FREEPRESS n. 808
28 MARZO-3 APRILE 2019
CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •
PICCOLO SCHERMO I ravennati e la tv: le storie di chi ci lavora e di chi ci è passato
Lo studio del telegiornale di Sky Tg24. Alla conduzione dietro la scrivania la giornalista ravennate Ilaria Iacoviello
Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460
INTRO / 3 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
SOMMARIO
IL COMMENTO
7 Mosaico: quando un'arte rischia di non far più scuola di Fausto Piazza
In questo scorcio di primavera sembra risvegliarsi anche la multiforme arte del mosaico. Recentemente Alberto Angela con la “La penisola dei tesori” ha incantato milioni di telespettatori italiani svelando le bellezza, più unica che rara, dell'iconografia bizantina di San Vitale, non a caso patrocinata dall'Unesco. Intanto, questa settimana si inaugurano in città le mostre di due mosaicisti di “razza” – fra i tanti che ancora operano con tessere e martellina: Carlo Signorini e Felice Nittolo. Si tratta di personalità diverse sia per origine (il primo ravennate ma lussemburghese d'adozione, il secondo campano da tempo trapiantato a Ravenna), sia per esperienza e concezione artistica (restauratore e artista legato alla figurazione pittorica Signorini, fautore di una autonomia estetica e di un certo eclettismo formale Nittolo), tuttavia li accomuna analoga scuola e temperie creativa nella Ravenna degli ultimi 25 anni del secolo scorso. Nel frattempo, a Praga, si sta cercando di salvaguardare una straordinario esempio europeo di mosaico moderno di matrice ravennate: una parete musiva di 9 metri per 4 metri, realizzato nella capitale Ceca nel 1979 dal faentino Sauro Ballardini, già allievo dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna. Sembra che alcuni “frammenti” di questa opera possano arrivare a breve in Italia, e chissà, forse anche nella nostra città, che si sta preparando per la Biennale del Mosaico Contemporaneo 2019, in calendario a ottobre (il programma degli eventi dovrebbe essere rivelato a inizio estate). Ho raccolto tutti questi accadimenti per evidenziare come la tradizione del mosaico ravennate, per la sua storia millenaria e nelle sue molteplici affermazioni e innovazioni creative più attuali – che toccano anche gli ambiti del design e dell’architettura – sia ancora viva e vivace e costituisca un patrimonio di esperienze e valori artistici da Capitale nazionale e internazionale di questa disciplina. Ma non va sottovalutato il rischio che questa tradizione, cresciuta soprattutto nel Novecento con la riscoperta e i grandi restauri dei capolavori bizantini, vada dispersa con il progressivo disperdersi e il chiudersi a Ravenna di scuole, indirizzi didattici, botteghe, insegnamenti e insegnanti, che hanno avuto, fino a qualche decennio fa, il ruolo di trasmettere, in forma artiginale e con ampia autonomia formativa, l’arte musiva da maestro ad allievo. Certe discutibili riforme della struttura scolastica a livello nazionale e la dismissione di alcuni centri professionali e di alto artigianato di impronta territoriale hanno compromesso quell’eredità del “saper fare” che non è un buon viatico per tenere saldo nelle sue radici e vitale nell’innovazione il capitale artistico del mosaico ravennate. C’è da tempo chi denuncia questo rischio – certo molti mosaicisti allievi delle vecchie scuole ma anche ex insegnanti come Marcello Landi con l’associazione “DisOrdine” o l’esperto Saturno Carnoli – e sollecita le istituzioni a porvi rimedio. Forse la prossima Biennale potrebbe essere la sede e un’occasione, oltre agli aspettivi espositivi e di vetrina, per riflettere e discutere su questo aspetto della didattica e più in generale dell’eredità formativa di quell’unicum che è il mosaico ravennate.
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POLITICA LE FEMMINISTE IN PULLMAN ALLA PROTESTA DI VERONA
ECONOMIA CHE FINE FARANNO LE BICI GIALLE DI OBIKE
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PRIMO PIANO I RAVENNATI E LA TV: STORIE E PROTAGONISTI
LA CURIOSITÀ UN MICROMUSEO DEL COSTUME A CASTEL BOLOGNESE
SPORT PARLA MILENA BALDASSARRI, GINNASTA DA RECORD
TEATRO GLI SPETTACOLI DI PROSA IN PROVINCIA
IL DEBUTTO IL TROMBETTISTA ROY PACI AL SOCJALE IN VESTE DI ATTORE da pagina
GUSTO BIO IL BUON CARCIOFO UNO STRAORDINARIO ANTIOSSIDANTE
36 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI E NOTIZIE SUL MONDO DELLA CASA EDILIZIA PUBBLICA: NUOVI FONDI REGIONALI PER RIQUALIFICARE GLI EDIFICI SCOLASTICI
RD &
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XVIII - n. 808
Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola
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4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 28 marzo-3 aprile 2019
LETTORI
FULMINI E SAETTE “Il giudizio” (Ravenna) di Adriano Zanni
La redazione risponde
SICUREZZA NEL CANDIANO: I TIMORI DEI CITTADINI Illustrissimi, in seguito ai due incidenti accaduti di recente (16 febbraio e 13 marzo) nella acque del Canale Candiano, nei quali due navi sono andate alla deriva danneggiando, nel primo caso, una banchina di un terminal con sversamento in acqua di alcune migliaia di libri di gasolio e, nel secondo caso, un rimorchiatore ormeggiato con evidente danni materiali e ambientali, è aumentata negli abitanti di Marina di Ravenna la forte preoccupazione in merito alla sicurezza in senso lato. La scrive associazione è stata ripetutamente contatta sul problema evidenziato con specifici quesiti. Una domanda ricorrente, in particolare, si riferisce al prossimo insediamento di un impianto di gas naturale liquefatto (il primo in Adriatico) a ridosso dell’abitato e alla gravità dei danni che potrebbero derivare in caso di collisione (come verificatesi di recente) con una gasiera in fase di carico o scarico. Non avendo competenze specifiche per dare risposte in merito, in qualità di presidente pro tempore della Pro Loco Marina, mi rivolto alle autorità in indirizzo affinché siano forniti tutti gli elementi utili per rassicurare la popolazione non sono stati esaustivi. Marino Moroni Presidente Pro Loco di Marina di Ravenna
Pubblichiamo volentieri questa lettera che il presidente della Pro Loco di Marina ha inviato a prefetto, sindaco, presidente di Autorità Portuale e ai comandanti della Capitaneria di Porto e dei Vigili del fuoco e per conoscenza agli organi di informazione. Ci pare infatti che affronti un problema quanto mai urgente e importante perché la
sicurezza è anche quella che riguarda l’ambiente in cui viviamo. Come si può escludere che incidenti simili non si ripetano e che non coinvolgano per alcun motivo le navi gasiere che riforniranno il futuro impianto di Gnl? Sono risposte che la popolazione di Marina (località che già sta soffrendo della situazione in piallassa) merita.
ARTISTIPEDIA Con Luca Barberini la tradizione del mosaico diventa surreale e pop di Ilaria Facchini - @igers_ravenna
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Ravenna è famosa per custodire il più ricco patrimonio di mosaici risalenti al V e VI secolo. Luca Barberini, l’artista che vi presentiamo questa settimana, si appropria del linguaggio musivo per farne oggetto di una ossessione descrittiva e narrativa dal sapore pop e surrealista. I suoi mosaici, realizzati con tessere colorate su base neutra, rappresentano storie di vita reale, attuali, in una connessione tra passato e presente. Grazie alla sua creatività e tecnica, Barberini ha ricevuto riconoscimenti in ambito nazionale ed internazionale. Ammiriamo la sua capacità di rivoluzionare un'arte così antica, rendendola contemporanea. Osservando il suo profilo instagram, oltre ad apprezzare le sue opere, ci siamo affezzionate anche al lato umano: la famiglia è per lui fonte di ispirazione, segno di grande sensibilità. Se volete apprezzare il suo talento, esplorate le sue pagine su @lucabarberini.
PUNTI DI VISTA / 5 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
L’OSSERVATORIO
TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini
Quando i commenti sono memorabili di Moldenke
Inutile fare ancora finta di niente, in quest’epoca social ci sono notizie che parlano soprattutto grazie ai commenti degli utenti del web. Quasi sempre commenti di merda, è vero, ma a volte ce ne sono anche di “memorabili” (vedi l’omonima pagina Facebook), bisogna ammetterlo. Anche tra le notizie locali. Ecco qualche esempio dalla bacheca virtuale del vostro amato Ravennaedintorni.it. - «Aiutiamoli a casa loro», scrive per esempio Antonio Castellani commentando inevitabilmente la notizia dei forlivesi che, nelle frazioni di confine, porterebbero i rifiuti nei cassonetti sul territorio di Ravenna perché nel comune di Forlì si è invece scelto di passare a un sistema di raccolta che non prevede più, appunto, i cassonetti. - «A tal deg», scrive Filippo Gori dando un’ulteriore nota di orgoglio romagnolo alla notizia già molto folkloristica dei professori universitari americani rimasti conquistati dal fascino di uno dei nostri capanni. - «Quando arresti Pablo Escobar»: Pier Kokko usa giusto un pizzico di sarcasmo per commentare una notizia che ha scandalizzato anche altri, quella dell’arresto di un 37enne sorpreso a coltivare in casa quattro piante di marijuana. - «Nessuno si accorge che abbiamo un DIO ARRABBIATISSIMO e che la natura la sta distruggendo poco alla volta? Mai ricordo in tanti anni la caduta di alberi come in quest'ultimo periodo!», scrive qualcuno sotto una delle notizie sul maltempo dei giorni scorsi. E in questo caso la “memorabilità” sta nel commento al commento, a firma Aurelio Ponzo: «Dio Rambo». - «Vedo la gente invasata» è la laconica citazione di Andrea Carella alla notizia dei bambini non vaccinati respinti a scuola a Faenza con tanto di carabinieri sul posto per le tensioni tra insegnanti e genitori no vax. - «Evvaiiii asfalti nuoviiii» è invece la brutale sintesi di Yuri Frank della notizia dell’arrivo della Mille Miglia a Ravenna. - «Magari fosse così», è infine la malinconica constatazione evidentemente di un assiduo frequentatore all’interrogazione della Lega, sicura che al centro sociale Spartaco ci siano alcol e droga a volontà per tutti.
6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 28 marzo-3 aprile 2019
AMMINISTRATIVE/1
Il Popolo della Famiglia con il centrodestra in tutti i comuni
AMMINISTRATIVE/2 A Massa Lombarda si candida Maria Elena Morra
LA SINISTRA UNITA A BAGNACAVALLO CANDIDA PAOLO VIGILANTI Segretario regionale del Pci, è sostenuto anche da Prc, Possibile e Sinistra Italiana
La formazione di Adinolfi entrerà con il proprio simbolo nella coalizione
«Alle prossime elezioni amministrative, in Romagna, il Popolo della Famiglia entrerà, con una propria lista, nelle coalizioni di centrodestra, alternative alla sinistra. Esiste infatti una convergenza di intenti soprattutto su alcuni temi, come il sostegno concreto alla famiglia, la tutela delle mamme lavoratrici, le iniziative mirate alla natalità e gli aiuti alle giovani coppie, che devono avere la possibilità reale di costruire il proprio futuro nel paese. Partendo da qui, si può certamente concorrere a formare una società più coesa e davvero solidale». Ne danno notizia Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, Galeazzo Bignami, commissario regionale di Forza Italia, Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, e il ravennate Mirko De Carli, coordinatore nazionale Alta Italia del Movimento politico Popolo della Famiglia, presieduto da Mario Adinolfi.
AMMINISTRATIVE/3
A Massa Lombarda, dove per il centrosinistra Daniele Bassi corre per ottenere la conferma al secondo mandato, è stata presentata la candidata del centrodestra. Si tratta di Maria Elena Morra, insegnante, che sarà sostenuta dalla lista “Uniti per Massa” con il supporto di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Unione di Centro, Lega e Pdf. Nella foto, Morra con Samantha Gardin (a sinistra), segretaria provinciale Lega Nord.
AMMINISTRATIVE/4 A Brisighella Pederzoli incontra i commercianti Il candidato del centrodestra a Brisighella, martedì 2 aprile alle 20.30, nella sua sede elettorale di via Maglioni 38 incontra i commercianti per confrontarsi e raccogliere idee e suggerimenti per sostenere le piccole attività.
A cena con il candidato sindaco di Lugo Davide Solaroli Venerdì 5 aprile alle 20.30 si svolge la “cena con il candidato” alla Rosa Dei Venti di via Fiumazzo,161, a Ca Di Lugo. Il candidato è Davide Solaroli sostenuto da Lega, Forza Italia e dalla lista civica La buona politica.
Dopo la candidata del Pd Eleonora Proni, ecco il secondo nome in lizza per le amministrative di Bagnacavallo del 26 maggio. Si tratta di Paolo Vigilanti sostenuto da Pci, Prc, Possibile e Sinistra Italiana che si presentano con la lista “È sinistra unita”. Viglianti, senese di nascita e romagnolo di adozione, ex responsabile della formazione tecnica sui sistemi elettronici di controllo del traffico aereo in una primaria azienda del settore, da sempre impegnato nella militanza sindacale e politica, è l’attuale segretario regionale del Pci-Partito Comunista Italiano. «Mai come oggi è necessario che la sinistra si ricompatti per riproporsi ai cittadini quale ultimo baluardo contro il populismo e il qualunquismo dilagante. È necessaria un’inversione di rotta a partire dal cambiamento radicale delle politiche locali delle istituzioni – sostiene Viglianti –. Crediamo sia compito della politica assumersi direttamente la responsabilità di elaborare proposte di politiche sociali che si rivolgano al tessuto della città, alla popolazione. I capisaldi del nostro impegno per Bagnacavallo saranno la tutela dell'ambiente e del territorio e la difesa e lo sviluppo del welfare di prossimità, valori lungamente trascurati dall'attuale classe dirigente». La cittadinanza è invitata sabato 30 marzo in piazza a Bagnacavallo per il primo incontro con il candidato sindaco e i consiglieri: Baldini Rosarita, Bettini Elisa, Fanti Samanta, Greco Gianni Franco, Leggieri Andrea, Melandri Enea, Naldini Loris, Pucci Catia, Taroni Marco detto Mirko, Venturi Mariarosaria, Zannoni Federico Enrico, Zanzi Germano.
INCONTRI 5 STELLE La portavoce alla Camera Ilaria Fontana a Marina e Faenza per parlare della nuova legge ambientale La portavoce alla Camera del Movimento 5 Stelle Ilaria Fontana, membro della VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici) parlerà degli odori che ammorbano le città (provenienti da impianti industriali, discariche, stabilimenti vari) e illustrerà la proposta di modifica alla legge 152/2006 (il "Testo Unico ambientale") che la vede come prima firmataria e che cerca di dare forma a livello nazionale a questo problema tanto indefinibile quanto, spesso, persistente e fastidioso e, a volte, anche preoccupante. Gli incontri si svolgeranno in due aree che soffrono in modo particolare di questo problema, ovvero Faenza e Marina di Ravenna. In particolare a Marina l’appuntamento è nella sala riunioni della sede decentrata del Comune di Ravenna in piazzale Marinai d'Italia n. 19 dalle 10.30 di sabato 30 marzo e, sempre nella stessa giornata, a Faenza nella sala Bigari presso la Residenza Municipale di piazza del Popolo dalle 17.30 alle 20.
INCONTRI PD Alla Sala Buzzi si parla di infanzia, disabilità e malattie croniche
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Il Pd di Ravenna intende avviare una campagna di ascolto con i cittadini, gli operatori e le associazioni di volontariato sulle tematiche relative alle nuove vulnerabilità sociali. La prima di queste iniziative è rivolta all’infanzia con un particolare approfondimento sulle malattie croniche e sulle disabilità gravi. Il primo incontro si terrà giovedì 28 marzo alla sala Buzzi, via Berlinguer 11, alle 17. Introduce Alessandro Barattoni, segretario provinciale del Pd, intervengono il pediatra Federico Marchetti su “Evoluzione epidemiologica e scenari clinico assistenziali” e il pediatra Massimo Farneti con “Spunti per un progetto di assistenza integrata”. Le conclusioni sono affidate a Mirco Bagnari, consigliere regionale Pd.
POLITICA / 7 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
LA MANIFESTAZIONE
Casa delle donne: due pullman per Verona (con biglietto sospeso)
VERSO LE EUROPEE/1
Partenza alle 10.30 per partecipare al corteo transfemminista contro il “Congresso mondiale delle famiglie” Un documento per la scuola laica
Non è bastato un pullman e così da Ravenna ne partiranno due, da cinquanta posti l’uno. Sono organizzati dalla Casa delle Donne di Ravenna e diretti a Verona in contestazione del congresso mondiale delle famiglie che vi si svolge dal 29 al 31 marzo e che vede la partecipazione di esponenti che sostengono apertamente posizioni anti-omossesuali e antifemministe e prevede anche la partecipazione di due ministri della Lega. Il corteo transfemminista organizzata da “Non una di meno” partirà alle 14.30 dalla stazione di Porta Nuova di Verona. La partenza da Ravenna è prevista alle 10.30 dal parcheggio di via faentina davanti alla Coop e il rientro è previsto alle 22 circa. Per informazioni e prenotazioni Casa delle donne Ravenna (tel. 0544 461934, mail casadelledonneravenna@gmail.com). Per chi volesse, è previsto anche la possibilità del “biglietto sospeso” che si potrà lasciare a favore di chi vuole partecipare e non può permettersi i venti euro necessari a pagare il pullman.
Sempre in contestazione al Congresso mondiale delle famiglie che si svolge a Verona a fine marzo, è on line una petizione e un manifesto firmato da vari insegnanti. Tra gli estensori del documento anche la ravennate Ilaria Cerioli. In particolare, in riferimento a Verona, si legge: «La presenza di certi relatori, certe loro dichiarazioni passate – contro la libertà delle donne, contro l’interruzione volontaria di gravidanza, contro le persone Lgbt, contro le famiglie omogenitoriali, ecc. – e gli stessi temi trattati ci sembrano violare il nostro Dettato Costituzionale, nell’articolo 3 soprattutto. Grave, ancora, ci sembra che questo evento venga patrocinato con le insegne delle istituzioni e che veda – tra gli altri – la partecipazione del ministro dell’Istruzione, Bussetti, che dovrebbe invece rappresentare tutta la popolazione scolastica». Info: www.facebook.com/ManifestoFuturoSemplice/
CACCIARI E BALZANI IN DIALOGO A FAENZA Giovedì 4 aprile il filosofo Massimo Cacciari, spesso ospite a Faenza per i Confronti d’Autunno, e lo storico Roberto Balzani, presidente dell’Ibc dell’Emilia Romagna, si confronteranno sui temi dell’Europa. Tra questi la minaccia dell’acuirsi delle disuguaglianze economiche e il ritorno ai nazionalismi esemplificati anche da fenomeni come quello della Brexit. Introduce Luisa Trumellini, segretaria nazionale del Mfe. L’iniziativa, che si terrà presso il Cinema Teatro Sarti di Faenza, in via Scaletta 10, alle ore 20,45, è promossa dal Centro Regionale del Movimento Federalista Europeo, dalla Gioventù Federalista Europea e dalle sezioni locali di Faenza, Ravenna e Forlì.
VERSO LE EUROPEE/2 Incontro di Mdp-Articolo 1 con Antonio Panzeri Venerdì 30 marzo all’Hotel Cube di Ravenna, dalle 20.30, si terrà l’evento: “Per una nuova Europa, dell’ambiente, del socialismo, del lavoro”, dove interverrà l’eurodeputato di Articolo Uno (gruppo socialisti e democratici) Antonio Panzeri, sulla sfide delle prossime elezioni europee e sulla necessità di rinnovare “il sogno di un socialismo europeo, in un’Europa forte, federale e unita”. L’evento, organizzato da Articolo Uno Ravenna e Sinistra per Ravenna, vedrà anche la partecipazione di Luca Ortolani (segretario provinciale Articolo Uno). L’evento è inserito in una serie di attività che l’associazione proporrà nelle prossime settimane, in preparazione alle elezioni europee, insieme all’assemblea regionale che si terrà a Bologna sabato 30 e del congresso nazionale di Articolo Uno che avverrà sempre a Bologna ma il 7 e 8 aprile prossimi.
10 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 28 marzo-3 aprile 2019
REPORT MALTEMPO
A Ravenna la produzione pro capite di rifiuti più alta della regione Nel 2017 da ogni cittadino 749 kg. Con Ferrara è l’unica provincia in cui il dato è in aumento
DANNI PER IL VENTO, RICHIESTE ENTRO IL 3 APRILE I cittadini che hanno subito danni a causa degli eventi atmosferici del vento tra il 25 e il 26 marzo hanno tempo fino al 3 aprile per segnalarli. «Si precisa – scrive il Comune – che tali segnalazioni concorreranno esclusivamente alla produzione di un quadro conoscitivo delle problematiche rilevate a seguito dell’evento atmosferico eccezionale, e non costituisce riconoscimento automatico di eventuali contributi a carico della finanza pubblica per il ristoro dei danni subiti». Dalla home page del sito internet del Comune di Ravenna sono scaricabili le schede per la segnalazione del danno: Allegato 1 per i privati cittadini, Allegato 2 per le attività economiche e produttive ed agricole- agroindustriali. Le schede, da compilare e presentare a cura degli aventi titolo, dovranno essere consegnate entro il 3 aprile 2019. La documentazione potrà essere inviata via mail all’indirizzo di posta elettronica protezionecivile@comune.ra.it, oppure consegnata a mano al servizio Tutela Ambiente e Territorio del Comune di Ravenna, viale Farini 21, secondo piano, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30. Il Comune di Ravenna ha messo a disposizione un apposito ufficio al quale ci si può rivolgere per consulenza telefonica, assistenza e qualsiasi chiarimento per la compilazione e presentazione delle domande, telefonando allo 0544/482088 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. «Si raccomanda di tenere traccia delle fatture o ricevute di tutti i pagamenti effettuati relativamente ai danni subiti dagli eventi atmosferici eccezionali del 25 e 26 marzo 2019, necessari per l’eventuale ottenimento dei contributi regionali o statali».
Ogni abitante della provincia di Ravenna produce 749 chilogrammi annui di rifiuti: è il dato più alto dell’Emilia-Romagna, in crescita dello 0,4 percento in un anno. La cifra emerge dal report rifiuti 2018 (con i dati che riguardano il 2017) presentato nei giorni scorsi in Regione. Ravenna e Ferrara sono gli unici due territori la cui produzione di rifiuti pro capite è cresciuta. La città romagnola ha esattamente cento chili di rifiuti pro capite in più rispetto alla media regionale. Per fare un confronto, la provincia di Rimini nonostante un afflusso turistico molto più grande di quello ravennate produce 728 chili pro capite, con un dato in diminuzione del 2,3 per cento. Il dato ravennate rimane alto anche al netto delle presenza turistiche, scendendo a 715 chili per abitante (Rimini passa a 645) e restando al top in regione, secondo soltanto a Reggio Emilia (719). La provincia è maglia nera anche sulla differenziata. Solo il 54,8 per cento dei rifiuti viene recuperato, dato lontanissimo dall’obiettivo del 73 per cento, obiettivo fissato per il 2020. Sotto il 60 percento troviamo solo Bologna (59,5) e Forlì-Cesena (56,4 per cento). Ravenna è, insieme a Piacenza (-2,3 per cento), la sola provincia in cui nel 2017 la differenziata è diminuita (-0,4 per cento). La media regionale della differenziata è del 64,3 per cento. Il costo medio provinciale pro capite per la gestione dei rifiuti è il terzo della Regione: 186 euro ad abitante, con un aumento del 4 percento tra il 2016 e il 2017. In questo caso Rimini è molto più cara (249 euro), seguita da Ferrara (237 euro). Ravenna è al terzo posto in regione. Il dato medio regionale è 179 euro.
CAMERA DI COMMERCIO
MANIFATTURA: NEL QUARTO TRIMESTRE 2018 PRODUZIONE IN CRESCITA DELLO 0,5 PERCENTO I dati provinciali del periodo ottobre-dicembre: soffre ancora il settore dell’edilizia, fatturato in diminuzione di mezzo punto Nel quarto trimestre del 2018 tutti i principali indicatori dell’industria manifatturiera della provincia di Ravenna confermano la crescita, avviata all’inizio dell’anno. Nel periodo ottobre-dicembre la produzione industriale fa segnare una crescita, pari a +0,5%, in assestamento se confrontata a quelle registrate nei primi due trimestri dell’anno, ma in recupero rispetto al precedente; nello stesso trimestre a livello regionale la produzione del manifatturiero mette a segno una crescita più o meno della medesima intensità (+0,6%), in rallentamento rispetto ai risultati raggiunti nei trimestri precedenti. Complessivamente, per l’industria manifatturiera della provincia ravennate, il 2018 si è chiuso con un aumento medio produttivo del +1,5%, confermando la crescita iniziata a partire dal 2015. Per la regione Emilia- Romagna, la crescita media dell’anno per la produzione è pari a +1,8%, valore che prosegue il trend positivo annuale dei tre anni precedenti. Soffre ancora invece il settore dell’edilizia. Il fatturato delle imprese del settore delle costruzioni in provincia di Ravenna è diminuito del -0,5%, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Dopo la brusca frenata registrata nel primo trimestre e la crescita invece realizzata nel secondo trimestre, nel terzo e quarto trimestre il fatturato delle imprese del settore delle costruzioni in provincia di Ravenna torna a diminuire, anche se in chiusura d’anno la flessione registrata è meno accentuata. A livello regionale il fatturato prosegue la crescita quasi mai interrotta a partire dal 2015, registrando, nel quarto trimestre dell’anno in esame, un +2%, rispetto allo stesso periodo del 2017.
ECONOMIA / 11 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
MOBILITÀ
Bici condivise, la rivoluzione asiatica è finita Ora ci riprova un imprenditore ravennate L’avventura Obike è durata un’estate. La flotta di 4.800 velocipedi è passata a Fulvio Tura che progetta il ritorno ma solo con un contributo pubblico: «Il servizio da solo non si sostiene. Ma piace agli albergatori» di Alessandro Montanari
La rivoluzione asiatica è durata una sola stagione. Le bici gialle di Obike, compagnia di Singapore, diffuse in tutta la riviera romagnola, sono state ritirate ad ottobre quando l'azienda che aveva lanciato il servizio è fallita. Non è detto, però, che le biciclette non si rivedano presto in strada: Fulvio Tura, che lavora in partnership con l'azienda e si occupava delle manutenzione, ha deciso di rilevare la flotta di biciclette, ora dislocata in tre magazzini (uno a Cervia, altri due nel Riminese), composta da 4.800 mezzi a due ruote. Tura da un ventennio lavora con il bike sharing: è stato lui ad inventare “C'entro in bici”, il progetto che portò le biciclette pubbliche a Ravenna e poi in altre 130 località italiane. Quando sul mercato sono arrivati i colossi asiaici, il sessantenne imprenditore ravennate ha deciso – anziché arrendersi – di appoggiare con la sua esperienza il primo esperimento di bike sharing su larga scala lanciato in Romagna. Nel frattempo, però, è scoppiata la bolla e quasi tutte le grandi compagnie hanno chiuso i battenti (al momento in Italia ne opera una sola). Per Tura, una nuova svolta: «Insieme ad una società italiana, la Duratel Srl che si occupa di gestione di grossi stock, ho deciso di rilevare la flotta di biciclette. Ora voglio fare ripartire il servizio ma servirà il contributo delle amministrazioni comunali». Per Tura il fatto che nemmeno colossi internazionali siano riusciti a creare un'economia efficiente dimostra che
Il deposito di Cervia delle bici Obike in una foto pubblicata in esclusiva dal quotidiano on line Rimini 2.0
«da solo, il bike sharing non è sostenibile». I numeri locali sembrano interessanti: in tutta la Romagna i viaggi totali da aprile a settembre sono stati 326.892 con ogni bici che nei mesi di punta che faceva circa 24 viaggi (24,5 a luglio; 23,5 ad agosto). Il giorno di Ferragosto sono stati fatti 5.567 viaggi, ma il picco è stato il 6 luglio, giorno della Notte Rosa, quando i viaggi sono stati 5.796. Le riparazioni effettuate ammontano a 3.162, a cui vanno aggiunte diverse altre operazioni connesse che porta il totale degli interventi della società di Tura a 19.211.
Il Parkinson è una delle malattie neurodegenerative più frequenti nel mondo. Dati recenti indicano che il numero di pazienti è triplicato negli ultimi trent’anni specie in nazioni come l’Italia con un’aspettativa di vita molto lunga ed ora siamo vicini ad un caso su cento persone. La terapia attuale riesce a compensare bene i pazienti nei primi 5-10 anni, poi subentrano fenomeni di fluttuazione sui sintomi che abbassano di molto la qualità di vita dei pazienti. L’Associazione Italiana Parkinsoniani e la Fon-
Il lavoro, in altre parole, non è mancato ma per ripartire con un servizio che – dice Tura «è stato molto apprezzato» serve l'interessamento degli enti pubblici. Non sarebbe una novità: a Bologna e a Padova il Comune ha dato un contributo ai privati quantificabile rispettivamente in 130 e 200 euro a bicicletta. «La mia idea è quella di un contributo inferiore, 80 euro a bicicletta, all inclusive. Le amministrazioni mi dicono di quanti mezzi hanno bisogno e io li fornisco, occupandomi poi della gestione e della manutenzione». Se così fosse, si abbasserebbero anche le tariffe: «Penso a
dazione Grigioni per il Morbo di Parkinson rappresentano un esempio di eccellenza nella collaborazione pubblico e privato no-profit. Finalmente le grandi casistiche dei maggiori centri italiani sono valorizzate da risorse per la ricerca di qualità. Sono nate in questi anni banche genetiche e di tessuti, enormi banche dati che stanno producendo risultati di grande rilevanza e pongono le basi per arrivare presto a sconfiggere la malattia. Info: 0266713111 aip@fondazioneparkinson.com - www.parkinson.it
una tariffa giornaliera di 2 euro che diventerebbe di 3 nel caso si tenga la bici per tre giorni per arrivare a 5 euro per otto giorni. Mi sembra giusto che ci siano prezzi più bassi rispetto a prima se il pubblico darà il suo contributo. Credo che un servizio del genere in Romagna serva e che si potrebbe coinvolgere anche Start, che in fondo è l'azienda di trasporto pubblico». Dalle parole di Tura emerge che, in questo momento, si è in una fase interlocutoria con i Comuni. Chi si è mostrato interessato sono invece gli albergatori: «Con loro il discorso è più avanzato. Ho già raccolto 32 adesioni e molti sono clienti della scorsa gestione. Diciamo che sarebbe un buon risultato confermarne un centinaio rispetto ai 118 dello scorso anno. Sono ottimista perché il servizio è molto gradito. Il nuovo servizio si chiama +Bike e le bici degli alberghi saranno riconoscibili dall'etichetta rossa». Ci sarà da ripensare all'App: «Mi piacerebbe coinvolgere MyCicero, quella con cui attualmente si paga la sosta in molte città della Romagna». Per quanto riguarda la cauzione di cinque euro, che lo scorso anno era stata versata con la vecchia App, riaverla non sarà semplice: «Io ho rilevato le biciclette, non la società – spiega Tura –. Credo che in Romagna non sarà un grosso problema perché Obike l'aveva eliminata, su mio suggerimento, poco dopo l'entrata in funzione del servizio. In Asia hanno qualche problema in più, anche perché chiedevano 49 dollari...».
12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 28 marzo-3 aprile 2019
DIETRO LE QUINTE
«Sono Linda, risolvo problemi» La ravennate nella produzione televisiva La 31enne Ferrondi lavora per Endemol che realizza Masterchef: «I momenti più difficili sono durante le prove esterne, c’è gente che ucciderebbe per un selfie con i protagonisti» di Andrea Alberizia
«Faccio in modo che le cose vadano per il verso giusto così che voi possiate vederle sullo schermo». Linda Ferrondi è un po’ un Signor Wolf del film Le Iene, quello che risolve problemi, ma trasportata nel mondo della tv. Il lavoro da producer è così. La 31enne di Ravenna è nel team di Endemol, casa di produzione televisiva che confeziona programmi per il piccolo schermo. In particolare la ravennate sta lavorando dietro le quinte di Masterchef, sia per l’edizione che vedremo nella prossima stagione e sia per quella in onda ora su Sky Uno (finale il 4 aprile). Talmente ampio il ventaglio dei suoi compiti che è quasi difficile metterli in fila: «È un lavoro senza orari, sai quando inizi e non sai quando finisci e soprattutto in che condizioni finirai. Ogni giorno c’è qualcosa di nuovo, devi avere una capacità di problem solving rapidissima e se hai avuto una notte con tre ore di sonno perché il giorno prima hai fatto tardi con le riprese, non è facile». La parte più tosta è fuori dagli studi, quando la macchina Masterchef si sposta con il suo centinaio di persone per le prove in esterna: «Se sei in un luogo pubblico e qualcuno si accorge che si sta girando la trasmissione può diventare davvero complicato gestire tutto. C’è gente che ucciderebbe per un selfie con i protagonisti del programma e noi della produzione ci troviamo nel mezzo a cercare di controllare tutto. A volte mi prendo pure della “stronza” da qualcuno perché ho dovuto dire dei no a qualche fan. Però è elettrizzante, adrenalinico, mi piace. La tranquilla vita di provincia da cui venivo mi è sempre stata stretta, a stare ferma mi annoio». Da grande voleva fare la giornalista. Linda ha iniziato come collaboratrice nella redazione del Carlino a Ravenna, poi un Erasmus a Parigi, quindi a Roma per la specialistica e là collaborava con il Fatto Quotidiano. Poi ancora Parigi, una collaborazione con un magazine francese, poi uffici stampa romani. «Ad un certo punto mi sono ritrovata senza lavoro e feci un colloquio nell’ambito televisivo. Quello non andò bene ma dopo qualche mese mi chiamarono per un’altra posizione e tutto cominciò». Dal mondo della comunicazione catapultata a quello della produzione televisiva. Da gen-
Linda Ferrondi, 31 anni, nel backstage di Masterchef 8. Il 4 aprile su Sky Uno la finale dell’ottava edizione. Nel 2018 la ravennate ha lavorato anche per Italia’s got talent
«Che emozione quella volta in auto a cantare canzoni portoghesi con il fotografo Sebastiao Salgado»
I SOLITI IGNOTI Martina Zannoni vince 60mila euro con il parente misterioso La puntata del 25 marzo de “I Soliti Ignoti”, il game show prodotto dalla Endemol e in onda su Rai Uno tutte le sere dopo il tg, ha visto la ravennate Martina Zannoni nei panni dell’investigatrice che deve riconoscere le professioni di 8 sconosciuti solo da pochi indizi. Martina è riuscita a vincere 60mila euro in gettoni d’oro grazie al coraggio finale quando ha scelto di raddoppiare il montepremi accumulato puntando il dito senza indugio per individuare l’abbinamento del parente misterioso: in buona sostanza una persona parente di uno degli ignoti da abbinare solamente con la somiglianza fisica. Curiosità: il programma è condotto da Amadeo Umberto Rita Sebastiani, meglio noto come Amadeus, che è nato a Ravenna nel 1962.
ITALIA’S GOT TALENT Un 15enne di Russi nella top ten L’edizione 2019 di “Italia's got talent” ha visto un 15enne di Russi arrivare nella top ten. Lorenzo Tronconi e la sua voce hanno fatto emozionare il pubblico del programma sin dalla prima audizione conclusa con quattro “sì” dai giudici e aveva conquistato il Golden Buzzer di Mara Maionchi che lo aveva spedito dritto in finale. Nel 2016 invece lo stesso programma aveva visto Marco “Kira” Cristoferi di Solarolo sul podio con la sua danza acrobatica. Il ballerino era nel corpo di ballo dell’ultima edizione di Sanremo.
chiama “il brivido dello studio”: «Non so se si possa fare questo lavoro per sempre, per il momento ho ancora voglia di farlo per un po’ di tempo. Ma ho colleghi che hanno quasi 50 anni e ancora continuano con la stessa carica». Ogni tanto però tocca anche rifiatare: «Dopo i tre mesi di produzione di Masterchef sono sparita per un mese in cui non rispondevo nemmeno al telefono e volevo solo stare a fissare il soffitto». O magari concedersi un po’ di tv fatta da altri: «Lo confesso, su Netflix adoro guardare le cose più trash. Il mio sogno nel cassetto è lavorare con Chef Rubio». Quello che non mancano a Linda sono gli aneddoti con cui far serata fra amici. Il difficile se mai è dosarli: «I contratti di lavoro hanno delle clausole di riservatezza come è comprensibile (attraverso cui districarsi anche per questa intervista, ndr) e quindi anche con amici e parenti più stretti non puoi dire tutto. Ma non è così difficile trattenersi perché in fin dei conti se fai spoiler poi rovini il lavoro per cui ti sei fatto il cosiddetto “culo a capanna” e allora non c’è più gusto». L’aneddoto che forse rimarrà per sempre nel cuore di Linda risale ai tempi di Ballandi Arts e questo ora si può raccontare tutto. La 31enne era nella produzione di Master of Photography 3: «Mi mandarono a prendere Salgado in aeroporto. Quel Salgado. Mi sono ritrovata accanto a un gigante della fotografia e mi sono giocata subito la conoscenza del francese perché avevo vissuto in Francia e sono partita bene. Comincio a parlargli delle dinamiche della puntata e lui mi dice che non gli interessa, quelle cose gliele diranno gli autori. E mi dice, parlami di te. E io mi ritrovo in una macchina con l’autista a parlare di tutto con Salgado, e a cantare con lui le sue amate canzoni portoghesi».
«Su Netflix adoro guardare il trash, il mio sogno è lavorare con Chef Rubio»
naio 2017 per poco più di un anno in Ballandi Arts che si occupa di prodotti per il canale Sky Arte. Una scuola sul campo: «Un produttore esecutivo mi disse che avevo le caratteristiche giuste per il lavoro e mi ha insegnato davvero tutto, ogni minimo dettaglio, mi portava ovunque e ho imparato tantissimo». E l’ha contagiata con quello che Linda
LA VINCITRICE
LA ROMAGNA DI ERICA TRIONFÒ NEL 2016 La quinta edizione di Masterchef, la cui finale è andata in onda a marzo del 2016, vide trionfare una ravennate. Erica Liverani conquistò lo scettro di miglior cuoca amatoriale d’Italia. La 34enne originaria di Conventello portò nella cucina del talent show di Sky Uno i piatti della sua terra, rivisitati in chiave moderna. Accantonata almeno per ora l’idea di aprire un agriturismo nelle campagne dove è cresciuta – la chef ha sempre rivendicato con orgoglio le origini contadine della famiglia che ha cercato di mettere anche nei suoi piatti facendo uso di prodotti tipici – Erica gestisce una rosticceria in via Maggiore a Ravenna insieme alle sorelle ed è fidanzata con Lorenzo De Guio conosciuto proprio durante l’esperienza al programma. Prima di arrivare allo show la ravennate lavorava come fisioterapista. Dalla messa in onda delle puntate in poi ha combattuto spesso sui social contro gli attacchi degli haters reagendo a insulti e minacce.
PRIMO PIANO / 13 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
QUIZ SHOW
Viola Casadei, 20 anni, con Flavio Insinna, conduttore del quiz L’Eredità su Rai Uno tutti i giorni prima del Tg
Il colpaccio di Viola, sei giorni all’Eredità e vince 190mila euro: «Mi ha aiutato il teatro a scuola» Nei momenti di tensione su Rai Uno il corso del Teatro delle Albe è stato utile per la ventenne: «Che strani i feticisti su Facebook» Quale parola può abbinarsi con le parole cravatta, vela, cotone, regalo e azzurro? Fiocco. È così che la ravennate Viola Casadei ha vinto 190mila euro in gettoni d’oro. La ventenne studentessa di Lettere ha fatto il botto al quiz show L’Eredità su Rai Uno azzeccando la soluzione giusta della ghigliottina finale. Il 16 marzo, quando è andata in onda la sesta e decisiva puntata registrata una decina di giorni prima, c’erano circa 4,5 milioni di telespettatori davanti alla tv (dati Auditel). Viola, quanti si sono fatti vivi dopo la vittoria? «Mi hanno scritto tanti amici o conoscenti che non sentivo da anni ma sono rimasta stupita da quanti sconosciuti mi abbiano scritto tramite i social solo per avermi visto in tv». E che dicevano? «Dai semplici complimenti alle richieste feticiste di una fotografa che voleva vedere i miei piedi passando per un uomo che vive in Austria e mi ha visto sui Raiplay e vorrebbe che sposassi suo figlio in Italia». A parte il viaggio in America che ha annunciato anche a fine puntata, come userà i 190mila euro? Cambiano i piani per il futuro in qualche modo? «Ringrazio i miei genitori per avermi cresciuto pensando ai soldi come uno strumento e non come un valore. Diciamo che tiro un sospiro di sollievo per un eventuale mutuo per una una casa, so di avere un bel paracadute ma non sto pensando a borse di Chanel. In questo momento mi sento più un Gollum del Signore degli Anelli con “il mio tesoro” da custodire». Come è arrivata a L’Eredità? «Sono una mega fan a livelli veramente malati di ogni tipo di quiz show. E l’Eredità è diventato il gioco di casa, c’è competizione in famiglia, una guerra: giochiamo insieme, chi vince quella sera magari non lava i piatti o non sparecchia. Cose così. Mia sorella mi ha spinto ad andare e l’11 febbraio ho mandato un’email per partecipare. Quattro giorni dopo mi hanno contattato per il casting a Bologna. E poi è arrivata la chiamata per andare a Roma». Come funziona? «Si registrano due o tre puntate al giorno. Per ognuna servono un paio di ore. O anche di più se ci sono imprevisti: quella volta che si è guastato lo schermo abbiamo aspettato il tecnico. E purtroppo per ragioni di regolarità richieste dal notaio non si può uscire dallo studio: niente sigarette, niente bagno. A fine giornata il campione viene ospitato in albergo per tornare il giorno dopo a registrare le nuove puntate. Io per scaramanzia non avevo portato i cambi: in albergo a fare il bucato è stato divertente…». Chi sceglie gli abiti della puntata? «La produzione chiede di portare quattro cambi e là ne fanno scegliere tre in ordine di preferenza. Poi gli autori valutano gli incroci cromatici dei concorrenti con l’abito del conduttore o delle Professoresse e fanno la scelta». Trucco e parrucco? «Fanno loro ed è il momento in cui ti senti una diva coccolata sapendo che mai ti ricapiterà di avere quel trattamento. Mi è capitato di trovarmi accanto Marta Flavi che doveva farsi sistemare i capelli per un’altra trasmissione».
Nessuna indicazione dagli autori su come comportarsi in studio? «C’erano due ragazze della produzione Magnolia che seguivano i concorrenti come ombre, in pratica delle baby sitter: regolamento, goccino d’acqua, tempi, spostamenti. Cose pratiche. Poi nel programma ti lasciano fare. L’unica cosa che è stata un po’ meno intellettualmente onesta è il momento della presentazione in cui chiedono davvero di andare su con il tono di voce, sorridere, devi diventare un po’ personaggio per trasmettere che è il momento più sereno della tua vita e tu invece sei lì teso e nervoso con l’ascella pezzata». Era tanta la tensione? «Tantissima, ho cercato di dissimulare. Forse un po’ mi ha aiutato aver fatto per tanti anni la Non-scuola con il Teatro delle Albe». Tra concorrenti e conduttore che rapporto c’è? «Nei momenti di stacco e di pausa le Professoresse tornavano nei loro camerini, Insinna invece si fermava quasi sempre a chiac-
Da gettoni d’oro a euro, quanto costa il cambio
chierare con i concorrenti, credo lo facesse anche per aumentare la confidenza e metterci più a nostro agio. È stato molto dolce e molto umano». Chi vince il montepremi brinda con un calice di Bellini insieme alle Professoresse e in quel momento hai detto che era il sogno della tua vita. Com’è venuta fuori la battuta? «In quel momento non avevo proprio il controllo di cosa dicevo e mi è venuto spontaneo perché è una battuta che facevo spesso a casa con i miei genitori. La cosa divertente è che l’azienda che lo produce me ne ha mandato una cassa per quella battuta». (and.a.)
Le vincite televisive sono pagate con gettoni d’oro, introdotti nel 1955 perché con il pagamento in contanti si tratterebbe di gioco d’azzardo. Si tratta di gettoni d’oro veri e propri di peso variabile e con inciso sulle due facce il logo dell’azienda televisiva. Sulla vincita la rete televisiva trattiene immediatamente il 22 percento di Iva. Poi il banco metalli contatta il vincitore che può scegliere se ricevere direttamente i contanti con una commissione del 5 percento oppure farsi consegnare il bottino e poi rivenderli personalmente in seguito cercando di sfruttare le migliori quotazioni dell’oro.
REALITY
Missiroli e il Cervia di “Campioni”: «Il programma è il motivo per cui tanti ricordano la località» Quindici anni fa Mediaset tra i dilettanti del calcio: «Marcavo Shevchenko in amichevole e la sera ci facevano uscire con ragazze per le riprese tv». Oggi fa l’architetto «Non ho dubbi che “Campioni” sia il motivo per cui molti in Italia hanno conosciuto il nome di Cervia e ancora lo ricordano dopo quindici anni». Mattia Missiroli aveva la maglia numero 6 della squadra gialloblù protagonista del primo reality nel mondo del calcio. Le telecamere di Mediaset arrivarono allo stadio Todoli di Milano Marittima nel 2004 in Eccellenza e se ne andarono nel 2006 in Serie D. Missiroli, difensore dai piedi non troppo educati ma con tanto cuore, era l’unico cervese del gruppo. Rimase solo il primo anno ma non ha dubbi oggi: «Lo rifarei tutta la vita. Me la sono proprio goduta. Abbiamo vissuto le cose che andrebbero vissute in una vita intera». Dopo un inizio stentato infatti il programma decollò e divenne un fenomeno di costume. La squadra giocava la domenica mattina per esigenze di diretta e portava due-tremila persone negli stadi, roba mai vista in Eccellenza. La formazione titolare veniva annunciata il sabato su Italia Uno con uno show dagli studi tv di Mirabilandia condotto da Ilaria D’Amico. Il mercoledì in trasferta nei ritiri delle squadre di serie A per un’amichevole: «Contro il Milan ho marcato due volte Shevchenko che era Pallone d’Oro e io non sapevo giocare, rendiamoci conto a cosa eravamo arrivati». E poi c’era tutto il contorno. La giornata dei calciatori era programmata dagli autori dall’inizio alla fine per avere materiale da filmare e mandare in onda: «Dal corso di inglese alla serata organizzata a cena con ragazze bellissime e mai viste prima». Tutto questo per un contratto che non superava i mille euro al mese. Ma quanto ha cambiato le vite dei protagonisti? «Per seisette anni dopo quell’esperienza la gente mi riconosceva per strada, ed era piuttosto assurdo. A Praga un italiano mi fermò e mi disse “Te sei Missiroli del Cervia”. Ma a parte questa notorietà non è successo granché». Il gruppo era
Mattia Missiroli in versione cantante in una delle serate organizzate dalla produzione Mediaset ai tempi del reality Campioni a Cervia, 2004-05
stato composto unendo chi aveva più doti da calciatore con chi aveva più doti da spettacolo: «Ma in nessuno dei due casi c’erano dei fenomeni. Chi ha giocato non è arrivato a gran livelli e chi ha fatto tv al massimo è diventato postino dalla De Filippi o aiuto regista di Cenci». Missiroli non nasconde però che quella notorietà contribuì al risultato elettorale di 3.013 preferenze raccolte alle elezioni provinciali del 2006. Oggi l’ex gialloblù è un architetto con il suo studio e ha aperto il labirinto Dedalo a Cervia. «Una ventina di quelli di quell’anno siamo in una chat di Whatsapp. Ogni tanto qualcuno lo vedo». (and.a.)
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LA VIP
Elenoire Casalegno, 25 anni di carriera in tv: «E pensare che volevo fare il magistrato» L’esordio su Italia Uno col programma musicale Jammin: «Facevo la quinta superiore, andavo a Milano a registrare un giorno a settimana». La campagna Me Too? «Mai subito molestie». Frecciata agli influencer: «Quanti falsi...»
“Altro fiore all'occhiello della prima puntata: Jovanotti e il suo cd-rom, primo artista in Italia a realizzarlo”. Si concludeva così un lancio dell’agenzia Adnkronos del 6 ottobre 1994 per annunciare la partenza di Jammin, un nuovo rotocalco musicale in onda il venerdì alle 23 su Italia Uno. Alla conduzione Samuele Bersani, Samantha De Grenet e la 18enne Elenoire Casalegno. Oggi i cd-rom sono roba vintage da collezionista ma la ravennate è ancora protagonista in tv. Elenoire, che ricordi ha di quell’esordio? «Bellissimi. Il provino per la selezione fu proprio sul campo: mi buttarono davanti a una scuola a fare interviste agli studenti e dopo dieci minuti dissero che ero perfetta. Io ero in quinta superiore e quindi un giorno a settimana facevo Ravenna-Milano andata e ritorno per registrare la puntata. È stato un anno intenso: Jammin, la patente, la maturità». Com’era arrivata su Italia Uno? «Mi chiamarono subito dopo aver vinto “Look of the year”, il
più importante dei concorsi per modelle a cui decisi di iscrivermi perché un’amica insisteva: lei diceva che dovevo fare la modella, a me non interessava, ma accettai. In camerino piangevo e mi vergognavo ma mi feci coraggio perché mi avevano accompagnata i mei genitori: ero minorenne e a quei tempi si usava ancora che i genitori accompagnassero i figli…».
E se non avesse fatto tv? «Volevo fare il magistrato per la mia ossessione che ho da sempre per la giustizia e la rabbia che provo per le ingiustizie». Quanto è diversa la tv del 2019 da quella del 1994? «Basta pensare quanta differenza c’è tra il Paese di allora e quello di oggi. Negli anni novanta c’era un clima più rilassato, non c’era questa tensione per la fatica che tanti fanno per tirare avanti. E quindi c’era più denaro da investire nelle produzioni tv». Sicuramente non c’erano i social. Oggi si può lavorare in tv senza una identità social? «Oggi puoi essere un influencer che influenza le masse ed essere riconosciuto sul web con un buon seguito ma quando vieni portato in tv spesso non funzioni. Invece chi ha una notorietà nata in tv è più facile che possa avere lo stesso risultato sui social. L’80 percento dei tanto famosi influencer sono personaggi finti». In tv non è così? «Anche in tv c’è sempre un racconto ma ci sono meno filtri, dopo un po’ quello che sei davvero si ca-
Elenoire Casalegno, 42 anni, in due foto dal suo profilo Instagram (@elenoirec) che conta 700mila follower. La conduttrice considera il social network delle foto come un meraviglioso ufficio stampa
pisce. Va bene trucco e luci, ma più o meno sei quella roba lì. Instagram invece ha tanti tanti filtri». Con che approccio usa il suo Instagram con 700mila follower? «Per chi fa nostro il lavoro è un meraviglioso ufficio stampa». Si può lavorare in tv senza un agente? «Agli inizi c’è bisogno di qualcuno che ti introduca poi dopo tanti anni i rapporti li gestisci più personalmente perché ti sei fatto le conoscenze». Tv e cinema sono stati di recente agitati dalle battaglie del movimento cosiddetto Me Too. Ha mai subito molestie? «Mai. Ho incontrato uomini che provavano a corteggiarmi ma questo avviene anche nella vita quotidiana, fa parte della normalità. Non mi sono mai trovata in situazioni imbarazzanti. Un uomo se non è un pazzo scellerato capisce chi ha davanti e capisce se una donna è propensa ad accettare un certo tipo di proposte. Però trovo molto squallido che un uomo usi potere e lavoro per ottenere una serata di sesso, è una cosa da misero povero sfigato». Ma cosa pensa delle denunce che hanno sollevato il caso? «Non siamo tutti uguali. L’età conta: adesso a 42 anni ho una reazione diversa da quella che avrei avuto a 20 anni. Era giusto parlarne, temo solo che il polverone del caos mediatico poi finisca in nulla. E bisogna stare attenti quando si parla: puntare il dito contro una persona può rovinare una vita». A quale programma è più legata? «Jammin sicuramente significa
molto. Ma sono una dei privilegiati che ha potuto lavorare accanto a Raimondo Vianello ai tempi di Pressing. Aveva un modo di fare unico, una ironia pungente a tratti macabra ma molto intelligente». Tanta tv da conduttrice e poi l’esperienza da concorrente di un reality con il Grande Fratello Vip… «E resterà anche l’unica. È giusto fare tutte le esperienze ma ripeterne alcune è da matti. Sono stati bravi a Mediaset a convincermi e io l’ho presa come esperimento per vedere cosa succedeva a chiudermi in una gabbia con 14 sconosciuti. Non ho mai desiderato vincere e a un certo punto, quando mi sono resa conto che avevo dato tutto e aveva preso tutto, ho fatto il possibile per uscire». Eravate spontanei? «Io sì, altri no». Che cosa guarda in tv? «Quando inizia qualche programma lo guardo per curiosità perché è il mio lavoro, ma sono soprattutto una malata tossica di serie tv. Cosa c’è di meglio in inverno che mettersi sul divano con la copertina di flanella?». Consigli? «Suits, Stranger things e a tutti gli adolescenti consiglio Tredici». A proposito di adolescenza sua figlia di 19 anni l’ha appena superata. Se volesse fare tv? «Della tv non le frega niente». Conosco una che a 18 anni voleva fare la magistrata... «Non la obbligherò mai a fare o non fare qualcosa, sarà libera di scegliere. Le piace cantare e ha una voce meravigliosa. Poi è una appassionata totale di Moto Gp: forse farà la giornalista sportiva». Andrea Alberizia
PRIMO PIANO / 15 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
IL COMICO
GIACOBAZZI E LE ROTONDE Se c’è uno che ha portato Ravenna sul piccolo schermo scatenando simpatia generale questo è il comico Andrea Sasdelli da Alfonsine, alias Giuseppe Giacobazzi. La trasmissione Zelig lo lanciò nel 2006 tra i volti più noti al grande pubblico con un pezzo sulle rotonde di Ravenna e su un pullman di turisti tedeschi ancora bloccato lì da anni. Un anno fa lo intervistammo su R&D Cult e ci disse: Il teatro è la dimensione che preferisco. Ho usato la televisione con le sue grandi potenzialità e la popolarità di Zelig per far sì che mi si spalancassero le porte del teatro. Il piccolo schermo ti fa conoscere, poi però in teatro bisogna dimostrare di saperci stare. La fortuna nella vita è un fattore determinante anche se dopo così tanti anni di duro lavoro, forse chi mi segue ha capito che c’è dell’altro…».
LA MODELLA
Giada nei panni della Bonas di “Avanti un altro”: «Quello è un personaggio, io sono anche altro» Dentro un abitino traforato con scollatura abbondante e su un paio di tacchi rossi la 32enne ravennate Giada Papetti ha fatto il suo debutto in tv all’ora di cena il 22 febbraio nei panni sexy della nuova Bonas del quiz “Avanti un altro” condotto da Paolo Bonolis su Canale 5 tutti i giorni nella fascia preserale. Originaria di Marina di Ravenna, Giada in tv ha il compito di distrarre il concorrente di turno con carezze e sorrisi per rendergli più difficile il raddoppio della vincita. «Interpreto un personaggio in un programma tv, la donna avvenente che disturba l’uomo, ma non è detto che quella è Giada. Non ci vedo nulla di male. È come se un attore dovesse rispondere dei ruoli che intrerpreta in un film o a teatro. Le critiche possono starci. La Bonas è un ruolo interpretato da Giada ma Giada è anche tante altre cose», ci disse la 32enne poco dopo l’esordio (l’intervista completa è sul nostro sito internet).
I PRECEDENTI
DA MASCIA DEL GF NEL 2001 A TITTA DI X-FACTOR NEL 2009 Storie di ravennati diventati personaggi nel mondo dei reality italiani Il popolo ravennate non è stato parco nel fornire personaggi all’universo reality/talent della tv. La prima fu Mascia Ferri. Era il 2001 e alla seconda edizione del Grande Fratello sbarcò la bionda barista. Seno prosperoso – che ribattezzò la Wanda e la Luisa – e verace simpatia romagnola: Mascia divenne uno dei personaggi più frizzanti dell’edizione, imitata da Paola Cortellesi. Qualche tempo fa l’ex concorrente, oggi imprenditrice della ristorazione con il marito Cristiano Ricciardella, ci raccontò gli anni successivi all’uscita dalla casa di Cinecittà: girava con due guardie del corpo, lavorò in tv e nel 2005 fece un calendario bollente con Alessia Fabiani. Nel 2004 davanti alle telecamere tv finì una ravennate abituata a stare davanti ad altre telecamere. Il reality la Fattoria, ambientato in Toscana come se si vivesse nel 1870, vide tra i partecipanti l’ex pornostar Selen. A quel tempo Luce Caponegro, oggi 52 anni, stava imboccando una nuova fase della carriera nello spettacolo. Aveva rifiutato l’Isola dei famosi perché la considerava troppo dura. E si ritrovò a fare la contadina senza agi. Abituata a stupire e scuotere l’opinione pubblica, Luce lo fece anche quella volta con un taglio di capelli da ultimo dei Mohicani. Memorabile il passaggio di Giuseppe “Titta” Tittarelli a X-factor nel 2009. Con infradito e bicchiere di Sangiovese in mano il celeberrimo cantante rockdemenziale lasciò incredulo Morgan. In tempi più recenti il Gf ha ospitato due faentine, una doc e una di passaggio. Nel 2014 Veronica Graf rimase 14 giorni nel programma. Ora la modella 30enne che vantava di aver avuto una frequentazione con Mario Balotelli vive a Ibiza dove lavora come ragazza immagine di un noto locale della notte. L’edizione 2015 fu vinta da Federica Lepanto, originaria di Salerno ma trapiantata in Romagna per gli studi in Scienze infermieristiche.
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GIORNALISMO/1
All’alba alla scrivania di Sky: «La tv? Finirà sui telefonini» Ilaria Iacoviello da 14 anni nella redazione del tg dell’emittente satellitare Dal 2010 anche alla conduzione: «Da bambina intervistavo le bambole» di Andrea Alberizia
Dimenticate l’immagine stereotipata della bimba che prende il tè con le bambole: Ilaria Iacoviello lasciava le tazzine da parte e le bambole le intervistava con domande incalzanti. La 40enne ravennate dice di aver cominciato così a fare la giornalista. Dei tempi del liceo classico ricorda con gusto le riunioni di redazione del giornalino scolastico. Ilaria, com’è iniziata la sua carriera in tv? «Ho iniziato la scuola di giornalismo a Urbino nel 2004 e sono entrata a Sky Tg24 nel 2005 con uno stage e poi continuai come collaboratrice da Londra mentre facevo uno stage per l’Ansa. Da lì un passo alla volta, prima la cronaca poi inviata anche all’estero. Dal 2010 sono anche alla conduzione del telegiornale in studio e curo la rubrica “#lamiascuola”». Ricorda il primo servizio firmato? «Ricordo molto bene il mio primo servizio da inviata. Mi mandarono a Firenze per fare un pezzo sul caldo e trovai una coppia che si stava sciogliendo mentre si sposava. Inviata a Firenze per un pezzo sul caldo e mi sentivo come se mi avessero mandato a Baghdad. Ero tesissima. Ma questo lo sono ancora quando parte la sigla di ogni edizione, sono fatta così». È capitata qualche “papera” in diretta? «Per fortuna poche. Ne ricordo però una clamorosa. Ero inviata a Formia per un omicidio-suicidio. Un’auto era finita in mare e dissi che si era finita a una profondità di 10 km. Mi accorsi che qualcosa non andava dagli sguardi del cameraman…». È il lavoro che voleva fare? «Sì, faccio il mestiere più bello del mondo. Da bambina intervistavo le bambole e al liceo a Ravenna ero orgogliosa di essere nella redazione dell’Alighiero, il giornalino del Classico. Sky è stato il coronamento del sogno». Dal 2005 al 2019 qual è il cambiamento più consistente nel modo di fare il suo lavoro? «I social e internet. Adesso quando si comincia a lavorare a un servizio ci si chiede se mandarlo in rete prima che vada in onda. E quando si confeziona un prodotto lo si immagina per una fruizione dal telefonino. La tv finirà sui telefonini, non lo dico io ma lo dicono tutti gli esperti di giornalismo. Spero che sui giornali e sulla tv rimangano gli approfondimenti». Ci racconta il lavoro di chi siede alla scrivania e conduce un tg… «Io vado in onda due-tre volte a settimana, soprat-
Ilaria Iacoviello alla scrivania di Sky Tg24. Milena Gabanelli, Domenico Iannacone e Christiane Amanpour sono stati i suoi modelli di riferimento
tutto nelle edizioni dell’alba perché mi è più comodo avendo un figlio piccolo che a quell’ora dorme. Questo vuol dire entrare nelle case della gente al momento della colazione mentre ci si prepara, serve il giusto tatto per certe notizie. Mi sveglio alle 4, vado in redazione ascoltando i tg per radio in auto, trucco e parrucco e poi circa 45 minuti prima della diretta comincio a guardare i lanci dei servizi preparati dai redattori. Ogni conduttore ha il suo stile e può decidere come intervenire su quei testi, quali collegamenti fare. Poi parte la sigla e ogni volta io sono ancora tesa, è più forte di me». Cosa ci si inventa quando un servizio non parte? «Si comincia a parlare per prendere tempo, cerchi di spiegare cosa dovrà arrivare, cerchi di passare al servizio successivo, speri che qualcosa di pronto dalla regia parta» Cosa pensa che manchi nel giornalismo televisivo italiano? «In generale c’è poco approfondimento e vedo troppa politica. E poi trovo importantissimo il factchecking, noi a Sky Tg24 l’abbiamo fatto spesso. Penso che le scalette dei telegiornali debbano essere pensate diversamente».
«Quando il servizio non parte si cerca di inventarsi di tutto per prendere tempo»
GIORNALISMO/3 Per un anno la direzione del Tg1 al ravennate Andrea Montanari, poi il cambio con l’arrivo del governo gialloverde Da giugno 2017 a ottobre 2018 il giornalista ravennate Andrea Montanari è stato direttore del Tg1. Il 59enne, in precedenza alla guida di Giornale Radio e Radio1, prese il posto di Mario Orfeo. Montanari vive a Roma da tempo, è giornalista professionista dal 1990, entra in Rai nel 1991 come redattore al Gr2. Nel marzo 1997 è assegnato al Tg1, dove è cronista parlamentare e – dall’anno successivo – inviato al seguito del presidente del Consiglio dei ministri. Nel luglio 2001 diventa vice caporedattore del Tg1 e, nel maggio 2007, gli viene affidata la responsabilità della redazione con il riconoscimento della qualifica di caporedattore. Nel settembre 2009 diventa quirinalista. Nel gennaio 2013 è nominato vicedirettore del Tg1 e responsabile dell’edizione delle 20. Il cambio di governo ha sancito la chiusura della sua direzione. Il sito della Rai dice che ora è assegnato alle dipendenze dell’amministratore delegato.
GIORNALISMO/2
IL MEDICO CHE DIVENTÒ REPORTER PASSANDO DA “QUELLI CHE IL CALCIO” Andrea Casadio oggi a Piazza Pulita su La7: «L’arrivo del digitale ha rivoluzionato il lavoro» Se fai il tuo esordio in tv su Rai 2 una domenica pomeriggio, nella fascia per eccellenza in cui ti guardano le famiglie italiane, e pronunci le parole «estratti di testicolo di caprone aromatizzati alla fragola» non è poi così azzardato ipotizzare che la tua carriera televisiva sia già finita. E invece per Andrea Casadio è andata diversamente. Il ravennate da quell’inizio un po’ audace è diventato giornalista nelle redazioni dei principali programmi tv e ora fa parte della squadra di Piazza Pulita su La7 con Corrado Formigli. «La mia prima volta in tv è stata in un collegamento in diretta da New York con la trasmissione Quelli che il calcio di Fabio Fazio a metà anni Novanta». Per capire perché parlò di estratti di testicolo di caprone occorre un passo indietro. Casadio si è laureato in Medicina a Bologna e poi è emigrato negli Stati Uniti dove faceva ricerca e insegnava alla Columbia University. Scopre che Patrizio Roversi, quello di “Turisti per caso” con Syusy Blady, andrà nella Grande Mela per partecipare alla celebre maratona. «Io vivevo lì e gli mandai una email dicendogli chi ero e offrendomi come contatto sul posto». Roversi coglie la palla al balzo: non solo lo ingaggia come “uomo all’Havana” ma lo elegge a suo medico per l’avventura sportiva. «E a quelli che il calcio facemmo questa gag in cui gli davo dei pilloloni supervitaminici speciali di estratto di…». Quell’esperienza porta Casadio ad assaggiare il mestiere del giornalismo sul campo: «Entravo nelle case della gente in cerca di storie da raccontare, vedevo la vita vera e le persone». Ma soprattutto l’innamoramento per la tv, che Andrea aveva sempre avuto ma accantonato, sboccia per un trittico molto più prosaico: «A fare tv ci si divertiva da matti, si guadagnava bene e c’era più figa che in un laboratorio dell’università». Dopo l’inizio con Roversi arrivano i contatti con altre redazioni Rai: «Feci un pezzo per la Gabanelli sul paragone tra sanità italiana e americana, per Santoro a Moby Dick feci il documentario “Amaro Giuliani” sul sindaco dell’epoca di New York lavorando insieme a Formigli». E in parallelo Casadio frequentava la scuola universitaria di cinema e giornalismo tv in America: «Quello che ho imparato in quelle lezioni mi serve ancora ora dopo tanti anni, vivo ancora di rendita grazie a quella formazione così elevata e così professionale. Alla seconda ora di lezione ci divisero a coppie e ci mandarono in strada a girare un film di 10 minuti, tanto per dare l’idea della concretezza». Dopo una decina di anni negli States il ritorno in Italia. Con un bivio: «Tentare di entrare tra i baroni dell’università italiana o fare tv?». Il trittico di prima fa ancora pendere la scelta verso il piccolo schermo: Rai, Sky, La7. Dopo tanti anni c’è materiale per fare un bilancio: «Tra le esperienze professionali “Turisti per caso” è forse quella dove ho imparato di più, era una piccola produzione artigianale, era come lavorare con Fellini. Con Santoro ho messo piede nell’agone politico con pregi e difetti». Uno il cambiamento che Casadio giudica epocale: «Dall’analogico al digitale. Una volta per il più basilare dei servizi tv da telegiornale serviva un’attrezzatura da 150 milioni di lire. Oggi con 10mila euro si può fare un prodotto di qualità eccelsa. È più accessibile ma crea la pia illusione che tutti lo sappiano fare e non è così». Sarà forse anche per questo che secondo Casadio in Italia non si salva nulla del giornalismo tv: «Non sopporto i talk che sono un genere solo italiano. In generale non salvo nulla. Ogni redazione ha dei buoni giornalisti ma è un discorso diverso». Tocca rifugiarsi nelle serie tv: «Sopranos che hanno cambiato tutto, la prima stagione di True Detective e Twin Peaks». (and.a.)
PRIMO PIANO / 17 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
TRA PICCOLO SCHERMO E WEB
Alberto Angela porta i mosaici bizantini su Rai Uno e su Google è boom di ricerche per la parola “Ravenna” Nel giorno della messa in onda di “Meraviglie” il picco più alto degli ultimi tre mesi sul motore di ricerca. Ecco quando la provincia è stata sulle tv nazionali Oltre quattro milioni di telespettatori hanno visto le bellezze di Ravenna in televisione. Un risultato ottenuto grazie anche alla grande notorietà di Alberto Angela che a Ravenna ha girato la seconda puntata del suo programma “Meraviglie” proprio nella città capitale dei mosaici. Così i monumenti Unesco e la tomba di Dante sono finiti in prima serata in televisione. Un bello spot per la città, e lo dimostrano i dati Google Trends che misurano le ricerche degli utenti sul più noto dei motori di ricerca internet: il 19 marzo, giorno della messa in onda, “Ravenna” ha conosciuto il picco di ricerche negli ultimi tre mesi. Solo il 15 gennaio – giorno del terremoto – il numero di volte in cui è stato digitato “Ravenna” sulla barra di Google è stato superiore. La città in ogni caso è stata sotto i riflettori diverse volte negli ultimi tempi. Concita De Gregorio, giornalista di Repubblica e di Rai Tre, aveva portato la città nel suo “Fuori Porta” alla fine dell'ottobre del 2017. Un programma diverso da quello di Angela, meno divulgativo, in cui venivano intervistati amministratori – in primis il sindaco Michele de Pascale – e diversi volti noti della cultura ravennate. De Gregorio raccontava così le province italiane, fuori dai grandi centri. Diverse sono state, negli anni, le toccate di “Sereno Variabile”, programma su Rai Due. L'ultima nel febbraio 2018 quando la troupe di Osvaldo Bevilacqua ha fatto tappa a Ravenna, Cervia e Faenza. Brisighella ha meritato invece una puntata a parte, andata in onda il 10 novembre dello scorso anno. Il borgo faentino ha conosciuto una singolare ribalta sullo schermo: ha partecipato per ben due volte al “Borgo dei Borghi”, contest televisivo che ogni settimana esplorava un nuovo piccolo gioiello italiano per farlo conoscere al grande pubblico. Più di recente le
ricerca COMMERCIALI SALES ACCOUNT per le province di
Ravenna Faenza Forlì Cesena Rimini
Alberto Angela nella basilica di San Vitale durante una delle visite a Ravenna per la realizzazione dei programmi Rai dedicati ai monumenti ravennati
telecamere de “La Vita in Diretta” sono andate alla scoperta del “Baciarello”, il festival ispirato a Guidarello Guidarelli che racconta l'amore romantico in occasione di San Valentino. A maggio Ravenna sarà protagonista della trasmissione tv “Di là dal fiume e tra gli alberi” che racconterà il legame tra la città e il mare. Andrà in onda su Rai 5 e una delle voci narranti sarà quella dello scrittore ravennate Matteo Cavezzali. Alessandro Montanari
Reclam Edizioni e Comunicazione Srl (www.reclam.ra.it) è l’editore free press che 20 anni fa ha rivoluzionato il sistema dell’informazione locale attraverso i suoi media di alta qualità, garantendo, ai lettori un’informazione indipendente e ai numerosi inserzionisti, il ritorno dei loro investimenti pubblicitari. Per l’esperienza e la qualità del proprio lavoro editoriale e di comunicazione pubblicitaria, Reclam, che vanta anche l’edizione di diversi libri tematici di architettura, cucina ecc. è diventata media partner ufficiale delle realtà culturali più importanti del territorio, della FONDAZIONE RAVENNA MANIFESTAZIONI (Ravenna Festival), di RAVENNA TEATRO, (Stagione dei Teatri), del TEATRO DEL DRAGO (Le Arti della Marionetta), dell’ACCADEMIA DEL MUSICAL, di SCRITTURA FESTIVAL e di CINEMAINCENTRO. Il candidato ideale ha maturato esperienza pregressa - anche minima - in ambito commerciale e/o possiede una
LA BATTAGLIA Nel 2013 la causa di 123 ravennati contro la Rai per problemi di ricezione. Al Tar vinse l’azienda L’avvocato Andrea Maestri nel 2013 dichiarò guerra a Mamma Rai. Il legale ravennate rappresentò 123 concittadini in una class action contro l’azienda pubblica per i problemi di ricezione televisiva nel momento del passaggio dall’analogico al digitale terrestre. Il Tar del Lazio respinse le richieste affermando in buona sostanza che vista l’esigua percentuale di chi aveva problemi di visione dei canali della tv di Stato, doveva trattarsi di un errore di posizionamento delle antenne private sui tetti: «Ma per dare questa valutazione il giudice si basò su quello che affermava la Rai senza disporre una perizia tecnica come avevamo richiesto». Circostanza che lasciò più di una perplessità. Ma dopo la sconfitta in primo grado si decise di non presentare appello perché era diminuito il numero degli intenzionati a continuare nella battaglia, anche se la suddivisione delle spese avrebbe restituito un conto di qualche decina di euro a testa. Quel caso però fece giurisprudenza: «A quei tempi le azioni di classe erano ancora in una situazione pionieristica. E alcune prese di posizione del Tar per il nostro caso, a partire dall’ammissibilità del nostro ricorso contrariamente a quanto sosteneva la Rai con il pool dei suoi avvocati, hanno fissato dei paletti poi divenuti consolidati». Maestri resta convinto del potere di queste iniziative perché da considerare come le uniche opportunità per il consumatore di fronte a certi danni: «Il principio di fondo è che l’unione di più soggetti deboli fa la forza. Un soggetto singolo non potrebbe mai affrontare una battaglia in cui per il consolidato principio di soccombenza poi in caso di sconfitta si vede accollare le spese legali della controparte. Spartendo fra tutti invece è sostenibile». Per questo secondo l’ex deputato di Possibile andrebbero apportate delle modifiche che rendano più accessibile la class action: «La sensazione è che all’epoca il legislatore abbia strizzato l’occhio al consumatore dando l’illusione di aver irrobustito le possibilità di difesa. Ma nei fatti le cose sono diverse».
laurea appartenente al settore umanistico / comunicazione / marketing, è una persona con un forte senso del dovere e la voglia di realizzarsi all’interno di un progetto in grado di fare la differenza. La ricerca è rivolta anche a giovani laureati senza esperienza commerciale, purché muniti di voglia di imparare, mettersi in gioco e dotati di forte motivazione alla crescita e al perfezionamento professionale.
SI RICHIEDE • Laurea appartenente all’ambito umanistico, comunicazione o marketing; • Residenza provincia di competenza o zone limitrofe; • Preferibilmente età non superiore ai 40 anni; • Doti comunicative e attitudini relazionali; • Capacità organizzative; • Competenze informatiche di base; • Patente B e l’essere automuniti. Completano il profilo ambizione, determinazione, intraprendenza e forte orientamento agli obiettivi.
MANSIONI La figura - formata internamente e affiancata da un Commerciale Senior dedicato - si occuperà di consulenza alla clientela e promozione dei servizi editoriali attraverso attività come: • Scouting nuovi clienti e relativo sviluppo commerciale; • Fidelizzazione e follow-up clienti acquisiti; • Elaborazione offerte e preventivi; • Visite ai clienti.
SI OFFRE • Inserimento in realtà d’eccellenza del settore, con relativo piano di crescita ben delineato e monitorato; • Compenso a provvigioni con anticipi provvigionali; • Team di professionisti dinamico, appassionato e coeso; • Reali possibilità di crescita; • Formazione e aggiornamento costanti; • Formazione indoor e outdoor.
Inquadramento e retribuzione saranno commisurati alle reali capacità e competenze del candidato. Sede: Ravenna Inviare curriculum a: amministrazione@reclam.ra.it
SOCIETÀ / 19 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
IMMIGRAZIONE
A bordo di Iuventa: un anno di salvataggi, accuse e sequestri La Ong Jugend Rettet e i giovani europei impegnati a salvare vite nel docufilm al Masini
Gli appuntamenti con la rassegna “Il Cinema della Verità” al Ridotto del Teatro Masini di Faenza proseguono, mercoledì 3 aprile alle 21, con Iuventa, docufilm di Michele Cinque prodotto da Lazy Film e Rai Cinema. Il film racconta gli eventi di un anno cruciale della vita di un gruppo di giovani europei impegnati nel progetto umanitario della Ong Jugend Rettet: dal primo viaggio della nave Iuventa nel Mediterraneo fino alle pesanti accuse che oltre un anno dopo hanno portato al sequestro preventivo della nave nell’ambito di un’indagine sull’immigrazione clandestina. L’obiettivo della Ong, dalla sua formazione, è sempre stato quello di dimostrare che un programma di salvataggio nel Mediterraneo è non solo necessario, ma anche un dovere morale dell’Europa. La narrazione del film è costruita a partire dalla prima missione della Iuventa: dalla partenza dal porto di Malta al ritorno della nave al porto della Valletta dopo 15 giorni in mare in cui sono state salvate oltre 2.000 persone. Dopo la prima missione il film ci porta a Berlino e in Italia dove il futuro di Jugend Rettet viene messo in discussione. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
LEGALITÀ I giudici Corrado Schiaretti e Andrea Galanti con Libera a Castel Bolognese Proseguono a Castel Bolognese le iniziative del “Sentiero della legalità”, il percorso partecipativo promosso dal Comune per raccogliere idee sulla realizzazione del parco tematico sulla legalità. Dopo la “Passeggiata della legalità” di sabato scorso al parco fluviale, venerdì 29 marzo, alle ore 20.45, al Teatrino del vecchio mercato (via Rondanini 19) è in programma l’incontro, rivolto alla cittadinanza e alle scuole, “Legalità: la difficoltà non è capire ma applicarla quotidianamente”, una chiacchierata con chi amministra la giustizia oggi nel nostro territorio. Partecipano Corrado Schiaretti e Andrea Galanti, giudici per le indagini preliminari del Tribunale di Ravenna, e la coordinatrice di Libera Ravenna Debora Galassi. Coordina la serata Damiano Giacometti.
DONNE/1 Dita di dama: uno spettacolo sul lavoro al femminile
DONNE/2 Essere madri senza frontiere: un incontro a Ravenna
In occasione del Marzo delle Donne, domenica 31 marzo nella sala di Palazzo Vecchio a Bagnacavallo si terrà lo spettacolo teatrale tratto dal libro di Chiara Ingrao Dita di dama (Baldini+Castoldi 2014) con Laura Pozone. L’adattamento drammaturgico e la regia sono di Laura Pozone e Massimiliano Loizzi. Lo spettacolo comincerà alle 16.30. Dita di dama, ovvero il lavoro al femminile, visto con gli occhi di una ragazza che si vede costretta ad andare a lavorare in fabbrica. Sono gli anni delle lotte operaie, raccontati non attraverso lo stereotipo della violenza, della tensione e del piombo, ma con una storia di formazione, dell’amore e amicizia, tutta al femminile, che indaga percorsi di libertà e dignità che sfidano tuttora il nostro presente. L’iniziativa, a ingresso libero e aperta a tutti sino a esaurimento posti, è organizzata dall’Anpi di Bagnacavallo con il patrocinio del Comune, la Cgil e Bottega Matteotti.
Sabato 30 marzo, alle 17, nella sala don Minzoni, in piazza Duomo 4, a Ravenna, all’interno del programma di iniziative promosse in occasione della Giornata Internazionale della donna, si terrà la conferenza “Maternità senza frontiere”. Condurrà la giornalista Silvia Manzani e sono previsti gli interventi “Essere madri oggi…” di Annalisa Marinoni, medico psicoterapeuta; “Diventare madre nella migrazione” di Vanna Berlincioni, ricercatrice della Università degli Studi di Pavia; “La maternità delle donne immigrate a Ravenna” di Michela Mollia e Laura Montanari, promotrici del progetto, che è sostenuto dal Punto di Incontro Francescano e patrocinato dal Comune di Ravenna. Un’ulteriore opportunità di riconoscersi nel ruolo di madri sarà offerta dal laboratorio di scrittura autobiografica “Le parole delle madri”, gratuito, condotto da Annalisa Marinoni tra aprile e maggio, di cui verrà fornita informazione nel corso della conferenza e tramite comunicazione a mezzo stampa e online. Per informazioni: Laura 339/3000919 e Michela 338/8990853.
L’INCONTRO Il racconto autobiografico del padre di una bimba con sindrome di Down C’è un rapporto strettissimo tra la fragilità e la potenza, tra una disabilità evidente come quella di Anna, che ha quattro anni e la sindrome di Down, e il potere che il suo sorriso esercita su cuori, sguardi e paure. Questo il messaggio che Guido Marangoni, autore del libro autobiografico Anna che sorride alla pioggia. Storia di calzini spaiati e cromosomi rubati (Sperling & Kupfer) porterà domenica 31 marzo alle 15.30 all’ospedale Santa Maria delle Croci diRavenna (viale Randi 5, sala conferenze Dea, settimo piano). L’incontro rientra nel progetto Rianimazione letteraria e va a sostenere la campagna “Un sorriso contro il dolore” per l’acquisto di un macchinario contro il dolore cronico. L’evento è curato da Patrizia Baratoni dell’Ausl Romagna. Presenta l’incontro la giornalista Silvia Manzani. Interventi di Livia Santini, fondatrice del progetto “Rianimazione”.
PEDAGOGIA Al Rasi incontro su Danilo Dolci, poeta e attivista della non violenza Per la stagione dei piccoli 2018-19, mercoledì 3 aprile alle 17 alla Sala Mandiaye N’Diaye del Teatro Rasi si terrà l’incontrospettacolo su Danilo Dolci, per il ciclo “Siamo Asini o Maestri?”, che segue lo spettacolo Digiunando davanti al mare, in programma alla mattina per le scuole. L’attore che ne è protagonista, Giuseppe Semeraro di Principio Attivo Teatro, incontra quindi gli insegnanti alle 17 per approfondire la figura di Danilo Dolci: poeta, intellettuale, pedagogo, attivista della non violenza, arrestato durante una pacifica manifestazione negli anni Cinquanta. Ingresso libero, consigliata la prenotazione. Info: 0544 36239 e organizzazione@drammaticovegetale.com.
INFANZIA
AL VIA LA SCUOLA PER DIVENTARE “TATE” Anche a Ravenna la Nanny school, due weekend di lezioni Parte anche a Ravenna la Nanny School, nei weekend di aprile 6 e 7 e 13 e 14, già giunta alla sua XV edizione a Cesena, Cervia e Rimini e curata dall’Associazione “Insieme per crescere” e da Kimeya poliambulatorio. Il corso nasce per coniugare due richieste: l'esigenza da parte delle famiglie di personale qualificato cui lasciare i propri figli da un lato e la necessità di chi si occupa di bambini di poter emergere dall'immensa offerta di babysitter dall'altra. Quest'anno inoltre forte richiesta è giunta anche dalle strutture recettive della riviera, soprattutto quelle con vocazione "family". La scuola si terrà nei locali di Officine Creative di via Venezia 26 e questa edizione sarà organizzata in collaborazione con Villaggio Globale coop. Sociale e Associazione Tra le Nuvole. Il corso è aperto sia a persone che intendano lavorare come tate, sia a persone che si trovano ad accudire bambini non a fini lavorativi ma in supporto alla famiglia. Il corso, teorico-pratico, prevede lezioni svolte da medici e specialisti del settore. A termine è previsto un esame finale e il rilascio dell'attestato. I requisiti richiesti sono la maggiore età e un colloquio conoscitivo: tel. 392 963 0813; 0547 610024.
20 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 28 marzo-3 aprile 2019
LA CURIOSITÀ
“Tracce d’infanzia”, micromuseo del costume a Castel Bolognese Si tratta di una raccolta di indumenti donati, ereditati o frutto di ricerca nei mercatini curata dall’architetto Michele Giovanazzi e dalla scenografa e costumista Cristina Scardovi
Se in questi giorni vi trovate a passeggiare per le vie di Castel Bolognese, non vi sarà sfuggita una vetrinetta molto particolare e suggestiva nei pressi del centro. Siamo al civico 7 di via Mazzolani, dove Michele Giovanazzi e Cristina Scardovi (in arte Quadrilumi: architetto lui, scenografa e costumista lei; insieme progettano e realizzano scenografie, installazioni, allestimenti, sculture) hanno allestito un micromuseo del costume, Tracce d'Infanzia, una piccolissima raccolta di indumenti donati, ereditati o frutto di ricerca, appartenenti oramai alla Storia del Costume. A parlarcene è Cristina. C'è un motivo particolare per cui avete scelto per questo progetto la tematica dell'Infanzia? Tu sei costumista, fa parte delle tue ricerche di lavoro? «All'interno dello studio Quadrilumi mi occupo principalmente di arte tessile, dando vita alle mie personali creazioni ma anche tenendo attività per il pubblico, sia manuali che inerenti il costume e il suo aspetto storico-antropologico, collaboro con musei e biblioteche. Negli anni ho raccolto, un po’ per formazione e un po’ per passione, indumenti, accessori, oggetti ricchi di particolari fatti a mano. Fram-
menti di vite passate dove evidente è il transito del tempo, quel tempo lento e prezioso che dava vita ad oggetti all'interno dei quali si può ancora immaginare e fantasticare di storie vissute». Come è stata costruita questa collezione, in quanto tempo? «Sono pezzi unici trovati nei mercatini, anche all'estero, Londra, New York. Molti sono ereditati, ma anche donati da persone che, passando davanti alla nostra vetrina negli anni, hanno ritenuto che io potessi in un certo senso dare una seconda vita a cose spesso dimenticate nei cassetti. La raccolta si alternerà nel prossimi mesi passando dai colletti ai vestitini della nascita, dalle cuffiette alle iniziali ricamate nei più svariati stili. Ma anche oggetti curiosi, non sempre appartenenti al mondo infantile, tutti oggetti che spaziano dall'800 alla metà del '900». C'è qualche pezzo, qualche traccia d'Infanzia che ti ha colpito in modo particolare? «Troverete un pezzo a me molto caro, forse unico nel suo genere. Un piccolo uccellino di stoffa che riteniamo sia stato un porta profumo da borsetta». Erika Baldini
AGENDA VISITE
Ristorante
Il Prato Dei Fiorentini di Marino Fiorentini & C. sas
Locale a gestione famigliare, con paste di produzione propria, carni fresche di qualità, piadina romagnola e fritta con formaggi e salumi nostrani. Funghi e tartufo!
Il 30 marzo riapre l’Antico Porto di Classe Riapre al pubblico il sito dell’Antico Porto di Classe, sabato 30 marzo. Partendo dal Centro Visite, in cui un mercante del tempo, tramite multi proiezioni a parete e pavimento, racconta la storia della città, si prosegue passeggiando accanto ai magazzini portuali e alla strada basolata che attraversa l’area, nella quale pannelli illustrativi con approfondimenti tematici e “lastre prospettiche” con ricostruzioni di elementi architettonici non più presenti consentono ai turisti di calarsi nell’atmosfera dell’epoca. L’Antico Porto di Classe, fino al 2 giugno, è aperto tutti i giorni, dalle ore 10 alle 18.30. Info: tel. 0544 478100.
Alla scoperta di due dimore ottocentesche a Faenza È interamente dedicata all’Ottocento la visita guidata della Pro Loco Faenza di sabato 30 marzo, alle 15. Meta della visita due residenze private in corso Mazzini, entrambe di interesse architettonico e artistico, aperte solo in questa occasione per la cortese disponibilità dei proprietari. La prima è Casa Gardi, al civico 77, in prossimità dell’incrocio con via Cavour e corso Baccarini. Conclusa la visita a Casa Gardi, ci si sposterà più avanti fino a Casa Sacchi, di fronte al Palazzo Mazzolani.
Due percorsi tematici alla mostra “Il mestiere delle arti”
APRILE APERTO VENERDÌ, SABATO, DOMENICA E GIORNI FESTIVI Via Cardello, 22 - Casola Valsenio (RA) - Tel. 333.8548936
www.ilpratodeifiorentini.it
In occasione della mostra “Il mestiere delle arti” in corso al Museo Nazionale di Ravenna sono previste nuove visite guidate tematiche. Sabato 30 marzo, alle 17.30 il titolo è “Chi l’ha detto che l’arte è fatta di sola pittura?” mentre domenica 31 marzo alle 10.30 il tema sarà "Artisti per caso”. Per accedere alla visita occorre il biglietto di ingresso (7 euro adulti, 2 euro dai 18 ai 25 anni, gratis under 18 anni) e la prenotazione. Le visite, a cura dell'Associazione culturale 123imparoastudiare, sono condotte da giovani laureati grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
SOCIETÀ / 21 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
TRADIZIONI
L’INAUGURAZIONE
Torna la Segavecchia a Cotignola, tra maschere, mostre e spettacoli Dal 28 al 31 marzo tutto il paese coinvolto dalla rievocazione della festa più antica
IL BARETTO HA RIAPERTO SUL CANALE CANDIANO Il Baretto di Marina di Ravenna ha riaperto il 26 marzo all’inizio del molo di Marina di Ravenna. Si tratta del luogo in cui si trovava fino all’estate del 2008, quando è stato costretto a spostarsi prima di tornare sul canale Candiano. I titolari hanno aperto prima un locale in paese, poi hanno costruito una struttura provvisoria poco lontano dall'attuale, demolità a metà febbraio. In molti hanno partecipato alla festa d’inaugurazione nonostante la giornata fredda. La riapertura era molta attesa dai tanti clienti affezionati. Fino a giugno il Baretto sarà chiuso solo il martedì (tutto il giorno) e il lunedì sera mentre in estate sarà aperto tutti i giorni.
FOTOGRAFIA Vedute di Ravenna tra presente e passato Da giovedì 28 a domenica 31 marzo torna a Cotignola la Segavecchia, la più antica festa di paese che giunge ben alla sua 568esima edizione. Sull’onda della svolta del 2018, anche quest’anno per la sfilata protagonisti del carnevale non saranno più i carri, bensì i gruppi mascherati. Il programma apre i battenti giovedì 28 marzo: alle 10.30 la Segavecchia arriva in piazza accompagnata dai bambini delle scuole elementari e a seguire merenda sotto lo stand per tutti. Alle 14.30 per i bambini, in piazza, spettacolo di animazione e alle 20.30 il rogo della “Vecchina”, sfilata in costumi medievali e giochi in piazza con i rioni. Spazio agli spettacoli per le serate del 29 e 30 marzo: venerdì sera l’esibizione della band “The Crock’s” e sabato pianobar con Max Corvini. Domenica 31 marzo al mattino il corteo storico dal piazzale della Pace alla collegiata di Santo Stefano per la celebrazione della messa solenne con benedizione degli stemmi rionali. Alle 15 prenderà il via il corso mascherato della vecchia dopodichè ci sarà la tradizionale lettura della sentenza a cui seguirà il lancio della bambolina e rogo della vecchia. Anche quest’anno è ben nutrita la proposta di mostre che accompagnano la Segavecchia. Al chiostro della collegiata di Santo Stefano è allestita la mostra di ceramica, pittura e poesia a cura di artisti del territorio intitolata "Le atmosfere del quotidiano". Corso Sforza si anima con due mostre: una pittorica allo studio d’arte “Agnese Scultz”, al civico 28, e una doppia esposizione al civico 27 con la collezione di ferri da stiro del passato di Gian Piero Tanesini e le ceramiche di Marianna Bacchini. Nella Scuola Arti e mestieri (via Cairoli 6) sono visibili gli arazzi volanti realizzati durante il laboratorio invernale di cucito, stampa e tessitura. A palazzo Sforza sabato 30 marzo alle 17 inaugura “Confronti”, ventiquattresima edizione della mostra pittorica a cura del Collettivo Arte e dell’associazione Scovill. Infine, in occasione del ventennale della morte del ceramista, pittore e poeta cotignolese Arialdo Magnani, ci sarà l’apertura straordinaria della sua abitazione-museo, situata in via Roma 10. Giovedì 28 marzo alle 18 sarà inoltre inaugurato un allestimento permanente con i quadri dell’artista nel palazzo municipale.
Ierioggi. Vedute di Ravenna a confronto: sabato 30 marzo alle 17.30 apre nella Manica Lunga della Biblioteca Classense una mostra di fotografie storiche e contemporanee incentrate su Ravenna. L’esposizione nasce dal confronto tra un'istituzione pubblica e un'associazione cittadina, "Ravenna a tréb... ieri, oggi e...", in collaborazione con Carla Braggion e da un'idea di Laura Borsetti, Niko Brandi, Angela Izzo ed Elisa Renda. Il percorso gioca sulla giustapposizione e si compone di 46 fotografie, 23 storiche, ritraenti angoli noti e meno noti della città, e 23 scattate quest’anno negli stessi luoghi ripresi tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento da Gaetano Savini (1850-1917), docente della locale Accademia di Belle Arti. L’inaugurazione vedrà la partecipazione dei curatori, Gabriele Pezzi e Daniela Poggiali, e degli autori Leonardo Goni, Alex Iemmi, Gian Marco Molducci, Andrea Pezzi, Vincenzo Pioggia, Michele Vallicelli. Finissage il 27 aprile in concomitanza con la Notte d'Oro Primavera 2019.
SPETTACOLO Agli Ex Salesiani di Faenza il Petit Cabaret 1924: si torna a inizio Novecento per tre weekend Per tre weekend, da venerdì 29 marzo a domenica 14 aprile, il complesso degli Ex Salesiani di Faenza ospiterà gli spettacoli di arte varia del Petit Cabaret 1924. L’iniziativa è organizzata da Faventia Sales, grazie al supporto dell’eworkafé e alla collaborazione con Buskers Faenza e Croce Rossa Italiana. Il Petit Cabaret 1924 è uno spettacolo che si ispira all’illustre e scanzonato teatro di varietà dell'inizio Novecento. Le rappresentazioni avvengono all'interno di una tensostruttura in cui è riprodotto l'ambiente tipico dei locali delle cosiddette "années folles” parigine. Lo spettacolo, della durata di circa un’ora e mezza, è adatto per adulti e bambini. L’ingresso pedonale è situato in via San Giovanni Bosco, 1, mentre quello carrabile è su via Mura Diamante Torelli, 67, per poi addentrarsi fino alla corte interna. Gli spettacoli si terranno il venerdì e il sabato alle 21, mentre la domenica alle 17, per tre weekend consecutivi, dal 29 marzo al 14 aprile. Questi i prezzi: 18 euro per il tavolino a bordo pista (16 euro ridotto fino a 12 anni), 16 euro per le sedute rialzate (ridotto 14 euro). Il giorno dell’inaugurazione, il 29 marzo, ingresso ridotto per tutti. È consigliata la prenotazione.
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22 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 28 marzo-3 aprile 2019
GINNASTICA RITMICA
Uno scudetto per iniziare: Milena Baldassarri ora punta al Mondiale (che vale le Olimpiadi) La 17enne ravennate si è laureata per la terza volta consecutiva campionessa italiana con la Faber Fabriano ma continua gli allenamenti in vista dell’Europeo e poi della competizione iridata che regala anche il pass per Tokyo di Vincenzo Benini
Inizia con il piede giusto il 2019 di Milena Baldassarri, che con le sue compagne della Faber Fabriano ha vinto per la terza volta di fila il campionato italiano a squadre. Non poteva cominciare in modo migliore una stagione fondamentale per la diciassettenne ravennate, con il clou rappresentato dal Mondiale che assegnerà i pass per partecipare all’Olimpiade di Tokyo. Al suo terzo anno in azzurro, la stella cresciuta nell’Edera Ravenna capace di vincere due medaglie nell’ultima rassegna iridata (argento nel nastro e bronzo al Team Event, più il settimo posto nel concorso generale) è alla ricerca di una definitiva consacrazione, entrando in maniera stabile nel gotha della ginnastica ritmica internazionale. Milena, soddisfatta per il primo successo di questo 2019? «Sì, molto, anche perché siamo riuscite a centrare l’obiettivo di vincere tutte e quattro le tappe. E sono soprattutto contenta di come stia proseguendo la preparazione dei nuovi esercizi in vista di una stagione davvero impegnativa». Mai una pausa, quindi? «Non è facile, perché mi alleno dal lunedì al sabato dalle 8 alle 17.30, con una breve interruzione per pranzo, e poi la sera mi dedico allo studio. Quando ho un weekend libero, però, vengo dalla mia famiglia a Ravenna. E poi forse anche in estate, tra un raduno e l’altro in nazionale, riuscirò ad avere qualche giorno di riposo. In ogni caso non cambierei nulla della mia vita, in quanto le soddisfazioni mi ripagano di qualsiasi sacrificio». Quali sono i prossimi appuntamenti in pedana? «Ad aprile parte il circuito della World Cup, dove spero di fare del mio meglio e vincere una medaglia. Punto più
Milena Baldassarri (la prima da sinistra) festeggia lo scudetto. A destra con la medaglia d’argento ai Mondiali
alle gare singole, in quanto la concorrenza nel concorso generale è davvero agguerrita». Ti senti pronta? «Sono a un buon livello di preparazione atletica, mentre per quanto riguarda l’aspetto tecnico gli esercizi sono molto più difficili della passata stagione, ma anche tanto stimolanti. Ci sono dei margini di miglioramento e mi sto allenando anima e corpo per compiere un ulteriore salto di qualità». Qual è la prima competizione importante della stagione?
«L’Europeo a Baku, a maggio. Sarà l’occasione giusta per capire se sono sulla strada giusta in vista del Mondiale. A inizio giugno, inoltre, ci sono i campionati italiani individuali a Torino, dove punterò a mantenere il titolo». Come avversaria troverai l’altro astro nascente della ginnastica italiana, Agiurgiuculese: com’è il vostro rapporto? «Mi trovo bene nell’ambiente della nazionale. Io, Alexandra e Alessia (Russo, ndr) siamo molto unite e quando ci sono le gare internazionali non c’è competizione tra di noi. Anzi, ci aiutiamo l’una con l’altra. Anche
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SPORT / 23 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
IL PROGRAMMA DEL WEEKEND
È la prima ginnasta individuale italiana d’argento al mondiale
CALCIO, BASKET E VOLLEY SONO IN TRASFERTA: RIFLETTORI SULLA PINETA PER L’EQUITAZIONE
Nata a Ravenna il 16 ottobre 2001, Milena Baldassarri muove i primi passi nel mondo della ginnastica ritmica all’Edera Ravenna, per trasferirsi appena tredicenne in terra marchigiana, alla Faber Fabriano, dove viene allenata da Julieta Cantaluppi, ex atleta che in passato ha partecipato alle Olimpiadi. Nel 2015 viene selezionata nella nazionale Juniores per partecipare all’Europeo di Minsk, in Bielorussia, mentre l’anno successivo, sempre ai campionati continentali di categoria, vince il bronzo. Nel 2017 fa il debutto con la maglia azzurra Senior al “Città di Pesaro”, mentre a maggio disputa la sua prima Coppa del Mondo a Sofia, piazzandosi decima, e l’Europeo, giungendo settima nel nastro. Nel 2018 partecipa in pianta stabile alla Coppa del Mondo (nono posto finale e un argento nella palla) e sale sul terzo gradino del podio ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona, in Spagna. Con Alexandra Agiurgiuculese rappresenta l'Italia ai Campionati mondiali di ginnastica ritmica a Sofia, in Bulgaria, giungendo al secondo posto nel nastro, diventando a 16 anni la prima ginnasta individuale italiana che abbia mai vinto una medaglia d'argento nella rassegna iridata. Si aggiudica anche il bronzo nella prova a squadre, arriva settima nel concorso generale ed è l’unica atleta a partecipare a tutte e quattro le prove di specialità. Il 2019 inizia nel modo migliore per la ravennate, che con la sua Faber Fabriano vince per la terza volta di fila lo scudetto italiano per società.
con i tecnici c’è una grande sintonia e in pedana, quando è il momento di allenarsi lontani dai riflettori, c’è il giusto equilibrio». Ti fa ancora effetto vestire la maglia azzurra? «Questo è il mio terzo anno in nazionale e, pur restando un grande onore, ormai mi sono abituata. È chiaro che rispetto al passato avverto più pressioni e più responsabilità, ma tutto ciò mi dà anche uno stimolo in più per migliorarmi». Sul tuo calendario sarà di sicuro segnato in rosso il periodo che va dal 16 al 22 settembre. Cosa ti
aspetti dal Mondiale di Baku? «Oltre a cercare di confermarmi sui livelli dello scorso anno, il mio obiettivo maggiore è quello di qualificarmi per l’Olimpiade del 2020. Le prime dodici classificate entreranno di diritto al concorso generale di Tokyo. Non sarà facile, perché c’è da confrontarsi con avversarie fortissime come quelle dell’Est europeo, in particolare bulgare, russe e ucraine, ma non sono da sottovalutare anche quelle di altri paesi come Israele. Io metterò tutta me stessa per riuscire a partecipare a quello che rappresenta un appuntamento fondamentale nella carriera di ogni atleta».
“Persa” per la strada la Consar, che ha già concluso la sua stagione con una positiva salvezza, chiudendo però con ben cinque sconfitte di fila, continuano il loro cammino le maggiori squadre della provincia di Ravenna, tutte impegnate domenica 31 marzo. Si comincia con la Conad, che nel terzultimo turno della Pool Promozione di A2 femminile di volley è obbligata a vincere la trasferta in terra veneta contro il fanalino di coda Martignacco (inizio ore 17) per mantenere accesa la fiammella della speranzaplayoff, affievolitasi dopo il ko casalingo con Mondovì. Stesso obiettivo per l’OraSì, che dopo aver conquistato la matematica permanenza anche nella prossima A2 di basket maschile va a far visita a Verona (ore 18) all’agguerrita Tezenis. Gioca invece “by night” (alle 20.30) il Ravenna Fc, che in occasione della 33ª giornata del campionato di Serie C di calcio affronta nel “Benelli” marchigiano un Pesaro in crisi di risultati, con la possibilità di riprendere la corsa ai playoff lasciandosi alle spalle lo sfortunato scivolone interno con l’Albinoleffe. Archiviata la parentesi in Coppa Italia con una buona semifinale, l’InfinityBio Faenza (A2 di basket femminile) domenica è impegnata lontano da casa, sfidando a Roma (ore 18) l’abbordabile Integris Elite. Passando alla B maschile, sempre il 31 marzo la Rekico al PalaCattani (ore 18) affronta la Super Flavor Milano in uno scontro diretto decisivo per il terzo posto, mentre l’Orva Lugo è di scena a Orzinuovi (ore 18) sul parquet della capolista lombarda Agribertocchi. Chiude il Classe (calcio Serie D), che domenica a Castiglione di Ravenna (ore 15) disputa un delicato derby con il San Marino. Questo weekend torna infine a Ravenna lo spettacolo dell’equitazione mondiale nella Pineta di San Vitale, con il Circolo Ippico Ravennate che organizza il tradizionale Completo Internazionale, in programma da venerdì 29 a domenica 31 marzo (giornata clou sabato 30 con la gara di Cross). Alla competizione partecipano ben 170 binomi, con cavalieri provenienti da tutta Europa. (vi.be.)
INFORMAZIONE SANITARIA
FARMACIE COMUNALI
Quali rimedi per un recupero più efficiente nell’attività sportiva? Come utilizzare al meglio la risorsa benefica degli “integratori”. Ce ne parla il dottor Fabio Romagnolo della Comunale 8 Parlare di recupero in materia di sport è importante perché, dei tre momenti salienti che caratterizzano l’attività sportiva – il prima, il durante e il dopo – quest’ultimo è quello spesso più sottovalutato. Troppo spesso, infatti, si è portati a pensare che sia sufficiente sedersi a tavola per ristabilirsi completamente. Questo è vero se si parla di un’attività fisica saltuaria, tipo un’ora di bici o mezz’ora di corsa ogni tanto, ma non se ci si dedica invece a qualcosa di più intenso e prolungato nel tempo, come è il caso dello sportivo o dell’atleta che si allena almeno tre volte a settimana. A parlarne è il dottor Fabio Romagnolo, della farmacia comunale n. 8 di Ravenna. In genere la frequenza è collegata all’intensità? «Sì, perché chi si allena spesso, tende per forza di cose ad aumentare l’intensità. Per questo, non è detto che sia così agevole recuperare». Perché può essere utile ricorrere agli integratori? «Per il loro più rapido assorbimento, rispetto all’alimento che è inevitabilmente più lento. Se si vuole ridare vigore al muscolo, un conto è mangiare una bistecca che richiede 4/5 ore di assorbimento, un conto è prendere una dose di proteine in polvere che in trenta minuti risolve tutto. C’è dunque una resa migliore in termini di velocità, ma anche a livello di efficienza». Cosa si intende per migliore efficienza? «Spesso chi fa sport, è anche attento alla linea. Uno shaker di pro-
teine è praticamente privo di grassi. Tornando invece alla “famosa” bistecca, per assumere il 20 per cento di proteine, si introduce inevitabilmente anche l’80 per cento di grassi che un atleta evita volentieri». Cosa serve tenere conto quando si elabora un piano di integrazione? «Del tipo di attività praticata. Per chi fa sport di potenza, tipo bodybuilding in palestra, in cui la muscolatura è sollecitata in modo discontinuo ma intenso, è bene puntare sull’utilizzo di proteine nel post-allenamento. Per chi invece fa sport di durata, quali corsa e ciclismo, che portano a lavorare di continuo per un tempo prolungato, sono più importanti gli aminoacidi ramificati. In quest’ultimo caso, infatti, c’è un forte dispendio di scorte di glicogeno che vanno ripristinate per ridare al muscolo la composizione e la forza consueta». Qual è il modo migliore di reintegrarsi? «Si possono prendere le sostanze separatamente o in mix già bilanciati proposte da aziende specializzate, composti da carboidrati, aminoacidi e vitamine utili per gestire questi processi di assimilazione e la glutammina che contrasta il cosiddetto catabolismo, ossia l’impoverimento proteico del muscolo connesso con lo sforzo, e per tamponare più velocemente la produzione di acido lattico per un recupero ottimale e veloce». Cosa è possibile trovare in farmacia?
«Una scelta piuttosto ampia, con quattro diverse linee, in grado di andare incontro a tutte le preferenze. C’è la possibilità di fare anche trattamenti personalizzati, visto che non siamo tutti uguali. Per chi ne ha necessità, proponiamo consulenze personalizzate in materia di alimentazione e integrazione, nell’ambito del “Progetto Sport” varato l’anno scorso». a cura di Roberta Bezzi
24 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 28 marzo-3 aprile 2019
VISIBILI E INVISIBILI
CARTOLINE DA RAVENNA
Eighth Grade, bella commedia e film intelligente sull’adolescenza oggi
Collage musivi
di Francesco Della Torre
mittente Giovanni Gardini
tendo con decisione in campo la dipendenza da Eighth Grade (di Bo Burnham, 2018) cellulare (da ricordare una scena comica tra la Bo Burnham è un comico statunitense che nonoprotagonista e le due “vamp” adolescenti della stante la giovane età (28 anni) gode già di gran scuola) e la necessità di raccontarsi attraverso successo in patria. Dotato di grande versatilità, uno schermo (materia che Burnham conosce Burnham è molto noto sia come youtuber da 200 molto bene). Dipinge una scuola e una famiglia milioni di visualizzazioni, sia come cantante, sia reali senza mai premere sul pedale del dramma come attore cinematografico ma soprattutto teanei due mondi, ma piuttosto collocandoli come trale; inutile specificare che da noi questo enfant sfondo e contesto di un piccolo romanzo di formaprodige non lo conosce nessuno. Il suo debutto da zione. Regia intelligente, musiche che spaziano regista di cui state per leggerne la recensione, è uscito in anteprima al Sundance Festival poi nelle sale in patria, riscuotendo un notevole successo di pubblico e critica. Il film inizia con un video realizzato dalla protagonista Kayla, durante la sua ultima settimana di terza media (appunto il “Grado 8” di istruzione statunitense, da qui il titolo Eighth Grade), in cui si racconta e spiega tutto il suo essere adolescente, sottolineando come la sua timidezza le La protagonista impedisce di essere così loquace e di Eigth Grade comunicativa nella vita reale nonostante abbia un sacco di cose da dire, al momento esclusivamente attraverso lo schermo. Kayla a scuola è semplicemente ignorata sia dalle ragazze più popolari che segue senza particolare dall'attuale al cult (c'è Orinoco Flow di Enya), convinzione, sia dal ragazzo (ahinoi un bulletto) montaggio fresco che dà un ritmo perfetto a una che le piace. La protagonista nel corso del film cerstoria giustamente non lunga (93 minuti), sono cherà di fare bagaglio delle esperienze vissute sia gli ingredienti di una delle migliori commedie delcoi suoi coetanei, sia a contatto con ragazzi più l'anno, uno dei film più intelligenti sull'adolescengrandi (grazie a un Open Day al Liceo), senza za visto negli ultimi anni, da proiettare nelle ignorare il difficile rapporto col padre vedovo. prime classi superiori, come video di benvenuto; Partiamo dalla protagonista, nota in patria solper ciò che si prefigge Eighth Grade risulta più effitanto come doppiatrice di Cattivissimo me, quindi cace delle serie tv che trattano lo stesso tema, che di fatto esordiente e sconosciuta da noi: Elsie al momento, come ampiamente detto, guardano Fisher è stupefacente e straordinaria nel suo più al pubblico che al contenuto di ciò che narracalarsi completamente nella parte, tanto da farci no. Il risultato finale è che il film da noi è inedito dubitare seriamente che lei e Kayla siano la stessa anche se lo vedremo, credo, prossimamente in persona! Detto questo, passiamo a lodare colui streaming in italiano. Per ora bisogna accontenche il film lo ha scritto e diretto, perchè Burnham tarci (si fa per dire) dei sottotitoli disponibili in compie un egregio lavoro di scrittura creando perrete. sonaggi e situazioni credibili, e soprattutto met-
Nel 1930, dal 14 al 18 maggio, Ravenna fu sede del Congresso Eucaristico Regionale, un evento che vide una grande adesione di clero e di fedeli da tutta la Regione Flaminia. Il Congresso fu preparato con grande attenzione: «si progettò la propaganda con la stampa e la parola. Fu diffuso per tutta la Regione il Manifesto col proclama; e incominciò nel mese di febbraio la propaganda orale, che si è svolta con una certa intensità non ostante il piccolo numero delle persone disponibili. Non solo nei giorni festivi e in più luoghi, contemporaneamente, ma anche in molti giorni feriali; nei grandi e nei piccoli centri, e anche in umili parrocchie, in chiese, in teatri, si è fatto sentire l’appello di Ravenna». Il manifesto, la cui immagine fu riprodotta anche in cartoline e santini, fu realizzato su disegno del Prof. Giovanni Minguzzi, docente dell’Accademia di Ravenna, che s’ispirò, evidentemente, ai temi presenti nei monumenti ravennati. Nella parte superiore egli pose la figura di Sant’Apollinare nell’atto di celebrare Messa a un altare simile a quello collocato al centro della Basilica di Classe. Sulla mensa figura una piccola tovaglia liturgica come quella che copre l’altare di Melchisedek nel mosaico classense. Sopra l’altare è posto un prezioso calice sul quale splende l’ostia consacrata segnata da una croce greca. Tre pecorelle per parte - «simboleggianti i fedeli, che accorrono a pascersi del mistico cibo» - si dirigono verso l’altare. Nell’abside splendono luminose stelle.
PESCE D'APRILE: NON SCHERZIAMO! venerdì 5 aprile dalle ore 19:30 Filetto di pesce con asparagi e salsa maltese. Caponata di melanzane e pesce spada. Bicchierino di gamberi su purea di piselli freschi. Filetti di Regina di San Daniele con riso alla curcuma, piselli e uova di quaglia. Crostino con paté di tonno all'arancia. Bottoncino con burro, acciughe del Mar Cantabrico e songino. Baccalà mantecato su pane nero condito con olio agli agrumi. E per finire una sorpresa dolce! Vino Sabiò spumante rosato Azienda Gambi
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CULTURA / RUBRICHE / 25 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
FIORI MUSICALI
NdL - NOTA DEL LETTORE
Il 21 marzo? Non è solo primavera ma anche la giornata della musica antica
Paolo Nigra, il primo vicequestore gay fin troppo perfetto
di Enrico Gramigna
di Federica Angelini
Il 21 marzo è una data simbolica che rimanda a molti eventi densi di significato. Tradizionalmente è il giorno in cui la primavera ha inizio: col suo moto apparente il Sole transita dal punto γ, intersezione tra il piano dell’eclittica e l’equatore celeste, e si appresta al cammino nell’emisfero celeste boreale che si concluderà con l’equinozio d’autunno e la discesa della nostra stella nell’emisfero celeste australe. La chiesa festeggia San Serapione da Thmuis e San Nicola da Flüe. Del primo si sa che visse intorno al IV secolo e che fu uno strenuo difensore della fede, specialmente richiamandosi alle decisioni del Concilio di Nicea I (325) che dichiarò eretici gli ariani; del secondo, patrono della Svizzera vissuto nell’arco del Quattrocento, è noto che fu soldato e pare davvero che per un ventennio si cibò della sola eucaristia. Dal 2013 REMA (Réseau Européen Musique Ancienne) ha istituito la Giornata Europea della Musica Antica. Il pretesto è l’anniversario della nascita di Johann Sebastian Bach, ma cosa si cela dietro la locuzione musica antica? Per musica antica non si intende semplicemente l’insieme delle composizioni non fresche di battesimo, ma quel repertorio da sempre poco valorizzato dalle stagioni “regolari”. Raramente
si ascoltano, infatti, brani scritti da musicisti quali Feo, Cima, Mondoville o Dowland. Questo accade perché nel corso del Novecento si è continuato a suonare la musica dell’Ottocento, creando una continuità di esecuzione che si protrae fino a oggi e che mai si era vista nel corso della storia. L’idea di riscoprire la musica del Settecento e, ancora, del CinqueSeicento si diffonde con efficacia solo nella seconda metà inoltrata del secolo scorso grazie soprattutto a pionieri olandesi che tentano di recuperare, oltre alle pagine di musica, anche le sonorità e il lessico precipuo di queste composizioni, dando il via alla corrente dello storicamente informato. Proprio questo movimento, meno ingessato rispetto alle strutture più tradizionali, ha amplificato la sua risonanza nel corso del tempo tanto da creare un mercato parallelo a J. S. Bach, nato quello storico, ma il 21 marzo per nulla secondario. Il recupero di musica dimenticata dalla storia ha riportato alla fama, oltre a qualche pagina meritevole dell’oblio, grandi composizioni che spesso entrano giustamente in repertorio. Il recupero della prassi esecutiva dell’epoca non mette ancora tutti i musicisti d’accordo, cosa che invece riesce a fare senza dubbio la celebrazione del genio di Eisenach. Evviva Bach!
Se non fosse che è omosessuale, Paolo Nigra, vicequestore aggiunto a Genova e protagonista della sua prima indagine in Nuvole Barocche di Paolacci & Ronco (Piemme) sarebbe uno dei tanti fascinosi investigatori di cui è zeppa la letteratura e che sembrano un po' fatti apposta per far innamorare le lettrici donne e facilitare l'impersonificazione degli uomini. Bello, intelligente, colto senza essere inutilmente erudito, coraggioso, onesto, ironico, imperturbabile, ottimo cuoco. Davvero troppo. Solo che Nigra è appunto anche omosessuale dichiarato. E in questa prima indagine letteraria (ma lui ha quarant'anni ed è tutt'altro che un novellino) si trova a indagare su una vittima omosessuale. E a catturare il lettore è la capacità di costruzione di un mondo e di un'angolazione coerente e convincente, quella appunto di un omosessuale in pace con se stesso in un mondo che invece, in pace con gli omosessuali, non lo è per niente. O decisamente ancora troppo poco. Ecco allora tutta la gamma delle reazioni possibili di colleghi, indagati, parenti della vittima rispetto a questo Nigra, dalle battute imbarazzate al malcelato disprezzo, dall'incredulità al timore di fare continue gaffe. Si salvano in pochi, un paio di uomini e (come spesso accade) due donne. Un libro che racconta di fatto soprattutto ancora un paese troppo malato di omofobia, peraltro scritto in una stagione forse meno cupa dell’attuale (ai tempi dell'ap-
provazione delle unioni civili). Ed è questo senza dubbio un suo grande merito. E forse anche il suo limite, perché Paolo Nigra sembra davvero troppo perfetto in tutto, anche nel suo modo di essere omosessuale. E se ci ricorda Rocco Schiavone di Manzini nel ribadire a ogni interlocutore che no, non è commissario, ma vicequestore aggiunto, non riesce mai a essere nemmeno per un istante sgradevole o soprendente quanto lui. Né lo è l’indagine. Cionostante è difficile lasciare il libro. Grazie soprattutto alla scrittura ricca e pulita al tempo stesso e a quei dialoghi spezzati, quelle frase lasciate a metà nei discorsi diretti che subito danno un ritmo inconfondibile e un po' spiazzante al libro. E poi, cosa che non guasta, c'è la magnifica Genova, che pur essendo stata già tante volte raccontata anche come sfondo per i delitti (basti pensare a Bruno Morchio e Annamaria Fassio), è lungi dall'aver esaurito gli argomenti per incantare visitatori e lettori. E dove rimane aperta la ferita del G8 (ma naturalmente nessuno dei nostri eroi, qui, era dalla parte sbagliata). Aspettiamo la seconda indagine di Nigra per capire se e quanto sarà lunga la sua vita. Intanto, vien da pensare che se un vicequestore aggiunto che fuma canne sulla tv di Stato comunque, polemiche o meno, ci è finito, c’è da scommettere che per quello omosessuale (che pure sarebbe perfetto) ci sarà da aspettare ancora a lungo...
llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop Martedì 2, ore 21 "Speciale Luna2019"
Paolo Alfieri: Missioni Apollo 12 e 13
Sabato 6, ore 16:30 "Speciale Luna 2019 for Kids"
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Martedì 9, ore 21
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Paolo Morini: Le mappe della Luna
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì anche 20.30-22.30 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
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26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 28 marzo-3 aprile 2019
PROSA/1
PROSA/2
Il piacere dell’onestà con Geppy Gleijeses In scena all’Alighieri fino al 31 marzo con la regia di Liliana Cavani
LA VITA DI LORENZO MILANI IN SCENA AL ROSSINI Dal 29 al 31 marzo la Compagnia Elsinor/Arca Azzurra Teatro porta in scena al Rossini di Lugo, per la stagione di prosa, Il Vangelo secondo Lorenzo di Leo Muscato e Laura Perini con Alex Cendron, Giuliana Colzi, Andrea Costagli. Lo spettacolo ripercorre la storia di don Lorenzo Milani seguendo le due stagioni della sua breve vita (Vita da Cappellano e Vita da Priore), che segnano i confini territoriali ove iniziò, proseguì e concluse il suo apostolato sacerdotale.
PROSA/3
La stagione dei teatri dell’Alighieri di Ravenna prevede in scena Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello da giovedì 28 a domenica 31 marzo all’Alighieri. Angelo Baldovino, portato in scena da un grande interprete pirandelliano quale Geppy Gleijeses (cui si affianca qui un’impeccabile Vanessa Gravina), è, come diceva lo stesso Pirandello, «una maschera grottesca che si trasforma in un volto rigato dalle lagrime». Egli è protagonista di un mondo dove la rincorsa al consenso sprofonda i personaggi in una lotta lacerante tra reale onestà e onestà di facciata, nello sfrenato desiderio di apparire che domina sull’essere. Attraverso il filtro della regia di Liliana Cavani, intrisa di realismo magico, questo salotto borghese, luogo principe di ipocrisia e falsità, svela con la limpidezza di un paradosso la drammatica e ridicola difficoltà di essere se stessi. Da segnalare, tra i nomi che completano il cast dello spettacolo, il “nostro” Maximilian Nisi, attore di natali faentini che dopo parecchi anni torna a lavorare nel suo territorio. «Si potrà, di Baldovino, collegare l’essere parossisticamente avvolto dal mistero alla natura mai sufficientemente approfondita misterica, teosofista, esoterica, spiritista dell'autore – dice Geppy Gleijeses. Ma così non si spiega nulla, forse perché nulla possiamo spiegarci. Baldovino conserva il suo mistero fino alla fine». «Quando ho letto questo testo di Pirandello – dice la regista Liliana Cavani – ho pensato ai film di Bergman e a quelli di Dreyer che vedevo da ragazzina coi piccoli inferni famigliari, quelli dentro la coppia… In quei film c'era sempre in sottofondo la lotta del Male contro il Bene che sembra perdere, invece poi talvolta...». Sabato 30 marzo la compagnia incontra il pubblico alle 18 alla Sala Corelli del teatro Alighieri.
LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO CON LINO GUANCIALE Il Teatro Masini di Faenza ospita, da giovedì 4 a sabato 6 aprile, la ripresa della tournée di La classe operaia va in paradiso, lo spettacolo liberamente tratto dall’omonimo film di Elio Petri del 1971 che il regista ha sceneggiato insieme a Ugo Pirro. L’allestimento teatrale, scritto da Paolo Di Paolo e diretto da Claudio Longhi, è interpretato da Lino Guanciale, Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Diana Manea, Eugenio Papalia, Franca Penone, Simone Tangolo e Filippo Zattini.
CULTURA / 27 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
COMICO
AGENDA LIBRI Tutta l’attualità e la “speranza” di Dante nella Commedia con Gianni Vacchelli Venerdì 29 marzo alle 18 nella sala Muratori della Biblioteca Classense di Ravenna torna un autore molto amato dal pubblico, Gianni Vacchelli, capace di rendere contemporanei i grandi interrogativi che Dante pone attraverso la sua opera. Dante e la selva oscura - questo il titolo del libro che verrà presentato - costituiscono una sorta di “esercizio di speranza”, perché Dante è mistico, profondamente cristiano, ma illustra una via per la salvezza che non è soltanto per gli asceti.Quello di Gianni Vacchelli è un libro insieme rigoroso e molto personale, e importante perché ricorda che lettura della Commedia, prima di essere palestra per dispiegare l’erudizione o la finezza esegetica, è strumento capitale per imparare a maturare il senso dell’integrità umana, nella piena adesione alle relazioni vitali, in primis con Dio, avvertito non come qualcuno che punisce e premia, esalta e atterrisce, ma sentito “come l’Amore che tutto fonda, ordina e guarisce”.
DOPO TERESA MANNINO ARRIVA GEPPI CUCCIARI AL GOLDONI Dopo Teresa Mannino con il suo monologo di grande successo, Sento la testa girare previsto per giovedì 28 marzo, ancora comicità al femminile al teatro Goldoni di Bagnacavallo giovedì 4 aprile con Geppi Cucciari nel suo Perfetta. Scritto e diretto da Mattia Torre, Perfetta è un monologo teatrale che racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile, prendendo in esame quattro giorni qualsiasi, quattro martedì.
COMMEDIA La rivoluzione delle sedie uno spettacolo per svelare tanti pregiudizi verso i disabili Sabato 30 marzo alle 21 si conclude la stagione teatrale “A misura d’uomo” al teatro Comunale di Conselice con la commedia La rivoluzione delle sedie, di Matteo Nicoletta e Massimiliano Aceti, regia di Barbara Alesse. Interpreti Matteo Nicoletta, Massimiliano Aceti e Maurizio Bousso, produzione Milleluci Entertainment. Lo spettacolo punta a svelare l’ipocrisia del senso di colpa che le persone non affette da disabilità nutrono nei confronti dei disabili. Il testo mette in luce a manipolazione psichica che il più forte mette in atto ai danni del più debole. La regista commenta: «La rivoluzione delle sedie è uno spettacolo in cui non c’è spazio per il politically correct. Il perbenismo con cui trattiamo disabili e immigrati ci impedisce di guardare davvero le persone che ci stanno di fronte: speriamo che con il nostro spettacolo, gli spettatori riescano a vedere intorno a loro meno pregiudizi e più persone».
VENERDÌ 5 APRILE Great Queen Rats
Chiara (di Paola & Chiara) Iezzi in città in veste di scrittrice al Caffé Letterario Nuovo appuntamento con i libri al Caffé Letterario di via Diaz a Ravenna. Venerdì 29 marzo alle 18.30, Stefano Bon intervisterà infatti Chiara Iezzi (la Chiara del noto duo musicale Paola & Chiara) che presenta il libro In un solo grammo di cielo. Iezzi scrive un romanzo in cui la protagonista ha la potenza dell’eroina di una fiaba, e il male esiste e si presenta con diverse forme. Ma può anche essere combattuto.
Faenza: Barta Birnberg a “Questo Novecento” Domenica 31 marzo, alle 10.30, per la rassegna “Questo Novecento”, sarà ospite del Museo del Risorgimento e dell’Età contemporanea di Faenza Susanna Barta Birnberg, autrice del libro Fotografie bugiarde. All’incontro interverranno il vicesindaco e assessore alla cultura Massimo Isola e il rabbino capo di Ferrara e delle Romagne Luciano Caro. Dialogherà con l’autrice Samuele Marchi. Introduzione di Chiara Cenni e letture di Giulia Timoncini e Nicola Solaroli.
Alessandro Berselli e Gianluca Morozzi alla libreria Liberamente Doppio appuntamente nel weekend alla libreria Liberamente, in viale Alberti a Ravenna, con due autori: venerdì 29 alle 18.30 arriva Alessandro Berselli con suo romanzo La dottrina del male, accompagnato da Francesca Mazzoni. Un romanzo noir di sapore politico. Sabato 30 alle 18 Gianluca Morozzi presenterà invece Dracula ed io (Tea) in compagnia di Massimo Padua.
QUEEN TRIBUTE BAND
Dopo il grande successo del film “Bohemian Rhapsody” che ha emozionato tutti noi, vogliamo regalarvi una serata dedicata interamente ai QUEEN, con la cover band Great Queen Rats, emozione pura! Cena con menù alla carta Inizio spettacolo ore 21.30
Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it
PRENOTAZIONI: +39 0544 215206 info@mariani-ravenna.it
28 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 28 marzo-3 aprile 2019
MUSICA CLASSICA/1
MUSICA CLASSICA/2
All’Alighieri la prestigiosa Festival Strings Lucerne Una delle orchestre europee più longeve sul palco di “Ravenna Musica” con una solista di spicco, la violinista tedesca Arabella Steinbacher
Sul palcoscenico del teatro Alighieri di Ravenna martedì 2 aprile arriva una delle orchestre europee più longeve, con oltre sessant’anni di fortunata attività, considerata tra le più brillanti della scena internazionale: Festival Strings Lucerne, guidata da colui che dal 2012 ne ricopre il ruolo di direttore artistico, il violinista svizzero australiano Daniel Dodds. Acclamata nei più importanti teatri del mondo, l’orchestra è rinomata per il suono speciale dei suoi archi, dovuto sia agli ottimi strumenti utilizzati, che sono in parte realizzati nei leggendari laboratori di Cremona di Stradivari, Guarneri e Amati, sia alla loro grande tradizione esecutiva radicata nella scuola viennese. A Ravenna il complesso orchestrale si esibirà insieme alla violinista tedesca Arabella Steinbacher, affermatasi come una delle soliste di maggior spicco dell’attuale panorama concertistico, che ha inanellato successi suonando accanto a orchestre prestigiose, dalla Boston Symphony Orchestra alla New York Philharmonic, dall’Orchestre de Paris alla NHK Symphony, dirette da celebri maestri tra i quali Zubin Mehta, Lorin Maazel, Sir Colin Davis, Riccardo Chailly. La violinista, che fra le altre cose ha debuttato nel 2009 al "BBC - Proms” alla Royal Albert Hall di Londra, nel 2011 alla New York Carnegie Hall e nel 2013 al Salzburger Festspiele, sempre raccogliendo entusiastici consensi, sosterrà la parte solista dei Concerti per violino e orchestra n. 4 e n. 5 di Mozart. Completano il programma le composizioni Antiche danze e arie per liuto Suite n. 3 di Respighi e “Holberg Suite” op. 40 di Grieg. Il concerto, che rientra nella stagione “Ravenna Musica” curata dall’associazione Angelo Mariani, avrà inizio alle ore 21. Il sabato precedente, 30 marzo, alle ore 11 alla sala Multimediale degli Antichi Chiostri Francescani il violinista e studioso di musica Guido Lorenzetti introdurrà all’ascolto dei brani in programma (ingresso libero). Biglietti da 4 a 30 euro a seconda del settore ed età. Prevendita alla biglietteria del teatro Alighieri, gli sportelli de La Cassa di Ravenna, Iat di Ravenna e Cervia, online www.teatroalighieri.org.
Pianoforte a quattro mani con Cabassi e Carusi per Mikrokosmos Il duo formato dai celebri pianisti Davide Cabassi (foto) e Nazzareno Carusi sarà di scena il 31 marzo per un concerto di pianoforte a quattro mani con composizioni di Schumann, Schubert e Beethoven. L’appuntamento è alle 11 alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna, nell’ambito della rassegna della scuola di musica Mikrokosmos.
I “RACCONTI AL PIANOFORTE” DI LORENZO MEO Il pianista al Ridotto del Masini di Faenza tra Schumann, Chopin, Deserti e Liszt
Si conclude la stagione invernale di “ERF&TeatroMasini Musica” con l’ultimo appuntamento fissato per sabato 30 marzo alla Sala dei Cento Pacifici al Ridotto del Teatro Masini di Faenza, dove alle 21 il pianista Lorenzo Meo interpreterà “Racconti al pianoforte”, un’esibizione virtuosistica con brani di Schumann, Chopin, Deserti e Liszt. Si tratta di una raccolta di brani, potenti ed evocativi, legati da un unico filo conduttore: la comune ispirazione derivata dalla lettura di importanti opere letterarie. Opere letterarie che hanno colpito tanto in profondità autori come Schumann, Chopin e Listz, da spingerli a creare una partitura musicale che riecheggi le stesse atmosfere della narrazione, o che rievochi le sottigliezze di una poesia. Chopin è presente con Ballata n.1, un titolo di per sé già narrativo, che deriva dai lieder: delle canzoni solitamente composte per una voce solista, ispirati a un singolo tema narrativo. A essere evocata, con i toni della tradizione cavalleresca, è la nostalgia della campestre terra polacca. Meo poi porterà in scena lo Schumannn di Papillons, anche questo composto su base letteraria, in cui nel tourbillon dei tasti viene evocato il rutilante ballo in maschera tratto dall’ultima scena del libro omonimo. Ma il brano più eccezionale è forse il diabolico Mephistowaltzer di Liszt, una composizione con cui solo i musicisti più valenti possono misurarsi. Tratto dal Faust che tanti artisti ispira e ispirò, il Mephistowalzer mette in musica la storia dell’uomo che pur di ottenere la conoscenza vendette al diavolo la sua stessa anima. Con “Racconti al pianoforte”, Meo porterà in scena anche due brani del contemporaneo Gianluca Deserti, notevole compositore ferrarese.
MUSICA CLASSICA/3 Compositori italiani migranti: un omaggio a Faenza
MUSICHE DAL MONDO Dai Caraibi alla musica sefardita al Mama’s di Ravenna
Terzo e ultimo appuntamento con la rassegna "Chambre de Musique", concerti con aperitivo della domenica mattina nei locali della Bottega Bertaccini di Faenza. Domenica 31 marzo alle 10.30 si esibirà l'Ensemble Symposium (Beatrice Scaldini violino, Simone Laghi viola, Cristina Vidoni violoncello). In programma musiche di Boccherini, Cirri, Cambini, Giardini. Il programma che verrà eseguito si intitola "Migrants", un progetto che esplora le composizioni di musicisti italiani del '700 che hanno lasciato il nostro paese per trovare fortuna in Inghilterra, Germania, Spagna e Francia. Posti limitati, si consiglia la prenotazione allo 0546 681712.
Ultimi concerti al Mama’s di Ravenna. Venerdì 29 marzo sul palco i romagnoli Banana Boat: Bruno Orioli e Francesco Plazzi si muovono tra musica soul, reggae, calypso blues primitivo e spiritual religiosi, tra Caraibi, Sudamerica e Stati Uniti. Il giorno dopo, sabato 30, sul palco del Mama’s arriva Mi Linda Dama, un progetto di esplorazione e riarrangiamento della tradizione musicale sefardita: canti antichi dalla forte carica emotiva verranno proposti con arrangiamenti freschi e originali, volti a enfatizzare la fusione di tutte le culture mediterranee confluite in questa tradizione, in un connubio di suoni antichi e moderni grazie all'utilizzo di un'ampia varietà di strumenti di epoche ed aree diverse. Concerti alle 21.30. Biglietti rispettivamenta a 10 e 12 euro.
CULTURA / 29 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
LO SPETTACOLO
ROCK/1
ROY PACI RACCONTA LA SUA VITA SUL PALCO DEL TEATRO SOCJALE Il celebre trombettista debutta come attore in “Carapace” con il Corleone Ensemble
AL BRONSON I C’MON TIGRE E GLI ZU IN FORMAZIONE ORIGINALE Oltre vent’anni sulla scena, costantemente ostinati a non entrare in nessun tipo di classificazione (muovendosi tra metal, no-wave, free jazz, noise), i romani Zu tornano sabato 30 marzo al Bronson di Madonna dell’Albero in formazione originale (Massimo Pupillo al basso, Luca Mai al sax e all’elettronica e Jacopo Battaglia alla batteria) per festeggiare i dieci anni dell’acclamato album “Carboniferous”, uscito nel 2009 su Ipecac. Il giorno prima, venerdì 29, al Bronson l’appuntamento è con un altro nome importante della scena italiana, il misterioso collettivo C’mon Tigre, tornato con un nuovo album tra jazz, afrojazz, le ritmiche dell’hip hop, il funk, la disco anni Settanta.
ROCK/2 I torinesi Pugile e l’emiliana Dagger Moth ai concerti del giovedì del Moog Doppio appuntamento del giovedì al Moog di Ravenna. Il 28 marzo concerto dei torinesi Pugile, trio “che suona l’elettronica come fosse free jazz”. Il 4 aprile invece l’appuntamento è con Dagger Moth (foto), progetto solista (chitarra elettrica, voce ed elettronica) della chitarrista ferrarese Sara Ardizzoni (attualmente membro aggiunto in tour dei Massimo Volume).
Suoni psichedelici al circolo Abajur con i modenesi Evil Knievel
JAZZ Al Rossini di Faenza The Latin Quarter Continuano i concerti jazz al bistrò Rossini di Faenza. Il 28 marzo i partecipanti al Laboratorio Piano Trio, coordinato da Michele Francesconi, suoneranno con una sezione ritmica esperta e di livello come quella formata da Walter Paoli alla batteria e Stefano Senni al contrabbasso. Il 4 aprile sul palco The Latin Quarter, progetto nel quale le armonie e il phrasing del jazz incontrano il folklore latino-americano. Dalle 22.
Venerdì 29 marzo (dalle 22) tornano i concerti al circolo Abajur di Ravenna, all’insegna del rock psichedelico con due band emiliane. Sul palco i modenesi Evil Knievel; in apertura i Pip Carter Lighter Maker.
Al Clandestino di Faenza il GDG Modern Trio Sabato 30 marzo al Clandestino di Faenza concerto (dalle 23) del GDG Modern Trio, con Stefano Ghittoni, Bruno Dorella e Francesco Giampaoli, per un viaggio tra musica da film, exotica e atmosfere lynchiane.
Venerdì 29 marzo (dalle 22) per la prima volta al teatro Socjale di Piangipane in scena Roy Paci, nell’inedita veste di attore, protagonista del suo nuovo spettacolo teatrale “Carapace” che debutta con tre anteprime primaverili nei teatri di Piangipane, Montegranaro e Tolmezzo. Un testo scritto da Roy Paci e dal giovane regista Pablo Solari , un racconto intimo della sua vita e della creatività che lo ha portato a intraprendere un lungo viaggio attraverso la musica. Accompagnato dall'immancabile tromba Sofia e dai cinque funambolici musicisti del Corleone Ensemble (Guglielmo Pagnozzi, Mattia Boschi, Roberto De Nittis, Riccardo Di Vinci, Paolo Vicari), Paci ripercorre la storia di Rosario, ragazzino siciliano che scopre la sua passione per la musica durante un corteo funebre, e che poi diventa Roy, in omaggio al trombettista americano Roy Eldridge. Con il ritmo di una marcia funebre di New Orleans mischiata a una festa patronale siciliana, "Carapace" è uno spettacolo eclettico come il suo protagonista, uno strano miscuglio di suoni, silenzi e parole. Naturalmente cappelletti all'intervallo, come da tradizione. Ingresso riservata soci Arci. Info: 327 6719681.
MERCATINI di
Primavera 2019 Antiquariato • Modernariato • Collezionismo • Arte • Natura
VILLANOVA di BAGNACAVALLO (RA) ROCK/3
DOMENICA 7 APRILE e 5 MAGGIO INFO E PRENOTAZIONI:
AL SOCJALE LE AMERICANE LARKIN’ POE Venerdì 30 marzo (dalle 22) al teatro Socjale di Piangipane concerto delle americane Larkin’ Poe, con il loro mix di folk, bluegrass e soul. A fondare la band le sorelle Rebecca e Megan Lovell (foto), molto note in patria.
Associazione Culturale Civiltà delle Erbe Palustri
Tel. 0545.47122-47951 Fax 0545.47950 erbepalustri.associazione@gmail.com
www.erbepalustri.it
30 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 28 marzo-3 aprile 2019
MOSAICO/1
Svelata nella cripta di San Francesco: nuova installazione di Felice Nittolo L’inaugurazione domenica 31 marzo, alle 19.30
Svelata è il compimento di un progetto decennale dell’artista e mosaicista Felice Nittolo, un’opera musiva desiderata e realizzata per la cripta della Basilica di San Francesco a Ravenna. Già nel 2009 Nittolo aveva concepito un’istallazione temporanea “Acqua e Mosaico” nella quale sfere musive galleggiavano sulla superficie dell’acqua creando un potente rapporto tra gli antichi mosaici pavimentali e queste forme perfette, archetipiche. Nel 2018 con “Sacra Famiglia” il progetto artistico trova una nuova possibilità di espressione attraverso tre preziose sculture, anch’esse in dialogo con l’antico spazio della cripta e la potenza dell’acqua. Il 31 marzo alle 19.30, nella Basilica di San Francesco a Ravenna, Nittolo darà vita ad un ulteriore gesto artistico attraverso il quale le due installazioni, lontane nel tempo ma vicinissime per la poetica, saranno entrambe richiamate. I clarinetti del conservatorio musicale Giuseppe Verdi di Ravenna “Finis Terrae” accompagneranno la serata attraverso brani di musica classica che faranno da contrappunto alle parole di Giovanni Gardini che vorranno essere un commento artistico all’opera di Felice Nittolo. Sarà presente, oltre all’artista, anche padre Ivo Laurentini che porterà un saluto iniziale. Durante la serata è prevista anche la presentazione di un originale libro d'artista per i tipi “Danilo Montanari Editore” a tiratura limitata. Ingresso libero.
MOSAICO/2
DE LA PEINTURE À LA MOSAÏQUE, OPERE RECENTI DI CARLO SIGNORINI DAI DIPINTI DI J. M. BIWER In mostra a Casa Spadoni (via S. Vitale) le creazioni “da cavalletto” dell’artista ravennate che da tempo risiede in Lussemburgo. Vernice, alla presenza degli autori, venerdì 29 marzo, alle 17 Figlio d’arte del maestro mosaicista Renato, Carlo Signorini è stato fra i protagonisti della seconda generazione della rinomata stagione (e scuola) del mosaico ravennate di fine Novecento. Dopo aver lasciato il suo laboratorio dalle parti di San Vitale, per un prestiogioso incarico, ha trasferito nel 1995 armi e bagagli in Lussemburgo, dove si poi è insediato stabilmente con il suo studio. Con una mostra di suoi mosaici da cavalletto, che si inaugura venerdì 29 marzo (ore 17) a Casa Spadoni, in via San Vitale 34, si rende così omaggio al recente lavoro di uno dei più illustri e stimanti mosaicisti ravennati che testimoniano – si legge nella presentazione della rassegna – «la felice collaborazione fra Signorini e JeanMarie Biwer, un affermato artista lussemburghese. La mostra documenta come il passaggio dal codice espressivo della pittura a quella del mosaico più materico e già tridimensionale, possa già potenziare la volontà creativa di partenza. Srcive infatti il pittore Biwer dopo le prime realizzazioni ...quando ho visto i mosaici che hai realizzato dei miei disegni, dei miei bozzetti, quadri e schizzi, ne rimasi meravigliato. Tu sei riuscito a trascrivere il carattere della mia mano nonché il mio modo di vedere. È una cosa assolutamente stupefacent5e, sei un maestro nel tuo mestiere». L’esposizione è accompagnata da un ricco catalogo curato da Saturno Carnoli. All’inaugurazione è prevista la presenza dei due artisti. Carlo SIgnorini nel suo La mostra, a ingresso libero, resterà studio in Lussemburgo aperta al pubblico fino al 28 aprile.
FOTOGRAFIA Daniele Casadio, allievo e maestro, all’incontro del sabato del Moog Sabato 30 marzo, alle 18, la fotografia torna in scena ai Sabati del Moog: la rassegna culturale ospitata nel locale di vicolo Padenna 5 a Ravenna, infatti, fa posto a un grande protagonista degli scatti ravennati come Daniele Casadio. Un maestro e allo stesso tempo un allievo. A dialogare con lui il curatore della rassegna Ivano Mazzani. Al Moog Casadio racconta la sua storia e la sua arte, mettendo in mostra anche alcune stampe fotografiche.
CULTURA / 31 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
LA NOVITÀ
Quando il grande cinema mondiale esplora il mondo degli adolescenti: al via Youth in the World
IL CALENDARIO Il programma serale aperto al pubblico della rassegna “Youth in the World”
Nove film per parlare di scuola, formazione, conflitto, lutto, amore, dalla Francia alla Slovenia, dall’Italia agli Usa. A ingresso gratuito Il passaggio dall’infanzia all’età adulta è un tema universale e da sempre caro al mondo della narrativa e del cinema. Ecco allora che a Ravenna, a partire dall’1 aprile e fino a metà maggio, tutti i lunedì a Ravenna, al Cinema Jolly, prende il via la nuova rassegna di cinema “Youth in the World”, organizzata da Ravenna Cinema in sinergia con le sue manifestazioni storiche Soundscreen Film Festival e Per non morire di televisione. In tutto si tratta di nove lungometraggi e otto i corti (questi ultimi in collaborazione del programma, tutti a ingresso gratuito e legati da un filo conduttore preciso: si rivolgono innanzitutto a un pubblico di adolescenti e parlato di temi che li riguardano da vicino. I protagonisti dei film proposti sono infatti ragazzi da tutto il mondo; e le proiezioni sono rivolte, oltre che al normale pubblico amante del grande cinema d'autore, anche e soprattutto agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori di Ravenna, con speciali proiezioni mattutine a loro riservate per favorire lo sviluppo della cultura cinematografica tra gli alunni e i docenti. Le parole chiave di questa rassegna “ Youth in the World” non possono quindi che essere crescita civile, integrazione sociale e relazioni interculturali. Mostrare storie di adolescenti di tutto il mondo, tra analogie, desideri e sogni comuni. Proporre film su “la meglio e la peggio gioventù” nel mondo intero, in tutte le possibili situazioni e sfaccettature, per conoscersi meglio tra giovani; ma anche per far conoscere meglio l'universo dei Giovani nel Mondo. Partire da film sui giovani per incrociare i giovani tra di loro in un'ottica di curiosità, conoscenza, rispetto e inclusione. I film spaziano dalla fiction al biopic, dal documentario all'animazione, in una selezione che evita ogni facile stereotipo e cerca originalità, contemporaneità e freschezza, con particolare attenzione alle opere dei nuovi talenti del cinema, già premiate nei principali festival internazionali. Nel box grande accanto il programma completo della rassegna serale aperto a tutti, nel box grigio i dettagli per le proiezioni mattutine, sempre gratuite, riservate invece alle scuole.
L'iniziativa è realizzata nell'ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso da MIUR e MIBAC; organizzata dall'associazione Ravenna Cinema, in collaborazione con il Comune di Ravenna, Assessorato alla Cultura; in partnership con Soundscreen Film Festival e Per Non Morire di Televisione. Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Lunedì 1 aprile Cinema Jolly ore 21: La profezia dell’armadillo di Emanuele Scaringi, Italia 2018, tratto dalla graphic-novel di Zerocalcare. Lunedì 8 aprile Cinema Jolly ore 21: M.I.A. La cattiva ragazza della musica di Steve Loveridge, Uk/Sri Lanka 2018 (Miglior Documentario Sundance 2018). Da figlia di rifugiati dello Sri Lanka, fino a diventare una delle pop star più famose del pianeta. È la vita della rapper M.I.A Matang. Giovedì 11 aprile Cineclub Abajur ore 21: Festival tout court: cortometraggi francofoni, proiettati in lingua francese con sottotitoli italiani. Lunedì 15 aprile Cinema Jolly ore 21: Il professore cambia scuola di Olivier Ayache-Vidal, Francia 2017. François è professore di lettere al prestigioso liceo Henri IV di Parigi. Un giorno, senza volerlo, viene trasferito in un liceo della banlieue, una delle zone più disagiate di Parigi. Lunedì 29 aprile Cinema Jolly ore 21: Lady Bird di Greta Gerwig, Usa 2017. È il 2002, e Christine frequenta l'ultimo anno del liceo a Sacramento ed è nella fase critica dell'adolescenza. Giovedì 2 maggio Cineclub Abajur alle 21, Indivisibili di Edoardo De Angelis, Italia 2016, premio Fedic a Venezia 2016. Vincitore David di Donatello 2017 e Nastri d'Argento 2017. Dasy e Viola sono due ragazzine gemelle siamesi un giorno le sorelle scoprono che la chirurgia ha nuove tecniche, e che c'è la possibilità di poter essere separate, ma la famiglia le pone di fronte ad un ricatto morale... Lunedì 6 maggio Cinema Jolly alle 21: La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, Italia 2019, Orso d'Argento miglior sceneggiatura 2019, dall'omonimo romanzo di Roberto Saviano. Un gruppo di 15enni del Rione Sanità affamati di potere e soldi facili, si fa largo sulla scena criminale della città. Giovedì 9 maggio Cineclub Abajur alle 21, Class Enemy, Razredni Sovražnik, Slovenia 2013, 110', miglior Film Settimana della Critica. Slovenia, oggi. Un liceo come tanti dove arriva il nuovo supplente di tedesco, il durissimo e glaciale professore Zupan. Un violento corto circuito didattico, ma al quale si aggiunge una tragedia: Sabina, una delle ragazze della classe, si suicida. Lunedì 13 maggio Cinema Jolly alle 21, La melodie, Rachid Hami, Francia 2017. Simon, un violinista di concerti classici rimasto senza contratto, per sopravvivere accetta la proposta di una scuola media nella banlieue di Parigi per dare lezioni di violino. Proiezioni al Cinema Jolly: ingresso gratuito. Proiezioni al Cineclub Abajur: ingresso gratuito riservato ai soci Aics.
Proiezioni al mattino (gratuite) per tutte le classi delle scuole superiori di Ravenna La rassegna (con i film elencati sopra) è rivolta anche a tutte le classi di tutti gli Istituti Superiori di Ravenna. La partecipazione delle scuole alle proiezioni mattutine è completamente gratuita e flessibile. Orari proiezioni mattutine Cinema Jolly: ore 8.15 e 10.30. Le classi interessate possono partecipare a uno o più film; e su richiesta anche a tutte. Per prenotare uno o più film: mandare una mail all'indirizzo ravennacinema@gmail.com. specificando film, data, scuola, classi, nr studenti, docente referente. Per informazioni: tel 338.2964371. Si possono prenotare proiezioni extra nelle mattine di martedì, giovedì e venerdì. Si possono anche prenotare proiezioni in lingua originale, nelle mattine libere.
32 / CINEMA
“2DAYS CULT MOVIE”
MARZO
(2018) di Mike Leigh
RAVENNA&DINTORNI 28/3-3/4/2019
(2018) di Juan Manuel Cotelo
TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!
• Cinemacity • Ravenna
0544 37148
gio 28: ore 18.30-21
ven. 29 - sab. 30: ore 21 dom. 31: ore 17 - 21 lun. 1 - mar. 2: ore 18.30 Cinemadays mer. 3: ore 21 Cinemadays
(2018) di Clint Eastwood
A MERCOLEDÌ 3
lun. 1 - mar. 2: ore 21.15 mer. 3: ore 18.30 gio. 4: ore 18.30 in lingua originale
APRILE
con sottotitoli in italiano
Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro • www.cinemamarianiravenna.com •
Cinema Mariani - Ravenna
My Hero Academia The Movie Two Heroes di Kenji Nagasaki sab. e dom.: p.u. 15
di Justin Baldoni fer.: 17.40-20.20; sab. e dom.: 15-17.40-20.20
La forza del destino
in diretta dalla Royal Opera House di Londra mar.: p.u. 19.15
Instant Family
di Sean Anders fer., sab. e dom.: 20.05-22.45
Shazam!
Il professore e il pazzo
di David F. Sandberg mer.: 17.40-20.40-22.55
di Farhad Safinia fer. (escluso mer.), sab. e dom.: 17.40-20.15; mer.: p.u. 20.15
Una giusta causa
di Mimi Leder fer.: 17.40-20.15-22.55; sab. e dom.: 14.50-17.40-20.15-22.55; gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)
Captain Marvel
di Anna Boden, Ryan Fleck gio. e ven.: 17.40-20-22.45; sab. e dom.: 14.50-17.20-20-22.45; lun. e mar.: 20-22.45; mer.: p.u. 17.40
Dumbo
Momenti di trascurabile felicità
di Tim Burton fer.: 17.40-18.30-20.15-21.10-22.45; sab. e dom.: 14.50-15.10-16-17.4018.30-20.15-21.10-22.45
di Daniele Luchetti fer. (escluso mer.), sab. e dom.: p.u. 17.40
Bentornato Presidente!
di Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi gio.: 17.40-18-20.20-22.35; ven., lun. e mer.: 17.40-18-20.20-21.30-22.35; sab. e dom.: 14.50-15.40-17-18-20.2021.30-22.35; mar.: 17.40-20.20-22.35
Escape Room
di Adam Robitel fer. (escluso mer.), sab. e dom.: p.u. 22.55
Un viaggio a quattro zampe di Charles Martin Smith sab. e dom.: p.u. 14.50
The Prodigy - Il figlio del male (v.m. 14)
Croce e delizia
di Nicholas McCarthy fer., sab. e dom.: 17.40-20.15-22.30
Border - Creature di confine (v.m. 14) di Ali Abbasi fer.: 17.40-22.55; sab. e dom.: 19.15-22.55
di Simone Godano da lun. a mer.: p.u. 17.40
• Cinema Mariani •
Captive State
di Rupert Wyatt fer.: 20.20-22.50; sab. e dom.: 15-17.40-20.20-22.50
Peppermint L’angelo della vendetta di Pierre Morel fer., sab. e dom.: 20.20-22.45
La conseguenza di James Kent fer.: p.u. 17.40; sab. e dom.: 15-17.40
A un metro da te
Ravenna
Il miglior regalo
di Juan Manuel Cotelo gio.: 18.30-21
Peterloo
di Mike Leigh ven., sab. e mer.: p.u. 21; lun. e mar.: p.u. 18.30
The Lego Movie 2
di Mike Mitchell sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
Book Club Tutto può succedere di Bill Holderman dom.: 17-21
Il corriere - The Mule
Bentornato Presidente!
di Clint Eastwood lun. e mar.: p.u. 21.15; mer.: p.u. 18.30; gio. 4/4: p.u. 18.30 (proiezione in lingua originale)
di Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi gio.: 20.35-22.45; ven., lun., mar. e mer.: 17.45-20.35-22.45; sab. e dom.: 15.35-17.45-20.35-22.45
Jules e Jim
The Prodigy - Il figlio del male (v.m. 14)
di François Truffaut gio. 4/4: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per “Il Cinema Ritrovato”)
di Nicholas McCarthy fer., sab. e dom.: 20.40-22.45
Captive State
• Cinema Jolly •
di Rupert Wyatt fer.: p.u. 20.30; sab. e dom.: 16-20.30
Ricordi?
Peppermint L’angelo della vendetta
Ravenna
di Valerio Mieli gio. e dom.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15
Dafne
di Federico Bondi ven. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 18.30; dom.: 16-18.30
La profezia dell’armadillo di Emanuele Scaringi lun.: p.u. 21 (ingresso libero)
• Cinedream • Faenza
My Hero Academia The Movie Two Heroes di Kenji Nagasaki sab. e dom.: p.u. 15.25
Shazam!
di David F. Sandberg mer.: 17.35-20.10-22.45
Una giusta causa
di Mimi Leder gio.: p.u. 20.20; ven., lun., mar. e mer.: 17.50-20.20; sab. e dom.: 15.20-17.50-20.20
Dumbo
di Tim Burton gio.: 20.25-21.45-22.45; ven. e mer.: 17.50-18.20-20.25-21.45-22.45; sab. e dom.: 15.30-16-17.50-18.2020.25-21.45-22.45; lun.: 17.50-20.25-22.45; mar.: 17.50-18.20-20.25-22.45 mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)
sul numero di R&D in distribuzione dall’11 aprile
SPECIALE
SALUTE E BENESSERE INSERTO DI 8 PAGINE dedicato al pianeta salute e alle tematiche inerenti il benessere, con consigli di esperti e professionisti su servizi sanitari, farmaci, nutrizione e pratiche psicofisiche. Inoltre, interviste e curiosità sul trattamento e la bellezza del corpo.
DA GIOVEDÌ 28
di Pierre Morel gio.: p.u. 22.45; ven., lun., mar. e mer.: 18.10-22.45; sab. e dom.: 18.20-22.45
gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-21
Dragon Trainer Il mondo nascosto
di Dean DeBlois sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi lun.: p.u. 21.15
• Cinema Sarti • Faenza
Border - Creature di confine (v.m. 14) di Ali Abbasi
• Cinema Italia • Faenza
Momenti di trascurabile felicità di Daniele Luchetti
di Mike Mitchell, Trisha Gum dom.: p.u. 16
La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi dom.: p.u. 21
• Cinema Gulliver • Alfonsine
Fusignano
Captain Marvel
di Brian Singer Proiezione in Dolby Atmos lun.: 17.50-21
Russi
The Lego Movie 2
• Cinema Moderno • 10 giorni senza mamma
di Anna Boden, Ryan Fleck gio.: 20.10-22.45; ven., lun. e mar.: 17.40-20.10-22.45; sab. e dom.: 15-17.40-20.10-22.45
Bohemian Rhapsody
• Cinema Jolly •
di Daniele Luchetti ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
di Justin Baldoni gio.: 20.20-22.45; ven., sab., dom., lun., mar. e mer.: 17.40-20.20-22.45
di Charles Martin Smith fer. (escluso gio.): p.u. 17.40; sab. e dom.: p.u. 15.30
di Alessandro Genovesi ven., sab. e dom.: p.u. 21.15
Momenti di trascurabile felicità
A un metro da te
Un viaggio a quattro zampe
10 giorni senza mamma
Roma
di Enrico Lando fer. (escluso lun. e mar.): p.u. 20; sab. e dom.: 17.30-20
di Adam Robitel fer., sab. e dom.: p.u. 22.45
Bagnacavallo
di Alfonso Cuaron gio.: p.u. 21
Scappo a casa
Escape Room
• Cinema di Palazzo Vecchio •
di Alessandro Genovesi sab. e dom.: p.u. 21
fer.: p.u. 21; sab.: 18.30-21; dom.: 16-18.15-21
• Cinema Moderno •
• Cinema Europa •
Il mio capolavoro
Faenza
Il professore e il pazzo
di Farhad Safinia gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale inglese con sottotitoli in italiano); ven., sab., dom. e mer.: p.u. 21
Castel Bolognese di Gastón Duprat gio.: p.u. 21
Non sposate le mie figlie 2 di Philippe de Chauveron sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
• Cinema San Rocco •
• Cinema Sarti •
Il professore e il pazzo
Gloria Bell
Lugo
di Farhad Safinia ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.45; dom.: 16.30-18.45-21
Cervia
di Sebastián Lelio sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
JUNIOR / 33 28 marzo-3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
L’EVENTO
A Faenza laboratori per una comunità che si ritrova con la danza Fitto calendario tra il centro città e la Casa del Teatro nel fine settimana
CARNEVALE Sfilata di maschere a Godo
TEATRO/1 Lo zoo di Pinocchio al Rasi
Domenica 31 marzo si terrà il Carnevale itinerante nella frazione di Godo. La grande sfilata di maschere partirà alle 14.30 da piazza Nullo Baldini, angolo via Verdi, per proseguire in un percorso che terminerà in via Faentina con musica, animazione e bruciatura della tradizionale "segavecchia".
Per La stagione dei piccoli, dopo lo spettacolo di giovedì 28 per un pubblico dai 10 anni Una disobbedienza straordinaria, il 4 aprile si torna ai più piccoli con Zoo di Pinocchio, ovvero Pinocchio’s prequel adatto dai 3 ai 10 anni di Drammatico Vegetale. Sempre al Rasi sempre alle 17.30. La nota storia di Pinocchio viene attraversata dal punto di vista dei tanti animali che popolano le pagine del libro, raccontata con poche parole e con l’incanto delle figure e dei gesti.
TEATRO/2 Fagiolino protagonista per “Una primavera di burattini” Uno nuovo appuntamento di spettacolo al museo La Casa delle marionette (Vicolo Padenna 4/a, a Ravenna) per “Una Primavera di Burattini”. Sabato 30 marzo alle 16.30 il Teatro del Drago/Famiglia d’Arte Monticelli porterà in scena lo spettacolo di burattini tradizionali “Fagiolino servo di tre padroni”. In scena Mauro e Andrea Monticelli.
IL CORSO Al via 5 incontri per scoprire il mondo attraverso gli occhi di un cane Dopo l’anteprima, entra nel vivo a Faenza l’inziativa del comitato provinciale Csen Ravenna e della compagnia Iris “Per una comunità danzante”, momento di incontro di tante realtà, che condividono, nelle loro specificità e diversità, idee simili di comunità, di futuro, di educazione. Tutte gli attori coinvolti sono impegnati da anni in ambito culturale, formativo, scolastico, sociale nelle loro città e hanno creato una rete, che oggi a Faenza trova un momento pubblico di confronto. Quest’anno l’iniziativa ha come tematica generale l’educazione alla diversità e all’identità. Tra gli appuntamenti in programma, il 29 marzo dalle 17 alle 20 in via Cavour 7 allo spazio Iris CorpoGiochi Off, laboratorio per bambini e adulti. Il 30 marzo si comincia alle 10 con i laboratori di danza e non solo (nel pomeriggio anche di cucito e teatro di figura) alla Casa del Teatro dove alle 17.30 ci sarà anche il “Live set di intrattenimento culturale” e dalle 19 alcuni brevi spettacoli. Per info: iristeatrodanza@gmail.com - 3474436893.
FIDO IN AFF
IDO
REX Rex è un particolarissimo incrocio cocker setter, dal manto tricolore con qualche macchietta a pois. È una taglia media, già sterilizzato. Chi lo ha adottato un anno fa non può più tenerlo con sé e lui cerca una nuova famiglia per sempre. Vista la giovane età, Rex è un cagnolino che ha bisogno di correre e giocare. È già abituato in appartamento, quindi l’ideale sarebbe adozione in casa con giardino in sicurezza. Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: cell. 335 7713645
ADOTTAM ICI DUE Questo bel gatto si chiama Due. Otto mesi, salvato da una situazione di pericolo, ora cerca casa. È abituato in appartamento. Ha un carattere dolcissimo e ama le coccole. Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: cell. 333 2070079
Sabato 30 marzo, alle 17, nel campo sportivo comunale in via Sauro Babini 181 G, a Roncalceci, l'associazione Doggy Smile condurrà il primo di una serie di 5 incontri dedicati alla scoperta del mondo attraverso gli occhi del cane. Laboratori ludico-creativi e interazioni guidate, con cani appositamente preparati. Gli incontri sono dedicati a bambini e bambine di età compresa tra i 6 e i 10 anni, accompagnati dai genitori. Il calendario degli incontri prevede le date del 30 marzo, del 13, 20, 27 aprile e del 4 maggio. La partecipazione è gratuita, ma è richiesta la prenotazione.
LA GIORNATA La festa degli “Amici cucciolotti” per raccogliere fondi per l’Enpa L'Enpa di Lugo organizza un pomeriggio dedicato agli amici animali: la “Festa degli Amici cucciolotti”, in programma sabato 30 marzo dalle 15 alle 18 al parco Pertini di Cotignola. Nel corso della giornata, che ruota attorno alla raccolta di figurine Amici cucciolotti dell’editore Pizzardi, ci saranno album in regalo, visite guidate al parco per far conoscere ai bambini gli animali che lo abitano, giochi, e ovviamente la possibilità di scambiare figurine.
FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 28 AL 30 MARZO DEI MOSAICI via delle Industrie 88 tel. 0544 456588; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; COMUNALE 3 via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301. DAL 31 MARZO AL 6 APRILE PONTE NUOVO via Romea 121 tel. 0544 61068; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; COMUNALE 5 viale delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507; BOSCHINI via Piangipane 293 (Piangipane) - tel. 0544 418868.
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34 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 28 marzo - 3 aprile 2019
ACQUISTO, PULIZIA E CONSERVAZIONE Devono essere belli sodi e senza macchie Qualunque sia la loro provenienza o varietà, prima dell’acquisto è sempre bene verificare che i carciofi siano sodi e senza macchie. Vanno preferiti gli esemplari più piccoli e con le punte ben chiuse. Il gambo, poi, deve essere turgido, senza parti molli o ingiallite e, se è lungo ed ha ancora delle foglie attaccate, va verificato che queste ultime siano fresche e non avvizzite. Per la loro conservazione all’interno delle nostre case, la cosa migliore sarebbe lavarli, asciugarli bene e metterli in un sacchetto di plastica: così possono restare anche 5 o 6 giorni in frigorifero. Se invece vogliamo congelarli, vanno puliti, sbollentati in acqua acidulata con succo di limone, lasciati raffreddare e, solo successivamente sistemati in contenitori rigidi. Infine, è sempre bene tenere presente che il carciofo una volta cotto, si altera rapidamente, sviluppando tossine e pertanto deve essere consumato nell’immediato.
LO STAPPATO Quel Merlot di Peri dal fine stile francese di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com
Riprendiamo in mano il calice per assaggiare il “Santa Giustina Merlot” 2016 dell’azienda bresciana “Peri”. Alla vista un bel rubino con riflessi ancora violacei. Il naso esprime freschezza nel frutto solleticato da sottili spezie. Mescola profumi floreali di rose, viole e iris con sottigliezze verdi che ricordano la foglia di alloro, il peperone rosso, il timo e il rosmarino. Finale di tabacco e resina. Il palato sodo e slanciato. Tannino finissimo e deciso. Intensità e persistenza. Chiude tra note di tabacco e frutta. Un vino che ricorda certi stili francesi. Ideale abbinamento con agnello al forno.
TENDENZA BIO
Oltreché buonissimo il carciofo è ortaggio super antiossidante e fa bene al fegato Il carciofo, appartenente alla famiglia delle Asteracee, e dal nome botanico Cynara scolymus, è una pianta di origine mediterranea già nota presso i Greci e i Romani (kinara per gli uni e cynara per gli altri). L’appellativo attuale deriva invece dall'arabo al kharshuf. Le coltivazioni più estese nel nostro paese, che ad oggi è il maggior produttore a livello mondiale, si trovano in Liguria, Toscana, Sardegna, Lazio e Puglia. E a seconda delle varietà, sul mercato abbiamo carciofi stagionali dai primi di ottobre fino a giugno inoltrato. Largamente utilizzato in tutta la cucina regionale italiana, apprezzato e estremamente versatile, questo ortaggio non è solo buonissimo ma anche molto importante per la prevenzione di gravi malattie. La sua regolare assunzione infatti, determina diversi benefici sulla salute. Prima di tutto ha un alto potere antiossidante, fra i più alti se paragonato a quello di altri vegetali: la pianta quindi ha una naturale capacità di assorbire i radicali liberi. Questa “dote” è data dalla presenza di quercetina, rutina, cinarina e acido gallico, composti questi capaci di contrastare l’invecchiamento cellulare e prevenire molte forme tumorali, in particolare il carcinoma mammario e quello epatocellulare. Uno studio pubblicato su Oxidative Medicine and Cellular Longevity ha evidenziato che l’estratto di carciofo induce la morte per apoptosi delle cellule del tumore al seno. Andando oltre, certamente l’organo che trae i maggiori benefici dalle proprietà del carciofo è il fegato. Questa proprietà è riconducibile alla cinarina, un acido presente anche nelle foglie. I suoi principi attivi vengono però disattivati dalla cottura ed è per questo che si consiglia di consumare il carciofo a crudo o comunque sottoposto a cotture molto veloci e poco aggressive. La cinarina è in grado di stimolare la produzione di bile, un composto essenziale per il processo digestivo che viene secreto dal fegato. Gli studi confermano che senza un’adeguata produ-
LA RICETTA Minestra tiepida di riso e carciofi Ingredienti per 4 persone: 4 carciofi di medie dimensioni (di più se piccoli), 200 grammi di riso da minestre (perfetto è il riso Roma), mezza cipolla dorata, 2 tuorli, 30 grammi di burro possibilmente di centrifuga, 4 cucchiai di Parmigiano grattugiato, 1 litro e mezzo di brodo vegetale (sedano, carota, cipolla, gambi del prezzemolo e sale), crostini di pane abbrustolito, 1 limone (il succo per l’acqua dei carciofi), 1 mazzetto di prezzemolo, olio extravergine di oliva, sale marino integrale, pepe macinato al momento Preparazione: pulire i carciofi togliendo le foglie esterne più coriacee poi rifilare i cuori e spellare le parti di stelo lasciate attaccate ai fiori. Fatto ciò, tagliarli a spicchietti e porli in ammollo in acqua acidulata con il succo di limone per evitare che si ossidino. Nel frattempo far rosolare in una casseruola capiente, la cipolla tritata finemente con il burro e olio e, quando sarà imbiondita, aggiungervi i carciofi scolati e asciugati. Farli rosolare per 5 minuti poi versare il brodo bollente. Lasciar cuocere per una decina di minuti poi unire anche il riso. A parte, in una ciotola, lavorare i tuorli delle uova con il Parmigiano grattugiato. A fine cottura, regolare di sale (solo se serve), spegnere la fiamma sotto alla minestra e versarvi la crema di uova e formaggio. Mescolare energicamente. Servire con i crostini tagliati a cubetti e abbrustoliti, il prezzemolo tritato grossolanamente, un filo di olio a crudo e una bella macinata di pepe.
Ristorante Naturale
Piatti, merende e spuntini vegetariani
Cucina etica, vegana e biologica
30 e 31 marzo Assaggi di Primavera
Ravenna Via Mura S.Vitale 11 tel. 0544 1880354
La Rêverie sarà presente con le proposte vegetariane per spuntini, pranzo e aperitivo. All'interno di palazzo Rasponi al piano terra con la possibilità di fermarsi nel giardino interno per degustare le nostre specialita primaverili!
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Aperto 10.00/18.30 Domenica chiuso
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Tutte le proprietà del carciofo in una deliziosa vellutata! Da “La Rêverie” ci si depura con gusto!
A pranzo menu con primi piatti e piatti unici, buffet per insalate e verdure e buffet di dolci VIA MURA DI SAN VITALE, 10 - RAVENNA. TEL. 0544.202293
GUSTO / 35 28 marzo - 3 aprile 2019 RAVENNA&DINTORNI
LA CURIOSITÀ Un test di gravidanza del Rinascimento Castore Durante, detto anche Castor Durante da Gualdo, medico, botanico e poeta italiano del Rinascimento scriveva: «A conoscere se una dona è gravida se le dia a bevere quattro once del succo di queste foglie, e se lo vomiterà è gravida. Al che si fa ancora la prova tenendo l'orina della donna per tre dì in vetro, poi si cola con una pezza di lino bianca, nella quale rimarranno (s'è la donna gravida) certi animaletti, che rossi denotano il maschio e i bianchi la femmina». Il carciofo dunque veniva considerato utile anche per stabilire lo stato di gravidanza e il sesso del nascituro!
zione di bile nessuna dieta può essere efficace per la salute perché molte delle sostanze nutritive essenziali non verrebbero assorbite in modo adeguato dall’organismo. Altri studi hanno dimostrato che l’estratto di foglie di carciofo è efficace nell’alleviare i sintomi della Sindrome dell’Intestino Irritabile (SII): questo è un disturbo che porta con se manifestazioni dolorose che includono mal di stomaco, stitichezza, diarrea e gonfiori addominali. E sempre sulla cinarina, la ricerca ha verificato che riesce ad abbassare il livello di colesterolo cattivo LDL nel sangue. In tal modo questo ortaggio protegge l’organismo dall’ipertensione, dall’arteriosclerosi, dall’infarto e dall’ictus. Ha quindi una funzione protettiva pure sul cuore. Ancora, come se non bastasse, si è dimostrato che è di grande aiuto per i diabetici in quanto contribuisce ad equilibrare i livelli di zucchero nel sangue. Proseguendo, i carciofi sono anche preziosi alleati delle donne in gravidanza. Gli alti livelli di acido folico infatti, possono prevenire la comparsa di difetti al tubo neurale nei nascituri. Infine, forniscono importanti dosi di vitamina K: questa offre protezione contro il danno neuronale e la degenerazione cerebrale e rappresenta quindi una prevenzione per l’Alzheimer e la demenza senile. E sempre la vitamina K svolge un ruolo importante nella formazione delle ossa, nel mantenimento della loro salute e nel contrastare l’insorgenza dell’osteoporosi. Giorgia Lagosti
ENOLOGIA I vini di Romagna fra i protagonisti nel padiglione regionale del “Vinitaly 2019” Gioia, allegria, passione, amore, festa, ma anche sostenibilità, ambiente, cultura, turismo: è il vino dell’Emilia Romagna, in esposizione e degustazione al Padiglione 1 del “Vinitaly 2019” (dal 7 al 10 aprile a Verona), grazie alla presenza di oltre 200 fra aziende vitivinicole e Consorzi di tutela e grazie all’organizzazione e alla regia di Enoteca Regionale Emilia Romagna. Su uno spazio di circa 4.000 mq. saranno presenti oltre 200 tra aziende e Consorzi, 20 i sommelier addetti alle degustazioni e ai 7 banchi d’assaggio nei quali sono presenti oltre 500 vini. 15.000 i calici disponibili per le degustazioni, gestiti da 30 persone. Una quarantina le aziende vitivinicole romagnole (in rappresentanza dei territori ravennati, riminesi e di Forlì-Cesena) presenti con le loro etichette e i banchi d’assaggio. In particolare, nell’ambito della provincia di Ravenna, negli stand saranno presenti, con le loro ultime produzioni, le cantine Stefano Ferrucci, Bolé, Intesa, Caviro, La Sabbiona, Randi, Spinetta, Masselina, Uccellina, Terre Cevico e Trerè. Il calendario completo con i dettagli di ogni appuntamento del Padiglione 1 sarà pubblicato sul sito www.enotecaemiliaromagna.it/it. Sui social Facebook e Twitter dell’Enoteca Regionale Emilia Romagna sarà possibile seguire gli eventi con aggiornamenti, foto e materiale multimediale.
COSE BUONE DI CASA Raffinati pasticci di fegatini di pollo con salsa al Madera di Angela Schiavina
Questa settimana vi presento una ricetta abbastanza semplice nonostante sia stata ideata da uno dei più famosi cuochi del mondo, Paul Bocuse: Pasticci di fegatini di pollo con salsa al Madera Ingredienti per 8/10 persone: 1kg. di fegatini di pollo, 6 uova, 50 gr. di burro, 300 gr. di panna fresca, 400 gr. di lardo, 300 gr. di mollica di pane ammollata nel latte e ben strizzata, 1 cipolla bianca di media grandezza tritata, 2 spicchi d’aglio, 50 gr. di prezzemolo tritato, 25 gr. di sale fine, pepe macinato al momento, noce moscata. Preparazione: riunire in un frullatore la cipolla cotta nel burro, gli spicchi d’aglio, il prezzemolo tritato, e azionate per
CIBI BIOLOGICI E NUTRIENTI DI ALTISSIMA QUALITÀ A PRANZO, A CENA E PER L’ASPORTO
Piatti esclusivamente vegetali cucinati con ortaggi e ingredienti selezionatissimi, biologici e di produttori locali. Vi proponiamo un PIATTO UNICO con cereali, legumi, verdure a km 0, un goloso MENU DI PANINI con PANE INTEGRALE a lievitazione naturale, primi piatti di PASTA FRESCA, squisiti DOLCI classici e crudisti, e molto altro. CONSEGNA A DOMICILIO O IN UFFICIO E SERVIZIO CATERING SU PRENOTAZIONE
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Lunedì aperto fino alle 15.30, da martedì a sabato 10,30-20,00 orario continuato
IL MARTEDÌ CI TROVATE ANCHE AL BIOMARCHÉ
qualche minuto. Aggiungere i fegatini che dovranno essere freschissimi e puliti da tutti i filamenti, il lardo tagliato a cubetti e tutti gli altri ingredienti. Azionare il frullatore per ridurre tutto ad una pasta finissima. Imburrare degli stampini cilindrici, riempirli con il composto e cuocere a bagnomaria in forno a 180 gradi per circa 30/40 minuti. Ingredienti per la salsa: 2 bicchieri di vino Madera, 50 gr. di burro, 30 gr. di farina, 75 cl. di brodo di carne, un po' di pepe bianco appena macinato. Preparazione: in un tegamino sciogliere 30 gr. di burro con i 30 gr. di farina. Cuocere per alcuni minuti, aggiungere il brodo di carne bollente e continuare a cuocere poi aggiungere il vino Madera. Quando la salsa è pronta mettere il restante burro e il pepe bianco mescolando velocemente. Sformare i pasticci di fegatini e accompagnarli con la salsa al Madera. Se proprio non avete o non riusciste a procurarvi una bottiglia di vino Madera potete sostituirlo con un Marsala secco. I pasticci di fegatini si possono gustare anche freddi con il pan brioche .
Vi diamo appuntamento il 25 aprile con
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GUSTO BIO SPECIALE DI 2 PAGINE DEDICATO AL VIVERE SOSTENIBILE Un appuntamento mensile con il bio, il green, il km 0, l’attenzione alla salute, alla stagionalità, alla sostenibilità e all’ambiente. Dedicato a tutti coloro che amano scegliere in modo libero e informato e assumere stili di vita e consumi consapevoli come risposta creativa alla crisi.
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RAVENNA&DINTORNI 28 marzo 3 aprile 2019
EDILIZIA PUBBLICA
Nuovi fondi regionali (oltre 27 milioni) per riqualificare gli edifici scolastici Sono previsti 26 interventi per ristrutturazioni, ampliamenti e messa in sicurezza Risorse indirizzate anche a Faenza (scuola infanzia) e Ravenna (istituto Callegari) Nuovi interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza sismica, adeguamento antincendio, e anche l’ampliamento o la costruzione di nuovi edifici, in 26 scuole dell’Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini – passando per Ravenna – grazie a un investimento complessivo da 27 milioni e 600mila euro. Le risorse, ripartite dalla Regione su tutto il territorio, provengono dal Fondo di Protezione civile (oltre 5 milioni) e dai risparmi ottenuti (2 milioni e 600mila euro) in fase di aggiudicazione degli appalti e alla fine dei lavori su opere, sempre di edilizia scolastica, realizzate grazie ai mutui della Banca europea degli investimenti (Bei) nel 2016. A questo pacchetto si aggiungono poi 20 milioni di euro del programma regionale di edilizia scolastica (provenienti dal Fondo nazionale per lo sviluppo e la coesione, Fsc), destinati a tutte le Province e alla Città metropolitana di Bologna per interventi di edilizia sugli istituti scolastici secondari di 2° grado (superiori); le risorse – già programmate dalla Giunta regionale, che nell’ultima seduta ha approvato l’elenco degli interventi finanziabili – servono a soddisfare il fabbisogno di nuove aule dovuto all’aumento della popolazione scolastica, ad adeguare gli edifici alle nuove esigenze della scuola, anche in virtù della riforma degli ordinamenti e dei program-
mi, e a razionalizzare la rete scolastica sul territorio. Dal primo piano regionale di edilizia scolastica varato nel 2015, a inizio legislatura, a oggi, in Emilia-Romagna sono stati realizzati o sono in corso quasi 900 interventi, per quasi 350 milioni di euro di finanziamenti che, con le quote di cofinanziamento, hanno generato un investimento complessivo di 460 milioni di euro. In particolare per quanto riguarda il territorio ravennate con le risorse dei risparmi nell’ambito dei Mutui Bei, si provvederà all’adeguamento sismico della scuola statale dell’infanzia “Charlot” di Faenza (210mila euro), mentre con le risorse dei Fondi per lo sviluppo e la coesione, nel capoluogo si riqualificherà l’istituto professionale “Olivetti-Callegari”. «Ogni scuola deve essere sicura, efficiente, ma anche confortevole e bella: ne siamo profondamente convinti, per questo il piano regionale di edilizia scolastica è stato tra i nostri primi atti a inizio mandato, più volte ampliato e rifinanziato – ha dichiarato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini –. Una scelta che guarda al futuro e inoltre dà respiro a un comparto importante come quello dell’edilizia, fra i più colpiti dalla crisi».
AMPLIATO CON NUOVE AULE E RESO PIÙ ACCESSIBILE L’ISTITUTO “DA FELTRE” DI SAN PIETRO IN CAMPIANO È stato inaugurato recentemente l’edificio scolastico “Vittorino da Feltre”, a San Pietro in Campiano, dopo la conclusione dei lavori di ampliamento. Alla cerimonia (nella foto) sono intervenuti il sindaco Michele de Pascale e la dirigente dell’istituto comprensivo di San Pietro in Vincoli Paola Falconi ed erano presenti i rappresentanti del Comitato cittadino e del consiglio d’istituto. L’edificio, che ospita la scuola primaria e secondaria di 1° grado nell’ambito dell’Istituto comprensivo di San Pietro in Vincoli, è stato oggetto di un importante intervento di ampliamento e di abbattimento delle barriere architettoniche dopo un finanziamento di 450mila euro per la realizzazione di due nuove aule, in corrispondenza dell’atrio che si affaccia su via II Giugno. Una posizione ritenuta ottimale perché facilmente raggiungibile da tutte le zone dell’edificio e che ha consentito l’inserimento di un vano per l’ascensore, permettendo l’abbattimento totale delle barriere architettoniche del plesso scolastico. In questo modo gli studenti con disabilità potranno raggiungere in maniera agevole tutte le aule. La palestra è stata rinnovata con la sostituzione di nuovo controsoffitto fonoassorbente e con l’allestimento di nuove attrezzature sportive per il basket e la pallavolo.
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RAVENNA&DINTORNI 28 marzo 3 aprile 2019
CONTEST ARCHITETTURA
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Idee e progetti innovativi per vivere i dehor tutto l’anno
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Ripensare la vivibilità degli spazi esterni è l’obiettivo di “Architetti in Tour”, contest lanciato da BT Group, azienda brianzola specializzata nella produzione di tende da sole, pergolati, bioclimatiche e vele ombreggianti, ed Edilpiù Srl (azienda emiliano romagnola specializzata nella distribuzione di serramenti). Il contest è volto a coinvolgere gli architetti dell’Emilia Romagna e, con la categoria Innovaoutdoor, i giovani studenti delle Facoltà di Architettura della Regione nel candidare una progettualità che interpreti il tema “365/365 Living Outdoor/Outdoor Living”, ovvero come vivere il dehor 365 giorni l’anno, specialmente durante i mesi autunnali e invernali. L’idea del contest nasce da due aziende che hanno a cuore la ricerca di soluzioni innovative ed ecosostenibili per il dehor. Il contest è rivolto agli architetti e agli studenti di Architettura iscritti alla laurea triennale e magistrale delle Università emiliano romagnole. La comunicazione ai premiati sarà data i primi giorni del mese di luglio 2019 con conseguente invito ad una giornata d’incontro e presentazione dei progetti presso la sede di Edilpiù Srl a Lugo di Ravenna. Tra gli architetti, i 12 progetti vincitori saranno pubblicati su di un Book che verrà ufficialmente presentato di fronte ad un parterre di opinion leader territoriali e di settore nel mese di settembre 2019, sempre presso la sede di Edilpiù Srl. Sullo stesso Book saranno inseriti anche i 5 progetti vincitori della categoria Innovoutdoor di giovani studenti. Ci sarà tempo fino al 30 giugno per la presentazione dei progetti che potranno essere inviati all’indirizzo mail: info@architettiintour.com. Sul sito web www.architettiintour.com si potrà avere accesso ai bandi con info e indicazioni dettagliate per la stesura e consegna dei progetti.
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CONFERENZA ARCHITETTURA Semplificazione urbanistica nei comuni della Bassa Romagna Sabato 30 marzo alle 9.30 alla sala del Carmine di a Lugo (via Garibaldi 16), l'Unione dei comuni della Bassa Romagna organizza una conferenza sul tema “Architettura e semplificazione urbanistica”. L'incontro è dedicato al lavoro svolto per la redazione delle varianti generali alla strumentazione urbanistica appena approvate e al rapporto tra le norme e la progettazione architettonica. Interverranno il presidente dell'Unione Luca Piovaccari, il vicepresidente e sindaco di Lugo Davide Ranalli, il responsabile del Servizio Urbanistica Gabriele Montanari e l'assessore regionale alla Programmazione territoriale Raffaele Donini; inoltre alcuni componenti del Tavolo della semplificazione racconteranno la propria esperienza maturata in questi anni di lavoro. A margine della conferenza sarà proiettato con la collaborazione dell'associazione culturale Habitat 2020 il film documentario "The power of the Archive. Renzo Piano Building Workshop", dedicato al lavoro dell'architetto Pritzker Prize 1998 e senatore a vita, Renzo Piano.
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Per gestire e abitare in armonia un condomio servono amministratori qualificati e affidabili Oltre alla consulenza e assistenza ai piccoli proprietari immmobiliari, l’Asppi di Ravenna ha da qualche tempo aperto un nuovo fronte di tutela sulle residenze condominiali. Ne parliamo con il presidente provinciale Silvio Piraccini. «La coesione sociale e la qualità dell’abitare, passa anche per il rispetto delle norme che regolano la vita condominiale; qualità delle relazioni e della convivenza civile, qualità ed efficienza delle strutture, degli impianti e dei servizi condominiali sono elementi che incidono in maniera sostanziale sul benessere delle persone – afferma Piraccini –. Per garantire la necessaria armonia nella conduzione condominiale è richiesta una professionalità sempre più qualificata». L’amministrazione condominiale offerta da Asppi – sottolinea il presidente – offre le più aggiornate competenze in materia che garantiscono affidabilità, trasparenza, tempestività ed eccellenza nell’assistenza amministrativa, contabile, legale, fiscale, tecnica e in materia energetica». L’amministratore di condomio ha il compito svolge la propria attività secondo le norme del Codice Civile: tiene le assemblee ordinarie e straordinarie del condominio e ne esegue le deliberazioni; cura l’osservanza del regolamento condominiale e disciplina l’uso della cosa comune e la prestazione dei servizi, per assicurarne il miglior godimento da parte di tutti gli utenti. Cura i rapporti con tutti i condòmini, con i fornitori, i legali, la pubblica amministrazione e con le proprietà adiacenti, appalta e segue i lavori straordinari, secondo le decisioni dell’assemblea. «L’amministrazione del condominio viene assunta da amministratori convenzionati con l’Asppi, Alessandro Christian, Patrizia Fanara e Francesco Laderchi – spiega in dettaglio Piraccini – che possiedono i requisiti di integrità e formativi richiesti dalla legge per l’esercizio della professione; hanno frequentato un corso di formazione iniziale e svolgono attività di formazione continua in materia di amministrazione condominiale. Il dottor Raffaele Carlino, invece, fornisce consulenza gratuita in materia condominiale ai proprietari dei condomini amministrati e ai soci e, attraverso gli amministratori convenzionati, fornisce preventivi analitici senza impegno per la gestione del condominio, distinguendo e chiarendo le singole voci: il compenso per la gestione ordinaria, che dipende dalle dimensioni del condominio, le tariffe per gli adempimenti fiscali, le spese postali e di cancelleria e per eventuali attività straordinarie e pratiche personali, retribuite solo se e in quanto effettivamente eseguite. I compensi sono aggiornati ogni anno in base all’indice Istat». Informazioni presso la sede Asspi di via G. Galilei 81/83; per appuntamento tel. 0544 470102 o scrivere a racar49@gmail.com. in collaborazione con Asppi Ravenna - viale Galilei 81/83 tel. 0544 470102 - info@asppi.ra.it - www.asppi.ra.it
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