Rd 22 02 18 by Reclam Edizioni e Comunicazione

FREEPRESS n.757

22-28 FEBBRAIO 2018

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2498-9495

PROGETTI E PAESAGGI Dagli stradelli al nuovo palazzetto tra concorsi e bandi pubblici

Un rendering del progetto vincitore della graduatoria provvisoria del bando di riqualificazione degli stradelli retrodunali dei lidi ravennati a cura dello studio Paisà e di Agence Ter

INTRO / 3 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

6 Politiche e amministrative: trova le differenze di Federica Angelini

Ogni elezione è una storia a sé, non si possono sovrapporre amministrative e politiche, ma di sicuro tra ciò che è successo due anni fa per Palazzo Merlato e quello che sta accadendo ora c’è più di un’analogia. Innanzitutto, la desolazione del Movimento 5 Stelle nel territorio ravennate. Due anni fa scelsero di non dare il simbolo a nessuna delle due liste che si erano presentate, a questo giro abbiamo un candidato all’uninominale sospeso per sospetta massoneria (passata) e una capolista inviscihiata nella cosiddetta “rimborsopoli”. Nemmeno nei sogni più arditi di Pd e Lega si era profilato un simile scenario. Sul fronte del centrosinistra, invece, abbiamo su scala nazionale il modello coalizione più o meno sperimentato qui che si compone così: il Pd più una serie di marchi e simboli nati ad hoc per raccogliere i voti di quelli che così si illudono di non votare Pd, ma in realtà lo votano o comunque lo aiutano a vincere rischiando di non contare poi nulla o quasi. Quasi una psicosi del Pd che sembra un po’ quei bambini soli che giocano con gli amici immaginari... Del resto il capolista di Insieme a Ravenna è esattamente il consigliere comunale che due anni fa è stato eletto (l’unico si può dire, perché in grado di raccogliere voti con la sua attività di volontario e la stima di cui gode) con una lista civica nata ad hoc ma che, badate bene, era stato nelle file del Pd fino all’anno prima delle elezioni. Nello schema nazionale manca la lista a sinistra, e così c'è chi pensa alla Bonino, la quale Bonino si badi bene ha presentato il simbolo solo grazie all'interesse convergente con Bruno Tabacci (democristiano) perché altrimenti non avrebbe nemmeno avuto la forza di raccogliere le firme necessarie (cosa che hanno avuto, tanto per dire, nell'ordine: Potere al Popolo, Popolo della Famiglia, Casa Pound, Forza Nuova). Qui sul territorio è oggetto sconosciuto, nessun volto noto, nessun evento, nemmeno una parvenza. Non serve, basta il marchio: Bonino. Anche perché il Pd spera che, come gli altri, anche la Bonino si piazzi tra l'1 e il 3 percento, in modo da incassare i voti degli alleati, senza dover elargire deputati (a parte i leader negli uninominali sicuri, vedi Casini a Bologna). Altra analogia: il Pd, quello vero, va sulla tradizione, qui candidò il segretario provinciale e ora ricandida un renziano e uno della sinsitra del partito, uno dei pochi orlandiani che potrebbero arrivare a Roma. Il tutto in modo unitario, come ai bei tempi. Solo che, come già se ne è avuto un forte sentore due anni fa, i bei tempi per il Pd sono passati da un pezzo anche da queste parti. E per quanto litigiosa, sguaiata, superata dalla storia, la coalizione di centrodestra ha per lo meno il merito di mettere insieme forze esistenti, con un consenso reale. E la sinistra alternativa al Pd? Ah, beh, certo, lì nel frattempo è successo di tutto e si sono rimescolati in un intreccio micidiale. Il punto è vedere se tutto questo sia servito o meno a farli crescere.

POLITICA GRILLINI NEL CAOS: SOSPESO IL CANDIDATO

COPERTINA DAGLI STRADELLI AL PALAZZETTO DELLO SPORT

SOCIETÀ MIGRANTI: UNA MOSTRA ALLA CLASSENSE

SPORT MANU BENELLI TRENT’ANNI DOPO LA COPPA CAMPIONI

LIBRI L’AUTORE (NON SOLO) PER RAGAZZI ANTONIO FERRARA

DANZA LA PRIMA VOLTA DI INTRODANS ALL’ALIGHIERI

MUSICA L’OMAGGIO A ROSSINI DI FAENZA E LUGO

GUSTO BIO COSA SI INTENDE PER STAGIONALITÀ DEGLI ALIMENTI

da pagina

36 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI

RD &

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVII - n. 756

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

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4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 22-28 febbraio 2018

LETTORI

FULMINI E SAETTE “Stelle cadenti” (Piallassa Baiona) di Adriano Zanni

La redazione risponde

TUTTI BRAVI GENITORI CON I FIGLI DEGLI ALTRI Gentile Redazione, sarà forse perché sono madre, sarà forse perché certe vicende mi colpiscono in modo particolare, sarà forse perché tendo a cercare l’altra faccia della medaglia in ogni vicenda, ma mi ha lasciato un profondo senso di incazzatura leggere il trattamento riservato sui social network da molti ravennati nei confronti della madre di una 16enne che il 6 gennaio scorso è stata soccorsa dal 118 davanti alla discoteca Kojak a Porto Fuori e le analisi hanno rilevato una intossicazione da alcol e cocaina. La madre, nell’intervista su un quotidiano locale poi ripresa anche sul vostro sito, è stata coperta di insulti della peggior specie per il semplice fatto di aver creduto alla figlia che le ha detto di aver sì bevuto, ma non assunto consapevolmente la droga. Per fortuna il nome della famiglia non è emerso e mi auguro che non accada mai ma non posso fare a meno di pensare come stiano vivendo questi momenti in famiglia. La donna forse non ha valutato che tenersi alla larga dalla stampa sarebbe stato meglio ma in un certo senso è da apprezzare il suo tentativo di dare una spiegazione all’episodio. E non mi pare l’abbia fatto mettendo la figlia su un piedistallo, facendola passare come una santa senza macchie. Non è accettabile che tutti si sentano in diritto di insegnare come fare i genitori. Fatevi un figlio di 16 anni e poi ne

riparliamo. Tutti a dire che una volta i genitori sì che sapevano fare il loro mestiere, ma allora perché noi che siamo i figli di quei genitori, secondo i più (magari quelli che i figli nemmeno li hanno fatti) saremmo genitori così pessimi? Paola C.

Gentile lettrice, la sua riflessione in linea di principio è comprensibile e purtroppo ci ricorda ancora una volta di più, se mai ce ne fosse bisogno per i più distratti, quale piega prenda troppo spesso il dibattito sui social network. Con una frequente e spiacevole costante: la libertà di pensiero e opinione è sacrosanta per

chiunque ma troppo spesso a esprimersi sono persone che non hanno competenze. Nel caso specifico si parla di genitorialità e, per quanto sia un tema delicato e difficile, che si esprima qualcuno che non ha figli lascia il tempo che trova. Per quanto riguarda le risposte della madre della ragazzina 16enne può aver suscitato

il sarcasmo di molti sentirla sostenere con fermezza l’ipotesi della sigaretta farcita di cocaina a sua insaputa. Magari la ragazzina non era lucida, magari nel dire quelle cose alla madre era in buona fede, magari la madre in questo modo evita di erigere un muro tra lei e la figlia. Quanti magari servono prima di giudicare...

PUNTI DI VISTA / 5 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

Quei negri che lanciano sassi e la discoteca che regala la droga di Moldenke

La notizia sparata a tutta pagina sul principale quotidiano della città è che due negri (il messaggio passato è quello, non scandalizzatevi) hanno lanciato un masso da un cavalcavia colpendo un'auto di passaggio, incrinandone il parabrezza e soprattutto rischiando di uccidere due simpatici e molto sfortunati nostri amici bolognesi. La fortuna ha voluto che così, come per magia, i due negri fossero ancora lì, vicino al ponte incriminato, senza evidentemente alcuna fretta di scappare, all'arrivo dei carabinieri, giunti sul posto dopo la chiamata dei bolognesi. E così sono stati arrestati per tentato omicidio e, subito dopo, linciati come da prassi sul web, in particolare dopo essere stati scarcerati per mancanza di indizi. Con il passare dei giorni l'indagine è proseguita tra varie perplessità (il masso poi pare sia diventato "come un pugno di ghiaino" e il parabrezza in fondo pare non si sia proprio incrinato) fino addirittura a un confronto all’americana, come nei film, nel corso del quale i nostri bolognesi hanno detto di non riconoscere i due negri che nel frattempo sono tornati a essere due ragazzi neri che si stavano cercando di integrare nella comunità ravennate (uno giocava pure in una squadra di calcio locale) ma che ora, a causa di questo arresto per una cosa che probabilmente non hanno mai fatto, si sono visti (salvo naturalmente eventuali ricorsi) ritirare i permessi di soggiorno. Bene così, ora passiamo a notizie più divertenti: - A Ravenna, in particolare a Porto Fuori, che pare sia diventato tipo il Bronx a leggere i giornali, ci sono discoteche dove regalano cocaina (lo dice la mamma di una 16enne trovata positiva alla coca e finita in coma etilico al termine di una serata). Chi mi accompagna, appena riapre? - L’ex assessora del Comune di Ravena Martina Monti, nominata in quota Idv con un vero colpo di genio dal nostro ex sindaco Matteucci (Bicio, ci manchi), poi passata nel corso della consiliatura nel Pd, oggi annuncia che voterà Movimento 5 Stelle. Chissenefrega, certo, ma quanto fa ridere? - In Comune a Ravenna sono tutti contenti che Ravenna sia stata inserita nella guida del “Telegraph” delle città da vedere tra quelle in Italia “che proprio non avreste mai pensato di visitare”. Se va bene a voi... - Igor il Russo, ricercato per mesi da eserciti vari in tutto il nord Italia, ha dichiarato di essere scappato in Spagna in bicicletta. Bello, no?

LE AZIENDE INFORMANO

ECIPAR DI RAVENNA

La formazione giusta per un’occupazione sicura La società di Cna realizza corsi professionali richiesti dalle imprese che si impegnano ad assumere e cerca partecipanti selezionati per entrare subito AL LAVORO Ecipar – la società di emanazione della Cna di Ravenna – ha come obiettivi la costruzione di percorsi di formazione, assistenza e consulenza alle imprese e cerca le professionalità che mancano alle aziende clienti, attraverso corsi mirati e con i nuovi servizi dedicati al lavoro appena partiti. Il quadro delle opportunità disponibili è descritto da Flavio Bergonzoni, Responsabile di ECIPAR. «Attraverso i nostri corsi professionalizzanti, in questo momento abbiamo fino a 50 posti di lavoro messi a disposizione dei disoccupati dalle aziende partner. I corsi sono finanziati dalla Regione ER e si basano sulla disponibilità delle imprese ad assumere». Partiranno a breve due corsi che non richiedono particolari titoli di studio per entrare in selezione, ma il possesso delle competenze richieste dalle imprese, evidenziabile dal curriculum e dai test e colloqui previsti in ingresso: uno a Faenza, per OPERATORE MECCANICO DELL’INDUSTRIA 4.0, l’altro a Ravenna, per la formazione di OPERATORI PER LE CURE ESTETICHE. I posti di lavoro disponibili sono 24. Un’opportunità di alto livello è rivolta ai diplomati e riguarda

il corso ITS di Istruzione Tecnica Superiore, alla cui realizzazione ECIPAR collabora, che a Ravenna forma il TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE E LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI ENERGETICI. «Il corso ITS da questa edizione consente a chi supererà gli esami di accedere in soli due anni alle professioni dell’impiantistica maturando i requisiti di legge. Si sono liberati alcuni posti – spiega Bergonzoni – perché gli allievi del corso ITS sono molto richiesti dalle imprese e alcuni hanno già trovato lavoro. Così abbiamo riaperto eccezionalmente le iscrizioni: sarebbe un peccato perdere questa opportunità». Le aziende partner della Fondazione ITS TEC-Territorio Energia Costruire nel territorio ravennate sono oltre 100 e ogni anno il corso ITS porta al lavoro nelle aziende fino a 25 studenti diplomati al 5° livello europeo. I profili dei candidati ai corsi sono di inoccupati o disoccupati, che intendano costruirsi una professionalità di sicuro interesse per le imprese oppure che debbano riqualificarsi o riconvertirsi professionalmente. Per i candidati che risultano già pronti all’inserimento in

impresa – senza bisogno di corsi – ECIPAR ha lanciato il SERVIZIO PER IL LAVORO. Sono decine le imprese che cercano nuovi collaboratori, si offre l’opportunità di ricevere un supporto competente per trovare i profili adatti alle mansioni richieste. Per chi cerca lavoro o vuole cambiarlo, il servizio al lavoro è un’ottima opportunità di farsi conoscere dalle imprese del territorio che cercano professionalità già pronte e trovare nuove possibilità lavorative grazie all’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, oppure sono previsti anche altri servizi come l’orientamento al lavoro, la ricerca attiva, l’accompagnamento all’avvio di impresa. Per informazioni sui servizi di ECIPAR di Ravenna: tel. 0544 29899 - 0546 681033 Maria Rosa Bordini, Ilaria Blancato, Ileana Barnabè, Tania Panizza - www.ecipar.ra.it lavoro@ecipar.ra.it - www.ecipar.ra.it/al-lavoro.html

6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 22-28 febbraio 2018

ELEZIONI

Caos nei 5 Stelle tra ammanchi, sospensioni e veleni anonimi Una candidato sospeso via Whatsapp per non aver voluto dichiarare se in passato fosse o meno stato massone. La capolista Sarti autosospesa

Definire caos quello che sta succedendo nel collegio ravennate del Movimento 5 Stelle appare come un eufemismo, visto che qui si concentrano due delle questioni che stanno facendo soffrire i grillini sul tema delle candidature anche a livello nazionale. L’avvocato di Legambiente ferrarese David Zanforlini, individuato per l’uninominale, sarebbe stato infatti sospeso dal Movimento per aver rifiutato di dichiarare se in passato sia stato o meno affiliato alla massoneria. Un dato questo che, va detto, non veniva richiesto nel modulo di autocandidatura. Zanforlini è convinto che si tratti di una violazione della sua privacy e non intende rispondere alla domanda e anzi medita le vie legali verso chi, secondo lui, avrebbe violato questo diritto. In particolare alla stampa sarebbero arrivati esposti e documenti anonimi. E così il Movimento 5 Stelle l’ha sospeso, anche se al momento solo tramite un messaggio Whatsapp. «Non ho più sentito nessuno – ci conferma ancora martedì 20 febbraio di ritorno da un incontro elettorale in Confindustria – sono ormai come un appestato. E dire che mi hanno cercato loro, chi l’avrebbe mai immaginato?».Sospetti su chi può volerlo fuori dai giochi l’avvocato dice di non averne. E intanto continua ad andare dovunque lo invitino: «Non mollo e difendo un diritto, chi mi vota sa che non sono uno che china la testa davanti al capo venendo meno a una sua convinzione etica» e allo stesso non disconosce in toto il Movimento. Cosa può dire allora in questa strana posizione in cui si trova a un’eventuale elettore? «Credo che il Movimento – ci dice – resti un’invenzione geniale, che i vecchi partiti siano superati. Nel Movimento ci sono tantissime persone in gamba, in questi giorni ho ricevuto centinaia di messaggi di solidarietà. Il problema semmai è in parte dei vertici». Ma quindi, se fosse eletto, cosa accadrebbe? «Me lo chiedo anche io – dice

In alto da sinistra: David Zanforlini e Giulia Sarti. Al centro la sala semivuota durante la prima presentazione dei candidati a Ravenna sabato 17 febbraio. Erano presenti solo Stefano Ruffilli e Michela Montevecchi, candidati per il Senato. A Zanforlini è arrivato un messaggio che lo invitava a non presentarsi

Zanforlini – se dovessi finire nel gruppo misto non sarebbe per volontà mia, ma perché loro non mi vogliono». A ben guardare l’elezione di Zanforlini, candidato senza “paracadute” nel proporzionale, non è data come molto probabile e quindi nel giro di una decina di giorni questo momento di surrealtà politica potrebbe essere archiviato, mentre la consigliera di Cambierà Samantha Tardi e altri esponenti locali, come Pietro Vandini (ex capogruppo 5 Stelle a Palazzo Merlato), esprimono rammarico e sofferenza per la situazione che si è venuta a creare. Come non bastasse, un’altra esponente del Movimento Cinque Stelle, candidata a Ravenna, sta passando un momento difficile. In questo caso è Giulia Sarti, capolista nel listino plurinominale (lo stesso in cui è candidata, al

terzo posto, la faentina Francesca Savelli) è una delle deputate uscenti finite nell’occhio della cosiddetta “rimborsopoli” a Cinque Stelle e dalla rielezione quanto meno probabile. A far precipitare la situazione è stata l’inchiesta della trasmissione Le Iene sui rimborsi: si è scoperto che una decina di grillini non hanno restituito la quota di indennità parlamentare al fondo per il microcredito. Niente reati, meglio precisarlo: si tratta di una questione interna al partito, il caso è politico. Tra i dieci nomi in ballo c’è anche quello di Sarti. Ma in realtà per quanto riguarda la 31enne la vicenda e più complessa e potrebbe avere, in questo caso, risvolti penali. Secondo la parlamentare, infatti, sarebbe stato il suo ex a intascarsi i rimborsi. I fatti sono intricati ed è utile fare un ulte-

riore passo indietro per capirli. Siamo nell’aprile del 2013 e i grillini sono appena entrati in Parlamento. Nemmeno il tempo di prendere posto che subiscono un attacco informatico durante il quale alcune foto hard della Sarti vengono trovate e lanciate in rete. La giovane deputata conosce così il suo fidanzato: è un esperto informatico che viene contattato per ripulire, con successo, insieme alla polizia postale la rete delle foto hard. Nasce una storia d’amore che finirà circa un anno fa anche se la collaborazione tra i due è continuata fino a dicembre. E secondo la parlamentare sarebbe stato lui ad intascare i 23mila euro di bonifici mancanti. Alla procura di Rimini che indaga sul caso la grillina dice che il suo ex fidanzato le gestiva i conti correnti e provvedeva ai rimborsi. Pochi giorni dopo, l’uomo ha dato la sua versione dei fatti che possiamo riassumere così: la deputata sapeva tutto. Per dar corpo alla sua tesi l’ex fidanzato ha presentato una serie di documenti. «Ho il brutto vizio di registrare tutto», si è poi difeso su Facebook. L’ultima puntata giudiziaria vede la 31enne tornare in procura per integrare la denuncia e fare presente che negli ultimi giorni le sue foto hard sono ricominciate a circolare. L’uomo nega di centrare qualcosa con quest’ultima storia: «Sarei un imbecille», taglia corto. Intanto Giulia Sarti si è autosospesa dal Movimento «finché la vicenda non sarà chiarita». Nel caso in cui non dovesse accadere prima delle elezioni Sarti promette che si dimetterà: «Non sopporterei di stare nel gruppo Misto. Le regole che abbiamo sono fondamentali e io le difenderò sempre. Non esistono deroghe e non esistono eccezioni». La deputata definisce la questione una «dolorosissima vicenda» che la tocca anche negli effetti personali e di un «calvario personale» che però non vuole che leda l’interesse del movimento. Guido Sani

POLITICA / 7 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

Lâ&#x20AC;&#x2122;EVENTO

AGENDA ELETTORALE

MONI OVADIA IN SOSTEGNO DI POTERE AL POPOLO

In arrivo per il Pd i ministri Martina e Poletti Si discute (anche) di pensioni e salute

E i firmatari ravennati del mondo della cultura per la lista di sinistra

Anche una serie di operatori a vario livello della cultura, dellâ&#x20AC;&#x2122;informazione e della conoscenza nel territorio ravennate aderiscono allâ&#x20AC;&#x2122;appello nazionale, promosso dal regista Citto Maselli, al mondo della cultura per il voto alla lista di sinistra Potere al Popolo alle prossime elezioni. Tra i firmatari ravennati (28 in tutto) anche alcuni nomi noti in cittĂ come il poeta e attore Franco Costantini; lo storico anarchico, esperto di cinema, Domenico Gavella; lâ&#x20AC;&#x2122;islamologa Marisa Iannucci, il cantautore Gianluigi Tartaull, lâ&#x20AC;&#x2122;autrice e curatrice artistica Elettra Stamboulis (anche docente ed ex assessore della prima giunta di centrosinistra con il sindaco Fabrizio Matteucci), la direttrice artistica del Mamaâ&#x20AC;&#x2122;s (che, come tutti, interviene naturalmente solo a titolo personale) Valeria Nonni, gli attori Caterina Marchetti ed Enea Melandri o lâ&#x20AC;&#x2122;esperto di cinema (attivo nel circolo Sogni) e docente Francesco Della Torre. Come noto Potere al Popolo Ă¨ una listra di sinistra alternativa al Pd, ma anche a Leu, che puĂ˛ contare sullâ&#x20AC;&#x2122;adesione di Prc e PCI. Tra i firmatari a livello nazionale spiccano i nomi di Lidia Menapace, Francesca Fornario, Massimo Dapporto, Christian Raimo, Renzo Ulivieri, Vauro, e dellâ&#x20AC;&#x2122;attore Moni Ovadia che sarĂ a Ravenna per incontrare i candidati locali lunedĂŹ 26 febbraio, alle 18, alla sala Dâ&#x20AC;&#x2122;Attorre di Casa Melandri.

CGIL Pullman per â&#x20AC;&#x153;Mai piĂš fascismiâ&#x20AC;? a Roma La Cgil della provincia di Ravenna ha predisposto diversi pullman in vista della manifestazione nazionale â&#x20AC;&#x153;Mai piĂš fascismi, mai piĂš razzismiâ&#x20AC;? in programma sabato 24 febbraio a Roma. La Cgil, insieme alle altre ventidue organizzazioni promotrici dellâ&#x20AC;&#x2122;appello, dĂ appuntamento alle 13,30 in piazza della Repubblica. I pullman partiranno alle 7,30 da Cervia, alla fermata dei bus dietro la sede della Cgil, alle 8 da Ravenna, nel piazzale del Cinemacity, alle 7,30 da Lugo, nel piazzale XIII Giugno, e alle 8 da Faenza, in piazzale Pancrazi. Prenotazioni: 0544 244280 o 0544 244256.

Fittissimo naturalmente il calendario di appuntamenti del Partito Democratico in vista delle elezioni dove i candidati allâ&#x20AC;&#x2122;uninominale Stefano Collina (Senato) e Alberto Pagani (Camera) partono favoriti. Dopo le visite dei ministri Franceschini (che Ă¨ anche capolista alla Camera) e Orlando, arriva in provincia il ministro Giuliano Poletti (che invece non Ă¨ candidato) che sarĂ il 23 febbraio a Bagnacavallo in piazza della LibertĂ alle 18.30 e alle 20.30 a Santâ&#x20AC;&#x2122;Alberto, in via Nigrisoli per parlare di giovani e mondo del lavoro con Alessandro Barattoni, segretario provinciale Pd Ravenna. Il ministro Maurizio Martina (nella foto) sarĂ invece alle 10 di venerdĂŹ 23 alla Rosa dei Venti (via Fiumazzo 161 Lugo). Dalla compagine nazionale arriva anche Sandro Gozi presente al pranzo per la â&#x20AC;&#x153;festa del tesseramentoâ&#x20AC;? alla sala Strocchi di Ravenna domenica 25, mentre sabato 24 lâ&#x20AC;&#x2122;appuntamento Ă¨ alle 16 nella sala Nolasco Biagi di Casola Valsenio con la giovane parlamentare uscente e candidata Giuditta Pini che la sera prima sarĂ anche alla sala Strocchi con Alberto Pagani dalle 21 per la serata Ravenna â&#x20AC;&#x153;Rock and rights. Discussione sui diritti civili e a seguire concerti e dj setâ&#x20AC;?. Per quanto riguarda le occasioni per incontrare i candidati locali, si segnala anche lâ&#x20AC;&#x2122;appuntamento di sabato 24 alle 10.30 in piazza Gramsci 26 ad Alfonsine e di domenica 25, sempre alle 10.30, in via Taverna a San Pietro in Trento con Alberto Pagani, mentre un incontro pubblico con il candidato al Senato Stefano Collina Ă¨ previsto venerdĂŹ 23 alle 20.30 a Sant'Agata sul Santerno alla Ca' di Cuntaden, in via Roma 12. MartedĂŹ 27 nella sala Nullo Baldini in via Faentina 106 si tiene lâ&#x20AC;&#x2122;incontro dal titolo â&#x20AC;&#x153;Vota i diritti, scegli il PD. Convegno sul welfareâ&#x20AC;? a partire dalle 16.30 si parla di pensioni con la parlamentare Luisa Gnecchi (parlamentare Pd) e Alberto Pagani. Alle 18 si passa al tema sanitĂ con la deputata Donata Lenzi, lâ&#x20AC;&#x2122;assessore Sergio Venturi e Alberto Pagani.

Alberghini e Gardin incontrano Coldiretti e Confagricoltura a Russi Le proposte del centrodestra per il mondo dellâ&#x20AC;&#x2122;agricoltura Il candidato al Senato Massimiliano Alberghini e la candidata alla Camera Samantha Gardin, in corsa per il centrodestra, risponderanno alle domande dei presidenti di Confagricoltura Paolo Pasquali e Coldiretti Massimiliano Pederzoli. Appuntamento alle 21 del 23 febbraio a Russi in via Cavour 21.

Dai mercati ai dibattiti sui temi economici con i candidati della lista di Grasso Prosegue sul territorio la campagna elettorale di Leu, la formazione politica in sui sono confluiti Mdp, Possibile e Sinistra Italiana e che candida, tra i ravennati, Vasco Errani e Alessandra Govoni al Senato e Ilaria Morigi e Giovanni Paglia alla Camera. Tra gli appuntamenti venerdĂŹ 23 Morigi incontrerĂ gli elettori al mercato di San Pietro in Vincoli, mentre domenica 25 alle 12 nella sede della cooperativa Il Pino ad Alfonsine parteciperĂ a un pranzo di autofinanziamento. Per quanto riguarda i dibattiti, invece un appuntamento Ă¨ a Cervia venerdĂŹ 23 febbraio, alle 20.30, nella sala XXV aprile con i candidati Giovanni Paglia e Gessica Allegni.

Confesercenti si rivolge ai futuri parlamentari per avanzare proposte a sostegno di aziende e imprenditori La Confesercenti organizza un dibattito con i candidati locali al Parlamento per il 27 febbraio alle 20.30 nella sede di piazza Bernini a Ravenna: â&#x20AC;&#x153;Commercio, turismo, terziario e territorioâ&#x20AC;? Ă¨ il titolo dellâ&#x20AC;&#x2122;incontro. con la presidente provinciale Monica Ciarapica si parlerĂ dei problemi e delle attese delle categorie con le proposte per il nuovo Governo. Ă&#x2C6; attesa la partecipazione di Alberghini (centrodestra), Allegni (Leu), Pagani (Pd), Zanforlini (M5s). Confesercenti invita a partecipare le aziende associate.

Lâ&#x20AC;&#x2122;Edera ragiona di sanitĂ con Luisa Babini e Paolo Gambi Riflessioni su gestione, organizzazione e efficienza Un convegno sulla sanitĂ , per parlare di gestione e organizzazione, Ă¨ in programma il 23 febbraio alle 17.30 nella sala Doveri e Diritti di via Monfalcone 10 a Ravenna. Presiede lâ&#x20AC;&#x2122;incontro Luisa Babini, candidata al Senato per il Pri. Intervengono Fabrizio Rasi e Isa Canducci. Conclude i lavori Paolo Gambi.

8 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 22-28 febbraio 2018

INTERVISTA

Carusi la suona per Forza Italia: «Berlusconi è un caso raro di politico-popstar» Il pianista stimato dal maestro Muti è stato vicino alla candidatura «poi è stato necessario un sacrificio ed è toccato a me». Grande coalizione con il Pd? «Sarebbe meglio tornare al voto» di Matteo Cavezzali

Nazzareno Carusi, ravennate d’adozione, è conosciuto in città soprattutto per la sua collaborazione col Maestro Riccardo Muti che l’ha definito «un pianista eccellente e un musicista di altissimo valore». Ha suonato in molti dei più importanti teatri del mondo come la Scala di Milano, Carnegie Hall di New York e Teatro Colón di Buenos Aires. Segue attivamente la politica da molti anni, gli abbiamo chiesto come si orienterà per le prossime elezioni. Si era parlato di una sua candidatura con Forza Italia, poi è sfumata. Cosa è successo? «Me l’avevano proposta i vertici di Forza Italia. Infatti il 29 gennaio, giorno di registrazione delle liste nelle corti d’appello, Il Giornale dava il mio nome per il collegio uninominale dell’Aquila alla Camera dei Deputati. Ma all’ultimissimo momento una necessità improvvisa e insormontabile del partito ha richiesto un sacrifico. È toccato a me». Questa vicenda l’ha amareggiata? «È una mancata candidatura, non un dramma. E so che è stata una decisione sofferta ma necessaria». Voterà comunque Forza Italia? «Certo». Cosa l'ha fatta avvicinare al partito? «Condivisione di ideali, tradizione familiare e profonda amicizia personale coi suoi vertici». Berlusconi, anche se vincesse Fi, non potrà essere primo ministro per la condanna in via definitiva a quattro anni di reclusione per evasione fiscale. Pensa che questo scoraggerà chi sosteneva il partito soprattutto per la sua personalità? «Quel che lei ricorda è vero fino all’anno prossimo. O fino all'eventuale sentenza favorevole della Corte di Strasburgo, che deve decidere nei prossimi mesi sul ricorso presentato contro l’applicazione retroattiva della legge Severino. Detto questo, è evidente che Berlusconi rappresenta il caso raro di un politico che è anche una sorta di popstar. Quindi sarei prudente a

considerare questo impedimento, certamente grave, come però un elemento scoraggiante degli elettori forzisti a prescindere». Crede che l’attentato di Macerata influirà sull’esito delle elezioni, visto che il neofascista accusato di tentata strage si era candidato con la Lega e aveva fatto da guardia di sicurezza ai comizi di Salvini? «La disumanità non può essere un argomento elettorale e dovrebbe restare motivo di sola e durissima galera. I casi di Macerata, sia quello indicibile della povera ragazza mutilata e chiusa in una valigia, sia questo orribile di un deNazzareno Carusi linquente razzista che spara conè nato a Celano tro il colore della pelle, spingono (L’Aquila) nel 1968 alla riflessione, che purtroppo non (foto PressRoom) sento fare quasi da nessuno, sul fatto che il problema non è l’immigrazione in sé ma la certezza della legge e delle pene che il disobbedirle comporta. Ho il timore che la mancanza di un serio controllo non solo sulla sconi disse che “con la cultura non si stessa immigrazione, ma sulla qualità della vita mangia”. Conosce il programma di Fi sulsoprattutto nelle nostre periferie, possa alimen- la cultura? Cosa ne pensa? «I dieci punti di Forza Italia fanno solo un actare una forma scellerata di lotta sociale in cui poveri immigrati e poveri italiani si azzuffano cenno alla cultura. Ma non per disinteresse. È per le briciole. La mancanza di certezza della piuttosto che sarebbe contrario al moderatilegge alimenta le peggiori paure e le peggiori smo liberale che la connota il pretenderne una reazioni. È questo di cui la politica dovrebbe oc- sistemazione, per così dire, di Stato. Forza Italia sa benissimo che nel momento stesso in cui la cuparsi a tutti i livelli». Se Forza Italia tornerà al governo cosa necessità di serietà torna al centro del dibattito pensa che farà di diverso rispetto alle al- politico, contestualmente vi torna anche la fondamentale centralità della cultura. E natutre volte che ha governato? «Credo che Forza Italia si sia finalmente resa ralmente non saranno più tollerate sciocchezze conto che è finito il tempo delle chiacchiere e di- abissali come quella che con la cultura non si stintivo, ed è arrivato quello degli ideali e dei mangia». Da uomo di cultura la spaventa una posfatti conseguenti. Altrimenti i populismi, come sibile vittoria dei 5 Stelle? si usa chiamarli oggi, la faranno da padrone». «Se i 5 Stelle vincessero, sarebbe il risultato di Un ministro dell’ultimo Governo Berlu-

un’elezione democratica e questo non deve spaventare nessuno. Il problema non è nemmeno la laurea o no del loro candidato premier Di Maio. Perché, se è per questo, Carlo Magno era analfabeta, eppure era Carlo Magno. Piuttosto, se penso allo strapotere che nel Movimento ha un’impresa privata come la Casaleggio & Associati, ho il dubbio che esso sia costituzionalmente ineccepibile per l’esercizio del governo. Lo dico in modo assolutamente pacato. Il mio è solo un dubbio, ma è grande e appunto fa pensare». E l'idea di una grande coalizione Fi-Pd? «Se il voto non desse risultati certi l’ideale sarebbe il ritorno alle urne, ma con una diversa legge elettorale. Se invece non si vorrà far tornare gli italiani a votare nel giro di pochi mesi, allora il Capo dello Stato potrebbe tentare la strada del governo istituzionale. Ma il problema vero riguarderebbe, in questo caso, da un lato la tenuta del Pd nella tornata elettorale e dall’altro l’accordo, che personalmente considero possibile anche se non auspicabile, tra i 5 Stelle e la Lega invece che tra Forza Italia e il Pd». Cosa pensa del fatto che a Ravenna abbia sempre governato il centro-sinistra? «Che sembra quasi nell’ordine naturale delle cose. Eppure credo che un’alternanza di governo, se espressione di assoluta qualità politica e culturale, potrebbe rivelarsi un ulteriore stimolo benefico a questa già bellissima città». Secondo lei come si sta comportando il Pd alla guida della città? «Le rispondo dichiarando la mia amicizia di lunga data col sindaco Michele de Pascale e la stima sincera che ho di lui».

ECONOMIA / 9 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

CRISI

CONSORZIO DI BONIFICA

Reddito di solidarietà regionale: a Ravenna chiesto da 931 famiglie

INTERVENTI CONTRO LA SICCITÀ: PROGETTO DA 18 MILIONI Riguarda la distribuzione nell’areale Lamone via Cupa nel Faentino

L’aiuto vale fino a 400 euro mensili per un anno per nuclei fino 5 membri

Ci sono state 931 domande di reddito di solidarietà a Ravenna. Percentualmente ha fatto richiesta lo 0,523 per cento delle famiglie residenti. In altre parole circa una famiglia ogni duecento ha avuto accesso allo strumento di sostegno al reddito studiato dalla Regione. Il dato è il terzo più importante dopo Rimini (0,585) e Ferrara (0,525). Il reddito di solidarietà è entrato in vigore lo scorso 18 settembre: sono arrivate 11mila domande dall’Emilia-Romagna. L’aiuto vale fino a 400 euro mensili per un anno per nuclei famigliari fino a 5 persone. A rendere noti i dati è stata la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini, intervenuta in Commissione assembleare, ribadendo come la misura regionale, che affianca e integra quella nazionale (Reddito di inclusione), di fatto ne allarga la platea dei destinatari, includendo anche i nuclei senza minori, i lavoratori precari, quelli con basso o bassissimo reddito – i cosiddetti “working poor” – o con figlio con disabilità. Infatti, già in dicembre sulle 2mila fami-

glie ammesse al Res dopo il via libera dall’Inps, circa la metà era composta da una sola persona e oltre i due terzi(69%) non avevano minori a carico. Riguardo al profilo di coloro che richiedono il Res, le informazioni di dettaglio restano per ora quelle relative a due mesi fa. I richiedenti si dividono pressoché alla pari fra uomini (50,6 percento) e donne, persone con più di 45 anni (65,7 percento) e nella gran parte dei casi (69 percento) senza minori a carico.

ENERGIA Ok definitivo per il deposito Gnl: costerà 70 milioni, via ai lavori in primavera Il ministero dello Sviluppo economica ha approvato il via libero definitivo al progetto per la realizzazione del deposito di Gnl sul canale Candiano, tra Marina di Ravenna e Porto Corsini. I lavori dovrebbero partire in tarda primavera e dureranno tre anni. Pir ed Edison finanzieranno l’investimento da circa 70 milioni di euro. L’intervento prevede la costruzione di due grandi serbatoi da circa diecimila metri cubi. Molto soddisfatto il presidente di Autorità portuale Daniele Rossi che su Twitter esulta. Molto contento anche Guido Ottolenghi, presidente del gruppo Pir, che parla di «grande collaborazione delle istituzioni» e di un percorso all’insegna della trasparenza».

GRANDI OPERE Fissata la riunione del Cipe per il sì finale al progetto di escavo dei fondali Dovrebbe essere la riunione in programma per il 22 febbraio quella in cui il Cipe, comitato interministeriale per la programmazione economica, esprimerà il parere favorevole definitivo al progetto di approfondimento dei fondali del porto di Ravenna, intervento da 230 milioni di euro. Il 14 febbraio si è svolta la riunione preparatoria in cui il presidente di Ap, Daniele Rossi, ha risposto alle richieste di chiarimento. L’approvazione del Cipe è l’ultimo definitivo e necessario passaggio per poter elaborare il bando. È necessario che il via libera arrivi prima del voto del 4 marzo per scongiurare ripensamenti da parte del futuro governo.

Il Consorzio di Bonifica della Romagna ha presentato la richiesta di finanziamento per un progetto di 18 milioni di euro per la distribuzione irrigua nell’areale Lamone via Cupa nel comune di Faenza, finanziabile con i fondi del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2020. Il progetto, ottenuto il parere favorevole del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche, è ora all’esame della Commissione del Mipaaf «Il progetto – dice il Consorzio – ha una scala ambiziosa: quella di realizzare una nuova stazione di pompaggio prelevando acqua dal Canale Emiliano Romagnolo e realizzare una nuova rete di distribuzione irrigua nei territori faentini di Reda, Albereto, Basiago, Pieve Corleto, San Biagio, per poi risalire fino all’areale di San Mamante, che andrà ad intercettare e a collegarsi con reti irrigue già esistenti. Un’opera quindi di completamento ed estensione degli areali irrigui già esistenti lungo la dorsale del Canale Emiliano Romagnolo, che garantirà una efficace ed efficiente disponibilità di acqua in quei pregiati territori vocati alla frutticoltura». Il finanziamento richiesto è ingente, 18 milioni di euro. «Tuttavia, qualora il progetto fosse finanziato solo in parte, si potrà comunque realizzare l’opera per stralci funzionali in attesa di ulteriori finanziamenti per il completamento. Per il bene dell’agricoltura e dell’economia dei nostri territori speriamo che questo non accada e che il progetto venga finanziato integralmente». La siccità che ha caratterizzato il 2017 mette in primo piano la funzione strategica dell’irrigazione come volano di gran parte dell’economia del comprensorio del Consorzio dove operano 18mila aziende agricole: «I sempre più evidenti segnali del cambiamento climatico in corso rendono necessarie attività e opere irrigue che garantiscano che l’acqua, motore di sviluppo economico, sia una risorsa certa e disponibile. L’estate 2017 ha visto il Consorzio impegnato in un grande sforzo gestionale per ottimizzare la distribuzione irrigua da impianti e da canali. Il risultato è stato positivo poiché sono stati distribuiti volumi d’acqua superiori a quelli del 2016 di circa il 45 percento. Il trend del cambiamento climatico ci dice però che le annate siccitose saranno sempre più frequenti, con temperature estive in aumento e quindi con un aggravamento degli scenari siccitosi».

12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 22-28 febbraio 2018

PAESAGGI

Tra spiaggia e pineta nasce un “Parco” progettato anche a Parigi Ecco la proposta vincitrice del concorso internazionale di progettazione del Comune per la riqualificazione delle fasce retrodunali degli stabilimenti balneari dei nove lidi ravennati di Luca Manservisi

«Mentre progettavo il Parco Baronio lo dicevo sempre: a Ravenna fare un parco è la cosa più difficile. Perché qui il vero parco è il mare, frequentato dalla mattina alla sera, come appunto un parco giochi». E così non si poteva che chiamare “Parco Marittimo” il nuovo progetto di Antonio Stignani e del suo studio di architettura del paesaggio Paisà di Ravenna, con cui ha vinto (la graduatoria è provvisoria, in attesa delle verifiche, che però riguardano solo aspetti amministrativi) il bando di concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione delle fasce retrodunali degli stabilimenti balneari dei nove lidi ravennati (vedi box nella pagina a fianco). Si tratta di uno dei progetti cardine di questa legislatura per la giunta di centrosinistra guidata da Michele De Pascale, che ha deciso di investire 10 milioni di euro per creare una sorta di nuova passeggiata sul retro degli stabilimenti balneari, tra le dune e la pineta, un progetto che ambisca a diventare anche una nuova attrazione turistica dei lidi ravennati. Ci aveva provato anche l’ex sindaco Fabrizio Matteucci, con un concorso di idee bandito nel 2010 (in quel caso però solo per il tratto Marina di Ravenna-Punta Marina), corrispondendo circa 40mila euro complessivamente ai due progetti vincitori, che però erano rimasti solo idee sulla carta, essendo poi venuti a mancare i finanziamenti necessari alla sua realizzazione. Stignani partecipò anche a quel concorso, arrivando secondo. «Ma eravamo un altro gruppo (l’associazione temporanea d’imprese Gsa di Ravenna, ndr) ed era un concorso di tutt’altro tipo». In quel caso, sostanzialmente, si cercavano soltanto idee da poter sviluppare in seguito, in quello bandito l’anno scorso dal Comune (e contestato dagli ordini professionali, vedi altro articolo di questa pagina), invece, si cercava una vera e propria ipotesi progettuale. «Abbiamo capito che questa volta c’era la volontà di affrontare il lavoro fino in fondo (i vincitori poi avranno la possibilità anche di realizzare concretamente il progetto nelle fasi successive, ndr): questa volta il Comune non cercava solamente un’idea, ma un progetto vero e proprio per valorizzare la nostra costa. Abbiamo deciso di partecipare solo per questo motivo, anche se è stato un lavoro molto, molto impegnativo». Per prima cosa Stignani ha coinvolto uno studio francese di paesaggisti di fama internazionale, che risulta capogruppo della proposta vincitrice del bando: l’Agence Ter, con sedi a Parigi e Karlsruhe e progetti realizzati in tutto il mondo (in particolare in Spagna in contesti molto simili a quello ravennate). «Ne ho parlato con Henri Bava (botanico e architetto del paesaggio della scuola nazionale di architettura del paesaggio di Versail-

les, tra i fondatori dell’agenzia, ndr) che ha subito dimostrato grande interesse: cercavamo qualcuno che potesse guardare il nostro territorio con occhi nuovi, senza condizionamenti, diversi dai nostri che qui ci siamo cresciuti. È stato bello poi rendersi conto durante il primo

Il ravennate Stignani ha coinvolto uno studio francese «Volevamo qualcuno che potesse guardare il nostro mare con occhi nuovi»

sopralluogo insieme – quando ho accompagnato in alcuni punti particolarmente significativi della nostra spiaggia Bava e la sua assistente appena sbarcati da Los Angeles – di avere le stesse idee di fondo su come realizzare il progetto. Ci abbiamo poi lavorato in almeno

sei persone, tra Ravenna e Parigi, per tre mesi, con anche l’ausilio di un geologo e un ingegnere idraulico, per lo studio delle maree (fanno parte del gruppo progettuale anche lo studio Tassinari e associati di Ravenna per la parte strutturale e impiantistica e lo Studio M di Rimini,

LA POLEMICA

Ingegneri e architetti contro le procedure di progettazione del Comune di Ravenna Gli ordini in una lettera al sindaco avevano contestato il bando dell’area retrodunale e previsto una scarsa partecipazione. Sul palazzetto critiche anche dell’ex assessore Gli ordini degli ingegneri e degli architetti della provincia di Ravenna contestano le «procedure di progettazione» scelte dal Comune di Ravenna per i due principali progetti annunciati dall’Amministrazione per questa legislatura: la riqualificazione delle aree retrostanti gli stabilimenti balneari (di cui parliamo in queste due pagine) e il nuovo palazzetto dello sport (vedi articolo a pagina 15). E lo fanno in una lettera inviata al sindaco Michele De Pascale a fine ottobre, i cui principi (ci dicono al telefono dall’ordine degli ingegneri) restano tuttora validi. In particolare gli ordini contestavano il concorso internazionale di progettazione bandito per le aree retrodunali, arrivando a chiederne la sospensione. Diverse le critiche, riferite in particolare alla complessità e alla vasità dell’area di intervento, con tanto di previsioni azzeccate. Gli ordini infatti auspicavano procedure «agili e snelle» con «pochi elaborati da presentare» in modo da favorire un’ampia partecipazione di progettisti e garantire così «la massima qualità progettuale». In realtà il bando del Comune prevedeva invece un’ipotesi progettuale più complessa rispetto a un normale concorso di idee e secondo gli ordini anche per questo motivo sono stati solo quattro i progetti presentati (di cui uno poi escluso, vedi box a pagina 13). Ancora più netta la diversità di vedute sul nuovo palazzetto, che il Comune ha deciso di progettare internamente, senza quindi ricorrere ad alcun concorso rivolto a professionisti. Una scelta contestata al tempo perfino dall’ex assessore del Comune, l’architetto Guido Guerrieri (che sostiene tra l’altro questa maggioranza con la lista Insieme per Cambiare), che su Facebook commentò la decisione con un post eloquente: «Oggi a Ravenna l’architettura è morta»...

PRIMO PIANO / 13 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

In queste pagine due rendering del progetto vincitore (in attesa di ufficializzazione) del concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione delle fasce retrodunali degli stabilimenti balneari dei lidi ravennati (firmati dallo studio francese Agence Ter in collaborazione con il ravennate Paisà, insieme nel corso di un sopralluogo nella foto nel riquadro della pagina a fianco) In basso a pagina 12, il Pala De André di Ravenna, dove dovrà sorgere il nuovo palazzetto per la cui progettazione ci sono state contestazioni anche da parte degli ordini professionali

do una strategia longitudinale: da nord a sud. Noi abbiamo però deciso di valorizzare molto la trasversalità, i collegamenti da est a ovest, con l’obiettivo di connettere l’area retrodunale con un paesaggio unico, che noi diamo per scontato, ma che per esempio ha lasciato a bocca aperta i francesi: le zone umide, la campagna, le foci dei fiumi. Abbiamo pensato – continua Stignani – di dare risalto a punti particolari, come se fossero perle preziose di una lunga collana. Ogni luogo della nostra costa ha una sua peculiarità che noi abbiamo pensato di sviluppare in modi diversi. Anche aree al momento degradate, come quella a Porto Corsini tra il terminal crociere e la pineta. A Marina Romea, invece, abbiamo pensato per esempio a punti che escono, che si alzano dalla pineta e che consentono di osservare le zone umide circostanti». Un progetto – assicura Stignani – pronto per essere sviluppato e poi realizzato in linea con i tempi previsti dall’Amministrazione. «Partire con i lavori nel 2019 sarebbe un ottimo risultato».

«Abbiamo connesso la spiaggia con i nostri paesaggi unici: le zone umide, la campagna, le foci dei fiumi»

esperti di illuminazione, ndr). Abbiamo poi contattato tutti i vari enti coinvolti, dal Parco del Delta alla Forestale, che mai erano stati interpellati prima per un progetto del genere. Abbiamo fatto insomma un’analisi dettagliata della nostra costa con tanto di raffronti con il

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resto della Riviera, constatando come qui, fortunatamente, quasi la metà del litorale sia ancora naturale». Ma quali sono i punti cardine del progetto? «L’obiettivo proncipale era quello di qualificare la zona retrodunale, quindi seguen-

Quattro i progetti presentati per i nuovi stradelli Lavori nel 2019 Sono quattro i progetti presentati al concorso internazionale di progettazione per “la riqualificazione delle fasce retrodunali gli stabilimenti balneari e dei relativi stradelli di accesso”. Uno di questi non ha superato la soglia di sbarramento e quindi gli altri tre si sono suddivisi i 100mila euro circa di premio previsto. Dietro al vincitore provvisiorio (in attesa di ufficializzazione) di cui parliamo in questa pagina si spartiscono equamente circa 30mila euro il progetto “Paesaggi connessi” dell’architetto Francesco Ceccarelli (ForlìCesena), secondo, e “Innesti di paesaggio” della bolognese Stigea, al terzo posto. Una volta ufficializzata la graduatoria, si passerà alla stesura del progetto esecutivo e successivamente del bando di gara per assegnare i lavori che secondo le previsioni dell’Amministrazione potrebbero partire dopo l’estate del 2019. Nel 2010 il Comune bandì sullo stesso tema un concorso di idee (non di progettazione) a cui parteciparono 6 progettisti: i primi due si spartirono circa 40mila euro di premio. Ma i progetti non furono mai portati avanti per mancanza di fondi (quelli regionali previsti inizialmente sono stati poi destinati ad altri comparti).

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14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 22-28 febbraio 2018

IL SINDACO

L’ARCHITETTO

«Il nuovo palazzetto? Dovrà essere soprattutto funzionale»

«NELLA COMMISSIONE DEI CONCORSI SERVONO “GIUDICI” DI CHIARA FAMA» Le critiche di Rambelli (Nuovostudio) al Comune

De Pascale replica anche alle accuse sul concorso per gli stradelli dei lidi e annuncia: «Raddoppieremo il parcheggio scambiatore di Marina» Rivendica tutto, il sindaco Michele de Pascale, e replica alle accuse di professionisti e ordini professionali (vedi pagina 12 e 14) all’insegna del pragmatismo. «Non volevamo un altro libro dei sogni, non volevamo una serie di proposte magari anche suggestive ma poi di fatto irrealizzabili». Il tema è quello del concorso internazionale per la riqualificazione delle aree retrodunali dei lidi ravennati, per cui sono stati presentati solo quattro progetti, di cui uno non ammesso. «Noi siamo soddisfatti – continua il sindaco – perché non siamo di fronte a un semplice concorso di idee, ma a un concorso di progettazione che sapevamo essere molto impegnativo. Anche per questo abbiamo messo a disposizione circa 100mila euro di premio, per coprire almeno le spese “vive” dei concorrenti. E siamo soddisfatti dei risultati: ora abbiamo dei progetti che dovranno passare al vaglio degli altri enti coinvolti, che poi verranno condivisi con i bagnini e le località, lido per lido». Progetti che prevedono «una fortissima riduzione» delle auto negli stradelli retrodunali e quindi anche alcune azioni compensative, come il raddoppio – annuncia De Pascale – del parcheggio scambiatore di via Trieste, a Marina di Ravenna. Il tutto con la speranza di partire con i primi lavori dopo l’estate del 2019, grazie anche ai fondi che la Regione ha messo a disposizione per interventi di questo tipo (il Comune ha comunque già previsto un investimento complessivo di 10 milioni di euro). E il tutto – sottolinea De Pascale, ricordando come il bando preveda che i promotori debbano anche realizzare le fasi successive del progetto – «senza stressare ulteriormente l’ufficio progettazione del Comune di Ravenna». L’altra questione sul tavolo, infatti, è proprio questa: un ricorso, per molti eccessivo, ai tecnici comunali per progetti che le amministrazioni pubbliche solitamente affidano a professionisti

esterni. Un esempio è il polo scolastico di Lido Adriano, il cui progetto è stato rivisto (decisamente al ribasso, dal punto di vista economico) dagli uffici comunali rispetto a quello del gruppo dell’architetto Giampiero Cuppini di Bologna che aveva vinto il bando nel 2004. L’altro, lampante, è quello del nuovo palazzetto dello sport di Ravenna, un progetto da circa 15 milioni di euro che in molti si sono stupiti di veder affidato ai tecnici comunali. «La realtà è che abbiamo un Ufficio Progettazione capace, che ha studiato fin dal primo giorno la casistica e lo storico dei palazzetti in Italia e non solo, quello che ha funzionato e non funzionato. E un progetto di questo genere qualifica ulteriormente il nostro parco dipendenti. Va detto poi che il Pala De André è frutto di un progetto lasciato incompleto e questo significa che il nuovo palazzetto non segnerà un nuovo intervento ma sarà una sorta di completamento. Certo, l’estetica è importante e sarà anche “bello” ma l’importante è che risolva i problemi di funzionalità del Pala De André, che abbia consumi energetici virtuosi e bassissimi costi di manutenzione, che sia insomma prima di tutto funzionale». Luca Manservisi

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Emilio Rambelli, architetto ravennate di Nuovostudio, è stato inconsapevole protagonista dei due principali progetti messi in campo dalla nuova amministrazione di Ravenna in questi anni e di cui parliamo in queste pagine di approfondimento. A inizio 2017 è lui infatti a coordinare un gruppo di giovani architetti (tra cui Giovanni Mecozzi dello stesso Nuovostudio, Angeli e Brucoli, Burroni e Dapporto, Paolo Lazzarini e Cavejastudio) che, incaricati da alcuni imprenditori balneari, ha redatto una bozza di progetto preliminare dei nuovi stradelli retrodunali, immaginati pedonali e con passerelle in legno, tra Marina di Ravenna e Punta Marina. Pochi mesi dopo il Comune ha bandito il concorso internazionale di cui parliamo alle pagine 12 e 13, a cui Nuovostudio però non partecipa, così come nessuno degli architetti coinvolti. Chiediamo a Rambelli il motivo. «Si trattava di un concorso infattibile per noi, troppo gravoso, con una mole di lavoro spropositata, in particolare per giovani In alto il sindaco De Pascale (a sinistra) con l’assessore Fagnani alla presentazione del progetto del nuovo palazzetto; qui invece un rendering del progetto preliminare di Nuovostudio e Spaziodue realizzato per conto del concessionario del Pala De André negli anni scorsi

architetti come quelli coinvolti inizialmente nel progetto. D’altronde le sole 4 proposte complessive arrivate al Comune, a fronte di concorsi internazionali per progetti del genere nel resto d’Italia con 100 o 200 partecipanti, la dicono lunga sul fallimento del bando. In questi casi secondo me sarebbe stato necessario prevedere una prima fase aperta a tutti in cui presentare un’idea: tre, quattro tavole in tutto, per poi selezionare le più interessanti e sviluppare il progetto vero e proprio. Per gli stradelli di Ravenna invece si è chiesta un’ipotesi progettuale per un’area molto vasta, nove lidi, e indefinita, senza aver consultato preventivamente le altre istituzioni coinvolte o i bagnini. Ma la critica che mi sento di fare in primis è quella relativa alla composizione della giuria: non si può fare un concorso di livello internazionale e poi lasciare la decisione finale ai soli dipendenti del Comune, senza entrare nel merito della loro professionalità. In questi casi servono giurati di chiara fama ed esterni. Ma tutto questo in sostanza è spiegato bene dalle osservazioni al bando che gli ordini professionali di architetti e ingegneri hanno fatto qualche mese fa (vedi sempre a pagina 12, ndr)». Nuovostudio è anche l’autore di un progetto preliminare per un nuovo palazzetto all’interno dell’area del Pala De André. «Fummo interpellati insieme all’architetto Giardini (di Spaziodue, ndr) su sollecitazione di un privato (il concessionario dello stesso De André, ndr), ma credo che per un’opera di queste dimensioni sia doveroso fare un concorso di architettura, allo stesso modo giudicato da una giuria all'altezza. Non voglio assolutamente mettere in discussione le competenze tecniche degli uffici comunali, ma qui stiamo parlando di opere di architettura che lasceranno un segno nella città e mi dispiace che a procedere in questa direzione, disconoscendo il valore artistico di un edificio, riducendolo al solo fatto tecnico, sia l’ente pubblico che invece dovrebbe dare l’esempio. Mi piacerebbe che si desse possibilità in particolare ai giovani di poter lavorare. Ce ne sono tanti bravissimi sul territorio che sarebbe bello mettere alla prova. Il Comune potrebbe poi seguire in ogni caso le fasi attuative occupandosi della fase esecutiva e della direzione lavori». (lu.ma.)

PRIMO PIANO / 15 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

LAVORI PUBBLICI

Ecco come sarà il nuovo palasport Via al bando per certificare i progetti I rendering dell’opera da 15,5 milioni: l’obiettivo è la realizzazione accanto al Pala De Andrè per il 2021 Ora dal Comune 273mila euro per un incarico esterno di verifica del definitivo e dell’esecutivo di Andrea Alberizia

Il progetto preliminare è stato approvato dalla giunta comunale tra Natale e Capodanno, il definitivo dovrebbe uscire dagli uffici dei Lavori pubblici tra marzo e aprile, per quello esecutivo l’obiettivo è entro fine anno. È l’ultimo aggiornamento della tabella di marcia per il nuovo palazzetto dello sport di Ravenna, opera da 15,5 milioni di euro da realizzare accanto al Pala De Andrè: sarà una struttura polivalente capace di ospitare eventi sportivi fino ai massimi livelli delle discipline indoor ma anche concerti, spettacoli e appuntamenti espositivi. Il piano del Comune è quello di aprire il cantiere nella tarda primavera del 2019 una volta conclusa la fiera internazionale dell’offshore Omc con cadenza biennale e concluderlo prima dell’edizione successiva del 2021. Attualmente è aperta la gara pubblica per la ricerca di un certificatore che si occupi della verifica del progetto definitivo ed esecutivo come richiesto dal codice appalti entrato a vigore nel 2016. Il bando è da 273mila euro (Iva e oneri inclusi) e scade il 12 marzo. La rotta scelta dalla giunta De Pascale è stata quella di una progettazione fatta in casa con incarichi affidati al personale dell’area Lavori pubblici anche I numeri per abbattere i costi. Per la certificazione di del palasport conformità prima del progetto definitivo con quello preliminare e poi di quello esecutivo con quello definitivo la normativa di settore fissa dei paletti in base al valore dell’opera: fino a un milione può farlo l’amministrazione, fino a 5,5 milioni può farlo l’amministrazione dotata di riconoscimento Iso9001 (come il Comune di Ravenna), oltre 5,5 è richiesto un ente terzo. Una volta aggiudicato il bando il professionista (o lo studio) selezionato rilascerà pareri un passo alla volta fino al definitivo necessario per l’approvazione della giunta. Lo stesso Codice appalti entrato in vigore nella primavera di due anni fa ha anche modificato il sistema degli incentivi per il personale pubblico che porta avanti progetti speciali: non più a chi cura la progettazione ma solo per chi è coinvolto nelle fasi di direzione lavori e collaudo. Per la copertura dei costi il Comune al momento ha previsto un terzo della spesa a suo carico e il resto da terzi ma solo l’evolversi di alcune partite aperte potrà effettivamente definire la suddivisione: «Ci siamo candidati per un bando regionale che potrebbe assegnare un milione e per il bando nazionale del Coni che ne prevede fino a un massimo di due milioni – spiega l’assessore Roberto Fagnani con delega allo Sport e ai Lavori pubblici –. Più avanti andremo anche a fare il bando per la ricerca del main sponsor della struttura e c’è una partecipazione della Camera di Commercio». Il Comune ha scelto quell’area per il nuovo palasport (formalmente struttura polifunzionale per spettacoli, manifestazione sportive anche internazionali ed eventi fieristici) perché già di proprietà pubblica e già dotata di servizi e infrastrutture di accessibilità. Ad esempio la questione cruciale dei parcheggi. Il progetto di Palazzo Merlato conteggia attualmente 1.740 posti pubblici nelle vicinanze del Pala De Andrè, a cui si aggiungeranno i 400 da realizzare nell’ampliamento del centro commerciale Teodora adiacente. Un altro migliaio di stalli è rappresentato da posti privati a uso pubblico (400 già esistenti, 600 dal futuro Teodora). In totale il lotto che oggi già ospita il De Andrè misura 105mila mq (circa dieci campi da calcio), il palazzetto nuovo ne occuperà 10.300: avrà pianta rettangolare (91x82,5 metri) con un’altezza di 24 metri (la cupola del Pala De Andrè è 33). La capienza prevista è di circa 4.500 posti a sedere per calcio a 5 e pallamano, circa seimila per basket e pallavolo e concerti (tribune ad anello su tre ordini, retrattili per adattare gli spazi a concerti ed altri eventi, nello spazio sottostante uffici e locali per gli atleti). Oltre al corpo centrale altri due corpi adiacenti che ospiteranno indipendenti palestre regolamentari da pallavolo (16x27x9). Per le fondazioni saranno utilizzati 600 pali di 22 metri di lunghezza. In gresso al pubblico dalle attuali biglietterie.

DIMENSIONI

91X82 ALTEZZA

SUPERFICIE

10.300

CAPIENZA

6.000

Dall’alto: un rendering del nuovo palazzetto (sullo sfondo il Pala De Andrè), il prospetto laterale della facciata sulla piazza centrale, la planimetria dall’alto (a destra il nuovo impianto), un altro rendering della visuale da via Canale Molinetto (si intravedono le due palestre indipendenti)

16 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 22-28 febbraio 2018

BANDI PUBBLICI CONCORSI DI IDEE Piazza Kennedy: dai progetti premiati nel 2010 alla riapertura senz’auto di sette anni dopo

Il cantiere del mercato coperto così come si presentava sabato 17 febbraio. A destra piazza Kennedy nei giorni della riapertura al pubblico, sotto il rendering del progetto di recupero della gru

Il mercato coperto «restaurato» riaprirà in ottobre La concessione dell’immobile è stata affidata a Coop nel 2011 In questi giorni in cui a Ravenna è caldo il dibattito su concorsi pubblici e progetti architettonici torna d’attualità anche il caso del mercato coperto. Lo storico immobile è al centro di un progetto di recupero da parte di Coop Adriatica che fu l’unico soggetto a presentare un’offerta (in “squadra” con il Consorzio Ravennate) nella gara pubblica bandita nel 2010 dal Comune, aggiudicandosi così la concessione trentennale con un progetto da oltre 7,5 milioni di euro. Ne è seguita una lunga telenovela che ha visto accumularsi ritardi su ritardi, a causa in particolare di burocrazia e, in una prima fase, lunghe trattative con gli storici operatori (nessuno dei quali ha aderito al progetto di riqualificazione). Partito nell’ottobre del 2015 con una fase esplorativa, il cantiere si è ben presto bloccato di fronte a ritrovamenti archeologici (in particolare un muro di epoca bizantina) prima di entrare nel

vivo a inizio 2017 con l’intenzione dichiarata alla stampa di Coop (che nel frattempo è diventata Alleanza 3.0) di voler riaprire nel giugno del 2018. A pochi mesi dal traguardo abbiamo chiesto lumi ai vertici dell’azienda che hanno aggiornato la data dell’inaugurazione al mese di ottobre. Da Coop Alleanza 3.0 è anche arrivata una nota in cui spiegano che comunque saranno rispettati i tempi previsti dalla convenzione con il Comune e che il cantiere non si è mai fermato, ma è proseguito trasformandosi in un vero e proprio intervento di restauro in accordo con la Sovrintendenza. Coop, infine, annuncia di volersi fare completamente carico dei costi aggiuntivi per i lavori di restauro non previsti. Come noto, al suo interno oltre a un piccolo supermercato Coop nasceranno una serie di punti dedicati alla cultura e all’enogastronomia, in collaborazione con Molino Spadoni.

Nel 2010 oltre cento proposte arrivarono al Comune di Ravenna nell’ambito del concorso di idee bandito dall’Amministrazione per ottenere spunti progettuali per la riqualificazione di piazza Kennedy. Tre le proposte premiate (con oltre 40mila euro complessivi; al primo posto l’architetto milanese Vittorio Samarati) che sarebbero dovute servire ai tecnici comunali per redarre il progetto preliminare, presentato nel 2012 e realizzato coinvolgendo l’architetto e urbanista bolognese Pierluigi Cervellati, che poi però disconoscerà il risultato finale (frutto di diverse modifiche avvenute nel corso degli anni). Un progetto da 1,2 milioni di euro (finanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, che ne aveva già investiti 12 per il restauro di Palazzo Rasponi dalle Teste che s’affaccia sulla piazza) i cui lavori iniziarono nel giugno 2015 quando venne definitivamente chiuso il parcheggio più frequentato del centro storico di Ravenna per farne una piazza pedonale. Anche qui (come al mercato coperto, vedi articolo qui a fianco), ritrovamenti archeologici hanno rallentato il cantiere (con tanto di mezzo milione di euro di spese aggiuntive non previste da parte del Comune denunciato da Ancisi di Lista per Ravenna in procura) terminato nella primavera del 2017, non dopo il giallo dei bagni pubblici prima installati e poi rimossi a furor di popolo.

Quella gru di banchina in darsena di città da riqualificare con 800mila euro... A novembre del 2016 lo studio dell’architetto Carlo Malerba di Torino si classificò al primo posto nel concorso di idee voluto dal Comune di Ravenna per un progetto di recupero e riutilizo dell’ultima gru di banchina in darsena di città, smantellata nell’estate dell’anno prima perché ritenuta pericolante. Era un trasbordatore agganciato all’edificio che oggi sta diventando un birrificio, era utilizzato per il carico-scarico tra navi e magazzini quando ancora la testa del Candiano era un’area industriale. Arrivarono cinque proposte: 7mila euro di premio al primo, tremila al secondo (Elenora Branchini di Roma) e duemila al terzo (Andrea Morri di Rimini). Attualmente la gru (di proprietà di Ap) è in deposito in un piazzale di Sapir e del progetto non si è ancora fatto nulla. Va ricordato che il vincitore ne immaginava una rivisitazione completa, con una terrazza sull’acqua, dal costo di circa 800mila euro...

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SOCIETÀ / 17 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

TRADIZIONI

DAL 26 FEBBRAIO IL RITO DEI FALÒ NELLE AIE Incontri e iniziative dedicate al passaggio da inverno a primavera Torna il “Lòm a mêrz”, la rievocazione della festa popolare che animava le campagne romagnole per salutare il passaggio dall’inverno alla primavera. La tradizione prevede l’accensione di grandi falò propiziatori dove bruciare rami secchi, resti delle potature e, simbolicamente, il freddo dell’inverno, invocando una primavera benevola per la campagna. Il tutto condito da musiche, danze e vino della tradizione popolare. Si comincia il 26 febbraio. Attualmente questa usanza viene portata avanti in particolare dall’associazione “Il Lavoro dei contadini” con appuntamenti in programma dal 26 febbraio al 3 marzo. In particolare l’appuntamento del 27 è alle alle 20 per il fuoco propiziatorio al parco Gea - Il giardino del tempo di Giovecca, in via Giovecca, mentre alle 20.30 il centro civico di Giovecca, in via Ferrara 7, ospita un ricco buffet romagnolo a sorpresa curato dalle “azdore” del luogo. Alle 21.30 Giuseppe Bellosi intratterrà il pubblico presente con le poesie di Raffaello Baldini e Giovanni Nadiani. Maggiori informazioni e il programma completo delle iniziative sono consultabili sul sito internet www.illavorodeicontadini.org.

ECOLOGIA

“M’illumino di meno” quest’anno sostiene l’ambiente... a piedi

Per tutte le iniziative del calendario “M’illumino di meno” si consiglia di consultare anche i siti delle amministrazioni locali

Il 23 febbraio tanti appuntamenti per favorire il risparmio energetico Il tema centrale è camminare

Torna anche quest’anno “M’illumino di meno”, la grande festa del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata nel 2005 dalla trasmissione radiofonica Caterpillar (Radio Due) a ridosso del 16 febbraio in cui ricorre l’entrata in vigore del protocollo di Kyoto per contrastare i cambiamenti climatici. Per il 2018 l’appuntamento è venerdì 23 febbraio, il tema è l’importanza di camminare. A Lugo dalle 14.30 alle 18.30 nel Salone estense della Rocca un corso di formazione promosso dall’Ordine degli architetti sulle possibili soluzioni per il contenimento dei ponti termici e delle perdite per ventilazione e gli obblighi del progettista. In molte località passeggiate e biciclettate serali (per il programma completo delle iniziative www.labassaromagna.it). A Ravenna le iniziative avranno luogo dalle 14.30 alle 18.30 con il tavolo di animazione per bambini e bambine dedicato alla creazione di piccole lanterne luminose da decorare, che si terrà nella cooperativa Faentina in piazzale Nenni 1, in collaborazione con Legambiente. Con la regia di Kirecò e la collaborazione dell'Associazione Lucertola Ludens, a partire dalle 14 verranno condotti nella scuola per l’Infanzia Freccia Azzurra laboratori di decorazione delle lanterne e sul risparmio energetico; alle 16.30 è prevista una passeggiata urbana aperta a tutti che dalla scuola per l’Infanzia Freccia Azzurra si concluderà al parco in via Simeto. Per il secondo anno di fila, Darsena Pop Up aderisce a M'illumino di Meno. Trail Romagna, a partire dalle 18.30, organizza il Fitwalking su prenotazione (331 7158142) mentre Arar, l'associazione degli Astrofili Ravennati del Planetario, approfittando della poca illuminazione, porterà i telescopi in Darsena per l'osservazione della luna. Il Merikipe Café in via Agnello sarà illuminato solo dalla luce sof-

CONSELICE San Grugnone: il 25 la sfilata dei carri di Carnevale Domenica 25 febbraio torna a Conselice il Carnevale di San Grugnone, maschere e carri che animeranno uno dei più antichi e originali carnevali della Romagna (si celebra dal 1920): dalle 15 la sfilata per le vie del centro cittadino. Per ulteriori informazioni, contattare il Comitato San Grugnone al numero 335 476975.

ANTISISMICA

DAL MINISTERO 3,5 MILIONI PER I MONUMENTI Il comitato tecnico scientifico del Mibact ha approvato un piano di investimenti pari a 600 milioni di euro sul patrimonio culturale italiano. A Ravenna arriveranno 3,5 milioni di euro. La maggior parte destinata al complesso di San Vitale (2,5 milioni). Mezzo milione sarà destinato invece a Sant’Apollinare Nuovo e Sant’Apollinare in Classe. Secondo quanto scrive il ministero dei Beni culturali in una nota, i soldi serviranno per una serie di interventi antisismici.

fusa delle candela e lo staff proporrà piadine e tigelle. A Faenza alle 15.30 al palazzo comunale un seminario pubblico sull'inquinamento luminoso. Alle 18.30 da piazza del Popolo partirà la passeggiata promossa da Legambiente e un brindisi a lume di candela alla fine. A Castel Raniero alle 20.45 dalla chiesa passeggiata notturna accompagnati da un esperto astrofilo. A Casola Valsenio alle 20.00 si spengono le luci e inizia la caccia al tesoro per le vie del centro storico. Alle 18.15 in piazza a Cervia sguardo agli astri guidato dall’Associazione Astrofili Cesenati mentre un gruppo di volontari amici della biblioteca dalle 18 alle 18.30 camminando sotto i portici legge pagine di prosa e poesia e canta canzoni. Nella saletta “Artemedia” sotto il portico dalle 18.30 distribuzione gratuita (sino ad esaurimento) ai cittadini di Cervia di una lampadina a basso consumo messa a disposizione dall’assessorato alle Politiche ambientali. A chi porta una sportina di plastica viene data in cambio una sportina di cotone.

18 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 22-28 febbraio 2018

ANTIRAZZISMO

Dalle barche di Lampedusa opere per conservare la memoria Alla Classense inaugura la mostra di Massimo Sansavini: «Figure semplici per parlare a un pubblico il più vasto possibile» di Federica Angelini

Ci ha messo quasi un anno, ma alla fine ha ottenuto tutti i documenti per poter prelevare e utilizzare quei materiali di risulta che altrimenti sarebbero andati distrutti dopo il sequestro: le barche di legno con cui tanti migranti hanno raggiunto Lampedusa in un viaggio che per molti di loro ha significato la morte. Lui è Massimo Sansavini, scultore forlivese cresciuto artisticamente a Ravenna tra Liceo artistico prima e Accademia di Belle Arti poi, che queste barche è andato, con moglie e figlia, a sezionarle e per portarle in Romagna e trasformarle in opere d’arte che sono, di fatto, mosaici, per raccontare un “Diario di Vite dal Mare di Sicilia”. Pannelli laccati di azzurro su cui si stagliano, come ci racconta lui stesso in un incontro alla Casa delle Culture, in preparazione della mostra che apre a Ravenna il 24 febbraio alle 11 alla Manica Lunga della Classense «forme semplici e universali, per fare un racconto per il futuro, per lasciare una traccia per quando si potrà riflettere meno di pancia su quello che sta accadendo». A muovere Sansavini, ci racconta, fu il naufragio dell’ottobre 2013. «Da lì ho cominciato a seguire le notizie, ho cominciato a raccogliere articoli di giornale e mi sono accorto che l’interesse dei media dipende dal numero dei morti». E così ogni pannello è corredato da un articolo di giornale che racconta un naufragio. Sei vittime rimaste in mare, sei elementi sul pannello. Figure costruite con i pezzi di legno ricavati da quelle imbarcazioni colorate che Sansavini ha recuperato e scelto proprio sulla base dei diversi colori e che sono stati tagliati e montati sì, ma, appunto, non ridipinti. «Nelle barche abbiamo trovato anche tanti oggetti – racconta ancora – è stato davvero impressionante. Sulle imbarcazioni i migranti vengono divisi in base al prezzo del “biglietto” per così dire: chi paga meno in stiva, chi di più in coperta. E chi sta sotto passa dai tre ai cinque giorni al buio. Là sotto fa caldo ed entra acqua e così molti si spogliano per tamponare le falle. E quando arrivano e vengono tratti in salvo lasciano lì i loro pochi averi, che sono stati sequestrati insieme alle barche: abiti, qualche giocattolo, torce...». Oggi barche come quelle non arrivano più, perché sono cambiate le rotte e si preferiscono i gommoni, più piccoli, che fino a poco tempo fa potevano contare sull'intervento di salvataggio delle Ong. Adesso, come noto, tante barche non partono più perché i migranti sono bloccati in centri in Libia grazie agli accordi con del governo italiano con quello locale. E così quei pezzi di legni raccontano una storia, Sansavini ne é convinto, che dovrà essere sedimentata ed elaborata. «Quello che spero di

Nella foto grande, l’artista a Lampedsa mentre recupera i materiali lignei delle imbarcazioni. Sopra un’opera realizzata con quei materiali

riuscire a fare io è sollevare qualche domanda, indurre qualche riflessione. Oggi tutto è dominato dalla pancia, ma quelle persone sono prima di tutto esseri umani. Davvero vogliamo un'Europa fatta di muri»? E un dito puntato contro questa Europa tutto è quel titolo della mostra “Touroperator” in un lettering che richiama il terribile “Arbeit macht

Il mosaicista: «Siamo sicuri che sia questa Europa dei muri quella che vogliamo?»

frei” dei campi nazisti. Una beffa feroce perché «l'arte non può essere solo rassicurante». E l’invito a misurarsi con questo linguaggio musivo che racconta un pezzo di storia del presente in questi anni è stato raccolto in più parti, la mostra è già stata allestita in luoghi molti diversi e continua a essere rischiesta (i pezzi non sono in vendita). Ora arriva a Ravenna dove, fino al 18 marzo, al mattino sarà visitata anche da 19 classi delle medie con cui la Casa delle culture ha sviluppato un progetto sul

viaggio. «Si è trattato di un programma in quattro incontri – ci spiega la responsabile Antonella Rosetti – il quarto dei quali sarà proprio la visita alla mostra. è stato un percorso intenso dove i ragazzi sono stati chiamati a confrontarsi con il viaggio dei migranti e anche con se stessi». Un lavoro per abbattere i pregiudizi che prende una forma inaspettata dunque, dentro una sala delle biblioteca Classense che sarà aperta a tutto il pubblico nei pomeriggi e anche nei week end. Chiusa il lunedì.

IL SAGGIO

L’uomo nero: il ravennate Andrea Maestri firma un libro sulle politiche migratorie Il j’accuse del parlamentare di Possibile al ministro dell’Interno, la vicenda delle Ong e la proposta per una nuova accoglienza Pubblicato da Manifesto Libri alla vigilia delle elezioni e scritto dal parlamentare uscente di Possibile, il ravennate Andrea Maestri (candidato però al Senato in Umbria per il 4 marzo) a quattro mani con Stefano Catone, L’uomo nero è un testo a metà tra l’accusa e la proposta e ripercorre le più recenti politiche in fatto di immigrazione in Italia, in particolare le scelte fatte dal ministro Marco Minniti in tema di accordi con le autorità libiche allo scopo di fermare le partenze dei migranti dal Nordafrica. Avvocato immigrazionista e da sempre attento a questi temi, Maestri dà un giudizio durissimo delle scelte del governo che sono state invece elogiate da molto per aver avuto l’effetto concreto di limitare drasticamente sbarchi e partenze. Nel volume Maestri cita tuttavia le fonti di stampa internazionali e realtà come l’Unhcr che condannano la situazione dei profughi fermati in Libia e costretti in una condizione analoga a quel-

la di un’ingiusta prigionia. Nel volume viene ripercorsa anche la ormai nota vicenda delle ong che per lungo tempo hanno soccorso i migranti durante le traversate e che sono finite al centro di polemiche politiche che hanno portato fino alla stesura di una sorta di codice in seguito al quale le organizzazioni non governative si sono trovate in gran parte, di fatto, ad abbandonare il campo. Tre le soluzioni suggerite nel testo da Maestri, che racconta il percorso verso la riforma organica della legge sull’immigrazione (oggi è ancora in vigore la Bossi-Fini), c’è sicuramente quella di aumentare i progetti di accoglienza Sprar e di passare ai Comuni la gestione dei richiedenti asilo, cominciando a considerare il tema non più un’emergenza temporanea ma un fenomeno strutturale su cui bisogna evitare di alimentare paure e isterismi. (fe.an.)

SOCIETÀ / 19 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

ORDINE PUBBLICO/1 Prorogata fino al 30 giugno l’ordinanza antialcol e antivetro nella zona della stazione ferroviaria

ORDINE PUBBLICO/2 La Uil chiede la videosorveglianza all’interno dell’ospedale

È stata prorogata al 30 giugno l’ordinanza antialcol e antivetro entrata in vigore il 2 ottobre scorso nella zona della stazione ferroviaria e la cui scadenza era stata inizialmente fissata per fine gennaio. È vietato, in particolare, vietato consumare bevande alcoliche in qualsiasi contenitore (il divieto non si applica nelle aree di pertinenza degli esercizi pubblici di somministrazione bevande e delle attività artigianali del settore alimentare; per gli esercizi commerciali l’esenzione riguarda solo gli operatori dotati di appositi spazi già autorizzati per essere destinati al consumo). È inoltre vietato consumare qualsiasi bevanda e alimento in contenitori di vetro o comunque potenzialmente atti a offendere. A questi due divieti sono ammesse deroghe in concomitanza con particolari eventi di interesse per la cittadinanza, previa autorizzazione del sindaco, sentito il comando della Municipale. È vietato abbandonare bottiglie di vetro, lattine e contenitori in genere, al fine di evitare pregiudizi e danni al decoro urbano ed ambientale, nonché possibili pericoli per l’incolumità e la sicurezza delle persone. La sanzione prevista in caso di violazioni è di 200 euro. L’area nella quale sono in vigore i divieti comprende l’Isola San Giovanni, giardini Speyer e aree limitrofe di piazza Anita Garibaldi, via Giosuè Carducci e le laterali via San Giovanni Bosco e parco Amadesi e via Monghini, viale Carlo Luigi Farini, piazza Carlo Luigi Farini, viale Giorgio Pallavicini, via Alberoni (nel tratto compreso fra viale Pallavicini e via Candiano) e via Candiano, via di Roma (fra via Diaz e via Carducci), piazza Mameli, via Maroncelli (fra viale Farini e via Colonna).

Contro furti ed episodi di violenza la Uil Fpl chiede che in ospedale siano installate le telecamere. Il sindacato in una lettera scrive di ritenere «necessario e indispensabile la messa in sicurezza degli spazi lavorativi attraverso mirati interventi di prevenzione e deterrenza di vicende che minano la serenità dei professionisti». Il riferimento è ai furti e agli episodi di violenza in pronto soccorso, tra cui la maxi rissa avvenuta in gennaio. Il sindacato chiede alla direzione di valutare l’installazione di telecamera «nel pieno rispetto di appositi regolamenti aziendali e accordi sindacali» oltreché «delle vigenti norme in materia di controllo a distanza dei lavoratori». Al di là di queste questioni di natura contrattuale, secondo la Uil l’occhio elettronico potrebbe «restituire a tutti i dipendenti un minimo di tranquillità all’interno di un contesto che è auspicabile pensare essere protetto sia per i lavoratori che per l’intera utenza».

SICUREZZA

IN POCHI GIORNI DUE ESPULSIONI DI SOSPETTI TERRORISTI DELL’ISIS Un 27enne e un 23enne rimpatriati A Ravenna vivevano nelle case ex Enichem

Mentre arriva la notizia che in Italia la minaccia jihadista è «concreta e attuale» data l’attività propagandistica di Daesh, come rilevato dalla relazione annuale dell’intelligence resa nota il 20 febbraio, a Ravenna nell’arco di una settimana sono state eseguite due espulsioni di altrettanti soggetti sospettati di essere legati al terrorismo di matrice islamica. Si tratta di due tunisini ritenuti vicini agli ambienti dell’Isis. Entrambi, nella loro permanenza ravennate, gravitavano attorno alle cosiddette “case ex Enichem” in via Baiona: edifici abbandonati da tempo che una volta ospitavano le famiglie dei lavoratori del petrolchimico. Un 27enne è stato fermato il 6 febbraio, trattenuto inizialmente in un centro per rimpatri e poi il 19 febbraio è stata eseguita l’espulsione con accompagnamento nel suo Paese con un volo decollato da Palermo e diretto a Tunisi. Venerdì 16 febbraio invece era stata la volta del medesimo viaggio per un 23enne, fermato in città il 31 gennaio. Per entrambi si è mossa la Digos dopo che le Autorità di Tunisi, tramite canali di cooperazione internazionale di Polizia, li avevano segnalati quali “estremisti legati all’autoproclamato Stato Islamico, partiti dal suo Paese per raggiungere l’Italia o altre nazioni europee”. Le due espulsioni, diciottesima e diciannovesima dall’inizio dell’anno in Italia, fanno sì che Ravenna mantenga un triste ruolo di primo piano per espulsioni e segnalazioni in particolare dei cosiddetti Foreign Fighter.

20 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 22-28 febbraio 2018

PALLAVOLO

Trent’anni fa la Teodora entrava nella storia con i palleggi di Manù Manuela Benelli capitano della squadra di coach Guerra che vinse la Coppa dei Campioni 1988, impresa mai riuscita prima a una formazione occidentale di Vincenzo Benini

Assieme al tecnico Sergio Guerra la palleggiatrice ravennate Manuela Benelli è stata la bandiera della Teodora che nello spazio di dodici anni, dal 1980 al 1992, fu in grado di vincere tutto, in Italia e nel mondo. Un’epopea tornata alla ribalta delle cronache grazie al trentesimo anniversario del primo grandissimo successo in Coppa dei Campioni, datato 14 febbraio 1988 (un errore sulla pagina di Wikipedia dice 21 febbraio). Quello rappresentò il suggello alle imprese di un gruppo di giocatrici eccezionali, risultando tra l’altro il trampolino di lancio verso la vetta più alta, il campionato mondiale per club nel 1992. Manuela, qual è il ricordo più bello di quella storica finale vinta contro le russe dell’Uralocka? «Ce ne sono tantissimi, ma più di tutti rimane la grande emozione provata in quel momento. Era da tanto tempo che ci provavamo, arrivando in finale da anni (la quinta consecutiva, ndr), e quasi non ci credevamo più. Fino a quel punto c’era mancata la giusta dose di esperienza e abbiamo vinto forse nell’anno “sbagliato”, contro avversari fortissimi in finale, ma anche in semifinale, dove abbiamo battuto la Dinamo Berlino che era il nucleo della nazionale della Germania Est vincitrice poi dell’Olimpiade di Seul». E cosa resta di quella vittoria? «È stata una cosa unica, la realizzazione di un sogno».

Cosa dite tra di voi quando ricordate quei momenti? «A parte un po’ le ravennati, purtroppo non ci vediamo e sentiamo quasi mai. C’è però quel sentimento di gioia per l’aver vinto

I numeri della carriera della giocatrice di Ravenna

Anno di nascita Scudetti A1 Coppe Italia Coppe Campioni Coppa Cev Mondiale per club Presenze in nazionale

1963 11 6 2 1 1 325

assieme che ci legherà per sempre. Anche adesso basta uno sguardo tra di noi per capirsi». Pensando a chi purtroppo non è più tra di noi, ci fa un ricordo di Sergio Guerra? «È lui il grande artefice di tutto, quello che per primo ci ha creduto quando veniva quasi preso per pazzo. Quello che ha fatto non verrà mai cancellato». Passando a oggi, lei è ancora molto attiva nel mondo della pallavolo, vero? «Sì, ho due attività distinte, anche se collegate tra loro, nate quattro anni fa con il nome di Volley Academy. Una è una vera e propria società di Ravenna, che al momento si occupa solo di settore giovanile, che dal giorno della nascita ha portato il numero di tesserati da 25 a quasi cento. L’obiettivo è quello di crescere in modo ulteriore e in futuro avere un vivaio completo e una squadra over». La seconda attività, invece? «La seconda riguarda quello che faccio in giro per l’Italia. Si tratta di un progetto innovativo, una sorta di attività focalizzata al ruolo di palleggiatore. Abbiamo già aperto un paio di scuole, una in Lombardia e una in Piemonte, mentre parallelamente organizziamo dei clinic, degli stage di qualche giorno, in tutto il paese, da Sondrio fino a Palermo. È un progetto che si sta espandendo a macchia d’o-

lio e, a dimostrazione di quanto l’idea sia vincente, ci stanno già iniziando a copiare». Un giorno ci sarà questa scuola anche a Ravenna? «Nessuno è profeta in patria… A parte gli scherzi, a me piace collaborare con tutti e ho buoni rapporti con tutti, e un giorno mi piacerebbe aprire una scuola anche nella mia città. Qualcuno dice che non ce la farò mai». Lei per tanti anni ha allenato anche in Serie A. Le piacerebbe in futuro riprendere il filo di questo discorso? «È stata di sicuro una bella esperienza. Guidare una squadra a quei livelli, però, significa fare più il selezionatore che il tecnico. Quindi no, non tornerò indietro, perché a me piace insegnare alle giocatrici più giovani. Il mio unico obiettivo è rappresentato dal bene dei ragazzi, il mio lavoro è tutto per loro». Quest’anno Ravenna è tornata a disputare un importante torneo, la Serie A2. Può essere l’inizio di una rinascita?

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SPORT / 21 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

Esordio in nazionale a 18 anni Nel 2000 cominciò ad allenare

Manuela Benelli oggi insegna pallavolo nella sua Volley Academy. Nella pagina accanto ai tempi della Teodora

«Sarebbe molto bello, ma per riuscirci bisogna unire i settori giovanili delle società. Basti pensare che l’anno scorso la rappresentativa ravennate guidata da me è stata in grado di battere Modena e Bologna al Torneo delle Province. In città si sta riaccendendo l’entusiasmo, ma per farcela è necessario che le singole società mettano da parte i propri interessi e pensino soprattutto al bene delle giovani». In chiusura una curiosità extra sportiva, visto il periodo elettorale: sta proseguendo la sua collaborazione con la lista civica Cambierà che l’aveva coinvolta durante la campagna per le amministrative del 2016 ipotizzando un ruolo da assessore allo Sport di un’ipotetica giunta guidata da Michela Guerra, figlia di Sergio? «Al momento non sono intenzionata a essere coinvolta in politica. In futuro può darsi, ma dipenderà dai progetti che mi vengono proposti e, soprattutto, in base agli impegni lavorativi. Oggi, in ogni caso, direi di no».

Nata a Ravenna il 10 marzo 1963, Manuela “Manù” Benelli lega il suo nome a quello dei grandissimi successi dell’Olimpia Teodora, capace di vincere undici scudetti consecutivi dal 1981 al 1991, sei Coppe Italia (tra l’80 e il ’91), due Coppe dei Campioni (nell’88 e nel ’92, più sei secondi posti e un terzo) e un Campionato mondiale per club, nel ’92. Nel ’95 si trasferisce a Roma, in A2, per tornare nella massima serie l’anno successivo, a Reggio Emilia, dove vince la Coppa Cev nel ’98. Nella stagione seguente torna a Ravenna, per un campionato, per poi ritirarsi nel 2000. In nazionale fa l’esordio, appena diciottenne, nel 1981, e negli anni ne diventa il capitano, vincendo la medaglia di bronzo all’Europeo del 1989. Nel ’94 la sua ultima apparizione in maglia azzurra, dove in totale conta ben 325 presenze. Nel 2000 inizia l’attività di allenatrice, ricoprendo alla Teodora il ruolo di vice di Marco Bonitta, da cui prende il testimone nella stagione successiva. Dall’inizio del 2003 fino al giugno del 2004 guida la Roma Pallavolo in A2, allenando poi a Sassuolo (2004-05 in A2), Vicenza (2005-07 in A1), Imola (200708 in A1), Cesena (2008-09 in A1) e Forlì (2009-10 in A2). Da quattro anni si occupa della Volley Academy, da lei stessa creata, allenando in particolare le ragazze dei settori giovanili.

LE PARTITE DEL WEEKEND

VOLLEY, LA BUNGE VUOLE I PLAYOFF CALCIO, “MONDAY NIGHT” AL BENELLI Pallacanestro: l’OraSì (A2) vuole sfatare il male di trasferta. Le due in B giocano domenica Ecco il programma dei più importanti appuntamenti sportivi di un weekend che anche in questa occasione sarà “allungato” per gli impegni di Ravenna Fc e Conad. CALCIO Il Ravenna al penultimo posto, a secco di vittorie da sei match, scenderà in campo nella Ravenna penultimo in classifica 27esima giornata nel “monday night” del 26 febbraio, quando allo stadio Benelli (inizio ore 20.45) si presenterà il Pordenone. Avversario difficile da affrontare, costruito per puntare alle posizioni nobili della graduatoria e, oltretutto, capace di balzare alle cronache sportive nazionali per l’eliminazione solo ai calci di rigore negli ottavi di finale di Coppa Italia a San Siro contro l’Inter. VOLLEY La Bunge che nella penultima giornata di ritorno di regular season ospita domenica 25 al Pala De André (inizio alle 18) i monzesi del Gi Group con l’obiettivo di continuare la sua corsa verso i playoff, da “blindare” in vista del proibitivo ultimo turno di campionato con la capolista Perugia. I lombardi nella seconda parte del torneo hanno mostrato evidenti segnali di risveglio. In A2 femminile la Conad nel weekend starà a guardare le rivali nella corsa ai playoff ma mercoledì 28 febbraio anticiperà la lunga trasferta in Sardegna (a Olbia alle 20.30 contro la Golem). BASKET Dopo essersi rialzata nel vittorioso derby con Forlì, nella 23esima giornata del campionato di A2 l’OraSì gioca d’anticipo, andando sabato 24 febbraio in terra di Emilia per affrontare a Piacenza (inizio alle 20.30) una tranquilla Assigeco, a metà strada dalla zona calda e da quella playoff, entrambe lontane ben otto punti. La vittoria fuori casa manca da dicembre a Bergamo. In Serie B scendono entrambe sul parquet di domenica l’Orva (a Reggio Emilia alle 18 contro il Bmr Basket 2000) e la Rekico Faenza (al PalaCattani alle 18 con i vicentini del Tramarossa). (vi.be.)

22 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 22-28 febbraio 2018

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

Bellissimo The End of the F***ing World E a proposito di Ligabue, un pezzo d’annata

Vispistrelli, serpi e rane

di Francesco Della Torre

mittente Giovanni Gardini

The End of the F***ing World (di Jonathan Entwistle, Serie Tv). Nel 2018 tira più una serie tv di un film, diciamolo senza problemi. E succede l'impensabile, e cioè che un film di quasi tre ore venga stravolto nel suo format e presentato come mini serie composta da 8 episodi di 20 minuti ciascuno. Ma data la scarsa fortuna dei film adolescenziali degli ultimi anni, l’approdo su Netflix è una scelta vincente. Si parla di due adolescenti, che si raccontano tramite il proprio io narrante: Jason si definisce uno psicopatico e non vede l’ora di assassinare qualcuno, mentre Alyssa sogna di rivedere il padre che l’ha abbandonata lasciandola a una madre inesistente e un “f***ing” padrino. I due scappano di casa e danno il via a una serie di avventure tragicomiche, violente e assurde fino all’effettivo compimento dello scopo iniziale del viaggio. Commedia nerissima, divertente, dissacrante e piuttosto violenta, TEOTFW (acronimo) cala la carta vincente del continuo cambio di prospettiva narrante e di una libertà di spaziare nel territorio dell’assurdo che conquisterà immediatamente l’amante del politicamente scorretto, dei fratelli Coen, di Tarantino e della follia. I due ragazzi sono improbabili, parlano pochissimo e pensano molto, e non hanno mai la minima idea di come affrontare le peripezie a cui vanno incontro. A far loro compagnia una serie di personaggi adulti irresistibili (in primis le poliziotte) che, insieme a uno stile di regia che unisce flash (i pensieri) ai flashback con un ritmo incredibile, plasma un grande prodotto. Il bello è che il contesto non ha nulla di divertente, tra genitori assenti, morti, scappati, presenti ma incapaci di educare, una società che quasi invita a delinquere, e un’assenza totale di solidarietà da parte del prossimo, mai come qui travestito da nemico in agguato. È vero, tre ore passano in grande fretta, sia che si voglia vedere il film tutto di un fiato o con la cadenza seriale (difficile resistere, sappiatelo), grazie anche alla bellissima

PULIZIA

Sgrassature e pulizie di fondo

Per rispondere alle proteste, a volte educate, a volte da denuncia, dei fans di Ligabue, ho trovato in rete una vecchia recensione di Radiofreccia, scritta da un allora giovane e promettente appassionato di cinema, non ancora trentenne. Riportiamo i passi salienti. «...Perché abbiamo deciso di chiudere Radio Freccia un'ora prima del suo compleanno? Mah, non so, avevamo paura di diventare maggiorenni, o forse altro. Era il 1975, quando pensammo di far sentire le nostre voci al di là dei nostri soliti amici e del nostro solito bar. Avevamo voglia di far sentire la nostra musica, col nostro stile e con le nostre storie, volevamo rendervi partecipi della nostra libertà. Cominciava a starci stretta una vita da non condividere con voi: era bello, divertente e ci faceva sentire utili. Tutto però cambia quando succede qualcosa, quando qualcuno di noi se ne va. E magari è proprio una delle persone a cui ti senti più vicino, a cui vuoi più bene. E non sei preparato, se succede all'improvviso. Non siamo più gli stessi e non lo saremo mai più, ma raccontarlo ti fa sentire molto meglio. A Luciano Ligabue scrivo un grazie per aver saputo raccontare questa storia, una storia comune a tanti di noi, anche chi non appartiene a quella generazione, e l'ha saputa raccontare in maniera appassionata e coinvolgente. Forse troppo. Non sarà puro cinema, ma quando si racconta con spontaneità, si arriva dritto al cuore. Ho perso le parole». (Francesco Della Torre, 17/11/1999)

Il Mausoleo di Teoderico è un monumento di superba bellezza; tuttavia nei secoli passati non sempre è stato oggetto di cure particolari. Nell’opera del Buonamici, La metropolitana di Ravenna, edita nel 1748, viene descritto nel pieno del suo degrado: «Annessa a questo Tempio vedesi ora una rustica fabbrica talmente a lui unita, che ne ricopre non piccola parte, ed essa serve per uso d’ortolani, e simili uomini di campagna; e per mezzo d’essa si passa al piano superiore, che solo oggidì è praticabile, e si sale ancora sopra alla Tazza di marmo, che lo ricopre; all’intorno poi i colmamenti, (…) n’hanno una porzione sepolta, ed ora si vede interrato per la quinta parte in circa della totale sua altezza (…). La Porta del piano inferiore si vede turata per quattro quinti di sua altezza, ed un uomo ben incurvato, e quasi boccone solo vi può entrare; la entro non si vede, che rottame di pietre, vispistrelli, serpi, e rane, che si sono eletta questa nobile stanza; al di fuori poi i vari sterpi, virgulti, e spini ne ricoprono buona parte, ed altra ne nascondono, e deformano le molte erbe, ed ellere, che vi nascono, e serpeggiano intorno; non v’ha memoria, che fosse, per quanto ci è noto, ristaurato giammai, bensì pare, che siasi fatto il possibile per ruinarlo». Fortunatamente la sepoltura del re Goto, dal settecento ad oggi, è stata oggetto di restauri e la possiamo ammirare in tutto il suo splendore. Giusto dispiace non poter più salire… «sopra alla Tazza di marmo, che lo ricopre». Immagine di Giorgio Wenter Marini, 1921.

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colonna sonora che ben scandisce inizio e fine di episodi. A conti fatti, a fine serie si è ancor più stupiti per il grande equilibrio del racconto e la capacità di far crescere i suoi protagonisti in così poco tempo e in maniera così realistica ed efficace. Riassumendo, se ci pensiamo bene, TEOTFW non ha nulla di originale se non la struttura con cui ci è stata presentata, che lo aiuterà a diventare una serie cult in un batter d’occhio e il suo modello episodico diventerà presto uno standard. Cosa che non aiuterà certo un cinema già di per se boccheggiante. Dura lex, sed lex: bellissimo.

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CULTURA / RUBRICHE / 23 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

NdL (Nota del Lettore)

La “miseducation” della signora Hill, vent’anni dopo

Tutto è possibile, una magnifica Strout sul dolore come peccato originale

di Luca Manservisi

di Federica Angelini

“Strumming my pain with his fingers/ Singing my life with his words/ Killing me softly with his song” La storia è piena di cover diventate più famose dell’originale. Poche forse lo sono diventate così tanto come “Killing me softly” dei Fugees. Il merito è anche (e soprattutto) della cantante Lauryn Hill, che ha reso i versi qui sopra in apertura oltre che (banalmente) immortali, anche uno dei simboli degli interi anni novanta musicali. Una delle (tante) regine (o proclamate tali dalla critica) succedutesi nel corso degli anni nella musica black americana, sicuramente quella con la storia più interessante da raccontare. La sua carriera inizia a 18 anni come attrice, in una soap opera e pure in un film di un certo successo come Sister Act 2, ma passerà fortunatamente alla storia per aver formato i Fugees ed essere diventata una delle (rare) figure femminili a salire alla ribalta nel mondo hip hop americano degli anni novanta. Con il loro secondo album, The score, venderanno qualcosa come 17 milioni di copie in tutto il mondo. Lauryn Hill aveva 21 anni, un successo planetario e due relazioni praticamente parallele: una con il leader degli stessi Fugees, Wyclef Jean, tipo piuttosto dispotico, dicono; l’altra con il figlio di Bob Marley, di nome Rohan, di cui resta incinta. Anche per questo piccolo dettaglio, ma non solo per questo, la storia dei Fugees finisce, con la gravidanza che ha comunque il merito di farle superare quello che gli storici del tempo descrivono come un blocco creativo. «Alle donne, in gravidanza, crescono più in fretta capelli e unghie. A me venivano idee per la musica», dirà prima di decidere di fare tutto da sola (o quasi, visto che la band che l’accompagna poi la querelerà per non essere stata citata nei crediti del disco), di cantare, comporre, arrangiare e produrre il suo primo disco solista, registrato tra New York e gli studi di Bob Marley in Giamaica. The miseducation of Lauryn Hill – e arriviamo al motivo per cui ne scriviamo oggi – arrivò nei negozi vent’anni fa, precisamente il 25 agosto del ’98. Venderà 422.600 copie in una sola settimana, record per un’artista

femminile, così come le cinque statuette vinte su dieci candidature ai Grammys (del 1999). In totale di copie pare ne abbia vendute più di 18 milioni e il disco (per quanto possa valere) è al quinto posto nella classifica di Rolling Stone degli album più belli degli anni novanta. Ascoltato oggi inutile dire che resta un capolavoro di musica black, un classico che dal punto di vista musicale non ha inventato nulla (se mai una piccola rivoluzione l’ha fatta nei testi, intrisi di orgoglio femminile e libertà), limitandosi – si fa per dire – a mescolare suoni presi da hip hop, soul e reggae. Si parlò di primo disco neo-soul della storia e sicuramente ha influenzato decine di artiste (e di certo l’ultima Beyoncé), ma a renderlo unico è anche il fatto che stiamo ancora aspettando il suo seguito. Ms. Hill, come si fa chiamare oggi (da qualche anno è tornata a esibirsi in giro per il mondo, con esiti dicono piuttosto tragici) nel frattempo ha avuto altri (4?) figli, è diventata nonna a 41 anni, è stata arrestata per frode fiscale, si è fatta circuire da un predicatore e chissà cos’altro. Di certo però non ha più inciso un disco. E forse è davvero meglio così. Forse altrimeni non saremmo qui a celebrare quel capolavoro vent’anni dopo.

venerdì 23 febbraio ore 19 Una serata a lume di candela, in occasione di “M'illumino di meno 2018” alla Luna di Pane Food & Wine dove avrete modo di degustare ed assaporare i SAPORI DI LIGURIA

martedì 27 febbraio ore 19.30 OSSERVANDO LA LUNA Riproponiamo, cielo permettendo, una bellissima serata in Darsena Pop Up in collaborazione con il Planetario di Ravenna e l'Associazione ARAR. Dettagli e informazioni sulla pagina Facebook

di Cristina Faccini e Stefania M. G. Petrarolo

Via Mazzini 47/A - RAVENNA - Tel. 0544 32655 La Luna di Pane - Food & Wine

Nell'empireo degli autori che scelgono di raccontare pezzi di mondo e vite normalmente lontane dai riflettori e, a un primo sguardo, prive di particolari tratti distintivi, un posto d'onore, oltre all'acclamato e recentemente scoperto in Italia Kent Haruf, va sicuramente mantenuto per Elizabeth Strout. Libro dopo libro la scrittrice – che vinse il Pulitzer per la narrativa dieci anni fa con il magnifico Olive Kitteridge – sembra dar vita a un'intera comunità di quegli Stati Uniti periferici e insignificanti dove ogni esistenza sembra assimilabile a un'altra. E invece, quando la lente di ingrandimento si avvicina, scopriamo che dentro ogni casa si cela un segreto, un dramma, un groviglio di relazioni che portano gli esseri umani a comportamenti che possono essere brutali, feroci e che nascono da un'umanità ferita che sembra non poter fare a meno di tramandarsi traumi e dolori. Le storie di questo Tutto è possibile (traduzione di Susanna Basso, Einaudi), seguito ideale di Il mio nome è Lucy Barton sembrano dirci questo: ogni ferita può guarire, ogni cicatrice può rimarginarsi, ma non scomparire. Le famiglie qui diventano luoghi dove i rapporti sono tentacolari, soffocanti, eppure necessari e talvolta salvifici. Ogni personaggio sembra doversi ricostruire a partire da ciò che si è trovato a vivere suo malgrado nella famiglia d'origine, come un peccato originale che si tramanda di generazione in generazione in un’America dove questo tema da sempre attraversa la grande letteratura. E non a caso il peccato originale si riversa proprio nel rapporto con il sesso e il desiderio e il corpo, un rapporto onnipresente e spesso torbido, negato, foriero di sofferenze. Donne che accumulano peso, forme disfatte con il passa-

re del tempo, ma anche possibilità di rinascita, di ricucire, di ricostruire su fondamenta che restano fallaci. Una profondità che svela l'animo umano fin nelle viscere, fino a rivelarne le piccolezze, le ossessioni, le pochezze. Dentro e fuori dalle storie, personaggi secondari e spettatori diventano di volta in volta protagonisti osservati dagli altri, in una ricostruzione a incastro che non ha nulla di ammiccante, ma serve a costruire con un sapiente gioco di prospettive tra dentro e fuori, tra superficie e profondità, per inquadrare l'incrocio di una serie di esistenze altrimenti anonime dove la letteratura sembra avere un potere terapeutico, almeno fino a quando non si scopre che la terapeuta, ovvero l'autrice che appare a più riprese, questa volta a confronto con il fratello e la sorella (nel libro precedente era stato il rapporto con la madre centrale nella vicenda), non è affatto “guarita”. E nonostante il successo, le copie firmate, il riavvicinamento con la madre, nonostante il libro, tornare nella casa della sua infanzia, tornare ai ricordi di quel padre, trovarsi di fronte a quel trauma, le è impossibile. E allora, e anche qui sembra esserci un pezzo di America, spostarsi, andarsene, diventa l'unica via di salvezza possibile. Madri e figli, mariti e mogli, amanti, solitudini e intrecci sotto una cappa di malinconia avvolgente, dialoghi di piccole e grandi cose, gesti quotidiani ed eventi straordinari raccontati con una lingua asciutta ed essenziale per raccontare un pezzo di umanità di questo tempo che offre più di uno spunto per chiedersi cosa possiamo fare della nostra vita, cosa non possiamo evitare, quanti dolori possiamo ereditare, quanti ne possiamo elaborare, quanto sia prezioso ogni effimero momento di vera intesa e intimità tra esseri umani.

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24 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 22-28 febbraio 2018

L’INTERVISTA AGENDA LIBRI/1

«Con le mie storie voglio riorganizzare la speranza» Lo scrittore per ragazzi (e non solo) Antonio Ferrara ospite alla biblioteca Classense

Venerdì 23 febbraio alle 18 alla Sala D’Attorre di via Ponte Marino a Ravenna, per gli incontri del Centro Relazioni Culturali l’ospite sarà Franco Nembrini con il suo volume In cammino con Dante.

Anteprima di Lercio al circolo Prometeo

di Federica Angelini

Prolifico e pluripremiato autore per ragazzi (si è aggiudicato in passato anche un Andersen), napoletano di nascita ma residente a Novara, un passato come educatore di comunità, Antonio Ferrara sarà a Ravenna per tre giorni per incontrare studenti di tre scuole medie e terrà un incontro aperto al pubblico allo spazio Holden della Classense, martedì 27 febbraio alle 15 (ingresso fino a esaurimento posti). Riusciamo a contattarlo al telefono un sabato mattina, in una delle rare pause tra un incontro con i ragazzi e l’altro, per una lunga chiacchierata che parte proprio proprio dal contatto diretto con i suoi giovani lettori. «In ogni incontro cerco di farli anche divertire e di provocarli, seguendo una sorta di canovaccio che però mi permette di stare molto attento alle loro reazioni. Questi momenti per me sono importantissimi, perché ricevo molto dai ragazzi, ascolto i loro suggerimenti che mi servono per il libro successivo o mi costringono a riflettere con le loro domande». Un esempio lo cita proprio dal suo ultimo libro, Pusher (Einaudi), una storia durissima che vede protagonista un ragazzino che a tredici anni ha smesso di andare a scuola e la notte vende la droga confezionata dalle sorelle, di otto e nove anni, sotto lo stretto controllo della famiglia. «Per esempio ho fatto capitoli brevissimi, perché questo aiuta a leggere i ragazzi. Poi a loro spiego che la durata di un capitolo è misurata sulla seduta media in bagno... insomma, quando li incontri devi sempre riuscire a farli ridere, piangere e aspettare». La ricetta che sembra applicare anche ai suoi libri. Una storia drammatica come Pusher si concede momenti di vera e propria comicità e tiene con il fiato sospeso a ogni fine di capitolo, quasi che diventa impossibile, per citare un termine usato dallo stesso Ferrara, «non spararsene subito un altro» (anche se la seduta in bagno è finita...). «Certo –ci racconta – perché credo che per imparare sia necessario emozionarsi e allora ho preso, come in Pusher, un caso di cronaca letto sul giornale per raccontare ai ragazzi che esiste questo problema, e anche agli adulti. Ci sono zone di Napoli che non sono solo le periferie, ma riguardano anche il centro, a pochi passi dalle zone turistiche, dove due ragazzini su quattro abbandonano la scuola dell’obbligo prima di terminarla...». Tra gli spunti di riflessione che offre il libro c’è sicuramente il tema della famiglia e degli adulti che ruotano intorno a Tonino, il protagonista. Il suo riscatto e la sua speranza passano dall’allontanamento dal nucleo originario, una separazione anche dolorosa e in cui, vien da chiedersi, se non si debba vederci un messaggio più generale. «È così, tutti per crescere abbiamo bisogno di staccarci dal confort famigliare, metterci in gioco, correre dei rischi». Libri per crescere, quelli di Ferrara dove non si sfugge al dolore. «È vero, ma quello che voglio mettere nei miei libri è anche una speranza, che nasce dal superamento di un dolore e di un trauma, anche per far capire che morto un adulto, ce ne può sempre essere un altro».

Franco Nembrini in cammino con Dante

Venerdì 23 febbraio alle 21, tornano gli autori del noto sito satirico Lercio.it a Faenza per un’anteprima del loro nuovo libro Lercio - Lo sporco che fa notizia che uscirà il 13 aprile. Appuntamento al circolo Arci Prometeo.

Giulia Gianni, voce di famiglia arcobaleno

Entusiasta e coinvolgente, Ferrara cita Dickens ed Hemingway, e ribadisce una semplice verità: «Tutti i libri per ragazzi possono essere letti dagli adulti, mentre non è vero viceversa». E ancora: «La letteratura per raagzzi è educazione sentimentale, e in questo diventa anche prevenzione del disagio». Cosa dire allora di serie tv Gomorra accusate da molti di fornire un pessimo modello educativo? «Eh, penso che non sia adatto ai ragazzi, che non dovrebbero vederlo. Perché purtroppo in Gomorra non c’è nemmeno un poliziotto, gli eroi sono solo loro e chi lavora a Napoli racconta che dopo ogni puntata i ragazzini escono in motorino e cercano di emularli. A differenza di quanto creda debba accadere nella letteratura per i ragazzi, qui non si organizza la speranza, non si crea illusione. Gli adulti dovrebbero fare da filtro». E, dovrebbero, lo si legge chiaro anche in Pusher far rispettare le regole, «per evitare che vinca sempre il più forte, per proteggere chi lo è meno». Lo scrive anche il meraviglioso e coraggioso professore del libro sulla lavagna. Ma in questo momento in cui si sembra così compromesso il rapporto per esempio tra scuola e famiglia, chi insegna le regole? «Eh, qui tocca parlare della famosa alleanza educativa! Beh, è tutta da costruire, non è mai esistito, non dobbiamo abbadonarci a nostalgie. Ma la scuola ha sicuramente un ruolo fondamentale che va potenziato».

Prosegue la rassegna di incontri “Voci di Donna” con la partecipazione dell’autrice Giulia Gianni che presenta il suo libro Stiamo tutti bene le tragicomiche avventure di una famiglia arcobaleno edito nel 2017 da La nave di Teseo. Appuntamento venerdì 23 febbraio alle 21 al museo di Storia Naturale Malmerendi in viale Medaglie d'Oro, a Faenza.

Al via il centenario per Francesco Baracca Al via a Lugo gli appuntamenti previsti in occasione del centenario dell’aviatore lughese Francesco Baracca, a cui è dedicato anche un museo nelal città del Pavaglione. Il 24 febbraio Paolo Varriale presenterà nel Salone estense della Rocca il suo volume dal titolo Seguendo il Cavallino di Baracca. La 91ª Squadriglia nella Grande Guerra.

La prossima settimana insieme a R&D sarà in distribuzione

+ CULTURA + SPETTACOLI + EVENTI sul mensile DELLA ROMAGNA&DINTORNI edizione di MARZO M USICA • TEATRO • LIBRI • ARTE • CINEMA • GUSTO • RUBRICHE

CULTURA / 25 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

AGENDA LIBRI/2 L’arto della guerra il romanzo di Fortini Sabato 24 febbraio alle 18, alla libreria Liberamente di viale Alberti a Ravenna, Gianluca Fortini presenterà il suo romanzo L'arto della guerra, edito da Fernandel. Dialogherà con l'autore l’editore Giorgio Pozzi.

IN MOSTRA/1 Exit West Mohsin Hamid Einaudi Traduzione Norman Gobetti

La coppia che seppe innovare la grafica

IN MOSTRA/2 SensofOrme di Pagnani apre alla NiArt

Al Mar dal 25 febbraio esposti i lavori di Licalbe Steiner

Un viaggio archeologico con Emanuele Papi Sabato 24 febbraio alla galleria NiArt di via Anastagi a Ravenna inaugura alle 18 la personale di Roberto Pagnani “SensoofOrme” con le prose poetica di Valerio Fabbri, a cura di Felice Nittolo e Luca Maggio. La mostra sarà aperta fino al 10 maggio.

Martedì 27 febbraio alle 21, nella Sala Consorzio Bonifica di Lugo, la rassegna Il Caffé Letterario ospita Emanuele Papi, autore de Pietre dello scandalo (Bari, Laterza, 2017), un viaggio attraverso undici storie archeologiche ai quattro angoli del Mediterraneo – dalla Libia all’Italia, dalla Siria alla Grecia.

Finissage per Matteo Lucca e open call per artisti alla Mag

Poesia dialettale e storia contemporanea Doppio appuntamento con la rassegna di incontri letterari “Il tempo ritrovato” curata dall’associazione Onnivoro e Matteo Cavezzali e che si svolge nella sala Muratori della biblioteca Classense a Ravenna. Martedì 27 febbraio alle 18 l’ospite sarà l’apprezzato poeta dialettale Nevio Spadoni con la sua ultima raccolta , mentre mercoledì 28 lo storico Alessandro Luparini presenta il suo volume Ravenna fascista. Entrambi gli autori hanno pubblicato con l’editore cesenate Il Ponte Vecchio.

Clown bianco protagonista al Grinder Continua la rassegna dei giovedì al Grinder Coffee Lab di Ravenna (via di Roma) curata da Ivano Mazzani, alle 18. Dopo l’incontro con l’editore di libri d’artista Danilo Montanari del 22 febbraio, giovedì 1 marzo si parlerà invece di narrativa grazie alla raccolta di racconti Clown Bianco dell’omonima casa editrice.

Dal 25 febbraio al 2 aprile al Mar è allestita la mostra Licalbe Steiner, curata da Anna Steiner. Dopo il Museo del Novecento di Milano, il Museo degli Innocenti di Firenze e la Sinagoga di via dell’Aquila di Reggio Emilia, Ravenna ospita questa interessante mostra che propone una panoramica sul lavoro di quello che è riconosciuto come uno dei sodalizi professionali e personali più fecondi della grafica italiana, ovvero quello tra Lica e Albe Steiner. Un percorso suggestivo tra materiali, testimonianze, lavori grafici, fotografie e video sulla vita e l'opera di entrambi protagonisti, ciascuno con una storia e un'identità proprie, ma legati dal 1938 in maniera indissolubile nel privato e nel lavoro. Viene presentata la produzione del loro Studio L.A.S. (Lica Albe Steiner) dai primi lavori del 1939 fino alla fine della Guerra e al viaggio in Messico (1946-1948), in una narrazione scandita dalle diverse sezioni – ricerca grafica e foto-grafica, editoria, pubblicità e allestimenti, marchi, presentazione di prodotto, manifesti e grafica di impegno civile, formazione professionale – fino alla morte di Albe, scomparso nel 1974. I materiali esposti provengono dalla collezione privata dello Studio Origoni Steiner. La curatrice Anna Steiner, figlia di Albe e Lica, insegna al Politecnico di Milano, architetto, lavora nel campo degli allestimenti e della grafica nello studio Origoni Steiner, porta avanti l’eredità dei genitori e testimonia il loro contributo alla cultura del Novecento diffondendo i loro ideali pedagogici e democratici e le loro idee progettuali tutt’oggi innovative.

Ultimi giorni alla Mag Art Gallery in Darsena a Ravenna per la mostra di sculture di Matteo Lucca mentre la galleria lancia un open call per artisti che vogliano espoore nella galleria. Devono avere l’unica condizione è non avere mai esposto in una personale. Non ci sono né limiti di età né restrizioni sulle tecniche e sui supporti utilizzati. Non ci sono temi prestabiliti. La commissione di valutazione sarà così composta: Alessandra Carini (gallerista e curatrice di Mag), Marco Miccoli (curatore street art di Mag) e Paolo Perrelli (gallerista di Spazionoto art/design). Il vincitore sarà uno solo e avrà la possibilità di esporre al Mag con una personale della durata di un mese a luglio 2018.

Enrico Minguzzi con “Orama” espone al museo Ugonia Al Museo Ugonia di Brisighella è aperta fio al 25 marzo la mostra “Orama” di Enrico Minguzzi, a cura di Franco Bertoni. Proprio in omaggio al Maestro a cui è dedicato il museo, gran parte delle opere di Minguzzi esposte siano state realizzate con quella tecnica digitale che, oggi, è a disposizione di tutti tra cellulari, iPad, tablet, computer, i sistemi elettronici più disparati e via dicendo. Enrico Minguzzi, nato a Cotignola nel 1981 e con studi al Liceo Artistico di Ravenna e all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ha esposto a Milano, a Vicenza, a Ravenna e a Torino segnalandosi in vari premi nazionali.

8 m a r z oFesta della Donna! In occasione della vostra festa… il ristorante Canto del Mare propone un menù pizza con:

Via H. Matisse - Madonna dell’Albero (RA) Tel. 0544 271381 - Cell. 347 3703598 Aperto a pranzo sabato, domenica e festivi Chiuso il lunedì

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L’evento si terrà al piano superiore con il duo musicale

Alberto e Sonia

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26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 22-28 febbraio 2018

CONTEMPORANEO

IN SCENA

Il romanzo della Murgia in scena al Rasi con Monica Piseddu Accabadora in scena il 23 e il 24 febbraio Sabato anche l’incontro con la compagnia

GIUSEPPE CEDERNA PORTA IN SCENA GIAN MARIA TESTA Da Questa Parte del Mare è il libro uscito postumo di Gian Maria Testa. È il racconto dei pensieri, delle storie, delle situazioni che hanno contribuito a dar vita ad ognuna delle canzoni dell’album omonimo, ed è un po’, anche, inevitabilmente, il racconto di Gianmaria stesso e delle sue radici. Adesso questo libro diventa uno spettacolo teatrale vero e proprio e a portarlo in scena è Giuseppe Cederna che più volte ha condiviso il palcoscenico con Testa e che con lui condivide ancora, soprattutto, una commossa visione del mondo. Giorgio Gallione, altro amico di Testa, cura la regia, provando a tradurre in linguaggio, immagini e forma teatrali, parole pensate per la pagina scritta, ma dense di sonorità e musica.

Monica Piseddu (Premio Ubu 2015 e Premio della Critica 2015 come Miglior attrice per Ti regalo la mia morte, Veronika, spettacolo molto apprezzato dal pubblico ravennate due stagioni fa), interpreta il ruolo di Maria, protagonista del nuovo spettacolo di Veronica Cruciani tratto dal romanzo di Michela Murgia, Accabadora, vincitore del Premio Campiello 2010. Con un pesante bagaglio di ricordi, questa figlia torna dalla madre adottiva in Sardegna, mondo antico, con regole e divieti, una lingua atavica e taciti patti condivisi. Chi fosse Tzia Bonaria, Maria l’ha scoperto a suo tempo: sarta del paese che cuce gli abiti e conforta gli animi, ma che conosce i sortilegi e le fatture e, quando è necessario, è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa: una accabadora. Il testo teatrale è stato scritto da Carlotta Corradi su richiesta della regista, che da subito ha pensato di farne un monologo partendo dal punto di vista di Maria. In scena venerdì 23 e sabato 24 al Rasi per “La stagione dei teatri“. Incontro con la compagnia a cura di Massimo Marino alle 22.30, nella sala Mandiaye N’Diaye del teatro Rasi.

INFOPROM

SANITARIA ORTOPEDIA

Quando serve il collare cervicale? a cura di Elena Tazzari Quando serve il collare cervicale? Sono in molti a chiederselo. Ne esistono di tre diversi tipi: rigido, morbido e semirigido. Il collare rigido, che aiuta a limitare i movimenti del rachide cervicale, è indicato in due casi. Anzitutto per curare traumi cervicali di lieve e media entità, in particolare il cosiddetto colpo di frusta, una distorsione del rachide cervicale che si verifica spesso in seguito a tamponamenti automobilistici. E anche per le cervicobrachialgie, un tipo di nevralgia che porta dolore non solo al collo, ma anche al braccio e alla mano (di solito caratterizzate da parestesie e formicolio) o artrosi cervicale, patologia che può provocare la formazione di escrescenze ossee che entrano in contrasto col nervo. Il collare morbido può essere basso o medio, ed è consigliato per il comune torcicollo, causato da contratture muscolari o infiammazioni, e anche per curare la cervicoartrosi in fase acuta. Sostenendo la colonna cervicale, aiuta ad alleviare il dolore ed è utile

anche per combattere le vertigini. Per mitigare la sensazione di giramento di testa, si può applicare il collare morbido prima di alzarsi e prima di stendersi sul letto, in modo da mantenere il collo nella corretta postura durante questi movimenti. Il collare morbido, inoltre, può essere indossato durante la notte, se ce n’è necessità, seguendo le indicazioni del medico. Il collare semirigido è una via di mezzo tra il rigido e il morbido, e serve anch’esso per affrontare nevralgie cervicobrachiali, artrosi cervicale e torcicollo. Rispetto al collare morbido, questa tipologia presenta una fascia rigida che aumenta il livello di sostegno. A volte, è indicato durante il periodo di rieducazione funzionale della cervicale. In caso di contratture muscolari cervicali o torcicollo, puoi parlare con il tuo medico della termoterapia con fase auto-riscaldanti. Nella nostra Sanitaria Ortopedia, trovi un vasto assortimento di prodotti per tutte le esigenze. Elena Tazzari vi aspetta alla Sanitaria Ortopedia via Matteotti 22 - Bagnacavallo (RA), apertura dal lunedì al sabato ore 8.30-12.30 e 15.30-19

AGENDA TEATRO I Piccoli crimini coniugali di Placido e Bonaiuto a Russi Al teatro Comunale di Russi giovedì 22 febbraio alle 20.45 va in scena Piccoli crimini coniugali, uno spettacolo di Eric-Emmanuel Schmitt, interpretato da Michele Placido, che ha curato anche l’adattamento e la regia, e Anna Bonaiuto.

Al Carmine di Massa Lombarda un surreale Recital di Max Pisu Venerdì 23 febbraio Max Pisu porta il suo spettacolo Recital a Massa Lombarda, nella Sala del Carmine, in via Rustici 2. L’artista affronta la quotidianità, alternando fantasia e vissuto in una chiave surreale e divertente. Tanti i temi toccati, tra questi, il rapporto genitori-figli, i bambini, che crescono in quell’incrocio pericoloso tra scuola, amicizia ad alto rischio e problemi adolescenziali, conditi da tatuaggi, piercing, creste di gel e fidanzatini.

La fabbrica dei preti con Giuliana Musso al teatro Binario Sabato 24 febbraio, alle 21, nuovo appuntamento con “Sipario 13”, la stagione di prosa del Teatro Binario di Cotignola. Sul palco sarà protagonista Giuliana Musso, attrice, ricercatrice, autrice pluripremiata, tra le maggiori esponenti del teatro di narrazione e d’indagine: un teatro che si colloca al confine con il giornalismo d’inchiesta, tra l’indagine e la poesia, la denuncia e la comicità. Con La fabbrica dei preti la Musso porta in scena uno spaccato di vita nei seminari italiani degli anni '60. Lo spettacolo, ispirato a “La fabriche dai predis” di Don Pietrantonio Bellina, sacerdote friulano, restituisce l’immagine di una società negli anni del Concilio Vaticano II ed è apertamente dedicato a quei ragazzi che nel '65 pronunciarono i voti.

Tra comicità e riflessione Il trattato di economia di Castello e Cosentino Sabato 24 febbraio alle 21, al teatro dei Due Mondi di Faenza, va in scena lo spettacolo Trattato di economia con una coppia comica insolita: il coreografo e danzatore Roberto Castello l’autore-attore Andrea Cosentino. Trattato di Economia è l'incontro fra due artisti diversi per generazione, ambito, formazione e percorso artistico, che per caso un giorno hanno scoperto di covare lo stesso desiderio: realizzare uno spettacolo sulla scienza che vuole liberare l'umanità dalla schiavitù del bisogno. Dopo oltre un anno di letture, incontri, dubbi, entusiasmi e crisi il progetto prende una forma nella quale economia, arte e morale si aggrovigliano con esiti paradossali. Il risultato è un progetto tra parola e gesto che si interroga sul denaro, sul suo valore.

CULTURA / 27 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

DANZA/1

La prima volta di Introdans all’Alighieri

INTRECCI/1

La storica compagnia olandese in scena con un trittico firmato da Hans van Manen

La compagnia olandese Introdans sarà per la prima volta a Ravenna con tre coreografie di Hans van Manen sabato 24 febbraio alle 20.30 (replica domenica 25 alle 15.30) al Teatro Alighieri. Van Manen si distingue per uno stile personalissimo, dove austerità, eleganza e sensualità e proprio a lui, con tre titoli, va l’omaggio della compagnia in questo Hooray for Hans composto da Polish Pieces, il giocoso In and Out e l’irriverente Black Cake. Hans van Manen è autore di oltre 120 lavori, portati in scena da più di 50 compagnie, dall’English Royal Ballet al Wiener Staatsballett e al San Francisco Ballet, senza contare i riconoscimenti ricevuti, tra cui il Deutscher Tanzpreis e il Benois de la Danse per la carriera. A luglio van Manen ha festeggiato il proprio ottantacinquesimo compleanno e Introdans ha deciso di celebrare l’occasione con un trittico scelto tra gli oltre venti lavori del maestro che figurano nel repertorio della compagnia. Introdans, fondata nel 1971 da Hans Focking e Ton Wiggers e oggi diretta da Roel Voorintholt, vanta quasi 50 anni di storia, il patrocinio della Principessa dei Paesi Bassi Margriet e un’eccellente reputazione: è stata la prima compagnia straniera a esibirsi al Bolshoi di Mosca e frequenta il palcoscenici di tutto il mondo, rimanendo fedele al suo obiettivo di presentare danza di alta qualità rivolgendosi a un pubblico sempre più vasto, con uno sguardo particolarmente attento ai giovani.

DISEGNO, VOCE E MUSICA CON STEFANO RICCI PER PIÙ GIÙ In scena al Rasi di Ravenna lo spettacolo Più giù, commistione di linguaggi con disegno e voce di Stefano Ricci, contrabbasso Giacomo Piermatti, live eletronics Vincenzo Core, regia e proiezioni Cristiano Pinna, produzione Triennale Teatro dell’Arte. Ricci, disegnatore e artista grafico di fama internazionale, da tempo sperimenta nuove forme creative salendo sul palco insieme a musicisti, per alimentare il flusso di segni e colori con le note. Il suo ultimo progetto creato con Danio Manfredini, lo vede disegnare in tempo reale, con pennelli e dita, accompagnato dal contrabbasso di Giacomo Piermatti e live eletronics di Vincenzo Core. Grazie a una telecamera, il pubblico può vedere l’immagine mentre prende forma, seguendo il ritmo di un racconto verbale e musicale.

DANZA/2 Lo Schiaccianoci “pret-à-porter” de LaCorelli al teatro comunale di Cervia Per la rassegna itinerante de LaCorelli e in particolare per la rassegna “Ceci n’est pas Theatre”, un peculiare tentativo di un teatro prêt-à-porter, concepito in forma di spettacolo “portatile” e di pronto consumo, organizzato in forme e dimensioni ridotte e facilmente replicabile in ogni ambiente, andrà in scena il balletto Lo Schiaccianoci, il 24 febbraio alle ore 18 e alle 21, al Teatro Comunale di Cervia.

INTRECCI/2

PAROLE IN BLUES CON CARLOTTO E “DON“ ANTONIO GRAMENTIERI Venerdì 23 febbraio alle 21 al Teatro Binario di Cotignola il maestro del noir Massimo Carlotto (nella foto) presenta Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane (Editore E/O, 2017). La serata è a ingresso libero senza prenotazione e rientra nel calendario invernale “Andar per nebbie”, a cura del Comune di Cotignola e dell’associazione Primola. Conduce Corrado Ravaioli, con l’accompagnamento musicale di Antonio Gramentieri (in arte Don Antonio).

Dal pomeriggio di venerdì 23 febbraio alle ore 15.00, apre il nuovo SALONE DEI MOSAICI con sala da tè e attività artistiche e culturali (Riqualificazione del salone storico della Casa del Mutilato)

VIA IX FEBBRAIO, 1 - RAVENNA www.salonedeimosaici.it

28 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 22-28 febbraio 2018

CLASSICA/1

CELEBRAZIONI JAZZ & POPOLARE

AL GOLDONI L’INCOERENTE DUO FRA VIOLINO E FISARMONICA Il quarto appuntamento della seconda stagione di “Bagnacavallo Classica Libera la musica” è in programma sabato 24 febbraio alle 21. L’appuntamento è con l’Incoerente Duo, una formazione fisarmonica e violino che si propone anzi un’esplorazione di carattere musicale, il riassunto d’un viaggio, la fusione di ritmi e melodie provenienti da luoghi tra loro lontani, in cui la parola confine perde significato. Il desiderio di Alessandro Tampieri e Giorgio Dellarole è quello infatti – si legge nella cartella stampa – di far dialogare tra loro mondi apparentemente distanti, sia culturalmente che a livello musicale, fondendoli in un suono e una sensibilità che permette di identificarne e far risaltare i punti di contatto e le reciproche contaminazioni. La seconda parte del concerto verrà arricchita da “A volo di farfalla”, un’interazione visiva di Cinemovel Foundation, attraverso disegni live sulla lavagna luminosa.

CLASSICA/2 Il Quartetto d’Ance a Castel Bolognese A Castel Bolognese domenica 25 febbraio alle 17.30 alla Chiesa della Santa Maria della Misericordia concerto del Quartetto d’Ance italiano.

Alla scoperta di un giovane pianista Il 25 febbraio alle 11 alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna appuntamento con il giovane pianista Giovanni Carraria Martinotti, vincitore del concorso di Asti 2017.

La Cappella Musicale a San Francesco La Cappella Musicale della basilica di San Francesco sarà protagonista domenica 25 febbraio alle 18.30 nell’omonima basilica ravennate del secondo concerto della rassegna di musica sacra “Musica e spirito”.

DA SEMPRE LE DONNE SONO LE NOSTRE MIGLIORI LETTRICI

I quintetti di Savini e Ricci all’Auditorium di Fusignano Venerdì 23 febbraio alle 21 l’auditorium “Arcangelo Corelli” di Fusignano ospita “Oppositus”, concerto con Stefano Savini Quintet e Stefano Ricci Quintet tra jazz, musica classica, sperimentale e rock.

Al Mama’s tra Albania e rivoluzione russa Il pianista Paolo Marzocchi e il direttore Carlo Tenan della Wunderkammer Orchestra

Rossini rivive a Lugo con Paolo Marzocchi Il pianista-compositore con l’orchestra Wunderkammer di Pesaro e Carlo Tenan Al Teatro Rossini di Lugo mercoledì 28 febbraio (dalle 20.30) parte una collaborazione con la Wunderkammer Orchestra, nuovo ensemble nato a Pesaro su impulso del Anche a Faenza un omaggio compositore-pianista Paolo al grande compositore Marzocchi (già Premio Rossini di composizione) e del Alla Sala Fellini di Faenza tornano i direttore d‘orchestra Carlo Salotti musicali curati dall’associazioTenan. Si tratta di un prone Nostrarte: il 25 febbraio alle 18 il getto di collaborazione legaprotagonista sarà Gioacchino Rossini, to a Rossini e Beethoven, di di cui quest’anno ricorrono le celecui verranno eseguiti tutti i brazioni del 150esimo anniversario concerti per pianoforte e ordalla morte. Al pianoforte si alternechestra con solisti come lo ranno Denis Zardi, Chiara Cattani e stesso Marzocchi e Marco Martina Drudi, a cui si affiancheranno Vergini. L'orchestrazione e le voci di Kelly McClendon, soprano, le cadenze sono di composie di Gianandrea Navacchia, baritono. tori di oggi. Il Terzo Concerto A guidare questo viaggio sono il regiop. 37 di Beethoven, quello sta nonché autore dei testi, Giacomo in do minore, è eseguito da Sangiorgi, e due voci narranti prese in Marzocchi, l'orchestrazione prestito dal mondo musicale: il diretper l'organico della Wuntore d’orchestra Jacopo Rivani e Tederkammer è sua e pure la resa Maria Federici, docente. cadenza.

Al Mama’s di Ravenna venerdì 23 febbraio (dalle 21.30) serata tra musica e letture tratte da scritti di protagonisti e testimoni della rivoluzione russa. Al centro dello spettacolo in particolare le canzoni di Vladimir Vysotsky interpretate in lingua italiana da Paola Sabbatani ed eseguite in arrangiamenti originali da Roberto Bartoli e Daniele Santimone. Sabato 24 (sempre alle 21.30) sul palco del Mama’s invece l’Hora Quartet con “Sarabanda Postcomunista”, concerto spettacolo che si compone di racconti, brani, suoni e ritmi della tradizione popolare albanese rivisitati in chiave contemporanea.

Le Femme Folk al circolo Arci di Passogatto Domenica 25 febbraio alle 15.45 il gruppo romagnolo Femme Folk si esibisce al circolo Arci di Passogatto di Lugo, in via Passogatto 10 per un pomeriggio tra valzer, bourrée, scottish, liscio, mazurke, pop, rock, jazz, classica e ambient.

Il chitarrista Niccolini in solo al Mariani Domenica 25 febbraio alle 21.30 al Mariani di Ravenna concerto del chitarrista fingerstyle toscano Lorenzo Niccolini alle prese con un repertorio di pezzi originali con l'utilizzo di tecniche moderne/alternative per chitarra, quali tapping, armonici artificiali, open tuning e classici del genere come vecchi blues, standard jazz, colonne sonore.

CULTURA / 29 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

NON SOLO ROCK CONCERTI ROCK Naddei e i mostri sacri del cantautorato italiano al Kinotto Domenica 25 febbraio al Kinotto di Borgo Masotti dalle 19 concerto di Naddei, nuovo progetto del cantautore e produttore forlivese Franco Naddei (in arte noto come Francobeat) che presenterà il suo disco di cover Mostri, ossia i mostri sacri del cantautorato italiano, rivisitati, tra sintetizzatori e batterie elettroniche.

Giacomo Scudellari presenta il nuovo disco a Piangipane

Le Tiptons, fuori da tutti gli schemi La band americana di culto al Clandestino di Faenza

Il Teatro Socjale di Piangipane ospita il 27 febbraio il cantautore ravennate Giacomo Scudellari che torna sul palco a presentare il suo nuovo album. In apertura un breve set della francese Emanuelle SIgal.

SPERIMENTALE Bruno Dorella in arte Jack Cannon al Cisim di Lido Adriano con ?Alos Venerdì 23 febbraio al Cisim di Lido Adriano concerto di Jack Cannon, pseudonimo scelto per il suo primo album solista da Bruno Dorella, musicista di spicco della scena underground nazionale (protagonista, tra gli altri, con Bachi da Pietra, OvO e Ronin). In apertura di serata (dalle 21.30) si esibierà Stefania Pedretti – musicista e performer sperimentale, l’altra metà degli OvO con lo stesso Dorella – con il suo progetto ?Alos.

INDIE-ROCK

Mercoledì 28 febbraio (dalle 22.30) arriva al Clandestino di Faenza The Tiptons Sax Quartet, il progetto di Jessica Lurie e Amy Denio dedicato alla memoria di Dorothy Lucile Tipton, alias Billy Tipton, sassofonista e pianista che per farsi largo nel mondo maschile del jazz fu costretta a cambiare nome e travestirsi da uomo. Ad affiancare i fiati e le voci delle due leader, Tina Richerson al sax tenore, Tobi Stone al baritono e Chris Stromquist alla batteria, unico maschio in un quartetto tutto femminile che proponte un mix sonoro che attinge tanto dal jazz di New Orleans quanto da quello avanguardistico, così come dalla musica klezmer e persino dall’hip hop. Sabato 24 invece al Clan il concerto del trio parigino di alt-pop Bad Pilot.

ROCK

DA INGHILTERRA E FRANCIA SUL PALCO DEL BRONSON Doppio appuntamento di caratura internazionale al Bronson di Madonna dell’Albero. Sabato 24 febbraio sul palco gli inglesi The Wave Pictures (nella foto), con il loro rock’n’roll alternativo per presentare l’ultimo album Bamboo Diner in the rain (ad aprire la serata i cesenati So Long). Martedì 27 invece appuntamento con il trio francese Zombie Zombie con il loro nuovo album Livity all’insegna di un synth vintage ispirato a John Carpenter.

TANGO

I “NUOVI” DOORMEN AL CIRCOLO ABAJUR I ravennati The Doormen sono un quartetto celebrato ben oltre i confini provinciali, passato da un post-punk con riferimenti wave molto inglesi gradualmente a un rock d'autore erede della tradizione americana. Quest’anno è prevista l'uscita del nuovo disco, il loro quarto, a tre anni di Abstract [RA]. Venerdì 23 febbraio saranno in concerto al circolo Abajur di Ravenna (dalle 21.30 a ingresso gratuito, con tessera Aics): sarà l'occasione per testare dal vivo le nuove canzoni e per festeggiare i nove anni di attività della band.

LA SPLEEN ORQUESTA AL SOCJALE Spettacolo di tango, venerdì 23 dicembre (dalle 21.30), al teatro Socjale di Piangipane con la Tango Spleen Orquesta, ensemble di tango con base in Emilia, fondato e diretto dal musicista argentino Mariano Speranza. Per l’occasione si esibiranno anche i ballerini Cristina Camorani e Andrea Gasperini.

PER QUESTO RAVENNAEDINTORNI PIACE ANCHE AGLI UOMINI

IL SETTIMANALE www.ravennaedintorni.it

30 / CINEMA

gio.22 - ven.23: 21.00 sab. 24: 19.00 - 21.00 dom. 25: 17.00 - 19.00 - 21.00 mer. 28: 21.00

• Cinemacity • Ravenna

The Winter’s Tale Racconto d’inverno

Cinquanta sfumature di rosso (v.m. 14)

Il filo nascosto

La vedova Winchester

di Peter Spierig, Michael Spierig fer.: 17.40-20.35-22.50; sab. e dom.: 15-17.40-20.35-22.50

The Disaster Artist

di James Franco fer.: 17.50-20.25-22.45; sab. e dom.: 15.10-17.50-20.25-22.45

Belle & Sebastien Amici per sempre

di Clovis Cornillac gio. e ven.: 17.45-20.20; sab. e dom.: 14.50-16-17-19.05-20.20; da lun. a mer.: p.u. 17.45

Sconnessi

di Christian Marazziti fer.: 17.45-20.20-22.35; sab. e dom.: 15-17.45-20.20-22.35

Figlia mia

di Laura Bispuri fer.: 17.50-20.20-22.40; sab. e dom.: 15.10-17.50-20.20-22.40

Black Panther

di Ryan Coogler gio.: 17.50-21.10-22.55; fer. (escluso gio.): 17.50-20.10-21.1022.55; sab. e dom.: 14.50-17.50-20.1021.10-22.55

La forma dell’acqua The Shape of Water

di Guillermo Del Toro gio.: 17.40-20.20; fer. (escluso gio.): 17.40-20.20-22.55; sab. e dom.: 15-17.40-20.20-22.55

A casa tutti bene

di Gabriele Muccino fer.: 17.40-18.15-20.20-20.35-22.40;

lun.26 - mar. 27: 21.15

sab. 24: 17.00 dom. 25: 15.00 Cinema Mariani - Ravenna

www.cinemamarianiravenna.com

DA GIOVEDÌ 22 A MERCOLEDÌ 28 FEBBRAIO di Ildikò Enyedi gio.: p.u. 21 (per la rassegna “Giovedì Club”)

L’ora più buia

di Lili Fini Zanuck lun., mar. e mer.: p.u. 21

Il filo nascosto

(2017) di Lee Unkrich e Adrian Molina

Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 37148 sab. e dom.: 15-17.40-18.15-20.2020.35-22.40

di Paul Thomas Anderson fer.: 17.35-20.15-22.55; sab. e dom.: 14.50-17.35-20.15-22.55 Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano: gio. p.u. 21

(2018) di Gennaro Nunziante

TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

di Lili Fini Zanuck lun. e mar.: p.u. 21

in diretta dalla Royal Opera House mer.: p.u. 20.15

Rassegna ”Cartoon kids”

(2018) di Gabriele Muccino

RAVENNA&DINTORNI 22-28/2/2018

Eric Clapton Life in 12 Bars

Rassegna ”2 Days Cult Movie”

di James Foley fer.: 17.50-20.20-22.35-22.55; sab. e dom.: 15-17.50-20.20-22.3522.55

di Paul Thomas Anderson fer. (escluso ven.): p.u. 21.10; ven.: 17.40-20-22.45; sab.: 15-17.25-20-22.45; dom.: 15-17.25-21.10

Ore 15:17 - Attacco al treno

La vedova Winchester

di Clint Eastwood fer. (escluso mer.): p.u. 17.45; sab. e dom.: 15-17.45

Maze Runner - La Rivelazione di Wes Ball sab. e dom.: p.u. 14.50

The Post

di Steven Spielberg gio., ven., sab. e dom.: p.u. 22.35

• Cinema Mariani • Ravenna

A casa tutti bene

di Gabriele Muccino gio., ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 19-21; dom.: 17-19-21

Coco

di Peter Spierig, Michael Spierig fer. e sab.: 20.30-22.45; dom.: 18.45-20.30-22.45

Belle & Sebastien Amici per sempre

di Clovis Cornillac fer. (escluso ven.): p.u. 20.30; ven.: 17.40-20.30; sab.: 15.30-17.40-20.30; dom.: 15-17-20.30

di Gabriele Muccino fer. (escluso ven.): 20.35-22.45; ven.: 17.45-20.35-22.45; sab. e dom.: 15.20-17.45-20.35-22.45

• Cinema Europa • Faenza

di Clint Eastwood fer., sab. e dom.: p.u. 22.45

Cinquanta sfumature di rosso (v.m. 14) di James Foley gio., ven. e mer.: 20.25-22.45; sab. e dom.: 15.10-18-20.25-22.45; lun. e mar.: p.u. 22.45 di Steven Spielberg sab. e dom.: p.u. 18

The Greatest Showman di Michael Gracey Proiezione in lingua originale: mar. p.u. 21

di Guillermo Del Toro

I primitivi

Il vegetale

di Jeremy Degruson, Ben Stassen ven.: p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 16.50

Bigfoot Junior

• Cinema Italia • Faenza

• Cinema Jolly • Ravenna

A casa tutti bene

di Gabriele Muccino gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-19-21.15

La forma dell’acqua The Shape of Water

di Guillermo Del Toro gio.: p.u. 21.30; ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21

Coco

gio. e lun.: 20.20-22.45; ven.: 17.40-20.20-22.45; sab.: 15.25-17.40-20.20-22.45; dom.: 15.45-17.40-20.20-22.45; mer.: p.u. 22.45

di Lee Unkrich, Adrian Molina sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15; (per la rassegna “La casa di Pinocchio”

Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani lun.: p.u. 21.15 (per la rassegna “Lunedì Cult Movie”)

Figlia mia

di Laura Bispuri ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17.20-19.10-21

Il condominio dei cuori infranti

di Samuel Benchetrit mar.: p.u. 21 (proiezione per la rassegna “Europa 51”)

• Cinema San Rocco • Lugo

di Joe Wright ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

Bigfoot Junior

di Jeremy Degruson, Ben Stassen dom.: p.u. 16 (per la rassegna “Lanterna magica”)

• Cinema Moderno • Castel Bolognese

La ruota delle meraviglie di Woody Allen gio.: p.u. 21

L’ora più buia

di Joe Wright sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

• Cinema Sarti • Cervia

C’est la vie Prendila come viene

di Eric Toledano, Olivier Nakache sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21

• Cinema Jolly • Russi

A casa tutti bene

Ella & John The Leisure Seeker

Coco

Jumanji Benvenuti nella giungla

• Cinema Moderno •

• Cinema Palazzo Vecchio •

di Gabriele Muccino ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21

di Lee Unkrich, Adrian Molina dom.: p.u. 14.15 (per la rassegna “Cinema in famiglia”

Fusignano

The Greatest Showman di Michael Gracey sab.: p.u. 21; dom.: 15.30-21

• Cinema Gulliver • Alfonsine

Corpo e anima

di Paolo Virzì sab. e dom.: p.u. 21

di Jake Kasdan dom.: p.u. 16

Bagnacavallo

Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

Blow Up

di Michelangelo Antonioni mar. e mer.: p.u. 21.15 (per la rassegna “Cinema Ritrovato - Classici restaurati in prima visione”)

INFOPROM

CENTRO ESTETICO SOLIDEA

Quali sono le esigenze della tua pelle? Sabato 24 febbraio un’intera giornata dedicata al viso con la consulenza di Chiara Bandini: su prenotazione si potrà far analizzare il proprio incarnato, ricevere consigli mirati ed eseguire un trattamento con i prodotti Image Skincare, per risultati visibili e immediati Il Centro estetico Solidea di Ravenna propone un’intera giornata consacrata al viso, con la consulenza di Chiara Bandini. L’appuntamento è per sabato 24 febbraio quando, previa prenotazione, sarà possibile fare analizzare il proprio incarnato per capire le esigenze del proprio tipo di pelle. Con la cordialità e la gentilezza che la contraddistinguono, Chiara effettuerà una mezz’ora di consulenza dando la possibilità di ricevere consigli mirati su come riequilibrare e mantenere la pelle

Chiamami col tuo nome

di Luca Guadagnino gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua inglese, con sottotitoli in italiano)

The Post

La forma dell’acqua The Shape of Water

di Gennaro Nunziante lun. e mar.: p.u. 21 (per la rassegna “2Days Cult Movie”)

Eric Clapton Life in 12 Bars

di Guillermo Del Toro gio., ven., lun. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21.15

Ore 15:17 - Attacco al treno

di Nick Park ven.: p.u. 18; sab. e dom.: p.u. 15

Faenza

La forma dell’acqua The Shape of Water

di Ryan Coogler fer. (escluso ven.): 20-22.45; ven.: 17.40-20-22.45; sab. e dom.: 15.10-17.20-20-22.45

di Lee Unkrich, Adrian Molina sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “Cartoon Kids”)

• Cinedream •

Faenza

Black Panther

Sconnessi

di Christian Marazziti fer. (escluso ven.): 20.40-22.45; ven.: 18-20.40-22.45; sab. e dom.: 15.15-18.40-20.40-22.45

• Cinema Sarti •

A casa tutti bene

sana. A seguire mezz’ora di trattamento con risultati visibili e immediati, il tutto al costo promozionale di 30 euro. «La consulenza dedicata – spiega Chiara – sarà anche l’occasione per conoscere l’azienda statunitense Image Skincare che utilizza le formule attualmente più avanzate presenti sul mercato per creare prodotti di skincare di grado cosmeceutico. I prodotti sono formulati e sviluppati da chimici di rango internazionale in collaborazione con un team di medici, utilizzando ingredienti di massimo livello per garantire ottimi risultati. Non contengono conservanti chimici quali parabeni. Una volta terminata la consulenza, sono disponibili – a seconda delle varie esigenze – pacchetti che comprendono una seduta singola, tre o quattro, per proseguire con trattamenti mirati». Il Centro estetico Solidea è aperto dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì). Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 e www.centroesteticosolidea.it.

JUNIOR / 31 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

TEATRO/1

Viaggio su Marte a passo di danza

TEATRO/2

LIONS

CLOWN E BUBBLE SHOW AL BINARIO DI COTIGNOLA

Il poster “Il canto di mille popoli” di Adele Civinelli premiato

Nicola Galli all’Almagià con la coreografia Mars Kids

Prosegue domenica 25 febbraio la rassegna dedicata alle famiglie al teatro Binario di Cotignola. Alle 16.30, saliranno sul palco due clown scatenati alle prese con le tappe evolutive dell’uomo. R-Evolution, clown e bubble show, della compagnia veneta La Maison du Theatre, è una divertente rivisitazione di alcuni passaggi della vita dell’uomo, con le sue scoperte tecnologiche e artistiche viste dalla prospettiva paradossale, fanciullesca e comica del clown. L’uomo ovvero il clown nasce, cresce, s’innamora, scopre la musica, la medicina, perfino viaggia nello spazio e il finale è a sorpresa. Tra numeri di clowneria, acrobazie, improvvisazioni tra il pubblico, gags comiche e la magia delle bolle di sapone, lo spettacolo coinvolge un pubblico di tutte le età. Ingresso unico 5 euro. La biglietteria del teatro Binario sarà aperta mezzʼora prima di ogni spettacolo. Per informazioni e prenotazioni: 373 5324106, info@cambiobinario.it, www.cambiobinario.it

Domenica 25 febbraio , alle 17, all’Almagià per Le arti della Marionetta, va in scena lo spettacolo Mars Kids, di Nicola Galli a cui si devono concept, coreografia e azione, una produzione stereopsis / TIR Danza in collaborazione con: Cantieri Danza, Teatro del Drago. Si tratta di una creazione coreografica, adatta a un pubblico dai 5 anni, che presenta un paesaggio immaginario del pianeta Marte, un territorio inesplorato, simile alla Terra, composto da valli, vulcani e deserti. Un corpo si svela sulla superficie aliena del pianeta, illuminato da luci rosse e viola e avvolto da suoni siderali. Slanciato e sinuoso, il protagonista danza e si muove in una costante trasformazione mentre esplora l'ambiente, lo colonizza ed infine evapora.

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Adele Civinelli, studente della terza A dell'Istituto Scuola Media IC2 Cervia, ha mosso i primi passi per diventare un'artista riconosciuta al livello internazionale, qualificandosi come vincitore a livello locale, nell'ambito del concorso sponsorizzato dal Club Lions "Milano Marittima 100". La premiazione dei vincitori a livello locale avverrà l'1 marzo 2018 alle ore 12 presso la Scuola Media IC2 Cervia - via Caduti della libertà n.16 alla presenza dell'Assessore alle politiche scolastiche Gianni Grandu, della Dirigente scolastica Mariapia Metallo, degli insegnanti e degli alunni che hanno partecipato al concorso. Il poster “Il canto di mille popoli” è una delle oltre 600mila opere, provenienti da tutto il mondo, nell'ambito della trentesima edizione del concorso annuale "Un Poster per la pace". Lions Club International sponsorizza tale concorso per sensibilizzare i giovani di tutto il mondo sull'importanza della pace. Gli studenti che saranno premiati con un buono acquisto in materiale di cancelleria sono i seguenti: Marianna Fario, Giulia Morrongiello, Tommaso Casadei.

1400 euro in una cena per i bambini di Casa Maria Ward Sono stati raccolti 1.400 euro alla cena di beneficenza organizzata venerdì 16 febbraio presso i il Circolo Frassati di Bagnacavallo dal locale Lions Club in collaborazione con l’associazione Help for Family. La serata era finalizzata alla raccolta di fondi a favore del centro di accoglienza Casa Maria Ward che ospita e sostiene bambini in condizioni di difficoltà nella cittadina rumena di Radauti.

32 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 22-28 febbraio 2018

TENDENZA BIO Prodotti di stagione: perché conviene Nutrirsi seguendo la stagionalità, utilizzando in cucina materie prime disponibili in natura e vicine a noi, porta a diversi vantaggi: • Significa consumare i vari prodotti nel momento della massima presenza di nutrienti (vitamine, zuccheri, flavonoidi, ecc), che raggiunge la quota ottimale nella maturazione naturale. • Vuol dire rispettare tempi di astinenza, che coincidono con quelli di non produzione stagionale, che assicurano il non insorgere di intolleranze alimentari. Interrompere per esempio per tutto l’inverno e la primavera il consumo di pomodori o melanzane significa non assumere per qualche mese sostanze (per esempio la solanina) presenti in questi vegetali. Si evita così il rischio di pericolose intolleranze. Lo stesso discorso potrebbe essere fatto anche per le fragole, per le pesche, per gli spinaci, per i kiwi, per le arance… • Infine, ma non da ultimo, serve a risparmiare.

Stagionalità: buona prassi sia per la spesa che in tavola

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“Cà di Rajo” è la cantina che produce il “Raboso del Piave Sangue del Diavolo 2009” che ho nel calice. Al naso apre con ricordi di sottobosco, terriccio, funghi e sfumature di tartufo. Frutta nera in confettura, china e mallo di noce. Si distende su odori di fiori essiccati, erbe aromatiche, un tratto di origano e buccia di arancio. Sensazioni di frutta rossa ancora fresca: marasca e la ciliegia. Un vino che cresce nel calice e diventa sempre più ricco di contrasti olfattivi e complessità. Al palato evidente ma piacevole freschezza. Una bocca scalpitante. Il tannino fine e ruvido ma gradevole e fitto. Ti lascia una sensazione di divertente spigolosità. Con il Raboso c’è poco da andare per il sottile. Godetevolo abbinato a piatti di carne rossa.

Sempre più spesso sento parlare di stagionalità (purtroppo tante volte a sproposito!!) e quasi ogni volta mi chiedo se davvero abbiamo chiaro il significato del suo rispetto nella nostra alimentazione. Ora, qui, vorrei provare a fare chiarezza e inizio subito cercando di far riflettere su un concetto di fondo del nostro “essere” e cioè che noi non siamo individui “isolati” ma facciamo parte di un ambiente, di un ecosistema che ci condiziona molto più di quanto possiamo immaginare. Situazioni climatiche, luminosità, numero di ore di luce e di buio (quindi l’evolversi delle stagioni) incidono profondamente sul nostro metabolismo, su tutti i nostri cicli vitali e sul fabbisogno di ogni singolo nutriente assunto attraverso la dieta. Da ciò è facile capire che le esigenze di sali minerali, vitamine e oligoelementi cambiano notevolmente da stagione a stagione. Ecco allora che accade una cosa straordinaria: i nutrienti di cui sono ricche le verdure e la frutta di stagione

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La natura del nostro Paese nei mesi freddi ci fornisce di frutti ricchi di vitamina C che rinforzano le nostre difese immunitarie

sono esattamente quelli di cui il nostro organismo ha bisogno in quel determinato periodo dell’anno. Mi spiego meglio con qualche esempio: durante l’autunno e l’inverno maturano cavoli, cavolfiori, broccoli, bietole, spinaci, cardi, uva e fichi, tutti vegetali ricchi di calcio e vitamina K, importanti per la salute di ossa e denti. In inverno infatti riduciamo l’esposizione al sole e per mantenere le nostre ossa e i nostri denti forti abbiamo bisogno di assumere più calcio e vitamina K con l’alimentazione. Inoltre la natura nei mesi freddi ci fornisce kiwi, arance, mandarini, limoni, mele e pere, ricchi di vitamina C che rinforzano le nostre difese immunitarie e ci proteggono dai malanni tipici della stagione fredda, come gli stati influenzali e da raffreddamenti. Per contro, in primavera e in estate, quando il nostro organismo ha bisogno di maggior idratazione a causa del caldo e della sudorazione, troviamo anguria, melone, prugne, pesche, ciliegie, albicocche, fragole e frutti di bosco, assieme

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GUSTO / 33 22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

Fuori stagione: perché non conviene

INCONTRI GOLOSI

È vero, oggi è possibile trovare le principali specie di ortaggi quasi in ogni stagione. Vediamo i fattori che lo rendono possibile e proviamo a riflettere se conviene:

Trionfo del tonno alle Officine del Sale di Cervia La condotta Slow Food di Ravenna organizza a Cervia, alle Officine del Sale di Cervia (Via Evangelisti 2) la serata “Del tonno non si butta via niente”. L’appuntamento è per mercoledì 28 febbraio alle 17 per la “scarnatura” del tonno, con la sezione delle varie parti del pesce e l’lillustrazione dei possibili utilizzi in cucina. Alle 20.30 è prevista la cena con un menù di cinque portate realizzato con le varie componenti del tonno e un dessert finale, con abbinamento ad altrettanti vini di qualità. Costo della serata 38 euro; 43 per i non soci. Info e prenotazioni tel. 335 375212 - maurozanarini@gmail.com.

• la facilità delle importazioni da paesi caldi o agli antipodi, con conseguente alto impatto ambientale, • le conservazioni oggi tecnicamente più facili: surgelazione, liofilizzazione, che si aggiungono alle tecniche già collaudate nel passato quali sterilizzazione in vaso o in scatola, conservazione in ambienti freschi e ad atmosfera condizionata … anche tutto ciò ha un alto impatto ambientale, • i trattamenti chimici antimuffa, • le mutazioni genetiche, che creano Ogm resistenti alla marcescenza e quindi di lunga durata, anche se sono pericolose apparenze.

a pomodori, melanzane, zucchine e peperoni, ricchi di acqua e di sali minerali. Questi vegetali contengono inoltre carotenoidi che proteggono la nostra pelle e i nostri occhi dai danni causati dai raggi solari. E questi sono solo alcuni esempi dello stretto rapporto che esiste fra ciò che mangiamo e le esigenze del nostro corpo nelle diverse fasi dell’anno. Ora una precisazione: quanto detto finora ci mostra in modo molto chiaro come, per applicare alla nostra alimentazione il principio della stagionalità, sia necessario rispettare anche quello della territorialità in quanto i due sono inscindibili ed interconnessi tra loro (la località, concetto ben diverso dal km zero, si riferisce ai cibi, in particolare frutta e verdura, che crescono nelle condizioni climatiche in cui viviamo). Quindi, anche se fosse vero che in gennaio, in Sicilia crescono fuori serra, in campo aperto intendo, le melanzane, beh, noi non viviamo in Sicilia! Per finire una domanda un po’ provocatoria: è possibile che una persona sana e in contatto con il suo corpo senta in questi mesi freddi la voglia di una bella caprese? O in piena estate una bella teglia di cavolfiori gratinati con la besciamella? Credo che dovremmo tornare ad ascoltare il nostro corpo che costantemente ci “parla” e che ci chiede ciò di cui ha bisogno. Giorgia Lagosti

Alla Luna di Pane degustazione di delizie liguri La Luna di Pane - food & wine di Ravenna (via Cavour) per la serie “Appuntamento di gusto“, venerdì 23 febbraio (ore 19) propone una degustazione di prodotti tipici liguri: Focaccia col Formaggio, Farinata di ceci, Sardenaira, Brandacujùn, Lasagne al Pesto Genovese e il dessert Mousse di Prescinsoa e composta di mirtilli. Il tutto innafiato da Moscatello di Taggia. Costo della degustazione 22 euro; consigliata la prenotazione tel. 0544 32655.

COSE BUONE DI CASA Si gela: ecco un corroborante Borsch di cavolo alla russa di Angela Schiavina

Le previsioni meteorologiche danno in arrivo freddo dalla Siberia e allora... Borsch di cavolo alla russa. Ingredienti: 2 cipolle medie tritate, uno spicchio d’aglio tritato, 10 pomodori bio a pezzetti o cubetti di pomodoro in scatola, 5 patate bio a fettine con la buccia, 3 carote bio a rondelle, foglia di alloro, un cucchiaino di timo, 2 piccoli cavoli cappucci tagliati sottilissimi, sale, pepe di Caienna, 180 gr. di miele di acacia, il succo di un limone e mezzo bio Preparazione: riempite a metà d’acqua una grande pentola, quando bolle mettete le cipolle e l’aglio e fate bollire per qualche minuto. Aggiungete i pomodori, le patate e le carota.

Fate cuocere con coperchio a fuoco basso per una ora. Aggiungete il cavolo, l’alloro, il timo, incoperchiate e continuate la cottura ancora per una ora. Sempre a fuoco basso. Aggiungete sale, pepe di Caienna, miele e il succo del limone, mescolate e continuate a cuocere ancora per altri 30 minuti. Servite la zuppa ben calda con fette di pane abbrustolite. Questa zuppa ha molte varianti se si vuole prepararla come piatto unico si può aggiungere all’inizio carne di maiale o di manzo o entrambe, tagliate a dadi abbastanza piccoli e anche delle piccole barbietole rosse tagliate a cubetti. Si può servire nei piatti con aggiunta di yogurt o panna acida. Come tutte le ricette regionali ci sono molte interpretazione di questa ricetta, troverete al posto del miele lo zucchero, al posto del succo di limone l’aceto. Io vi ho dato la ricetta che ho preparato e mi pare gradevole e ho aggiunto la carne. E dato che amo la polenta l’ho servita con fette di polenta abbrustolita. Se volete che sia vegetariano e completo a livello nutrizionale potete aggiungere invece dei fagioli.

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22-28 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

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MARINA ROMEA

PORTO CORSINI

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