La campagna toscana numero 3 coldiretti toscana 2013

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Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F- La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa - Una copia Euro 1,55

Bonifica: si cambia! Coldiretti: abbiamo rilanciato il ruolo dei Consorzi

Campagna Amica servita nel piatto La rete si allarga: nuove opportunità

Centomila ragazzi in fattoria Tante le proposte delle imprese agricole per l’estate

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la campagna Giornale di Coldiretti Toscana Anno XVI n.3/2013

TOSCANA

TAGLIO DELLE ACCISE, “RESPIRANO”6MILA SERRE Pressing Coldiretti porta al via libera per taglio accisa, intervento significativo per orto-floro-vivaismo Coldiretti ottiene il taglio delle accise sul gasolio da serra. Per 3500 imprese florovivaistiche finalmente una boccata d’ossigeno che rimette in moto una locomotiva affaticata dal caro gasolio che ha più volte messo a rischio particolari produzioni toscane e la stessa sopravvivenza delle aziende minando alla base la loro competitività. A godere della riduzione dell’accisa saranno anche tutte le aziende che producono ortaggi in serra: la condizione per richiedere la riduzione è che i richiedenti siano serricoltori per i quali l’attività imprenditoriale agricola costituisce l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale. Dopo un lungo braccio di ferro culminate con una mozione decisa della Commissione Agricoltura della Regione Toscana, Coldiretti porta a casa un risultato non facile per un settore che da lavoro a 15mila addetti generando un volume d’affari che sfiora il miliardo di euro (pari al 32% produzione vendibile agricola della Regione). La misura era attesa soprattutto dalle aziende del distretto inter-floricolo Lucca – Pescia dove si trova 1 impresa su 3 del comparto: “E’ un

provvedimento che va nella direzione giusta: sostenere le imprese. – commenta Marco Carmazzi, Presidente del Distretto – E’ stato un percorso lungo e faticoso, pieno di insidie di cui ora le imprese potranno godere. Il risparmio derivante delle accise, rapportato ovviamente a caso per caso, sarà impiegato per compensare una stagione disastrosa e per investimenti su innovazione e energie pulite”. Il via libera al taglio dell’accisa sul gasolio da serra e le relative disposizioni sono contenute nel decreto legge “Del Fare” per il rilancio economico del Paese approvate in Consiglio dei Ministri su indicazione del Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo. “Darà un significativo respiro ad un settore toccato dalla crisi che sta scontando la concorrenza di paesi stranieri ed extracomunitari su alcune produzioni che per i nostri produttori sono diventate insostenibili; – spiega Cristiano Genovali, Presidente Coldiretti Lucca – penso alle rose, al lilium, il tulipano e la fresia tra le recise, e l’ortensia, tra le piante in vaso, prodotti tipici e fortemente radicati nella cultura aziendale della Versilia. Il taglio dell’accisa è un elemento di riequilibrio della competitività”. Le aziende e Coldiretti su questa tesi

ha puntato le sue “memorie” nel corso dei numerosi confronti con il Governo, si devono infatti confrontare sul mercato con partner comunitari per i quali il costo dell’energia è inferiore e dove vengono erogate agevolazioni per abbattere il costo delle fonti energetiche, per non parlare dei paesi extracomunitari favoriti da un clima più caldo, che praticano dumping sociale e che spesso utilizzano pratiche di coltivazione bandite dall’Unione Europea. La nuova norma prevede che l’accisa sul gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, cui attualmente si applica la stessa accisa prevista per tutti i prodotti petroliferi destinati agli usi agricoli, pari al 22% dell'accisa ordina-

ria, viene ridotta a 25 euro per mille litri. Tradotto, secondo un calcolo elaborato da Coldiretti, le aziende risparmieranno 110 euro ogni 1000 litri acquistati; il costo dell’accisa post-taglio porterà infatti questa voce da 135,89 euro a “soli” 25 euro. Sono interessante, in Toscana, circa 6mila serre. La disposizione, che decorrerà dal 1 agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015, intende dare una risposta concreta alla perdita di competitività del settore florovivaistico ed orticolo a causa da un lato, del venir meno delle disposizioni che prevedevano l’esenzione dall’accisa per il gasolio destinato alle serre e, dall’altro, dai continui aumenti dei prezzi dei carburanti con un aggravio dei costi di pro-

duzione insostenibili. Inoltre il livello di imposizione agevolato sarà applicato sul gasolio per la serricoltura a condizione che le imprese beneficiarie si obblighino a ridurne il consumo, dando così un fattivo contributo al raggiungimento di una maggiore tutela ambientale. “Siamo molto soddisfatti – spiega Mario Carlesi, Presidente Coldiretti Pistoia, capitale del vivaismo toscano – il polo pesciatino potrà beneficiare di un taglio del costi sensibile ed immediato”. Secondo Coldiretti però questo risultato non deve illudere ne tanto meno alleggerire la pressione sullo stato di salute del settore: “la questione accise gasolio è importante ma non l’unico tema su cui dovremo lavorare. C’è tutta la questione legata agli aspetti della commercializzazione e alla logistica che ci vedono in ritardorispetto ai competitor europei”. Sempre nell'ambito del Decreto è arrivato il via libera al disegno di legge sul contenimento del consumo di suolo e sul riuso delle aree edificate. L’intervento normativo punta alla valorizzazione della terra non edificata e alla promozione dell’attività agricola che sul suolo si svolge o potrebbe svolgersi, anche ai fini di prevenire rischi

L’EDITORIALE di Tulio Marcelli Presidente Coldiretti Toscana

Tutela complessiva di territorio, attività imprenditoriale agricola e ambiente. Questo il filo rosso che segna l’impegno di Coldiretti e non solo in questo periodo. Tra gli impegni più recenti quello la sollecitazione al Governo di esercitare la clausola di salvaguardia che vieterebbe la messa a coltura di piante biotech: gli agricoltori di Coldiretti toscana hanno manifestato a fianco di ambientalisti e cittadini. Il provvedimento, già sollecitato da tutti i gruppi parlamentari al Senato con una mozione votata all'unanimità, è stato adottato da tempo da diversi Paesi. La non definitiva risoluzione della vicenda Ogm va avanti ormai da troppo tempo ma è tempo dichiudere definitivamente una questione sulla quale cittadini, agricoltori, rappre-

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Speciale Bonifica

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sentanze economiche e sociali, Regioni ed il Parlamento si sono espressi già tantissime volte. Sul fronte della tutela del territorio, invece, soprattutto dalle crisi climatiche, da segnalare la riforma dei Consorzi di Bonifica approvata dal Consiglio Regionale quasi all’unanimità, risultato di un lungo lavoro e di una concertazione che ha portato ad un riordino in questo settore. Si tratta di un passaggio con cui le politiche regionali operano a difesa del suolo, per latutela e la valorizzazione delle risorse idriche e più in generale dell’ambiente come ecosistema. Le nuove norme valorizzano l’esperienza maturata in questi anni dai Consorzi ma affrontano le criticità che da più parti erano state evidenziate, chiarendo ruoli e competenze, in un settore particolarmente delicato della difesa del suolo. E una maggiore difesa, questa volta delle più elementari regole di garanzia per lo svolgimento della attività agricola. deve essere messa in campo a tutti i livelli sul fronte del rapporto con gli animali selvatici: si allunga, infatti, la scia di stragi negli allevamenti toscani. L’ultimo caso nell’aretino dove 63 pecore sono state sbranate nell’ultimo periodo dai lupi, ma casi di greggi assaliti sono stati registrati anche nella Val d’Orcia e nell’Amiata. Ma ovviamente non ci sono solo i lupi a rendere sempre più difficile la presenza delle imprese agricole, zootecniche in particolare, e dell’agricoltura soprattutto nelle zone montanocollinari. Oltre al più temuto dei predatori, ci sono cinghiali, daini, caprioli, mufloni, nutrie e storni la cui popolazione ha superato i limiti di sostenibilità per il territorio già denunciata da Coldiretti. Cinghiali, daini, caprioli e altre specie stanno cacciando di fatto le imprese dalle campagne. L’equilibrio naturale si è rotto, il numero è fuori controllo e il rischio è il progressivo abbandono delle campagne e di quelle zone montane dove l’agricoltura è un fattore determinante per il presidio ed il mantenimento dell’assetto idrogeologico.

BONIFICA: IN ARRIVO UNA RIVOLUZIONE Coldiretti: abbiamo rilanciato il ruolo dei Consorzi Rilanciato il ruolo dei Consorzi di Bonifica nella gestione del territorio: cambia in maniera radicale la bonifica in Toscana. Il Consiglio Regionale ha approvato la nuova legge di modifica, attesa da oltre 10 anni, che riduce i comprensori di bonifica da 41 a 6 e stesso numero anche per gli enti gestori come si può vedere dalla mappa. Saranno 6 i Consorzi che faranno bonifica in Toscana, anche nelle aree fino ad ora di fatto escluse o assegnate alle ex comunità montane. Con questa riforma viene valorizzata la multifunzionalità dell’azienda agricola – proprio come auspicato da Coldiretti – perché possono essere affidati dai consorzi alle aziende agricole i lavori per la manutenzione e la salvaguardia del territorio. I confini territoriali dei nuovi Consorzi sonostati determinati in base al funzionamento idraulico dei territori. Il testo di legge definisce in modo chiaro le competenze: alla Regione

spettano indirizzo, coordinamento, controllo e attuazione delle opere strategiche. Gestione tecnica e amministrativa delle opere, programmazione comune, polizia idraulica e realizzazione di opere sui grandi corsi d’acqua spetteranno alla Provincia. Manutenzione delle opere e del reticolo idrografico e realizzazione di nuove opere di bonifica spetteranno quindi ai Consorzi, che si avvarranno delle Unioni dei Comuni per le attività nei territori montani.

In un ottica di risparmio i nuovi sei grandi Consorzi avranno anche l’obbligo di gestire in forma associata le risorse umane, i servizi amministrativi, le procedure legali e l’attività di comunicazione. Tutto ciò, secondo Coldiretti, porta ad un netto snellimento del ‘sistema’ dei Consorzi introducendo l’omogeneità della governance e della gestione, con una riduzione dei comprensori e dei soggetti gestori e quindi ad una diminuzione dei costi di gestione. Inoltre emerge

una semplificazione sulle competenze degli enti locali, con vantaggi e minore burocrazia per le aziende agricole. Minifirma nella riforma, quando è stata approvata dal Consiglio regionale della Toscana, dalle commissioni Agricoltura, presieduta da Loris Rossetti e Territorio e ambiente, presieduta da Vincenzo Ceccarelli, una modifica delle disposizioni proprio in materia di Consorzi di bonifica. L’obiettivo è garantire omogeneità ed uniformità delle attività della bonifica semplificando, per quanto possibile, le competenze, contiene disposizioni per la riforma degli enti gestori. Per questo l'atto va a modificare il numero dei membri dell'assemblea consortile eletti da ciascuna

sezione elettorale in coerenza con il numero complessivo dei membri elettivi presenti in assemblea. Per garantire l'operatività delle sedute di quest'organo, si modifica anche il numero dei sindaci che partecipano all'assemblea in rappresentanza dei comuni sul territorio del consorzio. “Con quest’atto - ha spieil presidente gato Ceccarelli - saranno i commissari ad emettere le contribuenze a vantaggio dell’Unione dei Comuni. Si inserisce, così, la possibilità di attuare un documento annuale per la difesa del suolo che dà l’opportunità di velocizzare gli interventi urgenti finalizzati alla riduzione del rischio idraulico ed idrogeologico”.

COSA CAMBIA IN TOSCANA La manutenzione dei corsi d’acqua della Toscana è stata interamente affidata dalla Regione ai Consorzi di Bonifica: saranno 6 e non più 26 gli enti gestori della bonifica in Toscana, e saranno 6 e non più 41 i comprensori di bonifica in tutta la regione. Il riordino punta a garantire uniformità ed omogeneità dimanutenzione dei corsi d’acqua, oltre a una semplificazione del sistema. Oltre a passare a 6 dagli attuali 26 i soggetti gestori (Consorzi ed Unioni dei Comuni), nascerà, infatti, anche un unico programma di spesa regionale per la difesa del suolo, che, sulla base del Piano ambientale ed energetico regionale (Paer), individuerà anche le “opere strategiche”, la cui realizzazione è attuata direttamente dalla Regione. Il finanziamento dell’attività è previsto tramite le risorse provenienti dal gettito dei consorziati, ad esclusione delle opere di seconda categoria idraulica e della manutenzione straordinaria che, come da norma statale, continueranno ad essere finanziate con la fiscalità generale. Si conferma il principio fondamentale che la bonifica e la difesa del suolo sifanno in base ai bacini idrografici di riferimento come contenuto nell’intesa Stato-Regioni del 2008 – spiega il presidente Urbat, Fortunato Angelini – senza inutili e dannosi passaggi burocratici derivanti dai confini amministrativi.

NUOVO CONSORZIO CONSORZI ATTUALI Toscana Nord Alto Valdarno Medio Valdarno

Basso Valdarno

Toscana Costa Toscana Sud

SUPERFICIE (ha)

Auser Bientina Versilia Massaciuccoli Valdichiana Aretina Area Fiorentina Ombrone Pistoiese Bisenzio Toscana Centrale Padule di Fucecchio Ufficio Fiumi e Fossi Val d'Era Alta Maremma Colline Livornesi Grossetana Osa Albegna

326.500 402.400 351.700

207.900

269.600 611.700

LA CAMPAGNA TOSCANA - Giornale di Coldiretti Toscana - Anno XVI n.3 MAGGIO-GIUGNO 2013 Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione inAbb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa Editore: Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana- Registro Operatori della Comunicazione n.971 -Reg. Trib. Firenze n.4768 del 20.02.98 Direttore responsabile: ROBERTO MADDE’- Direzione, redazione e amministrazione Via della Villa Demidoff, 64/d - 50127 Firenze Tel. 055/323571 - Fax 055/3246612- Mail: lacampagna.toscana@coldiretti.it - http://www.toscana.coldiretti.it Ai sensi del Dlgs del 30.06.2003 n.196 (codice Privacy), si precisa che i dati dei destinatari del giornale, da tempo in nostro possesso, forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento o diversamente acquisiti da enti collegati con La Campagna Toscana/Caict srl/Coldiretti, verranno utilizzati dalla stessa Caict srl, editrice del giornale, per essere inseriti in archivio informatizzato idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo espresso divieto sottoscritto degli interessati, oltre che per il rispetto del rapporto di abbonamento o di invio del giornale, anche per le proprie attività istituzionali ivi comprese la comunicazione, l’informazione e la promozione, nonché per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.


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Regione

la campagna TOSCANA

LUPI O PECORE? SI DEVE SCEGLIERE! Greggi sotto attacco, la rabbia degli agricoltori Lente agonie, attacchi in pieno giorno, danni economici e numero di carcasse dilaniate in costante aumento. Non è il soggetto di un nuovo film horror e neanche il “ritornello” degli allevatori, è il grido d’allarme dei pastori di Coldiretti esasperati da uno scempio senza fine che sta mettendo in ginocchio la produzione di latte e l’allevamento di ovini da carne. “Non possiamo costringere i nostri animali a vivere in aziende bunker per tenere lontani cinghiali, caprioli, lupi e cani inselvatichiti - spiega Fausto Ligas, Presidente Coldiretti Siena, allevatore tra i più attivi – siamo arrivati a un punto di svolta: o scegliamo la pastorizia e la produzione di formaggi che fanno l’eccellenza non solo del made in Toscana, ma anche del Made in Italy nel mondo, o scegliamo di tutelare

tout court la fauna selvatica abbandonando, per sempre, l’allevamento di questi animali da latte che hanno bisogno di pascolare liberamente. Una necessità, quella delpascolo, che non solo è prevista dalla normativa sul benessere animale ma èanche il presupposto essenziale per la produzione di latte di qualità e, quindi, delle nostre prestigiose eccellenze dell’agroalimentare. Le nostre istituzioni devono rendersi conto che il lupo, che era stato inserito nei

nostri boschi per riequilibrare il fenomeno della proliferazione degli ungulati, sta distruggendo una delle economie più importanti della Toscana,

quella agricola, che dà lavoro a migliaia di addetti, produce milioni di euro ed esporta la nostra regione nel mondo insieme al suo agroalimentare”. Ormai, dalla Lunigiana al Grossetano, interi greggi sono sotto assedio, le misure anti-predatori non sempre funzionano e la costante, per tutti gli allevatori, è la maledetta sensazione di non avere soluzioni. “Se i greggi non possono pascolareliberamente e serenamente senza subire stress continui provocati

dai predatori, non potranno nemmeno produrre con continuità e qualità il latte, che costituisce la base dell’economia lattiero-casearia della Toscana commenta ancora Ligas – questo è un concetto che stiamo portando avanti a tutti i livelli istituzionali. Le nostre istituzioni devono scegliere tra i lupi e le pecore. Perché la connivenza tra questi animali è impossibile: una pecora o un bovino da latte che ha subito un attacco può restare disturbato per giorni e non produrre latte; gli esemplari gravidi possono avere aborti; è successo,succede spesso, ma questo sembra non interessi abbastanza l’opinione pubblica. L’agricoltura, con il turismo, rappresenta il motore trainante della Toscana, noi lo sappiamo, e nei prossimi mesi torneremo a ribadirlo”.

OCM VINO 28milioni di euro per “difendere e far crescere” la competitività delle imprese. La conferma delle risorse del Programma Nazionale di Sostegno che saranno investite in azioni di promozione, riconversione vigneti e investimenti, sono un importante segnale per un comparto che produce 2,5 milioni di ettolitri di vino. A beneficiare delle risorse, che fanno parte del pacchetto nazionale da 337 milioni per il 2014, saranno circa mille aziende. “Risorse – analizza Coldiretti - essenziali per favorire il ricambio dei vigneti e per garantire un livello di competitività alle imprese del settore”. Intanto continua a crescere l’export dei vini a denominazione sia in termini di qualità che quantità. Lo scorso anno l’export dei vini toscani ha superato quota 700milioni: quasi il 7% in più rispetto al 2011 che si era già chiuso con un più 12,2%. La Toscana potrà contare su 7 milioni e 800 mila euro per la promozione dei vini nei paesi al di fuori dell’UE, 15 milioni per il reimpianto e 4 milioni per investimenti in attrezzature di cantina.


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Campagna Amica

la campagna TOSCANA

CAMPAGNA AMICA E’SERVITA NEL PIATTO Nuove opportunità con la rete che si allarga distributiva La rete Campagna Amica si allarga alla ristorazione. Dopo i punti Campagna Amica, i mercati e le Botteghe, aumentagiorno per giorno il numero di ristoranti che aderiscono al progetto per lefiliera agricola tutta italiana di Coldiretti, scegliendo di “fare la spesa” direttamente nelle aziende agricole aderenti a Campagna Amica, 15 in tutta la Toscana. Il primo, “Le Botti di Aspasia”, è aperto a metà maggio a Montespertoli, nel fiorentino, l'ultima inaugurazione, pochi giorni fa, nelcentro storico di Pistoia, l'”Osteria di Ale e Sally”; uno dei prossimi sarà a Siena: ristorante “53100”(il Cap della città del Palio). Appuntamenti importanti che dimostrano le opportunità di far parte della rete Coldiretti, che inserisce l'a-

zienda in un sistema che può competere a livello distributivo con grossisti e altri soggetti. Con Campagna Amica, anche i piccoli produttori raggiungono direttamente la clientela (consumatori finali o ristoratori, mense, ecc.). Ale e Sally sono le titolari dell'omonima Osteria pistoiese: “siamo tra i primi ristoranti in Toscana ad aderire a Campagna Amica. Siamo sempre alla ricerca della più alta qualità degli ingredienti, cercando di non gravare sul portafoglio della clientela. Anche per questo ci a siamo avvicinate Coldiretti”. Ale e Sally hanno iniziato l'avventura nel campo della ristorazione nel 2009 “tanto impegno e tanta passione, valorizzando la pasta, il pesce, le verdure di stagione, i funghi raccolti sull'Appennino Pistoiese e la selvaggina”.

FILIERA CORTA

Ale e Sally fanno parte della rete “Campagna Amica nel piatto”. Primo assoluto ad aderire in Toscana: il ristorante “Le Botti di Aspasia” a Montespertoli, che ha una peculiarità: il cliente ha la possibilità di scegliere l’insalata, i pomodori, le zucchine o le melanzane che mangerà da lì a poco nell’orto-

ristoro, allestito appena fuori dal locale, all’aria aperta, oppure nelle ingegnose aiuole realizzate all’interno del ristorante, proprio accanto ai tavoli. Si allarga alla ristorazione la filosofia del “pick your own”(in italiano: prendi tu stesso) già sperimentata con successo nelle aziendeagricole, che

I PROSSIMI EVENTI

offre al consumatore la possibilità di raccogliere personalmente l'ortofrutta che necessita. Una novità nel campo della ristorazione che “Le Botti di Aspasia” di Erika Cianti mette in tavola puntando tutto sulla “filiera corta estrema”: coltivare sul posto ciò che i clienti troveranno nel piatto. Un rischio incombe sull'ulteriore sviluppo della rete distributiva a filiera corta: i tanti prodotti che imitano le eccellenze italiane e toscane. Un rischio evidenziato dalla mostra il Vero e il Falso, allestita durante l'inaugurazione del ristorante Campagna Amica di Pistoia. “Il falso è nocivo, per consumatori, aziende agricole e ristoratori – spiega Simon Querci, Coordinatore Regionale di Campagna Amica -. La lotta a frodi ed inganni rimane prioritaria per Coldiretti”.

L’INDAGINE 700mila toscani hanno fatto la spesa nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica almeno una volta nell’ultimo anno, circa il 20% della popolazione. 350mila lo fanno invece regolarmente preferendo acquistidiretti ad altri canali commerciali. La crescita dei consumi a km zero è stata sostenuta dal potenziamento della rete di mercati esclusivi degli agricoltori che nel frattempo sono cresciuti del 10%, passando dai 61 del 2012 agli attuali 69, dei punti di vendita diretta aziendale, che hanno superato abbondantemente quota 500, passando da 437 a 537 in un anno (+23%) e delle Botteghe, 25 quelle aperte (erano 17 solo un anno fa, +50%); un piccolo record nazionale. Infine in poche settimane si sono accreditati con Campagna Amica 15 ristoranti.

WWW.PISTOIAGRICOLTURA “OSCAR GREEN”ON THE BEACH NOVITA’ PER I PESCATORI Consumatori e agricoltori si incontrano Tutto pronto per la notte da oscar

Entra nel vivo PistoiAgricoltura.it, il sito su cui si registrano gratuitamente le aziende agricole provinciali, per incrementare visibilità e occasioni di contatto con consumatori professionali e famiglie. Perché, come recita lo slogan del progetto: la filiera corta allunga la vita di imprese agricole e consumatori. Nelle prossime settimane saranno circa 20 gli incontri 'fisici', per promuovere il portale Internet della Provincia, spazio virtuale in cui tutti i navigatori possono ricercare prodotti (pecorino a latte crudo, carne di chianina, trote, ortofrutta e piante), per zona e per tipologia di impresa (agroalimentare, forestale e vivaistica). Incontri aperti a tutti nei mercati o nelle scuole (a settembre), tour per aziende agricole, seminari, a Cutigliano, Svizzera Pescia-

tina, Montalbano, Pistoia città. Coinvolgendo famiglie, consumatori aggregati (Gas) ed acquirenti professionali, ristoranti, bar, alberghi, mense pubbliche e private. Il progetto della Provincia di Pistoia, finanziato con fondi regionali, punta a rafforzare il rapporto diretto tra agricoltori e consumatori. La vendita diretta è una modalità per avere buoni prodotti a prezzi ragionevoli e consolida un canale distributivo che svincola le aziende dal potere contrattuale eccessivo di 'pesci' grossi'. La filiera corta porta benefici anche a ristoratori, albergatori, baristi, gestori di altre attività di somministrazione, che acquistando direttamente dalle possono garantirsi qualità al giusto costo, da offrire alla propria clientela. Le aziende agricole possono iscriversi: pistoiagricoltura.provincia.pis toia.it.

Tutto pronto per la notte degli “Oscar Green”. 69 le imprese agricole candidate al premio di Coldiretti Giovani Impresa che quest’anno si terrà in Versilia presso il Resort Beach Club di Cinquale (Ms). Save the Date: giovedì 25 luglio. La serata, condotta dalla “Iena” Andrea Agresti, segna la tappa finale di un percorso di selezione che premierà le magnifiche 6 esperienze toscane che più incarnano i principi di innovazione, multifunzionalità, originalità, filiera corta e identità territoriale. 6 sono anche le categorie a cui le imprese potevano partecipare: “Non solo agricoltura”, “Stile e cultura l’impresa”, InFiliera, “Esportare il territorio”, “Campagna Amica”, “Ideando”). A livello territoriale 18 delle aziende candidate provengono

dal Sud della Toscana (Siena, Arezzo Grosseto), 26 dalla Costa (Livorno, Pisa, Lucca, Massa Carrara) e 24 da Firenze, Prato, Pistoia. Alla notte degli “Oscar Green” parteciperanno tutte le aziende candidate al concorso. Tra le aziende in lizza ci sono le più varie e curiose esperienze imprenditoriali, alcune delle quali troveranno posto nell”Open Space dell’originalità”: dall’allevatrice di papere all’azienda agricola museo, all’allevamento di lumache per finalità cosmetiche all’agro-zoo fino all’azienda che produce, unica in Toscana, l’erba vetiver che sostituisce il cemento intervenendo in maniera naturale in smottamenti e frane. A premiare le aziende interverranno rappresentanti di Enti Locali ed imprenditori.

Impresa Pesca “sbarca” a Viareggio

Dal fermo biologico all’importanza del controllo a bordo e dello sbarco al primo commercio, passando per le strategie di valorizzazione della tradizione, dell’economia e dell’immagine del prodotto legato al territorio fino alle opportunità e ai progetti di “filiera”con il “miglio zero”: sono alcuni dei temi principali del convegno promosso da Impresa Pesca Toscana in programma venerdì 12 luglio, a Viareggio (Lu), presso il Centro Congressi “Principe di Piemonte”. Si parlerà inoltre di marketing, elemento sempre più determinante nelle strategie aziendali, degli strumenti finanziari a disposizione delle imprese e di Campagna Amica, anello decisivo per la commercializzazione diretta del pescato e dei prodotti connessi. Piccola ma sana con 620 imbarcazioni dislo-

cate su 26 porti nel litorale (circa 600 km isole dell’Arcipelago comprese, 25 i porti/approcci), la flotta toscana sta vivendo una fase di profonda ristrutturazione e rilancio che parte proprio dal progetto di “Impresa Pesca” che punta a rimettere al centro della filiera, e dell’economia del mare, le imprese ittiche della regione che producono, complessivamente, appena il 5% della produzione nazionale di pesce. Al convegno parteciperanno, tra gli altri, rappresentanti del Mipaf, il Ministero per le Politiche Agricole Forestali per parlare del regolamento comunitario n. 1124/09, e del Ministero dell’Interno per porre l’accento sul fermo pesca. Conclusioni affidate a Tonino Giardini, Responsabile Nazionale Settore Pesca di Coldiretti.


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Multifunzionalità

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PER 100MILA RAGAZZI ESTATE ... IN FATTORIA

FATTORIE EVOLUTIVE

Censimento non più rimandabile: la richiesta Coldiretti

Nella Provincia di Lucca il concetto di “sistema”ha già trovato una prima risposta nel progetto “Fattorie Evolutive”. Nato da un’idea del Comitato Donne Impresa il progetto mette in “rete” le aziende che mirano attraverso pratiche di agricoltura consapevole a creare benessere nella società andando incontro ai crescenti bisogni della collettività. Uno di questi bisogni è proprio quello di aprire le aziende alle nuove generazioni che potranno spendere il tempo delle vacanze estive in un ambiente completamente diverso, sano e vivace. 7 delleoltre 30 aziende che fanno già parte del progetto sono diventate “centri estivi a km zero”proponendo attività per tutta l’estate. Tra le attività lo spazio de “Il giardino di Manipura” il contenitore di iniziative ed idee dell’azienda “Agricola Versil Green” che insieme alla “Cooperativa Sociale Il Cappello” propone settimane con percorsi e laboratori saranno attivati anche con i bambini speciali che spaziano dagli orti didattici, alla tree therapy alla scuole degli antichi mestieri (info su www.ilgiardinodimanipura.it).

100mila giovani trascorreranno almeno un periodo dell’estate in fattoria. Per 1 giovane su 4 in età scolare si aprono le porte di 1000 imprese agricole toscane pronte a trasformarsi in veri e propri “agricampus estivi”. Per loro ci sono agri-ludoteche, babyorti, laboratori contadini, lezioni di inglese e letture nel bosco, teatro, musica, arte, sport, educazione alimentare, scampagnate, merende a km zero e persino three therapy, tecnica anti-stress che consiste nell’abbracciare gli alberi: una moltitudine quasi impossibile da catalogare di attività che forniscono un valido supporto alle famiglie per conciliare i tempi della famiglia e del lavoro offrendo al contempo all’azienda agricola la possibilità di generare una forma di reddito complementare a quella principale. Ma la “vacanza” in fattoria sarà l’occasione, per moltissimi giovani, per entrare per la prima volta in una stalla, vivere a stretto contatto con gli ani-

mali dell’aia, vedere come si produce il miele e si coltiva un orto, e soprattutto “mangiare sano”, a km zero, visto anche il numero consistente di bambini, il 33%, sono obesi o in sovrappeso mentre un’altra parte è a rischio. Le imprese si confermano un universo vivace dove i bambini possono trascorrere uno o più giorni, anche interi periodi, imparando a convivere con la natura e con i suoi ritmi: “per le imprese agricole – commenta Maria Cristina Rocchi, Delegata Donne Impresa Toscana – rappresenta un’opportunità importante. Purtroppo in Toscana non esiste ancora un vero e proprio censimento delle imprese agricole che operano nel campo dell’educazione, ragione per cui abbiamo avanzato la richiesta di un monitoraggio serio alla Regione Toscanavista anche la positiva attività e fiorire di progetti negli ultimi due anni”. In Toscana gli esempi si sprecano. Eccone alcuni giusto per dare l’idea della creati-

vità agricola. Nel fiorentino le parole chiave sono fantasia emanualità. I ragazzi utilizzano i più diversi materiali di riciclo, ad “allenarsi” in cucina con il laboratorio della pasta fatta a mano e a fare piccoli esperimenti scientifici. Leggono nel bosco incantato, curano l’orto e gli animali. A Vicchio, a “Il Muretto”, c’è persino lo zoo, un’area dove scorrazzano liberamente galline,

TERRANOSTRA

conigli, asini, caprette e maiaini. Semprenell’area fiorentina, ma questa volta a Fucecchio, l’azienda “Il Poggetto” guida i partecipanti attraverso una infinità di percorsi didattici che ruotano attorno a grano, pane, miele e orto, passeggiate nel bosco e tuffi in piscina. A Prato la “Fattoria Del Bello” a Vaiano porta avanti – con successo – da alcuni anni le “agri-setti-

mane verdi”. Nella Provincia di Massa Carrara, invece l’agriturismo “Nonno Cecco” fa riscoprire il territorio e gli antichi mestieri come la scartozzera, l’antica arte di sfogliare e sgranare. Non serve mandare i figli in Inghilterra per fare pratica con l’inglese perché si può imparare la lingua all’agriturismo “Le Coppelle” a Pian di Lago Terrinca, l’agriturismo “Poli David” a Fabbriche di Vallo, l’agriturismo “Al Benefizio”di Barga e l’agriturismo “Nico Bio” a Gello di Sopra, Camaiore. Nel Montalbano, pistoiese cinqueaziende agricole hanno dato vita ad un vero e proprio “polo formativo” estivo dove i bambini possono scegliere tra teatro, orientamento nei boschi, lingua inglese, passeggiate a cavallo o su pony. Le aziende interessante sono l'Oasi Agrituristica di Baugiano, Agriturismo “Il Calesse”, Agriturismo “Abbonbrì”, Associazione Sportiva Giò Ranch ed il Club Ippico Bavigliano.

In agriturismo? Si mangia toscano. Per chiarire ogni dubbio sugli ingredienti che si possono utilizzare nella preparazione di colazioni, pasti, merende, degustazioni, è arrivata la guida operativa adottata dalla Regione con Decreto 2220 del 7/6/2013: uno strumento snello, utile e pratico, sollecitato da Coldiretti, per sgombrare il campo da dubbi e fraintendimenti che rischiavano di inquinare la volontà del legislatore e, in caso di controllo, di esporre le imprese alle interpretazioni personalizzate. “L’articolo 13 del regolamento di attuazione della l.r. 30/2003 e smi, circoscrive i prodotti utilizzabili per la somministrazione pasti alimenti e bevande in ambito agrituristico e definisce i prodotti aziendali, i prodotti certificati toscani, i prodotti di origine toscana non certificati e prevede, in armonia con i principi indicati nella l.r. 30/2003, altre disposizioni

di dettaglio”, spiega il presidente di Terranostra Toscana Andrea Landini. “Da quando nell’aprile 2010 è entrata in vigore la nuova norma la nostra associazione ha dato indicazioni chiare in merito ai prodotti ammessi, al loro reperimento, agli accordi che possono essere stipulati tra le aziende….”, continua Landini, rilevando la difficoltà di ottenere comportamenti omogenei, in assenza di linee guida precise. “Apprezziamo quindi la decisione della Regione di predisporre un documento di approfondimento per una più corretta e uniforme inter-

pretazione delle disposizioni normative previste dall’articolo 13 “Prodotti utilizzabili nella somministrazione di pasti, di alimenti e di bevande” del regolamento n. 46/R del 2004 e smi, utile come guida operativa di indirizzo non solo per gli operatori agrituristici che devono reperire e somministrare alimenti e pasti, ma anche per il personale predisposto ai controlli”. Gli imprenditori agrituristici interessati a ricevere una copia delle linee guida possono richiederla alla segreteria di Terranostra della provincia di appartenenza.

Simone Ferri Graziani, imprenditore agricolo e attuale Presidente di Coldiretti Livorno, è stato nominato Vice Presidente Nazionale di Terranostra. Dopo 4 anni di esperienza in giunta nazionale Ferri Graziani un nuovo passo in avanti: “E’ un grande onore e una grande responsabilità rappresentare la regione degli agriturismi per eccellenza all’interno della più importante associazione di settore. Quale sarà il mio contributo? Quello di lavorare – ha commentato - per rafforzare il legame tra l’attività agricola e l’attività agrituristico-ricettiva che è un segno distintivo ed irriproducibile della nostra offerta. Gli agriturismi sono una straordinaria alternativa in un paese che dovrà lavorare, anche a causa della crisi, per potenziare ulteriormente la sua vocazione turistica. Il nostro è un paese che non sfrutta appieno la sua speciale predisposi-

Simone Ferri Graziani

IN AGRITURISMO: SI MANGIA TOSCANO FERRI GRAZIANI, UNA NOMINA DI PRESTIGIO

zione all’accoglienza”. Secondo Ferri Graziani la forza e il successo internazionale dell’agriturismo italiano è collegato al legame con l’elemento agricolo: “chi cerca un soggiorno in agriturismo cerca qualcosa di completamente diverso dall’hotel; cerca il contatto con la natura, con le persone, con le radici, cibo buono ed identitario, insieme alla possibilità di vivere un’esperienza umana che nutre lo spirito e riempie gli occhi. Il modello toscano, in questo senso, è vincente”.

Gli agriturismi vengono scelti non solo per il pernottamento ma anche perché' offrono l’opportunità di trascorrere un soggiorno di uno o più giorni senza rinunciare alla comodità e alla protezione garantita dall’ospitalità delle aziende di campagna. La Toscana, in questo senso, è la regione che più di altre si è data da fare segnando il passo per esempio con la legge 30/03 che obbliga gli agriturismi a somministrare menu al 100% Made in Tuscany: “Quella legge è una vittoria per gli agriturismi – spiegato il neo Vice Presidente - In questo modo possiamo trasmettere ai turisti senza e senza ma il valore del prodotti che gli stiamo offrendo e che il territorio dove hanno scelto di trascorrere le vacanza esprime; un contatto diretto prezioso che si trasforma in un vantaggio non solo per l’agriturismo, e per le nostre attività, ma per tutta l’agricoltura”.


PROGETTO MAGGIO-GIUNGO 2013

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la campagna TOSCANA

PARENTE AL LAVORO IN AZIENDA? Può farlo! Fino al IV° grado non c’è obbligo assunzione Il Ministero del Lavoro, con la Circolare del 10/06/2013, al fine di armonizzare le attività ispettive su tutto il territorio nazionale, è tornato ad affrontare l’argomento del lavoro prestato gratuitamente da parenti ed affini nell’ambito del settore agricolo. La citata Circolare, ha ribadito quanto già stabilito dall’art. 74 della così detta “Legge Biagi”, D.Lgs. 276/2003, che prevede testualmente “Con specifico riguardo alle attività agricole non integrano in ogni caso un rapporto di lavoro autonomo o subordinato le prestazioni svolte da parenti e affini sino al quarto grado in modo meramente occasionale o ricorrente di breve periodo, a titolo di aiuto,

mutuo aiuto, obbligazione morale senza corresponsione di compensi, salvo le spese di mantenimento e di esecuzione dei lavori”. La norma in breve stabilisce che non vi è obbligo di assunzione (o di altro inquadramento previdenziale assicurativo) per i parenti ed affini fino al quarto grado che lavorano occasionalmente e gratuitamente per conto di un imprenditore agricolo. In base alla Circolare, la prestazione si intende “occasionale o ricorrente di breve periodo” se ha una durata annuale inferiore a 90 giorni, oppure se superati, inferiore a 720 ore. L’onere della prova in questi casi spetta agli Ispettori e non più all’imprenditore

agricolo. E’ giusto il caso di ricordare che anche la corresponsione di prodotto è considerato pagamento, facendo così decadere l’elemento essenziale di gratuità. A titolo esemplificativo, rientrano tra i parenti fino al quarto grado, oltre al coniuge, anche i figli, i genitori, i fratelli, i nonni, i nipoti, gli zii ed i cugini; gli affini sono i coniugi di detti parenti. Questa nuova apertura, da parte del Ministero del Lavoro, frutto di un intensa attività sindacale da parte della Coldiretti, rappresenta un doveroso riconoscimento all’intero settore agricolo e al ruolo sempre più importante che svolge all’interno del mercato del lavoro.

IL CASO

Fisco & Impresa

di Gianni Donati - Impresa Verde Toscana srl

Sono un coltivatore diretto, posso eseguire lavori conto terzi? D. Sono un coltivatore diretto regolarmente iscritto all’INPS, la mia azienda è costituita da 10 ettari coltivati ad olivi e fatturo dalla vendita di olio circa 15.000 euro l’anno. Ho acquistato una falciatrice particolare per l’inerbimento dell’oliveto e ho avuto diverse richieste da aziende agricole per fare dei lavori di sfalcio nei loro oliveti. Posso eseguire questi lavori per conto di terzi? Quale trattamento fiscale è riservato a quest’attività? Per quanto riguarda la prima domanda, la risposta è affermativa; ai sensi del comma 3, dell’art. 2135 del codice civile, l’imprenditore agricolo può esercitare attività connesse di “fornitura di servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata”. Per quanto riguarda, invece il trattamento fiscale, questo genere di attività, possono beneficiare, sia ai fini Irpef (art. 56-Bis del

TUIR) che ai fini IVA (art. 34-Bis del DPR 633/72), di un regime forfettario vantaggioso che prevede di versare la metà dell’IVA incassata dal cliente e di tassare solo il 25 % di quanto fatturato. Per fare un esempio, ipotizzando di fatturare euro 10.000 + IVA 10% (trattandosi di prestazioni agromeccaniche rese ad imprese agricole). Ai fini IVA, dovrà essere versato euro 500,00 (la metà dell’IVA addebitata in fattura). Ai fini Irpef, sarà imponibile euro 2.500 (il 25 % di 10.000) che andrà a sommarsi agli altri redditi nel Modello UNICO. Per completezza di informazione, è bene ricordare che per iniziare questa attività di servizi agro meccanici per conto terzi, è sufficiente effettuare un’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate ed in Camera di Commercio attraverso il sistema telematico “comunica”. Dal punto di vista contabile è sufficiente contabilizzare separatamente le fattura relative a quest’attività.


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Epaca & Servizi

la campagna TOSCANA

L’ESPERTO RISPONDE di Nicola Prosperi - Responsabile Epaca Firenze-Prato

Incidente sul lavoro: posso chiedere l’aggravamento? Due anni fa ho avuto un grave incidente sul lavoro per cui l’INAIL mi ha riconosciuto una rendita mensile e un grado di inabilità permanente del 25%. E’ possibile chiedere un aggravamento visto che gli esami a cui mi sono sottoposto recentemente hanno evidenziato un peggioramento delle mie condizioni? Nel caso di infortunio sul lavoro l’INAIL riconosce il diritto ad una rendita mensile se il danno permanente derivante dall’infortunio è pari o superiore al 16%. I titolari di rendita possono poi chiedere il riconoscimento di un aggravamento di questo grado di “invalidità” entro 10 anni dalla data dell’infortunio (cosiddetta domanda di revisione). Qualora l’INAIL riconosca un effettivo peggioramento dei postumi derivanti dall’infortunio, provvederà anche ad aumentarle l’importo della rendita mensile. Il suggerimento è quello di accompagnare la richiesta di revisione con documentazione medica (certificati medici specialistici, esami strumentali, etc…) che dimostri il sostanziale peggioramento delle sue condizioni. Nel suo, come in tutti gli altri casi, è opportuno rivolgersi agli Uffici Epaca per avere un appuntamento con uno dei nostri consulenti medici che la visiterà, valuterà il suo caso ed eventualmente potrà indicarle gli esami da effettuare e la documentazione medica necessaria per la richiesta di aggra-

vamento. Inoltre uno dei nostri operatori sarà a sua disposizione e la assisterà, gratuitamente, per la preparazione e presentazione della domanda di revisione. Ho 25 anni e sono un giovane coltivatore diretto iscritto all’Inps dal 01.01.2013. Volevo sapere come devo fare per il pagamento dei miei contributi all’INPS e quali sono le scadenze previste… Dal 01.01.2012 l’INPS non invia più al domicilio dei contribuenti coltivatori diretti/IAP i modelli F24 precompilati per il versamento dei contributi previdenziali obbligatori. L’INPS invierà comunque, anche quest’anno (Circolare INPS n.95 del 11.06.2013), una comunicazione a tutti i soggetti obbligati indicando i “codici” per la compilazione dei modelli F24, le modalità per scaricare direttamente dal sito INPS i modelli F24 precompilati e riporterà nella stessa comunicazione anche le date di scadenza per il versamento delle 4 rate (le scadenze previste per il pagamento sono il 16 luglio, il 16 settembre, il 18 novembre e il 16 gennaio 2013) . Invito comunque tutti i coltivatori diretti titolari di posizione assicurativa all’INPS a rivolgersi agli Uffici della Coldiretti per la stampa, controllo e compilazione dei modelli F24. Per saperne di più rivolgiti agli uffici Epaca presenti in tutte le province. Consulta il sito www.epaca.it per trovare l’ufficio più vicino.

• ALIMENTARISTI (EX HACCP)

Formazione

Cicli di corsi rivolti a tutte le categorie di operatori ed imprese che trattano generi alimentari. Da 4-8-12-16 ore secondo il livello di rischio e di responsabilità.

• RSPP, PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO, RLS Corsi rivolti ai vari livelli di figure con durate variabili secondo l'organizzazione aziendale e il livello di rischio della stessa.

• FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER RESPONSABILE DELLA PISCINA E ADDETTO AGLI IMPIANTI TECNOLOGICI

Corsi per Responsabile, per Addetto e per responsabile più addetto quando la figura coincide. Percorsi interi o ridotti per coloro che ai sensi della normativa hanno riconosciuta la riduzione del monte orario formativo.

• FORMAZIONE PER OTTENIMENTO DEL PATENTINO PER ACQUISTO ED IMPIEGO DEI PRODOTTI FITOSANITARI TOSSICI MOLTO TOSSICI E NOCIVI

Corsi di 25 ore che danno il diritto all'ottenimento del “patentino”

• CORSO FOR.CAP PER LA CAPACITÀ PROFESSIONALE DELLO I.A.P. Il corso di 54 ore finalizzato all'ottenimento della capacità professionale necessaria per la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale.

Per informazioni sull'offerta formativa rivolgersi alla sede Coldiretti più vicina oppure a CAICT SRL - Formazione & Sviluppo Via Della Villa Demidoff, 64/d - 50127 Firenze caict.formazione.toscana@coldiretti.it - Tel.05532357212 - Fax 055323246612

SCADENZE

l PREVIDENZIALI

10 luglio – INPS: versamento dei contributi previdenziali del trimestre precedente relativi al personale domestico. 16 luglio – INPS: versamento dei contributi per i coltivatori diretti, coloni e mezzadri e imprenditori agricoli professionali relativi al primo trimestre 31 luglio – Presentazione al CAF da parte dei pensionati interessati del modello RED per la dichiarazione dei redditi 2012 20 agosto – Contributi IVS (Artigiani e Commerciali): versamento dei contributi IVS da parte dei soggetti iscritti alla gestione INPS artigiani e commercianti (quota fissa sul reddito minimale) 20 agosto – Enasarco: versamento contributo secondo trimestre 2013

l FISCALI

20 agosto – Pagamento IVA relativo al secondo trimestre 2013 20 agosto – Modello UNICO: pagamento saldo imposte 2012 e primo acconto 2013 solo per le imprese soggette a studi di settore 25 ottobre – Presentazione modello INTRA per le operazioni del terzo trimestre 2013

730 UNICO IMU ISEE RED

l TECNICHE 10 Settembre - Dichiarazione di giacenza di vini e mosti (situazione al 31 Luglio). A metà Settembre (data non ancora definita) -misura 215 (benessere animali) - domanda annuale di pagamento


PROGETTO MAGGIO-GIUNGO 2013

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IL NOSTRO PATRIMONIO Ăˆ SETTE MILIONI. DI OLIVI. Soltanto il marchio del Consorzio di tutela garantisce l’autenticitĂ dell’olio extravergine di oliva Toscano ,*3 ,O &RQVRU]LR FRQ L VXRL VRFL YHULĂ€FD WXWWD OD Ă€OLHUD SURGXWWLYD GDOO¡RULJLQH GHOOH ROLYH DOOD IUDQJLWXUD Ă€QR DOO¡LPERWWLJOLDPHQWR GHOO¡ROLR OD FXL TXDOLWj H WLSLFLWj YLHQH FHUWLĂ€FDWD GD TXL OD VLFXUH]]D GL VFHJOLHUH XQ YHUR 7RVFDQR 8Q LPSHJQR FKH Gj RWWLPL IUXWWL WXWHOD L SURGXWWRUL H L FRQVXPDWRUL YDORUL]]D O¡HFFHOOHQ]D WRVFDQD H VDOYDJXDUGD XQ SDWULPRQLR WHUULWRULDOH XQLFR FRQ L VXRL FDUDWWHULVWLFL ROLYHWL &RQVRU]LR SHU OD WXWHOD GHOO¡2OLR ([WUDYHUJLQH GL 2OLYD 7RVFDQR ,*3 GDO JDUDQWLDPR QRL

Consorzio per la tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP www.oliotoscanoigp.it


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