Una tassazione ambientale poco "green"

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OTTOBRE 2020 rifiuti N°163

UNA TASSAZIONE AMBIENTALE POCO GREEN

Laboratorio SPL Collana Ambiente

Abstract La tassazione ambientale in Italia serve solo a fare cassa: solo l’1% delle risorse viene speso in protezione dell’ambiente. Un ripensamento della tassazione ambientale è necessario, a partire dall’ecotassa, ove il gettito va vincolato a sostenere gli impianti che non sono mai stati realizzati. Un disegno che aveva ispirato il legislatore sin dalla metà degli anni ’90. Sistematicamente disarticolato e disatteso dalle regioni. Environmental taxation in Italy is only used to make cash: only 1% of the resources are spent on environmental protection. A rethinking of environmental taxation is necessary, starting from the landfill tax, where the revenue needs to be bound to support the plants which have never been built. A design which had inspired the legislator since the mid-90s. Systematically disrupted and disregarded by the regions.

Gruppo di lavoro: Andrea Ballabio, Donato Berardi, Nicolò Valle

REF Ricerche srl, Via Aurelio Saffi, 12, 20123 - Milano (www.refricerche.it) Il Laboratorio è un'iniziativa sostenuta da (in ordine di adesione): ACEA, Utilitalia-Utilitatis, SMAT, IREN, Siram, Acquedotto Pugliese, HERA, Metropolitana Milanese, CSEA, Cassa Depositi e Prestiti, Viveracqua, Romagna Acque, Water Alliance, CIIP, Abbanoa, CAFC, GAIA, FCC Aqualia Italia, Veritas, A2A Ambiente, Confservizi Lombardia, FISE Assoambiente, A2A Ciclo Idrico, AIMAG, DECO, Acque Bresciane, Coripet, Acqua Pubblica Sabina


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