FREEPRESS n.779
26 LUGLIO-1 AGOSTO 2018
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VISTO DA DENTRO
Una foto del progetto “Dante in carcere” del fotoreporter Giampiero Corelli, un corso di fotografia per i detenuti che da anni si tiene nella casa circondariale di via Port’Aurea a Ravenna
Il carcere di via Port’Aurea: tra iniziative per detenuti e storie di chi è uscito
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La Paranza, delizie del mare ogni giorno fresche in tavola A Lido Adriano la migliore tradizione della cucina di pesce Per i buongustai delle specialità marinare l’accogliente locale in viale Petrarca offre un ricco menù di piatti semplici ma fragranti. Una gestione familiare all’insegna della passione gastronomica e dell’esperienza, della professionalità e della cortesia Un nome azzeccato quello di Paranza, per un ristorante tipico inaugurato sul lungomare di Lido Adriano nel 2012, che negli anni ha accresciuto la sua fama di qualità e si fa apprezzare sempre più dai buongustai delle specialità marinare. Un locale confortevole, pulito, luminoso, tovaglie in stoffa, fiori freschi in tavola, ma soprattuto un ricco menù di piatti di pesce semplici ma fragranti, delicati o saporosi, ma sempre preparati con materie prime fresche di giornata. Una gestione familiare con in sala l'esperto maître Nino Parillo e in cucina il figlio Salvatore e la moglie Alba Figliola, coadiuvati da bravi collaboratori fra i tavoli a servire i clienti e ai fornelli. «Il nostro segreto? Sta tutto nella freschezza del pesce – assicura la cuoca Alba – che in mattinata puliamo e prepariamo pronto per essere cucinato e portato in tavola a pranzo e cena. In cucina mi occupo degli antipasti caldi e freddi: cozze, vongole veraci, pavarazze, cappesante, canestrelli. granchi, scampi gamberi e mazzancolle, seppie e calamari dei migliori. E preparo i secondi, in particolare branzini e orate, ricciole e ombrine, semplicemente alla griglia o al forno, quando si trova il pescato. C'è sempre qualche preparazione fuori menù che offre il mercato giornaliero, anche secondo le stagioni. Ma la mia specialità – ci tiene Alba – è la frittura sia di calamari e gamberi sia di paranza, a seconda dei pesciolini disponibili. Per una frittura sopraffina non solo il pesce deve essere freschissimo ma anche l'olio di cottura, che va tenuto pulito e sempre ricambiato. La nostra tradizione è la semplicità e la cura nella preparazione». Lo stesso vale per il figlio Salvatore, cuoco addetto in particolare ai primi piatti: «Serviamo pasta al mattarello, dai tagliolini alle tagliatelle ai tortelli ripieni
di branzino e agrumi e paste di grano duro. Con le paste all'uovo proponiamo sughi più lenti, leggeri e delicati, con le paste trafilate i classici condimenti alle vongole e cozze e quelle più ricchi e saporiti come il richiestissimo sugo allo scoglio. Che però serviamo anche coi tagliolini. Ma proponiamo anche i risotti – precisa il nostro chef – che serviamo rigorosamente espresso. C'è da attendere qualche minuto in più ma consistenza e i sapori eccellenti sono garantiti. Poi, a seconda del pesce che disponiamo in giornata, inventiamo anche qualche condimento originale: utilizziamo granchi di scoglio, seppioline, cozze e vongole, vari crostacei, nero di seppia a seconda dell’estro e dell’occasione». La selezione del pesce è curata dal maître e capofa-
In sala l’esperto maître Nino Parillo In cucina il figlio Salvatore e la moglie Alba miglia Nino Parillo, di origini campane, nel settore della ristorazione da oltre 40 anni, a partire dalle prime esperienze a Cesenatico, poi sul lago di Como, infine il ritorno in Romagna. «La mattina alle sette sono già per strada a fare spesa al mercato del pesce a Marina di Ravenna o a Porto Garibaldi – racconta Nino – e mi porto a casa tutto il buon pesce fresco che trovo e che serviamo in gran parte il gior-
no stesso. Pescato di ogni genere, molluschi, crostacei, pesci di spina e di paranza per la frittura, qualche volta pesci San Pietro e rombi. Ma anche prodotti da allevamento, che pure sono ottimi e salubri, dai branzini alle orate, ai salmoni. Per le cozze utilizziamo solo quelle di Marina, da maggio a settembre, che sono le migliori in assoluto. Generalmente preferiamo servire ai clienti il pesce di stagione, perché anche il mare offre le sue migliori specialità solo in certi periodi dell’anno». La Paranza è aperto, da Pasqua in poi, a pranzo e cena tutti i giorni, tranne il lunedì. Da ottobre è aperto dal venerdì alla domenica a pranzo. Negli orari di apertura offre anche un servizio di asporto su prenotazione
INTRO / 3 26 luglio-1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
SOMMARIO
IL COMMENTO
6 Lost in Pd, dieci anni dopo di Federica Angelini
Era il 2009 quando Marco Damilano, oggi direttore de l’Espresso, scriveva un libro dal titolo Lost in Pd. E il libro iniziava curiosamente al Pala de André, a Ravenna, durante una “convention”, il 7 marzo 2008, esattamente dieci anni fa. Secondo il giornalista, per capire la trasformazione del partito bisognava essere lì, osservare come il ragazzo con il codino distribuisse i cartelli verdi inneggianti Veltroni e coordinasse il pubblico. «La folla di militanti, la più genuina, la più generosa e affezionata che ci sia – scrive Damilano parlando dei ravennati presenti – quella che non ha mai tradito anche quando era incazzata nera, viene trasformata in una platea di figuranti». Oggi, dieci anni dopo, per la prima volta Ravenna si appresta a ospitare la festa nazionale dell’Unità. In un momento in cui l’epoca veltroniana suscita più di un rimpianto. E questo accade nel momento di crisi più nera per un partito che molti osservatori danno sostanzialmente per morto. Qui sfileranno ex segretari ed ex ministri. Qui dove i militanti trasformati in figuranti ancora sono anche volontari e possono garantire una festa nazionale forse lontana dagli sfarzi del passato, ma dignitosa. Anche per questo la Federazione di Ravenna, unica in Italia, ha cercato di farsi sentire, di dire all’unanimità «il congresso va fatto subito, la pazienza sta per finire». Ma la data del congresso non è uscita. E all’interno del Pd si dibatte perfino su quali ospiti invitare a Ravenna, alla festa nazionale. Qui, dove il renzismo di molti era stato solo di superficie, solo “perchè lui può vincere”, solo dettato dalla stanchezza della sconfitta, ora si è pronti a puntare su un nuovo cambiamento. E infatti anche se il congresso ancora non c’è, c’è stato nei giorni scorsi l’unico candidato, Nicola Zingaretti, sul palco di Porto Fuori con il sindaco De Pascale. In un tentativo di accelerare, di salvare il salvabile. Il problema è che, al di là dei nomi, servirebbe qualche idea chiara, qualche posizione netta, qualche presa di distanza dal passato, visto come il Pd è stato giudicato dagli elettori. E questa, al momento, pare non arrivare nemmeno dall’unico candidato. Toccherà forse aspettare gli altri per un confronto più serrato, ancora aspettare. Tra le attese c’è quella su Stefano Bonaccini, che parrebbe tentato dalla corsa, lui ex Ds ed ex bersaniano divenuto renziano convinto, potrebbe scompaginare, soprattutto da queste parti, la carte. Almeno non si assisterebbe a un’ennesima sfida ex Ds vs ex Margherita. Intanto a Ravenna vedremo quanti di quei militanti trasformati in figuranti avranno deciso che, se il partito non sa cosa farsene di loro, in fondo loro non sanno più cosa farsene di quel partito. La storia del Pd, insomma, potrebbe passare di nuovo da questa parti. Di certo non ci sarà più quel ragazzo con il codino sul palco, oggi assessore all’Ambiente a Ravenna, Gianandrea Baroncini, uno di quelli che appunto, negli anni, poi dal Pd se n’è andato per seguire il progetto di Bersani ed Errani. Tanto per dire.
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POLITICA LA QUESTURA SCRIVE “ZINGARELLI”: È POLEMICA
ECONOMIA LA DISCARICA SARÀ AMPLIATA DI 12MILA MQ
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COPERTINA VIAGGIO DENTRO IL CARCERE, TRA STORIE E PROGETTI
CRONACA ASSOLUZIONE POGGIALI: TUTTO DA RIFARE
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SOCIETÀ THIORO: SPETTACOLO PONTE TRA AFRICA ED EUROPA
SPORT VOLLEY: LA NUOVA STAGIONE DELLA PORTO ROBUR COSTA
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I-IV
LIBRI PAROLE NOTE ALL’ENEL DI PORTO CORSINI
INSERTO CENTRALE CINEMA D’ESTATE: LE PROIEZIONI DELLE ARENE
da pagina
32 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI
RD &
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XVII - n. 779
Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola
Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it
Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA
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4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 26 luglio-1 agosto 2018
LETTORI
FULMINI E SAETTE “Cronache dal Deserto Rosso” di Adriano Zanni
La redazione risponde
DISSERVIZI ALL’AUSL, DOPO UN MESE NESSUNA RISPOSTA In data 10 Giugno, ho inoltrato all'Urp Ausl Romagna una segnalazione per un disservizio accorso negli ambulatori del Reparto di Urologia del presidio Ospedaliero di Ravenna. La segnalazione riguardava un disservizio di prestazione a un famigliare che ho accompagnato presso gli ambulatori del reparto e a cui vi rimando. Puntualmente ho ricevuto conferma di ricezione da parte dell' Urp e che la segnalazione sarebbe stata inoltrata al Servizio. A distanza di oltre un mese non ho ricevuto alcuna comunicazione di giustificazione o presa in carico del disservizio se non una telefonata da parte della Persona oggetto del disservizio che presentatasi al telefono come l'infermiera a cui avevo indirizzato la segnalazione mi chiedeva il nome del Paziente che accompagnavo e niente più. Premetto che sono direttore di una Farmacia Comunale e nel mio ruolo ricevo spesso segnalazioni da parte dell’utenza. È sempre mia premura o della mia Direzione Generale dare una risposta in tempi brevi, sempre per presentare le scuse di un disservizio causato da noi e, dopo una verifica interna, dare una risposta giustificativa o di presa in carico per risolvere la problematica. Con questa mia ritengo conclusa la questione ma mi permetto due considerazioni: mi aspettavo che un Capo Servizio valutasse la segnalazione, se ciò non è avvenuto sicuramente la scarsa orga-
nizzazione interna andrebbe rivista; se questo è il risultato di una segnalazione, mi permetto di suggerire che le risorse impiegate per l'Urp potrebbero essere dirottate per colmare disservizi palesemente evidenti nella struttura ospedaliera (molti dei quali evidenziati anche
dai dipendenti). Lascio a Voi la considerazione del giudizio che ho maturato dopo questa esperienza, fortunatamente non tutti i Servizi funzionano in questo modo ed ho potuto constatare personalmente altre realtà eccellenti. Gabriele Taglioni
Gentile dottor Taglioni, la ringraziamo per queste sue riflessioni sicuramente condivisibili nei toni pacati e nel contenuto. Che ci siano criticità sempre più evidenti in diversi settori dell’Ausl è esperienza quotidiana di pazienti e anche da chi ci lavora. Un Urp
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che non è in grado di farsi carico di una segnalazione è forse un sintomo evidente di difficoltà più profonde. L’auspicio è che i suoi suggerimenti siano presi in considerazione dall’Azienda sanitaria della Romagna.
PUNTI DI VISTA / 5 26 luglio-1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
L’OSSERVATORIO
TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini
Un crocifisso anche al porto: fervono i preparativi di Moldenke
È stata depositata nei mesi scorsi alla Camera la proposta di legge della Lega per rendere obbligatoria l’esposizione della croce nei luoghi pubblici. «È fatto obbligo di esporre in luogo elevato e ben visibile – cito il testo – l’immagine del crocifisso», un po’ ovunque, «nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado e delle università e accademie del sistema pubblico integrato d'istruzione, negli uffici delle pubbliche amministrazioni» e ancora «negli uffici degli enti locali territoriali, nelle aule nelle quali sono convocati i consigli regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali e delle comunità montane, nei seggi elettorali, negli stabilimenti di detenzione e pena, negli uffici giudiziari e nei reparti delle aziende sanitarie e ospedaliere, nelle stazioni e nelle autostazioni» e poi anche «nei porti e negli aeroporti, nelle sedi diplomatiche e consolari italiane e negli uffici pubblici italiani all'estero». Anche nel porto di Ravenna, quindi, potrebbe ben presto essere obbligatorio avere un crocifisso in luogo elevato e ben visibile. Gli addetti ai lavori pare quindi stiano già cercando la soluzione migliore. Una trattativa è in corso con l’ex sindaco Fabrizio Matteucci per chiedere in prestito il mega crocifisso dorato che durante i suoi ultimi anni da sindaco aveva appeso nel suo ufficio in municipio. Si potrebbe piazzare in cima a una gru della Sapir, per esempio. Ma i soliti bene informati dicono che per fare bella impressione sul Governo e non mettere così a rischio i soldi per il progetto di escavo del nostro canale, a Ravenna stiano pensando a un crocifisso vivente. Pare infatti che falegnami siano già al lavoro per costruire una croce di legno alta 18 metri dove issare e legare a turno un operaio della compagnia portuale. Si privilegeranno i ragazzi al primo giorno di lavoro dell’agenzia interinale e i portuali con la pelle nera, anche se sono in corso contatti con il Viminale per capire se non sia invece sacrilego piazzare all’ingresso del porto un Gesù Cristo negro, che si sa che invece era bianco e biondo, di razza ariana. In quel caso i portuali neri verranno, semplicemente, pitturati di rosa. E una volta che finalmente ci sarà un crocifisso in un luogo elevato e ben visibile, sarà anche possibile per i dirigenti dell’Autorità portuale andare a turno a pregare ai suoi piedi per far sì che il porto non si insabbi nuovamente quando arriveranno le navi da crociera, che pare non si possa risolvere la questione in altro modo. Ah, se non ci fose Salvini a risolvere i veri problemi, come faremmo?
6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 26 luglio-1 agosto 2018
LO SCONTRO
IL CASO
Forza Nuova, “ronde” in divisa per la sicurezza. Bakkali (Pd): «Meglio il nordic walking» La formazione di estrema destra ora più riconoscibile nei quartieri. Polemica anche sul patrocinio al Gay Pride
Una delle foto pubblicate sul profilo Facebook di Forza Nuova Ravenna
Le “ronde” o, come le chiamano loro, “passeggiate per la sicurezza”, di Forza Nuova non sono una novità, ma in questi giorni anche a Ravenna sono diventate più visibili e nitide, visto che i partecipanti indossano una sorta di divisa. Una novità annunciata anche sulla pagina Facebook del movimento politico che scrive: «Tra magliette rosse e mani dipinte solidali solo con lo straniero, spuntano, nei quartieri degradati, magliette nere marchiate Forza Nuova a difesa degli italiani», con alcune foto in cui si vedono i militanti in giro per le strade della Darsena spiegando che l’intera città sa-
rebbe «nelle mani della criminalità». Tra le prime reazioni a questa che è oggettivamente un “salto di qualità” per le passeggiate di Forza Nuova si è espressa l’assessora Ouidad Bakkali consigliando piuttosto «passeggiate per la salute e nordic walking». «Forza Nuova Ravenna si è messa a fare le passeggiate per la sicurezza, ronde, denigrando il lavoro delle forze dell'ordine e delle istituzioni pensando di potersi sostituire a chi è preposto per farlo, passeggiando vestiti di nero con le facce imbronciate e strumentalizzando le paure delle persone, unico sentimento del quale si nutrono per guidare la loro azione politica». Il nuovo scambio segue quello, recentissimo, in cui la formazione di estrema destra si diceva contraria, per usare un eufemismo, al fatto che anche il Comune di Ravenna, proprio a firma di Ouidad Bakkali, abbia concesso il patrocinio alla manifestazione “Rimini Summer Pride 2018” organizzata dal circolo Arcigay di Rimini Alan Touring e in programma il prossimo 28 luglio.
«TITOLO DISCRIMINATORIO DALLA QUESTURA» RAVENNA IN COMUNE SI RIVOLGE AL SINDACO Fa discutere l’uso in un comunicato stampa pubblicato sul sito della Polizia del termine “zingarelli” «Denunciati zingarelli»: così sul sito internet della questura di Ravenna è titolato un articolo che dà notizia dell’arresto di due minorenni di etnia rom. A segnalare il caso era stato l’avvocato Andrea Maestri, cosegreterio di Possibile. «L’espressione – ricorda l’ex parlamentare – indica l’appartenenza etnica dei soggetti e ha una connotazione offensiva e discriminatoria». Maestri ha così chiesto di far rimuovere l’articolo in questione. A unirsi all’avvocato, rivolgendosi direttamente al sindaco è anche Ravenna in Comune, il gruppo in consiglio comunale a Palazzo Merlato che riunisce le forze di sinistra di opposizione al Pd tra cui si annovera anche lo stesso Possibile. Il capogruppo Massimo Manzoli scrive infatti: «L’articolo riguarda due minorenni di etnia Rom, di 11 e 16 anni: bambini, che come tali non possono subire discriminazioni su base etnica. Molto spesso vengono criticati giornali e media per l’utilizzo discriminatorio di questi termini, qui ci troviamo di fronte al caso peggiore in cui è proprio dalle istituzioni che arriva il segnale sbagliato. Ci rivolgiamo al Sindaco, quale massimo rappresentante della comunità locale e responsabile istituzionale del servizio sociale minorile, perché comunichi al Questore la disapprovazione che l’uso di simili espressioni suscita in una città che della libertà, eguaglianza e dignità di ogni persona ha fatto valori fondanti e irrinunciabili. Sia subito ritirato quest’articolo». Dalla Questura, al momento in cui andiamo in stampa, non è arrivata alcuna reazione, ma di sicuro pare difficile aspettarsi una presa di distanza dal nuovo ministro dell’Interno, da cui la Polizia dipende, Matteo Salvini.
LA CRITICA
«Delusi e preoccupati»: Legambiente sullo sviluppo urbanistico a Cervia L’associazione ambientalista critica i nuovi strumenti che prevedono anche alberghi alti trenta metri sulla costa I nuovi strumenti urbanistici del Comune di Cervia non piacciono a Legambiente. L’associazione locale fa notare che «la fascia costiera è un’area d’importanza strategica poiché ospita uno dei più grandi sistemi turistici del paese. L’elevata pressione cui è sottoposto questo sistema fisico ha aggravato fenomeni naturali quali la subsidenza, l’ingressione marina, l’erosione delle spiagge e gli allagamenti durante le mareggiate, mettendo in pericolo sia gli abitati sia le attività esistenti». Le scelte dell’amministrazione, però, dicono ancora «non sembrano compatibili con uno sviluppo ambientalmente sostenibile della costa». Molto critiche le osservazioni riguardo agli alberghi «di trenta metri di altezza» in porzioni di territorio dove i volumi edilizi sono già molto densi, oltretutto «confinanti con l’arenile e con le pinete». Legambiente contesta la possibilità di realizzare locali interrati, data la «falda freatica già colpita dalla criticità dell’intrusione salina». Anche gli interventi ammessi al confine «con la pineta di Cervia in prossimità della via Jelenia Gora sembrano aggravare decisamente la pressione antropica già presente». La struttura urbanistica della città giardini con le villette immerse nel verde «risulta a forte rischio» per i nuovi indici edificatori. Eccessivo – dice Legambiente – «il nuovo cemento previsto nelle parti di territorio, prevalentemente nella zona di Pinarella e Tagliata, che saranno oggetto di trasformazione intensiva per l’espansione del tessuto urbano». L’associazione esprime quindi «forte delusione e preoccupazione per i risultati prodotti dall’amministrazione comunale in un percorso iniziato nel lontano 2011 e che dura ormai da otto anni». Nel complesso «il quadro conoscitivo proposto dall’amministrazione comunale di Cervia rappresenta una situazione con criticità ambientali importantissime, che se mal gestite comporteranno dei danni irreversibili al territorio con particolare riferimento al sistema della costa».
ECONOMIA / 7 26 luglio-1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
ROSSI (AP): «NON POTEVAMO INTERVENIRE PRIMA SUI FONDALI DEL TERMINAL CROCIERE» La lettera del presidente dell’Autorità portuale dopo il nostro editoriale: «Lavoriamo a tutela del porto» Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera del presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centro-settentrionale, Daniele Rossi, in risposta all’editoriale sulla questione terminal crociere insabbiato, pubblicato a pagina 3 del nostro settimanale uscito il 12 luglio (R&D n. 777). Egregio Alberizia, mi permetto solo di fornire qualche piccolo elemento che spero sarà utile all’informazione di tutti i nostri concittadini. Il nostro porto canale, nella sua parte inziale, nel corso del tempo è stato soggetto ad insabbiamento: non in modo regolare, ma legato a mareggiate particolarmente violente. Per risolvere la questione è necessario dragare e mettere quanto si toglie nelle casse di colmata: ma sono piene e non da oggi ma da 10 anni. Il progetto di approfondimento dei fondali prevede infatti anche la soluzione di questo vincolo, che comunque oggi c’è e, in verità, c’era già da molto tempo prima del mio arrivo. Non è una scusa, ma un dato di fatto. Io, nel mio piccolo, insieme ai tecnici della Autorità Portuale ho proposto e fatto approvare una soluzione all’interno del cosiddetto “progettone”: in meno di 20 mesi abbiamo trovato una strada per un problema ormai vecchio di 120 mesi. Nel frattempo, considerato che nulla è prevedibile in assoluto in materia di insabbiamento, abbiamo tenuto monitorata la situazione cercando un equilibrio corretto tra gli interessi dello scalo crociere e quelli molto diffusi, penso sarà d’accordo anche lei, dello scalo industriale. Quando, in giugno, abbiamo rilevato l’esigenza di trovare soluzioni urgenti, abbiamo scelto di seguire la stessa logica: salvaguardiamo gli interessi economici della città. Nella impossibilità di poter avere subito a disposizione delle casse di colmata che potessero ricevere 250mila metri cubi, abbiamo individuato due soluzioni: innanzi tutto proporre uno scalo alternativo alle navi da crociera, quindi trovare un metodo che permettesse di ripristinare la profondità dello scalo crociere senza rischi o danni per il canale industriale principale. Francamente, avendo avuto modo di visitare altri porti di scalo sia in Italia che in altre nazioni, non capisco la battuta che fa la vostra testata sui croceristi che sbarcano in mezzo ai camionisti: oltre a non essere un evento così raro, in giro per il mondo, non è nemmeno così grave, mi sembra, vedere degli esseri umani in vacanza che sbarcano dalla loro bella nave in mezzo ad altri esseri umani al lavoro ed in attesa di salire sulla loro nave. Sempre di esseri umani si tratta, le pare? Peraltro, forse alcune delle compagnie di crociera hanno preferito non accettare questa soluzione per altri motivi: che so, ad esempio perché comportava costi di gestione e di attracco differenti? Sarebbe meglio chiederlo a loro. Per quanto riguarda la strada trovata per il fondale del terminal crociere, è estremamente delicata e deve essere fatta con grande attenzione, per evitare che la soluzione di un problema possa causarne un altro più complesso al traffico industriale. E così faremo. Si poteva fare prima? Per quanto ne sappiamo noi, no: almeno sino a quando l’insabbiamento non era certo, ma solo ipotetico. In ogni situazione si può sempre fare meglio: per fortuna siamo esseri umani fallibili. L’importante è fare il proprio lavoro con onestà e di questo qui in AP siamo certi, così come pensiamo che le nostre azioni siano state tempestive e a tutela di tutta l’economia della città di Ravenna. Daniele Rossi, presidente dell’Autorità portuale di Ravenna Egregio presidente, apprezzo la sua disponibilità e non ho dubbi che l’azione di Ap sia improntata al bene del porto nella sua globalità. Le mie riflessioni erano concentrate sul contesto delle crociere perché ha mostrato in maniera plastica lo stato di difficoltà del porto ed è innegabile che la vicenda dell’insabbiamento sia stata qualcosa che Ap per prima avrebbe volentieri evitato. Sulle perplessità per la convivenza tra crocieristi e camionisti non c’era alcun intento classista da parte mia. Però anche qui è la cronaca a stimolare i ragionamenti: se gli armatori non hanno usufruito della soluzione alternativa fornita da Ap e hanno preferito invece cancellare la toccata di Porto Corsini, la si può chiamare davvero soluzione alternativa? Andrea Alberizia
RIFIUTI
La discarica di via Romea si amplia di 12mila mq Sarà operativo anche un decimo settore, inizialmente non destinato a quest’uso. Ma ora il piano è cambiato
La discarica di Ravenna avrà un decimo settore. Il nono è operativo dal 2016 mentre il settimo e l'ottavo sono in esaurimento. Così per il sito di via Romea è stato approvato la variante al progetto di quello che sarà una delle tre discariche che – stando al piano regionale dei rifiuti – dovrebbe rimanere sul territorio regionale. Le altre due sono Carpi e Imola ma su quest'ultima, che insiste anche sul territorio di Castel Bolognese, ci sono diverse incognite legate a un ricorso al Consiglio di Stato e alla vittoria del Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni amministrative imolese. Per Ravenna al momento non si intravedono segnali di chiusura a breve termine e la discarica di via Romea è pienamente operativa e quanto mai strategica per la gestione dell'immondizia. Il decimo settore sarà di fatto un ampliamento dei lotti 7 e 8. Con questi costituirà dunque un unico comparto funzionale. Inizialmente il lotto numero 10 non era destinato a quest'uso ma, come si legge nella relazione di Hera, la variante si rende necessaria «al fine di dare piena attuazione alle previsioni del Piano regionale generale dei rifiuti». Piano con orizzonte al 2020 che non prevede l'apertura di nuove discariche ma soltanto l'ampliamento di quelle esistenti. Per garantire la funzionalità di quella ravennate almeno fino a quell'anno, insomma, era necessario cambiare la destinazione d'uso di un lotto adibendolo a “discarica futura”. Nel dettaglio, il decimo settore si trova nella zona di sviluppo a nord dell'ingresso principale
del comparto in un’area di circa 12mila metri quadri, una delle più piccole degli 831.200 metri quadri di cui si componge l'intero comparto. Rimangono 55mila metri quadri di superficie utile. Cosa accadrà quando la discarica sarà esaurita? Il territorio andrà recuperato mediante una funzione che risulti compatibile con il contesto ambientale. «Secondo le attuali previsioni di durata del comparto e in base alle tecnologie oggi disponibili il recupero finale delle discariche è prevedibile in circa cinquant'anni”. Servirà un progetto specifico e una gestione post operativa. C'è tempo comunque, almeno fino al prossimo ampliamento. Alessandro Montanari
10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 26 luglio-1 agosto 2018
REPORTAGE/1
POLIZIA PENITENZIARIA
Viaggio dentro: la vita quotidiana nel carcere di Port’Aurea
IN DIVISA DA 21 ANNI: «LE ETNIE DIVERSE AUMENTANO I RISCHI»
Più di ottanta detenuti, metà stranieri, età media circa 35 anni. Celle aperte 10 ore al giorno, una telefonata da 10 minuti a settimana. Spaccio e rapine i reati più frequenti
Giacomo è sindacalista Uil: «Avremmo bisogno di più agenti. Love room? Non scherziamo...» «Secondo gli standard dovremmo essere 75-76 e invece siamo una cinquantina. L'esigenza principale per la polizia penitenziaria a Ravenna sarebbe quella di avere qualche rinforzo». Pasquale Giacomo fa la guardia a Port'Aurea da 21 anni ed è delegato provinciale della polizia penitenziaria per il sindacato Uil. «I continui tagli hanno ridotto il personale al minimo. Dovremmo dividere la giornata in quattro turni da sei ore e invece se ne fanno tre da otto». In tanti anni passati nei corridoi del carcere ha visto cambiare la popolazione detenuta: «La percentuale di stranieri è andata crescendo e questo ha comportato delle necessità di gestione diverse partendo dal vitto per questioni religiose ma anche nella dislocazione dei detenuti in base alle etnie per evitare scontri e tensioni». E da qualche parte si parla di love room, stanze per incontri intimi tra detenuti e partner: «Ravenna è un circondariale dove al massimo la gente sconta cinque anni e dopo due anni e mezzo può avere i permessi di uscita. Non mi pare che sia un tempo talmente lungo da arrivare al bisogno di una love room. Non scherziamo: se le introducono posso anche andare in congedo».
Questa foto come la copertina del settimanale e le altre nelle prossime pagine del primo piano fanno parte di quelle scattate nella casa circondariale di via Port’Aurea a Ravenna dai detenuti che negli anni hanno partecipato a “Dante in carcere”, il corso di fotografia con la supervisione del fotoreporter Giampiero Corelli
Per aprire il cancello ci vuole una chiave lunga così, che primo caso non c'è nessuno disponibile e nel secondo è l'uosta appesa alla bacheca della piccola guardiola, talmente mo a non voler andare. E così ha trovato la sua dimensione grossa che non abbisogna di portachiavi: l'agente di turno in cella. la fa girare nella toppa e il rumore metallico è proprio quelLa struttura. Le camere detentive – dicitura ufficiale per lo che hai in testa se hai visto almeno un le celle – sono distribuite su tre piani, ognuna di film con una scena in carcere. Siamo entra13-14 mq con due letti a castello, due armaCasa circondariale: ti nella casa circondariale di Port'Aurea il dietti, un tavolino, una tv e un lavandino con 20 luglio scorso, accolti da Carmela De Lowater separati da una porticina. Ogni piano ha pene fino a 5 anni renzo, direttrice dal 2009 dopo otto anni quattro postazioni doccia. «Per legge le porte nelle vesti di vice. delle celle devono restare aperte non meno di Il carcere, o istituto penitenziaSpaccio e rapine. Il giorno della nostra otto ore al giorno – dice la direttrice –. A Ravenrio, nell’ordinamento giuridico visita erano detenuti 85 uomini (in Romana si aprono alle 8.30 e si chiudono alle 18.30, italiano, è la sede in cui sono gna l'unica sezione femminile è a Forlì) di durante le dieci ore i detenuti possono muoverdetenuti i condannati ad una pena detentiva (ergastolo, recui 57 stranieri (67 percento) suddivisi nelsi all'interno della propria clusione o arresto), nonché i la quasi totalità fra albanesi, tunisini e masezione. E dalle 9 alle destinatari di misure cautelari rocchini. «Il totale dei carcerati, la percen11.30 e dalle 13 alle personali coercitive (custodia tuale di stranieri e le loro nazionalità sono 15.30 possono occupare cautelare in carcere) o di misuin buona sostanza delle costanti da ormai gli spazi esterni di passegre precautelari (arresto in flaqualche anno», spiega De Lorenzo. Sono gio». Le porte delle celle granza di reato). Si può distinlontani i tempi in cui, nella stessa struttura, vengono chiuse nei moguere tra: casa circondariale le presenze sfioravano quasi il doppio metmenti di distribuzione pa(come quella di Ravenna), in tendo tre detenuti per cella invece dei due di sti e al cambio di ogni turcui sono detenute le persone oggi. La suddivisione in base alle pendenze no degli agenti di polizia in attesa di giudizio e quelle con la giustizia dice che 46 sono imputati in penitenziaria quando si condannate a pene inferiori ai attesa di giudizio, 19 stanno scontando svolgono le procedure di cinque anni, o con un residuo una pena definitiva (droga, rapine e furti) e conta e battitura: vengono contati i presenti e si di pena inferiore ai cinque angli altri sono nel mezzo. Circa la metà ha o fa sbattere un oggetto metallico sulle sbarre per ni; casa di reclusione, in cui soha avuto problemi di abuso di stupefacenti. verificarne l'integrità. no detenuti coloro che abbiaIl nonno di tutti. Ad alzare l'età media La macchina organizzativa. Per mandare no riportato una condanna deattorno ai 35 anni c'è sicuramente quello avanti la struttura sono impiegate circa ottanfinitivia ad una pena non infeche ormai è diventato il nonno di tutti, un ta persone: una cinquantina di agenti di polizia riore ai cinque anni; carcere 85enne che tre anni fa a Lugo uccise la mopenitenziaria per coprire tre turni giornalieri, speciale, in cui sono reclusi i glie. Per lui fine pena nel 2021.Vista l'età una decina tra amministrazione e contabilità, condannati per delitti di crimipotrebbe beneficiare immediatamente delotto fra medici e infermieri dipendenti dell'Ausl nalità organizzata. la detenzione domiciliare a casa di un famiper l'assistenza sanitaria interna (a cui si agliare o di una struttura di accoglienza: nel giungono gli specialisti psicologo, psichiatra,
dermatologo, infettivologo che intervengono solo con cadenze fissate). Un conto corrente per ogni carcerato. Chi viene arrestato e portato in carcere viene perquisito e lascia tutti gli effetti personali in custodia, varcando il cancello solo con i propri abiti. Nessuna divisa uguale per tutti: «Cose da film», dice la direttrice. Poi visita medica immediata (una seconda viene fatta entro le 24 ore) e colloquio con uno dei due educatori: «Serve per raccogliere informazioni sulla persona e sulle sue esigenze – spiega De Lorenzo – e al tempo stesso gli viene spiegato il regolamento interno e viene assistito se vuole compilare la domanda per l'attività domestica: per lo più si tratta di attività di manutenzione ordinaria del fabbricato, cucina e pulizie. Mansioni che vengono retribuite». Anche per questo motivo per ogni detenuto viene aperto un conto corrente: «Viene usato per accreditare le retribuzioni dei lavori oppure le famiglie possono versare soldi che servono al detenuto per fare la spesa facendo gli ordini nei giorni stabiliti o pagare le telefonate». Se telefonando. Il telefono è sempre a disposizione dei detenuti ma ognuno ha una tessera magnetica con il proprio numero di matricola su cui viene caricato il credito e permette di chiamare un solo unico numero per raggiungere un familiare per una chiamata a settimana di al massimo dieci minuti e poi la linea cade. Ogni detenuto ha poi diritto a sei ore di colloquio al mese: «Abbiamo una sala con sette postazioni sorvegliate da un agente. Gli incontri di un'ora vanno prenotati al telefono dall'esterno. Nel periodo estivo abbiamo allestito un piccolo spazio all'aperto con un gazebo. In entrambi i contesti abbiamo anche un piccolo angolo con qualche gioco per i genitori che vogliono incontrare i figli». Andrea Alberizia
Al cambio turno le guardie battono le sbarre per verificarne l’integrità
PRIMO PIANO / 11 26 luglio-1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
REPORTAGE/2
Un detenuto su due ha problemi di tossicodipendenza A garantire l’assistenza sanitaria cinque medici e quattro infermieri più vari specialisti
NEL DETTAGLIO Due suicidi negli ultimi dodici mesi dopo anni senza episodi Negli ultimi dodici mesi si sono verificati due suicidi nel carcere di Ravenna, interrompendo una parentesi che da diversi anni non aveva visto altri casi. L'ultimo è stato lo scorso marzo e l'altro ad agosto. Sono morti due 51enni italiani, il primo di Cervia in custodia cautelare e il secondo di Trapani in attesa di convalida dell'arresto. Entrambi hanno usato le lenzuola per impiccarsi alla grata del bagno. «Erano persone che erano già state in carcere e non avevano dato alcun segno di preoccupazione – spiega la direttrice Carmela De Lorenzo –. Il secondo addirittura era entrato il sabato e aveva fatto l'ordine per la spesa». A trovarli sono state le guardie durante il giro di controllo del mattino. Si trovavano in cella da soli: «Nel caso di marzo era stato scelto così perché c’erano tre persone nelle celle per i nuovi giunti e in quel momento è stato valutato che il più idoneo a stare solo, proprio perché non mostrava segni di disagio, fosse proprio lui».
Inquadrare lo stato di salute della persona ma anche riuscire a capire come reagirà ritrovandosi dalla vita quotidiana a dietro alle sbarre: questo è l’obiettivo dell’equipe medica a cui compete l’assistenza sanitaria in carcere. In servizio a Port’Aurea quattro medici di medicina generale e quattro infermieri seguiti da un coordinatore, dal 2008 tutti passati dal ministero di Giustizia all’Ausl. A loro si affiancano alcuni specialisti (psicologo, psichiatra, dermatologo, infettivologo) che sono presenti solo alcune ore settimanali. Infine per altre necessità si chiama lo specialista solo al momento del bisogno oppure il detenuto viene scortato all’esterno nell’ambulatorio specifico (come accade con il dentista e il cardiologo). La legge prevede che la prima visita medica generale debba avvenire entro le 24 ore dall’ingresso del detenuto in carcere. A Ravenna, grazie anche alla ridotta dimensione della struttura, questa avviene entro poche ore dall’arrivo dell’arrestato. La struttura è poi dotata di un protocollo interno che prevede una seconda visita il giorno successivo alla prima, per aggiornare eventuali informazioni che il paziente al primo colloquio potrebbe aver dimenticato, complice la concitazione dei momenti. Ma anche per avere subito una misurazione dell’impatto sul soggetto. Tutta la cartella clinica confluisce in un fascicolo elettroni-
co a disposizione di tutta l’amministrazione carceraria, facilitando le cose in caso di trasferimento fra strutture. Trattandosi di una casa circondariale, il turn over è piuttosto delevato: a fronte di 80-90 detenuti, in un anno si registrano 350-400 ingressi. L’approccio medico avviene senza dare troppo peso alla durata della permanenza anche perché non sempre il detenuto sa quanto resterà. Se si tiene conto che circa la metà dei detenuti ha problemi di tossicodipendenze, è facile immaginare quali siano i disagi e le patologie più frequenti da gestire. In ogni
caso ogni detenuto al mattino al passaggio degli agenti della Polpen può fare richiesta di essere visitato per eventuali disturbi. Ogni settimana si riunisce la commissione per il rischio suicidiario: obiettivo è la condivisione fra tutte le parti della macchina carceraria delle informazioni sui singoli detenuti cercando di avere un quadro più possibile completo per accendere i campanelli di allarme. Negli ultimi dodici mesi due episodi, dopo quasi dieci anni senza casi. Per quanto riguarda i fenomeni di autolesionismo ne sono accaduti quattro nel 2018 e tre nel 2017. (and.a.)
12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 26 luglio-1 agosto 2018
LA TESTIMONIANZA
INIZIATIVE
I carcerati scappano dalla prigione... Ma è solo un gioco di società per fare gruppo dietro alle sbarre
DALLA CUCINA ALL’INFORMATICA, DAL TEATRO ALL’ARTE URBANA Le opportunità per i detenuti, 48mila euro di finanziamenti pubblici
La coop La Pieve conduce un laboratorio ludico a Port’Aurea: «È bello vedere chi non ha rispettato le regole nella vita che ora rispetta quelle del tavolo» Cosa succede se metti un gruppo di detenuti attorno a un tavolo e proponi un gioco di società che simula la fuga da una prigione? È quello che ha fatto Gabriele Mari, progettista di giochi da tavolo per la Cobblepot Games ma anche educatore della cooperativa sociale La Pieve che nel carcere di Ravenna cura una iniziativa di coinvolgimento attraverso il gioco: «Non sapevo come avrebbero preso la mia proposta e alla fine è venuta fuori una buona dose di autoironia». Ma è solo uno dei tanti aneddoti vissuti in tre anni: «La Pieve fa progetti educativi a tutto tondo e quando ci è stato proposto di fare qualcosa in carcere ci è venuto spontaneo pensare al mondo dei giochi da tavolo che offrono un approccio trasversale applicabile in ogni contesto. Era anche una scommessa». Che si può dire vinta visto che da tre anni ogni settimana a Port'Aurea c'è un momento di due ore in cui un gruppo di una decina di detenuti, qualcuno fedelissimo e altri che cambiano, si ritrova attorno a un tabellone: «Portiamo una decina di titoli e poi decidiamo in base al gruppo che c'è ogni volta, tenendo conto del livello di comprensione della lingua ma anche delle dinamiche. Diventa a volte anche un momento di crescita proprio perché le poche parole del gioco si imparano in diverse lingue. Ci siamo resi conto presto che queste persone vivono là dentro tutto il tempo ma si conoscono poco e allora spesso privilegiamo i giochi cooperativi che richiedono di fare squadra e di collaborare, piuttosto che andare su quelli più competitivi». E l'esperienza dentro le mura del carcere ha mostrato aspetti inattesi: «Il gioco riesce in qualcosa che se ci pensi è una metafora interessante: persone che nella loro vita hanno infranto delle regole quando si ritrovano a giocare sono assolutamente lige a non barare». Ora l'idea è quella di alzare un po' l'asticella: «Finora sono state due ore di intratteni-
mento ma vorremmo provare a passare a qualcosa di più creativo, cercando di modificare o creare regole per altri giochi, la massima aspirazione sarebbe proprio realizzare un gioco di società. E magari riuscire ad avere una piccola ludoteca accanto ai libri della biblioteca interna con il prestito di qualche titolo semplice, per giocare anche in cella come ora giocano a carte». (and.a.)
Migliorare le condizioni di salute e di vita delle persone sottoposte alla pena detentiva, sostenendo attività socio educative, di socializzazione e interrelazione e per l’inserimento lavorativo. Sono questi gli obiettivi del programma che l’assessorato comunale alle Politiche Sociali ha messo a punto in accordo con la direzione della casa circondariale di Ravenna e l'ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna (Uiepe), insieme con associazioni, cooperative sociali, società sportive e altri enti che hanno presentato progetti di varia tipologia: teatro, sport, cultura, gastronomia, informatica. «Da anni è in corso una collaborazione e un coordinamento costanti e proficui con la direzione carceraria», afferma l’assessora Valentina Morigi. Per il 2018 dal fondo regionale sono stati assegnati al Comune di Ravenna 33mila euro, tenendo conto di popolazione detenuta, detenuti stranieri e numero di soggetti sottoposti a misure esterne di esecuzione penale. Il Comune partecipa con una quota di cofinanziamento che copre il costo di un dipendente con il ruolo di educatore per lo sportello informativo e per la gestione delle dimissioni con l’obiettivo di valutare il percorso più opportuno di reinserimento. Il costo complessivo del progetto ammonta quindi a 48mila euro. Per quanto riguarda le attività è previsto uno sportello informativo con particolare attenzione agli stranieri e alle persone prive di risorse familiari/relazionali, un giornale del carcere frutto anche di un lavoro settimanale di lettura e analisi dei quotidiani, un progetto di arte urbana per la realizzazione di sagome di legno a forma di gabbiano installate sospese alle mura degli edifici del vicolo, un laboratorio di informatica di base, un laboratorio di cucina, laboratorio di operatore di sala e bar, attività sportiva pratica del calcio anche con lezioni teoriche con l’ausilio di audiovisivi, laboratori teatrali.
LIBERA ARTE “Il filo e la lana”, installazione a mosaico nei giardini di fronte all’ingresso della casa circondariale Si intitola “Il filo e la lana” il work in progress artistico legato alla tecnica del mosaico ravennate che prevede l’installazione nel giardino di fronte al carcere di Ravenna a Port’Aurea, di un percorso musivo a forma di labirinto con immagini ispirate da elementi naturali citati nella Divina Commedia di Dante. Il progetto è promosso dall’associazione culturale DisOrdine, su idea del fotografo Giampiero Corelli, in accordo con la direttrice della Casa Circondariale, Carmela De Lorenzo, e sviluppato in collaborazione con LandShapes di Paolo Gueltrini. Uno degli obiettivi più rilevanti di tutta l’operazione riguarda l’aspetto aggregativo e sociale con il coinvolgimento delle scuole, di tutti gli artisti, mosaicisti e professionisti che si sono formati nelle Scuole d’Arte di Ravenna e provincia e degli ospiti del carcere. L’intervento pavimentale, composto di 169 moduli triangolari in mosaico, vorrebbe essere la prima e unica opera permanente “partecipata” della città. L’iniziativa avviata in occasione dell’edizione 2017 della Biennale del Mosaico è giunta ormai alla conclusione con la creazione di gran parte dei moduli che costituiscono l’opera. «La realizzazione vera e propria in loco (vedi rendering a sinistra) del labirinto che sarà così visitabile e fruibile – ci aggiorna il presidente dell’associazione DisOrdine Marcello Landi – è prevista in occasione dell’edizione nel 2019 della Biennale ravennate del mosaico. La partecipazione finora è stata ampia e ricca e ha coinvolto decine di artisti di ogni età e formazione, dagli scolari delle elementari ai pensionati, ravennati, italiani e anche stranieri. Il progetto ha avuto anche risonanza europea al punto che a ottobre una parte dei moduli musivi già pronti sarà esposta a Chartres in Francia, città gemellata con Ravenna. Oltre alla conclusione del progetto, nei prossimi mesi sarà realizzata, sempre a mosaico, la targa d’ingresso del carcere».
PRIMO PIANO / 13 26 luglio-1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
DATI
IL CASO
Il carcere invisibile: 347 scontano fuori
CURE E FORMAZIONE: AL VILLAGGIO DEL FANCIULLO «PER RIPRENDERSI LA VITA»
Le misure alternative alla detenzione concesse nel 2017 La messa alla prova si può ottenere una volta nella vita
Lo chiamano il carcere che non si vede. È composto dai condannati in esecuzione penale per reati minori e da chi ha terminato di scontare la pena da non più di sei mesi: loro possono ottenere le cosiddette misure alternative alla detenzione e di comunità. Percorsi di accoglienza, accompagnamento sociale, tirocini formativi e inserimenti lavorativi. Nel 2017 in provincia di Ravenna ne hanno beneficiato 347 persone, poco più del dieci percento del totale regionale. La maggior parte (115) rientrano alla voce “messa alla prova”, una possibilità introdotta da una legge del 2014: «Per reati lievi è possibile chiedere l'interruzione del giudizio e dare la propria disponibilità per un monte ore da svolgere in uno degli enti convenzionati con il tribunale – spiega Maria Paola Schiaffelli, direttrice dell'Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna (Uiepe) di Bologna –. Se c'è il consenso dell'eventuale parte lesa del reato viene concesso e quando è completato il percorso c'è l'estinzione del reato. Si tratta di una possibilità che si può ottenere una volta nella vita». Da aprile 2015 il Comune di Ravenna mette a disposizione delle assistenti sociali uno spazio dotato di computer e telefoni per lo svolgimento delle attività organizzative e gestionali, e si fa carico dei costi delle utenze. Il Comune dal gennaio 2012 ha approvato la convenzione con il tribunale per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità. Nel corso del 2017 hanno svolto il lavoro di pubblica utilità con il Co-
Questa foto come la copertina del settimanale e le altre del primo piano fanno parte di quelle scattate dai detenuti che hanno partecipato al corso di fotografia in carcere
mune di Ravenna 11 persone (5 donne e 6 uomini) nelle attività di seguito elencate: controllo sull’utilizzo delle palestre, attività varie nelle biblioteche decentrate, accoglienza e sistemazione per la notte al dormitorio pubblico, preparazione e consegna “sportine” con viveri presso al dormitorio Re di Girgenti, controllo e assistenza ai bambini al doposcuola, insegnamento della lingua italiana alle persone straniere, attività nel centro stampa del Comune.
I detenuti con dipendenze patologiche possono beneficiare di percorsi di riabilitazione: corsi di giardinaggio e gelateria «A loro dico sempre che devono considerarsi dei privilegiati perché non hanno solo l’opportunità di curarsi ma anche quella di riprendere in mano la propria vita, di assumere la dignità di cittadini, per non esere più solo oggetto di assistenza a carico della società ma di proporsi in prima persona con le loro competenze». Così la dottoressa Manuela Ceccarelli, medico psicoterapeuta e direttrice sanitaria responsabile della comunità terapeutica della fondazione Villaggio del Fanciullo, descrive il lavoro portato avanti dalla struttura in via 56 Martiri a Ravenna con i detenuti che possono beneficiare di misure alternative alla detenzione carceraria, o hanno da poco scontato la pena, a causa di dipendenze patologiche. In questo periodo sono 15 su 45 degli ospiti del centro ma abitualmente l’incidenza si attesta sul 15-20 percento: persone che possono essere ai domiciliari o in regime di libertà vigilata ma anche con pene definitive. Dopo la richiesta fatta dal Sert o dal centro di salute mentale, il beneficio è concesso se il magistrato riconosce la dipendenza patologica e consente di passare parte del tempo in luogo di cura e riabilitazione. «La dipendenza principale è quella da cocaina ma si vede il ritorno dell’eroina. Poi ci sono ragazzi di 20-25 anni che vengono chiamati in gergo “sperimentatori” perché in adolescenza hanno usato di tutto. Poi ci sono le dipendenze da alcol e da gioco d’azzardo». Reati e tossicodipendenze. Quale la causa e quale l’effetto? «Non c’è una lettura unica. Se parliamo dei casi delle nostre zone si tratta più spesso di persone che maturano una dipendenza e poi passano a delinquere. Ma abbiamo molti ragazzi che arrivano da altre zone in cui le due cose vanno a braccetto sin dal principio, parliamo di ambiti con scolarità bassa che non offrono molto ai ragazzi, ci sono dei casi di giovanissimi quasi analfabeti». Lo spazio del Villaggio è una struttura residenziale che accoglie i pazienti H24: «Viene portato avanti in parallelo un percorso di cura e riabilitazione con uno di formazione professionale compatibile con le caratteristiche della persona. Quando il detenuto arriva da noi viene fatto un inquadramento diagnostico da parte della nostra equipe multidisciplinare. Cerchiamo di capire cosa c'è da fare ma anche di trovare le risorse della persona da utilizzare e irrobustire». Il ventaglio dei corsi è ampio. L’ultimo concluso un paio di settimane fa per la cura del verde: «Abbiamo un orto di due ettari e mezzo gestito con un agronomo. Particolarmente bello è stato quello di gelateria artigianale. Stiamo pensando proprio di avviare una produzione interna. E viene rilasciato un attestato che si può spendere sul mercato del lavoro». Le rette per la permanenza dei pazienti sono a carico del pubblico, una volta era il ministero di Giustizia a farsene carico mentre oggi è l’Ausl: si va dai 70 euro giornalieri per percorsi sia riabilitativi che professionali fino a 50 euro quando l’aspetto sanitario è meno marcato. (and.a.)
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14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 26 luglio-1 agosto 2018
LA TESTIMONIANZA
Diciotto anni di prigione possono bastare: «Con le rapine ho chiuso, ora faccio il cuoco» La storia di un 40enne cresciuto dove la mafia comandava: «Il carcere di Ravenna è stato il primo in cui ho sentito la fiducia degli altri per il mio recupero. Ma all’inizio mi stupivano gli scherzi “tra guardie e ladri”» di Andrea Alberizia
L'appuntamento è in stazione a Ravenna. Mario, nome di fantasia, si fa trovare a lato: «Dall'altra parte so che a volte ci stanno quelli che spacciano e non mi va che qualcuno passi e magari si fa strane idee». Perché il 40enne Mario ha deciso che con il crimine non vuole avere più niente a che fare, manco per sbaglio: 18 anni di carcere possono bastare. Oggi vive con la famiglia e può uscire di casa tra le 7.30 e mezzanotte ma non può lasciare la provincia di Ravenna: da un anno è in regime di affidamento, misura alternativa alla detenzione concessagli perché arrivato a metà della pena residua. Da poco si è aggiunta un'ulteriore condanna e così il residuo è salito a sette anni e mezzo: «Prima o poi penso che dovrò tornare al regime di semilibertà, di giorno al lavoro e di notte a dormire in carcere. Per ora non ci penso e vado al lavoro». Mario fa il cuoco in un locale sulla costa. Quando è entrato in carcere per la prima volta? «A 19 anni per una rapina. A undici avevo smesso con la scuola e sono cresciuto in un contesto che si può definire solo con una parola: mafioso. Avevo un padre padrone che a un certo punto ha preso mia madre ed è scappato lasciandomi solo. È stato quasi inevitabile prendere quella strada. La prima volta mi sono fatto quattro anni». È uscito cambiato? «È stata una scuola per tornare a delinquere.
A nessuno là dentro interessava il nostro recupero. Accumulavo rabbia e vivevo 20 ore al giorno chiuso in una cella 4 metri per 4 con altri 12 uomini più grandi e più esperti che progettavano i colpi da fare una volta usciti. Per loro è stato facile convincermi. Tra il 1994 e il 2007 sono stato detenuto in vari carceri d'Italia anche lontano da casa, avrò passato in libertà un anno e mezzo». Che reati? «Furti e rapine, solo quelli ho fatto in vita mia. Banche, poste e gioiellerie in giro per l'Italia, ci organizzavano con i complici, restavamo via di casa qualche giorno e tornavamo. Non ho mai scippato un vecchietto perché mi pareva di fare male ai miei nonni che sono state le uniche figure che mi hanno voluto bene da bambino. E non ho mai toccato la droga». Ha mai avuto un lavoro legale? «Nel 2007 trovai un posto da manovale per una ditta di edilizia e per due-tre anni ho lavorato. Poi è arrivata la crisi, il lavoro non c'era più e io avevo una famiglia da mantenere così sono tornato a fare quello che sapevo fare». Cosa sapeva la sua famiglia di come arrivava il pane in tavola? «Un anno fa mi sono sposato: sto con mia moglie da quando io avevo 18 anni e lei 13. Sapeva tutto e non approvava. Ne ha sopportate tante, me ne rendo conto. Oggi che ho chiuso con quella vita posso dire che l'amore ha trionfato. Abbiamo dei figli che sono grandi, fino a
quando erano piccoli mia moglie raccontava loro che ero via per lavoro oppure quando ero in carcere li vedevo una volta ogni due mesi perché ero distante e cercavamo di dire che era il mio posto di lavoro. Poi sono cresciuti e trovavano da soli il mio nome sul giornale quando mi arrestavano e per loro è stato anche umiliante. L'ultima volta uno dei figli me l'ha proprio detto...». Quando è entrato a Ravenna?
«Nel 2014, ci arrestarono per una tentata rapina alle poste e poi si aggiunsero le accuse di due colpi in gioiellerie e una banca. Quando mi sono trovato dentro a Port’Aurea mi sembrava di essere in collegio e non in carcere...». Quali erano le differenze rispetto alle detenzioni precedenti? «Tutto. Chi aveva mai avuto un colloquio con un educatore al primo giorno di ingresso? Chi mi aveva mai chiesto che cosa mi piaceva fare e che cosa sapevo fare? Al massimo qualche corso di formazione ma poca roba. A Ravenna ho avuto la sensazione che a qualcuno interessasse davvero aiutarmi, ho avuto la percezione di un clima umano. Devo molto alla direttrice che ha sempre dimostrato tutta la sua disponibilità per aiutarci ed è una persona molto presente, ci mette la faccia e si impegna per prima. Quando senti che qualcuno ti sta dando fiducia poi non vuoi provare la vergogna di tradirla e fai del tuo meglio». E nelle sezioni delle celle che clima ha trovato? «Mi rendo conto che arrivare con il mio curriculum di reati in un carcere come quello in cui tutti hanno piccole condanne forse mi ha facilitato l'ingresso perché pensavano chissà cosa di me. E io me ne stavo da parte. Però certe cose all'inizio mi stupivano e non le capivo. Vedevo i carcerati che scherzavano con le guardie, per le mie abitudini chi scherza con una guardia era da considerare un infame».
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PRIMO PIANO / 15 26 luglio-1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
CURIOSITÀ
SE IN CELLA TI ARRIVA UN CAFFÈ CON IL SALE È UN AVVERTIMENTO: CAMBIA COMPORTAMENTO... La tazzina di bevanda nera diventa anche moneta con cui pagare le partite perse a carte o a ping-pong Di seguito un racconto pubblicato sul numero 1 dello scorso dicembre di “Port’Aurea 57”, il neonato trimestrale realizzato all’interno della casa circondariale di Ravenna grazie ai contributi dei detenuti e al coordinamento di due giornaliste de Il Resto del Carlino.
E agli infami cosa succedeva negli altri carceri? «Quando tornavano in cella si prendevano le mazzate. Continuavano a prenderle fino a quando venivano spostati. A Ravenna non è mai successo e ho capito che questo rende più serena la permanenza e migliora la voglia di riabilitarsi. Qualche tempo fa al mare ho incontrato uno degli agenti: ci siamo presi un caffè e mi ha presentato la moglie». Che ricordi ha di Port'Aurea? «In occasione di uno degli eventi organizzati con la partecipazione delle autorità preparammo noi in cucina un buffet per 400 persone. E già quella è stata una bella soddisfazione. Poi mi trovai di fronte il capitano dei carabinieri che mi aveva arrestato e mi disse che voleva vedermi così anche fuori». Come mai il corso di cucina? «A undici anni quando lasciai la scuola mi presero a lavorare in una pasticceria. Mi piaceva e un po' mi sentivo portato». Ha contatti con gente conosciuta in carcere?
«Ho deciso di tagliare tutti i ponti, anche con il coimputato del mio caso. Mi dispiace umanamente ma credo sia meglio così, perché poi se ci troviamo i discorsi finiscono sempre sul passato e io non ci voglio più pensare» Com'è stato il rientro nella società? «Difficile. C'è la crisi che vale per tutti e in più per chi è stato in carcere ci sono i pregiudizi. Ho portato in giro un po' di curriculum, quando mi chiedevano che lavori avevo fatto prima stavo vago ma poi i miei dati li hanno e oggi giorno vanno a vederla la tua fedina penale...». Come ha trovato il posto da cuoco? «Devo ringraziare una delle insegnanti dei corsi di cucina in carcere. Ha messo una buona parola lei e in primavera ho cominciato nella cucina di un bagno al mare. Arrivo in treno fino a Ravenna e poi con il bus, che risparmio qualche euro rispetto alla macchina. Porto a casa uno stipendio e quelli sono soldi lavorati, sono soddisfatto. Sono soddisfatto anche perché domenica scorsa abbiamo servito 130 coperti a pranzo».
Il caffè in carcere non è una cosa semplice, la difficoltà non è farlo, ma in questo luogo il caffè è ricco oltre che di aroma anche di significato. Quando entri in carcere è la prima cosa che ti viene offerta come “benvenuto”, anche se non è il luogo in cui volevi essere. Gli altri carcerati cercano sempre di mettere a loro agio i nuovi giunti. Se arriva un caffè con il sale, difficilmente si tratta di un errore. È un avvertimento vecchio stampo, significa che ti stanno suggerendo il comportamento da tenere con gli altri detenuti, perché in precedenza non ti sei comportato bene, sia in carcere che fuori. Tutto sommato il caffè è un momento di gioco ed è anche usato per saldare amichevolmente i propri “debiti”. Infatti durante le innumerevoli partite a carte, ping-pong, calcio balilla chi perde dovrà fare il caffè per tutti. Quando si perde, la richiesta del caffè può anche diventare, amichevolmente, un comando: chi vince con uno schiacco di dita ti dice “fa’ il caffè!”. E ciò avviene sempre nel momento più assurdo o inaspettato per rendere il pegno ancora più fastidioso. In passato, quando le porte delle celle erano quasi sempre chiuse, capitava che chi era dentro come segno di gratitudine, preparasse il caffè per il “lavorante” che è un detenuto che lavora. Così si beveva assieme e si fumava una sigaretta nell’unico momento di socializzazione della giornata. E per finire non poteva mancare il cosiddetto caffè del “liberante”. Chi veniva scarcerato lo preparava a tutti i suoi amici per l’ultima volta con l’augurio di rivedersi fuori. Dopo aver saputo cosa significa il caffè per noi e come ci accompagna in questa vita di reclusione, la prossima volta che andrete al bar rivolgete un pensiero a noi e bevete un caffè alla nostra salute, e magare cantate come cantava il maestro De Andrè “ma che bell’ò caè, pure in carcereo’ sanno fa’”. Vanni
16 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 26 luglio-1 agosto 2018
LUGO/1
Per l’ex infermiera Poggiali ci sarà un Appello bis In Cassazione annullata l’assoluzione di secondo grado: nuovo processo per la 45enne accusata dell’omicidio di una paziente. In primo grado fu ergastolo
La Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione giunta in Appello – che aveva ribaltato l’ergastolo di primo grado – per la 45enne Daniela Poggiali di Giovecca di Lugo, ex infermiera dell’ospedale Umberto I di Lugo accusata di omicidio volontario aggravato per la morte di una sua paziente 78enne l’8 aprile 2014 poche ore dopo il ricovero nel reparto in cui lavorava. Si celebrerà quindi un Appello bis che dovrà tenere conto delle indicazioni contenute nelle motivazioni della decisione della corte suprema, sui cui tempi di deposito al momento non è possibile fare previsioni. La corte d’assise di Ravenna si era pronunciata nel 2016 infliggendo il massimo della pena alla donna che si era sempre dichiarata innocente. Secondo l’accusa (pm Angela Scorza) quello era un delitto commesso con una iniezione letale di potassio. A muovere la mano dell’infermiera – poi in seguito licenziata dall’Ausl per via di due fotografie trovate sul suo cellulare in cui una collega l’aveva ritratta mentre sorrideva con i pollici alzati accanto a un’altra paziente appena deceduta – sarebbe stata la volontà di punire i pazienti più complicati o quelli con parenti più esigenti. Nel ricorso in appello – difesa dall’avvocato Lorenzo Valgimigli e non più da Stefano Della Valle – Poggiali aveva ottenuto l’assoluzione perché il fatto non sussiste. In buona sostanza una superperizia medica aveva convinto i giudici che non ci fossero elementi sufficienti per sostenere che si fosse trattato di un omicidio e non di una morte naturale per una paziente con un quadro clinico già complicato. Dopo mille giorni di carcere, Poggiali fu scarcerata e la sera stessa andò a ballare con il fidanzato storico che le è sempre rimasto accanto.
LUGO/2 Proroga di sei mesi per le indagini sul caso di Ballardini: da dove arriva il metadone? Per il decesso del 19enne Matteo Ballardini di Lugo – morto il 12 aprile 2017 in un parcheggio per un’overdose da metadone, abbandonato dagli amici con cui aveva trascorso la notte – è stata concessa una proroga di indagini di sei mesi. Al momento sono indagati i quattro giovani tra 22 e 28 anni che erano con lui (due ai domiciliari e due a piede libero), è probabile che l’inchiesta prosegua per tracciare la provenienza del metadone.
ALFONSINE
RIESUMATA LA SALMA DI UN 21ENNE UCCISO NEL 1987 Minguzzi, carabiniere di leva, morì dopo un sequestro. Tre indagati La salma di Pier Paolo Minguzzi, studente universitario e carabiniere di leva di Alfonsine ucciso nel 1987 all’età di 21 anni, è stata riesumata la mattina del 25 luglio. La procura di Ravenna ha affidato alla squadra mobile la riapertura del fascicolo di indagini sulla morte del figlio di una nota famiglia di imprenditori del settore ortofrutticolo, nel tentativo di arrivare ai responsabili del suo sequestro la sera del 21 aprile di 21 anni fa mentre rincasava dopo aver accompagnato la fidanzata e della successiva morte (il corpo del giovane venne rinvenuto nel Po’ di Volano l’1 maggio legato a una grata sradicata da un casolare dove secondo gli inquirenti fu tenuto in ostaggio). Al momento nel registro degli indagati risultano iscritti tre nomi: il 54enne siciliano Orazio Tasca residente a Pavia, il 55enne Angelo Del Dotto di Ascoli Piceno che all’epoca dei fatti era carabiniere ad Alfonsine e il 62enne Alfredo Tarroni, idraulico del paese. Per loro le ipotesi di reato sono di concorso in sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere. Tutti furono coinvolti (con condanne già espiate) in un tentativo di estorsione che pochi mesi prima del sequestro Minguzzi costò la vità a un altro carabiniere. I consulenti incaricati andranno a caccia di tracce di dna che, alla luce delle nuove tecniche di indagine, possano fare chiarezza sulla vicenda.
INFORMAZIONE SANITARIA
FARMACIE COMUNALI
Quando l’intestino colon diventa irritabile... Che fare? Origini, sintomi e cure secondo la dottoressa Alice Bertuzzi Lavagetto della Comunale 5 di Marina La sindrome del colon irritabile è un disturbo di tipo funzionale a carico di quel tratto finale dell’intestino posto prima del retto che prende per l’appunto il nome di colon. Va detto però che, negli ultimi anni, è emerso che possa interessare anche altre parti dell’intestino per cui sarebbe più corretto chiamarlo sindrome dell’intestino irritabile. Si tratta del disturbo intestinale più diffuso nella popolazione occidentale con un’incidenza del 10-20 per cento. A parlarne è la dottoressa Alice Bertuzzi Lavagetto della farmacia Comunale N. 5 di Marina di Ravenna. Quali sono i principali sintomi? «Stipsi o diarrea, generalmente alternate, eventualmente accompagnate da dolori addominali. Poiché i sintomi sono simili a quelli di molte patologie intestinali, la diagnosi viene normalmente condotta per esclusione. Da sottolineare, però, che nel caso della sindrome del colon irritabile i sintomi non dipendono da alterazioni di tipo patologico dell’organo e quindi non si correlano in alcun modo con patologie gravi quali il tumore del colon-retto». Quali sono le possibili origini di un disturbo così frequente? «Numerose sono le ipotesi. In molti casi sembra scatenato o accentuato dallo stress: bisogna infatti tener presente che il colon è fittamente innervato e la sua funzionalità è regolata dal sistema nervoso autonomo. Dal momento che ad esserne colpite sono per il 70 per cento
donne, non si esclude una possibile correlazione con le variazioni ormonali cui il sesso femminile è fisiologicamente più soggetto». Come non confondere questo disturbo con intolleranze alimentari? «In genere prima della diagnosi di sindrome del colon irritabile, è bene effettuare diete prive del/degli elementi sospetti. Si consiglia, per maggior sicurezza, anche l’esecuzione di test specifici in particolare per lattosio e glutine». Come si cura il colon irritabile? «Le cure disponibili sono per lo più di tipo sintomatologico essendo l’origine del disturbo dubbia e probabilmente plurifattoriale. Sebbene si tratti di una sindrome di natura idiopatica, e quindi non totalmente dipendente da fattori esterni, si può comunque trarre vantaggio da modifiche del comportamento alimentare. Certi cibi ricchi di tiramina quali cioccolato, formaggi stagionati e vino o sostanze eccitanti come la caffeina irritano per loro natura l’intestino e ne aumentano la motilità. E va tenuto conto che le sostanze eccitanti hanno la capacità di aumentare lo stato d’ansia e di stress nei soggetti predisposti». È vero che le fibre hanno effetti benefici? «Sì, l’assunzione di fibre quali lo psillio e di un’adeguata quantità d’acqua (almeno 1,5-2 litri al giorno) sono di ausilio nei casi in cui è preponderante la stipsi in quanto le fibre favoriscono la peristalsi aumentando il volume fecale e l’idratazione delle feci mentre la loro capacità di
inglobare acqua le rende utili anche in caso di diarrea; svolgono inoltre un’attività probiotica che favorisce il benessere generale dell’intestino». Altri possibili rimedi? «È emerso che i sintomi della sindrome del colon irritabile siano in parte dovuti a un’aumentata permeabilità della mucosa intestinale, che espone gli strati sottostanti a un contatto non fisiologico con le sostanze irritanti normalmente presenti nell’intestino. Sono quindi stati formulati prodotti contenenti un gruppo di elementi attivi costituiti da resine, polisaccaridi (di solito ottenuti da aloe vera, pianta nota per le sue proprietà lenitive e il suo effetto benefico sul transito gastrointestinale) e polifenoli (generalmente da camomilla e melissa che sono anche spasmolitiche e calmanti) che formano un film protettivo sulla superficie della mucosa proteggendola». a cura di Roberta Bezzi
SOCIETÀ / 17 26 luglio-1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
DISABILI/1 AGENDA EVENTI
Tutti al mare: la prima struttura anche per malati di Sla
Notta rossa al Mare Blu con l’Advs Sabato 28 luglio torna la “Notte Rossa” organizzata da Advs Fidas Ravenna, i Donatori di sangue dell'ospedale, con il patrocinio del Comune di Ravenna, per promuovere la donazione di sangue. Si tratta della quinta edizione dell’evento. Dalle 19 sulla spiaggia del Bagno Mare Blu di Punta Marina Terme, inizia la manifestazione con apericena e spettacoli per grandi e bambini con l’artista “Sughero” e la musica del DJ Yurimaru di Radio Studio Delta. Alle 23, fuochi d’artificio in riva al mare. Durante tutto l'evento sarà presente uno stand di Advs, che distribuirà gadget e fornirà informazioni utili a tutte le persone che vogliono avvicinarsi alla donazione di sangue, di cui ogni estate, quando tanti donatori vanno in vacanza, c’è sempre particolare necessità.
Inaugura il 30 luglio a Punta Marina grazie all’impegno dell’associazione “Insieme a te” e alla storia di Dario Alvisi, recentemente scomparso
Lunedì 30 luglio, alle 19, a Punta Marina Terme, nella zona di spiaggia libera tra il bagno Chicco Beach e il bagno Susanna, si terrà l’inaugurazione della struttura balneare “Tutti al mare nessuno escluso”, con il saluto di Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e di Debora Donati, presidente dell’associazione “Insieme a te” di Faenza, che ha realizzato il progetto, per restituire alle persone malate di Sla o con gravi disabilità la possibilità di fare un bagno in mare, attraverso un accesso facilitato e attrezzato con tutti gli ausili e i supporti necessari. Tutto nasce dalla storia di Dario Alvisi, un faentino di 44 anni, malato di Sla e recentemente scomparso, di Debora e della sua famiglia, sostenuta dall’associazione “Insieme a te”, che hanno voluto portare a compimento il sogno di questa struttura balneare a Punta Marina Terme, perché, come dice Debora Donati, «quando una persona è affetta da Sla sembra tutto impossibile: uscire di casa, andare al mare e figuriamoci fare il bagno. Raggiungere la Puglia come abbiamo fatto noi, dove è presente la prima struttura balneare con queste finalità, poteva sembrare una cosa impossibile, ma per noi era diventato un sogno, un obiettivo che andava raggiunto e che siamo riusciti a trasformare in realtà». Così, dopo cinque anni di lunga malattia, dopo 800 chilometri a bordo di un pulmino, «Dario ha potuto fare il bagno con noi, con la sua famiglia. Finalmente potevamo nuovamente condividere insieme ciò che la ma-
Cena con delitto al museo per beneficenza
Un rendering della struttura che inaugura il 30 luglio
lattia ci aveva portato via negli anni. Anche se può sembrare un semplice bagno, per noi è stato molto di più. Dario poteva farsi accarezzare dall’acqua trovandone anche beneficio e poteva godere della compagnia dei suoi amici. Soprattutto però la cosa più bella è stata che ha potuto sentire in acqua tutta la sua famiglia al completo. Grazie a un “semplice” bagno eravamo di nuovo una famiglia “normale”».
DISABILI/2 Borse di studio e sovvenzioni per gli studenti universitari dell’Emilia-Romagna Borse di studio, alloggi, contributi per la ristorazione e per esperienze di mobilità all’estero, servizi e sostegno economico agli studenti disabili. É aperto il bando per l’assegnazione di servizi e benefici agli studenti universitari dell’Emilia-Romagna per l’anno accademico 2018/2019. La domanda per accedere ai servizi e ai benefici è da presentare esclusivamente on line sul sito di Er.Go, all’indirizzo www.er-go.it, sezione “Servizi on line”. Le scadenze sono differenziate a seconda del beneficio richiesto, e si possono consultare nella guida ai bandi pubblicata sul sito. Le soglie Isee e Ispe per accedere ai benefici per il prossimo anno accademico sono rispettivamente di 23mila e 50mila euro. Le borse di studio hanno un valore che varia da un minimo di 1.097 a un massimo di 5.192 euro annui, sulla base delle condizioni economiche dello studente e della condizione di studente pendolare, fuori sede o in sede. Per gli studenti che frequentano corsi che rilasciano titoli doppi o multipli che trascorrono all’estero presso l’Ateneo partner un periodo pari o superiore a sei mesi, è prevista una borsa di studio internazionale di importo fino a un massimo di 5.495 euro. Alle borse di studio si affiancano altri interventi, quali gli assegni formativi compresi tra 2mila e 4mila euro per favorire l’accesso e la frequenza a Master, corsi di alta formazione e specializzazioneall’estero; gli interventi straordinari, del valore massimo di 2mila euro per studenti in situazione di particolare difficoltà; i contributi per la partecipazione a programmi di mobilità internazionale di importo commisurato al periodo di soggiorno all’estero che vanno a sostegno delle spese di vitto e alloggio; i contributi e servizi per la partecipazione a percorsi di tirocinio formativo post lauream rivolti a studenti fuori sede borsisti nelle residenze Er.GO. Per informazioni ci sono due linee attive tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 16 al numero 051 6436900 risponde l'operatore per le matricole, mentre allo 051 19907580 risponde l'operatore per studenti di anni successivi.
Ora con il progetto “Tutti al mare. Nessuno escluso”, unico in Emilia Romagna, si vuole regalare, a Punta Marina Terme, gli stessi momenti di gioia e normalità vissuti insieme a Dario, a tante famiglie a cui spesso viene tolta ogni speranza. La struttura balneare e l’accesso facilitato al mare rimarranno aperti per tutto il mese di agosto, dalle 9 alle 19. Per ogni informazione si può contattare info@insiemeate.org o telefonare al 324/8255263.
Il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo organizza per venerdì 27 luglio “Eclissi con delitto”, cena nel chiostro delle Cappuccine accompagnata da uno spettacolo interattivo ed enigmi a cura del gruppo teatrale Elica. La serata avrà inizio alle 20.30. Il ricavato dell’iniziativa (cena e spettacolo hanno il costo di 32 euro a persona) sarà devoluto dal Lions Club di Bagnacavallo a favore del service di oncologia pediatrica dell’Ospedale di Rimini, centro specializzato per l’Area Vasta Romagna. Il Museo Civico delle Cappuccine è in via Vittorio Veneto 1/a. Info e prenotazioni (obbligatorie): 0545 280911. centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it.
MILANO MARITTIMA
Inaugurato un chilometro di lungomare: addio alle auto per far spazio a bici e verde La soddisfazione del sindaco Luca Coffari: «Opera attesa da anni, ora è una nuova cartolina della nostra città» Venerdì 20 luglio è stato inaugurato (in ritardo rispetto alla data di maggio inizialmente prevista) il nuovo lungomare ciclopedonale di Milano Marittima, alla presenza del Presidente della Regione Stefano Bonaccini, dell’assessore al Turismo della Regione Andrea Corsini e del sindaco di Cervia Luca Coffari. Per l’occasione è stata scoperta anche una targa in memoria di Antonio “Tonino” Batani, l’imprenditore e albergatore scomparso nel 2015 che aveva riqualificato il tratto tra via Baracca e via Cimarosa. «Il nuovo lungomare – sono le parole del sindaco – è un’opera attesa da anni e ora è diventata una nuova cartolina della città. Verde, luce
e percorsi ciclo pedonali hanno preso il posto di caos, lamiere, polvere e buio, dando un segno importante per il rilancio della località. È un cambiamento importante e necessita di un po’ di tempo di assestamento per cambiare alcune abitudini (il riferimento è alle polemiche per la perdita dei posti auto, ndr), con l’aiuto di tutti potremmo accompagnare i cambiamenti in modo positivo». Soddisfatto anche Danilo Piraccini della Cooperativa Bagnini Cervia. Si tratta di un intervento su un kilometro per 2.300.000 euro, di cui 350mila finanziati dalla Regione Emilia-Romagna. In futuro si interverrà per altri 300 metri tra via Ponchielli e via Boito.
18 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 26 luglio-1 agosto 2018
LO SPETTACOLO
Thioro, quel cappuccetto rosso che fa da ponte tra Africa ed Europa Criticato su testate come Libero o Il Secolo d’Italia per la presunta forzatura ideologica, si tratta di una produzione divertente, coinvolgente che sorprende rileggendo la tradizione di Federica Angelini
Divertente, intelligente, di questi tempi particolarmente rigenerante. Thioro, lo spettacolo prodotto dal Teatro delle Albe insieme ad Accademia Perduta/Romagna e Ker Théâtre Mandiaye N’diaye (la compagnia del Senegal fondata dall’attore africano delle Albe prematuramente scomparso quattro anni fa), sta raccogliendo consensi ovunque, continua a fare il tutto esaurito o quasi a ogni replica in città e nei dintorni. La prossima occasione per vederlo è quella a Lido Adriano il 2 agosto alle 19 per il nuovo festival per ragazzi “Approdi”, al Cisim in una serata senegalese che prevede (su prenotazione al numero 389 6697082) anche una cena. Certo, qualche dubbio potrebbe essere lecito a chi fosse capitato di recente di leggere l’articolo uscito su Liberoquotidiano.it dal “sobrio” titolo “Immigrati, cappuccetto rosso diventa nero: la vergogna della sinistra con l'africano” o quello sul Secolo d’Italia (che cita il precedente) e titola, sempre, per così dire, in maniera misurata: “Cappuccetto rosso è un migrante: follia in un teatro di Milano”. La tesi naturalmente è quella dello stravolgimento culturale, dell’invasione, dell’ideologia “buonista” che va addirittura a toccare la tradizione secolare della sacra fiaba europea. La sensazione è che nessuno di coloro che sostiene questa tesi in realtà abbia visto lo spettacolo, e che non si sia voluta perdere l’occasione per aizzare un po’ di polemica su un tema tanto caldo al momento. La verità è però che le Albe lavorano su questo rapporto Romagna-Senegal da tempi non sospetti e che questo spettacolo andrebbe visto perché è un bellissimo spettacolo per bambini. Poi sì, naturalmente, dato anche il particolare momento storico, oltreché bellissimo diventa anche urgente e particolarmente necessario. Ma chi è Thioro? Un cappuccetto rosso africano, che vive in un piccolissimo villaggio e che deve andare dalla nonna, al di là della savana, per farsi raccontare le storie. Un cappuccetto rosso che in realtà però è vestito come tutti i bambini presenti, che è tutti i bambini presenti. Un gioco teatrale, uno scambio, che coinvolge direttamente il giovane pubblico fin da subito. La tromba di Simone Marzocchi fa da contraltare alle percussioni africane di Adama Gueye e Fallou Diop, attori e musicisti, in un primo incontro ideale tra nord e sud, tra Europa e Africa, che è la cifra fondante dell’intero spettacolo. Thioro lungo la strada incontrerà la terribile iena, Buky, ed è a questo punto che tra il pubblico qualcuno si ritrae o cerca di allontanarsi, perché la paura è tanta. Il rosso che non è nell’abito sarà quello del sangue (diverse letture psicanalitiche hanno visto nel cappuccetto rosso il simbolo della pubertà, del sangue mestruale, qui se possibile il riferimento è ancora più esplicito) lasciato da una ferita al piede di Thioro (che amava camminare scalza) e di cui la iena sarà pronta ad approfittare. Thioro mantiene le caratteristiche portanti di una storia che racconta da secoli, in Europa, un momento di passaggio e crescita, un ammonimento a fare attenzione ai seduttori (e Buky è la personificazione della seduzione, ancora più del lupo, ma anche del gatto e della volpe). La storia dunque resta nei suoi fondamenti, ma
APERITIVI A TEMA Monty Python e musica al Nuovostudio Sarà un incontro sulla comicità dei Monty Python a concludere la serata di aperitivo e musica organizzata dal team di architetti di Nuovostudio. L’appuntamento è per l’1 agosto dalle 19, nello studio di via Berlinguer 54 a Ravenna. «Nuovostudio apre il proprio terrazzo per una serata di aperitivi, musica e comicità – spiegano gli organizzatori –. A partire dalle 19, brinderemo insieme al Podere La Berta accompagnati dalla musica di Dj Della, mentre dalle 21.15 verrà proposta una chiacchierata guidata dal circolo Sogni sui Monty Python nel cinema».
Tra teatro e letture due serate in via Mazzini
I tre interpreti in scena (oltre al pubblico)
cambia nell’ambientazione, in quel cielo d’Africa che accompagna Thioro, nei baobab, negli animali che un meraviglioso griot riesce a fare apparire con il sapiente uso della parola e pochi oggetti di scena. La potenza del racconto si unisce a una fisicità coinvolgente per uno spettacolo che, letteralmente, incanta. Come si possa vedere in questa storia quella di un migrante e non di un bambino che passa all’età adulta attraverso la (comune) metafora del viaggio (foresta o savana che sia) forse si può spiegare solo con quella cecità che ormai non ci fa più distinguere tra individui, situazioni, parole ma fa diventare ogni uomo nero un po-
tenziale profugo, pericoloso portatore di contaminazioni culturali. Ma stiano tranquilli questi severi censori. Cappuccetto rosso, che sia europeo o senegalese, gode di ottima salute e anzi con questo racconto trova una nuova freschezza. Andare al Cisim il 2 agosto per credere. Intanto, sempre nello spazio di viale Parini a Lido Adriano, il 31 luglio per la rassegna “Approdi” andrà in scena l’esito finale del laboratorio estivo della non-scuola, sempre alle 19 (e per chi lo desidera a seguire pic-nic sul prato) mentre il 26 luglio ci sono i burattini (vedi p. 29).
FOLKLORE
BALLI DA OCEANIA, ECUADOR ED EST EUROPA Torna a Russi il Festival Internazionale del Folklore dal 31 luglio (con l’anteprima) al 2 agosto.Tre i continenti da cui provengono i gruppi stranieri invitati a dar vita agli spettacoli che animeranno il grande palco allestito in piazza Farini. Dall’America del Sud, in particolare dall’Ecuador da cui arriva il gruppo “Cuniburo Cultural”; dall’Oceania invece provengono i neozelandesi del gruppo “To Tono a Te Taurapa” (nella foto), infine sarà presente anche un nuovo ensemble russo della città di Azov. Dkisponibile uno stand gastronomico. Programma completo su www.ravennaedintorni.it. Il 31 luglio spettacolo con alcuni degli ospiti stranieri anche a Massa Lombarda in piazza Matteotti.
In occasione della rassegna estiva “Ravenna bella di sera” si anima anche via Mazzini. L’appuntamento è con “RidonDante”, incontri tra cibo, musica e cultura: giovedì 26 dalle 21.30 improvvisazione teatrale a cura di Officina della Musica; venerdì 27 letture dantesche alla libreria Momo, prima per bambini (dalle 17.30), poi in strada a cura di Andrea Treré (dalle 21.30). In entrambe le serate aperitivi speciali con tagliere alla Luna di Pane “Food & Wine”; venerdì dalle 18.15 anche la merenda alla gelateria Il Divino.
L’EVENTO Come guardare l’eclissi di luna
Fervono anche a Ravenna i preparativi per l’eclissi totale di luna di venerdì 27 luglio. Gli esperti dell’associazione Arar del planetario saranno dalle 20 al molo del faro di Marina di Ravenna per offrire un’osservazione gratuita ai partecipanti. A Ravenna, invece, il parco Kirecò offre addirittura la possibilità di campeggiare (affittando pure le tende) nel proprio parco, dando appuntamento agli interessati dalle 19 fino all’alba. A Faenza il Gruppo Astrofili dà invece appuntamento alla postazione osservativa in via Zauli Naldi 2 e fornisce alcuni dettagli: «alle 21.30 inizierà la fase di totalità dell’eclissi, con massimo alle 22.22 e termine della totalità alle 23.13. La fase parziale dell’eclissi terminerà alle 0.19, ma la Luna sarà ancora oscurata dalla penombra della Terra. Col passare dei minuti la Luna uscirà dalla penombra, e l’oscuramento si noterà sempre meno, fino al termine del fenomeno alle ore 1.30. In questa serata si potranno vedere anche i pianeti Venere, Marte, Giove e Saturno. Marte in particolare sarà in opposizione (quindi al massimo del suo splendore) e sarà visibile vicino alla Luna, rendendo unica questa eclissi».
INSERTO SPECIALE ARENE 2018 / I 26 luglio - 1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
Ristorante c on gia rdino
CINEMA
Aperto da lle 7tte fino a ta rda no
D’ESTATE Ravenna, Via Maggiore 7 Tel 0544 212176 • cell 338 3759167 www.ristorantefricando.it
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CUCINA • TABACCHI • CAFFÈ • BOTTEGA
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RAVENNA ROCCA CINEMA
lun. 30 MARIA MADDALENA di Garth Davis mar. 31 ESCOBAR IL FASCINO DEL MALE di Fernando León de Aranoa
AGOSTO Rocca Brancaleone, cell. 331 4709412 (info programmazione, dalle 20 alle 23.30) tel. 0544 37148 (segreteria telefonica 24h su 24). Proiezione unica ore 21.30 in luglio, ore 21.15 in agosto e settembre. Biglietti: intero 6 euro, ridotto 5 euro (tessere web, under 13, over 65), abbonamento 10 ingressi 40 euro. www.roccabrancaleonecinema.com Facebook Rocca Cinema Ravenna
LUGLIO gio. 26 LA FORMA DELL’ACQUA di Guillermo del Toro 4 Premi Oscar 2018 Leone d’Oro Venezia 2017 ven. 27 CHIAMAMI COL TUO NOME di Luca Guadagnino Oscar 2018 Miglior Sceneggiatura non originale sab. 28 IL FILO NASCOSTO di Paul Thomas Anderson Oscar 2018 Migliori Costumi dom. 29 A CASA TUTTI BENE di Gabriele Muccino
mer.
1 COME UN GATTO IN TANGENZIALE di Riccardo Milani gio. 2 LORO 2 di Paolo Sorrentino 4 Nastri d’Argento 2018 ven. 3 CORPO E ANIMA di Ildikò Enyedi sab. 4 MISTERO A CROOKED HOUSE di Gilles Paquet-Brenner Orso d’Oro Berlino 2017 dom. 5 TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI di Martin McDonagh 2 Premi Oscar 2018 4 Golden Globe 2018 lun. 6 WONDER di Stephen Chbosky mar. 7 L’ORA PIÙ BUIA di Joe Wright 2 Premi Oscar 2018 mer. 8 THE GREATEST SHOWMAN di Michael Gracey Golden Globe 2018 Miglior canzone originale
gio.
9 I SEGRETI DI WIND RIVER di Taylor Sheridan Premio Un Certain Regard Cannes 2017 ven. 10 A QUIET PASSION di Terence Davies sab. 11 THE POST di Steven Spielberg dom. 12 ELLA & JOHN THE LEISURE SEEKER di Paolo Virzì lun. 13 DOGMAN (V.M. 14) di Matteo Garrone Premio Miglior Attore Cannes 2018 mar. 14 METTI LA NONNA IN FREEZER di Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi mer. 15 LA CASA SUL MARE di Robert Guédiguian Premio SIGNIS Venezia 2017 gio. 16 RESTA CON ME di Baltasar Kormákur Anteprima nazionale ven. 17 IL FILO NASCOSTO di Paul Thomas Anderson Premio Oscar 2018 Migliori Costumi sab. 18 COME UN GATTO IN TANGENZIALE di Riccardo Milani
dom. 19 LA FORMA DELL’ACQUA di Guillermo del Toro 4 Premi Oscar 2018 Leone d’Oro Venezia 2017 lun. 20 TUTTI IN PIEDI di Franck Dubosc Anteprima nazionale mar. 21 LADY BIRD di Greta Gerwig 5 Nomination Oscar 2018 2 Golden Globe mer. 22 IL MAESTRO DI VIOLINO di Sérgio Machado Anteprima nazionale
gio. 23 CAMPEONES di Javier Fesser Ant. nazionale
II / SPECIALE ARENE 2018 RAVENNA&DINTORNI 26 luglio - 1 agosto 2018
ven. 24 UN MARITO A METÀ di Alexandra Leclère Anteprima nazionale sab. 25 DON’T WORRY di Gus Van Sant Anteprima nazionale dom. 26 CHIAMAMI COL TUO NOME di Luca Guadagnino Premio Oscar 2018 Miglior Sceneggiatura non originale lun. 27 LA RAGAZZA NELLA NEBBIA di Donato Carrisi David di Donatello 2018 Miglior regista esordiente mar. 28 L’UOMO DI NEVE di Tomas Alfredson mer. 29 IL TUTTOFARE di Valerio Attanasio gio. 30 THE HAPPY PRINCE di Rupert Everett ven. 31 MADE IN ITALY di Luciano Ligabue
SETTEMBRE sab.
1 TONYA di Craig Gillespie Premio Oscar 2018 Miglior attrice non protagonista dom. 2 DUNKIRK di Christopher Nolan 2 Premi Oscar 2018 lun. 3 NICO, 1988 di Susanna Nicchiarelli 4 David di Donatello 2018 mar. 4 INVITO AL MATRIMONIO di Annemarie Jacir
BAGNACAVALLO ARENA DELLE CAPPUCCINE via Berti 6, cell. 329 2054014. Proiezione unica ore 21.30. Biglietti: intero 6 euro, ridotto 5 euro, abbonamento 10 ingressi 40 euro. www.arenabagnacavallo.it
LUGLIO gio. 26 L’ISOLA DEI CANI di Wes Anderson ven. 27 LA MÉLODIE di Rachid Hami
sab. 28 ABRACADABRA di Pablo Berger dom. 29 WONDER di Stephen Chbosky lun. 30 WONDER di Stephen Chbosky mar. 31 LAZZARO FELICE di Alice Rohrwacher
AGOSTO mer.
1 LAZZARO FELICE di Alice Rohrwacher gio. 2 THE SQUARE di Ruben Östlund ven. 3 L’INSULTO di Ziad Doueiri sab. 4 UNA DONNA FANTASTICA di Sebastian Lelio dom. 5 ELLA & JOHN THE LEISURE SEEKER di Paolo Virzì lun. 6 ELLA & JOHN THE LEISURE SEEKER di Paolo Virzì mar. 7 MONTPARNASSE FEMMINILE SINGOLARE di Léonor Séraille mer. 8 MONTPARNASSE FEMMINILE SINGOLARE di Léonor Séraille gio. 9 IL SACRIFICIO DEL CERVO SACRO di Yorgos Lanthimos
ven. 10 WAJIB INVITO AL MATRIMONIO di Annemarie Jacir sab. 11 50 PRIMAVERE di Blandine Lenoir dom. 12 DUE SOTTO IL BURQA di Sou Abadi lun. 13 DUE SOTTO IL BURQA di Sou Abadi mar. 14 LA CASA SUL MARE di Robert Guédiguian mer. 15 LA CASA SUL MARE di Robert Guédiguian gio. 16 A CIAMBRA di Jonas Carpignano ven. 17 IO SONO TEMPESTA di Daniele Luchetti sab. 18 IO SONO TEMPESTA di Daniele Luchetti dom. 19 AMORI CHE NON SANNO STARE AL MONDO di Francesca Comencini lun. 20 AMORI CHE NON SANNO STARE AL MONDO di Francesca Comencini mar. 21 A BEAUTIFUL DAY di Lynne Ramsay mer. 22 A BEAUTIFUL DAY di Lynne Ramsay gio. 23 L’ORDINE DELLE COSE di Andrea Segre ven. 24 CONTROMANO di Antonio Albanese sab. 25 CONTROMANO di Antonio Albanese
Lavoriamo ogni giorno al tuo fianco con prodotti e servizi per l’industria 48122 Ravenna Via Pag 81 Tel. +39 0544 591681 info@3btechnology.it www.3btechnology.it
SPECIALE ARENE 2018 / III 26 luglio - 1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
dom. 26 I SEGRETI DI WIND RIVER di Taylor Sheridan Premio Un Certain Regard Cannes 2017 lun. 27 I SEGRETI DI WIND RIVER di Taylor Sheridan Premio Un Certain Regard Cannes 2017 mar. 28 THE SILENT MAN di Peter Landesman mer. 29 THE SILENT MAN di Peter Landesman gio. 30 END OF JUSTICE NESSUNO È INNOCENTE di Dan Gilroy ven. 31 END OF JUSTICE NESSUNO È INNOCENTE di Dan Gilroy
MASSA LOMBARDA ARENA IN MASSA
ven.
sab.
3 AMMORE E MALAVITA di Manetti Bros 4 DOGMAN (V.M. 14) di Matteo Garrone Premio Miglior Attore Cannes 2018
Museo della Frutticoltura, via Amendola 40, cell. 345 9520012. Proiezione unica ore 21.15. Biglietti: intero 5 euro, ridotto 4,50 euro, soci BCC Ravennate Forlivese & Imolese 4 euro. Cena&Cinema 12 euro, ristoranti convenzionati: La Casa delle Rondini, Sul Bacino Ristorante, Ristorante Pizzeria Ellepi (per usufruire del pacchetto Cena&Cinema è obbligatoria la prenotazione). www.cinemaincentro.com
LUGLIO gio. 26 LORO 2 di Paolo Sorrentino 4 Nastri d’Argento 2018 ven. 27 LORO 2 di Paolo Sorrentino 4 Nastri d’Argento 2018 sab. 28 LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE di Woody Allen dom. 29 LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE di Woody Allen
AGOSTO gio.
2 AMMORE E MALAVITA di Manetti Bros
dom. 5 DOGMAN (V.M. 14) di Matteo Garrone Premio Miglior Attore Cannes 2018 gio. 9 LA FORMA DELL’ACQUA di Guillermo del Toro 4 Premi Oscar 2018 Leone d’Oro Venezia 2017
ven. 10 LA FORMA DELL’ACQUA di Guillermo del Toro 4 Premi Oscar 2018 Leone d’Oro Venezia 2017 sab. 11 L’ORA PIÙ BUIA di Joe Wright 2 Premi Oscar 2018 dom. 12 L’ORA PIÙ BUIA di Joe Wright 2 Premi Oscar 2018 mar. 14 TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI di Martin McDonagh 2 Premi Oscar 2018 4 Golden Globe 2018 mer. 15 TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI di Martin McDonagh 2 Premi Oscar 2018 4 Golden Globe 2018 gio. 16 NAPOLI VELATA di Ferzan Ozpetek 2 David di Donatello 2018 ven. 17 NAPOLI VELATA di Ferzan Ozpetek 2 David di Donatello 2018 sab. 18 COCO di Lee Unkrich, Adrian Molina dom. 19 COCO di Lee Unkrich, Adrian Molina
Ravenna, viale Farini 60 - tel. 0544 35538 La Stazione del Gelato
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IV / SPECIALE ARENE 2018 RAVENNA&DINTORNI 26 luglio - 1 agosto 2018
FAENZA
mar. 31 MEKTOUB, MY LOVE di Abdellatif Kechiche
AGOSTO
ARENA BORGHESI viale Stradone 4, tel. 0546 663568. Proiezione unica ore 21.30 in luglio, ore 21.15 in agosto, ore 21 in settembre. Biglietti: intero 5,50 euro, ridotto 5 euro (over 65, under 12, soci ARCI, tessera Rete Bibliotecaria di Romagna, soci BCC, convenzioni), soci Cineclub 4 euro. La proiezione di tutti i film, eccettuati i classici in pellicola 35mm, avverrà senza intervallo. www.cineclubilraggioverde.it Facebook Arena Borghesi Cinema Cineclub Il Raggio Verde
LUGLIO gio. 26 UNA QUESTIONE PRIVATA di Paolo Taviani, Vittorio Taviani ven. 27 GLI SDRAIATI di Francesca Archibugi sab. 28 SOLO A STAR WARS STORY di Ron Howard dom. 29 READY PLAYER ONE di Steven Spielberg lun. 30 MONTY PYTHON IL SENSO DELLA VITA di Terry Jones Proiezione in versione originale con sottotitoli in italiano Ingresso gratuito
mer.
1 LA STANZA DELLE MERAVIGLIE di Todd Haynes gio. 2 TUO SIMON di Greg Berlanti ven. 3 L’ATELIER di Laurent Cantet sab. 4 SMETTO QUANDO VOGLIO AD HONOREM di Sydney Sibilia dom. 5 L’ISOLA DEI CANI di Wes Anderson lun. 6 MORTO STALIN, SE NE FA UN ALTRO di Armando Iannucci mar. 7 IL PRIGIONIERO COREANO di Kim Ki-duk mer. 8 MY GENERATION di David Batty gio. 9 IL COLORE NASCOSTO DELLE COSE di Silvio Soldini ven. 10 THE POST di Steven Spielberg 2 nomination Oscar 2018 sab. 11 LAZZARO FELICE di Alice Rohrwacher dom. 12 LA FORMA DELL’ACQUA di Guillermo del Toro 4 Premi Oscar 2018 Leone d’Oro Venezia 2017 lun. 13 50 PRIMAVERE di Blandine Lenoir
mar. 14 PARIGI A PIEDI NUDI di Dominique Abel, Fiona Gordon mer. 15 ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS di Kenneth Branagh gio. 16 A QUIET PASSION di Terence Davies ven. 17 TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI di Martin McDonagh 2 Premi Oscar 2018 4 Golden Globe 2018 sab. 18 TONYA di Craig Gillespie Premio Oscar 2018 Miglior attrice non protagonista dom. 19 COME UN GATTO IN TANGENZIALE di Riccardo Milani lun. 20 IL SACRIFICIO DEL CERVO SACRO di Yorgos Lanthimos mar. 21 THE CONSTITUTION DUE INSOLITE STORIE D’AMORE di Rajko Grlic Proiezione in versione originale con sottotitoli in italiano mer. 22 THE GREATEST SHOWMAN di Michael Gracey Proiezione in versione originale con sottotitoli in italiano Golden Globe 2018 Miglior canzone originale gio. 23 BIG SICK di Michael Showalter
ven. 24 A BEAUTIFUL DAY di Lynne Ramsay sab. 25 UN SOGNO CHIAMATO FLORIDA di Sean Baker dom. 26 DOGMAN (V.M. 14) di Matteo Garrone Premio Miglior Attore Cannes 2018 lun. 27 UNSANE di Fatih Akin mar. 28 OLTRE LA NOTTE di Peter Landesman mer. 29 THE PARTY di Sally Potter gio. 30 BLUE KIDS di Andrea Tagliaferri Ospite il regista ven. 31 LA LUCIDA FOLLIA DI MARCO FERRERI di Selma Dell’Olio Ospite l’attrice Andréa Ferréol
SETTEMBRE sab.
1 LA GRANDE ABBUFFATA di Marco Ferreri Ospite l’attrice Andréa Ferréol dom. 2 VISAGES, VILLAGES di JR, Agnès Varda Proiezione in versione originale con sottotitoli in italiano lun. 3 WAJIB INVITO AL MATRIMONIO di Annemarie Jacir mar. 4 THE DISASTER ARTIST di James Franco mer. 5 L’INSULTO di Ziad Doueiri
VIAGGI / 19 26 luglio-1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
DIARIO DI BORDO
Partito da Ravenna nel 2013, il giro del mondo in bicicletta è arrivato in Africa Ultimo continente per il MaGio Bike Tour: lasciato il Brasile, i fratelli Gondolini sui pedali a Cape Town
Il 21 luglio Francesco e Giovanni Gondolini sono volati dal Brasile a Cape Town, in Sudafrica, mettendo piede così nell’ultimo continente rimasto per completare il giro del mondo in bicicletta, ribattezzato su queste pagine (e sui loro canali social) MaGio Bike Tour. Partito nel febbraio 2013 da Ravenna insieme all’amico Marco Meini (che poi ha abbandonato il viaggio per amore un paio d’anni fa, mettendo su famiglia in Canada), Giovanni ha raggiunto a inizio 2018 il fratello Francesco (che a sua volta si era aggregato ormai quasi un anno e mezzo fa) in Sudamerica dopo la pausa forzata di circa tre mesi per la frattura del tendine d’Achille: ora i due sono pronti a risalire l’Africa per poi tornare a Ravenna presumibilmente nel 2019. In questa pagina alcune riflessioni di Francesco sui ciclisti che incrociano per strada e di Giovanni sul Brasile, loro ultima tappa americana, dove – dicono – hanno pure potuto gioire per l’eliminazione della non proprio simpaticissima Nazionale verdeoro ai mondiali di calcio (altro materiale sarà pubblicato su ravennaedintorni.it).
Nel Brasile della disparità sociale c’è diffidenza verso lo straniero Ma poi ci hanno aperto il loro cuore... Nel ventunesimo secolo viaggiare è facile e alla portata di tutti. Online si prenota qualsiasi cosa fino a pianificare la vacanza al minimo dettaglio. In questi anni però ho preferito tracciare una rotta su una mappa di carta e affidarmi al caso. Mi continua a piacere l'idea di entrare in una piazza di una città sconosciuta e vedere le reazioni della gente davanti allo straniero. Mi siedo in una panchina con la bici a fianco e mentre mangio un panino aspetto che succeda qualcosa. Potrei definirlo il mio test sull’ospitalità di un popolo. In alcune nazioni venivo benevolmente accerchiato, in altre ignorato, a volte osservato a distanza con curiosità, poche volte con sospetto, quasi sempre con una normale diffidenza. Ora mi trovo nel Brasile del Sud e questo gioco mi ha mostrato un paese non così aperto come mi aspettavo. La generale insicurezza in cui versa, colpa di una disparità sociale notevole e percepibile ovunque, fa sì che il brasiliano non apra facilmente le porte di casa a uno sconosciuto. Io però avendo bisogno della loro protezione notturna e desideroso di rompere le barriere, li ho aiutati o potrei dire li ho indotti all'ospitalità. Trovandomi in zone non proprio tranquille ho spesso chiesto di poter montare la tenda nei loro giardini. Il loro iniziale rifiuto si trasformava presto in un ponderato assenso trovando nei nostri sguardi una innocenza palese. Puntualmente nel giro di pochi minuti si lasciavano andare aprendo a pieni battenti le entrate del loro cuore e della loro dimora. Oltre al giardino quindi mi offrivano un letto, una cena e una birra. Io ricambiavo con alcune storie in quella lingua post latina tra il portoghese lo spagnolo e l'italiano. Così con un piccolo aiuto anche il Brasile ha superato il mio test sull'ospitalità, tuttavia continuo a pensare che in principio sia sempre meglio fidarsi anziché diffidare... Giovanni Gondolini
Qui sopra Giovanni Gondolini in spiaggia; in basso il fratello Francesco accampato in Brasile, in alto i due alle Cascate dell'Iguazú Su www.ravennaedintorni.it la gallery completa
«Dai “tennisti” svizzeri agli “zingari” argentini Chissà come si gustano gli spaghetti i ciclisti che incrociamo per strada...» I motociclisti che incrociamo per strada ci salutano alzando solo due dita, senza lasciare la presa del manubrio. Noi a volte per scherzo rispondiamo allo stesso modo, e commentiamo con i classici «Ah facile così! Quelli la sera gli spaghetti non se li gustano mica come noi...». Poi incontriamo i ciclisti svizzeri. Sempre puliti, impeccabili, bici super costose e giubbottini catarinfrangenti. Sembrano dei tennisti. Ci guardiamo e bisbigliamo tra i denti un «Eh, fighetti! Quelli non sanno neanche che sapore hanno gli spaghetti in bianco...». Se invece nel gruppetto di tennisti in bici c'è anche una bella ragazza bisbigliamo solo un «Eh...». Poi conosciamo i ciclisti argentini. Invece delle borse impermeabili, nei portapacchi hanno dei bidoni di plastica. Un uruguayo addirittura aveva montato due borse del computer. Son tutti sgangherati, con bici improbabili per un vero cicloturista. Ci guardiamo sorridendo e ci scappa un «Ma che zingari! Quelli non hanno neanche una scatoletta di tonno da aggiungere agli spaghetti...». Per non parlare dei ciclisti che vanno ai raduni della Famiglia Arcobaleno. Quelli viaggiano senza soldi. Per scelta. «Fricchettoni! Non hanno neanche gli occhi per piangere. Altro che spaghetti...». Una volta trovammo un italiano che voleva andare da Santiago del Cile fino in Patagonia con una specie di mosquito, una bici cinese con un motorino montato sopra. E noi pensiamo «sì, ma deciditi! Questo mangia gli spaghetti con sopra le polpette...». Addirittura conosciamo per strada due cechi che giravano il Sudamerica con dei monopattini. Ma perché, se hanno inventato la catena e i pedali? Quelli son più matti di noi. «Ma guarda che pirla! Questi per farla complicata gli spaghetti se li mangiano crudi...». Va a finire che c'hanno ragione i motociclisti, che penseranno di noi «Ma perché, se hanno inventato il motore?». O forse no. O forse fanno bene gli argentini. Va a finire che hanno ragione tutti. E allora buon viaggio a chiunque parta, comunque parta! Francesco Gondolini
20 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 26 luglio-1 agosto 2018
VOLLEY
Porto Robur Costa, una stagione in salita Ma nel campionato più bello del mondo Presentata la nuova Superlega: tornano le retrocessioni e i ravennati dovranno lottare per la salvezza Il nuovo tecnico Graziosi: «Sarà uno stimolo in più: voleremo basso cercando di far cambiare idea a tanta gente...» di Vincenzo Benini
Con la pubblicazione del calendario da parte della Legavolley, è di fatto cominciata la stagione 2018-19 di pallavolo, che vedrà nella Superlega la partecipazione del Porto Robur Costa Ravenna. Si prevede un campionato in salita per i ravennati, che non dovranno specchiarsi sugli ottimi risultati dello scorso torneo, con il culmine raggiunto con la partecipazione ai playoff e la vittoria della Challenge Cup. Da quest’anno, infatti, tornano le retrocessioni (saranno due), mentre il livello della competizione si è alzato in maniera ulteriore (vedi box nella pagina a fianco). L’assaggio di Superlega, inoltre, sarà davvero duro, con Saitta e compagni che debutteranno il 14 ottobre al Pala De André contro Milano, per poi sfidare le corazzate Civitanova (in trasferta) e Modena (in casa), chiudendo questo piccolo tour de force a Monza, contro i brianzoli del tecnico Soli e degli ex Orduna e Buchegger. «L’avvio è duro – inizia il tecnico Gianluca Graziosi – ma sono contento di giocare subito in casa, in quanto sono sicuro che verremo spinti dall’entusiasmo del nostro pubblico. Certe squadre, oltretutto, è meglio affrontarle prima possibile: magari non sono ancora al top e quindi si può provare a raggranellare qualche punto, sorprendendole. Seguirà un mese di novembre fondamentale, con tante partite ravvicinate e importanti scontri diretti (Vibo, Castellana e Latina a Ravenna, trasferta a Sora, ndr), che diranno molto sul nostro cammino». L’esperto tecnico marchigiano classe ’65, all’esordio sulla panchina di una formazione della massima serie e reduce della medaglia d’oro alla guida della nazionale B ai Giochi del Mediterraneo, non nasconde la sua soddisfazione sull’organico a sua disposizione. «È la squadra che piace a me, formata da tutti i ragazzi italiani più interessanti dalle annate che vanno dal ’95 al ’99, da Raffaelli ad Argenta, pas-
Il direttore generale della Porto Robur Costa, Marco Bonitta, premiato alla presentazione dei calendari della serie A per la vittoria dell’ultima Challenge Cup
PORTO ROBUR COSTA • L’ORGANICO N. 1 2 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
Cognome e Nome RUSSO Roberto RYCHLICKY Kamil DI TOMMASO Simone POGLAJEN Cristian Gabriel RAFFAELLI Giacomo SAITTA Davide VEHREES Pieter GOI Riccardo ARGENTA Andrea ELIA Alberto SMIDL Matej MARCHINI Stefano LAVIA Daniele
sando per Lavia e Russo. Per quanto riguarda i giovani, i dirigenti hanno preso il meglio, formando un bel mix con gli elementi più esperti». Graziosi non si fa spaventare dalle griglie di partenza degli addetti ai lavori, che posizionano il Porto Robur Costa all’ultima fila. «Questo, anzi, è un stimolo in più per noi. Si comincerà volando basso, con l’intenzione di far cambiare idea a tanta gente. Non dimentichiamo però che il nostro obiettivo sarà la salvezza, visto che due squadre scenderanno in A2. Anche noi non sappiamo dove possiamo arrivare:
Naz. ITA LUX ITA ARG ITA ITA BEL ITA ITA ITA CEC ITA ITA
Ruolo Centrale Schiacciatore Palleggiatore Schiacciatore Schiacciatore Palleggiatore Centrale Libero Opposto Centrale Opposto Libero/Schiacc. Schiacciatore
Data di nascita 23/02/1997 01/11/1996 12/05/1982 14/07/1989 07/02/1995 23/06/1989 08/12/1989 24/08/1992 01/06/1996 12/08/1985 25/02/1997 14/01/1997 04/11/1999
Alt.(cm) 205 204 176 195 194 190 205 174 205 205 205 180 195
magari, durante il cammino, si potrà alzare l’asticella». Una spinta ulteriore proviene dal livello della Superlega, più che mai presentata come serie più bella al mondo. «Sono sbarcati in Italia tantissimi campioni, rendendo ancora più competitivo il nostro campionato. È aumentato il gap esistente tra le cosiddette “big” e il resto delle partecipanti, ma questo non deve spaventarci. Anzi, ci deve dare una carica ancora maggiore quando affronteremo simili avversari». Il primo appuntamento è quindi per Ferragosto e dintor-
SPORT / 21 26 luglio-1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
La griglia di partenza: Ravenna in lotta per la salvezza con Vibo Valentia, Castellana Grotte, Latina e Sora
Due dei volti nuovi del Porto Robur Costa: sopra il 22enne opposto scaligero Andrea Argenta; sotto il centrale belga Pieter Verhees
ni, quando comincerà la preparazione. «Inizieremo a conoscerci dal 16 agosto, poi attorno al 20 conto di avere gran parte della squadra a disposizione. C’è il punto interrogativo rappresentato da Russo, che al momento è convocato in nazionale, mentre Poglajen e Verhees parteciperanno al Mondiale e Rychlicky alle qualificazioni europee. A fine settembre sarà obbligatorio essere a buon punto – termina Graziosi – in quanto dal 14 ottobre non si potrà di certo scherzare».
Tornata nella massima serie nel 2011, Ravenna disputa la sua ottava stagione di fila in Superlega. Per la prima volta, però, dovrà superare il duro scoglio delle retrocessioni: la Legavolley, infatti, ha deciso di tornare all’antico, prevedendo la discesa in A2 di due formazioni. Come ormai vuole la tradizione, secondo gli addetti ai lavori il Porto Robur Costa è nelle ultime fila della griglia di partenza e dovrà quindi lottare per conquistare la salvezza. Anche alla vigilia dello scorso torneo si era nella stessa situazione, ma i giallorossi hanno dimostrato fin da subito di poter ambire a posizioni migliori. Orduna e compagni hanno raggiunto alla fine della regular season un sorprendente quanto meritato ottavo posto, che è valso la partecipazione ai playoff, dove nei quarti si sono tolti anche la soddisfazione di battere i futuri tricolori di Perugia. Queste le fasce di merito In lotta per lo scudetto Il ruolo di grande favorita non può che andare a Perugia, reduce da un magnifico “triplete” e oltretutto rinforzato dall’arrivo del più forte giocatore al mondo, lo schiacciatore Leon, che sarà affiancato a posto 4 da Lanza. La contendente più accreditata sarà Civitanova, rinforzata dal triplo colpo di mercato Bruno-Leal-Simon, mentre un gradino sotto si trovano Modena, che riporta su una panchina italiana Velasco e si affida allo “Zar” Zaytsev, e la solita Trento, rinforzata da Russell, Grebennikov e Lisinac. Le outsider Il ruolo di prima “incomoda” per tradizione tocca a Verona, da qualche anno la più seria accreditata a entrare nel lotto delle migliori quattro, ma sono state costruite per stupire anche Milano, Monza (che fa leva sul tecnico ex Bunge Soli e sulla diagonale formata da Orduna e Buchegger) e soprattutto l’ambiziosa matricola Siena, spinta da grande entusiasmo. Non dovrebbe incontrare problemi a raggiungere una comoda salvezza Padova, che riporta in Italia il portoricano Torres e che punta al ruolo di “guastafeste” nella lotta per i playoff. In lotta per la salvezza L’ultimo gruppetto riguarda le formazioni in lotta per restare in Superlega e comprende un quartetto di partecipanti tutte sullo stesso piano: si parte da Vibo Valentia (da vedere la scommessa Al Hachadi) e si arriva a Castellana Grotte (che punta sull’ex Cmc Renan), passando per Latina (che va sull’usato sicuro Parodi) e, appunto, Ravenna. In fondo al gruppo c’è Sora, che dovrà aggrapparsi al bomber Petkovic per conquistare una salvezza che sarebbe “miracolosa”. (vi.be.)
SANITARIA ORTOPEDIA
L’ANNIVERSARIO
A RAVENNA SI CELEBRA UN SECOLO DI PALLAVOLO Primi eventi per ricordare l’arrivo degli americani a Porto Corsini Narra la storia che la mattina del 24 luglio 1918 giunse a Ravenna, proveniente dalla Francia, un convoglio ferroviario con una numerosa pattuglia di americani - ufficiali, sottufficiali e marinai - pronti ad aiutare gli italiani e i loro alleati nella fase conclusiva della Prima Guerra Mondiale e che il giorno seguente la base idrovolanti di Porto Corsini divenne sede della U.S. Naval Air Station, la prima ed unica unità operativa dell’Aviazione di Marina statunitense in Italia in quel conflitto. In quel viaggio verso la Romagna, gli americani, tra il materiale di cui erano dotati, avevano anche reti e palloni da pallavolo, sport che avevano inventato nel 1895. Cent’anni dopo, proprio in coincidenza con quell’arrivo, il comitato territoriale Fipav di Ravenna, in compartecipazione con il Comune di Ravenna, lancia il primo di una lunga serie di eventi (fino a dicembre) per celebrare quell’avvenimento che di fatto ha gettato il seme per far diventare Ravenna la culla della pallavolo italiana. Il primo è in programma giovedì 26 luglio, alle 21, al bagno Obelix di Marina di Ravenna, con la presentazione del libro dello storico dello sport Daniele Serapiglia intitolato “Uno sport per tutti, storia sociale della pallavolo italiana”. Si parlerà a ruota libera di pallavolo, di imprese, di partite epiche attraverso le testimonianze di campioni, allenatori e dirigenti. Il giorno dopo, venerdì 27 luglio, al bagno Pelo di Punta Marina si disputerà la prima di tre tappe di un circuito giovanile di beach volley, riservato alle categorie Under 16 e Under 19 maschile e femminile.
INFOPROM
Scopri come curare le tue gambe in estate... a cura di Elena Tazzari Anche in estate è bene prendersi cura delle proprie gambe. Indossando le giuste calze, con la compressione più adatta alle proprie esigenze. Alla Sanitaria Ortopedia di Elena Tazzari a Bagnacavallo, è possibile trovare un’ampia varietà di prodotti Modasana alla moda eleganti e morbidi con compressioni da 8 a 46 mmhg. Tessuti che si indossano come normali collant che coniugano perfettamente il benessere e la comodità per le gambe. Non solo le solo le calze rigide e spesse sono efficaci. Quello che conta nella cura della patologia venosa, è la classe di compressione di appartenenza della compressione graduata. Se la compressione si ottiene con un tessuto morbido, elegante, elastico e sottile, sicuramente l’aspetto e il comfort delle gambe migliorerà. Rendendo più agevole la vita di tutti i giorni. La cosa più importante è la compressione al di là del tessuto impiegato. La soluzione ai problemi di gambe
sono le calze a compressione graduata che potrete trovare in Sanitaria in tantissimi formati dal gambaletto alla calza autoreggente, al collant da 8 mmhg fino a 46 mmhg. La novità per l’estate è l’assortimento nella punta aperta realizzata con una innovativa tecnologia che permette una perfetta vestibilità, mantenendo il collant perfettamente posizionato. La punta aperta garantisce una maggiore freschezza e un piacevole benessere ai piedi e alle gambe anche nei mesi più caldi rendendo l'utilizzo delle calze più confortevole. Particolarmente indicato per le donne che manifestano una rilevante sensibilità o malformazioni alle dita. Elena Tazzari vi aspetta alla Sanitaria Ortopedia di via Matteotti 22 Bagnacavallo (RA), apertura dal lunedì al sabato ore 8.30-12.30 e 15.30-19, Info: tel. 0545 60641 Facebook Sanitaria Ortopedia ww.sanitariaortopediatazzari.com
22/ CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 26 luglio-1 agosto 2018
VISIBILI E INVISIBILI
CARTOLINE DA RAVENNA
Il senso della vita secondo i Monty Python e qualche (altro) gioiello nelle arene estive
Ricami per Sant’Apollinare
di Francesco Della Torre
mittente Giovanni Gardini
carriere soliste nel campo della recitazione e della I classici di R&D: Monty Python – Il senso della regia, e in quest'ultima è difficile non ricordare la carvita (di Terry Jones, 1983) riera folgorante dell'unico americano del gruppo, Essere profeti in patria è difficile (ma loro ci sono riuTerry Gilliam, grazie a film come Paura e delirio a Las sciti), mentre in Italia è quasi impossibile. I Monty Vegas, L'esercito delle dodici scimmie, Python erano un sestetto comicoLa leggenda del re Pescatore e Brazil. ma-non-solo inglese, che ha lavoraCi sono altri film targati Python, to insieme da fine anni sessanta al dove figura più di un elemento del 1983, quando hanno presentato gruppo, anche nelle vesti di autore: questo mitico film a episodi che il più noto resta Un pesce di nome valse loro il Gran Premio della Wanda dove agli esplosivi Kevin Giuria al Festival di Cannes, mica Kline e Jamie Lee Curtis, si affiancapoco. Il loro quarto e ultimo film no proprio gli storici membri John insieme vedeva, come i precedenti, Clesse e Michael Palin. Ci sarebbe l'impiego del sestetto in tutti i ruoli tanto da dire e mercoledì 1 agosto principali del film (regia compresa) nella sede di Nuovostudio (vedi p. facendo ricorso a travestimenti nel 18) vi parlerò di loro che tanto mi caso di personaggi femminili; la hanno scaldato il cuore e portato struttura a episodi ricalca fedeltanti sorrisi. Nel frattempo questo mente la loro storia artistica costifilm ve lo potrete godere lunedì 30 tuita principalmente da sketches all'Arena Borghesi, in lingua origiche avevano, tra le altre, la caratteLa locandina originale nale sottotitolato e per giunta graristica di non possedere quasi mai la de Il senso della vita tuitamente. Cosa volere di più? battuta finale. Venerati in Inghilterra come oggetto di culto, Arene, settimana dal 26 luglio al 1 agosto irriverenti e dissacranti, in Italia, “grazie” al loro rapMartedì 31 Cinema Divino ci propone una cantina porto con la religione, hanno avuto alcuni problemi interessante Tenuta Uccellina, che nella sua location di distribuzione (il loro terzo film, Brian di Nazareth oltre che alla visita in vigna trasmetterà il buonissidel 1979 da noi è uscito a fine anni ottanta), ma sono mo biopic Tonya, che parla della pattinatrice accusaentrati ugualmente e inconsciamente nell'immagita di aver istigato un'aggressione a una collega. Due nario collettivo anche grazie ad alcune trovate e chicche a Bagnacavallo: la commedia grottesca alcuni omaggi: per esempio la parola SPAM che si Abracadabra il 28 e il premiato e fortunato (ma poco usa in linguaggio informatico, è una loro vecchia visto) Lazzaro felice di Alice Rohrwacher nei due giorinvenzione che col mondo dei computer non c'entrani successivi (il 29 è anche all'Arena del Sole di Lido va nulla. Il senso della vita parla proprio delle fasi deldi Classe). E se questa settimana la Rocca di Ravenna l'esistenza dalla nascita alla morte e lo fa con il loro è alle prese con le figure mistiche, quali Maria consueto stile che porta sempre a sorridere e a sorMaddalena (il 30) ed Escobar (il 31), l'Arena Borghesi prendersi, anche se difficilmente vi farà rovesciare si rivolge ai cinefili perché oltre ai Monty Python prodal divano. Sentirete anche molte canzoni e animapone il poco visto e osannatissimo dalla critica canto zioni, ovviamente realizzate da loro, veri e propri d'amore (libero) Mektoub, My Love – Canto uno delmarchi di fabbrica del gruppo. Il film è preceduto da l'amatissimo (dalla critica) regista franco-tunisino un cortometraggio, The Crimson Permanent Abdellatif Kechiche. E l'Arena del Sole, infine si traAssurance, leggermente sfilato dal resto del film, ma veste d'autore, con L'isola del cani, film d'animazione intelligente e irresistibile. Dopo lo scioglimento i di Wes Anderson. Python, come nei gruppi musicali, hanno intrapreso
lo! il cielo ècobnelnoi! scoprilo Lunedì 30 luglio, ore 10:30 Marco Garoni: In gita sulla Luna (attività adatta a bambini a partire da 6 anni)
Martedì 31 luglio, ore 21:00 Agostino Galegati. Suggestioni di una notte stellata
glio, ore 21 venerdì 27 lu NE OSSERVAZIIO TALE O T S DELL’ECLIS A N U DELLA L NO SUD
IA MOLO GURD o) RAVENNA permettend o MARINA DI el ci o er (ingresso lib
Lunedì 6 agosto, ore 10:30 Marco Garoni Il cielo per i più piccoli (attività adatta a bambini a partire da 4 anni)
Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia
BIBLIOTECA TEMATICA!
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale Santi Baldini 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
Sant’Apollinare, martire della fine del II secolo, è stato il primo vescovo di Ravenna. Secondo la leggenda agiografica egli sarebbe originario di Antiochia, città che avrebbe lasciato, insieme all’apostolo Pietro, per recarsi a Roma; da lì l’apostolo lo avrebbe inviato a Ravenna ad annunciare il Vangelo tra i pagani. Fin dall’epoca antica la sua festa è celebrata il 23 luglio. Un’antichissima tradizione attestava il suo martirio all’anno 74 poco dopo quello dell’apostolo Pietro, un dato che rimarcava il legame tra il protovescovo ravennate e il vescovo di Roma. Ancora alla fine del XIX secolo era tramandata questa memoria tanto che nel 1874 la chiesa ravennate celebrò solennemente l’anniversario del XVIII° centenario del martirio di Sant’Apollinare. Fu in quell’occasione che l’arcivescovo Mons. Vincenzo Moretti decise di trasferire parte delle reliquie del Santo vescovo, il capo e la mano destra, dalla Basilica di Classe al Duomo di Ravenna, dove ancor oggi si trovano, all’interno dell’altare maggiore. A ricordo di quest’anniversario l’allora parroco del Duomo, il canonico Gioacchino Bezzi, donò all’arcivescovo Moretti una sfarzosa pianeta rossa, il colore riservato ai martiri, riccamente decorata con ricami dorati: al centro è l’immagine del protovescovo, secondo un’iconografia ispirata al mosaico absidale di Classe nel quale egli è raffigurato orante con le braccia alzate e le mani rivolte al cielo, con il pallio e con l’abito adornato di numerose api d’oro.
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CULTURA / RUBRICHE / 23 26 luglio-1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
TUTTA UN’ALTRA MUSICA
LETTI PER VOI
La top ten dei pezzi più ascoltati dell’estate in Italia, tra reggaeton e trap
Dal Mercenario all’Impero dei Trigan: gioielli a fumetti da (ri)scoprire
di Luca Manservisi
di Nevio Galeati *
Avete mai ascoltato quello che ascoltano gli italiani? Io ci ho provato, una sera di fine luglio, senza preconcetti, selezionando la top 50 Italia di Spotify e limitandomi ai primi dieci pezzi della classifica. Non è certamente un caso che la prima parola della prima canzone, la più ascoltata di tutte (con oltre mezzo milione di stream) sia “trappando”. È il nuovo singolo del “king” (come dice lui) della trap italiana (in breve: sottogenere del rap con basi elettroniche minimali e testi tamarri) Sferaebbasta. Ancora una volta oggettivamente ad alti livelli dal punto di vista dei suoni e della produzione, di caratura internazionale (grazie alla collaborazione con il giamaicano Rvssian), pronto a invadere il mercato latino-americano, il singolo si chiama “Pablo” e l’unico difetto è che lo canta Sferaebbasta, tagliando il finale di tutte le parole e infilandoci “Yah” a casaccio. Passo al secondo posto e all’inizio penso sia tornato di moda “L’ombelico del mondo”, poi la voce di Giusy Ferreri (che piace oppure dà il voltastomaco, come noto) sembra quasi citare “Marina” (oh mia bella mora, avete presente?) e subito dopo la Carrà, riuscendo nell’impresa (grazie alla produzione di Takagi & Ketra, quelli dell’Esercito del Selfie) di essere solo (a partire dal nome, “Amore e Capoeira”) un’altra brutta canzone estiva, senza essere una tragedia. Al terzo posto, invece, si parte con una chitarra acustica che mi ferma quasi il cuore facendomi pensare per due secondi netti che Sufjan Stevens possa essere finito in classifica in Italia, magari per la colonna sonora di un film, boh. Poi però parte il cantato e mi rassegno davanti a un nuovo cantautore malinconico per ragazzine, che ben presto diventa quasi un rapper, fino ad arrivare a un ritornello dal ritmo latino, da balli di gruppo: eccola, una canzone davvero orrenda. Si chiama “Nera” e la canta Irama, che devo cercare su Google: ha vinto Amici di Maria De Filippi. Altro pezzo davvero oggettivamente brutto è quello di Baby K al quarto posto (si chiama “Da zero a cento” ed è anche la colonna sonora dello spot della Vodafone) mentre con il quinto il livello torna finalmente ad alzarsi, pur restando ancora
dalle parti della trap e di Sfera, in questo caso ospite del pezzo di Capo Plaza che si chiama “Tesla” (prima di ascoltarlo pensavo fosse un riferimento a Nikola, lo scienziato, ma bastano pochi secondi per capire che si tratta dell’auto di lusso che ha preso il nome dallo scienziato – lo avevo rimosso – su cui il cantante pare viaggiare con una ragazza con “chiappe sode”, “a 180 mettendo la sesta”). Al sesto posto Fedez e J-Ax con un nuovo singolo (“Italiana”) che è il solito pezzo che vuole fare il simpatico, ritornello orrendo ma in generale passabile, suvvia (per la cronaca, è il terzo su sei che contiene l’urlo alla Speedy Gonzales, in stile messicano, non so se mi spiego, è piuttosto curioso). Al settimo posto la prima canzone oggettivamente “carina”, che si ascolta quasi con piacere nonostante la Michielin nel ritornello canti “ti dico ciao sopra ad un Ciao”. Si chima “Fotografia” ed è il singolo di un rapper di nome Carl Brave di cui ignoravo l’esistenza. A seguire addirittura qualcosa di ancora meglio: per un po’ sono convinto che sia un pezzo di un certo Davide, tanto che mi faccio già un viaggio su un vincitore di Amici decente. Invece poi controllando mi rendo conto che “Davide” è il nome della canzone che è invece di un altro rapper (che conoscevo già pure io), Gemitaiz, con la partecipazione di Coez, tra hip hop e pop, come va di moda oggi. E al nono posto spunta perfino il rapper americano Drake, unico artista della top ten di cui possiedo pure dischi (oltre che unico straniero), e che di fatto posso dire che mi piace. Per fortuna poi al decimo si torna alla tamarrata (non che Drake non sia tamarro) con “Non ti dico no” con la voce di Loredana Berté che ancora canta della luna, prestando la voce ai selentini Boomdabash, per un pezzo che alla fine risulta pure divertente. Riassumendo: a tutti i nostalgici, provate a ripensare a quello che passava in radio vent’anni fa e se pensate che fosse meglio siete in mala fede. Per il resto, scontata la presenza di tanto rap, mi ha stupito l’influenza reggae onnipresente: quando esattamente la cosa è sfuggita di mano?
quindi in un formato infelice per le tavole dell’autore di Barcellona; i tre episodi conclusivi sono inediti in Italia. Il Mercenario è un eroe fantasy senza nome, come lo Sconosciuto di Magnus. Solitario un po’ come Corto Maltese, vive in un mondo dove i draghi sono stati addomesticati e sono diventati le cavalcature dei soldati (non ci sono altri animali…), anche quelli di ventura, un po’ investigatori hard boiled appunto come il protagonista. Le storie sono piene di sorprese, combattimenti, mostri e… pin up spesso pochissimo vestite e languide; prima fra tutte l’amazzone Nan Tay, che accompagna l’eroe in molte avventure. A sostenere tutto e a portare la serie a livelli quasi irraggiungibili di Il mercenario qualità, c’è il segno grafico. Ogni tavola è realizzata con colori ad di Vicente olio, con un effetto tridimensionaSegrelles le rarissimo per i fumetti. Fra i pochi esempi di analoga qualità c’è il ciclo “L’impero dei Trigan” iniziato nel numero di Linus ha pubblicato una storia 1965 dall’inglese Don Lawrence (ma erano breve di Davide Reviati (da non perdere); e gli inchiostri colorati, non olio; è stato pubblicato scaffali delle librerie straboccano di volumi in Italia da alcune riviste e infine Planeta-De che raccolgono la miglior produzione… del Agostini). E qualcuno può ritrovare Arzach di passato. Moebius (in quel caso, acquerelli), che vola Non è solo così e ci sono cicli nuovi davvero anche lui a cavallo di un drago, spesso bianco interessanti, anche se poco pubblicizzati; e con il becco al posto delle fauci da rettile. come la serie fantascientifica “Mermaid Ogni volume è arricchito da approfondimenti project” (Progetto Sirena), edita da Aurea sulle tecniche di illustrazione, le invenzioni e Editoriale. Oppure il volume che raccoglie i tre addirittura i problemi che Segrelles ha dovuto episodi di Jonas Fink di Vittorio Giardino affrontare per rendere coerenti le avventure. Il (Rizzoli-Lizard), con la ristampa dei primi due personaggio ha portato davvero fortuna capitoli e, finalmente, la conclusione della stoall’autore: a Barcellona e nel mondo dei ria. Fra le riscoperte di pregio, fra una miriade comics è soprannominato “El Mercenario”… di storie anche inutili, c’è “Il Mercenario” di [ah, Vicente Segrelles ha anche realizzato le Vicente Segrelles. La prima pubblicazione in copertine di Urania dal 1988 al 1991, raccoItalia risale al 1982, sul numero 1 del mensile gliendo l’eredità di Karel Thole]. L’Eternauta; poi una parte dei tredici episodi è * Direttore GialloLuna NeroNotte stata pubblicata da Lancio Story, fino al 1999, Le quotazioni del fumetto stanno crescendo a vista d’occhio, all’insegna della qualità. In questi giorni (il 28 luglio) arriva in edicola un numero speciale di Dylan Dog, scritto da Dario Argento e illustrato da Corrado Roi; l’ultimo
24 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 26 luglio-1 agosto 2018
L’EVENTO LIBRI/1 Francini e Tura nel “salotto” di Milano Marittima
E la centrale Enel si fa palcoscenico per Parole Note Il 30 luglio appuntamento con il noto reading di Cattaneo e Rossato
Continuano a Cervia gli appuntamenti della storica rassegna dedicata ai libri. Venerdì 27 luglio Chiara Francini si presenta al pubblico nella veste di scrittrice con Mia madre non lo deve sapere (ed. Rizzoli). Attrice e conduttrice, nota al grande pubblico per aver condotto l’edizione 2016 di “Domenica In” sarà alle 21.30 in viale Ravenna, Milano Marittima. Lunedì 30 luglio, invece, il giornalista corrispondente Rai a Londra e scrittore Stefano Tura svela qualche indizio dell’ultimo capitolo della saga di Peter McBride A regola d’arte (ed. Piemme) sempre alle 21.30 in viale Ravenna. Mercoledì 1 agosto Salvatore Giannella, giornalista e scrittore, presenta In viaggio con i maestri. Come 68 personaggi hanno guidato i grandi del nostro tempo (ed. Minerva), alle 18 al Bagno Pineta n. 120/120 bis in viale Italia a Pinarella.
LIBRI/2 Si ricorda Olindo Guerrini con De Lutiis e Casalini Il 26 luglio alle 21, nel Centro Civico di Marina di Ravenna, si terrà la XXIII edizione de “Un Poeta da ricordare”, quest’anno dedicata a Olindo Guerrini. Interverranno Anna De Lutiis e Roberto Casalini con letture di Gianfranco Tondini.
Lunedì 30 luglio, alle 21, per la rassegna “Un mare di solidarietà” organizzata da Livia Santini, si terrà a Porto Corsini un evento davvero inedito: il celebre spettacolo Parole Note live si svolgerà infatti alla centrale Enel di Porto Corsini, che apre le porte alla cittadinanza. Un luogo dunque di grande suggestione per un reading sempre diverso, legato anche a una nota trasmissione su Radio Capital, e accompagnato da un dj set e da immagini evocative: Maurizio Rossato crea un flusso di musica elettronica su cui Giancarlo Cattaneo (nella foto) legge brani e poesie. La serata è gratuita ma, come sempre, chi vorrà lasciare un proprio contributo, sarà di grande aiuto al sostegno della Associazione Piccoli Grandi Cuori Onlus. Sempre per la stessa rassegna, appuntamento anche mercoledì 1 agosto alle 21 con lo scrittore Paolo Casadio che presenta il suo romanzo Il bambino del treno (conduce Silvia Manzani) al Joyta, via Molo S.Filippo n.94, Porto Corsini.
Estate con noi!
UTOPIA SOTTO LE STELLE: QUATTRO GIORNI DI FILOSOFIA Tra gli ospiti anche Giulio Giorello con una lectio magistralis La rassegna “Filosofia sotto le stelle” entra nel vivo con le lezioni magistrali, dal 28 al 31 luglio a Cervia, di filosofi del calibro di Massimo Donà (alle 18 del 31 luglio in piazzetta Pisacane, con Giacomo Petrarca) e Andrea Tagliapietra (con Davide Grossi, il 28 luglio alle 21.30 in piazza Piscane). Ma la new entry del 2018 è Giulio Giorello che sarà il 30 luglio alle 21.30 con la lectio “Abitare l’utopia è impossibile” in piazzale dei Salinari. Il festival prevede incursioni nel cinema, nella teologia, nella storia della lingua italiana e del Risorgimento con altri giovani filosofi. Gianluca Pelleschi parlerà delle distopie sul grande schermo (il 28 luglio alle alle 18 in piazzetta Pisacane), Alessandro Lolli decifrerà il mondo della rete con la serata dal titolo “La guerra dei meme tra ironia e verità” mentre Antonio Del Castello spiegherà perché il De Vulgari eloquentia di Dante è l’utopia della lingua italiana, entrambi il 29 luglio al Faro di Cervia dalle 21 alle 24. Di utopia e religione parleranno poi Eleonora Caramelli e Giacomo Petrarca il 30 alle 18 in piazza Pisacane, mentre Jacopo Lorenzini e Isabella Ciotti ripercorreranno le illusioni e i sogni degli uomini del Risorgimento italiano, da Mazzini a Pisacane il 31, sempre alle 18 in piazza Pisacane.
MUSICA&POESIA Serata in ricordo di Giovanni Nadiani alla Bottega Bertaccini con Giuseppe Bellosi A due anni dalla scomparsa del poeta faentino Giovanni Nadiani, la Bottega Bertaccini di Faenza dedica alla sua memoria una serata di letture e musica, il 27 luglio alle 21. Il programma prevede letture di Cristina Vespignani e il recital di Giuseppe Bellosi. Interventi musicali del Duo Baguette: Andrea Branchetti (organetto diatonico, clarinetto) e Nicole Fabbri (fisarmonica, metallofoni).
Teodorani, Gatta e Quinzan per rendere omaggio a Raffaello Baldini Ultimo appuntamento per la rassegna “Romagna Viva” organizzata da Capit. In piazza San Francesco a Ravenna alle 21.15, il 31 luglio, ci sarà un omaggio a Raffaello Baldini con letture di Annalisa Teodorani e Rudy Gatta e le arie dei Quinzan.
Ven 3 La Micromagia di TONY illusioni sotto ai vostri occhi Tutta l’estate, musica dal vivo nel giardino del ristorante
INCONTRI
agosto
Ven 17 Stefano Capucci Pianobar
Ven 10 Miranda Ricci Pianobar
Ven 24 La Micromagia di TONY e il pappagallo parlante
Mer15 Ferragosto - Sidney Band Orchestra e Spettacolo
Ven 31 Daniela e Leonardo Vallicelli Musica e canzoni storiche
LIBRI/3 La “ragazza” di Stefano Bon al Vecchio Lavatoio Il ravennate Stefano Bon presenta il suo romanzo La ragazza che andò all’inferno (Castelvecchi editore) mercoledì 1 agosto alle 21 al Vecchio Lavatoio di Massa Lombarda. Lo presenta Andrea Bruni. Si tratta della storia di una donna che si trova ad affrontare una serie di sventure che la pongono di fronte a scelte estreme.
Madonna dell'Albero (Ra) via Henri Matisse Tel. 0544 271381 Cell. 347 3703598 Aperto anche a pranzo, chiuso il lunedì
CULTURA / 25 26 luglio-1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
TEATRO/1
CERAMICA
“I’m not a ceramist” è il titolo dell’installazione di Luce Raggi al Museo Carlo Zauli, all’interno della rassegna dedicata agli artisti della ceramica faentini. L’inaugurazione è alle 21 del 30 luglio (mentre il finissage è per il 31 agosto alle 21 con la performance “Another Ceramic Brick in The Wall”). Con il progetto MCZ territorio il museo coinvolge ogni anno in un momento espositivo i percorsi degli artisti espressione della ricerca contemporanea ceramica di Faenza, in allestimenti che “dialogano” con l’atelier e il lavoro di Carlo Zauli. Artista dal profilo già ampiamente internazionale, Luce Raggi espone al museo gli esiti della propria recente residenza a Jingdezhen, antica e gloriosa capitale cinese della ceramica.
PARATE, CIRCO, RACCONTI NELLA FAVOLA DI CASOLA Venerdì 27 luglio, nelle vie del Centro di Casola Valsenio per la storica rassegna “Casola è una Favola”, dalle 19 si aprirà il “Mercato della fantasia” con spazi espositivi di artigiani, creativi e bambini con aziende del territorio e vari punti di ristoro. Alle 20.30 prendono invece il via gli spettacoli e i racconti “dimenticati” a cominciare da Storie di luna. Anche il Teatro dei due Mondi sarà in scena con il suo Carosello (nella foto), una travolgente parata di strada con i musicanti di Brema, un’oca e una cicogna. Ma ci sarà anche il Dance box con Le Strologhe, ossia uno spettacolo per un solo spettatore della durata di tre minuti. E poi ancora Piume di Paola Li Vecchi, uno spettacolo di teatro circo tra sogno, infanzia ed etù adulta. Ingresso Gratuito.
MCZ: LA MOSTRA DI LUCE RAGGI
TEATRO/2 Ultimo appuntamento per Muse con la nuova produzione del Plautus Pseudolus Ultimo appuntamento alla Rocca di Bagnara di Romagna con Muse, rassegna in collaborazione con Plautus Festival di Sarsina. L’1 agosto in scena la nuova produzione Pseudolus con Ettore Bassi e la regia del direttore artistico del festival Cristiano Roccamo. Inizio spettacoli alle 21.15. Info e prenotazioni 0545 905506; 905508; 905505.
INCONTRI
L’ESORDIO LETTERARIO DI PIZZOLA SI PRESENTA “CON GUSTO” L’autore ravennate ospite al F/M di Faenza venerdì 27 luglio con il suo romanzo Sotto la faccia Un esordio narrativo per una rassegna che unisce letteratura e cucina. A Faenza al F/M con Gusto (via Garibaldi 23b) venerdì 27 luglio alle 18.45 si terrà infatti il primo incontro con Giuseppe Pizzola, ravennate al suo primo romanzo, dal titolo Sotto la faccia. Un libro edito da Bertonieditore che racconta la vicenda di una “vita possibile” negli anni Ottanta, dominata dalla passione per il gioco d’azzardo. Uno stile ricercato per raccontare un mondo sotterraneo, una vita incentrata su quello che viene definito un improbabile “Italian Dream”. A parlarne con l’autore, che nella vita è imprenditore, ci saranno Gianni Bessi e Paolo Pingani. Le proposte gastronomiche saranno a cura di Fabrizio Mantovani.
ARTE A Villa Roncuzzi fino al 30 settembre le opere di Graziano Pompili Il Relais Villa Roncuzzi di San Pancrazio ospita dal 26 luglio al 30 settembre (tutti i giorni dalle 17 alle 20 a ingresso gratuito) la mostra di Graziano Pompili, curata da Patrizia Poggi e Franco Bertaccini. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Capit Ravenna con un testo critico di Claudio Spadoni, che metterà in evidenza la ricerca artistica Pompili dagli anni ’70 fino ad oggi, con l’ultima opera in marmo e cemento, dal titolo “Creami”. Sarà esposto un importante gruppo di opere, di cui 10 sculture di grande formato posizionate nel giardino e quattro lamiere di ferro, che testimoniano il fecondo e continuo dialogo tra la pittura e la scultura dell’artista. All’inaugurazione di giovedì 26 (alle 18) sarà presente lo stesso artista, nato nel 1943 a Fiume e che oggi vive e lavora a Reggio Emilia. Le sue opere sono presenti nei più importanti Musei d’Italia e d’Europa e in grandi collezioni private.
RAVENNA
FILETTO (RA) Via Roncalceci 127 Tel. 0544 568546 Dal lunedì al venerdì 8.30-12.30 / 15.00-19.00 Sabato mattina 8.30-12.30 Pomeriggio Chiuso
DAL 30 LUGLIO ALL’11 AGOSTO OGNI 20 € DI SPESA RICEVERAI IN OMAGGIO:
1 CONFEZIONE DA 3 PIADINE ROMAGNOLE
Via Circ. P.zza D’armi 85/86 Tel. 375 5046578
Lunedì mattina chiuso Pomeriggio 15.30-19.30 Dal martedì al sabato 9.30-12.30 / 15.30-19.30
26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 26 luglio-1 agosto 2018
CLASSICA/1
NON SOLO MUSICA
Lugocontemporanea nel segno di Rossini, tra musica e “ricette” Uri Caine e progetti speciali nei chiostri per la 14esima edizione della rassegna
A SCUOLA DAL MAESTRO MUTI: L’1 E IL 3 AGOSTO I CONCERTI È in corso la quarta edizione dell’Italian Opera Academy di Riccardo Muti al Teatro Alighieri di Ravenna (nella foto di Silvia Lelli), due settimane dedicate allo studio del Macbeth di Verdi. Accanto ai direttori d’orchestra e maestri collaboratori selezionati fra le centinaia di domande di ammissione arrivate da tutto il mondo, studenti, musicisti e appassionati vivranno tutta l’esperienza dell’opera, con le prove in orchestra e con i cantanti dal 22 al 30 luglio, fino ai concerti finali dell’1 e 3 agosto (si può prenotare il biglietto on line), rispettivamente diretti da Muti stesso e dai suoi allievi. Si tratta di quattro direttori d’orchestra (sono nati rispettivamente a Hong Kong e in Germania Pak Lok Alvin Ho e John Lidfors, ma entrambi lavorano negli Stati Uniti; statunitense anche Wilbur Lin, mentre Oleksandr Poliykov è ucraino) e quattro pianisti (gli italiani Alessandro Boeri, Andrea Chinaglia, Luca Spinosa e la coreana Jeong Jieun).
CLASSICA/2 Il coro Calamosca-Mariani chiude i Concerti del mare Il 26 luglio alle 21.15 alla Chiesa di San Massimiliano Kolbe di Lido Adriano il tradizionale appuntamento conclusivo della rassegna “Concerti del Mare” con il coro Calamosca-Mariani e i brani della tradizione lirica italiana.
La City of Sheffield Youth Orchestra a San Francesco Mercoledì 1 agosto alle 20.45 nella Basilica di San Francesco di Ravenna la Cappella Musicale della Basilica presenta l’ottavo appuntamento della rassegna “Musica&Spirito”. Il concerto vedrà la partecipazione della City of Sheffield Youth Orchestra, una formazione orchestrale inglese di giovani musicisti. Il repertorio prevede l’esecuzione del Concerto per violino e orchestra op. 47 di Jan Sibelius e la Sinfonia n. 6 op.74 di Piotr Illyc Tchaikovsky. Protagonista il violinista Martin Cropper. Ingresso libero.
In centro storico a Lugo dal 26 al 28 luglio si terrà la 14esima edizione di Lugocontemporanea, la rassegna diretta da John De Leo, Franco Ranieri e Monia Mosconi che unisce poesia, teatro, danza, arte e cinema. Il titolo di questa nuova edizione è “Input Rossini”, una chiara dedica ispirata dal grande musicista nel centocinquantesimo anniversario della sua morte. Il format prevede due spettacoli per ogni sera, alle 21.15 e alle 22.15, alternati tra il Chiostro del Carmine (ingresso in via Garibaldi 16) e il Chiostro del Monte (via Garibaldi 11). La serata di giovedì 26 luglio al chiostro del Carmine di Lugo, come anticipato sull’ultimo numero, vedrà protagonista alle 21.15 il grande pianista jazz americano Uri Caine (a seguire “Comica finale”, un concerto di Guido Facchini al pianoforte e Franco Beat Naddei – manipolazione del suono, live electronics – seguito da un dibattito a cura di Paolo Petroncelli). Venerdì 27 luglio si comincia al Chiostro del Monte con lo spettacolo di musica e danza intitolato “Giocare Rossini”, con Gabriele Bombardini (chitarra, pedal steel, tastiere, live electronics e giocattoli - nella foto) e Daniele Albanese (danza); lo spettacolo è prodotto da Lugocontemporanea in collaborazione con l’associazione Stalk. Per il secondo appuntamento ci si trasferirà al Carmine per “Trance Through Rossini”, un viaggio tra musica e scenografie luminose a cura di Marco Fagotti (chitarre, tastiere, live electronics, light design). Sabato 28 luglio primo spettacolo al Chiostro del Monte con il concerto “À la carte”, passioni e fobie di un viaggio immaginario, libere accumulazioni timbriche su testi e ricette di Gioachino Rossini con Giampaolo Antongirolami (sassofoni), Nicola Casetta (live electronics) e Simone Pappalardo (installazioni sonore, live electronics); dopo il concerto, dibattito con gli artisti. Chiude il festival il concerto “The clock points back”, al Chiostro del Carmine, con Paolo Malacarne (tromba), Andrea Catagnoli (sax contralto), Andrea Baronchelli (trombone), Michele Bonifati (chitarra) e Filippo Sala (batteria).
MUSICA DA FILM
CINEMASUONO A CERVIA Terza e ultima serata al Magazzino Darsena di Cervia con Cinemasuono Festival. Lunedì 30 luglio alle 21 i musicisti (ex Kissing From Mars) Luca Maria Baldini (foto) e Simone Ricci suoneranno dal vivo sulle immagini dei film della serata: Potere, film girato a Cervia lo scorso inverno dal vincitore di Cinemasuono 2017, e il fantascientifico Moon di Duncan Jones. Ingresso gratuito, catering a cura di Valentina Café e Bistrot.
Nei Luoghi dello spirito, tra Castiglione e Bagnacavallo Prosegue la 23esima edizione de “I luoghi dello Spirito e del Tempo”. A Castiglione (Palazzo Grossi) il 26 luglio è in programma (dalle 20 un’introduzione storico-artistica) un viaggio nelle tradizioni musicali dell'antica Romania con il Codex Ensemble. Il barocco della chiesa del Suffragio a Bagnacavallo ospiterà invece il 2 agosto (alle 21) il bellissimo “Stabat Mater” di Luigi Boccherini, dell'ensemble Symposium.
FOLK-BLUES I Bevano Est nella corte di Casa Liverani, a San Pancrazio
FOLK
Prosegue la rassegna itinerante “Concerti nelle corti”. Il 27 luglio dalle 21 i Bevano Est suonano a Casa Liverani (via E. Farini 27), a San Pancrazio. Tra jazz, swing, klezmer e folk.
Al Quevida tra Irlanda e Balcani I cesenati Folk Notes in concerto domenica 29 luglio dalle 18 al Quevida di Porto Corsini con le loro sonorità tra folk irlandese e musica balcanica.
Strade Blu ad Alfonsine con i De Luca Tra blues, folk e jazz, prosegue il 30 luglio al giardino della biblioteca comunale di Alfonsine la rassegna “Strade Blu”. Dalle 21.30 l’appuntamento è con i fratelli Enrico e Andrea De Luca, della storica band bolognese Radiocity, con il loro progetto “De Luca play De Luca”.
I SOLMERIGGIO ALLA FOCE DEL BEVANO PER IL FESTIVAL NATURAE Nell’ambito del Festival Naturae di Lido di Classe domenica 29 luglio alle 17.30 concerto alla Foce del Bevano del trio folk ravennate Solmeriggio. Partenze consigliate: ore 16 in canoa dal “Cubo Magico Bevanella" (info e prenotazioni 333 9949985); ore 16.30 a piedi, da Lido di Classe, lungo la spiaggia, oppure attraverso la pineta. Da Lido di Dante dalle 15 in bicicletta da Piazzetta Lungomare, poi ore 16.30 punto d'imbarco traghetto elettrico (info e prenotazioni 333 5708323).
CULTURA / 27 26 luglio-1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
CONCERTI ROCK
CONCERTI POP
Dopo quello di Coez, proseguono i “concertoni” in piazza Garibaldi, a Cervia. Giovedì 26 luglio l’appuntamento è con i tenori del pop italiano de Il Volo, vincitori anche del Festival di Sanremo. Domenica 29 invece sul palco cervese salirà Riki (foto), il venticinquenne cantautore milanese, idolo delle ragazzine grazie alla sua partecipazione al talent Amici di Maria De Filippi.
Molokai e Scudellari in piazzetta a Ravenna Prosegue la rassegna serale di concerti in piazza Unità d’Italia, in centro a Ravenna. Giovedì 26 luglio appuntamento con la musica strumentale anni sessanta dei ravennati Molokai Cocktail (anche sabato 28 all’ora dell’aperitivo al bagno Caesar di Lido Adriano); giovedì 2 agosto invece appuntamento con il cantautore ravennate (con band) Giacomo Scudellari.
Dulcamara al bar Bagno
IL VOLO E RIKI A CERVIA
ROCK/1
ROCK/2
Venerdì 27 luglio dalle 19 al bar Bagno di Porto Corsini concerto del cantautore faentino Dulcamara.
Mack, Lucy Anne Comb e Cucineremo ciambelle Al bagno Polka di Marina Romea sabato 28 dalle 18.30 Mack, progetto emiliano tra hip hop, soul ed elettronica. Il 31 dalle 21.30 serata indie-rock con i live del cantautore marchigiano noto come Lucy Anne Comb e dei riminesi Cucineremo Ciambelle (emo/math-rock).
Giacomo Toni al Pancotto Il cantautore forlivese Giacomo Toni sarà in concerto mercoledì 1 agosto dalle 19.30 nel cortile dell’osteria del Pancotto di Gambellara, con aperitivo.
Tributi a De André e Vasco all’Antico Porto Continuano i concerti anche all’Antico Porto di Classe. Martedì 31 luglio e mercoledì 1 agosto vanno in scena omaggi (in collaborazione con il teatro Socjale) rispettivamente a Fabrizio De André (con i Faber's Social Club) e a Vasco Rossi (con i Vasconvolti). Giovedì 2 agosto invece serata jazz con Gb Project. Concerti dalle 21.
I CONCERTI DELL’HANA-BI SINCLAIR E MR. BIG A PINARELLA Tre serate di concerti con il New Platform Festival al Rock Planet di Pinarella di Cervia. Venerdì 27 luglio serata di rap italiano “old school” con Sab Sista, Dafa dei Lyricalz e Mastafive; sabato 28 la band di Richard Sinclair, storico cantante e fondatore degli inglesi Caravan (nonché bassista dei Camel); domenica 29 la storica band prog-rock partenopea Osanna. Il 31 luglio l’appuntamento è invece con un punto di riferimento dell’hardrock americano, i Mr. Big (foto).
Al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna giovedì 26 luglio appuntamento con Ryley Walker, tra i più acclamati rappresentanti della nuova scena folk americana. Il giorno dopo arriva da Milano invece il cantautore Fabrizio Testa con il suo progetto Il Lungo Addio dedicato alla riviera romagnola. Domenica 29 (solo in questo caso dalle 19, gli altri live dalle 21) sul palco gli americani Schizophonics (garagerock) e il 31 Nick Oliveri (bassista di Kyuss e Queens of the Stone Age, foto) mentre giovedì 2 all’Hana-Bi una rock band addirittura dalla Colombia, gli “psichedelici” Meridian Brothers.
RADIO IN SPIAGGIA I Gang al Peter Pan per “Melody in 3D” Mercoledì 1 agosto sarà la storica band combat-folk italiana Gang la protagonista del concerto-intervista (dalle 22) di Radio Melody al Peter Pan di Marina.
BLUES & BLACK
A SPIAGGE SOUL ANCHE L’ORKESTA MENDOZA Il programma degli ultimi live del festival
Ultimi giorni di musica “diffusa” nei lidi ravennati con Spiagge Soul, il festival itinerante dedicato in particolare alla scena di New Orleans ma che tocca vari generi, dal blues all’r&b. Il 26 luglio sul palco del Marlin Beach di Punta Marina (dalle 22) si esibiranno The Buttshaker, band francese (proveniente da Lione) conosciuta per il soul impetuoso, guidato dall’energica voce di Clara Thompson. In contemporanea anche un nuovo concerto dell’inglese Dom Pipkin con il suo omaggio a New Orleans (al ristorante La Rotonda di Lido Adriano) e, in questo caso direttamente da New Orleans, l’American Soul di Derrick Freeman (al Mowa & I Fanti, sul lungomare di Marina di Ravenna). Il 27 luglio una band di culto per gli appassionati del genere per la serata forse clou dell’intero festival: l’Orkesta Mendoza (nella foto), band latin fusion sperimentale di Tucson. A guidarla ci sono Sergio Mendoza, pluri-strumentista messicano già membro dei Calexico, e il frontman Salvador Duran. La stessa sera, ma alle 21.30 al bacino Pescherecci di Marina, anche il live degli emiliani Black Ball Boogie, trio nato dalla passione per il boogie pianistico e il rock anni cinquanta; mentre dalle 19.30 al Circolo Velico di Marina va in scena lo spettacolo blues del chitarrista emiliano Marco Chiarabini. Il 28 luglio (dalle 22 al Marlin) torna l’americana Lisa Hunt, sorta di madrina del festival, con la sua Soul Band per un gospel immerso nella grande tradizione afroamericana, Ma la serata del sabato partirà già alle 18 al bagno Peter Pan con gli emiliani Savana Funk (con Kalifa Kone) per poi proseguire alle 21.30 al bacino Pescherecci con i veneti The Twisters with Alice Violato, tra blues, funky e soul. Negli ultimi tre giorni di programmazione c’è spazio anche per il funk “James Brown style” dei francesi Shaoline Temple Defenders (29 luglio alle 21.30 al bacino Pescherecci, mentre il giorno stesso alle 18 al Kuta suonano gli emiliani Lovescik Trio), per il soul della Sara Zaccarelli Nu Band (il 31 luglio in piazza San Massimiano a Punta Marina dalle 21.30) e per la musica giamaicana della (romagnolissima) Banana Boat Big Orchestra (1 agosto dalle 21.30 in piazza Vivaldi, a Lido Adriano).
roccacinema
28 / CINEMA RAVENNA&DINTORNI 26/7 - 1/8/2018
• Cinemacity • Ravenna
Dark Hall
di Rodrigo Cortés mer.: p.u. 21.10
Breaking In
di James McTeigue fer., sab. e dom.: p.u. 20.45
Ocean’s 8
di James McTeigue
gio. 26
ven. 27
di P. T. Anderson
di G. Muccino
di G. Davis
di F. L. de Aranoa
di R. Milani
ore 21.30
ore 21.15
ore 21.15
ore 21.15
ore 21.15
ore 21.15
apertura ore 20.45 biglietti: interi € 6 - ridotti € 5
www.roccabrancaleonecinema.com di Gerard McMurray fer., sab. e dom.: p.u. 21.05
Jurassic World Il regno distrutto
Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani mer.: p.u. 21.30
Black Panther
Rocca Cinema Ravenna Lazzaro felice
Loro 2
L’isola dei cani
A casa tutti bene
• Arena Borghesi •
La ruota delle meraviglie
• Cinema in Piazza •
Massa Lombarda
di Woody Allen
Una questione privata di Paolo e Vittorio Taviani gio.: p.u. 21.30
Gli sdraiati
di Francesca Archibugi ven.: p.u. 21.30
di Larry Charles fer., sab. e dom.: p.u. 21.10
Bent Polizia criminale
Mektoub, my love
di Bobby Moresco fer., sab. e dom.: p.u. 21.05
di Abdellatif Kechiche mar.: p.u. 21.30
Le ultime 24 ore
La stanza delle meraviglie
di Brian Smrz fer., sab. e dom.: p.u. 21 dom.: p.u. 21.30
Maria Maddalena di Garth Davis lun.: p.u. 21.30
Escobar Il fascino del male
di Fernando León de Aranoa mar.: p.u. 21.30
di Todd Haynes mer.: p.u. 21.30
• Cinema sotto i tre colli • Brisighella Lovers
di Matteo Vicino ven.: p.u. 21.15 (ospite il regista)
Punta Marina Terme
Pirati dei Caraibi 5 La vendetta di Salazar
di Rawson Marshall Thurber
Skyscraper
Solo A Star Wars Story
di Ron Howard sab.: p.u. 21.30
di Ron Howard gio.: p.u. 21.30
L’isola dei cani di Wes Anderson ven.: p.u. 21.30
Monty Python Il senso della vita
Io, Dio e Bin Laden
Loro 1
Lido di Classe
Solo A Star Wars Story
di Terry Jones lun.: p.u. 21.30 (ingresso gratuito, proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)
di Gabriele Muccino lun.: p.u. 21.30
• Arena del Sole •
di Steven Spielberg dom.: p.u. 21.30
di Ari Aster fer., sab. e dom.: p.u. 21.05
di J.A. Bayona sab.: p.u. 21.30
di Paolo Sorrentino mar.: p.u. 21.30
di Joachim Rønning e Espen Sandberg lun.: p.u. 21.30
Ready Player One
Hereditary Le radici del male (v.m. 14)
Jurassic World Il regno distrutto
di Christian Gudegast dom.: p.u. 21.30
La forma dell’acqua
di Gabriele Muccino
di Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi ven.: p.u. 21.30
Russi
di Wes Anderson lun. e mar.: p.u. 21.30
fer., sab. e dom.: 20.35-21.15
Metti la nonna in freezer
Nella tana dei lupi
• Rocca Cinema •
A casa tutti bene
AGOSTO
• Cinema Jolly •
di Paolo Sorrentino gio. e ven.: p.u. 21.15
di Paul Thomas Anderson sab.: p.u. 21.30
A MERCOLEDÌ 1
• Arena in Massa •
Chiusura per ferie fino a mercoledì 8 agosto
Faenza
LUGLIO
di Alice Rohrwacher mar. e mer.: p.u. 21.30
• Cinedream • Faenza
DA GIOVEDÌ 26
di Ryan Coogler sab. e dom.: p.u. 21.15
di J.A. Bayona fer. (escluso mer.), sab. e fest.: p.u. 20.50
Il filo nascosto
La prima notte del giudizio (v.m. 14)
mer. 1
di L. Guadagnino
di Luca Guadagnino ven.: p.u. 21.30
di Nicolai Fuglsig fer., sab. e dom.: p.u. 20.55
mar. 31
ore 21.30
Chiamami col tuo nome
12 Soldiers
lun. 30
di G. del Toro
di Guillermo del Toro gio.: p.u. 21.30
Skyscraper
dom. 29
IL FILO LA FORMA CHIAMAMI A CASA MARIA ESCOBAR COME UN GATTO DELL'ACQUA COL TUO NOME NASCOSTO TUTTI BENE MADDALENA IL FASCINO DEL MALE IN TANGENZIALE
Ravenna
di Rawson Marshall Thurber fer., sab. e dom.: 20.30-21.15
sab. 28
segnala questa settimana:
sab. e dom..: p.u. 21.15
• Arena delle Cappuccine • Bagnacavallo
L’isola dei cani di Wes Anderson gio.: p.u. 21.30
La mélodie
di Rachid Hami ven.: p.u. 21.30
Jurassic World Il regno distrutto di J.A. Bayona sab.: p.u. 21.30
Lazzaro felice
di Alice Rohrwacher dom.: p.u. 21.30
Io sono tempesta di Daniele Luchetti lun.: p.u. 21.30
Coco
di Lee Unkrich, Adrian Molina mar.: p.u. 21.30
Abracadabra
• Arena Mare •
Wonder
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
di Pablo Berger sab.: p.u. 21.30
di Stephen Chbosky dom. e lun.: p.u. 21.30
Milano Marittima di Martin McDonagh gio.: p.u. 21.30
mer.: p.u. 21.30
• Arena Pinarella • Pinarella di Cervia Avengers Infinity War
di Joe Russo, Anthony Russo gio.: p.u. 21.15
Metti la nonna in freezer di Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi ven.: p.u. 21.15
Skyscraper
di Rawson Marshall Thurber sab.: p.u. 21.15
JUNIOR / 29 26 luglio-1 agosto 2018 RAVENNA&DINTORNI
TEATRO
NATURA&STORIA
Ombre, pupazzi e teste di legno: tutti gli spettacoli per famiglie tra mare e collina
VISITE ALLA ROCCA E ALLA GROTTA DEL RE TIBERIO Tutti gli appuntamenti del week end a Riolo Terme anche per i più piccoli
Si chiude la rassegna alla Molinella di Faenza, nuovo appuntamento (con picnic) agli Speyer, proseguono i “Burattini alla riscossa” Ferruccio Filipazzi sarà in scena a Brisighella
Nuovo appuntamento con la rassegna Burattini & Figure ai giardini Speyer di Ravenna. Alle 21.30, martedì 31 luglio sarà in scena Il Cerchio Tondo, con lo spettacolo Le avventure di Pinocchio. Anche questo appuntamento sarà preceduto alle 19 da un laboratorio di manualità creativa di gioco e costruzione a cura dell’Ass. Lucertola Ludens e alle 20 da un pic-nic conviviale sull’erba, in cui ognuno è invitato a portare qualcosa da mangiare da condividere insieme. E i burattini del Teatro del Drago saranno protagonisti invece il 26 luglio al Cisim di Lido Adriano alle 19 per Approdi (vedi anche p. 18). Per la rassegna invece “Burattini alla riscossa” giovedì 26 luglio alle 21.15, all'Arena Estiva di Valtorto a Fornace Zarattini, il Teatro Medico Ipnotico di Vianino (PR) presenterà per la prima volta a Ravenna Racconto d'Estate. Uno spettacolo dalla quadrilogia “le stagioni di Sandro-
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ne”. Venerdì 27 luglio si prosegue al Coya Beach di Casalborsetti, con la compagnia modenese I Burattini della Commedia, animata dal burattinaio Moreno Pigoni che dalle 21.15 presenterà Le Farse di Fagiolino e Sandrone. L'appuntamento successivo vedrà la rassegna approdare nel pieno centro cittadino in piazza Unità d'Italia a Ravenna, con la compagnia marchigiana Orsolini e Palmieri. Alle 21.15 di lunedì 30 luglio andrà in scena Mengone Torcicolli alla Ribalta, spettacolo originale con la regia di Massimiliano Venturi. Martedì 31 Luca Rosetti di Teatro Lunatico sarà protagonista dell'ultimo appuntamento al Finisterre Beach di Marina di Ravenna, con il suo KrustyKlownShow, concentrato di arti di strada, magia e giocoleria. Giovedì 2 agosto all'Arena di Valtorto ritornano I Burattini di Riccardo Pazzaglia che presenteranno il nuovo spettacolo Tre servi alla prova. Per chi invece è in cerca di teatro d’attore e d’oggetti, con Le grandi avventure di un cucciolo di Ferruccio Filipazzi proseguono gli spettacoli della rassegna dedicata al Teatro Ragazzi nel cartellone di Brisighella Sogno d’Estate. Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, andrà in scena al Teatro di via Spada venerdì 27 luglio alle ore 21.15. A Faenza, invece, ultimo appuntamento, lunedì 30 luglio alle 21.15 in piazza Nenni con l’edizione 2018 della rassegna Teatro Ragazzi nella Molinella. Protagonisti della serata saranno Klaus e Nicolò Saccardo con Il Piccolo Clown, uno spettacolo di teatro d’attore e ombre.
Alla Rocca di Riolo Terme giovedì 26 luglio alle 21, e per tutti i giovedì d’estate fino al 14 settembre, parte la visita guidata notturna della Rocca in compagnia di Caterina Sforza. Venerdì 27 luglio alle 20.30 continuano le letture animate erranti dedicate a cavalieri, draghi e principesse per grandi e piccini. L’attività è compresa nel biglietto d’ingresso alla Rocca. Alla Grotta del Re Tiberio, inoltre, giovedì 26 luglio alle 17 è possibile visitare il tratto storico. Il percorso, della durata di circa 30 minuti, farà scoprire ai visitatori gli aspetti storici e geologici del territorio. Obbligatoria la prenotazione. Sabato 28 luglio alle 9.30, visita al tratto speleologico della Grotta del Re Tiberio. Un viaggio nel mondo sotterraneo lungo un percorso attrezzato: tre ore di avventura in tutta sicurezza. Vengono forniti caschetti con illuminazione. La visita è indicata dagli 8 anni in su (prenotazione obbligatoria). Sempre sabato 28 alle 15.30 e il 29 luglio alle 10 e 15.30, partono le visite guidate gratuite al tratto storico della Grotta del Re Tiberio, attive nel weekend e nei festivi fino al 31 ottobre. Il percorso è dedicato alla scoperta dei segreti custoditi da migliaia di anni all’interno della grotta e al Parco della Vena del Gesso Romagnola, alle sue fasi di formazione, al fenomeno del carsismo e agli aspetti storici e geologici del territorio. Consigliata la prenotazione. Domenica, dopo la visita alla grotta, alle 17 è possibile per i più piccoli partecipare al minilaboratorio dedicato al lapis specularis.
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EURO COMPANY: IN AUMENTO IL FATTURATO, GRAZIE ANCHE AL BIO Ancora in crescita l’azienda di Godo di Russi leader del settore frutta secca e disidratata Euro Company, azienda di riferimento nel settore della frutta secca e disidratata, ha presentato i dati di bilancio al 30 giugno 2018. Un bilancio che conferma il trend di crescita che contraddistingue la realtà di Godo di Russi in questi ultimi anni, con un fatturato che passa dai 95 milioni di euro del 2015 ai 112 di questo 2018. Numeri in crescita grazie anche al comparto bio il cui fatturato specifico nell’anno 2017/2018 è quasi di 10 milioni. Dal 2015 al 2018 c’è stato in questo segmento un incremento del 114% in termini di volumi. Questi dati rappresentano la volontà dell’azienda di spostarsi sempre più verso la commercializzazione di prodotti biologici. Dichiara Mario Zani, direttore g0enerale di Euro Company: «Il nostro obiettivo è aiutare le persone a seguire uno stile di vita sano e più vicino alla natura. Da qui nascono gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di prodotti senza additivi aggiunti, nella promozione del benessere, con una sempre maggiore attenzione alla qualità dei prodotti che offriamo ai nostri clienti ogni giorno. Vogliamo essere sempre di più il punto di riferimento per l’alimentazione sana e sostenibile, mettendo al centro del nostro operato la salute, il pianeta e il rispetto delle persone. Abbiamo intenzione di ampliare la nostra gamma di prodotti biologici e il nuovo stabilimento che sarà costruito ospiterà proprio delle nuove linee totalmente dedicate a prodotti biologici». Belle parole che si traducono anche in fatti concreti. Euro Company, infatti, offre ai consumatori alimenti vegetali a base di frutta secca ed essiccata riducendo le manipolazioni della materia prima al minimo possibile; investe nelle energie rinnovabili (e ora il 100% del fabbisogno energetico aziendale è coperto da rinnovabili), nella minimizzazione dei rifiuti da imballaggio (negli ultimi 2 anni sono stati ridotti di circa 24 tonnellate) e nello sviluppo di packaging più sostenibili (con l’obiettivo di raggiungere il 100% di packaging compostabili entro il 2020). In 2 anni è stata inoltre ridotta del 15% l’emissione di CO2.
Come riconoscere il gelato di qualità fra i tanti prodotti in commercio Ognuno di noi, in questi giorni di calura estiva sente di non poter fare a meno di un buon gelato ma è importante che sappia che i coni o le coppette da passeggio non sono tutti uguali! Quindi, saper riconoscere quelli di qualità e genuini può fare la differenza ed evitare spiacevoli delusioni. Partiamo dalla consistenza, un parametro molto importante ai fini della valutazione. Per essere buono il gelato deve essere cremoso, ma non eccessivamente. E non è corretta neppure una consistenza troppo acquosa. Poi, il fatto che il gelato si sciolga facilmente è normale, soprattutto d’estate, ma se la fusione avviene troppo rapidamente significa che non c’è buon bilanciamento fra i diversi ingredienti. Se avviene il contrario significa che contiene additivi. Ancora: una volta messo in bocca il gelato deve fondersi con semplicità e sprigionare subito tutto il suo aroma. Deve risultare uniforme, non granuloso o farinoso. Un gelato ben bilancianto negli ingredienti, e in cui i processi di pastorizzazione e mantecatura sono stati eseguiti al meglio, non presenta molti cristalli e presenta una struttura stabile che si riconosce da una cremosità evidente al palato. Infine non è corretto che rilasci una patina di untuosità sul palato (difetto tipico sia di gelaterie artigianali con ricette poco bilanciate e troppi grassi nella miscela, sia dei gelati industriali che utilizzano grassi idrogenati). Ciascun “boccone” deve lasciare la bocca pulita pronta per l’assaggio successivo. Ora il colore, che è necessario che sia sempre congruente con il gusto scelto: la fragola ad esempio non deve avere il colore della ciliegia o del lampone così come un verde prato per il pistacchio potrebbe evidenziare la presenza di coloranti. Questo seme oleoso infatti non ha un colore acceso ma è marroncino fino a confondersi con le sfumature della nocciola. E se non si presenta così, può significare che il ge-
Piatti, merende e spuntini vegetariani
lato è stato preparato con una pasta di pistacchio allungata con oli o tagliata con altra frutta secca. Poi non esiste un ingrediente naturale da cui possa derivare l’azzurro accecante del puffo! E sempre per quel che riguarda l’aspetto visivo, il gelato non deve essere nè troppo lucido nè troppo opaco. Ancora, è bene tenere presente che la lista dei gusti presenti nella gelateria dovrebbe essere limitata a 15-16, variabile a seconda delle stagioni e della frutta disponibile. Come si fa a proporre 30-40 gusti alla volta se si vuole offrire un vero gelato artigianale per il quale ci vogliono almeno 20 minuti di mantecatura ciascuno? E poi c'è la preparazione, il lavaggio della frutta, la pastorizzazione, la pulizia del laboratorio e dei pozzetti... Quindi, dubitare dell'assortimento esageratamente vasto. E prima di arrivare al sapore ricordiamo che il gelato ha sempre un suo profumo. Può sembrare difficoltoso percepirlo a temperature così basse, ma non è così. È vero che nei gelati di frutta (fragola, melone ecc..) il profumo è meglio identificabile rispetto alle creme (fiordilatte, pistacchio ecc..) perché queste ultime avendo una percentuale di grassi superiore trattengono l’aroma all’interno e rendono più difficoltosa la percezione all’olfatto, ma se il gelato è veramente artigianale, fatto come si deve, la percezione olfattiva anticipa il sapore e partecipa all'esperienza sensoriale complessiva e la completa. Eccoci al sapore che è la somma di tutte le altre percezioni, visiva, tattile, olfattiva. Qui tutto torna e trova riscontro, nel bene e nel male. Nello specifico, il gelato deve avere il sapore del gusto scelto: più è buono e genuino, più si riesce ad individuare subito l’ingrediente che lo caratterizza. Se si avverte invece una certa acidità vuol dire che non è stato conservato correttamente: non va mai dimenticato che il gela-
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to è composto in buona parte da latte. Inoltre non deve essere eccessivamente dolce: se lo è vuol dire che forse con lo zucchero si è cercato di mascherare il fatto che sia di scarsa qualità. La dolcezza eccessiva inoltre può risultare decisamente stucchevole. Insomma, dovrebbe avere un giusto equilibrio tra dolcezza (zuccheri), cremosità (grassi), volume (aria inglobata), microcristalli di ghiaccio percepibili (quantità di acqua e corretto processo di gelatura). Anche l’impatto termico con il palato non dovrebbe mai essere eccessivo. Un ulteriore parametro per valutare quanto il gelato è genuino e preparato quotidianamente, è la presenza del laboratorio artigianale ben visibile all’interno della gelateria. Si perché per essere veramente fresco il gelato va preparato ogni giorno (e comunque non dovrebbe mai essere servito oltre i tre giorni dalla data di produzione). Infine ogni gelateria dovrebbe esporre al pubblico la lista degli ingredienti utilizzati per la preparazione del gelato nella quale non devono mai comparire grassi idrogenati o grande quantità di grassi o oli vegetali. Da evitare anche gelati contenenti conservanti, coloranti o altri additivi. Giorgia Lagosti
LO STAPPATO Il Grillo di Gurrieri, piacevolmente fresco e citrino di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com
Questa settimana di piena estate assaggiamo il “Terre Siciliane Grillo” 2016 dell’azienda “Gurrieri”, ben adatto al clima torrido. Si tratta di un vino piacevolissimo che apre al naso con sentori di crema di limoni ed erbe aromatiche. Odori di gelsomino, zagare e fiori di limone. Frutta fresca con un tratto di macchia mediterranea. Un naso fresco e molto citrino che regala una bella sensazione rinfrescante. Al palato è secco, piacevole nel ritmo acido. Un po’ corta ma comunque gradevole la chiusura con una percezione amarognola decisa. Per accompagnare una tagliata di tonno alle erbe aromatiche.
Gelato industriale versus artigianale: dove sta (di solito) la differenza
Vaschetta o carapina (pozzetto)? Anche l’esposizione ha i suoi difetti
Sfatiamo un mito: il gelato di qualità non è più una esclusiva delle gelaterie artigianali. Esistono infatti buoni gelati artigianali e pessimi gelati industriali e viceversa. Fatta questa premessa, resta che un ottimo gelato artigianale ha caratteristiche differenti da un ottimo gelato industriale. Nell’artigianale il latte fresco è l’ingrediente principale, costituisce circa il 60% del prodotto, mentre gli zuccheri rappresentano circa il 20% e il tenore dei grassi resta al di sotto del 9-10% . Nell’industriale invece c’è una maggiore quantità di grassi, il latte viene ricostituito con latte in polvere ed ha una maggior percentuale di “overrun” cioè la quantità di aria incamerata nel processo di mantecatura; si può riconoscere questo particolare poiché le vaschette in vendita nella grande distribuzione contengono 500 gr di prodotto in circa un litro di confezione. Queste ultime stanno a una temperatura di circa -18 gradi, mentre per l’artigianale la temperatura di servizio si aggira dai meno12 ai meno 16° C
Generalmente una gelateria con le carapine (gelato non visibile al pubblico) ha una marcia in più dal punto di vista qualitativo rispetto ad una gelateria con le vaschette aperte (gelato ben visibile dal pubblico) perché nel primo caso il gelato si mantiene ad una temperatura costante e lontano da fonti di luce e quindi conserva a pieno le sue proprietà organolettiche, non contando poi che il mastro gelatiere nel primo caso produce un gelato che con buone probabilità non ha bisogno di essere in “bella vista”, ma che si vende anche semplicemente facendolo assaggiare. Nel secondo caso le gelaterie hanno necessità di far vedere al pubblico il loro gelato in tutta la sua “bellezza” perché (generalmente, ma non sempre) non sono così convinte di poter puntare tutto solo sulla “bontà”.
COSE BUONE DI CASA Cena d’estate con un cous cous alle verdure, frutta e gamberi di Angela Schiavina
Recentemente, a bordo piscina, si parlava di cibo e la mia amica Francesca Cantarelli mi ha raccontato che per cena aveva preparato un cous-cous con con verdure e frutta. Così vi giro la ricetta. Ingredienti: 300 gr. di cous-cous precotto, cotto (secondo le istruzioni della confezione) in brodo vegetale o acqua; una zucchina, una melanzana, una cipolla rossa grande, un peperone rosso, due carote, una costa di sedano; pesche gialle, albicocche, prugne, mele, pere (la frutta non deve essere troppo matu-
ra); 12 gamberi freschi, due pomodori rossi, curry, sale e pepe, qualche foglia di basilico. Preparazione: tagliate tutte le verdure a tocchetti non troppo grandi,in padella con un po’ d’olio rosolate la cipolla,poi aggiungete le altre verdure ma non cuocetele troppo. Tagliate la frutta a cubetti e cuoceteli con po’ di olio lasciandoli croccanti. Mescolate le verdure e la frutta. Aggiungete anche il cous- cous. Mettete tutto in uno stampo da budino con il buco, che avrete oliato. Lavate e pulite i gamberi, poi saltateli velocemente in padella con sale, pepe e curry. Sbollentate i pomodori per pochi minuti, lasciateli intiepidire poi pelateli, togliete i semi e tagliateli a pezzetti, conditeli con sale, pepe e olio evo, mescolate bene poi aggiungete qualche fogliolina di basilico spezzettata con le dita. Preparazione del piatto: sformate sul piatto di portata rotondo il budino, nel buco mettete i dadini di pomodoro e tutto intorno i gamberi. Irrorate con un filo di olio evo.
26 luglio - 1 agosto RAVENNA&DINTORNI
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