Rd 27 03 14 by Reclam Edizioni e Comunicazione

RAVENNA&DINTORNI

www.ravennaedintorni.it

GiovedĂŹ 27 marzo 2014 n.575

ALLâ&#x20AC;&#x2122;INTERNO GLI ANNUNCI IMMOBILIARI da pagina 27

Settimanale FREEPRESS

Lâ&#x20AC;&#x2122;INCOGNITA Foto di Adriano Zanni

ALLA SCOPERTA DELLE NUOVE LISTE CIVICHE PRONTE PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

ANTEPRIMA

inserto centrale

Un Ravenna Festival tutto da scoprire Piazza Paul Harris, 21 - Ravenna Tel. 0544 590701 www.projectservicesnc.com

MOVIDA

a pagina 4

La centrale di Russi pronta nel 2016

a pagina 23

MUSICA

SOCIETĂ&#x20AC;

Lâ&#x20AC;&#x2122;intervista a Nada, da Sanremo al rock

Tra multe fantasma e strisce blu contese

Rubriche e appuntamenti per il buon mangiare e il buon bere

a pagina 8

Otto pagine da conservare sulla 25esima edizione della rassegna a pagina 3

GUSTO

Ecco le regole per la spiaggia e per i locali ECONOMIA

da pagina 10

CINEMA

a pagina 15

SALUTE Le nuove rubriche con i consigli degli esperti per un benessere a 360Â° gradi

a pagina 19

Il meglio dei documentari a Ravenna

alle pagine 24-25

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OPINIONI

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

La senatrice, la cronaca e le scelte d’immagine

di Gianluca Costantini

Era un’afosa serata d’estate, a Ravenna...

di Andrea Alberizia

Quando non le piace quello che scrivono di lei, anche se sono fatti sostenuti da documenti, schiuma rabbia e accusa i giornalisti di reati. È una collaboratrice de La Gazzetta dello Sport ma il rapporto di Josefa Idem con la stampa è violento. I giornali nei giorni scorsi raccontano che la procura ha indagato su di lei ipotizzando una truffa ai danni di un ente pubblico e riportano passaggi della sua memoria difensiva? Lei, nei panni di politica, reagisce dicendo che qualcuno è entrato in procura a prendere carte ben custodite (furto?), sottolineando più volte la fiducia nella buona custodia, forse valutando che un giornalista offeso debba essere meno deleterio di un pubblico ufficiale offeso per l’accusa di fuga di notizie. Il Corriere della Sera quattordici anni fa, dopo l’oro di Sydney, scrive che prima delle Olimpiadi le analisi sul suo sangue avevano rivelato valori anomali dell’ormone della crescita? E lei, nei panni di sportiva, spiega che altre analisi chiarirono tutto, poi querela i giornalisti ma un tribunale archivierà stabilendo che quella era cronaca. Oggi come ieri attacca i giornali anche perché ad esempio, lamenta, le campagne di Santerno sarebbero piene di eternit e abusi edilizi che nessuno controlla e di cui nessuno scrive (se non li ha denunciati può farlo: è una senatrice, rappresenta lo Stato. E proprio per questo il suo cortile non è uguale al cortile di chiunque altro, se ne faccia una ragione). Ma nel merito della sua vicenda non entra mai. Dice che i processi si fanno in aula, non sulla stampa. Ma anche in caso di futura archiviazione o assoluzione non sarebbe male fornire già oggi qualche spiegazione al popolo di cui è parlamentare: in quel 2006 con la prima giunta Matteucci pronta a venire non sarebbe stato politicamente più saggio aspettare un mesetto prima di farsi assumere dall’associazione sportiva di cui era presidente il marito Guglielmo Guerrini per andare in aspettativa e scaricare l’onere dei contributi previdenziali sulle casse pubbliche? Il marito non le avrebbe più fatto un colloquio di lavoro? I fatti dicono che al suo posto non fu assunto nessuno e che terminato l’incarico a Palazzo Merlato lasciò anche il suo ruolo nell’associazione del marito. Qualcuno la lanciò in politica cavalcando l’immagine di donna che aveva coniugato l’affermazione nello sport mondiale con le soddisfazioni familiari. Tutto già visto, da Mennea a Vezzali. La stessa immagine pulita negli spot della Kinder girati con i due figli. Chi la scelse a suo tempo ora si starà facendo delle domande per quelle scelte?

di Moldenke

[Quello che segue non è realmente accaduto, ma potrebbe anche accadere. Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale]

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XI

nr. 575

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini, Gianluca Achilli (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Nevio Galeati, Claudia Graziani, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Flavio Montelli, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

È una afosa serata d’estate al comando della polizia municipale di Ravenna e tutto sembra tranquillo. La ventola gira veloce sopra la testa dell’ispettore capo e dei suoi agenti speciali. La radio accesa trasmette un’opera lirica e nessuno ha incredibilmente niente da ridire. Sulle pareti ci sono calendari delle forze armate, medaglie e una mosca che non ne vuole proprio sapere di uscire dalla stanza. All’improvviso l’allarme a volume inaudito fa scattare tutti sull’attenti e provoca un principio di infarto al vigile che si era abbioccato senza farsi notare di fronte al computer. Sviene, ma nessuno se ne accorge. Anche perché non c’è tempo da perdere. «Vai vai vai!», «Fuori fuori fuori!», e via di corsa giù dalla pertica poi tutti a bordo del furgone per le emergenze. E a sirene spiegate lungo via Trieste, a tutta velocità. A bordo l’atmosfera è elettrica, l’adrenalina a palla. I vigili indossano la tenuta da guerriglia con tanto di berretto e fischietto. Nella discesa del cavalcavia del porto il furgone tocca i 92 chilometri orari. I nostri eroi sono sempre più lanciati verso l’obiettivo. È mezzanotte ormai e il tempo stringe. Il furgone del corpo speciale della Polizia municipale arriva su viale delle Nazioni e c’è la fila, proprio ora che quasi ce l’avevano fatta. I volontari Mistral fanno ciao con la manina, inconsapevoli di quello che sta succedendo. Finalmente ecco lo stradello per i bagni. Maledette auto parcheggiate alla cazzo di cane. Gli agenti sono costretti a proseguire a piedi. Di corsa. A guidarli è l’udito, sopraffino tra i membri del corpo speciale appositamente creato alla Pm di Ravenna. Li guida fino al bagno incriminato. C’è musica. Troppa musica. C’è addirittura un concerto. Come fossero un sol uomo i vigili attaccano e colpiscono, colpiscono e attaccano. Ma i loro sono solo dei manganelli giocattolo e le casse reggono. Neppure i calci sortiscono gli effetti sperati, la musica è sempre alta. Troppo alta. Sono degli ossi duri, questi amplificatori. E allora i vigili sono costretti a passare al piano B. C’è scritto così nel regolamento. Non possono farci nulla. Senza paura, fischietto in mano, si avvicinano al cantante, al chitarrista, al batterista. E usano lo spray al peperoncino. Li eliminano uno a uno, con calma e freddezza. Ce l’hanno fatta, finalmente. Il rumore è finito. Intanto al comando suona un altro allarme. Nel frattempo il vigile svenuto ha ripreso i sensi: «Oh merda, un altro di quei cazzo di fonometri dell’ordinanza del sindaco».

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

SOCIETÀ CENTRO STORICO

Tra il 2012 e il 2013 il Comune di Ravenna non ha potuto incassare circa 1,3 milioni di euro dalle 16mila multe per ingressi non autorizzati nella zona traffico limitato controllata dalle telecamere di Sirio fatti da auto straniere. E in tempi di crisi non si vuole lasciare nulla così Ravenna Entrate, società di riscossione tributi e multe per contro di Palazzo Merlato, ha avviato una sinergia con un'azienda specializzata per risalire, tramite le ambasciate, ai proprietari dei veicoli e quindi sanzionare anche lo straniero. Finora non era possibile perché il sistema informatico che elabora le multe partendo dalle rilevazioni delle telecamere riesce a risalire al titolare del mezzo solo se questo è italiano. Con la tar-

La targa straniera beffa l’occhio elettronico di Sirio Nel biennio 2012-2013 sfumati 1,3 milioni di euro di incassi

In città otto varchi attivi

I primi accesi nel 2007 Ogni anno sanzioni da 80 euro per 35mila auto

ga straniera tutto va in tilt. E così i circa ottomila passaggi all'anno di auto extra Italia non hanno portato ad alcuna multa. Sirio è stato attivato per la prima volta a luglio del 2007 in quattro varchi. Oggi sono diventati otto di cui quattro attivi 24 ore su 24. Dopo i picchi iniziali oggi la media di sanzioni annuali è circa 35mila (comprese le 8mila straniere) che a 80 euro ognuna fanno un bel gruzzoletto: due milioni e rotti.

VIABILITÀ

«Il Comune non può mettere telecamere all’incrocio killer: multe illegittime» «Il Comune e la polizia municipale non hanno titolo per decidere l’installazione e poi la gestione del Sirio Red all’incrocio tra statale Adriatica e statale Ravegnana: ogni sanzione fatta con le telecamere a chi passa con il rosso sarebbe illegittima». Non hanno dubbi Luca Ricci, presidente dell’Automoto Club Romagna (Acr) e Gianluca Benzoni, consigliere territoriale di Lista per Ravenna (Lpr) per quanto riguarda l’annuncio dato dal sindaco Fabrizio Matteucci che fissa al 10 maggio prossima la data per l’entrata in funzione dell’occhio elettronico su quello che è già stato ribattezzato incrocio killer per i numerosi decessi avvenuti negli anni.

Dal 1993, spiegano Ricci e Benzoni avvalendosi della consulenza legale dell’avvocato Massimiliano Nicolai di Cervia, la statale 16 Adriatica è classificata «strada extraurbana principale di tipo B e per questo a norma del codice della strada è la polizia stradale l’unica legittimata a intervenire e nel caso sanzionare gli automobilisti in transito». Insomma la scelta di installare o meno il Sirio Red spetterebbe alla polstrada su richiesta di Anas e non al Comune: «I corpi di polizia municipale –

spiega Nicolai – non hanno competenza funzionale, né sulle autostrade, né sulle equipollenti strade extraurbane principali, bensì solo sulle strade presenti all'interno del territorio del Comune di appartenenza. I poteri di polizia giudiziaria come arresti in flagranza di reato, perquisizioni, sequestri delle polizie municipali sono disciplinati dal codice di procedura penale e non comprendono anche il potere di irrogare le sanzioni amministrative ossia le cosiddette multe agli automobilisti che è disciplinato solo dal codice della strada». E quando si ricorda l’esistenza di un accordo siglato tra Anas e amministrazione comunale l’avvocato replica convinto: «La norma non prevede eccezioni in cui si possano siglare accordi particolari». Ricci è in linea: «È un accordo illegittimo».

L’Automoto Club Romagna: «Solo la polizia stradale può fare i controlli sulla statale»

Un recente incidente all’incrocio incriminato, tra l’Adriatica e la Ravegnana

AMBIENTE/1

MOBILITÀ

ARIA INQUINATA: FINISCE IL BLOCCO DEL TRAFFICO

«Strisce blu, multe da 25 euro se il ticket scade»

È confermato il blocco del traffico di giovedì 27 marzo sulla base del bollettino di Arpa. Sarà l'ultima delle chiusure settimanali alla circolazione stradale: dalle 8.30 alle 18.30 le limitazioni antismog nel centro abitato compreso all’interno della circonvallazione esterna. Non possono circolare i veicoli a benzina e diesel precedenti l’Euro4 (i diesel Euro3 solo se dotati di sistemi di riduzione della massa di particolato), ciclomotori e motocicli precedenti l’Euro2.

AMBIENTE/2 UNA CICLABILE DI 70 KM DA RAVENNA A COMACCHIO Un percorso ciclabile di 70 chilometri da Ravenna a Comacchio: sarà inaugurato alle 15 del 29 marzo alla Cè Aie del parco Primo Maggio a Fosso Ghiaia dove arriverà anche il tradizionale Sciame di biciclette in programma il 30 marzo partendo da piazza del Popolo a Ravenna attraverso le piste ciclabili cittadine. Nello stesso weekend al parco anche la sagra del tartufo e i mercatini di prodotti tipici del territorio.

Il Comune non ha dubbi ma il ministero dice che basterebbe pagare la differenza Chi lascerà l’auto in sosta sulle strisce blu oltre la scadenza del ticket a Ravenna continuerà a prendersi una sanzione da 25 euro in caso di controlli. Lo conferma il Comune con una nota scritta inviata alla stampa per «fare chiarezza invitando a dare il giusto peso interpretativo al parere di un funzionario del ministero dei Trasporti». Il parere in questione, quello fornito dal sottosegretario Umberto Del Basso De Caroviola in risposta a un'interrogazione parlamentare e riportato dalle testate nazionali, è che il pagamento in misura insufficiente non costituisca «violazione di una norma di comportamento», ma configuri unicamente una «inadempienza contrattuale». Pertanto, nei casi di pagamenti in misura insufficiente, l'inadempienza implica il semplice saldo della tariffa non corrisposta. In parole povere niente multa ma solo un pagamento aggiuntivo per coprire il totale del tempo di sosta. Una posizione confermata anche dal ministro Maurizio Lupi sulle pagine de Il Sole 24 Ore: «Se ho pagato la sosta e alla scadenza di questa sosta sto dieci minuti in più non posso ricevere la multa per sosta senza pagamento, ma dovrò completare il pagamento per la differenza tra la sosta che ho pagato e il

tempo che sono rimasto senza pagare». Le amministrazioni comunali sono in rivolta vedendo a rischio un’importante entrata per le casse pubbliche. L’amministrazione comunale di Ravenna precisa che «tutti i parcheggi cittadini su aree pubbliche gestiti da Azimut sono classificati come “a tempo limitato” e che su tale tipologia non si applicano in ogni caso le indicazioni generali contenute nel parere ministeriale, bensì quelle contenute in una circolare del ministero del 2011 che disciplina proprio questa fattispecie a “tempo limitato”, differenziandola sul piano dei comportamenti sanzionatori da quella di sosta a tempo illimitato». Inoltre il parere del ministero dei Trasporti, secondo Palazzo Merlato, sarebbe smentito da uno esattamente opposto del ministero dell'Interno. Ma il ministero dei Trasporti risponde: «Non risulta alcuna situazione di conflitto interpretativo con il ministero dell'Interno: quest'ultimo, infatti, in seguito a un riesame della propria posizione espressa nel 2003, ha successivamente, nel 2007, condiviso la disamina della tematica svolta dal Mit ed emesso nel 2010 una serie di pareri in tal senso». Il Comune poi cita la sentenza 888 del 19 settembre 2012 della Corte dei conti del Lazio che ha condannato al risarcimento del danno erariale la società concessionaria perché consentiva ai trasgressori, entro 24 ore dall'accertamento effettuato dall’ausiliario del traffico, di regolarizzare il mancato pagamento del ticket della sosta senza infliggere una multa per violazione del codice della strada. Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lpr, invita il sindaco a chiedere, a titolo cautelativo, un parere alla Corte dei Conti regionale. Ma alla luce delle citate disposizioni e sentenze il Comune di Ravenna non ritiene necessario richiedere ulteriori pareri.

Cerchi casa?

SOCIETÀ

DA PAGINA 27

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

MOVIDA IN SPIAGGIA

MOVIDA IN CITTÀ

Spettacoli (quasi) senza limiti ma per i bagni lo spauracchio è il fonometro collegato ai vigili

Piccoli eventi nei locali anche tutti i giorni e fino a mezzanotte

Il sindaco Matteucci ha firmato martedì 25 marzo l’ordinanza che disciplina le attività degli stabilimenti balneari. Tra le novità rispetto al passato, da segnalare la totale liberalizzazione (per chi è in possesso delle autorizzazioni) delle attività di pubblico spettacolo, tra cui i concerti o le manifestazioni sportive, che i bagni potranno organizzare tutte le sere a qualsiasi orario, nel rispetto naturalmente di quelli di apertura, fissati come l'anno scorso fino all'una di notte dal lunedì al giovedì e fino a mezzanotte nei restanti tre giorni del fine settimana, domenica compresa. Fanno eccezione invece i cosiddetti “trattenimenti danzanti” – ossia le feste da ballo per cui Marina di Ravenna si è fatta conoscere negli anni Novanta un po' in tutta Italia – che esattamente come l'anno scorso potranno essere organizzati tre volte alla settimana: uno dal lunedì al giovedì (fino all'una quindi), uno il venerdì o il sabato (fino a mezzanotte) e uno alla domenica (solo dalle 18 alle 21, con i bagnini delusi per il mancato ritorno del ballo alla domenica notte), con possibilità di farne in alternativa due dal lunedì al giovedì e la restante nel weekend. Gli stabilimenti balneari invece potranno restare aperti fino alle 3 di notte venerdì 4 luglio per la Notte Rosa; sabato 19, domenica 20, lunedì 21 e martedì 22 luglio per la settimana di Sant'Apollinare, patrono di Ravenna; domenica 10, giovedì 14 e venerdì 15 agosto. A queste eccezioni si aggiungerà l’allungamento degli orari di apertura in occasione delle partite dell’Italia ai mondiali di calcio. Nessuna deroga, al momento, per le altre partite del Mondiale, con le associazioni dei bagnini che chiedono invece di poter mantenere aperti i bagni di notte anche per le fasi finali della competizione, che ci sia o non ci sia la nazionale italiana. Mentre resta in vigore su viale delle Nazioni l’ordinanza antivetro, altra novità è rappresentata a Marina di Ravenna (dal 3 giugno) dalla liberalizzazione dell’accesso dei pullman, per la prima volta dal 25 aprile 2009, quando le ordinanze di Matteucci inziarono a farsi più stringenti. Ma la più grossa novità dell’estate, per i bagni coinvolti, resta quella già annunciata nei mesi scorsi e che Matteucci conferma, nonostante la richiesta del Movimento 5 Stelle di annullarla alla luce del ritardo con cui quest’anno è stata pubblicata l’ordinanza (che entrerà in vigore dal 18 aprile). Si tratta dell’introduzione dei fonometri. «A partire solo dalla metà di giugno, per dare tempo alle imprese di organizzarsi – dichiara il sindaco – tutti gli stabilimenti che svolgeranno feste da ballo, concerti dal vivo e altre iniziative di intrattenimento musicale, si dovranno dotare obbligatoriamente di fonometri». Si tratta, spiega Matteucci, di «strumenti certificati collegati agli impianti di diffusione acustica che, al superamento dei decibel o allo sforamento dell'orario previsti dalle norme, inviano una segnalazione al comando di Polizia Municipale sulla base della quale scattano i relativi provvedimenti». Indicativamente, sulla base degli scorsi anni, gli stabilimenti che dovrebbero dotarsi di questa strumentazione sono circa un centinaio. E molti sono già sul piede di guerra: a far discutere oltre al costo (potrebbe aggirarsi su alcune migliaia di euro) l’applicazione pratica dell’ordinanza. Se i fonometri dovranno essere piazzati vicini alle casse – si lamentano i bagnini – è probabile che qualsiasi evento diventi impossibile da realizzare restando nei limiti.

La giunta del Comune di Ravenna ha approvato il regolamento che definisce le tipologie di attività di intrattenimento e di spettacolo all’interno dei locali. Un regolamento resosi necessario dopo le differenti interpretazioni in passatodelle norme da parte di Comune e prefettura e alla luce delle liberalizzazioni della legge nazionale. In base alle nuove regole “l’autorizzazione all’esercizio della somministrazione di alimenti e bevande, abilita allo svolgimento di piccoli trattenimenti musicali senza ballo”. Nei bar e negli esercizi pubblici gli utenti potranno quindi trovare, ogni pomeriggio e ogni sera, dalle 16 alle 24 e non più solo fino alle 23 come accadeva prima, gratuitamente, attività di spettacolo e di intrattenimento. Da mezzanotte fino alle 2 la diffusione della musica potrà essere di sottofondo e potrà essere prorogata fino alla chiusura del locale, quando questo sia chiuso e attrezzato per contenere le emissioni sonore. Il regolamento prevede anche dei limiti per quanto riguarda l’afflusso delle persone (non oltre 100) e fissa i vincoli di affollamento massimo consentito sia nei luoghi chiusi che nelle aree esterne di pertinenza del pubblico esercizio. Le attività musicali esercitate all’interno dei pubblici esercizi “le cui emissioni di rumore superino i valori limite stabiliti nel documento di classificazione acustica del territorio comunale” sono consentite come “attività temporanea” ai sensi dell’apposita legge regionale. Queste particolari attività potranno svolgersi nel numero massimo di 20 all’anno con una frequenza massima di 2 alla settimana e nella giornata del 31 dicembre. Il numero di questi eventi scende a 16 nel caso che queste attività vengano effettuate nell’area esterna del locale.

FORMAZIONE PROFESSIONALE

LE SCUOLE INFORMANO

Meccanici provetti si cimentano ai box delle moto da corsa L’esperienza formativa sul campo degli allievi della Scuola Pescarini Sono ragazzi fra i 16 e i 19 anni e frequentano con buoni esiti e passione il corso di meccanico autoriparatore alla scuola di formazione professionale Pescarini di Ravenna (uno di loro quello di elettricista). Si chiamano Gioele, Michael, Nakia, Nicolas, Biagio e dopo qualche lezione teorica hanno subito messo mano, nei laboratori dell’istituto delle Bassette, su motori e trasmissioni, centraline elettriche, gomme e sospensioni... Grazie al loro insegnante Fabio Da Re (e ad accordi sottoscritti dalla scuola) hanno fatto pratica anche sul campo, con stage trascorsi ai margini delle piste e nei box di alcuni team romagnoli e nazionali impegnati nei campionati di motociclismo. Una full immersion nel mondo delle corse – dalle Superbike alle Superstock – che li ha portati in giro per l’Italia e l’Europa. Nakia Battistini, in particolare, mentre si appresta a concludere il corso biennale alla Pescarini, forte delle sue capacità, è stato ingaggiato per la stagione 2014 dal team Pedercini, che utilizza per le corse moto Kawasaki. Un’esperienza che Nakia porta avanti come gommista e aiutomeccanico. La sua speranza, mettendoci l’impegno e la passione che servono, è coronare il sogno di diventare un tecnico specializzato nel grande circo del motociclismo agonistico. Un’ambizione condivisa anche dai suoi compagni. Primo fra tutti il giovanissimo Michael Canducci, anche lui stagista a bordo pista ma che fin da piccolo cavalca le moto e ora gareggia in sella a una Honda che supera, in rettilineo, i 250 kmh. Per lui sono due le strade, diverse ma intrecciate, quella del meccanico e del pilota, per guadagnarsi un ruolo e una professione negli autodromi.

Gli allievi dei corsi di meccanico ed elettricista della Scuola Pescarini che hanno partecipato a stage formativi in team motociclistici con (al centro) il direttore del Cfp Luciano Casmiro.

Oltre alla Pedercini, anche la squadra corse Sic58 di Faenza e il team Grandi hanno accolto “in prova” gli allievi del Cfp. Nicolas Giusti che viene dal corso di elettricista si è cimentato nell’analisi e nella diagnosi con i computer dei dati dei sensori e dei circuiti elettronici delle moto da corsa, per ottimizzare il rendimento del bolide o sistemare eventuali anomalie. Per Biagio Viceconti quella delle sfide motociclistiche si è rivelata un’esperienza eccitante ma anche difficile: un errore nella sua mansione di aiuto-meccanico gli è costato il proseguimento dello stage.

Tutti i ragazzi concordano che è un ambiente frenetico, dove ci si trova sempre sotto pressione. Ma – dicono in coro – oltre a conoscere tante cose nuove si deve imparare a lavorare in modo molto coordinato e affiatato. Ci si sente importanti... Che diventi una professione vera e propria è presto per dirlo ma i ragazzi concordano che, se non dovessero emergere nel duro e competitivo mondo delle corse, possono sempre sperare in un lavoro nell’ambito delle autoripazioni e della motoristica civile e industriale. «Siamo molto orgogliosi di questi allievi – commenta il direttore della Scuola Pescarini Luciano Casmiro – perché da una parte, con le nostre offerte formative, abbiamo “recuperato” dei ragazzi che si era arenati alle scuole superiori. E, dall’altra, siamo riusciti a motivare e valorizzare dei piccoli talenti. Grazie al nostro staff di insegnati qualificati con una didattica applicata molto concreta, orientata alla pratica, siamo stati in grado di formare ottimi tecnici. Se per fare ripartire l’economia e l’occupazione servono ingegneri e manager capaci tanto più abbiamo necessità di bravi ed esperti artigiani del saper fare».

via Manlio Monti 32 - Ravenna. Zona Bassette Info tel. 0544 687311 - www.scuolapescarini.it

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

VIAGGI

IL RACCONTO

Un ravennate nella Ravenna degli yankee: «Solo campi...»

Ravenna (Ohio)

«Niente mare, niente turisti, niente vigne, niente mosaici: qua non c’è niente che ricordi la Romagna», eppure Gabriele sta scrivendo da Ravenna. Ma da quella in Ohio (Stati Uniti), omonima dell’originale romagnola, dove è passato per soddisfare la sua curiosità durante un viaggio di lavoro: «Il tempo di fare qualche foto, girarmi qualche strada, ringraziare di essere nato

in Italia e proseguire il mio viaggio verso Pittsburgh». Gabriele Graziani ha 31 anni (nella foto sotto a sinistra), da poco vive a Bologna dove fa il consulente aziendale ma è originario di Traversara di Bagnacavallo e ha vissuto anche a Ravenna, quella in Romagna. Via Facebook ci racconta il suo tuffo nella Ravenna yankee da ravennate italiano: «Dispersa in mezzo a campagne

e fattorie, tutto si sviluppa lungo Main Street, un po’ come in tutti i paeselli dell’Ohio, che potremmo dire essere la nostra via Maggiore». Fondata nel 1799 da Benjamin Tappan Jr e nominata in onore della città italiana, oggi conta 12mila abitanti: «È vicino a un centro produttivo della General Motors che ha deciso di reinvestire nel made in Usa e sta facendo rifiorire l'area circostante». Ecco quindi il paesaggio di un’ipotetica cartolina: «Alterna un centro molto rinnovato con edifici abbastanza moderni, con palazzi lasciati in originale e nella periferia case veramente fatiscenti. Fuori dal centro solo stese di campi, di grano e di fattorie: cows, beef e nulla cosmico. Attrazioni turistiche? Non ne ho viste». E dire che una recente ricerca sulla reputazione turistica commissionata da Confesercenti riporta che è la Ravenna americana a comparire per prima nei risultati di Google per gli utenti anglosassoni del web: «Credo che qua non abbiano mai visto dei turisti. Quando giri per strada la gente ti guarda come se fosse arrivato un marziano in città. Attorno ci sono villaggi Amish dove non hanno luce elettrica e si muovono a cavallo…». Nessun gemellaggio improvvisato con gli indigeni: «Mi sarebbe piaciuto scambiare due parole con qualcuno e dirgli che venivo da un’altra Ravenna ma non è capitata l’occasione. Ma chissa quanti sanno davvero che esiste un’altra Ravenna». Quella originale… Andrea Alberizia

LA CURIOSITÀ IL

GRILLINO CHE ANDRÀ IN SRI LANKA A INSEGNARE LA SICUREZZA SUL LAVORO

È in partenza per Colombo, ex capitale e comunque città più importante dello Sri Lanka. Qui, nella cosidetta “lacrima d’India”, isola nota anche con il nome di Ceylon, il capogruppo dei grillini a Palazzo Merlato, Pietro Vandini, 35 anni, è chiamato a tenere corsi sulla normativa che riguarda la sicurezza sul lavoro in Italia, la sua specializzazione. Sarà dunque docente di lavoratori locali che potrebbero essere coinvolti in progetti con l’Italia. A mandarlo in estremo oriente è un’azienda di Modena con cui collabora. La data del viaggio ancora non è stata fissata, ma il periodo di assenza previsto da Palazzo Merlato e dal pub Diabolik, dove lavora per il collega di consiglio comunale Maurizio Bucci (di Forza Italia), è il prossimo mese di maggio.

GIRAMONDO

Ohio

Australia

New York

BICI/1

BICI/2

Pronti per attraversare il deserto

La corsa a pedali senza freni tra i container di New York

Un anno in sella: Marco e Giovanni sono arrivati a Perth (Australia) Arriva dall’altra parte del mondo una nuova puntata del diario di viaggio di Marco Meini e Giovanni Gondolini (nella foto sopra al centro), i ravennati partiti in bici a febbraio 2013 per un giro del mondo che durerà cinque anni. Hello to everybody! Siamo arrivati da tre mesi in Australia e stiamo lavorando per risanare un po’ le tasche alleggerite dal tanto andare. Perth è una città moderna e nell'aria si respira l'ottimismo di chi è lontano dalle crisi economiche o dagli eterni alti e bassi della nostra società occidentale. Siamo stati allo stesso tempo fortunati e testardi nella ricerca di un posto di lavoro: dopo neanche una settimana avevamo già entrambi un contratto in mano. Il continente australe è sicuramente costoso per chi lo visita da turista, ma avendo la possibilità di lavorare si percepiscono stipendi elevati che garantiscono a tutti uno stile di vita alto, anche svolgendo i lavori più umili. Marco aiuta un simpatico signore aussie nella sua azienda di giardinaggio mentre io, Giovanni, in camicia bianca servo i clienti di un moderno ristorante indiano. Siamo felici anche perchè viviamo questo momento come una possibilità di cre-

scita e una ulteriore espe«Per capirci è come se si facesse una corsa tra i container ICI/3 rienza di questo viaggio che al Largo Trattaroli del porto di Ravenna». Samuel Cai (nella per la prima volta ci vede foto sopra a destra) racconta così lo scenario che attenderà lui L’OBIETTIVO: 70 PAESI IN OTTO ANNI stanziali. La nostra testa coe gli altri 258 ciclisti che il 29 marzo a New York partecipeIL FLOP: ARRIVA A LA SPEZIA E SI RITIRA munque è già in movimento, ranno alla prima delle quattro prove della Redhook È partito da Faenza puntando a fare il giro del fra circa un mese si riparte, Criterium 2014, competizione riservata alle bici a scatto mondo con una bici ribattezzata Cassiopea: l’oci aspetta il deserto centrale fisso. Le fixie, in gergo. Quelle senza freni e in cui i pedali biettivo era attraversare 70 Paesi in sette-otto che dalla costa ovest ci porgirano sempre, in parole povere. Samuel parteciperà con la anni «senza mai voltarsi indietro». Invece non è terà verso est alla direzione maglia di una squadra di Modena, la Iride Valcucine nemmeno uscito dall’Italia: dopo cinque giorni di Melbourne e Sidney. ConMeccanica squadra corse (altri tre italiani e un colombiano è arrivato a La Spezia (Liguria) e Simone a completare la pattuglia negli States). A Ravenna Cai altertiamo di raggiungere BriAlessandro Cornacchia, 22 anni, ha fatto dietrona il lavoro al porto con la Compagnia Portuale e quello diesbane in sei mesi (da Perth front verso casa. «Una serie infinita di disgrazie tro al bancone del negozio di abbigliamento e attrezzatura dista quanto Mosca da Lie disavventure mi hanno portato a rimandare il Limbo Azul: «Quando arrivo nel piazzale tra i container fa sbona!), da dove poi ripartiprogetto. Mi sento distrutto dentro e fuori». un certo effetto pensare che potrebbe essere lo scenario per remo alla volta ancora deluna gara». Inizialmente la competizione nacque sulle strade l'Asia, dalla Cambogia al cittadine come sfida tra i bike messenger della Grande Mela, i Vietnam e la Cina. Ma ora postini a pedali. Poi è diventata un gara cult: «C’è gente che farebbe di stiamo con le ruote per terra, è tempo di canguri, di tutto pur di essere tra i partecipanti e poter avere poi il cappellino e la oceani da surfare, di eucalipti secolari e serpenti velemaglietta, per questo gli organizzatori decidono molto liberamente chi nosi, è tempo di aborigeni da capire e di australiani con ammettere e chi no». Nel 2013 non riuscì a finire la corsa cadendo in cui familiarizzare, è tempo di sognare in Inglese e manuna curva ma concluse il campionato (le altre tappe sono Milano, giare hamburger con la rapa rossa, è tempo di birra Barcellona e di nuovo New York) 24esimo in classifica. (and.a.) chiara e parchi nazionali. Ora è tempo di Australia.

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

ECONOMIA RUSSI

300 Biomasse in salsa scandinava

L’impianto a biomasse, con una potenza installata di 30 megawatt elettrici, sarà alimentato da cippato di legno vergine da filiera, il cui fabbisogno è di circa 270mila tonnellate l’anno. L’impianto a biogas, della potenza di un megawatt elettrico, sarà alimentato con 18mila tonnellate l’anno di insilato di mais e L CONTRIBUTO 26mila tonnellate di deiezioni suine provenienti «1,5 MILIONI PER SAN GIACOMO» dagli allevamenti limitrofi Un rendering della facciata che avrà il «evitando l’immissione, «Doneremo 1,5 milioni di euro per Palazzo nuovo polo talvolta incontrollata, nel San Giacomo, un bel contributo che fa energetico di Russi. capire le nostre buone intenzioni», ha territorio», precisano i Pronto per il 2016? detto Raimondo Cinti (Seci) per rassicurare responsabili Powercrop. la Soprintendenza ai beni culturali che «Ci siamo sempre ispirati aveva avviato un procedimento di tutela al mondo scandinavo che indiretta a salvaguardia dello storico edfiè molto più avanti di noi cio che sorge a poca distanza dal sito dove nell’utilizzo delle nuove sorgerà il polo di produzione energetica. tecnologie – aggiunge Cinti –. I risultati avranno ricadute sull’intero territorio». Powecrop assicura non avrà problemi a reperire le biomasse: «Arriveranno – dice Luigi La Pegna, amministratore delegato Powercrop – da coltivazioni nel raggio di 70 chilometri come previsto dalle autorizzazioni. C’è già una disponibilità per 240mila tonnellate l’anno». Per quanto riguarda le gare di appalto per i lavori di realizzazione dell’impianto, A CRITICA Marco Santoni dell’ufficio acquisti di Enel Green GLI AMBIENTALISTI: «APPALTI? PER AZIENDE LOCALI SOLO GLI SCARTI» Power ha chiarito come le opportunità per le impre«Il sindaco di Russi parla di una convenzione che impegna Powercrop a lavorare se del territorio possano con le aziende sul territorio ma è tutta demagogia da campagna elettorale: nell’autorizzazione rilasciata non vi è alcun riferimento né alle imprese russiane né consistere anche in ad impegni di commesse per lavori all’interno del cantiere del polo energetico». subappalti: «Chiediamo Insomma Cinzia Pasi e Roberta Babini, dell’associazione ambientalista all’appaltatore principale Clandestino Ravenna Virtuosa, sono convinte che «per noi di periferia non ci sarà di indirizzarsi, a parità di trippa per gatti: la particolarità dei lavori chiamerà alle gare di appalto aziende condizioni economiche, di dimensioni europee e il tavolo a cui sedersi, caro sindaco Retini, si restringe e verso l’imprenditoria soprattutto diventa affollato. Alle aziende locali non resteranno che gli scarti». locale». Roberta Bezzi

I nuovi posti Riconversione Eridania: «Nel nord Europa sono più avanti» di lavoro grazie Servirà per creare oltre 300 nuovi I di lavoro, tra dipendenti diretti e all’impianto posti indotto della nuova realtà produttiva, e

126

I milioni di euro investiti da Powercrop

84.000 Le famiglie servite dalla produzione della struttura

I km di distanza entro cui reperire le biomasse

per creare energia pulita. Questi, secondo i finanziatori del progetto, sono i due principali punti di forza della nuova centrale a biomasse Powercrop di Russi che, dopo il via libera del Consiglio di Stato del febbraio scorso, sorgerà nell’area industriale precedentemente occupata dallo zuccherificio Eridania. I lavori cominceranno a ottobre impegnando 200 persone con un investimento di circa 126 milioni di euro e potrebbero concludersi per l’estate 2016. La produzione annua complessiva di energia elettrica, stimata in 222 gigawatt/ora, soddisferà il fabbisogno di 84mila famiglie, evitando l’emissione in atmosfera di 117mila tonnellate all’anno di anidride carbonica. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi da Enel Green Power e Seci Energia (soci di Powercrop) nella sede di Confindustria a Ravenna: «Finalmente inizia una nuova stagione per l’impianto che era stato progettato ben otto anni fa – commenta Raimondo Cinti, amministratore delegato di Seci Energia, società del gruppo Maccaferri –. Purtroppo siamo incappati nelle peggiori maglie della burocrazia italiana e abbiamo dovuto attendere i lunghissimi tempi della giustizia amministrativa. Forse non siamo stati bravi noi a comunicare l’importanza di questo progetto o forse qualcuno ha semplicemente fatto di tutto per bloccarci, ma ciò che conta è che alla fine ce l’abbiamo fatta».

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ECONOMIA

DA PAGINA 27

9 ACQUA/1

CONSELICE

«Matrix è sicuro» Le precisazioni sul nuovo impianto «L’accesso di rifiuti pericolosi è limitato a materiali aventi le stesse caratteristiche di quelli non pericolosi, con la sola differenza di un modesto differenziale del valore del Ph». La precisazione arriva dalla società Officina dell’Ambiente (Oda) che realizzerà l’impianto di Conselice, un progetto per il recupero delle scorie degli inceneritori di rifiuti che sorgerà sul sito attualmente occupato dall’ex-colorificio ceramico Endeka producendo un materiale denominato Matrix, classificati come materia prima seconda, «le cui caratteristiche fisico-chimiche – si legge sul sito di Oda – li rendono adatti a variegate applicazioni nel settore industriale delle costruzioni e dell'edilizia sostenibile». Si tratta di un impianto simile a uno già funzionante a Lomello (Pavia): «Non lavorerà prodotti tossici o cancerogeni», assicurano Oda. Il progetto da tempo agita il clima conselice con comitati e associazioni contrari alla sua realizzazione. Il tutto amplificato dall’imminente scadenza elettorale che aumenta la fibrillazione attorno ai temi ambientali. «Nelle ultime settimane, nel dibattito legato all’impianto, sono state pronunciate inesattezze dimostrabili scorrendo i documenti autorizzativi. Un esempio. Le scorie provenienti da impianti d’incenerimento di rifiuti urbani e speciali non pericolosi, come quelli gestiti da Herambiente da destinare all’impianto Oda di Conselice, vengono classificate come rifiuti non pericolosi e, quindi, è errato indicarli, in comunicati e volantini, con la lettera H (caratteristica di pericolo). Come noto, i criteri di classificazione dei rifiuti previsti dalla norma vigente sono mutuati dai criteri per la classificazione delle merci e prodotti e, in termini esemplificativi, l’eventuale pericolosità si basa sulla presenza di alcune sostanze con specifichefrasi di rischio (R) in concentrazioni superiori a limiti predefiniti. È il caso della presenza di Ph basici le cui concentrazioni comportano comunque la classificazione del rifiuto come speciale non pericoloso».

L’azienda è certa «Non tratteremo materiale tossico»

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

ACQUA/2

BOTTIGLIA O RUBINETTO? SE NE PARLA AL MUSEO NATURA L’acqua potabile, dalla bottiglia o dal rubinetto, sarà il tema al centro dell’incontro in programma il 30 marzo alle 10 al museo Natura di Sant’Alberto, confrontando le esperienze Italiane e olandesi. Dopo la mattina al museo nel pomeriggio si andrà in escursione nelle valli di Comacchio.

IMPRESE TIROCINANTI A

CACCIA DI MERCATI STRANIERI

Tempo fino al 2 aprile per le aziende che vogliono aderire al progetto Temporary export manager della Camera di Commercio: un tirocinante per sondare i mercati esteri per sei mesi a caccia di sviluppi commerciali. I tirocinanti si possono candidare entro l’11 aprile.

A Ravenna le bollette più care della regione È aumentato del 43,3 percento dal 2007 e dell'11,6 percento nell'ultimo anno il costo dell'acqua in Emilia Romagna. Lo rileva l'osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. L'Emilia Romagna, con una spesa di 406,5 euro all'anno a famiglia, è una delle regioni con il servizio idrico più caro d'Italia, superata solo da Toscana, Marche e Umbria. La città più cara della regione è proprio Ravenna con 460 euro in media a famiglia, seguita da Reggio Emilia con 448 euro e Forlì con 446. La più economica Piacenza con 335 euro.

LUTTO

SEMINARIO IL DIRITTO D’AUTORE SUI SITI INTERNET

Seminario pubblico su diritto d'autore sui mezzi digitali, tutela web, utilizzo contenuti e foto per Pmi e professionisti. Appuntamento il 31 marzo dalle 17 alla Cna in viale Randi 90 a Ravenna. Iscrizioni online.

Profumerie Sabbioni, morto lo storico fondatore Il 19 marzo a Ravenna è deceduto Enrico Sabbioni, fondatore con la moglie Loredana nel 1953 delle storiche Profumerie Sabbioni, dall’avvio dell’attività di rivenditori ambulanti di articoli per barbieri, parrucchieri ed estetiste fino a diventare un gruppo consolidato con quindici punti vendita dislocati in tutta la Romagna.

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

SALUTE PRIMO PIANO

L’OPINIONE

LISTE CIVICHE/1

La carica degli ex in queste strane elezioni del 2014

«A Cervia troppi dipendenti comunali»

Se l’aspettavano un po’ tutti e puntualmente sta accadendo. Nelle elezioni amministrative del 2014 che riguardano alcuni dei principali comuni della nostra provincia è un fiorire di liste civiche che cercano di svincolarsi dai partiti o che nascono in contrapposizione a essi. In particolare ci sono alcuni esperimenti in corso che si presentano come alternativi al governo di centrosinistra locale e non assimilabili al centrodestra tradizionale e che potrebbero dare del filo da torcere ai candidati tradizionali. Le novità principali sono a Cervia e Lugo, a Bagnacavallo cerca invece di consolidarsi un’esperienza esordita cinque anni fa con buoni risultati. L’obiettivo di queste realtà è pescare in un’area di generale scontento e delusione e a competere, là dove ci sono, con i candidati grillini che restano un’incognita in termini di potenzialità di risultato, ma che potrebbero beneficiare del traino della contemporanea campagna elettorale per le Europee. Progetto Cervia, Per la Buona Politica e Bagnacavallo Insieme invece sono realtà esclusivamente locali, senza collegamenti tra loro peraltro, che hanno però, tutte e tre, una caratteristica in comune: candidano a sindaco un ex del partito di governo, che siano ex Margherita, ex Pci, ex Pd. Si tratta di biografie diverse tra loro per professione e anagrafe, ma se li si sta ad ascoltare non si può non notare alcune frasi che tornano nei discorsi di tutti: «Siamo stanchi di una politica decisa da poche persone nel chiuso delle loro stanze, stanchi di un sistema che non permette mai vera discussione e confronto». I loro detrattori li accusano di arrivisimo, talvolta trasformismo. In tutti e tre i casi si tratta di persone che hanno ricoperto ruoli importanti dentro le loro ex formazioni politiche di cui ora sono decisi avversari. E a distinguerli dai grillini c’è innanzitutto questo: la loro provenienza e la loro storia sul territorio e la loro lunga militanza politica. Passione autentica? Sana ambizione personale? Arrivismo? Spirito di servizio? Chi sa tracciare confini netti nella politica lo faccia. Noi ci siamo limitati, in queste pagine, a far loro qualche domanda più concreta possibile sulle comunità che si candidano a governare, comunità di grande rilievo come Cervia (socia peraltro di Asp e Ravenna Holding) e Lugo, il comune più importante di un’Unione che molti chiedono di rivedere nelle forme di rappresentanza democratica. Da tutti abbiamo ricevuto alcune risposte in qualche modo simili e che più o meno suonano così: «Le questioni relative all’amministrazione della città non hanno destra e sinistra, si discutono e si ragiona nel bene collettivo, basta con l’inutile contrapposizione ideologica». Un caso come i fondi alle scuole paritarie (che di solito provoca divisioni tra cattolici e non, da destra e sinistra)? «Se l’accordo serve a risolvere un problema e a offrire un servizio non ci sono ostacoli idelogoici, a patto che gli standard siano i medesimi». Un altro leit motiv è rivedere il patto di sindacato e più in generale il rapporto con Hera: la multiutility diventa simbolo dello strapotere del partito e argomento da affrontare in modo diverso da quanto è accaduto fino a oggi. Da un lato il Pd, dall’altro dunque un variegato mondo che contempla la destra, i grillini e appunto nuove liste civiche. Lo scopo per tutti eccetto che per i democratici è arrivare al ballottaggio per poi vedere che succede, sognando chi Parma chi la Bologna di Guazzaloca. Certo, elezioni così complicate non si vedevano da un pezzo: la contemporaneità con le Europee dove ci sarà la campagna nazionale favorirà i partiti tradizionali, Pd compreso, sebbene qui i candidati democratici sono esattamente quelli che ci sarebbero stati se il congresso l’avesse vinto Cuperlo. Nel mezzo, una crisi economica, politica e sociale senza precedenti.

La ricetta di Michele Fiumi, una candidatura nata dal “no” a Pentagramma NEL DETTAGLIO UN PASSATO IN POLITICA DENTRO LA MARGHERITA

Pagine a cura di Federica Angelini

Abbiamo incontrato Michele Fiumi in un bar di Pisignano, ai confini della provincia ravennate, una delle frazioni più importanti di Cervia in un giovedì durante uno degli appuntamenti informali organizzati settimanalmente accanto a quelli serali, che invece si sviluppano su temi sempre diversi. Conosciamo così il candidato sindaco di Progetto Cervia, lista civica nata dal “no” al grattacielo e al progetto Pentagramma e che si pone come alternativa alla maggioranza guidata dal Pd. Una lista civica aperta a tutti, neanche a dirlo, perché la politica dice Fiumi «è proprio la capacità di far stare insieme persone diverse». Al di là dei bei discorsi di principio, gli abbiamo rivolto qualche domanda più concreta a cominciare da quello più di attualità. Il bilancio di Cervia non solo è solido, ma soprattutto è il meno oneroso della provincia per i cittadini. Qui pagate addizionali più basse che altrove. Non vi lamenterete... «Noi vorremmo abbassare l’Imu sulle attività produttive, ma ancora non sappiamo la cifra che sarebbe necessaria. Ma soprattutto ci lamentiamo del fatto che la cifra stanziata per gli investimenti è troppo bassa, si prevedono poco più di un milione di euro l’anno per i prossimi tre anni, mentre secondo noi ne servirebbero 10 all’anno per fare interventi di riqualificazione che in tutte le altre cittadine costiere sono stati fatti, da Cesenatico a Cattolica. Qui è tutto immobile». Detto da voi, che avete creato un comitato apposta per fermare il progetto Pentagramma e il grattacielo che avrebbero cambiato il volto della cittadina... «Sì, ma nel modo sbagliato. Noi vorremmo davvero interventi che andassero nella direzione della “città giardino”, del verde, della filiera del sale, della sostenibilità anche come risorsa turistica. Tutte cose che peraltro il Pd stesso diceva in un documento che però non ha mai trovato applicazione». Il Pd ha detto che il grattacielo non si farà. Non vi basta? Non è una vittoria? «Ma sarà vero? In realtà non c’è stata grande chiarezza su ciò che sarà previsto al posto del grattacielo e poi il progetto Pentagramma riguarda anche le case dei salinari e la colonia a nord di Milano Marittima». Sì, ma ormai è tardi, non si può più tornare indietro. «In realtà c’è una causa portata avanti dai residenti del borgo dei Salinari per cui si aspetta un pronunciamento. E un giurista come Carullo sostiene che il primo atto di vendita potrebbe essere considerato nullo perché non furono inviate le comunicazioni dovute a chi aveva diritto di prelazione. Se il giudice dovesse dargli ragione, l’intero atto di vendita risulterebbe nullo. E a quel punto il Comune potrebbe intervenire direttamente ed entrare in possesso di terreni che potrebbe poi decidere di valorizzare in altro modo». Pentagramma a parte, ci sono interventi che già ora l’Amministrazione potrebbe fare per rivedere le voci di spesa? «Certo, innanzitutto sul personale. Il Comune di Cervia ha troppo personale: 280 assunti contro i 170 di Cesenatico. Poi si potrebbe vendere o comunque valorizzare alcuni beni del Comune, come il campeggio». E i dipendenti? Li vuole licenziare? «No, vorremmo cederli insieme ai servizi di cui si occupavano quando sono stati assunti e che ora non sono più in capo al Comune o non dovrebbero più esserlo, per esempio i servizi sociali. Tra l’altro, nessuno ne parla, ma entro il 15 luglio il Comune dovrà mettere mano a questo capitolo. Noi crediamo che dovremmo cedere l’intero comparto all’Asp, a cui Cervia per ora ha ceduto solo la casa di riposo per anziani. E non è l’unico comparto su cui si potrebbe intervenire». E la concertazione? Anche lei come Renzi? Non darà ascolto nemmeno alle associazioni di albergatori e ristoratori? «I nostri interlocutori non saranno i dirigenti di associazioni sindacali che stanno vivendo una profonda crisi di rappresentatitivà, come i partiti, ma gli imprenditori. E anzi pensiamo a bilanci partecipati dai cittadini sulla base di esperimenti già attuati, come nel caso di Forte dei Marmi». L’idea di un’unione di servizi comunali con Russi? «Mi pare nasca in una logica di confini della Provincia, un ente superato e che si sta abolendo. Cervia dovrebbe unirsi piuttosto con Cesenatico, con cui ha molto più in comune. Cosa c’entra Russi con Cervia?» Un giudizio sull’operato dell’opposizione, in questi anni? «Se c’era, dormiva. Chi ha tirato fuori la questione Pentagramma e del grattacielo? Loro erano lì e non se n’erano nemmeno accorti». Cosa voterà alle Europee? «Se continua a fare bene, credo che voterò Renzi. Del resto, sono stato tra i suoi primi sostenitori a Cervia»

Commerciale ben retribuito in un’azienda forlivese di Information Technology (il suo datore di lavoro si è augurato che non vinca le elezioni, per non doverlo sostituire), padre di due figli, dedito al volontariato, Michele Fiumi vanta anche un importante curriculum di esperienza politica alle spalle. A 47 anni infatti è stato consigliere comunale per la Margherita, presidente del consiglio comunale per l’allora neonato Pd, segretario personale dell’ex sindaco di Cesenatico Damiano Zoffoli che poi ha seguito in Regione. Su questo gli chiediamo se sia stupito delle indagini che stanno facendo emergere un uso non sempre parco dei fondi a disposizione dei gruppi consiliari. «Al di là delle indagini sulle spese, la Regione è uno di quegli enti che dovrebbe essere sottoposto a dimagrimento, sotto il profilo dei consiglieri e dei loro stipendi». Racconta che per tenerlo in seno al neonato Pd, allora, gli furono offerte poltrone che però lui non accettò. «Troppa chiusura, soprattutto qui a Cervia. Le decisioni vengono prese sempre da poche persone nel chiuso delle loro stanze». È anche dalla voglia di cambiare questo meccanismo, racconta, che ha accettato la candidatura facendo riemergere, dice, quella «passionaccia civica» che l’ha sempre accompagnato. Dietro di lui un gruppo nato attorno alla battaglia contro il grattacielo che la giunta Zoffoli aveva immaginato in centro a Milano Marittima ma che ora anche il candidato Pd Luca Coffari ha almeno in parte sconfessato. La sua lista si presenterà da sola contro il centrodestra guidato da Paolo Savelli, il Pd di Luca Coffari sostenuto anche da Cervia Futura e Sel, Antonio Antonellini di Prc-Pdci e contro il candidato grillino Alessandro Marconi. Non è difficile immaginare una vicinanza, se non un’alleanza, con il M5 stelle in caso di ballottaggio, ma va detto che anche Savelli aveva trovato molti punti di contatto con Progetto Cervia, per quanto adesso si stiano dando battaglia senza esclusione di colpi. E Fiumi ha incassato anche il plauso del parlamentare Gianluca Pini della Lega Nord.

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PRIMO PIANO

DA PAGINA 27

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

LISTE CIVICHE/2

A Lugo la sfida di Verlicchi: «Serve una gestione economica» Tra le platee più interessanti di questa tornata elettorale c’è senza dubbio quella della rossa Lugo, capofila dei comuni della Bassa Romagna. E a rendere incerta la sfida una serie di candidati tra cui spicca Silvano Verlicchi, per la biografia, ma anche l’impostazione della propria campagna e per la novità che rappresenta. Una sede nel cosiddetto grattacielo, serate pubbliche a tema con ospiti importanti come Silvio Bartolotti di Micoperi e Roberto Balzani, sindaco Pd di Forlì, una sede decentrata del comitato elettorale a Voltana. Verlicchi sta facendo le cose in grande, anche se, dice, dietro non ci sono affatto né i milioni e nemmeno le migliaia di euro di finanziatori occulti, come sostiene qualcuno. «Tutto autofinanziato e sarà tutto trasparente», assicura. Lo abbiamo incontrato cercando di affrontare concretamente alcune delle tante questioni sul tavolo per capire se e quanto dietro un progetto che vuole ribaltare un intero sistema di potere (questo è il Pd a Lugo) ci sia anche una visione effettivamente diversa dell’amministrazione. Siete stati tra coloro che hanno denunciato il rischio di un buco di bilancio a partire dal 2016 se non si portano correttivi... «Non siamo stati noi, l’hanno detto i sindaci revisori. Chiunque vincerà le elezioni si troverà ad affrontare la questione. Io credo che molto derivi dal fatto che non c’è stata una gestione economica del bene comune da parte dell’amministrazione anche perché la politica non ha i tempi, il timing. Metà delle riunioni tra politici si concludono con un tavolo di lavoro per evitare o rimandare le decisioni, che magari vengono prese altrove» Le sue proposte? «Io voglio mettere in valore il patrimonio comune, vendere il meno possibile, ma andare a verificare tutti i cda e le partecipate di cui Lugo fa parte e che producono solo costi, aziende come Stepra, che adesso è in liquidazione per la pessima gestione. E poi è ora di smettere con spese in luoghi sbagliati come quella prevista per il PalaBanca». Parla della casa della salute che il Comune immagina di realizzare al palasport? «Certo, si può benissimo ricavare all’interno dell’ospedale e nell'area ospedaliera». La sanità è uno dei temi su cui lei sta puntando... «Sì, stiamo assistendo a un depotenziamento dell’ospedale che la politica a parole dice di difendere, ma nei fatti sta abbandonando». Altro tema caldo per il territorio è il progetto Stogit per l’estrazione e lo stoccaggio del gas dal sottosuolo. «Ecco, credo che sia un esempio di come sia mancata trasparenza nella gestione dei politici. I sindaci non ne hanno parlato con nessuno. Ora, so benissimo che il sottosuolo è di competenza statale, ma il terreno di superfi-

cie è del Comune che non si è nemmeno degnato di informare i propri cittadini; io l’avrei fatto. Un po’ come è successo a Conselice con l’impianto per i trattamenti dei rifiuti tossici a pochi metri da un’oasi naturalistica e in un ambiente dove 350 ettari di terreno sono coltivati a frutteto con prodotti biologici». L’Unione dei Comuni? Funziona così com’è? «Io sono abituato da decenni a ragionare in termini di comprensorio lughese, perché l’ho vissuto con il sindacato prima e occupandomi di sanità poi. L’operazione per giungere a un Comune unico, obiettivo che condivido, deve realizzarsi con gradualità di tempi e modi affinché sia una scelta consapevole e libera dei cittadini, ad esempio attraverso lo strumento del referendum». Tra le ragioni per cui propone il suo progetto c’è, ha detto, anche quella di preparare una nuova classe dirigente. Eppure lei ha 66 anni e alcuni dei suoi alleati, come dice lei stesso, sono amici da decenni. E il rinnovamento generazionale? «In lista, vedrete, ci saranno persone giovani e giovanissime. Ma credo che il rinnovamento non passi soltanto da un dato anagrafico; c’è anche una gioventù per così dire dell’intelletto: l’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini non è mai stato vecchio e lo stesso vale per l’attuale, Giorgio Napolitano, nonostante l’età anagrafica appunto.» Al tavolo degli alleati scarseggiavano anche le donne. «Le liste saranno caratterizzate da un forte equilibrio tra presenza femminile e maschile». Dite di non essere né di destra né di sinistra, di essere oltre gli schemi tradizionali. Però tra di voi ci sono molti ex con storie diverse. Cosa vi terrà insieme? «Chiunque abbia passato i 30 anni di vita è ex di qualcosa, ha una storia da raccontare e un’esperienza da mettere al servizio degli altri. Noi ci presentiamo per governare una città, ossia per applicare per bene le leggi, non per farle. Siamo persone che si parlano e ragionano per il bene della città. Le scelte basate sulla contrapposizione ideologica hanno fatto già troppi danni nel Paese». Cosa voterà alle Europee? «Ancora non lo so, devo anche vedere chi saranno i candidati effettivi».

NEL DETTAGLIO DA

SINDACALISTA A MANAGER DI

VILLA MARIA

«Un fatto mai accaduto prima da queste parti...» e «sarei curioso di conoscere un’altra persona che abbia fatto un percorso lavorativo particolare come il mio, ma non mi è mai capitato di incontrarne». Sono due frasi che si possono sentire spesso ripetere da Silvano Verlicchi, a Lugo, candidato sindaco della lista Per la Buona Politica, che il Pd teme più di altri avversarsi. Nato e cresciuto a Voltana, 66 anni, Verlicchi ha un curriculum davvero unico: è stato dirigente Cgil, dirigente Pci, presidente del Comitato di gestione dell’Usl di Lugo quando si approvò il riordino della rete ospedaliera, ha lavorato qualche anno in Legacoop e per quasi vent’anni è stato manager del gruppo Villa Maria, che rappresentava anche in Confindustria. Come titoli di studio vanta solo un anno di scuola di partito e un anno di scuola nazionale del sindacato. La rottura con il Pci, di cui era funzionario, avviene nel 1994 quando chiede le primarie per scegliere i candidati alle amministrative, che gli vengono negate. «Da quel giorno mi sono sentito un intruso, ho capito che quello non era più il mio posto». Oggi respinge le accuse di “trasformismo” lanciate anche a chi, di recente, ha deciso di aderire al suo progetto: Baldinini ex Forza italia e Marco Maiani ex Pd. A sostenerlo una coalizione di tre liste: oltre a “Per la Buona Politica”, Lugo Popolare, cattolica, e Lugo Libera, più laica. Nelle sue liste confluiranno esponenti del Pri. E tra i gruppi che lo sostengono ci sono anche Fare per fermare il declino e Innovatori democratici (che a Russi e a Cervia appoggiano invece i candidati Pd).

LISTE CIVICHE/3

LISTE CIVICHE/4

Bagnacavallo Insieme torna alla carica: «Pronti a fare il salto, per il ballottaggio»

E a Russi la lista civica “libera” incassa l’appoggio del centrodestra

«Sono stato un pontefice, nel senso latino del termine», scherza Piergiorgio Costa che si ricandida a Bagnacavallo alla guida di una lista civica Bagnacavallo Insieme che cinque anni fa conquistò due consiglieri. Lui, come Michele Fiumi a Cervia, è un ex Margherita che ha ricoperto a lungo il ruolo di presidente del consiglio comunale. E che non ha mai aderito al Pd. Ha rotto i ponti con il partito che accusa neanche a dirlo di prendere decisioni nel chiuso di una stanza e senza confronto e ha fondato una sua lista dove sono confluite effettivamente anime diverse. Come si sono conciliate in questi anni di opposizione? «Non ci è mai capitato di dividerci su questioni legate a Bagnacavallo, alle politiche ognuno vota quel che vuole, ma su quello che riguarda l’amministrazione non abbiamo mai avuto motivi di divisione». Un programma innovativo e anticipatore, dice Costa, che ha molti elementi oggi rivendicati per esempio dai grillini, sull’ambiente. Grillini che peraltro a Bagnacavallo non sono al momento pervenuti in gara, a tutto vantaggio anche di Costa. «Quest’anno speriamo di fare il salto e arrivare al ballottaggio» perché, secondo il candidato sindaco ex insegnate oggi 72enne, la candidata del Pd Eleonora Proni non sarà diversa da Laura Rossi. «Non hanno in realtà potere di incidere, prendono ordini direttamente dal partito» dice. Ma che possibilità ha di incidere un gruppo di opposizione nel consiglio comunale di un Comune che fa parte dell’Unione? «Nessuna, la verità è che il Comune di Bagnacavallo si limita a ratificare le decisioni dell’Unione. Le delibere sono fotocopiate. L’Unione dei comuni è in mezzo a un guado e bisogna capire cosa farne. A noi non dispiacerebbe una geometria variabile». Al momento Bagnacavallo Insieme (per il programma www.listacivicabc.it) dovrà vedersela con Eleonora Proni del Pd e Samantha Gardin, sostenuta da Forza Italia e Lega Nord.

Capire quali siano le vere liste civiche, ossia in grado di attirare voti al di là degli schieramenti politici nazionali nei comuni dove non si va al ballottaggio può non essere semplice se non si conoscono protagonisti e candidati. Qui infatti, dove vince chi arriva prima, è tradizione che i partiti rinuncino al proprio simbolo di partito per unirsi in liste uniche con altre forze o per attirare anche persone non legate esclusivamente a quel partito, dando vita a realtà un po’ civiche e un po’ no. È il caso per esempio di Prima Castello (a Castel Bolognese) e Prima Russi, liste animate e promosse da esponenti della Lega Nord, tanto per fare un esempio. E proprio quest’ultima, Prima Russi, appena annunciata, potrebbe in effetti togliere da destra consensi a quella che era nata cinque anni fa come lista civica autentica, Libera Russi, e che superò il 20 percento dei voti. Per questo giro, la lista ha incassato anche l’adesione di Forza Italia, Ncd e Udc, e insiste, come già cinque anni fa, sullo scontento rispetto al tema “centrale a biomasse”, ormai prossima alla realizzazione. Il candidato sindaco Enrico Conti ha infatti dichiarato: «I nostri obiettivi non cambiano. Siamo qui per informare la cittadinanza, gestire il territorio e la comunità insieme al cittadino, non “servire” l’azienda di turno». Russi rappresenta dunque una piazza particolarmente interessante proprio perché il risultato potrebbe essere più incerto che altrove (o almeno così spera il centrodestra) e il candidato Pd Retini può contare sull’appoggio di forze centriste, ma non della sinistra, che si è organizzata in una lista autonoma che include Prc, Pdci e Sel.

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

POLITICA

CONSIGLIO COMUNALE

L’INCONTRO

Mussolini resta cittadino onorario Il voto del Pd e della maggioranza. Ma ora l’onoreficenza anche per i figli degli stranieri nati in città

Emergenza abitativa Il Pd guarda Imola e l’agenzia per l’affitto

Il consiglio comunale di Ravenna ha votato contro la proposta di revoca della cittadinanza onoraria data a Benito Mussolini d’uffico nel 1923 per celebrare la prima marcia su Roma. In un pomeriggio di votazioni in consiglio comunale in cui sono state introdotte alcune modifiche al regolamento per il conferimento delle cittadinanza, che ora dovranno avere i voti favorevoli dei due terzi del consiglio (ma che potranno continuare a non avere alcuna attinenza con la città di Ravenna) la maggioranza di centrosinistra compatta si è espressa anche a favore del mantenimento della cittadinanza onoraria al Duce. La revoca era stata proposta da Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna. La bocciatura è stata motivata dal Pd con ragioni storiche. In buona sostaza, ha argomentato il Partito democratico, se prima di noi nemmeno Bulow ha pensato di revocarla, perché dovremmo farlo noi? È un segno di una storia che non va cancellata, ma ricordata e mantenuta come monito. Una posizione che non corrisponde a quella del Partito democratico di altre città come Torino, Bologna o addirittura la Firenze di Renzi, dove invece ha votato dappertutto per la revoca. A votare contro a Ravenna anche Sel, che ha cambiato opinione rispetto a quanto espresso in commissione consiliare. Un aggiustamento forse da collegare con l’approvazione, da parte del Pd, di un ordine del giorno presentato appunto da Sel e che impegna il sindaco a conferire

Un tavolo di confronto periodico sul disagio abitativo che coinvolga le istituzioni ma soprattutto le parti sociali per creare progetti sperimentali che si trasformino in nuove soluzioni. È la proposta che arriva dal Pd di Ravenna partendo dalla volontà di continuare a valutare nuove soluzioni al problema abitativo, tema al centro di incontro aperto a tutta la cittadinanza che si è svolto il 26 marzo al circolo Casadei Monti (via San Mama). Sono intervenute alcune istituzioni di Ravenna e Imola e molte realtà associative del territorio come Rompere il silenzio, Asppi e Sunia. Il Comune di Ravenna per bocca dell’assessore alla Casa, Giovanna Piaia, ha riportato una situazione in peggioramento: circa 1.200 nuclei familiari in lista di attesa per le case popolari e un’evidente preoccupazione per un trend che può diventare a breve emergenza. «Il Comune da solo non basta. È necessaria una convergenza nelle politiche sociali». Da Acer, azienza che gestisce il patrimonio di edilizia popolare, arriva la proposta: «Stiamo vagliando la possibilità di coinvolgere i proprietari di seconde case in una virtuosa sussidiarietà orizzontale – ha detto la presidente Emanuela Giangrandi –. Il livello comunale accetterà di abbassare le proprie entrate dall’Imu per i proprietari che presentino un contratto a prezzo agevolato a famiglie in difficoltà». Il collegamento diretto tra chi ha una casa da affittare e chi ha problemi a trovare casa a costo di mercato è solo una delle possibilità vagliate. Da Imola arrivano esperienze interessanti: «Il Comune ha aderito all’Agenzia per l’affitto – ha spiegato l’assessore imolese alla Coesione sociale, Barbara Lo Buono – Era evidente la necessità di diversificare la risposta ai disagi abitativi, ecco che il Comune si è fatto mediatore tramite questa agenzia per abbassare i canoni di affitto di mercato, cercando di dare ad ogni famiglia una situazione abitativa adatta alle sue esigenze».

simbolicamente la cittadinanza onoraria ai figli degli stranieri nati qui e l’introduzione della Civil Card, strumento già adottato da alcuni Comuni italiani che garantisce ai figli degli immigrati di poter registrare tutti i dati storico-anagrafici, come nascita, vaccinazioni, iscrizioni a scuola, in un unico documento. Durante la seduta è stata anche respinta la proposta di

La notizia della mancata revoca per volontà di Pd e Sel ha fatto il giro d’Italia, finendo sulle testate nazionali pià importanti

Alberto Ancarani (Forza Italia) e Alberto Fussi (Pri) di concedere la cittadinanza ai due marò incarcerati in India perché accusati di omicidio. Una curiosità: durante la giornata Roberto Saviano (cittadino onorario di Ravenna da qualche anno anche se non è mai venuto in città) aveva scritto su Facebook: «La sinistra a Ravenna ha chiesto la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini e Forza Italia risponde: revochiamola a Saviano… Geniali!». In realtà, la sinistra ha votato compatta contro la revoca, nemmeno un’astensione. Nessun commento dall’Anpi locale sebbene in altre città l’associazione nazionale dei partigiani stia invece chiedendo alle città di verificare se tra i propri cittadini onorari ci sia anche Mussolini e revocare la cittadinanza all’uomo che, tra l’altro, è stato estensore delle leggi razziali in Italia. Va precisato che il M5stelle non ha partecipato al voto e Forza Italia ha votato come la maggioranza, contro la revoca.

EUROPEE INCONTRO E CANDIDATURE DEL M5STELLE Sabato 29 marzo alle 20.45 alla Casa Melandri di Ravenna, ci sarà un incontro pubblico organizzato dal Movimento 5 Stelle sul programma per le europee. Tra i relatori i deputati Spadoni, Dell'Orco e Dell'Osso. Il Gruppo consiliare del Movimento è poi a disposizione per chi volesse candidarsi (sono state da poco resi pubblici i requisiti).

Nuovi arrivi primavera-estate!

21-22-28-29-30 MARZO 2014 Ravenna - Cinema Corso - Via di Roma 49

Biglietti: intero €3 / ridotto €2

VENERDÌ 28 MARZO

SABATO 29 MARZO

DOMENICA 30 MARZO

ore 18.00 FALLING Gerardo Lamattina • Italia 2014 // 48' con Laura Rampini • ore 20.30 DAL PROFONDO Valentina Pedicini Italia 2012 // 72' Vincitore del Premio Doc It per il Migliore Documentario italiano al Festival internazionale del Film di Roma 2013 ore 22.00 TRASHED Candida Brady GB 2012 // 97' con Jeremy Irons

ore 18.00 Omaggio a Carlo Mazzacurati SEI VENEZIA Carlo Mazzacurati Italia 2010 // 95' ore 20.30 WALT DISNEY E L’ITALIA

ore 17.00 Slavoj Zizek in THE PERVERT’S GUIDE TO IDEOLOGY Sophie Fiennes GB - Irlanda 2012 // 134’ "Se vuoi capire chi siamo, guarda un film". ore 21.00 FUORISTRADA Elisa Amoruso • Italia 2013// 66’ Menzione speciale al Festival internazionale del Film di Roma 2013

Una storia d’amore

Marco Spagnoli Italia 2014 // 60' ore 22.00 Omaggio a Roberto Freak Antoni BIOGRAFREAK Emanuele Angiuli • Italia 2013 // 50' TUTTO IN 1 NOTTE Emanuele Angiuli Italia 2013 // 50’

• Presente in sala

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POLITICA

DA PAGINA 27

GIUSTIZIA/1

CRONACHE ROMANE

Pini (Lega Nord) condannato per millantato credito Il deputato di Fusignano della Lega Nord Gianluca Pini è stato condannato per millantato credito e rinviato a giudizio per evasione fiscale dal tribunale di Forlì. Era accusato di aver ricevuto 15mila euro da un candidato al concorso di abilitazione alla professione notarile, col pretesto di favorirlo nei confronti dei membri della commissione. Soldi versati dal candidato tra fine 2007 e gennaio 2008 e ricevuti da Pini che avrebbe vantato un credito con colleghi in Parlamento. L'interessamento però non si concretizzò. La vicenda era diventata pubblica nel 2012. Venerdì 22 marzo Pini è stato condannato in abbreviato dal giudice Alessandro Trinci a 2 anni e 800 euro di multa (pena sospesa). L'accusa aveva chiesto un anno. Nella stessa udienza era poi stata riunita la decisione su una altra vicenda, relativa a illeciti fiscali per violazioni che per l'accusa sono state commesse tra il 2009 e il 2010. Per quelle vicende il giudice ha accolto la richiesta di Pini e del suo avvocato per il rinvio a giudizio e l'udienza è stata fis sata per novembre. La reazione di Pini non si è fatta attendere su Facebook, dove ha polemizzato in particolare sui modi di diffusione della notizia. «L'udienza è finita meno di un'ora prima dell'agenzia, l'udienza era a porte chiuse e senza un giornalista nel raggio di un km, io non ho parlato con nessuno e il mio avvocato nemmeno. Secondo voi chi ha parlato con i giornalisti? La fata turchina?». Il deputato entra anche nel merito della vicenda, assicurando che non c'è «uno straccio di prova a mio carico ma solo le dichiarazioni demenziali di un pregiudicato cacciato dalla Lega anni fa ad accusarmi», mentre «tutti i testimoni sentiti hanno smentito l'accusa».«Per ora – termina la nota di Pini – mi limito a rilevare come quando si parla di politica alla Giustizia (G maiuscola) in italia si sostituisca una macchinetta mediatica... Forse Berlusconi non ha tutti i torti».

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

Gianluca Pini

GIUSTIZIA/2 PROCESSO IDEM? IL COMUNE

PARTE CIVILE

Il Comune di Ravenna si costituirà parte civile nell’eventuale processo penale a carico della senatrice Pd Josefa Idem, indagata per truffa aggravata per una vicenda che risale al 2006: poche settimane prima di essere nominata assessore nella prima giunta Matteucci la campionessa venne assunta dal marito Guglielmo Guerrini nella sua associazione sportiva. Poi arrivò la nomina e Idem andò in aspettativa (e nessuno venne assunto al suo posto) lasciando alle casse pubbliche l’onere del versamento dei contributi previdenziali come previsto per legge: 8mila euro per l’anno in cui rimase in carica prima delle dimissioni per preparare la partecipazione alle Olimpiadi di Pechino 2008.

Le differenze tra Renzi e Obama (e tra Italia e Usa) di Andrea Casadio

Arriva Obama a Roma, e colgo l’occasione per dire che c’è una bella differenza. E mi viene un po’ di nostalgia. Ho vissuto per un bel po’ di anni negli Usa, a New York, e là ho capito alcune cose. Primo. Come è stato selezionato il Presidente Obama? Il Presidente Obama ha studiato in legge alla Columbia University, poi alla Law School di Harvard, la scuola di giurisprudenza più prestigiosa del pianeta. Era uno studente brillante, tanto da divenire il primo afroamericano presidente della Harvard Law Review, una delle riviste di giurisprudenza più autorevoli. A Chicago, la sua città, è stato per anni attivista politico nella sua comunità nera, ha insegnato diritto costituzionale all’Università, e ha lavorato come avvocato gratuito in difesa dei diritti civili. Aveva la fila di afroamericani fuori dalla porta, era naturalmente progressista, era un entusiasta, così il partito democratico lo notò, lo selezionò, lo protesse, lo allevò come leader e ne fece un simbolo. Obama ha classe e una grande oratoria. Gli elettori Usa lo hanno scelto in libere elezioni democratiche. Qui, abbiamo come Primo Ministro Matteo Renzi, un giovine ex boy scout e parrocchiano fedele il cui curriculum ha come culmine una partecipazione alla “Ruota della Fortuna” di Mike Bongiorno. Renzi non ha una grande oratoria, è un furbetto, non è di sinistra, difatti aveva come modello De Mita, perciò il Pd lo selezionò, poi lo odiò, lo ostacolò, tanto che lui alla fine gli rubò il partito. Adesso, Matteo Renzi è diventato Primo Ministro, senza libere elezioni. Ma meglio così, sennò come leader della sinistra tocca scegliere tra Fassina e la Serracchiani. Quindi, gli Usa sono meglio. Secondo. La politica è una cosa seria, negli Usa, e chiara. Se sei democratico, sei a favore di maggiori diritti civili, sei a favore dell’aborto, consideri la ricchezza un privilegio, sei contro le guerre, vuoi tasse per tutti più alte per i ricchi e più basse per i poveri. Se sei repubblicano, sei per lo più contro l’aborto, dici che le guerre bisogna farle, non dai grande importanza ai diritti civili, consideri la ricchezza un merito conquistato, e vuoi meno tasse per i ricchi. Qui, se sei democratico, boh, diciamo che ti commuovi davanti a un povero, e cerchi di non pagare le tasse ma hai sensi di colpa. Se sei di destra, ti commuovi davanti a un ricco, cerchi di non pagare le tasse ma non hai sensi di colpa. Quindi, meglio gli Usa. Terzo. Il programma politico di Obama è: «Meno guerre, sanità gratuita per tutti, regole rigide sulle banche di Wall Street, più aiuti alle aziende, lo stato deve investire per superare la crisi, più tasse per i ricchi e meno tasse per il ceto medio e i poveri, maggiori garanzie sui diritti civili, e sì al matrimonio gay.» Postilla: chi ruba va in galera. Con un programma del genere, qui in Italia sarebbe mooolto più a sinistra di Sel. E il programma di Renzi? Riforme beh vediamo, tasse beh vediamo, tagli beh vediamo, riforma elettorale beh vediamo ma facciamola con Silvio che è un evasore fiscale e un frequentatore di prostitute minorenni pregiudicato. Qui da noi diciamo che destra e sinistra non hanno più senso. Ennò miei cari, hanno senso eccome. Provate ad andare a dire a un americano che la distinzione tra democratici e repubblicani non ha più senso. Vi ridono in faccia. La distinzione non ha senso nei paesi dove la democrazia è arretrata e medievale, dove la differenze ideologiche non esistono più perché lo abbiamo voluto noi, dove conta la gestione indifferente della cosa pubblica. Dire che destra e sinistra non esistono è il preambolo del “tanto sono tutti uguali”. No, uguali un cazzo. Io sono di sinistra. Che nostalgia di New York.

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

LETTORI detti e contraddetti

a cura di Fausto Piazza

detti e contraddetti

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

A MOLDENKE: PERCHÉ LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA? Qualche riga per rispondere ai Moldenki della vostra redazione e al corsivo “Basta vi prego con la partecipazione” dello scorso numero. Io al contrario penso e spero che i percorsi decisionali partecipati abbiano futuro, semplicemente perché servono. L'importante è che si facciano bene, e che chi ci lavora (come me, lo dico subito!) e chi partecipa abbiano le condizioni di farlo bene. Intanto, per progettazione partecipata si intende un metodo per fare progetti e prendere decisioni che coinvolge le persone direttamente interessate: cittadini, aziende, “utenti” di servizi o di politiche, dipendenti di aziende. Si fa progettazione partecipata perché includere persone e punti di vista diversi fa emergere temi e soluzioni innovativi, spinge a riconoscere e a mediare i conflitti, arricchisce di informazioni e competenze e spesso consente di arrivare a soluzioni diverse dalle ipotesi di partenza, e capaci di un consenso molto più vasto. Per questo le politiche europee e quelle regionali richiedono sempre più approcci di lavoro partecipativi. I processi partecipativi non “perdono tempo”: per esempio “La Darsena che vorrei” nel 2011 ha prodotto il suo documento finale indirizzato al Comune in 4 mesi (inizio percorso a settembre e consegna del documento della partecipazione a dicembre 2011, mica male visto che sintetizza i contributi di qualche centinaio di persone!). Direi che non ha bloccato un bel nulla, anzi! Il più recente percorso sull’Agenda Digitale è iniziato a settembre e a gennaio ha consegnato al Comune il documento con le proposte emerse e discusse da circa 400 persone. Per finire, ma ce ne sarebbe di cui parlare, mi sta un po' su... che i progetti ai quali lavoro con Villaggio Globale e con il Comune, apprezzati a livello nazionale, siano presi con tanta sufficienza. Come a novembre quando siamo stati invitati a presentare il nostro lavoro ad Amsterdam e con un bombolone vi siete sfogati con questo ragionamento: “tanti progetti e tante parole, vorrei vedere tra 5 anni quanti di quei progetti si sono realizzati”. Cosa vuol dire, che tutti i seminari, tutta la ricerca, chi studia e si confronta con altri, chi va a studiare all’estero... son tutti a perdere tempo? Ma fatemi il piacere! Per fortuna ci sono persone, professionisti, aziende, associazioni che vogliono mettersi in gioco pensando anche all'interesse della città. Fanno politica, influenzano le politiche come è normale che sia, e fanno concretamente anche cose piccole ed utili (come ripulire aiuole o dipingere aule delle scuole). Chi partecipa osserva da vicino l'amministrazione pubblica, ci collabora e fa pressione perché sia efficiente ed innovativa. Chi partecipa si confronta con gli amministratori, e quando questi prendono degli impegni, poi controlla che vengano realizzati. La partecipazione può produrre consenso o, se alle parole non seguono i fatti, può fare male. Non penso proprio che sia un gio-

#INSTAGRAM

La torre di Brisighella di @morantedavide Pubblichiamo qui una serie di scatti sul nostro territorio, postati sul celebre social network fotografico con il tag #igersravenna. Questa è la torre di Brisighella in una foto dell’utente @morantedavide.

chino che mette tranquilli i politici! Quindi, Moldenki, più che contestare il metodo di lavoro, c'è da controllare che funzioni bene, che sia fatta con giudizio e che si diano le condizioni per farla funzionare [...]. Andrea Caccìa, presidente coop sociale Villaggio Globale

Caro Andrea, mi spiace Moldenke l’abbia fatto andare su tutte le furie, ma come è specificato anche all’inizio della rubrica, si trattava di pure provocazioni e non di un editoriale da prendere così sul serio. Dietro Moldenke, glielo assicuro, si cela

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solo una persona e la sua rubrica non rappresenta la linea della redazione, che mi pare di poter dire abbia invece più volte sostenuto lo strumento della partecipazione con servizi e anche con quel Bombolone che lei cita sul nostro sito internet: il nostro auspicio era infatti quello che i progetti possano venire realizzati anche per dare valore al ruolo dei cittadini e alla partecipazione, che altrimenti rischia di diventare solo la classica foglia di fico attraverso la quale l’Amministrazione di turno può farsi bella senza in realtà darne poi sul serio un seguito.

SALVIAMO LA SCUOLA DI RONCALCECI A distanza di 20 giorni dalla chiusura dei termini per le iscrizioni alla scuola primaria, non sappiamo ancora se a Roncalceci si formerà la prima classe; è una cosa di una gravità enorme per un paese come il nostro, anche perchè è evidente che se salta la classe quest'anno, il prossimo non potrà andare diversamente, ed assisteremo alla lenta agonia di una scuola che a detta di tutti ha sempre funzionato benissimo, oltre a disporre di strutture nuove e accoglienti. Si parla tanto di “classi pollaio” in città, poi quando si tratta della comodità dei genitori si passa tranquillamente sopra al benessere dei figli... Vi lamentate che mancano i servizi? Allora chiediamoli, invece di andare ad affollare le scuole dove già esistono! Io stessa lavoro a Ravenna e mio marito a

Russi, avremmo potuto tranquillamente iscrivere nostra figlia altrove contando sulla prossimità col luogo di lavoro; se abbiamo fatto una scelta diversa è perchè la scuola primaria non è solo un luogo dove lasciare parcheggiati i bambini qualche ora ma è soprattutto dove i nostri figli iniziano a intessere la loro rete di relazioni sociali. Vogliamo che i nostri paesi si trasformino in 'quartieridormitorio'? Ecco, questa è la strada giusta. Io però non ci sto, non voglio veder morire la mia scuola, e non sopporto che questa cosa passi sotto silenzio. Se anche a livello locale chi dovrebbe difendere gli interessi del territorio ha preferito badare ai propri, non c'è molto da stare allegri. Voglio sperare che la vicenda si risolva positivamente, ma nel frattempo mi sembrava utile portare all'attenzione pubblica questa situazione. Salviamo la scuola di Roncalceci!. Raffaella Giuliani

QUEL CANTIERE INFINITO CHE POTREBBE ESSERE UN PARCO Buongiorno, vi scrivo in merito a una zona verde abbandonata a se stessa in centro a Ravenna. La zona verde (dovrebbe essere un parco?) si trova lungo le mura antiche di via Fiume Montone Abbandonato, ed è attualmente un cantiere in quanto è presente ancora la recinzione in rete rossa. E sto parlando di un cantiere fermo da ormai qualche anno! Considerando che in zona vivono molte famiglie con bambini sarebbe opportuno ed appropriato dividere la zona verde e adibirla in parte a parco giochi per bambini (inserendo una minima attrezzatura ludica per i bimbi) e in parte a zona per i cani, dal momento che la zona è molto vasta. Ora è solo un enorme prato a cui accedono i padroni con i cani che sporcano ed è del tutto impossibile poterci mandare i bambini, che verrebbero a contatto con gli escrementi e con i cani stessi. A questo punto mi chiedo: perché lasciare in balìa dei cani una zona molto vasta, dove i bambini del quartiere potrebbero anche giocare a calcio? Senza considerare che anche i turisti potrebbero sostare in un parco giochi, magari anche stendendosi sul prato a prendere il sole (ora non possono farlo) e proseguire poi alla scoperta della meravigliosa Ravenna. Inoltre bisognerebbe piantare qualche albero sul lato verso la strada perché i pini ora esistenti, d'estate, fanno ombra sulle mura e non nella zona verde. È davvero scandaloso lasciare fermo un cantiere per tanto tempo e non pensare a suddividere l'area verde in due zone distinte così da soddisfare la richiesta di spazio gioco per i bimbi e di spazio per correre per i cani. Ringrazio chi leggerà questa mia lettera e confido in un interesse per la comunità condiviso. Sabrina Pauselli

MUSICA

CULTURA

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

L’INTERVISTA

di Luca Manservisi

«La musica nasce dalla sofferenza»

«Spezzami le ossa, non darmi tenerezza, l’amore non mi basta». A spiazzare la platea di Sanremo con queste parole iniziali della sua canzone era, nel 1999, la stessa persona che trent’anni prima debuttava sul palco dell’Ariston con l’innocua “Ma che freddo fa”. Nada Malanima, per tutti semplicemente Nada, è una delle grandi anomalie della scena musicale italiana, passata dalla musica leggera al rock alternativo, dalle collaborazioni con Ron a quelle con Piero Ciampi fino ai dischi prodotti dal sodale di Pj Harvey. A 60 anni compiuti, Nada è nel decennio di fase creativa più alta della sua carriera e sabato 29 marzo sarà in concerto al Bronson di Madonna dell’Albero. L’abbiamo contattata al telefono. Il suo ultimo album, Occupo poco spazio, aggiunge nuove sonorità, orchestrali, al suo repertorio, ma resta inconfondibilmente un album di Nada: come nascono i pezzi? «Scrivere canzoni è il mio lavoro, ma se non ne avessi più voglia non ce la farei. La differenza la fa ancora il fatto che sento l’esigenza di continuare a sperimentare, di aggiungere nuovi suoni e di raccontare quello che mi succede e che capita attorno a me...». E di lei, quanto c’è nei testi, spesso così poco accomodanti? «Nelle canzoni ci sono sempre io, ma racconto anche le cose che vedo, le storie di altri. Quello che mi OCK E DINTORNI ’ANTEPRIMA interessa è raccontare la verità, mettere a nudo le perAL BRONSON ANCHE THALIA ZEDEK E NEIL HALSTEAD, sone, perché non è sempre EROI DEL PASSATO CON COME, SLOWDIVE E MOJAVE 3 tutto bello e perfetto come ci vogliono raccontare. Anzi, le Due artisti di caratura storie vere, spesso, sono quelinternazionale al Bronson le più scomode e drammatidi Madonna dell’Albero che». nel giro di pochi giorni: La sua vita è stata così Domenica 30 marzo alle 21.30 i giovedì 27 marzo arriva piena di sofferenza come ravennati Kisses From Mars presentecon la sua band Thalia potrebbe sembrare ad ranno con un concerto all’Almagià il Zedek, una delle pioniere ascoltare le sue canzoni? loro nuovo album, dal titolo “Not Yet”. Si dell'indie rock americano, «Diciamo travagliata, ho tratta del primo album della band con la leader di una band di sempre avuto un tormeno nuova formazione dal 2012 dopo la culto come i Come negli interiore, con cui però conviseparazione dal batterista: i Kisses From anni '90 e titolare dal vo bene. E che mi permette di Mars hanno proseguito infatti il proprio 2001 di una carriera solicrescere, di farmi domande, percorso artistico come trio – Luca sta che ha rivelato la sua di mettermi in discussione. Baldini, Massimiliano Gardini e Simone versatilità, con album Cercare noi stessi porta ineRicci – trovando la cifra stilistica desidedalla forte carica emoziovitabilmente a una sofferenrata in un post rock fatto da tre chitarre, nale e una voce sempre za, che sia fisica o solo psichiloop, timpani con ritmiche minimali e inconfondibile. Dopo il concerto di Nada di sabaca. Per fortuna siamo un po’ voci riverberate. to (vedi intervista), mercotutti complessi; senza qualIl disco – anticipato il 25 marzo dall’uscita in versioledì 2 aprile sarà poi la che travaglio, le nostre vite ne digitale – è frutto di circa un anno di lavoro, poi prevolta di Neil Halstead (nella foto), tra i più importanti artisti del Regno Unito sarebbero troppo piatte. E io prodotto, registrato e mixato in cinque giorni intensi di grazie a una carriere che lo ha visto protagonisat prima con gli Slowdive, personalmente non riuscirei full immersion alla Casa del Vento di Chiesuola insieme band shoegaze inglese tra le principali espressioni del genere fra gli anni mai a scrivere canzoni». a Enzo Cimino (Beatrice Antolini, Mariposa), Paolo Ottanta e Novanta, poi con Mojave 3, gruppo di culto tra il folk e il pop. L’impressione è che nel Baldini (Muvic, Matrioska) e Andrea Lepri (fonico, Nel frattempo Neil, dai primi anni del Duemila, ha intrapreso la carriera solicorso della sua carriera arrangiatore, compositore), con gli ultimi ritocchi sta, portandosi sulle coordinate sonore di Nick Drake. Info: 333 2097141. abbia sempre avuto un sonori affidati a Christian Ravaglioli. «L'esperienza a rapporto difficile col sucChiesuola – commenta il chitarrista Luca Maria cesso, ci si è avvicinata, lo ha ottenuto e poi si è riallontanata e viceversa... «Il fatto è che ho ottenuto il successo da piccola L CONCORSO (aveva 15 anni quando ha debuttato a Sanremo, ndr), non ero preparata e ne ho potuto sperimentare la bellezza ma anche i disagi. Per carattere poi non mi è mai piaciuto mettermi in mostra, ho una sorta di pudore che mi è sempre rimasto, o forse solo timidezza...». A fine anni Novanta la sua carriera ha avuto una svolta, virando verso sonorità più rock e cantautorali. Una scelta precisa? Tutto pronto per la 24esima edizione di “Around the «L’unica vera svolta è stata quella di aver iniziato a rock”, concorso per band emergenti del territorio ravenscrivere canzoni regolarmente, senza fare più l’internate organizzato dall’associazione Norma in collaboraprete, e l’ho fatto secondo la mia sensibilità». zione con l’assessorato alle Politiche giovanili del Quanto sono state importanti le collaborazioComune. L’appuntamento è all’Almagià (nella Darsena ni, da Cesare Basile a Mauro Pagani, da John di Ravenna) dal 2 al 5 aprile, a partire dalle 21, a ingresParish fino a quella, nell’ultimo lavoro, con so libero.A contendersi il titolo sono nove band emergenEnrico Gabrielli? ti locali: Kuf, Aseptic Ruins (foto a sinistra), Silver_Mood, «Diciamo che sono stata fortunata, perché questi PunkAkes, CancroRegina, Esattori delle Tasse (Casse) artisti si può dire che mi abbiano cercata e io ne sono (foto a destra), Nannibiuss and Friends, The Overnaut e stata felice. L’ultima collaborazione con Gabrielli è Freedom Underground. Si parte mercoledì 2 aprile e in anche dovuta al fatto che avevo voglia di sperimentare ogni serata si esibirà anche un gruppo ospite, già noto: i suoni orchestrali...». Livida (mercoledì 2), i Void of Sleep (giovedì 3) e gli A questo proposito, come suonerà l’ultimo Schonwald (venerdì 4). Sabato 5 aprile la finale con le album in tour? migliori band selezionate.

Parla Nada: «Non ero preparata al successo. Sanremo? Bisogna usarlo, non farsi usare»

«Mi interessa raccontare la verità, che spesso è scomoda

«Avrò una formazione più allargata, non certo un’orchestra intera ma oltre ai Criminal Jokers che mi accompagnano dal vivo da anni, anche pianoforte, trombone, una viola. Riusciremo a rendere l’album alla perfezione». Che rapporto ha con il suo pubblico e con il suo repertorio, così tanto eterogenei? «Non disdegno nessuno, dalla signora ai ragazzi che vengono sotto il palco e hanno la curiosità di scoprire il vecchio repertorio: tendenzialmente però non guardo al passato, è già tanto complicato il presente...». Lei che ha esprienze al festival di Sanremo così come nel mondo indipendente, cosa ne pensa della scena musicale italiana? «Non mi interessa, io guardo solo al mio lavoro. Semplicemente su Sanremo penso che sia giusto parteciparvi se si vuole mostrare la propria arte, l’importante è però “usare” il festival e non invece farsi usare».

I Kisses From Mars si presentano Il trio post-rock ravennate in concerto con il nuovo album

Baldini – ha dato all’opera l'ultimo valore aggiunto sia dal punto di vista musicale che energetico, grazie alla dimensione bucolica e all'energia artistica che abbiamo respirato dentro e intorno alla Casa». La fotografa Silvia Bigi ha poi curato l'artwork, la fotografia e il video che uscirà con l'album, oltre ad aver fornito un importante contributo concettuale. New Model Label si occuperà invece dell'aspetto editoriale. Il biglietto d’ingresso all’Almagià è di 6 euro.

Nove band emergenti si sfidano all’Almagià Torna “Around the rock” con anche tre ospiti: Livida, Void of Sleep e Schonwald

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www.ravennafestival.org

25 ANNI DI MUSICA E CULTURE

IL TEMA LA TRAGEDIA DELLA GRANDE GUERRA CHE DIEDE VITA AL SECOLO BREVE Ascoltare dal vivo Like a rolling stone suonata da Bob Dylan e Walk on the wilde side di Lou Reed, vedere sul podio Abbado e Boulez, Kleiber e Metha, vivere le dodici ore de I demoni di Dostoevskij per la regia di Peter Stein, sono solo una manciata dei tantissimi i momenti di grande musica e delle molteplici suggestioni culturali che sono entrati a far parte della memoria collettiva della città e del pubblico lungo i 25 anni di storia del Ravenna Festival. Molto sono stati i luoghi inediti o abbandonati restituiti alla città: i vecchi magazzini dello zolfo trasformati in centro culturale Almagià, la Rocca Brancaleone, che a suo tempo era stata era stata un tempio della la lirica, il Pala De André che alternava le vittorie del Messaggero di Timmons e Kiraly ai primi concerti, ancora con una acustica molto problematica. E ancora San Nicolò, oggi diventato museo, fino al più recente Tiro a segno. Nato quasi per sfida dalla visionaria risolutezza di Cristina Mazzavillani e reso subito internazionale grazie al sostegno del maestro Riccardo Muti il Ravenna Festival è cresciuto negli anni con il lavoro di Mario Salvagiani prima, poi di Franco Masotti, Angelo Nicastro, Antonio De Rosa e molti altri che hanno por-

tato avanti questa non facile impresa culturale, con un notevole gioco di squadra. Da quel primo concerto del 1 luglio 1990 molte cose sono cambiate nella città del festival. All’epoca c’era la grande chimica di Raul Gardini, Pierpaolo D’Attore sarebbe stato eletto sindaco dopo poco, mentre Fabrizio Matteucci era un giovane segretario della federazione del Pci e Alberto Cassani, che oggi guida la sfida di Ravenna a Capitale della Cultura, era appena diventato animatore del Circolo Gramsci. L’assessore alla Cultura Ouidad Bakkali invece aveva appena tre anni, ed era da poco arrivata in Italia da Agadir, in Marocco, per raggiungere il padre, operaio all’Enichem. Oggi Ravenna è forse meno ricca dal punto di vista economico. Le ambizioni di Raul sono poco più che un ricordo, ma la cultura è sicuramente molto più vitale di quanto lo sia sia mai stata. Sono cresciute nuove generazioni di musicisti, di cantanti, di attori, che da venticinque anni, ogni estate, hanno avuto una certezza con cui confrontarsi, un momento in cui assistere a spettacoli di altissimo livello e anche un’orizzonte non provinciale in cui cimentarsi come operatori della cultura. Matteo Cavezzali

«Là sono rimasti tutti i morti senza nome, alla maggior parte dei quali piaceva la vita» scrive Ernest Hemingway al ritorno dal fronte italiano. La prima guerra mondiale è stata forse soprattutto questo. Moltissimi morti senza nome. Morti di freddo sui monti innevati, morti affogati nel fango delle trincee, morti di stanchezza e di fame nelle case spogliate di padri e mariti, morti ragazzini trafitti da baionette per mano dei propri coetanei, morti fucilati da connazionali per aver disertato. Morti senza nome celebrati dai loro assassini in monumenti a militi ignoti. Carlo Emilio Gadda, che perse un fratello aviatore, raccontò con queste parole il lutto della madre trasfigurata in uno personaggi de La cognizione del dolore: «Le avevano precisato il nome, crudele e nero, del monte: dove era caduto: e l’altro, desolatamente sereno, della terra dove l’avevano portato». È passato un secolo da quella tragedia che non ebbe nemmeno il merito di insegnare qualcosa alla storia, che si ripeté senza che fosse passata nemmeno una generazione. Moltissime opere letterarie, musicali e teatrali raccontarono «una generazione la quale, anche se sfuggì alle granate, venne distrutta dalla guerra» come scrive nell’incipit di Niente di nuovo sul fronte occidentale Erich Maria Remarque, che visse il conflitto dall’altra parte delle barricate, ma con l’identica percezione di aver guardato in fondo ad un abisso inumano. Quello che diede vita secondo lo storico Hobsbawm al “secolo breve” che si chiude con la fine di un’altra guerra, quella della ex Jugoslavia, a Sarajevo nel 1991. Il Ravenna Festival ricorda quella guerra con il titolo 1914: l'anno che ha cambiato il mondo e proponendo una serie di eventi e concerti tematici, da Riccardo Muti a Moni Ovadia da Elena Bucci a Ute Lemper e non solo. La città di Ravenna, oltre ad aver mandato a morire centinaia di giovani al fronte, in primis i dissidenti anarchici, repubblicani e socialisti protagonisti delle rivolte della Settimana Rossa, ha inoltre il triste primato di aver dato alla Grande Guerra una delle prime vittime il 24 maggio 1915 durante il primo attacco degli austriaci quando un cacciatorpediniere bombardò Porto Corsini togliendo la vita a Natale Zen. (ma. ca.)

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La ballerina di origine ucraina Svetlana Zakharova. Inaugurerà la 25esima edizione del Ravenna Festival, il 5 giugno al Pala De André, con un Gran Gala di danza assieme alle étoliles del Teatro Bolshoi di Mosca

Bella Venezia è un ristorante caratterizzato da un'atmosfera classica, quasi d'altri tempi, come non se non vedono più in giro. Era il 1969 quando Carlo Bazzani prendeva in gestione il locale portando da Bologna la sua abilità e le sue conoscenze nella nostra città. Ora i figli Amos, Nada e la signora Irma, propongono portate della tradizione non solo romagnola bensì emiliano-romagnola di ampio respiro. Piatti unici nello stile che hanno reso famoso il locale come il Risotto Bazzani, la Petroniana con zucchine, le patate fritte al profumo di rosmarino e aglio ed il nodino Bazzani. Il Ristorante Bella Venezia è l'ideale per pranzi o cene sia d'inverno che d'estate mettendo anche a diposizione un raffinato giardino estivo, divenendo cosi vivibile anche durante la stagione calda.

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Dai balletti russi alla postmodern dance della Brown

C’è spazio per tutti i linguaggi della danza alla venticinquesima edizione del Ravenna Festival: dal classico al contemporaneo, passando attraverso il modern, il post-modern e il teatro-danza. Ad aprire il prestigioso calendario della manifestazione è la regina della danza, la ballerina di origine ucraina Svetlana Zakharova che si presenterà – oltre che insieme a tre étoile del Teatro Bolshoi di Mosca – con il marito, il violinista Vadim Repin, nel duplice ruolo di solista e direttore dell’Orchestra Cherubini. Un Gala-Concerto à la russe che combina danza e musica, ideato da una coppia di artisti abili nel proporsi sotto la luce migliore, incrociando i rispettivi repertori. Il programma è caratterizzato infatti da miniature coreografiche e musicali, quali La morte del cigno, in cui i languori di Fokin estenuati dall’interpretazione di Zakharova acquistano nuovi bagliori grazie all’esecuzione rapinosa di Repin dei capricci di Saint Saëns. L’appuntamento è per il 5 giugno alle 21.30, al Pala De Andrè. Dopo questo grande evento in esclusiva per l’Italia, è la volta dell’anteprima europea di Chéri, produzione newyorchese di teatro-danza con regia e coreografie di Martha Clarke, che ha per straordinaria protagonista Alessandra Ferri, insieme all’étoile dell’American Ballet, Herman Cornejo, e a Amy Irving, attrice prediletta da grandi registi come Brian De Palma e Steve Soderbergh (vedi a pag III). Tre le date previste, il 9, 10 e 11 giugno al teatro Alighieri. Il pubblico potrà poi ammirare, sabato 21 giugno al Pala De André, uno degli ensemble più brillanti della scena europea: il Ballet du Grand Théâtre di Ginevra, diretto da Tobias Richter e Philippe Cohen, che combina una lunga tradizione con lo slancio contemporaneo. Lo spettacolo sarà diviso in due parti: Lux e Glory. La prima è firmata dallo sviz-

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DANZA

La Reverie

zero Ken Ossola e offre una nuova dimensione di un capolavoro della storia della musica, come il Requiem di Fauré. Il suo è un dialogo continuo fra la vita e la morte, tra la luce e le tenebre, in cui alla fine a vincere sono la vita e la luce. Glory è invece opera del greco Andonis Foniadakis che, su musiche di Haendel, dirige i flessuosi danzatori, orchestrandoli come figure di un bassorilievo classico. Il 22 giugno al teatro Alighieri, è la volta di una produzione del Ravenna Festival: Le maître et la ville, creazione che il coreografo e danzatore Micha van Hoecke dedica alla città nei 25 anni di Ravenna Festival. L’artista ha infatti vissuto tutte le evoluzioni della manifestazione ed è qui che molte delle sue più importanti e innovative creazioni hanno preso vita: Adieu à l’Italie, Pélérinage, A la memoire... trasfigurando nella danza le più diverse suggestioni tematiche. Nel mettere in scena questo rapporto profondo che lo lega alla città, si avvale dell’aiuto di giovani allievi delle scuole di danza ravennati, rileggendo con loro frammenti dei suoi spettacoli. Per la prima volta, sarà ospite del festival – il 27 giugno al Pala De Andrè – il coreografo emergente francese Olivier Dubois – di recente nominato direttore del Centre Choréographique National di Roubaix dove è subentrato al posto di Carolyn Carlson – con la sua ultima intensa creazione, Souls, che ha per protagonisti sei danzatori di altrettanti paesi africani accompagnati dal rullio ossessionante e ostinato dei tamburi. Lo spettacolo, che ha visto la prima al Cairo, parla di anime in pena verso la morte. Una specie di via crucis africana, una traversata non così diversa da quelle dei migranti che affrontano il mare su barconi di disperati, o dalle popolazioni in fuga da eccidi e stermini etnici. Si chiude il 3 luglio, sempre al Pala De Andrè, con il ritorno di una delle più note coreografe statunitensi, Trisha Brown, maestra di intelligenza del movimento, di fluidità e purezza. Come pioniera della Postmodern Dance, nelle sue improvvisazioni, ha portato la danza sui tetti e lungo i muri dei palazzi. Propone diversi pezzi fra cui due suoi leggendari lavori degli anni Settanta (gli Early Works) con due performance a Palazzo Rasponi e nella Darsena di città. Roberta Bezzi

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III

L’ÉTOILE

Con Chéri, il grande ritorno sulle scene di Alessandra Ferri

Alessandra Ferri in una scena dello spettacolo “Chéri”.

PROGETTO RIC.CI

Ecco il riallestimento di Terramara e Pupilla Il Ravenna Festival dedica uno speciale approfondimento alla danza contemporanea italiana, grazie a due nuove tappe del Progetto RIC.CI - Reconstruction Italian Contemporary Choreography, curato da Marinella Guatterini. L’obiettivo del progetto, nato nel 2011, è di riconoscere il passato prezioso, creativamente originale, spesso profetico della coreografia contemporanea. Dopo il riallestimento nel 2013 di Duetto di Virgilio Sieni e Alessandro Certini, di La boule de neige di Fabrizio Monteverde e di Calore di Enzo Cosimi, quest’anno la scelta è ricaduta su altre due coreografie considerate esemplari, con giovani interpreti italiani sempre diversi. La prima è Pupilla della performer Valeria Magli, che va in scena il 10 giugno al teatro Rasi. Quando andò in scena per la prima volta, nel 1983, i quadri di Pupilla erano scanditi da riferimenti culturali inequivocabili, come Hans Bellmer, creatore per l’appunto della famosa Die Puppe, bambola snodabile dagli arti quadruplicati e dai seni ingigantiti, che veniva messa in pose disarticolate e paradossali e poi fotografata. L’odierna ricostruzione della pièce, affidata a tre ballerine della Dance Haus Company, torna a raccontare il rapporto tra bambola, infanzia, erotismo e non solo. Il 12 giugno (sempre al Rasi) è poi atteso Terramara, primo vagito di un duo-compagnia, formato da Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, accomunati da una comune matrice formativa al fianco di Carolyn Carlson. In una scena invasa da centinaia di arance, si indaga sul trascorrere del tempo e sulla complessità del legame uomo-donna e sulle trasformazioni dell’amore, mentre si intrecciano suggestioni musicali etniche: ungheresi, indiane, rumene e siciliane. Al posto di Abbondanza/Bertoni, coreografi e interpreti originali, si sono Eleonora Chiocchini e Francesco Pacelli.

Quando la danza entra nel sangue, la propria vita è ballo. Alessandra Ferri ci aveva provato ad appendere le scarpette, lasciando a 43 anni e in piena forma fisica, ma non ce l’ha fatta. L’étoile italiana, dopo aver dato l’addio alle scene nel 2007 interpretando una straordinaria Giulietta affiancata da Roberto Bolle nei pas de deux, ci ha ripensato. «La verità è che non ho mai smesso sul serio – ama ripetere –. Il mio fisico si ribellava al riposo, per cui facevo due ore di ballo, più pilates, yoga e gyrotnic tutti i giorni. Non è la scena, non è il pubblico, è proprio il ballare, il bisogno di vibrare che mi mancava». Il suo più che un ritorno indietro, è l’inizio di qualcosa di nuovo. Per questo, dopo aver incantato New York, arriva al Ravenna Festival – il 9, 10 e 11 giugno al teatro Alighieri -, con Chéri, lo spettacolo di teatro-danza che poi sarà in tour in tutto il mondo. Tratto dal romanzo omonimo di Colette del 1919, narra la relazione tra la cortigiana 49 enne Léa e il bellissimo e viziato 25 enne Chéri che, sul palco, è interpretato dal ballerino argentino Herman Cornejo, primo ballerino dell’American Ballet Theatre. Si tratta di una produzione del Signature Theatre a firma della regista e coreografa Martha Clarke. L’idea è piaciuta subito ad Alessandra Ferri che si è rispecchiata nel personaggio di Léa, una donna matura. «A 50 anni – dichiara – è affascinante per una ballerina poter interpretare la propria età. Il balletto ci abitua a storie di ragazze. Per me affrontare l’età che avanza è molto bello». D’altra parte i critici di settore, dal “New York Times” al “Wall Strett Journal”, che hanno già avuto modo di ammirarla oltre oceano, sono unanimi: la Ferri è sublime come sempre, quasi che non avesse mai smesso di ballare neppure per poche settimane. E così è stato infatti. La sua carriera continua e ci sono tutti i presupposti che possa seguire l’esempio di Baryshnikov che danza ancora meravigliosamente a più di sessant’anni. E se il panico da palcoscenico è stato uno dei motivi per cui diede l’addio, ora quell’angoscia non c’è più, è guarita. Forse perché ora danza principalmente per se stessa. Non ha più nulla da dimostrare, se non la sua meravigliosa arte, lei che a vent’anni era già principal dancer dell’American Ballet Theatre a New York. Nella sua corsa irrefrenabile, è poi diventata étoile all’Opéra di Parigi e prima ballerina assoluta del teatro alla Scala. Nel 2008 si occupa della programmazione della danza per il Festival dei Due Mondi di Spoleto, mentre nel 2013 torna a ballare in The Piano Upstairs al festival di Spoleto e a New York con Chéri, ora in tournée. Il resto della storia è tutta da scrivere. Roberta Bezzi

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MAESTRI DELLA SINFONICA

OPERA UPCLOSE AL MARIANI

Temirkanov, Gergiev, Nagano e l’omaggio di Muti ad Abbado Gustare piatti tipici e brani di opere famose Ci siamo incontrate, Cristina Mazzavillani Muti ed io, al ristorante "I Passatelli" del Mariani, recentemente, per mangiare qualcosa insieme e fare due chiacchiere. Un momento di relax, un bicchiere (solo uno) di sangiovese, un primo e una deliziosa mela in involucro di pasta frolla. Perché proprio ai Passatelli? Per poter immaginare come saranno le serate quando, tra un piatto e l’altro e un brindisi, le compagnie invitate da Ravenna Festival eseguiranno La Bohéme di Puccini e l’Elisir d'amore di Donizetti fra gli avventori-spettatori. «Certo, è un modo nuovo di interpretare l'opera – dice Cristina – d'altronde sarebbe difficile immaginare una morente Mimì tra i tavoli con piadina e affettati vari. È una versione che sdrammatizza la classicità delle opere come noi le conosciamo, come dire... mangio e mi delizio nell'ascolto di arie celebri». Come ben sappiamo il festival presenta da sempre un programma multidisciplinare, ad ampio spettro, con punte che toccano il massimo della classicità fino a raggiungere quelle di massima innovazione; per questo si distingue da tutti gli altri festival. Per questo vale la pena conoscere più da vicino questi personaggi di Puccini e Donizetti che si aggireranno nell'ampia sala del ristorante Mariani dal 15 al 21 giugno. Opera UpClose fu fondata nell'ottobre del 2009 da Adam SpreaburyMaher, Ben Cooper e Robin Norton-Hale che si avventurarono nella produzione sperimentale de La Bohéme presso il Cock Tavern Theatre, un luogo piccolo e frequentato da un pubblico decisamente non raffinato. «Non avevamo la minima idea – dicono i fondatori – se qualcuno sarebbe venuto a vedere lo spettacolo e neppure se i cantanti lirici fossero preparati ad esibirsi in un così particolare teatro d'avanguardia. Invitammo, titubanti, i giornalisti e la risposta fu una grande sorpresa: numerosi sia i critici che i giornalisti». Quella che era iniziale curiosità divenne vero e proprio successo perché da allora in poi fu una continua escalation. La Bohéme fu rappresentata per sei mesi di seguito, poi passò al Soho Theatre, vinse nel 2011 l'Olivier Award per la migliore produzione di opera. «Inutile dire – continuano quelli della compagnia inglese – che eravamo stupiti, estasiati, del crescente successo della nostra pazza idea». Pensarono allora di cimentarsi in altre opere come Il Barbiere di Siviglia (o meglio, della cittadina inglese Salisbury), Madama Butterfly, La Fanciulla del West, Carmen e Tosca. Nel frattempo ci fu il trasferimento al King's Head Theatre. Il successo aumentò la loro passione nel creare nuove versioni di opere classiche, fino a che nel 2013 presentarono Elisir d'Amore di Donizetti, ovviamente nel loro, per così dire, allestimento conviviale. Anna De Lutiis

I concerti sinfonici hanno costituito, da sempre, le colonne portanti dell’attività musicale di Ravenna Festival. È dunque quasi scontato che per festeggiare un quarto di secolo di attività ininterrotta, il festival abbia deciso di richiamare in Romagna alcune delle più celebri bacchette che lo hanno onorato nel corso degli anni. Manca, è vero, Claudio Abbado, scomparso all’inizio di quest’anno e di cui a Ravenna restano ricordi indelebili: un concerto con gl’immortali Berliner nel 1993, e il suo ritorno sul podio del Festival nel 2011 alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Nel ricordo di Abbado, il Festival dei venticinque anni si affiderà a Yurij Temirkanov, che ormai dal 2006 è ospite regolare a Ravenna, quasi sempre con la Filarmonica di San Pietroburgo, la più antica e gloriosa formazione sinfonica Russa che Temirkanov guida dal 1988, successore del grande Evgenij Mravinskij. Con l’orchestra pietroburghese, il 7 giugno, Temirkanov si cimenterà con un programma interamente russo, dalla Francesca da Rimini di Čajkovskij a Petruška di Stravinskij, passando per il Concerto per violino di Sergej Prokof ’ev (solista Vadim Repim). Toccherà poi l’11 giugno a Kent Nagano, il direttore statunitense che a Ravenna ha esordito nel 1998 dirigendo L’amour des trois oranges ancora di Prokof ’ev, e c h e

stavolta guiderà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini in un programma tutto brahmsiano che comprende la celeberrima Quarta sinfonia e il Primo concerto per pianoforte, con l’austriaco Till Fellner come solista. Se si volesse assegnare, infine, un immaginario premio fedeltà a un direttore di Ravenna Festival (escludendo, s’intende, Riccardo Muti), di certo Valerij Gergiev sarebbe tra i candidati migliori: dieci sono le sue presenze a Ravenna – la prima data al 1992, con l’Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo – in tutti i rami del Festival, dall’opera (Boris Godunov, Lohengrin) ai concerti sinfonici al balletto assieme al grande corpo di ballo del Kirov. Quest’anno, il 14 giugno, alla testa dell’Orchestra Filarmonica Ceca, anche Gergiev marcherà la propria undicesima presenza con un altro omaggio ai grandi russi, assieme al pianista Yeol Eum Son, con un programma che avrà i propri vertici nei Quadri di un’esposizione di Musorgskij orchestrati da Ravel, e nel Secondo concerto per pianoforte di Sergej Rachmaninov. Imprescindibile, soprattutto quando Ravenna festeggia le proprie nozze d’argento con la grande musica, la bacchetta di Riccardo Muti. Il 30 giugno l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini si unirà all’Orchestra Mozart, la compagine fortemente voluta e sostenuta da Claudio Abbado, in un concerto che accosterà due monumenti musicali come la Quinta sinfonia di Cajkovskij e il Terzo concerto per pianoforte di Beethoven, col giovane David Fray come solista.

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RAVENNA &DINTORNI 14/11 2013

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Da sinistra: Yurij Temirkanov, Kent Nagano, Valerij Gergiev. In basso: Riccardo Muti e la cantante Ute Lemper

Immancabile anche l’appuntamento di Muti con “Le vie dell’amicizia”; e se lo scorso anno Ravenna Festival si era spostato nell’Emilia segnata dal sisma del 2012, quest’anno, il giorno dopo il concerto al Palazzo Mauro De Andrè di Ravenna (5 luglio), il Maestro sarà al Sacrario Militare di Redipuglia, in Friuli, per ricordare le vittime di tutte le guerre con la Messa da requiem di Giuseppe Verdi, nel primo centenario del primo conflitto mondiale. Accanto a Muti, alla Cherubini e a un gruppo di solisti d’eccezione (Tatiana Serjan, Daniela Barcellona, Saimir Pirgu, Riccardo Zanellato), ci sarà la European Spirit of Youth Orchestra, assieme al Coro del Friuli Venezia Giulia e a strumentisti e coristi delle nazioni che presero parte alla Prima guerra mondiale. Il centenario della Grande guerra sarà ampiamente commemorato da Ravenna Festival con una serie di concerti intitolati “Musica e Guerra” che spazieranno su un arco cronologico vastissimo: dal secentesco Combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi (il 24 luglio con l’ensemble La Venexiana diretto da Claudio Cavina) al Novecento di Alfredo Casella, Debussy, Bartók e Stravinskij dei pianisti Emanuele Arciuli e Andrea Rebaudengo, assieme ai percussionisti Andrea Dulbecco e Luca Gusella (il 26 giugno al Teatro Rasi). Il cöté antico-guerresco di Ravenna Festival 2014 sarà testimoniato il 27 giu-

Quest’anno “Le vie

dell’Amicizia del Festival approdano al Sacrario Militare di Redipuglia gno, anche dagli “Echi di battaglie” a Palazzo Rasponi, con l’Ensemble La Pifaresca da un lato, e con La Cafebaum Banda Barocca e il soprano Alice Borciani a sonorizzare le gesta dei pupi siciliani di Giacomo Cuticchio. Per tacere di un’anima bellicamente tormentata come quella di Carlo Gesualdo, principe di Venosa, musicista, uxoricida, cui è dedicato il progetto “Tenebrae. Il principe dei musici” di Giovanni Sollima (a San Vitale l’8 giugno). Dal lato contemporaneo, infine, va segnalato il concerto della chanteuse Ute Lemper che il 19 giugno, accompagnata dall’Orchestra Cherubini, si esibirà in un florilegio di canzoni che hanno il loro punto di partenza in quel 1914 che cambiò le sorti del mondo contemporaneo. Tarcisio Balbo

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IL PERSONAGGIO

Quella lucida follia folk Doppio appuntamento con Vinicio Capossela e il suo originale cantautorato Tracciare una panoramica della scena cantautorale italiana degli ultimi cinquant'anni è operazione assai complicata anche e soprattutto per la molteplicità di fattori da tenere in considerazione se si vuol fare una catalogazione dettagliata e ordinata. Possiamo infatti suddividere i cantautori per provenienza, basandoci sulle rinomate scuole romana, milanese, bolognese, genovese e così via. O, ancora, per periodo: i grandi degli anni '60 (Tenco, Paoli, Jannacci, De André e scusate se non continuo), quelli storici degli anni '70 caratterizzati spesso da testi impegnati (Guccini, Dalla, De Gregori), quelli legati alle tendenze pop-rock in voga negli '80 (Vasco Rossi, Ruggeri, Carboni), gli ormai ultra-quarantenni, ma considerati eternamente giovani, che popolano la scena dagli anni '90 (Bersani, Gazzè, Silvestri), e via discorrendo. In questa eterogenea schiera di nomi, ce n’è uno che forse più di ogni altro è riuscito ad estraniarsi dalla solita idea di “cantautore” ormai radicata in Italia, creando un progetto originale, ricco di contaminazioni e spunti, grazie anche all'utilizzo di strumentazioni non tradizionali e a una vocalità molto particolare. Il suo nome è Vinicio Capossela e quest’anno sarà uno dei protagonisti della XXV edizione del Ravenna Festival portando in scena non uno, ma ben due spettacoli a distanza di pochi giorni l’un dall’altro. Ma andiamo con ordine: Capossela nasce in Germania da genitori avellinesi, cresce in Italia facendo la spola tra nord, sud e riviere mantenendosi con mille lavoretti, fino a tentare l'esperienza estera, addirittura nella Grande Mela. Insomma: un background variopinto e multiculturale che si rifletterà nella sua produzione, raggiungendo l'apice nel 2000 con l'ormai celebre disco Canzoni A Manovella. Il suo stile è un minestrone (ma di quelli buoni) di suoni e melodie che pescano dalle più disparate influenze. È follia pura. Fatta di richiami alla roboante musica folk balcanica, sguaiati canti da sagra del paese, urla chiassose da osteria. E, ancora, filastrocche da buffone di corte, canzoni da bar di provincia alle undici di sera, divertenti valzer da balera. Ma allo stesso tempo anche atmosfere cupe, da film noir, accompagnate da sibili drammatici e malinconici. Il tutto condito da liriche che, nel corso degli anni, sono diventate sempre più adulte e mature passando dai quadretti di vita quotidiana

raccontati agli esordi con la cinica leggerezza del cantastorie, fino alle attuali invettive sociali e politiche, senza disdegnare alcuni colti riferimenti letterari. Se a questa eclettica proposta musicale accostiamo anche quella sua immagine da navigato pirata (magari anche cercata e ostentata, ma sicuramente facilitata dall'aspetto fisico), capiamo come il personaggio in questione sia, quantomeno, interessante. Nell'ambito del Ravenna Festival, come detto, Capossela si presenterà con ben due esibizioni che, se possibile, aggiungono ulteriore carne al fuoco della sua versatile carriera. Il 18 giugno si cimenterà nel Carnevale degli Animali (e Altre Bestie d'Amore): sulle musiche della popolare opera di Camille Saint-Saens, il cantautore ricamerà poesie e le sue canzoni con la tipica ironia che lo contraddistingue. Il 29 giugno, invece, lo vedremo sul palco di Palazzo San Giacomo, a Russi, assieme a un collettivo (“La Banda Della Posta”) di anziani suonatori di Calitri, in un repertorio di musiche popolari “ballabili” per i matrimoni. Matteo Fabbri

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NOTTE TARANTA LA PIZZICA SALENTINA SECONDO SOLLIMA E LA SUA ORCHESTRA Giovanni Sollima, più volte ospite di Ravenna Festival, sarà protagonista della Notte della Taranta: il musicista palermitano, suonando e dirigendo un’orchestra di oltre trenta elementi proporrà infatti la sua personalissima interpretazione della tradizionale pizzica salentina. Appuntamento nel grande prato di Palazzo San Giacomo il 28 giugno, alle 21.30

RAVENNA &DINTORNI 14/11 2013

ANTEPRIMA Edizione 2014

L’ANTEPRIMA

Claudio Bisio porta in scena “Gli sdraiati” di Michele Serra Il giornalista e scrittore Michele Serra, nel suo ultimo libro “Gli sdraiati”, si inoltra nel mondo misterioso e problematico degli adolescenti di oggi, non risparmiando nulla sia ai figli che ai padri e raccontando l’estraneità, i conflitti, le occasioni perdute, il formicolare di un’ostilità che nessuna saggezza riesce a placare. Il Ravenna Festival presenta in prima assoluta la versione teatrale del libro, dal titolo “Forever Young”, con protagonista il celebre attore Claudio Bisio e la regia di Giorgio Gallione. L’appuntamento è per tre sere all’Alighieri, dal 25 al 27 giugno.

ROCCA BRANCALEONE

Dalle “visioni” di Sacri Cuori e Brock fino al concerto di Anna Calvi Riprende quest’anno la rassegna di concerti/visioni tra musica e cinema con due appuntamenti alla Rocca Brancaleone. Concerto per film e orchestra è l’originale progetto di Sacri Cuori (band di “razza” romagnola ma di vocazione planetaria) che assieme a Evan Lurie (tra i fondatori della leggendaria band della no wave newyorkese The Loung Lizards) rende omaggio a uno dei più grandi registi del XX secolo, Luis Buñuel, il più famoso esponente del cinema surrealista (10 luglio). Il 7 luglio invece è in programma l’omaggio a Charlie Chaplin, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, con l’esecuzione “live” La cantautrice rock di un commento musicale cominglese Anna Calvi posto e diretto da quello speciaattesa alla Rocca Brancaleone lista di fama mondiale che è il 20 giugno. Timothy Brock, sul podio dell’Orchestra del Comunale di Bologna. Alla Rocca Brancaleone ci sarà spazio (il 20 giugno) anche per sonorità più rock con il concerto della cantautrice inglese del momento, Anna Calvi, organizzato in collaborazione con la Bronson Produzioni.

VII

RAVENNA &DINTORNI 21/11 2013

VIII

ANTEPRIMA Edizione 2014

DRAMMATURGIE

PROGETTO NAT

Il teatro del ricordo e del rimpianto In scena Ermanna Montanari, Elena Bucci, Moni Ovadia e Lucilla Galeazzi per un tributo a Giovanni Testori e agli antieroi della Grande Guerra Il ricordo è una vita dopo la morte. Non tutti gli autori hanno le qualità artistiche per giungere a questo prolungamento della vita. Alcuni autori però sono privati di questa seconda esistenza per motivi diversi dal valore. Ci sono parole che lasciano un segno difficile da accettare, molto più semplice è tentare di rimuoverli dalla memoria per soffocare il grido che lanciavano quando erano in vita. Molti hanno cercato di dimenticare di Giovanni Testori, uno dei più importanti intellettuali italiani del Novecento. Scrittore, drammaturgo, pittore, critico d’arte, poeta, regista, attore è stata una personalità una personalità difficile da definire. Non a caso fu lui a prendere il posto di Pier Paolo Pasolini sulla prima pagina del Corriere della Sera quando questo fu brutalmente assassinato per quello che scriveva, e per quello che rappresentava. Testori hanno tentato di ucciderlo in un modo meno rumoroso, hanno tentato di ucciderlo quando era già morto: rimuovendolo. A vent’anni dalla morte e novanta dalla nascita, Ermanna Montanari del Teatro delle Albe vincitrice del Premio Duse 2013 come miglior attrice di prosa, lavorando come sempre fianco a fianco con Marco Martinelli, ha infranto con questo spettacolo un tabù, portando in scena il Testori giornalista con una scelta di suoi memorabili interventi sull’attualità. A te come te racchiude storie drammatiche, vicende spesso disperate che l’occhio pietoso e insieme lucidissimo dello scrittore illumina, cogliendo, in fondo alla tragedia, i segni di una speranza che nemmeno l’ingiustizia più atroce riesce a spegnere del tutto. Il ricordo però è un tributo dovuto anche a persone che in vita non sono state mai in

prima pagina, persone “comuni”, come si suol dire, che possono comunque diventare uniche quando entrano in contatto con grandi eventi storici come la Prima Guerra Mondiale. Hanno scelto di ripercorrere da un punto di vista diverso i protagonisti inconsapevoli di quella guerra due coppie di artisti. Moni Ovadia, attore e musicista che ha fatto della mescolanza della cultura yiddish e quella italiana il proprio timbro autoriale, assieme alla cantautrice folk Lucilla Galeazzi in Doppio fronte, Oratorio per la grande guerra racconteranno la paradossale esperienza dei friulani arruolati nell’esercito austriaco nel 1914 e mandati a combattere sul fronte orientale, che l’anno seguente si trovano in trincea contro l’esercito italiano. La narrazione avverrà attraverso lettere dal fronte e memorie, come quelle di Gadda e Ungaretti, e attraverso canti: patriottici o contro la guerra, d’autore, voci diverse unite nel coro di un’umanità incredula e dolente. Un’altra lettura della guerra sarà quella proposta da due ospiti abituali del Festival: l’attrice Elena Bucci, che il pubblico della kermesse ricorderà in scena accanto a Chiara Muti in Teresa Guiccioli - George Byron e Francesca da Rimini e il fisarmonicista Simone Zanchini, che l’anno scorso rielaborò le musiche del concerto ai giardini pubblici di Casadei Secondo me. I due lavoreranno per lo spettacolo Colloqui con la cattiva dea su storie di guerra combattute al fronte, ma soprattutto a casa, nelle fabbriche, nei postriboli o sul palcoscenico. Un intarsio di voce e fisarmonica che costruirà una serie di affreschi della vita quotidiana nel tempo crudele e aspro dell’Italia in guerra. Matteo Cavezzali

Due produzioni dai talenti africani Giunge al suo terzo anno il progetto N.A.T., Network for African Talents, attivato e coordinato da Ravenna Festival assieme a Kulungwana (Maputo - Mozambico), all’Associazione Takku Ligey (Senegal) e al Fatej Festival organizzato dal Théatre du Chocolat di Yaoundé (Camerun) con il sostegno dell’Unione Europea e dal quale scaturiscono due produzioni teatrali con una forte componente musicale. Si tratta di Opera Lamb, diretto da Mandiye N’Diaye, fondatore e animatore di Takku Ligey, che prende spunto dalla lotta senegalese (denominata “lamb” o “laamb” appunto), sport nazionale per eccellenza divenuto negli ultimi anni un fenomeno sociale di ampie dimensioni con pesanti riflessi sull’economia del paese, e di Night Commuters. Bambini che non dormono mai, concepito da Guido Barbieri e Oscar Pizzo.

INFO E PRENOTAZIONI INTERNET,

SOCIAL NETWORK E BIGLIETTERIA

Per i 44 spettacoli del Festival è possibile prenotare un posto: alla biglietteria del Festival (Teatro Alighieri, via Mariani 2, tel. 0544 249244), sul sito www.ravennafestival.org e attraverso la rete di prevendite ufficiali attiva presso tutte le filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna e agli uffici Iat di Ravenna, Marina di Ravenna, Punta Marina, Cervia e Milano Marittima. Esclusivamente alla biglietteria del Festival continua anche la possibilità di sottoscrivere abbonamenti ad 8 spettacoli o di acquistare il Carnet Open (4, 6 oppure 8 spettacoli). Il programma aggiornato del Festival sul sito: http://www.ravennafestival.org, tutte le informazioni anche sulla pagine dei social network del Festival: Facebook, Twitter e Youtube. Info: tickets@ravennafestival.org e 0544 249244.

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RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

CULTURA CONTEMPORANEA

MUSICA

CLASSICA/1

Da Wagner alla Messa di Bach

Una pièce per piano, cinema “ed emisferi cerebrali” apre il Lugo Opera Festival All’Alighieri l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Axelrod e il concerto di Pasqua

Continua la pluriennale collaborazione fra il teatro comunale di Bologna e il Lugo Opera Festival: quest’anno i riflettori sono puntati su uno dei più grandi compositori svizzeri viventi, Michael Jarrell e sulla sua opera Cassandra (1994), ormai diventata un classico del teatro contemporaneo. Oltre a questo titolo che andrà in scena il 6 maggio al teatro Rossini di Lugo e verrà poi ripreso in autunno nella Sala del Bibiena a Bologna, la collaborazione col Teatro Comunale si ripete con la riproposta il 17 aprile di un fortunato balletto della stagione 2012-2013 del teatro felsineo con la Compagnia Artemis/Monica Casadei: La doppia notte: Aida e Tristan. Questi sono solo due dei complessivi 13 appuntamenti che compongono il Lugo Opera Festival 2014, che si svolgerà dal 3 aprile al 22 maggio e che, come ormai da molti anni, si dedica quasi esclusivamente alla musica d’oggi. La scelta della contemporaneità suggerisce dunque di rivolgere lo sguardo a orizzonti ben più ampi, a creazioni in cui è normale l’uso sistematico dell’elettronica e della tecnologia, sia in partitura che in scena. Il Lugo Opera Festival 2014 in questo senso ne offre una scelta particolarmente articolata: ecco dunque che si passa dall’opera di un compositore come Fabrizio Festa che fa largo uso dell’elettronica (Il Vagabondo delle stelle) a un balletto su musiche d’opera rielaborate modernamente (La doppia notte), dallo spettacolo irriverente sull’opera di un cantante sui generis come Elio (delle Storie Tese) alle fortissime suggestioni visive e sonore di un film di Michal Kosakowski che ha fatto incetta di premi nel mondo. Giovedì 3 aprile alle 20.30 apertura con il divertente spettacolo Encephalon, una tragicomica pièce “per pianoforte, cinema ed emisferi cerebrali” del compositore-pianista Mario Mariani, con Niba e Andrea Bartola. Una cavia umana, a cui è stato scollegato l’emisfero sinistro, diventa il bersaglio di un musicista che, vestendo i panni dello scienziato in perenne crisi creativa, ricerca nel misterioso emisfero destro l’origine dell’ispirazione. Una folle e divertente pièce che mescola citazioni teatrali, cinematografiche e scientifiche in un viaggio surreale per un “concerto blob” che soddisferà entrambi gli emisferi cerebrali.

Con un doppio appuntamento prosegue “Ravenna Musica”, la rassegna curata dall’associazione Angelo Mariani. Lunedì 31 marzo ospite della stagione sarà l’Orchestra Giovanile Italiana, grande compagine sinfonica che alle ore 20.30 allineerà i suoi 80 elementi sul palcoscenico del teatro Alighieri di Ravenna. L’orchestra, ideata da Piero Farulli all’interno della Scuola di Musica di Fiesole, è un progetto di formazione di giovani strumentisti che in oltre trenta anni di attività ha contribuito in maniera determinante alla vita musicale del Paese, formando più di mille musicisti che attualmente occupano stabilmente le principali orchestre sinfoniche italiane e straniere. Tenuto a battesimo da Riccardo Muti, l’orchestra è stata invitata nei più importanti festival nazionali e internazionali e sul suo podio si sono avvicendati direttori del calibro di Claudio Abbado, Roberto Abbado, Salvatore Accardo, Daniele Gatti, Carlo Maria Giulini, Gianandrea Noseda. Sarà diretta a Ravenna da John Axelrod, che con il suo carismatico stile direttoriale continua ad imporsi sempre più come uno dei più interessanti direttori del A sinistra lo spettacolo “Encephalon” in programma a Lugo; a destra l’ensemble Le Concert Lorrain, che sarà all’Alighieri panorama odierno, richiesto dalle orchestre di tutto il mondo. Il programma del concerto prevede Prelude and Liebestod dall’opera “Tristano e Isotta” di Wagner, l’Ouverture Fantasia dall’opera “Romeo e Giulietta e la celebre Sinfonia in mi minore op. 64 n. 5 di Cajkovskij. AZZ LASSICA/2 Appuntamento imperdibile giovedì 3 aprile (sempre al teatro Alighieri ore 20.30) con il Concerto di Pasqua dedicato a uno dei capoBOSSO E MAZZARIELLO A SOLAROLO L’ARTURO TOSCANINI DIRETTA lavori del repertorio sacro, la Messa in si minore per Soli, Coro e Orchestra RILEGGONO LA MELODIA ITALIANA DA RINALDO ALESSANDRINI A LUGO di Johann Sebastian Bach. Nel concerto ravennate, che si realizza con il sostegno di UniCredit, sarà interpretata da compagini specializzate In occasione della 15esima edizione della rasseDomenica 30 marzo al teatro Rossini di Lugo gna “Crossroads”, giovedì 27 marzo alle ore 21 (ore 20.30) appuntamento con Rinaldo nel repertorio bachiano, l’ensemble di musica antica Le Concert all’Oratorio dell’Annunziata di Solarolo è in proAlessandrini sul podio della Filarmonica Lorrain e il coro Kammerchor der Frauenkirche Dresden (catgramma il concerto di Fabrizio Bosso (alla tromArturo Toscanini e con la partecipazione del tedrale di Dresda). Le Concert Lorrain dall’anno della sua fondazione ba) & Julian Oliver Mazzariello (al pianoforte). violoncellista Enrico Bronzi, membro del Trio avvenuta nel 2000 si è ormai saldamente affermato nel panorama Compagni di palcoscenico di lunga data, in di Parma e strumentista d’eccezione. Classico internazionale, mentre il Kammerchor der Frauenkirche Dresden duo, si dedicano nella missione impossibile di al cubo il programma proposto, con in apervanta una intensa attività concertistica con tour in Giappone e Italia. unire stili ed espressioni assai diverse. Così la tura la più famosa Sinfonia di Franz Joseph La bacchetta sarà affidata proprio al fondatore e maestro del coro musica melodica italiana diventa una specie di Haydn, la n. 104 in re maggiore, nota col titoMatthias Grünert, nativo di Norimberga e specializzatosi in musica cornucopia da cui può emergere di tutto: lo “London”, e ancora di Haydn il Concerto sacra, voce e organo presso i Collegi Musicali di Bayreuth e Lubecca. improvvisazioni, tensioni liriche e distensioni per violoncello e orchestra in do maggiore Il capolavoro bachiano sarà eseguito con la partecipazione del armoniche, energia ritmica e colorismo struche avrà come solista Enrico Bronzi. Altro soprano olandese Hanna Morrison, solista molto apprezzata per l’inmentale avvolgente. Soprattutto, il melos italiaimmenso capolavoro in chiusura di serata, la terpretazione di oratori, del tenore Thomas Hobbs e del baritono no, nelle mani di Bosso e Mazzariello, viene mozartiana Sinfonia n. 41 in do maggiore KV Peter Harvey, entrambi di nazionalità inglese e con all’attivo carriere catapultato nell’universo del jazz classico. 551, “Jupiter”. concertistiche di rilievo internazionale.

DAL VIVO

COPERTURE CAPPOTTI TERMICI LATTONERIE

AL RASI CONCERTO DI BENEFICENZA SULLE NOTE DI FABRIZIO DE ANDRÉ Venerdì 28 marzo dalle ore 20 al teatro Rasi di Ravenna è in programma un concerto di beneficenza che è un omaggio a Fabrizio De André, dal titolo “La buona novella e altre storie”. Sul palco The Faber’s Social Club con il coro Ludus Vocalis. L’ingresso è a offerta libera partendo da un minimo di 10 euro. La serata è a favore di Ageop, l’Associazione Genitori Ematologia Oncologia Pediatrica.

IMPERMEABILIZZAZIONE TETTO

AL SOCJALE IL TRIO IN “BERMUDA”: DAI PINK FLOYD A MOZART IN ACUSTICO Venerdì 28 marzo dalle ore 21, al Socjale di Piangipane si esibirà il Bermuda Acoustic trio. Un trio di musicisti, già collaboratori di Zelig, di Maurizio Crozza e della Gialappa's, che per alcuni brani, si arricchirà di voce e percussioni per un repertorio che un contenitore nel quale trova spazio qualunque genere musicale: pop, rock, jazz e blues, da “Wish You Were Here” dei Pink Floyd a “Sultans Of Swing” dei Dire Straits, alla “Marcia alla Turca” di Mozart, tutto rigorosamente in acustico.

MUSICA POPOLARE DALLA MACEDONIA AL MAMA’S CON STEFCE STOJKOVSKI Sabato 29 marzo alle 21.30 al Mama’s di via San Mama, a Ravenna, “Echi dalle montagne della Macedonia”, un concerto di sonorità popolari con Stefce Stojkovski, uno dei principali esponenti della musica tradizionale della Macedonia con il suo Meraklila Ensemble.

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RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

MUSICA TEATRO

CULTURA

LABORATORIO

VALTORTO

Tornano in scena gli studenti della non-scuola al Rasi Anche questâ&#x20AC;&#x2122;anno la primavera coincide con la ripartenza della non-scuola del Teatro delle Albe/Ravenna Teatro. Dopo i debutti di febbraio con gli universitari e lâ&#x20AC;&#x2122;Istituto Conprensivo Darsena, ora Ă¨ la volta delle superiori. MartedĂŹ 1 aprile alle 21 aprono il sipario i ragazzi del liceo classico Dante Alighieri che porteranno in scena La tempesta liberamente tratta da William Shakespeare con guide Matteo Cavezzali e Giulia Torelli. GiovedĂŹ 3 tratto da Un marziano a Roma di Ennio Flaiano i nonscuolini del liceo artistico P.L. Nervi hanno messo scena Il marziano con guide Michela Marangoni e Alessandro Renda. Gli spettacoli proseguiranno poi fino a domenica 6 aprile con altri studenti e altri spettacoli. Tutti gli spettacoli sono al Teatro Rasi di Ravenna alle 21. Lâ&#x20AC;&#x2122;ingresso Ă¨ di 5 euro, i biglietti si possono acquistare il giorno dello spettacolo alla biglietteria del teatro dalle ore 20.

DANZA

Tre giorni â&#x20AC;&#x153;elettriciâ&#x20AC;? a Fornace tra spettacoli, musica e mostre In arrivo una tre giorni tra musica, teatro, performance al Valtorto di Fornace Zarattini, a Ravenna. Si comincia giovedĂŹ 27 marzo con Delitto&Castigo di e con Giuseppe Viroli, in cui i passi salienti del celebre romanzo russo saranno proposti con da un attore appassionato e dalle sue marionette futuriste. Segue serata Punk anni '90 con Paolino B. Il 28 marzo, il duo Muvic presenta plays with Alice un concerto visuale in interazione con il film di Svankmajer. Segue serata elettronica con Sistema Assonnato e Naf Street. Infine, sabato 29 marzo, il giovane talento lucano Raffaello di Leo si diletta nel recupero della canzone italiana popolare degli anni â&#x20AC;&#x2DC;30 eâ&#x20AC;&#x2122;40, tra battute storie e racconti sinceri in Io suono e avast! Suonano rock Sirol & The Girls e Della. Nelle tre serate sarĂ visibile la mostra di sculture e quadri La banda di via Alberoniâ&#x20AC;? di Luca Mandorlini e Fausto Fori. Boris Rubboli sfiderĂ i presenti in una â&#x20AC;&#x153;partita impossibile" a scacchi. Info: www.onnivoro.org

CONTEMPORANEO Al Cisim in scena â&#x20AC;&#x153;Il miracoloâ&#x20AC;? per viso-in-aria

Aterballetto, selezione di coreografie in scena MartedĂŹ 1 aprile, sul palco del teatro Rossini di Lugo, Aterballetto, fiore allâ&#x20AC;&#x2122;occhiello della danza italiana, presenta una selezione di composizioni di Mauro Bigonzetti, uno dei piĂš apprezzati coreografi italiani, al quale si deve la decisa affermazione della compagnia sul piano nazionale ed internazionale. Nel corso della sua storia piĂš recente, grazie anche al prezioso contributo creativo di autori italiani e internazionali questa vocazione si Ă¨ maggiormente consolidata e le scelte artistiche della Compagnia sono state ulteriormente motivate dallâ&#x20AC;&#x2122;esigenza e curiositĂ di esplorare le diverse espressioni del linguaggio coreografico contemporaneo. Tra i brani in programma estratti da Come un respiro, musiche di G.F. HĂ¤ndel, Passo continuo, musiche di J.S. Bach, Certe notti, musiche di Luciano Ligabue e Cantata con musiche originali del gruppo musicale Assurd.

Al Cisim di Lido Adriano (via Parini 48), sabato 28 marzo alle 21 va in scena, per la rassegna Ravenna-viso-in-aria, lo spettacolo di Umane Risorse - Teatro Iaia Paranza / Il miracolo con la drammaturgia Katia Ippaso, musiche originali e direzione musicale Antonella Talamonti e la regia Clara Gebbia ed Enrico Roccaforte con NenĂŠ Barini, Germana Mastropasqua, Alessandra Roca, Enrico Roccaforte. Paranza/Il Miracolo Ă¨ un viaggio teatrale-musicale, la struttura Ă¨ un pellegrinaggio e i quattro personaggi partono da una situazione che li ha spinti fino al â&#x20AC;&#x153;limiteâ&#x20AC;? per cui non possono far altro che chiedere un miracolo, una grazia. Per info: 389 6697082 /cisim.lidoadriano@g mail.com.

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ALIGHIERI

Inno al teatro, con 120 attori Spettacolo conclusivo della rassegna di Beppe Aurilia MartedĂŹ primo aprile, al Teatro Alighieri di Ravenna, alle 21, andrĂ in scena lo spettacolo conclusivo della lunga rassegna â&#x20AC;&#x153;Beppe Aurilia Teatroâ&#x20AC;? che durante lâ&#x20AC;&#x2122;inverno ha portato in scena, al Rasi e altrove, attori non professionisti in un progetto dalla valenza sociale oltrechĂŠ culturale. Ai laboratori teatrali hanno infatti partecipato giovani e anziani, detenuti, normodotati e diversamente abili, studenti e lavoratori, uomini e donne, residenti in cittĂ e nel forese. Una varietĂ di protagonisti che ora concluderĂ lâ&#x20AC;&#x2122;esperienza con lo spettacolo â&#x20AC;&#x153;inno al tetroâ&#x20AC;? per la regia naturalmente di Beppe Aurilia e che vedrĂ in scena addirittura 120 attori.

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RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

CULTURA

CINEMA • LIBRI

RASSEGNA

LA BUSTINA DI MELPOMENE

Tre giorni di realtà al cinema

a cura di Maria Giovanna Maioli Martedì 18 marzo. Ho appena lasciato, ancora “nel bello dello stordimento”, come dice un verso di Andrea Zanzotto, il Teatro Alighieri, dove si è svolto il concerto d’arpa, organizzato dall’As-sociazione Angelo Mariani, di Xavier de Maistre, mirabile esecutore. In programma anche la Sonata in do maggiore K 545 di Mozart nella trascrizione per arpa dello stesso de Maistre. Il concerto, naturalmente applauditissimo, si è concluso con tre bis cortesemente concessi, tra i quali il celeberrimo “Carnevale di Venezia”, elencato tra le famose Variazioni di Paganini, applaudito con particolare fervore anche dalla sottoscritta che, padovana per nascita e ravennate di adozione, ama considerarsi anche un po’ veneziana. E ora la poesia.

“Per non morire di televisione”: secondo weekend di documentari al Corso Secondo e intenso week end della rassegna di documentari al Cinema Corso curata da Fabrizio Varesco di Ravenna Screen. Si comincia venerdì 28 marzo alle 18 con Falling di Gerardo Lamattina con Laura Rampini. Il film sarà presentato in sala dal regista e dalla protagonista, una ragazza che ha realizzato il sogno di volare nonostante un incidente d’auto le abbia tolto l’uso delle gambe, una storia vera che racconta una rinascita. Alle 20.30 è poi la volta di Dal profondo di Valentina Pedicini, vincitore del Premio Doc It Prospettive Italia Doc per il Migliore Documentario italiano al Festival internazionale del film di Roma 2013 e incentrato sulla vita dei minatori. La serata di venerdì si conclude alle 22 con la proiezione di Trashed della regista britannica Candida Brady con Jeremy Irons e musiche di Vangelis, un film allarmante sullo stato di salute del pianeta Terra, un atto d'accusa nei confronti della grande economia mondiale. Sabato 29 marzo alle 18 un omaggio al regista Carlo Mazzacurati con la proiezione del suo documentario Sei Venezia dedicato all’unicità della città lagunare. Alle 20.30 è la volta di Walt Disney e l’Italia di Marco Spagnoli, un documentario che narra il legame speciale fra Walt Disney e l'Italia, viaggi documentati da materiale di repertorio proveniente dagli archivi dell'Istituto Luce e della Mediateca Rai. Sempre sabato, ma alle 22, un omaggio a Roberto Freak Antoni, ospite e protagonista della passata edizione, con due film Tutto in 1 notte (la storia di una scommessa: realizzare un intero 33 giri nel giro di una notte) e Biografreak, racconto della vita di Roberto “Freak” Antoni, fondatore-cantante-autore degli Skiantos e del rock demenziale, dalle molteplici personalità, scomparso di recente. Entrambi sono firmati dal regista Emanuele Angiuli, che sarà presente in sala. Domenica 30 marzo alle 17 The Pervert's Guide to Ideology di Sophie Fiennes con il filosofo Slavoj Zizek, secondo viaggio del filosofo sloveno nell'inconscio della settima arte, La rassegna si chiuderà alle 21 con Fuori strada, film rivelazione e menzione speciale del Festival del Cinema di Roma, con la presenza della regista Elisa Amoruso che racconta la storia di Pino/Beatrice, meccanico, campione di rally, transessuale. Il programma è consultabile i siti www.ravennacinema.com e www.ravennascreen.it e su facebook nella pagina dell’evento. ravennacinema@gmail.com - Tel. 0544 482057 - Cell. 340 9931784. Biglietti: intero 3 euro, ridotto 2 euro.

EVENTI Incontri, docu-film e lezioni spettacoli contro il razzismo

PD BERLINGUER: OFFERTA LIBERA PER IL FILM DI VELTRONI Giovedì 27 marzo al Cinema Astoria di via Trieste, a Ravenna, il Pd ravennate organizza una visione a offerta libero per l’anteprima del film “Quando c’era Berlinguer” di Walter Veltroni.

Nell’ambito della Settimana di Azione contro il razzismo, venerdì 28 marzo alle 19 al Mama’s è in programma una serata dedicata a Lampedusa dove sarà presentata la Carta di Lampedusa promossa da Melting-Pot, a cui hanno aderito e partecipato 300 associazioni movimenti gruppi antidiscriminazione italiani ed europei; fra questi anche la Rete Civile contro il razzismo di Ravenna. Durante la serata sarà proiettato anche il docu-film La vita in pugno di Roger Bema ed Elena Starna. Il calendario delle iniziative prosegue sabato 29 marzo alle 14.30 al Centro Quake con la presentazione di “Tessere la Rete: donne romni, ora e qui”. L’incontro di donne rom è promosso dall’associazione Romnì onlus di Roma in collaborazione con la rete civile contro il razzismo di Ravenna ed il gruppo anti-discriminazione Accadrà. Seguirà una “Lezione spettacolare” dal titolo Non chiamarmi zingaro di e con Pino Petruzzelli.

AMADEUS DI

Solo chiudere gli occhi. Il nutrimento giunge alle vene, al cuore. L’esorcismo riscatterà dall’alba la giornata. M’illumino di grazia. Il tempo si dilata, mi trascina lui in regni abissali. La ferita soavemente si rinsalda, l’anima ritorna alle sorgenti.

INCONTRO/2

EVANGELISTI AL DOCK ‘61 PER PRESENTARE “IL SOLE DELL’AVVENIRE”

NINO CARNOLI E IL SUO “L’ARDITO”

Dopo il successo della serata al Mama’s di venerdì 21 marzo, lo scrittore Valerio Evangelisti torna a Ravenna venerdì 28 marzo, alle 21, al circolo Dock ‘61 in Darsena per parlare del suo libro “Il sole dell’avvenire”, romanzo storico, politico e sociale ambientato in Romagna, e in particolare a Ravenna, alla fine dell’800. Lo introduce Giorgio Tinelli della Facoltà di Scienze Politiche di Bologna.

Mercoledì 2 aprile, alle 18.30, il Caffé Letterario di via Diaz a Ravenna, per la rassegna “Il tempo ritrovato”, ospita l’incontro con l’autore ravennate Nino Carnoli che presenterà il suo libro storico L’ardito , che narra la rocambolesca biografica di Ferruccio Vecchi, un personaggio che ebbe un ruolo decisivo nella storia del primo Fascio e non solo.

Martedì 1 aprile, ore 21 I miti del Sole e della Luna

Martedì 8 aprile, ore 21 Massimo Berretti:

I pianeti di tipo terrestre ORARI: DAL MARTEDÌ AL SABATO 9:30/12:30 - 16:00/19:30 DOMENICA 16:00/19.30

(da La luna è già alta, Mondadori, Milano 2006)

Maria Luisa Spaziani, torinese, vive a Roma. Tra le molte raccolte di poesia, Geometria del disordine, I fasti dell’ortica, La traversata dell’oasi.

lo! l e b è il cielo con noi! o scopril Agostino Galegati:

Via G. di Vittorio, 5 tel: 0544 977144

È troppo dolce la smemoratezza che scende negli abissi e insieme sale verso inediti regni. Questo sanno con ardua scienza e musica gli arcangeli.

OSPITE AL CAFFÉ LETTERARIO

VIENI nel posto giusto

MARIA LUISA SPAZIANI

Mozart emette da labbra carnali scale e spirali e onde, i suoi bemolli, i suoi diesis, le pause, le riprese. Ogni nota si fa profumo e gusto.

INCONTRO/1

Cervia (RA)

Venerdì 11 aprile, ore 21 Osservazione della volta stellata (ingresso libero - cielo permettendo)

Domenica 13 aprile, ore 10.30 Osservazione del Sole

(ingresso libero - cielo permettendo)

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 sito: www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Si consiglia la prenotazione

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

RUBRICHE

CULTURA

FULMINI E SAETTE

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

Mark Kozelek e l’olimpo della sad bastard music di Luca Manservisi

La luce nuova,

Lido Adriano

VISIBILI E INVISIBILI

L’omaggio al Maestro e i suoi film tutti da rivedere di Francesco Della Torre

Il ricatto (Eugenio Mira, 2014) Avere un debole per il cinema è cosa normale e molto bella; avere un debole per Alfred Hitchcock è cosa buona e giusta; avere un debole per gli omaggi e per le operazioni a metà tra la nostalgia e il citazionismo può portare invece più frequentemente verso trappole, piuttosto che al piacere assoluto. Il ricatto, anzi Grand Piano come recita il titolo originale, vuole essere un omaggio al Maestro del brivido (a cui andrebbe tolto il riduttivo “del brivido”) incentrato su due suoi capolavori: Paura in palcoscenico e L'uomo che sapeva troppo, nella celeberrima scena del pianoforte. Il film dello spagnolo Mira parla di un pianista, Tom Selznick (altro omaggio a Hitch, visto che David Selznick era il suo produttore storico) che torna sulle scene dopo cinque anni di assenza causata da un fiasco, incoraggiato dalla moglie, che è una star del cinema, e guarda caso è bionda e affascinante come le donne che vissero due volte. Non appena inizia l'attesissimo concerto, Tom riceve sullo spartito una minaccia di morte, legata al ricatto che dovrà suonare, questa volta in modo perfetto, proprio quel brano che cinque anni prima lo aveva fatto sparire dalle scene. Non solo il cinema classico, ma anche il relativamente recente In linea con l'assassino – in cui il protagonista era minacciato dentro una cabina telefonica dal mittente – ricordano un thriller piuttosto

appassionante e coinvolgente nel suo esercizio di tensione. La breve durata del film (poco meno di novanta minuti) e la furba e inevitabile lunghezza della premessa, pongono delle basi solide per le regole della tensione: c'è curiosità, ansia e partecipazione a una vicenda che avvince nel suo svolgersi del concerto, magnifico per occhi e orecchie (il regista è un compositore, e si sente). Il cast è adeguato e lo svolgersi degli episodi di thrilling sono ancora una volta volutamente retrò. Un esercizio di stile perfetto fino all'epilogo, che mostra i limiti di un film interessante ma che alla fine non può che rivelarsi sterile. O forse è chi vi scrive che non ha capito nulla del finale, e a quel punto spiegategli come stanno le cose. Insomma per farla breve è bello 75 minuti su 90. Difficile non farsi prendere, difficile non irritarsi. Paura in palcoscenico (Alfred Hitchcock, 1950) è un film da non perdere per tanti motivi, e se volete guardarlo a breve interrompete questa lettura. Il capolavoro è rappresentato dalla scena iniziale, dove il Maestro introdusse un espediente incredibile allora come adesso: il flashback è falso, inganna lo spettatore e indirizza tutto il film in un'altra direzione. Questo “tradimento” del poliziesco tradizionale gli fu rimproverato, ma a distanza di oltre 60 anni ci ritroviamo un grande classico, un modello imitato, non certo le chiacchiere di allora. Grazie a un'iniziativa editoriale degli anni '90, troviamo facilmente tutti i film del Maestro in dvd, alcuni purtroppo doppiati apposta per l'iniziativa. Si consiglia sempre la lingua originale e i sottotitoli. Parola di R&D.

Ci ho pensato bene, prima di scriverne, anche perché lo hanno già detto tutti: “il nuovo album di Mark Kozelek è bellissimo”. In realtà è il nuovo album di Sun Kil Moon, il suo nome d’arte in pratica, per la settima volta stampato sulla copertina di un disco. Kozelek è anche il fondatore dei Red House Painters, piccolo miracolo che negli anni novanta faceva della lentezza un’arte, e ha stampato dischi a suo nome, in collaborazione con altri, dal vivo, ep. Una discografia sterminata in cui non è semplice districarsi, ma di cui Benji, così si chiama “il bellissimo nuovo album di Mark Kozelek”, rappresenta l’apice, lo dico pur sapendo che non ne posso avere la certezza visto che non li ho certo ascoltati tutti. Ma fidatevi. Il problema forse è che è un disco di sad bastard music, come l’hanno ribattezzata soprattutto in America prendendo in prestito le parole di Nick Hornby: musica malinconica, cupa e tanto tenera allo stesso tempo, da tipica giornata piovosa e da cui molti potrebbero per tutti questi motivi voler restare a debita distanza. E da cui mi sono allontanato anch’io, negli ultimi anni. Ma questo “nuovo bellissimo disco di Mark Kozelek” è bellissimo proprio da mozzare il fiato, di quelli che riescono quasi a commuoverti, che ti entrano dentro anche se non capisci esattamente di cosa stia parlando visto che non conosci così bene l’inglese. Dopo lo scopri e ti sembra la cosa più normale del mondo che stia parlando di parenti morti, amici che se ne vanno e “I love you dad” o “I can’t live without my mother’s love”. Musicalmente lo si sarà capito è folk-rock acustico, detta in modo che capiscano tutti, di bozzetti alla Leonard Cohen, sempre per semplificare, ci sono una voce che ti si attacca addosso, un capolavoro di dieci minuti e passa che si chiama “I watched the film the song remains the same”. Ogni tanto ci sono una batteria, un coro (di Will Oldham, tra l’altro), anche momenti quasi solari e pop. Non mi capitava di essere così colpito da un disco del giro sad bastard (poi questa definizione non la userò più in tutta la mia vita, promesso) dalla prima volta che ho ascoltato Micah P. Hinson, dieci anni fa. Quel Micah P. Hinson che ora ha pubblicato un nuovo album che però non è bellissimo come “il bellissimo nuovo disco di Mark Kozelek”. Non è neanche brutto, sia chiaro, ma è quello che ci si poteva aspettare. Che non è proprio un complimento per un cantautore di appena una trentina d’anni. Un tantino prevedibile, insomma, e senza l’intensità e l’ispirazione degli esordi (un paio di pezzi a parte). Diciamo che da come era partito lo si poteva immaginare già nell’olimpo dei “cantautori della nuova generazione” (tutto tra virgolette che non so bene cosa significhi). Per ora invece Will Oldham, Bill Callahan, lo stesso Kozelek sono lontani. Vicini invece a chi non c’è più ma che rientra appieno nella categoria, da Elliott Smith a Vic Chesnutt fino a Mark Linkous e Jason Molina.

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

21 CINEMACITY Ravenna

di Carlo Zoratti mar.: p.u. 21.15

Programmazione dei film in sala

Storia di una ladra di libri

CINEMA SARTI Faenza

di Brian Percival fer.: 17.25-20.10-22.55; sab. e dom.: 16.15-20.10-22.55

Quando c’era Berlinguer di Walter Veltroni

Cuccioli - Il paese del vento di Sergio Manfio fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15.40-17.45

Captain America Il soldato d’inverno di Anthony Russo, Joe Russo Proiezione in 3D fer. e sab.: 17.25-20.10-22.55; dom.: 16.30-20.10-22.55 Proiezione in 2D gio., lun., mar. e mer.: 17.45-21; ven.: 17.40-20.25-23.15; sab.: 16.30-20.25-23.15; dom.: 15.30-18.20-21.10

DA GIOVEDÌ 27 MARZO A MERCOLEDÌ 2 APRILE

Paradiso del Caffè

CAPSULE E CIALDE COMPATIBILI

Via A . De Gasperi 14 - RAV E N NA Tel . 054 4 18 81931 - Cell . 377 2929730

LAVAZZA A MODO MIO e altre

email: paradisodelcaffe@libero .it

Il ricatto di Eugenio Mira fer.: 17.50-20.25-22.35; sab. e dom.: 15.40-17.50-20.25-22.35

Amici come noi di Enrico Lando fer.: 17.40-20.35-22.45; sab. e dom.: 15.30-17.40-20.35-22.45

sab.: 20.20-22.50; dom.: 15.35-18.10-20.45

Captain America Il soldato d’inverno

Noi 4

di Anthony Russo, Joe Russo gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.45; sab.: 20.20-22.55; dom.: 15.30-18.10-20.50

di Francesco Bruni fer., sab. e dom.: 20.35-22.45

Quando c’era Berlinguer

Non buttiamoci giù di Pascal Chaumeil fer.: 17.40-20.30-22.45; sab. e dom.: 15.30-17.40-20.30-22.45

Need for speed di Scott Waugh fer., sab. e dom.: p.u. 22.40

47 Ronin

di Walter Veltroni gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.40; sab.: 20.40-22.55; dom.: 15.30-18.10-20.40

di Jalil Lespert gio.: p.u. 18; ven.: 18-20.30-22.30; sab.: 18.45-20.40-22.30; dom.: 16.45-18.45-21.15; lun.: 18-21.15; mar.: p.u. 18.30 (film in lingua originale); mer.: 18-20.30-22.30

Mr. Peabody & Sherman di Rob Minkoff sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

Il ricatto

The special need

Inside Llewyn Davis

CINEMA S. ROCCO Lugo

di Eugenio Mira

di Carlo Zoratti mar.: p.u. 21.15

CINEMA JOLLY Ravenna

CINEDREAM Faenza

di Rob Minkoff fer.: 17.50-18.15-20.20; sab. e dom.: 15.30-16-17.50-18.15-20.20

Storia di una ladra di libri di Brian Percival fer.: 20.20-22.45; sab. e dom.: 15.25-17.50-20.20-22.45

300 - l’alba di un impero di Noam Murro Proiezione in 2D fer., sab. e dom.: 20.30-22.50 gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.20; sab.: 20.20-22.30; dom.: 19.20-21.05

Amici come noi di Enrico Lando gio., ven., dom., mar. e mer.: p.u. 20.35; sab.: 20.35-22.45

Tarzan di Reinhard Klooss, Holger Tappe dom.: 15.40-17.40

Allacciate le cinture

di Gabriele Veronesi lun.: p.u. 22.40

Roma città aperta

Il violinista del diavolo

di Roberto Rossellini lun.: 17.40-20.20

di Bernard Rose gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.45; sab.: 20.20-22.40; dom.: 15.40-18.05-20.40

Ghost in the Shell - Arise di Kazuchika Kise mer.: 20.20-22.50

CINEMA ASTORIA Ravenna

Storia di una ladra di libri di Brian Percival gio., ven. e mer.: p.u. 20.45;

di Joel & Ethan Coen mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)

Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée lun.: p.u. 21

Ghost in the Shell - Arise di Kazuchika Kise mer.: p.u. 21

di Spike Jonze

Still life

di Uberto Pasolini gio.: p.u. 21

The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

CINEMA MODERNO Castel Bolognese In solitario

di Christophe Offenstein gio.: p.u. 21

di Anthony Russo, Joe Russo Proiezione in 3D fer.: p.u. 21.40; sab. e dom.: 15.15-21.40 Proiezione in 2D fer.: 20.15-21-22.45; sab. e dom.: 15.50-17.45-18.20-20.15-21-22.45

Saving Mr. Banks di John Lee Hancock sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

SALA SARTI Cervia

Amici come noi

di Pascal Chaumeil fer. e dom.: 20.45-22.40; sab.: 20.45-22.45

Need for speed

CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano

CINEMA GULLIVER Alfonsine

Lei

Captain America Il soldato d’inverno

Non buttiamoci giù

Lei

di Spike Jonze ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.45; dom.: 16-18.30-21

di George Clooney sab. e dom.: p.u. 21

CINEMA ITALIA Faenza

di Sergio Manfio gio. e ven.: p.u. 20; sab. e dom.: 15-16.40-18.20-20

di Enrico Lando fer.: 20.40-22.40; sab.: 15.30-18-20.40-22.45; dom.: 15.30-18-20.40-22.40

Terraferma

Monuments Men

Cuccioli - Il paese del vento

di Ferzan Ozpetek gio., ven., mar. e mer.: p.u. 20.40; sab.: 20.20-22.40; dom.: 15.45-18.10-20.40

Emilia rossa, cuore nero

di Jalil Lespert gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21

di Rob Minkoff dom.: 15.30-17.25

Mr. Peabody & Sherman

di Christophe Gans fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15.35-18.05

di Ferzan Ozpetek gio., ven., sab. e dom.: p.u. 20.20

di Emanuele Crialese mar.: p.u. 21

Mr. Peabody & Sherman

Ida

La Bella e la Bestia

Yves Saint Laurent

Allacciate le cinture

The Lego Movie

di Pawel Pawlikowski gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21

di Ferzan Ozpetek gio., ven., sab., dom., lun. e mar.: 20.25-22.50

CINEMA EUROPA Faenza

di Phil Lord, Christopher Miller Proiezione in 2D sab. e dom.: p.u. 18

Lei

Allacciate le cinture

di Reinhard Klooss, Holger Tappe Proiezione in 2D sab. e dom.: p.u. 16

Pulce non c’è di Giuseppe Bonito mer.: p.u. 21.15 (ospite in sala il regista)

La jaula de oro

di Spike Jonze gio., ven., mar. e mer.: 17.30-20.15-22.55; sab. e dom.: 16.30-20.15-22.55

di Reinhard Klooss, Holger Tappe Proiezione in 2D fer.: p.u. 17.35; sab. e dom.: 15.40-18

Tarzan

ven., lun. e mar.: p.u. 21.15; sab.: 18-21.15; dom.: 16-18.15-21.15

di Diego Quemada Diez gio.: 20.30 proiezione del cortometraggio; 21.15 proiezione del film in lingua originale spagnola sottotitolato in italiano

di Carl Rinsch Proiezione in 2D fer., sab. e dom.: 20.15-22.50

Tarzan

di Noam Murro Proiezione in 2D fer.: 20.30-22.40; sab. e dom.: 15.40-17.45-20.30-22.40

gio. e dom.: p.u. 21.15; ven. e sab.: p.u. 22.30

Il concerto

di Radu Mihaileanu ven.: p.u. 20.45 (ingresso gratuito)

Noi 4 di Francesco Bruni ven. e sab.: p.u. 20.40; dom.: p.u. 17; mer.: p.u. 21.15

Monuments Men

A spasso con i dinosauri

di George Clooney sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

CINEMA JOLLY Russi

Monuments Men

di Scott Waugh gio., ven., sab., dom., mar. e mer.: p.u. 22.45

di Neil Nightingale, Barry Cook sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

di George Clooney mar.: p.u. 20.45 (film in lingua originale)

Mr. Peabody & Sherman

Smetto quando voglio

di Rob Minkoff sab. e dom.: 15.30-17.35

di Sidney Sibilia lun.: p.u. 21.15

The Lego Movie

The special need

di Phil Lord, Christopher Miller dom.: p.u. 16

CINEMA MARIANI Ravenna Yves Saint Laurent

300 - L’alba di un impero

12 anni schiavo di Steve McQueen sab. e dom.: p.u. 21

INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Corso Ravenna, via di Roma 51, www.ravennascreen.it Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052

Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335

Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999

Cinema Moderno Castel Bolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

ECONOMIA JUNIOR

AGENDA I DIECI ANNI DEL CENTRO CON GLI AMICI DI ENZO

POLARIS

Per celebrare i dieci anni dalla nascita del Centro Polaris di via Gradenigo 7, a Ravenna (con apertura dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 19), gestito dall’associazione, ravennate, “Gli Amici di Enzo” sabato 29 marzo, alle 10.45, nella sala Buzzi di via Berlinguer 11, e a Ravenna (ex seconda circoscrizione), si terrà un convegno dal titolo “Chi educa, cresce”. Invitati, oltre che dalla stessa associazione “Gli amici di Enzo”, alle Associazioni “E’ la strada”, “La Voce del Vento”, a, relazioneranno il Presidente della comunità “L’imprevisto”, di Pesaro, Silvio Cattarina, e il titolare del gruppo (sempre ravennate) Tozzi, Franco Tozzi.

L’EDUCAZIONE DI GENERE E NON SOLO SE NE PARLA A RUSSI

LIBERAMENTE: INCONTRI PER I PIÙ PICCOLI E PER GENITORI ED EDUCATORI

DOMUS BIMBI: INCONTRO SULLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO

Ritornano le “Conversazioni Educative”a Russi, in collaborazione con Associazione Linea Rosa, come supporto a famiglie, educatrici, insegnanti. Quattro gli appuntamenti previsti con altrettanti dibattiti e conferenze con esperti del settore, che si svolgeranno nella Sala Convegni del Centro Culturale Polivalente in via Cavour 21 a Russi a partire dalle ore 20.30. Si comincia il 27 marzo alle 20.30 con il tema del genere: “Dimmi di che sesso sei e ti dirò che gioco vuoi” con Francesca Ponci, coordina Ernesto Sarracino, pedagogista. I due saranno protagonisti anche dell’incontro di martedì 1 aprile, su “Il genere delle favole”.

Ancora letture per i più piccoli alla libreria Liberamente di viale Alberti a Ravenna. Sabato 29 marzo alle 17 presso il tema scelto sarà quello della mamma. Giovedì 3 aprile, invece, alle 18.30 l’incontro è per genitori ed educatori sul tema “Il brutto anatroccolo, una storia di diversità”, mentre un altro appuntamento per genitori ed educatori è previsto poi per il 10 maggio su“Hansel e Gretel: separarsi per crescere”, mentre sabato 24 maggio, sempre alle 18.30, un incontro per genitori ed educatori dal tema “Cenerentola e le relazioni tra fratelli”.

Sabato 29 marzo, alle 10, al nido Domus Bimbi di via Pavirani a Ravenna si tiene un incontro per i genitori con una logopedista dell’Ausl. che parlerà dello sviluppo del linguaggio dai 0 ai tre anni. La partecipazione è gratuita ma si consiglia la prenotazione al numero 0544 461572. Si tratta di uno dei servizi che il Nido Domus offre alle famiglie ritenendo che il nIdo sia uno spazio di relazioni non solo per i bambini ma anche per le famiglie. Per maggiori informazioni: www.nidodomusbimbi.it.

IN SCENA

FANNY&ALEXANDER

Trecce Rosse, ispirato alla magnifica Pippi

Pianeta giallo: tre laboratori di teatro per bambini dai 5 agli 11 anni

Spettacolo all’interno del museo “La casa delle marionette” Nuovo appuntamento domenica 30 marzo con la mini- rassegna di teatro dedicata al pubblico dei bambini e delle famiglie, organizzata dal Teatro del Drago di Ravenna. Alle 11 il Museo La Casa delle Marionette ospiterà lo spettacolo/narrazione Trecce Rosse, prima parte del progetto dedicato all’eroina con le lentiggini più trasgressive e simpatiche della letteratura del XX secolo. In scena Roberta Colombo e Andrea Monticelli. Adatto a bambini a partire dai quattro anni. Visto il limite dei posti a disposizione, è consigliata la prenotazione telefonando al numero 392 6664211, oppure fino a venerdì 28 (dalle 10 alle 14) al numero fisso 0544-509590, o ancora inviando una mail a info@teatrodeldtago.it o lacasadellemarionette@gmail.com. Ingresso Museo, visita guidata e spettacolo: biglietto unico euro 8,00.

Roberta Colombo in scena in Trecce rosse

La compagnia Fanny & Alexander organizza il laboratorio Pianeta Giallo e propone a bambini dai 5 agli 11 anni (età elementare) una serie di 3 moduli laboratoriali teatrali. I bambini saranno guidati a interagire nel contesto di una semplice situazione narrativa dipanata in luoghi immaginari e simbolici (il paese dei ciechi, la città ideale, un luogo originario, detto il luogo dei nomi), con una serie di quesiti e piccole prove giocose, stimolazioni fantastiche e concrete, in un contratto ludico che varierà di volta in volta. La partecipazione è gratuita e ci si può iscrivere a una sola giornata o a Una scena dello più di una. I laboratori si spettacolo svolgeranno il 31 marzo, Discorso giallo dei l’1 e il 2 aprile ad Ardis Hall Fanny&Alexander - via Bondi 3 (zona industriale Bassette) dalle 17 alle 19. Per info e iscrizioni: 0544 456716 (orari ufficio).

Testo

Open Day Servizio Educativo Nido per bimbi dai 12 ai 36 mesi

Anno 2014 2015

dal 24 al 28 marzo oppure su appuntamento

BRODETTO

Tel. 0546.81488

MANGIARE&BERE

tutti i LUNEDÌ SERA www.ristorante-lagrotta.it a 15 € ristorantelagrotta@hotmail.it con acqua vino Chiuso il mercoledì e caffè compresi

Via Metelli, 1 - BRISIGHELLA

NOTIZIE GOLOSE

COSE BUONE DI CASA

A RUSSI LA FESTA MERCATO DEI SALUMI COTTI DELL’EMILIA ROMAGNA Da non perdere l’importante manifestazione organizzata, da “Chef to Chef Emilia-Romagna Cuochi”: la “Festa mercato dei salumi cotti dell’Emilia Romagna” che si terrà domenica 30 marzo a Russi. I salumi cotti sono un importante legame con la storia e la cultura contadina, oggi diventati oggetti di culto da parte di appassionati e da preparati chef che alla tradizione uniscono la loro creatività e professionalità. Perché Russi è così potente richiamo tanto da unire le migliori produzioni di salumi cotti di qualità in un’unica piazza? Perché questa piccola cittadina della bassa Romagna, che pochi hanno preso in considerazione, dà i natali a un celebre salume cotto: il “bel e cot”, stimolo primo alla valorizzazione della tradizione di questo tipo di salumi che ha coinvolto l’interesse di esperti e appassionati di molte regioni italiane. La manifestazione è anche occasione per conoscere la piccola produzione vinicola delle nostre terre, di facile abbinamento al salume cotto. Si potranno assaggiare, conoscere e soprattutto comprendere e acquistare, mortadelle, prosciutti, coppe di testa, spalla cotta di San Secondo e salumi “cotti al momento”: cotechini, zamponi, mariola, salama da sugo e, appunto, “bel e cot”. Per gli amanti dello “show cooking” chef famosi del calibro di Silverio Cineri, Daniele Baruzzi e Vincenzo Cammerucci si esibiranno per il pubblico. E per coloro che vorranno imparare ci saranno momenti per cogliere i segreti della preparazione della piadina e della pasta fresca.

DUE FINE SETTIMANA ALLA PINETA DI CON LA SAGRA DEL TARTUFO

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

CLASSE

Ritorna molto apprezzata nei due fine settimana del 29-30 marzo e del 5-6 aprile presso la pineta di Classe, (Parco I° maggio) a Ravenna la tradizionale Sagra del Tartufo. La manifestazione popolare ed enogastronomica prevede un ricco calendario di eventi, attività e laboratori di animazione ambientale, itinerari didattici, incontri pubblici su temi ambientali, attività per promuovere la scoperta “ecologica” con pedalate con accompagnatore, escursioni a piedi, mercatino dei prodotti tipici e stand gastronomico dell’Associazione ravennate dei Tartufai, per scoprire le prelibatezze del prezioso tubero.

La primavera tarda e allora ecco polenta con piccione di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

È ancora freddo ed allora vi propongo una ricetta “calorica”, un crostone di polenta con piccione, spinaci, fagioli borlotti e il suo fegatino. Ingredienti: Fette di polenta, 1/2 piccione a testa, spinaci, fagioli borlotti lessati, il fegatino del piccione, sale, pepe, olio extra vergine di olive, scalogno tritato, vino bianco secco a temperatura ambiente. Preparazione: per 4 persone prendete due piccioni puliti, fiammeggiati, lavati e asciugati e tagliati a metà. Rosolarli con un cucchiaio di scalogno tritato, in una padella, aggiungere il bicchiere di vino e far evaporare a fuoco vivace, salare e pepare, abbassare la fiamma e continuare la cottura per circa 1 ora, con il coperchio. Lavare gli spinaci (circa 500 gr.) lessare i fagiloli borlotti (circa 200 gr.) che avrete ammollato per una notte in acqua fredda e poi cotto con gli odori. Lavare e pulire i fegatini, poi cuocerli con un po' di scalogno tritato, una foglia di salvia e una di all'alloro, una noce di burro e un cucchiaio di olio. Quando sono rosolati salare e pepare. Una volta pronti tritarli finemente con la mezzaluna. Con poco olio in una padella cuocere gli spinaci e aggiungervi i fagioli, salare. Preparazione del piatto: Tagliare a metà le fette della polenta e grigliarle, mettervi sopra il mezzo piccione, contornarlo con le verdure e napparlo con la salsa di fegatini. Servire ben caldo.

LO STAPPATO

Spumante brut di Planeta, discreto ma crescerà di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Assaggiamo uno spumante metodo classico. Molti di voi potranno pensare a certe zone del Nord Italia e, invece, quello di oggi e prodotto dalla famosa azienda siciliana “Planeta”. Uno “spumante metodo classico brut” annata 2011 ottenuto da uve “carricante”, autoctona siciliana. Il perlage lascia un po’ a desiderare. Al naso tracce di solforosa. Frutto maturo e leggera vinosità. Sfumature verdi di origano e maggiorana. Al naso trovo manchi di fragranza e finezza pur essendo piacevole nell’immediato. Al palato, invece, è la continuità a mancare e quella sensazione cremosa e compatta che questa tipologia di spumante dovrebbe avere. Così come si sente la mancanza di quell’emozione sapida e prolungata come lecito aspettarsi dalla zona di origine: Etna. Sicuramente, Planeta avrà le capacità per rendere questo vino ancora più interessante di quello che è nelle future annate.

Da oltre sessant’anni viviamo con te Dal 1951 i prodotti Deco accompagnano la vita delle famiglie italiane. Prodotti alimentari e per la cura della casa, ricchi di qualità e valore, concepiti con tecnologia all’avanguardia, capaci di superare rigidi controlli qualitativi e soddisfare i più severi standard internazionali. Crediamo nella sostenibilità dei nostri processi produttivi e dei nostri prodotti, e consideriamo il Lavoro come un capitale da trasmettere alle generazioni future. Per questo i prodotti Deco sono una garanzia per i clienti, per i consumatori e per l’ambiente.

36 SAGRA DEL TARTUFO DI PINETA 29-30 MARZO e 5-6 APRILE PARCO 1° MAGGIO (FOSSO GHIAIA) - PINETA DI CLASSE CERVIA - RAVENNA Stand gastronomico aperto dalle ore 12:00

MENÙ DELLA SAGRA Antipasti

Piatto del tartufaio

Primi piatti

Crespelle al tartufo - Risotto al tartufo Cappelletti ai 4 formaggi e tartufo Cappelletti al sugo di una volta Passatelli romagnoli asciutti al tartufo Strozzapreti con funghi e tartufi

Secondi piatti Uova strapazzate con prosciutto e tartufo Salsiccia ai ferri con patate al forno Tagliata di manzo con patate al forno e tartufo Gamberi con pane alle erbe di pineta e tartufo Contorni Patate al forno - Patate fritte - Misticanza di insalata Pane e Piadina Dolci Zuppa inglese - Ciambella e crostata Bevande Bicchiere di vino bianco o rosso Vino bianco o rosso (mezzo litro-1 litro) Acqua (1/2 litro-1 litro) - Birra e bibite in lattina

Con la collaborazione degli studenti dell'istituto professionale statale servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera di Cervia

DECO INDUSTRIE s.c.p.a. Via Caduti del Lavoro, 2 48012 Bagnacavallo (RA) Tel. 0545 935511 clienti@decoindustrie.it www.decoindustrie.it

Associazione Tartufai Ravenna organizza

ESAME PER TESSERINO RACCOLTA TARTUFI Si terranno i corsi: mercoledì 2 e 9 Aprile dalle ore 20:30 alle 23:00 Presso il cinema Gulliver ad Alfonsine e giovedì 3 e 10 aprile dalle ore 20:30 alle 23:00 presso il circolo Nuova Europa di Faenza il 14 aprile una serata con il Micologo nella Sala Comunale di Lugo all'interno della Rocca. Per informazioni n.

333 2104632

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

SALUTE

ROMAGNA LIBRI C’È “IL PANICO” A CASA MELANDRI Il panico e i conseguenti attacchi che colpiscono un numero sempre maggiore di persone saranno l’argomento dell’incontro in programma il 28 marzo alle 18 alla sala D’Attore di Casa Melandri (via Ponte Marino) per la presentazione del libro “Il Panico” di Giovanni Andrea Fava ed Elena Tomba.

CASA DEL VOLONTARIATO

Un incontro per conoscere lo Yoga Il 30 marzo, alla Casa del Volontariato di via Oriani 44 a Ravenna, alle 21 sarà presentato il corso base Sahaja Yoga, 9 lezioni per conoscere e agire sul nostro sistema energetico. Il corso, che inizierà l’1 aprile, insegnerà la meditazione Yoga secondo il metodo Sahaja, in modo semplice e completamente gratuito. Le lezioni si terranno fino a mercoledì 28 maggio, sempre alle 21: dal vero significato dell’Aum ai Chakra alla meditazione Shanti. Dopo l’ultima lezione approfondimenti per chi desidererà proseguire. Info alla pagina Facebook “sahaja yoga ravenna”.

Ausl unica, nomine completate Dopo l’incarico di dg a Des Dorides si chiude il trittico dei superdirigenti La direzione generale dell’Ausl Romagna ha individuato Savino Iacoviello e Gianbattista Spagnoli, rispettivamente nelle funzioni di direttore amministrativo e direttore sanitario dell’azienda unità sanitaria locale della Romagna. Inizia così la fase amministrativa che si concluderà con la sottoscrizione dei contratti a decorrere dall’1 aprile. Dal 2004 Iacoviello è dirigente dell’Ausl Ravenna ricoprendo il ruolo di direttore amministrativo. La sua è tutta una carriera svolta nella sanità pubblica della regione: in precendeza infatti a lavorato a Rimini, Cesena e Bologna dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita all’università di Bologna nel 1981. Anche per Spagnoli una carriera tra le Ausl emilianoromagnole. Dopo la laurea in Medicina all’università di Chieti nel 1985 sono arrivati gli incarichi a Bologna, Cesena, Parma e Imola dove è impegnato dal 2005. Si completa così il trittico di nomine alla guida della nuova Ausl unica. Quelle di Spagnoli e Iacoviello arrivano dopo la nomina di Andrea Des Dorides a direttore generale, in tempi recenti dg a Ravenna. Insomma Forlì, Cesena e Rimini restano escluse dalle nomine dei superdirigenti con una prevalenza di ravennati.

Savino Iacoviello,

laurea in Giurisprudenza, sarà il nuovo direttore amministrativo Era all’azienda di Ravenna

IPERBARICO RAVENNA

Gianbattista Spagnoli, laurea in Medicina, sarà il nuovo direttore sanitario Era all’azienda di Imola

INFORMAZIONE MEDICA

L’emoglobina bassa ritarda la cicatrizzazione di una ferita: che fare? Pubblichiamo dal blog del Centro Iperbarico di Ravenna la domanda di Carla, che chiede un consiglio per suo padre Giovanni, in cura al Centro per guarire ferite dovute a una complicanza post-operatoria. Alla domanda risponde il dottor Pasquale Longobardi, direttore del Centro Iperbarico. «Gentile dottor Longobardi, la contatto per mio padre Giovanni che è in cura per la deiscenza dei monconi a entrambi gli avampiedi, esito di intervento per complicanza del diabete (su indicazione del prof. Luca Dalla Paola). Le condizioni generali sono molto migliori che in passato e anche le ferite stanno migliorando (sono meno profonde) ma la guarigione è lenta. Su vostra prescrizione abbiamo eseguito l’esame del sangue, dal quale risulta che l’emoglobina è 9,1 (valore normale 13-17 grammi per decilitro). Ci è stato detto che l’anemia ritarda il processo di guarigione. Cosa possiamo fare per aumentare il valore dell’emoglobina?». Risponde il dottor Longobardi: «Gentile Carla, grazie per l’invio del referto. Sono felice per i progressi di tuo padre che ho constatato personalmente. È vero: l’emoglobina bassa ritarda il processo di guarigione. In conseguenza alla bassa emoglobina, Giovanni ha bassa anche la concentrazione cellulare media di emoglobina (MCHC ): cioè ciascun globulo rosso

contiene meno emoglobina del normale. Questo riduce la ossigenazione dei tessuti e ritarda la guarigione delle ferite. È necessario agire per aumentare l’emoglobina. Il percorso per capire le cause e la terapia deve essere concordato con il Medico di Medicina Generale che segue il papà. Di seguito alcuni consigli che spero ti siano utili. Il primo passo è escludere la perdita di sangue (in questo caso le ferite non perdono molti liquidi e quindi è necessario escludere eventuali perdite nell’intestino o altrove) e valutare il quadro ematico e marziale (ferro): 1) esame delle feci correttamente eseguito; 2) dopo un mese dal precedente, ripetere l’esame del sangue inserendo: emocromo con formula, piastrine e valutazione dei reticolociti oltre che dell’RDW, aptoglobina, protidemia totale, sideremia, ferritina, transferrina, fibrinogeno, creatininemia, glicemia, GPT, PT, PTT, INR, proteina S, omocisteina, antitrombina III, resistenza proteina C attivata; 3) test genetico per la ricerca dei geni relativi al fattore V di Leiden e al fattore II della coagulazione (protrombina); 4) se necessario, si procede con una consulenza ematologica. Qualora la causa principale dell’anemia fosse la carenza di ferro, i seguenti suggerimenti potrebbero essere utili. I dieci alimenti con alta disponibilità di ferro sono: cacao amaro in polvere; fagioli secchi; fegato bovino; lenticchie; ceci secchi; vongole; cozze; cioccolato fondente; spigola; cavallo. Il ferro contenuto negli alimenti di origine animale è più disponibile del ferro contenu-

to negli alimenti di natura vegetale. È, quindi, buona regola alternare alimenti di origine animale con quelli di origine vegetale. Per facilitare l’assorbimento del ferro è importante inserire nell’alimentazione cibi ricchi di vitamina C (agrumi, frutti di bosco, kiwi, fragole, pomodori, peperoni, ortaggi a foglie verdi). Una ricerca ha dimostrato che, per esempio, la vitamina C (acido ascorbico) contenuto in un bicchiere di succo d’arancia, triplica l’assorbimento del ferro contenuto nella prima colazione. Un altro elemento che migliora l’assorbimento del ferro è l’esercizio fisico moderato: dopo l’assunzione di una certa quantità di ferro, praticare un’ora di esercizio fisico moderato aumenta il ferro nel sangue (sideremia) del 48,2% (rispetto al solo 8,3% in condizioni di riposo). Utile la respirazione di ossigeno a pressione ambiente (bombola carica a 200 bar con flussimetro e mascherina oronasale, flusso 6-8 litri al minuto, 20 minuti per due volte al giorno), associando acetilcisteina (Fluimucil 600 cp due cp insieme al giorno). Dopo un mese di questa terapia l’emoglobina aumenta di 2 volumi percentuali. L’ossigeno però può essere prescritto dal Medico di Medicina Generale solo in presenza di particolari patologie (la cura dell’anemia è una indicazione impropria “off label”)». Centro Iperbarico di Ravenna Srl via A. Torre 3 Ravenna - tel. 0544 500152 info@iperbaricoravenna.it www.iperbaricoravenna.it - www.iperbaricoblog.it

Cerchi casa?

SALUTE • BENESSERE

DA PAGINA 27

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

LA VISAGISTA RISPONDE

ALIMENTAZIONE NATURALE

L’ESTETISTA RISPONDE

I vantaggi del trucco semi-permanente

L’alternaza dei cereali

Un trucco naturale per la sposa

a cura di Giancarlo Ceccolini

a cura di Nicole Marchetti

a cura di Rita Pelloni

Il trucco semi-permanente è la soluzione ideale per chi, per esigenze di lavoro o semplicemente per piacere di più a se stessa, vuole sempre un trucco perfetto, ma non ha il tempo di realizzarlo tutti i giorni. Tracciare una base di trucco inalterabile è un ottimo supporto al make-up quotidiano, un vero aiuto per chi pratica sport, va al mare o in piscina, ma anche per chi – a causa del trascorrere degli anni – ha visto il contorno degli occhi, la linea delle sopracciglia o delle labbra farsi meno definito. La tecnica utilizzata si chiama dermo-pigmentazione ed è affine al tatuaggio, eseguita tramite l’introduzione di micro-pigmenti minerali nello strato superficiale della pelle, con un ago montato su apposito macchinario. Il numero di sedute necessarie per ottenere il risultato desiderato varia a seconda della zona da trattare. Deve comunque passare almeno un mese tra la prima e le successive sedute. La scomparsa nel tempo avviene attraverso il ricambio cellulare. L’effetto finale è del tutto naturale, in quanto i pigmenti sono studiati e scelti in modo da fondersi con i colori di labbra, occhi o sopracciglia, senza alterare le linee, le caratteristiche o le colorazioni naturali del viso. Per questo motivo ogni elemento del trucco semi-permanente è scelto con estrema attenzione, valutando le caratteristiche del volto e della pelle. La durata nel tempo varia da due a cinque anni, in base al tipo di pelle: per esempio, la pelle molto grassa tende a trattenere meno il pigmento, come anche la pelle molto secca che si desquama con facilità ed è più soggetta a eliminare più velocemente il colore. In ogni caso, con i giusti accorgimenti – evitare alcuni trattamenti cosmetici quali esfoliazioni pulizie profonde del viso; l’eccessiva esposizione al sole; saune, bagni turchi, contatto frequente con il cloro in piscina – la durata nel tempo è maggiore. Per informazioni e appuntamenti Rita Pelloni cell. 366 1586727 e-mail: info@trucco-semi-permanente.it

Continuiamo a parlare dei cereali e in particolare dell’opportunità di una loro alternanza nell’uso quotidiano visto che hanno caratteristiche organolettiche e salutari diverse e possono fornire diversi apporti di sali minerali, vitamine, etc. Naturalmente, stiamo parlando di cereali (miglio, riso, orzo, farro) da preparare e consumare nella loro integrità, evitando prodotti semilavorati o raffinati, anche per quanto riguarda le farine che tendono ad ossidarsi. I chicchi interi contengono infatti le proprietà nutrienti più complete e spesso anche più gustose. Per la cottura, che può essere anche lunga per i cereali integrali, si può utilizzare la pentola a pressione, che ha tempi più brevi e “gonfia” meglio i chicchi rendendoli più appetitosi. Nelle confezioni si possono trovare delle corrette istruzioni per proporzionare bene l’acqua e ottenere un’adeguata cottura. Se i cereali sono ottimi in zuppe preparate con un semplice brodo vegetale, con l’arrivo della primavera è consigliabile la versione, più fresca, in insalata, da mescolare con verdure di stagione e anche con legumi (fagioli, lenticchie, cicerchie...) che sono prodotti dell’orto ricchi di proteine e tendono a riequilibrare l’alimentazione di chi non mangia carne o non assume altre proteine di origine animale. Per condire si può usare buon olio extravergine di oliva, ma anche in questo caso è consigliabile alternare olio di girasole o di sesamo, che sono più digeribili ed hanno ad esempio delle sostanze anticolesterolo.

Durante la cerimonia del matrimonio, la maggior parte delle attenzioni sono rivolte alla sposa che “gioca” un ruolo da protagonista. Proprio per questo, oltre al vestito e alla pettinatura, è necessario che il viso risplenda in modo naturale. Fondamentale è dunque un buon trucco in grado di valorizzare i lineamenti e l’incarnato, minimizzando le imperfezioni, gli inestetismi e le irregolarità, per avere un volto fresco e radioso. Il make-up va deciso in base alla tipologia di pelle della sposa, oltre che al tipo di acconciatura e alla sua lunghezza. Per quanto riguarda le labbra, il consiglio è quello di renderle lucide con un semplice gloss. Per il grande giorno, dunque, divieto assoluto di mettere rossetti dai toni troppo accesi. Gli occhi vanno truccati con riguardo, per mettere in risalto lo sguardo, senza renderlo però esageratamente carico. In genere si scelgono ombretti rosati o in toni pastello, si lavora sulle ciglia per renderle più lunghe e folte. Il colore dell’incarnato deve poi essere uniformato, grazie al sapiente uso di cipria e fondotinta. Attualmente c’è la tendenza da parte delle future spose di scegliere abiti colorati. In tal caso, occorre tenerne conto nella scelta del trucco: per esempio, nel caso di abito rosso, si eviterà di scegliere ombretti o gloss rosati. Il risultato impeccabile è un effetto naturale. La sposa può scegliere di fare una prova trucco, per rendersi conto di cosa aspettarsi nella giornata fatidica. Al Centro estetico Solidea, personale altamente specializzato offre la migliore consulenza sul maquillage per rendere indimenticabile il giorno delle proprio nozze.

Giancarlo Ceccolini Forno Pasticceria Cucina via D’Azeglio 3c - Ravenna www.giancarloceccolini.it

ARIETE

BILANCIA

Anche se c’è chi ve le sfiletta alla julienne, e voi rischiate di non essere più incensurati, da giovedì riuscite a sfoderare la vostra migliore faccia di natiche per stringere le alleanze giuste. In amore frenate la gelosia: non è il caso di rinfacciare al partner il primo amore delle Elementari.

Con il garbo da zerbino che vi ritrovate, gli scontri di coppia si sposteranno tra le lenzuola per misurarvi a suon di eros e posizioni trasgressive. Anche se non sarà il Grande Amore, di certo sarà la Grande Fornicazione. Nel lavoro distribuite le forze per non caricarvi di stress lattico.

SCORPIONE

TORO

Venerdì sarà la giornata migliore per intraprendere nuovi progetti o per stringere preziose alleanze finanziarie. Nonostante Venere dissonante, potete contare sull’appoggio di Mercurio per attrarre vecchi e nuovi partner. Ma fate attenzione perché l’ormone non basta a far durare le relazioni.

Le risposte che attendete tardano ad arrivare, ma con Mercurio e Giove che vi sostengono potete organizzare ogni impegno. Nel lavoro, creatività ed inventiva esplodono: non sprecatela con capi e colleghi interessati ad ingrassare sulle vostre spalle. Il sudombelico sente l’aria di primavera.

GEMELLI

SAGITTARIO

Con Mercurio dissonante la pazienza non rientra nel bouquet delle vostre qualità, specie se avete colleghi vivaci come zombie. Pazientate, perché questo passa il convento. Fine settimana stimolante per lei e addolcente per lui, ideale per svaghi rinfrancanti e le coccole in un centro benessere.

CANCRO Anche se Marte vi cucina gli zebedei come semolino, Mercurio vi suggerisce il gioco di squadra per concretizzare ogni progetto e raggranellare consensi finanziari. Perché da soli rischiereste di mostrare solo il cane idrofobo latente in voi. Bene l’amore, che arriccia i peli domenica.

LEONE Per il partner siete un enigma e nei nuovi approcci siete piacevoli come una vescica sotto l’alluce. Regolatevi, e non ingigantite le piccole incomprensioni. Nel lavoro fate attenzione ai pettegolezzi, messi in circolazione da chi ha scambiato i vostri glutei per un bersaglio immobile.

VERGINE Tra giovedì e venerdì comincerete a respirare l’atmosfera di primavera. Approfittatene per riguardarvi un poco o per fare solo un breve viaggio nel letto col partner, perché se l’amore non rassicura, la golosità cresce. Anche il lavoro promette successi, malgrado gli invidiosi all round.

Rita Fabbri e il suo staff vi aspettano al Centro estetico Solidea via Porto Coriandro 7c - Ravenna apertura dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), il venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì). Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 www.centroesteticosolidea.it

Madonna dell’Albero Via Henri Matisse, 48100 Ravenna Tel. 0544 271381 Cell. 347 3703598

Pranzo di Pasqua

In arrivo notizie più che positive, anche se tra venerdì e sabato potreste sentirvi disturbati da turbolenze emotive. È il caso di dire che la primavera vi dona, anche se nel fine settimana potreste trovarvi nell’imbarazzante necessità di non ascoltare chi vi sussurra «dobbiamo stare suini».

Menù completo di carne

È vero che Mercurio vi aiuta, ma le configurazioni in corso sono tali che è meglio evitare di impegnarvi in attività agonistiche, anche in senso fornicatorio, un po’ troppo dispendiose. Come minimo rischiereste il colpo della strega. Sul lavoro si aprono nuove opportunità.

CAPRICORNO

Bevande incluse

€ 28.00 a persona Menù completo di pesce Bevande incluse

€ 32.00 a persona

ACQUARIO Mettete da parte i buoni principi se non volete farvi soffiare un’occasione dai soliti nati a Sodoma. Tutti vi cercano e tutti vi vogliono. Urge selezionare e tirare lo sciacquone se è il caso, ma con eleganza. Intanto, il suino che c’è in voi, può frugare e trovare ovunque. Glutei in espansione.

PESCI La settimana riserva qualche preoccupazione, forse per le finanze o per la necessità di definire certe questioni di lavoro. Evitate ansie, paranoie e soprattutto gli scemi, ma non evitate il partner che potrebbe addolcirvi sabato con una cena a lume di candela e ad alto tasso di sensualità.

RAVENNA &DINTORNI 27/3 2014

INFOCITTÀ

FIDO IN AFFIDO

FARMACIE

ASPPI Notizie

+ APERTURA DIURNA 8.30-19.30

REMO

Mettere in regola gli impianti è un obbligo

DAL 27 AL 29 MARZO

Remo è stato ritrovato vagante e portato in canile, non conosciamo il suo passato ma ora si trova in un box e aspetta una famiglia! È giovane e attende chi vorrà conoscerlo con pazienza. Per conoscerlo e adottarlo rivolgersi al canile di Ravenna: tel. 0544 453095.

Dell’Aquila Candiano S. Zaccaria

piazza XX settembre 1 - tel. 0544 30173; via Trieste 1 - tel. 0544 422590; via Dismano 587/A (S. Zaccaria) - tel. 0544 554006.

DAL 30 MARZO AL 3 APRILE Cicognani Comunale 6 Delle Erbe

via Castel S. Pietro 21 - tel. 0544 212826; via Giannello 3 (Fornace Zarattini) - tel. 0544 212835; via Babini 240/G (Roncalceci) - tel. 0544 534773.

+ APERTURA NOTTURNA 19.30-8, E TUTTI I SABATO, DOMENICA E FESTIVI

ADOTTAMICI

Comunale 8

MOLLY

via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514.

+ APERTURA TUTTI I SABATO MATTINA 8.30-12.30

Ha 18 anni ed è rimasta sola nell’appartamento della padrona, che non c'è più. Urge adozione del cuore in una casa senza altri gatti, ma tanto amore! Per conoscerla e adottarla, chiamate: cell. 348 0617914

Comunale 1 Comunale 2 Comunale 3 Comunale 4 Comunale 7 Comunale 9 Comunale 10

via Berlinguer 34 - tel. 0544 404210; via Faentina 102 - tel. 0544 460636; via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; via Nicolodi 21 - tel. 0544 421112; via Bonifica 6 (Porto Fuori) - tel. 0544 433021; viale Petrarca 381 (Lido Adriano) - tel. 0544 495434; via 56 Martiri 106/E (Ponte Nuovo) - tel. 0544 61088.

QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 17 al 23 marzo 2014 Stazione

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

Rocca Brancaleone Via Caorle Zalamella Agglomerato di Ra.

Legenda IQA Buona

Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in EmiliaRomagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

IN BICI

Torna lo Sciame di biciclette Domenica da piazza del Popolo Il Comune di Ravenna, in collaborazione con il gruppo Amicinbici di cui fa parte anche la Uisp organizza per domenica 30 marzo la pedalata cittadina “Sciame di Biciclette”. Lo sciame di biciclette partirà da Piazza del Popolo e, percorrendo le piste ciclabili cittadine sino alla Basilica di Classe, si dirigerà verso la Pista ciclabile Classe-Pineta di Classe, per arrivare al Parco I Maggio, lungo un itinerario immerso nella natura. Questo il programma della manifestazione: Ore 9.30 Ritrovo Piazza del Popolo, l’iscrizione simbolica di 1 euro sarà devoluta in beneficenza e darà diritto al ristoro e a gadget di vario genere. Ore 10.30 Partenza da Piazza del Popolo, con destinazione la pineta di Classe parco Primo Maggio. Ore 11.30 Arrivo al parco Primo Maggio, dove i partecipanti saranno accolti da un ristoro. Il volantino informativo è scaricabile sul sito www.uisp.it/ravenna o www.agenda21.ra.it

Il proprietario è responsabile della sicurezza degli impianti dell’abitazione e risponde di eventuali danni anche in assenza di contratto di affitto. “Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”, (Art. 40 comma 2 cod. penale). Quindi si risponde penalmente di un evento se non si adempie ad un obbligo di legge che lo impedisce (negligenza). Una tipica posizione di garanzia è quella del locatore che ai sensi di quanto disposto dall’art. 1575 cc: “è tenuto a consegnare al conduttore la casa locata in buono stato di manutenzione”. Pertanto la consegna di un immobile in pessime condizioni, o dotato di impianti non a norma o pericolosi, lo espone al rischio delle conseguenze, anche penali, che dovessero derivarne. La giurisdizione e le sentenze si sono più volte espresse sul tema: “il proprietario è tenuto a consegnare al secondo un impianto di riscaldamento revisionato, in piena efficienza e privo di carenAssociazione sindacale ze funzionali e strutturali”. piccoli proprietari In caso di morte dell’inquilino, immobiliari causato da incidente dovuto al Ravenna V.le Galilei 81/83 malfunzionamento della caldaia tel. 0544 470102 o di altro impianto domestico, il fax 0544 470075 proprietario potrà essere inda- info@asppi.ra.it gato per omicidio colposo. Na- www.asppi.ra.it Faenza Via Cavour, 25 turalmente, perché il locatore tel. 0546 25807 sia condannato, sarà necessario faenza@asppi.ra.it accertare e provare che l’even- Lugo Via Manfredi, 41 0545 33356 to-morte è stata conseguenza di- tel. lugo@asppi.ra.it retta della condotta omessa dal locatore, che si sarebbe evitato SERVIZI AI SOCI contratti se questi avesse ottemperato - Gestione di locazione agli obblighi manutentivi che gli - Assistenza legale competono. - Consulenza condominiale Pertanto è consigliabile che il - Consulenza tecnica proprietario conservi, presso di - Consulenza fiscale sé, una copia dei certificati di - Affitti e vendite da manutenzione e revisione degli privato a privato impianti della casa locata. Dal 1980 a Ravenna

ATLETICA/1

ATLETICA/2

OTTIMI RISULTATI PER LA POLISPORTIVA PONTE NUOVO AI CAMPIONATI DI CORSA CAMPESTRE Domenica 23 marzo a Spoleto si sono svolti i 60-esimi campionati nazionali di corsa campestre Uisp. All’ evento ha partecipato una rappresentativa di atleti ravennati appartenenti alla Polisportiva Ponte Nuovo che ha portato quattro atleti sui relativi podi di categoria e ha raccolto altri ottimi piazzamenti. Primo posto per Casadio Monica e Babini Germana rispettivamente nelle categorie F 55 e F60. 2 e 3 posto per Bonoli Enrico (M 65) e Sirotti Giovanni. Altri atleti in gara Emanuelli Oriano, Monutti Luigi, Franco Piazza, Stefania Pilotti, Gatta Attilio, Alessandra Zampighi, Pasotti Nardo, e Emanuelli raul che ha partecipato nelle categorie giovanili. Da segnalare anche il 4 e 8 posto della Polisportiva nelle classifiche di società Femminili e maschile.

TENNIS

CORSI

SUCCESSO DEL CESAREA AL CAMPIONATO DI SERIE A

RINNOVO PER LE LEZIONI DI NUOTO

Con la vittoria del CT Cesarea a Ravenna si è definitivamente concluso il Campionato di Tennis a squadre promosso sul territorio romagnolo dai tre Comitati Uisp Ravenna, Bassa Romagna ed Imola Faenza. Sabato 15 marzo i campi del Circolo Tennis Adriano Guerrini di Lugo hanno ospitato la Finalissima dei Seniores di Serie A, match che ha visto affrontarsi la Pol. 2000 Cervia A ed il CT Cesarea A. Alla fine si è imposto per 2 a 1 il CT cesarea che ha vinto i due singolari dopo che la Pol 2000 era riuscita a riportare l’incontro in pareggio grazie al doppio.

Sono aperte le iscrizioni per il quarto turno dei corsi di nuoto organizzati dalla Uisp Ravenna, che inizieranno dai primi di aprile. Il rinnovo può essere effettuato presso la sede del Comitato UISP di Ravenna in via G. Rasponi 5 tutti i giorni da lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:30 (sabato dalle 9:00 alle 12:00) e nei pomeriggi di lunedì, mercoledì, venerdì dalle 15:00 alle 18:30. Al fine di migliorare il servizio ai soci sarà possibile rinnovare la quota direttamente alla piscina comunale, presso sala riunioni, fino a mercoledì 02 aprile (sabato e domenica esclusi) dalle 16:30 alle 18:30. Chi intende iscriversi per la prima volta deve necessariamente passare dalla sede Uisp.

Camminata per la pace e i diritti in pineta

La Lega Atletica Leggera Uisp Ravenna organizza la dodicesima edizione della camminata per la Pace e i Diritti che si terrà sabato 29 marzo presso il parco Primo Maggio – Pineta di Classe Fosso Ghiaia Ravenna. Il ritrovo è fissato per le ore 14 e la partenza per le ore 15:30. I percorsi saranno di km 8 per gli adulti e km 3 per i pulcini. La camminata si svolgerà nell’ambito della sagra del tartufo di pineta 2014 e sarà la 1a prova calendario camminate estive Uisp 2014.

SETTIMANALE

inserto di Ravenna&Dintorni giovedĂŹ 27 marzo 2014

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via Dismano 29 . Ponte Nuovo RA tel. 0544.61190 fax 0544.602287 SE CERCHI ALTRI IMMOBILI, VISITA LA NOSTRA PAGINA WWW.AGENZIAIMMOBILIAREPONTENUOVO.IT ZONA BORGO SAN ROCCO In contesto signorile di particolare architettura, appartamento da rimodernare, al PT composto da ingresso, cucina abit, una camera, bagno finestrato, cortile, risc centralizzato. Classe G ipe 373,9 â&#x201A;Ź 115.000,00 tratt.

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SETTIMANALE

inserto di Ravenna&Dintorni giovedĂŹ 27 marzo 2014

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SETTIMANALE

inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 27 marzo 2014

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