITÀ DELLA VITA, IL SOLE24ORE BOCCIA L’ANNO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA
Un'intero impianto scenografico stampato in 3d a fare da sfondo - al Teatro dell'Opera di Roma - al 'Fra Diavolo' di Daniel Auber. A mettere a punto la scenografia è stata la Wasp, azienda di Massa Lombarda attiva nel campo delle stampanti 3d che, nel 2015, ha realizzato la 'BigDelta', una stampante gigante alta 12 metri utilizzata per costruire case. Per affrontare il lavoro, Wasp ha costruito 5 stampanti, utilizzate per 3 mesi in un capannone preparato ad hoc. L’azienda di Massa Lombarda è ai vertici internazionali per la ricerca e l’innovazione.
Peggiora la qualità della vita a Ravenna. Lo dicono le due più importanti ricerche annuali, realizzate da istituti differenti con pesi diversi per i vari parametri delle province italiane, commissionate dai quotidiani economicigiuridici nazionali Il Sole 24 Ore e Italia Oggi. Il giornale di Confindustria stila la graduatoria per la 28esima edizione e mette Ravenna al 23esimo posto con una perdita di undici posizioni rispetto allo scorso anno (tre anni fa lo storico primo posto). Nell'altra classifica, al 19esimo anno, invece la provincia bizantina perde 15 posti e si piazza 54esima.
www.consar.it
“A Natale tutte le strade conducono a casa” (Marjorie Holmes)
Con i nostri migliori
auguri
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SPETTACOLO
LIBRI
Premi alle tre signore del teatro Il prestigioso Ubu a Inferno delle Albe
IL PREMIO MANZONI PER IL ROMANZO STORICO A STIRPE SELVAGGIA DI ERALDO BALDINI
Anno ricco di riconoscimenti per il teatro ravennate a partire dal prestigioso premio Ubu che il 16 dicembre, al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano, Marco Martinelli e Ermanna Montanari e con loro il ravennate Teatro delle Albe, hanno ricevuto per il “Miglior progetto curatoriale” per lo spettacolo Inferno – commissionato e prodotto da Ravenna Festival – e candidato anche come “Spettacolo dell’anno”. Come noto lo spettacolo è stato senza dubbio tra gli eventi memorabil di questo 2017 avendo coinvolto migliaia di spettatori in oltre un mese di repliche, ma soprattutto centinaia di ravennati nelle vesti di comparse. Un successo straordinario a cui seguiranno, come noto, l’allestimento del Purgatorio nel 2019 e del Paradiso nel 2021. L’Ubu ha seguito peraltro di pochi giorni il Premio della Critica 2017 come miglior attrice a Ermanna Montanari, consegnato il 12 dicembre scorso a Roma dall'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro (Anct), sempre per lo spettacolo Inferno. Un nuovo prestigioso riconoscimento, dopo l’Ubu e il Duse del 2016, è quello arrivata alla russiana Elena Bucci che ha ottenuto il Premio Hystrio-Anct 2017, votato dalla direzione, dalla redazione e dai collaboratori fissi dell’omonima rivista, sempre a Roma il 12 dicembre. Infine, a settembre, è andato a Chiara Lagani, attrice e drammaturga ravennate, fondatrice della compagnia teatrale Fanny & Alexander, il premio speciale per l’innovazione drammaturgica, novità istituita quest’anno all’interno del Premio Riccione, il più longevo concorso italiano di drammaturgia, giunto alla 54esima edizione. Il lavoro di Chiara Lagani e di Fanny & Alexander sarà protagonista di una personale al prossimo Riccione TTV Festival, nel prossimo 2018.
Con il suo magnifico romanzo Stirpe selvaggia (uscito a fine 2016 per Einaudi), lo scrittore ravennate Eraldo Baldini si è aggiudicato il premio letterario internazionale per il romanzo storico Alessandro Manzoni 2017, a fine ottobre a Lecco. Baldini nel 2017 non ha invece pubblicato nuove opere di narrativa, mentre prosegue da parte della ravennate Fernandel la riedizione di suoi titoli ormai da tempo esauriti come Tre mani nel buio e Faccia di sale. Sul fronte della saggistica, Baldini prosegue l’assidua e prolifica collaborazione con il Ponte vecchio per cui di recente sono usciti tra gli altri Fantasmi e luoghi stregati di Romagna e Sotto il segno delle corna.
GIORNALISMO
Sopra una scena da Inferno, in strada, andato in scena per un mese tra giugno e luglio 2017. Sotto da sinistra: Ermanna Montanari, Elena Bucci, Chiara Lagani
Guidarello ad Angela nell’anno di Ravenna in tv Ad aggiudicarsi il Guidarello 2017, assegnato a novembre da una giuria presieduta da Bruno Vespa e voluto da Confindustria Ravenna, è stato Alberto Angela. Il noto divulgatore era stato in città pochi mesi premi per realizzare due puntate di SuperQuark su Ravenna che hanno contato milioni di spettatori. In generale, il 2017 è stato un anno di grande visibilità per la città bizantina in tv con trasmissioni di vario genere, da quelle più “culinarie” agli approfondmenti di Concita de Gregorio, che sono andate in onda sui principali canali tv per fasce di pubblico molto diverse.
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A sinistra, la rimozione dei bagni installati in piazza Kennedy dopo numerose critiche. A oggi resta la cabina dei servizi tecnici che però, secondo quanto annunciato a inizio 2017, dovrà trovare una diversa collocazione meno impattante. A sinistra uno schizzo del palazzetto dello sport che la giunta ha annunciato l’intenzione di realizzare. Il cantiere dovrebbe partire dopo l’Omc 2019.
RAVENNA
Tra forma e sostanza, cosa è cambiato Dal sindaco promesse per un nuovo palazzetto dello sport, l’ex anagrafe e l’ex Dogana A Ravenna il 2017 è stato il primo anno completo della nuova Amministrazione a guida Michele de Pascale, insediatasi a metà 2016, che tanto aveva promesso in campagna elettorale e che, per la verità, tanto ha continuato a promettere anche dopo. Come è andata? Quali gli atti memorabili di questi dodici mesi in cui nessuno poteva più nacondersi dietro il fatto che, in fondo, era appena arrivato? Servizi sociali&immigrazione Tra gli atti formalmente più rilevanti (forma che potrebbe anche rivelarsi sostanza nei mesi a venire) c’è sicuramente l’internalizzazione dei servizi sociali affidati prima all’Asp, avvenuta dal primo gennaio 2017 come promesso in campagna elettorale. Sempre nel corso del 2017 e sempre nell’ambito di competenze dell’assessora Valentina Morigi, il Comune ha iniziato il percorso di subentro alla prefettura nella gestione dei cosiddetti Cas, i centro di accoglienza per i migranti e richiedenti asilo. Teatri&Monumenti Se c’è un comparto in cui molto, amministrativamente parlando, è accaduto, è quello della cultura. Anche se di fatto, per il momento gli effetti non sono proprio visibili e si sono sprecate le citazioni da Tomasi di Lampedusa e Shakespeare. Il “molto rumore” per cui è stato scomodato il Bardo è la revisione delle convenzioni culturali e la messa a bando del teatro Rasi con modalità però tali da assicurare soprattutto la continuità. Al momento in cui andiamo in stampa si attende l’esito e le “graduatorie”, ma intanto sono stati blindati i finanziamenti a Ravenna Manifestazioni (di cui è stato cambiato lo statuto per rafforzare il ruolo del Comune e facilitare l’affidamente diretto) e la gestione della stagone di prosa e del Rasi al teatro delle Albe. Novità sono invece arrivate a Ravennantica dove il professore Giuseppe Sassatelli ha sostituito Elsa Signorino (divenuta assessore alla cultura) alla presidenza e la fondazione ha firmato un importante accordo per gestire bookshop e biglietterie anche
IN PROVINCIA DA FAENZA A CERVIA, PASSANDO PER LA BASSA 2017 TRA BANDI PUBBLICI E RIQUALIFICAZIONI
IL
Per raccontare il 2017 di Faenza partiamo dal verde e, in particolare, dal parco Bucci. La sua riqualificazione è stata uno degli interventi più attesi nel 2017 nella città manfreda che in consiglio comunale ha chiuso l'anno con una rovente polemica politica legata al conferimento di alcune funzioni amministrative all'Unione della Romagna faentina. Delle “mini province” a misura del Pd secondo l'opposizione, mentre per la maggioranza si tratta invece di un'ottimizzazione tra i Comuni del territorio. Altra questione che ha suscitato qualche attrito è la riqualificazione dell'Arena Borghesi: in questo caso sono stati gli ambientalisti a protestare per l'abbattimento degli alberi previsti dal progetto di Conad che si è aggiudicata il bando pubblico dell’Ausl per l’acquisto dell’area di 1.500 mq in centro in cui sorge lo storico cinema all’aperto. Rimarrà inalterato lo spazio dedicato a proiezione e platea (348 posti a sedere) che poi verrà ceduto gratuitamente al Comune ma sarà ridotto lo spazio circostante (300 mq saranno utilizzati per l’espansione dell’adiacente punto vendita Conad). Spostandoci nella Bassa, in estate è stata ultimata la riqualificazione del Pavaglione ed è proseguito il progetto del sindaco Davide Ranalli che vuole fare della cultura il fiore all'occhiello del suo mandato. In questo senso va visto il rilancio deciso sul festival della musica barocca Purtimiro, dopo il buon debutto del 2016. Nella Bassa Romagna, che fu colpita marginalmente dal terremoto in Emilia, sono andati avanti i progetti di adeguamento delle scuole del territorio. Cervia è stata forse la città più attiva della provincia: a ottobre ha fatto scalpore lo “scippo” della Mille Miglia a Ravenna, che poi si è risolto con il reinserimento del passaggio delle auto d'epoca dal capoluogo. La Città del sale ha visto un 2017 in cui sono fioriti i progetti di riqualificazione: assegnato il bando per la riqualificazione dei magazzini del sale mentre l'ex discoteca Woodpecker non è stato ancora trovato un imprenditore interessato. Nel frattempo a maggio hanno aperto le Officine del Sale nell'ex Cral. Tra le novità l'introduzione anche a Cervia della tassa di soggiorno che è entrata in vigore ad ottobre e che produrrà quindi i suoi pieni effetti in estate, anche se le vacanze natalizie sono un buon test per capire quanto possa produrre questa imposta. Il 2017 è stato anche l'anno in cui si è messo in dubbio il modello Milano Marittima, ritenuto dagli imprenditori ormai superato. Lontani i tempi in cui vip e discoteche trainavano tutto il resto, sono in molti a chiedere una riflessione all'amministrazione su questo tema.
L’arena Borghesi di Faenza come è oggi (in alto) e nel progetto di riqualificazione (sotto)
dei beni dello Stato. L’accordo, per cui sono stati assunte anche le otte persone che lavoravano per il soggetto che gestiva prima il servizio, è entrato in vigore però solo a novembre, per vedere se e come torneranno i conti bisogna attendere ancora. Dirigenti&Nomine E se c’è un altro capitolo in cui si è scomodato il Gattopardo è la nomina di otto nuovi dirigenti, con tanto di commissioni ad hoc invece della nomina diretta. Peccato che su otto, sei siano state riconferme e le uniche due novità riguardino due settori in cui i dirigenti proprio non c’erano più: Maurizio Tarantino alla Biblioteca Classense (dopo il pensionamento di Claudia Giuliani ma al nuovo arrivato è stata data anche la cultura, prima accorpata al turismo che invece è rimasta l’unica delega di Maria Grazia Marini, tra i riconfermati) e Andrea Giacomini alla polizia municipale per assumere l’incarico dopo che Stefano Rossi aveva chiesto e ottenuto il trasferimento in Friuli nei mesi precedenti. Se si considera che già nella giunta erano state numerose le riconferme e che l’ex vicesindaco Mingozzi, come ampiamente previsto da tutti, ha ricevuto un incarico in Sapir, il rinnovamento ai vertici promesso dal sindaco de Pascale è stato, per usare un eufemismo, al di sotto delle aspettative. Scuole&famiglia All’insegna della continuità anche la delibera che tuttora prevede un contributo comunale alle scuole materne cattoliche della Fism con una sola differenza: i voti contrari negli anni si sono ridotti, e questo nonostante nel frattempo si stia registrando una decrescita della natalità che ha portato, oltre alla chiusura di alcune sezioni comunali, il sindaco a parlare di “rischio estinzione”. Per questo è stato (per ora solo annunciato) un tavolo sulle politiche per le famiglie salutato favorevolmente soprattutto dalla Curia. Al momento pare soprattutto sventato il rischio estinzione per le Fism.
Recuperi&annunci Tra gli eventi che hanno più occupato il dibattito nei primi mesi di mandato c’è stata sicuramente la pedonalizzata Piazza Kennedy, inaugurata un po’ in sordina senza tagli del nastro in febbraio dopo lo spostamento dei bagni chimici previsti dal progetto precedente che proprio non erano piaciuti. Da allora la piazza ha ospitato eventi enogastronomici, mercatini, un festival di musica a settembre e a Natale la pista del ghiaccio. Se ancora una destinazione definitiva per Palazzo Rasponi è da trovare, la Classense ad aprile ha invece recuperato, dopo un lungo restauro, la magnifica aula del refettorio con il dipinto di Luca Longhi. E mentre è stato firmato dal Governo il finanziamento di 13 milioni per alcuni interventi in Darsena di città, la giunta ha pubblicato un bando da 10 milioni per rifare tutti gli stradelli retrodunali e ha appprovato il progetto preliminare per un nuovo palazzetto dello sport da 6mila posti nell’area accanto al Pala de André per 15 milioni. Non solo, il sindaco ha dichiarato l’intenzione di tenere l’ex palazzetto dell’anagrafe (precedentemente messo in vendita senza esito) per ospitare parte di Accademia di Belle Arti e Istituto musicale Verdi, di destinare la Dogana in testata Darsena ad altre funzioni trasferendo in una nuova sede la municipale, l’intenzione entro il 2021 di dare un nuovo volto a piazza Caduti ampliando la Classense. Insomma, una montagna di progetti (e soldi) per il futuro. Intanto, ciò che si può toccare con mano sono numerosi interventi di manutenzione stradale e nelle scuole e in alcuni impanti sportivi. Che dopo anni di immobilità quasi totale danno un effetto dinamico non trascurabile. Novità anche nei parcheggi dove piazza Baracca è stata recintato e si stanno studiando soluzioni nuove per il borgo San Rocco dove intanto piazza Magnani è stata messa completamente a pagamento. Sulle strade intanto si attende l’arrivo di diversi autovelox che avranno anche il compito di rimpinguare le casse comunali. La sensazione, sommando nuovi a vecchi impegni presi dal Primo cittadino, è che ce ne possa essere presto bisogno... Federica Angelini
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LO SCENARIO
Dall’addio di Errani al partito alle scelte di minoranza di Pini (Lega) e Pagani (Pd) Le uniche elezioni in provincia di Ravenna del 2017 sono state quelle di Riolo Terme, in primavera, dove è stato riconfermato il sindaco Alfonso Nicolardi con il 59 percento dei voti, mentre il giovane sfidante della lista civica Riolo Viva, Andrea Ricci Maccarini, si è fermato al 26,4 percento, anche perché era presente un terzo incomodo che ha incassato il 14,4 percento: il ravennate Mirko De Carli, dirigente nazionale della lista del Popolo della Famiglia, il movimento guidato da Adinolfi. E in effetti il radicamento e il lavoro del Pdf va annoverato tra le novità politiche dell’anno: a Ravenna conta anche tre esponenti entrati nel consigli territoriali tra le file di Forza Italia e ora gruppi autonomi. Già, i consigli territoriali del Comune di Ravenna per cui si è votato a marzo con il sistema che offre all’elettore la sola possibilità di votare il candidato e stabilisce i posti per lista sulla base delle amministrative precedenti su quel territorio, meccansimo questo che ha portato la parità in più di un consiglio tra maggioranza e opposizione e addirittura due situazioni in cui la maggioranza è in minoranza. Insomma, non fosse bastata l’affluenza che non arriva al 5 percento (4,9%), sono emersi con la massima evidenza i limiti di un sistema che, hanno promesso un po’ tutti, verrà rivisto e riformato. Intanto, chi è stato costretto a una revisione è il Pd provinciale. Qui infatti la segretaria uscente Eleonora Proni (in carica da appena un anno in sosistuzione del predecessore Michele de Pascale nel frattempo diventato sindaco di Ravenna) ha deciso di non ricandidarsi al congresso dell’autunno 2017 e il suo posto è stato preso da Alessandro Barattoni, da pochi mesi eletto segretario comunale del capoluogo (che ha poi invece eletto al suo posto Mario Frati), candidatura unitaria e consenso bolscevico, si sarebbe detto un tempo. Almeno prima della scissione del partito che a Ravenna è stata quanto mai dolorosa.
Il 25 febbraio 2017, nel primo circolo cittadino, Vasco Errani dà l’addio al Pd davanti a militanti e stampa nazionale
Qui infatti, nel primo circolo del Pd, a febbraio, ha annunciato l’intenzione di unirsi al nuovo movimento di Bersani, lasciando il partito che aveva contribuito a fondare. A settembre, poi, l’ex presidente della Regione ha lasciato anche l’incarico di commissario straordinario alla ricostruzione dopo il terremoto del Centro Italia per scendere in campo, si direbbe (la sua candidatura è data dai più praticamente certa nelle file di Liberi e Uguali in cui è entrata Mdp). I riflettori nazionali infatti sono tornati a Ravenna (dopo febbraio) proprio per assistere alla sua prima uscita pubblica all’Almagià, a ottobre, in un tentativo, peraltro fallito in diretta, di accordo con
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Giuliano Pisapia. E se l’ex sindaco di Milano si è ora ritirato dall’agone e non è chiaro cosa faranno i suoi supporter locali (tra cui la lista Sinistra per Ravenna, in maggioranza con il Pd a Palazzo Merlato), il progetto politico alternativo al Pd, oltre a Errani, ha raccolto intanto altre adesioni importanti sul territorio come quella dell’ex segretario comunale di Ravenna e assessore Gianandrea Baroncini e l’ex consigliere regionale Miro Fiammenghi. Come noto, in Liberi e Uguali è entrata anche Possibile (che a Ravenna ha uno dei suoi parlamentari di spicco, Andrea Maestri) e Sinistra Italiana dove milita un altro parlamentare ravennate, Giovanni Paglia, che è tesoriere del suo
partito, nato da una scissione di Sel sempre nel corso del 2017. Sono rimasti invece nelle file democratiche i parlamentari Stefano Collina, renzianissimo, e Alberto Pagani che al congresso del suo partito in primavera ha appoggiato la minoranza guidata da Orlando. Un po’, si potrebbe dire, come Gianluca Pini, deputato della Lega Nord residente a Fusignano, che al congresso nazionale del Carroccio è schierato con lo sfidante di Matteo Salvini, Gianni Fava, e che sostiene una posizione dentro il Carroccio piuttosto critica verso la linea prevalente rivendicando lo spirito originario di un movimento nato per rappresentare le istanze del nord. Scelte di coerenza non trascurabili per i due deputati romagnoli, seppur di sponde opposte. E opposte sono state anche le reazioni a uno degli altri temi più squisitamente politici che hanno attraversato il 2017 ravennate: la decisione di revocare la cittadinanza a Benito Mussolini, annunciata da sindaco e Pd con un dietrofront sulle posizioni del 2014, quando lo stesso partito aveva votato contro una proposta di Alvaro Ancisi che andava in quella direzione (seppur per ragioni più procedurali che politiche). Tra i primi a dire no grazie ci sono infatti stati i Repubblicani di Ravenna, a loro volta scossi da furenti divisioni interne. Il congresso provinciale ha infatti incoronato Stefano Ravaglia segretario sostenuto dal vicesindaco Eugenio Fusignani, ma una minoranza che include Luisa Babini e Paolo Gambi (entrambi poi eletti nella segreteria nazionale del Pri). In particolare quella stessa minoranza si è scagliata contro la nomina dell’ex sindaco Giannantonio Mingozzi alla presidenza Tcr, nomina che lo ha portato alle dimissioni da consigliere comunale. La stessa scelta, quelle delle dimissioni volontarie, di due candidati sindaci: Maurizio Bucci (La Pigna) e Raffaella Sutter (Ravenna in Comune). Se per la seconda si trattava di un gesto annunciato, l’addio di Bucci a Palazzo Merlato dopo anni di battaglie dai banchi delle opposizioni ha stupito più di un osservatore. Anche perché la sensazione è che quelle dimissioni siano state il preludio a una linea politica anche più aggressiva della forza di opposizione ora guidata da Veronica Verlicchi e Roberto Ticchi, che sono anche ai vertici regionali di Energie per l’Italia, il movimento di Stefano Parisi anche questo concentrato, come tutti, sul marzo 2018. E già basta in effetti pensare alle imminenti elezioni per immaginare che il prossimo anno si possa profilare politicamente un po’ più interessante di quello appena concluso. Forse. (fe. an.)
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18 POESIA L’INVENZIONE CONTINUA DI NEVIO SPADONI
NARRATIVA
Quattro titoli tra conferme ed esordi nazionali Da Feltrinelli a MeridianoZero, ecco i ravennati che nel 2017 sono usciti dai confini Tra i libri di narrativa di ravennati usciti per editori nazionali nel corso del 2017 spiccano quattro titoli, con due conferme importanti per editori di indubbio prestigio e due “new entry” per “etichette” che si potrebbero definire “indie”. Il primo a uscire è stato Fratelli nella notte del casolano Cristiano Cavina, questa volta per Feltrinelli, che torna a parlare della sua terra e della sua famiglia incrociando la storia di due fratelli: suo nonno e, appunto, il fratello. In un centinaio di pagine, in questo romanzo breve, Cavina cesella la storia della vita di questi due uomini, aprendo uno squarcio su un luogo, le colline casolane, e un’epoca, quella della Seconda Guerra Mondiale e del Dopoguerra, modulando stili e registri con grande maturità stilistica. Racconta una storia di eroismo antiretorico, per dar voce, come dice lui, «a uomini di altri tempi che non avevano le parole». Altra importante firma che si conferma è quella del ravennate Eugenio Baroncelli che in autunno è uscito con Risvolti svelti Breviario amoroso di vite altrui capitolate (sempre per Sellerio) e a cui recentemente Repubblica ha dedicato due intere pagine di intervista, come non accadeva a un ravennate da tempo immemore. Baroncelli è un autore di rara
raffinatezza e dipinge i suoi personaggi come acqueforti. I suoi libri sono fatti di spazi bianchi, da riempire con la mente. Risvolti svelti raccoglie risvolti di copertina di libri immaginati e su persone reali della vita letteraria e paraletteraria, ma descritte attraverso estrapolazioni erudite e invenzioni non arbitrariamente distillate dagli archivi della memoria culturale. Ciò che ricerca Baroncelli, in questa e nelle altre sue opere che sfuggono a precise classificazioni, è il momento rivelatore da cui possa baluginare un’essenza del personaggio, che si rivela per lo più nel capriccio e nell’ironia di una vita. Il procedere delle sue pagine trasmette una strana saggezza, contagia uno spassionato distacco dal quotidiano come se si fosse, con la propria esistenza, parte di un romanzo non scritto. Tra gli esordi c’è quello di Stefano Bon, animatore culturale e scrittore, ha pubblicato quest’anno il romanzo La ragazza che andò all’inferno (Castelvecchi) in cui racconta la storia di Anna, una giovane donna che conduce una vita serena e appagante finché Andrea, il suo compagno, muore. Abbandonata da parenti e amici, e con due figli piccoli da accudire, la sua esistenza si trasforma presto in un incubo. In breve tempo deve gestire una situazione economica difficile che la porta a ulteriori ristrettezze, e in un
EXTRA/1 I
LIBRI DI
BAUM
EXTRA/2 CURATI DA
Di enorme prestigio e interesse è il libro uscito a fine novembre per Einaudi I libri di Oz di Frank Baum curato da Chiara Lagani, ravennate della compagnia Fanny&Alexander che proprio sul libro di Baum ha tanto lavorato negli anni. Il volume è arricchito dalle preziose illustrazioi di Mara Cerri.
CHIARA LAGANI
ANTOLOGIA
DI
STORIA
crescendo parossistico di miseria e violenza Anna si trova ad affrontare una situazione al limite della follia. Per salvarsi deve fare suo malgrado una scelta estrema. La successiva, e per lei inevitabile, discesa all'inferno diventa però un'inaspettata scala per il paradiso, ma le amarezze non finiscono e altre verità terribili vengono a galla: per raggiungere una nuova felicità Anna dovrà prima recuperare tutte «le cose perse per la strada». Stefano Bon sarà il primo autore ospite di una nuova rassegna di incontri letterari che prenderà il via il 18 gennaio al Grinder Coffee Lab di via Roma 178 alle 18, intervistato da Roberta Bezzi. Infine, dopo alcune raccolte di racconti, ecco il romanzo di esordio di Maximiliano Cimatti, L’uomo di Elcito uscito per MeridianoZero. Cimatti, ravennate, ha scritto un libro che è tante cose insieme: un romanzo storico (è ambientato nel 1866) con uno sguardo anche molto politico intrecciato a un trama che gioca sul mistero di un leggendario brigante e anche, per certi versi, un romanzo di formazione, perché il viaggio del protagonista si rivela anche in qualche modo iniziatico. Decisamente una bella sorpresa per questo anno 2017 con un autore che sarà al circolo Dock 61 il 21 dicembre e tornerà alla Feltrinelli il 28 gennaio.
GRAPHIC JOURNALISM
In attesa di nuove graphic novel ravennati, nel 2017 merita una menzione però Fedele alla linea (Becco Giallo) di Gianluca Costantini, graphic journalist e attivista per i diritti umani (nonché storico collaboratore di queste pagine) che in questo volume raccoglie reportage, racconti, vignette e immagini prodotti dall’autore nel corso di oltre dieci anni.
È uscita in questi ultimi giorni l’antologia Poesie 1985 – 2017 (Il Ponte Vecchio) che raccoglie trentadue anni di opere di Nevio Spadoni, considerato uno dei più importanti eredi della grande tradizione della poesia in dialetto romagnolo che ha avuto illustrissimi esponenti come Raffaello Baldini, Tonino Guerra, Nino Pedretti e molti altri. Nato a San Pietro in Vincoli e residente a Ravenna da molti anni Spadoni ha scritto anche diversi testi teatrali come Luṣ e L’isola di Alcina, portati in scena dal Teatro delle Albe da New York fino a Shanghai, in dialetto romagnolo sottotitolato. Nella vastità dei temi che fervono ininterrotti nella sua poesia e nella sapienza d’arte del loro rivelarsi, un elemento che forse sopra ogni altro si impone, è la natura intensa e mimetica della lingua: in essa, le parole battono con il ritmo dei sentimenti e con la forza delle idee, ne sono la mimési, ora aspre e dure, ora dolcissime all’improvviso aprirsi della tenerezza e dell’elegia. Insomma, le «parole come il miele» e quelle come spini che si aprono nella carne. Dunque, la tragedia e la commedia, qui rese in una lingua di invenzioni continue: una lingua antichissima, venuta dal lento ruminìo di centinaia di generazioni contadine, incardinate nel fondo della nostra anima. (ma. ca.)
Come e perché anche Ravenna diventò fascista: un libro utile a tutti
Pagina a cura di Federica Angelini e Matteo Cavezzali
Non poteva esserci forse momento più propizio per mandare in libreria, da parte dell’editore cesenate Il Ponte Vecchio, questo Ravenna Fascista 19211925 la conquista del potere di Alessandro Luparini, storico nonché direttore della Fondazione Casa di Oriani e della Biblioteca di storia contemporanea. Già autore di un’apprezzabilissima Storia di Ravenna, firmata a quattro mani in quel caso con Paola Novara, ora torna con un libro che racconta come Ravenna sia capitolata al fascismo mentre in città si dibatte sull’opportunità di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini e di vietare l’utilizzo di spazi pubblici comunali ai movimenti neofascisti, mentre movimenti di estrema destra sembrano occupare sempre più spazio politico un po’ in tutta Europa, Italia compresa. Il libro racconta un processo, quello della conquista del potere da parte del fascismo in questo territorio, che fu più complicato che altrove dato il radicamento di un tessuto fatto di sindacato e cooperative, dove a occupare lo spazio di contrapposizione ai movimenti socialisti c’erano già i Repubblicani. Non a caso, fu proprio su di loro che i fascisti agirono con la forza (occuparono la casa del Popolo di via Paolo Costa) e la trattativa (la liberarono senza aver spostato nulla, mentre avevano messo a ferro e fuoco la Camera del lavoro), repubblicani che in parte sottovalutarono il rischio “fascismo” in qui primi anni. Episodi singoli narrati dalle cronache dei (timidi) giornali del tempo e dalla prosopopea dei protagonisti del fascio tra cui spiccano però anche pagine di grande lucidità È così quella del capo riconosciuto del fascismo locale Giuseppe Frignani che, nello spiegare il ritardo e la fatica con cui il movimento di Mussolini riuscì a insediarsi in città, fa un ritratto che forse oggi varrebbe la pena far leggere a tanti, a destra e a sinistra. Anche perché, come sempre, Luparini scrive da vero laico, con il distacco e il rigore dello studioso e insieme la semplicità del divulgatore, lontano da tentazioni retoriche. In fondo, almeno in questo pezzo di storia, bastano i fatti a dividere buoni e cattivi, torti e ragioni. Una sessantina le pagine di testo, altrettante quelle con il corredo fotografico di Ulderico David, documenti d’epoca che mostrano con la forza delle immagini ciò che fu la città in quegli anni. Un libro da regalare e consigliare a tutti in vista di una stagione dove sarà bene ricordare cosa è stato davvero il fascismo. (fe. an.)
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LA PANORAMICA
Tra i dischi (ravennati) usciti nel 2017 AVANGUARDIA
ELETTRONICA
JOHN DE LEO “SENTE
DOPPIO”
L’ATTESO
TERZO ALBUM DI
GODBLESSCOMPUTERS
Il cantante e compositore lughese John De Leo, figura chiave della musica italiana contemporanea, continua nella sua carriera solista dopo essersi fatto conoscere al grande pubblico a fine anni novanta con i Quintorigo. A tre anni da “Il grande Abarasse” ecco il nuovo progetto in duo con Fabrizio Puglisi, una sorta di viaggio nel jazz d’avanguardia con la voglia di continuare a sperimentare le possibilità della propria voce.
“Solchi” è il terzo album di Godblesscomputers, nome d’arte del producer lughese Lorenzo Nadalin, tra i nomi di punta della cosiddetta “elettronica intelligente” italiana. Molto atteso tra gli addetti ai lavori, il disco è finito anche nelle classifiche di fine anno delle riviste di settore ed è stato presentato in un tour (anche all’estero) per la prima volta con una vera band.
John De Leo - Sento doppio (Carosello Records, ottobre 2017)
Godblesscomputers - Solchi (La Tempesta International, settembre 2017)
TEATRO-RAP-BLUES
FOLKLORE
CONTEMPORANEA
WORLD
ROCK/1
Le musiche del “Volo”
La Romagna di Ravaglioli
La natura dell’Orchestra Afrobeat
I 20 anni di Tango Tres
Il nuovo Schonwald
Tra rap, folk e blues nell’album nato dall’omonimo spettacolo del Teatro delle Albe sulla tragedia della Mecnavi. A “guidare” Francesco Giampaoli. Alla voce anche il rapper Moder. Music from Il Volo (Brutture Moderne, marzo ‘17)
Il compositore e polistrumentista ravennate Christian Ravaglioli omaggia il folklore romagnolo attraverso il suo strumento principe, la fisarmonica, riletture e brani originali. Ravaglioli - Il respiro della mia gente (Casadei Sonora, ottobre 2017)
Formazione emiliano-romagnola con base (anche) a Ravenna, la Classica Orchestra Afrobeat si dedica alla contemplazione catartica delle voci della natura con il suo organico misto di strumenti antichi europei ed africani. Alla voce Njamy Sitson. Classica Orchestra Afrobeat - Polyphonie (Brutture Moderne, aprile 2017)
A 20 anni dall’esordio, secondo album dei Tango Tres, sulle origini del tango, con arrangiamenti originali dell’ideatore del progetto, il sassofonista faentino Silvio Zalambani. Tango Tres - Entrada Prohibida (Ed. Mus. Borgatti, marzo ‘17)
Quarto album del duo ravenate Schonwald, nome di punta della dark wave italiana, forse più noti all’estero (non per niente pubblicano per un’etichetta francese) che in patria. Schonwald - Night Idyll (Manic Depression, giugno ‘17)
VINILI
ROCK/2
IL DEBUTTO SOLISTA DI DORELLA E IL RITORNO ALL’AMBIENT DI ZANNI
JEAN FABRY, VISCUSO, KUF E IL DEBUTTO DEGLI “ALDI”
Sono stati pubblicati verso fine anno solo in vinile i nuovi lavori sulla lunga distanza di due protagonisti della scena più o meno d’avanguardia italiana. Uno è un nome di spicco come quello di Bruno Dorella (Ronin, Ovo, Bachi da Pietra), uscito con il suo vero e proprio esordio solista, dietro lo pseudonimo Jack Cannon, due lunghi pezzi tra rock sperimentale, suoni etnici e rap. L’altro è Adriano Zanni, noto in passato nella scena elettronicaambient con lo pseudonimo Punck e tornato nel 2017 con tre lavori a suo nome, tra cui appunto il lungo “Disappearing”. Jack Cannon (s/t) (Tarzan Records, dicembre 2017) Adriano Zanni - Disappearing (Boring Machines, novembre 2017)
È uscita in aprile su Brutture Moderne Se non vuoi perdere i pezzi, raccolta di 15 canzoni rivisitate per l’ocasione dei Jean Fabry, band di Russi in attività dagli anni novanta tra pop, folk ed elettronica. In edizione limitatissima per Antartide è uscito in estate Abissario 17 del cantautore Gianluca Viscuso (con Nicola Benzoni) mentre il 17 novembre è stato pubblicato il secondo album della giovane rock band ravennate Kuf, Pigna (per Dischi Bervisti). Da segnalare anche l’esordio di un’altra giovane band ravennate, amante del progressive rock, gli Aldi dallo Spazio, con QuasAr (autoprodotto).
POP GLORIA TURRINI, BABYLON E RICCI In settembre è uscito il nuovo album di una delle cantanti più note in zona, Gloria Turrini (con Mecco Guidi), dal titolo “Damn Blues” (per Brutture Moderne. Pms Studio invece, tra gli altri, ha pubblicato i nuovi dischi del duo vocale faentino Babylon, Ultimatum, e del cantautore lughese Ruggero Ricci, La forma delle nuvole.
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20 di Vincenzo Benini
Ecco, uno dopo l’altro, i “magnifici sette” dello sport ravennate nel 2017. Un anno esaltante, molto positivo soprattutto a livello di squadra, con le promozioni dell’Olimpia Teodora e del Ravenna Fc, i playoff raggiunti dall’OraSì e il ritorno in Europa del volley bizantino. A questo si aggiungono le imprese individuali degli azzurri Bruno Rosetti, Sara Panetoni e Sofia Collinelli e altri applausi non meno importanti ad altre realtà della provincia.
LA CLASSIFICA
Dal volley al ciclismo: i “magnifici 7” Il 2017 passa alla storia per il ritorno dell’Olimpia Teodora e per quello tra i professionisti A sinistra le ragazze della Conad Olimpia Teodora impegnate nel campionato di A2 del volley femminile A destra la festa del Ravenna calcio per il ritorno in serie C
1. OLIMPIA TEODORA RAVENNA (Volley femminile) Il 4 ottobre 2017 passerà alla storia dello sport ravennate per la nascita della “nuova” Olimpia Teodora. A compiere questo grande passo sono stati i dirigenti dei due club – Olimpia e Teodora – che hanno dato vita a un sodalizio la cui squadra, sponsorizzata Conad, sta partecipando con buoni risultati al difficile campionato di A2. Si tratta di un’unione che è il frutto di un lungo e difficile dialogo condotto prima e dopo le promozioni delle due squadre, capaci entrambe di compiere il grande salto attraverso i playoff di B1 a tredici anni di distanza dall’ultimo torneo in Serie A di una formazione bizantina. 2. RAVENNA FC (Calcio) Il 30 aprile 2017 è il giorno in cui il Ravenna FC torna in Serie C dopo sei anni di attesa. Il capitolo finale va in scena al “Bucci” di Russi, con i giallorossi che pareggiano 3-3 il derby con la Ribelle, guadagnando quel punto che basta per raggiungere la promozione con un turno di anticipo. La squadra di Antonioli, il tecnico grande protagonista di questa impresa, in seguito partecipa anche alla fase scudetto, fermandosi solo in finale, battuta 2-1 dal Monza. Adesso la C si sta rivelando molto dura, ma Lelj e compagni sembrano aver trovato la strada giusta e al termine del girone d’andata
L’ADDIO STANDING OVATION PER MARCELLO MIANI: IN CARRIERA 5 ORI MONDIALI hanno un buon vantaggio sulla zona retrocessione. 3. ROSETTI (Canottaggio) È un bronzo che vale come un oro, quello conquistato da Bruno Rosetti ai campionati mondiali di canottaggio disputati in autunno negli Stati Uniti. Il suo otto azzurro si è piazzato infatti al terzo posto in una finale caratterizzata dall’altissimo livello tecnico e dal grande equilibrio. A far brillare ancora di più la medaglia è la storia del ragazzone
Ha chiuso la carriera agonistica nell’unico modo che sa fare, vincendo, Marcello Miani. L’atleta cresciuto nella Canottieri Ravenna e poi consacrato nei Carabinieri a inizio giugno è salito sul gradino più alto del podio del campionato italiano (a sinistra nella foto), categoria doppio Senior, nell’ultima gara disputata. Il 33enne di San Pietro in Vincoli ha messo così la ciliegina sulla torta di un’avventura eccezionale, con tre Olimpiadi disputate (quarto nel doppio pesi leggeri nel 2008), cinque ori mondiali (più altri cinque podi), due titoli europei, quattro vittorie in Coppa del Mondo e 17 primi posti nei campionati italiani (più 15 podi). Standing ovation!
della Canottieri Ravenna: ritiratosi nel 2009 a soli 21 anni, Rosetti all’inizio del 2017 ha deciso di rimettersi in corsa, partendo dalle gare regionali per arrivare a quelle nazionali e, infine, internazionali. Con un sogno olimpico: «La strada per Tokyo 2020 non è così lunga…». 4. PANETONI (Volley femminile) La ravennate Sara Panetoni ad agosto è salita sul tetto del mondo con la maglia della nazionale Under 18. In
IL CASO
Sara Errani e il “doping dei tortellini”
DA GENNAIO
Selfie di Sara Errani con i fan del “suo” circolo tennis di Massa Lombarda, che l’ha difesa pubblicamente fin da subito per il caso doping
«Mi sento estremamente frustrata, ma sono in pace con la mia coscienza: non ho mai assunto nessuna sostanza proibita». Con un post sui social datato 7 agosto, la tennista Sara Errani ha commentato così la squalifica di due mesi per aver violato la legge antidoping della Wada. L’atleta di Massa Lombarda ha spiegato che il “letrozolo”, di cui è stata trovata positiva, «è una sostanza presente in un medicinale che mia madre assume dal 2012, e che è presente a casa nostra: l’unica ipotesi è una contaminazione del cibo». Una tesi, questa – più nel dettaglio si è parlato di un piatto di tortellini in brodo – considerata veritiera dai giudici del Tribunale indipendente dell’Itf che hanno decretato solo un paio di mesi di squalifica. Una volta terminato lo stop, “Sarita” ha dimostrato di che pasta è fatta, chiudendo la stagione con una bella serie di risultati e rientrando tra le prime 150 del mondo (al suo apice è stata anche numero 5).
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dell’anno d’oro dello sport ravennate del calcio ma grandi soddisfazioni sono arrivate anche da basket, pallavolo maschile e canottaggio Uno scatto dal Pala De André, sempre pieno in occasione delle partite di basket dell’OraSì. Sotto Andrea Mandorlini e Davide Ballardini, tecnici ravennati che si sono alternati alla guida del Genoa, nella massima serie del calcio italiano
Argentina le azzurrine di Mencarelli hanno infatti battuto nella finale dei mondiali la Repubblica Dominicana, centrando una vittoria netta e meritata al termine di un torneo perfetto. Dopo la promozione con la Cmc Olimpia, la bagnacavallese classe 2000 ha disputato tutta la rassegna iridata da titolare con la maglia da libero, fornendo all’Italia il suo consueto apporto in termini di concretezza e generosità. In questa stagione fa parte della rosa Conad, in A2, divi-
dendo i compiti di seconda linea con l’esperta Paris. 5. ORASì RAVENNA (Basket) Mai il basket giallorosso ha toccato quote così alte nella sua storia come nel 2017, riuscendo ad arrivare addirittura nelle semifinali dei playoff di Serie A2. Alla fine l’ha spuntata la nobile corazzata Virtus Bologna, ma la truppa di Martino ha meritato l’ovazione finale dei suoi sostenitori per i tanti successi di un’annata indimenticabile. Giunta
LA CURIOSITÀ “SLIDING
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GENOA...
Il 2017 è stato l’anno di due tecnici ravennati alla guida del Genoa, in Serie A di calcio. Si tratta di Andrea Mandorlini, che ha preso il testimone da Juric il 20 febbraio, per poi riconsegnarglielo il 10 aprile, chiudendo una mini-serie di sei partite poco positiva. Qualche mese dopo, però, per l’esattezza il 6 novembre, l’allenatore croato ha poi ceduto la sua panchina a un altro bizantino, Davide Ballardini, che ha buone chance di mangiare almeno il cosiddetto panettone. Per lui si tratta della terza esperienza alla guida della squadra rossoblù, dopo quelle nelle stagioni 2010-11 e 2012-13.
quarta nella regular season, l’OraSì è stata capace di superare negli ottavi la Virtus Roma e nei quarti Verona, in virtù di una serie di prestazioni da applausi. Anche la rinnovata formazione di questa stagione si sta facendo onore e il sogno di un’intera città potrebbe non essere ancora terminato. 6. BUNGE RAVENNA (Volley maschile) Il 25 aprile 2017 è il giorno del ritorno in Europa di una formazione raven-
CSRC PORTUALI
nate. A centrare questo obiettivo è la Bunge, che dopo aver mancato di un soffio l’accesso nei playoff di Superlega riesce ad aggiudicarsi quelli che mettono in palio la partecipazione alla Challenge Cup. Dopo due anni, così, il volley bizantino riporta una competizione continentale in Romagna, con la formazione di Soli che però giocherà le sue gare al Pala De André, teatro delle grandi imprese del Messaggero. Pur avendo cambiato il suo volto in modo radicale, la Bunge si sta ben compor-
tando anche nell’attuale campionato, occupando a fine anno una brillante quinta posizione. 7. SOFIA COLLINELLI (Ciclismo) Il 2017 è stato un anno magico anche per Sofia Collinelli, con la giovanissima figlia d’arte (papà Andrea è stato oro olimpico ad Atlanta 1996) capace di vincere ben quattro titoli tricolori nella categoria Allievi, tre su pista, la sua specialità, e uno su strada a squadre. A rendere ancora più esaltante la stagione della ravennate classe 2001 si aggiungono il successo individuale su strada a Loria, nel Veneto, e soprattutto la partecipazione al Festival olimpico della gioventù europea (Eyof), disputato in estate in Ungheria, dove ha raggiunto un undicesimo posto nella prova a cronometro che fa ben sperare per il futuro. APPLAUSI ANCHE: - alla squadra femminile del Tennis Club Faenza, che da matricola ha sfiorato lo scudetto di Serie A1; - al San Zaccaria, poi Ravenna Woman, capace di salvarsi nei playout della Serie A di calcio femminile; - al Ravenna Rugby, promosso in Serie C1 al termine di una stagione esaltante; - alla Rekico Faenza, protagonista di un ottimo torneo di Serie B di basket culminato con la partecipazione ai playoff; - all’Orva Lugo, promossa nella Serie B di basket dopo la vittoria nella finale playoff contro l’Ozzano; - alla Scuola Basket Faenza, che riporta la città manfreda in un campionato nazionale di basket (la A2 femminile) dopo quattro anni; - al Cervia Volley, che torna in Serie B2 di volley femminile vincendo il suo girone regionale di C.
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
Aperte le iscrizioni ai corsi di pallavolo per bambine e ragazze dai 6 ai 18 anni Il CSRC Portuali di Ravenna, che vanta una consolidata tradizione nella pallavolo di ben cinquant’anni, ricerca ragazzine di talento da inserire nelle nuove giovanili. L’impegno nel volley è cominciato negli anni Sessanta con il settore maschile che ha vissuto anni gloriosi con la partecipazione al campionato di serie A. Col tempo è nato anche il comparto femminile che si è sviluppato al punto da essere, oggi, quello più florido. Attualmente il CSRC Portuali può contare su una squadra femminile che milita in Prima Divisione, una squadra Under 18, una Under 16, una squadra Under 14 e una squadra di minivolley, oltre a una squadra mista uomini-donne che partecipano regolarmente ai campionati Open CSI. «Molte allieve sono cresciute – racconta Massimo Stambazzi, responsabile della Sezione Pallavolo – e da quest’anno, abbiamo così deciso di investire la maggior parte delle nostre risorse nelle giovanili per favorire il giusto ricambio generazionale. Contiamo di trovare nuove leve per rimpinguare il nostro serbatoio e dare nuovo stimolo a uno sport da sempre molto amato». Per iscriversi ai nuovi corsi, è necessario avere un’età compresa fra i 6 e i 18 anni. Lo staff dei
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docenti è formato da allenatori certificati Fipav: Gian Luca Bacchetta (responsabile tecnico), allenatore di lungo corso con esperienza anche in B2; Valentina Suprani, allenatore di 1° Grado, Tamara Montanari, allenatore di 1° Grado e Veronica Frediani Allievo Allenatore. I coordinatori delle squadre sono i due allenatori di 1° Grado Massimo Stambazzi e Fabrizio Vernocchi. Direttore sportivo Christian Caroli. Tutte le ragazze interessate potranno usufruire di speciali sconti. La quota annuale di iscrizione è di 290 euro (con possibilità di pagamento rateale senza aumento della quota). Gli allenamenti si svolgeranno alla palestra Callegari di Ravenna in via Aquileia, adiacente la scuola Montanari. Info e iscrizioni: 335 7883919 (responsabile di Sezione Massimo Stambazzi) – 339 4272309 (responsabile tecnico Gian Luca Bacchetta). Cogliamo l’occasione per fare gli auguri a tutte le nostre atlete, alle loro famiglie e a tutto lo staff. Un augurio di Buone Feste e un grande ringraziamento ai nostri sponsor: Ristorante Lidò, Advs Ravenna, Ristorante Alchimia, Bagno Obelix, New Tatoo Style. Buon Natale a tutti e un Felice Anno Nuovo.
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ARIETE TORO Anno in bilico per colpa di Saturno Venere scalderà il cuore con cuore e ormoni bipolari mentre galeotto sarà Marte Il 2018 sarà un anno in bilico tra frequenti cambiamenti di rotta e di progetti. Colpa di Saturno, sotto torchio, in primavera, da Urano e Marte, che insieme potrebbero spingervi a cambiare con troppo foga situazioni, che invece avrebbero bisogno di una più lenta maturazione. Jobs&Money. Attenzione in primavera e in autunno, quando la quadratura di Marte vi farà esibire muscoli dopati, che se da una parte vi possono aiutare a far emergere le vostre qualità nel lavoro, dall’altro potrebbero assecondare chi non aspetta altro che vedervi col deretano impallinato. Più tranquillo il fronte finanziario, a patto di conservare ciò che già possedete piuttosto che rischiare nell’acquisto di prodotti poco convincenti. Piuttosto investite in vacanze all’estero lontani da scocciatori. Peace&Love. Cuore e ormoni bipolari, nel senso che dovranno fare i conti con i troppi impegni della vita quotidiana per potersi esprimere liberamente con il proprio oggetto dei desideri. In ogni caso il vento della passione si trasformerà in un monsone tra fine marzo e metà aprile e tra luglio e agosto.
Dopo un anno di stitichezza in fatto di soldi e lavoro, vi aspetta un 2018 di cambiamenti, nel tentativo almeno di tirare un colpo di spugna a situazioni e paure che si trascinano da tempo. Si tratta poi di capire se un benevolo Saturno riuscirà a far pace con la sfiga e soprattutto con l’opposizione di Giove fino all’autunno. Jobs&Money. La fretta è cattiva consigliera. Soprattutto quando si tratta di lavoro, che per essere duraturo ed efficace nel tempo, necessita di determinazione e dei giusti tempi di maturazione. Parola di Saturno, vostro prezioso alleato per tutto l’anno. A metà febbraio e fine luglio, i periodi migliori per ricevere conferme, espandere il giro d’affari, per tentare inserimenti utili in nuovi ambienti, o per firmare un contratto stabile. Peace&Love. Giove opposto fino ai primi di novembre non può certo considerarsi un Cupido, ma Venere scalderà il cuore di chi è solo o in coppia tra febbraio e maggio e ancora tra fine luglio ed agosto, mentre galeotto sarà Marte da marzo e per tutta l’estate e poi in autunno.
GEMELLI Romanticismo ed erotismo saranno miscelati in calici di rosso
CANCRO L’occasione per fare chiarezza, a costo di tagliare uno o più sudombelichi
Dopo due anni di Saturno contro tornate a guardare il presente con un paio di occhiali alla moda, senza lasciarvi affascinare dal vintage, che in quanto tale è passato e non si cambia più. Solo Marte, talvolta bizzoso e talvolta sinuoso, cercherà di scombinare un po’ le carte, ma Mercurio in primavera vi aiuterà a mettere a fuoco pensieri ed amicizie. Jobs&Money. Meglio rimandare progetti e avanzamenti di carriera. Nettuno in quadratura (fino al 2025) vi renderà scarsamente lucidi e lungimiranti da fine giugno a novembre, quindi sarà meglio mettere le cose in chiaro con colleghi e capi nei primi mesi dell’anno, per evitare in seguito spiacevoli contundenze a sud del coccige. Metà marzo e fine agosto i periodi migliori per fare un bilancio ed eventualmente inviare curricula. Peace&Love. Divertente e appassionata la vostra vita affettiva, con Venere e Marte che mesceranno romanticismo ed erotismo in calici di rosso da condividere con vecchi e nuovi incontri. Attenzione però in estate, quando un eccesso di passionalità potrebbe far scappare chi vi piace.
La fatica continua e si farà sentire, ma potrete raccogliere anche ottimi frutti. Ma non temete, perché Giove amico dallo Scorpione, saprà alleggerirvi suggerendovi viaggi o nuovi hobby; mentre Saturno opposto non infierirà più di tanto, a patto però di non sovraccaricarvi di lavoro ed impegni di famiglia in primavera e a fine estate, quando Marte potrebbe suggerirvi nuove e sofisticate tecniche di tortura. Jobs&Money. Per sei mesi Urano amico (da metà maggio a metà novembre) vi invita al cambiamento, vi renderà imbattibili in ogni trattativa e amplierà contatti e pr utili a finalizzare ogni progetto. Evitate però di lanciarvi in imprese commerciali o finanziarie troppo ardite perché Mercurio ha le tasche vuote, mentre l’opposizione di Marte suggerisce di non spendere più di quanto potete. Peace&Love. Saturno in opposizione per tutto il 2018 avrà il vantaggio di fare chiarezza nei rapporti anche a costo di tagliare uno o più sudombelichi per chi tra voi è a caccia di nuove prede. Chi invece dispone di un partner fisso dovrebbe evitare di guastarsi l’estate con nazi-isterismi.
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LEONE L’Amore non sarà più un porto sicuro ma vi richiederà uno sforzo maggiore
VERGINE Leggerezza e sensualità anche per i single più pessimisti
Giove in quadratura fino a novembre parla di un anno da maneggiare con cura. Casa e famiglia, oltre a una certa scarsa inettitudine a collaborare, renderanno scarse e al di sotto delle aspettative le possibilità di divertirsi e viaggiare, anche solo con la fantasia. Se poi ci si mette anche la quadratura di Urano, da metà maggio a novembre, non sarà semplice per voi evitare di sfettolare le bolas a chi vi vuole cambiare. Jobs&Money. Il problema sarà quello di capire se potete fidarvi della quadratura di Urano, che a un certo punto, in estate, potrebbe suggerirvi di cambiare lavoro o mansioni per ottenere maggiori gratificazioni. Sarà la cosa giusta. Per fortuna Venere amica per lunghi periodi, durante l’estate, vi aiuterà a leggere le clausole in piccolo di ogni contratto. Peace&Love. Dopo un anno in cui l’Amore è stato il porto sicuro in cui rifugiarsi dalle tempeste della vita, ora vi richiederà uno sforzo maggiore. Perché Marte in opposizione per lunghi periodo metterà alla prova la vostra capacità di sopportare umori e bizze di chi vi piace.
Potrete lavorare e vivere il quotidiano senza troppi sensi di colpa e far rimbalzare gli ormoni tre metri sopra il cielo. Fate però attenzione a Mercurio, piacevole come una motosega nelle mutande da marzo a maggio, che vi spronerà ad aiutare amici o familiari in difficoltà, ma senza salire in cattedra con la pretesa di avere tutte le risposte. Jobs&Money. Esclusi gli ultimi due mesi dell’anno, potete contare su un 2018 ricco di chances, cambiamenti e sviluppi nella professione. Probabili avanzamenti di carriera o nuovi contratti grazie a Saturno in Capricorno che vi conferiscono la determinazione di uno stalker, mentre Giove in Scorpione due glutei in espansione. Attenzione ad Urano, che da maggio a novembre potrebbe spingervi fuori dalla vostra confort zone per gettarvi nella mischia. Peace&Love. Giove e Saturno renderanno più divertente la vita di coppia, anche quando si tratterà di fare le pulizie domestiche. Leggerezza e sensualità anche per i single più pessimisti di voi che pur non cercandolo potrebbero trovare il partner del (f)estino.
BILANCIA SCORPIONE Il 2018 interrompe la vostra tendenza Uno dei segni più favoriti del 2018 a fare da battitori liberi E torna il piacere di corteggiare Dopo un inizio anno in cui sarete tormentati da dubbi, impegni, e dagli spostamenti, ecco Urano che, da maggio a novembre, vi corre incontro regalandovi il coraggio e la forza per reagire ad ogni contrarietà, mentre in estate il sestile di Mercurio vi aiuterà a recuperare gli eventuali passi falsi del passato. Jobs&Money. Più responsabili del solito (ricordate Saturno in Capricorno) il 2018 interrompe la vostra tendenza a fare da battitori liberi. Questo significa che sarete più disponibili a confrontarvi con i colleghi e persino con i rivali per migliorare strumenti e capacità. Periodi no per decisioni avventate i mesi di marzo e di agosto, ma da novembre in poi con Mercurio e Giove in Sagittario potrete raccogliere il frutto anche dei compromessi. Peace&Love. Inizio anno all’insegna di tensioni e dubbi anche nelle coppie più rodate. Dentro o fuori? Prima Venere in Ariete a primavera poi Marte in Capricorno, potrebbero imporre una scelta. Attenzione. I singles invece non avranno remore a districarsi fra vecchi e nuovi flirt.
Con Saturno e Giove che vi baciano i glutei, vi candidate ad essere uno dei segni più favoriti del 2018. Vi attende un lungo periodo stimolante per i sentimenti e per gli ormoni, e di crescita nella professione e negli aspetti pratici del quotidiano. Fate solo attenzione ad Urano opposto da maggio a novembre, che potrebbe farvi perdere qualche punto immagine con chi conta. Jobs&Money. Saturno in Capricorno, Giove in Scorpione e Nettuno in Pesci saranno il passepartout del vostro successo. Avanzamenti di carriera, finanziamenti, vi basterà chiedere per ottenere, anche perché ispirerete grande fiducia in chi tira i cordoni della borsa. I mesi migliori per spingere sull’acceleratore gennaio, giugno e ottobre grazie a Mercurio in Scorpione che vi aiuterà a chiudere ogni insoluto. Peace&Love. Sarà un anno di riscoperte e conferme, anche per chi aveva chiuso gli ormoni in cantina. Sensualità e passione vi accompagneranno ovunque, anche dal fruttivendolo. Tra la primavera e l’autunno torna il piacere di corteggiare, singles, accasati o fedifraghi che siate.
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IV
SAGITTARIO Ottimismo e savoir-faire per superare impegni e sbalzi di pressione
CAPRICORNO Per le coppie si aggiorna il sentimento per i single l’incontro duraturo
Con Saturno che ha lasciato il segno e Giove che ci entrerà a novembre, oltre a Marte in Sagittario per lunghi periodi dell’anno, riuscirete a superare con ottimismo e savoir-faire le responsabilità , gli impegni e gli sbalzi di pressione provocati dalle oscillazioni del lavoro. Jobs&Money. Non è l’anno della svolta, ma non mancheranno i piccoli successi da cogliere senza la bava alla bocca. Il periodo migliore per fare il punto della situazione ed eventualmente correggere il tiro è quello da metà marzo a metà maggio, con Mercurio in Ariete; mentre Urano fino a novembre potrebbe talvolta dare l’impressione di togliervi la terra sotto i piedi, minando la certezza dei contratti in essere. Ci penserà poi Giove nel segno a rimettere tutto nella giusta prospettiva. Peace&Love. FinchÊ c’è Urano a sostenervi (fino a metà maggio e poi in novembre) riuscirete a vivere ogni rapporto con allegria e leggerezza. Negli altri momenti non basterà la complicità degli ormoni, accesi da Marte, per superare i limiti della quotidianità . Dialogate e non lasciate tutto alle vostre fantasie.
Saturno nel segno sarà il vostro portafortuna, nel senso che potrete consolidare ogni obiettivo, nella vita come nel lavoro. Senza contare che con Marte pure nel segno da marzo a maggio e da settembre a novembre, potrete finalmente osare e sfidare certe situazioni o persone senza dover esibire il ringhio del coguaro assassino. Jobs&Money. Avete la possibilità non solo di inciampare in quei riconoscimenti che inseguite da tempo, ma anche di lavorare con la giusta energia e con capacità diplomatiche e dialettiche davvero inconsuete per voi. A beneficiarne saranno le finanze: grazie al sostegno di Mercurio, che vi renderà parsimoniosi, ma non maniaci, se proprio proprio vi toccherà cambiare la cucina, elettrodomestici compresi. Peace&Love. Giove in Scorpione fino a novembre sarà la chiave di volta per lasciarvi andare alla fornicazione con il partner di sempre o con le nuove conquiste. Per le coppie di vecchia data è l’anno giusto per aggiornare sentimenti, affinità e posizioni suine, mentre i singles potrebbero fare l’incontro giusto e duraturo.
ACQUARIO PESCI Amalgamare generosità sentimentale Toccherete il cielo con un dito con la ruspantezza degli ormoni e potrete smettere di fare le vittime Vi attende un 2018 fatto di alti e bassi e non poco faticoso. Se da una parte desiderate affermarvi, in amore come nel lavoro, dall’altra sarete tentati spesso di affrontare un problema alla volta anzichÊ lanciarvi in missioni impossibili. Insomma sarete piÚ concentrati sul qui e ora, ma con Marte nel segno per lunghi periodi dell’anno non potrete di certo scansare la fatica. Jobs&Money. Di idee e progetti ne avete sempre molti, ma quest’anno tra un energico Marte che vi mette fretta e Giove che vi vuole piÚ cauti e razionali, non sarà semplice, soprattutto nel periodo estivo quando Urano e colleghi invidiosi vi metteranno i bastoni tra le ruote. Prudenza anche nella gestione delle finanze, che per voi rappresentano spesso un aspetto secondario della vita pratica. Peace&Love. La scommessa quest’anno sarà quella di trovare il giusto equilibrio tra l’impulsività di Marte e la sensualità di Venere, tra l’amore per voi stessi e quello verso il partner. Single o accasati che siate, basterà amalgamare fra loro la generosità dei sentimenti e la ruspantezza degli ormoni.
Saturno finalmente alleato e Giove in trigono dallo Scorpione vi fanno toccare il cielo con un dito. Potete dire addio dubbi e preoccupazioni, smettere di macerarvi con il senso del dovere e le aspettative degli altri su di voi. Insomma potete concentrarvi, ma con leggerezza, su ciò che vi sta piĂš a cuore e smetterla, almeno per un po’, di fare le vittime. Jobs&Money. Visto i tempi, in molti si chiedono come andrĂ il lavoro. Non voi, però, perchĂŠ di impegno ce ne metterete molto, ma con mille sfumature di ottimismo. Ottimi i sei mesi tra maggio e novembre, quando con l’aiuto di Urano sarete aperti e disponibili a ogni innovazione. La fortuna vi assiste anche nel settore delle finanze, a patto però di non farvi prendere troppo dallo shopping compulsivo. Peace&Love. Ăˆ vero che siete volubili e ipersensibili, ma quest’anno potreste scegliere di gustarvi gli aspetti positivi della relazione anzichĂŠ di spaccare il capello in quattro e gli zebedei del partner. Per i singles ai primi approcci, invece, sarĂ meglio lasciar parlare l’ormone.
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LETTERE detti e contraddetti
a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
NON SOLO DEGRADO SULLA BANCHINA DUE AREE VERDI RECUPERATE DA RADICI Cara redazione, abbiamo sfogliato l’ultimo numero di R&D con un vasto approfondimento sulla Darsena di città, completo e ben fatto nello stile che vi contraddistingue... siamo rimasti solo un po' stupiti dal fatto che non ci sia stata menzione delle installazioni "verdi" se non con un breve trafiletto dove si evidenzia, sconsolatamente, il degrado di due di esse fra le quattro presenti. In realtà fino a un anno fa tutte e quattro le installazioni versavano in uno stato di grande abbandono. Per volontà di un gruppetto di giovani che, vivendo la Darsena quotidianamente, non si sono voluti rassegnare al degrado, è nata “Radici”, una piccola associazione che ha come scopo la promozione di uno stile di vita più sostenibile e la diffusione dell'agricoltura urbana, e che da subito si è presa in carico il non facile recupero di queste installazioni, cadute in disgrazia principalmente per la mancanza d'acqua (l'allaccio idrico temporaneamente fornito dall'ex bitumificio SIC ha smesso di erogare pochi mesi dopo la posa delle installazioni). Con il prezioso aiuto di Darsena Pop Up, Radici ha curato la creazione di un orto ne "Il Campo", l'installazione davanti all'ex bitumificio, e di un'aiuola fiorita ne "L'Isola", nelle cui piantumazioni sono stati coinvolti i bambini del quartiere. L'obiettivo è quello di creare un'area che non sia solo gradevole esteticamente ma che possa contribuire alla conoscenza delle specie vegetali anche per le nuove generazioni urbane [...]. Abbiamo chiesto all'Amministrazione un impegno per risolvere i problemi cronici dell'area, fra cui la mancanza di cestini e l'illuminazione pubblica fulminata e ci siamo candidati alla firma di un Patto di Collaborazione per la gestione di queste installazioni. Spiace che non abbiate colto anche questo risvolto luminoso, seppur piccolo ed umile. Questa è per noi la cittadinanza attiva. Con immutata stima Il presidente di Radici Riccardo Ricci Petitoni
CARTOLINE DA RAVENNA mittente Giovanni Gardini
[18] Quel prezioso filo di porpora Nel Quadrarco di Braccioforte, accanto alla tomba di Dante, è custodito il sarcofago Pignatta, ricco di importanti iconografie. In uno dei lati minori è presente una splendida quanto particolare scena di annunciazione: Maria è raffigurata impegnata nell’arte della tessitura e tra lei e l’angelo dalle maestose ali compare un’ampia cesta dalla quale esce un prezioso filo purpureo. Questa iconografia, che a Ravenna compare anche in una formella della Cattedra d’avorio, trae ispirazione dalla tradizione apocrifa dove si racconta di Maria che al sopraggiungere dell’angelo Gabriele è intenta a tessere il velo del Tempio di Gerusalemme un gesto, questo, carico di presagi che unisce il tempo della nascita di Gesù a quello della sua passione. Secondo la tradizione, infatti, alla morte di Cristo proprio quel velo si squarcerà in due, da cima a fondo. Nel vangelo apocrifo dello pseudo Matteo leggiamo che «il terzo giorno, mentre con le sue dita lavorava la porpora, entrò da lei un giovane la cui bellezza era inesprimibile. Vedendolo, Maria ebbe paura e tremò. Ma egli le disse: Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, benedetta tu tra le donne e benedetto il frutto del tuo ventre. All’udire ciò, tremò ed ebbe paura. Allora l’angelo del Signore proseguì: Non temere, o Maria. Hai trovato grazia presso Dio: ecco che concepirai nell’utero e genererai un re che non soltanto riempie la terra, ma anche il cielo, e regna nei secoli dei secoli».
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NOI, DI MARINA E PORTO CORSINI,
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ORMAI RASSEGNATI A TUTTO Caro Alessandro Montanari, le scrivo in merito al suo editoriale del 7 dicembre scorso. Lei afferma, giustamente, che dovrebbero essere i cittadini a intervenire nelle assemblee e non lasciare la parola a qualche “politico” in cerca di visibilità, ma bisogna capire che noi cittadini siamo spesso sfiduciati, certi di restare sempre inascoltati, anzi, spesso, tacciati di essere dei disfattisti perché non d'accordo con i rappresentanti dell'Amministrazione. L'Amministrazione Comunale e l'Autorità Portuale ci hanno preso in giro spesso [...]. Vorrei citare alcuni esempi dei casi più recenti. Il caso più banale è quello dello spostamento del traghetto, che avrebbe dovuto essere allocato all'inizio di Porto Corsini (lato Ovest) e a Marina all'altezza della ex caserma della Guardia di Finanza. È sotto gli occhi di tutti che il traghetto è stato spostato, ma alla fine di Porto Corsini (lato Est). Più avanti di dove si trova ora c'è solo lo scalo per le navi da crociera. A Marina di Ravenna, al posto dell'imbarco del traghetto, hanno costruito delle case. Un altro intervento che avrebbe dovuto essere realizzato è quello del “porticciolo turistico” sulla via Baiona. Oggi tutta la zona è servita per il deposito dei fanghi provenienti dal canale e ora è una distesa di erbacce. In compenso non esiste più nemmeno uno scivolo per mettere in mare un gommone. E si tratta di una località balneare! Però abbiamo lo scalo delle navi da crociera! Anche qui a raccontarci le meraviglie che avrebbe portato questo turismo. Forse qualcosa in città si vede, ma nei paesi... Ora siamo sui giornali per i depositi di GNL della PIR. Siamo tutti preoccupati perché in quell'area esistono già una serie di altri depositi di cui nessuno dice niente. Di quali materiali si tratta? Queste sostanze sono compatibili con questi nuovi depositi? Magari sì, ma qualcuno vuole spiegare? L'aumento del traffico, soprattutto quello pesante, c'è stato e altro ce ne sarà e noi abbiamo sempre quella povera strada [...]. Di misure compensative non se ne parla. Se a Porto Corsini e Marina di Ravenna fossimo come i NO TAP e i NO TAV, avremmo avuto i motivi per bloccare strade, canale e attività produttive. Ma oramai siamo rassegnati a tutto, comprese le bugie e l'inquinamento, perché serve il lavoro. Speriamo di non dover mai sentire “Non ce lo saremmo mai aspettato, sembrava tutto così sicuro”. E guai a dire che in zona subiamo l'effetto NIMBY. Rosella Barboni
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TEATRO
CULTURA
LIRICA
AGENDA
Da Spoleto, il Don Giovanni
UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO IN SCENA AL CONSELICE
In scena al teatro Alighieri a gennaio l’opera di Mozart prodotta dai Due Mondi All’Alighieri di Ravenna, la stagione d’opera entra nel vivo il 12 e 14 gennaio con il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart che, dopo il Così fan tutte della stagione precedente, continua il percorso della trilogia Mozart/Da Ponte realizzato in collaborazione con il Festival di Spoleto e il Teatro Coccia di Novara. Con questo Don Giovanni, che ha inaugurato quest’anno il 60° Festival di Spoleto, va in scena la seconda delle tre opere italiane che Mozart scrisse su libretto di Lorenzo Da Ponte e che fece seguito alla grande eco che Le Nozze di Figaro ebbero presso i teatri di tutta Europa: un “dramma giocoso in due atti” in cui si combinano drammaticità e comicità, musica e parola, realismo e invenzione. Fin dall’entusiastica accoglienza al suo debutto al Teatro Nazionale di Praga nell’autunno del 1787, l’opera ha goduto di una vita scenica praticamente ininterrotta, considerata fra i massimi capolavori in assoluto di tutto il repertorio operistico. La produzione partita dal Festival dei Due Mondi con la regia di Giorgio Ferrara, le scene di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo e i costumi di Maurizio Galante, vedrà a Ravenna la direzione di Matteo Beltrami, sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini già protagonista dell’intero percorso della trilogia andato in scena a Spoleto; il coro S. Gregorio Magno sarà diretto da Mauro Rolfi.
PROSA
CONTEMPORANEO
I Piccoli crimini coniugali di Placido in prima nazionale al Masini
Va in scena la filosofia
“Prima Nazionale” assoluta per Piccoli crimini coniugali, adattato da Michele Placido dal celebre testo di Schmitt e da egli anche diretto e interpretato insieme ad Anna Bonaiuto. Appuntamento al Masini di Faenza con Gilles e Lisa da ormai quindici anni si trovano a vivere un apparentemente, tranquillo ménage familiare. Lui, scrittore di gialli, in realtà non è un grande fautore della vita a due, convinto che si tratti di un’associazione a delinquere finalizzata alla distruzione del compagno/a. Lei, moglie fedele, è invece molto innamorata e timorosa di perdere il marito. Un piccolo incidente domestico, in cui Gilles perde completamente la memoria, diventa la causa scatenante di un sottile e distruttivo gioco al massacro (5, 6 e 7 gennaio ore 21).
Al teatro Rasi di Ravenna, per la Stagione dei teatri, martedì 16 gennaio alle 21 va in scena lo spettacolo Morte di Zarathustra, drammaturgia e regia Clemente Tafuri, David Beronio, con Luca Donatiello, Francesca Melis, Alessandro Romi, Felice Siciliano, produzione Teatro Akropolis. Teatro Akropolis nasce dal sodalizio artistico tra artisti interessati alle questioni di matrice filosofico-letteraria. In questo spettacolo l’indagine parte dagli studi di Nietzsche sulla nascita della tragedia e l’abbandono dei riti dionisiaci e di come questo abbia segnato la storia dell’uomo.
DA SEMPRE LE DONNE SONO LE NOSTRE MIGLIORI LETTRICI
Giovedì 4 gennaio alle 21 al teatro Comunale di Conselice va in scena Un borghese piccolo piccolo, pièce teatrale tratta dall’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami intepretata da Massimo Dapporto, con muische originale di Nicola Piovani.
PRIMA DELLA PENSIONE UNA COMMEDIA DALL’ANIMA TEDESCA Prima della pensione, ovvero cospiratori, è la commedia «dall’anima tedesca» che la Compagnia Le Belle Bandiere di Elena Bucci e Marco Sgrosso porta in scena nel teatro Comunale di Russi, il 9 gennaio alle 20.45.
LE PRENOM (CENA TRA AMICI) DALLA FRANCIA (E DAL GRANDE SCHERMO) Al Rossini di Lugo dal 12 al 14 gennaio 2018, il Teatro Stabile di Genova presenta Le prénom (Cena tra amici) di Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière nella versione italiana di Fausto Paravidino per la regia di Antonio Zavatteri (spettacolo serale ore 20.30, di domenica alle 16 e 20.30).
L’ANATRA ALL’ARANCIA, CULT DELLA COMMEDIA CON BARBARESCHI Al Masini di Faenza arriva la commedia L’anatra all’arancia, diretta da Luca Barbareschi che ne è anche protagonista insieme a Chiara Noschese. Spettacolo cult del teatro comico, la pièce viene proposta in una moderna edizione con in scena, oltre ai protagonisti, Ernesto Mahieux, Gerardo Maffei e Margherita Laterza. Appuntamento il 12, 13 e 14 gennaio alle 21.
L’AVARO DI MOLIÈRE CON ALESSANDRO BENVENUTI Venerdì 12 gennaio al teatro Goldoni di Bagnacavallo va in scena il grande classico di Molière, L’avaro, adattato e diretto da Ugo Chiti, nell’interpretazione di Alessandro Benvenuti. commedia riesce a essere un classico immortale e raccontarci il presente.
FIUMANA TRA SITUAZIONI ESILARANTI E SERIE AL MAMA’S CLUB Venerdì 5 gennaio alle 21.30, al Mama’s club di Ravenna va in scena “Fiumana, scorribanda riflessiva fra i personaggi, i luoghi, le situazioni esilaranti e serie ben descritte dai nostri poeti” con Vittorio Bonetti, Eliseo Dalla Vecchia e Rudy Gatta.
MUSICA
CULTURA
ROCK/3
Il colpo a sorpresa è Davide Byrne. Muti a Kiev
I MODENA CITY RAMBLERS E IL RAPPER NITRO A PINARELLA
PLANETARIO, STILL
E
BATU
AL
CLUB ADRIATICO
Nell’ambito della rassegna Paradoxes che unisce la musica elettronica a uno spettacolo di luci, sabato 23 dicembre (alle 21 e alle 22) al planetario di Ravenna appuntamento con la giovane compositrice Caterina Barbieri (nella foto). La serata proseguirà al Club Adriatico dell’Almagià con il live del milanese Still (con i vocalist Devon Miles, Freiweini e Keidino), il dj set di Pit e quello di chiusura di Batu. Gli ultimi album di Barbieri e Still sono finiti proprio in questi giorni nelle classifiche di fine anno di due prestigiose riviste di settore britanniche, rispettivamente “Fact” e “Quietus”.
JAZZ L’AMERICANO JOHNNY O’NEAL
AL TEATRO
SOCJALE
DI
PIANGIPANE
Venerdì 22 dicembre al teatro Socjale di Piangipane concerto del leggendario Johnny O’Neal (nato nel 1956 a Detroit), pianista e cantante di jazz neo-bop americano. La sua musica varia da una tecnica virtuosa alle più tenui interpretazioni di ballata; al Socjale sarà accompagnato da basso e batteria.
IL
TRIO
GROOVOLOGY
DI
ALESSANDRO SCALA
AL
SAX PUB
DI
LUGO
Venerdì 22 dicembre al Sax Pub di Lugo concerto del “Groovology Trio” del sassofonista ravennate Alessandro Scala (feat. Roberto Rossi al trombone).
IRENE ROBBINS
è il concerto di Riccardo Muti che, nell’ambito delle “Vie dell’Amicizia”, oltre che a Ravenna si esibirà quest’anno a Kiev, in Ucraina. Tra gli ospiti più iconici anche il fondatore dei Sonic Youth, Thurston Moore, all’interno dell’invasione di 100 chitarre elettriche in luoghi simbolici della città. La XXIX edizione è inoltre ricca di appuntamenti a teatro con protagonisti le compagnie ravennati delle Albe, Fanny & Alexander, Le Belle Bandiere e anche un mostro sacro come Franco Branciaroli. L’articolo di presentazione completo su www.ravennaedintorni.it.
ROCK/2
ELETTRONICA AL
E UN TRIBUTO A
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ANTEPRIMA RAVENNA FESTIVAL
Sarà uno dei musicisti internazionali più noti degli ultimi quarant’anni a chiudere il Ravenna Festival 2018: il 19 luglio al Pala De André si esibirà David Byrne (nella foto), fondatore dei Talking Heads e poliedrico musicista, nonché vincitore di un premio Oscar. Il suo concerto sarà la ciliegina sulla torta di una edizione del Festival che guarda agli Stati Uniti e al “sogno” di libertà di Martin Luther King. Il Festival inizierà il primo giugno e si concluderà il 22 luglio. Uno dei momenti più attesi (in un calendario dedicato alla musica classica che come al solito vedrà passare da Ravenna grandi orchestre, solisti e direttori)
CATERINA BARBIERI
RAVENNA &DINTORNI 21/12 2017
SECONDO CASADEI
AL
MAMA’S
Accompagnata da batteria, piano e contrabbasso, il 6 gennaio appuntamento con la vocalist americana Irene Robbins al Mama’s di Ravenna che poi, il 13, ospita invece un tributo alla musica di Secondo Casadei a cura di Claudio Zappi.
Rap e indie italiano al Bronson con i “Passatelli”
Sabato 23 dicembre al Rock Planet di Pinarella di Cervia tornano gli alfieri del combat-folk italiano, i Modena City Ramblers, con il loro nuovo album. Il 6 gennaio invece allo storico club cervese serata hip hop con il rapper veneto Nitro.
I RAVENNATI SPACEPONY E BAND DALLA FRANCIA ALL’ABAJUR Pop-rock psichedelico con i ravennati The Spacepony venerdì 22 dicembre al circolo Abajur di Ravenna, che ospita poi durante le feste anche due band francesi tra rock e psichedelia: il 29 dicembre i Bootchy Temple e il 6 gennaio i Dr. Chan.
AL MOOG BAND AUSTRALIANE, MORELLO/RYF E AQUARAMA Due rock band australiane sul palco del Moog di Ravenna il 7 gennaio (dalle 18), Torna puntuale ad anticipare il Natale il festival Passatelli in Bronson Bronson con eccellenze della Thigh Master e Dag, in tour in Europa. Il 3 scena indie italiana ma anche culinarie (con la cena gennaio invece (dalle 21.30) concerto pre-concerti) al club di Madonna dell’Albero. della cantautrice ravennate Francesca Si parte venerdì 22 dicembre con una serata hip Morello, in arte RYF, e il 15 il pop-soul dei hop (in collaborazione con il Cisim) con uno dei pretoscani Aquarama. cursori del genere in Italia, il campano Kaos One, e Frah Quintale, progetto solista di uno dei due Fratelli SI ASPETTA IL NATALE Quintale, collettivo bresciano tra i più famosi della CON DON ANTONIO AL CLAN scena underground (in apertura di serata Moder, SammyBoy & IlfigliodiSam). Al Clandestino di Faenza il 24 dicembre, Il giorno dopo il festival si conclude con il pop eletdalle 22.30, concerto di Don Antonio, il tronico di Sequoyah Tiger (nella foto) da Verona, il progetto solista rock-blues strumentale post-punk dei campani Gomma, l’indie-rock dei lomdel chitarrista Antonio Gramentieri dei bardi Bee Bee Sea e l’alt-rock dei riminesi Marrano. Sacri Cuori. I concerti al Bronson proseguono poi il giorno di Natale con i bolognesi Altre di B e in gennaio il 13 con l’emocore degli emiIP HOP liani Gazebo Penguins. Da segnalare anche il 15 gennaio, a DUTCH NAZARI AL CISIM cura sempre dello staff Bronson, il concerto al Fargo di via Girolamo Rossi, in Il tour del rapper veneto Dutch centro a Ravenna, di Chris Brokaw, Nazari, tra hip hop e poetry slam, fa chitarrista, vocalist e batterista, tra i tappa il 13 gennaio al Cisim di Lido personaggi più importanti della scena Adriano. slowcore americana.
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CULTURA
LIBRI
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GRAFICA
LA BUSTINA DI MELPOMENE
Quel grattacielo a Lido Adriano mai realizzato
a cura di Maria Giovanna Maioli Un sempreverde la gentile poesia dedicata al Natale da Guido Gozzano. Questo nostro grande poeta, caposcuola del crepuscolarismo, è nato nel 1883 a Torino, dove è morto nel 1916. Un augurio a tutti i lettori.
di Domenico Mollura*
I COLORI SECONDO
NATALE DI
FRESCO DI STAMPA
FALCINELLI
La programmazione della rassegna di incontri Il tempo ritrovato del 2018 inizia mercoledì 17 gennaio con Riccardo Falcinelli autore di Cromorama (Einaudi) che racconterà come oggi il colore sia diventato un filtro con cui pensiamo la realtà. Falcinelli è uno dei piú apprezzati visual designer sulla scena della grafica italiana e il suo volume sta avendo un successo di pubblico, oltreché di critica, davvero straordinario per un saggio di grafica. Appuntamento alle 18 alla sala dei Chiostri francescani.
GUIDO GOZZANO
La pecorina di gesso, sulla collina in cartone, chiede umilmente permesso ai Magi in adorazione. Splende come acquamarina il lago, freddo e un po’ tetro, chiuso fra la borraccina, verde illusione di vetro. Lungi nel tempo, e vicino nel sogno (pianto e mistero) c’è accanto a Gesù Bambino, un bue giallo, un ciuco nero. (da Poesie, Rizzoli, Milano 1977)
STREET ART LA INVASIONI A RAVENNA DI INVADER IN UN LIBRO, AL MAR Dopo i libri dedicati a Parigi, Los Angeles, Regno Unito, Roma, Miami e Hong Kong, l’artista francese Invader, noto per le incursioni di street art a mosaico, pubblica il libro che racconta le sue invasioni di Ravenna dove fu invitato nel 2014 da Marte Associazione Culturale, per la realizzazione di un mosaico su una parete del planetario. Come noto, i suoi interventi si sono poi estesi, seguendo i modi più consueti della street-art. Il 22 dicembre alle 18.30 al Museo d’Arte della Città di Ravenna ne parleranno, in occasione della presentazione del libro alla città, Daniele Torcellini, responsabile di Marte e Alfonso Panzetta curatore della mostra, Montezuma, Fontana Mirko. La scultura in mosaico dalle origini a oggi, che ospita due opere di Invader realizzate con i cubi di Rubik (nella foto).
Nel 1966 l’ingegnere lughese Eugenio Berardi, pioniere del grattacielo balneare, decise di investire le proprie risorse di imprenditore e progettista in un’opera che per dimensioni, carattere innovativo e potenziale richiamo turistico, avrebbe certamente superato le sue due prime torri di Milano Marittima e Cesenatico. Il libro L’Ala di Berardi. Storia di un grattacielo mai costruito a Lido Adriano (Edizioni del Girasole) ripercorre la cronaca di un edificio visionario che divise la politica ravennate, anticipando per molti versi le future tensioni di quella nazionale, richiamando l’attenzione sull’urbanizzazione della costa. Il grattacielo doveva essere l’edificio principale di un complesso edilizio modernamente concepito con ristorante, negozi, campi da gioco, accesso diretto (ed esclusivo) alla spiaggia: 41 piani, 120 metri di altezza, 4 ascensori, una terrazza belvedere con una fascia perimetrale illuminata di notte e un impianto di risalita per il collegamento tra la cima della torre e il molo della nuova darsena. Un programma funzionale, e un nome – Ala, per l’appunto – di grande respiro che si presentava già come elemento iconico di una località ancora da costruire. Per riportare alla luce questa storia è stato necessario consultare archivi, testimoni diretti, le riviste d’epoca che dettavano le linee del dibattito architettonico e politico, trovando in moltissimi casi dei vuoti dovuti al tempo trascorso e alla mancanza di conseguenzialità tra il progetto e l’opera compiuta. È stata, pertanto, una ricerca avventurosa che ha messo insieme tre diversie esperienze: Saturno Carnoli (curatore del volume e protagonista diretto – insieme ad Elios Andreini – della vicenda politica che accompagnò il progetto di Berardi), Cesare Albertano (che ha curato la parte politica) e il sottoscritto (per la parte architettonica), entrambi “estranei”, per origini (rispettivamente piemontesi e siciliane) e anagrafica, a quelle vicende. Il libro narra anche «la storia di una dialettica ideologica forte e qualche volta addirittura distruttiva, la storia degli errori che la lettura ideologica della realtà sempre porta con sé, la dimostrazione – spiega Albertano – che chi vive l’attimo storico contingente non può avere la visuale di chi vedrà quegli accadimenti cinquant'anni dopo e che pertanto è destinato a sbagliare e a non capire cosa gli sta succedendo. Proprio in questi aspetti mi ha coinvolto questa narrazione: poter descrivere la fatica del vivere, le illusioni e le delusioni, gli errori, la casualità degli accadimenti, l'improvvisa impennata dei destini».
La rottura causata dalle diverse posizioni assunte nel Pci ravennate in merito alla grande opera ha portato molti risultati: «ha anticipato – racconta Carnoli – un diverso modo di fare politica che diventerà prassi normale l’anno dopo (1968); un più agguerrito spirito critico per vivere la lotta politica come forma collettiva di creatività e progettualità sociale. Non credo – prosegue – che la nostra lotta contro il grattacielo di Berardi sia stata determinante a impedirne la realizzazione; né penso che la sua realizzazione avrebbe veramente cambiato il destino di Lido Adriano. Sicuramente ritengo che allora non valutammo per nulla il valore complessivo dell’opera soprattutto dal punto di vista tecnico ed estetico, prigionieri forse del pregiudizio antiborghese speculativo e infastiditi dalla doppiezza del partito a difesa degli interessi delle cooperative». Ricostruire le vicende di un progetto, inedito, a mezzo secolo della sua elaborazione non è semplice e lo è ancora meno se a quel progetto non è seguita la costruzione dell’opera. L’edifico e il suo geniale progettista, tuttavia, meritavano che quella storia fosse riscoperta e raccontata. Con questo volume, pubblicato a quarant’anni dalla morte del suo ideatore, abbiamo tentato di far volare l’Ala di Berardi, dandole una forma visibile, seppur di carta. *Architetto e pubblicista, ha vissuto e lavorato a Ravenna per oltre 10 anni, prima di tornare recentemente nella sua Sicilia. È uno dei tre curatori del volume dedicato al progetto dell'Ala di Lido Adriano.
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Livia Santini, Oriano Spazzoli Storie sotto al cielo di Natale: "La navicella del tempo" e altri racconti
Martedì 26, ore 17 Mille stelle per A.I.L. (attività adatta a bambini a partire da 6 anni) Ingresso Offerta libera. Il ricavato verrà devoluto ad A.I.L.-Ravenna
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endo. ielo permett Planetario, c libera. Il ricavato ta Ingresso offer ad A.I.L.-Ravenna to lu o ev d à rr ve Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia
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CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 21/12 2017
LIBRI • ARTE
L’INIZIATIVA EDITORIALE
MOSTRE
La strenna per Byron aspettando il museo
Mosaico, liberty e Piero Dosi: l’arte per le feste
Il libro strenna 2017 del Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna, con tutte le Banche che ne fanno parte, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna quest’anno si intitola Il fatal dono della bellezza. L’Italia di Byron, ed è curato da Donatino Domini e Claudia Giuliani, con saggi di Attilio Brilli, Donatino Domini, Gregory Dowling, Claudia Giuliani, Diego Saglia e Alessandro Vanoli, su progetto editoriale di Roberto Mugavero, per Minerva Editore. Il ventitreesimo volume della collana che si sta sviluppando da oltre 20 anni si dedica appunto alla figura di Lord Byron che ha indubbiamente lasciato una traccia significativa nella cultura e nella storia dell’Italia. Con il suo esilio volontario nel nostro Paese, nel 1816, ha avuto modo di entrare in contatto con luoghi e uomini, tradizioni ed esperienze diversificate, realtà cosmopolite (Milano e Venezia) e vivaci realtà locali (Ravenna). Nel promuovere questa nuova pubblicazione, spiegano da Cassa e Fondazione, Si è inteso, dunque, avviare una rilettura di Byron in rapporto all’Italia, e portare l’attenzione in particolare sul soggiorno ravennate, su quella memorabile presenza di un poeta-simbolo che ha affascinato, con la sua vita, la sua opera e, perchÊ no, con la sua passionale storia d’amore con Teresa Guiccioli, il mondo culturale e sociale dell’Europa ottocentesca. A tutto ciò vuole ispirarsi la nuova strategica impresa culturale che si avvia ad insediarsi con la importante e promettente esperienza dei Musei di Palazzo Guiccioli, dimora di Byron a Ravenna, che a breve (si parla del 2019, ndr) vedrà compiuta la sua realizzazione, fortemente voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Tra gli interventi di apertura la prefazione di Antonio Patuelli, Presidente del Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna e quello di Ernesto Giuseppe Alfieri, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna,
Durante le feste natalizie per chi vive o visita il ravennate non manca l’offerta di mostre temporanee che saranno aperte proprio in questo periodo. Tra le principali, vale sicuramente la pena ricordare che a Ravenna è ancora in corso, fino al 7 gennaio, la Biennale del Mosaico con la grande mostra al Mar “Montezuma, Fontana, Mirkoâ€?, ma anche quella di Felice Nittolo, “Geografie a ritrosoâ€?, al Museo Nazionale e “Destinazione Mosaicoâ€? di Sicis a Palazzo Rasponi. A Faenza, al Mic, a chiusura della Residenza d'artista 2017, promosso da Museo Carlo Zauli e Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, è ospitata fino al 6 gennaio la mostra di Ornaghi & Prestinari, mentre proseguirĂ fino al 18 febbraio “Tra Simbolismo e Liberty: Achille Calziâ€?, a conclusione di un lungo lavoro di ricerca che la ricercatrice Ilaria Piazza ha avviato dal fondo donato dagli eredi dell’artista nel 2013 al Mic allargandolo poi a numerose raccolte pubbliche e private. Nella bassa Romagna è in corso fino al 14 gennaio la prima mostra antologica dedicata al pittore lughese Piero Dosi, scomparso lo scorso anno. L’esposizione, dal titolo “Piero Dosi. La pittura dentroâ€?, è a cura di Claudio Musso. A Lugo la mostra è visitabile alle Pescherie della Rocca, in piazza Garibaldi, a Fusignano l’esposizione è al Museo civico “San Roccoâ€? (in via Monti 5), a Cotignola, infine, a ospitare una sezione della mostra è il Museo civico “Luigi Varoliâ€? (corso Sforza 21). Al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo è giĂ aperta invece la prima parte della biennale dell’incisione dedicata a Giuseppe Maestri che dal 20 gennaio includerĂ anche Ravenna.
IN LIBRERIA
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Achille Calzi, La strega, 1904
LA VERNICE
LA FATA SDENTATA DI MAZZONI DAL SORRISO SBILENCO
GLI ESSERI MOSTRUOSI DI DADICH NEI RACCONTI HYDROSTASIS
I MOSAICI RAVENNATI NELLA COMMEDIA SECONDO IVAN SIMONINI
IL
Dopo tre anni da Una mente insolente Francesca Mazzoni torna con un libro di poesie: La fata sdentata (Il Ponte Vacchio). Scordatevi le fate dotate di luccicanza che siete abituati a trovare nelle favole, abbandonate l’idea che in questo libro si possano incontrare creature leggiadre e sognanti. La fata sdentata, infatti, è figura umanissima come conferma il suo sorriso sbilenco, per niente perfetto. Fata invecchiata e sgualcita dalla troppa vita che le è passata addosso, conserva tuttavia il potere tra tutti il piÚ magico, quello di farsi attraversare dalle delusioni senza incrinarsi. (ma. ca.)
Invasioni aliene, pianeti lontani, intelligenze artificiali, guerre galattiche, cloni e futuri alternativi. C’è tutto quello che ci si può aspettare da un libro di fantascienza nella raccolta di racconti Hydrostasis (Dbooks.it) del ravennate Mirko Dadich, che mescola l’immaginario dei classici alla Philip Dick o Asimov con l’Europa di un futuro non troppo distante. Nove racconti in cui si incontrano personaggi bizzarri e inquietanti come l’omninsegnante di storia pre-odierna, o l’improbabile amore intergalattico tra Annir e Liman. Prose brevi, crude, in cui Dadich crea un mondo cupo popolato da esseri mostruosi, talmente terrificanti da assomigliarci. (ma. ca.)
Ăˆ in libreria il volume di Ivan Simonini I mosaici ravennati nella Divina Commedia, (Il Girasole). 192 pagine di cui 80 a colori (con il patrocinio della SocietĂ Dante Alighieri) pensate per gli appassionati di Dante e del mosaico antico. Nel volume, l'autore ed editore illustra come i mosaici ravennati siano stati ben presenti a Dante fin dalla stesura dell’Inferno e a partire dal Canto I. Simonini parte da una premessa: ÂŤTranne eccezioni che confermano la regola, i dantisti conoscono il mosaico antico come gli archeologi e gli storici del mosaico antico conoscono la Divina Commedia: abbastanza pocoÂť.
VenerdĂŹ 23 dicembre alle 18.30 al Moog Slow Bar di vicolo Padenna a Ravenna inaugura A day in the life (into your se-a), un progetto fotografico dove le due artiste, Serena Onofri e Lucilla Danesi unite nella formazione recante il nome di Collettivo/37, si sono messe a nudo, fungendo da specchio l'una per l'altra, allo scopo di fare emergere luci e ombre e per riflettere sulle proprie qualitĂ , sulla bellezza e la forza, cosĂŹ come su debolezze e paure. Visitabile fino al 6 gennaio.
Via Ponte Marino 19 Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it
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RUBRICHE
CULTURA
FULMINI E SAETTE
TUTTA UN’ALTRA MUSICA
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
I dischi dell’anno di Luca Manservisi
Appesi a un filo - Piallassa Baiona VISIBILI E INVISIBILI
Guida spregiudicata allo slalom gigante dei film di Natale di Francesco Della Torre
Premessa 1: o questa è stata la peggior stagione cinematografica di tutti i tempi, o mi sono clamorosamente perso tutti i grandi film, il che sarebbe un brutto segno; propendo quindi per la prima ipotesi. Premessa 2: per chi legge da anni, non sopporto il Natale cinematografico in tutte le sue forme, dal cinepanettone al family day movie, dal cartone banale al solito remake miliardario di un film buonista adatto al periodo. Premessa 3: oltre a non sopportare i film, del Natale cinematografico non sopporto neanche gli spettatori, evidentemente troppo festosi. Premessa 4: per non apparirvi un disadattato sociale, vi comunico che da qui alla Befana uscirò tutte le sere quindi posso tranquillamente lamentarmi di ciò che ho scritto ai punti precedenti. Premessa Ultima: come avete letto, il giornale torna a metà gennaio, quindi avete bisogno di tanti consigli. Intanto, qual è il vero cinepanettone di Natale? Non Poveri ma ricchissimi, film di Fausto Brizzi il cui nome è stato ignobilmente tolto dalla locandina per le note vicende; non è Natale da Chef con Boldi, perché siamo nel 2017, non è neanche (anche se ci si avvicina) Super Vacanze di Natale, l'abile mix di montaggio di Paolino Ruffini di tutti i cinepanettoni precedenti. Il nuovo cinepanettone è palesemente l'ultimo (si fa per dire) Guerre stellari, film che ha fatto imbestialire i fan perché pare prenda un po' (FINALMENTE) in giro la Sacra Saga. E allora su queste pagine lo dichiaro Cinepanettone 2017 e magari lo vado anche a vedere… Forse. Proseguiamo questo slalom atto a evitare paletti in forma di film di Natale con una “bella” biogra-
fia di Dickens, che forse mancava al compendio della storia dei film buonisti in cui entra anche di diritto Wonder sul classico bambino diverso (fisicamente) e il cui miele tenterà di bombardare a suon di pop-corn i vostri pensieri e i vostri portafogli. Il prossimo paletto è importante perché non è neanche da sfiorare, essendo l'ennesimo film Pixar, di cui so il titolo, Coco, e nient'altro se non che lo lascio lì dov'è. Ultimi paletti: il secondo episodio de Il ragazzo invisibile ignari del fatto che ci bastasse il primo, un altro Jumanji, un altro Verdone, un altro musical (The Greatest Showman) e infine, prima del traguardo, un altro cartone (Ferdinand). Siete arrivati sani e salvi? Allora toglietevi qualche soddisfazione recuperando Wind River, Twin Peaks (è ancora su Sky), Stranger Things 2 e Dark (entrambi Netflix), la seconda stagione di Riverdale (in rete) e qualche titolo sulla carta interessante del periodo. Tre manifesti a Ebbing, Missouri, molto apprezzato al Festival di Venezia, che parla di una madre che indaga sull'assassinio della figlia, e detto così potrebbe ricordare Wind River: speriamo! Una (speriamo, ancora) bella commedia tutta al femminile è 50 primavere, che parla, divertendo, proprio di quella fatidica età. Infine si segnalano due commedie nere interessanti: Suburbicon di George Clooney in stile fratelli Coen e (uscita 4 gennaio) Morto Stalin se ne fa un altro, che ovviamente non è il titolo originale del film (La morte di Stalin), che parla della lotta nel partito per la successione del defunto dittatore, e che sarà probabilmente la mia prima visione cinematografica del 2018. Ps: ma a Natale a Ravenna non doveva riaprire l'Astoria?
Le premesse da fare, quando si parla di classifiche di fine anno, sono sempre troppe. Facendola breve, invece, qui si cercherà di elencare gli album che più sono stati in grado di unire un fantomatico concetto di “bellezza” a quello altrettanto indefinibile di “rilevanza”. Ne esce una lista (in rigoroso ordine alfabetico) di alcuni tra gli album più importanti di questo 2017 nel campo della musica contemporanea, che parlare ancora di rock è troppo riduttivo. Arca. L’album omonimo del producer venezuelano è quello della sua consacrazione, quello che lo smarca dal mondo dell’elettronica per farlo approdare in quello più astratto dello “sperimentale”, forte comunque di un seguito gigantesco che fa sembrare il disco una sorta di mostra di arte contemporanea alla moda, non so se mi spiego. Il cantato in spagnolo (scelta di per sé geniale) rende il tutto ancora più inquietante e melodrammatico, per un oggetto fuori dagli schemi, da ricordare. Kelela. Il suo Take Me Apart è semplicemente l’alternative r&b – così come viene definito – come dovrebbe essere. Contemporaneo e lontano dai cliché, con un suono anzi futuribile. A garantirlo dovrebbe bastare la Warp come etichetta discografica. King Krule. Con The OOZ il giovane cantautore inglese porta il suo stile a diventare già un riferimento per un certo tipo di scrivere canzoni in grado di ballare tra generi senza scendere a compromessi, in un disco lungo e pure impegnativo, che finisce però con l’avvolgerti completamente, facendoti gridare al miracolo. Kendrick Lamar. Cosa aggiungere di intelligente su quello che in molti (giustamente) vedono già come l’artista più importante del decennio? Nulla, se non ricordare che questo DAMN che inizialmente poteva sembrare un disco minore rispetto all’ambiziosissimo album precedente, in realtà è “solo” quello che è: un grande album di suoni e parole che va oltre il rap, restando negli schemi del rap. Lorde. Un disco pop, Melodrama, pieno di canzoni che potrebbero piacere (e in realtà piacciono) ai teenager ma rivestito da suoni “adulti” che ne hanno fatto il mio disco probabilmente più ascoltato in questi ultimi 12 mesi. Dettaglio che mi rendo conto essere di scarsissima importanza, ma forse rende bene l’idea. Mount Eerie. Qui volenti o nolenti si va oltre la musica (molto scarna e poco varia): ma se un cantautore che già amavamo scrive un album (si chiama A Crow Looked At Me) sulla morte subito dopo aver perso a causa di un cancro la moglie con cui aveva appena avuto una bambina, davvero, cosa possiamo fare se non commuoverci e ascoltare e riascoltare in rigoroso silenzio le sue tristi non-canzoni? Ryuichi Sakamoto. In questo caso non conta il fatto che Async sia stato pubblicato a quattro anni dalla diagnosi di un cancro alla gola del suo autore. Sarebbe stato in ogni caso il grande ritorno di un maestro, un campione d’eleganza, otto anni dopo l’ultima volta. The XX. Il disco che fa fare il salto di qualità a quella che altrimenti sarebbe rimasta solo una delle tante band di indie-pop sommesso di questi anni, pur con un nutrito seguito di fan. Fan rimasti anche delusi da questa piccola svolta elettronica di I see you, all’insegna (anche) della cassa dritta e di un esplicito omaggio agli anni ottanta nelle melodie, che in realtà li rende solo ancor più stilosi e immediati. Per poi magari in futuro diventare grandi davvero.
RAVENNA &DINTORNI 21/12 2017
31 Programmazione dei film in sala
CINEMACITY Ravenna
di Kenneth Branagh lun. e mar.: p.u. 21
Poveri ma ricchissimi
Dickens L’uomo che inventò il Natale
di Fausto Brizzi sab. 30/12 e dom. 31/12: p.u. 21
di Bharat Nalluri da gio. a mar. 2/1: 17.50-20.20-22.45; mer. 3/1: 17.50-20.20
Vampiretto
Ferdinand
DA GIOVEDÌ 21 A MERCOLEDÌ 27 DICEMBRE
di Carlos Saldanha, Cathy Malkasian, Jeff McGrath gio. e ven.: 17.30-18.10; da sab. a mer. 3/1: 14.45-15.40-17.30-18.10
The Greatest Showman
di Michael Gracey da lun. a mer.: 14.40-17.1020.15-20.35-22.55; da gio. 28/12 a mer. 3/1: 14.40-17.1020.35-22.55
gio. 21-ven. 22: 21.00 sab. 23: 18.45 - 21.00 dom. 24: 16.45 - 18.45 - 21.00
lun. 25 - mar. 26: 16.45 - 18.30 - 20.15 - 22.00 mer. 27 - gio. 28 - ven. 29: 21.00 sab. 30: 18.45 - 21.00 dom. 31: 17.00 - 19.00 - 21.00 lun. 1: 17.00 - 19.00 - 21.00 mar. 2 - mer. 3: 21.00
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Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 37148
di David Soren mar.: p.u. 15.30
Paddington 2
(2017) di T. Reckart sab.23: 17.00 dom. 24 - lun.25-mar.26: 15.00 Cinema Mariani - Ravenna
www.cinemamarianiravenna.com
di Paul King dom. 31/12: p.u. 15.30
CINEMA GULLIVER Alfonsine La Ruota delle Meraviglie
di Neri Parenti gio. e ven. : 17.50-20.20-22.35; da sab. a mer.: 15.05-17.50-20.20-22.35
Wonder
(per la rassegna “La casa di Pinocchio”
di Stephen Chbosky fer., sab. e fest.: 15.20-18-20.20-22.45
di Woody Allen gio., ven., sab., dom., lun. e mar.: p.u. 21
The Greatest Showman
CINEMA SARTI Faenza
Gli eroi del Natale
Super Vacanze di Natale
di Lee Unkrich, Adrian Molina
di Paolo Ruffini ven. : 20.20-22.30; sab. e dom.: 15-20.20-22.30; da lun. a mer.: p.u. 15
di Michael Gracey da lun. a mer.: 15.40-18-20.40-22.45
La Ruota delle Meraviglie
di Rian Johnson Proiezione in Dolby Atmos fer., sab. e fest.: 17.10-20.15 Proiezione in Dolby da gio. a dom.: 15-15.30-17.40-21.40-22.30; da lun. a mer.: 15.30-17.40-21.40-22.30
di Woody Allen gio. e ven. : 17.35-20.20-22.45; da sab. a mer.: 15-17.35-20.20-22.45; da gio. 28/12 a mer. 3/1: 20.20-22.45
Assassinio sull’Orient Express di Kenneth Branagh da gio. a dom.: 17.45-20.25-22.55; da lun. a mer.: 20.25-22.55; da ven. 29/12 a dom. 31/12: p.u. 22.55
Bad Moms 2 Mamme ancora più cattive di Jon Lucas, Scott Moore sab. e dom.: p.u. 15; da lun. a mer.: p.u. 18
Gli eroi del Natale
di Timothy Reckart da sab. a mer.: p.u. 14.40
da gio. 28/12 a dom. 31/12: 15.10-16.3517.55-19.30-20.40-22.30; gio. 28/12: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano); da lun. 1/1 a mer. 3/1: 15.10-16.35-17.5519.30-20.40-22.30
Seven Sisters
di Tommy Wirkola da gio. a dom.: 17.30-20.15-22.55; da lun. a mer.: p.u. 22.55
Come un gatto in tangenziale
CINEMA MARIANI Ravenna
di Riccardo Milani da gio. 28/12 a mer. 3/1: 15-17.3520.20-22.40
Due sotto il burqa
Napoli velata
di Sou Abadi gio. e ven.: p.u. 21; sab.: 18.45-21; dom.: 16.45-18.45-21
di Ferzan Ozpetek da gio. 28/12 a mer. 3/1: 15-17.4020.15-22.50
di Jake Kasdan da lun. 1/1 a mer. 3/1: 14.45-17.3520.20-22.55
(2017) di Michael Gracey
(2017) di Sou Abadi
Coco
Jumanji Benvenuti nella giungla
Capitan Mutanda
Rassegna ”Cartoon Kids
Wonder
di Stephen Chbosky gio. e ven.: 17.40-20.20-22.55; gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano); da sab. a mer. 3/1: 14.40-15.20-17.4020.20-22.55
di Richard Claus, Karsten Kiilerich dom.: p.u. 15.30
di Simon Curtis mer. 3/1: 15-17.45-20.20-22.50
Star Wars - Episodio VIII Gli ultimi Jedi
di Rian Johnson gio. e ven.: 17.30-18.15-19.1520.40-21-21.30-22.35; da sab. a mer.: 15-16-17.30-18.15-19.1520.40-21-21.30-22.35; da gio. 28/12 a mar. 2/1: 15-16-17.30-18.1519.15-20.40-21.30-22.35; mer. 3/1: 15-17.30-18.15-20.40-21.30-22.35
Poveri ma ricchissimi
di Fausto Brizzi gio. e ven. : 17.35-20.20-22.40; da sab. a mer.: 15-17.35-20.20-22.40; da ven. 29/12 a dom. 31/12: p.u. 20.40
Natale da chef
CINEMA MODERNO Castel Bolognese Ritorno in Borgogna di Cédric Klapisch gio.: p.u. 21
Assassinio sull’Orient Express di Kenneth Branagh sab.: p.u. 21; dom.: 15-17.30
Poveri ma ricchissimi
di Fausto Brizzi fer., sab. e fest.: 15.20-18.30-20.30-22.45
Cinema Moderno Da 80 anni a Castelbolognese
Natale da chef
di Francesco Minarini lun.: p.u. 21
di Neri Parenti da gio. a dom.: 15.40-20.40-22.45; da lun. a mer.: 15.40-19.30
Dickens L’uomo che inventò il Natale
La Ruota delle Meraviglie
di Bharat Nalluri lun.: p.u. 21.45; mar.: 15-17.30-21
di Woody Allen fer., sab. e fest.: 15.30-17.50-20.45-22.45
Assassinio sull’Orient Express
gio., ven. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom., lun. e mar: 16-18.15-21.15
Gli eroi del Natale
CINEMA EUROPA Faenza
di Kenneth Branagh da gio. a dom.: 18-20.30-22.45; da lun. a mer.: 20.30-22.45
di Timothy Reckart da gio. a dom.: 15.10-17.20-19.30; da lun. a mer.: 15.10-17.20
CINEMA ITALIA Faenza La Ruota delle Meraviglie di Woody Allen
Gli eroi del Natale
di Woody Allen sab. e mer.: p.u. 21; dom., lun. e mar.: 17-21
Happy End
di Michael Haneke gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale)
50 Primavere
di Blandine Lenoir ven., dom., lun. e mar.: 17.30-19.15-21; sab. e mer.: p.u. 21; gio. 28/12: p.u. 21 (proiezione in lingua originale)
La Ruota delle Meraviglie
di Michael Gracey lun. e mar.: 16.45-18.30-20.15-22; mer.: p.u. 21
di Woody Allen ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom. e lun.: 17-19-21
CINEMA JOLLY Ravenna di Blandine Lenoir gio. e ven.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom., lun. e mar.: 16-18.30-21
CINEDREAM Faenza
gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21.15; dom., lun. e mar.: 16.45-18.45-21.15
Ferdinand
Gli eroi del Natale
di Timothy Reckart sab.: p.u. 17; dom., lun. e mar.: p.u. 15;
CINEMA JOLLY Russi Borg McEnroe
di Janus Metz Pedersen sab., lun. e mar.: p.u. 21
Gli eroi del Natale di Timothy Reckart lun. e mar.: p.u. 16
Gli sdraiati
di Francesca Archibugi sab. 30/12 e lun. 1/1: p.u. 21
Il Gruffalo
di Max Lang, Jakob Schuh lun. 1/1: p.u. 16
50 Primavere
50 Primavere
CINEMA SARTI Cervia La Ruota delle Meraviglie
CINEMA SAN ROCCO Lugo
The Greatest Showman
di Carlos Saldanha, Cathy Malkasian, Jeff McGrath fer., sab. e fest.: 15.20-17.30-20.40
Wonder
di Stephen Chbosky
Star Wars - Episodio VIII Gli ultimi Jedi
di Timothy Reckart sab.: p.u. 17; dom., lun. e mar.: p.u. 15 (per la rassegna “Cartoon Kids”)
Vi presento Christopher Robin
di Timothy Reckart dom., lun. e mar.: p.u. 16
di Blandine Lenoir mar.: 19-21; ven. 29/12: p.u. 21; sab. 30/12: 20.30-22.30; dom. 31/12: 16.30-18.30-20.30
CINEMA PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano
Gli eroi del Natale
Gli sdraiati
Daddy’s Home 2
di Sean Anders ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21.15 di Timothy Reckart sab., dom. e lun.: p.u. 16
Assassinio sull’Orient Express
di Francesca Archibugi sab. e dom.: p.u. 21
Assassinio sull’Orient Express
di Kenneth Branagh gio. 28/12, ven. 29/12 e sab. 30/12: p.u. 21.15
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 37148 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410
Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 20408 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 667411 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Cinema Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5
RAVENNA &DINTORNI 21/12 2017
32
JUNIOR
FESTE/1
SANT’ALBERTO
La Befana tra piazza e teatri
AL MUSEO NATURA
TRA LETTURE , VISITE SPECIALI E GIORNATE DA SCIENZIATI
Gli appuntamenti più amati dei bambini. Festa all’Almagià con Fagiolino Non solo Natale (vedi pp. 4-5), soprattutto per i bambini la giornata dell’epifania è un’occasione di divertimento particolarmente magica. A Ravenna, come sempre, l’appuntamento principale è per sabato 6 gennaio alle 17 alle Artificerie Almagià dove la rassegna Le Arti della Marionetta organizza una vera e propria festa danzante con tanto di spettacolo, che per l’occasione sarà La mirabilante istoria di Fagiolino del Teatro del Drago. A Russi, invece, si comincia già la sera del 5 gennaio alle 20.45 al Teatro Comunale con lo spettacolo Jack e il fagiolo magico, mentre il 6 gennaio l’appuntamento è alle 15 al cine teatro Jolly per “la Befana dei ragazzi”. Per l'Epifania a Cervia si svolge l'antico incontro con i Pasqualotti in piazza Garibaldi, sin dalla mattina. Vestiti in abiti tradizionali, cantano filastrocche e intonano canti di buon auspicio, offrendo caramelle e dolcetti. Oltre agli appuntamenti in città anche il lungomare propone tante iniziative, come i presepi di sabbia di Pinarella, le gare di biglie, il tradizionale tuffo in mare dell'Epifania, musica, polenta e vin brulè per tutti nell'ultimo giorno di festeggiamenti. E naturalmente la Befana arriva anche nelle piazze della Bassa Romagna carica di calze coi doni per tutti i bambini. A Conselice l’appuntamento è alle 11 con la rappresentazione dei Re Magi e nel pomeriggio la Festa. A Bagnacavallo ci si ritrova in piazza della Libertà, dalle 14.30 per una festa partecipata e sostenibile con La Fabbrica naturale dei giochi di legno e dell'ingegno e il Castello delle scope con il laboratorio delle streghe; poi l’arrivo della Befana che porterà a tutti i bambini l’Anatrina del Naviglio. A Barbiano di Cotignola, la piazza Alberico ospita la 25a edizione della Festa della Befana, dalle ore 16, mentre a Bagnara i festeggiamenti per la festa più amata dai bambini in piazza Marconi iniziano alle ore 18 e si protraggono fino alle 22. S. Agata sul Santerno festeggia la vecchina nella Sala della Comunità dalle ore 15.30 con regali per tutti i bambini.
L’INCONTRO IL
DI
PRIMO LIBRO PER RAGAZZI MASSIMO PADUA A LIBERAMENTE
Venerdì 29 dicembre alle 17.30 ultima presentazione del 2017 alla libreria Liberamente di Ravenna (viale Alberti) in compagnia con lo scrittore ravennate Massimo Padua che peralerà di Lucky Ricky e il segreto delle radici, il suo primo libro per ragazzi dai 9 anni.
FESTE/2 LABORATORI
Un programma pensato anche per i più piccoli è quello del Museo NatuRa di Sant’Alberto per queste feste. Domenica 24 dicembre alle 11, in collaborazione con la Pro Loco, arriverà Babbo Natale per distribuire dolci alle persone in visita al Museo. Il 29 dicembre il Museo propone, invece, un evento in collaborazione con la Biblioteca Olindo Guerrini di Sant’Alberto. Si comincia alle 15 presso la biblioteca con “Animali tra le pagine”, letture dedicate agli animali a cura delle volontarie “Nati per Leggere”. Al termine, i partecipanti si trasferiranno al Museo NatuRa dove proseguirà il pomeriggio di attività con merenda natalizia, “Nei panni di…”, un gioco fotografico attivo dalle 15 alle 18 in cui bambini e bambine potranno vestire i panni di Alfredo Brandolini e scattarsi una foto nella sua storica biblioteca, e “Cuor di pettirosso”, una speciale visita con la guida nel panni di Alfredo Brandolini che inizierà alle ore 16.30. Sabato 30 dicembre, dalle 14 alle 18, il Museo propone “Fine d’anno in scienza” un evento tra scienza e curiosità dedicato a bambine e bambini dai 7 anni in su che per un’intera giornata potranno sperimentare come veri scienziati. L’ultimo evento dedicato alla Befana è in programma mercoledì 3 gennaio alle ore 10 con la “Visita gioco in compagnia della Befana”, uno speciale percorso al museo guidato dalla Befana in persona. Info e prenotazioni: 0544 528710 - 529260.
TEATRO RASI AL MATTINO , INGLESE IL POMERIGGIO AL
TAMO
Sempre a Ravenna, ma nei giorni precedenti, per prepararsi all’evento, nelle giornate del 2, 3, 4 e 5 gennaio al Museo Tamo, via Rondinelli 2, è in programma “Christmas Holiday al Museo 2018 - Aspettando la Befana ...”, si tratta di laboratori didattici di RavennAntica rivolti a bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni. Nelle mattine indicate si terranno attività di laboratorio ludiche ed educative che includono anche il mosaico, bel pomeriggio, alle 16, English Club Christmas Holiday Edition a cura dell’Associazione culturale Little Student. Incontri per scoprire la lingua inglese con giochi dinamici e divertenti legati alle festività natalizie. Al termine merenda per tutti i partecipanti. Durata 1 ora e 30 minuti. Tutti gli appuntamenti sono a prenotazione obbligatoria: tel. 0544 213371 - interno 1 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17).
Il gesto del dono tra Deledda e fratelli Grimm Domenica 14 gennaio alle 11, per i bambini dai 3 ai 10 anni, spettacolo di Teatro di figura al Rasi con Doni della compagnia Is Mascareddas. Un racconto di Grazia Deledda, una favola dei fratelli Grimm, una fiaba araba e due leggende della tradizione popolare raccontano il gesto del dono.
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RAVENNA &DINTORNI 21/12 2017
34
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!
Appartenente alla stessa famiglia dei carciofi ai quali viene associato sia per estetica che per valori nutrizionali (non per niente viene chiamato anche “carciofo selvatico”), il cardo è uno degli ortaggi tipici della stagione fredda, del periodo cioè che va dai primi di ottobre fino a febbraio inoltrato. Coltivato già ai tempi dei Romani, cresce su svariati substrati ma necessita di climi relativamente miti: supera infatti difficilmente inverni rigidi con temperature che scendono al di sotto dei -2 gradi. A dire il vero esistono due grandi famiglie del cardo: quello coltivato (C. cardunculus altilis) e quello selvatico (C. cardunculus sylvestris); quest’ultimo è diffuso in tutto il centro, il meridione e
nelle isole ed è meglio conosciuto come cardo mariano (Silybum marianum) o anche "cardo benedetto" o "cardo della Madonna". Per ciò che riguarda invece il cardo coltivato, le varietà sono identificate principalmente in base alle zone di coltivazione e alla presenza o assenza di spine dell’ortaggio. Il cardo Bianco Avorio, per esempio, ha costolature carnose e foglie per lo più senza spine, il Gigante di Romagna può arrivare anche a toccare il metro e 60 di altezza e presenta delle foglie verdi chiare senza spine, mentre il Gigante Inerme ha le coste più carnose. Poi ricordiamo quello di Bologna senza spine, il piemontese di Chieri, il pregiato di Tours, il cardo triste, con i fori rosso scuro e il cardo alato delle zone umide. Ancora, meritano due parole in più i cardi gobbi di Nizza
LA RICETTA CARDI
SALTATI ALLE ACCIUGHE
Ingredienti per 4 persone: 4 foglie alloro, 1 cardo, 8 acciughe o alici sott'olio, sale marino integrale, 1 pizzico di noce moscata, qualche chiodo di garofano, pepe macinato al momento, 3 spicchio aglio, 1 bicchiere di latte. Preparazione: Eliminare i filamenti ad un grosso cardo tenero, tagliare le costole a tocchetti e lessarli per 15 minuti in acqua e latte. Ora scolarli, porli in una padella con 4 cucchiai di olio, uno spicchio d'aglio, una foglia d'alloro e un paio di filetti d'acciuga sott'olio. Mescolare e lasciare sul fuoco per 20 minuti. Servire caldi completandoli con un filo di olio a crudo e una bella macinata di pepe.
TENDENZA BIO
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35 IL CONSIGLIO
LA PRATICA L’IMBIANCHIMENTO
GLI USI DEL CARDO IN CUCINA
PER AVERE I CARDI GOBBI
Il caratteristico sapore, sÏ amaro ma anche tendente al dolce del cardo, è dovuto ad una particolare pratica dell’orticoltura chiamata imbianchimento. Nella pratica, dalla fine di settembre fino a metà febbraio, si lega la pianta per proteggerla dal freddo e nasconderla dalla luce. Il sistema piÚ rapido consiste nell’avvolgerla con cartoni, carta grossa o paglia, mentre quello utilizzato prevede di coprire l’ortaggio con della terra, piegandolo e lasciandone fuori solo la cima delle foglie. Con questa tecnica si ottengono i cardi gobbi.
Monferrato, dal gusto delicato che ben si adatta all’impiego a crudo in cucina. I cardaroli piemontesi della valle del Belbo sono abilissimi nella coltivazione di questi ortaggi, la cui pianta viene piegata lateralmente e coperta di terra in modo che le costole rimangano prive di clorofilla e quindi bianche e croccanti. In questo modo assumono anche la caratteristica forma curva, dovuta al tentativo di ritrovare la luce. Veniamo ora alle proprietà nutritive: caratteristiche primarie del cardo sono il ridottissimo contenuto calorico e la grande ricchezza di fibre (che gli conferisco-
no proprietà leggermente lassative): per 100 grammi di prodotto si contano 10 calorie. Poi è noto per le sue virtÚ depurative, in particolare come tonico per il fegato grazie alla presenza di una sostanza nota come silibina che aiuta a smaltire le tossine accumulate nell'organismo. Inoltre questo ortaggio contiene sostanze antiossidanti che contribuiscono a mantenere giovane l'organismo, sali minerali come calcio e potassio e vitamine del gruppo B. Tutto ciò fa sÏ che il cardo abbia proprietà anticolesterolemizzanti, digestive e bruciagrassi.
Una fase molto importante della preparazione del cardo per il suo impiego in cucina è la pulizia: prima di tutto bisogna tagliarne la base, scartare le costole esterne e togliere i filamenti e la pellicina bianca da quelle piĂš tenere. Per evitare l’ossidazione, è meglio immergere le parti giĂ pulite in abbondante acqua e succo di limone. A questo punto si procede con una particolare forma di cottura, che viene chiama nel gergo degli chef “en blancâ€?. Si stempera un cucchiaio di farina con due cucchiai d’olio e si diluisce con il succo di mezzo limone. Il composto ottenuto si versa in una pentola con abbondante acqua salata in ebollizione all’interno della quale si aggiungono infine i cardi a pezzi. Dopo circa 30 minuti di cottura saranno pronti per essere sgocciolati e gustati in tanti modi. Le varie tradizioni italiane lo presentano seguendo differenti ricette che spaziano dagli antipasti, fino a contorni passando per primi piatti o zuppe (solo il cardo gobbo di Nizza Monferrato o altre tipologie piĂš pregiate sono buone anche consumate crude): in Piemonte lo servono crudo insieme alla bagna cauda, ma anche come uno sformato sbollentato e arricchito con burro, uova, parmigiano reggiano e besciamella. In Abruzzo per Natale è tipico presentare in tavola la minestra con cardone, una zuppa con brodo di gallina, cardo, uova, parmigiano e noce moscata. Infine, una delle ricette piĂš gustose per presentare il cardo rimane quella di friggerlo e nel caso remoto in cui avanzi, ripassarlo in padella con una salsa di pomodoro.
LA CURIOSITĂ€ PER CAGLIARE IL FORMAGGIO E LA PRODUZIONE DI BIODIESEL
Non solo in tempi antichi ma anche oggi, in alcune zone d’Italia, i semi di cardo e i germogli servono per fare cagliare il formaggio. Recentemente il cardo trova impiego anche nella filiera energetica, poichè i semi possono essere utilizzati per la produzione di biodiesel, mentre la biomassa residuale per la produzione di energia termica.
Tanti auguri di Buone Feste con i nostri panettoni!
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APERITIVO DI BENVENUTO ANTIPASTI Insalata di Bruxelles con pinoli croccanti Gluten Free. Allergeni: frutta secca Formaggini raw di mandorle e anacardi con mostarde Gluten Free. Allergeni: frutta secca Pasticcio di Duchessa salati con patata viola Gluten Free. Allergeni: /
PRIMI Vellutata di zucca e patate Gluten Free. Allergeni: / Ravioli ripieni di patate e tartufo nero con crema di cavolfiore e scaglie di tartufo uncinato Allergeni: glutine Alternativa senza glutine: Tagliatelle con tartufo nero SECONDI Sformato di patate e cipolla, crema di patate viola, pomodorini secchi, chips di patata, sedano croccante Gluten Free. Allergeni: sedano Brasato Amaranto di seitan con topinambur, crema di barbabietola e frutti di bosco Allergeni: glutine Alternativa senza glutine: Tempeh al posto del seitan DOLCI Crema Chantilly con crema di nocciole e fondente Gluten Free. Allergeni: soia Tronchetto natalizio con crema di nocciole Allergeni: glutine e frutta secca
PRIMI Crema allo zafferano, amaranto e patate viola croccanti con semi di lino e melograno Gluten Free. Allergeni: / Cappelletti in brodo della tradizione Allergeni: glutine Lasagna di pasta di mais con ragĂš di piselli, cavolo nero, sfiandrine e formaggio veg Gluten Free. Allergeni: soia SECONDI Sformatino di polenta con spinaci, ragĂš di funghi e topinambur Gluten Free. Allergeni: / Arrosto di sedano rapa con patate alla Hasselback Gluten Free. Allergeni: / Spezzatino di seitan con porcini e castagne, accompagnato con chips di patate Allergeni: glutine DOLCI Cassata siciliana Gluten Free. Allergeni: soia Panna cotta ai lamponi e zenzero Gluten Free. Allergeni: soia BRINDISI DI MEZZANOTTE con spumante bio
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GUSTO
IL PRANZO DELLE FESTE
Natale: miele, canditi e frutta secca per i dolci che sconfiggono le tenebre di Giorgia Lagosti
E, dopo antipasti, primi, secondi e contorni, arriviamo finalmente ai dolci di Natale, a quelle preparazioni che giocano un ruolo fondamentale sulle tavole delle feste, a quei “bocconi” ai quali, anche se satolli dopo antipasti, primi piatti, pietanze e contorni, non si rinuncia mai. Pandoro e panettone vanno bene ma la tradizione del nostro Bel Paese, a riguardo, è molto altro e merita di essere presa in considerazione, soprattutto se ci si sta accingendo a scegliere il dessert del pranzo del 24. Prima di tutto va detto che il Natale è una delle festività più antiche, molto più vecchia della nascita di Cristo: affonda le radici nelle prime civiltà di agricoltori. Questi, temendo la possibilità di una notte eterna, ad ogni solstizio d’inverno festeggiavano la rinascita del Sole: non solo le luci che si utilizzano oggi, sia nella tradizione ebraica che in quella cristiana, sono un ricordo di quel periodo di tenebre, ma anche i dolci hanno spesso mantenuto l’aspetto tradizionale, portatori di materie prime tutte legate al sole, simboliche e significative. Così in Italia, fra gli ingredienti maggiormente usati per i dolci di Natale, abbiamo il miele, la frutta secca, tipi di pane poco lievitato, le
spezie e la frutta candita. E giusto per ricordarne alcuni, certamente uno dei più antichi e di quelli che rievoca la tradizione romana della festa del Sole vincitore, è il pangiallo romano: il colore dorato, ottenuto con una miscela di farina e spezie, zafferano compreso, è un richiamo proprio alla luce dell’astro. Poi, in passato, per la preparazione si usavano i noccioli essic-
«Questo periodo dell’anno si
festeggiava già prima dell’arrivo del Natale ed era tradizione usare materie prime legate al sole
»
cati della frutta estiva mentre oggi si preferiscono mandorle e nocciole. Altrettanto esemplare è il panforte, tipico di Siena: è testimoniato già a partire dall’anno Mille, anche se all’epoca era probabilmente riservato solo ai più ricchi, visto l’impiego, oltre a miele e frutta secca, di spezie pregiate come la cannella e la noce moscata. Oggi il suo sapore è dolcissimo, ma sembra che in passato la preparazione della frutta non sempre andasse a buon fine, dando al pane dolce un sapore acido, cioè forte. Poi c’è il panpepato, che differisce dal panforte per l’impiego anche di cacao e pepe e viene preparato nelle province di confine fra Umbria e Lazio. Venendo ora ai lievitati, e tralasciando per il momento i grandi prodotti da forno (panettone e pandoro), il più noto è probabilmente il pandolce genovese. Anche qui si utilizzano uva passa, frutta e zucca candita, pinoli ma si aggiungono anche il burro, il lievito, lo zucchero e una buona quantità di farina bianca.
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37 LA RICETTA I
ROCCOCÒ NAPOLETANI
Ingredienti (per 25 pezzi): 1 chilogrammo di farina 0, 900 grammi di zucchero semolato, 900 grammi di mandorle con buccia, buccia grattugiata di 1 arancio, di 1 limone e di 3 mandarini, 25 grammi di pisto (misto di spezie: cannella, chiodi di garofano, noce moscata, cardamomo), 2 grammi di ammoniaca per dolci, 150 grammi di canditi scorzetta e cedro, 100 millilitri di acqua tiepida, 50 grammi di miele di acacia o millefiori, 200 millilitri succo di arancia e mandarini, un pizzico di sale fino, 1 bacca di vaniglia. Per decorare la superficie: 2 uova, 1 cucchiaino di zucchero di canna grezzo, 100 grammi di mandorle. Preparazione: Tostare leggermente le mandole, farle raffreddare e tritarle in maniera grossolana. Disporre la farina sul tavolo dandole la classica forma “a fontana”, poi praticare un foro nel centro e versarci dentro lo zucchero, le mandorle tritate, la buccia grattugiata del limone, la buccia di arancio e mandarini a dadini, il pisto, i canditi tagliati a dadini e la vaniglia grattugiata. Spremere gli agrumi, filtrare, aggiungere l’acqua e intiepidire sul fuoco. Togliere dal fuoco per sciogliere il miele e aggiungere l’ammoniaca. Versare gradualmente sull’impasto. Adesso lavorare a mano tutti gli ingredienti aiutandosi aggiungendo gradualmente il liquido tiepido. Amalgamare bene il composto in modo da ottenere un impasto che sia morbido ma non appiccicoso. Ora spezzare l’impasto a pezzi da 100 grammi e stenderlo a bastoncino formando una ciambellina. Rivestire di carta forno una teglia ampia e adagiarvi sopra i roccocò così formati (è necessario lasciarli abbastanza distanziati gli uni dagli altri perché in cottura tendono a gonfiarsi un po’ e quindi potrebbero attaccarsi). Appoggiare infine 4 mandorle sui roccocò premendo leggermente. Pennellarli con l’uovo e zucchero sbattuto e poi infornateli a 150° per 30/40 minuti. Una volta cotti, sollevarli dalla teglia con una spatola e capovolgerli. Aspettare che si siano raffreddati: appena sfornati sono infatti troppo morbidi e rischiano di rompersi, mentre una volta freddi saranno duri e croccanti. Si conservano ben chiusi in buste di carta per almeno una settimana.
Fra le montagne lombarde la farina di elezione è invece quella di grano saraceno e si utilizza per preparare la bisciola, chiamata panettone valtellinese. Andando oltre, e ricercando anche un aspetto stupefacente, il certosino bolognese è certamente il dolce di frutta candita più colorato che si possa immaginare. E probabilmente anche il
più calorico: noto anche come panspeziale, e lucidato dopo la cottura con il miele, nella preparazione si utilizza pure la mostarda! E che dire del buccellato siciliano? Frolla ripiena di frutta secca e pezzetti di cioccolato, disposta a ciambella e decorata con ciliegie e cedri canditi. Nelle Marche e in Romagna si
utilizzano invece ingredienti più poveri: mosto d’uva cotto (la saba), pane raffermo, uova e frutta, insieme alla buccia degli agrumi, servono per preparare il tradizionale bostrengo, la cui ricetta e persino il nome varia di focolare in focolare. Il mosto d’uva si utilizza anche in Sardegna, tanto che qui il dolce tradizionale, preparato sin
dal giorno dei morti, si chiama pan’e saba, cioè pane di mosto. Alcuni preferiscono poi la frutta secca alla candita: in Trentino e Alto Adige c’è lo zelten, con mandorle, pinoli, noci e a volte fichi secchi. All’altra estremità opposta d’Italia, in Sicilia, alle mandorle si aggiungono i semi di sesamo, il miele e la buccia di agrumi: ecco
Ristorante
PONTE DEL GATTO Cesenatico
Menù del Porto Canale Insalata di mare - Alici marinate Crostini di pesce - Seppie con piselli Tagliolini allo scoglio Secondi a scelta tra: Spiedini misti - Fritto misto Grigliata mista Acqua, vino, caffè
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la cubaita, croccante alternativa al torrone. Anche il torrone non è un dolce da sottovalutare: preparato con miele, albumi e frutta secca, vanterebbe origini risalenti addirittura alle popolazioni italiche pre-romane. Oggi si prepara a Cremona come in Sardegna, oltre che in tutte le pasticcerie artigianali italiane: le differenze sono nel tipo di miele utilizzato, nella durezza o nella morbidezza dovuta al tempo di cottura, nel rivestimento di cioccolato o nel fondo tradizionale fatto di ostia. Come già visto, il miele è protagonista di molti dei dolci di Natale ma in nessuno è evidente come negli struffoli napoletani, noti anche come cicerchiate in Italia centrale: si tratta di palline di pasta fritte nel burro o nello strutto, ricoperte di miele caldo e decorate a piacere con frutta candita o zuccherini colorati. A Napoli gli struffoli si accompagnano inoltre con mustaccioli e roccocò: i primi, probabilmente nell’antichità preparati con il mosto, sono dolcetti di frutta secca, miele e cioccolato fondente, a forma di rombo. I roccocò invece sono piccole ciambelle speziate, arricchite con mandorle tostate, da ammorbidire nello spumante o nel vino dolce dei festeggiamenti natalizi. La lista sarebbe ancora molto lunga e potrei parlarvi dei tardulli calabresi, delle cartellate pugliesi, della la pitta ‘mpigliata silana, della gubana friulana, dei ricciarelli toscani... sarà per il prossimo Natale.
Menù di Capodanno Antipasti freddi Alici marinate Insalata di mare con aragostelle Polipo al vapore con patate Salmone marinato con zucchero e ginepro Pesce spada affumicato Carpaccio di tonno Pinna Gialla Scampi alla mediterranea Antipasti caldi Gamberoni al sale dolce di Cervia Seppia con porcini Moscardini con fagioli borlotti Primi piatti Risotto rosso ai frutti di mare Tagliolini alla ricciola Secondi piatti Grigliata mista con crostacei Acqua, vino, caffè e dolce del buon augurio
€ 49,00
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GUSTO
38 ENOLOGIA E AFFARI
Cresce ancora il gruppo Cevico, grazie all’export Dati più che positivi per il Gruppo Cevico, colosso del settore vitivinicolo romagnolo, riunito recentemente in assemblea per analizzare l’andamento economico 2016/17 e nominare a nuovo presidente del consorzio cooperativo lughese, Marco Nannetti, 49 anni , già nel ruolo di vicepresidente, che subentra a Ruenza Santandrea, per 12 anni ai vertici dell’azienda. Azienda che vanta un patrimonio netto di 69,1 milioni di euro (+500mila nell’esercizio), un utile di 820mila euro, e soprattutto un export che ha raggiunto la cifra di 33,4 milioni di euro. In sostanza una bottiglia su quattro di Cevico va oltreconfine. L’export imbottigliato in particolare è cresciuto del 12% per il terzo anno consecutivo a volume e del 23% a valore evidenziando l’importanza di questo segmento in anni in cui il vino sfuso sconta prezzi sempre altalenanti. I mercati al top del Gruppo sono: Cina (primo esportatore italiano), Giappone (secondo esportatore), Russia, Francia, Regno Unito, oltre a buone performance in tutto il sud est asiatico ed Usa. Bene anche la posizione finanziaria netta che si attesta a 18 milioni di euro. Tutto questo in un trend di crescita di lungo periodo che in sette anni ha visto salire il fatturato del gruppo cooperativo di 45 milioni di euro (+44%). Il fatturato consolidato (Cevico, Le Romagnole, Cantina dei Colli Romagnoli, Le Romagnole Due, Due Tigli, Rocche Malatestiane, Sprint Distillery, Winex. Tenuta Masselina e Medici Ermete & Figli) nella gestione 2016/2017 è stato di circa 147 milioni. Superati i 70 milioni di litri imbottigliati
LO STAPPATO
COSE BUONE DI CASA
Bursôn spumeggiante per un piacevole brindisi
Un sontuoso fagiano (o faraona) con farcitura
di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com
Terre Cevico è partner ufficiale di Fico Eataly Word di Bologna
nel 2017, sono state molte anche le novità tra cui il lancio di nuovi prodotti come leva strategica per affrontare un mercato sempre più competitivo. In arrivo una nuova gamma di spumanti metodo classico a completamento delle “Bollicine Romagnole”, un Romagna Doc Sangiovese Appassimento ed un importante restyling della linea Galassi (quant’ultima distribuita negli scaffali della Gda). È poi stata ampliata la gamma della linea “B.Io” (bipuntoio) dedicata ai vini biologici nel segno del grande impegno di Cevico sulla sostenibilità. E sempre a proposito di biologico, la collaborazione con Fico con i vini ufficiali della Fabbrica Contadina “Fico Bianco” e “Fico Rosso”. Il consorzio cooperativo Cevico associa oltre 5.000 viticoltori a conduzione diretta dei vigneti, che pone l’azienda lughese tra i principali player del vino a livello nazionale. Il tutto per un grande vigneto di 7000 ettari, con 1,4 milioni di quintali di uva lavorata.
A fine anno assaggiamo in anteprima un’assoluta novità. A proporcelo è l’inarrestabile “Tenuta Uccellina” di Russi che ogni tanto ricordiamo per gli ottimi risultati sui vitigni autoctoni in particolare per il Bursôn. Ed è proprio di Bursôn che parliamo oggi ma in versione rosata e, per di più, con le bolle. Vinificato col metodo Charmat, rifermentazione in autoclave, si presenta con un bel colore rosa salmone. Ottimo perlage. Al naso è di media intensità e persistenza, un tocco vanigliato con ricordi di fragole di bosco, lampone, mirtilli e ribes. Una traccia di alloro sul finale. La carbonica puntigliosa e cremosa. Buona l’intensità e la persistenza al palato con un ritorno aromatico di fiori di mandarino e agrumi. Piacevole freschezza e sapidità evidente. Un vino con ancora del potenziale da sviluppare ma che oggi, nel panorama degli spumanti romagnoli, si posiziona a un livello ottimo. Abbinate questo piacevolissimo spumante a un piatto di crostacei o di pregiati salumi, augurandoci che la Tenuta Uccellina, perseveri con questo Bursôn con le bolle per un frizzante augurio di buone feste anche da parte mia.
MANGIARE E BERE APPUNTAMENTI GOLOSI NEI LOCALI DEL CINEMACITY Proseguono gli appuntamenti al centro The City del Cinemacity di Ravenna, nei locali della bruschetteria Pandeajo, Cinepizza, America Graffiti e Lonì Cafè. Il 25 e 26 dicembre sarà allestita una Casa di Babbo Natale per i più piccoli mentre a Capodanno sarà possibile prenotare il proprio tavolo nei vari locali con menù alla carta. In programma nel corso della serata dj-set, musica dal vivo con Gloria Turrini e Francesco Laghi e lo spettacolo del prestigiatore Enrico Battaglia. A disposizione anche l’offerta che comprende panettone con mascarpone e cioccolato, uva e lenticchie come da tradizione, e spumante per brindare al nuovo anno a 10 euro a persona.
di Angela Schiavina
Con questa proposta si chiude il mio ricettario del 2017. Alle lettrici e ai lettori tantissimi auguri di Buon Natale, buon inizio 2018 e un grazie affettuoso. Da mettere in tavola per le feste ecco un sontuoso fagiano (o faraona) farcito. Ingredienti: un fagiano o faraona di 1,100 kg. (senza testa e piedi poi disossato dal macellaio), 200 gr. di petto di pollo macinato due volte o di lonza di maiale, 250 gr. di panna fresca, paté di fegato (100 gr. di fegatini di pollo e 100 gr. di fegato di vitello), 100 gr. di parmigiano grattugiato, 3 fette di pan carrè ammorbidite nel latte e ben strizzate, 2 uova, una noce di burro, due cucchiai di Marsala secco, un bicchierino di Gin o Grappa al ginepro, foglie di salvia, olio evo, sale e pepe bianco. Preparazione: lavate e asciugate il fagiano dopo aver controllato la pelle: se ci fossero tracce di penne, bruciacchiatele e ripulite. Preparate la farcitura: In una ciotola mettete il petto di pollo o lonza macinato due volte, il pane ben strizzato dal latte, il parmigiano grattugiato, un uovo intero e un tuorlo, sale, pepe, mescolate bene. Preparate il paté: in un padellino mettete il burro, una foglia di salvia poi i due tipi di fegato ben puliti lavati e asciugati, fate rosolare velocemente e bagnate con il Marsala secco. Lasciate cuocere per 8/10 minuti poi tolta la salvia, frullate e lasciate raffreddare. Prendete il fagiano o faraona, stendete bene la carne, spalmatevi il composta e sopra il paté. Arrotolate e legatelo. In un tegame mettete una noce di burro, qualche foglia di salvia e due cucchiai di olio evo. Rosolate bene il rotolo e versate il bicchierino di gin. Una volta evaporato l’alcol versate la panna liquida. salate, alzate il bollore alla panna, incoperchiate e trasferite il tegame nel forno a 200° per circa 90 minuti. COntrollate di tanto in tanto: se dovesse asciugarsi troppo aggiungete un mescolino di acqua calda. A fine cottura avvolgete il rotolo nella carta stagnola e tenetelo in caldo. Togliete le foglie di salvia dal sugo e frullatelo. Tenete in caldo. Trascorsi 10 minuti, togliete il rotolo dalla carta, liberatelo dallo spago e tagliate delle fette non troppo sottili poi nappatele con la salsa. Servite la carne con un accompagnamento di risotto al prosecco o un con un riso pilaf. O in alternativa mettete in tavola un puré di patate o spinaci alla parmigiana.
SALUTE BENESSERE Qualche accorgimento per smaltire gli eccessi a tavola di fine anno Il periodo delle feste natalizie, si sa, è quello più a rischio “attentati” per la propria linea e anche a stare molto attenti, accumulare qualche chilo di troppo è inevitabile. Fra pranzi e cene debordanti di portate, aperitivi con gli auguri, snack a base di uno dei tanti dolcetti che riempiono le nostre case, il rischio di lievitare è piuttosto elevato. Ma ci sono dei rimedi veloci ed efficaci per una veloce ed efficace remise en forme, in modo da presentarsi in primavera rigenerati. Anzitutto non bisogna temere di salire sulla bilancia per guardare in faccia la realtà sin da i primi di gennaio e capire come rimet-
INFO. PROM.
Dimagrire col metodo Thomas Thai L’arrivo delle feste mette l’acquolina in bocca. Le offerte gastronomiche si moltiplicano e resistervi diventa un’impresa ardua. E se invece queste settimane fossero il momento ideale per dimagrire? Non dobbiamo fare altro che considerare i pasti festivi come premi per una giusta condotta e provvedere ad ottimizzare il nostro rendimento nel prima e nel dopo. Al contrario di quanto si possa pensare, bilanciare i pasti abbondanti col digiuno è sbagliato, risultando solo controproducente. È poi necessario aggiungere la giusta quantità di attività fisica, così da stimolare e velocizzare il metabolismo basale. Ecco quindi utile l’appoggio a un team di professionisti che sappia come affrontare al meglio questo periodo dell’anno. A tal proposito i centri dimagrimento Thomas Tai di Barbiano di Cotignola e Ravenna hanno pensato a idee regalo personalizzate, tra cui pacchetti benessere, bellezza e salute. Il perdere peso nella stagione invernale si potrà quindi considerare possibile, così da evitare il tipico senso di colpa post-vacanze. Info: Centri dimagrimento Thomas Tai - Ravenna, via Bovini 68 tel. 0544 465033; Lugo, c/o Villa Bolis tel. 0545 78347.
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L’ORTOPEDICO RISPONDE
In forma nonostante le feste
GLI ESPERTI
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tersi in carreggiata. Per iniziare a depurare l’organismo ed eliminare le scorie accumulate mangiando a volontà, un primo ottimo rimedio consiste nel bere molta acqua. Frutta e verdura devono poi diventare il pilastro della dieta detox post natalizia, introducendo almeno cinque porzioni al giorno. Per contro, è bene abbassare la quantità di calorie da grassi e proteine animali (soprattutto le carni rosse). Queste ultime possono essere sostituite da quelle vegetali contenute nei legumi ma vanno bene anche la carne bianca di pollo, il tacchino e il coniglio cotti in modo leggero senza grassi aggiunti, o il pesce, preferibilmente al vapore. Si consiglia anche di limitare i latticini e di ridurre il consumo di uova a una o due a settimana. Per un po’ bandire anche i dolci e gli zuccheri semplici. Ridurre in generale le porzioni, ma senza ricorrere a inutili digiuni. Sì a infusi e tisane disintossicanti. Fare attività fisica è il mezzo migliore per disfarsi dei chili accumulati. L’ideale sarebbe una fase di tonificazione anaerobica, con pesi ed esercizi, associata a un’attività aerobica come corsa, nuoto, biciletta, prevedendo di allenarsi a giorni alterni. Un’ottima soluzione sono anche le attività sulla neve, vere e proprie brucia-grassi, per chi può ricavarsi una settimana bianca. Con un’ora di sci di fondo si consumano circa 900 calorie, con una passeggiata sulle ciaspole 550, mentre sci, snowboard e pattinaggio circa 500 in un’ora.
Inverno, umidità e dolori articolari a cura di Elena Tazzari
Durante la lunga stagione invernale, si sa, le articolazioni sono messe a dura prova proprio a causa del forte freddo e della dilagante umidità. I rimedi, per fortuna, non mancano. A partire dalla termoterapia, un metodo terapeutico molto utilizzato sin dall’antichità, come sistema naturale per aumentare la vasodilatazione migliorando l’afflusso di sangue e il conseguente apporto di ossigeno alle fasce muscolari, favorendo così l’eliminazione delle tossine. Si possono avere, in particolare, grandi risultati sul tratto cervicale e lombare. In generale, comunque, la termoterapia favorisce la risoluzione di stati infiammatori articolari. Alla Sanitaria Ortopedia di Elena Tazzari a Bagnacavallo, è possibile trovare tanti articoli per il benessere di collo, spalle e schiena che in qualche modo proprio dalla termoterapia prendono spunto, ossia dal maggiore calore. Dai prodotti riscaldanti come il termoforo, di diverse tipologie, sia per la schiena e collo a cintura che tradizionale rettangolare. Inoltre lo scaldapiedi elettrico, la coperta per il letto. Tutti i prodotti sono garantiti e certificati pertanto sicuri come normativa CE e sono considerati dispositivi medici che si possono detrarre come spesa medica sanitaria. Anche tutti i segmenti in lana vergine o lana merinos come le ginocchiere, le pancere, le gomitiere sono uno strumento valido per i dolori muscolari dovuti ad affaticamento, a tensione muscolare, distorsioni, stiramenti, artrosi e reumatismi. Alleviano il dolore rilasciando calore sulla parte interessata, rilassando e decongestionando le aree doloranti.
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RAVENNA &DINTORNI 21/12 2017
ASTRI
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ARIETE
BILANCIA
Lavoro e famiglia inginocchiano gli zebedei, ma non fate le vittime perché attirereste solo la sfiga e allontanereste chi è pronto a sostenervi. Partner compreso. Anche se a Natale la stanchezza si farà sentire, e qualche preoccupazione permane, vi lascerete sbaciucchiare dall’amore in un tripudio suino-fetish.
Il week end di Natale, con il corredo di banchetti e di impegni in famiglia, sarà un banco di prova ideale per iniziare a fare i conti con la nuova quadratura di Saturno, in vista delle frequenti rottura di bolas che vi attendono nei primi mesi del nuovo anno. State calmi e non affogatevi nell’alcol.
TORO
Potete approssimarvi al Natale con un ottimismo formato cine-panettone. Con Saturno che dal Capricorno inaugura una lunga stagione d’amicizia con voi e poi il Sole di nuovo in aspetto amichevole, ritrovate grinta e motivazione per mettere mano alle tante situazioni che negli ultimi mesi vi hanno impensierito.
GEMELLI
Sua Maestà Rompiglione, ovvero Saturno, vi ha finalmente lasciato e così potete cedere ad altri il primato nella disciplina del sollevamento zebedei. Naturalmente i vostri. Approfittate della pausa natalizia per gioire con chi amate e ritrovare l’energia, soprattutto, psicologica per alleggerire il vostro quotidiano.
CANCRO
Se gli ultimi impegni prima delle feste vi portano via più tempo di quello che avete a disposizione, evitate di fare gli zkizzati, soprattutto in famiglia. Perché se anche il bilancio generale di fine anno non vi soddisfa, la nuova opposizione di Saturno vi costringerà a rivedere ogni progetto.
LEONE
Nonostante casa e lavoro siano una gabbia salariale, perché costano in termini di soldi e giramenti a sud dell’ombelico, non guastatevi i ritrovi benaugurali con gli amici e non ruggite contro eventuali imprevisti o disaccordi in famiglia. Ma nel caso, almeno fingete di avere tutto sotto controllo.
SCORPIONE
Il miele di Manuka della Nuova Zelanda: vera medicina naturale Il miele è stato usato per scopi medici dagli antichi Egizi per migliaia di anni. Studi recenti hanno indicato che un tipo speciale di miele prodotto in Nuova Zelanda chiamato Miele di Manuka, in Inglese Manuka Honey, ha un'altissima componente antibatterica. Il miele di Manuka è prodotto dalle api che si nutrono dei fiori dell'albero di Manuka
(Leptospermum Scoparium) che è una pianta indigena che cresce nelle distese incontaminate e prive di qualsiasi tipo di inquinamento della Nuova Zelanda. Questo miele è oramai riconosciuto dai medici come una valida alternativa alle forme convenzionali di medicina. Quali sono le proprietà del Miele di Manuka MGO?
E' un potente e naturale antibatterico, antivirale, antiossidante, antisettico, antinfiammatorio, per questo motivo è un validissimo vaccino naturale ma anche un ottimo rimedio in caso di mal di gola, raffreddore e tosse ricorrente Sulle ferite crea un ambiente di guarigione che permette alle nuove cellule della pelle di crescere a filo della ferita, prevenendo deformità della pelle e cicatrici. Contrasta reflusso gastrico e bruciore di stomaco. Ha proprietà antifunginea che può curare la tigna, il piede d'atleta ed i funghi in gene-
rale. Il Miele di Manuka è completamente naturale e biologico. Non ha effetti collaterali noti. È adatto anche ai bambini grazie anche al suo sapore dolce e gradevole. Tutti i mieli di manuka sono uguali? L'attività antibatterica del miele di manuka è indicata dal quantitativo di MGO (MethylGlyOxal) che è indice di qualità del prodotto e ne suggerisce il corretto utilizzo.
VERGINE
È vero che gli impegni sono tanti e la voglia di vacanze è grande, ma grazie al vostro senso del dovere, e a Mercurio, riuscirete ad evitare di comportarvi come un rottweiler con l’eczema e a risolvere tutto giusto in tempo per il week end natalizio, da trascorrere rigorosamente in famiglia.
Creatività, charme e un’insolita siccità del veleno nel vostro pungiglione vi faranno trovare sotto l’albero notevoli soddisfazioni nella vita di relazione, nel lavoro e persino in famiglia. E la fornicazione sarà più dolce e golosa di una razione doppia di mascarpone spalmato sul pandoro.
SAGITTARIO
Certa gente vi spreme come foruncoli, il lavoro rompe e in certi giorni non vorreste neppure guardarvi allo specchio, ma non avvilitevi e guardate con fiducia al week end di festa, quando grazie a Mercurio farete la pace con il lavoro e con chi ha fatto a gara a fracassarvi i malleoli.
CAPRICORNO
Con Sole e Saturno nel segno da questa settimana sarete avanti a molti. In ogni ambito, ma soprattutto nel lavoro. E ancor più da giovedì, quando colloqui e p.r. possono aprire sviluppi impensabili anche solo fino a sei mesi fa. Week end di pandoro, torrone e fornicazione panpepata.
ACQUARIO
A Natale potreste seguire più le vostre paranoie di lavoro che le istanze a godervi le festività. Fate i bravi, perché così vi tagliate da soli ogni parte molle deputata alla procreazione. E per una volta siate generosi, anche a costo di lasciare ad altri l’opportunità di guadagnare qualche soldo.
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È vero che certe preoccupazioni familiari e di lavoro rischiano di guastarvi i preparativi delle feste, ma molti di voi possono contare su zebedei granitici oltre che su Saturno in posizione più amichevole. Approfittatene per gustarvi un Natale al calduccio in casa con l’amato.
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A cura del Comitato UISP RAVENNA - LUGO Sede di Ravenna: via G. Rasponi, 5 - tel. 0544 219724 E-mail: ravennalugo@uisp.it - www.uisp.it/ravenna Sede di Lugo: piazzale Veterani dello Sport, 4 - tel. 0545 26924 E-mail: lugo.ravennalugo@uisp.it - www.uisp.it/lugo
GIORNATA DELLO SPORT IL MEMORIAL GIAN FRANCO BETTI A IVAN PEDERZOLI Confermando una tradizione instaurata su proposta della Uisp RavennaLugo, anche quest’anno, in occasione della 46esima edizione della “Giornata dello Sport” di Lugo ospitata al Pala Banca di Romagna il 26 dicembre, il Comune di Lugo assegnerà un’onorificenza sportiva. Per ricordare nel migliore dei modi lo storico dirigente Gian Franco Betti, per trent’anni vera anima del Comitato lughese scomparso improvvisamente nei primi giorni dell’agosto 2015, durante la manifestazione verrà consegnato il terzo Memorial Betti. La ceramica verrà consegnata anche quest’anno da Riccardo Betti, figlio dello stesso Gian Franco, e da Marco Pirazzini, presidente Uisp Ravenna-Lugo. E dopo l’assegnazione del primo Memorial Betti nel 2015 a Lamberto Brognara e nel 2016 a Flavio Mazzanti, il prossimo 26 dicembre gli spettatori della “Giornata dello Sport” potranno applaudire la consegna della targa a Ivan Pederzoli, dirigente Uisp dal lontano 1972 e ancora oggi designatore del Settore Arbitrale. Tutt’ora Pederzoli fa parte del Coordinamento che gestisce il Campionato Romagnolo di Calcio a 11 in rappresentanza della zona di Faenza.
Da alcuni anni siamo vittime di perturbazioni atmosferiche a cui non eravamo abituati, che improvvisamente ci colgono causando talora vittime, ma molto più spesso danni nelle nostre cose più care e anche necessarie alla vita di ogni giorno. Il maltempo talora crea anche rapporti difficili tra individui, in quanto la rottura di un albero o di un infisso porta un danno a una terza persona che ne è vittima. È il caso di un nostro associato che lasciava abitualmente un proprio veicolo nel cortile della propria abitazione, quando un temporale improvviso ha fatto precipitare una piccola parte del palazzo vicino proprio sopra il veicolo parcheggiato. Il proprietario si è recato immediatamente dal responsabile dell’edificio per individuare la strada più breve per ottenere un risarcimento e gli è stato risposto di presentare un preventivo di spesa che sarebbe stato senz’altro soddisfatto. Così il danneggiato si è rivolto a un’officina, ha contrattato il prezzo che è stato riportato con esattezza e ha consegnato il documento al responsabile del palazzo in questione. A questo punto l’assicurazione, a cui è stato richiesto il pagamento, ha negato ogni indennizzo poiché la calamità atmosferica, che con sottigliezza contrattuale si distingue dall’evento atmosferico, non consente il risarcimento che va invece imputato alle Autorità istituzionali. L’associazione consumatori ha allora suggerito all’associato di scrivere una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, indirizzata al responsabile del palazzo con la richiesta di un pagamento immediato delle spese sostenute per riparare il veicolo necessario per il proprio lavoro e che erano già state versate al meccanico, poiché la mancata rispondenza dell’assicurazione e il probabile lungo iter burocratico per ottenere un risarcimento pubblico, non diminuivano la responsabilità dei danni causati dal palazzo al vicino di casa. Nel caso che il pagamento non fosse effettuato nel più breve tempo possibile, questi sarebbe ricorso all’Autorità Giudiziaria competente per ottenere ciò che gli era dovuto. A Ravenna l’associazione consumatori Codici è in via Ignazio Sarti 5 tel. 0544 35183 Tutti i giovedì dalle 10 alle 12 il consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento (carlobenelli@alice.it)
L’ANNIVERSARIO
Nel 2018 Uisp festeggia i 70 anni dalla nascita Le parole del presidente nazionale Vincenzo Manco Nel 2018 ricorrono i settant’anni della nascita della Uisp e il Presidente Nazionale Vincenzo Manco ricorda l’appuntamento in un editoriale pubblicato sulla tradizionale Agenda annuale dell’associazione. Ecco le sue parole: «Il 2018 è l’anno del 70esimo della nascita della Uisp, la nostra grande organizzazione di sport popolare, sociale, per tutti, a misura di ciascuno. E tocca a noi fare la nostra parte, riaffermare e rilanciare la forza di un corpo intermedio nato nella Resistenza, cresciuto con la Costituzione Italiana, attraversando e influenzando non solo il sistema sportivo italiano, ma anche la cultura sociale e politica del Paese. Che ha permesso al figlio dell’operaio di vedersi affermare la propria dignità mettendogli al collo una medaglia e facendolo sentire un campione nella propria vita, pur senza essere stato un olimpionico. Lo sport di cittadinanza è un grande fattore educativo e le società sportive che ne compongono la galassia sono i presidi territoriali capaci di offrire opportunità di pratica, attraverso cui formare cittadini attivi, di generazioni diverse che costruiscono partecipazione e democrazia. Nel 2018 continueremo a chiedere con forza alle istituzioni, alla politica, al sistema sportivo di riformarsi, di avviare una vera e propria stagione che porti ad una legislazione di nuovo conio, capace di valorizzare realmente tutte le espressioni e le organizzazioni dello sport italiano, dando finalmente vita ad una cultura sportiva inclusiva. Nella quale venga affermato chiaramente chi fa che cosa e dove la trasparenza e la correttezza possano essere garantite da controlli serrati. L’impegno e la storia della Uisp proseguono su questo solco: donne e uomini che continuano ad animare le piazze, le scuole, i parchi, le strade, non solo gli impianti sportivi. Donne e uomini che voglio ringraziare infinitamente perché costruttori di cambiamento, di civiltà, di diritti, di legalità, di libertà… di vita!».
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 21 dicembre 2017
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