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Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F- La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa - Una copia Euro 1,55
Toscana: conferma per Tulio Marcelli
A Bagno a Ripoli arriva la Bottega
L’Assemblea lo rielegge Presidente
E’ la prima nell’area fiorentina
Oscar Green 2013 C’è ancora tempo per iscriversi
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la campagna Giornale di Coldiretti Toscana Anno XVI n.1/2013
TOSCANA
OLIO: FATTA LA LEGGE, ORA I CONTROLLI! Approvata all'unanimità la legge voluta e sostenuta da Coldiretti. Adesso etichette trasparenti. Forte inasprimento delle sanzioni per frodi e contraffazioni, e nuove norme per le etichette e i marchi ingannevoli. La legge “Salva Olio italiano” è stata finalmente approvata, in via definitiva, lo scorso 19 dicembre, un traguardo a cui Coldiretti ha lavorato molto, e con successo, per tutto il 2012. Dalla protesta di fronte alla sede del Consiglio Regionale della Toscana che ha portato all'approvazione all'unanimità della mozione in difesa olio extravergine, al Salone degli Inganni fino all'evento alla Leopolda di Firenze a cui ha partecipato il Presidente Nazionale Sergio Marini, la Toscana è stata soggetto particolar-
mente attivo per un traguardo di cui beneficeranno gli olivicoltori di tutto il Paese. Con la nuova legge infatti, finalmente viene regolamentata una materia di primaria importanza, che permette anche al consumatore di riconoscere l'autenticità dei prodotti, offrendo agli operatori economici uno strumento per valorizzare l'olio extra vergine di origine sia sul mercato italiano sia all'estero. “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini” è il titolo del provvedimento che, in uno dei capitoli, interviene in maniera sostanziale sulla filiera olearia italiana, nello
specifico, agendo sui sistemi da adottare contro frodi e sofisticazioni. È in particolare con l'articolo 12 della legge che viene disposto l'accertamento della responsabilità penale di eventuali comportamenti illeciti da parte di alcuni soggetti. Non solo, l'articolo 13 prevede sanzioni accessorie per contraffazione di olio Igp o Dop e l'articolo 14 prevede la pubblicazione della condanna su quotidiani nazionali e il divieto per cinque anni di operare nel settore, oltre alla confisca di beni e denaro per il condannato che non possa giustificarne la provenienza. Ma sono previste anche sanzioni accessorie
AL VIA I BLIZ, PRELEVATI OLTRE 200 CAMPIONI Controlli in tutte le province della Toscana per smascherare l'extravergine fasullo negli scaffali di negozi, supermercati e discount. Prelevati, durante i blitz, oltre 200 campioni. Ad effettuare i controlli è stata una apposita task force che ha raccolto campioni di bottiglie di olio delle diverse dimensioni e fasce di prezzo da analizzare in laboratori pubblici dal punto di vista chimico ed organolettico per verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato in etichetta e il reale contenuto. Le anomalie saranno denunciate alle auto-
rità di controllo che grazie all'entrata in vigore della nuova legge devono intervenire con ispezioni e analisi documentali nelle aziende coinvolte. A decretare il via ai “controlli” era stato il Presidente Nazionale, Sergio Marini dal palco della Leopolda di Firenze. In questo momento sono in corso le analisi dei campioni. I risultati dell'azione di controllo e le attività mese in atto in Toscana saranno rese pubbliche e portate a conoscenza della stampa e del consumatore.
in caso di condanna per adulterazione o contraffazione e divieto di svolgere attività imprenditoriali. La nuova norma prende in esame anche le etichette e stabilisce un carattere minimo di 1,2 millimetri per la designazione dell'origine, etichette che devono essere ben visibili rispetto al colore del fondo. Nel caso di miscele di oli di oliva estratti in un altro Stato membro dell'Unione Europea o Paese terzo, invece, la dicitura deve essere preceduta dal termine “miscela”, stampato in maniera evidente rispetto alle altre indicazioni. Per quanto riguarda il termine di conservazione, la nuova rego-
la, è che non si possono superare i 18 mesi dalla data di imbottigliamento. E per assicurare che sugli scaffali arrivino oli corrispondenti alle caratteristiche merceologiche previste c'è l'articolo 2 che dà valore probatorio nei procedimenti giurisdizionali al panel test. La legge fa luce anche sulla concorrenza sleale e dispone che l'Autorità di garanzia sulla concorrenza e il mercato vigili sull'andamento dei prezzi e adotti misure per impedire “le intese o le pratiche concordate tra imprese che hanno per oggetto o per effetto di ostacolare, restringere o falsare in maniera consistente la concorrenza”.
L’EDITORIALE di Tulio Marcelli Presidente Coldiretti Toscana
La nuova stagione, il 2013, inizia con la conferma di Sergio Marini, per il secondo mandato, alla guida della Coldiretti. Marini è stato eletto all'unanimità per altri quattro anni dall'Assemblea elettiva partecipata dai presidenti regionali e provinciali e dai rappresentanti dei movimenti. Votazione alla quale ho potuto partecipare in quanto ho avuto l’onore di essere confermato alla presidenza della federazione toscana per altri quattro anni. Le capacità e la determinazione dimostrate in tutti questi anni da Marini fanno di lui un Presidente che anche in futuro continuerà a valorizzare l'agricoltura, garantendo alle imprese nuove opportunità di sviluppo e reddito. In occasione dell'Assemblea è stato anche presentato uno studio sulla rappresentatività, dal quale emerge che sono oltre 1,6 milioni gli associati alla Coldiretti che, insieme alle loro famiglie, rappresentano il sistema di riferimento della principale organizzazione agricola italiana ed europea. Quello che conta, comunque, è che siamo di fronte ad
www.toscana.coldiretti.it
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CONFERMA PER MARCELLI, TUTTI CON LUI
che in Toscana sono stati raggiunti dal marchio Campagna Amica individuando nelle “Botteghe” l'elemento di sfida del futuro insieme al marchio Fai (Firmato Agricoltori Italiani). Per il futuro invece Coldiretti guarda con attenzione ed interesse alla “nuova Politica Agricola Comune” per cui la posizione è ben nota a tutto il mondo agricolo (e non solo) e ai prossimi di Piani di Sviluppo Rurale che hanno messo in moto, dal 2009 ad oggi, oltre 1 miliardo di euro di investimenti (tra contributi regionali ed investimenti imprenditoriali) mentre per la “legge sull'urbanistica” si attende che la “revisione” produca presto i suoi effetti: “la
realizzazione delle strutture agricole, siano capannoni, fienili e stalle, devono essere funzionali al reddito agricolo, ed esclusivamente nell'interesse agricolo, spiega ancora Marcelli il presidio e la tutela del territorio e del paesaggio, e l'impossibilità di svincolarle dalla loro destinazione iniziale devono essere elementi cardine”. Non è mancato un riferimento al problema degli ungulati che in Toscana è ancora irrisolto. Strategico per il futuro dell'agricoltura toscana sarà sempre più il ruolo del Consorzi Agrari della Toscana pronti alla “fusione” quello del come Consorzio di Difesa Produzioni Agricole che
Vincenzo Tongiani
tutela del Made in Italy ed in particolare le manifestazioni - in sede di Consiglio Regionale e alla Leopolda - per la legge salva olio approvata alla vigilia di Natale fino ai blocchi del Brennero, Marcelli ha ricordato alcuni degli “snodi” cruciali dell'azione di Coldiretti a livello nazionale come “il progetto per una filiera agricola tutta italiana, e soprattutto regionali: dal “salvataggio” dell'Associazione Regionale Allevatori in “cui molti non credevano e che noi abbiamo dimostrato che era possibile”, la nascita di Consorzio Agro-Zootecnica Toscana, passando per i Piani Integrati di Filiera che ha coinvolto oltre 1000 aziende associate riportando al centro “la filiera agricola e l'impresa”, la legge che ha rilanciato il ruolo dei Consorzi di Bonifica nella gestione del territorio alle battaglie “seriali”sulla legalità, non ultima quella sulla trasparenza per l'olio extravergine, ai tarocchi con il “Salone degli Inganni” addirittura ospitato nella sede del Consiglio della Regione Toscana. “Iniziative che hanno trovato un'adesione - ha ricordato orgoglioso - da parte di tutta la politica e che ci ha permesso di raggiungere l'importante risultato della legge salva olio”. Marcelli si è soffermato sugli incredibili risultati
Francesco Viaggi
Tulio Marcelli sarà ancora il “nostro” Presidente. L'Assemblea elettiva regionale formata dai Presidenti Provinciali, dai Rappresentanti dei Movimenti (Terranostra, Donne Impresa, Pensionati e Giovani Impresa) e dai Rappresentati nelle Federazioni Provinciali ha confermato piena e completa fiducia a Marcelli che sarà a capo delle 40 mila imprese agricole associate in Toscana per il prossimo quadriennio. Marcelli, 40 anni, è titolare di una bell'azienda agrituristica, il “Relais La Torre” in località Chiassa Superiore, è attualmente anche Presidente Nazionale di Terranostra. Con la riconferma dell'aretino Marcelli si conclude anche il lungo percorso di democrazia sindacale che ha toccato centinaia di sezioni e circoscrizioni in tutta la regione negli ultimi mesi coinvolgendo migliaia di imprenditori, e che ha prodotto - questo l'altro risultato importante - un generale rinnovamento della governance interna dove il 33% dei Presidenti di Sezione sono di nuova elezione. Alla testa dell'esercito di agricoltori che aveva “invaso” il centro di Firenze nel novembre del 2008 con migliaia di trattori per reclamare una politica adeguata a imprese che vogliono crescere, svilupparsi e stare sul mercato dalla
Tulio Marcelli
L’Assemblea“premia”i risultati ottenuti nel quadriennio
Roberto Nocentini
una accresciuta attenzione per il settore primario che parte da una società civile che crede e sostiene il nuovo modello agricolo portato avanti dalla Coldiretti che contribuisce in misura determinante alla crescita sostenibile del Paese. La gente ha ben presente l'importanza dell'agricoltura e la politica ne sta prendendo atto riconsiderandone il ruolo e le potenzialità. Il nostro progetto mette al centro l'impresa legata al territorio che fa della qualità e dellacreatività il suo punto di forza per competere sui mercati, ma anche una lotta spietata ai "furbetti" che dell'agroalimentare fanno affari con il falso Made in Italy. Il modello di sviluppo che vogliamo per la nostra agricoltura trae quindi nutrimento dai nuovi punti di forza del Paese. Nel fare un bilancio degli ultimi quattro anni possiamo affermare che ne esce una Coldiretti rafforzata sul piano organizzativo e sul piano della rappresentanza ed emerge soprattutto il dato interessante del ritorno dei giovani in agricoltura e della speranza che essi hanno di avere un futuro nel settore in particolare in Toscana. Basti pensare che solo dieci anni fa agricoltura significava soltanto problemi sociali, problemi ambientali, costo per il Paese: oggi quelli che erano problemi sono diventati delle opportunità. L'agricoltura si è inventata un nuovo modello di sviluppo - che ha un forte radicamento anche qui in Toscana - basato sulla piccola e media impresa, sul prodotto fortemente legato al territorio, distinguibile in quanto riunisce in sé tutti i punti di forza del Paese come il paesaggio, l'innovazione e la creatività e li aggiunge come valore aggiunto a prodotti e servizi. C'è un problema di reddito delle imprese, legato alla crisi economica e al calo dei consumi - che speriamo possa iniziare a superarsi rapidamente - ma causato anche dal furto di valore nella filiera e al furto di identità dei nostri prodotti, che intendiamo combattere con forza anche grazie alla iniziative messe in campo a partire da quella a difesa del vero olio italiano.
Simone Ferri Graziani
segue da pagina 1
mette in condizioni le imprese agricole di “assicurarsi contro le calamità naturali e di tutelare il proprio reddito alla luce della forte incidenza degli eventi atmosferici per il futuro delle imprese”. Infine un messaggio ai candidati alle prossime elezioni politiche: “Il nostro rapporto con la politica sarà chiaro e netto. Misureremo tutti i candidati e li peseremo a seconda di quello che hanno fatto per l'agricoltura e per il progetto di Coldiretti. Valuteremo l'impegno, la serietà, le idee”. Marcelli ha concluso il suo intervento convinto che l'agricoltura ora è pronta per “essere protagonista del sistema di sviluppo della regione”.
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DONNE IMPRESA: ROCCHI NEL DIRETTIVO NAZIONALE
cereali, vino, olio e fa agriturismo, la Responsabile Regionale del Movimento più rosa di Coldiretti è stata confermata dalle “colleghe” delle Federazioni Provinciali. “Il 2013, anche per le imprenditrici, sarà un anno difficile spiega - ma il mio lavoro e quello di tutto l’esecutivo di Donne Impresa Coldiretti
Agricola che produce principalmente fronde di eucalipto con metodo biologico per il mercato estero. Produce invece mais, girasoli, grano e sorgo l'azienda della Nieri a Monsummano Terme. Del Comitato sono entrati a far parte Elena Bertini (Arezzo) e Laura Chiellini (Pisa). La prima produce abeti nel Casentino (Castel S. Niccolò) mentre la seconda manda
avanti la tre centennale azienda di famiglia a Cascina che produce piantine aromatiche, salvia, zenzero e peperoncini. Al primo mandato anche Silvia Bellè, viticoltrice del Candia dei Colli Apuani Doc e neo Responsabile del Movimento a Massa Carrara. Confermate anche Antonella Rastrelli (Firenze-Prato), Rita Ferrini (Grosseto) e Laura Lepri (Livorno).
Elena Bertini
Maria Cristina Rocchi, già ex presidente del Consorzio Agrario di Siena entra nel Direttivo Nazionale di Donne Impresa. Rappresenterà Donne Impresa anche all'interno del Consiglio Nazionale di Terranostra. Titolare di un'azienda multifunzionale a Torrita di Siena che produce
sarà dedicato alle donne che guidano le imprese agricole per cogliere tutte le sfumature e le opportunità della multifunzionalità: è questo che le ha rese elastiche e meno inclini alle turbolenze economiche, perché forti delle proprie capacità di produrre ma anche di fornire servizi per la comunità. Un aspetto su cui possiamo ancora investire”. Sono state elette Vice Presidente Elena Giannini (Lucca) e Michela Nieri (Pistoia). E' di Massarosa, in Versilia, la Giannini, sociafloricoltrice dell'azienda Versil Green Società
Laura Chiellini
Maria Cristina Rocchi
Bertini (Arezzo) e Chiellini (Pisa) nuove delegate provinciali
PROVINCIE: AVANTI CARLESI E GENOVALI Due floricoltori al vertice di Pistoia e Lucca ispirano il progetto Campagna Amica di Coldiretti: rivolto a piccole e grandi imprese, tradizionali e vivaistiche e che coinvolge anche i consumatori”. Viareggino, 42 anni, Cristiano Genovali, raccoglie l'importante eredità lasciata da Dina Pierotti, Presidente uscente della Provincia di Lucca, che continuerà a rappresentare l'organizzazione in sede di Camera di Commercio.
Fausto Ligas
punti fondamentali l'ispirazione sociale e cristiana. - ha dichiarato all'assemblea Carlesi nel suo primo intervento - È per me un onore assumere questo ruolo, assicuro il mio impegno per continuare a dare sostanza ai principi a cui si ispira Coldiretti, affinché l'agricoltura sia protagonista del rilancio economico e sociale dalla crisi che ci attanaglia. Principi inclusivi, che
Fabrizio Filippi
neo Presidenti il settore di provenienza: entrambi arrivano dal florovivaismo un comparto unito nel segno del distretto floricolo InterProvinciale. Subentrato a Riccardo Andreini nominato a sua volta alla Presidenza del Consorzio Agrario di Pistoia, Carlesi, 57 anni, è a capo dell'azienda familiare Carlesi Vivai. “Innanzitutto, sono onorato di far parte di un'associazione che ha come
Cristiano Genovali
Mario Carlesi
Mario Carlesi e Cristiano Genovali sono i nuovi Presidenti rispettivamente della Provincia di Pistoia e Lucca. Conferma invece per Fabrizio Filippi (Pisa) al terzo mandato, Vincenzo Tongiani (Massa Carrara), Simone Ferri Graziani (Livorno), Fausto Ligas (Siena), Tulio Marcelli (Arezzo), Francesco Viaggi (Grosseto) e Roberto Nocentini (Firenze-Prato). Ad accomunare i due
E’ l'attuale Presidente del Mercato dei Fiori di Viareggio ed uno dei soggetti più attivi nella promozione e valorizzazione dei fiori “tipici” e di alcune delle produzioni autoctone della Versilia. “Mi metto al servizio di una grande forza sociale che è Coldiretti - ha assicurato - consapevole che le sfide del futuro saranno difficili. Ma noi siamo bene attrezzati per vincerle”.
FACEBOOK, NOI CI SIAMO Lo sapevi che Coldiretti Toscana ha un proprio profilo Facebook? Sono già oltre due mila gli “Amici”che condividono con noi, ogni giorno, a qualunque ora, l’esperienza del social network più popolare ed usato del pianeta. Attraverso la pagina “Coldiretti Toscana” imprenditori, addetti ai lavori, rappresentanti delle Istituzioni, esperti e giornalisti, e sempre più cittadini consapevoli, consumatori che frequentano i mercati di Campagna Amica, le nostre Botteghe e la nostra Rete di Vendita Diretta, restano in contatto, condividono informazioni, notizie, link, fotografie e curiosità. Facebook è soprattutto un “modo”, uno strumento facile, gratuito, immediato, per essere sempre aggiornati e sapere cosa accade nel mondo, in questo caso dell’agricoltura toscana, e non solo. Tutto in tempo reale. Diventa “Amico” di Coldiretti Toscana. C’è anche una canale You Tube e naturalmente il sito www.toscana.coldiretti.it. Resta connesso.
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MultifunzionalitĂ
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FAI: FIRMATO AGRICOLTORI ITALIANI Gli agricoltori ci mettono la “firmaâ€? Gli agricoltori italiani ci mettono la firma. E i prodotti agroalimentari diventano a Marchio Fai: (Firmato agricoltori italiani). Obiettivo: uno sbarco in grande stile sui mercati esteri con i prodotti della filiera agricola italiana e il varo all'interno di supermercati e grande distribuzione in genere della “Bottega italianaâ€?, spazio dedicato al “prodotto firmato dagli agricoltori italiani che garantisce italianitĂ , qualitĂ ed equa distribuzione del valoreâ€?. Lo ha spiegato lo stesso presidente nazionale Coldiretti, Sergio Marini: “Stiamo organizzando una piattaforma pubblicoprivata per i mercatiinternazionali caratterizzata dal marchio di qualitĂ Fai (Firmato dagli agricoltori italiani) rivolta appunto a promuovere l'internazionalizzazione del paniere Italia di qualitĂ per combattere il tanto falso Made in Italy nel mondoâ€?. Firmato dagli agricoltori italia-
ni, quindi è il marchio che garantisce il prodotto agroalimentare italiano al cento per cento promosso da Coldiretti nell’ambito del progetto Filiera agricola italiana. Un brand pensato per affermarsi
sul mercato e sostenuto da un sistema organizzato dei nostri produttori associati. Il tutto per assicurare un nuovo protagonismo dell’agricoltura, valorizzare la filiera agricola come vero e unico made in Italy alimentare e accorciare la filiera
tra produttore e consumatore, modificando la distribuzione del valore. In questo modo, secondo Coldiretti, sarà possibile migliorare il reddito degliagricoltori e garantire ai consumatori un prodotto di origine sicura, italiana e tracciata, comunicando la distintività del Made in Italy nel garantire alti standard di sicurezza alimentare, legame col territorio e naturalità . Tecnicamente il marchio Fai è un marchio collettivo di garanzia, concesso in esclusiva dalla Fondazione Campagna Amica a Fai Spa, sulla base di un regolamento d’uso che prevede un disciplinare tecnico di filiera: il processo produttivo standard qualitativi, valori etici, sociali, ambientali - la rintracciabilità dell’origine agricola e italiana delle materie prime, la distribuzione del valore agricolo all’interno della filiera in modo da garantire il protagonismo agricolo.
IL NOSTRO PATRIMONIO Ăˆ SETTE MILIONI. DI OLIVI. Soltanto il marchio del Consorzio di tutela garantisce l’autenticitĂ dell’olio extravergine di oliva Toscano ,*3 ,O &RQVRU]LR FRQ L VXRL VRFL YHULĂ€FD WXWWD OD Ă€OLHUD SURGXWWLYD GDOO¡RULJLQH GHOOH ROLYH DOOD IUDQJLWXUD Ă€QR DOO¡LPERWWLJOLDPHQWR GHOO¡ROLR OD FXL TXDOLWj H WLSLFLWj YLHQH FHUWLĂ€FDWD GD TXL OD VLFXUH]]D GL VFHJOLHUH XQ YHUR 7RVFDQR 8Q LPSHJQR FKH Gj RWWLPL IUXWWL WXWHOD L SURGXWWRUL H L FRQVXPDWRUL YDORUL]]D O¡HFFHOOHQ]D WRVFDQD H VDOYDJXDUGD XQ SDWULPRQLR WHUULWRULDOH XQLFR FRQ L VXRL FDUDWWHULVWLFL ROLYHWL &RQVRU]LR SHU OD WXWHOD GHOO¡2OLR ([WUDYHUJLQH GL 2OLYD 7RVFDQR ,*3 GDO JDUDQWLDPR QRL
Consorzio per la tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP www.oliotoscanoigp.it
Nelle immagini alcuni momenti dell’inaugurazione della Bottega di Campagna Amica di Bagno a Ripoli nell’areafiorentina di Firenze Sud
BOTTEGA A BAGNO A RIPOLI (FI) 150 mq di vero Made in Tuscany. Aperta a Ponte a Ema, Bagno a Ripoli, la prima Bottega dell’area fiorentina di Firenze Sud, la prima in Toscana dotata di cucina e di un forno da cui, ogni giorno, uscirà un croccantissimo pane biologico realizzato con farine a km zero. Verdure cotte take away, carne firmata dalla Cooperativa di Firenzuola, ortofrutta biologica e non, e consegna a domicilio le originali peculiarità . Oltre 100 i prodotti in vendita che appartengono al patrimonio regionale e che popoleranno gli scaffali dello Store del gusto di Via di Vacciano, al numero civico 6, a due minuti esatti dall’uscita di Firenze Sud: salumi, formaggi, pasta fresca, ortofrutta, birra agricola, marmellate, miele, legumi, pasta e farine, vinosfuso del Chianti e di Carmignano, oltre ad alcune eccezioni come il Parmigiano Reggiano e gli agrumi (biologici e non) di Sicilia. Orario di apertura: 8-19,30. Domenica chiuso. Per informazioni 055-0191026, 388-8396369.
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OCCHIO ALLA FARFALLA NEMICA DEL MAIS Piano di azione della Regione Toscana La Diabrotica virgifera virgifera ha scavalcato gli Appennini e ha infestato le coltivazioni di mais di tutta la Toscana, proveniente dall'Emilia Romagna. La Diabrotica virgifera virgifera è la larva di una farfalla che attacca le radici della pianta del mais, facendola cadere e quindi rendendola inadatta al raccolto. Nessun pericolo per la salute di umani e animali, solo ingenti danni economici per gli agricoltori che non prendono adeguate contromisure. Coldiretti segue la situazione periodici organizzando incontri coi produttori, per informarli delle novità, oltre a fornire assistenza tecnica presso tutte le sedi provinciali e di zona. Le analisi condotte dalla Regione Toscana in collaborazione con le imprese agricole hanno evidenziato che tutta la regione è infestata. La Valdinievole e la Lucchesia sono due delle zone toscane vocate alla coltivazione di
cereali ma ad essere sotto attacco sono anche il fiorentino, l'aretino e il pratese. Solo nel nord Toscana sono interessate oltre 500 imprese agricole. Per evitare guai maggiori, la Regione Toscana ha intensificato le misure del “Piano di azione” per l'anno 2013 (decreto 5950 del 18 dicembre 2012). Ecco gli elementi essenziali: le aziende produttrici inserite nella zona di contenimento hanno l'obbligo di rotazione delle colture in modo che il mais non sia coltivato negli stessi campi per più di un anno su due; inoltre non potranno importare da zone infette piante e parti di piante allo stato fresco; potranno impiegare macchine agricole (mietitrebbia-
trici, trinciatrici ecc.) che hanno operato in zone infette soltanto dopo un'accurata pulizia. Da evitare inoltre la semina nei mesi di aprile e maggio. E' invece possibile seminare anche dopo il
secondo anno sugli stessi terreni ma a condizione che venga seminato o entro il 31 di marzo o dopo il 1 giugno comunicando alle regione con apposito modello la data di semina e i terreni interessa-
ti, come indicato nel punto 4 del decreto 5950 del 18/12/12. Infine è obbligato a presentare domanda unica aziendale (DUA) indicando particella per particella dove viene coltivato.
LA CAMPAGNA TOSCANA - Giornale di Coldiretti Toscana - Anno XVI n.1 GENNAIO-FEBBRAIO 2013 Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione inAbb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa Editore: Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana- Registro Operatori della Comunicazione n.971 -Reg. Trib. Firenze n.4768 del 20.02.98 Direttore responsabile: ROBERTO MADDE’- Direzione, redazione e amministrazione Via della Villa Demidoff, 64/d - 50127 Firenze Tel. 055/323571 - Fax 055/3246612- Mail: lacampagna.toscana@coldiretti.it - http://www.toscana.coldiretti.it Ai sensi del Dlgs del 30.06.2003 n.196 (codice Privacy), si precisa che i dati dei destinatari del giornale, da tempo in nostro possesso, forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento o diversamente acquisiti da enti collegati con La Campagna Toscana/Caict srl/Coldiretti, verranno utilizzati dalla stessa Caict srl, editrice del giornale, per essere inseriti in archivio informatizzato idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo espresso divieto sottoscritto degli interessati, oltre che per il rispetto del rapporto di abbonamento o di invio del giornale, anche per le proprie attività istituzionali ivi comprese la comunicazione, l’informazione e la promozione, nonché per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.
OSCAR GREEN 2013 Aperte le iscrizioni al VII° Oscar Green, il Premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa che esalta l'originalità, l'innovazione, la sostenibilità, la passione, le idee, la ricerca, la diversificazione ed i progetti di filiera. Riparte la magnifica esperienza del più importante riconoscimento nazionale dedicato all'agricoltura, ai giovani e alle loro straordinarie avventure imprenditoriali. Sei le categorie previste (“Non solo agricoltura”, “Stile e cultura l'impresa”, In-Filiera, “Esportare il territorio”, “Campagna Amica”, “Ideando”) a cui c'è tempo fino al 15 marzo 2013 per iscriversi. Partecipare è facile. L'unico limite è l'età: perpartecipare gli imprenditori devono avere massimo 40 anni fatta eccezione per la categoria InFiliera. Per iscriversi basta un click. Collegati al sito www.oscargreen.it, leggi il regolamento, compila il formulario e scegli la categoria che più si addice alla tua attività.
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IN ARRIVO IL REDDITOMETRO
IL CASO
Fisco & Impresa
di Gianni Donati - Impresa Verde Toscana srl
Per gli agricoltori conta il volume d’affari Posso diventare coltivatore diretto? Il così detto redditometro, o più propriamente spesometro, è stato introdotto dal DL 78/2010, e consiste in un metodo sintetico di determinazione del reddito imponibile. Questo nuovo strumento di accertamento a disposizione dell'Agenzia delle Entrate, si basa su un principio semplice; chi più spende, più deve dichiarare redditi congrui nella propria dichiarazione dei redditi. Lo spesometro, va a verificare se il reddito dichiarato dal contribuente è congruo rispetto al suo tenore di vita, ricavato analizzando una serie di spese indicative della sua capacità contributiva. Nell'ambito del nuovo redditometro vengono prese in considerazione oltre 100 voci, rappresentative di tutti gli aspetti della vita quotidiana, indicative di spesa, che contribuiscono alla stima del reddito. Le voci di spesa prese a con-
siderazione, divise i 7 categorie, sono: Abitazione (acquisto, mutui, ristrutturazioni, collaboratori domestici, elettrodomestici, arredi, utenze);
mezzi di trasporto (automobili, minicar, moto, barche, ecc); assicurazioni e Contributi Previdenziali (sia obbligatori che volontari); istruzione (asilo nido, scuola, università, master, ecc); attività Sportive e ricreative (cavalli, abbonamenti Pay TV, viaggi, alberghi, ecc); altre
Spese (oggetti d'arte, gioielli, spese veterinarie, donazioni, assegni corrisposti al coniuge) e investimenti immobiliari e mobiliari (Fabbricati, terreni, titoli, depositi bancari, ecc). L'analisi statistico - matematica di queste voci, applicata a gruppi omogenei di famiglie differenziate anche per area geografica, individua un reddito di riferimento che l'Agenzia delle Entrate, confronta con il Reddito Irpef effettivamente dichiarato. Solo se esiste una significativa differenza scatta l'accertamento. Gli imprenditori agricoli, in virtù del particolare regime di tassazione su base catastale, potranno difendersi dallo spesometro, dimostrando attraverso il proprio volume d'affari (ed eventualmente i contributi comunitari ricevuti) che il loro reddito effettivo è più alto di quello dichiarato ai fini Irpef.
D. Sono un lavoratore dipendente del settore privato, due anni fa ho ereditato un piccolo podere nel comune di Impruneta (FI), di circa 5 ettari coltivato ad oliveto, con un piccolo annesso utilizzato come deposito attrezzi. Produciamo circa 500 litri di olio all'anno; vorrei iniziare ad imbottigliare e vendere l'olio che produco e ristrutturare una parte dell'annesso come stanza per l'imbottigliamento? Quali adempimenti devo fare? Possono diventare coltivatore diretto? R. La prima cosa da fare è quella di aprire una partita IVA e iscriversi al Registro Imprese (sezione speciale). Essendo un lavoratore dipendente non può iscriversi all'INPS con la qualifica di Coltivatore Diretto ma può configurarsi soltanto come Imprenditore Agricolo ai sensi dell'art. 2135 del codice civile. In considerazione del fatto che ha intenzione di effettuare un discreto investimento per la ristrutturazione dell'annesso al fine di ricavarne anche una stanza per l'imbottigliamento dell'olio, è presumibile che le convenga adottare il Regime Ordinario IVA, in questo modo potrà detrarsi interamente l'IVA pagata ai fornitori (compresi i muratori, idraulici, elettricisti per i lavori sull'annesso). Dal punto di vista dei redditi, la produzione e vendita dell'olio, risulta assorbita dal Reddito Agrario del terreno e pertanto questa operazione non avrà conseguenze
negative sulla sua denuncia dei redditi; dovrà comunque presentare il Modello UNICO (con il modulo IVA) ed il Modello IRAP. Dal punto di vista contabile (se sceglierà il Regime Ordinario IVA), dovrà acquistare un blocco di ricevute fiscali da utilizzare per la vendita a privati che saranno poi annotate a sua cura sul registro dei corrispettivi ed un blocco di fatture di vendita da utilizzare per le vendite a soggetti con partita IVA (oltre ad un blocchetto di Documenti di Trasporto). L'eventuale IVA a credito che potrà scaturire dalla Contabilità agricola potrà essere utilizzato in compensazione per il pagamento anche di altre imposte (Diritto Annuale CCIAA, IMU, ecc) oppure chiesto a rimborso. Dal punto di vista IMU, il Comune di Impruneta prevede per gli annessi rurali strumentali utilizzati da Imprenditori Agricoli l'aliquota agevolata del 0,10 % sul valore catastale dell'Immobile; mentre per i terreni agricoli, essendo un comune “parzialmente montano” occorre verificare se tale terreno ricade nella parte del territorio esente o meno (occorrono le visure catastali per fare questa verifica). Resta inteso che al fine dell'adeguamento del suo annesso come stanza di imbottigliamento dovranno essere rispettate le norme igienico sanitarie in materia.
DOMANDA UNICA 2013, SI PARTE Ecco il Decreto Artea, domande entro il 10 giugno Con la pubblicazione del Decreto ARTEA n. 19 del 25 gennaio 2013, si è aperta la campagna di presentazione 2013 per Domanda Unica. In attesa della nuova riforma Pac, per il 2013 non cambiano le regole per i regimi di sostegno diretto agli agricoltori nell'ambito della politica agricola comunitaria; pertanto entro il 15 maggio 2013, termine esteso al 10 giugno 2013 in considerazione della tolleranza di 25 giorni solari prevista dalla normativa comunitaria vigente con applicazione di penalità, è possibile presentare sul Sistema Informativo diARTEA una DUA ID 10000 opportunità RPU 2013. Di seguito si riporta un elenco riepilogativo dei regimi a premio: Premi di cui al Titolo III del Reg. CE 73/2009 (cosiddetto disaccoppiato)pagamento diritti. Per l'abbinamento dei titoli nella campagna 2013 le
superfici devono essere condotte alla data del 15 maggio 2013 e devono risultare ammissibili al regime di pagamento unico secondo quanto disposto dal DM 11.02.09. Premi di cui al Titolo III art. 68 sostegno specifico: per il miglioramento della qualità delle carni bovine, per il
miglioramento della qualità delle carni ovicaprine, per il miglioramento della qualità dell'olio d'oliva, per il miglioramento della qualità del latte, per il miglioramento della qualità del tabacco, per il miglioramento della qualità dello zucchero, per il miglioramento della qualità della Danea Racemosa, per specifiche attività agricole che apportano benefici ambientali aggiuntivi (avvicendamento
delle colture), contributo per il pagamento dei premi di assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante. E' importante ricordare che i beneficiari dei pagamenti diretti concessi a norma del Reg.(CE) n. 73/2009 hanno l'obbligo di ottemperare a quando previsto dalla condizionalità, ossia rispettare quanto stabilito dai Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) e mantenere i terreni in Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali (BCAA) (art. 4 comma 2, Reg. (CE) 73/2009). I Criteri di Gestione Obbligatori si riferiscono alla sanità pubblica, alla salute delle piante e degli animali, all'ambiente e al benessere degli animali, mentre l'obbligo del mantenimento delle Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali riguarda tutti i terreni agricoli, compresi quelli non più utilizzati a fini produttivi. Per informazioni chiedi ai nostri uffici.
PROGETTO GENNAIO FEBBRAIO 2013-ok
14-02-2013
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Epaca & Servizi
la campagna TOSCANA
L’ESPERTO RISPONDE
Formazione
di Nicola Prosperi - Responsabile Epaca Firenze-Prato
Sono un coltivatore diretto in pensione ... Sono un coltivatore diretto già pensionato che compirà 65 anni il prossimo 23 marzo, è vero che al compimento dei 65 anni di età i contributi Inps si riducono del 50%? Si, lo prevede l'art. 59, comma 15 della legge n. 449/97 in base al quale i lavoratori autonomi agricoli già pensionati Inps che risultano ancora iscritti come coltivatori diretti attivi, sia titolari che collaboratori familiari, possono richiedere la riduzione dei contributi previdenziali una volta compiuti i 65 anni di età. Il beneficio della riduzione contributiva è pari al 50% del contributo previdenziale INPS dovuto (dalla riduzione è escluso quindi il premio INAIL e altri contributi di natura non previdenziale). In questo caso il supplemento di pensione viene ridotto della metà. Questa possibilità è estesa anche alle altre figure di lavoratori autonomi: IAP, artigiani e commercianti. Sono esclusi da tale agevolazione i titolari di sola pensione di reversibilità e, come chiarito dall'Istituto con un recente messaggio (Msg Inps n. 20028 del 5/12/2012), i pensionati di altre Gestioni e/o Casse previdenziali, per esempio i titolari di pensione delle gestioni ex-INPDAP, ex-IPOST, etc. E' importante ricordare che la riduzione di cui sopra non viene applicata d'ufficio ma deve essere richiesta dal titolare d'impresa all'Inps compi-
lando il modulo predisposto dall'Istituto. Per la compilazione della domanda è sufficiente rivolgersi all'ufficio Coldiretti più vicino con copia dei documenti d'identità, numero e categoria di pensione del richiedente il beneficio e ricevuta dell'ultimo versamento contributivo effettuato (modello F24). Salve, sono un pensionato e qualche giorno fa all'INPS mi hanno comunicato che quest'anno il modello CUD non mi verrà spedito a casa, è vero? Hai sentito bene! L'art. 1, comma 114 della legge 228/2012 (Legge di stabilità 2013) ha previsto che a decorrere dall'anno 2013 gli Enti Previdenziali rendono disponibile la certificazione unica dei redditi (modello Cud) in modalità telematica. Per la stampa del modello CUD è necessario che il pensionato sia in possesso di un codice PIN da richiedere all'INPS ed abbia accesso ad un PC collegato ad una linea internet. Il cittadino che invece intenda ricevere il Cud in forma cartacea deve farne espressa richiesta scritta all'Ente Previdenziale. Per venire incontro al disagio che certamente ne scaturirà per molti cittadini, gli Uffici Epaca sono a disposizione di tutti i pensionati per la stampa di un duplicato del modello CUD 2013, che potrà essere fatta direttamente nei nostri uffici.
CREDITAGRI: “FARM ADVISORY” Il biglietto da visita che mancava alle imprese E’ attivo il servizio finalizzato al sostegno dell’impresa agricola nei confronti del sistema bancario e del credito in genere. Non avendo generalmente obblighi di deposito dei bilanci è sempre difficile per gli istituti bancari capire se l’impresa agricola è affidabile oppure no. Allo scopo di superare questo scoglio che genera non poche problematiche nei rapporti tra azienda e banca, Creditagri è in grado di rilasciare una documentazione denominata appunto “Farm Advisory” che esprime in maniera corretta le criticità e le potenzialità dell’azienda. Il fascicolo rilasciato alla fine dell’istruttoria effettuata dai tecnici di CreditAgri è frutto della collazione di più dati, fotografa l’azienda
come ha necessità di vederla una banca o un qualsiasi istituto finanziario, individua le via dello sviluppo sostenibile. La documentazione consegnata all’azienda al termine del servizio comprende un’analisi dello stato patrimoniale, della produzione, dell’indebitamento a breve e a medio/lungo termine, il bilancio ufficiale di riferimento con il calcolo dei relativi indici, un’analisi degli ultimi due bilanci conclusi e di un previsionale riclassificati e comparati, una serie di grafici dei principali indici e dati di bilancio. Considerato che nessun istituto di credito effettua un’istruttoria completa come CreditAgri, lo strumento messo a disposizione può essere utilizzato
dall’azienda perpresentarsi nei confronti del sistema finanziario ma anche dei fornitori più attenti, con un “biglietto da visita” analitico e rispondente alla realtà aziendale. Dalla lettura dei dati elaborati l’impresa potrà trarre importanti informazioni che insieme all’esperienza dell’imprenditore possono costituire delle vere e proprie fondamenta per arrivare ad ottenere un’azienda solvibile e finanziabile, esigenza questa che in questo particolare momento di difficoltà nel reperire finanza, è assolutamente indispensabile. Il servizio è a disposizione di ogni azienda che ne faccia richiesta rivolgendosi agli addetti CreditAgri in ogni Ufficio zona di Coldiretti
HACCP, EX LIBRETTO SANITARIO
Un ciclo di corsi Haccp per alimentaristi in sostituzione dell'ex libretto sanitario per responsabili ed addetti attività alimentari complesse e semplici, e di aggiornamento rivolto alle imprese agricole, ma anche a baristi, commessi, camerieri, cuochi e personale di cucina, fornai, pasticceri, gelatieri, macellai, itineranti e fruttivendoli, ed in generale a tutte quelle categorie di operatori ed imprese che trattano generi alimentari. I corsi, suddivisi in moduli da 4, 8, 12 e 16 ore, a seconda della tipologia di attestato da ottenere, che si tratti di responsabile o addetto, o semplice aggiornamento, sono in fase di organizzazione.
RSPP, PRONTO SOCCORSO E ANTINCENDIO Corsi periodici rivolti a datori di lavoro ed addetti che intendo svolgere il ruolo di “Responsabile Servizio Prevenzione e protezione” all'interno della propria azienda. Corsi di primo soccorso e pronto soccorso aziendale obbligatori per tutte le imprese costituite in forma di società o con dipendenti e addetti antincendio rischio basso e medio che si propone di formare ed addestrare sulla genesi e lo sviluppo degli incendi, sui principi prevenzionistici e protezionistici e sull'utilizzo dei mezzi di estinzione portatili. Il corso è indicato agli addetti designati dal datore di lavoro al servizio antincendio delle aziende che sono state valutate a medio o basso rischio. Possono trarre utilità professionale anche datori di lavoro,addetti al servizio di prevenzione e protezione, responsabili della sicurezza, lavoratori, consulenti, professionisti.
Per informazioni sull'offerta formativa rivolgersi alla sede Coldiretti più vicina oppure a CAICT SRL - Formazione & Sviluppo Via Della Villa Demidoff, 64/d - 50127 Firenze caict.formazione.toscana@coldiretti.it - Tel.05532357212 - Fax 055323246612
SCADENZE
l PREVIDENZIALI 18 febbraio: versamento dei contributi IVS da parte dei soggetti iscritti alla gestione INPS artigiani e commercianti (quota fissa sul reddito minimo) 28 febbraio: scadenza presentazione domanda riconoscimento lavoro usurante per 2013 18 marzo: scadenza versamento dei contributi alla manodopera agricola 31 marzo: scadenza presentazione domanda disoccupazione agricola 31 marzo: scadenza presentazione domanda disoccupazione ordinaria con requisiti ridotti
l FISCALI
28 febbraio: presentazione Telematica della Comunicazione Annuale Dati IVA per l'anno 2012; (tutte le società e le ditte individuali con Volume d'affari superiore a ad euro 25.000) 18 marzo: versamento saldo IVA per il 2012 (il saldo IVA 2012 può essere versato anche in sede di UNICO 2013 con una piccola maggiorazione) 25 aprile: presentazione Modello INTRA relativo alle operazioni del primo trimestre 2013 30 aprile: presentazione da parte di tutte e imprese dello “Spesometro” per 2012
l TECNICHE
28 febbraio: OCM vino - Ristrutturazione vigneti - Contributi per il reimpianto dei vigneti 28 febbraio: Aziende biologiche - Presentazione del programma annuale di produzione (PAP) 28 febbraio: Misura 225 del PSR - Pagamenti per interventi silvoambientali 28 febbraio: Conferma di iscrizione al registro ufficiale dei produttori (RUP) LR 64/2011
PROGETTO GENNAIO FEBBRAIO 2013-ok
14-02-2013
VITE
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GUIDA ALLA CONCIMAZIONE ORGANICA A cura di Leonardo Dragoni - Direzione Nazionale - Cell. 348 3053733
Un piano ottimale di fertilizzazione del vigneto deve prevedere il miglioramento delle condizioni fisiche, chimiche e biologiche del terreno. I fertilizzanti organici da impiegare devono rispondere ai seguenti requisiti: CONCENTRAZIONE, SOLUBILITÀ ED IGROSCOPICITÀ, VITALITÀ
CONCENTRAZIONE: l'humus è costituito essenzialmente da Carbonio Organico di Origine Biologica. Devono essere privilegiati i fertilizzanti organici che contengono livelli elevati di Carbonio Organico. SOLUBILITA' e IGROSCOPICITA': la Sostanza Organica se alterata con temperature elevate di lavorazione non si scioglie in acqua e non rigonfia. Tutti i nostri fertilizzanti organici e organo-minerali a contatto con acqua in 5 minuti si sciolgono ed in 15 minuti triplicano di volume. Ricordiamo che il rilascio degli elementi fertilizzanti organici avviene solo dopo che si sono sciolti i pellets. VITALITA': come previsto dal Reg. Ce 1069/2009, lavoriamo le nostre matrici organiche a 70°C per 60 minuti. La flora microbica utile è viva ed in grado di attivare i meccanismi biologici del terreno.
FASE PRODUTTIVA Concime Organico
BIO
6-8-15+3 +29%C
BIO
2,8-3-2 +38%C
Dose:
Concime Organo-Minerale
20-30 q/ha
Per favorire il mantenimento dell'attività microbiologica, interrare il fertilizzante nei primi 30 cm di terreno. L'humus oltre a consentire e condizionare la vita della microflora del terreno, favorisce l'ossigenazione e la ritenzione idrica del suolo ed è fonte insostituibile di macro e micro-elementi. BIO-REX grazie al 38% di Carbonio Organico è lo stallatico più concentrato in commercio.
4-6 q/ha
Grazie all’esclusivo apporto di elementi fertilizzanti organici a cessione graduale PHENIX può essere impiegato sia in autunno, prima del riposo invernale, che a fine inverno, poco prima della ripresa vegetativa. La lenta cessione organica garantisce il giusto equilibrio vegeto-produttivo. Può essere leggermente interrato o distribuito anche in superficie (vigneti inerbiti). Grazie alla accurata lavorazione della sostanza organica, in presenza di umidità, PHENIX si rigonfia e poi si scioglie in pochi minuti.
IN ALTERNATIVA
PRE-IMPIANTO Ammendante Letame
Dose:
5-5-12 +30%C
Dose:
4-6 q/ha
MADEIRA garantisce alla vite una nutrizione equilibrata, integrando i vantaggi di un concime organico, con quelli di uno chimico, grazie al 30% di Carbonio Organico. Il titolo elevato di potassio (12%), proveniente da solfato, migliora la qualità delle uve e la maturazione. MADEIRA può essere impiegato sia in autunno, prima del riposo invernale, che a fine inverno, poco prima della ripresa vegetativa.
La gamma dei concimi organici ITALPOLLINA si è arricchita di un nuovo fertilizzante ricco di MICORRIZE
BIO
SECONDO ANNO Concime Organico
BIO
6-15-3 +32%C
Dose:
5-6 q/ha
Per la formazione del legno e dell’apparato radicale, è fondamentale una buona concimazione organica "fosfatica" localizzata sulla fila. GUANITO è il concime organico studiato per apportare un alto quantitativo di azoto e fosforo organici assimilabili al 100%. La preziosa ed esclusiva materia prima utilizzata (guano) è il frutto di una attenta selezione che assicura una bassa salinità (6,5) e una cessione degli elementi pari alla durata media del ciclo colturale.
Grazie ad un'accurata miscela di concimi organici inoculata con ben 150.000 spore micorriziche/q.le 75.000 glomus intraradicies 75.000 glomus mossae si favorisce l'attività radicale delle giovani piante. DRAGON deve essere localizzato in prossimità dell'apparato radicale mediante spandiconcimi dotati di interratore .