Giovedì 23 marzo 2017 n.715 RAVENNA&DINTORNI
Piazza S.Francesco Ravenna
Frutta e verdura, carne, formaggi, pane, biscotti, conserve, frutti di bosco, ecc.
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Settimanale di informazione FREEPRESS
Il mercato dei produttori BI OLOGI CI locali
www.ravennaedintorni.it
Tutti i martedi pomeriggio dalle 16,00 alle 20,00
IN BIBLIOTECA
Un corridoio della biblioteca Classense con uno dei gatti che la abitano
CAMBIO DI DIREZIONE IN CLASSENSE: INTERVISTE, NUMERI E PROSPETTIVE SOCIETÀ
Anteprima
a pagina 5
Mercatini e piante in piazza Kennedy Ultimati i lavori per la pedonalizzazione, l’ex parcheggio torna a nuova vita
INSERTO DA CONSERVARE 12 PAGINE CENTRALI
FISCO
da pagina 10
DARSENA
a pagina 7
L’impianto Cmc deve chiudere entro giugno POLITICA
a pagina 16
Martina a Ravenna per sostenere Renzi TEATRO
a pagina 21
Entra nel vivo il festival “Corti da sogni”
• Redazione tel 0544 271068 • redazione@ravennaedintorni.it • Pubblicità tel. 0544 408312 • info@reclam.ra.it
a pagina 27
SALUTE
a pagina 6
Tutti i redditi in provincia: i cervesi restano i più poveri
Show cooking tra i container sul canale Candiano
a pagina 20
“Mr Pùntila” in scena all’Alighieri CINEMA
GUSTO
Tutte i benefici della vitamina B12 e i cibi con cui assumerla a pagina 30
GGIO €A 0,08 PIA OM COPrezzo
ISSN 2498-9495
OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 23/3 2017
3
L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
Evviva la cultura della partecipazione
di Gianluca Costantini
L’attacco ai nudisti del fratino di Moldenke
di Fausto Piazza
In tempi in cui si parla tanto di “populismo” è singolare il moltiplicarsi in questi ultimi tempi intorno a progetti culturali – in particolare legati alle arti performative – di chiamate pubbliche a far parte di uno spettacolo. Ravenna Festival, che è la più importante e autorevole manifestazione artistica cittadina ne ha recentemente lanciate ben tre. La possibilità per il “popolo” di aderire a questi appelli e far parte così di un cast di opera teatrale o di un balletto, oppure di esibirsi in audizioni pubbliche, è ancora aperta in tutti i casi (si veda l’inserto sui programmi del festival 2017, all’interno di questo giornale). Una di queste chiamate, rivolta a cittadini ravennati (e non) – praticamente di tutte le età – è stata promossa dalla compagnia teatrale delle Albe, impegnata nella messa in scena di “Inferno”, la prima delle tre cantiche della Commedia dantesca che dovrebbero essere allestite biennalmente da qui al 2021. In verità Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, che sono fondatori e anima delle Albe, hanno sempre immaginato un teatro tanto vitale quanto partecipato, portando avanti la straordinaria esperienza della non-scuola e degli adolescenti che si catapultano, anima e corpo dentro una “loro” rappresentazione e interpretazione di testi classici. Quindi non si tratterebbe di una novità, senonché a questa chiamata hanno risposto – finora – 540 cittadini. Un risultato ben oltre le aspettative. A questo si aggiunge la chiamata pubblica per uno spettacolo di danza del coreografo francese Dubois a cui “servono” 40 uomini (fra i 20 e i 60 anni circa) a cui si chiede solo il coraggio di esibirsi sul palco del Pala De André e quel minimo di prestanza fisica per reggere corse e “ammucchiate” nell’arco di poco più di ora. Non è consentito a danzatori professionisti o dilettanti. Insomma solo gente comune con tutti i suoi difetti. Si sono già fatti avanti in una ventina, fra cui una squadra di biathlon al completo. Manca solo l’ultima chiamata, quella di Cristina Muti rivolta alle giovani energie creative locali. Non c’è premio e non c’è cast in cui essere inseriti, ma c’è da scommettere che tanti vorranno provare l’ebbrezza di un’audizione pubblica. Forse nell’epoca dell’apparenza e dell’esibizionismo ci sarà anche qualcuno che vuol solo farsi notare, e ci sarà anche qualche snob che continua a pensare che l’arte la devono intraprendere solo i professionisti... Ma che intorno alla cultura ci sia una così intensa voglia di partecipare come protagonisti e non solo spettatori è una consolazione notevole, pensando al cinismo e all’ignoranza che dilagano.
Era da un po’ che non vi tenevo informati con titoli di giornali o dichiarazioni che qui riprendo – tra virgolette – testualmente. - «Cagnoni: “Fatemi uscire dal carcere col braccialetto”» (tutta colpa dell’ideologia gender che ci instillano fin da piccoli, direbbe il Popolo della Famiglia di Adinolfi); - «I mendicanti in centro non possono stare, non è un atto di accoglienza tenere persone senza fissa dimora...» (non mi ricordavo avesse vinto la Lega al ballottaggio di Ravenna. Ah no, scusate, è il vicesindaco repubblicano che parla al Corriere...); - «Con la tenacia di chi crede in quello che fa, inizia da oggi per alcuni di noi una nuova avventura di costruzione di articolo 1- MDP» (e solo per quel nome – “Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista”, non so se rendo – sono certo che la tenacia dovrà essere tanta, ma proprio tanta, fuori dal Pd, caro ex segretario comunale del partitone, Giangi Baroncini); - «Ex arbitro di calcio si masturba alla festa dei bimbi» (titolano i quotidiani tanto per abbassare i toni delle polemiche, omettendo però di scrivere la fede calcistica, stando a Inter Channel, juventina); - «Un attacco ai nudisti» (secondo il titolare lo è stato l’incendio al campeggio di Lido di Dante nell’area naturista, ma in realtà il vero attacco ai nudisti è quello sferrato dal fratino, un uccello, che nidifica vicino alla spiaggia e per cui la Bassona dovrà restare chiusa fino a luglio: previsti guardoni nella fase dell’accoppiamento);
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
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- «Ibridi di cinghiale allo stato libero nelle zone protette del litorale sud» (l’allarme di Alvaro Ancisi che vorrebbe più esemplari ibridi anche in città, che inquinano meno); - «Nel corso del mese di febbraio la piazza verrà riaperta in toto e sarà completamente fruibile» (disse il sindaco De Pascale in gennaio, sperando di poter fare meglio del suo predecessore Matteucci che aveva annunciato la riapertura di piazza Kennedy nel giugno del 2016. Purtroppo per lui, invece, è “già” tutto finito, proprio in queste ore. Che dire, un peccato non poterne più parlare, di questo cantiere...).
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SOCIETÀ
RAVENNA &DINTORNI 23/3 2017
4 INCONTRI
ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA A LUGO E RAVENNA Il noto editorialista del Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia presenta il suo libro Credere tradire vivere. Un viaggio negli anni della Repubblica (il Mulino) il 27 marzo alle 21 all’hotel Ala d’Oro di Lugo e il 28 marzo alle 17 alla biblioteca Oriani di Ravenna. L’autore nel libro racconta come il cambiamento/tradimento sia stato vissuto, interpretato e concettualizzato nella recente storia politica italiana e posa uno sguardo severo sulla storia intellettuale e culturale italiana.
L’AFFRESCO
VISIVO DEL
BEL PAESE
DI ITALO
MOSCATI
Venerdì 24 sarà a Castel Bolognese lo scrittore e regista milanese Italo Moscati. Alle 10, al Cinema Teatro Moderno, presenterà ai ragazzi delle scuole medie il film don Chisciotte di Orson Welles, spiegando loro come dal romanzo il regista è passato al film. Alle 21 sempre al Moderno presenterà il suo ultimo documentario: 1,200 chilometri di bellezza, una sorta di affresco visivo dell’Italia.
STREET
ART, TAVOLA ROTONDA COL SOPRINTENDENTE
Degrado urbano o street art? Il tema, provocatorio, è al centro della serata organizzata da Assoraro (Associazione di Idee per Ravenna e la Romagna) per venerdì 24 marzo alle 20.30 alla sala D’Attorre di via Ponte Marino a Ravenna. Saranno presenti gli autori del libro “Ravenna Walls” tra cui l’ex sindaco di Forlì Roberto Balzani (docente di Storia contemporanea all’Università di Bologna). Il volume raccoglie degli scritti sul tema della street art e un’ampia rappresentazione fotografica dei murales realizzati a Ravenna curata da Giampiero Corelli e realizzata con il contributo degli studenti del Liceo Classico. Seguirà una tavola rotonda con la presenza del soprintendente Giorgio Cozzolino e dell’assessore Valentina Morigi.
AL
PUB
MACGOWAN
TRA MUSICA E SPORT
Sabato 25 marzo alle 18 al Mac Gowan Pub di Ravenna il musicista e giornalista Antonio “Tony Face” Bacciocchi presenta "Rock'nSport, Musica, Discipline Olimpiche e anche no", libro scritto con la collaborazione di Alberto Galletti ed Elena Miglietti nel quale si trovano connessioni, corto circuiti e curiosità tra la musica e lo sport.
SOCIETÀ CIVILE CONTRO
IL RAZZISMO CON
RIVERA
A
LIDO
DI
VISITE GUIDATE
Un tour tra l’ex disco e il monastero Aperture straordinarie in tutta la provincia con le Giornate Fai
Il 25 e 26 marzo tornano in tutta Italia le giornate Fai (Fondo Ambiente Italiano) di primavera con l’apertura straordinaria di oltre mille siti in Italia. A Ravenna, volontari e apprendisti ciceroni guideranno il pubblico alla scoperta della Biblioteca Classense, rinnovata dopo i recenti restauri che hanno riportato alla luce spazi e opere d’arte da tempo nascosti (vedi pagina 14). La biblioteca sarà visitabile sabato dalle 15 alle 18.30 e domenica dalle 10 alle 18.30. Domenica pomeriggio, al termine delle visite, nell’attigua Chiesa di San Romualdo (che oggi ospita il Museo del Risorgimento) il coro ravennate Chorus Fantasy, diretto da Annalisa Gardella, proporrà una selezione di brani tratti da musical e dal repertorio pop e rock internazionale. A Cervia sarà possibile visitare la storica ex discoteca Woodpecker, oggi abbandonata (sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18); a Faenza è in programma venerdì 24 alle 17.30, la visita al piano nobile di Palazzo Ghetti, che conserva affreschi di Felice Giani perfettamente conservati. Aperto a tutti, Palazzo Laderchi con il suo Gabinetto Astronomico, si inserisce nel panorama neoclassico faentino, con opere del Giani, e sarà visitabile sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Infine, nella sola giornata di domenica (con possibilità di pranzo e alloggio su prenotazione), dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, sarà possibile visitare l’Istituto Emiliani di Fognano, il più grande monastero femminile in Italia. Suor Marisa accompagnerà i visitatori sul suo monopattino, ormai diventato il simbolo di questo convento. Infine, a Lugo, le visite guidate sono al cinquecentesco complesso della Chiesa del Carmine, oggetto di recenti restauri, che racchiude numerose opere d’arte. Sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17, domenica dalle 11 alle 18.
DANTE
In occasione della Giornata mondiale contro il razzismo del 21 marzo continuano gli appuntamenti a Ravenna. Venerdì 24 marzo alle 18 alla casa delle Culture sarà possibile incontrare Anna Maria Rivera, che parlerà del “Circolo vizioso del razzismo istituzionale” e di come oggi i migranti approdino in un’Europa disseminata di confini blindati, muri e barriere di filo spinato. Domenica 26 alle 16 al Livingston Art Cafè di Lido di Dante l’appuntamento “Incontrarsi nella selva oscura” sarà dedicato a una comunità intera (Lido di Dante) dove buone pratiche fondate su relazioni umane infrangono paure e discriminazioni omofobiche.
NATURA
MERCATINI VINTAGE
PER BENEFICENZA IN PIAZZETTA
SERRA
Il Rotary club Ravenna Galla Placidia presenta sabato 25 (dalle 9 alle 20) e domenica 26 marzo (dalle 10 alle 13) l’iniziativa benefica “Scopri e indossa il tuo vintage. Regala una seconda vita a capi originali e oggetti del cuore”. Per due giorni, nella sala Serra della Banca popolare dell’Emilia Romagna di piazzetta Serra, a Ravenna sarà possibile trovare abiti originali, firmati, e poi monili, accessori, borse, scarpe ma anche piccoli complementi di arredo e libri d’arte. Il ricavato andrà in favore de Il Sentiero dello Gnomo, associazione bolognese che si occupa di sostegno all’infanzia.
INAUGURA
IL
GARAGE SALE
ANCHE ALL’ESTERNO
Domenica 26 marzo primo appuntamento primaverile, dentro e fuori l’Almagià di Ravenna, con il Garage Sale. Tutta l’area in darsena sarà trasformate in “temporary shop” e ci sarà spazio anche per la musica e l'arte. Dalle 10.30 alle 19.30. Nel corso di tutta la giornata saranno attivi i punti di ristoro Rifocillo, Vino al Vino e Big Blue.
L’ex discoteca Woodpecker di Milano Marittima in una foto di Adriano Zanni
Primavera tra saline e fenicotteri È stata presentata all’Urban Center di Milano la decima edizione di Primavera Slow, il cartellone di eventi dedicati al turismo slow nel Parco del Delta del Po, organizzati e coordinati da Delta 2000. Oltre mille eventi tra escursioni a piedi, in bici, in barca, organizzati fino al 25 giugno. Nel Ravennate da segnalare già nel weekend del 25 e 26 marzo le escursioni in salina a Cervia (nella foto), la giornata dedicata ai cavalli in spiaggia del Fantini e poi le escursioni nell’area dell’Ortazzo e Ortazzino a Savio e gli eventi del museo Natura di Sant’Alberto, con escursioni alla scoperta dei fenicotteri in bici o in bus elettrico. Info e programma completo sul sito internet www.primaveraslow.it.
ARCHEOLOGIA LE
MUMMIE DI ROCCAPELAGO : CINQUE ANNI DI STUDI PRESENTATI A UN CONVEGNO DELL’UNIVERSITÀ
Il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Bologna, sede di Ravenna, presenta il convegno “Le Mummie di Roccapelago 3.0: la rinascita degli antichi abitanti attraverso cinque anni di studi” a cura di Stefano Benazzi, Giorgio Gruppioni, Mirko Traversari, con il patrocinio dell’Ausl Romagna e la collaborazione del gruppo Ausl Romagna Cultura, che si terrà a Ravenna venerdì 24 marzo, presso la Sala delle Conferenze in via Ariani 1. Si tratta di una scoperta che ha fatto il giro del mondo e che il 24 marzo vedrà la presentazione di cinque anni di studi, che porteranno sicuramente a risultati scientifici davvero importanti per archeologi, antropologi e studiosi di svariate discipline che, insieme, potranno ricostruire vita, attività e condizioni di salute di un’intera comunità tra XVII e XVIII secolo. La cripta sotto la Chiesa della Conversione di S. Paolo di Roccapelago ha restituito circa 300 inumati fra infanti, subadulti e adulti. Un numero rilevante di corpi, conservati in connessione anatomica parzialmente scheletrizzati, che erano stati deposti vestiti con camicie e calze pesanti, entro un sacco o un sudario, diverse decine di corpi conservano parti cospicue di tessuti molli mummificati. L’appuntamento è dalle 10.30 e la chiusura dei lavori è fissata per le 16.30.
SOCIETÀ
RAVENNA &DINTORNI 23/3 2017
5 PIAZZA KENNEDY/1 UN RESTYLING DA 1,6 MILIONI DI EURO In ritardo di 9 mesi rispetto agli annunci del 2015 – quando in giugno chiuse per sempre lo storico parcheggio del centro di Ravenna per dare il via al cantiere più discusso della storia recente della città – l’intervento di riqualificazione di piazza Kennedy è ora praticamente terminato (al netto del vano tecnico nella zona dove erano stati installati i bagni, ancora da sostituire). Si è trattato di un investimento di circa 1,1 milioni di euro a opera della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (che aveva già restaurato Palazzo Rasponi) a cui si deve aggiungere circa mezzo milione di euro del Comune di Ravenna resosi necessario a causa delle modifiche in corso d’opera del progetto.
PIAZZA KENNEDY/2
Una foto postata su Facebook dal consigliere comunale del Pd Rudy Gatta subito dopo la prima serata con i nuovi lampioni di piazza Kennedy, sostituiti dopo 4 mesi di cantiere
Finito il cantiere nell’ex parcheggio Il battesimo tra verde e mercatini Uno speciale weekend (sabato 25 e domenica 26 marzo dalle 10 alle 19) per salutare il ritorno della primavera (il titolo dell'evento, organizzato dalla Cna, è appunto "Assaggi di primavera") nella cornice di Palazzo Rasponi, a Ravenna, e per la prima volta anche nella nuova piazza Kenney, dove saranno presenti un'esposizione e una mostra-mercato di piante, fiori e arredo per casa e giardino. Contestualmente i produttori aderenti a Campagna Amica allestiranno in piazza un mercato con eccellenze enogastronomiche. In collaborazione con l’Istituto Perdisa ci saranno poi esempi di giardini verticali e una scuola di micro ortaggi. Dentro palazzo Rasponi verrà allestita una speciale Area del Gusto con appunta-
menti dedicati al cibo, con particolare attenzione alle proposte di ristorazione vegetarianain collaborazione con La Reverie e Vino al Vino-enoteca itinerante. Il piano nobile del palazzo ospiterà una vetrina dedicata all’artigianato di qualità e il salone delle feste farà da cornice a sfilate dedicate alla moda e alla bellezza. Da segnalare infine la collaborazione con il locale che già ha preso possesso di una parte della piazza con ombrelloni e tavolini, il Fellini Scalino 5: sabato pomeriggio, nel cortile di Palazzo Rasponi, aperitivo con l’arpa di Marta Celli e a seguire, su piazza Kennedy, concerto dei The Peter Sellers e, dalle 21, dj set. Programma dettagliato sulla pagina Facebook “Assaggi di primavera”.
PIAZZA KENNEDY/3
E dal 29 marzo arriva anche Bell’Italia
La manifestazione dedicata ai prodotti tipici fa tappa pure a Lugo, dal 24 Il tour di Bell’Italia fa tappa nel Ravennate. Da venerdì 24 a domenica 26 marzo (dalle 9 alle 20) l’appuntamento è per la prima volta a Lugo, in Largo della Repubblica e Piazza Martiri. Da mercoledì 29 marzo la manifestazione enogastronomica torna invece a distanza di un anno a Ravenna e “battezzerà” anche la rinnovata piazza Kennedy. Come noto si tratta di una sorta di “salone del gusto” all’aperto in cui si potrà andare alla scoperta dei sapori dei prodotti tipici provenienti da quasi tutte (14, in particolare) le regioni d’Italia. Il cuore della manifestazione sarà in piazza del Popolo ma Bell’Italia si allargherà anche in piazza XX Settembre e, appunto, nella nuova piazza Kennedy con degustazioni, mostre mercato, spettacoli e proposte di street food. Negli oltre quaranta stand complessivi si possono
trovare i prodotti tipici: dallo speck tirolese al pecorino sardo, dai cannoli siciliani alla piadina romagnola, dal lardo di colonnata al tartufo d’alba… A Ravenna l’appuntamento si prolungherà per cinque giornate, dal 29 marzo al 2 aprile, con eventi e spettacoli di cui parleremo anche sul prossimo numero di questo giornale.
H A M B U R G E R B E L L’ I T A L I A hamburger di mora romagnola e parmigiana di melanzane
Dal 27 marzo al 2 aprile ci trovate anche in Piazza Kennedy a Ravenna per l’evento Bell’Italia
piazza Duomo 8, Ravenna - tel. 0544.215691
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ECONOMIA
FISCO
Redditi, a Cervia i più poveri L’imponibile medio del 2015 inferiore di duemila euro rispetto alla media provinciale di 18.800 euro che è calata di appena 80 euro rispetto al 2014 In provincia di Ravenna si dichiara un reddito annuo medio di 18.818 euro, con un trend in discesa. I dati sono riferiti al 2015, ultimo anno d'imposta disponibile, e sono stati diffusi dal ministero dell'Economia e delle Finanze nei giorni scorsi. Emerge un reddito stagnante, che negli ultimi anni è rimasto sempre sugli stessi livelli, vale a dire poco più di 1.500 euro mensili. Nel confronto tra i comuni della provincia, si spazia dal minimo di 16.790 euro dei cervesi ai 20.836 euro dei ravennati. In questi quattromila euro ballano i valori degli altri sedici territori comunali. Unici a sfondare quota ventimila sono Lugo e Sant'Agata sul Santerno. Dall'altra parte della classifica, sopra Cervia, ci sono i 16.825 euro e spicci di Casola Valsenio e i 17.691 euro di Brisighella, pochi passi più su c'è Solarolo (17.762 euro). Analizzando i dati del 2014, si scopre che i ravennati dichiaravano in media 80 euro in più. La variazione maggiore è a Faenza, nel 2014 secondo territorio più ricco della provincia e nel 2015 sceso a 19.996 euro di imponibile medio, 400 euro in meno rispetto all'anno prima. Male pure Casola (-389 euro) e Cervia (-321 euro). I cittadini residenti nel comune di Ravenna hanno dichiarato 241,58 euro in meno. In positivo invece Sant'Agata (225,47 euro in più) con Bagnara di Romagna che svetta su tutti, avendo incrementato il suo imponibile medio di 226,19 euro. Chi si è ritirato dal lavoro percepisce ogni anno una pensione media di 15.870 euro, quindi circa 1.322 euro al mese. Gli anziani più poveri sono a Casola Valsenio (14.481), mentre nel comune di Ravenna le pensioni toccano quota 18.164 euro, dato che distacca di molto quello degli altri Comuni (Faenza è seconda a 16.914 euro). Assegno non troppo ricco anche a Cervia (14.976 euro) e a Bagnara di Romagna (14.600 euro). Vale la pena infine analizzare il reddito da lavoro dipendente, meno soggetto all'evasione fiscale. In questo caso l'imponibile medio è di 19.852 euro. Ancora una volta Ravenna sopra tutti (21.804 euro) con una bella performance dei cotignolesi (21.295 euro). Sopra i ventimila euro troviamo anche Bagnacavallo, Bagnara, Castel Bolognese, Faenza, Lugo, Riolo Terme e Russi. Ancora una volta è invece Cervia a chiudere la classifica, con un imponibile di 16.322 euro. Alessandro Montanari
-399
La variazione delle dichiarazioni dei faentini Comune ALFONSINE BAGNACAVALLO BAGNARA DI ROMAGNA BRISIGHELLA CASOLA VALSENIO CASTEL BOLOGNESE CERVIA CONSELICE COTIGNOLA FAENZA FUSIGNANO LUGO MASSA LOMBARDA RAVENNA RIOLO TERME RUSSI SANT'AGATA SUL SANTERNO SOLAROLO MEDIA PROVINCIALE
1.322
Il reddito medio mensile da pensione, le più basse sono a Bagnara Imponibile medio 2015 (€) Var 2015/2014 (€) 18.438,85 18.787,48 19.357,74 17.691,03 16.825,32 19.256,08 16.790,96 18.629,11 19.874,09 19.996,89 18.168,19 20.376,68 18.329,94 20.836,48 18.404,17 19.065,40 20.138,81 17.762,02 18.818,29
-2,10 -223,68 226,19 -137,06 -389,91 -130,94 -321,62 172,83 -175,72 -399,22 -26,82 129,14 -66,43 -241,58 -240,68 3,37 225,47 147,88 -80,60
Imponibile medio dipendenti (€)
Redditi da pensioni (€)
19.701,44 20.043,56 20.575,31 18.880,49 18.922,23 20.105,48 16.322,82 19.485,04 21.295,84 20.824,21 19.720,87 20.924,61 19.057,04 21.804,91 19.927,35 20.684,82 20.576,78 18.498,02 19.852,82
16.243,29 15.827,06 14.600,30 15.478,08 14.481,83 16.311,52 14.976,27 16.112,65 16.259,91 16.914,34 15.062,45 16.701,14 16.127,65 18.164,92 15.300,75 16.228,02 15.846,54 15.026,42 15.870,17
ECONOMIA
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OIL & GAS
AGENDA GLI AUTORI DI “ROTTAMARE MAASTRICHT” PRESENTANO IL LIBRO DA FELTRINELLI
L’ECONOMISTA BOITANI SMONTA I LUOGHI COMUNI SULL’ECONOMIA DAGLI INDUSTRIALI
DESTINAZIONE ROMAGNA: SE NE PARLA CON CONFCOMMERCIO A CERVIA
Come riaprire un processo di integrazione federale che riconnetta moneta e politiche di sviluppo, crescita e eguaglianza? Quali spazi possono diventare luoghi di rilancio di una politica democratica che superi l'agonia sempre più pericolosa di Maastricht? Massimo D’Angelillo e Leonardo Paggi, tra gli autori di “Rottamare Maastricht: questione tedesca, Brexit e crisi della democrazia in Europa”, presentano il loro libro il 27 marzo alle 17.30 alla libreria Feltrinelli in via Diaz a Ravenna. Enzo Morgagni dialoga con gli autori.
L'economista Andrea Boitani, docente all'Università Cattolica di Milano e redattore de lavoce.info, inaugura il ciclo di letture di Confindustria Romagna, "Idee sul domani": giovedì 23 marzo alle 16 sarà nella sede ravennate dell'associazione per presentare "Sette luoghi comuni sull'economia" (editori Laterza). Il libro esamina e smonta alcuni assiomi ripetuti come mantra, spesso fuorvianti: “Il problema è l’euro”, “è tutta colpa delle banche”, “bisogna fare le riforme”, “le banche centrali pensano solo all’inflazione”.
Un focus sui collegamenti per il turismo e sulla destinazione Romagna – intesa come offerta turistica capace di unire città d’arte, mare, collina, parchi e percorsi naturalistici – saranno al centro del convegno organizzato da Confcommercio per il 29 marzo a Cervia dalle 15 alla sala Batani di via Di Vittorio 26. Il programma prevede gli interventi di sindaci del territorio, l’assessore regionale al Turismo e i rappresentanti di categoria. Per informazioni e prenotazioni 0544-913913 oppure ascomcervia@ascomcervia.it.
Parte Omc: apertura con cinque ministri del Mediterraneo
LA SVOLTA IN BANCHINA Dopo anni di attesa la notizia è arrivata: l’impianto del gruppo Cmc per produrre bitume in Darsena dovrà traslocare. La Conferenza dei servizi che avrebbe potuto estendere l’autorizzazione per altri quindici anni infatti ha dato il proprio diniego. L’impianto deve chiudere con date ravvicinate: al 30 aprile dovrà cessare la produzione dell’impianto e al 20 giugno quella del conglomerato. Comprensibile la soddisfazione del sindaco Michele de Pascale che su questo tema aveva preso impegni precisi durante la campagna elettorale e che può quindi ora vantare un successo, e insieme a lui a gioire è in particolare Sinistra per Ravenna, la lista in appoggio al Pd che si era particolarmente spesa su questo tema. «Nella decisione della Conferenza - ci spiega il primo cittadino - ha naturalmente pesato la documentazione prodotta dal Comune. Si trattava di un tema che si trascinava da anni, e per noi è un risultato importante anche per il rilancio dell’intera zona Darsena. La chiusura dell’impianto industriale potrà favorire
Via dalla Darsena il bitumificio Cmc Soddisfatto il sindaco: «Abbiamo privilegiato le ragioni di salubrità ambientale» lo sviluppo di nuovo progetti e attrarre investimenti». Resta il tema importante dei lavoratori di Cmc per cui si profila il rischio della cassa integrazione. «So che l’azienda sta facendo valutazioni industriali su come procedere, noi siamo pronti a sveltire il più possibile tutte le pratiche burocratiche per permettere a Cmc di attivare un nuovo impianto e garantire i livelli occupazionali, ci sono state fatte alcune proposte sulle quali stiamo valutando tempi possibili dei rilasci autorizzativi. Sono soddisfatto anche di essere riuscito a far dialogare residenti e lavoratori, che pure esprimono interessi diversi ma che sono tutti incolpevoli di una situazione che andava risolta. Resta vero che in questo specifico caso tra le ragioni della salubrità ambientale e quelle dell’occupazione, è giusto privilegiare le prime». (fe. an.)
L’impianto Cmc accanto alla torre Zucchi, nel cuore della Darsena di città
Per ragionare sulla crescente domanda di energia del futuro (più 30 percento al 2035) i rappresentanti dei Paesi del Mediterraneo e alcuni tra i massimi vertici dell’industria dell’oil&gas internazionale si sono dati appuntamento all’Offshore mediterranean conference (Omc), l’evento biennale dedicato agli operatori dell’upstream, che si terrà a Ravenna dal 29 al 31 marzo. La tredicesima edizione di Omc, presentata il 15 marzo a Roma al ministero dello Sviluppo Economico, sarà inaugurata il 29 marzo alle 10.30 con la sessione plenaria sul tema “Transizione verso un mix energetico sostenibile: il contributo dell’industria dell’Oil&gas” dal ministro Carlo Calenda, con i ministri delle Risorse Energetiche di Egitto, Iraq, Cipro, Libano e Grecia, e gli amministratori di Eni, Claudio Descalzi, e Edison, Marc Benayoum. La principale vetrina dell’oil & gas nel bacino del Mediterraneo, vedrà la partecipazione di oltre 1.300 delegati, dei rappresentanti di paesi produttori non solo del Mediterraneo, ma anche dell’Africa Subsahariana e del Medio Oriente, si sviluppa al Pala De André su un’area espositiva di 30 mila metri quadrati e ospiterà 650 espositori provenienti da 30 Paesi, la presenza di tutte le maggiori Oil Companies europee, del Nord Africa e del Medio Oriente.
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L’INTERVISTA
La nuova direzione della cultura Dalla Classense al Mar fino alle convenzioni: parla il dirigente Maurizio Tarantino
di Federica Angelini
È ufficialmente in servizio dal 13 marzo e di uffici ne ha ben tre, segno plastico della vasta e variegata materia di cui è chiamato a occuparsi. Maurizio Tarantino, classe 1961, napoletano con un importante curriculum tra la città partenopea, Roma e Perugia nell’ambito in particolare della biblioteconomia e delle lettere, è stato prescelto dal sindaco Michele de Pascale nella terna selezionata dall’apposita commissione per diventare dirigente alla Cultura del Comune di Ravenna nonché direttore della biblioteca Classense. Lo incontriamo qui, in uno di quei tre uffici tra cui dovrà dividersi (gli altri due hanno sede al Mar e a Palazzo Rasponi). Direttore, si sta ambientando? Quali sono le prime impressioni? «Che dire? La città è bellissima e sto innanzitutto constatando la grande competenza di chi lavora sia qui in Classense, sia negli altri servizi e questo per me è di grande conforto. C’è da fare tanto, ma sicuramente non si tratta di partire da zero». Cominciamo dal suo ruolo di direttore della Classense. Qual è la sua idea di biblioteca? Quanto deve essere luogo di conservazione e quanto invece soggetto attivo e promotore di iniziative che portino i cittadini a frequentarla? «È un tema molto complesso su cui sto lavorando da tempo perché mi si è posto in modo molto impellente e concreto a Perugia, alla biblioteca Augusta, che aveva problemi simili. Come può evolvere una biblioteca storica e civica? Da un lato c’è bisogno di intervenire perché l’evoluzione naturale le porterebbe a diventare monumenti del passato, dall’altra parte è fondamentale che si continui a conservare il patrimonio. Qui per fortuna c’è sicuramente un gruppo di lavoro che fa in modo che la conservazione avvenga nel modo migliore. Dall’altra parte c’è però anche la necessità che la biblioteca si apra alla città. Come farlo? Io credo che bisogna inanzitutto premettere che questa è una biblioteca comunale, non è l’Università e quindi non possa e non debba fare l’Università. Immagino eventi di alto profilo, ma accessibili da un pubblico vasto, direi di alta divulgazione. Secondo me non esiste un oggetto, dal codice miniato al manoscritto, che non possa essere comunicato a un pubblico vasto. Questo è il compito di una biblioteca». Partendo dal patrimonio della biblioteca? Non immagina quindi la Classense promotrice di eventi o festival in città? «Dobbiamo partire da quello che abbiamo e penso non solo al patrimonio librario, ma anche dalla sua storia, da chi l’ha frequentata. Ci sono altri enti e altre istituzioni che chiamano autori e svolgono attività importanti. Sono quindi favorevole a qualsiasi tipo di aperture considerando però che qui io mi sento direttore della Bibilioteca Classense ma mi sento anche, perché lo
sono, dirigente delle attività culturali. Il mio obiettivo è fare in modo che la proposta culturale di questa città sia ampia, ricca, ma anche armoniosa, se sono bravo si potranno evitare sovrapposizioni. Se non lo sono, sono a tempo determinato...» Ecco, il fatto di avere un contratto per tre anni rinnovabile per due non è limitante rispetto a un’istituzione secolare? «Io sono favorevole al tempo determinato, la trovo una cosa sana che può evitare ingessature. Penso che nelle istituzioni culturali ci debba essere un nucleo forte e stabile di funzionari che garantiscono appunto il funzionamento dell’istituzione, ma il dirigente deve essere misurato. Poi, se ci piacciamo a vicenda sono disposto a stare qui fino alla pensione e pure dopo...» Lei è stato direttore a tempo determinato a Perugia mentre governava il Pd ed è stato sostituito dopo le elezioni. In rete è facile trovare appelli dei suoi collaboratori affinché lei restasse al suo posto... «Ci tengo solo a dire che in quel caso come in questo ho partecipato a un concorso e sono stato scelto e chiamato da sindaci e amministratori che non conoscevo prima... Ci ho lavorato sei anni e mezzo ed è normale che si sia creato un clima di collaborazione con i colleghi». Quindi lei a Ravenna non conosceva nessuno? Non ha mai frequentato la città? «Sono venuto varie volte per lavoro, negli anni Novanta, perché la Rete interbibliotecaria di Romagna per noi a Napoli era un modello e ho avuto modo di visitare un po’ la città. Ho avuto contatti via mail con colleghi, nient’altro». Lei ha una carriera da bibliotecario, mentre qui dovrà occuparsi anche di altro, a cominciare, per esempio dal Mar. Quale sarà il suo ruolo? Farà anche il direttore artistico? «Sì, è vero, ho diretto la biblioteca crociana a Napoli e l’Augusta, ma ho sempre condotto parallelamente anche attività di studio come italianista e ricercatore. E in particolare per tre anni a Napoli ho seguito un progetto da 15 milioni di euro che partiva della regione Campania, di cui ho curato la progettazione esecutiva e la direzione scientifica. Era un progetto dal taglio molto trasversale che metteva insieme musei, archivi, realtà varie, contenuti culturali di provenienze diverse con venti progetti pilota. Quindi, ecco, non mi sento un
CURIOSITÀ IL LATO “POP” DEL DIRETTORE Italianista, studioso in particolare di Benedetto Croce e Niccolò Machiavelli, dantista, Tarantino ha anche un’anima pop: darebbe il Nobel per la letteratura a Stephen King, plaude a quello a Bob Dylan e quando gli chiediamo dei suoi gusti musicali si definisce un “vecchio rockettaro” che ama i Rolling Stones, ma anche la musica sinfonica, mentre non è un melomane. In generale, più che a teatro preferisce andare al cinema, con un debole per i film Pixar, di cui è una sorta di vero cultore.
«Certo, assolutamente lì si tratterà di fare bene la scelta, di correggere eventuali cose che non vanno. Mi vedo più in un ruolo di organizzatore e facilitatore dell’esplosione delle competenze». Un’altra partita importante di cui dovrà occuparsi è il sistema delle convenzioni con soggetti che si occupano di musica, teatro, danza, e varie altre forme culturali, ormai in scadenza. La convince come meccanismo? «È uno di quei temi molto delicati perché chiamano in gioco da un lato la vita quotidiana delle persone che ci lavorano e dall’altro i soldi dei cittadini, Ci sto lavorando, su questo non posso dire nulla al momento».
Prendiamo le mostre bibliografiche: secondo me o sono a costo zero e pensate per chi frequenta la biblioteca, oppure per la mostra bibliografica devo avere 500mila euro da spendere e allora arrivano anche gli americani a vederla. L’evento culturare di alta qualità può attrarre frotte però va gestito e serve qualcuno che se ne occupi. Io il problema per conto mio ce l’ho presente, il Comune è uno solo e bisogna che ci sia un po’ di armonia, la cultura deve lavorare con turismo e tutti gli altri settori». Come giornale siamo stati tra i primi a lanciare l’allarme per la biblioteca Oriani a corto di fondi dopo i tagli di Provincia e Fondazioni. Che futuro immagina per quella biblioteca? «Ho un legame particolare con Alfredo Oriani che molti non sanno fu scoperto proprio da Benedetto Croce (di cui Tarantino è studioso, ndr), ho scambiato moltissime pubblicazioni e mail con persone della Fondazioni Oriani pure senza averli mai conosciuti di persona. Detto questo, l’Oriani appunto è un ente indipendente e non sono io a sedere nel cda per conto del Comune. Ma se mi verrà chiesto un parere, posso esprimere una mia idea che viene da lontano: la biblioteca Oriani potrebbe diventare una delle più importanti biblioteche di storia contemporanea in Italia, soprattuto per il periodo che va dai primi del Novcento al Fascismo». Non lo è già? «Ne ha le potenzialità ma non assolve a questa funzione. Io immagino un’operazione a costo zero per il Comune che la trasformi in una biblioteca di ricerca e non più in una biblioteca pubblica, lasciando magari aperte le sale studio. In questo senso sarebbe possibile stringere un rapporto con la Classense che c’è, ma va migliorato. E penso soprattutto a un rapporto molto stretto con l’Università. Ma ripeto, non starà a me decidere». E per gli orari della Classense e delle biblioteche decentrate? «Mi piacerebbe pensare a un ampliamento, ora vedremo, magari ottimizzando le risorse». Nelle biblioteche ci sono molti lavoratori in appalto a cooperative: sa quanti sono e quanto gaudagnano? E per lei questo è un problema? «Anche su questo tema sto lavorando e non ho numeri precisi, anche per le diverse forme contrattuali utilizzate, in fondo sono qui da cinque giorni. Finora ogni giorno sono andato a sorpresa, senza farmi annunciare o accompagnare, in tutte le biblioteche decentrate, mi manca solo Piangipane, anche per avere un contatto molto diretto con i colleghi. Non so ancora quanto guadagnino ed è un tema su cui mi riservo di lavorare perché è fondamentale; ormai le istituazioni culturali funzionano così. Inutile rimpiangere i tempi in cui erano tutti dipendenti, quando c’erano poi anche tanti eccessi. Credo sia meglio che il numero di dipendenti sia congruo per dirigere e coordinare una serie di attività. È anche un modo per ringiovanire il personale e penso che le cooperative siano una grande ricchezza per le biblioteche e per le istituzioni culturali».
«Non voglio fare né
il curatore artistico, né quello editoriale, ma dare le coordinate
»
In campagna elettorale moltissimo si è parlato di criteri oggettivi da introdurre. «È chiaro che come dirigente non posso che essere felice se verranno istituiti criteri oggettivi. Ma cosa è oggettivo? Le presenze? I biglietti staccati? O la qualità delle cose fatte? E la qualità come si misura? La cultura è misurabile, ma non è facile, perché le cose reali non sono solo soldi e numeri: in una mostra, per esempio, contano i biglietti staccati, ma anche l’elenco delle pubblicazioni del curatore».
«Chi si occupa di turismo
può sfruttare un evento culturale, ma il mio ruolo non è riempire gli alberghi
»
novellino. Per quanto riguarda il Mar credo che il mio ruolo ovviamente non dovrà essere quello di direttore artistico, non voglio fare il direttore vecchio stile, né lì né qui, in Classense. Io darò le coordinate, ovviamente d’accordo con l’amministrazione, dirò come secondo me è meglio che si faccia una determinata cosa, ma dopodiché saranno le persone che ci lavorano a portare avanti i progetti. Il mio compito è creare un’organizzazione che faccia funzionare in modo armonioso la vita culturale di questa città e far lavorare bene le persone. Poi io qualche competenza specifica ce l’ho. Per esempio su Dante non mi pare di aver visto in città qualcuno che ne sappia più di me, allora magari sul fronte dantesco mi ci spendo in prima persone, ma sarà un’eccezione». Quindi per esempio immagina che avremo direttore artistici temporanei per le mostre?
Dipende anche da che obiettivo si pone un evento culturale. Deve essere anche un traino turistico? In passato il dirigente per Cultura e Turismo era il medesimo, ora lei invece si deve occupare solo di cultura. Quindi, un po’ provocatoriamente le chiedo: la capacità di attrarre turisti degli eventi non è un problema suo? «A una domanda così provocatoria non posso che rispondere che ovviamente mi pongo il problema. Ma è altrattanto vero che io non devo riempire gli alberghi, c’è un altro dirigente che se ne occupa. E secondo me sarebbe bene che chi si occupa di attività turistiche fosse in grado di sfruttare al meglio gli eventi culturali della città. Il flusso lo vedo in questo senso e non vedo un flusso contrario. Questo non significa che chi si occupa di cultura non deve pensare ai numeri dei flussi turistici.
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CLASSENSE/IL PROGETTO L’ultimo stralcio del progetto chiamato “Grande Classense” è ancora da concludere (vedi p. 14), ma già si pensa a una Classense ancora più grande. Parola del sindaco Michele de Pascale: «La biblioteca è sempre più fruita ed è al centro della vita culturale della città, quindi gli spazi non sono sufficienti, è una riflessione che stiamo facendo anche in vista di una maggiore integrazione con l’Oriani e pensando alla valorizzazione degli archivi del 900 che oggi sono in via di Roma. Vogliamo quindi mettere la Classense in condizione di offrire ancora maggiori servizi». A questo si aggiunga che la secolare biblioteca ravennate non potrà che avere un ruolo centrale in vista del 2021, settecentesimo anniverario della morte di Dante Alighieri, trovandosi peraltro vicino alla zona del silenzio. «Non possiamo pensare in nessun modo di affrontare il 2021 senza una riqualificazione di piazza Caduti, il settecentenario dovrà infatti essere occasione di rigenerazione urbana, come fu il seicentenario - spiega ancora De Pascale - chiederemo a tutti gli enti che si affacciano sulla piazza di intervenire da qui a due anni e in questo contesto stiamo pensando a dare un grande e nuovo ingresso alla Classense». Oggi alla biblioteca si accede da via Baccarini attraverso ingressi che il sindaco definisce «non all’altezza», in futuro invece vi si entrerà proprio da piazza Caduti, sfruttando una parte della scuola media Guido Novello (che peraltro sta in questi anni scontando un calo di iscrizioni, come tutte le scuole del centro storico). «Sarà un intervento che terrà in considerazione le esigenze della scuola naturalmente, e andrà a beneficio anche degli studenti, che sono tra gli utenti della biblioteca», assicura il sindaco. Non solo, la valorizzazione della
La grande biblioteca avrà un nuovo grande ingresso A destra in alto, il sindaco De Pascale inaugura una sala della Classense. Sotto l’ingresso della scuola media Novello in piazza Caduti
Come noto la Biblioteca Classense fa parte della Rete delle biblioteche romagnole, un progetto che è stato per lungo tempo all’avanguardia e che è sempre stato in capo alla Provincia che lo gestisce tutt’ora con fondi però regionali e con personale distaccato dalla Regione, dopo che sono state di fatto svuotate le Province di risorse per la cultura
parte retrostante della Classense dovrebbe passare anche da un drastico intervento su Largo Chartres. Lì infatti il Comune sta chiedendo all’Asl di radere al suolo l’edificio che fino a poco fa ospitava gli uffici nell’auspicio di veder sorgere un elemento di pregio di architettura contemporanea di cui potrebbe beneficiare la stessa biblioteca. Un progetto di ampio respiro, dunque, su cui stanno lavorando gli uffici comunali e a cui sta collaborando l’architetto Giampiero Cuppini a a cui si devono anche i progetti in corso per la “Grande Classense”. Tornando su piazza Caduti, da dove il Comune ha peraltro recentemente
Il sindaco: «In vista
del 2021 piazza Caduti dovrà essere rigenerata» abbandonato gli uffici in cui aveva sede l’Asp, trasferiti nell’ex Tribunale (in via d’Azeglio), spicca naturalmente il destino del Palazzo della Provincia, di cui De Pascale è attualmente presidente. In campagna elettorale aveva lanciato la (per la verità discussa) suggestione di trasformarlo in un albergo. In questo progetto di riqualificazione della piazza che destino potrebbe
avere? «Quella suggestione nasceva dalla prospettiva di un’abolizione delle Provincie dalla Costituzione che personalmente auspicavo ma che come sappiamo non c’è stata. Quindi ora il Palazzo della Provincia resta la sede dell’ente, ma da qui al 2021 contempleremo possibili interventi di miglioramento». Il tema del 2021 torna di frequente perché è centrale anche in termini di risorse disponibili che non sono ancora state quantificate. «Il Comune - dice il Sindaco - è pronto a fare la propria parte, ma ci aspettiamo che dallo Stato arrivino fondi importanti che possano riguardare sia l’organizzazione degli eventi, ma anche
interventi infrastrutturali legati all’avvenimento, perché per esempio dovremo intervenire anche sul Museo dantesco, come è successo per esempio con le celebrazione verdiane». Nel prossimo mese sono previsti incontri con il ministro Franceshini in cui si dovrebbe capire meglio l’entità delle risorse, in base alle quali si potrà anche valutare che tipo di direzione artistica affidare per la parte legata agli eventi. Al momento esiste un primo disegno di legge che metterebbe in campo qualche milione di euro per la celebrazione generale, ma non le risorse significative per Ravenna che si aspettano da Palazzo Merlato. (fe. an.)
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CLASSENSE/LA STORIA
Claudia Giuliani, da animatrice a direttrice: l’addio dopo quarant’anni in biblioteca Quando Claudia Giuliani iniziò a lavorare alla Classense il presidente del consiglio era Giulio Andreotti, il sindaco era il socialista Aristide Canosani, sui giradischi suonava Rimini di Fabrizio De Andrè e Ferdinando Camon vinceva il Premio Strega. Era il 1978 e Giuliani era una giovane laureata che entrava in servizio alla Classense come “animatore di biblioteca”, un titolo che non esiste più. Poi la lunga carriera che da 15 anni a questa parte l’ha vista come dirigente della Classense, prima con Donatino Domini e poi da sola alla guida dell’istituzione. Come è cambiata la Classense da quando iniziò a lavorarci a oggi? «È cambiata moltissimo. Ho conosciuto la biblioteca da molti punti di vista perché vi ho svolto lavori diversi. Quando l’ho conosciuta era una biblioteca di conservazione austera, ma molto frequentata, affiancata da una biblioteca popolare, la Ponti. Direi che e rimasto poco di quegli anni, in cui però inizio il cambiamento. La mia più grande passione è stato fin da subito il libro antico. Ho lavorato molto sulle edizioni del XVI secolo, numerose e importanti alla classense e ho cominciato a conoscerne il patrimonio e la storia. Questo ha creato i presupposti per guardare avanti». Come è diventata la Classense che si accinge a lasciare? «Oggi abbiamo una biblioteca aperta che ascolta la città. Ho creduto al fatto che diversi pubblici facciano la bibliote-
ca. Ho voluto attivare un dialogo con interessi che la città esprimeva in modo che in Classense trovasse un appoggio istituzionale, sia sulla ricerca che sull’attività culturale. È un luogo che esprime una forte identità come deposito di eredità e di memoria culturale, ma rappresenta anche una opportunità per la città come luogo di accoglienza e di espressione, di pensiero critico e di rielaborazione della memoria collettiva». Anche come edificio è molto cambiato, hanno aperto nuove aree come lo spazio Holden per i ragazzi, fino alla Sala Dantesca pochi giorni fa… «Sono stati anni di lavori ininterrotti e di continue inaugurazioni di nuovi
spazi, sempre pensati con una funzione precisa, e non aperti alla cieca». Come sono cambiati i fruitori della biblioteca in questi molti anni? «Sono cambiati radicalmente. Oggi si parla di “biblioteca sociale”. gli utenti non sono più semplicemente lo studioso che approfondisce le fonti o lo studente che cerca un libro, ma ci sono lavoratori online, studenti delle superiori che non vogliono più il libro ma cercano la biblioteca come luogo di concentrazione e ritrovo, e anche utenti insoliti a cui non eravamo abituati, che non sono interessati ai libri, ma vengono da situazioni di disagio, come senza tetto o rifugiati, e trovano nella bibliote-
ca un posto dove scaldarsi, bere un caffé, connettersi a internet ma anche un luogo bello in cui stare e in cui tutti sono uguali». Questa apertura a un pubblico così variegato ha dato anche dei problemi… «È un fenomeno che avviene in tutto il mondo. La biblioteca accogliente comunque non puo avere una vocazione sociale indiscriminata, e deve rimanere un luogo di riflessione , di lettura, di apprendimento. Ci sono delle criticità da governare la convivenza non è facile, ma al contempo la biblioteca non può sottrarsi a questa nuova funzione, che altrove, in altri paesi, è stata affrontata in modo piu strategico dalle politiche
bibliotecarie». Qual è una bellezza della Classense che i ravennati conoscono poco? «I libri, ancora troppo poco conosciuti. Xi sono dei libri importantissimi come degli straordinari manoscritti liturgici con miniature di grande eleganza, antichi libri a stampa, rare prime edizioni novecentesche, potrei fare tanti esempi…» Ha qualche rimpianto? «Sì, molti. Tante cose che volevo fare, ma non ho avuto tempo... Ci sono biblioteche private da studiare, carteggi da esaminare, nuovi spazi della biblioteca da aprire, le antiche librerie superiori, per esempio. Queste sono le cose che mi piacerebbe ancora fare». Quello di direttore della Classense è un ruolo molto complesso, il suo successore sarà sia direttore della biblioteca che dirigente comunale, crede sarà difficile seguire tutte queste cose contemporaneamente? «Credo ci sia il grande desiderio di fare a l meglio. Sicuramente ci saranno delle difficoltà, che andranno affrontate e superate con competenze manageriali e scientifiche. Ma quello di direttore di biblioteca è un lavoro quotidiano di contatto con la realtà sempre molto stimolante». Un consiglio al nuovo direttore? «Ascoltare e conoscere le realtà. La Classense svolge, grazie a competenti bibliotecari, attività di ricerca e di servizio sul patrimonio e per il pubblico, su diverse fasce di età, è un luogo aperto con problematiche legate alla fruizione e alla conservazione, anche del complesso storico monumentale dell’edificio, e inoltre la città vuole sempre essere ascoltata. Insomma è un lavoro complesso, faccio il mio in bocca al lupo al mio successore». E lei ora lei cosa farà? «Continuerò a lavorare, come ho sempre fatto». Matteo Cavezzali
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CLASSENSE IN NUMERI/1
CLASSENSE IN NUMERI/2
In calo utenti, prestiti e acquisti ma crescono le “decentrate”
Aumentano i giovani: il traino di Casa Vignuzzi e della Holden
14.683
Questo il numero di utenti attivi nel corso del 2016 Nel 2014 erano stati 16.546
Uno scorcio dei chiostri
Una biblioteca di valore mondiale, in un complesso storico di pregio indiscusso, ma anche una biblioteca civica misurabile in termini numerici per quanto riguarda innanzitutto l’utenza che segna un decremento negli ultimi anni. Gli utenti attivi (quelli con almeno 1 prestito l’anno) sono stati infatti nel 2016 14.683 contro i 15.027 del 2015 e gli oltre 16mila e 500 del 2014. In calo anche il numero di prestiti pari a 175.170 contro i 177.259 del 2015 e i 199.774 del 2014. Sul numero di prestiti incidono per quasi il 40 percento quelli effettuati dalle biblioteche decentrate che vantano tutti numeri in crescita. Si tratta del Bibliobus (3.393 prestiti contro i 3.141 dell’anno prima) e delle biblioteche nel forese: Castiglione registra 3.637 prestiti contro i 3.461 dell’anno precedente, ma calano gli utenti attivi; Marina ha effettuato 6.810 prestiti (oltre mille in più rispetto a quelli del 2015) per 828 utenti attivi (e il record di 352 nuovi iscritti); Piangipane è in testa alla classifica 2016 con 8.836 prestiti (oltre 1.300 in più rispetto al 2015), ma crescono anche Santo Stefano (3.978 prestiti contro i 3.816) e Sant’Alberto, passata dai 5.111 prestiti del 2015 ai 5.449 del 2016. Segno più anche per casa Vignuzzi (vedi p. 15). Tornando alla sede centrale, calano anche gli accessi che superano di poco i 240mila con un calo di 7mila rispetto al 2015 e di ben 18mila dal 2014. Rispetto al 2015 sono però aumentati i nuovi utenti pari a 5.849 (ma nel 2014 erano stati quasi 7mila). Segnano invece naturalmente un più i numeri relativi al patrimonio documentario complessivo che sale a 613.547 documenti inclusi volumi, periodici, materiali multimediali. Si torna invece a un segno meno quando si va alla voce “nuove acquisizioni”, se infatti nel 2015 erano state quasi 21mila nel 2016 ci si è fermati a 16.622 di cui 4.434 sono doni, 562 sono per la sezione ragazzi, 750 i materiali multimediali e 5.213 le novità librarie. Infine, 28 sono stati gli eventi organizzati dalla Classense che si stima abbiano portato 5.704 visitatori a cui si aggiungono 11 eventi in collaborazione realizzate in collaborazione con altri nel corso del 2016.
Lo spazio Holden dentro la biblioteca
IL DETTAGLIO OLTRE 365MILA VISITE ALLA TOMBA DI DANTE Sotto l’egida dell’Istituzione Classense si annovera anche la Tomba di Dante, di cui nel rendiconto della gestione 2016 si stimano gli ingressi, numeri che l’assessore al Turismo non ha voluto rendere noti nei mesi scorsi perché mancano del riscontro del biglietto essendo il sito gratuito. Comunque nel 2016 sono state stimate in 365.136 le visite contro le oltre 536mila del 2015, confermando comunque la tomba di Dante come il sito di gran lunga più visitato della città. 8.341 invece gli ingressi al Museo Dantesco.
Tra le sezioni più attive della Classense ci sono senza dubbio quelle rivolte ai ragazzi delle scuole a cominciare da Casa Vignuzzi che da sola conta 12mila titoli tra albi illustrati e romanzi per ragazzi e ben 34.901 prestiti l’anno in crescita rispetto ai 32.162 del 2015. Ha visto inoltre crescere gli utenti attivi da 3.064 a 3.228 sempre nell’arco di un anno, con 1430 nuovi iscritti del 2016 (nel 2015 erano stati 1080). Inoltre, nella sede centrale di via Baccarini dall’ottobre 2014 è attiva la Holden, sezione all’interno della Classense rivolta alla fascia di età 12-18 anni, cioé chi è ormai troppo grande per Casa Vignuzzi e ancora forse un po’ giovane per la Classense vera e propria e che è anche un luogo per attività di vario genere dagli incontri alle visioni di film, ai videogiochi a laboratori di diversa natura. A dimostrare il trend in crescita di questo spazio per adolescenti aperto di recente i dati che mostrano un segno più: i prestiti della Holden nel 2016 sono stati 3.158 contro i 2.744 del 2015. In questi giorni, proprio alla Holden, è in particolare attivo un ciclo chiamato “Biblioteca della Legalità” in collaborazione con la polizia municipale: mercoledì 29 marzo alle 15 si parlerà di Bullismo e Cyberbullismo con letture tratte da L’uomo venuto dal nulla e Jane la volpe e io; il 12 aprile il tema è quello dei furti e il 26, sempre attraverso i libri, si parla di alcol e droghe.
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CLASSENSE/IL DIPINTO
Tutti quei ravennati a tavola nel dipinto di Luca Longhi I significati e la storia nell’affresco delle Nozze di Cana che doveva forse rinsaldare le paci fra le fazioni guelfe e ghibelline di Serena Simoni
I restauri della Sala Dantesca della biblioteca Classense hanno portato un rinnovato splendore a quello che era l'antico refettorio dei monaci camaldolesi di Classe e ai dipinti qui eseguiti da Luca Longhi e dal figlio Francesco fra il 1579 e il 1580. Le Nozze di Cana vennero concluse a ridosso della morte dell’anziano caposcuola che collaborò col figlio nella rappresentazione del miracolo di Cristo, un racconto che include varie persone, sedute e in piedi, fra le quali sono alcuni illustri ravennati del tempo. Nel 1581, lo scrittore Pomponio Spreti attestava la propria presenza fra l’amico Luca Longhi - l’uomo di profilo col cappello in testa - e suo figlio Francesco, seduto all’estremità della tavola mentre si gira per prendere una portata. Secondo Spreti doveva essere presente anche l’abate committente dei lavori, don Pietro Bagnoli da Bagnacavallo, che sulla base di alcuni ritratti potrebbe identificarsi nell'uomo dalla barba fluente, seduto a mensa. Alcuni anni dopo, il trattatista Armenini confermava che nel dipinto c'era anche lo storico ravennate Girolamo Rossi, individuabile forse nell'uomo vestito di nero del gruppo in piedi a destra. Fin qui le fonti del tempo. Eppure, dobbiamo supporre che nella scena
fosse inserito anche lo storico Vincenzo Carrari che sempre in base a confronti iconografici dovrebbe individuarsi a sinistra, nell’uomo avvolto da un mantello giallo. A tavola sono presenti anche due donne che secondo la tradizione raffigurebbero la pittrice Barbara Longhi, in primo piano con lo sguardo allo spettatore, e la moglie del vecchio pittore seduta a capotavola. C’è da chiedersi cosa ci facessero tanti ravennati a tavola in un periodo in cui si sconsigliava la commistione iconografica fra persone reali e figure sacre. Può darsi che i camaldolesi volessero così rinsaldare le paci fra le fazioni guelfe e ghibelline, dati gli scontri che perdurarono fino alla fine del secolo. Celebrare la pace sociale avrebbe permesso la crescita di quella classe media, fedele a Roma, vista dalla Chiesa come mezzo di controllo dello stato pontificio. Gli affreschi della volta - eseguiti in un momento appena precedente alle Nozze - dovevano essere già terminati nel marzo 1580, quando a Classe venne in visita il generale dell’ordine camaldolese Antonio da Pisa. L’intelaiatura architettonica del soffitto prevede un medaglione centrale con la Visione di San Romualdo circondata da dieci scomparti con angeli e squarci a cielo aperto, mentre ai lati, su lunette e
NEL DETTAGLIO LA SALA DANTESCA, PARTE DI UN TERZO STRALCIO DI LAVORI DA OLTRE UN MILIONE E MEZZO DI EURO La Sala Dantesca in cui si trova il dipinto “Le nozze di Cana” (vedi articolo in alto) è stata appena riaperta al pubblico. Antico refettorio del monastero camaldolese, è stata realizzata nel tardo Cinquecento, grazie alla volontà dell'abate Pietro Bagnoli, che fu anche il committente del dipinto. Alle pareti gli stalli lignei con decori a figure antropomorfe, tardo-cinquecenteschi, attribuibili in larga parte a Marco Peruzzi, che fu anche l’autore degli intagli della porta d’ingresso, ornata con scene dalla vita del profeta Daniele; nella fascia superiore della porta compaiono il simbolo camaldolese e il monogramma dell’abbazia classense. La sala ha subito, nel corso dei secoli, diversi restauri, rimodernamenti e cambiamenti di destinazioni d'uso: al 1921, quando fu adibita a spazio per le letture dantesche, risale l'attuale intitolazione. In futuro continuerà ad accogliere eventi a sfondo dantesco e anche matrimoni (come già oggi può accadere nella Sala Muratori). Il restauro della Sala e dell'atrio fanno parte del progetto di lavori di restauro del terzo stralcio della Biblioteca Classense, (progetto dell'architetto Giampiero Cuppini, direzione lavori ingegner Luigi Tundo) ancora in corso che prevede, fra l'altro, il completamento del restauro degli ambienti afferenti il chiostro minore e le sale del piano ammezzato prospicienti la via Baccarini non interessate dagli stralci precedenti, tra cui la grande Sala del mosaico, per un importo complessivo di 1,6 milioni di euro. Tra i finanziatori dei lavori c’è la Fondazione Cassa di Risparmio, che ha contribuito anche all’ultimo stralcio in particolare facendosi carico dei costi del restauro del dipinto di Luca Longhi. Nel gennaio 2015, grazie sempre al contributo della Fondazione, dopo l’impegnativo lavoro di catalogazione e restauro delle nuove sale dedicate, la biblioteca Luigi Rava, dopo varie vicende e collocazione in diverse sedi, ha trovato il suo ottimale e naturale allestimento alla Classense. Di grande rilievo nel mese di novembre 2013 l’inaugurazione della Sala Farini, nella quale è conservato il fondo dell’illustre statista, donato dalla Cassa di Risparmio di Ravenna nel 1911, anno in cui ricorreva il cinquantenario della istituzione del Regno d’Italia. Il nome della biblioteca rimanda alla basilica di Sant'Apollinare in Classe con annesso monastero dei camaldolesi: nel 1512 durante i combattimenti della Battaglia di Ravenna i monaci decisero di trasferirsi in città e sulle loro proprietà nell'attuale via Baccarini edificarono la nuova Abbazia Classense. Per tre secoli l'Abbazia è stata oggetto di continui ampliamenti, divenendo nel corso del tempo uno dei più grandi e maestosi monumenti dell'Ordine Camaldolese. Della Classense, come raccolta organica, si hanno notizie a cominciare dal 1628. La rinnovata Sala Dantesca sarà visitabile il 25 e 26 marzo in occasione delle giornate Fai (vedi p. 4)
vele, germoglia una fitta decorazione a grottesche con figure e mascheroni, tipica del manierismo. Il progetto complessivo nasceva da una mediazione fra i modelli familiari e la progettazione più manierista di Francesco al quale si deve la responsabilità della Visione in cui San Romualdo sogna una lunga scala su cui salgono e scendono figure di minaci. Il modello fu il Sogno di Giacobbe di Bertoja, eseguito una decina di anni prima al Palazzo Farnese di Caprarola: l'opera si prestava non solo per i collegamenti al soggetto ma anche per il forte interesse del giovane Longhi per il manierismo parmense. La fresca composizione del modello venne semplificata per adattarsi all’ellissi del soffitto classense mentre si mantenne l'invenzione della scala a pioli, inserendo la novità iconografica della consegna di un'anima a Dio, forse un riferimento alla morte di Luca Longhi. Il corredo delle grottesche sulle lunette e le vele laterali raffigurano monaci e santi, i simboli di Classe, alcune personificazioni allegoriche di virtù e busti classici, probabili riferimenti alla cultura umanistica. Un unico riferimento del tutto locale si concretizza nelle rondini in volo che spiccano sul cielo azzurro, un omaggio e una citazione delle portelle dell'organo realizzate anni prima dal grande Nicolò Rondinelli in San Domenico.
Al centro: Luca e Francesco Longhi, Nozze di Cana, Refettorio del Monastero di Classe; a sinistra particolare con Barbara, Luca e Pomponio Spreti, Refettorio del Monastero di Classe; a destra: Francesco Longhi e aiuti, particolare delle grottesche, soffitto del Refettorio del Monastero di Classe
PRIMO PIANO
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15 CLASSENSE/LA NOVITÀ
Nasce l’associazione degli amici della biblioteca L’8 aprile l’assemblea plenaria aperta al pubblico. Tra gli obiettivi il coinvolgimento delle scuole È nata il 13 dicembre scorso una nuova associazione di volontariato, costituita a fini di solidarietà, promozione e valorizzazione dei beni culturali e dell’arte, con una particolare attenzione al patrimonio della biblioteca comunale della città: il suo nome è Associazione Amici della Biblioteca Classense, e ad oggi conta circa più di 80 soci. Fondamentale per giungere alla sua creazione è stato il sostegno dell’uscente Direttrice dell’Istituzione Biblioteca Classense Claudia Giuliani e della Presidente Livia Zaccagnini. «Parlando a nome mio e dell’Istituzione che rappresento – afferma la Zaccagnini – posso dire che siamo contenti della nascita dell’Associazione e certi che attraverso il suo operato sarà in grado di sviluppare ulteriormente il legame importantissimo già esistente tra Ravenna e la Biblioteca Classense». A questo proposito, la Presidente precisa che «in quanto organismo a sé stante, l’Associazione potrà affiancare le attività culturali della Biblioteca e averne di proprie, creando e sviluppando un rapporto di vicendevole confronto e dialogo». Come specificato nello statuto, l’Associazione Amici della Biblioteca Classense svolge opera di promozione e divulgazione del patrimonio librario e architettonico della Biblioteca, favorendo il potenziamento e la conservazione delle raccolte. «L’idea è di rendere fruibile un passato alle persone di oggi attraverso la cultura e l’esperien-
za di uomini e donne che in questi luoghi esplicano la loro professionalità» spiega Paolo Turchetti, presidente dell’Associazione (nella foto). L’intento è evidente dai progetti culturali che il Consiglio Direttivo uscente proporrà l’8 aprile all’assemblea plenaria, aperta al pubblico, finalizzata all’elezione degli organi definitivi che saranno in carica i prossimi tre anni: «tra le proposte, c’è innanzitutto l’istituzione di una sorta di gemellaggio con l’Associazione Amici della Biblioteca Malatestiana di Cesena – spiega Turchetti – per continuare con la realizzazione di incontri di studio, sotto l’egida del personale altamente qualificato della Classense, riservati ai volontari, per poter “fare da guida” ai visitatori della biblioteca, e la creazione di un’intensa collaborazione con le scuole». Grazie a una donazione elargita dall’associazione Polvere di Stelle, gli Amici della Biblioteca Classense sono stati in grado di predisporre la fornitura di una teca trasparente climatizzata e illuminata secondo atta a mostrare libri di pregio garantendone un’ottimale conservazione. Chiunque volesse iscriversi all’Associazione può farlo fino al 31 marzo, versando una quota annua di 20 euro. La scheda si può richiedere all'indirizzo di posta elettronica amiciclassenseravenna@gmail.com oppure recandosi direttamente alla Biblioteca Classense. Simona Guandalini
IL PROGETTO Volontari e donazioni: ecco la biblioteca di Enrico in ospedale
CLASSENSE/LA CURIOSITÀ BYRON, TERESA
E
OBAMA, GATTI
DI CASA IN BIBLIOTECA
«Credo che i gatti siano spiriti venuti sulla terra. Un gatto, ne sono convinto, può camminare su una nuvola» scriveva Jules Verne. «Il gatto è la bellezza del diavolo» sosteneva invece Charles Bukowski che viveva da solo con sei gatti. In mezzo ai libri della Biblioteca Classense vivono da otto anni tre gatti, ormai conosciuti da tutti per nome. Ci sono Byron l’avventuriero che salta da un tavolo all’altro alla ricerca di un sonetto o a caccia di una mosca, Teresa, la nobile della famiglia (come l’omonima contessa Guiccioli) che si acciambella sulle ginocchia di chi si siede a leggere un libro. Poi c’è Obama, che ama addormentarsi sulla stampante, dove il tepore del macchinario stempera anche il freddo degli inverni più rigidi. Dewey, che si chiamava come l’inventore della classificazione decimale usata in tutte le biblioteche del mondo, era il più anziano del gruppo e vive ormai su una nuvola, come direbbe Verne. I gatti orfani vivono in biblioteca dal 2009, quando furono trovati dai muratori che lavoravano a un cantiere di ristrutturazione della biblioteca e ben presto sono diventati di casa. A sfamarli sono le bibliotecarie grazie anche al contributo dei lettori che lasciano offerte in una cassettina a loro dedicata. La biblioteca è ormai la loro casa. (ma. ca.)
I gatti tra i corridoi del piano terra della biblioteca
Inaugurata il 25 giugno 2016 “La biblioteca di Enrico” è una dei pochissimi esempi in Italia di biblioteche all’interno di un ospedale. Dedicata ad Enrico Liverani, l’assessore prematuramente scomparso nel 2015, la biblioteca ha 1500 volumi donati da associazioni, fondazioni e singoli cittadini ed è gestita da una decina di volontari che la tengono aperta ogni giorni dalle 9.30 alle 12.30. L’ospedale è un luogo in cui leggere può essere molto importante per evadere con il pensiero, e infatti la biblioteca è frequentata da diversi degenti e parenti di persone ricoverate e conta nei sui primi nove mesi di vita 109 iscritti. Collegato alla biblioteca c’è il percorso delle Rianimazioni Letterarie curato dall’insegnante di inglese Livia Santini che dalla fine del 2015 porta in ospedale scrittori, musicisti e artisti. Domenica 26 marzo alle 15.30 ospiterà lo scrittore Stefano Mellini con il suo Cenere, ad aprile ospiterà gli scrittori Chiara Gamberale e Fabio Geda, e la vincitrice di Masterchef Erica Liverani. «Credo che sia un bel progetto e a costo zero – spiega Santini – Fa stare insieme assieme le persone, le fa stare bene e crea una percezione diversa dell'ospedale». Il progetto è stato illustrato anche al International Conference on Medical Humanities di Varsavia riscuotendo grande interesse da parte di medici giunti al convegno da diverse parti del mondo. Matteo Cavezzali
Il 21 marzo è stato un giorno di festa alla residenza per anziani Villa Mimosa: la signora Rosa Pasi ha festeggiato 100 anni! Alla festa organizzata dallo staff di Villa Mimosa, hanno partecipato tutti gli ospiti, la famiglia e il vice sindaco Fusignani. Ravenna • via Ravegnana 481 • Tel. 0544 406978 info@villamimosa.ra.it www.villamimosa.ra.it
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POLITICA
PARTITO DEMOCRATICO/1
Pd verso le primarie: Martina alla Strocchi Presentato il comitato per Orlando Un deputato, quattro sindaci della Bassa Romagna, un ex senatore, un consigliere regionale e alcuni consiglieri comunali del capoluogo sono tra i primi ad aderire al comitato provinciale a sostegno di Andrea Orlando nella corsa alla segreteria nazionale del Partito Democratico che come noto sfida Matteo Renzi e l’altro concorrente Michele Emiliano. «In un momento come quello attuale, dove anche a livello locale si colgono gli echi dei divisionismi nazionali – dicono gli aderenti nella prima uscita pubblica – sosteniamo fermamente la necessità di accentuare il profilo riformista e l'inclusività del Partito Democratico, che non può che essere la forza motrice di quello schema di centrosinistra che affonda le radici nell'Ulivo, e che ha il compito di attrarre e non di allontanare». Il
coordinatore provinciale, il deputato Alberto Pagani, è affiancato da Fabio Sbaraglia come referente per il comune di Ravenna, Matteo Fantuzzi per la Bassa Romagna, e Massimiliano Venturi per la comunicazione. Tra le adesioni già arrivate ci sono quella del consigliere regionale Mirco Bagnari, gli ex parlamentari Widmer Mercatali e Aldo Preda. A Palazzo Merlato l’appoggio della presidente del consiglio comunale Livia Molducci, dell'assessore Ouidad Bakkali, dei consiglieri comunali Fiorenza Campidelli e Marco Turchetti. Dalla Bassa Romagna quattro sindaci: Ranalli (Lugo), Venturi (Alfonsine), Pasi (Fusignano) e Piovaccari (Cotignola). Andrea Orlando sarà nel Ravennate l’1 aprile. Sul fronte invece del sostegno a Renzi, c’è attesa a Ravenna per l’ar-
Maurizio Martina sarà a Ravenna il 24 marzo alle 20.45 alla sala Strocchi
rivo in particolare di Maurizio Martina, il ministro che corre in ticket con l’ex premier e a cui si sono avvicinati molti a Ravenna nella speranza di poter ancorare più a sinistra la candidatura di Matteo Renzi. Tra i sostenitori ci sono dunque sia i cosiddetti turborenziani come l’assessore Roberto Fagnani, ma anche ex bersaniani come il sindaco Michele de Pascale che in un recente intervento tutto politico ha difeso a spada tratta la totale abolizione dei voucher, una posizione molto di sinistra, e che segno un netto cambio di passo rispetto alle politiche per il lavoro portate avanti dal governo dell’ex premier e dal ministro Poletti (tutt’ora ministro del Lavoro nell’attuale governo). Martina sarà alla Strocchi del circolo D’Attorre venerdì 24 marzo in un incontro dal titolo “Costruiamo la nostra proposta per il partito delle nuove generazioni” alle 20.45. Nel frattempo sono in corso nei vari circoli del territorio le votazioni che a livello regionale (e anche locale) vedono per ora prevalere Matteo Renzi, assai favorito, seguito da Andrea Orlando, mentre molto distaccato resta Michele Emiliano per cui nel territorio non si è costituito nemmeno un comitato.
PARTITO DEMOCRATICO/2
LA PRECISAZIONE ULISSE BABINI ELETTO A RONCALCECI PER LPRA Per un errore materiale nei verbali è stato diffuso, anche su queste pagine, un errore rispetto al secondo consigliere eletto di Lista per Ravenna nel consiglio territoriale di Roncalceci. L’eletto è Ulisse Babini, erroneamente escluso per un errore materiale di trascrizione delle preferenze da lui ottenute.
BARATTONI
POSSIBILE SEGRETARIO, IN
COMUNE
NASCE IL GRUPPO
MDP
Nasce anche a Palazzo Merlato (come è già accaduto in consiglio comunale a Faenza) il gruppo Art.1-Movimento Democratico e Progressista composto dalla consigliera eletta nelle file del Pd Mariella Mantovani, il capogruppo dei democratici sembra il favorito a diventare consigliere comunale del partito dopo le dimissioni di Gianandrea Baroncini (che è anche assessore nella giunta de Pascale) e che ha dichiarato: «Lascio con la serenità di chi ha sempre fatto quel che ha potuto per tenere la bandiera del Pd alta e in prima fila, con impegno e generosità...quella bandiera che vi rimetto tra le mani perché purtroppo non sento più mia”- ha affermato durante la relazione Baroncini che ha poi esplicitato -“Con la tenacia di chi crede in quello che fa, inizia da oggi per alcuni di noi una nuova avventura di costruzione di articolo 1- MDP che presenteremo nelle prossime settimane sotto forma di associazione per provare ad intercettare la voglia di cambiamento e di nuova elaborazione».
AGENDA Corsi propedeutici per il conseguimento della
PATENTE NAUTICA VELA/MOTORE CORSI SERALI E NEI WEEKEND
PATENTI SENZA LIMITI 52 ore di lezioni teoriche 4 uscite in barca
PATENTI ENTRO LE 12 MIGLIA 36 ore di lezioni teoriche 4 uscite in barca In considerazione del carattere di Ente di diritto pubblico non economico, che opera senza fini di lucro, i prezzi praticati sono limitati al puro rimborso dei costi sostenuti
Lega Navale Italiana - Sezione di Ravenna Via Molo Dalmazia, 101 - Marina di Ravenna
Per info e iscrizioni presso la Sezione di Ravenna LNI nelle giornate di sabato e domenica Tel. 0544 538373 oppure 0544 591505 (durante la settimana) E-mail: ravenna@leganavale.it
ALFONSINE: UN LIBRO SULLA STRAGE DI VALLUCCIOLE Il 24 marzo alle 20.30 al Palazzo Marini ad Alfonsine, l’Anpi di Alfonsine presenterà il libro La mano mi trema sulla strage nazifascista di Vallucciole del 1944 con l’autrice Rosanna Nanni.
BAGNACAVALLO, INCONTRO SU POZZI E TRIVELLAZIONI Giovedì 23 marzo alle 20.45 a Palazzo Vecchio a Bagnacavallo, una serata di dibattito sui progetti di estrazione idrocarburi con Valeria Ricci, ex-assesora Comune di Lugo, Sinistra Italiana, Edward Jan Necki, Consigliere comunale, L’Altra Faenza e Serena Pellegrino deputata di Sinistra Italiana Vice presidente VII Commissione Ambiente, Territorio.
IL
AL
SITO DELLE MAFIE SOTTO CASA DOCK 61 CON RAVENNA IN COMUNE
Il 23 marzo alle 20.45 al circolo Dock 61 in Darsena a Ravenna sarà presentato il sito www.mafiesottocasa.com con presentano Massimo Manzoli (portavoce Ravenna in Comune, l’associazione che organizza l’incontro), Gaetano Alessi e Rebecca Righi tra gli autori del sito, Piergiovanni Alleva (consigliere regionale de L’Altra Emilia Romagna), Andrea Maestri e Giovanni Paglia (deputati del gruppo Sinistra Italiana-Possibile)
RIFONDAZIONE
COMUNISTA AL DECIMO CONGRESSO PROVINCIALE
Venerdì 24 marzo dalle 21 e sabato 25 marzo dalle 14.30 si svolgerà il decimo Congresso Provinciale di Ravenna di Prc, nella sede in via Timavo a Ravenna.
LETTORI detti e contraddetti
a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
PIAZZA KENNEDY ERA PIÙ VIVA COME PARCHEGGIO Spett. Redazione, quando si fa una caricatura, una parodia, è necessario farla tutta altrimenti viene fuori una oscenità come è appunto ora Piazza Kennedy che è proprio una grande copertura di una tomba, un grande lastricato con alcuni spazi verdi e alcune piante, come le lastre che coprono le tombe sopra le quali ci sono alcuni vasi di fiori. Questa è ora Piazza Kennedy che un tempo era invece un luogo vitale e funzionale alla vita della città, quando era un parcheggio, dove si parcheggiava per poi andare nel bellissimo centro di Ravenna. [...] Così come è ora è una oscenità. Per completare questa parodia è necessario allestire in Piazza Kennedy gli ombrelloni, gli sdrai, i lettini, i vespasiani e le turche per le donne che non possono utilizzare i vespasiani. [...] Se consideriamo che stanno venendo costruiti cinquanta negozi nell'ampliamento dietro il centro commerciale Esp, che porteranno via i clienti ai negozi del bellissimo centro di Ravenna, con la scontata chiusura di questi negozi del centro di Ravenna [...] e che al posto di questi negozi apriranno i bar automatici, i centri massaggio e attività di questo livello, e forse verranno dati i permessi per trasformare i negozi in abitazioni, allora Piazza Kennedy non è solo una parodia della stupidità, ma è la tomba del bellissimo centro di Ravenna. Francesco Baldini, Ravenna
Vivere a colori di @nicole_pasini Pubblichiamo qui una foto dal nostro territorio postata su Instagram con l’hashtag #ravenna. Questa è stata scattata dall’utente @nicole_pasini a Ravenna al museo Tamo e racconta il mosaico ravennate.
Gentile Francesco, sul risultato finale di piazza Kennedy si possono avere opinioni disparate, anche le più critiche e feroci, ma spingersi a dire che fosse più viva quando era un parcheggio mi pare fantasioso. Intendiamoci: non è detto che nella versione pedonale diventerà di certo un polo della vita in centro, come
ambiscono i nostri amministratori, ma è certo che le possibilità possano solo aumentare. A patto che si gradisca il centro storico come un grande salotto da vivere con una mobilità sostenibile caratterizzata da ciclisti e pedoni. Su queste pagine non abbiamo mai nascosto che l’immagine di una piazza Kennedy pedonale
ERRATA CORRIGE LA POSTA DEL CUORE È DI ENRICO RAVAGLIA Per un errore di impaginazione di cui ci scusiamo con i diretti interessati e con i lettori, nell’ultimo numero di R&D (714 del 16 marzo) “La posta del cuore” è uscita con una firma errata. La rubrica, pubblicata nella pagina dei lettori con cadenza bisettimanale, è infatti sempre curata dal dottor Enrico Ravaglia: lo psicologo e psicoterapeuta parla di sentimenti attraverso la fondamentale lente della psiche, rispondendo alle domande dei nostri lettori. Chiunque volesse scrivergli, anche in forma anonima, può inviare una mail all’indirizzo postadelcuore@ravennaedintorni.it. La rubrica tornerà regolarmente sul numero di R&D in uscita la prossima settimana.
vissuta dalle persone ci paresse più affascinante di un deposito di auto. Ma al tempo stesso non abbiamo mai nascosto che l’amministrazione ha mancato le scadenze preannunciate e su alcuni aspetti è inciampata in gaffe imbarazzanti. Intanto attendiamo l’inaugurazione. E poi vedremo cosa ne uscirà.
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I CASSONETTI DI PIAZZA COSTA EMANANO OLEZZO SGRADEVOLE Il triste spettacolo che si presenta agli occhi di chi arriva in piazza Costa, una delle piazze più centrali della città di Ravenna, è [...] una fila di sette cassonetti che fanno bella mostra di sé con tanto di olezzo a chi si trovi a passeggiare per il centro. Purtroppo il nostro centro cittadino è da anni totalmente allo sbando: i negozi chiudono o si trasferiscono; ristrutturazioni o riqualificazioni che lasciano il tempo che trovano, come quella ormai eterna di Piazza Kennedy; parcheggi che latitano o che è difficilissimo raggiungere come quello di Largo Firenze. Questi sono esempi di mancanza di visione d’insieme che da anni l’Amministrazione ha nei confronti del centro cittadino. [...] Si trovi una soluzione all’immonda fila di cassonetti di piazza Andrea Costa. Alberto Ferrero, Fdi Ravenna CHIUDERE IL CAMPEGGIO DANNEGGIA LIDO DI CLASSE Abbiamo saputo dalla stampa della decisione dell’ufficio territoriale per la biodiversità di chiusura e revoca della concessione del campeggio Bisanzio a Lido di Classe. […] Come proloco esprimiamo le nostre forti preoccupazioni per il grave danno alla nostra località in prossimità dell’apertura della stagione: il campeggio è una delle strutture di accoglienza più importanti del paese, per l’indotto e per la promozione, per la sua presenza da decenni. Invitiamo le parti a fare il possibile per scongiurare un provvedimento drastico. Auspichiamo che tutte le realtà interessate riescano a individuare altre soluzioni per la riapertura operativa. Terzino Giorgini, presidente pro loco Lido di Classe
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ARIA DI RIVOLUZIONE DIVINA COMMEDIA
ai «dieci giorni che D sconvolsero il mondo» nella
Con “Inferno” al via il Cantiere Dante delle Albe
Russia del 1917 al «rumore del tempo» che assilla il musicista Shostakovich, il Ravenna Festival 2017 esplora i fermenti sovversivi della creatività e il rapporto fra arte e potere
All’India, con la sua grande spiritualità, sarà dedicata una parte della ventottesima edizione del Ravenna Festival che ospiterà la tre giorni del Darbar Festival, il più importante per la musica classica indiana. La sezione che è stata significativamente battezzata “Passaggio in India”, ricordando l’omonimo romanzo di E. M. Forster, inizia sabato 20 giugno alle 21, nella cornice del Teatro Alighieri, con Material Men, l’ultima intensa creazione della Shobana Jeyasingh Dance, in prima italiana. Coordinati dall’audace coreografa Shobana Jeyasingh, nello spettacolo si confrontano il solista virtuoso Sororaj Subramaniam e il sorprendente danzatore di hip hop Shailesh Bahoran.
A Ravenna sta prendendo forma uno spettacolo a dir poco unico e sui generis, al quale può partecipare chiunque lo desideri, senza limiti di età, lingua o preparazione specifica: si tratta dell’Inferno di Dante Alighieri, prima parte di un più ampio e tripartito progetto commissionato da Ravenna Festival al Teatro delle Albe dal titolo “Divina Commedia: 2017-2021”, che prevede la messa in scena dell’Inferno per l’appunto fra pochi mesi, del Purgatorio nel 2019 e del Paradiso nel 2021. La realizzazione in chiave di sacra rappresentazione medievale del “trasumanar” dantesco potrebbe diventare il lavoro più complesso e articolato mai concepito dalla compagnia fondata da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari; in particolare, per Inferno, in scena con 34 repliche dal 25 maggio al 2 luglio, le Albe hanno coinvolto con una “chiamata pubblica” tutti i cittadini ravennati e non: dal 6 dicembre, data dell’incontro di apertura di quello che è stato denominato il “Cantiere Dante”, ad oggi, ufficialmente sono circa 540 le adesioni a questo grande “laboratorio” teatrale. Chi vuole partecipare potrà iscriversi fino al 10 aprile, scegliendo di inserirsi o in uno degli undici cori in cui è scandito lo spettacolo o in una squadra tecnica.
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L’opera “Vittoria sul sole”
«Gli occhi azzurri della Rivoluzione brillano di crudeltà necessaria» scrisse lo storico e poeta Louis Aragon descrivendo la rivoluzione Russa del 1917. Cento anni sono passati e quell’evento che sconvolse l’Europa e il mondo imponendo per la prima volta il modello comunista come forma di governo, sembra oggi più lontano che mai. Del tema della rivoluzione che segnò una svolta radicale nella storia del Novecento ne abbiamo parlato con Franco Masotti, condirettore artistico del Ravenna Festival che cento anni dopo dedica diversi eventi del cartellone 2017 a questo anniversario. Come mai il Ravenna Festival quest'anno ha incentrato buona parte dei suoi programmi sul senso della rivoluzione? Nel ’14 lo avevamo dedicato allo scoppio della Grande Guerra, l’anno scorso ad una figura storica come quella di Mandela, ed è venuto così naturale pensare nel ’17 ai “dieci giorni che sconvolsero il mondo” come scrisse John Reed. Fu una temperie storica che ha messo in moto tutte le arti e che ci sembrava importante ricordare. Non è ovviamente una celebrazione e sottolineiamo anche la tragica involuzione che
ebbe quel impulso iniziale negli anni seguenti alla rivoluzione. È comunque stato un momento strepitoso di entusiasmo e creatività irrefrenabile. A cento anni da quella rivoluzione cosa rimane oggi di quel fermento culturale e politico? Come scrisse Roman Jakobson “una generazione ha dissipato i suoi poeti”. La rivoluzione era stata anticipata dal futurismo russo e da un’effervescenza delle arti. C’era la forte volontà di mettersi al servizio di un movimento radicale e in quegli anni l’arte divenne di massa. Era la prima volta che grandi artisti si mettevano al servizio della propaganda, un fenomeno che ha preannunciato, nel bene e nel male, l’uso dell’arte di massa a fini commerciali che ci sarebbe stato dopo. In quegli anni c’erano poi grandi artisti come Mejerchol'd nel teatro, Prokof ’ev e Mosolov nella musica, per non parlare poi del cinema. Musicisti e artisti visivi che si misero assieme preannunciando, assieme al futurismo italiano, le avanguardie degli anni ’20. > continua a pagina III
Via Faentina, 275 San Michele Ravenna Tel. 0544.414312
atmosfera e sapori Una tessera gastronomica nella mosaicale creatività di Ravenna
Cucina del territorio rivisitata • Specialità di carne e pesce Preparazione a base di foie gras e tartufi in stagione Formaggi d’alpeggio con mostarde e confetture Pane fatto in casa • Ampia selezione di vini nazionali Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena - chiuso il giovedì Aperto a pranzo anche per colazioni di lavoro, ideale la sera, per cene intime, in una romantica atmosfera
FESTIVAL NEL FESTIVAL
Passaggio in India fra musica e danza
RAVENNA &DINTORNI 23/3 2017
ANTEPRIMA Edizione 2017
III
VARIAZIONI SUL TEMA
ARIA DI RIVOLUZIONE
Cristina Muti: arte e vita oltre il rumore del tempo
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L’arte era fortemente politica in quel periodo, oggi sembra più legata a una visione commerciale… «Oggi c’è un forte silenzio degli intellettuali, a parte pochissimi irriducibili come Brian Eno o Ai Weiwei (solo nel teatro e in una piccola nicchia del cinema una certa linea di engagement si è conservata). L’arte è tornata al discorso dell’entertainment. La causa forse è stata anche un eccesso di politicizzazione, anche populista, a cui abbiamo assistito in passato. Non lo dico con nostalgia, ma credo che l’impegno politico degli artisti sia qualcosa che debba ritornare». Pare che con Trump la coscienza politica di molti artisti si stia risvegliando… «Questo è vero. Ci sono segni di qualcosa che si sta nuovamente muovendo. Sta tornando la domanda “cos’è l’arte oggi? A cosa e a chi serve?”. In America ricorrono i 50 anni dalla rivoluzione psichedelica e giovanile degli anni ’60. La musica e le arti hanno avuto un ruolo importante come motore della rivoluzione culturale e sociale. L’omaggio che facciamo all’India nel festival, ad esempio, è legato alla rivoluzione musicale e di costume nata dall’incontro tra George Harrison e i Beatles e Ravi Shankar (pensiamo a quel disco davvero rivoluzionario che fu Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band). Poi sono anche 50 anni dal 1977, anno in cui deflagrò un’altra straordinaria rivoluzione culturale e artistica». La parola “rivoluzione” ha ancora senso oggi? «Mah… In effetti oggi è usata soprattutto per pubblicità di automobili o cose del genere. È entrata del gergo del marketing e del consumo e uscita da quella del pensiero. In questo senso va raccontata nuovamente. La possibilità che in un momento breve qualcuno ha prefigurato un mondo completamente diverso da quello che c’era. Oggi siamo presi da un vago senso di assuefazione e passività,
si pensa che il mondo non possa andare altrimenti, anche se ne siamo totalmente insoddisfatti. Si è perso il senso della parola “rivoluzione” ma anche di quella di “futuro”». L’arte che è stata motore di molte rivoluzioni culturali oggi è prevalentemente finanziata da grandi multinazionali o direttamente da governi, come fa ad essere veramente rivoluzionaria? «In realtà abbiamo scoperto che anche in passato, anche nei casi più insospettabili, c’è stata l’ingerenza di governi sull’arte. Si è infatti scoperto per esempio che l’espressionismo astratto, Pollock, Rauschenberg e John Cage erano finanziati sia pur indirettamente (“a loro insaputa” si direbbe oggi) dalla Cia. E questo nulla toglie alla loro autentica portata rivoluzionaria». Veramente o fa parte delle teorie del complotto? «Veramente. Non direttamente, ma la Cia sosteneva economicamente fondazioni che investivano in forme di arte vietate in Unione Sovietica per mostrare come gli Stati Uniti fossero liberi a contrario dei paesi comunisti. Era una forma di propaganda. Forse i migliori soldi mai spesi dalla Cia. C’è un bel libro su questo, di Frances Saunders». E oggi può l’arte essere ancora rivoluzionaria? «Oggi è già un atto rivoluzionario praticare forme d’arte non strettamente di consumo. In qualche modo è rivoluzionario il progetto di Marco Martinelli che parte da Dante e dal Mistero Buffo di Majakovskij per creare un’opera in cui i cittadini (anzi: i citoyens, ricordando la prima grande rivoluzione) sono protagonisti, staccandosi dalle modalità di fruizione prevalenti oggi così individualiste e passive, se non alienanti. Mettere assieme persone, a fare cose ed interagire e confrontarsi con la grande poesia e la grande musica è una forma attuale di resistenza». Matteo Cavezzali
Il rumore del tempo, titolo della XXVIII edizione del Ravenna Festival, riprende quello del romanzo dello scrittore inglese Julian Barnes che racconta la vita del grande musicista russo Dmitrij Dmitrievi Shostakovich, la sua difficoltà a sopravvivere come artista e come uomo alle pretese impossibili del totalitarismo sovietico di Stalin. Shostakovich vive con angoscia la propria vita, teme che la sua musica venga annullata dalle difficoltà e vive nella speranza che il rumore del tempo – ogni suo spaventoso bercio e untuoso bisbiglio – finisca per dissolversi consegnando ai posteri solo la sua musica, la sua musica e nient'altro. Jeremy Denk scrive su "The New York Times Book Review" che quella vissuta da Shostakovich è «Una parabola di umana degradazione in cui la minaccia di una violenza non agìta grava su ogni pagina. L’orrore del labirinto kafkiano che prende vita». Chiediamo a Cristina Mazzavillani Muti, presidente e anima del Ravenna Festival, quali sono le sue riflessioni su questo tema. «Il rumore del tempo è il tormento, l’agitazione che l’essere umano vive a seconda del tempo della sua esistenza, sempre considerando la storia e l'incertezza dell'avvenire, quindi dobbiamo considerare che ogni persona vive avendo alle spalle il suo passato e davanti a sé l'interrogativo del futuro, tutto attraverso il momento che lo sconvolge, il suo presente, il suo momento vitale. Il tempo è scandito non solo dal suo rumore ma anche da quello che ogni altro essere umano che ci vive a fianco produce. Immaginiamo che ognuno di noi viva in una bolla, che in essa si svolga ogni attimo della sua vita, ogni momento, oppresso dal peso del suo passato, un fardello che inevitabilmente lo condiziona. Si è separati ma vicini e ognuno vede l’altro, pur nella propria solitudine. Il tempo scorre senza compromessi, nessuno riesce a governarlo, a imbrigliarlo; è un concetto convenzionale inventato dall’uomo ma che non si riesce a governare. Ecco, il rumore del tempo è quello dell’angoscia per il suo fluire inarrestabile, un tempo che non si può comprare, quello che ¬– quando ci viene tolto, oppure usiamo in maniera sbagliata – nessuno può restituirci. L’uomo è investito da questa specie di tempesta che lascia il segno anche sul corpo, cambia il nostro aspetto e mette in crisi la nostra identità». Molti poeti si sono soffermati sul tempo che passa e minaccia il vivere con il suo rumore, quando si è sorpresa a riflettere su questo argomento? «Ci sono arrivata tardi ma per fortuna ci sono arrivata e ho affrontato la preoccupazione per i famigliari, il desiderio di una vita felice per loro... Allora ho deciso di ritagliarmi qualche spazio in più per riprendere serenità, per poter meglio vivere ogni momento di un tempo che più si va avanti nella vita e più acquista velocità. Anche adesso, per esempio, mentre insieme riflettiamo e ci scambiamo opinioni, ecco, questo è un momento di serenità in cui l’attimo, il tempo, viene vissuto nel modo giusto. Si spera sempre che il rumore del tempo lasci intatto ciò che di buono abbiamo costruito, così come è accaduto con la meravigliosa musica di Shostakovich». Anna De Lutiis
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DIVINA COMMEDIA
Trentaquattro giorni d’Inferno fra le vie della città e nei “gironi” del teatro Rasi Un affollatissimo teatro Rasi in occasione della “chiamata pubblica” delle Albe per il Cantiere Dante che quest’anno metterà in scena “Inferno”. Finora hanno aderito oltre 500 persone. (foto Angelo Palmieri).
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Lo spettatore sarà itinerante proprio come l’esule pellegrino Dante, si muoverà nelle tenebre infernali del teatro guidato da Marco ed Ermanna. La rappresentazione sarà scandita temporalmente, fisicamente e tematicamente dai cori, costituiti dalle centinaia di persone che hanno deciso di prender parte al “Cantiere Dante”; ogni coro avrà una o più fra le guide delle Albe, che accompagneranno i partecipanti durante tutta la creazione dello spettacolo, dal backstage alla messa in scena. Proprio perché gli “attori” coinvolti saranno moltissimi, e quindi occuperanno tanto spazio, il pubblico volta per volta conterà massimo 80 persone circa. Simona Guandalini
APPUNTAMENTI QUOTIDIANI RITORNANO I “GIOVANI ARTISTI PER DANTE” E I CONCERTI DEI “VESPRI A SAN VITALE” Dopo il successo dell’edizione 2016 il Festival ripropone, con appuntamenti mattutini (alle ore 11, negli spazi degli Antichi Chiostri Francescani) per tutta la durata della manifestazione, originali performance – realizzate con diversi linguaggi spettacolari – dedicate alla poetica dantesca da giovani artisti di diverse nazionalità. Un’ulteriore tappa promossa dal festival verso le celebrazioni del settimo centenario della morte dell’autore della Commedia, nel 2021. Allo stesso modo, tornano verso sera (ore 19) i concerti dei “Vespri a San Vitale”, selezionati attraverso un bando internazionale, per esaltare il più sontuoso fra i monumenti paleocristiani della città, fra suggestioni musicali, artistiche e spirituali. Ingresso per le due rassegne (dal 25 maggio al 2 luglio) al costo simbolico di 1 euro; gratuito per gli under 18.
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Con il Darbar Festival, musiche, danze, yoga e altre suggestioni della tradizione orientale > segue dalla prima pagina
Di origine indiana ma di casa a Londra, Shobana ha esplorato fin dagli esordi le sue doppie radici, creando sinergie visionarie fra la tradizione della danza indiana e la contemporaneità metropolitana. La creazione portata al Ravenna Festival rappresenta una nuova tappa del suo percorso, iniziato nel 2015, in sintonia tematica con i danzatori, e ora ampliato a serata intera su musiche di Elena Kats-Chernin. Un duetto forte, in cui emerge in controluce un messaggio sullo sfruttamento degli indiani al tempo del colonialismo. A dimostrazione di come la bella danza possa anche essere un “atto politico”. Quasi un festival nel festival, ossia una full immersion nella tradizione – apparentemente lontana dall’estetica occidentale eppure di ammaliante bellezza – dal 22 al 24 giugno, la scena sarà tutta del Darbar Festival. Fondato nel 2006 da colui che ne è il direttore artistico, Sandeep Singh Virdee, si tratta del più importante festival di musica classica indiana, da quella carnatica del Sud a quella indostana del Nord, al di fuori dell’India. Dedicato al leggendario suonatore di tabla Bhai Gurmit Singh Virdee, il festival vuol favorire la continuità tra i maestri della musica classica indiana nati nelle colonie dell’impero britannico e quelli giovani nati sul suolo inglese, che non parlano più la lingua dei padri e rischiano di approdare troppo tardi allo
straordinario patrimonio culturale indiano. Per la prima volta il Darbar si sposterà da Londra, dove si tiene annualmente al Southbank Center, per arrivare a Ravenna, per una eccezionale tre giorni di concerti, dimostrazioni di stili, strumenti e sessioni di hatha yoga accompagnate da musica live. L’evento che sembra voler rinnovare quella «dolce ansietà d’oriente» che per Eugenio Montale caratterizza Ravenna, si prefigura dunque come il “focus” più ampio e rigoroso mai proposto in Italia sulla più antica e longeva tradizione musicale esistente.
Si parte il 22 giugno, con un paio di appuntamenti: dimostrazioni di musica carnatica con Ranjani & Gyatrie alla sala Corelli del teatro Alighieri alle 15.30 e con il concerto “Escape into Night Ragas” di Debasmita Bhattacharya (sarod) e Gurdain Rayatt (tabla) alla basilica di San Vitale alle 21.30. Da non perdere “Yogabliss”, ossia le lezioni di hatha yoga di Kanwal Ahluwaliai, accompagnate dalle note del chitarrista Giuliano Modarelli, il 23 e 24 giugno alla sala Corelli dell’Alighieri. Nella stessa location, si svolgono anche le lezioni dimostrative di rudra Anoushka Shankar
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veena con Ustad Bhauddin Dagar il 23, alle 11, e quelle di bansuri con Shashank Subramanium il 24, alle 15. La basilica di San Francesco fa da cornice, il 24 marzo, alle 10, al “Glorious Morning Ragas”, con il duo formato da Praveen Godkjindi (bansuri) e Subhankar Banerjee (tabla). Due i concerti serali al Teatro Alighieri: “Epic Ragas” il 23 alle 21, e “Raga Time Travel” il 24 alle 21, che coinvolgono un nutrito gruppo di artisti. Il “Passaggio in India” si completa domenica 9 luglio alle 21, con la trasferta a Forlì nella chiesa di San Giacomo, con il concerto di Anoushka Shankar, figlia del leggendario virtuoso del sitar Ravi, che presenta per la prima volta in Italia la sua ultima composizione Land of Gold. E a proposito di sitar, val la pena ricordare che molti ne hanno conosciuto il suono grazie al rivoluzionario disco Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles nel 1967, in cui Harrison lo suonava, dando così il là alla scoperta della musica indiana. Roberta Bezzi
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SINFONICA, ANTICA E CONTEMPORANEA
Anne-Sophie Mutter (Deutsche Grammophon)
Concerti con maestri d’eccezione: da Muti a Bychov, da Slatkin a Temirkanov e Valchua Fra i solisti spiccano Thibaudet, Mutter, Fray, Matsuev, Onofri e Montanari Il ticchettìo dell’orologio è solo uno, forse il più quotidiano per ognuno di noi, dei tanti rumori che formano la nostra idea di tempo. La prossima edizione del Ravenna Festival, la XXVIII, ha proprio come filo conduttore il senso sonoro del fluire del tempo. Quale sia il rumore del tempo pare, infatti, la domanda che il programma del festival si pone: in esso, infatti, sono individuabili, come di consueto, diversi percorsi che lasciano ampi margini di risposta ed interpretazione, tanto empirici quanto metaforici. Certo uno dei più imponenti di questi è quello formato dagli appuntamenti con le grandi orchestre. Il 28 maggio aprirà questa serie di concerti la Munich Philharmonie diretta da Semyon Bychov con un programma nel quale il tempo è il protagonista: nella Symphonie fantastique op.14 di Louis-Hector Berlioz esso è la tela sulla quale sono dipinte le situazioni nelle quali è proposta l’idee fixe alla base della composizione, nel Concerto per pianoforte ed orchestra n.1 di Pëtr Il’ich Cajkovskij, suonato da Jean-Yves Thibaudet, è invece il mezzo scelto dal compositore per rompere le convenzioni musicali. Il secondo appuntamento vedrà il 12 giugno l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone destreggiarsi nella lettura di due sinfonie, la n.80 e la n.81, di Joseph Haydn e concluderà il concerto insieme a Giovanni Sollima con il quale eseguirà il Concerto n.2 per violoncello, pagina tra le più impervie tra quelle scritte per questo strumento dal compositore di Rohrau. Il 15 giugno sarà la volta dell’Orchestre national de Lyon e la bacchetta del proprio
Semyon Bychov (foto Zani-Casadio)
direttore stabile, Leonard Slatkin, portare a Ravenna un programma nel quale l’apertura e la chiusura sono consegnati nelle mani di due compositori francesi, Luis-Hector Berlioz e Maurice Ravel, ammaliati da idee straniere, rispettivamente Le Carnaval Romain e Rhap sodie Espagnole, mentre al suo interno la violinista Anne-Sophie Mutter sarà la protagnonista di una connessione nippo-teutonica, eseguendo Nostalghia di Toru Takemitsu e il Concerto op.64 di Felix Mendelssohn. Il quarto appuntamento con la grande orchestra sarà con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, il 30 giugno, che rin-
verdirà i fasti del poema sinfonico novecentesco Eine Alpensinfonie di Richard Strauss, ultima composizione di questo genere del musicista tedesco, sotto la bacchetta di Juraj Valchua, mentre sarà grazie alla collaborazione del giovane e talentuoso pianista francese David Fray che risuoneranno le note del Concerto op.54 di Robert Schumann. Molto evocativo l’appuntamento del 4 luglio, quando l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov interpreterà due tra le pagine più importanti della produzione di Dmitri Shostakovich, cioè la Sinfonia n.7 Leningrado
ed il Concerto per pianoforte e tromba n.1, grazie anche alla partecipazione del pianista siberiano Denis Matsuev. Non poteva mancare, come di consueto, l’appuntamento con “Le Vie dell’Amicizia” che quest’anno getta un ponte di cultura verso l’Iran. L’8 luglio, Riccardo Muti, alla guida di una fusione tra l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, l’Orchestre delle Fondazioni Lirico Sinfoniche italiane, l’Orchestra Sinfonica e Coro di Teheran e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza, presenterà una selezione di arie verdiane tratte dalle opere che più manifestano la sapienza drammatrugica del Cigno di Busseto. La musica sacra è stata la prima che ha cercato un confronto con l’Assoluto: essa è, quindi, un’esigenza dell’Uomo dalla quale non si può sfuggire. Questo Festival offre numerose opportunità per affrontare la tematica del sacro, a partire dal 2 giugno quando il Concerto Vocale La Stagione Armonica, diretto da Sergio Balestracci, proporrà l’ascolto di musiche nate grazie allo scisma luterano, proprio a 500 anni di distanza dall’affissione delle 95 tesi sulla porta della chiesa di
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Attese orchestre come
quella di Monaco, di Lione, la filarmonica di San Pietroburgo, la formazione nazionale della Rai, Accademia Bizantina. E la Cherubini, assieme a musicisti di Teheran, per il tradizionale “Concerto dell’Amicizia”
Ricccardo Muti (foto Lelli)
Wittenberg, ed alla conseguente Controriforma. Il 4 giugno, invece, il Coro Costanzo Porta & Ensemble Cremona Antiqua diretti da Antonio Greco esploreranno l’architettura musicale, dalle cattedrali sonore cinquecentesche ai templi ascetici della contemporaneità. Non si può parlare, però, di musica sacra senza considerare Claudio Monteverdi, per giunta a 450 anni dalla nascita, perciò I Solisti della Cappella Marciana diretti da Marco Gemmani eseguiranno i Vespri dell’Assunta scritti dal compositore cremonese e mai dati alle stampe nonostante l’incredibile successo. Sempre per le celebrazioni monteverdiane, il 19 giugno vi sarà l’omaggio dell’Allabastrina Choir & Consort diretti da Elena Sartori che eseguiranno brani tratti dalla gigantesca Selva Morale e Spirituale. Ci sarà la possibilità di ascoltare una sacralità glaciale il 18 giugno quando i Cantores Minores della Cattedrale di Helsinki diretti da Hannu Norjanen e sostenuti dall’organo di Markus Malmgren eseguiranno, oltre a musiche bachiane, un’antologia di
brani di compositori finlandesi, nel primo centenario dell’indipendenza dello stato scandinavo dall’Impero Russo. La vicinanza tra i due Paesi non ha però coinciso con una contaminazione delle arti nazionali: questo paragone sarà possibile il 25 giugno quando sarà il Coro del Patriarcato Ortodosso di Mosca diretto da Anatolij Grindenko ad esibirsi su brani tratti dal repertorio sacro scritto da compositori russi dal Cinquecento ai giorni nostri. Solitamente il Ravenna Festival è sempre stato attento alla musica storicamente informata, in special modo quella del periodo barocco, e quest’anno, anche se molto ristretta l’offerta è quanto mai golosa. I due appuntamenti in programma prevedono l’esecuzione integrale delle Sonate per violino e basso continuo op.5 di Arcangelo Corelli, eseguite da due violinisti d’eccezione, impegnati nella diffusione delle esecuzioni attente alle prassi storiche, ed entrambi di origini ravennati, Enrico Onofri, insieme all’Imaginarium Ensemble il 13 giugno, e Stefano Montanari, il 27 giugno. Un ulteriore motivo di riflessione sul rumore del tempo è offerto dalla proposta musicale
cameristica del Ravenna Festival 2017. Il primo appuntamento sarà il 9 giugno con The Smith Quartett che porterà a Ravenna le sonorità della nuova musica inglese di Nyman, Bryars e Fitkin. Il 14 giugno il duo formato da Natascia e Raffaella Gazzana omaggerà il regista russo Andrej Tarkovskij con brani di Bach, Silvestrov e Pärt mentre il 20 giugno sarà la volta di Ludus Gravis, un ensemble di 8 contrabbassi diretto da Daniele Roccato, che eseguirà brani contemporanei scritti specificamente per questa formazione. Chiuderà la rassegna cameristica il Quartetto Adorno il 26 giugno che eseguirà il Quartetto n.2 op.59 Razumowsky di Ludvig van Beethoven, l’onirico Quartetto op.10 di Claude Debussy e i Cinque pezzi op.5 di Anton Webern, purtroppo eseguiti sempre più di rado. Sarà interessante seguire lo sviluppo del tema del Festival anche nella sua rassegna interna “In templo Domini”, dedicata alla musica nella liturgia. Il 4 giugno si potrà ascoltare la Missa Ducalis di Costanzo Porta, già maestro della Cappella Metropolitana di Ravenna dal 1567 al 1575 eseguita dal Coro
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Costanzo Porta e dall’Ensemble Cremona Antiqua diretti da Antonio Greco. Saranno i Solisti della Cappella Marciana diretti da Marco Gemmani, l’11 giugno, a cercare una risposta alla ricerca del rumore del tempo, mentre i Cantores Minores di Helsinki diretti da Hannu Horjanen approfondiranno grazie al solo timbro di voci maschili questa indagine. Il 18 giugno sarà all’insegna del dialogo interreligioso, grazie al Coro del Patriarcato Ortodosso di Mosca diretto da Anatolij Grindenko, mentre il 2 luglio l’Orlando Consort animerà la liturgia celebrata dall’Arcivescovo di Mosca S.E. Mons. Paolo Pezzi. Le grandi proposte del Ravenna Festival 2017 allontanano le colonne d’Ercole del repertorio e aumentano lo spettro di una indagine, quella sul tempo, con la quale ogni essere umano è destinato a rapportarsi. In questo, la presente edizione del Festival si propone di suggerire, quindi, all’Uomo molteplici vie per la comprensione di se stesso. Enrico Gramigna
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AVANGUARDIE
Voci, suoni e coreografie tra futurismi e rivoluzione russa
Immagine dal Progetto Ric.ci “Uccidiamo il chiaro di luna”.
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Furono “i dieci giorni che sconvolsero il mondo”: gli zar con le spalle al muro, l’avanzata bolscevica di Lenin e Trockij, i ribaltamenti, poi i totalitarismi. Da quel 1917 nacque un nuovo corso della storia, che per l’arte aveva il genio di Majakovskij, Malevich, El Lissitzky, ereditato poi da Prokof ’ev e Shostakovich, figli di quell’ “epoca dei lupi” in cui a dettare il cambiamento fu un continuo gioco di tensione e lacerazione. Questa XXVIII edizione del Ravenna Festival sente “Il rumore del tempo” a partire da “Danze, voci, suoni del Futurismo italiano”. Uccidiamo il chiaro di luna (Teatro Alighieri, giovedì 1 giugno, ore 21) che va in scena per il Progetto Ric.ci (Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ’80/’90) curato da Marinella Guatterini, con le coreografie di Silvana Barbarini.
Tra gli autori delle musiche figura il nome decisamente altisonante di Filippo Tommaso Marinetti: il blasone futurista infatti attraversa direttamente la genealogia di questo lavoro che vede i natali nel 1997 per essere poi “ricostruito” nel 2015. E il purosangue è proprio la Barbarini, allieva dell’unica danzatrice scelta da Marinetti ancora sedicenne, quella Giannina Censi che aveva abbandonato le scarpe da punta per danzare sulle rime del poeta comasco Escodamé e del “parolibero” Gioia. In lei il fondatore del Futurismo vide l’interprete perfetta per la “Danza dell’aviatrice”, uno dei tre mini-balletti inseriti nel Manifesto della danza futurista del 1917. Un omaggio a El Lissitzky è invece Cuneo Rosso (domenica 18 giugno, ore 21.30, al Chiostro della Biblioteca Classense) che parla di pianoforte e Rivoluzione russa con Daniele
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Un’immagine dall’opera “Vittoria sul sole” in scena mercoledì 21 giugno all’Alighieri
Lombardi prestato alle musiche di ArthurVincent Lourié, Aleksandr Vasil’evich Mosolov, Igor’ Stravinskij e Lombardi stesso. Europa e Unione Sovietica a confronto con il primo firmatario del Futurismo russo – e con i suoi eredi – insieme agli artisti che nel 1914 accolsero Marinetti: quel Lourié, nato Sergej che cambiò nome in Arthur Vincent in omaggio agli europei Schopenhauer e a Van Gogh.
squarciato dipinto per mano di Malevich. Un’opera che preannuncia il Dadaismo, contraddistinta da toni epici, drammatici e patetici, e contenuti surreali in cui si annuncia la distruzione del sole che simboleggia la logica terrena ormai superata, e l’inizio di una nuova era che sfugge alla limitata e fallace comprensione umana.
Tra gli spettacoli anche “1917”
Sempre di Futurismo russo e rivoluzioni in musica parla il capolavoro del 1913 Vittoria sul sole (mercoledì 21 giugno, ore 21, al Teatro Alighieri), un’ “opera in 2 agimenti e 6 quadri di Aleksej Kruchenych, con musica di Mihail V. Matjushin, scene e costumi di Kazimir S. Malevich” ricostruzione della produzione originale dello Stas Namin Theatre di Mosca, in collaborazione con il Russian Museum di San Pietroburgo, per la regia di Andrey Rossinskiy. Una prima italiana in lingua originale che riporta all’incontro estivo in terra finlandese del poeta Kruchenych, il compositore Matjushin e il pittore Malevich, i tre massimi esponenti dell’avanguardia russa, nel 1913. Il risultato è un’opera “manifesto” che annuncia la creazione di un misterioso lavoro intitolato Vittoria sul Sole. Qualche mese di maturazione e poi, verso la fine dell’anno, l’opera viene rappresentata a San Pietroburgo, ed è subito scandalo, insieme ai primi vagiti del Suprematismo sul sipario
commissionato da Ravenna Festival a ErosAntEros in prima nazionale al teatro Alighieri il 28 giugno
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In 1917 di Davide Sacco e Agata Tomsic, aka ErosAntEros, (mercoledì 28 giugno alle 21, sempre all’Alighieri) una commissione di Ravenna Festival in prima nazionale, si ridà voce ai canti e ai protagonisti diretti della Rivoluzione russa, per restituirne l’emozione e tutta l’aspettativa di un tempo nuovo. Gli astri, il cielo, le ore del giorno e i loro colori scandiscono l’attesa, ma non mancano «fatica, fame e freddo che hanno accompagnato la lotta per la libertà e la storia ci insegna che il sogno è stato presto tradito»: per questo all’ottimismo dei canti si contrappone l’Ottavo quartetto di Shostakovich scritto in memoria delle vittime dei totalitarismi. Linda Landi
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FOTOGRAFIA
Da “Musiche” a “Vuoto con memoria”: immagini fra suoni e silenzi di Lelli & Masotti Uno sguardo a ritroso rivela come il Festival abbia ospitato e dato ampia visibilità a molti dei fotografi grazie al cui lavoro si può parlare, analogamente a quanto è accaduto per il teatro, di una “Romagna Felix”: da Paolo Roversi a Guido Guidi, dall’Osservatorio Fotografico alla coppia Lelli e Masotti, il cui lavoro si è imposto negli ultimi decenni a livello internazionale, sia nell’ambito della foto di spettacolo che in ricerche in cui la fotografia dialoga con linguaggi come il video e la musica/suono. Due le proposte ospitate nel Mar, Museo d’Arte della Città. La prima è la mostra “Musiche”, vero e proprio viaggio fotografico dove riconoscere i protagonisti di linguaggi musicali tra loro molto diversi, da Keith Jarrett a Arvo Pärt, da Astor Piazzolla a Claudio Abbado. “Non più musica alta e bassa – scrivono Lelli e Masotti – seria, leggera, pesante, ma compresenza attiva nel paesaggio musicale che vive attorno a noi. Non c’è volontà di catalogazione, di elenco, di tassonomia, c’è una serie che si compone e si scompone, un percorso personale ed evocativo che ricorda momenti inesorabilmente fissati.” Secondo momento espositivo è rappresentato dalla videoinstallazione “Vuoto con memoria” di Silvia Lelli, esito di un ininterrotto lavoro di ricerca che prosegue da anni negli spazi silenziosi e deserti di quella meraviglia architettonica che è – appunto – Palazzo San Giacomo a Russi.
CINEMA E MUSICA IL
TRIONFO DEL BIANCO E NERO: CAPOLAVORI SONORIZZATI DAL VIVO
Anche quest’anno il Ravenna Festival propone la fortunata rassegna “Musica & Cinema” con tre appuntamenti, tutti caratterizzati dall’esecuzione dal vivo delle musiche, originali o di nuova composizione di celebri film classici rigorosamente in bianco e nero. Il primo è costituito un capolavoro del cinema espressionista nonché primo cult movie della storia del cinema, Il gabinetto del Dottor Caligari (1919) di Robert Wiene, che verrà musicato con la tecnica del live electronics dall’affiatatissimo quartetto di Edison Studio (ovvero Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi e Alessandro Cipriani). Secondo episodio è rappresentato da un altro capolavoro qual è La passion de Jeanne d’Arc di Carl Theodor Dreyer (1928), musicato dall’Orlando Consort le cui splendide voci a cappella creeranno un abbinamento struggente fra le lancinanti immagini del film e musiche del XV secolo in una sorta di inedita sacra rappresentazione, che nella spoglia chiesa di San Francesco troverà una cornice particolarissima. La trilogia di musiche per il cinema si conclude con uno dei più bei film di Charlie Chaplin The Gold Rush (La febbre dell’oro, 1925), il cui accuratissimo restauro digitale è stato eseguito dalla Cineteca di Bologna. Le musiche originali di Charles Chaplin sono state sapientemente ricostruite da uno specialista come Timothy Brock che le eseguirà sul podio dell’Orchestra Luigi Cherubini..
AUDIZIONI PUBBLICHE
Cristina Muti chiama a raccolta le giovani energie creative locali Un annuncio a sorpresa in occasione della presentazione della XXVIII edizione di Ravenna Festival, una chiamata che abbraccia la città: è nato così il progetto di audizioni con cui Cristina Mazzavillani Muti, presidente di Ravenna Festival, invita i ragazzi di Ravenna e provincia, dagli 8 ai 18 anni, a prendere parte ad audizioni pubbliche. Scopo delle audizioni non sarà il conferimento di premi né, almeno in prima fase, il costituirsi di un cast per uno spettacolo, quanto il censimento delle giovani energie creative in città e la possibilità per gli iscritti di ricevere suggerimenti e consigli. Dal 23 al 30 maggio l’Alighieri è lo spazio prescelto per questa prima chiamata: se il palco sarà accessibile a singoli e gruppi, con il solo limite dell’età e senza alcuna preselezione, la platea sarà invece aperta gratuitamente al pubblico, che potrà assistere alle audizioni. A presiedere la commissione sarà naturalmente Cristina Muti, affiancata dalla Direzione del Festival nel valutare le proposte per le categorie ammesse (canto, strumentazione, recitazione, danza; senza limiti di genere e con contenuti liberamente scelti). L’iniziativa sarà intitolata a Giuliano Bernardi, baritono ravennate. Nell’anno in cui ne ricorre il quarantesimo anniversario dalla prematura scomparsa agli inizi di una carriera già luminosa, questa scelta sottolinea la vocazione della chiamata a scoprire il potenziale artistico della città. «L’avevo in parte già fatto con le mie Trilogie, quando ho voluto che giovani talenti della fotografia, della scrittura e del video scoprissero il mondo dell’opera con la possibilità di seguire e documentare le prove delle produzioni da me dirette. Nel 2017 vorrei andare alla scoperta dei sogni di questi ragazzi, che un giorno saranno il nostro pubblico, con tutta la semplicità – ma anche la grande attenzione – di una chiamata che, lo ripeto, non è un bando, non è un concorso, non assegna premi… se non la possibilità per loro di presentarsi e per noi di ascoltarli. Alla chiamata sono ammessi tutti i cittadini della provincia di Ravenna (singoli o gruppi) tra gli 8 e 18 anni. Gli iscritti possono scegliere liberamente i contenuti da presentare all’audizione. Per iscriversi alle audizioni è necessario inviare un’e-mail (entro e non oltre il 30 aprile 2017) a segreteria@teatroalighieri.org.
ORARI: dal lunedi al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 17.00, Per altri orari telefonare al 388 8203109
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RAVENNA &DINTORNI 23/3 2017
ANTEPRIMA Edizione 2017
XI
DANZA
Selezioni per Les Mémoires di Dubois e tutta la magia della scuola cubana Come è ormai tradizione la danza ha un suo spazio definito al Ravenna Festival. Per gli amanti dell’arte coreutica, il sipario si apre giovedì 8 giugno alle 21.30 al Palazzo Mauro De Andrè, con l’ultima creazione di Olivier Dubois, Les mémoires d’un Seigneur, una produzione del Ballet du Nord/CCN Roubaix Nord-Pas de Calais. Il noto coreografo, geniale ex allievo di Jan Fabre, ritorna a Ravenna per esplorare le vertigini e gli abissi del potere, un vero e proprio “inferno”, una riflessione sul rapporto fra uomo e potere e su arte e potere. Il potere in scena è rappresentato da Sébastien Perrault, interprete prediletto di Dubois: è lui il seigneur, erede dello shakespeariano re Lear, discendente d’imperatori romani – da Marco Aurelio e Adriano a Commodo e Caligola, rampollo d’Alessandro il Grande e Gengis Khan. Attorno a lui, danzatore solista di questa pièce estrema, ci saranno quaranta interpreti maschili, di volta in volta “foresta, meandro, tormento, campo di battaglia”. La particolarità dello spettacolo è che questi interpreti saranno individuati tramite un’apposita selezione a Ravenna, offrendo così l’opportunità a uomini tra i 18 e i 65 anni di calcare le scene attraverso un lavoro corale sul corpo e sul gesto, tramite movimenti semplici come camminare o correre insieme. La partecipazione è gratuita e la candidatura dovrà essere inviata entro il 21 aprile, in vista della selezione definitiva del 6 maggio. Questo spettacolo, che è una coinvolgente immersione nella seduzione del potere maschile tra vertigine e abisso, segna l’inizio di una collaborazione di Dubois con il festival, nell’ambito di un progetto pluriennale sui temi danteschi e in previsione di Dante 2021. D’altra parte, come ricordato dal direttore artistico del Ravenna Festival Franco Masotti, Les mémoires d’un seigneur è in qualche modo dantesca, con suggestioni che vanno da Caravaggio al Gustave Doré che illustra la Commedia.
A sinistra l’ultima creazione di Olivier Dubois; a destra “Lo Schiaccianoci” del Ballet Nacional de Cuba
Si cambia completamente “registro” giovedì 29 giugno alle 21.30, sempre al Palazzo Mauro de Andrè, con l’arrivo del Ballet Nacional de Cuba – storica compagnia che non ha bisogno di presentazioni – che porta sul palcoscenico “La magia della danza”. La serata è un meraviglioso “ripasso” del balletto occidentale (Giselle, La Bella Addormentata, Lo Schiaccianoci, Coppélia, Don Chisciotte, Il Lago dei Cigni), e un tuffo in quello cubano, con assaggi della Sinfonia di Gottschalk, tra ritmi caraibici e sapori criolli. Indiscussa icona della danza, l’ultranovantenne
Alicia Alonso – direttrice artistica della compagnia – ha saputo imprimere il suo segno nel repertorio anche per averne ‘virato’ con sapienza lo stile classico alle qualità dei ballerini cubani. Fin dalla fondazione della compagnia nel 1948, e poi della scuola, Alicia ha cresciuto una stirpe di virtuosi di cui ora anche il pubblico ravennate potrà avere un assaggio. Simbolo indiscusso della danza e grande maestra, è famosa la sua frase: «Ho vissuto non solo per ballare, ma anche per far ballare gli altri». Roberta Bezzi
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XII
ANTEPRIMA Edizione 2017
RITMI E CANZONI
La leggenda dell’afrobeat Tony Allen e il pop dei Baustelle alle notti di Russi
WORLD MUSIC
I Baustelle
Le notti più “popolari” del Ravenna Festival sono ormai da tradizione quelle di palazzo San Giacomo, a Russi, che quest’anno ospiterà davvero qualcosa di «oscenamente pop». Tanto per citare le parole utilizzate per descrivere l’ultimo disco da Francesco Bianconi che sarà sul palco di Russi con i suoi Baustelle venerdì 16 giugno. Con L’amore e la violenza – il loro settimo disco in studio dagli esordi del 1996, uscito a inizio 2017 – il gruppo originario di Montepulciano conferma una personalità in grado di amalgamare riferimenti e citazioni, suggestioni e nostalgie, canzone d’autore italiana e francese, il rock alternativo, l’elettronica vintage. I Baustelle sono impegnati in questi giorni in un tour primaverile nei più prestigiosti teatri d’Italia, andati rapidamente quesi tutti sold out. Sul palco, oltre all’ormai storico trio
INFO E PRENOTAZIONI FESTIVAL IN BIGLIETTERIA, SU INTERNET E SOCIAL NETWORK Per tutti gli spettacoli in cartellone è possibile prenotare posti alla biglietteria del Festival (Teatro Alighieri, via Mariani 2, tel. 0544 249244), sul sito www.ravennafestival.org e attraverso la rete di prevendite ufficiali attiva presso tutte le filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna, rete viva ticket by best union, uffici Iat di Ravenna e Cervia. Esclusivamente alla biglietteria del Festival continua anche la possibilità di sottoscrivere abbonamenti a 6 spettacoli o di acquistare il Carnet Open (4, 6 oppure 8 spettacoli). Il programma aggiornato è consultabile sul sito: http://www.ravennafestival.org. Informazioni e immagini sugli eventi e notizie di servizio anche sulle pagine dei social network del Festival: Facebook, Twitter e Youtube. Info: tickets@ravennafestival.org e 0544 249244.
composto da Francesco Bianconi (voce, chitarre, tastiere), Claudio Brasini (chitarre) e Rachele Bastreghi (voce, tastiere, percussioni), ci saranno Ettore Bianconi (elettronica e tastiere), Sebastiano de Gennaro (percussioni), Alessandro Maiorino (basso), Diego Palazzo (tastiere e chitarre) e Andrea Faccioli (chitarre). La due giorni di Palazzo San Giacomo del Ravenna Festival si completa sabato 17 giugno con il progetto solista del leggendario batterista nigeriano Tony Allen – 77 anni ad agosto –, che per 15 anni e attraverso una produzione musicale di oltre 50 album, ha scandito il tempo dell’afrobeat al fianco di Fela Kuti e della band Africa 70, investendo i ritmi africani di una nuova potenza in grado di contribuire allo sviluppo del sound pop occidentale. Al Festival presenterà il suo ultimo disco solista Film of Life che ha visto ancora una collaborazione con Damon Albarn dei Blur (con cui negli anni è nato un sodalizio importante) e flirta con il jazz, il bebop e il pop. Sul palco del Festival il 17 giugno lo affiancheranno Cesar Anot (basso), Indy Dibongue (chitarra), Jean Phi Dary (tastiera), Nicolas Giraud (tromba), Yann Jankielewicz (sax e tastiera) e Patrick Gorce (percussioni).
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Jonny Greenwood dei Radiohead con il progetto Junun dedicato all’India Il chitarrista dei Radiohead Jonny Greenwood sarà il 2 giugno al Pala De André nell'ambito del programma del Ravenna Festival, tra i protagonisti del progetto Junun. Accanto a Greenwood, ormai considerato tra i migliori musicisti avantgarde contemporanei, Shye Ben Tzur, vero deus ex machina del progetto. Il compositore, musicista e poeta israeliano studia da anni la musica e cultura indiana e la tradizione musicale sufi Qawwali. Sul palco insieme a loro la band The Rajasthan Express, che porta nel progetto tutta l’esuberanza degli strumenti a fiato, gli inaspettati ritmi dispari delle percussioni, la vibrante energia dei cori.
MUSICHE D’AUTORE OMAGGIO IN CHIAVE JAZZ A DE ANDRÉ CON LA VOCE DI CRISTINA DONÀ Si rinnova la collaborazione con Forlì del Ravenna Festival che porta il 5 luglio alla chiesa di San Giacomo un concerto con musiche di Fabrizio De André, dedicato in particolare alle donne presenti nella sua opera. Sul palco musicisti jazz di grande esperienza (tra cui Rita Marcotulli, Enzo Pietropaoli, Fabrizio Bosso e Javier Girotto) e una voce che arriva dal pop e dal rock, come quella di Cristina Donà. Nella stessa location il 9 luglio l’appuntamento è invece con il concerto di Anoushka Shankar, figlia d’arte, prima donna indiana nominata ai Grammy Awards.
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CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 23/3 2017
TEATRO • MUSICA
20
PROSA
DANZA
Il bene e il male secondo Brecht Il Teatro dell’Elfo porta a Ravenna “Mr Pùntila e il suo servo Matti” FUORI PROGRAMMA
Romeo e Giulietta a Lugo Sabato 25 marzo alle 20.30 sul palco del teatro Rossini di Lugo va in scena la riscrittura teatrale di “Romeo e Giulietta” a cura del Junior Balletto di Toscana. Il capolavoro musicale di Sergej Prokof ’ev con i due sfortunati amanti veronesi rivive al giorno d’oggi, tra conflitti sociali e culturali. I costumi sono di Santi Rinciari, le luci di Carlo Cerri. Regia e coreografia di Davide Bombana.
Fondatore e condirettore del Teatro dell’Elfo insieme a Elio De Capitani, Ferdinando Bruni porta all’Alighieri di Ravenna (da giovedì 23 a domenica 26 marzo con inizio alle 21 tranne la recita domenicale delle 15.30) una delle più incisive commedie di Brecht. Mr Puǹ tila e il suo servo Matti è la riflessione sulla compresenza del bene e del male nell’animo umano, l’allegoria del capitalismo e dei suoi sorrisi da caimano. Il messaggio di ONTEMPORANEO Brecht è attualissimo: solo un’autentica eguaglianza, piuttosto che uno slancio filantropico individuale, può davvero colmare il divario fra le classi e il benessere di cui godiamo altro non è che il ghigno di Pùntila ubriaco. Bruni e Francesco Frongia firmano il primo Brecht "made in Elfo", a sessant'anni dalla morte del drammaturgo (e a sei anni dall’esperienza La rassegna di teatro contemporaneo ospigenovese di Bruni e De Capitani con L’Anima buona del Sezuan con tata al Ridotto del Teatro Masini di Faenza preMariangela Melato): i due registi scelgono una “commedia popolare” – senterà, sabato 25 marzo alle ore 21, lo spetsecondo la definizione brechtiana – che sprigiona tutto il suo potenziale tacolo La rivoluzione è facile se sai con chi farla, comico facendo emergere, con esiti spesso esilaranti, le contraddizioni e le una produzione Kepler-452 e Festival 20 30 disuguaglianze sociali di un'epoca che, pur con altri abiti e abitudini, con la regia di Nicola Borghesi. In scena, oltre somiglia nella sostanza alla nostra. In scena una compagnia affiatata di al regista, anche Livio Remuzzi, Paola Aiello e dodici attori di diverse generazioni che sa dosare ritmi incalzanti e sospenun nucleo di “rivoluzionari” faentini. sioni liriche. A guidarli Ferdinando Bruni nel ruolo mutevole e schizofreIl progetto è nato nel 2015 a Bologna da nico di Pùntila, affiancato dal servo Matti di Luciano Scarpa che torna tra una domanda posta a sedici under 30: chi le file dell'Elfo dove aveva interpretato Orazio nell'Amleto, Elicone nel sono oggi i rivoluzionari? Dove si trovano? Caligola, il giovane Eugenio nella Bottega del caffé. Completano il cast Ida LASSICA/1 Marinelli, Elena Russo Arman, Corinna Agustoni e Luca Toracca, ALL’ALIGHIERI ANCHE IL CONCERTO DEL PIANISTA ALEXEI VOLODIN insieme agli “elfi d'adozione” Umberto Petranca, Nicola Stravalaci, Matteo de Mercoledì 29 marzo al Mojana, Carolina Cametti e ai nuovi teatro Alighieri (ore scritturati Francesca Turrini e 20.30), ospite della Francesco Baldi. stagione “Ravenna Le scene, firmate da Bruni e Frongia, Musica” curata dall’asalludono a un ambiente rurale del sociazione Angelo secolo scorso; i costumi di Gianluca Mariani, prenderà Falaschi rimandano ironicamente agli posto al pianoforte il anni bui del primo dopoguerra. russo Alexei Volodin, Sabato 25 marzo il Teatro dell’Elfo considerato uno dei incontra il pubblico in sala Corelli pianisti più completi alle 18, a cura del critico teatrale del panorama internazionale. La sua carriera Massimo Marino.
C
I rivoluzionari di Faenza
Le Albe al Cisim di Lido Adriano con Il Volo e un Rumore di acque in versione italo-tedesca Continua il trittico del Teatro delle Albe ospitato dal Cisim di Lido Adriano. Venerdì 24 marzo alle 21 l’appuntamento è con la versione italo-tedesca di Rumore di acque, in collaborazione con la Bremer Shakespeare Company, con Alessandro Renda, Michael Meyer e Marco Martinelli. Lo spettacolo delle Albe sul dramma dei migranti che già ha fatto il giro del mondo viene riproposto come una sorta di gioco a tre, una sorta di dimostrazione-spettacolo con un drammaturgo-regista, lo stesso testo nell'originale in italiano e tradotto in tedesco, due attori. Domenica 26 alle 20.30 l’appuntamento è invece con “Il Volo” conferenza-spettacolo sul tema delle morti sul lavoro, riproposto anche in occasione del trentennale della tragedia della Mecnavi, con Luigi Dadina, Tahar Lamri, Lanfranco “Moder” Vicari, Francesco Giampaoli e Diego Pasini. Dopo lo spettacolo, domenica verrà inoltre presentato il libro di Cristina Valenti “Amore e Anarchia” e il trittico si concluderà con un momento conviviale insieme al pubblico.
C
è decollata vertiginosamente nel 2003 con l’assegnazione del Primo Premio al Concorso Géza Anda di Zurigo. Dopo l’acclamatissimo debutto nelle London International Piano Series, Volodin è stato ospite delle più importanti sale da concerto in Europa e si è esibito inoltre a Tokyo e Adelaide. A Ravenna Volodin proporrà i suoi cavalli di battaglia, Chopin, di cui eseguirà le Quattro Ballate, e Schumann con gli Studi Sinfonici op. 13.
Novità DIRETTAMENTE DA LONDRA l’esperienza didattica e artistica dell’anno
Direzione artistica Laura Ruocco Recitazione Paola Baldini Canto Elisa Drei Musical Modern Sara Buratti Contact Improvisation Elena Casadei Coordinamento Didattico Giorgia Massaro
CLASSICA/2 IL
SOPRANO
MIZZI
IN TRIO ALLA SALA
CORELLI
“Chanson d'Amour. Canzone d'Amore” domenica 26 marzo alle 11 alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna con il soprano Damiana Mizzi (nella foto), in trio con il pianista cubano Marcos Madrigal e il violoncellista Roberto Mansueto. Nell’ambito della rassegna “Mikrokosmi”.
CLASSICA/3 Corsi per tutte le età sede presso
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Tel. 331 7983986 info@laccademiadelmusical.it www.laccademiadelmusical.it CON IL CONTRIBUTO DI:
AL GOLDONI
DI
BAGNACAVALLO IL TETRAONE
TRA
MOZART
E
BEETHOVEN
Quarto appuntamento – sabato 25 marzo alle 21 al teatro Goldoni di Bagnacavallo – della prima edizione di Bagnacavallo Classica, la stagione musicale ideata da Accademia Bizantina che vuole dare agli appassionati l’opportunità di intraprendere un viaggio nel mondo della musica antica eseguita con strumenti originali. Sul palco il quartetto Il Tetraone per un programma dal titolo “Mozart e Beethoven” quartetti col fortepiano
CULTURA IL FESTIVAL
LO SCRITTORE
RAVENNA &DINTORNI 23/3 2017
LIBRI • ARTE • SPETTACOLO
IL CRITICO TEATRALE
Cortometraggi da Sogni fino al 25 marzo al teatro Rasi di Ravenna
L’attore Germano Gentile, atteso al festival
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LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di Maria Giovanna Maioli
Carlo Lucarelli a Giovecca
Porcheddu e la regia
A chiudere il ciclo di incontri al centro civico di Giovecca sarĂ il re del giallo Carlo Lucarelli, ospite della serata di martedĂŹ 28 marzo. Lo scrittore presenterĂ il suo ultimo libro, “Intrigo italianoâ€? (ed. Einaudi), che segna il ritorno del commissario De Luca. Dalle 21.
MartedĂŹ 28 marzo alle 20 al Rasi di Ravenna prosegue “I fondamenti del teatroâ€?, serie di incontri coordinati dal critico teatrale e giornalista Massimo Marino. Il tema sarĂ â€œLa regiaâ€? e se ne parlerĂ con il critico teatrale Andrea Porcheddu di glistatigenerali.com Pagina99.
Andrea Zanzotto, uno dei nostri maggiori poeti, a me particolarmente caro per averlo piÚ volte interpretato e al quale sono stata legata da una lunga amicizia, era nato nel 1921 a Pieve di Soligo, dove è sempre vissuto, ed è scomparso a Conegliano nel 2011.
UN GRIGIO COMPATTO... DI
ANDREA ZANZOTTO
Un grigio compatto perfetto quasi commovente nel suo voler attutire attutire ma null’affatto impedire
Un grigio che ha in custodia Entra nel vivo la diciottesima edizione GENDA ogni forma ogni norma del festival internazionale di cortomeche lascia ogni sospetto ed ipotesi traggi “Corti da Sogni Antonio Ricciâ€? organizzato dal circolo Sogni. Parito il ERALDO BALDINI CARAMORE E CIAMPA SERATA DI POESIE in sospeso, in arrivo, agli occhi schivo 22, prosegue fino al 25 marzo al teatro AL CAFFĂˆ SULLE TRACCE DEL BENE A LIBERAMENTE Rasi di Ravenna, come da tradizione a Un tenue nerofumo grigio da tutte le profonditĂ ingresso gratuito (tesseramento in loco al Si recupera VenerdĂŹ 24 marzo, alle 18 alla Sala Sabato 25 marzo alle ci accompagna senza darlo a vedere circolo a 2 euro). l’incontro saltato con D'Attorre di Ravenna l'atteso ritorno 18 alla libreria non lascia tregua e ci trasforma Al giovedĂŹ le visioni dei corti cominceEraldo Baldini: di Gabriella Caramore e Maurizio Liberamente di viale anche nolenti in tregua e ranno alle 18; al venerdĂŹ le proiezioni l’appuntamento è Ciampa, protagonisti di una delle Alberti, a Ravenna, un polvere polvere inumidita rabbonita di sere: saranno dal mattino (dalle 10), aperte al per venerdĂŹ 24 rubriche piĂš seguite ed apprezzate di incontro dedicato alla furono, torneranno. pubblico nell’ambito del laboratorio promarzo alle 18.30. Lo Radio 3, “Uomini e Profetiâ€?, con la poesia. Ho camminato per ere mosso dal Grr festival. Sempre al venerdĂŹ scrittore presenterĂ presentazione del loro ultimo volume L’appuntamento è con in questo fecondo deresponsabilizzante la programmazione riprenderĂ alle 18 ÂŤTre mani bel buioÂť La vita non è il male. Cinque capitoli Chiara Baldini e Matteo elisir di grigiori-dolori per proseguire per tutta la sera. Il sabato (Fernandel) di riflessione sulle tracce del bene, Nicolucci che, è prevista una giornata di cinema a parnell'ambito della edito dalla Salani. L'interrogativo è accompagnati da (questo è solo un vago aspetto) tire dalle 9.15 con le proiezioni dei corti rassegna “Quattro sempre quello: come nasce il bene, Gabriella Montanari, dedicati al pubblico dei giovani e giovachiacchiere al Caffèâ€? quali forme assume, come fa ad presenteranno i loro (esterno) (non arrivato) nissimi. Dopo i corti del mattino, si al Caffè letterario di affiorare se tutto attorno è circondato libri, rispettivamente, (forse reietto) riprenderĂ alle 16 e dalle 20 ci sarĂ la via Diaz 26, a solo da un male sempre piĂš cupo e "Prugne sulla pelle" e serata finale, condotta dal giornalista Ravenna. invadente? “La sposa di Cenereâ€?. (da Conglomerati, Mondadori, Milano 2009) Alberto Mazzotti, con la proiezione e la premiazione dei cortometraggi vincitori. La serata di premiazioni sarĂ preceduta da un aperitivo, intorno alle 19.30, in OSTRE compagnia dei protagonisti del festival presenti a Ravenna. Nell'edizione 2017 saranno proposti, in I QUADRI DI ELENA POMPIGNOLI concorso, 69 cortometraggi provenienti da 27 nazioni (per la prima volta anche dal Inaugura sabato 25 marzo alle 17 Occhiali da vista e da sole • Lenti a contatto • Controllo della vista Kuwait) e selezionati tra le oltre 1.400 alla sala di vicolo degli Ariani di opere iscritte al festival. Dei lavori giunti in Ravenna la mostra della pittrice selezione, il 31% è rappresentato da opere ravennate Elena Pompignoli. prime; a testimonianza di ciò vi è anche la ResterĂ aperta fino al 17 aprile giovane etĂ dei partecipanti, il 34% dei regianche domenica e festivi (chiuso sti e delle registe ha un'etĂ compresa tra i 25 giovedĂŹ pomeriggio). e i 34 anni. Le registe rappresentano circa il 30% di tutti gli iscritti al concorso. LA PERSONALE DI GERMANO OSTI Oltre ai corti in concorso, il festival proporrĂ alcuni eventi speciali. Sabato pomeDal 24 marzo al 9 aprile alla sala riggio sarĂ proiettato, alla presenza dell’atArtemedia di Cervia mostra tore Germano Gentile, il film personale del pittore ravennate “Blaxploitalianâ€?, che indaga sulla presenza Germano Osti. dei neri nel cinema italiano attraverso lo sguardo di Fred Kuwornu, regista di origini ghanesi nato e creOCUMENTARI sciuto a Bologna e newyorchese d’adozione. E l’artista e inciAL RIDOTTO DEL MASINI IL CINEMA DELLA VERITĂ€ sore ravennate Giuseppe CON MARTA COSENTINO E LA VITA IN SIRIA Maestri, al quale è dedicato uno dei premi del festival, riceverĂ Continua “Il Cinema della VeritĂ â€? al Ridotto del teatro Masini di un ulteriore omaggio grazie Faenza, rassegna interamente dedicata al docu-film d’autore. alla proiezione del video “The L’appuntamento è per mercoledĂŹ 29 marzo alle ore 21 con la Encounter (L'incontro)â€? di proiezione di Portami via, opera di Marta Cosentino che sarĂ preLuca Maria Baldini. sente in sala per un dibattito. via Bovini 70 - Ravenna - tel/fax 0544 460786 Per tutte le novitĂ in tempo Il film è una fotografia della metamorfosi nella vita di una famiglia otticasanbiagio@gmail.com Ottica San Biagio Ravenna reale si può consultare la siriana: dalle torture nelle carceri di Assad fino a un nuovo inizio pagina Facebook del circolo nella cittĂ di Torino. LUNEDĂŒ ORARIO CONTINUATO - GIOVEDĂŒ POMERIGGIO CHIUSO Sogni Antonio Ricci.
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Occhiali delle Migliori Marche
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CULTURA
MUSICA
JAZZ/1
JAZZ/3
Suoni fuori dagli schemi con il festival Crossroads
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Prosegue il festival itinerante di jazz e dintorni “Crossroads” con altri due appuntamenti nella Bassa Romagna ravennate. Giovedì 23 marzo – come anticipato la scorsa settimana – all’Auditorium Corelli (ore 21) di Fusignano l’appuntamento è con “Trilogy”, ossia le musiche di Charles Mingus, Jimi Hendrix e Frank Zappa ripensate dai Quintorigo. Le originali sonorità di questo gruppo (con Valentino Bianchi al sax tenore, Andrea Costa al violino, Gionata Costa al violoncello, Stefano Ricci al contrabbasso e l’ormai abituale partecipazione anche di Moris Pradella alla voce) saranno ulteriormente sviluppate dalla presenza di Roberto Gatto, la cui batteria stabilirà la connessione ideale tra i panorami jazz e rock della scaletta musicale. Venerdì 24 marzo invece alla Sala del Carmine di Massa Lombarda (con inizio del concerto alle ore 21) si esibirà la vocalist Alessia Obino con il suo gruppo CORdas, di cui fanno parte Dimitri Sillato (violino, effetti), Giancarlo Bianchetti (chitarra, effetti) ed Enrico Terragnoli (banjo, podofono, effetti). CORdas è solo uno dei molti progetti creati dalla Obino nel corso della sua intensa attività concertistica, che l’ha vista collaborare con artisti come Elliott Sharp, Markus Stockhausen, Javier Girotto, Greg Burk, Gilad Atzmon… A Massa presenta il suo ultimo progetto “Deep Changes”: canzoni astratte, espressioni della contemporaneità eppure anche radicate nella tradizione blues più profonda, nel dixieland, nell’arte del song statunitense (Hoagy Carmichael) in un tragitto tutt’altro che lineare, la voce della Obino incontra poi le musiche di Charles Mingus e Duke Ellington e soprattutto le peculiari arcate melodiche di Kurt Weill.
TRIO DI ROCCHETTA ALLO ZINGARÒ
Mercoledì 29 marzo dalle 22 allo Zingarò di Faenza “Rockytrio”, con il pianista Massimiliano Rocchetta in trio per esplorare la contaminazione come mezzo di comunicazione ed espressione sonora: il canone dello standard jazz, le incursioni nel mondo della musica classica, l’omaggio alla spiritualità indiana e per finire incursioni pop.
IL QUARTETTO DI FARISELLI AL MARIANI Alessia Obino con il progetto Cordas
JAZZ/2
Venerdì 24 marzo alle 21.30 al Mariani di Ravenna continua la rassegna jazz: protagonista sul palco l’Alessandro Fariselli Quartet con brani originali ma anche arrangiamenti dal repertorio internazionale jazz, pop e funk con una grande verve improvvisativa. La formazione nasce dalla collaborazione del sassofonista cervese Fariselli con il batterista, compositore e arrangiatore Fabio Nobile. Completano il quartetto il pianista, compositore e arrangiatore Massimiliano Rocchetta e il contrabbassista Mauro Mussoni.
BIG BAND “SARTI” AL MUSEO A FAENZA
Jimmy Owens e Bosso al Sax Pub Appuntamenti di caratura internazionale al Sax Pub di Lugo che venerdì 24 marzo (dalle 22) ospita il trombettista Jimmy Owens, uno dei massimi esponenti del mondo del jazz con oltre 200 dischi incisi e collaborazioni con Charles Mingus, Duke Hellington e Count Basie. Owens si esibirà con il trio nato dalla collaborazione con il batterista Christian Capiozzo. Sul palco anche Mecco Guidi e Daniele Santimone. Giovedì 30 marzo invece l’appuntamento è con il quartetto del sassofonista ravennate Alessandro Scala che avrà come ospite d’eccezione il trombettista Fabrizio Bosso.
FOLK
Un concerto per finanziare la trasferta in Germania del Sarti Big Band Jazz Art Ensemble delll’omonima scuola di musica di Faenza. L’appuntamento è per mercoledì 29 marzo alle ore 20.30 al Museo civico di scienze naturali Domenico Malmerendi della città manfreda. Sedici i componenti faentini, tra docenti e allievi, che sono poi pronti ad unirsi alla formazione tedesca della Musikschule di Schwabish Gmünd per due concerti il 31 marzo e 2 aprile in Germania.
L’America di Comnes al Mama’s Sabato 25 marzo dalle 21.30 al Mama’s di Ravenna appuntamento con la band della folksinger americana – da alcuni anni di stanza a Roma – Lucia Comnes (foto). Cantante, cantautrice, violinista e chitarrista, porta dal vivo le diverse anime della musica americana, dal folk al bluegrass, al rock senza farsi mancare contaminazioni irish e balcaniche. La sera precedente, venerdì 24, il Mama’s ricorda invece Graziella Pagani con una serata di musica poplare con ospiti La leggera e Gli amici della Tamorra.
TRIBUTO AL SOCJALE L’OMAGGIO A DEI VIALE MAZZINI
MINA
Venerdì 24 marzo dalle 22 al teatro Socjale di Piangipane torna la cantante torinese Cinzia Bellini, con il suo gruppo, i Viale Mazzini, per un omaggio a Mina, attraverso una selezione accurata di brani che l’hanno resa famosa in tutto il mondo.
LIRICA ELENA SARTORI PRESENTA “ALCINA” ALLA FELTRINELLI DI RAVENNA Domenica 26 marzo alle 17 alla Feltrinelli di via Diaz, in centro a Ravenna, Elena Sartori (direttore d’orchestra e organista ravennate) presenta il disco “La Liberazione di Ruggiero dall'isola di Alcina” (uscito per la casa discografica Glossa). Si tratta della prima opera italiana a essere stata rappresentata all’estero nonché uno dei primissimi esempi di scrittura operistica al femminile.
CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 23/3 2017
MUSICA
ROCK/1
ROCK/3
Il texano Alejandro Escovedo (con Don Antonio) a Massa
I COSMETIC PRESENTANO “CORE” AL LUGHÉ
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ELETTRONICA
Sabato 25 marzo fa tappa al Cca Lughé di Lugo il tour del power trio riminese Cosmetic, che presentano il nuovo album “Core” all’insegna di un rock alternativo che trae ispirazione in particolare dagli anni novanta americani. In apertura (dalle 22) gli emergenti romagnoli Mareina e Sonic3.
MUVIC E GIACOMO TONI AL BIKE BAR CINETICO
Domenica 26 marzo alle 17 alla sala del Carmine di Massa Lombarda concerto di Alejandro Escovedo, cantautore texano, figlio di emigranti messicani, che torna in Italia dopo sei anni con un nuovo album che rivisita con passione le sue avventure rock. E lo fa insieme a una delle più vivide realtà della musica italiana, ossia i romagnoli Sacri Cuori, nel nuovo progetto che il leader Antonio Gramentieri sembra aver studiato apposta per onorare al meglio Escovedo, i “Don Antonio”. Sul palco, insieme ad Alejandro, ci saranno oltre a Gramentieri (chitarre), Denis Valentini (basso), Matteo Monti (batteria) e Francesco Valtieri (sassofoni, electronics). Aprirà il concerto il trio di Lorenzo Semprini (rock acustico). Si tratta di una delle uniche quattro date in Italia di Escovedo per questo tour (le altre sono a Torino, Chiari e Cantù). L’ingresso costa 20 euro. Info: 338 8897725 o 335 8099101.
ROCK/2
Al Bike Bar Cinetico di Montaletto di Cervia venerdì 24 marzo dalle 22.30 concerto dei Muvic, duo ravennate che si muove tra ambient, noise, elettroncia e kraut rock. Il giorno dopo, sabato 25, si cambia decisamente atmosfera con il cantautore forlivese Giacomo Toni che si esibierà al piano solo.
AL KINOTTO FOREIGN DUBBERS E ROMA AMOR Al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti sabato 25 marzo dalle 21 concerto interamente strumentale dei Foreign Dubbers, band di Brescia che si muove tra dub, elettronica, rock, reggae e world. Il giorno dopo, domenica 26, dalle 19 appuntamento invece con il “folk-cabaret” del duo Roma Amor.
AL MARLIN
TRA ROCK E BLUES COI RAVENNATI MARVELLOUS
Domenica 26 marzo dalle 18 al bagnoristorante Marlin di Punta Marina concerto dei ravennati Marvellous tra sonorità rock’n’roll e atmosfere blues.
Da Berlino, Guido Mobius al Clandestino Sabato 25 marzo (dalle 22.30) al Clandestino di Faenza appuntamento con una piccola icona della scena elettronica tedesca, Guido Möbius (foto), producer, dj e artista di Berlino che dal vivo stratifica rumori, suoni, voci. Elettronica (e video) al Clan anche giovedì 30 con il duo francese Dorcelsius. Come già anticipato sullo scorso numero, invece, giovedì 23 serata post-hardcore con gli spagnoli Betunizer.
HIP HOP/1 AL TEODORA
IL PARTY DI
SAMMYBOY
E
BIGRULE
Giovedì 23 marzo dalle 19 al Teodora Caffè di via Corrado Ricci, in centro a Ravenna, listening party di "Stalkers (Canzoni d'amore)" album d’esordio della coppia di rapper emiliano-romagnola composta da SammyBoy e BigRule, pubblicato per GreenLine Label.
HIP HOP/2 LA DARK POLO GANG
ALL’ONYX
CLUB
FUNK MANARA OMAGGIA MAKEBA AL CAFFÈ CENTRALE
Benvegnù torna al Bronson Sabato 25 marzo dalle 21.30 al Bronson di Madonna dell’Albero il cantautore Paolo Benvegnù (chitarrista, cantante e fondatore degli Scisma) presenta il suo nuovo album di inediti, “H3+”.
Sabato 25 marzo dalle 22 al Caffè Centrale di Villanova di Bagnacavallo concerto della cantante romagnola Lisa Manara con il suo progetto “Funker than a mosquito’s tweeter” dedicato alla grande cantante africana Miriam Makeba. Manara sarà accompagnata alla chitarra da Aldo Betto; alle tastiere da Federico Squassabia e alla batteria da Youssef Ait Bouazza.
Sabato 25 marzo fa tappa alla discoteca Onyx di Godo (all’ex museo dell’arredo contemporaneo di Biagetti) la Dark Polo Gang, collettivo trap romano molto chiacchierato e noto soprattutto tra i più giovani.
IL CORPO IN PRIMA LINEA UNA GIORNATA DI CONSULENZA GRATUITA DI 30 MINUTI: dove Valentina si occuperà di personalizzare trattamenti ad hoc per ottenere risultati mirati in base ai vari inestetismi come adipe, cellulite, ritenzione idrica.
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RAVENNA &DINTORNI 23/3 2017
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CULTURA
RUBRICHE FULMINI E SAETTE
LETTI PER VOI
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
La scrittura fresca di Verde in un thriller terribile e affascinante di Nevio Galeati *
Una preziosa e attenta ricostruzione storica, che non dimentica le regole del thriller, ma che non ne resta schiava, pur offrendo colpi di scena davvero efficaci. Ecco la cifra principale de Il Vangelo del boia, nuovo romanzo di Nicola Verde, pubblicato da Newton Compton e in libreria da poche settimane. Il titolo della prima stesura, Mastro Titta e lo scandalo della regina nuda (sottotitolo: “Dalle memorie apocrife del boja del Papa re di quando scoppiò lo scandalo delle fotografie pornografiche della Regina Sofia di Napoli”), era troppo didascalico, anche se portava il lettore sul serio in medias res. Agosto 1864, Giovanni Battista Bugatti, detto Mastro Titta, e più semplicemente er boja de Roma, è l’uomo incaricato dal Vaticano di eseguire le condanne capitali; continua a lavorare nonostante abbia 85 anni. Ma quella mattina un esile e quasi impercettibile momento di esitazione rende drammatica l’esecuzione. Così il boia è costretto ad andare in pensione. Cosa gli è successo? Seguendo il flash back proposto dall’autore, ci si trova immersi in una vicenda intricata, e storicamente documentata in ogni dettaglio, fatta di ricatti, delitti, morti recuperati sulle sponde del Tevere e addirittura momenti inaspettati di perdono, in una Roma vischiosa e torbida. L’incipit è potente, l’intrigo politico, fra spie e doppiogiochisti, attizza un bel po’; e il personaggio di Titta è fantastico e doloroso. La protagonista femminile, la fotografa Costanza, sposata “male” e che gioca su molti tavoli per sopravvivere, è un personaggio potente, descritto con cura e con mano felice. È lei a “sedurre” e trascinare nel vortice degli scandali Mastro Titta, arrivando a coinvolgere addirittura l’ex regina di Napoli, Maria Sofia di Wittelsbach, sorella della più famosa Sissi. Il vecchio giustiziere ha però doti d’intuizione inaspettate e, con un’alleanza altrettanto inattesa, può chiudere il cerchio della vicenda, terribile e affascinante. Sotto gli occhi del re e del marchese Massimo D’Azeglio. Nicola Verde, scrittore di lungo corso e di qualità (non sempre le due cose coincidono), con questo libro, dove verità e finzione sono mescolate con sapienza, entra a pieno titolo nella schiera degli autori di romanzi storici, da Franco Forte ad Alfredo Colitto, senza dimenticare Danila Comastri Montanari. Sostenuto da una scrittura fresca e adatta a raccontare la storia. Come dire, buona lettura. *direttore di GialloLuna NeroNotte
Abbandoni - San Zaccaria VISIBILI E INVISIBILI
Il rapporto tra cinema italiano e attori neri nel documentario Blaxploitalian di Francesco Della Torre
Blaxploitalian (di Fred Kudjo Kuwornu, 2016) “Cent'anni di afrostorie nel cinema italiano”, recita il sottotitolo di questo documentario realizzato da Fred Kuwornu, regista nato e cresciuto in Italia ma di origini ghanesi, che già da anni pone il problema dell'immigrazione e dell'integrazione al centro delle sue opere. Specializzato da sempre nel documentario, il regista ha realizzato altre due opere prima di Blaxploitalian: Inside Buffalo, sui soldati neri che contribuirono a liberare l'Italia nella guerra di liberazione, e 18 Ius Soli, sul diritto di cittadinanza. Blaxploitalian è un gioco di parole molto azzeccato, perché tira fuori un sottogenere cinematografico americano di inizio anni '70, poliziesco con attori neri chiamato “blaxploitation” e appunto il termine “italian” che non ha bisogno di grandi spiegazioni. Il lavoro esplora tutta la partecipazione di attori neri all'interno del cinema italiano nell'arco di un secolo, a partire dal lontano 1915 fino ai giorni d'oggi, riportandoci alla mente nomi forse dimenticati come Zeudi Araya e Iris Peynado, protagoniste però di commedie sexy all'italiana, quindi viste come “corpi femminili” ancor prima che attrici vere e proprie. L'attivista Kuwornu punta il dito sul fatto che questi attori non hanno mai avuto ruoli di primo piano, o per lo meno “normali”, ma sono invece stati sempre relegati a ruoli marginali o al più legati alla loro bellezza, come le due attrici citate. Un lavoro originale, che ha visto la luce anche grazie alla campagna
di crowdfunding messa in moto dallo stesso regista e che inserisce con intelligenza e originalità il cinema come mezzo di espressione e di storia, in un contesto drammatico e attuale come l'integrazione. Un lavoro forte, militante e originale, che strizza l'occhio alla poetica (e politica) di Spike Lee di cui il regista è stato collaboratore. In proiezione unica al Teatro Rasi per Corti da Sogni sabato 25 marzo alle 17 circa e sarà ospite del festival uno degli attori protagonisti del documentario, il giovane ed emergente Germano Gentile. I Am Not Your Negro (di Raoul Peck, 2016) Per restare in tema sulla questione dei neri, in questo caso negli Stati Uniti, vi segnalo questo importante, inedito e originale documentario basato su un'opera incompiuta dello scrittore James Baldwin, una penna dalla grande forza narrativa tale da essere addirittura messo in primo piano sulla locandina di questo film, a scapito del celeberrimo attore Samuel L. Jackson qui nella parte del narratore. Scelta non casuale, perché il quasi sessantacinquenne regista haitiano Raoul Peck, stimatissimo negli ambienti festivalieri europei, parte proprio dal personaggio di Baldwin e alle sue apparizioni televisive, per compiere pian piano un salto all'indetro nel tempo fino ad arrivare sl passato dei grandi martiri del “potere nero”, quali Malcom X e Martin Luther King. Un'opera da non perdere che per ora non sembra approdare a Ravenna, e che per guardarla non ci resta che sperare nei festival, nello streaming o nella pubblicazione in digitale da parte di Feltrinelli, che ne detiene i diritti per la proiezione privata. Insomma, il film sta per arrivare...
o! l l e b è o l e i c il noi! n o c o l i r p o c s Martedì 28 marzo, ore 21
Claudio Balella: Il Sole come non l'avete mai visto
Martedì 4 aprile, ore 21
Paolo Alfieri: Cartoline dallo spazio. Le macchine fotografiche dalle prime missioni spaziali ad oggi
1 prile, ore 2 Venerdì 7 a IONE OSSERVAZOPIO C AL TELES STELLATA TA DELLA VOL ero, Ingresso lib Planetario o nd te et cielo perm
Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia
BIBLIOTECA TEMATICA!
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
Appuntamento con il gusto:
la Lombardia Degustazione di prodotti tipici.
venerdì 24 marzo dalle ore 19.00 Costo della degustazione: Euro 12,00 per i Soci Slow Food Euro 15,00 non Soci Si prega cortesemente di prenotare di Cristina Faccini e Stefania M. G. Petrarolo
Via Mazzini 47/A - RAVENNA - Tel. 0544 32655 La Luna di Pane - Food & Wine
RAVENNA &DINTORNI 23/3 2017
25 Programmazione dei film in sala
CINEMACITY Ravenna
di Maren Ade gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale tedesca sottotitolata in italiano)
La cura dal benessere (v.m. 14) di Gore Verbinski fer.: 17.45-21.05; sab. e dom.: 15-18-21.05
Loving
Life Non oltrepassare il limite
DA GIOVEDÌ 23 A MERCOLEDÌ 29 MARZO
di Daniel Espinosa fer.: 17.45-20.30-22.50; sab. e dom.: 15.10-18.10-20.30-22.50
di Giovanni Veronesi fer.: 17.40-20.25-22.50; sab. e dom.: 15.10-17.40-20.25-22.50
Golden Globe 2017 miglior film straniero e miglior attrice protagonista
Slam Tutto per una ragazza
gio. 23 - ven. 24: 21.00 • sab. 25: 18.45 - 21.15 dom. 26: 16.45 - 19.00 - 21.15 mer. 29: 21.00
(2016) di Paul Verhoeven
di David Leitch, Chad Stahelski fer.: 17.35-20.20-22.55; sab. e dom.: 15-17.35-20.20-22.55
(rassegna “Cartoon Kids”)
dom.: 15.30-18.20-21.10
La tartaruga rossa
Rosso Istanbul
di Michael Dudok de Wit lun. e mar.: p.u. 21.15 (rassegna “2 Days Cult Movie”)
CINEMA JOLLY Ravenna
In viaggio con Jacqueline di Mohamed Hamidi gio. e ven.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21
Il risveglio di un gigante
di Valeria Baldan e Giovanni Ziberna da lun. a mer.: p.u. 21
CINEMA ASTORIA Ravenna
The Ring 3
di F. Javier Gutierrez fer.: 20.30-22.50; sab. e dom.: 17.45-20.30-22.50
Premio Un Certain Regard Cannes 2016 Nomination Oscar 2017 miglior film di animazione IN PRIMA VISIONE ESCLUSIVA PER RAVENNA
Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 216077
di Bill Condon Proiezione in 3D fer.: p.u. 18.45; sab. e dom.: 16-18.45 Proiezione in 2D fer. (escluso ven.): 17.15-17.45-20.05-20.3021.30-22.55; ven.: 17.15-17.45-20.05-20.30-21.3022.55-23.15; sab.: 15-15.30-17.15-17.45-20.05-20.3021.30-22.55-23.15; dom.: 15-15.30-17.15-17.45-20.05-20.3021.30-22.55
Idomeneo
di Ferzan Ozpetek fer. (escluso lun.): p.u. 21.05; sab.: 18.20-21.05; dom.: 15.30-18.20-21.05
Beata ignoranza
di Massimiliano Bruno gio., ven., sab., dom., mar. e mer.: p.u. 21.05
Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan sab.: p.u. 18.15; dom.: 15.30-18.15
CINEMA ITALIA Faenza Elle
di Paul Verhoeven
The Metropolitan Opera di New York mar.: p.u. 19.30
Il diritto di contare
di Theodore Melfi fer., sab. e dom.: 17.30-20.10-22.55
Kong Skull Island
di Jordan Vogt-Roberts fer.: 20.20-22.55; sab. e dom.: 15-20.20-22.55
La luce sugli oceani di Derek Cianfrance fer.: p.u. 17.30; sab. e dom.: p.u. 15
Questione di karma
di Edoardo Falcone fer., sab. e dom.: p.u. 17.45
Ozzy Cucciolo coraggioso
Moda mia
Un tirchio quasi perfetto
sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18-21.15
Lo sconosciuto
di Ted Browning mar.: p.u. 21 (musiche originali di Denis Zardi eseguite dal vivo, al violino: Roberto Noferini, al pianoforte: Denis Zardi)
CINEDREAM Faenza
La cura dal benessere (v.m. 14)
gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 16.45-19-21.15
Lego Batman Il film
di Chris McKay sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (rassegna “La casa di Pinocchio”)
T2 - Trainspotting
di Danny Boyle lun.: p.u. 21.15 (rassegna “Lunedì Cult Movie”)
Beata ignoranza
di Massimiliano Bruno fer. (escluso lun.): p.u. 17.40; sab. e dom.: p.u. 15.15
Il primo meraviglioso spettacolo di Davide Sibaldi mar.: p.u. 21.15 (rassegna “Incontri ravvicinati”)
CINEMA MARIANI Ravenna Elle
fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18.10-21.10; dom.: 15.30-18.10-21.10
La luce sugli oceani
di Derek Cianfrance fer. (escluso lun. e mar.): p.u. 21.10; sab.: 18.20-21.10;
CINEMA SARTI Faenza
Il diritto di contare
di Theodore Melfi gio.: p.u. 21.15 (proiezione in lingua originale)
In viaggio con Jacqueline di Mohamed Hamidi ven., lun. e mer.: p.u. 21.15;
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano
Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan sab. e dom.: p.u. 21
Ozzy Cucciolo coraggioso di Alberto Rodríguez dom.: p.u. 15.30
di Asghar Farhadi gio.: p.u. 21 (per la rassegna “Giovedì Club”)
Il Cliente
di Daniel Espinosa fer.: 20.20-22.45; sab. e dom.: 15.10-17.45-20.20-22.45
Il diritto di contare di Theodore Melfi ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
di Giovanni Veronesi fer.: 20.30-22.45; sab. e dom.: 15.45-18.10-20.30-22.45
CINEMA MODERNO Castel Bolognese
Slam Tutto per una ragazza
di Denis Villeneuve gio.: p.u. 21
di Bill Condon Proiezione in 2D gio. e ven.: 20.10-21.15-22.45; sab. e dom.: 15-16-17.35-18.4020.10-21.15-22.45; da lun. a mer.: 20.10-22.45; mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale, per la rassegna “English Movie”)
di Theodore Melfi
di Luc Jacquet dom.: p.u. 14.15 (per la rassegna “Cinema in famiglia”)
Life Non oltrepassare il limite
Bleed Più forte del destino
Il diritto di contare
La marcia dei pinguini Il richiamo
CINEMA GULLIVER Alfonsine
La Bella e la Bestia
di Ben Younger sab.: p.u. 18.15; dom.: 15.30-18.15
di Ferzan Ozpetek ven., sab. e mar.: p.u. 21; dom.: 16.30-18.45-21
di Gore Verbinski fer.: p.u. 21; sab. e dom.: 15-18-21
di Andrea Molaioli fer.: 20.20-22.40; sab. e dom.: 15.20-17.50-20.20-22.40
di James Mangold fer., sab. e dom.: 20-22.55
di Chris McKay sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
www.cinemamarianiravenna.com
di Barry Jenkins fer. (escluso lun.): p.u. 21; sab.: 18.05-21; dom.: 15.40-18.05-21
Logan The Wolverine (v.m. 14)
Lego Batman Il film
lun. 27- mar. 28: 21.15 Cinema Mariani - Ravenna
Non è un paese per giovani
di Marco Pollini gio., ven., sab., dom., mar. e mer.: p.u. 21.05
di Alberto Rodríguez sab. e dom.: 15-17.40
di Paul Verhoeven gio., ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 18.45-21.15; dom.: 16.45-19-21.15
Rosso Istanbul
(2016) di Michaël Dudok de Wit
TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!
La Bella e la Bestia
John Wick Capitolo 2
CINEMA SAN ROCCO Lugo
Rassegna “2Days Cult Movie”
Non è un paese per giovani
di Andrea Molaioli fer.: 17.35-20.30-22.50; sab. e dom.: 15.15-17.35-20.30-22.50
di Jeff Nichols ven., sab. e mer..: p.u. 21; dom.: 16.30-18.45-21; gio. 30/3: p.u. 21 (proiezione in lingua originale inglese sottotitolata in italiano)
Manchester by the Sea
di Kenneth Lonergan lun.: p.u. 21 (per la rassegna “Oscar”)
John Wick Capitolo 2
di David Leitch, Chad Stahelski fer. (escluso mar.): 20.20-22.40; sab. e dom.: 17.50-20.20-22.40
The Ring 3
di F. Javier Gutierrez fer. (escluso lun.), sab. e dom.: 20.30-22.45
1.200 km di bellezza di Italo Moscati ven.: p.u. 21.15 (incontro in sala con l’autore)
Beata ignoranza di Massimiliano Bruno sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
CINEMA SARTI Cervia Rosso Istanbul
di Ferzan Ozpetek sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
CINEMA PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo 3 Generations
di Gaby Dellal ven., sab. e dom: p.u. 21.15
Io, Claude Monet di Phil Grabsky mar.: p.u. 21.15
Kong Skull Island
di Jordan Vogt-Roberts sab. e dom.: 15.45-18.10
CINEMA JOLLY Russi Beata ignoranza
Ozzy Cucciolo coraggioso
di Massimiliano Bruno sab. e dom.: p.u. 21
di Alberto Rodríguez sab. e dom.: p.u. 15.30
CINEMA EUROPA Faenza
Arrival
Doraemon Il film
Vi presento Toni Erdman
di Shinnosuke Yakuwa dom.: p.u. 16
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410
Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5
RAVENNA &DINTORNI 23/3 2017
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JUNIOR
TEATRO
LABORATORI
FOTOGRAFIA
Storie appese ai fili al Museo delle Marionette
Torna in mostra Giricoccola
Tornano gli appuntamenti al museo La Casa delle Marionette di Ravenna: domenica 26 marzo, alle ore 16.30 la compagnia faentina All’Incirco sarà ospite con lo spettacolo di marionette a filo “Storie appese a un filo”. Nove micro-drammaturgie con marionette a fili artigianali si susseguono legate da un unico filo conduttore: la paura, in tutte le sue forme e sfaccettature. In scena Mariasole Brusa e Gianluca Palma. Consigliata la prenotazione al numero 392 6664211 o inviando una mail a info@teatrodeldtago.it. Inoltre il Museo La Casa delle Marionette sarà aperto nei mesi di marzo, aprile e maggio, tutti i venerdì dalle 15 alle 18, i sabati e le domeniche dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Ci sono i grandi temi di sempre nelle “Fiabe italiane” di Italo Calvino che hanno ispirato il progetto culturale “Giricoccola” del fotografo Vincenzo Pioggia e della giornalista Silvia Manzani, sotto la direzione artistica di Mauro Di Nuzzo. Il progetto approda in formato ridotto al Caffè Letterario di Ravenna (via Diaz 26) dove venti foto saranno esposte nel locale (e messe in vendita, per gli interessati) fino al 6 aprile. Ogni foto ritrae uno o più bambini tra i cinque e i tredici anni che interpretano una delle fiabe di Calvino: da Cola Pesce a Zio Lupo, da FantaGhirò a Giovan Balento, da Prezzemolina a Gallo Cristallo.
TEXTURE, COLORE E CACCIA AL TESORO TAMO PER BIMBI DAI 5 AGLI 11 ANNI
A
Fondazione RavennAntica propone un weekend ricco di appuntamenti per le famiglie. Sabato 25 marzo, al Museo Tamo, alle ore 16, Tamo for kids primavera, propone Texture e Colore, un laboratorio sulla natura della superficie delle cose, le differenze, la tattilità e il gioco espressivo dei colori per bimbi da 5 a 11 anni a cura di Roberto Papetti. Domenica 26 marzo, sempre alle ore 16, è la volta di Caccia all’indizio, una divertente visita guidata all’interno del Museo. I mosaici forniscono gli indizi per completare il percorso di visita, utilizzando capacità di osservazione, memoria e spirito di squadra (bimbi da 5 a 11 anni).
BIBLIOTECHE/1
BIBLIOTECHE/2
BIBLIOTECHE/3
GLI ULTIMI APPUNTAMENTI PER LA MOSTRA DI LIBRI “CI SONO ANCH’IO” ALL’ORIANI
UNA MATTINA A CASA VIGNUZZI CON LE FAVOLE SEGRETE DEGLI ANIMALI
“TI LEGGO UNA STORIA”: ALLA TRISI DI LUGO , ANCHE IL SINDACO RANALLI
Il 25 e 26 marzo dalle 16.30 alle 18 si terranno gli ultimi due laboratori a conclusione della mostra “Ci Sono Anch'io”, nei chiostri della biblioteca Oriani di Ravenna, via C. Ricci 26, ultima fase del progetto Libro Libera Tutt*. “Sono Speciale” è la storia da cui prenderà ispirazione il laboratorio “Animali di cartone”, con cui ci si divertirà a realizzare mammiferi e non a due e quattro zampe, trovando alternative modalità di decorazione. Sono gli “Animali di cartone” realizzati anche da gruppi classe di diversi laboratori realizzati il mese scorso, e con cui ci si è divertiti a giocare liberamente o a ri-assemblare parti per ri-generare il creato in maniera inconsueta. I due laboratori saranno 90 minuti scanzonati all'interno del contesto di una mostra di libri per l'infanzia «che cerca la realtà oltre gli stereotipi con cui si sono limitati generi, famiglie, migranti e abilità».
L’associazione Clama organizza sabato 25 marzo dalle 10 alle 12 a Casa Vignuzzi, in via San Mama 175, a Ravenna, l’iniziativa “Lo dico ai bambini - Favole segrete degli animali”, letture ad alta voce a cura delle volontarie dell'associazione per bambine e bambini (4 - 8 anni). Durante la mattinata le volontarie dell'associazione spiegheranno che cosa significa aiutare gli animali attraverso le tenere avventure di Lola pisolona, del cagnolino Dino, delle piccole balene Boris e Violetta e di tanti altri simpatici protagonisti. Seguirà laboratorio di disegno. I disegni che i bambini creeranno alla fine della lettura saranno poi esposti nella biblioteca e pubblicati sul sito dell'associazione. Merenda per i partecipanti.
La Sezione ragazzi della Biblioteca comunale Trisi di Lugo organizza in biblioteca “TiLeggoUnaStoria”, rassegna primaverile che prevede letture ad alta voce, letture in musica e laboratori rivolti ai bambini e alle loro famiglie. Sei gli appuntamenti in calendario, che si svilupperanno nei mesi di marzo e aprile alle 10 (per bimbi dai 6 ai 20 mesi) e alle 11 (21-36 mesi) a cura di Saula Cicarilli, pedagogista e musicoterapeuta. Sabato 25 marzo, alle 10.30, il sindaco Davide Ranalli e gli assessori Anna Giulia Gallegati, Fabrizio Lolli e Pasquale Montalti si cimenteranno nel ruolo di lettori d'eccezione.
GUSTO LA RASSEGNA Alla scuola Saperi e Sapori tre show chooking. Il 30 marzo Gorini (Le Giare)
Due ciambelloni americani tutti da gustare di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Gianluca Gorini, chef a Le Giare di Montiano
Massimiliano Mascia, chef al San Domenico di Imola
Valerio De Luca, chef al Convivio di Forlì
SLOW FOOD GITA
A
MODENA
ALLA SCOPERTA DELL’ACETO BALSAMICO
La condotta Slow Food di Ravenna organizza una gita in provincia di Modena per conoscere l’aceto balsamico tradizionale Dop e la cucina modenese. L’appuntamento è per sabato 25 marzo (prenotazioni entro il giorno prima al 335-375212) con partenza dal Pala De Andrè alle 9.30 e rientro per le 18.30 (38 euro per i soci, 40 per i non soci): il programma prevede visita all’acetaia Pedroni, pranzo all’osteria di Rubbiara, visita al birrificio Vecchia Orsa.
UN
CORSO PER CONOSCERE IL PESCE DEL NOSTRO MARE
La condotta Slow Food propone un corso sul pesce del nostro mare scoprendo il percorso dalla pesca alla tavola: consigli per l’acquisto, tecniche di pulizia, ricette e altre curiosità. La prima lezione è il 5 Aprile dalle 20 alle 23 (iscrizioni entro il 29 marzo al 333-1410350): quota 65 euro, il corso si terrà al ristorante Marlin di Punta Marina.
SAN PANCRAZIO AL
MUSEO DELLA VITA CONTADINA UNA SERA TRA API E MIELE : CONVEGNO E ASSAGGI
L'associazione culturale "La Grama", in collaborazione con il Comune di Russi, organizza per venerdì 24 marzo alle 21 al Museo della vita contadina di San Pancrazio in via XVII Novembre 2/a un incontro dedicato alle api a cura di Alberto Contessi dal titolo “Le api, sentinelle del nostro ambiente”. Al termine della serata Roberto Giunchedi, della Fattoria di San Pancrazio, offrirà a tutti gli intervenuti una degustazione con miele, di sua produzione, accompagnato da formaggio, pere e pane. Per informazioni rivolgersi al numero 3497881929 oppure scrivere all’indirizzo vitacontadina@alice.it.
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COSE BUONE DI CASA
In darsena lo spettacolo della cucina La scuola di cucina Saperi e Sapori di Ravenna, che ha sede al villaggio dei container Darsena Pop Up sulla banchina del Candiano, ospiterà tre rinomati chef che nelle prossime settimane si esibiranno in altrettanti show cooking a base di pesce. Aprirà il mini ciclo di appuntamenti il giovane Gianluca Gorini, chef del ristorante “Le giare” di Montiano, giovedì 30 marzo (dalle 19.30 alle 22.30). Domenica 9 aprile (dalle 9.30 alle 13) sarà la volta di Valerio De Luca, chef del ristorante “Convivio” di Forlì che proporrà nelle sue preparazioni dal vivo quella sintesi creativa acquisita in un mutuo scambio con la cucina francese e quella del paese del Sol Levante. De Luca ha infatti maturato diverse esperienze lavorative portando il profumo della sua cucina anche in Giappone. L’ultimo dei tre appuntamenti, giovedì 27 aprile dalle 19.30 alle 22.30, sarà riservato al San Domenico di Imola (due stelle Michelin): Massimiliano Mascia a soli 30 anni rappresenta la nuova generazione del ristorante nonché un segno di continuità nell’innovare e nel rinnovarsi. Il costo per la partecipazione ai primi due incontri è di 85 euro; all’ultimo è di 125 euro. I posti sono limitati: per prenotazioni contattare Rosella Mengozzi al 3481539975 oppure rosella.mengozzi@hotmail.it o Licia al 3935864414 o l.altilia@libero.it.
RAVENNA &DINTORNI 23/3 2017
Questa settimana vi propongo due ricette che guardano oltreoceano: due ciambelloni americani per cui serve uno stampo apposito. Entrambi si possono servire accompagnati con creme o zabaione. Si possono tagliare a strati e farcire con crema e frutta fresca. Ingredienti per la Angel cake: 360 g di albumi a temperatura ambiente, 300 g di zucchero semolato, 5 g di cremor di tartaro, 150 g di farina 00, 10 g di liquore all’amaretto facoltativo, 2 g di scorza di limone grattugiata, un cucchiaino di succo di limone, una bacca di vaniglia, zucchero a velo per spolverare. Preparazione: Preriscaldate subito il forno a 180 gradi, in modalità statica. Montate gli albumi con il cremor tartaro e il succo di limone per un paio di minuti. Aggiungete poi 200 gr di zucchero semolato poco alla volta e aumentate la velocità. La meringa deve diventare stabile e lucida. Setacciate la farina più volte insieme a 100 gr di zucchero. Aggiungete le polveri poco per volta mescolando dal basso verso l’alto. Aggiungete poi la polpa di vaniglia, tagliate per il lungo e raschiate con la lama di un coltello i semi (l’amaretto) e la scorza di limone. Versate l’impasto nello stampo che non deve essere imburrato, nè infarinato riempendo la teglia fino a 3/4. Battetelo bene per eliminare eventuali bolle d’aria all’interno. Cuocete a 180 gradi per almeno 30 minuti e poi lasciate raffreddare lo stampo fuori dal forno dopo averlo capovolto. Una volta fredda, tirate fuori la torta dallo stampo aiutandovi con un coltellino per staccarla dalla teglia. Ingredienti per la Chiffon cake: 6 uova, 300 gr di farina 00, 350 gr di zucchero semolato, 130 gr di olio di semi di mais, 180 gr di acqua, la scorza grattugiata di un limone, una bustina di cremore di tartaro, una bustina di lievito per dolci. Preparazione: Sbattere i tuorli con lo zucchero, incorporare lentamente l'acqua e l'olio e quando il composto è soffice e spumoso aggiungere la farina setacciata con il lievito per dolci e la scorza del limone grattugiata. Montare gli albumi e unire il cremor di tartaro. Il composto deve diventare bello sodo. A questo punto mescolare i due composti in modo delicato sempre con un movimento dal basso verso l'alto. Versare nello stampo apposito che non necessita di essere nè imburrato nè infarinato. Cuocere in forno statico a 160 gradi per i primi 40 minuti poi a 180 per altri 20 minuti. Prima di sfornare fate la prova dello stecchino. Togliere dal forno e capovolgere lo stampo lasciar raffreddare poi togliere dallo stampo e spolverare con zucchero a velo.
LO STAPPATO
Dall’azienda “Casteani” un rosso per pregiate carni di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com
Corso Farini 26 - Russi (RA)
prossimamente anche a Ravenna
L’azienda “Casteani” produce il “Maremma Toscana Rosso Turione” 2013 ottenuto da uve 70 percento sangiovese e 30 percento merlot. Al naso sentori di frutta rossa con sfumature di spezie che ricordano il pepe nero e il cardamomo. Un tocco di buccia di arancio e un finale delicato che ricorda le radici. Il palato è armonico, si sente solo la mancanza di un po’ di grinta e di slancio. Un vino da abbinare a pregiate carni. È un vino buono anche se il naso non è molto espressivo nell’immediato. Lo devi cercare e solo dopo ti dà soddisfazione.
RAVENNA &DINTORNI 23/3 2016
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FUORI PORTA
CON GUSTO
COMACCHIO/1
Seconda edizione per la festa dei pesci marinati L’evento culturale ed enogastronomico dal 22 al 25 aprile alla Manifattura di corso Mazzini tra tradizione e modernità Dal 22 al 25 aprile, la Work and Services s.c.s., produttore della anguilla marinata tradizionale delle Valli di Comacchio, presidio Slow Food, organizzerà la seconda edizione della Festa dei Pesci Marinati, evento culturale ed enogastronomico che si terrà nell’antica Manifattura dei Marinati di Comacchio, in Corso Mazzini 200. L'evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Comacchio e del Parco del Delta del Po Emilia Romagna. La prima edizione della Festa, spiegano gli organizzatori, è nata nel 2016 «per dire grazie» a coloro che hanno trasmesso una tradizione divenuto un patrimonio, «occasione di crescita, sviluppo personale, culturale, sociale e territoriale». Quest'anno la frase che accompagna la Festa, parla dei saperi che i padri trasmettono ai figli, e ammonisce gli eredi di riguadagnarsi ciò che ricevono. Viene sottolineata l'importanza di una tradizione che passa in modo naturale di generazione in generazione, ma che necessita di un nuovo sforzo da parte di chi ne entra in possesso, gli eredi devono mettersi in gioco avendo cura di un patrimonio che richiede un impegno vero, una passione che necessita di un’alimentazione costante. La festa dei Pesci Marinati diventa proprio questo: un momento di incontro in cui si festeggia una tradizione e la passione con cui la si porta avanti oggi come un tempo. Come nella prima edizione, l’evento sarò dunque l’occasione di valorizzare non solo i prodotti marinati della tradizione comacchiese, ma anche i piccoli e medi imprenditori del territorio. Al fianco dei produttori gastronomici, vi sarà la "Piazza della Promozione Sociale", luogo in cui si potranno esprimere ed incontrare realtà che attraverso il lavoro artigianale accolgono persone fragili nel mondo del lavoro. Il 21 aprile si aprirà la Festa con una cena inaugurale all’Istituto alberghiero Remo Brindisi al Lido degli Estensi, con l'obbiettivo di valorizzare le eccellenze giovanili e raccogliere fondi per sostenere nuove progettualità educative. Le giornate di festa saranno rese vive da laboratori per bambini,visite guidate, incontri e momenti di intrattenimento nella Sala Fuochi, cuore della tradizione di marinatura del pescato di Valle.
Un’immagine dall’interno della manifattura, sotto confezioni di anguilla marinata.
COMACCHIO/2
L’anima noir della laguna in un festival Prima edizione per la kermesse diretta da Simoni. Tra gli ospiti Lucarelli, de Giovanni, Strukul, Forte
Marcello Simoni, direttore del festival Nero Laguna
A fine aprile un’importante novità letteraria per Comacchio: si svolgerà la prima edizione per “Nero Laguna - Comacchio Book Festival” a cura di Comune di Comacchio e Biblioteca Civica “L.A. Muratori” sotto la direzione artistica del noto scrittore Marcello Simoni. Sono previsti incontri con gli studenti delle scuole in mattinata e appuntamenti con autori in piazzetta Trepponti e proiezioni nell’antica Pescheria dal tardo pomeriggio alla sera. Si comincia il 28 aprile alle 17 in Piazzetta Trepponti con l’apertura ufficiale di Marcello Simoni che parla di “Comaccho e il noir”, alle 18.30 il primo degli incontri “Narratori di calibro” con Guido Conti e Carlo Martigli, alle 21 proiezione del film L'uomo che non c'era (dei fratelli Coen). Il 29 aprile ancora ritrovo alle 17 in piazzetta Trepponti con “Signore in Noir”: Barbara Baraldi, Cristina Marra, Marilù Oliva mentre alle 18.30 è la volta dei “Maestri del giallo italiano” Maurizio de Giovanni e Carlo Lucarelli; in serata proiezione Il libro della vita (regia di Jorge Gutierrez). Il 30 aprile appuntamento già alle 11 in Piazzetta Trepponti) con “Editori sull’acqua” per incontrare i lettori, mentre alle 17 si parla dei “Misteri della storia” con gli scrittori Franco Forte e Matteo Strukul e l’ospite delle 18.30 sarà la crimonologa Roberta Bruzzone. Per i giorni del festival in piazza Folegatti si terrà una piccola fiera dell'editoria, dove piccoli e medi editori che pubblicano romanzi gialli o noir possono esporre le proprie opere. Contatti: nerolaguna@comune.comacchio.fe.it
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FUORI PORTA CON GUSTO
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Nelle foto l’esterno del museo, i lavori in corso per l’allestimento e un prezioso manufatto proveniente dagli scavi di Spina che sarà in mostra nel nuovo museo. Tutte le foto sono tratte dall’aggiornata pagina Fb del museo su cui è possibile seguire il work in progress.
COMACCHIO/3
Un nuovo museo per scoprire l’antico Delta A testimoniare l’importanza dell’evento la presenza del ministro Dario Franceschini, sabato 25 marzo, prima giornata nazionale del Fai (sarà infatti presente anche il vicepresidente nazionale), proprio a Comacchio per il taglio del nastro del nuovo Museo Delta Antico che sarà appunto aperto al pubblico e celebrato con un concerto di fuochi d'artificio e giochi d'acqua. Il Museo trova spazio nell'imponente architettura neoclassica del Settecentesco Ospedale degli Infermi (1771/1784), realizzata da Antonio Foschini e Gaetano Genta, uno degli edifici più significativi del centro storico di Comacchio. Il Museo narra l’antica storia delle foce del Po ed esporrà un patrimonio di quasi 2mila beni archeologici provenienti dal territorio, dalle prime testimonianze di epoca protostorica sino al medioevo ma presenterà anche ricostruzioni e momenti di interazione e coinvolgimento del pubblico e qui è stato trasferito il carico della nave romana, una sorta di “Pompei” marina. Il museo è suddiviso in sezioni tematiche e cronologiche: la sezione dedicata al territorio studia i cambiamenti dell'ambiente del delta nel corso dei millenni, dalla formazione della pianura padana sino ai giorni nostri; la sezione dell'età del bronzo finale e primo ferro espone i rinvenimenti archeologici più antichi della zona, che evidenziano insediamenti umani e reperti simili a quelli di Frattesina che precede in questo ruolo Adria e Spina. A questi tempi remoti nell'immaginario greco risale il mito della caduta di Fetonte nell'antico Eridano e della ricerca dell'ambra; l'età arcaica e classica è caratterizzata dalla vicenda della città etrusca di Spina, porto commerciale e avamposto etrusco per il commercio verso l’Oriente mediterraneo; la sezione di età romana presenta un'area deltizia nell'orbita di Ravenna, sede della flotta imperiale adriatica. Una terra di produzioni agricole e industriali, di allevamento del pesce e produzione del sale, e ancora una volta centro fondamentale di collegamento via acqua e terra tra Roma e il nord Italia, l'Adriatico e le regioni balcaniche; età tardomedievale: in un'epoca in cui le città romane decadevano e in alcuni casi scomparivano, una serie di insediamenti lungo la costa nord adriatica nascevano quasi dal nulla in zone protette da fiumi e lagune in una zona contesa tra Goti, Bizantini e Longobardi: in primo luogo Venezia e Comacchio. L'archeologia di Comacchio, di cui emerge la produzione del sale, è importante per lo studio degli equilibri europei in tempi in cui le vie mediterranee di contatto e commercio non si erano interrotte come si pensava. La storia finsce quando, dopo il XII secolo, il corso principale del Po si allontana a nord e Comacchio cessa la sua funzione commerciale, divenendo un centro votato fondamentalmente all'economia della valle e del pesce e sotto il dominio di potenze esterne. ontinua il viaggio nel tempo tra lavori in corso e reperti.
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ESCURSIONI NELLE VALLI
Per una primavera e una Pasqua slow Fino a giugno prosegue “Primavera Slow nel Parco del Delta del Po” con escursioni guidate durante i week end, proposte ecoturistiche e lezioni di birdwatching. Tutte le informazioni per scoprire il fascino di un ambiente naturale unico da girare a piedi, in bicicletta, in barca sono reperibili su www.primaveraslow.it. In particolare da segnalare la proposta “Pasqua slow” quando accanto alle escursioni si moltiplicheranno anche le iniziative culturali e i laboratori didattici per i bambini dedicati al tema della natura.
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SALUTE
LE PROPRIETÀ DELLE VITAMINE
L’EVENTO/1
Cobalamina per i globuli e i nervi
A CERVIA IL CONVEGNO NAZIONALE DEI PARKINSONIANI
Il corpo umano ha bisogno quotidiano di B12 attraverso l’alimentazione di Giorgia Lagosti*
La vitamina B12 è conosciuta anche come Cobalamina e spesso se ne sente parlare quando si affrontano le problematiche delle diete che tendono ad escludere in parte o totalmente cibi di origine animale come quella vegetariana o vegana. Al nostro corpo serve quotidianamente un piccolo quantitativo di vitamina B12 (tra i 2 e i 3 mcg) ma quel poco è davvero essenziale: una carenza infatti può, a lungo termine e se sottovalutata, provocare gravi danni. E il problema nasce dal fatto che il nostro organismo non è in grado di sintetizzarla da solo ma deve necessariamente assumerla con l’alimentazione. Funzioni Prima di tutto va detto che la vitamina B12 è fondamentale per la formazione dei globuli rossi di cui promuove la crescita e che lavora in sinergia con l’acido folico nella sintesi di Dna e dell’Rna aiutando quindi anche la formazione dei globuli bianchi che difendono il nostro organismo. Contribuisce inoltre alla buona salute del sistema nervoso intervenendo nella creazione della guaina mielinica che avvolge i nervi.
È infine essenziale per la salute anche l’azione che ha sul metabolismo dell’omocisteina che contribuisce a tenere nei giusti livelli il colesterolo nel sangue. Dove si trova e consigli per la manipolazione dei cibi I cibi in cui questa vitamina è maggiormente presente sono carne, pesce, uova, latte e latticini. Anche i vegetali potenzialmente contengono B12 (viene infatti sintetizzata dai batteri presenti nella terra) ma la nostra abitudine di “stralavare” frutta e verdura prima del consumo è responsabile della quasi assenza di questa vitamina negli ingredienti di origine vegetale. Si tratta per questo di uno dei pochi elementi che non sono presenti in maniera affidabile in un'alimentazione completamente a base vegetale. Infine è importante tenere presente che è instabile alla luce e termolabile (con la cottura si distrugge circa il 35/40% di vitamina B12). Alimenti molto ricchi sono le uova, la carne, il latte e il formaggio ma è prodotta in grandi quantità anche dai batteri dell’apparato digerente. *dottoressa in Chimica, maestra di cucina Aici ed esperta di cucina del benessere
LA RICETTA RAVIGGIOLO SOTT’OLIO ALLE ERBE AROMATICHE
L’EVENTO/2 UN CONVEGNO SULL’AUTISMO E SULL’EDUCAZIONE
Ingredienti per 4 persone: 400 grammi di raviggiolo freschissimo, 150 millilitri di olio extravergine di oliva, un mazzetto di erbe aromatiche miste (rosmarino, salvia, timo, maggiorana…), sale marino integrale, pepe macinato al momento Preparazione: tagliare il raviggiolo a spicchietti e sistemarlo in un contenitore di vetro facendo il modo di lasciare meno spazi vuoti possibile. Condirlo con sale e pepe. Tritare grossolanamente le erbe aromatiche. Ora cospargere la superficie del formaggio con le erbe e coprire il tutto con l’olio stando ben attenti che non ci siano parti di formaggio scoperte. Lasciare riposare il tutto in frigorifero per almeno 2 giorni.
Erboristeria Il Girasole
Via Brunelleschi 117 Ravenna Tel. e fax 0544 402666
Alimento B Vitamine del gruppo B
Vitamine, minerali, erbe e amminoacidi per una migliore qualità della vita
L’Aip, Associazione Italiana Parkinsoniani, organizza il 39° Convegno nazionale sabato 25 Marzo dalle 9.30 alle 17 al Centro congressi Club Hotel Dante a Cervia. Alle 10 ci sarà una tavola rotonda dal titolo “Una rete per il trattamento integrato della malattia in tutte le sue fasi: terapia farmacologica, psicoterapia, dietoterapia, riabilitazione fisica”. Si parlerà poi del modello Palermo su Integrazione ospedale-territorio e di terapie a base di cannabis. Nel pomeriggio alle 14.30 una seconda tavola rotonda dal titolo “Le ricerche della Fondazioni Grigioni - Il punto sulle cellule staminali” con la presentazione di vari progetti. Alle 15.30 parola a medici e pazienti. Per informazioni e prenotazioni (obbligatorie), telefonare al 0266713111 oppure inviare un fax al 026705283 o scrivere a aip@fondazioneparkinson.com.
Alimento B è un integratore alimentare a base di Vitamine del Gruppo B che contribuiscono alla riduzione di stanchezza e affaticamento, al normale funzionamento del sistema nervoso, alla normale funzione psicologica e al normale metabolismo energetico. Colina, Vitamina B6, Acido Folico e Vitamina B12 contribuiscono al normale metabolismo dell'omocisteina.
MEDICINA RAVENNA
Fegato in salute a cura della Dott.ssa Maria Letizia Petroni Specialista in Medicina Interna
Il fegato è uno degli organi più complessi del nostro organismo; tale complessità fa sì che talvolta se ne ignorino caratteristiche ed importanza, mentre sono chiare a tutti quelle di altri organi come cuore, polmoni e reni. In sintesi estrema possiamo dire che il fegato: • Produce la bile che serve per emulsionare i grassi e renderne possibile l’assorbimento intestinale. • Interviene nella sintesi del glucosio, indispensabile per nutrire le cellule del corpo umano. • È deputato alla sintesi del colesterolo, essenziale per la vita delle cellule, e dei trigliceridi, fondamentale fonte di energia per la vita cellulare. • Produce fattori di coagulazione come il fibrinogeno e la trombina. • Funziona quale deposito per la vitamina B12, il ferro e il rame. • È l’organo principale deputato allo smaltimento delle sostanze tossiche per la loro eliminazione (es. farmaci e tossine). Medicina Ravenna propone un check-up di primo livello, particolarmente indicato nel sospetto di fegato grasso (steatosi epatica). Dal momento che una persona su
Si svolgerà sabato 25 marzo dalle 9 alle 16,30, nella sala Nullo Baldini di via Guaccimanni 10 a Ravenna, lo speciale convegno dedicato al tema dell'autismo dal titolo “Costruire il futuro attraverso l'educazione”, organizzato dal consorzio Sol.Co insieme alle cooperative sociali La Pieve, Progetto Crescita e al centro educativo Anacleto. Tra gli ospiti la dottoressa Fabiola Casarini con la lezione aperta del Master "Autismo e disturbi dello sviluppo" dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. L'iscrizione è gratuita ma obbligatoria al numero 340 7027294 (dalle 9 alle 12) o inviando una mail a centrostampa@cooplapieve.it.
INFOPROM tre con fegato grasso corre il rischio di sviluppare una forma vera e propria di epatite su base metabolica, è importante fare una diagnosi precoce e mettere in atto tutti quegli accorgimenti, in grado di riportare il fegato in condizioni fisiologiche o almeno di evitare ulteriori danni a questo prezioso organo. Il check-up proposto da Medicina Ravenna comprende: esami del sangue per la diagnosi di epatopatia metabolica, ecografia dell’addome superiore con rilevazione del grado di steatosi epatica e misurazione del grasso aorto-mesenterico. Seguirà, nella stessa giornata, una visita specialistica internistica di inquadramento con commento degli esami, calcolo del rischio di fibrosi epatica (NAFLD fibrosis score), valutazione metabolica e dei fattori di rischio legati allo stile di vita, consigli alimentari, prescrizione di eventuali terapie nutraceutiche epatoprotettrici. Nel caso di alterazioni metaboliche accentuate con indicazione alla formulazione di una dieta individualizzata vera e propria, il check-up potrà essere esteso da un colloquio con la dietista. Tale approccio multidisciplinare è di fondamentale importanza per la diagnosi precoce della patologia epatica. La Dott.ssa Petroni riceve al Poliambulatorio Medicina Ravenna via Porto Coriandro 7 Ravenna Zona Rocca Brancaleone Info: tel. 0544 456845 info@medicinaravenna.it www.medicinaravenna.it
TEMPO LIBERO
RAVENNA &DINTORNI 23/3 2017
31 ARIETE
BILANCIA
Lavoro e studio aprono opportunità quasi insperate, forse anche redditizie, a patto però di non lasciarvi coinvolgere da potenziali conflitti con chi vi rema contro. Ottimo l’amore, che vi dà un grande lavoro, soprattutto in camera da letto, con straordinari suini a dir poco prodigiosi.
Le opposizioni di Venere e Mercurio appiccano incendi dolo(ro)si nei rapporti. E non sempre si tratterà di scottature superficiali. Saturno e Giove intanto vi proteggono, facendo eruttare bile a chi vi vuole male. Intanto, anche dal sudombelico sale odor di carne grigliata, oltremodo gustosa.
TORO
Potete fare figuroni o raggiungere obiettivi mirabili. Persino trovare un lavoro se lo state cercando. Anche il sudombelico sarà in grande spolvero, mentre le finanze saranno piene di polvere. Meglio sorvegliare a vista il saldo delle entrate/uscite in vista di un autunno assai poco remunerativo.
GEMELLI
Avete buone carte da giocarvi, ma la mente è stanchissima, e voi rischiate di non cogliere quanto di vantaggioso si muove. Non solo nel lavoro, ma anche in amore. In questo caso, se sex appeal e atteggiamento dominante non dovessero bastare, potreste rifarvi con prestazioni suine very hard.
CANCRO
Lavoro e ancora lavoro, Marte in sestile vi dà una mano, ma voi dovete metterci del vostro per non lasciarvi sopraffare dalle difficoltà e per non saltare alla giugulare di chi rallenta i vostri progetti, anche di finanziamento. L’amore non è ancora al top, ma almeno non prendete a sediate il partner.
LEONE
Impegni e doveri vi fanno venire gli zebedei grossi come uova di struzzo. State calmi, che non si profilano tragedie, bensì mutamenti e sollievi anche economici. Giovedì la giornata più delicata, per via di un atteggiamento, vostro, un po’ troppo eccentrico, non molto apprezzato da chi vi ama.
VERGINE
La vita affettiva è più esuberante. Nuove conquiste in vista o momenti suinissimi con il partner di sempre. Sempre che abbandoniate il vostro abituale spirito zitello-critico. Viaggi e p.r. fruttano, ma le finanze richiedono un’amministrazione controllata. Insomma, ci sono stati momenti peggiori.
SCORPIONE
Servizi web Reclam • Analisi di mercato online • Consulenza strategica per la comunicazione web • Realizzazione grafica siti web aziendali, e-commerce e blog
produce contenuti di qualità per la carta e per il web: senza contenuti la forma non diventa sostanza
• Web copywriting per migliorare la SEO
• Pianificazione e gestione campagne AdWords e Facebook
SAGITTARIO
Giove e Saturno vi assistono. Così il lavoro premia, clienti e sponsor aumentano e ogni contatto o contratto si consolida. Ma non incupitevi se certa gente con i neuroni di una triglia vi contesta: guardate e passate oltre. Sudombelico un poco miope, ma con lenti rosa nelle clandestinità.
CAPRICORNO
Con Mercurio storto il morale scende, gli altri pesano come un’ernia ombelicale e i neuroni si comportano come esodati. Neppure il partner, anche occasionale, riesce a farvi uscire dal limbo per scatenarvi in una zumba della fornicazione. L’amore, se c’è, è fermo al palo del vostro pessimismo.
• Content management per siti web • Content marketing e gestione social network
Lavoro e famiglia incupiscono e fanno presagire piogge di tegole sulla testa. Per fortuna Plutone in Capricorno vi aiuterà a non distribuire confezioni regalo di vaffanglutei a chi vi urta. Approfittate del fine settimana per appianare certe incomprensioni col partner e per blandire gli ormoni.
ACQUARIO
Siti e social media sono “luoghi” dove le aziende tengono relazioni di verità, correttezza, e trasparenza con i loro clienti
• Realizzazione e gestione invio newsletter e sms
Affidati ad un partner professionale
• Digital PR e ufficio stampa online
www.reclam.ra.it
Nonostante la stanchezza e la quadratura di Marte, lingua e faccia di glutei si accentuano. A guadagnarci sarà soprattutto il lavoro, che sarà favoritissimo. Si profilano però tensioni in famiglia e col partner, che potrebbe rifilarvi un due di picche per giusta causa, visto che pensate solo al lavoro.
PESCI
Marte vi illumina sul comportamento che dovete tenere per raggiungere i vostri obiettivi e per contrastare le insidie messe sul vostro cammino da eventuali figli di operatrici sessuali. In amore però la serenità lievita come l’impasto per il pane, mentre il sex è pieno di colesterolo suino buono.
PALLAVOLO FEMMINILE/CAMPIONATO B1
In casa al Pala Costa la Teodora vuole 3 punti contro Montale Mancano sei partite al termine della regular season della serie B1 di pallavolo femminile, aumenta il peso specifico di ogni set e chi come la Conad SiComputer è in vetta e ha ambizioni di promozione non può concedersi distrazioni contro alcun avversario: per restare agganciata alla vetta la Teodora dovrà imporsi su Montale il 25 marzo al Pala Costa alle 18 (ingresso gratuito, arbitri Tramba di Perugia e Tucci di Chieti). La graduatoria attuale dice che in testa a pari con 48 punti sono in tre: Orvieto, San Lazzaro e Teodora ma le giallorosse hanno un numero di vittorie minore. In aprile i due decisivi scontri diretti consecutivi (il primo a Ravenna contro Orvieto e il secondo in trasferta a San Lazzaro), intervallati dalla pausa imposta dalle festività di Pasqua. La banda di capitan Sestini è reduce dal successo raccolto al tie-break a San Giustino al termine di un’autentica battaglia e punta alla settima vittoria di seguito anche per mantenere il vantaggio di 3 lunghezze sull'Olimpia (che oggi occupa l’ultimo posto utile per accedere ai play-off) e di 6 su Perugia. Montale, nell’ultima gara sconfitta 3-1 ad Orvieto, sta attraversando un periodo negativo: zero punti nelle ultime tre uscite, l’ultima vittoria oltre un mese fa. La trasferta in casa della capolista potrebbe essere lo spunto per tentare di rimettersi in carreggiata. Le ragazze di coach Caliendo hanno un conto in sospeso: a Montale Rangone, nel girone di andata, arrivò la prima sconfitta stagionale (3-2 dopo essere state avvanti 2-1) che spezzò la striscia di sette vittorie di fila. L’allenatore non nasconde il deside-
B1/CLASSIFICA SAN LAZZARO, ORVIETO E RAVENNA AL COMANDO Orvieto, San Lazzaro, Conad SiComputer Ravenna 48; Olimpia Ravenna 45; Perugia 42; Moie 34; Castelfranco 27; Montale 26; San Giustino 23; Cesena 21; Bastia Umbra 20; Firenze 14; Montespertoli 13; Reggio Emilia 11. La prima promossa in A2, dalla seconda alla quarta ai playoff.
A sinistra Giulia Rubini, Fiamma Mazzini, Alessia Mastrilli, Diletta Sestini. A destra il Pala Costa che ospiterà la gara con Montale il 25 marzo
I
l 25 marzo alle 18 ingresso gratuito al match di capitan Sestini & Co.
rio di rivincita: «Guardando all’organico sul quale può contare, come le schiacciatrici Ferretti e Marc e la centrale Fronza, la classifica non rispecchia il reale valore di Montale. Non ha trovato una costanza di rendimento nel corso di un campionato impegnativo come questo, ma è un avversario scomodo nella giornata in cui riesce ad esprimersi al meglio».
Spazio a cura di Teodora Pallavolo Ravenna Teodoraravenna.it
GIOVANILI IL
CALENDARIO DEGLI IMPEGNI DEL VIVAIO GIALLOROSSO
I prossimi appuntamenti casalinghi delle giovanili giallorosse della Teodora Ravenna. Under 16: lunedì 27 marzo alle 19.30 alla palestra Mattioli (via Cicognani) Teodora vs Rivergaro. Under 18: martedì 28 marzo alle 20 alla palestra Montanari (via Aquileia) Teodora vs San Lazzaro. Serie C: giovedì 30 marzo alle 20.30 alla palestra Mattioli (via Cicognani) Teodora vs San Marino.
RAVENNA &DINTORNI 23/3 2017
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A cura del Comitato UISP RAVENNA - LUGO Sede di Ravenna: via G. Rasponi, 5 - tel. 0544 219724 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna Sede di Lugo: piazzale Veterani dello Sport, 4 - tel. 0545 26924 E-mail: lugo@uisp.it - www.uisp.it/lugo
CONGRESSO NAZIONALE UISP DAL 24 AL 26 MARZO A MONTESILVANO “Periferie al centro: il movimento generattivo”: sarà questo lo slogan che caratterizzerà il Congresso nazionale Uisp in programma dal 24 al 26 marzo all’Hotel Serena Majestic di Montesilvano (Pescara), al quale parteciperanno 334 delegati e circa 100 invitati. Si comincerà venerdì 24 con la relazione introduttiva del presidente uscente Uisp, Vincenzo Manco (nella foto). Alle 17.30 la tavola rotonda “Europa chiama Italia: una nuova cultura sportiva”, con la partecipazione di Valeria Fedeli, ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca; Giovanni Malagò, presidente Coni e Vincenzo Manco. A seguire, “#Uisperlarinascita: la Uisp per il terremoto dell’Italia Centrale” con i rappresentanti degli Enti locali delle zone colpite dal sisma e tra gli altri Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e Domenico Di Sabatino, presidente della Provincia di Teramo. Spazio al dibattito nei lavori di sabato 25. Sessione plenaria “Sport, movimento, benessere. Tra democrazia, sussidiarietà e reti sociali” seguita da “Attività e politiche associative. Innovazione, integrazione, sviluppo”. Nella giornata di sabato sono previsti gli interventi e i saluti di numerosi ospiti, tra i quali: Luigi Ciotti, Libera; Stefano Bonaccini, presidente Conferenza delle Regioni; Alessandra Morelli, UnhcrAgenzia Onu per i rifugiati; Carlo Borgomeo, Fondazione con il Sud. Parteciperanno anche l'eurodeputata Cecile Kyenge e l’onorevole Filippo Fossati, insieme ad altri parlamentari. Per il mondo dell’informazione interverranno i giornalisti Riccardo Cucchi e Carlo Paris. Domenica 26 marzo elezione del Presidente nazionale, carica per la quale appare scontata la rielezione del presidente uscente ed unico candidato al secondo mandato Vincenzo Manco, e dei componenti del Consiglio Nazionale, tra i quali anche i ravennati Marco Pirazzini ed Alessandro Mantella. Con l’appuntamento nazionale di Montesilvano si conclude il percorso congressuale Uisp iniziato il 1 settembre 2016 con i 122 Congressi territoriali e i 19 regionali. Una campagna di discussione che ha coinvolto migliaia di delegati e partecipanti, in rappresentanza di 1.333.924 soci Uisp e 17.668 basi associative.
Vi sono alcune truffe che si ripetono periodicamente e che assillano una parte della nostra società specie degli anziani che vivono da soli e sono più soggetti ad essere ingannati. Ultimamente sia la Polizia sia i Carabinieri sono intervenuti in varie sedi per illustrare modi di difesa e invitare a non accettare sconosciuti in casa e nel caso di insistenza chiamare immediatamente le Forze dell’Ordine per chiarire ogni situazione. Questa volta l’Associazione consumatori tratterà di truffe che riguardano la presentazione di cataloghi con la richiesta di una firma, che non impegnerebbe se non ad una visione più completa di oggetti per lo più utili per la casa o per il giardino o comunque di acquisti non impegnativi. La persona che si presenta, donna o uomo che sia, è sempre ben vestita, parla un buon italiano, fa complimenti di ogni genere, ed infine chiede il favore di una firma per avere un successivo catalogo più dettagliato e anche per garantire alla propria Ditta che la presentazione è stata fatta. Colui che firma, suggestionato da queste belle maniere e gentilezze, non si accorge di avere sottoscritto un impegno di acquisto di vari oggetti per un importo anche di due-tremila euro con scadenze ben precise di pagamento. Quando la persona si accorge di essere stata truffata, può seguire due strade: il Regolamento Europeo 14/06/2014 dispone che entro 14 giorni lavorativi qualunque contratto sottoscritto in casa o accettato per via telefonica può essere disdetto con RACC AR o EMAIL certificata (PEC). L’Associazione consumatori però consiglia, anche nel caso siano già passati i 14 giorni, di inviare egualmente una RACC AR di disdetta, in quanto trattasi di truffa e tentata appropriazione indebita perché l’impegno d’acquisto è generico e non riguarda per lo più beni specifici. In ogni caso l’interessato non deve accettare in casa una seconda volta il dispensatore di cataloghi e deve respingere ogni invio non autorizzato di oggetti di qualsiasi genere. A Ravenna l’associazione consumatori Codici è in via Ignazio Sarti 5 tel. 0544 35183 Tutti i giovedì dalle 10 alle 12 il consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento (carlobenelli@alice.it)
PISCINA RAVENNA
CICLISMO
Aperte le iscrizioni e i rinnovi per i corsi alla Gambi e all’Oasi
Primo appuntamento del “Quadrifoglio Ravennate” con la Medio Fondo Sambi
Da mercoledì 22 marzo è possibile effettuare i rinnovi o le nuove iscrizioni per i corsi organizzati e promossi dalla Uisp alla piscina Gambi di Ravenna nell’ultimo periodo della stagione invernale, quello previsto dal 22 marzo all’1 giugno. Pronti dunque all’ultimo scorcio di stagione, prima delle lezioni estive di giugno e luglio, per i corsi di nuoto per bambini dai 3 anni, corsi di nuoto per adulti, corsi adolescenti, corso pilota, pre-agonistica, ma anche acquafitness e acquasoft. Tutti promossi dalla Uisp Ravenna-Lugo nella piscina comunale Gianni Gambi di Ravenna. Dal 22 al 31 marzo (sabato e domenica esclusi) sarà possibile effettuare il rinnovo, e solamente il rinnovo, al corso già frequentato direttamente alla piscina comunale Gambi dove sarà presente un addetto della Uisp dalle ore 16.30 alle ore 18.30 dal lunedì al vvenerdì. Per quanto riguarda il Centro Oasi nel quartiere San Giuseppe, nuovo ciclo al via già da inizio settimana per i corsi di nuoto bambini. Il periodo si concluderà sabato 27 maggio, prima dell’ultima parte di stagione con le lezioni di giugno e luglio. Previsti corsi primi passi da zero a cinque anni, bambini dai 6 ai 9 anni, acquafitness, acquagym, acqua circuit, acqua soft, acqua bike, dolce attesa. Sempre da lunedì 20 ha preso il via anche il nuovo periodo di lezioni nella palestra del Centro Oasi con GAG, pilates, yoga, ritmo latino, postural tone. Per info: Uisp Ravenna-Lugo via Gioacchino Rasponi, 5 Ravenna tel. 0544 219724 ravennalugo@uisp.it
Prende il via il programma del “Quadrifoglio Ravennate”, il ciclo di quattro appuntamenti di ciclismo amatoriale promosso dalla Uisp Ravenna-Lugo in collaborazione con Asd Osteria, CSC Ravenna, Asd Sambi Team e Asd Pedale Bizantino. Primo appuntamento domenica 26 marzo con il 37esimo raduno Sambi Team di Medio Fondo, ottavo Memorial Emiliani Ercole e Anna. Il programma del “Quadrifoglio Ravennate” prevede poi per domenica 18 giugno la Gran Fondo del Pedale Bizantino e la settimana successiva, il 25 giugno la Medio Fondo dell’Asd Osteria che quest’anno sarà valido anche come prova del Campionato Regionale Uisp di Cicloturismo. Infine, il Quadrifoglio si concluderà domenica 1 ottobre con la Medio Fondo della CSC CMC Ravenna. Per quanto riguarda i dettagli del raduno Sambi Team del 26 marzo, ritrovo previsto alle ore 7 al Centro Sportivo di Ponte Nuovo, in via Ancona 43 oppure, ma solamente in caso di tempo sereno, alle ore 7.30 dal Piazzale Porta d’Oro di Bertinoro (Fc). Le iscrizioni ai due punti di partenza si effettueranno con lettura del codice della tessera Uisp. In caso di maltempo le iscrizioni si effettueranno esclusivamente al Centro Sportivo di Ponte Nuovo fino alle ore 11. Percorso a marcia libera di 105 Km interamente segnalato. Premiazioni dalle ore 13 al Centro Sportivo di Ponte Nuovo. Per informazioni: Christian Sambi tel. 348 3957984 christian.sambi@sambike.it
inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 23 marzo 2017
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L'immobile è commerciabile anche se manca il certificato di abitabilità. La seconda Sezione civile della Cassazione, con la sentenza n. 2294/2017, esprimendosi in una vicenda che vedeva un acquirente chiamare in causa il venditore a causa del mancato rilascio del certificato di abitabilità dell'appartamento acquistato, e mancando anche le condizioni necessarie per ottenerlo, per un fenomeno di umidità di ampie proporzioni, ha ribadito la linea dura nei confronti degli abusi edilizi. La Cassazione ha affermato che "in materia di vendita di immobile destinato ad abitazione, integra ipotesi di consegna di “aliud pro alio” il difetto assoluto della licenza di abitabilità, ovvero l'insussistenza delle condizioni necessarie per ottenerla in dipendenza della presenza di insanabili violazioni della legge urbanistica". Quindi il venditore di un immobile destinato ad abitazione "ha l'obbligo di consegnare all'acquirente il certificato di abitabilità, senza il quale l'immobile stesso è incommerciabile". La violazione di tale obbligo legittima, perciò, "sia la domanda di risoluzione del contratto, sia quella di risarcimento del danno - sia ancora - l'eccezione di inadempimento" e non è sanata dalla mera circostanza che il venditore, al momento della stipula, "abbia già presentato una domanda di condono per sanare l'irregolarità amministrativa dell'immobile". Asppi non è pienamente convinta e il parere notarile conferma i dubbi: “La mancanza dell'abitabilità/agibilità non impedisce al Notaio di ricevere l'atto di compravendita, come invece accade in presenza di abusi edilizi gravi. Quindi se le parti (venditore ed acquirente) sono d'accordo, rispettivamente a vendere e ad acquistare, nella consapevolezza che l'immobile è privo dell'agibilità, la compravendita può essere validamente perfezionata. Accade, specialmente con gli immobili di vecchia costruzione in cui l'acquirente è intenzionato ad eseguire, dopo l'acquisto, lavori di ristrutturazione, che le parti scrivano in atto che l'immobile risulta privo dell'abitabilità-agibilità (questi due termini vengono usati promiscuamente e, nel corso degli anni sono cambiati alcune volte) e che la parte acquirente provveda, a sua cura e spese, ad ottenere l'abitabilità/agibilità successivamente alla stipulazione del contratto di compravendita. La sentenza n. 2294/2017 sembra riferirsi alla situazione - che solitamente si verifica - in cui l'acquirente acquista un immobile nella convinzione che lo stesso sia dotato dell'abitabilità/agibilità. Bisognerebbe, poi, vedere se la mancanza di abitabilità/agibilità sia causata semplicemente dalla mancata presentazione della relativa pratica, oppure dalla carenza dei requisiti che la legge impone per l'abitabilità/agibilità”.
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedĂŹ 23 marzo 2017
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 23 marzo 2017
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