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OS2 75
porte e finestre Secco acciaio zincato verniciato
Situata in un contesto privilegiato, la bellissima baia di Carmel-by-the-Sea in California, luogo prediletto da molte celebrities, la villa Carmel House è una nuova costruzione definita da ampie vetrate, realizzate con il sistema OS2 75 in acciaio zincato verniciato, per ammirare appieno la bellezza del territorio circostante.Un progetto contemporaneo che si armonizza in modo elegante con le più tradizionali “fairy tale cottages” presenti nel territorio, grazie alla suddivisione dei vetri all’inglesina.
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A sinistra, ©Sir Peter Cook, Arcadia Peninsula Housing (project, 1977-81); sotto, ©Zvi Hecker, revised plan for the Heinz-GalinskiSchule, Berlin, 1993; in basso, ©Thomas W. Schaller, From the City (architectural fantasy, 1990). Tutte Tchoban Foundation Collection.
LE MOLTEPLICI RAPPRESENTAZIONI DELL’ARCHITETTURA
ARCHIVISION, FINO AL 3 SETTEMBRE ALLA TCHOBAN FOUNDATION DI BERLINO
Nel giugno del 2013 la Tchoban Foundation di Sergei Tchoban inaugurava a Berlino il Museum für Architekturzeichnung, che celebra ora il decennale con la mostra (fino al 3 settembre) ArchiVision: circa 120 lavori della collezione della Fondazione che, organizzati in cinque aree tematiche incuranti dell’ordine cronologico, illustrano le illimitate potenzialità artistiche della rappresentazione architettonica. Architetture realizzate o rimaste sulla carta, utopie o rappresentazioni scenografiche del reale – per convincere il cliente – o dell’immaginario, schizzi come forma di stenografia delle idee e dei concetti. ArchiVision, curata dalla storica dell’architettura Eva-Maria Barkhofen, espone tra gli altri disegni di Ferdinando Galli da Bibbiena (1657-1743), Hans Poelzig (1869-1936), del contemporaneo Ben Van Berkel; gli ambiziosi grattacieli di Louis-Jean Desprez, Jean Laurent Legeay, Hugh Ferris, Thomas W. Schaller e Gottfried Müller; le utopie di Ennemond Alexandre Petitot, Yakov Chernikhov, Daniel Libeskind e Alexander Brodsky; le fantasie di Charles Louis Clérrisseau e Paul Decker il vecchio; le feste barocche di Carlo Marchionni e le scenografie di artisti della prospettiva come Pietro Gonzaga, Karl Blechen, Paolo Martellotti e Ezio Frigerio.
Infine, i disegni di Aleksandr Rodčenko e di Kirill Chelushkin pongono degli interrogativi sui limiti della rappresentabilità dell’architettura. Limiti che, almeno per il momento, l’intelligenza artificiale generativa sembra trasformare in inganni ■