Giovedì 31 agosto 2017 n.735 RAVENNA&DINTORNI
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Barciboteka
ROMAGNA MIA TRA TENTAZIONI AUTONOMISTICHE E UN’AREA VASTA CHE STENTA A DECOLLARE ECONOMIA
a pagina 12
Marcegaglia: sciopero per il subappalto Picchetto dei lavoratori davanti allo stabilimento, trattative in corso
INSERTO DA CONSERVARE NELLE PAGINE CENTRALI
POLITICA
a pagina 8
La prima volta del segretario Renzi alla festa dell’Unità
LA MOSTRA
da pagina 9
Nelle foto di Scuro la Ravenna del ‘76 SPORT
SAGRE
a pagina 4
a pagina 5
Tornano protagoniste le erbe palustri con laboratori e buona cucina
Un nuovo palazzetto da 15 milioni di euro MUSICA
da pagina 22
SALUTE
a pagina 14
Al via il festival rock di piazza Kennedy LIBRI
Vaccini obbligatori a scuola: tutte le info per gli under 6
a pagina 16
Il mese di Dante tra letture e incontri
a pagina 24
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ISSN 2498-9495
OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 31/8 2017
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L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
Il palazzetto e le altre promesse
di Gianluca Costantini
Quella nostalgia delle ferie
di Luca Manservisi
di Moldenke
In molti, tra i suoi più accaniti oppositori, l’hanno accusato fin da subito – lui e la sua giunta – di immobilismo, di scarsa presenza sul territorio, di non essere in grado di prendere decisioni, di poca discontinuità con il passato. Lui, il sindaco De Pascale, risponde parlando di accordi e riorganizzazioni e provvedimenti già presi, di novità che dovranno essere la base su cui costruire il suo lavoro. Che entra nel vivo ora, con l’inizio (tralasciando l’estate) del suo secondo anno effettivo da sindaco, partito già con alcuni annunci che non si sentivano da anni da queste parti, grazie a risorse che non aveva a disposizione certo il suo predecessore, che forse anche per questo aveva deciso di reinventarsi sceriffo. Lui per fortuna ancora non ha invece promesso cancellate o tolto panchine dai giardini Speyer, restando piuttosto concentrato su temi cari come turismo, cultura e, un po’ a sopresa, sport. Proprio in questi giorni è arrivato infatti l’annuncio definitivo della realizzazione di un nuovo palazzetto da 15 milioni di euro, altri 10 il sindaco assicura che li investirà entro la legislatura (si vota nel 2021) nella riqualificazione degli stradelli retrodunali dei bagni, altri 13 sembrano ormai certi (dallo Stato) per la Darsena. Le priorità per i cittadini erano altre? Può darsi, ma la strada intrapresa è piuttosto invitante e per i ravennati questi milioni di euro promessi non possono che essere una novità da guardare con speranza. Senza contare poi altre promesse di questi mesi in ambito sportivo come l’impegnativo (e altrettanto milionario) restyling della piscina comunale, nuovi lavori e una possibile riqualificazione dello stadio, il tanto strombazzato in campagna elettorale beach stadium. E poi, in campo culturale, l’apertura e (soprattutto) l’impegno per la futura gestione di nuovi musei, l’annunciata riorganizzazione delle istituzioni culturali, una nuova fondazione entro il 2018, convenzioni da rivedere. Senza dimenticare anche le parole di De Pascale sul by-pass sul Candiano e su una nuova tangenziale entro la legislatura, sui nuovi collegamenti ferroviari, fino ai lavori per il sottopasso di via Canale Molinetto annunciati per il prossimo anno, in attesa sempre del progetto e del conseguente effettivo escavo del Candiano, che secondo le intenzioni del sindaco in campagna elettorale in realtà doveva essere approvato già entro la fine dell’anno (scorso). Lungi da noi l’intenzione di “gufare”, ma di certo non sarà così facile mantenere le promesse. Anche in una città dove non succede praticamente nulla da così tanto, troppo, tempo.
Cose che mi fanno rimpiangere le ferie, quei momenti spensierati in cui non pensi a un cazzo (il concetto lo avevo già espresso la settimana scorsa, lo so): - Il Pd che tenta disperatamente di giustificare sulla propria pagina Facebook la presenza alla Festa dell’Unità dei Gypsy King’s The Legend al posto dei veri Gipsy Kings, cercando di farci credere che in realtà esistono due Gipsy Kings, con solo qualche lettera di differenza, ma che in fondo fa lo stesso. Forse credono che i fan dei Gipsy Kings siano tutti dei dementi. La loro fortuna è che probabilmente è vero, o comunque di certo non capiscono nulla di musica e la serata è stata comunque un grande successo. - Gli anti-Pd che hanno poi gridato allo scandalo per un concerto gratuito di zingari (cioè, volevo dire, dei Gypsy), però, mi hanno depresso ancora di più. - Arriva poi il Popolo della Famiglia che invita a comprare le uova nel pollaio di don Giancarlo Galeati, “proprio dietro la Chiesa di Santo Stefano”, dove tra l'altro il reverendo – scrivono in un comunicato reale, che cito testualmente – “tutte le domeniche, celebra la messa in latino! La tradizionale messa tridentina dei nostri nonni, una cosa unica! Che aspettate allora? Mettete al sicuro spirito e pancia!”. Se sapessero che leggere certe cose fa scattare anche le bestemmie, tra i lettori, forse manderebbe meno comunicati alla stampa, il Pdf. - Tutti gli anni arriva poi puntuale a farmi incazzare anche il report di Alvaro Ancisi sui dirigenti comunali. Per prima cosa mi fa incazzare Alvaro Ancisi che fa il populista, sapendo di vincere facile. Però poi mi passa subito perché la seconda cosa che mi fa incazzare è che tutti i dirigenti vengono sempre premiati, tutti. Poi mi passa anche questo perché so che sono regole contrattuali difficili da eludere e perché mi monta allo stesso tempo la rabbia leggendo le cifre: in pratica, tra stipendio e premi, i dirigenti in media costano al Comune di Ravenna circa 82mila euro all’anno. Solitamente a questo punto mi calmo perché penso che il loro è un lavoro di responsabilità e che hanno vinto un concorso. Poi mi vengono in mente come vengono selezionati i dirigenti, spesso e volentieri, e inizio a pensare che mille euro al mese basterebbero, fidatevi, con due calci nel culo, e avremmo pure meno buche nelle strade. E allora mi incazzo con me stesso per la banalità del mio pensiero e cerco di colpirmi con una mazza dietro la testa, fino a che non perdo i sensi e stramazzo al suolo. Comunque è proprio così, 174mila euro di soldi nostri (scusate) sono andati in premio ai dirigenti anche quest’anno.
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XVI nr. 735 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola
Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Andrea Casadio, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini, Flavio Montelli. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA
RAVENNA &DINTORNI 31/8 2017
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SOCIETÀ
LA MOSTRA
A 40 anni dal ‘77 quando «l’io era sempre un noi» A Ram anche le foto di Enrico Scuro sul festival della gioventù del ‘76 a Ravenna che segnò la prima rottura tra Pci e movimenti di Serena Simoni
L’1 settembre al Mar di Ravenna apre la mostra di Ram, rassegna annuale rivolta a giovani artisti dedicata quest'anno al tema del '77. La mostra è stata arricchita da materiali inediti sul Festival nazionale della Gioventù di Ravenna organizzato dalla Fgci fra luglio e agosto 1976 per integrare quella grande fetta di giovani che da tempo aveva aderito a formazioni più a sinistra del Pci o a una pratica politica spontaneista. La memoria storica di quei giorni – che videro in scena grandi musicisti ma anche gravi scontri fra polizia e servizio d'ordine da una parte, e giovani dall'altra – è affidata alle immagini del fotografo Enrico Scuro, bolognese di adozione, che partecipando al movimento ha avuto la possibilità di realizzare un vasto archivio di immagini di quegli anni. Dalla digitalizzazione nel 2007, il suo archivio ha suscitato un interesse collettivo e i suoi scatti sono stati presentati in varie pubblicazioni e mostre fino alle recenti personali alla Cineteca e al Comunale di Bologna. Come ha contribuito il tuo libro, I ragazzi del '77, alla memoria di quegli anni? «Quando nel 2011 mi sono iscritto a Facebook e ho iniziato a pubblicare un album con le foto del ’77 non immaginavo che queste avrebbero fatto da catalizzatore per tutti quei ragazzi che avevano vissuto quegli anni. Commenti come “mi hai fatto rivedere un periodo della mia vita che ormai pensavo di aver solo sognato” fanno capire cosa è successo nella singole persone che si sono ritrovate su un social a rivedere collettivamente la memoria di quegli anni». Il '77 è stato ben analizzato? «Alcuni studiosi se ne sono occupati recentemente, anche all'estero, ma si tratta di una élite. In questi ultimi studi si è andato oltre l'identificazione fra movimento e anni di piombo. Si è iniziato a rivalutare la componente culturale e artistica». Hai partecipato a diverse iniziative editoriali e a mostre tematiche, sempre più frequenti. Ciò significa che quel fenomeno è stato finalmente sdoganato dalle istituzioni? «Questo è un fenomeno recente a Bologna, avvenuto con qualche resistenza: in una mostra dedicata alla storia del sindacato, nel 2007, è stata necessaria una lunga discussione sull'opportunità di esporre le foto del funerale di Francesco Lorusso, lo studente ucciso negli scontri. Lentamente la situazione è cambiata e da quando, nel 2011, nella collezione permanente del MAMbo (Museo d’Arte Moderna di Bologna) è entrato un pannello fotografico su Radio Alice, anche
istituzioni come Comune e Università hanno dedicato mostre a quel periodo storico arrivando ad organizzare quest’anno, in occasione del 40° anniversario del 1977, iniziative di documentazione fotografica e documentale in Cineteca, Teatro Comunale, Archivio di
Stato. Direi che a Bologna si è verificato un assorbimento del '77 da parte delle istituzioni ma senza un confronto su ciò che è stato». In un testo sul '77 dello storico Luca Falciola, la nuova centralità dei bisogni e dei desideri soggettivi di quella generazione
viene interpretata come anticipazione dell'individualismo degli anni Ottanta. Che ne pensi? «L’individualismo degli anni Ottanta seguiva degli schemi, era uno stile di vita non spontaneo. Il movimento del '77 era composto da
LA BIENNALE I SETTE GIOVANI ARTISTI DELLA ROMAGNA SCELTI PER CONFRONTARSI CON IL ‘77 Ram è la Biennale dei giovani artisti della Romangna che si svolge quest’anno al Mar dal 2 settembre al 17 settembre, a cura di Elettra Stamboulis. L’inaugurazione è prevista per alle 18 (a seguire party nella terrazza della Galleria Anna Fietta di via Argentario). Il titolo su cui sono stati invitati a misurarsi i giovani artisti è “Facciamo un ‘77”. Durante la mostra ci sarà un’istallazione acustia dedicata proprio alla ricostruzione di Radio sonora e la cifra espositiva dei lavori dei vincitori rivela il cambiamento epocale che segnò il mondo dell’arte, in quegli anni. Gli artisti selezionati in mostra sono: Chiara Talacci - Fotografia (curata da Veronica Lanconelli) Elena Pagliani - Illustrazione (curata da Elettra Stamboulis) Matilde Morri - Grafica d’arte (curata da Elettra Stamboulis) Shani Militello - Performance (curata da Maria Rita Bentini) Lorenzo Jato - Pittura (curato da Antonella Perazza) Agnese Scultz - Pittura (curata da Emilie Gualtieri) Michele Argnani - Fotografia (curato da Sabina Ghinassi) Sono inoltre state selezionate per la sezione “Giovani curatori”: Emilie Gualtieri Veronica Lanconelli.
LA VERNICE CONFORTABLY
BORING LITTLE WORLD : LA MOSTRA DI
Il 3 settembre alle 18 inaugura “Comfortably boring little world”, di Luana Rigolli, prima classificata al concorso fotografico PR2 Camera Work, indetto dal Comune di Ravenna assessorato alle Politiche Giovanili, in collaborazione con l'Università di Bologna (Campus di Ravenna). La mostra, a Palazzo Rasponi2, in via Massimo D'Azeglio 2, sarà visitabile fino al 24 settembre. Luana Rigolli scopre la sua passione per la fotografia mentre studia Ingegneria Civile; questo la porta a prediligere soggetti di architettura e di interazione dell'uomo con il paesaggio. Fa parte del collettivo dieciXdieci, con il quale dal 2015 organizza l'omonimo festival di fotografia contemporanea a Gonzaga. Nel 2015 ha attraversato gli Stati Uniti per 21 giorni, da New York fino a Los Angeles, percorrendo ottomila chilometri e attraversando dodici stati.
RIGOLLI
una diversità molteplice dove tutti si sentivano liberi, volevano esserlo e rivendicavano la soddisfazione dei propri desideri. In questo senso l'amore di sé non possedeva una connotazione negativa: immagina un individualismo dove la tua predisposizione, il tuo desiderio di essere o fare, vengono inseriti in un contesto generale, sono a disposizione della collettività in cui ti riconosci. L'uno era sempre per tutti». Parliamo delle tue immagini del Festival nazionale della Gioventù tenuto a Ravenna nel '76. Cosa ricordi? «Ci sono stato per tre-quattro giorni e furono sufficienti. Venivo, come altri, dal festival alternativo di Parco Lambro e da Umbria Jazz che furono belle esperienze a confronto con Ravenna, dove lo spazio era desolante e il festival sembrava quello dell'Unità. Il campeggio ufficiale era recintato e con una torretta di controllo; io campeggiai in quello sorto spontaneamente in mezzo al nulla, controllato però dai veicoli della polizia. In una foto, una coppia di ragazzi sono inginocchiati davanti alla scritta “Campeggio di nuova generazione = campo di concentramento fascista & SS”; in un'altra si vede lo spazio donna in cui il cartello invitava “Venite qui a scrivere la condizione della donna”. Cosa poteva esserci di più assurdo e lontano da noi?» Sei d'accordo con la lettura che la rottura fra il Pci e il movimento si consumò prima a Ravenna, deflagrando poi a Bologna l'anno successivo? «In parte. A Bologna agli inizi del '77, durante le occupazioni e all'assemblea generale al Palasport, erano presenti sia Cl che la Fgci: il dialogo c'era anche se al momento di applicare le decisioni prese saltavano fuori le “grane” in quanto vincevano sempre le mozioni movimentiste. La rottura c'è stata solo dopo la morte di Lorusso, quando la Fgci decise di stare dalla parte della polizia. Ravenna rappresenta per me una prima tappa dei contrasti fra il Pci e il movimento, così come Parco Lambro aveva evidenziato gli scazzi fra i gruppi, e Umbria Jazz il contrasto fra la vita alternativa dei giovani e quella della società “normale”. A Ravenna tutto era stato organizzato in attesa degli “autonomi” a partire dalle recinzioni, dalla torretta al campeggio, dal servizio d'ordine affidato ai Portuali. Non c’è stata una ricerca di dialogo». Quali sono i tuoi progetti ora? «Non fotografo più ma sto lavorando al progetto di una vita: un libro e una mostra antologica su tutto il mio percorso. Credo che andrà in porto fra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo, ma per adesso non voglio aggiungere altro. È un segreto».
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SPORT/L’ANNUNCIO DELL’ASSESSORE
BREAKDANCE
«Un palazzetto da seimila posti e 15 milioni di euro» Un nuovo Spitfire Contest per Alessio Ballerini di hip hop, break dance e street dance, provenienti da tutta Italia, rinnovano l’appuntamento con “Spitfire Contest”, competizione arrivata alla quarta edizione e dedicata ad Alessio Lunardini, giovanissimo campione della break dance scomparso il 26 maggio 2014 in un incidente stradale mentre si recava a scuola in bicicletta. Alessio avrebbe compiuto 15 anni il prossimo 1° settembre e i genitori Viera Petrova e Stefano Lunardini hanno organizzato la nuova edizione di “Spitfire Contest” per sabato 2 settembre al Villaggio del Fanciullo, in via Cinquantasei Martiri 79, con il duplice intento di tenere vivo il ricordo di Alessio e di aiutare i giovani attraverso i valori e la cultura hip hop.
Il Comune di Ravenna punta ad avviare il cantiere per il nuovo palazzetto dello sport nella primavera del 2019 (dopo la chiusura dell’Omc): un investimento da circa 15 milioni di euro nei pressi del Pala De André per una struttura da seimila posti in cui ospitare anche concerti. Il punto sul progetto l’ha fatto l’assessore comunale allo Sport, Roberto Fagnani, che è intervenuto all’anfiteatro della Bper Banca a Ravenna nella serata del 28 agosto in occasione della presentazione ufficiale della Bunge che parteciperà al prossimo campionato di Superlega di volley maschile, il settimo consecutivo. «Stiamo facendo importanti passi in avanti per quanto riguarda il nuovo palazzetto – ha detto Fagnani –. Abbiamo uno studio di fattibilità ed esiste una bozza di progetto. La strada è ormai tracciata, a breve approveremo il progetto e a dicembre metteremo a bilancio gli investimenti. I lavori cominceranno nel 2019, dal primo minuto dopo la chiusura della fiera Omc già in programma a fine marzo al Pala De Andrè. Non nascerà seguendo l’onda dell’entusiasmo per gli ottimi risultati delle formazioni ravennati ma perché è una struttura che serve alla città per tanti motivi. Una volta costruito il nuovo impianto, il Pala De André (di proprietà comunale ma affidato in concessione a un privato, ndr) tornerà a occuparsi in prevalenza di fiere ed eventi, mentre il nuovo palazzetto diventerà la casa dello sport ravennate e anche, perché no, della musica: potranno infatti essere organizzati anche concerti rock».
TORNEO UNDER 12
Il top del calcio giovanile europeo in città Gran galà con Gigi Di Biagio e Daniele Adani Dal 6 al 10 settembre Ravenna ospiterà la terza edizione del torneo di calcio giovanile Top Cup riservato agli Under 12. La competizione vedrà la partecipazione di 72 squadre tra cui le rappresentative dei vivai più importanti d’Italia e d’Europa come Barcellona, Atletico Madrid, Ajax, Liverpool, Deportivo de la Coruna, Olympique Marseille, Paris Saint Germain, Celta Vigo, Psv, Borussia Dortmund, Arsenal, Juventus, Roma, Milan, Lazio, Torino, Atalanta, Genoa, Sampdoria, Fiorentina. Si giocherà sui campi di Fosso Ghiaia, Classe, San Pietro in Vincoli, San Zaccaria, Porto Corsini, Marina di Ravenna, Casalborsetti, Lido adriano e Punta Marina. Le finali allo stadio Benelli dalle 9 di domenica 10. Come consuetudine è in programma una serata di gala (ingresso gratuito): l’8 settembre al Pala De Andrè, con la conduzione della giornalista di Sky Cristiana Buonamano, saranno ospiti l’allenatore della Nazionale Under 21 Gigi Di Biagio, il commentatore ed ex calciatore Daniele Adani e altri personaggi del calcio nazionale: sfileranno tutte le squadre e verranno messe all’asta per beneficenza alcune maglie originali. Info su www.futuricampioni.it.
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POLITICA PRI Mingozzi a Tcr: si riapre lo scontro nel partito
L’ultima visita di Renzi a Ravenna risale al 3 giugno 2016 in occasione della campagna elettorale per Michele de Pascale
FESTA DELL’UNITÀ
Pranzo domenicale con Renzi L’ex premier per la prima volta in veste di segretario tra stand e volontari Cinque anni fa era in veste di sindaco di Firenze per un incontro ufficialmente dedicato a Dante Alighieri, ora Matteo Renzi torna ospite alla Festa dell’Unità di Ravenna e sarà la prima volta da segretario nazionale del Pd. Allora fu accolto da una città fortemente bersaniana e sul palco si trovò a confronto con ben due sindaci: Fabrizio Matteucci e anche Daniele Manca di Imola, oggi entrambi renziani ma all’epoca entrambi bersaniani doc. Segno dei tempi che cambiano, e un segno lo è forse anche la modalità scelta dal segretario: un pranzo verso le 13 di domenica invece di un comizio o, come si immaginava, la presentazione del
Circa 500 persone hanno partecipato al ricordo dei Martiri del Ponte lo scorso 25 agosto (foto di repertorio).
suo libro. Ai pranzi, si sa, il pubblico è in genere quello dei fedelissimi. I posti per chi vuole pranzare sono limitati ed è necessaria la prenotazione (347-1337477, 20 euro il menù di carne, 25 per il pesce) ma l’evento è aperto al pubblico per chiunque voglia ascoltare le parole di Renzi senza pranzare, ma l’orario delle 13 è solo indicativo. Durante le serate intanto proseguono i dibattiti con ministri, consiglieri regionali e deputati. Giovedì 31 agosto, alle 21 è la volta di Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, su "Uguaglianza, lavoro e inclusione". Venerdì 1 settembre sarà
invece protagonista il presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, mentre sabato 2 tocca al presidente nazionale del Pd Matteo Orfini sulle sfide del partito. Il ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti parlerà, il 4 settembre di cambiamenti climatici con Stefano Mazzetti, responsabile nazionale Dipartimento Ambiente Pd e Marco Turchetti, coordinatore provinciale Ecologisti Democratici e consigliere comunale. Il 6 settembre l’appuntamento è invece con i tre consiglieri regionali eletti nella provincia di Ravenna: Mirco Bagnari, Gianni Bessi, Manuela Rontini.
Il Terminal container di Ravenna avrà presto un nuovo presidente e sarà l’ex vicesindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi. Da tempo si parla della sua nomina in Tcr dove sostituirebbe la compagna di partito (ma passata in minoranza) Luisa Babini alla guida del cda. Dopo la nomina Mingozzi lascerà il consiglio comunale (i cui lavori non sono ancora ripresi dopo la pausa estiva), dove è stato eletto lo scorso anno ed è capogruppo. Mingozzi è entrato nel cda dell'azienda insieme a Riccardo Sabadini, Mauro Pepoli (il primo presidente e il secondo ad di Sapir che controlla Tcr) e Marina Chiaravalli, in rappresentanza di Contship, socio privato del terminal. La nomina di Mingozzi a presidente Tcr è ormai scontata e ha fatto esplodere di nuovo lo scontro interno al suo partito. L'Edera era infatti arrivata divisa al congresso comunale, con Paolo Gambi a guidare la fazione poi finita in minoranza. Proprio lui ha attaccato frontalmente Mingozzi accusandolo di tradire il mandato elettorale di chi lo ha votato nel caso in cui lasci Palazzo Merlato facendo rotta verso il porto. La minoranza tutta ha poi parlato di una scelta contraria al nuovo corso promesso dal neo segretario Stefano Ravaglia: «Ecco cosa significava la nostra denuncia di arroganza per difendere i piccoli posti di potere» perché Mingozzi «ha tante possibili caratteristiche e definizioni, ma non incarna certamente un esempio di rinnovamento». La questione è arricchita da un particolare che dà ancora più sale alla discussione: Gambi è diventato segretario regionale del partito un paio di settimane dopo la sconfitta al congresso comunale.
L’INIZIATIVA
In cento ricordano Ettore Muti fuori dal cimitero La consulta antifascista: «Il sindaco proceda in fretta con il nuovo regolamento per vietare simboli fascisti» Dopo mesi di polemiche, raccolte firme, appelli affinché la manifestazione non fosse autorizzata, la cerimonia in ricordo di Ettore Muti organizzata da Anai e Forza Nuova si è svolta domenica 27 agosto fuori dalle mura del cimitero di Ravenna dove peraltro da qualche mese, per volere delle famiglia, non riposano più le spoglie del gerarca fascista. Un centinaio le persone che si sono ritrovate per la discussa celebrazione che si è svolta sotto la sorveglianza dei carabinieri e senza problemi, senza saluti romani o slogan apologetici e anche senza messa, vietata dal vescovo data appunto l’assenza delle spoglie. Forza Nuova ha poi mandato un comunicato per affermare di aver celebrato Muti anche sulla tomba di famiglia in un gesto che, dalla foto allegata in cui i volti sono oscurati, appare un saluto romano. Intanto, però, assai più numerosa era stata la partecipazione alle celebrazioni antifasciste del 25 agosto con la partecipazione di centinaia di cittadini e delle autorità locali. Un evento che secondo la Consulta antifascista di
Ravenna ha avuto meno risalto sulla stampa del centinaio di Arditi a commemorare, due giorni dopo, Muti. «Secondo un copione lacero e macchiato duramente da oramai un secolo di storia d’Italia, questi personaggi in maglia nera mascherati dietro al tricolore italiano della Repubblica nata dalla Resistenza, continuano a praticare apologia di fascismo non accettando la Costituzione e le sue leggi, però cercano di servirsene per arrogarsi il diritto a sparlarne e violarle - scrivono dalla Consulta – Poiché questa fenomenologia è manifesta in più realtà del Paese è ora che la questione neofascismo venga affrontata nettamente da Governo e Parlamento. Ocorrono direttive consone per gli organi periferici dello Stato, l’approvazione rapida dell’articolo 293bis del Codice Penale contro la propaganda delle ideologie e dei regimi nazi-fascisti. In sede locale considerate le dichiarazioni del Sindaco che intende assumere provvedimenti “al fine di contrastare qualsiasi genere di cerimonie riconducibili alla simbologia ed ideologia fascista su tutto il territorio comunale” lo invitiamo a procedere in fretta».
PRIMO PIANO
PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA
RAVENNA &DINTORNI 31/8 2017
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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE/1
La Lega Nord vuole un referendum per la Regione Romagna
Depositato il primo atto formale. La giunta
invece approva un documento per maggiore autonomia nella gestione delle risorse “Volete voi che il vostro Comune, in considerazione della sua peculiarità culturale, storica e geografica costituisca una entità regionale autonoma denominata “Regione Romagna” con una propria assemblea regionale e un proprio governatore?”. È questo il testo del quesito referendario che la Lega Nord vorrebbe sottoporre alla popolazione iscritta nelle liste elettorali delle provincie di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini e dei comuni del circondario imolese (Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Dozza, Fontanelice, Imola e Mordano). Il 22 agosto gli esponenti del Carroccio in EmiliaRomagna hanno depositato il primo atto formale di richiesta che apre quella che viene definita operazione autonomia. Il gesto riporta in agenda un tema caro ai leghisti: «Chiediamo che venga data la possibilità a tutti i cittadini romagnoli di votare democraticamente attraverso un referendum sulla possibilità di creare una Romagna autonoma», dice il consigliere regionale della Lega Nord, Andrea Liverani. Perché la volontà di scissione? Lo spiegano i firmatari: l’Emilia-Romagna, «uno dei motori economici del Paese per numero di imprese e volume d’affari», ha oltre quattro milioni di abitanti dislocati in un territorio eterogeneo dovendo far fronte a una
significativa quantità di interventi istituzionali diversificati per regolamentare le comunità sul territorio. A ciò si aggiunge il fatto che “la dimensione economico-produttiva e sociale è un oggettivo elemento di diversità dell’Emilia e della Romagna, territori virtuosi grazie alle proprie tradizioni civiche e al proprio capitale sociale potendo vantare un’elevata capacità produttiva, contributiva e fiscale, nonché un elevato livello delle prestazioni dei servizi al cittadino». La Lega guarda con interesse a quanto accade oltre i confini regionali verso nord: in Lombardia e Veneto iI prossimo 22 ottobre si svolgeranno i referendum per una maggiore autonomia regionale (ai sensi dell'articolo 116 della Costituzione) e vorrebbero agganciare il treno autonomista: oltre all’indipendenza della Romagna infatti vorrebbero indire un secondo referendum che garantisca più autonomia alla Regione. «È evidente che l’espressione favorevole della popolazione regionale su entrambi i quesiti è condizione ritenuta indispensabile e necessaria per
Il presidente della Regione: «Separati saremmo tutti più deboli»
l’assunzione di un provvedimento specifico dell’Assemblea che richieda l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia nelle materie individuate dalla stessa assemblea». Il presidente Stefano Bonaccini boccia l’idea di scissione: «Siamo la prima Regione per crescita del Paese e quella con il maggior tasso di occupazione. Separati saremmo tutti più deboli, mentre la nostra forza sono le eccellenze da Piacenza a Rimini. Quella
della Lega è una proposta irresponsabile». Ma sull’altro fronte ha annunciato, qualora l'assemblea legislativa regionale sia d'accordo, di voler intraprendere l'iter di richiesta direttamente al Governo saltando il referendum di maggiori autonomie per gestire, con risorse certe, materie fondamentali per l’ulteriore crescita sociale ed economica dei propri territori in quattro aree strategiche: lavoro, istruzione e formazione; impresa, ricerca e sviluppo; sanità e welfare; ambiente e territorio. La giunta regionale nella seduta del 28 agosto ha approvato il documento di indirizzi per l’avvio del percorso necessario al riconoscimento di una maggiore autonomia per l’Emilia-Romagna. La Regione punta così a un rafforzamento dell’autogoverno del sistema territoriale per poter gestire direttamente – e con risorse certe – politiche e provvedimenti nelle quattro aree strategiche. In linea con Bonaccini anche Andrea Corsini, ravennate e assessore regionale: «Trovo davvero surreale parlare oggi di spaccare una delle locomotive del Paese e dell'Europa per un tornaconto politico ed elettorale. È indubbio che sul piano culturale, del sentire comune e dell'orgoglio tipico dei romagnoli, la proposta della Lega può suscitare interesse in larghe fasce della popolazione». Corsini guarda non alla Regione Romagna ma piuttosto all’Area Vasta «per aumentare gli investimenti ad esempio su sanità e infrastrutture, proseguendo l'azione che ci ha visto protagonisti negli anni di grandi innovazioni nel governo e nella gestione di politiche e servizi di ambito extra provinciale». Visto che «la mancata vittoria del Sì al referendum costituzionale ha lasciato le attuali Provincie in mezzo al guado e tutta l'architettura istituzionale ha necessità di essere ripensata», allora nel breve-medio periodo «l’obiettivo dovrebbe essere la Provincia unica della Romagna». Il Movimento 5 Stelle cammina sullo stesso sentiero in corso in Lombardia e Veneto. In buona sostanza, a parere dei consiglieri, la legittimazione per potenziare l’autonomia della Regione non può che passare attraverso un referendum consultivo e solo in caso di esito positivo il presidente della Regione acquisirà la legittimazione dai cittadini ad agire in tal senso.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE/2
Area vasta addio, ora si punta alla Provincia unica De Pascale: «Servono però funzioni e risorse. Ausl banco di prova» C’è stato un tempo nemmeno troppo remoto in cui la parola d’ordine era “area vasta”, locuzione con cui si intendeva un’organizzazione istituzionale che superasse le tre province romagnole per dar vita a un soggetto più ampio. Era il tempo in cui si costruiva in particolare l’Ausl Romagna che appunto, non senza difficoltà, nacque formalmente l’1 gennaio 2014 e riunì le Ausl di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini in un’unica grande struttura in un percorso che ancora non è a compimento. «Abbiamo calcolato – ci spiega Michele de Pascale, sindaco di Ravenna ma qui in veste di presidente della Provincia – che la spesa regionale pro capite è più bassa di una cifra tra i 50 e i 70 euro per i romagnoli rispetto agli emiliani. Una situazione che va affrontata e risolta, mi aspetto che la Regione a settembre dia segnali importanti in questo senso». Potrebbe essere una prova del nove per chi ha difeso a spada tratta il progetto negli anni (ossia il Pd, in primis): se quei 50/70 milioni venissero gradualmente concessi i sindaci dei ter-
Con la riforma che ha trasformato le provincie in enti di secondo grado non più eletti con il voto popolare, ma solo dai consiglieri comunali, la carica di presidente della provincia deve necessariamente essere un sindaco del territorio che svolge il ruolo a titolo gratuito. A Ravenna questo incarico spetta a Michele de Pascale, sindaco di Ravenna
ritori potrebbero dire che uniti hanno fatto la forza, divisi chissà se mai si sarebbero ottenuti quei denari in più. La ragione di questa disparità di trattamento starebbe nel fatto che molti romagnoli vanno a Bologna per gran parte delle cure di terzo livello, ma è evidente che senza maggiori risorse la
Romagna non potrà sperare di avere eccellenze in futuro. Questione di risorse, come ribadisce De Pascale, allargando il discorso. «L’area vasta come architettura istituzionale aveva un senso in vista dell’abolizione delle provincie, che però non c’è stata. Ora ha senso parlare di provincia unica, ma solo se da Stato e
Regione arrivano funzioni e risorse, se le cose devono restare così come sono, non so quanto senso possa avere, considerato che un sindaco dovrebbe occuparsi delle scuole di un territorio vastissimo senza nemmeno poter contare su uno staff e senza poter assumere personale. Non ne faccio quindi
una questione ideologica: per noi sarebbe interessante per esempio poter avere maggiore autonomia in fatto di strade per gestire, per esempio, la Ravegnana che riguarda sia i territori di Ravenna che Forlì, ma anche in questo caso servirebbero risorse. Noi saremmo pronti». Contrario però alla regione autonoma. «Credo che in Italia dovrebbero esserci meno regioni e tutte di dimensioni pari a quella dell’Emilia Romagna e non tante piccole regioni da un milione di abitanti, come sarebbe la Romagna da sola. L’identità romagnola? Sì, posto naturalmente che viene dopo quella italiana, credo che esista e credo che questo territorio abbia dimostrato di saper lavorare bene insieme. Penso per esempio al turismo, la nuova legge regionale che prevede la Destinazione turistica, è molto pensata proprio in ottica Romagna, dove abbiamo saputo mettere insieme mare, collina e città d’arte». Un altro esempio virtuoso offerto in passato dalla collaborazione dei territori è sicuramente quello della Reter interbibliotecaria, per anni all’avanguardia nella catalagozione on line del patrimonio librario. Oggi, smantellate le provincie, viene finanziata dalla Regione e gestita da Ravenna per le tre aree. (fe. an.)
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PRIMO PIANO
10 SINDACATI L'unico sindacato confederale ad aver varcato i confini della Provincia, diventando a tutti gli effetti romagnolo è la Cisl. Una scelta maturata quattro anni fa, quando sembrava che le istituzioni andassero verso la Provincia unica con un percorso che si è poi arenato. Il ravennate Franco Garofalo è uno dei tre membri della segreteria della Cisl romagnola (il segretario generale è Filippo Pieri, cesenate e l'altra componente è la riminese Paola Taddei) ed è convinto che la scelta abbia portato il sindacato ad essere più vicino alle istanze del territorio: «Contrariamente a quanto si possa pensare questa scelta ci ha permesso una vicinanza ai lavoratori che è stata premiata anche in ter-
Solo Cisl parla con una voce unica per le tre province Per Cgil e Uil il tema non è all’ordine del giorno mini di iscritti. Si è ridotto il numero di sindacalisti che stanno in ufficio ed è aumentata la rappresentanza nelle aziende». La struttura conta di 54 sedi patronali in tutta la Romagna che lavorano insieme e, a seconda delle esigenze, possono esserci spostamenti interni. Questo l'esempio di Garofalo: «Al termine dell'estate servirà un supporto agli uffici sulla costa che si occupano di assistere chi fa domanda di disoccupazione
nella stagione turisitica. Potrebbe essere quindi spostata qualche unità di personale dall'entroterra». La Cisl Romagna ha sempre una posizione unitaria in tutte e tre le province mentre non è così raro vedere altre organizzazioni prendere una posizione diversa su un tema a seconda che lo si guardi da Ravenna, Forlì o Rimini. Per la Cisl Romagna non può essere così e «questo a volte può creare qualche dif-
ficoltà. In generale, però, l'unificazione del sindacato romagnolo è filata liscia, in altre parti d'Italia non è stato così». Solo la Cisl, che secondo Garofalo «spesso anticipa i tempi», ha fatto questo percorso. Costantino Ricci, segretario provinciale della Cgil, risponde con una battuta: «Non siamo riusciti a mettere insieme nemmeno Forlì e Cesena…». Scherzi a parte, Ricci spiega che il dibattito
«non è assolutamente all'ordine del giorno». In ogni caso, fa notare Ricci, ci sarebbero anche problemi nelle trattative perché «non esiste un corrispondente livello istituzionale». Non molto diversa la posizione di Riberto Neri, segretario della Uil ravennate: «Per quanto ci riguarda l'unico dibattito di questo tipo riguarda una possibile riorganizzazione dei servizi. Si tratta però di una discussione che portiamo avanti a livello regionale, tenendo presente che la Romagna rappresenta una fetta del 65-70 per cento di patronati e uffici». Della Uil Romagna, però, non si parla: «Dal punto di vista politico al momento non c’è questa ipotesi sul tavolo». (al.mo.)
INTERVISTA «Dove finisce la Romagna? Dove i cittadini smettono di sentirsi romagnoli». Il concetto è meno lapalissiano di quanto sembri ed è uno degli argomenti per cui Roberto Balzani, storico, docente universitario a Ravenna, ex sindaco di Forlì e ora presidente dell’Istituto regionale dei Beni Culturali, è convinto che quello del referendum per l’istituzione della Romagna sia un tema «fuori dal tempo». Della Romagna Balzani si occupa da tempo. Nel 2001 ha pubblicato per Il Mulino “La Romagna - Storia di un’identità”. Nel 2016 è uscito “Amarcord Romagna - Breve storia di una regione e della sua idea da Giulio Cesare ad oggi”, scritto per Minerva Edizioni insieme al giornalista Giancarlo Mazzuca. Professor Balzani, cosa ne pensa dell’idea di creare una regione Romagna, indipendente dall’Emilia? «Quella del referendum e dell’indipendenza mi pare un’ipotesi fuori dal tempo. Prima che dalla Lega, è una strada sostenuta dal Mar (Movimento per l’autonomia della Romagna, ndr) ma che avrebbe avuto senso nel 1948. Oggi ci si muove nella direzione opposta, quella che cerca di accorpare più che di dividere. Tra la situazione attuale e la Regione autonoma ci sarebbe però una via di mezzo». Quale? «Quella della provincia unica, o dell’area vasta. Credo sia più che sufficiente per la dimensione romagnola. Il processo, in vari ambiti, è in atto e c’è un organo che avrebbe potuto fare da costituente, per così dire: è l’assemblea socio-sanitaria di Romagna. Si poteva benissimo utilizzare per questo scopo ma si è deciso altrimenti». Le Province però hanno sempre meno potere nel quadro legislativo attuale. «Senza dubbio. Però una Provincia unica romagnola potrebbe chiedere alla Regione maggiore autonomia decisionale. Si tratta di un processo fattibile a costituzione invariata.
«Meglio la provincia unica» Le riflessioni di Balzani, storico e docente con un passato da sindaco
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Confindustria, manca un pezzo di Romagna Forlì-Cesena si è sfilata al momento della fusione. Tensioni sul ruolo degli aeroporti Lunga e non priva di ostacoli è stata la strada che ha portato alla nascita di Confindustria Romagna alla quale manca ancora una considerevole parte: quella di Forlì-Cesena. Il percorso per la fusione delle tre associazioni industriali è iniziato nel 2014, a Castrocaro, e in quel momento tutti sembravano filare decisi verso l’unione di area vasta. Nel 2016, però, Confindustria ForlìCesena si è tirata indietro: l’assemblea aveva respinto la fusione, non convinta dalla mancanza del business plan, e del modo in cui organigramma e servizi sarebbero confluiti verso un unico soggetto. Una scelta che non è però stata condivisa da alcune grosse aziende del territorio: a dicembre la Solimec del gruppo Trevi, una delle più grosse imprese della provincia forlivese, ha annunciato la sua adesione a Confindustria Romagna e ha lasciato l’associazione provinciale. Un invito a riprendere il percorso unitario, a giugno, è arrivato anche da un’altra nota azienda cesenate: la Technogym. Così Italo Carfagnini, presidente dell’unione industriale forlivese, ha aperto: «Siamo pronti a discutere - ha detto ai colleghi - e a confrontarci sulle politiche di sviluppo» per risolvere la frattura che è «innaturale e va a vantaggio solamente dei detrattori». Uno dei terreni più delicati è quello che riguarda le infrastrutture e in particolare il rilancio del Ridolfi, l’aeroporto di Forlì. Con Paolo Maggioli, imprenditore riminese e presidente di Confindustria Romagna, i toni si erano alzati anche nel giugno scorso: Maggioli era scettico sulle prospettive e aveva ricordato come Rimini e Bologna avessero due scali che servivano già il territorio. Una presa di posizione che non era piaciuta a forlivesi e cesenati che avevano risposto per le rime. Su questo tema potrebbe essere buona mediatrice Ravenna, priva di aeroporti ma meta turistica appetibile. Non è un caso se proprio in questi giorni il tema della rilancio del Ridolfi è tornato di nuovo agli onori della cronaca: ad autunno c’è il bando per la gestione e alla cordata che si sta costituendo parteciperà anche Gvm, colosso della sanità privata nato a Cotignola. In più anche la cooperazione, con Cmc, farà la sua parte con una piccola quota. Probabile quindi che il dialogo per l’arrivo ad una Confindustria davvero romagnola riparta proprio da qui, con una mediazione sugli aeroporti del territorio. (al.mo.)
Un tempo a questa ipotesi si opponeva la sinistra, oggi non è più così, le resistenze semmai vengono dai municipi. In Romagna c’è un marcato municipalismo e purtroppo capita spesso che siano più integrati tra di loro i cittadini che i sindaci». Che rapporto aveva con i colleghi quando era sindaco di Forlì? «Su alcune questioni c’è stata una forte collaborazione. Ho sostenuto con convinzione la candidatura di Ravenna a Capitale Europea della Cultura perché pensavo che potesse essere una grande occasione per l’area romagnola. Anche sull’unione dei trasporti pubblici ho dato il mio sostegno iniziale, sperando che ne venisse fuori un’impresa pubblica più che una mera unione amministrativa. Lo stesso discorso vale per l’Ausl unica, poi ho criticato il fatto che non si stesse perseguendo una vera e propria unione organizzativa. Del resto ogni città è orgogliosa del proprio ospedale, non è semplice. Insomma, i rapporti sono stati un po’ altalenanti». Perché la richiesta di autonomia è così forte in Romagna e non lo è in Emilia? «Per vari motivi. Innanzitutto in Emilia i municipalismi sono ancora più forti rispetto alla Romagna. Bisogna tenere presente che si parla di province molto grandi, a Modena ad esempio ci sono oltre 700mila persone. Inoltre esistono rivalità tra centro e periferia: a Parma chi abita in città si definisce “parmigiano”, chi è in provincia “parmense” e guai a confondere. Infine ci sono fattori storici di lungo periodo e altri geografici: Piacenza è nell’orbita della Lombardia, Ferrara non sa con chi stare e probabilmente vuole stare da sola». I cittadini romagnoli invece si riconoscono come tali? «Nonostante le differenze, c’è un comune sentire. L’identità romagnola è un prodotto culturale più che una realtà di tipo etnico. Gastronomia, folklore, tradizioni: c’è una narrazione che crea un movimento centripeto». Come viene accolto dai lettori quando gira la Romagna per presentare il suo libro? «All’epoca del primo libro, nel 2001, c’era un rifiuto di questi concetti, di un’identità culturale più che di popolo. Oggi le cose sono cambiate, c’è curiosità nel vedere i punti in comune che hanno creato questa identità. Per questo credo che la Romagna sia pronta ad una realtà politica intermedia che sarebbe vista di buon occhio mentre volere una regione autonoma significa alzare la posta. È un peccato: da tempo parlo di Romagna e mi dispiace che la politica la usi per i suoi scopi ed un tema, quello della secessione dall’Emilia, che non è più sentito». Senza contare che prima bisognerebbe tracciare i confini. Imola, ad esempio, dove sta? «Credo che gli imolesi vivano una forte tensione interna, si sentono romagnoli ma dal punto di vista economico ed amministrativo sono bolognesi. I confini sono dati dalla testa delle persone non dalle rivendicazioni. Dove la gente si definisce romagnola, quella è Romagna». Alessandro Montanari
PRIMO PIANO
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C’è chi guarda a Nord e sceglie Ferrara La Camera di Commercio ravennate ha scartato l’unione con Forlì e Rimini La sede della Camera di Commercio a Ravenna in viale Farini. La segretaria Maria Cristina Venturelli
La Camera di Commercio di Ravenna ha deciso di non fondersi con quella della Romagna, dove sono confluite Rimini e Forlì-Cesena, ma ha guardato a nord, preferendo Ferrara. L’8 agosto scorso il ministero per lo Sviluppo Economico ha firmato il decreto che dà il via al processo di fusione. Un primo passo a cui seguiranno altri tecnici e burocratici. Per vederlo completo, questa la previsione della segretaria della Camera di Commercio ravennate Maria Cristina Venturelli, servirà almeno un anno. A voler essere ottimisti, in altre parole, a fine 2018 sarà insediato il consiglio camerale di Ravenna-Ferrara. La scelta di sposare il territorio estense era stata molto criticata, anche a livello politico. Molte perplessità erano state espresse, ad esempio, dai repubblicani. A far pendere la bilancia dalla parte ferrarese, come spiegato a suo tempo, è stata la convergenza su alcune tematiche: polo chimico-energetico, filiera agroalimentare, economia del mare, logistica. Settori che contano molte imprese sia a Ferrara sia a Ravenna a cui si aggiunge il fatto di avere come capoluoghi due città d’arte. Inoltre la Camera di Commercio vorrebbe sviluppare il tema dei collegamenti più efficienti verso il Nord Est e l’Europa centrale. Il nuovo ente camerale avrebbe più di 90mila imprese e avrà sede legale a Ravenna, almeno secondo quanto deciso lo scorso gennaio. «Come spiegò a suo tempo il presidente Natalino Gigante - dice Venturelli - non c’erano le condizioni tecniche per un’unione con le Camere di Commercio della Romagna». La porta resta comunque aperta: «Questo è il primo step di un percorso. Il Ministero sta agendo nell’ottica di una razionalizzazione delle Camere di Commercio e non è detto che in futuro i due enti camerali non possano decidere di unirsi». Al momento è più una prospettiva che un progetto. Tornando alle tempistiche, si è in attesa della pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale e della registrazione alla Corte dei Conti. Si passerà poi alla composizione del nuovo consiglio camerale, composto da 33 membri, che saranno scelti sia in base al numero di imprese fornito dalle associazioni di categoria (che verranno poi controllate) sia in base ad accordi di natura più politica. Infine si nominerà il presidente. A gestire la partita sarà Mauro Giannattasio, nominato commissario dal ministro, al momento segretario della Camera di commercio ferrarese. (al.mo.)
COOPERAZIONE Legacoop, la prima a ragionare da romagnola «Peso politico più alto» Nel mondo economico Legacoop è stata tra i primi a scattare in avanti verso la dimensione romagnola che accorpasse le realtà provinciali. «A quattro anni da quella scelta – dice il direttore Mario Mazzotti, ex consigliere regionale e già sindaco di Bagnacavallo – siamo contenti di averla fatta. Ci siamo riorganizzati per assecondare un disegno istituzionale che sembrava indirizzato verso la formalizzazione dell’area vasta. Questo ci ha permesso di costruire economie di scala migliori». Non è stato facile ma l’esperienza dice che questa è la dimensione giusta: «Il peso politico di un’associazione romagnola è più marcato». E chi invece non ha ancora fatto altrettanto sta sbagliando? «Esistono ancora gli ambiti provinciali per le istituzioni, è comprensibile che le forme associative possano avere ancora una corrispondenza. Noi lo facciamo con i coordinamenti territoriali». Sull’ipotesi della Regione Romagna Mazzotti ha le idee chiare: «Sarebbe una sciagura per la Romagna. Le Regioni andrebbero accorpate: non serve un altro centro che legifera, serve piuttosto una dimensione di area vasta. Già ora basterebbe un accordo di programma tra provincie che potrebbero coordinarsi e gestire insieme alcune funzioni di loro competenza». Sul fronte cooperativo invece Confcooperative non ha abbracciato la Romagna: «Si può dire che c’è un cantiere aperto – spiega Andrea Pazzi, direttore dell’unità territoriale ravennate –. Stiamo ragionando sulle opportunità. Penso che nel 2018 si possa arrivare a una decisione, in un senso o nell’altro». Pazzi non è preoccupato per i tempi: «Agire in fretta in queste situazioni può essere controproducente. Se arriverà una decisione in senso romagnolo e saremo tutti pronti potrà essere la partenza giusta». Tempi lunghi per campanilismi? «Sì, questo è inevitabile. Del resto ricordo che era così anche tra Ravenna e Faenza, ad esempio. Poi il tempo ha mostrato l’utilità di fare sistema». Regione Romagna, si o no? «Mi auguro non esista nemmeno il dibattito. La Romagna è molto diversa dall’Emilia ma solo una Regione unita può dire la sua sulla scena europea». (and.a.)
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ECONOMIA
DATI
INFRASTRUTTURE
Costruzioni e manifattura, fatturati in ripresa
Nella cordata in corsa per l’aeroporto di Forlì ci sono Cmc e Gvm
Camera di Commercio: nel secondo trimestre le imprese segnalano variazioni positive Le produzioni e i fatturati dell’industria manifatturiera e delle costruzioni in provincia di Ravenna registrano numeri positivi nel secondo trimestre del 2017. Lo mettono in mostra i dati diffusi dalla Camera di Commercio. Manifattura Nel secondo trimestre la produzione industriale della nostra provincia fa segnare un più 4,1 percento, una crescita sostenuta e più elevata di quella registrata mediamente in regione (3,1). In questa fase è il mercato interno a trainare le vendite: il fatturato complessivo, infatti, cresce del 5,1 percento mentre il fatturato estero del 3,4, gli ordini complessivi crescono del 5,4 mentre gli ordini esteri solo dell’1,5. Nel secondo trimestre, tutti gli indicatori congiunturali segnalano un prevalere delle imprese interessate da variazioni positive rispetto al trimestre precedente. In particolare, per la produzione più della metà delle imprese (52 percento) dichiara un aumento contro il 12,4 percento che dichiara una diminuzione e il 35,5 percento che esprime un giudizio di stabilità. Per il fatturato la percentuale delle imprese che dichiarano una crescita (47,2 percento)
supera di 33,3 punti percentuali quella delle imprese che registrano una flessione. Costruzioni Nel secondo trimestre del 2017 il fatturato delle imprese del settore delle costruzioni in provincia di Ravenna è cresciuto dell’1,4 percento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. La crescita registrata conferma la tendenza positiva avviata nell’ultimo trimestre del 2016. A livello regionale il fatturato torna in crescita dopo il dato negativo registrato a inizio anno (-1,1 percento nel primo trimestre). Nel secondo trimestre segna infatti un più 0,7 percento rispetto allo stesso periodo del 2016. Nel secondo trimestre, gli indicatori congiunturali espressi in forma di giudizio (stabilità, diminuzione, aumento) esprimono una sostanziale stabilità rispetto al trimestre precedente. Per la produzione la totalità delle imprese dichiara di non aver osservato variazioni significative. Anche per il fatturato la stragrande maggioranza delle imprese registra una stabilità (87,7 percento).
VERTENZA
Quel pasticcio della logistica In bilico 44 posti di lavoro in un subappalto nello stabilimento Marcegaglia È una storia di appalti e subappalti che rosiccchiano i margini delle aziende nella catena, è una storia di lavoratori che cercano di conservare il posto e le condizioni contrattuali, è una storia di screzi fra sigle sindacali. La protesta dei 44 lavoratori della Ferrari Logistica, che ha in subappalto dalla ditta La Cisa il servizio di movimentazione e stoccaggio coils nello stabilimento Marcegaglia di Ravenna, mette sotto i riflettori tutto questo nella più classica delle vicende che raccontano i cambiamenti del mondo lavorativo. Per capire bisogna partire dalla posizione della Ferrari. La ditta mantovana ha rapporti con La Cisa da tre anni (e nei dieci precedenti era stata fornitrice diretta di Marcegaglia) e nei mesi scorsi ha chiesto un ritocco del contratto in vista della scadenza in calendario al 31 agosto: «Non possiamo continuare a dissanguarci con delle perdite – spiega il titolare Mauro Ferrari –. Siamo ancora in piedi perché abbiamo lavori da altre parti ma il subappalto di Ravenna non regge a quelle cifre. Avremmo bisogno di un aumento del 7-8 percento. L’abbiamo chiesto, non ci è stato dato e quindi abbiamo rinunciato al rinnovo, dall’1 settembre non saremo più nello stabilimento». C’è stato anche un incontro con i responsabili di Marcegaglia: «Abbiamo fatto presente che il lavoro lo facciamo fisicamente noi e non avevamo più margini. Ci hanno detto che sono questioni private tra noi e La Cisa». La rinuncia al lavoro comporta il rischio licenziamento per tutti i lavoratori (44 a tempo indeterminato e 11 a tempo determinato in scadenza al 31 agosto). Uno scenario apparentemente scongiurato quando le cooperative Cofari e Lb sono state contattate per sostituire Ferrari. Cofari, che occupa attualmente 300 lavoratori tra soci e dipendenti, ha avanzato la
propria proposta nel rispetto delle condizioni applicate al proprio personale e al contratto collettivo di riferimento. Il regolamento della coop prevede l’assunzione a tempo determinato per un anno e il passaggio a tempo indeterminato dopo dodici mesi diventando soci. Uno scenario peggiorativo per i lavoratori. A questo punto della storia entra in scena il sindacato generale di base (Sgb) che accusa i sindacati confederali di scarsa aggressività e poca volontà di tutelare i lavoratori e proclama lo sciopero. Dalla situazione iniziale con 5 iscritti a Cgil e 2 a Uil (su 44 lavoratori) si passa a uno scenario in cui aumentano le tessere di Sgb. Al momento di andare in stampa, la trattativa è ferma alla proposta dei sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil): tempo indeterminato e accordo per inquadrare i livelli dei dipendenti dopo un primo mese di prova per valutare le effettive mansioni di ognuno. Una proposta che deve passare al vaglio del cda della Cofari. Venti lavoratori hanno già accettato l’accordo con Cofari ma anche a loro verrebbero estese eventuali condizioni migliorative. In totale la prospettiva è di ricollocare quasi tutti i 44. Andrea Alberizia
Il presidio di protesta dei lavoratori della Ferrari Logistica davanti ai cancelli dello stabilimento Marcegaglia in via Baiona
Ci sono anche due realtà ravennati tra gli imprenditori che stanno dando vita a una cordata romagnola per costituire una società che parteciperà al bando, atteso in autunno, per la gestione dell’aeroporto Ridolfi di Forlì chiuso da oltre quattro anni. I nomi sono quelli di Ettore Sansavini, fondatore, presidente e amministratore delegato di Gvm, colosso della sanità privata nato a Cotignola, e di Cmc che entrerebbe con una quota minoritaria. La costituzione di una cordata di imprenditori romagnoli che parteciperà al bando piace a Confcommercio: «Riaprire lo scalo forlivese è un’opportunità che il nostro territorio romagnolo non può perdere e che va vista come un’integrazione con l’aeroporto di Rimini», ha detto il presidente dell’associazione di categoria per la provincia di Ravenna, Mauro Mambelli, in sintonia con i colleghi di Forlì, Roberto Vignatelli, e di Cesena, Augusto Patrignani. Pieno sostegno all’iniziativa «che vuole puntare a far diventare lo scalo di Forlì l’aeroporto della Romagna: riaprirlo significa fare sistema nel panorama regionale, garantendo una pista facilmente raggiungibile da Bologna. Geograficamente questo scalo si trova nella posizione migliore della Romagna, può senz’altro coniugare due funzioni aeroportuali come quella turistica e commerciale e può attirare l’attenzione e la collaborazione di diverse compagnie aeree europee. Inoltre, siamo convinti che il nuovo aeroporto della Romagna, che sta prendendo forma, può consentire un sensibile incremento delle presenze turistiche». I cieli romagnoli potrebbero essere presto trafficati visto che nelle scorse settimane Ryan Air ha annunciato la firma di un accordo con la società di gestione del Fellini di Rimini: i nuovi collegamenti verso l’Europa scatteranno nella primavera 2018 e saranno annunciati in autunno.
NOVITÀ DESTINAZIONE
TURISTICA
ROMAGNA, NOMINATI
I RAVENNATI DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA NELLA CABINA DI REGIA
Sono stati nominati i componenti della cabina di regia della Destinazione Turistica Romagna, il nuovo organismo previsto dalla legge regionale sull’ordinamento turistico, con l’obiettivo di sviluppare iniziative di promozione e valorizzazione dei territori e sostenere azioni di promo-commerciali realizzate dagli operatori privati. Da Ravenna, in rappresentanza delle principali associazioni di categoria, entrano Monica Ciarapica (presidente provinciale di Confesercenti), Mauro Mambelli (presidente di Ascom Ravenna e vicepresidente di Confcommercio Emilia Romagna con delega al Turismo) e Nevio Salimbeni (responsabile di Cna Turismo provinciale). La nuova area vasta turistica comprende Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini e a cui hanno già aderito 5 Unioni comunali e 42 Comuni, svolge funzioni di concertazione sulle linee strategiche e programmatiche per lo sviluppo delle attività di promo-commercializzazione turistica e rappresenta lo strumento della partecipazione, della consultazione e del confronto tra soggetti pubblici e privati per consentire a ciascuno di essi di offrire il proprio contributo per la definizione di strategie comuni, per lo sviluppo di questi territori.
LETTORI detti e contraddetti
detti e contraddetti CARTOLINE DA RAVENNA mittente Giovanni Gardini
CHE FINE HA FATTO LA PROMESSA SULLE PANCHINE IN STAZIONE?
Sono un cittadino nato a Ravenna e qui ho sempre abitato. Devo lamentare uno stato di abbandono e incuria mai visto. Posti pubblici come piazzale Farini e viale Pallavicini senza una panchina neanche alle fermate autobus: tanti in attesa si siedono sui cordoli dei marciapiedi con menefreghismo verso i cittadini. Dove sono finite le tante promesse elettorali come quella delle panchine in cemento o mosaico al posto delle panchine di legno? E poi zebre che sono scolorite o mancano in diversi incroci specie zona Candiano. Nomi e numeri civici invisibili. Il marciapiede dei giardini sconnesso e pericoloso. Scarichi delle acque piovane intasati che quando fa un acquazzone la via diventa impraticabile. Una città come Ravenna, visitata da tanti turisti, in queste condizioni non presenta certo un alto grado di civile accoglienza. È mai possibile che non ci sia qualcuno a rilevare tutto questo stato di degrado? Altro che mettere tre persone per la città a intervistare i cittadini su l’indice di grandimento per il Festival Ravenna. Verdiano Montanari Gentile Verdiano, la sua lettera mette in fila una serie di segnalazioni che all’apparenza possono sembrare di poca importanza ma in realtà per molte persone hanno un peso forte perché fanno parte della quotidianità cittadina. Pubblico volentieri le sue righe perché possono essere utili per i nostri
[2] Le virtù di San Carlino La Chiesa di San Carlino è un capolavoro del settecento ravennate. La sua fondazione, in realtà, è molto più antica e per come si presenta oggi è il frutto di una pressoché radicale opera di ricostruzione commissionata nella seconda metà del XVIII secolo dalla famiglia Dal Corno all’architetto e decoratore Domenico Barbiani, coadiuvato dallo stuccatore Giuliano Garavini. Alla base della volta nella quale sono raffigurati i santi titolari del piccolo oratorio – Simone lo Zelota e Giuda Taddeo, Fabiano e Sebastiano – sono dipinte le virtù cardinali: giustizia, temperanza, prudenza, fortezza. L’iconografia, solitamente, le ha raffigurate attraverso altrettante figure femminili recanti immagini simboliche. La giustizia è una donna che tiene in mano spada e bilancia; ad essa fa seguito la temperanza che regge una brocca dalla quale esce acqua, mentre nell’altra mano impugna una tenaglia che stringe un carbone ardente. La prudenza si guarda alle spalle con uno specchio. La fortezza è simboleggiata da una giovane ancorata ad un tronco di colonna con un ramoscello in mano. A proposito di questa virtù scrive Cesare Ripa nell’Iconologia: «S’appoggia questa donna ad una colonna, perché delle parti dell’edifizio questa è la più forte, che l’altre sostiene». Non credo sia stato un caso che Domenico Barbiani abbia voluto porre la sua firma proprio ai suoi piedi: «Dominicus Barbiani Architectavit et pinxit A. D. 1762». amministratori per avere ogni tanto il contatto con le esigenze della popolazione. Delle panchine rimosse dalla zona stazione avrà letto anche sul nostro giornale. È una
vicenda che ha lasciato qualche perplessità anche a noi: ci è sembrato un po’ come buttare il bambino con l’acqua sporca. Mossa da rivedere.
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CONSUMATORI CONSAPEVOLI a cura di Fausto Piazza
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
Come già annunciato sul numero scorso, lo spazio foto #instagram – che ci ha accompagnato per alcuni anni – nella pagina dei lettori viene sostituito da una nuova serie di immagini su Ravenna sotto forma di cartoline (con breve commento) spedite da Giovanni Gardini. Laureato in archeologia, teologia e arte, docente, pubblicista e guida turistica, Giovanni è appassionato del mondo delle immagini che ama raccontare a studenti, turisti, amici e lettori. Le “Cartoline da Ravenna” hanno già un loro spazio anche nella sezione blog del nostro sito web ravennaedintorni.it.
RAVENNA &DINTORNI 31/8 2017
DIVIETI ECCESSIVI PER LE PARTITE CASALINGHE DEL RAVENNA
Da frequentatore del Benelli da 27 anni sono rimasto sorpreso e dispiaciuto per quanto visto domenica 27 agosto. Tutto quello messo in pratica dalla questura è uno spreco di soldi, tempo e risorse, che potrebbero essere usate meglio. Spreco poi inutle perchè come testimoniato da un video di un utente, sulla pagina di Facebook dei tifosi del Ravenna, mille divieti, mille strade chiuse, poi si poteva raggiungere tranquillamente biglietteria e curva ospiti con tutti i rischi del caso, ed ovviamente anche loro avrebbero potuto più che agevolmente raggiungere la curva nord, volendolo fare. Si potrebbe tranquillamente calibrare la chiusure delle strade a seconda della tifoseria che si andrà ad affrontare: [...] in alcune partite ci saranno una dozzina di ospiti, cosa facciamo chiudiamo mezza Ravenna o controlliamo, se necessita, il manipolo di ospiti in arrivo e basta?! [...] Sul divieto del bere poi è follia allo stato puro. Ovunque, negli stadi maggiori del nostro Paese e anche all'estero, che i nostri politici vogliono copiare, la birra scorre a fiume e senza problemi. Posso essere d'accordo ed accettare senza problemi il divieto al vetro, questo sì, ma non oltre. È demenziale che negli altri impianti cittadini si possa bere senza problemi, perché non allo stadio? I tifosi ospiti ci sono anche al Pala De Andrè nel basket e nella pallavolo. Non c'è una legislatura diversa al riguardo tra stadio e palazzetto, Comune e sindaco sono gli stessi, questura e questore idem, e quindi? Per 1.500 o 2.000 persone che siano, peraltro da sempre tranquille, sono misure repressive che non meritano. Come non meritano i cittadini del quartiere stadio, che dello stadio se ne fregano, una militarizzazione ed una chiusura simile. Alan
Auto guasta? Rivolgersi a officine autorizzate e chiedere un preventivo a cura di Carlo Benelli - Codici Ravenna Il traffico intenso delle vacanze estive o dei fine settimana, caratterizzato anche da numerosi incidenti, spesso provoca un fastidio verso la società motorizzata. Occorre anche considerare che l’auto è un mezzo importante per il lavoro e che dovrebbe essere sempre in perfette condizioni. Un nostro associato che ha necessità assoluta di usare l’automobile per la propria attività e che ha cambiato questa da pochi anni si è trovato a dover effettuare una riparazione per un pezzo importante, che provocava alcuni inconvenienti quali la perdita di olio ed anche il danneggiamento dei pneumatici. Si è rivolto allora ad un meccanico che ha provveduto alla riparazione in due tempi: la prima volta con regolare fattura, la seconda volta in nero. L’auto però non ha avuto alcun benefico effetto e il difetto si è manifestato di nuovo aggravando la condizione del mezzo e l’impossibilità di un uso regolare dello stesso. In tempi brevi il nostro associato si è recato presso la stessa officina chiedendo spiegazioni ed un intervento efficace; è stato allora invitato a recarsi presso un’altra officina specializzata in altra città della provincia, che non ha accettato di fare la riparazione per un evidente errore dei primi interventi. È chiaro che esiste una responsabilità nelle prime riparazioni con un conseguente danno. L’Associazione Consumatori Codici, sportello di Ravenna, ha invitato l’associato a spedire una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno all’officina responsabile richiedendo la restituzione di tutti i soldi versati; nel caso poi si riscontri che il danno è stato causato da una riparazione errata chiederà di essere risarcito delle spese sostenute mediante un intervento presso l’Autorità Giudiziaria competente. La stessa Associazione consiglia in ogni caso di recarsi presso officine autorizzate e di chiedere un chiaro preventivo sulle operazioni inerenti alla vettura e all’eventuale spesa. A Ravenna l’associazione Codici è in via Ignazio Sarti 5 (0544-35183) Tutti i giovedì dalle 10 alle 12 il consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento (carlobenelli@alice.it)
Con la collaborazione di
Con il patrocinio di ORDINE ARCHITETTI RAVENNA
Per info: tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it
Comune di Ravenna
Comune di Faenza
Comune di Cervia
Comune di Forlì
Comune di Cesena
GIOVEDÌ 28 SETTEMBRE ore 20.30
c/o
MAGAZZINI DEL SALE via Nazario Sauro CERVIA (RA)
ore 22 TAVOLA ROTONDA ore 22.40 Brindisi e saluto conviviale
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CULTURA
MUSICA
RASSEGNE/1
Al via il festival rock di piazza Kennedy Al via la prima edizione del Jfk Square Festival, quattro sabati di musica dal vivo a ingresso gratuito in piazza Kennedy, a Ravenna. La direzione artistica del festival – organizzato non a caso nella nuova piazza pedonale del centro storico che tanto ha fatto discutere in città nei mesi scorsi – è a cura di Luca Malatesta e Andrea Allodoli dei The Doormen, rock band ravennate in cartellone il 16 (insieme ai cesenati Sunday Morning). Nella serata inaugurale del 2 settembre l’appuntamento è con altre due band ravennati: in apertura i giovani Kuf, con il loro alt-rock d’impatto, a seguire i Sunset Radio, figli della storica scena californiana di punk-rock melodico. A inizio serata sarà possibile seguire la (fondamentale, in ottica di qualificazione al Mondiale 2018) partita di calcio tra Italia e Spagna su un maxischermo allestito presso il Fellini, in piazza. A completare la serata gli ascolti musicali proposti da dj Marcel. Tra gli artisti in programma nei sabati successivi (di cui parleremo sui prossimi numeri), la talentuosa onewoman-band d'esportazione Giungla, il duo electro-pop milanese delle I'm Not a Blonde, il cantastorie romagnolo Giacomo Toni con la sua 900 Band e gli indie bolognesi Altre Di B e i cesenati "Americana" Sunday Morning. Info sulla pagina Facebook del festival oppure sul sito internet www.jfksquare-ravenna.com.
I ravennati Kuf apriranno sabato 2 il Jfk Square Festival I Marlene Kuntz
FESTA DELL’UNITÀ RASSEGNE/2 IN CENTRO ANCHE IL SURF DEI MOLOKAI COCKTAIL Oltre al festival in piazza Kennedy di cui parliamo in questa pagina, in centro a Ravenna tornano i concerti della rassegna “Summer in the city” organizzati dall’associazione Hey Man. Mercoledì 6 settembre, dalle 21, appuntamento con i ravennati Molokai Cocktail (nato come progetto parallelo degli Psycho Surfers) con il loro repertorio esclusivamente strumentale che ripercorre le atmosfere suggestive della California dei primi anni 60, dove è nata la musica surf, non dimenticando gli inglesi Shadows.
HARDCORE GLI ACTIONMEN
AL
PETER PAN
I ravennati Actionmen, noti anche al di fuori dai confini nazionali nella scena punk-hardcore, in concerto il 2 settembre dalle 18 al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna.
Marlene Kuntz, Modena City Ramblers e Nuovi Angeli al Pala De André Entra nel vivo la festa provinciale dell’Unità di Ravenna che al Pala De André ospita sul palco centrale il 31 agosto il cantautore siciliano Mario Venuti in attesa del rock alternativo dei piemontesi Marlene Kuntz, attesi il 2 settembre. Il giorno dopo arrivano sempre dal Piemonte i Nuovi Angeli, storica formazione beat italiana in voga in particolare negli anni settanta mentre il 4 settembre l’appuntamento è con il progetto musicale (in chiave rap) del regista e autore teatrale ravennate Beppe Aurilia. Infine, in attesa dell’ultima settimana (il programma è su www.festaravenna.it), altro nome di rilievo è in calendario il 6 settembre: si tratta degli emiliani Modena City Ramblers con il loro combat-folk.
CANTAUTORI/1
I Modena City Ramblers
CANTAUTORI/2 ELOISA ATTI PRESENTA EDGES AL POLKA
Lorenzo Kruger canta (al piano) i Nobraino Il leader della band romagnola dei Nobraino (folkrock), Lorenzo Kruger, presenta i brani del gruppo in un’originale versione acustica, piano e voce. L’appuntamento è per venerdì 1 settembre, a partire dalle 21.30 a Cervia, al bagno cerviAmare 222-226 (ingresso libero).
Sabato 2 settembre alle 18.30 al bagno Polka di Marina Romea la cantante e musicista bolognese Eloisa Atti presenta il suo ultimo album Edges. Mixato a Tucson dal leggendario Craig Schumacher e masterizzato in Italia da Giovanni Versari, l’album si muove tra country-jazz, blues, folk e gusto italiano per la melodia.
AMADEI E LES AL PANCOTTO
PASTÌS
Penultimo aperitivo sui campi, mercoledì 6 settembre (live dalle 20) all'Osteria del Pancotto di Gambellara. Protagonista sarà Riccardo Amadei, cantautore di Rimini tra Capossela, Paolo Conte e Baustelle, accompagnato dai Les Pastìs.
UNA PRODUZIONE EDITORIALE
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ALTRI PAESAGGI DANZANTI INTERVISTA
di Isabella Febo
La danza è il dispositivo per raccontare gli “Altri Paesaggi” della contemporaneità: è con questa visione che si apre la diciannovesima edizione di Ammutinamenti, festival di danza urbana e d'autore coordinato dall'associazione Cantieri Danza. Da sempre cucito sui luoghi della città – a partire dalla storica residenza artistica di Cantieri, le Artificerie Almagià – il festival quest'anno racconta delle micro-utopie realizzabili attraverso il corpo, l'azione e la parola, che non forniscono soluzioni, ma ipotesi di altri paesaggi/passaggi possibili per la nostra esistenza. “Altri Paesaggi” è dunque il tema scelto da Selina Bassini e Monica Francia, direttrici artistiche del festival, in dialogo con la rassegna migrante “Appunti per un Terzo Paesaggio” curata da Sabina Ghinassi per Rete Almagià. Perché è proprio grazie ai danzatori (in questa edizione, più di quaranta) che gli spazi vengono abitati da ipotesi differenti e pensieri divergenti: sono loro che abitano il Terzo Paesaggio come erbe pioniere che colonizzano il territorio. E sono più di venti i luoghi della città che verranno utilizzati dai danzatori come simboli di impermanenza e transitorietà, indicando diver-
Francesca Pennini e l’incanto originario in 10 Miniballetti di Linda Landi
PERFORMANCE URBANE
I mattoni in ballo di Carboni e la “caccia” di Sales e Plaza di Iacopo Gardelli
se direzioni possibili, diversi punti di vista. Dieci giorni di spettacoli a partire da sabato 9 settembre, nei quali si riconferma la vocazione di Cantieri Danza come promotrice della danza non solo come strumento di ricerca artistica, ma anche politica e sociale; il festival Ammutinamenti, infatti, promuove anche quest'anno la parte più giovane e innovativa delle arti performative, attraverso progetti site specific e partnership con le realtà di ricerca più sperimentali a livello nazionale e con le istituzioni di Ravenna, da sempre in dialogo per la ricerca di nuovi innesti tra antico e contemporaneo.
CollettivO CineticO, “10 Miniballetti” (foto Claudia Pajewski). Alessandro Carboni, “As if we were dust” (foto Gino Rosa).
Il festival Ammutinamenti 2017 si apre con due incontri di rilievo dedicati alla danza urbana. Il primo appuntamento vede protagonisti due giovani ballerini spagnoli, allievi della scuola di ballo catalana Varium, diretta da Anna Sànchez e Xavier Fruitòs. Si tratta di Hector Plaza, formatosi nelle arti marziali e passato poi alla break dance e quindi alla danza contemporanea, e di Agnes Sales, ginnasta di alto livello approdata alla break dance e all'hip-hop raggiungendo ottimi risultati (la Sales ha vinto infatti il famoso contest Boty di Francia nel 2015). I due giovani artisti spagnoli si esibiscono in piazza San Francesco il 9 settembre alle ore 18 con il loro lavoro Ehiza, balletto del 2015 che ha avuto grande fortuna, aggiudicandosi una menzione speciale al festival catalano Hop. Il titolo della performance, Ehiza, parola basca che significa caccia, è già una dichiarazione di intenti: Plaza e la Sales si affronteranno come due animali selvatici, inscenando con i
loro corpi un'atavica lotta per la sopravvivenza, quell'energia quasi erotica che si innesca fra preda e predatore. Ehiza è un balletto energico ma studiato alla perfezione, che controlla l'energia di due corpi con eleganza e purezza, facendoli scontrare assieme a ritmo serrato. Un’opera che potrebbe quasi evocare una corrida nei suoi passaggi più passionali, per quella stessa disperata lotta fra la vita e la morte, fra una vittima e un carnefice dai ruoli sempre sfumati. Il 10 settembre alle ore 18, in Darsena, presso l'Ex Tiro a Segno di via d'Alaggio, sono di scena le dinamiche sperimentazioni di Alessandro Carboni, artista interdisciplinare asseminese, autore di numerose performance in tutto il mondo, dalla Sardegna ad Hong Kong (dove ha recentemente conseguito un PhD in Creative Media), è il vincitore del bando nazionale Danza Urbana XL. Carboni proporrà al festival di Ravenna il suo lavoro As if we were dust, finanziato dal progetto europeo Creative Spirits segue all’interno
I primi passi di Francesca Pennini come autrice risalgono al 2008, quando proprio a Ravenna vinse il Premio Giovani Danz'Autori della Regione Emilia Romagna, sostenuto della rete Anticorpi. Se la danza contemporanea ci ha ormai educato a seguirla fuori da ogni forma di sentiero già tracciato, Francesca Pennini potrebbe essere una di quelle menti talmente fertili e trasversali da superare anche la barriera del metapercorso e trovare spazi inimmaginati di espansione creativa. Potrebbe essere l’astronauta dei film che trova la via per attraversare i buchi neri, o lo scienziato che costruisce una macchina del tempo e poi trasforma quella stessa macchina in un sottomarino che ritrova Atlantide. L’anima di CollettivO CineticO è una delle voci più interessanti del panorama coreutico italiano: arriva dalla città del Castello Estense e di Palazzo dei Diamanti, raccoglie battesimi internazionali (un nome, Sasha Waltz) e moltiplica oltre una trentina di produzioni facendo incetta di premi e scritture senza cadere mai nell’autocitazione o nell’ispirazione a qualcosa di già visto. I 10 Miniballetti che porta a Ravenna per Ammutinamenti 2017 (12 settembre ore 21.30 all’Almagià), in cui convivono musiche di Strauss e Cher, sono un’antologica di mini-danze che parte dalle origini, perché come in altri straordinari racconti, tutto ha inizio da un “libro incantato”: il quaderno delle elementari su cui una giovanissima futura coreografa appuntava passi e tracce immaginati nello spazio. Francesca, CollettivO CineticO nasce nel 2007 ed è diretto da te e Angelo Pedroni “in collaborazione con oltre 50 artisti provenienti da discipline diverse”… «Quando siamo nati non eravamo un vero e proprio collettivo: il nostro percorso è proseguito poi per accumulazione e contagio. Era nomade anche perché io lavoravo ancora per la compagnia di Sasha Waltz, per cui la parola “cinetico” era una sorta di grado zero non necessariamente riferito alla danza. segue all’interno
RAVENNA &DINTORNI 31/8 2017
II Panzetti/Ticconi, “Jart”
PERFORMANCE URBANE Gardelli/segue dalla prima pagina Se la danza urbana è soprattutto un esercizio di riflessione politica sui rapporti che intercorrono fra spazi collettivi, corpi e arte, il lavoro di Carboni non fa eccezione e si concentra proprio sui processi di trasformazione dello spazio urbano. In questa performance, nata Bologna nel 2014 e prodotta da Formati Sensibili, casa di produzione artistica indipendente, il corpo di Carboni dialogherà con l'elemento minimo dell'architettura umana: il mattone. I movimenti del performer, in una sorta di contrappunto posturale, andranno a formare una mappatura dello spazio circostante, manipolando i mattoni, raggruppandoli in schemi, interagendo con questi oggetti in un'efficace traduzione gestuale dell'incessante trasformazione degli spazi urbani. Il titolo della performance sta forse a significare proprio questo: che per mappare un luogo in continuo divenire, fatto di situazioni, eventi, oggetti e corpi, quale appunto quello pubblico, il performer stesso deve diventare come polvere: leggero, mobile, pronto al cambiamento, capace di ospitare tracce. Hector Plaza, Agnes Sales, “Ehiza” (foto J. Garcia)
Lo staff di Cantieri (foto G. Papetti)
VETRINA GIOVANI
Tutta la vitalità del contemporaneo in quattordici talenti emergenti PROVE D’AUTORE DALLE “ILLUMINAZIONI”
DI DAVIDE VALROSSO ALLE SUGGESTIONI DEL VENTO DI MANFREDI PEREGO
INTERVISTA Landi/segue dalla prima pagina Volevamo accumulare collaborazioni che condividessero uno spirito più che uno strumento, quindi non solo danzatori, perché nei che background diversi c’è un grande spazio per la ricerca, uno stimolo umano e coreografico. Così ci siamo incontrati quasi per caso, poi lavorando insieme la formazione comune si è creata da sé ed è nato un metodo, per cui ora tutti sono a tutti gli effetti dei danzatori. Come Angelo Pedroni che è il dramaturg della compagnia ed è una presenza fissa del CollettivO: l’ho incontrato per caso a Rovereto, aveva una solida formazione teatrale e aveva sempre praticato sport, ma mai danza». 10 Miniballetti, lo spettacolo che porterai a Ravenna, è quindi un lavoro collettivo anche se nasce da un oggetto personale della tua infanzia? «Il lavoro è una sorta di antologia di danze: da tanto “premeva” per essere realizzato ma prima non volevo “ascoltarlo”. Prima di mostrarlo finalmente a qualcuno conservavo con pudore questo quaderno in cui ho appuntato “coreografie” da quando avevo 7 anni fino a tutti gli anni della scuola media, coreografie che non realizzavo davvero e non pensavo per me, ma per altri. Come CollettivO non avevamo mai lavorato sul solo e mi interessava la proiezione coreografica della visione di una bambina: così ho dato lo stesso foglio a persone diverse e ho chiesto ad ognuno di dare forma a quanto vedeva. Ne è scaturito un lavoro che usa l’elemento aereo per riflettere sui confini del controllo, il limite fisico, un’indagine tra la scrittura e l’interpretazione. Per il futuro mi piacerebbe tantissimo che i lavori “andassero avanti da soli” passando su altri corpi, come quelli dei bambini, che sono in una fase vitale diversa, di crescita: è un desiderio che, come tante cose, sta tra la libertà e il possesso».
Siro Guglielmi, “P!nk Elephant”
Il progetto “Prove d’autore XL”, esito finale delle residenze d’autore del Network Anticorpi XL, vede protagonisti i coreografi Valrosso (31 anni, pugliese) e Perego (36 anni, emiliano). Davide Valrosso presenterà We Are Not Alone, frutto del lavoro con il Balletto di Roma diretto da Roberto Casarotto. Dopo il diploma all’English National Ballet, ha lavorato stabilmente con la compagnia Virgilio Sieni, sia come danzatore che in qualità di performer e formatore, e poi con diverse altre compagnie. Attualmente oltre a diverse collaborazioni sta portando a termine il suo Trittico della luce, di cui per l’appunto We Are Not Alone è la prima parte. «L’esperienza maturata con il Balletto di Roma – racconta il coreografo che ha già partecipato ad Ammutinamenti come autore – è stata molto positiva. Mi sono trovato in un contesto che ha protetto il mio lavoro artistico, e ottimo è stato il rapporto con i ballerini. Ogni possibilità di andare in scena è una forma di dono per me e per il pubblico. È stata un’occasione non tanto per lavorare su un frammento di opera, come poteva bastare, ma per creare un’opera intera di quasi 40 minuti che ben riflettesse una serie di mie nuove creazioni e ricerche. Ho lavorato sul concetto di trasformazione dello spazio, del corpo e della luce. In particolare, è la luce che gioca un ruolo fondamentale nel far emergere il corpo, aiutando a indirizzare gli occhi del pubblico verso certi elementi gestuali nello spazio». We Are Not Alone è un lavoro di natura ipnotica, lento, con figure in continuo cambiamento ed è il primo del trittico che comprenderà anche Biografia del corpo e Whisper, i cui debutti sono previsti per luglio e settembre 2018. Ammutinamenti ospita anche Elegia del vento di Manfredi Perego che ha lavorato con il Balletto di Toscana Junior. «È la prova di un’idea coreografica sul vento – spiega il coreografo che ha già partecipato a due Vetrine della giovane danza d’autore –. La residenza è stato uno splendido periodo per riflettere su ciò che avevo in testa, per sperimentare e creare in estrema libertà, concedendomi anche il lusso di sbagliare... Capita a volte di ascoltare il vento. Succede altre volte di affidargli quei pensieri che a nessun altro puoi affidare. Non sarò né il primo né l'ultimo a farlo, anzi ricercando sull'argomento sono rimasto sorpreso da come attraverso i secoli persone e personaggi più o meno noti, hanno dedicato al vento frasi, poesie, pensieri... ma più che un dedica mi pare un affidamento». Formatosi nell’ambito della danza contemporanea, Perego è stato per dieci anni interprete per diverse compagnie, lavorando tra gli altri con Simona Bertozzi e Damian Munoz. Dal 2013 indaga una scrittura per immagini che si fonda su un movimento primitivo, in cui si intrecciano segno, spazio e grafie in movimento. «Ho sempre praticato anche arti marziali e altri sport – aggiunge – che sono conoscenze differenti del corpo e che inevitabilmente porto dentro il mio lavoro. Ma non mi interessa introdurre qualcosa delle arti marziali dentro l’arte della danza. Per me la danza è unica e fa parte del mio movimento». Roberta Bezzi
di Roberta Bezzi
Il cuore pulsante del festival Ammutinamenti è da sempre la “Vetrina della giovane danza d’autore” che va in scena dal 15 al 17 settembre. Protagonisti 14 giovani autori o compagnie selezionati tra le 92 candidature ricevute, dai più importanti operatori della danza nazionale che fanno parte del Network Anticorpi XL. Dal 2007 la Vetrina è la prima azione della rete dedicata alla giovane danza d’autore, che attualmente coinvolge 35 operatori di 15 regioni. In questi anni, ha permesso di far emergere la vitalità della danza italiana e dei nuovi autori, che si sono via via affermati sulla scena. Si inizia venerdì 15 settembre con il duo formato dai laziali Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi e il loro Jart, una sintesi delle idee sviluppate nel lavoro coreografico Le Jardin: i giardini come luogo ideale, simbolo del piacere, connessione armoniosa tra uomo e natura. I due giovani danzatori e coreografi free-lance campani Francesco Colaleo e Maxime Freixas propongono invece Chenapan, in cui portano in scena i giochi di una volta con protagonisti due monelli, generando nel pubblico un forte processo di riconoscimento. In Studio della purezza poi, il coreografo pugliese Angelo Petracca si interroga sulla naturalezza del gesto danzato che probabilmente trae dall’amore, dalla perdita, dalla passione, la purezza. C’è anche la veneta Camilla Monga, con il suo Quartetto per oggetti, progetto selezionato per rappresentare la prestigiosa Accademia belga Parts. Sabato 16 settembre sono in programma: l’emiliano romagnola Olimpia Fortuni, che dal 2010 collabora con Sosta Palmizi, propone Fray, una vivisezione cruda del corpo che vive e corre, oggi, più che scorrere, consumandosi ed esaurendosi. CrossWord, del marchigiano Matteo Marfoglia si ispira al potere simbolico della voce ed è nato nel giugno 2016, grazie alla collaborazione tra National Dance Company Wales e il Festival of Voice della città di Cardiff. Da non perdere anche lo spettacolo Tutt-Uno del collettivo Sa.Ni dei danzatori toscani Sara Sguotti e Nicola Simone Cisternino, che nasce dalla
riflessione sulla paradossale aderenza tra l’essere e la società, sulla loro biunivoca attrazione e repulsione. Il coreografo e danzatore laziale Simone Zambelli, in Non Ricordo, lavoro coprodotto da Balletto Civile, approfondisce il tema del ricordo, fra reale e immaginazione. Kokoro, della danzatrice napoletana Luna Cenere, punta alla potenza comunicativa del corpo e alla costruzione drammaturgica. Il coreografo veneto Siro Guglielmi con P!nk elephant, esalta la danza compiuta attorno all’oggetto amato. La friulana Isabella Giustina – che ha partecipato anche alla Biennale di Venezia – con il suo Destinata Guerriera indaga la figura della donna in arme dei poemi cavallereschi Rinascimentali. Domenica 17 settembre spazio ai campani Mattia Russo e Antonio De Rosa del collettivo Kor’sia, con Human, incentrato sui diritti universali che appartengono a ogni essere umano per il solo fatto di esistere, creato in collaborazione con l’artista Umberto Ciceri. In scena anche il coreografo sardo Antonio Bissiri dell’ensemble Prendashanseaux che presenta Oxidiana, un lavoro sul vetro vulcanico di Monte Arci, nato durante la residenza artistica “Torre dal Cuore di Vetro” e, in ultimo, il coreografo lombardo Diego Tortelli con lo spettacolo Pasiphae, singolare sintonia di movimenti e suoni.
Colaleo/Freixas, “Chenapan”
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III
PPRIME E ANTEPRIME
LABORATORI TRE EVENTI CORPOGIOCHI, PER STUDENTI E CITTADINI DAI 5 AI 99 ANNI
Inedite dinamiche del corpo Al festival le nuove creazioni di Daniele Albanese, Manfredi Perego, gruppo nanou, Shani Militello e Nicola Galli Talenti della danza contemporanea italiana che incrociano le loro origini con le coordinate di Ravenna e qui fanno immancabilmente ritorno, se non addirittura residenza. A partire da Daniele Albanese che con Von porta a Ravenna l’anteprima di uno spettacolo che debutterà a Torino in cui condensa un precipitato della sua ricerca ventennale: il lavoro riflette sulla danza intesa come continua mutazione e trasformazione in rapporto con le forze che agiscono sui corpi e sullo spazio in una coreografia di movimento, luce e suono Forze naturali, forze fisiche e, non ultimo, forze politiche che mutano, distorcono e muovono i corpi e il loro incedere nel tempo, onnipresente personaggio di questo spettacolo. Manfredi Perego presenta Dei Crinali & Horizon Young, spaziando dalla riflessione sulle alture e sulla fusione con un paesaggio negato agli occhi – quello dei crinali montuosi – che è al tempo stesso raggiungibile e avvolto dall’ignoto, fino all’indagine sull’applicazione del pezzo Horizon alla coreografia di gruppo insieme alle giovani e capaci allieve delle
scuole di danza ravennati e lughesi. Il ravennate gruppo nanou con Alphabet lancia un invito laboratoriale ad architetti, studiosi di architettura, grafici e curatori di mostre per una tre giorni di confronto incentrata sullo spazio riletto dai diversi “occhi” professionali e una riflessione sulla fruizione non frontale dell’opera coreografica. Ospite del festival anche la ravennate Shani Militello, che presenterà Gabbie, performance realizzata per la rassegna RAM “Facciamo un '77”, a cui seguirà un incontro con l'artista e la curatrice Maria Rita Bentini. Prosegue, infine, l’ “Odissea nello spazio” di Nicola Galli che, con Rosso Marte, porta i suoi lavori alla galleria Magazzeno, curata da Alessandra Carini, per un site-specific derivato da Mars, terzo episodio della ricerca coreografica dedicata al sistema planetario, in cui rievoca la morfologia del Pianeta rosso con «luminosità geometriche e sonorità siderali per comporre uno spazio alieno nel quale il corpo in solitudine si svela, colonizza l'ambiente ed infine evapora».
Manfredi Perego/Tir Danza, “Horizon Young”
Una delle principali attività di ricerca per l'associazione Cantieri è da sempre CorpoGiochi, il laboratorio al movimento dedicato ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie. Si stimola nei ragazzi una vera e propria maieutica del gesto: attraverso il movimento ludico e consapevole del proprio corpo, imparano a stare assieme, si relazionano gli uni agli altri senza aver paura della propria fisicità, capiscono come condividere uno spazio comune. È dunque naturale che il festival Ammutinamenti dedichi grande spazio per la presentazione e l'esercizio di questi laboratori. Dal 5 all'8 settembre Monica Francia terrà all'Almagià un laboratorio con ragazzi dai 12 ai 19 anni, i cui risultati verranno presentati ai cittadini durante l'evento Device Ravenna, di sabato 9 settembre in Piazza San Francesco. Avere il coraggio di esibirsi davanti agli sguardi, spesso perplessi, di conoscenti e concittadini non è mai facile, né per i professionisti e neppure per i ragazzi delle scuole. Eppure è un momento imprescindibile che da importanza al percorso formativo. Sempre per questo CorpoGiochi propone Compito in piazza: la mattina del 19 settembre sempre in piazza San Francesco, gli allievi delle scuole primarie e secondarie (“Bartolotti”, “Balella”, “Muratori”, “Pasini”, “Cavina”e “Montanari”) esporranno gli esiti dei laboratori svolti durante l'anno scolastico in una “dimostrazione urbana”. La formazione al movimento non finisce mai, né per i professionisti, né per gli adulti: per questo Ammutinamenti prevede il laboratorio CorpoGiochi Off, aperto ai cittadini dai 5 ai 99 anni, condotto da Monica Francia e da Francesca Serena Casadio. Ma la formazione al movimento non interesserà soltanto i “profani”: il laboratorio sarà aperto infatti anche ai giovani artisti di CorpoGiochi XL, che potranno imparare molto grazie allo scambio con un pubblico non specialistico ed eterogeneo. Questa iniziativa del Network Anticorpi XL, coordinata da Cantieri per il triennio 2015-2017, ha lo scopo di formare giovani artisti proprio attraverso il confronto con bambini, ragazzi e adulti e aiutarli a sviluppare nuove competenze. CorpoGiochi Off si terrà nel pomeriggio di domenica 10 settembre nella palestra della Scuola Media Montanari . Alla conclusione del laboratorio i giovani danz'autori presenti introdurranno i partecipanti alle loro attività artistiche durante un momento di scambio e di dialogo intitolato Assaggi di danza d'autore. I risultati del laboratorio saranno quindi presentati pubblicamente la sera stessa in Darsena. Iacopo Gardelli
FORMAZIONE LO STATO DELL’ARTE COREUTICA A RAVENNA E DINTORNI
Camilla Monga, “Quartetto per oggetti”
SCENARI CONDIVISI
Dandelion, fra danze e parole di Sabina Ghinassi*
Dandelion è un’azione creata dall’incontro del festival Ammutinamenti 2017-Altri Paesaggi, con Appunti per un Terzo Paesaggio di Rete Almagià, un progetto di workshop, arti visive, conferenze, dedicato al Terzo Paesaggio teorizzato da Gilles Clément. Dandelion, che è il nome inglese del tarassaco e che noi, ostinatamente, pronunciamo alla lettera perché ci sembra una parola un po’ magica, è nato dentro le nostre infinite discussioni ed è diventato uno degli Appunti condivisi del progetto dedicato al grande paesaggista francese. Abbiamo lavorato insieme, perché insieme lavoriamo ad Almagià, qualche volta sbagliandoci, qualche volta raggiungendo risultati buoni, come erbe vagabonde, appunto, che spesso nascono un po’ storte, ma sono comunque sempre adeguate. Dandelion, secondo Appunto 2017 (il primo è stato all’interno di “Casola è una favola!”) è nato come un’erba ruderale che amiamo tutti molto perché ci fa tornare bambini, porta con sé i desideri e sa volare lontano. Questo pensiero-suggestione si è innestato sulle invasioni di danza urbana, land mark del Festival Ammutinamenti, ed è diventato la metafora per le prove sul campo di 13 giovani perfomer-danzatori-achemi, coordinate dal coreografo Alessandro Carboni, all’interno del Progetto di Formazione Nuove Traiettorie XL di Cantieri, per le strade, i negozi, i locali, le piazze del centro e della Darsena di città. Insieme a loro, alcuni Dialoghi transumanti disegneranno alcuni degli altri paesaggi culturali contemporanei, seguendo le tracce e gli indizi di
La ricerca di innesti e contaminazioni artistiche con ricadute sull’aspetto formativo della danza trova in Ammutinamenti 2017 una nuova dimensione anche nella ripresa di studi site-specific sui luoghi d’arte: sulla scia della collaborazione alla rassegna HistrioDanza realizzata dalla Fondazione RavennAntica dal 2010 al 2013 che ha coinvolto le scuole di danza e gli operatori del territorio e per quattro anni consecutivi ha di fatto portato a una rilettura coreografata dei contenuti culturali di mostre, musei e siti archeologici gestiti dalla Fondazione, Cantieri ora propone Invito alla Danza, che presenta le proposte delle scuole con l’obiettivo di riprendere una futura ambientazione nei cartelloni e nei luoghi storicamente e artisticamente significativi della città. Nella giornata di domenica 10 settembre alle Artificerie Almagià saranno proposte le dieci coreografie che hanno risposto alla call e saranno presentati agli osservatori convocati da Cantieri. Si alterneranno sul palco la scuola Passi di Danza diretta da Claudia Bruni e Altunpas con le coreografie di Paola Ponti; il Ravenna Ballet Studio diretto da Cinzia di Pizio con le coreografie di Francesca Oliviero; la scuola Officina delle Arti diretta da Marco Baldazzi con le coreografie di Elena Casadei; la scuola Beat Ballet diretta da Valentina Poggi ed Elisa Guerrini con le coreografie di Elisa Guerrini; il gruppo Atelier con le coreografie di Claudia Bosco; il Centro Professionale Danza diretto da Antonella Bergonzoni con le coreografie di Mariella Ciccarino e Carlotta Severi e il gruppo Vere Sustanze con le coreografie di Michel D’Adamio e Cristina di Paolo.
PROGETTO EUROPEO CREATIVE SPIRITS
Diego Tortelli, “Pasiphae”
alcune belle storie già in viaggio e che stanno segnando l’ immaginario della nostra città. In questi dialoghi ci accompagnerà chi, in modi diversi, per noi ha saputo crearle: il rapper e creativo Moder con Laura Gambi, scrittrice, saggista e presidente di Coop Libra, Luca Donelli e Gianfranco Tondini, creatori del progetto Gallerie Migranti, Marina Mannucci, docente, saggista e giornalista, Giovanni Trabalza, curatore del progetto ItineRa, Festa del Cammino Consapevole. Il gran finale di Dandelion prenderà vita nello spazio di Darsena Pop Up con tutti i danzatori protagonisti e l'ultimo dei quattro dialoghi in programma *presidente di Rete Almagià e coordinatrice di Appunti per un Terzo Paesaggio
INCONTRA, INTORNO ALLA
DARSENA, AMMUTINAMENTI 2017
Creative Spirits è una rete di 9 città europee, finanziata dalla Ue all’interno del programma Urbact III, per promuovere e condividere lo scambio di buone pratiche el fine di creare un ecosistema creativo e produttivo nelle città coinvolte. Per Creative Spirits l’industria culturale e creativa deve essere valorizzata elaborando nuove strategie e azioni in chiave sistemica, collegando risorse, talenti, idee, imprenditoria privata e risorse pubbliche. Le altre città coinvolte, oltre a Ravenna, sono Nuovabuda ( Ungheria, capofila del progetto), Lublin (Polonia), Kaunas (Lituania), Waterford (Irlanda), Loulé (Portogallo), Ibi (Spagna), Maribor (Slovenia), Sofia (Bulgaria). Per Ravenna il focus è sulla Darsena di città e i suoi stakeholders creativi e imprenditoriali. Fra i tanti stakeholders invitati dal Comune (coordina il progetto l’Ufficio Politiche Europee insieme al team Paola Bissi, Francesca Proni, Silvia Ceccarelli), come primo step è nato l’evento Darsena Ecosistema Creativo che ha unito Esperimenti di Riuso Urbano di Meme Exchange, Appunti per un Terzo Paesaggio di Rete Almagià e Ammutinamenti di Cantieri, accolti come unico progetto sistemico all’interno di Creative Spirits. SI tratta di un superluogo sperimentale che mette in relazione il riuso e la progettazione urbana sostenibile con l’ industria culturale e creativa e le buone pratiche dell’Amministrazione comunale, attraverso una serie di azionieventi condivisi e multidisciplinari: conferenze, performance, riflessioni, workshop aperti a un pubblico trasversale il 9 e il 10 settembre in vari luoghi della città e, soprattutto, della Darsena. È una prima azione sperimentale del nuovo orizzonte socio-culturale, creativo e produttivo, di ciò che diventerà la Darsena di città, iniziato con la progettazione partecipata del Poc Darsena e con il percorso di candidatura Ravenna 2019. Sabina Ghinassi
RAVENNA &DINTORNI 31/8 2017
IV
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Altri paesaggi - Calendario eventi SABATO 9 SETTEMBRE EX TIRO A SEGNO ore 10 Darsena: Ecosistema Creativo Workshop su performance, riusi urbani e industrie creative all'interno del progetto europeo Creative Spirits. Presentazione di “Ravenna in Darsena , il mare in piazza”, progetti del bando per interventi di riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie (a cura di Francesca Proni). Presentazione di ospiti e coordinatori delle tavole rotonde (a cura di Sabina Ghinassi). ore 11.30 Esperimenti di riuso urbano Tavola rotonda su riuso temporaneo e industrie creative in ambito portuale con Officina Meme (Ravenna), Condiviso (Genova), U-boot (Cagliari-Genova-Milano) Appunti per un terzo paesaggio Tavola rotonda su performance e spazio urbano con Rete Almagià (Ravenna) e Alessandro Carboni (coreografo) PIAZZA SAN FRANCESCO ore 17.30 DEVICE Ravenna Evento speciale CorpoGiochi ore 18 Hector Plaza Ehiza PIAZZA SAN FRANCESCO, CENTRO CITTÀ, DARSENA dalle ore 18.15 DANDELION incursioni di corpi danzanti e parole Evento realizzato con
il contributo del progetto europeo Creative Spirits. In collaborazione con gli esercenti del centro città, della Darsena e Confesercenti Ravenna
ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 22 Daniele Albanese VON Anteprima nazionale INGRESSO A PAGAMENTO
Ecosistema Creativo - Creative Spirits
BANCHINA DARSENA ore 19.30 CorpoGiochi OFF Dimostrazione del lavoro esito del laboratorio
DOMENICA 10 SETTEMBRE
DARSENA POP UP ore 19.45 Shani Militello Gabbie Performance realizzata per R.A.M. “Facciamo un '77”. A seguire dialogo con l'artista e la curatrice Maria Rita Bentini
DARSENA E AREA URBANA ALMAGIÀ dalle ore 11 alle 20 Garage Sale Mercatino vintage e second hand, performance, live music
MAGAZZENO ART GALLERY ore 20.30 Nicola Galli ROSSO MARTE Performance site specific A seguire dj set a cura di Spoon
ARTIFICERIE ALMAGIÀ dalle ore 11 alle 17 Invito alla danza Appunti per nuovi innesti tra antico e contemporaneo Partecipano scuole di danza e gruppi informali del territorio PALESTRA MONTANARI dalle ore 14.30 alle 17.30 Laboratorio CorpoGiochi OFF Per adulti e bambini dai 5 anni INGRESSO A PAGAMENTO EX TIRO A SEGNO ore 18 Alessandro Carboni AS IF WE WERE DUST Performance nell’ambito del progetto Darsena
MARTEDÌ 12 SETTEMBRE ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 21.30 CollettivO CineticO 10 Miniballetti INGRESSO A PAGAMENTO
MERCOLEDÌ 13 SETTEMBRE ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 21.30 Manfredi Perego /Tir Danza Dei Crinali & Horizon Young INGRESSO A PAGAMENTO
VENERDÌ 15 SETTEMBRE ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 15.30 (replica 16.30) Davide Valrosso We are not alone Esito della residenza d'autore nell'ambito del progetto Prove d'Autore XL con il corso triennale professionale del Balletto di Roma INGRESSO A PAGAMENTO
PIAZZA DEL POPOLO ore 16.45 Siro Guglielmi (Veneto) P!nk elephant Vetrina della Giovane Danza d'Autore
ARDIS HALL ore 16 (replica 16.45) gruppo nanou Alphabet Apertura pubblica del progetto INGRESSO A PAGAMENTO
ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 21.30
ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 17.30
Olimpia Fortuni (Emilia Romagna) Fray
Mattia Russo, Antonio De Rosa, Umberto Ciceri - Kor’sia (Campania) Human
ore 21.30
Matteo Marfoglia (Marche) CrossWord
Ginevra Panzetti, Enrico Ticconi (Lazio) Jart
Simone Zambelli (Lazio) Non ricordo
Angelo Petracca (Puglia) Studio sulla purezza
Sara Sguotti, Nicola Simone Cisternino - Sa.Ni. (Toscana) Tutt-Uno
Camilla Monga (Veneto) Quartetto per oggetti Francesco Colaleo, Maxime Freixas – MF (Campania) Chenapan Vetrina della Giovane Danza d'Autore INGRESSO A PAGAMENTO
SABATO 16 SETTEMBRE BIBLIOTECA CLASSENSE ore 16 (replica 17.30) Luna Cenere (Campania) Kokoro Vetrina della Giovane Danza d'Autore
Vetrina della Giovane Danza d'Autore INGRESSO A PAGAMENTO
DOMENICA 17 SETTEMBRE ARTIFICERIE ALMAGIÀ ore 14 (replica 15) Manfredi Perego Tir Danza Elegia del Vento Esito della residenza d'autore nell'ambito del progetto Prove d'Autore XL con il Balletto di Toscana Jr. INGRESSO A PAGAMENTO
Diego Tortelli (Lombardia) Pasiphae Isabella Giustina (Friuli Venezia Giulia) Destinata Guerriera Antonio Bissiri - Prendashanseaux (Sardegna) Oxidiana Vetrina della Giovane Danza d'Autore INGRESSO A PAGAMENTO
MARTEDÌ 19 SETTEMBRE PIAZZA SAN FRANCESCO ore 10.30 Compito in piazza Dimostrazioni urbane dei laboratori CorpoGiochi a scuola con gli allievi delle scuole Primarie “Bartolotti”, “Balella”, “Muratori”, “Pasini” e “Cavina” e gli allievi della scuola Secondaria di primo Grado “Montanari”
✃ INFO E BIGLIETTI Gli spettacoli, le installazioni e gli eventi del festival sono a ingresso gratuito, a eccezione degli spettacoli specificati nel calendario come ingresso a pagamento. Biglietti da 3 a 12 euro (riduzioni valide per under 26, over 65, allievi scuole di danza/Corpo Giochi, tesserati Università Adulti Bosi Maramotti). La performance alla Biblioteca Classense è a prenotazione obbligatoria. Il laboratorio CorpoGiochi® Off è a prenotazione obbligatoria. Il luogo di ritrovo per chi non ha mezzi propri per lo spettacolo As if we were dust all’Ex Tiro a Segno è in banchina Darsena davanti Darsena Pop Up, dove è disponibile un noleggio bici. In caso di pioggia, gli spettacoli all’aperto saranno trasferiti alle Artificerie Almagià. Il programma può subire variazioni. Per info, prenotazioni e aggiornamenti: www.festivalammutinamenti.org info@festivalammutinamenti.org tel. 0544 251966 - 320 9552632 Facebook: Festival Ammutinamenti
CREDITS Con il contributo di: Network Anticorpi XL, Anticorpi, Ater-circuito multidisciplinare dell'Emilia Romagna, Regione Emilia Romagna, Mibact, Comune di Ravenna. E col patrocino della Provincia di Ravenna In collaborazione con: Almagià – Rete di associazioni culturali, Biblioteca Classense, Fondazione RavennAntica, Ravenna Manifestazioni, Associazione Culturale Mirada – RAM / Biennale Giovani artisti della Romagna, Meme Exchange, Associazione culturale Magazzeno, Bonobolabo, Confesercenti, esercenti del centro città e della Darsena, Darsena Pop Up, Naviga in Darsena, Associazione Saperi&Sapori, Compagnia portuale, Cooperativa spiagge, Legambiente, Pro Loco Marina di Ravenna, Associazione Gruppo San Damiano, Associazione Per gli Altri, Palestra La Torre.
CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 31/8 2017
MUSICA
CLASSICA/1
CLASSICA/2
Come nasce un’opera lirica Al via l’Accademia del maestro Muti: lezioni e concerti aperti al pubblico I segreti della costruzione musicale passano dal maestro all’allievo, fino al traguardo dell’interpretazione, all’Italian Opera Academy, la cui terza edizione è in programma dall’1 al 14 settembre al teatro Alighieri di Ravenna. Fondata da Riccardo Muti e oggi baricentro di quell’attenzione per la formazione musicale delle nuove generazioni che da sempre è un punto fermo della sua attività, il cuore dell’Academy sarà quest’anno l’Aida di Verdi. E il banco di prova per gli allievi – direttori d’orchestra e maestri collaboratori, selezionati fra centinaia di domande giunte anche quest’anno dai quattro angoli del globo e dalle scuole più prestigiose. Il percorso si sviluppa dalla presentazione dell’opera al pianoforte fino all’esecuzione finale in forma di concerto, per due settimane ricche di prove di sala, di lettura, d’assieme; tutte aperte al pubblico, perché l’Accademia è anche una preziosa occasione per tutti gli appassionati: quella di poter assistere dal vivo alla costruzione di un’opera. Ogni podio, ogni prova, ogni concerto rappresentano un’opportunità per Riccardo Muti per condividere i principi di una tradizione che rischia altrimenti di estinguersi. La consapevolezza di quanto, oggi più che mai, sia necessario conservare quella lezione ma soprattutto trasmetterla alle giovani generazioni di musicisti è la pietra di volta che ha sostenuto il progetto della Italian Opera Academy nelle sue prime due edizioni – dedicate a Falstaff nel 2015 e Traviata nel 2016 – e oggi guida l’edizione 2017. Ancora Verdi, naturalmente, con Aida. «Perché in Verdi - spiega Muti - c’è una scienza nella costruzione delle partiture che è importante conoscere per rendere giustizia ad un autore che era nobile anche quando scriveva cose apparentemente semplici. La scrittura di Verdi è teatro, sempre: scavato, ricercato, studiato alla perfezione, tornito sui significati profondi della parola, sui silenzio. Il suo teatro è tagliato nel cristallo, basta volerlo e saperlo leggere». Verdi, dunque, non solo perché Riccardo Muti ne è uno dei massimi interpreti al mondo, ma prima di tutto perché la sua musica offre la migliore occasione per sfatare miti, disfare convenzioni, riscoprire l’opera italiana a dispetto di quella critica e quel pubblico che non hanno saputo riconoscerne la profondità e la ricercatezza, assordati da esecuzioni circensi o accecati da scenografie monumentali. Come quelle che spesso accompagnano Aida, che pure «è una partitura estremamente raffinata, dove la cifra dominante è quella dell’intimità, con una sostanza musicale che è una delle più affascinanti e geniali concepite da Verdi». Aida sarà quindi protagonista al Teatro Alighieri di Ravenna, un Aida dedicata ai giovani che segue la messa in scena al Festival di Salisburgo firmata dall’artista iraniana Shirin Neshat: a unirle idealmente la direzione di Riccardo Muti, che il 1 settembre presenterà l’opera al piano (alle 18), aprendo così ufficialmente l’Accademia anche a pubblico e uditori. Dal 2 al 10 settembre le prove al piano, con l’orchestra e con i cantanti; infine i due concerti finali con un programma di brani dell’opera verdiana: per il primo sarà Muti stesso a salire sul podio (12 settembre alle 20.30), per
TRA SCARLATTI E CORELLI, NELL’ULTIMO “LUOGO DELLO SPIRITO” “Arcadia a Roma. Scarlatti e Corelli nei giardini immaginari” è il titolo del concerto in programma il 2 settembre e che chiuderà la rassegna “I luoghi dello spirito e del tempo”, che ha spazioto tra musica colta e popolare, dal Medio Evo al Settecento. L’appuntamento è dalle 21 al santuario della Madonna del Bosco di Alfonsine con I Musici di Santa Pelagia. Ingresso gratuito.
Il maestro Muti con una delle allieve della passata edizione, la lituana Giedrė Šlekytè (foto Silvia Lelli)
il secondo presenterà invece i giovani direttori suoi allievi (14 settembre alle 19). In buca sempre l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, altra importante testimonianza della “missione” di Muti nel creare opportunità di formazione e crescita per le nuove generazioni. Sul sito www.riccardomuti.com tutte le informazioni per partecipare come uditore, pubblico o sostenitore.
CLASSICA/3
WORLD
Concerti serali al Palazzo di Teodorico
IL PENNABILLI SOCIAL CLUB AL QUEVIDA
“Musica a Palazzo” è la rassegna che propone visite guidate, concerti e aperture straordinarie in tutti i sabati di settembre al cosiddetto Palazzo di Teodorico di Ravenna che per la prima volta si apre alla città anche di notte grazie all’illuminazione temporanea offerta dalla ditta locale Lectron. Di sera, i concerti tenuti dagli allievi degli Istituti e dall’Accademia musicale saranno preceduti da visite guidate condotte da specialisti. Di giorno saranno in programma anche le “passeggiate fotografiche” della VI edizione di WikiLovesMonuments, il concorso più importante dedicato al patrimonio culturale italiano. Sabato 2 il programma prevede l’inaugurazione alle 10 con visita guidata a cui seguirà una degustazione di prodotti locali. Alle 20.30 la visita guidata serale a cui seguirà invece alle 21 il concerto degli allievi dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Verdi” di Ravenna.
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Domenica 3 settembre alle 18 al bagno Quevida di Porto Corsini concerto del Pennabilli Social Club, sodalizio nato ormai quasi vent’anni fa tra Ruben Rojo, argentino, e Gildo Montanari, pennese doc. Propongono un revival di successi e canzoni portate all’attenzione del pubblico mondiale dal film “Buena Vista Social Club”. I brani dei più famosi compositori cubani sono riproposti in una originale chiave timbrica e suonati rigorosamente dal vivo, creando un mix sensuale di allegria e danza che coinvolge il pubblico presente.
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CULTURA
LIBRI
LA RASSEGNA
LA BUSTINA DI MELPOMENE
Al via l’aperitivo di Dante 2021
a cura di Maria Giovanna Maioli
Dal 6 al 9 settembre quattro incontri con studiosi, studenti, giornalisti RAVENNA PER DANTE LETTURA
INTEGRALE PUBBLICA DELLA COMMEDIA DA PARTE DI CITTADINI, SPECIALISTI E AUTORITÀ
Per Ravenna per Dante, Dante in Rete, libera associazione di insegnanti che ha coinvolto, in tanti anni di attività con le scuole, migliaia di studenti, apre l’intenso contributo che ogni anno elargisce alla rassegna giovedì 31 agosto alle 21 nella sala Ragazzini del Centro Dantesco, con la novità del cabaret dantesco, “Cantadante”: cantori che conoscono a memoria i canti della Commedia si alternano in una kermesse di recitazione appassionata sotto la guida di Franco Palmieri, regista di grande esperienza nella messa in scena dantesca. La Commedia di Dante nasce anche per essere detta e cantata per le strade da lettori occasionali. Questo è anche il motivo che ha spinto Dante in Rete a mantenere l’impegno di recitare pubblicamente il capolavoro dantesco con “OltreDante” in programma l’1, il 2 e il 3 settembre in Prefettura, sul sagrato di Santa Maria Maggiore e agli Antichi Chiostri Francescani a partire dalle 18, quando cittadini, specialisti ed autorità si alterneranno nella lettura dei 100 canti.
AGENDA/1 ALLA
FESTA DELL’UNITÀ , DALLA PSICOLOGA AL GIALLISTA ZILAHY
Prendono il via il 6 settembre, alle 17,le “piccole letture dantesche”: l’anteprima di Dante2021. Quattro appuntamenti per stuzzicare l’appetito e la curiosità e chiamati infatti “Dante Hors d’Oeuvre” (D.H.O.). Si comincia mercoledì 6 settembre, alle 17, il primo incontro sarà ospitato dal Museo Nazionale di Ravenna dove Daniel Vogelmann, scrittore e fondatore della casa editrice Giuntina specializzata in letteratura e studi ebraici, commenterà il capitolo di Se questo è un uomo di Primo Levi nel quale il protagonista spiega il Canto di Ulisse a un compagno del campo di concentramento che vorrebbe imparare l’italiano. All’incontro sarà presente anche il figlio dell’autore, Fabio Levi, presidente del Centro Internazionale di Studi Primo Levi. Giovedì 7 settembre, sempre alle 17, il primo dei tre incontri che si svolgeranno invece in collaborazione e presso il Caffè Letterario di via Diaz. È la volta di Ludovica Medaglia, fresca di esame di maturità e vincitrice nel 2016 del Premio Campiello Giovani con il racconto Wanderer (Viandante). Ludovica racconterà quanto Dante abbia contato e ancora conti nel suo approccio alla scrittura: a partire dal canto VI del Purgatorio, svelerà infatti La dolcezza della poesia. Venerdì 8 settembre a farsi voce narrante è Giancarlo Montedoro, magistrato del Consiglio di Stato e scrittore. Ultimo appuntamento il 9 settembre alle 17 con la giornalista Claudia Arletti.
AGENDA/2 PARSI
Tra gli incontri organizzati nella libreria della festa provinciale dell’Unità di Ravenna sempre alle 21, nell’area del Pala de André, l’1 settembre ci sarà il giornalista sportivo forlivese Marino Bartoletti con il suo Bar... toletti (edizioni Minerva), mentre domenica 3 settembre arriva Maria Rita Parsi con Se non ti amo più, la scrittrice, psicologa e psicoterapeuta italiana, affronta il tema della separazione come possibile risorsa anche per i figli. Il 5 settembre ci sarà la scrittrice ravennate Laura Gambi sarà presente, intervistata da Iacopo Gardelli, con il suo Allora io vado (edizioni Pendragon). Spazio al thriller e a una Roma quanto mai oscura con Mirko Zilahy (nella foto) e il suo nuovo romanzo La forma del buio (edizioni Longanesi), con Ilaria Cerioli, mercoledì 6 settembre.
Andrea Zanzotto, grande poeta e caro amico, è nato a Pieve di Soligo nel 1921 ed è scomparso a Conegliano nel 2011.
TOPINAMBÙR E SOLE DI
ANDREA ZANZOTTO
Oggi il sole è bravo e giusto è tornato un po’ indietro ed è là che guarda col gusto di guardar da vicino, senza farli appassire, i suoi figliolini topinambùr – ed essi davvero ne combinano, storie, inventando tipi e raggiere di giallo e dovunque mostrandosi con innocente sfacciata semplicità che è dell’apparire e poi rapido sparire: ma intanto oggi sono qua e sono là sotto l’occhio benevolo di papà e perfino oltre l’aia cent’anni fa sulla concimaia cinquant’anni fa sbandierano carezze e cristalli gialli disponibili a sazietà fin nell’estrema delle valli chissà. “Su, venite anche con me all’osteria, a prendere un caffè.” (da Sovrimpressioni, Mondadori, Milano 2001)
LA MOSTRA
CRISTIANO CAVINA IN PIAZZETTA DANTE A
RUSSI
Ultimo appuntamento con il programma estivo d’incontri letterari ogni mercoledì in piazzetta Dante a Russi. Alle 21 il 6 settembre arriva lo scrittore casolano Cristiano Cavina per presentare il suo ultimo romanzo, tratto da una storia vera (di suoi familiari) in parte ambientata durante la Resistenza a Ca’ di Malanca, una storia di un “eorismo” normale, senza retorica e senza clamori, e una storia di riscatto: Fratelli nella notte (edito da Feltrinelli).
LIBRI D’ARTISTA NELLA SALA SAN GIOVANNI
DI
RIOLO TERME
Un'esposizione sui generis di libri d'artista a Riolo Terme. L'evento, curato da Anna Boschi, si terrà a partire da sabato 2 settembre, alle 17, e continuerà fino al 20 settembre nella Sala S.Giovanni (ex chiesa) del Comune di Riolo Terme. La mostra “Libro-oggetto/Oggetto-libro" prevede l'esposizione di testi provenienti dalla collezione dell'Archivio libri d’artista del Mailartmeeting Archives di Castel S.Pietro Terme di diversi artisti internazionali. Saranno inoltre presentate due installazioni di Anna Boschi (Il volo del poeta e Cineteca) relative al tema del libro e della scrittura. La mostra sarà visitabile il lunedì, giovedì e venerdì dalle ore 20 alle ore 22.30, sabato e domenica dalle ore 17 alle ore 19 e dalle ore 20 alle ore 22.30.
91ª FESTA dell’OSPITALITÀ 29 agosto - 3 settembre 2017
GUSTO • CULTURA • TRADIZIONI • MOSTRE SPETTACOLI • ANIMAZIONE PER BAMBINI INFO: Ufficio Turismo - UIT / tel. 0543 469213 - turismo@comune.bertinoro.fc.it - www.visitbertinoro.it UfficioTuristico Bertinoro Visitbertinoro
RUBRICHE
CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 31/8 2017
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FULMINI E SAETTE
LETTI PER VOI
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
Paola Barbato: se il bene e il male sono punti di vista di Nevio Galeati *
Una delle ultime volte - Porto Corsini VISIBILI E INVISIBILI
Riverdale, efficace storia di crimine e pervasiva commedia nera di Francesco Della Torre
Riverdale (miniserie, 13 episodi, 2017) Riverdale è una piccola e apparentemente tranquilla cittadina immaginaria degli Stati Uniti d'America. Come per Springfield dei Simpson, e,a differenza di Twin Peaks, non ne è stata mai fornita una locazione geografica precisa, tanto che per cercare di darle una posizione sono nate lunghe discussioni nei forum dei fan che hanno coinvolto anche parte del cast. In questa comunità viene ritrovato il cadavere del giovane rampollo della famiglia Blossom, la più importante della città, con una pallottola in fronte. La serie per 12 episodi (l'ultimo merita un discorso a parte) racconta tramite la voce di uno dei protagonisti, l'aspirante romanziere Jughead, le indagini compiute dalla polizia locale nonché dai giovani compagni di college della vittima, rivelando tutti i segreti e le cattiverie che gli abitanti di questo paesone avevano fin qui tenute nascoste. La stampa statunitense, nell'accoglierla con favore, ha subito definito la serie come una via di mezzo tra Dawson's Creek e la “vecchia” Twin Peaks, per l'abile mix di thriller e spaccati di vita adolescenziale. Paragone assolutamente sensato, ma tra i modelli (o le somiglianze, forse) mi sento di aggiungere anche Daydream Nation, un film delizioso e rimasto ignobilmente inedito da noi, che narra in un'ora e quaranta una vicenda dagli aspetti molto simili. La caratteristica più originale di Riverdale è che è tratto da una serie di fumetti editi dalla Archie Comics, i cui personaggi, gli stessi del serial, “vivono” nel mondo della carta da oltre settant'anni; l'adattamento televisivo riprende uno degli ultimi lavori della casa e lo porta
"
sullo schermo mantenendo pienamente le caratteristiche dei personaggi e del racconto. I protagonisti sono tutti giovanissimi e semisconosciuti, mentre è sul versante genitori che la produzione ha deciso di ammiccare anche alla generazione dei quarantenni con protagonisti di altre serie a cui Riverdale si è ispirata: innanzitutto spicca in gran spolvero il mitico Luke Perry (il Dylan di Beverly Hills, seguito da Madchen Amick (la Shelley di Twin Peaks) e dai redivivi Molly Ringwald (da noi poco nota, in Usa icona dei film adolescenti anni '80, come Breakfast Club) e Skeet Urlich (che molti ricorderanno per la sua parte assai rilevante nel primo Scream). Qualcuno, leggendo, storcerà il naso pensando che qui si stia parlando dell'ennesima serie adolescenziale, dopo i vari Tredici, Scream e Stranger Things… ebbene la situazione è esattamente questa, perché Riverdale, a parte la sua origine letteraria, è un abilissimo mix di serie tv di successo e reinventate perfettamente nel contesto contemporaneo, creando un'efficacissima storia di crimine associata al clima da commedia nera che pervade i suoi protagonisti, che ne fa un must del genere. Un appunto finale lo merita l'ultimo episodio, l'unico che non mi è piaciuto, poiché la vicenda si risolve in linea di massima nel penultimo e questa chiusura non è altro che un lungo trailer per la seconda stagione che è già in lavorazione. Per quanto mi riguarda, amo le miniserie proprio perché hanno più tempo per raccontare una vicenda, e detesto i tormentoni televisivi sotto forma di zombie o di troni che durano anni e la loro fine la deciderà solo lo share televisivo. Quasi dimenticavo, però, che Riverdale è al momento inedita in Italia e la sua messa in onda è stata appena annunciata per il 9 novembre 2017 questa volta su Mediaset Premium, buon motivo per conservare il giornale.
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Patchwork - Tessuti americani - Ricamo Craft - Merceria - Macchine da cucire
È così chiara la distinzione fra bene e male? O può anche trattarsi di punti di vista? Il nuovo romanzo di Paola Barbato, Non ti faccio niente (Piemme) parte da qui: si può avere l’intenzione di compiere una buona azione, commettendo invece un reato, cioè violando la legge, passando, tecnicamente, al “male”. Questo filo rosso si intreccia con l’altro, addirittura più potente e che conferma il primo: come reagisca una madre di fronte a qualcosa o qualcuno che minaccia il proprio “nido”. Con ordine: un uomo, Vincenzo, rapisce trentadue bambini in 16 anni. È l’esatto contrario di un pedofilo: dedica loro attenzione, cure e affetto e dopo pochi giorni li fa tornare a casa. Sul luogo della sparizione viene ritrovata una paperella gialla. Quasi trent’anni dopo il primo sequestro alcuni figli di quei bambini spariscono e sono uccisi. La spirale della paura riprende, anche se in modo diverso dalla prima volta. La polizia immagina che si tratti del primo sequestratore, mai individuato; gli ex bambini sanno che non può essere così e provano a reagire cercandolo. Ma Vincenzo si è nascosto in un paese dell’Appennino, protetto da una donna forte, sintesi della figura materna, “la Nives” che ne è appunto la compagna, l’amica ma anche la nuova madre. Disposta a tutto, senza limiti morali, pur di salvarlo. Ed ecco il rovesciamento di ruoli, una fra le peculiarità creative di Paola Barbato: il rovesciamento dei ruoli. Vincenzo rapisce per “salvare” quei bambini trascurati o “dimenticati” dai genitori, quasi fosse un nuovo Peter Pan; la Nives è disposta a uccidere per proteggere Vincenzo. Quindi chi è il male e chi il bene? Non ti faccio niente è un romanzo corale, con un intreccio di personaggi, caratteri ed emozioni molto fitto, arricchito da continui colpi di scena che portano al finale liberatorio in modo logico, senza dimenticare di stupire. Che è uno fra i compiti principali della narrazione. Nel dipanarsi del racconto l’autrice analizza, con mano delicata ma non per questo meno incisiva, le deviazioni dei rapporti di coppia e i sentimenti primitivi di ognuno, dal rancore all’invidia, all’ammirazione sconfinata, alla gratitudine; fino a quello stato mentale per cui si concede qualsiasi cosa al figlio che si sa di aver maltrattato, fisicamente o psicologicamente non importa. E, soprattutto, si parla di paura, mostrando come possano essere le piccole cose a scatenarla in modo incontrollabile. Come l’apparizione, su un marciapiede, di una paperella gialla di plastica. *direttore di GialloLuna NeroNotte
Martedì 5 settembre, ore 21 Agostino Galegati: I miti del Sole e della Luna
Martedì 12 settembre, ore 21 "Invasioni Poetiche" Livia Santini, Oriano Spazzoli UniVERSI Paralleli: interferenze tra Poesia e Scienza del Cielo
7 settembre domenica 110:30 ore E NE DEL SOL OSSERVAZIO PIO AL TELESCO , gresso libero Planetario, inrmettendo cielo pe
Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia
BIBLIOTECA TEMATICA!
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
RAVENNA &DINTORNI 31/8 2017
18 Programmazione dei film in sala
CINEMACITY Ravenna
Alien: Covenant di Ridley Scott dom.: p.u. 21.30
Dunkirk
Viaggio ai confini della Romagna
di Christopher Nolan fer., sab. e dom.: 17.45-18.15-20.15-20.2520.35-22.40-22.55
di Marco Civinelli lun.: p.u. 21.30
Oceania
Un profilo per due di Stéphane Robelin
DA GIOVEDÌ 31 AGOSTO A MERCOLEDÌ 6 SETTEMBRE
roccacinema gio. 31 agosto
LOVING di Jeff Nichols
ven. 1 settembre
sab. 2 sett.
The Black Sheep
di Jon Watts
dom. 3 sett.
Vi presento Toni Erdmann di Maren Ade
lun. 4 sett.
NERUDA di Pablo Larraín
di Tom Tykwer
apertura ore 21, inizio proiezione 21.15 interi 6 - ridotti 5
www.roccabrancaleonecinema.com
di Christopher Nolan fer.: 20.25-21-22.40; sab. e dom.: 15.30-16-17.45-20.25-21-22.40
Cattivissimo Me 3
fer., sab. e dom.: 17.45-20.25-22.45
di Pierre Coffin, Kyle Balda, Eric Guillon fer.: 20.20-20.50-21.45-22.40; sab. e dom.: 15.30-16-16.40-17.40-18.1018.50-20.20-20.50-21.45-22.40
Easy un viaggio facile facile
di Andrea Magnani fer., sab. e dom.: 17.50-20.30-22.45
Open Water 3 Cage Dive
La principessa e l’aquila di Otto Bell fer., sab. e dom.: p.u. 17.50
di Gerald Rascionato fer.: 20.45-22.45; sab. e dom.: 16.10-18.10-20.45-22.45
Open Water 3 Cage Dive
Amityville Il risveglio
di Gerald Rascionato fer., sab. e dom.: 17.50-20.35-22.40
di Franck Khalfoun fer.: p.u. 20; sab. e dom.: 18.15-20
Cattivissimo Me 3
di Pierre Coffin, Kyle Balda, Eric Guillon fer., sab. e dom.: 17.45-18-18.15-18.3020.20-20.40-21-22.35-22.55
ven.: p.u. 21.15 (anteprima)
Amityville Il risveglio
Spider-Man: Homecoming
Overdrive
di Antonio Negret fer.: 20.40-22.45; sab. e dom.: 15.35-20.40-22.45
di Jon Watts sab.: p.u. 21.15
di Franck Khalfoun fer., sab. e dom.: 20.30-22.45
Aspettando il re
Overdrive
di Tom Tykwer dom.: p.u. 21.15
di Antonio Negret fer., sab. e dom.: 17.50-20.20-22.45
Neruda
Atomica bionda (v.m. 14)
Atomica bionda (v.m. 14)
di David Leitch fer. (escluso mar.): 20.25-22.40; sab. e dom.: 17.50-20.25-22.40; mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)
di Nikolaj Arcel fer., sab. e dom.: p.u. 22.50
ROCCA CINEMA Ravenna Loving
di Jeff Nichols gio.: p.u. 21.15
mer. 6 sett.
150 UN APPUNTAMENTO MILLIGRAMMI PER LA SPOSA di Emmanuelle di Rama Burshtein
Bercot
Rocca Brancaleone Ravenna ARENA BORGHESI Faenza Rara - Una strana famiglia
Animali fantastici e dove trovarli di David Yates ven. 8/9.: p.u. 21.30
La Bella e la Bestia di Bill Condon sab. 9/9: p.u. 21.30
ARENA MARE Milano Marittima La tenerezza
di Pepa San Martin gio.: p.u. 21.15
di Gianni Amelio gio.: p.u. 21.30
Le cose che verranno
Spider-Man: Homecoming di Jon Watts
di Mia Hansen-Løve ven.: p.u. 21.15
On the Milky Road di Emir Kusturica sab.: p.u. 21.15
Piuma
di Roan Johnson dom.: p.u. 21.15
I Am Not Your Negro di Raoul Peck lun.: p.u. 21.15
Suspiria
di Dario Argento mar.: p.u. 21.15
Mine
di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro mer.: p.u. 21.15
ven.: p.u. 21.30
Cattivissimo Me 3
Sieranevada
di Pierre Coffin, Kyle Balda, Eric Guillon sab., dom. e lun.: p.u. 21.30
di Cristi Puiu
di Nikolaj Arcel fer.: p.u. 22.50; sab. e dom.: 17.45-22.50
Appuntamento per la sposa di Rama Burshtein mar.: p.u. 21.15
mar. 5 sett.
La torre nera
di Pablo Larrain lun.: p.u. 21.15
La torre nera
di Antonio Martino mer.: p.u. 21.30
segnala questa settimana:
VI PRESENTO SPIDER-MAN ASPETTANDO TONI ERDMANN HOMECOMING IL RE di Maren Ade
di David Leitch fer., sab. e dom.: 17.50-20.25-22.55
di John Musker, Ron Clements, Don Hall, Chris Williams mar.: p.u. 21.30
ARENA ITALIA Cervia Cattivissimo Me 3
La principessa e l’aquila
150 milligrammi
di Emmanuelle Bercot mer.: p.u. 21.15
CINEDREAM Faenza Dunkirk
di Pierre Coffin, Kyle Balda, Eric Guillon
di Otto Bell sab. e dom.: p.u. 15.40
CINEMA SARTI Faenza La storia dell’amore di Radu Mihaileanu
gio. 7/9: p.u. 21.15
ARENA DEL SOLE Lido di Classe Smetto quando voglio Masterclass di Sydney Sibilia gio.: p.u. 21.30
gio. e ven.: p.u. 21.30
Pirati dei Caraibi La vendetta di Salazar
di Nikolaj Arcel ven.: p.u. 21.30
di Joachim Rønning, Espen Sandberg ven.: p.u. 21.30 fer. e sab..: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21.15
Mamma o papà? di Riccardo Milani sab.: p.u. 21.30
La torre nera
Buio in sala
di Riccardo Marchesini sab.: p.u. 21.30 (in apertura, i corti Baida di Gianluca Granocchia e Federico Ermini e Ascolta i tuoi occhi di Marcello Pedretti)
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Rocca Cinema, Rocca Brancaleone, Ravenna, tel. 331 4709412 Cinema in Piazza - Punta Marina Terme, piazza San. Massimiano Cinema in Piazza - Lido Adriano, piazza Vivaldi
Arena Mare, Milano Marittima, viale Romagna 36 Arena Italia, Cervia, viale Roma 64 Arena Borghesi Faenza, viale Stradone, tel. 0546 663568 Cinedream Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033
Arena in Massa Massa Lombarda, c/o Museo della Frutticoltura Bonvicini via Amendola 40, tel. 345 9520012 Cinema sotto i tre colli Brisighella, piazza Carducci, tel. 0546 81166 Arena delle Cappuccine Bagnacavallo, via Berti 6, tel. 329 2054014
Arena Jolly Russi, via Saffi 4 Lugocinema Lugo, Area Parco del Lago, rotonda via Piratello/via Quarantola, tel. 0546 660220 Arena del Sole Lido di Classe, via Marignolli 26, tel. 0544 939942
SCUOLE E CORSI
LE AZIENDE INFORMANO
ASHTANGA RAVENNA
LA SOFFITTA DELLE ARTI
SOCIETÀ DI DANZA ROMAGNA
Lo yoga dinamico che segue il ritmo del respiro
La nuova scuola di danza a Ravenna
Danze dell’Ottocento? Il fascino del valzer e non solo...
Praticare ashtanga significa iniziare un percorso di purificazione del corpo e di scoperta del sé attraverso il respiro. A differenza di altri stili di yoga, nell’ashtanga la pratica segue il ritmo del proprio respiro: attraverso la respirazione ujjayi (filtrare l’aria attraverso la glottide) aumentiamo la temperatura corporea inducendo una sudorazione copiosa che purifica l’organismo. Unendo il respiro al movimento entriamo ed usciamo dalle asana, attraverso il respiro e lo sguardo (drishti) manteniamo la postura e rilassiamo la mente. Possiamo considerare questa pratica anche come una meditazione in movimento. L’ashtanga è uno yoga dinamico e un insieme di posture (32) anticipate dai saluti al sole A e B (serie di movimenti che terminano con il cane a faccia in giù), che vengono sempre eseguite nello stesso ordine e terminano sempre con le “chiusure” o “finali”(12). È un metodo completo che migliora la fisiologia degli organi interni (cuore, fegato, reni), cura i dolori e le patologie della colonna vertebrale, crea energia e dà un senso di benessere a chi lo pratica, aumentando forza, flessibilità ed equilibrio. Le lezioni sono aperte a tutti gli associati, senza distinzione di età, inizialmente guidate dall’insegnante che accompagna gradualmente gli allievi dalla pratica individuale ad una crescita e condivisione con gli altri. I corsi si tengono martedì e giovedì alle 9, alle 13.15 e alle 19, da quest’anno anche il sabato mattina. Info e aggiornamenti: pagina Facebook Yoga Ashtanga Ravenna - sito ashtangaravenna.it - Nicola cell. 393 9552191.
La scuola di danza “La Soffitta delle Arti” sta per inaugurare la nuova sede a Ravenna: Daniela Pezzi, direttrice artistica, e Mauro Tognazzi, presidente dell’associazione, già titolari della avviata sede di Mezzano, con questa nuova apertura daranno vita a un vero e proprio centro di formazione che diventerà una “casa degli artisti” per gli artisti. La Soffitta dà la possibilità ai suoi iscritti di partecipare a stage, workshop, laboratori coreografici con docenti nazionali e internazionali. Oltre agli insegnanti fissi della scuola, diversi ospiti molto qualificati collaboreranno per la formazione. DOCENTI DIPARTIMENTO DANZA CLASSICA: Martina Galtieri; Valentina Poggi; Margherita Ninno. OSPITI A CADENZA MENSILE: Enrica Marcucci: docente danza classica - corsi pre-professionali e professionali a cadenza mensile - repertorio classico e punte. Direttrice artistica della scuola professionale DomusDanza di Schio; Alessandro Grillo: Primo Ballerino Teatro alla Scala. DIPARTIMENTO DANZA MODERNA/CONTEMPORANEA: Daniela Pezzi; Mauro Togna; Lorenza Matteucci; Debora Costantini, danza acrobatica; Martina Galtieri, danza acrobatica; Serena Fossanova. OSPITI A CADENZA MENSILE: Rocco Suma: ballerino, coreografo docente di corsi pre-professionali e professionali di danza contemporanea. Insegnante e coreografo ospite in diverse scuole italiane, danzatore presso Oliva Contemporary Dance Project; Martina Barbi: docente danza contemporanea, insegnante DAW-Dance At Work di Eugenio Buratti. Docente della scuola del balletto di Toscana. Artista e Coreografa free lance; Marco Laudani: insegnante e coreografo, art director presso ODM OCRAM Dance Movement. Guest teacher/choreographer presso la John Cranko Schule. DIPARTIMENTO DANZA URBANA: Claudia Congiu, Mauro Togna, Alessandro Cannì, Catia Gianfelice (tip tap); Area Benessere: Diana Silvestroni (pilates), Beatrice Mambelli (tonificazione e zumba), Allison Antuane (reggaeton e brasil fitness); Scuola di Karatè: a Mezzano Davide Monferrini, a Ravenna Vito Durante. Info: tel. 347 0715740 – mail info@lasoffittadellearti.it – FB: La Soffitta Delle Arti sede di Ravenna
La danza è un universo molto ricco e vario. Chi non ha mai sognato, guardando un bel film in costume, di essere almeno per una volta protagonista di un grande ballo in stile Ottocento? Anche chi non ha mai danzato, ascoltando le meravigliose musiche di Strauss, Verdi, Offenbach e di tutti i compositori dell’epoca romantico-borghese, immagina subito di potersi muovere seguendo quelle note… Un sogno che può diventare realtà, partecipando alle feste di inizio corsi del Circolo di Romagna della Società di Danza, nelle città di Lugo e Forlì. L’interesse verso queste danze nasce innanzitutto dalla curiosità di riscoprire, conoscere e praticare danze che, oggigiorno, sono ai più sconosciute, approfondendo quindi la parte storica delle danze e della società dell’Ottocento. Senza dimenticare l’aspetto puramente sociale, ossia condividere il piacere di danzare con altre persone e ritrovarsi, in occasione di feste informali o gran balli organizzati nelle varie città dove è presente la Società di Danza, per danzare assieme sulla base di un progetto comune e partecipare alla crescita collettiva dei gruppi. Chi lo desidera può anche spingersi oltre e studiare le danze di tradizione scozzese diffuse in Scozia grazie alle Assemblies, forme di incontri informali di danza, e ai maestri itineranti, e che sono state tramandate nei secoli come forma di incontro e socializzazione. Questo perché la Società di Danza aderisce alla Royal Scottish Country Dance Society, alla quale è riconosciuto il merito di aver sviluppato l’arte sociale della contraddanza. La Società di Danza è una Federazione di circoli, gruppi e individui nata da un’esperienza di ricerca presso il Dipartimento di Arte Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna nel 1991 come associazione culturale fondata e diretta da Fabio Mollica. In questi anni, un po’ tutti hanno sperimentato i balli e i corsi: i bambini delle elementari nell’ambito di laboratori, i ragazzini delle scuole medie e superiori, tanti giovani, adulti e anziani, curiosi o appassionati di danza. Fra tutti, il ballo che più suggestiona è senza dubbio il valzer viennese, perché è quello più noto. Il Circolo di Romagna della Società di Danza è presente, con corsi a cadenza settimanale, a Forlì il lunedì dalle 20 alle 21.30 e a Lugo il venerdì dalle 20.30 alle 21.45. Dal prossimo anno, sarà coinvolta anche la città di Ravenna. Per info: sito web www.societadidanzaromagna.it - mail: romagna@societadidanza.it - tel. 340 2923818.
CSRC PORTUALI
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
Aperte le iscrizioni ai corsi di pallavolo per bambine e ragazze dai 6 ai 18 anni Il CSRC Portuali di Ravenna, che vanta una consolidata tradizione nella pallavolo di ben cinquant’anni, ricerca ragazzine di talento da inserire nelle nuove giovanili. L’impegno nel volley è cominciato negli anni Sessanta con il settore maschile che ha vissuto anni gloriosi con la partecipazione al campionato di serie A. Col tempo è nato anche il comparto femminile che si è sviluppato al punto da essere, oggi, quello più florido. Attualmente il CSRC Portuali può contare su una squadra femminile che milita in Prima Divisione, una squadra Under 18, una Under 16 e una squadra Under 14, oltre a una squadra mista uomini-donne e una squadra maschile, che partecipano regolarmente ai campionati Open CSI. «Molte allieve sono cresciute – racconta Massimo Stambazzi, responsabile della Sezione Pallavolo – e da quest’anno, abbiamo così deciso di investire la maggior parte delle nostre risorse nelle giovanili per favorire il giusto ricambio generazionale. Contiamo di trovare nuove leve per rimpinguare il
nostro serbatoio e dare nuovo stimolo a uno sport da sempre molto amato». Per iscriversi ai nuovi corsi, è necessario avere un’età compresa fra i 6 e i 18 anni. Lo staff dei docenti è formato da allenatori certificati Fipav: Gian Luca Bacchetta (responsabile tecnico), allenatore di lungo corso con esperienza anche in B2; Valentina Suprani, allenatore di 1° Grado, Tamara Montanari, allenatore di 1° Grado. I coordinatori delle squadre sono i due allenatori di 1° Grado Massimo Stambazzi e Fabrizio Vernocchi. Tutte le ragazze interessate potranno usufruire dello speciale “Primo mese di prova gratuito”. La quota annuale di iscrizione è di 290 euro (con possibilità di pagamento rateale senza aumento della quota). Gli allenamenti si svolgeranno alla palestra Callegari di Ravenna in via Aquileia, adiacente la scuola Montanari. Info e iscrizioni: 335 7883919 (responsabile di Sezione Massimo Stambazzi) – 339 4272309 (responsabile tecnico Gian Luca Bacchetta).
RAVENNA &DINTORNI 31/8 2017
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JUNIOR
TRASPORTO PUBBLICO
SPETTACOLO
In vendita gli abbonamenti al bus per chi va a scuola Prosegue la vendita degli abbonamenti al trasporto pubblico riservati agli studenti per l’anno scolastico 2017/2018. Punti vendita, modalità di rilascio e tariffe valide nel bacino di Ravenna sono indicati in dettaglio sul sito www.startromagna.it oppure al numero 199.115577 o il servizio gratuito Whatsapp 331.6566555. Gli abbonamenti riservati agli studenti del bacino di Ravenna Under 26 non hanno subito incrementi tariffari rispetto allo scorso anno. L’Istituto di Credito Cariromagna e Start hanno sottoscritto un accordo relativo ai prestiti personali veloci e senza l’obbligo di apertura del conto corrente presso la banca emittente, che sono stati sviluppati da Cariromagna per andare incontro alle esigenze personali e familiari di chi utilizza i servizi di trasporto pubblico. I prestiti saranno disponibili presso gli sportelli Cariromagna a partire dal 28 agosto. Per il primo rilascio dei nuovi abbonamenti è necessario presentarsi presso il Punto Bus Start Romagna di Ravenna (piazza Farini) per l’emissione della tessera personale Mi Muovo (costa 5 euro, validità pluriennale) muniti di una fototessera recente dal lunedì al sabato dall e7.30 alle 18.30. Chi è già in possesso di una tessera personale Mi Muovo ha la possibilità di procedere al rinnovo del proprio abbonamento comodamente da casa (attraverso il sito web Start Romagna o i servizi home banking di Unicredit Banca e Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna o da smartphone/tablet tramite la App myCicero o attraverso i numerosi sportelli bancomat di Unicredit Banca e della Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna), in alternativa al tradizionale acquisto al Punto Bus.
Burattini ancora in festa (dell’Unità) Lunedì 4 settembre alle 20, alla Festa provinciale dell'Unità, nell’area del Pala de André a Ravenna, seconda serata di “Burattini in festa!” con spettacoli de I Burattini della Commedia, Teatro Lunatico, Massimiliano Venturi, Duo Zampanò ed I Burattini di Mattia Zecchi
L’ESCURSIONE ALLA
PER IL
SOLIDARIETÀ IL 2 SETTEMBRE
TORNA LA COLLETTA PER DONARE ASTUCCI E MATITE
Torna l’iniziativa di solidarietà “Tutti i bambini e le bambine vanno a scuola!”, promossa dal tavolo Solidarietà con il coordinamento dell’assessorato ai Servizi sociali, per permettere anche alle famiglie in difficoltà di mandare a scuola i propri figli con un corredo scolastico completo e adeguato. Sabato 2 settembre, dalle 10 alle 18, davanti ad alcuni supermercati della città e del forese, i volontari impegnati nell’iniziativa inviteranno i clienti ad acquistare e donare articoli di cancelleria. Hanno aderito anche alcune cartolerie.
RAVENNA, via Bassano del Grappa 32
SCOPERTA DI VALLI E FENICOTTERI SETTEMBRE SANTALBERTESE
Il Museo NatuRa partecipa alla rassegna di Settembre Santalbertese con iniziative dedicate alla scoperta del territorio. Sabato 2 settembre alle 14.30 parte il “Tour dei fenicotteri in tarabusino”, un'escursione guidata in pulmino per ammirare i paesaggi e la natura nel cuore del Parco del Delta del Po. Si prosegue domenica 3 settembre alle ore 10 con “In bicicletta alla scoperta dei fenicotteri” un tour guidato in bicicletta per scoprire le Valli Meridionali di Comacchio. I partecipanti saranno forniti di binocoli. Tutte le attività sono a prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente al 0544 528710 natura@atlantide.net
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GUSTO LA NOVITÀ
COSE BUONE DI CASA
Sul trattore alla scoperta delle cantine di Oriolo dei Fichi Un tour panoramico tra le sette cantine di Oriolo dei Fichi per vivere insieme ai vignaioli il momento più magico dell’anno e scoprire i vini tipici del territorio in compagnia di amici o in famiglia: dal 2 al 30 settembre le cantine dell’Associazione per la torre di Oriolo apriranno le porte per cinque pomeriggi di incontri, visite guidate e degustazioni. Per godere pienamente dei colori e dei profumi della vendemmia e riscoprire i ritmi della campagna ogni sabato, dalle 13.30 alle 19.30, un carro trainato da un trattore sarà a disposizione gratuita per un giro panoramico che ogni 45 minuti toccherà sei cantine di Oriolo e l’antica torre medievale, dalla quale sarà possibile abbracciare con uno sguardo i filari di Albana, Sangiovese, Famoso e Centesimino carichi di grappoli maturi. Punti di sosta e di ritrovo saranno via San Mamante, in prossimità del locale circolo Arci (civico 69) e il parcheggio nel parco della Torre di Oriolo: da qui ogni 45 minuti sarà possibile partire a gruppi di venti persone lungo un percorso che farà tappa presso le cantine Leone Conti, Spinetta, Ancarani, San Biagio Vecchio, La Sabbiona e Poderi Morini. Alle ore 19.30 partirà l’ultimo carro-navetta dalla Torre di Oriolo in direzione San Mamante. Durante il tour i passeggeri potranno fermarsi presso le cantine per ascoltare direttamente dai vignaioli i riti e i segreti della vendemmia. A ogni tappa si potranno degustare vini fermi e spumanti del territorio (un calice 3,50 euro, tre calici 10 euro), mentre alla Torre di Oriolo sarà allestito un punto ristorazione dalle 15.30 alle 21.30 con specialità e piatti tipici preparati con i prodotti delle colline di Oriolo. Per chi volesse cenare ai piedi della torre e fermarsi oltre le 19.30, è consigliata la sosta del proprio automezzo all’interno del parco della torre. Il tour panoramico sul carro è gratuito. Per info e prenotazioni: tel. 333 3814000.
CUCINA DI CASA TRAPANESE A
CERVIA
“La cucina di casa trapanese” con Franco Saccà della Condotta Slow Food Trapani è il titolo della cena che si terrà l’8 settembre alle Officine del Sale di Cervia nell’ambito di Sapore di Sale. Info e prenotazione obbligatoria entro martedì 5 settembre al 335-375212 o con una mail a maurozanarini@gmail.com .
21 INFOPROM
Venerdì e sabato l’aperitivo è in pasticceria
di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Una gustosa ricetta per questa fine estate. Ingredienti per 6 persone: 350 gr di zite o rigatoni, 500 gr di pomodori maturi e polposi, 500 gr di melanzane lunghe, 10 cucchiaiate di caciocavallo tagliato a piccoli cubi, una mangiata di foglie di basilico, olio di oliva, olio di arachidi per friggere le melanzane, uno spicchio d'aglio, due uova sode tagliate a spicchi per decorare, sale, pepe, un cucchiaino di zucchero da aggiungere al sugo di pomodoro. Cominciamo con lavare e spuntare le melanzane e tagliarle a metà per la parte lunga. Facciamo dei piccoli taglietti sulla polpa, quindi cospargiamo con un po' di sale grosso e lasciamole in uno scolapasta per circa due ore affinché perdano l'acqua amarognola di vegetazione. Trascorso il tempo, bisogna lavarle e asciugarle poi friggerle in abbondante olio di semi di arachidi. Quando sono pronte, metterle a scolare e asciugare su un foglio di carta poi lasciarle intiepidire. Con un cucchiaio togliere la polpa facendo molta attenzione, quindi tritarla non troppo fine e metterla a parte in una terrina. Con le bucce foderare uno stampo con il buco, con la parte scura a contatto con lo stampo. Prepariamo la salsa di pomodoro. Laviamo i pomodori e incidiamo con un coltellino la buccia facendo una croce poi tuffiamoli in una pentola con acqua bollente per pochi minuti, li scoliamo e peliamoli, togliamo i semi e li tritiamoli. In una padella scaldiamo l'olio evo con uno spicchio d'aglio e cuociamo brevemente i pomodori, aggiungiamo sale e pepe e zucchero e quando la salsa è pronta uniamo la polpa delle melanzane e le foglie del basilico tritate. In una pentola, quando l'acqua bolle aggiungiamo sale grosso e cuociamo la pasta scelta. Prendiamo una ciotola capiente e versiamo il sugo e poi la pasta quando è cotta, mescoliamo e aggiungiamo il caciocavallo. Riempiamo lo stampo pressando bene e mettiamo in forno caldo (180°) per circa 15 minuti. Sformiamo il timballo sul piatto di portata e decoriamo con gli spicchi di uova sode e foglioline di basilico. Aspettiamo 5 minuti e serviamo.
LO STAPPATO
Proseguono anche a settembre, nelle serate del venerdì e del sabato, gli aperitivi del Duomo: grandi vini e freschi cocktail accompagnati da stuzzicherie e pasticceria salata di produzione artigianale e di altissima qualità. La pasticceria Al Duomo di viale della Lirica 13 resterà aperta fino alle 21.30 solo nelle giornate di venerdì e sabato, per offrire alla propria clientela una gustosa pausa nello spazioso dehors all’aperto: ricchi aperitivi e, per chi preferisce il dolce, le favolose coppe di gelato rigorosamente artigianale. La pasticceria resterà aperta tutti i giorni, la domenica chiusura alle ore 13.
Uno spumantino? Ecco il Cembrino di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com
SLOW FOOD LA
Il delizioso timballo di melanzane e pasta
AL DUOMO
RAVENNA &DINTORNI 31/8 2017
Assaggio “Il Cembrino” il vino spumante della cantina Lavis, ottenuto da uve Müller Thurgau. È un vino semplice, immediato gradevolissimo al naso e al palato. Il naso ricorda odori di fiori bianchi e frutta fresca. Sentori di pesca, erbe aromatiche e mela sono più che sufficienti per la semplicità di questo vino. Al palato è fresco, slancio acido con piacevoli e graffianti bollicine che non hanno velleità di mirabolanti persistenze. Sapidità e chiusura amarognola gradevole. Un vino semplice fresco e sapido. Essenziale…insomma un vino da bere senza pensare e dall’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Pasticceria Al Duomo Ravenna, viale della Lirica 13 tel. 0544 408841 www.alduomoravenna.it Pagina FB: Pasticceria al Duomo Ravenna
RAVENNA &DINTORNI 31/8 2017
22
TEMPO LIBERO LA SAGRA/PROGRAMMA
Il fascino delle erbe palustri in festa Dall’8 settembre la XXXIII edizione a Villanova di Bagnacavallo
Il paniere dei prodotti tipici •Vini rossi, bianchi e balsamici •Vini di antichi vitigni •Aceto di vino e condimenti balsamici •Distillati di vini tipici e “saba” •Carni di razza bovina romagnola
In alto a sinistra e in basso a destra: due momenti di edizioni passate della sagra. In alto a destra e in basso a sinistra due scorci del Museo
Villanova di Bagnacavallo (RA) - Via Ungaretti 1 Tel. 0545.61632-60289 - consorzioilbagnacavallo@gmail.com www.consorzioilbagnacavallo.it
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Dall’8 all’11 settembre si svolgerà a Villanova di Bagnacavallo la 33° Sagra delle Erbe Palustri, iniziativa che ogni anno rievoca le antiche arti dell'utilizzo delle erbe di valle e del legno nostrano. La sagra, organizzata dall'associazione culturale Civiltà delle Erbe palustri e dal Comune di Bagnacavallo, è un'opportunità unica per apprezzare la sapienza delle mani degli artigiani villanovesi del “Cantiere Aperto” e degli intrecciatori provenienti da varie zone d’Italia e dalla Spagna. Accanto ai laboratori dimostrativi di intreccio, gli antichi mestieri rurali e vecchie botteghe artigiane. A partire dal pomeriggio di sabato 9 e per tutta la giornata di domenica 10 il centro del paese sarà gremito dalle bancarelle del grande mercatino del riuso “La Soffitta in piazza” e da domenica anche dal mercatino
C.A.B. TER.RA. Cooperativa Agricola Braccianti Territorio Ravennate Soc. Coop. Agr.
dal 29 agosto 2017
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delle pulci dei bambini. Le vie, le piazze e il parco saranno animati da artisti di strada, dal teatro dei burattini, dall'energia dei Musicanti di San Crispino e dai balli nobiliari del Gruppo Risorgimentale Città di Lendinara. Nella giornata di domenica, per i più piccoli, sarà presente il maneggio con i pony del Centro Turismo Equestre “La Torre”. Non mancheranno gli appuntamenti sportivi: sabato 9 si terranno la seguitissima Podistica delle Erbe Palustri, organizzato da G.S. Lamone di Russi, e l'insolito Torneo misto “Padelle da tennis” presso il Tennis Club di Villanova. Nel pomeriggio di domenica 10 sarà la volta invece dell'esibizione di ginnastica ritmica a cura delle allieve e della squadra agonista di Progetto Ritmica Romagna a.s.d.. Gli spettacoli serali ospiteranno musiche, canti e danze tradizionali
del Gruppo folkloristico canterini e danzerini romagnoli “Turibio Baruzzi” di Imola e intermezzi dialettali di Tiziano Gatta (venerdì 8); il fascino dell'operetta con il Gruppo corale “Arcangelo Corelli” di Fusignano (sabato 9); si conclude in allegria con Paolo Parmiani del Gruppo teatrale La Compagine e lo spettacolo “È la vera quel ch'i dis?”, un viaggio attraverso la letteratura colta e popolare di Romagna (domenica 10). Durante la manifestazione l'ingresso alle mostre, all'Ecomuseo e agli spettacoli sarà ad offerta libera. Il programma completo è ul sito: www.ecomuseoerbepalustri.it. Informazioni e prenotazioni: associazione culturale “Civiltà delle Erbe palustri”, tel. 0545.47122, erbepalustri.associazione@gmail.com, www.erbepalustri.it, Facebook “Erbe Palustri Associazione Culturale”.
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TEMPO LIBERO
RAVENNA &DINTORNI 31/8 2017
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IN MOSTRA TRA NATURA, STORIA E TRADIZIONE
Realizzazione stuoia al telaio (Archivio fotografico Ass. Cult. Civiltà delle Erbe Palustri)
LA SAGRA/LA GASTRONOMIA
Dalla locanda della mutanda al prato incolto di Slow Food Giunta alla trentatreesima edizione, torna a Villanova di Bagnacavallo la tradizionale Sagra delle Erbe Palustri, organizzata dall'Associazione Culturale Civiltà delle Erbe Palustri e dal Comune di Bagnacavallo dall'8 all'11 settembre (vedi p. 22 e box) Per l’occasione, la sala conviviale dell’Ecomuseo sarà trasformata nella Locanda dell'allegra Mutanda, allestita con un'esposizione di braghe romagnole del Novecento, vi accoglierà con le sue allettanti proposte gastronomiche, fra sapori della tradizione e vini tipici del territorio. Prenotazioni aperte per l'inaugurazione di venerdì 8 settembre alle ore 19.30, con la cena a tema “PerBacco che cena!”, organizzata in collaborazione con il Consorzio Il Bagnacavallo. Il menù fisso prevede: Strichetti con ragù di piselli e guanciale, Arrosti misti del contadino con patate al forno, Dolci tipici locali cotti al forno a legna, abbinamento di vini del Consorzio, caffè. Costo 20 euro. Prenotazione obbligatoria (Ecomuseo: 0545.47122 erbepalustri@comune.bagnacavallo.ra.it). Sabato 9 (pranzo), domenica 10 (pranzo e cena), senza prenotazione, si potrà gustare il menù della Locanda dell'allegra Mutanda con l'ormai tradizionale binomio strozzapreti e strozzasindaci, cappelletti, cannelloni, affettati con piadina, formaggi e fichi caramellati, arrosto di tacchino, stufato di pecora e polpettine di magro con ortiche, contorni i dolci della casa con i vini tipici e del Consorzio Il Bagnacavallo. Nelle giornate di sabato e domenica vi aspettano, inoltre, i numerosi punti ristoro in giro per il paese. Lunedì 11 settembre alle ore 20.30, come evento conclusivo per salutare la Sagra, Slow Food Godo e Bassa Romagna in collaborazione con lo chef Federico Scudellari propongono la cena a tema “Bosco, orto e prato incolto”. Il menu prevede: Cappuccino di benvenuto, Millefoglie porcini, daino e mela verde, Manfettini risottati alle ortiche con battuto di coniglio e finferli, Cubo di Mora Romagnola, sbrisa abbrustolita e rapa rossa, Cupola di squacquerone con fichi e rosmarino. Prenotazione obbligatoria (Slow Food Godo e Bassa Romagna: 347.4524084 – slowfoodbassaromagna@gmail.com).
Numerose le mostre allestite per l'occasione: “Ali del Delta” mostra fotografica con gli scatti più belli, rubati tra acqua e cielo, che immortalano le varie specie di uccelli che popolano le splendide zone del Parco del Delta del Po. La mostra è curata dal Laboratorio di Fotografia “Il Forno” di Villanova con la straordinaria partecipazione di Milko Marchetti, nove volte campione del mondo di fotografia naturalistica. “Calanchi faentini nei primi del Novecento” mostra fotografica, a cura di Rossano Montuschi del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, che illustra la sistemazione idraulica e la trasformazione fondiaria nelle aree collinari e montane della Romagna Faentina tra il 1910 e il 1954. “Decori colorati per coperte da buoi” espone gli splendidi ricami a treccia di Savignano realizzati dalle abili mani di Cristina Notore e Paola Paglierani di Talea Officina Tessile; “La Signora Maria”, l'inconfondibile personaggio dalle suggestioni felliniane, creato dalla ceramista Anna Tazzari, si mostra nelle sue molteplici vesti di azdóra bagnacavallese, fra quotidianità e sogno. “Roba da chiodi” mette in mostra una raccolta di chiodi e bullette dal Cinquecento ai giorni nostri del collezionista Giovanni Cortini. “Dalla guerra alla pace quotidiana” è un'esposizione di riutilizzi bellici realizzati con cavi telefonici della II guerra mondiale, a cura di Bruno Zama
Villanova di Bagnacavallo Piazza Tre Martiri n 10 cell. 334 2291401
In occasione dei Mercatini delle Erbe Palustri,
SABATO E DOMENICA pranzo e cena con possibilità di vedere la MOTO GP di Misano
33a Sagra delle Erbe Palustri 8-9-10-11 Settembre 2017 Venerdì 8 - dalle ore 19,00 • Inaugurazione delle mostre • Cena conviviale a tema "Per Bacco che cena!" (prenotazione obbligatoria 0545 47122) in collaborazione con Cons orzio il Bagnacavallo • LA N OTTE DELLA TRESCA Gr uppo di cante e danze popolari r omagnol e " Turibio Bar uzz i" di I mol a con intermezzi dialettali di Tiziano Gatta
Sabato 9 - dalle ore 14,00 • La Soffitta in Piazza • Laboratori dimostrativi di intreccio
• Vecchie botteghe artigiane e mestieri etnici • Podistica e torneo misto "Padelle da Tennis" • Animazioni di strada • Cena alla Locanda dell'allegra Mutanda • I L FASCI NO D ELL'OPERETTA Gruppo Corale "Ar cangelo Core lli" di Fusignano
VILLANOVA di Bagnacavallo (RA) • Burattini, animazioni e spettacoli di piazza • Pranzo e Cena alla Locanda dell'allegra Mutanda • È LA VERA QUEL CH'I D IS? viaggio attr ave rso la l etter atura colta e popolar e di Romagna di Paolo Parmiani Gruppo Teatrale L a Compagine
Domenica 10 - dalle ore 8,00
Lunedì 11 - ore 20,30
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• Cena conviviale a tema "Bosco, orto e prato incolto" con menù a cura dello chef F eder ico Scudel lar i e la collaborazione di Slow Food Godo e Bassa Romagna (prenotaz. obbligatoria 347 4524084)
La Soffitta in Piazza Laboratori dimostrativi di intreccio Vecchie botteghe artigiane e mestieri etnici Mercatino delle Pulci Maneggio Pony
SALUTE
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LA NOVITÀ
AUSL
Vaccini obbligatori a scuola Istruzioni per l’uso
Doppia donazione di organi contemporanea: 30 ore in sala operatoria per un risultato record
C’è fermento e un po’ di preoccupazione nelle famiglie con bambini in età scolare dopo l’approvazione della legge nazionale che ha esteso da 4 a 10 le vaccinazioni obbligatorie previste per i bambini/ragazzi da 0 a 16 anni ed ha introdotto l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie quale requisito di accesso per frequentare i servizi educativi pubblici e privati (età 0-3 anni) e le scuole dell'infanzia (età 3-6 anni) comprese le materne private non paritarie. L’appuntamento per fugare ogni dubbio sulle novità rispetto all’obbligatorietà dei vaccini per essere ammessi nei servizi 0-6 anni è fissato per l’11 settembre quando l’amministrazione comunale ha organizzato alle 9 alla Sala D’Attorre di Casa Melandri un incontro aperto per illustrare nel dettaglio le caratteristiche della legge nazionale. Saranno presenti il sindaco, l’assessora all’istruzione, i responsabili Ausl e i rappresenti dell’Ufficio scolastico territoriale. Intanto, dal Comune rendono noto che i genitori dei bambini iscritti ai servizi educativi 0-3 anni non dovranno presentare nessuna documentazione. Essendo già in possesso degli elenchi dei bambini iscritti, l’ Ausl provvederà a incrociare i dati in base ai nuovi criteri previsti dalla legge nazionale e comunicherà lo stato vaccinale direttamente ai gestori dei servizi educativi, salvo diversa comunicazione alla famiglia nel caso il ciclo vaccinale non sia stato completato o nel caso in cui non si sia dato il consenso allo scambio di informazione tra Ausl e servizi. Per quanto riguarda invece l’accesso alle scuole dell’infanzia le famiglie dei minori nati negli anni 2012-2013-2014 riceveranno direttamente dall’Ausl l’attestazione che riporti il rispetto degli obblighi vaccinali previsti dalla normativa, in caso di minore in regola con tali obblighi in base all’anno di nascita; appuntamento per completare il ciclo vaccinale in caso di minore che non abbia effettuato tutte le vaccinazioni obbligatorie. Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia comunali, le famiglie dovranno consegnare tale documentazione tassativamente entro il 10 settembre all’ufficio gestione servizi 0-6 e iscrizioni del Comune, via D’Azeglio 2, Ravenna (oppure tramite fax al numero 0544/546090, oppure tramite e-mail a ufficioiscrizioni@comune.ra.it, allegando in entrambi i casi un documento di identità). Qualora entro il 2 settembre le famiglie non abbiano ancora ricevuto la documentazione dall’Ausl, dovranno compilare e consegnare entro il 10 settembre il modulo di autocertificazione, scaricabile dal sito www.istruzioneinfanzia.ra.it. Per maggiori informazioni, la Regione ha inoltre approntato il sito “A scuola vaccinati” e sul sito della Regione dove sono pubblicate alcune risposte alle domande più frequenti. È possibile inoltre scrivere all’indirizzo email infovaccinazioni@regione.emilia-romagna.it, curato da un gruppo di esperti della Regione e delle Aziende sanitarie e chiamare il numero verde regionale 800-033033, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18, il sabato dalle 8.30 alle 13.
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Saranno una decina i pazienti che potranno usufruire degli organi e tessuti provenienti da un doppio prelievo multiorgano in due pazienti deceduti pressoché contemporaneamente all’ospedale di Ravenna, all’inizio di agosto: l’operazione che si è protratta per 30 ore consecutive ha comportato uno sforzo organizzativo molto intenso da parte delle varie strutture ospedaliere coinvolte, in particolare le sale operatorie e l’Anestesia Rianimazione diretta dal dottor Maurizio Fusari. Nonostante la lunga durata di quella che in pratica è stata una doppia urgenza non ci sono state ripercussioni sul resto dell’attività chirurgica sebbene nello stesso giorno vi siano state anche altre urgenze. A rendere nota la circostanza è stata l’Ausl Romagna: la direzione ospedaliera rivolge ringraziamenti ai famigliari di questi ultimi due e di tutti i donatori. I due pazienti donatori, un uomo e una donna, entrambi deceduti per cause naturali, erano ricoverati nella Terapia Intensiva Polivalente di Ravenna che, dopo il loro decesso, si è immediatamente attivata raddoppiando le procedure: è stato organizzato un doppio Collegio di Osservazione di morte encefalica che ha coinvolto, oltre gli anestesisti-rianimatori della Terapia Intensiva, anche i neurologi, i medici di Direzione sanitaria, il Coordinamento Locale Trapianti, con l’insostituibile e fondamentale contributo e disponibilità dei tecnici di Neuro Elettrofisiologia e degli infermieri della Terapia Intensiva. Contestualmente è stato allertato il Centro Trapianti regionale e al termine dell’osservazione sono state allestite due sale operatorie con altrettante equipe chirurgiche, in cui sono stati effettuati gli interventi di prelievo, ospitando le equipe dei diversi Centri Trapianto destinatari degli organi, arrivate a Ravenna. Per l’anno in corso l’Azienda Usl della Romagna registra numeri da record nell’attività di prelievo: il solo ospedale di Ravenna fino ad ora ha effettuato in totale 46 donazioni fra multiorgano e cornee che hanno consentito il successivo trapianto di fegato o reni per 9 pazienti e di cornee per 86 pazienti.
Nel 2017 all’ospedale
di Ravenna ci sono stati 46 casi di donatori
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ASTRI
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ARIETE
L’amicizia di Mercurio vi darà la carica, ma fate attenzione a non reagire con troppa veemenza se qualcosa non va come vorreste. Il lavoro richiede impegno, ma riuscirete a mettere a nudo le vostre capacità, senza mettere a rischio le vostre parti più sensibili, anatomicamente parlando.
TORO
Marte e Mercurio se anche non dissiperanno dubbi e rogne sorte a fine agosto, vi aiuteranno comunque a fare chiarezza dentro di voi. Fate però attenzione ai figli di meretrice che vi stanno intorno e a non trascurare, in fatto di amore e fornicazione, chi vi piace e chi conta su di voi.
GEMELLI
Le stelle vi aiutano a reperire energia, appoggi amministrativi e sponsor. Non siete ancora pienamente soddisfatti del presente, ma un sospiro intanto potete tirarlo, anche se il lavoro e tutto ciò che vi è correlato un po’ soffrono. Attenzione nel week end all’insoddisfazione che monta.
CANCRO
Se l’agenda si infittisce di appuntamenti, e pensate che forse siano un po’ troppi rispetto alle vostre possibilità, non prendetevela con le parti molli di chi collabora con voi. Casa e famiglia pesano, ma la fortuna vi rimbalza sui glutei tonificandoli e sollevandoli in vista di piacevolezze, anche suine.
LEONE
Fate conto sulla breve presenza di Mercurio nel segno per sistemare eventuali questioni in sospeso. E puntate sull’energia conferita da Marte che può farvi progredire nel lavoro, oltre che migliorare l’intesa di coppia oppure aiutarvi a conquistare prede particolarmente felici di fornicare con voi.
VERGINE
Dubbi e ripensamenti iniziano ad essere piacevoli come un’infezione alle vie urinarie. Approfittate di Mercurio che prende temporaneamente le distanze dal vostro segno, per liberarvi la mente oltre che l’intestino. Ci penserà poi l’energia di Marte a sostenervi in questo periodo un po’ agitato.
BILANCIA
Potrebbe essere una settimana tutto sommato tranquilla se non fosse che qualcuno potrebbe tentare di imporsi su di voi con troppo impeto. Urge affidarsi a garbo e faccia di glutei per non azzannare. Intanto un benevolo Mercurio vi infonde grinta e audacia suina anche con il partner di sempre.
SCORPIONE
La ripresa delle attività per chi di voi rientra ora dalle ferie è inversamente proporzionale alla possibilità di perdere il vostro equilibrio emotivo. Cercate di sedare le paranoie senza offendere con oggetti contundenti chi vi circonda, partner compreso. A giovarne sarà l’amore nel fine settimana.
SAGITTARIO
L’aria rischia di farsi pesantina in amore se anziché assecondare l’energia del cuore e delle passioni, vi lasciate travolgere da obblighi e rogne di lavoro. Il fine settimana potrebbe però rivelarsi un’oasi di serenità familiare, ma a patto di non azzannare il partner per ogni cosa che vi propone.
CAPRICORNO
Non spaventatevi se le consuete attività o nuovi progetti sembrano in stand by, perché dritte e colpi di glutei sono in agguato e il lavoro anche se impegna, premia. Solo l’ormone potrebbe ostinarsi a farsi i complimenti da solo. Tranquilli: non è una malattia e prima o poi tornerà a socializzare.
ACQUARIO
È vero che Mercurio è opposto e Marte un po’ troppo energico, ma state tranquilli perché non siete posseduti da spiriti maligni. Dovete solo limitarvi a gestire con più diplomazia le situazioni in cui vi andate a cacciare. Insomma, il salto di qualità in fatto di lavoro e rapporti non è impossibile.
PESCI
L’inizio del mese coincide con la ripresa a pieno regime delle vostre attività. Non è un buon motivo per farvi prendere dalla vostra proverbiale tendenza a polemizzare e a piangervi addosso. Fate attenzione, perché potreste causarvi antipatie perniciose col partner e con i vostri diverticoli.
INFOCITTÀ
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FIDO IN AFFIDO
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A cura del Comitato UISP RAVENNA - LUGO Sede di Ravenna: via G. Rasponi, 5 - tel. 0544 219724 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna Sede di Lugo: piazzale Veterani dello Sport, 4 - tel. 0545 26924 E-mail: lugo@uisp.it - www.uisp.it/lugo
IN PISCINA A LUGO VIA ALLE PRENOTAZIONI ONLINE PER I CORSI UISP DA SETTEMBRE Sono aperte le prenotazioni online per i corsi Uisp organizzati alla Piscina Comunale di Lugo. Per i corsi previsti da settembre 2017 è possibile effettuare la prenotazione entro sabato 9 settembre compilando il modulo online reperibile sul sito web www.uisp.it/ravennalugo nella sezione “Corsi in Piscina”. In base alla disponibilità, da sabato 23 settembre, giorno di apertura della Piscina invernale di Lugo, saranno sempre aperte le iscrizioni agli uffici della Uisp e tramite l’Info Point in piscina per tutti i corsi in funzione. Per prenotarsi sia nei corsi infrasettimanali che nei corsi sabato/domenica compilare entrambi i moduli. Iscrizioni in ufficio a Lugo e prenotazioni telefoniche (no mail) da lunedì 11 settembre 2017. Uisp Ravenna-Lugo Sede di Lugo Tel. 0545 26924 nuoto.ravennalugo@uisp.it
Dal 1980 a Ravenna www.asppi.ra.it • Contratti Locazione • Consulenze immobiliari per compravendite e affitti • Denunce dei redditi Mod. 730 Unico-Imu • Successioni • Modelli 770 CU-Isee-Red • Consulenze per cedolare secca • Consulenze agevolazioni fiscali • Consulenza legale e notarile • Sfratti • Amministrazioni Condominiali • Polizza Affitto Sicuro
Condominio e spese per i box:
Chi non ha garage non paga. Il condòmino che non possiede garage né usufruisce di servitù di passaggio sulla rampa non è tenuto a pagare i lavori di adeguamento dei box. I lavori condominiali sui garage non gravano sul condomino sprovvisto di box auto e che, quindi, non utilizza detta parte del condominio. Lo ha chiarito la Cassazione con una recente sentenza [Cass. sent. n. 17268/15]. In particolare, secondo la Corte, le spese di manutenzione ordinaria e/o straordinaria non possono essere posti a carico di chi non ha né posti auto, né boxes o cantine, né servitù di passaggio sulla rampa e sullo spazio di manovra e di accesso ai garages. Tanto più se il regolamento di condominio stabilisce che dette aree sono di proprietà esclusiva dei rispettivi acquirenti. Ne consegue che le spese per la conservazione devono essere ripartite esclusivamente tra i condomini che fruiscono in proporzione ai rispettivi millesimi di ciascuno. Il riparto delle spese non può essere derogato. La giurisprudenza della Cassazione, in tema di condominio, ha più volte stabilito che le delibere dell’assemblea relative alla ripartizione delle spese sono nulle se l’assemblea modifica i criteri stabiliti dalla legge o dal regolamento approvato da tutti i condomini (cosiddetto regolamento contrattuale). Il che significa che solo il voto all’unanimità dei condomini può derogare la norma generale del codice civile [Art. 1123, 2° co. cod. civ. ] secondo cui: – le spese generali per la conservazione e il godimento delle parti condominiali sono ripartite tra i condomini in ragione dei rispettivi millesimi; – per le cose destinate a servire solo alcuni condomini o i condomini in misura diversa, le spese sono ripartite in proporzione dell’uso che ciascuno può farne. Chi, dunque, non ha alcun uso di tali cose non può essere costretto a pagare le relative spese
Ravenna Viale Galilei 81/83 - tel. 0544 470102 - fax 0544 470075 info@asppi.ra.it - www.asppi.ra.it Faenza Via Cavour, 25 - tel. 0546 25807 - faenza@asppi.ra.it Lugo Via Manfredi, 41 - tel. 0545 33356 - lugo@asppi.ra.it
IN BICI PER LA SCUOLA
La pedalata benefica a tappe delle ciclo guide per aiutare San Severino Marche Si parte dalla Rocca di Lugo giovedì 14 settembre Quando sport, passione e volontariato si uniscono, riescono a compiere grandi imprese e ad aiutare tante persone. Da questo presupposto nasce il nuovo progetto di solidarietà ideato dall’Asd Ciclo Guide Lugo (Ra) che nel giro di pochi giorni ha trovato terreno fertile e collaborazione in ambito Uisp, sia nelle sue strutture territoriali che in quelle regionali. Da giugno a novembre 2016 un terribile sciame sismico si è abbattuto con estrema violenza su diversi Comuni del centro Italia causando danni ingenti, devastazione, morte e tragedie di ogni genere. La ricostruzione però è ripartita e ora sono tante le occasioni per aiutare, per far sentire la propria presenza in un momento così delicato, quello nel quale si creano nuovamente case, edifici, paesi, insomma, la vita nelle città. Tra i paesi colpiti dal terremoto figura anche San Severino Marche, in provincia di Macerata, dove anche le scuole comunali sono state rese inagibili dalle scosse e dai sussulti della terra. Attualmente, l’edificio che ospitava le scuole primarie, a causa della parziale inagibilità, è stato adibito ad uso dell’Istituto Tecnico Industriale, il cui vecchio stabile deve essere abbattuto. Per questo motivo le classi degli alunni delle primarie sono state, a loro volta, trasferite nelle scuole medie dove, per esigenze di spazio, si sono dovuti adottare due distinti turni scolastici, al mattino e al pomeriggio. Inoltre alcune altre classi sono state spostate in diverse frazioni limitrofe al Comune, con conseguenti disagi per le famiglie coinvolte. In attesa di ricostruire gli edifici principali, il Comune di San Severino sta cercando di realizzare quattro moduli provvisori da adibire ad aule scolastiche e completi di tutti i servizi necessari. Per questo progetto si sta cercando di reperire fondi, progetto che ha incontrato l’interesse delle Ciclo Guide Lugo, in particolare del loro tesserato Marco Passarini, originario di quel pezzo di Marche. È nata così l’idea di “In bici per la Scuola”, una pedalata benefica a tappe con lo scopo di raccogliere fondi per la ricostruzione delle scuole. La partenza in bici di un gruppo di Ciclo Guide, è prevista per giovedì 14 settembre dalla Rocca estense, sede del Comune di Lugo, in direzione San Severino Marche (Mc) dove arriverà domenica 17, un filo rosso che idealmente collegherà i due paesi. E nel tragitto, il gruppetto di ciclisti sarà accompagnato da altri appassionati cicloturisti delle società dei territori attraversati, in maniera tale da creare un serpentone a due ruote di sicuro effetto scenico. Un approccio cicloturistico e non competitivo, una sorta di pedalata turistica ed escursionistica dunque, ma con uno scopo nobile. Diverse saranno le iniziative che coinvolgeranno i territori attraversati così come le aree dei Comitati Uisp territoriali di Ravenna-Lugo, Forlì-Cesena, Arezzo, Perugia e infine Macerata, con il sostegno anche delle Uisp Regionali di Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Nella prima giornata la carovana partita da Lugo raggiungerà Bagno di Romagna percorrendo 104 km, e dopo la sosta notturna il giorno successivo si pedalerà fino ad Arezzo per 70 km complessivi. Sabato 15 settembre la terza tappa da Arezzo ad Assisi per 120 km ed infine l’ultimo sforzo, il giorno dopo, che porterà le Ciclo Guide fino a San Severino Marche (86 km). I fondi raccolti durante il percorso dei complessivi 400 km, grazie ad iniziative e donazioni dei tanti ciclisti che verranno coinvolti nell’evento – che punta a divenire una festa itinerante dello sport che aiuta –, saranno versati con finalità unica nel conto corrente bancario predisposto per la ricostruzione delle scuole, del quale risponde direttamente il sindaco di San Severino Marche.
inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 31 agosto 2017
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Zona VIA VICOLI (Bosco Baronio) Spaziosa CASA ABBINATA con giardino privato su tre lati in posizione tranquilla: P.T. portico, taverna (studio), cucina, bagno, ripostiglio, cantina e garage; P.P. soggiorno, cucina abit., 3 camere da letto matrim., bagno e balcone. Possibilità di ricavare DUE APPARTAMENTI INDIPENDENTI. Classe energetica “G” ep 214,15. Rif. 462/d € 275.000,00 tratt.li
Adiacenze CENTRO STORICO (Zona Piazza d. Resistenza) NEGOZIO ristrutturato, molto visibile, in angolo su due strade di forte passaggio veicolare, parcheggi gratuiti vicinissimi. Area vendita al P.T. mq. 80 con 2 bagni, ampio spazio al P. Sottostrada mq. 48 arieggiato con bocche di lupo, garage doppio con posto auto in area condomin.; 3 vetrine antisfondamento con serrande motorizzate. Imp. a norma, risc. aut. Classe energ. “F” ep 63,59. Rif. 93/K € 180.000,00 tratt.li
Zona VIA ZALAMELLA Confortevole APPARTAMENTO INDIPENDENTE in ottimo stato d’uso, al p. terra con giardino privato: ingresso indip., soggiorno, cucina abit., 2 camere da letto matrimoniali, 2 bagni, tavernetta, posto auto. Riscaldamento autonomo e aria condizionata. Impianti a norma di legge. Classe energetica ”F” ep 205,70. Rif. 638/a € 235.000,00 tratt.li
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