Greenews 2016: la Terra sta male

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Foglio di informazione verde della SS1°GRADO Donatello

Foglio di

Sta molto male H

a l'alito pesante , molte tossine nel corpo , la temperatura è molto alta e sembra non ci sia modo di abbassarla . Se si trattasse di un paziente normale i medici direbbero che è un malato terminale e che non avendo cure dovrebbero aspettare solo la morte! Ma qui non stiamo parlando di un essere umano , ma semplicemente della nostra casa: LA TERRA . La situazione appena descritta illustra molto bene ciò che sta accadendo . L'inquinamento atmosferico , l'avvelenamento delle acque , i rifiuti tossici ed il riscaldamento globale sono alcuni dei disturbi che ha. La sua condizione è molto grave e gli esperti non sanno cosa fare e per tutto questo dovremmo essere molto preoccupati . Quindi ... possiamo fare qual-

cosa per salvare questo "paziente " così importante per tutti noi ? Oppure è una battaglia persa ? No! Maria Giulia Giacopello Asia Juani


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Pillole di saggezza

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ggi nel mondo abbiamo un grave problema da affrontare: il surriscaldamento globale. Tale parola indica il processo di aumento della temperatura media nell’atmosfera del pianeta terra, dovuto a fattori naturali e agli interventi dell’ uomo, che provocano l’aumento dei gas serra nell’ aria . L’uomo ha contribuito in modo tangibile ai sensibili cambiamenti con il fenomeno della deforestazione, con la conseguente eccessiva cementificazione, ma anche producendo montagne di “rifiuti”, che non vengono smaltiti saggiamente, provocando danni su danni. Il termine surriscaldamento globale è chiamato con diversi nomi come global warming, riscaldamento climatico o riscaldamento globale. Gli scienziati si dividono in due gruppi: quelli che riconoscono l’esistenza del surriscaldamento globale e altri che invece lo negano. I negazionisti dichiarano che non è possibile stabilire una relazione lineare tra l’aumento di anidrite carbonica e il riscaldamento globale, ovvero che non si può provare che nell’ atmosfera c’è più anidrite carbonica. A mio parere non si può negare la stretta relazione dei cambiamenti climatici con l’eccessivo riscaldamento globale, dovuto ad un eccessivo uso di idrocarburi per uso industriale ma anche a livello familiare. Come si potrebbe risolvere questo fenomeno? Pensando seriamente a una politica ambientalista, liberandoci dalla dipendenza dagli idrocarburi, magari utilizzando macchine che non vadano solo a gasolio, ma a vapore acqueo, elettriche o a idrogeno, abbassandone i prezzi per favorirne la diffusione sul territorio. Per questo bisogna investire nella ricerca e attuare il prima possibile il passaggio alle fonti energetiche non inquinanti, vincendo la resistenza di quei paesi e di quelle persone che si arricchiscono con il petrolio e i suoi derivati. Inoltre si potrebbe cercare un altro sistema per smaltire i rifiuti senza inquinare; non riesco ha capire il perché certi paesi si arricchiscono con lo stoccaggio e il riciclo dei rifiuti e noi invece non riusciamo a far partire impianti che potrebbero trasformare ciò che noi buttiamo in gas o fertilizzanti. Non mi pare proprio logico mettere l’immondizia sui treni per portarla in Germania per smaltirla, quello più assurdo che non siamo neanche in grado di operare un sistema di raccolta differenziata efficiente. Ad esempio perché non mettere anche da noi delle macchine in cui inserire le bottiglie di plastica utilizzate, ricevendo in cambio dei buoni da spendere al supermercato? Certo così

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le persone sarebbero molto più disposte al riciclo, che non con l’attuale politica. Riusciremo mai ad risolvere questo fenomeno? Per ora possiamo solo affidarci al nostro buon senso e agli uomini che dovrebbero governare il nostro paese e sperare che facciano le scelte giuste. Io nel mio piccolo non mi stancherò di gridare: “Diamoci da fare, salviamo il nostro pianeta e il futuro delle nuove generazioni, SOS ambiente!!!” Giulia Vernucci

Ma che caldo!

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a che caldo! Ma che caldo! … Oggi non sembra un giorno di febbraio ma sembra un giorno di primavera. Questo è stato un inverno molto caldo, in montagna non ha nevicato molto e sulle piste di sciistiche hanno sparato la neve artificiale. A noi questa temperatura fa piacere ma non è normale e le nostre coltivazioni ne stanno risentendo. Infatti molti alberi da frutto sono già in fiore e le stagioni sembrano tutte uguali. Questo problema sta avvenendo perché c’è molto inquinamento e il buco dell’ ozono si sta allargando ancora di più. In molte città hanno bloccato la circolazione delle automobili e hanno richiesto di abbassare la temperatura dei riscaldamenti nelle abitazioni per diminuire l’inquinamento. Nei paesi polari, i ghiacciai si stanno sciogliendo provocando l’innalzamento delle acque, in altri paesi invece stanno avvenendo alluvioni e inondazioni. L’uomo deve aiutare il pianeta ad essere di nuovo pulito, ma sembra che non tutti siano coscienti del problema che stiamo affrontando. Spero che la situazione migliori ed io come bambino cerco in tutti i modi di non inquinare l’ambiente intorno a me. Valerio Castrechini


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LA SICCITA’

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ra tutti i cambiamenti climatici che esistono quello che mi ha colpito di più è la siccità, perché può causare conseguenze ambientali, economiche e sociali gravi. Per siccità s’intende la prolungata mancanza d’acqua, in genere per insufficienti precipitazioni atmosferiche. Dal punto di vista umano, la siccità non è semplicemente un fenomeno fisico, ma piuttosto un evento che crea squilibrio tra la naturale disponibilità d’acqua ed il consumo che ne fa l’uomo, essa può causare gravi danni sia all’ecosistema sia alle attività agricole delle zone interessate. Un periodo di siccità può durare anche diversi anni, benché anche un breve ma intenso episodio possa essere altrettanto devastante. In molte regioni del pianeta, la siccità è un evento periodico. Questo fenomeno ha diverse sfaccettature e connotazioni, infatti si può dividere in siccità meteorologica, che indica un periodo in cui le piogge rilasciano al suolo un quantitativo d’acqua inferiore alla media. In siccità agricola, invece, che si determina quando l’umidità necessaria alle coltivazioni è inferiore a quella richiesta per un tipo di raccolto. Quella detta idrologica, che si determina quando le riserve d’acqua in una regione si trovano al di sotto della media. La causa della siccità dipende da un periodo di alta pressione e dai i venti che portano masse d’aria secca. Il riscaldamento globale potrebbe avere un impatto dannoso sull’agricoltura, e anche la deforestazione. I periodi caratterizzati dalla mancanza di acqua possono causare molti danni, come la morte del bestiame, incendi, riduzione e disidratazione dei campi coltivati, desertificazione, emigrazione di massa. Tali conseguenze dipendono dalle condizioni sociopolitiche della regione in cui si manifesta. Inoltre la siccità è una delle cause più comuni della scarsità di cibo nel mondo, soprattutto in Africa, fenomeni ricorrenti di questo tipo hanno spesso vanificato il raccolto e provocato gravi perdite umane e di bestiame, aggravando situazioni già avverse. La carenza idrica inoltre è una delle principali cause naturali dei processi di degrado del sottosuolo e della desertificazione. Ci sono delle strategie da usare contro la siccità: la desalinizzazione dell’acqua marina per

usi agricoli o domestici; un attento piano di rotazione delle colture, favorendo la coltivazioni di piante resistenti alla siccità; raccolta dell’acqua piovana; costruzione di acquedotti per portare acqua nelle zone più soggette a periodi di siccità. Lorenzo Spasaro

PROFUGHI CLIMATICI

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l riscaldamento globale, sviluppatosi nel XX secolo, è il cambiamento del clima. Possiamo dire che tale fenomeno è un’alterazione della temperatura ambientale in parte naturale ed in parte antropico. Esso infatti è dovuto alle attività dell’ uomo, come le industrie, l’uso dei combustibili per il riscaldamento, l’utilizzo dei mezzi di trasporto (navi, auto ecc…), il disboscamento, le centrali nucleari ecc…tutto ciò è causa di un grande problema: l’inquinamento. L’ inquinamento può provocare patologie, disagi e danni permanenti alla salute dell’ uomo come ad esempio allergie e malattie più o meno gravi. Una conseguenza altrettanto importante è la migrazione climatica cioè persone che vanno alla ricerca di luoghi che offrono migliori condizioni di vita. Dal punto di vista climatico queste persone vengono comunamente chiamate “profughi climatici”. Secondo lo scienziato Mayer entro il 2050 raggiungeremo i 200/250 milioni di immigrati. Inoltre, in base al programma delle Nazioni Unite sull’Ambiente, nel 2060 in Africa ci saranno più di 50 milioni di profughi climatici. Una soluzione è quella di ricominciare ad amare e rispettare il nostro ambiente anche con le piccole azioni. Giorgia Garozzo, Marta Panunzi, Aurora Zin


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Altolà!

Inverno o estate?

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osa ci preserverà il futuro? Le temperature raggiungeranno livelli critici? Dipende solo da noi... Già da tempo si parla del fenomeno del riscaldamento globale, ossia l' innalzamento delle temperature sulla superficie terrestre dovuto all'immissione di gas-serra nell'atmosfera. È un problema molto recente e di cui tutti siamo consapevoli. La colpa di ciò che sta accadendo è dell'uomo, che favorisce la deforestazione (fonte di ulteriori problemi come il dissesto idrogeologico) e l'utilizzo di combustibili fossili, l'allevamento e l' agricoltura intensivi per motivi molto spesso politici ed economici. Infatti sappiamo che i livelli di CO2 sono in costante aumento dal periodo della Rivoluzione Industriale (1750 circa-1970) quando si è cominciato a rilasciare nell' atmosfera una quantità maggiore di CO2 e anidride carbonica, dato lo sviluppo nei metodi dell'industria mondiale. Per contrastare questo fenomeno nel 1997 le Nazioni Unite, circa 160 nazioni, hanno concordato il protocollo di Kyoto per diminuire le emissioni di gas serra ed incrementare l'utilizzo di energie rinnovabili e di metodi ecologici. Noi cittadini dovremmo inoltre imparare ad agire in modo consapevole nel nostro piccolo, evitando gli sprechi, usando prodotti che non danneggino l'ambiente, cercando di non far frequente uso, quando possibile, di macchine ma spostandoci con mezzi pubblici o a piedi in modo salutare, scegliendo forme di energia pulita con mezzi costosi in un primo momento, convenienti per il futuro, come ad esempio i pannelli solari e fotovoltaici oppure utilizzando le mini-pale eoliche. Insomma, essendo un problema di importanza mondiale, essendo abitanti della Terra ci dovremmo sentire in dovere di agire sul riscaldamento globale, che, seppur incontrastabile, si può rallentare; molti governi stanno già adottando misure che rispettino l'ambiente e gli scienziati stanno studiando modi per ottenere nuove forme di energia e nuove fonti rinnovabili (energia mareomotrice, delle biomasse, solare etc.)

Al giorno d’oggi è molto conosciuto il problema dell’innalzamento del livello dei mari e dello scioglimento dei ghiacciai. L’ estensione dei ghiacciai è diminuita di molto negli ultimi anni. Non è vero che non possiamo fare niente, con un po’ di idee forse questi problemi si possono ridurre. Ad esempio si possono creare dei condizionatori, abbastanza grandi, sotto il mare con dei tubi che sprigionano aria fredda. Questi condizionatori potrebbero funzionare grazie all’energia prodotta dall’acqua.. Oppure si potrebbero costruire delle serre in alcuni punti più a rischio del ghiacciaio, le pareti di queste serre sprigionano ghiaccio come nel freezer. Invece di serre le potrebbero chiamare caseghiacciai. Una delle cause del surriscaldamento globale è l’inquinamento prodotto dalle grandi industrie e dal traffico di macchine delle nostre città. Anche di fronte all’inquinamento ci vogliono delle idee creative per eliminarlo. Ad esempio si possono creare delle macchine che aspirano tutto lo smog e sprigionano aria pulita. Oppure costruire delle fabbriche che usano l’energia del vento o dell’acqua per metterle in funzione così non si sprigionano gas inquinanti. Per ogni palazzo costruito bisognerebbe piantare almeno tre alberi così c’è aria pulita da respirare. Occorre trasformare l’aria della città come quella delle campagne. Oggi molti bambini e anziani si ammalano ai polmoni per colpa del troppo smog. L’ inverno dobbiamo cercare di diminuire anche l’uso dei riscaldamenti domestici quando non servono, ad esempio la notte. Forse con delle idee e con tanta buona volontà dei cittadini certi problemi potrebbero diminuire.

Letizia Fabrizi

Sofia Biscotti


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UN NEMICO INVISIBILE

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iao cos’hai intenzione di fare oggi? Non guardarti intorno, mi riferisco a te che stai leggendo questo articolo, cos’hai intenzione di fare oggi? Stai uscendo? Tranquillo ti ruberò solo qualche minuto, ho voglia di parlarti. Ti chiedi sicuramente il criterio con cui ti ho scelto; in realtà nessuno in particolare, anzi si può dire che sei stato tu a scegliere me: un semplice articolo scritto senza uno scopo preciso. Siediti comodo ed ascoltami. Voglio parlarti di un nemico. Un mio nemico, un tuo nemico, un nostro nemico: il suo nome è ormai dato per scontato; tutti parlano di lui, le riviste, i giornali, i notiziari, anche se ultimamente sta cadendo in secondo piano. di cosa sto parlando? Del surriscaldamento globale. Sembra un problema complicato da risolvere, ma in realtà le persone non sanno il potere che hanno. Insieme possiamo combatterlo. Non guardarmi perplesso, non sto dicendo sciocchezze. Però approfondiamo l’argomento: cos’è il surriscaldamento globale? quali conseguenze comporta e soprattutto come possiamo fermarlo. Iniziamo con calma. Il surriscaldamento globale è un eccessivo aumento della temperatura della superficie del pianeta e degli oceani; perché è pericoloso? Il motivo è perché va ad alterare alcuni parametri che sono indispensabili per rendere vivibile questo pianeta. Già adesso stiamo vivendo le conseguenze di questo fenomeno, ti elenco alcuni esempi: lo scioglimento dei ghiacci e l’aumento di zone colpite dalla siccità. Ed è solo l’inizio perché alcuni scienziati sostengono che se questo problema persiste, la situazione peggiorerà: il livello degli oceani potrebbe salire più di sei metri con la perdita di una parte del ghiaccio della Groenlandia e dell'Antartide, la calotta polare potrebbe sciogliersi entro l’estate del 2050 ed alcune specie animali potrebbero rischiare di estinguersi. Chi è la causa? Molti sostengono che il surriscaldamento globale è dovuto anche a cause naturali,

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ma io mi soffermerò su cosa fa l’uomo per peggiorare la situazione. Basta pensare alla quantità di carboni fossili che usiamo per produrre energia, ad esempio il petrolio, causa di spargimenti di sangue in varie parti del mondo. Uno dei tanti problemi dei carboni fossili è che essi sono destinati a finire e che gli scarti della loro lavorazione sono molto inquinanti. Purtroppo non sto inventando nulla. Però siamo positivi, come tutte le cose è un problema che possiamo risolvere tutti insieme, come una squadra. Non guardarmi con questa faccia, non ti sto chiedendo la luna; devi solo limitare il consumo esagerato di benzina o elettricità. L’ambiente e il tuo portafogli ti ringrazieranno. Devo farti degli esempi? Certo che sei esigente! Comunque: hai presente il bar che si trova in fondo alla via di casa tua? Perché prendere la macchina quando puoi tranquillamente prendere una bella boccata d’aria fresca ed andare a piedi? Facendo così diminuirai la quantità di benzina, risparmiando. Pensa se lo facessero tutti coloro che possiedono una macchina. Ora ti faccio una domanda: quando esci da una stanza o di casa, spegni le luci? Scommetto di no. Poi ti lamenti della bolletta della luce alta. Se tutti spegnessero le luci risparmierebbero energia elettrica e tanti soldi, altri consigli utili: compra i cibi freschi e non surgelati se possibile perché i surgelati richiedono molta più energia per essere confezionati. Prima di andare ti voglio dare un ultimo consiglio: rispetta la natura, soprattutto gli alberi, che producono ossigeno, indispensabile per poter vivere bene. Detto ciò, spero di non averti annoiato. Giorgia Rumiz


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IL BUCO KILLER L’ ozono(O3) è una molecola molto importante per la vita di ogni essere vivente sulla Terra perché filtra i raggi ultravioletti provenienti dal Sole, con l’aumentare dell’ inquinamento dovuto al consumo di combustibili fossili e gas, il sottile strato di particelle che ci difende sta scomparendo. Tra l’ Inverno e la Primavera, una massa d’ aria indipendente dall’ atmosfera che circola, imprigiona le molecole e comporta l’ assenza d’ ozono specialmente nelle zone Antartiche provocando l’ aumento di temperatura dai 6 agli 8 gradi che scioglie i ghiacci e quindi l’ accrescimento del livello degli oceani. questo fenomeno si scoprì tra gli anni 80’ e i primi del 2000. Si calcola che la diminuzione dell’ 1% di ozono abbia come conseguenza l’ aumento del 2% di raggi UV, nocivi alle cellule e al dna dell’ uomo. I rimedi per questo grave fenomeno sono ancora lontani ma di pensa di creare in laboratorio le particelle e inserirle a 30 km dal suolo, ma sono solo ipotesi su cui non dar molta importanza; si potrebbero avere notizie di rilevanza non prima del 2050. Francesco Malizia e Mattia Di Salvo

#World Warm War

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l riscaldamento globale è dato dall’insieme dei cambiamenti climatici, consumi ecosostenibili ed energie rinnovabili. Esso è l’innalzamento della temperatura del Pianeta che può provocare le emissioni di CO2, lo scioglimento dei ghiacciai, la desertificazione e le migrazioni climatiche di uomini e animali . Una delle principali cause del riscaldamento planetare è l’effetto serra (fenomeno atmosferico che trattiene nell’ atmosfera parte dei gas serra, ad esempio

“smog”) che alza ulteriormente la temperatura. Lo smog viene prodotto dai mezzi di trasporto ( autobus, macchine,) e dalle industrie. Per limitare e contenere l’ innalzamento della temperatura i comuni italiani hanno adottato alcune strategie come ad esempio, il blocco parziale o totale dei veicoli inquinanti. Per evitare che il nostro Pianeta si surriscaldi troppo, nel 1972 c’ è stata la Conferenza mondiale sull’ambiente tenuta a Stoccolma. Come obiettivo principale la conferenza ha deciso di combattere lo “sviluppo improprio” per non compromettere il Pianeta alle generazioni future. Le due parole chiave riguardanti il tema sono “eco-sviluppo” e “sviluppo sostenibile”. Un altro documento importante per combattere il surriscaldamento globale è la Carta di Aalboarg , prodotta durante una conferenza inetta dal Consiglio internazionale per le iniziative ambientali e locali ( ICLEI), che si è svolta nel 1994 in Danimarca. Ludovica Longo

VITTIME DELLE ALLERGIE.? COLPA (ANCHE) DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO D. Buon giorno signorina ci potrebbe parlare del suo problema riguardo le allergie? R. Buon giorno... io ho problemi d'asma fin da quando ero più piccola, per questo devo stare attenta a quali piante tocco e la notte dormo praticamente seduta perché mi capita di avere crisi respiratorie. D. Come cura questa sua allergia? R Fino a quando avevo circa 8 anni facevo una cura con Vixotide una cosa che dovevo inalare... Oggi invece utilizzo solo il Bentelan che sarebbe un cortisone. D. E questi suoi attacchi in quali momenti sono più forti?


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grandi città, come Roma, Pechino e molte altre, si concentra una grande quantità di smog emesso dallo scarico dei gas delle automobili. Questo smog causa un'alterazione della temperatura e la concentrazione di sostanze nocive per l'organismo, tanto che le persone sono spesso costrette a usare mascherine per evitare di respirare l'aria circostante per salvaguardarsi da eventuali infezioni polmonari. Secondo il mio punto di vista, che è quello di un adolescente che si guarda attorno e vive questo disagio, per risolvere questo problema, nelle città dovremmo muoverci di più in bicicletta, invece che con l'automobile. In Italia, questa sembrerebbe una pura fantasia, in altri stati come ad esempio l'Olanda, girare per la città prevalentemente in bici, è una realtà. Inoltre l'uomo deve stare attento alle modificazioni tropLorenzo Licata po veloci del territorio che stanno portando alla Andrea Stefanelli estinzioni di molti animali, soprattutto nelle zone polari. Per evitare questa situazione l'uomo deve LA VOCE fare delle modificazioni ambientali più lente opDI UN ADOLESCENTE pure, in alcuni casi, con maggiore attenzione. oi esseri umani, molto spesso, non ci Anziché produrre petrolio meglio impiantare rendiamo conto della salute del nostro pannelli fotovoltaici. Poi, se andiamo ad analizambiente e lo inquiniamo con molta indifferen- zare la situazione delle industrie, assistiamo ad za. Con questo nostro com- una continua emissione di gas nocivi, vedi ad portamento irresponsabile esempio l'acciaieria di Taranto dove al mattino causiamo gravi danni che tutte le macchine sono ricoperte con un dito di poi determinano enormi ceneri e dove un alto numero di abitanti viene coconseguenze per il nostro stantemente colpito da tumori. Poi, anche se volpianeta. Infatti, si sta veri- giamo usare le macchine, necessita modificarle e ficando un innalzamento farle camminare ad elettricità. Questo vale anche globale della temperatura media, alterando sen- per i mezzi pubblici azionati a gasolio, mentre i sibilmente l'equilibrio ambientale. Gli uomini trenini o i filobus non inquinano e non alterano quasi sempre sottovalutano i danni provocati l'ambiente e quindi l'aria che respiriamo. dall'inquinamento che sono alla base delle variazioni climatiche dell'ambiente. Soprattutto nelle Francesco Coarelli R. Soprattutto quando c'è polvere o quando c'è la potatura di alberi o dell'erba. D. E il dottore cosa pensa? se ne andrà mai questa allergia? R. Sicuramente l'allergia non passerà mai totalmente, ma man mano che passa il tempo sarà sempre di forma più lieve. D. Come influisce l'aria della classe? Ti capita spesso di avere attacchi respiratori in classe? R Ora che sono alle medie crisi respiratorie in classe non ne ho avute, ma molto spesso ho giramenti di testa e quindi bisogna far cambiare l'aria molto spesso. D. La nostra intervista finisce qui. La ringraziamo e a presto. R Grazie a voi. Arrivederci.

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QUANDO IL CINEMA DI FANTASCIENZA ISPIRA LA RIFLESSIONE I film di fantascienza a volte proiettano il nostro pianeta in un drammatico futuro, reso tale dai cambiamenti climatici causati dall'inquinamento. Un po' di tempo fa sono andata al cinema a vedere un film fantascientifico intitolato INTO THE STORM, cioè DENTRO IL TORNADO. Nel film, l'America veniva colpita da un violentissimo tornado e molte, moltissime, anzi forse migliaia di persone venivano risucchiate nel vortice. Sembra un fenomeno molto raro, ma negli Stati Uniti capita spesso che ci siano questi eventi pericolosi perché l'America è uno dei paesi che consuma più energia, come l’Europa, la Cina e l’ India che inquinano di più , quindi a rischio di eventi climatici catastrofici. Dovremmo cambiare comportamento e seguire le nuove regole approvate in Francia nel dicembre 2015, altrimenti la popolazione potrebbe essere coinvolta in un enorme disastro ambientale...alluvioni, tornado, siccità ...insomma, la fine del mondo. In realtà, io, personalmente, non seguo molto queste regole di risparmio energetico. Quando sono andata a vedere il film, pensavo fosse impossibile che si verificassero fenomeni climatici del genere, pensavo che fosse un po' come l'arrivo di Godzilla, un mostro enorme, praticamente un dinosauro un po' cresciuto, frutto della fervida immaginazione del regista.

GreeNews Ora che sono andata a fare ricerche sul web sui cambiamenti climatici provocati dall’uomo, cercherò di seguire i nuovi “comandamenti” del buon cittadino “Abbassa, spegni, ricicla e cammina” per contribuire ad abbassare la “febbre” del nostro pianeta. Neanche i miei genitori sapevano di questi cambiamenti climatici, o meglio ne sapevano ben poco, così ho spiegato loro che l'inquinamento prodotto dall'uomo sta minacciando gravemente la salute del nostro pianeta e mi hanno detto entrambi che cercheranno di seguire gli utili consigli che da anni gli scienziati cercano di diffondere per proteggere la vita nostra e delle future generazioni, perché anche il nostro piccolo contributo possa evitare alla Terra di finire su un realistico set di fantascienza. Giulia Riccardi

La Terra è nelle nostre mani

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entiamo spesso parlare di cambiamenti climatici, ma sappiamo di cosa si tratta e soprattutto cosa sta succedendo? Ci rendiamo conto che il nostro singolo comportamento è importante? La possibilità di cambiare è nelle mani di ognuno di noi. Le attività umane generano emissioni, i gas restano imprigionati nell’atmosfera peggiorando l’effetto serra, le conseguenze? Molti degli effetti dovuti al cambiamento climatico sono già visibili: l’aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare e l’aumento degli eventi atmosferici estremi, il mancato


Pag. 9 adattamento a questi cambiamenti da parte della natura. Siamo tutti responsabili. Anche semplici gesti quotidiani possono aiutare a ridurre le emissioni senza pregiudicare la qualità della nostra vita. I “comandamenti” del buon cittadino sono:” abbassa, spegni, ricicla, cammina”. Ogni comandamento fornisce consigli su come contribuire a migliorare l’attuale situazione. I più importanti tra questi sono: ridurre di un grado la temperatura della propria abitazione, utilizzare le lampadine a “led” perché non inquinano, utilizzare fonti di energia alternative e molte altri modi per risparmiare energia e combustibili, spegnendo, riciclando e adottando comportamenti sostenibili. Il problema del clima sta diventando sempre più importante, a Parigi c’è stata una conferenza sul clima: dal 30 Novembre all’11 Dicembre 2015, 195 paesi hanno discusso un nuovo accordo per ridurre le emissioni in modo da rallentare il riscaldamento globale. Il testo approvato alla Conferenza sul clima di Parigi parte da un presupposto fondamentale: “Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia urgente e potenzialmente irreversibile per l’umanità e per il pianeta”. Richiede pertanto “la massima cooperazione di tutti i paesi” con l’obiettivo di “accelerare la riduzione di emissioni di gas nocivi per l’effetto serra”. Corretto, limato e rivisto in 12 giorni e 12 notti, il documento è stato presentato e discusso, ma alla fine, le delegazioni di 195 paesi hanno appianato le divergenze e hanno approvato l’ accordo. Per entrare in vigore nel 2020, l’accordo ora deve essere ratificato, accettato e approvato da almeno cinquantacinque paesi che sono responsabili del 55% delle emissioni mondiali di gas serra. L’accordo di Parigi stabilisce che

GreeNews questo innalzamento della temperatura media globale deve essere mantenuta al di sotto dei due gradi centigradi. Oltre all’Europa, anche la Cina, l’India e gli Stati Uniti si sono impegnati rispettivamente a tagliare le emissioni, a fare dei controlli ogni cinque anni. Come ha detto Carole Dieschbourg, ministro lussemburghese dell’ambiente, “L’ accordo sui cambiamenti climatici è universale e giuridicamente vincolante e consente al mondo di imboccare la strada giusta per evitare cambiamenti climatici pericolosi. Si tratta di una tabella di marcia per un mondo migliore, più giusto e più sostenibile”. Dal 2020 i paesi di vecchia industrializzazione erogheranno cento miliardi all’anno per diffondere in tutto il mondo le tecniche verdi e non usare più prodotti fossili. L’accordo dà il via a un meccanismo di rimborsi per compensare le perdite finanziare causate dai cambiamenti climatici nei paesi più vulnerabili geograficamente, che spesso sono anche i più poveri. Bisognerebbe sempre ricordare che piccoli passi portano grandi prodighi e che piccoli gesti quotidiani possono farti risparmiare, ma soprattutto limitare l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Noi siamo responsabili della salute del nostro pianeta e perciò rispettando gli accordi internazionali e i nuovi comandamenti del buon cittadino potremmo garantire alla Terra un futuro.

Erika Falbo


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ISPRA: PRONTO PIANO DI

dell’ inquinamento dell’ ambiente.

ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

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l tema dei Cambiamenti climatici non è più solo un tema dibattuto da anni, ma una realtà che ormai è sotto gli occhi di tutti. Basta pensare all'inverno in corso. .perché c'è stato l'inverno? Temperature primaverili costanti hanno caratterizzato questi mesi. Ma ancora troppo poco si sa dell'argomento. In Italia, un posto d'onore merita l'Ispra che non solo si occupa di fare ricerche sui temi ambientali, ma anche di formare il più vasto pubblico possibile. Proviamo a conoscerlo da vicino. Che cos’è l’Ispra? L’Ispra è l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, è vigilato dal Ministero dell’Ambiente e si occupa di attività di formazione sui temi ambientali. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) è ente pubblico di ricerca, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, autonomia tecnica, scientifica, organizzativa, finanziaria, gestionale, amministrativa, patrimoniale e contabile. Cosa comprende lo studio dell’ Ispra? L’ispra compie molti studi che riguardano direttamente e indirettamente il fenomeno del Riscaldamento globale: la formazione del suolo e del sottosuolo, la biodiversità marina e terrestre, agenti atmosferici, flora e fauna, tutela dell’ ambiente, radiazioni ultraviolette, inquinamento luminoso, campi elettromagneti, radiazioni ottiche e visibili, il rumore e soprattutto l’ inquinamento causato dalle grandi fabbriche e dalle automobili. Quindi l’ Ispra è una vera e propria guida per prendersi cura dell’ ambiente in cui si vive ma, soprattutto, l’ Ispra studia le tante cause

A quali progetti partecipa l’ Ispra? L'ISPRA partecipa a numerosi progetti finanziati da Programmi dell’Unione Europea relativi ad attività di ricerca e sviluppo, scambio di informazioni, training e capacity building, ad iniziative internazionali, gruppi di lavoro e comitati tecnico scientifici, con riferimento alla tutela delle acque, alla difesa dell’ambiente atmosferico, del suolo, ecc...anche in questo, dunque, i suoi studi danno un valido contributo alla comprensione del punto in cui sia giunto il fenomeno del Riscaldamento globale e le conseguenti variazioni climatiche. Uno studio particolare è stato condotto per attuare le linee Guida per i Piani di Adattamento ai cambiamenti climatici a livello Locale (PAL) Sulla base dell’esperienza acquisita nell’ambito del progetto europeo ACT - Adapting to Climate change in Time -l' ISPRA, in collaborazione con le municipalità di Ancona (Italia), Bullas (Spagna) e Patrasso (Grecia), ha predisposto le Linee Guida in lingua inglese dal titolo "Planning for adaptation to climate change. Guidelines for Municipalities" che si occupa di fornire i concetti chiave dell’adattamento ai cambiamenti climatici e di proporre un sostegno pratico ed operativo alle amministrazioni locali che siano interessate ad avviare un processo di adattamento e ad elaborare Piani di Adattamento ai cambiamenti climatici a livello Locale (PAL). La guida espone le fasi di un percorso metodologico approntato sulla base della letteratura internazionale scientifica esistente e di un’esperienza operativa nella predisposizione di scenari climatici e dell’analisi degli impatti dei cambiamenti climatici sui settori naturali non trascurando i sistemi socio-economici. Lucrezia Oresti Nicole Camplone


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Il batterio che salverà la Terra

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pesso si parla di inquinamento e di riscaldamento globale, ma nessuno mai prima d'ora aveva parlato di un batterio che avrebbe potuto salvare la terra dall'inquinamento e dal riscaldamento globale. Questo è un problema che spesso viene affrontato utilizzando espressioni spaventose che mettono in agitazione l'intera umanità ma a rassicurarci questa volta sono gli studi condotti dall’University of West Anglia, in Inghilterra e pubblicati dalla rivista “Nature”, che mostra al mondo il Methylocella Silvestris. Si tratta di un “BATTERIO”, in grado di assorbire tutte le sostanze più pericolose, come le perdite di gas ad effetto serra, prima che queste raggiungano l’atmosfera. Methylocella Silvestris, un batterio diffuso nel suolo, si trova soprattutto nelle foreste del Nord Europa e la tundra e si alimenta grazie al metano, ossia uno dei gas serra più potenti e pericolosi al mondo. Questo batterio è stato rinvenuto nel Golfo del Messico, dopo il disastro della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon” , che portò l'immissione nell’Oceano di una quantità enorme di petrolio e gas per cui persero la vita 11 persone. Il suo utilizzo diventerebbe inevitabile proprio nel caso di dispersione di petrolio, come ha dichiarato Colin Murrell, ricercatore presso il dipartimento di Scienze Ambientali della University of East Anglia: "Il gas naturale contiene metano da fonti geologiche e da grandi quantità di metano, propano e butano. Abbiamo dimostrato che un microbo può crescere alimentandosi sia di metano che di propano ad un tasso simile. Questo perché contiene due sistemi enzimatici affascinanti che per crescere e

GreeNews nutrirsi utilizzano contemporaneamente entrambi i gas". L'utilizzo del Methylocella Silvestris è tutto da sperimentare, ma considerando che può duplicarsi ogni 10 ore, potrebbe essere una vera e propria soluzione strategica contro l'inquinamento ed il riscaldamento globale, perciò, senza alcun dubbio, ne sentiremo ancora parlare, al momento alimenta le speranze di poter salvare il nostro Pianeta. Matias Ariel Vazquez

OBIETTIVO: 20-20-20

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l riscaldamento globale è notizia degli ultimi 150 anni. Questo fenomeno è avvenuto per via della costruzione delle fabbriche. Delle fabbriche non è nociva la struttura, ma cosa emette ovvero gas nocivi per l’uomo e dannosi per l’ambiente mandando in aria i gas formando nel tempo nuvole tossiche che l’umano non vede. Questo fenomeno si chiama EFFETO SERRA. Questo effetto causa il riscaldamento globale facendo danni a catena nel mondo, perché il buco nello zono si buca facendo penetrare i raggi ultravioletti del sole. Quindi quando prima i raggi solari venivano filtrati non facendo entrare i gas nocivi; ora entra tutto. Causando lo scioglimento dei ghiacciai, il surriscaldamento delle acque e la morte dei pesci. Secondo me per abbattere questo fenomeno bisognerebbe prima di tutto utilizzare le macchine elettriche, oppure utilizzare le bici o il monopattino o automobili ad idrogeno: per evitare l’uso di gas (benzina nichel ecc.). Utilizzando i pannelli solari quindi utilizzare energia solare, le pale eoliche energia eolica. Si potrebbe anche utilizzare le centrali idroelettriche. Un’altra soluzione per salvare il nostro pianeta è il piano 20-20-20. Che si basa sul ridurre i gas a effetto serra del 20%, ridurre i consumi energetici del 20% e soddisfare del 20% del nostro fabbisogno energetico mediante l’utilizzo delle energie rinnovabili. L’obiettivo della UE (Unione Europea) si potrà realizzare nel 2020 con il ridurre del 30% le emissioni totali. Se non si riuscirà ad realizzare il piano c’è il rischio di desertificazione dell’Italia per eccesso di calore. Altrimenti il mondo come lo conosciamo oggi non esisterà più.. Luca Piermattei


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AMBIENTE E GUERRA

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n questi ultimi anni noi uomini ci siamo dimenticati che il mondo è la nostra casa, siamo stati accecati dal denaro e il potere senza accorgerci che stavamo distruggendo tutto ciò che ci circonda. Ci siamo evoluti in una maniera incredibile direi spettacolare visto cosa siamo riusciti a realizzare, anche se abbiamo perso di vista valori molto importanti come il rispetto verso l’ambiente. Ed ora non è così semplice rimediare ai danni di centinaia di anni, anche perché le cause sono molte e creano una sorta di reazione a catena. Come possiamo vedere, infatti, i gas emanati dalle fabbriche in assenza di vento rimangono sospesi sopra le città e con il disboscamento si verifica un aumento di anidride carbonica che crea l’effetto serra e le piogge acide, che non solo rovinano i monumenti e gli edifici ma impediscono all’ ozono di formarsi e proteggerci dai raggi UV. Senza palare delle guerre che hanno accompagnato l’uomo per tutta la sua vita portando distruzione e fame, ma abbiamo imparato dai nostri errori? No, continuiamo a ripeterli secolo dopo secolo inventando armi sempre più pericolose e potenti, come le armi batteriologiche. Adesso ad esempio siamo nuovamente in guerra, questa volta però con una nuova scusa: la religione, ma il vero motivo gira sempre intorno a due parole: denaro e potere. Nonostante tutto però bisogna anche dire che non tutti gli uomini sono uguali e insieme cercano di adoperarsi per salvare questo pianeta con piccoli gesti come la raccolta differenziata, che mi impegno a fare anch’io con la mia famiglia o più impegnativi come fare volontariato negli ospedali o per chi ne ha più bisogno, anche nei paesi più poveri. Valeria Sottili

GreeNews

EFFETTI DEVASTANTI

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l fenomeno climatico che in questi decenni ha provocato un aumento della temperatura è chiamato riscaldamento globale . Il riscaldamento globale è causato dall'effetto serra, che impedisce la dispersione di calore che proviene dal sole. L'inquinamento è la principale azione umana che provoca l'aumento dell'effetto serra. L'aumento dell'inquinamento fa si che lo strato dei gas nell'atmosfera diventi più spesso, questo è un grave problema perché impedisce la propagazione dell'energia solare. L' effetto serra è importante per la terra e gli organismi viventi, perché mantiene in equilibrio la temperatura del pianeta. Dunque questo fenomeno di per sé, non è dannoso però, aumentando eccessivamente, sta provocando il riscaldamento globale. Una conseguenza di quest' ultimo è l'innalzamento della temperatura e quindi lo scioglimento dei ghiacciai, che sta portando all' innalzamento del livello dei mari e quindi a frequenti inondazioni lungo le coste. Claudia Mauti, Greta Ginnetti

SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI

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l Polo Nord, se l’aumento del riscaldamento globale continuasse si prevede che nella prima metà del secolo non ci sarà più ghiaccio nelle stagioni estive. Nel terzo polo (Alpi, Himalaya, Patagonia, Caucaso e Urali) vede una riduzione di ghiaccio del 75% rispetto al 1962. Un altro problema legato allo scioglimento dei ghiacciai è l’innalzamento del livello del mare che, tra il 1901 e il 2010 è salito di 19 cm circa. Alcune città potrebbero anche essere sommerse. Le città più a rischio sono: Miami, New York, Shangai, Bankok, Londra, Amsterdam….

Gianluca Sebastiani


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DESERTIFICAZIONE

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n questo articolo la protagonista è la desertificazione, un fenomeno naturale che ormai si sta espandendo su tutto il pianeta. Vediamo insieme i vari fattori che la caratterizzano. Per desertificazione s'intende l'espansione dell'ambiente desertico in zone che erano in precedenza semiaride, a steppa o anche ricoperte di foreste. Le principali cause di desertificazione prodotte dall’uomo sono il pascolo eccessivo, le tecniche agricole inadatte, il disboscamento e l’irrigazione di zone aride. L’arresto dei processi di desertificazione è legato a una delle due condizioni seguenti: A) Un cambiamento climatico( che è un fenomeno naturale globale e, ovviamente, spontaneo e non prevedibile); B) Un intervento dell’uomo, oggi considerato la via più efficace per arrestare la desertificazione. Andrea Carpineti, Simone Esposito

SBALZI DI TEMPERATURA

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ome noi sappiamo, la Terra è un pianeta a rischio a causa delle alterazioni dell’ambiente in cui viviamo, ma non ci rendiamo conto di quanto sia realmente grave la situazione. Le principali cause del problema ecologico della Terra sono: il problema demografico, l’effetto serra, le piogge acide e il buco dell’ozono. Il problema demografico consiste nel fatto che la Terra è in sovrappopolazione. La popolazione mondiale sta aumentando a dismisura e man mano che aumenta, aumenta anche la richiesta di acqua, cibo e beni di consumo. Alcuni paesi stanno già affrontando il problema, come la Cina con la politica del figlio unico. La politica del figlio unico è stata

GreeNews una delle politiche di controllo sulle nascite attuata dal governo cinese nell’ambito della pianificazione familiare per contrastare il fortissimo incremento demografico del paese, dopo alcuni problemi nel 2013, questa politica fu abolita. L’effetto serra consiste nell’intrappolamento dell’anidride carbonica nell’atmosfera terrestre che provoca l’innalzamento delle temperature; le grandi quantità di anidride carbonica principalmente sono prodotte dalle fabbriche e dagli impianti di riscaldamento. L’effetto serra provoca improvvisi sbalzi di temperatura e alteramenti delle cadenze delle stagioni. Le piogge acide sono causate dalle centrali termoelettriche e dalle caldaie industriali che, rilasciano nell’aria sostanze tossiche che poi si mischiano all’acqua piovana, queste piogge inquinate (o piogge acide), provocano la morte di intere foreste e l’inquinamento di laghi e fiumi. L’ozono è un gas che protegge la Terra dai dannosi raggi ultravioletti. A causa dei CFC, gas contenuti e rilasciati da bombolette spray, frigoriferi ed impianti di condizionamento, questo strato di ozono si è consumato lasciando esposto il pianeta ai dannosi raggi solari. Personalmente ritengo che per ridurre al più possibile l’inquinamento, si potrebbe cambiare il modo di funzionamento delle fabbriche, impianti di riscaldamento e di tutte le principali fonti che emettono anidride carbonica in grandi quantità. Alice Dedola

Prima e dopo il surriscaldamento, da viola a bianco…


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STOP INQUINAMENTO

GreeNews le regole elencate qui sopra, per salvare il mondo e il futuro. Marian Quattrocchi

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a circa quarant’anni, nel nostro pianeta, si sta verificando il fenomeno dell’effetto serra. Si ritiene che sia legato all’uso dei combustibili fossili. Questo fenomeno è una delle cause del surriscaldamento globale. Le conseguenze di quest’ultimo sono: -lo scioglimento dei ghiacciai, sia nei poli che nelle catene montuose; -l’innalzamento delle temperature; -il buco nell’ozono: l’ozono forma una fascia intorno alla terra che serve a proteggere la terra dai raggi ultravioletti più pericolosi, ma, una trentina di anni fa, gli scienziati hanno scoperto che sopra l’Antartide si è verificato un anomalo assottigliamento di questa fascia, questo ha causato un buco dell’ozono che fa penetrare le radiazioni nocive ultraviolette sulla superficie terrestre e causa effetti negativi alla nostra salute; -lo sconvolgimento delle correnti marine, soprattutto calde; -l’estinzione di animali e piante; -la desertificazione. Per fermare il surriscaldamento globale e tutte le sue conseguenze tutti noi dovremmo cercare di non usare combustibili fossili, ma usare risorse alternative, ad esempio l’energia idroelettrica, quella solare e quella eolica. Per cominciare, dovremmo provare a risparmiare energia nel nostro piccolo. Ad esempio consumare meno acqua, spegnere le luci, usare batterie riciclabili e apparecchiature elettriche ad alta efficienza energetica. Dovremmo fare tutti la raccolta differenziata e non dovremmo mai sporcare le strade. Dovremmo acquistare alimenti prodotti localmente e cercare di utilizzare il meno possibile l’automobile, in questo modo possiamo consumare meno carburante. Spero che nel futuro vengano inventati macchinari e fabbriche che non usino combustibili fossili e che non inquinino. Il surriscaldamento globale e l’effetto serra sono dei problemi e se non cerchiamo di iniziare a risolverli adesso nel futuro saranno impossibili di eliminare. Quindi chiedo a tutti voi di provare a seguire

QUALCHE IDEA PER...

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l mondo di oggi è molto più caldo di qualche decina di anni fa, e questo grazie, o almeno in parte, al riscaldamento globale. Ecco come potremmo fermarlo. Quello che andrò a scrivere saranno ipotesi poco attendibili perché ciò che impedisce di attuarli è la crisi economica in tutto il mondo. Allora, cominciamo. Direi di iniziare a dire che per eliminare il riscaldamento globale, dovremmo eliminare del tutto le centrali termiche che producono una gran quantità di calore che poi va nell'atmosfera e rende la temperatura più alta, e di mettere più pale eoliche per produrre energia pulita e rinnovabile, e inoltre, secondo me, da un aspetto "moderno" alle campagne, come per dire che anche i contadini sono moderni. Poi eliminerei tutte le macchine che consumano benzina o altri combustili e metterei in commercio, anche se costose, solo macchine elettriche che non inquinano e non riscaldano l'atmosfera, e tra l'altro, secondo me, sono anche carine le macchine a motore elettrico, quindi, ecco un altro motivo (anche se non così convincente) per comprare una bella macchina e aiutare l'ambiente e la Terra. E infine direi a tutta la gente del mondo di non tenere troppo acceso il riscaldamento e di non bruciare troppa legna per il camino. Lo so che un solo camino può essere insignificante, ma provate a moltiplicarlo per 7 miliardi e mezzo di persone e per 365 giorni ogni anno per ogni anno! Viene un numero un po’ grande! E così, eccovi spiegato cosa farei per eliminare o almeno diminuire il riscaldamento globale. Come ho già detto prima, l'economia non ce lo permette, ma, chissà: forse tra qualche anno riusciremo a farlo, e allora la vita sarà migliore di quella di adesso. Alessandro Guidi


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PER UN MONDO MIGLIORE Il surriscaldamento globale è l’innalzamento delle temperature con gravi effetti sul clima mondiale e sulla natura. Tale fenomeno è attribuito alle enormi emissioni di gas serra e di anidride carbonica, che danneggiano gravemente l’ozonosfera, ovvero lo strato dell’atmosfera che ci protegge dai raggi UV. CHE COSA FACCIAMO PER COMBATTERLO? Ci sono molti modi per contrastare il surriscaldamento: si potrebbe evitare di usare le automobili o altri mezzi privati o, perlomeno, si potrebbe cercare di usare le auto elettriche o i mezzi pubblici. I Paesi del mondo, nel 2005, hanno stipulato il Protocollo di Kyoto, un trattato ambientale che obbliga i paesi che lo hanno adottato a ridurre le emissioni di gas nocivo. Quasi tutti i Paesi del mondo hanno aderito al trattato, a parte gli Stati Uniti, poiché non lo hanno ratificato. 10 CONSIGLI SU COME COMBATTERE IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE Non c'è bisogno di aspettare che i governi trovino una soluzione: ognuno di noi può dare un contributo decisivo alla causa, adottando uno stile di vita più responsabile, iniziando dalle piccole cose di ogni giorno. Ecco 5 consigli: Sostituisci le lampadine a incandescenza con lampadine fluorescenti. Le lampadine fluorescenti compatte usano il 60% di energia in meno rispetto ai classici bulbi a incandescenza. Per ogni lampadina a risparmio energetico che ne sostituisce una tradizionale, nell'atmosfera vengono immessi 136 kg di CO2 in meno ogni anno. Inoltre, grazie agli incentivi statali alcune aziende addirittura regalano lampadine a basso consumo, per cui si possono averle gratis. Non tenere aperto il frigorifero a lungo. Non aprire il frigo più volte: prendi in una volta sola tutto ciò di cui hai bisogno e, poi, richiudilo velocemente. La temperatura all'interno non subirà sbalzi (conservando meglio il cibo) e si ridurrà l'incidenza del fenomeno del brinamento sulle pareti interne. Ricicla i rifiuti in casa: si può risparmiare un'altra tonnellata di anidride carbonica ogni anno,

GreeNews se si inizia a riciclare i rifiuti che si generano (come carta, vetro, lattine ed imballaggi di plastica) Fa una doccia invece di un bagno: una doccia richiede circa un quarto dell'acqua e dell'energia per scaldarla, rispetto ad un bagno. Per massimizzare il risparmio, è meglio installare un diffusore per la doccia a risparmio energetico: oltre all'energia si risparmierà anche l'acqua, che è un bene prezioso. Riutilizza le buste della spesa. Quando fai la spesa, risparmia denaro e rifiuti portando con te sacchetti non monouso, invece di accettarli dal supermercato. I rifiuti plastici non solo liberano anidride carbonica e metano nell'atmosfera, ma possono anche inquinare l'aria, il terreno e le falde acquifere. Piccoli cambiamenti possono generare uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente e capace di ridurre l’impatto dell’uomo sulla Natura. Elettra Calcagni, Valeria Cristofanilli, Sofia Martino

NOTIZIA SEMISERIA E' appena stata inventata un’aspirapolvere che verrà utilizzata entro il 2018 con lo scopo di aspirare i gas inquinanti dell'aria rimandandoli fuori da un buco, trasformandoli in aria pulita. Questo è reso possibile dalla della Teoria Molecolare Universale che afferma che è possibile modificare gli atomi die principali gas nocivi e trasformarli in ossigeno puro. Federico Lucaci, Andrea Raule


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COMINCIAMO DA NOI

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n questi ultimi anni, non si fa altro che parlare di effetto serra, riscaldamento globale e cambiamenti climatici. in realtà l'effetto serra è un effetto naturale e giusto, in quanto senza di esso la vita sul nostro pianeta non sarebbe possibile. E' diventato un problema dal momento in cui è stato influenzato negativamente dall’uomo che producendo energia per vivere, rilasciano anidride carbonica che intrappola il calore nell’atmosfera che diventa una vera e propria serra. I“ gas serra” che risultano i più elevati degli ultimi 650.000 anni. A causa di questo fenomeno che ha portato all'innalzamento della temperatura atmosferica, si sono verificate conseguenze molto gravi per il pianeta come lo scioglimento dei ghiacciai che ha portato all’innalzamento dei livelli del mare; gli sbalzi termici e i conseguenti cambiamenti climatici hanno portato ad uno sconvolgimento degli ecosistemi che ha provocato l’ estinzione di animali tra cui le balene e i panda. Un altro preoccupante fenomeno, ossia il cosiddetto “buco dell’ozono” riguarda l'assottigliamento dell'ozono presente nell'atmosfera. Questa sostanza ha il compito di filtrare i raggi ultravioletti emessi dal sole che sono dannosi per la salute umana. L'emissione dei Clorofluorocarburi distruggono le molecole di ozono, togliendoci una protezione dai raggi UVA e UVB. Penso che possiamo tentare di sconfiggere questo fenomeno anche con azioni semplici ed efficaci che partono prima di tutto da noi, tra cui: sostituire climatizzatori con pannelli solari, costruire più piste ciclabili in modo da sostituire le automobili con le biciclette, sostituire le comuni fabbriche con industrie a energia solare o eolica per diminuire l'emissione del principale responsabile dell' effetto serra: l'anidride carbonica. Ognuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire alla salvaguardia del nostro pianeta. Aurora Bianchi

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RACCONTO BREVE

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n giorno come tanti Nicolò, un bambino di dieci anni, che frequenta una scuola elementare della periferia di Roma, durante l’ora di scienze, sente la sua maestra parlare del grave problema del surriscaldamento globale. Fino a quel momento era un argomento sconosciuto. Ecco la spiegazione della maestra articolata in questo modo: “In questi ultimi anni la temperatura sul nostro pianeta sta aumentando, questo fenomeno è detto “surriscaldamento globale”. La causa di tutto ciò è l'aumento dell'anidrite carbonica nell'atmosfera dovuta, principalmente, alle attività umane. Questo sta provocando gravi danni sia all'uomo sia al pianeta, tra cui: -Scioglimento dei ghiacciai: dal 1850 a oggi le grandi calotte polari hanno ridotto il 40% della loro superficie e il 50% del volume. Lo scioglimento dei ghiacciai provoca un eccezionale innalzamento del livello del mare, mettendo a rischio le città costiere, che sono a rischio inondazione. La diminuzione dei ghiacciai comporta anche la scomparsa di determinati habitat per flora e fauna; gli animali e le piante sono così obbligati a spostarsi, ma sembra che questo gli provochi gravi anni. -Cambiamenti climatici: da qualche anno possiamo notare che l'alternanza delle stagioni non è più netta come una volta e che, per esempio, la neve in inverno non è più comune. -Il buco dell'ozono: esso è un' assottigliamento dello strato d' ozono nella stratosfera. L'ozono ci protegge dai raggi ultravioletti, dannosi per la nostra salute e senza di esso la nostra vita è in serio pericolo”. Nicolò pensa che tutte queste cose non sono importanti e che la lezione sia stata solo molto noiosa. Dopo questa lunga giornata Nicolò va a dormire. La mattina dopo si risveglia in un mondo apparentemente uguale, ma quando si affaccia alla finestra vede solo acqua, la sua casa è stata inondata e ora galleggia in mare aperto; poi riflette e dice tra sé e sé: “E' dicembre e fa così caldo!”; all'improvviso vede in lontananza una montagna senza neanche un po' di neve. Sì, la sua maestra ha ragione, capisce solo in


Pag. 17 quel momento cosa sarebbe accaduto al mondo e piangendo si riaddormenta. Per fortuna è solo un sogno e si risveglia nella sua casa, circondata non dal mare, ma da un bellissimo giardino e con la neve sulle montagne. Da quel momento si rende conto che è necessario cambiare comportamento e vuole fare qualcosa per risolvere questo problema: a questo punto decide che anche lui darà il suo piccolo contributo per migliorare il mondo in cui vive, iniziando dalla vita quotidiana. Fece una ricerca su tutte le iniziative che poteva prendere per evitare di immettere anidride carbonica nell’atmosfera e cercò di convincere i sui genitori ad alimentare i climatizzatori in casa con i pannelli solari. Poi nascose le chiavi dell’automobile della sua famiglia, così li costringe ad andare in giro in bicicletta. Buttò tutti i prodotti in casa che potevano contenere clorofluorocarburi, così da salvare anche un po’ di ozono. Per ora poteva bastare. Ma il problema dell’ambiente non è stato risolto, così si ripromise che alle prossime lezioni di scienze avrebbe proseguito il suo impegno verso l’ambiente, la prossima volta partendo dall’immondizia. Tessy Lelong Julia Valenti Martina Guarnacci Lorenzo Latino Sara Baldi

IL PERICOLO DEI DERIVATI DEL CARBON FOSSILE

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urtroppo è ormai riscontrato che la maggior parte dell’inquinamento di oggi è determinato dall’utilizzo dei prodotti derivati del carbone fossile, asserviti a scopi politici ed economici. Il petrolio è un materiale molto inquinante per l’ambiente, soprattutto quando viene trasportato nelle fabbriche per essere lavorato e trasformato in benzina o gasolio; è un materiale molto costoso e i proprietari quando lo vendono e le nazioni che lo producono si arricchiscono di continuo. Anche il gas è molto

GreeNews pericoloso per l’ambiente, l’unico pregio è che quando viene trasformato in metano e viene usato per alimentare le macchine è meno costoso della benzina e del gasolio. Bisognerebbe limitare i consumi delle industrie del petrolio, del gas, del carbone e dei metalli che sono i maggiori inquinanti del pianeta. Bisogna rendere queste industrie più ecologiche e aumentare la sicurezza per le persone che ci lavorano, perché molte di loro muoiono per malattie o incidenti sul lavoro, emblematico è il caso dell’ILVA a Taranto. Oppure si potrebbe diminuire la manodopera e sostituirla con delle macchine, per salvaguardare la salute, tutelando uomo e ambiente. Per non inquinare bisognerebbe limitare questi prodotti inquinanti per l’ambiente, sfruttando al meglio le risorse rinnovabili (energia elettrica e solare, legname ecc). E anche sfruttare al massimo le nuove tecnologie come la macchina elettrica non inquinante, e bisognerebbe sostituirle alle macchine a benzina, a gasolio e a metano. Queste sono molto inquinanti infatti una macchina che percorre Roma Milano consuma come una vita intera. Negli ultimi anni hanno inventato una macchina ad idrogeno che consuma anche meno della macchina elettrica, ma il suo difetto è che costa molto e poche persone ce l’hanno. Non bisogna inquinare il nostro paese perché le conseguenze ricadono su di noi, come in questo periodo che in Italia c’è una siccità enorme dovuta all’inquinamento. Anche per il rispetto delle generazioni future che si ritroveranno un mondo inquinato brutto e pericoloso per la salute, perciò diamoci tutti da fare e salviamolo!!! Lorenzo Torre


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La grande muraglia verde

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l termine “Desertificazione” non vuol dire che i deserti stanno aumentando costantemente, ma indica il degrado delle terre in particolari ambienti climatici. Il fenomeno è causato dai mutamenti climatici e dalla sfruttamento intensivo del suolo da parte dall'uomo, infatti l'inquinamento causa il surriscaldamento globale che sul nostro pianeta ha come conseguenza proprio la desertificazione. Tale fenomeno interessa particolarmente le zone dell' Africa. Altre zone a rischio sono la parte occidentale dell' America del nord e del sud. Anche il deserto Australiano è in espansione. In Italia sono interessate la Sicilia, la Sardegna, la Puglia e la Calabria. La desertificazione minaccia la sopravvivenza di milioni di persone e, in particolare, una larghissima parte delle popolazioni più povere, che vivono in aree a clima secco e la cui sopravvivenza è direttamente collocata all' utilizzo delle risorse naturali locali per la produzione di cibo ed energia. L’Onu è da sempre impegnato alla ricerca di soluzioni per salvaguardare il nostro pianeta, tale lotta per prevenire la Desertificazione vede impegnati ben 190 paesi. E’ importante sapere, inoltre, che è stata proclamato il 17 giugno, Giornata Mondiale della lotta alla desertificazione. Questo evento è un’occasione unica per ricordare ad ognuno che la degradazione del suolo può essere affrontata efficacemente, che sono possibili soluzioni e che gli strumenti chiave, per il raggiungimento di questo obiettivo, risiedono nel rafforzamento della partecipazione di tutta la comunità e nella cooperazione a tutti i livelli. Un'impresa faraonica è stata messa in atto da circa un anno dalla Cina: fermare le sabbie che avanzano dal deserto del Gobbi verso la capitale Pechino. Il governo ha infatti progettato una

GreeNews vera e propria muraglia fatta di alberi, si tratterebbe della più ampia foresta dell'Asia, con più di 300 milioni di alberi che verrebbero irrigati grazie alla deviazione del corso di 24 fiumi. L'impresa è stata battezzata la Grande Muraglia Verde e allo stesso progetto si sta impegnando anche l' avanzata del deserto del Sharah in Africa. La realizzazione di una striscia arborea continua che attraverserà tutto il continente lungo 7000 km e largo 15 km che si spera contrasterà l' avanzata del deserto. L' obiettivo della Convezione è il miglioramento della produttività delle terre coltivate, il loro recupero, conservazione e una gestione sostenibile del suolo e delle risorse idriche. Vengono studiati progetti appositamente per un determinato territorio, coinvolgendo le popolazioni locali, ripristinando preziose tradizioni e, rivalutando il ruolo delle comunità rurali per evitare il degrado del territorio. Martina Rotondo

ANCHE INTERNET INQUINA?

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n questo periodo, più che mai, il clima è incerto e sfalzato. Oramai possiamo dire che esistono solamente due stagioni: l’inverno e l’ estate, mentre le altre possiamo dire che non esistono più. Gli uccelli migrano ancora prima che arrivi la primavera e alcune giornate, che dovrebbero essere molto fredde, sono calde al punto di stare a maniche corte. Allora io volevo dire …” Vogliamo svegliarci?” Le continue estrazioni di petrolio, dei vari gas, diamanti, carbone, rovinano l’ecosistema


Pag. 19 naturale. Io non dico di non estrarli, perché ovvio sono indispensabili ormai per la vita quotidiana, ma si potrebbe molto spesso evitare. Si estraggono chili su chili di oro e le persone più benestanti lo utilizzano in modo invano. In Africa ci si taglierebbe un arto per un buon pasto caldo, mentre ci sono persone che hanno scaffali su scaffali di scarpe da almeno due trecento euro al paio. Questo per dire che non bisogna negare all’ambiente materiali utili solo per vanità. Con tutte queste enormi industrie, fabbriche e chi più ne ha più ne metta, il clima e la temperatura globale stanno collassando, i ghiacciai si sciolgono, l’Antartide sta quasi diventando piatta e tutti i migliaia di litri di acqua dolce, che si trovavano nei ghiacciai si stanno sciogliendo, riversando nel mare migliaia di litri di acqua dolce. Questo provocherà una mini glaciazione per un effetto chimico. Per non parlare dello smog. L’aria è sempre più irrespirabile per colpa dello smog e del continuo via vai delle macchine. Chi usa diesel chi la benzina e questo mischiarsi di gas non aiuta di certo l ambiente. Una cosa che mi ha sconvolto è stata sapere che anche internet inquina. Un mega di internet rilascia nell’atmosfera diciannove grammi di CO2. Prendiamo per esempio il famose telefono IPHONE. Ne vengono fabbricati decine di migliaia al giorno, più di quanti bambini nascono ogni giorno!!! Per costruire un Iphone ci vogliono nove minerali rari come il Terbium e il Cerium. Pensate voi che egoismo nei confronti di coloro che estraggono questi materiali, che sono sfruttati e sottopagati. Chissà quante “schifezze” vengono rilasciate nell’atmosfera durante questi passaggi della lavorazione. Secondo me per diminuire l’ inquinamento basterebbe fare a meno di alcune cose inutili e pensare a cose più importanti, perché una volta che il danno è compiuto, si può anche piangere o chiedere perdono, ma non si può più tornare indietro.

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DOMENICHE (IN)SOSTENIBILI

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ermare le automobili non ha portato fino ad oggi molti risultati. Sarebbe più opportuno spendere soldi per la ricerca e per rinnovare le nostre automobili. Nel mondo le grandi aziende stanno cercando nuove strade utili a ridurre il tasso di inquinamento. Tra queste le auto elettriche, ma sono ancora troppo costose. Quali soluzioni abbiamo trovato fino ad oggi? Parliamo delle domeniche a piedi. In queste giornate il Comune di Roma, per esempio, organizza tante cose belle in giro per la città. Inoltre aumenta i mezzi pubblici e invita i cittadini a farsi una passeggiata anche perché dalle 10 alle 18 non si può circolare in auto su tutto il territorio. In realtà è una presa in giro perché la domenica è il giorno meno trafficato e meno inquinato della settimana, che è anche l’unico giorno in cui moltissimi possono andare a farsi un giro o a fare qualcosa anche di importante o a trovare qualcuno o a fare quel che gli pare. Inoltre non credo che le domeniche ecologiche possano essere così efficaci, considerato che un solo giorno di blocco del traffico non è sufficiente ad abbattere i livelli di inquinamento. Può essere utile per invitare li cittadini a passeggiare in centro, ma penso che ogni città dovrebbe avere zone, sia in centro che in periferia, dove poter passeggiare. E non certo una volta a settimana. Non serve raggiungere il centro se si vuole pattinare o camminare ossigenandosi. Tommaso Dionisi


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GreeNews Periodico della SS 1° GRADO Donatello Via di Grotte Celoni 20 - 00133 Roma Redazione alunni Federico Bishai, Andrea Carpineti, Federico Cesarò, Antonio Demarco, Simone Esposito, Riccardo Fioravanti, Giorgia Garozzo, Ludovica Longo Marta Panunzi, Gianluca Sebastiani, Aurora Zin (1A) Sara Baldi, Aurora Bianchi, Francesco Coarelli, Martina Guarnacci, Irene Greco, Lorenzo Latino, Beatrice Lorusso, Tessy Lelong, Julia Valenti (1B) Daniele Bertola, Valerio Castrechini, Asia Loffredo, Flavio Maruggi, Giorgia Pinci, Martina Rotondo, Asia Soraci, Lorenzo Spasaro (1C) Camilla Giori (1D) Altcia Atzori, Martina Calì, Eduardo De Crescenzo, Matteo Di Giovanni, Ahlam El Habti, Maria Giulia Giacopello, Greta Ginnetti, Asia Juani, Alessia Laccertosa, Federico Lucaci, Marta Marchesi, Lara Marcucci, Claudia Mauti, Andrea Raule, Elena Rondinone, Maria Maddalena Sapunaru, Annalisa Sarleti (1E) Giorgia Cirillo, Gabriele Frisina, Daniele Granara, Giordano Graziani, Stefano Gritani, Luca Piermattei, Eleonora Varesi (1G) Elettra Calcagni, Valeria Cristofanilli, Tommaso Dionisi, Raffaele Gentile, Silvia Luciani, Sofia Martino, Margherita Posca, Mariz Saad, Benedetta Trombini (2A) Nicole Camplone, Alessandra Di Giulio, Lorenzo Licata, Giulia Lucaci, Lucrezia Oresti, Andrea Stefanelli (2C) Alessio Alberico, Luna Carpentieri, Valentina Casella, Francesca Ceci, Veronica Giorgi, Damiano Rossi, Emiliano Scalia, Lorenzo Torre, Giulia Verlucci (2E) Erika Falbo, Denise Mancina, Giulia Riccardi, Matias Vasquez (2F) Sofia Biscotti, Martina Dell’Omo, Mattia Di Salvo, Natalie Djordevic, Ilaria Gucciardi, Alessandro Guidi, Francesco Malizia, Marian Quattrocchi, Giorgia Rumiz, Valeria Sottili (3A) Alice Dedola , Letizia Fabrizi, Arianna Tombesi (3C) Edoardo Tedeschini (3G) Redazione Docenti: Fabiana Candiloro, Simona D’Angelo, Flavio Di Marco, Davide Dionisi, Maria Andreina

Parogni, Paola Orlandi, Simona Saccone, Tommaso Testaverde, Marina Zaganelli, Filomena Zarrelli Docente Referente: Lucia Viola


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