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História do Futuro. Guerra e pace nella profezia del Quinto império, di Enrico Silverio e Teresa Silverio “
História do Futuro
Guerra e pace nella profezia del Quinto império
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Padre antônio Vieira
Il Seicento brasiliano, ma più in generale lusofono, appare dominato dalla figura del gesuita Antônio Vieira. Portoghese di nascita e di formazione, trascorse la maggior parte della sua vita in Brasile, dedicando a temi tipicamente brasiliani la sua attività di predicatore1, non avulsa dall’estetica barocca di stampo gesuitico2, e tuttavia arricchita da uno stile forte e personale, sino a poter essere considerato il portavoce di un’ideologia e di una storia nazionale3. Trasferitosi in Portogallo alla fine della lunga dominazione spagnola (1580-1640) e definito «tribuno della restaurazione»4, fu anche predicatore regio ed ambasciatore in Francia e Olanda. Tornato in Brasile nel 1653 e molto noto pure per la difesa degli indios dallo schiavismo bianco e degli ebrei convertiti, oltre che per le aperture verso gli ebrei rimasti nella loro fede, padre Vieira fu inoltre ac-
1 Su padre Vieira (Lisboa, 6 febbraio 1608 - Salvador, 18 luglio 1697) v. in particolare João
Lúcio de Azevedo, História de antônio Vieira, 2 voll., Alameda, São Paulo 2008 e José
Van Den Besselaar, antónio Vieira: o homem, a obra, as ideias, ICALP, Lisboa 1981. V. anche l’intera prima parte della revista lusófona de Ciência das religiões, VII, 2008, dedicata al tema Vieira e a possibilidade de um mundo novo. Per l’inquadramento del religioso nell’ambito della storia della letteratura brasiliana, v. Luciana Stegagno Picchio, Storia della letteratura brasiliana, Einaudi, Torino 1997, pp. 52, 54, 59-63, 67-68, 107-108, 130, 214, 333, 371-372, 377, 488 e 610. 2 V. ora Thomas Cohen - Stuart B. Schwartz (eds), antónio Vieira and the luso-Brazilian
Baroque, a special issue from the luso-Brazilian review, LX.1, 2003. 3 Estremamente significativo è il Sermão pelo Bom Sucesso das armas de Portugal Contra as de Holanda pronunciato l’11 maggio 1640 a Salvador, dal pulpito della chiesa di Nostra
Signora del Soccorso, mentre le navi olandesi avviavano l’invasione del Brasile portoghese (consultabile anche presso il sito dominiopublico.gov.br, a conferma dell’importanza che viene attribuita a padre Vieira anche nel Brasile contemporaneo). V. Luís Reis Torgal, ideologia Política e teoria do estado na restauração, 2 voll., Biblioteca General da Universidade, Coimbra 1981. 4 Stegagno Picchio, Storia, cit., p. 60.
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cusato di eresia profetica dal Sant’Uffizio subendo un processo durato dal 1663 al 1667.
Sebastianismo, messianismo e millenarismo
È in effetti il profetismo di Vieira che in questa sede ci interessa più direttamente. In tempi recenti la sua História do Futuro, è stata considerata tra le anticipazioni della letteratura fantascientifica brasiliana5, ma si collega piuttosto al sebastianismo, il movimento mistico di resistenza contro la dominazione spagnola del Portogallo6, basato sull’attesa messianica del ritorno del giovane re Dom Sebastião O Desejado, la cui scomparsa nella battaglia dei Tre Re (Alcácer-Quibir)7 fu appunto alla base della catena di eventi che due anni dopo, nel 1580, condusse all’Unione iberica. Il sebastianismo incorporererà pure le trovas di Gonçalo Eanes Bandarra, sapateiro e poeta vissuto a Trancoso tra il 1500 ed il 1556: una serie di componimenti ancorati all’Antico Testamento, a carattere profetico e messianico, che ruotavano attorno alla venuta di un encoberto, un re “nascosto”, destinato a regnare su di un Portogallo assurto a monarchia universale8 .
5 Roberto de Sousa Causo, Ficção científica, fantasia e horror no Brasil, 1875 a 1950. Editora UFMG, Belo Horizonte, 2003, p. 59. 6 Sulla riconducibilità della História do Futuro al sebastianismo, v. Vitor Amaral de Oliveira (ord.), Sebástica: bibliografia geral sobre D. Sebastião, Biblioteca Geral da Universidade,
Coimbra 2002. adde Giulia Lanciani, «Il sebastianismo: un sogno che nasce come logos», in Sogno e scrittura nelle culture iberiche. atti del XVii Convegno associazione ispanisti italiani. Milano 24-25-26 ottobre 1996, I, Bulzoni, Roma 1998. V. pure Thomas Strobel, o
Sebastianismo. Breve panorama de uma mitogenia nacional, Grin Verlag, München 2008 e Miguel Real, Nova teoria do Sebastianismo, Publicações Dom Quixote, Alfragide 2013.
Sul mito del ritorno di D. Sebastião v. poi Ruth MacKay, the Baker Who Pretended to Be
King of Portugal, The University of Chicago Press, Chicago and London 2012. Sul rapporto tra storia futura, millenarismo e profezia, v. in generale Marina Caffiero, «Pensare la storia del futuro. Millenarismo, profezia, ritorni del passato in età moderna», rivista di
Storia del Cristianesimo, XII.1, 2015, pp. 109-126 (su Vieira pp. 115-120). 7 Odierna Qaṣr al-Kabīr (Marocco), combattuta il 4 agosto 1578 tra 18.000 cristiani (inclusi 600 italiani) giunti in soccorso dell’alleato deposto Abū ‘Abd Allāh Muḥammad II al-Mutawakkil, detto al-Maslūkh, cioè “lo Scuoiato”, ed il sultano Abu Marwan ‘Abd al-Malik, che vantava l’appoggio della Sublime Porta. 8 Su Bandarra e sullo encoberto o encubierto v. ancora Amaral de Oliveira (ord.), Sebástica, cit., passim ed inoltre: Sara T. Nalle, «Revisiting El Encubierto. Navigating between
Visions of Heaven and Hell on Hearth», in Kathryne A. Edwards (ed.), Werewolves, Witches, and Wandering Spirits. traditional Belief & Folklore in early Modern europe, Tru-
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Padre Vieira, il Quinto Império e la História do Futuro
La História do Futuro o, meglio, l’unica sua parte edita quale livro anteprimeiro pubblicato postumo a Lisbona nel 17189 , si colloca su questo assai complesso sfondo politico, militare, religioso e culturale. In effetti è anche la História stessa a presentare notevoli problemi dal punto di vista della sua genesi e dei suoi legami col resto della produzione del gesuita portoghese collegata al tema del Quinto império10. Non è infatti chiaro se essa fosse un’opera autonoma alla quale padre Vieira attendeva sino dal 1649 o se, invece, egli non l’avesse mai progettata come poi venne pubblicata postuma ed essa fosse invece una porzione di uno scritto diverso: la Clavis Prophetarum, cui il gesuita avrebbe lavorato per tutta la vita, ancora una volta dedicata al Quinto império11 . È questo infatti il tema centrale
man State University Press, Kirksville (MO) 2002; Marcio Honorio de Godoy, «O Desejado e o Encoberto: potências de movimento de um mito andarilho», revista USP, LXXXII, junho-agosto 2009, pp. 16-31; Leandro Henrique Magalhães, trovas de Bandarra. leituras, releituras e interpretações, Edições Ecopy, Porto 2010; Claudionor Alcides Lima
Pirola, «Bandarra: de ‘outsider’ a estabelecido», anais do iii encontro nacional do Gt
História das religiões e das religiosidades - aNPUH - Questões teórico-metodológicas no estudo das religiões e religiosidades, consultabile presso www.dhi.uem.br/gtreligiao/ pub.html. 9 Padre Antônio Vieira, Historia do futuro. livro anteprimeiro, na officina de Antonio Pedrozo Galram, Lisboa Occidental 1718. 10 Manuel J. Gandra, O Quinto Império em António Vieira. Subsídio para uma bibliografia impressa da obra e dos estudos concernentes ao tema, por ocasião da realização do Curso
Breve Padre antónio Vieira: Visão e Profecia do Quinto império, na Biblioteca Municipal da Ericeira – Setembro de 2008, ano do 4º Centenário do Nascimento de António Vieira, consultabile presso www.cesdies.net. 11 Silvano Peloso, antonio Vieira e l’impero universale. la Clavis Prophetarum e i documenti inquisitoriali, Sette Città, Viterbo 20142 , passim ed in particolare pp. 37-63.
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sia della História do Futuro che della Clavis Prophetarum e di altre opere: fondato sul Libro di Daniele ed in particolare sul sogno di Nabucodonosor (Dn 2, 1-45)12, il Quinto império è strettamente intrecciato con l’idea della periodizzazione del tempo, con l’Apocalisse e col profetismo, sicchè il futuro descritto da padre Vieira non si basa sulla speculazione ma sulla interpretazione delle profezie13. A partire dalla profezia di Daniele sulla successione degli imperi, nella prospettiva di padre Vieira a quelli assiro, persiano, greco e romano sarebbe dovuto succedere un impero portoghese fondato ormai non più da un redivivo D. Sebastião ma dal re D. João IV, tornato dalla morte che lo aveva colto del 1656 per realizzare il regno di Dio in terra ed aprire il Millennio destinato a concludersi col giudizio finale. L’impero lusitano di padre Vieira amalgamava inoltre le speranze messianiche della restaurazione portoghese con la visione escatologica che del Nuovo Mondo si aveva sino dalla sua scoperta14. Ciò che tuttavia interessa qui evidenziare è che il Quinto império nato per realizzare sulla terra la civitas Dei agostiniana emerge e, nei progetti, si sarebbe dovuto sviluppare dalla guerra e nella guerra. Il nuovo ordine dell’impero, definito anticipatore dell’ordine mondiale dell’ONU, sorge infatti da una situazione conflittuale sia all’interno della penisola iberica che della cristianità e, per l’istaurazione del regno di Dio in terra, prevedeva la scomparsa del Sacro Romano Impero e del sultanato ottomano15 .
12 Sul tema del Quinto Impero e sulla concezione del tempo che vi è sottesa dal profeta Daniele sino all’interpretazione di padre Vieira, v. Maria Anna Travassos Valdez, Historical interpretations of the “Fifth empire”. the Dynamics of Periodization from Daniel to antónio Vieira, S.J., Brill, Leiden 2001. Il Libro di Daniele, in particolare Dn 7, 7-8, non è estraneo neppure a Roma antica ed in particolare ad or. Sib. 3, 388-400, il cui contenuto costituirà «una formidabile leva ideologica per permettere la costruzione di una monarchia, nonostante la perdurante validità del giuramento narrato da Livio (2.1.9)»: v. Francesco Lucrezi, «Oracoli e Regno», in Id., Messianismo regalità impero. idee religiose e idea imperiale nel mondo romano, Giuntina, Firenze 1996, pp. 1-13 ed in particolare p. 8 per la citazione. 13 V. Alfredo Cordiviola, «O futuro, a história. Uma leitura da História do Futuro», revista
USP, XXIX, março-maio 1996, pp. 126-138. 14 Peloso, antonio Vieira e l’impero universale, cit., pp. 17, 22, 33-34. 15 V. ora José Eduardo Franco, «Portugal e a história do futuro do mundo no pensamento utópico di Padre António Vieira», revista lusófona de Ciência das religiões, X, 2013, pp. 235-255, con precedente bibliografia.
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echi contemporanei del Quinto Império Il tema del Quinto império resterà tra quelli costitutivi dell’identità lusitana e brasiliana. Lo ritroviamo ad esempio nell’idea di impero del Brasile e di una ‘Roma americana’ del giurista José da Silva Lisboa16 e nel più famoso nazionalismo neo-sebastianista di Fernando Pessoa (1888-1935) – soprattutto in Mensagem, raccolta pubblicata nel 1934 il cui titolo è ottenuto dal virgiliano mens agitat molem (aen. VI, 727)17. E ancora nel cinema contemporaneo, come nel film brasiliano Sermões. a História de antônio Vieira (1989) di Júlio Eduardo Bressane de Azevedo (1946) e soprattutto in ‘Non’, ou a Vã Glória de Mandar (1990), Palavra e utopia (2000) e O Quinto Império - Ontem como hoje (2004) di Manoel de Oliveira (1908-2015)18, dove il ritorno onirico del Desiderato annuncia l’eu-
16 Pierangelo Catalano (cur.), “Quinto impero”. attualità del pensiero di antonio Vieira S.J.,
ASSLA, Sassari 2000. Circa l’impero del Brasile v. il classico studio di Emilia Viotti da
Costa, the Brazilian empire. Myths and Histories, The University of Chicago Press, Chicago and London 1985. 17 V. sul tema ora anche Fernando Pessoa, Sebastianismo e Quinto império, edição, introducão e notas de Jorge Uribe e Pedro Sepúlveda, Ática, Lisboa 2011; Jorge Uribe - Pedro
Sepúlveda, «Sebastianismo e Quinto Império: o nacionalismo pessoano à luz de um novo corpus», Pessoa Plural, I.1, 2012, pp. 139-162 e Valdenir Araújo Pessôa, o Misticismo, o
Saudosismo e o Sebastianismo em “Mensagem” de Fernando Pessoa, Clube de Autores,
Santarém 2014. 18 Randal Johnson, Manoel de oliveira. Understanding the iconoclastic work of a lifelong cinematic pioneer, University of Illinois Press, 2007, pp. 63 ss., 160. Oltre che in Non, la catastrofe portoghese del 1578 è ricostruita nel film la batalla de los tres reyes
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tanasia dell’impero portoghese e la rivoluzione dei Garofani ispirata dal libro intitolato appunto Portugal e o Futuro.
In tutt’altro contesto, durante le celebrazioni del Bimillenario della nascita di Augusto organizzate da quell’Italia imperiale che, in un clima di sovrapposizione tra l’antico ed il nuovo impero, cercava a sua volta di proporre un nuovo ordine mondiale alternativo al modello della Società delle Nazioni, il Quinto império sarebbe stato probabilmente oggetto una conferenza di Paulo Silveira, segretario dell’ambasciata del Brasile a Roma, programmata tra il 1937 ed il 1938 ma mai tenuta e dal significativo titolo l’america brasiliana entro l’architettura dell’impero creato da Cesare e augusto19 .
Impero del Brasile, moneta di bronzo da 20 Reis, Zecca di Rio de Janeiro, 1868.
Al recto il profilo di D. Pedro II contornato dall’iscrizione PetrVS ii D(ei) G(ratia) C(oNStitVtioNaliS) iMP(erator) et PerP(etVVS) BraS(iliae) DeF(eNSor). Al verso lo stemma imperiale, in questo valore privo del consueto motto iN HoC SiGNo ViNCeS già adottato dalla monarchia portoghese (collezione degli Autori).
(tambores de fuego, 1990), una coproduzione italo-ispano-sovietico-marocchina diretta da Souehil ben Barka e da Uchkun Nazarov, con Claudia Cardinale e Ugo Tognazzi. 19 V. il carteggio conservato nell’Archivio dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, serie Corsi Superiori di Studi Romani, busta 48, fascicolo 7 e busta 66, fascicolo 17.