S o s tenibilità

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S.O.S.TENIBILITA’: CAMBI TU, CAMBIA IL MONDO! IL PERICOLO… E’ NELL’ARIA Respirare aria ci sembra la cosa più bella e naturale del mondo. Quante volte abbiamo detto: “Apriamo le finestre, facciamo entrare un po’ d’aria fresca e pulita!”, oppure: “Andiamoci a fare una corsetta all’aria aperta!”? Tante! E non abbiamo certo pensato di mettere la nostra salute in pericolo! Riflettiamo poco sul fatto che nell’aria, soprattutto nelle grandi città, riversiamo in continuazione sostanze dannose, come l’anidride carbonica, che, inalate, fanno male alla salute. Il minimo che possa capitarci è avere la bronchite, o l’allergia. Ma ci sono malattie molto più gravi di queste.

Che cosa possiamo fare per trasformare la situazione da INSOSTENIBILE a SOSTENIBILE? Provano a dare qualche risposta i ragazzi delle V A-B della Scuola Primaria e della I B della Scuola Secondaria dell’Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani, di

Monte Porzio Catone (RM). Partendo da un questionario on line, proposto dal WWF sull’impronta di CO2 che una famiglia media lascia sul Pianeta, i ragazzi, attraverso interviste, dibattiti e esperienze sul campo, hanno effettuato un BILANCIO DI SOSTENIBILITA’, sotto forma di inchiesta collettiva, raccogliendo dati, riflessioni ed anche qualche soluzione pratica al grande

problema. Non a tutto il problema, naturalmente!

biossido di azoto…. Come le immettiamo nell’aria? Lo facciamo IN MODO INCONSAPEVOLE attraverso tre attività apparentemente innocue: riscaldando le nostre abitazioni, uffici, scuole; spostandoci con le auto; producendo energia elettrica in centrali che utiliz-

GENNAIO 2018

I ragazzi si sono concentrati infatti su un particolare aspetto: quello della s o s t e n i b i l i t à dell’alimentazione e della produzione agricola. Far viaggiare prodotti agricoli per km produce un grande dispendio di energie ed enormi costi, soprattutto in termini di produzione di CO2. La soluzione è a portata di mano: CAMBIARE QUALCHE ABITUDINE, non sprecare e ricominciare a coltivare la terra. Basta una serie di accorgimenti, magari anche un balcone e qualche trucchetto naturale: SE CAMBI TU, CAMBIA IL MONDO!

CHE ARIA TIRA... IN CITTA’ Ossigeno, azoto e anidride carbonica sono componenti dell’aria. Nessuna è in se pericolosa. E’ l’ a lt a co n ce n t r az i o n e di quest’ultima sostanza che fa la differenza. Cosa diversa sono le polveri sottili ed altri elementi come ozono, benzene, monossido di carbonio, biossido di zolfo,

Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani, Monte Porzio Catone, RM

zano carbone.

Sommario: La Terra e l’utilizzo della terra

p. 2

L’impronta di carbonio. Misurala, fai la differenza!

p. 3

VADEMECUM per cambiare

p. 3

Mangiare bene, inquinare meno

p. 4

Il nostro questionario: frutta e verdura, ma quanto ci costi?

p. 4

Modello del questionario

p. 5

Grafici e tabelle

pp. 612

Inchiesta sui punti vendita

p. 13

Intervista al Dott. E. Carli

p. 14

Voglia di cambiare, voglia di coltivare

p. 15

I nostri consigli...

pp. 16– 19

Conclusioni

pp. 2023


LA TERRA E L’UTILIZZO DELLA TERRA Come ciò che coltiviamo e di cui ci cibiamo lascia un’impronta sul pianeta Noi giovani non riflettiamo mai sull'impatto che abbiamo sulla Terra con i nostri gesti. I nostri consumi alimentari e le nostre abitudini quotidiane lasciano "impronte" sul nostro pianeta, provocando gravi conseguenze. Anche il semplice gesto di lasciare l'acqua aperta ha un impatto sul nostro ambiente, perché ci sono risorse che non possono essere ricreate. Se continuiamo a sprecare con questi ritmi le risorse della Terra, non dandole il tempo di rigenerarsi, nel 2050 arriveremo a sfruttare due Terre, che però, non è difficile da capire, non abbiamo a disposizione. Stiamo giocando ad un gioco pericolosissimo che può far diventare il pianeta un luogo inabitabile. Per cui, oltre a modificare i nostri comportamenti in modo più sostenibile, dovremmo, in particolare, stare attenti a come mangiamo, senza consumare ad esempio troppa carne, che ha un forte impatto ambientale (300 mq di suolo sfruttato per ogni Kg di carne prodotta); dovremmo comprare prodotti a Km 0, senza andare nei supermercati ad acquistare frutta e verdura che vengono da un altro stato o addirittura un altro continente. Nel corso degli ultimi decenni l’aumento dei commerci internazionali ha peggiorato il livello di inquinamento atmosferico, provocando gravi conseguenze tra cui il discusso cambiamento climatico. L'aumento esponenziale degli scambi pertanto, nonostante consenta all'uomo di trovare beni prodotti nell'angolo più sperduto del mondo, di trovare qualunque genere di prodotto, anche frutta e verdura in qualunque stagione e nazione, facendoci illudere di avere una vita migliore, ha avuto un enorme impatto sull’ambiente; queste nostre abitudini si ripercuotono sulla salute della nostra Terra, che inevitabilmente ci farà scontare tutto questo a breve. Noi crediamo che ogni persona per rispetto delle generazioni future dovrebbe fare la propria parte per mantenere in salute il pianeta, comportandosi in modo sostenibile.


L’IMPRONTA differenza!

DI

CARBONIO:

misurala,

fai

la

Il nostro BILANCIO parte da una cosa semplice.

dell’effetto serra e del riscaldamento globale.

t o d e l W W F (footprint.wwf.org.uk).

Nella rete sono disponibili vari test per il calcolo dell’impronta di CO2 che lasciamo annualmente sul pianeta. Il Carbon footprint viene misurato in chilogrammi o tonnellate.

Il secondo passo da fare, dopo aver calcolato l’impronta, è individuare i comportamenti scorretti che possono essere con semplicità modificati.

I risultati sono stati sorprendenti, ma in senso negativo… Quasi tutte le famiglie producono una quantità esorbitante di CO2. Il capitolo più negativo è costituito dai mezzi di trasporto: per raggiungere la scuola e il lavoro, ci muoviamo tutti in auto…

Calcolare la nostra impronta è il primo passo per comprendere l’impatto delle nostre abitudini sul pianeta e quindi sui cambiamen ti c lima tici . Inf at ti l’anidride carbonica è l’elemento maggiormente responsabile

Il terzo passo è invitare gli altri a fare il test, per diffondere la buona pratica della consapevolezza che la salute del nostro pianeta dipende solo da NOI! Noi ragazzi abbiamo svolto con le famiglie il test on line del si-

VADEMECUM PER CAMBIARE… inquinare meno dipende da NOI!

Pagina 3

Allora ci siamo messi a realizzare un piccolo VADEMECUM per inquinare meno...

1)

NON RISCALDARE LA CASA OLTRE I 20°C

2)

NON LASCIARE IN STANDBY APPARECCHIATURE ELETTRICHE

3)

FAR FUNZIONARE LAVASTOVIGLIE E LAVATRICE A PIENO CARICO, UTILIZZANDO SOLO IL DETERSIVO NECESSARIO

4)

NON APRIRE IN CONTINUAZIONE IL FRIGO: COSì IMPIEGHERA’ MENO ENERGIA PER RAFFREDDARSI

5)

ANDARE A SCUOLA A PIEDI, IN BICI O CON MEZZI PUBBLICI

6)

PREFERIRE AUTO A METANO, GPL O ELETTRICHE

7)

CONSUMARE ALIMENTI DI PRODUZIONE LOCALE

8)

APPLICARE LA REGOLA DELLE TRE R: RIDURRE, RICICLARE, RISPARMIARE

S.O.S.TENIBILITA’


MANGIARE BENE, INQUINARE MENO Dopo i risultati negativi del test

ci, nel nostro piccolo, nella diffu-

che mangiamo, in particolare sulla

sull’impronta di CO2 e dopo aver

sione della “Regola delle tre R”:

FRUTTA E LA VERDURA, su quan-

ideato un semplice vademecum per

1.

Ridurre,

to spendiamo, da dove provengono i

inquinare meno, abbiamo raccolto

2.

Riciclare,

prodotti che troviamo sulla nostra

le riflessioni collettive sulle conse-

3.

Risparmiare.

tavola. Lo abbiamo fatto attraver-

guenze che il nostro comportamen-

Inoltre, partendo da qualcosa che

so la realizzazione di un questiona-

to porterà sulla salute del Pianeta,

ci piace molto, il cibo e la buona

rio anonimo, compilato da ogni fa-

se non freneremo al più presto la

tavola, abbiamo deciso di effettua-

miglia (totale 65 famiglie coinvol-

corsa. Abbiamo deciso di impegnar-

re uno studio più specifico su ciò

te).

IL NOSTRO QUESTIONARIO: FRUTTA E VERDURA, MA QUANTO CI COSTI? Naturalmente, quando parliamo di

dotti

costi, intendiamo anche quelli in

scarso valore

termini di CO2.

nutritivo

In generale, dando un senso ai dati

(perché il vi-

raccolti

aggio

nel

QUESTIONARIO

dallo

fa perdere proprietà a frutta e verdu-

positivo: le 66 famiglie consumano

ra); risparmiare in termini di produzio-

soprattutto prodotti locali e di sta-

ne di CO2 (perché tra viaggio e con-

gione.

fezionamento i prodotti esteri costano

Anche quando ac-

a livello di emissioni di CO2 dieci vol-

q uist ano

te di più di quelle prodotti in Italia);

grandi

catene

di

piccola soluzione...

distruggere il settore agricolo italiano,

supermercati, preferiscono il pro-

già tanto provato da un inverno parti-

dotto italiano. Ciò mette al riparo

colarmente rigido e dalla concorrenza

da alcuni pericoli: acquistare pro-

sleale dei paesi stranieri.

S.O.S.TENIBILITA’

in grafici (da p. 6), e anche qualche

lungo

(modello a p. 5), il risultato è stato

nelle

Vi proponiamo i risultati, elaborati

Pagina 4


QUESTIONARIO Gne12 1) Da quante persone è composta la tua famiglia? ……….............. 2) La vostra dieta è prevalentemente: 

basata sui vegetali

basata sulla carne

mista

vegetariana

vegana

3) Avete un orto (Sì-No)? …........ 4) Cosa producete? …........................................................................................................................................... 5) Utilizzate verdura surgelata (Sì-No)?

..............

6) Utilizzate verdure PRONTO-CUOCI, gia lavate, in busta (Sì-No)?

.............

7) Dove comprate frutta e verdura freschi? 

Supermercato

mercato settimanale

mercato Km 0

orto Km 0

8) Quanto spendete in media in una settimana per l’acquisto di frutta e verdura? 

da € 0 a € 10,00

da € 10,00 a € 20,00

da € 20,00 a € 30,00

più di € 30,00

9) Comprate prevalentemente frutta di stagione o acquistate quello che più vi piace? ......................................................


Quesito 2) La vostra dieta è prevalentemente: 

basata sui vegetali

basata sulla carne

mista

vegetariana

vegana

DIETA Vegetale Carne Mista Vegetariana Vegana Non risponde Totale

IB 0 0 17 0 0 4 21

VA 0 1 21 0 0 0 22

VB 1 0 18 0 0 3 22

TOT 1 1 56 0 0 7 65

% 1,538 1,538 86,15 0 0 10,77 100

° 5,538 5,538 310,2 0 0 38,77 360

1 2 3 4

5 6


Quesito 3) Avete un orto (Sì-No)?

…........

ORTO Si No Non risponde

IB

VA 5 12 4

VB 7 15 0

TOT 6 18 13 40 3 7

45

40 35 30 25

Si

No

20

Non risponde 15 10

5 0 IB

S.O.S.TENIBILITA’

VA

VB

TOT

Pagina 7


Quesito 5) Utilizzate verdura surgelata (Sì-No)?

USA SURGELATI Si No Non risponde

IB

VA 12 5 4

VB 11 11 0

TOT 9 32 10 26 3 7

35 30 25

20

Si

No

15

Non risponde

10 5 0 IB

S.O.S.TENIBILITA’

VA

VB

TOT

Pagina 8


Quesito 6) Utilizzate verdure PRONTO-CUOCI, gia lavate, in busta (Sì-No)?

USA PRONTO CUOCI Si No Non risponde

IB

VA 12 5 4

VB 12 10 0

TOT 11 35 8 23 3 7

40 35 30 25 Si

20

No 15

Non risponde

10 5 0 IB

VA

VB

TOT


Quesito 7) Dove comprate frutta e verdura freschi (anche più opzioni)? 

Supermercato

mercato settimanale

mercato Km 0

orto Km 0

DOVE ACQUISTO

IB

VA

VB

TOT

Supermercato

7

12

5

24

Mercato sett.

5

7

10

22

Mercato Km 0

3

7

6

16

Orto Km 0

6

6

3

15

30

25

20

Supermercato Mercato sett.

15

Mercato Km 0 Orto Km 0

10

5

0 IB

VA

VB

TOT


Quesito 8) (alcune famiglie non hanno risposto) Quanto spendete in media in una settimana per l’acquisto di frutta e verdura? 

da € 0 a € 10,00

da € 10,00 a € 20,00

da € 20,00 a € 30,00

più di € 30,00

SPESA SETTIMANALE € 0 - 10 € 10 - 20 € 20 - 30 € 30 o più

IB

VA 1 6 4 5

VB 1 8 7 6

TOT 0 11 5 3

2 25 16 14

30

25

20

€ 0 - 10 € 10 - 20

15

€ 20 - 30 € 30 o più

10

5

0 IB

VA

VB

TOT


Quesito 9) Comprate prevalentemente frutta di stagione o acquistate quello che piĂš vi piace?

frutta acquistata di stagione non di stagione Non risponde

IB

VA 10 7 4

VB 20 2 0

TOT 17 47 2 11 3 7

50 45 40 35 30 di stagione 25

non di stagione

20

Non risponde

15 10 5 0 IB

VA

VB

TOT


INCHIESTA SUI PUNTI VENDITA Dopo la raccolta dati, ci siamo soffermati sulla provenienza di alcuni prodotti stagionali presi come campione, per verificarne la sostenibilità in termini di trasporto, imballaggio, utilizzo di pesticidi e fertilizzanti. Questi i prodotti presi in considerazione: FRUTTA RA

ORTAGGI e VERDU-

ARANCE

VERZA

PERE

CAVOLO

MELE

CAVOLFIORE

KIWI

BROCCOLO

LIMONI

SPINACI

L’indagine è stata condotta presso diversi punti vendita, presi in considerazione perché rappresentano i diversi stili di comportamento che le famiglie campione hanno, rispetto all’acquisto di prodotti orto-frutticoli. Ci siamo recati in supermercati della zona (Carrefour di Frascati e Monte Porzio ), al mercato settimanale che si svolge il martedì nella piazza del centro storico, nell’orto a Km 0 presente su via di Frascati e al mercato della Terra della domenica. Da questa ricerca è emerso che nei supermercati, per quanto riguarda i prodotti campione è indicata una provenienza generica (Italia) senza individuazione della regione. Solo le pere coscia hanno una provenienza estera specificata: il Cile. Per quanto riguarda il mercato settimanale, il banco dell’ortofrutta presente in paese, ha tutte le verdure e la frutta prese a campione, di produzione propria, in terreni coltivati nell’area di Velletri-Latina. Nell’orto a Km 0 le verdure di stagione vengono da terreni adiacenti il punto vendita o della zona, la frutta è di loro produzione anche se non nei terreni vicini al punto vendita, tranne i kiwi che non erano disponibili perché raccolti nel mese di dicembre e terminati quelli a loro disposizione. Nel mercato della Terra i produttori, del territorio dei Castelli per lo più, vendono prodotti che provengono dai loro terreni e dichiarano di non utilizzare concimi chimici ma fertilizzanti naturali. In questo mercato abbiamo notato che la maggioranza delle persone utilizza per trasportare la spesa buste riciclabili, portate con sé da casa.


AGRICOLTURA SOSTENIBILE: IL NOSTRO INVIATO INTERVISTA IL DOTT. ENRICO CARLI... LA SOSTENIBILITA’ IN AGRICOLTURA Intervista al Dott. Enrico Carli, agronomo, che opera nel territorio dei Castelli Romani

Ho avuto il piacere di intervistare l’agronomo Dott. Enrico Carli, consulente di varie aziende vitivinicole dei Castelli Romani, il quale mi ha aiutato ad analizzare l’impatto ambientale del comparto sul nostro territorio. Riporto il testo dell’intervista concessami. D: Dott. Carli, nelle aziende che segue, produttrici di vini di qualità, vengono utilizzate pratiche agronomiche a basso impatto ambientale, nel rispetto della fertilità e della salvaguardia del suolo? R: Sì, assolutamente. Una gestione razionale delle pratiche agronomiche (lavorazioni del terreno, concimazioni ecc.) è fondamentale per il mantenimento della fertilità chimico, fisica e microbiologica del suolo. La fertilità del suolo è il capitale prezioso che abbiamo il dovere di lasciare in eredità alle future generazioni. Per il mantenimento della fertilità è fondamentale utilizzare tecniche in grado di stimolare la vita dei microrganismi presenti nel terreno. Batteri, alghe, funghi hanno la funzione di collegamento tra gli elementi nutritivi presenti nel suolo e le piante. E’ quindi importante la gestione delle lavorazioni, che devono essere poco invasive. Ed è ciò che cerchiamo di fare. Inoltre la scelta del concime è di fondamentale importanza. Gli unici concimi utilizzati nelle aziende da me seguite, sono di matrice naturale (e non di sintesi chimica) derivati dalla decomposizione della sostanza organica che oltre a incrementare la fertilità, direttamente stimolano l’attività dei microrganismi, importantissimi anche per la salute delle nostre piante. D: Lo sapeva che ogni azienda deve avere un bilancio di sostenibilità, cioè una valutazione del modo in cui l’azienda agisce rispetto all’ambiente, al territorio circostante e alle persone che lavorano in essa? R: So che esiste, che si tratta di certificazioni volontarie, ma non sono molte le aziende che adottano questa tipologia di monitoraggio; purtroppo in nessuna delle aziende in questione viene redatto un documento di questo tipo. D: Anche se non hanno un bilancio di sostenibilità, però ha mai, ad esempio, valutato i loro consumi d’acqua e d’energia elettrica che servono

per la produzione? R: No. In generale non lo facciamo, però quando iniziamo un nuovo progetto valutiamo con attenzione i consumi che si potrebbero avere, cercando di utilizzare metodi che potrebbero far ridurre questi consumi, come ad esempio i pannelli solari o l’irrigazione a goccia. D: Per quanto riguarda i materiali di imbottigliamento, in alcune aziende italiane, si usano materiali riciclati (Carlsberg Italy ha sostituito i fusti in acciaio con quelli in PET, riciclati e più leggeri), nelle sue aziende come viene conservato e imbottigliato il vino prodotto? R: Dipende dalla fascia di prezzo dei vini che si producono. Nei vini di fascia medio alta, il consumatore preferisce il confezionamento tradizionale (bottiglia di vetro e tappo di sughero), in Italia per le produzioni di questo tipo è ancora preferito il confezionamento classico. Al contrario per i prodotti più a buon mercato si diffondono, sempre di più, sistemi innovativi e sostenibili di confezionamento (bag in box, PET ecc.). D: La sostenibilità di una azienda si valuta non solo sul rispetto dell’ ambiente nel corso della produzione, ma si deve tenere in considerazione anche la sua responsabilità-correttezza nei confronti dei lavoratori. In che modo le aziende fanno attenzione alle persone con cui hanno a che fare? R: Molte aziende garantiscono il rispetto dei lavoratori i quali sono tutelati dal contratto collettivo nazionale, inoltre esistono dei protocolli di certificazione (Grasp) volontaria sempre più richiesti dai consumatori, i quali sono elemento determinante per il cambiamento. La ringrazio di questa speciale intervista, che credo abbia chiarito quanto sia importante anche nella produzione di vini tenere conto della sostenibilità delle nostre azioni.


VOGLIA DI CAMBIARE: VOGLIA DI COLTIVARE! Con la primavera in arrivo, c’è aria di cambiamento! Cresce la voglia di stare all’aria aperta, a contatto con la natura. Poche cose ci possono rendere felici come vedere crescere una piantina, curarla e poi coglierne i frutti… Non è necessario possedere un grande orto: anche un balcone con dei vasi possono darci grandi soddisfazioni. Così potremo andare oltre il concetto di prodotti a km 0, riuscendo a produrre a “passo 0”, comodamente a casa nostra! Gli ingredienti necessari sono: pazienza, rispetto dei cicli naturali, osservazione di buone pratiche, come quelle che vi proponiamo nelle prossime pagine…

FERTILIZZANTE 100%BIO: IL LETAME Arricchite il vostro terreno con il LETAME! Lo potrete acquistare, oppure produrre voi stessi. Se infatti possedete animali come capre, polli, conigli etc., avete anche un buon letame, ricchissimo in azoto. Esso può essere usato in aggiunta al terreno, possibilmente dopo essere stato compostato per qualche tempo...


FERTILIZZANTE 100%BIO: I FONDI DI CAFFE’ Se consumate molto caffè, non gettate via i fondi! Essi sono un’ottima fonte di azoto per i vostri terreni. Li potrete spargere direttamente, o mischiarli al vostro compost...

FERTILIZZANTE 100%BIO: IL TE’ ALL’ORTICA L’ortica, oltre a pungervi, potrà essere una vostra alleata! Raccoglietela con i guanti, mettetela a macerare in un secchio di acqua per almeno una settimana, quindi usate a volontà il vostro concime sul terreno. Se si tratta di concimare piante da fiore, magari utilizzate uno spruzzatore...


ALTRI CONSIGLI PER UN ORTO FACILE... Altri modi per concimare il terreno, senza ricorrere a sostanze chimiche sono: i GUSCI d’UOVO, che finemente tritati sono sia un ottimo concime, sia un ottimo dissuasore contro bruchi e lumache infestanti; lerba tagliata, che lasciata compostare naturalmente, arricchisce il terreno: non buttatela via!

INSETTICIDA 100%BIO: LO SPRAY ALL’AGLIO L’aglio è un repellente naturale capace di allontanare molti parassiti. Preparate un ottimo spray così: Frullate una testa di aglio, chiodi di garofano e due tazze di acqua. Fate riposare il composto per un giorno, quindi mescolate a l 3 di acqua. Potrete vaporizzare la miscela direttamente sulle piante infestate e non, con uno spruzzatore.

S.O.S.TENIBILITA’

Pagina 17


INSETTICIDA 100%BIO: LO SPRAY AL POMODORO Le foglioline del pomodoro sono ottime per preparare un insetticida contro afidi, vermi e tarme. Come fare? Riempite due tazze di foglie di pomodoro tritate e aggiungete un po’ di acqua. Fate riposare per una notte poi diluite con altre due tazze di acqua. Spruzzate sulle piante. Attenzione! Questo repellente è tossico per gli animali domestici! INSETTICIDA 100%BIO: LO SPRAY AL PEPERONCINO Lo spray al peperoncino vi aiuterà contro i parassiti delle piante! Frullate 10 peperoncini e 2 bicchieri di acqua alla massima velocità per 2 minuti e lasciate riposare una notte. Il mattino filtrate iul liquido e versate nel solito spruzzatore, diluendo con un bicchiere d’acqua… Irrorate le vostre piante...


INSETTICIDA 100%BIO: MACERATA DI TABACCO, SAREBBE MEGLIO NON FARLA, PER0’… ...PERO’ sappiate che la nicotina presente nelle foglie del tabacco, fa male a voi ed anche agli insetti molesti. Perciò, se proprio non potete superare la dipendenza dal fumo, sappiate che almeno potrete sperimentare quanto sia nocivo anche per gli altri esseri viventi… Prendete il quantitativo di tabacco contenuto in 4 sigarette e lasciatelo macerare in l 0,5 di acqua per un paio di giorni. Basterà nebulizzare il liquido filtrato sulle vostre piante per uccidere tutti gli esseri viventi infestanti. Non vi è venuta voglia di smettere di fumare?

Il nostro bilancio sta per finire, vi lasciamo con alcune riflessioni...


LE CONSEGUENZE DELLE NOSTRE AZIONI Possiamo salvare il mondo attraverso i nostri acquisti? La nostra classe, la clas- biamo scoperto che le dell’inquinamento

atmo-

se IB della scuola secon- nostre scelte negli acqui- sferico. Un’alimentazione daria

di

primo

grado sti relativi al cibo, posso- basata su prodotti a chi-

dell’Istituto Comprensivo n o

i n f l u i re

m o l t o lometro zero, cioè acqui-

“Don Lorenzo Milani” di sull’impatto che abbiamo stati nelle vicinanze del Monte Porzio Catone, ha sull’ambiente. Con questa luogo riflettuto

di

produzione,

sull’impronta analisi vorremmo far ca- quindi, potrebbe essere

ecologica che ognuno di pire alle persone, che le un’alternativa più sostenoi lascia attraverso il nostre abitudini alimen- nibile, dandoci molteplici proprio stile di vita, at- tari

influiscono

molto benefici: in primo luogo

traverso i propri consu- sulle condizioni sempre riduce l’impatto ambienmi. Abbiamo fatto una più precarie del nostro tale del trasporto e inolricerca su questo argo- pianeta. Se ci fermassi- tre ci garantisce che il mento,

perché con una mo di più a pensare ai prodotto sia fresco e di

popolazione vasta come prodotti che acquistia- stagione.

L’acquisto

di

la nostra, l’impatto am- mo, guardando la prove- prodotti stagionali, in un bientale dei nostri con- nienza o la stagionalità, orto a km zero o al mersumi è talmente alto da potremmo renderci con- cato, incrementa inoltre far sì che la terra non to, ad esempio, di quanta l’economia locale e gli alipossa

più

sopportare strada facciano questi menti

sono

anche più

questo peso su di lei. prodotti per arrivare fi- buoni e molto più salutaStiamo consumando più no a noi. Lo smog prodot- ri, oltre ad essere talvoldi quello che il nostro to dai mezzi di traspor- ta meno cari per la ridupianeta ci offre, dunque to, che compiono lunghi zione

dei

passaggi

e

è sempre più urgente un tragitti per portare le l’abbattimento dei costi cambiamento del nostro merci fino ai punti vendi- di trasporto. Nella nomodo di vivere. Ci siamo ta, dove comodamente le stra soffermati

sui

nostri acquistiamo,

indagine

abbiamo

determina verificato che quasi tut-

consumi alimentari e ab- chiaramente un aumento te le famiglie della no-

Pagina 20

S.O.S.TENIBILITA’


stra classe acquistano prodotti di stagione e che quindi i nostri consumi potrebbero considerarsi da questo punto di vista sostenibili. Abbiamo scoperto però che in molte delle nostre case entrano prodotti ortofrutticoli acquistati al supermercato. In tal caso i prodotti possono venire anche da luoghi molto lontani, con necessità di ricorrere all’utilizzo di imballaggi di plastica per il trasporto e il confezionamento e a sistemi di conservazione inquinanti (ad esempio celle frigorifere). Nella grande distribuzione inoltre si verificano molti sprechi, perché si tende ad offrire al consumatore un prodotto integro ed esteticamente perfetto, escludendo una grande quantità di prodotti dalla commercializzazione solo per il loro aspetto. C’è infine un importante aspetto socio-culturale da considerare: acquistare prodotti al mercato locale o direttamente dal produttore ci impone di modificare le nostre abitudini, rinunciando a prodotti esotici o non di stagione, e ci consente anche di riscoprire il piacere degli alimenti tipici del nostro territorio e di tutelare e valorizzare le tradizioni culinarie del luogo in cui viviamo. Ci dobbiamo impegnare di più per salvare il nostro meraviglioso mondo, se ognuno di noi rispettasse il pianeta siamo certi che non rischieremo l’estinzione, come ha predetto il grande astrofisico Stephen Hawking.

Pagina 21

S.O.S.TENIBILITA’


LA SOSTENIBILITA’ CAMBIERA’ IL MONDO… Papa Francesco nella sua enciclica “Laudato si” chiede a tutti di ascoltare il grido della nostra madre TERRA E INVITA A DIALOGARE DI PIU’, PER REAGIRE IN MODO PIU’ EFFICACE. Politica, economia, scienza e religione dovrebbero stare in ascolto l’una dell’altra. La creatività e l’intelligenza umana hanno fatto fare all’esistenza grandi progressi. Entrambe trovano soluzioni nuove e giuste, ma affinché l’ecologia si preoccupi veramente del bene dell’intero creato e di tutti gli uomini e le donne che lo abitano, occorre fare scelte sempre più sostenibili: recuperare, risparmiare, ridurre e combattere contro l’idea del disprezzo dello scarto, delle cose non più nuove; donare e donarsi...


LASCIAMOCI CON QUALCOSA DI CONCRETO: IL PROGETTO “ANTISPRECO” IN ATTO NELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DON LORENZO MILANI DI MONTE PORZIO CATONE Il nostro bilancio termina con la realizzazione di qualcosa di concreto e perfettamente in linea con l’idea di sostenibilità : un progetto VERO, che adotta i concetti di recupero e dono. Ideato e voluto dai genitori degli alunni, fortemente sostenuto dai docenti per le sue alte finalità educative, “IO DONO” ha permesso e permetterà nei prossimi anni scolastici di donare le eccedenze integre della mensa scolastica alle associazioni del territorio di rilevanza sociale. Lo scopo del progetto non è la semplice donazione, ma il coinvolgimento attivo degli alunni che, non dimentichiamolo, fanno parte di un istituto intitolato a Don Lorenzo Milani: il teorico dell’I care, del mi interessa, dell’ ho a cuore… Il cibo, come il Pianeta in cui viviamo, ha un valore, è un bene che non è illimitato e non può essere buttato via con leggerezza. Anche le persone che ci circondano, con le loro diversità, potenzialità e anche limiti, sono una cosa preziosa e non devono essere buttate via... Da ciascuno di noi dipende la bellezza del nostro futuro. Vi salutiamo con il nostro motto: “Cambi tu, cambia il mondo!”


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