RAVENNA&DINTORNI
Foto di Adriano Zanni
A SCUOLA I NUMERI, I PROGETTI, LE SPERIMENTAZIONI, LE CARENZE E LE NOVITÀ PER I DOCENTI
SOCIETÀ
ECONOMIA
a pagina 4
Profughi: il sindaco vuole un limite Accolti nelle tende in via Romea i richiedenti asilo pachistani senzatetto ALL’INTERNO GLI ANNUNCI IMMOBILIARI da pagina 30
POLITICA
da pagina 9
a pagina 15
Intervista a Luca Mercalli, ospite del GdF MUSICA
a pagina 17
Accademia di Teatro Musicale Parola, Canto, Musica, Danza
Le stagioni di classica della Mariani LIBRI
LEZIONI GRATUITE DI PROVA
a pagina 20
Il programma di GialloLuna
a pagina 7
Le donne della sinistra e dei grillini per le elezioni
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OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 24/9 2015
L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
Accoglienza profughi, paletti a casa di altri
di Gianluca Costantini
Pd, se te lo chiede il Pri ci ripensi?
di Andrea Alberizia
Sono cinquecento al momento, ci si sta preparando per arrivare a settecento entro qualche settimana e nel futuro prossimo non si sa quanti potranno essere. La presenza di profughi sul territorio provinciale, inseriti ufficialmente nella rete di accoglienza nazionale coordinata dal ministero dell’Interno con le ripartizioni territoriali, in media è di una persona ogni ottocento residenti. In campo politico è una mina vagante: chi sta all’opposizione agita la clava, chi sta al governo spesso cerca di tenersene alla larga il più possibile. Gli ultimi episodi lo dimostrano. L’ultimo caso è l’albergo Marepineta a Marina di Ravenna (collegato alla parrocchia di don Ugo Salvatori a Ravenna) che ha comunicato alla prefettura la disponibilità di 77 letti per accogliere nuovi migranti. Il primo a urlare no è stato Alvaro Ancisi, consigliere comunale di opposizione e orientamento cattolico. Seppur difronte a un prete di quelli che contano, non ha risparmiato critiche e questa volta, va riconosciuto, prima di lanciare strali ha perlomeno atteso che ci fosse davvero una offerta di disponibilità: nei mesi scorsi lanciò una raccolta firme per impedire che un hotel di Marina Romea accogliesse profughi anche se il gestore dell’albergo non aveva mai pensato alla disponibilità della sua struttura. Poi è arrivato il sindaco Fabrizio Matteucci con un tentativo di mettere paletti: giammai più di dieci in una struttura. Andrà ricordato al primo cittadino, e Ancisi l’ha fatto, che mettere paletti a casa di altri non è proprio prassi: il Comune di Ravenna infatti ha risposto picche alla prefettura che voleva siglare una convenzione con l’amministrazione capoluogo trasferendo a Palazzo Merlato i fondi per l’accoglienza lasciando al Comune l’incombenza di selezionare le strutture. Da Piazza del Popolo dicono che sarebbe stato un inutile appesantimento della macchina burocratica dovendo poi fare comunque un bando di livello europeo visti numeri da gestire. Più prosaicamente è lecito pensare che da quelle parti abbiano preferito lasciare il cerino in mano al prefetto e poter commentare dicendo che sono scelte dall’alto. Ma se scelgono dall’alto poi i paletti mica puoi metterli. A condire il tutto c’è il sapore del business. Per ogni profugo accolto si prendono fino a 35 euro al giorno con cui garantire tre pasti, un letto e un percorso di semplice formazione. Il Marepineta, oltre a dirsi legittimamente disponibile con la prefettura nel percorso retribuito, avrà già dato disponibilità anche a papa Francesco e al vescovo Ghizzoni che invitavano le parrocchie ad aprire le porte delle loro strutture per gli immigrati?
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di Moldenke
Rieccoci con l’appuntamento di fine mese con le migliori dichiarazioni (tutte vere e citate testualmente) delle ultime settimane. «Sììììììì Sììììì» (Vecchietti e alcuni disabili in vacanza ad Andalo con Amare Ravenna rispondono a Daniele Perini di Amare Ravenna che gli chiede di fare insieme una lista civica in appoggio a quello che definisce già il futuro sindaco, Liverani del Pd: «Si chiamerà Ama Ravenna ma non c’entra con Amare Ravenna. E anche la politica, non c’entra, fidatevi». Dice Perini che è attualmente, e da una vita, consigliere del Pd lui stesso. Scusate, mi sento come uno sforzo provenire dallo stomaco, continuo la prossima volta). «[...] Troviamo di cattivo gusto le corna sopra un Gesù disegnato con le infradito, una signora incita intenta a fare le corna. Troviamo anche di cattivo gusto la vicinanza di simboli che richiamano gli illuminati vicino alla figura di S. Patrizio, ciò con il precipuo intento di alludere ad una commistione fra chiesa e poteri forti [...] Tutte le iniziative culturali per essere coerenti con il loro scopo dovrebbero osservare dei requisiti morali, etici e di buona educazione» (Un grande, grandissimo, strepitoso, Gianluca Benzoni non gradisce un murales. Ricordatevi, è di Lista per Ravenna, quella di Ancisi). «Volontariato: forza del nostro territorio!» «Qualsiasi forma d’arte deve essere libera!» «Siamo fatti per vivere insieme, facciamolo con speranza e non con odio!» (Ho visto gente commuoversi per molto meno, giuro, però in fondo spero che poi, col tempo, Enrico Liverani diventi un po’ meno banale di questi primi giorni su Facebook da candidato sindaco del Pd, che altrimenti sai che palle). Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XIV nr. 645 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola
Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Andrea Casadio, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni, Elettra Stamboulis. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini, Flavio Montelli. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA
«Mi domando quale sarebbe la risposta del Pd se gli chiedessimo fino a che punto arrivi la loro disponibilità, ad esito di un confronto col Pri, a mettere in discussione la scelta del candidato a sindaco» (Anch’io me lo domando, sul serio. Prima di addormentarmi a volte mi chiedo: ma se Eugenio Fusignani, segretario del Pri, volesse cambiare il candidato a sindaco del Pd per farci un accordo e sostenerne un altro insieme, cosa risponderebbe il Pd che ha invece appena votato all’unanimita un altro candidato dopo mesi di rotture di coglioni? Chissà: magari se fossero carini si metterebbero a ridere, e mica solo per la sintassi con cui ha formulato la richiesta).
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SOCIETÀ
Non più di dieci persone per gruppo, possibilmente impegnate in lavori di pubblica utilità e nessuna deroga al tetto di dieci se alloggiano in albergo: sono i paletti suggeriti dal sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, per definire l’accoglienza degli stranieri richiedenti protezione internazionale che viene gestita dalla prefettura. Infatti il 18 settembre è scaduto il termine entro cui i privati potevano comunicare alla prefettura la propria disponibilità di posti in vista di future convenzioni dirette da siglare quando la rete nazionale di gestione dell’emergenza immigrazione assegnerà nuovi migranti alla provincia di Ravenna (al momento nulla di definitivo ma molto probabile visti i continui sbarchi e arrivi in Italia e si stima che possano essere circa duecento i profoghi destinati al Ravennate). I 77 posti letto messi a disposizione dall’albergo Marepineta a Marina di Ravenna – che fa capo alla parrocchia di San Rocco guidata da don Ugo Salvatori – hanno sollevato la preoccupazione prima del consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) e poi di Federalberghi Confcommercio. L’associazione di categoria si è detta disponibile a «individuare nuove forme di gestione per aprirsi a nuovi mercati a cui offrire i propri servizi affinché la struttura ricettiva possa chiudere i propri bilanci in utile senza ricorrere a questa fonte di reddito assistito». Il servizio di accoglienza, come si legge nel testo dell’avviso della prefettura, prevede alcuni requisiti fondamentali: gestione amministrativa, assistenza generica, pulizia e igiene ambientale, distribuzione di tre pasti al giorno nel rispetto delle regole alimentari dettate dalle diverse scelte religiose, fornitura di beni di generi di prima necessità, erogazione pocket money da 2,50 euro a testa al giorno e una tessera telefonica da 15 euro all’ingresso in struttura, servizi di integra-
EMERGENZA IMMIGRAZIONE
E il profugo dove lo metto? Gara tra business e scaricabarile La prefettura cerca 320 alloggi, arriva disponibilità per 271 ma i 77 posti letto di un solo albergo scatenano l’opposizione, Confcommercio e il sindaco zione con orientamento e formazione. Per coprire interamente questi servizi il ministero mette a disposizione un massimo di 35 euro giornalieri per ogni profugo da corrispondere al privato che accoglie (in caso di alberghi occorre la collaborazione di un soggetto qualificato per la fornitura dei servizi paralleli). L’avviso della prefettura è
inoltre chiaro per quanto riguarda le concentrazioni per singole strutture: capienza tra 4 e 40 per i comuni con meno di 15mila abitanti, tra 4 e 60 per quelli oltre 15mila e in ogni caso il privato non potrà offrire nel complesso più di 100 posti in provincia di cui non più di 80 in un singolo comune. La prefettura, su indicazione del ministe-
ro dell’Interno, preferirebbe accordi con i singoli Comuni della provincia che a loro volta si occupino di selezionare i soggetti privati in maniera più mirata sul territorio potendo procedere anche a trattativa privata per via dei numeri inferiori. Attualmente questo avviene a Cervia, Russi e Castelbolognese. Qualora le ammini-
strazioni comunali non diano disponibilità ecco la via del bando pubblico (o dell’invito diretto ai soggetti che avranno manifestato interesse). Il 2 settembre in consiglio comunale a Ravenna l’assessore all’Immigrazione, Martina Monti, aveva risposto a un question time precisando che «il Comune non ha disponibilità di strutture pubblica adatte». A distanza di una ventina di giorni Matteucci sostiene che «la comunità ravennate continuerà a fare la propria parte e il Comune continuerà la positiva collaborazione con la prefettura». Gestendo altri casi come ad esempio sta accadendo con i pakistani (vedi box accanto). Il primo cittadino ravennate, come detto, concentra la sua attenzione in particolar sul fronte degli albergatori interessati all’accoglienza: «Le deroghe al numero di dieci persone per edi-
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5 IL FESTIVAL
IL CASO LE TENDE DELLA PROTEZIONE CIVILE IN VIA ROMEA NORD ACCOLGONO I GIOVANI PROFUGHI IN ATTESA DI PRESENTARE LE DOMANDE PER LA RICHIESTA DI ASILO Grazie all’intervento dello sportello cittadino dell’associazione Avvocato di strada, nei giorni scorsi è stata trovata una sistemazione temporanea per i giovani pakistani di cui abbiamo raccontato la storia nell’ultimo numero di R&D. Una trentina di immigrati verranno infatti destinati alle tende allestite accanto la sede della protezione civile in via Romea Nord. Si tratta di giovani arrivati in Italia in diversi momenti partendo da luglio scorso, che intendono presentare domanda di asilo politico ma dagli uffici immigrazione della questura hanno avuto un appuntamento per la presentazione formale della richiesta solamente fra alcuni mesi (in alcuni casi addirittura all’inizio del 2016) a causa della mole di lavoro che impegna i funzionari della polizia incaricati di gestire sul territorio gli arrivi dei profughi nell’ambito della rete nazionale che coordina gli ingressi in Italia soprattutto sulle cose del Meridione. In attesa di presentare la domanda alla questura, i pakistani erano sprovvisti di un tetto e bivaccavano con zaini e coperte sotto i portici di viale Berlinguer per poi trascorrere le ore del giorno tra piazzale Sighinolfi e la zona della stazione ferroviaria. Per alcuni giorni sono stati accolti da un privato che ha messo a disposizione spazi per il loro alloggio.
ficio vanno previste solo in situazioni che già svolgono una funzione socioassistenziale. È del tutto evidente che casi di deroga al numero massimo di dieci persone per edificio non può essere in alcun modo prevista per gli alberghi: l'accoglienza dei richiedenti asilo non è un business». Non è tarda la stoccata di Ancisi: «Questa limitazione non si può però applicare senza sollevare il prefetto dall’incombenza di reperire gli alloggi necessari, impegno a cui Matteucci continua a sottrarsi. Le disponibilità finora manifestate alla prefettura, con l’avviso pubblico scaduto il 20 settembre, coprono solo 271 posti a fronte dei 320 profughi da sistemare entro Natale (di cui un centinaio sono già sul territorio, accolti all’interno di convenzioni in scadenza e quindi da rinnovare, ndr). Da tener presente, tra l’altro, che un nuovo bando potrà
essere emesso dal prefetto solo per il 2016, potendo e dovendo egli utilizzare, per le nuove urgenti collocazioni da effettuare entro il 2015, solo le offerte raccolte con l’avviso pubblico, Marepineta compreso. Matteucci dovrà assumersi quegli impegni concreti che finora ha inteso scaricare sul prefetto». Anche dagli albergatori arrivano critiche all’indirizzo di Palazzo Merlato: «Se degli imprenditori si offrono per fare accoglienza di profughi in strutture alberghiere, la causa va anche ricercata nella mancanza di una seria politica turistica del Comune di Ravenna e, di conseguenza, della mancanza di un identità, di una vocazione dei lidi ravennati. Accoglienza di immigrati e turismo sono incompatibili, per le forme ed i modi con cui sta avvenendo che sono la porta all’assistenzialismo al degrado».
Informazione libera e accoglienza L’integrazione in apertura dei tre giorni con il Grido della Farfalla Le politiche di accoglienza e integrazione sono al centro di una giornata formativa che apre la settima edizione de Il Grido della Farfalla, festival dell’informazione libera organizzato dall’associazione Gruppo dello Zuccherificio (dal 24 al 27 settembre) a Ravenna: conferenze, spettacoli teatrali, lezioni e concerti. Dalle 10 alle 18 di giovedì 24 nella sala multimediale del museo Mar (via di Roma 13) è in programma “L’accoglienza possibile” in collaborazione con l’associazione nazionale Comuni Virtuosi e con la Scuola di Altra Amministrazione. È prevista anche la presenza del sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini (prenotazione necessaria gruppodellozuccherificio@gmail.com). Il giorno seguendo in via D’Azeglio 2 un workshop dedicato al data journalism con il fondatore di Datamedia Hub e Dataninja, Andrea Nelson Mauro: laboratorio giornalistico sul tema Datajournalism. Il corso è patrocinato dall’ordine dei giornalisti e rilascia crediti per la formazione continua. Alle 21 in Piazza Unità d’Italia (a Palazzo Rasponi in caso di maltempo) incontro pubblico con Luca Mercalli (vedi pagina 15). La mattinata di sabato 26 è dedicata alle scuole. Alle 9 in piazza Unità d’Italia un tuffo dentro mondi diversi attraverso le lezioni di tre protagonisti del proprio campo: saranno ospiti lo scrittore Cristiano Cavina, l’attore Roberto Magnani del Teatro delle Albe e la fisica ex ricercatrice universitaria Serena Fagnocchi. Alle 11 al Caffè Letterario in via Diaz, presentazione di “Mio padre in una scatola da scarpe”, il primo romanzo
di Giulio Cavalli. Alle 16.30 di nuovo in Piazza Unità d’Italia con Massimiliano Venturi e la tradizione dei burattini. Le Maschere e i lazzi della Commedia dell’Arte saliranno sul palco del Grido della farfalla con una performance inedita dedicata ai più piccoli, ma non solo. Alle 18.30, Lobby Italia: la giornalista Ilaria Bonaccorsi intervista Corradino Mineo (membro della commissione nazionale antimafia) e Ilaria Bonaccorsi (direttrice di Left): si parlerà delle lobby che operano in Italia e di come queste, insieme a mafie e ad altri poteri economici, influiscano sulla stampa e sulla salute del Paese. Alle 21, sempre in piazza Unità d’Italia, Giulio Cavalli metterà in scena in anteprima nazionale L’amico degli eroi, lo spettacolo teatrale che con una nuova chiave di lettura indaga i rapporti tra mafia e politica attraverso le figure di Marcello Dell’Utri, Silvio Berlusconi e Vittorio Mangano. Musiche di Cisco (Modena City Ramblers). Alle 22.45, Giacomo Toni si esibisce in “Piano punk Cabaret”. La giornata conclusiva del festival, domenica 27, si apre alle 18,30 in piazza Unità d’Italia con la Premiazione del quarto “Premio per il giornalismo d’inchiesta Gruppo dello Zuccherificio”. I giurati, dopo aver proclamato i vincitori, discuteranno dello stato attuale del giornalismo d’inchiesta in Italia e nel mondo. L'edizione 2015 del Grido della farfalla si conclude alle 21 in piazza Unità d’Italia con la presentazione di La triste gioventù, il nuovo libro di Elisa Lello, professoressa di sociologia all’università degli Studi di Urbino.
Al Mar scuola di formazione con Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa
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POLITICA L’INTERVISTA
Si tratta per eccellenza dell’uomo nuovo dentro il Pd, il vero renziano nella stanza dei bottoni, quello che ha fatto peraltro la carriera più rapida. Roberto Fagnani, classe 1974, ex Ds, è infatti passato dai comitati pro Renzi di due anni fa, quando qui tutto il quartier generale del Pd (compreso l’attuale segretario) era schierato per Bersani, all’assemblea nazionale del partito dopo la vittoria di Renzi ed è poi diventato coordinatore della segreteria provinciale (ossia, in pratica il vice del segretario), quando ha sostituito Manuela Rontini, renzianissima doc di Faenza, che Fagnani stesso ha contribuito a far eleggere in Regione solo pochi mesi fa. Oggi Fagnani, maturità artistica, è anche diventato presidente di Azimut, la società pubblico privata che gestisce vari servizi tra cui i parcheggi, e continua il suo lavoro come capocantiere per un’azienda edile, dopo un passato in Acmar. Lo incontriamo all’indomani del voto unanime dell’assemblea comunale che ha ufficialmente incoronato Enrico Liverani come candidato sindaco unico del partito per le amministrative del 2016. Fagnani, soddisfatto di questo voto all’unanimità? È vero che sì, il voto è stato unanime, ma c’era qualche assenza diciamo non casuale? «In realtà le assenze sono state davvero pochissime ed è stata invece un’assemblea partecipata e dove si sentiva molto entusiasmo. Mi ha in particolare colpito un militante, un ex Pci, dire che per la prima volta votava qualcuno che non conosceva. A riprova che il nome di Enrico è frutto del lavoro di una nuova squadra, di un nuovo gruppo dirigente del partito». Tra i primi a dirsi entusiasti di lui c’è stata la minoranza di Sel felice per la scelta di un sindacalista, percepito quindi come molto lontano da Renzi. Come la vede un renziano come lei? «In realtà nel Pd Enrico è emerso schierandosi in Regione con Stefano Bonaccini, una persona molto vicina al Premier, e non ricordo una sua sola presa di posizione contro Renzi. Inoltre, ricordo che all’ultima Leopolda dichiarai che c’era qualcuno nel Pd lontano politicamente da me sul piano nazionale ma con cui a livello locale avevo un rapporto collaborativo e costruttivo, e parlavo precisamente di Enrico, di cui intanto abbiamo tutti potuto apprezzare le sue capacità come amministratore in questi mesi». Possiamo dire guardando proprio agli ultimi due anni che nomi come Ranalli a Lugo, Coffari a Cervia, Proni a Bagnacavallo e adesso Liverani a Ravenna, certo sono giovani, ma sarebbero potuti essere stati candidati anche senza che Renzi vincesse le primarie... «Renzi ha indicato un metodo e ha chiesto un cambiamento che credo ci sia stato. Questa candidatura è l’inizio di una nuova stagione politica...» Senza primarie... «Sì, senza primarie, tema su cui al momento c’è un dibattito anche a livello nazionale. Personalmente credo possano restare uno strumento importante, ma per scegliere tra due idee diverse in campo, che in questo caso non c’erano e non sono emerse». Matteo Casadio, una persona peraltro a lei molto vicina politicamente, le riteneva essenziali, per esempio... «Matteo ha espresso un’opinione legittima con il garbo che gli conosciamo, ma non sono d’accordo con lui. Ebbene no, nemmeno i renziani sono sempre d’accordo tra loro». Ma lei è d’accordo con tutto ciò che sta facendo il premier? «Sì, Renzi sta facendo quello che mi aspettavo da lui». Una delle parole chiave di Renzi era la meritrocrazia. Dobbiamo aspettarcela anche a Ravenna se il Pd vince le elezioni? «Per me è una questione fondamentale e credo debba essere al centro di tutte le scelte che si faranno anche sul territorio». Tornando al territorio, lei sarà il coordinatore della campagna elettorale di Liverani insie-
Fagnani, il renziano ai vertici del Pd locale: «Con Liverani una nuova stagione politica» ALLEANZE/1 Roberto Fagnani alla festa provinciale del Pd, davanti al cartellone delle idee di Immagina Ravenna
IL CANDIDATO UFFICIALE L’ASSESSORE VOTATO ALL’UNANIMITÀ: «SAREMO PROMOTORI DEL CAMBIAMENTO» «Vogliamo stare sui temi e essere promotori del cambiamento che da più parti ci chiedono». Ecco tracciata la rotta del Partito democratico verso le elezioni amministrative di Ravenna nella primavera del 2016 e a farlo è il 39enne Enrico Liverani, assessore da gennaio scorso, al termine dell’assemblea comunale del Pd che all’unanimità (132 voti) ha scelto la sua candidatura unitaria come proposta democratica alla futura coalizione di centrosinistra giovedì 17 settembre. «Sono molto contento e emozionato per come è andata l’assemblea, sia per il buon clima tra le tante persone presenti, sia per i contenuti dei tanti interventi che si sono susseguiti – sono state le parole pronunciate dall’ex sindacalista Cgil –. È l’inizio del percorso di confronto per una coalizione di centrosinistra forte e pronta a presentare programmi e idee all’altezza delle aspettative e dei bisogni dei cittadini del nostro Comune. L’entusiasmo e la fiducia dell’assemblea sono la base su cui lanciare il Pd e la coalizione nel futuro del nostro territorio, città e forese». Partiranno nei prossimi giorni gli incontri con tutte le forze politiche, i movimenti e le proposte civiche «che vorranno essere in campo per definire insieme programmi, progetti e persone del nuovo centrosinistra ravennate».
me a Livia Molducci. L’impressione è quella un po’ di una triade a rappresentare tre anime diverse del partito: renziani e cattolici che accompagnano un candidato ritenuto molto di sinistra... «Questo può essere vero solo per chi davvero non capisce il percorso e il lavoro di unità e sintesi del partito che è stato fatto a livello locale. Qui il Pd sta facendo il Pd. Due anni fa c’è stato un congresso dove qualcuno ha vinto e qualcun altro ha perso (Fagnani peraltro sosteneva il candidato uscito sconfitto Danilo Manfredi, ndr), ma dal giorno dopo si è cominciato a lavorare tutti insieme per il bene del territorio ed è emersa appunto una nuova classe dirigente». In questa nuova classe dirigente di trentaquarantenni però non si vedono le donne... perlomeno non in prima fila. È un problema questo per voi? «In realtà sono molte le donne che si sono avvicinate al Pd in questo ultimo anno, anche grazie ai 21 forum tematici (coordinati proprio da Fagnani, ndr) e Immagina Ravenna. Poi non tutti vogliono essere sotto le luci della ribalta, ma sapremo sorprendervi. Il futuro di Ravenna passa anche nella valorizzazione dei talenti femminili che abbiamo nel territorio». La squadra della possibile giunta sarà resa nota prima? Questa sarebbe una novità... «Credo che questo dipenderà anche dal rapporto
«Una lista civica di giovani? Possibile E anche di moderati»
con gli alleati». Quali alleati? Il Pri per esempio sembra molto inquieto... «Con i repubblicani c’è un discorso aperto in corso e per noi la componente laica resta molto importante. Così come le nostre porte sono aperte a esperienze civiche nuove che già si stanno proponendo...» La lista civica di Daniele Perini? Perini però proprio nuovo non è e forse nemmeno tanto civico, essendo da tempo consigliere comunale proprio del Pd. Non si rischia un semplice travaso di voti? «Perini è una personalità importante del partito, non importa che sia nuovo o meno e credo sarà in
PRI: «ACCORDO CON IL PD PIÙ LONTANO» «Le decisioni del Pd sul candidato a sindaco allontanano la possibilità di un accordo col Pri» all’indomani del voto all’unanimità sul nome di Enrico Liverani, il segretario dell’edera non la manda a dire. «Avevamo chiesto di costruire insieme un percorso che, oltre ad un forte impegno programmatico che segnasse una rottura col recente passato, portasse all’indicazione di un sindaco e alla definizione delle caratteristiche della coalizione. La strada che ha scelto il Pd, invece, è quella di fare tutto da solo».
grado di attrarre anche nuovi voti. Ma credo che la sua non sarà l’unica lista civica...» Possiamo immaginare una specie di Ravenna 2030? Come quella di Lugo fatta da giovani? «Non è da escludere». E magari una lista di moderati, magari cattolica? «Non lo so, ma è possibile. Ancora è prematuro». E una lista a sinistra del Pd magari dove possa confluire la minoranza di Sel che vuole il dialogo con il Pd? «In quel caso bisognerà capire dove andrà Sel e cosa farà anche a livello nazionale». Sappiamo che per il programma bisognerà aspettare il 24 ottobre quando si conclude Immagina Ravenna, ma ci può anticipare almeno qualche tema della campagna elettorale che coordinerà? «Sicuramente non mancherà il tema delle infrastrutture, il tratto di E 55 da Cesena a Ferrara e il porto, l’escavo dei fondali resta fondamentale. Sicuramente al centro del programma ci saranno i giovani, le imprese, l'innovazione e lo sviluppo economico». Tra gli avversari, chi teme di più? «Massimo rispetto per tutti, ma credo davvero che potremo vincere e al primo turno». Ma nel caso di un ballottaggio chi vorrebbe come sfidante? «Il ballottaggio è sempre un rischio, in effetti. Ma ripeto: sono convinto che vinceremo al primo turno». Federica Angelini
«Renzi? Sta facendo quello che mi aspettavo che facesse»
ALLEANZE/2 L’ANNUNCIO
AD ANDALO DAVANTI A 800 ANZIANI DELLA SUA AMARE RAVENNA: IL CONSIGLIERE PERINI DARÀ VITA A UNA LISTA CIVICA IN APPOGGIO AL SUO PARTITO
Si chiamerà “Ama Ravenna” ma assicura che non c'entra nulla con “Amare Ravenna”, l'associazione di cui è presidente: da Andalo, dove ha accompagnato circa ottocento anziani in vacanza proprio con la citata associazione, il consigliere comunale Daniele Perini (Pd) ha annunciato la costituzione di una lista civica per le prossime elezioni amministrative a Ravenna nella primavera 2016. Per quanto riguarda la collocazione nell'arco politico le cose sono già chiare e Perini pare avere le idee chiare anche sull'esito delle urne: parla infatti di «sostegno al futuro sindaco Liverani», anche se in realtà al momento si tratta solo del candidato del Partito democratico.
POLITICA
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VERSO LE ELEZIONI: RAVENNA IN COMUNE
VERSO LE ELEZIONI: 5 STELLE
Sutter pronta a correre con la sinistra contro il Pd
Michela Guerra: «Io candidata per i grillini? Dovrò valutare molte cose, ma è prematuro parlarne»
Pare ormai in dirittura d’arrivo la candidatura di Raffaella Sutter per la nuova lista che raggruppa le varie anime di sinistra della città Ravenna in Comune. Sutter, oggi in pensione, è stata fino a due anni fa dirigente comunale e si è occupata di politiche giovanili, immigrazione, servizi sociali, seguendo e progettando molti servizi innovativi. Oggi si occupa di editoria e cooperazione internazionale, collabora con case editrici e organizzazioni internazionali ma sembra ormai intenzionata a riavvicinarsi alla vita cittadina con questo nuovo progetto politico che, come ormai noto, unisce soggetti come Sel, Prc, Pdci, Psi, Aer, Possibile e annovera tra i volti più noti i due parlamentari Andrea Maestri e Giovanni Paglia, ma anche associazioni e semplici cittadini, e che si propone in netta alternativa al Pd. Mai stata iscritta ad alcun partito, la sua figura è considerata da molti di Ravenna in Comune ideale per il profilo professionale, l’esperienza, l’accurata conoscenza della macchina amministrativa, le capacità di relazioni e anche come figura di garanzia rispetto a tutte le forze che compongono il progetto. Sutter infatti non ha mai ricoperto ruoli politici in precedenza a differenze di altri nomi circolati in queste settimane. Salvo sorprese, la candidatura dovrebbe diventare ufficiale nei prossimi giorni quando inizierà il percorso partecipato che Ravenna in Comune ha deciso di seguire in vista delle elezioni del 2016. Si tratterebbe della prima candidatura femminile per la corsa alle amministrative del prossimo anno di Ravenna. (fe. an.)
Raffaella Sutter
Michela Guerra
VERSO LE ELEZIONI: CENTRODESTRA FRATELLI D’ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE: «DA OTTOBRE PRONTI A INCONTRI INFORMATIVI E BANCHETTI CON UN NUOVO GRUPPO» «È vero, le amministrative 2016 si avvicinano ma è presto per le strategie». A dirlo, intervenendo sul dibattito che riguarda il centrodestra ravennate è Federico Brandi, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. «Tutto si delineerà tra qualche mese. Il centrodestra unito, per quanto mi riguarda, sembra ora cosa infattibile, spesso si vedono imposizioni da parte della Lega Nord sul candidato abbattersi su Forza Italia, che in varie località ha forze radicate sul territorio a differenza di altri. Noi non staremo certo a guardare, è giunto il tempo di mettersi in gioco e concorrere alla ribalta di questa città». Brandi annuncia inoltre che il suo partito, dopo vari cambiamenti anche a livello locale è pronto per scendere in campo con una nuova squadra già a ottobre per incontri e banchetti informativi.
Il suo nome circolava da tempo e la sua presenza tra il pubblico al consiglio comunale del 2 settembre, relativo all’indagine sui terreni Cmc e in parte secretato, è sembrata ad alcuni una conferma: Michela Guerra – figlia di quel Sergio Guerra recentemente scomparso noto in campo sportivo per essere stato l’allenatore della Teodora dei record e per essere proprietario della clinica privata San Francesco – ex giocatrice di pallavolo lei stessa, avvocato e imprenditrice nell’azienda paterna, sarebbe tra i papabili a candidata sindaco dei grillini. «In realtà – dice Michela Guerra – ero al consiglio comunale solo perché sono un avvocato esperta in questioni di privacy. Per il resto, è vero che sono vicina al Movimento 5 Stelle da tempo e in modo pubblico, ho collaborato anche alla campagna elettorale del 2011 ma parlare di candidature è davvero prematuro, anche perché, come noto, per noi passa tutto per le primarie. Per quanto riguarda una mia disponibilità, sarebbero molte le cose che devo valutare, a partire dalla nuova situazione che si è è creata nell’azienda in seguito alla morte di mio padre». Il Movimento ora sta lavorando al programma con gruppi di lavoro tematici e l’idea di mettere in seguito insieme una squadra che possa presentarsi compatta alla sfida elettorale ma i cui nomi saranno noti presumibilmente non prima della fine dell’anno. Detto questo, Michela Guerra potrebbe rappresentare per loro una candidatura particolarmente forte e temibile per gli avversari trattandosi di un volto nuovo ma noto, una donna avvocato con specifiche competenze e che lavora in un campo delicato come quello della salute. Tra gli altri nomi di peso che ultimamente si sono schierati apertamente con i grillini fino a far ipotizzare una disponibilità alla candidatura c’è anche quello di Filippo Donati, albergatore del centro e presidente nazionale di Assohotel. (fe. an.)
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Pronti ad affrontare l’autunno? Segui i nostri consigli per arrivare con energia e in salute ai mesi freddi L’autunno è arrivato e il consiglio per affrontare con energia e in salute i prossimi mesi freddi è quello di adottare un regime alimentare equilibrato fornendo al nostro organismo i giusti alimenti. La stagione autunnale, infatti, porta con sé i primi malanni, come raffreddori ed influenze, perché il nostro organismo non sempre è adeguatamente preparato al cambiamento climatico. È importante aumentare le difese immunitarie per prevenire i malesseri di stagione seguendo alcune regole base per fornire al nostro fisico l’apporto corretto di vitamine e sali minerali: • fare una colazione completa ed equilibrata abbinando al latte o allo yogurt dei pezzi di mela perché ricca di fibra e vitamina A, o aggiungere ad una fetta di pane e marmellata un frutto come l’arancia, anche in forma di spremuta, che è ricca di vitamina C, ha proprietà antiinfiammatorie e antiossidanti. • Bere 1-2 litri di acqua al giorno. Questa è una regola che non vale solo d’estate, ma è fondamentale anche nei mesi freddi. Si può decidere di integrare all’acqua naturale bevande calde come tè o tisane non zuccherate. • Per aumentare il senso di sazietà, è utile, soprattutto a cena, iniziare con una porzione di verdure, che possono essere consumate cotte, crude o sotto forma di passato.
• Consumare cibi con proprietà anti-stress ed energizzanti come cereali, mandorle e noci, in quanto ricchi di magnesio e utili per superare gli stati di affaticamento. Ricordiamo però che la frutta secca va comunque consumata con moderazione, poiché è un vero e proprio concentrato di energia! • Utilizzare olio extravergine di oliva, perché apporta vitamina E, capace di evitare il senso di stanchezza, apatia e debolezza muscolare. • Mangiare il più possibile pesce azzurro, perché apporta acidi grassi omega-3, indispensabili per numerosissime funzioni del nostro organismo. • Alternare alimenti come pesce, latticini magri e soia, perché sono fonte di vitamine del gruppo B, indispensabili per la normale funzione del sistema immunitario. Vieni a scoprire da NATURHOUSE tutti i consigli per una sana e corretta alimentazione. Rivolgiti al personale qualificato dei negozi NATURHOUSE di via Zampeschi, 4 (controviale di via Cilla) e viale Alberti, 92 (tel. 0544 1881864 e 0544 1951812) e migliora la qualità della tua vita! Le nutrizioniste dei centri NaturHouse Ravenna
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QUESTION TIME
CRONACHE ROMANE
Targhe sbagliate in via Cavour Ancarani (Fi) chiede spiegazioni al sindaco Dopo la segnalazione su www.ravennaedintorni.it che gran parte delle targhe affisse in via Cavour a Ravenna, ossia tutte le ultime realizzate con le decorazioni in mosaico ispirate al tema dell’acqua, riportano la data sbagliata di morti del grande statista che è avvenuta nel 1961 e non nel 1965, Alberto Ancarani capogruppo di Forza Italia ha presentato in consiglio comunale un questione time. Nel documento Ancarani chiede «Entro quando si procederà al cambio delle targhe di via Cavour; Di chi sia la responsabilità dell'errore e a carico di chi saranno le competenze economiche dovute alla necessaria sostituzione delle targhe in oggetto». E specifica inoltre che «si rende necessario procedere con solerzia alla sostituzione di tali targhe affinchè quella che appare una brutta figura non si perpetri nel tempo e non esponga ulteriormente al pubblico ludibrio la città». Il costo complessivo della sostituzione delle targhe errate dovrebbe aggirarsi intorno ai 1200 euro.
APPUNTAMENTI IL GIALLO MEDITERRANEO DI DUE AUTRICI DI FORZA ITALIA
ANPI: UN CICLO DI PROIEZIONI ATTESO ANCHE VALDO SPINI
Giovedì 1 ottobre alle 18 alla libreria Feltrinelli di Ravenna in via Diaz 14, il Nello Agusani, autore di Doppio delitto alla Bassona e da sempre uomo di sinistra, presenta il giallo mediterraneo “Piano B” scritto a quattro mani dalle autrice romagnole Gianna Botti e Raffaella Ridolfi, entrambe militanti di Forza Italia. Saranno presenti le autrici e l’editore Ivan Simonini. Si tratta di una storia di spionaggio giocata con i linguaggi contemporanei degli sms e dei messaggi di posta elettronica.
Il 29 settembre si svolge la prima serata della rassegna denominata "Radici Resistenti" organizzata da Anpi Alfonsine con il docufilm Un solo errore sulla strage di Bologna del 2 agosto 1980 al cinema Gulliver. La rassegna proseguirà martedì 13 ottobre alle 20.30 all'Auditorium del Museo del Senio con "Donne che non corrono coi lupi" - incontro con Elettra Stamboulis, Elena Montecchi e Bia Sarasini, e martedì 27 ottobre, stesso posto e stessa ora, con la presentazione del libro a fumetti Pertini tra le nuvole di Gianluca Costantini ed Elettra Stamboulis, con la presenza di Valdo Spini, proprio a distanza di 31 anni esatti dalla visita del Presidente Pertini al Museo del Senio ad Alfonsine.
E INCONTRI
Pace fatta sul Senato, Errani al governo ma non parlate di scambio. Nonnò di Andrea Casadio
E ci voleva tanto? Bastava dirlo, era tutta una messinscena, altro che raffinata battaglia politica tra Renziani, la maggioranza Pd, e la minoranza Pd di Bersani e D’alema, la cosiddetta Ditta. Federico Fornaro, uno dei senatori ribelli della minoranza sbotta: «Ma quale resa. Non abbiamo ceduto. Prima non si potevano eleggere i senatori, ora sì». Ah, non avete ceduto? Mi pare che l’articolo 2, quello sulla ineleggibilità dei senatori, non sia stato cambiato di una virgola, invece, grazie all’ardita e ferma resistenza della minoranza Pd, è stata infilato un cavillo, un arzigogolo, un pirulino testuale nell’articolo 5, in base al quale i senatori verranno “indicati” dagli elettori ma poi “designati” dai consigli regionali. Accipicchia. Una gustosa arrampicata sugli specchi. In pratica, non cambia niente: i senatori non sono eletti dal popolo. Bersani parlava di “torsione autoritaria”, non è cambiato niente eppure ora parla di “sostanziale apertura”. Apertura di che? A mezzogiorno di mercoledì c’è la riunione della minoranza, che serve per mettere a punto la strategia su come spiegare che la resa è una vittoria. Ma è solo una finta. Maurizio Migliavacca, nel corso della riunione, spiega che l'accordo non è in discussione. E guai a riaprire la questione. All'uscita quelli della Ditta, che parlavano di torsione autoritaria, ti spiegano che l'emendamento al punto 5 è «la sostanza democratica». Anche se si capisce che è solo un modo per salvare la faccia. È un film che si ripete: la minoranza viene sconfitta, dice che è stata una vittoria, ma perde i pezzi. Prima furono i giovani turchi di Orfini e Orlando, a lasciare Bersani e ad andare immantinente con Renzi. Ai tempi della legge elettorale, Maurizio Martina si alleò con Renzi ed entrò nel governo, portandosi nel voto un pezzo dell'allora minoranza. E questa volta chi è stato a portare a Renzi il Senato in cambio della stabilità del Governo? Il partitone emiliano, o meglio uno che noi conosciamo bene: Vasco Errani. Quello che che Pier Luigi Bersani considera “un fratello”, anzi “mio fratello”, così lo chiama. Il Premier in questi giorni ha avuto contatti soprattutto con lui, l’ex-governatore dell’Emilia, mentre con Pier Luigi i rapporti sono segnali da un certo gelo. Ecco: Errani. È stato lui a far ragionare Bersani sul Senato e non viceversa. Errani si è convinto che la rottura coi Renziani e la conta sarebbe stata un errore fatale: «Rischiamo di essere irrilevanti – ha detto a Bersani – e così permettiamo a Renzi di dire: ecco i frenatori, i gufi, quelli che dicono sempre no, che non vogliono fare le cose. Tu, PierLuigi, intestati la tregua, così la riforma sarà di Renzi ma anche tua, tanto passerebbe lo stesso coi voti di Verdini. E a quel punto cosa succede?» Uno della minoranza di Bersani spiega: «Pensare che in questi giorni il mondo bersaniano fossero solo Gotor e compagnia, quelli che non volevano l’accordo, e non le cooperative, le imprese e gli amministratori delle zone rosse, significa non aver capito chi comanda lì. E quelli non solo non volevano una crisi di governo, ma volevano un numero di telefono, un interlocutore affidabile al Governo». E l’avranno, ma guai a parlare di "scambio". «Questa cosa di Errani – dice Gotor – gira da tempo. È sbagliato vederla come uno scambio». Già, Bersani e gli emiliani hanno siglato la pace con Renzi. E in cambio Vasco Errani entrerà nel Governo. Andrà al Ministero dello Sviluppo Economico: diventerà il sottosegretario o forse addirittura Ministro, al posto della Guidi che a Renzi proprio non piace. Ma non chiamatelo uno “scambio”. Nonnò.
PRIMO PIANO
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LA CURIOSITÀ A RAVENNA I RAGAZZI PREFERISCONO L’ITIS BOOM DI ISCRITTI AL LICEO ARTISTICO Analizzando i dati delle iscrizioni alle scuole superiori di Ravenna, spicca l’ottima performance del liceo artistico Nervi Severini che rispetto al 2014-15 vede aumentare di 45 unità le proprie matricole (165 in tutto), realizzando la migliore performance tra tutti gli istituti ma restando comunque terzo tra i licei ravennati dietro allo scientifico Oriani, anch’esso in crescita – con 249 “primini” rispetto ai 217 dell’anno precedente – e al classico Alighieri che registra un calo di 17 iscritti, assestandosi comunque a quota 286. L’istituto più scelto dai ragazzi ravennati è invece l’Itis Baldini, in crescita di 10 unità e con 288 iscritti al primo anno. Restando tra gli istituti tecnici cresce anche l’Itg Morigia-Itas Perdisa (Geometri e Agrario), di 23 matricole, raggiungendo quota 187, mentre Ragioneria, ossia l’istituto Ginanni, non ha più il fascino di un tempo e resta praticamente stabile con 131 nuove iscrizioni. Infine, perdono 30 matricole rispetto all’anno precedente l’istituto professionale Olivetti-Callegari (110 iscritti) e ben 41 l’Alberghiero di Cervia.
LA SCUOLA IN NUMERI Sono quasi 46mila (45.982 per l’esattezza) gli allievi iscritti all’anno scolastico iniziato nei giorni scorsi in provincia di Ravenna, dalla prima elementare fino all’ultimo anno delle scuole superiori compresi. Un numero in netta crescita rispetto all’anno precedente, quando erano poco più di 42.500, grazie soprattutto ai 31.094 allievi del cosiddetto primo ciclo (che comprende elementari e medie), circa tremila in più rispetto al 2014/2015, mentre restano praticamente invariati poco sotto la soglia dei 15mila i ragazzi delle superiori.
46mila sui banchi, 3.500 in cattedra Rispetto all’annata finita a giugno scorso risultano invece circa 260 in più i posti per docenti a tempo indeterminato in provincia arrivando così a un totale di 3.562 (suddivisi in 376 alla scuola dell’infanzia, 1.266 alla primaria, 705 alle secondarie di primo grado e 1.215 alle secondarie di secondo grado). La metà di quei 260 in più la troviamo alle superiori. Da sottolineare l’aumento maggiore
rispetto al passaggio tra 13/14 e 14/15: in quell’estate la crescita fu appena di venti unità. A quei 3.500 docenti di ruolo vanno aggiunti i 555 insegnanti di sostegno: un anno fa erano 370. Dal sindacato Cgil giunge però una segnalazione particolare, proprio sui docenti di sostegno, collegata alle novità introdotte con la cosiddetta riforma della Buona scuola: su 28 cattedre di sostegno alle pri-
marie assegnate a docenti di fuori provincia, solo una è stata effettivamente presa dall’assegnatario mentre gli altri hanno preferito tenere la supplenza già accettata nei rispettivi territori e così lo stesso è accaduto nel nostro territorio dove quelle 27 cattedre per quest’anno saranno rette da supplenti già consapevoli che a settembre 2016 dovranno lasciare il posto agli assegnatari.
NIDI E SCUOLE DELL’INFANZIA
Sempre meno bimbi sotto i 6 anni Le sezioni comunali delle materne passeranno da 75 a 69 Diminuiscono i bambini, si accorciano le liste d’attesa, chiudono intere sezioni di materne comunali. In estrema sintesi è questo il panorama dei servizi per i bambini da 0 a 6 anni nel comune di Ravenna, i cui dati sono stati resi pubblici dall’assessore competente, Ouidad Bakkali (nella foto). Per quanto riguarda i nidi d’infanzia (0-3 anni) la popolazione stimata, che rappresenta quindi la domanda potenziale, è al momento di 3.536 bambini, in calo del 3 percento rispetto all’anno scolastico precedente. E se si confronta il numero con quello di soli cinque anni fa il risultato è che mancano all’appello quasi ottocento bambini. Nel frattempo il numero dei posti è passato dai 1.389 del 2010 ai 1.451 di quest’anno che, seppur in calo di una trentina di unità rispetto al 2014/15 permettono una copertura di oltre il 41 percento, ben oltre la soglia del 33 indicata in passato dal consiglio europeo. Dei 1.451 posti attuali di cui sopra, 770 sono comunali (a gestione diretta o indiretta) mentre 681 sono di privati convenzionati, dati entrambi in calo di una quindicina di posti rispetto a un anno fa, nel caso del Comune per mancanza di richiesta in alcuni territori come Marina, Savarna e Sant’Antonio, in quello dei privati a causa invece in particolare della chiusura del nido I Cuccoli. Le domande complessive ai nidi presentate al momento sono quasi seicento, in netto calo rispetto agli ultimi due anni quando hanno superato sempre le ottocento. Anche per questo le liste d’attesa sono più ridotte, con 104 bambini all’uscita della graduatoria (contro i 148 dell’anno precedente) e 70 ad oggi, in attesa che il dato si riduca ulteriormente a fine anno scolastico, quando un anno fa erano 95 i bambini esclusi e due anni fa 87. Passando alle scuole dell’infanzia (3-6 anni) il trend è quello della riduzione delle sezioni comunali a vantaggio di quelle statali, con benefici per le casse di Palazzo Merlato, a fronte anche della riduzione delle domande generali, ma con il rischio di non essere del tutto pronti a emergenze come quella del Landoni, riportata in questi giorni dal sito Romagnamamma.it, dove per far fronte alla lista d’attesa anche comunale, la materna (statale) ha allestito una terza sezione in ritardo, composta in maggioranza da bambini stranieri, contro cui si sono scagliati alcuni genitori, parlando di “classe ghetto” (nel box una ispirata risposta dell’assessore). In generale rispetto ai tempi d’oro del 2011, con 75 sezioni e circa 2mila posti comunali a fronte di una capienza complessiva di 4.054 bambini, quest’anno i posti comunali sono scesi a 1.824 e le sezioni a 71, destinate già a diventare 69 nel 2016-2017 a fronte invece di 41 sezioni statali. Complessivamente quest’anno la popolazione stimata di bambini da 3 a 6 anni delle scuole d’infanzia è di 4.129 unità (il 3 percento in meno del 2014) a fronte di una capienza di 4.010 posti (14 in meno dell’anno scorso) che rappresentano una copertura del 94 percento. In lista d’attesa al momento ci sono 98 bambini, ma l’assessore Bakkali assicura che nel corso di questi mesi verranno soddisfatte ulteriori domande, arrivando a fine anno scolastico a una cifra inferiore ai 34 di fine 2014-2015. Ad oggi le domande arrivate in Comune sono circa 970, mentre nei due anni precedenti avevano sempre superato soglia 1.100. Il sondaggio. Un sondaggio svolto tra i genitori dei bambini che frequentano i nidi comunali e in convenzione ha avuto come esito un valore medio di soddisfazione complessiva del servizio pari a 8,9 (in una scala di giudizio da 1 a 10). La maggiore soddisfazione, con una media che supera il valore 9, è stata assegnata a 7 voci tra cui il rapporto con le educatrici, la loro competenza, la pulizia degli spazi e gli orari. La minore soddisfazione, con una media compresa tra il 7,3 e il 7,8 i genitori l’hanno espressa sull’adeguatezza della retta rispetto al servizio ricevuto e i tempi di risposte sull’esito della domanda di iscrizione. Il sondaggio è stato sottoposto anche alle insegnanti, che giudicano il servizio in maniera più critica e severa (voto medio 8,16). (lu. ma.)
LA REPLICA CLASSE
GHETTO?
«QUEI
PICCOLI CRESCERANNO QUI, BASTA PAURE»
Ecco la risposta pubblicata su Facebook dall’assessore Bakkali (nella foto qui sopra) alle polemiche sul caso del Landoni di cui si parla qui a fianco. Leggo di una polemica che mi rattrista molto su una scuola dell'infanzia della città. Si dicono cose come “ghetto” o “uno svantaggio essere in una sezione dove si parlano così tante lingue e bimbi che non parlano una parola di italiano”. Premesso che la composizione della sezione non è definitiva, perché altri bimbi in lista d’attesa potranno convogliare in quella sezione di nuova apertura, quale spirito spinge a dire che dei bimbi di tre anni saranno svantaggiati perché inseriti in sezioni multiculturali e poliglotte? Ad oggi in quella sezione su 14 bimbi 13 sono nati in Italia (alcuni da famiglie italiane altri da genitori migranti ), bisognerebbe quindi chiedersi, quando scatta il termine per cui non li si considera più “stranieri”? Ai 18 anni, quando prendono la cittadinanza? Quando faranno i compiti insieme? Quando sfrecceranno in bicicletta per andare in un parco pubblico a giocare a pallone? Quando i bambini nati in Italia o giunti nei primissimi anni d’infanzia non sono più considerati stranieri? Nella scuola dell’infanzia, i bimbi, tutti i bimbi, hanno la possibilità di sperimentare le differenze, di relazionarsi con i loro pari e con gli adulti. Per i bimbi di figli di genitori migranti la scuola dell’infanzia è una tappa educativa fondamentale e che agevola il successo scolastico negli anni successivi. Gli strumenti da mettere in campo per rendere le nostre scuole davvero multiculturali ed inclusive sicuramente sono ancora tanti e in quel senso dobbiamo lavorare tutti, ma ricordiamoci sempre che quei bimbi che oggi hanno tre anni, vivranno e cresceranno insieme in questo Paese e abbiamo la responsabilità di favorire una società plurilingue e multiculturale, valorizzando così le identità di ciascuno, non di alimentare la paura e le discriminazioni.
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IL SEMINARIO
LA STORIA
Linea Rosa in cattedra per educare contro la violenza (anche) di genere
A scuola “senza zaino”
Mentre imperversano le polemiche nel resto d’Italia sulla presunta teoria “gender” nelle scuole, a Ravenna si prosegue con progetti sulla parità di genere già rodati e in genere assai graditi da insegnanti, studenti e famiglie. In particolare, l’anno scolastico si è aperto con un laboratorio per prevenire la violenza di genere in una quarta elementare della scuola Torre realizzato da Linea Rosa in questo caso in collaborazione con la Settimana del Buon Vivere. «Si tratta di un progetto che ho già portato in altre scuole del Ravennate – ci spiega Francesca Ponci, la psicologa che si occupa dei minori per Linea Rosa e ha realizzato anche questo progetto educativo – e per la verità è un laboratorio incentrato soprattutto sulla gestione della rabbia verso chiunque e sul conflitto non solo tra maschi e femmine, ma anche tra due femmine o due maschi, perché in fondo un uomo che usa violenza contro una donna è un uomo comunque inadeguato, in qualsiasi contesto. Dentro però ci sono anche temi che riguardano stereotipi su maschi e femmine che vanno decostruiti come per esempio che “piangere è da femmine”. Durante il laboratorio i bambini in genere riescono a mettersi in discussione, anche in base alle esperienze che li circondano, e di solito ho una risposta davvero entusiastica...». Nella storia che Ponci ha appositamente inventato c’è infatti un personaggio femminile che gioca a calcio, uno sport ancora poco diffuso tra le bambine e difficile peraltro da praticare in cortile quando si indossa un grembiulino bianco con un fiocco magari color pastello come succede nelle scuole di Ravenna. «Secondo me in effetti - dice Ponci - il grembiule uguale per tutti sarebbe da preferire. Il fiocco è ingombrante e il bianco fa passare l’idea che appunto le bambine non debbano sporcarsi. Le differenze tra i generi, a cominciare da quelle biologiche, esistono e vanno riconosciute come una ricchezza, ma non devono diventare limitazioni o stereotipi». Una curiosità, il laboratorio si basa su una storia che ha come protagonisti due fiori è ispirata ai fiori dei mosaici per il progetto Ravenna Città amica delle donne (nella foto). (fe. an.)
LA CURIOSITÀ
E l’assessora di Lugo va a insegnare in Francia La giunta comunale di Lugo ha dovuto rinunciare all’assessora Silvia Golfera che si è aggiudicata, tramite concorso, una cattedra di Italiano e Storia al College International di Ferney-Voltaire, in Francia. Il sindaco Davide Ranalli ha ringraziato Golfera augurandole a nome personale e di tutta la giunta un sincero «in bocca al lupo» per la sua nuova avventura in Francia.
Il progetto rivoluzionario alle elementari di Classe, dove non ci sono cattedre e le regole le fanno i bambini. «Così diventano autonomi»
Una delle aule Senza zaino di Classe. Qui sopra la responsabile della scuola, Rita Gentili
Sono un centinaio in tutta Italia e sono nate grazie all'idea di un dirigente scolastico toscano, ispirato da quanto stava già accadendo da anni nel nord Europa, come spesso capita all'avanguardia in particolare nei servizi per l'infanzia. Sono le scuole “Senza zaino”, di nome e di fatto, con i bambini che vanno in classe – senza più cattedre e neppure banchi individuali – solo con una piccola borsa per la merenda e un paio di quaderni. In provincia di Ravenna a credere in questo progetto in qualche modo rivoluzionario è stata in particolare la responsabile della scuola elementare di Classe, Rita Gentili, grazie anche al supporto della preside in primis e del Comune poi, che ha di fatto permesso di far partire il progetto sei anni fa e di arrivare quest’anno per la prima volta a regime, con tutte e dieci le classi presenti nella struttura di via Romea Sud “Senza zaino”. A seguire il suo esempio, in provincia di Ravenna, è al momento solo la piccola elementare di San Bernardino, vicino a Lugo. Ma l'auspicio dei promotori è quello che questa pratica venga riconosciuta a livello nazionale e che, magari sull'onda delle richieste dei genitori – già peraltro presenti – possa estendersi anche ad altri istituti ravennati. Perché si tratta di una rivoluzione, è vero, ma anche di una scuola pubblica a tutti gli effetti, con gli stessi obiettivi da raggiungere dal punto di vista didattico. E mentre per questioni di tempo non è ancora possibile sapere come un bambino cresciuto per cinque anni “Senza zaino” a Classe si possa adattare all’ambiente della scuola media, valutazioni periodicamente effettuate dall'università di Firenze rivelano come bambini di quegli istituti in genere facciano meno errori di ortografia e siano più preparati dal punto di vista matematico. «Sono abituati a socializzare, a fare insieme, a collaborare e hanno comunque anche l’occasione di lavorare da soli, a casa fanno i compiti come tutti. Alle medie non possono che essere pronti», commenta Rita Gentili, che ci accoglie nella sua bella scuola di Classe, mostrandocela con orgoglio. Lei insegna dal 1989 ma solo negli ultimi sei anni, forse, può dirsi completamente realizzata dal punto di vista professionale. «Tutto è nato grazie a un corso di formazione a Bologna nel 2009, dove ho potuto incontrare di persona Marco Orsi (il fondatore del progetto Senza zaino, ndr) e capire come anche solo l'organizzazione dello spazio scolastico condizioni l’apprendimento e come con la scuola tradizionale sia divenuto impossibile, anche per questione di spazi e tempi, seguire gli insegnamenti dei più importanti pedagogisti, come Montessori, Dewey, Bruner, Freinet…». E così via la cattedra, via i banchi, via lo zaino, ovviamente. Ma non solo. Le scelte vengono fatte insieme ai bambini e non calate dall’alto, tutto viene condiviso e non esistono i voti (tranne che nelle pagelle, essendo obbligatorio), «parliamo insieme dei lavori svolti, senza bisogno di dare numeri». Le aule sono open space-camerette che rilassano solo a guardarle. Sono suddivise ognuna in tre spazi: uno dove vengono accolti i bambini e si programma insieme la giornata («l’accoglienza, in tutti i sensi, è uno dei tre nostri valori cardine», dice Gentili); un altro con quattro tavoli dove i piccoli, in gruppi di sei tendenzial-
mente, lavorano insieme; il terzo, infine, dedicato ai laboratori per due bambini alla volta. Le parole d’ordine sono collaborazione, condivisione, autonomia, responsabilità. Ma anche regole, che gli insegnanti scrivono insieme ai bambini in un vero e proprio manuale «che rappresenta tutta la nostra vita scolastica». In questo modo i bambini sanno cosa fare per andare in bagno, come giocare in cortile, quando parlare a bassa voce («il brusio nelle nostre aule c’è sempre, significa che si sta lavorando»), come lavorare in coppia, come utilizzare uno strumento didattico… «Dovrebbe vedere le facce che fanno i genitori quando, nelle speciali giornate di apertura, vedono i loro figli cavarsela da soli...», sorride Gentili, che poi spiega: «I bambini ascoltano più volentieri i consigli dei coetanei e la loro soglia d'attenzione è limitata: una lezione tradizionale con la maestra che spiega per più di mezzora alla cattedra non è efficace. Qui, la lezione frontale dura cinquedieci minuti al massimo e poi si passa alla pratica, al lavoro ai quattro tavoli: tre lavorano con attività che sanno svolgere in autonomia, mentre uno lavora con la maestra; dopo venti minuti-mezzora si ruota». Altra caratteristica fondamentale è infatti quella di far utilizzare semplicemente ai bambini le loro mani. Sperimentando con diversi strumenti didattici appositamente costruiti dalle insegnanti e grazie ad arredi realizzati anche con la collaborazione dei genitori. «Le famiglie in una scuola come questa sono per forza di cose molto coinvolte, i genitori si organizzano anche per fare la spesa insieme del materiale (che poi viene lasciato a scuola e condiviso, a disposizione di tutti, ndr), spendendo tra l’altro meno complessivamente di una scuola normale, a partire dallo zaino, che da noi è sostituito da una piccola borsetta che abbiamo scelto insieme, dal costo di 26 euro. Siamo comunque noi, negli incontri preparatori prima dell'iscrizione, i primi a invitare i genitori non convinti a iscrivere i propri figli in altre scuole». Il problema infatti, più che altro, è che sono sempre di più i bambini che scelgono o vorrebbero scegliere la scuola di Classe anche da fuori. «Abbiamo accettato iscrizioni fuori stradario (alcune decine sui 230 bambini totali, ndr). Cercheremo però di evitarlo in futuro, perché classi troppo numerose rischiano di compromettere il risultato. Questa deve restare la scuola di Classe, e credo debbano essere le istituzioni a farsi carico delle richieste e fare in modo di aprire altre sezioni “Senza zaino” in altre scuole». Se più leggeri sono i bambini, ad appesantirsi forse sono le insegnanti. «Qui certo bisogna rimboccarsi le maniche – conclude Gentili –, c’è un gran lavoro di preparazione del materiale, ma soprattutto un lavoro di squadra tra le insegnanti delle varie materie, che devono essere sulla stessa lunghezza d’onda. Anche per questo il metodo prevede un anno intero di formazione, prima di partire con il progetto e una formazione costante in itinere di 10 ore annuali da parte della Rete SZ». E le nuove insegnanti (a Classe il corpo docenti è di una quindicina di persone) sono sottoposte ad almeno due mesi di corsi di formazione iniziali intensivi. Luca Manservisi
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RAVENNA &DINTORNI 24/9 2015
PRIMO PIANO
12 SCUOLA MEDIA DON MINZONI
Trenta euro a studente per pagare gli insegnanti durante l’ora mensa
LA NOVITÀ
Qual è il bravo insegnante? Il 2 ottobre allo Scientifico un convegno sulla valutazione dei docenti Tra le questioni più controverse della riforma della scuola di Matteo Renzi c’è sicuramente il tema della valutazione dei docenti e proprio a questo è dedicato il convegno organizzato il 2 ottobre al Liceo Scientifico di Ravenna con il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale. Molto contestata da parte dei diretti interessati, ritenuta indispensabile da altri per inserire un criterio meritocratico nel corpo docente, la legge prevede una fase di sperimentazione di tre anni in cui ai singoli istituti viene lasciato l’onere di stabilire i criteri per individuare chi tra i docenti sia meritevole del premio in denaro a disposizione della scuola. Il fondo nazionale è di 200 milioni di euro e dovrebbe corrispondere ad una cifra tra i 15 e i 20mila euro per un istituto di media dimensione. La legge prevede l’istituzione di un comitato di valutazione di cui devono far parte tre docenti, due genitori per medie ed elementari, un genitore e uno studente per le scuole superiori, un membro esterno indicato dall’ufficio scolastico regionale e ovviamente il dirigente che deve effettuare la valutazione finale; non sono previsti meccanismi punitivi ma solo un premio economico. Valutazione basata su cosa, però? Si parla genericamente di “qualità dell’insegnamento , “responsabilità assunte nel coordinamento di classe, “contributo all’innovazione”ecc... Macro voci difficili da declinare in parametri precisi. Ecco allora il senso del convegno del 2 ottobre, in cui alla mattina sarà affrontato l’inquadramento normativo e nel pomeriggio si presenteranno alcuni possibili strumenti pratici per effettuare la valutazione. Questo convegno è organizzato in una scuola dove già si è cominciato a ragionare sull’argomento grazie al dirigente Gianluca Dradi. «Sia al liceo scientifico che all’istituto tecnico Morigia-Perdisa – ci spiega Dradi – il collegio dei docenti ha deGianluca Dradi ciso all’unanimità di attuare un percorso originale per arrivare alla definizione di questi criteri: si organizzeranno dei focus group di docenti, genitori e studenti per ragionare su cosa significhi essere un bravo insegnante. Potranno emergere le aspettative delSINDACATI le varie componenti della comunità scolastica in merito alla qualità dell’insegnamento e verificare come queste D’ANGELO (CGIL): «LA BUONA SCUOLA si incrociano tra loro. Quanto deciso non era un obbligo CI REGALA IL 60 PERCENTO IN PIÙ di legge, ma una scelta volontaria di docenti che hanno DI SUPPLENZE. NON SAREBBE SUCCESSO» colto la novità legislativa per mettersi in gioco in un processo di riflessione condiviso con l’utenza. Attraverso «Con la cosiddetta Buona scuola ci ritoviamo il 60 questo lavoro si costruirà una mappa della qualità specipercento in più di supplenze rispetto all’anno scorso, fica per ogni scuola e credo sarà molto utile per colmare non le avremmo avute in questa entità». Marcella il vuoto contenuto nella legge, che non specifica gli indiD’Angelo, segretaria provinciale Cgil per la scuola, catori della qualità da valutare. Questa disponibilità dei non ha certo simpatie verso la riforma dell’istruzione docenti, dal mio punto di vista, è di per sé un indicatore voluta dal Governo Renzi. E assicura che i sindacati di qualità perché dimostra la piena consapevolezza che non molleranno: «La legge è legge ma mancano tutti la principale leva per il miglioramento della scuola pubi decreti attuativi e continueremo a farci sentire». blica è la qualità del lavoro che si svolge nelle aule scolaPerché di fronte a certe situazioni ritiene che sia difstiche ». Tra gli strumenti pratici che saranno presentaficile trascurare le mancanze della legge: «L’ultima ti nel convegno ci sarà il questionario già sottoposto lo legge di stabilità ha di fatto introdotto il divieto assoscorso anno agli studenti dello Scientifico sul lavoro luto di sostituzione del personale docente al primo svolto dai docenti di italiano, matematica e fisica: «Si pogiorno di assenza e del collaboratore scolastico per i nevano otto domande su circostanze di fatto relative alprimi sette. Questo solo per una logica di tagli. Ma l’attività didattica – spiega Dradi – e non si chiedevano se il personale già oggi è ridotto, come si può garangiudizi sull’operato dei docenti; dall’analisi delle risposte tire la sicurezza nelle scuole e la qualità dell’offerta didattica quando capitano le assenze? Se non ci si possono però individuare i punti di debolezza rispetto sono docenti liberi ci ritroveremo con classi riunite in ai quali è necessario agire per migliorare la qualità della aula magna e l’insegnante farà il badante». scuola che, è bene ribadirlo, è fatta soprattutto dal lavoro degli insegnanti». (fe. an.)
I
La scuola media Don Minzoni quest’anno è un po’ più cara per le famiglie degli studenti che si fermano a pranzo nelle giornate in cui hanno i rientri pomeridiani. Trenta euro di contributo annuo, formalmente volontario ma che ci si aspetta venga pagato da tutti, per chi si ferma a pranzo una volta la settimana, cinquanta per chi si ferma due volte. Soldi che servono a coprire il costo dei docenti che si fermano a fare ore extra per tenere d’occhio i ragazzini, tra gli undici e i tredici anni perché, a differenza di quanto accade alle elementari dove la mensa è parte dell’orario curriculare dei docenti, alle media si tratta appunto di extra. «Fino allo scorso anno – ci ha spiegato la dirigente Carla Solaini – riuscivamo a coprire i costi con i fondi scolastici che ci arrivano dallo Stato. Ma quest’anno sono aumentate le classi che usufruiscono di questo servizio e così, d’accordo con il consiglio d’isituto e i genitori, abbiamo preso questa misura che è quasi simbolica, visto che per le famiglie significa non più di un euro per pasto consumato dal figlio, ma che per noi coprirà circa la metà del costo. L’alternativa del resto sarebbe chiedere i servizi agli educatori comunali, ma con ben altri costi. Inoltre abbiamo sempre privilegiato il fatto che con i ragazzi ci fossero gli insegnanti che già conoscono in un rapporto di circa 1 professore ogni 20 o 25 studenti».
ISTITUTO COMPAGNONI IL PERSONALE ATA NON BASTA, PER LA MERENDA ARRIVANO NONNI E GENITORI
«Nella scuola elementare di San Pietro in Campiano "Compagnoni" il dirigente scolastico ha dovuto appoggiarsi ai genitori e ai nonni volontari per dare la merenda agli scolari. Questa esigenza nasce dall'aumento delle classi e degli alunni, a cui non fa fronte un conseguente aumento del personale Ata, che viene per la maggior parte impiegato nella sorveglianza dei bambini della scuola». La denuncia arriva dalla lista di sinistra Ravenna in Comune che sull’argomento precisa: «Esprimiamo una nota positiva per il coinvolgimento dei genitori e dei nonni, che dimostra il senso civico della comunità. Tuttavia vediamo i risultati delle politiche di umiliazione della scuola pubblica, che trova un'incredibile continuità negli ultimi vent'anni fino alla “cattiva scuola” dell'attuale esecutivo».
FINANZIAMENTI
Dalla Provincia 390mila euro per le scuole d’infanzia Alle paritarie ne andranno 260mila La giunta provinciale ha approvato il 23 settembre la delibera che assegna 390mila euro di fondi regionali alle scuole dell’infanzia di Ravenna. Gli stanziamenti potranno essere richiesti dagli istituti presentando una domanda con cui illustrare i progetti da coprire. Si tratta infatti di risorse che serviranno per questioni didattiche e non per manutenzioni o riqualificazioni. Nei giorni scorsi Ravenna in Comune, nuova coalizione di sinistra che si presenterà alle prossime amministrative comunali, aveva criticato la scelta di destinare 260mila euro alle paritarie. Dalla Provincia, tramite l’assessore Paolo Valenti che ha presentato la delibera, ci spiegano che in realtà si tratta di suddivisione già decise a monte a livello regionale e alle singole province che ricevono i fondi spetta di fatto solamente un ruolo formale di approvazione per avviare la fase di presentazione delle domande. «Nella scelta di assegnare più risorse alle paritarie – spiega Valenti – c’è una volonta di garantire un livellamento dell’offerta didattica perché nel panorama scolastico viene svolto un ruolo importante anche dalle paritarie e si cerca di garantire quindi un livello dei programmi più omogeneo possibile».
PRIMO PIANO
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TRASPORTO
LAVORI PUBBLICI
Scuolabus: costa un milione di euro e fa ogni anno sei giri del mondo
La Ricci Muratori si amplia In arrivo 14 aule nuove Pronte entro dicembre 2016
265.000 I km percorsi ogni anno su 32 itinerari nel forese
711 Gli alunni di elementari e medie sui mezzi di Coerbus
349 Il massimo costo annuale in euro per l’abbonamento in base al reddito
Alla fine dell’anno scolastico 2015-16 sarà come aver percorso per più di sei volte l’equatore terrestre: il totale dell’asfalto macinato dagli autobus del trasporto scolastico del Comune di Ravenna, per gli alunni di scuole elementari e medie del forese, è stimato in 265mila chilometri. A usufruire del servizio – attivo per le zone non sono servite dalle linee del trasporto pubblico, fornito dal consorzio Coerbus vincitore di un bando di nove anni che scadrà nel 2018, a un costo di 3,62 euro al chilometro che fanno circa un milione all’anno per le casse comunali – saranno oltre 711 ragazzi (in linea con i numeri degli ultimi anni) che pagheranno un abbonamento annuale a forfait che varia in base al reddito Isee: da un minimo di 87 euro (tra tremila e seimila euro) fino a 349 euro (superiori a 35mila). Per chi invece utilizza le linee pubbliche di Start, l’azienda di trasporti prevede un abbonamento per gli under 26 di 196 euro con una maggiorazione per l’extraurbano: sono previsti contributi comunali a copertura della maggiorazione. Chi, per motivi di orario, è costretto a utilizzare entrambi paga un solo abbonamento. Infine contributi comunali per il cosiddetto trasporto autogestito: dove il numero di alunni non era sufficiente per la copertura del servizio sono comitati di genitori o pro loco che scarrozzano gli studenti con mezzi propri. Per il conteggio della spesa comunale vanno poi aggiunti 86mila euro circa corrisposti alla cooperativa sociale di Bergamo che si è da poco aggiudicata il servizio di educatori a bordo: non sono figure obbligatorie ma a Ravenna esistono almeno dal 2000 e svolgono un monitoraggio a rotazione sui 32 itinerari (percorsi elaborati dal servizio mobilità e viabilità del Comune sulla base delle domande presentate, con fermate consolidate nel tempo, tenendo conto della rete stradale) concentrandosi poi su eventuali situazioni che mostrino problematiche. (and.a.)
L’INTERVENTO
Alle elementari Pasini il restyling della Pigna Nuovi pannelli decorativi all’ingresso e all’interno raffiguranti scorci della città, la sostituzione delle turche con tazze wc nei bagni, la pulizia della recinzione esterna: sono gli interventi di restyling che hanno riguardato la scuola elementare Pasini in via Caorle a Ravenna sostenuti da alcune aziende coordinate dall’associazione culturale La Pigna che attraverso il presidente Maurizio Bucci si è fatta promotrice di un progetto per la riqualificazione dell’edificio. Ora il secondo stralcio riguarderà il piazzale all’ingresso con panchine e fioriere ma anche nuovo verde. L’assessore ai Lavori pubblici ha apprezzato l’intervento privato a integrazione di quello del Comune per infissi e copertura.
È partito il 21 settembre il cantiere per l’ampliamento della scuola primaria e secondaria di primo grado Ricci Muratori in piazza Ugo La Malfa a Ravenna: completamento previsto per il 4 dicembre 2016. Così annuncia l’assessore comunale ai Lavori pubblici Enrico Liverani. La spesa, finanziata interamente dall’amministrazione comunale, è di 2,55 milioni di euro; i lavori verranno eseguiti da un’associazione temporanea di imprese fra il consorzio Cear ed il consorzio Arco, entrambi di Ravenna. L’intervento consiste nella realizzazione di un’ala a pianta rettangolare, su due piani, adiacente all’edificio esistente e ad esso collegata, occupando una superficie complessiva di circa 1.550 metri quadrati. Il nuovo edificio conterrà 14 aule ordinarie, un’aula di psicomotricità e due aule per attività speciali. Tali locali saranno appunto destinati alla scuola primaria, aggiungendosi alle otto aule già realizzate con il primo stralcio, oltre alla palestra e all’auditorium, che ha comportato un investimento di 3,72 milioni. Sono inoltre previsti lavori di efficientamento energetico dell’intero edificio, mediante sostituzione delle caldaie esistenti con altre a condensazione e ammodernamento del sistema di regolazione dell’impianto. La centrale termica attuale sarà smantellata e i suoi locali saranno adibiti ad archivio per gli uffici della segreteria.
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ECONOMIA
LAVORO
L’EVENTO
Cresce il “tempo indeterminato”
Gli “smanettoni” della stampante 3D tra gli albicocchi
I dati dei Centri per l’impiego relativi al primo semestre 2015 in provincia Dai dati delle comunicazioni relative ai rapporti di lavoro (assunzioni, trasformazioni, cessazioni) trasmesse obbligatoriamente dai datori di lavoro ai Centri per l'impiego della Provincia di Ravenna, nel primo semestre 2015, emerge un incremento di quasi il 60 percento delle assunzioni a tempo indeterminato rispetto a quelle dello scorso anno che sono infatti salite a 5.477 contro le 3.432 dello stesso periodo del 2014. Numeri che restano però una piccola percentuale rispetto al totale delle assunzioni pari nel primo semestre a 62.374, praticamente le stesse di un anno fa, quando il numero era di 62.327 e che contemplano, va precisato, moltissimi contratti stagionali e interinali. La Provincia, in una nota, ricorda il Decreto legislativo con cui il Governo ha modificato la struttura del contratto di lavoro introducendo il cosiddetto contratto a tutele crescenti e la legge di stabilità 2015, che ha introdotto un esonero contributivo dell'ammontare di 8.060 euro l'anno, per tre anni, per le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori con contratto di lavoro subordinato (per le sole assunzioni effettuate nell’anno 2015). Delle 5.477 assunzioni a tempo indeterminato di questo primo semestre: il 50,9% riguarda le donne e il 49,1% gli uomini; il 35,4% riguarda lavoratori di età compresa tra i 41 e i 54 anni; il 54,2% delle assunzioni è a tempo pieno, mentre nel 2014 la percentuale dei contratti a tempo indeterminato e a tempo pieno si assestava al 41,3%; gli inoccupati, cioè persone che non risultano aver lavorato in precedenza, corrispondono al 20,1%. Anche le trasformazioni dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato sono incentivabili con il contributo di cui sopra: nel primo semestre del 2015 sono state registrate 1.597 trasformazioni in contratto stabile contro le 1.332 dell'anno 2014, registrando un incremento del 19,9%. Il peso delle assunzioni a tempo indeterminato (escluse le trasformazioni) rispetto al totale delle assunzioni dell'anno, passa quindi dal 5,5% dello scorso anno al 8,8% del 2015; quelle a tempo determinato dal 64,8% al 63,6 del 2015 mentre calano di circa il 2% i contratti di lavoro intermittente e calano in percentuale inferiore all'1% i contratti di apprendistato e quelli atipici; crescono infine dello 0,7% i contratti di somministrazione. L'incremento dei nuovi contratti a tempo indeterminato (considerando anche le trasformazioni) corrisponde a 2.310 contratti stabili in più rispetto lo scorso anno. lavoratori occupati».
COMMERCIO
+ 60 % è l’aumento dei contratti fissi che sono l’8,8 % delle assunzioni, invece invariate
Dal blog “Eppur si muove” su www.ravennaedintorni.it, ecco il resoconto di Serena Fagnocchi che è stata alla tre giorni a Massa Lombarda in cui veniva presentata la stampante 3D più alta del mondo.
Agevolazioni fiscali agli esercenti di piazza Kennedy L’amministrazione comunale di Ravenna, accogliendo le sollecitazioni avanzate dalle associazioni di categoria (Cna, Confesercenti, Confartigianato, Confcommercio), ha dichiarato la propria disponibilità a prevedere agevolazioni fiscali, valide per tutta la durata del cantiere, come la riduzione del cinquanta per cento della tassa rifiuti Tari, l’esenzione dal pagamento dell’imposta di pubblicità per le insegne e del canone di occupazione del suolo pubblico. Le associazioni di categoria hanno apprezzato la volontà espressa dall’Amministrazione comunale. A breve si terrà un incontro per analizzare più nel dettaglio gli aspetti tecnici e le modalità di applicazione dei provvedimenti di agevolazione concordati.
SERVIZI PER LE AZIENDE
INFOPROM
Da fine settembre la nuova norma che regola la gestione della qualità La Compagnia della Rinascita organizza un percorso formativo di una giornata con indicazioni pratiche per l’adeguamento Come molti già sapranno, a fine settembre verrà pubblicata la nuova norma di qualità che rivoluzionerà il modo di concepire la qualità all’interno delle aziende e quindi anche l’organizzazione stessa: meno formalità e finalmente più sostanza. La Compagnia della Rinascita organizza percorsi informativi/formativi di una giornata sulle principali novità apportate dalla
norma UNI EN ISO 9001:2015, fornendo indicazioni pratiche per l’adeguamento o per l’attuazione a seconda se l’azienda è già certificata o desidera certificarsi. Il costo della giornata è di euro 156,00 + iva per tutto il mese di ottobre. Per informazioni sulle date o per organizzare un corso interaziendale scrivere a info@compagniadellarinascita.com.
«WASP ha presentato BigDelta, il primo prototipo di stampante 3D per la costruzione di case in argilla durante una tre giorni di conferenze su droni e pale eoliche, su progettazione neurolinguistica e protesi biomediche, workshop di progettazione e di scrittura creativa, teatro, musica, cibo, yoga, tutto nella campagna di Massa Lombarda. Diverse centinaia di persone hanno raggiunto questo luogo insolito provenendo da tutta Italia, da Torino a Matera. C’erano imprenditori, giovani che vogliono mettere su un progetto, meno giovani che cercano nuovi sbocchi, persone che lavorano in startup o aziende innovative, coordinatori di incubatori d’impresa, oltre a giornalisti e fotografi. Molti semplici curiosi dai paesi vicini, molti i massesi orgogliosi per i riflettori accesi sul loro paese. Come definire questo evento? Un raduno, un congresso, un meeting? «Questa per noi è una festa» dice Massimo Moretti che di WASP è fondatore «perché stiamo realizzando il sogno da cui siamo partiti». Tutto nasce tre anni fa da una sua idea: che si possano stampare case fatte di argilla e paglia con una stampante 3D, e che si possa fare con pochissima energia. A tre anni di distanza nell’azienda che ha creato lavorano venti persone e la stampante per case sta diventando realtà: BigDelta è in grado di creare semplici moduli abitativi in argilla e paglia consumando quanto un tostapane. E il prossimo obiettivo è alimentarla totalmente a energia solare. BigDelta è alta 12 metri. È stata montata per la prima volta vicino a un campo di albicocchi. Poco distante, tra i lecci, sono sistemati tavoli e sedie: ci sono il punto ristoro, il meeting point e una serie di tavoli dove le stampanti 3D più piccole sfornano oggetti, mentre tecnica e funzionamento sono illustrate ai curiosi dai makers di WASP. Cosa sono i makers? «Sono gli smenettoni» mi risponde un ragazzo alto coi boccoli che veste la maglietta dell’azienda. In WASP gli ingegneri sono pochissimi, la maggior parte sono makers: gente che prova e riprova come far funzionare le cose, come stampare ciò che hanno in testa. In WASP l’errore non esiste, è solo un passo ulteriore verso la soluzione dei problemi. I limiti di competenza interni li risolvono collaborando con università o esperti esterni. WASP è partita con budget minimi e si sostiene con la vendita delle stampanti più piccole, che permette di finanziare la ricerca su BigDelta e altri progetti visionari. L’acronimo che si sono scelti World’s Advanced Saving Project non lascia spazio fraintendimenti: l’intenzione è quella di migliorare il mondo partendo dai bisogni fondamentali. Per questo dopo la casa a costo zero, immaginano di affrontare il problema del cibo (progetto di orti verticali), della salute (protesi biomedicali), dell’energia (eolico con moti turbolenti).Intelligenza condivisa, sostenibilità energetica, modello aziendale orizzontale… queste parole qui si riappropriano il loro significato originale e la distanza tra il dire e il fare è azzerata. La parola innovazione di cui si è abusato negli ultimi anni, in tre giorni non è mai stata pronunciata. In WASP si pensa molto ma non si indugia nell’esercizio retorico, si passa subito all’azione. «Alla romagnola, senza tante storie» chiude sbrigativamente Massimo Moretti.
ECONOMIA
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SETTIMANA DEL BUON VIVERE/1
SETTIMANA DEL BUON VIVERE/2
«Ravenna? Come Calcutta, o quasi» Parola del meteorologo Mercalli
Un fine settimana tra ricerca universitaria, etica e sostenibilità
È un volto noto ai più per la sua presenza a Che tempo che fa e per la trasmissione Scala Mercalli da lui condotta lo scorso inverno sui Rai Tre e che tornerà a febbraio con un nuovo ciclo. Meteorologo, Luca Mercalli è da tempo impegnato nella divulgazione dei rischi che può comportare il surriscaldamento terrestre e sulle azioni umane che provocano il fenomeno. Sarà a Ravenna il 25 settembre alle 21 in piazza Unità d’Italia per l’incontro “Ravenna come Calcutta?” resa possibile dalla collaborazione tra il festival Il Grido della Farfalla organizzato da Il gruppo dello Zuccherificio e la Settimana del Buon Vivere. Il titolo della conferenza è una provocazione o ha in sé qualcosa di vero? «Un po’ è una battuta nata nel mese di luglio più caldo in assoluto della storia italiana, un caldo peraltro che nella pianura padana non ha nulla di gradevole, perché è afoso, appunto». L’anno scorso però è piovuto tutta l’estate... si può parlare di tendenza? «Certo, la tendenza è quella anche se nei fenomeni climatologici ci sono fluttuazioni. Ma l’anno scorso per esempio è stato un record per la Svezia e la Scandinavia in genere. Ma basta guardare che tutti i record di caldo degli ultimi duecento anni sono stati superati negli anni successivi al 2000. E anche oggi (era giovedì 10 settembre, ndr) si sono battutti vari record sulla costa Adriatica con punte fino a 40 gradi». Ma quindi quando vediamo quelle cartine che mostrano come l’innalzamento dei mari provocato dal surriscaldamento terrestre finirà per sommergere tutta la pianura padana, cosa dobbiamo pensare? Che sono previsioni realistiche? «Diciamo che non dobbiamo aspettarci che la pianura Padana venga di colpo allagata, ma il rischio di un innanzalmento di mezzo metro in 100 anni esiste eccome e la cosa non sarà indolore, soprattutto per chi è più vicino alla costa e la zona del Delta del Po. Il primo effetto è che le falde acquifere sotterranee diverranno salate e saranno inutilizzabili anche per l’agricoltura. E poi ci saranno effetti di erosioni e le mareggiate arriveranno nella piazza del paese». Ma possiamo ancora fare qualcosa o abbiamo superato il punto di non ritorno? «Sì, anche se adesso potessimo per assurdo spegnere il mondo non potremmo tornare indietro, è possibile solo mitigare gli effetti del surriscaldamento. Avremmo dovuto agire 50 anni fa, ma non lo abbiamo fatto. Meglio comunque che il mare si alzi di 50 cm che di un metro, meglio che la temperatura si alzi di 2 gradi invece che di 5. Un po’ come una persona che decide di smettere di fumare. Se lo fa da giovane può anche recuperare completamente, se lo fa a sessant’anni i polmoni resteranno danneggiati, ma sarà comunque meglio che non farlo affatto». Ma noi stiamo smettendo di fumare? Obama di recente ha parlato della questione ambientale come la vera grande emergenza del pianeta. «Certo Obama, rispetto a Bush, esprime un punto di vista evoluto, ma è anche vero che sta in un paese dove le lobby del carbone ha forse più potere dello stesso presidente. Vedremo, al momento no, non stiamo smettendo di fumare. Il prossimo grande incontro internazionale è quello dell’Onu a Parigi del 12 dicembre, vedremo lì chi si impegnerà davvero a fare qualcosa». Ciò che si sente dire da molti, forse come alibi, è che finché le nuove potenze asiatiche non agiranno, qualsiasi misura sarà inutile...
«In un mondo globalizzato credo sia importante dare dei segnali, gli altri si troveranno poi in qualche modo tenuti a seguire anche per ragioni commerciali, pensiamo ad esempio se l’Europa smettesse di comprare prodotti che non rispettano alcune misure. Va inoltre detto che la Cina pur colpevole di tanti misfatti è un paese che soffre moltissimo il cambiamento climatico e dove ci si sta facendo molte domande e si stanno anche sperimentando buone prassi. Infine, teniamo sempre presente che un americano emette gas serra come tre cinesi. Sta quindi innanzitutto a loro mettersi a dieta». La stessa domanda può essere fatta per i singoli. Che senso ha che io faccia la differenziata se il mio vicino non la fa e il mio comune non lo penalizza? «Vale un po’ come il discorso dei governi. Inoltre l’azione individuale ha un grande valore etico, serve più consapevolezza, più informazione e anche le politiche degli stati possono venire dal basso». A proposito di politiche, come stiamo in Italia su questo tema? «In Italia ci sono enormi contraddizioni: ci sono singoli comuni e singole regioni che fanno cose ottime, mentre magari il paese accanto distrugge. Per capirci: l'Italia è nota per la terra dei fuochi in Campania, mentre Treviso è un modello a livello europeo per la raccolta differenziataa». Questo sul piano locale, ma il governo? «Il problema è proprio il governo che fa cose buone e cose invece che non lo sono affatto, quasi a voler accontentare tutti. Ma non ha senso promuovere le energie rinnovabili e contemporaneamente l’estrazione di idrocarburi tramite le trivellazioni. È come fare la dieta di giorno e poi abbuffarsi la notte». Un’ultima domanda, data anche la sua presenza a un festival dedicato proprio all’informazione: la stampa italiana è all’altezza di questa sfida? «Bella domanda. Il giornalismo italiano non brilla, c'è una carenza notevole di buona informazione, il tema dell’ambiente è sempre subordinato al lavoro ed economia e c'è da lavorare moltissimo sull'informazione. Per questo è stata fondata anche Fima, Federazione italiana Media Ambientali proprio per cominciare, insieme anche all’ordine dei giornalisti, a diffondere una consapevolezza della qualità necessaria». Federica Angelini
Incontro con lo scienziato
in piazza Unità d’Italia per il festival “Il Grido della Farfalla”
La settimana del Buon Vivere a Ravenna sarà declinata insieme a varie realtà del territorio.Venerdì 25 settembre incrocia per esempio la Notte dei Ricercatori. Il Campus di Ravenna dell’Università di Bologna aderisce all’iniziativa con un programma di appuntamenti che si apre alle 18 alla Biblioteca Oriani (via Corrado Ricci, 26) con l’inaugurazione di tre mostre: la prima è “Di Piazza in Piazza – Viaggio nella cultura alimentare”, poi “Come eravamo”, mostra fotografica che immortala l’epoca d’oro del cinema italiano vista dall'occhio attento e onnipresente del fotografo e fotoreporter Rodrigo Pais e infine “Convivio con l’arte”, che presenta una tavola imbandita con elementi che richiamano le opere dei più grandi artisti dell’arte contemporanea. In quell’occasione in “Sala Spadolini” sarà presentato il “Tour Virtuale del Campus di Ravenna” con cui è possibile “entrare” nelle strutture universitarie di Ravenna, visitandole grazie a una serie di dettagliatissime fotografie a 360°. La Notte Durante la giornata del 27 settembre per l’evento “Coltiviamo un’altra economia” continua poi alle 19 in Piazza special guest saranno i ragazzi di dell’Unità d‘Italia con Altrocioccolato per una serie di laboratori l’”Aperitivo della Ricerca”, che vedrà un dialogo con tre giovani ricercatori del Campus di Ravenna. Infine, l’appuntamento di chiusura. Si torna a Casa Oriani per “Alimentazione e Ricerca”, una tavola rotonda dedicata ai tanti volti dell’alimentazione. Domenica 27 settembre, invece, sempre nell’ambito de La Settimana del buon vivere, in centro a Ravenna torna “Coltiviamo un’altra economia”. Dalle 10 alle 22 l’angolo compreso tra i portici di via Ricci e via Gordini si animerà con proposte di economia sociale e stili di vita responsabili, non solo con l'allestimento per tutta la giornata di uno spazio del tradizionale “Mercato dell’altreconomia”, ma anche attraverso l’incontro pubblico “Degustiamo storie – Il g(i)usto della Calabria" con Domenico Luppino, presidente della cooperativa Giovani in vita (recentemente vittima di intimidazioni) la cui testimonianza alle 18 sarà accompagnata da degustazioni gratuite dei prodotti della rete Calabria Solidale, da proiezioni di cortometraggi e laboratori esperienziali sul cioccolato. A fine giornata sarà previsto un concerto di musica popolare con i Baccanu Orkestra (alle 20). Come anticipato al festival “Sostenibilità creative” che si svolgerà grazie a Kirekò dal 24 al 26 settembre e che si concluderà con una giornata di festa nel nuovo “parco delle innovazioni” di via Antica Milizia con laboratori per i più piccoli, varie attività e spettacoli al termine di due giorni di incontri e approfondimenti dedicati al risparmio energetico con ospiti di caratura internazionale a Palazzo Rasponi e un incontro sul brand “Ravenna” come meta turistica in piazza Unità d’Italia venerdì alle 17 con Eraldo Baldini, Eugenio Baroncelli, Nadia Carboni e Francesca Ferruzzi. Per il programma completo di tutte le iniziative: www.settimanadelbuonvivere.it.
FUORI PORTA DAL FOTOGRAFO MCCURRY AL MENTALISTA TESEI FINO ALLA IV MARCIA DELLA PACE DELLA ROMAGNA Come noto, la Settimana del Buon Vivere è un’iniziativa che prende le mosse da Forlì che si estende poi nel resto della Romagna. Per quanto riguarda gli eventi principali del prossimo fine settimana, fuori porta, c’è senza dubbio l’inaugurazione della mostra del fotografo Steve McCurry nel complesso di San Domenico. Alle 17 di venerdì 25 settembre si terrà nella chiesa di San Giacomo l’incontro con l’artista intervistato da Gianni Riotta. Stesso luogo e stessa data, ma alle 21, per la performance di uno dei mentalisti più noti d’Italia, Francesco Tesei nel contesto di un incontro con medici e psicologi dedicato alla malattia. Sabato 26 settembre invece l’economista Enrico Giovannini parlerà di previsioni economiche e big data alle 17 a San Giacomo (Forlì). La Settimana del Buon Vivere si concluderà poi con la IV marcia per la Pace della Romagna che partirà da piazza Saffi a Forlì alle 10.30 per raggiungere poi la Rocca di Bertinoro sulle 13. La Settimana del Buon Vivere, ideata da Monica Fantini, è sostenuta e organizzata da Comune di Forlì, Camera di Commercio Forlì-Cesena e Legacoop Romagna in collaborazione con l’associazione Punto e a Capo e Irst-Irccs, ha coinvolto decine di realtà locali per un calendario con oltre duecento appuntamenti.
RAVENNA &DINTORNI 24/8 2015
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LETTORI detti e contraddetti
CONSUMATORI CONSAPEVOLI a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
GUARDIAMO ALLA POLITICA E CI SALE UN PO’ DI CAROGNA A pochi mesi dalle elezioni per il sindaco di Ravenna mi trovo a chiacchierare con un amico e finiamo a parlare di politica. Ci mettiamo ad esaminare la situazione e ci sale un po' di carogna. Intanto il Pd. In questi anni non è riuscito a produrre un candidato forte, uno (o una) con un curriculum di amministrazione locale decente, con una visione precisa, con in testa delle priorità o delle scelte. Intanto, grave errore, non ha fatto primarie ma ha imposto un candidato dall'alto, e su che basi pare difficile capirlo. Liverani, sicuramente un ragazzo di buon senso e un lavoratore, è tuttavia un neofita, con una scialba carriera da sindacalista e appena un anno di assessorato alle spalle. Pare un po' poco per reggere una candidatura seria. E' chiaramente un candidato "establishment", un giovane-vecchio, un cerchiobottista che vuole accontentare tutti [...]. In quest'epoca di ristrettezze [...] si impone un “gioco della torre”, ovvero: cosa butto giù? O meglio: cosa tengo? Su cosa fondo la mia candidatura? Scuola, turismo e darsena? Start-up, centro storico e sicurezza? [...] Tutto non si può fare. [...] Perini ha fatto nascere “Ama Ravenna”, una lista civica che appoggerà dichiaratamente il candidato dell'attuale maggioranza, fatta apposta per ridare un posto a Perini in consiglio (dato che con il PD avrebbe finito i mandati consecutivi...) e andare a prendere, appunto, tutti quei “vecchi” [...]. Ma passiamo agli ex-alleati di Sel. Da qualche settimana Valentina Morigi è uscita (o è stata fatta uscire...) dal partito, rea - come la Piaia, FdS - di essere rimasta assessore nonostante i suoi si fossero staccati per "il giudizio negativo nei confronti della giunta guidata da Fabrizio Matteucci, inadempiente rispetto alle linee programmatiche concordate nel 2011", o più che altro, ci pare, per arrivare alle elezioni non troppo sovrapposti al Pd. [...] La Morigi ha
Un angolo di piazza di @_alessia___ Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio postata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata dall’utente @_alessia___ (con tre underscore finali) e immortala l’arco tra piazza del Popolo e piazza Garibaldi.
Adsl, il cambio operatore può essere un delirio a cura di Carlo Benelli - Codici Ravenna
in cerca di Ncd e della Lega, il vero traino del centro destra, almeno a livello nazionale. Vediamo se l'ha capita il Movimento 5 Stelle. Anche qui manca ancora un candidato, ma se non lo sbagliano questa volta rischiano seriamente di andare quantomeno al ballottaggio. E una volta lì potrebbero probabilmente prendere i voti di tutti quelli che non sono Pd (che non sono così pochi), che pur di cambiare sarebbero molto probabilmente disposti ad appoggiare un grillino, o un Donati (ben visto da Lega e Centro Destra in generale) per poi andarsi a spartire i posti a Palazzo Merlato. [...] Sulle altre liste e listarelle (o aspiranti tali), ammetto, ci è scappata una risata. Tra Ravenna in Comune e La Pigna, ma anche FdS, non abbiamo ben capito il senso e le ambizioni, se non quelle di riproporre un campanilismo oramai desueto e inconcludente. [...] A questo punto la nostra chiacchierata finisce con un lungo sospiro. Attendiamo di sapere i candidati di tutti per riparlarne. [...]. Lettera firmata
La diffusione del servizio Adsl collegato alla linea telefonica di casa, o attivato in modo autonomo, comporta talvolta disagi per disservizi al momento del cambio operatore. Un nostro associato, che usufruiva già di un servizio Adsl collegato al telefono voce, si è lasciato convincere a cambiare operatore con la promessa di una spesa minore e di una sicura tenuta del servizio. Ha fornito subito un po’ ingenuamente le proprie coordinate bancarie, senza aspettare il contratto cartaceo ed ha atteso la ripresa del funzionamento Adsl che doveva essere immediato. Purtroppo alla cessazione del servizio del primo operatore non è subentrata l’attività del nuovo. Non solo, ma ha avuto la sorpresa dell’addebito di una fattura con spese superiori a quanto pattuito. Il numero telefonico interpellato rispondeva che il modem non era compatibile con l’impianto installato. I ripetuti tentativi, con cui era stato chiamato il servizio clienti non avevano dato alcun risultato. E nonostante il nostro associato avesse dato disdetta al pagamento bancario sopraggiungeva una fattura che addebitava un mese di abbonamento di 26,93 euro più due addebiti per dismissione servizi e costo recesso anticipato di 51,97 e 199 euro. Eppure la promessa telefonica garantiva una prova di 14 giorni senza alcun impegno. Naturalmente, anche su suggerimento della nostra associazione, la fattura veniva immediatamente contestata con richiesta anche della restituzione di 80,52 euro indebitamente trattenuti. Il nostro associato incontrava altre difficoltà nella restituzione del modem, perché il corriere designato si rendeva irreperibile e l’indicazione di una spedizione postale gratuita non trovava conferma agli uffici della stessa ditta, cosicché le spese ricadevano sempre sul mittente. Un’altra difficoltà è sorta per riottenere il servizio dal primo operatore perché il codice di migrazione veniva più volte negato. Finalmente il nostro associato può usufruire di un servizio Adsl e lancia il monito di non fidarsi troppo di promesse di sconti affidati a messaggi telefonici.
VOGLIAMO PULIRE LA STAZIONE MA IL COMUNE NON RISPONDE Pensiamo che il buon esempio valga più di tante lamentele, per questo avevamo dato la nostra disponibilità ad intervenire, come già alcuni cittadini di Alfonsine avevano fatto in passato, per ritinteggiare i muri esterni della stazione. Ovviamente un tipo di intervento che necessita della giusta tinta, perciò l'associazione aveva chiesto semplicemente che gli fosse fornita la vernice corretta, onde evitare pezze di colore peggiori delle scritte, ma a tutt'oggi l'appello degli ambientalisti non ha ricevuto risposte. Spesso ci si lamenta del fatto che non ci sono i soldi per fare le cose, perciò di fronte alla nostra disponibilità ad intervenire, ci saremmo aspettati una risposta immediata da parte dell'amministrazione comunale ma finora la nostra proposta è rimasta lettera morta. Yuri Rambelli, Legambiente
una lunga esperienza politica, milita da sempre in un partito storicamente molto legato al territorio. È stata per anni assessore al Bilancio, alle Politiche giovanili e al Decentramento, quindi sa come girano le cose in Comune e nel territorio. È sicuramente dotata di una visione chiara (condivisibile o meno) e di una certa etica, e molti giovani probabilmente l'avrebbero votata. [...] Il centro-sinistra dunque si presenta ai blocchi con un candidato deboluccio, con l'aggravante della spocchia di chi vince da trent'anni e quindi poco si preoccupa degli avversari. Potrebbe essere invece la volta che le prendono, anche alla luce di ciò che è accaduto a giugno a Faenza [...]. Forse l'hanno capita Ancarani e Ancisi, che per una volta si presentano uniti, mentre vanno
Abbiamo i numeri per garantirvi grande visibilità
A Ravenna l’associazione Codici è in via Ignazio Sarti 5 (0544-35183) dove tutti i giovedì dalle 10 alle 12 il consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento
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TEATRO
CULTURA MUSICA CLASSICA
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LO SPETTACOLO
Riparte con Paganini la stagione della Mariani Sipario, da inizio ottobre, per le due tradizionali rassegne d’esordio autunnali – “Giovani in Musicaâ€? e “Concerti della Domenicaâ€? – della stagione concertistica 2015/2016, curata e organizzata dall’associazione musicale Angelo Mariani. Innanzitutto va segnalata un’anticipazione della lunga serie di concerti: la serata in omaggio a Niccolò Paganini, ideata e promossa dal liutaio ravennate Tullio Bassi, che vedrĂ sabato 26 settembre, alle ore 21, il Quartetto Fauves (nella foto) nella chiesa di Piangipane impegnato in pagine musicali per l’appunto di Paganini, ma anche di Haydn e Schubert. Entrando nei particolari dei programmi, la rassegna della Mariani che vede i giovani talenti protagonisti è incentrata sulla musica “Tra Impressionismo e Simbolismoâ€? e si dipana in sette appuntamenti (tutti alle ore 17, alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna) che daranno modo di ascoltare le composizioni degli autori che contribuirono a queste due correnti sviluppatesi tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Di particolare interesse saranno gli appuntamenti che vedranno protagonisti la violinista lituana Justina Auskelyte, in duo col pianista ravennate Cesare Pezzi (5 ottobre), suonare brani di Franck, Massenet e Satie, e il quartetto Guadagnini del cervese Fabrizio Zoffoli (19 ottobre) che farĂ risuonare le note di Chausson, non prima di aver sentito il duo Burbassi-Zanconi nell’interpretazione della sonata per pianoforte e violoncello di Debussy. Un orecchio curioso non potrĂ che essere soddisfatto dall’esecuzione del trio CastigliaBongiorni-Villa che eseguiranno musiche di Debussy e FaurĂŠ, esponenti di spicco della SociĂŠtĂŠ Nationale de Musique fondata nel 1871 per promulgare la musica francese. Interessante sarĂ ascoltare l’Ensemble Tempo Primo (8 ottobre) che eseguirĂ pagine tra le piĂš note di Respighi. Ancora del compositore bolognese saranno i brani a quattro mani eseguiti dal duo pianistico Bulkina-Paolillo (1 ottobre). Non verranno trascurati neppure i brani per strumenti a fiato: l’Ensemble “G.Sartiâ€? (12 ottobre) proporrĂ la piĂš stuzzicante letteratura francese dell’epoca per clarinetto, violino e pianoforte, mentre il duo Ingrosso-Maltoni (22 ottobre) si cimenterĂ in brani del repertorio flautistico tra i piĂš celebri, tra i quali la sonatina di Dutilleux e la sonata di Poulenc. I “Concerti della Domenicaâ€? (tutti alle 11, sempre alla sala Corelli dell’Alighieri) si apriranno, invece, con il primo violino del teatro Alla Scala, Francesca Manara, accompagnato al pianoforte dall’onnipresente talento ravennate Cesare Pezzi (25 ottobre): il duo eseguirĂ i grandi classici del sonatismo classico e romantico. Nel corso della stagione ci sarĂ modo di ascoltare due recital solistici, quello del pianista Riccardo Sandiford (8 novembre) e l’esibizione del chitarrista Eugenio Della Chiara (29 novembre) che riporta all’Alighieri uno strumento a torto snobbato dalle stagioni teatrali. SarĂ interessante ascoltare i due gruppi in cartellone: il Trio Mythos (15 novembre), formatosi all’Accademia di Santa Cecilia, proporrĂ una stuzzicante composizione di Arvo Pärt, mentre il ravennate Quartetto Fauves (13 dicembre) presenterĂ la prima registrazione assoluta dei quartetti op.XIII del forlivese Gian Battista Cirri. Non mancherĂ , infine, l’opportunitĂ di commemorare il compositore Francesco Balilla Pratella nel sessantesimo anniversario della morte: il soprano Gabriella Morigi e il pianista Adriano Tumiatti (6 dicembre) eseguiranno liriche del compositore lughese, mentre concluderĂ la rassegna il gruppo corale “Pratella-Martuzziâ€? di Ravenna (20 dicembre) con un repertorio dedicato alle cante romagnole piĂš note. Enrico Gramigna
“Amore e anarchia� torna al Vulkano
PROSA AL RASI LA PRESENTAZIONE DELLA NUOVA STAGIONE
Sabato 26 settembre alle 11.30 al teatro Rasi di Ravenna verrà presentata (in una cerimonia come sempre aperta al pubblico) la nuova stagione di prosa. Interverranno l’assessore Bakkali, Nonni e Martinelli del Teatro delle Albe (che cura la programmazione) e Gabriele Vacis, direttore artistico della fondazione I Teatri di Reggio Emilia. Seguirà un brindisi.
Da martedÏ 29 settembre a giovedÏ 15 ottobre (pausa il 5 e il 12) torna al centro VulKano di San Bartolo lo spettacolo del Teatro delle Albe Amore e anarchia, già presentato con grande successo nello stesso luogo un anno fa. Si tratta di un’opera di Luigi Dadina e Laura Gambi che vede in scena lo stesso Dadina e Michela Marangoni e che narra di una coppia che cresce nella Ravenna di fine Ottocento innamorandosi, senza possibilità di ripensamento, dell’ideale anarchico che guiderà le scelte e i pensieri di tutta la loro vita. Lo spettacolo inizia alle 21 (domenica ore 15.30, venerdÏ 2 e sabato 3 ottobre ore 19). Biglietti a 8 euro (ridotto 5). I posti sono limitati ed è consigliata la prenotazione (info e prenotazioni 0544 36239 - 333 7605760 - organizzazione@ravennateatro.com).
IL PERSONAGGIO CAVALLI PRESENTA IL SUO LIBRO E IL MONOLOGO SU DELL’UTRI Il noto attore e scrittore Giulio Cavalli torna ospite del festival Grido della Farfalla di Ravenna sabato 26 settembre con un doppio appuntamento. Alle 11 al Caffè Letterario di via Diaz presenterĂ il suo romanzo uscito per Rizzoli il 17 settembre dal titolo “Mio padre in una scatola da scarpeâ€? con protagonista Michele Landa, metronotte di Mondragone ucciso dalla camorra. Alle 21 sarĂ invece la volta in piazza dell’UnitĂ d’Italia (a palazzo Rasponi in caso di maltempo) dello spettacolo teatrale in anteprima nazionale “L’amico degli eroiâ€?, un suo monologo con musiche di Cisco Bellotti su Marcello Dell’Utri.
LAVORI PUBBLICI
Palcoscenico nuovo di zecca per l’Alighieri
Ravenna - Via De Gasperi 5 0544 38199 -www.british.ra.com
Realizzato a tempo di record, in pieno agosto, il nuovo assito del palcoscenico del teatro Alighieri è stato consegnato in tempo per l’avvio della programmazione artistica, a metĂ settembre. Si tratta di 480 mq. in legno di abete (come l’originario) dallo spessore di 6 cm. che aumentano la portata dell’impianto. Il vecchio pavimento, realizzato negli anni ‘60 per la riapertura del massimo teatro cittadino, era divenuto troppo precario per l’allestimento di spettacoli particolarmente ingombranti. L’intervento, costato oltre 130mila euro, ÂŤrientra nel piano progressivo di restauro, riqualificazione tecnica e messa in sicurezza del teatro – ha ricordato il sovrintendente della Fondazione Ravenna Manifestazioni Antonio De Rosa – avviato giĂ alcuni anni fa, e finanziato con fondi comunali e regionali, che ha interessato infissi, impianti elettrici, antincendio e controllo, motorizzazione del graticcio e impianto di aria condizionata. Prossimamente si interverrĂ sul risparmio energetico con l’installazione di luci led e di un impianto fotovoltaico, su di un meccanismo idraulico per la movimentazione della buca dell’orchestra e su una nuova dotazione di apparecchiature audio e videoÂť. Intanto – ha assicurato sempre il soprintendente De Rosa – si stanno sostituendo diverse poltrone della platea, via via che risultano particolarmente usurate o danneggiate nella seduta.
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CULTURA
MUSICA
Da sinistra alcuni protagonisti del festival: Sauro Dall’Olio, The Honkers e Marco Pandolfi
L’ANTICIPAZIONE
La grande festa del rock ‘n’ roll di Ravenna Torna Moondogs, una tre giorni tra Almagià e centro storico a ritmo di blues e rockabilly. Tutto gratuito «Perché il rock ’n’ roll? Perché è tremendamente divertente, ti fa stare bene, si può ascoltare, si può ballare: è l’intrattenimento, signori, quello vero e di qualità». Parola di Gian Piero Gerbella, che di rock ‘n’ roll si occupa da ben prima che tornasse prepotentemente di moda, così come gli anni Cinquanta, e che iniziasse a spostare le folle come quelle che recentemente invadono ogni anno Senigallia per il festival Jamboree. A metà anni Ottanta Gerbella è infatti tra i protagonisti del Memphis Club di Forlì e dei primi festival partiti dalla Vecchia Stazione mentre nella sua Ravenna ha il merito di aver contribuito (insieme a un personaggio cardine della scena italiana come Stelio Lacchini dei Good Fellas) all’organizzazione del Blues Festival. Fino al 1995, quando quell’esperienza termina per poi ricominciare quasi per caso nel 2010, in occasione del tradizionale ballo di Natale degli stessi Good Fellas. «Non si poteva tenere nella consueta location e così in seno all’associazione Norma organizzammo il loro concerto a Ravenna: quel 25 dicembre 2010 l’Almagià era murato – ricorda Gerbella –. A fine serata, sulla spinta di quello splendido risultato, con Lacchini, Federico Tanzi e Ganni Gamberini (di associazione Norma/Audio 73, ndr) abbiamo iniziato a pensare a un festival di rock ‘n’ roll a Ravenna, che poi abbiamo chiamato esattamente come la versione estiva dello storico Ravenna
Blues, ossia Moondogs». La rassegna è partita così nell’autunno del 2011 e quest’anno festeggia il suo primo lustro di vita, organizzata sempre dallo stesso staff: associazione Norma-Audio 73 per la parte tecnica e i rapporti istituzionali e Gerbella e Lacchini per la comunicazione e i contenuti. «Stiamo facendo così la storia di un piccolo festival – commenta ancora Gerbella – che non vuole diventare tanto grande, ma ritagliarsi sempre più un'identità in una città come Ravenna, dove la cultura considerata tale viaggia su piani paralleli ai nostri che proponiamo musica popolare per la gente, che anche di questo ha però bisogno». All’insegna sempre dell’intrattenimento di qualità, Moondogs pare oggi avercela fatta a coinvolgere i ravennati (e a portare ogni anno centinaia di persone da ogni parte d’Italia, con anche qualche spettatore dall’estero) anche grazie alla decisione di uscire per un paio di giorni dall’Almagià e portare gli artisti anche tra le vie del centro storico, a disposizione di tutti, sempre seguendo l’insegnamento del rock ‘n’ roll che storicamente ha avuto il merito di «mescolare», di unire varie influenze, «riuscendo a essere anche un volano dell’integrazione razziale», ricorda Gerbella, che poi non ha dubbi: «Il rock ‘n’ roll non è mai morto: è stato ciclico e a livello di moda che ne è collegata rappresenta sicuramente la più vistosa e portabile, la più immar-
cescibile, basti solo pensare al design degli elettrodomestici, per esempio, che continua a fare riferimento agli anni cinquanta e sessanta». Tornando all’aspetto prettamente musicale, il rock ‘n’ roll è tradizionalmente anche la musica nera che incontra quella bianca e il festival Moondogs ne sarà una fotografia pure in questo senso con gli appuntamenti diurni dedicati in particolare al blues e al bluegrass e quelli nei locali e club più tirati, a base di rockabilly e rhythm 'n' blues. L’appuntamento a Ravenna è dall’1 al 3 ottobre, per la prima volta tutto a ingresso completamente gratuito, anche la parte all’interno dell’Almagià. Giovedì 1 si parte in centro storico con dj-set e concerti già dalla mattina in via Diaz, per poi proseguire dalle 18.30 al Fargo di via Girolamo Rossi e a seguire in via Salara, all’Alighieri Caffè di via Gordini, in piazzetta Unità d’Italia e finire dalle 22.30 all’osteria del Mariani di via Ponte Marino. Il venerdì si riprende sempre alla mattina da via Diaz; nel pomeriggio dalle 15.30 eventi in via Matteotti, poi via Diaz, piazza Costa, via IV Novembre, via Gordini e dalle 20.45 in piazza San Francesco grazie alla pasticceria Palumbo, in attesa dell’apertura delle 22.30 dell’Almagià. La suggestiva struttura in Darsena e i suoi dintorni verranno allestiti con parti espositive, mezzi d’epoca e merchandi-
sing, un’occasione per conoscere, curiosare, ascoltare, comunicare e anche imparare a ballare il rock ‘n’ roll. Il concerto del venerdì sera all’Almagià (ore 23.30) è con uno dei nomi più prestigiosi delle grandi manifestazioni rock ‘n’ roll internazionali come gli Slick Steve and The Gangsters, guidati dal cantante inglese Steve Hogan, Il sabato il festival riprende all’Almagià a mezzogiorno con l’apertura degli stand gastronomici (a disposizione del pubblico anche il venerdì sera) e del villaggio a tema con tanto di dj-set, concerti all’aperto e le lezioni gratuite di ballo a cura di Sauro Dall’Olio e Mila Benghi, prima dei concerti serali, che chiuderanno la rassegna, dell’enfant prodige francese del pianoforte Rockin’ Raffi (in uno show esclusivo, per la prima volta in Italia) e degli inglesi The Shooting Stars (anche loro in esclusiva per il Moondogs). Nel corso della tre giorni di festival saranno in vetrina naturalmente anche band e artisti italiani ormai lanciati sulla scena europea, tra cui il grande bluesman Marco Pandolfi e poi The Honkers, gli emergenti The Same Old Shoes, Benny And The Cats, Ruben Minuto & Matteo Ringressi e i Truffle Valley Boys, campioni internazionali di roots e bluegrass, e i Jacknives. Programma e info sulla pagina Facebook di Moondogs. Luca Manservisi
Con il patrocinio ORDINE ARCHITETTI RAVENNA
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GIOVEDÌ 15 OTTOBRE Galleria Comunale
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Alessandra Chemollo Marghera (VE)
Ecrù Parma
ore 20 Apertura e registrazione crediti formativi ore 20.30 Azienda Tavar ore 20.45 Ecrù ore 21.45 Alessandra Chemollo ore 22.45 Spazio interventi e saluto conviviale
ciclo di conferenze 2015 Info Reclam tel. 0544 408312 - redazione@trovacasa.ra.it - www.reclam.ra.it
Comune di Cesena
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CULTURA
MUSICA
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IN SPIAGGIA
L’INTERVISTA
DALL’AUSTRALIA ECCO GLI SPIRIT VALLEY
Viscuso, il cantautore precario e sognatore: «Con l’arte e la creatività si può ripartire...» Vivo alla giornata è il nuovo lavoro solista – il sedicesimo album di vari formati e con varie formazioni artistiche – di Gianluca Viscuso, 32enne cantante, ma anche attore, scrittore e agitatore culturale catanese ormai da anni trapiantato a Ravenna, dove aveva comunque già radici. Noto in particolare con la sua band LaVis, è anche organizzatore di eventi e direttore artistico con il collettivo Antartide. Lo abbiamo incontrato prima del suo concerto in solo al Moog di giovedì 24 settembre (ore 21.30). Nel tuo disco si possono sentire influenze da menestrello, ma anche un'attitudine rock e sperimentale e allo stesso tempo una chiara vena melodica. Quali sono le ispirazioni? «Dopo lo scioglimento dei LaVis sono successe molte cose, sono passato dal cabaret al teatro canzone, ho suonato con tanti musicisti diversi, ho cominciato a prendere confidenza con la chitarra, trovando il coraggio di esprimermi a modo mio. Nel disco si trovano molto riferimenti, Battisti come sempre nel cuore più che nelle intenzioni, quello di E già, capolavoro di musica elettronica esistenziale. Il menestrello che senti è merito di Raffaello Di Leo, uno dei talenti più puri del nostro panorama musicale, con lui condivido la passione per il recupero della canzone italiana popolare. Altre influenze sono Cass McCombs, Kurt Vile, Darwin Deez, Stephen Brodsky. Io amo il punk, serve dirlo, la kraut music anni settanta, anche questo ci tengo a dirlo». Come hai lavorato al disco? Nella sua semplicità (e brevità) è anche complesso... «La lavorazione è stata particolare da subito, i vari musicisti coinvolti non sapevano chi avrebbe suonato e cosa nella traccia che registravano. Poi io a casa ascoltavo, montavo, tagliavo, equalizzavo e mettevo una cosa sull’altra. Mi sono divertito molto fino a quando non ho dovuto raggiungere un compromesso sul suono. Alcuni brani importanti non sono rientrati nel disco. Rimando comunque all’indirizzo viscuso.bandcamp.com per l’ascolto». Nei testi parli spesso di precarietà ma anche dell’essere artista: cosa significa questo, oggi? «La precarietà è il punto chiave del disco, per questo i brani sono pillole (dieci dalla durata media di circa due minuti, ndr), nessuno ha tempo e voglia per ascoltarli... E io non credo nella forma canzone classica, che inoltre mi ha molto stancato. Avevo un suono in testa, sapevo come ottenerlo ed è stato determinante l’aiuto di Nicola Benzoni. Sull’essere artista oggi la mia è una critica a me ma anche ai miei colleghi, il discorso è lungo ma ad ogni modo credo si debba rispetto a ogni persona che si esprime con un mezzo artistico e ne trae godimento e pace». Cosa pensi di Ravenna e della sua vita culturale, tu che ti ci sei trasferito?
Domenica 27 termina all’ora dell’aperitivo la rassegna di concerti del bagno Que Vida di Porto Corsini. L’appuntamento è con i rocker australiani Spirit Valley.
AL BOCA L’AMERICANA RACHAEL YAMAGATA Venerdì 25 alle 22 al Boca Barranca di Marina Romea concerto della cantautrice americana Rachael Yamagata. Arriverà in Italia per il suo tour europeo, forte dei suoi 100.000 like su Facebook. Il suo stile ricorda Fiona Apple e P.J. Harvey.
RAVENNA E BAGNACAVALLO ENRICO FARNEDI PRESENTA IL SUO DISCO “AUGURI ALBERTA” Il cantautore cesenate Enrico Farnedi continua nel suo tour di presentazione del suo, brillante, album “Auguri Alberta”. Venerdì 25 alle 21 appuntamento a Bon Ton, a Ravenna; domenica 27 alle 19 all’Acrylico Aria Fresca di Bagnacavallo.
RAVENNA RYF
E
RIGOLO IN
CONCERTO ALL’INAUGURAZIONE DI
KIRECÒ
In occasione dell’inaugurazione dello spazio “Kirecò Parco di Innovazione”, dalle 18 dj-set di Sistema Assonnato; alle 19.30 Ryf in concerto e alle 21 l’indie-folk dei Rigolò. Il parco si trova in via Don Carlo Sala, a Ravenna. Ingresso libero.
IL PIANO PUNK «Ravenna ora è un’isola felice grazie a importanti realtà che hanno creato possibilità; nei primi anni 2000 era molto diversa, isolata. Io sono nato a Catania che è una città forte, da ogni punto di vista, meravigliosa e dolorosa. Lì ho conosciuto e visto realtà di promozione culturale e lotta per il territorio che mi hanno fatto riflettere molto. Mi hanno portato a credere ancor di più nella forza dell’arte e della cultura per unire le persone di diversa estrazione sociale, età, nazionalità. A Ravenna a volte mi deludono i propositi di alcune realtà che operano in questo ambito, poco inclini a rischiare, a lavorare più sul “come” che sul “cosa”. Sono convinto davvero che con l’arte e la creatività si possa iniziare una nuova strada...». Sei attivo in vari ambiti: perché? E quale prediligi? «Prediligo l’ozio, fosse per me. Poi non ci riesco e devo darmi da fare, devo rischiare, inventarmi una cosa, credere in una situazione, conoscere persone e divertirmi. Allora prediligo tutto quello che ruota attorno alla musica e non solo». Un musicista che hai scoperto tramite le rassegne che organizzi? «Presto riportiamo Giovanni Truppi che, per come la vedo io, è il numero uno italiano in questo momento. Gli Avast con il loro ultimo lavoro stanno attirando attenzione anche in Francia, alcuni dei nostri ospiti dell’estate sono in finale al Premio Tenco, come Vinsanto, Fiorino, Alessio Bondì: dei grandissimi». Luca Manservisi
BAGNACAVALLO
Gli M+A in piazza per la Festa di San Michele Venerdì 25 settembre alle 21.30 nell’ambito della festa di San Michele concerto in piazza a Bagnacavallo degli M+A, duo forlivese di electro pop più noto all'estero che in patria, primi italiani a suonare sul palco centrale del celebre festival di Glastonbury, in Inghilterra. Il programma musicale della festa proseguirà fino a martedì con proposte locali.
DJ SET
Venerdì 2 ottobre ore 19.30
CIBO | VINO | MUSICA... E GIN TONIC
L’Alighieri caffè e cucina Via Gordini 29 RAVENNA 338.8298110 l’Alighieri
GIACOMO TONI AL GRIDO DELLA FARFALLA
Il cantautore Giacomo Toni in concerto con il suo “Piano punk cabaret” sabato 26 in piazza Unità d’Italia, a Ravenna, alle 22.45 per il festival il Grido della Farfalla.
Giovedì 1 ottobre ore 19.30
DI
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CULTURA
LIBRI
GIALLOLUNA NERONOTTE
LA BUSTINA DI MELPOMENE
Il mistero del mago Casanova Il festival entra nel vivo. Tra gli eventi anche l’anteprima dell’artista ravennate Fine settimana clou, quello tra il 25 e il 27 settembre, per la tredicesima edizione del festival Gialloluna Neronotte dedicato quest’anno alla figura della Femme fatale. Dopo i primi incontri, tra cui quello di giovedì 24 settembre con vari autori locali da Guido Pasi a Vito Ronchi fino a Paolo Casadio (in veste di ospite), venerdì 25 settembre sarà la volta di Annamaria Fassio, Alessandra Selmi e Divier Nelli, (autore di Coma, Gallucci Edizioni) alle 18 in sala D’attorre. L’intera giornata di sabato 26 settembre, dalle 11.30 alle 18.30, invece sarà invece dedicata alla figura di Dante Alighieri, nel 750° anniversario della nascita. Saranno a Ravenna per parlare delle proprie versioni “letterarie” (virate in giallo) di Dante: Francesco Fioretti (La selva oscura, Rizzoli), Giulio Leoni (La sindrome del Diavolo, Ed. Nord) e Kim Paffenroth, docente di studi religiosi alla Iona College di New Rochelle, autore del romanzo Exilium. L’inferno di Dante, NeroPress Edizioni . Domenica 27 settembre invece sarà il giorno per scoprire il lato “in giallo” di un celebre ravennate: il mago Casanova che ha dato alle stampe il suo primo romanzo thriller Ventuno per Sperling & Kupfer. Alle 15, invece, torna la tradizionale caccia al tesoro per ragazzi e genitori, a cura del Teatro del Drago, per le vie del centro cittadino alla ricerca di Alighieri. La Valentina “in giallo” di Crepax sarà invece celebrata attraverso una serie d’immagini originali, mai presentate al pubblico, disegnate dal grande autore per la rivista “Tempo Medico” e messe a disposizione dall’agenzia Zadig di Milano. In esposizione anche donne “pre-Valentina” di grande fascino. La mostra “Valentina prima di Valentina. Originali di Guido Crepax”, fino al 4 ottobre, al Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, Campus di Ravenna. Il Festival ospiterà poi la manifestazione di chiusura della terza edizione del Concorso letterario “GialloLuna NeroNotte” per racconti inediti, organizzato insieme alla prestigiosa collana “Il Giallo Mondadori”. La premiazione, con i dieci finalisti di questo 2015, si svolgerà il 25 settembre alle 20.30 al Mariani Lifestyle. Interverrà Franco Forte, direttore dei periodici da edicola di Mondadori (Giallo, Urania, Segretissimo). Sempre in questa occasione sarà consegnato anche il nuovo Premio GialloLuna NeroNotte a un personaggio che si è distinto per il proprio impegno nella diffusione della letteratura e, in modo più ampio, della cultura popolare. La serata proseguirà poi con la cena di gala (unico evento a pagamento) e musica a tema. La partecipazione a tutti gli appuntamenti è gratuita.
a cura di Maria Giovanna Maioli
Giovedì 17 settembre un altro dei nostri più significativi poeti, nonché regista cinematografico, Nelo Risi, se ne è andato. Milanese di nascita, viveva a Roma. Ha tradotto Sofocle, Kavafis, Laforgue e altri. Ha pubblicato vari libri di poesia. Uno dei suoi temi è il tempo, da lui definito “un virus latente”.
HO FATTO UN PIENO DI VERSI... DI
NELO RISI
Ho fatto un pieno di versi per la traversata dei deserti là dove il viaggiare più comporta dei rischi dove occorre tenere gli occhi bene aperti perché non sempre regge il cuore A malapena si conserva un viso se il tempo ingoia il resto – con un ritratto appeso non si va molto lontano a meno che un sorriso una figura non venga a divorarti con dolcezza un modo ancora per stare con la vita (da Ruggine, Mondadori, Milano 2004)
NARRATIVA
LA RASSEGNA
La quarta estate: un esordio pluripremiato In arrivo un ebook di racconti di Casadio Il romanzo La quarta estate ambientato a Marina di Ravenna e scritto dal ravennate Paolo Casadio (al suo esordio) per Piemme sta facendo incetta di riconoscimenti. Dopo il 15° premio “Ravenna e le sue pagine” assegnatogli dal sindacato librai di Ravenna aveva assegnato al romanzo, al libro è arrivato anche il premio nazionale narrativa e saggistica, sezione opera edita, “Il Delfino” XIII edizione, a Marina di Pisa e si è aggiudicato il premio speciale opera prima al premio internazionale Cinque Terre-Golfo dei poeti XXVIII edizione. Il 27 settembre, inoltre, al teatro Malatesta di Montefiore Conca, per La quarta estate Paolo Casadio riceve il premio internazionale Montefiore, V edizione, opera edita di narrativa. Tra gli autori ospiti di GialloLuna NeroNotte, giovedì 24 settembre alle 18, Paolo Casadio presenta anche l’e-book di GLNN che raccoglie quattro “casi” del brigadiere Venturoli ambientati a Piangipane nel primo dopoguerra, due dei quali già editi nei numeri estivi del mensile R&D Cult.
Paolo Casadio riceve il premio Il delfino
IL BLUES SECONDO MENABÒ AL CAFFÉ LETTERARIO Per la rassegna “Il tempo ritrovato“ mercoledì 30 settembre alle 18.30 al Caffè Letterario sarà la volta di viaggiare nella storia del blues con Vite affogate nel blues. Lo scrittore e musicista Roberto Menabò racconterà la storia del blues e dei suoi cantanti alcolizzati e maledetti. Una serata che mescola narrazione e musica attraversando le vite dei musicisti vissute tra campi di cotone e chitarre scordate. Giovedì 24 settembre, invece, alle 18.30 al Caffè Letterario sarà ospite Ermanno Bencivenga, filosofo, saggista, docente alla California University ed editorialista de Il Sole24Ore parlerà de Il bene e il bello, etica dell’immagine per un evento in collaborazione con La Settimana del Buon Vivere e Slow Food.
CULTURA
RUBRICHE
RAVENNA &DINTORNI 24/9 2015
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FULMINI E SAETTE
TUTTA UN’ALTRA MUSICA
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
Il “black metal” dei Bachi da Pietra di Luca Manservisi
Sembrava impossibile - Casal Borsetti (statale Romea) VISIBILI E INVISIBILI
Il cartone da Family day, bello e banale. E la Pixar... di Francesco Della Torre
su Inside Out (di Pete Docter) e sulla Pixar in generale Io e la Pixar abbiamo grossi problemi. Non reciproci perché credo che la potente, prolifica e fantasiosa casa di produzione non sappia neanche dell'esistenza della città di Ravenna (male), ma pur sempre problemi restano. Sono vent'anni, fin da Toy Story, che la visione dei loro film mi irrita profondamente. E l'ultimo nato, Inside Out, non fa eccezione, anzi si fa carico di anni di silenziosi borbottii che finalmente trovano qui uno sfogo. Come sempre succede in questi film, Inside Out parte da un soggetto straordinario: la mente umana, in questo caso impersonata dalla undicenne Riley e guidata da cinque buffi personaggi che si chiamano e rappresentano Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto. E, ancora come sempre, l'inizio è una bomba, perché ti presentano il soggetto in maniera chiara, con ritmo e tempistica perfette. Il problema nasce quando viene costruita la storia, da sempre sullo stesso asse: stiamo tutti bene, c'è un problema, succede il finimondo apparentemente irreparabile, segue un mezzo miracolo che mette a posto tutto, lieto fine. E di questa cosa non ne posso più, e forse inizieranno un giorno a non poterne più neanche i bambini. Perchè questo film ha una parte centrale dichiaratamente per bambini, che per bambini non lo è per niente. Nel senso che la costruzione dell'avventura rispecchia perfettamente i loro gusti, ma messaggio, citazioni, allusioni e soprattutto pretese entrano dalla porta principale dell'immaginario infantile per poi forse non uscire.
Un esempio è dato da una scena cinematograficamente molto bella che vede i due protagonisti nel tunnel del pericoloso (ah si?) Pensiero Astratto, dedicato all'immaginazione, vista palesemente come un piccolo inferno (gustose citazioni pittoriche a parte). Un articolo di James Douglas su Internazionale analizza a fondo la poetica della Pixar giungendo a una conclusione forte come “per la Pixar, vivere è lavorare”, analizzando a fondo in questo film la figura del padre di Riley. Ci sono cartoni e cartoni, perché Minions (che pure nella sua parte avventurosa mi aveva annoiato) sembra decisamente più gioioso e innocuo (e con una colonna sonora che da sola costituisce educazione), mentre Inside Out l'ho visto come un poco gradevole approccio solo apparentemente semplicistico allo studio della mente umana. I bambini si divertiranno in ogni caso, perché la qualità estetica del prodotto è da brividi, e si identificheranno in uno dei due insopportabili personaggi protagonisti, una Gioia insolente e maestrina, e una Tristezza troppo ancorata nella guastafeste che diventerà ovviamente amica della sua nemesi. Un film da “family day”, rigorosamente adatto a famiglie cosiddette “naturali” e “di sani principi”, estremamente noioso per chi cerca qualcosa di diverso, e dal finale scontato al 100 percento. Detto questo, su queste pagine non si fa censura, non si mette in guardia, non si scarta a priori: in realtà volevo capire cosa mi infastidisse di queste produzioni e ce l'ho fatta con un fiume di parole un po' troppo distanti dal vero cinema. Voi correte al cinema senza paura, portate i vostri bambini, che noi siamo cresciuti a robot devastanti ed aliene sempre nude, eppure siamo una generazione che ha avuto degli ottimi mediatori, come genitori!
Nuova apertura
CASA FAMIGLIA PER ANZIANI Villa immersa nel verde lughese
NONNA PINA
Ambiente famigliare e accogliente Attività ricreative e di svago per gli ospiti Assistenza h24, 7 giorni su 7
Tel. 388 4032440 • nonnapinafamily@gmail.com • facebook: NONNAPINA
La premessa è d’obbligo, visto che tendenzialmente qui cerco di evitare di parlare troppo da fan: i Bachi da Pietra mi fanno generalmente impazzire e credo pure siano la più grande rock band italiana nata negli anni Duemila. Questo ancor prima di conoscere e apprezzare un personaggio enorme come Bruno Dorella, ormai ravennate d’adozione, qui alla batteria e quasi messo all’angolino dalla straripante personalità di un altro gigante del settore come Giovanni Succi (di cui vi consiglio di recuperare anche il disco omaggio a Paolo Conte di fine anno scorso), come al solito a chitarra e voce, questa molto più varia del passato. Un duo chitarra e batteria come nella tradizione di certo punk-rock che in realtà non c’entra nulla con i Bachi da Pietra, tra le cui caratteristiche principali, mi piace citarlo da Wikipedia (mi emoziono sempre un po’ quando trovo gruppi di nicchia che mi piacciono su Wikipedia), c’erano “ritmi rallentati quasi claustrofobici” e tanto per rendere l’idea l’album di debutto fu registrato nella cripta di una chiesa con «tecniche di registrazione ispirate a tecnologie arcaiche per dare all'album un suono vivido, ruvido e profondo». Stiamo parlando del rock-blues-folk molto, molto scuro dei primi album, i più grandi e inarrivabili. Con “Quintale”, due anni fa, la svolta verso un suono più duro e senza dubbio anche (purtroppo) normalizzato, per un buon disco di transizione, come si dice in questi casi, checché ne dica qualcuno che ne parla come una pietra miliare. La transizione continua con “Necroide” (in uscita ufficialmente il 25 settembre) che è – come ci ripetono da mesi – un omaggio alle radici musicali di Succi e Dorella, al metal e all’hard rock. Tanto che alcuni pezzi sembrano quasi delle cover, al primo ascolto. Poi, in tutta sincerità e sempre con l’obiettività che caratterizza questo articolo, diventa una droga. Una potenza, a partire dall’incredibile assalto di “Black Metal il mio folk” (che non è certo l’unico titolo geniale, battuto almeno da “Slayer & The Family Stone”, senza dimenticare quel “Fascite necroide” che ricorda il ragno che ha ucciso proprio il chitarrista degli Slayer) passando per momenti al confine col funky, il rock desertico, un vocoder a tradimento che ha il merito di far scrivere a qualcuno “Daft Punk” in una recensione dei Bachi da Pietra, gli Iron Maiden, i Led Zeppelin. Ma il tutto con uno spirito che ricorda quei primi dischi di cui si parlava poco sopra (a partire da “Cofani funebri”), per un album che pare capovolgere tutto e dare nuova vita a questi strani insetti saltati fuori da chissà dove ormai più di dieci anni fa...
RAVENNA &DINTORNI 24/9 2015
22 CINEMACITY Ravenna
Magic Mike XXL
Programmazione dei film in sala
di Gregory Jacobs fer.: 20.15-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.15-22.45
Roger Waters The Wall di Roger Waters, Sean Evans
The Transporter Legacy
mar.: p.u. 20;
di Camille Delamarre fer.: 20.45-22.40; sab. e dom.: 14.50-18.40-20.45-22.40
mer.: p.u. 21
DA GIOVEDÌ 24 A MERCOLEDÌ 30 SETTEMBRE
Everest
The Green Inferno (v.m. 18)
di Baltasar Kormákur Proiezione in 3D
gio 24 - ven 25 - sab 26 : 21.15 dom 27 : 16.30 - 18.45 - 21.15 mar 29 - mer 30: 21.15
Proiezione in 2D da gio. a dom.: 18-20-22.55;
Il terzo uomo di Carol Reed
da lun. a mer.: 20-22.55
lun 28: 21.15
da gio. a dom.: 17.40-20.20-22.50;
Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 215206
Sicario di Denis Villeneuve fer.: 20.20-22.45; sab. e dom.: 15.30-18-20.20-22.45
Il Cinema Ritrovato
Telefona e prenota il tuo posto in sala
Magic Mike XXL di Gregory Jacobs
di Eli Roth fer. (escluso mar.), sab. e dom.: p.u. 22.40
Marguerite di Xavier Giannoli
fer., sab. e dom.: p.u. 21.30
Cinema Mariani - Ravenna
Inside Out
www.mariani-ravenna.it
di Pete Docter Proiezione in 2D fer. (escluso mar.): 20.35-21-22.40; sab. e dom.: 14.45-15.30-16.45-17.40-18-18.4520.30-21-22.40; mar.: 20.30-22.40 (ore 21 proiezione in lingua originale)
da lun. a mer.: 20.20-22.50 lun. e gio. 1/10: p.u. 21.15
The Transporter Legacy
(versione restaurata
di Camille Delamarre
dalla Cineteca di Bologna,
da gio. a dom.: 17.45-20.25-22.40;
proiezione in lingua originale sottotitolata)
da lun. a mer.: 20.25-22.40
Tutte lo vogliono
CINEMA ASTORIA Ravenna
The Green Inferno (v.m. 18)
di Alessio Maria Federici fer.m (escluso mar. e mer.): p.u. 20.25; sab. e dom.: 16.40-20.25
Ritorno alla vita
di Eli Roth
Fantastic 4 I fantastici quattro
di Wim Wenders
fer., sab. e dom.: 20.30-22.45
fer. (escluso lun.): p.u. 21.15;
di Josh Trank sab. e dom.: p.u. 15.50
sab. e dom.: 18.35-21.15
Sicario di Denis Villeneuve da gio. a dom.: 17.45-20.20-22.50;
Via dalla pazza folla
Minions
da lun. a mer.: 20.20-22.50
di Thomas Vinterberg
di Pierre Coffin, Kyle Balda
fer. (escluso lun.): p.u. 21.10;
Inside Out
fer., sab. e dom.: p.u. 20.25
di Pete Docter
Self/Less di Tarsem Singh da gio. a dom.: p.u. 17.40
No Escape Colpo di stato di John Erick Dowdle fer., sab. e dom.: p.u. 22.40
Minions di Pierre Coffin, Kyle Balda Proiezione in 2D da gio. a dom.: 17.40-20.25; da lun. a mer.: p.u. 20.25
CINEMA MARIANI Ravenna
sab. e dom.: 18.30-21.10
L’esigenza di unirmi ogni volta con te di Tonino Zangardi
fer.: p.u. 21.15; sab.: 20.30-22.30; dom.: 16.45-18.45-21.15
I 7 nani
sab. e dom.: 18.30-21.20
di Boris Aljinovic, Harald Siepermann sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
Un mondo fragile
CINEMA SARTI Faenza
fer. (escluso lun.): p.u. 21.20;
di César Augusto Acevedo fer. (escluso lun.): p.u. 21.15;
Un mondo fragile di César Augusto Acevedo
sab. e dom.: 18.40-21.15
La prima luce di Vincenzo Marra
Marguerite
fer. (escluso lun.): p.u. 21.15;
di Xavier Giannoli
sab. e dom.: 18.35-21.15
Proiezione in 2D fer.: p.u. 20.30; sab. e dom.: 15-16.50-18.40-20.30
CINEMA EUROPA Faenza
Arianna
Proiezione in 2D da gio. a dom.: 17.40-18-18.20-20.15-20.25-
di Carlo Lavagna
20.40-22.25-22.35-22.50;
fer. (escluso lun.): p.u. 21.20;
da lun. a mer.: 20.15-20.25-20.40-
sab. e dom.: 18.30-21.20
Ritorno alla vita di Wim Wenders ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17.30-19.15-21; gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale sottotitolata in italiano)
22.25-22.35-22.50
Taxi Teheran
Per amor vostro
di Jafar Panahi
di Giuseppe M. Gaudino da gio. a dom.: p.u. 17.40
sab. e dom.: 18.20-21.15
Tutte lo vogliono
CINEMA JOLLY Ravenna
di Alessio Maria Federici da gio. a dom.: 17.45-20.20-22.35;
Ritorno alla vita
lun.: 20.20-22.35
di Wim Wenders
We are your friends di Max Joseph
gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 16.30-18.45-21.15
da gio. a dom.: 17.45-22.40;
I 7 nani
da lun. a mer.: p.u. 22.40
di Boris Aljinovic, Harald Siepermann sab.: p.u. 17.30; dom.: p.u. 15
Fantastic 4 I fantastici quattro
CINEMA SAN ROCCO Lugo
fer. (escluso lun.): p.u. 21.15;
di Josh Trank
gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 18.30-21
CINEMA ITALIA Faenza
Il terzo uomo
La prima luce
di Carol Reed
di Vincenzo Marra
fer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-20.40-22.30; dom.: 16-18-21.15
Ritorno alla vita di Wim Wenders ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21
CINEDREAM Faenza Roger Waters The Wall
di Roger Waters, Sean Evans mar., mer. e gio. 1/10: p.u. 21
Everest di Baltasar Kormákur Proiezione in 3D fer., sab. e dom.: p.u. 22.30 Proiezione in 2D fer.: 20.20-22.45; sab. e dom.: 15.20-17.45-20.20-22.45
CINEMA GULLIVER Alfonsine Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
Un solo errore Bologna, 2 agosto 1980 di Matteo Pasi mar.: p.u. 21
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Corso Ravenna, via di Roma 51, tel. 320 9022548 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052
Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358
Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Cinema Moderno Castel Bolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964
JUNIOR
RAVENNA &DINTORNI 24/9 2015
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APPUNTAMENTI “CHI HA PAURA DEL BUIO?” NUOVE LETTURE A LIBERAMENTE
“TUTTI
IN PISTA”, LABORATORI DI BIGLIE IN BIBLIOTECA
A BAGNACAVALLO IL NUOVO SPETTACOLO DI ACCADEMIA PERDUTA
Sabato 26 settembre, nella libreria Liberamente di viale Leon Battista Alberti 36 a Ravenna, ricominciano le letture per i più piccoli grazie alla partecipazione dei volontari del progetto Nati per leggere. Il tema del primo appuntamento con i libri illustrati è dedicato al festival in corso GialloLuna NeroNotte (vedi p. 20) e il titolo che farà da filo conduttore è infatti "Chi ha paura del buio?" La partecipazione è come sempre gratuita. L’appuntamento è per le 17.
Prende il via mercoledì 30 settembre il laboratorio “Tutti in pista!” per bambini dagli 8 anni che vogliano realizzare il proprio bigliodromo in cartone con la Compagnia delle Biglie, prenotazione obbligatoria in biblioteca. Si comincia alle 17 alla Ada Ottolenghi Marina di Ravenna (biblio.ottolenghi@classense.ra.it), si prosegue il 7 ottobre alle 16.30 alla Celso Omicini a Castiglione di Ravenna (biblio.castiglione@classense.ra.it) e poi giovedì 8 alle 16.30 a Casa Vignuzzi a Ravenna (vignuzzi@classense.ra.it) mentre il 10 ottobre 16.30 la tappa è a alla Manara Valgimigli Santo Stefano (biblio.valgimigli@classense.ra.it) e il 24 a Sant’Alberto.
In occasione della festa di San Michele a Bagnacavallo, Accademia Perduta/Romagna Teatri presenterà in “prima nazionale” la sua nuova creazione Jack e il fagiolo magico, uno spettacolo di Marcello Chiarenza con la regia di Claudio Casadio e interpretata da Mariolina Coppola e Maurizio Casali. Lo spettacolo andrà in scena per cinque repliche consecutive nei giorni 25, 26, 27, 28 e 29 settembre alle 20.30 nel Teatro Goldoni. Per le repliche al Teatro Goldoni, dal 25 al 29 settembre, le prenotazioni telefoniche saranno aperte tutti i giorni feriali da lunedì 21 settembre dalle ore 10 alle ore 13 al numero 0545 64330.
L’INIZIATIVA
BURATTINI
Festa medievale alla Rocca Brancaleone
Fagiolino e Arlecchino in piazza per il Grido della Farfalla
Giochi storici, ricostruzioni, mercati e saltimbanchi dalle 10 alle 22 Una grande festa medievale anche a Ravenna, alla Rocca Brancaleone, grazie a “L’Armata Brancaleone”, che riunisce sei associazioni e quaranta residenti e cittadini attivi interessati a curare ed animare la Rocca, con il sostegno degli assessorati alla Partecipazione e al Turismo. Appuntamento a domenica 27 settembre, ingresso libero dalle 10 alle 22 per un programma che comprende dimostrazioni di duelli e di tiro con l'arco, spettacolo di giullari e saltinbanchi, che saranno i ragazzi del parkour in costume; la ricostruzione di un grande mercato medievale con gli antichi mestieri nelle oltre 30 bancarelle e poi i giochi per bambini e adulti e musica e cibo a tema, visite guidate, microconferenze e letture; e anche la caccia al tesoro per bambini dai 7 ai 12 anni La Compagnia delle Biglie, nota in città per le belle piste di biglie in legno, coinvolgerà bambini, ragazzi e adulti nel Kubb, gioco di lancio di origine vichinga e simile al nostro tradizionale "zachegn".
L’ingresso della Rocca ravennate con il rendering degli stendardi realizzati per la festa del 27 settembre, alla prima edizione
Sabato 26 settembre alle 17 in piazza dell’Unità d’Italia per la prima volta il Grido della Farfalla (vedi p. 5 e 15) ospita un evento dedicato anche ai più piccoli grazie ad Arlecchino, Brighella e i personaggi della Commedia dell’Arte protagonisti assieme a Fagiolino, Sganapino, Sandrone, il dottor Balanzone e le altre maschere del teatro dei burattin. Partendo dal patrimonio drammaturgico del teatro dei burattini tradizionale e della Commedia dell’Arte, con riferimenti alla letteratura colta e ai repertori popolari, Massimiliano Venturi porta in scena alcune delle più belle commedie e farse, debitamente rivisitate ed attualizzate ai ritmi ed ai gusti contemporanei. Ingresso gratuito.
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GUSTO
DISPENSA
PROPRIETÀ ORGANOLETTICHE
Pomodoro in tutte le salse Principe della cucina mediterranea, si trova e utilizza in molteplici varietà di Giorgia Lagosti Non è certo un’esagerazione affermare che il pomodoro sia il “frutto” più importante della gastronomia italiana: ce lo conferma la storia che lo vede come il più bell’esempio di integrazione a tavola e ce lo indicano i numeri che lo fanno una potenza produttiva in termini sia qualitativi che quantitativi. Appartiene alle solanacee e si divide in due sottogeneri che danno rispettivamente vita a frutti rossi (o gialli) e frutti verdi. Questa è un’informazione da ricordare perché spesso si parla di tossicità del pomodoro verde in quanto ricco di solanina (una sostanza tossica per l’organismo se consumata in dosi elevate); in realtà la concentrazione di solanina è elevata solo nei pomodori il cui verde è dovuto a un’incompleta maturazione e non alle caratteristiche varietali. Fatta questa prima distinzione, gli aspetti che identificano un pomodoro sono da ricercare principalmente nell’aspetto e nel sapore: quest’ultimo è determinato dalle condizioni territoriali (temperatura, terreno, esposizione al sole) mentre forma e colore sono dovute alla varietà. Possiamo quindi parlare di pomodori a forma tonda (globosa, globosa appiattita o globosa leggermente allungata) e di forma lunga (allungata, ovoidale, ovoidale allungata, piriforme, cilindrica). Ultima differenziazione può essere fatta in base alla superficie, liscia o costoluta. L’incrocio di queste caratteristiche dà vita a una folta varietà di pomodori che conoscono diversi impieghi alimentari, tra industria alimentare e consumo fresco. Facendo quindi ora un bel giro per l’Italia, vediamo le principali tipologie di pomodoro. San Marzano È il pomodoro allungato per eccellenza. Prende il nome da uno dei comuni di provenienza, San Marzano sul Sarno (Salerno) ma la coltivazione si estende su buona parte delle province di Salerno, Avellino e Napoli. È il frutto che ha consentito l’espansione
all’autoconsumo. Di Manduria Una piccola produzione tradizionale della Puglia che lo destina principalmente all’uso fresco in insalata. Appartiene alla categoria di pomodori ovoidali dalla dimensione mediopiccola. Di Belmonte Le sue dimensioni possono superare il chilogrammo. Si tratta di un pomodoro calabrese dal colore tendente al rosato. Le dimensioni e l’uso in cucina lo paragonano a una fiorentina vegetale, grazie anche alla consistenza della polpa. Camone È un tipico pomodoro sardo di forma tondeggiante, dal colore rosso che vira al verde in prossimità del piccio-
dell’industria del pomodoro prestandosi particolarmente bene alla produzione di pelati e concentrato. Viene adottato anche per le conserve casalinghe ma non è meno raro l’utilizzo per il consumo fresco, sia per insalata che i condimenti. Ha acquisito la Dop da parte dell’Unione Europea, rientrando tra i primi prodotti ortofrutticoli ad avere un così importante riconoscimento. Pachino Senza dubbio il più chiacchierato dei pomodori. Con la denominazione pomodoro di Pachino ci si riferisce a frutti coltivati nel comune omonimo della regione siciliana. Facendo riferimento a questo pomodoro si è soliti pensare erroneamente alla tipologia ciliegino. In realtà sotto questa Igp albergano diverse varietà: pomodoro costoluto, ciliegino, grappolo e tondo liscio. Questo conferma quanto sia fondamentale l’influenza territoriale per determinare la buona riuscita del prodotto. Piennolo Le terre del Vesuvio sono specializzate nella produzione di pomodori “col pizzo“, ovvero piccoli e dalla forma allungata. La particolarità di questa varietà è la serbevolezza del frutto, ossia la sua capacità di conservazione, che ha originato la tradizione di legare i pomodori riunendoli in grappoli da conserva-
re lungo l’inverno. Una parte della produzione di pomodorini del Piennolo si fregia del riconoscimento europeo Dop. Molti ristoranti e pizzerie di pregio lo utilizzano per la sua dolcezza e il suo aroma pronunciato. Siccagno È un piccolo pomodoro di nicchia prodotto nella valle del Belìce (Sicilia) dalle caratteristiche nutrizionali e aromatiche che lo rendono ideale per il consumo fresco. Anticamente nelle zone di coltivazione era impiegato anche in concentrati e conserve. Ad oggi il pomodoro siccagno è un Presidio Slow Food. Regina di Torre Canne Il pomodoro Regina è una piccola bacca tondeggiante prodotta nella provincia di Brindisi. Anche in questo caso la produzione è utilizzata per i pomodori da serbo, raggruppati in grappoli legati da filo di cotone. La coltivazione è tipicamente svolta nelle vicinanze del mare, dando vita a un prodotto dalle note sapide molto spiccate. Fiaschetto di Torre Guaceto Nella provincia di Brindisi è coltivato anche il pomodoro Fiaschetto (anche questa varietà è un Presidio Slow Food): forma allungata di piccole dimensioni, questa tipologia rappresenta una piccola produzione locale destinata, purtroppo, solo
llo! e b è o il ciel con noi! o scopril Lunedì 28, dalle ore 2 all'alba
Mercoledì 30 settembre, ore 21
Darsena di Ravenna
Ravenna per Dante
Osservazione dell'eclissi totale di Luna
Maria Giulia Andretta, Marco Garoni:
(ingresso libero - cielo permettendo)
Martedì 29 settembre, ore 21 Claudio Balella: La Luna: le sue curiosità e l'ultima eclissi
"L’oblico cerchio che i pianeti porta": Le costellazioni dello Zodiaco nella Commedia (ingresso libero)
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
lo. È principalmente destinato al consumo fresco. Le peculiarità aromatiche lo hanno reso un prodotto celebre, oggi reperibile su tutto il mercato nazionale. Spagnoletta Aspetto costoluto dal colore verde-rosso. È una varietà tipica la cui produzione si svolge tra i comuni di Gaeta e Formia. La vicinanza al mare conferisce notevole sapidità al frutto. Cuore di bue Frutto costoluto che arriva a pesare anche 500 grammi, è impiegato principalmente come pomodoro da insalata. Iscritto nel registro delle Produzioni Agricole Tradizionali, si coltiva in buona parte dell’Italia. Facilmente reperibile sul mercato ha una buccia sottile, tale da renderlo facilmente soggetto a deterioramento. Patataro Di forma appiattita, è un
Ricco di sostanze antiossidanti, previene l’invecchiamento I pomodori sono ricchi di vitamina C, un elemento ritenuto fondamentale nel corretto funzionamento del nostro sistema immunitario. L'Oms indica che la quantità di vitamina C da assumere giornalmente debba essere pari a 45 mg. e 100 grammi di pomodori maturi ne contengono 25 mg., mentre 100 grammi di conserva di pomodoro ne contiene 43. Poi contiene il licopene, un potente antiossidante. Proprio per questo il pomodoro è considerato un alimento altamente protettivo per il nostro organismo nei confronti delle malattie degenerative legate ai processi di invecchiamento. Ancora, a parere di alcuni esperti, una carenza di licopene nel periodo della menopausa sarebbe in grado di favorire la comparsa dell'osteoporosi. È bene dunque consumare alimenti ricchi di questo oligoelemento ad ogni età a scopo preventivo. Infine, la grande presenza di betacarotene e luteina, fa sì che i pomodori siano benefici anche per gli occhi e per la vista.
pomodoro largamente usato nella stagione estiva per la produzione di sugo fresco. È presente in tutto il mercato nazionale. Datterino Cresce in grappolo e ha forma piccola e allungata che lo accomuna al frutto da cui prende il nome. L’equilibrio tra acidità e dolcezza lo rendono un frutto ideale per il consumo fresco, in particolare per la preparazione di sughi. Facilmente reperibile, con provenienza da coltivazioni meridionali.
C.A.B. TER.RA. Cooperativa Agricola Braccianti Territorio Ravennate Soc. Coop. Agr.
fino a fine ottobre
VENDITA DELLE MELE sul luogo di produzione presso l’azienda Pantanella in
via Guiccioli a S.Antonio (RA) - tel. 335 7123528 vicino all’incrocio con via Sant’Alberto Frutta prodotta con il metodo della “Lotta Integrata” ORARIO DI APERTURA: dal lunedì al venerdì 8.30-12.30 e 13.30-17.00 - sabato mattina 8.30-12.30 VIA PIANGIPANE 262 - RAVENNA - TEL. 0544 418802 - FAX 0544 414219 CABTERRA@CABTERRA.IT
gelato al naturale
GUSTO
Via Cavour, 92 - RAVENNA
MISSIONE EXPO
Bontà d’Emilia Romagna in una sfoglia di 60 metri
Una sfoglia da guinnes dei primati – ben 60 metri – quella che hanno “tirato“ a mano più di 30 mariette di casa Artusi e sfogline emiliane poi farcita dai 35 cuochi dell’associazione “Chef to Chef“, con una cinquantina di ripieni diversi, in occasione di una performance gastronomica unica al mondo che ha stupito l’Expo di Milano. Un record che segna in modo spettacolare la conclusione del “Viaggio dell’Emilia Romagna verso Expo” iniziato in agosto tra il Po e l’Appennino, attraversando la via Emilia, che ha visto oltre trenta appuntamenti nelle piazze, nei borghi appenninici, sulle motonavi, a cui hanno partecipato decine di migliaia di persone (30.000 presenze), all’insegna della straordinaria biodiversità e delle eccellenze culinarie ed enologiche della regione. Fra le tante città emiliano romagnole che hanno prestato azdore e grandi cuochi a quest’impresa della buona tavola, era rappresentata anche Ravenna, con Mattia Borroni, chef del ristorante Alexander, 25 anni, il più giovane nel gruppo dei professionisti di “Chef to Chef Emiliaromagna cuochi“ che comprende maestri come Bottura, Spigaroli, Corelli... «Questo viaggio è stata un’esperienza entusiasmante e formativa – commenta Mattia (nella foto a fianco mentre lavora la sua sfoglia all’Expo) – che ha esaltato i canoni della gastronomia tipica ma anche dato spazio all’innovazione e alla sperimentazione culinaria. Molti colleghi hanno lavorato sulla sfoglia in svariate declinazioni tradizionali della pasta ripiena, io mi sono cimentato nella creazione di inediti “bottoni“ con farcia di patate affumicate, scalogni di Romagna e salame fresco di mora romagnola». Mattia ha partecipato anche all’incontro con esperti e rappresentanti della stampa specializzata internazionale alla Casa degli Atellani, nel parco della vigna di Leonardo nel centro di Milano, dove i cuochi di Chef to Chef, reduci dal lungo viaggio estivo da Rimini all’Expo, erano chiamati a preparare un piatto ispirato alla tradizione dell'Emilia Romagna e realizzato con prodotti tipici del territorio. Il giovane chef, ravennate d’adozione, ha presentato un pancotto con carpaccio di razza bovina romagnola, parmigiano reggiano e prodotti dell’orto. Con grande piacere degli ospiti della serata conviviale.
RAVENNA &DINTORNI 24/9 2015
25 COSE BUONE DI CASA
Sull’anello di risotto ai porcini una prelibata crema al taleggio
FESTE GOLOSE OTTO OSTERIE, VINI AUTOCTONI E DOLCEZZE A BAGNACAVALLO
di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Arrivato l’autunno ho acquistato dei funghi porcini molto freschi e così ho fatto un risotto ad anello con una crema di taleggio. Ingredienti per il risotto: 350 gr. di riso vialone nano, uno scalogno tritato finemente, un cucchiaio di olio evo e una noce di burro, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, 7-800 gr. di brodo di carni di manzo e pollo, un cucchiaio di parmigiano reggiano stagionato grattugiato, una noce di burro freddissimo, 250 gr. di funghi porcini freschissimi e puliti, tagliati a cubetti (compresi i gambi) e fatti saltare in padella con un po’ di burro, sale e pepe per circa 10 minuti. Ingredienti per la crema: 200 gr. di taleggio tagliato a cubetti e lasciato (in frigo) per una notte immerso in 250 gr. di panna liquida fresca. Poi frullate tutto e scaldate la crema ottenuta a bagnomaria, premurandovi di tenerla in caldo. Preparazione: in un tegame rosolate lo scalogno con olio e burro, tostate il riso per qualche minuto, irrorate con il vino e lasciate evaporare poi versate la metà del brodo bollente e mescolate bene. Continuate la cottura e aggiungete il brodo, a 10 minuti dalla cottura mettete i funghi e salate q. b. Intanto imburrate uno stampo con il buco centrale. Quando il riso è pronto mantecate con il parmigiano e il burro freddo, mescolate, incoperchiate, spegnete la fiamma e contate fino a 60. Versate il risotto nello stampo pressandolo leggermente, poi nel piatto di portata e ricoprite con la crema al taleggio. C'è un motivo per il quale vi propongo questa ricetta. Presto lo saprete.
LO STAPPATO
Cabernet Atina di Poggio alla Meta Un buon rosso fresco e delicato di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com Questa settimana mettiamo nel calice il vino dell’azienda Poggio alla Meta di Casalvieri, in provincia di Frosinone. Il vino è il “Cabernet Atina Il giovane e il vecchio” 2013. Il frutto al naso è fresco e si sente solo la mancanza di chiarezza e dettaglio. Rimane comunque un naso nel complesso piacevole. Frutta rossa e nera, sfumature d’idrocarburi, ritorni di ribes ed erbe aromatiche. Un tocco fresco di marasche e buccia di arancio. Bocca di pacata freschezza, di evidenza tannica sul finale. Piacevole la chiusura divisa tra sentori di frutta e toni erbacei delicati che ricordano le erbe aromatiche e il peperone rosso. Da abbinare alle carni al forno, arrosti e cacciagione.
Sono ben otto le osterie “estemporanee“ che come tradizione apriranno i battenti in occasione della Festa patronale di San Michele a Bagnacavallo, dal 25 al 29 settembre. Allestite e gestite da associazioni di volontariato e sportive, in alcuni suggestivi angoli della cittadina della Bassa Romagna, proporranno dal tipico menù romagnolo ai piatti vegetariani, dai sapori dell'autunno alla selvaggina, dai dessert per i golosi alle carni alla griglia. Insomma un repertorio culinario veramente genuino e per tutti i gusti. La festa di San Michele offre anche altri momenti enogastronomici, a partire dalle degustazioni del consorzio “Il Bagnacavallo“ dedicate ai vini del territorio (in piazza della Libertà) e in particolare del tipico Bursôn a cui è dedicata una “verticale“ guidata di annate storiche, sabato 26 settembre (dalle ore 9.30, al Convento di San Francesco). Infine, forni e pasticcerie prepareranno l’ormai celeberrima torta di San Michele, e altre dolcezze tipiche.
DEGUSTAZIONI SPUMANTE RISERVA, UN BIANCO KERNER E CABERNET SAUVIGNON DA ALEX&PAUL Nuovo appuntamento venerdi 25 settembre con le serate di degustazione organizzate dal bar à vin Alex&Paul di Ravenna (via De Gasperi), che a partire dalle 19.30 propone tre diverse portate in abbinamento. Insalata tiepida di baccalà con peperoni croccanti e patate abbinato a Valentino 2010 Riserva Elena Brut “Rocca dei Manzoni”; sformato di riso carnaroli allo zafferano e piselli con coda di rospo in porchetta abbinato a Kerner 2013 Pacher Hof; medaglioni di filetto in crosta di pane aromatico con ciliegini in confit e spinacino croccante abbinati a Falcone 2011 Cabernet Sauvignon “La Prendina”. Il costo delle degustazioni è rispettivamente di 10, 11 e 13 euro. Tutte e tre, in forma ridotta, a 30 euro.
RAVENNA &DINTORNI 24/9 2015
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SALUTE
PREVENZIONE
ATTIVITÀ SPORTIVA
«Per una città più cardioprotetta» Nasce l’associazione Cuore e Territorio per sensibilizzare anche le istituzioni sul tema
Brisighella e la vena del gesso nuovo trail
Ravenna è una città con un reparto cardiologico di eccellenza ma con una scarsa rete di cardio protezione sul territorio. Partendo da questo presupposto si è presentata alla città l’associazione Cuore e Territorio, presieduta da Giovanni Morgese, con la vicepresidenza del dottor Massimo Margheri, direttore della Cardiologia e dell’Utic del Santa Maria delle Croci di Ravenna.«In piazza del Popolo – si legge nella nota dell’associazione – luogo di principale passaggio della città e sulla quale si affacciano Amministrazione comunale e Prefettura, non c’è neanche un defibrillatore. Tuttavia, seppure ci fosse nessuno ad oggi lo saprebbe usare». Il tema è stato affrontato in un dibattito pubblico che ha visto la partecipazione del prefetto Francesco Russo, del dottor Matteo Aquilina, cardiologo dell’Ospedale di Ravenna; di Matteo Guerra, amministratore della clinica San Francesco di Ravenna e figlio di Sergio Guerra, storico allenatore della Teodora e della nazionale femminile di pallavolo recentemente scomparso; i politici Valentina Morigi, assessore al Bilancio; Martina Monti, assessore alla Sicurezza, Pietro Vandini, capogruppo del Movimento 5 Stelle .
Domenica 27 settembre a Brisighella l’ultima tappa del trittico organizzato da Trail Romagna, Trail in Vena – Trail comp 25 km D+ 1300 – , la corsa in natura interamente inscritta all’interno del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola. Partenza e arrivo nel cuore di Brisighella il suggestivo borgo. 25 km alla scoperta di uno degli elementi geografici più caratteristici del nostro Appennino in un viaggio lungo i sentieri luccicanti di cristalli tra creste, doline, forre, caverne e siti protostorici, lembi di vegetazione mediterranea, ruderi di castelli e cave abbandonate, in un ambiente veramente unico. Dal centro storico di Brisighella alla Cava del Monticino attraverso la Via degli Asini, poi ancora su fino al Carné e alla vetta del Monte Mauro il punto più alto di tutta la Vena del Gesso romagnola. Olio e vino di Brisighella nel pacco gara e pasta party con i sapori del territorio. Per gli accompagnatori una splendida “passeggiata delle emozioni” (3.5 km) con assaggio di vino e olio di Brisighella.
Cuore e Territorio: da sinistra il presidente Giovanni Morgese, il vice Massimo Margheri e il segretario organizzativo Stefano Pace
Tra il pubblico rappresentanti delle Autorità giudiziarie e del comando dei carabinieri e della polizia municipale. «Di fronte all’evidente carenza di Raven-
na, dove mancano volontari formati e la presenza di una rete capillare di defibrillatori – prosegue Cuore e Territorio – uno strumento in grado di salvare la vita a una persona colpita da infarto se utilizzato in tempo, il prefetto Russo ha annunciato che il tema sarà messo all’ordine del giorno della prossima riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica». Stesso discorso per la politica dove l’assessore Martina Monti ha annunciato di portare la questione all’attenzione dell’amministrazione comunale. Ottanta intanto le persone formate in due corsi di disostruzione tenuti dalla dottoressa Semino insieme a Stefano Pace, istruttore nazionale e segretario organizzativo di Cuore e territorio. Il punto di partenza di Cuore e Territorio è proprio questo, forte anche delle due donazioni ricevute: un elettrocardiografo dalla famiglia Pace e un defibrillatore dalla Ciclat Ambiente. «Ed è solo il primo passo – assicurano da Cuore e Territorio – per un cammino lungo e deciso, con l’obiettivo ambizioso di far diventare Ravenna capitale europea della cardioprotezione. Un traguardo meritato per una città che eccelle in diversi campi».
IPERBARICO RAVENNA
INFORMAZIONE MEDICA
Ulcera a una gamba: i consigli del Centro per valutare la migliore terapia Pubblichiamo dal blog del Centro Iperbarico di Ravenna la domanda di Francesco, che chiede per sua suocera, che soffre di un’ulcera a una gamba. Risponde Nicola Fusetti, infermiere del Centro Iperbarico (nella foto a destra). «Buongiorno, vorrei farvi una domanda: mia suocera soffre da oltre due anni di un’ulcera all’arto inferiore sinistro. Preciso che non è diabetica, perciò vorrei sapere se nel vostro Centro è possibile curarla anche se è portatrice di pacemaker e fa uso del farmaco Eliques». Risponde Nicola Fusetti: «Gentile Francesco, mi dispiace per sua suocera e per la sofferenza che sta passando da oltre due anni. Dalla sua domanda di aiuto non si capisce bene di che tipo di ulcera si tratta, ma possiamo comunque aiutarla e spero che la mia risposta le sia utile. L’approccio che seguiamo al Centro Iperbarico per trattare le ferite difficili di qualsiasi tipo è di tipo olistico. Una volta che la persona contatta la nostra segreteria, viene concordato l’appuntamento per una prima visita, duran-
te la quale verrà accolta dal nostro staff medico e infermieristico per inquadrare il tipo ulcera. Durante la prima visita vengono raccolti i dati clinici e vengono fatte una serie di indagini strumentali che permettono di inquadrare la situazione della ferita e del paziente. Tra gli strumenti che utilizziamo per studiare la situazione del paziente in questo primo incontro c’è il Laser Doppler Flussimetro, che fornisce informazioni sulla quantità di sangue che realmente perfonde i tessuti e sulla capacità residua del microcircolo di rispondere agli stimoli; inoltre questo strumento permette di valutare la presenza di eventuale neuropatia periferica (test del Riscaldamento e test di Variazione Posturale). Un altro esame che svolgiamo è l’Ossimetria Transcutanea, la quale misura (in maniera non invasiva) il valore della tensione di ossigeno per la valutazione della circolazione; poi si prosegue con la Doppler Velocimetria per valutare l’Ankle Brachial Index (ABI,) che indica quanto sangue arriva alla caviglia rispetto al polso e ci aiuta nella scelta del bendaggio corretto. Le ulcere possono essere classificate in ulcere venose, arteriose, miste, neuropatiche e vasculitiche e il tipo di
medicazione avanzata e grado di compressione del bendaggio vengono stabiliti dopo una valutazione ecografica degli arti inferiori. Per il processo di guarigione viene valutata anche l’Ossigenoterapia Iperbarica che generalmente non ha controindicazioni né in caso di uso di farmaci anticoagulanti come l’Eliquis (nel caso di sua suocera), né in presenza di pacemaker. In ogni caso le consiglio di portare sempre con sé il libretto con le indicazioni del modello e le istruzioni da mostrare agli specialisti». Centro Iperbarico di Ravenna via A. Torre 3 - Ravenna tel. 0544 500152 segreteria@iperbaricoravenna.it www.iperbaricoravenna.it www.iperbaricoravennablog.it www.facebook.com/centroiperbarico.ravenna
SALUTE • BENESSERE
RAVENNA &DINTORNI 24/9 2015
27 SPORT IL GOLF
PER TUTTI, IN CITTÀ E POI CON CORSI IN PALESTRA
Un percorso di 18 buche realizzato tra parchi cittadini e monumenti storici: il 27 settembre torna per la quarta edizione il gran premio città di Ravenna di golf organizzato dall’associazione sportiva Golf per tutti. Il culmine della gara sarà per tutti i partecipanti, come ormai consuetudine, nella centralissima piazza del Popolo, dove sarà allestita una singolare buca 18. Sempre in piazza del Popolo si svolgeranno le premiazioni e saranno presenti le ospitality degli sponsor e il gonfiabile dell'associazione, dove neofiti e curiosi potranno avvicinarsi a questo sport ed avere informazioni sui corsi indoor. «Facciamo il possibile per tenere vivo l'interesse attorno a questo magnifico sport – afferma il presidente Andrea Girolami – in particolare in una città come la nostra che non ha un campo pratica». L’associazione organizza corsi in palestra (affiliati alla Uisp Golf e unici in Italia): in soli quattro anni, oltre 120 golfisti. «Quest'anno oltre a realizzare il tradizionale campionato sociale, siamo riusciti ad organizzarne uno destinato ai giocatori Ga, coloro cioè in possesso di abilitazione federale ma che non possono ancora accedere a gare ufficiali». Il golf è stato protagonista anche sulle sponde del Candiano in occasione della manifestazione Sport in Darsena andata in scena lo scorso weekend: 30 golfisti si sono cimentati a colpire bersagli galleggianti in acqua a varie distanze. «Molta curiosità da parte di adulti e soprattutto ragazzi che invitiamo a partecipare al nostro open day che si svolgerà martedì 29 settembre, a partire dalle 21 nella palestra dell'istituto superiore di ragioneria a Ravenna».
GYM ACADEMY
L’ESPERTO RISPONDE
INFOPROM
Corsi di ginnastica ritmica dai principianti all’agonismo Gym Academy propone per questo anno accademico corsi di ginnastica ritmica, ginnastica artistica maschile, corsi di tonificazione, ginnastica posturale, ginnastica di mantenimento terza età e pilates. I punti di forza della scuola sono gli insegnanti (professionisti pluriqualificati nei vari settori) e l’assiduità dei piccoli e grandi atleti che dalla tenera età della ritmica base alla golden age dei corsi di mantenimento per la terza età non mancano mai una lezione, grazie anche al clima di rispetto, divertimento e impegno che si viene a creare nei corsi. La ginnastica ritmica viene proposta dalle insegnanti Nicoletta, Sara, Antonella e Noemi. Le piccole ginnaste vengono divise nei diversi corsi a seconda dell’età, degli anni di pratica sportiva specifica e delle capacità tecniche individuali. Vengono proposti: corsi base per bimbe dai 3 anni e mezzo ai 5, corso intermedio dai 6 agli 8 anni per bambine alle prime esperienze, avanzato piccole dai 6 ai 9 per bambine che hanno già maturato una precednte esperienza, preagonistica 8-10 (con elevata esperienza tecnica), avanzato per le ragazze grandi (età delle scuole medie), agonismo dai 12 in su (con una elevata esperienza tecnica). Il carico di lavoro in palestra varia a seconda del livello e man mano che le ginnaste diventano più tecniche le lezioni base si arricchiscono con nuovi elementi e discipline quali la danza classica, espressività corporea, pre acrobatica e sbarra a terra. Durante l’anno le ragazze verranno coivolte in lezioni a porte aperte per far vedere concretamente ai genitori cosa si fa in palestra: saranno esibizioni durante manifestazioni cittadine e nel territorio. Le agoniste avranno modo di confrontarsi con altre ginnaste nelle gare individuali in coppia o di squadra. Per informazioni sui corsi di ritmica a Ravenna contattare l’insegnante Nicoletta al numero 342 9224733 oppure per informazioni sui corsi in generale contattare la segreteria al numero 0544 31371. www.gymacademy.ra.it
Il collant per gambe belle e leggere a cura di Elena Tazzari
Con l’arrivo dell’autunno, è di nuovo tempo di coprire le gambe e di prendersene cura. Un ottimo aiuto per avere gambe leggere e al top della forma con una bella silhouette, viene dalla nuova linea Lyteness di tecnologia francese, che è possibile trovare alla Sanitaria Ortopedia di Elena Tazzari a Bagnacavallo. Per esempio, il collant opaco 70 denari “Gambe leggere” offre un benessere quotidiano alle gambe e un’azione snellente in dieci giorni grazie ai suoi principi attivi cosmetici micro incapsulati senza parabeni associati a una lavorazione a compressione decrescente. Con le sue zone di correzione localizzate, modella la silhouette dalla caviglia alla vita, e rivela la bellezza delle gambe. L’azione del tessuto, unita all’azione cosmetica, agisce a diversi livelli. La lavorazione a compressione alleggerisce le gambe, mentre il comodo davantino consente un effetto ventre piatto. C’è poi una zona di rinforzo (push up) per modellare i glutei, con una lavorazione specifica a nido d’ape ultra resistente. L’azione drenante e gambe leggere è garantita dal principio attivo della vite rossa, dall’estratto di pungitopo e dall’alga rossa, l’azione snellente dalla caffeina e Forskolina (efficace del decimo giorno) e l’azione idratante dal burro di mango e dall’olio di mandorla dolce. Come funziona questo collant, una volta indossato? La compressione diminuisce progressivamente dalla caviglia alla coscia e attiva la circolazione sanguigna per una sensazione di gambe leggere. Lo sfregamento del tessuto sulla pelle spezza le microcapsule e rilascia progressivamente i principi attivi cosmetici. Elena Tazzari e il suo staff vi aspettano alla Sanitaria Ortopedia Tazzari via Matteotti 22 - Bagnacavallo (RA) apertura dal lunedì al sabato ore 8.30-12.30 e 15.30-19 Info: tel. 0545 60641 www.sanitariaortopediatazzari.com
ARIETE
BILANCIA
La tensione aleggia. Anche perché quando diventate sordi ai punti di vista altrui, non c’è verso di aprivi nemmeno con le goccine per le orecchie. Andrà meglio nel fine settimana, anche se ficchereste volentieri dei candelotti di dinamite nelle narici di certi colleghi o collaboratori.
Grazie a Mercurio e alla vostra Venere sempre in appoggio, non basteranno gli impegni a tracimarvi gli zebedei. Giovedì e venerdì riuscirete a trovare il tempo per divertirvi e per l’amore, che assomiglierà alla campagna nella torrida stagione estiva, per rotolarvi di piacere tra le balle di fieno.
SCORPIONE
TORO
Non rovinate tutto quello che avete costruito sfoderando la cordialità del serial killer solo per qualche frizione o critica al vostro modo di agire. Siete in fase di metamorfosi, e non saranno certe rogne di lavoro o i soliti problemi di denaro a guastarvi il week end di relax con il partner!
Con Giove che vi sponsorizza, riuscite a non trasformare in una Caporetto eventuali ritardi nei vostri progetti, se non un ridimensionamento delle vostre ambizioni. Già nel week, però, ritrovate serenità e ottimismo. Un po’ perché l’ormone rende e un po’ perché l’amore prende.
GEMELLI Il lavoro è piacevole come la ceretta all’inguine. Anche perché le cose da fare sono molte e la voglia poca. Per fortuna l’energia non vi manca, anche se fluida e fluttuante, altrimenti trifolereste volentieri parenti e colleghi. Amore appassionante come le istruzioni della macchina per il pane.
CANCRO Il lavoro tutto sommato fila, anche se vi fate due glutei grandi come due piste da ballo e la creatività vi fa partorire idee ben poco apprezzate. L’amore poi vi appassiona come una passeggiata a piedi nudi sui chiodi, anche se l’ormone non vi manca. Ma domenica troppa attività potrebbe nuocervi.
LEONE Colloqui, p.r. e lavoro viaggiano alla grande. E di conseguenza anche la situazione delle finanze migliora. Solo nel fine settimana potreste diventare un tantino sfigo-lamentosi, ma senza un reale motivo. Perché l’amore spumeggia e disseta l’ormone, che diventa gustoso come wurstel fumanti.
VERGINE Con Marte che entra nel segno, anche se gli impegni sono tanti e noiosi, non è il caso di fare gli sfigo-piagnoni e prestate più attenzione al partner, se non volete rischiare di rastrellargli le bolas con le vostre zitello-isterie, soprattutto nel week end, che sarà a rischio di frizioni.
MERCATINO DELL’USATO
INFOPROM
Festa del Riuso a Ravenna e Cervia Arriva l’autunno e come tutti gli anni i MERCATINI vi aspettano per la Festa del Riuso. I tre mercatini della provincia vi aspettano con una giornata speciale in cui è possibile fare buoni affari! In questo momento dell’anno i mercatini ritirano oggettistica per la casa, elettrodomestici, piccoli mobili ma anche abbigliamento invernale e accessori. Per gli amanti del Vintage possono essere sempre venduti e acquistati i dischi. C’è anche un reparto dedicato alla tecnologia in cui trovare dischi, cellulari e pc portatili. Il Mercatino di via Medulino, 3 (zona Pala de André, a Ravenna) farà la festa sabato 26 settembre, nei consueti orari. Il Mercatino di Cervia farà la festa sempre sabato 26 settembre dalle 9.30 alle 12.30 e
SAGITTARIO Con Mercurio che si fa in quattro per sostenervi in ogni rapporto, concludete il mese collezionando utili impegni e sponsor per i vostri progetti. Ma non cadete nelle vostre solite sfigoflautolenze nel week end, quando il partner avrà voglia di impegnarsi in argomenti carnali.
CAPRICORNO Grazie ad un ottimo Giove, il vostro proverbiale garbo da gruista si placa, e voi ritornate disponibili verso il prossimo. Vale quindi la pena vincere ogni pudore e proporre progetti ai capi e, per chi cerca lavoro, inviare curricula. Vietato temporeggiare, anche in amore e in fatto di fornicazione.
ACQUARIO
dalle 15.30 alle 19: vi aspettano un buffet e un omaggio floreale, alle ore 18 è prevista una sorpresa. A Ravenna è possibile fare buoni affari anche al Mercatino di via Dismano, 118 (zona Ponte Nuovo).
Mercurio è sempre in trigono, mentre Marte sta per terminare la sua opposizione. Anche se spira una brezzolina gelida nei rapporti di lavoro e in famiglia, sforzatevi di non disarticolare la pazienza di chi tutto sommato vi vuole ancora bene o vi stima. E domenica assecondate il partner.
PESCI Giove e Saturno vi spronano ad affrontare ciò che non vi garba nel lavoro e in certi rapporti, verificando ciò che si può migliorare o addirittura modificare. Malgrado la stanchezza, approfittate del week end per assecondare la vostra vena romantica e sensuale. Il partner ve ne sarà grato.
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INFOCITTÀ
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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 14 al 20 settembre 2015 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna
Legenda IQA Buona
Accettabile
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna
CORSI SABATO 17 E 24 OTTOBRE LE LEZIONI
DI FORMAZIONE PER PRENDERE IL BREVETTO BLS-D
Sabato 17 e 24 ottobre le prime date dei corsi BLS-D in collaborazione con il 118 di Ravenna. Dal 1° gennaio 2016 ogni responsabile di corso fitness, squadre agonistiche o attività motoria dovrà possedere il Brevetto BLS-D (Basic Life Support con Defibrillatore). Uisp in collaborazione con il 118 di Ravenna propone a tutti i soci e associazioni affiliate corsi di formazione per apprendere le manovre di primo intervento su vittima colpita da arresto cardiaco e l’utilizzo del Defibrillatore Semiautomatico. Le recenti normative del “Decreto Balduzzi”(L.189 del 8.11.2012) in materia sanitaria approvato dal Consiglio dei Ministri, hanno introdotto una serie di parametri atti ad innalzare il livello di salute e adottare specifiche misure di prevenzione. La finalità del corso BLS-D è quella di trasmettere un metodo che consenta di gestire le prime manovre in caso di vittima colpita da morte cardiaca improvvisa. Le prime date disponibili per soci Uisp sono sabato 17 e 24 ottobre prossimi presso la sede in via G. Rasponi 5. Percorso di 5 ore dalle 8.30 alle 13.30 e secondo turno dalle 14.30 alle 19.30, quota soci € 60,00 comprensiva di materiale didattico e brevetto. Informazioni e iscrizioni ufficio Uisp tel. 0544 219724.
Nei condomini con amministratore deve essere utilizzato un conto corrente intestato al condominio amministrato. Lo stabilisce l'art. 1129, settimo comma del c.c.: “L'amministratore è obbligato a far transitare le somme ricevute a qualunque titolo dai condomini o da terzi, nonché quelle a qualsiasi titolo erogate per conto del condominio, su uno specifico conto corrente, postale o bancario, intestato al condominio […]”. La norma garantisce la trasparenza nella gestione del condominio. Tale trasparenza è garantita altresì dal diritto dei condòmini di prendere visione ed avere copia della documentazione bancaria. L’art.1129 specifica anche: “[…] ciascun condomino, per il tramite dell'amministratore, può chiedere di prendere visione ed estrarre copia, a proprie spese, della rendicontazione periodica”. Questa modalità di esercizio del diritto è valida anche rispetto ai Associazione sindacale rapporti di conto corrente aperti piccoli proprietari prima dell'entrata in vigore del- immobiliari la legge n. 220/2012 in quanto Ravenna V.le Galilei 81/83 applicabile alle situazioni esi- tel. 0544 470102 fax 0544 470075 stenti o sopravvenute alla data info@asppi.ra.it della sua entrata in vigore, an- www.asppi.ra.it corché conseguenti ad un fatto Faenza Via Cavour, 25 tel. 0546 25807 passato. In sostanza l'ammini- faenza@asppi.ra.it stratore deve aprire ed utilizzare Lugo Via Manfredi, 41 0545 33356 il conto corrente ed i condòmini tel. lugo@asppi.ra.it hanno diritto di conoscere, per il tramite di esso, la documenta- SERVIZI AI SOCI - Gestione contratti zione utile a comprendere come di locazione viene utilizzato. La mancata col- - Assistenza legale laborazione in tal senso può - Consulenza condominiale - Consulenza tecnica portare ad una richiesta di revo- - Consulenza fiscale ca giudiziale per gravi irregola- - Affitti e vendite da privato a privato rità nella gestione. In Asppi consulenze in materia condominiale - Successioni Dal 1980 a Ravenna su appuntamento.
NUOVA STAGIONE
DANZA
Dal 28 settembre in partenza tutte le attività sportive
Sportiva, caraibica e latina al Centro Mikrokosmos
Lunedì 28 settembre avvio ufficiale di tutte le attività sportive e motorie gestite dal Comitato di Ravenna. Inizio dei corsi in piscina presso gli impianti natatori di via Falconieri e via E. Mattei mentre le lezioni di ginnastica e fitness avranno luogo presso le palestre Mikrokosmos, Classe, Savarna e Ravenna centro. Tante le proposte per la nuova stagione invernale che dal mese di settembre 2015 si protrarranno fino a maggio 2016. Nuoto per principianti, ginnastica in acqua, avviamento al nuoto agonistico e preparazione alle competizioni tutto questo per neonati, adolescenti, adulti, terza età e donne in dolce attesa. Le attività in acqua verranno svolte presso la piscina Comunale e presso il Centro Nuoto Selenia. Ampia scelta di orari che includono corsi da mattina a sera con potenziamento nella “pausa pranzo” e nella fascia pomeridiana. Il panorama delle ginnastiche include lezioni serali per tutte le esigenze. Chi preferisce attività a corpo libero, lezioni di Yoga e Aerobica, chi predilige piccoli attrezzi c’è il Pilates e Ginnastica Posturale mentre la musica è utilizzata nei percorsi di Zumba, Cardio Toning e la novità dell’anno, Danza Sportiva. Il nuovo planning completo 2015-2016 con giornate ed orari è disponibile presso il sito del Comitato di Ravenna www.uisp.it/ ravenna alle pagine dedicate al nuoto e alla ginnastica.
Il Comitato di Ravenna promuove una nuova disciplina sportiva dedicata a giovani e adulti. Uisp propone il corso di Danza Sportiva per ragazzi e Danza Caraibica e Latina per adulti, ogni lunedì presso la palestra del Centro Mikrokosmos, in via Borghi 12. Inizio attività dalle ore 17 con la fascia 3-6 anni, mentre alle 18 si continua con ragazzi dai 7 ai 12 anni. Dalle 20 alle 21 serata dedicata agli adulti, principianti o esperti, con i corsi di danza caraibica, latina e Kizomba con l’insegnante Letizia Rullo dell’Accademia di Molinella. Iscrizioni presso ufficio Uisp Ravenna, via G. Rasponi 5, tel. 0544 219724.
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 24 settembre 2015
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedĂŹ 24 settembre 2015
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