MARTEDÌ POMERIGGIO Frutta e verdura carne formaggi pane biscotti conserve ecc.
FREEPRESS n. 794
29 NOVEMBRE-5 DICEMBRE 2018
Mercato dei produttori BI OLOGI C I locali Piazza S.Francesco • Ravenna
CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •
STRADE PERDUTE Ravegnana chiusa dopo il crollo della diga: l’inchiesta e i disagi
Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460
INTRO / 3 29 novembre-5 dicembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
SOMMARIO
IL COMMENTO
6 Lavori pubblici, quanto è difficile prendere impegni sui tempi di Andrea Alberizia
Si sa quando si comincia, vattelapesca quando si finirà. Si può dire senza timori di smentita che sia questo il tratto comune delle movenze dell’amministrazione pubblica quando si tratta di cantieri e infrastrutture.Vale in generale per tutte le latitudini d’Italia e Ravenna non fa eccezione. C’è solo l’imbarazzo della scelta per gli esempi. Prendiamo quello di più stringente attualità, Classis: a dicembre inaugura il museo nell’ex zuccherificio di Classe, sedici anni dopo la posa della prima pietra. Questo si porta appresso un paradosso: le lungaggini sono talmente dilatate che chi governa è messo di fronte a percorsi cominciati da altri amministratori in altre epoche con altri scenari socio-economici. Ma ormai l’iter delle autorizzazioni ha svalicato i punti di non ritorno e fermare tutto avrebbe dei costi talmente elevati per penali e ricorsi e allora si preferisce turarsi il naso e avallare. E davanti a chi si lamenta viene gioco facile allargare le braccia: eh, non potevamo fare diversamente, era già tutto deciso (anche se si potrebbe far notare che “gli altri” vengono dalla stessa parte politica da almeno 60 anni e non sono proprio avversari estranei...). Di recente è accaduto con l’ampliamento del parco commerciale Teodora nell’area tra viale Europa e via Canale Molinetto. Chi aveva deciso intanto è in altri lidi e così nessuno risponde di niente. Allora succede che certe inaugurazioni vengano evitate come la peste. Ricordate forse qualcuno a tagliare il nastro di piazza Kennedy? No, nessuno. Cantiere cominciato sotto la giunta Matteucci e concluso all’inizio della giunta De Pascale, impiegando in totale il doppio del tempo previsto. E chi ce la metteva la faccia per farsi insultare? La conseguenza è che solo pochi impavidi eroi pubblici si spingono a fare previsioni sui tempi. Cosa che non hanno ancora fatto in Regione a proposito della riapertura della Ravegnana dopo il crollo della diga di San Bartolo. Va bene la cautela, doverosa, ma possibile che una voce ufficiale non sia in grado di fare una stima realistica? Almeno per rispetto di chi usa quella statale e vuole sapere per quanto durerà l’odissea. Poi ti viene in mente che nel 2019 ci saranno le elezioni regionali. In questo scenario l’unica eccezione pare sia il nuovo palazzetto dello sport. La giunta comunale ha annunciato l’inizio lavori nel prossimo ottobre e la fine per marzo 2021 perché bisogna stare nella finestra di tempo che corre tra due edizioni dell’Omc. La morale sembra questa: se di mezzo c’è il rischio di fare figuracce con i petrolieri che potrebbero traslocare facilmente verso gli altri lidi che li corteggiano – e quindi si rischia di perdere soldi e prestigio – allora si può anche prendere l’impegno per i tempi. E stai a vedere che magari si potranno pure rispettare.
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POLITICA LIBERAZIONE: IL 4 DICEMBRE LE CELEBRAZIONI
TRASPORTI TRENI PIÙ VELOCI: RAVENNA-BOLOGNA SI FA IN 69 MINUTI
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COPERTINA RAVEGNANA CHIUSA, INDAGINI IN CORSO E DISAGI PER MOLTI
NATALE RAVENNA ACCENDE L’ALBERO IN PIAZZA, A CERVIA SI PATTINA
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SOCIETÀ APRE IL MUSEO COSTATO OLTRE 20 MILIONI DI EURO
VIAGGI CICLISTI GIRAMONDO: DAL MOZAMBICO IL DIARIO DEL MAGIO
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MUSICA JOHNNY MARSIGLIA AL CISIM: IL GRANDE RAP A LIDO ADRIANO
GUSTO BIO ALLA SCOPERTA DELLE PUNTARELLE: ORIGINI E RICETTE
da pagina
38 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI
RD &
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XVII - n. 794
Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola
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LENNON LIVES Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it
Danilo Benedetti: voce, basso e chitarra. Franco Nanni: voce, chitarra e basso. Luigi maestro Moscatello: piano. Giuseppe Ragazzini: batteria.
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4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 29 novembre-5 dicembre 2018
LETTORI
FULMINI E SAETTE “La Rivolta” (Ravenna) di Adriano Zanni
La redazione risponde
MI SONO PERSA TRA FORLÌ E RAVENNA: ZERO SEGNALI Manca la segnaletica per le variazioni di percorso sulla Ravegnana. Da Ravenna, dopo San Bartolo, si può girare a destra per Ghibullo ma a metà strada si trova un cartello “Transito solo per residenti e autorizzati”, cartello che mi sembra non esista per chi viaggia in senso contrario; oppure si può girare più avanti per Coccolia. Ebbene, mi sono persa. Di notte mi sono ritrovata a San Pietro in Vincoli, senza il conforto di cartelli stradali che potessero orientarmi. Per fortuna sono stata guidata dai carabinieri: ho avuto la fortuna di incrociare una pattuglia diretta a Coccolia a cui ho chiesto informazioni. Per chi viaggia da Forlì si trova un cartello a Coccolia che indica il percorso da Longana, meglio evitarlo perché si può incappare nella polizia che ci impedisce di passare da San Marco. A Coccolia il percorso alternativo è, a sinistra, per Russi e, se si può, girando prima per Godo. Ma zero segnaletica parziale o totale. Un piccolo sforzo, no? State rifacendo le strade in vista di un congresso, e la segnaletica? Aiutate un povero cittadino che già deve sprecare tempo e benzina per evitare di percorrere brevi tratti cittadini (via Cura, via Guaccimanni, etc.) Giovanna Suprani Gentile Giovanna, proviamo a fare un po’ di ordine. Partiamo dal fondo. Non c’è nessun congresso di partito a Ravenna. Quello del Pd è nazionale ed è un po’ difficile pensare che abbia
qualche ricaduta sui lavori pubblici nel nostro territorio. La chiusura della Ravegnana però sta creando oggettivi disagi (ne parliamo nel primo piano che trova da pagina 12). Le strade alternative, spesso poco più larghe di sentieri tra i campi, possono essere un labirinto per chi non è pratico. La segnaletica non è delle migliori, pos-
siamo dirlo per esperienza diretta. Ci auguriamo che chi di dovere, vista una situazione che andrà avanti per mesi, migliori le comunicazioni per automobilisti. Per quanto riguarda il rischio di “incappare” nella polizia è perché la provinciale 68 a San Marco è provvisoriamente a senso unico ma pochi rispettano la disposizione.
LA POSTA DEL CUORE Nella società diventata troppo pigra le persone vogliono soluzioni immediate di Enrico Ravaglia *
Gentilissimo Dott. Ravaglia, sono un’insegnante di lettere e storia in un istituto superiore di Ravenna. Mi avvio alla pensione. Devo dire che oggi, più che mai, è difficile elaborare con gli studenti ragionamenti complessi. È complesso trasmettere loro concetti che non siano semplificati. È frustrante, a volte mi chiedo se sono io a non essere più al passo con i tempi. Mi è sempre piaciuto fare riflettere i miei studenti sul quotidiano. Vorrei insegnare loro a pensare per poi farsi un’opinione propria. Sono abbastanza scoraggiata, stanca, ma al tempo stesso vorrei continuare a fare il mio lavoro con lo stesso entusiasmo che ho sempre avuto. Lettera firmata Gentile Professoressa, credo che il problema di oggi non sia tanto ignorare ma piuttosto l’impossibilità di conoscere. Cioè la capacità di elaborare pensieri complessi. La non conoscenza è differente dall’ignoranza, dalla mancanza di informazioni. Ma come un assetto mentale. Una non disponibilità, o incapacità all’ascolto. Oggi il puro dato informativo è facilmente raggiungibile grazie ai giornali, la televisione e internet in particolare. A questo proposito credo che gli smartphone favoriscano la “sindrome da calcolatrice”. Mi spiego. Ricordo quando a scuola ci impedivano di usare subito la calcolatrice. Per tanto tempo ho allegato alla risoluzione del problema un foglio dove svolgevo le varie addizioni, moltiplicazioni, divisioni. Mi comprai un orologio digitale con la calcolatrice. Un giorno l’insegnante lo notò e mi disse con calma, con autorevolezza “Guarda che non freghi mica me”. Non mi impose neppure di levarlo, anche se era implicito. Gli smartphone offrono un’informazione immediata sollevando il soggetto dal processo di pensiero, e di ricerca necessario per giungere ad una determinata informazione. Ma il problema non è nello smartphone, come non lo era allora nella calcolatrice, ma nell’approccio mentale. Nella società diventata troppo pigra. Persone che chiedono semplificazione, soluzioni semplici ed immediate. Ragionamenti molto semplici. Cara professoressa il suo lavoro è prezioso, spero non demorda. Molti auguri. *Psicoterapeuta psicoanalitico – postadelcuore@ravennaedintorni.it
PUNTI DI VISTA / 5 29 novembre-5 dicembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
L’OSSERVATORIO
TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini
Il circolo culturale che fa discutere Ravenna di Moldenke
È brutto invecchiare perché si abbassa il livello di sopportazione. Mettici che poi non riescono a dormire, i vecchi si incazzano parecchio. E anche i meno vecchi possono prenderla male, diciamolo. Ecco che se poi queste persone non riescono a dormire per colpa di un locale e dei suoi avventori nasce una notizia in cui i giornali (giustamente) sguazzano. Perché sono quelle notizie che toccano la pancia un po’ di tutti e su cui tutti si sentono in dovere di dire qualcosa, senza mezze misure. I giovani e acculturati gridano allo scandalo perché si sta mettendo il bavaglio alla cultura, perché Ravenna non è una città per giovani, perché il sindaco non fa nulla, perché ci avete preso in giro con quella storiella della Capitale europea della Cultura, eccetera eccetera. Gli altri, quelli che se ne fregano di concerti e iniziative culturali e vanno ai centri commerciali (secondo la visione di quegli altri, che invece ai centri commerciali non ci vanno, anche se io li ho visti che ci vanno) semplicemente pensano, poveri residenti, io non ce la farei mai a vivere con tutto quel casino sotto casa. Ragionamenti semplici, che portano a conclusioni semplici, in entrambi i casi. Chiaro che io, Moldenke, sto con i primi, tanto che mi pare una volta di aver invitato i residenti del centro storico ad andare a vivere in campagna o a Porto Corsini, per esempio, se vogliono stare tranquilli la sera. Però, ecco, come dicevo all’inizio, invecchiare è brutto e ti fa abbassare il livello di sopportazione. E incredibilmente oggi faccio fatica anche a sopportare tutto questo vittimismo. E penso, va bene, sei un circolo carino, ma se fai dj-set indie-rock-electro-pop con Sirol (o chi per lui) dalle dieci di sera fino all’una in un circolo vecchio cent’anni senza un adeguato impianto di insonorizzazione (almeno così pare) che sorge in un quartiere da sempre residenziale, ecco, un po’ te la cerchi e forse non dovresti neanche tanto straparlare di cultura. Forse dovresti semplicemente cercarti un locale o un club già predisposto in un’altra zona della città. Oppure dovresti limitarti a fare concerti di caratura internazionale alle nove di sera (bravi), proiettare film d’essai in lingua originale (bravi), laboratori per bambini (bravi), fare al massimo aperitivi con dj-set ricercati a tema in sottofondo, come un vero circolo culturale quale in fondo sei. E in quel caso che si fottano i residenti. Sono sfumature, me ne rendo conto, ma spesso le sfumature fanno la differenza. E si evita per una volta di banalizzare qualsiasi ragionamento.
6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 29 novembre-5 dicembre 2018
STORIA
La Liberazione di Ravenna tra spettacoli, incontri e momenti di celebrazione Tutti gli appuntamenti del 4 dicembre tra piazza, Municipio, Palazzo dei Congressi, biblioteca Oriani per ricordare la fine del nazifascismo nella città grazie alle truppe alleate e ai partigiani
Martedì 4 dicembre Ravenna celebra la Liberazione dal nazifascismo avvenuta settantaquattro anni fa a opera delle truppe alleate e dai partigiani italiani della 28° Brigata Garibaldi. Intenso il calendario di eventi, promosso dal Comune, che prevede, oltre alla consueta cerimonia commemorativa, un omaggio al cippo restaurato, uno spettacolo teatrale, la presentazione di un volume dedicato, l’inaugurazione dello stemma della Repubblica italiana in sala preconsiliare. Si parte alle 8.45, nel vicolo dei Francesi, angolo via Narsete, con l’omaggio al restaurato cippo in memoria di Renato Melandri e dei vigili del fuoco Ezio Molducci e Otello Rambaldi, trucidati dai nazisti il 20 novembre 1944, che prevede il saluto del sindaco, Michele de Pascale, del comandante dei Vigili del Fuoco Giuseppe Lomoro e del presidente provinciale Anpi Ravenna, Ivano Artioli; alle 9.45, nella sala preconsiliare del Municipio ci sarà l’inaugurazione dello stemma pavimentale della Repubblica italiana a fianco dello stemma del Comune cui parteciperanno il prefetto Enrico Caterino e il soprintendente Giorgio Cozzolino, e saranno presenti gli studenti delle scuole della città; alle 10.30 in piazza del Popolo si terrà la cerimonia di deposizione di corone e omaggio alla lapide in memoria dei Caduti della seconda guerra mondiale alla presenza del picchetto d’onore militare interforze, accompagnata dalla esibizione della banda cittadina. Alle 11, nel palazzo dei Congressi, in Largo Firenze 9, dopo il saluto del sindaco, verrà presentato lo spettacolo teatrale L’è e sù tèmp! Per ogni cosa c’è il suo momento un tempo per la guerra e un tempo per la pace di Lady Godiva Teatro. Un gruppo di venti giovani attori rac-
Un’immagine di Marcello Chiappini della rappresentazione teatrale “L’è e su temp” in piazza del Popolo in occasione dello scorso 25 aprile
conta piccole storie che hanno fatto la grande Storia. Democrazia, Libertà, Resistenza, Bulow e Zaccagnini saranno i protagonisti del loro raccontare. Alle 17.30, nella sala Spadolini della biblioteca Oriani, in via Corrado Ricci 26 verrà presentato il volume Calamandrei. Biografia morale e intellettuale di un grande protagonista della nostra storia di Alessandro Galante Garrone. In-
terverranno il sindaco Michele de Pascale, Silvia Calamandrei, presidente della Biblioteca/Archivio Piero Calamandrei, Tomaso Montanari, storico dell’arte, presidente di Libertà e giustizia, Francesco Moroni, curatore dell’opera. L’iniziativa è promossa dal Comitato per la Difesa della Costituzione di Ravenna e Libertà e Giustizia, circolo di Ravenna.
L’APPUNTAMENTO Convegno all’Oriani su discriminazione di genere e democrazia paritaria Sabato 1 dicembre, nell’ambito della rassegna “Una società per relazioni. Strade alternative alla violenza”, si tiene un convegno/seminario di studi dalle 9.30 alle 12.30, alla Sala Spadolini della Biblioteca Oriani (Via Corrado Ricci n.26 Ravenna) a partire dall’ultimo libro di Thomas Casadei Diritto e (Dis)parità. Dalla discriminazione di genere alla democrazia paritaria (Aracne 2017). Con Thomas Casadei sarà correlatrice Silvia Vida, dell’Università di Bologna, Campus di Ravenna. Saranno approfonditi i nessi fra la riflessione giusfemminista e le sue potenzialità, fra i profili teorici e i provvedimenti legislativi e, non ultimo, “che genere di costituzionalismo?”. Partecipano al dialogo Stefano Kegljevic, del Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna, Marisa Iannucci, Associazione LIFE, Maria Paola Patuelli, Associazione Femminile Maschile Plurale. Il Convegno/seminario sarà aperto dai saluti di Ouidad Bakkali, assessora alla Cultura e Politiche di genere, ed è promosso dalla Associazione Femminile Maschile Plurale, dal Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna, e dalla Associazione LIFE, in collaborazione con la Biblioteca Oriani.
PD Marco Di Maio interviene sulla manovra economica a Cotignola Lunedì 3 dicembre alle 20.30 a Palazzo Sforza in Corso Sforza si tiene un incontro dal titolo “La nuova finanziaria” organizzata dal Partito Democratico di Cotignola in cui saranno presentate le controproposte del Pd alla legge elaborata (ma non ancora approvato) dal governo Lega - Movimento 5 Stelle. Interviene l’onorevole dei dem Marco Di Maio.
ECONOMIA / 7 29 novembre-5 dicembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
TRASPORTI
Treni Bologna-Ravenna più veloci: ci vorranno 69 minuti invece di 83 La riduzione dei tempi, grazie alla cancellazione delle fermate tra Imola e il capoluogo, riguarda 29 dei 38 collegamenti giornalieri. E verso Rimini si passa da 8 a 24 al giorno
Si velocizzano le corse ferroviarie tra Ravenna e Bologna. La maggior parte dei collegamenti tra le due città (29 su 38 giornalieri) a partire da domenica 9 dicembre accorceranno di circa un quarto d’ora il tempo di percorrenza: ci vorranno 69 minuti contro gli 81-83 attuali grazie all’eliminazione delle tante fermate tra Bologna e Imola. Un tempo di percorrenza che rende la scelta del treno più accettabile e quanto meno competitivo rispetto alla scelta dell’automobile. L’offerta di Trenitalia è stata totalmente ridisegnata in accordo con la Regione. Per quando riguarda la direttrice Ravenna-Bologna, l’offerta pendolare delle prime ore del mattino sarà confermata, con i tre treni tra le 5.03 e le 7.55. Nella fascia 8.4521.45 sarà aggiunto un treno alle 10.45; ci saranno così un treno all’ora, ai 45, senza rotture di carico, e tutti ci metteranno 69 minuti contro gli 81-83 di adesso. Il servizio serale si estenderà di oltre due ore: oggi infatti l’ultimo treno da Ravenna è alle 20.33; con il nuovo orario, dopo il treno delle 20.45, ci saranno altri tre collegamenti: alle 21.10, 21.45 e 22.51. Per quanto riguarda i viaggi in senso inverso Bologna-Ravenna, sarà confermato il primo treno del mattino con arrivo a Ravenna alle 8.05. Nella fascia 8.06-20.06 sarà aggiunto un treno, alle 10.06; ci sarà così
TURISMO
CONCESSIONE DECADUTA Il tribunale amministrativo riconoscendo la validità di tutti gli atti concessori e convenzionali tra il Comune di Cervia e l’ex gestore del porto ha ribadito gli inadempimenti nella gestione, confermando la decadenza della concessione e condannando Marina di Cervia al pagamento di tutte le spese processuali. Lo comunica l’amministrazione cervese. Tre i ricorsi che pendevano al Tar del Lazio: uno contro la decadenza e due derivati che riguardavano gli “indirizzi di gestione”.
un treno all’ora, agli 06, senza rotture di carico, e tutti ci metteranno 69 minuti contro gli 81-83 di adesso. Confermati i due collegamenti Fast in fascia pendolare (partenza alle 16.50 e alle 17.50) e inserito un terzo Fast alle 19.50; confermati anche gli ultimi due treni della sera, alle 21.12 e alle 22.06. Quasi tutti i treni in partenza dal capo-
luogo regionale proseguiranno poi la loro corsa fino a Rimini, portando complessivamente da 8 a 24 le corse dirette fra Bologna e Rimini via Ravenna e viceversa. Inoltre ci saranno nuovi treni tra Ravenna e Rimini dando vita su questa tratta a un sistema cadenzato orario (partenza da Ravenna al minuto 19 e da Rimini al minuto 43) con un incremento medio di 7 treni al giorno.
IMMOBILIARE Convegno Asppi: il mattone conviene ancora? È ancora conveniente investire nel mattone? Conviene comprare, vendere o affittare? Sono queste le domande chiave per chi si affaccia oggi sul mercato immobiliare sia per acquistare o cambiare casa, sia per verificare opportunità di investimento, in una fase economica del Paese parecchio incerta. Sono domande a cui cercherà di dare una risposta un importante convegno promosso dall'Asppi, l'associazione dei piccoli proprietari immobiliari della provincia di Ravenna. L'incontro, che darà la parola a diversi esperti del settore, è in calendario giovedì 6 dicembre, alle ore 20.30, nella sala dell'NH Hotel in piazza Mameli a Ravenna. «Nell'anno del nostro 70esimo anniversario – afferma il presidente dell'Asppi provinciale, Silvio Piraccini – con questa conferenza a più voci invitiamo la cittadinanza ad un momento di formazione e confronto sul mondo della casa e il suo valore oggi». Un approfondimento a partire dall'andamento del mercato immobiliare a Ravenna e degli investimenti nel mattone oggi, fino all'evoluzione dei contratti concordati e delle novità relative al quadro fiscale. Fra i temi che saranno messi a fuoco in occasione dell'incontro pubblico, il presidente Piraccini si sofferma sulle questioni che più interessano i piccoli proprietari di immobili partendo dal quadro legislativo generale sulla casa e sul fatto che «sarebbe utile e produttivo per lo sviluppo del mercato il superamento di tutte le normative, anche di ordine fiscale, che scoraggiano l’investimento in immobili destinati all’utilizzo diretto o all’affitto nel settore abitativo e commerciale». Per informazioni e prenotazioni tel. 0544 470102 - info@asppi.ra.it
SANITÀ
Ausl, nuovo laboratorio galenico Investimento da 650mila euro All’ospedale di Ravenna la produzione dei farmici per i pazienti dimenticati dalla produzione industriale Con un investimento di 650mila euro l’Ausl Romagna ha realizzato un nuovo laboratorio di galenica clinica non sterile al secondo piano del blocco 02 dell’ospedale Santa Maria delle Croci, prima tranche di un progetto più ampio consistente nella riprogettazione di tutta l’attività galenica rivolta alla popolazione del territorio romagnolo. Il laboratorio soddisfa le esigenze dei presidi di tutta l’Ausl Romagna, dell’Ircss Irst di Meldola e dell’Ausl di Imola. La galenica clinica è un campo di sviluppo professionale della farmacia ospedaliera di grande interesse in ambito sanitario poiché fornisce una terapia adeguata a tutti i pazienti – soprattutto quelli fragili come pediatrici, oncologici, con patologie rare – i cui quesiti clinici non trovano risposta con i medicinali in commercio prodotti dall’industria. La produzione è rappresentata da formulazioni per la somministrazione orale (capsule, cartine, cachet, sciroppi, sospensioni), colliri, pomate, reagenti.
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8 / ECONOMIA / COOPERAZIONE RAVENNA&DINTORNI 29 novembre-5 dicembre 2018
AGRICOLTURA
Coop Braccianti, 41 milioni di euro di ricavi in un anno in provincia Presentato il report annuale delle attività: 620 persone impiegate nella coltivazione del 10 percento della superficie agricola ravennate
Coltivano il dieci percento della superficie agricola della provincia di Ravenna, quasi 12mila ettari, e danno lavoro a 620 persone, di cui 431 socie, con ricavi per 41 milioni di euro: cifre che portano il sistema delle sette cooperative agricole braccianti (Cab) di Ravenna a qualificarsi come il principale gruppo di aziende agricole del Paese. Il report annuale delle loro attività, presentato nelle scorse settimane, ha confermato l’aumento della capacità produttiva e di alcune vocazioni strategiche, tra cui quella sementiera e quella biologica. Le Cab stanno puntando sul biologico (giunto al 17,4 percento dei terreni). Si riduce la quota di contributi Pac, in particolare per la produzione integrata, mentre si punta sul benessere animale, il biologico, le rinaturalizzazioni, l’agricoltura di precisione, l’energia verde. In stalla intanto sono entrati i robot, mentre le macchine si guidano con il satellite. «Vogliamo diventare un distretto per l’apprendimento e l’innovazione, con le cooperative della filiera agroalimentare romagnola, i centri di ricerca, le università, le istituzioni», ha detto il responsabile agroalimentare di Legacoop Romagna, Stefano Patrizi, commentando i dati elaborati da Federcoop Romagna. «Il problema è che le scelte politiche fondamentali non passano più dagli Stati, l’appello alle forze associative democratiche è creare aggregazioni internazionali».
Parole raccolte dall’assessora regionale Simona Caselli: «Non dovete passare per latifondisti, la vostra proprietà è indivisibile e gestita da centinaia di soci. Ci impegniamo a spiegare questo concetto a Bruxelles». L’Emilia-Romagna negli anni ha intensificato i rapporti con le altre regioni della Ue, anche perché su un sistema fortemente vocato all’export pende una spada di Damocle: «La Pac del 2020, che po-
INNOVAZIONE Da Legacoop 48mila euro per nuove idee cooperative Legacoop Romagna, Coop Alleanza 3.0 e Coopfond promuovono la nascita di nuove cooperative nel territorio di Ravenna e della Romagna. Sono aperte fino al 15 gennaio le iscrizioni per la seconda edizione di Coopstartup Romagna: a disposizione 48mila euro per coloro che vogliono cimentarsi con l’avvio di una impresa cooperativa. Per tutti, indipendentemente dall’esito, è garantito un percorso di formazione gratuito sulla gestione di impresa. In palio per ogni progetto vincitore (fino a un massimo di quattro) 12mila euro per avviare la cooperativa. Le iscrizioni sono aperte sul sito www.coopstartup.it/romagna dove è possibile rivolgersi anche per informazioni. Sono ammessi gruppi di almeno tre persone che intendano costituire un’impresa cooperativa e cooperative costituitesi dopo il primo ottobre 2017. La piattaforma è aperta anche ai singoli che vogliono esporre un’idea o mettere a disposizione le loro competenze professionali: verrà poi favorita la formazione di nuovi gruppi. Non ci sono limiti di età, ma con punteggi premianti per gli under 40. Anche chi ha presentato idee alla prima edizione può presentarsi di nuovo con progetti diversi. Il focus è su idee imprenditoriali che comportino l’introduzione di innovazioni tecnologiche, organizzative o sociali. A giugno 2019 la comunicazione dei vincitori.
trebbe portare solo in Emilia-Romagna 300 milioni di euro in meno su 1,2 miliardi totali». Togliere risorse all’agricoltura sarebbe insensato, ha sostenuto l’economista Roberto Fanfani nel suo intervento, visto che in questi anni il sistema agroalimentare ha retto e ha contrastato la deindustrializzazione del Paese. «Le Cab già contribuiscono con la loro manutenzione a contrastare i cambiamenti cli-
matici. Ora serve un nuovo patto strategico tra le nostre filiere e la Regione», ha concluso il presidente di Legacoop Romagna, Guglielmo Russo. «Dobbiamo ragionare sulla massa critica: 600 lavoratori e quasi 12mila ettari coltivati, ma per competere in Europa non basta: bisogna ragione su una ripresa delle aggregazioni a livello nazionale ed europeo».
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C.A.B. TER.RA. è la prima cooperativa agricola nata in provincia di Ravenna; fondata il 17 ottobre 1888 da Nullo Baldini, oggi è proprietaria di vaste superfici, coltivate con tecniche moderne e condotte con efficienti forme di organizzazione del lavoro. La coltivazione agricola - con un occhio di riguardo per il settore biologico, in forte espansione - è la principale attività della cooperativa, che svolge anche lavori per conto terzi, vendita di mele e allevamento di bovini, alcuni di razza Romagnola da carne, con marchio Q.C. (Qualità Controllata) e I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta).
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ECONOMIA / COOPERAZIONE / 9 29 novembre-5 dicembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
SPORT
VITICOLTURA
CAVIRO DISTILLERIE DIVENTA CAVIRO EXTRA: CAMBIA NOME IL BRAND DELLA BIORAFFINAZIONE La presentazione alla recente fiera Ecomondo Il gruppo associa 30 cantine per 30mila ettari di superficie
LA GEMOS DI FAENZA A SOSTEGNO DEL PORTO ROBUR COSTA La cooperativa Gemos di Faenza, specializzata nel settore della ristorazione collettiva, è entrata a far parte degli sponsor della squadra di pallavolo Porto Robur Costa. «Una partnership che costituisce anche una sorta di gemellaggio tra una cooperativa ben radicata e una società sportiva che sta continuando, senza soste, il suo percorso di crescita e consolidamento che ne fa sempre più un punto di riferimento in città».
MECCANICA Icel acquista Alfa Trafili: la ditta di Lugo prosegue la strategia di integrazione nella lavorazione del rame La cooperativa Icel di Lugo annuncia di aver portato a termine l’acquisizione della società Alfa Trafili di Alfianello. Si tratta di una delle aziende leader nel mercato italiano per la produzione di vergella di rame da colata e per la lavorazione di rame e alluminio destinato sia ai produttori di cavo elettrico, sia agli utilizzatori finali nel settore delle utilities. Alfa Trafili opera su due stabilimenti per un totale di 20mila mq. coperti, con un fatturato annuo che supera i 50 milioni di euro. L’acquisizione, finanziata in parte con mezzi propri ed in parte da Mediocredito Italiano, si inserisce nel programma strategico Icel di integrazione verticale nella lavorazione del rame e dell’alluminio e di ampliamento dell'offerta, con la produzione di cavo elettrico per tutti i settori civili e industriali. Icel, azienda leader nel settore della produzione dei cavi elettrici, ha recentemente festeggiato i 40 anni di attività.
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In occasione dell’ultima edizione della fiera Ecomondo di Rimini, il Gruppo Caviro di Faenza ha presentato Caviro Extra, il nuovo marchio che va a sostituire Caviro Distillerie, brand storico riconosciuto nel settore per la sua competenza tecnologica nella bioraffinazione. Con oltre 30mila ettari di superficie vitata, 30 cantine socie, 12.500 viticoltori in 7 regioni ed una produzione di 700.000 tonnellate di uva, il Gruppo Caviro è la cooperativa leader in Italia nel settore vitivinicolo. Nata dall’evoluzione della storica attività di distillazione, oggi Extra esprime un’elevata competenza nella bioraffinazione – 100 percento biobased – combinata alle migliori competenze tecnologiche e di processo, perseguendo l’eccellenza nella salvaguardia dell’ambiente e raggiungendo le performance tipiche dell’economia circolare. L’impegno di Caviro Extra verso l’innovazione si estende fino alla produzione di energia da fonti rinnovabili, come il biometano avanzato, promuovendo una mobilità sostenibile. L’amministratore selegato SimonPietro Felice (nella foto) ha definito il nome “Extra” come il riflesso della realtà interna del Gruppo, «il riassunto di un’attività straordinaria - ha aggiunto -, frutto della passione e dedizione di molti, grazie alla quale i sottoprodotti, in precedenza definiti scarti, vengono trattati e valorizzati nel territorio, creando così non solo un reddito, ma anche un enorme beneficio ambientale».
12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 29 novembre-5 dicembre 2018
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Il crollo della diga è già costato mezzo milione La Regione: «Faremo pagare i responsabili» A un mese dall’incidente sul fiume Ronco, l’assessora Gazzolo (Protezione civile) fa il punto sui lavori: a dicembre il progetto definitivo e solo dopo le previsioni sui tempi di riapertura della Ravegnana. Ecco chi ha rilasciato i permessi di Andrea Alberizia
La Ravegnana è chiusa da un mese all’altezza di Longana per ripristinare l’argine sinistro del fiume Ronco, su cui corre la statale 67, dopo il crollo parziale della chiusa Farini dove è stata realizzata una centrale idroelettrica. La competenza è della Regione. L’assessora Paola Gazzolo ha le deleghe Difesa del suolo e Protezione civile Assessora, fra quanto tempo è ipotizzabile che si arrivi alla riapertura della Ravegnana? «Il 25 novembre si sono concluse le verifiche per fotografare lo stato di salute dell’argine sul fiume Ronco lungo la Ravegnana. Avviate subito dopo il dissequestro dell’area disposto dall’autorità giudiziaria lo scorso 7 novembre, ad eccezione della centralina sullo sbarramento, hanno rispettato i tempi fissati. L’esito degli studi svolti sarà la base per condividere, a inizio dicembre, le prime idee progettuali sull’intervento da porre in campo con il Tavolo tecnico istituito al Comune di Ravenna, partecipato dai rappresentanti dei vari Enti coinvolti. È quella la sede per individuare la soluzione più adeguata, coniugando la necessità di agire nella massima tempestività con la massima garanzia della sicurezza. A seguito del crollo, quali lavori sono stati fatti, si stanno facendo e si faranno nel sito? «Dopo il primo e parziale dissequestro dell’area, su incarico della magistratura l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha subito svolto gli interventi più urgenti: con 260 mila euro è stata realizzata una barriera di palancole, tavole di acciaio, per bloccare il flusso di acqua e interrompere l’erosione dell’argine. Quindi, in seguito al successivo dissequestro dell’intera area, ad eccezione della centralina, si sono avviate le indagini già citate sulle condizioni dell’argine finanziate con altri 200 mila euro. Per la progettazione, fondamentali sono le grandi professionalità dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile». La Regione avrà modo di rivalersi sui soggetti privati per i costi a carico del pubblico? «La Regione è pronta a mettere in campo tutte le risorse che serviranno per riaprire al più presto la viabilità, rivalendosi poi su chi sarà giudicato responsabile dell’accaduto al termine dell’indagine giudiziaria in corso.» La realizzazione della centrale idroelettrica era stata ultimata? Ora che ne sarà del manufatto? «Al momento dell’incidente la centralina non era ancora ultimata e quindi non era in funzione. Oggi rimane l’unica area ancora sottoposta a sequestro dalla magistratura per cui è interdetto l’accesso. Gli interventi svolti riguardano esclusivamente la messa in sicurezza dell’intera sezione dell’argine dove si sono verificati i crolli. Il futuro dell’impianto è strettamente legato alla procedura giudiziaria in corso, che verificherà le cause dell’incidente tragico costato la vita a Danilo Zavatta e sarà la base per ogni ulteriore decisione». Quali diversi uffici o enti hanno espresso parere favorevole per arrivare all’apertura di questo cantiere? «Il 10 ottobre 2011 il legale rappresentante della Gipco di Forlì, Daniele Tumidei, ha presentato la domanda di concessione per la realizzazione di un impianto idroelettrico sullo sbarramento. Il 6 marzo 2013 la Provincia di Ravenna ha indetto la Conferenza dei Servizi unificata per la procedura di valutazione di impatto ambientale. I lavori si sono chiusi il 9 aprile 2014 con esito favorevole e la giunta provinciale lo ha recepito con apposita delibera. Nel periodo luglio-dicembre 2016 l’impresa ha presentato la documentazione del progetto esecutivo. L’Agenzia regionale di protezione civile ha richisto modifiche migliorative e non sostanziali e, una volta recepite dall’impresa, ha emesso il nulla osta di competenza alla fine di dicembre 2016. Il 25 ottobre 2017 Arpae ha rilasciato la concessione dell’area demaniale e l’autorizzazione unica che conclude l’iter amministrativo per avviare la costruzione e l’esercizio dell’impianto».
La centrale ha una convenzione con il Gse per incentivi pubblici sulla vendita dell’energia? «Per questo tipo di impianti sono previsti i contributi nazionali del Gse. Nel caso della centralina di San Bartolo nemmeno un euro era stato erogato, in quanto l’opera non era ancora conclusa». Danilo Zavatta ha perso la vita sul lavoro. Dovevano essere seguite altre procedure per i controlli? «Prima di tutto ci tengo a rinnovare la vicinanza della Regione alla famiglia di Danilo, un prezioso collaboratore della protezione civile, un conoscitore profondo dei “suoi” fiumi su cui svolgeva attività di vigilanza idraulica. È morto nel corso di un incidente, mentre stava svolgendo la sua professione. L’indagine avviata dalla magistratura servirà anche a far luce sulle origini del crollo repentino di cui è stato vittima». Un incidente come questo avrebbe avuto tutt’altro impatto se fosse avvenuto in un altro contesto con altra viabilità. Sarebbe dovuto essere un moti-
vo per non autorizzare l’intervento in quel punto? «Non posso rispondere perché la questione è coperta da segreto istruttorio». Ci sono altri impianti simili in provincia? «In provincia di Ravenna ci sono tre impianti per produzione superiore ai 100 kilowatt di potenza. Oltre a San Bartolo, uno a Brisighella e uno a Massa Matelica, lungo il Savio (quest’ultimo realizzato dalla stessa Gipco, ndr). La gravità del fatto non può portare a mettere genericamente in discussione l’idroelettrico. A maggior ragione nel caso dei piccoli impianti, come la maggior parte di quelli presenti in Regione, che garantiscono continuità della produzione di energia pulita, nel rispetto dell’ambiente e in piena integrazione con altri settori come l’agricoltura. Ciò che conta, è la qualità dei progetti e dei lavori di realizzazione dell’opera. Confermo che l’attenzione della Regione, in collaborazione con i carabinieri forestali e gli altri Corpi dello Stato, è e continuerà a restare alta».
Il cantiere sul fiume Ronco. Si vedono le palancole piantate per difendere l’argine sinistro. Dietro la centrale idroelettrica costruita dalla Gipco
LA PROPOSTA La Pigna: «20 milioni per realizzare la Ravegnana bis, poi Ravenna-Forlì in 14 minuti» Da Ravenna a Forlì in auto in 12-14 minuti invece della mezzora abbondante che occorre oggi. Fantascienza? Non per La Pigna che ha presentato il suo progetto per una Ravegnana Bis: un investimento di 20 milioni di euro, secondo gli esperti interpellati dalla lista civica in consiglio comunale a Ravenna, sarebbe sufficiente per realizzare in due anni i 14 km di collegamento tra lo svincolo del casello autostradale di Forlì con lo svincolo Standiana della E45 avendo così una superstrada di 21 km a due corsie per senso di marcia con limite di velocità a 110 orari. Restringendo la carreggiata a solo una corsia per senso di marcia il costo dell’opera scenderebbe a 900mila euro, sempre secondo le stime della Pigna. Il progetto è stato presentato il 16 novembre dalla consigliera comunale Veronica Verlicchi. Il principio di base seguito è semplice e di buon senso: sfruttare l’esistente e realizzare il tracciato più veloce ed economico che non sia solo collegamento fra due punti ma anche motore di sviluppo per il territorio toccato dal percorso. Calandosi dalla teoria alla pratica significa sfruttare il primo tratto della E45 dall’innesto con la statale 16 Adriatica allo svincolo Standiana. Da qui a Forlì «il tracciato passa in zone agricole pianeggianti e quindi in semplice rilevato senza gli oneri di impegnative opere d’arte quali ponti su fiumi, viadotti, sottopassi e la cui realizzazione al minimo dei costi, al netto degli espropri, per la realizzazione di una strada». In totale una lunghezza di circa 21 km «eminentemente rettilinei che consentirebbero facili sorpassi di mezzi lenti».
PRIMO PIANO / 13 29 novembre-5 dicembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
SAN BARTOLO/2
«Riaprire la Ravegnana entro marzo? Prospettiva molto ottimista» Il parere dell’ingegnere Brini, esperto di infrastrutture. Il tecnico non ha dubbi: «È una statale che fa il suo dovere, ma sono stati concessi troppi passi carrabili». Una stoccata alla Regione: «Il Ronco non è un fiume per le turbine...» di Alessandro Montanari
«Riaprire la Ravegnana entro marzo mi pare una prospettiva molto ottimista». Questo è il commento dell’ingegnere Ezio Fedele Brini, uno dei tecnici più esperti in infrastrutture di Ravenna, quando gli si prospetta la riapertura della Ravegnana tra febbraio e marzo, come si spera nelle ultime settimane. La statale 67 è chiusa dallo scorso 25 ottobre, dal giorno in cui il crollo della chiusa di San Bartolo ha coinvolto e ucciso un tecnico della Regione, Daniele Zavatta, intervenuto per controllare le arginature danneggiate del Ronco. La tragedia e l’inchiesta hanno segnato i primi giorni dopo l’incidente ma ora che è arrivato il dissequestro, sullo sfondo resta il problema dei lavori e della riapertura al traffico della strada. «Il punto - sostiene Brini - è che Anas vorrà essere assolutamente sicura che non esista rischio di altri crolli». Per questo, secondo l’ingegnere, le palancole che in questi giorni sono state installate non basteranno: «Andrà probabilmente aggiunta una massicciata, come avvenuto sul Savio». In questo modo si protegge l’argine evitando che l’acqua, sostanzialmente, scavi sotto facendo riemergere il problema. A dicembre sarà reso pubblico il progetto della Regione con i tempi. Per Brini, però, la Ravegnana resta una strada che fa il suo dovere nel modo giusto: «Parliamo di una statale che corre sopra l’argine di un fiume, con limiti strutturali cha la portano ad essere una via da percorrere ai 70 chilometri
orari. Ai forlivesi poi, che sono collocati lungo la via Emilia, non credo interessi troppo un suo potenziamento. In ogni caso i Comuni potrebbero chiedere ad Anas diverse cose per migliorarne la sicurezza». Ad esempio un intervento sugli incroci «che sono tutto sommato pochi». Anche gli stessi enti locali possono fare la loro parte: «Per far contenti i residenti si concedono troppo facilmente i passi carrabili che invece, in una statale, andrebbero accorparti. Ogni passo carrabile è un’immissione, quindi un potenziale pericolo». Infine, la stoccata alla Regione che tocca direttamente quanto avvenuto a San Bartolo: «Il Ronco è un fiume che andrebbe utilizzato a uso irriguo, si potrebbero evitare le concessioni per delle turbine». Inevitabile chiedere a Brini cosa ne pensa dell’ipotesi di una Ravegnana bis, idea lanciata dall’pposizione, con La Pigna che ha presentato un progetto (vedi pagina accanto): «Mi sembra un’idea molto complicata da attuare. Il percorso è tortuoso: bisognerebbe arrivare fino all’E45 e poi ripercorrere di fatto il percorso delle strade provinciali esistenti. Una nuova strada darebbe però luogo ad alcuni problemi, a partire dal fatto che andrebbero espropriati terreni agli agricoltori con tutte le complicanze». Il costo ipotizzato di venti milioni per i 14 chilometri sembra a Brini molto basso: «Non so come siano stati ricavati ma per una statale non di grandi dimensioni servono almeno 2,5 milioni a chilometro. Quindi, non meno di 32».
Prima e dopo. In alto gli ultimi la chiusa Farini negli ultimi istanti prima del crollo, in basso la prima campata della briglia ha ceduto inghiottendo Danilo Zavatta
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È ANCORA CONVENIENTE INVESTIRE NEL MATTONE? COMPRARE, VENDERE O AFFITTARE?
Intervengono On. Alfredo Zagatti Presidente Nazionale Asppi
Silvio Piraccini Presidente Asppi Ravenna
Massimo Cameliani Assessore alle Attività Produttive del Comune di Ravenna
Relatori Alberto Gualdrini - Rag. Davide Canali Avv. Silvia Maroni - Rag. Michele Strocchi Dr. Massimo Fesani
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SAN BARTOLO/3
Una decina di indagati per il crollo Perquisizioni e carte sequestrate Fascicolo per omicidio e disastro colposi. Nel mirino l’iter delle autorizzazioni per la centrale idroelettrica. Nominati i consulenti. Segnalazioni sottovalutate?
Il percorso burocratico per il rilascio dei permessi di costruzione, la qualità del lavoro svolto nel cantiere, i segnali di allarme suonati prima del disastro, il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Sono queste le direttrici su cui si sta muovendo la procura di Ravenna nell'indagine sul crollo della diga sul fiume Ronco a San Bartolo dove il 25 ottobre scorso è morto un tecnico della protezione civile, il 52enne Danilo Zavatta di Savio. Il fascicolo in mano al procuratore capo Alessandro Mancini e al sostituto Lucrezia Ciriello al momento è aperto per omicidio e disastro colposi e conta una decina di indagati ma non è escluso che si allarghi il giro dei nomi coinvolti e si aggiungano altre ipotesi di reato. Indagine ad ampio raggio L'intenzione della procura è quella di passare al setaccio gli ultimi quattro anni, dal 2014 quando è stata rilasciata la prima autorizzazione fino a un mese prima del crollo quando sono state richiesti gli ultimi aggiustamenti. Gli indagati Al momento non compaiono persone con incarichi pubblici. Nelle battute iniziali l'attenzione della magistratura si è concentrata sulla filiera delle aziende che hanno progettato e realizzato le opere, partendo quindi dalla Gipco di Forlì che ha presentato il progetto per arrivare ai tecnici e ai progettisti
All’inizio di settembre un caso di “sifonamento” All’inizio di settembre era emerso un caso di cosiddetto sifonamento a monte della turbina per la produzione di energia elettrica. In buona sostanza si tratta di una infiltrazione nella parete dell’argine che in base al livello di profondità può costituire una minaccia per la tenuta. La conferma arriva dall’ingegnere Andrea Cicchetti, direttore tecnico del Consorzio di Bonifica della Romagna: «La competenza del bacino fluviale e delle opere al suo interno è dell’agenzia regionale per la sicurezza del territorio, l’ex genio civile, quindi anche per la realizzazione dell’impianto idroelettrico. Il Consorzio agisce in concessione solo per la gestione delle paratoie della chiusa che regoliamo in maniera standard durante la stagione per consentire l’irrigazione delle campagne e movimentiamo in casi eccezionali su richiesta dell’agenzia. E questo è successo all’inizio di settembre: ci venne chiesto di abbassare le paratoie per svuotare l’invaso perché si era verificato un sifonamento. Al Consorzio non fu chiesto altro».
Un’immagine dal progetto della centrale: la sezione trasfersale vista dall’argine destro
degli studi che hanno fornito consulenze per la progettazione. Incarichi di consulenza I pm hanno nominato due professori dell'Università di Parma come consulenti di parte per un accertamento tecnico irripetibile e lo stesso hanno potuto fare gli indagati raggiunti dagli avvisi di garanzia. Entro novanta giorni sono attese le relazioni dei periti sulla dinamica del crollo.
Interrogatori e perquisizioni Gli investigatori (al lavoro i carabinieri forestali) hanno perquisito anche uffici delle ditte coinvolte sequestrando documentazione cartacea e informatica per l'analisi degli esperti. Finora sono state ascoltate una quindicina di persone informate sui fatti. Non solo chi era presente il giorno del crollo. Per ora nessun indagato è stato convocato.
Molti testimoni Il giorno dell'incidente, al momento del crollo, erano già presenti sul luogo diversi tecnici e autorità. Era infatti in programma il collaudo di opere che erano state richieste nelle settimane precedenti quando c'era stata la segnalazione di problemi all'argine del fiume. Appena sono cominciate le verifiche abbassando il livello dell'acqua sono cominciati i cedimenti della sponda. Al momento del crollo l'area era già sotto sequestro da poche ore e la procura era stata informata. La presenza dei media sul posto ha fatto sì che il crollo sia stato anche ripreso dalle telecamere. Segnalazioni sottovalutate? Non erano invece giunte in procura le segnalazioni che negli ultimi tempi erano state sollevate da un'associazione di coltivatori e inoltrate al Consorzio di Bonifica. Proprio su questo si andrà a indagare per capire se ci fossero già gli estremi per un intervento che potesse scongiurare la tragedia. (and.a.)
INFOPROM
ANTICA BOTTEGA DI FELICE
La qualità dei migliori prodotti del territorio Dalla leggendaria mortadella al parmigiano di alta collina, dolcissimo e a lunga stagionatura. La Bottega fondata cinquant’anni fa da Felice Malpassi prosegue la sua tradizione nelle mani di Giordana e Roberto Greco. Un punto di riferimento in città per gli amanti della buona gastronomia «La qualità non puoi aspettarti che la facciano gli altri!». E ancora, «La qualità è nelle mani di chi la riconosce». Queste le parole che Felice Malpassi ama ripetere per spiegare la sua filosofia, volta alla ricerca dei prodotti migliori del territorio, ben espressa dalla sua Antica Bottega di Felice, che un tempo era un chiosco all’interno dello storico Mercato Coperto di Ravenna. Nato nel 1939 a Tavoleto, un paesino adagiato sulle colline tra Rimini e Pesaro, Felice impara dalla terra, dagli animali e dal duro lavoro, l’arte di esaltare e migliorare i prodotti della gastronomia con amore e passione, trasformandoli in qualcosa di unico.
Caparbio ed entusiasta dà subito un’identità al suo negozio e così nascono la sua mortadella leggendaria, i suoi prosciutti crudi stagionatissimi disossati e legati a mano secondo un antico metodo, il suo parmigiano reggiano di alta collina fatto con il latte delle “vacche rosse” dolcissimo e a lunghissima stagionatura e tanti altri salumi e formaggi magistralmente lavorati. Così, ben presto, la bottega nata nel 1968 – specializzata appunto in salumi e formaggi – diventa un punto di riferimento per gli amanti della buona gastronomia. A seguire le sue orme sono Giordana e Roberto Greco che, quattordici anni fa, sposano la sua filosofia e Felice – come solo un buon padre avrebbe fatto – insegna loro l’amore per le cose «buone e ben fatte». Così, quando l’amministrazione comunale decide di chiudere l’esperienza del mitico Mercato Coperto, decidono che questo meraviglioso patrimonio non doveva essere disperso. «Il nostro sogno diventa realtà – raccontano Giordana e Roberto – quando, nel marzo 2012, apriamo questa Bottega Enogastronomica in via Ponte Marino 23/25, aggiungendo così anche altre passioni a quella del buon cibo: quella del buon vino e del buon caffè. Tutto il menù della nostra Osteria è preparato nel nostro laboratorio e cucina con i prodotti della Bottega: la pasta fatta
a mano con farine scelte e non trattate, i nostri cappelletti ripieni di parmigiano reggiano Dop stagionato oltre 30 mesi, spaccato rigorosamente con il coltello, i nostri salumi privi di glutine, e i nostri formaggi privi di conservanti, in oltre cento varietà diverse, tutti di produzione artigianale e solo su ordinazione. Oltre ovviamente alla piadina che per noi è motivo d’orgoglio e la “curiamo” con tutto l’amore che merita…». Grande scelta e qualità per prodotti che restano ben impressi nella memoria di chi li assaggia. E, ieri come oggi, all’Antica Bottega di Felice si è mantenuta la tradizione di far assaggiare i prodotti, con un’attenzione particolare per i più piccoli a cui viene sempre dato un pezzetto di parmigiano o di mortadella che immediatamente fa scattare un sorriso sulle loro labbra. Nel mese di dicembre, grande spazio sarà riservato a tutte queste prelibatezze, per celebrare i cinquant’anni di attività. Per informazioni e prenotazioni: Antica Bottega di Felice, via Ponte Marino 23/25, Ravenna centro tel. 0544 240170 - Pagina FB Antica Bottega di Felice
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SAN BARTOLO/4
Parla il costruttore della centrale elettrica sotto indagine: «Spero entri presto in funzione» Daniele Tumidei è amministratore unico della Gipco, la ditta che ha presentato il progetto da 1,8 milioni di euro È indagato anche per un’altra opera simile a Mensa Matellica: «Non ha fatto danni, solo benefici» di Andrea Alberizia
«Mi sono fatto la mia idea sulle cause del disastro, ma non è il momento per parlarne. C’è in corso un’indagine della magistratura ed è giusto lasciare tempo ai consulenti delle parti per fare il proprio lavoro». Daniele Tumidei è l’amministratore unico della Gipco, la ditta di Forlì che ha realizzato una centrale idroelettrica alla chiusa sul fiume Ronco all’altezza di San Bartolo. Il 25 ottobre scorso una parte della chiusa, a ridosso dell’argine sinistro in corrispondenza del nuovo impianto, è crollata causando la morte di un tecnico della protezione civile impegnato in attività di controllo proprio alla centrale. Il nome di Tumidei è tra quelli nel registro degli indagati. Tumidei, al momento cosa sapete delle indagini? «La procura ha nominato i suoi consulenti e lo stesso abbiamo fatto noi. A loro è stato permesso di accedere all’area per fare rilievi e misurazioni. Non abbiamo altri dettagli». L’intervento è stato realizzato dalla Gipco. Che società è? «È una società che dal 2009 si occupa di energie rinnovabili». Come nasce la centrale di San Bartolo? «Tutta l’acqua che scende a valle della briglia spreca energia. Una società che si occupa di rinnovabili cerca di recuperare quella energia per trasformarla e metterla in rete. Abbiamo presentato la nostra proposta agli enti pubblici competenti». Quanto è stato lungo il percorso autorizzativo? «La domanda risale al 2012 e l’impianto è stato completato a fine 2017. Con i tempi siamo nella norma: è stato tutto passato al vaglio attentamente. Sono stati coinvolti un numero elevatissimo di enti tra cui la Regione, la Provincia e l’Arpae». Quanto è costato l’investimento e in quanto tempo si ripagherà? Avete ricevuto contributi pubblici per la realizzazione? «Nessun contributo pubblico. Il preventivo era di 1,8 milioni di euro, alla fine ne sono serviti circa due per alcuni fermi di cantiere imposti da Arpae. L’energia elettrica prodotta viene venduta al mercato per ripagare il mutuo. Ci sono agevolazioni come accade, ad esempio, per chi installa il fotovoltaico sul tetto di casa. In 15-16 anni circa l’impianto si ripaga». Il 25 ottobre cosa dovevano fare i tecnici della protezione civile? «Circa un mese prima, a lavori già completati, svuotando il canale di ingresso alle turbine è emerso un pozzo realizzato in fase di cantiere che non era stato chiuso. Era stato realizzato per raccogliere le acque che filtravano nel canale per esser ributtate nel fiume in modo che le maestranze potessero lavorare in un cantiere asciutto. Il 25 ottobre i tecnici stavano verificando l’avvenuta chiusura del pozzo». Sul fiume Savio a Mensa Matellica da agosto 2015 è in funzione un’altra centrale simile, sempre realizzata da voi. E anche su quella c’è un’indagine in corso. «L’indagine è partita da un esposto e riguarda una frana dovuta al disboscamento di un tratto di 120 metri di bosco ripale. Il disbosca-
Una vista dall’alto della centrale idroelettrica di San Bartolo in una delle tavole del progetto
Può coprire il bisogno di oltre 300 famiglie La centrale idroelettrica realizzata dalla Gipco in corrispondenza della chiusa Farini sul fiume Ronco a San Bartolo, 4 km a monte della confluenza con il Montone, ha una potensa di 600 Kw. I progettisti stimano un tempo medio di funzionamento di 8.400 ore all’anno per una produzione annua attesa di 1000 Mwh (corrispondente al fabbisogno medio di oltre trecento famiglie di 3-4 componenti) che corrisponde alla minore emissione di circa 500 tonnellate di anidride carbonica (per un’auto siamo a circa 150-200 grammi per km). L’impianto ha una portata massima di 15 mc al secondo e per la produzione di energica elettrica sfrutta il salto morfologico artificiale dell’acqua di 4,6 metri reso possibile dalla briglia esistente. Si stima che durante il funzionamento le uniche sorgenti di rumore rappresentante dalle turbine Kaplan e dal generatore elettrico non vadano a modificare la situazione attuale perché coperte dal rumore già ora prodotto dal salto dell’acqua. Il preventivo di spesa era di 1,8 milioni. Il committente è la ditta Gipco di Forlì. L’ingegnere Giovanni Belgenio di Milano si è occupato dello studio di impatto ambientale, lo Studio Frosio di Brescia ha realizzato la progettazione tecnologica e impiantistica, lo Studio associatio Preger di Cesena ha svolto la progettazione architettonica.
mento è avvenuto mentre veniva costruita la centrale ma non so di chi sia opera, non è un nostro intervento. Alla centrale vengono attribuite altre frane ma a mio parere non è corretto. Anzi, la centrale ha portato tre benefici oltre a ricongiungere grazie alla scala pesci due tratti di fiume interrotti dalla briglia: produce energia rinnovabile, la creazione della chiusa che non c’era ha creato una riserva d’acqua per l’irrigazione agricola estiva e infine l’innal-
zamento del livello dell’acqua rende più stabili le sponde e riduce lo stress a cui sono esposte, durante i normali fenomeni di piena». La centrale di San Bartolo andrà in funzione? «Una volta riparato l’argine e prese precauzioni perché non possa ripetersi un evento simile a quello accaduto, la centrale potrà tornare a funzionare. Me lo auguro perché per noi è stato un investimento importante».
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SAN BARTOLO/5
Ravegnana, un’odissea per imprese e cittadini La Cts di Roncalceci fa trasporti eccezionali: «Viabilità allo sbando». 73 persone a rischio evacuazione in caso di piena
Il cedimento dell’argine sinistro del fiume Ronco è arrivato a lambire la carreggiata della statale 67 Ravegnana
I disagi principali non riguardano l’aumento dei tempi di percorrenza. Per chi è pratico, il viaggio verso Ravenna da Ghibullo e Longana con la Ravegnana bloccata si allunga di una decina di minuti. Le strade provinciali e di campagna, però, a fatica reggono il peso del traffico che normalmente passa su una statale. Federica Moschini, presidente del consiglio territoriale di Roncalceci e anche del comitato cittadino di Longana-Ghibullo, aspetta l’inizio di dicembre per dare un giudizio sui tempi di ripristino. A San Pietro in Trento ci sarà l’incontro tra i residenti e l’amministrazione che darà un quadro più completo della situazione. «Il problema più grande riguarda il traffico, specialmente se i mezzi pesanti passano dove non potrebbero. Però i controlli non mancano: la polizia municipale è presente». Moschini aggiunge che «purtroppo ai disagi eravamo stati abituati nel periodo in cui la Ravegnana era chiusa per la costruzione della rotonda all’incrocio con l’Adriatica». Due circostanze diverse con i cittadini delle piccole località - 578 persone secondo quanto censito nell’ultimo bollettino comunale della popolazione - impossibilitati ad utilizzare il loro asse viario principale. In questo caso si aggiunge un’ulteriore preoccupazione: «Nell’area che potrebbe essere allagata in caso di un cedimento dell’argine abitano 73 cittadini che, in caso di pericolo, potrebbero essere costretti ad evacuare». L’arrivo di una piena del fiume preoccupa non poco e anche in questo senso nell’incontro si cercheranno risposte da parte dell’amministrazione. Per quanto riguarda il trasporto pubblico «dopo i primi giorni di disagi è stato ben organizzato da Start». Una delle aziende che sta subendo più disagi da questa situazione è Cts. La Compagnia Trasporti e Spedizioni ha la sede operativa a Roncalceci e la chiusura della Ravegnana è un pro-
blema di non poco conto quando si è specializzati in trasporti eccezionali. Daniele Sansavini, presidente Cts, parla di una «viabilità allo sbando». Alla statale inaccessibile si aggiungono i divieti di transito per i mezzi pesanti che costringono gli autoarticolati a percorsi alternativi per arrivare al porto, con tempi di percorrenza aumentati di una ventina di minuti. La situazione più pesante riguarda però i trasporti eccezionali: «In questo caso siamo obbligati ad arrivare fino a Cesena per prendere l’autostrada». Il trasporto eccezionale, però, richiede permessi particolari: «Per la Ravegnana ne abbiamo uno sul lungo periodo ma dovendo passare dall’Autostrada va richiesto volta per volta, con i conseguenti oneri burocratici in più e i tempi che si allungano». Inoltre per i trasporti eccezionali si pagano oneri legati all’usura delle strade. Più chilometri si fanno, più si paga. In pratica la chiusura della Ravegnana costa a Cts più soldi e più tempo: la morsa che ad un imprenditore non può piacere. «La situazione - riassume Sansavini - è molto delicata e complessa. Si inserisce poi in un contesto della viabilità locale che non è certo roseo. Spiegare ad un cliente che magari arriva da fuori regione che per organizzare il suo trasporto ci vogliono venti giorni in più perché la Ravegnana è chiusa diventa difficile». Infine c’è il problema degli agricoltori e dell’uso irriguo del Ronco. È una questione all’ordine del giorno del prossimo Tavolo Verde, il coordinamento delle associazioni del settore, che discuterà proprio del problema del basso livello del fiume. In sostanza – come conferma Coldiretti – il livello del corso d’acqua viene tenuto al minimo possibile per favorire i lavori. Ciò determina conseguenze sull’uso dell’acqua utilizzata dai tanti agricoltori che hanno i terreni in zona per irrigare i campi. Alessandro Montanari
STORIA
DAL 1884 AL 1930 UNA TRANVIA SULL’ARGINE DEL FIUME RONCO: RAVENNA-FORLÌ IN 98 MINUTI Il tracciato della strada è lo stesso da 250 anni: fu realizzata dal cardinal Gonzaga, legato pontificio della Romagna Luigi Valenti Gonzaga: è stato lui a volere la Ravegnana. Era stato eletto legato pontificio - in pratica governatore - della Romagna dal papa Pio VI nel 1778. Il percorso della Ravegnana parte, oggi come allora, da Borgo San Rocco, dall’Arco del Morigia. Le carte della costruzione dell’attuale Statale lungo il Ronco sono conservate nell’archivio storico comunale. Il cardinal Gonzaga, che portava il Il passaggio della cognome della potente tranvia sotto Porta famiglia mantovana, lasciò Nuova a Ravenna così un segno nella viabilità (foto da Wikipedia) cittadina: di fatto il percorso della Ravegnana è rimasto immutato in 250 anni. Nell’ultimo scorcio del XIX secolo le era stato affiancato una tranvia, la cui storia è stata ricostruita in diversi libri, in particolare da Paride Pintus che a questa tratta ha dedicato due libri (uno nel 1989 e uno nel 1995) e Andrea Giuntini che ha dedicato un ampio capitolo ai collegamenti della città nel quinto volume della Storia di Ravenna (edita nel 1995). Costruita su impulso di due uomini di affari forlivesi (Giulio Romagnoli e Giovanni Brusaporci) era nata inizialmente per unire Forlì e Meldola nel 1881. Tre anni dopo la linea venne aperta verso il ravennate per arrivare alla Darsena, cuore del traffico portuale. Secondo la ricostruzione storica, Brusaporci voleva far attraversare il centro storico alla tranvia ma il consiglio comunale ravennate bocciò l’idea. Nel 1885 la concessione fu ceduta ad una società belga che la modernizzò con nuovi mezzi, incrementando il traffico merci e nel 1900 la linea arrivò fino a Classe, allo zuccherificio. Lo stesso La tranvia in che dall’1 dicembre transito sull’argine diventerà il nuovo museo di del fiume Ronco Classe. Sulla carte rimase invece il progetto per far arrivare la linea fino al mare, a Porto Corsini. Era il 1912: si ottenne la concessione, c’era già il progetto ma i lavori non furono mai avviati. Il servizio fu interrotto una prima volta nel 1917, durante la guerra, per poi riprendere nel 1922. Nel frattempo però erano cominciati i disagi: i ravennati che abitavano nei pressi della ferrovia si lamentavano dei passaggi e anche gli utenti non erano soddisfatti del Il collegamento servizio. Alla fine degli anni Ravenna-Forlì sul ponte Venti si avviarono le del fiume Montone pratiche per elettrificare la ferrovia ma anche in questo caso tutto finì in nulla di fatto. Alla fine il servizio venne interrotto tra il 1929 e il 1930. La linea, tra Ravenna e Forlì, toccava le frazioni di Madonna dell’Albero, Lontana, Ghibullo, Gambellara, Coccolia, e nel Forlivese - di Durazzanino e Ospedaletto. Si muoveva a venti chilometri orari, servivano 98 minuti per l’intero tratto. (al.mo.)
18 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 29 novembre-5 dicembre 2018
RAVENNA VERSO LE FESTE
Videomapping su San Vitale e Guernica esalta il Mar L’1 dicembre si accende l’albero in piazza. Per Natale tornano le proiezioni su edifici e monumenti. Note soul e blues tra Santo Stefano e Capodanno
I mercatini, i concerti soul e blues, la pista di pattinaggio sul ghiaccio, l’atmosfera onirica del videomapping. Questo, e non solo, saranno le feste natalizie a Ravenna. Stamani, 26 novembre, il Comune ha presentato il calendario di appuntamenti e iniziative che animeranno piazze e vie del centro. In piazza del Popolo il grande albero arrivato dalla Campigna darà il benvenuto in città (accensione l’1 dicembre). Torneranno i Capanni del Natale, aperti fino al 6 gennaio e anche in notturna per Capodanno: dolciumi, addobbi, bigiotteria e altro. Si potrà assistere e partecipare ad animazioni e laboratori per le famiglie in piazza Anita Garibaldi e in piazza del Popolo fino al 30 dicembre (nei fine settimana e nei giorni prefestivi). In piazza San Francesco invece, dall’8 dicembre al 6 gennaio, l’animazione a cura di Advs. Si potrà poi pattinare sul ghiaccio in piazza Kennedy, con Jfk On Ice, fino al 20 gennaio. A Marina di Ravenna torna il presepe di sabbia. Dal 21 dicembre al 6 gennaio (ore 18-22) una nuova edizione di Ravenna in Luce, il festival di videomapping con appuntamenti che vedono protagonista le videoproiezioni su monumenti e edifici. Il Dono dell’Imperatrice, con la direzione artistica di Andrea Bernabini, prevede la realizzazione di un videomapping dedicato alla basilica di San Vitale, ultimo appuntamento della rassegna “Visioni di Eterno” che ha toccato tutti i monumenti Unesco. Una proiezione architetturale dell’opera “Guernica” di Pablo Picasso illuminerà, invece, la facciata del Mar per la mostra “War is over”. In piazzetta dell’Unità Italia, infine, spazio all’ispirazione con la video installazione myRavenna Be Inspired, con i lavori dei visual designer della Bottega Multimediale Panebarco & C e Matteo Bevilacqua. Il teatro Alighieri sarà la cornice che ospiterà, il 30 dicembre alle 21, Parole Note live di Radio Capital: un reading di Giancarlo Cattaneo, accompagnato da un tappeto di suoni e di immagini e impreziosito dal dj set di Maurizio Rossato. Piazza del Popolo sarà poi la culla della musica soul e blues: in programma i concerti di Christmas Soul sotto la direzione artistica di Francesco Plazzi di Spiagge Soul e la collaborazione di Ravenna Manifestazioni. Il 28 dicembre appuntamento con i Soul of Gospel, mentre il 29 dicembre ci sarà la Soul and Blues connection feat Deviana P., Yelena Baker e Deborah
CERVIA VERSO LE FESTE
Via Cairoli illuminata per le feste natalizie
Johnson (entrambi alle 18). Il 31 dicembre, dalle 23, addio al 2018 con la voce di Cheryl Porter accompagnata dal coro HalleluJah Gospel. L’1 gennaio alle 11.30 al teatro Alighieri il concerto di Capodanno che vedrà protagonisti gli Anointed Believers. Infine, anche quest’anno, le luci di Natale si accendono a Mirabilandia: dall’8 dicembre fino al 7 gennaio il parco verrà addobbato a tema natalizio e si riempie di sorprese, iniziative e spettacoli dedicati a tutta la famiglia.
ALLA ROTONDA SI APRE LA PISTA SUL GHIACCIO Il 2 dicembre apre la pista di pattinaggio sul ghiaccio alla rotonda Primo Maggio a Milano Marittima dando il via ufficiale alle animazioni natalizie (una seconda pista per i più piccoli in viale Matteotti). Il tema di quest'anno saranno le luci con un vero e proprio festival dove grandi figure luminose racconteranno l'anima del Natale ma anche della città glamour della Romagna. Opere di luce alte fino ad 8 metri da Dubai e realizzeranno una scenografia magica. Tutte le attività saranno legate ad un unico filo conduttore tematico: l'abbinamento ghiaccio e luce.
FAENZA VERSO LE FESTE
SI PATTINA IN CENTRO E I GIARDINI SI ACCENDONO Con la shopping card sconti per chi fa acquisto nelle attività faentine Tra opportunità per lo shopping, luminarie, allestimenti speciali, attività per bambini e famiglie, il centro di Faenza sarà animato per oltre un mese in occasione del Natale. Il Consorzio Faenza C’entro ha presentato nei giorni scorsi il programma delle iniziative per le festività. Fino al 6 gennaio brilleranno le tradizionali luminarie natalizie. L’atmosfera delle festività sarà completata dall’albero di Natale quest’anno illuminato grazie a Caviro Extra, collocato a fianco della fontana monumentale. Dall’1 dicembre nella cornice di piazza Nenni – dove torna dopo il trasloco nel 2017 in piazzale Pancrazi – sarà attiva la pista di pattinaggio adatta a tutte le età, aperta nei giorni feriali dalle 15 alle 23, sabato e festivi (incluso vacanze natalizie scolastiche) dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 a mezzanotte. Dal’11 dicembre in piazza della Libertà, attorno all’albero di Natale, viene installata una giostratrenino dedicata ai più piccoli. Aperta fino al 6 gennaio nei giorni feriali dalle 15.30 alle 19.30, sabato e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Dall’8 dicembre al 6 gennaio alcune attività commerciali del Consorzio Faenza C’entro allestiranno le vetrine ispirandosi alle favole più belle e per i più piccoli è previsto un simpatico gioco. Non mancheranno le aperture straordinarie dei negozi del Consorzio Faenza C’entro per lo shopping natalizio tutte le domeniche di dicembre. Inoltre per tutto dicembre a fronte di un acquisto minimo di 20 euro con scontrino unico nei negozi del Consorzio i clienti riceveranno una cartolina valida per il ritiro gratuito di due bottiglie alla Caviroteca in via Convertite 12 a Faenza, entro il 28 febbraio. Fino al 31 gennaio saranno allestiti i giardini di Natale: quest’anno la manifestazione si svolge all’interno del Parco della Rocca con l’obiettivo di rievocare la storia passata del parco e ciò che ha rappresentato nell’immaginario collettivo faentino. Paesaggisti, progettisti, vivaisti e giardinieri si cimentano nella realizzazione di fantastici giardini. Allestimenti anche alla Fontana monumentale e all’ingresso del Museo internazionale delle ceramiche. Il programma completo su www.faenzagiardini.com. Novità di quest’anno è la Faenza Shopping Card, la carta fedeltà da utilizzare tra i negozi aderenti al progetto, che prenderà il via il primo dicembre e continuerà nel corso di tutto l’anno. A ogni acquisto il cliente accumulerà sul suo borsellino elettronico un credito che potrà essere utilizzato come sconto sugli acquisti successivi. La Card è disponibile presso gli esercenti aderenti oppure è possibile scaricare “Faenza Shopping Card” nell’app store per dispositivi Android e Ios. Tutti i dettagli del programma sono disponibili sul sito www.faenzacentro.it, oppure sulla pagina Facebook “Faenza C’entro”.
SOCIETÀ / 19 29 novembre-5 dicembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
L’INAUGURAZIONE
Apre Classis, il museo del territorio da 22 milioni di euro Racconterà la storia di Ravenna fino all’anno Mille. Ingresso gratuito l’1 dicembre Dopo una lunga attesa, si potrà vedere la riqualificazione dell’ex Zuccherificio
Dopo un’attesa durata decenni dai primi, originari, progetti, l’1 dicembre apre Classis Ravenna nell'ex Zuccherificio di Classe, trasformato appunto nel Museo della Città e del Territorio che racconterà la storia di Ravenna, dai primi insediamenti alla civiltà etrusca, poi al ruolo della città in epoca romana quindi a Ravenna Capitale dell'Esarcato Bizantino. «Classis Ravenna sarà il punto di partenza necessario per ogni visita. Non solo alla contigua area archeologica dell'antico Porto di Classe, ma verso l'intera città», spiega Giuseppe Sassatelli, presidente della Fondazione Ravennantica, cui il Comune ha demandato la realizzazione e la gestione del nuovo museo, insieme a quelle dell’Antico Porto, della Basilica di Sant’Apollinare e, nel cuore di Ravenna, della Domus dei Tappeti di Pietra, il Museo Tamo e la Cripta Rasponi. «Qui si potranno rivivere tutti gli snodi principali della storia del territorio, dalla preistoria all'antichità romana, dalle fasi gota e bizantina all'alto Medio Evo». L'area espositiva si svilupperà su 2.600 metri quadrati in un’oasi verde di 15mila. «Da qui, si possono facilmente raggiungere altri gioielli ravennati. Innanzitutto la contigua Basilica di Sant’Apollinare, ma anche l'Antico Porto, gli scavi di San Severo e tutta la zona ambientale a sud di Classe, dalla pineta all'Ortazzo e l'Ortazzino oggetto – anticipa il sindaco di Ravenna Michele de Pascale – di un progetto di riqualificazione, così come sta avvenendo per la stazione ferroviaria cresciuta a servizio dell'ex Zuccherificio». Come noto, l’investimento messo in campo da Comune di Ravenna, Mibact, Regione Emilia-Romagna e Unione Europea, con l'apporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, per il recupero e la nuova destinazione del complesso di Classe, supera i 22 milioni di euro, cifra che ha più volte suscitato critiche e proteste da parte dell’opposizione, critica anche sui tempi di realizzazione e sulla validità stessa del progetto. La progettazione del nuovo Classis Ravenna è stata affidata all'architetto Andrea Mandara che ha operato al servizio di un comitato scientifico di assoluto prestigio, coordinato dal professor Andrea Carandini. Oltre seicento i reperti, in parte provenienti anche dal Museo Nazionale di Ravenna, accompagnati dalla linea
AGENDA Si parla di arte della guerra al teatro Socjale Martedì 4 dicembre alle 21 al Teatro Socjale di Piangipane si terrà l’incontro ?War is over, arte e conflitti tra mito e contemporaneità in cui dialogheranno il direttore del Mar Maurizio Tarantino e il giornalista Matteo Cavezzali. L’iniziativa nel progetto Laboratorio Aperto Ravenna, toccherà i principali temi trattati nella mostra in corso al Mar. Dopo l’incontro sarà possibile mangiare i famosi cappelletti del Socjale.
Ai “Malfattori” Poeti e scrittori per Ravenna Per il ciclo di incontri d’autunno con i MalfAttori, in programma alla Domus dei Tappeti di Pietra alle 18, mercoledì 5 dicembre si tiene l’incontro “Poeti e scrittori per Ravenna” con immagini e musica a cura di Anna De Lutiis e Paola Rossi.
Casa delle donne: la pioniera del ciclismo Alfonsina
L’esterno del museo con l’onda di mosaico realizzata da Paolo Racagni
del tempo che segna il percorso di visita a Classis Ravenna. Una particolare attenzione è dedicata agli apparati didattici ed illustrativi, con ricostruzioni grafiche e tridimensionali, filmati, plastici ed altri strumenti. «Classis Ravenna – sottolinea l'assessora alla Cultura, Elsa Signorino, a lungo presidente di Ravennantica prima del suo ingresso in giunta nel 2016 – non sarà un semplice “contenitore di materiali”, ma sarà anche un attivo centro di ricerca e formazione di altissimo profilo. Qui ampi laboratori per lo studio e per il restauro consentiranno a docenti e studenti dell'Università di svolgere le loro attività nell'ambito dei loro percorsi formativi e di ricerca. Il nuovo museo permetterà la conoscenza e la valorizzazione dell'intero patrimonio storico archeologico del territorio attraverso un percorso espositivo innovativo, affascinante e rigoroso capace di coinvolgere e di emozionare i visitatori. Come tutti i musei contemporanei svilupperà una molteplicità di funzioni: attività espositiva, di studio e ricerca, laboratori didattici, laboratori di inclusione digitale per la sperimentazione di start-up innovative. Il tutto con una forte vocazione al territorio». La giornata dell’1 dicembre inizierà con i saluti delle autorità, in programma alle 10.30, ai quali seguirà il taglio del nastro. Saranno presenti, tra gli altri, il sindaco Michele de Pascale e l’assessora Signorino, Daniela Tisi del ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ernesto Giuseppe Alfieri, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Giuseppe Sassatelli e Sergio Fioravanti, rispettivamente preL’ex zona industriale che ora punta sidente e direttore di Fondazione Ravennantica, Francesco Ubertini, magnifico rettore a richiamare 80mila visitatori l’anno dell'Alma Mater Studiorum - Università degli Studi di Bologna, Stefano Bonaccini, presiNell'ex Zuccherificio di Classe, a pochi passi dalla Basilica di dente Regione Emilia-Romagna, Lorenzo Sant'Apollinare, nei primi decenni del secolo scorso, 600 operai Ghizzoni, arcivescovo dell'Arcidiocesi di Ratrasformavano tonnellate di barbabietole in montagne di zucchero venna-Cervia. che, per nave e ferrovia, raggiungevano l'Italia e l'Europa. Poi il deDopo il taglio del nastro l’apertura al pubclino, e nel 1982 la chiusura. E, con l'abbandono della produzione, i grandi fabbricati divennero ricettacolo di emarginati. Data gli anblico a ingresso gratuito fino alle 17 (ultimo ni '90 l'idea di trasformare un problema in una risorsa per il futuro ingresso ore 16.30). di Ravenna in chiave culturale e turistica. Il primo stanziamento delClassis Ravenna-Museo della Città e del lo Stato risale a una ventina di anni fa, sedici anni fa aprì il cantiere. Territorio, insieme all'Antico Porto di Classe Dalle stime presentate nei mesi scorsi, l’ambizione è quella di raginaugurato nel 2015 e alla Basilica di giungere circa 80mila visitatori l’anno. Ravennantica al momento Sant'Apollinare in Classe, costituisce il Parco ha annunciato una riorganizzazione del personale interno per la geArcheologico di Classe che dovrà essere comstione del museo senza procedere a nuove assunzioni. pletato, in futuro, con la musealizzazione della Basilica di San Severo.
Domenica 2 dicembre alle 10.30 alla Casa delle Donne di Ravenna in via Maggiore 120 ultimo incontro per “le pioniere” con la storia di Alfonsina Strada, la prima donna ad aver partecipato al Giro D'Italia del 1924.
la novità
AL VIA CON FANA IL NON-FESTIVAL DEL DOCK 61 IN DARSENA Ospiti anche Wu Ming e Giulio Cavalli che sarà pure in scena all’Almagià Al circolo Arci Dock 61 di Ravenna (via Magazzini Posteriori 61) prende il via la prima edizione di “C’era una RiVolta, Un NonFestival” ispirato a valori di «solidarietà, giustizia sociale, pace e condivisione» e a una visione della cultura aperta e in grado di seminare nelle società. Si comincia sabato 1 dicembre alle 19 con Simone Fana autore del volume Tempo rubato. Sulle tracce di una rivoluzione possibile tra vita, lavoro e società (Ed. Imprimatur) e dialoga con l'autore Giovanni Paglia attorno ai temi del tempo, del lavoro e del salario. Il secondo appuntamento è giovedì 6 dicembre alle 20.45 con uno del collettivo Wu Ming per parlare del nuovo libro, insieme a Giorgio Stamboulis, Proletkult (Einaudi Editore). Si chiude il 7 dicembre, sempre alle 20.45 con l’incontro con Giulio Cavalli e il suo Carnaio (edito da Fandango), preceduto da un aperitivo con Libera e Il Villaggio Globale. Giulio Cavalli, proprio nell’ambito delle iniziative di Libera a Ravenna (dove a primavera si terrà la manifestazione regionale) sarà anche in scena il 6 dicembre alle 21 con lo spettacolo Maschere, Mafie e Cornuti all’Almagià a ingresso gratuito.
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VIAGGI / 23 29 novembre-5 dicembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
AVVENTURA
DIARIO DI BORDO/1
Dal Mozambico al Malawi, il Magio Bike Tour risale l’Africa
DOVE L’ACQUA NON ESISTE ANCHE SUDARE È UN LUSSO Nella parte Sud del continente nero la povertà più cruenta
Tappa in una missione umanitaria per i fratelli Gondolini che stanno completando il giro del mondo in bici
Che cos'è la povertà? Quante volte me lo sono chiesto, in quante occasioni mi ci sono imbattuto. Quanti tipi di diverse povertà esistono? Quella economica sicuramente. Poi quella intellettuale senza dubbio. A volte le due sono correlate, ma non sempre. In Asia ad esempio ho attraversato diverse aree povere economicamente, ma non culturalmente. In America latina invece, in mezzo a un territorio ricco di risorse ho spesso incontrato povertà sociali, ovvero comunità incapaci di gestire il bene comune, di sviluppare una società appunto. Qui in Africa del Sud, precisamente in Mozambico, per la prima volta mi imbatto in una povertà ancora più drammatica. Quella della mancanza di risorse e per di più del bene più prezioso: l'acqua. Sei veramente in Africa quando per strada incontri donne camminare a lungo con giare di acqua sulla testa. Anche in molte città l'acqua corrente non c'è. La rete idraulica non esiste. L'acqua da un rubinetto è un lusso sconosciuto. Non vi sto parlando della mancanza di wifi o di un sistema sanitario decoroso. Vi parlo di acqua. Vi parlo della base della vita. Qui è difficile lavarsi. Qui è complicato cucinare. Qui richiede fatica anche il bere. Se vuoi bere devi muoverti e le piante dei piedi scalzi sono l'unico trasporto verso un pozzo o un fiume lontano. Questa povertà è cruenta. Questi uomini assetati e quindi meno lucidi sembrano non avvertire il bisogno di una rete idrica. Dalla notte dei tempi qui si cammina verso il pozzo. E forse fino alla notte dell'apocalisse così si farà. Un albero senza acqua avrà una vita senza speranza. Una società senza acqua lotterà sempre e solo per sopravvivere. Pensavo di averle viste già tutte le povertà, ma mi sbagliavo. Qui si è talmente poveri che anche il sudare è un lusso. Giovanni Gondolini
I fratelli Giovanni e Francesco Gondolini sono nel Mozambico del Nord, a Nampula. I due ravennati stanno completando il giro del mondo in bici (Magio Bike Tour): Giovannì partì da Ravenna nel 2013 con l’amico Marco Meini che poi si è stabilito in Canada, dove vive con una ragazza conosciuta in viaggio, e dal 2017 è affiancato da Francesco. I due si sono fermati di recente, dopo duemila km di Mozambico, una settimana in una missione italiana vicino a un centro profughi e rifugiati di guerra. Maratane così il nome di questo centro profughi finanziato dall'Onu che accoglie principalmente perseguitati della guerra in Congo ancora in corso. I fratelli Gondolini hanno costruito altalene per un asilo, «sperando che il sorriso dei più piccoli possa far dimenticare gli orrori dei più grandi». In questi giorni i due dovrebbero entrare in Malawi prima della scadenza del visto. Per il 2019 è previsto il rientro a Ravenna. In questa pagina due nuovi capitoli del loro diario di viaggio che R&D ospita sin dalla partenza.
DIARIO DI BORDO/2
QUELLE DONNE LABORIOSE CHE MANDANO AVANTI LA SOCIETÀ E I MARITI AL BAR Nei campi di manioca, con il sederone all'insù e la schiena piegata verso terra, le donne d'Africa zappano il suolo per cercare i tuberi. Nel mercato dei villaggi, sedute per terra fra cataste di banane e mucchietti di pomodori, le donne d'Africa commerciano quel poco che c'è. Nei cortili polverosi affianco alle capanne di bamboo e paglia le donne d'Africa uccidono le galline, ne puliscono le interiora e cucinano direttamente sul fuoco per tutta la famiglia. Nella savana arsa dal sole le donne d'Africa camminano erette con un neonato a tracolla e un immenso carico di legna in testa. Nelle miniere di pietra e nelle cave di sassi le donne d'Africa scavano, picconano, sminuzzano e trasportano quintali di roccia. Nelle vecchie scuole dai banchi cadenti le donne d'Africa educano da maestre con quel poco di sapere che la dura vita ha insegnato loro. Nelle fatiscenti strade semi-asfaltate le donne d'Africa stendono il catrame e la ghiaia per rattoppare il possibile. Le donne d'Africa nelle guest house puliscono le camere e tengono i conti. Nei ristoranti cucinano polenta e curry di arachidi. Negli uffici migratori dispensano timbri e visti. Ovviamente incontriamo anche alcuni uomini laboriosi, ma perlopiù si tratta di donne. Una domanda ci sorge spontanea: donne d'Africa, ma tutti gli altri uomini dove sono? Sono al bar ci dicono, sono ad ubriacarsi. Tornano a casa quando hanno fame o voglia di far dei figli, ci dicono ridendo. Noi diciamo loro che se fossimo una donna d'Africa, con il piccone invece di spaccare pietre, spaccheremmo la testa del nostro marito ubriacone. Le donne ridono ancora di più, sembrano pensarci un attimo, poi si fanno serie e ci rispondono: ma poi i figli chi ce li da? (gi.go.)
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24 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 29 novembre-5 dicembre 2018
PALLAVOLO
La Liverani Castellari è stanca dell’altalena: adesso le biancoblù vogliono restare in B2 La squadra di Lugo è tornata nei campionati nazionali dopo la vittoria in C dove era scesa per scelta dei dirigenti. Il coach: «La rosa è consolidata e ogni partita le promesse del vivaio fanno esperienza» di Vincenzo Benini
È tornata in serie B2 per restarci, la Liverani Castellari. Dopo essersi aggiudicata lo scorso torneo di C, perdendo solo tre gare su 24, la squadra lughese si è rituffata con grande entusiasmo nel girone E dell’ultimo dei campionati nazionali di pallavolo, da cui è stata lontana solo una stagione. Un’assenza, questa, che tra l’altro non fu frutto del campo, sul quale le biancoblù ottennero la salvezza, ma da una scelta dei dirigenti, che decisero di ripartire dalla categoria inferiore un po’ per motivi economici, un po’ per concentrarsi sul settore giovanile. Sarebbe però stato un peccato non dare seguito alla bella cavalcata dei mesi scorsi, come spiega lo stesso allenatore Biagio Marone, che ha vissuto in prima persona l’andamento “in altalena” degli ultimi tre anni. «È stata una grande soddisfazione vincere il campionato di C – inizia a raccontare – in quanto era un obiettivo che tutto il gruppo voleva raggiungere. Come noi abbiamo appoggiato la decisione dei dirigenti di rinunciare alla B2, loro sono stati ben contenti di rifarla, anche se sarà necessario andare incontro a qualche sacrificio». Come il tecnico anche la maggior parte delle giocatrici fa da tempo parte del gruppo, formando una sorta di nocciolo duro che dà continuo impulso all’anima storica della Liverani Castellari. Dalla capitana Grasso all’altra centrale Rizzo, dalla palleggiatrice
Capriotti all’opposto Piovaccari, passando per le schiacciatrici Corrente e Milesi e per il libero Cavalli, la formazione lughese ha cominciato l’avventura in B2 con tanta voglia di continuare a stupire. «È una rosa consolidata, nella quale sono state inserite il libero Sangiorgi e l’opposto Bina, che in passato hanno entrambe vestito la nostra maglia, e dove in più vengono promosse le giovani del nostro vivaio. La banda Lauciello, già in organico nella passata stagione, ne è un esempio lampante e in ogni partita qualcuna delle nostre baby più promettenti viene convocata per fare esperienza». Il salto dal torneo regionale a quello nazionale si è comunque fatto sentire, con la formazione di Marone che ha subito assaggiato il pane duro della B2. «Soprattutto in trasferta è molto complicato fare punti, ma questo vale un po’ per tutti. Nonostante questo ne abbiamo conquistato uno a Imola, contro uno dei team costruiti per puntare alle prime posizioni assieme alla Libertas Forlì, e tre a Ozzano. In casa invece stiamo andando molto bene e il successo sulla Gramsci Reggio Emilia è la dimostrazione che possiamo giocarcela a viso aperto con qualsiasi avversario. Dobbiamo però cercare di limitare il numero di errori, ancora troppo elevato, e per questo motivo ci stiamo allenando con molto impegno in palestra durante la settimana».
La Liverani Castellari Lugo ha conquistato la serie C nella stagione 2017/18 perdendo solo 3 partite su 24. Nella pagina accanto l’allenatore Biagio Marone con Silvia Capriotti (foto Annalisa Mazzini)
Per quanto riguarda gli obiettivi, il 46enne coach bolognese prosegue dicendo che «stiamo lavorando per toglierci delle soddisfazioni e per raggiungere una tranquilla salvezza. La squadra sta pagando ancora il passaggio di categoria e le nostre sconfitte sono figlie di un cambio di mentalità non ancora avvenuto del tutto. Il nostro è un girone molto equilibrato, dove è necessario essere
molto attenti, perché in un attimo sali al quinto posto, ma nello stesso tempo puoi anche diventare terzultimo. Ci aspetta una stagione molto difficile, durante la quale la mia speranza più grande è quella che non ci siano infortuni». Di professione rappresentante di materiale sportivo, Marone in passato ha anche assaggiato la grande pallavolo della Serie A1,
SPORT / 25 29 novembre-5 dicembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
LIVERANI CASTELLARI LUGO • L’ORGANICO
IL PROGRAMMA DEL WEEKEND
Allenatore MARONE Biagio Vice allenatore FREGA Mirko N.
Cognome e Nome
Ruolo
Anno di nascita
Alt.(cm)
1
GRASSO Giulia
Centrale
1990
180
2
MIGLIORI Sara
Palleggiatrice
1998
178
3
GADDONI Annarita
Centrale
1995
177
5
CAVALLI Elena
Libero
1991
165
6
CORRENTE Martina
Schiacciatrice
1997
170
7
LAUCIELLO Federica
Schiacciatrice
2001
175
8
BINA Valeria
Opposto
1985
177
10 MILESI Roberta
Schiacciatrice
1989
183
Libero
1990
164
Opposto
1995
189
16 CAPRIOTTI Silvia
Palleggiatrice
1990
179
18 RIZZO Benedetta
Centrale
1994
178
12 SANGIORGI Francesca 13 PIOVACCARI Giulia
VOLLEY: DONNE IN A2 E UOMINI IN SUPERLEGA AFFRONTANO LE PRIME DELLA CLASSE DI PERUGIA Nel calcio il Ravenna di scena sabato in casa con il Pesaro Basket B: a Lugo derby tra l’Orva e la capolista Rekiko Con l’inizio del nuovo mese cambia il giorno in cui il Ravenna Fc scende in campo: almeno fino a Natale giocherà di sabato (con l’eccezione del match con la Virtus Verona di martedì 11). L’1 dicembre, in occasione del 14esimo turno di serie C di calcio, i giallorossi ospitano il Pesaro al “Benelli” (ore 20.45) con l’intenzione di bissare il successo esterno con l’Albinoleffe e di portare così a cinque il numero di gare di fila senza sconfitte. Per quanto riguarda le altre maggiori squadre ravennati il programma del weekend propone per domenica 2 dicembre uno stimolante, quanto complicato, doppio incrocio in salsa pallavolistica con le formazioni di Perugia. In A2 femminile si parte al PalaCosta alle 17 con la Conad che, rinfrancata dalla vittoria su Marsala, va all’assalto della capolista del girone, la Bartoccini, un avversario da affrontare senza timori per continuare la corsa alla Poule promozione. Si prosegue alle 18 in terra umbra, dove al PalaEvangelisti la Consar è chiamata all’impresa contro una delle corazzate della Superlega, la Sir Safety, prima in classifica e campione d’Italia in carica. Passando sul fronte del basket anche l’OraSì gioca domenica, sfidando in terra abruzzese il Roseto (ore 18) con l’obiettivo di riprendere il filo del discorso interrotto in modo brusco con il ko di Bologna contro la Fortitudo. A completare il programma, in A2 femminile di basket l’InfinityBio sabato al “Bubani” (ore 20.30) incrocia le romane dell’Elite, mentre in Serie B maschile sempre l’1 dicembre, alla stessa ora (20.30), è tempo di derby, con il fanalino Orva che sul parquet amico di Lugo vuole fare lo sgambetto alla capolista Rekico Faenza. Chiude il Classe (calcio Serie D), che domenica (ore 14.30) è di scena in terra L’Orasì in A2 di emiliana contro i pallacanestro in piacentini della Vigor trasferta a Roseto Carpaneto. (vi.be.)
facendo parte per due anni e mezzo dello staff tecnico del Volley 2002 Forlì, di cui è stato head coach dal settembre del 2013 al gennaio del 2015. «Io considero questo sport soprattutto un divertimento ed è stato molto bello avere l’opportunità di allenare a livelli così alti. Ho un lavoro che mi piace e per me “sdoppiarmi” nella doppia attività è stata davvero dura. La gioia più grande è stata vivere quella avventura, potermi misurare con i migliori allenatori italiani, ma non penso che questa esperienza si ripeterà». Marone, in definitiva, ha trovato la sua dimensione proprio a Lugo. «Si tratta di una società solida, dove si lavora bene. Guido solo la prima squadra, ma comunque sono informato su tutto ciò che riguarda le giovanili. Nel nostro vivaio ci sono circa duecento ragazze del territorio e l’obiettivo principale – termina l’allenatore – è quello un giorno di avere un organico che comprenda tutte giocatrici cresciute da noi».
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26 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 29 novembre-5 dicembre 2018
VISIBILI E INVISIBILI
CARTOLINE DA RAVENNA
Il bel film di un debuttante (The Guilty) e del cinema italiano di sempre del maestro Bertolucci
Il marito di Susanna
di Francesco Della Torre
mittente Giovanni Gardini
derà la seconda, che precederà la terza e poi dopo The Guilty (di Gustav Moller, 2018) cinquant’anni si aggancerebbe alla serie 1992 Asger è un poliziotto addetto momentaneamente che nel frattempo sarà ambientata nel futuro al centralino per le chiamate di emergenza, ha prossimo. Un film che ha messo in campo una commesso un reato che verrà svelato col passare famiglia con quattro mostri sacri del cinema (in della storia, per il quale andrà a processo il giorno molti dimenticano l’altro nonno, il gigantesco successivo. Durante il servizio il poliziotto riceve Sterling Hayden), un cattivo memorabile (Donald una telefonata estremamente delicata che darà alla giornata di lavoro una svolta inaspettata. Di più non si può dire per non rovinare il gusto della scoperta e il numero non indifferente di colpi di scena del film, ma ciò che si può dichiarare con entusiasmo è che l’intero film (85 minuti) è ambientato nell’ufficio del centralino e che a parte il bravissimo protagonista Jakob Cedergren, il resto del cast si sente ma non si vede. Oltre alla storia, davvero ben congeniata, l’ottimo lavoro del debuttante Moller è proprio incentrato sul suono, sulle voci e sulle tonalità, creando di fatto oltre un’ora di suspense hitchcockiana arricchita dall’uso Un fotogramma da Novecento seppur minimale (telefono e computer) della tecnologia. Non è il primo Sutherland) e un gruppo di donne strepitose come film con un unico protagonista in scena, si pensi a Alida Valli, Stefania Sandrelli, Dominque Sanda, Locke con Tom Hardy o al leggermente diverso Laura Betti e la mitica Francesca Bertini. Ma 127 ore con James Franco, ma The Guilty riesce Bertolucci non è soltanto Novecento, il mio film ugualmente a ritagliarsi con orgoglio uno spazio preferito, è talmente tanti film che ognuno può ben preciso nel suo genere grazie all’accuratezza decidere se pescare dal cilindro della nouvelle della messa in scena e, come detto, all’attenzione vague, dei film politici, dei kolossal, o dei film intiper il suono e alla scrittura, precisa edavvincente. misti. Bertolucci infine, si è comportato molto Il film è stato presentato in questi giorni al Festival bene nei miei confronti, perché mi ha presentato di Torino e fortunatamente uscirà tra non troppo due donne bellissime, Liv Tyler ed Eva Green, in in sala perché è stato acquistato per il nostro merdue film tanto belli quanto sottovalutati che cato. Restate sintonizzati per quando tutto ciò rispondono al nome di Io ballo da sola e The avverrà, perché il film merita. Dreamers. Ecco, nell’era di giochini e scelte, vi presento la mia triade che tralascia volutamente Bernardo Bertolucci (1940-2018) alcuni punti mitici e mitologici della carriera del Novecento è il più bel film italiano della storia, un Maestro, e che accanto a un film lungo e largo film che dura 5 ore e che quando finisci sei sorpremette due piccoli gioiellini. Il cinema è cresciuto so che sia durato così poco. Un film che adesso con te, Bernardo, e continuerà a far sentire la tua non si farebbe più così perché verrebbe trasformavoce. to in miniserie, con la prima stagione che prece-
Tra i più bei sarcofagi conservati a Ravenna va annoverato quello dell’Esarca Isacio. Quest’arca funeraria del V secolo, conservata nel deambulatorio della Basilica di San Vitale, fu reimpiegata, nel VII secolo, per la sepoltura di questo grande generale bizantino. Sulla fronte, di grande bellezza, è l’adorazione dei Magi: la Vergine Maria regge in grembo il bambino che riceve doni dai re venuti dall’Oriente. Dietro al suo capo splende, luminosa, una stella. Sui lati corti sono le scene di Daniele salvato dalla fossa dei leoni e la resurrezione di Lazzaro, due iconografie diffusissime nell’arte paleocristiana, portatrici di un messaggio di salvezza. Sul retro della cassa, al centro di un grande clipeo, è scolpito il monogramma costantiniano affiancato da due pavoni e da due palme dattilifere che incorniciano la scena. Su un lato del coperchio cilindrico è un’iscrizione greca che fu successivamente tradotta in latino e incisa sull’altro lato della copertura: «Giace qui colui che fu condottiero dell’esercito e che per diciotto anni preservò incolumi Roma e l’Occidente per i tranquilli sovrani: Isacio, sostegno degli imperatori, grande gloria di tutta l’Armenia, discendente com’era da gloriosa stirpe armena. Dopo la sua morte gloriosa la saggia sposa Susanna piange senza tregua, come pura tortora, privata di quel marito che dalle sue faticose imprese si acquistò fama in Oriente e in Occidente, perché di Occidente e di Oriente guidò gli eserciti» (traduzione di Mario Pierpaoli).
APPUNTAMENTO DI GUSTO venerdì 7 dicembre dalle ore 19
SERATA DEGLI AUGURI Pizza di scarola e olive Patate ripiene con Fontina dAosta d'alpeggio Sformatino di carciofi Crostino toscano Cannelloni al ragù Panettone classico di Giovanni Cova & C. Prosecco Doc Valmarone
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CULTURA / RUBRICHE / 27 29 novembre-5 dicembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
FIORI MUSICALI
LETTI PER VOI
Il 22 novembre meglio sarebbe celebrare Santa Cecilia, una patrona della cultura
Naila di Mondo9, molto più di un romanzo fantascientifico colto
di Enrico Gramigna
di Nevio Galeati *
Vissuta tra il II e il III secolo, santa Cecilia nacque in una nobile famiglia romana che le fornì un’istruzione tra le migliori che all’epoca si potessero avere alle pendici del Gianicolo e presto si convertì al Cristianesimo. Costretta al matrimonio, confidò al marito Valeriano di aver consacrato il cuore a Gesù, di aver fatto voto di castità e di aver sempre al proprio fianco un angelo custode. L’incredulità del marito, forse ammantata dalla gelosia, era grande, ma la sposa gli disse che se si fosse convertito al Cristianesimo avrebbe potuto vedere il messaggero del Signore, così Valeriano ricevette il battesimo e, al ritorno dalla vergine, vide l’angelo con due corone di rose e gigli, una per la moglie e una per sé. Sfruttando un’assenza dell’imperatore Alessandro Severo, il prefetto Almachio riprese le persecuzioni contro i cristiani. Valeriano, insieme al fratello Tiburzio, furono condannati e decapitati, Cecilia invece fu condannata a essere asfissiata (o, secondo certe fonti, arsa) nel bagno di casa. Secondo i racconti dell’epoca, durante il supplizio, la santa cantava lodi al Signore e, dopo un giorno e una notte, essa uscì illesa dalla stanza. La morte per asfissia venne così convertita in decapitazione, ma il boia dovette calare ben tre colpi e non riuscì comunque ad avere ragione del virgineo collo: la giovane romana continuò la sua agonia per tre giorni finché, dopo aver donato a Papa Urbano la sua casa col fine di farla diventare chiesa, rese l’anima a Dio. Nella basilica di Santa Cecilia in Trastevere a Roma è ancora possibile oggi ritrovare il calidarium nel quale si tentò di sopraffare la santa. Santa Cecilia è ricordata e invocata quale patrona della musica, dei musicisti e dei cantanti e quest’affiliazione le fu attribuita grazie a un brano della Passio nel quale è descritto il suo matrimonio (Cantantibus organis, Cecilia virgo in corde suo soli Domino decantabat). È stata celebrata da una grandissima quantità di composizioni, tra cui come dimenticare
Le Santa Cecilia di Guido Reni
l’ode Hail, bright Cecilia di Henry Purcell e l’Inno a Santa Cecilia di Benjamin Britten, e persino la prestigiosissima accademia romana, fondata nel 1585 è a lei dedicata. Non è certo se il suo dies natalis corrisponda alla data in cui la chiesa la ricorda, il 22 novembre, tuttavia quest’anno si è sacrificata la celebrazione di una patrona della cultura per dare risonanza a una festa, il Ringraziamento, che al di fuori del Nord America è diffusa per puro consumismo. O tempora, o mores.
llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop Martedì 4, ore 21
Agostino Galegati Archeoastronomia precolombiana: l'astronomia dei popoli precolombiani
Martedì 11, ore 21
Oriano Spazzoli Le città e il cielo: il cielo e l'universo nelle opere di Italo Calvino Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia
BIBLIOTECA TEMATICA!
RE 4 DICEMB VENERDìo1re 21
ZIONE OSSERVA TELLATA LTA S DELLA VO IO PLANETAR mettendo o per el ci , ro e b Ingresso li Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
Nelle pieghe dello spazio e del tempo esiste un mondo ricoperto di sabbia. Là, fra dune e spianate che sembrano senza fine, viaggiano navi immense, spinte dal vapore e montate su teorie di ruote: giganti straordinari composti da metallo vivo, che cresce, si riproduce e può morire. Proprio così: le navi sono esseri senzienti, tanto quanto gli uomini che le governano; o che le vogliono avvelenare. Intorno a loro si muovono altre creature, alcune prodotte da un morbo che viene diffuso dalla ruggine e che trasforma i tessuti organici in metallo, altre costruite dagli umani e che prendono vita grazie al potere del metallo. E tutto acquista davvero senso di fronte all’unica donna, capelli rossi e carattere indomito, comandante del cargo Syraqq: Naila. È lei che deve affrontare e sconfiggere la leggenda della Grande Onda, naturalmente di sabbia, per restituire la pace a quel pianeta. Naila di Mondo9, eccellente romanzo di Dario Tonani (unico titolo italiano della collana Oscar Fantastica di Mondadori), ruota attorno a questi snodi. È la storia di un viaggio, un’avventura di mare, di odio e d’amore, in uno fra i luoghi più simbolici che esistano: il deserto. Dario Tonani strizza l’occhio ai lettori e cita, con soavità, il ciclo di Dune e il pianeta Totooine di Guerre stellari; ma fa tornare in mente anche Moby Dick e alcuni passaggi di Terra bruciata di Ballard. Naila di Mondo9 però è molto di più di un roman-
zo fantascientifico “colto”, intanto perché dà voce, con potenza, al “femminile” e non solo perché presenta come centro di gravità un’eroina, che vive la propria gravidanza insieme a quella… della propria nave. Ma perché rilegge e recupera i significati esoterici e religiosi del deserto. Il luogo in cui cresce e si fortifica Giovanni Battista prima di presentarsi a Israele; lo stesso spazio infinito scelto da Gesù per meditare e resistere al Grande Tentatore. La distesa infinita e senza pietà nella quale viaggiano, per quarant’anni, gli ebrei fuggiti dall’Egitto. Quindi sinonimo di morte e di (ri)nascita. Naila, la Syraqq, l’equipaggio umano e i compagni metallici (mechardionici), affrontano un percorso reale ed esistenziale che ha come traguardo la salvezza di Mondo9 e il raggiungimento di una nuova pace universale. Dario Tonani si conferma autore prezioso di immagini e azioni, con una fantasia senza limiti (come l’idea di creare un “linguaggio” del metallo che si percepisce con il tatto più che con l’udito) e in grado di creare molte storie grazie all’utilizzo di più piani temporali; e riesce a farle confluire tutte, fra un colpo di scena e l’altro, in un finale luminoso. La copertina e le illustrazioni all’appendice, Miscellanea enciclopedica di Mondo9, sono realizzate da Franco Brambilla, maestro dell’immaginario fantascientifico italiano.
28 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 22-28 novembre 2018
DANZA
COMICO/1
Eko Dance Project: balletto “neoclassico” tra sacro e profano In scena il 4 dicembre al Masini di Faenza con estratti da Carmen e MessiaHaendel
Foto di Stefano Mazzotta
VERNIA O NON VERNIA, QUESTO IL PROBLEMA IN ANTEPRIMA A CERVIA Anteprima nazionale al Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia. La rassegna dedicata alla comicità della Stagione 2018/19 sarà infatti inaugurata dal nuovo spettacolo di Giovanni Vernia, Vernia o non Vernia: questo è il problema, scritto dallo stesso artista in collaborazione con Paolo Uzzi. Lo spettacolo si avvale delle musiche originali composte ed eseguite in scena dal maestro Marco Sabiu. Sipario domenica 2 dicembre alle 21.
COMICO/2
Per la rassegna Danza della Stagione 2018/19 del Teatro Masini di Faenza, organizzata in collaborazione con Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, martedì 4 dicembre alle 21 la compagnia Eko Dance Project presenterà il balletto neoclassico Dal profano al sacro. Lo spettacolo presenterà estratti da Carmen con le coreografie di Mats Ed su musica di Bizet e da MessiaHaendel con coreografie di Paolo Mohovich e musiche di Haendel. Creato nel 1992 Carmen vince l’Emmy
Award per la versione televisiva. La versione ekiana di Carmen ci presenta una donna che combatte contro le apparenze e contro un ruolo sociale imposto in qualche modo dalla sua bellezza. Creazione originale del coreografo Paolo Mohovich, MessiaHaendel presenta alcune immagini della storia sacra come se fossero dei quadri in un’atmosfera caravaggesca di luci ed ombre. Vengono presentati alcuni estratti corali unitamente ai passi a due di Maria e Giuseppe e della Maddalena e Gesù.
La qualità ai tuoi piedi
IN SCENA IL NUOVO SPETTACOLO DI BERGONZONI TRASCENDI E SALI Sarà la comicità colta e lunare di Alessandro Bergonzoni a inaugurare la nuova Stagione di Teatro Comico al Masini di Faenza. Sabato 1 dicembre alle ore 21 il celebre artista presenterà il suo nuovo spettacolo Trascendi e sali di cui è anche autore e co-regista insieme a Riccardo Rodolfi.
CULTURA / 29 29 novembre-5 dicembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
PROSA/1 CLASSICI RIVISITATI Hamlet Solo il 29 novembre Nell’ambito del progetto regionale “Teatro e salute mentale” arriva al teatro Comunale di Russi lo spettacolo Hamlet solo giovedì 29 novembre. Lo spettacolo si avvale delle musiche create ad hoc dal compositore elettronico Andrea Azzali, è interpretato dall’attrice sensibile con sindrome di Down Barbara Voghera, storica interprete delle creazioni di Lenz Fondazione e diretto da Maria Federica Maestri. A testimonianza del riconoscimento internazionale della ricerca sull’attore sensibile di Lenz, le stesure dell’Hamlet sono nel sito del MIT Global Shakespeare.
Ancora in scena fedeli d’Amore con due incontri a latere Repliche del nuovo spettacolo delle Albe fino al 6 dicembre
PROSA/2 La classe replica al Masini
Proseguono giovedì 29 e venerdì 30 novembre al Masini di Faenza le repliche dello spettacolo La Classe, nuova co-produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri, Goldenart Production e Società per Attori. Si tratta di un testo del giovane drammaturgo Vincenzo Manna, interpretato da Claudio Casadio, Andrea Paolotti, Brenno Placido, Edoardo Frullini, Valentina Carli, Haroun Fall, Cecilia D’Amico e Giulia Paoletti, con la regia di Giuseppe Marini. Una pièce sul disagio giovanile contemporaneo tra conflitti e riscatto sociali che vede al centro dell’azione un professore che, alla sua prima esperienza professionale, si trova di fronte una classe di studenti difficili, ragazzi giovani e arrabbiati che vivono ai margini della società. Gli attori della pièce saranno protagonisti dell’Incontro che si terrà il 29 novembre alle 18 al Ridotto del Masini.
Proseguono, per la stagione dei teatri, al Rasi le repliche del nuovo spettacolo del Teatro delle Albe fedeli d’Amore, polittico in sette quadri per Dante Alighieri, di Marco Martinelli, per l’ ideazione e regia Marco Martinelli e Ermanna Montanari. Ins cena venerdì 30 novembre, sabato 1 dicembre alle 18, domenica 2, martedì 4, mercoledì 5, giovedì 6 dicembre alle 21 (riposo giovedì 29 novembre, lunedì 3 dicembre). Come già anticipato anche la scorsa settimana, si tratta di uno spettacolo che immagina le ultime ore di vita di Dante in un’alba ravennate del 1321, La sua carne che si spegne è aggredita da visioni e lampi: la nebbia, il demone della fossa dove sono puniti i mercanti di morte, un asino che ha trasportato il poeta nel suo ultimo viaggio, il diavoletto del “rabbuffo” che scatena le risse attorno al denaro, l’Italia che scalcia se stessa, l’apparizione di Antonia – sua figlia – e l’intima certezza di una fine che non è una fine. In una scena generata da un’alchimia vocale, sonora, visiva e drammaturgica capace di fondere psiche e mondo, si evoca Dante nell’abbracciare una sola salvezza: Amore è ciò che ci fa ribelli, è la forza che libera ed eleva. Le recite fino al 1 dicembre sono realizzate in occasione della Trilogia d’Autunno di Ravenna Festival 2018 e saranno sottotitolate in inglese. Tra gli eventi a latere di fedeli d’Amore a Ravenna sabato 1 dicembre nella sala Mandiaye N’Diaye del Teatro Rasi dopo lo spettacolo si tiene l’incontro “Verso Purgatorio 2019: persone e gesti nel Purgatorio di Dante” in cui Giuseppe Ledda dialoga con Heather Webb (University of Cambridge), autrice del libro Dante’s Persons. Giovedì 6 dicembre sempre alla sala Mandiaye N’Diaye del Teatro Rasi dopo lo spettacolo si tiene la presentazione del libro Acusma. Figura e voce nel teatro di Ermanna Montanari (Quodlibet) di Enrico Pitozzi. In entrambi gli appuntamenti intervengono anche Ermanna Montanari e Marco Martinelli
LIRICA E per la trilogia verdiana tornano anche i drappi bizantini Proseguono le repliche della trilogia verdiana del Ravenna Festival diretta da Cristina Mazzavillani che da tempo già registrato il tutto esaurito e che vedono alternarsi sulla scena Nabucco, Rigoletto, Otello con in buca la l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” diretta rispettivamente da Alessandro Benigni, dal giovane iraniano Hossein Pishkar e da Nicola Paszkowski. Evento nell’evento, tornano a Ravenna, con una presentazione organizzata dal Museo Nazionale di Ravenna in omaggio alla Trilogia, i leoni che impreziosiscono i pregiatissimi tessuti bizantini del IX-XI secolo deposti nella tomba di San Giuliano a Rimini nel Medioevo; domenica 2 dicembre, ultima giornata di repliche, alle 11, i drappi da San Giuliano saranno riposizionati all’interno del percorso espositivo del museo, dopo il restauro (ingresso libero in occasione dell’iniziativa MIBAC #domenicaalmuseo). Il simbolo di potere del leone – la cui iconografia ha attraversato tradizioni culturali e religiose diversissime fra loro, legandosi a significati complessi, stratificati e talvolta contraddittori – è infatti promessa di vittoria in Nabucco (il leone di Giuda sconfiggerà gli assiri e distruggerà Babilonia), richiama la potenza della famiglia Gonzaga che ha governato la città di Mantova nel Rigoletto, assurge a simbolo della città di Venezia, che nel leone di San Marco si riconosce, in Otello. E non mancano le sue presenze a Ravenna, dove emerge innanzitutto nello stemma della città; ma anche nei mosaici di Galla Placidia, San Vitale, Sant’Apollinare in Classe, alla Rocca Brancaleone, sulla corazza del Guidarello e nella cattedra d’avorio dell’arcivescovo Massimiano.
30 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 29 novembre-5 dicembre 2018
MOSTRA/1 Il Cielomondo di Maurizio Lanzillotta alle Pescherie e all’Ala d’oro
Sabato 1 dicembre inaugura alle 16.30 la mostra “Cielomondo” di Maurizio Lanzillotta, allestita alle Pescherie della Rocca di Lugo. L’esposizione è curata da Giovanni Barberini ed è collegata a un'altra mostra dal titolo “Resine e digitali”, a cura di Carmine Della Corte, che si terrà all'Hotel Ala d'Oro con inaugurazione sempre il primo dicembre. "Cielomondo" è infatti una piccola antologica con opere dell’ultimo ventennio e di cui una parte sarà esposta fino al prossimo gennaio nella hall dell’Hotel Ala d’Oro, a completamento della più corposa sezione delle Pescherie. Il percorso espositivo dà conto della ricerca di Lanzillotta dall’astrazione degli anni ’90, al ritorno alla figurazione dei primi anni 2000 e alla successiva scoperta del paesaggio, fino all’esperienza delle opere elaborate con tecniche digitali. Le mostre alle Pescherie e all’Hotel Ala d’Oro rimarranno aperte fino al 6 gennaio 2019. L’esposizione alle Pescherie, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Lugo, è visitabile il giovedì e venerdì dalle 15 alle 18.30; il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.
MOSTRA/2 Il giardino segreto di Lea Contestabile alla NiArt Gallery
Inaugura domenica 2 dicembre la mostra di Lea Contestabile “Un giardino tutto per me” alle 11 alla niArt Gallery di via Anastagi 4/a - 6. La mostra è a cura di Valeria Tassinari che scrive: «Amo le persone che rammendano, incollano, ricuciono, riparano. Amo chi conserva, chi lenisce, chi custodisce. Amo chi coltiva germogli notturni sbucati per caso e chi accetta che il sole secchi le piante, chi anche nella foglia estenuata trova una bellezza sorprendente. Amo il mosaico infinito dei frammenti di vite, le memorie sovrapposte, i cassetti disordinati da riaprire con fatica, i regali dell’oblio, i segnalibri di fiori raccolti in luoghi lontani, le corolle aperte che nascoste tra le pagine diventano fragili e immortali. Amo i racconti che si mescolano con le parole confuse degli altri, le ferite profonde distillate in parole lievi. Non posso che perdermi volentieri, dunque, lungo i fili che intrecciano sentieri obliqui in questo intenso lavoro di Lea, in questo suo giardino che è microcosmo e possibile specchio dell’universo». Fino al 22 dicembre. Orari: martedì, mercoledì e sabato 11 - 12.30 – giovedì, venerdì e sabato 17 19. Festivi e lunedì chiuso. Per info 338 2791174.
MOSTRA/3 Collettiva in memoria di Forani a Faenza “Piccolo formato - collettiva di pittura (seconda edizione)” inaugura alla Bottega Bertaccini di Faenza sabato 1 dicembre alle 17, un’iniziativa in memoria di Ermanno Forani, scomparso nel 2015. «Con questa seconda edizione di Piccolo formato – spiegano i curatori – cerchiamo di mantenere vivo il ricordo di Forani invitando, accanto ad alcuni artisti maturi e affermati, una nutrita pattuglia di “giovani e quasi giovani” perché se è vero che la vita va avanti, è vero che anche la pittura va avanti. Affiancare generazioni diverse di artisti significa per noi mettere in pratica quanto scriveva Aldo Spallicci: “Fare del nuovo senza dimenticare l’antico”». Nella edizione di quest'anno saranno in mostra opere di ventidue artisti: Marilena Benini, Brio Stefano Brienza, Silvia Chiarini, Barbara Donati, Innokentiy Fateev, Sergio Ferretti, Heriz Bhody Anam, Kry Cristiano Marchetti, Mauro Mamini Ferucci, Nedo Merendi, Franca Minardi, Lietta Morsiani, Martino Neri, Patrizia Ossani, Piki Anna Lisa Quarneti, Luce Raggi, Aldo Rontini, Paolo Severi, Giuseppe Tampieri, Enrico Versari, Alberto Zannoni, Filippo Zoli. La mostra resterà aperta fino al 12 gennaio nei seguenti orari: 9,30-12.30 / 15.30-19.30 (chiuso il lunedì mattina).
L’INCONTRO Tra arte, musica e giornalismo il Wikipoz al Carlo Zauli
Sabato 1 dicembre alle 18.30 continua il Wikipoz al Museo Carlo Zauli con il giornalista Maurizio Marchesi, l’artista Andrea Salvatori (nella foto), la musicista Eloisa Atti. Un’occasione, tra il serio e il faceto, per conoscere meglio personaggi, artisti, gruppi locali, musicisti, operatori culturali o stili di vita innovativi fuori dai soliti circuiti. A dare una mano alla serata, oltre al pubblico presente che sarà sempre coinvolto, sarà ancora Wikipedia, l’enciclopedia libera online, dalla quale si estrarranno suggestioni, errori, orrori e sorprese. Maurizio Marchesi, giornalista televisivo che racconterà i retroscena del “bizzarro” mondo delle TV locali; Andrea Salvatori, artista contemporaneo con la passione per i mercatini dell’usato nei quali scopre statuine o oggetti kitsch in ceramica che va a modificare – sempre con ironia – per creare le sue opere d’arte e anche perle “rare” della discografia internazionale degli anni ‘60 e ‘70 che poi suona nei suoi DJ set. Infine Eloisa Atti che presenta Edges, uscito quest'anno per Cose Sonore e Alman Music.
CULTURA / 31 29 novembre-5 dicembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
LIBRI/1
LIBRI/2
LIBRI/3 La ragazza e il drago al Moog
Ultimi appuntamenti per Dante con Barbero e Canfora
Nuovo appuntamento della rassegna “I sabati del Moog”, l’1 dicembre sempre alle 18. Nel locale di vicolo Padenna la scrittrice Isabella Kolic e il collaboratore della biblioteca Holden alla Classense (la sezione dedicata ai ragazzi) che presentano il volume La ragazza e il drago, una fiaba insolita (in.edit).
Il noto storico parlerà del poeta in relazione all’installazione al Mar
LIBRI/4 Doppio appuntamento con la storia e le tradizioni di Faenza
ALICE KELLER A “IL TEMPO RITROVATO” Alessandro Barbero
Per la rassegna “Il tempo ritrovato” il 5 dicembre alle 16 ospite alla biblioteca Classense sarà la scrittrice (e libraia) Alice Keller, finalista al premio Andersen con il suo romanzo per ragazzi over 12 Nella pancia della balena che narra l’abbandono di un figlio da parte di una madre che sceglie di vivere in strada.
LIBRI/5 Lucarelli ospite all’Ala d’Oro di Lugo
La rassegna “Ravenna per Dante” del 2018 si avvia alla conclusione con tre eventi alla Biblioteca Classense. Venerdì 30 novembre alla Sala Muratori, alle 18 verrà presentato il volume che guarda al cosiddetto “commento figurato”, vale a dire quella traduzione delle visioni dantesche attraverso le arti visive che proprio Lucia Battaglia Ricci, studiosa dell’immaginario dantesco a cui è dedicato il volume, ha perseguito con rigore e passione. Sarà ospite Anna Pegoretti, presentata da Alessandra Forte, curatrice della raccolta edita da Longo, che condurrà nell’intreccio fra parola e immagine. Sabato 1 dicembre nella Sala Dantesca ospite d’eccezione sarà Alessandro Barbero, straordinario oratore e storico geniale, a cui è affidato il compito di concludere il ciclo annuale delle Letture Classensi, guardando a quel “Dante fenditore a cavallo” oggetto dell’installazione presente al Mar, nella mostra in scorso ?War is over. Giovedì 6 dicembre nella Sala Muratori alle 18 Davide Canfora traccerà invece un proprio itinerario di riflessione sul sentimento della pietà e sull’agire umano attraverso la complessa struttura della Commedia, con la finezza e l’incisività che caratterizza la sua ricerca letteraria. La presentazione del volume Vademecum dantesco, con la presenza dell’italianista Loredana Chines, sarà l’occasione per avere una prospettiva di lettura volta ad acquisire le costanti del pensiero e le radici nelle scelte e nella lingua del Sommo Poeta.
Lunedì 3 dicembre, alle 21 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, lo scrittore Carlo Lucarelli presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo ultimo romanzo Peccato mortale edito da Einaudi con l’amato commissario De Luca, già protagonista di altri quattro romanzi ambientati nel Dopoguerra. A introdurre la serata, sarà Marco Sangiorgi. Ingresso libero.
Doppio appuntamento manfredo con la storia e le tradizioni della città. Sabato 1 dicembre, alle 10.30, nella Sala Consiliare del Comune di Faenza, Alessandro Luparini presenta Storia di Faenza. Dalla preistoria all’anno Duemila con testi di Serena Bonato, Angelo Alberti, Mattia Randi, Nicola Oriani, Pier Angelo Lazzari, Chiara Cenni, Alberto Fuschini introduzione e cura di Gabriele Albonetti. Intervengono Giovanni Malpezzi, sindaco di Faenza, Luca Panzavolta, AD di Cia-Conad, Gabriele Albonetti, curatore del libro e Marzio Casalini, editore del Ponte Vecchio. Domenica 2 dicembre invece alle 17, alla Bottega Renzo Bertaccini di Corso Garibaldi, Eraldo Baldini presenta il suo nuovo libro Misteri e curiosità di Faenza e delle vicine valli appenniniche insieme a Rocco Penazzi.
LIBRI/6 A cena con Graziano Pozzetto e l’enciclopedia enogastronomica Venerdì 30 novembre, alle 20, nuovo appuntamento per la cena con l’autore alle Officine del sale di Cervia: Graziano Pozzetto presenta Enciclopedia enogastronomica della Romagna. Dialoga a cena con l'autore Marco Viroli. L’opera di Pozzetto è una collana in tre volumi – ognuno dei quali autonomo e in sé concluso – per raccogliere e riassumere l'intera esperienza del maggior esperto della civiltà enogastronomica della Romagna. La partecipazione alla cena è vincolata all'acquisto di almeno un libro per tavolo. La prenotazione è gradita. Gli incontri sono organizzati in collaborazione con Librerie.Coop che gestisce il fornitissimo corner libri di Officine del Sale.
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32 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 29 novembre-5 dicembre 2018
CLASSICA/1
FOLK
MUSICA AFRICANA
EMILIA ROMAGNA FESTIVAL OMAGGIA PAOLO ALBERGHI E PADRE ALBINO VAROTTI Prosegue la rassegna musicale a Faenza tra Mic e chiesa di San Francesco Domenica 2 dicembre prosegue a Faenza la rassegna di Emilia Romagna Festival con il “Progetto Paolo Alberghi”, un evento unico in prima assoluta che si terrà nel Museo Internazionale delle Ceramiche. Il faentino Alberghi fu allievo del violinista Tartini e autore di numerose composizioni per archi. Il concerto che verrà eseguito è una perla rara: scoperto solo di recente presso l’Università di Berkeley, in California, dove sono conservate gran parte delle sue composizioni, verrà interpretato per la prima volta nei tempi moderni. Il ripristino della partitura è opera di Marco Farolfi e si inserisce in un progetto di recupero, volto alla diffusione delle opere di Alberghi, promosso dalla Scuola di Musica G. Sarti di Faenza. Protagonista l’Ensemble d’Archi della scuola stessa, nato nel 2011 con l’idea di riscoprire il repertorio barocco, con una forte attenzione alla prassi esecutiva. Prima del concerto (in programma alle 18.30) sarà possibile partecipare alla visita guidata del museo. Il 5 dicembre alle 21 alla Chiesa di San Francesco va in scena invece un ricordo di Padre Albino Varotti (nella foto) con l’Orchestra Corelli e il Coro Euridice" diretti da Piero Monti. Un omaggio al sacerdote recentemente scomparso, insigne musicista, studioso e didatta, molto attivo nel territorio faentino. Il programma è imperniato su suoi componimenti sacri e completato da un celebre brano il Gloria di Antonio Vivaldi.
JOHN MURRY A PUNTA MARINA Sabato 1 dicembre dalle 21.30 al bagno Marlin di Punta Marina uno dei beniamini del folk indipendente americano, John Murry, nato e cresciuto in Mississippi, ma da alcuni anni residente in Irlanda. Porta in Italia il suo stile un po’ dark che lo avvicina ad artisti come Mark Lanegan, Father John Misty, Leonard Cohen e Nick Cave. La produzione discografica di Murry conta due cd prodotti da Michael Timmins dei Cowboy Junkies.
BABA SISSOKO AL SOCJALE Una serata all'insegna del ritmo africano, venerdì 30 novembre, al Teatro Socjale. L’appuntamento è con Baba Sissoko, musicista maliano griot e polistrumentista, uno dei maggiori esponenti di musica etnica e jazz, da anni impegnato nella diffusione della tradizione musicale del Mali in ambito internazionale. Il tour, in collaborazione con Arci, ha lo scopo di raccogliere fondi e promuovere il progetto Bamako Jazz, ovvero la realizzazione a Bamako in Mali di un centro per giovani musicisti. Baba Sissoko si esibirà gratuitamente. Insieme a lui sul palco anche la cantante romagnola Lisa Manara con il suo progetto "L'urlo dell'Africanità".
AMERICANA Al Mama’s tra country e bluegrass Sabato 1 dicembre dalle 21.30 al Mama’s di Ravenna concerto dei romagnoli Country Owls, trio acustico di country e bluegrass, con Stefano Dal Compare, cantante e chitarrista veneto.
CLASSICA/2 Alla sala Corelli del teatro Alighieri una lezione-concerto su Mozart, “genio studioso”
CLASSICA/3 Alla basilica di San Francesco torna il Concerto di Natale di Emilia Romagna Concerti
Domenica 2 dicembre alle 11 alla Sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna l’Ensemble Dolce Concento e Nicola Valentini terranno la lezione-concerto dal titolo “Mozart: un genio molto studioso!”. Lo scopo della mattinata – organizzata dall’associazione Mariani nell’ambito dei Concerti della Domenica – è quello di raccontare la vita di Mozart ponendo un'attenzione particolare sugli anni dell'infanzia e della formazione, facendo risaltare quanto sia importante lo studio e la determinazione per il raggiungimento di un risultato attraverso letture dall'epistolario mozartiano ed esecuzione di brani musicali celebri.
Giovedì 6 dicembre (alle 21) alla basilica di San Francesco, a Ravenna, tradizionale Concerto di Natale a cura di Emilia Romagna Concerti, diretto quest’anno da Ignacio Abalos Ruiz (direttore artistico della Young Musicians European Orchestra) con un nutrito stuolo di sette solisti impegnati in brani inusuali di Vivaldi (Concerto per chitarra e orchestra solista Mattia Masini), Bach (Concerto per quattro clavicembali e orchestra - solisti Chiara Cattani, Riccardo Morini,Lorenzo Antinori e Valeria Montanari) e Mozart (Concerto per flauto, arpa e orchestra, solisti Niccolò Valerio ed Eleonora Volpato).
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CULTURA / 33 29 novembre-5 dicembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
ROCK
HIP HOP
Il rap di gran classe di Johnny Marsiglia al Cisim di Lido Adriano L’artista siciliano presenta il nuovo album insieme al produttore Big Joe
I CANADESI DANKO JONES A PINARELLA Sarà l’1 dicembre al Rock Planet di Cervia per una delle sue tre date italiane la band canadese Danko Jones. Il loro marchio di fabbrica attinge da vari generi, spaziando dal blues al garage anni ’60, dall’hard rock all’hardcore, fino all’indie rock e al metal scandinavo. La band ha alle spalle oltre 20 anni di carriera. Nei loro tour internazionali hanno condiviso il palco con Gun’s’Roses e Motorhead e hanno aperto a Rolling Stones e Ozzy Osbourne.
MUSICA “ALTRA” Al Clan tra sintetizzatori e trash metal in mutande... Soliti concerti fuori dagli schemi al Clandesinto di Faenza. Si parte sabato 1 dicembre alle 23 con i Barberos, trio progressive/electro/noise da Liverpool con due batteristi, sintetizzatori e voci effettate. Mercoledì 5 invece dalle 22 l’appuntamento è con il francese Mr. Marcaille (foto) che, stando a quanto si legge ed è possibile vedere sul web, suona (solitamente in mutande) qualcosa di simile al trash metal con un violoncello. Il giorno dopo, sempre dalle 22, sul palco invece Rolando Bruno, già batterista dei Los Peyotes, band argentino-peruviana di garage-rock. Ingresso sempre libero.
POP ITALIANO Aspettando i Fleshtones, al Bronson Camillas e Scudetto In attesa del concerto di giovedì 6 dicembre dei leggendari The Fleshtones (bandiera del garage-rock americano da decenni), al Bronson sabato 1 dicembre serata “italiana” con la presentazione del nuovo album de I Camillas, “Discoteca rock”, uscito il 5 ottobre per Trovarobato. Ad aprire le danze sul palco gli Scudetto, l’ultimo progetto di Alessandro Fiori (Mariposa, Betti Barsantini) e Gioacchino Turù, da poco usciti con il loro primo lavoro intitolato Vendetta.
AGENDA ROCK & DINTORNI Psichedelia dalla Nuova Zelanda Venerdì 30 novembre dalle 22 al circolo Abajur di Ravenna concerto degli Earth Tongue, band neozelandese di heavy rock psichedelico.
Dall’Ucraina al Fargo Johnny Marsiglia (a sinistra) e Big Joe
Il loro ultimo disco Memory, uscito per Sto Records, l'etichetta fondata da Ghali, è considerato a ragione uno dei dischi hip hop italiani dell'anno, e Johnny Marsiglia e Big Joe – rispettivamente rapper e produttore musicale – presenteranno il loro show al Cisim di Lido Adriano venerdì 30 novembre, per una serata all'insegna del rap di gran classe. La classe è proprio quello che contraddistingue la proposta artistica dei due palermitani, autori di un sound raffinato eppure d'impatto, con l'mcing di Johnny Marsiglia che si inserisce in quel filone inaugurato da gente come Kendrick Lamar e J. Cole, e i beat di Big Joe, scarni eppur ricchissimi sulle basse frequenze, a fargli da perfetto contraltare. A livello contenutistico le liriche di Johnny sono in gran parte autobiografiche e raccontano delle proprie esperienze di vita nel capoluogo siciliano, del rapporto col padre, e di quello con le persone a lui vicine. Il suo rap scorre smooth con un flow del tutto particolare, profondo, caratterizzato da incastri e cambi di velocità improvvisi, con un lavoro molto sottile sulla sillabazione. La firma con Sto Records, che praticamente è una sotto-etichetta di una major, la Warner, poteva lasciar presagire un qualche ammorbidimento dei toni, che invece non c'è stato, anzi. Johnny Marsiglia & Big Joe hanno infatti radicalizzato ancor di più il proprio sound, rendendolo più compatto, quasi monolitico, senza nessuna concessione – lasciatecelo dire – commerciale. Sarà quindi molto interessante osservarli dal vivo, in un palco di zona in cui sono passati quasi tutti i più grandi dell'hip hop italiano. In apertura invece ci sarà spazio per SPH, giovane emergente da Bologna, mentre il warm-up sarà ad opera del solito grande Dj NersOne della Break The Funk. Filippo Papetti
Martedì 4 dicembre alle 21 al Fargo di Ravenna concerto di Jerry Springle, giovane scrittrice e cantante ucraina in tour con il suo ukulele.
Indie francese al Moog Giovedì 6 dicembre alle 21.30 al Moog di Ravenna concerto indie-rock con i francesi Villejuif Underground.
MUSICA BLACK Sara Zaccarelli al brunch di Spiagge Soul al bagno Oasi Domenica 2 dicembre prosegue la rassegna a cura del festival Spiagge Soul al bagno Oasi di Marina di Ravenna, con concerti a mezzogiorno, con tanto di brunch. Sul palco questa volta l’emiliana Sara Zaccarelli, una delle voci nere più interessanti del panorama italiano, e Francesco “King Frisko" Plazzi, direttore artistico di Spiagge Soul, per un viaggio tra artisti e canzoni della black music.
34 / CINEMA
RASS. "IL CINEMA RITROVATO. AL CINEMA"
(2018) film-commedia di Gianni Zanasi
RAVENNA&DINTORNI 29/11 - 5/12/2018
• Cinemacity • Ravenna
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ANTEPRIMA
RASS. “2DAYS CULT MOVIE”
NOVEMBRE
(1957) di Ingmar Bergman in versione restaurata
(2018) di Javier Fesser
(2018) di Alfonso Cuarón Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2018
gio. 29: ore 21.00
ven.30: ore 21.00
lun. 3 - mar. 4 - mer. 5: ore 21.15
sab. 1: ore 19-21.15 dom. 2: ore 17-19-21
Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro • www.cinemamarianiravenna.com •
Cinema Mariani - Ravenna
Lo Schiaccianoci
in diretta dalla Royal Opera House di Londra lun.: p.u. 20.15
Bohemian Rhapsody
di Bryan Singer fer. e sab.: 17.40-18.1520.35-21.10-22.55; dom.: 14.50-15.20-16-17.40-18.1520.35-21.10-22.55; gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)
Il Grinch
di Peter Candeland, Yarrow Cheney, Matthew O'Callaghan, Raymond S. Persi, Scott Mosier fer. e sab.: 17.40-18.15-20.35-21.1022.55; dom.: 15-16.10-17.40-18.3020.35-21.05-22.40
Ride
di Valerio Mastandrea fer. e sab.: 17.45-20.35-22.50; dom.: 15.15-18.15-20.35-22.50
Se son rose
di Leonardo Pieraccioni fer. e sab.: 17.50-18.4520.25-20.50-22.35; dom.: 15-18.10-18.4520.25-20.50-22.35
Robin Hood L’origine della leggenda di Otto Bathurst fer. e sab.: 17.45-20.20-22.55; dom.: 15-17.45-20.20-22.55;
Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi) di Tom Edmunds fer. e sab.: 20.35-22.45; dom.: 17.50-20.35-22.45
Conta su di me
di Marc Rothemund fer. (escluso lun.) e sab.: p.u. 20.25; dom.: 17.30-20.25
Animali fantastici I crimini di Grindelwald
di David Yates fer. e sab.: 17.40-18.15-20-22.50; dom.: 14.50-15.20-17.40-20-22.50
Red Zone 22 miglia di fuoco
di Peter Berg fer. (escluso gio.), sab. e dom.: p.u. 22.50
DA GIOVEDÌ 29 A MERCOLEDÌ 5 DICEMBRE Cosa dirà la gente di Iram Haq gio.: p.u. 21
Disobedience
Widows Eredità criminale
di Steve McQueen fer. (escluso lun.), sab. e dom.: p.u. 22.50
Cosa fai a Capodanno? di Filippo Bologna fer., sab. e dom.: p.u. 17.40
Tutti lo sanno
di Asghar Farhadi fer. (escluso gio.), sab. e dom.: p.u. 20
Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni
di Lasse Hallström, Joe Johnston fer. (escluso lun.) e sab.: p.u. 17.50; dom.: 14.50-16
• Cinema Mariani • Ravenna
Il settimo sigillo
di Ingmar Bergman gio.: p.u. 21 (per la rassegna “Il cinema ritrovato”)
Non ci resta che vincere di Javier Fesser ven.: p.u. 21 (anteprima nazionale)
Troppa grazia di Gianni Zanasi sab.: 19-21.15; dom.: 17-19-21
L’Ape Maia Le Olimpiadi di miele
di Alexs Stadermann, Noel Cleary, Sergio Delfino sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “Cartoon Kids”)
Roma
di Bradley Cooper lun. e mar.: p.u. 21.15 (per la rassegna “2Days Cult Movie”); mer.: p.u. 21
• Cinema Jolly • Ravenna Tre volti
di Jafar Panahi gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21
• Cinedream • Faenza
The Twilight Saga Eclipse di David Slade lun.: p.u. 21
Ti porto io
di Chris Karcher, Terry Parish lun.: p.u. 21
Bohemian Rhapsody
di Bryan Singer Proiezione in Dolby Atmos fer. (escluso ven.): p.u. 21; ven.: 18.15-21; sab. e dom.: 15.20-18.15-21 Proiezione in Dolby fer. (escluso ven.): 20-22.45; ven., sab. e dom.: 17.15-20-22.45; mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)
Il Grinch
di Peter Candeland, Yarrow Cheney, Matthew O'Callaghan, Raymond S. Persi, Scott Mosier fer. (escluso ven.): 20.30-22.45; ven.: 17.30-18.10-19.30-20.30-22.45; sab. e dom.: 15.30-16-17.30-18.1019.30-20.30-22.40
Se son rose
di Leonardo Pieraccioni fer. (escluso ven.): 20.25-21.30-22.40; ven.: 17.45-20.25-21.30-22.40; sab. e dom.: 15.20-17.4520.25-21.30-22.40
Animali fantastici I crimini di Grindelwald
regia di David Yates gio. e mer.: 20.50-22.30; ven.: 18-20.50-22.30; sab. e dom.: 15.20-17.20-20.50-22.30; lun. e mar.: p.u. 20.50
Robin Hood L’origine della leggenda
di Otto Bathurst fer. (escluso ven. e lun.): 20.20-22.40; ven.: 17.45-20.20-22.40; sab. e dom.: 15.25-18-20.20-22.40
Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi) di Tom Edmunds
sab. e dom.: p.u. 15.15
Red Zone 22 miglia di fuoco
di Peter Berg gio., ven., sab., dom. e mer.: p.u. 20.30
Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni
di Lasse Hallström, Joe Johnston ven.: p.u. 17.50; sab. e dom.: 15-17.50
• Cinema Italia • Faenza
Bohemian Rhapsody
• Cinema Europa • Faenza
Troppa grazia
di Gianni Zanasi ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21
Menocchio
di Alberto Fasulo mar.: p.u. 21
• Cinema San Rocco • Lugo
Troppa grazia
di Bryan Singer gio., ven., sab., mar. e mer: p.u. 21; dom.: 17-21
di Gianni Zanasi ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.45; dom.: 16.30-18.45-21
L’Ape Maia Le Olimpiadi di miele
L’Ape Maia Le Olimpiadi di miele
di Alexs Stadermann, Noel Cleary, Sergio Delfino sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “La Casa di Pinocchio”)
Girl
di Lukas Dhont lun.: p.u. 21.15 (per la rassegna “Lunedì Cult Movie”)
di Alexs Stadermann, Noel Cleary, Sergio Delfino dom.: p.u. 14.15
• Cinema di Palazzo Vecchio • Bagnacavallo First Man
• Cinema Sarti •
di Damien Chazelle ven., sab. e dom.: p.u. 21.15
Il bene mio
La strada dei Samouni
Faenza
di Pippo Mezzapesa gio.: p.u. 21 (per la rassegna “Riusciranno i nostri eroi”)
Non ci resta che vincere
di Javier Fesser ven.: p.u. 21 (anteprima nazionale)
Ride
di Valerio Mastandrea sab.: 18.30-21; dom.: 16-18-21
Roma
di Bradley Cooper lun. e mar.: p.u. 21
di Sebastian Lelio
di Stefano Savona mar. e mer.: p.u. 21.15
• Cinema Jolly • Russi
Il mistero della casa del tempo di Eli Roth dom.: p.u. 16
First Man
di Damien Chazelle dom.: p.u. 21
• Cinema Gulliver • Alfonsine
ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
Gli Incredibili 2 di Brad Bird dom.: p.u. 16
• Cinema Moderno • Fusignano
A Star is Born
di Bradley Cooper sab. e dom.: p.u. 21
Baffo & Biscotto Missione spaziale di Victor Azeev sab. e dom.: p.u. 21
• Cinema Moderno • Castel Bolognese L’uomo che uccise Don Chisciotte di Terry Gilliam gio.: p.u. 21
First Man
di Damien Chazelle sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
• Cinema Sarti • Cervia
Chesil Beach Il segreto di una notte di Dominic Cook sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
JUNIOR / 35 29 novembre-5 dicembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
TEMPO LIBERO TEATRO
Giocando&Giocando: due giorni a Palazzo Rasponi Laboratori, spettacoli, letture, mostre e incontri a ingresso gratuito per i più piccoli mentre a Ravenna si accende il Natale
“Giocando&Giocando a Palazzo Rasponi” è una manifestazione pensata per i piccoli che si terrà l’1 e il 2 dicembre, dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 a palazzo Rasponi, in piazza Kennedy 12. La volontà è quella di creare una due giorni dove donare ai bambini un momento di spensieratezza e aggregazione, senza differenze. Laboratori, letture, racconti, favole, burattini, truccabimbi, palloncini, yoga della risata e Babbo Natale. Infatti, nella due giorni, in concomitanza con l’accensione del Natale ravennate, tutti i bambini potranno accedere alla manifestazione gratuitamente e divertirsi con le tantissime attività proposte. All’ingresso sarà allestito il grande Albero dei Sogni dove ogni bambino potrà appendere il proprio desiderio, per questo Natale e per il futuro. Nelle varie sale del Palazzo si troveranno i laboratori dell’associazione “Fatabutega”, nei quali ogni bambino potrà realizzare il proprio addobbo natalizio. Grazie alla libreria “Bubusettete” di Cervia vi saranno veri e propri incontri e laboratori di lettura per bambini, oltre che la mostra “Piccolo mondo grafico”, un insieme di illustrazioni, stampe, libri e schizzi tratti dall'opera dell'illustratrice Manuela Mapelli. Nel pomeriggio ci sarà il Truccabimbi, e sabato lo Yoga della Risata, mentre il 2 dicembre alle 16 i Burattini con lo spettacolo Un regalo inaspettato con Fagiolino e Sganapino. Alla manifestazione sarà presente anche lo Ior e l’associazione “Perepè Tazum” con i Clown di Corsia, oltre a un video racconto per bambini che tratterà la storia di Ravenna e Palazzo Rasponi. Ci sarà inoltre spazio alle famiglie con la presenza di Laura Miotto, psicologa esperta in infanzia ed adolescenza, che affronterà tematiche care ai genitori, come il gioco, la socializzazione, l’ambiente virtuale. Vi sarà poi la Stanza delle Favole, dove un attore e insegnate teatrale, Denio Derni, racconterà alcune storie, facendo immergere in un ambiente magico i bambini presenti. Per finire vi saranno i Giochi di una Volta dove i bambini potranno liberamente divertirsi con trenini, abachi e giochi in legno. Insomma un mondo da sogno dedicato ai bambini si sta preparando a Palazzo Rasponi cui tutti sono invitati. Per il programma dettagliato: www.ravennaedintorni.it.
FIDO IN AFF
IDO
KRUIS Kruis è un ospite del canile di Ravenna, e come gli altri amici pelosi aspetta una famiglia che si innamori di lui. Ha circa 10 anni, ma è ancora in forma e con un carattere spettacolare, affabile e affettuoso. Taglia media contenuta, perfetto sul divano e a passeggio! Chi lo adotta avrà le agevolazioni del Progetto “Adotta un nonno” dell’Associazione Clama. Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: cell. 349 6123736
ADOTTAM ICI MIELE Questo bellissimo micione si chiama Miele, non è un giovanotto, ha nove anni, ma è molto buono e affettuoso. Miele è adatto a una famiglia tranquilla come lui, che lo accolga nella propria casa. Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: cell. 338 8289833
Nico cerca un amico apre le “Favole” a Cervia La tradizionale rassegna pre-natalizia delle Favole al Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia partirà sabato 1 dicembre alle ore 21 con lo spettacolo Nico cerca un amico della compagnia Il Baule Volante. La pièce è tratta dall’omonimo racconto di Matthias Hoppe ed è interpretata da Liliana Letterese e Andrea Lugli che, in scena, si avvarranno di pupazzi animati a vista.
I love Frankenstein in scena al Masini di Faenza Con I love Frankenstein della compagnia Eccentrici Dadarò prosegue, domenica 2 dicembre alle 16, la rassegna Favole al Teatro Masini di Faenza. Una storia modernissima, in cui si alternano colpi di scena a rotazione, momenti di suspence, momenti commoventi e comici, con temi importanti come la fame di conoscenza, il bisogno di amore e di comprensione, la necessità di non essere giudicati dalle apparenze, la responsabilità per le proprie azioni.
Il Concerto straordinario da Guinness dei primati a Russi LABORATORI Pomeriggi di scrittura e scultura al Rasi Continuano gli appuntamenti del giovedì per i più piccoli al teatro Rasi. Giovedì 29 novembre alle 17.30 l’incontro “Scrivere Controcorrente” con la Libreria Momo dalle 17.30, dai 7 anni con la presentazione del libro Controcorrente (Sinnos, 2017) con le autrici Alice Keller, scrittrice, e Veronica Truttero, illustratrice che tengono un laboratorio di scrittura a fumetti inspirato al tema: sfide e desideri. Il 6 dicembre invece si tiene il “Piccolo laboratorio di scultura” con Roberto David dai 4 ai 10 anni.
FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 29 NOVEMBRE ALL’1 DICEMBRE ACABA via dei Poggi 82 tel. 0544 61383; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; GUERRINI piazza Garibaldi 7 (Sant’Alberto) - tel. 0544 528110. DAL 2 ALL’8 DICEMBRE DEL PORTICO via Corrado Ricci 17 tel. 0544 212614; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; CARIOLI via Farini 83 (San Pietro in Vincoli) - tel. 0544 551007.
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Domenica 2 dicembre alle 16 al Comunale di Russi arriva lo spettacolo Concerto straordinario del russo Sergej Obraszov, un gran galà nel quale le marionette fanno la parodia di artisti dei generi più diversi: cantanti, ballerini, musicisti e prestigiatori. È stato presentato in oltre 40 paesi dal 1946 e per questo è stato inserito nel “Guinness dei Primati” per il maggiore numero di spettatori al mondo, e ancora oggi riscuote grande successo. A dirigere il Concerto Straordinario è Edward Aplombov un poliglotta unico, scherza in 24 lingue.
36 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 29 novembre - 5 dicembre
TENDENZA BIO BUONI PRODOTTI/1 Al Mercato Coperto Contadino la festa dell’olio nuovo di Brisighella Al Mercato Coperto Contadino di Ravenna (piazza dei Carabinieri) sabato 1 dicembre, dalle 8.30 alle 13, il consorzio di produttori “Terra di Brisighella” presenterà l’olio nuovo e le sue produzioni di extravergine Dop proponendo assaggi in abbinamento al pane biologico dell’azienda agricola “I Tirli” e degustazioni guidate per spiegare come apprezzare al massimo le qualità del prezioso “oro verde” delle colline intorno a Brisighella. Il mercato coperto di Campagna Amica-Coldiretti – aperto il martedì e il sabato dalle 8.30 alle 13 e il venerdì dalle 15 alle 19.30 – propone prodotti agricoli, alimenti e cibi artigianali di qualità, certificati e garantiti. Per aggiornamenti sui prodotti ed eventi consultare le pagine FB e Instagram di Campagna Amica Ravenna
LO STAPPATO Un Saperavi Moldavo scuro dal tannino fine di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com
Assaggiamo un vino moldavo. Si tratta del “Saperavi Gitana Winery Vin de Calitate Matur Rosu Sec” 2012, a produrlo la “Vinaria Tiganca”. Il vino è ottenuto da uva “Saperavi” originaria della Georgia e diffusa nell’area sud occidentale dell’ex Urss. È un vino che al naso esprime sentori erbacei e non manca un ricordo di qualcosa di selvatico. Note di frutta rossa e sottobosco tra humus e funghi. Frutta secca, noci in primis e mallo di noce. Leggere spezie, noce moscata e polvere pirica. Paradossalmente, si nota ancora un tratto appena vinoso come fosse un vino appena fatto. Palato di piacevole freschezza acida e richiama la parte aromatica appena percepita al naso. Il retrogusto si divide tra note erbacee e spezie. Tannino fine e ben distribuito. Sapidità. Il coloro è rosso scuro e profondo ma d'altronde la Saperavi è un’uva tintoria. Per un antipasto di salumi.
Ottima in pinzimonio o saltata in padella, è ricca di vitamine la cicoria catalogna Col termine catalogna, o anche cicoria asparago, facciamo generalmente riferimento ad un insieme di varietà locali della specie botanica della cicoria (Cichorium intybus), caratterizzate dalla formazione all’interno del caspo di gemme fiorali, di germogli per intenderci, che ricordano i turioni degli asparagi. Il loro sapore è tipicamente amarognolo e di poco si discosta da quello della cicoria comune. Questi germogli, solitamente consumati crudi (spesso con aggiunta di aglio e acciughe sotto sale), sono noti anche come puntarelle (o anche mazzocchio) e considerati un piatto tipico della cucina romana e di quella campana. In Puglia sono presenti due importanti varietà locali note come Cicoria puntarelle Molfettese e Galatina. E per questo particolare tipo di vegetali, ora che ci addentriamo nel pieno dell’inverno, la stagione è al suo apice. Per ciò che riguarda le sue proprietà nutrizionali, la catalogna è un ortaggio ricco d’acqua e ha dunque una buona azione diuretica. Al suo interno poi, sono presenti vitamine (soprattutto vitamina A e vitamina C) e sali minerali come calcio e potassio che le attribuiscono potere remineralizzante. Ancora, come tutte le altre erbe amare, aiuta il lavoro del fegato ed in particolare stimola l’eliminazione della bile, è ricca di fibre e quindi contribuisce al benessere intestinale con effetto lassativo, tiene a bada la glicemia e contrasta l’innalzamento del colesterolo. Infine, e cosa non da poco, la cicoria catalogna apporta al nostro organismo davvero poche calorie (10 ogni 100 grammi di prodotto crudo): è questo il motivo per cui è particolarmente indicata nelle diete ipocaloriche e disintossicanti. La catalogna si può usare sia cruda che cotta ma per sfruttare al meglio tutte le sue proprietà, il consiglio è quello di consumarla a crudo, condita semplicemente con olio e
LA RICETTA Pasta con puntarelle e olive taggiasche Ingredienti per 4 persone: 320 grammi di pasta corta di semola (fusilli, orecchiette, penne…), 400 grammi di catalogna lessata, 80 grammi di olive taggiasche, 2 scalogni tagliati a fettine, 4 cucchiai di ricotta salata grattugiata, olio extravergine di oliva, sale marino integrale, peperoncino (facoltativo) Preparazione: lessare al dente la pasta in abbondante acqua salata. Mentre la pasta si cucina, versare l’olio extravergine di oliva in una padella ampia. Unire subito lo scalogno e lasciarlo appassire leggermente. Ora aggiungere la catalogna lessata e tagliata a pezzi, le olive taggiasche, regolare di sale e lasciar insaporire per un paio di minuti. Trascorso questo tempo, prelevare un paio di mestolini di acqua di cottura della pasta e versarli sopra le verdure nella padella, mescolare bene e spegnere il fuoco. Quando la pasta sarà cotta ma ancora molto ad dente, scolarla e saltarla con il condimento preparato. Infine completare con la ricotta salata e mantecare finchè la ricotta non sarà fusa. Impiattare e completare con un filo di olio a crudo e una bella macinata di pepe.
limone. È ormai noto infatti che la cottura impoverisce i vegetali di molte vitamine, in particolare di quelle termolabili, sensibili dunque alle alte temperature. Anche mangiare catalogna cotta può avere però i suoi vantaggi: questa verdura infatti dopo la cottura risulta più facilmente digeribile e può avere maggiori doti lassative. I germogli teneri della cicoria catalogna, conosciuti come puntarelle, sono tipici della cucina di Roma e del Lazio e si consumano crudi in pinzimonio e spesso con l’aggiunta di
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GUSTO / 37 29 novembre - 5 dicembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
Eccezione per la salute: l’inulina presente nella cicoria nuoce a gastrite ed ulcere Se si soffre di gastrite o ulcera è meglio chiedere consiglio al proprio medico sull’eventualità o meno di assumere cicoria catalogna data la presenza di inulina. Tutte le tipologie di cicoria sono sconsigliate in gravidanza in quanto hanno un’azione utero-stimolante. C'è da considerare infine che la cicoria potrebbe interferire con l'assunzione di alcuni farmaci.
BUONI PRODOTTI/2 “Val Lutirano”, quel pane bio fatto in casa sull’Appennino di Marradi a Ravenna ogni martedì pomeriggio al BioMarchè di piazza San Francesco L'Azienda Agricola Biologica “Val Lutirano” ha sede a Lutirano, una frazione di Marradi, nell'appennino tosco-romagnolo a circa 400 metri d'altezza. Si tratta di una piccola azienda famigliare insediata in una verde valletta dove Alessandro e Silvia Zama hanno ridato vita a un podere ed un rudere in stato di abbandono. Qui, con i loro tre bambini, coltivano antiche varietà di grano e farro, orto, e frutteto per autoconsumo. Poi nel loro laboratorio trasformano le farine dei loro grani antichi, ottenute con macina a pietra, in pane e focaccia lievitati esclusivamente con pasta madre, cuocendoli nell’antico forno a legna. Con il loro pane sono presenti a Ravenna fin dai tempi del mercatino del CS Spartaco, in via Chiavica Romea (ora non più attivo) dove hanno iniziato a farsi apprezzare per la qualità e la naturalezza dei loro prodotti. E ancora oggi il pane e le focacce dell’azienda agricola di Val Lutirano si possono trovare al BioMarchè, in piazza San Francesco, ogni martedì pomeriggio dalle 16 alle 20, assieme a tanti altri produttori che, come Alessandro e Silvia, pensano che sia possibile un mondo più etico e più responsabile dell’ambiente che abbiamo avuto in prestito e che lasceremo alle nuove generazioni.
COSE BUONE DI CASA acciughe. Comunque sia, cruda o cotta, stiamo parlando di un vegetale che si presta bene ad essere un contorno gustoso da solo o insieme ad altre verdure o legumi. Giusto per dare qualche spunto, interessante è la catalogna ripassata in padella: dopo aver lavato per bene la verdura e tolto le puntarelle, si possono utilizzare le foglie al pari di una tradizionale cicoria e ripassarle in padella con olio, sale, peperoncino e aglio. O ancora la catalogna e patate: se il sapore della cicoria è troppo amaro per il nostro palato, si può smorzarlo aggiungendo ad esempio un gusto più dolce come quello delle patate e ripassare tutto insieme con olio, aglio e peperoncino. Resta un’avvertenza sulla conservazione: la catalogna non è un ortaggio che si mantiene a lungo, quindi è bene consumarla entro 2-3 giorni dall’acquisto. Per meglio conservarla è preferibile inserirla in un sacchetto di carta o plastica per alimenti. Giorgia Lagosti
Per fare un Plumcake in casa squisito a “regola d’arte” di Angela Schiavina
Ecco una ricetta per fare in casa a “regola d'arte” uno squisito Plumcake Ingredienti: 240 gr. di farina 00, 200 gr. di zucchero semolato, 200 gr. di burro, 2 tuorli, 2 uova intere, una punta di coltello di ammoniaca per dolci, 3 gocce di essenza di vaniglia, 2 cucchiai di rhum o di vino passito, 100 gr. di uvetta sultanina, 50 gr. di scorzette di arancia candita, zucchero a velo per spolverare.
LE AZIENDE INFORMANO
CENTRALE DEL LATTE DI CESENA
Dal 1959 il buon latte degli allevatori romagnoli 20 soci, 8 milioni di litri di latte raccolti ogni anno. Questi i numeri della coop lattiero casearia, unica realtà autonoma del settore in regione. Scopriamo i tipi di latte che produce Inizia nel lontano 1959 la lunga storia della Centrale del Latte di Cesena e da allora ogni scelta aziendale ha avuto come scopi principali quelli di valorizzare il latte proveniente dai 20 soci allevatori rigorosamente romagnoli e di garantire al cliente finale grande qualità e autentica freschezza dei suoi prodotti. La cooperativa, che è rimasta l’unica realtà autonoma del settore lattiero caseario del territorio regionale, ogni anno raccoglie circa 8 milioni di litri di latte unicamente dalle sue stalle consociate per lavorarlo e trasformarlo con l’aiuto di moderne tecnologie in vari tipi di latte, panna, formaggi freschi, formaggi stagionati e gelati. È proprio questo uno dei punti di forza dell’azienda, il rapporto diretto fra la Centrale del Latte e i suoi soci che, associata alla logica del Km Zero anche in uscita (i prodotti vengono distribuiti capillarmente da mezzi aziendali solo sulle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Ferrara), accorcia le distanze fra produttore e consumatore, garantisce la tracciabilità giornaliera fino alla stalla di origine e riduce drasticamente l’impatto ambientale e le emissioni inquinanti. Ancora, l’azienda fornisce ai suoi allevatori consulenza e supporto tecnico con l’ausilio di veterinari che controllano lo stato di salute delle lattifere e seguono accuratamente la loro alimentazione, per ottenere un latte di qualità dal punto di vista nutrizionale, organolettico ed igienico sanitario. Oggi parliamo della vasta gamma di latte che l’azienda mette sul mercato e partiamo dal Latte Intero Alta Qualità che subisce un solo trattamento termico di pastorizzazione e omogeneizzazione meccanica a 74°C, mantenendo così tutta la sua massa grassa presente all’origine e il bouquet di sentori e sapori tipici del latte appena munto, quello di una volta. Stesso trattamento anche per la tipologia Parzialmente Scremato con l’unica differenza che qui la massa grassa viene ridotta attraverso un semplice processo fisico per centrifuga.
Preparazione: lavare l’uvetta e metterla a macerare con il rhum o il vino dolce per almeno una ora. Lavorare il burro ammorbidito con lo zucchero, poi aggiungere i tuorli uno alla volta e poi le uova intere una alla volta. continuate a mescolare poi unite le gocce di vaniglia, l’ammoniaca e la farina setacciata. Mescolate bene. Montate a neve ferma gli albumi e uniteli al composto delicatamente. Scolate l’uvetta dal liquore, asciugatela benissimo e infarinatela, unite anche il liquore e le scorzette di arancia candite tagliate a cubetti. Imburrate e infarinate uno stampo rettangolare di 25x12 centimetri, versarvi il composto con la punta di un coltello incidete la superficie per la lunghezza. Cuocere in forno caldo a 180 gradi per 30 minuti poi abbassare a 160 per altri 15 minuti. Togliere dal forno, aspettare 10 minuti poi sformare sulla gratella e lasciare raffreddare. Spolverare di zucchero a velo.
LA NOVITÀ “Gli allevatori del benessere” Dalla metà circa del prossimo anno la Centrale del Latte di Cesena commercializzerà i suoi prodotti con il logo “Gli allevamenti del benessere”: si tratta di un importante riconoscimento ottenuto a seguito di un accordo con l’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer). Il logo, registrato, è di proprietà dell’associazione italiana allevatori, mentre la certificazione è rilasciata dal Dipartimento qualità agroalimentare (Dga), ente terzo certificatore del Sistema allevatori dell’Associazione italiana allevatori. L’accordo, primo nel suo genere in Emilia Romagna, sancisce un importante precedente perché attraverso l’adozione del Disciplinare di produzione “Gli Allevamenti del Benessere” il latte e i prodotti trasformati dalla Centrale del Latte di Cesena garantiranno al consumatore il rispetto di un’importante serie di garanzie aggiuntive sulla qualità e sul rispetto delle normative in materia di benessere animale.
Arriviamo ora al Latte Intero 10&Lode, prodotto purtroppo ancora poco reperibile sul mercato, che si conserva, e quindi mantiene inalterati il gusto e le sue proprietà nutrizionali, per 10 giorni dal confezionamento. Questo risultato viene ottenuto sottoponendo il prodotto ad una pastorizzazione che raggiunge gli 80°C per 15’. Infine, il Latte senza Lattosio, prodotto estremamente importante per tutte le persone che hanno sviluppato una forma di intolleranza allo zucchero del latte e che però non vogliono giustamente rinunciare ad un prodotto così importante e vitale. Ciò che si ottiene è un prodotto con un sapore molto vicino a quello originario, organoletticamente sicuro e perfettamente tollerato da chi il latte non riesce più a digerirlo.
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VIA SANT’ALBERTO ZONA VIA ZALAMELLA
Vendesi ufficio/ appartamento di mq 120 con possibilità di ricavare 3 camere da letto, 2 bagni, grande salone con cucina, ripostiglio e due balconcini. Da ristrutturare. Cantina al piano interrato. Classe energetica “D” € 130.00,00
In palazzina immersa nel verde, appartamento dagli spazi ampi da ammodernare composto da: • ingresso • ampia sala con terrazza vivibile • cucina abitabile • 2/3 camere da letto • 2 bagni • garage • posto auto Classificazione energetica in fase di realizzo € 175.000,00
CASAL BORSETTI, Fronte canale a due passi dalla spiaggia, appartamento al 2° ed ultimo piano, arredato, composto da ampio soggiorno, cucina separata, 2 camere da letto, bagno, balcone. Cl.E. “G” EP 456,68
Rif: R-008 € 145.000
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Cl. E. “G” EP tot=303,52
Rif: R-019 € 130.000 trattabili
Rif: R-032 € 185.000 trattabili
Cl. E. “E” EP tot= 146,32
In zona tranquilla, appartamento indipendente al p. terra, ampio soggiorno con angolo cottura, camera da letto, bagno finestrato, seconda camera, cantina in legno. Ristrutturazione 2006. Termo autonomo, condizionatore.
AGENZIA RAVENNA P.zza Paul Harris 7 tel. 0544.421396 cell. 335.377894 ravenna@gabetti.it
ZONA VIALE DELLA LIRICA
SAN BIAGIO
In palazzina di recente costruzione, appartamento al piano 2° composto da:
Appartamento al 4° ed ultimo piano in palazzo di buona tipologia costruttiva e ben abitato:
• soggiorno • cucina nuova abitabile con arredo su misura • 2 letto
• 2 bagni • ampia terrazza vivibile • balconcino verandato
Garage e posto auto di pertinenza al piano terra. Classificaz. energetica in fase di realizzo
Rif: R-040 € 108.000
Cl. en. in fase di realizzo € 198.000,00
€195.000,00
RAVENNA, Via Santucci 36
MADONNA DELL'ALBERO
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zona giorno: • ingresso • cucina abit. con camino • soggiorno con terrazza rifinita con tendoni da sole zona notte: • 2 camere da letto • bagno Giardino cond. piantumato; al p. terra garage con bagno di servizio. Ottimamente tenuto. Necessita solo del rifacimento del bagno.
Interessante villetta a schiera dagli ampi spazi completamente ristrutturata nel 2014, con giardino fronte/retro, posto auto e spazioso garage di mq 25. Ampio soggiorno, cucina abitabile con balcone e caminetto, 3 camere da letto, 2 bagni finestrati, 3 balconi. Classe energetica E - Ep:148,51 € 248.000,00 Rif. 4304
219628
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www.gecosravenna.it MEZZANO In zona centrale e servita, si propone in vendita interessante villetta angolare in quadrifamiliare con giardino privato, ottimo stato d'uso; al p. rialzato soggiorno con balcone, disimpegno, cucina abit. con balcone e bagno; al p. superiore 3 camere da letto, 2 balconi e bagno. Spaziosa tavernetta, ripostiglio/lavanderia e garage. Risc. autonomo, condizionatore, allarme. Classe energetica E - Ep:101,80 € 205.000,00
€ 225.000,00
Rif. 4290/R
Rif. 3922/R
CLASSE
BORGO NUOVO In contesto di recente costruzione servito da ascensore, si propone in vendita luminoso appartamento al secondo piano. Soggiorno con angolo cottura, camera da letto matrimoniale, camera da letto singola, bagno finestrato, ampio terrazzo abitabile e garage. Risc. autonomo, climatizzatore e portoncino blindato. Certificazione energetica in corso. € 160.000,00
Rif. 4298/R
Appartamento con ingresso indipendente al piano primo e ultimo, di recente costruzione, composto da: balcone d'ingresso, soggiorno, cucina abitabile, disimpegno notte, camera da letto matrimoniale con balcone loggiato, camera singola con balcone loggiato e bagno finestrato con vasca. Sottotetto praticabile e ampio garage. Risc. autonomo e aria condizionata. Certificazione energetica in corso. € 175.000,00 trattabili
Rif. 3083/R
TEODORICO
ZONA RUBICONE Appartamento al quarto ed ultimo piano di condominio servito da ascensore. L'immobile di generosa metratura, da rimodernare, si compone di ingresso, soggiorno, cucina, una camera da letto matrimoniale, due camere da letto doppie, due bagni, due balconi, garage e cantina. Riscaldamento autonomo e climatizzatore. Classe energetica "G" € 160.000,00
SAN BARTOLO: OCCASIONE!!!! Villetta a schiera ottimamente conservata con giardino fronte/retro con barbecue e porticato, ampio garage e cantina. Soggiorno, cucina e tinello, 3 camere da letto, 2 bagni, ripostiglio e 4 balconi. Classe energetica G - Ep: 335,06
Rif. 4295/R
In zona tranquilla nel verde, elegante casa abbinata ad un lato con ampio giardino, posto auto e garage, ottimo stato d'uso; al p. terra spazioso salone con camino, cucina abitabile e bagno finestrato; al 1° piano 3 camere da letto, terrazzo abitabile di 20 mq. circa e bagno finestrato. Ampia e luminosa mansarda sfruttabile come 4° camera con bagno. Accuratamente rifinita e pronte per essere abitata. Certif. energetica in corso. € 330.000,00
Rif. 4251/R
Ravenna - Faenza - Lugo - Lidi
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Mondo Casa tel. 0544 36372
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RAVENNA CENTRO, VIA DE GASPERI Appartamento signorile al sesto ed ultimo piano con vista panoramica sul centro storico, composto da ingresso, salone in open space con cucina, balcone, 3 camere da letto, due bagni e altro balconcino. Cantina al p. terra.
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RAVENNA, QUART. NULLO BALDINI Su lotto di mq. 350, casa singola libera su 4 lati composta da n. 2 appartamenti con ingresso indipendente, uno al 1° ed uno al 2° piano. Ogni appartamento è composto da ingresso, soggiorno, pranzo, 2 camere da letto (matrim.+ doppia), bagno, balcone e terrazzo nella zona giorno. Al p. terra garage, taverna e servizi. Ideale per 2 nuclei familiari.
RAVENNA, ZONA SAN MICHELE Casa singola sviluppata al piano terra con giardino privato. Ingresso, soggiorno con angolo cottura, camera da letto matrimoniale, camera da letto singola, ripostiglio e bagno finestrato. Garage, cantina e servizi in corpo staccato. Classe energ. “G”
Rif. 4300/R € 110.000
Agenzia Immobiliare
RAVENNA, CENTRO STORICO Appartamento ristrutturato al piano rialzato così composto: soggiorno, cucina abitabile, disimpegno, bagno con box doccia, due camere da letto, di cui una matrimoniale ed una singola. Cantina al piano interrato. Impianti autonomi e certificati. Riscaldamento autonomo. Spese condominiali contenute. Corte comune con possibilità di parcheggio libero. Ape “F” € 174.000,00
ROMAGNA RAVENNA, CENTRO STORICO Appartamento al 3° piano con ascensore. Ingresso, soggiorno, cucina abit. con balcone, studio/ salotto con balcone, disimpegno, 2 bagni, 3 camere da letto (matrim., doppia, singola). Cantina e posto auto coperto. Riscald. autonomo, impianti a norma, ristrutturato nel 2013. Ape “E” € 215.000,00
RAVENNA, SAN BIAGIO Villetta in angolo, ristrutturata nel 2017, con giardino. PT: ingresso, ampio soggiorno con camino, affaccio su ampia cucina, ripostiglio/lavanderia. 1P: 3 camere da letto, di cui una matrimoniale con bagno e con ampio loggiato, secondo bagno. Mansarda con predisposizione per bagno e la possibilità di realizzarvi una camera spaziosa con living. Garage. Ape “F” € 295.000,00
Cl. En. “G” Ep 303,52
€ 140.000 tratt.
Rif. RC 375 € 365.000
€250.000
PORTO CORSINI (RA) In zona tranquilla, appartamento indipendente al piano terra, ampio soggiorno con angolo cottura, camera da letto, bagno finestrato, seconda camera, cantina in legno. Ristrutturazione 2006. Termo autonomo, condizionatore.
Rif: R-019
Cl. en. “G” - Ep. 393,65
Classe en. in lavoraz.
tel. 0544 446655 - 3394722017
Via degli Spreti 71 - Ravenna Tel. 0544.501515 info@agenziaimmobiliareromagna.it www.agenziaimmobiliareromagna.it
RAVENNA, FORNACE ZARATTINI Proponiamo casa composta da 2 appartamenti autonomi, con giardino e garage. Piano terra: soggiorno, cucina abitabile, ta verna con camino e forno pizza, bagno, ripostiglio/lavanderia, camera matrim. e ripostiglio.
RAVENNA, PISCINA COMUNALE Bella ed ampia casa indip. bifamiliare, abbinata ad un lato, con giardino su 3 lati. P. terra: grande open space con camino e cucina, bagno, garage doppio. 1°P.: 3 letto (2 matrim. ed una singola), 2 bagni, uno studio con uscita su terrazzo grande. Ampia mansarda luminosa con bagno. Ape “F” € 360.000,00
MARINA DI RAVENNA Appartamento al 1° piano rialzato in palazzina di 4 piani, composto da ingresso, soggiorno con cucina a vista e balcone, due camere, di cui una matrimoniale ed una cameretta/studio, bagno con box doccia. Cantina di proprietà al p. terra e deposito bici/scooter in uso comune. Grande giardino alberato. Spese condominiali basse. Tapparelle elettriche, clima. Ristrutturato. Ape “F” € 104.000,00
Piano primo: soggiorno con camino, cucina abitabile, ripostiglio/lavanderia, bagno, 2 camere da letto (una matrimoniale ed una doppia), balcone. Giardino attrezzato, garage e cantina, clima, videosorveglianza, impianti a norma. Ape “E” € 315.000,00
TRA SANTERNO E MEZZANO Villetta abbinata indipendente così composta: giardino con posto auto e pergolato, ingresso in soggiorno, cucina abitabile separabile e bagno. Accesso alla zona notte al primo ed ultimo piano con travi a vista composta da 2 camere da letto (una matrimoniale ed una doppia) e bel bagno. Impianti a norma. Ape “G” € 110.000,00
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