leggendo Marina Zulian responsabile della BibliotecaRagazzi di BarchettaBlu
Leggere, fare e raccontare
Le mille possibilità di stare (bene) nella biblioteca di Barchetta Blu 36
6. Questo mese: Abitare il mondo. Viaggio attraverso le immagini di Marina Zulian Nella settima edizione del mese della lettura organizzata a Venezia nei mesi di aprile e maggio 2013 dalla Biblioteca Ragazzi di BarchettaBlu, il tema conduttore è stato Abitare il mondo. Abitare il mondo significa percorrere una strada fatta di luoghi e persone, occasioni di incontro e di conoscenza, a volte ripida, a volte in discesa, a volte conosciuta, a volte misteriosa. Percorrere la strada significa anche mettersi in cammino, iniziare un percorso di conoscenza di se stessi, degli altri, dell’ambiente fisico e sociale che ci circonda. Anche quest’anno il progetto ha previsto la realiz-
zazione di una esposizione d’arte che, grazie alla collaborazione con l’Associazione Illustratori, ha portato a Venezia l’Annual una colorata e fantasiosa mostra di illustrazioni, organizzata con un particolare allestimento adatto ad una utenza di adulti e di bambini. Il programma delle giornate prevedeva una speciale visita guidata per i piccoli visitatori. Grazie alle rime inventate appositamente per l’occasione, la visita si è rivelata interessante e coinvolgente. I protagonisti della storia raccontata durante la visita erano proprio i protagonisti delle immagini esposte. Così come le immagini hanno ricordato luoghi e colori di tutto il mondo, anche i percorsi ludico-sensoriali durante i laboratori hanno rievocato volti, odori, suggestioni e
immagini di luoghi lontani.
Durante il festival BarchettaBlu ha anche organizzato delle altre iniziative per scuole e famiglie in occasione della mostra Balene e capelli blu realizzata nell’isola di San Servolo. L’esposizione ha presentato una selezione dei migliori artisti israeliani, offrendo un’occasione unica per scoprire il mondo dell’illustrazione per l’infanzia proveniente da Israele attraverso l’esposizione delle tavole di oltre una ventina di artisti, tutti giovani e molto talentuosi. Avvicinare i bambini al linguaggio delle immagini non è sempre facile. In
gran parte degli albi illustrati le parole aiutano e coinvolgono i bambini nel racconto. Anche in questo caso, come per la mostra Annual, è stata inventata una storia per permettere ai bambini di visitare la mostra e apprezzare le bellissime illustrazioni. I lavori esposti erano caratterizzati infatti da un’enorme varietà di segni, stili e tecniche. Probabilmente gli autori si sono ispirati anche alle fiabe classiche e popolari. La rassegna è nata proprio per far conoscere a un vasto pubblico di bambini e adulti il mondo dell’illustrazione israeliana. La letteratura israeliana è abbastanza conosciuta in Italia grazie soprattutto a David Grossman, ma poco conosciuta in relazione agli illustratori.
scodinzola, sbadiglia e in un attimo rifà il suo letto.
In particolare mi soffermo sulle illustrazioni di Ofra Amit che ha dato l’immagine alla locandina e ha pubblicato anche in Italia dei libri per bambini con la casa editrice Arka. Nel libro Alba e Bella. Amiche per la pelle, le due protagoniste, nonostante una visione del mondo molto diversa, sono grandi amiche. Queste due protagoniste sono un cane e un gatto, una pigra e l’altra super efficiente. La sveglia, puntuale a meraviglia, ogni mattina suona alle sette. Con un balzo Alba si alza, si stiracchia,
E Bella? Lei di alzarsi proprio non se la sente. Fare stretching non è divertente. E che noia lavarsi, ordinare la casa e persino giocare! Meglio il dolce farniente. Solo per mangiare a volte mette un piede giù dal letto.
Alba si sveglia presto, riordina la casa, prepara le torte, pulisce, lava e va a caccia di pulci, gioca, legge
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e ascolta un po’ di musica e aspetta che Bella si alzi. Bella sta invece tutto il giorno comodamente sdraiata in mezzo ai cuscini. Di alzarsi non se la sente. 38
Un giorno di nebbia, l’annoiata Alba decide di fare un giro nel bosco in cerca di funghi da cucinare per la sua pigra amica. E naturalmente Bella decide di stare a riposarsi.
Un violento temporale coglie impreparata la povera Alba che trova rifugio nel tronco cavo di un albero. Lampi e tuoni la fanno tremare. E nonostante chiami
a squarciagola nessuno la sente. Bella però, forse per la fame e tutto quell’insolito silenzio, decide di cercare la sua amica per la pelle. Sotto una pioggia battente chiama Alba disperatamente e alla fine … Ofra Amit ha immaginato le due amiche molto diverse, agli antipodi: una cagnolina rossa con due belle orecchie lunghe e nere, tenute come una specie di trecce, sempre attiva e in movimento, energica e vivace; e una gattona a righe, pigra e grassottella, ma al tempo stesso morbida e avvolgente. Questa storia di amicizia, ma anche di condivisione e di convivenza, viene raccontata con maestria dalla filosofa e psicoanalista Dafna Ben Zvi. La storia non è tutta in versi, tuttavia ogni tanto, in maniera disordinata e inaspettata si presenta in forma di rima. Pubblicata per la prima volta in Israele nel 2009, la storia è molto divertente e porta con leggerezza l’attenzione del lettore sul-
la capacità di volersi bene anche quando si è molto differenti. Il libro gioca sull’incontro di mondi opposti che si scontrano e si intrecciano. Le dinamiche relazionali fra le due protagoniste ci ricordano che nella routine quotidiana sarebbe bello poter sempre trovare il modo di esaltare le caratteristiche di ognuno; sarebbe bello poter rispettare le diverse attitudini degli altri. Ma la cosa più bella sarebbe riuscire a cambiare alcuni nostri comportamenti, magari in nome di una amicizia. Allora, alla fine … ... Bella si rannicchia vicino alla sua grande amica abbracciandola teneramente. E anche lei si addormenta serenamente. Segnalo anche un altro libro di Ofra Amit, edito da Orecchio Acerbo, le cui tavole sono nella mostra veneziana Balene e capelli blu. Il libro è intitolato Bruno, il bambino che imparò a volare ed è per bambini più grandi, dai 10 anni.
siosi disegni. Ecco ancora una volta la potenzialità delle immagini e l’importanza per i bambini di essere liberi nel crearle, lasciandosi guidare dalle più profonde emozioni.
Attraverso la scrittura emozionante di Nadia Terranova e le suggestive immagini di Ofra Amit, la storia ci porta in un mondo stupefacente e drammatico. Come ci fa vedere la copertina è la storia di un bambino ebreo con una grossa testa che rende i suoi movimenti incerti e impacciati. Se da un lato il bambino è introverso, dall’altro è curioso e attento. Osserva ogni cosa che lo circonda e soprattutto le stranezze del padre. Purtroppo Bruno perderà il suo ammirato papà troppo presto, ma cercherà di farlo rivivere nei suoi fanta-
il suo amore. Parole e disegni sono essenziali e poetici. La passeggiata del bambino e della mamma, mano nella mano, è accompagnata da pensieri che possono essere difficili per un bambino; le immagini però rendono il significato profondo del racconto immediatamente comprensibile: l’unicità e la diversità di ogni essere vivente, la solitudine e la condivisione di ogni uomo, la paura dell’isolamento e dell’abbandono. Forse solo un abbraccio può rassicurarci. Alla fine del libro quindi l’abbraccio è indispensabile.
Bibliografia Infine ricordo anche le eleganti immagini e le raffinate parole del piccolo albo illustrato L’abbraccio di David Grossman. Una breve storia di solitudine e di amore per grandi e piccoli. Una mia amica mi ha confidato che ne ha acquistate due copie, una per suo figlio e una per suo padre, per dimostrare loro tutto
Alba e Bella, di D. Ben Zvi, Arka, 2012 Bruno, il bambino che imparò a volare, di N. Terranova, Orecchio Acerbo, 2012 L’abbraccio, di D. Grossman, Mondadori, 2010 Ballare sulle nuvole, V. Starkoff, Kalandraka, 2010 L’universo, F. Faval, Editions du Drumedaire, 2000 Il cavallino e il fiume, G. Favaro e S. Fatus, Carthusia, 2004 Un pianeta che cambia, di J. Lee, Mineedition, 2013
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