Forte Mero
Già nel settembre 1915 le artiglierie furono tolte dalle fortezze e collocate in vicine postazioni campali; da quel momento i forti furono riorganizzati soprattutto per resistere agli attacchi della fanteria nemica.
sud e a nord del Passo del Tonale, dai ghiacciai dell’Adamello e della Presena, all’Albiolo, al Montozzo, al San Matteo (3678 m). Quest’ultima cima, conquistata dagli italiani il 13 agosto 1918 e riconquistata il 3 settembre dagli austro-ungarici, fu il campo di battaglia più alto della storia. Nell’estate del 2004 sul versante settentrionale del Piz Giumela vennero trovati i resti di tre soldati austro-ungarici, probabilmente caduti nel corso della battaglia per la riconquista del San Matteo ed ora riemersi dai ghiacci.
Durante la Grande Guerra, nonostante inizialmente si ritenesse l’ambiente montano del tutto inadatto agli scontri militari, entrambi gli eserciti spinsero i propri uomini fino alle quote più alte e i monti della Valle di Sole divennero teatro della cosiddetta “guerra bianca”. Reparti degli eserciti austro-ungarico Oggi il territorio presenta ancora nue italiano si scontrarono sui versanti a merose ed interessanti tracce di quel 8