Lo spreco energetico

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LO SPRECO ENERGETICO (Quinta A primaria – Convitto Nazionale “Maria Luigia” – Parma) iscrizione1811081733 Prima di parlare del grave problema dello spreco energetico (o spreco di energia), e di cercare di spiegare perché è un problema, è bene ricordare che cos’è l’energia, da dove proviene e come viene prodotta e trasformata. L' Energia è la capacità di un corpo di compiere un lavoro; esiste già in natura, si presenta in forme molto diverse, noi non possiamo crearla e neppure distruggerla, ma solo farla passare da una forma all'altra. Le diverse forme di energia sono: ENERGIA ELETTRICA (accende le lampadine e fa funzionare gli elettrodomestici) ENERGIA MECCANICA (posseduta dai corpi in movimento) ENERGIA NUCLEARE (presente nel nucleo degli atomi e ottenibile spezzandoli o fondendoli insieme) ENERGIA CHIMICA (contenuta nei cibi e nei combustibili). ENERGIA TERMICAO CALORE (data dal movimento delle molecole all'interno dei corpi) ENERGIA RADIANTE (si trasmette attraverso le onde elettromagnetiche, es. quella prodotta dal sole) La forma di energia piùimportante è l’energia elettrica che già esiste in natura (lampi e fulmini) ma che, per la maggior parte, viene prodotta dall’uomo attraverso diversi procedimenti e partendo dalle cosiddette fonti primarie (cioè esistenti già in natura e non derivate da trasformazioni operate dall’uomo): COMBUSTIBILI FOSSILI (IDROCARBURI, CARBON FOSSILE) bruciandoli o trasformandoli COMBUSTIBILI RINNOVABILI (BIOGAS, BIOMASSA) bruciandoli o trasformandoli NUCLEAREsfruttando la forza che si sprigiona spezzando atomi di particolari elementi o fondendoli fra loro SOLAREsfruttando le onde elettromagnetiche del sole (attraverso pannelli solari o fotovoltaici) EOLICAsfruttando la forza del vento attraverso particolari mulini IDRICA sfruttando la forza dell’acqua attraverso turbine GEOTERMICAsfruttando la temperatura del sottosuolo attraverso il passaggio di acqua in tubature sotterrate Diciamo comunque che, più in generale, le fonti energetiche (o di energia), sono le sorgenti di energia a disposizione dell'uomo. Esse possono essere rinnovabili (si possono riprodurre) o non rinnovabili (una volta esaurite non è più possibile ricrearle):


PANNELLI SO OLARI TERMIC CI, PANNELLI FOTOVOLATIC CI, MULINI LA A PRODUZION NE DI ENERGIA A EOLICA I pannelli racccolgono le on nde elettromaagnetiche emeesse dal sole e e le trasformaano in calore p per riscaldare l’acqua di un n edificio (pannelli solari terrmici) e in eneergia elettrica (pannelli foto ovoltaici). mulini ruotano o con la forza d del vento e prroducono ene ergia elettrica.. Le pale dei m

POZZI PETRO OLIFERI Attraverso trrivellazioni e inserimento di pompe nel ssottosuolo, è p possibile “pescare” il petrolio.

BACINO IDRO OELETTRICO EE TURBINA PEER LA CREAZIO ONE DI ENERG GIA IDROELETTTRICA Sfruttando laa caduta dellee acque si fann no ruotare le p pale della turb bina creando così energia eelettrica.

ATOMO (nuccleo fisso con elettroni che e ruotano atto orno) Spezzando attomi di particolari elementti si libera eneergia (FISSIONE NUCLEARE).. Fondendo fraa loro atomi d di altri particolari elementi si libera energgia (FUSIONE NUCLEARE).

SCHEMA DI IIMPIANTO DI RISCALDAMEENTO/RAFFREEDDAMENTO GEOTERMICO O L’acqua scorrre in un sisteema di tubature che giungo ono in profon ndità nel sotto osuolo dove la temperaturra è costante;; risalendo e d distribuendosi all’interno deell’edificio lo rriscalda o lo raaffredda a secconda della teemperatura essterna.

SCHEMA DI C CENTRALE A B BIOMASSE Le biomasse (scarti di lavorazione di elementi naturali come il le egno) vengono bruciati pro oducendo ene ergia elettricaa rati per produ urre nuovi com mbustibili. oppure lavor


Lo spreco energetico è un grande problema perché: 1. Se si parla di fonti non rinnovabili, è stupido accelerare il processo di esaurimento di queste sorgenti così preziose per l’uomo; 2. Essendo costoso produrre (e acquistare energia) è stupido spendere più denaro di quanto non sia necessario; 3. Generando inquinamento nei processi di trasformazione e distribuzione dell’energia, è stupido produrne più di quanto non sia necessario (l’inquinamento uccide e genera nuovi costi). In sostanza: è stupido sprecare energia (cioè consumarne più di quanto necessario). Per essere più precisi è bene non sprecare energia: PER LIMITARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI La produzione di energia contribuisce in modo significativo alle emissioni di gas serra, una delle principali cause del cambiamento climatico. L’85% dell’energia mondiale è prodotta da combustibili fossili e la loro combustione è responsabile del 56% dell’emissione di gas. PER DARE ENERGIA A TUTTI La popolazione mondiale ha superato quota 7 miliardi, con tassi di crescita di 80 milioni di individui all'anno. Ogni essere umano deve poter disporre di un quantitativo sufficiente di cibo, acqua ed energia. Una sfida che impone una gestione equa, intelligente e sostenibile delle risorse, considerando anche lo stretto rapporto esistente tra le risorse naturali. PER SALVAGUARDARE LE ALTRE RISORSE Le risorse naturali sono legate da rapporti molto stretti. Consumarne una significa sempre consumarne anche altre. Ad esempio, quasi tutte le tecnologie per produrre energia elettricarichiedono l’utilizzo di grandi quantità di acqua. Sprecare energia significa quindi sprecare acqua. Le stesse bioenergie implicano consumo di acqua e di suolo per la coltivazione delle colture da utilizzare come biomassa. Comprensione le relazioni tra le diverse risorse, e gestirle contemporaneamente, è fondamentale. PER RAFFORZARE L’ECONOMIA La dipendenza dai combustibili fossili ha rappresentato una delle principali debolezze dell’economia del mondo moderno. L’aumento della popolazione mondiale, la crescita dei consumie lo sviluppo economico di alcuni Paesi fino a ieri più arretrati, contribuiscono a un costante incremento del fabbisogno globale di energia che deve confrontarsi con una sempre minore disponibilità di combustibili fossili. Per migliorare il risparmio energetico e contribuire a limitare lo spreco, i Governi dei Paesi più ricchi del mondo (Paesi Europei, Stati Uniti d’America, Giappone e Australia) dovrebbero migliorare le proprie politiche al riguardo, come ad esempio: • Imporre requisiti di efficienza energetica ancora più alti sui prodotti che utilizzano energia (lampadine ed elettrodomestici che possano funzionare consumando meno energia) • Imporre requisiti di efficienza energetica per il settore edilizio (nuove case con isolamenti tecnologicamente evoluti da freddo e caldo, in modo da avere meno esigenza di riscaldare o raffreddare gli ambienti) • Rendere più efficiente la produzione e la distribuzione di corrente elettrica (usare più energie rinnovabili e produrre più energia con meno inquinamento grazie a nuovi metodi e nuovi macchinari) • Imporre la costruzione di automobili a basso consumo di carburante (o alimentate a fonti di energia meno inquinanti come l’energia elettrica o il gas metano) • Far pagare meno tasse a chi costruisce case o acquista automobili più efficienti e meno inquinanti • Sensibilizzare le persone al problema tramite pubblicità o campagne di informazione nelle scuole • Migliorare l’efficienza energetica nelle aree pubbliche (ad esempio le illuminazioni nelle strade e i riscaldamenti negli edifici pubblici come le scuole)


Ma anche ciascuno di noi può contribuire al risparmio energetico per conservare un ambiente vivibile (sia per noi stessi che per le generazioni future). 3 MODI PER RISPARMIARE ENERGIA: • Evitare azioni che consumano energia inutilmente. • Sfruttare l’energia in modo più efficiente così da ottenere gli stessi risultati consumando meno. • Sfruttare l’energia già presente nell’ambiente. Produrre l’energia in modo più sostenibile è necessario, ma la cosa migliore è consumarne e produrne di meno; basta modificare alcune cattive abitudini consolidate. RISPARMIARE ENERGIA PER MANGIARE Nei Paesi più ricchi il 20% del consumo totale di energia è imputabile alle filiere agroalimentari (per produrre una caloria di cibo sono necessarie mediamente circa 10 calorie di energia fossile) Se produrre cibo richiede energia, evitare gli sprechi alimentari è il modo migliore per risparmiare energia. Il settore agroalimentare è caratterizzato da un’ingente quantità di rifiuti, scarti e sprechi. Parte di questi è inevitabile, perché legata ai processi di coltivazione e trasformazione (es. parti non commestibili di alcuni cibi), ma viene sprecato anche del cibo perfettamente commestibile, che potrebbe essere recuperato ottimizzando la distribuzione e recuperando l’invenduto. La riduzione degli sprechi alimentari può essere portata avanti anche da ognuno di noi, evitando di acquistare cibo che non riusciremo a consumare e che dovremo quindi buttare. Inoltre, gruppi di acquisto solidale, mercati contadini e vendita diretta in azienda sono soluzioni che permettono di acquistare cibo “a chilometri zero” riducendo così l’impatto energetico dovuto al trasporto e alla conservazione. RISPARMIARE ENERGIA RIDUCENDO IL CONSUMO DI CARNE Per produrre carne serve molta più energia (e maggior consumo di acua) che per produrre verdura. Dal punto di vista energetico il cibo che viene utilizzato per alimentare un animale, che potrà sfamare una persona, potrebbe essere utilizzato per sfamare direttamente quasi 15 persone. Limitare il consumo di carne è quindi un modo semplice ed economico per ridurre il proprio impatto energetico, oltre che per curare la propria salute. Secondo diversi studi, infatti, il consumo eccessivo di carne è uno dei fattori che favoriscono il cancro e altre malattie croniche. RISPARMIARE ENERGIA IN CASA Mediamente, nelle nostre case, consumiamo la gran parte dell'elettricità per il riscaldamento (oltre la metà del totale), il 25% per l'acqua calda,l'11% per gli elettrodomestici e il resto per cucinare. E' possibile evitare sprechi e risparmiare energia e denaro utilizzando in modo più corretto gli impianti di riscaldamento e i condizionatori d'aria. Il primo accorgimento utile è impostare l'impianto di riscaldamento mantenendo la temperatura tra i 18 e i 20 gradi (non sono necessarie temperature superiori, possiamo usare indumenti più caldi piuttosto che alzare il termostato). I moderni impianti a pannelli solari o fotovoltaici sono un enorme salto di qualità sul piano del risparmio in termini di costi e della riduzione dell’inquinamento, anche se richiedono una forte spesa iniziale. Per quanto riguarda il consumo di acqua basti pensare che da un rubinetto normale fuoriescono 10 litri di acqua ogni minuto e da una doccia normale fuoriescono 20 litri di acqua ogni minuto. Considerando che un litro di acqua calda costa circa 0,0052 euro, una doccia di 10 minuti, oltre all’inquinante consumo di energia (elettrica o da consumo di combustibili), costa oltre 1 euro. E questa è solo la parte economica, senza considerare lo spreco vero e proprio di questa preziosissima risorsa vitale per il genere umano (al mondo, almeno un miliardo e duecentomila persone non hanno accesso diretto all’acqua e almeno due miliardi soffrono per la sua scarsità).


Per limitare lo spreco sarebbe sufficiente: • Lavandosi i denti o le mani, aprire il rubinetto solo quando serve. • Durante la doccia, chiudere l’acqua quando ci si insapona. • Applicare, sui rubinetti, i riduttori di flusso che permettono di risparmiare fino al 50% di acqua. Per quanto attiene i singoli elettrodomestici, oltre ad acquistarli di “classe A” in caso di sostituzione (significa che di per sé consumano già molta energia in meno rispetto al passato; da diversi anni è obbligatorio indicare la “classe di consumo energetico” attraverso un’etichetta applicata sul prodotto), si possono riportare i seguenti piccoli consigli pratici: Condizionatori e Impianti di Riscaldamento • Non aprire le finestre mentre il condizionatore è in uso • Eliminare le fughe di calore da porte e finestre • Installare doppi vetri. • Non superare i 6‐7 gradi di differenza tra temperatura esterna e interna • Installare un timer per programmare il funzionamento solo per il tempo necessario • Eseguire una corretta manutenzione per mantenere l'efficienza dell'impianto. Scaldabagno • Regolare il termostato a 45 gradi in estate e 60 gradi in inverno. • Installare l'apparecchio vicino al punto di utilizzo per evitare inutili dispersioni di calore dell'acqua calda attraverso lunghe tubazioni. • Eseguire una corretta manutenzione per mantenere l'efficienza dell'impianto. Lavatrice • Utilizzarla solo a pieno carico. • Per la biancheria non molto sporca, evitare il prelavaggio. • Preferire i programmi di lavaggio a temperature non molto elevate. Lavastoviglie • Collegare il rubinetto di ingresso all'acqua calda. • Utilizzarla solo a pieno carico • Escludere dal programma la fase di asciugatura: è sufficiente aprire lo sportello alla fine. TV ‐ Hi‐Fi – Computer • Evitare di lasciare accesa la lucetta rossa. Frigorifero – Congelatore • Collocare il frigorifero lontano da fonti di calore • Riporre i cibi solo dopo che si siano raffreddati per evitare la formazione di brina sulle pareti. • Regolare il termostato su posizioni intermedie. • Aprire il minimo indispensabile la porta del frigo e tenerla aperta il meno possibile • Sbrinare il frigo regolarmente: la brina aumenta i consumi. Forno elettrico o a microonde • Durante la cottura aprire lo sportello il meno possibile. • Spegnere il forno poco prima che la cottura sia completa e sfruttare il calore residuo. • Pulire accuratamente il forno ogni volta che viene utilizzato. Illuminazione • Sostituire le normali lampadine di uso domestico con quelle fluorescenti (permettono di risparmiare l'80% di energia e hanno maggiore durata rispetto a quelle tradizionali a incandescenza). • Pulire regolarmente la superficie delle lampadine dalla polvere, dal fumo o i grassi della cucina permettendo di mantenere il loro livello di luminosità.


RISPARMIARE ENERGIA QUANDO CI MUOVIAMO Quando si parla di energia il pensiero non può che correre al petrolio, alla benzina e a quanta ne consumiamo per muoverci quotidianamente con l’automobile. Anche in questo campo ci sono piccoli accorgimenti che possono cambiare di gran lunga le cose. Usare la Bicicletta La bicicletta è il mezzo di trasporto che consuma in assoluto meno energia. E’ suggeribile il suo utilizzo anche in considerazione del fatto chela lunghezza media degli spostamenti urbani è di circa 6 km, una distanza percorribile senza problemi da qualsiasi individuo in normale stato di salute. Inoltre, sempre considerando gli spostamenti in città, la bici è concorrenziale anche per quanto riguarda i tempi, dato che la velocità media delle auto in città (a causa di traffico, semafori, sensi unici ecc.) è di circa 15 km all’ora, ovvero la stessa di una bici, che non richiede nemmeno il tempo per parcheggiare.

Usare i mezzi pubblici e sfruttare il “car pooling” I mezzi pubblici in generale sono più efficienti dal punto di vista energetico dei mezzi privati, perché i consumi vengono ripartiti sulle tante persone che li utilizzano. Ma la stessa logica si può applicare anche all’automobile, se si fa in modo di viaggiare con altri passeggeri invece che da soli. È la pratica del “car pooling”, ossia quella di organizzarsi tra persone che devono fare gli stessi spostamenti allo stesso momento per utilizzare una stessa automobile. RISPARMIARE ENERGIA GETTANDO I RIFIUTI: LA RACCOLTA DIFFERENZIATA La raccolta differenziata è uno dei modi migliori per preservare e mantenere le risorse naturali, oltre che per limitare lo spreco energetico. Ogni nostra azione produce inquinamento, anche la più comune, come per esempio leggere un giornale o consumare una bevanda, infatti ogni giorno nel mondo vengono stampate milioni di pagine e costruite milioni di bottiglie in plastica o lattine in alluminio. In altre parole, milioni di alberi abbattuti, milioni di litri di petrolio consumati, milioni di kg di sostanze inquinanti immesse nell'atmosfera; tutte risorse che vengono risparmiate con la raccolta differenziata. Ad esempio, ognuno di noi produce circa 30 kg di plastica ogni anno e se questa plastica fosse completamente riciclata, in un comune di 100.000 abitanti si risparmierebbero 10.000 tonnellate di petrolio e carbone, oppure il riciclo del vetro permette un risparmio annuo, in Italia, pari a 400.000 tonnellate di petrolio. La parte di rifiuti non riciclabili (rifiuti residui o indifferenziati) possono essere destinati ai TERMOVALORIZZATORI (o inceneritori). Sono impianti principalmente utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti mediante un processo di combustione ad alta temperatura (incenerimento) che dà come prodotti finali gas, ceneri e polveri. Negli impianti più moderni, il calore sviluppato durante la combustione dei rifiuti viene recuperato e utilizzato per produrre vapore, poi utilizzato per la produzione di energia elettrica o come vettore di calore (ad esempio per il teleriscaldamento).

IL TERMOVALORIZZATORE DI PARMA


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