Rd 22 12 16

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Auguri di BUONE FESTE!

APERTO TUTTI I GIORNI - CHIUSO IL MARTEDÌ

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Giovedì 22 dicembre 2016 n.704 RAVENNA&DINTORNI

Settimanale di informazione FREEPRESS

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L’AGENDA DEL PORTO DAI DRAGAGGI AI TRAFFICI: LE SFIDE PER LA NUOVA AUTORITÀ PORTUALE. MENTRE SI DIMENTICA LA STORIA da pagina 12 TEMPO LIBERO

NUOVA FARMACIA

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Capodanno in piazza tra “incendi” e video Tutti gli appuntamenti per le feste in provincia dal mare alla collina

PODIUM Via dei Poggi, 78 Tel. 0544 61383

POLITICA

Orario continuato sabato compreso

da pagina 10

Sarà un 2017 ancora di campagna elettorale

ARTE

a pagina 30

Perché vedere “Critica in Arte” al Mar MUSICA

da pagina 34

NUOVA FARMACIA

Tutti i dischi ravennati del 2016

PODIUM AVVISO AI LETTORI Anche quest’anno R&D chiude per le feste Il prossimo numero uscirà il 12 gennaio 2017 Continuate a seguire le notizie tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it. Auguri a tutti i nostri lettori!

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ISSN 2498-9495



OPINIONI

RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

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L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

Dopo le promesse, il Natale è tutto qui?

di Gianluca Costantini

Le colpe di Poletti e il figlio di Poletti

di Luca Manservisi

di Moldenke

In campagna elettorale, non poi così tanti mesi fa, erano state annunciate da quello che è poi diventato il sindaco di Ravenna, grosse novità per il periodo natalizio, tradizionalmente piuttosto sotto tono da queste parti, al contrario per esempio del forte rilancio tentato negli ultimi anni (con ottimi risultati) nella vicina Cervia. Era stato annunciato – anche durante l’intervista-aperitivo di Ravenna&Dintorni dello scorso aprile – un calendario di eventi in grado di riempire la città e richiamare visitatori da quelle vicine. Le aspettative, quindi, per una volta c’erano. Anche dopo che nelle scorse settimane il concetto era stato in qualche modo ribadito dall’attuale amministrazione, promettendo un forte cambiamento rispetto al passato. Cambiamento che, senza dubbio, c’è stato. Un nuovo allestimento della piazza principale, una rassegna dedicata alla cultura nel sempre troppo poco sfruttato (anche dal punto di vista degli orari...) Palazzo Rasponi, un Capodanno diverso dal solito con le suggestioni del videomapping sul municipio. Un’idea, in generale, legata alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni ravennati. Un’idea, però, rimasta quasi completamente sulla carta. Perché il mercatino in piazza del Popolo è un luogo carino dove fare uno spuntino veloce cercando di non prendere troppo freddo ma non è certo un mercatino e neppure il villaggio natalizio che volevano farci credere. Perché quello di Palazzo Rasponi è un ottimo esperimento che non può però essere certo visto come un’attrazione natalizia. Perché il videomapping, per quanto originale e sicuramente d’impatto, non può essere l’unico evento di richiamo, soprattutto se lo spettacolo clou è in programma solo per qualche ora tra la notte di Capodanno e il primo giorno dell’anno ed esperimenti di videomapping (magari più scadenti, non saprei) sono in corso a Cervia durante le feste già da qualche anno. Ecco, a proposito di Cervia, il paragone (per chi ha avuto l’occasione di passarci) resta piuttosto imbarazzante per Ravenna, purtroppo. Qui l’atmosfera è in realtà piuttosto triste, diversi operatori del centro sfiduciati e la domenica prima di Natale – tanto per fare un esempio concreto – la gente più che altro c’era per inerzia. Anche perché non c’erano grossi motivi per esserci. Manca tutto quello che riguarda l’animazione, il calendario di eventi tanto annunciato. Si sono poste le basi per il prossimo anno, forse, imboccando pure la strada giusta. Ma sinceramente era davvero lecito aspettarsi di più...

E così la Lega Nord – come leggerete immagino anche sfogliando questo giornale – presenta un esposto per chiedere chiarezza sul mezzo milione di euro di contributi ricevuti in tre anni dal settimanale diretto dal figlio del ministro Poletti finito in questi giorni (giustamente, mi pare il caso di sottolinearlo) nella bufera. Capisco l’entusiasmo, ma come capita spesso la Lega riesce a sbagliare l’obiettivo. Lo sapevano tutti (gli addetti ai lavori) che Settesere Qui, il giornale del figlio di Poletti, prende contributi pubblici: essendo controllato da una vera, a quanto pare, cooperativa, ne ha anche il diritto, a rigor di legge, così come altre decine di cooperative in tutta Italia. Quello che sapevano tutti ma di cui nessuno ha mai parlato a Ravenna (tranne questo giornale anni fa, mi pare) sono invece i milioni di euro versati nelle casse di altri giornali che non ne avevano invece apparentemente i requisiti nel corso degli anni. Anziché alzare un polverone per un presunto scandalo facilmente smentibile, piuttosto qualcuno si sarebbe potuto domandare come il figlio di Poletti – ministro perito agrario ma in precedenza presidente di Legacoop – sia finito a dirigere un giornale nell’orbita di Legacoop. E magari qualcuno non lo aveva neppure capito che il direttore che ha scritto un editoriale a favore del Sì al referendum costituzionale su un giornale di Ravenna qualche settimana fa era in realtà per davvero il figlio del ministro Poletti. Chissà, magari se non fosse stato figlio di Poletti sarebbe andato a cercar maggior fortuna all’estero, finendo poi tra quelli che il ministro Poletti ha detto (scusandosi, poi, in un video commovente) di non essere dispiaciuto di non avere più tra i piedi. E chissà ancora cosa pensa il ministro Poletti – quello che diceva che prendere una laurea a 28 anni con 110 e lode non serviva a niente, che piuttosto era meglio prenderla a 21 anni con 97 – del “figlio di Poletti” che rispondendo a un’intervista al Fatto Quotidiano rivela di non essersi ancora laureato («mi mancano pochi esami»), a 42 anni, per aver privilegiato la famiglia e il lavoro. Quel lavoro che per fortuna suo padre ora sta riformando. A suon di voucher...

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XV nr. 704 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Andrea Casadio, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini, Flavio Montelli. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

Auguri di Buone Feste


RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

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FESTE

RAVENNA

DOPO IL BRINDISI

Dalla street art al videomapping Dal 23 dicembre all’8 gennaio le “Visioni d’eterno” su Galla Placidia e battistero Neoniano, a Capodanno festa con Radio Bruno e poi proiezioni e giochi di luci sul Municipio Proseguono a Ravenna le iniziative per le feste, che si presentano con un volto nuovo a cittadini e turisti. Piazza del Popolo A partire dal villaggio di Natale alla romagnola in piazza del Popolo, con i 10 capanni del Natale dedicati ai prodotti tipici, al cibo di strada e alla solidarietà aperti fino all’8 gennaio ogni giorno dalle 11 alle 14.30 e dalle 16 alle 21.30 (e fino a oltre la mezzanotte a Capodanno). Nel villaggio sono previsti anche eventi tra i quali l'esibizione di artisti di strada nei pomeriggi del 22, 25, 26, 27, 28 e 29 dicembre e del 2, 3, 4 e 5 gennaio. In programma in piazza del Popolo anche due tombole “umane” giganti che si svolgeranno il 23 dicembre dalle 18 alle 20 e il 7 gen-

In piazza Kennedy

Piazza Kennedy Altra novità del centro di Ravenna è “Art x Mas”, la rassegna dedicata alla street art curata da Bonobolabo in programma sempre fino all’8 gennaio tra la porzione di piazza Kennedy riqualificata e il palazzo Rasponi dalle Teste, che saranno animati con eventi artistici, performance e installazioni permanenti. Nella parte interna di palazzo Rasponi, per tutta la durata dell'evento (dal 20 dicembre all’8 gennaio), è allestito un bookshop dove poter acquistare gadget d’artista riguardanti Ravenna e Dante. Tra gli eventi in programma, da segnalare venerdi 23 dicembre alle 18 l’inaugurazione della mostra “Surface street art exhibition”; giovedi 29 e venerdi 30 il live painting su Dante a cura di LRNZ; venerdì 6 appuntamento con il mercatino del Garage Sale; sabato 7 un “instatour” fotografico a Palazzo Rasponi e infine sabato 7 e domenica 8 live painting a cura di Max Petrone. Sono previsti anche laboratori di mosaico per bambini, ragazzi e adulti a tema natalizio (il

LA FESTA DELL’ALMAGIÀ

Dopo la festa di Radio Bruno in piazza, torna a Ravenna il tradizionale party “popolare” di Capodanno all’Almagià (zona Darsena), a ingresso gratuito da mezzanotte e mezza fino alle 5 del mattino. Tra le altre proposte nei locali della provincia da segnalare, dopo 12 anni di assenza, il ritorno della festa di Capodanno al Bronson di Madonna dell’Albero. Una festa a tema sul mare, organizzata con lo staff dei bagni Hana-Bi e Diana.

murales, gadget e il Garage Sale

In piazza

del Popolo giocolieri e tombole umane LA CURIOSITÀ IL

PRESEPE VIVENTE DI

Qui sopra il videomapping a Galla Placidia di qualche anno fa, che verrà riproposto dal 23 dicembre all’8 gennaio; qui sotto il cortile interno di Palazzo Rasponi con l’installazione Monumostri

CLASSE

Come ogni anno anche a Ravenna non mancherà il presepe vivente, che sarà proposto alla basilica di Sant’Apollinare in Classe il 24 dicembre dalle 19 in poi e il 6 gennaio a partire dalle 14.30.

naio dalle 15 alle 17. La vicina piazza Garibaldi quest’anno è invece dedicata alla solidarietà, con tante associazioni che animeranno a turno la struttura allestita per l’occasione.

TORNA

27 dicembre e il 4 gennaio). Mostre e installazioni sono visibili a ingresso gratuito tutti i giorni dalle 15 alle 19 (info e programma: www.bonobolabo.com). Visioni di Eterno Dal 23 dicembre all’8 gennaio tornano eccezionalemente le “Visioni di eterno”, i progetti di videomapping 3D a firma del visual artist Andrea Bernabini sul Mausoleo di Galla Placidia (già fulcro del progetto Galla Placidia Shines On nel 2011) e il Battistero Neoniano (con lo spettacolo Luce d'Oriente, svoltosi nel 2014). Diciassette giorni continui di proiezioni serali ogni venti minuti (dalle 18, nei giorni infrasettimanali, e dalle 19 o dalle 20 nei weekend, sempre fino alle 22).

CONCERTI DI NATALE ALL’ALMAGIÀ

TORNA LA SERATA ANNI CINQUANTA CON I

GOOD FELLAS

Domenica 25 dicembre (ore 21) all’Almagià di Ravenna torna il Rock’n’ Roll Xmas Ball, concerto di Natale a tutto swing con The Good Fellas, ospiti speciali e dj. Ingresso a 12 euro.

AL

TEATRO

RASI

DI

RAVENNA

CANTI TRADIZIONALI DEL FOLKLORE ROMAGNOLO

Lunedì 26 dicembre alle 15 al teatro Rasi di Ravenna “La Rumagna inte tu còr”, spettacolo di canti tradizionali del folklore romagnolo con il gruppo corale Pratella-Martuzzi - Società Canterini Romagnoli.

AL

VIA AL

GOLDONI

DI

BAGNACAVALLO

LA STAGIONE DI

ACCADEMIA BIZANTINA

Venerdì 23 dicembre alle 21 parte la stagione “Bagnacavallo Classica” al teatro Goldoni di Bagnacavallo con il concerto di Natale di Accademia Bizantina, accompagnata per l'occasione dal controtenore lughese Carlo Vistoli. Antonio Vivaldi aprirà e chiuderà il concerto.

AL

TEATRO DI

CERVIA L’ORCHESTRA

DELLA CITTÀ

Lunedì 26 dicembre alle 21 al teatro Comunale di Cervia “Concerto di Natale” della Grande Orchestra "Città di Cervia", con incasso devoluto in beneficenza.

“JINGLE BELL ROSS” AL

TEATRO DI

RUSSI

CON BAND LOCALI

Venerdì 23 dicembre alle 20.45 al teatro comunale di Russi “Jingle Bell Ross”, il concerto natalizio realizzato interamente da band rock-folk russiane. L’intero ricavato sarà devoluto a sostegno delle famiglie di Russi in difficoltà. Info: 346 6130580.

A FAENZA

IL CORO

VOICES

OF

JOY

ALL’INFANTINI

CAFÈ

NEL GIORNO DI

NATALE

Domenica 25 dicembre l’Infatini Cafè in corso Mazzini a Faenza propone l’aperitivo del Natale dalle 19. Alle 21 concerto delle Voices of Joy, coro gospel nato nella città manfreda nel 2000. Dalle 22 buffet di dolci.

Capodanno E il videomapping per la prima volta sarà protagonista anche dell’addio al vecchio anno e del benvenuto al nuovo, con l’evento “Il Cielo di Ravenna”, che avrà come sfondo il Palazzetto Veneziano di piazza del Popolo, sabato 31 dicembre poco dopo le 24 e domenica 1 gennaio all'1 e con repliche ogni quarto d’ora anche dalle 17 alle 23. La serata di Capodanno, in piazza del Popolo, a Ravenna, la si festeggerà in precedenza con Radio Bruno: lo staff dell’emittente animerà la piazza con la musica dalle 22 con anche diversi collegamenti in diretta (in città la si ascolta sulla frequenza 96.5 Fm). Viabilità Fino al 5 gennaio, dalle 16 in poi tutti i parcheggi saranno gratuiti. Così come saranno gratuiti i bus nelle giornate di venerdì 23 e sabato 24 dicembre. Il calendario degli eventi nel dettaglio sul sito internet www.turismo.ra.it.


FESTE

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IN PROVINCIA

Dal divertimento di Mi.Ma. al circo di Brisighella Il Capodanno si festeggia con un “incendio” a Cervia, in piazza a Lugo e Faenza. Presepi viventi nella Bassa Detto a pagina 4 di Ravenna, dando ora uno sguardo alle iniziative messe in campo per le feste nel resto della provincia spicca anche quest’anno il calendario da grande città turistica del Comune di Cervia. Milano Marittima. Fino all’8 gennaio il fulcro è per il secondo anno consecutivo la pista del ghiaccio circolare più grande d’Europa, con tante iniziative collaterali, le casette di street food, i mercatini e uno spazio per i più piccoli con giostra e scivolo ghiacciato. Tra i numerosi eventi da segnalare il Capodanno con il Papeete e le performance artistiche sul ghiaccio del Galà di sabato 7 gennaio (dalle 22) e di quello di chiusura di domenica 8 (dalle 17). Nella vicina Cervia (collegata per le feste a Milano Marittima con un trenino natalizio) il centro storico ospita il villaggio di Natale con il mercatino aperto tutti i giorni e animazioni con esposizioni d’arte, laboratori di artigianato, spettacoli e attrazioni per famiglie nei weekend e nei giorni festivi. In piazza Garibaldi fino all’8 gennaio è aperta anche la pista del ghiaccio, così come il giardino degli Elfi con giochi per i più piccoli, mentre dal tramonto tutti i giorni videomapping sul palazzo comunale. Tra i presepi spiccano quelli di sale, al Musa o galleggiante, mentre tra gli eventi da segnalare la tombola di Natale in piazza dalle 21 del 24 dicembre e il Capodanno in centro storico con aperitivi a cura dei locali della piazzetta Pisacane poi gli spettacoli in piazza Garibaldi e il cenone ai Magazzini del sale (info e prenotazioni al 331 2823700) dove a mezzanotte si terrà uno spettacolo di fuochi d’artificio, accompagnato da musiche, che si concluderà con il tradizionale “incendio del Magazzino Darsena”. Il 1 gennaio a Cervia parte con il concerto itinerante della banda dalle 7.30 mentre alle 17.15 è in programma la fiaccolata con i camminatori; il 6 gennaio in piazza Garibaldi dalle 14.30 alle 18.30 torna il tradizionale Festival delle Pasquelle con “I Pasqualotti”, vestiti secondo l’antica tradizione contadina, che intonano filastrocche e canti, donando caramelle e dolci; per i più temerari l’appuntamento è a

La giostra di Milano Marittima

Pinarella per il tuffo in mare dell’Epifania. Bassa Romagna. Quest’anno è stato messo a punto un calendario di iniziative coordinato. Tra le principali ricordiamo ad Alfonsine venerdì 23 dicembre “La camminata dei Babbi Natale” e il 24 dicembre la Fiaccolata per la pace; a Bagnacavallo da venerdì 23 a lunedì 26 dicembre in piazza della Libertà sarà presente La Casetta del Natale mentre per festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo torna l’appuntamento all’Ecomuseo delle Erbe Palustri della vicina Villanova di

Bagnacavallo con la “Fësta de’ Scartòz”, dove ogni partecipante sarà invitato a portare cibi e bevande (prenotazioni allo 0545 47122 o a erbepalustri.associazione@gmail.com). Sempre l’associazione culturale Civiltà delle Erbe Palustri organizzerà questa volta a Bagnacavallo venerdì 6 gennaio alle 14.30 la grande festa con la Befana con “La fabbrica naturale” e i giochi di legno e dell'ingegno. Per quanto riguarda i presepi, sempre all’Ecomuseo di Villanova fino a domenica 29 gennaio sarà allestita

Torna anche l’originale festa “de’ scartòz” all’Ecomuseo delle Erbe Palustri

“La capanna del bambinello”, un’esposizione di presepi creativi mentre il celebre presepe di Villa Prati resterà visibile fino a domenica 29 gennaio (animato meccanicamente, su una superficie di 80 metri quadrati). A Conselice, sabato 24 dicembre a partire dalle 20 ci sarà una veglia natalizia con vin brulé, ciambella e zampognari e alle 22.30 fuochi d’artificio; a Lavezzola sabato 24 fiaccolata e presepe vivente (anche nella vicina San Patrizio la stessa sera, così come nel Lughese a Massa Lombarda) dalle 20.30, con anche uno spettacolo di fontane luminose. Proseguono a Lugo gli appuntamenti di “Mille e un Natale”: tra le altre cose da segnalare sabato 24 dicembre sotto le logge del Pavaglione il mercatino “Dona 2016” e il Capodanno di sabato 31 dicembre in piazza Baracca, dalle 22.30 con i Nowhere Boys, tribute band dei Beatles. Faenza. Visto il successo delle prime due settimane è stata prorogata fino al 31 dicembre l’apertura del Temporary Shop della Ceramica con 28 ceramisti all’interno dello spazio di corso Mazzini 35 che propongono le loro creazioni. Torna poi il tradizionale “Brindisi di Mezzanotte” in piazza del Popolo sotto la Torre dell'Orologio: dalle 23.30 concerto con cover di brani del pop-rock italiano a cura dei giovani faentini Onde Radio. L’appuntamento clou delle feste sarà poi come al solito a Faenza il 5 gennaio con la tradizionale Nott de Biso’. Da segnalare infine quest’anno anche la prima vera e propria programmazione natalizia nel suggestivo borgo di Brisighella che ospita (al parco Ugonia) il Petit Cabaret 1925 (un circo senza animali tra giocoleria, acrobatica, danza aerea e verticalismo – repliche il 22, 23, 26, 29, 30 dicembre e 5 gennaio alle 21, il 6 gennaio alle 17 e per il Capodanno il 31 dicembre alle 23). Il tutto aspettando il 26 dicembre quando alle 17 partirà forse il più famoso presepe vivente della provincia, questanno itinerante per le vie del borgo fino ad arrivare alla Capanna in Piazza Carducci.

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RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

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SOCIETÀ

WELFARE/1

Addio Asp, i servizi sociali direttamente gestiti dai Comuni Pronta la delibera per la convenzione sulla gestione tra Ravenna, Russi e Cervia «Portiamo a compimento un fondamentale obiettivo strategico di mandato sul quale avevamo fornito tempistiche certe che abbiamo rispettato. In quattro mesi di lavoro, raggiungere una riorganizzazione tanto significativa è un risultato di portata storica, di grande valenza e che consentirà nei prossimi anni una qualificazione importante dei servizi sociali e sanitari». Così il sindaco Michele de Pascale e l’assessore ai servizi sociali Valentina Morigi commentano la proposta di delibera relativa alla “Convenzione per la gestione associata dei servizi di welfare dei comuni di Ravenna, Cervia e Russi”, adottata dalla giunta e in procinto di essere discussa consigli comunali dei tre Comuni. L’atto serve a riportare i servizi sociali e sociosanitari in seno ai Comuni del distretto di Ravenna dall’1 gennaio 2017, gestendoli in forma associata. Con la proposta di delibera, fanno sapere le Amministrazioni coinvolte, si intende principalmente: revocare all’Asp Ravenna, Cervia e Russi l’affidamento dei servizi/attività relativi alla gestione dei servizi sociali e socio-sanitari; approvare lo schema di convenzione tra i Comuni di Ravenna, Cervia e Russi per la gestione in forma associata del sistema di welfare; assicurarsi che le tre giunte comunali adottino gli atti conseguenti in termini di dotazione organica, modello organizzativo, e assunzione del personale; dare atto che il primo anno la gestione associata avrà carattere sperimentale e che alla fine del medesimo i Comuni, a seguito del debito monitoraggio delle attività svolte e delle risorse impiegate, potranno effettuare le modifiche/integrazioni che dovessero risultare più opportune sulla base appunto dell’esperienza del primo anno di attività. Attraverso la Convenzione i tre Comuni del distretto socio-sanitario ravennate, si legge ancora nella

nota, si pongono concordemente di perseguire diversi obiettivi, tra cui «valorizzare le tre amministrazioni nella loro funzione di titolari degli interventi sociali; creare valore aggiunto attraverso un livello sovraco-

munale di progettazione sociale e di costruzione sinergica della risposta, senza allontanarsi da dove il bisogno viene espresso; determinare un livello distrettuale omogeneo di qualità dei servizi pur salvaguardando aspetti identitari e specifici delle singole realtà territoriali; definire politiche capaci di realizzare la missione e la visione dei servizi alla persona e alla comunità; dotare l’ambito distrettuale di un’unica forma pubblica di gestione dei servizi sociali e sanitari».

WELFARE/2 FINO A 400 EURO AL MESE: DALLA REGIONE REDDITO DI SOLIDARIETÀ A CHI È SOTTO I 3MILA EURO DI ISEE Fino a un massimo di 400 euro al mese per un anno a chi è in difficoltà economica, un aiuto a chi prova a uscire da una situazione critica attivandosi in percorsi di impegno sociale, formazione, inserimento lavorativo. Così viene presentato il Reddito di solidarietà (Res), introdotto in Emilia-Romagna dopo l’approvazione in Assemblea legislativa, della legge regionale “Misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito” passata con i sì di Pd e Sel, l’astensione del M5s, il voto contrario di Ln e Fi (Fdi e AltraEr assenti). Uno strumento che potrebbe interessare 80 mila persone (circa 35 mila nuclei familiari) in condizione di grave povertà. Alla misura sono stati destinati 35 milioni di euro stanziati dalla Giunta che si aggiungono ai 37 milioni che lo Stato ha erogato all’Emilia-Romagna per il Sostegno all'inclusione attiva (Sia), misura attiva di contrasto alla povertà che la legge di Stabilità 2016 ha esteso a tutto il territorio nazionale e che il Res affiancherà e integrerà (rivolgendosi peraltro a una platea più ampia). L'accesso al Res dovrà essere accompagnato da un progetto di attivazione sociale e inserimento lavorativo, concordato e sottoscritto dai componenti maggiorenni del nucleo familiare, dal referente del Servizio sociale territoriale del Comune competente e, in caso di proposte per l'inserimento lavorativo, dal Centro per l'impiego. Possono accedere al Reddito di solidarietà i nuclei familiari, anche unipersonali, di cui almeno un componente sia residente in Emilia-Romagna da almeno 24 mesi, con Isee corrente inferiore o uguale a 3mila euro. Nel caso componenti il nucleo familiare percepiscano altri trattamenti economici di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale (pensione, accompagnamento, ecc.), il valore complessivo per il nucleo familiare dei medesimi trattamenti nel mese antecedente la richiesta deve essere inferiore a 600 euro mensili. L'intervento sarà concesso per non più di 12 mesi, superati i quali il sostegno potrà essere richiesto solo trascorsi almeno altri 6 mesi. Il Res sarà erogato dai Servizi sociali dei Comuni nell'ambito di un percorso concordato, finalizzato a superare le condizioni di difficoltà del un nucleo familiare. Nel caso di mancata sottoscrizione del patto, di mancato rispetto degli obblighi previsti dal progetto di attivazione sociale e inserimento lavorativo, o comunque di comportamenti, da parte dei componenti il nucleo familiare, incompatibili con il progetto, si incorre in decadenza dal beneficio.

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PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

IL PROGETTO Prove di convivenza tra chi ha perso la casa: un anno di Housing First

Primo bilancio per il progetto sperimentale Housing First a un anno dall’avvio grazie alla collaborazione tra Sol.Co, Comune di Ravenna e con fondi del Ministero dell’Interno. «Housing First è un metodo che consiste in azioni mirate alla stabilità abitativa in un’innovativa formula di welfare mix spiega Dora Casalino, coordinatrice del progetto -. I destinatari del progetto sono principalmente persone che per varie ragioni hanno perso la casa, a volte il lavoro e la rete sociale». I numeri relativi al primo anno di sperimentazione sono considerati dai promotori molto buoni: 50 persone coinvolte, di cui 30 inserite in 7 appartamenti a Ravenna e, da dicembre, anche in 2 abitazioni a Faenza. Di queste 30 persone, 2 hanno lasciato volontariamente il progetto per una soluzione abitativa completamente autonoma e 13 verranno ospitate in nuovi appartamenti con l’inizio del 2017. A Ravenna, il metodo messo in atto prevede la coabitazione, sostenuta e facilitata da una équipe di riferimento. Oltre alla casa, il progetto fornisce ulteriori opportunità di empowerment e verifica delle competenze, grazie a laboratori facoltativi organizzati dalla cooperativa RicercAzione e dal Consorzio Fare Comunità. Anche i proprietari immobiliari che hanno messo a disposizione di Housing First i propri appartamenti sono soddisfatti, per il risvolto etico e sociale, ma anche per la garanzia di un affitto sicuro. Info: progettohf@solcoravenna.it.

FARMACIE COMUNALI

SOCIETÀ

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RAVENNA via Fiume

7

Montone Abbandonato 124

CITTADINANZA ATTIVA

L’INCONTRO

CONTINUA

LA RACCOLTA FONDI PER I GIOCHI ALLA ROCCA BRANCALEONE

AL MAMA’S

Sono stati raccolti oltre 3mila euro per i giochi per bambini della Rocca Brancaleone. Un progetto di raccolta fondi partito on line che ha l’obiettivo di arrivare a 4mila euro entro il 15 gennaio. Si tratta di un'iniziativa del gruppo Amata Brancaleone, che raccoglie cittadini e associazioni e che si è impegnato per la manutenzione dell'area giochi della Rocca, firmando un patto con il Comune che nel frattempo si sta impegnando in interventi strutturali. Tra coloro che hanno partecipato alla donazione, al momento, anche le ex candidate sindaco Michela Guerra di Cambierà e Raffaella Sutter di Ravenna in Comune, Paolo Monduzzi di Naviga in Darsena e il Circolo Velico Ravennate. Il progetto prevede la manutenzione e la riqualificazione delle strutture dei giochi con la partecipazione di due giovani artisti: Anna Agati e Alessandro Lonzi. Verrà creato una sorta di parco tematico con dipinti sulla tradizione, sull'arte, sulla storia e sul folklore romagnolo. Info: www.ideaginger.it/progetti/amatabrancaleone.html

Venerdì 6 gennaio al Mama’s club di Ravenna, alle 21.30, in via San Mama, si terrà una serata dal titolo “In partibus infidelium”, viaggio nella Ravenna anticlericale dai giacobini al Novecento, con gli interventi degli storici Alessandro Luparini e Laura Orlandini e Gianluigi Tartaull a voce e chitarra. Ingresso libero.

SI PARLA DELLA RAVENNA ANTICLERICALE NELLA STORIA

L’INIZIATIVA

DIALOGO INTERRELIGIOSO

Pranzo di Natale solidale nei locali del Redentore

Dalla Moschea alla città: marcia con il vescovo

Il 24 dicembre dalle 12.30 si svolge l’undicesima edizione del pranzo di Solidarietà di Natale organizzato dalla Consulta del Volontariato di Ravenna anche quest’anno nella Parrocchia del S.S. Redentore. Grazie ai volontari, durante la giornata sono previsti momenti di intrattenimento e spettacolo per adulti e per bambini e la distribuzione di piccoli doni. Il menù scelto, così come la raffinata apparecchiatura dei tavoli, nel pieno rispetto della tradizione che vuole la tavola natalizia come “adornata a festa”, saranno curati, per il settimo anno consecutivo, dallo Ial - Campus Internazionale turistico alberghiero di Cervia. Il numero degli utenti che prenderanno parte a questa iniziativa si prospetta già elevato. Ciò è dovuto sia alla notorietà che l’iniziativa ha ormai acquisito nei diversi ambienti del welfare ravennate sia, soprattutto, al sempre più crescente stato di disagio e di solitudine di alcuni strati sociali. Info: 0544 401135 – 335 6002818.

Il 31 dicembre l’arcidiocesi di Ravenna partecipa all’organizzazione di una giornata all’insegna della pace con una marcia che vuole simbolicamente unire la moschea al cuore della città e che sarà presieduta dall’arcivescovo Monsignor Lorenzo Ghizzoni. Il programma prevede alla 14.30 il ritrovo alla stazione per andare in pullman in visita alla Moschea delle Bassette, con ritorno sempre in pullman. Alle 16 invece il ritrovo in piazza Baracca con partenza del corteo con arrivo alle 17 in piazza San Francesco. L’iniziativa è inserita nella programmazione di eventi e incontri organizzata dal Centro di Studi e cultura islamici “Dialogando per la pace - dialogo interreligioso” patrocinata da Comune e Provincia di Ravenna.




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POLITICA

L’INTERVISTA

L’ANNO CHE VERRÀ

Il renziano Fagnani: «Ravenna sia d’esempio per il Pd nazionale»

Un 2017 di campagna elettorale (e di candidature)

È stato l’unico dei ravennati a intervenire all’assemblea nazionale del Pd del 18 dicembre, l’infuocata prima assemblea del partito dopo l’esito del referendum e le dimissioni di Matteo Renzi da premier. Roberto Fagnani, assessore comunale nella giunta De Pascale, è quello che si dice un renziano doc, della primissima ora, e tale è rimasto. Un’assemblea che è salita alla ribalta della cronaca anche per la famosa frase del renziano Roberto Giachetti a Roberto Speranza della minoranza che aveva votato no: “Hai la faccia come il culo” (in riferimento nello specifico al tema del Mattarellum). Assessore, cominciamo da qui. Come commento l’uscita di Giachetti? «Sicuramente non posso approvare quei toni, ma nella sostanza... La notte del 4 dicembre abbiamo visto scene davanti alle quali è difficile far finta di niente: membri del Pd che brindavano per la sconfitta del proprio partito...» Per il no c’erano anche illustri esponenti del partito ravennate, però. «Sì, ma qui non si è visto nessuno brindare. Credo anzi che il modello Ravenna sia davvero da esportare perché qui, anche se ci sono visioni diverse, le persone ragionano con la propria testa e comunque non vengono meno alla lealtà verso il partito. E comunque, vorrei anche ribadire che qui il sì ha vinto, il partito di fatto si è compattato». Durante il suo intervento ha dichiarato che secondo lei non si deve andare a congresso subito. Eppure, non è paradossale che Renzi si sia dimesso da premier (laddove non si votavano le politiche) e non da segretario del Pd dopo una sconfitta di una battaglia che era proprio del Pd? «Non credo che un segretario debba dimettersi dopo l’esito di un referendum. Ed è vero che lui si è dimesso da presidente del Consiglio pur avendo la fiducia del Parlamento. Ma questo era quanto aveva annunciato. Sono per posticipare il congresso perché il rischio sarebbe quello di parlare tra di noi, mentre dobbiamo affrontare la campagna elettorale e parlare al Paese. E raccontare anche tutte le cose buone che in questi mille giorni sono state fatte e che la campagna sul referendum ha un po’ offuscato. Perché è vero che il sì ha ottenuto

13 milioni di voti, ma alle elezioni si riparte sempre da 0 a 0». Il jobs act è una di queste buone cose? «È una delle cose che possiamo correggere, così come la Buona

scuola, e per cui credo che possa arrivare un input importante dai territori. Sono contento che il segretario abbia detto di voler coinvolgerci di più, anche noi amministratori». Cosa ne pensa delle parole del ministro Poletti sui giovani fuggiti all’estero per trova-

re laovro che «ci saremmo tolti dai piedi»? «È stata sicuramente una battuta infelice e di cui il ministro si è scusato. Credo che dobbiamo piuttosto cercare di capire e parlare ai giovani che non ci votano. Perché è sicuramente vero che dagli anni Novanta sulle nuove generazioni è stato scaricato un peso eccessivo». Il congresso nazionale è andato a data da destinarsi. Quello comunale? Non doveva essere immiRoberto Fagnani durante l’intervento all’assemblea nente l’elezioni nazionale del Pd dopo il di un nuovo referendum segretario? «Abbiamo voluto aspettare la fine delal campagna del referendum, ma, come ho detto, credo che da dopo le feste si possa tornare a parlarne, come era stato annunciato quando Gianandrea Baroncini (attuale segretario, ndr) è entrato nella giunta di De Pascale». Federica Angelini

A BC DEF GHILM NOPQR STUVZ | Augura a tutti i lettori Buon Natale e felice anno nuovo Ci rivediamo nel 2017, quando il nostro settimanale compirà 15 anni, sempre all’insegna dell’informazione indipendente e senza contributi pubblici

Dall’alto: la senatrice Josefa Idem (Pd), i deputati Alberto Pagani (Pd) e Gianluca Pini (Lega Nord)

Alzi la mano chi vuole fare il segretario comunale del Pd di Ravenna. La sensazione è che non ci sia esattamente una corsa per un incarico (va ricordato) totalmente volontario in un momento così complicato per la vita del partito. In questo caso puntare sui giovani potrebbe diventare anche una necessità, oltre a una scelta. Anche perché il prossimo segretario comunale in teoria potrebbe avere molto spazio, con quello provinciale come noto solo “part time” (Eleonora Proni, sindaco di Bagnacavallo), ma in pratica dovrà e potrà agire all’ombra di Michele de Pascale, che è diventato sindaco dopo essere stato segretario provinciale ed è politicamente un peso da novanta sul territorio. Inoltre, l’incarico di segretario comunale, oggi ricoperto da Gianandrea Baroncini entrato in giunta con Michele de Pascale e che aveva già annunciato l’intenzione di rinunciare all’incarico come ha fatto immediatamente dopo l’elezione lo stesso De Pascale, rischia di fatto di essere una questione decisamente di secondo piano se davvero, come pare ormai certo, nel 2017 si andrà a elezioni. Perché allora si dovrà parlare dei candidati al Parlamento. E se nell’ormai remota era bersaniana un posto fu riservato, peraltro con qualche escamotage rispetto all’esito delle primarie, ai renziani (il senatore Collina) con Renzi segretario nazionale del partito ora potrebbe succedere esattamente l’opposto, chissà. Di certo pare difficile immaginare una conferma per la senatrice Josefa Idem che fu addirittura capolista al Senato per Bersani e poi ministro nel governo Letta, prima delle dimissioni dopo la scoperta di un Ici mai pagata. Come se questo non bastasse, è arrivata la prescrizione per il reato di truffa ai danni del Comune (in ballo un’assunzione fittizia che ha comportato per il Comune il versamento di contributi previdenziali durante il periodo in cui è stata assessore). Ma nelle motivazioni si legge che effettivamente truffa ci fu. Potrebbe invece sicuramente puntare a una riconferma Stefano Collina, mentre un secondo mandato per Alberto Pagani potrebbe essere giustificato dalla sua equilibrata posizione all’interno del partito, mai iscrittosi alla corrente renziana, ma apertamente schierato per il sì al referendum e fedele alla maggioranza del partito in aula. Nel 2013 poi era candidato per il Pd (ed è in virtù di quella candidatura che entrò poi in Parlamento) Andrea Maestri, grazie ai voti ottenuti alle primarie. Oggi, come noto, Maestri è confluito nel gruppo di Possibile dove è molto attivo. Naturalmente il tema delle candidature non riguardano solo il Pd, anche se storicamente è il partito che qui riesce a eleggere più parlamentari anche se il consenso non è più così solido come un tempo. Sarà infatti interessante vedere anche chi metterà in campo il Movimento 5 Stelle, dopo le divisioni a cui abbiamo assistito in vista delle amministrative del 2016. Di sicuro cercheranno la riconferma Giovanni Paglia, anche lui ravennate, eletto con Sinistra Italiana (anche lui al primo mandato) e, naturalmente, Gianluca Pini della Lega Nord, eletto per la prima volta nel 2008 e che oggi vanta una notevole esperienza soprattutto in materia di esteri (e che è stato regista delle ultime amministrative sul territorio con risultati assai apprezzabili, come a Faenza . Naturalmente molto dipenderà anche dal sistema elettorale e dalle eventuali alleanze, ma di certo l’inizio 2017 promette di essere politicamente piuttosto intenso. E che comunque vedrà anche i territori coinvolti in una nuova, ennesima campagna elettorale (se non due, in caso fossero ammessi i referendum sul jobs act e le politiche si tenessero in autunno). Auguri a tutti noi, ne avremo bisogno. (fe. an.)


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IL DOPO REFERENDUM

POLITICA

RAVENNA via Faentina 118/A

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ENTI LOCALI

Il sindaco Michele de Pascale nominato nella Conferenza Stato Città Il direttivo nazionale dell’Upi (Unione Province d’Italia) ha nominato il Presidente della Provincia e Sindaco di Ravenna Michele de Pascale come componente effettivo della Conferenza Stato Città e Conferenza Unificata Stato Regioni. «Ringrazio moltissimo il presidente Variati e il direttivo nazionale per questo grandissimo onore e grandissima responsabilità – commenta il Sindaco e Presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale – Rappresentare gli enti locali in sede della Conferenza Stato Città e della Conferenza Unificata Stato Regioni, per la città e la provincia di Ravenna è un’occasione molto importante per poter incidere sulle politiche del Governo e del Parlamento e avere un contatto diretto su tutti i provvedimenti normativi che hanno interazioni con il nostro territorio. Eserciterò questo ruolo nell’interesse delle nostre comunità al fine di destare sempre più alta attenzione sui temi strategici per Ravenna e per la Romagna”.

I banchetti della Lega Nord per votare subito Anche nel ravennate continuano fino al 24 dicembre i banchetti della Lega Nord dove si ringraziavano gli elettori del No al referendum e soprattutto si raccolgono firme per andare immediatamente al voto, come chiede il Carroccio dalla notte del 4 dicembre. Circa cinquecento le firme già raccolte in provincia di Ravenna.

LA POLEMICA

IL FATTO

Esposto in procura della Lega Nord contro il figlio di Poletti. Legacoop: «Tutto regolare»

STELIO DE CAROLIS

La bufera scatenatasi sul ministro del lavoro Giuliano Poletti, autore del jobs act, dopo la dichiarazione secondo cui tra i giovani all’estero ce ne sarebbero alcuni che per l’Italia è un bene «esserseli tolti dai piedi» e che ha portato alla richiesta delle sue dimissioni da parte sia dell’opposizione, ha coinvolto anche il figlio, Manuel Poletti, direttore del settimanale ravennate SettesereQui che gode di contributi pubblici. L’accusa di alcune testate nazionale e molti commentatori è stata: «Facile restare in Italia per il figlio del Ministro». E il dibattito da nazionale si è spostato anche sul locale con la Lega Nord all’attacco. La Lega Nord per voce del segretario provinciale di Ravenna, Samantha Gardin (incassando l’applauso del deputato Pini), annuncia «un esposto in Procura e alla Guardia di Finanza per verificare la regolarità dei contributi all'editoria concessi a Poletti Jr con suo padre nel ruolo di Ministro. Ci muoveremo per presentare un esposto in Procura e far luce sull’effettiva regolarità nella procedura di assegnazione ed erogazione del contributo e nonché sull'assenza di qualsiasi interferenza nel processo valutativo». Va però precisato che SettesereQui riceve contributi in quanto giornale edito da una coop di giornalisti da prima che Poletti diventasse ministro, quando era ancora presidente di Legacoop. E da Legacoop Romagna, cui è associato la cooperativa editoriale che edita Settesere, arriva una difesa della testata e del direttore Manuel Poletti e la totale solidarietà della presidenza. I testi integrali su www.ravennaedintorni.it.

Via Trieste 210 - 48122 Ravenna - Tel. 0544 218324

SCEGLIE

RAVENNA

PER RIENTRARE NEL

PRI

Il Senatore Stelio De Carolis è rientrato nel Pri a Ravenna. La consegna della tessera è avvenuta venerdì 16 dicembre nella sede Pri locale per mano del segretario provinciale e comunale, Eugenio Fusignani che ha dichiarato: «Il rientro di De Carolis nel partito mi fa molto piacere per la storia che rappresenta e per la sua capacità ed esperienza. Tanto più per il fatto che Stelio ha scelto Ravenna per rientrare nel partito, come implicito riconoscimento del lavoro che abbiamo fatto in questi anni e mesi e che ha portato al risultato elettorale del 5 giugno, tenendo alto il ruolo dei repubblicani nelle istituzioni, a Ravenna e in Romagna». Fusignani ha anche aggiunto che De Carolis potrà esseere una risorsa importante in vista del congresso. Il senatore, ricordando di essere stato uno dei primi del Pri a collaborare con la sinistra, ha detto di apprezzare «il lavoro fatto dal segretario del Pri di Ravenna». E si è detto «felice di poter rientrare nel partito. La mia collocazione naturale è in questo progetto politico, per il quale contribuirò con l’aiuto che posso dare».

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PRIMO PIANO

LA PRESENTAZIONE

CRONISTORIA

Porto, bastano 12,5 metri di fondali Parola del nuovo presidente Rossi

La stessa ipotesi era già pronta anche dieci mesi fa...

Fondali con un profondità compresa tra 12 metri e 12,5 possono bastare per il porto di Ravenna, per il presente e anche per l’immediato futuro. La pensa così Daniele Rossi, il neo presidente dell’Autorità portuale di Ravenna che ora ha assunto la nuova denominazione di Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrosettentrionale ma nei fatti comprende solo lo scalo bizantino. Alla sua prima uscita pubblica a due settimane dall’incarico, il 16 dicembre in occasione del convegno Mareterra organizzato da Legacoop Romagna e dedicato al porto di Ravenna, non ha deluso le attese e si è presentato con le idee chiare. Al manager gradito dal sindaco Michele de Pascale, indicato dal presidente della Regione Stefano Bonaccini e nominato dal ministro Graziano Delrio, sono bastati venticinque minuti di intervento per dipingere lo sce- Da sinistra Mario nario del quadriennio che lo attende. Punto di parten- Mazzotti (direttore za del ragionamento, manco a dirlo, lo stato dell’arte generale Legacoop Daniele del Progettone: «Prevedrebbe una profondità tra 11,5 e Romagna), Rossi (presidente Ap 13,5 metri lungo il canale e 14,5 nella canaletta di Ravenna), Stefano accesso all’esterno delle dighe. Vorrebbe dire dragare Bonaccini (presidente sei milioni di metri cubi di materiale di cui, in base alle dell’Emilia Romagna) analisi di laboratori, due milioni hanno caratteristiche per poter essere sversati sul fondo del mare al largo e gli altri quattro vanno collocati a terra». Ed era su quest’ultimo aspetto che si era inceppata la macchina del Progettone: nessuna delle soluzioni proposte aveva trovato il sostegno di tutte le parti, pubbliche e private. Allora Rossi ragiona all’opposto: «Le aree a terra che sono ragionevolmente disponibili in base agli strumenti urbanistici possono accogliere due milioni di metri cubi. Con questo volume si può scavare fino a una profondità di 12 o 12,5 metri al massimo, per me è una misura soddisfacente per il nostro porto, non solo oggi ma anche in prospettiva». Con la doverosa sottolineatura dei costi per i lavori di rinforzo delle banchine, nate quando il canale aveva una profondità inferiore e realizzate secondo le direttrici richieste quando ancora Ravenna non era classificata zona sismica. Quali aree accoglieranno i fanghi? Sono allo studio diverse opzioni tra quelle più agilmente percorribili. Si guarda a nuove soluzioni ma anche a

L’ipotesi di dragare i fondali del porto di Ravenna fermandosi a una profondità di 12,5 metri in modo da avere un fardello di sedimenti sistemabile nelle terre a disposizione, e cioè lo scenario proposto dal nuovo presidente dell'Autorità portuale, non suona come una novità per chi negli ultimi mesi ha seguito le travagliate cronache della portualità bizantina. A metterla sul tavolo, a disposizione delle scelte degli amministratori pubblici della città e del ministero, fu il predecessore di Daniele Rossi dieci mesi fa. Era il 9 febbraio scorso e nella sala del consiglio comunale di Ravenna – di fronte alle commissioni Ambiente, Assetto del territorio e Infrastrutture in seduta congiunta – si presentò l'allora presidente Galliano Di Marco all'ultimo mese del suo primo mandato: da bravo scolaretto che va all'esame finale aveva fatto i compiti a casa e proiettando una carrellata di slide illustrò tre possibili diverse ipotesi di dragaggio. Ognuna prevedeva di raggiungere una profondità diversa e quindi di conseguenza il dragaggio di un volume diverso e quindi ancora diverse soluzioni per la collocazione dei fanghi e chiaramente costi diversi. Le chiamò soluzione Massima, Base, Minima: con la prima si scendeva a 14,5 e ci volevano 360 milioni, con la seconda si arrivava a 13,5 e richiedeva 280 milioni, con la terza ci si fermava a 12,5 e costava 220 milioni. E giocò a carte scoperte dicendo che per la prima non c'erano i soldi, la terza non gli pareva lungimirante perché non contemplava il nuovo terminal container e quindi suggeriva la via di mezzo (che prevedeva le tanto discusse casse di colmata a mare da realizzare a ridosso delle dighe foranee, escluse invece con la Minima). Ma disse anche che avrebbe percorso la strada scelta dal tavolo tecnico al ministero o quella indicata dal Comune. È vero che in ballo c’era anche la partita della piattaforma logistica però in quel momento preciso, e nemmeno nei giorni successivi, nessuno di Palazzo Merlato alzo la mano per dire: “Sai che c'è Galliano? Facci la Minima, che per Ravenna è abbastanza”. Ormai i rapporti erano troppo logori. Oggi gli attori sulla scena sono cambiati, un altro presidente e un altro sindaco, e l’armonia pare tornata. (and.a.)

Il manager traccia la rotta: si scava in base al volume di fanghi che si può sistemare

CONTAINER «IL

TERMINAL PUÒ RADDOPPIARE I VOLUMI»

Secondo Daniele Rossi, presidente di Ap, l’attuale terminal container è in grado di fare 200mila teus in più rispetto a oggi. Che vorrebbe dire raddoppiare il volume attuale. Per questo nel progetto di dragaggio di Rossi non è previsto il nuovo terminal.

quanto ipotizzato in passato con grande attenzione ai lotti indicati come L1 e L2 tra Porto Fuori e il Candiano, al centro di quanto previsto dal Progettone. Per la versione Rossi del dragaggio serve un budget di 200 milioni di euro. Che sono disponibili: i 60 stanziati dal ministero sono ancora a disposizione e il resto lo faranno il fondo cassa dell’ente e il mutuo con la Banca europea per gli investimenti (Bei) ancora disponibile al finanziamento. Tra le intenzioni di Rossi c’è anche la volontà di dotare il porto di Ravenna di un impianto di trattamento dei fanghi che possa ripulire il materiale dragato per la manutenzione ordinaria: «Abbiamo già ricevuto alcune manifestazioni di interesse per reperire l’area dove realizzare l’impianto. Stiamo pensando a una capacità di 400-500mila metri cubi all’anno». Andrea Alberizia

Con i nostri migliori

auguri

Un augurio di vero cuore per un Buon Natale con la speranza che porti a tutti pace e serenità. Che il suono melodioso delle campane avveri i desideri di chi crede ancora nell'amore, che la serenità del Natale allontani i momenti difficili della nostra vita, portando gioia dove c'è dolore, amore dove c'è odio e tanto calore in fondo al vostro cuore. Affinché i tuoi desideri non si spengano mai ti auguro un luminoso Natale! Auguri!

Veniero Rosetti


PRIMO PIANO

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RAVENNA

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via Berlinguer 4

LA NOMINA DEL SINDACO

RETROSCENA

La professoressa Romagnoli nel comitato di gestione Ap

In agenda Marinara, trasparenza e crociere

La professsoressa Alessandra Romagnoli e il sindaco Michele de Pascale

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, ha designato Alessandra Romagnoli, professoressa associata in Diritto della Navigazione alla Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Bologna, con cattedra al campus di Ravenna, come rappresentante del Comune nel comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centro-settentrionale (già Autorità portuale di Ravenna). Il primo cittadino ringrazia la professoressa Romagnoli per la sua disponibilità : Porterà nell’ente una delle piÚ alte competenze presenti nell’Università di Bologna nell’ambito del diritto della navigazione e dei trasporti. La professoressa possiede grande esperienza nel settore, comprovata anche dalle numerose pubblicazioni riguardo agli aspetti piÚ salienti di azione dell’Autorità portuale. Questa nomina intende anche andare nella direzione di rafforzare il legame tra territorio, Università di Bologna e Autorità portuale. De Pascale conclude descrivendo Romagnoli come una figura che unisce competenza, professionalità e soprattutto indipendenza, a tutela esclusiva dell'interesse generale della comunità portuale ravennate. La docente farà quindi parte del board di tre membri (la nomina degli altri due spetta a Regione e capitaneria) che guiderà l’ente in concerto con il presidente, andando a sostituire il vecchio comitato portuale che contava una ventina di componenti. Si attendono le reazioni delle forze politiche di opposizione che, in un ordine del giorno respinto in consiglio comunale il 13 dicembre, chiedevano per questa nomina un profilo otato di comprovata esperienza e qualificazione personale nell’economia dei trasporti e portuale.

Non solo i dragaggi tra i temi da affrontare nel nuovo corso di via Antico Squero Sulla scrivania di Daniele Rossi nel suo nuovo ufficio in via Antico Squero non mancano i faldoni di pratiche da affrontare nelle vesti di presidente dell’AutoritĂ di sistema portuale dell’Adriatico centro-settentrionale. La questione dei fondali è di certo la piĂš nota e la piĂš urgente perchĂŠ ha ricadute su tutto il sistema porto. E non è casuale che il suo primo discorso pubblico, appena dopo due settimane dall’investitura, sia stato tutto incentrato su questo tema (vedi la pagina accanto). Avrebbe potuto traccheggiare: sarebbe bastato dire che era appena arrivato e quindi aveva bisogno di tempo per conoscere a fondo la materia e parlare con cognizione di causa. Si sarebbe preso gli applausi comunque e nessuno l’avrebbe tirato per la giacchetta. Ma il manager è fresco di nomina solo formalmente: la politica infatti lo aveva scelto da tempo e lui ha potuto arrivare alla prima uscita forte di una solida sintonia con il sindaco (non è sfuggito che Michele de Pascale tre giorni prima in consiglio comunale avesse giĂ abbozzato la stessa linea: calcoliamo quanto fango possiamo ammucchiare e scaviamo quel volume) e tracciare subito la rotta per marcare la distanza dai dieci mesi di letargo commissariale, dal caos finale dell’era Di Marco e rassicurare gli animi. Non si pensi però che i fondali siano l’unica patata bollente per Rossi. Tra i dossier impilati sulla scrivania c’è di certo quello di Marinara. Il porto turistico continua a inseguire un decollo che non ha mai conosciuto. Lo scenario odierno fatto di poche vetrine accese non è certo quello immaginato da costruttori e promotori un decennio fa. Tra le questioni ereditate dai dieci mesi di commissariamento c’è la gestione del personale. Il caso Antonellini, con il licen-

Una veduta della torre di Marinara. Il porto turistico è tra i temi caldi per l’AutoritĂ portuale

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Buone! Feste

ziamento di un capo area dopo una tumultuosa vicenda di tensioni e arresti, ha portato il tema trasparenza alla ribalta. Basta partire dal sito internet dell’AutoritĂ portuale. La denuncia, politica, è del decano dell’opposizione Alvaro Ancisi: troppe informazioni relative a retribuzioni e premi al personale non si trovano sul sito, come invece prevede e impone la legge per le pubbliche amministrazioni. Non significa necessariamente che ci siano irregolaritĂ nella macchina del personale ma se il palazzo non è di vetro si alimentano i sospetti. AndrĂ fatta chiarezza sulla pianta organica, su quali criteri abbiano portato all’attribuzione dei premi al personale nell’ultimo periodo. Poi le crociere. Quanta fiducia c’è nel terminal passeggeri di Porto Corsini? I crocieristi sono ancora un business su cui puntare per dare una mano al turismo ravennate? (Ironia della sorte, nel cda della societĂ di gestione del terminal ci sarĂ Galliano Di Marco. SĂŹ, l’ex presidente cacciato da Ravenna: ora è direttore di Vtp, la societĂ che gestisce il terminal crociere di Venezia e che ha una partecipazione a Ravenna). Ci sono poi altre questioni secondarie ma comunque delicate, come ad esempio il caso Fabbrica Vecchia (vedi pagina 21). E non si può pensare che possa ignorare la partita dello scorporo di Sapir, visto quanto il terminalista pubblico ha pesato nell’esonero di Di Marco. Insomma l’agenda è fitta. Di questi temi avremmo parlato con Rossi in una intervista. Ma il presidente, finora concentrato sull’urgenza dei fondali, ha chiesto alcune settimane di tempo per prendere confidenza con la stanza dei bottoni. A gennaio andremo a bussare di nuovo alla porta del suo ufficio. (and.a.)




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DATI/1

«Il porto non ha agganciato la ripresa» Legacoop osserva i trend del decennio 2005-15: «Lo scalo è in stagnazione. Serve una strategia» Il porto di Ravenna resta leader italiano per i volumi movimentati di rinfuse solide ma non è stato capace di agganciare il trend del settore, da sempre core business dello scalo ravennate, che dal 2010 vede una crescita dei traffici nell’Adriatico superiore al Tirreno ma trainata da altri porti come Trieste e Venezia. È la fotografia che emerge da una ricerca dell’ingegnere Salvatore Melluso presentata il 16 dicembre in occasione del convegno Mareterra organizzato da Legacoop Romagna e dedicato al futuro della portualità. L’analista usa la parola stagnazione per etichettare la situazione del porto di Ravenna. Partendo dai dati del rapporto elaborato dal gruppo di lavoro del ministero delle Infrastrutture, emerge a livello nazionale una crescita delle rinfuse pari all’11 percento nel primo semestre 2016 (per Ravenna il 16). Ma sono i grafici degli andamenti nel decennio 200515 a dare la base per le riflessioni di Melluso: Ravenna è passata da 12milioni di tonnellate a 10 dopo l’abisso di 8 nel 2009 mentre Venezia è passata da 6 milioni a quasi 8 riducendo il gap. La differenza di prestazione nello stesso intervallo di tempo è ancora più marcata nel traffico container. Dieci anni fa i porti dell’alto-medio Adriatico erano tutti nello stesso ordine di grandezza (i quasi 200mila teus di Ravenna stavano a pari con Luka Koper in Slovenia, tra i 300mila di Venezia e i 100mila di Ancona) mentre oggi le distanze sono esplose: 800mila per Luka Koper in Slovenia, 550mila per Venezia, 220mila per Ravenna. Dei cinque porti presi in esame Ravenna è quello con la crescita minore. La ricerca promossa dalla lega delle cooperative sottolinea che «la focalizzazione sulle rinfuse solide ha consentito una buona risposta alla crisi, grazie soprattutto alla flessibilità produttiva e alla capacità di spaziare su un’ampia varietà merceologica, ma non consente di individuare direttrici prioritarie su cui basare un percorso di sviluppo in grado di riverberarsi sul territorio». La concentrazione delle attività sulle rinfuse, inoltre, fa dire a Legacoop che «non ha senso parlare di logistica retroportuale perché questa si fa solo in banchina e tutto il resto è puro trasporto poco qualificato». Anche il tanto dibattuto Progettone, ufficialmente noto come progetto Hub Portuale, trova spazio nelle pagine del resoconto illustrato al convegno. Con parole di preoccupazione: «È la messa in discussione di una ipotesi strategica, non sta a noi dire se corretta e condivisibile, in assenza finora di proposte strategiche alternative». Ed è proprio l’elemento strategico quello su cui fa leva Legacoop: non basta approfondorire i fondali ma serve la visione di una rotta verso cui indirizzare il porto per fare in modo che il tempo necessario alla realizzazione di qualunque nuova infrastruttura, che sia l’escavo o un nuovo terminal container per cui servirebbero 8-10 anni (ma il nuovo presidente ha già escluso che serva), non sia tempo sprecato. E infine guai a pensare che fatti i fondali, risolti i problemi: sono ancora i collegamenti mancanti con la rete di trasporto, stradale e ferroviaria, a strozzare gli sviluppi dei traffici.

«La ripresa delle rinfuse solide è trainata da Trieste e Venezia»

Nell’alto Adriatico, «Ravenna è ultima per i container»

Secondo un’analisi di Legacoop che prende avvio da i numeri raccolti dal ministero delle Infrastrutture, le rinfuse solide che da sempre rappresentano il core business di Ravenna sono in crescita più in Adriatico che nel Tirreno ma a fare da traino in questa ripresa sono altri scali e non quello bizantino


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RAVENNA via Corrado Ricci 37

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DATI/2

Traffici in crescita del 6 percento rispetto al 2015 I numeri dei primi undici mesi: i risultati migliori da prodotti agricoli e concimi Ăˆ un novembre in positivo per i traffici del porto di Ravenna. Nel mese scorso hanno attraccato alle banchine 253 navi (portando a 2.781 il totale dell’anno con un aumento del 6,96 percento rispetto ai primi undici mesi del 2015) con una movimentazione mensile di 2,1 milioni di tonnellate (12 percento in piĂš rispetto allo stesso mese del 2015) portando il totale annuo a 23,8 milioni con una crescita rispetto all’anno scorso del 5,9 percento. Le ultime statistiche disponibili sul sito dell’AutoritĂ portuale sono aggiornate al mese scorso ma è giĂ ipotizzabile un 2016 con il segno piĂš finale. Nel mese scorso la performance migliore è di minerali e materiali da costruzione (82 percento in piĂš), combustibili solidi (78 percento in piĂš) e derrate alimentari (34 percento in piĂš). Il totale dei primi undici mesi dice che le merci con i risultati migliori sono i prodotti agricoli (piĂš 22 percento) e i concimi (piĂš 18 percento). Non va invece altrettanto bene per i container. Novembre ha registrato 18mila Teus arrivando a 215mila nel 2016, in calo del 5 percento rispetto al 2015.

RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

Il porto di Ravenna si appresta a chiudere il 2016 con un segno positivo nella variazione dei traffici rispetto al 2015

NOVITĂ€ IN BANCHINA LE

NAVI DEL BIG CINESE COSCO DICONO ADDIO AL TERMINAL TCR E FARANNO SCALO DA SETRAMAR

Il terminal Setramar ha acquisito Cosco, la compagnia di stato cinese fondata nel 1961 – una delle piĂš grandi a livello mondiale – che giĂ faceva tappa a Ravenna, ma scalava al terminal Tcr (del gruppo Sapir). Raggiunge cosĂŹ Evergreen – la Compagnia privata taiwanese – giĂ da tempo operativa al terminal Setramar, in virtĂš di un accordo di joint service settimanale verso Israele che impiega le navi “Asiatic Moonâ€? e “Bfp Galaxyâ€? (entrambe da 1.200 teu). La comunicazione – riportata dal sito internet Porto Today – è stata data nelle scorse settimane dagli agenti generali in Italia della compagnia cinese e ha scosso l’ambiente portuale.

INFRASTRUTTURE

Dal Governo 20 milioni di euro per rifare la Classicana tra Classe e il porto ÂŤEsprimiamo grande soddisfazione per l’approvazione al Cipe del progetto di riqualificazione della Classicana da Classe al porto di RavennaÂť. CosĂŹ commentano il sindaco Michele de Pascale e l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto Fagnani la notizia del conferimento di 20 milioni di euro dal comitato interministeriale per la programmazione economica per l’adeguamento della statale 67. ÂŤQuesto è solo il primo tassello di una riqualificazione della viabilitĂ della nostra città – continuano sindaco e assessore – che deve riguardare tutta la tangenziale di Ravenna e un nuovo collegamento tra destra e sinistra Candiano, ma è anche il primo vero segnale di attenzione sulla viabilitĂ dopo diverso tempo, un passo molto importante che dimostra un progresso positivo in questa direzione. Un ringraziamento particolare al Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e all’assessore regionale Raffaele Donini che si sono battuti insieme a noi per inserire questo progetto all’interno del piano operativo Fsc 2014-2020Âť. Il primo dicembre infatti è stato approvato al Cipe il piano operativo Fsc 2014-2020 da 11,5 miliardi di opere pubbliche di competenza del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che dĂ attuazione con specifici interventi alla delibera del Cipe del 10 agosto.

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In arrivo dallo Stato 20 milioni di euro per la riqualificazione della statale 67 che serve il porto di Ravenna. L’arteria da anni versa in condizioni disastrose, rattoppata con interventi saltuari

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Parte un nuovo corso per l’offshore Patto Regione-Governo per monitoraggi e progetti di riutilizzo delle piattaforme

L’Avvisatore Marittimo svolge servizio di informazione, coordinamento e registrazione orari movimentazione navi nell’ambito portuale, ponendosi, in qualità di esercizio privato di funzioni e di servizi pubblici, quale punto di riferimento utile alla collettività. Come da ordinanza/regolamento della Capitaneria di Porto di Ravenna n° 2/2007, l’Avvisatore Marittimo gestisce la banca dati “Setship” in concerto con la Capitaneria di Porto di Ravenna.

Un dettagliato programma di monitoraggio fisico ed ambientale delle attività offshore; individuare misure integrate di gestione del sito di interesse comunitario “Paguro”; promuovere progetti e azioni pilota indirizzati all’utilizzo o al riutilizzo delle installazioni offshore come ad esempio la produzione di energia eolica e fotovoltaica o finalità turistico-ricreative; accessibilità ai dati rilevati nel corso delle attività svolte attraverso i propri siti istituzionali. Sono i punti principali previsti dall’accordo tra Regione Emilia Romagna e Governo per la collaborazione nelle attività di sicurezza e innovazione nel settore offshore presentato il 16 dicembre in consiglio comunale a Ravenna. L’accordo ha durata di due anni a decorrere dalla sua sottoscrizione e sarà rinnovato per il periodo necessario a completare tutte le iniziative previste. La scelta di Ravenna come teatro per la firma è dettata dall’importanza che riveste il settore dell’offshore nello sviluppo economico del nostro territorio. La regione EmiliaRomagna e in particolare il territorio di Ravenna, costituiscono infatti un’eccellenza del comparto offshore, per le conoscenze prodotte e le professionalità sviluppate delle imprese del settore. Qui «lavoro, ambiente, pesca e turismo – si legge nell’accordo – hanno trovato un equilibrio virtuoso che ha consentito di conciliare le attività di estrazione con lo sviluppo di altri settori e di progredire nella ricerca di metodi a minore impatto ambientale. Nell’Adriatico l’industria di estrazione di gas naturale impiega migliaia di addetti, non solo nelle compagnie oil&gas, ma anche nelle società fornitrici di beni e servizi che occupano personale ad alta specializzazione e scolarizzazione, un insieme di knowhow che contribuisce allo sviluppo di nuove tecnologie e all’innovazione del sistema produttivo del Paese». Il documento riconosce nel gas naturale una delle risorse rilevanti, il cui utilizzo nell’attuale fase di transizione verso i nuovi modelli di produzione e consumo dell’energia per la riduzione delle emissioni al 2050 prevista dall’Unione Europea, deve essere inserito nell’ambito di una visione complessiva di programmazione, sviluppo e sostenibilità territoriale. «Ciò deve avvenire in coerenza ed armonia con la valorizzazione degli altri beni e delle altre risorse esistenti, anche in considerazione del fatto che il gas naturale è, tra le fonti energetiche convenzionali, quella con minor impatto sulla qualità dell’aria e con minor rischio per l’ambiente marino».

INDUSTRIA/2 ENI

CONFERMA L’IMPEGNO AL PETROLCHIMICO

In occasione della firma del protocollo è intervenuto anche l’executive vice president di Eni per la regione Europa orientale e meridionale, Carlo Vito Russo, confermando gli impegni presi in occasione di precedenti incontri sottolineando la volontà di continuare a investire a Ravenna qualora siano presenti le opportune condizioni. Il sindaco Michele de Pascale ha colto l’occasione per ribadire le istanze dell’amministrazione nei confronti del governo e di Eni: «Chiediamo che il nuovo Governo, sebbene abbia un orizzonte non lunghissimo, si ponga questo tema come prioritario. Alcune decisioni relative al settore dell’offshore sono state rinviate per diverso tempo, adesso serve che il governo si faccia pieno carico di questo tema e risolva alcune incertezze normative. Nel contempo chiediamo ad Eni di rispettare fino all’ultimo gli impegni presi, a cominciare da quello chiaro di ripartire con gli investimenti fin dal 2017».

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IL RICONOSCIMENTO

COOPERATIVA FACCHINI RIUNITI

Un premio all’eroismo degli Ormeggiatori nei soccorsi ai naufraghi Paolo Sirotti, Roberto Gambi, Arnaldo Bongiovanni, Christian Natali, Alberto Antonelli, Vincenzo Rossano, Giampaolo Guidi e Andrea Armari: questi i nomi dei marinai del Gruppo Ormeggiatori del porto di Ravenna che hanno ricevuto da Legacoop Romagna un riconoscimento al termine del convegno “Mareterraâ€?, per l'eroismo dimostrato in occasione della tragedia della Gokbel, avvenuta il 28 dicembre del 2014. Il bilancio del naufragio del mercantile turco, dopo lo scontro con una nave al largo del porto, fu pesantissimo: sei morti. ÂŤUna data che insieme a un grande dolore ci ha lasciato tanto orgoglio per come sono avvenuti i soccorsiÂť, ha detto il coordinatore di Mareterra, Rudy Gatta, nel presentare il riconoscimento, un mosaico raffigurante un particolare del porto di Classe di Sant'Apolinare nuovo.

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LA CURIOSITĂ€

LA NOMINA/1

SE IL PILOTA DEL PORTO DIVENTA NEGOZIANTE

MIGLIORELLI

GUIDA GLI SPEDIZIONIERI

DI

Stefano Stagnaro, pilota del porto di Ravenna, quattro anni fa ha lanciato da Marinara il brand Harbour Pilot, diventato negli anni un marchio riconosciuto dagli appassionati di mare e non solo. Dal 17 dicembre il secondo store in via Renato Serra a Ravenna che sarĂ , come quello di Marinara (che rimarrĂ aperto), un piccolo museo della marineria dove trovare navi, quadri, libri, bussole, ex voti che parlano del mare.

L’associazione ravennate spedizionieri internazionali (Arsi) ha confermato l’incarico al presidente uscente Marco Migliorelli per il biennio 2016-18. Arsi annovera 32 aziende che si occupano di logistica in ambito nazionale ed internazionale, anche con soluzioni integrate, con un numero complessivo di 320 dipendenti. L’augurio di Migliorelli è che nel 2017 si possa finalmente assistere alla partenza dei lavori di dragaggio.

Il 55enne ravennate Andrea Gentile, dal 1997 direttore generale di Docks Cereali (gruppo Pir), è il nuovo presidente di Assologistica, associazione nazionale degli operatori specializzati in logistica in conto terzi. Docks Cereali gestisce il piÚ grande terminal del Mediterraneo per stoccaggio e movimentazione di cereali, sfarinati e materie prime per la produzione di mangimi.

LA NOMINA/2 GENTILE PRESIDENTE ASSOLOGISTICA

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PRIMO PIANO

PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA Ci sono due edifici a Marina di Ravenna che vantano 250 anni di storia: il primo presidio del porto Corsini che sarebbe diventato lo scalo che conosciamo oggi, i primi edifici attorno cui si sviluppò l’insediamento abitativo che prenderà il nome di Porto Corsini e poi Marina di Ravenna dal 1930, lasciando la vecchia denominazione alla frazione sulla sponda sinistra. Ma stanno crollando a pezzi, traditi dalle istituzioni pubbliche che hanno firmato impegni scritti per la loro conservazione. Uno accanto all’altro, oggi sono recintati e inaccessibili perché a rischio crollo, circondati da pantano e degrado, sulla sponda destra del Candiano dove si apre l'imboccatura per la piallassa Piomboni. Per capire lo spessore della testimonianza che rappresentano la Fabbrica Vecchia e il Marchesato occorre aver ben chiaro cosa furono. Nel 1763 la Comunità di Ravenna, soggetto che oggi sarebbe paragonabile al Comune, diede inizio alla costruzione del Casone della Sanità poi conosciuto come Fabbrica Vecchia. Il progetto fu del perito Antonio Farini: come racconta il nome originario, serviva principalmente per l'alloggio del deputato di Sanità, cioè il responsabile del porto e addetto al controllo igienico delle barche. Ospitava anche il soldato corso che custodiva la chiave della catena posta all'ingresso del canale per regolare l'accesso ai natanti e la riscossione del dazio di ormeggio. La maggior parte dei locali dell'edificio era adibita a osteria-locanda. Una scala a quattro rampe conduceva a un sottotetto e al fanale posto sulla sommità del tetto «per scorta dei naviganti»: il primo faro del porto. Insomma lì hanno le radici le odierne Autorità portuale e capitaneria. Nel 1781 è ultimata la costruzione del Marchesato, così chiamato perché edificato dai marchesi Cavalli che vivevano in centro a Ravenna ma lì trasferirono le proprie attività. Fu in quel frangente che l'espressione Fabbrica Vecchia prese piede nell'uso comune: fabbrica sta per fabbricato o costruzione, non è quindi da attribuire ad alcuna sede di attività produttiva o artigianale. Anche il Marchesato fu progettato dallo stesso Farini: ospitava a sua volta un'osteria e, tra le altre cose, le stanze di chi provvedeva alla riscossione delle regalie che le imbarcazioni in transito dovevano riconoscere ai nobili. Una stanza era consacrata a chiesa, per circa un secolo l'unica del paese. Con il passare degli anni e il modificarsi del territorio, i due fabbricati si ampliarono con la costruzione di altri edifici a ridosso senza andare troppo per il sottile a proposito di criteri estetici e architettonici. Uno spaccato di cosa fossero viene dal censimento del 1849 dello Stato pontificio. Nella Fabbrica Vecchia vivevano il conte commissario di Sanità, un fante con moglie e figlia minorenne, il locandiere con moglie e due figli collaboratori nell'attività, il cancelliere di Sanità, il cappellano, il deputato di Sanità in pensione con moglie e un figlio pescatore e cacciatore. In totale 19 residenti. Nel Marchesato c'erano un calzolaio, un facchino di dogana, il picchetto di quindici finanzieri, un sarto, un cacciatore, un pescatore: in totale 46 residenti. Alla fine degli anni Sessanta del XIX secolo don Felice Montanari compra la parte comunale della Fabbrica Vecchia per quattromila lire e ne fa un condominio. Avvicinandosi ai giorni nostri fu facile dimenticare il

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SULLE SPONDE DEL PIOMBONE

Il porto ha dimenticato le sue origini del Settecento E la storia ora cade a pezzi

Marina di Ravenna e tutto lo scalo si sono sviluppati

a partire da Fabbrica Vecchia e Marchesato: due edifici che hanno 250 anni. Dal 2002 un accordo mai rispettato tra Comune e Ap per il recupero e così stanno crollando La storia di Fabbrica Vecchia e Marchesato è ricostruita nel libro “Porto Corsini Marina di Ravenna, una storia” di Pericle Stoppa (edizioni Capit). Nella pagina le foto degli edifici scattate da Adriano Zanni

valore storico-monumentale, sia per l'opinione pubblica ma anche per le istituzioni. Il piano regolatore del porto del 1982 ne prevedeva l'abbattimento senza tanti fronzoli per smussare la curva di imbocco al Piombone (ipotesi modificata intervenendo sulla sponda opposta), nel 1991 il Comune vendette all'asta una parte del terreno retrostante dove ora sorge il capannone di un cantiere navale. Agli inizi del terzo millennio la proprietà risultava frazionata fra una trentina di soggetti privati e il Comune. A 30-40 anni fa risale l'ultima presenza di residenti, in condizioni igieniche terribili (alcuni spazi erano usati come ricovero per animali). Poi l'abbandono. La svolta nella telenovela pareva arrivata nel 2003. Il regista dell'operazione fu Pericle Stoppa, tra i fondatori del comitato di salvaguardia nato nel 1979. Il Comune e l'Autorità portuale firmarono un accordo: il primo avrebbe rilevato tutta la proprietà del complesso dai privati e poi lo avrebbe ceduto a titolo gratuito alla seconda che prendeva l'impegno di restaurarlo ridandogli un uso pubblico da definire spendendo i ribassi d'asta del bando per l'ampliamento del porto nel Piombone. La stima era tra quattro e sei milioni di euro. Nonostante gli impegni, per anni non si è mosso nulla. Un primo passo pareva compiuto quando nelle voci del bilancio preventivo 2012 di Ap comparvero due milioni di euro destinati al recupero e altri 2,7 nel 2013. E invece nulla di fatto. Oggi il finanziamento per il recupero è condizionato alla concessione dal ministero di un finanziamento. È invece più vicino l’intervento di costruzione di una banchina al posto dell’argine in terra. Ma cosa è andato storto? Dopo l'entusiamo di Remo Di Carlo, chi è arrivato dopo alla presidenza di Ap (Giuseppe Parrello e Galliano Di Marco) ha mostrato meno interesse. Ma a scoraggiare l'intervento è stato anche il peso dei vincoli posti dalla Sovrintendenza. Come detto, non tutto del costruito che si può vedere oggi risale alla seconda metà del Settecento. Ma tutto è coperto dal vincolo. Che, notoriamente, non agevola gli interventi edilizi. In vent'anni di discussioni sulla stampa si è affacciata anche una ricetta meno integralista: conservare solo i due nuclei storici e demolire il resto per ridurre i costi. Non è andata così. Le tracce delle origini del porto sono ormai ruderi sempre più prossimi all'impossibilità del recupero: più passa il tempo e più sale il preventivo di spesa che per qualcuno oggi va stimato abbondantemente oltre i dieci milioni di euro. Andrea Alberizia


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ECONOMIA

RAPPORTO IMMOBILIARE CONFCOMMERCIO

BILANCIO

Case, in provincia calano i prezzi Nel 2016 oltre 4mila compravendite

Deco: 150 milioni di fatturato e nuovi biscotti nel 2017

Il numero di compravendite di abitazioni nella provincia di Ravenna nel primo semestre dell’anno 2016 è cresciuto rispetto all’anno precedente del 29,5 percento nel comune capoluogo e del 28 negli altri 17 comuni della provincia. I prezzi registrano un decremento dell’1,4 percento nel capoluogo e dell’1,7 nei comuni della provincia: il prezzo del 2016 risulta inferiore al dato registrato nel 2004. Sono i dati principali contenutoi nel Rapporto 2016 del mercato immobiliare a Ravenna e provincia, elaborato dal sindacato provinciale Fimaa e Confcommercio. Il documento è stato presentato il 15 dicembre alla Camera di Commercio. Se per il secondo semestre dell’anno dovesse venire rispettato il ritmo di crescita misurato nel primo semestre, le transazioni residenziali si attesterebbero, per tutto il 2016, sulle 2.040 nel capoluogo e 2.350 nel resto della provincia: «Alla luce di un’offerta di nuove abitazioni non particolarmente eclatante, questo potrebbe portare l’indicatore di mobilità immobiliare, calcolato come numero di compravendite sullo stock abitativo esistente, rispettivamente per la città e i comuni minori, da 1,55 percento e 1,41 del 2015 a 1,9 e 1,8». Secondo Fimaa la ripresa dell’attività transattiva trova la sua principale determinante in un incremento del numero di erogazioni, incrementate, tanto nel capoluogo che nei comuni esterni di circa il 30 percento nel 2016 rispetto all’anno precedente (dati a preconsuntivo d’anno), dopo già una crescita del 25 percento tra gli anni 2014 e 2015 (fonte Agenzia delle Entrate): «Il capitale medio erogato per compravendita si aggira sui 120mila euro, un tasso medio di poco superiore ai 2 punti percentuali, una durata superiore ai 20 anni con una rata mensile intorno ai 550 euro, che corrisponde la misura di convenienza ad investire nel-

Fatturato da 150 milioni di euro per la cooperativa Deco Industrie di Bagnacavallo. Il buon andamento dell'azienda – suddiviso tra le due aree di competenza, quella alimentare e quella della detergenza – è stato illustrato nel corso della tradizionale assemblea di fine anno durante la quale il presidente Giordano Graziani dopo 30 anni di lavoro si è congedato commosso annunciando il suo pensionamento. L'amministratore delegato Giorgio Del Prato ha invece annunciato la sfida per il 2017, ricordando importanti investimenti, «sia con un nuovo capannone nello stabilimento di San Michele per la produzione di biscotti più sofisticati, legati alla pasticceria e ai nuovi trend salutistici del mercato, sia con la sostituzione dei forni per la piadina a Forlì che creeranno nuovi prodotti di altissima qualità». L'azienda può contare infatti su cinque stabilimenti: Bagnacavallo con la detergenza, Forlì per la piadina, San Michele per l'alimentare insieme a Bondeno (Ferrara), oltre a Packaging Imolese (la cui acquisizione è stata siglata esattamente un anno fa). All'assemblea era presente anche Mario Mazzotti, direttore Legacoop Romagna.

Il sindacato Fimaa: in città la superficie media delle abitazioni è 98 mq

l’acquisto di una abitazione o restare sul mercato dell’affitto». Entrando nello specifico delle operazioni, Fimaa si rifà alle ultime statistiche del 2015, disposte sempre dall’Agenzia delle Entrate: in città c’è maggior interesse per le abitazioni di piccola dimensione (il numero di metri quadrati mediamente acquistati è 98, in rialzo dell’11,8 percento rispetto al corrispondente dato del 2014) mentre per i comuni della provincia al primo posto le abitazioni di media dimensione (116,7 mq la media dell’appartamento scambiato, crescita dell’8,7 percento sul dato 2014). Molto scarsi gli acquisti di monolocali: la quota risulta il 6,2 percento a Ravenna ed il 5,1 percento nel resto della provincia.

TURISMO/1

Qual è la reputazione dei lidi? Il Comune cerca aziende per pianificare la strategia online Il Comune di Ravenna ha avviato una indagine di mercato per verificare la presenza di imprese specializzate nella progettazione e realizzazione di incontri tematici, nonché nell’analisi della brand reputation online da effettuarsi per ciascuna delle località balneari. Le domande vanno inviate entro il 18 gennaio utilizzando il modulo scaricabile dal sito del Comune. «Ci siamo dati un obiettivo di mandato ben chiaro – commentano il sindaco Michele de Pascale e l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – quello di studiare insieme agli operatori e ai cittadini un piano strategico per attribuire una vocazione specifica a ogni lido. Questo è il primo step di un percorso di incontri, riflessioni, progettualità e condivisione, in stretta collaborazione con gli operatori economici del turismo, i tecnici del Comune e i cittadini, attraverso la realizzazione di workshop tematici finalizzati a un piano di valorizzazione strategica».

TURISMO/2 PER RILANCIARE L’ATTRATTIVITÀ LA REGIONE METTE 15 MILIONI A FONDO PERDUTO . DAL 10 GENNAIO APRE IL BANDO Con l’obiettivo di rilanciare l’attrattività turistica del territorio, la Regione Emilia Romagna mette a disposizione quasi 15 milioni di euro in contributi a fondo perduto dal 10 al 40 percento per interventi di qualificazione turistica, commerciale, culturale. I progetti andranno presentati alla Regione dal 10 gennaio al 28 febbraio 2017. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la sede di Cna ai numeri 0546-627832 oppure 0544-298780.



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LETTORI detti e contraddetti

detti e contraddetti

NO AI NUOVI PALI DELLA LUCE IN PIAZZA KENNEDY Dopo aver visto la messa in opera dei pali che andranno a realizzare l’illuminazione pubblica della piazza la misura ci è apparsa colma e una riflessione è divenuta d'obbligo. Il ragionamento parte inevitabilmente dal progetto nel suo complesso, purtroppo a nostro avviso non riuscito, e inevitabilmente si allarga a tutta la “cosa” pubblica, prendendo le mosse dal significato della parola “merito”. Il progetto di Piazza Kennedy è stato il frutto di una serie di decisioni discutibili che ha portato lo stesso a diventare la somma indefinita di esigenze, che sono probabilmente mutate nel tempo, condotte da una compagine di soggetti che invece di fare sintesi hanno fatto purtroppo confusione, a causa soprattutto della mancanza, alla base, di un progettista o gruppo di progettisti all’altezza del compito. Non vogliamo certo puntare il dito contro i progettisti dei lavori pubblici che hanno ideato i famigerati bagni pubblici, ed ora il lay-out dei pali dell’illuminazione (che è al limite accettabile solo per un’area di servizio autostradale e non certo per una piazza del centro storico di Ravenna): loro sono incolpevoli! La responsabilità è come sempre, e pur-

#INSTAGRAM

Il Natale in piazza, di @ale221985 Pubblichiamo qui una foto dal nostro territorio postata su Instagram con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata dall’utente @ale221985 e ritrae una prospettiva della piazza del Popolo addobbata per Natale.

troppo spiace rimarcarlo, della politica (e in particolare dell'amministrazione precedente) che è arrivata, dopo un iter assai frastagliato, a demandare l'incarico progettuale di un ambito tanto delicato e complesso dal punto di vista artistico/architettonico a chi non ha né titoli né competenza. Capiamoci bene, i titoli non sono solo quelli scolastici: quando si parla di titoli facciamo riferimento anche al “merito sul campo”, ai riconoscimenti avuti, alle pubblicazioni, ai premi ricevuti. Per opere di rilevanza urbana la via maestra rimane quella del concorso, con un bando chiaro e semplice in grado di esplicitare le richieste del committente, limitando magari gli ambiti dell'intervento progettuale esterno alle sole fasi preliminare e definitiva e mantenendo in capo agli uffici comunali dei lavori pubblici (che hanno grande esperienza in questo) la fase esecutiva, del controllo dei costi e

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LA POSTA DEL CUORE a cura di Fausto Piazza

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

Il percorso di riqualificazione di piazza Kennedy, da parcheggio da 130 posti a zona pedonale, ha scatenato un acceso dibattito nell'opinione pubblica. Con l'intenzione di dare spazio alle voci più qualificate, pubblicho volentieri la corposa riflessione ricevuta da Emilio Rambelli e Gianluca Bonini, architetti titolari di Nuovostudio che hanno curato la progettazione di importanti interventi non solo a Ravenna. Lo spunto per l'intervento (qui pubblico un estratto ma la versione integrale è sul nostro sito internet) viene dalla recente installazione dell'illuminazione della piazza ma abbraccia tutto il lavoro a monte del cantiere aperto a giugno 2015 e ormai in fase di ultimazione.

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anche la direzione lavori. Certo è, cosa di fondamentale importanza, che nei concorsi la giuria debba essere composta da membri di alto profilo, per merito e curricula, ma qui si torna a parlare di quanto detto prima. Nel caso di piazza Kennedy occorre a nostro avviso che si affidi, per esempio, il compito di ridefinire l’illuminazione della piazza, a partire dalla valorizzazione scenografica dei bei palazzi che la incorniciano, per poi passare al tema del suo utilizzo e dei manufatti che dovranno esserci progettati a servizio, ad un concorso ad inviti (definito sulla base di un programma che dovrà essere la sintesi che la politica dovrà fare coinvolgendo tutti gli attori) rivolto a giovani e meritevoli architetti romagnoli. Emilio Rambelli, Gianluca Bonini Nuovostudio

SPEGNIAMO L’ALBERO PER CHIEDERE LA PACE Caro Sindaco di Ravenna, abbiamo una richiesta da farti per la notte del 24 dicembre. Vorremmo che per 15 minuti le luci dell’albero di Natale posto in Piazza del Popolo, fossero spente. Lo vorremmo per ricordare, simbolicamente, tutte le vite che si spengono ad Aleppo, in Siria e in tutte le zone di guerra, in special modo tutti i bambini. [...] Sarà una piccola goccia nell’oceano, ma sarà un gesto che moltiplicato per 1,10, 100, 1000 gesti, forse potrà fare alzare un vento di pace. Caritas, associazione Cuore e territorio, Linea rosa, Arci, Avvocato di strada, Unicef, Croce Rossa Italiana, associazione Ravenna Cammina, Rete civile di Ravenna contro il razzismo e la xenofobia, Comitato rompere il silenzio, Amici di Rekko 7, Associazione Life on lus, Invasione Poetiche, Comitato in difesa della costituzione, associazione Femminile Maschile Plurale, associazione integriamoci Assieme

Si può perdonare davvero il tradimento per i figli? a cura di Enrico Ravaglia*

Nuova puntata della rubrica dello psicologo e psicoterapeuta Enrico Ravaglia per parlare di sentimenti attraverso la fondamentale lente della psiche. L’invito a lettori e lettrici è di scrivere al dottor Ravaglia ponendo le proprie questioni di cuore a: postadelcuore@ravennaedintorni.it. Caro dottore, ma quelle coppie che dopo il tradimento di uno o dell'altro tornano insieme per il bene dei figli non sono una vera tristezza? Mio marito mi ha tradito, ora è tornato e io non so cosa fare, non credo che le cose potranno mai essere come o migliori di prima, e allo stesso tempo la separazione mi spaventa. Erica Cara Erica, cercherei di vedere la questione attraverso sfumature. Da una parte mi cita chi resta insieme esclusivamente per il bene dei figli, dall’altra propone lo scenario che porta alla separazione. Condivido con lei che continuare un matrimonio, una convivenza, comunque un’unione, solo per i minori non sia una soluzione ottimale. È una scelta apprezzabile perché certo mostra impegno, amore verso i figli, senso di responsabilità da parte dei genitori. Ma, se la guardiamo più da vicino, possiamo ipotizzare che queste ragioni abbiano a che fare anche con una componente superegoica. Mi spiego. La componente superegoica, o super io, è quella parte del nostro apparato psichico che si è costruita fin da piccoli, dove risiedono le regole, la nostra coscienza morale, quella che ci dice ciò che è giusto e quello che è sbagliato. In particolare il super io ci dice ciò che è sbagliato. Quello che non va fatto. È quell’istanza che comprende i principi, le regole, le proibizioni, i tabù. Qui ci sono le norme sociali interiorizzate. Gli ideali imposti dal mondo esterno. Quindi restare insieme per i figli, solo perché ce lo chiede la nostra coscienza morale, può portare a non pochi conflitti. Innazitutto con se stessi, e poi con gli altri. Ugualmente separarsi, sempre per ragioni prevalentemente superegoiche, perché ci è stato insegnato dalla nostra cultura, e da chi ci ha educato, che un tradimento non concede appello, mi sembra una soluzione altrettanto avventata. Che fare, quindi? Quella che le propongo è certamente una strada non facile ma premiante. Suggerisco, prima di fare delle scelte, di interrogarsi sul significato che dà al tradimento, a cosa rappresenta per lei. E lo stesso per lui. Sicuramente l’infedeltà è qualcosa di spiacevole, solo per usare un eufemismo. Ma mi chiedo anche quanto sia andata a ledere l’immagine che lei ha di se stessa, che rapporto ci sia con le dinamiche profonde che riguardano l’abbandono, quali sono i suoi stili di attaccamento. Come tende a gestire il suo autocontrollo e le sue pulsioni auto conservative, solo per citare alcuni fronti. E al tempo stesso che significati ha avuto per il suo compagno. Quindi la strada che suggerisco, prima mi fare delle scelte, è capire il senso più profondo che ha determinato questo comportamento in suo marito, e quanto questa situazione abbia evocato in lei. *Psicoterapeuta Psicoanalitico postadelcuore@ravennaedintorni.it

Al bar, in compagnia di una buona lettura

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viale IV Novembre, 47 Tel. 0546 22775


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LIBRI

CULTURA

TEATRO

EDIZIONI D’ARTE TIRATURA LIMITATA PER I RACCONTI DI ERMANNA MONTANARI

La non-scuola, storia magica In Aristofane a Scampia Martinelli racconta un’esperienza unica

L’INCONTRO MARTINELLI OSPITE A PALAZZO RASPONI MERCOLEDÌ 11 GENNAIO Marco Martinelli presenterà il libro Aristofane a Scampia, che ha naturalmente ricevuto l’attenzione della stampa nazionale in questi mesi, alla rassegna Il tempo ritrovato a Palazzo Rasponi in piazza Kennedy a Ravenna l’11 gennaio alle 18.30. Si tratta del primo incontro del 2017 del ciclo di incontri organizzati dall’associazione Onnivoro e condotti da Matteo Cavezzali.

È un’esperienza che ancora oggi riguarda centinaia di ragazzi di tutte le scuole superiori di Ravenna e anche di alcune scuole medie. Ma soprattutto è un’esperienza con cui sono cresciuti ormai una generazione di ravennati e che spiega anche una storica attenzione e confidenza di tanti ravennati con ciò che si chiama genericamente “teatro di ricerca”. Tra gli effetti collaterali della non-scuola del Teatro delle Albe c’è infatti sicuramente questo: aver cresciuto (anche) in città un pubblico di spettatori teatrali consapevoli e curiosi. E lo hanno fatto inventandosi una formula che è riuscita a far dialogare il teatro con gli adolescenti, anzi, come dice Marco Martinelli in questo suo Aristofane a Scampia, a sfregare i due legnetti rappresentati dagli adolescenti da un lato e dal teatro dall’altro per far scaturire il fuoco. È da qui che inizia il racconto dello storico autore e regista del teatro delle Albe pubblicato da Il ponte delle grazie in cui Martinelli racconta la straordinaria esperienza di questa non-scuola, laboratorio unico nel suo genere che dalla piccola Ravenna ha conquistato il mondo. È stato riproposto a Napoli, a Scampia, appunto, ma anche a Chicago e fino in Senegal. Un percorso che è stato parallelo a quello artistico della compagnia e a quello della vita dello stesso Martinelli che ha condiviso l’intero progetto teatrale delle Albe fin dalle origini con la compagna Ermanna Montanari, autrice e attrice (curiosamente anche lei in uscita con un libro, vedi box). Di lei e del loro incontro racconta con delicatezza e passione, senza indulgere in alcuna tentazione nostalgica, come se ciò che racconta fosse successo ieri. Una storia romantica che si legge come fosse un romanzo, laddove è invece la storia vera di un amore destinato a cambiare le sorti culturali di un’intera città nei decenni a venire. Una lettura gradevole, una scrittura che non teme l’enfasi nel comunicare l’entusiasmo, quando non l’incredulità, per una magia che continua a ripetersi da anni. Martinelli non si nasconde, racconta anche gli errori di valutazione, gli aggiustamenti in corso, le necessità emerse, i momenti di difficoltà, fa nomi e cognomi di chi lo ha accompagnato in questa avventura (a cominciare da Maurizio Lupinelli) racconta l’incredibile esperienza e avventura dell’Ubu Re. Un libro per chi ama il teatro, la pedagogia, l’incontro, la storia culturale di questa città. E che rivela, si fa per dire, il talento di divulgatore puro di Marco Martinelli: bellissime in particolare le pagine in cui inquadra gli autori di teatro, le commedie e le tragedie, spiega come e perché queste possano e anzi debbano essere oggi rilette e reinterpretate. Tanto che se ne vorrebbe ancora. Chissà mai che un giorno Martinelli decida di scrivere una storia del teatro alla moda della “non-scuola”, per farci tornare adolescenti che scoprono il fuoco del teatro. Federica Angelini

La casa editrice specializzata in edizioni d'arte a tiratura limitata, fondata da Igort, illustratore e autore di fumetti, pubblica in trecento copie numerate, firmate e con tre differenti copertine l’opera in cui Ermanna Montanari, attrice, autrice, scenografa e fondatrice del Teatro delle Albe, racconta la Campiano della sua infanzia, il suo paese natale nella campagna ravennate. Il libro è impreziosito dalle immagini create dall’illustratrice Leila Marzocchi. Il libro è acquistabile alla libreria Dante di Longo di Ravenna dal 22 dicembre e da gennaio 2017 anche online. Realizzato come un “libro dei segreti”, sul modello di un antico messale, Miniature Campianesi è stato scritto da Ermanna Montanari per rievocare il mondo della sua infanzia e prima giovinezza. «Questi piccoli racconti – come dice l’editore Igor Tuveri, in arte Igort – sono perle di vita condensata, su cui si specchia una terra, un luogo dell’anima, che parla a tutti noi. Ermanna distilla, senza mai cercare di levigare. Le miniature sono il suo testo sacro e frugale. Racconti da leggere ovunque con tanti gradi di attenzione. Perdendosi e tornando a ritroso a leggere ancora».

IN LIBRERIA/1

Sputa tre volte di Reviati: da non perdere Tra i libri usciti nel 2016 di autori ravennati merita sicuramente una menzione speciale il bellissimo Sputa tre volte, graphic novel di Davide Reviati uscita per Cocoino Press. Una storia che intreccia vicende ambientate in questi luoghi, assai riconoscibili, con il grande tema dei rom. Da non perdere.

Prosecco Giove di benvenuto. Sformatino al parmigiano Vacche Rosse su crema di zucca croccante all’amaretto. Lasagnetta al ragù bianco e spinacino fresco spadellati. Caramelle vegetariane con burro di malga su vellutata di pomodorini e foglie di basilico fresche. Filetto di mora romagnola bardato con riduzione al Burson e miele di tiglio con schiacciata di patate in gratin. Zucchine saltate con scalogno e guanciale. Cassata all’italiana in salsa al cioccolato amaro con cialda croccante e gelato alla vaniglia di bourbon e frutti di bosco. Uva della tradizione. Brindisi all’anno nuovo. € 70,00 Durante la serata il coinvolgente concerto Strings O’ gruppo composto da 6 musicisti di fama internazionale.

Garden

le bevande non indicate sono escluse

Prenotazioni: Tel. 0544.215206 Via Ponte Marino 19 Ravenna Centro www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it Osteria Passatelli del Mariani Lifestyle


CULTURA

RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

LIBRI

NARRATIVA

CERVIA

La sedia nell’acqua: un mistero tra città, mare e porto «dell’erede» di Talanti

PRELUDIO AL FESTIVAL

L’INFERNO DEL BULLISMO RACCONTATO DA FEDERICO

I racconti di osservazione di Adriano Zanni Un libro fotografico che mette in mostra una Ravenna lontana da ogni patina è quello di Adriano Zanni, fotoblogger di R&D, di cui Reclam ha pubblicato Cosa Resta (racconti di osservazione), nuova puntata di quel percorso iniziato anni fa dall’artista sulle tracce del post Deserto rosso nel nostro territorio. Foto in mostra al Mar fino all’8 gennaio. Il libro disponibile in tutte le librerie della città.

a cura di Maria Giovanna Maioli

Lo scrittore Cristiano Cavina e l'artista Carlo Ravaioli discutono venerdì 23 dicembre alle 21 de “La città ideale”. L'incontro, promosso dall'assessorato alla Cultura, precede la edizione 2017 di Filosofia sotto le stelle e si svolgerà nella galleria Carlo Ravaioli, in Corso Mazzini 15 a Cervia. Faranno da sfondo i dipinti dell'artista originario di Coccolia, che ha scelto la Città del sale come sede di ispirazione. Cavina ripartirà invece da Casola Valsenio, la città nativa nella quale ha ambientato parte dei suoi libri. I ricordi dello scrittore si fondano sulla identità mai sopita della sua terra, dove i personaggi sono veri e il dolore si stempera nella morte. Il dialogo fra arte e letteratura, con evidenti venature filosofiche, sarà il prologo di una stagione che si propone di essere molto intensa per Cervia dal punto di vista culturale.

IN LIBRERIA/3

IN LIBRERIA/2

LA BUSTINA DI MELPOMENE

DI FILOSOFIA CON CAVINA E RAVAIOLI

Che il porto di Ravenna e Marina di Ravenna siano luoghi fonti di ispirazione letteraria è cosa ormai nota, a partire da Bambine di Eraldo Baldini. E ora tornano a essere scenario di un nuovo libro, appena pubblicato da Fernandel, a firma di Franco Poggiali e Antonio Lenzi, che scelgono la località per ambientarci un giallo tutto a sfondo portuale. Il mistero da cui prende l’avvio l’indagine è piuttosto ben costruito: un cadavere legato a una sedia di plastica viola viene ritrovato dall’ispettore di polizia Simona Restani, intraprendente 35enne che vive con il proprio cane femmina, Fay, proprio a Marina. Il morto è un avvocato marittimista noto e stimato. Le circostanze in cui viene ritrovato il cadavere in condizioni appunto a dir poco misteriose. Da qui parte l’indagine, raccontata con uno stile senza particolari ambizioni, in cui Poggiali, da oltre trent’anni amministratore di un’agenzia marittima, può appunto contare sulla propria conoscenza della materia (non a caso nel libro si ringrazia per il contributo un lungo elenco di soggetti e aziende legati al mondo portuale). Ravenna e il territorio sono raccontati nei dettagli, il giallo arriverà alla soluzione seguendo i vincoli del canone, come lo stesso autore, Poggiali, annuncia di voler fare nell’introduzione. E lo fa al punto che Franco Gabici, nella prefazione, lo definisce potenziale erede del primo giallista ravennate (per la verità santalbertese) Francesco Talanti.

RANDI

Il giovane agronomo Franco Ranieri entra nel mondo della scuola come insegnante e si trova a svelare una serie di atti di bullismo, sopraffazione e violenza di cui sono vittima alcuni suoi studenti e studentesse. Il ritorno con la memoria alla sua adolescenza gli viene d’obbligo e così una parola, un luogo, un’azione, un profumo, un motivo musicale, il viso di una persona, distruggono gli argini costruiti nella sua mente e liberano un fiume di ricordi. È questo il cuore del primo romanzo del ravennate Federico Randi (edito da Il Girasole) Il tema di Però.

Nato a San Prospero Parmense nel 1911 e scomparso a Roma nel 2000, Attilio Bertolucci è una delle voci più autentiche e importanti della poesia italiana del Novecento. Quest’anno il Natale cade di domenica e quindi quella che segue è la poesia giusta...

INVERNO DI

ATTILIO BERTOLUCCI

Inverno, gracili sogni Sfioriscono sugli origlieri, Giardini lontani fra nebbie Nella pianura che sfuma In mezzo alle luci dell’alba, Voci come in un ricordo D’infanzia, prigioniere del gelo, S’allontanano verso la campagna; Ninfe dagli occhi dolci e chiari Fra gli alberi spogli, sotto il cielo grigio, Cacciatori che attraversano un ruscello, Mentre uno stormo d’uccelli s’alza a volo. Là in fondo quella casa Che ospitale appare Coperta di bianco, In un silenzio da fiaba. E attraverso i vetri Si vede la fiamma rossa Nel caminetto vacillare. I treni arrivano, È domenica, è Natale? Più non scende lieve Sulla terra la neve. (da Le poesie, Garzanti, Milano 1990)

INCONTRI DA DANTE

ALLA

ROMAGNA

Gli incontri del Centro relazioni culturali a Sala Melandri (Via Ponte Marino a Ravenna) alle 18 non si fermano nemmeno per le feste. Martedì 27 dicembre si parla di Francesco Fuschini con Roberto Casalini e Franco Gàbici. Il 30 dicembre Donato Pirovano e Attilio Ferrari parlando di Dante e le stelle. Il 3 gennaio Susanna Venturi presenta I cantarê. I canterini romagnoli di Russi dagli anni Trenta a oggi, mentre il 10 gennaio Roberto Balzani e Giancarlo Mazzuca presentano Amarcord Romagna. Breve storia di una regione (e della sua idea).

During this time, more than ever, our feelings turn to those who have made our development possible: clients, colleagues and suppliers. And in this spirit we thank you all and wish you all the best for a wonderful

Holiday Season and a Happy Sandra e Michele

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CULTURA

ARTE

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LA RECENSIONE

Tre mostre in un’unica mostra (da vedere) Il pop di Tassinari, le tele di Tealdi e la bellezza dei mosaici di Caco3 al Mar di Serena Simoni

C’é tempo fino domenica 8 gennaio per visitare la mostra di arte contemporanea allestita al Museo d'Arte di Ravenna: tre gli artisti o i gruppi invitati e ancora tre i critici che li presentano nella rassegna “Critica in Arte”, giunta alla sua nona edizione. L’esposizione offre la vista di lavori e opere molto diversi tra loro, con uno stacco repentino di stile, aura e significati da una stanza all’altra: forse un po’ troppo, ma è ciò che occorre mettere in conto per un progetto che fin dall’inizio ha difeso la libertà di scelta del singolo curatore e il suo rapporto privilegiato con l’artista individuato. Accettata la formula che - è giusto dirlo - ha ricevuto comunque più consensi che critiche - si può passare alla prima sala dove sono esposti i lavori di Cristiano Tassinari, presentato da Roberta Pagani. Forlivese, classe 1980, l’artista ha iniziato la sua carriera nel 2004 con mostre locali per alternare poi le sue presenze a Milano, Roma, Torino e Berlino, questa ultima la città in cui risiede attualmente. Il suo lavoro è ben reso dalle parole della curatrice quando definisce Cristiano un «accumulatore seriale di simboli e di soggetti» con un particolare interesse per gli stereotipi globali. Tipico l’utilizzo multimaterico e la traslazione di elementi da un contesto a un altro con un’accentuazione di forte estraneità del prodotto finito, secondo quel processo readymade che Duchamp mise a punto ormai un secolo fa. Anzi, adesso che focalizziamo la data, è un peccato pensare che ci si sia giocata la possibilità della celebrazione di un centenario scaduto nel 2013 - che ha cambiato la storia dell'arte e ha ancora filiazioni multiple e creative. Da queste stanze di chiaro sapore Pop postmoderno si passa in modo abbastanza straniante alla raccolta di un lavoro che andrebbe visto senza troppe interferenze: Davide Caroli infat-

A sinistra, Enrico Tealdi, Volto, 2015, tecnica mista su carta incollata su tela - a destra: CaCO3, Movimento n.95 (dettaglio), 2015, pasta vitrea con foglia d'oro, malta, pannello alveolare, ferro

NEL DETTAGLIO ALTRE DUE MOSTRE AL MAR FINO ALL’8 GENNAIO

Cristiano Tassinari, Africanella, 2016, neon light tubes, power transformator

ti ha scelto di presentare Enrico Tealdi, un artista nato a Cuneo nel ’76, che dipinge carte foderate su tela spesso di piccole dimensioni. Silenzio, attesa e tempo sono le matrici di opere che ven-

Durante il periodo Natalizio al Museo d’Arte della città, oltre a Critica in Arte, sono visitabili altri due eventi: la mostra La casa di Nostra Donna (Dante Alighieri, Paradiso XXI, 121-123) Immagini e ricordo di Santa Maria in Porto Fuori, a cura del prof. Volpe, realizzata dal Museo d'Arte della città in collaborazione con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e le due mostre del Festival Transmission Adriano Zanni - Cosa Resta (racconti d’osservazione), Printed in Providence: Noise Decade 2006-2016. Le mostre, inclusa Critica in Arte, sono tutte a ingresso libero, sono aperte dal martedì alla domenica dalle 9 alle 18 (lunedì chiuso, la biglietteria chiude mezz'ora prima); aperture straordinarie 26 dicembre, 6 gennaio, giorni di chiusura il 25 dicembre e 1 gennaio. Inoltre il sabato e òa domenica pomeriggio al Mar è previsto “Afternoon tea e visita guidata”con alle 16 il té con uno spuntino (3 euro) e lle ore 16.30 la visita guidata alla mostra La casa di Nostra Donna Immagini e ricordo di Santa Maria in Porto Fuori (3 euro). Prenotazioni: 0544 482487.

gono realizzate tramite stratificazioni, velature progressive di colore scuro, in alcune serie poi graffiate quasi a rivelare ciò che è stato sepolto nella memoria. È un lavoro di grande suggestione poetica che si amplifica mediante una forte rarefazione delle scene: i dipinti vengono eseguiti con grande lentezza tecnica – come annota il curatore – e hanno bisogno di altrettanta lunghezza di tempi e silenzio per mettersi in sintonia con lo spettatore. Non viene da dire “per essere visti”, perchè non si “vedono” i paesaggi dell'anima; casomai se ne fa esperienza. Meno duro il passaggio da questo intimo notturno alle stanze successive dove Daniele Torcellini condivide più che presentare il lavoro di CaCO3, mosaicisti, amici, artisti, che da anni percorrono una strada inusuale per il mosaico dirottandone la storia dalle radici figurative, riproduttive, decorative o astratte verso territori concettuali e minimalisti. Rispetto al lavoro precedente - fortemente orientato sull’interrogazione di quanto l’atto di creazione sia composto da scelta o caso, da gesto spontaneo oppure organizzato, sia più vicino al manufatto o al concetto – l’attuale allestimento e trasformazione di una sala del Mar in un salotto avanza dubbi ulteriori: quanto oscilla un mosaico fra opera d’arte (in un museo) e oggetto decorativo (in una sala privata)? Non si tratta di una domanda banale, soprattutto se l’oggetto da cui parte la domanda è un mosaico, da sempre conteso fra i due mondi dell’arte e dell’artigianalità, della creazione autonoma e della decorazione. Torcellini argomenta con intelligenza questa ambiguità con la considerazione che è l’atto relazionale con le cose più che la coscienza umana a produrre e mantenere in vita l’oscillazione, in questo caso del mosaico. Sono d'accordo e aggiungo che davanti alla bellezza dei lavori di CaCO3 ci si dimentica perfino di essere in un museo o in un salotto allestito in un museo. Addirittura può succedere di avere l’impressione che il mosaico si muova leggermente, che non finisca dove invece ci dovrebbe essere il confine e che lo sguardo sprofondi dove invece non ci sono che pochi centimetri di spessore. Le ambiguità si moltiplicano nella percezione individuale e forse è proprio questa una delle dimensioni più interessanti dell’arte.

Al bar, in compagnia di una buona lettura

Faenza

Bagnacavallo

Faenza

Fusignano

via Tolosano, 16 Tel. 0546 681479

Largo De Gasperi, 5 Tel. 0545 63663

viale Vittorio Veneto, 5 Tel. 0546 622602

via Garibaldi, 7 Tel. 327 9031264


CULTURA

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ARTE

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LA NOVITÀ

ANTICIPAZIONI 2017

Salta la convenzione con Mirada per i Giovani artisti

Il giro del mondo in ceramica

La settimana che si chiude a Natale è l'ultima in cui sarà disponibile lo sportello Giovani Artisti all'Informagiovani gestito da Associazione Mirada. Volge infatti al termine la collaborazione tra il Comune di Ravenna e l'associazione, che aveva progettato e permesso l'adesione alla rete istituzionale del Gai dal 1998. Lo rende noto la stessa associazione Mirada che già da quest’anno ha interrotto la collaborazione con il Comune per quanto riguardava l’organizzazione del festival Komikaze che è stato “ospitato” alla biennale di Rimini. Tornando allo sportello Gai, scaduta la convenzione pluriennale a marzo 2016, c'era stata una proroga reiterata che ha portato alla scadenza del 31 dicembre senza rinnovo. Stando a quanto dichiarato da Mirada, l'Assessorato alle Politiche Giovanili avrebbe deciso di gestire internamente tutta l'attività del Gai che sarà seguita da personale del Comune stesso. «Siamo ovviamente dispiaciuti – ha dichiarato la presidente dell'associazione Elettra Stamboulis – abbiamo la presunzione di credere di aver fatto un ottimo lavoro in questi anni, cosa che ci era stata più volte riconosciuta istituzionalmente. D'altro canto l'ente può decidere di fare altre scelte, è nelle sue prerogative. Per cui per noi si apre una nuova stagione. E ovviamente anche per loro». Dal 1 gennaio non sarà più attivo quindi né lo sportello, né il sito http://www.giovaniartistiravenna.org/, né il profilo facebook Ufficio giovani artisti Ravenna. Associazione Mirada ringrazia pubblicamente tutti gli artisti e le artiste incontrate in questo percorso, gli operatori con cui ha condiviso progetti e costruito pezzi di ricerca e tutte le persone con cui ha collaboratore in questi anni.

Il Mic di Faenza sempre più internazionale. A febbraio una mostra sul liberty Con il 2016 il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza si lascia alle spalle un anno di intensa attività 40mila visitatori e una mostra itinerante in Cina appena inaugurata: Maiolica. L’eredità di mille anni di ceramica italiana con 150 opere della sua collezione che toccherà cinque tappe. Sempre sul versante internazionale il 2017 vedrà la conclusione del percorso europeo della mostra “Stili di Vita europei attraverso la ceramica”. Dopo l'Estonian Museum of Applied Art and Design di Tallin in Estonia (dal 22 gennaio al 26 marzo 2017), l’ultima tappa della mostra sarà a Riga al Porcelain Museum (maggio-giugno 2017). E ancora il Mic sarà presente nelle iniziative legate alla prestigiosa Biennale d’Arte contemporanea di Icheon in Corea. A Faenza, invece, il 18 febbraio il Museo si prepara a inaugurare “Déco, il gusto di un’epoca” a cura di Claudia Casali. La mostra si inserisce nell’ambizioso progetto “Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia” dei Musei di San Domenico di Forlì e promosso dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Poi infine dal 4 novembre il Mic proporrà la mostra “Achille Calzi, tra Simbolismo e Liberty”, a cura di Ilaria Piazza, realizzata in collaborazione con la Pinacoteca e il Museo del Risorgimento di Faenza.

LA CHIUSURA DOPO DUE ANNI, LILITH NON RIAPRIRÀ Con Echo – the last things, dopo due anni esatti di attività chiude la galleria indipendente Lilith in via di Roma. La piccola galleria specializzata in mostre e corsi legati al mondo della fotografia non ce l’ha fatta. «La galleria è stata una scommessa e una sfida mia personale – racconta Silvia Bigi, titolare della Lilith –. La mia idea era creare un punto di riferimento per la fotografia, un punto di incontro e di connessioni. Questo obiettivo è stato in parte raggiunto. Poiché si è creata una piccola comunità, eppure tutto questo non è sufficiente per mantenere uno spazio... L’unico rammarico è forse che ci siano persone che non ci sono mai state, ma anche questo fa parte del percorso compiuto. Il mio obiettivo è continuare a insegnare e a condividere le mie visioni come ho sempre fatto, lo farò in luoghi differenti e sempre più espandendomi dentro e fuori dalla città. Ora voglio concentrarmi sulla mia carriera artistica, cosa difficile da fare quando si ha uno spazio da gestire e il lavoro quotidiano necessario per mantenerlo. Non voglio rientrare in nessuna polemica di carattere economico o politico, è una scelta personale». (ma. ca.)

IL CATALOGO LE DI

CERCAMICHE

PIZZIGATI & RIGHINI

È in libreria il volume Art Déco a Ravenna Pizzigati&Righini a cura di Ubaldo Anzelmo, Daniele Manetti e Denis Ruffilli, edizioni di Capit. Si tratta di un ricco catalogo con presentazione bilingue della produzione del laboratorio ceramico che Pizzigati e Righini condussero tra il 1946 e il 1960 con il marchio P.R. Ravenna sormontato da una pigna.

DA VISITARE GLI

ORARI DI

PALAZZO MILZETTI

PER LE FESTIVITÀ

Palazzo Milzetti, Museo Nazionale dell’età Neoclassica in Romagna, in occasione delle prossime festività, oltre al consueto orario, rimarrà aperto anche il 26 dicembre e il 6 gennaio. Inoltre il primo gennaio 2017, coincidente con la prima domenica del mese, saranno eccezionalmente aperti, ad ingresso gratuito, tutti i luoghi della cultura statali per la #domenical museo: ogni prima domenica del mese non si paga infatti il biglietto per visitare monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato. La giornata sarà arricchita, alle 16, da una visita guidata tematica, Corpo e moda a Palazzo Milzetti, a cura di Anna Stanzani, direttrice del museo. Anche il 6 gennaio, alle 15.30, è prevista una visita guidata a cura dei servizi educativi del Museo, sempre su temi attinenti questi giorni di festa.

OPERE

DI

RACHELE RAGGI

TRA IL

COCCIO

E IL MUSEO ARCIVESCOVILE

Fino al 6 gennaio al Museo Arcivescovile (piazza Arcivescovado 1) e alla Galleria Il Coccio (via A. Agnello 6) in mostra opere di Rachele Biaggi, a cura di Giovanni Gardini. Visite guidate alla mostra a cura dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura: Museo Arcivescovile: 17, 18 e 27 dicembre - ore 16 a cura di Monica Ballardini e Fiorella De Lorenzi. Il 28 dicembre ore 15.30 visita gioco per i più piccoli a cura di Beatrice Belleffi ed Elena Bonaldo. Visite guidate e ingressi gratuiti (max. 30 partecipanti per gli adulti, 15 per i bambini età 5-8 anni). Prenotazione obbligatoria: tel. 340.3365131 ufficiocultura@diocesiravenna.it.

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INFORMAZIONE PROMOZIONALE


MUSICA

CULTURA FOLK

ROCK: IL FESTIVAL

Matt Elliott al “Passatelli in Bronson” Il bristoliano è l’ospite più atteso. Sul palco anche Landlord e Giungla Torna anche quest’anno il festival natalizio “Passatelli in Bronson”, al club di Madonna dell’Albero. Una tre giorni di musica live, dal 23 al 25 dicembre, che vedrà alternarsi sul palco alcuni tra i gruppi più importanti del panorama musicale indipendente italiano e un grande ospite straniero, Matt Elliott. E naturalmente ci sono anche i passatelli (ma non solo), da gustare al piano superiore del Bronson il venerdì e la domenica (con ingresso gratuito ai concerti – dalle 21 – per chi cena, dalle 19.30). Grande protagonista come detto il bristoliano Matt Elliott (venerdì 23), ex rappresentante della scena elettronica inglese con i Third Eye Foundation è oggi maestro del folk mitteleuropeo contemporaneo. In apertura di serata l’ambient evocativo di L I M (progetto della milanese Sofia Gallotti del duo Iori’s Eyes), il folk rock di Birthh (alter ego della toscana Alice Bisi) e R.Y.F., l'acronimo di Restless Yellow Flowers, dietro cui si cela la cantautrice ravennate Francesca Morello. Il giorno seguente, sabato 24, “Passatelli in Bronson” fa tappa in centro a Ravenna, al Fargo, con il live alle 18 a ingresso gratuito del cantautore modenese Setti. Gran finale il giorno di Natale di nuovo al Bronson con il rock elettronico dei riminesi Landlord (noti anche per la loro partecipazione a X Factor) e di Giungla (nome d’arte della solarolese Emanuela Drei degli Heike Has The Giggles) e in apertura la giovane band alt-rock ravennate Aporia.

RAP ROCK

C+C=MAXIGROSS 7 GENNAIO

Sabato 7 gennaio al Rock Planet di Pinarella di Cervia concerto dei Crazy Town, storico gruppo rap rock statunitense, formatosi a Los Angeles nel 1995.

33

ELETTRONICA & DINTORNI

IL

L’INGLESE MINOR SCIENCE IL 30 DICEMBRE AL CLUB ADRIATICO

Oltre al festival Passatelli, al Bronson appuntamento anche il 7 gennaio con il concerto folk-rock dei veneti C+C=Maxigross, accompagnati dall’americano Miles Cooper Seaton (akron/family).

Venerdì 30 dicembre ultimo appuntamento dell’anno all’Almagià di Ravenna con Club Adriatico, la serata mensile dedicata alla musica elettronica e al clubbing. L’appuntamento (porte aperte dalle 23) è con il live di Minor Science, producer inglese di stanza a Berlino. Si alterneranno con lui i consolle i dj resident del Club, Pit ed El Putiferio.

DA MORRICONE

CON I JUNKFOOD ALLA TECHNO BERLINESE AL CLANDESTINO

Giovedì 22 dicembre serata all’insegna della sperimentazione e della contemporaneità al Clandestino di Faenza con la doppia performance di due giovani compositori/sound designer: Black Fanfare (al secolo Demetrio Castellucci, da Cesena) e la romana Marta De Pascalis. Al Clan i concerti proseguono poi il 27 con i Junkfood, freschi di pubblicazione di Italian Masters, album di riletture di composizioni di Umiliani, Trovajoli e Morricone mentre il 4 appuntamento con i tedeschi Schwefelgelb, giovane duo di techno berlinese, musicalmente figli degli anni 80.

FOLKLORE ROCK E DINTORNI

Ferretti e Sam Paglia al bike bar di Montaletto

Gli americani Crazy Town a Pinarella

RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

Il cantautore e poeta ravennate Gregor Ferretti terrà uno show natalizio il 23 dicembre al Bike Bar Cinetico, dedicato al suo album d’esordio “La Divisione Aritmetica”. La programmazione del locale di Montaletto di Cervia prosegue poi in gennaio, il 6, con i marchigiani Sound of Sun (dubreggae-funk-ska) e poi il 7 con l’organo Hammond di Sam Paglia e del suo trio, tra lounge, jazz, funk e soul.

ROCK & ELETTRONICA

DA STRAUSS

A

CASADEI

AL

MAMA’S

Al Mama’s di Ravenna sabato 7 gennaio (ore 21.30) da Strauss a Casadei con il Trio Iftode, per un viaggio dalla classica al folklore romagnolo.

JAZZ LO ZINGARÒ

RIPARTE CON

VALLICELLI

La stagione jazz dello Zingarò di Faenza riparte mercoledì 11 gennaio con il concerto del Vince Vallicelli Project.

FOLK-POP I SALUTI

DA

SATURNO...

IN SALOTTO

I Saluti da Saturno di Mirco Mariani hanno intrapreso un originale tour “casalingo” che li porterà il 25 dicembre nel salotto di Davide e Silvia, a Solarolo. Info su Facebook.

Al Cisim l’etichetta “Brutture moderne” presenta Cabeki e Interiors Dal vivo il 6 gennaio il progetto di Andrea Faccioli (atteso dal tour con i Baustelle) e del duo composto da Corzani e Scherl

Andrea Faccioli, in arte Cabeki

Venerdì 6 gennaio al Cisim di Lido Adriano torna la rassegna “Deve ancora venire” in collaborazione con l’etichetta ravennate Brutture Moderne. L’appuntamento è con la presentazione dei nuovi dischi di Interiors – duo che unisce elettronico e analogico composto da Valerio Corzani (voce, basso semiacustico, basso tinozza, percussioni, laptop e Iphone) ed Erica Scherl (violino, effetti e looper) – e Cabeki, nome d’arte del chitarrista e compositore veronese Andrea Faccioli che si muove tra ambientazioni sonore che vanno dal Mississippi al Marocco, dal kraut al blues, dalla musica da camera all’elettronica minimale. Andrea, come proporrai dal vivo un suono molto vario e complesso come quello del tuo ultimo album? «In realtà facendo esattamente il contrario. Userò solo quattro strumenti: chitarra acustica, una zither e un salterio made in Usa dei primi del '900 e un'app della Moog per iPad suonata con i piedi tramite una tastiera/pedaliera midi, come fossero i bassi di un organo. E una loop station, come una sorta di secondo musicista». Quali sono state le tue influenze nella composizione del disco? «Credo che in generale dischi come “Spirit

of Eden” e “Laughing stock” dei Talk Talk e il solista di Mark Hollis mi influenzino sempre tantissimo, a livello di arrangiamento e scrittura. Per i loro vuoti e pieni, le improvvise sferzate noise, le armonie mai scontate, e quel perenne stato di sospensione». Come sei finito a registrare per Brutture Moderne? «Nonostante ci fossimo già visti e avessi suonato come apertura ai Sacri Cuori, in realtà il tramite è stato Marco Stangherlin di wakeupandream, la mia agenzia di booking. Non sapevo Francesco avesse un'etichetta (insieme a Duna, ndr) e quando l’ho scoperto, conoscendo la sua sensibilità, gli ho mandato immediatamente i mix del disco. In 15 minuti abbiamo deciso come e Interiors quando fare uscire il disco. Fantastico!». Ecco invece una breve intervista a Interiors. Quali sono state le vostre influenza nella composizione del vostro ultimo disco “Plugged”? «La nostra forbice d’influenze è sempre stata molto larga. Se vai a sviscerare i tasselli del nostro suono trovi certamente riferimenti al dub giamaicano, all’hip hop, al dubstep, al minimalismo, solo che non li troverai mai messi lì come citazione esplicita, sono sempre assemblati a qualcos’altro e in questo modo

diventano altro…». Cosa potete dirci delle vostre nuove e numerose collaborazioni sul disco? «Con tutti loro abbiamo cementato una sintonia musicale e umana che aveva avuto modo di esprimersi già dal vivo. In “Plugged” abbiamo voluto dare loro la stessa libertà. Serena Fortebraccio è una delle più frequenti protagoniste del nostro allargamento da duo a trio e con Boris Savoldelli abbiamo un progetto dedicato ai poeti futuristi. Ma anche Mauro Campobasso, Barbara Eramo, Giorgio Li Calzi e Massi Amadori (con quest’ultimo avevamo condiviso molte altre avventure musicali, Gli Ex e i Mazapegul in primis), hanno saputo regalare un bel po’ di serendipity ai brani che gli abbiamo affidato. E il rapporto con Brutture Moderne? «Conosciamo Francesco dal secolo scorso… E abbiamo sempre apprezzato le sue produzioni. Brutture Moderne ci sembrava un luogo confortevole per accogliere i nostri intrugli sonori». (gu.sa.)


CULTURA

RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

MUSICA

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LO SPECIALE

Un viaggio tra i dischi pubblicati nel 2016 METAL

Queste due pagine sono a cura di Luca Manservisi (dalla lista sono stati esclusi a priori Ep e singoli)

NOISE-METAL SPERIMENTALE

GLI HIEROPHANT PER L’ETICHETTA FRANCESE

LA

NUOVA

“CREATURA”

DI

BRUNO DORELLA

E

STEFANIA PEDRETTI

Bruno Dorella e Stefania Pedretti ravennati lo sono diventati negli ultimi anni, quando già erano entrambi un punto di riferimento nelle loro rispettive nicchie musicali a livello nazionale e internazionale, in particolare con gli OvO, duo di noise-metal sperimentale (ma una definizione con la loro musica è piuttosto ardua) che festeggia proprio in questi giorni ben 16 anni di attività. Il loro ultimo disco si chiama Creatura ed è uscito il 9 dicembre per una nuova etichetta già di culto solo per il nome, Dio Drone. Continuando nella loro evoluzione sonora (che prevede Stefania a chitarre e voci infernali e Bruno al “ritmo”, che sia batteria minimale o elettronica, passando per i synth e i campioni), gli OvO con questo disco accontentano i cultori della violenza sonora così come quelli dell’avanguardia, spazzando come al solito via tutto e tutti. Ovo - Creatura (Dio Drone, dicembre 2016) I ravennati Hierophant sono tra i punti di riferimento della scena più estrema del metal italiano, con la loro miscela di hardcore ed elementi death, black e sludge. Il loro ultimo album (quarto in studio sulla lunga distanza), Mass Grave è uscito a fine anno per la prestigiosa etichetta francese Season of Mist e rispetto al passato avvicina maggiormente la band verso la forma canzone, pur restando nell’ambito della “violenza” assoluta. Hierophant - Mass Grave (Season of Mist, novembre 2016)

BRASS METAL

PUNK ROCK LA CALIFORNIA

DEI

SUNSET RADIO

DOOM METAL L’HORROR

DI CULTO DEGLI

L’anomalo trio degli Ottone Pesante

ARCANA 13

Il disco d’esordio degli Arcana 13, occult doom metal band ravennate, affonda le proprie radici nell'immaginario cinematografico horror italiano degli anni ‘60 e ‘70. Si tratta di un concept che ruota attorno ad 8 film di culto. Arcana 13 - Danza macabra (Aural Music, marzo 2016)

Alcune segnalazioni in ambito alt-rock. È uscito proprio in questi giorni l’esordio dei bagnacavallesi Mississippi Shuffle, tra hard rock e blues, mentre è di questa estate il debutto dei russiani Prysm (tra alternative, grunge e rock psichedelico). Sono al secondo album invece i faentini Celeb Car Crash, tra hard e postgrunge. ° Celeb Car Crash - People are the best show (1981 Records, settembre 2016) ° Prysm - Okay Aloud (autoprodotto, maggio 2016) ° Mississippi Shuffle - Watch it burn (Pms, dicembre 2016)

I

DEBUTTI DI

FOLK ROCK DA MARA ALLE WINONAS, DALLA VERSIONE CLOTINSKY FINO A R.Y.F. E ALLE DUE ANIME DI HERNANDEZ & SAMPEDRO

RAP

ROCK MISSISSIPPI SHUFFLE E PRYSM ALL’ESORDIO. E IL RITORNO DEI CELEB CAR CRASH

Si può fare metal se si è un trio tromba-trombone-batteria? I faentini Ottone Pesante ci riescono in un album d’esordio in cui prendono d’assalto l’ascoltatore, toccando però vari registri (non solo per appassionati di metal, per capirci) e finendo con l’essere acclamati come una delle più belle novità di questo fine 2016 dalla critica (mixato dal prestigioso produttore Tommaso Colliva). Ottone Pesante – Brassphemy Set In Stone (B.R.ASS-SoloMacello-Toomi Labs, novembre 2016)

Sta avendo anche un’eco internazionale l’album di debutto dei ravennati Sunset Radio, uscito lo scorso 2 novembre per l’etichetta genovese This Is Core all’insegna di un mix tra punk rock californiano anni '90 e pop punk moderno. Per il singolo “Surrounded”, i Sunset Radio hanno registrato anche un videoclip sulla piattaforma helideck della nave Crawler di Micoperi a Ortona (nella foto)... Sunset Radio - Vices (This Is Core, novembre 2016)

MODER

E DEL SUO

“ALLIEVO” SID

Un anno importante per il rap a Ravenna con l’uscita del vero e proprio esordio di Moder (Lanfranco Vicari), da anni noto anche come operatore culturale con il Cisim di Lido Adriano, che con questo “8 dicembre” dimostra di avere classe e intimismo rari nel panorama italiano, oltre che un suono vario che lo farà apprezzare anche al di fuori dagli steccati del genere. Davvero riuscito anche il debutto di un suo allievo (ai laboratori del Cisim), il 18enne Sid. ° Moder - 8 dicembre (Glory Hole Records, novembre 2016) ° Sid - Distopia (Cisim Lab, giugno 2016)

Alcune segnalazioni sparse in ambito folk-rock e indie-pop. A inizio anno è uscito il terzo disco del duo (composto da Valeria e Valeria, Babini e Lazzarini) In.Versione Clotinsky, che farà la gioia degli amanti di Violent Femmes e Beat Happening. Altra band al femminile (questa volta in trio), The Winonas, è uscita con il suo debutto in estate, disco prettamente acustico dall’indole post-punk e alla ricerca della melodia. Sulla scia del folkrock americano degli anni ottanta e novanta invece Hernandez & Sampedro, che con il loro disco Dichotomy fanno uscire la loro doppia anima, acustica ed elettrica. Infine, altre due segnalazioni per il sadcore di R.Y.F., progetto in solitaria della cantautrice Francesca Morello, e il folk-rock stiloso e leggermente vintage del secondo album di Mara, entrambe uscite per Brutture Moderne in primavera. ° Mara - Ottobre ‘66 (Brutture Moderne, gennaio 2016) ° R.Y.F. - Love Songs For Freaks & Dead Souls (Brutture Moderne, febbraio 2016) ° Hernandez&Sampedro - Dichotomy (Route 61 Music, febbraio 2016) ° In.Versione Clotinsky - Taxi (autoprodotto, marzo 2016) ° The Winonas - Sirene (autoprodotto, giugno 2016)


CULTURA

RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

MUSICA

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da artisti e band della provincia di Ravenna STRUMENTALE/1

FOLK-POP

STRUMENTALE/2

I CACAO

TRA ATMOSFERE DESERTICHE E ROBOTICHE

IN BETWEEN, AMBIENT COME UN’OPERA D’ARTE

Una delle più belle sorprese dell’anno, i Cacao, che da tempo si aggirano in rete (e sui palchi italiani) dietro un certo alone di mistero e che ora pubblicano il loro disco d’esordio, interamente strumentale, tra avanguardia, tribalismi, blues desertico e atmosfere robotiche. Loro sono due volti in qualche modo già ben noti con gli Actionmen: il chitarrista Matteo Pozzi e il bassista Diego Pasini, ora anche nei Ronin. Cacao - Astral (Brutture Moderne, novembre 2016)

Tra post-rock, elettronica e ambient, il debutto solista di Luca Maria Baldini (con il nome d’arte In Between, mentre il suo progetto Kisses From Mars risulta sospeso) è uno stilosissimo album che ha molto a che fare con il mondo dell’arte e non è un caso che in queste prime uscite sia stato presentato anche in occasione di eventi artistici. Allo stesso tempo è un ascolto rilassante per ogni occasione, che regala sempre stimoli diversi. In Between - In Between (Pms Studio, dicembre 2016)

Tra America e Italia, torna Dulcamara È uscito nelle scorse settimane uno degli album probabilmente più importanti tra quelli della panoramica di queste due pagine, atteso da mesi, si chiama “Indiana” ed è la nuova fatica di Dulcamara, ormai vera e propria band del faentino Mattia Zani, partito dall’hip hop e ora arrivato a un ottimo punto di incontro tra folk americano e canzone d’autore italiana. Dulcamara - Indiana (Inri Records/Metatron, novembre 2016)

SHOEGAZE LA

PRIMA DEI

TUNGUSKA

E IL NUOVO

KIMONO LIGHTS

Il loro suono arriva dallo shoegaze e dalla new wave, loro dalle periferie di Forlì ma metà del duo è ravennate. Si tratta del batterista Nicola Monti (ex The Doormen) e ora appunto nei Tunguska, il cui album di debutto è finito sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori in questi mesi, tra muri di chitarre, inserti elettronici e ritmi incalzanti. Sempre in ambito shoegaze da segnalare anche l’uscita del secondo album dei Kimono Lights, da San Pancrazio. ° Tunguska - A Glorious Mess (Audioglobe, ottobre 2016) ° Kimono Lights - Trick Or Thriller (autoprodotto, ottobre 2016)

LO-FI LA

FRAGILITÀ POP DI

ALDO BECCA

IN

D’ORA STELLA

Aldo Becca è un nome a suo modo storico della scena ravennate. A inizio anno ha pubblicato una cassetta (ma la si può ascoltare anche on line) per un’etichetta svizzera con fragili canzoni folk in lo-fi. Belle. D’ora Stella - s/t (Old Bicycle Records, gennaio 2016)

SPERIMENTALE

ELETTRONICA/1

ELETTRONICA/2

I nastri magnetici di Lami

La “scimmia” di Scaioli

Nevica... Noise

Apprezzato a livello internazionale, il sound artist Giovanni Lami ha pubblicato un lavoro per un’etichetta inglese sulle possibilità timbriche del nastro magnetico. Giovanni Lami - Bias (Consumer Waste, aprile 2016)

Tra percussioni e sintetizzatori la nuova prova di Matteo Scaioli, quotatissimo percussionista anche all’estero, per la nuova etichetta bolognese Timeless. Matteo Scaioli - Laughing Monkey (Timeless Records, ottobre 2016)

Elettronica e psichedelia nel nuovo lavoro del producer Gianluca Lo Presti a nome Nevica Noise. Tra gli ospiti nel disco anche Daniele Brusaschetto. Nevica Noise - Sputnik (Sound System Records, novembre 2016)

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CULTURA

RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

36

TEATRO • MUSICA

OPERA/1

OPERA/2

Ultime battute per “Purtimiro” con Serva Padrona di Paisiello

In scena all’Alighieri dopo 50 anni Ballo in maschera per la regia di Nucci

Ultime battute per l’originale festival lughese “Purtimiro”, che sotto la direzione artistica di Rinaldo Alessandrini, ha intrapreso una mirabile esplorazione a largo raggio (vocale, strumentale e operistico) dei repertori del Barocco musicale, mettendo in campo sul palco del teatro Rossini eccellenti interpreti fra cantanti e Il direttore musicisti. A partire da quello straordinario interprete Rinaldo Alessandrini econoscitore di quella cultura che è lo stesso Alessandrini. Mentre sono in programma ancora due repliche (il 23 e 27 dicembre) dell’apice delle produzioni ideate per questo festival – la commedia gli Equivoci nel sembiante di Alessandro Scarlatti (regia di Jacopo Spirei, in buca l’orchestra Concerto Italiano, diretta proprio da Alessandrini, e quattro voci liriche di alto livello) – per venerdì 30 dicembre, alle 20.30, è atteso l’ultimo appuntamento operistico: La serva padrona di Giovanni Paisiello. Musicista di corte a San Pietroburgo, per otto anni dal 1776, in Russia scriverà molti dei suoi migliori titoli operistici e strumentali. Del 1781 è la Serva Padrona, intermezzo in due atti su testo di Gennaro Antonio Federico, lo stesso che aveva composto quasi 50 anni prima Giovanni Battista Pergolesi. A confronto con il precedente capolavoro, la Serva di Paisiello è anche più ariosa ed elaborata, e brilla alla pari. L’opera in scena al Rossini è eseguita in forma semiscenica (a cura di Luciano Di Pasquale, con la collaborazione di Isabella Crisante) con le voci di Luciano Di Pasquale (Uberto), baritono buffo; Silvia Frigato (Serpina), soprano; Terpandro Azeriano (Vespone), mimo e con la partecipazione straordinaria di Tullio Solenghi e con Rinaldo Alessandrini sul podio dell’ensemble Concerto Italiano. Intanto il festival, prima della conclusione, offre anche un signifcativo intermezzo – mercoledì 28 dicembre, ore 20.30 – col recital del baritono Pietro Spagnoli accompagnato da Giulio Zappa al pianoforte, alle prese con un’antologia di pagine musicali fra barocco e classicismo firmate Gluck, Gassman, Giordani, Haydn, Salieri, Mozart, fino aal Rossini di due arie da concerto e quella di Don Magnifico dalla Cenerentola.

SIPARIO IL LAGO DEI CIGNI DEL BALLETTO DI MOSCA A FAENZA La nuova Stagione di Danza del teatro Masini di Faenza sarà inaugurata martedì 10 gennaio, alle ore 21, dal Balletto di Mosca “La Classique” con il capolavoro di Čajkovskij Il lago dei cigni, una delle opere più celebri nella storia del balletto classico, le cui coreografie sono firmate da Marius Petipa, e ispirate al libretto di Vladimir Petrovic Begicev. La compagnia russa, con un corpo di ballo formato da 40 artisti si esibisce in una versione coreografica che ricostruisce filologicamente l’opera originaria di Petipa, con una scenografia di grande suggestione.

COMMEDIA DI UN CONTROVERSO AMORE A BAGNACAVALLO Due coppie di genitori molto preoccupati. Una cena inevitabile. Due figli felici. Una tensione incontrollabile. Una parola che è ancora un tabù: omosessualità. Ecco gli ingredienti della commedia brillante L’amore migliora la vita, scritta e diretta da Angelo Longoni in scena al teatro Goldoni di Bagnacavallo martedì 10 gennaio alle ore 21. Protagonisti dello spettacolo: Ettore Bassi, Edy Angelillo, Eleonora Ivone e Giorgio Borghetti.

È al Boston Tea Party del 1773 – l’evento che segnò l’inizio della guerra d’indipendenza americana – che si è dichiaratamente ispirato il regista, e celeberrimo baritono, Leo Nucci per la recente messa in scena di Un ballo in maschera. L’opera torna con questo allestimento al teatro Alighieri di Ravenna (l’8 e il 10 gennaio) dopo un’assenza di mezzo secolo, in pertura di stagione. Per Giuseppe Verdi fu una gestazione molto travagliata a causa della censura borbonica. A Napoli, doveva debuttare ma le modifiche richieste convinsero il compositore a cercare nella Roma papalina del 1859 una maggiore libertà. La vicenda trae spunto dalla storia del re svedese Gustavo III, assassinato nel 1792 al teatro reale di Stoccolma durante un ballo in maschera. Per cui la rappresentazione di un regicidio, nella Napoli dei Borboni era tassativamente vietata: un veto che impose il “declassamento” del re in un più modesto conte di Warwich, governatore di Boston. In tal senso la scelta registica di ambientare l’opera all’epoca della rivoluzione americana appare in sintonia con il pensiero di Giuseppe Verdi, il quale si professava adoratore di George Washinghton e quindi, come ne deduce Nucci, direttamente interessato alla situazione politica oltreoceano. Gustave III, ou Le Bal masqué del 1833 scritto da Eugène Scribe e posto in musica da Daniel Auber fu un soggetto che conobbe buona fortuna già prima della realizzazione del capolavoro verdiano: oltre al musicista francese, anche Vincenzo Gabussi e Saverio Mercadante composero un’opera basata sulla vicenda svedese e lo stesso Vincenzo Bellini, poco AVENNA FESTIVAL prima della prematura morte, prese in considerazione il soggetto. Fra le tante però è quella di Verdi la versione CRISTINA MUTI INVITA I RAGAZZI RAVENNATI più fortunata ed è giunta sino a noi senza andare mai UNDER 18 AD AUDIZIONI PUBBLICHE fuori dal repertorio. La prima, tuttavia, non soddisfece il compositore emiliano, che si dovette accontentare del Preannunciato durante la presentazione della XXVIII edizione cast che il Teatro Apollo di Roma poteva permettersi, ma di Ravenna Festival si concretizza il progetto con cui Cristina le successive messe in scena dell’opera attrassero i più Mazzavillani Muti, presidente del festival, invita i ragazzi di importanti cantanti dell’epoca. Ravenna e provincia, dagli 8 ai 18 anni, a prendere parte ad Questo nuovo allestimento dell’opera è frutto della collaaudizioni pubbliche. Scopo non sarà elargire premi e neppuborazione tra Fondazione Teatri di Piacenza, Teatro re, inizialmente, il costituirsi di un cast per spettacoli, quanto Alighieri di Ravenna e Teatro Comunale di Ferrara e oltre il censimento delle giovani energie creative in città e la posalla regia di Leo Nucci con la collaborazione di Salvo Piro, sibilità per gli iscritti di ricevere suggerimenti e consigli. Dal vedrà le scene di Carlo Centolavigna, le luci di Claudio 23 al 30 maggio il teatro Alighieri ospiterà questa prima chiaSchmid e i costumi di Artemio Cabassi. Come ormai di conmata: sul palco si potranno esibire singoli e gruppi, con il solo sueto, saranno l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il limite d’età e senza preselezione e le audizione saranno aperte gratuitamente al pubblico. A presiedere la commissioCoro del Teatro Municipale di Piacenza (direttore Corrado ne Cristina Muti, che assieme alla direzione artistica del festiCasati) ad accompagnare i cantanti, scelti tra i migliori del val valuterà le proposte per le categorie: canto, strumentazioprogetto “Opera Laboratorio”, e guidati dalla bacchetta del ne, recitazione, danza; senza limiti di genere e contenuti. Info maestro Donato Renzetti. e iscrizioni (entro il 30 aprile): segreteria@teatroalighieri.org. Enrico Gramigna (la versione originale e integrale dell’articolo è sulla rivista Palcoscenico edita da Reclam).

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RUBRICHE

CULTURA

RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

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FULMINI E SAETTE

LETTI PER VOI

di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

Gialli per feste raffinate e d’antan di Federica Angelini

Luna Park la bassa - Casalborsetti VISIBILI E INVISIBILI

Consigli per lo spettatore natalizio e il cinofilo rigoroso di Francesco Della Torre

È Natale, ed è quindi tempo di preoccuparsi con decisione dei propri lettori. Facciamo qualche passo indietro e individuiamo insieme le tre categorie dello spettatore natalizio: 1) i “natalizi” sono ovviamente la stragrande maggioranza, e comprendono sia coloro che a tutte le età corrono a cercare di farsi quattro risate con le solite sciocchezze all'italiana, sia le meravigliose family targate Disney (meglio Tim Burton, vi prego genitori) e popcorn, sia infine gli ancor più mitici fans di Guerre Stellari, che a ogni richiamo non fanno mancare la loro presenza: mi piacerebbe mischiare le carte e mandare le family da De Sica & co., gli starwars dalla Disney (che è poi la loro Sindaca) e i panettonari a ridere di saghe interplanetarie! 2) i cinefili rigorosi, che non si concedono distrazioni men che meno a Natale, e che possono attingere alla fonte di È quasi la fine del mondo, Capitan Fantastic, Lion e Florence con la parola d'ordine Guai a ridere! 3) Una poltrona per due. Per chi, sciaguratamente, non rientrasse nelle categorie sopra elencate può certamente andare al cinema a ridere, a piangere o a soffrire, inoltre ci sono film di grandi registi che restano in sala (Sully e Snowden), c’è una programmazione televisiva e satellitare di tutto rispetto, e infine ci sono le serie tv, che grazie alla diffusione di Netflix, che si affianca a Sky e Mediaset e al pronto arrivo di Amazon, stanno dominando seriamente la televisione degli anni dieci. Il capolavoro assoluto, fuori da ogni discussione e anomalo nella sua serialità è Black Mirror, serie inglese dichiaratamente ispirata ad Ai confini della realtà, in cui ogni puntata autoconclusiva non ha alcun rapporto con le altre, se non nel

tema di un futuro prossimo il cui uso della tecnologia porterà a distorsioni e piccole grandi crisi. Un futuro distopico, come ho scritto qualche settimana fa, e un telefilm che si discosta, per struttura, da grandi successi come Breaking Bad, Il trono di spade o The Walking Dead (che sommate, mi interessano circa zero), perché appunto non si tratta dello sviluppo di una singola vicenda. Siamo arrivati alla terza stagione, ma gli episodi sono pochi (3 ciascuno le prime due, 6 la terza), e il primo episodio della serie in corso rappresenta una delle punte massime del cinema (perché, di grande cinema si tratta) degli ultimi anni: Caduta libera, con una magnifica Bryce Dallas Howard, parla di un futuro in cui ognuno può assegnare e ricevere una votazione (tramite app da cellulare) da 1 a 5 stelle per ogni incontro, e la media delle valutazioni determina la tua classe sociale e, fondamentalmente, la tua vita. C’è poco da aggiungere e da commentare, in quanto sono i social a essere presi di mira, uniti alla semplicità di esprimere una valutazione sommaria (spesso basata su un saluto) sull’individuo. È la civiltà dell’apparire, in cui nessuno può dire realmente ciò che pensa senza poter temere un declassamento della popolarità, calata in un immenso gioco social che non può che portare alla distruzione dell’individuo. Commedia nera, quella diretta da Joe Wright (Espiazione) perfetta nei tempi (un’ora circa), a tratti divertente ma soprattutto angosciante e carica di un senso di disorientamento come nessun autore in così poco tempo è riuscito a dare. Un film (breve, ma sempre film è) eccezionale e se non lo ritenete consono alle feste, tornate un po’ indietro nella serie e guardate l'episodio speciale “Bianco Natale” tra la seconda e appunto la terza serie: con Black Mirror non sbaglierete mai! Su Netflix. Tornerò a parlarne, promesso. Buon (Bianco) Natale.

o! l l e b è o l e i c il noi! n o c o l i r p o c s

M.M. PARRUCCHIERI unisex di Marisa Martini Martedì 27 dicembre, ore 21 Oriano Spazzoli: Storie di Natale sotto al cielo: racconti sotto le stelle del cielo invernale Giovedì 29 dicembre, ore 15:00 Mille stelle per A.I.L. (attività adatta a bambini a partire da 6 anni). Ingresso offerta libera. Il ricavato verrà devoluto ad A.I.L.-Ravenna

Giovedì 5 gennaio, ore 15 La befana vien di notte... un giro nel cielo d'inverno

SALONE DI RAVENNA Via Newton, 32/A (GALLERIA INTERNA CONAD GALILEI) ORARI: mar, mer, gio, ven 9/13 e 15/19.30 | sab 9/19.30 PER APPUNTAMENTO: 389 0669574 SALONE DI MODIGLIANA Piazza Matteotti, 13/A

PER APPUNTAMENTO: 327 1776721

Bisogna essere amanti del giallo classico, un po' british style, inclini a intendere la letteratura anche come fuga e come pure piacere dell'ingranaggio, amare i personaggi fascinosi e senza paura e allora ecco che sarete grati a Bollati Boringhieri per aver ridato alle stampe Il premio del traditore di Margery Allingham (traduzione di Marina Mopurgo), signora che sfornò una fortunata serie di romanzi tra il 1929 e il 1966, anno della sua morte, e considerata da molti vera e propria maestra del crimine senza molto da invidiare alla più nota Agatha Christie. In particolare questo romanzo appena uscito ha un attacco e un'idea di fondo folgorante e giocata con somma maestria: il nostro protagonista si sveglia in un letto d'ospedale senza più sapere chi é. Sa solo che ha una missione da compiere di vitale importanza. E che c'entra qualcosa il numero 15. Origlia una conversazione e capisce che deve fuggire. E il suo è tutto un sorprendersi delle proprie capacità alla guida, della prontezza di riflessi, di alcuni strani automatismi. Le persone che lo circondano e che interagiscono con lui sanno perfettamente che lui è Albert Campion e il lettore che non lo conosce si trova a ricomporne l'identità insieme allo stesso protagonista, mettendo insieme gli indizi. Un giallo nel giallo, un mistero dentro al mistero che Campion è comunque chiamato a risolvere e rende appunto questo libro così squisitamente inglese da far venire voglia di té con il latte e sandwich ai cetrioli. Una scrittura raffinata, un intreccio riuscito. Che sono le caratteristiche di un'altra lodevolissima operazione editoriale sempre di Bollati Boringhieri, in questo caso la riedizione dei gialli di Hans Tuzzi con il commissario Melis. Come nei divertissement storici che vedono protagonista un giovanissimo Nero Wolf ancora europeo, Tuzzi rivela grazia e raffinatezza, passione per la cultura fino alla bibliofilia. Ma in questi romanzi c'è anche la Milano di quegli anni, dietro l'intreccio e i dialoghi sempre convincenti e i personaggi non stereotipati, che sempre riservano una sorpresa al lettore, una piega del carattere che va a contraddire l'immagine offerta dalle prime pennellate. Un pezzo della storia d'Italia raccontato con una penna e un ritmo attualissimi. Due titoli per assicurarsi feste di letture raffinate dal sapore d’antan.

(conferenza adatta a bambini a partire dai 6 anni) Ingresso offerta libera - L'incasso sarà devoluto ad A.I.L.

mar. 3 genna

io, ore 21

NE DELL A OSSERVAZIOLESCOPIO LUNA AL TlibEero, cielo permettendo gresso Planetario - In

Giovedì 5 gennaio, ore 17:30 Moonwatch in centro: Osservazione della Luna in Piazzetta Unità d'Italia (ingresso libero - Cielo Permettendo)

Martedì 10 gennaio, ore 15 Agostino Galegati Ultime notizie dall'Universo

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata


RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

38 Programmazione dei film in sala

CINEMACITY Ravenna

e lun. 9/1: p.u. 21

Rock Dog

Lion La strada verso casa

di Ash Brannon ven. 6/1, sab. 7/1 e dom. 8/1: p.u. 16

di Garth Davis gio. e ven.: 17.25-20.10-22.55; da sab. a mer.: 15.20-17.25-20.10-22.55

CINEMA MODERNO Castel Bolognese

Oceania

di John Musker, Ron Clements, Don Hall, Chris Williams gio. e ven.: 17.35-17.55-20.25-22.55; da sab. a mer.: 15.05-15.25-17.35-17.5520.25-22.55

Paw Patrol

(1939) di V. Fleming, G.Cukor, M. LeRoy, N. Taurog, K.Vidor

gio. 22 - ven. 23: 21.15 sab. 24: 18.45 - 21.15 dom. 25 - lun. 26: 15.45 - 18.00 - 20.15 - 22.30 mar. 27 - mer. 28: 21.15

TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

gio., ven., mar. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.45-21.15; dom. e lun.:15.45-18-20.15-22.30

Trolls

di Mike Mitchell, Anand Tucker sab.: p.u. 17 (rassegna “Cartoon Kids”)

di Tim Burton Proiezione in 2D gio. e ven.: 17.25-20.10-22.55; da sab. a mer.: 15.30-17.25-20.10-22.55

CINEMA JOLLY Ravenna

Il medico di campagna

Natale a Londra Dio salvi la Regina

di Thomas Lilti fer. (escluso mer.): p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom. e lun.: 16-18.30-21

di Volfango De Biasi gio. e ven.: 17.50-20.20-22.40; da sab. a mer.: 15.35-17.50-20.20-22.40

CINEMA ASTORIA Ravenna

Poveri ma ricchi

Lion La strada verso casa

di Fausto Brizzi gio. e ven.: 17.50-20.30-22.45; da sab. a mer.: 15.20-18.15-20.30-22.45

di Garth Davis gio. e ven.: p.u. 21.15; sab. e mar.: 18.30-21.15; dom. e lun.: 15.45-18.30-21.15

Fuga da Reuma Park

di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Morgan Bertacca gio. e ven.: 17.50-20.20-20.40-22.30-22.50; da sab. a mer.: 15.40-17.50-20.20-20.4022.30-22.50

Florence

di Stephen Frears gio. e ven.: p.u. 21.15; sab. e mar.: 18.15-21.15; dom. e lun.: 15.45-18.15-21.15

Non c’è più religione

Le stagioni di Louise

di Jean-François Laguionie gio., ven., sab., dom., lun. e mar.: p.u. 21

di Barry Sonnenfeld gio. e ven.: p.u. 17.45; da sab. a mer.: 15.20-18.10

Il medico di campagna

di Thomas Lilti gio. e ven.: p.u. 21.15; sab. e mar.: 18.15-21.15; dom. e lun.: 15.45-18.15-21.15

Sully

CINEMA SARTI Faenza

di Thomas Lilti ven. e sab.: p.u. 21; dom.: 15.30-17.20-19.10-21

Poveri ma ricchi

Florence

di Stephen Frears fer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom. e lun.: 16-18-20.15-22.30

CINEDREAM Faenza

Lion La strada verso casa

di Garth Davis fer., sab., dom. e lun.: 17.30-20.10-22.45

Oceania

di John Musker, Ron Clements, Don Hall, Chris Williams fer., sab., dom. e lun.: 15.10-15.50-17.4520.20-22.40

Paw Patrol

di Jamie Whitney fer., sab., dom. e lun.: 15-17

Rogue One: A Star Wars Story

di Fausto Brizzi fer., sab., dom. e lun.: 14.55-18.3020.35-22.40

Natale a Londra Dio salvi la Regina

CINEMA ITALIA Faenza

Lion La strada verso casa

di Garth Davis gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom. e lun.: 16.45-19-21.15

Trolls

di Mike Mitchell, Anand Tucker

Fuga da Reuma Park

di John Carney gio. 5/1: p.u. 21

di Fausto Brizzi ven. 6/1 e sab. 7/1: p.u. 21; dom. 8/1: 17.30-21

CINEMA SARTI Cervia

Non c’è più religione di Luca Miniero dom. e lun.: 15-17-21; mar.: p.u. 21

Poveri ma ricchi di Fausto Brizzi dom. e lun.: p.u. 21

Miss Peregrine La casa dei ragazzi speciali

Non c’è più religione

di Tim Burton ven. 6/1 e dom. 8/1: 17-21; sab. 7/1 e lun. 9/1: p.u. 21

di Luca Miniero sab. 31/12 e dom. 1/1: p.u. 21

CINEMA A PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo

Captain Fantastic di Matt Ross sab. 7/1 e dom. 8/1: p.u. 21

di Clint Eastwood gio., ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

È solo la fine del mondo

Snowden

CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano

Poveri ma ricchi

di Stephen Frears

di Oliver Stone mer., dom. e lun.: p.u. 18.10

Florence di Stephen Frears lun. 26/12: 15-17-19-21; mar. 27/12, ven. 30/12, sab 31/12 e mar. 3/1: p.u. 21; dom. 1/1: 16-18.30-21

CINEMA GULLIVER Alfonsine

di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Morgan Bertacca fer., sab., dom. e lun.: 15.30-18.1020.40-22.45

di Clint Eastwood sab.: p.u. 18.15; dom. e lun.: p.u. 15.45

Il medico di campagna

di Gareth Edwards fer., sab., dom. e lun.: 15-17.20-20-22.40

CINEMA MARIANI Ravenna

Sully

di Luca Miniero ven. 30/12.: p.u. 21; dom. 1/1: 18.30-21

La ragazza del treno

di Matt Ross gio. e ven.: p.u. 21.10; sab. e mar.: 18.10-21.10; dom. e lun.: 15.30-18.10-21.10

di Xavier Dolan gio. e ven.: p.u. 21.10; sab. e mar.: 18.30-21.10; dom. e lun.: 15.45-18.30-21.10

Non c’è più religione

CINEMA SAN ROCCO Lugo

Captain Fantastic

Florence

Cinema Mariani - Ravenna

www.cinemamarianiravenna.com

sab.: p.u. 17; dom. e lun.: p.u. 15 (rassegna “La casa di Pinocchio”)

di Volfango De Biasi fer., sab., dom. e lun.: 15.10-17.5020.35-22.45

di Clint Eastwood gio. e ven.: 17.45-20.20-22.40; da sab. a mer.: 15.30-17.45-20.20-22.40

Sing Street di John Carney gio. 29/12: p.u. 21

gio. 29: 18.30 - 21.15 ingresso 5 euro

Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 216077

Miss Peregrine La casa dei ragazzi speciali

Una vita da gatto

Sully di Clint Eastwood dom.: p.u. 21; lun.: 17.30-21

(2016) di Stephen Frears 4 Candidature ai Golden Globes

Rogue One A Star Wars Story

di Luca Miniero gio. e ven.: 17.40-20.20-22.35; da sab. a mer.: 15.20-18.10-20.20-22.35

di Ken Loach gio.: p.u. 21

Rassegna “Il Cinema Ritrovato”

di Jamie Whitney gio. e ven.: 17.35-19.30; da sab. a mer.: 15.20-17

di Gareth Edwards Proiezione in 3D fer., sab. e dom..: p.u. 22.55 Proiezione in 2D gio. e ven.: 17.35-20.05-20.25-21.30; sab. e dom.: 15.15-17.35-18.40-20.05-20.2521.30-23.15; da lun. a mer.: 15.15-18.40-20.05-21.30

Io, Daniel Blake

DA GIOVEDÌ 22 A MERCOLEDÌ 28 DICEMBRE

Sully

Trolls di Mike Mitchell, Anand Tucker dom.25/12, lun. 26/12 e dom. 1/1: p.u. 16

Animali fantastici e dove trovarli di David Yates ven. e sab.: p.u. 21.15; lun.: 16-21.15

A spasso con Bob di Roger Spottiswoode mer. 28/12, gio. 29/12 e ven. 30/12.: p.u. 21.15

Trolls

Florence di Stephen Frears gio. 29/12, ven. 30/12, sab. 31/12, dom. 1/1 e lun. 2/1: p.u. 21

di Mike Mitchell, Anand Tucker ven. 30/12: p.u. 16

Il medico di campagna

di Clint Eastwood mer. 4/1, gio. 5/1 e ven. 6/1: p.u. 21.15

di Thomas Lilti

Sully

Palle di neve

Miss Peregrine La casa dei ragazzi speciali

di Jean-François Pouliot, François Brisson ven. 6/1: p.u. 16

di Tim Burton fer, sab., dom. e lun.: 14.50-17.3020.10-22.45

CINEMA JOLLY Russi Sully

Non c’è più religione

di Luca Miniero fer., sab., dom. e lun.: 16.30-20.40-22.45

di Clint Eastwood dom. e lun.: p.u. 21

Sully

Pets Vita da animali

di Clint Eastwood fer, sab., dom. e lun.: p.u. 18.35

di Chris Renaud, Yarrow Cheney dom. e lun.: p.u. 16

CINEMA EUROPA Faenza

Non c’è più religione

Il medico di campagna

di Thomas Lilti gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom. e lun.: 17-19-21; gio. 29/12: p.u. 21 (proiezione in lingua originale francese sottotitolata in italiano)

di Luca Miniero ven. 30/12, dom. 1/1 e gio. 5/1: p.u. 21

Doctor Strange gio. 5/1, ven. 6/1, sab. 7/1, dom. 8/1

di Scott Derrickson dom. 1/1: p.u. 16

INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410

Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335

Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999

Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5


JUNIOR TEATRO/1

RIOLO TERME

La Befana si festeggia all’Almagià

VIGILIA

Il 6 gennaio laboratori, doni e lo spettacolo “Minuetto d’inverno”

TEATRO/2 Dalle meraviglie del carrozzone ad Arlecchino

RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

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E VEGLIONE ALLA

ROCCA

Molti gli appuntamenti delle feste alla Rocca di Riolo Terme per i più piccoli. Sabato 24 dicembre alle 15 la Rocca di Riolo propone “Caccia al tesoro di fine anno” per bambini dentro la Rocca (costo: 5 euro). Lunedì 26 dicembre alle 15 è la volta di “Alla Corte di Caterina”, visita guidata alla rocca sforzesca in compagnia della signora più discussa delle Romagne (costo: 5 euro). Martedì 27 dicembre dalle 21 alle 8 del mattino seguente un appuntamento per bambini e ragazzi coraggiosi, la “Notte al Castello”. Tra letture animate e giochi nella suggestione dell’oscurità e del mistero i piccoli partecipanti potranno vivere un’intera notte dentro l’antica rocca e un’esperienza indimenticabile. La prenotazione è obbligatoria. Costo a partecipante 16 euro. Sabato 31 dicembre alle 21 la Rocca ospiterà il “Capodanno al Castello”, adatto a famiglie con bambini da 5 a 12 anni. Si partirà alle 20 con cacce al tesoro, laboratori creativi e giochi per arrivare all’1 (Prenotazione obbligatoria). Venerdì 6 gennaio alle 15, primo appuntamento del 2017 alla Rocca di Riolo Terme con “La calza della Befana”, un laboratorio per bambini di creazione della calza della Befana, e a seguire spettacolo di burattini. Il pomeriggio è gratuito.

SANT’ALBERTO ESCURSIONI, INCONTRI AL MUSEO NATURA Dopo la pausa natalizia, si riapre il sipario de Le Arti della Marionetta con una festa dedicata alla Befana all’Almagià. Venerdì 6 gennaio dalle 15.30 fino alle 19 si svolge infatti “Almagià in Festa - La Befana vien di Notte con le Scarpe tutte Rotte…”. La prima parte del pomeriggio sarà dedicata ai laboratori, a tema befanesco, grazie alla collaborazione dei ragazzi e delle ragazze de Le arti crescono (un progetto di Peer Education condiviso con la Rete di Associazioni Almagià) e all’Associazione La casa delle Marionette. Alle 16.30 Accademia Perduta porterà in scena lo spettacolo Sotto la neve, minuetto d’inverno, con Mariolina Coppola e Maurizio Casali, per la regia di Marcello Chiarenza. Uno spettacolo che racconta una serie di micro avventure comiche, durante le quali il Signor Bianco ricopre di neve e di gelo l’intera casa, sia dentro che fuori, mentre la Signora Verde fa di tutto per spingere lo scomodo ospite per lo meno al di là della porta, nel giardino. Al termine dello spettacolo la festa continuerà con la merenda, i giochi e i balli aspettando e l’arrivo della Befana in persona che, come da tradizione, arriverà carica di tanti dolcetti e anche di un po’ di carbone. Per questo a tutti i partecipanti si richiede di portare un piccolo dono (gioco, libro, o altro) che la Befana, in persona ri- distribuirà a tutti i presenti; un gioco etico basato sul progetto di “Riuso Urbano” che il Teatro del Drago porta avanti da diversi anni per riscoprire insieme, adulti e piccini, quanto sia piú bello offrire che possedere. La biglietteria sarà aperta venerdì mattina 6 gennaio dalle 10 alle 12 e il pomeriggio dalle 15 all’Almagià (via dell’Almagià 2, zona Darsena - Tel. 392.6664211). Biglietti: intero euro 7,00; ridotto euro 5,00; biglietto famiglia euro 20.

Vi a l e d el l a Li r i c a, 1 3 - t e l . 0 5 4 4 4 0 8 84 1

Il Teatro Masini di Faenza saluta l’arrivo del 2017 con un nuovo appuntamento della Stagione dedicata alle Favole. Domenica 8 gennaio alle 16 la compagnia Teatro Pirata presenterà lo spettacolo Premiata ditta Scintilla, il carrozzone delle meraviglie, interpretato da Silvano Fioredelmondo e Francesco Mattioni. I Fratelli Scintilla, due abili ciarlatani, allestiranno il carrozzone delle meraviglie per mostrare le loro improbabili invenzioni. Sarà possibile assisterete alla mirabolante storia del primo Uomo Cannone, toccare con mano la barba della Donna Barbuta, vedere l’Uomo Invisibile. Un racconto pieno di ironia, dove gli attori vengono di volta in volta affiancati da burattini, pupazzi, oggetti ed effetti speciali. Prevendite e prenotazioni telefoniche (0546 21306): sabato 7 gennaio dalle ore 10 alle 13. Il giorno di spettacolo la Biglietteria del Teatro Masini aprirà alle ore 15. Spettacolo anche al teatro Binario di Cotignola domenica 8 gennaio alle 16.30 con i burattini di Massimiliano Venturi e lo spettacolo dal titolo Arlecchino e Sganapino in cuccagna.

E VISITE

Per le feste continuano gli eventi speciali per bambini al Museo NatuRa di Sant’Alberto. Il 24 dicembre alle 10 “Caccia al tesoro sulla slitta e Babbo Natale in visita al Museo” (prenotazione entro il 23). In programma il 28 dicembre alle 10 c’è una mattina di escursione per esplorare la natura grazie all’utilizzo di piccoli kit di ricerca adatta a bambini dai 5 anni (prenotazione entro il 27). Giovedì 29 dicembre dalle ore 9.30 alle 13 incontro con un esperto che risponderà alle domande dei visitatori su animali e natura aggiungendo informazioni e curiosità sulle specie che è possibile osservare al Museo. Venerdì 30 dicembre dalle 9.30 alle 13 “Fine d’anno in scienza: alla scoperta del piccolo mega mondo?”, evento tra scienza e curiosità per bambini dagli 8 anni. Con l’anno nuovo è in programma mercoledì 4 gennaio alle ore 9.30 “La galaverna”, escursione guidata a piedi tra la Pineta di San Vitale e la Pialassa della Baiona alla scoperta di colori e suoni dell’inverno in natura, con attività di riconoscimento di specie botaniche e animali (prenotazione entro il 3). Tutti i giorni di apertura del Museo, compreso nel biglietto d'ingresso, è attivo il nuovo gioco quiz "Misteri sotto la neve", per bambini dai 5 ai 12 anni. Programma su www.atlantide.net/natura e su www.natura.ra.it. Info: 0544 528710, 0544 529260 e alla mail natura@atlantide.net


RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

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GUSTO

LA TRADIZIONE

In tavola a Natale: riconciliazione, abbondanza, lealtà Il significato simbolico del cibo durante il periodo dell’anno in cui da sempre si cerca di esorcizzare il buio di Giorgia Lagosti

BUON AUSPICIO

Ormai a ridosso del Natale, nelle nostre case si pensa alla cena della Vigilia o al pranzo del 25: si mettono a punto i menù, si provano nuove ricette e ci si avvantaggia con le prime preparazioni che resistono in dispensa (o in freezer!). Ma ci siamo mai chiesti quali sono i veri motivi del perché tanta preoccupazione di rendere “speciali” le tavole delle feste? Tenendo sempre presente che quasi tutte le consuetudini natalizie partono dalla necessità dell’uomo di esorcizzare il momento più buio dell’anno, quello cioè in cui il sole sembra aver abbandonato per sempre la terra e la luce è sempre più fioca e debole (il solstizio d’inverno), certamente la risposta va cercata nel grande valore simboli-

PERCHÉ

Mangiare Marron Glaces, torrone o altri dolci fatti con mandorle (come i confetti) o con nocciole, si pensava favorisse la nascita della prole e la fecondità della terra: alle castagne infatti si attribuiva un valore fecondativo. I chicchi di uva passa utilizzati nel panettone richiamano l’immagine delle monete d’ oro, e recheranno ricchezza; altrettanto si dice per le lenticchie del primo anno. Infine, durante le feste di Natale, non può mancare sulle tavole imbandite il frutto del melograno che assume significato simbolico di buon auspicio.

LA CURIOSITÀ

LE USANZE

IL

I piatti tipici lungo tutto il Belpaese

CAPPELLETTO DEL CAPOFAMIGLIA

Sulle nostre tavole non possono mancare i cappelletti ma… chi si ricorda del “caplet de lov” (cappelletto del goloso)? Ancora in molte famiglie, nascosto tra i cappelletti normali si cela un cappelletto più grosso e con più ripieno. Fortuna propizia e prosperità per tutto l’anno a chi lo trova nel piatto. Questo ricorda l’antica consuetudine secondo la quale si riservava al capofamiglia questo grosso cappelletto con tanto ripieno come segno di riconoscenza.

RISTORANTE FUJI

TANTE MANDORLE E UVETTE?

Dal pane di Cristo agli struffoli e alle scarpedde: cosa si mangia da nord a sud durante le feste Il menu delle feste natalizie varia da regione a regione, secondo costumi, tradizioni e usanze che si tramandano di generazione in generazione e poi spesso, all’interno delle stesse famiglie, si consolidano consuetudini e ricette a sua volta personalizzate. Nord Italia: In Valle D’Aosta si possono gustare le carbonade ovvero delle fette di carne macerate nel vino rosso aromatizzato e cotte poi in padella, in Lombardia uno dei piatti più tradizionali del Natale è l’anguilla cotta nel cartoccio mentre in Piemonte tra i primi piatti ci sono ravioli e agnolotti e a pranzo non mancano mai il bollito e il cappone in genere serviti con una insalatina di sarset. In Veneto la Vigilia di Natale ci sono i cosiddetti cornioi, lumache cucinate con vino bianco, aglio, burro, olio, prezzemolo e sedano, mentre spostandosi a Vicenza per il pranzo di Natale si servono minestre in brodo di manzo o cappone con tagliatelle e fegatini. Per la Vigilia nel Friuli Venezia Giulia, in particolare a Trieste, in tavola c’è il risotto coi caperzoli o la pasta con le sarde salade, e per il pranzo di Natale una delle prelibatezze della tradizione locale è il maialino cotto al forno accompagnato dal pane di Cristo. Centro Italia: in Toscana, la notte della Vigilia viene cotto il bardiccio che è una salsiccia di maiale al finocchio, mentre come bevanda non si può rinunciare al vin brûlé. Nelle Marche e in Umbria non c’è pranzo di Natale senza i cappelletti in brodo (attenzione … diversissimi dai nostri!). Sia in Umbria, che in Abruzzo e Lazio, la Vigilia di Natale è usanza mangiare il pesce. Tra i piatti abruzzesi ci sono i fidelini alle sarde, le anguille, il baccalà o i capitoni fritti, mentre l’usanza è quella di non consumare latte, uova e burro la notte di Natale. Celebri i dolci natalizi tra cui i famosi cagionetti (in dialetto “li caggiunitt”), ravioli fritti con ripieno di ceci, castagne, cioccolata e altro. Il brodetto alla termolese e il timballo di lasagne preparato nel brodo di gallina sono invece due dei tanti piatti della tradizione gastronomica natalizia del Molise. Sud Italia: Il giorno di Natale in Campania prevede la minestra maritata e tra i dolci ci sono gli struffoli, in Basilicata si preparano le scarpedde ovvero sfoglie di pasta che vengono fritte e poi condite con il miele, in Puglia per la cena della Vigilia non mancano tutti i tipi di frutti di mare mentre a Natale per pranzo si possono gustare vari tipi di piatti di carne. In Calabria la tradizione vuole che fin dal 20 dicembre si inizino a preparare dei piatti tipici natalizi, in particolare vari tipi di dolci realizzati con fichi, olio e miele. In Sardegna uno dei piatti tradizionali del Natale è la fregola ovvero una sorta di cuscus di semola condito con formaggio fresco. In Sicilia tra i dolci di Natale uno dei più rinomati è la pietrafennula».(gio. la.)

INFOPROM

Capodanno con sushi e ravioli di carne Per chi non vuole rinunciare al sushi anche nel periodo delle feste, il ristorante Fuji propone i suoi menù “all you can eat” a pranzo e cena tutti i giorni escluso il 25/12. Le materie prime di ottima qualità e lavorate con la sapienza dei migliori cuochi asiatici fanno di Fuji un punto di riferimento per chi ama mangiare esotico a Ravenna. Al ristorante Fuji nel periodo invernale si possono gustare anche i piatti della tradizione asiatica, in particolare il raviolo di carne è un augurio per una vita ricca e intensa e sono tradizionalmente consumati a Capodanno dopo essere stati preparati in famiglia. Sarà possibile degustarli a Capodanno all’interno della formula con il menu a 22,90 euro composto da ben 68 piatti. Fuji ristorante cucina giapponese - via Trieste 210 - tel. 0544 218324

VI ASPETTIAMO NELLA NOSTRA VERANDA

RISCALDATA

Orario continuato 11.30-21.00 Chiuso il martedì

APERTO MARTEDÌ

27 dicembre e 3 gennaio

Piadine e Crescioni

anche con impasto SENZA LIEVITO E STRUTTO con farine di GRANO, FARRO, KAMUT e 5 CEREALI farciture anche a base di TOFU, SEITAN e TEMPEH

AUGURI DI

BUONE FESTE A TUTTI!

Ravenna, via S. Alberto 105 tel. 0544.455709


GUSTO

RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

41 co che il cibo aveva, e ha ancora oggi, in questi giorni, nei significati di cibo come riconciliazione, abbondanza e lealtà. E partiamo dalla riconciliazione, dal ritorno a casa nel giorno di Natale: fin dall’antichità, presso molti popoli, si è sempre creduto che gli antenati, la sera delle Vigilia, tornassero a casa e per nutrire i loro fantasmi si metteva del cibo sul davanzale della finestra. Ancora oggi si perpetua questo antico rituale e ciò non fa altro che rinsaldare i legami familiari. Avvicinandoci poi ai giorni nostri notiamo che “il ritorno a casa” rimane una

Tra le esigenze

la condivisione del senso di appartenenza a una comunità costante del Natale: dopo il XIX secolo, dopo che l’industrializzazione portò, per motivi di lavoro, molte persone lontane dalle loro famiglie, i giorni di festa restano motivo di ritrovo e riconciliazione. Il cibo che si consuma è poi particolare: si preparano i piatti di un tempo, o che gli somigliano, capaci di ricordare il “come li faceva la nonna”, che aiutano a riesumare nel palato sapori perduti, carichi di odori e profumi lontani nella memoria. Veniamo ora all’abbondanza e partiamo dal dato di fatto che solitamente a Natale, per ciò che riguarda il cibo, non si bada a spese e anche le famiglie più povere soddisfano il desiderio atavico di abbuffarsi, di esorcizzare simbolicamente la miseria, l’idea della povertà e l’incertezza del futuro. Quello che è cambiato nel tempo, forse, è che ieri si badava perlopiù alla quantità mentre oggi, per fortuna, alla qualità: si cercano cibi di valore, importati, costosi e “aristocratici”. Infine la lealtà, quell’impulso che ci fa sentire l’esigenza di condividere col “nostro gruppo” un cibo (o più cibi) che dà il senso dell’appartenenza a una cultura, a una tradizione e a una condizione sociale.

COSE BUONE DI CASA

Semifreddo al torrone con salsa di nocciole per un dolce Natale

IL NAZIONALE

INFOPROM

Panettoni artigianali di alta pasticceria

di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

E arrivato Natale. Nell’augurarvi buone festività e un fantastico 2017, vi propongo una ricetta dolce e semplice da preparare in occasione dei momenti conviviali che animano la tavola domestica delle feste: il semifreddo al torrone con salsa di nocciole. Ingredienti per 8 persone: 400 gr. di torrone, 4 uova, 1/2 litro di panna fresca da montare, 120 gr. di zucchero vanigliato. Per la salsa: 100 gr. di nocciole pelate e tostate, 4 dl di latte, 4 tuorli, 80 gr. di zucchero. Preparazione del semifreddo: prima di tutto separiamo i tuorli dagli albumi e montiamo la panna. Poi tritiamo grossolanamente il torrone e montiamo gli albumi a neve ferma. In una terrina versiamo i tuorli e lo zucchero vanigliato e lavoriamo il composto fino a quando diventa soffice e spumoso, poi vi incorporiamo la panna montata e il torrone. Mescoliamo delicatamente il preparato poi aggiungiamo gli albumi montati sempre con movimenti dall'alto verso il basso per mantenere compatto il composto. In seguito bisogna inumidire con acqua uno stampo rettangolare in cui verseremo il composto. A questo punto lo lasciamo in freezer per almeno 5 ore. Preparazione della salsa: riduciamo in polvere le nocciole e in una terrina lavoriamo energicamente i tuorli con lo zucchero. Successivamente, in una tegame scaldiamo il latte con la farina di nocciole e poi aggiungiamo il composto di uova e zucchero e sempre mescolando portiamo a cottura. Il liquido non deve raggiungere l'ebollizione ma addensarsi fino a velare il cucchiaio. Infine passiamo la salsa al setaccio. Trascorso il tempo per rassodare il semifreddo sformiamo il dolce sul piatto di portata e lo ricopriamolo con la salsa. Potete servire la salsa anche calda, in questo caso però è meglio servirla in tavola in una salsiera. Arrivederci al nuovo anno con altre buone cose di casa.

LO STAPPATO

Verdicchio dei Castelli di Jesi Il Pojo: un grande vino tutto da assaporare di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Per il Natale, da gustare con i propri cari o da regalare sono i panettoni artigianali realizzati dal “maestro pasticcere di piazza del Popolo” Francesco Scarfati, titolare del bar-pasticceria Il Nazionale a Ravenna. È dal 2007 che si è fatto conoscere e apprezzare per le sue numerose specialità che richiedono una grande maestria e ingredienti di eccellenza. «Quest’anno – racconta –, oltre al classico panettone con l’uvetta bagnata nel Moscato e i canditi, realizziamo gustosi panettoni con noci e fichi caramellati, con mela e cannella o con pera e cioccolato. Su ordinazione siamo inoltre in grado di fare anche altre farciture o di crearne alcuni solo con canditi per chi non ama l’uvetta o viceversa solo con uvetta. Per i vegani, proponiamo anche un panettone senza derivati animali. Ampia scelta c’è pure per i formati, da un minimo di 300 grammi fino ai due chili e oltre. La lievitazione è rigorosamente naturale, con lievito madre e dura 24 ore». Si è registrato un vero boom di vendite con un più 5 per cento rispetto al Natale 2015, a dimostrazione di quanto i prodotti natalizi di pasticceria siano amati. Il Nazionale propone anche i tronchetti tradizionali personalizzati con crema di mascarpone, caffè o cioccolato, oppure su ordinazione i babà giganti, omaggio alle origini napoletane del pasticcere Scarfati. Il Nazionale - Bar Pasticceria piazza del Popolo 28 - Ravenna tel. 366 448 0801

Stappiamo l’ultimo vino dell’anno e assaggiamo il “Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Il Pojo” 2014. A produrlo i Fratelli “Finocchi Viticoltori”, azienda che si trova in una delle migliori zone per la produzione di questo vitigno: Staffolo, in provincia di Ancona. Si presenta con un bel giallo oro con riflessi verdognoli. Il naso delicato, piacevole ed esprime sentori di fiori e frutta gialla. Si notano sentori di ginestra, acacia, camomilla ed erbe aromatiche. Un tocco di frutta tropicale. La bocca è saporitissima con una vena salata in fase di chiusura. Davvero piacevole il bilanciamento di questo vino che tra l’altro ha una struttura degna del suo nome: Verdicchio. Un grande vino bianco che non va dimenticato. Da abbinare a carni bianche e preziosi piatti di pescato. Auguri per un felice 2017 all'insegna del buon bere.

Sformatino al parmigiano Vacche Rosse su crema di zucca croccante all’amaretto. Lasagnetta al ragù bianco e spinacino fresco spadellati. Caramelle vegetariane con burro di malga su vellutata di pomodorini e foglie di basilico fresche. Filetto di mora romagnola bardato con riduzione al Burson e miele di tiglio con schiacciata di patate in gratin. Zucchine saltate con scalogno e guanciale. Cassata all’italiana in salsa al cioccolato amaro con cialda croccante e gelato alla vaniglia di bourbon e frutti di bosco. Uva della tradizione. In abbinamento Brut Giove e Sangiovese Superiore. € 65,00 Brindisi all’anno nuovo con Prosecco di Valdobbiadene. bevande Concerto Live con Pamela e Michela ft. Maddy Boi. incluse Un conto alla rovescia fino al nuovo anno, scandito dai grandi successi della musica Italiana dagli anni 30 ad oggi! A seguire Dj Jack.

Prenotazioni: Tel. 0545.63580 Via Albergone 27 (ex Barcelona) Bagnacavallo info@passatelli1962.it www.passatelli1962.it Osteria Passatelli di Bagnacavallo


RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

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SALUTE

IL CONSIGLIO DEL FARMACISTA

Guerra alle tossine per un perfetto equilibrio dell’organismo L’equilibrio acido-base dell’organismo è molto importante per la buona salute che può invece essere compromessa dall’eccessivo accumulo di tossine. A parlare di questo argomento, ancora non troppo noto ai più, è la dottoressa Danila Trampetti della Farmacia comunale N. 7 di Ravenna. Cosa si intende per equilibrio acido-base dell’organismo? «Per misurare quanto una sostanza è acida o alcalina, si usa una scala di valori a cui viene dato il nome di pH. Nel campo medico, il pH viene utilizzato per misurare i liquidi organici e in particolare il sangue, l’urina e la saliva. Questi liquidi vengono definiti: acidi, quando il pH è compreso tra 0 e 7,06; neutri, quando il pH è uguale a 7,07; basici o alcalini quando il pH è compreso tra 7,08 e 14. Per la nostra salute l’equilibrio tra sostanze acide e alcaline, ambedue necessarie per la regolazione metabolica, rappresenta un fattore fondamentale. Solo con un pH del sangue tra 7,35 e 7,45 dunque leggermente alcalino, il nostro corpo può essere sano e vitale». Quali sono le conseguenze di uno squilibrio tra sostanze acide e alcaline? «Il metabolismo energetico genera quotidianamente un

Danila Trampetti della Farmacia comunale n. 7 di Ravenna

accumulo di scorie, di tossine, che vengono eliminate attraverso l’intestino, i reni, la pelle e i polmoni. Molte di queste scorie metaboliche sono acide e necessitano di un’opportuna neutralizzazione per poter essere eliminate. Se l’organismo produce una quantità di scorie acide superiore a quella che è in grado di neutralizzare ed eliminare, si verificherà un accumu-

lo di sostanze acide che porterà, nel tempo, all’acidosi metabolica. Per limitare i danni indotti dall’acidosi, l’organismo dovrà attivare dispendiosi sistemi di compensazione così da controbilanciare questo squilibrio. Il corpo dapprima deposita le scorie acide nel tessuto connettivo, per poi rilasciarle ed eliminarle quando saranno nuovamente disponibili sali minerali basici nel sangue. Questo fenomeno si verifica praticamente ogni giorno nel nostro organismo». Quali sono le cause principali dell’accumulo di tossine acide? «Un’alimentazione scorretta o poco equilibrata: quantità eccessive di carne, formaggi, caffè e ridotto consumo di verdura e di prodotti integrali. Una scarsa ossigenazione dell’organismo, dovuta a uno stile di vita sedentario e in ambienti chiusi. Un apporto di liquidi insufficiente, che non permette un’adeguata eliminazione delle scorie attraverso i reni e la pelle. Tabagismo, assunzione di alcol e farmaci, elevato inquinamento ambientale. Ma anche situazioni stressanti protratte, eccessiva attività fisica». Quali sono i più comuni disturbi legati all’acidosi? «La stanchezza cronica è il primo sintomo, ma ve ne sono

tantissimi altri: sovrappeso, allergie, intolleranze alimentari, disturbi dell’umore, diabete, ipercolesterolemia, osteoporosi, disturbi mestruali, asma, bronchiti, dermatiti». Come determinare lo stato di acidosi? «Il metodo più facile è misurare il pH delle urine con strisce indicatrici di pH (cartine tornasole)». Come possiamo aiutare il nostro organismo a combattere l’acidosi? «Una corretta alimentazione dovrebbe comprendere alimenti alcalinizzanti per circa il 75 per cento del consumo giornaliero: frutta, verdura (patate, cavoli, lattuga, insalata).Tra i cibi acidificanti troviamo la carne, i salumi, il formaggio, i dolci. Tuttavia molti alimenti, pur essendo acidificanti, sono indispensabili e non devono assolutamente essere eliminati in quanto fonte essenziale di proteine e vitamine, tuttavia il loro apporto acidificante deve essere compensato con l’assunzione di alimenti a contenuto alcalinizzante. Una passeggiata all’aria aperta, in mezzo al verde, o una corsa in bicicletta migliorano l’apporto di ossigeno e promuovono il rilascio di acido carbonico sotto forma di anidride carbonica. Evitare, se possibile, situazioni che generano stress». Quali rimedi si possono trovare in farmacia? «Integratori e nutraceutici alcalinizzanti, a base di carbonato di magnesio, carbonato di calcio e zinco: prodotti che contribuiscono al mantenimento di un normale metabolismo acido-base». Roberta Bezzi


FARMACIA MONTANARI

LE AZIENDE INFORMANO

Un nuovo servizio di consegna medicinali a domicilio in tutto il comune di Ravenna Con “Farmacia-Casa” basta una richiesta al telefono, via mail o web per ricevere farmaci, parafarmaci e ausili, sia con sia senza prescrizione, direttamente nelle proprie abitazioni Consegna standard in giornata, express in due ore Aperta nel 1980, la Farmacia Montanari di via Enrico Mattei 30 a Ravenna, presenta un’interessante novità: Farmacia-Casa, il servizio di consegna medicinali a domicilio, attivato proprio nei giorni scorsi. «Da sempre cerchiamo di essere innovativi e al passo con le esigenze della nostra clientela – afferma il dottor Andrea Montanari, responsabile del servizio –. Sono state in particolare le persone più anziane a segnalarci questa necessità, perché sono quelle più in difficoltà. Ma non solo. La vita oggi è molo frenetica e stressante e, a volte, spostarsi anche per fare pochi chilometri significa perdere tempo e dover affrontare l’odioso traffico. Capita quindi che, anche chi può contare su una buona rete familiare con figli e nipoti, preferirebbe ugualmente disporre di questo tipo di servizio per non disturbare o arrecare disagio alla giornata lavorativa dei propri cari. Ecco quindi perché la nostra farmacia, da sempre attenta a fornire servizi di qualità a 360 gradi, ha deciso di investire in questa direzione. Già i primi ottimi riscontri ci confermano in merito alla bontà della scelta effettuata». Ecco come funziona il servizio Farmacia-Casa, che consiste nella consegna a domicilio di farmaci, parafarmaci e ausili (carrozzine, stampelle, etc.), sia con sia senza obbligo di prescrizione, in tutto il comune di Ravenna. La consegna sarà effettuata previo contatto che potrà avvenire mediante: telefono e/o whatsapp al numero 335 6076555, e-mail all’indirizzo ordini@farmacia-casa.com o via web compilando l’apposito modulo di richiesta online sul sito www.farmacia-casa.com. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 19.30 e il sabato mattina dalle 8.30 alle

DISABILI E OVER 65 CONSEGNA GRATUITA PER CHI NON PUÒ RECARSI IN FARMACIA

In accordo con le associazioni FAND, ANMIL, ANMIC, UNMS, UIC e PORTE APERTE, il servizio Farmacia-Casa è gratuito per i disabili, così come per gli ultra sessantacinquenni impossibilitati a recarsi in farmacia. «Il nostro servizio – spiega il Dottor Montanari – è dunque duplice: gratuito per gli aventi diritto, a pagamento per chi preferisce usufruire della comodità della consegna a domicilio, quando si è impossibilitati per impegni lavorativi o di qualsiasi altro tipo o magari ogniqualvolta si preferisca impiegare diversamente il proprio tempo libero».

12.30. Tutte le richieste pervenute entro le 11 del mattino, saranno evase nell’arco della giornata, mentre quelle pervenute dopo le 11 entro la mattinata successiva. Il costo del servizio è di tre euro per ordini inferiori a trenta euro, gratuita per ordini superiori. Sono accettate anche richieste express, con consegna entro due ore dall’ordine (previa verifica della giacenza in magazzino) con un costo di dieci euro. L’incaricato di Farmacia-casa – riconoscibile grazie a un’apposita divisa e munito di cartellino – provvederà al ritiro delle ricette per i farmaci con obbligo di prescrizione e alla consegna diretta per i farmaci senza obbligo, il tutto nel pieno rispetto della legge sulla privacy. «Questa è una vera e propria novità – spiega Montanari –. Per i farmaci che necessitano di prescrizione, siamo in grado di prelevare la ricetta sia a casa del paziente sia direttamente dal medico, previa autorizzazione. Alla consegna, inoltre, il cliente riceverà sempre i propri farmaci con lo scontrino che riporterà il proprio numero di tessera sanitaria. Il pagamento può essere effettuato in contanti o con bancomat mobile».

APP PER SMARTPHONE DISPONIBILE L’APPLICAZIONE DA SCARICARE SUL PROPRIO TELEFONINO, PER UN SERVIZIO DAVVERO A PORTATA DI MANO

Per chi ha uno smartphone, è davvero molto semplice poter usufruire del servizio di consegna medicinali a domicilio di Farmacia-Casa. A portata di mano… Come fare? Basta semplicemente scaricare sul proprio telefonino l’App “Farmacia-Casa” da Google Play oppure da Apple Store, a seconda che si abbia un dispositivo di tipo Android o Ios. Dopo aver letto le caratteristiche del servizio nella sezione “Come funziona”, è sufficiente toccare il carrellino “Ordina”, affinché compaia il modulo di richiesta di consegna a domicilio dei farmaci, che va compilato con il proprio nome, cognome, indirizzo, località, e-mail e con l’indicazione chiara dei prodotti. Si procede poi con l’invio dell’ordine e il “gioco” è fatto.


RAVENNA &DINTORNI 21/12 2016

TEMPO LIBERO

44 ARIETE

BILANCIA

Il vostro trend complessivo non è male e ve ne accorgerete nel fine settimana, con balli e canti natalizi e afrori suini beneauguranti. A patto però di non trascurare i rapporti, familiari e di lavoro, che talvolta con i vostri modi da gruisti rischiano di emulare la caduta del governo del nostro Paese.

Nonostante la Luna nel segno, giovedì e venerdì saranno le giornate più nervose: le visite di dovere in vista delle feste ed eventuali tensioni col partner potrebbero sbucciarvi gli zebedei come cipolle. Non lamentatevi e combattete lo stress con l’arte della fornicazione, singles o fedifraghi che siate.

TORO

SCORPIONE

È tempo di bilanci e soprattutto di fare il punto sulle situazioni che non vi convincono. Nonostante un certo sollievo economico, permane un sottofondo di preoccupazione, sul quale però riuscirete a sorvolare almeno per dedicarvi ai preparativi delle feste. Ma a Natale la stanchezza si farà sentire.

La Luna nel segno durante il week end di Natale, sarà per voi l’occasione di fare il punto della situazione e scremare ciò che non serve. Questo non significa però buttare dalla finestra rapporti e partner ultimamente traballanti. Sforzatevi di sorridere, anche per ricostruire ciò che non va.

GEMELLI

In vista del week end di Natale, producete garbo e ormoni più instabili di una maggioranza parlamentare. Non guastate l’atmosfera con quel sottofondo di preoccupazione latente che vi rende simpatici come antropofagi con la dissenteria. Dedicate le feste ai vostri affetti più cari!

SAGITTARIO

Buon

augura a tutti Natale e Buon

Anno

CANCRO

CAPRICORNO

Grazie all’appoggio di Mercurio e Marte vi aspetta una settimana positiva, anche per il budget da destinare alle feste, ma non intestarditevi se non tutto andrà come vorrete e cercate di non soffocare nella soda caustica i soliti fallo-cefali che rompono. Ottima la Vigilia in compagnia del partner.

Se gli ultimi impegni di lavoro prima delle feste vi portano via più tempo di quello che siete disposti a concedere, evitate reazioni acidule specie in famiglia e col partner. Perché anche se il bilancio di fine anno non si presenta in pareggio, è ricco però di buoni propositi e di nuovi progetti.

LEONE

ACQUARIO

Troppo concentrati sul lavoro, avrete poca voglia di dedicarvi ai preparativi delle feste. Riservate a giovedì e venerdì le beghe più urgenti e dopo sfoderate il miglior profilo delle vostre natiche, ma senza esagerare! Perché il Natale è fatto per i buoni sentimenti e non per prestazioni performanti.

Nonostante qualche preoccupazione economica non vi perderete certo i ritrovi benaugurali con gli amici. Ma proprio a Natale fate attenzione a non spalancare le fauci per eventuali imprevisti o disaccordi in famiglia. E nel caso fingete una serenità spalmata addosso come la nutella sul pane.

VERGINE

È vero che gli impegni sono tanti e la voglia latita, ma grazie al vostro senso del dovere riuscirete a evitare di comportarvi come un rottweiler con l’eczema ai genitali. Non sfigo-lamentatevi e approfittate del week end natalizio per trascorrere qualche ora serena in famiglia e con gli amici.

Anche se permane una certa preoccupazione per il rientro dalle feste, non lasciatevi prendere dallo sconforto. Avete sufficienti riserve di energie per fronteggiare ogni impedimento senza dover trascurare familiari e partner che vi reclamano. A Natale, però, rispettate anche la vostra stanchezza.

PESCI

Ravenna Viale Galilei 81/83 - tel. 0544 470102 - fax 0544 470075 info@asppi.ra.it - www.asppi.ra.it Faenza Via Cavour 25 - tel. 0546 25807 - faenza@asppi.ra.it Lugo Via Manfredi 41 - tel. 0545 33356 - lugo@asppi.ra.it

Certe preoccupazioni familiari e di lavoro rischiano di guastarvi i preparativi delle feste. È probabile che molti di voi non avranno voglia di incontri beneauguranti con gli amici, preferendo il caldo comfort della propria casa, in compagnia del partner e di un buon film. Andrà meglio a Natale.

PALLAVOLO GIOVANILE/UNDER 16

PALLAVOLO FEMMINILE/CAMPIONATO B1

Le ragazze di Brunetti-Branzanti puntano alla quarta final four

Teodora, capodanno da capolista

le portacolori della Teodora under 16: Maria Grazia Babini, Giada Baldi, Erika Bendoni, Eleonora Bisca, Virginia Bissoni, Elena Buccelli, Chiara Drapelli, Beatrice Gardini, Anna Gbola, Federica Lauciello, Giulia Maiolani, Matilde Mingozzi, Aurora Servadei e Federica Tarlassi

C’è la Conad SiComputer Teodora in testa alla graduatoria del girone B (che comprende le squadre romagnole e bolognesi) nel campionato d’eccellenza regionale under 16, grazie a 6 vittorie su 7 gare disputate. Il sodalizio giallorosso, guidato in panchina da Marco Brunetti e Valentina Branzanti, per poter difendere il titolo dovrà da prima qualificarsi per la seconda fase (un girone unico, cui accedono le prime quattro dei due gironi iniziali); poi puntare a guadagnare una delle prime quattro posizioni finali, ovvero quelle utili per aver accesso alla “final-four”, e per la Teodora sarebbe la quarta in quattro anni. Spazio a cura di Teodora Pallavolo Ravenna Teodoraravenna.it

Dopo il punto a Orvieto, il 7 gennaio al Pala Costa la Coveme terza Il 2016 sportivo della Conad Sìcomputer Teodora si chiude in testa alla classifica. Nell’ultima giornata prima della pausa natalizia, il decimo turno del campionato di pallavolo femminile B1, Le giallorosse hanno raccolto solo un punto a Orvieto, sufficiente però a conservare il primo posto ora in coabitazione proprio con le umbre della Zambelli. Il momento clou del match in scena il 17 dicembre è stato con Ravenna avanti 2-1 e la possibilità nel quarto parziale di giocare la freeball per il 22-20 senza riuscire a capitalizzarla. A quel punto le ragazze di coach Caliendo hanno di fatto alzato bandiera bianca ma fino a quel punto del bigmatch la formazione giallorossa aveva dato l’impressione di poter far sua addirittura l’intera posta, reagendo con carattere all’1-0 casalingo. Il campionato riprende il 7 gennaio: alle 18 al Pala Costa (ingresso gratuito) arriva la Coveme San Lazzaro, attualmente staccata di tre punti da Ravenna a pari con l’Olimpia Cmc.

CENA DI NATALE

Per il presidente Compagnucci un 2016 d’oro È stata la mano della capitana Diletta Sestini a tagliare la torta finale alla cena degli auguri di Natale della Teodora. Erano presenti le atlete della prima squadra, alcuni dei gruppi giovanili, i rappresentanti delle aziende sponsor, i dirigenti, gli allenatori e i collaboratori. A fare gli onori di casa il presidente Annibale Compagnucci, soddisfatto di quanto sta facendo il sodalizio.


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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 12 al 18 dicembre 2016 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna

Legenda IQA Buona

Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

A cura del Comitato UISP RAVENNA - LUGO Sede di Ravenna: via G. Rasponi, 5 - tel. 0544 219724 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna Sede di Lugo: piazzale Veterani dello Sport, 4 - tel. 0545 26924 E-mail: lugo@uisp.it - www.uisp.it/lugo

Cittadini stranieri alla scoperta della storia, della cultura e dei monumenti di Ravenna, per accrescere l’appartenenza alla comunità, favorire l’integrazione e stimolare il confronto. Questi gli obiettivi del corso di formazione “Partecipare: nuovi cittadini tra antichi e moderni patrimoni”, promosso e organizzato dal Comitato FAI Emilia Romagna in collaborazione con l’Associazione Amici del FAI – Restauro Monumenti e Paesaggio Onlus, e con il FAI – Fondo Ambiente Italiano. Il corso si rivolge prevalentemente a cittadini di origine straniera al fine di diffondere tra i migranti che si trovano a vivere e lavorare a Ravenna la conoscenza del patrimonio storico artistico italiano. I partecipanti potranno poi a loro volta guidare i propri conterranei alla scoperta della città, parlando anche nella loro lingua. C’è un comune patrimonio artistico e ambientale da difendere, condividere, trasmettere ma prima di tutto conoscere, poiché non si può amare ciò che non si conosce! Le lezioni, in lingua italiana, riguardano i principali periodi storici della città e le relative testimonianze artistico architettoniche. Gli insegnanti guideranno gli studenti nelle lezioni teoriche – che si svolgeranno nella Sala del Consiglio Territoriale dell’Area Darsena in via Aquileia 13 – e nelle visite guidate. I requisiti per essere ammessi sono: permesso di soggiorno o titolo equivalente, maggiore età, buona conoscenza della lingua italiana (parlata e scritta) e di almeno un’altra lingua, interesse per gli argomenti trattati: storia, arte, cultura. Il corso è gratuito e si rivolge a un massimo di 30 persone. Per iscriversi occorre compilare il modulo che si trova sul sito www.amicidelfai.it e inviarlo alla mail: artepontetraculture.er@gmail.com oppure è possibile inviare la domanda d’iscrizione per posta a Segreteria- FAI Emilia Romagna - Via Marsala 7- 40126 Bologna. Le iscrizioni verranno raccolte entro sabato 31 dicembre 2016.

FORMAZIONE

Da gennaio 2017 le lezioni per diventare tecnico-educatore Uisp di nuoto

GIORNATA DELLO SPORT DI LUGO LUNEDÌ 26 DICEMBRE LA CONSEGNA A FLAVIO MAZZANTI DEL MEMORIAL “GIAN FRANCO BETTI” Accogliendo la proposta della Uisp Ravenna-Lugo, anche quest’anno, in occasione della 45esima edizione della “Giornata dello Sport” di Lugo che sarà ospitata, come accaduto sempre negli ultimi anni, al Pala Banca di Romagna il 26 dicembre, il Comune di Lugo consegnerà una nuova onorificenza. Per ricordare nel migliore dei modi lo storico dirigente Gian Franco Betti, per trent’anni vera anima del Comitato lughese scomparso improvvisamente nei primi giorni dell’agosto 2015, durante la manifestazione verrà consegnato il secondo Memorial Betti. La ceramica verrà consegnata anche quest’anno da Riccardo Betti, figlio dello stesso Gian Franco, e da Marco Pirazzini, presidente Uisp Ravenna-Lugo. E dopo l’assegnazione del primo Memorial Betti nel 2015 a Lamberto Brognara, il prossimo 26 dicembre gli spettatori della “Giornata dello Sport” potranno applaudire la consegna della targa a Flavio Mazzanti. Mazzanti, 66 anni, storico dirigente Uisp, ha collaborato per anni fianco a fianco con Betti nel settore Calcio prima come arbitro poi come responsabile d’attività. Tutt’ora Mazzanti fa parte del gruppo dirigente del Comitato Uisp Ravenna-Lugo ed è uno dei principali riferimenti del Coordinamento che gestisce il Campionato Romagnolo di Calcio a 11.

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FONDO AMBIENTE ITALIANO

FARMACIE

ARGO

RAVENNA &DINTORNI 22/12 2016

La Uisp Ravenna-Lugo promuove, con inizio dal mese di gennaio 2017, un nuovo Corso di formazione per tecnicoeducatore di nuoto, un’iniziativa pensata per garantire la continuità nelle lezioni proposte all’interno delle piscine di Ravenna e Lugo e mantenere allo stesso tempo un livello qualitativo il più possibile soddisfacente per tutti i soci. La prova di ammissione è prevista per venerdì 20 gennaio 2017 alla Piscina Comunale “Gambi” di Ravenna, mentre l’esame finale si svolgerà, indicativamente, tra aprile e maggio. L’obiettivo dichiarato del corso è quello di formare personale certificato con Brevetto Uisp da Tecnico Educatore Nuoto da inserire successivamente nell’ambito delle attività motorie e sportive in acqua (piscina e mare).

Per prendere parte al corso è necessario essere in possesso del diploma di scuola media superiore e della tessera Uisp di tipo “D” che potrà essere sottoscritta al momento dell’iscrizione. Il corso avrà la durata di 70 ore e prevederà lezioni che si terranno durante il week-end o in giornate feriali in orari serali. Le lezioni tratteranno argomenti teorici in aula e pratici in vasca. L’allievo al termine del corso dovrà effettuare un tirocinio pratico di almeno 50 ore in uno dei Centri Nuoto Uisp (a Ravenna la piscina comunale “Gambi” oppure il Centro Oasi Uisp; a Lugo la piscina comunale). Al termine di tale percorso è previsto un esame sia in forma scritta che orale. La quota di partecipazione è di euro 250,00, non comprensivi di tessera Uisp associativa e assicurativa obbligatoria. Le lezioni pratiche si terranno alle piscine di Ravenna (via Falconieri, 31) e al centro Oasi Uisp. Lezioni teoriche nelle sedi Uisp di Ravenna, Lugo e al Centro Oasi Uisp. Per informazioni: Uisp Ravenna-Lugo Sede di Ravenna - via Rasponi 5 tel. 0544 219724; Sede di Lugo - piazzale Veterani dello Sport 4 tel. 0545 26924.


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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 22 dicembre 2016

settimanale

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