6 minute read

n Servizio sanitario

Next Article
Aviazione e Marina

Aviazione e Marina

I1 lungo p eriodo di logoramento che caratterizzò la Grand e Gue rra è il princip al e r esponsa bil e d el n um ero elevatissimo di mor ti e fe riti. Alla fine l'Italia contava 6 51.0 00 vittime militari, di cui 3 7 8 .000 morti in azi o n e, 186. 000 in segui to a malat ti e contratte in servizio , 87 .000 invalidi d ece duti entro aprile 193 0

Per assis tere e curare i fe riti l'o rganiz zazione sanita ri a milita re fin dall ' inizio del conflitto fu m essa a dura prova , soprattutto p e r mancanza di personale.

Advertisement

N e l 1 916 si cor se ai ripari: venne istituita in gen11aio l'Università da Campo di S. Giorgio di Nogaro (Udine) per preparare in un semestre specializzato gli alunni dell'ultimo biennio delle facoltà di m e dicina, da immettere nei quadri del Servizio sanitario.

La struttura di tale Servizio era organizzata in più livelli, secondo la bellicosità del territorio e la prestazione medica richiesta.

N elle immediate vicinanze del fronte , era situato il posto di medicazione, piuttosto piccolo. Qui si prestavano i primi soccorsi, limitandosi a pulire e disinfettare le ferite, ad applicare sostegni provvisori di protezione e a immobilizz are le parti soggette a traumi. Considerate le condizioni cliniche del paziente, si valutava un 'eventuale destinazione presso altre strutture del territorio.

1 feriti leggerissimi venivano curati e rimandati sulla linea; i leggeri erano inviati per breve periodo presso ospedali territoriali; i classificari gravi trasportabili venivano ricoverati in o spedali da campo e nuclei chirurgici; venivano trattenuti e assistiti i gravi non trasportabili e i gravisssimi morenti.

L'ospedale da campo era la postazione sanitaria dei corpi d'armata, in cui i feriti inviati dal fronte venivano sott opo sti a c ure più approfondite, oltre ch e agli interve nti chirurgici. Era una struttura attre zzata per la degenza di breve pe riodo e dispo neva di piccoli cimiteri per gli eventuali decessi. le pie tre sparse un po' dappemmo semb ran o seg ni di una recente esplosione , che ha colp ito qualche edificio del campo mil ita re. Si cercano event uali co r pi rimast i sotto le mace ri e, anche con l'a iuto del cane.A destra di spalle con il berre cco bianco è il cappe llan o c he con gli altri sta probab ilmente ass istendo un ferito .

Ospedali di retrovia e di riserva, attrezzati per la lunga degenza, accoglievano poi i pazienti nei settori sanitari territoriali. A guarigione avvenuta. i convalescenti si sottoponevano a visita d'idoneità e venivano eventualmente reinseriti in zona di guerra.

Di fondamentale importanza appariva l'ubicazione degli ospedali, che doveva essere sicura e facilmente raggiungibile. Si requisivano quindi grandi ville signorili, istituti religiosi. colonie, posti nelle vicinanze della linea ferro viaria. Particolarmente utili al trasporto dei feriti, soprattutto nelle zone di alta montagna come l'Adamello, erano le teleferiche, che richiedevano sforzi e sofferenze minori rispetto alle slitte. Anche per quanto riguarda i trasporti su strada si as siste nel 1916 a un notevole incremento, attraverso largo impiego di ambulanze e altri veicoli.

Più effi c ace appariva la lotta alle malattie infettive, a causa di un numero inferiore di infetti rispetto ai conilitti precedenti, complice anche il carattere cruento degli scontri.

Trasporto di ,m ferito. I numerosi soldati addetti al servizio, disti1tg11ibili dal bracciale bia,uo con la croce, .fanno pensare che sia avviata verso 1111 posto di migliore assistenza medica, 1111a persona partii"olarmellte grave o be,woluta.

La scr itta «So ccozona Adamello >> indica il monte su cu i si svolge la scena e ins ieme che si tratta d i una infermer ia, in tuibile anche dal b racc iale del so ldato sull' ingresso . Le d ue tute bianche documentano la presenza degli alpini. A d estra si trovano de i p ri g ionie r i austro u ngarici, Kaisefiiiger, probab il mente in at tesa d i una vis ica medica . In p rimo p iano si no ta un ge nerale.

Sempre sull 'Adame ll o : in mezzo a un a trup pa n um erosa, u n fe r ito è stat o fatto accomo dare in una slitta, g ià lega ta al traino, per esse re inviato alle retrog uardi e. S'intravede un casco di suss ist enza A des tra un ufficia le di art igli e ri a.

A socco rrere i fe riti, ma anc he a portare persone e vettovagli amento, è stato prez ioso il cont ribu to dei cani da slitta, ins os tituibili ne ll e zone più as pre della montagna.

Sempre sul monte Adame ll o un ferito già medicato e pri gion ie r i mescola ti ai sol dati ita li ani . Ancora bracciali bianchi co n croce. Sono ben vis ib ili gli occh iali per difendersi dal rive rbe ro della neve.

Un so ldato, sen za apparenti ferit e, sta se nte ndo certame nte un malore, intuibile dalla smo rfi a c he ne segna il viso. La bare lla e ra in dotazione in ogni luogo di combattime nto. Il soccorrit o re di spalle tie ne a traco lla la masche ra antigas .

Doberdò - Arrivo feriti • Il paese in questione è stato parcicolarmcnre colpit o durante la VI hJttJglia dell' Isonzo I ferit i, che arr ivano con l' appos ita ca rrozza, sono ri cove rati ne l posto medico, forse un:i chiesa.

Trasporto di feriti • ll giovane con la gamba des t ra imm obilizzata se mbra abbas tanza se reno e fid ucioso d i tro va re la necessaria assisten za. In piedi, con al co ll o il suo cartellino med ico . un altro ferito che è stato ben fasciato alla testa .

Un altro giovane so rm i ferri del chi rurgo . È stato co lpiro in più p un ti (fo rse dalle sfere di uno ShrapncD all'a lrezza dell'add o me. Il medico, seco nd o un a verifìca con altre fo to, po rrebbe essere proprio Vittorio Dana, il coUezion ista dei vetrini da cui sono tratte le imm agini di questa pubbli cazione.

Con ev idente attenzione il medico sta ora procedendo a suturare le ferite. Pur nei li miti di pe rsonale, so pra ttutto all' inizio del confl itto, il serv izio sanitar io milita re fii o rganizzato in modo da po ter curare adeguatamente i pazient i che ve niva no dal fronte.

In 1t11 campo di concentrazione prigionieri • Già nel dicembre 19 1. 5 si era diffusa la voce che tra le trupp e al se rvizio dell'Impero austrounga ri co si scavano diffondendo malattie infettive. Per questo i prigionieri cominciarono ad esse re sottoposti ad alc uni esami , compreso quello de ll e feci .

I p rigionie ri consegnan o all o "sportello" il mate ri al e che ver rà p resto sottoposto agli esami di labo ra to rio . Una g ra ve epidemi a, l'«as iatic~,, ve rrà ne ll'imrne diato dopog ue rra a fare un'ul teriore strage in gran pane del piane ta .

Un incidente ha fatto usc ire di scrada un'ambulanza. Si sta assistendo qualche ma)aco provvisoriamente co lto dal veicolo. Jn segu ito, con l'aiuto dei presemi, si provve derà a rimettere in strada il mezzo di socco rso.

Ma c hi non ce l' aveva fatta rim aneva sul terreno, spesso di lan iato , irri conosc ibil e, co nfu so era le pie tre e il materiale be llico spars o all' in torno .

C imitero al M C orada • Dove era co ll ocato un importante osserva to ri o a ridosso delle pri me li nee , le croci improvv is ate se gn ano le se po lture facce in fre tta. Ma semp re con un a p reg hi era e un pensiero dei comm ili con i. E lo ntano la soffe renza e i sos piri di chi aveva accetta to di lasc iarli anda re . I loro nomi sa ranno scr it ti su i monumenti eretti in tu tti i comuni ita li ani .

Cè un fa me in questa trincea. È perfeccamente abb igli ato nella sua divisa di ordinanza. Mentre la neve si ,ciogli e piace pensarlo pronto no n per co mbattere, ma per tornare a casa, mi lite ignoto sop ravvi ss uto a di fferenza di altr i che avevano perso la vita nella st rage. per lavorare, per farsi una famigli a, insegna nd o a tigli e nipoti un mondo di pace.

This article is from: