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Settimanale di informazione FREEPRESS

Giovedì 29 ottobre 2015 n.650

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SOCIETÀ a pagina 4

VIABILITÀ

Il porto resta senza vigili del fuoco

Incrocio killer, 2 milioni per la rotonda MOSAICO

POLITICA

Parte la campagna del Pd A destra Lega e Ancisi vicini

Comune di Ravenna

Comune di Cervia

Comune di Lugo

a pagina 14

MUSICA

AUTUNNO IN COLLINA

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Fenomeno Sacri Cuori: la nostra intervista

da pagina 6

ORDINE ARCHITETTI RAVENNA

Con il patrocinio

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Dalle mostre all’onda nel nuovo museo

A Cervia il presidio diventa annuale e chiude quello nella zona industriale

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OPINIONI

RAVENNA &DINTORNI 29/10 2015

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L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

Darsena di città, si fa sempre più tardi

di Gianluca Costantini

Dal sindaco al candidato sindaco... di Moldenke

di Fausto Piazza

Il piazzale di fronte alla Darsena di città è stato intitolato recentemente al grande cantore del dialetto romagnolo Raffaello Baldini. Un bel gesto da parte dell’ufficio toponomastica municipale ma quasi impalpabile rispetto ai poderosi provvedimenti che ci si aspetta dal Comune, rivolti a riqualificare e valorizzare quel luogo che è da tempo – e resta – una zona desolata. Alcuni personaggi delle poesie dialettali di Baldini mi ricordano mio nonno che per una vita ha abitato sulla sponda de Cangiàn, poco più in là del vecchio Tiro a Segno, sulla via D’Alaggio. Quando ero piccolo mi portava a vedere "i vapori", i facchini che dalle stive delle navi trasbordavano centinaia di sacchi da mezzo quintale sulle spalle, e mi magnificava la grandiosità dei magazzini e delle ciminiere del cementificio, dell'Interconsorziale, della Telejuta. Era un luogo brulicante di persone e di lavoro, oggi è un cumulo di macerie. Ha un bel dire il candidato a sindaco del Pd, il giovane Liverani – probabile primo cittadino della Ravenna degli anni a venire – che non si consumerà più territorio invano. La soluzione per la città futura in gran parte è lì, negli ettari in disuso della vecchia Darsena. D'altra parte l'hanno giurato e spergiurato per almeno vent'anni i vecchi sindaci e c'è scritto in decine di documenti, progetti e pianificazioni fra promesse e normative, incentivi e palliativi. Peccato che la trentina di proprietari di quei terreni intorno al Candiano non se ne curino più di tanto. In buona parte, sono gli stessi che continuano a ponderare e procrastinare ogni progetto incisivo di innovazione e apertura alla concorrenza del porto. Chissà com'è… A ripetere queste cose mi sento un po' arteriosclerotico, come certi soggetti di Baldini, come nella poesia Ch’or el molto surreale ma ficcante nel caso delle sorti della Darsena cittadina. Ecco il frammento finale: «Ch'or el? L’è téard… L'è téard? L'è sempar téard! Ma ch'or el àlora? Le téard e se tlà tir longa us fa piò téard. [Che ora è? È tardi… È tardi? È sempre tardi! Che ora è allora? È tardi, e se perdi tempo …si fa più tardi].

Eccoci finalmente all’atteso appuntamento con le migliori dichiarazioni (tutte vere e citate testualmente, non mi stancherò mai di dirlo) del mese. «Ci sarà una risposta forte dopo la rapina dell’Esp» (il sindaco Fabrizio Matteucci con gli occhiali da sole fuori dal centro commerciale costretto quasi ad urlarlo mentre sta smarmittando un motorino a tutto gas poco lontanto, in un video che più lo guardo e più realizzo che viviamo davvero in una piccola città di provincia). «MotoGP, gli spagnoli come i napoletani: chiagni e fotti» (il deputato ravennate, dico deputato, quindi onorevole, della Lega Nord, Gianluca Pini, appena sospeso per aver dato della capra alla presidente della Camera dei Deputati. Ok, fatemi tornare nella mia città di provincia). «Credere che possano esistere famiglie gay è come credere che possano esistere Negri Italiani!» (peggio della Lega, probabilmente, c’è solo Forza Nuova. Queste sono le parole, vergate in un comunicato stampa, dal segretario regionale Mirco Ottaviani). «Quest’anno, per la prima volta, abbiamo pensato di installare i bagni chimici per la Notte d’oro» (l’assessore ai Lavori pubblici nonché candidato sindaco del Pd Enrico Liverani. E fu così che per la prima volta la Notte d’oro venne allegramente baciata dalla pioggia ininterrottamente).

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XIV nr. 650 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

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Via Ponte Marino 19 Ravenna - Tel. 0544 215206 info@mariani-ravenna.it

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Andrea Casadio, Matteo Cavezzali, Fabrizio Cilindro, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini, Flavio Montelli. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

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«Oggi Liverani ha disegnato la nuova frontiera per Ravenna. Enrico è persona autonoma e autorevole. È il Sindaco che ci vuole. Sarà bravissimo» (l’attuale sindaco Fabrizio Matteucci subito dopo il discorso di avvio della campagna elettorale del suo designato – da tutto il partito – successore. Metti che qualcuno pensi davvero che Liverani rappresenti qualcosa di nuovo e di diverso...) «La rimodulazione è una soluzione che considero addirittura migliore della precedente versione del Progettone» (il presidente dell’Autorità portuale Galliano Di Marco ci prende tutti per il culo. O ci ha preso per il culo fino all’altro ieri, quando il Progettone sembrava l’unica salvezza per il porto di Ravenna mentre ora è diventato peggio di un piano B stilato in tutta fretta).

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RAVENNA &DINTORNI 29/10 2015

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SOCIETÀ

I vigili del fuoco alle prese con un incendio scoppiato in via Sant’Alberto a Ravenna per una fuga di gas da un cantiere per la sostituzione di una tubatura

IL FATTO Al prossimo eventuale incendio in una industria del porto o del petrolchimico a Ravenna i pompieri impiegheranno più tempo per arrivare di quanto ne avrebbero impiegato fino alla fine di settembre: il riordino delle strutture territoriali dei vigili del fuoco, decretato dal ministero dell'Interno in agosto e effettivo dal primo giorno di ottobre, ha causato la chiusura del distaccamento portuale per ridistribuire il personale in dotazione e garantire la trasformazione del distaccamento di Cervia da stagionale per il solo periodo estivo a permamente per tutto l'anno. «E si sa che per domare un incendio è fondamentale intervenire entro i primi cinque minuti», dicono alcuni rappresentanti sindacali – Giuseppe Iuffrida e Marino Pederzoli del Cisal e Ivano Maltoni della Cisl – che esternano la propria preoccupazione: quello che potrebbe sembrare un miglioramento del servizio per la cittadinanza con una presenza continuativa in un territorio che nel periodo invernale era servito dalla centrale sarebbe in realtà da leggere come una diminuzione della sicurezza per il territorio provinciale nel suo complesso. Con il paradosso di una caserma che caserma non è: a Cervia il Comune cerca una soluzione migliore e intanto per gli spogliatoi verrà installata una struttura prefabbricata temporanea. Con le nuove disposizioni la configurazione logistica del comando provinciale dei vigili del fuoco ora è costituita dalla sede centrale in viale Randi a Ravenna, dai distaccamenti permanenti di Lugo, Faenza e Cervia a cui si aggiunge il distaccamento dei volontari di Casola Valsenio e il distaccamento portuale solo con personale nautico e sommozzatori. In effetti quello del porto, sebbene di fatto lo fosse, non è mai stato considerato un distaccamento terrestre nella tabelle ministeriali: «Per i dirigenti dell'Interno là stanno i corpi speciali nautici e sommozzatori – dice l'ingegnere Pierpaolo Patrizietti, comandante provinciale dallo scorso gennaio –. La presenza di una squadra terrestre era una scelta del comando territoriale per dislocare mezzi e personale in città in un punto aggiuntivo oltre alla sede centrale». In totale, secondo i sindacati, la media negli ultimi tempi si è attestata sui 1.100-1.200 interventi annui. Che significano quasi un terzo del totale provinciale perché dal porto oltre a coprire l'area industriale, sostengono sempre i sindacalisti, veniva garantita la copertura dei lidi nord e spesso anche di quartieri cittadini molto popolosi come San Giuseppe e Darsena. Insomma con la vec-

Cervia ha i pompieri tutto l’anno Ma il porto resta senza squadra La riorganizzazione nazionale chiude il distaccamento. I sindacati: «Meno sicurezza» Il comandante: «Quel presidio sarebbe utile ma non è previsto dal ministero»

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Il totale del personale in servizio in provincia La pianta organica prevedrebbe 194 unità

Gli interventi svolti in 21 giorni nel Cervese Nello stesso periodo dal porto sarebbero stati 39

chia organizzazione la città aveva a disposizione due Partenze, termine tecnico che indica la prima squadra composta da almeno cinque uomini che interviene con una autopompa dotata di serbatoio capace di garantire ogni tipo di operazione (autobotti, autoscala e autogru sono mezzi aggiuntivi presenti solo in centrale che si aggiungono in appoggio ove necessario). La novità di Cervia è arrivata contestualmente a un aumento del personale in provincia: un aumento di 10-12 uomini che porta a 176 le unità (su 194 previste dalla pianta organica) ma non sufficiente per garantire la permanenza contemporanea dei distaccamenti di Cervia e porto. I 24 uomini necessari a Cervia (sei per turno) hanno portato a togliere la presenza di personale terrestre al porto. E così ora la centrale di viale Randi è competente per tutta la città e negli interventi complessi ha il supporto da Cervia. E gli effetti già si vedono leggendo i numeri dei primi 21

giorni con la nuova organizzazione: «La sede centrale – dice Pederzoli – ha svolto in totale 144 interventi di cui 39 sarebbero stati a carico del distaccamento del porto. Nello stesso periodo Cervia ha svolto 17 interventi di cui due nell'area di competenza dell'ex porto». La novità di Cervia, dice il comandante, non è una scelta casuale del ministero ma solo l'accoglimento di richieste che vanno avanti da anni. Nel territoro cervese la presenza estiva è una prassi da metà degli anni Ottanta per coprire un territorio che con il turismo raccoglie grandi presenze e maggiori richieste di interventi. I numeri, forniti dal comando, lo confermano: nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre di quest'anno i pompieri da Cervia hanno svolto 360 interventi, il 15 percento dei 2.300 totali in provincia. Nel periodo autunno-inverno l'esigenza del territorio cervese solitamente cala, secondo i sindacati, a circa 70 interventi in totale. «Se mi chiedono se era utile il distaccamento del

porto la mia risposta è senza dubbio sì – dice il comandante Patrizietti –. E se ci fossero le risorse di personale non l'avremmo tolta così come sarebbe bello ripristinarla in futuro. Ma oggi le direttive del ministero dicono che in questa provincia deve esserci un distaccamento permanente a Cervia e le squadre della centrale dovranno coprire tutta la città e avrà quindi più interventi da fare perché non c'è più la ripartizione con il porto. Credo che le cose vadano viste in un'ottica diversa: in un periodo in cui le sedi vengono ridotte qui ne abbiamo una che diventa permanente». Sui problemi strutturali il comandante riconosce la necessità di intervenire: «Il personale sta dimostrando grande disponibilità per adattarsie il Comune sta facendo il possibile per migliorare il contesto». Ma come è stato possibile mantenere sia porto e sia Cervia durante le ultime estati? Prova a spiegarlo Maltoni (Cisl): «Il ministero definiva Cervia come presidio misto e il turno era composto da quello che veniva chiamato 3 più 2: tre professionisti e due cosiddetti supplenti richiamati per completare la squadra. Con questa conformazione avevamo personale per mantenere i due presidi, quasi in tutti i turni. Ora il presidio non è più misto e il 3 più 2 non è consentito. Sarebbe consentito il 4 più 1 perché i supplenti vengono conteggiati come effettivi solo se ci sono almeno quattro professionisti. Come sindacato sarebbe questa la nostra proposta: il 4 più 1 riuscirebbe forse a permettere ancora il mantenimento di qualche uomo al porto per dare appoggio alla centrale». Andrea Alberizia


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SOCIETÀ

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VIABILITÀ

IMMIGRAZIONE

Incrocio killer sull’Adriatica, c’è il bando per la rotonda

Aperto il dormitorio per i profughi richiedenti asilo

La Gazzetta Ufficiale di mercoledì 28 ottobre ha pubblicato il bando di gara d’appalto di Anas per l’affidamento dei lavori per la realizzazione della rotatoria all'incrocio tra la statale 16 Adriatica e via Ravegnana, a Ravenna. Si tratta del cosiddetto incrocio killer, tra i punti più pericolosi dell’intero territorio comunale, dove nei mesi scorsi è entrato in vigore il sistema di videosorveglianza contro i passaggi al semaforo rosso. L’importo complessivo del bando è di circa 2 milioni di euro. Le imprese interessate devono consegnare la domanda di partecipazione entro le 12 del 23 novembre: la durata contrattuale degli interventi è di 180 giorni a partire dal momento della consegna all’impresa appaltatrice. Nella migliore delle ipotesi quindi la rotonda potrà essere completata a maggio 2016. Nelle scorse settimane era stata completata la redazione del progetto esecutivo che recepisce le prescrizioni della Valutazione di Impatto Ambientale provinciale, conclusa lo scorso giugno, mentre nei giorni scorsi si è conclusa la procedura espropriativa per l’acquisizione delle aree, curata dal Comune di Ravenna – sulla base all’Accordo di Programma sottoscritto tra Anas e Comune – condizione necessaria per avviare le procedure di affidamento dei lavori.

Il dormitorio di via Torre a Ravenna, destinato al progetto Piano freddo, è stato riaperto la notte di sabato 24 ottobre per accogliere una decina di persone senza dimora presenti in città. Si tratta di stranieri, per lo più provenienti dal Pakistan, in attesa dell'esame della commissione territoriale che dovrà decidere sulle misure di protezione internazionale da adottare nei loro riguardi (ne avevamo parlato in maniera dettagliata nei numeri scorsi). Alcuni di loro trascorrevano le notti sotto i portici di viale Berlinguer o in altre sistemazioni di fortuna in città. «La struttura di via Torre – si legge nel comunicato diffuso dal Comune – è stata aperta anticipatamente rispetto ai tempi normalmente legati al Piano freddo, grazie all'azienda per i servizi alla persona (Asp) che ha attivato gli operatori della cooperativa La Casa. A loro e ai tanti cittadini e associazioni, tra cui il Buon Samaritano e il Re di Girgenti, che hanno sostenuto in modo complementare la quotidiana attività dei Servizi pubblici di prossimità con grande operosità, e che da settimane affrontano l'emergenza legata all'aumento di persone in stato di bisogno, va il ringraziamento dell'Amministrazione comunale». A breve prenderanno il via anche le azioni previste dal Piano Freddo con alcune novità che saranno illustrate ai Servizi pubblici e alle associazioni di volontariato che si occupano dei bisogni di persone senza dimora.

VOLONTARIATO

Oltre seicento “magliette gialle” per il Comune Le “magliette gialle” – come sono stati ribattezzati i partecipanti al progetto di volontariato e cittadinanza attiva “Lavori in Comune” – hanno partecipato con le loro famiglie alla festa (nella foto) che il Comune di Ravenna ha organizzato all’Almagià per ringraziarle. Nell’occasione hanno anche ricevuto l’attestato che consentirà loro di ottenere dalle proprie scuole il riconoscimento dei crediti formativi maturati. Alla realizzazione del progetto hanno contribuito 78 soggetti – tra enti, associazioni, comitati cittadini – e hanno partecipato 639 ragazzi, aumentati del 15 per cento rispetto all’anno scorso e addirittura più che triplicati rispetto alla prima edizione. Le “magliette gialle” hanno messo a disposizione parte del loro tempo libero per la realizzazione, nel corso di 81 laboratori, di attività di valorizzazione dell’ambiente, tutela dei beni comuni, promozione di arte, cultura e turismo, salvaguardia della memoria storica, comunicazione, solidarietà. Al termine dei laboratori hanno risposto a un questionario di verifica dell’esperienza svolta: il 77,3 per cento ha apprezzato molto l’attività che ha svolto, il 21,3 per cento abbastanza, l’1 per cento poco.

RAVENNA &DINTORNI 29/10 2015

RELIGIONI DIALOGO TRA CRISTIANI E MUSULMANI: VISITA GUIDATA E INCONTRO IN MOSCHEA

Domenica 1 novembre dalle 15.30, la moschea di Ravenna (via Rossa, zona Bassette) sarà sede, in occasione della giornata del dialogo interreligioso tra cristiani e musulmani, di una vista guidata e poi di un incontro sul tema del dialogo “tra informazione e disinformazione” con la presenza di Mauro Pesce (Movimento dei Focolari) e Kamal Layachi (Imam dal Veneto).


RAVENNA &DINTORNI 29/10 2015

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POLITICA

VERSO LE AMMINISTRATIVE/1

CRONACHE ROMANE

Il candidato Pd apre la campagna da sinistra: priorità welfare e forese Enrico Liverani parla alla platea di piazza Garibaldi sabato 24 ottobre

ma anche cultura puntando tutto sulla necessità di valorizzare i giovani e in particolare il mosaico. E poi ancora un accenno alla macchina burocratica comunale da snellire. L'ultima parte del discorso l'ha riservata a un tema più ideale se non ideologico: l'antifascismo come elemento fondante della Costituzione. «Forza Nuova – ha detto – va a votare, va a votare per un certo grillismo, un certo qualunquismo, un certo anti istituzionalismo. Ma senza istituzioni, sono i più deboli a rimetterci». E ha chiarito: «Io sarò sempre dalla parte di chi ha un diritto in meno». Rispetto agli alleati, ha ribadito la necessità di stringere alleanze con il Pri (con cui è in corso una faticosa trattativa) e con Sel (che per la verità si è già più volte smarcata aderendo al progetto Ravenna in Comune alternativo al Pd, eccetto per una minoranza del partito) e con le realtà civiche che «ci stanno chiedendo di collaborare, e non viceversa», ha tenuto a sottolineare. Un lungo discorso a braccio da cui è trapelata la profonda cultura laica e di sinistra del candidato, ma anche una notevole capacità di affondo contro avversari che, ha detto, «non vede l'ora di sfidare quando si degneranno di presentare i candidati». Ha, infine, ribadito che una nuova classe dirigente del partito si sta assumendo la responsabilità del cambiamento ma ha aggiunto: «Chi ci ha preceduto sarà con noi, perché così è giusto, ma facendo un passo di lato». Federica Angelini

Liverani: «Chi c’era prima di noi resterà, ma facendo un passo di lato»

Enrico Liverani, candidato sindaco del Pd per le amministrative 2016, ha scelto la conclusione del percorso di partecipazione “Immagina Ravenna” per dare ufficialmente il via alla campagna elettorale. Davanti a una platea con gran parte dei big del partito e molti iscritti e militanti, Liverani ha tracciato i temi fondamentali per vincere e governare Ravenna nei prossimi dieci anni. Numerosi gli argomenti toccati, poche le proposte concrete che, ha assicurato, arriveranno nel programma. Per ora bisogna accontentarsi dei titoli e Liverani ha scelto di partire da quelli che riguardano solidarietà e welfare, settore in cui ha detto il Comune deve riprendersi la programmazione mentre l’Asp deve essere solo gestore, in una città che non deve lasciare solo nessuno e deve accogliere anche i migranti che vi transitano a cui si deve assicurare un

«rifugio». E sul tema migranti si è dilungato senza tentennamenti e mezze parole parlando di inclusione e accoglienza. Lanciando anzi un ammonimento agli avversari del centrodestra i cui rappresentanti a livello nazionale predicano politiche opposte: «Pretenderò che la Lega faccia la Lega, pretenderò che dica cose di destra, non accetterò che qui facciano tutti i moderati in un magma indistinto», con un evidente riferimento alle manovre di alleanza in corso in particolare tra Lega Nord e Lista per Ravenna di Alvaro Ancisi. Liverani ha poi ha parlato di lotta alla povertà e scandito chiaramente che «a Ravenna la casa è un diritto» e che si devono trovare soluzioni per aiutare chi è in difficoltà e un utilizzo per quelle 6/7mila case vuote del territorio (idea questa che peraltro emerge anche dal processo di Immagina Ravenna).

COMMEMORAZIONE

Franceschini a Ravenna per Zaccagnini Giovedì 6 novembre a Ravenna sarà ricordata la figura del celebre politico ravennate Benigno Zaccagnini. La giornata inizia alle 17 alla Basilica di S. Maria in Porto, a Ravenna con la celebrazione eucaristica dell’Arcivescovo di Ravenna/Cervia. Alle 18.15 nella Sala Cavalcoli della Camera di Commercio ci sarà l’intervento del ministro Dario Franceschini, Ministro dei Beni Culturali. L’evento è organizzato da Acli Emilia Romagna, Centro studi Donati Ravenna, Azione cattolica, Confcooperative, Federazione provinciale coltivatori diretti, Circolo Acli Benigno Zaccagnini

Anche perché, altro punto ben scandito: il territorio non sarà più «abusato» e non si costruirà più, si dovrà puntare su recupero e sostenibilità. Liverani ha anche puntato su un punto di forza del Pd: il forese. Ha parlato di più servizi, più mobilità, di una città policentrica e dell'attenzione che intende dare al tema dell'agricoltura sul piano economico. Ha parlato di porto senza entrare nel dettaglio dell’attuale querelle, pur schierandosi con l'Amministrazione comunale di cui Liverani fa parte; di università da potenziare; di un centro storico più attrattivo e frequentato da giovani e studenti a discapito anche di un po’ di quiete. Anche perché, dice Liverani, una città più vissuta è anche una città più sicura. Si è soffermato sul tema trivellazioni chiedendo a Eni un impegno sulla chimica. E poi ancora turismo con un'offerta integrata a target specifici,

LA PROPOSTA E DA IMMAGINA RAVENNA ARRIVA L’IDEA DI LIVING LAB IN OGNI QUARTIERE A una rapida occhiata alle proposte emerse nell’instant report del percorso Immagina Ravenna dove i partecipanti hanno lavorato liberamente su una serie di tematiche per rispondere alla domanda su come rendere Ravenna più “felice, solidale e dinamica” si ritrovano naturalmente idee e proposte sul tavolo da anni, come lo spostamento della ferrovia, maggiore lavoro sull’integrazione a scuola, l’idea di un corso di laurea sulla portualità. Ma ci sono anche novità decisamente “stuzzicanti”. È questo per esempio il caso dei Living lab in ogni quartiere per promuovere l’innovazione. Cosa sono i living lab? Secondo la definizione che ne da la rete europea dei Living Labs, che oggi conta 274 membri (di cui una decina in Italia, nessuno in Emilia Romagna), il Living Lab è un «ambiente di innovazione aperta, in situazioni di vita reale, nel quale il coinvolgimento attivo degli utenti finali permette di realizzare percorsi di co-creazione di nuovi servizi, prodotti e infrastrutture sociali». I Living Lab stimolano l'innovazione in quanto trasferiscono la ricerca dai laboratori verso contesti di vita reale dove i cittadini e gli utenti diventano essi stessi “co-sviluppatori”. Sul sito della città metropolitana di Milano si legge invece che «essi creano – insieme ai progettisti – i nuovi prodotti e ne definiscono le specifiche, valutano i primi prototipi e sperimentano le nuove soluzioni tecnologiche per un periodo di tempo sufficientemente lungo, nelle loro case e nell’ applicazione reale di tutti i giorni». (fe. an.)

Matrimoni gay, ha ragione Deodato: perché non si fa la legge? di Andrea Casadio

Il bello è che ha ragione lui, sono gli altri a essere degli ipocriti. Il Giudice del Consiglio di Stato Carlo Deodato sentenzia: «Noi abbiamo ritenuto che tecnicamente la trascrizione delle nozze gay celebrate all’estero fosse illegittima e che quindi il prefetto di Roma avesse il dovere di annullarle». Quindi le nozze tra gay celebrate all’estero in Italia non valgono. Qualche sindaco (come Ignazio Marino a Roma e Virginio Merola a Bologna) aveva tentato di trascriverle in un Registro delle Unioni Civili. Invece no, aveva ragione il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro: le nozze tra gay celebrate all’estero in Italia non valgono. Questa è l’ennesima pecionata all’italiana, dei nostri politici e soprattutto della sinistra. Perché si può essere i più convinti sostenitori delle nozze gay – come farebbe una sinistra seria, ma non le può introdurre con una sentenza il consiglio di stato, organo senza alcuna rappresentatività politica. Il Consigliere di Stato Deodato (omen omen) dice: «Volete i matrimoni? E allora fatevi la legge!» Ha ragione lui. Poi, certo, si autodefinisce “giurista cattolico” e twitta come un pazzo contro gay, trans, coppie e Famiglie Arcobaleno. Il 25 aprile, ad esempio, accanto alla foto delle “Sentinelle in piedi” (movimento ultracattolico) ha scritto: «La nuova #resistenza si chiama difesa della famiglia». Il 5 aprile riprende “Manif pour tous” (altro movimento ultra-cattolico) e scrive: «Non volevo due mamme, ho sempre voluto una mamma e un papa». E ad una precisa domanda ha risposto: «Le opinioni personali appartengono a ogni giudice, possono essere espresse e non incidono nell’esercizio della funzione. La nostra sentenza rispetta la legge». Ovvero: io sono un cattolico fondamentalista e faccio il mio mestiere, siete voi che vi definite progressisti che dovreste fare qualcosa, e invece… E qui sta il busillis. Perché l’Italia, unico tra i paesi dell’Occidente Europeo, non ha una legge che riconosca il matrimonio o almeno una qualche forma di unione tra omosessuali, che siano Dico, Pacs o roba del genere? Per due motivi: perché c’abbiamo il Vaticano in casa, e perché il Pd fa schifo. Vi spiego perché. Quando abitavo negli Usa, tutti, ma proprio tutti i miei amici democrat erano a favore del matrimonio omosessuale e dell’aborto, per dire. Se eri contro ti dicevano: «Prego, se ne vada, lei è un repubblicano, lo sa». Semplice. E i partiti là hanno una identità chiara: da una parte i progressisti, dall’altra i conservatori. Qui, non si capisce bene che identità abbiano, i partiti. Per dire: dentro al Pd c’è la senatrice Cirinnà, che ha proposto una tiepida legge a favore delle unioni gay, ma c’è anche Fioroni, cattolico, che le coppie gay non le vuole. Fino a poco tempo fa nel Pd c’erano persino Mario Adinolfi (un invasato ultracattolico) e Paola Binetti, una dell’Opus Dei, che il matrimonio gay lo aborrono, figuriamoci. Dico io: che ci fanno, nel Pd? E che identità ha, il Pd? Che brodaglia insipida è? Ah, è poi c’è Mister Avanti Tutta Renzi, che se deve cancellare l’articolo 18 lo fa in un lampo, ma che se deve approvare la legge sulle unioni gay, ecco, il Vaticano che dirà, e poi il possente Ncd di Angelino Alfano, amico del Vaticano, potrebbe abbandonare il Governo… (Ma dico io: ma che caspita di programma politico c’ha, ‘sto Ncd, a parte dimostrare una certa alacrità ad occupare poltrone nei ministeri e a curare gli appalti a Cl?) E così non se ne fa nulla. Quindi, se non sono d’accordo su niente dentro il Pd, figuratevi dentro il Governo. Come mettere un vegano e un carnivoro amante del majale a decidere: «Che si mangia stasera? Prosciutto o broccolini?» Non sono larghe intese, è un piattino di tofu del cazzo.


POLITICA

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VERSO LE AMMINISTRATIVE/2

Centrodestra: manovre in corso sulle alleanze Lega e Ancisi pronti a correre insieme (senza Forza Italia e Pigna) per sostenere Bagnari. Ma ancora manca il sì del candidato Nel centrodestra ravennate proseguono le manovre per delineare la compagine che si presenterà alle elezioni e che ancora non è appunto definita. Tra gli scenari possibili c’è quello di un inedito accordo esclusivo al primo turno tra la Lega Nord e Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna. L’accordo programmatico, anche sul tema dolente di rom e migranti, ci sarebbe e sarebbe stato anche stretto in breve tempo, resta da capire se Elio Bagnari accetterà la candidatura a sindaco della coalizione. Si tratterebbe di una situazione appunto inedita per la Lega Nord che qui sceglierebbe dunque di vestire un abito decisamente più moderato rispetto a quello nazionale nella convinzione che a Ravenna un simile profilo avrebbe più chance di vittoria. In realtà, tuttavia, Elio Bagnari non ha ancora sciolto la riserva e la questione non sembra del tutto secondaria, perché altri nomi in grado di raccogliere i consensi di entrambe le forze politiche in ballo non sarebbero al momento emersi di fatto. Certo, c’è da chiedersi se una Lega dal volto veramente più moderato potrebbe avere lo stesso appeal di quella salviniana. E d’altro canto, se la Lega invece impostasse comunque una campagna particolarmente aggressiva, potrebbe scoraggiare parte dell’elettorato, storicamente moderato, di Alvaro Ancisi? Nell’eventualità che comunque l’ipotesi Lega-Ancisi prenda corpo escludendo Forza Italia (che continua invece a lavorare per un’alleanza almeno con il Carroccio), i berlusconiani potrebbero optare per un’alleanza con i Fratelli d’Italia andando a raccogliere il voto più di destra, candidando a sindaco Alberto Ancarani, attuale capogruppo a Palazzo Merlato. Ma si tratta appunto di un’ipotesi di ripiego per Forza Italia dove si spera che a portare a più miti consigli in tema di alleanza la Lega possa intervenire anche un accordo di tipo nazionale tra Salvini e Berlusconi che non possa escludere Ravenna. In tutto questo, cade l’ultimatum dato dalla neonata lista civica La Pigna - per cambiare Ravenna fonda-

I manifesti della Pigna con lo slogan ironico, ma non troppo, che prende di mira la campagna del Partito democratico

Bucci (La Pigna): «Basta traccheggiare, è ora di mettersi al lavoro»

ta da Maurizio Bucci, consigliere comunale di lungo corso da poco fuoriuscito da Forza Italia. Sabato 31 ottobre ha invitato tutte le forze del centrodestra e il Pri a un incontro nella propria sede di via Circonvallazione Molino alle 10 per discutere appunto dell’ipotesi di un’alleanza tra tutte le forze del centrodestra e di una candidatura unitaria. Invito destinato, pare, a non essere accolto e dunque la Pigna sembra pronta a correre da sola. Maurizio Bucci non nasconde le intenzioni: «Stiamo lavorando su questo progetto da aprile, siamo convinti, a differenza di altri nel centrodestra, che sia ora di cominciare la campagna elettorale: per coinvolgere davvero le persone in un progetto nuovo e alternativo al Pd serve tempo. Inoltre, abbiamo sempre giocato a viso aperto e vogliamo continuare a farlo, se vogliamo cambiare dobbiamo anche smetterla con gli accordi tra segreterie calati dall’alto, con gli incontri bilaterali e i veti incrociati. Io ho fatto tutto il possibile per l’unione del centrodestra e se questa non ci sarà non si potrà certo attribuirmene la responsabilità, ma credo sia ora di cominciare a lavorare sul serio, presentando idee e progetti. Siamo una lista civica nuova, senza un partito nazionale di riferimento, abbiamo bisogno di fare un lavoro sul territorio fin da subito. Mi chiedo se tutto questo traccheggiare non serva in fondo a dare soprattutto una mano al Pd». Bucci, che sarà il candidato sindaco della Pigna qualora questa corresse da sola, si dice fiducioso: «Credo di avere l’esperienza, le capacità e il coraggio di farlo. Chi viene con noi non può aver dubbi sul fatto che siamo davvero alternativi al Pd e stiamo raccogliendo l’interesse di moltissime persone di provenienza politica diversa». A breve, già ai primi di novembre, potrebbe partire la campagna elettorale per cui sono già pronti duecento manifesti che, tra il serio e l’ironico, fanno il verso al percorso di partecipazione del Pd Immagina Ravenna chiedendo appunto agli elettori di immaginare una città non governata dal partito democratico. (fe. an.)


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PRIMO PIANO CARO ESTINTO/1

«Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà» (Woody Allen) Ogni anno in provincia di Ravenna, per cause naturali o traumatiche, muoiono tra 4.300 e 4.500 persone (di cui circa un quarto nel comune capoluogo). Numeri in linea con la media nazionale che si assesta sui 600mila decessi annui. Tutto ciò che riguarda il momento del trapasso – ad esempio dichiarazioni di morte, regole per i trasporti delle salme, celebrazioni dei funerali, disposizioni cimiteriali, tariffe di alcuni servizi e altro ancora – fa riferimento a un decreto del presidente della Repubblica del 1990 che gli addetti ai lavori giudicano nato già vecchio. In seguito quando la competenza in materia è stata trasferita alle Regioni, alcune si sono dotate di una legge propria. L'Emilia Romagna l'ha fatto nel 2004 e tutt'oggi è quello il quadro normativo di riferimento. Sul territorio ravennate il biglietto per Caronte costa circa duemila euro, sommando tutte le voci irrinuncabili nella versione più economica. Obitorio. L’ultimo viaggio parte quasi sempre dalla camera mortuaria (anche se la legge regionale consente l'allestimento della camera ardente nelle abitazioni private sia per i decessi in casa e sia per i decessi in struttura sanitaria). Nel 2014 le salme transitate nella camera mortuaria di Ravenna sono state in totale 1.785 (1.005 provenienti dall'ospedale, 737 da abitazioni private e case di cura, 43 recuperate su richiesta dell’autorità giudiziaria) e 311 sono quelle transitate nell'obitorio di Cervia (63 provenienti dal reparto di lungodegenza cervese, 238 da abitazioni private, strutture alberghiere e case di cura, 10 recuperate su chiamata dell’autorità giudiziaria). La legge impone uno spazio idoneo all’accoglienza delle salme per ogni presidio ospedaliero. Alla struttura in via Fiume Montone Abbandonato a Ravenna, gestita dalla società Azimut come quella di Cervia, lavorano sei operatori. Si occupano dei compiti di polizia mortuaria, del recupero salme in luoghi pubblici, della preparazione e vestizione dei cadaveri (tariffa 196 euro a carico dei familiari, inferiore al tetto massimo fissato dalla legge) per la sistemazione nelle casse. Può accadere, soprattutto per persone che vivono sole con parenti lontani, che le salme non vengano reclamate. In quel caso si attiva una procedura specifica rivolta

Quattromila decessi all’anno L’ultimo viaggio costa duemila euro La cremazione con spargimento delle ceneri è la versione più economica Le alternative sono sepoltura a terra o tumulazione in loculi al cimitero

4.195

Le cremazioni avvenute nel 2014 nei due forni attivi in provincia Le tariffe arrivano a 580 euro alla individuazione del parente più prossimo che è tenuto a farsi carico del defunto. Qualora non si riesca a rintracciare qualcuno è il Comune a farsi carico delle spese di sepoltura: a Ravenna accade in media per 3-4 salme ogni anno. Onoranze funebri. Saldatura e chiusura delle bare non spettano al personale Azimut ma sono compiti esclusivi riservati agli operatori delle agenzie di

5.300

Il costo massimo in euro per la concessione di un loculo con una durata massima di 99 anni

onoranze funebri. Per l’avviamento dell’attività la legge fissa alcuni paletti (ad esempio un minimo di quattro dipendenti) e deve essere il Comune a rilasciare l’autorizzazione all’esercizio. Poi operano in regime di concorrenza su libero mercato. Nel comune di Ravenna sono sette le agenzie presenti (Stinchi, Meneghetti, Aser, Centro servizi funerari, Domenichini, Gardella, Altini): la legge vieta il procac-

ciamento di clientela in certi ambienti per il rispetto del dolore della famiglia. È l’agenzia a occuparsi di tutte le pratiche per funerale, eventuale cremazione e futura sepoltura. Forni. In provincia di Ravenna esistono due crematori: a Faenza dal 1999 e a Ravenna dal 2010. «La percentuale di chi sceglie la cremazione è in costante crescita da diversi anni e ci aspettiamo che il trend prose-

Taglie comode dalla 44 alla 58 Domenica 1 novembre, ore 16.30

sfilata

al Caffè Belli

RAVENNA - via Boccaccio 10 (di fronte al Teatro Alighieri) Tel. 0544 216038 Orari: 09.30-12.30 e 16.00 - 19.30


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LA PSICOLOGA «CONSERVARE

LE CENERI DELLA PERSONA MORTA NON DEVE ESSERE UN MODO PER FINGERE CHE SIA VIVA»

Due immagini del cimitero di Ravenna

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Il numero di salme non reclamate in media ogni anno a Ravenna Il Comune si incarica della sepoltura gua», dice Stefano Di Stefano, amministratore delegato di Azimut che ha in gestione anche i due forni. Nel 2014 a Faenza ci sono state in totale 2.220 cremazioni (salme o resti mortali) con un incremento del 17 percento rispetto all’anno precedente: la percentuale di residenti deceduti di Faenza che hanno scelto la cremazione è del 37 percento mentre nel 2010 era il 25,7. A Ravenna le cremazioni totali (salme e resti) nel

«Se la cremazione e l’affidamento delle ceneri diventano un modo per far finta di avere ancora accanto la persona morta allora non si sta avendo un approccio sano al lutto». La psicologa ravennate Dalila Visani prova a riassumere così uno dei rischi potenziali collegabili a una delle pratiche che nell’ultimo periodo sta avendo maggiore diffusione. «Non mi sentirei di fare delle generalizzazioni per macro categorie perché ogni caso ha la sua storia e la cremazione può anche essere il risultato di una scelta matura e ponderata.. Però è certo che associare il ricordo di un defunto a un luogo fisico, ben definito, da raggiungere con uno spostamento nello spazio può rappresentare un passaggio importante nel percorso di elaborazione del lutto. Per questo il cimitero svolge una funzione importante anche per la mente umana». Uno spazio fisico in cui alimentare il ricordo: «Anche per i bambini può essere più facile accettare la morte di una persona cara. Deve essere chiaro che la persona morta non c’è più, non fa più parte della quotidianità, non sarà più a tavola con no. Maturare l’idea che quella persona sia in un posto dove si può andare a farle visita è un modo più facile». Allora la dispersione delle ceneri in luogo aperto riduce l’individuazione di un luogo per il raccoglimento? «Non è detto. È una questione simbolica. Magari la dispersione avviene in un luogo che ha un significato particolare e a quel punto è come andare al cimitero».

2014 sono state 1.975 con un incremento del 4 percento rispetto all’anno precedente: qui la percentuale di residenti deceduti per cui è stata scelta la cremazione è del 26 percento, nel 2010 era il 18,8. La cremazione nei forni ravennati gestiti da Azimut ha una tariffa di 465 euro per i residenti a Faenza, Ravenna, Cervia e Castelbolognese (581 per i residenti in altri comu-

ni). Prima dell’attivazione dell’impianto di Ravenna i tempi di attesa a Faenza potevano arrivare fino a due settimane. Oggi in media si fermano a 5-6 giorni per Faenza e 3-4 per Ravenna salvo guasti degli impianti. Dopo la cremazione le scelte per la destinazione delle ceneri sono tre: la tumulazione in loculi o cellette, la dispersione in spazi aperti, l'affidamento ai familiari. La disper-

sione è stata scelta nel 7,4 percento dei casi di cremazione a Faenza e nel 18,3 percento a Ravenna mentre l'affidamento è rispettivamente il 3 percento e il 13 percento. «L'andamento crescente delle cremazioni lasciano pensare che nel futuro sarà questa la scelta più frequente, come dimostrano le grandi città dove già oggi si è attorno al 70-80 percento». Chi sceglie di collocare l'urna cineraria in un cimitero deve acquistare la concessione per uno spazio idoneo che solitamente è chiamato celletta o ossario: la tariffa oscilla da un minimo di 450 euro a un massimo di 1.500 in base al territorio di riferimento, alla posizione nel cimitero e alla durata della concessione che non può andare oltre ai 99 anni per legge (ne esistono di durate anche molto inferiori). Nel 2014 le nuove concessioni sono state 150 nei tre cimiteri gestiti da Azimut. Sepoltura o tumulazione. Per chi invece non sceglie la cremazione le alternative per la collocazione del feretro sono due: tumulazione (sepoltura in loculi o tombe di famiglia) o inumazione (sepoltura a terra). Nel primo caso occorre acquisire una concessione come per le ceneri. Possono servire da 1.330 euro fino a 5.300 euro sempre in base a posizione nel cimitero, durata del concessionamento, territorio di riferimento. Nel 2014 sono state rilasciate circa 500 nuove concessioni. Nel caso della inumazione (circa il 10 percento dei defunti) si pagano le operazioni di seppellimento che vanno dai 157 euro di Cervia ai 343 di Faenza passando per i 276 di Ravenna, il feretro è sistemato in quello che viene chiamato campo comune (obbligatorio per legge in ogni cimitero) senza poter scegliere la posizione collocando una lapide sul punto di sepoltura. Non si pagano costi per la concessione. La legge stabilisce una permanenza minima di vent'anni per le tumulazioni e dieci per le inumazioni. Nel primo caso se la concessione è ancora in vigore il feretro può restare nel loculo mentre nel secondo caso sono i Comuni a decidere quando eseguire le esumazioni per ragioni di spazio (spese a carico dei familiari, da 237 euro a 276). Una volta fatta l’esumazione potrebbe essere necessario ricorrere alla cremazione dei resti mortali. Andrea Alberizia


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Morti, toilette, parcheggi e ponte mobile: il business di Azimut Società a capitale misto con 56 dipendenti: 60 percento pubblico e 40 a un consorzio privato che contiene Cmc e Ciclat Azimut è una società per azioni a capitale misto pubblico-privato con maggioranza pubblica (56 dipendenti in totale): il 59,8 percento fa capo a Ravenna Holding, la Spa in mano ai Comuni di Ravenna (83,5 percento), Cervia (10,9) e Faenza (5,6) e in cui i Comuni hanno confluito le rispettive partecipazioni. Azimut gestisce una settantina di cimiteri dislocati nei comuni di Ravenna, Faenza, Cervia, Bagnacavallo e Castelbolognese, i due impianti di cremazione a Ravenna e Faenza e le camere mortuarie di Cervia e Ravenna. Si occupa inoltre di manutenzione verde (a Ravenna), disinfestazione (a Ravenna e Cervia), toilette pubbliche automatiche a gettone (Ravenna), servizio sosta su strisce blu (Ravenna e Cervia) e dal 2014 ha la gestione del ponte mobile sul canale Candiano a Ravenna per tre anni. L’assetto di controllo attuale si è definito nel 2012 quando nella compagine societaria ha fatto il suo ingresso il socio privato Antares, acquisendo il 40 percento delle quote per 2,89 milioni di euro vincendo una gara pubblica (non arrivarono altre domande e a suo tempo la vicenda finì anche in un esposto all’Anticorruzione presentanto da Alvaro Ancisi di Lpr) per la ricerca di un socio privato con contestuale affidamento di compiti operativi allo stesso nuovo socio per la durata di 15 anni. La cordata aggiudicataria – il Consorzio nazionale servizi (Cns) di Bologna e il Consorzio italiano cooperativa lavoratori ausiliari traffico (Ciclat) di Bologna – si è poi consolidata nella società consortile Antares con sede a Ravenna in via Trieste 76, stesso indirizzo della Cmc che infatti figura tra i quattro soci di Antares con il 28 percento. Il resto del pacchetto azionario di Antares è suddiviso fra altre tre cooperative: il 49 percento a Ciclat, il 18 percento a Deltambiente, il 5 percento a San Vitale. Il consiglio di amministrazione di Azimut, rinnovato lo scorso luglio, è così composto (fra parentesi incarichi e compensi annui lordi omnicrompresivi): Roberto Fagnani (presidente, 22mila euro), Stefano Di Stefano (amministratore delegato, 42mila), Emanuele Rocchi (vicepresidente, 8mila), Cesare Bagnari (consigliere, 7mila), Concetta Genovese (consigliere, 7mila). Al presidente e all'Ad viene riconosciuta una indennità di risultato in base al raggiungimento dei risultati fino al 50 percendo del compenso annuo lordo per il presidente e 100 percento per l’Ad. L’esercizio 2014 si è chiuso con un utile netto di 950mila euro (8,56 percento del valore della produzione e in aumento del 22,66 percento rispetto all’anno precedente): 47mila euro andati come riserva legale, 505mila ai soci, 398mila euro a riserva straordinaria. Il valore della produzione 2014 ammonta a 11 milioni di euro con un incremento di ricavi dell’11,6 percento rispetto all’anno precedente: quasi 6 milioni vengono dai cimiteri e quasi due vengono dal verde. Nel 2015 l’intervento più consistente è stato la realizzazione del parcheggio sopraelevato di via Guidarelli per sostituire i posti auto persi dalla pedonalizzazione di piazza Kennedy. (and.a)

CARO ESTINTO/4 A FAENZA

IL TENTATIVO DI UN CIMITERO ONLINE NON RISCUOTE SUCCESSO

Il forno crematorio di Ravenna, avviato nel 2010 sulla sponda nord del Candiano nei pressi del cimitero

CARO ESTINTO/3

C’è crisi e aumentano i funerali pagati a rate Nel comune capoluogo 7 agenzie funebri

Di fronte alla crisi si chiede di pagare a rate anche il funerale. «Negli ultimi tre anni siamo passati da zero a un 8-9 percento di richieste», dice l’amministratore delegato di Aser, una delle sette agenzie funebri presenti nel comune di Ravenna (con Stinchi, Meneghetti, Csf, Domenichini, Gardella, Altini) e l’unica a controllo pubblico (la proprietà è di Ravenna Holding, cassaforte dei Comuni). Maurizio Rossi inquadra l’azienda con alcuni numeri: una sede a Ravenna e una a Faenza ma operatività senza confini (come accaduto con il cooperante di Casola Valsenio ammazzato in Bangladesh), 15 dipendenti, nel 2014 un migliaio di funerali e un fatturato di 2,47 milioni di euro con un utile di 180mila euro. Oggi per un funerale, secondo le stime di Aser, servono 1.2001.300 euro dove la voce di costo principale è il feretro che può arrivare a 750-800 (abbiamo provato a chiedere preventivi anche ad altre agenzie ma hanno rifiutato di fornirli telefonicamente). «Aser ha cominciato a operare da luglio 2006 rile-

vando il ramo d'azienda da Hera e nel 2007 a Faenza ha acquisito il ramo d'azienda dalla locale Sot di Hera. Operiamo in libero mercato, non siamo in regime di monopolio ma in quanto società a controllo pubblico ci siamo dati delle regole di trasparenza e organizzazione più rigide». In un settore dove non mancano manovre scorrette: «C’è ancora il malcostume di qualche persona che sfrutta il momento del dolore». Rossi è consapevole che non mancano critiche verso l’azienda che rappresenta: «I concorrenti ci criticano dicendo che il nostro controllo pubblico potrebbe avvantaggiargi e invece non abbiamo appalti pubblici, non c’è rapporto preferenziale. Sulla qualità dei servizi mi rendo conto che forse trent’anni fa l’azienda pubblica si presentava con un livello inferiore ma ormai da una decina di anni c’è uniformità». Come cambia il funerale nel 2015? «In realtà è qualcosa che rimane molto legato alla tradizione, le modifiche sono piccole, magari oggi il manifesto non è più solo in bianco e nero ma ha un po’ di colore, ma stiamo parlando di dettagli». (and.a.)

«C’è un centenario che passa spesso per avere informazioni sul rito»

Per il camposanto online, con la foto del caro estinto da cliccare, i tempi non sono ancora maturi nella provincia. Lo dice Bruno Fabbri delle onoranze funebri Gamberini di Faenza che a gennaio del 2014 lanciò il progetto chiamato Luogo della Memoria: una sorta di Facebook dei morti, un cimitero virtuale dove i parenti del deceduto potevano inserire foto e informazioni con uno spazio aperto ai pensieri digitati sulle tastiere dai conoscenti. Pensieri e riflessioni in ricordo del caro estinto. «In America sono tantissimi i siti così, in Italia ne avevo visto uno in Piemonte, l'abbiamo promosso ma non ha avuto seguito». Dopo l'apertura del sito, con un investimento di un migliaio di euro, l'agenzia Gamberini inviò circa 600 lettere alle famiglie che negli ultimi 4-5 anni si erano rivolti a loro per un funerale: «Abbiamo dato a tutti le informazioni e l'account con la password per iscriversi. Tutto gratuito, anche per chi non è stato nostro cliente. Basta mandare una mail e noi autorizziamo l’iscrizione. Ovviamente anche i commenti vengono prima verificati per evitare offese. Dopo due anni non più di una decina si sono iscritti». Fabbri aveva provato ad anticipare i tempi facendo l'americano. Per poi accorgersi che le cose forse stanno diversamente: «Muoiono le persone più anziane, i figli hanno 50-60 anni e ancora in questa fase non è gente con grande dimestichezza di computer e internet». Le nuove frontiere del settore saranno le case funerarie private che organizzano cerimonie e sepolture? «Ne esiste una enorme a Modena ma serve un bacino di utenza vasto per rientrare dell'investimento. La gente non vuole fare più di 10-15 km per un funerale». E c'è chi prepara per tempo il suo: «C'è un signore di Faenza che ogni anno da diverso tempo in questo periodo passa per chiedere qualche informazione. Era iscritto a una di quelle associazioni che raccoglievano versamenti annuali per poi occuparsi dei funerali. Ha più di cent'anni e ogni anno vuole essere sicuro che quando sarà il momento gli faremo il funerale. Passa da noi, si fa due chiacchiere e ci salutiamo».


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CARO ESTINTO/5

Una vita tra i morti «Volevo fare l’artista e ora vesto i cadaveri»

Le storie professionali di due operatrici

dell’obitorio, tra gli apprezzamenti dei familiari dei deceduti e le solite scaramanzie «Quando vado a casa dimentico tutto il lavoro»

«A me i morti non hanno mai fatto paura. Mio nonno è stato l’ultimo custode del cimitero di Ravenna e sono cresciuta lì. Quando sono stata assunta alla camera mortuaria ero contenta di aver trovato un lavoro». E dire che la 34enne Caterina, la chiameremo così perché preferisce non vedere il suo vero nome sul giornale, voleva fare l’artista: «Già, mosaicista restauratrice. Poi mi sono accorta che non era una strada facile e ora faccio altro. Sarà perché da bambina dicevano che ero macabra? A volte me lo dicono ancora». Ma Caterina è una professionista, racconta i suoi otto anni di lavoro all’obitorio di Ravenna senza mai distrarsi dai compiti del pomeriggio, facendo avanti e indietro dall’ufficio per rispondere a una richiesta o sistemare una camera ardente: «Il rapporto con i familiari è la cosa più delicata. Non c’è una regola, devi capire come reagisce la persona che hai di fronte. C’è chi non vuole nemmeno vederti e chi invece comincia a parlarti e andrebbe avanti sempre. Tu cerchi di fare il tuo lavoro nel modo migliore e cerchi di aiutarli e non è vero che si diventa meno sensibili. Fa piacere quando apprezzano la tua professionalità». A un certo punto il turno finisce, ti togli il camice e te ne vai. Il lavoro entra tra le mura di casa? «La privacy va sempre rispettata ma con mio marito o mia sorella parliamo anche del mio lavoro, come loro mi raccontano del loro. È un lavoro». La pensa diversamente invece la 54enne Raffaella, collega di Caterina, operatrice alla camera mortuaria dal 2001. Raffaella ha quattro figli: «Non posso mica parlare del mio lavoro a casa. Altrimenti non stacchi mai dalla sofferenza. Tutti i giorni qua

dentro assorbi la morte». A volte però qualcosa passa: «Mio figlio piccolo di quattro anni una volta mi chiese perché non andavo mai io a prenderlo all’uscita da scuola. E un giorno mi venne da dirgli che se quel giorno ci fossero stati pochi morticini sarei andata. Quando sono arrivata i genitori degli altri bambini ridevano perché lui aveva ripetuto quella frase. Non l’avevo detto con cattiveria». Perché conservando il rispetto bisogna pure provare a sdrammatizzare, anche per alleggerire il peso e lavorare più sereni. È anche per questo che alle battute o ai gesti apotropaici di qualcuno si riesce a dare poco peso: «Succede. Ci sono quelli che mi dicono sempre che preferirebbero non incontrarmi. Cosa ci vuoi fare? Mica cambi la mentalità degli anziani». Però capita anche una onesta curiosità. Lo dice Caterina: «Alcuni ti fanno domande e vogliono sapere, si capisce che hanno interesse a conoscere un lavoro che qualcuno deve fare». E che nel tempo è cambiato in meglio «potendo contare su strumenti nuovi e condizioni operative migliori». Così come i corsi di formazione: tra il personale dell’obitorio c’è anche chi ha le qualifiche per assistere i medici legali in casi di autopsia. Ma il momento più duro è quando arriva la salma di un conoscente: «Speri non succeda mai ma capita». E tra gli operatori c’è una sorta di codice non scritto, Caterina e Raffaella lo conoscono: «Ti fai forza e ti occupi tu della sua vestizione perché ti senti come se fosse il modo migliore per dargli l’ultimo saluto mettendo a disposizione le tue competenze in quel momento così delicato». Andrea Alberizia

NEL FORESE ARRIVANO 215 LOCULI E 140 OSSARI NUOVI PER 266MILA EURO La giunta comunale ha approvato quattro progetti definitivi/esecutivi relativi alla costruzione di 215 loculi e 140 ossari in quattro cimiteri del forese, per un investimento complessivo di 266mila euro. A Mezzano è prevista la realizzazione di 100 loculi e 140 ossari (lavori per 110mila euro); a Coccolia di 50 loculi (60mila) a Sant’Alberto di 45 (56mila) e a San Marco di 20 (40mila). I progetti sono stati presentati al Comune da Azimut, la società che con l’ente ha assunto il contratto di servizio per la gestione dei servizi cimiteriali, che si farà carico della realizzazione dei lavori e delle relative spese.

CIMITERI/2 È FINITO IL RAME NELLE TOMBE RALLENTANO GLI ASSALTI DEI PREDONI NOTTURNI

Gli assalti ai cimiteri per rubare il rame dai tetti delle tombe e delle grondaie sono in calo: le razzie degli ultimi tempi hanno infatti interessato quasi tutti i luoghi della zona e dopo i colpi il rame è stato sostituito da lamiera verniciata di nessun valore per il mercato del riciclaggio dei metalli. A continuare sono invece piccoli episodi di danneggiamenti e sporadici episodi di vandalismo su alcune tombe ma in molti casi si tratta di fatti isolati dove le circostanze lasciano pensare che possa trattarsi di dispetti o piccole vendette trasversarli all’interno delle famiglie. Come quella lapide a Faenza su cui una mano anonima disegnò due corna...


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ECONOMIA

CHIMICA

ASSISTENZA

Versalis, Eni ammette: «Cerchiamo soci» I dubbi dei sindacati

Santa Teresa e quel buco da quasi 3 milioni di euro

«Stiamo cercando una joint venture che ci consenta di associarci per valorizzare il business». Dopo giorni di preoccupate indiscrezioni sulla imminente vendita di Versalis, l’Ad di Eni, Claudio Descalzi, ha dato questa secca risposta ai giornalisti che l’incalzavano sulla questione. Si tratta di una sorta di conferma della volontà di Eni d’indietreggiare sulla chimica, sottolineano i tre sindacati della provincia di Ravenna tornando sull'ipotesi di una vendita a un investitore straniero, probabilmente americano, di Versalis, azienda di Eni attiva nel settore della petrolchimica, anche a Ravenna. «Se da una parte è sensato vedere con favore il dischiudersi di nuovi scenari e di nuove opportunità per l'azienda chimica più importante del nostro Paese – scrivono Cgil, Cisl e Uil nella nota –, è altrettanto vero che la mancanza di informazioni in merito all'operazione, unita all'enorme valore strategico nazionale che ricopre una forte presenza in questo settore produttivo, genera legittime preoccupazioni sia tra i lavoratori che nelle istituzioni a livello locale (Ferrara e Ravenna, ndr) e regionale». Le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno previsto un incontro con i vertici Eni venerdì 30 ottobre, mentre i rappresentanti della Regione Emilia Romagna incontreranno Eni verso la metà del mese di novembre. Le segreterie territoriali dei tre sindacati esprimono nella nota «il loro sostegno alle fase di incontri che sta per avere inizio, si impegnano ad informare prontamente i lavoratori degli esiti e ad adottare ogni possibile strumento per tutelare l’inestimabile patrimonio di professionalità e lavoro, vero valore di Versalis».

Da sinistra: il direttore dell’Opera di S. Teresa don Alberto camprini, l'arcivescovo Lorenzo Ghizzoni e il vicedirettore Luciano Di Buò

CNA PREMIATE LE AZIENDE PIÙ FEDELI

Oltre trecento imprese associate da più di trent’anni sono state premiate al teatro Alighieri dalla Cna di Ravenna. Sul palco sono saliti anche i nove imprenditori iscritti da oltre 60 anni all’associazione (Angelo Argelli, Aurelio Cavina, Marino Fantini, Aldo Geminiani, Romolo Landi, Alfeo Poli, Valfrido Valgimigli, Abele Zagonara, Mario Zoli) e i quattro più giovani (Nicoletta Albonetti, Antonio Pio De Simone, Serena Montanari, Alessio Sarti - nella foto).

Per la prima volta l’Opera Santa Teresa del Bambin Gesù ha presentato pubblicamente il proprio bilancio sociale, con numeri e dettagli riferiti all’attività del 2014 della nota congregazione religiosa che in provincia di Ravenna gestisce diverse case di riposo o progetti assistenziali grazie anche a una media, negli ultimi anni, di circa un milione di euro l’anno di entrate straordinarie, tra lasciti e donazioni. Sono circa 400 le persone assistite, tra quelle accolte nelle strutture residenziali e nei centri gestiti dalla cooperativa sociale La Pieve. E occupa complessivamente 500 lavoratori, attorno ai quali ruotano 100 volontari mentre i fornitori di prodotti e servizi sono una cinquantina. L’anno 2014 non è stato facile dal punto di vista economico-finanziario, come non lo è quello in corso e come non lo sarà il prossimo triennio (20162018) per l’Opera Santa Teresa e i suoi vertici che, a partire dai dati di bilancio, stanno attuando una profonda riorganizzazione nella gestione e nella struttura stessa della cittadella della carità di Ravenna. Il bilancio 2014 si chiude con un disavanzo di quasi 2,7 milioni di euro: le entrate complessive sono state circa di 7,5 milioni di euro, di cui 4,5 milioni di euro, pari al 59,6%, relative all’ordinarietà; le uscite complessive (spese ed oneri) ammontano a circa 10,2 milioni di euro, 9,8 milioni delle quali ordinarie. Le entrate ordinarie costituiscono appena il 45,9% dei costi ordinari. E senza i proventi straordinari derivanti da lasciti testamentari, donazioni e vendita immobili, l’Opera di Santa Teresa non riuscirà a sostenersi. Un andamento economico, molto simile a quello registrato nel triennio precedente, che l’attuale direzione dell’Opera di Santa Teresa sta cercando di modificare. Nella seconda metà dell’anno 2014, con l’ingresso nella gestione del nuovo direttore don Alberto Camprini e del vicedirettore Luciano Di Buò e con il rinnovo del cda, è partito un processo di riorganizzazione che ha l’obiettivo di ridurre i costi di gestione, massimizzare le entrate e ottimizzare l’efficienza, senza perdere di vista la carità. Un percorso che porterà a ridurre il disavanzo corrente di circa 2 milioni di euro nel biennio 2015-2016. E tutto senza ridurre, per ora, il livello di occupazione all’interno dell’Opera di Santa Teresa: un obiettivo prioritario per la direzione. L’obiettivo è quello di portare il disavanzo corrente di bilancio entro il 2018 a un milione di euro. Per conformarsi alla normativa regionale di riferimento per le strutture socio-assistenziali e sanitarie, e di conseguenza essere accreditati nella rete di assistenza pubblica occorrono però altri investimenti, per circa 3 milioni di euro (garantiti dal vescovo Lorenzo Ghizzoni durante la presentazione del bilancio), che serviranno innanzitutto per la ristrutturazione, per l’efficientamento energetico e l’adeguamento della struttura di via Santa Teresa che risale all’epoca di don Lolli. L’Opera di Santa Teresa è una creatura nata all’inizio del ‘900 dall’amore per i poveri di don Angelo Lolli, ma poi cresciuta grazie all’affetto e alla generosità di tanti ravennati. Oggi è una realtà complessa, che si dedica oltre all’attività socio-assistenziale e sanitaria, anche all’accoglienza di persone senza fissa dimora, dei profughi, dei parenti degli ammalati, dei bambini celebrolesi provenienti dall’Europa dell’est, di persone che fanno lavori socialmente utili. Nelle proprie strutture ospita associazioni come l’Unitalsi, il Centro Volontario della Sofferenza, il Movimento per la Vita, il Centro di Aiuto alla Vita, il Consultorio Diocesano. E, attraverso le strutture del Polo Sanitario, offre cure mediche gratuite a persone in difficoltà e indigenti, segnalate dalla Caritas diocesana, un pasto ai poveri in estate e tanto altro.


LETTORI detti e contraddetti

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a cura di Fausto Piazza

detti e contraddetti

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

PORTO: LE CASSE DI COLMATA NON SONO LA SOLUZIONE Mi ha fatto molto piacere vedere una certa parte della politica nei giorni scorsi interessarsi all’escavo dei sedimenti portuali con soluzioni tecniche alternative a quelle tradizionali, invece di attaccare con le pregiudiziali del signor No. Mentre confermo il deciso sostegno pubblico all’Autorità Portuale e in particolare al suo presidente, poiché sono stato tirato per la giacchetta, come professionista sostenitore di idee di dragaggio alternative, voglio aggiungere alcune precisazioni per i cittadini, fermo restando che quanto riportato fino ad ora è puntuale. I sedimenti portuali escavati in modalità tradizionale vengono aspirati dal fondale con una draga, una imbarcazione, che ha una proboscide(elinda); prima disgrega i sedimenti e poi in una miscela di circa trenta parti di sabbia e settanta di acqua, attraverso una tubazione, li rilancia a distanza sul territorio, in maniera indistinta (il buono, meno buono, cattivo), dentro un’arginatura rettangolare di argilla, alta circa 4 metri, la cassa di colmata. Questa attraverso un processo di separazione naturale dovuto al maggior peso, allontana la gran parte della frazione acquea della miscela, trattenendo l’inerte sabbioso; ha bisogno di un lungo processo di maturazione, anche di intere stagioni, per allontanare la frazione acquea comunque rimanente. In caso di inquinanti oltre i limiti, va trattato tutto il quantitativo acqua/inerte, per cui fatta 1 la frazione solida, il quantitativo in volume da disinquinare è 2,5, una semplice follia.

#INSTAGRAM

I mosaici di San Vitale di @kellyalpe Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio postata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata da una turista, @kellyalpe alla basilica di San Vitale.

Poi il deposito in cassa di colmata è insalubre e maleodorante, per i processi fisico chimici e biologici che vi si sviluppano. I sedimenti portuali escavati in modalità alternativa, sperimentale con una dovizia di brevetti internazionali, sono conformi agli indirizzi strategici della Ecoinnovation Action Plan 2020

sulle rinnovabili; vengono aspirati dal fondo con una Draga, una imbarcazione, che ha una proboscide(elinda) ed un piccolo zainetto di acqua propria, con i quali attiva un circuito del sedimento sul ponte stesso e attraverso un macchinario che utilizza la forza centrifuga, separa l’acqua (sempre la stessa,

che rientra in un circuito chiuso) dall’ inerte sabbioso; questo già asciutto e classificato, va a terra in cumulo con un nastro, pronto per la vendita. In caso di inquinanti oltre i limiti, questi si aggregano nelle frazioni più fini della classifica e normalmente se è da trattare, fatta 1 la frazione solida, il quantitativo in volume da disinquinare è 0,10. I cumuli di deposito a terra occupano 1/3 dello spazio della cassa di colmata ed inoltre sono immediatamente utilizzabili, ad esempio per i ripascimenti. Non sono insani né maleodoranti. Le casse di colmata NON sono la soluzione al deposito dei sedimenti portuali, NON sono l’unica possibile oggi, SONO quella più costosa e dannosa per il territorio, densa di incognite sul futuro anche in conseguenza dei balletti delle leggi. Oltre al luogo di riporto pensiamo anche a quello dell’ escavo. La soluzione tradizionale è legata inevitabilmente al fenomeno di risospensione dei sedimenti causata dal disgregatore, una fresa posta in testa all’elinda, che sono causa della generazione di torbidità del corpo idrico, di disturbi in campo biotico e del rilascio di materiali contenenti possibili tracce di contaminazione, anche in zone balneabili con le maree. La soluzione in modalità alternativa, sperimentale, si fa fatica ad accorgersi dove si sta scavando. Daniele Vistoli, architetto Ravenna

L’ITALICUM È INCOSTITUZIONALE MOBILITIAMOCI TUTTI! I Comitati in difesa della Costituzione della provincia di Ravenna – fra i fondatori, nel febbraio scorso, a Roma, del

Coordinamento democrazia costituzionale (Cdc) – partecipano attivamente alla campagna promossa dal Cdc per i ricorsi di incostituzionalità della legge elettorale detta Italicum, che saranno presentati a partire dai primi giorni di novembre nei tribunali delle città capoluogo di distretto di Corte d’appello. Per la Regione Emilia Romagna la sede è Bologna. Numerose/i esponenti dei Comitati in Difesa della Costituzione – solo cittadine/i elettori possono presentare, a titolo individuale, i ricorsi davanti al tribunale – sono già in contatto con avvocati di Bologna e stanno depositando le firme in quanto ricorrenti. L’avvocato Felice Besostri, del Cdc – con il collega Aldo Bozzi vinse a suo tempo la difficile e importantissima battaglia contro il Porcellum, dichiarato incostituzionale nel gennaio del 2014 – ha elaborato il testo dei ricorsi. Esiste uno stretto nesso fra ricorso contro il Porcellum e ricorso contro l’Italicum. La riforma costituzionale, nel testo ormai definitivo dopo l’approvazione del Senato e che Besostri chiama “deforma” costituzionale è aggravata dall’Italicum, legge elettorale ipermaggioritaria che non tiene conto dei principi affermati nella sentenza della Corte costituzionale contro il Porcellum. Forti sono quindi le ragioni della nostra mobilitazione che – una volta depositate le firme dei ricorrenti – prevede una campagna di informazione capillare della cittadinanza. Com. in Difesa della Costituzione di Bagnacavallo, Faenza, Ravenna

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CULTURA

ARTE

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LA RECENSIONE

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L’INAUGURAZIONE

Barberini, quando il mosaico è al passo con il contemporaneo di Serena Simoni

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La Pochi giorni fa a Ravenna si è tenuto un convegno organizzato dal Liceo OPPIA MOSTRA artistico Nervi-Severini per sensibilizzare opinione pubblica e organi di governo sul patrimonio conservato nelle scuole, ma soprattutto sulla LE CARTE DELLA CITTÀ DI OJIYA morte annunciata dell'Istituto di Mosaico, in via di dismissione come tanti altri similari in Italia. Chi è maestro d'arte non potrà accedere all'insegnaDal 3 al 7 novembre, per l’Ottobre mento se non grazie a progetti speciali, se ci saranno soldi e tempi. giapponese, doppia esposizione dal titolo Un mosaico di ukiyoe – Le Leggo questa notizia incrociandola alla personale di Luca Barberini, “carte disegnate” della città di Ojiya maestro d’arte uscito proprio da questa scuola una quindicina di anni fa e presso le gallerie Antonio Rocchi e penso che i suoi lavori – presentati alla niArt Gallery aperta solo grazie alla niArt a Ravenna. Info su aperture e passione di Felice Nittolo, mosaicista e già insegnante di Luca – danno visite guidate: 338.2791174. sostanza all'idea che l’Istituto di Ravenna non dovrebbe scomparire. Il motivo non sta solo nella fama che Barberini ha raggiunto all'estero o nella sua capacità imprenditoriale (vedi lo spazio Koko aperto con Arianna Gallo in Via di Roma), ma anche nel fatto che il suo lavoro utilizza un linguaggio capace di stare al passo con la contemporaneità. Possibile per una tecnica così antica? Le storie su cittadini al di sopra di ogni sospetto mettono in campo la massa, un oggetto critico mai dismesso dai tempi di Freud e più che sensibile ora, nella dimensione del villaggio globale. In uno strano gioco à rebours, le masse sono quelle aggressive degli anni '70 – decennio riecheggiato dal titolo del film di Petri – mentre le dinamiche di potere risultano le stesse di oggi, nonostante lo scorrere dei decenni (Always the same). I processi sommari, le esecuzioni a furor di popolo raccontano una storia che slitta fra passato e presente, prendendo a prestito gli scheletrini e i borghesi incappellati dei dipinti di James Ensor. Il Revolution n.18, dialogo con la storia dell’arte prosegue nel rimando dettaglio alla Zattera di Géricault - dove la deriva forse non è della Francia - o al grande Valerio Adami, che i mosaici di Barberini riescono ad eguagliare per capacità espressiva e risultato anedottico. Il rovescio della medaglia delle masse sta nella solitudine esemplificata magistralmente nei mosaici-condominio che possono essere letti come brevi icone della dimensione privata. L’individuo riappare nei piccoli ritratti o nelle mosaici inquadrati come strips che raccontano storie di ordinaria follia in cui l'humour nero è corrosivo quanto il male, la stupidità, la meschinità dei personaggi. Dire tutto questo con una tecnica datata a più di due millenni fa dire che il mosaico è proprio vivo. E speriamo di poter continuare a dirlo.Luca Barberini - Storie su cittadini al di sopra di ogni sospetto - fino al 31 ottobre Ravenna, niArt Gallery, Via Anastagi 4a/6 - orari: MA e ME 11/12.30; GI e VE 17/19; SA 11/12.30 e 17/19 (per appuntamenti fuori orario contattare 3382791174)

«A NiArt una mostra dove

una tecnica vecchia di duemila anni assume anche i toni dell’humour nero

»

Piangipane

Un’onda di trentatre metri di tessere a Classe Sabato 31 ottobre alle 11 al Museo di Classe (via Classense 31) inaugura il mosaico dell’Onda, l’opera di 33 metri che caratterizzerà l’ingresso al museo in costruzione. Saranno presenti le autorità locali e il direttore artistico del progetto Paolo Racagni.

FUMETTO

Pasolini: un libro, una mostra e anche uno spettacolo In occasione del quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini, il Circolo Arci Dock61 di Ravenna propone dal 5 al 7 novembre una breve rassegna per ricordare l'artista scomparso. In particolare giovedì 5 novembre, alle 19 Gianluca Costantini ed Elettra Stamboulis inaugureranno la mostra delle tavole tratte dalla loro graphic novel Diario Segreto di Pasolini (Ed. Beccogiallo) appena uscita in libreria e che sarà presentata alla Feltrinelli di Ravenna, via Diaz, il 2 novembre alle 18, prima presentazione a livello nazionale. La mostra resterà aperta sino al 15 novembre, dal mercoledì alla domenica, dalle 19 alle 24. La rassegna si inserisce nel calendario di eventi promossi dall’Arci nazionale in ricordo di Pasolini.E sempre dedicato a Pasolini è anche lo spettacolo teatrale che apre la rassegna Buio, al Valtorto di Fornace Zarattini. Il 3 novembre alle 21 andrà infatti in scena Tributo a Pasolini Adulto, della compagnia Phoebe Zeitgeist, una ricerca sulla parte maledetta della crescita, quella che non matura, che non si dichiara, che non si esprime e che non si arresta: ispirato a "Petrolio" di Pier Paolo Pasolini.

via del sagittario 12

Aperto dal lunedì al sabato orario continuato dalle 7:30 alle 19:30 La domenica aperto dalle 8:00 alle 12:30

DA GIOVEDÌ 29 OTTOBRE A DOMENICA 8 NOVEMBRE


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COLLINE Piccole guide al territorio tra natura, cultura ed enogastronomia

SAPORI DAI TRE COLLI Quattro sagre a Brisighella in un’annata straordinaria per l’olio e il vino Riscoprire il piacere dei sapori autentici, dei prodotti della terra lavorati artigianalmente, senza ricorrere ad additivi artificiali industriali. Le quattro domeniche di sagra a Brisighella saranno dedicate ad altrettante eccellenze della tavola, dal porcello lavorato dai norcini come vuole la tradizione alle pere volpine preparate secondo antiche ricette fino alla sagra dell’olio brisighello, vero e proprio gioiello del territorio che gode anche della certificazione Dop. Il tutto in un’annata straordinaria per la raccolta delle olive e delle uve sia dell’albana che del sangiovese.

COMUNE DI BRISIGHELLA

ASSOCIAZIONE PRO LOCO DI BRISIGHELLA

Altrettante occasioni per andare alla scoperta del suggestivo borgo medievale tra la via degli Asinelli e la torre dell’orologio, villaggio collinare tra i più belli d’Italia. Se invece amate le sortite notturne e in particolare la festa di Halloween, meglio spingersi fino a Riolo Terme dove si ripete una delle più antiche feste che celebrano il capodanno celtico e tornano alle origini autentiche di questo appuntamento troppo spesso associato solo agli Stati Uniti, ma che affonda invece le proprie radici nella tradizione celtica preromana.

UNIONE DELLA ROMAGNA FAENTINA

Brisighella, 8-15-22-29 Novembre 8 novembre: Le delizie del Porcello 15 novembre: Sagra della Pera Volpina e del Formaggio Stagionato 22 novembre: Sua Maestà il Tartufo 29 novembre: Sagra dell’Ulivo Per informazioni: UIT - PRO LOCO BRISIGHELLA tel 0546.81166 - iat.brisighella@racine.ra.it - www.brisighella.org

Nella foto, una veduta delle colline brisighellesi


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II

Appuntamento all’11 novembre con l’inserto dedicato a COMACCHIO

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ENOGASTRONOMIA

Dal porcello all’olio brisighello, a novembre quattro sagre per Per quattro domeniche, a partire dal 9 novembre, il borgo medioevale di Brisighella, sulle colline faentine, ospita gli appuntamenti più golosi dell’autunno. Nel caleidoscopico mercato dei prodotti tipici emergono le saporite carni del suino lavorate artigianalmente e genuinamente, i ritrovati sapori dei frutti dimenticati, il profumo del pregiato tartufo e il gusto unico dell’olio nuovo, noto in tutta Italia e all’estero per la qualità e la proprietà. La rassegna, dal titolo “Quattro sagre per tre colli” vede ogni domenica la mostra-mercato allestita lungo le caratteristiche vie del paese dai produttori locali con prodotti tipici autunnali. Ecco il calendario:

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8 novembe, sagra del porcello La festa ricorda l’antico rito contadino dell’uccisione e della successiva lavorazione della carne di maiale da parte di abili norcini. Questo appuntamento offre ai cultori della cucina la possibilità di assaggiare, presso i ristoranti e la sagra, specialità locali: ciccioli, coppa di testa, rosei prosciutti, salsicce e salami. 15 novembre, sagra della pera volpina e del formaggio Le pere volpine, piccole, tonde e dure, sono un frutto tipico della Valle del Lamone. Vengono con-

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Dal 1955 il caseificio SICLA porta in tavola tanta allegria, energia e sapori che si abbinano piacevolmente con tutti gli altri alimenti. Antipasti, primi, secondi e dolci: il formaggio è un alimento completo, ricco di energia che si combina con tutte le pietanze della cucina mediterranea, per una alimentazione equilibrata e moderna.

sumate bollite, cotte in acqua o vino, oppure al forno. La sagra contribuisce alla loro scoperta offrendo la possibilità di riassaporarle presso i ristoranti locali e la sagra. 22 novembre, Sagra del tartufo Il tartufo, pregiato tubero, il prodotto più ricercato della collina faentina, durante la sagra viene abbinato ai piatti tipici della nostra tradizione preparati dagli chef dei ristoranti locali. In vendita il “bianco autunnale” che emana un profumo particolarmente intenso e il tartufo “nero”.


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III IL CORSO

A lezione di cucina vegan e per le feste Corso di cucina suddiviso in tre moduli: accoglienza degli ospiti, preparazione di piatti vegan e realizzazione di un menù tradizionale per le feste. Quarantotto ore di lezione complessive con attestato di frequenza Per-Forma, attestato di Frequenza rilasciato dal docente. Il corso si terrà presso il ristorante “I pini” di Riolo Terme.

L’EVENTO

i tre colli 29 novembre, 56° sagra dell’ulivo e dell’olio La coltivazione dell’ulivo in terra brisighellese risale a tempi antichissimi: già in epoca romana l’ulivo era conosciuto, apprezzato e valorizzato. La sagra celebra e promuove il ricercato olio extravergine, il “Brisighello”, olio al quale è stata assegnata la denominazione d’origine protetta D.O.P. e il raffinato “Nobil Drupa”. Il prodotto forse più conosciuto e pregiato di queste terre dove corre la vena del gesso. Durante la festa l’olio può essere acquistato da chi lo desidera nello stand di Terra di Brisighella.

A Riolo Terme torna il capodanno celtico La festa di Halloween di Riolo Terme, tra le prime nate per ricercare le antiche radici celtiche e preromane di questa celebrazione tornata di moda e “reimportata” di recente dagli Stati Uniti è giunta alla 23° edizione. All’ombra della Rocca, sabato 31 dicembre si torna quindi a celebrare Samhain, il capodanno celtico, l’antica festa di fine raccolto. Per l’occasione sarà possibile visitare i mercatini tipici nelle vie del paese immersi nei costumi e nel clima festante e scoprire i molti stand gastronomici mentre il paese sarà animato da fuochi d’artificio e balli anche nella notte grazie ai ragazzi della Clips Rag&Rock che daranno vita al consueto e scatenato ballo in maschera presso le vecchie mura del paese all’interno della Sala S. Giovanni.

DEGUSTAZIONE E VENDITA: Brisighella - via Strada 2 tel. 0546 81103 - fax 0546 81497 info@brisighello.net - www.brisighello.net PUNTO VENDITA CENTRO STORICO: Brisighella Piazzetta Porta Gabolo 8 tel. 0546 80131

VINO, OLIO E PRODOTTI TIPICI


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COLLINE

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LA PRODUZIONE/1

Un’annata da incorniciare per l’olio di Brisighella Scomparsa la mosca olearia, non sono stati necessari trattamenti insetticidi. Il bilancio della cooperativa Cab LA PRODUZIONE/2 SODDISFAZIONE PER ALBANA E SANGIOVESE

«L’annata 2015 passerà alla storia come una delle migliori per la qualità dell’olio Dop Brisighella» la Cab di Brisighella fa un bilancio del raccolto ed esprime enorme soddisfazione. Le intense piogge primaverili che hanno riempito le falde acquifere hanno infatti consentito agli uliveti secolari delle colline brisighellesi di non soffrire la siccità estiva e, nonostante un lieve anticipo di maturazione (ormai costante da diversi anni), è da registrarsi la più che positiva scomparsa della famigerata mosca olearia. «L’evento, inaspettato ma lungamente auspicato - commenta Sergio Spada, presidente di Cab -, è da attribuirsi soprattutto all’andamento climatico particolarmente torrido dei mesi di luglio e agosto che ha completamente “sterminato”

la mosca olearia, tanto che la quasi totalità degli olivicoltori brisighellesi non ha effettuato alcun trattamento insetticida». In questo contesto la cooperativa Cab, sebbene abbia terminato le scorte di olio del 2014, non anticiperà l’apertura del frantoio convinta che, prosegue Spada «una raccolta troppo precoce delle olive non permetta all’olio di esprimere gli aromi e i profumi caratteristici delle singole varietà». Olio che, visto anche il completo inutilizzo di trattamenti (prassi consolidata sulle colline brisighellesi), può dirsi, nei fatti, praticamente biologico. Dal punto di vista produttivo inoltre, l’annata 2015 presenta buone quantità per tutte le principali cultivar autoctone.

Non solo l’olio, la Cab di Brisighella in una nota esprime soddisfazione anche per la produzione vinicola, protagonista di “un’ottima annata” sia per l’albana che per il sangiovese della vena dei gessi brisighellesi. «Dopo la prima raccolta e le primissime vinificazioni possiamo sin da ora sperare in una delle migliori annate degli ultimi dieci anni - commenta Sergio Spada, presidente di Cab -. Il tempo stabile che si è prolungato per quasi tutto il mese di settembre ha consentito un’ottimale maturazione delle uve: un punto di partenza perfetto per ottenere vini di grande carattere». Annata ideale anche per la produzione del passito ottenuto da uva albana raccolta in cassettine e poi fatto “essiccare” in serra fredda in modo che siano sole e vento ad asciugare in maniera ottimale gli acini.


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CULTURA

LIBRI • TEATRO

AGENDA TEATRALE

MONOLOGO/1

L’eroico ciclismo di Marescotti apre la stagione del comico Primo appuntamento con la stagione di Comico proposta dall’Alighieri di Ravenna. Ad aprire il sipario sulla nuova edizione del cartellone sarà Ivano Marescotti con lo spettacolo Bestiale… quel Giro d’Italia, scritto da Maurizio Garuti, in scena martedì 3 novembre alle ore 21. La performance dell’attore romagnolo sarà accompagnata al pianoforte da Daniele Furlati.Lo spettacolo racconta del Giro d’Italia del 1914, l più massacrante della storia, con tappe di oltre 400 chilometri, che partivano di notte e si concludevano la notte successiva. Fu ciclismo “eroico” nel senso più pieno, con i corridori sottoposti a fatiche inenarrabili, a specchio di un’Italia contadina e bracciantile che in quella corsa trovò gli interpreti della propria condizione di vita. Alla vigilia, non casuale, di un cataclisma come la Prima Guerra Mondiale. Biglietti: da 12 a 22 Euro. La vendita sarà effettuata la sera stessa di spettacolo, a partire dalle 20, all’Alighieri. Info: 0544 249244.

PRIMA NAZIONALE PER UN DI CRISTINA COMENCINI

LA BUSTINA DI MELPOMENE TESTO

a cura di Maria Giovanna Maioli

Con la “Prima nazionale” dello spettacolo Due partite di Cristina Comencini sarà inaugurata la Stagione 2015/16 del Teatro Goldoni di Bagnacavallo. La pièce è diretta da Paola Rota e interpretata da un quartetto di giovani ma già affermate attrici: Giulia Michelini, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti e Giulia Bevilacqua. Sipario giovedì 29 ottobre alle ore 21.

Dopo l’incontro con Paolo Nori dedicato a Raffaello Baldini a dieci anni dalla scomparsa, organizzato da RavennaPoesia nel maggio scorso, ci uniamo alla tre giorni di celebrazioni baldiniane che la città di Ravenna ha tributato a questo grande poeta tra il 23 e il 25 ottobre.

ÒMBRI DI

Spettacolo dal vivo di rakugo, kodan e kyogen per la rassegna Ottobre giapponese. Le diverse forme espressive del teatro comico giapponese, originarie dell’epoca Edo (1603-1867), interpretate dal vivo dal maestro San’yutei Ryuraku in scena al teatro Rasi di Ravenna.

MONOLOGO/2

DUE VOLUMI SULLA TEOLOGIA NELLA COMMEDIA

BELLOSI LEGGE RAFFAELLO BALDINI

Venerdì 30 ottobre, alle 18 alla Sala D'Attorre, si parlerà di teologia e del rapporto con le fonti cristiane all'interno della Commedia. Il dantista Giuseppe Ledda presenterà due lavori: Le teologie di Dante, atti del Convegno tenutosi a Ravenna il 9 novembre del 2013 e La Bibbia di Dante, edito dalla Claudiana editrice.

Venerdì 30 ottobre alle 21.30, al Mama's Performing Arts Cafè (via San Mama 75, Ravenna), l’autore e inteprete Giuseppe Bellosi leggerà La Fondazione, l’ultimo monologo teatrale del grande poeta dialettale di Santarcangelo Raffaello Baldini.

(OMBRE Il caffè adesso lo manda avanti Dino, / il mio grande, l’altro studia / da ragioniere, io non vado giù quasi mai, / ma da sopra sento tutto, / il mercato la mattina, / vermut, Campari quando sono le undici e tre quarti, / poi tazze, cucchiaini, avanti e indietro, / e verso sera ai tavolini di fuori / la gente che parla, sempre le stesse cose, / ma litigano, degli urli, battono i pugni, / io vado alla finestra, / ma ho la cataratta, vedo delle ombre.) (da Furistír. Versi in dialetto romagnolo, Einaudi, Torino 1988)

Al Moog di vicolo Padenna a Ravenna per la rassegna di incontri letterari venerdì 30 ottobre ci sarà Vilo Mei con il suo romanzo Whatsername (Porto Seguro Editore). Al nuovo circolo Aurora, invece, mercoledì 5 novembre alle 21 l’appuntamento, in questo caso poetico, è con il fine dicitore e autore Franco Costantini.

LA RASSEGNA

Per “Il tempo ritrovato” arriva Peano, l’autore che ha inventato la madre Arriva, mercoledì 4 novembre alle 18.30 a palazzo Rasponi, per la rassegna Il tempo ritrovato, una delle recenti rivelazioni nel panorama italiano: Marco Peano. Il suo L’invenzione della madre (minimu fax) è stato un esordio che ha fatto molto parlare di sé per lo stile, i contenuti, la forma narrativa, il rapporto tra autobiografia e fiction. Si tratta di un racconto di dolore, amore, famiglia, vita e morte che non risparmia nulla, che porta il lettore dentro la quotidianità, la routine della malattia di una madre che ogni giorno muore. Si vive accanto al figlio l'ultimo anno di vita di una donna di 53 anni che dopo aver sconfitto il tumore al seno scopre di avere un carcinoma meningeo. La voce narrante è in terza persona, ma il punto di vista è appunto quello di Mattia. Un espediente che crea una distanza minima, quella distanza anche linguistica per cui la donna diventa “la madre di Mattia” e la parola mamma scompare dalla narrazione. Una distanza che permette anche a Peano un passaggio continuo tra il dentro e il fuori, tra il presente e i ricordi, tra la stanza della malattia e ciò che accade nel resto della vita di chi assiste la madre morente. Una scrittura pulita, incisiva, a tratti secca, un andamento narrativo arricchito da incisi a fondo pagina che sono riflessioni, spunti che aprono o chiudono ragionamenti. Coraggioso, fastidioso, un libro su tutte le vite e tutte le morti e tutte le madri. (fe. an.)

Ristorante • pizzeria • pub • disco showchef • cabaret • musica dal vivo

Sabato 14 novembre Cena col comico

ANDREA PUCCI Prima serata in compagnia dei comici di Zelig Prevendita diretta al locale o al numero 348 7046583 Via San Vitale | Albergone, n. 27 Bagnacavallo (RA) Tel. 0545 61574 - Cell. 348 7046583 www.maisonbarcelona.com Maison Barcelona

RAFFAELLO BALDINI

E’ cafè adès u l manda avènti Dino, e’ mi grand, cl’èlt e’ stéudia da ragiunír, mè a n vagh zò guèsi mai, mo da ’d sòura a sint tótt, e’ marchè la matéina, vermut, Campari quant l’è agli óngg e tréi, pu tazi, cuciaréin, avènti e indrí, e vérs sàira mi tavuléin ad fura la zénta ch’i dizcòrr, sémpra al stèss’ ròbi, mo i s’aràgna, di rógg, i bat i pógn, mè a vagh ma la finestra, mo a iò la cataràta, a vèggh dagli òmbri.

TEATRO COMICO GIAPPONESE IN SCENA AL RASI

AGENDA LETTERARIA

MEI AL MOOG, COSTANTINI ALL’AURORA

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RAVENNA &DINTORNI 29/10 2015

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CULTURA

MUSICA

L’INTERVISTA

I Sacri Cuori dalla Bbc allo spot Volkswagen «Il nostro successo? Senza scorciatoie» CONCERTI

di Luca Manservisi

«Arrivare a prendere quattro stelle sul Guardian e quattro su Record Collector, essere trasmessi dalla Bbc, dalla radio nazionale australiana e tedesca, dalla Rai, da una radio in Iowa e una in Canada nello stesso giorno, e poi finire in uno spot della Volkswagen in Svezia è una cosa che è capitata a pochissimi gruppi italiani nella storia, forse a nessuno». A mettere in fila alcuni fatti, con giustificato orgoglio, è Antonio Gramentieri, chitarrista e leader (a doverne scegliere uno) dei Sacri Cuori, band romagnola che con il suo ultimo album “Delone” – grazie anche alla presenza di ospiti prestigiosi come Steve Shelley dei Sonic Youth, Howe Gelb o Marc Ribot – ha fatto parlare di sé un po’ tutta la stampa specializzata del mondo. I Sacri Cuori – con il loro suono che intreccia folk, rock e blues in particolare del deserto americano con la tradizione della colonna sonora all’italiana – saranno in concerto il 31 ottobre al Bronson di Madonna dell’Albero. Per l’occasione, abbiamo incontrato lo stesso Gramentieri. Che idea ti sei fatto del successo ottenuto dal vostro ultimo disco? «I feedback intorno a “Delone” sono stati straordinari. Se dicessi una cosa diversa sarei poco sincero. È una grande soddisfazione, che ripaga di un percorso fatto senza fare sconti e cercare scorciatoie. Certo che l’idea stessa di “successo” nel 2015 è da calibrare con i tempi che corrono, specie in musica. Se escludi una decina di nomi famosissimi, non esiste più una popolarità di medio livello spalmata su tutti i livelli, ma piuttosto tutta una serie di nicchie e di micromondi con i propri nomi di riferimento, completamente sconosciuti e ignorati dalla nicchia a fianco. Sacri Cuori, al di là dei riconoscimenti internazionali, restano un gruppo che incontri se fai un certo tipo di viaggio musicale, non siamo mai particolarmente “di moda”, abbiamo un percorso

AL BRONSON ANCHE JOSH T. PEARSON E L’ELETTRONICA NOISE DI PRURIENT

In primo piano Antonio Gramentieri (insieme a Francesco Giampaoli) dei Sacri Cuori

Parla il leader della band, Gramentieri: «In una scena come quella romagnola si potrebbe lavorare molto di più insieme, ma occorre tenere a bada l’ego

»

di altro tipo. Che cresce e si allarga, ma alle proprie condizioni». Come nascono e come vi influenzano le numerose collaborazioni? Penso per esempio alle voci femminili con cui avete potuto affrontare di più la forma canzone classica, voi che nascete come gruppo interamente strumentale. «La nostra identità è da principio più simile a quella del collettivo che a quella di una band in senso stretto. Gli incontri fanno parte del nostro Dna, dentro e fuori dal gruppo, e reagire anche in senso sonoro agli incontri è una delle nostre prerogative e delle

nostre qualità. Avvicinarsi alla forma canzone per me è una cosa molto naturale, e nasce da un amore incondizionato per la melodia. Anche i nostri brani strumentali sono sempre stati più vicini a “canzoni senza parole” che non alle geometrie post rock, o al turnaround jazz/blues. Se incontriamo una voce che ci dice qualcosa, la canzone ci sta tutta». Il suono dei Sacri Cuori è molto cinematografico, quanto c’è di programmato e quanto di naturale in questo? «Quando la musica lavora per immagini, non solo si sovrappone a un

llo! e b è o il ciel con noi! o scopril Martedì 3 novembre, ore 21

Martedì 17 novembre, ore 21

Agostino Galegati I tesori del cielo autunnale

Mauro Graziani: Astronomia quotidiana. Espressioni di uso comune riferite al cielo

Martedì 10 novembre, ore 21

Venerdì 20 novembre, ore 21

Massimo Berretti

Dopo il concerto della cantautrice americana Deradoorian (ex corista e polistrumentista dei Dirty Projectors) di giovedì 29 ottobre e il concerto dei Sacri Cuori, che intervistiamo in questa pagina, di sabato 31 ottobre (in apertura il live di Dulcamara), il programma del Bronson di Madonna dell’Albero prosegue il 2 novembre con il live folk-noir del cantautore texano Josh T. Pearson. Giovedì 5, invece, al club ravennate è in programma l’anteprima del festival di musica d’avanguardia “Transmissions”, in programma a fine mese. L’appuntamento è con l’elettronica di Prurient (nella foto), pseudonimo dell’artista multimediale di New York Dominick Fernow, uno dei nomi più noti e influenti del suono noise.

Osservazione della volta stellata

In viaggio verso Orione

(ingresso libero e cielo permettendo)

Venerdì 13 novembre, ore 21

Sabato 21 novembre, ore 16:30

I Venerdì dell'A.R.A.R., Sala Conferenze del Planetario, INGRESSO LIBERO

...un pomeriggio al Planetario

Giuliano Deserti: La Super Luna

Marco Garoni: Come nascono le stelle e i pianeti? (attività adatta a bambini a partire da 8 anni)

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata

ambiente, ma lo colora, dà un senso diverso a quanto ci accade dentro. Questa è una cosa che mi ha affascinato da sempre. Il primo disco che ho comprato nella mia vita, se escludiamo il 45 giri di Furia Cavallo del West, è stata la colonna sonora di “1997, Fuga da New York”. È una passione con radici profonde». Spesso parlando delle vostre influenze vengono citati classici americani del rock di frontiera o gruppi più recenti molto identificabili come i Calexico: cosa ne pensi e quali sono le vere influenze dei Sacri Cuori? Vi sentite ristretti

in un determinato genere? «Io ho nelle mani molta tradizione americana, perché mi sono formato con quel linguaggio, affinando negli anni un punto di contatto fra quel tipo di graffio blues e una sensibilità melodica più mediterranea. Detto questo, i riferimenti diretti in Sacri Cuori sono abbastanza fuori da quel mondo. Direi Paolo Conte, Manuel Galban, Armando Trovajoli, Santo & Johnny, Al Caiola, Doug Sahm, Nino Rota, le orchestre romagnole e altri grandi melodisti. Quanto ai paragoni: mi rendo conto che per una certa generazione di ascoltatori la frontiera sia la terra dei Calexico, che pure sono bravi e soprattutto cari amici. Però diciamo che guardando più da vicino, la frontiera è sempre stata una zona molto affollata di musica, da molti anni prima che John e Joey re-impacchettassero quel suono per il pubblico indie, peraltro bene». Tu oltre a suonare nei Sacri Cuori collabori con altri artisti, produci dischi, organizzi concerti: si può vivere di musica in Italia? «Sì, se per “vivere di musica” si intende farlo seriamente. Una passione vera e un impegno quotidiano per tenere l’asticella alta, non giocare al ribasso, non chiudersi in un angolo. Si può vivere di musica se si è consci che esistono scorciatoie e furbizie per diventare celebri un giorno, ma non esistono scorciatoie se si vuole diventare bravi. Serve continuare a imparare e soprattutto serve tenere la musica in circolo, non solo la propria. Che qui o gira la ruota, tutta, o si ferma per tutti. Serve anche disciplina, per tenere distante l’invidia da sé e dagli altri. Essere musicisti è un mestiere molto emotivo. Occorre stare attenti a non diventare cinici sui successi e sui talenti altrui, comprenderli, riconoscerli e imparare sempre qualcosa. In una scena musicalmente molto densa come quella romagnola si potrebbe lavorare molto di più insieme, ma occorre tenere a bada l’ego. Quello sostanziale, non quello apparente. Quello che porta ogni musicista ad ascoltare sostanzialmente soltanto le proprie cose. Occorre ascoltare molto, andare ai concerti, sostenere la scena e i propri colleghi. In genere se non si riesce a campare di musica la colpa è nostra, e di quello che facciamo, non del “sistema”».

Nuova apertura

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CULTURA CONCERTI

MUSICA • SPETTACOLO

CINEMA

TEATRO-CONCERTO

DUE GIORNI PUNK E METAL AL VALTORTO

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Visioni da incubo al pala congressi con il Nightmare

Venerdì 30 e sabato 31 ottobre va in scena “Valtorto: il risveglio”: due serate per gli amanti del punk-hardcore e del metal al circolo Valtorto di Fornace Zarattini. Protagonisti della prima serata i cesenati Contrasto (band storica della scena) e Bymyside, i bolognesi Linterno e i lughesi Gamme Over. Sabato concerti di Angerdome (metal da Ravenna, release party del nuovo Ep), degli imolesi Defallen Prophecy e dei padovani Neither. Info: 348 7050302.

AL CLANDESTINO GLI ZEUS E AMY DENIO

Il rapper Max Penombra tra canzoni e racconti

Sabato 31 ottobre (dalle 23) una delle realtà underground italiane più amate all'estero ritorna al Clan Destino per presentare il nuovo album “Motomonotono”: si tratta dei Zeus! (nella foto), duo noise-avant-metal composto da Luca Cavina (calibro 35) e Paolo Mongardi (Jennifer Gentle, Fuzz Orchestra, Il Genio). Mercoledì 4 novembre, invece, al Clandestino un personaggio di culto come l’americana Amy Denio, produttrice, compositrice, cantante, polistrumentista e improviser che si esibirà insieme al sestetto di world music sardo Ou.

Dal 2 al 8 novembre (pausa giovedì 5) debutta al Cisim di Lido Adriano, in anteprima lo spettacolo Max era Max. In scena il rapper Max Penombra, con la regia di Luigi Dadina, storico attore e fondatore del Teatro delle Albe di Ravenna. Max Penombra si mette alla prova presentando un lavoro in forma di teatro-concerto. Lo spettacolo alterna infatti canzoni rap a racconti ispirati alle storie e all’immaginario del rapper di Savio di Cervia, tra sarcasmo e malinconia. Unica compagna del rapper durante i 50 minuti di monologo è una Biancaneve di cemento, dipinta a colori vivaci, che osserva il pubblico con un sorriso ebete. La spettacolo è prodotto dall’ Associazione Culturale Il lato oscuro della Costa, che ospiterà, nello spazio del Cisim, anche la mostra dell’illustratore emergente Matteo Biserna e i bozzetti e le sculture del writer riminese Tomoz. Posti limitati, consigliata la prenotazione alla mail cisim.lidoadriano@gmail.com o al cellulare 389 6697082

MUSICA PORTOGHESE AL MAMA’S CLUB

LIRICA

Sabato 31 ottobre alle 21.30 al Mama’s Club di via San Mama, a Ravenna, concerto dal titolo “Iberici intrecci” del quartetto Cantiga Caracol, ispirato alle musiche tradizionali portoghesi.

ANCHE LA GRANDE DACIA MARAINI AL FINALE DI ERF

AL MARIANI L’AMERICANO HOWARD PAUL Giovedì 29 ottobre dalle 22 al Mariani di via Ponte Marino, in centro a Ravenna, concerto del trio del chitarrista americano Howard Paul. Si tratta di una formazione dal sound energico e blueseggiante basato sullo stile del classico “organ -trio” degli anni ‘60. Il repertorio è basato su classici della tradizione Jazz e su brani moderni riarrangiati ad hoc.

APERITIVO IL GIORNALISTA PRINCIPATO PARLA DI TOM WAITS Domenica 1 novembre dalle 17.30 all’Osteria del Tempo Perso di via Gamba, in centro a Ravenna, aperitivo in compagnia del giornalista Maurizio Principato che racconterà la vita artistica e privata di Tom Waits, tramite ascolti, filmati, aneddoti e, naturalmente, un buon bicchiere di vino.

WINTER

I LIMITI E LE POSSIBILITÀ DI FARE IMPRESA IN ITALIA

Venerdì 30 ottobre alle 21 concerto di rock demenziale al circolo Nuovo Aurora di via Ghibuzza, a Ravenna, con protagonista Titta.

Il 2 novembre al Moog di vicolo Padenna, in centro a Ravenna, concerto dei canadesi Les Marinelles, tra garage rock e psichedelia.

IN

Chiude la quarta edizione di ERF in Winter - giovedì 5 novembre (ore 21) al teatro Masini di Faenza – “Al femminile”, uno spettacolo dedicato al ruolo della donna musicista e scrittrice a partire dal XVI secolo fino alla contemporaneità, con musica e letteratura che si legheranno assieme grazie alla voce di Lorna Windsor, uno dei migliori soprani del mondo, il Duo Des Alpes, formazione italo-svizzera e soprattutto le letture della grande Dacia Maraini, probabilmente la scrittrice italiana tra le più tradotte al mondo.

IL ROCK DEMENZIALE DI TITTA ALL’AURORA

AL MOOG I CANADESI LES MARINELLES

Un fotogramma dal film It Follows, caso dell’anno, in proiezione a Ravenna

COS’È LA FLAT TAX AL 15% E COME PUÒ ESSERE APPLICATA IN ITALIA

INCONTRO

VENERDÌ 13 NOVEMBRE

RAVENNA

ORE 17.30

VIA PONTE MARINO, 19

interviene ARMANDO SIRI Fondatore dell’associazione “Flat tax for Italy - Flat tax for Europe” (www.flat-taxforeurope.org) è l’ideologo della Flat Tax applicata all’Italia, una soluzione messa a punto grazie ad una lunga collaborazione con Alvin Rabushka. Impegnato nella promozione del sistema a tassa piatta ha promosso nel corso del 2014 due importanti convegni in Italia sull’argomento, nei quali è stato relatore insieme al prof. Rabushka.

www.armandosiri.it Incontro promosso da

È partita la 13esima edizione del Ravenna Nightmare Film Fest, l'appuntamento più importante in Italia per il cinema horror e fantastico, in programma tutti i giorni fino al 1 novembre al centrale Palazzo del Cinema e dei Congressi di Ravenna. Otto i lungometraggi (e dieci i cortometraggi) da tutto il mondo che partecipano al concorso internazionale che si affianca come da tradizione ad alcuni eventi speciali tra cui la oiezione della serie televisiva prodotta dalla Bbc e tuttora inedita in Italia In The Flesh, che rivisita in maniera decisamente originale il genere del film zombie post apocalisse (venerdì 30 dalle 21.30, sabato 31 dalle 21.30 e domenica 1 dalle 15). Altro evento speciale sarà la proiezione di uno dei più osannati film horror dell'anno, It Follows del britannico David Robert Mitchell (sabato 31 alle 16.30 e domenica 1 novembre alle 20).. Il Nightmare omaggia poi Alfred Hitchcock, a 35 anni dalla morte del grande e indiscusso maestro del brivido (domenica 1 novembre in chiusura di festival verrà proiettato alle 22 il suo celebre Gli uccelli del 1963) mentre apre un nuovo spazio tutto dedicato al genere documentario. Ad inaugurarlo (venerdì alle 15) il film Down by Di Leo – Viaggio d'amore alla scoperta di Fernando Di Leo, della regista romana Deborah Farina. Confermate infine per il loro terzo anno le Nightmare Lectures: appuntamenti e conferenze su tematiche horror. In cattedra quest'anno Massimo Perissinotto, poliedrico artista, fumettista, sceneggiatore, saggista e docente (venerdì alle 18.30), e il giornalista e scrittore Maurizio Principato (sabato alle 18.30). Programma dettagliato sul sito www.ravennanightmare.it; info: 388 6278374. Biglietti a 5 euro (ridotto 4), abbonamenti a 30 euro. Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di 18 anni.


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CULTURA

RUBRICHE FULMINI E SAETTE di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

LETTI PER VOI

Acqua morta, un giallo in laguna da non perdere di Nevio Galeati *

Come è sempre stato - Civitella di Romagna VISIBILI E INVISIBILI

It follows, uno dei migliori horror degli ultimi anni perché fa paura di Francesco Della Torre

It Follows (di David Robert Mitchell, 2014) Jay è perseguitata da esseri invisibili che la seguono ovunque, forse a causa di un rapporto sessuale con una persona che si trovava nella stessa situazione e che si è così liberata. Questa specie di zombie invisibili a tutti gli altri camminano senza fretta, ma se ti prendono ti uccidono. In sintesi, questa è la trama dell’opera seconda di un regista che mostra talento e confidenza col mondo dei teenagers. It Follows è uno dei migliori horror degli ultimi anni (insieme a The Babadook), e il motivo principale è molto semplice: fa paura. Il risultato è un mix di elementi come la trama, la regia e non ultima la musica che collocano il film in una nicchia temporale precisa. It Follows è infatti un grande omaggio, nonché una rivisitazione, dell’horror anni ’80, decennio di grandi svolte nel genere. La vicenda è ambientata in quegli anni (e se non lo è, lo sembra) e i protagonisti sono ragazzi, proprio come in Scream dal compianto Wes Craven, qui omaggiato anche per i riferimenti a Nightmare; la regia ha imparato la lezione kubrickiana (senza eguagliarla, ma quello è impossibile) carica di zoomate, rallenty e immagini statiche; la musica è figlia legittima di John Carpenter, del cui fantastico Halloween troviamo tracce nel film; in questo abile mix vengono collocati fantasmi e zombi, che hanno quasi un paio di decenni in più, ma che si integrano nella “ricetta”. It Follows, come molti suoi predecessori, ha anche un

sottotesto allegorico: il contagio sessuale, in un contesto di trent'anni fa, ci porta direttamente alla grande e giustificata paura dell’Aids, anche se qui è citata in maniera non esaustiva. Ma non era lo scopo del regista fare un film di denuncia. It Follows non ha ancora un distributore italiano, ma i ravennati (e dintorni) potranno gustarselo come evento speciale del Nightmare Film Fest sia sabato (16:30) che domenica (20:00). The Myth of the American Sleepover (di David Robert Mitchell, 2010) Prima dell’ottimo It Follows, cosa aveva combinato il talentuoso David Robert Mitchell, sconosciuto quarantenne regista americano che ambienta i film a Detroit? Parlava ancora di teenagers, visto che lo “sleepover” non è altro che il mitico pigiama party americano. Il film racconta una notte passata per varie feste di un college. Però chi si aspetta un nuovo Animal House (sempre sia lodato) o comunque vuole farsi qualche risata, rimarrà deluso. Questo Myth, pur restando sul terreno della commedia, non fa ridere e non vuole neanche provarci. Il film offre un riuscito e delicato specchio di una notte, di un’età, di una generazione tramite un rito (un “mito” quindi) attraverso il quale passano tutti i giovani, con alcol e sesso (o almeno il tentare) in primo piano. Il film non denuncia e non si fa mai troppo serioso, ed è proprio questo equilibrio il suo punto di forza. La sua semplicità non lo renderà nè un cult nè un mito, ma l'approccio a un tema abusato riesce a essere convincente, originale e riuscito. Disponibile in Italia solo con i sottotitoli tradotti.

Quando un romanzo riesce a proporre più piani di lettura; sa mescolare riferimenti e analisi della realtà a una vicenda inventata; quando l’intreccio tiene e ogni snodo proposto nei primi capitoli trova una sintesi nel finale, senza conigli scoperti in qualche cilindro polveroso; quando i personaggi sono vivi e si muovono in un ambiente credibile. Ecco, quando questa alchimia si verifica, allora nasce un libro che vale la pena leggere e che non si riesce a mollare prima dell’ultima pagina. È il caso di Acqua morta, secondo romanzo di Michele Catozzi (Tea ed.), vincitore del premio letterario “IoScrittore” nel 2014 (peraltro, in quello stesso anno, l’autore ha vinto il anche premio GialloLuna NeroNotte per racconto inedito, indetto insieme al Giallo Mondadori). Acqua morta parla anche di sentimenti e dolori, non solo di malaffare, omicidi, inchieste, corruzione e giustizia. Ed è scritto bene, ma questo dovrebbe essere un prerequisito: perché non si dovrebbero pubblicare storie linguisticamente sconnesse. Senza dire di quelle con “orrori” di sintassi… La trama: il commissario Nicola Aldani deve traslocare, da Venezia a Mestre; a dire il vero la sua famiglia è già nel nuovo appartamento sulla terra ferma, ma lui un po’ cincischia. Facendo arrabbiare la moglie, che lo aspetta, costretta a gestire i figli da sola. È un maggio caldo, umido, sudato e in laguna affiora un cadavere. È Mirco Albrizzi, immobiliarista e non solo, con le mani in molti affari; politica compresa. I poteri forti della città vorrebbero che il caso fosse archiviato come suicidio; in fretta. Ma altri due morti, una escort sua amica, sicuramente assassinata; e un giovane, pestato e ucciso trent’anni prima, sono lì a dimostrare come non si tratti di suicidio. Così, muovendosi fra paradisi fiscali e scartoffie impolverate, e aiutato da un ex collega, un colpo di scena dopo l’altro, il commissario Aldani riesce a riannodare ogni filo. E a cambiare casa. Michele Catozzi – si è capito, vero? - convince con l’intrigo, la scrittura, i personaggi; e il suo occhio su Venezia è affettuoso e sincero, dai motoscafi in laguna, alle mostruose navi da crociera, fino allo scandalo del Mose. Il suo commissario, così a occhio, è destinato a diventare un punto fermo dei romanzi gialli italiani. * direttore del festival GialloLuna NeroNotte


RAVENNA &DINTORNI 29/10 2015

19 CINEMACITY Ravenna

Game Therapy

Programmazione dei film in sala

di Ryan Travis sab. e dom.: p.u. 18.35

Spongebob live party sab. e dom.: 15.40-17.50

Crimson Peak (v.m. 14)

Il secondo tragico Fantozzi

di Guillermo Del Toro gio., ven., sab., dom., lun. e mer.: 20.25-22.40

di Luciano Salce lun., mar. e mer.: 17.45-20.20-22.45

Io che amo solo te

The Last Witch Hunter L’ultimo cacciatore di streghe

La legge del mercato di Stéphane Brizé Premio Miglior Attore Cannes 2015 a Vincent Lindon

Belli di papà

Maze Runner: La fuga di Wes Ball gio., ven., sab., dom., lun. e mer.: p.u. 21.45

gio 29: 21.15 • ven 30 - sab 31: 20.40 - 22.30 dom 1: 16.45 - 18.45 - 21.15 • lun 2-mer 4: 21.15

di Guido Chiesa fer.: 17.50-20.20-22.40; sab. e dom.: 15.35-17.50-20.20-22.40

Lo stagista inaspettato

rassegna "Riusciranno i nostri eroi":

Noi siamo Francesco di Guendalina Zampagni

di Nancy Meyers gio., ven., sab. e dom.: 20.25-22.45

mar 3: 21.15 PRESENTE IN SALA LA REGISTA • intero €6,00 - ridotto €5,00

Tutti pazzi in casa mia di Patrice Leconte fer.: 17.45-20.25-22.35; sab. e dom.: 15.45-17.45-20.25-22.35

di Marco Ponti fer.: 20.50-22.50; sab. e dom.: 16.30-18.50-20.50-22.50

DA GIOVEDÌ 29 OTTOBRE A MERCOLEDÌ 4 NOVEMBRE

di Breck Eisner fer.: 17.50-20.25-22.40; sab. e dom.: 15.35-17.50-20.25-22.40

Telefona e prenota il tuo posto in sala

Cinema Mariani - Ravenna

Hotel Transylvania 2

Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 216077 www.cinemamarianiravenna.com

dom.: 18.45-21.15

di Genndy Tartakovsky Proiezione in 2D fer. (escluso mar.): p.u. 20; sab. e dom.: 15-16.45-18.40-20

Mustang

Minions

di Deniz Gamze Ergüven fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab. e dom.: 18.30-21.10

di Pierre Coffin, Kyle Balda sab.: p.u. 17; dom.: 15-17

Sopravvissuto - The Martian

Hitman: Agent 47 di Aleksander Bach fer.: 17.45-20.25-22.45; sab. e dom.: 15.40-17.45-20.25-22.45

di Stefano Sollima fer., sab. e dom.: 20.15-22.55

sab. e dom.: 18.35-21.15

Fuck You, Prof!

Ghosthunters Gli Acchiappafantasmi

di Bora Dagtekin gio., ven., sab. e dom.: p.u. 22.50

di Tobi Baumann fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15.30-17.45

Hotel Transylvania 2 di Genndy Tartakovsky Proiezione in 2D fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 15.40

Giotto, l’amico dei pinguini di Stuart McDonald fer.: p.u. 17.50; sab. e dom.: 15.40-17.50

The Walk di Robert Zemeckis

Dheepan Una nuova vita di Jacques Audiard fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab. e dom.: 18.20-21.15

Suburra

La legge del mercato

The Lobster

di Stéphane Brizé ven., lun. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-22.30; dom.: 16-21.15

CINEMA MARIANI Ravenna

di Yorgos Lanthimos fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab. e dom.: 18.20-21.15

Dheepan Una nuova vita

di Stéphane Brizé

Woman in Gold

di Gabriele Muccino gio. e ven.: p.u. 21; sab. e dom.: 18.30-21

Io e lei di Maria Sole Tognazzi sab. e dom.: p.u. 18.35

CINEMA JOLLY Ravenna

Kreuzweg Le stazioni della fede

Proiezione in 2D gio. e ven.: 17.45-20.25-22.55; da sab. a mer.: 20.25-22.55

di Dietrich Brüggemann gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21

Game Therapy gio., lun. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.40-22.30; dom.: 16.45-18.45-21.15; mer.: p.u. 21.15 (proiezione in lingua originale sottotitolata)

Tutto può accadere a Broadway di Peter Bogdanovich

Lo stagista inaspettato

di Luca Viotto Proiezione in 3D mar. e mer.: p.u. 21 Proiezione in 4K mar. e mer.: p.u. 20.45

di Nancy Meyers gio., ven., sab. e dom.: p.u. 20.20

Tutto può accadere a Broadway

Suburra

di Peter Bogdanovich fer. (escluso lun.): p.u. 21.15;

ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21

Tardo autunno di Yasujiro Ozu (per la rassegna XIII Ottobre Giapponese) gio.: p.u. 21.15 (versione restaurata)

CINEDREAM Faenza

Il secondo tragico Fantozzi di Luciano Salce lun. e mar.: p.u. 21

Io che amo solo te di Marco Ponti ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21

CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano L’attesa

Firenze e gli Uffizi di Luca Viotto Proiezione in 3D/4K mar., mer. e gio.: p.u. 21

CINEMA GULLIVER Alfonsine

The Last Witch Hunter L’ultimo cacciatore di streghe di Breck Eisner fer.: 20.30-22.45; sab. e dom.: 15.45-18-20.30-22.45

di Aleksander Bach fer.: 20.30-22.45; sab. e dom.: 15.40-17.50-20.30-22.45

Ghosthunters Gli Acchiappafantasmi di Tobi Baumann sab. e dom.: 15.10-16.40

gio., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.40-22.30;

CINEMA SAN ROCCO Lugo

di Piero Messina sab. e dom.: p.u. 21

Hitman: Agent 47

Firenze e gli Uffizi

di Wes Ball fer.: 17.40-20.15-22.55; sab. e dom.: 15.25-18-20.15-22.55

di Deniz Gamze Ergüven

di Patrice Leconte fer.: 20.40-22.45; sab. e dom.: 14.50-18.40-20.40-22.45

CINEMA ASTORIA Ravenna

Maze Runner: La fuga

Mustang

di Jacques Audiard sab.: p.u. 20.30; dom.: p.u. 18; mar.: p.u. 21.15

Tutti pazzi in casa mia

di Guendalina Zampagni mar.: p.u. 21.15 (ospite in sala la regista Guendalina Zampagni)

di Gilles Paquet-Brenner fer., sab. e dom.: 20.20-22.45

di Simon Curtis gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale sottotitolata in italiano)

di Guido Chiesa fer.: 20.25-22.40; sab. e dom.: 15.30-17.40-20.25-22.40

Noi siamo Francesco

CINEMA EUROPA Faenza Woman in Gold

Belli di papà

Minions

di Marco Ponti fer.: 17.45-20.20-22.40; sab. e dom.: 15.35-17.45-20.20-22.40

Dark Places Nei luoghi oscuri

CINEMA ITALIA Faenza

di Pierre Coffin, Kyle Balda sab.: p.u. 17.30; dom.: p.u. 15

Io che amo solo te

CINEMA SARTI Faenza

di Stefano Sollima fer. (escluso lun.), sab. e dom.: p.u. 21.10

Padri e figlie

di Guillermo Del Toro fer.: 20.25-22.55; sab. e dom.: 18-20.25-22.55

di Pete Docter Proiezione in 2D sab. e dom.: 15.30-17.40

Inside Out

di Simon Curtis fer. (escluso lun.): p.u. 21; sab. e dom.: 18.35-21

Crimson Peak (v.m. 14)

Inside Out

di Denis Villeneuve lun.: p.u. 21.15

di Pete Docter Proiezione in 2D fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15.35-17.45

La legge del mercato

di Ryan Travis fer.: 17.50-20.40-22.50; sab. e dom.: 15.40-17.50-20.40-22.50

Sicario

di Ridley Scott Proiezione in 2D mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)

Taxi Teheran di Jafar Panahi gio.: p.u. 21

Dove eravamo rimasti di Jonathan Demme ven., dom. e lun.: p.u. 21

Minions di Pierre Coffin, Kyle Balda sab., dom. e lun.: p.u. 16

CINEMA MODERNO Castelbolognese Non essere cattivo di Claudio Caligari gio.: p.u. 21

Via dalla pazza folla di Thomas Vinterberg sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

SALA SARTI Cervia

Giotto, l’amico dei pinguini

Woman in Gold

di Stuart McDonald sab. e dom.: 14.45-17

di Simon Curtis sab., dom. e lun.: p.u. 21

INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Corso Ravenna, via di Roma 51, tel. 320 9022548 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052

Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358

Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194

Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999 Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964


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20

JUNIOR

EVENTI

La grande festa di Halloween I più coraggiosi potranno anche dormire all’Almagià. Eventi in centro a Lugo e Alfonsine A Ravenna l’appuntamento per le famiglie ad Halloween è alle Artificerie Almagià – nell’ambito della rassegna del Teatro del Drago – a partire dalle 16.30 di sabato, 31 ottobre, con spettacoli, laboratori, percorsi animati, installazioni ludiche, performance, danze, con “obbligo” di travestimento per grandi e piccoli senza distinzione. Si parte al pomeriggio con lo spettacolo (consigliato ai bambini a partire dai 4 anni) “L’orco del teatro”, della compagnia Eventi Culturali/Teatri Comunicanti di Porto Sant’Elpidio, con il pubblico che sarà grande protagonista in maniera molto originale. Al termine è in programma una merenda e poi laboratori di trucco e di costruzione, fino alle “danze rituali propiziatorie”, coordinate dalla coreografa Elena Casadei. La prima parte della festa (fino alle 20 circa) si concluderà con il rituale del “dolcetto o scherzetto” per le vie del quartiere Darsena, dedicato a tutti i bambini a partire dai 3 anni. Salutati i più piccini, per i più grandi inizierà la nottata di Halloween con cena, laboratorio di cinema in collaborazione con Ravenna Cinema, pernottamento all'Almagià e successiva colazione (indispensabili il sacco a pelo e materassino), con incursioni di strani personaggi che allieteranno il sonno dei più coraggiosi (info e prenotazioni, obbligatorie per chi vorrà partecipare alla seconda parte della festa, al 392/6664211; biglietti adulti 7 euro, bambini 5). Sono diversi gli appuntamenti anche in provincia, per famiglie e non solo, come il celebre Capodanno celtico di Riolo Terme (i dettagli nell’inserto centrale dedicato alle colline) o la festa di Lugo: sabato 31 ottobre alle 19 apre lo stand gastronomico sotto al Pavaglione con bancarelle di hobbisti creativi, artigianato artistico ed etnico, giocattoli e dalle 21 per i bambini laboratorio di pasta di mais, con dimostrazioni e creazioni. Alle 21 al teatro Rossini di Lugo ci sarà lo spettacolo Calzini horror

Lo spettacolo che andrà in scena all’Almagià

IL PICCOLO GIORNALISTA

picture show, della compagnia teatrale “I calzini spaiati” di Alfonsine(info e prenotazioni al 340 5647223, biglietti a 10 euro). Eventi durante la serata anche in centro a Lugo: dalle 20.30 alle 23.30 è inprogramma anche un viaggio spaventoso all’interno della Rocca; dalle 20 alle 22.30 nelle piazze del centro “Il becchino” pronto a proporre affari eterni a ignari passanti; dalle 20.15 alle 21.15 lo spettacolo di danza “Giardino delle zucche”; alle 20, 21 e 22 spettacolo di giocoleria infuocata e danza del fuoco “Ardentia”, presentato da Tetaro Pighin; alle 20.30, 21.30 e 22.30 “Sogni volanti” spettacolo di giocoleria, giochi di luce e mimo presentato da Isac Demer. Fulcro della festa di Lugo alle 22.15 la partenza della sfilata Halloween Parade, con

ritrovo in via Acquacalda 108/1. La partecipazione è gratuita, è solamente necessario presentarsi truccati e vestiti a tema di Halloween. La sfilata terminerà alle 22.45 e seguiranno spettacoli con effetti pirotecnici e, per chiudere, il rogo della grande Piligrèna. Sant’Agata sul Santerno si prepara a festeggiare la notte di Halloween, sabato 31 dalle 19 con uno stand gastronomico in piazza Umberto I e lo spettacolo degli Street Art & Fire, una coppia formata da giocoliere e mangiafuoco. Ad Alfonsine la sera di sabato 31 ottobre a partire dalle 18.30 inizierà la festa con il percorso “classico” che partirà da piazza Monti per proseguire lungo il fiume Senio e attraversando il centro giungerà sino a corso della Repubblica. In programma vari banchetti gastronomici e lo spettacolo “Cantika”, un susseguirsi di danze e spettacolari giochi col fuoco di Losna Fire; l’esibizione di sbandieratori e tamburini del Rione Cento di Lugo, la scherma medievale e di rievocazione storica, musica, giocolieri, laboratori per bambini, luna park e cartomanti.

TEATRO AL MASINI DI FAENZA LO SPETTACOLO “IL BOSCO DELLE STORIE” PER BENEFICENZA Spettacolo di beneficenza al Teatro Masini: domenica 1 novembre alle ore 16 il palcoscenico faentino ospiterà lo spettacolo “Il bosco delle storie”, una produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri, scritta da regista Claudio Casadio con Giampiero Pizzol e interpretata da Maurizio Casali, Mariolina Coppola e Alessandra Tomassini.

LIBRI/1 ALL’ITIS

PROF E STUDENTI LEGGONO BRANI A SCELTA AL CAMBIO DELL’ORA

Anche quest'anno scolastico l'Itis di Ravenna aderisce al progetto nazionale Libriamoci: dal 28 al 30 ottobre si pratica la lettura a piacere in classe a turno. Al cambio dell'ora due studenti e il docente che arriva leggono un brano a scelta, di un libro che a loro è piaciuto. Un modo diverso per cominciare l'ora di lezione che permette di scoprire che è bello condividere le parole.

I Tre Porcellini di Matteo Con l’inizio della stagione teatrale dell’Almagià di Ravenna, ricominciamo a pubblicare i disegni dei bambini realizzati dopo lo spettacolo: questo è di Matteo Farinelli (8 anni) e ritrae un momento dei Tre Porcellini, andato in scena il 24 ottobre.

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Venite a trovarci nei nuovi spazi! consigliata la prenotazione nel weekend

LIBRI/2 LETTURE E UNA

MOSTRA A

CASA VIGNUZZI PER I 20 ANNI DELLA

BIBLIOTECA

Il prossimo 16 dicembre Casa Vignuzzi compie vent'anni e la biblioteca dei bambini e delle bambine di Ravenna festeggia con una serie di iniziative. Sabato 31 ottobre ore 10.30 “Leggiamo: Il mio amico Scartapesto e altre storie di paura”, in occasione della inaugurazione della mostra delle tavole originali di Alessandro De Lorenzi su “Scartapesto”, curata dal Servizio Decentramento del Comune di Ravenna.

Tel. 0544 421491

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GUSTO RICONOSCIMENTO

COSE BUONE DI CASA

Al chiosco cervese da Piero e Monica la Piadina d’oro 2015

Un piatto tipicamente romano, ecco i carciofi alla giudia

GASTRONOMIA

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Alla Bottega di Felice per gustare gli autentici prodotti della Romagna

di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

A “Il chiosco di Piero e Monica” è stato assegnato il settimo Trofeo della “Piadina d'oro di Romagna“ promosso dalla Cna e dalla Confartigianato che si è svolto venerdì in Piazza XX Settembre a Ravenna all’interno della manifestazione GiovinBacco e dove si sono incontrati i produttori artigianali di piadina provenienti da tutta la provincia, che hanno risposto all’invito delle Associazioni artigiane nell’ambito di una campagna che da anni sta valorizzando questo prodotto tipico che ha sempre accompagnato la storia della nostra terra. Seconda classificata “La Piadina di Raffaele e Antonella”. Terza classificata “P. Piada”. Tutti e tre i vincitori sono di Cervia. Due quest’anno le novità del Trofeo: la piadina è stata stesa esclusivamente a matterello e la giuria l’ha giudicata non solo appena cotta, ma anche a freddo. Diciotto i chioschi partecipanti alla "gara" valutati da una giuria è stata presieduta dallo chef Vincenzo Cammerucci.

DEGUSTAZIONI

Reduce da un viaggio a Roma vi propongo una pietanza famosa, tipicamente romana, i carciofi alla giudia. Ingredienti: carciofi (preferibilmente mammole), sale, pepe, olio evo per friggere (in alternativa olio di arachidi), limone. Preparazione: Pulire i carciofi togliendo le foglie esterne più dure e tagliare la punta. Alla fine di questa operazione il carciofo ha assunto la forma rotonda di una rosa. A questo punto eliminate la parte esterna e più coriacea del gambo e le attaccatture delle foglie esterne, immergete quindi i carciofi così puliti in una bacinella con dell'acqua acidulata, per almeno 10 minuti. Toglieteli dall'acqua, scolateli, asciugateli e batteteli l'uno contro l'altro per far si che le foglie comincino ad aprirsi. Fate scaldare in un tegame dell'olio in una quantità tale che i carciofi ne siano ricoperti. Immergete quindi i carciofi e lasciateli nell'olio caldo, ma non bollente (a circa 140/150 gradi) per 10 -15 minuti. Per verificare la cottura basterà punzecchiare la base del carciofo con i rebbi di una forchetta, se la forchetta penetrerà nel carciofo, potete toglierlo dall'olio. Una volta cotti, lasciateli raffreddare capovolti in un vassoio per una ventina di minuti (di modo che perdano l'olio in eccesso) e, con una forchetta, aprite le foglie dall'interno verso l'esterno a mo' di fiore in modo che assumano la caratteristica forma a "rosa sbocciata". Poi condite l'interno dei carciofi con sale e abbondante pepe e lasciateli riposare per qualche minuto. Spruzzateli con del vino bianco secco e immergeteli nell'olio, alzando lievemente la temperatura ma facendo attenzione a non bruciarli. Toglieteli dopo circa 1 minuto e metteteli ad asciugare su un foglio di carta assorbente. Servite ben caldi.

LO STAPPATO

Il Barolo di Cavalier Bartolomeo immediato e piacevole

LACRIMA DI MORRO D’ALBA, PINOT NERO E DRACONE IN ASSAGGIO DA ALEX & PAUL Nuovo appuntamento, venerdì 30 ottobre, a partire dalle 19.30, con le degustazioni di vini d’eccellenza e piatti prelibati, proposte dal bar à vin Alex&Paul di Ravenna (via De Gasperi). La serata riguarda tre assaggi tutti dedicati a tre notevoli vini rossi. Si tratta di budino ai porcini su letto di lombetto stagionato all’arancia abbinato a Lacrima di Morro d’Alba “Velenosi”; voule vant e garganelli con salsa alla marotea abbinato a Apertura 2012 Pinot Nero “Colombo”; Filetto avvolto nel lardo con salsa alla carbonade e polenta abbinato a Dracone 2008 Palazzona di Maggio. Il costo delle degustazioni è rispettivamente di 10, 11 e 13 euro. Tutte e tre, in forma ridotta, a 29 euro.

di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

L’Antica Bottega di Felice nasce dalla più autentica tradizione contadina e rurale, di cui Felice Malpassi è stato erede, capace di trasformare dalla terra e dagli allevamenti in cui è nato e cresciuto, con amore e passione, prodotti della gastronomia unici ed eccellenti. La sua sapienza e passione per la selezione delle materie prime del territorio si sono espresse nella storica bottega all’interno del Mercato Coperto di Ravenna. Un esperienza poi trasmesse a Giordana e Bruno che nel loro locale di via Ponte Marino a Ravenna, proseguono i valori di quella tradizione. Prodotti e menù sono preparati con la massima cura nel laboratotio gastronomico e cucina: la pasta fatta a mano con farine scelte e non trattate, i cappelletti ripieni di Parmigiano Reggiano dop stagionato oltre 30 mesi, i salumi senza glutine e la piadina artiginale creata nel rispetto della ricetta originale romagnola. Non mancano il buon vino e il buon caffé. Il ristorante è aperto dal lunedì al sabato da mezzogiorno alle 14:30 e dalle 19 alle 22 (venerdi e sabato fino alle 22.30). La bottega è aperta tutti i giorni (escluso il giovedì) dalle 8 alle 13.30 e dalle 17 alle 19. Pagina facebook – Antica Bottega di Felice Sito web – www.anticabottegadifelice.com

“Cavalier Bartolomeo” è l’azienda che produce il “Barolo Altenasso” 2010. Al naso odore di fragole e rose, mandorle e spezie. Lievi sbavature alcoliche, frutta sottospirito, sfumature di cipria e pepe. Note floreali e scorza di agrumi passiti e ritorni terrosi piacevoli che si notano anche al palato. Erbe aromatiche e china. Un tocco tropicale, morbido che s’insinua tra i ricordi di frutta rossa e fragoline di bosco matura. Tracce di confettura di ribes e fragole. Bocca fresca, tannino fine, incisivo, un po’ puntiglioso. Si sente un po’ la mancanza di equilibrio del tannino. Un barolo non austero ma immediato e piacevole. Da abbinare a piatti di raffinata carne.

Vista la vostra implacabile voglia di deliziare le vostre papille gustative con dell'ottima birra artigianale, lo staff di Birra Bizantina vi aspetta al "FUORI FIERA" al termine della fiera della Birra Artigianale di Ravenna. Nelle notti di venerdì e sabato 6 e 7 novembre, vi aspettiamo per brindare e gustare ottime piadine fino a notte inoltrata!

Beer Shop Taberna Bizantina - Via Magazzini Posteriori 59 - Darsena

www.birrabizantina.it


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SALUTE

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AGENDA

L’EVENTO

La voce artistica e internazionale Decimo convegno di foniatria diretto da Franco Fussi con esperti mondiali il 29 ottobre dalle 8.30 si apre la decima edizione del Convegno Internazionale di Foniatria e Logopedia “La Voce Artistica” al Teatro Alighieri diretto da Franco Fussi. Nella prima mattinata vari relatori affronteranno le problematiche relative alla gestione respiratoria, posturale e al ruolo del corpo in scena. Nel pomeriggio ci saranno due lezioni magistrali per la disamina del rapporto tra concetto didattico di registro e dinamiche laringee soggiacenti. Saranno anche affrontati il concetto di registro misto e le possibilità di unione tra i meccanismi, nel canto classico e moderno. Al termine si parlerà del registro leggero in alcune sue espressioni artistiche: lo jodel, il canto barocco, il pop, con la presenza di due specialisti del settore: Vincenzo Capezzuto e Edson Cordeiro. La prima serata sarà allietata dallo spettacolo "Othello, la H è muta" degli Oblivion. La giornata di venerdì si aprirà all'insegna degli studi sulle cavità di risonanza e del loro ruolo, timbrico e articolatorio, con interventi di Zedda e Montecalvo sugli aspetti fonetici, onomatopeici e improvvisativi seguiti da studi scientifici sulle risonanze effettuati con Risonanza Magnetica Funzionale con lezioni magistrali di Echternach e Sundberg. Viene inoltre offerta una esperienza di "nuova voce" artistica in pazienti laringectomizzati. La mattina si concluderà con una lezione teorico-pratica sul beatbox a cura di uno dei finalisti mondiali del genere, l'incredibile Robeat. Il venerdi pomeriggio si aprirà con la presenza di due tra i massimi neuroscienziati mondiali, Zatorre e Kleber, che parleranno dei loro studi sulla dopamina, le emozioni, la percezione e gli aspetti cognitivi di chi fa e ascolta musica e canto. Al termine del pomeriggio, prima della cena sociale con spettacolo jazz, si Tra gli artisti ospiti del convegno terrà uno stage pratico sulla didattica del canto a cura di Brian Gill, professore associato alla medico “La voce artistica” ci sarà anche Max Giusti New York University e docente della Steinhardt Music School di New York. Il sabato mattina si affronteranno le problematiche del canto corale e solistico nell'infanzia e nell'adolescenza, mentre - a seguire - sarà dedicata una sessione ad alcuni aspetti del doppiaggio con la presenza di Alessandro Bartolucci, Angelo Maggi e Gabriella Scalise. Ospiti eccezione saranno poi due artisti dalla Repubblica di Tuva, ChoduA DICHIARAZIONE raa Tumat e Dalai Damdyn, che offriranno un workshop sul canto armonico e il throat singing. Nel pomeriggio, dopo alcune relazioIL VICESINDACO: «GRAZIE A FRANCO FUSSI ni sull'allenamento vocale pre-performativo si avranno interventi PIÙ QUALIFICATO IL CORSO UNIVERSITARIO» teorico-pratici sul canto di strada e sul canto popolare con Laura Parodi e il Gruppo Spontaneo Trallalero, e a seguire da Barcellona «Lo stile vocale, la professione artistica e la validità degli studi Monica Miralles con la tecnica vocale del Flamenco. In serata, il diretti dagli ambulatori del dottor Fussi – ha affermato il vicensingala di Halloween vedrà la presenza di grandi Artisti di canto clasdaco Giannantonio Mingozzi che aprirà i lavori del convegno “La sico e moderno. L'ultima giornata sarà tutta dedicata agli aspetti voce artistica” – hanno consentito di qualificare anche il corso di riabilitativi e foniatrici con Mara Behlau che parlerà del trattaLaurea ravennate di Logopedia, dal quale escono tutti gli anni 15 mento delle disodie e di Coulombeau, Perouse, Hess e tanti altri laureati e con l'Università, facoltà di medicina abbiamo compiuspecialisti per quanto riguarda la fonochirurgia nei cantanti. Inolto passi da gigante affermando così una specialità difficile ma tre è prevista a fine mattina una sessione sulle voci degli imitatori piena di soddisfazione per chi la esercita come professione e rivolta poi al mondo artistico e delle celebrità canore». con la presenza di Max Giusti, Flavio Insinna, Karima e tanti altri artisti che si sono rapportati alla voce di imitazione.

La Lista Civica Bagnacavallo Insieme, nel tentativo di stimolare le risposte alle domande dei cittadini che vorrebbero conoscere quale sarà il futuro del presidio Ospedaliero di Lugo e come si intendono organizzare le reti di cure primarie e di prossimità data anche la nascita dell’Ausl unica, ha organizzato un incontro dal tema “Sanità locale, quale futuro” che si terrà venerdì 30 ottobre alle ore 20.30, presso la sala di Palazzo Vecchio a Bagnacavallo. Parteciperanno medici del territorio ed Eleonora Proni Sindaco di Bagnacavallo e Referente per la Sanità presso l'Unione dei Comuni della Bassa.

SOLIDARIETÀ

Il Cervo con Amare Ravenna per i ragazzi disabili

L

Lunedì 26 ottobre il Circolo ricreativo Il Cervo ha ospitato una serata all’insegna della solidarietà organizzata in collaborazione con Amare Ravenna. Ormai dal 2008 ogni anno in questo periodo i volontari dell'associazione assieme ai ragazzi con disabilità mentali e fisiche associati e all'amministrazione si ritrovano al circolo di via Lametta per una serata di festa e divertimento. Quest'anno alla presenza del Sindaco Fabrizio Matteucci, del Presidente di Amare Ravenna Daniele Perini e con la partecipazione del candidato del Pd Enrico Liverani è stata anche un’occasione per consegnare alla presidente del Circolo una targa di ringraziamento da parte del Comune e dei volontari come ringraziamento dell'impegno e dell'ospitalità che da otto anni permette lo svolgersi di questo evento.

ORTOPEDIA SPADONI

INFOPROM

Tieni la schiena dritta, Posture Plus e l’importanza di una postura corretta In esclusiva per Ravenna, nel negozio di viale Alberti 106 la nuova linea di abbigliamento che ripristina il benessere in modo naturale Sicuramente almeno una volta nella vita ci siamo sentiti rimproverare da genitori, medici ed educatori: “Tieni la schiena dritta!” «L’atteggiamento – o meglio la postura – è importante, non solo per i danni causati da una posizione scorretta, ma anche per l’immagine che trasmettiamo all’esterno» spiega Francesco Spadoni, tecnico ortopedico dell’omonima ortopedia. Cosa si intende per postura? «La postura è la posizione del corpo umano nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei. Una postura corretta è la miglior posizione che il nostro corpo assume per contrastare la forza di gravità con il minor dispendio energetico, sia durante la deambulazione che in posizione statica. Ciascuno di noi sviluppa un personale adattamento all’ambiente fisico, ma anche psichico ed emozionale. La postura di un individuo è frutto del suo vissuto; pertanto stress, traumi fisici ed emotivi, posture professionali sbagliate e ripetute nel tempo, squilibri biochimici, alimentazione scorretta, possono alterarne l’equilibrio».

QUALE FUTURO PER L’OSPEDALE LUGO? UN INCONTRO

DI

Quali possono essere gli effetti di una postura scorretta? «Gli effetti di una postura inquinata si manifestano a livello articolare sotto forma di compressioni, rotazioni e traslazioni non fisiologiche. Tali sollecitazioni, se mantenute nel tempo, possono compromettere strutture cartilaginee e fibro-cartilaginee, causandone il precoce deterioramento con conseguente patologia specifica, come scoliosi, iper lordosi o iper cifosi, ma anche danni discali - come protusioni ed ernie - o danni meniscali, in valgismo o varismo di ginocchia. Addirittura anche la respirazione può risentire in modo diretto degli effetti di una postura non corretta». Cosa si può fare allora per mantere la postura più corretta possibile? «Oltre ai già noti sistemi ergonomici, ai plantari di riequilibrio posturale e ai trattamenti fisioterapici ed osteopatici, abbiamo una grande e bellissima novità. In esclusiva per la città di Ravenna, all’Ortopedia Spadoni è arrivata la nuova linea di abbigliamento posturale Posture Plus. Grazie alla ricerca FGP, semplici magliette o pantaloncini, chia-

mati P+ shirt e P+ pants, discreti e indossabili come capi di intimo, invisibili sotto gli abiti, correggono le posture errate, ripristinando il benessere in modo del tutto naturale, assecondando ogni stile di vita». Esattamente, in cosa consistono? «Si tratta di veri concentrati di tecnologia posturale, basati sul biofeedback, una tecnica che stimola in modo continuo il corpo, sfruttando la combinazione di tessuti elastici e parti rigide che permette il progressivo riallineamento posturale, con conseguente recupero del corretto equilibrio. I tessuti traspiranti e anallergici, nelle due versioni maschile e femminile, garantiscono inoltre un comfort ottimale, anche se utilizzati durante lo sport. I vantaggi sono immediati: maggior equilibrio, aumento della mobilità e della resistenza, ripristino della corretta postura, miglioramento della capacità respiratoria, recupero più veloce in caso di infortuni, maggiore qualità della vita, performance migliorate per gli atleti e nella vita quotidiana». Per maggiori informazioni rivolgiti ai nostri tecnici ortopedici.


SALUTE • BENESSERE

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IPERBARICO RAVENNA

L’ESPERTO RISPONDE

INFORMAZIONE MEDICA

Dopo 8 mesi di cure si può sperare nella guarigione completa della spondilodiscite? Pubblichiamo dal blog del Centro Iperbarico di Ravenna la domanda di Daniela, che chiede un consiglio per suo padre, che soffre di spondilodiscite. Risponde la dottoressa Claudia Rastelli dello staff del Centro Iperbarico. «Buongiorno, mio padre il 25 gennaio 2015 cade di sedere. Portato al pronto soccorso più vicino e fatte le lastre rx del caso ci rimandano a casa accertandoci che non ci fosse nulla di anomalo. Dopo circa 10 giorni mio padre non sta più in piedi. Facciamo una risonanza magnetica e viene fuori una frattura. L’ortopedico ci raccomanda 25 giorni circa a letto e poi in piedi indossando il busto, così facciamo ma dopo circa una settimana ricominciano dolori forti e papà è di nuovo a letto. Altra risonanza magnetica, visita neuro-chirurgica in ospedale romano e intervento chirurgico di cifoplastica. Siamo intanto al 1 aprile, dopo questa operazione papà non migliora: i dolori sono lancinanti, addirittura da ricorrere agli oppioidi, nuovo ricovero e qui diagnosticano la spondilodiscite. Isolano con una biopsia tac guidata lo stafilococco Aureus ed iniziano le cure mirate (Vancomicina per 24 ore e Ciprofloxacina kabi 400mg/200ml per 3 volte al dì). Lo dimettono dopo circa 20 giorni di trattamento, sostituiscono il farmaco con Dalacin c 150mg per 12 capsule al giorno, papà però invece di continuare a migliorare torna a peggiorare di nuovo. Gli infettivologi e neurochirurghi dell’ospedale romano sono sempre meno rintracciabili al che andiamo in visita da un infettivologo ricercatore in clinica privata. Intanto un’altra risonanza magnetica accerta una nuova frattura ed un’ernia. Siamo al 4 agosto, nuova cura: Levoxacin 500+250mg, Rifadin 300mg per 2 e Minocin100mg per 2. Papà non tollera Minocin e dopo 15 giorni si sospende continuando il resto. Ora siamo al 15 settembre, dobbiamo fare una tac pet di controllo, facciamo le analisi tutte le settimane (e grazie a Dio vanno bene), papà ha inappetenza, beve poco e i dolori non lo abbandonano, con il busto cammina pochissimo. Sta fuori dal letto per circa 1 ora in totale sulle 24 ore. È inoltre affetto da artrite psoriasica curata per anni con Metotrexate (sospeso dopo una trombosi cerebrale del seno sigmoideo di sinistra 2 anni fa) ed Enbrel (sospeso dopo questa infezione). Ora: possiamo, dopo 8 mesi di cure, sperare in una guarigione? L’ossigenoterapia iperbarica può essergli utile? Grazie, Daniela».

Risponde la dottoressa Rastelli: «Gentile Signora Daniela, sono dispiaciuta nel sentire quanto stia passando suo papà e da quanti giorni combattete la battaglia contro il dolore e la spondilodiscite. Purtroppo tale malattia è una patologia che spesso ha un lungo tempo di guarigione. La spondilodiscite è un’infiammazione localizzata a livello delle vertebre (spondilite) e dei dischi intervertebrali (discite) che può essere provocata da varie malattie infiammatorie o infettive, spesso secondaria a una infezione in un’altra sede, che successivamente si diffonde per via ematogena alla colonna vertebrale. Oppure, può essere secondaria a chirurgia vertebrale o diffondersi per contiguità dai tessuti molli adiacenti, nel 58% dei casi è colpito il tratto lombare. Da quello che mi racconta la patologia mi sembra ben gestita, con esami diagnostici mirati quale la RMN e la biopsia e con terapie mirate al patogeno isolato. Una buona notizia è la normalizzazione degli indici di flogosi dagli esami ematici. La terapia Iperbarica potrebbe essere di aiuto grazie al fatto che l’ossigenoterapia potenzia gli effetti dell’antibioticoterapia specifica, in quanto permette l’arrivo del farmaco nella sede malata in maggior concentrazione. Inoltre l’OTI facilita la detersione del focolaio settico, riduce l’edema del tessuto malato, inibisce i processi infiammatori cronici e stimola la deposizione di nuovo osso sano al posto di quello “rovinato”. Un altro beneficio è il miglioramento dello stato generale dell’organismo. Al centro Iperbarico di Ravenna consigliamo un percorso integrato basato oltre che sul ciclo di terapia iperbarica da una valutazione fisiatrica che permette, tramite la teletermografia, di diagnosticare una eventuale raticolopatia (infiammazione delle radici nervose) che possono essere la causa del dolore provato dal paziente. Una terapia riabilitativa per potenziare i muscoli posturali (una volta guarite le fratture nel vostro caso), un’adeguata terapia antalgica e l’utilizzo della FREMS, un’apparecchiatura a frequenza modulata che attraverso la neurostimolazione riduce il dolore».

La magnetoterapia aiuta ad aggiustare le ossa a cura di Elena Tazzari

La magnetoterapia, ossia il trattamento che sfrutta gli effetti dei campi magnetici, serve soprattutto in caso di fratture che faticano a rinsaldarsi. Ma è utile anche per trattare tutte quelle patologie che interessano muscoli e articolazioni e alcuni tessuti quali, per esempio, artrosi, borsite, cervicalgia, epicondilite, flebite, fratture, lombalgia, mialgia, osteoporosi primaria e secondaria, periartrite, stiramenti muscolari, tendinite nonché ulcerazioni di vario tipo (piaghe da decubito, ustioni, ulcere da trauma, etc.). I campi magnetici sono noti fin dal tempo degli Egizi, ma il loro utilizzo nella medicina occidentale risale agli anni '70. Da allora, la magnetoterapia si è diffusa velocemente e oggi è disponibile in quasi tutti gli ambulatori di riabilitazione italiani. La magnetoterapia è una forma di terapia fisica che utilizza le onde elettromagnetiche a bassa frequenza e intensità, tali da non provocare un aumento di calore corporeo. Le onde agiscono a livello dei tessuti, mobilizzando gli ioni positivi e negativi presenti nel corpo. In questo modo vengono accelerati i processi di scambio ionico a livello della membrana cellulare e viene stimolato il metabolismo. Alla Sanitaria Ortopedia Tazzari Elena, a Bagnacavallo, è possibile trovare gli apparecchi per la magnetoterapia da fare a casa e richiedere la consulenza di tecnici ortopedici. I prezzi d’acquisto partono da 200 euro, mentre per il noleggio bastano 4/5 euro al giorno. Le apparecchiature non sono rumorose, quindi possono essere utilizzate anche durante la notte.

Centro Iperbarico di Ravenna via A. Torre 3 - Ravenna tel. 0544 500152 segreteria@iperbaricoravenna.it www.iperbaricoravenna.it www.iperbaricoravennablog.it www.facebook.com/centroiperbarico.ravenna

ARIETE

BILANCIA

Non fatevi arroventare gli zebedei per la fretta e la troppa esuberanza in tutto ciò che fate. La consapevolezza delle vostre capacità, vi aiuterà a reagire, sgrossando, sbrigando e recuperando ogni arretrato, anche in amore. Bene il sudombelico, che avrà di che sollevarsi nel fine settimana.

Alle vostre giornate ci vorrebbe una passata di Vetril perché lavoro, soldi e amore, sono un tantinello opachi. Nulla di tragico per carità, ma dovrete farvi i glutei a forma di quadrilatero per la fatica. Inutile aggiungere che in queste condizioni, di fornicare non è il caso di parlarne.

TORO

SCORPIONE

Con l’appoggio dei trigoni di Marte, Giove e Venere, l’umore si solleva anche se è la settimana dedicata ai defunti. Sul lavoro salvate reputazione e terga, alla faccia di chi vi odia. Ottima la sostanza amorosa della settimana, quella suina molto meno. Domenica non fate infuriare il partner.

I successi nel lavoro abbondano, ciò non toglie che dovrete farvi i glutei a parallelepipedo. Anche in amore dovrete sforzarvi per rendere un po’ più dinamico ogni rapporto. Insomma, venerdì e sabato non prendete tutto sul personale se non per sfoderare lo charme e l’ormone da serial killer onnivoro.

GEMELLI

SAGITTARIO

Visto che famiglia e lavoro vi rendono cordiali come un’orchite, datevi una botta in testa prima di reagire come zitelle scalze per ogni nonnulla. Andrà meglio nel fine settimana, soprattutto se opterete per una rigenerante singolaggine poco suina, pur di non battibeccare col partner.

• Via della Merenda 9/B • Fornace Zarattini (RA) • Tel. 0544.460710 • Cell. 392.1246391 • flaviofederici@libero.it

CANCRO Dopo giornate dall’umore alluvionato e con gli zebedei a pendaglio per certi affari di difficile gestione, ritrovate l’ispirazione per tutelare i vostri glutei e dedicarvi a chi vi vuole bene. Fine settimana ideale per visitare mostre, e coltivare empatie sudombelicali, anche con partner diversi.

LEONE Dovrete aspettare il fine settimana perché lagne e nazi-divismo, vostro, possano calare, con grande sollievo del mondo intero. E la fortuna potrebbe anche bussare ai vostri glutei, facilitando la realizzazione dei desideri, pure di quelli suini. Con tanto di ormoni tumidi e non più timidi.

TO DEPOSI E M M O G

TO I U T A R G !!!

VERGINE Il lavoro soddisfa e arriva per chi non ce l’ha, anche se potreste sentirvi oppressi dai troppi impegni. Non grattate gli zebedei di chi vi circonda con la vostra isterico-pedanteria e approfittate del fine settimana per riposare le membra, ma non l’ormone che potrebbe trovare il tempo per divertirsi.

Elena Tazzari e il suo staff vi aspettano alla Sanitaria Ortopedia Tazzari via Matteotti 22 - Bagnacavallo (RA) apertura dal lunedì al sabato ore 8.30-12.30 e 15.30-19 Info: tel. 0545 60641 www.sanitariaortopediatazzari.com

Mercurio è ancora in appoggio, quindi non trituratevi gli zebedei con assurde gelosie, che oltre a farvi perdere tempo, vi costerebbero punti e faccia nel lavoro e con il partner. Rinviate a lunedì gli impegni più importanti o la giocata fortunata, perché nel fine settimana non ne avrete per nessuno.

CAPRICORNO È periodo denso di impegni, ma l’autostima vi fa centrare ogni traguardo. Sodalizi ricchi di imput creativi toccano la sfera del lavoro, ancora di più quella dell’ormone, che può avvalersi di insperate complicità suine, che tanto bene fanno all’amore, anche nel caso decidiate di cambiare partner.

ACQUARIO Stanchezza e nazi-isterie potrebbero farvi venire gli zebedei a forma di fungo velenoso. Attenzione soprattutto nel fine settimana, quando potreste rischiare di fare lo sgambetto in prossimità del semaforo alle persone che odiate e che vi odiano. Sarebbe opportuno oziare da soli in casa.

PESCI

APERTO dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle12:30 e dalle 14:00 alle 19:30 - sabato dalle 8:00 alle 12:30

Fate attenzione nel fine settimana, quando l’umore potrebbe precipitare e voi potreste pensare di possedere lo stesso fascino di un wc pubblico. State calmi, perché non è assolutamente vero, ma non litigate, soprattutto con fetenti e dementi, e men che meno con il partner.


RAVENNA &DINTORNI 29/10 2015

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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 19 al 25 ottobre 2015 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna

Legenda IQA Buona

Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna

FITNESS CORSO DI POSTURAL TONE Uisp Ravenna inaugura il corso di PosturalTone presso la palestra “Rava” in via J. Landoni ogni venerdì dalle ore 9 alle ore 10. Prima lezione venerdì 6 novembre con frequenza mensile. Sono aperte le iscrizioni presso il Comitato Uisp di Ravenna in via G. Rasponi 5. Grazie al successo del precedente corso svolto in orario serale, il Comitato Territoriale ha deciso di promuove l’attività anche nella fascia mattutina. Postural-Tone è una forma di ginnastica dolce alternativa che punta al miglioramento della postura e al sollievo del mal di schiena. Per informazioni e iscrizioni tel. 0544 219724 o www.uisp.it/ravenna o ravenna@uisp.it

La successione Quando un nostro caro ci lascia, oltre alle pratiche relative al decesso, spesso occorre anche espletare le pratiche relative alla successione. Asppi di Ravenna è in grado di fornire un servizio appropriato a prezzi contenuti. Basta prendere contatto con i nostri uffici di viale G. Galilei 81/83, anche telefonando allo 0544-470102 per avere informazioni o stabilire un appuntamento. Per la successione occorre disporre della seguente documentazione: - Certificato di morte (Anagrafe). - Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (Anagrafe). - Fotocopia del documento di identità e codice fiscale del defunto. - Fotocopia del documento di identità e codice fiscale di tutti gli eredi. - Visure catastali successive alla data del decesso (Asppi). - Fotocopia atti di provenienza relativi ai beni immobili (fabbricati e/o terreni) posseduti dal deceduto. - Per i terreni, certificato di destinazione urbanistica rilasciato Associazione sindacale dal Comune dove è ubicato il piccoli proprietari immobiliari terreno (Ufficio urbanistica). - Certificazione della banca o del- Ravenna V.le Galilei 81/83 tel. 0544 470102 la posta del patrimonio mobilia- fax 0544 470075 re del defunto alla data del de- info@asppi.ra.it www.asppi.ra.it cesso. - Copia atti notarili relativi a do- Faenza Via Cavour, 25 tel. 0546 25807 nazioni poste in essere dal dece- faenza@asppi.ra.it duto nell'arco della vita. Lugo Via Manfredi, 41 - Copia autentica di pubblicazio- tel. 0545 33356 ne del testamento in presenza di lugo@asppi.ra.it successione testamentaria. SERVIZI AI SOCI - Atto di rinuncia all'eredità (re- - Gestione contratti di locazione datto da un cancelliere del tribulegale nale o da un notaio), qualora -- Assistenza Consulenza condominiale una degli eredi non voglia accet- - Consulenza tecnica tare l'eredità. - Consulenza fiscale Per qualsiasi informazione contattare gli uffici Asppi di viale G. Galilei 81/83 tel. 0544-470102

SCACCHI

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PODISMO

Nuova edizione del progetto per le scuole Corsa su strada a Castel Bolognese elementari per imparare il gioco Ottobre 2015 nuova edizione del Progetto “Scacchi un Gioco per Crescere” attraverso il quale Uisp Ravenna propone l’alfabetizzazione al gioco destinato agli studenti delle scuole elementari del Comune di Ravenna. Dieci lezioni tecniche e teoriche in cui i ragazzi delle classi terze, quarte e quinte imparano le basi del gioco. Gli scacchi rappresentano un’attività sportiva con fini propedeutici molto precisi; aiuta il pensiero logico matematico ed educa al rispetto delle regole e degli avversari. Attualmente, corsi iniziati presso le Scuole Randi, Pascoli, Garibaldi e Classe mentre sono ancora aperte le iscrizioni. Per aderire al progetto, ogni plesso o scuola elementare può inviare una richiesta di informazioni presso la sede del Comitato Uisp di Ravenna. È possibile sviluppare le lezioni in qualsiasi momento dell’anno scolastico. Il progetto prevede, al termine del percorso, la sfida finale attraverso un incontro tra i protagonisti di tutte le classi coinvolte. Visto il crescente interesse per questo sport, Uisp Ravenna, ha pensato di proporre anche uno spazio fuori dall’ambito scolastico, aperto ai ragazzi ma anche agli adulti, dove poter imparare, giocare ed esercitarsi sotto la guida di un istruttore espero. Tutto questo è reso possibile grazie alla collaborazione con il Bar Ristorante Alchimia di via Magazzini Anteriori a Ravenna, che ogni lunedì e giovedì dalle 17 alle 19 ci offre uno spazio riservato per gli appassionati di questo antico gioco. L’istruttore Uisp, candidato arbitro nazionale Fabrizio Mordenti, sarà disponibile ad animare lo spazio degli scacchi per accogliere vecchi e nuovi appassionati di questa disciplina.

Domenica 1 novembre a Castel Bolognese al via la 12° prova del Campionato di Corsa su strada Uisp 2015. La manifestazione, organizzata dalla podistica Avis Castel Bolognese, ha programmato ritrovo e partenza ore 9.30 presso Piazza Berardi. Percorso agonistico di km14,5 mentre le camminate non competitive comprendono distanze di km 5,1 e 2,5.


inserto di Ravenna&Dintorni giovedĂŹ 29 ottobre 2015

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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 29 ottobre 2015

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L’arte di creare un sorriso

Gent.mo paziente Le comunichiamo che a partire dal 1° gennaio 2016 il nostro Studio cambierà sede. Dal Palazzo dell'Orologio ci trasferiremo in via Serafino Ferruzzi 14/a, a circa 100 mt. dall'attuale posizione. I motivi sono soprattutto: - La possibilità di strutturare i locali in modo più consono con la moderna odontoiatria, cosa divenuta difficile in un palazzo soggetto alle Belle Arti; - Lo spazio per l'introduzione di nuove specialità cliniche, in primis estetiche; - La possibilità di offrire trattamenti non solo periorali ma anche per l'intero corpo, per un benessere a 360 gradi.

Le metodiche di implantologia a carico immediato sono diverse; quelle da noi eseguite con maggior successo - nonchè le più diffuse - sono le "all on four - all on six" (letteralmente: tutto su quattro, tutto su sei) che permettono di ripristinare l'intera arcata dentale posizionando soltanto quattro o sei impianti in siti ossei strategici atti a garantire un'ottima risposta alle sollecitazioni masticatorie.

Il team clinico si arricchirà di nuovi professionisti Medici e Paramedici. I telefoni resteranno invariati.

Implantologia dentale: denti fissi in poche ore Il mondo odontoiatrico ha subito una evoluzione incredibile. Questa branca della medicina, dopo essere stata in letargo per molto tempo rispetto agli altri settori medici, negli ultimi anni si è risvegliata e sviluppata in maniera sorprendente, diventando un settore tra i più evoluti. Il miglioramento della tecnologia, le superiori conoscenze scientifiche e le maggiori esperienze cliniche hanno permesso alla equipe medica del Renova Palace di poter fornire ai loro pazienti la possibilità, laddove necessario, di inserire impianti completi di denti in pochissime ore, applicando questi protocolli con successo sui loro pazienti ormai da molti anni. L'utilizzo di questo innovativo sistema ha consentito ai medici di elaborare, nello specifico, un protocollo di facile applicazione che prevede il carico protesico immediato, dai casi di mancanza di uno o più elementi fino all'edentulia totale. Questa tecnica può essere utilizzata anche nei casi in cui il paziente, per esigenze estetiche o funzionali, voglia ottenere una completa ricostruzione del sorriso.

Il paziente potrà avere protesi o denti fissi entro 4/36 ore dall'intervento. Nella tecnica "all on four - all on six", gli impianti utilizzati garantiscono un'ideale stabilità strutturale e rapidi processi di guarigione, grazie soprattutto alle sofisticate metodiche computer-guidate in grado di assicurare un' accurata pianificazione preventiva. Se un tempo queste riabilitazioni implantari erano complesse e particolarmente costose, ora il Renova Palace, con l'affinamento delle tecniche d'indagine e l'ottimizzazione dei protocolli organizzativi, le rende alla portata di ogni paziente convenzionato, tanto dal punto di vista clinico quanto economico.


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