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Il vero e il falso sui cibi

A cura di EVELINA FLACHI

Il caffè può avere riflessi positivi sul controllo del peso?

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Il caffè è stato classificato come “no nutritive dietary components”: ciò significa che non riveste un valore significativo in termini di apporto nutritivo ed energetico. Una tazzina di caffè semplice, senza latte o zucchero, non supera una o due calorie. Da numerose ricerche, fra cui quelle del professor Amleto D’Amicis, dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN), emerge come il caffè, assunto nelle abituali dosi (fino al massimo di 4-5 tazzine di espresso al giorno), si stia rivelando un alimento ricco di proprietà antiossidanti, di potassio e di alcune vitamine importanti come la niacina e il suo precursore, la trigonellina. Inoltre, recenti studi hanno dimostrato che se consumato durante un pasto a base di alimenti ad alto potenziale ossidante, come i cibi fritti ricchi di radicali liberi, protegge le lipoproteine a bassa densità (LDL) dall’ossidazione, reazione che sta alla base del processo di aterosclerosi (l’infiammazione della parte più interna delle arterie). Il caffè può avere riflessi molto positivi sul controllo del peso perché la caffeina favorisce l’azione termogenica, cioè la produzione di calore da parte dell’organismo, sia in presenza di un regime normocalorico sia di uno ipocalorico, accelerando il metabolismo basale. È risultato che il caffè può aumentare la termogenesi post-pranzo, e di conseguenza favorire la dispersione dell’energia introdotta tramite i cibi, non rendendola disponibile per essere immagazzinata sotto forma di grasso. Infine, gli studi concordano sul fatto che il caffè, consumato nelle dosi consigliate, può avere anche un leggero effetto anoressizzante aiutando ulteriormente il consumatore a controllare le entrate energetiche.

Seguendo una dieta a basso contenuto di calorie si possono perdere 3 chili di grasso in una settimana?

Quasi ogni giorno leggiamo o sentiamo parlare di una nuova dieta miracolosa che ci farà perdere peso in poco tempo. Prima di essere tentati di iniziare una dieta di questo tipo dobbiamo tenere presente che è fisiologicamente impossibile bruciare fino a 3 chili di solo grasso in una settimana. Un calo di peso così consistente si ripartisce in circa 1 chilo di grasso, una buona quantità di acqua e, cosa più preoccupante, in perdita di tessuti muscolari. La perdita di massa muscolare, favorita da diete sbilanciate, iperproteiche e restrittive protratte nel tempo, è in effetti un problema grave, perché i muscoli bruciano calorie durante tutta la giornata, anche quando ci si riposa. Una riduzione del muscolo causa quindi una diminuzione del numero di calorie che il corpo utilizza ogni giorno. Qual è la conclusione? Per perdere 1 chilo di vero grasso dobbiamo ridurre in calorie e/o bruciare con l’attività fisica almeno 7000 kcal! Le diete lampo fanno male alla salute e al metabolismo, favorendo l’effetto yo-yo. Non seguitele.

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