Greenews

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Foglio di informazione verde della SS1°GRADO Donatello

Foglio di

Consapevoli di un grande impegno

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’ piccolo. Ma è importante. E i suoi lettori sono in aumento. Parlo di GreeNews, il bollettino informativo che da qualche mese ormai racconta la realtà verde della nostra scuola, attraverso la voce dei suoi piccoli lettori, la testimonianza delle istituzioni e di tutti coloro che tentano di rendere più vivibile lo spazio che ci circonda. Che il successo di questo piccolo sforzo editoriale sia rilevante lo dicono i tanti messaggi che la nostra redazione riceve e gli interventi che numero dopo numero si susseguono tra le pieghe delle nostre pagine. Una scommessa vinta che sottolinea il fatto che un organo di informazione, pur parlando a bassa voce, ha comunque autonome capacità giornalistiche di penetrazione. Attraverso queste pagine continueremo a raccontare che siamo “equipaggiati” per il cambiamento anche se ancora siamo dietro i banchi di scuola. La nostra “presenza composta”, unita

a quella dei nostri ragazzi, proporrà, in questo senso, sempre idee nuove. E ancora. Porremo l’accento sulla necessità di combattere con ogni mezzo la cultura del rispetto dell’ambiente e promuovere, al tempo stesso, la cultura dell’attenzione al patrimonio che ci circonda. Aver posto, grazie ad una rete di contatti serrati e ad individuate professionalità, il problema di rilancio di questo settore, ci deve ora spronare a definire ancora meglio strategie comunicative all’altezza di questa scommessa. Sarà importante stimolare ulteriormente i lettori a manifestare il loro interesse, anche critico, si intende, per questa iniziativa editoriale. Siamo grati fin da ora a chi interagirà con questo piccolo sforzo editoriale. Non si fa informazione senza l’opinione dei destinatari. Lucia Viola


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ROMA, CITTA’ PULITA. (FORSE)

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'è una città dove l'inquinamento è assicurato, Roma. Tutti gli abitanti inquinano sempre di più, gettando per terra carta, plastica e vetro. Il sindaco vedendo la città ridotta cosi male, ha deciso di fare la raccolta differenziata. In un primo momento nessuno degli abitanti collaborava e l'inquinamento è aumentato sempre più. Quando la raccolta è diventata obbligatoria tutti sono stati costretti a farla. Dopo un po' di tempo il sindaco ha visto il cambiamento e ne è stato soddisfatto. Tutti hanno cominciato ad abituarsi e da quel giorno Roma è diventata la prima città in tutto il mondo a essere così pulita e rispettosa dell'ambiente. Forse. Asia Palombi

A proposito di cambiamento

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n questa scuola dei sogni si può andare in palestra quando si vuole senza chiedere il permesso ai professori. Ci sono piscine coperte e scoperte e giardini. Nelle aule non ci sono né banchi né lavagne ma solo tanti disegni e fotografie attaccati alle pareti. Non esistono registri perché non si mettono voti. I professori sono in classe solo per controllare se qualcuno si fa male. L'unico metodo d'insegnamento applicato è quello di far imparare giocando. Questa scuola ideale ha venti classi, dieci per fare ricreazione e dieci per giocare. Fuori dall'edificio ci sono campi da tennis e pista d'atletica. Si fanno sei ore al giorno sempre con le stesse materie: disegno, educazione fisica, musica e scrittura creativa. In questa scuola si boccia solo se si studia tutto il giorno. Tutti gli studenti vorrebbero che questo sogno diventasse realtà… Sofia Biscotti

Per cambiare il mondo c'è bisogno dell'aiuto di tutti

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l mondo ha raggiunto il massimo periodo d'inquinamento, molte persone gettano i rifiuti in strada e non li raccolgono. Per evitare questo c'è bisogno dell'aiuto di tutti i cittadini: bisogna raccogliere i rifiuti, bisogna diminuire lo spreco di energia e cercare di riciclare i rifiuti per creare nuovi oggetti utili ai cittadini. "L'Equipaggio dei rivoluzionari" ha bisogno di più membri per cambiare il mondo! Martina Dell’Omo

Le Pietre saltate

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’equipaggio “Le Pietre saltate” organizza una manifestazione che si terrà a Piazza di Spagna, e il tema riguarda la ricostruzione delle strade malridotte. Il sindaco è intenzionato a dare fondi, facendo spettacoli pubblici all’aperto, dando un contributo per l’impresa. Appena effettuati gli acquisti per il materiale e i macchinari, “Le Pietre saltate” il 15 Febbraio 2014 vogliono costruire delle sopraelevate sulle strade non utilizzabili. Per ogni casa, delle salite per oltrepassare le buche. Il lavoro dovrebbe essere consegnato tra il 2016 e il 2017. Francesco Malizia

EQUIPAGGIO PER IL CAMBIAMENTO

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o vorrei che non ci fosse più inquinamento nel mondo. La raccolta differenziata non basta. Per ottenere i risultati migliori bisogna che tutti rispettino le leggi del riciclaggio e diano esempio a chi non le rispetta. Soprattutto, chi lavora nel settore, deve controllare l'applicazione delle leggi. Anche le scuole devono dare il loro esempio facendo rispettare dal personale le leggi sulla raccolta differenziata.

Marian Quattrocchi


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Occuparsi di ambiente, vuol dire guardare al futuro Intervista al Presidente del Municipio 6, Marco Scipioni D. E’ iniziata da poco la raccolta differenziata nei nostri quartieri. Possiamo tracciare un primo bilancio? É un fatto epocale. Togliamo le discariche che tanti problemi ci hanno creato in passato. Però ancora non siamo partiti bene perché se qualche giorno non si passa a raccogliere, i rifiuti si accumulano in casa. In questo senso dobbiamo migliorare. D. Che cosa le viene in mente se uno studente come me, della Scuola Media Donatello, pronuncia il termine “verde”, oppure “ambiente”? Che sei un giovane che ha un futuro eccellente. Perché pensi alla qualità della vita, quella qualità che noi adulti abbiamo dimenticato D. Cosa vuol dire occuparsi di ambiente in un municipio come questo? Significa ridare dignità ai cittadini e un futuro ai giovani. D. Come giudica i suoi “concittadini”? Rispettosi delle regole o meno? Li giudico disattenti. Considerate che molti dei nostri quartieri sono nati spontaneamente. In sostanza sono abusivi. Bisogna essere più attenti alla comunità e quindi al proprio vicino. D. Sappiamo che i soldi sono pochi ed è difficile poter vedere realizzato il nostro sogno (quello di vedere una scuola messa a nuovo). Ci può dare un suggerimento su come imparare molto in un Istituto storico come il nostro, anche all’interno di classi che cadono a pezzi? La politica deve mettere al primo posto la scuola, perché é lì che c'è il futuro. Senza il sapere non andremo lontano.

D. Secondo lei, questa parte di Roma può diventare uno dei più importanti giardini della città? Io ci conto molto. Questa é la parte migliore di Roma perché qui ci vive la maggior parte dei giovani della città. Pertanto il futuro é qui. Qui ci sono 158 scuole, non tutte in buona salute, ma tutte efficienti il prossimo anno ne avremo altre tre nuove. D. Non chiediamo una città a nostra misura, ma almeno piccoli spazi pe andare in bici o giocare a pallone. Sarà mai possibile in questa zona di Roma? Sono molte le aree ciclabili nel nostro municipio. Il più delle volte, però, vengono abbandonate o gestite male. Il circuito dell'area universitaria per esempio é frequentato da ciclisti che vengono da tutta Italia. L'ultimo sabato del mese é chiusa ed é una giornata dedicata a loro. Rispetto a dieci anni fa abbiamo sicuramente più piste ciclabili, come pure campi sportivi e piscine. D. Perché si incontrano sempre tante difficoltà nel nostro paese quando si parla di ambiente? Si è speculato molto sulle aree verdi perché sono mancati i piani regolatori. Vi sembrerà strano ma un quartiere come Tor Bella Monaca é stato pensato come modello. Ha centri sportivi, scuole, aree commerciali, parrocchie, parchi, ha un teatro tra i più belli di Roma dove si esibisce l'orchestra di Santa Cecilia. Insomma non manca nulla. É l'impatto sociale che ha alterato tutto. D. Dopo questa intervista si occuperà più di ambiente? Se sì, in che modo? C'è la sto mettendo tutta. Ho fatto partire immediatamente la differenziata e, non avendo fondi, ho cercato di valorizzare le risorse umane per sensibilizzare la popolazione. Ho cercato immediatamente di focalizzare l'attenzione su questo. Vi confesso che convince-


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re i cittadini a cambiare le loro abitudini non è assolutamente facile. Oggi, comunque, possiamo contare anche su due isole ecologiche e sulla raccolta di rifiuti ingombranti per evitare discariche a cielo aperto. D. Considerati i tanti impegni che lei ha durante il giorno, in che modo riesce a dare un contributo alla “causa verde” Il verde é prioritario come la scuola. D. Che città sogna? Come vorrebbe vedere Roma il giorno che lei compirà 90 anni? Sogno una città come quelle che ci sono in Svezia, dove giri e non vedi una cartaccia in terra e se hai una bottiglia di plastica in mano, i bambini ti guardano, la prendono, la mettono nell'apposita macchinetta che, successivamente, eroga per loro una monetina. L'immondizia ha un valore e molti ne approfittano per fare business. Il comune di Marino in un anno ha guadagnato 421mila euro ed é un decimo del nostro D. Che domanda si farebbe se fosse al mio posto? Gli adulti, secondo lei, hanno preso sul serio l'ecologia? Purtroppo tutti ne parlano ma fino ad oggi si è fatto veramente poco. (A cura della redazione)

Azioni che salveranno la vita Per aiutare il mondo farei tantissime cose ma in un articolo sarebbe impossibile, per me, elencarle tutte. Porrei termine al razzismo e qualsiasi parola negativa che finisce in “ismo”, togliendo di mezzo tutte le armi facendogli fare un bel “bagno” di lava. Raderei al suolo le discariche, riciclando i rifiuti e costruendo case per i poveri e per le persone in guerra. Pianterei più alberi per

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aumentare ossigeno e pioggia, rendendo la Terra un luogo meraviglioso. Darei a tutti un’opportunità per riuscire a dare una mano all’ambiente per poter lasciare nell’eternità la vita. Toglierei le industrie chimiche e petrolchimiche e costruirei molte industrie idro-elettriche, eoliche e solari, usate soprattutto in estate. Le fabbriche produrranno soltanto prodotti riciclabili un milione e mezzo di volte. In questo modo riusciremo a Salvare la Terra e non indosseremo le mascherine. Dopo di che le macchine saranno schiacciate e verranno costruite di nuove, interamente ecologiche; al posto del fumo produrranno un fumo di margherita e il motore sarà elettrico. La vita è un dono un bene prezioso… Prendiamocene cura! Alessandro Guidi

EQUIPAGGIO Aiutiamo Il Mondo IN PARTENZA... Oggi, 16 febbraio 2014, siamo qui, con i giornalisti di tutto il mondo, pronti per seguire l’equipaggio A.I.M. in partenza per migliorare il futuro del nostro pianeta. Il programma della giornata sarà molto intenso: l’equipaggio dovrà installare dei pannelli solari per convertire l’energia del sole in elettricità; fare in modo che le case farmaceutiche e cosmetiche evitino i ripetuti test sugli animali; sensibilizzare tutti i cittadini all’uso delle biciclette e per fare questo a breve verrà organizzata la Giornata Nazionale “Usa la bicicletta nella tua città”. Ma non si fermeranno qui. Gireranno tutto il paese per evitare il disboscamento e la costruzione di abitazioni e centri commerciali. Dovranno inoltre convincere più persone possibili ad usare cibi biologici e non quelli contaminati da antibiotici e ormoni, così se ne produrranno sempre meno e magari le grandi industrie si convinceranno ad usare materie prime più sane. Sarà certo un compito molto lungo e difficile ma se collaboreremo tutti insieme, la strada sarà più facile. Beatrice Bianchi


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Disboscamento uguale disastro

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olo in Italia spesi circa 300 milioni di euro l'anno per risanare i danni provocati dai disastri naturali a loro volta causati dal disboscamento. Foreste e boschi ricoprono un terzo del nostro pianeta, ma il disboscamento sta raggiungendo proporzioni allarmanti causando alterazioni climatiche, desertificazione e impoverimento delle diversità biologiche. Tra il 2000 e il 2010 la perdita di foreste è stata pari a 5,2 milioni di ettari l'anno. Le zone maggiormente colpite sono Sud America, Cina, India, Indonesia e Tailandia. Abbattere gli alberi senza criterio, spesso anche illegalmente, rende le nostre aree meno sicure. Le radici, infatti, che compattano il terreno rendendolo più forte, una volta recise cedono alla violenza degli eventi atmosferici provocando frane e allagamenti. In Indonesia, dove l'85% del disboscamento è illegale, le alluvioni provocano ogni anno molte vittime. Lo tsunami del 2004 poteva avere conseguenze meno dannose se la fitta foresta di mangrovie che ricopriva l'Indonesia non fosse stata abbattuta per ingrandire le spiagge. La barriera naturale delle piante avrebbe di sicuro arginato l'onda riducendone l'impatto con le aree circostanti. Anche in Italia il disboscamento ha causato molti danni. In una Nazione costituita per il 40% da colline e per il 39% da montagne, il rischio di frane è altissimo, e coinvolge centinaia di centri abitati. In Campania nel 1998 il monte Pizzo d'Alvano, per anni oggetto di disboscamento, ha ceduto a sei giorni di pioggia continua, riversandosi come un fiume di fango sui comuni di Sarno, Episcopio, Quindici e Bracigliano, provocando 160 morti, migliaia di feriti e sfollati e circa 600 milioni di euro di danni. Davide Biscotti

Se fossi sindaco…

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l mio particolare aiuto per porre fine all’inquinamento e per salvare noi e l’ambiente che ci circonda. Se fossi sindaco, farei tante cose…come abbassare le tasse, ma non è questa la cosa più importante che farei se lo fossi. Il primo cambiamento che farei sarebbe aiutare la natura, il nostro bene più prezioso… Per aiutare l’ambiente io farei di tutto, anche donare tutto, ma dico tutto, quello che ho, perché la natura deve essere rispettata, così lei rispetterà noi, nel senso che non alzerà le temperature, non ci saranno tanti disastri naturali… Partirei dall’attivazione di industrie idroelettriche, eoliche e solari. Farei crescere più alberi, non solo per rendere il globo terrestre un posto più armonioso, ma anche per fermare le valanghe create dallo scioglimento dei ghiacciai. Darei un bello “Stop!” all’eccesso di cementificazione, cioè all’eccedenza del continuo costruire case. Proporrei incentivi per acquistare oggetti ecologici che non inquinano, come lampade al led o elettrodomestici a basso consumo. Dimezzerei il trasporto pubblico per evitare il surriscaldamento globale, costruendo piste ciclabili. Ma la cosa più importante che farei per aiutare l’ambiente è cercare di rendere più oggetti possibili riciclabili, da riusare un milione di volte. Oh, se fossi sindaco! Alessandro Guidi


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Salviamo Gli Animali Se continuiamo su questa strada, rischiamo noi stessi l'estinzione… L'organizzazione S.G.A. sta organizzando una nuova rivoluzione. Tanti animali stanno scomparendo per colpa degli scienziati che li prendono e li usano per fare gli esperimenti. Quando non ci saranno più gli animali con cosa faranno gli esperimenti? Forse con uomini, donne e persino bambini? Per questo abbiamo deciso di andare dalle autorità e fare la richiesta di aree protette e sorvegliate per i diversi tipi di animali. Ce la faremo a salvare gli animali? Ana Maria Dascalu

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hanno dichiarato guerra alla caccia illegale con un messaggio : Se cacci le “bestie” illegalmente, la vera bestia sei tu! Chiaramente è molto provocatorio, ma ne hanno scritti altri su twitter: Gli animali in via di estinzione sono speciali, uccidili e ti succederà lo stesso. Gli animali sono tuoi fratelli, non toccarli fallo per necessità, ma non quelli in via di estinzione. Alcuni animali sono meglio degli uomini, uccidili e varrai meno di zero. Chiaramente fanno sul serio. Il terzo gruppo ha fatto dei controlli sui maltrattamenti di minori e animali. In una casa ci sono aquile reali chiuse in gabbie piccolissime e nutrite con altri rapaci. Entrano nella casa e trovano dei bambini malcurati e piangenti in un angolo, rintracciano il padrone e lo ammanettano al termosifone, chiamano la polizia che trova un biglietto: Questo è solo un assaggio! Firmato: I Vendicatori Giorgia Rumiz

UN PROBLEMA DI TUTTI PICCOLI PASSI PER UN MONDO MIGLIORE

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asta con le morti per le negligenze del parlamento, basta con i maltrattamenti di minori e di animali. Svegliamoci, cambiamo il mondo. Oggi è nato l’ equipaggio degli E.A.A.C.U.P.I.C (Eroi Animali Anti Conformisti Uniti Per Il Cambiamento) che si è diviso in tre gruppi, il primo si è recato davanti a tutte le sedi del comune per costringerli a dare con più criterio le autorizzazioni edili e a fare più perizie per mettere in sicurezza le abitazioni e impedire le case abusive costruite su fiumi prosciugati e su boschi causando il decesso di civili, la vita è unica e non hanno il diritto di toglierla a qualcuno. L’altro gruppo ha creato un sito web dove

Lo smog è una forma d’inquinamento presente in tutti i paesi più industrializzati. E ‘un problema che riguarda tutti noi perché danneggia la flora e la fauna ma soprattutto la nostra salute. Tutto ciò deriva da alcune nostre disattenzioni, ma anche da alcune persone scorrette, che non rispettano l’ambiente. Tutti i giorni si ripetono azioni come: il motore delle macchine che rimane acceso nel traffico, gli scarichi delle industrie e i materiali radioattivi che non vengono smaltiti correttamente. Grazie ad alcuni studi più approfonditi, oggi possiamo capire come tentare di risolvere questo grave problema, che sta crescendo sempre di più, causando cambiamenti climatici, malattie molto gravi, l’inquinamento delle falde acquifere con gravi danni all’agricoltura. Questo grave problema potrebbe essere risolto, o quantomeno essere fermato,


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adottando da parte dei cittadini un comportamento corretto verso l’ambiente, ma soprattutto le autorità dovrebbero agire facendo controlli più severi, magari adottando sistemi di smaltimento idonei. Basti pensare ad alcuni paesi esteri, come la Germania, che con il riciclaggio dei rifiuti riescono a generare nuovi fonti di energia. Ormai l’aria che respiriamo tutti i giorni non è pulita, però noi possiamo cercare di cambiare il nostro paese, sconfiggendo l’inquinamento, aiutando l’ambiente, perché tutti insieme possiamo e vogliamo avere un paese non inquinato. Martina Bottoni

MISURE PREVENTIVE, ALTRIMENTI...

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egli ultimi decenni con l’avvento della grande industrializzazione la Terra ha subito un forte surriscaldamento denominato “Effetto Serra” a causa delle grandi quantità di scarichi emessi nell’aria dalle fabbriche, o gas emessi da macchine e automezzi di vario tipo. Alcuni scienziati hanno previsto che tra pochi anni si potrebbero verificare effetti devastanti nel mondo a causa di fenomeni climatici anormali. Nella ipotesi più grave una grande tempesta di sabbia potrebbe colpire intere nazioni come Italia, Spagna e Grecia, mentre gli Stati Uniti a causa di grandi uragani e tornado potrebbero venire allagati per gran parte del loro territorio. Per evitare che gli effetti climatici possano devastare la nostra Terra è necessario che ogni Paese adotti misure preventive e imponga alle industrie la fabbricazione di prodotti non inquinanti, è necessario investire in risorse alternative come l’energia solare; inoltre ognuno di noi dovrebbe cambiare abitudini di vita ad esempio preferendo l’utilizzo di mezzi pubblici alla macchina privata,

oppure cercando di evitare sprechi di energia e utilizzare riscaldamenti e climatizzatori soltanto se necessario. Bisogna rispettare l’ambiente in cui viviamo in quanto le risorse che abbiamo non sono rinnovabili; il destino della Terra dipende dagli uomini, da ognuno di noi. Manuel Allegretti

Ribelli si diventa

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a classe cambia il modo di insegnare con una manifestazione. Oggi, alle 10:30, nell’Istituto Comprensivo Donatello, la 1a A, stanca di imparare in quel modo, si ribella ed esce dall’aula. Inizia a dire frasi come: “Lezioni a casa, abbasso i professori”. Mentre i ragazzi camminano per strada, cercano un nome per il loro equipaggio quando un alunno afferma: “Noi siamo…l’equipaggio dei Ribelli!”. L’equipaggio entra nelle classi dell’Istituto chiedendo ai loro colleghi: “Siete stufi di questa lezione? Se sì, entrate nell’equipaggio dei Ribelli!”. Tutte le classi si sono unite e hanno fatto una riunione nella piazza. “Cambieremo la lezione, cominciando dal luogo in cui si spiega: si imparerà in piazza!” Un secondo dice: “E inoltre i professori saranno bambini troppo intelligenti per essere definiti alunni!”. Una bambina poi afferma: “Non si faranno più compiti a casa e ci saranno più ore di ricreazione!”. Tutti alla fine gridano: “Noi siamo l’equipaggio dei Ribelli e questo noi faremo. Noi siamo stufi di questo metodo! Cominciano a viaggiare per le scuole di Roma convincendo gli alunni a diventare dell’equipaggio e il sogno diventa realtà. Alessandro Guidi


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Un medico per guarire la città Nello studio del Dottor Michele Sharra è stato inventato un macchinario in grado di trasformare le sostanze organiche ed inorganiche in concime per le piante. E’ stato costruito e collaudato nella notte tra il 20 e il 21 gennaio, dall'Ingegnere Tonino Delino mentre stavano lavorando per il progetto salva ambiente annunciato dall'Ama. Grazie a questa nuova macchina riusciremo a migliorare il nostro pianeta? Valeria Sottili

INQUINAMENTO O INQUINAMENTI?

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gni giorno, aprendo un giornale o guardando la televisione notiamo che la natura, intorno a noi, sta soffrendo per via dell’inquinamento. Che cos'è l'inquinamento? L'inquinamento è una alterazione di un ambiente che può essere causata artificialmente o chimicamente. Chi è la causa dell'inquinamento? La causa dell'inquinamento è l'uomo. Che non solo ha gettato nell'ambiente circostante immondizia, rifiuti nucleari e tossici (formando così la terra dei fuochi), ma ha costruito industrie che provocano smog e malattie come ad esempio il tumore. Quali sono gli inquinamenti? Gli inquinamenti possono essere: atmosferici (causata da bombolette spray formate da freon) Nucleari (causato da incidenti di impianti

nucleari) Idrico (causato da scarichi industriali e agricoli Agricolo (causato da uso eccessivo di fertilizzanti che, in questo modo, contaminano la terra) Come lo si può rimediare? 1)usare il meno possibile l’auto 2)usare i mezzi pubblici che quelli privati 3)riciclare 4)non usare le bombolette spray che hanno il freon 5)usare auto a idrogeno 6)usare energia solare Alessio Raule

FORESTA AMAZZONICA, POLMONE VERDE. ANCORA PER MOLTO?

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ino a poco tempo fa si pensava che il sistema riuscisse a mantenere l’equilibrio nonostante l’intervento massiccio dell’uomo sulla deforestazione. Ci si è resi conto che invece non è così e le forti modificazioni del clima hanno un impatto violento sul territorio. Negli ultimi 50 anni è stata distrutta una parte della foresta Amazzonica grande due volte la superficie dell’Italia, praticamente l’uomo sta distruggendo il Polmone Verde della Terra. Attraverso il vapore acqueo generato dalla foresta il calore solare viene distribuito in tutta la Terra. Questo ciclo è stato totalmente stravolto, sono diminuite le precipitazioni piovose, e in alcuni territori la siccità ha compromesso il funzionamento di impianti idroelettrici causando problemi alle attività economiche. Altre conseguenze dovute agli atti scellerati dell’uomo sono il riscaldamento globale della Terra e la diminuzione di ossigeno nell’aria che avrà conseguenze sugli


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organismi respiratori di tutti gli esseri viventi. Anche in questo caso è necessario che i Paesi e gli uomini si responsabilizzino, i primi imponendo il recupero della foresta distrutta attraverso opere di semina di nuove piante, i secondi invece evitando di distruggere la Foresta attraverso incendi dolosi. Manuel Allegretti

Verdesi città Una metropoli a misura di bambini

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’ difficile pensare alla città dei bambini senza pensare ad una città in cui il verde sia a portata di tutti. Perché il verde svolge un ruolo insostituibile nel garantire gli equilibri fondamentali dell’ecosistema urbano. Innanzitutto una funzione ecologica, soprattutto quando siano previste estese aree boschive. Gli alberi infatti contribuiscono in misura determinante alla depurazione chimica dell’atmosfera assorbimento dell’anidride carbonica e ossigenazione, alla fissazione dei gas tossici e di polveri. Le zone a bosco favoriscono inoltre la depurazione dell’area ed il ripopolamento faunistico. Una città amica dei ragazzi svolge anche una fondamentale funzione ricreativa, costituendo di fatto un insieme di aree protette per l’esercizio delle attività del tempo libero di tutta la popolazione e in particolare per bambini e anziani. A questa si unisce una funzione educativa, non solo perché nelle aree verdi è possibile avere, soprattutto per noi bambini, una diretta conoscenza dell’ambiente naturale, ma anche perché il gioco e lo sport si praticano all’aperto in spazi verdi accoglienti e sono un grande momento di socializzazione. Non vi è dubbio che il verde in città non può essere ridotto solo ad alcune aree, ma

deve invece costituire un corpo solo, dalla periferia a centro, con l’obiettivo, tra gli altri, di permettere spostamenti anche lunghi con percorsi alternativi a quelli delle auto, diventati sempre più pericolosi per ciclisti e pedoni. Il sistema del verde urbano dovrebbe ospitare percorsi pedonali, sentieri natura, piste ciclabili, aree attrezzate per la sosta e il gioco, insieme ad aree che rimangono naturali, oasi per gli animali presenti sul territorio, per i passaggi migratori. Oggi i parchi e i giardini urbani sono spesso vietati ai bambini in quanto luoghi in cui si raccolgono categorie di emarginati sociali, microcriminalità. Proviamo ad organizzare al loro interno manifestazioni che li facciano tornare ad essere luoghi frequentati, perché proprio l’abbandono apre la strada al degrado. Ma il modo migliore per rendere sicura l’area verde è far sì che la si possa frequentare sempre e per far ciò occorre che ogni quartiere abbia la sua area verde. Camilla Dionisi

DIFFERENZIAMOCI

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n un mondo che produce sempre più rifiuti, non sappiamo più come fare a sbarazzarcene: eppure la Terra ha provveduto, per miliardi di anni, a smaltire "da sola" i rifiuti prodotti, senza arrecare alcun danno all'ambiente. In natura il concetto di rifiuto non esiste: tutto ciò che viene scartato, se ha caratteristiche naturali, viene assorbito dall’ambiente e rimesso in circolo ; produrre oggetti e beni che possano essere assorbiti dall’ambiente una volta terminato il loro utilizzo. Ma fino a che ciò non sarà possibile, dobbiamo abituarci a valorizzare, anziché gettare, i rifiuti che produciamo. La soluzione è, innanzitutto, cercare


Pag. 10 di produrne il meno possibile e cercare di far durare il più a lungo possibile ciò che utilizziamo e, in seguito, valorizzare ciò che scartiamo riutilizzando tutti i materiali che possono essere riciclati con la “regola delle 4 R” che è, infatti, oggi il modo più sostenibile per smaltire i nostri rifiuti. Le 4 R comprendono La raccolta differenziata Il riciclaggio La riduzione Il riuso Raccolta differenziata E’ il sistema di raccolta dei rifiuti che consente di suddividere quelli urbani in base alla loro tipologia materiale, e di destinarli al riciclaggio, e quindi al riutilizzo della materia prima. Sono raccolti dai cittadini in cassonetti o campane distinte per materia (la carta, la plastica, il vetro, l’alluminio, i metalli ferrosi, i rifiuti organici) o divisi in cestini che vengono poi ritirati dagli addetti. I rifiuti vengono destinati ad impianti di trattamento dove vengono depurati dalla presenza di materiali estranei e non omogenei, e avviati agli impianti industriali di produzione. Le statistiche indicano precisi obiettivi per quanto riguarda la raccolta differenziata che deve raggiungere il 70% nel 2020. Da qualche mese a Roma è stata applicata la raccolta differenziata. Sono stati consegnati ai cittadini dei contenitori dove bisogna gettare i rifiuti dividendoli in: Scarti alimentari e organici Carta, cartone, cartoncino Plastica e metallo Materiali non riciclabili Vetro In giorni prestabiliti gli addetti al servizio dovrebbero passare per ritirare cosa per casa i rifiuti; ma ciò non avviene sempre in modo preciso. Capita che non ritirano i sacchetti, di non passare per vari giorni e di lasciare quindi l’immondizia per giorni creando un brutto aspetto della città. Negli ultimi giorni numerose sono le segnalazioni giunte da diverse zone della Capitale. I rifiuti non raccol-

GreeNews ti diventano vere e proprie discariche a cielo aperto! Riciclaggio Il riciclaggio, o riciclo, dei rifiuti è l’insieme delle operazioni che consentono il riutilizzo di specifici materiali contenuti negli scarti urbani o industriali e recuperati tramite la raccolta differenziata. Oltre a contribuire alla riduzione della produzione di rifiuti, il riciclo permette di ridurre l’estrazione di materie prime con conseguenti benefici in termini di impatto ambientale e in termini economici in quanto favorisce anche lo sviluppo di aziende destinate ai processi di trasformazione di queste materie prime riciclate per essere poi immesse nel tradizionale circuito produttivo . L’Unione europea si è data l’obiettivo di diventare una “società del riciclaggio con un alto livello di efficienza”, cercando di limitare la produzione di rifiuti e di utilizzarli come risorse. Riduzione La riduzione della produzione di rifiuti è una premessa indispensabile affinché il loro ciclo di trasformazione sia davvero integrato, virtuoso e sostenibile. Ci sono molti casi in cui i rifiuti hanno un ciclo di vita brevissimo, ad esempio gli imballaggi dei prodotti acquistati finiscono subito nell’immondizia. La riduzione dei rifiuti riguarda gli aspetti della produzione e della distribuzione delle merci. Ma è necessario anche intervenire sullo stile di vita e promuovere la riduzione dei rifiuti attraverso comportamenti adeguati, come utilizzare le borse di tela al posto delle buste in plastica non biodegradabile, bere l'acqua del rubinetto per ridurre i rifiuti plastici, evitare i prodotti usa e getta… Riuso Il riuso è il reimpiego di un prodotto in più cicli di utilizzo, grazie a un trattamento minimo, come avviene, per esempio, ad una bottiglia di latte. Il reimpiego può avere la stessa finalità per cui è stato prodotto l’oggetto oppure anche finalità diverse (come


Pag. 11 ad esempio il riutilizzo di imballaggi di polistirolo come contenitori o di bottiglie di vetro per la conservazione di altri prodotti). Riutilizzare i rifiuti quindi, oltre che ridurne la produzione, può contribuire a sua volta al risparmio di materie prime. Ecco alcuni esempi di buone azioni quotidiane per una corretta gestione dei rifiuti: preferire i prodotti realizzati in materiale riutilizzabile, riciclabile (guardare il simbolo) e/o biodegradabile fare il compostaggio domestico; acquistare prodotti sfusi (detersivi, prodotti alimentari secchi, latte fresco); riutilizzare gli oggetti anche per altri impieghi; sostituire le borse di plastica per la spesa con borse riutilizzabili o biodegradabili; sostituire i prodotti usa e getta con materiali riusabili più volte o riciclabili. Viviane Binene

LA MACCHINA MANGIARIFIUTI del 2014 hanno inventato G liunascienziati nuova macchina mangia rifiuti con il compito di ripulire la città da cima a fondo. Il giorno 23 gennaio gli scienziati italiani hanno presentato un enorme macchina di loro invenzione che “mangia” i rifiuti e che è in grado di ripulire la città in modo facile ed efficace, per tutti gli abitanti. Questa macchina è dotata di un aspira-rifiuti dalla parte anteriore, mentre da quella posteriore ha un grande sacco in cui vengono messi i rifiuti non organici che poi verranno mandati nei centri di riciclaggio, per essere trasformati in materiali riutilizzabili; gli scarti organici invece verranno poi usati come mangime per animali e come concime per le piante. La speranza è che questa nuova scoperta, questo nuovo modo di fare raccolta differenziata, si riveli utile a tenere la città pulita in modo facile divertente e alla portata di tutte le persone che confidano in un mondo migliore. Beatrice Bianchi

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CONSIGLIO (VERDE) NON RICHIESTO AI NOSTRI PROF

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e un giorno avessi la possibilità di insegnare in una classe di scuola media cosa vuol dire amare e rispettare la natura, farei così. Direi ai miei alunni di contare le aree verdi del quartiere e di verificarne le condizioni. La manutenzione del verde viene eseguita con efficacia? Qual è lo stato di salute dei giardini, parchi, aiuole? Per rilevarlo compiliamo una scheda per l’osservazione del verde per ogni pianta presente nelle aree che stiamo visitando. Quali sono gli spazi verdi attrezzati per il gioco, per lo sport? Con i dati raccolti possiamo scrivere un documento contenente l’elenco delle aree verdi, la loro posizione nella mappa del quartiere e poi in quella del comune. Per ciascuna area si dovranno riportare alcune caratteristiche, spiegando se si tratta di: verde storico: area di notevole valenza estetica, artistica, storica, scientifica, architettonica, botanica, idraulica; parco giochi: area attrezzata per il gioco dei bambini fino ai 12 anni; area verde per la pratica sportiva: dotata di strutture e attrezzi per l’attività motoria; area per passeggiate e altre attività ricreative; verde ornamentale; area prevista dal piano regolatore, di futura realizzazione. Sarà interessante raccogliere alcune informazioni su come è tenuta ogni area non protetta; protetta; custodita. Ci si può arrivare agevolmente a piedi? In bici? Esistono percorsi protetti o si devono effettuare attraversamenti pericolosi? Come sono utilizzate le aree? Con questa prospettiva potremo avanzare proposte per migliorare la fruibilità del verde urbano da parte dei bambini. Camilla Dionisi


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TERRE DI... FUOCO

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n questi ultimi decenni, anche a causa della nostra mancanza di educazione ambientale, il nostro pianeta sta subendo grandi disastri, come ad esempio lo scarico di sostanze radioattive in ambienti pubblici, da prendere in considerazione LA TERRA DEI FUOCHI, luogo situato in Campania dove la camorra ha gettato appunto questi rifiuti tossici in zone impensabili …. magari nel terreno soprastante vi sono anche delle coltivazioni! Questo solo per non pagare le tasse allo stato, quindi per questioni di business. Abbiamo poi gli scandalosi avvenimenti delle petroliere, mezzi molto pericolosi se l’uomo non è in grado di gestirli, poiché, come già successo, le loro perdite causano la fuoriuscita appunto di petrolio provocando gravi danni alla flora e alla fauna marittima. Non parliamo poi dell’uso delle sigarette, che oltre a danneggiare la nostra salute, una volta terminate vengono gettate spesso e volentieri a terra e soprattutto nei grandi prati con la possibilità di provocare incendi dolosi. È proprio qui che faccio riferimento nuovamente alla nostra mancanza di educazione ambientale, perché, a causa di un nostro vizio, sono morti moltissimi animali e molta vegetazione è andata in fumo danneggiando così l’ecosistema. È molto dannoso al giorno d’ oggi anche il disboscamento, a causa del quale molti alberi vengono tagliati per la produzione di mobili, per il riscaldamento delle nostre case (camini e stufe) ecc… senza essere ripiantati provocando così la distruzione di molti boschi, habitat naturale di molte specie di animali e vegetali. Il danneggiamento dell’ambiente è provocato anche nel campo dell’edilizia, con la costruzione delle cosiddette case abusive, abitazioni costruite in zone non edificabili,

le quali cadono a pezzi non appena si verifica una frana se situata al di sotto di una montagna, allagata se si trova accanto ad un fiume. Precedentemente molte case venivano costruite con una sostanza detta “eternit”, ritenuta cancerogena e generatrice di malattie devastanti come ad esempio il tumore. Al giorno d’oggi ciò è risaputo, ma non c’è nessuno che intervenga per la sistemazioni di queste case, cosa, invece, secondo me molto urgente ed importante, non solo per l’ecologia dell’ambiente, ma anche per la nostra salute. Quindi è bene darsi da fare tutti insieme per la risoluzione di questi problemi che sicuramente, una volta eliminati, renderebbero migliore il nostro ambiente, la nostra società e i luoghi pubblici che soprattutto noi ragazzi vorremmo frequentare, come i parchi, ma che purtroppo sono vittima di questi danneggiamenti. Alessia Garozzo

GreeNews Periodico della SS 1° GRADO Donatello Via di Grotte Celoni 20 - 00133 Roma Redazione Manuel Allegretti, Beatrice Bianchi, Viviane Binene, Davide Biscotti, Sofia Biscotti, Martina Bottoni, Anamaria Dascalu, Martina Dell’Omo, Camilla Dionisi, Alessia Garozzo, Alessandro Guidi, Francesco Malizia, Asia Palombi, Marian Quattrocchi, Alessio Raule, Giorgia Rumiz, Valeria Sottili Documentazione fotografica a cura di Alessandro Collalti

Responsabile del Progetto GreeNews Prof.ssa Lucia Viola


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