Giornalisti Nell'Erba 5 - qualche rivista...

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Amica Terra

Scuola Primaria G. Falcone, Grottaferrata Rm. Rivista redatta, illustrata ed ideata dalla classe V A Data:22 febbraio 2011

Sommario: Salve sono il pianeta Terra e mi presento

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Immaginando un mondo diverso

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Messaggio di una rondine

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Il mondo è in pericolo

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L‟uomo e la terra

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Eppur si muove

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Aiuto mi gira la Terra

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La Terra non è solo tua

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La mia città

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Tutto accadde in montagna

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Aiuto mi sto estinguendo

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Dialogo tra un meridiano e 16 un cellulare Dialogo tra la Terra e un dottore

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Arturo: il robot del riciclo

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La Terra ….una fiaba

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Rivista redatta, illustrata ed ideata dalla classe V A della Scuola Primaria “G. Falcone Grottaferrata (Rm)


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Salve sono il pianeta Terra e mi presento Salve mi presento: sono il pianeta Terra. Sono nata miliardi di anni fa dopo una grande esplosione: il Big Bang. All‟inizio ero un ammasso di polveri e gas sottili che giravano confusamente senza riuscire a capire bene ciò che dovevano fare, poi finalmente si sono compattate in una cosa sola: la Terra. Nel periodo successivo ero comunque sconvolta da grossi “brufoli” vulcanici che eruttavano continuamente creando lava, polvere e gas velenosi. Questo col passare del tempo ha comportato la creazione di nuvole e, poi per fortuna tante, tante piogge mi hanno raffreddato e si sono creati mari e oceani.

Su di me vivono tanti esseri viventi, tra cui i più invadenti sono gli uomini! Camminano sulla mia superficie, volano nel mio cielo ed entrano nella profondità della mia crosta bucandola e triturandola in ogni modo. Gli uomini non capiscono che la cosa più preziosa è la natura, e continuano ad inquinare e devastare l‟ambiente in ogni modo. Costruiscono fabbriche e centrali nucleari in nome del progresso, ma dopo tutto, dovrebbero chiamarlo regresso visto che sta causando la rovina dell‟ambiente e della natura che li circonda. Per questo ogni tanto cerco di vendicarmi e gli ricordo chi veramente comanda, facendogli paura con uno scos-

sone di terremoto o maremoto. C‟è di bello che gli uomini mi fanno anche molto ridere, sia quando entrano nelle mie profondità, sia con il loro atteggiamento onnipotente. Non hanno ancora capito che la loro fortuna sono io, che mi devono coccolare e curare in ogni modo. Basta imbruttirmi con foreste di cemento, montagne di spazzatura, mi inquinano con i veleni delle loro fabbriche, inquinano i mari e estinguono intere specie di animali. Non capiscono che se mi ammalo io, loro non avranno scampo! E poi ironia della sorte pensano di essere la razza superiore! Edoardo Trinca Sarah Gabrielli

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….Immaginando un mondo diverso …. Se provassimo ad immaginare un mondo diverso, sicuramente per prima cosa ci verrebbe in mente un mondo senza più smog, gas e industrie che certamente sarebbe più colorato e più pulito. Il mondo sarebbe più bello se poi non ci fossero le guerre, la fame e la povertà. Per tornare all'ambiente sarebbe utile, per esempio non gettare i rifiuti nel mare pensando che è uno dei nostri tesori più grandi; gli scarichi industriali e soprattutto i disastri ecologici causati dal trasporto di materiali velenosi per l'ambiente e per gli uomini, come olii, combustibili sarebbe utile che fossero eliminati. L'ultimo disastro di questi giorni è avvenuto a Stintino, nel mare più bello dell‟Italia, ma oserei dire del mondo intero: quello della Sardegna. Ecco sarebbe già una grande cosa se questo non accadesse più, e basterebbe poco…basterebbe che gli uomini imparassero a rispettare le norme legislative che regolano il trasporto dei rifiuti tossici cercando di essere ligi al rispetto delle regole del viver civile: perché di questo si tratta rispettare l‟ambiente significa sostanzialmente rispettare

gli uomini, i nostri simili… l‟umanità intera. Dovremmo rinunciare a tante comodità e condurre una vita più semplice, ma per fare questo bisognerebbe rinunciare alle au-

tomobili, agli aerei, alle navi e tutti quei mezzi di trasporto che inquinano o comunque cercare di sfruttare al meglio i combustili alternativi molto più rispettosi del benessere dell‟ambiente. Cento anni fa tutto questo non esisteva e la gente viveva ugualmente bene certo sicuramente era più difficile viaggiare e fare tante esperienze che oggi per noi sono cose normali e alla portata di tutti. Pensiamo che per immaginare un mondo migliore bisognerebbe veramente avere tan-

ta fantasia oppure no?....... se vogliamo vivere con serenità dobbiamo immaginare una casa per tutti con un giardino dove poter coltivare quello che serve alla propria famiglia; avere un allevamento di animali per non dover comprare carne e uova che molto spesso sono nocive all'uomo perchè per fare soldi non vengono rispettate le regole igieniche. Ci sono molte persone che cercano di salvare l'ambiente e che si battono ogni giorno per un mondo migliore. La natura, l‟ambiente in genere, si sa che è un valido supporto per la vita di ciascuno di noi, costituisce un tesoro prezioso per la vita dell‟uomo. Deturparlo comporta sì un danno irreversibile a volte per l‟ambiente ma anche e soprattutto per il bene comune di tutti gli uomini…ecco se immaginiamo un mondo migliore credo che gli uomini innanzitutto dovrebbero essere meno egoisti e pensare meno a loro stessi e al bene personale…dovrebbero invece riflettere prima di agire contro l‟ambiente…e pensare al futuro delle generazioni che verranno per salvaguardare la loro vita e il loro benessere. Solo in questo modo si potrà assicurare un futuro migliore a noi uomini di domani Cristiano Cordì Lorenzo Neri

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Messaggio di una rondine “Cari bambini, invio il mio disperato messaggio a voi, perché voi siete il futuro e perché chi vi ha preceduto non ha avuto rispetto per questo meraviglioso nostro pianeta e spero che voi affrontiate la vostra vita futura rispettando il territorio, il mare, il cielo e tutto quanto vi circonda. Sono di ritorno dal mio viaggio in Africa, voi sapete che ogni anno ad Agosto o Settembre intraprendo il mio viaggio migratorio verso l‟Africa dove trovo caldo e cibo e a primavera torno sempre sotto i tetti delle case della vostra Italia. Ogni anno, però, lo scenario che vedo peggiora! Attraversando le vostre belle città vedo accumuli enormi di spazzatura, accantonata vicino ai marciapiedi o buttata nelle valli e nelle campagne, dove l‟uomo butta tutto ciò di cui non ha più bisogno: lavatrici, frigoriferi, vasche da bagno, pensando che se nessuno lo vede, il problema non esiste e così facendo inquina la terra e le falde acquifere sotto di essa. Pensavo che attraversando il Mar Mediterraneo il panorama sarebbe stato migliore e invece buste di plastica, bottiglie e rottami galleggiano in bella vista sul vostro mare, ma le più dan-

nose sono le chiazze di petrolio che oltre ad inquinare, intrappolano i poveri uccelli impedendo loro di riprendere il volo e ne provocano la morte… per non parlare poi dei fondali marini, i miei amici pesci mi informano che sono costretti a vivere tra le immondizie e tanti di loro muoiono rimanendo soffocati da buste, reti abbandonate ed ami. E poi…..anche noi uccelli ci stiamo ammalando perché l‟aria che respiriamo è inquinata. Le fabbriche scaricano i loro gas tossici nell‟aria, le automobili e i riscaldamenti delle case producono polveri sottili

che rendono l‟aria pericolosa anche per la loro salute. Non riesco a capire perché l‟uomo si comporti come se la terra fosse di sua proprietà, mentre invece, è anche di noi animali e delle piante. Se muore una specie tutto l‟ecosistema ne risentirà! Bambini aiutate il mondo a guarire”. Una rondine amica Cristiano Paolozzi Emilano Lucci Giacomo Di Lillo

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Il mondo è in pericolo Il pianeta terra chiede aiuto Nel mondo il riscaldamento globale aumenta, così come l‟inquinamento sulla Terra e nel mare.

Rebus :2, 7, 5, 1, 11

E‟ un‟emergenza e tutti dobbiamo contribuire ad aiutarlo ed a smettere di rovinarlo. Ogni giorno lo maltrattiamo senza pietà e non ce ne accorgiamo, ma è così. BASTA!!!! Dobbiamo essere più attenti alla natura e sacrificarci un po‟ ogni giorno. Abbiamo modernizzato il mondo e ci siamo semplificati la vita, ma ora la natura è rovinata: gli spazi incontaminati stanno scomparendo, nel mare i pesci muoiono a causa dei nostri rifiuti.

Caterina Marchetti Martina Scorbaioli

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Il pianeta Terra è contaminato

Insomma….questo annuncio è per farvi capire dove viviamo e che bisogna migliorare.


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L’ uomo e la Terra

forniscono ossigeno pulito per vivere e vorremmo che le fabbriche non inquinassero così tanto l‟aria e l‟acqua. In televisione ascoltiamo che

Ama la Terra ama la restare indifferente di fron- vengono costruite le auto vita te alla distruzione del nostro elettriche ma in giro se ne Speriamo che questo articolo sia letto da molte persone perché molte persone credono che l’ambiente sia un bene personale dimenticando invece che è un bene di tutti. Viviamo in un‟epoca affascinante e terribile. Affascinante perché il futuro del nostro Pianeta è soprattutto nelle nostre mani. Terribile perché l‟uomo ha il potere di distruggere in poco tempo tutto quello che ci proviene dal passato. Dobbiamo imparare che dalla Terra viene la vita. L‟uomo deve essere educato al rispetto per la vita. La vita non è solo la nostra vita ma anche quella di tutto ciò che ci circonda. Chi rispetta la vita deve rispettarne ogni forma. I continui interventi dell‟uomo sull‟ambiente mettono in difficoltà il pianeta che deve far fronte ai nostri continui bisogni. Crediamo che nessuno possa

pianeta……

vedono poche. Perché?

Speriamo che leggendo questo articolo voi possiate sostenere e rafforzare le nostre idee.

Possiamo contribuire a rispettare l‟ambiente modificando le nostre abitudini: evitare di prendere la macchina per piccoli spostamenSecondo noi, il mondo va amato e curato in tutti i suoi ti,evitare gli sprechi anche nell‟utilizzo del riscaldamenaspetti, sia la flora che la to, riciclare i rifiuti in modo fauna. utile e utilizzare l‟energia del L‟uomo dovrebbe utilizzare sole, del vento e dell‟acqua. meglio le risorse che la natuPer quanto riguarda la tutela ra offre. dell‟ambiente potremmo cerQuindi non dobbiamo usare i care di salvaguardare le spefiumi come discariche, i bocie in via di estinzione. schi e i parchi come cestino dei rifiuti, non dobbiamo in- I giornalisti ripetono sempre quinare il mare e i laghi per- di non inquinare la nostra bellissima Terra ma chi legché sono un bene per tutta l‟umanità. Non dobbiamo get- ge? tare le cartacce e i mozzico- Che cosa ci interessa di più? ni di sigaretta per terra. Bisogna intervenire affinché Dobbiamo fare la raccolta questo mondo di plastica non differenziata. Questa è una ricopra noi e le nostre anime. cosa molto importante da faAmate il mondo! re se amate e rispettate il Do not pollute! vostro pianeta. Abbiamo il dovere di salvare Noi dobbiamo pensare che la il Pianeta per le generazioni Terra sia la nostra casa e a nessuno piacerebbe che qualfuture, con la speranza che cuno buttasse dell‟immondiqueste ne abbiano una cura zia nella nostra casa. maggiore rispetto a quanta ne abbiamo avuta noi. Vorremmo che gli alberi non fossero tagliati perché ci

Di Lillo Giacomo

Magliocchetti Piergiorgio Modesti Edoardo

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Rebus : 2, 5, 2, 2, 2, 4

„ La terra ci dà la vita

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EPPUR SI MUOVE : ECLATANTE SCOPERTA NEL MONDO SCIENTIFICO ! Nell‟anno 1564 nasce a Pisa un personaggio che sarà fondamentale nella conoscenza scientifica: Galileo Galilei. Ma è nel 1633 che lo scienziato ha dato inizio ad una vera e propria ri-

voluzione scientifica, infatti confermò la teoria di Copernico secondo cui la terra ruota intorno al sole e non il contrario. Chiediamo direttamente al Signor Galilei come è giunto a questa scoperta. Come ha avuto l’idea di costruire un telescopio per studiare gli astri? Non è stata una mia idea, mi sono ispirato a uno strumento ideato in

Olanda, da un ottico di nome Hans Lippershay, che faceva vedere le cose lontane come se fossero vicine, io ne ho migliorato le potenzialità e l‟ho usato per studiare le stelle. Sono riuscito così a scrutare il cielo più profondamente, basandomi sulle informazioni di un frate polacco, Nicolò Copernico e ho capito che la Terra non poteva essere immobile al centro dell‟universo, ma al centro si trovava il sole attorno al quale ruotano i pianeti e la terra. Ma è stato molto difficile far accettare la mia verità! Perché cosa è successo? Sono stato chiamato a Roma, processato e imprigionato. Sono stato costretto a smentire le mie scoperte e sono stato condannato alla prigione a vita anche se ho po-

tuto scontare la pena nella mia casa. Perché ha deciso di rinnegare le sue scoperte? Al processo non ha forse detto … eppur si muove? Rinnegando le mie teorie ho avuto salva la vita, una vita che è stata comunque spesa per la scienza in modo tale che le generazioni che verranno potranno usufruire delle mie scoperte. Quale consiglio darebbe alle nuove generazioni… cioè a noi? Beh! Ragazzi credete nella Terra è lei che vi permette di vivere, traete da lei tutta la gioia ammirandola nelle sue varie sfaccettature; imparate ad amare il più piccolo degli animali e il più grande sono tutti utili per la catena alimentare; apprezzate il più colorato dei fiori e l‟albero più verde è da loro che dovete capire quanto sia ricca di colori dalle mille sfaccettature la nostra Terra. Ricordate ragazzi amare, rispettare e curare la Terra significa garantirvi un futuro ric-

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co di ogni bene al riparo da quelle che potrebbero essere le “rivolte” del Pianeta Terra quali terremoti, maremoti, frane…e tante altre catastrofi naturali. Se le vorrete evitare dovrete solo imparare a rispettare il vostro pianeta. E‟ questo il mio consiglio fatene buon uso e siatene i custodi perché siete la generazione del futuro e chi meglio di voi deve credere nei valori più elementari dell‟ecologia….

no essere detti! Grazie per questo tuffo “nel futuro” e per aver parlato con noi. Cristiano Paolozzi Emiliano Lucci

La ringraziamo per aver accettato di essere intervistato da noi, abbiamo imparato molto da Lei, è stato un grande scienziato e i suoi consigli sono sicuramente molto saggi e solo da un uomo eccezionale quale lei è stato poteva-

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Dottore: aiuto mi gira come prima. la terra!!!! Un giorno una donnina un po‟ strana tonda tonda di nome Terra, andò al parco giochi e salendo qua e là su per i giochi si sentì veramente strana, ma se ne accorse solamente quando tornò a casa perché appena entrò in casa, iniziò a vedere tutte le cose sottosopra e la sua testa cominciò a girare vorticosamente. Però, non sapendo cosa avesse e pensando di avere qualcosa di grave e di strano, non ne parlò con nessuno. Un giorno, però, si confidò con il suo migliore amico Mare e gli spiegò il suo problema ; il suo amico, preoccupato per lo stato di salute della sua migliore amica, le consigliò caldamente di andare dal medico; Terra, però, testarda più che mai, gli rispose che non era necessario e che prima o poi tutto sarebbe passato e lei sarebbe stata bene e forte in salute

Ma più passavano i giorni e più il suo problema si accentuava: tutto gli appariva strano, pensate confondeva persino gli animali tra loro… invece di veder volare nel suo giardino una variopinta farfallina pensò di vedere un topolino tutto colorato che svolazzava qua e là. Capì allora che non poteva più rimandare e che era ormai giunto il momento di andare dal medico. Arrivò nel suo studio e invece delle persone, vide un elegante gallina vestita di rosso parlare con un‟oca tutta blu..era chiaro che era grave. Quando fu il suo turno, entrò dal medico, vedendolo gli corse incontro gridandogli che era veramente grave e cominciò a dirgli: “Dottore, dottore mi gira la Terra!” e il dottore prontamente rispose: - “Vorrai dire che ti gita la testa!”! – “No dottore, mi gira la terra!” “Sarà sicuramente colpa di tutti gli odori cattivi

che sono nell‟aria, o meglio di tutte quelle polvere sottili, ma così sottili che oramai sono dappertutto! - Terra cominciò a tossire e continuò “per non parlare di tutti quei terribili rumori che si sentono…come era bello quando nel mondo regnava il silenzio! E dire che prima era proprio un bel pianeta il mio. Il dottore allora cercò di rassicurarla dicendole che sicuramente altro non era che un male di stagione, che non doveva lasciar spazio ai malumori, altrimenti non sarebbe stata più in grado di superare le trasformazione, che ahimè, gli uomini continuavano ad operare sul pianeta. Piangendo la strana donnina disse al dottore – “ Come faccio a non arrendermi? Capirà certamente dottore che non è facile, gli uomini non mi amano, mi distruggono…cosa posso fare? In chi posso sperare?” Il dottore allora sapientemente le spiegò di trovare la forza nel sorriso dei bambini, nelle giovani generazioni perché loro sicuramente avrebbero agito solo per il bene della Terra”. Così fu; la donnina tonda tonda tornò a casa e cominciò ad osservare il sorriso dei bambini e ad avere fiducia in un mondo migliore! Giulia Sperandeo Sarah Gabrielli

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Lorenzo Neri Eleonora Alescio

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LA TERRA NON E’ SOLO TUA : L’inquinamento si sta cui persero la vita tante tura che ci circonda. “impossessando” del no- persone e tante altre Sappiamo che la vita delstro pianeta morirono poco dopo a le balene, ad esempio, è La Terra è un bene pre- causa delle radiazioni. in pericolo a causa zioso che appartiene a dell‟inquinamento tutta l‟umanità, chimico dei mari in ma spesso sembra cui riversiamo soci sia qualcuno stanze tossiche che pensa di salche precludono il vaguardare il paeproliferare di alse dove vive a cune specie di pescapito degli altri sci di cui si cibano. paesi. Inquinare e La loro vita è midevastare paesi nacciata dalla peanche lontanissimi sca eccessiva che dal nostro, porta in molti paesi è sicuramente rovieffettuata sia per na e devastazione motivi alimentari anche qui. Nei che scientifici. Il paesi ricchi e svipianeta Terra è il luppati le problenostro futuro e matiche legate tutti noi, specie all‟ecologia ormai noi ragazzi, dobparte dalla cobiamo impegnarci scienza collettiva. per una reale salQui il “progresso” ha in- Ma rovina e devastazione vaguardia della Terra… fluito pesantemente sono anche intorno a noi. colei che ci dà la vita! sull‟ambiente. Basta an- E‟ quindi inquinamento Federico Giannelli Savastano dare indietro con la me- tutto ciò che è nocivo moria di qualche decen- per la vita o altera in Edoardo Trinca nio per ricordare la tra- maniera significativa le gedia di “Chernobyl” in caratteristiche della naRivista redatta, illustrata ed ideata dalla classe V A della Scuola Primaria “G. Falcone Grottaferrata (Rm)


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La nostra città nel cuore dei Castelli Romani: Grottaferrata. Grottaferrata si trova nel Lazio e precisamente immersa nel verde dei Castelli Romani. Il nostro paese è molto tranquillo, ci sono pochi negozi , tre scuole, tre chiese, due parchi per i bambini e un cinema. Al centro del paese c'è una piazza dove spesso durante le feste organizzano giochi e spettacoli per i bambini, ma anche in estate il sabato sera la gente balla in piazza con la musica suonata dal vivo. Il giorno di Carnevale la piazza diventa un vero campo di battaglia di coriandoli e stelle filanti colorate che a dire il vero per qualche ora regala al nostro piccolo paese un po’ di colore. C'è, poi, l' Abbazia di San Nilo che è molto famosa ed importante per noi. È stata fondata nel 1004 da un gruppo di monaci provenienti dalla Calabria bizantina guidati da S. Nilo di Rossano, capo carismatico e personaggio di primo piano del suo tempo. Sono monaci cattolici di rito Bizantino-Greco e rappresentiamo la Congregazione d’Italia dei Monaci Basiliani, istituzione creata nella Chiesa cattolica per riunire i monasteri di rito Bizantino presenti nell’Italia meridionale.

Attualmente l’Abbazia Greca di Grottaferrata è l’ultimo dei numerosi Monasteri Bizantini che nel medioevo erano diffusi in Sicilia, nell’Italia meridionale e nella stessa Roma. Costituisce inoltre un unicum in quanto, fondato cinquanta anni prima dello Scisma che portò alla separazione tra Cattolici ed Ortodossi, è sempre stato in comunione con la Chiesa di Roma, pur conservando il rito Bizantino e la tradizione monastica orientale delle origini. Grottaferrata è un paese abbastanza pulito infatti vediamo sempre gli operatori ecologici che lavorano nelle strade e si adoperano per tenerle pulite al meglio anche se a volte l’inciviltà di alcuni cittadini non li aiuta di certo. A Grottaferrata si utilizza la raccolta differenziata per i rifiuti per cercare di riutilizzare al meglio i rifiuti. Ci sono delle iniziative molto belle ogni tanto come per esempio la pista di ghiaccio vicino alla nostra scuola sembra quasi di essere in uno di quei paesi nordici dove pattinare sul ghiaccio è una cosa naturale. Per la strada c’è sempre molto traffico per cui non sempre

si respira aria pulita ahimè…bisognerebbe fare qualcosa! Vorremmo però che alcune cose non ci fossero come ad esempio il mercato coperto che è veramente brutto e soprattutto deturpa un po’ il paesaggio; inoltre bisognerebbe che fossero creati più parcheggi per le macchine, tante volte le nostre mamme ci mettono tanto tempo per trovare parcheggio. Secondo me inoltre bisognerebbe che il nostro Sindaco creasse più giornate ecologiche per far sì che l’aria si possa “ripulire” dalle polveri sottili. In fondo, però, siamo contenti del paese in cui abitiamo perché ci piace la sua tranquillità bisognerebbe solo che tutti noi, grottaferratesi, imparassimo ad amare di più la nostra piccola cittadina ricca di storia e di bellezze naturali al fine di tutelarla e renderla sempre meno inquinata. Cristiano Cordì Lorenzo Neri

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Tutto accadde in montagna Sperduto tra i boschi dei nostri Appennini viveva un boscaiolo di nome Gianni che ogni giorno andava a lavorare. Il suo lavoro però era bruttissimo perché rovinava l’ambiente, ma a lui non importava poi molto poiché non si era mai interessato alla natura, tutt’altro l’aveva sempre trovata alquanto noiosa e monotona. Un giorno mentre stava in un bosco sentì uno strano rumore, si girò ma non vide nulla. Poco dopo il rumore si sentì di nuovo, così Gianni uscì dal bosco per vedere cosa stesse accadendo. Dopo qualche secondo… ecco una valanga arrivare, Gianni si spostò per la paura di essere travolto ma … la valanga si fermò vicino a lui e gli disse:-Vedo che ti diverti a distruggere la natura è …! -Ma certo non abbiamo posti per costruire case!- rispose il boscaiolo. -Non è giusto quello che dici e che fai! – ribatté la valanga. -Non è vero, è giustissimo invece - disse sicuro di sé Gianni – anzi se per favore ti puoi spostare continuerei il mio lavoro. - No … voi umani ci state rovinando e non avete alcun rispetto per la natura!! - strillò la valanga. Il boscaiolo allora rientrò nel bosco e si rimise a lavorare tranquillo anche se dentro di sé si sentiva un po’

in colpa a tal punto che ben presto si rattristò. La valanga infilandosi tra gli alberi ritornò dal boscaiolo. -Ti stai pentendo è …. disse la valanga con voce strana. - Io…..no….se….io pentito?!? Ma quando mai! - disse il boscaiolo cercando di nascondere quello che pensava veramente e a dire il vero una lacrima che scendeva dal suo viso. -Guarda che si vededisse la valanga ridendo. -Che cosa , perché … che ne puoi sapere tu?- chiese il boscaiolo. -Sei diventato rosso come un peperone e poi la tua lacrima la dice lunga! – rideva, parlando, la valanga. -Va bene hai vinto, è vero sono triste perché se guardo in giro vedo solo case, palazzi o strade,

ma niente alberi, prati o cose simili … - disse il boscaiolo rendendosi conto di quello che aveva accanto e di quello che per anni aveva fatto alla natura. - Vedi, ecco, adesso si ragiona. Lo sai io di che cosa sono fatta?... di rifiuti e di tutte le cose che voi buttate in giro danneggiando la natura. Perché voi umani non vi rendete mai conto di quello che fate o meglio lo capite solamente quando la natura si ribella? Allora piangete e vi disperate e accusate la natura di essere assassina? La natura non è assassina quanto piuttosto una madre amorevole che ogni tanto rimprovera i suoi pargoli..cioè voi! Dovete solo rendervene conto, tutto qui! – affermò la valanga. - Io adesso me ne rendo conto ed è davvero disgustoso come stiamo danneggiando il mondo- disse pentito il boscaiolo. - Ok , allora , adesso che tu l’hai capito aiutami a farlo capire a tutti gli altri , se vorranno ovviamente. IHUUUUUU- strillò la valanga felice di aver trovato un simpatico aiutante! Eleonora Alescio Martina Scorbaioli

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Aiuto mi sto estinguendo: intervista shock alla sig.ra Foca Monaca Ciao, sono una foca monaca, non mi chiamo così perché prego, ma per il mio caratteristico colore del manto: che in greco si dice “Monachus”. Noi, foche monache, viviamo nel Mediterraneo. Non abbiamo un vero e proprio habitat ideale ma preferiamo le acque costiere, tiepide e calde. Siamo molto timide e per questo preferiamo vivere per lo più all‟interno di grotte con ingressi sotto il mare, per evitare l‟accesso ai predatori terrestri. Molto tempo fa eravamo molto diffuse eravamo davvero tante… In questi ultimi tempi siamo, però, dai trecento ai cinquecento esemplari: un po‟ pochini vero?!? Le nostre amiche “monache” dei caraibi che un tempo vivevano appunto nelle zone caraibiche ahimè! purtroppo oggi sono completamente estinte. Invece le foche monache delle Hawaii hanno avuto la meglio: sono circa mille esemplari, grazie soprattutto a un notevole programma di conservazione. Noi foche, siamo carnivore ed i nostri cibi preferiti sono anguille, razze, sardine, tonno, aragoste, sogliole e triglie oltre naturalmente che cefalopodi, polpi e calamari. Insomma uno squisito menù…eh sì amiamo mangiar bene…e si vede, ma siamo

molto attente e cerchiamo di moderarci così da non mettere a rischio le altri specie. Sapete, per cercare le nostre prede dobbiamo immergerci fino a settanta metri di profondità; inoltre non abbiamo predatori (escluso l‟uomo ovviamente!) anche se negli ultimi anni gli uomini pensano che siamo cacciate dalle orche e dagli squali….ma non è così e noi lo sappiamo bene! Io e le mie amiche siamo in via di estinzione per due motivi principali: lo sterminio vero e proprio è perpetrato dai pescatori che ci intrappolano nelle loro reti, noi cerchiamo di liberarci cercando di romperle ma vi assicuro che non è sem-

plice. Il secondo motivo è l‟acqua: eh sì oggi è super inquinata e noi non riusiamo a respirare bene; a volte poi ci sono maree strane olii, petrolio…immondizia varia…e vi posso assicurare che sono altamente nocive per la nostra salute e non solo per la nostra. Noi foche monache, come tutti gli altri animali del mondo, stiamo cercando di comunicarvi di migliorare il nostro pianeta di tutelarlo e di difenderlo ma non tutti ci ascoltate: aiutateci cosicché tutti gli esseri viventi possano continuare a vivere e a colorare con le loro diverse specie tutto il pianeta Terra !!!! Elisa Fiorentino Caterina Marchetti

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Dialogo tra un meridiano e un telefono cellulare Un cellulare di nome Moto se ne stava comodo comodo nella borsetta della signora Rosa che era in visita turistica nella città di Londra una delle più belle città del Pianeta Terra. La guida turistica stava dicendo che proprio in quel punto passava il meridiano di Greenwich. Il telefono Moto sentì una voce rimbombare: “Io sono il meridiano fondamentale di Greenwich, sai sono molto famoso. Sono un meridiano molto importante, anzi il più importante! Sono conosciuto anche come meridiano zero e sono indispensabile per la misurazione della longitudine e per il sistema dei fusi orari. Non hai mai sentito parlare di me? Non sai a cosa servo? Indico agli uomini l‟esatta posizione nel mondo e tu piccolo chi sei?”. Il cellulare, un

poco intimidito, rispose: ”Io faccio parlare le persone tra di loro anche se sono dall‟altra parte del mondo. Sono una bella invenzione, non trovi? Ma tu esattamente dove ti trovi?”. “Non mi sembra una gran cosa quella che fai ….comunque io mi trovo a Londra a passo attraverso l‟Osservatorio più importante dell‟Inghilterra quello di Greenwich appunto! E tu dove sei?” rispose il meridiano, “Anche io mi trovo a Londra, una delle più belle e romantiche città del mondo. Sono venuto anche a Londra, perché il mio padrone viaggia spesso per lavoro. Anche lui è molto importante e si occupa della salvaguardia del pianeta lavorando in diverse associazioni….è un uomo davvero impegnato! “Eh sì….” - continuò il meridiano – “il nostro bellissimo pianeta

così maltrattato e così mal ridotto…abbiamo proprio bisogno di persone come il tuo padrone che lavorano per migliorarlo e per far capire a tutti questa realtà. Se solo penso a quanto era bello e pulito agli inizi del secolo scorso…cieli azzurri e mari cristallini…piante e animali ormai scomparsi, distrutti dall‟inquinamento e dall‟avidità degli umani… che nostalgia! Che noia! Viva il verde!” Il cellulare allora disse con commozione” E‟ proprio vero, ed io mi sento in colpa perché contribuisco ad inquinare il pianeta ma questo, agli umani, sembra non importare!”…Ora devo andare la mia padrona deve utilizzarmi. “Ciao e grazie per avermi fatto compagnia” – disse il meridiano – “ quanto è bello parlare con dei veri amici che come me amano la natura” ! Federico Giannelli Savastano Piergiorgio

Noi possiamo aiutare la terra

Rebus . 3, 8, 7, 5

Magliocchetti

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Dialogo tra la Terra e un dottore Un giorno il pianeta Terra si recò dal medico dell‟Universo poiché non si sentiva tanto bene. Aveva frequenti mal di testa ma del resto con tutto lo smog, l‟inquinamento come poteva essere il contrario. Il medico non aveva molti pazienti a parte qualche scontro tra asteroidi e comete non capitava altro, quindi fu sorpreso di vedere addirittura un pianeta.

Cosa ti è successo? chiese alla Terra. Ho dolore in ogni mia parte, che sia terra, che sia cielo o mare e ogni anno che passa mi sento peggio. Il medico quindi iniziò la sua visita.

Cominciamo dalle terre emerse – disse – innanzitutto c‟è troppa immondizia e troppi rifiuti tossici che danneggiano la tua salute, inoltre ti sono rimasti pochi spazi verdi a causa delle troppe costruzioni e questo non ti permette di respirare. Come mai ti sei ridotta così? Non è stata colpa mia, ma è stato l‟uomo che ha ripagato la mia generosità con interventi sempre più dannosi nel corso dei secoli, nei miei confronti non si comporta certo come riconoscente tutt‟altro disbosca chilometri di boschi e foreste è sempre peggio –

cidi che ormai impregnano l‟aria. Si è anche aperto un buco nello strato dell‟ozono che non ti protegge dai raggi ultravioletti del sole che sono dannosi. Così rischi di morire!

rispose la Terra.

Passiamo ai mari – disse il medico – ogni tuo mare riceve ogni anno una quantità enorme di scorie derivanti dagli scarichi delle imbarcazioni così, poi, interi ecosistemi sono stati distrutti da una quantità infinita di petrolio riversata in mare dalle petroliere. Come puoi permettere che questo accada? Ci sono uomini impegnati in mio favore che cercano di impedire che questo avvenga, cercano anche di preservare la vita della fauna marina, ma spesso vengono aggrediti da chi pensa soltanto ai propri interessi economici. Controlliamo infine l‟aria – disse il medico – l‟aria è la più danneggiata, per via dei gas di scarico delle fabbriche, delle automobili e dei mezzi aerei. Inoltre l‟uomo si serve di troppi pesticidi o insetti-

So anche questo, ci sono delle leggi che l‟uomo ha emesso per regolare gli scarichi dannosi, ma purtroppo non vuole spendere il proprio denaro per limitare questi danni e continua a inquinare. Quindi dottore cosa posso fare per guarire? – chiese infine la Terra.

Non dipende soltanto da te rispose tristemente il medico - purtroppo tutto è nelle ma-

ni dei tuoi inquilini umani, ma puoi ribellarti ai loro abusi, con la speranza che comprendano i loro sbagli e inizino a rispettarti nuovamente….Lo sto già facendo ma non mi piace ricorrere a mezzi estremi: mi piacerebbe che loro capissero ed imparassero ad amarmi. Spero che almeno le prossime generazioni siano più “umani” con me”!!! Emiliano Lucci Cristiano Paolozzi Giacomo Di Lillo

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Arturo: il robot del riciclo Questa è la storia di alcune lattine di birra … e di due fratelli: Giorgio, un adolescente irrequieto e poco incline alle regole e Carlo, suo fratello gemello, molto educato, studioso, rispettoso delle regole e del viver civile. Non ce ne vogliate ma ci soffermeremo ancora su Carlo, mago del computer, così lo potremmo definire e deciso attivista dell‟ecologia e del rispetto dell‟ambiente che ci circonda, poiché fermamente convinto che per viver bene tutti dobbiamo rispettare il nostro pianeta Terra, visto che è Lei che ci dà la vita. Giorgio, l‟irrequieto, passava il suo tempo a bere birra con i suoi amici, molto discutibile, osiamo dire… passavano il loro tempo al parco comunale, invece di andare a scuola, a suonare chitarre, cantare a squarciagola, disturbando i poveri anziani che abitualmente leggevano il giornale ascoltando il cinguettio degli uccellini e discutendo sulle loro squadre

del cuore. Ma il peggio era che quando andavano via, sul terreno lasciavano lattine di birra sparse qua e là…Carlo allora ebbe un‟idea geniale: avrebbe riciclato le lattine e le avrebbe trasformate in un

robot…Cominciò così la sua avventura di inventore… cominciò a modificare, tagliare, modellare le lattine e cominciò a trasformarle in componenti del robot … passarono molti giorni…le mani, le braccia, la faccia a forma di lattina…gli occhi blu come il cielo e il naso rosso come Marte fu così che nacque “Arturo: robot del riciclo”… Carlo aveva anche creato un software vocale così Arturo

parlava.. camminava e soprattutto sapeva tutto sull‟ecologia e sul rispetto delle regole del viver civile. Un giorno Carlo passeggiava nei viali del parco discutendo sul pianeta Terra con il suo amico Arturo, quando all‟improvviso la quiete del parco fu interrotta dalle voci di un gruppetto di ragazzi che urlavano e cantavano. Arturo e Carlo si avvicinarono a loro. Quando li videro, i ragazzacci cominciarono a prenderli in giro, a deriderli, ma Carlo e Arturo non diedero peso alle loro parole, Arturo che era dotato anche di un piccolo televisore, azionò il suo video e mostrò loro come potevano ridurre la Terra con il loro comportamento incivile, niente più prati verdi, niente più fiori colorati, niente più cinguettio degli uccellini. Carlo disse loro che Arturo era nato grazie alle loro lattine di birra gettate qua e là nel parco. Fu così che capirono che bastano poche regole per salvaguardare il nostro pianeta e che le regole servono soprattutto per vivere bene noi e per far vivere bene coloro che ci sono accanto. Fu così che Arturo, un robot nato dalle lattine, “convertì” alcuni ragazzacci e li rese i più attenti all‟ecologia di tutti i tempi.

Marcello Iose Simone Mengarelli Federico Munforti

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La Terra ……. Una fiaba

SOS salviamo la Terra e il nostro ambiente C‟era una volta nella città di “AMICINI” un gruppo di amici. Questi amici, non erano contenti di vivere ad Amicini perché era una città molto inquinata a causa delle tante fabbriche che la circondavano e, per questo decisero tutt‟insieme di andare a vivere in campagna circondati dal verde. I tre amici, arrivarono nel loro paradiso: “LA CAMPAGNA” erano del tutto circondati da alberi e fiori, si sedettero sul verde e soffice prato e Lisa cominciò a parlare dicendo: “ABBIAMO FATTO BENE AD ANDARCENE DA QUELLA CITTA‟ PERCHE‟ TRATTAVANO MALE L‟AMBIENTE” è una vera ingiustizia per come la gente tratta il nostro ambiente: dovremmo fare qualcosa! aggiunse Antonio. Dopo un attimo di silenzio Michelle disse: “Sai la tua idea di migliorare l‟ambiente non è affatto male !.......potremmo cominciare a riciclare!è un‟ottima idea cominciamo subito - dissero gli altri due in coro. Così iniziarono la loro missione e Lisa propose di dividersi, così lei andò nei parchi, Michelle andò per la strada e Antonio si recò nei prati. Tutti insieme accumularono dentro delle buste di carta, lattine, bustine delle patatine e, cose varie. Dopo aver finito di raccogliere tutto Michelle disse: “Ragazzi abbiamo fatto un buon lavoro! Ma non credete che dovremmo fare del BENE all‟AMBIENTE DI TUTTO IL MONDO….? Forse dovremmo trasmettere l‟AMORE E IL BENE PER L‟AMBIENTE!” Lisa aggiunse:” SIIIII!! QUESTA

IDEA E‟ BUONA, MA COME FACCIAMO A TRASMETTERLO ALLA TERRA? POTREMMO SCRIVERE UNA LETTERA AL PRESIDENTE ED INVIARGLIELA ATTRAVERSO INTERNET! CHE NE DITE? Michelle rispose: “SAREBBE CONTRO LE LEGGI PERCHE‟ NOI SIAMO ANCORA MINORENNI E NON POTREMMO USARE INTERNET….però è per una buona causa e quindi dico di metterci davanti al computer a scrivere questa lettera al Presidente”. Così tutti e tre, si misero davanti ad Internet e cominciarono la lettera così:” Caro Presidente, lo sappiamo non è molto rispettoso ed educato darti del tu, ma noi siamo bambini e siamo certi che capirai. A scriver Ti siamo: Lisa, Michelle ed Antonio, siamo tre undicenni e se vorrai leggere questa lettera noi te ne saremmo davvero molto grati….: IL NOSTRO AMBIENTE E‟ IN PERICOLO PERCHE‟ E‟ MOLTO INQUINATO: LO SMOG DELLE MACCHINE INQUINA L‟ARIA, LA GENTE POI LA RESPIRA E SPESSO SI AMMALA E SOPRATTUTTO NOI BAMBINI NE PAGHIAMO LE CONSEGUENZE. PER QUESTO TI CHIEDIAMO DI FAVORIRE I SERVIZI PUBBLICI, DI CALDEGGIARE LE GIORNATE ECOLOCIGHE DOVE TUTTE LE FAMIGLIE PASSEGGIANDO IN BICICLETTA ASSAPORANDO LE BELLEZZE DELLE PROPRIE CITTA‟. INOLTRE, NON MENO IMPORTANTE, VORREMO CHE TU FAVORISSI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DELL‟IMMONDIZIA IN TUTTE

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LE CITTA‟ E SOPRATTUTTO CHE QUEST‟ULTISSIMA FOSSE RECICLATA PER FARNE UN‟ENERGIA ALTERNATIVA. LO SAPPIAMO CHE LE FABBRICHE DANNO LAVORO A TANTE PERSONE MA I FUMI IMMESSI NELL‟ARIA SONO NOCIVI, ALLORA , CARO PRESIDENTE, MAGARI SI POTREBBE LAVORARE CINQUE GIORNI A SETTIMANA E IL WEEKEND LE FABBRICHE POTREBBERO ESSERE CHIUSE: COSI‟ SI FAVORIREBBE SIA LA PULIZIA DELL‟ARIA E SIA LA FAMIGLI POICHE‟ I PAPA‟ E LE MAMME OPERAIE POTREBBERO PASSARE PIU‟ TEMPO CON I LORO FIGLI, PARLARE CON LORO E PASSEGGIARE MANO NELLA MANO CON LORO. CARO PRESIDENTE, Ti abbiamo scritto questa lettera per il BENE DEL NOSTRO PIANETA perché noi GLI VOGLIAMO BENE e VOGLIAMO PROTEGGERLO: AIUTACI! Aspettiamo tue notizie!” Una volta finito di scrivere la loro lettera, la rilessero con molta attenzione, non volevano certo fare brutta figura proprio con il loro Presidente e la inviarono felici del loro operato. – Credete che risponderà il Presidente? disse Antonio e Lisa gli rispose: “Noi abbiamo fatto del nostro meglio, ma siamo solo bambini, certo i futuri uomini del domani, ma pur sempre bambini speriamo che lui ci aiuti ad avere un futuro”. Passarono i giorni, settimane e la risposta del Presidente non arrivava. I tre amici era davvero preoccupati ma anche un po‟ delusi si aspettavano certo più attenzione da parte del Presidente nei loro confronti e nei confronti del loro futuro. Pensavano al peggio…che non avesse ricevuto la loro email…o peggio che non l‟avesse neanche

letta…un giorno però, mentre i tre amici leggevano i loro fumetti preferiti, comodamente seduti sul divano davanti al camino, sentirono un tintinnio proveniente dal computer…era una nuova mail. I ragazzi corsero ad aprirla e la gioia esplose in loro nel vedere che il Presidente aveva risposto loro dicendogli: “ CARI RAGAZZI, NON PREOCCUPATEVI DATEMI PURE DEL TU, POTREI ESSERE VOSTRO NONNO E MI FA SEMPRE PIACERE RICEVERE LETTERE DAI MIEI “NIPOTINI”, CERTO DEVO RIMPROVERARVI PERCHE‟ AVETE VIOLATO LA LEGGE, MA L‟AVETE FATTO A FIN DI BENE COSI‟ SIETE PERDONATI. CREDO CHE ABBIATE RAGIONE RIGUARDO LA TERRA E L‟AMBIENTE, SE NE DEVE AVERE SICURAMENTE PIU‟ CURA E SOPRATTUTTO RISPETTO CHE MOLTE VOLTE VIENE MENO PROPIO DALLE GIOVANI GENERAZIONI…AH! FOSSERO TUTTI COME VOI. FARO‟ TESORO DEI VOSTRI SUGGERIMENTI E MI ADOPERERO‟ AFFINCHE‟ QUESTE PROPOSTE DIVENTINO PRESTO LEGGI PERCHE‟ AVETE DIRITTO AD UN MONDO MIGLIORE!”. I ragazzi esultarono per la gioia. I ragazzi seguirono con attenzione l‟iter delle leggi che erano scaturite dai loro suggerimenti, e dopo qualche tempo furono approvate: erano leggi. I ragazzi erano felici poiché grazie alle loro semplici proposte la Terra e l‟ambiente avevano ricevuto più rispetto, cura e amore . Elisa Fiorentino Giulia Sperandeo

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I nostri slogan

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s u b

I

e r i r st o n

La Terra bussa al nostro cuore

Rebus . 7, 5, 6, 5, 3

Il pianeta Terra chiede aiuto a tutti noi Rivista redatta, illustrata ed ideata dalla classe V A della Scuola Primaria “G. Falcone Grottaferrata (Rm)


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Insegnante responsabile: Arcangela Bracaglia Progetto grafico e giornalistico a cura dei ragazzi della classe V A Scuola Primaria “G. Falcone” di Grottaferrata (Rm) Hanno collaborato: Alescio Eleonora Cordì Cristiano Di Lillo Giacomo Fiorentino Elisa Gabrielli Sarah Giannelli Savastano Federico Iose Marcello Lucci Emiliano Magliocchetti Piergiorgio Marchetti Caterina Mengarelli Simone Modesti Edoardo Munforti Federico Neri Lorenzo Paolozzi Cristiano Scorbaioli Martina Sperandeo Giulia Trinca Edoardo Rivista redatta, illustrata ed ideata dalla classe V A della Scuola Primaria “G. Falcone Grottaferrata (Rm)


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