FREEPRESS n. 868
25 GIUGNO - 1 LUGLIO 2020
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MARE APERTO L’estate in spiaggia dopo la pandemia tra nuove e vecchie abitudini, controlli e tutela dell’ambiente
Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460
BIRRIFICIO BAJON - PORTO CORSINI
25 giugno - 1 luglio 2020 RAVENNA&DINTORNI
LE AZIENDE INFORMANO
Al brew-pub dove tutto è artigianale, dalla birra al bancone in legno Il titolare: «Voglio dare un’esperienza unica al cliente» Simone Bedeschi ha costruito l’allestimento del suo locale. Nei fermentatori con capacità totale di 2.400 litri nascono 7 tipologie della bevanda che diventa anche ingrediente per dessert. Poi hamburger con salse fatte in casa e pizza cotta a legna
Il bancone del brew-pub Bajon di Porto Corsini, realizzato in legno dal titolare, Simone Bedeschi (nella foto accanto con la madre Angela Tarozzi che lavora con lui nel locale)
Al Bajon di Porto Corsini è artigianale tutto quello che possono assaggiare i clienti e anche il locale stesso: dai sette tipi di birra alla spina usata anche per impastare la carne degli hamburger, alle salse di produzione propria, fino alla pizza con lievitazione di 72 ore cotta nel forno a legna, passando per le pareti in legno e il bancone rustico che il titolare ha cesellato dal tronco di un pioppo secolare. Il creatore di tutto è Simone Bedeschi: «Volevo un locale che trasmettesse il valore dell’artigianalità sotto tutti i punti di vista. Prodotti freschi realizzati da me in un posto che ho allestito io a mano: al cliente voglio dare un’esperienza che non può trovare da altre parti, dai sapori a tavola all’ambiente attorno». Il Bajon – da pronunciare con l’accento sulla A – è in via Volano, nel cuore del lido sulla sponda nord del Candiano: è uno dei due brew-pub in tutta la provincia perché serve birra prodotta sul posto, nei fermentatori con capacità complessiva da 2.400 litri che si possono vedere dietro a una parete a vetri. I fatti stanno dando ragione alle scelte del giovane imprenditore: «Abbiamo inaugurato a metà febbraio e le cose sono partite subito bene – dice il 26enne –. Un mese dopo è arrivato il lockdown e come tutti abbiamo dovuto chiudere. Ci siamo dedicati alle consegne a domicilio e adesso siamo di nuovo operativi: mi fa piacere vedere che la clientela c’è, perso-
LA CURIOSITÀ Durante il lockdown è nata la Becco Biondo Nei tre mesi di lockdown è nata la Becco Biondo, una doppelbock hell da 8%: birra a bassa fermentazione dal colore dorato carico con riflessi arancio, l’attacco è intensamente maltato e dolce, con note di miele di castagno e acacia, cereale, crosta di pane e buccia di arancia. Il corpo pieno si va a chiudere con delicate note erbacee e floreali date dall’impiego di luppolo nobili tedeschi.
ne del paese ma anche da fuori, coppie di ragazzi giovani o gruppi di adulti e anziani che si ritrovano. Dall’aperitivo alla bevuta dopo cena c’è spazio per chiunque». E la soddisfazione per Bedeschi arriva dall’apprezzamento per i prodotti ma anche da un commento che tanti gli rivolgono: «Dicono che un locale così a Porto Corsini ci voleva e sono orgoglioso». Il pezzo forte del Bajon, ovviamente, sono le birre. In menu ce ne sono sette tipologie differenti, tutte ricette create da Bedeschi: «Principalmente sono di ispirazione tedesca a bassa fermentazione oppure anglo-americane molto luppolate. Poi c’è l’unica eccezione che è una porter nera perché sono un amante di
quel gusto. La usiamo anche come ingrediente per una versione particolare di panna cotta e di cheesecake». Quello che vi arriva nel bicchiere è il risultato di lavorazioni che hanno diversi tempi a seconda del tipo di birra: si va dai 2030 giorni per quelle molto luppolate fino a tre mesi per altre più complesse. Come ad esempio la Becco Biondo, l’ultima creazione: «Durante il lockdown, oltre a fare asporto e domicilio, ho pensato di sfruttare i mesi di chiusura forzata per fare quelle birre che richiedono tempi lunghi e durante l’apertura difficilmente puoi fare perché hai bisogno di stare al passo con il consumo dei clienti. E così quando abbiamo riaperto la nostra proposta ha qualcosa di nuovo che prima non c’era, sempre per dare al cliente qualcosa di unico». Ma c’è anche una birra affumicata che il locale propone in abbinamento con cibi dai sapori simili per una degustazione particolare. E altre novità sono in arrivo: «Sto curando un progetto mio per la birre acide a fermentazione spontanea in botte di rovere francese con l’aggiunta di frutta fresca. Sono birre che richiedono un anno di produzione. Per ora sto facendo prove in cantina a casa mia. Cercare nuove proposte fa parte del mio lavoro per avere un’offerta sempre aggiornata». Per Bedeschi è la prima avventura imprenditoriale – al suo fianco c’è anche la madre Angela Tarozzi che lavorava in un bar a Ravenna – ma
il mondo della birra lo frequenta da tempo: «Ho cominciato a produrla in casa una decina di anni fa per me: mi affascinava come una bevanda all’apparenza così semplice fosse in realtà il risultato di un processo complesso». Il primo tentativo andò a buon fine, segnale di un talento innato ma anche di altro: «Un pizzico di fortuna che aiuta sempre», ammette Simone con un sorriso. Così la produzione è diventata più professionale per fornire alcuni locali ed è arrivato anche un impiego in un birrificio di Verona. Poi il giovane si è messo in proprio. Il Bajon ha preso il posto di una pizzeria. Bedeschi è entrato nel locale così come l’ha trovato «e per un anno praticamente non sono uscito»: ha dato sfogo alla sua manualità plasmata dagli studi all’Accademia di Belle arti per creare il risultato che si vede anche nelle foto di questa pagina. «Scultura e pittura sono sempre state mie passioni, la capacità di lavorare il legno non mi manca». Per le doti da oste invece è bastato attingere all’imprinting del nonno: «Aveva un bagno a Porto Corsini e mi ricordo che proponeva pochi piatti di pesce ma tutti di qualità. È lo stesso principio che seguo io: il panino che mangi da me ha una salsa che faccio solo io, semplice ma non banale». Lo stesso approccio messo anche nella scelta del nome: «Deriva da Bajona, il nome con cui veniva chiamato l’attuale canale Candiano secoli fa».
Via Volano, 11/13 Porto Corsini (RA) Aperto dal giovedì alla domenica dalle 18 alle 2! Da luglio aperti anche il mercoledì sera Seguici su
PUNTI DI VISTA / 3 25 giugno - 1 luglio 2020 RAVENNA&DINTORNI
IL COMMENTO
TUTTO D’UN TRATTO
L’OSSERVATORIO
di Gianluca Costantini
La piadina, i gadget, il culto purista e l’attualità di Dante
Alcune notizie bizzarre
di Fausto Piazza
di Moldenke
Viste le precarie condizioni in cui stiamo vivendo mi sembrano fuorvianti e inutili le polemiche apparse in questi giorni nei media locali sui tavolini esterni della Ca’ de Ven che turberebbero il sonno eterno di Dante, e le future svendite di gadget che deturperebbero la sacra effigie dell’autore della Commedia. Con tutto il rispetto dei puristi della memoria del Sommo Poeta a Ravenna mi sembrano argomentazioni stucchevoli, da provinciali fissati sul proprio ombelico, incapaci di spaziare su orizzonti più ampi, da mettere a fuoco, ideare e organizzare. Se questo è il dibattito pubblico locale che precede di appena due mesi l’avvio delle iniziative culturali promosse per il 700enario dantesco, dove la città dovrebbe primeggiare in Italia e nel mondo, non mi sembra proprio che “andrà tutto bene”. Perché detto brutalmente non c’è ancora – comunque non è chiaro è non è stato reso pubblico ufficialmente – il piano-programma-calendario di eventi dell’anno che va dal prossimo settembre a quello del 2021. Ma soprattutto manca un indirizzo lungimirante, un progetto, una strategia di lungo respiro che da questa occasione metta in rete, per il futuro, l’identità e l’attuale appartenza di Dante e della sua opera con la città e viceversa. Molto ben oltre la retorica mortifera delle reliquie, del rito dell’olio, degli studi accademici... E con finalità, senza infingimenti, di promozione verso un turismo culturale, che esalti Dante al pari delle altre bellezze e attrattive artistiche di Ravenna. Che sarebbe un bene. Oggi, chi cerca sul web il tema Dante a Ravenna non trova nulla di utile e interessante: roba vecchia, fuffa, notizie frammentarie, improbabili o inaffidabili. Non un programma eccitante, figuriamoci un “tour esperienzale” come si conviene oggi per attrarre nuovi e curiosi visitatori. Il sito internet comunale “Viva Dante” che dovrebbe esporre promotori, temi ed eventi sul centenario dantesco è desolante. Il comitato istituito per innescare nuove idee e promuovere eventi di qualità sul centenario non si riunisce da cinque mesi... E non si sa cosa accadrà da qui a un mese. Ma il Covid incombe, con le sue restrizioni e incertezze si dirà! Certo, vero, ma se non si intravede un piano A, quale sarà il piano B in caso di perdurante emergenza? E cosa faremo nel nuovo anno se tutto tornerà alla normalità? Ora si stanno sistemando in modo innovativo e decoroso strutture e infrastrutture dell’area dantesca, mentre sopravvivono esempi notevoli di innovative ispirazioni dantesche (in parte ereditati dalla candidatura di Ravenna Capitale Europea della Cultura) come le drammaturgie corali-popolari della Commedia delle Albe, le performance 2.0 dei “Giovani per Dante” di Ravenna Festival, le declinazioni in forme d’arte contemporanea dell’icona del Poeta di “Dante Plus”... Perché non partire da queste importanti esperienze per reimmaginare un disegno organico, una prospettiva, rivolta all’interpretazione attuale e non elitaria del lascito linguistico, letterario e filosofico del Poeta? Si rischia di deprimere un’occasione. E serve uno scatto d'orgoglio e una determinazione straordinaria per recuperare il tempo perduto.
Cose bizzarre che accadono a Ravenna e dintorni. - Il sindaco di Lugo è volato a Nervesa della Battaglia per celebrare Francesco Baracca e lo ha fatto a bordo di un Cirrus SR22 dell’amico d’infanzia. «Durante la navigazione – si legge sui giornali – il sindaco ha provato l’emozione di pilotare realmente il velivolo». «A volte – ha commentato lo stesso sindaco, Davide Ranalli, su Facebook – mi chiedo cosa sarebbe stato, per l'uomo, esistere senza potere mai raggiungere la sua ambizione più grande: volare». Pelle d’oca. - “Clima teso in consiglio comunale a Ravenna”, si legge sui giornali. È stata respinta una mozione che chiedeva l’intitolazione di una via a Vincenzo Muccioli di San Patrignano. Bei momenti. - “Ai lidi nord è già emergenza zanzare”, si legge sui giornali, e più nello specifico che i lidi nord “sono sotto attacco dei fastidiosissimi insetti”. Altro che Covid. Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Autorizzazione Gianluca Achilli, Maria Cristina Tribunale di Ravenna Giovannini (grafica). n. 1172 del 17 dicembre 2001 Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Anno XIX - n. 868 Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Editore: Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Edizioni e Comunicazione srl Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Serena Simoni, Adriano Zanni. Direttore Generale: Claudia Cuppi Fotografie: Massimo Argnani, Paolo Pubblicità: tel. 0544 408312 Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: commerciale1@reclam.ra.it Gianluca Costantini. Area clienti: Denise Cavina tel. 335 Redazione: 7259872 - Amministrazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 Alice Baldassarri, redazione@ravennaedintorni.it amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola
Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB
- Per fortuna quest’anno con il Covid a Milano Marittima c’è meno casino, per fortuna il sindaco Medri ha realizzato una vera e propria Oasi, di cui hanno parlato anche i tg nazionali, ad accessi limitati e dove si può bere solo da seduti. Dopo i primi giorni di movida è solo successo che un turista di 20 anni è stato ricoverato in prognosi riservata dopo essere stato colpito con uno sgabello in una rissa in uno dei locali del centro e alcuni ragazzi hanno pubblicato un video sui social in cui salgono sulla macchina della polizia locale lasciata aperta e incustodita. Poteva andare peggio. - Vietati gli assembramenti in spiaggia, mi raccomando. Due settimane dopo: la Notte Rosa si farà, con centinaia di eventi e lunga una settimana intera. Inizio a cercare la droga?
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4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 25 giugno - 1 luglio 2020
MOVIDA FUORILEGGE ANTIDEGRADO In zona stazione e via Gulli vietati alcol e vetro Il Comune di Ravenna ha prorogato fino al 31 ottobre le ordinanze antialcol e antivetro nella zona della stazione e isola San Giovanni e in quella di via Gulli, tra le vie Aquileia e Nicolodi in scadenza il 30 giugno. La motivazione sta «negli effetti positivi delle precedenti ordinanze che hanno permesso il contenimento di fenomeni di degrado urbano e ambientale, tutelando la sicurezza». Le due ordinanze impongono il divieto di consumo di bevande alcoliche in qualsiasi contenitore (ad eccezione delle aree di pertinenza degli “esercizi pubblici di somministrazione bevande”, “esercizi commerciali” e “attività artigianali del settore alimentare”) e il divieto di consumare alimenti e bevande in genere forniti in bottiglie di vetro e lattine. Sono ammesse deroghe in concomitanza con particolari eventi previa autorizzazione del sindaco. Tali divieti saranno in vigore nell’ambito della zona Isola San Giovanni, giardini Speyer ed aree limitrofe di piazza Anita Garibaldi, via Giosuè Carducci e le laterali via San Giovanni Bosco e parco Amadesi e via Monghini, viale Carlo Luigi Farini, piazza Carlo Luigi Farini, viale Giorgio Pallavicini, via Alberoni (nel tratto compreso fra viale Pallavicini e via Candiano) e via Candiano, via di Roma (nel tratto compreso tra via Diaz e via Carducci), piazza Mameli, via Maroncelli (nel tratto compreso tra viale Farini e via Colonna) e nell’ambito di via Gulli nel tratto compreso tra le intersezioni con via Aquileia e via Nicolodi. Le violazioni sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 200 euro ad un massimo di 500 euro. Nelle stesse aree circostanti i giardini Speyer sono inoltre vietati anche vendita e erogazione di alimenti e bevande tramite apparecchi automatici in locali privi della costante presenza di responsabili, preposti o altri incaricati del presidio e della sorveglianza (i classici distributori automatici).
Risse in strada a Milano Marittima, il sindaco dice stop Medri promette misure severe per incentivare solo turismo di qualità
Alcuni episodi di violenza si sono registrati negli ultimi due weekend a Milano Marittima, con risse anche nel contesto dell’Oasi anti-assembramenti voluta dall’amministrazione. In particolare, un turista toscano di 20 anni è stato ricoverato in prognosi riservata (ma non in pericola di vita) dopo essere stato colpito da uno sgabello durante una rissa nella notte tra il 19 e il 20 giugno Interviene nel dibattito il sindaco di Cervia Massimo Medri. «Un afflusso straordinario di persone ha contraddistinto gli ultimi fine settimana a Cervia – scrive –. Le attività hanno lavorato bene e si sono fatte trovare pronte, mentre gli alberghi continuano a essere in sofferenza. Si sono però verificati alcuni episodi da condannare, nei pressi di alcuni locali notturni. Il forte dispiegamento di forze, da parte sia della polizia locale che delle altre forze dell’ordine, non è stato sufficiente ad arginare questi fenomeni. Per questo chiediamo un ulteriore rafforzamento dei presidi territoriali delle forze dell’ordine, lungo tutto il territorio». Medri promette pugno duro: «Nel caso in cui venissero accertate alcune mancanze, adotteremo i provvedimenti più drastici possibili. Il modello turistico a cui ci ispiriamo è quello della qualità globale ed è il motivo per cui insistiamo nel finanziare e promuovere tutte quelle iniziative in grado di esaltare al massimo un prodotto turistico di alta qualità».
FAENZA
LUTTO
È MORTA MARIA GRAZIA BEGGIO, L’ANIMA DELL’AMBIENTALISMO LOCALE Aveva 79 anni, è stata consigliera comunale Tante le sue battaglie per difendere la natura È morta a 79 anni Maria Grazia Beggio, figura di spicco del mondo ambientalista ravennate, candidata a sindaco con i Verdi e consigliera comunale dal 2001 al 2006. Il consiglio comunale di Ravenna l’ha ricordata nella seduta del 23 giugno. «In città – si legge in una nota della presidente del consiglio comunale, Livia Molducci – tutti la conoscevano e stimavano per il suo impegno civico vissuto con grande passione e determinazione. Maria Grazia Beggio è stata la voce nelle istituzioni dell’ambientalismo ravennate nato sul finire degli anni ‘60 anche per iniziativa di Giorgio Lazzari, che di Maria Grazia era il marito e al quale esprimiamo il nostro cordoglio, insieme ai figli Veronica e Lorenzo. Con lei scompare un pezzo di storia cittadina, ma soprattutto uno stile di vita politico, di impegno civile che lei ha sempre vissuto per il bene comune, come obiettivo da perseguire al di là degli interessi di partito». Grazie anche al suo impegno nel 1969 Punte Alberete fu trasformata in oasi di studio e nel ’72 Beggio partecipò alla nascita del Wwf ravennate. Inevitabile fu poi per lei il contrasto alla caccia nelle zone di tutela ambientale che la portò a presentare un esposto contro la caccia nella Valle della Canna a cui seguì il sequestro dell’area. Nasceva a Ravenna una nuova cultura ambientalista che si muoveva contro gli obbrobri ambientali (un esempio per tutti: la battaglia vinta contro la cementificazione dell’Ortazzo). «Si poteva essere d’accordo o meno sui contenuti – continua Molducci –, ma non si poteva fare a meno di riflettere sulle sue posizioni. Così fu per l’opposizione al parco di Mirabilandia, così fu per la battaglia senza quartiere all’ipotesi di realizzare a Ravenna una centrale a carbone. Non mancarono per lei i temi sui quali impegnarsi. Uno tra mille, quello, risultato vincente, della “Duna che vive», l’avversione contro la ventilata cementificazione della spiaggia davanti all’ ex colonia di Marina di Ravenna. «Tanti ambienti naturali di cui noi oggi possiamo godere sono il frutto e il risultato delle sue battaglie per la tutela dell’ambiente e della bellezza del nostro paesaggio».
CITTADINANZA
Petizione per una ciclabile tra Ravenna e Madonna dell’Albero: raccolte 1.100 firme Iniziativa promossa da Lpr che per scavalcare il fiume Ronco propone il riutilizzo della passerella smontata dal ponte Teodorico
SALVINI APRE LA CAMPAGNA ELETTORALE DA SPADONI Sabato 27 giugno, alle ore 20, al ristorante Casa Spadoni di Faenza torna il segretario della Lega Matteo Salvini (accompagnato da Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna). «Un’ottima occasione – scrive il consigliere regionale leghista Andrea Liverani – per iniziare nel migliore dei modi la campagna elettorale faentina». A Faenza si voterà il 20 settembre. Per la serata con Salvini è obbligatoria la prenotazione (ai numeri 347 8241236 oppure 320 7419630).
Lista per Ravenna ha presentato in Comune una petizione per una pista ciclo-pedonale tra Madonna dell’Albero e Ravenna sottoscritta da 1.100 cittadini, di cui 395 residenti nelle frazioni più direttamente interessate. La raccolta delle firme si era chiusa nel mese di novembre scorso, ma la sua presentazione era stata sospesa in attesa che compisse il suo percorso un’altra petizione, presentata dalla Fiab (Amici della Bicicletta), che punta sull’argine destro, da Madonna dell’Albero al ponte Assi, dove già esiste un percorso sterrato. Esso però, a differenza che sull’argine sinistro, tuttavia impervio, richiede lo scavalcamento del fiume con opere di sovrappasso. La decisione attuale di presentare la propria petizione è stata assunta da Lista per Ravenna allo scopo dunque di stringere i tempi e i fatti verso la soluzione concreta del problema: collegare Madonna del-
l’Albero a Ravenna nel tratto più breve di appena un chilometro e 200 metri. Questo paese, coi suoi 2.000 abitanti, a cui possono aggiungersi i 1.340 di San Bartolo a cui è strettamente contiguo. Il dibattito con il consiglio comunale, che avverrà tra circa due mesi, dovrà a questo punto verificare che la pista richiesta sia stata nel frattempo inserita nel Piano della Cicloviabilità, avviando così la richiesta alla Regione per la concessione dell’area interessata, che a questo punto evolve a favore dell’argine destro del fiume Ronco. È stato infatti verificato che l’ex passerella sul ponte ferroviario Teodorico, asportata a seguito della costruzione in atto di un nuovo ponte, è idonea ad essere riutilizzata perché la pista scavalchi il fiume Ronco. Si tratta certamente di un notevole passo in avanti, tecnico-economico, verso la realizzazione dell’opera.
POLITICA / 5 25 giugno - 1 luglio 2020 RAVENNA&DINTORNI
DOPO IL COVID/1
DOPO IL COVID/2
Cancellata la Festa dell’Unità Non ci sarà l’edizione al Pala De Andrè Dibattiti e incontri distribuiti sul territorio
La chiusura della festa del Pd del 2019 con il segretario Nicola Zingaretti
La festa provinciale dell’Unità di Ravenna, in programma tradizionalmente tra fine agosto e inizio settembre al Pala De André (e che negli ultimi due anni era diventata nazionale), per la prima volta non si farà. Le normative anti Covid hanno costretto gli organizzatori ad alzare bandiera bianca, almeno per quest’anno, essendo complicato poter rispettare le regole per quella che era di fatto una commistione di eventi. Che univa ristorazione a spettacolo dal vivo, senza considerare i tendoni della tombola e della pesca, difficili da poter organizzare in sicurezza. Così come la gestione dei volontari. La conferma arriva dal segretario provinciale del Pd, Alessandro Barattoni, che, contattato al telefono, assicura però che il partito ci sarà, tra la gente, in forme diverse. Con piccoli eventi di pochi giorni (tre al massimo) con spettacoli per bambini e una cucina con piatti semplici, magari anche in luoghi e località dove la festa dell’Unità non c’era più da anni. Un modo per organizzare comunque anche alcuni dibattiti politici. La festa provinciale, infatti, quest’anno avrebbe ospitato il lancio della campagna elettorale del sindaco Michele de Pascale, in vista delle elezioni della prossima primavera.
IL COMUNE DI RAVENNA METTE 5 MILIONI DI EURO PER DIMEZZARE LA TASSA RIFIUTI 2020 DELLE IMPRESE Intervento straordinario con risorse dell’avanzo del bilancio Il sindaco: «Non pregiudica il piano investimenti per il rilancio» Il Comune di Ravenna ha deciso un intervento straordinario di aiuto alle imprese destinando 5 milioni di euro dell’avanzo del bilancio comunale per l’abbattimento delle tariffe dei rifiuti. «Considerato che a carico delle imprese ci sono quasi 12 milioni di euro dovuti alla tassa rifiuti – commenta il sindaco Michele de Pascale – si tratta di una misura dall’impatto fortissimo a favore del tessuto produttivo e commerciale, possibile grazie alla solidità del bilancio comunale e che non pregiudica il piano investimenti altrettanto importante per il rilancio dell’economia». Nei prossimi giorni si deciderà insieme alle associazioni di categoria la migliore distribuzione di tali aiuti, «che sono da vedersi come un contributo a fondo perduto all’imprenditoria in questa fase eccezionale, in modo da destinarle alle categorie più colpite dal periodo di lockdown». Verrà quindi effettuato un unico invio della bolletta con l’importo dovuto per l’intero 2020, che conterrà già lo sconto applicato grazie al contributo comunale. Per quanto riguarda i privati cittadini, invece, il sindaco assicura che non vi sarà alcun aumento rispetto allo scorso anno, «ma nel 2021 verrà messa in campo un’ulteriore importante operazione di restituzione solo per coloro che in questo periodo si sono trovati (e ancora si trovano) in difficoltà poiché hanno perso temporaneamente il lavoro o sono in cassaintegrazione». Questo meccanismo affiancherà i bonus già previsti a livello nazionale per l’abbattimento di bollette di energia, gas e acqua per le persone indigenti e agli aiuti messi a disposizione dal nostro servizio sociale associato.
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6 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 25 giugno - 1 luglio 2020
ENERGIA AGRICOLTURA Promosagri indaga sugli effetti della salinità
«A Ravenna il centro stoccaggio di CO2 più grande del mondo» L’annuncio del presidente del Consiglio suscita reazioni in città: sindaco, Roca e sindacati chiedono di non dimenticare la situazione di crisi per le attività estrattive
«A Ravenna nascerà il più grande centro del mondo per il sequestro e lo stoccaggio di CO2». È l’annuncio dato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il 21 giugno durante la conferenza stampa conclusiva degli Stati Generali a Villa Pamphili. Il progetto rientra nel piano “Impresa 4.0 Plus” che ha tra gli obiettivi la decarbonizzazione e il maggiore sviluppo di parchi fotovoltaici ed eolici. L’intervento è nelle mani di Eni che a Ravenna ha il quartier generale del suo distretto energetico. L’amministratore delegato del Cane a Sei zampe, Claudio Descalzi, ne aveva già parlato a febbraio presentando il piano strategico di lungo termine al 2050: «Lo stoccaggio di anidride carbonica in Italia ha un’opportunità unica nell’area di Ravenna, grazie alla combinazione tra giacimenti offshore esauriti con infrastrutture ancora operative, insieme a centrali elettriche sulla terraferma unitamente ad altri impianti industriali nelle vicinanze». Le possibilità di stoccaggio sarebbero tra 300 e 500 milioni di tonnellate. Il sindaco Michele de Pascale prova a essere pragmatico: «Ravenna con il suo altissimo know-how in oltre 60 anni di esperienza nella filiera energetica è pronta a cogliere la sfida, ma chiediamo al governo un programma chiaro e ben definito, ascolto del territorio e un coinvolgimento serio e strutturato degli stakeholder nel processo decisionale». Il primo cittadino mette sul tavolo la questione della transizione energetica per accompagnare il passaggio da un sistema orientato alle estra-
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte
zioni di gas a un altro scenario con il minor impatto possibile per l’occupazione. E infatti non è mancato chi non si accontenta solo delle dichiarazioni di Conte. «È la seconda volta che il premier cita Ravenna a proposito di questioni energetiche e, in entrambi i casi, non ha pronunciato la parola “gas” – è l’affondo di Franco Nanni, presidente dell’associazione delle aziende che operano nel oil&gas –. Voglio ricordare al premier che se oggi a Ravenna si può studiare l’energia da moto ondoso o
TURISMO
parlare di economia circolare con lo stoccaggio della CO2, lo si deve al fatto che nella nostra città esiste da 60 anni il principale distretto energetico di Eni per l’estrazione di gas in Adriatico, l’unica fonte di energia di transizione verso le rinnovabili. I governi presieduti da Conte hanno invece posto il veto proprio alla produzione italiana di gas, preferendo comprare questa fonte energetica dall’estero. La prospettiva è un ulteriore calo occupazionale e crisi aziendali».
Un indagine di Promosagri - Cooperative Agricole Braccianti di Ravenna, con questionari specifici somministrati a 25 aziende rappresentative del territorio, mostra l’influenza della salinità del suolo sulle scelte colturali dei produttori: viene privilegiata la coltivazione di cereali a semina primaverile (44,5 percento) e alla domanda su quale coltivazione verrebbe privilegiata se si potessero arginare i problemi legati alla salinità, circa il 60% degli intervistati opterebbe per la coltivazione di orticole; di questi il 72 percento prediligerebbe in egual modo pomodoro e pisello. Il controllo della salinità darebbe dunque la possibilità di introdurre colture più redditizie: il 71 percento degli intervistati stima una potenziale crescita della produzione lorda vendibile tra il 10 e il 30 percento.
I sindacati Cgil, Cisl e Uil commentano con una voce unica: «Una buona notizia ma dalla proposta si passi rapidamente ad una fase progettuale che individui chiaramente entità degli investimenti, tempi di realizzazione e soprattutto, quale sviluppo occupazionale ne potrebbe derivare. È necessario che Eni chiarisca che tale progetto innovativo è aggiuntivo rispetto agli investimenti prospettati con il piano a suo tempo illustrato».
URBANISTICA
Partiti i lavori da 8 milioni di euro per fogne e fibra ottica sulla sponda destra della darsena
ROYAL CARIBBEAN SPOSTA LA PARTENZA DELLE CROCIERE DA VENEZIA A RAVENNA PER IL 2021 La compagnia americana di crociere turistiche Royal Caribbean nel 2021 userà Ravenna come porto di partenza e arrivo per la nave Rhapsody of the Seas (2.400 passeggeri) che attualmente usa Venezia e in passato aveva già toccato il terminal di Porto Corsini. La scelta, secondo quanto riporta la stampa specialistica, sarebbe già stata comunicata ai clienti che avevano prenotazioni concluse e sarebbe dettate dalle incertezze attorno alla presenze delle navi nella laguna veneta. Da Venezia la Rhapsody attualmente parte per tre tipi di crociera: isole greche, Grecia e Croazia, nord Adriatico. Il sito della compagnia propone una partenza a settimana per i mesi di settembre e ottobre.
Sono iniziati i lavori di Hera sul nuovo sistema fognario della darsena di Ravenna, intervento fondamentale e propedeutico al risanamento del canale Candiano. È partito il cantiere del primo stralcio che, oltre alla realizzazione di nuovi tratti di rete e di sollevamenti fognari, prevede anche la posa dei portacavi della fibra ottica per il cablaggio di tutta l’ampia area sulla sponda sud (i lavori dovrebbero essere ultimati entro la fine del 2021). L’intero progetto comporta un investimento di oltre 8 milioni di euro, di cui oltre 7 finanziati dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (il cosiddetto “Bando Periferie” del ministero dell’Economia) e oltre un milione da Romagna Acque. L’importante intervento, che ha sia finalità di incremento della sicurezza idraulica che di miglioramento ambientale, è suddiviso in tre aree, ciascuna caratterizzata da diverse lavorazioni: area sinistra Candiano, area destra Candiano-comparto Cmc e area destra Candianocomparto Pirano. L’intervento principale sull’area sinistra Candiano comprende la posa di un tubo fognario in polietilene ad alta densità della lunghezza di 250 metri che attraverserà il canale Candiano. I lavori sul comparto Cmc comporteranno la realizzazione di una idrovora con una portata di 1800 litri/sec, del relativo collettore di 130 metri e dell’opera di scarico a canale. Il cantiere sul comparto Pirano consiste invece nella realizzazione di un colletto-
re di fognatura bianca in via Pirano e di nuovi tratti di fognatura bianca e nera in via Pirano. Saranno realizzati anche un impianto idrovoro (con una portata di 8.100 litri/sec che andrà a sostituire, potenziandolo, l’attuale idrovora Pirano).
8 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 25 giugno - 1 luglio 2020
IL MARE DOPO IL VIRUS LAVORI PUBBLICI Oltre 10 milioni di euro contro l’erosione Proteggere la costa dal fenomeno erosivo e rendere le spiagge sempre accoglienti e fruibili è un impegno costante per Ravenna che si distende sull’ Adriatico per 39 chilometri. Tra i lavori già realizzati e quelli previsti dal prossimo autunno, sarà investita una somma totale pari a oltre 9 milioni di euro - in gran parte finanziata con fondi Eni, in alcuni casi con fondi di protezione civile e di solidarietà dell’Unione europea - di cui 7.102.000 relativi a lavori già eseguiti e 2.543.275 relativi a prossimi interventi. Altri 1,2 milioni di euro arrivano invece dalla Regione per la protezione della costa a sud di Ravenna e Cervia. In tutto sono stati stanziati da Bologna circa 1,2 milioni di euro, di cui 550mila euro per progetti già conclusi, altri 350 mila euro riguardano lavori in corso e 350 mila per lavori al via entro l’autunno. Sono in corso opere di ripascimento dei litorali a Milano Marittima Nord e in varie località del comune di Ravenna (Lido Adriano, Lido di Dante, Lido di Savio, Punta Marina e Marina Romea Nord), per un importo complessivo di 350 mila euro. I lavori comportano la movimentazione di circa 20 mila metri cubi di sabbia. A Milano Marittima nord, in particolare, si sta svolgendo il ripascimento della spiaggia ed è prevista la realizzazione/ringrosso della duna di protezione invernale con prelievo di circa 5 mila metri cubi di sabbia nell'area adiacente al molo nord del Porto Canale di Cervia.
«In aprile pensavamo al peggio, ora speriamo in un agosto come il 2019» Un primo bilancio di Danilo Piraccini della Cooperativa Bagnini di Cervia: «Tanta gente, ma fin troppa euforia: serve la collaborazione di tutti per il rispetto delle regole» Con i suoi 3,5 milioni di pernottamenti all’anno, il comune di Cervia è il più turistico della provincia e tra i più importanti dell’intera regione. Numeri realizzati grazie in particolare alla spiaggia e non è quindi un caso che in questa fase di ripartenza siano passate quasi tutte le telecamere delle tv nazionali tra gli ombrelloni del litorale cervese. E tutti i vari operatori e giornalisti si sono dovuti arrendere all’evidenza: non c’era alcuna barriera di plexiglass e la vita, al mare, sembrava davvero essere tornata alla normalità. «Effettivamente la spiaggia ha “recuperato” in maniera molto importante: in aprile quasi tutti noi addetti ai lavori avevamo già dato per perso il mese di giugno – commenta Danilo Piraccini della cooperativa bagnini di Cervia – che invece ha visto in questi ultimi weekend le spiagge molto affollate. Il ritorno alla normalità è stato favorito dal buon senso delle persone e dei nostri operatori, che non hanno mai creduto davvero a recinti e barriere». «Le presenze di giugno – continua Piraccini – saranno comunque demolite rispetto all’anno scorso, anche i primi quindici giorni di luglio non saranno paragonabili con il passato, ma le nostre previsioni ci dicono che se tutto dovesse proseguire all’insegna della normalità, il mese di agosto potrebbe avere volumi davvero paragonabili con quelli 2019, favorito anche dagli italiani che erano abituati a fare le vacanze all’estero e invece potrebbero scegliere la nostra Riviera. Già in queste settimane stiamo iniziando a vedere i primi turisti, emiliani e lombardi, con un buon andamento del mercato delle seconde case. Speriamo poi di poter destagionalizzare il più possibile, seconda ondata del virus permettendo...». Quel virus che in questi giorni in spiaggia sembra fare
Le telecamere del Tg1 in spiaggia a Cervia
meno paura. «Purtroppo un po’ l’euforia per questo ritorno alla normalità, un po’ una certa spavalderia, hanno portato a comportamenti scorretti, che gli imprenditori non sono sempre in grado di frenare. Serve la collaborazione dei giovani, dei turisti. Tra l’altro le linee guida condivise con la Regione ci permettono di lavorare in tranquillità, consolidando buone prassi che auspico possano restare anche in futuro, come quella dello spazio minimo per ogni lettino, o il “delivery” sotto l’ombrellone, peraltro nel Cervese già molto diffuso ancor prima della pandemia». Luca Manservisi
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PRIMO PIANO / 9 25 giugno - 1 luglio 2020 RAVENNA&DINTORNI
L’ASSESSORE
L’ANNUNCIO
«In spiaggia sembra tutto come prima» E la Regione investe 4 milioni in spot per attirare turisti (anche tedeschi)
UNA SETTIMANA DI NOTTE ROSA, CON IL CLOU DAL 7 AL 9 AGOSTO
Corsini: «Qui vacanze in sicurezza. E torneranno anche gli eventi»
La Notte Rosa in Romagna si farà anche nel 2020, e sarà a tutti gli effetti una “Settimana rosa”, una Pink week diffusa nel tempo e nello spazio: le date prescelte sono i giorni che vanno dal 3 al 9 agosto, con l’apice nel weekend del 7, 8 e 9 agosto. Ad avanzare la proposta, concordata all’unanimità nel corso della seduta del 23 giugno, il Consiglio di amministrazione di Visit Romagna, l’ente pubblico che coordina la promozione turistica delle province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Nell’attesa di individuare, come avviene da tradizione ogni anno dal 2006 ad oggi, un tema e una immagine coordinata esclusiva per l’edizione, la Romagna avvia quindi ufficialmente i preparativi per il primo grande evento di sistema della stagione turistica 2020, il “Capodanno dell’estate” che giunge così alla sua quindicesima edizione. «Questa nostra scelta ha un valore fortissimo a livello comunicativo- spiega il Presidente di Visit Romagna Andrea Gnassi-: ribadiamo con convinzione che la Romagna c’è, che non ha fatto nessun passo indietro per la sua estate ma che anzi è pronta a rilanciare e rilanciarsi, a inventare nuovi modi di stare insieme come ha sempre fatto. Con questa nuova Notte Rosa, una vera e propria Pink Week, i grandi spazi aperti della Romagna, dai 110 chilometri di spiagge e sorrisi alle piazze della città d’arte fino ai borghi, ospiteranno centinaia di eventi diffusi, all’insegna della dolcezza, del romanticismo, dell’attenzione: cene in riva al mare, concerti acustici e lounge, atmosfere oniriche, circensi e creative, con artisti di strada, luci, fuochi d’artificio. Il più grande appuntamento dell’estate italiana non poteva tenersi che in Romagna, la terra che quest’estate ha ribadito con forza di essere la vacanza e il sorriso degli italiani».
Paolo Cevoli nello spot promozionale
«In spiaggia sembra tutto come prima, anche se non può essere come prima. L'appello che mi sento di fare in tutta sincerità è di venire tranquillamente in Emilia-Romagna a fare qualche giorno di vacanza. Qui i turisti li accogliamo con il sorriso, in un ambiente tranquillo e protetto». A promuovere la Riviera è l'assessore al Turismo della Regione in persona, il ravennate Andrea Corsini, che traccia un primo bilancio di queste prime settimane di stagione balneare targata Covid. «Nel weekend le spiagge si stanno riempiendo e questo è un bel segnale. Anche se bisogna fare attenzione e distinguere tra clienti locali e turisti. I pernottamenti ancora non decollano perché c'è ancora un po' di paura. I tempi dei rendering con il plexiglass in spiaggia sembrano lontani, ma hanno fatto danni pesanti. Bisogna sempre sottolineare che qui si può fruire del mare in tranquillità, grazie anche alle nostre linee guida che credo siano in grado di conciliare la sicurezza con l'attività da spiaggia. Si può venire tranquillamente al mare in Riviera». E a gridarlo al resto dell'Italia ci pensa Paolo Cevoli, in uno spot che continuerà ad andare in onda fino a fine luglio (in 2.600 passaggi complessivi in sette settimane) nelle reti Sky, Rai, Mediaset e La7, con un ulteriore sforzo (da mezzo milione di euro) per il potenziamento della messa in onda nel cosiddetto prime time. Complessivamente sono oltre 3 i milioni di euro investiti dalla Regione in promozione, compresa anche la campagna social che vedrà protagonista Andrea Delogu di Radio Rai. E un altro milione di euro sarà investito sempre nella comunicazione ma in Germania, a partire dal 1 luglio, per 30 giorni, con passaggi televisivi che promuoveranno le spiagge e i campeggi (insieme a Veneto e Liguria), oltre alla campagna in collaborazione con le ferrovie tedesche, in concomitanza con il ritorno, dal 25 giugno, della tratta Monaco di Baviera-Rimini. «Torneranno anche gli eventi – conclude Corsini – con la Notte Rosa che si diffonderà per una settimana (vedi articolo qui a fianco, ndr) e la Milanesiana che farà tappa per la prima volta dalle nostre parti». (lu.ma.)
In programma centinaia di iniziative diffuse tra concerti acustici e artisti di strada
10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 25 giugno - 1 luglio 2020
IL BAGNO STORICO LA COOPERATIVA DEI BAGNINI «Rispetto alle previsioni di due mesi fa, oggi possiamo solo essere contenti. Chiediamo buon senso, anche a chi fa controlli»
Il Peter Pan “costretto” a limitare gli ingressi e a chiudere in anticipo
«Se pensiamo al quadro di due mesi fa, oggi si può solo essere contenti». Lo dice Maurizio Rustignoli, presidente della cooperativa Spiagge, che rappresenta i bagnini dei nove lidi del comune di Ravenna. «Siamo soddisfatti di come sta andando – continua – anche se le località che lavorano di più con i turisti stanno registrando perdite più importanti. Quelle che lavorano di più con i ravennati stanno invece recuperando il terreno perduto. La gente ha voglia di tornare al mare e la titubanza iniziale è passata». Anzi, si può quasi dire che in spiaggia il virus sia stato quasi dimenticato. Come possono fare i bagnini per far rispettare le regole? «Dare più informazioni possibile e allestire gli stabilimenti in modo da evitare assembramenti, garantendo il gel igienizzante e le distanze, per esempio. A quel punto la responsabilità passa ai singoli clienti...». Sul futuro della stagione, Rustignoli ragiona con un «cauto ottimismo». La vacanza in spiaggia «è ripartita – continua – e lentamente stiamo vedendo tornare clienti dall'Emilia ma anche dalle altre regioni di nostro riferimento come Piemonte e Lombardia. Anche se non credo che si possa tornare ai livelli dell’anno scorso, perché in molti in vacanza semplicemente non ci andranno, possiamo comunque ambire per i prossimi mesi a una sorta di pareggio di bilancio, dopo le perdite in media del 30-40 percento di queste prime settimane». «L’importante – conclude Rustignoli – è mantenere anche con il passare delle settimane questo momento di positività, in cui tutti sembrano remare dalla stessa parte. Anche chi fa i controlli, in casi come questi, di luoghi all’aperto e all’insegna del divertimento, credo che debba prevalere il buon senso. Ma tutti dobbiamo ricordarci che se facciamo degli errori il rischio a cui andremo incontro è enorme».
«Non è facile far rispettare le norme, la gente crede che il rischio non ci sia più. Soprattutto all’aperitivo...»
LA NOVITÀ
L’ex calciatore Mandorlini ha rilevato il Cala Celeste: «Un locale unico in Romagna» Stefano De Ruvo del bagno Peter Pan
Bagno ormai storico di Marina di Ravenna, lo scorso anno ha spento infatti le venti candeline, il Peter Pan è amato da una fedele platea di avventori e dagli amanti dei cocktail e dell'aperitivo, come sa chiunque sia passato al 36 di viale delle Nazioni nel weekend. Quest'anno ha aperto i battenti in ritardo come tutti, anzi un po' più tardi degli altri perché sulla sua spiaggia aveva nidificato il fratino (vedi p. 12), ma ora lavora a pieno regime già da alcune settimane. Oggi quando si entra non si possono non notare le enormi frecce per terra che indirizzano gli ospiti, i dispenser di igienizzante un po' ovunque, tutto il personale con la mascherina intento a pulire costantemente tavoli, sedie e altre superfici. Ma non solo. «Abbiamo ridotto della metà circa i coperti – spiega Stefano De Ruvo, 46 anni, uno dei soci che ha costruito questa realtà negli anni – abbiamo un po' distanziato gli ombrelloni rinunciando a due campi da racchettoni, abbiamo chiuso il basket e fatto portare via i giochi per i bambini perché sapevamo che non saremmo riusciti a gestirli così come impongono le norme, di fatto con un numero chiuso, abbiamo soprattutto ridotto drasticamente il numero di lettini con cui noi abbiamo sempre lavorato tanto, ma devo dire che è tutto molto complicato, le norme non sono sempre chiarissime e soprattutto hanno continuato a cambiare in corsa». Tra i cambiamenti più drastici per il bagno c'è anche la sospensione della tradizionale rassegna di concerti del sabato alle 18 curata da Francesco Plazzi e le collaborazioni con Spiagge Soul, mentre l'1 luglio prenderà il via un ciclo di concerti e incontri musicali curati da Luigi Bertaccini. Si comincia con la dj radiofonica Paola De Angelis e una serata dedicata a London Calling dei Clash, per poi proseguire con i live di una serie di artisti locali come Antonio Gramentieri, Moder, Giacomo Toni, il Duo Bucolico. Per un pubblico seduto ai tavoli del ristorante, rigorosamente su prenotazione. «Ci proviamo, è un segnale di resistenza, ma anche qui, ancora non è chiarissimo cosa possiamo o non possiamo fare, noi cerchiamo di applicare le norme nel modo più stringente possibile, ma non è facile anche perché tra le persone sembra prevalere l'idea che il rischio ormai non ci sia più, soprattutto in spiaggia, soprattutto all'ora dell'aperitivo». Non a caso, al Peter Pan in questa strana estate 2020 il personale addetto alla sicurezza ha soprattutto il compito di invitare a tenere le distanze di un metro tra le persone, e nel weekend scorso ha contingentato gli ingressi fino a una chiusura anticipata del bagno alle 21. «Il punto è che noi lavoriamo quanto gli scorsi anni, ma vista la situazione così incerta, avevamo preso meno personale del solito e adesso invece ci farebbe comodo. Non ci lamentiamo, ovviamente, ma non si può nemmeno negare che quest'anno per noi lavorare sia più difficile che mai». Guido Sani
E a Marina di Ravenna continua a gestire il Me Beach Davide Mandorlini all’ex Cala Celeste durante i lavori di allestimento
Il 1° luglio tornano le serate musicali con Luigi Bertaccini e artisti locali «Per un pubblico seduto al ristorante e su prenotazione»
Gestione rinnovata anche alle Terme Oltre a quello del Cala Celeste di cui parliamo nell’articolo qui a fianco, l’estate 2020 sarà ricordata anche per il cambio di gestione allo stabilimento delle Terme di Punta Marina, ora in mano allo staff dell’Amarissimo, bagno di Lido di Savio chiuso da fine 2018, noto per la ristorazione di qualità e il suo servizio catering. Si tratta in particolare dei fratelli Fabio ed Enrico Braghittoni. «Ci piace l’ambiente e la tipologia di questo nuovo locale, siamo soddisfatti – commenta Enrico –. Potevamo contare già su una clientela fidelizzata e ora stanno tutti iniziando a vivere il mare in maniera più libera, senza paura. Di certo sarà una stagione particolare, caratterizzata da numeri più bassi, ma siamo ottimisti».
La famiglia Mandorlini, oltre che per il calcio, è molto nota a Ravenna e dintorni per la gestione dello storico bagno Taormina di Marina di Ravenna, oggi Me Beach. Al timone c’è Davide Mandorlini, ex calciatore con alle spalle diversi anni di professionismo e un’avventura finita con la promozione in serie C del “suo” Ravenna, ormai tre anni fa. «Da quel momento non sono più andato allo stadio, troppo malinconia, ma chissà che in futuro non possa tornare come dirigente nella squadra della mia città. Al momento gli unici legami li mantengo con i giocatori che vengono al mare da noi...». E da quest’anno Mandorlini ha un impegno in più, quello dell’ex Cala Celeste di Lido Adriano, lo stabilimento balneare acquisito prima dell’estate, prelevato da uno staff tra cui figurava anche l’ex portiere del Milan Abbiati. «Ma il calcio non c’entra niente. Ho sempre frequentato quel locale e lo considero unico, in Romagna non me ne vengono in mente altri con una struttura del genere, in un ambiente così suggestivo. Così abbiamo deciso di fare questo investimento e devo dire che il riscontro in queste prime settimane è ancora più positivo di quello che pensavamo. Lido Adriano e Marina di Ravenna sono molto diverse; nella prima c’è più turismo e lo stiamo già vedendo, il target nel nostro locale è più alto; nella seconda, specialmente nei weekend, ci sono più giovani». In entrambi gli stabilimenti sono ripartite le feste del Me Beach, in particolare le cene-spettacolo, con possibilità anche di ballare, considerato che i locali hanno le necessarie autorizzazioni. «Ma ancora la gente al ballo vero e proprio non ci è arrivata mentalmente, si diverte durante la cena, diciamo. A Lido Adriano grazie anche a deejay e artisti di profilo internazionale che selezioniamo per i nostri clienti». «In generale – continua Mandorlini – grazie anche ai pochi casi di contagio registrati nelle ultime settimane, le persone stanno venendo al mare senza paura, siamo soddisfatti, anche se di fatto abbiamo perso quasi due mesi. Ora si sta vivendo la spiaggia un po’ come se fosse maggio...». (lu.ma.)
PRIMO PIANO / 11 25 giugno - 1 luglio 2020 RAVENNA&DINTORNI
POLIZIA LOCALE
Il comandante della Municipale: «Controlli anti assembramenti ma difficile arrivare alle sanzioni» Chi sposta i lettini distanziati può rischiare stangate da 200 euro ma l’applicazione della regola non è semplice «I trasgressori della fase uno erano individuabili in maniera diretta perché le persone autorizzate a muoversi erano poche. Adesso è tutto diverso, le infrazioni non sono più individuali ma sono di gruppo: facciamo controlli, gestiti in modo diverso, ma è difficile arrivare alle sanzioni per gli assembramenti». Il comandante della polizia locale, Andrea Giacomini (nella foto), maneggia con cautela la materia “controlli sulle spiagge”. L’ex carabiniere, passato a dirigere i vigili urbani tre anni fa, spiega la difficoltà della situazione attuale: «Siamo in una fase in cui le norme sono indicazioni di comportamento: mantenimento della distanza, indossare la mascherina, igenizzare spesso le mani. Sono cose che funzionano con la partecipazione dell’individuo: facciamo in modo di rispondere a tutte le segnalazioni di presunti assembramenti con un passaggio della pattuglia, ma è chiaro che non è pensabile di paracadutarci in pochi secondi dove qualcuno vede persone che non stanno a distanza». Diversamente stanno le cose per i gestori delle attività sull’arenile. A loro la legge chiede di predisporre una serie di accorgimenti ben definiti: «Percorsi segnalati, entrate e uscite separate, ombrelloni distanziati, mascherine. Una volta che l’imprenditore rispetta queste disposizioni, il comportamento del cliente non è responsabilità sua. Insomma, per capirci: se gli ombrelloni sono piantati a giusta distanza e il bagnino consegna i lettini a due metri, poi non può impedire che le persone li avvicinino». Quindi se finora le multe dei vigili per assembramenti
Un allestimento anti Covid in spiaggia
sono pressoché zero (previste da 200 euro), non è però nulla l’attività svolta: raccolta informazioni su situazioni più o meno pericolose, trasmissione dei dati al centro di coordinamento della prefettura perché siano le autorità a valutare provvedimenti ulteriori. Che al momento non sembrano in arrivo, visti i numeri: «I contagi continuano a essere sotto controllo nel nostro territorio, questo è confortante». Ma che può fare il cittadino virtuoso, munito di mascherina e distanziato, se è circondato da un gruppo che non ne vuole sapere di stare a distanza? «Per prima cosa consiglio di rivolgersi al gestore del locale che magari conosce la situazione concreta. Se poi questo crea davvero disagio alla clientela e il gestore ci chiama, in quel caso mi pare inevitabile la sanzione». (and.a.)
GLI EVENTI
IN SPIAGGIA TORNANO I CONCERTI E LE CENE SPETTACOLO: «MA NON SI PUÒ BALLARE STANDO A 2 METRI...» Mentre la vita in spiaggia sembra essere tornata alla normalità (fatta eccezione per la mascherina da indossare obbligatoriamente al bar), riprendono anche gli eventi. E così l’Hana-Bi di Marina di Ravenna, stabilimento noto ben oltre i confini provinciali e regionali per il suo cartellone, ha annunciato il primo concerto della stagione, il 30 giugno con i Ronin (band del musicista ravennate Bruno Dorella), stagione che probabilmente non potrà contare su nomi internazionali. Nel frattempo stanno riprendendo o riprenderanno a breve i live anche in altri stabilimenti che erano soliti proporli, dal Polka di Marina Romea fino al Quevida di Porto Corsini, passando per il Peter Pan (vedi pagina a fianco) e l’Oasi di Marina di Ravenna. «Abbiamo già iniziato la nostra rassegna di concerti del sabato sera – a parlare è Marco Di Marco del bagno Oasi, che organizza in collaborazione con Spiagge Soul –, solo per chi ha prenotato la cena. Siamo soddisfatti, anche se per mantenere le distanze e rispettare le regole sono stato costretto anche a mandar via della gente. Sono stato felice però per i complimenti di un’operatrice del reparto Malattie Infettive, che era presente, e che mi ha fatto i complimenti per la gestione». Sta per partire una rassegna di concerti, sempre per persone sedute a consumare il pasto (come vuole la norma, nei casi che non siano considerati di “pubblico spettacolo”) anche al bagno Finisterre, sempre a Marina di Ravenna. «A partire da luglio il martedì proporremo un concerto con pic nic e il venerdì con cena, ospitando anche il festival Spiagge Soul – rivela il titolare, Michele Casadio, anche consigliere comunale a Ravenna –. Da giovedì scorso (18 giugno, ndr) si può dire che sia iniziata davvero l’estate, con Marina che è stata particolarmente presa d’assalto. Credo che per i bagni che in passato non puntavano troppo sulle feste in spiaggia quest’anno possa proseguire con fatturati non troppo distanti dal 2019. Anche il turismo sta iniziando a muoversi, in hotel (Casadio gestisce anche l’albergo Alba, sempre a Marina, ndr) in agosto siamo già quasi pieni». Ma non ci sono solo i concerti. Dal 19 giugno è infatti possibile ballare, anche se a distanza di due metri uno dall’altro. «Sono norme di difficile attuazione – commenta Alessandro Zangaglia del Bbk di Punta Marina – tanto che noi quest’anno non so se faremo serate di discoteca vera e propria. Proseguiremo con cene-spettacolo, dove le persone si divertono al proprio tavolo, magari alzandosi di tanto in tanto». A causa delle norme stringenti, ha rinviato l’apertura del format Ballo Scalza anche il Lucciola, che dovrebbe però partire il 3 luglio.
12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 25 giugno - 1 luglio 2020
NATURISMO
La spiaggia nudista ora è ufficiale: area delimitata con servizio di salvamento Ordinanza del Comune, la soddisfazione del sindaco e dell’assessore: «Forma di turismo in grande crescita»
Un paravento delimita il confine a nord della spiaggia nudista della Bassona lunga più di 400 metri (vedi Area 1 nella planimetria in basso). Dopo il 15 luglio è fruibile anche il tratto più vicino alla foce Bevano (Area 2)
Ravenna ha ufficialmente una spiaggia nudista. Lo spazio noto come Bassona, a sud di Lido di Dante, è da sempre una frequentazione consuetudinaria per gli amanti del naturismo ma quest’anno il Comune ha emesso un’ordinanza in vigore dal 25 giugno al 13 settembre che individua e regolamenta l’area di demanio marittimo ai sensi della legge regionale. Per la precisione si tratta del tratto di arenile di circa 400 metri che inizia a 50 metri dalla perpendicolare alla battigia dello stradello pinetale esistente e si sviluppa verso sud a cui si aggiunge un'ulteriore porzione di arenile in cui viene consentita la fruizione balneare solo dalla fine del periodo di nidificazione dell’avifauna (di regola il giorno 15 luglio). Il Comune di Ravenna ha incluso l’area fra quelle copertr dal servizio di salvamento dei bagnini, sono stati inoltre messi a disposizione a titolo non oneroso i servizi igienici del Camping Classe e sono stati installati un “paravento” e la cartellonistica per delimitare l'area. L'accesso dovrà avvenire utilizzando esclusivamente l'arenile o gli stradelli: vietati, al fine di preservare l'ecosistema dunoso, l'occupazione, il passaggio e l’attraversamento della duna costiera, al di fuori degli stradelli. Nell’area vige inoltre il divieto di fumo sulla battigia. Nel tratto disponibile dal 15 luglio resta il divieto di attendamento, campeggio e ombreggio con ombrelloni o altre strutture temporanee anche realizzate con legname spiaggiato. Gli utilizzatori dovranno inoltre provvedere a tenere pulito lo spazio utilizzato portando via ogni rifiuto. «Siamo soddisfatti di riuscire a dare finalmente una risposta strutturata al turismo naturista - dichiarano il sindaco Michele de Pascale e l'assessore al Turismo Giacomo Costantini - istituendo una delle prime aree ufficiali in Italia per la stagione 2020. Il percorso è stato complesso dal punto di vista normativo e ha richiesto grande collaborazione istituzionale: abbiamo concordato i diversi passaggi con la Regione, i carabinieri per la biodiversità di Punta Marina e il Parco del Delta del Po, che ringraziamo. Si tratta infatti di un'area di grande valore naturalistico e ambientale, ricca di tutele, per la quale l'ordinanza ha un duplice scopo: da una parte di mettere a disposizione di questa forma di turismo in forte crescita una delle spiagge del nostro bellissimo litorale; dall’altra di regolamentarne la fruizione evitando episodi estranei all’esperienza balneare e nel totale rispetto del valore naturale di questi luoghi».
NATURA
NON C’È LIETO FINE PER LA FAVOLA DEL FRATINO: NESSUN PULCINO SOPRAVVISSUTO A MARINA Il lockdown ha portato il piccolo trampoliere su spiagge inesplorate ma i predatori e il ritorno dell’uomo hanno interrotto la sviluppo Non c’è stato lieto fine per i tre nidi di fratino, uccello a rischio estinzione, comparsi inaspettatamente sulla spiaggia di Marina di Ravenna in primavera per effetto dell’assenza dell’uomo per il lockdown. Per proteggere le uova del piccolo trampoliere che nidifica sulla sabbia è stato impedito l’accesso a un tratto di trecento metri di arenile – in corrispondenza dei bagni Paradiso, Donna Rosa e Peter Pan – anche dopo la riapertura al pubblico ma non è bastato. I volontari di diverse associazioni ambientaliste hanno dedicato impegno con un presidio a distanza quasi costante. Solo in uno dei nidi si è avuta conferma della schiusa di un uovo con un pulcino che è arrivato a due settimane di vita: a segnare la sua fine pare essere stato un gheppio che ne ha fatto un boccone. In un altro nido invece l’ipotesi è che sia stato un Un esemplare adulto di fratino cane a interrompere in spiaggia a Marina di lo sviluppo Ravenna con un pulcino (foto dell’uccellino. Del Roberta Corsi per terzo nido non si l’associazione Italia Nostra) hanno notizie. Non è la prima volta che il fratino tenta di riprodursi in spiagge abitualmente frequentate dai bagnanti. Era già successo negli anni passati, anche senza lockdown. Ma l’esito era stato lo stesso perché anche garantendo un cordone di distanza attorno al nido, difficile che il pulcino abbia la tranquillità necessaria per muoversi, cibarsi e rifugiarsi. Quest’anno però non è andata molto meglio nei punti meno antropizzati. Sentiti i carabinieri forestali per la biodiversità di Punta Marina, si apprende che nella zona della foce Bevano (tra Lido di Dante e Lido di Classe) erano stati censiti tre nidi e nessuno ha avuto esito positivo. Gli anni scorsi invece almeno 2-3 involi ogni anno dal Bevano venivano accertati. Le sorti del fratino in zona Bevano si intrecciano storicamente con il nudismo nell’adiacente spiaggia della Bassona. I naturisti continuano a chiedere da tempo un ampliamento degli spazi da loro abitualmente frequentati, rivedendo in anticipo la data del 15 luglio che stabilisce la fruibilità della parte naturale. Dalle autorità non sembra esserci alcuna intenzione di modificare le tempistiche, peraltro fissate dal Parco del Delta nel piano di stazione della pineta di Classe e salina di Cervia. Eventuali modifiche spettano alla Regione. La roccaforte del fratino sulle coste ravennati resta quindi la riserva naturale Sacca di Bellocchio, a nord tra la foce del Reno e Lido di Spina, a cavallo con la provincia di Ferrara. Lì i carabinieri hanno monitorato un totale di 24 nidi. Andrea Alberizia
LAVORI PUBBLICI Alla fine della stagione balneare partirà il cantiere per gli stradelli: pronti nel 2021 Il lockdown costringe a rivedere l’organizzazione dei lavori per il cosiddetto Parco Marittimo, il progetto di riqualificazione degli stradelli di accesso e dell’area retrodunale della spiaggia ravennate. Sono saltate le opere previste per i primi mesi dell’anno e verranno recuperate dopo l’estate quando era già in calendario la partenza vera e propria dei lavori. L’assessore ai Lavori Pubblici, Roberto Fagnani, anticipa che l’effettiva apertura del cantiere terrà conto dell’andamento della stagione: «Se il clima sarà favorevole è giusto concedere più tempo ai balneari per recuperare i mesi di chiusura del lockdown». Si tratta del primo stralcio (quello che riguarda soltanto Marina di Ravenna e Punta Marina): un intervento lungo circa cinque chilometri, in tutta la fascia retrostante gli stabilimenti balneari (valore di 5,85 milioni di euro, altri 9 circa saranno investiti negli anni successivi anche nei restanti sette lidi del comune). Per l’estate 2021 nascerà una passeggiata pedonale che cancellerà circa 1.800 posti auto, secondo le stime della Cooperativa Spiagge, a cui se ne devono aggiungere cinquecento, forse più, considerando quelli gestiti con appositi parcheggiatori dagli stabilimenti.
PRIMO PIANO / 13 25 giugno - 1 luglio 2020 RAVENNA&DINTORNI
AMBIENTE
Tra cavallucci marini, delfini, squali e seppioline: le sorprese nel mare della costa ravennate A Marina di Ravenna operano i ricercatori del centro Cestha: «Proficua collaborazione con i pescatori Un orgoglio? Aver salvato da una polmonite una tartaruga: le abbiamo fatto anche l’aerosol durante il lockdown...» di Luca Manservisi
«Il nostro mare? Diciamo che potrebbe passarsela meglio». Parola di Simone D'Acunto, direttore di Cestha, centro sperimentale per la tutela degli habitat di Marina di Ravenna, privato «ma riconosciuto da ben tre ministeri». Si tratta di un gruppo di ricercatori e biologi marini che si occupa di progetti legati alla salvaguardia del mare nelle sue varie forme. Quelli che, tanto per intenderci, hanno preso in cura la scorsa estate il trigone colpito a bastonate da un bagnante di cui tanto si è parlato sui giornali, anche a livello nazionale. «Lo ribadiamo, i trigoni non sono pericolosi – spiega il direttore di Cestha – e presto torneranno sotto costa per compiere l'atto riproduttivo, anche nell'acqua alta 20 cm. Il loro pungiglione è solo un'arma di difesa, come i denti del cane, che usano quando si sentono minacciati. Vanno lasciati in pace. Allo stesso modo rinnovo l'appello ai genitori a spiegare ai propri figli che non si deve giocare con granchi o meduse, che metterli in un secchiello potrebbe ucciderli. Limitiamoci all'osservazione». E, in caso di necessità, alle segnalazioni. «L'anno scorso è capitato per esempio che alcuni bagnanti ci abbiano chiamato per la presenza di piccoli di trigone a riva: è stato molto utile perché il mare era mosso, rischiavano di non farcela, siamo intervenuti e li abbiamo soccorsi, liberandoli poi al largo». Numerose anche le liberazioni di tartarughe marine. «Dal 2019 siamo il centro autorizzato per la zona di Ravena e Ferrara. Si stima che siano parecchie nel nord Adriatico e anche per questo sono numerosi i recuperi di tartarughe, spesso in difficoltà per la plastica che ingoiano o a causa dei sistemi di pesca. Sono gli stessi pescatori, con cui abbiamo attivato una proficua collaborazione, a segnalarci a volte gli esemplari più in difficoltà e debilitati, che hanno bisogno di cure». Tra queste, va segnalato il caso di Gaia Speed, tartaruga marina
Un’operatrice del centro Cestha con un esemplare di squalo verdesca; in alto la liberazione del trigone preso a bastonate; a destra un cavalluccio marino in cura a Marina di Ravenna
spiaggiata a Cervia lo scorso inverno, «di cui andiamo particolarmente orgogliosi – continua D'Acunto –: proprio nel periodo del Covid, le era stata riscontrata una polmonite acuta, che per questi animali conduce quasi sempre alla morte. Durante la quarantena venivamo tutti i giorni in sede (nell’ex mercato del pesce di Marina, in procinto di essere completamente riqualificato, ndr), in quanto servizio essenziale, e abbiamo cercato di fare di tutto per salvarla, aerosol compresi. Adesso è guarita e si sta riprendendo, probabilmente entro l'estate verrà liberata in mare». Tra i progetti portati avanti in questo periodo, anche quello legato al recupero di uova di seppia rimaste incastrate in attrezzi da pesca e che sarebbero andate quindi distrutte, ma che Cestha invece recupera e fa schiudere, per poi liberare così le seppioline in mare.
«Siamo poi forse l'unico centro in Italia a recuperare i cavallucci marini, catturati accidentalmente durante la pesca della seppia: recentemente ne abbiamo ritrovati 34 in una sola notte, che curiamo e poi rilasciamo. Preferisco non dare informazioni più precise su dove si trovano, per non alimentare un mercato nero, non alimentare, che purtroppo coinvolge questa specie». Durante il lockdown sul web sono poi apparsi i video dei delfini. «La loro presenza sulla nostra costa è appurata da anni: è in corso un lavoro di identificazione con foto della pinna dorsale, che è un po' la loro impronta digitale. E poi va segnalata la crescita degli squali in Adriatico, con il Palombo in particolare che non se la passa benissimo in quanto a conservazione, anche perché è ancora possibile mangiarlo. Smettere di farlo, per i consumatori, sarebbe una scelta interessante…».
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14 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 25 giugno - 1 luglio 2020
CORONAVIRUS/1
CORONAVIRUS/2
Venturi: «Con nuovi focolai si faranno chiusure più mirate» L’ex commissario all’emergenza sanitaria per la Regione suggerisce la strategia in caso di ritorno del virus per evitare il lockdown senza distinzioni
«Se dovessero presentarsi nuovi focolai del virus saremo in condizioni di intervenire in maniera mirata per limitare la diffusione del contagio con chiusure circoscritte e non generali come è stato all’inizio della pandemia». Sergio Venturi non è più il commissario all’emergenza Covid19 per l’Emilia-Romagna ma l’esperienza sul campo gli permette di inquadrare cosa ci può aspettare nel futuro. L’ex assessore regionale – Sergio Venturi premiato chiamato dal presidente Stefano Bo“Cooperatore ad naccini a gestire una situazione crihonorem” da Federcop tica senza precedenti – è stato ospite Romagna a Ravenna il 24 giugno alla Fattoria Guiccioli di Mandriole in occasione della presentazione del bilancio di Federcoop ed è stato premiato “Cooperatore ad honorem”. Avevano fatto discutere le parole di Venturi su una sorta di pentimento per il lockdown per i numeri contenuti di contagi (dall’inizio dell’epigenerale ad alzo zero senza distinzioni territoriali tra demia a fine febbraio fino al 23 giugno i contagi sono regioni pur con presenze diverse del coronavirus: «Abstati 1.037 di cui 87 deceduti). Quanta casualità e biamo fatto quello che gli scienziati ci consigliavano di quanta bravura? «Ravenna ha una grande storia sul fare, quello che pensavamo portasse risultati in una fronte della prevenzione sanitaria, in questo va riconolotta con un virus sconosciuto. Ora le cose sono diverse sciuto il merito delle autorità. Poi può avere inciso, coe in caso di ritorno si faranno interventi mirati, come me a Ferrara, anche un passato non propriamente sasta facendo la Germania». lubre: la talassemia modifica le catene dell’emoglobina Nelle quotidiane dirette in streaming via Facebook che è una delle porte di ingresso del virus e potrebbe per aggiornare popolazione e stampa sull’andamento aver lasciato una protezione nella popolazione». dell’epidemia, Venturi ha più volte elogiato i ravennati Andrea Alberizia
IN PROVINCIA 198 CONTAGI DA COVID SUL LUOGO DI LAVORO I dati degli infortuni denunciati all’Inail. Anche un deceduto In provincia di Ravenna le denunce all’Inail per infortuni sul lavoro da Covid-19 fino al 31 maggio sono state 198 (137 donne e 61 uomini): è la provincia della Romagna con i numeri più bassi ma anche quella dove si è registrato l’unico decesso a seguito di denuncia di infortunio (14 in totale in regione). Il totale dei lavoratori infortunati in Romagna è 957, il 20 percento del totale regionale (4.777). Sono dati diffusi dal sindacato Cisl. A livello romagnolo l’incidenza delle donne è al 72 percento. «Questo è spiegabile – afferma Francesco Marinelli, segretario generale della Cisl Romagna – dal fatto che le professioni più colpite e più a contatto con il virus sono prevalentemente svolte da donne. Il 66 percento degli infortuni infatti proviene da lavoratori impiegati nella sanità e nell’assistenza sociale, a seguire i lavoratori della pubblica amministrazione (19 percento) e 1,6 percento invece nel commercio».
CORONAVIRUS/3 Chiude l’unità di crisi della pubblica assistenza Dopo 123 giorni chiude l’unità di crisi Covid-19 della Pubblica Assistenza di Ravenna e riprende la normale attività dell’associazione. «Sono stati mesi difficili – racconta la presidente Angela Gulminelli – impiegati a fronteggiare la paura, lo stress. Ricordo notti insonni a guardare le statistiche, a pensare come reperire i dispositivi di protezione individuale, a cercare il modo migliore per proteggere gli operatori».
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SOCIETÀ / 15 25 giugno - 1 luglio 2020 RAVENNA&DINTORNI
CINEMA ALL’APERTO
Aprono le arene di Bagnacavallo e Lugo A inizio luglio sarà poi la volta di Milano Marittima, Faenza e Lido di Classe. La Rocca a Ravenna solo in agosto
Riaprono in provincia di Ravenna le prime arene cinematografiche, con posti ridotti a causa delle norme anti Covid, ma possibilità di gustarsi un film all’aperto, senza mascherina (da portare comunque all’ingresso e quando ci si alza), seduti senza distanziamenti se conviventi. La prima ad aprire i battenti sarà quella al parco delle Cappuccine di Bagnacavallo, dove venerdì 26 giugno partirà la 36esima edizione della rassegna estiva, gestita dal Cinecircolo Fuoriquadro, e che proseguirà fino al 7 settembre (prenotazione fortemente consigliata al 351 8443876, anche via Whatsapp). Il giorno dopo, sabato 27 giugno, parte invece a Lugo l’arena al chiostro del Carmine (in piazza Trisi), che proseguirà fino al 31 luglio. Il programma sul sito di Cinemaincentro, che si occupa della programmazione per conto del Comune. Info e prenotazioni: 345 9520012 e 328 8633565. Infine, è ai nastri di partenza anche l’Arena del Sole di Lido di Classe (probabile l’apertura il 4 luglio), così come il 4 luglio aprirà anche l’Arena Mare di Milano Marittima. Partirà solo in agosto invece a Ravenna la Rocca Brancaleone, una volta terminato il Ravenna Festival, mentre a Faenza il cinema all’aperto sarà all’arena Europa dal 4 luglio e anche in piazza Nenni, per ovviare alla ristrutturazione della storica Arena Borghesi, ma qui non c’è ancora un programma ufficiale.
Sindaco e organizzatori all’arena della Cappuccine di Bagnacavallo, la prima ad aprire in provincia
EVENTI La Banda inaugura il parco del convento dei Cappuccini
MERCATINI La Fiera del baratto in piazza Medaglie d’Oro
Dal 1 luglio al 27 agosto tutti i lunedì e mercoledi nel parco del convento dei Cappuccini di via Oberdan, in centro a Ravenna, è in programma “FraternitArte”, incontri intrecciati tra musica, teatro, letteratura e mercatini del “fatto a mano”, a cura della fraternità San Damiano. Quest’anno, a causa dei provvedimenti anti Covid, l’ingresso è stato allestito all interno del parcheggio di via Port'Aurea 15. L’inaugurazione, il 1° luglio, sarà con il concerto della Banda cittadina di Ravenna (che farà poi il bis il 22 luglio). Apertura cancelli ore 19.30, inizio spettacoli ore 21. Ingresso a 5 euro. In caso di maltempo gli eventi si svolgeranno nella chiesa del convento.
Domenica 28 giugno dalle 17 alle 19 in piazza Medaglie d'Oro si tiene la Fiera del Baratto organizzata dall'Associazione Ricircolo e dal Centro Sociale La Quercia con il sostegno di CittAttiva e Villaggio Globale. Sarà possibile portare e cercare abbigliamento e accessori, giochi, libri, oggetti per auto, casa e animali. Nella Fiera del Baratto chi porta oggetti li conferisce agli organizzatori e riceve dei buoni. Tutto il materiale ricevuto viene messo in esposizione in modo che possa essere scelto e poi “acquistato” con i buoni. La fiera seguirà le normative di sicurezza: tutti i partecipanti potranno accedere a turno o comunque a distanza e solo con guanti e mascherine. Info: 340 4819387.
IL RECUPERO
E “spunta” un’arena anche nell’aia del ristorante... Ha inaugurato il 23 giugno l’Aia del Ponte, arena all’aperto per concerti e ciname allestita nel grande cortile del ristorante Ponte di Ferro, su via Madrara, tra Russi e Cotignola. Giovedì 25 partiranno le proiezioni cinematografiche, 22 serate fino a settembre, dedicate in particolare a classici del cinema degli anni passati. Il 25 e 30 giugno e il 7 luglio l’appuntamento è invece con “Il drago di Romagna”, film sul fenomeno del mah-jong a Ravenna, del regista Gerardo Lamattina.
A LAVEZZOLA RIAPRE VILLA VERLICCHI ORA È LA DOMUS DELLE ARTI Avrebbe dovuto aprire i battenti lo scorso marzo. Ma il Covid ha cambiato i piani anche per l’inaugurazione di Villa Verlicchi a Lavezzola, lo storico edificio recentemente restaurato dall’Amministrazione, che ne farà un centro permanente per l’arte e la cultura: il DART, Domus delle Arti, delle Relazioni e del Turismo. Adesso la Villa è pronta per essere finalmente aperta al pubblico: anche se le limitazioni restano, costringendo a un evento che per il primo sabato (il 27 giugno) è già praticamente tutto esaurito, e che dunque verrà replicato anche il sabato successivo, 4 luglio. Il programma delle due giornate prevede diverse iniziative culturali. Info e prenotazioni (obbligatorie): 0545 986930 – 986921 – 986957.
16 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 25 giugno - 1 luglio 2020
RAVENNA JAZZ
RAVENNA FESTIVAL/1
L’omaggio a Doris Day di Paolo Fresu e Petra Magoni nella nuova arena di Classis
“I SOMMERSI E I SALVATI”, ALLA RISCOPERTA DI PRIMO LEVI Va in scena riadattato il 26 giugno l’episodio finale della trilogia di Fanny & Alexander
I due artisti inaugurano la stagione nel parco del museo con l’Italian Jazz Orchestra martedì 30 giugno
di Iacopo Gardelli
Paolo Fresu
Ravenna Jazz 2020 “Reloaded”: dopo quasi due mesi dalle date originariamente previste per la sua quarantasettesima edizione (annullate a causa dell’emergenza sanitaria), lo storico festival ravennate torna in un nuovo formato. Dei concerti di punta previsti per la primavera, quello di Pat Metheny è stato rinviato al 2021: il mitico chitarrista statunitense è già confermato come protagonista assoluto della prossima edizione del festival. Rimangono invece in cartellone Paolo Fresu e la vocalist Petra Magoni, che si avventureranno assieme in un omaggio alle canzoni di Doris Day, una produzione originale che coinvolgerà una formazione orchestrale dall’ampio organico come l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti. A intonare le melodie del repertorio della “fidanzata d’America” ci saranno due stelle della musica italiana: un insolito abbinamento che metterà in risalto le peculiarità di ognuno dei due artisti, il soffio lirico della tromba di Fresu e la magnifica intensità interpretativa della Magoni. Sarà loro l’onore di inaugurare il festival, il 30 giugno nella nuova arena del parco del Museo ClasE il 2 luglio rivivono gli U2 sis, all’ex zuccherificio di Classe. Il concerto, in programma marDopo l’apertura con Ravenna Jazz, tedì 30 giugno dalle 21, rientra l’arena al museo Classi riaprirà i batpure nel cartellone della rassegna tenti il 2 luglio con il concerto degli “Classe al Chiaro di Luna”, anche Underskin, tribute band degli U2. qui come evento inaugurale.
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Come spiegare criticamente la fortuna che ha avuto questo spettacolo? Sospetto che, oltre all’originalità del progetto di Fanny & Alexander, oltre alla cura registica iperrealistica di De Angelis e al montaggio drammaturgico della Lagani, e oltre alla bravura mimetica di Argentieri (che gli è valsa l’Ubu come miglior attore under 35), ci sia qualcos’altro. E che questo altro, segretamente, risieda nel pubblico. Mi spiego. Primo Levi è stato forse l’ultimo “illuminista-umanista” della storia della letteratura italiana. Complice la sua formazione scientifica e la sua attitudine critica, Levi è riuscito a squadernare le tragedie novecentesche meglio di qualunque altro testimone. L’intellettuale si fa specchio di una realtà complessa e la traduce in una prosa di vetro, stilisticamente perfetta, semplificante ma non semplicistica, anti-dogmatica. Leggere un saggio di Levi è come guardare la realtà attraverso un vetrino di microscopio, ma senza rinunciare al pathos soggettivo e umano. Questa lezione di sguardo, dopo la sua morte, è stata accantonata. Le lettere italiane hanno preferito seguire alvei più facili, più luccicanti, meno profondi. Da una parte il “pasolinismo” ha fatto proseliti, incoraggiando l’adozione di una visione manichea della realtà, iper-soggettiva, viscerale, anti-intellettuale; dall’altra, gli epigoni di Calvino hanno travisato la sua leggerezza per superficialità, portando ai disastri editoriali odierni, fatti tutti di intreccio, generi, sotto-generi, orrendo italiano standardizzato: un postmoderno che sdrucciola sul mondo senza attrito. Levi, insomma, non è più di moda. Per anni il suo nome è stato indissolubilmente intrecciato alla Shoà, e si sa come vanno queste cose: si ricorda una volta all’anno, il 27 gennaio, per un solo libro, e si tace della sua produzione meno etichettabile. Quanti hanno letto anche solo una poesia di Levi? O il Sistema periodico? O un suo racconto fantascientifico? (Sì, Levi ha scritto anche di fantascienza con lo pseudonimo di Damiano Malabaila, ma ne riparleremo per il Ravenna Festival del 2021 – i Fanny & Alexander avrebbero dovuto debuttare con un lavoro dedicato proprio a questo lato meno conosciuto del prisma Levi. Poi è arrivato il virus). Ecco allora che lo spettacolo di Fanny & Alexander, un atto medianico eterodiretto, cucito tenendo assieme lacerti di interviste televisive, testimonianze e discorsi pubblici, va a riempire un vuoto. Ricorda al pubblico che un atteggiamento critico esiste, è possibile. Gli fa riscoprire il gusto impegnativo di esattezza e lucidità. Gli ripropone, in mezzo allo sfacelo comunicativo odierno di media e social media, l’acume di uno sguardo che sa andare in profondità senza abdicare alla chiarezza. Insomma, I sommersi e i salvati, l’episodio finale di Se questo è Levi, trittico dedicato al grande torinese, è una boccata d’aria fresca; e il successo che ha incontrato lo deve anche – almeno per il sottoscritto – alla sua capacità di catturare “camaleonticamente” l’attitudine di Levi e comunicarla al pubblico. Lo spettacolo, che ormai ha quasi due anni, andrà in scena il 26 giugno (ore 21.30) e sarà riadattato per lo spazio della Rocca Brancaleone. Il pubblico parteciperà a un question time, per dirla all’inglese – a un’intervista pubblica, in sintesi. Levi-Argentieri risponderà a una serie di domande dedicate all’esperienza del lager. Sarà interessante riascoltare le sue parole, i suoi racconti della deportazione e del concentramento, le descrizioni delle terribili costrizioni fisiche e psicologiche a cui fu costretto; soprattutto dopo aver sperimentato due mesi di morbidissima auto-quarantena (parlo delle modalità della recente clausura, ovviamente, e non dei suoi L’attore Andrea Argentieri nefasti effetti economici). Lo consiglio agli esagitati di sinistra come di destra: quelli che gridavano pubblicamente contro il totalitarismo statale, sempre in agguato dietro l’angolo come il babau, e quelli che avrebbero sacrificato i nonni pur di non chiudere la fabbrichètta: questo spettacolo potrebbe essere un’occasione buona per riportare tutto alle giuste proporzioni. * Articolo tratto da Ravenna Festival Magazine, la rivista ufficiale del festival realizzata da Reclam Edizioni e Comunicazione
CULTURA / 17 25 giugno - 1 luglio 2020 RAVENNA&DINTORNI
RAVENNA FESTIVAL/2 Gli eventi anche in streaming
Dagli omaggi a Beethoven fino all’opera ispirata ad Artemisia Gentileschi
Tutti gli spettacoli del Ravenna Festival alla Rocca Brancaleone e a Cervia saranno trasmessi anche in streaming, gratuitamente e senza un limite di utenti, sul sito www.ravennafestival.live.
Il programma alla Rocca Brancaleone dal 25 giugno al 2 luglio: sul podio Gergiev e Fischer
Continua l’edizione speciale 2020 del Ravenna Festival, tra Cervia (vedi articolo a fianco) e Ravenna. Qui, alla Rocca Brancaleone, la rassegna prosegue giovedì 25 giugno con il pianista russo Nikolay Khozyainov nell’ambito di una serie di appuntamenti in omaggio a Beethoven, a 250 anni dalla nascita. Dopo la parentesi teatrale del 26 (vedi pagina a fianco), la musica torna alla Rocca Brancaleone domenica 28 giugno con un concerto per pianoforte e orchestra: l’occasione per sentire come Beethoven amplificò il lessico specifico per questo strumento sarà l’esecuzione del Concerto n. 3 op. 37 dalle mani della pianista Beatrice Rana, promessa più che mantenuta del panorama musicale internazionale, sostenute dall’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e dalla direzione di Valery Gergiev. Non sarà l’unico brano beethoveniano dell’appuntamento, ma chiuderà il concerto la Sinfonia n. 6 op. 68 “Pastorale”. Il 29 giugno Et manchi pietà, un opera video con musica dal vivo, ideata da Anagoor e Accademia d’Arcadia e ispirata ad Artemisia Gentileschi, alla sua vita e alla sua arte straordinaria, dopo la grande mostra che, nel 2011 a Palazzo Reale a Milano, ne ha decretato finalmente presso il grande pubblico la fama. Musiche di Claudio Monteverdi, Giovanni Maria Trabaci, Barbara Strozzi, Lorenzo Allegri, Luigi Rossi, Tarquinio Merula, Giovanni Battista Fontana, Andrea Falconieri, Stefano Landi, Dario Castello. Lontano da temi beethoveniani sarà il concerto (1 luglio) nel quale la Budapest Festival Orchestra, diretta da Iván Fischer (foto), eseguirà il Siegfried Idyll di WWV 103 di Richard Wagner, regalo di compleanno per la moglie Cosima. Completeranno il concerto Les illuminations op. 18 di Benjamin Britten, con protagonista la voce del soprano Anna Prohaska, e la Sinfonia n. 104 “London” Hob. 104 di Franz Joseph Haydn. Il 2 luglio sarà il giovane pianista già di fama internazionale Filippo Gorini a destreggiarsi tra due grandissimi compositori che nel primo Ottocento vivevano a Vienna fortune professionali antitetiche: aprirà il concerto (2 luglio) la Sonata op.78 D 894 (Fantasia) di Franz Schubert cui seguirà la maestosa Sonata n. 32 op. 11 dello stesso Beethoven. Concerti alle 21.30. Il programma completo su www.ravennafestival.org.
SACRA Tornano i concerti di “Musica&Spirito” alla basilica di San Francesco Domenica 28 giugno dalle 19.30 alla basilica di San Francesco di Ravenna è in programma il terzo concerto della nona edizione della rassegna Musica&Spirito. Questo appuntamento con i solisti e l’orchestra della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco, in silenzio dal 24 febbraio scorso, vuole avere una doppia valenza: ricordare le vittime del Covid, grazie agli estratti dallo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi, ed esprimere speranza per la “nuova primavera” con il celebre Rejoice greatly dal Messiah di Georg Friedrich Händel. Del compositore sassone sarà anche eseguito il Concerto per organo orchestra op. 4 n. 2. Ci sarà spazio anche per il barocco veneziano, rappresentato dal Concerto op. 7 n.2 di Tomaso Giovanni Albinoni e dall’aria Agitata infido flatu tratta dall’unico oratorio in latino giunto fino ai nostri giorni di Antonio Lucio Vivaldi. Come d’uso, l’ascolto verrà introdotto da brevi riflessioni spirituali a cura di Padre Luciano Fanin.
RAVENNA FESTIVAL/3
LERNER, RUMIZ E BOERI ATTESI ALL’ARENA DI MILANO MARITTIMA Il Ravenna Festival prosegue anche all’Arena dei Pini allestita per l’occasione nella pineta di Milano Marittima (vicino allo stadio Todoli). Giovedì 25 si discute di “Pandemia, salute circolare e informazione” con la virologa Ilaria Capua in collegamento video e Gad Lerner. Il momento musicale è con Gianluca Petrella e Pasquale Mirra, rispettivamente al trombone e al vibrafono. Domenica 28 l’Omaggio a Federico Fellini: classe 1920, il regista riminese sarà celebrato attraverso le musiche di Nino Rota negli arrangiamenti commissionati dal Festival a Fabio Petretti per la sua Italian Jazz Orchestra, accompagnata dalla fisarmonica di Simone Zanchini. Martedì 30 Paolo Rumiz (foto) riflette sull’identità europea e svela Quell’Europa che viene da Oriente, accompagnato dal flauto di Fabio Mina. Giovedì 2 luglio Stefano Boeri, autore del Bosco verticale di Milano, discute di “Architettura e Natura”; le note sono quelle della tromba di Paolo Fresu e del bandoneon di Daniele Di Bonaventura.
arte e cucina
Giovedì in musica 2 luglio Sonia Davis e Mario Accardo 9 luglio Rouge Cafè Susi Bezzi e Daniela Taglioni 16 luglio De Andrè Salvo Mauceri e Antonio Argento 23 luglio Versione June Moreno Naldoni e Marco Carone Consigliamo la prenotazione telefonando allo 0544 430248 in modo da farvi trovare il tavolo pronto
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18 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 25 giugno - 1 luglio 2020
COTIGNOLA
FAENZA Il Museo della Ceramica rinnova l’esposizione rinascimentale
IL COMICO MAURIZIO LASTRICO NEL GIARDINO DEL TEATRO BINARIO Giovedì 2 luglio parte anche la stagione estiva del teatro Binario di Cotignola, nel giardino all’aperto. L’appuntamento (dalle 21.30) è con il cabarettista Maurizio Lastrico e il suo spettacolo “Rido’n Dante” in cui reciterà i suoi celebri endecasillabi “danteschi”, che mescolano il tono alto e quello basso. Ingresso a 15 euro. Prevendite aperte.
FAENZA Alla Bottega Bertaccini tra Amazzonia e Marabini
RUSSI Concerto rock’n’roll e il libro di Marino Bartoletti
“Il Paradiso ritrovato”, una mostra d'arte e un libro di poesie dedicate all'Amazzonia alla Bottega Bertaccini di Faenza. L’inaugurazione venerdì 26 giugno dalle 19 con una conversazione con gli autori, rispettivamente Paola Baroncini e Gian Ruggero Manzoni. La mostra sarà aperta fino al 31 agosto (chiuso domenica e lunedì mattina). Sabato 27 giugno dalle 18 alla Bottega Bertaccini invece una serata per ricordare Claudio Marabini, scrittore, giornalista e critico letterario faentino, a dieci anni dalla morte. Dopo il saluto delle autorità, sono in programma interventi di Valerio Ragazzini sul tema "I giovani di oggi e l'eredità di Marabini" e Giuseppe Bellosi ("Claudio Marabini e la Romagna").
Partono le iniziative estive di Russi. Il primo appuntamento, sabato 27 giugno alle 21.30 nel giardino della Rocca T. Melandri, sarà il concerto rock‘n’roll dei King Lion & The Braves. Mercoledì 1 luglio (ore 21) in piazza Dante partono invece le presentazioni di libri con il noto giornalista Marino Bartoletti e il suo “Al BarToletti”.
CARTOLINE DA RAVENNA MARINA DI RAVENNA Sgabanaza si racconta al Luana Mercoledì 1 luglio al bagno Luana di Marina di Ravenna alle 21 Pier Giuseppe Bertaccini e Vania Rivalta presentano Io, Sgabanaza (Clown Bianco Edizioni).
NOVITÀ sono arrivati i costumi Triumph
Il Mic di Faenza, che vanta quella che viene definita come «la più grande raccolta di ceramica al mondo, arricchisce il suo percorso espositivo. La prima sezione ad essere implementata è stata quella rinascimentale. Dal 17 giugno il Rinascimento faentino si è rinnovato «con un parziale aggiornamento espositivo – spiega la conservatrice Valentina Mazzotti - che conferisce unitarietà alle magnifiche maioliche scultoree di fine XV e inizio XVI secolo, in precedenza ubicate in differenti sezioni del Mic, ma che ora verranno ad acquistare una più chiara leggibilità dal confronto diretto e ravvicinato. Sono certamente tra i materiali più suggestivi di primo Rinascimento per la loro rarità e la forza espressiva del modellato plastico». Dagli inizi di luglio l’esposizione rinascimentale si arricchirà, inoltre, di un approfondimento dedicato alla bottega fiorentina dei Della Robbia portata alla massima affermazione da Andrea Della Robbia, nipote del fondatore Luca. Le sue madonne e i suoi gruppi scultorei in ceramica bianca e blu decorano diversi altari nelle chiese toscane e umbre. «Il piccolo nucleo di ceramiche robbiane presente al MIC – continua Valentina Mazzotti - troverà anch’esso unitarietà espositiva, riunendo esemplari scultorei e a bassorilievo, ascrivibili all’ambito di Andrea Della Robbia, alla fortunata produzione di vasi ornamentali con rigogliose composizioni plastiche di fiori, frutta e ortaggi, proseguita dal figlio Luca Della Robbia detto ‘il giovane’. I manufatti provengono in larga parte dalla sezione devozionale posta nell’interrato del Museo, che sarà adibito alla nuova sezione dedicata alle ceramiche d’uso e ai prodotti del design, comprensivi dei rivestimenti ceramici». Fino al 31 ottobre il MIC è aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 14. Chiuso il lunedì e il 15 agosto. Info: 0546 697311.
Disponibili anche coppe C e D
Via Maggiore 128 - Tel. 0544 202083
RAVENNA
Mittente Giovanni Gardini
Quattro scene per Sant’Apollinare
Dell’antico mosaico medievale voluto dall’arcivescovo Geremia per l’abside della Basilica Ursiana sopravvivono sei frammenti custoditi nel Museo Arcivescovile di Ravenna, varie descrizioni e un’incisione edita nell’opera di Gianfrancesco Buonamici, La metropolitana di Ravenna. È soprattutto grazie a questa incisione che possiamo ricostruire il ricco programma iconografico di quest’opera monumentale datata 1112 e purtroppo perduta nella prima metà del XVIII secolo durante i lavori della nuova basilica cattedrale commissionati dall’arcivescovo Maffeo Niccolò Farsetti. Tra i temi proposti - centrali erano quelli relativi alla risurrezione e ascensione di Cristo - ampio spazio era destinato alla gloriosa storia della Chiesa ravennate, qui celebrata nelle figure di alcuni santi e soprattutto dei suoi primi dodici vescovi, con una particolare attenzione al protovescovo Apollinare. Egli compariva nel registro inferiore al centro della schiera dei santi, in un’iconografia molto vicina a quella visibile alla basilica di Sant’Apollinare in Classe, ma soprattutto era raffigurato in quattro ampi riquadri che mostravano episodi salienti della sua vicenda agiografica: l’invio a Ravenna da parte dell’apostolo Pietro, i miracoli da lui compiuti e, nell’ultimo riquadro, il martirio e la sepoltura. Quest’ultima scena merita particolare attenzione perché di essa rimane un piccolo frammento musivo riguardante la figura di chi aveva il compito di sigillare la tomba del Santo antiocheno.
CULTURA / RUBRICHE / 19 25 giugno - 1 luglio 2020 RAVENNA&DINTORNI
NdL - Nota del Lettore
Aspettando i cinema veri... Un altro film di genere, consigliato
Sul nuovo album di Bob Dylan
Il ritorno di Olive, da non perdere
di Francesco Della Torre
di Luca Manservisi
di Federica Angelini
Riaprono i cinema? Non a Ravenna, al momento e a ragione: i ravennati “vanno al mare” e non si chiudono in sala nelle estati “normali”, figuriamoci in questa (a pagina 15 comunque la panoramica delle arene all’aperto ai nastri di partenza, con la Rocca Brancaleone che dovrà aspettare la fine del Ravenna Festival, e chissà perché non si sono presi in considerazione come alternativa anche altri spazi come giardini pubblici e parco Teodorico, ma non sono abbastanza informato sul tema per approfondire...). Banana Split (di Benjamin Kasulke, 2020) Il film ci introduce una bellissima storia d’amore tra April e Nick, due ragazzi delle scuole superiori, travolti come succede spesso a quell’età da meravigliosa passione che fa compiere i primi passi nell’intricato labirinto di sentimento e sessualità. Quando l’università è alle porte, però, April sceglie una sede lontana e tra i due si rompe qualcosa. Successivamente April nota su Instagram che il suo “ormai ex” esce con una fantomatica Clara, neoarrivata in città, che suscita la rabbiosa curiosità della protagonista che la va ad affrontare a una festa. Risultato: le due in poco tempo diventano amiche per la pelle, vivendo una storia ai limiti del morboso, clandestina, difficile, ancor più travolgente e che pone un severo velo di incertezza sul futuro di tutti. Come prima cosa, rassicuriamo chi teme che sia stata svelata eccessivamente la trama, perché tutto questo accade nei primi minuti. Banana Split, del debuttante e sconosciuto Kasulke, batte la strada ampiamente già asfaltata dei cosiddetti coming of age movies, tra l’altro recentemente e deliziosamente rappresentata da un bellissimo film con titolo brutto, come La rivincita delle sfigate. Banana split riesce a ritagliarsi un ruolo grazie al rapporto tra le due protagoniste e alla situazione raccontata con garbo, grazia, realismo e piacevolezza. Si sorride, il film ha ritmo e funziona in ogni suo meccanismo, grazie anche a un cast assortito probabilmente sopra la media: le due protagoniste sono Hanna Marks e Liana Liberato, la prima ha anche co-scritto il film, e sono entrambe credibilissime performer; (non) protagonista maschile è Dylan Sprouse, gemello di Cole di Riverdale, icone post-adolescenziali in patria (curiosità wikipediana, sono nati ad Arezzo). Tutto scorre senza grossi problemi, all’interno di un genere che negli USA rappresenta un filone cinematografico tra i più diffusi e che in Italia invece fin dai tempi del post-Juno si tende colpevolmente a ignorare. Dai ragazzi c’è sempre qualcosa da imparare, e soprattutto queste storie avvicinerebbero spettatori più giovani al cinema, e ce ne sarebbe bisogno. Uscito in streaming, controllate dove su Justwatch.
Possibile che uno dei dischi più belli di questo 2020 sia il nuovo album di Bob Dylan? Nel 2020? Non sarà come dire che non esce più musica “davvero” nuova e darla vinta ai passatisti? No, non è proprio così. Il bello di osservare il mondo musicale facendo finta che non ci siano più steccati, che non ci sia più un alternativo e un commerciale, un mondo rock e uno pop, eccetera eccetera, è anche quello di potersi godere un nuovo disco di Bob Dylan così come l’ultimo del rapper del momento. Senza dover per forza banalizzare dicendo che il rap è oggi quello che negli anni sessanta era Dylan. Semplicemente prendendone tutti e ringraziando sentitamente. Non sono un fan di Dylan. Nel senso che non sono di quelli che cantano le sue canzoni, citano a memoria i testi, fanno riflessioni sulla sua svolta elettrica, cose del genere. Naturalmente ho ascoltato Dylan, cercando anche di impegnarmi, a più riprese, quasi come si fa con Dante a scuola, però, senza mai farmi travolgere dall’entusiasmo. Questa confessione solo per dire che non ero certo in attesa del suo nuovo album – Rough and Rowdy Ways, uscito lo scorso 19 giugno – il 39esimo in studio pare, a otto anni di distanza dall’ultimo di inediti. Per quanto ne sapevo, avrei potuto pure evitare di ascoltarlo. Poi l’ho fatto. E l’ho fatto ancora. Scaricando i testi. Infilandomici dentro. Non starò qui a dire che a 79 anni Dylan è più intenso che mai, che la sua voce compromessa forse anche dall’età è ancora più affascinante, che è un pezzo di Storia che ci parla della Storia, o altre cose simili. Però devo anche ammettere che l’ho pensato. Così come devo confessare che mi ritrovo a emozionarmi a riascoltare per la sesta volta “Key West (Philosopher Pirate)”, per esempio. E che il tocco discreto con cui è arrangiato il tutto, la musica a tratti spettrale che accompagna la voce – in cui ci si possono trovare echi di Johnny Cash, o di Tom Waits, e che ti fanno pensare anche a come l’ultimo Nick Cave sia in qualche modo debitore di Dylan –, rendono il disco come pacificato, fuori dal tempo. Un classico. Del 2020, nonostante quei blues, quelle ballate, tu le abbia già sentiti mille volte. Capita, con i più grandi.
Chi aveva amato il primo, non potrà fare a meno del secondo. Chi ancora non avesse fatto conoscenza con Olive Kitteridge, ha ora un'altra ottima ragione per rimediare. Il personaggio della grandissima Elizabeth Strout torna infatti in questo Olive, again (in italiano Olive, ancora lei, pubblicato da Einaudi e tradotto dall'ottima Susanna Basso che segue il primo Olive Kitteridge uscito invece per Fazi e tradotto da Silvia Castoldi, premio Pulitzer nel 2009) nella sua complessità. Ostica, ruvida, a tratti addirittura sgradevole, anticonformista eppure immersa fino al midollo nella vita di provincia di Crosby, fittizia cittadina del Maine dove l'avevamo conosciuta e da cui non si è mossa. Certo, è invecchiata. L'ex docente di matematica infatti ci accompagna lungo una serie di racconti dove a più riprese si fanno bilanci, riflessioni, si affrontano gli argomenti della perdita, della malattia, fino al grande tema della demenza senile. Ma c'è anche, nel libro, l'idea di una vita che va avanti e che può riservare sorprese, come un matrimonio con un ex professore di Harvard. Non a caso, nel primo racconto della serie Olive si troverà addirittura nell'insolita parte della levatrice e in un altro, magnifico, frangente ci farà scoprire la bellezza della luce di febbraio. Rapporti difficili con il figlio, una memoria ingombrante del marito morto, Olive torna in tutta la sua imperfezione, nelle sue mancanze e nei suoi slanci, nei suoi gesti di totale empatia verso gli estranei e nella sua incapacità di capire la nuora. A volte protagonista, a volte comprimaria, a tratti evanescente comparsa, la donna attraversa una raccolta di racconti costruita magistralmente dalla Strout per restituirci una letteratura fatta di nulla, se non della vita quotidiana di una piccola comunità attraversata, come ogni altra, da amori, malattie, nascite, discriminazioni, piccole avventure. Incontri al supermercato, per strada, al bar. Una letteratura che scava oltre le facciate, che affonda nell'animo di personaggi che prendono corpo in un frangente della propria vita, lo spazio di un racconto, e che però hanno lo spessore del protagonista di un libro da mille pagine. Non c'è l'affondo che la Strout ci ha regalato con la sua Lucy Burton, ma un affresco a più voci con una figura straordinaria come la burbera e acuta Olive Kitteridge che è perno di questo secondo "romanzo in racconti", capace di commuoverci, coinvolgerci ma anche – e forse per questo è impossibile, in fondo, non amarla – di strapparci più di un sorriso senza mai scadere nel cinismo.
“L’ultimo tempo” (Ravenna) di Adriano Zanni
TUTTA UN’ALTRA MUSICA
FULMINI E SAETTE
VISIBILI E INVISIBILI
20 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 25 giugno - 1 luglio 2020
CENA GOURMET
ERRATA CORRIGE
Gorini, lo chef stellato a Ravenna ai fornelli della Cucina del Condominio Ospite il 2 luglio delle serate ideate da Matteo Salbaroli, il cuoco racconta cosa preparerà per l’occasione Trentaseienne pesarese, romagnolo di adozione, lo chef stellato Gianluca Gorini del ristorante DaGorini di San Piero in Bagno (FC) è l’ospite della seconda serata “In Cucina al Condominio”, un ciclo di eventi ideato e voluto da Matteo Salbaroli, titolare del ristorante Cucina del Condominio e L’Acciuga di Ravenna, e cuoco dell’associazione CheftoChef. Il menù ricercato, autentico e genuino proposto da chef Gorini allieterà i palati degli amanti dell’alta gastronomia riuniti nella piacevole cornice del dehors di via Oberdan, che si propone come nuovo punto di accoglienza del cultore della buona tavola e del turista, all’ingresso del centro storico dell città. Ecco una conversazione con il giovane stellato per qualche golosa anticipazione della serata di giovedì 2 luglio. Gorini, qual è il suo legame con la nostra città? «Ravenna è un punto di riferimento per noi, un luogo in cui trovare persone che ci vogliono bene e che ci ammirano per il nostro lavoro. Un affetto dimostrato in particolare durante il lockdown, quando da questa piazza sono arrivate tantissime ordinazioni per il nostro servizio di delivery». Quali sono i prodotti del nostro territorio che più apprezza e utilizza nella sua cucina? «Senza ombra di dubbio la cozza. Sono tanti i prodotti tipici di questo territorio, che vanta un patrimonio inestimabile in termini di biodiversità della materia prima e gastronomica, ma la cozza rappresenta un’eccellenza unica, invidiabile e invidiata, perfetta espressione della cultura culinaria popolare locale». Viste le difficoltà del momento causa Covid, quali sono le strategie che ha messo in atto nel suo ristorante e che può consigliare ai suoi colleghi per la ripartenza? «Se devo essere sincero, dopo la riapertura del 30 maggio non abbiamo dovuto applicare particolari procedure di sicurezza poiché già da prima rispettavamo di routine gli standard di igiene introdotti post Covid e le dimensioni del locale ci hanno sempre permesso un certo distanziamento. Quello su cui abbiamo puntato è il
lato emozionale dell’esperienza al ristorante, cercando di trasmettere al cliente un sentimento di familiarità e ofLo chef Gianluca Gorini con la moglie frendo lui una calorosa acco(maître di sala) Sara Silvani glienza. Si tratta di valori che da sempre ci contraddistinguono e sui quali spingiamo ancor di più in questo momento di ripartenza che, personalmente, affronto con tanta risolutezza ed energia». Cosa proporrà per la serata alla Cucina del Condominio? Ci spiega po' la scelta dei piatti in menù? «La proposta punta su stagionalità della materia prima, sapori freschi e puliti e consistenze persistenti al palato. La scelta dei piatti è finalizzata a mandare un messaggio culturale importante, ovvero che la cucina non è solo soddisfazione di un bisogno primario ma è soprattutto salute e benessere. È per questo motivo che abbiamo scelto di giocare su elementi vegetali come il cavolfiore rosso, bottarga di tonno, polline e maionese al miele, il pomodoro ripieno alla brace e pesto di erbe tostate e il risotto al finocchio, estratto di camomilla e limone, dagli intensi profumi di fieno che ricordano le nostre campagne in una calda giornata estiva. Segue la tipicità del maialino di Mora romagnola alla vaniglia, carota, arachidi e mostarda di agrumi e chiude il semifreddo al Raviggiolo, amarene candite, croccante di noci e vermut rosso, un piatto che rappresenta perfettamente ciò che intendo per “valorizzazione di un luogo”». Per concludere, può raccontarci la sua esperienza come socio di CheftoChef ? «Far parte di questa rete di professionisti è per me motivo di orgoglio e soddisfazione poiché è un’associazione che racchiude in sé il meglio della cultura culinaria della nostra Regione e lo fa in linea con il mio pensiero e il mio modo di concepire il legame tra materia prima e territorio, esaltandone al meglio le eccellenze».
L’ E S TA T E I N S I E M E
Per un errore di impaginazione, nel periodico servizio dedicato al “mondo veg” a firma di Giorgia Lagosti (R&D n.864 del 28 maggio), una sua ricetta è stata “storpiata”, per cui viene qui sotto ripubblicata in forma corretta. Ce ne scusiamo con l’autrice e i lettori.
LA RICETTA Piccoli timballi di fagiolini Ingredienti per 4 persone: 400 grammi di fagiolini verdi, 2 scalogni, olio extravergine di oliva, 5 cucchiai di besciamella molto densa, 2 uova, 3 cucchiai di Parmigiano grattugiato, 1 pizzico di noce moscata, sale marino integrale, pepe macinato al momento, burro e pangrattato per gli stampini Preparazione: lessare al dente i fagiolini e tagliarne i 2/3 a rondelline. Farli insaporire in padella con lo scalogno e l’olio. In una ciotola amalgamare bene la besciamella, il Parmigiano, le uova, la noce moscata. Regolare di sale e pepe ed aggiungere i fagiolini tagliati. Imburrare e cospargere di pangrattato gli stampini e sistemarvi lungo le pareti i fagiolini lasciati interi. Riempire con il composto e cuocere a 180 gradi per 20/25 minuti. Per il servizio, sfornare delicatamente i timballini ed accompagnare da una insalatina fresca condita con sale e olio.
GUSTO / 21 25 giugno - 1 luglio 2020 RAVENNA&DINTORNI
FESTA GASTRONOMICA
COSE BUONE DI CASA
Il chioschi sono virtuali ma le cozze da gustare a tavola sono quelle prelibate di Marina di Ravenna
A cura di Angela Schiavina
Due squisite marmellate di ciliege
Al via dal 26 al 28 giugno l’edizione smart del tradizionale appuntamento culinario, con piatti da prenotare online per consegne a casa o da asporto Sono le pregiate e succulente cozze del litorale ravennate, le protagoniste dell'appuntamento culinario del 26, 27 e 28 giugno con la settima edizione della Festa della Cozza di Marina di Ravenna. L’emergenza Coronavirus e le necessità di distanziamento non consentono quest’anno un evento all’aperto a Marina di Ravenna come gli altri anni, ma la festa – in un'edizione smart per mettere assieme piacere e sicurezza – si tiene comunque con il cuore sempre a Marina e con il gusto in tavola, direttamente a casa o al ristorante. La festa ha il suo fulcro nel web, con un sito internet dedicato: la piazza è virtuale ma fa accedere a un piacere vero, quello delle prelibate cozze selvagge di Marina di Ravenna nel pieno della maturazione e della raccolta. L’appuntamento centrale è con sei chioschi online che si trovano sul sito lacozzadiravenna.it dove ognuno può fare l’ordine delle cozze che poi si ricevono a casa o si passano a ritirare. I chioschi online sono gestiti da: Akâmì Casa&Bottega e Brancaleone; Ca’ del Pino; L’Acciuga; Mercato Coperto; Molinetto; Naif. Ogni chiosco online – allestito da ristoratori del territorio – fa le sue proposte di piatti o menu a base di cozze di Marina di Ravenna. Gli orari di prenotazione presso i sei chioschi sono questi: prenotare entro le 10.30 per avere le cozze a pranzo, entro le 16 per averle a cena. La prenotazione si fa attraverso il sito internet dove il visitatore può scegliere il chiosco e aprire il form di prenotazione, compila l’ordine e lo inviea via mail al ristorante. A questo punto dell’ordine, il ruolo degli organizzatori della festa si conclude e tutto passa nelle mani del ristoratore, che gestisce il rapporto con il cliente per quanto riguarda tutti gli aspetti di modalità di consegna, tempi, realizzazione del piatto, importo dell’ordine e modalità di riscos-
sione. I prezzi dei piatti sono pubblicati sul sito. La festa coinvolge, inoltre, 56 ristoranti del territorio partner del progetto, dove le cozze si possono gustare con l’accesso in sicurezza nei vari locali. Attraverso l’adesione di pescherie e grande distribuzione (Conad e Coop) la festa si propone di promuovere anche la vendita delle cozze di Marina di Ravenna sui banchi del pescato, col proposito che possano continuare per tutta la stagione della raccolta, in una virtuosa promozione dei prodotti di prossimità, della filiera corta e, soprattutto, della qualità. Al consumo delle cozze a casa propria o nei ristoranti, si aggiungono gli Show Cooking e gli incontri con i pescatori sempre attraverso la divulgazione online sui canali social. E non manca nemmeno uno sguardo nazionale con il contest #ilmiopiattodicozze su Instagram.
Tempo di ciliegie, tempo di marmellate. Ecco due ricette, una molto semplice e una più laboriosa. Ricetta 1 - Ingredienti: 1 kg. di ciliegie, 300 gr di zucchero semolato o di canna, 1 limone (succo e scorza gialla tagliata a listarelle). Preparazione: lavate le ciliegie, togliete il picciolo e il nocciolo, mettete in un tegame e coprite con lo zucchero, aggiungete il succo di limone e la scorza. Mescolate. Lasciate riposare per qualche ora poi cuocete a fuoco vivace per circa 90 minuti. Mescolate spesso. Vi accorgerete che è pronta prendendone un cucchiaino e mettendola su un piatto, inclinandolo deve scorrere lentamente. Sterilizzate i vasi, fateli bollire per 10 minuti in una pentola ricoperti di acqua, toglieteli e fateli asciugare coperti con un telo. Versatevi la marmellata ancora calda, lavate i coperchi, chiudete e rimetteteli nella pentola a bollire per 15/20 minuti. Quando l’acqua è tiepida asciugateli, etichettateli e riponeteli in un luogo fresco per almeno un mese. Ricetta 2 - Ingredienti: 1 kg. di ciliegie, 400 gr. di zucchero semolato, 1 limone solo il succo, una bacca di vaniglia apritela ed estraete la polpa. Lavate le ciliegie, togliete il picciolo e il nocciolo, mettetele in un tegame, coprite con lo zucchero e il succo del limone e la vaniglia. Mescolate bene. Mettete in frigorifero per 24 ore. Dopo sgocciolate il liquido che si è formato, fatelo bollire per 10 minuti poi rovesciatelo sulla frutta, mescolate, aspettate che si intiepidisca e rimettetelo in frigorifero per altre 24 ore. Ripetete questa operazione per altre 2 volte. Poi fate bollire per circa 20/30 minuti. Le ciliegie rimarranno quasi intere semi candite. Le successive operazioni per conservarle sono le stesse della prima ricetta. Per agevolare il lavoro vi consiglio di acquistare uno strumento per snocciolare le ciliege.
LO STAPPATO A cura di Fabio Magnani
Un eccellente Pecorello calabrese Nel calice versiamo un “Igt Calabria bianco Pecorello” 2019 dell’azienda “Ippolito”. Il Pecorello è un vitigno autoctono della regione e questo vino si presenta con un bel colore giallo paglierino e sfoggia al naso intensità e persistenza. È affascinante nei profumi di frutta fresca a pasta gialla. Note sottili di foglie di limone, un tratto di melone bianco e macchia mediterranea. Leggera mineralità. Corposo. Vibra di piacevole acidità, slanciato, sodo, avvolgente allo stesso tempo. Sapido. Un vino eccellente, da abbinare a paste al sugo elaborate e pescato al forno.
Collegati al sito www.lacozzadiravennainfesta.it e ordina direttamente ai chioschi online!
26-27-28 GIUGNO 2020
TORTINO ALLA CURCUMA CON COZZE, MELANZANE, CAPPERI E COLATURA
INSALATA DI COZZE DI MARINA CON CAPRINO
PACCHERI CON AMATRICIANA DI COZZE E GUANCIALE DI MORA
STROZZAPRETI CON COZZE DI MARINA E PECORINO ROMANO
STROZZAPRETI AL SUGO DI COZZE, MAZZANCOLLE E CANOCCHIE
COZZE ALLA TARANTINA CON BRUSCHETTA DI PANE SCIOCCO
COMPOSIZIONE DI COZZE DI MARINA NEL LORO GUSCIO
PROPOSTA DI DEGUSTAZIONE COMPLETA
PROPOSTA DI DEGUSTAZIONE COMPLETA
LINGUINE BROCCOLI E COZZE
DELIVERY / TAKE AWAY
DELIVERY / TAKE AWAY
DELIVERY / TAKE AWAY
DELIVERY / TAKE AWAY
MACCHERONCINI ALL’AGLIO NERO, COZZE E PEPERONE GNOCCO AL PREZZEMOLO, COZZE, MELANZANE, POMODORO E PECORINO
COZZE ALLA MARINARA COZZE RIPIENE AL FILO
22 / FORUM RAVENNA&DINTORNI 25 giugno - 1 luglio 2020
RIPENSANDO RAVENNA
Non rassegniamoci alla “realtà”, costruiamo una città solidale e sostenibile Ecologia di Comunità: «Andrà tutto bene davvero solo se la coesione sociale, sviluppata nei mesi dell’isolamento e distanziamento, diverrà il punto di partenza di una comunità che fa della sostenibilità il suo punto di forza e di resistenza» «In questi giorni con la riapertura delle discoteche e delle attività dello spettacolo (musica, cinema e teatro), il grosso del “problema” Covid-19 – pur se con qualche difficoltà – sembrerebbe destinato all’archiviazione. Man mano che passano i giorni, i bollettini di contagi, ricoveri e decessi, dalle prime pagine dei giornali vengono relegati ai rapporti degli “addetti ai lavori”, sostituiti da altri “bollettini” i cui numeri ora rappresentano l’entità del disastro economico d’un sistema che non è in grado (sembrerebbe) di recuperare tutti. La stessa tanto invocata “normalità”, torna a prendere il sopravvento, non solo sulla “realtà” di questi nuovi numeri ma, anche, dei buoni propositi dei giorni difficili della clausura forzata e del distanziamento sociale al punto che, quelli che non più tardi di una settimana fa erano additati come gli eroi della guerra al virus, oggi tornano ad essere aggrediti e insultati per i triage nei “pronto soccorso” e per ipotetiche
“omissioni di soccorso”. Gli hastag: “#Insieme ce la faremo” e gli arcobaleni degli “Andrà tutto bene”, sembra siano già stati offuscati dalla rincorsa solitaria al “si salvi chi può” delle categorie economiche e delle loro rappresentanze sociali e sindacali. Insomma, una situazione nuova ben rappresentata dalla “cesta sospesa” ai piedi d’un cartello stradale di Piazza Resistenza, dove – ironia della sorte – son rimasti solo libri quando, per due mesi, “chi poteva” ha lasciato pacchi di pasta e altri generi di prima necessità destinati ai meno fortunati. Ecco, noi di Ecologia di Comunità, che già dallo scorso anno e, ancor più, in questi mesi di isolamento e distanziamento, supportati dallo sforzo economico e organizzativo dell’Amministrazione comunale di Ravenna, abbiamo costruito una rete fatta di mutuo aiuto, condivisione e nuove idee, non ci rassegniamo all’ineluttabilità d’un destino fatto di persone che come “detriti” vengono abbandonati sulla riva dalla risacca d’un ciclo economico negativo assommati a quelli di altri precedenti cicli. Ravenna, ne siamo certi, è una comunità viva e attenta. Consapevole che il rafforzamento d’un sistema Eco-Sostenibile sia oggi la condizione imprescindibile per il benessere di tutti. Consapevole che la Sostenibilità Ecologica intesa come sistema di relazioni tra organismi eil loro ambiente naturale, è solo una parte di un più ampio contesto di relazioni in cui agire per la conservazione e la protezione di tutti i viventi. Per questo il lavoro di sensibilizzazione fatto da tutte le Associazioni che collaborano al Progetto EdC, voluto e sostenuto dall’Amministrazione Comunale, proseguirà nei prossimi mesi a partire dal “Piatto Sospeso” un’iniziativa, realizzata grazie all’inventiva e alle competenze degli Chef di “Ravenna Food”, che già nei mesi dell’inattività ha prodotto centinaia di pasti gratis, alimentata da un fondo in cui confluiscono i
EDIZIONI E COMUNICAZIONE
La “cesta sospesa” in piazza della Resistenza a Ravenna (foto Enzo Pezzi)
contributi di chi, entrato nei ristoranti che espongono la locandina, voglia aderire. Per approdare alla realizzazione - anche a Ravenna - di una Cucina Popolare aperta a tutti. Non un ghetto dove i più deboli si ritrovano a consumare una pasto purché sia, ma un posto bello, dove può entrare chiunque, per condividere - oltre al cibo - un’esperienza di vita della Comunità. Ed è proprio perché siamo profondamente convinti che Ravenna sia una città fortemente coesa e solidale, che tutte le associazioni (oltre 20 ad oggi) che partecipano a EdC hanno deciso di aderire al manifesto: “A riveder le stelle. Ripensando Ravenna città sostenibile”, lanciato nei giorni scorsi da: Ravenna Food, Aiapp (Associazione Architettura Paesaggio) e Associazione Dis-Ordine convinti di poter contribuire, partendo dalla dimensione sociale, al nuovo percorso di sostenibilità della nostra città. Un contributo che, nei prossimi giorni, si arricchirà dell’aggiornamento della ricerca sulla povertà a Ravenna, promossa da EdC e realizzata dalla società “Genesis” di Bologna, coordinata da Massimo D’Angelillo». Alessandro Bongarzone Progetto Ecologia di Comunità
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RAVENNA&DINTORNI 25 giugno 2020
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In contesto recente, appartamento in villetta al P.T. con ampio giardino fronte/retro: soggiorno con cucina a vista, disimp., 2 letto, bagno, lavand.. Arredo cucina, climatizzatore, zanzariere, casette per attrezzi, posto auto. Belle finiture. Cl. energ. “G” - Ep. 256,40 Rif.HH1010 € 145.000 tratt
Ottimo trilocale in villetta; 1°P: ingr. indip. con balconcino di arrivo; 2°P. sogg. con parete attrezzata a cucina, disimp. con ripost., camera matrim. con balcone, bagno con doccia; ampia mansarda con camera molto luminosa, ripost. grande; condizionato, arredato, 2 giardini privati, ampio garage, Cl. energ. “D” - Ep.127,44. Rif. MHH8 € 135.000,00
Ampio appartamento da rimodernare al 1°P. di piccolo contesto condominiale s/a: ingresso, soggiorno con balcone in parte verandato, cucina abit., 4 camere, (2 matr. 1 doppia, 1 singola), balcone, 2 bagni finestrati. Al pt: cantina e garage. Libero subito. Risc aut. Infissi rifatti. Cl. energ. “F” - Ep. 177,50 Rif. HH700 € 210.000,00
RAVENNA S.BIAGIO/ VIA MAGGIORE
LIDO ADRIANO ZONA NUOVA
Appartamento di 91mq al 2° piano di condominio SENZA ASCENSORE con scale comode, cantina al piano-terrazzo e sala comune al P.T. dove depositare fino a due bici per appartamento. Ultimamente lo stabile è stato riverniciato e sistemato il tetto a spese del proprietario, non si prevedono ulteriori lavori futuri. Le spese condominiali di soli 40 € mensili. L'appartamento ha un taglio classico ed è da ristrutturare: rifare bagno, impianti finestre anche se queste ultime sono doppie (interni in legno esterni in alluminio). Ingresso, ripostiglio, tinello, cucinotto, corridoio, salone, una camera da letto doppia e una matrimoniale, bagno oltre a tre balconi (camere da letto e salone). Il prezzo è stato stabilito in base anche alla ristrutturazione che si dovrebbe affrontare, quindi evitiamo persone che alla fine della visita dicano che si deve ristrutturare!!! Rif. 023 € 158.000 tratt.li
Seminuovo, in complesso di ultime costruzioni, zona residenziale, ottimamente rifinito, appartamento al 1°P. con giardino privato di ingresso di circa 80 mq ben curato, piantumato, con impianto elettrico per illuminazione esterna e acqua per irrigazione e posto auto di proprietà; dal giardino si accede all'abitazione mediante scalinata esterna comoda con ingresso in sala con angolo cottura fornita di ampio terrazzo che guarda sul giardino privato, disimp., camera matrim. con ampio balcone, studio (8,43 mq ) con uscita sul balcone, bagno finestrato con doccia, SOTTOTETTO agibile tramite scala a vista in legno e ferro ben costruita, con camera mansardata dotata di ampia cabina armadio e lucernai di ultima generazione. Al momento è posto a reddito con contratto di locazione di 600€ mensili, libero comunque a rogito. Rif. 011 € 184 .000 tratt.li
CENTRO STORICO Ampio e signorile appartam. al 4° piano di condominio, con ascens. e cantina, ristrutturato di recente, con balconi, 2 bagni, cucina abit., 1 letto doppia e 1 matrim., grande e luminoso salone di ca 36mq. Zona viabile, vicinanze a tutti i servizi, stile classico, funzionale. Rif. 001 € 245.000 tratt.li
PIAZZA BARACCA Pronta consegna appartam. al 1°P. tipico del San Biagio, sempre manutentato e in condizioni abitabili, 2 letto (18 e 11mq), ingresso da scala privata, posto bici, bagno finestrato, salone con cucinotto separato, mq tot. comm.li 91. Rif. 069 €145.00 tratt.li
Ravenna - Faenza - Lugo - Lidi FREEPRESS
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ROMAGNA
RAVENNA, SAN BIAGIO Ampia villetta d'angolo con giardino su 3 lati,costruita a fine anni '70 e ristrutturata negli anni 2000. Villetta a piani sfalsati con zona giorno che si sviluppa al p. terra e rialzato, mentre la zona notte dal 1° piano alla mansarda. Nella parte seminterrata troviamo la taverna, la cantina ed un ripostiglio. Ottima soluzione per famiglie e amanti della quiete. Classe energ. “G” € 310.000,00 tratt.
AGENZIA ROMAGNA Ravenna, via degli Spreti 71 - Tel. 0544.501515 info@agenziaimmobiliareromagna.it www.agenziaimmobiliareromagna.it
RAVENNA, zona ippodromo/giardini pubblici
RAVENNA, CENTRO STORICO (Santa Maria in Porto)
Bell’appartamento da ristrutturare, piano rialzato, in piccola palazzina con affaccio su cortile. Ingresso, soggiorno, cucina abit., 2 letto, bagno e balcone verandato. P.T. garage e posto auto, ampia cantina con camino e piccola porzione di giardino. Risc. aut. OCCASIONE per eco bonus al 100%. Classee energ. “G” € 106.000,00 tratt.
Appartamento al 1° ed ultimo piano: ingresso in sala, cucinotto, disimpegno, 2 camere da letto, bagno con doccia. Al P.T. deposito bici comune. Risc. aut., impianti a norma. Interessante soluzione per investimento, in una zona molto richiesta per le locazioni a studenti. Classee energ. “G” € 108.000,00 tratt.
RAVENNA, SAN BIAGIO A pochi passi dal centro storico, appartamento al 4°P. in palazzina di 5 piani, con ascensore. Interamente ristrutturato nel 2008; orientato a sud e a ovest, e ciò lo rende particolarmente luminoso. Ingresso, ampio soggiorno con balcone, cucina abit., 2 ampie camere da letto e bagno. Basse spese condominiali, risc. aut., cantina. Classee energ. “E” € 150.000,00 tratt.
ASSOCASE di Ricci Ivana Ravenna, via Ravegnana 155 Tel./Fax 0544.271653 - Cell. 335.8423823 - info@assocase.com www.assocase.com RAVENNA, ZONA SAN ROCCO
RAVENNA, A DUE PASSI DAL CENTRO In ottimo contesto residenziale proponiamo delizioso bilocale completamente ben arredato, libero a breve, con balcone e posto auto. Certificazione energetica in fase di determinazione. € 105.000,00
Vicino a tutti i servizi, proponiamo in vendita luminoso appartamento molto ben tenuto, posto al terzo piano, con ascensore, composto da: ingresso, soggiorno, cucinotto con balcone, 2 camere da letto, bagno completamente ristrutturato. Completo di garage e cantina. Certif. energetica in fase di determinazione. € 148.000,00
RAVENNA, ZONA VIA TRIESTE
A POCHI KM DA RAVENNA
Appartamento in buono stato d'uso, libero da subito posto, al piano terra di piccola pazzina con basse spese condominiali. Composizione: ingresso indipendente, soggiorno con parete cottura, una matrimoniale, una singola, bagno, p/auto. Riscaldamento autonomo. Certificazione energetica in fase di determinzione. € 135.000,00
Grande casa abbinata ai lati, ristrutturata e di grande metratura, sviluppata su 2 livelli. Piano Terra: salone, cucina, ampia tavernetta, bagno, ampia corte. Piano Primo: 2/3 camere da letto di ampia metratura, soffitti travi a vista. Certificazione energetica in corso. € 185.000,00
RAVENNA, PONTE NUOVO Appartamento indipendente luminoso ed in ottimo stato, no spese condominiali, posto al 1° piano di piccola palazzina a sole 3 unità: ingresso su ampia zona giorno con parete corttura, 3 camere da letto di cui 2 matrimoniali e una singola, 2 bagni, balcone, cortile ad uso privato. Cl. energetica in fase determinazione. € 185.000,00
RAVENNA, SAN ROCCO Proponiamo bellissimo e luminoso appartamento con finiture di pregio, sviluppato su 2 livelli, all'ultimo piano di contesto signorile e a due passi dal centro, composto da soggiorno, cucina separata, 2/3 camere da letto, 2 bagni, balcone, ampio garage. Certificazione energetica in fase di determinazione. Consegna entro dicembre. € 265.000,00
RAVENNA, ZONA TRIBECA Grazioso appartamento (parzialmente arredato) al 2° piano di condominio ben tenuto, con ascensore, vicinanze centro e in zona ben collegata al mare e al centro: ingresso su soggiorno con cucina a vista, letto matrimoniale, bagno, loggia, oltre a cantina comune. Risc. aut. e aria condizionata. Certif. energetica in fase di determinazione. € 120.000,00
MEZZANO VICINANZE
RAVENNA, ZONA SAN BIAGIO
Graziosa villetta di recente costruzione con ottime finiture sviluppata su 2 livelli oltre a mansarda. Piano Terra: ingresso su soggiorno, cucina abitabile, bagno, cortile avanti e retro con posto auto; Piano Primo: 2 camere da letto, bagno, balcone, oltre a mansarda (possibilità terzo letto). Aria condizionata, impianto allarme, riscaldamento a pavimento. Classe energetica “B” € 169.000,00
Luminoso appartamento al 4° piano (di 5) in condominio con ascensore, in zona molto centrale e ottimamente servita, ristrutturato di recente e in ottimo stato, composto da: ingresso, cucina abitabile, ampio soggiorno, 1 letto matrimoniale e 1 singola, bagno, balcone panoramico, cantina privata e vano biciclette condominiale. Infissi in PVC a doppio vetro, risc. autonomo, condizionatore caldo/freddo zona giorno e notte, zanzariere e portone blindato. Classe energ. “E” - Ep. 219,00. € 150.000,00 tratt.
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