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Giovedì 24 luglio 2014 n.592

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IN FUGA DAI SATELLITI IN LUSSEMBURGO ALL’UNIVERSITÀ DI ARMSTRONG: STORIE DI GIOVANI TALENTI

ECONOMIA

da pagina 10

La mappa delle aree per i fanghi del porto

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POLITICA

a pagina 8

a pagina 15

Piovani, un premio Oscar a Cotignola

Per i fondali a 14 metri materiale da sistemare su 224 ettari di 43 privati

FOTOGRAFIA

PROGETTI

Intervista alla fondatrice di My Camera

a pagina 4

L’archivio della diocesi diventa ultramoderno

Giovedì 24 luglio 2014 ore 21:00

L’Aventino dell’opposizione MUSICA

INSERTO

da pagina 5

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OPINIONI

RAVENNA &DINTORNI 24/7 2014

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L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

Porto e Darsena: doveva proprio finire così?

di Gianluca Costantini

Se quei 200mila euro li spendessimo in cultura

di Federica Angelini

Da quant’è? Dieci anni?

Almeno, ma forse più che in tutti tutti i dibattiti pubblici che trattano di economia e sviluppo si sente dire che il porto è la priorità per lo sviluppo della città. E perché il porto possa essere competitvo il canale deve essere scavato. Addirittura a meno 18 metri.

Ora si sta inziziando finalmente a scavare per un più realistico -14. Accanto a quello sull’approfondimento dei fondali abbiamo ascoltato (oltre alla E55 e al by-pass, oggi un po’ passato di moda) anche il mantra sull’altra grande linea direttrice delle progressive sorti ravegnane: la riqualificazione della Darsena. Di cui, sempre oggi, vediamo i primi timidi accenni (l’apertura della banchina, qualche progetto per ora sulla carta) e soprattutto attendiamo il Poc in discussione in un numero considerevole di commissioni e atteso in consiglio si presume per l’autunno.

Insomma: dopo lustri di attesa, finalmente qualcosa si muove. E cosa succede? Così, allo stadio attuale dei fatti, per quello che è noto e che è stato detto pubblicamente, succede che l’approfondimento dei fondali del Candiano potrebbe diventare un ulteriore (come ce ne fosse stato bisogno) ostacolo alla Darsena perché, con una concatenazione niente male, i fanghi estratti dal porto andranno in un’area in cui Cmc pensava di trasferire il bitumificio (ok non è proprio un bitumificio ma insomma quasi) che ora è in darsena.

Per poter riqualificare la sua area. La Cmc eh.

Che ovviamente non si opporrà a espropri e non intende ostacolare il porto. E che incasserà soldi per l’esprorio e potrà sicuramente trovare altrove un posto dove trasferire il sito produttivo. Per carità, nulla è compromesso. Però intanto è così: in tutti questi anni in cui abbiamo parlato di Darsena e Porto e in cui abbiamo visto d’accordo gran parte se non tutti gli attori politici ed economici della città, del resto spesso vicini anche politicamente, non siamo riusciti a fare meglio di così. E dire che di tempo e di occasioni non possono non essercene state, ma pazienza. La quadratura del cerchio è evidentemente più complicata del previsto. E nessuno ha mai pensato che sarebbe stato semplice. E nemmeno esiste probabilmente un colpevole, o perlomeno non un solo colpevole. E forse non poteva che andare che così.

Però sembra strano lo stesso.

di Moldenke

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XI

nr. 592

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, Imola

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Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

Il sindaco e il vicesindaco – che quando fanno un comunicato insieme vuol dire che è proprio una roba grossa – lo hanno annunciato in coro con grande soddisfazione. A Sant’Alberto il Comune ospiterà nel suo palazzo di via Cavedone i carabinieri, che per vari motivi non avevano più una caserma e si erano trasferiti insieme ai colleghi della vicina Savarna. Ma i cittadini, si sa, vogliono la caserma, vogliono la sicurezza. Sicurezza! E allora il sindaco e il vicesindaco ci tengono a informarci che il prefetto e il comandante provinciale dei carabinieri sono d’accordo. Ma ci mancherebbe. Cioè, o mi sono perso dei passaggi, oppure stiamo rasentando la follia. Ma non direi di essermi perso dei passaggi. Lo spiegano bene sempre il sindaco e il vicesindaco: «Gli uffici tecnici comunali hanno redatto una progetto di rifunzionalizzazione della struttura (il palazzo del Comune di via Cavedone, ndM), ricavando gli spazi per insediare la nuova stazione dei carabinieri a scapito di quelli attualmente a disposizione per attività di carattere pubblico-sociale per un costo complessivo di 200.000 euro».

Facendola breve, visto che lo Stato non ha soldi e non farà mai una nuova caserma, il Comune si sostituisce allo Stato, e il nostro Comune decide di spendere 200mila euro per fare una caserma dei carabinieri «a scapito di attività di carattere pubblico-sociale» per tenere buoni i cittadini che si lamentano, immagino. Quando, lo voglio ricordare, al momento i carabinieri sono comunque a Savarna, 6,6 km più in là, tempo di percorrenza stimato 8 minuti. Come scriveva la redazione di ravennaedintorni.it in un editoriale sul sito internet un annetto fa, “questo significa che se abitate a Sant’Alberto, siete già oggi più vicini a una caserma dei carabinieri di quanto lo siete, per esempio, se abitate in via Camporesi, a Ravenna, o in via Zalamella”. Lo capite? Il Comune no. Il Comune deduco che pensi che sia necessaria una caserma ogni otto minuti, piuttosto che più volanti in strada, per esempio. Capite, 200mila euro! Lo so, l’ho già scritto più volte.

Ma vi ricordo che in questa città si creano polemiche su polemiche per convenzioni ad attività culturali da 5mila euro. Ci pensate (tirata demagogica, lasciatemela fare) con 200mila euro quanta cultura poteva fare, il nostro Comune?

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BENI CULTURALI PATRIMONIO SECOLARE DOCUMENTI ANTICHI FRA PAPIRI, BOLLE PAPALI, PERGAMENE E ANCHE QUALCHE CARTA PROFANA

GRANDI PROGETTI

Uno spazio moderno per custodire la memoria della chiesa ravennate Era una delle sale cinematografiche più note di Ravenna, serrata da anni, fra poco, diventerà la nuova sede di un inestimabile patrimonio storico-documentario, vanto di Ravenna e unico in Italia, e forse nel mondo.

Si tratta del progetto per la nuova Biblioteca e Archivio Diocesano, comprendente il millenario Archivio Arcivescovile, che nasce dalla riqualificazione del volume dell'ex cinema Roma, fra via don Angelo Lolli e via Bixio e prevede la realizzazione di un archivio librario, una sala consultazione, un'emeroteca, una sala fondi antichi e vari uffici.

Il progetto era pronto già nel 2010 ma all’epoca mancavano le certezze per le risorse necessarie all’impresa.

La capacità complessiva dello spazio di accoglienza dei beni documentari sarà di circa 110.000 volumi, ampliabile fino a 140.000. Commissionato dalla Curia ravennate e progettato dallo studio di architettura ravennate Nuovostudio (progettisti Gianluca Bonini, Emilio Rambelli, assieme a Giovanni Mecozzi e Stefania Bertozzi), – l’edificio si struttura come un grande contenitore a tutta altezza, che introverso e chiuso verso l'esterno, appare al suo interno intimo e discreto, illuminato da una luce diffusa e calma, svolgendo perfettamente la sua funzione di accompagnamento all'oggetto libro.

Grandi scaffalature e sistemi di passerelle metalliche, ne rendono lo spazio gradevole e in continuo mutamento. La grande sala consultazione è in diretto contatto con l'emeroteca, anch'essa aperta al pubblico e ubicata al piano terra in prossimità dell'ingresso. Ai due piani superiori sono collocate le funzioni più private: gli uffici e la sala fondi antichi, quest'ultima a fruizione limita-

Progettato da Nuovostudio, sarà realizzato nei prossimi due anni (2015-16) su commissione della Curia con un investimento di 3 milioni di euro ta e controllata, aperta al pubblico su prenotazione. Tali spazi sono raggiungibili attraverso due distinti corpi scala: la principale è limitrofa alla hall di ingresso, la secondaria è posta all'estremità opposta del fabbricato e adibita a collegamento verticale di servizio. Tutta la copertura è realizzata ex novo attraverso l'uso di capriate in legno e grandi lucernari.

Il progetto ha già una definizione esecutiva. In questi giorni il committente, dopo le gare per l’appalto dei lavori, sta scegliendo la migliore offerta per l’esecuzione delle opere. A questo punto, il cantiere potrebbe essere aperto anche entro al fine dell’anno. Si stima che i lavori potrebbero essere conclusi nel corso di due anni, entro il 2016 L’investimento complessivo per l’intero intervento si aggira sui tre milioni euro.

A quanto pare si tratta di risorse proprie della Curia, con il sostegno delle fondazioni bancarie locali della Cassa dei Risparmi e della Banca del Monte.

Anna Pironi

L'Archivio Arcivescovile di Ravenna è universalmente noto per essere il più antico archivio del mondo occidentale. Il prezioso patrimonio contenuto al suo interno (insieme a quello collocato alla Biblioteca Classense) ha reso Ravenna, con Firenze, Roma e Venezia, una delle "città della grandezza italiana" non solo per l'antichità dei documenti posseduti ma anche per la loro continuità storica (mantenuta malgrado inevitabili dispersioni subite nel corso del tempo). L'antichità dell'archivio è stata accertata in quanto, sebbene la sua esistenza non sia mai stata citata esplicitamente prima del IX secolo, è invece nota l'esistenza di un corpus di notai vescovili e di una continuità documentaria riguardante il patrimonio della Chiesa Ravennate a partire dalla metà del V secolo. Queste informazioni inducono perciò a dedurre l'esistenza di un archivio formato sin da allora, tenendo conto anche della data di creazione della Diocesi Ravennate, risalente al II secolo, la quale dovette inevitabilmente necessitare ben presto di un archivio. l'importanza di quest'ultimo risulta però anche dal fatto che, nel tempo, la Diocesi di Ravenna raggiunse man mano un livello di prestigio spirituale e di potere sul territorio circostante molto elevato. Si spiega così la grande vastità di documenti posseduti riguardanti zone che vanno dalla Romagna al Ferrarese, al Polesine di Adria e Rovigo per finire nelle Marche, in Umbria, e infine ritornare a parte del Bolognese, Modena e Parma. Solo nel 1582, con la erezione di Bologna ad arcivescovato, papa Gregorio XIII separò definitivamente le diocesi dell’Emilia occidentale da quella ravennate. Attualmente, sono conservati all'Archivio Arcivescovile cinque papiri (557-819), circa 13.900 pergamene (dal 783 al 1972) e circa 5.100 pezzi cartacei tra registri, volumi e buste (sec. XIII - XX) ed è affiancato da una biblioteca che conserva materiale a stampa dei secoli XV-XX comprendente circa 8.000 volumi. da ricordare almeno i 5 papiri risalenti agli anni dal 557 all'819, le 14mila pergamente, la più antica bolla pontificia in papiro, lunga oltre due metri, e il testo della più antica canzone in volgare italiano. Da evidenzire i 5 papiri risalenti agli anni dal 557 all'819 dopo Cristo, 14mila pergamente, la più antica bolla pontificia in papiro (lunga oltre due metri) e il testo della più antica canzone in volgare italiano.

Nel corso della storia tuttavia l'archivio ha subito varie perdite, a cominciare dal VII secolo e dal probabile saccheggio e scompaginazione dell'archivio avvenuti nel 966, per continuare poi con le dispersioni subite nel periodo umanistico a causa delle quali molti documenti si trovano ora nella Biblioteca Vaticana e in altre biblioteche europee e americane.

Fortunatamente, nel 1622, l’Archivio, situato a fianco della sacrestia della Cattedrale, fu trasferito al secondo piano dell’episcopio e così salvato dalla storica inondazione del 1636. La seconda Guerra mondiale non risparmiò però il palazzo arcivescovile, danneggiando gravemente alcune carte dei secoli XIX-XX, molte delle quali non possono essere consultate. Nel 1991 l'archivio è infine stato trasferito presso il Seminario, dove fondi e serie in maniera sono stati collocati in maniera più consona.

Attuale presidente dell’istituzione – dopo averla curata e studiata per decenni – è don Giovanni Montanari, direttore, erudito esperto dei fondi raccolti nell’archivio è il professore Giuseppe Rabotti.

RAVENNA

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PRIMO PIANO

via Cairoli 1 via Destra Canale Molinetto 61

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INFO UTILI

Vuoi lavorare all’estero? Clicca su Facebook Sul celebre social network una pagina dedicata. Poi tirocini per laureati e le offerte della rete Eures Un ravennate che abbia voglia di intraprendere un'esperienza lavorativa all'estero (nelle pagine 6 e 7 vi riportiamo alcune testimonianze in ambiti di eccellenza) ha almeno tre strade di fronte a sé, tracciate nel corso degli anni dalle istituzioni locali e in particolare dalla Provincia. La più semplice è quella di consultare la pagina Facebook creata appena qualche mese fa (a fronte di una richiesta sempre maggiore in questo periodo di crisi che attanaglia in particolare il nostro Paese) e che può già contare su quasi 700 persone iscritte. Si chiama LavoroRa.Estero e pubblica offerte di lavoro provenienti dai paesi dell'Unione europea e informazioni utili per chiunque volesse abbandonare l'Italia a tale scopo. È invece dal 2005 che la Provincia sostiene la mobilità europea con il progetto Leonardo, finanziato soprattutto con fondi europei e che si caratterizza per i tirocini formativi in tutta Europa rivolti ai laureati di tutta Italia (non solo quelli al campus di Ravenna, per cui è attivo l’altro progetto Leonardo di cui parliamo nel box in questa pagina) ma che siano residenti in uno dei comuni della nostra provincia. Sono una ventina all'anno le borse di studio di questo tipo che vengono messe a disposizione dall’ente di piazza Caduti, per un totale di quasi duecento tirocini realizzati dal 2005.

Uno scorcio dell'hotel Le Splendide di Crans-Montana, in Svizzera, che sta cercando uno chef de cuisine: è solo l’ultima delle offerte pubblicate sulla pagina Facebook dedicata al lavoro all’estero della Provincia

UNIVERSITÀ IN 122

Infine, attraverso i Centri per l'impiego, la Provincia aderisce alla rete Eures, che consente alle aziende straniere (dei paesi dell’Unione Europea, più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) di pubblicare sul sito internet dedicato le proprie offerte di lavoro. Alla rete può rivolgersi chiunque abbia compiuto i 18 anni (e naturalmente conosca almeno una lingua stra-

niera e sia disposto a trasferirsi). Al momento, per esempio, nello spazio dedicato a Eures sul sito www.lavoro.ra.it, si cercano 10 infermieri in Irlanda, uno sviluppatore di software in Germania, altri 20 infermieri tra Irlanda del Nord e Galles, tre manager in Danimarca e via dicendo per un totale di quasi duecento posti, da quelli di tipo dirigenziale fino allo chef.

VIA DALL’ITALIA CON

LEONARDO. E

PIÙ DI

1

SU

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CI RESTA

Dal 2008 a oggi sono state erogate 122 borse di studio per tirocini formativi in Europa da parte della Flaminia (che ci ha invesito circa 110mila euro), la Fondazione che promuove lo sviluppo dell’università a Ravenna. Il progetto è denominato “Giovani cittadini d’Europa – III fase” e rientra nel programma comunitario Leonardo da Vinci. Ogni bando (finora a Ravenna ne sono stati pubblicati 14) prevede una fase propedeutica di orientamento, in cui sono individuate le aziende ospitanti in base a competenze, aspettative e aspirazioni professionali dei beneficiari, a cui fa seguito un periodo di tre mesi e mezzo di esperienza di lavoro in Europa. Il prossimo bando sarà a ottobre 2014. Poi prenderà il via il progetto Erasmus Plus, con caratteristiche leggermente diverse.

L’ultimo bando è scaduto invece a fine marzo e i dieci studenti del Campus di Ravenna selezionati sono partiti a metà maggio per Belgio, Grecia, Malta, Portogallo, Francia e Spagna.

L’obiettivo di questi tirocini – si legge in una nota della Fondazione Flaminia – è facilitare la mobilità transnazionale all’interno dell’Unione Europea e rendere i giovani laureati ravennati, beneficiari della borsa di studio, più competitivi e più facilmente inseribili nel mercato del lavoro. Cosa che effettivamente riesce. Secondo il sondaggio eseguito dopo i primi quattro anni di esperienza ravennate, è complessivamente pari al 38 per cento il gruppo di tirocinanti che ha avuto l’opportunità di prolungare il soggiorno all’estero o perché ha ricevuto una richiesta di prolungamento dello stage (9 per cento), o ha avuto un contrato a tempo determinato (24 per cento) o comunque ha trovato un lavoro all’estero grazie al tirocinio (5 per cento). Ben il 73 per cento degli occupati ha trovato lavoro non oltre 6 mesi dopo il rientro in Italia.

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RAVENNA &DINTORNI 24/7 2014

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DA DUBLINO

DA NORIMBERGA

Lo scienziato di internet che segue i clienti di Yahoo

L’ingegnere Siemens «Ma non c’è carriera»

Da Ravenna a Dublino, per lavorare in un colosso mondiale americano del web. Giovanni Brusi ha 32 anni e ha un contratto a tempo indeterminato con Yahoo, il secondo motore di ricerca tra i paesi occidentali dietro solo a Google ma noto soprattutto per il suo servizio email, con qualcosa come circa 800 milioni (che sono più o meno gli abitanti di tutta l'Europa, tanto per rendere l'idea) di indirizzi in archivio. Brusi si occupa dell'assistenza clienti per il mercato italiano e inglese ed è finito a Yahoo dopo anche una breve esperienza come consulente per Google (e tra le altre cose un invidabile lavoro come tester di videogiochi, tanto da comparire su Imdb.com per aver testato il celebre Final Fantasy). «Il mercato del web non ha mai sofferto più di tanto – ci spiega il ravennate, laureato in Scienze di internet – ed è per questo che non ho mai fatto troppa fatica a trovare lavoro». Ma non in Italia. «Mi piacerebbe tornarci – continua Giovanni, che contattiamo nel corso di una breve vacanza a Ravenna, dove in passato ha lavorato anche nella redazione del Corriere Romagna – ma te lo immagini uno che campa facendo customer service, che so, a Roma con gli stipendi che oggi danno in italia?». Non che a Dublino il costo della vita sia basso «anzi, è molto alto, specialmente adesso che stanno uscendo dalla crisi. Ma con tutti i vari contrattini che ho avuto prima di Yahoo, con qualsiasi lavoro abbia fatto, sono sempre riuscito a pagarmi l'affitto e le bollette senza dover chiedere soldi a nessuno.

Poi adesso con l'esperienza che ho accumulato riesco pure a risparmiare, non esco più tutte le sere come da ragazzo, ma grazie al mio lavoro riesco più o meno a fare quello che voglio, ovviamente con i dovuti limiti».

A Yahoo, Brusi ci è finito quasi per caso. «Sono andato all'estero tramite il progetto Leonardo (vedi pagina 5, ndr) e una volta terminato ho scelto di continuare a lavorare fuori dall'Italia per migliorare l'inglese e fare un po' di curriculum. La grande differenza che ho notato è che all'estero, specialmente in questo tipo di compagnie, se ti dai da fare hai possibilità di fare carriera, mentre in Italia se hai un lavoro hai già trovato il tuo El Dorado». Lui lavora invece in una società famosta in tutto il mondo. «Quello che mi ha colpito di Yahoo è la voglia di competere per raggiungere i livelli di un altro colosso come Google. Per questo motivo se hai idee per migliorare il modo di lavorare o per creare nuovi progetti (Brusi non ci può rilevare naturalmente nulla di specifico, avendo firmato un accordo di riservatezza, ndr), ti danno gli strumenti per svilupparle, anche se sei l’ultimo degli arrivati».

E l'Italia vista dall'estero? «Diciamo che dopo Berlusconi la percezione è migliorata, ma poi quando chiedo ai miei amici che vivono ancora in italia come sta andando, se si sta riprendendo davvero, la situazione che mi descrivono non é per niente rose e fiori, anzi...».

Luca Manservisi

DA MONACO I biologi moglie e marito: «Fuori si punta sulla ricerca e si diventa prima professori» Dopo un paio di traslochi europei si sono fermati in Germania dove sono arrivati due mesi fa: li raggiungiamo al telefono mentre stanno montando i mobili di casa. Bianca Tassinari e Stefano Minguzzi sono due biologi ravennati – 30 anni lei e 32 lui – che lavorano e vivono a Martinsried, un sobborgo di Monaco di Baviera.

Come siete arrivati lì?

«Prima abbiamo passato quattro anni all’università di Dublino per il dottorato. Abbiamo scelto l’Irlanda perché è un paese anglofono e desideravamo migliorare il nostro inglese, la lingua dominante nel campo scientifico. Poi ci siamo sposati a Ravenna e partiti per la Germania».

Com’è la vita all’estero rapportata a quella in Italia?

«In Irlanda ci siamo trovati molto bene. Più organizzazione rispetto all’Italia e un po’ più di cortesia nei vari ambienti. Nel campo scientifico, che è quello che conosciamo meglio, in Irlanda ci sono diverse possibilità. Per quanto riguarda la ricerca, nonostante la crisi si investono maggiori risorse e si è cercato il più possibile di mantenerla viva, premiando i gruppi che hanno prodotto risultati interessanti. Inoltre è possibile diventare professore sicuramente a un’età più giovane rispetto agli standard italiani».

Cosa consigliate ai giovani che cercano un posto di lavoro?

«Facciano quello che si sentono, sicuramente un’esperienza all’estero è molto formativa e arricchisce personalmente e professionalmente. Ma bisogna esserne convinti altrimenti il viaggio diventa frustrante e non se ne trae nessun utilità». (fa.ci.)

L’intervista completa su www.ravennaedintorni.it.

DA PARIGI IL GIORNALISTA FREELANCE INVIATO SUL CASO YARA Ha assaggiato Parigi in Erasmus ai tempi dell’università, è tornato a gustarla andando a studiare per la laurea specialistica ed è finita che vive là da dieci anni. Emanuele Marzari, 32 anni di Lugo, nella capitale francese lavora come videogiornalista freelance per diverse case di produzione (è stato nostro ospite a novembre a uno dei nostri aperitivi). L’ultima missione l’ha riportato in patria: «Abbiamo lavorato sul caso Yara perché le indagini che hanno mappato il dna di 18mila persone sono state un caso unico». In autunno inizierà una collaborazione con 7à8, trasmissione settimanale di reportage da 6 milioni di spettatori ogni domenica: «Lavorano in tutto il mondo ed è molto seguita. Ho un contatto che spero vada a buon fine». Prima lo aspetterà un mesetto in Corsica per un’inchiesta sulla gendarmeria. Tornare in Italia?

Non se ne parla proprio: «Il mondo del giornalismo italiano, per quello che ho potuto conoscere, non mi attira per niente. Le condizioni economiche non sono granché e la qualità della narrazione tv è molto diversa. Ormai ho la mia vita a Parigi».

CONTROCORRENTE «L’ESPERIENZA ALL’ESTERO È SERVITA MA ORA VORREI RESTARE IN ITALIA» Ha il sogno di voler far conoscere il più possibile la cultura italiana all’estero. La 25enne ravennate Eleonora Bonaccorso ha già girato mezza Europa (Vilnius, Bruxelles, Salisburgo) per studio e lavoro. Ma il massimo, per lei, sarebbe trovare un posto fisso in Italia. Troppo legata al Belpaese per abbandonarlo. Anche se un’esperienza fuori dai confini «è necessaria per aprire la mente».

L’intervista completa su www.ravennaedintorni.it.

Vahid Baharvand, 30enne di Ravenna ma di origine iraniana, in Italia ci tornerebbe subito. Laureato in Ingegneria energetica a Bologna, dopo aver vinto il progetto Leonardo – una borsa di studio per lavorare all'estero, concessa agli studenti più meritevoli – si è trasferito nell'inglese Nottingham per progettare impianti fotovoltaici per una piccola azienda produttrice di edifici modulari portatili. Dopo quattro mesi, grazie alla maturata conoscenza dell'inglese, ha ottenuto un posto di lavoro nella tedesca Erlangen, vicinissima a Norimberga, nel dipartimento ricerca e sviluppo della divisione energy della Siemens, dove redige la documentazione tecnica per sistemi di controllo di centrali elettriche.

Come mai vuoi tornare in Italia?

«Una questione culturale. In Germania, nonostante mi abbiano subito assunto con contratto senza aver dovuto svolgere anni di stage sottopagati come magari succede in Italia, è praticamente impossibile stringere rapporti di amicizia con gli autoctoni. Immigrato sei e immigrato rimani, per loro. E poi la pessima cucina, il clima freddo. Inoltre nella mia azienda non potrò mai aspirare a una carriera: arrivare ai piani alti della gerachia della Siemens è praticamente impossibile, l'azienda è tedesca e le posizioni del genere le concedono solo ai tedeschi».

E una volta tornato cosa faresti?

«Se sul tuo curriculum è indicato che hai lavorato tre anni nel dipartimento ricerca e sviluppo della divisione energy della Siemens, un lavoro da ingegnere credo sia facile trovarlo».

Allora cosa ti trattiene in Germania?

«Te lo dico chiaro e tondo: un legame affettivo. Se viene meno torno subito a casa».

Com’è stato l’approccio con la lingua tedesca?

«Non la conoscevo. Ma un episodio spiega perfettamente le possibilità per i giovani disoccupati nella nazione dove ora risiedo: appena arrivato, senza parlare una parola di tedesco, l'unica mia entrata di denaro era l’indennità di disoccupazione, non molto alta. Ma mi era anche stato spiegato che se non parlavo la lingua era impossibile trovare lavoro. Perciò, se volevo continuare a ricevere la disoccupazione, dovevo iscrivermi e frequentare una scuola di tedesco, completamente pagata dallo Stato. E così ora lo parlo discretamente, ho preso la patente, comprato un'auto e lavoro in un'azienda tedesca».

Italia, Germania, Inghilterra. Non conta tanto il Paese, quanto l'occupazione. A cosa aspiri?

«Come detto, qua in Germania di carriera ne farei poca. Se non torno in Italia, mi basta mantenere il posto e magari, un domani, diventare team leader e project manager».

Ravenna candidata a Capitale europea della cultura. Come ne valuti, da Erlangen, i progetti?

«Secondo me si dovrebbero organizzare molti più eventi per i giovani. Basta analizzare il pubblico della stragrande maggioranza degli eventi organizzati, sembra il depliant informativo dell'Inps».

Come hai vissuto la finale dei Mondiali vinta dalla Germania?

«Ho visto la partita con altri miei connazionali in un pub. Speravamo vivamente che la Germania perdesse, ma poi quando ha vinto siamo saliti sul carro del vincitore e festeggiato. Ma ci siamo divertiti di più agli Europei di due anni fa, quando l'Italia battè la nazionale tedesca per due a zero…». (fa.ci.)

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CERVIA

via N. Sauro 136

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DA LOSANNA

DA LUSSEMBURGO

Dopo lo spazio, le auto a pile A 26 anni gira il mondo per lavoro, parla sei lingue e cerca il suo Paese ideale...

L’ingegnere dei satelliti per le trasmissioni tv «Volevo lasciare l’Italia»

Ha girato il mondo prima per studio poi per lavoro. Ha studiato al Politecnico di Milano e poi negli Stati Uniti, nell'università dove si laureò Neil Armstrong, il primo uomo ad essere sbarcato sulla Luna (e dove studia un terzo degli astronauti americani).

Ha lavorato sempre negli Stati Uniti poi in Cina dove ha aperto una società di consulenza aerospaziale e in Svizzera dove opera nel campo delle energie rinnovabili. Ora le aziende di tutto il mondo (soprattutto cinesi, inglesi e olandesi) si rivolgono a lui. In questo momento è a Londra sempre per lavoro. Il brillante cosmopolita è il ravennate Rukshan Matteo Perera. E ha solo ventisei anni. Nato e cresciuto a Ravenna ma di origine cingalese, parla il francese, l'inglese, lo spagnolo, lo srilankese e il cinese, e Ravenna&Dintorni lo ha intervistato (in italiano) per capire cosa è successo finito il liceo scientifico Oriani.

Matteo, come sei arrivato alle aziende di mezzo mondo?

«Dopo la triennale in Ingegneria aerospaziale al Politecnico sono andato a studiare negli Stati Uniti: ho finito la specialistica in Propulsione aerospaziale in un anno (meno di metà del tempo necessario, ndr) mentre ero pagato come insegnante di italiano dalla mia stessa università che non mi chiedeva i 24mila euro annuali di tasse.

Negli altri dodici mesi ho completato un corso specialistico in Management nell'aviazione. Poi il relatore della mia tesi mi invitò in Cina per tenere un corso di una settimana sulla sicurezza in volo e lì mi ha approcciato un'azienda. Intanto in Cina, insieme ad altri due miei coetanei italiani, avevo aperto una società di consulenza aerospaziale che tutt'ora dirigo. Dopo aver lavorato oltre un anno e mezzo tra Pechino e Tianjin nell'accademia di formazione dei piloti di Air China, decisi che nella mia azienda di consulenza dovevo riservare un knowhow sulle energie rinnovabili: sono andato a Losanna in Svizzera per lavorare in questo campo dove tutt'oggi sono impegnato nella realizzazione di un'applicazione per auto ibride».

Se potete fare zapping sul divano dovete ringraziare anche lui. In Lussemburgo, con una laurea triennale in Ingegneria aerospaziale presa a Bologna e una magistrale in Ingegneria astronautica a Roma, il 27enne Riccardo Ravaglia lavora per la Ses, una delle più importanti società europee di gestione di satelliti commerciali che ha sede nel piccolo stato nordeuropeo: «Siamo circa trecento impiegati, ci occupiamo di mettere in vita un elevato numero di satelliti che nella quasi totalità dei casi vengono utilizzati per traffico televisivo. Ogni tanto si sente parlare dei satelliti Astra, no? Ecco, siamo noi. Dopo la costruzione e il lancio in orbita passa tutto nelle nostre mani».

Poco più di due anni fa Riccardo ha lasciato San Severo di Cotignola per un contratto a tempo indeterminato – 8 ore al giorno flessibili, 5 giorni a settimana – da ingegnere di payload: «Tradotto alla lettera sarebbe ingegnere del carico utile ma non si traduce in italiano». E qui c'è subito il primo nodo affrontato dopo l'emigrazione: «Sono italiano, lavoro in inglese, in uno Stato dove si parla principalmente francese e tedesco. Con le prime due nessun problema ma ho dovuto fare un corso di francese e presto ti rendi conto che questo intreccio di lingue è molto stressante». Non certo un motivo per mollare: il bilancio tracciato finora è positivo. I programmi per il futuro lo confermano: «Per lasciare quest'azienda credo che dovrebbe davvero accadere qualcosa di grosso perché mi trovo molto bene. Tornare in Italia? Non sono partito con una data di scadenza. Prima o poi tornerò, sì, magari da pensionato». E sorride ricordando l'esempio del superpresidente della sua azienda: in pensione a 60 anni «per lasciare posto ad altri. Mica come certi baroni in Italia...».

L'avventura lussemburghese è cominciata anche grazie a una collega dell'università: «Faceva la tesi in questa società e mi ha fatto sapere che stavano cercando nuove persone da assumere». Un'occasione che capitava al bacio per i desideri di Riccardo: «In Italia potrei fare il mio lavoro forse solo a Roma ma io volevo proprio andarmene dall’Italia, avevo voglia di provare a vivere all'estero. Qualcuno fugge cercando più libertà dalla famiglia, io no, io sono fuggito proprio dal Paese».

Ci vuole poco a intuire un pizzico di onesta antipatia dell'ingegnere verso la nazione di origine. Con una spiegazione: «Se dovessi semplificare direi che avevo voglia di trovarmi in un ambiente in cui ci fosse più senso civico. E qui è così, a volte è imposto e non spontaneo ma c'è comunque. Insomma, vivere in una Paese dove domina la legge del più furbo non mi piace anche se potrei impegnarmi per essere un furbo ma a quel punto diventerebbe una guerra. Poi sia chiaro, non sto dicendo che ho lasciato l’Inferno per andare in Paradiso».

Non sarà il Paradiso ma non è stato difficile farsi affascinare da un posto di lavoro in un'azienda che si presenta pagando il viaggio, il trasloco, l'agenzia per trovare casa e mette a disposizione un assistente che per i primi tempi ha seguito Riccardo nelle questioni burocratiche iniziali: «E sono entrato subito con un contratto a tempo indeterminato. Ma nel settore esistono anche tempi determinati». E nessuno lo considera un immigrato che ha tolto un posto di lavoro a un lussemburghese. Sarebbe un ragionamento piuttosto ardito: «Beh qua l'immigrazione è davvero massiccia e arriva da ovunque. E l'affrontano in modo intelligente. Ad esempio la banca mi manda le comunicazioni scritte in quattro lingue. In Italia è impensabile».

Andrea Alberizia

Anche i piloti dell’Air China sono stati allievi del 26enne ravennate

Di cosa si tratta?

«Stiamo lavorando per creare pile combustibili che fungano da batterie per le auto elettriche, ovvero far muovere le auto solo tramite reazione chimica, senza carburante. Le più importanti case automobilistiche tedesche hanno già investito in questa tecnologia».

Quando ti sentirai realizzato?

«Quando la mia società di consulenza raggiungerà un livello di successo apprezzabile».

In quale Paese ti sei trovato meglio?

«Si può dire che viaggio molto perché ancora non ho trovato il mio paese ideale. Sono rimasto affascinato dalla Cina, vivendoci due anni ho avuto il modo e il tempo di andare oltre gli stereotipi che si hanno su questo paese, e posso affermare che gli Stati Uniti mi hanno forgiato nell'atteggiamento, nel buttarsi nei progetti che mi interessano, nell'internazionalità delle esperienze».

Quando torni a Ravenna, dove comunque hai la famiglia, che aria respiri?

«Respirare l'aria di casa ovviamente mi fa sempre bene, ora che lavoro a cinque ore di auto posso tornare anche una volta al mese, mentre prima tornavo una o due volte l'anno. Mi fa piacere che molti dei miei compagni di liceo siano andati a studiare o lavorare all'estero. Così ho più scuse per viaggiare e andarli a trovare».

Ravenna, la tua città di origine, candidata a Capitale europea della cultura. Come vedi

«Ho insegnato formazione ai piloti di Air China»

«Sto cercando nuove batterie per i mezzi elettrici»

questo percorso, anche in relazione alle scienze, il tuo pane quotidiano?

«Potrebbe essere utile se le scuole ospitassero ragazzi che come me hanno avuto esperienze all'estero per spiegare agli studenti cosa si prova, cosa si è fatto, come ci si è arrivati. Molti ragazzi mi chiedono come sono riuscito ad andare a studiare negli States senza l'aiuto dell'università (lo studio all'estero è stata una sua libera iniziativa, ndr): sono dovuto stare un mese in America per conoscere gente che mi spiegasse come fare. È ovvio che non tutti se lo possono permettere, ma persone come me potrebbero semplicemente indicare le linee guida, senza bisogno di spreco di tempo e denaro».

Parlando di giovani italiani, il tema della mancanza di lavoro è d'obbligo. Cosa consigli agli adulti di domani?

«Molti ragazzi, oggi, rinunciano a un lavoro perché non è esattamente come lo vogliono loro, magari per orari difficili o sacrifici necessari, altri lo rifiutano perchè non accettano di aver studiato anni per lavori cosiddetti umili, e con questi ultimi sono pure d'accordo.

Ma negli Stati Uniti ho imparato che in qualunque campo bisogna partire dal basso, non bisogna stare fermi ai box sperando in tempi migliori. Per coloro che hanno studiato consiglio vivamente un'esperienza all'estero, se c'è la possibilità, di qualunque tipo».

Ravennate ma di origine cingalese. Nello stivale parlando di italiani di colore siamo ancora piuttosto arretrati.

«Fortunatamente non ho mai avuto problemi di razzismo. Certo, quando mi presento come italiano, ad esempio in Svizzera, il mio interlocutore rimane un po' perplesso. In America invece se un ragazzo americano ha i nonni italiani, per esempio, si presenta come italiano, nonostante abbia la cittadinanza statunitense».

Fabrizio Cilindro

«Avevo voglia

di più senso civico L’immigrazione?

Qui la banca ti scrive in quattro lingue...

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RAVENNA &DINTORNI 24/7 2014

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POLITICA CRONACHE ROMANE

Berlusconi condannato?

Tutta una questione di framing di Andrea Casadio

La sala del Consiglio comunale

PALAZZO MERLATO/1

E l’opposizione lascia l’aula I consiglieri: «Calendario impossibile, così non si può lavorare davvero»

Hanno assolto Silvio Berlusconi. Assolto dall’accusa di concussione e prostituzione minorile. E a me è venuto in mente il framing. Il framing, che significa “cornice”, è un fenomeno psicologico in base al quale le nostre emozioni e i nostri pensieri dipendono dalla “cornice” dentro la quale li incaselliamo. Faccio un esempio: perdere mille euro è una roba che mette tristezza, ma dipende. Se uno che ha un patrimonio di due miliardi di euro ne perde mille, beh, a lui non gli fa né caldo né freddo. Ma se a perdere mille euro è un operaio che ne guadagna 1200 al mese, beh, lui si mette a piangere e si incazza come una pantera. Quindi, dipende. Ecco. Silvio Berlusconi l’hanno assolto dall’accusa di concussione e prostituzione minorile. Aveva telefonato per una notte intera al funzionario della Questura di Milano per convincerlo a liberare Karima El Mahroug in arte Ruby, una prostituta minorenne che aveva trascorso bungabungando sette notti nella sua villa ad Arcore, e a consegnarla a Nicole Minetti, che l’aveva poi sbolognata a Michelle Conceicao, una prostituta brasiliana.

Invece, secondo la legge Ruby doveva essere affidata ai suoi genitori naturali o a un assistente sociale. Adesso, chiudete gli occhi, e pronunciate la parole “framing”.

Immaginate, che ne so, il Presidente Obama o il Premier inglese Cameron. Una notte Obama (o Cameron, fa lo stesso) telefona in questura dal vertice di Parigi. Chiama sei, sette volte. Insiste. Dice al funzionario che la prostituta minorenne che è appena stata arrestata perché aveva rubato tremila euro alla escort che l’ospitava, lui la conosce, garantisce per lei, è la nipote di Mubarak, la devono liberare, la devono affidare non si servizi sociali o ai suoi genitori, ma a Nicole Minetti, una igienista dentale che in realtà, dice, è sua consigliera personale. E questa la consegna a Michelle Conceicao, una escort che parla brasileiro, mica l’arabo, e che aveva sul suo cellulare il numero di Karima sotto la voce “Ruby troja”. Obama o Cameron, secondo voi, li avrebbero mai assolti? In un paese con una opinione pubblica seria, con partiti decenti, con un parlamento che non avrebbe mai votato “giuriamo che Silvio credeva che era davvero la nipote di Mubarak”, Obama o Cameron sarebbero scomparsi, condannati e sommersi di ridicolo. Invece, dipende. Qui da noi Silvio è stato assolto, anche perché la Ministra Severino ha fatto approvare una legge che, guarda caso, su mille reati esistenti riformava proprio quello di concussione (di cui erano accusati Berlusconi e Penati). Adesso esiste solo la concussione per costrizione: ma Berlusconi non ha mai minacciato apertamente (mica ne aveva bisogno) il funzionario della Questura Ostuni dicendogli «se non lo libera la metto a fare biglietti sull’autobus». E la concussione per induzione: ma allora bisognerebbe provare che Ostuni ci ha guadagnato qualcosa, tipo una promozione, come se qui da noi, il paese del “lei non sa chi sono io”, non sapessimo che basta esaudire la volontà del potente per fare immediatamente carriera. Ecco, vedete, dipende. Qui da noi Silvio è assolto e Matteo Renzi ci fa le riforme assieme. Ora, io non sono giustizialista, non amo le manette. La destra fa la destra, e lo fa bene. Io non riesco a capire come è possibile che un partito di sinistra non sia stato in grado di battere POLITICAMENTE Silvio Berlusconi. Ma forse, come ha detto Nanni Moretti: «Ci volevano altri strumenti per contrastare Berlusconi, un altro tipo di persone, un altro modo di fare politica. Un'altra solidità, un altro rigore.

Un'altra integrità». Dipende dalla cornice, e la nostra è una cornice di merda.

Si doveva votare su cose importanti come Tasi e Tari (ovvero tasse per i ravennati di competenza del Comune), ma l’opposizione tutta in segno di protesta ha deciso di abbandonare i lavori. Un gesto per certi versi clamoroso e che nasce dal desiderio di denunciare una impossibilità di lavorare e approfondire a dovere gli argomenti a causa del calendario fittissimo di commissioni consiliari che trattano temi di rilevanza cruciale come appunto le tasse locali, ma anche il Poc darsena, l’autocostruzione a Filetto, il regolamento per gli artisti di strada, il progettone del porto, la subsidenza. Insomma, un mare magnum di roba che secondo l’opposizione poteva essere distribuito diversamente proprio per permettere loro di studiare e magari avanzare proposte. Le quali, lamenta, vengono sempre e comunque ignorate dalla maggioranza. E così, giovedì scorso ecco che tutti i consiglieri di opposizione presenti hanno deciso di abbandonare l’aula e i tre capigruppo di Ncd, Forza Italia e Movimento 5 Stelle hanno inviato una nota alla presidenza del consiglio in cui comunicano la loro decisione «di non partecipare d’ora innanzi alla conferenza dei capigruppo fin quando la medesima si limiterà a ratificare quanto già deciso dalla giunta comunale e dalla maggioranza». E sono loro tre che, salvo soprese, continueranno la battaglia ritirandosi sull’Aventino, come si dice, in segno di protesta anche nei prossimi consigli comunali a cominciare da quello del 24 luglio. Non si tratterà di un’assenza, perché un numero eccessivo di assenze possono far rischiare la decadenza (come accaduto di recente a Faenza), ma Pietro Vandini annuncia anche che, come per la scorsa seduta, intende, con i colleghi Santarella e Gatti, rinunciare al gettone di presenza in puro spirito grillino (per la verità al mezzo gettone, visto che per riceverlo intero bisogna restare oltre la metà della seduta). Scelta che non verrà fatta invece dal consigliere Alberto Ancarani di Fi che alla domanda risponde: «non ci rinuncio perché in tutti questi giorni non sono a lavorare e comunque non credo di gravare sulla comunità più di quanto ci gravi Ancisi». La stoccata al cosiddetto “decano” dell’opposizione Alvaro Ancisi ovviamente non è casuale e scambi accesi si sono sentiti anche nelle commissioni di questi giorni. Casus belli il fatto che giovedì 24, il giorno in cui tutti gli oppositori presenti in aula hanno lasciato il consiglio (inclusi Paolo Guerra della Lega ALAZZO MERLATO/2 nord, Nicola Grandi e Sirio Stampa di Lpra), Ancisi è arrivato da Roma (dove era L A PRESIDENTE MOLDUCCI: «GESTO SPROPORZIONATO, HO SEMPRE RISPETTATO IL REGOLAMENTO» per incarichi istituzionali) in ritardo e si è invece seduto in consiglio dove è intervenuto appunto su Tari e Tasi. Di fatto spaccando il fronte sia dell’opposizione sia del Abbiamo contattato la presidente del consiglio Livia Molducci per capire meglio la situazione in consiglio comunale dove lei però ci suo stesso gruppo consiliare. Lui ha spiegato in una nota le sue ragioni dicendo di dice che tutto ciò che accade è normale. «Ci sono momenti in cui il lavoro si intensifica maggiormente, ma non mi pare che quello di condividere quelle «che hanno indotto i colleghi dell’opposizione ad assentarsi, e questo periodo sia ingestibile, peraltro vedo appunto che i consiglieri di opposizione riescono a partecipare alle commissioni». A cioè - come hanno scritto - il fatto che “la programmazione dei lavori del mese di Molducci pare dunque “sproporzionato” il gesto dei consiglieri di opposizione che sono usciti dall'aula durante l'ultimo consiglio comuluglio ha comportato e sta comportando un insieme di riunioni, commissioni e nale e che non escludono di rifarlo. «Anche se immagino – dice – che dovranno spiegarlo, non credo che le ragioni illustrate nell'ultima consigli comunali con presenze quotidiane mattina e pomeriggio, per totale di 28 seduta possano valere per molto, ma ogni consigliere è ovviamente libero di fare le proprie scelte». Oggettivamente, vero è che dal incontri per l'intero mese, con argomenti all'ordine del giorno di diversa importanpunto di vista meramente tecnico l'assenza anche di tutta l'opposizione non inficia minimamente il lavoro dell'aula che per funzionare za e complessità” e per la “totale chiusura della maggioranza” a rivedere, correttadeve avere, per statuto, la presenza di undici consiglieri, cioé un terzo dei trentadue, cioé in pratica la metà di quelli della sola maggiomente, tale programmazione». Ma, ha aggiunto «come avevo loro risposto teleforanza. A chi la accusa di non tenere in considerazione le esigenze delle opposizioni e di fare il gioco della sua parte (Livia Molducci è nicamente» che avrebbe partecipato ai lavori del consiglio, «per la ragione che Tadel Pd) risponde: «Non è vero. Mi sono sempre attenuta al regolamento e salvo rarissimi casi in conferenza dei capogruppo si è ragsi e Tari incidono direttamente sui bilanci delle famiglie e delle imprese». Una giugiunto l'accordo proprio per tener conto delle esigenze di tutti. Quando questo accordo non c'è, si va al voto e decide la maggioranstificazione che però non ha convinto del tutto i suoi stessi colleghi di Lista per Raza. Come richiede un sistema democratico, non sarebbe nemmeno giusto che un presidente potesse decidere a propria discrezione». venna, come Nicola Grandi, che abbiamo interpellato. «Diciamo che sul contenuLa conferenza dei capigruppo è quell'incontro settimanale in cui si calendarizzano gli argomenti da trattare in consiglio (e quindi nelle to delle sue dichiarazioni non avevamo dubbi – ci spiega – ciò che non abbiamo commissioni preparatorie che lo precedono), il voto di ogni capogruppo vale quanto i consiglieri che rappresenta, dunque è ovvio che condiviso è stata la modalità, io e Stampa abbiamo ritenuto che la nostra posizione quanto decide il Pd è legge. A giugno e luglio capita spesso che si acceleri per votare delibere e non farle aspettare fino a settembre, fosse ormai nota e quindi potesse prevalere uno spirito di gruppo di minoranza di dopo la pausa estiva. Pausa che peraltro non è stabilita da nessun articolo dello Statuto, ci spiega sempre la presidente, ma viene concui la città ha così bisogno rispetto al far valere in consiglio ragioni già arci note cordata proprio per andare incontro alle esigenze dei vari consiglieri e favorire la partecipazione. Certo, resta il tema che tante delibementre lui ha ragionato in modo diverso. Ci eravamo sentiti e confrontati ma re arrivano dalla giunta e dagli assessori proprio nello stesso periodo e tutte, in questo caso, sono state ritenute egualmente urgenti. ognuno è rimasto della sua idea, e il lato positivo della cosa è che comunque ognu«Non esiste un termine massimo entro cui votare le delibera di giunta o assessori, ma ovviamente si cerca sempre di non ritardarle perno ha fatto ciò che ha ritenuto giusto, agendo in totale autonomia e coscienza». Su ché incidono direttamente sulla vita dei cittadini che hanno diritto ad avere risposte». Quindi, in genere, in poche settimane vanno al giovedì prossimo invece Grandi sembra intenzionato a restare in aula, anche se voto. Certo, è vero che il Consiglio comunale spesso sembra prendere atto di quanto fatto e deciso in giunta più che produrre veri e nulla è cambiato: «La protesta è stata scenografica, nessuno pensava che potesse proprio atti di indirizzo o delibere di consiglieri, come lamenta sempre l’opposizione. «Non in questi anni, non direi – commenta la preportare a risultati immediati, per me serviva dare un segnale, non mi aspettavo sidente – ed é comunque naturale che gran parte delle delibere arrivano dall'organo esecutivo del Comune». (fe. an.) certo che il calendario venisse modificato, ma semmai che in futuro si agisca diversamente». (fe. an.)

Scintille

nella minoranza per la scelta di Ancisi di partecipare ai lavori

P

PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

RAVENNA

via Cavour 117

9

DATI/1

ABBIGLIAMENTO

IN UN ANNO 4MILA

I due negozi Benetton verso la chiusura Sono una trentina i lavoratori nei due negozi Benetton di Ravenna che rischiano il posto: per il 31 luglio è prevista la chiusura del punto vendita di via Cavour e per il 31 agosto di quello all'interno del centro commerciale Esp. I sindacati Filcams-Cgil, Fisacat-Cisl e UiltusUil esprimono forte preoccupazione per la sorte dei lavoratori dei punti vendita di Ravenna ma anche per quelli di Cesena, Cesenatico, Pesaro e Sinigallia. In tutto di 87 persone.

«I punti vendita in questione – si legge in una nota dei sindacati – fanno capo alle società Euro srl, Mosaico srl e Issima srl. Le tre società fanno capo a tre soci che da decenni gestiscono le aziende sul territorio. Le società a marchio Benetton dal 2009, con l’inizio della crisi, hanno accusato perdite di fatturato sempre più pesanti e i vari punti vendita hanno sofferto sempre maggiormente. La situazione è precipitata nel 2009 con l’inasprimento della crisi, fino a quando nel febbraio scorso Benetton ha interrotto la fornitura dei punti vendita in questione».

I sindacati, con il mandato dei lavoratori, hanno richiesto un incontro alle società per avere chiarimenti e rassicurazioni sul futuro occupazionale; il 16 aprile scorso al primo confronto tra le parti si è attivata la cassa integrazione in deroga con un accordo per i mesi di maggio e giugno 2014 nella speranza che

ECONOMIA

RAVENNA &DINTORNI 24/7 2014

Una delle famose campagne pubblicitarie di Benetton

DISOCCUPATI IN PIÙ LA METÀ È OVER 40

In provincia di Ravenna è in aumento il numero dei disoccupati. Secondo Cgil ad aprile di quest'anno sono quasi 4mila in più gli iscritti ai servizi per l'impiego rispetto al 2013, per un totale di oltre 35mila senza lavoro: la metà ha un’età superiore ai quarant'anni, mentre un quinto sono sotto i trenta. I disoccupati reali sono un numero ancora maggiore, in quanto tantissimi giovani risultano non essere iscritti ai centri impiego.

DATI/2

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I posti di lavoro oggi occupati nei punti vendita di via Cavour e all’Esp nel frattempo il piano di ristrutturazione aziendale presentato dalle tre società fosse accettato dalla Benetton. Il piano prevedeva la chiusura di due punti vendita per

potere salvare il resto e garantire il futuro occupazionale di gran parte dei lavoratori. Ad oggi il piano di ristrutturazione non è stato accettato dalla proprietà, anche perché le tre società hanno nei confronti di Benetton una situazione debitoria pesante.

A fronte di una sollecitazione dei sindacati si sono scongiurate 87 lettere di licenziamento individuali e si è proceduto con l’avvio della mobilità che ha permesso alle parti di sedersi al tavolo di contrattazione nel tentativo di gestire al meglio i numerosi esuberi. I sindacati auspicano che al prossimo incontro con le 3 società che gestiscono i negozi Benetton, previsto per il 17 luglio, possa essere presente anche la proprietà Benetton.

EDILIZIA: CONTROLLI NEI CANTIERI, RISCHI CON LE IMPALCATURE

«La realizzazione delle impalcature spesso lascia molto a desiderare e non si rispettano nemmeno i parametri di sicurezza di realizzazione delle scale per salirvi, che sono uno dei punti più esposti a rischio». Sono le conclusioni dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rlst) dopo aver esaminato quasi settanta cantieri edili nel 2013 in provincia di Ravenna con trecento verifiche documentarie.

AUTOMOTIVE

Ghetti ripara Fiat Sva vende Volkswagen La società Ghetti, fino a pochi mesi fa concessionaria per Audi e Volskwagen con quattro saloni in provincia di Ravenna, ha sottoscritto un contratto di assistenza e vendita ricambi originali col gruppo Fiat, andandosi ad aggiungere ad altri due centri di primo livello nel Ravennate, e ampliando la gamma di marchi serviti. Da agosto quindi l’officina di via Faentina, accanto al vecchio salone ora rimasto vuoto, sarà punto di riferimento per quasi un’auto su due in provincia. Oggi Ghetti Multiservice impiega 40 operai (22 a Ravenna e 18 a Faenza dove però l'officina non è coinvolta nei nuovi accordi con Fiat) a fronte dei circa cento impiegati al tempo in cui era ancora concessionaria. La crisi del settore automobilistico sembra colpire meno duro proprio sulle officine: gli acquisti calano e il parco auto circolante in Italia si è ridotto e invecchiato.

Dopo l’interuzione dei contratti di concessione con la familiga Ghetti, il brand tedesco che in Italia ha sede a Verona ha stretto nuovi accordi con la famiglia Gamberini: negli spazi della Sva in via Trieste (accanto al cinema Astoria) da metà luglio infatti avvierà la sua attività il nuovo salone Volkswagen, circa l’8 percento del mercato ravennate.

RAVENNA &DINTORNI 24/7 2014

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PORTO

REPORT

PRESIDENTE DIXIT/1 «IL TERMINAL CROCIERE SERVE A SOSTENERE IL TURISMO»

«IL TERMINAL TRAGHETTI IN UTILE PER LA PRIMA VOLTA»

«E CHISSENEFREGA DEI CONTAINER»

«Finché c'è questo presidente – ha detto Galliano Di Marco, numero uno di Ap – il terminal crociere è un asset del porto di Ravenna da salvaguardare. E non è stato fatto per guadagnare dei soldi ma per sviluppare il turismo in questa città e questo territorio». Ci sarà da scavare anche al terminal crociere di Porto Corsini perché la profondità del fondale in quel punto si è già ridotta per l'accumulo di materiale e navi da 4.500 passeggeri già non possono più approdare.

«La gestione pubblica del terminal traghetti ha creato una sessantina di posti di lavoro e tolto 70mila camion dalle strade finiti sulle navi: questo è diminuzione di CO2 che è difesa dell'ambiente e creazione di lavoro – dice Di Marco –. Finora il terminal era stato gestito da privati ma quest'anno è passato a Ap e per la prima volta ci sarà un utile netto prima delle tasse». Il terminal è amministrato da T&C (Traghetti & Crociere, società interamente posseduta da Ap).

«Oggi il 15 percento del traffico nel mondo è in container.

Studi dicono che nel 2050 sarà il 18-19, il resto rinfuse e allora chissenefrega dei container, noi abbiamo le rinfuse».

E poi c'è un aspetto pragmatico sottolineato ancora da Di Marco: «Le grandi navi container da 18-19mila o addirittura 22mila Teus hanno bisogno di fondali da 18 metri che noi non avremo mai. Noi potremo accomodare al massimo navi da 7-8mila Teus».

PROGETTONE

Ecco i 224 ettari di 43 privati per i fanghi dagli scavi dei fondali È pronta la mappa dei terreni dove scaricare parte dei milioni di metri cubi di fanghi provenienti dal dragaggio che dovrà portare la profondità del canale Candiano a 14 metri, quello che ormai è noto come il Progettone da 200 milioni di euro dell’Autorità portuale: 224 ettari di proprietà privata (43 soggetti, 14 ditte e 29 persone fisiche) di cui circa 70 a ridosso della zona artigianale Bassette (la cosiddetta area S3) e il resto a comporre una striscia di campagna a cavallo della statale Classicana, tra l'abitato di Porto Fuori e la banchina sud (quelle conosciute sui mappali catastali come Logistica 1, 2, 3 e 4). Spazi che di fatto già da tempo erano nel mirino per sbarazzarsi dell'ingombrante volume di materiale risultato dei futuri lavori di escavo ormai inquadrati come indispensabili per la sopravvivenza del porto. Obiettivo di Ap è quello di acquistare le aree private con accordi bonari. In caso contrario si intende procedere a colpi di esproprio a prezzi di mercato. Sono in corso gli incontri con i proprietari.

Dopo mesi di valutazioni è stato Galliano Di Marco, presidente di Ap, a svelare nomi e superfici di chi ha una fetta di terra negli spazi che i tecnici di via Antico Squero hanno convenzionalmente colorato in verde sulla mappa. Al momento, ci tiene a precisarlo il manager abruzzese in sella a Ravenna dal 2012, si tratta di una mappatura provvisoria: Di Marco ha mostrato l'elenco dei soggetti in municipio il 16 luglio in occasione del suo intervento alla riunione congiunta delle commissioni consiliari Ambiente e Attività produttive. La porzione maggiore di quelle aree, circa un quarto, appartiene a Cmc (56 ettari). Poi Sapir (38), Interporto (15), Società agricola Giugno (10). E poi a scendere fino a chi possiede solamente qualche centinaio di metri quadrati.

Ad attirare maggiore attenzione, come comprensibile vista anche la dimensione, è l'area di Cmc dove la cooperativa edile aveva già progettato di trasferire il bitumificio che oggi è attivo in darsena di città liberando quel comparto per cui è già stato presentato un progetto di riqualificazione urbana con trasformazione in residenziale, commerciale e direzionale.

L'esproprio dei terreni di Porto Fuori impedirà il trasloco del bitumificio avendo come diretta conseguenza il rallentamento dei piani in testa al Candia-

IL PANTHEON DI LUPO1960 DA JFK ALL’ALLENATORE DELLA ROMA LE CITAZIONI DEL NUMERO UNO DI AP Nel suo intervento in commissione il presidente Galliano Di Marco ha citato tre americani e un francese.

«Il Progettone è il nostro piano Roosvelt. Dopo la seconda guerra mondiale Roosvelt ha fatto un piano per 95mila km di autostrade. L’ha avviato uno di destra come Eisenhower e l'ha finito Clinton quarant'anni dopo. Questo progetto difende il porto di Ravenna e lo vuole anche sviluppare». Dagli States, dove ha vissuto a lungo, prende a prestito anche il nome per i lavori di escavo precedenti al Progettone: «L'ho chiamato piano Martin Luther King, “la feroce urgenza dell’adesso”». E resta ancora in America per tratteggiare la linea di condotta nella partita degli espropri: «Non negozieremo mai per paura. Ma non avremo mai paura di negoziare», citando Jfk. Poi va in prestito dal mondo del pallone virgolettando una frase di Rudi Garcia, allenatore della Roma per cui tifa Di Marco (come spesso traspare dal suo profilo twitter @Lupo1960): «Questo progetto rimette la chiesa al centro del villaggio».

no. Cmc ha già annunciato di non volersi opporre alla rotta tracciata da Ap (vedi articolo nell’altra pagina) e sulla stessa posizione anche Sapir. Ma non mancano le proteste dei privati cittadini che assicurano di voler fare di tutto per difendere le proprietà.

Altrettanto fermo nelle sue decisioni però è apparso Di Marco pur dichiarando la sua comprensione nei confronti di chi, anche con qualche momento di escandescenza durante la commissione, ha urlato la propria rabbia nel trovarsi di fronte alla prospettiva

di essere cacciato da casa, per quanto a fronte di un compenso economico. Che difficilmente potrà tamponare l'aspetto affettivo. «Ma queste sono opere pubbliche e c'è la pubblica utilità – ha detto Di Marco –. Quando sarà firmato il decreto interministeriale io rappresenterò il Governo e sarò sopra a Comune, Provincia, Regione e qualunque comitato cittadino».

In totale per il Progettone ci saranno da scavare 4,6 milioni di metri cubi di materiale (molto meno rispetto ai numeri previsti nei piani stilati prima dell'arrivo di Di Marco quando l'obiettivo era arrivare addirittura a 18 metri, profondità ritenuta inutile per le realistiche prospettive dei traffici ravennati).

Dei 4,6 ce ne saranno due che torneranno sul fondale del mare Adriatico ma al largo: verranno infatti depositati in due aree di circa 30 chilometri quadrati ognuna, a dodici miglia dalla costa. Due zone a

REPORT PORTO

RAVENNA &DINTORNI 24/7 2014

11 PRESIDENTE DIXIT/2 «DOV’È RAVENNA SULLA CARTA GEOGRAFICA?»

«IL COMUNE CHIEDA A ENI LA BONIFICA ALL’EX SAROM»

«FAREMO UN IMPIANTO PER IL TRATTAMENTO DEI FANGHI»

«Al ministero ci considerano un porto di serie B ma noi siamo gli eredi del porto di Classe, se ne facciano una ragione – punzecchia di Marco ricordando l’aneddoto romano –. Alle prime riunioni del Cipe abbiamo discusso dove stava Ravenna sulla carta geografica, la confondevano con Manfredonia che ha solo un porto turistico. Io ho lasciato i numeri dei nostri traffici e poi sono arrivati i 60 milioni».

L'ex Sarom era una delle aree dove si pensava di poter spargere il materiale ma non si è trovato l'accordo ApEni per le richieste di manleva sulla bonifica avanzate dalla seconda: «Eni prima faccia la bonifica e poi si vedrà», dice Di Marco. Che in passato aveva anche ventilato l'ipotesi di esproprio: «Però non mi interessa espropriare un'area non bonificata, il Comune deve pretendere che Eni faccia la bonifica».

«Chi arriverà al mio posto dopo di me non dovrà più avere il problema dei fanghi». In un'area della Sapir affacciata sul Piombone Di Marco intende realizzare un impianto per il trattamento dei fanghi, circa 150-180mila metri cubi all'anno che dovranno essere rimossi per mantenere efficiente il fondale: «Li ripulisco e li porto via, in Germania ci fanno le autostrade. Sarà un impianto a esclusivo servizio del porto, non prenderemo rifiuti da altre parti». Non è però inserito nel Progettone per evitare intoppi nella procedura.

LA COOP IL BLITZ IN PARLAMENTO

no alle normali condizioni di navigabilità. Da qualche tempo infatti il traffico deve fare i conti con due ordinanze delL’EMENDAMENTO PAGANI (PD) PER SVUOTARE la capitaneria di porto, la seconda di LE CASSE DI COLMATA VERSO L’APPROVAZIONE appena pochi giorni fa riferita alle condizioni di insicurezza in zona Tcr, che Sembra possa andare a segno il blitz firmato, tra gli consentono i movimenti in entrata e altri, dal deputato ravennate Alberto Pagani (Pd) per uscita solo a navi che pescano al massisvuotare le tre casse di colmata di Ravenna oggi contemo undici metri e solo in condizioni di nenti circa 3,3 milioni di metri cubi di fanghi etichettati alta marea: «Questo significa correre il come rifiuti in virtù del decreto Clini di agosto 2012: rischio che una nave arrivi a Ravenna e tutto ciò scavato fino a quel momento era da ritenersi possa aspettare anche due settimane in un rifiuto. L’onorevole Pagani si è fatto promotore, con rada, è facile capire che così solo un il supporto degli altri parlamentari locali, di un emendamatto accetta di mandare una nave nel mento inserito nel decreto legge in materia ambientale che attualmente è in commissione al Senato per l'iter di nostro porto». Senza contare che la riconversione. L’emendamento ha superato lo scoglio strettezza della canaletta navigabile al della non ammissibilità per ragioni di non congruità di centro del Candiano rende necessario il materia, o di mancanza dei requisiti di urgenza che la ricorso a più rimorchiatori e piloti di Costituzione prevede per i decreti legge. La votazione quelli che invece potrebbero bastare in della Commissione è attesa per giovedì 24 luglio. condizioni ideali. Ci sarebbero da scaSecondo Pagani i passaggi successivi non dovrebbero vare 880mila metri cubi. Ma ci si dovrà comportare seri rischi che la decisione venga modificafermare a 500-600mila, il volume ta ed è pertanto possibile confidare nel fatto che in massimo per cui si è riusciti a indivimeno di 60 giorni il decreto sia convertito in legge. duare una sistemazione dei materiali di risulta. I lavori sono partiti dall'avamporto da dove si scaveranno 150mila mc (poi da scaricare nei già citati depositi in mare al disposizione di Ap proprio per questo scopo ma non largo). Il resto da scavare nell'area dei terminalisti fiutilizzate dal 1996: «Le analisi svolte con oltre mille nirà in parte in due nuove casse di colmata. Le tre campionature, costate più di un milione di euro, nei esistenti sono piene (con 3,3 milioni di metri cubi, punti interessati dai lavori di dragaggio hanno indivedi box in pagina) e Ap ha individuato i siti per reaviduato materiale di qualità addirittura migliore di lizzarne altre due in aree da affittare: una da 240miquello che è stato rintracciato al largo». Gli altri 2,6 la metri cubi in penisola Trattaroli (dentro al porto) milioni di metri cubi finiranno a terra. Per 1,7 si è e una nei pressi del ponte mobile sulla banchina ipotizzato di utilizzare i 224 ettari già ricordati. Per il nord in uno spazio (di proprietà di una società del circa milione che rimane sono in corso valutazioni: gruppo Alma Petroli) capace di contenere circa potrebbero andare sugli stessi terreni in caso venis200mila metri cubi che dopo una sosta ipotizzata di se valutata un’altezza di riempimento superiore ma tre anni (per asciugarsi) verranno ricollocati alle non è escluso che si riesca a implementare un imBassette, come destinazione finale che la legge in pianto provvisorio per il trattament in modo da renmateria impone di indicare prima della realizzaziodere il materiale utilizzabile a scopi indistriali. ne della cassa, in un’area logistica a nord della S3 a Dal 21 luglio è al lavoro una draga nell'area aldisposizione di Ap con l’intenzione di farne uno spal'imbocco del porto: non si tratta di opere comprese zio a servizio del terminal traghetti. nel Progettone ma di lavori urgenti di dragaggio (coAndrea Alberizia st totale circa 9 milioni di euro) necessari per il ritor-

Cmc espropriata a Porto Fuori «Così la nuova darsena rallenterà»

Il rendering del progetto di Cmc per il comparto in darsena di città

«Certo non sarà la Cmc a opporsi a un progetto per lo sviluppo del porto». L'amministratore delegato della cooperativa di via Trieste, Dario Foschini, commenta la minaccia dell'Autorità portuale di poter arrivare a espropriare i 56 ettari della coop per sistemare i fanghi dal dragaggio dei fondali del porto di Ravenna nell'ambito del cosiddetto Progettone (vedi altro articolo). In quell'area a ridosso di Porto Fuori la Cmc aveva previsto di trasferirvi l'ex Sic, la fabbrica che lavora bitume inglobata dalla società Acr, che attualmente opera in via Trieste, vicino alla sede della storica cooperativa ravennate.

«L'esproprio – aggiunge Foschini – lo dice la parola, è una cosa a cui non ci si oppone e noi naturalmente non ci opporremo, auspicando però di arrivare prima a un accordo ragionevole, come abbiamo già detto al presidente Di Marco». E quanti soldi ci sono in ballo? «Non si è ancora entrati nel merito, noi siamo disponibili a trattare. Poi ci sono delle norme che prevedono comunque espropri, diciamo così, a prezzi di mercato».

Ora però cosa succederà al progetto di trasferimento di Acr? «Inutile dire che restiamo con un problema in mano da risolvere e che quindi bisognerà trovare un'alternativa, che al momento proprio non abbiamo. Anzi, una c’è, ed è quella di chiudere gli impianti (che danno lavoro al momento a una trentina di persone, ndr), ma spero che non saremo costretti a farlo. Finché si potrà produrre in via Trieste con tutte le mitigazioni del caso lo faremo». Con buona pace della rigualificazione della Darsena di città: «Certo ci sarà un rallentamento (al momento non è neppure vicino il completamento delle pratiche urbanistiche, ndr), anche perché non credo proprio che l'Autorità portuale sarà interessata a ospitare la nostra Acr nel terreno che vuole espropriarci». Di Marco in commissione ha esplicitamente escluso questa possibilità. (lu.ma.)

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REPORT PORTO

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LETTERA APERTA

La Concordia lascia il Giglio L’orgoglio di Micoperi L’azienda ravennate ha rialzato il relitto naufragato nel 2012 «Impegni mantenuti»

Il relitto della Costa Concordia, la nave da crociera da 114mila tonnellate e quasi 5mila passeggeri naufragata all'isola del Giglio nel gennaio del 2012 causando 32 vittime, andrà al porto di Genova per essere smantellato dopo i lavori di raddrizzamento svolti dal consorzio italo-americano che include l'azienda ravennate Micoperi.

L'amministratore delegato di quest'ultima, Silvio Bartolotti, ha inviato una lettera aperta alla stampa.

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L’Avvisatore Marittimo svolge servizio di informazione, coordinamento e registrazione orari movimentazione navi nell’ambito portuale, ponendosi, in qualità di esercizio privato di funzioni e di servizi pubblici, quale punto di riferimento utile alla collettività. Come da ordinanza/regolamento della Capitaneria di Porto di Ravenna n° 2/2007, l’Avvisatore Marittimo gestisce la banca dati “Setship” in concerto con la Capitaneria di Porto di Ravenna.

GITA DAL FARO IN BARCA DA MARINA AL PONTE MOBILE RISALENDO IL CANDIANO TRA LE INDUSTRIE Un'insolita escursione di un’ora in barca tra le architetture, il paesaggio industriale e naturale e gli insediamenti storici lungo il portocanale Candiano, da Marina di Ravenna al ponte mobile e ritorno. È l’iniziativa organizzata dal gruppo Arsra (Ravenna in tutti i sensi e l'associazione Save Industrial Heritage). Due partenze previste, con ritrovo davanti al Bar Timone (strada Molo Dalmazia 63, Marina di Ravenna): sabato 26 luglio alle 18 e domenica 27 luglio alle 18.30. La barca partirà solo se sarà raggiunto un minimo di 25 persone. I posti sono limitati per cui la prenotazione è obbligatoria telefonando al numero 334 9470326. È richiesta un'offerta a copertura delle spese di noleggio imbarcazione: 6 euro a testa. Il servizio di guida turistica è gratuito.

MARINA DI RAVENNA ALLA

DARSENA PESCHERECCI LA FESTA DEL PORTO: CUCINA E MUSICA

Fino al 28 luglio festa del porto a Marina di Ravenna organizzata dalla pro loco in zona darsena pescherecci. Giovedì 24 serata romagnola: cappelletti, piadina, pizza, pesce fritto. Commedia in dialetto “Sera l'os”. Dal 25 al 27 sagra della cozza: stand gastronomici e musica.

COOPERATIVA FACCHINI RIUNITI

La prima considerazione riguarda la capacità del nostro Paese di saper reagire di fronte ad un evento drammatico e di forte impatto sull’opinione pubblica. Una reazione resa possibile dalle capacità tecniche ed innovative delle aziende italiane, che hanno messo in campo ogni progettualità per ottenere un risultato che non a caso, personaggi autorevoli, hanno definito come un’impresa memorabile mai compiuta nel mondo.

Noi abbiamo vissuto con grande umiltà questi due anni di lavoro e siamo orgogliosi di essere riusciti a mantenere fede all’impegno assunto nel primo incontro a Roma con il prefetto Franco Gabrielli, al quale andrà sempre la nostra gratitudine per impegno e serietà, e i vertici di Costa Crociere. Allora dissi che da quell’istante Micoperi si toglieva la propria maglia per indossare quella di Costa. Così è stato. Sono altresì doverosi i ringraziamenti al project manager Sergio Girotto che, assieme agli ingegneri Tullio Balestra e Mario Scaglioni, in Micoperi fin da ragazzini, hanno dimostrato grandi capacità e quella creatività che rende possibile anche le imprese più ardue. A loro si è aggiunto l’ing. Giovanni Ceccarelli, che ha fatto scattare la scintilla che ci ha indotto a partecipare a questo progetto, attraverso una telefonata fattami una domenica pomeriggio. Mi sollecitò con questa frase: “Se non c’è un’impresa italiana che pone rimedio a questo disastro, rischiamo l’ennesima pessima figura”.

Un ringraziamento particolare all’Ammiraglio Stefano Tortora, direttore Armamenti navali del ministero della Difesa e autorevole membro dell’Osservatorio di monitoraggio ambientale della Protezione civile, che ha saputo condurre per mano la sua squadra con grande abnegazione.

Micoperi è presente in Egitto, Libia, Israele, Messico, Ghana, Costa D’Avorio, Mozambico. A Ravenna e Ortona abbiamo avviato start up per la produzione di energia da fonti alternative e centri ricerca per superare l’uso di prodotti chimici in agricoltura sostituendoli con elementi vegetali biologici. Abbiamo lavorato tutti con determinazione e amore ed è quello che Micoperi ha continuato e continuerà a fare nel suo core business, ovvero le attività legate all’offshore petrolifero. Determinazione, per affrontare ogni nuovo progetto, e amore, per la propria azienda, i propri dipendenti, per la Nazione e per un’azienda come Costa colpita da un’immane calamità.

Silvio Bartolotti amministratore delegato Micoperi

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LOGISTICA

Quelle strane coop... L’allarme di Cgil per i vincitori di appalti facchinaggio al porto La Filt-Cgil di Ravenna, in linea con quanto già fece Legacoop nelle scorse settimane, esprime forti preoccupazioni e perplessità per la situazione che si sta determinando relativamente agli appalti per le attività di facchinaggio e logistica in diverse realtà aziendali del territorio: Negli ultimi mesi molte attività svolte dalle storiche ed esperte cooperative del nostro territorio sono state affidate a soggetti provenienti da altre regioni e la logica del mero risparmio e dell'abbattimento dei costi ha prodotto notevoli contrazioni della quantità e della qualità occupazionale.

Uno degli esempi piĂš recenti riguarda le attivitĂ che Cofari e Rafar effettuavano per Marcegaglia e che sono state affidate prima alla cooperativa Le

Banane di Milano e in seguito, da marzo 2014, alla coop Lb: ÂŤSi è progressivamente passati da realtĂ cooperative del territorio, che applicavano coerentemente il contratto nazionale di lavoro e intrattenevano corrette relazioni sindacali aziendali, a realtĂ piĂš sfuggenti con le quali risulta quantomeno arduo intrattenere relazioni e produrre controlli. Questo susseguirsi di cambi di gestione e di nuovi soggetti societari ha determinato, forse anche per mancanza di esperienza, una condizione a nostro avviso di forte precarietĂ , con ripercussioni negative e dubbi circa la piena ottemperanza delle norme sulla sicurezza del lavoro e del pieno rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro “Merci e logisticaâ€?Âť.

Il porto ha un grande alleato

COOPERATIVA PORTUALE

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VIABILITĂ€

Ponte mobile, quanto mi costi?

Ancisi (Lpr) attacca ancora l’appalto di Ap per la gestione Dopo aver già presentato un esposto all’autorità anticorruzione, arrivano altre argomentazione da Alvaro Ancisi, capogruppo Lpr in consiglio comunale, a proposito dell’appalto per la gestione del ponte mobile e in particolare per i costi di gestione_ Da uno studio di Merrill Lynch si ricava che un ponte mobile vertical lift (a sollevamento verticale), come l’ultimo di Cimolai montato a Bordeaux pochi mesi fa, lungo 90 metri, cioè una volta e mezzo quello ravennate, costi 12mila dollari di manutenzione e 228mila di operatività l’anno, equivalenti in totale a 177mila euro, con quattro operatori addetti 24 ore per 365 giorni che fanno fronte a 3.500 aperture annue.

Assurdo che il ponte mobile di Ravenna, apertosi solo

cinque volte in quattro anni, possa costarne quasi 300mila. Se ne deduce che i costi operativi di un ponte mobile dovrebbero essere calcolati a misura, cioè per numero di aperture.

Nulla è dato sapere come l’AutoritĂ Portuale abbia effettuato l’analisi di costo delle attivitĂ messe a gara per la gestione del proprio ponte mobile. Ăˆ lecito non escludere, al riguardo, che tale oscuritĂ serva per occultare costi di modifica della struttura (ad esempio, ai blocchi che si trascinano i cuscinetti) e cancellare in tal modo ogni responsabilitĂ pregressa di costruttore/direttore dei lavori/collaudatore. Forse si può cosĂŹ spiegare anche perchĂŠ il disciplinare di gara abbia riconosciuto 15 punti in piĂš per servizi aggiuntivi e migliorieÂť.

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LETTORI detti e contraddetti

a cura di Fausto Piazza

detti e contraddetti

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

IL GIARDINO DELLE MERAVIGLIE COSÌ FINTO E TROPPO CURATO A Ravenna succedono strani incontri. La nuova stagione 2014 di Apai (Associazione per l'Autodeterminazione dell'Individuo), con i suoi concerti per pianoforte, che io ho sempre visto nella Casa dell'Arte in via Salara 11, con il suo giardino storico che ha sempre ospitato negli anni eventi culturali, quest'anno ha luogo sempre in via Salara 11, ma leggo, prende il nome di Giardino delle Meraviglie, una creazione di Patrizia Boscherini, che ci regala un ambiente molto “curato”, rispetto agli anni scorsi, ma, a mio avviso, completamente artefatto e snaturato: fortunatamente la direzione artistica è curata sempre da Matteo Ramon Arevalos. Il primo concerto è stato strepitoso, anche se appesantito da una situazione in cui si ha quasi paura di calpestare quell'erbetta finta; ormai chiamarlo giardino non ha più senso, quel verde spontaneo e accogliente che lo aveva sempre caratterizzato (quello sì una merviglia!), è stato sostituito da oggetti inutili e da una miriade ordinata di sedie, e una volta seduti sembra di diventare parte dell'arredamento.

Una volta uscita da questo “giardino delle meraviglie” ho pensato quanto sia fortunata questa Patrizia Boscherini, spero che abbia letto come è nata l'associazione Apai e che porti rispetto verso la “nostra” casa dell'arte e la sua storia perché certi incontri non capitano tutti i giorni e il mondo mecenate ottocentesco, autoreferenziale, è finito!

Lettera firmata, Ravenna Pubblico questa lettera con un messaggio forse un po’ criptico ma che può essere interpretato in particolare dai vecchi fan della rassegna.

Da parte nostra, a breve pubblichere-

#INSTAGRAM

Le tartarughe di @clapuc Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio pubblicata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #igersravenna. Questa è scattata dall’utente @clapuc alla nota rotonda di Ponte Nuovo.

mo un approfondimento sul cosiddetto nuovo Giardino delle meraviglie in via Salara, in modo che anche tutti i nostri lettori possano farsene un’idea. La mia opinione, comunque, è che quando un imprenditore decide di aprire al pubblico uno spazio cittadino, oltretutto molto suggestivo e in centro storico, fina a prima inaccessibile, si tratti pur sempre di una buona notizia.

UN ANNO FA MORIVA TONINI UN RICORDO DEL CARDINALE Camminare con gli ultimi non è stato uno slogan legato al momento, una frase d’effetto per colpire l’emotività della città di Ravenna. È stato il programma del Cardinal Tonini, Il suo stile, la cadenza che

ha dato ai suoi passi. Camminare con gli ultimi è il titolo della lettera con cui Monsignor Tonini comunicava alla diocesi e alla città l’apertura del Ceis per prendersi cura dei tossicodipendenti e delle loro famiglie. Era l’incipit di un a lettera che impegnava l’intera chiesa di Ravenna-Cervia a mettersi accanto alle vittime di quello che oggi è definita cultura dello scarto.

Camminare insieme…. mettersi accanto vuol dire legare il proprio volto, la propria presenza, direi fisicità al compagno con cui si fa strada. Il Cardinal Tonini è stato davvero un profeta…che ha accolto ed indicato i passi di Dio nei tratturi della storia confusi con quelli della gente, impastati di terra e di

amore... semplicementi umani.

Ricordo il 28 luglio 2013, chiesa di Santa Teresa. Sono in silenzio davanti alla salma del Cardinal Tonini. Si aspettano i dipendenti delle onoranze funebri per la chiusura della bara e cominciare il funerale. Tengo gli occhi su di lui – mentre mi scorrono nella mente i giorni, gli anni trascorsi gomito a gomito. Mi risuonano nel cuore le sue parole… le frasi più usate, ne risento la voce, il timbro. Il coperchio pian piano toglie dalla vista il suo esile corpo e quell’involucro di legno gli nega presenza. Poi mentre mi preparavo a prendere parte al corteo che avrebbe accompagnato il feretro in Duomo per la celebrazione Eucaristica, mi viene chiesto di portare la bara in spalla per quel tratto di strada. Ho sentito gli occhi della gente addosso… e il peso di quel legno sulle spalle. Ho pensato che sulle spalle portavo l’eredità di gesti e parole, di sogni e di scelte che hanno fatto la vita di Tonini. Il suo sentire, i suoi gusti, il suoi convincimenti ora camminavano sulle mie gambe e ne sentivo l’onore e la responsabilità. Gli occhi della gente erano la domanda di dare continuità alla chiesa dal volto umano, del pezzo di pane, del volersi bene e della coscienza pulita che cammina con gli ultimi che Tonini aveva incarnato e seminato per lo stivale, toccando con il suo sapere contadino le corde del cuore e sensibilità di credenti e non credenti, di semplici e dotti, perché la vita parla alla vita.

Mentre passavo tra la gente che circondava ogni parte il feretro, ho percepito che si portava sulle spalle un pezzo di storia della chiesa non solo ravennate, mi sentivo carico della “memoria di Tonini, prete innamorato di Dio e degli uomini.

Vescovo fatto popolo. La bara depositata sul tappeto a terra, al centro della Chiesa, con gli occhi di tutti prelati, preti, chierici e laici addosso e una presenza che interroga da

quella cattedra umile. Tonini “scomodava” ancora la sua Chiesa ad abitare lo spazio ed il tempo ad essere punto di riferimento specie per le nuove generazioni a mettere insieme le parole e le azioni, ad essere capace di meraviglia, ad essere sobria ed essenziale a credere nel potere dei segni e non nei segni del potere, una Chiesa che incarna e vive i suoi convincimenti ma sa farsi accanto e comprendere le fragilità dell’uomo unico valore non negoziabile. Una Chiesa che abbia addosso l’odore della gente credibile, audace e profetica. Il feretro lascia il Duomo e io l’ho ancora per un po’ sulle spalle, quel carro funebre ha portato via solo il corpo di Tonini, Don Ersilio è ancora tra noi.

Don Claudio Ciccillo, Ravenna

FA SPOSTARE VENDITORI ABUSIVI E TROVA OMBRELLONE BRUCIATO Carissimo collega, Fiba Confesercenti Cervia ti è vicina ed esprime tutta la propria solidarietà, rispetto all’atto vandalico subìto presso il tuo stabilimento balneare, che abbiamo appreso dalla stampa locale. Nell’unirci alla più ferma condanna di queste azioni violente e inaudite, insieme a Confesercenti Cervia, continuiamo a denunciare il grave stato della spiaggia, invasa dagli abusivi, chiedendo interventi concreti alle Forze dell’Ordine, come è successo di recente, nella riuscita azione di coordinamento di qualche giorno fa.

Andrea Casadei Della Chiesa Dino Cellini, Confesercenti Cervia

L’episodio cui si riferisce l’associazione di categoria è quello accaduto al bagno Casta Beach di Milano Marittima il 13 luglio: un ombrellone bruciato nella notte, lo stesso ombrellone su cui si erano appoggiati alcuni venditori abusivi poi allontanati dall’intervento delle forze dell’ordine richiesto dal titolare dello stabilimento dopo aver chiesto da solo ai venditori di allontanarsi.

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LIDO ADRIANO Piccole guide al territorio tra natura, cultura ed enogastronomia

MEZZO SECOLO DI TURISMO

I primi cinquant’anni del lido ravennate che ha segnato lo sviluppo costiero Correva esattamente l’anno 1964 quando fu firmata la prima concessione edilizia per iniziare la trasformazione di quella che era nota come la tenuta Raspona in Lido Adriano, oggi il lido più popoloso della costa. E così, esattamente cinquant’anni dopo, il paese festeggia il suo primo mezzo secolo di vita con un programma diffuso di eventi che, anche quest’anno, anima la sua estate. Del resto, ragioni per festeggiare non mancano: oggi Lido Adriano conta oltre 6mila residenti in una tessuto residenziale con 12mila appartamenti, quasi tutte seconde case che, crisi o non crisi, ogni estate tornano a essere occupate dai proprietari, veri e proprio “residenti stagionali” del lido a cui sono affezionati.

Qui resistono anche gli hotel e numerosi residence che accolgono turisti stranieri, in particolare francesi, e italiani che negli

ultimi anni possono godere della nuova vita della località, sempre più a misura di famiglia. Sono ormai passati infatti gli anni in cui il modello di divertimento prevedeva necessariamente la discoteca, e oggi locali da ballo non ce ne sono più, ma Lido Adriano in passato ha fatto scuola anche su questo fronte. Qui sno nati locali e discoteche all’avanguardia che hanno avuto vita anche molto lunga, come l’Eva 2000 o, più tardi il Babylon, o locali come il Banana Republic in grado di attirare giovani da ben oltre il ravennate. Qui sono sorti i primi parchi acquatici con scivoli e piscine, come l’Auai Auai che ha aperto i battenti del 1989 grazie ad Agostino Senni, al quale già si doveva il ristotante la Betulla, due attività ancora oggi punti di riferimento.

L’epoca d’oro di Lido Adriano, insieme a quella di tutta la riviera romagnola, sono stati gli anni Settanta e poi gli anni

Ottanta fino al colpo durissimo che fu, per l’economia costiera, la mucillagine. Anni complicati anche per la trasformazione del tessuto sociale in cui ai primi abitanti, prevalentemente imprenditori che avevano costruito qui le loro attività, si sono aggiunti anche tanti nuovi ravennati. All’aumento della popolazione, peraltro di un’età media molto giovane, è corrisposto l’arrivo di molti servizi, di un centro culturale come il Cisim e di una vivace scuola elementare dove oggi crescono i nuovi abitanti del Lido e per cui è pensato anche il libro che la pro loco sta realizzando proprio per celeberare i 50 anni della località con le voci di tanti dei protagonisti che hanno contibuito a renderla ciò che é, a cominciare dal parroco, don Marco, fino alle famiglie di imprenditori che hanno fatto crescere il Lido con i loro bar, locali e negozi.

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LIDO ADRIANO

II

IL GIRASOLE

LE AZIENDE INFORMANO

EVENTI

L’entusiasmo delle origini che continua a vivere

Un compleanno lungo un’estate

Roberto Masperi ha raccolto l’eredità del padre: «Questo è un luogo piacevole, e in crescita»

Piazza Vivaldi teatro di concerti, spettacoli, sfilate per tutto luglio e agosto

Il geometra Raoul Masperi è stato uno dei primi costruttori che ha creduto e investito in Lido Adriano. Ha fondato nel 1969 l’Agenzia Centro Vendite Immobiliari. «Era un entusiasta, progettava e realizzava gli edifici in proprio e per altri, gli piaceva fare il suo lavoro e sembrava fosse nato proprio per quello – ci dice la moglie, Mafalda Calderoni, conosciuta per essere stata la segretaria dell’Istituto Magistrale di Ravenna –.

Mio marito che ci ha lasciati nel 1985, voleva realizzare un lido emergente di forte richiamo turistico. La prima costruzione che progettò e costruì è la villetta bifamiliare La Playa in viale Marziale, angolo viale Ovidio, che ancor oggi si distingue per la sua originalità. Non si fermava mai nel suo operato e pochi sanno che coltivava la passione per l’arte e la poesia; nel corso della sua gioventù, scrisse 75 liriche, alcune di queste pubblicate. Nel lavoro era un combattente, generoso con la comunità, attivo anche in parrocchia». La sua agenzia nel 1980 ricevette il premio qualità.

Il lavoro avviato da Raoul è stato poi portato avanti con altra impostazione e innovato rispetto ai tempi, dal figlio Roberto; oggi gestisce l’agenzia Il Girasole che si occupa di vendite e affitti a Lido Adriano. «Il mercato immobiliare attraversa un periodo di stallo – dice Roberto – ma qui si può acquistare a ottimi prezzi; la località sta crescendo anche come residenti, ci sono tanti italiani che decidono di trasferirsi qui, poiché è un luogo piacevole e tranquillo lontano dai ritmi frenetici della città.

Proseguire l'attività di mio padre mi rende orgoglioso, ai clienti continuo a dare l’affidabilità e l’esperienza di una storia imprenditoriale lunga quasi mezzo secolo».

Il Girasole agenzia immobiliare viale Virgilio 66 - Lido Adriano tel. e fax 0544 494540 info@agenziailgirasole.it www.agenziailgirasole.it

Una foto inedita delle origini di Lido Adriano in cui si vede il tracciato di un lungomare che l’erosione ha poi reso impossibile realizzare

Invece di un grande evento dispendioso in termini di energie e costi, la pro loco di Lido Adriano ha puntato su una serie di eventi settimanali che anche quest’anno animano le serate della località e che per il 2014 saranno tutte “marchiate” con il segno del Cinquantesimo anniversario. E così ecco che per tutto luglio e agosto si alterneranno appuntamenti settimanali fissi a un calendario di inziative invece uniche. Ogni lunedì, infatti, in piazza Vivaldi dalle 21 c’è animazione e musica con i Salse Caribe, mentre ogni giovedì viale Alfieri dalle 19 alle 24 ospita un mercatino di artigianato, prodotti tipici ed enogastronomia, mentre il venerdì è viale Virgilio ad animarsi con bancarelle e teatro di strada. Per gli amanti dei mercati c’è poi

da segnalare il mercato straordinario del 17 agosto. Per chi ama la musica i prossimi appuntamenti sono il concerto della Banda cittadina (30 luglio), i ballerini romagnoli della Cicognani (3 agosto, piazza Vivaldi) fino ai Low cost (mercoledì 6 agosto), The Shameless Reunion (mercoledì 13 agosto), Mirco Porrà (la sera di Ferragosto), Claudio di Romagna in concerto (mercoledì 20 agosto), tutti in piazza Vivaldi. Per il patrono della lcoalità San Massimiliano Kolbe, il 14 agosto, si esibirà invece Franck David e non mancheranno i tradizionali fuochi d’artificio (in collaborazione con il bagno Sabbia d’oro) Nella località sarà inoltre presente il vescovo Monsignor Lorenzo Ghizzoni. Tra gli appuntamenti organizzati dalla cartoleria Tarantola, oltre a numerosi concerti, anche la premiazione del terzo concorso fotografico “Lido Adriano multietnico” (8 agosto). Non mancherà nemmeno un momento dedicato agli amici a quattro zampe con la mostra canina di sabato 9 agosto alla moda con la sfilata di moda e acconciature della sera di San Lorenzo. Per i più piccoli l’appuntamento è invece lunedì 4 agosto con il Teatro dell’aglio. Infine, da non perdere l’occasione di una visita alla piallassa con Pescando Ravenna - Bilancioni aperti (info presso la pro loco) domenica 16 agosto e domenica 13 settembre.

Insomma, un insieme di iniziative che dimostrano la vitalità del lido a cinquant’anni dalla sua fondazione. «Per noi questi cinquant’anni – spiega la presidente della pro loco Paola Fantinelli – sono ovviamente un traguardo importante. Lido Adriano è già proiettato verso nuove sfide che nei prossimi anni richiameranno sempre più turisti e ne faranno ancora una volta una località innovativa, dallo sguardo rivolto al turismo internazionale ma molto attento al turismo italiano».

CA’ VINONA

LE AZIENDE INFORMANO

La tradizione della buona tavola che sa innovare Un’attività ereditata dal nonno, punto di riferimento del paese, che oggi le due titolari conducono conservando la memoria ma pensando al futuro A due passi dal mare, ma immersa nel verde della campagna, la Ca’ Vinona è un ristorante che ha un peso di rilievo nella storia di Lido Adriano. Facilmente raggiungibile all’ingresso della località, il bel casolare di pianura non passa inosservato per la sua solida struttura e l’ampio cortile, così come per i rinnovati arredi interni in bianco e sabbia, per un tocco più marittimo. Francesca e Nicoletta – con impegno e dedizione – hanno raccolto l’eredità dell’indomito nonno Antonio Bucci. «Il locale nasce come circolo culturale nel 1987 – ricordano le nipoti – per poi diventare un ristorante tipico romagnolo. Il nonno si era accorto che la tradizione della nostra buona cucina stava scomparendo, così ha iniziato a proporre ai clienti piatti semplici del territorio come squacquerone, piadina, pasta fatta in casa, carne ai ferri e pinzimonio». Era partito con l’impresa edile, che lo ha portato a costruire numerosi immobili e innovative strutture ricettive fra cui lo storico Albergo K2, Bucci era un imprenditore vivace e attento, con un occhio di riguardo per tutto ciò poteva contribuire a sviluppare a Lido Adriano e con una notevole intuizione sul nuovo fenomeno crescente del turismo balneare. Era molto abile a capire le esigenze dei vacanzieri, che desideravano anzitutto mangiar bene e divertirsi. Tanto che si deve sempre a lui, in primis l’apertura della Pritona, che univa al ristorante la balera. «Qui venivano a suonare le migliori orchestre romagnole che riempivano il piazzale, era un'esperienza nuova. Un giorno, però, il nonno disse che era stanco, che voleva fermarsi e decise di vendere – raccontano Francesca e Nicoletta –. Ma, come prevedibile, si fermò per poco, dopo una breve sosta, tornò più attivo di prima e comprò la casa che poi è diventata la Ca’ Vinona.

Noi abbiamo sempre lavorato con lui, da quando avevamo sedici anni: ci divertivamo, con lo spirito del gioco, a caricare la lavastoviglie e asciugare i piatti. Ci siamo fatte una bella esperienza, anche perché in quei tempi si lavorava fino a tarda notte e si facevano anche quattrocento coperti». Oggi le due ragazzine sono diventate donne di poco più di quarant’anni, che cercano di portare avanti il gusto per la buona tavola con uno stile moderno. «Il nonno c’era sempre – ricorda Nicoletta –, ma veniva a giocare a carte con il maresciallo dei carabinieri Samorè, il parroco Don Marco e Carletto il barista storico del paese. Lui conosceva tutti, era un punto di riferimento». Seguendo le esigenze della clientela, che richiedeva il pesce come si addice a una località di mare, dal 2002 hanno introdotto piatti di mare accanto a quelli di terra. Partendo da ricette della tradizione sono poi riuscite a inserire anche loro nuove creazioni, mantenendo però sempre la pasta come punto di forza: tagliolini con le sarde, gnocchetti con polpa di granchio, tagliolino con gamberetti e melone. Molto successo hanno riscontrato anche secondi quali filetto di rombo o branzino in crosta di patate, e il piatto unico a base di paella. «Cerchiamo di mantenere il senso della nostra storia – aggiunge Francesca –, di quello che ci è stato insegnato e tramandato in un momento in cui tutto si consuma troppo in fretta e in modo indifferenziato. Ci si stringe il cuore quando vediamo che i ragazzi di oggi chiedono solo patatine e hamburger. Non sanno quello che si perdono. Lavoriamo molto con i turisti che arrivano puntuali all’inizio di stagione. Dopo cinquant’anni e tante storie passate su questo lido crediamo ci sia spazio per far crescere Lido Adriano, soprattutto con una mag-

giore collaborazione fra imprenditori e fra questi e le istituzioni». La Ca’ Vinona è in genere aperta per la cena, ma per tutto il mese di agosto, a grande richiesta, resta aperta anche a pranzo.

Ristorante Ca’ Vinona via Bonifica 121 - Lido Adriano tel. 0544 495343 - www.cavinona.it

LIDO ADRIANO

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III

Dal folk al vip: gli stabilimenti balneari Il 28 giugno si è svolta una pedalata che ha collegato collina e mare per riscoprire appunto le vie che tanti lavoratori, fino agli anni Sessanta, percorrevano proprio in bicicletta (unico mezzo a loro disposizione) per andare a lavorare nelle risaie della tenuta Raspona, nome che fu anche dato al primo stabilimento balneare del Lido, oggi chiamato Bagno Arcobaleno (nella foto) e che tutte le settimane diventa una balera in grado di richiamare amanti del liscio da tutta la Romagna.

Ma accanto alla nobile tradizione folk, tuttavia, oggi Lido Adriano conta anche alcuni bagni rinnovati, nei locali o nella gestione, e di richiamo per un pubblico giovane e trendy, come il Cala Celeste o il Caesar o La Plage, o i bagni Azzurra, gli stabilimenti balneari collegati al Grand Hotel Azzurra, che ospitano centinaia di ombrelloni e servizi che attirano sempre più turisti e pubblico.

BAGNO ARCOBALENO

Il conte che volle una località all’avanguardia

La storia di un successo che viene da lontano

Lido Adriano nascque, cinquant’anni fa, dall’idea di un imprenditoriale del Vicentino classe 1900: Conte Augusto Chiericati.

Fodatore della Pibigas Spa di Milano, in seguivicepresidente della Italgas Spa, in ottimi rapporti con Enrico Mattei. Uno sguardo imprenditoriale innovativo che segnò anche i primi progetti della località dove la viabilità è per esempio facilitata dalla realizzazione di ampi viali assenti altrove e dove mancano collegamenti aerei tra gli edifici: luce, telefono, tutto passa sottoterra già negli anni Sessante. Le opere e gli impianti infrastrutturali furono tutte eseguite dalla Cmc compresa la costruzione del grattacielo Residence Adriatico, del complesso Bellavista e del centro Svizzero, in tempi più recenti le opere sono state eseguite dalla Moviter strade snc di Giancarlo Moretti. Negli anni si è aggunto il Grand Hotel Azzurra realizzato a suo tempo dall’ingegner Berardi, oggi di Angelo Buratti, che oggi assicura più di altre strutture la costante presenza di turisti francesi. Figure di spicco per la crescita di Lido Adriano sono state poi Antonio Bucci con l’Hotel K2, i ristoranti Pritona e Vinona, oltre alla realizzazione di villette e condomini, Saturno Bucci che ha realizzato la gran parte dell’area a villette nella zona centro-sud di Lido Adriano, e poi locali storici come il Bar Arianna, il Bar Carletto, e il Tris Market di Pezzani, la famiglia Sama per il campo sportivo, le agenzie immobiliari.

Ma, come si diceva, tutto ha avuto origine dalla Bisanzio del Conte Chiericati e dalla figlia, la Contessa Anna, che ha proseguito il lavoro e oggi dichiara: «Mi fa molto piacere, nel ricordo di mio padre, vedere come da un’area paludosa e risaia sia nato un paese tutt’ora promettente per il futuro turistico e sono felice anche di notare l’aumento di imprenditori soprattutto giovani che investono e quindi credono nel futuro di Lido Adriano, che sta reagendo positivamente ad un momento di notevole difficoltà del mercato. Lido Adriano ha sempre attirato fin dalla sua nascita turisti e residenti dalla Lombardia, dal Piemonte, dall’Emilia e anche un forte turismo svizzero e tedesco che ha apprezzato e amato la località, questo fin dall’inizio del suo sviluppo, fin dagli anni Settanta».

Il titolare Giovanni Cavallucci racconta la sfida di uno stabilimento che è anche balera e ristorante Chiunque conosca un minimo Lido Adriano, sa dove si trova il bagno Arcobaleno per averci fatto un giro almeno una volta.

Unico nella sua struttura, offre molteplici servizi in grado di soddisfare tutte le esigenze dei residenti così come dei turisti.

Un posto che ha saputo mantenere inalterato il fascino di un tempo. Tutto è nato negli anni Settanta, per la precisione fra il ’76 e il ’77, quando Giuseppe Cavallucci – che gestiva inizialmente una agenzia di compravendita – aveva intravisto delle opportunità, prendendo in affitto il bagno Raspona che poi fu travolto da una mareggiata. Ma l’entusiasmo non venne meno e pensò bene di fare una proposta alla Bisanzio per comprare un terreno di ben 10 mila metri quadrati. «Tante idee mi balenavano in testa ma non avevo un soldo – ricorda il titolare –.

Facevo il muratore per mantenermi e lavorare non mi spaventava, per cui chiesi un prestito alle banche che mi diedero fiducia.

Tutto questo è molto difficile da spiegare a un giovane di oggi, ma è così che è nato il bagno Arcobaleno, con tanto coraggio e voglia di affrontare la snervante burocrazia e gli inevitabili rischi. Posso dire di aver costruito con le mie mani la struttura, spinto dalla convinzione che si potesse e dovesse fare qualcosa per incrementare il turismo nella nuova Lido Adriano e così feci insieme ad altri amici come Masperi. Ero così entusiasta che mi inventai perfino il torneo regionale di scacchi. Così iniziò ad arrivare tanta gente che alloggiava a Ravenna». Poi un’altra trovata geniale, quindici anni fa: quella della balera.

Dopo aver investito una bella cifra per mettersi a norma, si è dato il via a una attività che è diventata presto punto di riferimento per adulti e pensionati amanti del liscio. «Si tratta dell’ultima balera rimasta nella nostra costa» afferma Cavallucci, orgoglioso di poter mantenere questa tradizione. Offrendo l’intrattenimento con la ristorazione si riesce oggi a coprire i costi che altrimenti sarebbero difficili da sostenere. Infatti punto di forza dell’Arcobaleno è proprio il ristorante aperto tutti i giorni con molti piatti di carne e di pesce e con la novità dei menù promozionali: il lunedì, lo spaghetto allo scoglio a 11 euro, oppure una pizza con bibita a 6 euro; il martedì, piatto unico a base di risotto ai frutti di mare, fritto misto e patatine a 14 euro oppure il piatto caldo a base di cozze e vongole a 10 euro; il mercoledì, salsiccia ai ferri con bibita e schiacciatina. In tutti i menù sono inclusi nel prezzo due mini bomboloni. Inoltre, per agevolare i propri clienti, durante le serate della balera, nei mesi di maggio e giugno (da lunedì a giovedì) vengono sorteggiati dei biglietti per avere ombrellone e un lettino gratuiti.

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LA SPIAGGIA

STORIA

VACANZE A LIDO ADRIANO

LE AZIENDE INFORMANO

Grand Hotel Azzurra, un’oasi di relax ed emozioni La struttura di Angelo Buratti offre una grande spiaggia ma anche piscina, campi da tennis e centro benessere, due ristoranti di qualità e una discoteca storica, spazi verdi e comfort, per tante occasioni del buon vivere in riva al mare Se Lido Adriano è in grado di attirare tante famiglie ravennati lo si deve certamente al Grand Hotel Azzurra che offre un’ampia varietà di servizi, in grado di soddisfare le esigenze degli adulti come dei più piccoli. Nella struttura polivalente si trovano i bagni Azzurra, aperti a tutti e capaci di ospitare fino a 1.500 persone, con ben 500 ombrelloni e più di mille lettini. A sorprendere non è solo l’ampiezza complessiva della spiaggia, pari a 250 metri di estensione, ma anche la comodità di ogni postazione individuale e la suggestiva atmosfera che si respira. Sembra di essere in un’oasi tropicale con i gazebo in stile hawaiano che tracciano un percorso di continuità tra i servizi alberghieri e quelli balneari. A disposizione della clientela, ci sono anche una grande piscina, due campi da tennis in terra rossa che ospitano tornei tutte le settimane, un centro benessere e due ristoranti. A completare il tutto è l’imponente terrazza panoramica, un ottimo ambiente per leggere il giornale o per chiacchierare con familiari e amici. All’occorrenza può essere trasformata in un elegante e romantico spazio per ricevimenti e concerti. «Negli ultimi anni – afferma il titolare Angelo Buratti –, ci siamo evoluti per accontentare qualsiasi richiesta dei clienti. Con grande ospitalità e professionalità, abbiamo creato una ristorazione di qualità, sviluppando inoltre l’animazione e l’organizzazione di eventi notturni e diurni». Il ristorante Granchio, nome mutuato dal precedente stabilimento balneare, offre tutti i giorni una cucina espressa a base di pesce fresco per pranzo e cena, con una ricca offerta di paste fatte in casa e di vini emiliano-romagnoli. Il ristorante Azzurra punta su

una cucina internazionale con antipasti di pesce, primi piatti fra cui spaghetti allo scoglio, fritto di pesce, forno a legno per la pizza nei fine settimana. In grado di ospitare fino a 200 coperti, è il posto giusto per pranzi o cene di gruppo. C’è la possibilità anche di cenare il sabato sera a bordo piscina con intrattenimento musicale. Non mancano anche menù tipici a tema, fra cui quello del Passatore con piatti di terra e quello del Marinaio con piatti di mare. Per i turisti europei, il Grand Hotel Azzurra è un approdo storico a Lido Adriano, se si considera che festeggia quest’anno la quindicesima stagione. Cervese di nascita, Buratti discende infatti da

una famiglia di albergatori. «In passato mi occupavo di altri alberghi di famiglia – racconta il titolare –. Poi nel 2000 ho deciso di investire in questa struttura, stimolato dalla richiesta di un tour operator francese che voleva un resort di oltre cento stanze, sul mare e vicino a Venezia e Firenze». L’albergo, costruito negli anni Settanta dall’ingegnere Berardi, è stato interamente ristrutturato così come sono stati rifatti il giardino, la piscina e persino la discoteca, lo storico club Eva 2000. Oggi ci sono una terrazza sul mare unica, una moderna piscina e uno spazio enorme dove si può godere l’animazione, oltre a una discoteca – Marylin – in cui ogni mese si organizza una festa rivolta a un pubblico adulto per vivacizzare la località anche d’inverno.

Lipstick Italian demential rock party Sabato 2 agosto Caiman “Nueva generaciòn” Sabato 26 luglio Cena & musica live

Sabato 9 agosto

Love Boat Gli amici di Fred

Cena & musica live

Domenica 10 agosto Festa in spiaggia e DJ set

Top Party Beach

Le minigonne Cena & DJ set Venerdì 15 agosto Disco mare Soul Brothers Cena & musica live Sabato 16 agosto Azzurra di notte Giovedì 14 agosto

Lido Adriano Ravenna Viale Petrarca, 402 Tel. 0544 495446 Fax 0544 495164

Cena degustazione, cibo, vino. Live con Arecha acoustic duo

Sabato 23 agosto

Festa dell’Amicizia

Cena & musica live con 70 mida 80 > Piper Band

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CULTURA

MUSICA

COTIGNOLA

LUGO

Il premio Oscar suona al Binario

Sei concerti in due giorni dedicati al contemporaneo

Il concerto in quintetto di Nicola Piovani contribuirà alla nascita di una sala prove Una serata da Oscar nel giardino del Teatro Binario di Cotignola, sabato 26 luglio alle 21.30. Protagonista il maestro Nicola Piovani (premiato con l’Oscar per la colonna sonora del film La vita è bella) e il suo “Concerto in quintetto” per pianoforte, da lui stesso ideato e diretto, in un progetto dedicato ai ragazzi e alla loro creatività. L’evento è organizzato dall’associazione “Cambio Binario” che destinerà l’intero incasso della serata alla ristrutturazione di un vagone ferroviario annesso al teatro, per adibirlo a sala prove musicale: uno spazio attrezzato e all’avanguardia, che favorisca la nascita di gruppi e nuove proposte musicali. Il repertorio della serata al Binario arriva dal cinema dei Taviani, di Moretti, di Benigni, di Fellini.

Brani scritti per il grande schermo, per il teatro, per concerto, appositamente rivisitati, riarrangiati da Piovani in versione da piccolo gruppo di solisti, tra cui spicca innanzitutto il ruolo del pianoforte, suonato dall’autore; e poi Marina Cesari (sax e clarinetto), Pasquale Filastò (violoncello e chitarra), Andrea Avena (contrabbasso) e Cristian Marini (batteria, percussioni e fisarmonica). Da un repertorio di quasi centocinquanta film, il maestro Piovani ha estratto un’autobiografia musicale da cui non potevano essere escluse le composizioni nate per il teatro.

“Concerto in quintetto” ha sperimentato come, proprio a teatro, ogni sera sia diversa dalla precedente: di replica in replica, l’allestimento si è quindi modificato, adattandosi alle platee che lo hanno applaudi o.

Il costo dei biglietti è di 32 euro intero, 29 euro ridotto soci Coop Adriatica, 22 euro ridotto ragazzi fino ai 14 anni.

Le prevendite sono aperte su www.vivaticket.it e i punti vendita autorizzati presenti su tutto il territorio nazionale. Per informazioni: www.cambiobinario.it, tel. 373 5324106, oppure info@cambiobinario. Il Binario è in via Vassura 18/a. In caso di maltempo il concerto si terrà al teatro Goldoni di Bagnacavallo.

Il vagone ferroviario al Binario di Cotignola che verrà trasformato in una sala prove

LA RASSEGNA CONCERTI DENTRO LE AZIENDE: ANCHE ELOISA ATTI A LUGO Continua la rassegna di concerti nelle aziende della Bassa Romagna dal titolo “Ingranaggi musicali”. Il programma: giovedì 24 luglio Reverend Dave & The Monkey - Tropicana alla Somec, in via San Martino 1/A a Sant'Agata sul Santerno; venerdì 25 luglio Max la Rocca e Braschi alla concessionaria PeugeotOfficina Lattuga Giulio srl, in viale De Brozzi 84 a Lugo; martedì 29 luglio i Moro alla Rob-Car, in via Meucci 24/26 a Lugo; mercoledì 30 luglio Eloisa Atti al Sogno del Bambino, in via Albertino Acquacalda a Lugo. Concerti alle 19, con aperitivo offerto.

RAVENNA TRA BACH

E

Compie dieci anni la rassegna di musica (ma anche di arti visive, danza, poesia e installazioni) Lugo Contemporanea. L’appuntamento quest’anno – sotto la direzione artistica di John De Leo, Franco Ranieri e Monia Mosconi – è per il 31 luglio e 1° agosto nel centro storico di Lugo, a ingresso libero.

La prima serata parte alle 21.30 nel chiostro del Carmine con il concerto per piano solo di Franco D’Andrea; seguirà alle 22.30 il Maderna Percussion Group con il percussionista Cristiano Calcagnile, concerto nel quale il rigore della scrittura accademica incontra l'improvvisazione e l'estemporaneità del jazz. Alle 23.30 il concerto conclusivo della prima serata (nell’area del monumento di Baracca) con il cantautore Giacomo Toni e la sua Novecento Band.

Il giorno dopo si parte sempre alle 21.30 nel chiostro con “Sunescape”, progetto per batteria e vibrafono con lo stesso Calcagnile e Pasquale Mirra. Alle 22.30 al monumento di Baracca “Blu Job”: musica senza confini stilistici con l’ensemble (basso elettrico e voce, chitarra, violino elettrico, batteria) formata da Davide Garattoni, Giancarlo Bianchetti, Massimiliano Canneto e Filippo Mignatti. Gran finale alle 23.30 con “Spezial Spazial”, avanguardia musicale (sintetizzatori, laptop e sax alto aumentato, C64, elettronica) con Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon. Info tel. 0545 38497 info@lugocontemporanea.it.

FAENZA CHOPIN

CON IL PIANO DI

BRUNA PULINI

Ultimo appuntamento, mercoledì 30 luglio alle 21.30, con la rassegna di concerti per pianoforte organizzati da Apai-Casa dell’Arte nel “Giardino delle meraviglie” di via Salara 11, in centro a Ravenna. Si esibirà Bruna Pulini con brani tratti da Bach, Haydn, Debussy e Chopin.

Dopo il flamenco, arriva Steve Earle

IN PIAZZETTA IL DUO POP TURRINI-LAGHI Martedì 29 luglio alle 21.30 tornano i concerti nella nuova piazzetta Unità d’Italia, in centro a Ravenna. Protagonisti Gloria Turrini e Francesco Laghi. Le atmosfere spazieranno dal soul al blues, passando per il pop, generi riletti in chiave acustica.

CHITARRA-SAX-CONTRABBASSO DA APERITIVO Continuano i concerti-aperitivi in chiave jazz in via Matteucci. Il 29 luglio alle 19.30 l’appuntamento è con il trio di Stefano Savini (chitarra-sax-contrabbasso).

Dopo il concerto del 23 luglio al Tamo di Ravenna con il folk al femminile di Ingrid Veerman e Carla Lippis, la rassegna di concerti itinerante Strade Blu tornerà nella nostra provincia con il live acustico dello storico chitarrista e cantautore (rock e folk) americano Steve Earle. Appuntamento per giovedì 31 luglio (ore 21.30) in piazza Nenni a Faenza.

Ingresso 12 euro.

Si tratta di un evento organizzato in collaborazione con la rassegna Teatro Masini Estate che, ufficialmente, chiude il giorno prima, 30 luglio (ore 21.15 sempre in piazza Nenni), con la compagnia Flamenquevive, già più volte applaudita sul palcoscenico manfredo, che proporrà lo spettacolo di flamenco classico “FlamencaSon”.

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MUSICA

CULTURA

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PINARELLA DI CERVIA

IL FESTIVAL/1

Dagli storici Asian Dub Foundation alla cantante sul podio di “Amici�

A Spiagge Soul anche il chitarrista di Marvin Gaye

Hanno ormai vent’anni di carriera alle spalle e sono tra le istituzioni della musica elettronica inglese. Ora, dopo vari cambi di formazione che non ne hanno però snaturato l’indole, gli Asian Dub Foundation arrivano in Italia per un tour che toccherà anche Cervia. In particolare Pinarella, dove sono attesi al Rock Planet venerdÏ 25 luglio (dalle 23). Il loro suono resta molto riconoscibile, riuscendo a unire le sonorità elettroniche a quelle reggae, influenzati dai ritmi tradizionali indiani e da una certa attitudine punk. Gli Asian Dub Foundation sono anche noti a livello internazionale per il loro impegno politico e sociale. Biglietti a 15 euro, info: 335 7578010.

Il giorno dopo, sabato 26, si cambierĂ completamente atmosfere al Rock Planet con il concerto (sempre alle 23) di Greta Manuzi, nota semplicemente con il suo nome di battesimo e per la sua partecipazione al talentshow televisivo “Amiciâ€? (si è classificata seconda nel 2013 ritagliandosi una sorta di posto come “voce rockâ€? dell’edizione). PresenterĂ il suo album di debutto, Ad ogni costo.

MARINA DI RAVENNA

I

Crossover e sound italiano al Rock Planet

Dai Julie’s Haircut al fenomeno Levante all’Hana-Bi

AGENDA HERNANDEZ & SAMPEDRO E IL ROCK MADE IN USA Tornano i concerti del lunedĂŹ al bagno Singita di Marina di Ravenna con il live del duo ravennate Hernandez & Sampedro, con band elettrica. A farla da padrone atmosfere rock e folk americane. Il duo sarĂ in concerto in questi giorni anche il 25 luglio alla festa di Campiano, il 26 al SalaDolce di Cervia e il 27 al bagno Diana di Marina Romea.

Settimana dedicata alla musica indipendente italiana al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna che ospita innanzitutto l’Area51 Summer Festival a cura dell’omonima trasmissione radiofonica. VenerdĂŹ 25 luglio si parte alle 21 con la dark-wave dei bolognesi Melampus, i veneti Waterproof (che suonano lunghe jam improvvisate con didgeridoo ed elettronica) e i piĂš noti del lotto, i Julie’s Haircut, storica band del mondo alternative italiano ora in veste sempre piĂš rock psichedelica. MercoledĂŹ 30 si recupererĂ poi quella che doveva essere l’anteprima del festival con C+C=Maxigross, Stella Burns e Jarred, The Caveman. In mezzo, il 26 luglio, spazio ai ravennati Kisses From Mars e al loro post-rock strumentale, e il 27 con una delle rivelazioni della musica italiana di questi anni, Claudia Lagona, in arte Levante (nella foto), protagonista l’estate scorsa con il singolo-tormentone “Alfonsoâ€? che l’ha catapultata anche nella celebre edicola di Fiorello.

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CARNE

nuova gestione di Rudy Lupini

Prosegue il festival “Spiagge Soulâ€? con concerti gratuiti sui lidi ravennati. GiovedĂŹ 24 a Marina di Ravenna si alternano i Banana Boat (alle 20 al ristorante Irma & Pino) e Greg Izor (alle 21.30 agli street bar MoWa e Fanti), mentre venerdĂŹ 25 luglio parte il weekend finale. Tra i locali e il porto di Marina di Ravenna si alternano infatti il Gabriele Dodero L FESTIVAL/2 Blues Trio (con ospite A LIDO DI DANTE RIVIVONO l’americano Marc GLI ANNI ‘50, ‘60 E ‘70 Abrams, alle 20 al ristorante Le Corti), Tre serate di musica dal vivo a Lido di l’ispirazione filosofica Dante con un festival dedicato ai di Grayson Capps “mitici anni ‘50, ‘60 e ‘70â€?. Si parte (alle 21.30 al bagno venerdĂŹ 25 luglio nell’ambito della Peter Pan), cantautomanifestazione “Via Marabina in re di New Orleans che Festaâ€?, con i Da Polenta, una delle ha prestato faccia e sigle piĂš curiose del beat italiano per musica per il film “A una band di Ravenna formatasi nel love song for Bobby 1965.

Longâ€? e promuove il Sabato 26 Luglio è la volta dei The suo quinto album, e il Rokers con un repertorio di brani rock grande sassofonista n’ roll anni ‘50/’60 riarrangiati in chiaSax Gordon, che si ve piĂš moderna. Si chiude domenica esibisce (alle 21.30 27 luglio con Arancia Meccanica, rock nella zona del faro) band nata nel 1972 che ripercorre il assieme a Luca meglio della musica beat e rock italiaGiordano. Sabato 26 na e internazionale. Il concerto di è il giorno del blues venerdĂŹ si terrĂ alle 21.30 fra via crudo degli italiani Marabina e viale Catone a Lido di Dead Shrimp (alle Dante. Gli altri due si terranno invece 18.30 al bagno Peter alle 21.30 in piazzetta Lungomare, Pan) e di Ty Le Blanc, sempre a Lido di Dante. raffinata e possente cantante della Louisiana che chiude alle 21.30 al porto una giornata piena di concerti ed eventi a Marina di Ravenna (alle 20 Messalina & King Frisco al RossoDivino e il Black Cat Trio al ristorante Le Corti) e torna sul palco domenica 27 a Lido di Savio (ore 18 al bagno Amarissimo), mentre a Marina sono di scena Vonn Washington (alle 18 al bagno Mosquito) e Grayson Capps (alle 19.30 al bagno Waimea). La festa di chiusura della domenica sera si terrĂ al Ghinea ed è affidata alle sonoritĂ reggae del combo romagnolo Steppin Razor. C’è anche spazio per due ultimi appuntamenti, fuori dal programma ufficiale, con lo storico chitarrista (anche) di Marvin Gaye, Leroy Emmanuel, che si esibirĂ il 30 luglio a Marina (alle 21.30 agli street bar MoWa e Fanti), e con Lisa Hunt che il 9 agosto canterĂ in piazza a Cervia.

Sformatino al taleggio con misticanza e prosciutto Lasagna della tradizione Spiedino di pollo avvolto nel lardo di Colonnata Melone con spuma di menta

PESCE Carpaccio di salmone marinato con mousse di senape Garganelli con pesce spada, pomodori e zucchine Filetto di San Pietro in crosta e ventaglio di zucchine Melone con spuma di menta

ARTE

CULTURA

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MAMMA, VOGLIO FARE L’ARTISTA

Lo sguardo di Alessandra Dragoni Dagli esordi internazionali al “ritorno a casa”: la fotografa fondatrice di My Camera si racconta È minuta, sorridente e sbarazzina Alessandra Dragoni: è figlia del nomadismo dello sguardo e la sua costruzione biografica nasce dalla casualità suadente del destino. Da Ravenna al mondo e ritorno, cura l'unica galleria di fotografia della provincia e una delle poche in Regione. Si chiama con grande riservatezza e umiltà My Camera, come a dire, c'è la fotografia (in inglese), ma è anche la mia stanza.

Sei nata e cresciuta a Ravenna e quindi anche gli studi li hai fatti qui?

«Sì, sono romagnola, e ho studiato alle mitiche Magistrali sperimentali a indirizzo linguistico. Devo dire che quello fu il contesto in cui scoprii che c’era un mondo là fuori, grazie Maria Teresa Rossi, docente che andrebbe ricordata a Ravenna. Lei mi ha molto capita, ispirata e appassionata alla conoscenza. Invitò a scuola Carmelo Bene, il Living Theatre...»

E poi partisti...

«Sì, all’inizio a Lingue a Cà Foscari, un percorso che non conclusi. L'Università mi stava stretta, così partii con un’amica per l’Olanda.

Erano gli anni ’80. E lì mi sono fermata. Primo lavoro in pizzeria: proprietario israeliano, pizzaiolo marocchino, cameriera canadese, lavapiatti egiziano...»

E tu...

«Io che mi guardavo intorno, imparavo la lingua, e mi incuriosivo di fotografia, che mio padre praticava amatorialmente. Andai tramite un amico, convinto che fossi sprecata come cameriera, all'agenzia Abc press, fondata negli anni Cinquanta da un giornalista ungherese amico di Robert Capa... un’agenzia importante, che forniva i principali quotidiani e riviste olandesi. All'inizio feci lavoro di archivio, poi mi iscrissi a una scuola di fotografia. Era un periodo fecondo, di grande attenzione per le arti visive: in ogni quartiere

Sopra: Alessandrea Dragoni, Sotto un suo scatto. È possibile acquistare At 14, (edito da Quinlan a cura di Roberto Maggiori) catalogo in edizione limitata di Alessandra Dragoni che raccoglie parte del lavoro sugli adolescenti, presso My Camera via Pasolini, 12 Ravenna info@alessandradrag oni.it

c'erano camere oscure disponibili». È stato quindi l’ambiente, il contesto che ti ha formato...

«E poi il mio percorso è stato all'inverso: ho imparato la fotografia facendo e guardando, lavorando per la stampa. Quando sono tornata a Ravenna, molti anni dopo, mi sono iscritta all'Accademia al corso di

Fotografia di Guido Guidi».

Com'era lavorare in una piccola e prestigiosa agenzia ?

«Sai, pensavano che lavorare 7 giorni su 7 non fosse utile per la creatività. Per cui si lavorava 4 giorni alla settimana, per avere il tempo di nutrirsi, ma il destino mi riportò in Italia...»

Ovviamente Milano...

«Sì, avevo conosciuto tramite la titolare di Abc, Grazia Neri che mi prese con sé. Furono due anni estenuanti, si lavorava a ritmi incessanti, così partii nuovamente, destinazione Parigi. Andai a Liberation, non pagata, con uno stage».

Hai investito sul tuo sguardo...

«Avevo bisogno di acuire lo sguardo: c’era Christian Caujoulle, ma la mia intenzione era crescere ancora, così scrissi una specie di lettera d'amore alla Magnum... E mi presero a lavorare come tuttofare, gratis naturellement, ma fu strepitoso esplorarne gli archivi, conoscere personalmente Cartier Bresson e non solo. Alla fine rimasi con loro più a lungo dello stage concordato, come assistente di Diane Dufour (attuale direttrice di Le Bal a Parigi), ottenendo vitto e alloggio. Vidi abbastanza e tornai a Milano più forte...

Così cominciò la tua carriera da freelance...

«Sì, avevo quasi trent'anni ed ero cresciuta, ci fu anche l'intermezzo di Fabrica, la collaborazione con Adam Broomberg. Un'esperienza entusiasmante e molto diversa da quello che diventò poco dopo lo spazio di sperimentazione di Benetton. Tornata a Milano fui chiamata da Marie Claire per collaborare come fotografa e photo editor. Guadagnavo molto bene, ero immersa nelle fotografie, ma soprattutto potevo salvaguardare il mio modo di vedere. Ero riuscita a raggiungere un'aura che mi permetteva di non cedere alle richieste, a volte frenanti, delle riviste.

Alla fine però sei tornata quando è nato tuo figlio, come se ci fosse il richiamo delle sirene della nascita dei figli, non sei la prima a fare questa scelta... «È vero, è stato per me un momento in cui avevo bisogno di tempo per me e lui. Non me la sono

sentita di lasciarlo, così piccolo, anche per poco, per lavoro. E il risultato fu che il rapporto con Milano piano piano si è affievolito. È un mondo in cui ci devi essere, sempre.

A Ravenna ho sperimentato un altro modo di affrontare la Fotografia, in Accademia. Però certo a livello lavorativo non è stato semplice.

Mantengo questo spazio da sola, per avere un polmone in cui poter fare e far vedere quello che so e che mi piace. Ho collaborato con varie realtà, come ad esempio Cantieri con cui ho scattato i ritratti dei bambini e ragazzi della città al party in terza o per Nutrimenti. Un lavoro che mi ha molto appassionato. La fotografia di moda invece è quella che mi “garantisce” entrate sufficienti a coprire le spese della galleria. Poi ci sono progetti di libri e di ricerca».

Tra archivio, visivo, documentazione, poetica come la mettiamo con la fotografia? Oggi gli archivi si volatilizzano, ma tutti lavorano sugli archivi, sulla mappatura. Che cosa proporresti tu a questa città su questo tema?

«La fotografia è documento, in questa cosa Guidi è un maestro. Ma ci sono altre strade, come la ricerca dalle sfere più personali, magari amatoriali ma autentiche. È un po' questo il mio campo d'attenzione al momento. La mia idea su questa città è un mix delle due cose.

Ravenna sorge sulla base dei quartieri, che erano una sorta di realtà “indipendenti” (Nullo Baldini, Villaggio Anic, San Biagio, Gulli etc).

A me piacerebbe chiedere la collaborazione dei cittadini per creare un archivio visivo dell'esperienza dei quartieri, degli spazi, ma anche del privato, negli anni '50, '60 e '70.

Vorrei che chi ne ha voglia attingesse al proprio archivio personale. Erano gli anni del boom, quando ci si trasferì dalla campagna e si creò realmente questa città. Sarebbe un po' come far uscire questa idea di città, questa vita sedimentata in scatti, e ridarla alla luce. Mettere insieme esperienza personale e pubblica, documento e privato, per capire e conoscerci meglio».

Elettra Stamboulis

RAVENNA &DINTORNI 24/7 2014

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CULTURA

LIBRI

POESIA/1

INCONTRI

OMAGGIO A RAFFAELLO BALDINI A GALLA PLACIDIA

Da Mieli a Vitali, torna la rassegna Cervia ama il libro Torna la rassegna “La spiaggia ama il libro” organizzata da Ascom Cervia che accompagnerà l’estate della cittadina balnera con una serie di appuntamenti fino al tradizionale sbarco di un gruppi di autore sulla spiaggia vera e propria. Intanto, si può ascoltare il giornalista, scrittore, gastronomomo che presenta il suo La cucina del Parco del Delta. Storia e ricette alle 20 al Ristorante Don Diego. Si parla di arte e bellezza sabato 26 luglio con Andrea Babbi (direttore Enit) e Emilio Casalini (giornalista di Report) auotre di Fondata sulla bellezza.Come far rinascere l’Italia a partire dalla sua vera ricchezza, mentre il 27 luglio sarà la volta di Salvatore Giannella con il suo Operazione salvataggio. Gli eroi sconosciuti che hanno salvato l’arte dalle guerre (alle 21,30 – Piazzale dei Salinari). La narrativa diventa protagonista con l’autore di best seller Andrea Vitali lunedì 28 luglio con il suo Quattro sberle benedett. Tra gli appuntamenti clou, quelli con i grandi giornalisti d’autore, spicca quello di mercoledì 30 luglio con Paolo Mieli e il suo ultimo I conti con la storia. Per capire il nostro tempo (Rizzoli) alle 21.30 in piazzale Pascoli a Cervia.

Martedì 29 luglio, alle 21 in via Galla Placidia per Ravenna bella di Sera si terrà l’omaggio al poeta Raffaello Baldini E' Mond, tra poesia, musica e video con la recitazione di Rudy Gatta.

Per l’occasione sarà inoltre proiettato il cortometraggio 'E Diveri' di Raffaello Baldini, per la regia di Silvia Bigi con commento musicale live di Luca Baldini.

FILOSOFIA

POESIA/2

INCONTRI,

PETRARCA “OSPITE” A CASA GUERRINI

LUOGHI E NARRAZIONI

In apertura di La spiaggia ama il libro si parla di filosofia “sotto le stelle”. Tra gli appuntamenti Quello con Roberto Mussapi e Rosita Copioli, giovedì 24 luglio, sulla poesia alle 21.30 in piazzale dei Salinari evenerdì 25 luglio su “luoghi e narrazioni” con Erasmo Storace e Cristiano Cavina alle 22 nella spiaggia libera di Milano Marittima.

POESIA/3 E ADESSO CHE È ARRIVATO IL FREDDO, VIVA LA

TRIPPA

Lunedì 28 luglio alle 21 nel giardino del bar Trucolo di Cervia (accanto al Duomo) si terrà un reading di poesia a cui prendono parte Luciano Benini Sforza, Gregor Ferretti e Eugenio Vitali, presentando le loro ultime raccolte.

L’ospite della serata è il fotografo Daniele Ferroni che presenterà il suo ultimo I volti delle Parole edito dalla Fondazione Tito Balestra Onlus.

PER UN APERITIVO

Sabato 26 luglio, dalle 18, alla Casa Olindo Guerrini (in via Guerrini 60) di Sant'Alberto si terrà un omaggio a Francesco Petrarca con con Anna Maria Cortini (al pianoforte), Primo Fornaciari, Matteo Nicolucci, Franco Costantini.

Presenta la serata Angelamaria Golfarelli.

L'iniziativa è promossa dall'associazione culturale Il Glicine, di Savarna, fa parte del progetto “Gli aperitivi letterari a Casa Guerrini”. Ingresso gratuito.

LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di Maria Giovanna Maioli

Ecco completa la poesia dedicata da Montale a Maria Luisa Spaziani, della quale avevo anticipato i primi versi nella Bustina del 10 luglio scorso:

SE T’HANNO ASSOMIGLIATO… DI

EUGENIO MONTALE

Se t’hanno assomigliato alla volpe sarà per la falcata prodigiosa, pel volo del tuo passo che unisce e che divide, che sconvolge e rinfranca il selciato (il tuo terrazzo, le strade presso il Cottolengo, il prato, l’albero che ha il mio nome ne vibravano felici, umidi e vinti) – o forse solo per l’onda luminosa che diffondi dalle mandorle tenere degli occhi, per l’astuzia dei tuoi pronti stupori, per lo strazio di piume lacerate che può dare la tua mano d’infante in una stretta; se t’hanno assomigliato a un carnivoro biondo, al genio perfido delle fratte (e perché non all’immondo pesce che dà la scossa, alla torpedine?) è forse perché i ciechi non ti videro sulle scapole gracili le ali, perché i ciechi non videro il presagio della tua fronte incandescente, il solco che vi ho graffiato a sangue, croce cresima incantesimo jattura voto vale perdizione e salvezza; se non seppero crederti più che donnola o che donna, con chi dividerò la mia scoperta, dove seppellirò l’oro che porto, dove la brace che in me stride se, lasciandomi, ti volgi dalle scale? (da Tutte le poesie, Mondadori, Milano 1990)

LIDO DI CLASSE

PORTO CORSINI

Il festival Naturae tra film, eventi e una giornata dedicata a Gugù

Quattro appuntamenti con la scrittura Si comincia con Claudio Panzavolta

Anticipato ormai da qualche settimana da escursioni, laboratori e iniziative è in programma anche quest’anno a Lido di Classe il Festival Naturae: l’appuntamento, giunto alla settima edizione, nato con l’obiettivo la valorizzazione dell’ambiente naturale della località turistica. Si entra nel vivo della programmazione martedì 29 luglio e fino a domenica 3 agosto il Festival propone sei giornate di eventi e la sera l’Arena proporrà pellicole a tema. La presentazione ufficiale del Festiva si terrà lunedì 28, quando sul Palco del Comitato Cittadino di Piazzale Caboto si consegnerà il “Premio alla fedeltà turistica” prima del concerto dei Musicanti di San Crispino. Poi, da martedì 29, cominciano gli eventi veri e proprio tra cui, martedì 29, “Sewing”, sfilata di moda con abiti tratti da materiali di recupero; mercoledì 30 due gli incontri con gli autori (alle 10 alla Casina della Forestale nella terza traversa con Paolo Briganti e Mirella Cenni e alle 18 l’aperitivo con l’autore al Bar Luvarara su Pomposa con Lucio Scardino. Giovedì 31 è dedicato alla contessa ravennate Augusta Rasponi del Sale, nel 150° anniversario della nascita: “Gugu, un’oca… di Classe”. Al Piccolo Principe è invece dedicata la giornata di venerdì 1, con vari eventi chiusi dallo spettacolo serale “Volovia” con Vittorio Bonetti ed Eliseo Dalla Vecchia. Sabato 2, nel pomeriggio un’escursione di “dog trekking” e, dalle 18 alle 24, il “Bio Festival Naturae” (in programma anche domenica); infine, per domenica 3, il tradizionale concerto alla foce del Bevano, alle 17, con il duo “Chordae Vocalis”. Programma completo su www.festivalnaturae.it.

Prende il via mercoledì 30 luglio a Porto Corsini una rassegna di quattro incontri con l’autore nella piazzetta di via Po. Si comincia con lo scrittore Claudio Panzavolta e il suo bel libro d’esordio L’ultima estate al bagno Delfino (edizioni Isbn), romanzo ambientato a Marina Romea. Lunedì 4 agosto alle 21 sarà la volta del ravennate Massimo Padua con il suo romanzo A un passo della luna piena (Fernandel) mentre venerdì 8 agosto Goralda Gori presenta il suo ultimo romanzo Il condominio della puaura (Sbc Edizioni). Dopo l’esordio con Oscuro delitto a Porto Corsini l’autrice ritorna con un giallo nella Ravenna degli anni Sessanta. Introduce Elisabetta Gulli Grifoni.

Ultimo appuntamento giovedì 14 agosto alle 21 con Giorgio Caponetti presenta il suo ultimo romanzoVeniva da lontano (Marcos Y Marcos) in cui l’autore, amante dei cavalli e della cultura classica, narra di Alvise Pavari del Canal, emigrato da Venezia a Tuscania per rivedere un amico etruscologo. Dovrà scoprire un assassino celato dietro appunti misteriosi che rimandano a Virgilio. Nelle serate del 30 luglio, 4 e 14 agosto gli autori saranno presentati e intervistati da Nello Agusani. Tutti gli incontri sono alle 21 a ingresso gratuito nella sala del Pd. L’iniziativa è organizzata da Pro loco di Porto Corsini insieme a Libreria Tarantola.

La spiaggia libera di Lido di Classe, tra le bellezze naturali del luogo

La copertina del romanzo di esordio di Claudio Panzavolta, ospite il 30 luglio a Porto Corsini

RUBRICHE

CULTURA

RAVENNA &DINTORNI 24/7 2014

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FULMINI E SAETTE

NDL - NOTA DEL LETTORE

di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

Un’estate di racconti tra Puglia e Sedaris di Federica Angelini

Semprenero, Piallassa Baiona – Marina Romea VISIBILI E INVISIBILI

Cattivi vicini: tra fenomeno Apatow e il difficile passaggio ai 40 anni di Francesco Della Torre

Cattivi vicini (di Nicolas Stoller, 2014) Una bellissima coppia di sposi novelli (il “solito” Seth Rogen e la bellissima Rose Byrne) con tanto di neonata si trasferiscono in un quartiere piuttosto tranquillo, fino all'arrivo dei nuovi vicini, una terribile confraternita, tra le più rumorose e distruttive d'America. Qualcuno, con simpatia ed eccessiva approssimazione, ha già battezzato il film “Apatow contro Animal House”, e se il paragone col mitico film di John Landis appare un po' azzardato ma chiaro, ancora una volta va spiegato in Italia il cosiddetto “fenomeno Apatow”, che negli Usa è legge, ma da noi è niente. Judd Apatow è un produttore e regista e le commedie da lui scritte, prodotte o dirette, uniscono divertimento spesso demenziale a una morale puntuale, leggera, ma sempre presente. Inoltre, racconta spesso del doloroso passaggio ai 40 anni. Tra i titoli più famosi, Molto incinta, 40 anni vergine, Strafumati, Suxbad 3 menti sopra il pelo, Questi sono i 40, e così via. Il team si allarga a una serie d'attori abbastanza ristretta, che con lo stesso Apatow e la crew che lavora ai film, hanno formato da una parte un gruppo di amici artisti, dall'altra una sorta di genere cinematografico, non certo nuovo, ma con caratteristiche ben precise. Per testare quanto siano amici, guardate l'allucinante Facciamola finita, dove gli attori interpretano loro stessi; per cogliere quanto il genere Apatow sia diffuso, basta guardare commedie come questa, dove il citato regi-

PICCOLA STRUTTURA

sta ispiratore non è assolutamente presente. Per approfondire, anzi allargare questa panoramica sul genere comico americano, va citato per l'ennesima volta il film “rivoluzionario” Una notte da leoni, che ha imposto il party movie come vera ventata di aria fresca nel cinema di genere e ha prodotto una serie infinita di cloni più o meno fedeli, il più interessante e originale dei quali si chiama Project X. Bene, dopo questa logorroica ma utile panoramica sugli ultimi anni del cinema demenziale a stelle e strisce, possiamo dire che Cattivi vicini fa “ancora” ridere.

Intanto il film affronta e vince una sfida, quella tra il veterano di Apatow Seth Rogen, contro il divo Zac Efron, che finalmente “esce” dall'High School Musical per acquisire una personalità attoriale indipendente, qui utilizzato come capo della confraternita. In seconda battuta, la storia spreme ulteriormente tutte le fonti citate e non dice davvero nulla di nuovo in tema, ma la scrittura è furba, non rischia e questo fa sì che fortunatamente si ride ancora, e pur continuando su un percorso senza pretese di originalità pian piano focalizza il suo obiettivo sulle tematiche “apatowiane”, che gravitano sulla difficoltà di accettare i propri quarant'anni, visti come età in cui le notti da leoni sono da lasciare alle spalle. Un film complessivamente innocuo, che resta impresso nello spettatore grazie ad alcune gag davvero azzeccate, su tutte la festa a tema Robert De Niro (che potete già pregustare su youtube, rovinandovi così il film).

Il film esce nelle sale il 20 agosto, si spera in piena estate (se verrà) e a giornale in vacanza: unica preoccupazione è costituita dal doppiaggio, perchè alcune battute sono davvero difficili da rendere nella nostra lingua.

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LE PORTE BLINDATE

SEN.T.IN.EL: L’ALLARME L’ALLARME ATTIVO ATTIVO SEN.T.IN.EL: NEL CUORE DELLA PORTA NEL CUORE DELLA PORTA

Dunque volevo scrivere di questo scrittore che ho scoperto grazie a un incontro sulla spiaggia per presentare il suo ultimo libro. È Omar Di Monopoli che era al Molo TreZero in una delle mille freddissime sere di questa estate e che lì ha toccato con mano il suo libro fresco di stampa... Una raccolta di racconti nel suo stile che, ho scoperto, viene definito vagamente “western”, lui ha questo mito della letteratura del sud statunitense che mescola all’elemento noir e grottesco con l’effetto di scrivere storie pazzesche, con personaggi che definire disadattati sarebbe un eufemismo, in famiglie violente, comunità intrise di odio e rancori, giovinezze spezzate, corpi derisi. In tutto questo, riesce a fare (anche) molto ridere. Ma tutti questi ingredienti che potrebbero (ed è sicuramente il rischio che maggiormente corre) portare a un stile un po’ di maniera, sono raccontati con una lingua che incanta, densissima, a tratti faticosa. Un mix di dialetto salentino e di italiano forbito a tratti aulico che non disdegna la poesia. Una meraviglia. Una sovrabbondanza a cui non siamo abituati, una, oserei dire, spavalderia (linguistica) davvero mirabile. Questa raccolta di racconti arriva dopo tre romanzi, ma in un certo senso è un romanzo in sé anche se le storie cambiano di epoca, ambientazione, genere, il loro perimetro poetico è chiarissimo e il medesimo (oltre che quello geometrico). Storie per chi è in cerca di emozioni forti e non certo del libro in cui ritrovare la propria quotidianità (se quella dei protagonisti è la vostra quotidianità siete probabilmente semi-analfabeti). Se poi avete deciso che questa è l’estate del racconto, altra raccolta imperdibile è quella appena uscita per Mondandori di quel genio assoluto e cristallino di David Sedaris. Il quale peraltro potrebbe inserirsi nel famoso dibattito in corso in Italia sulla cosiddetta “autofiction”. Sedaris ne è un maestro, riesce a trasformare pressoché qualsiasi episodio della sua esistenza, dall’aggressione alla sorella alla visita dal dentista, in materiale letterario. E questo attingendo dall’infanzia alla giovinezza all’attuale maturità. Roba che fa ridere, moltissimo, che fa pensare alla nostra contemporaneità e alle sue contraddizioni, che ci fa conoscere l’America di oggi (da uno che passa gran parte del suo tempo all’estero), ma anche che racconta sentimenti universali, rapporti archetipici (su tutti quello con il padre e la madre), le paure di invecchiare o di non essere amati. Ai testi dove il protagonista è appunto Mr Sedaris, ce ne sono altri di satira di costume (i meno imperdibili, per la verità) su vari temi tra cui, particolarmente di attualità in questi giorni da queste parti, quello della legge che ha permesso le nozze gay nello stato di New York. Ah sì, perché Sedaris è gay, da anni felicemente fidanzato con Hugh a cui regala gufi impagliati per San Valentino. Ed è questa, nella loro vita, l’unica cosa strana.

Martedì 29 luglio, ore 21.30 Jeudì 24 Giovedì 24 luglio, ore 21.30

Paolo Morini: E pare stella che tramuti loco... Le stelle cadenti di Agosto

Sara Ciet: Les étoiles des poètes: de Rimbaud à Baudelaire à Luminet (Le stelle dei poeti: da Rimbaud a Baudelaire a Luminet)

Am Donnerstag 31.- Giov.31, ore 21.30

Conférence en langue française Conferenza in lingua francese

Vortrag in deutscher Sprache - Conferenza in lingua tedesca

Sara Ciet: Der Sternenhimmel im Sommer (Il cielo estivo)

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 sito: www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Si consiglia la prenotazione

RAVENNA &DINTORNI 24/7 2014

20 CINEMACITY Ravenna

Blue Jasmine

Programmazione dei film in sala

di Woody Allen sab.: p.u. 21.30

Apes Revolution Il pianeta delle scimmie

Philomena

di Matt Reeves Proiezione in 3D mer.: p.u. 20.40 Proiezione in 2D mer.: p.u. 21.05

di Stephen Frears dom. e lun.: p.u. 21.30

Una notte in giallo

A proposito di Davis

di Steven Brill gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 20.30-22.40; dom.: 18.30-21.10

di Joel & Ethan Coen mar. e mer.: p.u. 21.30

DA GIOVEDÌ 24 A MERCOLEDÌ 30 LUGLIO

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Provetta d’amore di Jay Chandrasekhar gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 20.30-22.35; dom.: 18.20-21.10

Anarchia - La notte del giudizio

offerta valida presentando questo coupon

di James DeMonaco gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.25; ven. e sab.: 20.30-22.45; dom.: 18.25-21.15

Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée gio.: p.u. 21.30

X-Men Giorni di un futuro passato di Bryan Singer ven.: p.u. 21.30

Ravenna - via A. Oriani 34 tel 0544.1740058 - cell 393.7990975

22 Jump Street

ARENA DEL SOLE Lido di Classe

Una piccola impresa meridionale di Rocco Papaleo sab.: p.u. 21.30

di Phil Lord, Christopher Miller gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.20-22.45; dom.: 18.35-21.15

con sottotitoli in italiano) lun., mar. e mer.: p.u. 21

Transformers 4 L’era dell’estinzione

ROCCA CINEMA Ravenna

di Michael Bay Proiezione in 3D gio., lun., mar. e mer.: p.u.

21.15; ven. e sab.: 19.50-23; dom.: 18-21.15 Proiezione in 2D gio., lun., mar. e mer.: 20.4021.05-21.30; ven. e sab.: 20.40-21.15-22.35; dom.: 17.50-18.20-20.40-21.05-21.30

La vita di Adele (v.m. 14)

Mai così vicini

di Abdel Kechiche ven.: p.u. 21.30

12 anni schiavo di Steve McQueen gio.: p.u. 21.30

di Rob Reiner gio., lun. e mar.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.40-22.45; dom.: 16.25-21.15

Le meraviglie di Alice Rohrwacher sab.: p.u. 21.30

gio., ven. e sab.: 20.20-22.40; dom.: 16-18.15-20.20-22.40; lun., mar. e mer.: p.u. 22.40

di Martin Scorsese sab.: p.u. 21.30

Transformers 4 L’era dell’estinzione

di Alfonso Cuaron dom.: p.u. 21.30

di Michael Bay Proiezione in 3D fer. e sab.: p.u. 20.45; dom.: 17.40-20.45 Proiezione in 2D gio., ven., sab., lun. e mar.: 20.20-21.15-22.10; dom.: 15.45-17.10-18-20.2021.15-22.10; mer.: p.u. 20.20

Le origini del male di John Pogue ven., sab., dom., lun. e mar.: p.u. 20.15

Il Magico Mondo di Oz di Dan St. Pierre, Will Finn dom.: p.u. 16.10

ogni venerdì

Maleficent di Robert Stromberg Proiezione in 2D dom.: p.u. 15.50

Provetta d’amore

RISTORANTE - PISCINA

di Jay Chandrasekhar gio., ven. e sab.: 20.40-22.40; dom.: 16.10-18.10-20.40-22.40; lun., mar. e mer.: p.u. 20.40

Nymphomaniac vol. 1 (v.m. 14) di Lars Von Trier dom.: p.u. 21.30

Gravity

Sole a catinelle di Gennaro Nunziante lun.: p.u. 21.30

Bianco, rosso e Verdone di Carlo Verdone lun.: p.u. 21.30

Nymphomaniac vol. 2 (v.m. 18) di Lars Von Trier lun.: p.u. 23

Oh Boy, un caffè a Berlino di Jan Ole Gerster mar.: p.u. 21.30

Le avventure di Zarafa di Rémi Bezançon, Jean-Christophe Lie mar.: p.u. 21.30

Two mothers di Anne Fontaine mer.: p.u. 21.30

Solo gli amanti sopravvivono di Jim Jarmusch mer.: p.u. 21.30

ARENA SPADA Brisighella

ARENA JOLLY Russi

Gigolò per caso di John Turturro ven.: p.u. 21.30

Jersey Boys

di Clint Eastwood lun.: p.u. 21.15

Still life di Uberto Pasolini mer.: p.u. 21.30

LUGOCINEMA Lugo

Zoran, il mio nipote scemo

ARENA CINEMA Massa Lombarda Nebraska

di Matteo Oleotto ven.: p.u. 21.30

di Tom Berninger gio.: p.u. 20.20

di Alexander Payne gio.: p.u. 21.30

Tutta colpa di Freud

RISTORANTE PIZZERIA SEMPRE APERTO A PRANZO E CENA - SI CONSIGLIA LA PRENOTAZIONE

Il musical da Broadway: Romeo e Giulietta

Philomena

di Paolo Genovese sab.: p.u. 21.30 (gratuito)

MARINA DI RAVENNA VIALE DELLE NAZIONI 40 tel. 0544 530186 - 347 5313967

di David Leveaux (versione in inglese con sottotitoli in italiano) lun., mar. e mer.: p.u. 20.45

di Stephen Frears mer.: p.u. 21.30

Frozen - Il Regno di ghiaccio

Mistaken for strangers The National

Specialità di pesce - Piatti della tradizione romagnola - Pizzeria

www.bagnolucciola.it

di John Pogue gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.20; ven. e sab.: 20.30-22.45; dom.: 18.30-21.20

di Spike Jonze dom.: p.u. 21.30

Insieme per forza - Blended

Ida

Lei

di Frank Coraci gio., lun. e mar.: p.u. 21.15; ven. e sab.: p.u. 20.20; dom.: p.u. 18.30

di Pawel Pawlikowski lun.: p.u. 21.30

Tutte contro lui

di Felix Van Groeningen mar.: p.u. 21.30

Alabama Monroe

di Nick Cassavetes ven. e sab.: p.u. 22.50; dom.: p.u. 21.05

Molière in bicicletta

Jersey Boys

di Philippe Le Guay mer.: p.u. 21.30

di Clint Eastwood ven. e sab.: p.u. 22.35; dom.: p.u. 21.10

CINEDREAM Faenza

Maleficent di Robert Stromberg Proiezione in 2D ven. e sab.: p.u. 20.25; dom.: p.u. 18.30

Mistaken for strangers The National di Tom Berninger gio.: p.u. 21.10

Il musical da Broadway: Romeo e Giulietta di David Leveaux (versione in inglese

Belle & Sebastien

Monuments Men

di Nicolas Vanier gio.: p.u. 21.30

di George Clooney lun.: p.u. 21.30

Cars

Zoran, il mio nipote scemo

Snowpiercer

di John Lasseter ven. e sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18-21.15

di Matteo Oleotto ven.: p.u. 21.30 (incontro con il regista)

di Bong Joon-ho mer.: p.u. 21.30

Il Signore degli Anelli Il ritorno del Re

Nymphomaniac vol. 2 (v.m. 18) di Lars Von Trier mar.: p.u. 21.15

Sherlock Holmes A Game of Shadows di Guy Ritchie mer.: p.u. 21.15

di Matt Reeves Proiezione in 3D mer.: p.u. 20.15 Proiezione in 2D mer.: 21-22.45

ARENA BORGHESI Faenza

Anarchia - La notte del giudizio

di Clint Eastwood gio.: p.u. 21.30

22 Jump Street di Phil Lord, Christopher Miller

RISTORANTE & PIZZERIA

di Peter Jackson lun.: p.u. 21.15

Apes Revolution Il pianeta delle scimmie

di James DeMonaco fer. e sab.: 20.30-22.40; dom.: 16-18-20.30-22.40

di Chris Buck, Jennifer Lee dom.: p.u. 21.30

di Alice Rohrwacher gio.: p.u. 21.15

Le meraviglie

Le origini del male

ARENA DELLE CAPPUCCINE Bagnacavallo

Jersey Boys

La mafia uccide solo d’estate di Pif ven.: p.u. 21.30

CUCINA TIPICA ROMAGNOLA APERTO PRANZO E CENA - CHIUSO IL MERCOLEDÌ

Cervia - via Caduti per la Libertà 85 tel. 0544.1692831 ristorante.lafontanina@virgilio.it

Lunedì sera

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The Wolf of Wall Street (v.m. 14)

INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Rocca Cinema Ravenna, Rocca Brancaleone, cell. 331 4709412 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033

Arena Borghesi Faenza, viale Stradone, tel. 0546 663568 Arena Spada Brisighella, via Spada, tel. 0546 22367 Arena Cinema Massa Lombarda, c/o Museo della Frutticoltura Bonvicini via

Amendola 40, tel. 329 2054014 Arena delle Cappuccine Bagnacavallo, via Berti 6, tel. 329 2054014 Arena del Sole Lido di Classe, via Marignolli 26, tel. 0544 939942

Arena Jolly Russi, via Saffi 4 Lugocinema Lugo, Area Parco del Lago, rotonda via Piratello/via Quarantola, tel. 0546 660220.

JUNIOR SOLIDARIETÀ

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SPETTACOLO

CONTINUA LA RACCOLTA

La fantasia in scena tra le vie di Casola Valsenio

DI ZAINI E GREMBIULI PER LA SCUOLA

Per la campagna “Tutti i bambini vanno a scuola!”anche nel mese di luglio sarà possibile donare zaini e grembiuli usati, che non si utilizzano più, per le famiglie in difficoltà.

Chi volesse aderire potrà portare zaini e grembiuli nella sede del Centro di ascolto diocesano della Caritas, dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12. Per scaricare è possibile entrare nel parcheggio interno in via Port'Aurea di fronte al tabaccaio, appena svoltato da piazza Duomo.

Il materiale raccolto sarà riportato a buon uso con la collaborazione dei volontari della Croce Rossa, del Dormitorio Re di Girgenti e del gruppo sartoria di Auser.

Il Punto d’incontro ai Cappuccini provvederà invece alla distribuzione.

L’iniziativa verrà proposta anche per il prossimo anno scolastico con le stesse modalità, che prevedono a partire dal mese di agosto la raccolta di fronte ai supermercati di materiale scolastico da destinare ai ragazzi le cui famiglie non se ne possono permettere l’acquisto.

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Il 25 luglio si svolgerà a Casola Valsenio l'ultimo appuntamento con il Mercato della Fantasia, un nuovo progetto di teatro, musica, narrazione e "bancarelle tematiche" che coinvolge grandi e piccoli. Un'idea per trascorrere una serata ad ascoltare fiabe, girare sul carretto della Fattoria Ambulante di Tinto, ammirare le acrobazie di Skizzo & Jf e di Michael Capozzi e andare a teatro in Piazza Sasdelli a partecipare allo spettacolo Il Castello di Tremalaterra della Compagnia Aprisogni di Treviso (alle 21.30). L'ingresso é gratuito , anche per chi vuole diventare protagonista della serata allestendo una bancarella a tema ( info e regolamento su Facebook Casola é una Favola e www.teatrodeldrago.it).

TEATRO

Una Cenerentola antica nella Molinella A Brisighella racconti e guardiani di parole Ancora spettacoli per ragazzi nei teatri della provincia. Lunedì 28 luglio, ultimo appuntamento con il Teatro Ragazzi nella Molinella. Alle 21.15 la compagnia Oltreilponte Teatro presenterà, in Piazza Nenni, la pièce La gatta Cenerentola (nella foto), scritta da Valentina Diana insieme all’interprete e regista Beppe Rizzo. Tutti conoscono la storia di Cenerentola, ma pochi sanno che ne esiste una versione più antica, italiana, che ha come protagonista una bambina di nome Zezolla. A darle vita un progetto che nasce con l’idea di cercare un nuovo modo per raccontare la fiaba italiana attraverso il teatro dei burattini, nel tentativo di avvicinare queste tradizioni di origine popolare al pubblico contemporaneo. La Gatta Cenerentola si ispira a una delle fiabe de Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (1634), fondamentale per essere una tra le più antiche e coerenti registrazioni del narrato popolare italiano di tradizione orale. L’allestimento coniuga la presenza di due narratori a quella di pupazzi e figure animate, con il coinvolgimento del pubblico attraverso musica e canzoni (Biglietti: 3 euro). Giovedì 31 luglio invece l’appuntamento è a Brisighella alle 21.15 con la compagnia Nonsoloteatro con lo spettacolo Ernesto Roditore, guardiano di paroledi e con Guido Castiglia, al Teatro di via Spada a Brisighella dove giovedì 24 luglio sarà invece di scena La notte dei racconti di Ferruccio Filipazzi con le suggestive immagini di sabbia e acquerello di Massimo Ottoni.

BURATTINI FAGIOLINO AI GIARDINI E AL VALTORTO Ai giardini pubblici di Viale Baldini a Ravenna, mercoledì alle 21 nuovo appuntamento con il teatro di figura realizzato in collaborazione con Teatro del drago, di scena i burattini di C. Waldo per Sganapino fa la barba ai morti. All’arena estiva del Valtorto, invece, per “Burattini alla riscossa” giovedì 24 luglio la compagnia Le Teste di Legno propone Fagiolino e il canto del diavolo mentre il 31 luglio Luca Ronga / La Bagattella presenta Le guaratttelle di Pulcinella.

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GUSTO

VIAGGI CULINARI

Alacce salate, cibo dei marinai di Chiara Bassi www.rossocorsa.ra.it Lampedusa. Nelle isole siciliane si vive del mare e dei suoi frutti. In passato i pescatori di spugne partivano in barca avventurandosi in battute di pesca che duravano anche novanta giorni e li portavano a sfiorare le coste della Tunisia. Nelle loro lunghe spedizioni si nutrivano di cibi come gallette, vino e pesce conservato (tra cui le alacce salate).

Le alacce, nome locale della Sardinella aurita, (ovvero la sarda), vengono ancora oggi conservate come allora, anche se per gusto e non più per necessità. La procedura di salagione è tipica delle coste del mediterraneo: ancora a bordo delle barche dei pescatori, le sarde sono private della testa e poste in cestelli dove sono lasciate spurgare coperte di sale. Successivamente vengono lavate e disposte a strati, alternati con abbondante sale grosso, in grandi recipienti di legno. Sopra al recipiente, colmo e chiuso da un coperchio, viene posto un peso (originariamente di tufo, oggi in cemento) per pressare al meglio il pesce.

Trascorsi sei mesi, i pesci vengono sciacquati, puliti e sfilettati. Possono essere gustate così come sono, ma spesso la conserva viene completata ponendo il pesce sott’olio, peperoncino e capperi, oppure con olio, aglio, peperoncino e prezzemolo o ancora con olio, mandorle e pomodori Pachino. Compatte, consistenti, saporite, profumate ed aromatiche le alacce siciliane conservano integra la meravigliosa fragranza del mare.

Una ricetta? Provate a gustarle al naturale, come nella più antica tradizione locale. Semplici da preparare, abbiate la cura di servirle a temperatura ambiente ed accompagnarle ad una salsa agrodolce.

Un vino? Parola d’ordine è sgrassare! Non vi proporrò tuttavia la solita bollicina, ma un vino di quella splendida regione del nord opposta alla Sicilia: della doc Collio, il freschissimo Sauvignon di Marco Felluga, annata 2010, 13%. Note di salvia si uniscono alla piacevole acidità del peperone e dei fiori di sambuco.

BRODETTO Via Metelli, 1 - BRISIGHELLA

COSE BUONE DI CASA

DEGUSTAZIONI SFIDA FRA LE BOLLICINE DI CESARINI SFORZA VILLA RINALDI AL CAFFÉ FERRARI

E

Si rinnova al Caffè Ferrari il frizzante appuntamento con la degustazione dell’eccellenza degli spumanti italiani.

Questa volta la serata – in programma venerdì 25 luglio – sarà riservata a un confronto “al buoio” fra due prestigiose etichette: Cesarini Sforza e Villa Rinaldi. Quattro i vini proposti in assaggio: Tridentium Brut Trento doc e Tridentium Risesrva esxtra Brut Trento doc per la cantina Cesarini Sforza, e Rinaldi Premiere Brut e Gran Cuvvée Blanc Brut per Villa Rinaldi. La degustazione, con inizio alle 19, sarà accompagnata da un ricco buffet di piatti e stuzzicherie. Attorno alle 21, come di conusueto, verranno estratti fra i partecipanti premi ricordo quali visite guidate alle cantine in lizza, bottiglie di pregio e gadget del mondo del vino. Costo 15 euro. Prenotazioni 0544 213038 robertasavigni@icloud.com

MISTERO A TAVOLA AL VILLAGGIO DEL FANCIULLO DI PONTE SI MANGIA PER RISOLVERE UN DELITTO

NUOVO

Giovedi 24 luglio, alle ore 21, al Villaggio del Fanciullo di Ravenna (via del Pino 102/104 al quartiere Ponte Nuovo) torna la “Cena con delitto”, occasione per intrecciare buona tavola e brividi di divertimento. L’evento è organizzato dalla Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo, la cena è preparata dagli chef del lub Arti e Mestieri. Al di là dei crimini che dovranno essere risolti dei commensali in tavola sarà proposto un menù con antipasto, due primi, un secondo, due contorni e un dessert. Acqua, vino (grazie allae cantine Cevico) e caffé inclusi nel prezzo. Per info e prenotazioni tel. 393 2021941.

LA FESTA PD

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INFO PROM

A Villafranca di Forlì il meglio della gastronomia romagnola Dal 25 luglio al 4 agosto a Villafranca di Forlì (in via XIII novembre 127) tutte le sere, spettacoli, animazioni e intrattenimenti danzanti con le migliori orchestre romagnole, il festival delle voci nuove e piano bar.

Ma sopratuuto, negli stand gastronmici, il meglio dei piatti tipic romagnoli con le minestre fatte in casa dalle azdore: cappelletti e tagliatelle, ma anche carne alla brace, pesce fresco e pizzeria.

Dalla Puglia ecco le classiche orecchiette con le cime di rapa di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

Sono in Puglia e mi appresto a gustare un fumante piatto di orecchiette con le cime di rapa e mi sembra piacevole condividere con voi la ricetta.

Ingredienti per 6 persone: orecchiette fresche o secche, se fresche 500 gr. altrimenti 350 gr., 1 kg. di cime di rapa, uno spicchio d'aglio, 3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, un pizzico di peperoncino, 8 filetti di acciughe sott'olio.

Preparazione: pulite le cime di rapa, separate le foglie dalle cime e in una pentola bollite in acqua salata le foglie con le orecchiette. In una padella mettete l’olio, lo spicchio d'aglio e fate soffriggere, poi aggiungete l'aglio e assieme ai filetti di aggiughe a pezzettini. Dopo circa 8 minuti aggiungete le cime nell'acqua di cottura della pasta, aspettate alcuni minuti, poi scolate è versate nella padella, spolverate con un pizzico di peperoncino in polvere, mescolate velocemente e, se necessario, mettete un poco di acqua di cottura. Servite subito ben calde.

LO STAPPATO

Lambrusco di Sorbara Garuti, un vino da tutto pasto di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Affezionati del buon vino, oggi assaggiamo un “Lambrusco di Sorbara Secco Rosà” dell’azienda “Garuti”.

Un vino dal bel colore rosa salmone, dal naso composto e delicato. Tenue, e profuma di rose, viole e piccola frutta rossa. Erbe aromatiche sul finale con sottili ricordi di alloro. Bocca fresca, carbonica sottile e cremosa perfettamente intessuta nel vino. Finale di agrumi.

Qualche ritorno metallico. Secco. Tannino fine e ben diffuso. Un lambrusco da tutto pasto, per chi ama le belle sensazioni acide che solo un “Lambrusco di Sorbara” può dare.

PRODOTTI TIPICI A SETTEMBRE IN PIAZZA DEL POPOLO “TRAMONTO DIVINO” Farà tappa per la prima volta a Ravenna “Tramonto DiVino”, il viaggio in compagnia dei migliori vini e dei migliori prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna. Appuntamento il 19 settenbre in Piazza del Popolo fra degustazionidi vini (si tratta di centinaia di etichette del territorio) e specialità gastronomiche in abbinamento.

SALUTE IL DIBATTITO

Incontro di chiarimento tra sindacati e conferenza territoriale su distretti e nomine

ARIETE La stanchezza si farà sentire, ma grazie ad un Giove fantastico riuscirete a concretizzare ogni buon proposito. Fine settimana all’insegna di viaggi e vantaggi, anche in senso di fornicazione, forse un po’ troppo meccanica, ma comunque ben oliata, come un’autovettura che ha superato il collaudo.

TORO Lavoro, colloqui e alleanze fruttano ma non spremete i coyotes dei collaboratori nel passaverdure se vi sembrano distratti. Forse stanno pensando alle ferie e voi dovreste essere meno stakanovisti. Nel fine settimana l’amor-sex sarà leggermente più appassionante dei programmi televisivi estivi.

GEMELLI Giovedì e venerdì potreste far crescere gli zebedei persino agli eunuchi tanto sarete distratti.

Non è che la buona volontà non vi manchi, ma la disperdete nelle cose inutili, specie in famiglia. Cercate una via di mezzo se non volete fare danni. Fine settimana ideale per i singles in cerca di avventure.

CANCRO Con la Luna nel segno giovedì e venerdì l’umore si risolleva e voi siete pronti a resettare ciò che non va per concentrarvi sui programmi delle vacanze. Ma non fate il broncio con familiari e partner se non saranno d’accordo con le vostre scelte. Pensate a divertirvi, anche in senso suino.

LEONE Le giornate migliori nel fine settimana quando non scasserete i coyotes ai colleghi e gli amici che sono partiti in vacanza. Negli altri giorni il vostro umore sarà un continuo tira e molla, forse per via del caldo che fa brutti scherzi: state calmi e non affogate nessuno nel mare Adriatico.

VERGINE Cercate di non intestardirvi sulle vostre posizioni e di ascoltare le rimostranze del partner che lamenta la vostra assenza. Mediate e trovate una soluzione a basso consumo energetico, così da preservare la vostra energia erotica nel fine settimana e mostrate il vostro punto c da primate.

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L’ESTETISTA RISPONDE

Ausl Romagna: incarichi transitori La costituzione formale dell’Ausl unica dal primo gennaio 2014 deve in effetti ancora concretizzarsi in molti aspetti organizzativi e desta più di un allarme. Tra le preoccupazioni dei sindacati (e non solo), per esempio, c’era l’ipotesi che si potesse assistere a un aumento delle figure dirigenziali, con conseguenti costi, e si chiedevano anche certezze in termini di organizzazione territoriale. E anche di questo si è parlato nell’incontro di lunedì 21 luglio tra Cgil Cisl Uil di Ravenna, Cesena, Forlì, Rimini ed i rappresentanti dell'Ufficio di Presidenza della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria della Romagna.

«In particolare – scrivono i sindacati in una nota congiunta al termine dell’incontro – si è convenuto di sviluppare il tema del nuovo ruolo dei Distretti sanitari, che dovranno essere rafforzati in termini economici, di responsabilità, governo ed erogazione dei servizi sul territorio, per mantenere un forte collegamento con le istanze locali».

Successivi temi poi oggetto di confronto saranno la valutazione delle linee di sviluppo della rete ospedaliera, dell’implementazione delle strutture di prossimità e la verifica delle risorse economiche e professionali attribuite dalla Regione, in coerenza con quanto convenuto e definito nella legge .

«Non vi è dubbio che criteri ed assetti organizzativi siano urgenti – scrivono ancora i sindacati – ma la pre-

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Una veduda dell’ospedale di Ravenna

matura conclusione della legislatura regionale, con le dimissioni del presidente Errani, porterà ad un periodo di “normale amministrazione” a livello regionale ma l’assetto dell’Azienda sanitaria più grande e complessa della Regione pensiamo debba avere un interlocutore istituzionale forte, sia in Romagna che in Regione».

Per quanto riguarda invece appunto la delibera del direttore generale, con la quale sono state individuate funzioni di coordinamento. Su solleci-

tazione dei sindacati, i rappresentanti della Conferenza territoriale socio sanitaria hanno confermato che si tratta di funzioni transitorie con incarichi a tempo determinato che non hanno ricadute di bilancio, né prefigurano la futura organizzazione aziendale. «I sindacati hanno ribadito che oltre a non avere ricadute sul bilancio la temporanea riorganizzazione della “Direzione Strategica” non può avere ricadute sul valore degli incarichi e quindi sui fondi contrattuali».

Consigli per esporsi al sole senza rischi a cura di Valentina Nannini

Stiamo entrando nel pieno dell’estate, con l’avvicinarsi del mese di agosto che è in genere quello che riserva le giornate più calde. Anche se spesso è facile lasciarsi prendere dalla voglia di crogiolarsi al sole, per assumere in fretta un bel colorito, è bene non trascurare mai le principali precauzioni. Anzitutto è meglio non esporsi nelle ore più afose, dalle 13 alle 16, per evitare i raggi solari più nocivi.

Val la pena anche di controllare quotidianamente l’indice di Uv, attraverso le pagine di previsione del tempo sui giornali: più è alto l’indice, più importante è proteggersi. Solo con l’uso di solari appropriati si prevengono i rischi del cancro alla pelle, si evitano arrossamenti ed eritemi, ma anche il foto invecchiamento della pelle. È importante scegliere e confrontare i solari in base al tipo di pelle (fototipo), di esposizione (mare, piscina, sabbia, etc.). Anche se si è già abbronzati o sia ha la pelle olivastra, è bene sempre esporsi con una protezione. Soprattutto quando il sole è al suo picco, meglio ancora indossare una t-shirt, un cappello a falda larga e gli occhiali da sole. Al Centro estetico Solidea è possibile richiedere una consulenza personalizzata e acquistare il solare più adatto alle proprie esigenze. Molto importante è poi anche l’utilizzo delle creme doposole che servono per tenere idratata la pelle.

Rita Fabbri e il suo staff vi aspettano al Centro estetico Solidea via Porto Coriandro 7c - Ravenna apertura dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), il venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì).

Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 www.centroesteticosolidea.it

BILANCIA Nonostante Venere e Mercurio vi gonfiano gli zebedei come materassini, Giove in Leone porta buoni propositi e progetti. Anche se i risultati tardano, concentratevi sulle cose più urgenti e lasciate il resto per settembre. Intanto, dedicate il fine settimana alla famiglia e soprattutto al partner.

SCORPIONE Nonostante l’estate avete ancora una buona energia, da non sprecare solo in noiose faccende di lavoro. A parte il fine settimana, a rischio di scivoloni sulla famigerata buccia di banana, negli altri giorni potrete dedicarvi ai tanti pretendenti che mirano anche solo al vostro corpo.

SAGITTARIO Giove vi sostiene e attende l’arrivo del Sole di piena estate. Potete rimboccarvi le maniche e concludere tutto prima delle ferie. Giovedì la giornata più complicata per una sovrapposizione di impegni dipendenti dalla vostra incapacità ad organizzarvi tenendo in conto le esigenze altrui.

CAPRICORNO A disturbarvi sarà l’impossibilità di poter gestire il vostro tempo in modo autonomo, soprattutto per via di certe rogne di lavoro che vi piomberanno fra capo e zebedei nel fine settimana. State calmi e, per chi può, evitate luoghi affollati di sconosciuti preferendo la compagnia degli amici fidati.

ACQUARIO Il lavoro procede senza ansie. Qualcuno sente già l’odore delle vacanze, qualcun altro l’odore di qualcos’altro, con risultati che sbalordiranno per il rendimento e le soddisfazioni, anche papillo-gustative. Attenzione solo nel fine settimana a non prendere di petto familiari e partner.

PESCI Con il sostegno di Mercurio e Venere venerdì ritrovate lucidità e buonumore, ma non il senso dell’umorismo. Non reagite come zitelle acide a chi, nel lavoro o nell’alcova, non vi gratificherà a sufficienza. Ora desiderate consensi ma alcuni di voi sanno essere obiettivamente poco simpatici.

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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 14 al 20 luglio 2014 Stazione

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

Rocca Brancaleone Via Caorle Zalamella Agglomerato di Ra.

Legenda IQA Buona

Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/.

L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in EmiliaRomagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

IN CANOA

Quando un nostro caro ci lascia, oltre alle pratiche relative al decesso, spesso occorre anche espletare le pratiche relative alla successione. Asppi di Ravenna è in grado di fornire un servizio appropriato a prezzi contenuti.

Basta prendere contatto con i nostri uffici di viale G. Galilei 81/83, anche telefonando allo 0544-470102 per avere informazioni o stabilire un appuntamento.

Per la successione occorre disporre della seguente documentazione: - Certificato di morte (Anagrafe).

- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (Anagrafe).

- Fotocopia del documento di identità e codice fiscale del defunto.

- Fotocopia del documento di identità e codice fiscale di tutti gli eredi.

- Visure catastali successive alla data del decesso (Asppi).

- Fotocopia atti di provenienza relativi ai beni immobili (fabbricati e/o terreni) posseduti dal deceduto.

- Per i terreni, certificato di destinazione urbanistica rilascia- Associazione sindacale to dal Comune dove è ubicato il piccoli proprietari immobiliari terreno (Ufficio urbanistica).

- Certificazione della banca o Ravenna V.le Galilei 81/83 0544 470102 della posta del patrimonio mo- tel. fax 0544 470075 biliare del defunto alla data del info@asppi.ra.it decesso. www.asppi.ra.it - Copia atti notarili relativi a do- Faenza Via Cavour, 25 0546 25807 nazioni poste in essere dal de- tel. faenza@asppi.ra.it ceduto nell'arco della vita.

Lugo Via Manfredi, 41 - Copia autentica di pubblicazio- tel. 0545 33356 ne del testamento in presenza di lugo@asppi.ra.it successione testamentaria.

SERVIZI AI SOCI - Atto di rinuncia all'eredità (re- - Gestione contratti locazione datto da un cancelliere del tri- - di Assistenza legale bunale o da un notaio), qualora - Consulenza condominiale una degli eredi non voglia ac- - Consulenza tecnica - Consulenza fiscale cettare l'eredità. e vendite da Per qualsiasi informazione con- - Affitti privato a privato tattare gli uffici Asppi di viale G. - Successioni Galilei 81/83 tel. 0544-470102 Dal 1980 a Ravenna

CENTRI ESTIVI

A Fior d’acqua sul Lamone Una Mattina di Giochi dal ponte della Romea alla foce prolunga le attività in agosto

TENNIS PROSEGUE IL MASTER ESTIVO, PROSSIMI APPUNTAMENTI DAL 2 AGOSTO In corso di svolgimento il Master di Tennis estivo targato Uisp. La competizione è aperta a tutti i tennisti amatori con regolare tessera UISP per l’anno in corso e alcune limitazioni per chi già partecipa a tornei della Federazione Tennis. Il circuito è composto da dieci tappe, solo singolare, che serviranno agli atleti per aggiudicarsi il punteggio necessario per partecipare al “Master finale” che si svolgerà il prossimo 15 settembre 2014 presso i campi del circolo tennis di Lugo.

Iniziato il 26 aprile scorso, la competizione è giunta all’8° tappa che ha preso il via il 19 luglio presso il Circolo Tennis di Piangipane. Prossimi appuntamenti dal 2 agosto presso il campi del CT Cesarea e il 30 agosto presso il Circolo Tennis di Lugo. Informazioni e iscrizioni si possono scaricare sul sito www.uisp.it/ravenna oppure www.uisp.it/bassaromagna

PATTINAGGIO CORSI PER I BIMBI AL PARCO DEL FAGIOLO La Nuova Rinascita Pattinaggio - Roller Ravenna organizza presso il Parco del Fagiolo di via Zalamella dei corsi di pattinaggio inline aperti a tutti i bimbi a partire dai 4 anni.

I corsi si terranno nelle giornate di lunedì e mercoledì dalle ore 18 alle 19, per partecipare occorrono i pattini e le protezioni, per le prime prove l’associazione è in grado di fornire il materiale gratuitamente.

Per informazioni: cell. 335 7287768 Davide o alla mail: nuovarinascita@virgilio.it www.facebook.com/nuovarinascita

Il Gruppo Canoa Ravenna parteciperà all’iniziativa “Vetrina al Mare” organizzata da Acque Terre e dalle Proloco di Marina Romea e Porto Corsini.

Nell’ambito di questa manifestazione il Gruppo canoa organizzerà “A Fior d’Acqua”, giro in canoa sul fiume Lamone, con percorso dal ponte della Romea alla foce, nel pomeriggio di domenica 27 luglio.

Il programma prevede il ritrovo alle ore 18 presso il Casetto Quattrocchi in via delle Valli Marina Romea e la partenza per le ore 18.30.

All’arrivo al Baretto sul Lamone sarà offerto un aperitivo a tutti i partecipanti.

Per aderire è necessario prenotarsi entro giovedì 24 giugno al cell. 340 8247708 oppure mail: gruppocanoaravenna@gmail.com Per chi ha una canoa propria e per chi è disponibile a trasportarsi la canoa la manifestazione è gratuita.

Ulteriori info su http://gruppocanoaravenna.blogspot.it/ Per informazioni su “Vetrina al Mare”: https://acqueterre.files.wordpress.com/2014/06/pro gramma_completo.pdf

Novità in vista per il centro estivo “Una Mattina di Giochi”: visto il successo del centro la Uisp ha deciso di prolungare l’attività. Il centro estivo, che doveva terminare l’8 di agosto, si protrarrà anche nelle settimane del 18-22 e 25-29 agosto 2014.

Le ultime due settimane di agosto saranno attivate solamente se ci saranno un numero minimo di iscrizioni e occorrerà prenotarsi anche telefonicamente entro venerdì 1 agosto.

Intanto prosegue l’attività di “Una Mattina di Giochi” presso il centro sportivo di via Falconieri a Ravenna e “Camp Uisp” in via della Vigna a Ponte Nuovo. Due offerte complete da lunedì al venerdì, una in centro città e una in periferia, in grado di soddisfare esigenze diverse. “Una Mattina di Giochi” è un centro estivo di mezza giornata fino alle 13 e da quest’anno, con proposta di pranzo fino alle 14.30, che terminerà venerdì 9 agosto.

I ragazzi saranno seguiti da personale qualificato e affronteranno attività di gioco, laboratori creativi e ogni giorno un mini corso di nuoto e giochi in acqua presso la piscina comunale. Il “Camp Uisp” di Ponte Nuovo, invece, offre una copertura fino alle ore 18 con pranzo e merenda incluso fino al 1 agosto. Oltre alle attività sportive e ricreative sono compresi trasferimenti, in autobus, al mare e al parco acquatico di Lido Adriano. Per aderire alle attività, prenotare presso l’ufficio Uisp di Ravenna via G. Rasponi 5, oppure contattare lo 0544 219724 oppure ravenna@uisp.it

SETTIMANALE

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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 24 luglio 2014

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